Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 12

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007 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 4, numero 12, dal 26 marzo all’1 aprile 2007 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 122 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. PETIZIONE Ultimi giorni per firmare la petizione al Presidente della Repubblica Napo- litano contro la proliferazione di sedi universitarie. La petizione potrà esse- re firmata fino al 6 aprile 2007. www.anmvi.it. ECM La FNOVI ha sottoscritto, insieme a- gli altri ordini sanitari, un documento sulle principali questioni critiche del- l’ECM tra cui l’attuale governance. Penocchio: “vogliamo avere la stes- sa dignità del Ministero della Salute e delle Regioni così da definire, fissan- done criteri e modalità, quello che sarà il “nostro sistema” e non il loro”. Il documento è consultabile al sito www.fnovi.it. COGEAPS Al Ministero della Salute, il Presiden- te del COGEAPS Amedeo Bianco e Maria Linetti Direttore dell’Ufficio V - Formazione Continua del Ministero hanno sottoscritto la nuova Conven- zione per la “Prosecuzione e imple- mentazione del sistema sperimentale di archiviazione, controllo, gestione e certificazione dei crediti formativi ac- quisiti dagli operatori sanitari in am- bito ECM”. La convenzione è finaliz- zata alla prosecuzione e alla imple- mentazione del sistema sperimentale di archiviazione, controllo, gestione e certificazione dei crediti formativi ECM acquisiti dai professionisti della salute. GRECIA La Commissione Europea ha deciso il deferimento alla Corte di Giustizia Europea della Grecia per non aver correttamente implementato ed at- tuato la legislazione comunitaria in materia di benessere animale nel tra- sporto e alla macellazione. L’azione nei confronti della Grecia arriva dopo ripetute mancanze verificatesi nel corso di più anni. Gli standard di be- nessere animale - si legge nella co- municazione della Commissione - in Grecia rimangono al di sotto di quelli indicati dalle normative di riferimento e non adeguatamente implementati. IVIS Sono disponibili on line, grazie a Ivis (International Veterinary Information Service), gli atti dell’ultimo convegno annuale della American Association of Equine Practitioners (52° Annual Convention AAEP 2006, San Antonio, TX, USA). Gli atti includono 110 pub- blicazioni concernenti le più recenti informazioni su tutti gli aspetti della medicina equina. Numerose anche le sessioni pratiche “How To”. Info: www.vetjournal.it CLONAZIONE Per la prima volta al mondo è stata creata in laboratorio una pecora con il 15% di cellule umane. La ‘chimera’ sarebbe nata nell’università del Ne- vada, ad opera dei ricercatori guidati da Esmail Zanjani, che ne ha dato notizia con un’intervista al quotidiano inglese The Mail on Sunday. Al mo- mento la ricerca non è stata pubbli- cata su riviste scientifiche. L’obiettivo di questo tipo di studi è creare ani- mali con organi umani da poter utiliz- zare nei trapianti. Brevi www.gruppoleishmania.org Sicurezza del pet food Italiano I n relazione ai recenti casi di avvelenamento di un cane e tredici gatti verificatisi nel Nord America, Assalco, l’Associazione Nazionale Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia, ha inviato una nota al- l’ANMVI nella quale dichiara che “nessuno dei prodotti at- tualmente considerati a rischio e provenienti dalle fabbri- che della Menu Foods in Kansas e New Jersey viene di- stribuito in Italia dalle aziende ad essa associate: (tutte le principali aziende del settori petfood che rappresentano oggi oltre il 90% del volume complessivo del mercato nazionale. Questo- prosegue la nota - oltre che per un dovere di corretta informazione ai consumatori italiani pro- prietari di pet, per ribadire l’impegno di tutti i suoi associati nel più attento e rigoroso controllo delle materie prime utilizzate per i propri prodotti”. Nei giorni scorsi, la Menu Foods, società dell’Ontario, ha ritirato alcuni dei suoi prodotti dopo improvvisi decessi di alcuni animali sui quali la Food and Drug Administration sta ricercando le cause. La prima ipotesi di Stephen F. Sundlof, capo dei veterinari della FDA è che la causa possa essere rintrac- ciata in una tossina di origine vegetale. Il 26 marzo, il Dipartimento dell’A- gricoltura dello Stato di New York ha confermato, in seguito ad alcuni test di laboratorio condotti ad Albany, quantitativi di ‘aminopirina’ - un veleno per topi che negli Stati Uniti è considerato illegale e quindi vietato al com- mercio - nelle scatolette d’alimenti per cani, gatti ed altri animali domestici. Una richiesta di chiarimenti è stata prodotta dalla Presidente dell’Ordine dei Veterinari di Milano, ricevendo la risposta della Procter & Gamble Pet Care Europe, che in una nota servizio clienti di Wonderfood spiega di es- sere stata informata sul ritiro volontario in atto in Nord America di alcuni ali- menti secchi ed umidi per cani e gatti Iams e Eukanuba, nonché altri mar- chi tra i più commercializzati negli Stati Uniti, prodotti dall’azienda statuni- tense Menu Foods Inc. “Con la presente - scrive l’azienda - vorremmo tran- quillizzarla sul fatto che tutti gli alimenti per animali secchi e umidi a mar- chio Iams ed Eukanuba commercializzati in Europa sono prodotti negli sta- bilimenti Europei mentre i prodotti umidi a marchio Eukanuba Veterinary Diets prodotti negli USA provengono da uno stabilimento diverso da quello coinvolto in questo problema.Pertanto possiamo rassicurare i nostri consu- matori e clienti che i prodotti Iams ed Eukanuba commercializzati in Italia sono assolutamente sicuri.Il benessere degli animali è di massima impor- tanza nella missione Iams ed Eukanuba. In Nord America stiamo intrapren- dendo azioni cautelari immediate per rimuovere dal mercato tutti i prodotti sospetti di aver causato problemi alla salute degli animali, nonostante i test effettuati sino ad oggi non abbiano evidenziato una causa che possa ri- condurre ai problemi di salute segnalati dai consumatori”. Patrick Hooker, commissario per l’Agricoltura dello Stato di New York ha affermato che “al- lo stadio attuale, le analisi di laboratorio sono state soltanto un primo passo nel quadro di un lungo processo attraverso il quale contiamo di capire co- sa è come tutto ciò sia potuto accadere”. Nel frattempo anche la Nutro ha escluso la presenza di partite a rischio in Italia. Al sito http://www.fda.gov/ sono riportati gli elenchi dei prodotti ritirati dal mercato canadese e statuni- tense e le dichiarazioni delle multinazionali del pet food. la PR O FESSI O NE VETERINARIA www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line Linee guida per la Leishmaniosi Il GSLC propone un approccio razionale ed omogeneo al paziente canino leishmaniotico A PAG. 3 Dire ad una persona che è "vecchia" è un insulto? Pensiamo di no, se la ri- teniamo solo una condizione anagra- fica. Potrebbe esserlo se, dicendo "vecchio", si intende invece: supera- to, fuori tempo, incapace, ecc. Dire ad una persona: "Sei proprio vec- chia!", non è certo un complimento, soprattutto se detto a chi magari ha meno di cinquantanni. E poi a quale età è giusto definire una persona vecchia? Chi nasce oggi ha una pro- spettiva di vita media di oltre 90 an- ni. Se nel dopoguerra forse si era vecchi a sessanta oggi è difficile de- finire così persone di 70 anni. Senza voler fare alcuna ingerenza politica pensiamo che la maggioranza di Go- verno oggi sta in piedi in Senato per un gruppo di Senatori a vita che ha una media di oltre 80 anni. Abbiamo voluto fare queste riflessioni introdut- tive per ricordare che prima dell'in- contro con il Ministro dell'Università, Fabio Mussi, abbiamo avuto l'oppor- tunità di sentire un suo intervento di fronte ad una platea di docenti uni- versitari, durante il quale il rappre- sentante del Governo, come è suo carattere, non ha di certo risparmiato critiche alla categoria. In particolare Mussi ha sottolineato che i professori universitari italiani sono fra i più vecchi al mondo. Que- sto per certe materie potrebbe an- che essere positivo per l'ampia cul- tura e la grande esperienza, ma il Ministro ha voluto ricordare che: "Le neuroscienze hanno dimostrato che il nostro cervello arriva alle massime capacità all'età di 35 anni e poi ini- zia e continua un irrefrenabile deca- dimento. Sapete quanti docenti uni- versitari ordinari abbiamo in Italia sotto i 35 anni? Solo 9". Secondo Mussi abbiamo quindi una catego- ria di professori universitari vecchi, o anziani se preferite. Su 18.651 so- lo 9 (0,05%) sotto i 35 anni mentre sono 5.647 (30,3%) sopra i 65. Sot- to i 45 solo 896 (4,7%) mentre oltre i 55 sono il 74%. Se pensiamo che in Francia sopra i 65 sono solo l'1,30%, nel regno Unito l'1% e negli USA il 5,41%, mentre quelli sotto i 35 anni superano in media il 12%, possiamo capire la riflessione del Ministro. Potrebbe certamente esse- re anche questo un problema per le nostre Università ma è bene ricorda- re a Mussi che anche la Politica non scherza. CARI PROFESSORI, SIETE VECCHI

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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007SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 4, numero 12, dal 26 marzo all’1 aprile 2007Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona 122ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

PETIZIONEUltimi giorni per firmare la petizioneal Presidente della Repubblica Napo-litano contro la proliferazione di sediuniversitarie. La petizione potrà esse-re firmata fino al 6 aprile 2007.www.anmvi.it.

ECMLa FNOVI ha sottoscritto, insieme a-gli altri ordini sanitari, un documentosulle principali questioni critiche del-l’ECM tra cui l’attuale governance.Penocchio: “vogliamo avere la stes-sa dignità del Ministero della Salute edelle Regioni così da definire, fissan-done criteri e modalità, quello chesarà il “nostro sistema” e non il loro”.Il documento è consultabile al sitowww.fnovi.it.

COGEAPSAl Ministero della Salute, il Presiden-te del COGEAPS Amedeo Bianco eMaria Linetti Direttore dell’Ufficio V -Formazione Continua del Ministerohanno sottoscritto la nuova Conven-zione per la “Prosecuzione e imple-mentazione del sistema sperimentaledi archiviazione, controllo, gestione ecertificazione dei crediti formativi ac-quisiti dagli operatori sanitari in am-bito ECM”. La convenzione è finaliz-zata alla prosecuzione e alla imple-mentazione del sistema sperimentaledi archiviazione, controllo, gestione ecertificazione dei crediti formativiECM acquisiti dai professionisti dellasalute.

GRECIALa Commissione Europea ha decisoil deferimento alla Corte di GiustiziaEuropea della Grecia per non avercorrettamente implementato ed at-tuato la legislazione comunitaria inmateria di benessere animale nel tra-sporto e alla macellazione. L’azionenei confronti della Grecia arriva doporipetute mancanze verificatesi nelcorso di più anni. Gli standard di be-nessere animale - si legge nella co-municazione della Commissione - inGrecia rimangono al di sotto di quelliindicati dalle normative di riferimentoe non adeguatamente implementati.

IVISSono disponibili on line, grazie a Ivis(International Veterinary InformationService), gli atti dell’ultimo convegnoannuale della American Associationof Equine Practitioners (52° AnnualConvention AAEP 2006, San Antonio,TX, USA). Gli atti includono 110 pub-blicazioni concernenti le più recentiinformazioni su tutti gli aspetti dellamedicina equina. Numerose anche lesessioni pratiche “How To”. Info:www.vetjournal.it

CLONAZIONEPer la prima volta al mondo è statacreata in laboratorio una pecora conil 15% di cellule umane. La ‘chimera’sarebbe nata nell’università del Ne-vada, ad opera dei ricercatori guidatida Esmail Zanjani, che ne ha datonotizia con un’intervista al quotidianoinglese The Mail on Sunday. Al mo-mento la ricerca non è stata pubbli-cata su riviste scientifiche. L’obiettivodi questo tipo di studi è creare ani-mali con organi umani da poter utiliz-zare nei trapianti.

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Sicurezza del pet food Italiano

In relazione ai recenti casi di avvelenamento di un canee tredici gatti verificatisi nel Nord America, Assalco,

l’Associazione Nazionale Imprese per l’Alimentazione e laCura degli Animali da Compagnia, ha inviato una nota al-l’ANMVI nella quale dichiara che “nessuno dei prodotti at-tualmente considerati a rischio e provenienti dalle fabbri-che della Menu Foods in Kansas e New Jersey viene di-stribuito in Italia dalle aziende ad essa associate: (tutte le

principali aziende del settori petfood che rappresentano oggi oltre il 90%del volume complessivo del mercato nazionale. Questo- prosegue la nota -oltre che per un dovere di corretta informazione ai consumatori italiani pro-prietari di pet, per ribadire l’impegno di tutti i suoi associati nel più attento erigoroso controllo delle materie prime utilizzate per i propri prodotti”. Neigiorni scorsi, la Menu Foods, società dell’Ontario, ha ritirato alcuni dei suoiprodotti dopo improvvisi decessi di alcuni animali sui quali la Food andDrug Administration sta ricercando le cause. La prima ipotesi di Stephen F.Sundlof, capo dei veterinari della FDA è che la causa possa essere rintrac-ciata in una tossina di origine vegetale. Il 26 marzo, il Dipartimento dell’A-gricoltura dello Stato di New York ha confermato, in seguito ad alcuni testdi laboratorio condotti ad Albany, quantitativi di ‘aminopirina’ - un velenoper topi che negli Stati Uniti è considerato illegale e quindi vietato al com-mercio - nelle scatolette d’alimenti per cani, gatti ed altri animali domestici.Una richiesta di chiarimenti è stata prodotta dalla Presidente dell’Ordinedei Veterinari di Milano, ricevendo la risposta della Procter & Gamble PetCare Europe, che in una nota servizio clienti di Wonderfood spiega di es-sere stata informata sul ritiro volontario in atto in Nord America di alcuni ali-menti secchi ed umidi per cani e gatti Iams e Eukanuba, nonché altri mar-chi tra i più commercializzati negli Stati Uniti, prodotti dall’azienda statuni-tense Menu Foods Inc. “Con la presente - scrive l’azienda - vorremmo tran-quillizzarla sul fatto che tutti gli alimenti per animali secchi e umidi a mar-chio Iams ed Eukanuba commercializzati in Europa sono prodotti negli sta-bilimenti Europei mentre i prodotti umidi a marchio Eukanuba VeterinaryDiets prodotti negli USA provengono da uno stabilimento diverso da quellocoinvolto in questo problema.Pertanto possiamo rassicurare i nostri consu-matori e clienti che i prodotti Iams ed Eukanuba commercializzati in Italiasono assolutamente sicuri.Il benessere degli animali è di massima impor-tanza nella missione Iams ed Eukanuba. In Nord America stiamo intrapren-dendo azioni cautelari immediate per rimuovere dal mercato tutti i prodottisospetti di aver causato problemi alla salute degli animali, nonostante i testeffettuati sino ad oggi non abbiano evidenziato una causa che possa ri-condurre ai problemi di salute segnalati dai consumatori”. Patrick Hooker,commissario per l’Agricoltura dello Stato di New York ha affermato che “al-lo stadio attuale, le analisi di laboratorio sono state soltanto un primo passonel quadro di un lungo processo attraverso il quale contiamo di capire co-sa è come tutto ciò sia potuto accadere”. Nel frattempo anche la Nutro haescluso la presenza di partite a rischio in Italia. Al sito http://www.fda.gov/sono riportati gli elenchi dei prodotti ritirati dal mercato canadese e statuni-tense e le dichiarazioni delle multinazionali del pet food.

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Linee guidaper laLeishmaniosiIl GSLC propone un approccio razionaleed omogeneo al paziente caninoleishmaniotico A PAG. 3

Dire ad una persona che è "vecchia"è un insulto? Pensiamo di no, se la ri-teniamo solo una condizione anagra-fica. Potrebbe esserlo se, dicendo"vecchio", si intende invece: supera-to, fuori tempo, incapace, ecc. Diread una persona: "Sei proprio vec-chia!", non è certo un complimento,soprattutto se detto a chi magari hameno di cinquantanni. E poi a qualeetà è giusto definire una personavecchia? Chi nasce oggi ha una pro-spettiva di vita media di oltre 90 an-ni. Se nel dopoguerra forse si eravecchi a sessanta oggi è difficile de-finire così persone di 70 anni. Senzavoler fare alcuna ingerenza politicapensiamo che la maggioranza di Go-verno oggi sta in piedi in Senato perun gruppo di Senatori a vita che hauna media di oltre 80 anni. Abbiamovoluto fare queste riflessioni introdut-tive per ricordare che prima dell'in-contro con il Ministro dell'Università,Fabio Mussi, abbiamo avuto l'oppor-tunità di sentire un suo intervento difronte ad una platea di docenti uni-versitari, durante il quale il rappre-sentante del Governo, come è suocarattere, non ha di certo risparmiatocritiche alla categoria.

In particolare Mussi ha sottolineatoche i professori universitari italianisono fra i più vecchi al mondo. Que-sto per certe materie potrebbe an-che essere positivo per l'ampia cul-tura e la grande esperienza, ma ilMinistro ha voluto ricordare che: "Leneuroscienze hanno dimostrato cheil nostro cervello arriva alle massimecapacità all'età di 35 anni e poi ini-zia e continua un irrefrenabile deca-dimento. Sapete quanti docenti uni-versitari ordinari abbiamo in Italiasotto i 35 anni? Solo 9". SecondoMussi abbiamo quindi una catego-ria di professori universitari vecchi,o anziani se preferite. Su 18.651 so-lo 9 (0,05%) sotto i 35 anni mentresono 5.647 (30,3%) sopra i 65. Sot-to i 45 solo 896 (4,7%) mentre oltre i55 sono il 74%. Se pensiamo che inFrancia sopra i 65 sono solol'1,30%, nel regno Unito l'1% e negliUSA il 5,41%, mentre quelli sotto i35 anni superano in media il 12%,possiamo capire la riflessione delMinistro. Potrebbe certamente esse-re anche questo un problema per lenostre Università ma è bene ricorda-re a Mussi che anche la Politica nonscherza.

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“Con la bella stagione, cioè dall’i-nizio della primavera e fino all’au-tunno inoltrato, un piccolo insetto,il flebotomo, o pappatacio, puòcreare seri danni alla salute del no-stro cane”La leishmaniosi viscerale zoonoti-ca, causata da Leishmania infan-tum, è una grave patologia rie-mergente in tutto il bacino del Me-diterraneo. In Italia i casi notificatidi malattia nell’uomo sono aumen-tati nell’ultimo decennio fino a rag-giungere un’incidenza annuale dioltre 200 casi. Gran parte dellacasistica è a carico di individuiimmunocompetenti, sia bambiniche adulti. Vi è poi una significati-va frazione di co-infezioni HIV-Lei-shmania che costituiscono tuttoraun grave problema sanitario perla difficile gestione dei pazienti re-sistenti alle terapie. Numerosi so-no anche i casi in pazienti orga-no-trapiantati.Il cane infetto da L. infantum è l’u-nico serbatoio domestico. In Italial’impatto epidemiologico di canidiselvatici, come la volpe, o di altri o-spiti occasionali come il ratto e ilgatto, è da ritenersi irrilevante. An-che per la leishmaniosi canina si èassistito negli ultimi anni ad un au-mento di incidenza e diffusionegeografica. Dalle aree tradizional-mente endemiche dei versanti tir-renici, jonici e dell’Adriatico centro-meridionale della penisola e dalleisole, l’infezione si è diffusa sul ver-sante centro-settentrionale adriati-co della penisola e, a macchia di

leopardo, in molte aree collinariprealpine e preappenniniche delnord Italia.La zoonosi è associata alla diffu-sione, pressocché ubiquitaria, delprincipale vettore flebotomico di L.infantum in Italia, Phlebotomusperniciosus. A questa specie biso-gna associare un secondo poten-ziale vettore, P. neglectus, unaspecie segnalata fino ad alcuni an-ni orsono in aree limitate dell’Italiameridionale, ma reperito recente-mente anche in diversi focolai delnord Italia. All’origine della riemergenza sem-brano coinvolti più fattori concomi-tanti, tra i quali l’evoluzione delrapporto uomo-animale e le muta-te condizioni climatico-ambientaligiocano probabilmente un ruolopredominante. Per contrastarequesto fenomeno non sono dispo-

nibili misure di controllo tradiziona-li a causa di una serie di limitazionidi carattere scientifico e pratico: (i) la mancanza di un vaccino aduso umano o canino di comprova-ta efficacia; (ii) la relativa sporadicità dei casiumani, per la quale appare impro-ponibile l’applicazione su largascala di misure di lotta al vettore inambienti antropizzati; (iii) l’estrema difficoltà a contrasta-re la diffusione geografica dei vet-tori mediante interventi sull’am-biente.Tra le poche risorse disponibili vi èla recente dimostrazione dell’im-patto epidemiologico di nuovi me-todi di controllo della trasmissioneapplicati al serbatoio canino. Per-tanto, le misure ritenute necessa-rie per il controllo della leishmanio-si viscerale sono rivolte prevalen-

temente al contenimento e allaprevenzione dell’infezione nel ca-ne (Gradoni L, Gramiccia M,Khoury C, Maroli M (2004). Lineeguida per il controllo del serbatoiocanino della leishmaniosi visceralezoonotica in Italia. Rapporti ISTI-SAN, 04/12: 1-20)

La nascita del GSLCCon la finalità di ottenere un razio-nale ed omogeneo approccio alpaziente canino leishmaniotico,nel novembre 2005, è stato costi-tuito il Gruppo di Studio sulla Lei-shmaniosi Canina (GSLC) [http://www.gruppoleishmania.org/]. Sco-po del gruppo è la stesura di LineeGuida su (i) l’approccio diagnosti-co; (ii) l’approccio terapeutico; (iii)la classificazione del paziente lei-shmaniotico; (iv) la gestione delpaziente leishmaniotico proteinuri-co; (v) il protocollo gestionale diprevenzione. Il GSLC, presieduto dal Dott. An-drea Zatelli, è composto da diver-se figure professionali [vedi box 1],per i seguenti settori d’interesse:patologia clinica, farmacologia eterapia, medicina interna, nefrolo-gia, dermatologia, oftalmologia, e-matologia, epidemiologia, istopa-tologia, immunologia clinica e pa-rassitologia. Cura le pubbliche re-lazioni del GSLC la dott.ssa PaolaBadiale, rappresentante della Hill’sPet Nutrition, Roma. L’attività del

GSLC viene coordinata dalla SI-NUV (Società Italiana di Nefrologiae Urologia Veterinaria) e dalla SI-MIV (Società Italiana di MedicinaInterna Veterinaria).Al fine di ottimizzare i lavori suidiversi aspetti della patologia in-dotta da Leishmania sono stati i-stituiti 5 sottogruppi di studio (ve-di box 2)

Attività svolte dal G.S.L.C nel2006In occasione dei seminari SCIVAC“Aggiornamenti sulla leishmaniosi:dall’approccio diagnostico ai pro-tocolli terapeutici”, svolti nel 2006,il GSLC ha tenuto due riunioni: (i)Montecatini, 23 marzo; (ii) Paler-mo, 13 ottobre. Durante gli incontrisono stati discussi e finalizati i pri-mi due rapporti di consenso (con-sensus statement), di cui il primorelativo all’approccio diagnosticoal paziente canino leishmanioticoe l’altro, in collaborazione con laSINUV, relativo alla gestione delpaziente canino leishmanioticoproteinurico. Le due Linee guidaindirizzate ai soci SCIVAC saran-no a breve pubblicate sulla rivistadei soci “La Professione Veterina-ria”. In occasione del 58 Con-gresso Internazionale MultisalaSCIVAC, 1-3 Giugno 2007, Rimi-ni, vi sarà uno spazio per la pre-sentazione del GSLC e le lineeguida completate. ■

3ATTUALITÀ

Gruppo di Studio sulla Leishmaniosi Canina

Leishmaniosi: il GSLC presenta le linee guidaL'appuntamento è al 56° Congresso SCIVAC di Rimini

laPROFESSIONE VETERINARIA 12/2007

di Michele Maroli

Perché il GLSC?

I l GLSC è nato dall’esigenza di mettere ordine nel campo della lei-shmaniosi canina, nel quale, troppo spesso, si osserva una

notevole difformità in tema di diagnosi e gestione del paziente, spessoanche tra Colleghi operanti nello stesso territorio. Grazie ad una feliceintuizione della SCIVAC, con la preziosa collaborazione della ditta Hil-l’s, è stato creato il gruppo di studio per mettere a punto una “linea gui-da” per la leishmaniosi canina.

Chi fa parte del GLSC?Gaetano Oliva: Il gruppo di studio vede è costituito da 12 Colleghi, coor-dinati dal Dr. Andrea Zatelli, Presidente della Società Italiana di Nefrolo-gia. La cosa, secondo il mio parere molto interessante, è che il gruppo ècostituito da persone provenienti da diverse realtà: docenti universitari, li-bero-professionisti e ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità, che, insie-me, collaborano alla stesura della linea guida. Questa interazione, moltopositiva, dimostra che con un minimo sforzo di volontà, possano esseresempre superate le apparenti o reali barriere tra il mondo accademico,quello libero-professionale e la Sanità Pubblica. Un altro aspetto degno diessere segnalato è la partecipazione di due Colleghi spagnoli che appor-tano, oltre alle proprie specifiche competenze, anche una visione del pro-blema da un angolo di vista diverso dalla realtà italiana.

Che validità scientifica può avere una linea guida?Gaetano Oliva: Per sua natura, la linea guida non può e non deve es-sere intesa come un dogma, anche a motivo della particolare comples-sità propria della leishmaniosi. È ovvio, tuttavia, che il lavoro è fruttodell’esperienza di studiosi che da anni lavorano nel campo delle pato-logie trasmesse da artropodi vettori e che fa tesoro anche, ed esclusi-vamente, di tutto quanto emerge dalla consultazione della letteraturainternazionale pubblicata a tale riguardo, come ampiamente verificabi-le dalla bibliografia puntualmente citata nel testo. È anche vero che illavoro non deve essere inteso come statico ed immutabile, ma senzadubbio aperto alle idee di quanti volessero arricchire nel tempo quantofatto dal gruppo di studio. Proprio per questo, la creazione di un appo-sito sito WEB permetterà una costante interazione con gli Autori.

Nella foto Andrea Zatelli, coordi-natore del GSLC, costituito da 12Colleghi. Zatelli è Presidente del-la Società Italiana di Nefrologia.

Box 2 - Sottogruppi di studioTematica Coordinatore e membriApproccio diagnostico S. Paltrinieri (coordinatore), L. Solano-

Gallego, A. Fondati, G. Lubas, L. Gradoni,M. Castagnaro

Approccio terapeutico G. Oliva (coordinatore), X. Roura, A. Crotti, E. Zini

Classificazione G. Oliva (coordinatore), X. Roura, L. Solano-Gallego, A. Zatelli

Gestione proteinuria E. Zini (coordinatore), G. Lubas, M. Castagnaro, A. Zatelli

Prevenzione M. Maroli (coordinatore), G. Oliva, L. Gradoni, A. Fondati

Box 1 - Composizione del G.S. L.C.Membro Affiliazione Settore d’interesseCastagnaro Prof. Massimo Università di Padova IstopatologoCrotti Dott. Alberto Libero professionista, Genova OftalmologoFondati Dott.ssa Alessandra Libero professionista, Roma DermatologoGradoni Dott. Luigi Istituto Superiore di Sanità, Roma ParassitologoLubas Prof. George Università di Pisa EmatologoMaroli Dott. Michele Istituto Superiore di Sanità, Roma EpidemiologoOliva Prof. Gaetano Università di Napoli Clinico-medicoPaltrinieri Prof. Saverio Università di Milano Patologo clinicoRoura Prof. Xavier Università di Barcellona InternistaSolano-Gallego Dott.ssa Laia Libero professionista, Padova Immunologo clinicoZatelli Dott. Andrea Clinica Veterinaria Pirani, Reggio Emilia Nefrelogo Zini Dott. Eric Università di Zurigo Nefrologo

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I l CUP (Comitato Unitario del-le Professioni - organismoche riunisce e rappresenta

gli Ordini Professionali) ha deposi-tato alla Corte di Cassazione unproprio Disegno di Legge di inizia-tiva popolare per la “Riforma del-l’Ordinamento delle professioni in-tellettuali”. Il testo richiede la sotto-scrizione di almeno 50 mila firma-tari per avviare l’iter legislativo edè scontato che il tetto minimo saràpresto raggiunto fra i milioni di pro-fessionisti interessati da una pro-posta che si annuncia di segnocontrario alle attuali proposte go-vernative e di maggioranza. Il Ddl Mastella non piace agli Ordi-ni professionali che lo ritengono “i-nadatto a ridisegnare nella sua in-terezza ed in maniera organica lacomplessa materia, della quale in-dividua, in soli nove articoli, e quin-di molto succintamente e conscarsa chiarezza, solo alcuni a-spetti”. “Il ddl Mastella non ci stabene - dichiara il Presidente dellaFNOVI Gaetano Penocchio - Lariforma non può prescindere dallaobbligatorietà della iscrizione agliAlbi, deve riconoscere gli Ordinicome enti pubblici non economicie sussidiari dello Stato ed evitaresovrapposizioni tra Ordini e Asso-ciazioni. Le società interprofessio-nali con soci di capitale non devo-no diventare aree di copertura diabusivismo e prestanomismo. LeUniversità non possono avere lacontemporanea capacità di forma-re e generare profili professionalicui destinare fette di mercato giàoccupate da profili esistenti”. In-tanto le Commissioni Giustizia eAttività produttive della Camerastanno svolgendo un’indagine co-noscitiva sulle professioni che hagià visto un discusso interventodell’Antitrust: il Garante della con-correnza ha promosso con la suffi-cienza il Disegno di Legge del Go-

verno, contro-proponendo la famo-sa “ipotesi zero” (non servono gliOrdini, il Mercato potrebbe benis-simo farne a meno). In attesa dellapubblicazione in Gazzetta Ufficia-le, anticipiamo i punti salienti dellaproposta di riforma del CUP.

Tirocinio, esame di Stato econcorso È previsto il tirocinio per l’ammis-sione all’esame di Stato sulla basedei seguenti criteri e principi: a) iltirocinio è volto all’acquisizione deifondamenti teorici, pratici e deon-tologici della professione, b) la suadurata non può essere superiore aitre anni e tiene conto della specifi-cità della professione, c) il tirocinioè svolto sotto la responsabilità diun professionista con adeguataanzianità di iscrizione all’albo an-che se effettuato presso ammini-strazioni o società che svolgonoattività inerenti alla professione, d)il tirocinio può essere svolto anchecon Corsi preparatori all’esame diStato o all’estero, e) deve esserestabilito un equo compenso a fa-vore di chi svolge il tirocinio sullabase dell’effettivo apporto del tiro-cinante, f) il tirocinio può esseresvolto totalmente o parzialmenteanche durante il corso di studi se-condo modalità definite dagli Ordi-ni e dalle Università. Per quanto ri-guarda l’esame di Stato è discipli-nato sulla base dei seguenti crite-ri: a) l’esame di Stato deve garanti-re l’uniforme valutazione dei can-didati e la verifica oggettiva delpossesso delle conoscenze e del-le attitudini necessarie per lo svol-gimento dell’attività professionale,b) nelle commissioni giudicatricinon più della metà dei commissa-ri, tra cui il presidente, sono sceltidal Ministro competente nell’ambi-to di una rosa di candidati desi-gnati dall’Ordine territoriale tra gliiscritti agli albi.

Ordine professionaleL’art. 18 ed i seguenti, sino al 22, re-golamentano senza particolari no-vità la struttura organizzativa e ge-stionale degli Ordini. Ricordiamo so-lo che l’Ordine professionale vienegiustamente definito come: “Entepubblico nazionale non economicoa carattere associativo” e che (Art.19) sono previste le associazioni fraOrdini della stessa Regione con ladenominazione di: “Consulta regio-nale degli Ordini provinciali”.

PubblicitàIl testo proposto dal CUP apre, inlinea con il Decreto Bersani, ad u-na maggior libertà promozionalesalvi i limiti imposti ad alcune cate-gorie (pubblicità sanitaria). 1) L’e-sercizio professionale, in qualun-que modo esercitato, può essereoggetto di pubblictà informativa. 2)Il Codice deontologico stabilisce le

modalità con cui tale pubblicitàpuò essere resa, nel rispetto deldecoro della professione, dagli i-scritti, contemperando l’esigenzadi potenziarne le competitività sulmercato con la tutela dell’affida-mento della clientela.

Regime tariffarioIl CUP, contrariamente alla tenden-za del Governo e dell’Antitrust, ri-propone nel testo di legge i minimitariffari. Punto molto contestato aBersani. 1) Il Ministro competente,su proposta dei rispettivi Consiglinazionali, stabilisce, sentito il Con-siglio di Stato, le tariffe relative alleprestazioni riservate. 2) Le tariffesono inderogabili a pena di nullitàe sono definite avendo riguardo a-gli standard qualitativi delle presta-zioni e tenendo conto dell’interes-se generale, con particolare riferi-mento al rispetto dei principi di li-

bera prestazione dei servizi, liberacircolazione e stabilimento e liberaconcorrenza, e previa istruttoriacon i soggetti interessati. 3) A tute-la dell’affidamento della clientelapossono essere predisposte daiConsigli nazionali tariffe orientativecirca le prestazioni non riservate,avendo riguardo agli standard del-le prestazioni medesime.

Assicurazione per laresponsabilità professionaleÈ prevista a garanzia del cliente eda copertura dei rischi professionalil’obbligatorietà di una polizza assi-curaitiva di responsabilità civile delprofessionista. La polizza che po-trà essere negoziata per i propri i-scritti dagli Ordini, Associazioni,Enti previdenziali, a condizioni otti-mali, dovrà essere disponibile o co-municata a livello informativo alcliente. ■

5ATTUALITÀ

50mila firme per avviare l'iter legislativo

Gli Ordini scrivono la riforma che vorrebberoDepositato in Cassazione un testo alternativo alla Riforma Mastella

laPROFESSIONE VETERINARIA 12/2007

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Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 12

Il logo della Conferenza scientifi-ca internazionale, promossa dal-l’Organizzazione mondiale per lasalute animale (Oie), dalla Fao edall’Istituto zooprofilattico speri-mentale delle Venezie (IzsVe) conil sostegno della Commissioneeuropea.

P er combattere l’H5N1 alivello globale risulta e-stremamente importante

la vaccinazione degli avicoli, as-sociata ad altre misure di control-lo. È stata questa una delle con-clusioni principali alla quale sonogiunti i 400 esperti da tutto il mon-do che si sono riuniti a Verona, dal20 al 22 marzo, per parlare dellevaccinazioni come strumento dicontrollo e prevenzione dell’in-fluenza aviaria, analizzando le piùrecenti esperienze e i risultati rag-giunti dai programmi di vaccina-zione condotti in molti paesi delmondo.Nel corso della conferenza stam-pa è stato sottolineato che, dall’i-nizio della crisi aviaria verso la fi-ne del 2003, i rapporti di notificadei paesi e le politiche di control-lo della malattia sono notevolmen-te migliorati.Nel 2007 il virus dell’influenza a-viaria è riemerso nei volatili dome-stici in 11 paesi mentre la malattiaè diventata endemica in Indone-sia, Egitto, Nigeria. Ad oggi sono169 i morti confermati per influen-za aviaria da H5N1 tuttavia il virusnon ha comunque acquisito la ca-pacità di trasmettersi efficace-mente da uomo a uomo. Combat-tere la malattia negli avicoli è es-senziale per diminuire la circola-

zione del virus nell’ambiente, ridu-cendo così anche il rischio di con-tagio umano e la possibile minac-cia pandemica.Gli avicoli, sottolineano i ricerca-tori, dovrebbero essere vaccinaticontro l’influenza aviaria in parti-colare nei paesi in cui la malattiaè endemica e quando le altre mi-sure di controllo come lo stam-ping out (abbattimento di massa),il controllo delle movimentazioni ele misure di biosicurezza non pos-sono fermare la diffusione del vi-rus. Il successo di una campagnadi vaccinazione dipende princi-palmente dall’utilizzo di vaccini diqualità, in base a quanto stabilitodagli standard dell’Oie, da idoneeinfrastrutture in grado di garantireuna distribuzione rapida e sicuradei vaccini (per esempio rispet-tando la catena del freddo), dalcontrollo delle movimentazioni de-gli animali e dalla disponibilità dirisorse economiche adeguate. Èmolto importante, è stato eviden-ziato, disporre di servizi veterinariefficienti, in linea con gli standarddell’Oie relativi alla qualità e allavalutazione, per la sospensionedell’uso della vaccinazione. Ognipiano di vaccinazione dovrebbecomunque dotarsi di una “strate-gia di uscita” in modo che i paesinon dipendano da costose cam-pagne di vaccinazione a lungotermine. Tra le raccomandazioni,emerse dalla conferenza interna-zionale, quella di dotarsi di stru-menti che rendano possibile ladifferenziazione tra i volatili infettie quelli vaccinati come la strate-gia Diva (Differentiating Infectedfrom Vaccinated Birds) o l’utilizzodi volatili sentinella. La conferen-za, oltre a ribadire che la vaccina-zione degli avicoli e il consumo dicarne avicola proveniente da ani-mali vaccinati non hanno implica-zioni sulla salute umana, ha esor-tato l’industria avicola a rafforzare

il suo impegno nel controllo del-l’influenza aviaria avvalendosidella supervisione delle autoritàveterinarie nazionali. La conferen-za ha inoltre rivolto un appello aidonatori internazionali per il finan-ziamento di campagne di vacci-nazione nei paesi endemici, conparticolare attenzione agli alleva-menti rurali e gli stessi ricercatorihanno proposto di sviluppare del-le strategie di comunicazione siaper potenziare l’utilizzo della vac-cinazione, sia per evitare crolli delmercato. Dalla conferenza, infine,è emersa la necessità di sviluppa-re e finanziare la ricerca nei se-guenti settori: sviluppo di nuovi emigliori vaccini; sviluppo di nuovivaccini in grado di unire la prote-zione contro H5N1 al controllo dialtre malattie degli avicoli, in par-ticolare la malattia di Newcastle;progettazione di un sistema di di-stribuzione dei vaccini efficace, inparticolare nei confronti dei pic-coli allevatori; sviluppo di un mo-dello di supporto alla scelta dellavaccinazione; condivisione escambio di dati sui programmi divaccinazione condotti in condizio-ni sperimentali; impatto della vac-cinazione sulla produzione, suiconsumi e sul commercio; impat-to dei programmi di abbattimentodi massa sul patrimonio geneticodegli avicoli.

Una legislazione armonizzata“La diffusione dell’influenza avia-ria H5N1 rappresenta una sfidaimportante per le autorità veteri-narie e per il settore avicolo di tut-to il mondo’’. Lo ha affermato Al-berto Laddomada, della direzio-ne generale della Salute e Tuteladel consumatore della Commis-sione europea, “L’Unione Europea- ha detto - grazie alla legislazio-ne armonizzata e ai suoi program-mi di ricerca, permette una rispo-sta coordinata degli stati membria questa emergenza e garantiscecosì considerevoli progressi nellalotta contro questa malattia. “Adoggi sono complessivamente 169i morti confermati per influenza a-viaria da H5N1, il virus non ha ac-quisito capacità di trasmettersi ef-ficacemente da uomo a uomo.Nel 2007 il virus dell’influenza a-viaria è riemerso nei volatili dome-stici in 11 Paesi e l’aviaria è diven-tata endemica in Indonesia, Egit-to e Nigeria’’. Durante i lavori, èstato evidenziato che dall’iniziodella crisi aviaria, verso la fine del2003, i rapporti di notifica deipaesi e le politiche di controllodella malattia sono notevolmentemigliorati.

In Italia solo 16 casi di contagio “Gli avicoli - ha spiegato il diretto-re dell’Istituto veneto, StefanoMarangon dovrebbero esserevaccinati contro l’influenza aviariain particolare nei Paesi in cui la

malattia è endemica e quando lealtre misure di controllo comel’abbattimento di massa, il con-trollo delle movimentazioni e lemisure di sicurezza non possonofermare la diffusione del virus. Perquanto riguarda l’Italia - ha ag-giunto - bisogna ricordare che so-no stati accertati solo 16 casi dicontagio in volatili nel Centro-Sud;le esperienze che abbiamo avutonel controllo confermano l’eccel-lenza del nostro sistema veterina-rio, che è stato in grado di affron-tare una grave crisi, mettendo inatto una serie di misure che han-no permesso di far fronte all’emer-genza, con la stretta collaborazio-ne dei produttori. Questi interventisono stati a breve termine, ora ènecessario una collaborazioneancora più efficace con interventistrutturali per ridurre il rischio diinfluenza aviaria. Bisogna tenere

sempre alta l’attenzione e mante-nere i livelli di sicurezza: è neces-sario prevenire prima per diminui-re il pericolo di infezione’’.

La ricomparsa del virus“Una tendenza significativa del vi-rus è quella di riapparire nei Pae-si dove era stato già sradicato.Dall’inizio del 2007 fino ad ogginessun nuovo Paese è stato con-tagiato’’. Lo ha detto Karim BenJebara, dell’Oie (OrganizzazioneMondiale per la Salute Animale).“La maggior parte delle nazionicolpite dal virus è riuscito nel2006 a sradicare la malattia. Tut-tavia - ha proseguito - in alcuniStati come l’Indonesia, l’Egitto, laNigeria e parte della RepubblicaPopolare della Cina la malattia èdiventata endemica e un gran nu-mero di casi non sono stati riferitialle autorità’’. ■

6ATTUALITÀ

Conferenza scientifica internazionale

Le vaccinazioni come strumento di controllo dell’H5N1Tra le raccomandazioni degli esperti, l’efficienza dei servizi veterinari e la collaborazione dell’industriaavicola con le autorità di sanità pubblica

laPROFESSIONE VETERINARIA 12/2007

Un laboratorio portatile

Adesso è grande come un televisore portatile e costa 1.000 dolla-ri, il laboratorio che permette di analizzare rapidamente sangue

e altri tessuti degli uccelli migratori alla ricerca del virus H5N1 respon-sabile dell’influenza aviaria. Ma l’obiettivo degli esperti è ridurne ulte-riormente le dimensioni, fino ad avere quello che chiamano già “un la-boratorio in una penna’’. Ricercatori del settore pubblico e privato diEuropa e Stati Uniti, ma anche di Cina, Nigeria, Ghana, Burkina Faso,Vietnam, Sudafrica e Filippine, stanno mettendo a punto le linee delprogramma congiunto tra la FAO e l’Agenzia Internazionale per l’Ener-gia Atomica (IAEA), che prevede una spesa complessiva di 500.000dollari. Oltre alla messa a punto del laboratorio portatile per eseguire itest per la diagnosi, il progetto prevede la sperimentazione sul campodell’apparecchiatura, l’identificazione dei siti nei quali utilizzarla inizial-mente e l’esplorazione di future fonti di finanziamento. L’obiettivo, rilevala FAO in una nota, è accelerare l’identificazione dell’origine del foco-laio e l’avvio di misure di controllo e contenimento della diffusione dellamalattia. Il laboratorio portatile potrebbe inoltre essere utilizzato per i-dentificare altre malattie animali epidemiche, come afta epizootica ofebbre della valle del Rift. Il laboratorio dovrebbe inoltre essere in gra-do di inviare i risultati a un laboratorio centrale, permettendo così unarisposta molto più rapida in caso di scoppio di un focolaio. In questomodo si vuole mettere in atto una strategia tesa a ridurre il più possibilela diffusione del virus dell’aviaria e, di conseguenza, gli alti costi chene derivano. Si calcola, ad esempio, che l’ultima ondata epidemica diinfluenza aviaria, che nel 2003 è partita dall’Asia e che poi ha raggiun-to Europa e Africa, sia costata al settore avicolo asiatico almeno 10 mi-liardi di dollari. Il laboratorio in una penna si basa sul metodo di analisiche prevede l’amplificazione del materiale genetico con la tecnica del-la Reazione a catena della polimerasi (PCR). “L’idea geniale è che que-sti strumenti possono essere usati da chiunque, previa una sempliceformazione di base’’, ha osservato John Crowther, della sezione Salutee produzione animale del Programma Congiunto FAO/IAEA.

Sai determinare il tuo onorario?La “Guida alla Determinazione del Compenso del MedicoVeterinario”, scritta da Giorgio Neri, è il sesto manuale prati-co pubblicato dall’ANMVI. I Colleghi, che lo ricevono conquesto numero di Professione Veterinaria, hanno a disposi-zione un imperdibile strumento da utilizzare nella praticaquotidiana per “costruire” il proprio compenso. Il parametroe la metodologia di riferimento sono quelli del “Tariffario F-NOVI” (Studio Indicativo in materia di compensi professio-nali del medico veterinario). La Guida consente di applicarlial proprio caso individuale. La novità di questo Manuale è la sua multimedia-lità: quanto appreso dalla Guida può essere messo in pratica con delle vere eproprie esercitazioni on line, al sito www.anmvi.it (accesso solo con i Codici E-go). L’ANMVI ringrazia l’autore per l’encomiabile lavoro. Un ringraziamentoparticolare anche a Hill’s Pet Nutrition che contribuisce alla realizzazione ditutti i Manuali dell’ANMVI, rendendone possibile la diffusione gratuita agli i-scritti delle Associazioni Federate ANMVI.

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È in vigore il Decreto 23gennaio 2007 Produzio-ne, acquisto e distribu-

zione di vaccini per la profilassiimmunizzante obbligatoria deglianimali e per interventi di emer-genza - Modifica capitolato tec-nico. (GU n. 69 del 23-3-2007).Considerata la necessità di sosti-tuire le confezioni del vaccinoantipestoso attualmente in usocon altre che rispondano alla ne-cessità di ottimizzare i processidi produzione, il Ministro dellaSalute - col parere favorevole e-spresso al riguardo dall’IstitutoSuperiore di Sanità - ha decreta-to che l’art. 2 del capitolato tec-nico relativo alla “composizione,controllo, conservazione e confe-zionamento dell’antigene e delvaccino contro la peste suinaclassica” (di cui all’allegato aldecreto del Ministro della sanità7 luglio 1992) venga sostituito daun nuovo allegato disposto dal ci-tato decreto 23 gennaio 2007.(Allegato: Composizione, control-lo, conservazione e confeziona-mento dell’antigene e del vaccino

contro la peste suina classica).

ConfezionamentoPer quanto concerne il confezio-namento, la distribuzione e laconsegna del vaccino contro lapeste suina classica dovrannoessere osservate le seguenticondizioni: il vaccino liofilizzato,ovvero l’antigene conservato a -80°, dovrà avere la validità di unanno; la data di scadenza verràstabilita dal giorno in cui sonoterminati i controlli ufficiali daparte dell’Istituto superiore di sa-nità; il vaccino dovrà essere con-tenuto in flaconi di vetro muniti ditappo perforabile inamovibile econtenenti 25 dosi di vaccino lio-filizzato. Il confezionamento perla spedizione dovrà essere effet-tuato come segue: a) in scatolecontenenti 12 flaconi da 25 dosidi vaccino liofilizzato (300 dosivaccinali) e b) in scatole conte-nenti il diluente del vaccino, inflaconi da 50 ml in numero suffi-ciente a diluire 300 dosi di vacci-no liofilizzato (12 flaconi).

Per uso veterinarioSu ogni flacone contenente ilvaccino liofilizzato e su ogni sca-tola dovrà essere apposta un’eti-chetta con le seguenti indicazio-ni: nome e sede dell’istituto pro-duttore; la denominazione delvaccino; la dizione “per uso vete-rinario”; il tipo di virus utilizzato;la dizione “Fornitura gratuita -vietata la vendita”; il numero del-

le dosi contenute; il numero dellaserie; le condizioni di conserva-zione alla temperatura da + 2° a+6° C; la data di scadenza; vali-dità 12 mesi.

Il foglio illustrativoOgni confezione dovrà essere mu-nita del foglio illustrativo contenen-te le seguenti informazioni: presen-tazione del vaccino e specie ani-male a cui è destinato; norme perl’uso (ricostituzione, dose consi-gliata, via di somministrazione);avvertenze (eventuali controindi-cazioni per l’uso del vaccino e se-gnalazione di qualsiasi sostanzacapace di provocare una reazionesecondaria). Su ogni flacone con-tenente il diluente e su ogni scato-la dovrà essere apposta un’eti-chetta recante le seguenti indica-zioni: nome e sede dell’istituto pro-duttore; diluente sterile; soluzionefisiologica ml 50. Il vaccino dovràessere mantenuto fino al momentodella consegna in luogo fresco edal riparo dalla luce, preferibilmentetra i +2° e i +6° C, sotto la direttaresponsabilità dell’istituto produt-tore.

ConsegnaL’istituto dovrà provvedere allaconsegna del vaccino a propriacura e spese. La spedizione delvaccino dovrà avvenire in razio-nali imballaggi isotermici, soprat-tutto se è prevedibile che il pro-dotto stesso impieghi più di 24 o-re per raggiungere dal luogo di

spedizione la sede di destinazio-ne. La consegna del prodotto do-vrà essere effettuata entro il ter-mine massimo di venti giorni de-correnti dalla data di ricezione diciascuna ordinazione. Resta inte-so che l’istituto fornitore dovrà

assumere l’impegno di risponde-re direttamente degli eventuali in-cidenti vaccinali, imputabili a de-ficienza del vaccino, sia perquanto riguarda la preparazione,l’efficacia, l’innocuità nonché glieffetti collaterali. ■

8

Decreto 23 gennaio 2007

Peste suina classica: antigene e vaccino nel nuovo capitolatoModifiche relative a composizione, controllo, conservazione e confezionamento

laPROFESSIONE VETERINARIA 12/2007

BTV: “nuovo” Piano 2007

Relativamente al Piano di sorveglianza 2007, a seguito delle ri-chieste avanzate da alcune Regioni, è stato ridefinito, in sede

di Unità Centrale di Crisi della Blue Tongue, il 6 marzo scorso, il tipo diattività da effettuarsi nell’area B. Lo comunica la Direzione Generale delFarmaco Veterinario in una nota a firma della Direttrice Generale Gae-tana Ferri del 12 marzo scorso. Sulla base delle nuove modifiche, il Mi-nistero della Salute ha trasmesso agli Assessorati alla Sanità e ai desti-natari interessati dal provvedimento, il nuovo Piano di sorveglianza sie-rologica per il virus della febbre catarrale degli ovini (blue tongue) in I-talia per l’anno 2007”, in revisione della parte IV allegato I dell’ordinan-za ministeriale 11 maggio 2001. La documentazione è scaricabile dal-l’archivio di @nmvi Oggi.

Tirelli all’IZS di Brescia

Le due Regioni, l’Emilia Romagna e la Lombardia,hanno trovato un accordo e si torna alla gestione

normale. Alla presidenza è stato nominato Francesco Ti-relli, (foto) medico, già senatore della Lega Nord e giàsindaco di Quinzano. All’Emilia Romagna toccherà, inve-ce, nominare il direttore generale. La struttura, uno dei

fiori all’occhiello di Brescia, in prima linea contro le epidemie animali (èstata la prima ad introdurre il test rapido per scoprire il prione dellamucca pazza), era commissariata dallo scorso 14 novembre (quandoè stato nominato un collegio commissariale composto da 8 membri), inseguito al mancato accordo per la nomina del nuovo direttore genera-le. La contesa aveva fatto temere che ci fosse uno “spezzatino” che insostanza le due Regioni dividessero la struttura, creando due istituti“gemelli”. Ipotesi che fece fare una leva di scudi ai sindacati. Non sitratta solo di una struttura di eccellenza, è anche (fatto insolito nella sa-nità) una struttura che consente di fare utili (oltre 2 milioni di euro nel2005) e questo spiega in parte il contenzioso tra le Regioni. Fondatonel 1921 a Brescia come stazione sperimentale per le malattie infettivedel bestiame, l’Istituto si fuse nel 1974 con la stazione sperimentale diMilano e nel 1959 con l’espansione dell’attività, l’istituto divenne dellaLombardia e dell’Emilia. Centro di referenza nazionale per 11 tipologieproblematiche (dalla qualità del latte bovino alle malattie vescicolari).Al momento sono circa i 600 dipendenti, poco meno di un centinaio deiquali a tempo determinato. (fonte: Brescia Oggi)

LEGGI IN GAZZETTA

Fido Park luglio-agosto 2007ANMVI e Autogrill hanno riconfermato l’accordo per l’at-tivazione nel 2007 del progetto Fido Park. Per il quartoanno consecutivo, all’esterno di 16 punti di ristoro Auto-grill, i proprietari in sosta potranno ricevere assistenzaper i loro animali e avvalersi della consulenza di un me-dico veterinario. I medici veterinari interessati a parteci-pare all’iniziativa possono prendere contatti con l’ANM-VI entro il 31 maggio per conoscere le modalità opera-tive dell’iniziativa, le condizioni di adesione e la pianificazione delle areedi sosta autostradali: [email protected] La Segreteria ANMVI ri-contatta in via prioritaria i Colleghi che hanno già prestato servizio perAutogrill nelle passate edizioni di FIDO PARK.Le aree sono pensate per la sosta degli animali da compagnia che viag-giano verso le vacanze con i loro proprietari; quella del medico veterina-rio è una presenza professionale e qualificante e per questo regolarmen-te retribuita (compenso pari a 70€ + iva + enpav e un buono pasto pari a10€). Si richiede inoltre che il medico veterinario indossi il camicie e ilBadge in modo che possa essere facilmente riconoscibile. Al medico ve-terinario presente nell’area di sosta Fido Park non vengono di norma ri-chieste prestazioni professionali, ma un servizio di consulenza su comeprevenire stress da viaggio e colpi di calore o su come trattare l’animalenei luoghi di vacanza, in montagna o al mare. In caso di bisogno, l’ani-male in difficoltà viene indirizzato verso la struttura veterinaria territorial-mente più vicina al Fido Park dove potrà ricevere cure adeguate. Il part-ner animalista è, anche quest’anno, la Lega Antivivisezione Onlus (LAV).

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Medici in sciopero il 4maggio. A proclamarel’astensione dal lavoro

di 24 ore sono i sindacati della diri-genza medica, sanitaria, veterinariae amministrativa del Ssn, al terminedell’incontro del 23 marzo con il mi-nistro della Salute Livia Turco al di-castero. Motivo dello sciopero è ilmancato avvio delle trattative per il

rinnovo del contratto di lavoro, no-nostante le sigle sindacali abbianoavuto dalla Turco l’assicurazioneche saranno ricevute dal ministrodella Funzione pubblica Luigi Nico-lais. I contratti di lavoro - si legge nelcomunicato sindacale - per le areenegoziali della Dirigenza del SSNsono scaduti ormai da 15 mesi e isindacati chiedono la predisposi-

zione dell’atto di indirizzo da partedel comitato di settore propedeuti-co all’avvio della trattativa dei CCNLper il quadriennio 2006-2009. Nel-l’ambito dei tavoli negoziali andràtrovata adeguata soluzione ancheal problema del precariato. I Sinda-cati chiedono anche l’attivazione diun fondo di previdenza integrativaspecifico per la dirigenza medica e

sanitaria coerente con il Ccnl vigen-te. Nei giorni precedenti, la CI-VEMP (SIMET - SIVeMP), insiemealle altre OO.SS. della dirigenzamedica e veterinaria, avevano pro-clamato lo stato di agitazione perdelineare una necessità di concer-tazione urgente che definisca unpercorso positivo sia sul rinnovodel contratto collettivo, sia sul de-

stino della libera professione intra-muraria allargata in quanto il 31 lu-glio 2007 è relativamente vicino.“La questione è scottante - si leg-ge nel comunicato sindacale-an-che perché la LP intra moenia allar-gata viene ritenuta in conflitto con ilperdurare di esagerate liste d’atte-sa. Le dotazioni organiche dei me-dici e dei veterinari del territorio so-no state determinate sulla base dinormative sanitarie degli anni 90che oggi sono del tutto superatedall’orientamento alla deospedaliz-zazione e sostituite da criteri nuovi,caratterizzati da complessità benmaggiori. Il salario legato alla pro-duttività aziendale è ormai diventa-to marginale e avvilente. Le listed’attesa, e le richieste di prestazio-ni veterinarie rese nell’interesse de-gli imprenditori si possono soddi-sfare istituzionalmente, e senza ri-correre ad esternalizzazioni, incen-tivando il plus orario, come avveni-va negli anni passati. Semplice-mente attraverso una gratificantecompartecipazione alla produttivitàaziendale. Gli strumenti contrattualici sono, manca la volontà politica.La libera professione è un diritto delmedico, del veterinario e del citta-dino; deve essere erogata anche aldi fuori delle strutture aziendali opresso terzi richiedenti, eseguendole prestazioni compatibili con laspecifica funzione istituzionale svol-ta e garantendo ai Dirigenti medicie veterinari che l’attività libero pro-fessionale sia svolta nella disciplinadi appartenenza o in una equipol-lente quando il dirigente è in pos-sesso della specializzazione o deititoli richiesti. Non bisogna dimenti-care che la LP è un diritto contrat-tuale, liberamente sottoscritto dalleparti, in tutte le sue diverse forme.Allo stato, e secondo le dichiarazio-ni di Ministri e Sottosegretari, se nonsi troveranno soluzioni con il 31 lu-glio finirà la libera professione l’in-tramoenia allargata. I medici e i ve-terinari dipendenti potranno effet-tuare la libera professione solo den-tro le mura dell’azienda. E se l’a-zienda non ha spazi adeguati e suf-ficienti per tutti? E se le prestazioniprofessionali di alcune disciplinedel medico e del veterinario si e-spletano essenzialmente presso ilrichiedente? È opportuno, e chie-diamo, un ripensamento ed un in-tervento saggio del Governo e del-le Regioni che ci consenta di evita-re uno scontro sindacale annuncia-to e assolutamente motivato”. Gliscioperanti chiedono “una soluzio-ne condivisa per assicurare l’eser-cizio della LP intramoenia per i Diri-genti del SSN nell’approssimarsidella scadenza del 31 luglio fissatadal Decreto Bersani con il qualecessa la possibilità di esercitare lalibera professione presso gli studiprivati (la cosiddetta intramoenia al-largata)”. L’esercizio della LPI, dico-no, va regolata contestualmente al-l’esclusività di rapporto nell’ambitodi un unico tavolo negoziale. ■

10ATTUALITÀ

Contratto SSN

Dirigenza in sciopero il 4 maggioComunicato sulla libera professione: è un diritto

laPROFESSIONE VETERINARIA 12/2007

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I l comma 38 dell’articolo 1della Legge 27 dicembre2006 n. 296 che ha disposto,

a decorrere dal 1° marzo 2007 lariscossione accentrata dei com-pensi dovuti per attività di lavoroautonomo mediche e paramedi-che svolte nell’ambito di strutturesanitarie private, testualmente re-cita: La riscossione dei compensidovuti per attività di lavoro autono-mo, mediche e paramediche,svolte nell’ambito delle strutturesanitarie private è effettuata in mo-do unitario dalle stesse strutturesanitarie, le quali provvedono a: 1. incassare il compenso in nome

e per conto del prestatore di la-voro autonomo e a riversarlocontestualmente al medesimo;

2. registrare nelle scritture conta-bili obbligatorie, ovvero in ap-posito registro, il compenso in-cassato per ciascuna presta-zione di lavoro autonomo resanell’ambito della struttura. Lacircolare dell’Agenzia delle En-trate n. 13 del 15 marzo 2007ha fornito gli opportuni chiari-menti all’interpretazione dellanorma. Vediamo in sintesi le in-terpretazioni fornite dall’Agen-zia delle Entrate.

Soggetti interessati I soggetti interessati dalla normasono: i liberi professionisti cheprestano la loro attività in strutturesanitarie private che operano nelsettore dei servizi sanitari e veteri-nari; le strutture sanitarie privateche ospitano, mettono a disposi-zione ovvero concedono in affittoai professionisti i locali della strut-ture, per l’esercizio dell’attivitàprofessionale di medico o veteri-nario.

Ambito oggettivo La disposizione si applica esclu-sivamente alle prestazioni profes-sionali rese dal professionista inesecuzione di un rapporto intrat-tenuto direttamente con il pazien-te. In altre parole se il professioni-sta viene ospitato (gratuitamenteoppure a pagamento [affitto]) dal-la struttura sanitaria ed ivi svolgela sua attività professionale neiconfronti dei suoi clienti, la normatroverà applicazione con le moda-

lità che spiegheremo più avanti.Se invece è la struttura che si po-ne direttamente quale fornitricedei servizi nei confronti del clien-te, tramite un professionista, lanorma non trova applicazione.

Modalità operative concrete A) Il professionista, che ad esem-

pio non ha un proprio ambula-torio, chiede ad una strutturasanitaria privata la possibilitàdi svolgere la propria attività inlocali che la struttura gli mettea disposizione. Il rapporto è di-retto: professionista-cliente. Inquesto caso, al termine dellaprestazione, la struttura conse-gnerà al cliente/paziente unafattura, emessa dal professio-nista, ed incasserà per contodel professionista il compenso.Gli importi riscossi verrannoquindi consegnati dalla struttu-ra al professionista.

B) Se invece la struttura si pone di-rettamente quale prestatore delservizio nei confronti del clien-te, naturalmente tramite un pro-fessionista che svolge material-mente la prestazione, la fatturanei confronti del cliente verrà e-messa dalla struttura. Il profes-sionista periodicamente emet-terà nei confronti della strutturauna parcella per le prestazionieffettuate. In questo caso lenuove disposizioni non si appli-cano in quanto il rapporto si in-staura tra struttura-cliente, tra-mite il professionista. ■

13

Circolare del 15/03/2007 n. 13

Riscossione accentrata dei compensi L’obbligo riguarda solo il caso del veterinario “ospite” dellastruttura dove svolge attività nei confronti dei suoi clienti

laPROFESSIONE VETERINARIA 12/2007RUBRICA FISCALE

di Giovanni Stassi

Consulente fiscale ANMVI

La Finanziaria 2007 ha intro-dotto, a decorrere dal 1

marzo 2007, l’obbligo della ri-scossione accentrata dei com-pensi dovuti per attività di lavo-ro autonomo mediche e para-mediche svolte nell’ambito distrutture sanitarie private. Le re-lative disposizioni, volte a favo-rire la tracciabilità e la traspa-renza dei pagamenti, non modi-ficano il trattamento fiscale e gliadempimenti in capo ai profes-sionisti ai fini delle imposte suiredditi e dell’Iva. Nel merito, l’A-genzia delle Entrate ha predi-sposto una nota esplicativa da-tata 19 marzo. (Il testo è scari-cabile dall’Archivio di @nmviOggi)

Ordini e iniziative beneficheDalla raccolta di fondi per animali in difficoltà all’adesione di iniziative benefiche di più ampio respiro:può un Ordine professionale aderire e come?Nel merito abbiamo interpellato i consulenti fiscali dell’ANMVI e la stessa FNOVI. Da entrambi è giunto parere favo-revole, in particolare una nota della Federazione ha precisato: “Non esiste in argomento una regola specifica e leconsiderazioni che possono farsi devono necessariamente trovare origine nelle regole di carattere generale. Par-tendo pertanto dalla considerazione che il Consiglio Direttivo è titolare del potere di provvedere all’amministrazionedei beni spettanti all’Ordine, se ne deduce che, nell’ottemperarvi, deve ispirarsi alla diligenza del buon padre di fa-miglia - principio sancito anche nel Codice Civile. Pertanto oltre a coprire le spese dell’Ordine, il Consiglio Direttivopuò legittimamente introdurre nuove voci di spesa (quali ad esempio, quelle per beneficenza) da inserire a bilan-cio e da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea in occasione dell’esame dello stesso. Ovviamente questa e-ventuale voce di spesa (beneficenza) deve essere coerente con le finalità dell’Ordine e proporzionata - nella deter-minazione dell’importo - alla tipologia, alla natura della spesa stessa. Resta naturalmente nel potere dell’assem-blea esprimere condivisione o meno per la previsione di questa tipologia di esborsi”. Se l’Ordine si fa promotore diuna raccolta di fondi da destinare a scopi benefici, è di tutta evidenza che le somme introitate devono essere do-cumentate da apposita ricevuta che quietanzerà l’importo ricevuto specificando la motivazione e la destinazionedelle somme.

Strutture private in credito verso l’ASL, a chi rivolgersi?Vanno risolte dal giudice ordinario le contestazioni sui decreti ingiuntivi alle Asl per il pagamento di somme a strut-ture private per prestazioni eseguite. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato con un gruppo di sentenze (tra le altre, la n.3057/2006) sul “difetto di giurisdizione del giudice amministrativo’’ in materia. I giudici avevano in mano una seriedi ricorsi riguardanti richieste di pagamento di somme per prestazioni di dialisi rese da strutture private nei con-fronti di pazienti. Destinataria dei decreti ingiuntivi, che erano stati revocati dal Tar di Latina, era l’Asl di Frosinone.Le strutture si sono rivolte al Consiglio di Stato per ottenere il ripristino dei decreti, ma la risposta è stata negativa.Secondo i giudici d’appello, infatti, “la giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo in materia non comprendepiù le controversie, riguardanti diritti di credito, nelle quali la pubblica amministrazione non sia coinvolta come au-torità’’. Di conseguenza “esula dalla giurisdizione del giudice amministrativo la pretesa delle strutture di ottenere ilcorrispettivo per i servizi svolti e le prestazioni eseguite, visto che il reale oggetto non è l’esercizio di un potere daparte dell’amministrazione, ma soltanto il rapporto di credito e debito intercorrente tra le parti e le relative e recipro-che posizioni di diritto soggettivo e di obbligo’’. (ANSA).

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L a giunta regionale del Ve-neto ha elaborato il nuo-vo Piano di sorveglianza

epidemiologica e di strategia d’in-tervento finalizzato al controllo el’eradicazione delle malattie avico-le nel territorio regionale. “Si trattadi un provvedimento - sottolineal’Assessore alla Tutela del Consu-matore, Sicurezza Alimentare eServizi Veterinari, Elena Donazzan- con il quale si intende riordinarequanto già disciplinato nel corsodelle varie epidemie succedutesinell’ultimo quinquennio e quindi di-sciplinare in maniera organica tut-te le attività finora svolte per quan-to riguarda la sorveglianza e il mo-nitoraggio della malattia nel setto-re avicolo. La giunta, infatti, ritienenecessario assicurare un sistemadi sorveglianza attiva che consen-ta l’individuazione precoce dellacircolazione virale nel pollame do-

mestico, l’immediata adozione dimisure di controllo adeguate, perridurre i rischi per la salute, i costi,le perdite e le conseguenze nega-tive per la società nel suo com-plesso. Ciò a cui stiamo puntando- conclude l’Assessore Donazzan -è vincere la scommessa in tempodi pace, per evitare il ripetersi dicrisi alimentari come quella verifi-catasi lo scorso anno, determinata

solo da fenomeni di influenza me-diatica, che ha messo in ginocchiol’intero settore avicolo”.In linea con quanto raccomandatodall’OMS circa l’identificazione deipericoli di trasmissione derivantidalla situazione sanitaria presentenelle popolazioni avicole sia do-mestiche, sia selvatiche, il Pianoprevede la sorveglianza anche peri selvatici, in particolare i volatili ac-

quatici legati alle zone umide, cherappresentano il principale serba-toio dei virus influenzali in natura ela principale fonte di introduzionenel domestico. Un’attività che saràattuata anche in forma passiva, ov-vero tramite la raccolta e l’analisidei volatili morti.Altre finalità del Piano sono la de-

finizione di linee guida per l’ado-zione di adeguate misure di pre-

venzione, nonché misure strategi-che di gestione e razionalizzazio-ne del territorio dal punto di vistaavicolo e di linee guida per un pia-no di vaccinazione d’emergenza eper gli interventi di gestione delleemergenze. Infine garantire flussiinformativi comuni e costanti e svi-luppare sistemi di comunicazionein funzione della tipologia dell’u-tenza. (Fonte: Regione Veneto) ■

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Controllo malattie avicole

Veneto, piano di sorveglianza epidemiologica

laPROFESSIONE VETERINARIA 12/2007INFO REGIONI

MARCHE

West Nile Disease:emanato

il Piano 2007

La Regione Marche ha ap-provato il piano di sorve-

glianza 2007 per la West Nile Di-seas. Il piano ha i seguenti obiet-tivi: monitorare l’area di studio (di20 km di raggio a partire dalpunto denominato Sentina, pre-sente nella provincia di Ancona)per evidenziare la presenza e lapropagazione del virus, causadella malattia ed individuare al-tre aree di studio potenzialmenteidonee per la sua propagazione;istituire un sistema di allerta ra-pida attraverso la sorveglianzadella mortalità degli uccelli sel-vatici ed il controllo di una rete di“ polli sentinella”; istituire un si-stema di sorveglianza degli in-setti che veicolano il virus; valu-tare l’efficacia del sistema, me-diante monitoraggio degli equidie degli altri animali. Il documen-to definisce inoltre le ZT - ASUR(ZT n.7 - Ancona e ZT n.8- Civi-tanova Marche) dove si localiz-zano le aziende prescelte per ilposizionamento dei polli senti-nella, le modalità di attuazionedella sorveglianza sugli uccelliselvatici, sugli insetti vettori (sor-veglianza entomologica) e di va-lutazione dell’efficacia del siste-ma di sorveglianza in essere. In-fine determina la tempistica disvolgimento delle attività previ-ste ed affida all’Istituto Zooprofi-lattico Sperimentale dell’Umbriae delle Marche il compito di redi-gere trimestralmente una relazio-ne sull’andamento del pianostesso. Nello specifico, l’IZS do-vrà relazionare sull’andamentodelle seguenti attività: la sorve-glianza sugli animali sentinella;la sorveglianza sulle cause dimortalità degli uccelli selvatici;sulla sorveglianza entomologicae la sede delle trappole; sullasorveglianza degli equidi. (Fon-te: Regione Marche)

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L a Giunta Regionale del-l’Umbria, su proposta del-l’assessore alla sanità -

Maurizio Rosi - ha approvato ilpiano di monitoraggio per l’in-fluenza aviaria 2007. Questi gli o-biettivi del piano, riportati in uncomunicato della Regione: indivi-duare l’eventuale presenza negliallevamenti intensivi e tra gli uc-celli selvatici del virus dell’influen-za aviaria, identificare le aree par-ticolarmente a rischio ed attivareun sistema di allerta rapido per ladiagnosi precoce del virus tra ivolatili selvatici e domestici pre-senti in Umbria. Il sistema di sor-veglianza - ha spiegato Rosi - èstato predisposto sulla base delledisposizioni della Unione Europeae delle prime valutazioni effettua-te a livello nazionale, finalizzatesoprattutto a ridurre i rischi per lasalute umana. Relativamente almonitoraggio per l’influenza avia-ria nei volatili domestici - ha sotto-lineato l’assessore - il Piano 2007introduce per la prima volta inUmbria controlli nelle aziende fau-nistico-venatorie ed agri-faunisti-

che, con particolare attenzione al-le strutture che effettuano scambicomunitari o importano da Paesiterzi”. In particolare i prelievi sa-ranno eseguiti negli allevamentiindustriali di specie sensibili al vi-rus, quali polli (riproduttori, ovaio-le da consumo), tacchini (da car-ne e da riproduzione), faraone,selvaggina (starne, fagiani, qua-glie ecc.), ratiti, oche, anatre edallevamenti di svezzamento. Men-tre nella scelta delle aziende dasottoporre a monitoraggio si terràconto dei seguenti fattori di ri-schio: animali allevati all’aperto,allevamenti multietà e multispe-cie, animali a lunga vita produtti-va, utilizzazione di acque di su-perficie e collocazione degli alle-vamenti in aree a rischio. Per quanto riguarda l’avifaunaselvatica, ed in particolare i vola-tili acquatici delle zone umide cherappresentano il principale serba-toio dei virus influenzali in naturae la principale fonte di introduzio-ne nel domestico, il Piano preve-de per le specie migratorie e stan-ziali specifiche attività di sorve-

glianza attiva e passiva, da effet-tuarsi sui volatili ritrovati morti, ab-battuti e catturati vivi, per un nu-mero complessivo di 300 animali.Le prove sierologiche verranno ef-fettuate dall’Istituto zooprofilattico

sperimentale dell’Umbria e delleMarche. In caso di riscontro disieropositività, i campioni dovran-no essere inviati al Centro di refe-renza nazionale per la conferma.Entro il 15 settembre 2007 l’Istitu-

to zooprofilattico trasmetterà allaRegione una relazione intermedia(al 31 agosto) relativa all’anda-mento del Piano che dovrà esse-re completato entro il 31 dicembre2007. ■

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Influenza aviaria

Regione Umbria approva il piano di monitoraggio 2007

laPROFESSIONE VETERINARIA 12/2007

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INFO REGIONI

Lombardia

A Milano apre l’asilo per caniDove lasciare il cane duran-

te gli impegni del giorno?Problema risolto a Milano, dove tradue mesi aprirà il primo “asilo percani”. Ne dà notizia il quotidianoLibero, riferendo che la struttura a-vrà le stesse caratteristiche di unasilo per bambini e sarà un luogopiù economico del dog sitter e piùdinamico di una pensione. “Man-cano solo dei ritocchi al progetto,ma la ASL ci ha già dato tutti i per-messi”, conferma Eleonora Menta-schi, comportamentalista ideatri-ce della struttura ubicata nei pres-si di Linate in Via Mecenate. Lastruttura sarà aperta dalle 8 alle 11di sera, all’interno di questi orari i

padroni potranno passare e la-sciare il loro animale per un’ora, oper tutto il pomeriggio o per ungiorno alla settimana per impegnilavorativi o familiari. “Stiamo alle-stendo un open space di 300 me-tri quadrati - spiega l’ideatrice-che potrà contenere dai 15 ai 30cani”. All’interno non ci sarannobox, perché gli animali starannotutti insieme nel salone e il pavi-mento sarà rivestito con gli stessimateriali antiscivolo utilizzati nellescuole elementari. “Separatamen-te ci saranno delle stanze per il ri-poso del cucciolo. Saranno spaziconfortevoli - conclude EleonoraMentaschi- ma senza raggiungere

gli eccessi che ci sono negli StatiUniti, dove i cani hanno anche adisposizione una televisione per-sonale”. L’asilo si prenderà la re-sponsabilità di andare a prenderee riportare il cane a domicilio e diportarlo ai giardinetti ogni tre ore.Il tutto per un costo che varia dai15 ai 30 euro, “a seconda dellafrequenza perché proporremo an-che abbonamenti”. Gli ospiti a-vranno la giornata scandita da u-na serie di attività: gioco, passeg-giate, educazione e fisioterapia. “Iltutto curato dal mio staff di dieciprofessionisti - dichiara l’ideatrice-specializzati nei vari rami”. (da Li-bero, 16/03/2007). ■

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O ccorre modificare deci-samente l’attuale ap-proccio alle ectoparas-

sitosi del cane e del gatto, basatosoprattutto sul trattamento dell’in-festazione, verso un approccioche ne prediliga invece la preven-zione. E ciò soprattutto nell’otticadi una maggiore difesa dalle ma-lattie del cane trasmesse da vetto-ri (CVBD, Canine vector-borne di-seases), la cui diffusione è in evi-dente aumento. Con questo con-cetto Norbert Mencke (Head ofGlobal Veterinary Services, Divi-sione Animal Health Bayer Health,Germania) ha aperto la conferen-za stampa internazionale organiz-zata da Bayer dal titolo “I parassitisi diffondono - È il momento giustoper respingerli” (Circolo dellaStampa di Milano, 16 Marzo2007).Dopo il benvenuto di GiampieroVantellino (Direttore Divisione Ani-mal Health Bayer SpA, Italia), han-no fatto il punto sulla situazionedegli ectoparassiti e della malattietrasmesse da vettori in Europa -insieme a Norbert Mencke - Xa-vier Roura (Clinica Veterinaria O-spedaliera Facoltà di Barcellona,Spagna), Patrick Bourdeau (Unitàdi Dermatologia, Parassitologia eMicologia, Scuola Veterinaria Na-zionale di Nantes, Francia) e ilprof. Domenico Otranto (Diparti-mento di Sanità e Benessere degliAnimali, Facoltà di Medicina Vete-rinaria, Università di Bari).Le malattie del cane trasmesse davettore costituiscono una crescen-te minaccia globale, ha affermatoNorbert Mencke, che ha ricordatocome i recenti cambiamenti clima-tici abbiano determinato un au-mento della diffusione dei parassi-ti vettori di malattia, soprattuttodelle zecche, e delle infezioni daessi trasmesse. Ad esempio, nel-l’Europa centrale oggi si diagno-stica sempre più frequentementela babesiosi, malattia fino a pochianni fa assente a queste latitudini.Oltre al clima, giocano un ruolo inquesto senso gli spostamenti de-gli animali da compagnia perviaggi turistici e le migrazioni de-gli uccelli, queste ultime in parti-colare per la diffusione di Ixodes.Per questo le CVBD devono oggiessere viste in una prospettiva di-versa, ovvero quella della preven-zione, che consiste nel limitare l’in-terazione tra ectoparassita e ani-male applicando regolarmente unrepellente. Occorre che il veterina-rio abbia verso i parassiti, e le ma-

lattie che questi possono trasmet-tere, lo stesso atteggiamento cheda tempo ha verso le malattie in-fettive per cui effettua regolarmen-te la vaccinazione.

Anche in Spagna, ha detto XavierRoura, si assiste a un aumentodelle malattie infettive canine tra-smesse da vettori; in particolare laleishmaniosi, con punte del 70%

di cani infetti in alcune zone, maanche la babesiosi (fino al 50%dei cani infetti nelle regioni delnord), l’ehrlichiosi (16% dei caniinfetti in alcune aree) e le rickett-

siosi. Secondo alcuni studi, nel98% dei cani è possibile riscontra-re la positività verso uno di questiagenti patogeni. Per molte di que-ste patologie esiste la possibilità

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Ectoparassiti e malattie trasmesse da vettore: puntare sulla prevenzioneSituazione in Europa ed efficacia di un’associazione di imidacloprid e permetrina. Una conferenza stampa organizzata da Bayer a Milano

laPROFESSIONE VETERINARIA 12/2007LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 12

di una guarigione clinica ma nonparassitologica, ovvero la malattiapersiste nell’animale. Per questo,anche secondo Roura, la preven-zione diventa indispensabile ed èauspicabile che siano codificatedelle linee guida profilattiche perqueste malattie che favoriscano laformazione di una cultura del ve-terinario in proposito. Altrettanto poco rassicurante èstato il quadro esposto da PatrickBourdeau circa la Francia, paesesolo parzialmente mediterraneo,dove i problemi principali sono

rappresentati da leishmaniosi ebabesiosi, in sensibile crescita.Un sondaggio nazionale sulla lei-shmaniosi condotto nel 2004 hamostrato un notevole aumento delnumero di casi nel sud del paese,con una diffusione che, partita dalsud-est, ha coinvolto anche il sud-ovest, fino a giungere al MassiccioCentrale. Le cause non sono cer-te, ma la tendenza è in sintoniacon l’espansione di molti vettori dimalattie infettive. L’area tradiziona-le di diffusione della babesiosi è ilsud-ovest del paese, dove viene

trasmessa dalla zecca Dermacen-tor. Si stima che il 50% dei veteri-nari ne diagnostichi 1-20 casi al-l’anno. Uno sguardo al resto del-l’Europa ci permette di notare co-me fino agli anni ’90 questa malat-tia fosse considerata esotica inGermania, mentre ora Babesia eDermacentor sono riscontrati conmaggiore frequenza. Lo sposta-mento verso nord dell’infezione ègiunto poi a interessare anche O-landa e Belgio. Sono circa 20 i pa-togeni trasmessi dalle zecche ealcune malattie si manifestano

molto tempo dopo l’infestazione:per questo è necessario evitare ilcontatto con il parassita in manie-ra permanente. Utilizzare corretta-mente un efficace repellente, in-sieme ad altri accorgimenti, comead esempio evitare certe aree indeterminate stagioni, può costitui-re una strategia valida. Domenico Otranto ha illustrato i ri-sultati di uno studio di campo del-l’Università di Bari sulla preven-zione della Leishmaniosi canina incondizioni naturali in Italia, intro-ducendo l’argomento con alcuni

concetti: la leishmania è trasmes-sa al cane dal flebotomo vettoresubito dopo la puntura di quest’ul-timo; inoltre, esistono casi di sog-getti positivi asintomatici che pos-sono comunque trasmettere l’infe-zione. Motivi in più, oltre alla gra-vità della malattia e agli aspettizoonosici, per favorire un’ottica diprofilassi regolare che impediscail contatto tra animale e fleboto-mo. Lo studio condotto dall’Uni-versità di Bari, pubblicato su Ve-terinary Parasitology di marzo2007, ha valutato l’efficacia incampo dell’associazione di imida-cloprid 10% e permetrina 50% informulazione spot-on come misu-ra di controllo del rischio di tra-smissione della leishmaniosi cani-na in un’area endemica dell’ItaliaMeridionale.La sperimentazione in cieco par-ziale con controllo negativo è sta-ta condotta da febbraio 2005 adaprile 2006 in cani residenti in Pu-glia e ospitati in due canili, uno ru-rale (Ginosa) e uno cittadino (Ba-ri). Durante la stagione dei flebo-tomi (da aprile a novembre 2005),il farmaco è stato somministrato u-na volta al mese (gruppo A, Bari:105, Ginosa: 104 cani) o due volteal mese (gruppo B, Bari: 101, Gi-nosa: 103 cani) o non è stato som-ministrato (gruppo C di controllonon trattato, Bari: 109, Ginosa:109 cani).Tutti i cani sono stati esaminati sie-rologicamente e parassitologica-mente per la rilevazione della lei-shmaniosi canina, prima dell’iniziodello studio (stagione dei fleboto-mi), in novembre 2005 (fine dellastagione dei flebotomi) e in marzo2006 (fine dello studio), prima del-la successiva stagione dei flebo-tomi.Su 845 cani inizialmente esamina-ti per leishmaniosi, 209 animali(24,7%) presentavano già anticor-pi anti-leishmania con una preva-lenza relativa del 23,3% a Bari edel 26,1% a Ginosa. Nei gruppinon trattati, durante la stagionedei flebotomi, sono stati osservatitassi d’incidenza (percentuali dinuove infezioni) del 9,1% (Bari) edel 10,5% (Ginosa) per anno. Dallo studio è emerso quindi cheentrambi i regimi di applicazionesi sono dimostrati efficaci nel ri-durre il rischio di trasmissione del-la leishmaniosi canina sul campoe che l’associazione di imidaclo-prid 10% e permetrina 50% in u-na formulazione spot-on è alta-mente efficace nel ridurre il ri-schio di trasmissione della leish-maniosi canina in condizioni natu-rali in aree endemiche, grazie allasua attività repellente nei confron-ti dei flebotomi e di altri parassiti.L’unicità di questo studio è costi-tuita dalla verifica di campo del-l’efficacia profilattica dell’infezio-ne lehismaniotica. ■

18 laPROFESSIONE VETERINARIA 12/2007LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Le notizie di Vet Journal sonoconsultabili on line

all'indirizzohttp://www.evsrl.it/vet.journal/

• Notizie scientifiche• Archivio bibliografico

• Servizio Cytovet

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 12

Una nuova linea guida, de-nominata “LGin Vet2Biosicurezza per agenti

infettivi contagiosi bovini” è statainserita nell’area tematica dedica-ta alla sanità animale dell’IstitutoZooprofilattico delle Venezie. L’o-biettivo di questa nuova linea gui-da è fornire una revisione delle ma-lattie sostenute da agenti infettivicontagiosi per le quali non esisto-no misure di controllo a livello na-zionale ed indicare le azioni da in-traprendere, negli allevamenti divacche da latte, per prevenirnel’introduzione e la diffusione. La li-nea guida è consultabile on linenell’area tematica sanità animaledel sito dell’IZSVe. La linea guidaintende aggiornare le conoscenzescientifiche dei medici veterinariche operano nel settore della vac-ca da latte, aziendali e di sanitàpubblica e di tutti quegli operatoriche hanno contatti di consulenzasanitaria con l’allevatore. Sono sta-

ti considerati come potenziali peri-coli per la salute delle bovine dalatte gli agenti infettivi contagiosisegnalati dalla letteratura scientifi-ca. Questi agenti sono stati suddi-visi in tre gruppi. Nel primo grupposono stati considerati gli agenti in-fettivi trasmissibili e contagiosi as-senti dal nostro territorio nazionalee pertanto considerati esotici, tra

questi sono da menzionare il virusdell’Afta Epizootica e il Mycopla-sma pleuropneumoniae. Per que-sti ed altri valgono le norme che re-golano gli scambi internazionalidegli animali da vita. Nel secondogruppo sono stati considerati gli a-genti infettivi trasmissibili e conta-giosi responsabili di malattie per lequali sono attivi piani di eradica-

zione nazionali e precisamente laTubercolosi, la Brucellosi e la Leu-cosi Bovina Enzootica. Per questivalgono come garanzia sanitaria lenorme nazionali. Nel terzo grupposono stati considerati gli agenti in-fettivi trasmissibili e contagiosi peri quali non esistono piani di certifi-cazione garantiti, dai Servizi Sani-tari, su tutto il territorio nazionale.

In questo gruppo sono stati inseri-ti: Agenti di Mastite Contagiosa(Mycoplasma bovis, Staphylococ-cus aureus, Streptococcus aga-lactiae), Bovine Herpesvirus 1(BHV-1), Bovine Viral Diarrhoea Vi-rus (BVDV), Leptospira spp., Neo-spora caninum, Mycobacterium a-vium subsp. paratuberculosis, Sal-monella. ■

19

Biosicurezza per gli agenti infettivi contagiosi boviniLinee guida dell’IZSVe per i veterinari che operano nel settore delle bovine da latte

laPROFESSIONE VETERINARIA 12/2007LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Identificazione deipatogeni respiratori

nel suino

Uno studio ha confrontatoil tasso di identificazione

degli agenti batterici del suinonel fluido di lavaggio broncoal-veolare (BALF) prelevato senzacontrollo visivo e nel tessutopolmonare ottenuto nello stessosoggetto in sede necroscopica.Sia il BALF sia il tessuto polmo-nare venivano sottoposti ad a-nalisi PCR per la ricerca di My-coplasma hyopneumoniae e acoltura standard per l’isolamen-to di Actinobacillus pleuropneu-moniae, Bordetella bronchisep-tica, Haemophilus parasuis, Pa-steurella multocida e Strepto-coccus suis. Tutti i suini con a-namnesi di sintomi respiratori e-rano sottoposti alle indagini dia-gnostiche abituali. In ciascun a-nimale la sede di lavaggio, mar-cata mediante iniezione di bludi metilene, differiva dalla sededelle lesioni polmonari. M. hyo-pneumoniae veniva identificatopiù frequentemente nel tessutopolmonare che nel BALF nei ca-si di lesioni polmonari moderateo gravi. Nei suini con lesionipolmonari lievi il tasso di identi-ficazione di M. hyopneumoniaeera invece maggiore nel BALF.L’esame colturale del BALF eraaltrettanto soddisfacente deltessuto polmonare patologicoper l’identificazione di B. bron-chiseptica, H. parasuis e P. mul-tocida.

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 12

Si terrà dal 1 al 3 giugno alPalacongressi della Ri-viera di Rimini il 56° Con-

gresso Internazionale MultisalaSCIVAC, l’appuntamento più im-portante della Veterinaria Italianache si occupa di animali da com-pagnia. Anche quest’anno il pro-gramma è vastissimo e si articolain tutte le discipline specialistichedella clinica degli animali da com-pagnia. “Facendo tesoro delle e-sperienze accumulate negli annitrascorsi - spiega Massimo Baroni,Presidente della SCIVAC - abbia-mo costruito giornate scientificheatte a soddisfare ogni esigenza,dalle nozioni di base fino all’analisicritica di argomenti avanzati. Rimi-ni 2007 vuole quindi essere un ap-puntamento per tutti, utile per chisi affaccia alla professione, neces-sario per chi sente il bisogno diapprofondire tematiche speciali-stiche e discutere di esse in ses-

sioni interattive o workshop spe-cialistici”. “I relatori stranieri ed i-taliani - sottolinea Baroni - sonostati scelti per competenza scienti-

fica, abilità espositiva e capacità dicapire le esigenze pratiche del ve-terinario, nella consapevolezza didover fornire informazioni vera-

mente utili e spendibili nel lavoroquotidiano”. Allegato al numeroscorso di Professione Veterinaria, inostri lettori hanno ricevuto il libret-to del Congresso. Oltre al pro-gramma dettagliato, nel libretto so-no riportate introduzioni brevi agliargomenti, introduzioni ai Work-shop specialistici e l’agenda delleattività extracongressuali. Accantoal programma dei lavori scientifici,il 56° Congresso SCIVAC ospiteràuna serie di appuntamenti e incon-tri aperti a tutti i medici veterinari:Venerdì 1 giugno alle ore 17.15 siterrà l’Assemblea Ordinaria e Elet-tiva dei soci SCIVAC, inoltre in tuttie tre i giorni di congresso è previ-sto l’appuntamento “Incontra l’au-tore” dove sarà possibile scambia-re quattro chiacchiere con gli auto-ri dei testi scientifici. L’iniziativa siterrà nell’area relax al centro dell’a-rea espositiva e consentirà ai me-dici veterinari di fare domande di-rette ai più eminenti autori del pa-norama internazionale. Ogni in-contro sarà moderato da un colle-ga specialista e beneficerà dellapresenza di un interprete di confe-renza. Protagonisti di questi incon-tri: Rodney Bagley, Federico Cor-letto, Guillermo Couto, Oscar Gra-zioli, Laura Marconato e GiorgioRomanelli. Quest’anno sono previ-ste anche due sessioni per la pre-sentazione dei poster: sabato 2giugno dalle 10.30 alle 11.00 e nelpomeriggio dalle 15.10 alle 15.40.Molti i progetti e i servizi professio-nali presentati allo stand dell’ANM-

20

1-3 giugno 2007

SCIVAC, appuntamento a Rimini per il 56° Congresso

laPROFESSIONE VETERINARIA 12/2007DALLE ASSOCIAZIONI

GIORGIO ROMANELLI

Oncologia del cane e del gatto1a ed. 2007, Elsevier Masson-EVPREZZO DI COPERTINA € 130,00SCONTATO € 111,00

Questo manuale pratico e di facile consultazione si propone come unutile strumento di lavoro per il veterinario ambulatoriale, non speciali-sta, che si trova ad affrontare quotidianamente pazienti con problemioncologici. Fin dalle prime visite il veterinario deve, infatti, essere ingrado di riconoscere le diverse forme tumorali, richiedere gli opportu-ni esami strumentali, saperli interpretare e quindi decidere se trattaredirettamente il paziente o inviarlo allo specialista.Il testo è corredato da una ricchissima iconografia a colori, costituitada più di 600 illustrazioni, e da numerose tabelle e box di approfondimento. Ampio spazio è dedica-to alle tecniche diagnostiche (citologia, biopsia, istologia, diagnostica per immagini) che possonofacilitare il veterinario nella formulazione della diagnosi corretta. Particolare attenzione è posta al-l’approccio terapeutico generale al paziente oncologico con capitoli di oncologica, chemioterapia, laradioterapia, sostegno nutrizionale e terapia del dolore. Ciascun capitolo della sezione dedicata allesingole neoplasie descrive i principali passaggi (segnalamento, eziologia e comportamento biologi-co, segni clinici, stadiazione) che permettono di porre una diagnosi accurata e la scelta del tratta-mento più idoneo.Le due Appendici finali propongono la classificazione della World Health Organisation relativa a tut-ti i tipi di tumori negli animali e un elenco dei principali protocolli chemioterapici utilizzati in tratta-menti oncologici.

CONTENUTOBiologia neoplastica, Approccio al paziente oncologico, Diagnostica a. Citologia b. Biopsia c. Istopa-tologia d. Diagnostica radiografica e. Diagnostica ecografia f. Diagnostica TC g. Diagnostica RM h.Scintigrafia i. Diagnostica endoscopica, Le sindromi paraneoplastiche, Approccio terapeutico gene-rale a. Chirurgia oncologica b. Chemioterapia c. Radioterapia d. Sostegno nutrizionale del pazienteoncologico e.Terapia del dolore nel paziente oncologico TERAPIA DELLE SINGOLE NEOPLASIETumori cutanei a. Generalità e trattamento b. Mastocitoma c. Sarcomi dei tessuti molli d. Sarcomi i-niettivi felini e. Carcinoma squamocellulare f. Melanoma cutaneo g. Tumori della regione perianaleTumori mammari, Tumori ossei, Tumori linfo e mieloproliferativi a. Tumori linfo e mieloproliferativi b. Illinfoma, Tumori splenici, Tumori del sistema respiratorio a. Tumori nasali b. Neoplasie di laringe etrachea c. Tumori polmonari d. Tumori del mediastino anteriore e. Mesotelioma f. Tumori della paretetoracica Tumori cardiaci e pericarditi, Tumori del tratto gastroenterico a. Tumori d’orofaringe e ghian-dole salivari b. Tumori dell’esofago c. Tumori dello stomaco d. Tumori intestinali Piccolo intestino Co-lorettali e. Tumori epatici f. Tumori del pancreas esocrino Tumori urogenitali a. Tumori renali b. Tumo-ri vescicali c. Tumori ovarici, uterini e vaginali e vulvari d. Tumori del testicolo Tumori oculari, Tumoridell’endocrino, Tumori del sistema nervoso centrale e periferico, APPENDICE 1-ClassificazioneWHO APPENDICE 2- Procedura per linfomi

M.C. CROSTA - L. STEIN

Quei Geni dei Gatti 1a ed. 2007, Edizioni Lia SteinPREZZO DI COPERTINA € 60,00 SCONTATO € 50,00

Maria Cristina Crosta, laureata in Medicina Veterinaria,svolge la libera professione a Milano. Da anni si occupadi gatti a tempo pieno. Collabora con le principali rivistedi settore ed è autrice di libri e diverse pubblicazioni dicarattere scientifico e divulgativo. Ha curato l’edizione ita-liana della Grande Enciclopedia del Gatto edita da De A-gostini. Ha realizzato la sezione dedicata alla razza de “Ilgatto uno di casa” pubblicato da Demetra e con Lia Stein“Gatti” della collana “Tutto” edita da Mondadori e “Tenerigattini da collezione”, enciclopedia in 60 fascicoli di Fab-bri Editore. I suoi campi di interesse variano dalla geneti-

ca del mantello del gatto alla gestione dell’allevamento felino e delle patologie ad essocorrelate. Ha partecipato alla fondazione di alcune delle principali società italiane di medi-cina felina e per anni ha gestito le attività tecnico-scientifiche di alcune importanti associa-zioni feline italiane.

CONTENUTO“Quei Geni dei Gatti” dedica un’importante sessione agli aspetti sanitari del gatto, in parti-colare alle predisposizioni genetiche legate alla razza del felino, ed è estremamente utileal Medico Veterinario che si occupa di Medicina Felina o che sta avvicinandosi ad essa.Dieci capitoli per parlare geneticamente del gatto, trattando esaurientemente le sue pecu-liarità (pelo, mantello, struttura morfologica).Ogni razza è analizzata dettagliatamente mediante una scheda (Razza - codifica StandardOrigine e Storia - Selezione e Colori - Caratteristiche - Genetica - Genotipo - Tipo Morfolo-gico - Accoppiamenti Permessi) correlata da splendide fotografie.

E.V. Edizioni VeterinariePer ordini e informazioni

Via Trecchi, 20 - 26100 CremonaTel. 0372-403507/18 - Fax 0372-457091

e-mail [email protected]/distribuzione

Dall'1 al 3 Giugno 2007 saremo presenti al 56° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC di Rimini con un ampio spazio espositivo, con tante novità e promozioni. Vi aspettiamo!

NovitàNovità

Veterinaria, 1/2007

Èstato spedito a tutti i soci SCIVAC ilnumero 1 - febbraio 2007 di Veterina-

ria, la rivista ufficiale della società. In questonumero è pubblicato l’editoriale del direttoredella rivista Claudio Peruccio dal titolo “Allaricerca della libertà perduta”. L'editoriale èstato apprezzato e commentato dai Colle-ghi che animano la discussione in vet-link."Ringrazio tutti - commenta il Prof. Peruccio- aggiungendo poche doverose parole.Quello che è oltremodo importante è che ilconcetto di libertà sia inculcato in tutti noi eche ci sia consapevolezza che la libera professione è la massima e-spressione a cui può aspirare un individuo perché riesce a coniugareil lavoro con la libertà mentre per molti il lavoro è una limitazione dellalibertà individuale. Su questa differenza val la pena di meditare persentirsi privilegiati ma anche per capire le vere radici dell’odio, del-l’antagonismo, dell’aggressione che stiamo subendo. Le ingiustizie fi-scali sono sacrosante, più volte ho pubblicamente denunciato una si-tuazione assurda anche nei miei editoriali. Ma sono solo una scusaper aggredirci perché se si volesse veramente contrastare l’evasionenoi saremmo alla fine della lista dei bersagli da colpire. Perciò forza ecoraggio, a prescindere dalle idee politiche, dai condizionamenti am-bientali, dallo stile di vita, dai gusti etero o omosessuali, se siete liberiprofessionisti comportatevi di conseguenza rispettando innanzi tuttoogni espressione del libero pensiero anche se contrasta con il vostro,ricordando sempre che la libertà altrui impone confini invalicabili. Manon siate imbelli, chi non vi rispetta è un nemico che va contrastato inogni modo perché se perdiamo la libertà individuale ci rimane solo illavoro". Allegato a questo numero di Veterinaria i soci troveranno laconvocazione all’Assemblea Ordinaria ed Elettiva che si terrà il 1° giu-gno a Rimini in occasione del 56° Congresso Multisala SCIVAC e lavetrofania SCIVAC del 2007.

VI, fra cui la possibilità di usufruire,grazie alla presenza dei nostri e-sperti del servizio di consulenzadiretta, in materia legale e sullenormative che riguardano: salutee sicurezza sul lavoro, rifiuti sani-tari, farmaco veterinario, sicurez-za elettrica nelle strutture veteri-narie e legge sulla privacy. Il pro-gramma del Congresso è disponi-bile anche on line al sito della SCI-VAC. ■

Ordine di Frosinone: incontro

sulla Leishmaniosi

L ’Ordine deiMedici Vete-

rinari della Pro-vincia di Frosi-none in collabo-razione con laFondazione Ini-ziative Zooprofi-lattiche e Zoo-tecniche di Bre-scia organizzal’11 maggio un

incontro di aggiornamento sullaleishmaniosi canina. L’incontrosi terrà presso la Sala delleConferenze del Palazzo dellaProvincia in Piazza Gramsci 13a Frosinone. Per maggiori infor-mazioni: Fondazione IniziativeZooprofilattiche e Zootecniche -Tel. 030/223244 - Ordine deiMedici Veterinari di Frosinone -Tel. 0775/852701.

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 12

Veterinari in TVGent.mo Presidente, vorrei sottoporre alla sua atten-zione un problema, a mio avvisogravissimo, commesso da unprogramma televisivo della tvpubblica; infatti in una nota tra-smissione di Rai 2 del primo po-meriggio si discuteva del proble-ma dei cani che abbaiano in con-dominio. Incuriosito dal tema misono soffermato ad ascoltare ciòdi cui si parlava e sono rimastomolto sorpreso nello scoprire chetra gli ospiti non c’era neancheun medico veterinario a discuter-ne, mi sono però imbestialitoman mano che la trasmissionescorreva in quanto alcuni degli o-spiti hanno incominciato a spac-ciarsi per esperti in materia dicomportamento animale dandosuggerimenti del tipo picchiare ilcane con il giornale quando ab-baia o mettergli il muso nella pro-pria urina quando la fa in postinon appropriati dando dei falsisuggerimenti o anche deriderel’ospite che aveva portato il suocane dal comportamentalista.Sono convinto del fatto che sevogliamo che alla nostra profes-sione venga data piùimportanza da parte dell’opinio-ne pubblica è necessario che sifaccia in modo che questi episo-di non succedano. Bisogna farcapire che esiste una categoriadi laureati competenti in materiadi salute e benessere animalecioè il medico veterinario, quindiè fondamentale che sia in primisil medico veterinario a parlare edare consigli in materia di etolo-gia considerando anche che esi-stono veterinari che si sono spe-cializzati vedi i comportamentali-sti (di cui non faccio parte). Spe-ro, Sig. Presidente che la nostraassociazione dia un segnalechiaro e deciso in merito allaquestione.

Dott. Antonio Latino Vieste (FG)

Quello che evidenzi è uno deitanti problemi della nostra pro-fessione e la qualificazione dellaveterinaria è uno degli obiettivi

statutari che l’ANMVI si è dataappena costituita nel 1999. Sonostati fatti grossi passi avanti e sisono moltiplicate le occasioni divisibilità della nostra Categoriapresso il pubblico. Non solo inTV. Ma non dobbiamo combatte-re solo contro altre professioniche si prendono i nostri spazimediatici (Medici, Psicologi, Far-macisti, Addestratori, Allevatori,ecc.) ma spesso anche certi Col-leghi, contattati magari casual-mente da frettolose redazioni,non ci rendono un buon servizio.

I nostri sforzi per sensibilizzaretutti i mezzi di informazione acoinvolgere sempre di più i Me-dici Veterinari sono quotidiani enon ci limitiamo ad aspettare diessere contattati. Con l’invio dicomunicati, prese di posizione edocumenti associativi teniamo vi-va la presa sulla stampa. Che staimparando a conoscerci e a ri-spettarci. Non si possono lascia-re canali di contatto scoperti estrade intentate quindi abbiamovisto di buon grado le linee gui-da per la tutela degli animali in

TV a cura del Segretariato Gene-rale della RAI. Si tratta di un testoche impegna la TV pubblica aduna maggiore tutela dell’animaleutilizzato a scopo televisivo e chevede la LAV partner propositivo ecollaborativo. Riteniamo di con-dividerle e di appoggiarle inquanto in pochi articoli il Segre-teriato della RAI si impegna a va-lorizzare anche la figura del me-dico veterinario. Come vedi sia-mo molto attenti al problema. Uncordiale saluto.

Carlo Scotti

21laPROFESSIONE VETERINARIA 12/2007LETTERE AL DIRETTORE

@

Rispetto chi considera sacra lavita animale,

ma gli ambientalisti da barricatanon mi piaccionoAntonio Di Pietro,

Ministro delle Infrastrutture

HILL’S PET NUTRITION ITALIA

ricerca un INFORMATORESCIENTIFICO per le provincie

di Reggio Emilia, Parma,Cremona e parte prov. di MN.

Costituiscono titolo preferenzia-le, l’attitudine ai rapporti inter-personali, l’esperienza matura-ta in analoghe funzioni per A-ziende del mercato Veterinario,nonché l’interesse ad una cre-scita professionale in un am-biente dinamico e in costanteevoluzione. La conoscenza della lingua in-glese e dei più comuni applica-tivi per PC completano il profilodelle candidature ideali.

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Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 12

22 laPROFESSIONE VETERINARIA 12/2007CALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

Direttore

Carlo Scotti

Direttore Responsabile

Antonio Manfredi

Coordinamento Editoriale

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Comitato di Redazione

Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi,

Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini,

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Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli,

Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi

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Grafica

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Editore

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legge 662/96 Filiale di Milanoa cura di Centro ProduzioneMailings Scarl - Cusago (MI)

Chiuso in stampa il 26 marzo 2007

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

INCONTRO SIODOV CITOLOGIA DELLA CAVITÀ ORALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC MEDICINA COMPORTAMENTALE: III PARTE - LA TERAPIA COMPORTAMENTALE E FARMACOLOGICADEL CANE, GATTO, CONIGLIO, FURETTO, PSITTACIDI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 -ECM: 21 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SINVET / SIOVET APPROCCIO TERAPEUTICO ALLE PATOLOGIE SPINALI DI INTERESSE CHIRURGICO - Centro Studi Attenzione: Date evento modificate. SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specia-

listiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected] SICIV DISORDINI ISTIOCITARI: CLASSIFICAZIONI, ISTOPATOLOGIA E CITOLOGIA DIAGNOSTICA - Centro Stu-

di SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Spe-cialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SISCA IL LEGAME DI ATTACCAMENTO E LA MEDICINA DEL COMPORTAMENTO - Centro Studi SCIVAC, Cremo-na - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC -Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMIV PATOLOGIE VASCOLARI EPATICHE: DALLA DIAGNOSI ALLA TERAPIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona -Via Trecchi, 20 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel.+39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - Pomezia - Hotel Selene - VIA PONTINA KM 30 - ECM: 3 Crediti -Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA L’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC) NELLA PRATICA CLINICA - Sala Quadrivium -Genova - P.zzaSanta Marta 2 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCI-VAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA EMATOLOGIA: UN GIOCO DI LUCI E COLORI - Palace Hotel Bari - Via Lombardi,13 - ECM: 3 Crediti - Perinformazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

CORSO SCIVAC GIORNATA DI APPROFONDIMENTO:TECNICHE TERAPEUTICHE ECOASSISTITE - Centro Studi SCIVAC,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC- Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SIVAE ANIMALI ESOTICI: III PARTE - MEDICINA E CHIRURGIA DEI CHELONI - Centro Studi SCIVAC, Cremona -Via Trecchi, 20 - ECM: 23 Crediti - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO NAZIONALE SIVAR COSTI SANITARI E COSTI DI PRODUZIONE. CONFRONTO ITALIA - EUROPA - SIPER (Fiere Reggio Emi-lia) - Rassegna Suinicola Internazionale - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Se-greteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

CONVEGNO AIVEMP LA SICUREZZA ALIMENTARE: UN NUOVO APPROCCIO PER LA SANITÀ PUBBLICA - Hotel Villa Carlotta- Via Sempione 121/125 - Belgirate - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - SegreteriaAIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Atahotel Quark, Milano - Via Lampedusa, 11/A -ECM: 9 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

INCONTRO ANMVI IL RILANCIO DELLA VETERINARIA. LIBERA CONSULTAZIONE FRA PROPOSTA E DIBATTITO - CentroStudi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Crediti non previsti

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - Auditorium - Comune di Nus, Nus (AO) - Via Circonvallazione SudS.S. 26, 24 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria DelegazioniRegionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA ASVAC: CHIRURGIA DELLO STOMACO E INTESTINO - Cagliari - Ordine dei Medici Veterinari - Via IN COLLABORAZIONE CON ASVAC Carroz, 14 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -

Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected] DIDATTICO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: V PARTE - DIAGNOSTICA PER IMMAGINI AVANZATA DELL’ADDOME -

Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 21 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Se-greteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON CORSO REGIONALE BASE DI PRONTO SOCCORSO - Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sicilia, DELEGAZIONE SCIVAC SICILIA Ragusa - c/a Nunziata km 1.3 S.P 40 - ECM: 16 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Dele-

gazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected] SISCA INTELLIGENZE ANIMALI: CONVEGNO NAZIONALE SULLE SCIENZE COGNITIVE - Centro Studi - Palazzo

Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segre-teria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO MACROREGIONE NORD OCCIDENTALE SIVE LAMINITE E RADIOLOGIA DIGITALE:VECCHI PROBLEMI E NUOVE SOLUZIONI - Settimo Milanese, Com-prensorio Unirelab - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 -E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMVENCO APPROCCIO DELLE MNC ALLE PATOLOGIE DELL’APPARATO OSTEOARTICOLARE IN CLINICA VETE-RINARIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni -Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SVIDI IMAGING DEL PANCREAS - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamen-to - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC MARCHE IL FURETTO CHIRURGIA E MEDICINA DI BASE - “Hotel Federico II” Jesi - Via Ancona, 100 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE APPROCCIO DIAGNOSTICO ALL’ALOPECIA NEL CANE E NEL GATTO - Torino - Hotel Campanile - C.soIN COLLABORAZIONE CON SOVEP Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni

Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected] SIVAR CORSO BASE DI PODOLOGIA BOVINA - Azienda Sperimentale “V. Tadini”, Gariga di Podenzano (PC) - S.S.

654 - Località Gariga - ECM: 33 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione ScientificaSIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO NAZIONALE AIVEMP IN COLLABORAZIONE BENESSERE ANIMALE E PROTEZIONE DEGLI ANIMALI: NORMATIVA NAZIONALE E COMUNITARIA DI RIFERIMENTO E SUA CON ASL 7 RAGUSA APPLICABILITÀ IN ALLEVAMENTO, AL MACELLO, DURANTE IL TRASPORTO - Villa di Pasquale - V.le delle Americhe, Ragusa - Viale delle

Americhe - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR IN 9° CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, COLLABORAZIONE CON ORDINE MED VET CREMONA 20 - ECM: VEN. 11: 4 CREDITI - SAB. 12: 5 CREDITI - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissio-

ne Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC / SIVAE IN COLLABORAZIONE IL CONIGLIO DA COMPAGNIA: SEGRETI PER IL SUCCESSO - BolognaFiere, Bologna - Piazza della CON ZOOMARK INTERNATIONAL Costituzione - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel.

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