Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 1

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Aviaria e consumi 006 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 3, numero 1, dal 9 al 15 gennaio 2006 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 12 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. A Cremona gli “Stati generali” del farmaco E voluzione normativa, distribuzione e gestione del farmaco veteri- nario. Problemi e soluzioni al centro della consultazione promossa il 21 dicembre scorso dall’ANMVI, presso la propria sede di Cremona, e che ha riunito AISA, ASCOFARVE e i più grandi nomi della farmaceutica veterinaria. Per la prima volta a confronto, i tre attori del settore - veterinari, produtto- ri e distributori - si sono dati l’obiettivo di elaborare proposte condivise da presentare al Ministero della Salute, in vista della revisione del Dlgs 119/92 e del recepimento delle nuove disposizioni comunitarie. Per la ve- terinaria sono intervenuti il Presidente ANMVI Carlo Scotti, il Segretario FNOVI Aldo Vezzoni e il Presidente SIVAR Marco Colombo. Oltre ai più noti nomi della farmaceutica veterinaria, erano presenti il Direttore di AI- SA, Giacomo Fortuni, il Presidente e il Direttore di ASCOFARVE, Luigi Vai- ra e Roberto Ciriani. Sulla distribuzione del farmaco veterinario è in corso da diverse settima- ne un confronto fra addetti ai lavori sulle pagine di questa rivista; le criti- cità e i punti di forza del sistema sono stati esaminati, insieme ad altre questioni come la tracciabilità del medicinale veterinario, la sua gestione da parte del veterinario ed il ruolo degli informatori scientifici. I lavori si sono chiusi con il proposito di organizzare aggiornamenti semestrali nei quali presentare i risultati di due gruppi di lavoro in cui gli intervenuti si sono suddivisi: uno per il farmaco degli animali da compagnia e un se- condo per il farmaco sugli animali da reddito. L’Assemblea del Senato, nella seduta del 13 aprile 2005, ha approvato in via definitiva il disegno di legge ‘comunitaria 2004’ (Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee). Rientra fra le direttive recepite e da attuare la Direttiva 2004/28/CE che modifica il Codice Comunitario relativo ai medicinali veterinari. Al riguardo sono in corso consultazioni presso il Ministero della Salute. Se lo sai già... l'hai letto su @nmviOggi Il caso Arena Quando il veterinario non basta per fare bella figura... A PAG. 3 Il Gruppo Arena, grande produttore di polli, è fra quelli che maggiormen- te hanno risentito la crisi del settore. La psicosi che si è diffusa nei consu- matori dopo le preoccupanti notizie apparse sui giornali ed in televisione in riferimento all'influenza aviare ha infatti portato al crollo dei consumi di carne di pollo con percentuali di ca- lo anche superiori al 40%. È giusto a questo proposito ricordare che l'Italia è stato l'unico paese a risentire di questa crisi di mercato e che per questo la UE si è espressa negativa- mente rispetto alla possibilità propo- sta dal nostro Governo di indennizza- re, almeno parzialmente, i produttori. Perché questo sia accaduto solo in Italia è difficile da spiegare, forse sia- mo più attenti di altri quando si tratta di alimentazione o forse semplice- mente ci fidiamo meno dei nostri al- levatori. Il Gruppo Arena ha pensato quindi di correre ai ripari garantendo il proprio prodotto facendolo certifi- care da un Attestato di Garanzia Pol- lo Arena Sano&Sicuro. L'idea è sem- plice, visto che il consumatore non si fida e che tutte le campagne pubbli- citarie a difesa del prodotto naziona- le sono servite a poco, il pollo viene fatto garantire da un ente esterno che possa dare maggiore fiducia. Pensereste subito ad una Facoltà di Medicina Veterinaria o comunque ad una organizzazione di Medici Veteri- nari. Non è così, vi sbagliate di gros- so. Al Gruppo Arena i Medici Veteri- nari non sono evidentemente consi- derati molto, sono solo quelli che si preoccupano dei vaccini negli alle- vamenti o che propongono il mangi- me offrendo la loro consulenza vete- rinaria. Quando si parla di Sicurezza Alimentare il discorso diventa serio e non possono più essere coinvolti dei semplici Medici Veterinari. Se anche il tema fa riferimento al Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza Alimentare, i Medici Veterinari che garanzie pos- sono dare al consumatore? E allora è certamente molto meglio rivolgersi alla Facoltà di Medicina, Dipartimen- to di medicina sperimentale e patolo- gia dell'Università la Sapienza di Ro- ma dove notoriamente vi sono i mag- giori esperti di polli. Noi oltre a con- testare una simile decisione che umi- lia la nostra professione siamo certi che il mercato si riprenderà presto ma soltanto per il lavoro serio e l'im- pegno quotidiano di tanti nostro col- leghi. VETERINARI TRATTATI COME POLLI Abbiamo svoltato Editoriale di Carlo Scotti Presidente ANMVI Ci siamo appena la- sciati alle spalle un anno difficile per la nostra professione che, calata nel contesto di re- cessione generalizzata dell’e- conomia nazionale, non poteva non subirne gli effetti al pari di ogni altra attività economica. Nonostante ciò l’ANMVI ha la- vorato duramente per raggiun- gere una serie di obiettivi che si era posta. La Classe veterinaria inizia ad essere riconosciuta dalle Istitu- zioni, Ministero della Salute per primo, dove è stata reintegrata nel suo Dipartimento. Ad otto- bre l’ANMVI è stata convocata dal Ministro Storace per l’ante- prima ai sanitari del Piano Sa- nitario Nazionale e la nostra vo- ce è risuonata forte e chiara. Siamo stati chiamati dal nostro Dicastero a dare un contributo sui temi più diversi: il trasporto animale, l’attuazione della 281, il tariffario veterinario, il veteri- nario aziendale, il farmaco ve- terinario. In ogni contesto istitu- zionale dove si tratta di sanità chiediamo un posto per la ve- terinaria. Abbiamo ottenuto di essere ascoltati in Parlamento sulle proposte di legge che ci riguardano, dalla sperimenta- zione animale al prelievo del dna in zootecnia. Abbiamo pronte per le Regioni e le Con- ferenze osservazioni su prov- vedimenti che ci interessano da vicino, come l’anagrafe equina. Abbiamo fatto sentire le nostre ragioni all’ANCI come all’Antitrust e le stiamo facendo valere nei Tribunali. Abbiamo creato una forte si- nergia su temi di interesse ge- nerale con il SIVeMP, in modo da creare un fronte comune a difesa delle competenze della professione veterinaria, oggi minacciate da altre professio- nalità. (...) CONTINUA A PAG. 3 Dir. San. Emanuele Minetti - DMV Aut. Reg. Lombardia DRL 15/MI-200.3/1740 11/07/78 - ASL Prot. 9/5A/NN Rif 4.502

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Aviaria e consumi

006SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 3, numero 1, dal 9 al 15 gennaio 2006Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

12ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

A Cremona gli “Stati generali” del farmaco

Evoluzione normativa, distribuzione e gestione del farmaco veteri-nario. Problemi e soluzioni al centro della consultazione promossa

il 21 dicembre scorso dall’ANMVI, presso la propria sede di Cremona, eche ha riunito AISA, ASCOFARVE e i più grandi nomi della farmaceuticaveterinaria. Per la prima volta a confronto, i tre attori del settore - veterinari, produtto-ri e distributori - si sono dati l’obiettivo di elaborare proposte condivise dapresentare al Ministero della Salute, in vista della revisione del Dlgs119/92 e del recepimento delle nuove disposizioni comunitarie. Per la ve-terinaria sono intervenuti il Presidente ANMVI Carlo Scotti, il SegretarioFNOVI Aldo Vezzoni e il Presidente SIVAR Marco Colombo. Oltre ai piùnoti nomi della farmaceutica veterinaria, erano presenti il Direttore di AI-SA, Giacomo Fortuni, il Presidente e il Direttore di ASCOFARVE, Luigi Vai-ra e Roberto Ciriani. Sulla distribuzione del farmaco veterinario è in corso da diverse settima-ne un confronto fra addetti ai lavori sulle pagine di questa rivista; le criti-cità e i punti di forza del sistema sono stati esaminati, insieme ad altrequestioni come la tracciabilità del medicinale veterinario, la sua gestioneda parte del veterinario ed il ruolo degli informatori scientifici. I lavori sisono chiusi con il proposito di organizzare aggiornamenti semestrali neiquali presentare i risultati di due gruppi di lavoro in cui gli intervenuti sisono suddivisi: uno per il farmaco degli animali da compagnia e un se-condo per il farmaco sugli animali da reddito. L’Assemblea del Senato,nella seduta del 13 aprile 2005, ha approvato in via definitiva il disegnodi legge ‘comunitaria 2004’ (Disposizioni per l’adempimento di obblighiderivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee). Rientra frale direttive recepite e da attuare la Direttiva 2004/28/CE che modifica ilCodice Comunitario relativo ai medicinali veterinari. Al riguardo sono incorso consultazioni presso il Ministero della Salute.

Se lo sai già...l'hai letto su @nmviOggi

Il casoArenaQuando il veterinario non basta per fare bella figura... A PAG. 3

Il Gruppo Arena, grande produttoredi polli, è fra quelli che maggiormen-te hanno risentito la crisi del settore.La psicosi che si è diffusa nei consu-matori dopo le preoccupanti notizieapparse sui giornali ed in televisionein riferimento all'influenza aviare hainfatti portato al crollo dei consumi dicarne di pollo con percentuali di ca-lo anche superiori al 40%. È giusto aquesto proposito ricordare che l'Italiaè stato l'unico paese a risentire diquesta crisi di mercato e che perquesto la UE si è espressa negativa-mente rispetto alla possibilità propo-sta dal nostro Governo di indennizza-re, almeno parzialmente, i produttori.Perché questo sia accaduto solo inItalia è difficile da spiegare, forse sia-mo più attenti di altri quando si trattadi alimentazione o forse semplice-mente ci fidiamo meno dei nostri al-levatori. Il Gruppo Arena ha pensatoquindi di correre ai ripari garantendoil proprio prodotto facendolo certifi-care da un Attestato di Garanzia Pol-lo Arena Sano&Sicuro. L'idea è sem-plice, visto che il consumatore non sifida e che tutte le campagne pubbli-citarie a difesa del prodotto naziona-le sono servite a poco, il pollo vienefatto garantire da un ente esterno

che possa dare maggiore fiducia.Pensereste subito ad una Facoltà diMedicina Veterinaria o comunque aduna organizzazione di Medici Veteri-nari. Non è così, vi sbagliate di gros-so. Al Gruppo Arena i Medici Veteri-nari non sono evidentemente consi-derati molto, sono solo quelli che sipreoccupano dei vaccini negli alle-vamenti o che propongono il mangi-me offrendo la loro consulenza vete-rinaria. Quando si parla di SicurezzaAlimentare il discorso diventa serio enon possono più essere coinvolti deisemplici Medici Veterinari. Se ancheil tema fa riferimento al Dipartimentoper la Sanità Pubblica Veterinaria, laNutrizione e la Sicurezza Alimentare,i Medici Veterinari che garanzie pos-sono dare al consumatore? E allora ècertamente molto meglio rivolgersialla Facoltà di Medicina, Dipartimen-to di medicina sperimentale e patolo-gia dell'Università la Sapienza di Ro-ma dove notoriamente vi sono i mag-giori esperti di polli. Noi oltre a con-testare una simile decisione che umi-lia la nostra professione siamo certiche il mercato si riprenderà prestoma soltanto per il lavoro serio e l'im-pegno quotidiano di tanti nostro col-leghi. ■

VETERINARI TRATTATI COME POLLI

Abbiamo svoltatoEditoriale

di Carlo Scotti

Presidente ANMVI

‘‘Ci siamo appena la-sciati alle spalle unanno difficile per lanostra professione

che, calata nel contesto di re-cessione generalizzata dell’e-conomia nazionale, non potevanon subirne gli effetti al pari diogni altra attività economica.Nonostante ciò l’ANMVI ha la-vorato duramente per raggiun-gere una serie di obiettivi chesi era posta.La Classe veterinaria inizia adessere riconosciuta dalle Istitu-zioni, Ministero della Salute perprimo, dove è stata reintegratanel suo Dipartimento. Ad otto-bre l’ANMVI è stata convocatadal Ministro Storace per l’ante-prima ai sanitari del Piano Sa-nitario Nazionale e la nostra vo-ce è risuonata forte e chiara.Siamo stati chiamati dal nostroDicastero a dare un contributosui temi più diversi: il trasportoanimale, l’attuazione della 281,il tariffario veterinario, il veteri-nario aziendale, il farmaco ve-terinario. In ogni contesto istitu-zionale dove si tratta di sanitàchiediamo un posto per la ve-terinaria. Abbiamo ottenuto diessere ascoltati in Parlamentosulle proposte di legge che ciriguardano, dalla sperimenta-zione animale al prelievo deldna in zootecnia. Abbiamopronte per le Regioni e le Con-ferenze osservazioni su prov-vedimenti che ci interessanoda vicino, come l’anagrafeequina. Abbiamo fatto sentirele nostre ragioni all’ANCI comeall’Antitrust e le stiamo facendovalere nei Tribunali. Abbiamo creato una forte si-nergia su temi di interesse ge-nerale con il SIVeMP, in mododa creare un fronte comune adifesa delle competenze dellaprofessione veterinaria, oggiminacciate da altre professio-nalità. (...) CONTINUA A PAG. 3

Dir. San. Emanuele Minetti - DMVAut. Reg. Lombardia DRL 15/MI-200.3/1740 11/07/78 - ASL Prot. 9/5A/NN Rif 4.502

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Con la comunicazione quiriprodotta la DivisioneFreschi del Gruppo Arena

informava la clientela di aver pre-disposto un attestato di garanzia,“Pollo arena sano e sicuro”, perrassicurare i consumatori di pro-dotti di polleria fresca. La “certifi-cazione” - si legge nella comuni-cazione - è a cura della Facoltà diMedicina (Dipartimento di medici-na sperimentale e patologia) del-l’Università La Sapienza di Roma,

“uno dei massimi autonomi e qua-lificati istituti universitari esistentiche sta già effettuando per contonostro ulteriori analisi sui prodottiper assicurarne la totale sicurez-za alimentare”. Il Gruppo Arenamotiva la novità della certificazio-ne di garanzia con la “volontà direagire e rassicurare definitiva-mente il consumatore su questitemi, che pongono a rischio la so-pravvivenza dell’intero sistemaproduttivo avicolo italiano”. “La

gravissima situazione di calo deiconsumi causata in queste setti-mane dal clima allarmistico, lega-to alla possibilità di diffusione delvirus H5N1 della influenza aviaria,ha indotto il Gruppo Arena a ricer-care il massimo sforzo di comuni-cazione verso il consumatore perribadire l’assoluta garanzia quali-tativa dei propri prodotti a base dipollo”. Ai clienti destinatari del co-municato, l’azienda chiede di “at-tivare le leve commerciali più ido-nee per evidenziare questa inizia-tiva di comunicazione al consu-matore”.

Le reazioniAll’indirizzo della Divisione Fre-schi del Gruppo Arena, l’ANMVIha inviato una raccomandata pre-disposta dai legali dell’Associa-zione, chiedendo “l’immediatacessazione della diffusione di talecertificazione”. Secondo il Presi-dente dell’ANMVI si tratta di una “iniziativa gravemente lesiva dellecompetenze e dell’immagine delmedico veterinario, delle istituzio-ni preposte ai controlli sulle pro-duzioni animali e del tutto incu-rante della vigente legislazione,adeguatamente bastante ad infor-mare e rassicurare il consumatorefinale.La Categoria Medico Veteri-naria- prosegue il Presidente del-l’ANMVI- attraverso tutte le sueespressioni istituzionali, sindacalie associative, si è adoperata inquesti mesi per ristabilire la cor-retta informazione al pubblico, afronte di un gravissimo ed ingiu-stificato allarmismo, basato suinformazioni infondate e fuorviantiche hanno messo in relazione l’in-fluenza aviaria con il virus H5N1,non senza finalità strumentali. Nelristabilire la corretta informazione

medico-scientifica circa la realesituazione igienico-sanitaria degliallevamenti e delle produzioni avi-cole nazionali, la Categoria Veteri-naria ha anche contribuito a so-stenere gli sforzi della produzionea contrasto di un ingiustificatocrollo dei consumi”. Scotti ricordaanche che è in corso una autore-vole campagna di informazioneda parte del Ministero della Salu-te sui maggiori organi di stampanazionali. Tutto questo - concludeil Presidente dell’ANMVI - è piùche sufficiente a garantire e a ras-sicurare i cittadini”.Il Segretario Nazionale del SI-VEMP Aldo Grasselli ha scritto alCapo Dipartimento per SanitàPubblica Veterinaria, la Nutrizionee la Sicurezza degli Alimenti e al-la FNOVI chiedendo un parere suuna iniziativa in cui si ravvisano“straripamento di competenze”,“pubblicità ingannevole” ed“esercizio abusivo della profes-sione del medico veterinario che,come sappiamo- scrive Grasselli-è l’unico professionista abilitato acertificare la salubrità degli ali-menti di origine animale”. Analo-ga informativa è stata indirizzataalla FNOVI “affinché valuti se esi-stono elementi per sottoporre acensura o ad altra sanzione l’ini-ziativa di una azienda che per tu-telare i suoi interessi commercialinon esita a squalificare la profes-sionalità del medico veterinario”. La FNOVI ha denunciato all’Auto-rità Garante della Concorrenza e

del Mercato la presunta inganne-volezza del messaggio pubblici-tario della Arena Alimentari Fre-schi, “riservandosi di intraprende-re, nelle sedi e con gli interlocuto-ri anche istituzionali, le iniziativevalutate più idonee al fine di otte-nere la censura, e le eventualisanzioni, di una iniziativa azienda-le che non è rispettosa delle pe-culiarità e delle professionalitàespresse dai medici veterinari nédelle garanzie per i consumatori”.Secondo la FNOVI, “quanto affer-mato è fuorviante e lesivo del ruo-lo del medico veterinario, unicoprofessionista abilitato a certifica-re la salubrità degli alimenti di ori-gine animale. Garanzie natural-mente estese a tutti i prodotticommercializzati, e ciò grazie aldiuturno impegno del Servizio Sa-nitario Veterinario Pubblico il qua-le, con la sua capillare organizza-zione opera su tutto il territorio na-zionale, attività di cui non vi è al-cun riferimento nel comunicatocommerciale della Arena Alimen-tari Freschi S.p.a”.Mentre scriviamo, Auchan distri-buisce nei suoi 41 ipermercati unospuscolo intitolato "Influenzaaviaria, tutto quello che occorresapere", a cura di un ComitatoScientifico interno, un "organismoautonomo di esperti che ha tra isuoi compiti quello di informareed aggiornare gli Ipermercati Au-chan e i supermercati Sma, comepure i loro clienti, sui temi della si-curezza alimentare". ■

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Aviaria e psicosi

Levata di scudi contro il caso ArenaLa qualità delle carni di pollo certificata dai medici. Abuso di professione o pubblicità ingannevole?

laPROFESSIONE VETERINARIA 1/2006

La paura dell’aviaria

Gli italiani preoccupati per un possibile contagio dell’influenzaaviaria sono passati dal 74% di ottobre al 31,5% di metà

dicembre. È il dato principale di una ricerca condotta dall’Istituto Pie-poli, che segnala una prima ripresa dei consumi grazie al Natale. Se-condo la ricerca, la quota più elevata di italiani preoccupati per il pos-sibile passaggio all’uomo del virus H5n1 si è registrata tra il 10 e il 24ottobre, quando i media nazionali e internazionali hanno ripetuto congrande risalto la segnalazione di possibili casi di animali infetti prima inTurchia e Romania, poi in Grecia e Croazia. Ma progressivamente lapaura è passata, fino al minimo degli ultimi mesi registrato il 12 dicem-bre scorso. Secondo la ricerca, chi ha maggiormente ridotto o anche abolito del tut-to il consumo di polli, tacchini e volatili in genere sono stati gli anziani ele persone con cosiddetta “istruzione inferiore’’, specie al Sud. Piuttostoelevata è stata comunque la fiducia degli italiani nei confronti del mini-stero della Salute: per tutta la durata dell’allarme ‘aviaria’ la quota di chipensava che il Governo stesse prendendo “misure adeguate’’ si è man-tenuta tra un minimo del 66% e un massimo del 78%.

Aiuti al settore avicolo, l’Europa non è d’accordo

I l Ministro dell’Agricoltura Alemanno ha annunciato battaglia control’Unione Europea per gli aiuti previsti dal Decreto sull’influenza

aviaria. “Stiamo trattando- ha detto al Convegno dell’UNA - affinchè lerisorse non rimangano congelate e quindi non possano essere eroga-te”. La Commissione Europea sostiene infatti che non ci sia alcunaemergenza sanitaria come avvenne per la BSE e, in una nota critica al-l’indirizzo delle autorità italiane, Bruxelles ha espresso perplessità sugliaiuti concessi dal Governo italiano al settore avicolo.

Stiamo interagendo con altre professioni sanitarie: con la Federazione italiana medici di medicina generale(FIMMG) abbiamo siglato un accordo triennale per comunicare al cittadino, ai medici e veterinari informa-zioni corrette, non distorte dai media, sulla sicurezza alimentare e su una serena convivenza uomo anima-le, dove la figura professionale del medico veterinario viene riportata al centro della scena come merita perle sue competenze professionali spesso misconosciute. Stiamo facendo uno sforzo culturale e di innalza-mento della nostra professionalità.Abbiamo sostenuto, e crediamo contribuito a risolvere, la vertenza dei coadiutori che non avevano mai ot-tenuto tanta visibilità mediatica e tanta meritata considerazione anche all’interno della categoria. Siamo sta-ti ascoltati da SISAC per la definizione di un contratto nazionale della veterinaria convenzionata con il SSN.Stiamo lavorando con determinazione ad una revisione reale del sistema universitario dove si possa svin-colare il numero di iscritti alle facoltà di veterinaria dal budget delle stesse in modo da potere risolvere il pro-blema: meno studenti meno fondi. Anche in questo caso stiamo trovando sinergie sia all’interno della pro-fessione che in altre categorie sanitarie.Stiamo preparando dei progetti affinché si possano creare spazi occupazionali per i medici veterinari in nuo-vi settori lavorativi e per recuperare opportunità professionali nella medicina veterinaria privata.Stiamo lavorando per contrastare l’abuso di professione.Mi sento quindi di affermare che la Medicina veterinaria italiana sta voltando pagina, grazie anche al supe-ramento di vecchie divisioni interne che in passato hanno reso la nostra categoria debole,non in grado diopporsi a ingerenze esterne. Sento di poter dire che la professione veterinaria finalmente inizia a cambiarerotta. Tutto questo grazie a Colleghi disposti a prendere un aereo, a guidare per ore, a cimentarsi con que-stioni complesse, ad affrontare interlocutori sconosciuti e spesso difficili, a investire il proprio tempo per tut-ti noi. Per questo motivo guardo all’anno che inizia con una certa dose di ottimismo, convinto che lo sforzo che stacompiendo la Dirigenza, ANMVI insieme a tutti coloro che condividono il nostro progetto, inizia a dare risul-tati tangibili.

EditorialeSEGUE DALLA COPERTINA

ANMVI INFORMA

Page 4: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 1

“I valori minimi sono garanzia di

qualità e di correttezza, ma i valori

massimi previsti dal disciplinare del

Ministero della Salute pongono un

problema nuovo e costituiscono mo-

tivo di forte preoccupazione”. Il Pre-

sidente dell’ANMVI Carlo Scotti

commenta i lavori al Ministero della

Salute (Dipartimento delle Professio-

ni Sanitarie) del 17 dicembre scorso

per la definizione del tariffario nazio-

nale delle prestazioni veterinarie.

“Siamo soddisfatti della determina-

zione con cui il Ministero della Salu-

te intende finalmente attribuire un ta-

riffario nazionale alla nostra profes-

sione - dichiara Scotti - non averne

uno ci espone a forme di concorren-

za di fatto sleali, ma contro le quali

non abbiamo coperture normative.

Siamo però estremamente preoccu-

pati dai criteri di calcolo per la defi-

nizione delle tariffe che rischia di

portare a minimi che non corrispon-

dono alla realtà dei costi che vengo-

no sostenuti dalle strutture veterina-

rie. Gli stessi criteri di calcolo appli-

cati alle tariffe massime portano poi

a distorsioni ancora più evidenti ri-

spetto alla realtà del nostro quotidia-

no professionale. Ci sono molte co-

se da correggere e per questo non

considero affatto maturi i risultati

dell’ultima riunione al Ministero”.

La Commissione-tariffario

La Commissione per la definizione

di un tariffario veterinario con valore

di legge, convocata dal Ministero è

composta da due rappresentanti

della Fnovi, un rappresentante del-

l’Anmvi, tre rappresentanti del Mini-

stero della Salute, due rappresen-

tanti dell’Istat e un rappresentante

del Ministero dell’Economia e Finan-

ze. L’ANMVI ha delegato il Collega

Giorgio Neri che sulla riunione del

17 dicembre scorso riferisce: “nelle

due ore circa di audizione, i rappre-

sentanti della Fnovi e il sottoscritto

hanno illustrato la metodica utilizza-

ta, sulla base del disciplinare defini-

to dal Consiglio Superiore di Sanità,

per il calcolo delle tariffe e hanno ri-

sposto alle domande dei convenuti”.

2000 vociIl tariffario consterà di circa 2000 vo-

ci e prevedrà delle tariffe minime e

delle tariffe massime di riferimento,

per il calcolo delle quali dovranno

essere considerate le seguenti voci:

• Costo del personale veterinario;

• Costo del personale tecnico;

• Ammortamento e manutenzione

delle attrezzature ad alta tecnolo-

gia;

• Ammortamento e manutenzione

delle attrezzature a bassa tecno-

logia;

• Costo dei materiali di consumo;

• Costi generali (affitto, utenze,

personale amministrativo ecc.);

• Rischio imprenditoriale;

• Margine libero-professionale at-

teso (differenza tra la tariffa mini-

ma e quella massima)

• Sovratariffazione in funzione del-

la complessità della prestazione.

Tali voci dovranno essere aggiorna-

te periodicamente, si presume ogni

biennio per il costo del lavoro e ogni

anno per gli altri valori. Il prossimo

incontro sarà alla fine di gennaio. L’

iter burocratico prevede che alla

conclusione dei lavori ministeriali il

tariffario venga trasmesso al Consi-

glio Superiore di Sanità. Il tariffario

sarà soggetto a revisione ogni quin-

quennio. ■

4

2000 le voci da “prezzare”

Tariffe sì, ma non quelle massimeIl MinSal accelera sugli onorari veterinari e chiede di fissare anche i valori massimi

laPROFESSIONE VETERINARIA 1/2006ANMVI INFORMA

Gruppi di lavoro per il trasporto animale

I l Tavolo tecnico sulla protezione degli animali durante i trasporto si è riunito per la seconda volta a Ro-ma il 24 novembre 2005, arricchito dalla presenza dei Rappresentanti del Ministero delle Politiche

Agricole, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, delle Facoltà di Medicina Veterinaria, della Polizia diStato e delle Associazioni protezionistiche rispetto al precedente incontro di giugno.Sono stati interpellati dal dr. Papalia del Ministero della Salute tre rappresentanti di ogni categoria professio-nale variamente coinvolta nelle dinamiche della protezione degli animali durante il trasporto, al fine di crearetre gruppi di lavoro in grado di elaborare un decreto legislativo che possa fronteggiare e gestire le innovazio-ni introdotte dal Reg CE 1/2005.I trenta partecipanti hanno affrontato problemi vecchi e nuovi correlati al trasporto degli animali che spazianodalle caratteristiche dei veicolo alla modalità di verbalizzazione delle infrazioni e loro apparato sanzionatorio,dal luogo e modalità dei controlli alla gestione di una banca dati che raccolta tutti i dati del settore compresele sanzioni, dalle problematiche del trasporto animale per via aerea alla necessità di qualificare i trasportatori,dalla valutazione del benessere animali da parte del Medico Veterinario alla collaborazione di tutte le parti coin-volte.Molti aspetti del medesimo problema, ma poco tempo a disposizione; da qui la necessità di suddividere i par-tecipanti in gruppi operativi che affronteranno le tematiche relative a:• circolare esplicativa del regolamento comunitario;• schema sanzionatorio, in collaborazione con il Ministero di Grazia e Giustizia;• percorso formativo per gli operatori del settore, validato dal Ministero della Salute;• caratteristiche dei mezzi di trasporto e dei punti di sosta;• manuale operativo di autocontrollo;• utilizzo di Traces per il controllo dei trasporti;• monitoraggio delle varie strutture coinvolte nel controllo della protezione degli animali durante il trasporto.Si attendono le indicazioni ministeriali sulla composizione dei gruppi di lavoro nei quali i Medici Veterinari, rap-presentati da Colleghi del SIVEMP e del mondo universitario, si impegneranno per garantire la professionalitàdei Medici Veterinari e il benessere degli animali durante il trasporto.

Marina PerriPresidente ANMVI Lombardia, delegata ANMVI per la normativa sul trasporto animale

Dispositivi medici, un veterinarionella CUD

Lo schema di decreto ministeriale per la ricostituzione dellaCommissione Unica sui Dispositivi medici (CUD) andrà a modi-

ficare l’attuale composizione di questo organo tecnico-consultivo delMinistero della Salute. Sul provvedimento, che già incassato il parerefavorevole della XII Commissione Affari Sociali, l’ANMVI ha inviato unarichiesta al Sottosegretario alla Salute Cesare Cursi, affinché la futuracomposizione preveda la presenza di un medico veterinario. L’Asso-ciazione ritiene opportuno prevedere l’inserimento di un rappresentan-te all’interno della Commissione, dotando così la Categoria di un pro-prio interlocutore istituzionale in grado di farsi interprete presso il Mini-stero della Salute delle istanze dei Medici Veterinari che da tempo au-spicano una adeguata regolamentazione di tutti i dispositivi medici inuso presso le strutture veterinarie e che possa trasferire al settore indi-cazioni circa l’evoluzione normativa della materia. La CommissioneUnica sui Dispositivi medici ha il compito di definire ed aggiornare il re-pertorio di tutti i dispositivi medici; quelli in uso presso le strutture sani-tarie veterinarie pubbliche e private- non essendo oggetto di una nor-mativa dedicata- potrebbero ricadere sotto la legislazione prevista peri dispositivi utilizzati in sanità umana (ai fini della loro classificazione,produzione, distribuzione ed utilizzo). “ La salute ed il benessere ani-male - scrive il Presidente dell’ANMVI Carlo Scotti- stanno acquisendoun ruolo sempre crescente presso l’utenza pubblica e privata a frontedel quale la professione veterinaria necessita di una adeguata colloca-zione all’interno di tutte le articolazioni del Ministero della Salute prepo-ste alla disciplina e alla regolamentazione dei dispositivi e degli stru-menti utilizzati dalle professioni sanitarie.”

La nuova disciplina per ac-cedere agli albi professio-nali e relativi esami di

Stato, elaborata dal Sottosegreta-rio Siliquini è stata approvata il 22dicembre dal Consiglio dei Ministri(Decreto presidenziale concernen-te il regolamento recante disciplinaper l’ammissione all’esame di Sta-to per l’accesso agli albi di ordini ecollegi professionali, a norma del-l’articolo 1, comma 18, della leggen. 4 del 1999). In conferenza stam-pa, il Ministro dell’Università Leti-zia Moratti ha enfatizzato dueaspetti della riforma: il fatto che perla prima volta sono stati coinvolte

le Conferenze dei Presidi e gli Or-dini di ciascuna professione inte-ressata e che le caratteristiche deltirocinio post-laurea -che perquanto riguarda la professione ve-terinaria rappresenta una nuova in-troduzione-sono state posto sottola responsabilità e la supervisionedegli ordini. Importanti le novità che riguarda-no il settore veterinario e che han-no coinvolto nel confronto con ilSottosegretario Maria Grazia Sili-quini sia la FNOVI che l’ANMVI.Per accedere all’esame di Stato èprevisto quale requisito necessa-rio per tutte le professioni un tiro-

cinio post laurea che dovrebbeassicurare una formazione all’in-segna “della serietà, della conti-nuità, del carattere professionaliz-zante sotto la gestione e la re-sponsabilità degli Ordini”, comesi può leggere nella relazione illu-strativa del testo del decreto. Peri medici veterinari il tirocinio avràla durata di sei mesi e potrà esse-re svolto in strutture pubbliche oprivate. Il tirocinio potrà anche es-sere svolto durante il corso di lau-rea, ma in base ad accordi tra leuniversità e gli Ordini e all’internodi una convenzione quadro tra ilMiur e il Consiglio Universitario

Nazionale. Nuove modalità ancheper lo svolgimento degli esami diStato e regole più omogenee. Leprove scritte dureranno in lineagenerale otto ore. Ci saranno duesessioni di esami ogni anno e lecommissioni saranno composteda un presidente scelto fra i pro-fessori universitari, ordinari o as-sociati, e da quattro terne desi-gnate dagli Ordini. La FNOVI ave-va richiesto che venisse anchespecificato che i professori chefaranno parte delle commissionidebbano essere iscritti all’Ordine.Il decreto riempie anche un vuotonormativo specificando che la

laurea specialistica per accedereagli esami di Stato per la profes-sione di medico veterinario èesclusivamente quella in Medici-na Veterinaria. Secondo il Ministro Moratti, que-sto provvedimento soddisfa dueesigenze: quella di un ammoder-namento delle professioni ordini-stiche e quella di garantire ai cit-tadini professionisti più qualificati.Sono circa 1.800.000 i professio-nisti interessati dal provvedimen-to, un numero che ha visto incre-menti del 30% negli ultimi due an-ni, secondo stime dichiarate dallostesso Ministro Moratti. ■

ATTUALITÀ

Approvata la riforma dell’Esame di Stato

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 1

Il commercio e la fornituradi attrezzature tecniche estrumentali è vietata nei

confronti di chi non è iscritto al-l’ordine dei medici veterinari. Nelcaso sono punibili tanto il vendi-tore quanto l’acquirente non ve-terinario. Lo stabilisce la Legge175/92 e lo ribadisce una sen-tenza della Cassazione (Cass.pen., sez. III, 07/05/1997, n.7140).Le uniche eccezioni ammessedalla legge riguardano le attrez-zature destinate all’esercizio diarti ausiliarie della professioneveterinaria - due in tutto, mani-scalco e castrino - ed opportu-namente elencate da un Decretodel 1994.La legge 175/92 (articolo 9, L. 5febbraio 1992 n. 175 Disposizio-ni urgenti in materia sanitarie)punisce sia il venditore sia ilcompratore, degli apparecchinon inclusi negli elenchi ministe-riali, quando essi siano forniti asoggetti non iscritti negli albidelle professioni sanitarie. “Altri-menti il legislatore – precisa laCassazione- non avrebbe usatoil termine generico di “commer-cio” a qualsiasi titolo, che com-prende sia la trasmissione che laricezione della cosa. Se non sifossero colpiti tanto il dare quan-

to il ricevere, “il legislatoreavrebbe parzialmente vanificatolo scopo dichiarato di reprimerel’esercizio abusivo delle profes-sioni sanitarie, esonerando para-dossalmente dalla sanzione pe-nale proprio chi - ricevendo l’ap-parecchio senza esserne abilita-to ad usarlo - si rende general-mente responsabile dell’abusivoesercizio della professione”.Nella specie, relativa a rigetto diricorso, la Corte ha ritenuto chebene aveva fatto, quindi, il preto-re ad affermare la penale re-sponsabilità dell’imputato, ilquale, come legale rappresen-tante di una ditta del settoreodontoiatrico e senza essereiscritto all’albo previsto, avevaacquistato un apparecchio ra-diografico rx non compreso neglielenchi ministeriali. La condan-na, all’epoca dei fatti, aveva pre-visto una ammenda di lire3.400.000. Il ricorso in Cassazio-ne è stato quindi giudicatoinfondato ed è stato respinto.

Finalità della normaSentenzia la Cassazione: “la nor-ma di cui all’art. 9 intende repri-mere l’esercizio abusivo delleprofessioni sanitarie, vietando ilcommercio e la fornitura, a qual-siasi titolo, nei confronti di coloro

che non sono iscritti agli albi del-le professioni sanitarie, di appa-recchi diversi da quelli indicati indecreti ministeriali periodica-mente aggiornati. Questi decreti elencarlo le at-trezzature tecniche e strumentalidi cui possono essere dotati gliesercenti le arti ausiliari delleprofessioni sanitarie: le attrezza-ture diverse da quelle elencatepossono essere utilizzate solodagli esercenti le professioni sa-nitarie, iscritti negli appositi albi.Perciò non possono essere ven-dute o a qualsiasi titolo fornite senon a questi ultimi”. E non si può nemmeno parlare diincostituzionalità di una simile li-mitazione: “ Il legislatore- conti-nua la Corte- introducendo nel-l’ordinamento una norma siffatta,non lede irragionevolmente ilprincipio di uguaglianza (art. 3Cost.), né vulnera il diritto al la-voro (artt. 3 e 35) o la libertà diiniziativa economica (art. 41),’ -giacché questi beni possono es-sere limitati al fine di tutelare altrivalori costituzionali, quali la salu-te individuale e collettiva di cuiall’art. 32 Cost. Rientra nella di-screzionalità del legislatore ordi-nario il potere di comprimere iprimi beni per la migliore tuteladella salute”. ■

5

Sentenza della Cassazione

È abuso di professione la compravendita di attrezzature se l’acquirente non è veterinarioChi acquista senza essere abilitato è responsabile di esercizio abusivo della professione

laPROFESSIONE VETERINARIA 1/2006

L’articolo 9 della Legge L. 175/921. Con decreto* del Ministro della sanità, sentito il parere delle federa-

zioni nazionali degli ordini, dei collegi professionali e delle associa-

zioni professionali degli esercenti le arti ausiliarie delle professioni

sanitarie, è fissato, e periodicamente aggiornato, l’elenco delle at-

trezzature tecniche e strumentali di cui possono essere dotati gli

esercenti le predette arti ausiliarie.

2. Il commercio e la fornitura, a qualsiasi titolo, anche gratuito, di ap-

parecchi e strumenti diversi da quelli indicati nel decreto di cui al

comma 1, sono vietati nei confronti di coloro che non dimostrino di

essere iscritti agli albi degli esercenti le professioni sanitarie, me-

diante attestato del relativo organo professionale di data non ante-

riore ai due mesi.

3. La violazione delle disposizioni di cui al comma 2 è punita, anche in

aggiunta alle sanzioni applicabili ove il fatto costituisca più grave

reato, con una ammenda pari al valore dei beni forniti, elevabile fi-

no al doppio in caso di recidiva.

*Decreto del Ministero della Salute 3 maggio 1994 - “Determinazione

delle attrezzature tecniche e strumentali degli esercenti le arti ausilia-

rie e sanitarie”. Il provvedimento elenca le uniche strumentazioni di cui

possono dotarsi gli ausiliari delle professioni veterinarie. Si tratta di to-

satrici, coltelli e aghi per castrazione, lime per zoccolo, scalpello, tena-

glie per unghioni, ecc. non certo ecografi o attrezzature per l’attività

medico-veterinaria. Se ne deduce che il commercio, la fornitura e la do-

tazione di tutti gli altri apparecchi e strumenti, non rientranti nel citato

decreto, sono esclusivo appannaggio del medico veterinario.

ATTUALITÀ

College specialistici veterinari, dopo il riconoscimento della FNOVI si punta a quello ufficiale del Ministero.

Nella riunione del 19 di-cembre, la Commissioneministeriale per la Pro-

fessione Veterinaria ha avviato leconsultazioni sul riconoscimentoufficiale, in Italia, dei College spe-cialistici veterinari. In ambito euro-peo diversi Paesi, come la Fran-cia, l’Inghilterra, il Belgio, l’Olan-da, la Svezia e la Norvegia hannogià riconosciuto formalmentequesti titoli di specializzazione,così che i Diplomati possono fre-giarsi del loro titolo. Si tratta quin-di di valutare anche per la veteri-naria nazionale la spendibilità deltitolo. La FNOVI, accogliendo leistanze della FVE e dei medici ve-terinari italiani che hanno conse-guito il Diploma europeo nelle sin-gole discipline, in data 17-12-2005 ha formalmente deliberato ilriconoscimento del titolo di spe-cializzazione dei Colleges Euro-pei regolamentati dall’EBVS. In ta-le delibera ha anche puntualizza-to di aver inserito questo titolo nelRegolamento applicativo sullaPubblicità Sanitaria, previa appro-vazione del Ministero. Anche laConferenza dei Presidi delle Fa-coltà italiane di Medicina Veteri-naria, in data 22-04-2002 haespresso parere favorevole, rite-

nendo di riservare invece il titolodi Specialista in una determinatadisciplina solo a chi consegueuna Specializzazione presso leUniversità italiane. La FNOVI au-spica che il riconoscimento uffi-ciale di questi titoli di specializza-zione comporti anche il loro rico-noscimento ai fini dei Concorsipubblici e contribuisca a sopperi-re alla carenza di specializzazioniuniversitarie nel settore veterina-rio. I College specialistici veteri-nari sono sorti in Europa, per ar-monizzare le specializzazioni nel-l’ambito delle varie discipline me-dico-veterinarie, con una valenzainternazionale. L’accesso richie-de un percorso formativo di resi-denza per un periodo variabiledi 3-5 anni presso strutture rico-nosciute ove già operano spe-cialisti del settore di formazione,la pubblicazione di lavori scienti-fici ed il superamento di un esa-me teorico e pratico.Il manteni-mento del titolo presuppone unaggiornamento permanente converifica quinquennale dei creditiaccumulati o con la ripetizionedell’esame. Tutti Colleges euro-pei fanno parte dell’EuropeanBoard of Veterinary Specializa-tion (EVBS). www.evbs.org ■

Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 1

Si informano i colleghi del settore animali da compagnia che sono ancora disponibili posti per i seguenti Corsi:

CORSO SULLE VIE D’ACCESSO E TECNICHE

DI RIDUZIONE IN ORTOPEDIA VETERINARIA

1a PARTE ITINERARIO DIDATTICO

DI ORTOPEDIA19-21 Gennaio 2006, Palazzo Trecchi, Cremona

DIRETTORE: Bruno Peirone, Med Vet, PhD, TorinoQuota di iscrizione:

Soci SCIVAC: € 800 + IVA Non soci: € 950 + IVA

CORSO INTRODUTTIVO DI CHIRURGIA

1a PARTE ITINERARIO DIDATTICO

DI CHIRURGIA

DEI TESSUTI MOLLI25-27 Gennaio 2006, Palazzo Trecchi, Cremona DIRETTORE: Fabio Sangion, Med Vet, Treviso

Quota di iscrizione:Soci SCIVAC: € 650 + IVA

Non soci: € 800 + IVA

CORSO DI RADIOLOGIA DENTALE E

PARODONTOLOGIA

1a PARTE ITINERARIO DIDATTICO

DI ODONTOSTOMATOLOGIA

E CHIRURGIA ORALE31 Gennaio- 3 Febbraio 2006, Palazzo Trecchi, Cremona

DIRETTORE: Dea Bonello, Med Vet, PhD, Dipl EVDC, TorinoQuota di iscrizione:

Soci SCIVAC: € 950 + IVANon soci: € 1.100 + IVA

CORSO DI EMATOLOGIA

1a PARTE ITINERARIO DIDATTICO

DI PATOLOGIA CLINICA 8-11 Febbraio 2006, Palazzo Trecchi, Cremona

DIRETTORE: Marco Caldin, Med Vet, Dipl ECVCP, PadovaQuota di iscrizione:

Soci SCIVAC: € 800 + IVANon soci: € 950 + IVA

PROGRAMMI COMPLETI E SCHEDE DI ISCRIZIONE DISPONIBILI SUL SITO www.scivac.it (Itinerari didattici)

ISCRIZIONELa scheda di iscrizione deve essere spedita a Segreteria della Scuola - Itinerari di medicina per animali da compagnia:FAX 0372 457091 - Via Trecchi 20, 26100, Cremona

Il modulo di iscrizione (disponibile e scaricabile dal sito), debitamente compilato in ogni sua parte e firmato, deveessere spedito unitamente al pagamento relativo alla caparra confirmatoria di € 200,00.

MODALITÀ DI PAGAMENTO DEL SALDOLa quota di iscrizione può essere versata • Al momento della registrazione (primo giorno del programma) nel caso di versamento con assegno o contanti o carta

di credito• In 6 rate mensili A TASSO ZERO per i possessori di Carta di Credito ANMVI-VISA

La Carta di Credito ANMVI può essere richiesta contestualmente al finanziamento.Per informazioni e per richiedere la Carta ANMVI telefonare al numero verde 800 000 444 o contattare la Segreteria ANMVI 0372/403536.

PER ULTERIORI INFORMAZIONI RIVOLGERSI A: SEGRETERIA ORGANIZZATIVA Paola Gambarotti - Tel. 0372403508 - Fax 0372457091 - E-mail [email protected]

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 1

Dopo una fase sperimen-tale di tre anni, l’annoscorso, l’Agenzia delle

Entrate ha ritenuto di rivedere loStudio di Settore Veterinario coin-volgendo la FNOVI. Il 19 dicembrescorso, il Consigliere FNOVI Giu-liano Lazzarini ha incontrato i re-sponsabili dell’Agenzia delle En-trate per discutere del nuovo mo-dello TK22U. “Ci sono state pre-sentate - ha spiegato Lazzarini- lemodifiche delle variabili di regres-sione, necessarie per abbattere leentrate, legate alla possibilità diaumentare il numero delle ore la-vorative settimanali e delle setti-

mane lavorative nell’anno e alla lo-calizzazione geografica e sonostate create 5 aree legate al nu-mero di anni di attività del profes-sionista. Molto importanti sonostate le modifiche legate alle no-stre richieste di rivalutazione deimodelli di stima: viene considera-to non accertabile l’introito che de-riva da convenzioni con il settorePubblico, non viene considerata laspesa dell’affitto per non crearediscrepanze con chi è proprietariodi struttura, non viene più conside-rata la variabile contabile delle at-trezzature ma solo il numero, lostrumentario chirurgico viene con-

siderato a blocco non a numero diferri chirurgici così come l’autoche non viene più considerataperché spesso diveniva elementodestabilizzante degli Studi stessi.L’obiettivo dell’allungamento deitempi è stato ottenuto in quanto,ad oggi, entreremo in una fase dimonitoraggio, diversa da quellasperimentale solo perché deve in-quadrare le modifiche richieste at-traverso il Quadro Z, ma che non èda sola in grado di far decollare lafase degli accertamenti. A questodevo aggiungere la comprensionedei problemi da noi sollevati nellesedute precedenti, che hanno

portato alla costituzione di 12 clu-sters attraverso l’analisi del tipod’attività del professionista, le areedi intervento (animali da reddito,da compagnia, ecc.), la tipologiadella clientela, la dimensione estruttura dell’ambulatorio o stu-dio”. Fra le argomentazioni propo-ste dalla FNOVI al Fisco quella ri-ferita alla necessità di non entrarein una revisione che avesse comeobiettivo l’aumento della contribu-zione per la situazione di disagioeconomico-occupazionale dellaprofessione, ma anche a conside-rare che il Decreto sul farmaco au-torizza a dispensare il farmaco

con cui è stata iniziata la terapiaambulatoriale e, ciò, determina unaumento delle entrate in quantoquesto viene contabilizzato nelleprestazione veterinaria stessa.“Ho sottolineato il nostro estremodisagio - ha aggiunto Lazzarini-perché, pur scaricando questavoce in “altri consumi”, la trasfor-miamo in un moltiplicatore che inrealtà non è. La necessità, quindi,di costituire un capitolo per la vo-ce “farmaco”, è stato compresoed accolto favorevolmente e que-sto ci permetterà di essere piùtranquilli nella compilazione delprossimo Studio”. ■

7laPROFESSIONE VETERINARIA 1/2006RUBRICA FISCALE

Incontro chiarificatore tra FNOVI e Agenzia delle Entrate

Studio di Settore, il farmaco non è un moltiplicatore di redditoVerso il nuovo modello TK22U

Società o professionista, chi fattura al cliente?

QuesitoUna società di capitali ha peroggetto la gestione di una clini-ca veterinaria per la quale è inpossesso di regolare autorizza-zione sanitaria.La Clinica è diretta da un diret-tore sanitario iscritto all’albodei medici veterinari.Le prestazioni veterinarie resedalla Clinica sono sempre effet-tuate da Medici veterinari.Si chiede:1) se in tale contesto possanosussistere responsabilità di ti-po penale;2) se sia lecita la gestione di cli-niche veterinarie sotto formasocietaria da un punto di vistacivilistico;3) se sia corretto che i pazientipaghino le prestazioni veterina-rie ricevute direttamente alla

Clinica, e da questa ricevano re-golare documento fiscale (fattu-ra), e che a sua volta la Clinicaretribuisca i medici che effettua-no le prestazioni veterinarie,per le quali prestazioni i medicifatturano alla Società;4) aspetti previdenziali.

RispostaQuesito 1Su tale punto non dovrebberoesistere problemi di sorta sem-preché non venga violato l’artico-lo 348 del codice penale che pu-nisce l’esercizio abusivo dellaprofessione se la prestazione ve-terinaria fosse fornita, all’internodella struttura, da soggetto nonabilitato alla professione.Non risulta applicabile alla fatti-specie in questione neanche lalegge 23 novembre 1939 n. 1815sia perché l’articolo 2, che vieta-va l’esercizio sotto forma societa-ria di alcune prestazioni profes-sionali, è stato abrogato dallalegge 7 agosto 1997, n. 266, siaperché, trattandosi di una leggepenale, non risultava applicabilese non ai casi tassativamente iviindicati, tra i quali non rientravanole prestazioni sanitarie (Cassazio-ne penale, Sezioni Unite, 4 giu-gno 1990, n. 2).

Quesito 2Per quanto riguarda il secondoquesito si osserva quanto segue:a) l’articolo 2232 del Codice civi-le stabilisce che il professionistaappartenente alle categorie cosìdette protette, deve eseguire per-sonalmente l’incarico assunto.b) La Corte di Cassazione (Cass.Civ. 13 luglio 1993, n. 7738 in Riv.not. 1994, II, pag. 139) nella sen-tenza citata afferma che l’attivitàdi una società che offre presta-zioni sanitarie è lecita solo se es-sa offre prodotti o servizi diversi epiù complessi rispetto all’operadei singoli professionisti, o nelcaso in cui la società preveda co-me oggetto sociale la gestionedei mezzi strumentali per l’eserci-

zio di un’attività protetta.c) Quindi, seguendo il ragiona-mento della Cassazione: • se una società, sia società dipersone che società di capitali,gestisce una struttura complessaed organizzata nella quale sonopresenti tutte le opportune attrez-zature per l’esecuzione delle pre-stazioni sanitarie (fornite da pro-fessionisti regolarmente abilitati);• se la società non svolge esclu-sivamente attività di intermedia-zione tra il medico veterinario edil paziente ma fornisce anche ser-vizi amministrativi, di analisi ovve-ro anche una struttura terapeuti-ca (con turni di guardia medica ereperibilità), con possibilità di ri-covero o trattamento di day ho-spital;• se la società fornisce tutti i ma-teriali per potere eseguire tali pre-stazioni;l’attività sotto forma societaria diuna clinica veterinaria deve rite-nersi lecita come è infatti lecital’attività delle società che gesti-scono poliambulatori, case di cu-ra, ecc. (legge 30 dicembre1991, n. 412), che offrono servizipiù complessi rispetto a quelliche il professionista è in grado dioffrire nel proprio studio.La Clinica non sta svolgendo inogni caso alcuna attività profes-sionale ma sta mettendo a dispo-sizione dei professionisti cheoperano all’interno della struttural’organizzazione amministrativa,le apparecchiature medicali non-ché un complesso di servizi al fi-ne di consentire loro di esercitarela professione con i mezzi piùidonei.

Quesito 3Anche dal punto di vista fiscale ri-tengo che sia lecita la distinzionedei due tipi di contratti:• uno intercorrente tra Medicoveterinario e la Clinica;• l’altro tra la Clinica ed il pa-ziente.Si tratta di distinte operazioni, en-trambe fiscalmente rilevanti.La Clinica fatturerà al cliente tutto

il complesso delle prestazionierogate (che comprendono impli-citamente anche il compenso perl’organizzazione e la struttura) edil Medico veterinario fatturerà allaClinica le prestazioni da lui per-sonalmente effettuate.Ritengo infine che non ricorranoneppure i presupposti di fattispe-cie elusive di cui all’articolo 37del D.P.R. 29 settembre 1973 cheal terzo comma testualmente re-cita: “In sede di rettifica o di ac-certamento d’ufficio sono imputa-ti al contribuente i redditi di cuiappaiono titolari altri soggettiquando sia dimostrato, anchesulla base di presunzioni gravi,precise e concordanti, che egline è l’effettivo possessore per in-terposta persona.”Nella fattispecie esaminata nonesiste alcuna interposizione, nes-suno dei due contribuenti (la Cli-nica ed il Medico veterinario) statentando di nascondere il proprioreddito imputandolo ad altri.La Clinica avrà i suoi ricavi costi-tuiti dalle fatture emesse ai clientied in contropartita riceverà daiMedici veterinari le fatture per leprestazioni professionali esegui-te; la differenza tra le due voci co-stituisce il guadagno lordo dellaClinica.I ricavi dei Medici veterinari sa-ranno costituiti dai compensi ri-scossi per le prestazioni profes-sionali effettuate.

Quesito 4Dal punto di vista previdenzialeed in particolare della normativarelativa al contributo integrativo dicui all’articolo 12 della Legge 12aprile 1991, n. 136, non ritengoche ci sia alcuna evasione contri-butiva.Il citato articolo 12 dispone infattiche: “su tutti i corrispettivi perce-piti dai veterinari iscritti agli albiprofessionali per l’attività pro-fessionale ... è dovuta una mag-giorazione a carico degli operato-ri interessati ...”.Nel caso specifico i Medici vete-rinari applicano puntualmente la

maggiorazione (contributo inte-grativo) su tutte le fatture emessea carico della Clinica per lo svol-gimento delle loro prestazioniprofessionali.Né si può pretendere, come èstato sollevato da alcuno, chevengano sottoposti a maggiora-zione i ricavi della Clinica veteri-naria che come si è detto conten-gono indistintamente sia il com-penso per la prestazione esegui-ta dal Medico veterinario sia ilcompenso per tutti i servizi fornitidalla struttura, che nulla hanno diprofessionale.Il presupposto stabilito dalla leg-ge per l’applicazione della mag-giorazione è costituito dai corri-spettivi percepiti dai veterinariiscritti agli albi professionali nellosvolgimento dell’attività profes-sionale e nel caso specifico talepresupposto è realizzato median-te l’applicazione della maggiora-zione sui compensi fatturati daiMedici veterinari alla struttura. ■

di Giovanni Stassi

Dottore Commercialista, Torino

CONVEGNO NAZIONALE

Il “consensoinformato”

nella professioneveterinaria

Domenica, 2 aprile 2006Cremona, Palazzo Trecchi

(h. 9.30-17.30)

Relatori:DOTT. PASQUALINO

SANTORI, Comitato Nazionaledi Bioetica

AVV. MARIA TERESASEMERARO, Consulente legale

ANMVI

Accredito ECMIngresso gratuito riservato a

medici veterinari

A.N.M.V.I.

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ANNUNCI

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 1

Ènato il Portale della ricer-ca italiana che, con ilcoordinamento del Mini-

stero dell’università e ricerca,metterà in rete le esperienze diuniversità ed enti di ricerca nazio-nali. La navigazione per settoriscientifico-disciplinari del nuovoportale inaugurato dal Ministero

dell’università e della ricerca con-sente l’accesso alle seguenti se-zioni dedicate alla veterinaria:anatomia degli animali domesti-ci, clinica chirurgica veterinaria,clinica medica veterinaria, clini-ca ostetrica e ginecologia vete-rinaria, farmacologia e tossico-logia veterinaria, fisiologia vete-

rinaria, ispezione degli alimentidi origine animale, malattie in-fettive degli animali domestici,nutrizione e alimentazione ani-male, parassitologia e malattieparassitarie degli animali, pato-logia generale e anatomia pato-logica veterinaria, scienze e tec-nologie alimentari, zoocolture,

zootecnica generale e migliora-mento genetico e zootecnicaspeciale. Il Portale, ha spiegato il MinistroMoratti nel corso dell’inaugurazio-ne a Roma il 14 dicembre, “nasceda un’analisi a livello internaziona-le che mostra come nei Paesi piu’avanzati esistano dei portali di ri-

ferimento per tutta l’attività di ri-cerca svolta a livello nazionale. InItalia - ha detto il ministro - questoriferimento mancava; ogni ente,cioè, era dotato di un proprio por-tale ma ciò non consentiva di co-municare una visione strategicadella ricerca del nostro Paese. Daqui l’idea di mettere a fattore co-mune le diverse esperienze’’. L’o-biettivo, ha sottolineato Moratti, ècioè fare del nuovo Portale “ilpunto di riferimento di tutta la ri-cerca in Italia ed un efficace stru-mento di dialogo tra i cittadini e ilmondo della scienza’’. Quattro, hasottolineato il ministro, “gli obietti-vi che ci prefiggiamo attraverso ilPortale della ricerca italiana: la di-vulgazione della scienza, l’infor-mazione circa i risultati ottenuti, lamessa in rete delle migliori prati-che ed una maggiore visibilità,anche a livello internazionale, del-le attività di ricerca svolte nel no-stro Paese’’. Attualmente la home page del si-to dà risalto ad informazioni sul-l’influenza aviaria. ■

8 laPROFESSIONE VETERINARIA 1/2006

www.ricercaitaliana.it

MIUR, on line la ricerca veterinaria

Finanziamenticontro lemalattieanimali

Un pacchetto finanziario di185 milioni di euro per

finanziare i programmi di eradi-cazione, controllo e sorveglian-za delle malattie animali nel2006. La decisione del 30 no-vembre scorso è pubblicatasulla Gazzetta Ufficiale dell’U-nione Europea del 9 dicembre.Nell’ambito del budget la prio-rità è accordata alle malattie tra-smissibili all’uomo, tra cui labrucellosi (26,670 milioni di eu-ro), causa della febbre maltese,la rabbia (8, 215 milioni di euro),infezione virale mortale del si-stema nervoso e la tubercolosibovina (7, 905 milioni di euro).Un contributo finanziario di4,463 milioni di euro è stato inol-tre approvato per il controllo, in12 Stati membri, della salmonel-la zoonotica presso volatili men-tre un pacchetto di 88,305 mi-lioni di euro è stato messo a di-sposizione dalla Commissioneper il controllo delle EST. Cifra,quest’ultima, che include uncontributo finanziario dell’Ueper l’esecuzioni di test rapidiper l’accertamento dell’ESTpresso i bovini, gli ovini e i ca-prini e di test per segnalare l’E-SB tra i piccoli ruminanti. Predi-sposte anche misure obbligato-rie di eradicazione della Bse,con l’obbligo dell’abbattimentoe dell’analisi genotipica deglianimali di mandrie infette, e pro-grammi di allevamento miratisulla resistenza all’EST tra gliovini. (agricolturaonline.it)

ATTUALITÀ

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 1

L’Assessore all’AmbienteDomenico Zampaglioneha presentato lo scorso

19 dicembre a Palazzo Marino icontenuti del Regolamento comu-nale per la tutela degli animali, invigore da metà dicembre, dopol’approvazione da parte del Con-siglio comunale nella seduta delloscorso 10 ottobre. “Sono moltosoddisfatto - ha dichiarato Zam-paglione - del lavoro preparatorio,che ha coniugato la sensibilità ela competenza amministrativa deifunzionari comunali con l’espe-rienza e la professionalità dei tec-nici Asl e Enpa, e del positivo di-battito in Consiglio comunale che,con alcuni emendamenti al testobase, ha ulteriormente migliorato icontenuti del Regolamento per latutela degli animali in città”. “Inquesti anni - ha aggiunto Zampa-glione - l’assessorato all’Ambien-te, in stretta collaborazione con laAsl e l’Enpa, ha perseguito l’obiet-tivo di migliorare la convivenza trale persone e gli animali in ambitourbano, dove da un lato gli ani-mali domestici hanno assunto ungrande ruolo negli affetti di moltepersone sole o di famiglie intere, edall’altro non possiamo dimenti-care i sia pur isolati episodi di ag-gressione alle persone da parte dicani di grossa taglia o i casi digravi maltrattamenti che ancora siverificano nei confronti di anima-li”. “Il Regolamento per la tuteladegli animali è molto articolato ecomplesso; esso prevede normee regole certe per la tutela deglianimali domestici, di quelli esoticie di quelli selvatici che si trovanoa vivere in ambito cittadino perquanto riguarda la loro custodia,la nutrizione, la cura e il ricovero.”“Ringrazio - ha così concluso l’as-

sessore all’Ambiente - chi ha col-laborato alla definizione del Rego-lamento, il cui testo è già a dispo-sizione di tutti i cittadini sul sitoweb del comune di Milano, everrà presto presentato anche al-le categorie di operatori interes-sati alla sua pratica e corretta ap-plicazione, quali la Polizia munici-pale, le Guardie ecologiche vo-lontarie, l’Ordine dei Medici Vete-rinari, le associazioni di categoriadei commercianti e le associazio-ni animaliste”. Tra i punti qualifi-canti del documento, oltre all’isti-tuzione di uno specifico garante,c’é il divieto di tenere i cani allacatena per più di otto ore, di or-ganizzare spettacoli “che causi-no agli animali stress inutili o checomportino sollecitazioni ecces-sive da parte del pubblico, larealizzazione di zoo con specieselvatiche e l’utilizzo di animalivivi come premio o regalo in am-bito di manifestazioni o fiere. Vie-tato anche esibire per accatto-naggio i cuccioli. L’attività circen-se è garantita sotto però la stret-ta vigilanza dell’Asl. È inoltre vie-tato: lasciare per periodi prolun-gati animali chiusi in veicoli o ri-morchi, in caso di temperatureambientali elevate o rigide; tra-sportare animali chiusi nel vanobaule delle autovetture; praticareinterventi chirurgici per agevola-re la tenuta degli animali da com-pagnia (es. resezione delle cor-de vocali, dei denti e ablazionedegli artigli); praticare gli inter-venti chirurgici allo scopo di mo-dificare l’aspetto di un animalequali il taglio della coda e il tagliodelle orecchie. A sanzionare i tra-sgressori sarà la polizia locale,con multe pecuniarie fino a 500euro. ■

to indispensabile alla corretta rea-lizzazione del piano. Gli accerta-menti sono compresi nell’ambitodel piano regionale di controllosanitario degli animali selvatici ele analisi di laboratorio sono effet-tuate dai laboratori dell’IstitutoZooprofilattico Sperimentale di To-rino. I Servizi Veterinari delle ASLregistrano nel sistema informatiz-zato regionale ARVET i controllieseguiti nell’ambito del piano ecomunicano alla Direzione di Sa-nità Pubblica i risultati dell’attivitàeffettuata.La Direzione di Sanità Pubblica,con la collaborazione dell’Osser-vatorio epidemiologico Regiona-le, verifica costantemente l’anda-mento del piano e redige al termi-ne della stagione venatoria unrendiconto dei controlli eseguitinelle diverse ASL. In relazione ai

riscontri delle indagini eseguite laDirezione può prorogare i control-li per un tempo necessario perconsiderare, sulla base della nor-mativa internazionale sulle epi-

zoozie, il territorio regionale in-denne dalla malattia. Il piano re-gionale è pubblicato sul sito dellaRegione Piemonte nella sezionedi sanità pubblica. ■

13

Milano, in vigore il regolamento per la tutela degli animaliDopo un iter di cinque anni il regolamento è stato approvato in Consiglio lo scorso 10 ottobre

laPROFESSIONE VETERINARIA 1/2006INFO REGIONI

Il ruolo del veterinario nel regolamentoRegolamento Comunale di Tutela degli Animali

Approvato dal Consiglio Comunale in data 10.10.2005 con deliberazione n. 57/2005 divenuta esecutiva dal 21.11.2005

Piemonte, piano regionale per il controllo della tularemia

La regione Piemonte ha av-viato un piano per il con-trollo della tularemia (ma-

lattia estremamente contagiosa,causata da un batterio -Francisel-la tularensis- che fra gli animalicolpisce in forma clinica quasiesclusivamente i lagomorfi ed i ro-ditori) nella popolazione degli ani-mali selvatici. Recentemente, in-fatti sono state riscontrate nel ter-ritorio piemontese, positività siero-logiche e batteriologice rilevate inlepri importate dall’estero e desti-nate ad essere lanciate sul territo-rio regionale. Il Piano ha l’obiettivodi verificare la presenza della ma-lattia sul territorio regionale al finedi poter sviluppare programmi diprevenzione adeguati al rischio diinfezione rilevato. I controlli sonoiniziati a partire dal mese di set-tembre 2005 e possono essereprotratti per una durata variabilein relazione ai riscontri di labora-torio ottenuti. I Servizi Veterinari

delle ASL hanno predisposto do-cumenti divulgativi e fornito infor-mazioni ai cacciatori ed ai tecnicifaunistico-venatori sulle principalicaratteristiche della malattia, lespecie colpite, le modalità di dif-fusione, i rischi per l’uomo e le mi-sure di prevenzione per evitare ilcontagio. L’attività di controllo ècoordinata dalla Direzione di Sa-nità Pubblica della Regione Pie-monte, in collaborazione con l’Os-servatorio Epidemiologico Regio-nale e l’Istituto ZooprofilatticoSperimentale e viene condotta daiServizi Veterinari delle ASL cheeseguono i prelievi, inviano i cam-pioni al laboratorio ed interpreta-no gli esiti sulla base della zona dicontrollo e delle informazioni rile-vate durante il campionamento.Per l’attività di prelievo è richiestala collaborazione del Corpo Fore-stale dello Stato, degli operatorifaunistico-venatori e dei cacciato-ri che possono fornire un suppor-

FRIULI VENEZIA GIULIA

Aviaria, a Udine censimentoobbligatorio dei pollai

S catta l’obbligo di censimento per tutti gli allevamenti avicoli

esistenti sul territorio del Comune di Udine, familiari o rurali

che siano, in ottemperanza alle misure di controllo cautelative contro

l’eventuale insorgenza di focolai di influenza aviaria. Il sindaco Sergio

Cecotti ha emanato infatti un’ordinanza che prescrive a tutti i cittadini in

possesso di capi di pollame, di notificare l’esistenza di tale attività di al-

levamento all’Azienda sanitaria n. 4 Medio Friuli per tramite del Servizio

ecologia del Comune di Udine. La richiesta di registrazione dovrà es-

ser consegnata entro il 20 gennaio 2006. (ANSA)

Capitolo I - Disposizioni generaliArt. 5 - Nutrizione1. Ogni animale custodito deve avere accesso

ad una quantità di acqua e di cibo adeguati al-la specie ed età, salvo diversa disposizionedel medico veterinario.

Art. 6 - Cura1. Il possessore controlla lo stato di salute degli

animali e le strutture di detenzione; elimina i di-fetti delle stesse che potrebbero compromette-re le condizioni di benessere degli animali, op-pure prende altri adeguati provvedimenti.

2. Il possessore deve provvedere affinché gli ani-mali feriti o malati ricevano immediatamente untrattamento appropriato e se necessario con-sultare un medico veterinario.

Capitolo IV - DivietiArt. 19 - Vendita di animali, registrazione dellamovimentazione2. I commercianti e i gestori di strutture che de-

tengono mammiferi devono dotarsi di registro dicarico e scarico vidimato dai Servizi VeterinariASL, dove riportare le variazioni di entrata euscita degli animali entro 24 ore.

Cap. V - Esposizioni e manifestazioniArt. 21 - Autorizzazioni1. Chiunque intenda promuovere una esposizio-

ne o una manifestazione con animali sul terri-torio del Comune di Milano, deve richiederel’autorizzazione al Direttore del Settore Am-biente ed Energia per la detenzione degli ani-mali con almeno 45 giorni di anticipo rispettoalla data fissata per l’apertura, corredando ladomanda coi documenti previsti nell’allegato 5del presente Regolamento. L’autorizzazioneviene rilasciata previo parere dei Servizi Veteri-nari della ASL.

2. Per i raduni di cani accompagnati dai loro pos-sessori, organizzati in luoghi aperti, non è pre-visto il rilascio dell’autorizzazione, ma deve es-serne data comunicazione al Comune - UfficioTutela Animali ed ai Servizi Veterinari della ASLalmeno 15 giorni prima della data di inizio del-l’evento.

Art. 26 - Registri1. È fatto obbligo per i titolari delle Manifestazio-

ni di munirsi di un Registro di carico e scaricodegli animali, vidimato dai Servizi Veterinaridella ASL ove ha sede la manifestazione. Sutale registro andranno annotati la specie e i da-ti identificativi di ogni animale oggetto di espo-sizione, il proprietario e la provenienza.

Art. 28 - Trattamenti sanitari1. I cani e i gatti esposti devono essere stati sot-

toposti a vaccinazione per tutte quelle malattieinfettive indicate dai Servizi Veterinari ASLcompetenti per il luogo della manifestazione,fatti salvi ulteriori requisiti sanitari che potrannoessere stabiliti di volta in volta dai Servizi pre-detti. In caso di prima vaccinazione la stessadeve essere eseguita almeno 20 giorni primadell’inizio della manifestazione.

2. Per le altre specie ci si dovrà attenere alla nor-mativa vigente e ad eventuali ulteriori indica-zioni fornite dai Servizi Veterinari ASL, compe-tenti per il luogo della manifestazione.

Art. 29 - Garanzie e controllo sanitario1. Il titolare dell’Autorizzazione dovrà garantire la

presenza, in orari prefissati ed in reperibilitànelle altre ore, di un Responsabile referente edi un Veterinario Libero Professionista per tuttoil periodo della manifestazione. Tali informazio-ni dovranno essere riportate nella relazione al-legata all’istanza di autorizzazione ed essereesposte in luogo visibile all’esterno della strut-tura.

2. L’accesso degli animali all’esposizione saràsubordinato a controllo veterinario, con esitofavorevole, eseguito da veterinari liberi profes-sionisti.

3. Nella struttura utilizzata per l’esposizione deglianimali deve essere realizzato, in accordo conle indicazioni dei Servizi Veterinari della ASL,un locale di isolamento per eventuali ricoveriche si rendessero necessari.

5. L’eventuale decesso di qualsiasi animale do-vrà essere segnalato tempestivamente ai Ser-vizi Veterinari della ASL dove ha sede la mani-festazione e successivamente riportato sul re-gistro di carico e scarico. Le spoglie degli ani-mali dovranno essere smaltite in base alla nor-mativa vigente (vedi nota 4). (…)

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 1

Lo Shiatsu (in giapponeseshi = dita / atsu = pressio-ne) nasce in Giappone

agli inizi di questo secolo comeelaborazione di un altro tipo ditrattamento manuale l’Anma, ilquale a sua volta deriva probabil-mente dall’Anfa, una delle tecni-che del Massaggio TradizionaleCinese (Tuina).Il Tuina costituisce una delle bran-chie della Medicina TradizionaleCinese il cui primo testo risale cir-ca al 200 a.C.La pratica dello shiatsu compren-de e si avvale dell’utilizzo di 3 fat-tori:• Il cuore per consentire di entra-

re in contatto con l’animale peraiutarlo

• Il corpo attraverso l’apprendi-mento di tecniche manualispecifiche

• La mente per comprendere lanatura delle disarmonie e favo-rirne il riequilibrio energetico

Lo shiatzu non è un massaggio,ma viene definito trattamento. Èla capacità di aiutare un altro es-sere senziente attraverso un con-tatto fisico tra shiatsuka e sogget-to che permette di far incontraregli spiriti, gli Shen.La domanda più frequente è: “Malo shiatsu a cosa serve? Che cosacura? Per quali malattie è effica-ce?”. Di per sé la risposta risulte-rebbe difficile, tuttavia analizzan-do l’etimologia della parola “cura-re”, che vuol significare “prender-si cura di”, allora la domanda di-venterebbe “di chi si prende curalo Shiatsu?”; allora rispondere ri-sulta più facile e più semplice: loShiatsu si prende cura dell’essereumano / animale.Lo Shiatsu come tutte le medicineenergetiche vede l’essere viventenella sua globalità e interezza cheinteragisce con le altre unità e conl’ambiente naturale e sociale chelo circonda, e non come una mac-china composta da varie parti chefunzionano individualmente, se-paratamente.L’oggetto dello studio dello shiat-su è “l’armonia dell’essere viven-te” che si esprime con uno statodi salute psico - fisica. Il nostro termine di riferimento èl’animale sano dove l’energia cir-cola in modo fluido, nutrendolo evivificandolo. Questa energia siesprime all’esterno attraverso lacondizione di salute.La malattia viene definita pertantouno stato di “non salute”, contra-riamente a quello che siamo solitia pensare, e cioè che sia la salu-te uno stato di non malattia. C’èuna bella differenza sostenereche un ‘fiore è profumato’ e direche un ‘fiore non puzza’!!!! O an-che che una giornata gioiosa è di-versa da una giornata senza tri-stezza!!!!!!!Riflettendo siamo tutti probabil-mente malati, ma ci si auspica al-meno per un secondo di goderedi uno ‘stato di salute’ e non diuno ‘stato di non - malattia’.

Vogliamo un mondo profumatonon senza troppo puzze!!!!Poi c’è lo ‘stato di malattia’ vera epropria, la patologia: una parte dinoi non funziona, ma fa sempreparte di noi, non è qualcosa diavulso dalla nostra interezza fisi-ca. Quindi ristabilire la propria sa-lute vuol dire prendersi la respon-sabilità della propria malattia, nondi essere onnipotenti, ma di trova-re dentro di noi la forza per tirarcifuori dalla nostra condizione.Quando un individuo non riesce ariaggiustarsi da sé, l’aiuto ester-no, come può essere quello ap-portato con lo Shiatsu, è prezioso,ma è solo un aiuto che non puòsvolgersi senza la collaborazionedi chi lo riceve.Se l’animale su cui si deve inter-venire non è predisposto ad ac-cettare il nostro aiuto, il nostrotrattamento può essere vano.Quando facciamo un trattamentoci prendiamo cura del soggetto,diamo la spinta giusta al momen-to giusto così che le cose comin-cino a cambiare. Il nostro atteg-giamento deve essere senza pre-sunzione, ma attento.Ecco perché in seguito ad un ci-clo di trattamenti energetici, oltrea far scomparire il sintomo speci-fico, si riacquista più energia, siverifica un cambiamento di umoredi comportamento…La malattia è una disarmonia tramicro e macro cosmo che con itrattamenti viene risolta ricreandoarmonia e equilibrio. Per cui siparte dal sintomo che è solo ilmezzo, il punto di partenza che civiene offerto per far sì che questoanimale si rimetta in contatto conse stesso, con ciò che in lui nonfunziona, e che attraverso l’aiutoesterno gli sia permesso di riap-prendere i meccanismi generalidel riequilibrio.In Cina esiste il detto “se dai adun uomo un pesce lo sfami per ungiorno, se gli insegni a pescare losfami per tutta una vita”. Con loshiatsu non si vuole solo sfamareper un giorno, ma insegnare a pe-scare dentro di sé.Si parte dal sintomo e dall’entitàglobale dell’animale facendoun’accurata diagnosi energetica.Scopo di un’accurata diagnosienergetica è l’individuazione dellecaratteristiche uniche specificheed irripetibili che caratterizzano la

turba energetica del singolo indivi-duo in quel determinato momento.La diagnosi non deve essereun’ossessione. Lo shiatsu primadi tutto è un lavoro di riequilibrioenergetico dove il ‘cuore vuoto’del veterinario (wu xin = senzacuore; predisposizione affettiva ementale di intuizione spontanea)conduce le mani che in un certosenso si muovono da sole facen-do nello stesso tempo diagnosi eterapia. Ovviamente la capacitàdi ascolto e la manualità si affina-no con il tempo e la pratica.Le basi teoriche di diagnosi e trat-tamento sono indispensabili, manon sufficienti per poter compren-dere e aiutare un essere vivente.È la nostra predisposizione al trat-tamento come ci poniamo di fron-te a chi ci chiede di aiutarlo; è lapredisposizione, l’essere lì in quelmomento nello ‘hinc et nunc’, conla mente ed il cuore in vuoto perpoter vedere ciò che è nell’altroper aiutarlo.

ContattoIn ogni trattamento manuale si in-staura un profondo rapporto conl’altro attraverso il contatto fisico.Le mani diventano dei sensori,antenne, veicoli di messaggi chesi muovono da noi verso l’altro, in-staurando una comunicazionenon - verbale e non - mentale cheper questo risulta essere estrema-mente profonda e diretta. Il contatto è qualcosa di estrema-mente familiare, in quanto la vitasi svolge attraverso il nostro con-tatto con il mondo esterno attra-verso gli organi di senso: vista,udito, gusto, olfatto e tatto. Maesiste un altro senso che non vie-ne considerato che è la Mente. Ilconcetto di Mente non solo il pen-siero razionale, ma tutta la sfera diemozioni e dei sentimenti che nel-la MTC fanno riferimento al Cuore.Tutto ciò che noi percepiamo dal-la vita, sentire, odorare, ascoltare,vedere, toccare, alla fine ci fa pro-vare un sentimento. Gli organi disenso vengono paragonati a fine-stre aperte sul mondo.Le finestre possono aprirsi e chiu-dersi, ma ormai abbiamo persoquesta capacità dove alcune fine-stre sono semi chiuse a favore dialtre, come la vista, ad esempio,oppure sempre aperte come lamente (calcolatrice). È impossibi-le pensare di non pensare. Finestre aperte sia verso l’ester-no, ma anche verso l’interno espesso chi non comunica con l’e-sterno ha difficoltà a comunicarecon il suo interno. Quindi chi hadifficoltà di contatto con gli altri haun problema di contatto con sestesso.Molto importante per aumentarela nostra consapevolezza è foca-lizzarci su quello che stiamo fa-cendo.Quando si pratica shiatsu biso-gna essere o cercare di esserecompletamente assorti in quelloche si sta facendo e al tempo

stesso rilassati, mente libera dapensieri inutili e attenta, il corpo li-bero da tensioni, e il cuore aperto.La consapevolezza di quello chestiamo facendo aumenta la con-sapevolezza di noi stessi, nellaposizione e atteggiamento, e laconsapevolezza dell’altro, dellesue tensioni, dei suoi blocchienergetici, dei suoi squilibri. Allo-ra la qualità della pressione mi-gliorerà e con essa anche noi. Lo shiatsu è un trattamento ener-getico che si basa su delle pres-sioni statiche, mantenute e co-stanti su punti definiti tsubo (cor-rispondenti ai punti dell’agopun-tura), eseguite con varie parti delcorpo quali palmo, i pollici ed al-tre dita della mano, i gomiti, e leginocchia.Ciò che differenzia lo Shiatsu dal-le altre discipline energetiche cheutilizzano le mani è la pressionestatica che viene effettuata se-condo le seguenti 4 regole.• Uso del peso: si usa il peso del

proprio corpo e non la forza fi-sica, bilanciamento fra manomadre e mano che lavora, por-tando l’energia quindi la pres-sione dal Dan Dian inferioreverso il paziente. Usare il pesoè andare verso il paziente nonsolo fisicamente ma anche co-me atteggiamento mentale(non si combatte il disturbo,ma si aiuta il paziente andandoverso di lui).

• Staticità: pressione mantenutacostante. Una volta raggiuntal’intensità desiderata ci si sof-ferma sul punto per un tempovariabile affinché il punto rie-sca a parlarci senza che vi sia-no variazioni di intensità; vienedefinita “pressione ferma”.

• Perpendicolarità: affinché sipossa raggiungere il centroanatomico ed energetico dellazona trattata.

• Profondità: è una conseguenzadelle tre precedenti. Se si lavo-ra con uso del peso correttocon pressioni mantenute e co-stanti si raggiunge quellaprofondità adeguata di stimo-lazione energetica quando ilpunto sboccia sotto la nostrapressione si crea un vorticeche attira maggiormente la no-stra pressione.

Nello shiatsu si possono usare ipiedi, i gomiti, le ginocchia, masoprattutto la mano.La mano in MTC è analogicamen-

te abbinata alla Primavera, e quin-di all’energia molto potente ed inespansione del germoglio. Ener-gia estremamente potente e vita-lizzante. In tutte le tradizioni lemani sono simbolo di conforto ebenedizione; si mettono istintiva-mente sulle parti dolenti, si strin-gono in segno di amicizia, e lamano che cerca il bimbo ai geni-tori. Le mani tramite le braccia so-no collegate al torace e quindi alcuore e sono veicolo della nostracapacità di amare e aiutare.Si può usare tutta la mano conun’azione avvolgente per ampiezone;Tenar, ipotenar per masse musco-lari imponenti come gli arti, zonaparavertebrale; pollice (il polpastrello) più usatopreciso per punti, molto sensibile;Altre dita singole o due tre per ad-dome facciaIl lavoro si svolge a due mani do-ve il peso del corpo è bilanciato.Una mano madre che sta ferma euna che lavora; il peso si spostatra le due mani bilanciandosi sen-za usare la forza muscolare.L’aspetto Yang è la mano che la-vora, l’aspetto Yin è la mano ma-dre che da sostegnoEsistono diversi ‘stili’ di questa di-sciplina: nella S.I.A.V. seguiamoquello dello “Shiatsu Xin” (Xin incinese significa Cuore / Mente, èl’organo principe), per sottolinea-re l’importanza attribuita a coltiva-re la capacità di “Apertura delCuore” intesa come capacità diaprirsi all’altro essere, accettandoe rispettando i limiti che pone alnostro intervento e accogliendo lasua richiesta di aiuto. Tutto l’insieme, tecnica, capacitàdi ascolto, conoscenze teorichedella MTC sono le basi essenzialiper un trattamento shiatsu. Soloallora potremmo lasciarci andaread ascoltare (attraverso le nostremani) ciò che si percepisce con ilcontatto. In quel momento le no-stre mani ci condurranno nel trat-tamento sotto i dettami del cuoreperché, come è scritto nel ‘Tao TeChing’ (49,9): “Del suo cuore fadono al mondo, fino a fondersicon esso”.

*Coordinatrice Gruppo Agopunto-ri Piccoli Animali - S.I.A.V.Relazione tenuta in occasione dellaVII Giornata Studio S.I.A.V. “Shiatsuin Medicina Veterinaria”; NovateM.se 23/Ottobre 2005.

14 laPROFESSIONE VETERINARIA 1/2006

Lo shiatsu e il "cuore vuoto" del veterinariodi Roberta Pozzi

Medico Veterinario*

La tua Salute? Soddisfatta e rimborsataIn quattro anni le famiglie di 1200 veterinari sono state rimborsate per 2 milioni di euro

Il Fondo offre:• 4 opzioni di assistenza sanitaria• coperture per tutto il nucleo familiare• possibilità di rateizzare la quota annuale• detraibilità delle spese rimborsate• rialzo graduale delle opzioni

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

Chiedi informazioni al numero 0372/40.35.36 sullecondizioni valide dal 1 gennaio 2006

Il Fondo non chiede:• indagini anamnestiche sullo stato di salute• garanzie o vincoli di reddito• limiti di età• limiti di composizione del nucleo familiare• vincoli pluriennali di sottoscrizione

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 1

Èun’enciclopedia consul-tabile gratuitamente online e interamente redatta

da volontari; chiunque può contri-buire inserendo voci. Si chiamaWikipedia e sta riscuotendo unnotevole e crescente successo diutenza. Ma come garantire l’affi-dabilità ed esattezza dei contenu-ti, data la controversa modalità dielaborazione dell’enciclopedia?Per quanto riguarda i contenutiscientifici, Nature ha condotto unostudio comparativo sottoponendoad analisi di alcuni esperti articoli

scientifici tratti da Wikipedia e dal-la celebre Enciclopedia Britanni-ca (considerata un’ineguagliabilefonte di divulgazione del sapere).I risultati sono stati sorprendenti,rivelando che il livello di accura-tezza ed esattezza dei contenutidi Wikipedia è di poco inferiore aquello della Britannica. Quattro

inaccuratezze di Wikipedia rispet-to a tre della Britannica, sui me-desimi temi scientifici, sono il ri-sultato dell’analisi di 42 voci effet-tuata da Nature. Nel dettaglio, er-rori fattuali, omissioni critiche o af-fermazioni fuorvianti. Molte le vociriguardanti la veterinaria. Nellasezione “Medicina”, tra gi inseri-

menti più recenti compare anchel’influenza canina, oltre ai numero-si interventi sull’influenza aviare.Non solo elogi però per l’enciclo-pedia; è di questi giorni infatti laproposta di un’azione legale con-tro Wikipedia per affermazioni fal-se e diffamatorie circa l’assassinioJFK. ■

15

Wikipedia: un’enciclopedia on line a redazione liberaNature giudica accurati i contenuti scientifici del portale costruito da autori anonimi

laPROFESSIONE VETERINARIA 1/2006LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

TSE e conta dellecellule somatiche

del latteSecondo l’Efsa, il test non

può essere consideratoaffidabile come indicatore di

rischio dell’encefalopatiaspongiforme trasmissibile

L ’infettività del latte dei pic-coli ruminanti rispetto alla

trasmissione della TSE (encefa-lopatia spongiforma trasmissibi-le) è argomento di discussioneda alcuni anni. Recentementeun’opinione dello Scientific Pa-nel on Biological Hazards(BioHaz) dell’Efsa (EuropeanFood Safety Authority) indicavache l’infettività del latte di caprae pecora non può essere esclu-sa totalmente. E che tuttavia,sulla base delle conoscenzescientifiche disponibili, il latteproveniente da animali sani èda considerarsi sicuro rispettoalla possibilità di contaminazio-ne da TSE. Gli esperti delBioHaz suggerivano poi cheun’ulteriore sicurezza potessederivare dalla conta delle cellu-le somatiche (SCC) del latte. Ta-le indicazione ha sollevato nu-merose questioni e il criterio èstato da altri esperti giudicatonon sufficientemente affidabilequale ulteriore garanzia di sicu-rezza. L’EC ha richiesto all’Efsa dichiarire la rilevanza rispetto alrischio TSE della conta dellecellule somatiche nel latte di ca-pra. Il Panel ha concluso che, acausa dell’elevata variabilitàdella SCC nel latte di capra, in-clusi i soggetti sani, il test nonpuò essere considerato affida-bile né come indicatore specifi-co di rischio TSE né come indi-catore di salute mammaria. Èauspicata invece la sorveglian-za continua sulle capre e l’avviodi ulteriori ricerche che consen-tano una valutazione quantitati-va del rischio in questa specie.La sicurezza del latte di caprarispetto a TSE/BSE potrà essererivalutata nel caso si rendesse-ro disponibili nuovi dati speri-mentali o epidemiologici. Lemedesime raccomandazionisono estese alle pecore.

di Maria Grazia Monzeglio

1a Giornata - 18 Febbraio 2006LA COMUNICAZIONE NELLA RELAZIONE

CON IL CLIENTE

Mattino9.00 Presentazione del corso e dei partecipanti

10.00 Esercitazione e discussione in gruppo11.00 Intervallo11.15 Approfondimento teorico e discussione

La comunicazione interpersonale

Pomeriggio14.00 Esercitazione 15.00 Discussione in gruppo16.00 Intervallo16.15 Approfondimento teorico e discussione

La gestione della cliente: l’atteggiamento As-sertivo

2a Giornata - 19 Febbraio 2006LA COSTRUZIONE DELL’ALLEANZA DI LAVORO CON

IL CLIENTE

Mattino9.00 Esercitazione

10.00 Discussione in gruppo11.00 Intervallo11.15 Approfondimento teorico e discussione

Alleanza di lavoro e tipologia di cliente

Pomeriggio14.00 Esercitazione 15.00 Discussione in gruppo16.00 Intervallo16.15 Approfondimento teorico

Negoziazione e fidelizzazione del cliente

L’iscrizione dà diritto a• Partecipazione al corso• Attestato di Frequenza• Attestato con crediti formativi ECM• Lunch break

PER INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche - Elena PiccioniVia Trecchi 20 - 26100 Cremona ITALYTel: +39 0372 403502 - Fax: +39 0372 457091 Email [email protected]

“LE COMPETENZE TRASVERSALI NELLA PROFESSIONE VETERINARIA”

Gruppo di Studio Practice Management18/19 Febbraio 2006

Relatori: Dr.ssa Cairo Elisabetta - Dr.ssa Di Lorenzo RossellaStudio di Psicologia clinica e applicata “CaiRos” - Torino

organizzato da

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

certificata ISO 9001:2000

GRUPPO DI STUDIO DI PRACTICE MANAGEMENT

In fase di accreditamento

MODULO D’ISCRIZIONE AL CORSO“LE COMPETENZE TRASVERSALI NELLA PROFESSIONE VETERINARIA”

18-19 Febbraio 2006da inviare in busta chiusa a E.V. srl

Palazzo Trecchi, 26100 Cremona - Entro il 10 Febbraio 2006

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Soci Gruppo di Studio di Practice Management ❐ Gratuito

Veterinari Soci SCIVAC ❐ € 45 + IVA = € 54Neolaureati Soci SCIVAC

❐ € 15 + IVA = € 18(anno 2005/2006)

Studenti Soci SCIVAC ❐ € 15 + IVA = € 18Veterinari NON Soci SCIVAC ❐ € 200 + IVA = € 240Neolaureati (anno 2005/2006)

❐ € 110 + IVA = € 132NON Soci SCIVACStudenti Non Soci SCIVAC ❐ € 110 + IVA = € 132Certificazione ECM riservata ai laureati.Rinunce: le richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate solo se pervenute en-tro 10 giorni dalla data di inizio del seminario. In caso contrario non sarà più possibileeffettuare alcun rimborso.

PAGAMENTOIl pagamento viene effettuato tramite (non saranno accettate domande di iscrizioneaccompagnate da forme di pagamento diverse dalle seguenti):

❐ assegno bancario non trasferibile o assegno circolare (da allegare alla presente

domanda) N. ........................ della banca ..............................................................

emesso in data ............................ intestato a E.V. srl

❐ vaglia postale, intestato a E.V. srl - Palazzo Trecchi, 26100 Cremona. Si prega diindicare la causale del versamento (allegare la fotocopia del versamento)

❐ Carta di Credito ❍ Carta Si ❍ Mastercard ❍ Visa

intestata a ................................................................................................................

Numero della carta(non si accettano CCR elettroniche)

Scadenza (mese e anno)

❐ contanti (solo in sede congressuale con maggiorazione)

DATI PER LA FATTURAZIONE (solo se non precedentemente indicati)

La fattura va intestata ...................................................................................................

Domicilio fiscale ............................................................................................................

Partita IVA (Obbligatoria solo per i possessori)

Codice fiscale ...............................................................................................................(Obbligatorio ai fini ECM)

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Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 1

Èmergere e avere succes-so in un momento diffici-le come questo, per un

Medico Veterinario non è facile.Una delle strade più valide e forsel’unica, è quella di fornire al clienteun servizio scientificamente più

elevato e, soprattutto, più evoluto.Un servizio carico di valore ag-giunto. Senza trascurare quellafondamentale “visione d’insieme”,patrimonio genetico del MedicoVeterinario che spesso lo distin-gue dal Medico “umano”, è ne-

cessario che il Veterinario affrontiaspetti della medicina che vannoal di là della vecchia visione dellevaccinazioni, delle sverminazionie di quant’altro tutti si sono occu-pati fin dall’inizio della loro profes-sione in questo settore della Me-

dicina. Oggi si rende necessario,a mio avviso, ampliare l’offerta dibase con pratiche di tipo specia-listico. Sembra una contraddizio-ne nei termini, ma non lo è. Mispiego meglio. A differenza diquanto avviene in medicina uma-

na, esiste tutta una serie di aspet-ti di tipo specialistico che rientra-no, di fatto, nell’ambito professio-nale del Veterinario generalista.Sto parlando di quelle che posso-no essere definite le “pratichespecialistiche di base”. Quale diplomato al College Euro-peo di Odontostomatologia Vete-rinaria gradirebbe, ad esempio,eseguire di routine le normali de-tartrasi? Chi di questi specialistinon preferirebbe che i casi che glivengono riferiti non siano già co-perti, sul piano della profilassi deltartaro, dal collega “di base”?E come l’esempio dell’Odontosto-matologia se ne potrebbero faremolti altri in varie branche dellaMedicina Veterinaria; pensiamosolo a quanto avviene in ambitoOrtopedico con i piani nazionali dicontrollo delle malattie displasi-che. Non è certo solo il radiologoo il chirurgo diplomato al rispetti-vo College Veterinario europeoche invia le radiografie alle cen-trali di lettura. Credo, quindi, chele “pratiche specialistiche di ba-se” pur rientrando in un’otticaspecialistica, siano, a tutti gli ef-fetti, di appannaggio del Veterina-rio generalista. Voi capite che aquesto punto il Medico Veterinariodi base assume un ruolo che ilsuo collega “umano” non si imma-ginerebbe nemmeno lontanamen-te. Quale Medico del SSN si so-gnerebbe mai di mettere le maniin bocca ai propri pazienti?!Una nuova opportunità offerta alVeterinario che, pur motivato e at-tento agli aspetti specialistici, nonha nessuna intenzione di investiretempo e denaro per conseguireuna formazione post-universitariaidonea a praticare in ambito pret-tamente specialistico. Un’occa-sione per poter rivalutare il ruolodel Veterinario “di base” sia in ter-mini professionali che, di conse-guenza, economici. Per far que-sto secondo scienza e coscienza,per occuparsi di “pratiche specia-listiche di base” in maniera etica ilVeterinario non può però improv-visare. Deve fornirsi preventiva-mente delle conoscenze scientifi-che che spesso l’Università nongli ha dato. “Conoscere è potere” è lo sloganche molti già conoscono, e concui si vuole sottolineare l’impor-tanza che la conoscenza scientifi-ca ha in una visione moderna del-la medicina veterinaria. “Conoscere è potere”, quindi, peril Medico Veterinario generalistavuol dire aggiornarsi per vincerela sfida del valore aggiunto dellapropria professione. “Conoscere è potere”, può vuoldire, infine, fornire al cliente, inmaniera etica, un servizio specia-listico in più, fonte di quel delta direddito che troppo spesso oggista mancando al Medico Veterina-rio di base. ■

16 laPROFESSIONE VETERINARIA 1/2006RIFLESSIONI

Le “pratiche specialistiche di base”

Una nuova opportunità, per il Medico Veterinario “generalista”

di Renato della Valle

Renato della Valle,Amministratore Unico Innovet Italia

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 1

La creazione della nuovasocietà di oncologia(SIONCOV) merita alcune

osservazioni su cui il gruppo di-rettivo di avvio poggia le sueconvinzioni.L’oncologia veterinaria, settore inespansione anche in Italia, è ma-teria ampiamente sviluppata e ri-conosciuta da più tempo in altreparti del mondo. Si tratta di unadisciplina che, ad es. negli StatiUniti e in altre paesi europei, af-fianca già da anni la ricerca on-cologica clinica e di base con-dotta sull’uomo e sugli animali dalaboratorio. Tale interesse poggiasulla constatazione che i tumorianimali spontanei sono entità pa-tologiche con variabilità clinico-biologica paragonabile a quelladelle malattie neoplastiche uma-ne, a differenza di quanto avvie-ne invece nei tumori murini speri-mentali che, seppur estrema-mente utili per la comprensionedi molti meccanismi coinvolti nel-lo sviluppo neoplastico, sonospesso piuttosto prevedibili clini-camente perché a comporta-mento standardizzato. In questa fase di stallo della ri-cerca, le neoplasie spontaneeanimali, oltre a fornire informazio-ni “di base” supplementari relati-vamente a immunogenicità, ruolodegli oncogeni, recettori , etc,possono anche essere oggettodi rigorosi “trials clinici” per lasperimentazione di nuovi farma-ci, tecniche chirurgiche avanza-te, radioterapia, ipertermia edimmunoterapia. Il progressivoevolversi delle procedure dia-gnostiche ed una conoscenzasempre più precisa delle caratte-ristiche biologiche e cliniche diciascun tumore consentono oggidi affrontare il “cancro animale”in termini di “diagnosi precoce”,sia del suo focolaio primario siadelle sue metastasi sistemiche.Infine, se a questi aspetti si asso-cia il fatto che per molte neopla-sie omologhe umane ed animali(ad es. osteosarcoma, tumori so-lidi, linfoma non-Hodgkin, carci-nomi mammari del gatto, etc)esiste una buona sovrapponibi-lità in termini biologici e progno-stico-clinici pre e post-trattamen-to, si comprende come tutta lacasistica neoplastica spontanea

animale non possa e non debbaandare sprecata anche per studianche di carattere comparativo.Gli studi vanno dunque condotticon la duplice finalità 1) di mi-gliorare la prognosi dei pazientianimali affetti da cancro “curabi-le”, abbandonando nel contem-po quell’atteggiamento di “cinicofatalismo” che conduce ancoroggi molti veterinari ad utilizzarel’eutanasia come terapia d’ele-zione dei tumori senza che ulte-riori indagini diagnostiche ne sta-dino realmente la gravità (espesso anche la natura) e 2) difornire modelli di studio di carat-tere comparativo per lo studiobiologico-clinico delle neoplasiespontanee.Mi pare anche opportuno espri-mere alcune considerazioni suquello che comunemente vieneindicato come “accanimento tera-peutico”. Il “cancro”, pur evocan-do sempre il concetto della mali-gnità, non è sempre una “malattiairreversibile ed incurabile”, espesso è interpretabile come“malattia cronica progressiva”che, al pari di altre patologie (dia-bete, epatopatie, malattie autoim-muni, cardiopatie, etc.) può esse-re controllata con trattamenti pro-tratti. Assume dunque importanzail concetto di “curabilità” della ma-lattia neoplastica, allo stato attua-le legata soprattutto alla capacitàdel medico veterinario di formula-re una diagnosi precoce e precisae di stadiare correttamente dalpunto di vista clinico il tumore. Aqueste informazioni corrispondo-no gradazioni prognostiche diver-se che, coscientemente, possonomettere il clinico oncologo nellecondizioni di decidere se un trat-tamento terapeutico può essereintrapreso o meno. Alla possibilitàdi cura o di controllo di un tumorecorrisponde spesso un reale statodi benessere dell’animale, di du-rata variabile. Ma, se si attende,sarà finalmente soddisfatto l’as-sunto che, trattandosi di tumore,non c’è più nulla da fare. È evi-dente dunque come sia la capa-cità diagnostica sia quella di suc-cessiva manipolazione di farmaciassociata o meno ad altre formedi trattamento (soprattutto chirur-gia, più o meno aggressiva, e ra-dioterapia) mettano a dura provala professionalità del medico ve-terinario; al riguardo va ricordatocome, sempre più frequentemen-te, oggi queste prestazioni sonorichieste dai proprietari degli ani-mali ammalati. Noi, da medici,non dobbiamo accanirci ese-guendo terapie discutibili e dob-biamo, se del caso, limitare leaspirazioni “ansiose” di questiproprietari; comunque, crediamo,non ci è concessa neppure lapossibilità di ignorare la malattia. L’ultima riflessione riguarda l’a-spetto c.d. “mutilato” dei pazientioncologici sottoposti a trattamen-to chirurgico. Data per scontatala opportunità in molti casi di ope-rare in tal modo in oncologia, i

problemi correlati sono rappre-sentati 1) dal convincimento delproprietario a sottoporre il proprioanimale a questo trattamento, 2)dalla convinzione del veterinarioche questa è la strada effettiva-mente da seguire per tentare la“cura” di quel paziente e 3) dallaconoscenza degli aspetti funzio-nali post-intervento. Il proprieta-rio, al di là di una certa resistenzamotivata spesso dalla non accet-tazione, da parte sua e/o dellacollettività, di una deturpazioneestetica dell’animale, deve esse-re spesso guidato verso questotipo di scelta dal veterinario stes-so. È quindi dovere di quest’ulti-mo (e solo di quest’ultimo), sulla

base delle proprie competenze econoscenze oncologiche (e nonsolo), prospettare le opzioni tera-peutiche più opportune. La fun-zione post-intervento deve soddi-sfare i requisiti di “buona qualità”di vita e mantenere inalterati imeccanismi della vita di relazionedell’animale.Su tali tematiche poggia dunquela nostra nuova società che, po-nendosi come obiettivo la colla-borazione tra le molte disciplinecoinvolte nello studio delle neo-plasie, tenterà di sviluppare gliaspetti comparativi con l’uomo,di formulare ed organizzare trialclinici multicentrici e studi coin-volgenti specialisti di discipline

“non cliniche”. Per gli aspetti cli-nici, è invece nostra intenzionedivulgare tutte le informazioni piùaggiornate in merito a specifichepatologie neoplastiche, dalla lorobiologia clinica, alla possibilità diprevenzione, alla diagnostica estadiazione fino al loro trattamen-to, con l’obiettivo di standardiz-zare le procedure e garantire indefinitiva ai nostri pazienti un ap-proccio corretto.Nel 2006 la SIONCOV inizierà isuoi lavori con due incontri: il pri-mo dedicato al linfoma (18-19febbraio 2006), il secondo ai tu-mori scheletrici (23-24 settembre2006). Partecipiamo numerosi e… buon lavoro. ■

17

Oncologia, è nata la SIONCOV

laPROFESSIONE VETERINARIA 1/2006DALLE ASSOCIAZIONI

di Paolo Buracco

Influenza aviare: diagnosi, terapia e prognosiIntervista a Lorenzo Crosta, Presidente SIVAE

L’approccio clinico a unvolatile con sospetta in-fluenza aviare, gli esami

diagnostici indicati e le scelte te-rapeutiche. Ecco il parere di Lo-renzo Crosta, Presidente SIVAE ericonosciuto esperto di malattiedei volatili intervistato da VetJournal.

Dottor Crosta, per il veterinarioaviare italiano, in quale speciedi volatili è più facile osservarel’influenza aviare?

Premesso che è molto improba-bile, certamente gli anseriformied i galliformi sono i candidati.Sia perché sono sensibili, siaperché vengono tenuti all’aperto.

Qual è il quadro clinico caratte-ristico della malattia a bassa ealta patogenicità?L’infezione con l’OrthomyxovirusA, causa dell’Influenza aviare,può essere completamente asin-tomatica. I sintomi clinici, quan-do appaiono, vanno da segni re-spiratori molto variabili a depres-sione, diarrea, edema del collo edella testa. Nei casi gravi si pos-sono avere sintomi emorragici edanche morte iperacuta. Molto di-pende dal ceppo virale e dallaspecie colpita: per esempio in al-cuni casi si può notare solo uncalo di produzione delle uova.

Le sono capitati casi di influen-za aviare da virus H5N1 ad altapatogenicità?Per fortuna no, neanche sospetti.

Qual è l’iter diagnostico corret-to? Quali sono e come si alle-

stiscono i campioni biologicida fornire; dove devono essereinviati?Per entrambe le domande, il con-siglio è quello di rivolgersi sem-pre ai colleghi dello Zooprofilatti-co di zona, che provvederannoalla raccolta dei campioni adatti.

Un cenno su terapia e profilas-si.Come tutte le malattie virali, sipotrebbe effettuare una terapiadi sostegno (fluidi, antibiotici, an-tivirali, per esempio amantadinacloridrato, ecc.). Ma è il caso dichiedersi se ne valga veramentela pena. Una volta accertata la diagnosi sidovrebbe sempre fare un bell’e-same di coscienza e decidere ilcammino da seguire in base a:ceppo virale isolato, valore eco-nomico-affettivo-biologico delsoggetto, possibiltà di trasmis-sione della malattia.

Un suo parere sulle attuali epi-zoozie di influenza aviare ad al-ta patogenicità originate inAsia e sull’ipotesi pandemia.Credo che un certo grado di al-lerta sia dovuto: in fondo parlia-mo di zoonosi. Ma l’allarmismo generato dai me-dia è veramente esagerato, oltreche irresponsabile: hanno quasidistrutto l’avicoltura industriale,un compartimento economicoche era il fiore all’occhiello dell’e-conomia agricola italiana. Vorrei ricordare che stiamo par-lando di circa 70 morti nell’arcodi alcuni anni, mentre l’influenza“normale”, quella che prendiamotutti gli anni, uccide nel mondocirca 500.000 persone ogni an-no... forse c’è stata un po’ disproporzione nel modo di dare lanotizia. ■

ANVU, nuovo Consiglio Direttivo

L ’assemblea dei soci dell’ANVU (Associazione Nazionale Veteri-nari Unire - federata ANMVI ) si è riunita lo scorso 19 dicembre

per il rinnovo delle cariche sociali del triennio 2006-2008. Sergio Gutta-dauro è stato eletto Presidente, Giuseppe Cascio (Presidente uscente)ha assunto la carica di Vice Presidente affiancato da Giorgio Ricardi,mentre Fabio Boldrin e Riccardo D’Antonio sono stati eletti consiglieri.Revisore dei conti sarà Flavia Mancini, mentre il Collegio dei Probivirisarà composto da Luca Moretti, Gilberto Schellino e Marco Tamburini. L’Associazione riunisce i medici veterinari che svolgono incarichi libe-ro-professionali per l’Unione Nazionale Incremento Razze Equine (UNI-RE, circa sessanta professionisti le cui prestazioni sono legate al con-trollo produzione (identificazione dei puledri nei primi sei mesi, accer-tamento delle ascendenze e controllo DNA) e ai controlli in ippodromo(salute e benessere, anti-doping, verifica e identificazione dei cavalli inpista).

Paolo Buracco

Lorenzo Crosta

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 1

la

Da ASCOFARVE Caro Direttore, facciamo riferimen-to all’articolo sull’Osservatorio Far-maco apparso sul numero43/2005.Innanzi tutto è bene chiarire che lavendita riservata al grossista auto-rizzato con la deroga dell’art. 32,comma 2 (DPR 119/92), non è unavendita al dettaglio (cosa riservataalle Farmacie) quindi fatta a chic-chessia da dettagliante con scon-trino, ma una “vendita diretta” co-me il Ministero della Salute la haclassificata, perché indirizzata

esclusivamente ai titolari “profes-sionali” dell’art. 34 (DPR 119/92) eper cui non fatta al dettaglio, macon emissione di regolare fattura esecondo tutti i criteri richiesti dallalegislazione vigente (presenza delfarmacista e ricetta veterinaria).È vero che dopo il 1992 sono natialtri distributori intermedi del farma-co veterinario, come d’altronde an-che l’azienda dell’articolista, ma èproprio grazie a questo numeroproporzionalmente distribuito sulterritorio in funzione dell’ubicazionedelle realtà zootecniche italiane,

che può essere garantito un ottimoservizio. A riguardo della situazioneitaliana sul numero di distributori,sappiamo di non essere proprio gliunici, la Spagna, con una zootec-nia simile alla nostra, ci batte, e dimolto. Per la capillarità della distri-buzione, dove poi non arrivano i di-stributori intermedi del farmaco, cisono, e sono sempre state, le far-macie rurali che fanno fronte alle ri-chieste dei piccoli allevamenti,rifornendosi tramite i loro canalicommerciali, con consegne gior-naliere ed anche bi-giornaliere.

Sul piano strettamente commercia-le, la concorrenza tra i distributoriha portato sensibili risparmi per gliallevatori e per i medici veterinari.Specialmente dal 1992 allorché ilprezzo del farmaco veterinario èstato considerato il prezzo massi-mo di vendita sul territorio italiano,si è aperto il mercato alla liberaconcorrenza. Fa un po’ di confusio-ne l’articolista, quando afferma cheil farmaco arriva agli allevatori aprezzi esagerati, e poi più oltre scri-ve che i margini operativi per glioperatori sono ridotti al lumicino. A

chi và la differenza? Per quanto riguarda poi il numerodei distributori presenti sul territo-rio, dall’ultima rilevazione fatta dalMinistero della Salute i distributoricon la deroga alla “vendita diretta”(art. 32, comma 2) sono meno del-la metà di quelli menzionati (il nu-mero di 450 forse si riferisce alleautorizzazioni concesse dal 1992con l’art. 31 e 32, ma non per que-sto tutte attive, e comprensive an-che dei distributori di umana chepossiedono solo l’art. 31). Dei di-stributori intermedi del farmaco ve-terinario in Italia, il gruppo ASCO-FARVE, che dal 1967 rappresenta ipiù significativi distributori del me-dicinale veterinario in Italia, movi-menta comunque circa il 65% delmedicinale venduto sul territorio.Sulla possibilità che il farmaco ven-ga distribuito dal medico veterina-rio, non vediamo come lo stesso,osservando tutte le regole fiscali,sanitarie e commerciali della distri-buzione, possa sopportare la con-correnza così spinta presente sulterritorio. Và considerato che per ilgrande cambiamento avvenutonella zootecnia in Italia, dove sivanno concentrando sempre di piùgli allevamenti industriali con unnumero di animali molto elevato, ilmedicinale deve essere fornito ingrossi quantitativi e a prezzi com-petitivi, in quanto è considerato unvero e proprio costo di produzione.Mentre concordiamo nell’applica-zione delle possibilità concesse alsanitario dal D.M. 306/2001, circala consegna del farmaco aperto,che lo stesso ha utilizzato per l’ini-zio della terapia, non vediamo cor-retto subire una concorrenza dauna categoria di professionisti sani-tari, che hanno invece il compitoprecipuo della prevenzione e curadella salute animale.Per quanto riguarda le aziende de-gli associati, che conosciamo tuttemolto bene, ci fa piacere far cono-scere che proprio per quanto ri-guarda la serietà ed efficienza delservizio in qualità e assortimento, leconsegne sono garantite molte vol-te anche entro le due ore dall’ordi-ne. Molte sono aziende commer-ciali già certificate UNI-EN ISO9001:2000 e dal 2006 molti dei no-stri associati saranno certificati dalDisciplinare ASCOFARVE, che èl’unica regolamentazione italianaspecifica, sulla distribuzione delmedicinale veterinario, certificatadal più importante ente certificato-re delle filiere distributive, nel pienorispetto di tutta la normativa vigen-te. Roberto Ciriani

Direttore ASCOFARVE

PROFESSIONE VETERINARIA 1/200618LETTERE AL DIRETTORE

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Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 1

laPROFESSIONE VETERINARIA 1/2006 19CALENDARIO ATTIVITÀ

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC ORTOPEDIA: I PARTE - VIE D’ACCESSO E TECNICHE DI RIDUZIONE IN ORTOPEDIA VETERINARIA -Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 24 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO TTA: TIBIAL TUBEROSITY ADVANCEMENT PER IL TRATTAMENTO DELLE LESIONI DEL LCANEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: I PARTE - CORSO INTRODUTTIVO DI CHIRURGIA - Centro StudiSCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

PRE-CONGRESS SIVE PRE-CONGRESS SIOCE - SOCIETÀ ITALIANA DI ORTOPEDIA E CHIRURGIA EQUINA - Bologna, Hotel &Meeting Centergross - Via Saliceto, 2 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel.+39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

PRE-CONGRESS SIVE PRE-CONGRESS SIRE - SOCIETÀ ITALIANA DI RIPRODUZIONE EQUINA - Bologna, Hotel & MeetingCentergross - Via Saliceto, 2 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

PRE-CONGRESS SIVE PRE-CONGRESS SIPE - SOCIETÀ ITALIANA DI PODOLOGIA EQUINA - Bologna, Hotel & MeetingCentergross - Via Saliceto, 2 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SCVI LE PATOLOGIE DELL’ORECCHIO ESTERNO E MEDIO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:6 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CONGRESSO SIVE / SCIVAC 12° CONGRESSO MULTISALA SIVE / 12TH SIVE CONGRESS - Bologna, Hotel & Meeting Centergross - ViaSaliceto, 2 - ECM: 8 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA AGGIORNAMENTI IN OFTALMOLOGIA - Novotel Caserta SUD, Caserta - Strada Statale, 87 Sannitica - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRURGIA ORALE: I PARTE - RADIOLOGIA DENTALE EPARODONTOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIODOV DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DEL CAVO ORALE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA LE GESTIONE DELLE PIU’ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - ECM: 3 Crediti -Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

INCONTRO SINUV L’ESAME DELLE URINE - Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento- Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC PATOLOGIA CLINICA: I PARTE - EMATOLOGIA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:31 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

SEMINARIO NAZIONALE SIVAR MANAGEMENT DELL’ASCIUTTA E CONTROLLO DELLE INFEZIONI MAMMARIE - Ente Fiera di Verona -Viale del Lavoro, 8 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e CommissioneScientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA ANESTESIA E GESTIONE DEL DOLORE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: MonicaBorghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE DECISIONI TERAPEUTICHE IN DERMATOLOGIA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: MonicaBorghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA L’APPROCCIO ALLE PIÙ COMUNI EMERGENZE VETERINARIE: COME SCEGLIERE TRA LE POSSIBILIALTERNATIVE TERAPEUTICHE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani -Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC OFTALMOLOGIA: I PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 22 Crediti - Perinformazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO GRUPPO DI STUDIO LA COMUNICAZIONE: STRUMENTO DI RELAZIONE NELLA PROFESSIONE VETERINARIA COME DI PRACTICE MANAGEMENT VALORE AGGIUNTO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. - Per informazioni:

Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected] SCIVAC DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE SPINALI - Hotel Melià Roma Aurelia Antica, Roma - Via

degli Aldobrandeschi 223 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA DELL’APPROCCIO ORIENTATO AL PROBLEMA (POA) - HotelLeonardo Da Vinci, Milano - Via Senigallia, 6 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: PaolaGambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC LA RICERCA DOCUMENTARIA NELLE BANCHE DATI SPECIALIZZATE IN MEDICINA VETERINARIA:CAB E PUBMED - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO IN COLLABORAZIONE CON SIONCOV Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA PRIMO INTERVENTO NELLE PATOLOGIE SPINALE DEL CANE - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

CORSO SCIVAC GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: 19 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508- E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: I PARTE - ESAME NEUROLOGICO E LOCALIZZAZIONE - Centro StudiSCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 31 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC- Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SISCA LA COMUNICAZIONE E IL SETTING - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI NEL CANE E NEL GATTO - Hotel Excelsior, Bari - Via Giulio Petroni,15 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIANA ALIMENTAZIONE DEL CANE DURANTE L’ACCRESCIMENTO E PATOLOGIE CONNESSE - Palazzo Trecchi,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. SpecialisticheSCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIARMUV IN COLLABORAZIONE EMERGENZE CARDIOCIRCOLATORIE, COME AFFRONTARLE? - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona CON MEDICINA D’URGENZA - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.

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