Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 18

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Sì di Strasburgo alla Direttiva Zappalà www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. 005 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 2, numero 18, dal 16 al 22 maggio 2005 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 182 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. ORDINI Il Ministro della Giustizia torna a parla- re di riforma delle professioni e lancia una provocazione agli Ordini: dicano una volta per tutte se vogliono la rifor- ma. Per il Vice Ministro all’Economia Vegas il riordino delle professioni è possibile entro la Legislatura. SPERIMENTAZIONE L'iter della pdl 5442 che revisiona le norme sulla sperimentazione animale inizierà intorno al 20 di maggio. Lo ren- de noto la segreteria dell'On. Schmidt, autore della pdl, che nel frattempo ha riconvocato alla presenza del relatore On. Fabio Minoli il Comitato tecnico che ha contribuito alla stesura del pro- getto di legge. NUOVI PROFILI VETERINARI Nuovo testo unificato per le proposte di legge che istituiscono nuovi profili sanitari. Invariato l’articolo sulle nuove figure di operatore tecnico di sanità ve- terinaria. Il relatore Di Girolamo (DS) ha sottolineato in Commissione “l’impor- tanza delle previsioni relative alla figu- ra dell’operatore tecnico di sanità vete- rinaria”. UNIRE Il Ministro delle Politiche Agricole Gian- ni Alemanno ha disposto il commissa- riamento dell'Unire. Nominato Com- missario Straordinario Francesco Sa- verio Abate, capo della direzione ge- nerale per la qualità dei prodotti agroa- limentari del Ministero delle Politiche Agricole. ROMA E IZS LAZIO La Provincia di Roma e l’IZS del Lazio hanno siglato un protocollo d’intesa in nome della sicurezza alimentare, della qualificazione delle produzioni agrico- le e zootecniche, della valorizzazione del settore biologico e del benessere degli animali. L’Assessore provinciale Loredana De Petris ha annunciato an- che un programma di prevenzione e studio della leishmaniosi canina e del fenomeno dei bocconi avvelenati con- tro la fauna selvatica e gli animali do- mestici”. ANIMALI IN CITTÀ Sarà visitabile anche online la mostra “Animali in città. Storia di una difficile convivenza”, in programma dal 16 maggio al 9 settembre. L'esposizione, articolata in nove sezioni, è stata orga- nizzata dall'Archivio Storico di Torino. Attraverso testimonianze iconografi- che, testi e altri documenti, la mostra ri- percorre il ruolo e la presenza tutt'altro che marginale degli animali nella capi- tale subalpina, a partire dal primo ca- nile municipale comparso a metà Otto- cento. FOGGIA Dopo Verona, Torino e Bari anche Fog- gia si candida a sede nazionale dell’A- genzia nazionale della sicurezza ali- mentare. L’annuncio viene dal Presi- dente della locale Camera di Commer- cio: “Foggia può farcela in Capitanata abbiamo l'Istituto sperimentale per la cerealicoltura, quello Zooprofilattico, e la facoltà di Agraria”. Brevi I colleghi che hanno iniziato la loro attività venti anni fa, parliamo del settore per animali da compagnia che iniziava la sua crescita in quegli anni, bastava che affittassero un ne- gozietto, un appartamentino a piano terra ed erano pronti a partire. Il mer- cato era in forte crescita ed i clienti non mancavano. Le prestazioni ri- chieste erano soprattutto quelle di base, in particolare di medicina pre- ventiva, ma il numero dei clienti era elevato, i costi contenuti e quindi il reddito soddisfacente. Le regole da rispettare erano poche e spesso elu- se visto che i controlli non li faceva nessuno. Non si parlava ancora di 626, rifiuti speciali, normative per gli impianti elettrici, BPV, ECM, ecc. Molte attrezzature arrivavano di se- conda mano dagli Ospedali, magari modificate per le necessità, spesso senza rispettare le norme di sicurez- za o di qualità. Di specialità farma- ceutiche per animali da compagnia ve ne erano molto poche e si utilizza- vano prodotti registrati per altri ani- mali o soprattutto farmaci per uso umano vista anche l'enorme difficoltà a reperire quelli specifici presso le farmacie. Iniziò allora la battaglia per la gestione del farmaco, la 306 o de- creto "Vezzoni". Nel 1984 è nata an- che la SCIVAC e quelli che sentivano la necessità di un reale approfondi- mento delle proprie conoscenze ave- vano l'opportunità di seguire momen- ti di aggiornamento con i più qualifi- cati relatori internazionali, esigenza molto sentita perché in quegli anni le università snobbavano abbastanza questo settore. Molti allora vivendo una situazione piuttosto facile, e non prevedendo le forti trasformazioni che il mercato ha subito negli ultimi anni, si sono adagiati convinti che la posizione acquisita, in termini di esperienza, collocazione, clientela ed avviamento fosse sufficiente per continuare indisturbati la propria atti- vità godendo di una "rendita" inattac- cabile da qualsiasi concorrenza. Per questo hanno rallentato il proprio in- vestimento nella struttura, trascuran- do nuove attrezzature o servizi, o su se stessi impegnandosi sempre me- no nel proprio aggiornamento. Oggi questi colleghi sono forse quelli che risentono maggiormente della crisi del nostro settore. Non hanno più la voglia o la capacità di ricominciare uno sforzo di riqualificazione e soffro- no quindi la concorrenza di nuove strutture. IMPOSSIBILE VIVERE DI RENDITA SSN, preintesa sulla dirigenza G overno e sindacati hanno siglato una preintesa sul contratto del- la dirigenza medica e veterinaria del SSN. La vertenza, anche in ragione dei suoi risvolti politico-elettorali, è una priorità del Ministro della Sa- lute che per questo non ha gradito il commento del Ministro Maroni, secon- do il quale questa preintesa sarebbe una “follia”. Sulle concessioni al pub- blico impiego le polemiche sono tutt’ora in corso, ma i dirigenti del SSN aspettano il loro contratto da ben 40 mesi. Soddisfatta quindi la CIVEMP che vede raggiunti i suoi obiettivi. Questi in sintesi i risultati della preintesa. L’o- rario di lavoro è confermato in 38 ore settimanali. La presenza del dirigen- te veterinario nei relativi servizi deve essere assicurata nell’arco delle dodici ore diurne feriali per sei giorni alla settimana; questi deve far fronte alle esi- genze ordinarie e di emergenza che avvengano nel medesimo periodo ora- rio. Nelle ore notturne e nei giorni festivi le emergenze vengono assicurate mediante l’istituto della pronta disponibilità: l’immediata reperibilità del di- rigente, esclusi quelli di struttura complessa, è limitata ai soli periodi nottur- ni e festivi; ha durata di dodici ore e dà diritto ad una indennità, incrementa- ta per le ore notturne. Dal 30 maggio 2004, il rapporto di lavoro della diri- genza medica e veterinaria può essere esclusivo o non esclusivo. Esclusivo significa “totale disponibilità del dirigente nello svolgimento delle proprie funzioni” e pertanto comporta una indennità di esclusività, che resta con- fermata nelle misure attualmente vigenti (da un minimo annuo di 2.253,30 per un dirigente con esperienza professionale nel SSN sino a 5 anni, fino ad un massimo annuo di 16.523,52 per un Dirigente con incarico di struttura complessa). Ai dirigenti che scelgono il rapporto di lavoro non esclusivo non compete la retribuzione di risultato ed è inibita l’attività libero - professionale intramuraria; L’indennità di specificità medico veterinaria rimane invariata: 7.746,85 annui lordi, e 10.329,14 annui lordi, a titolo personale, per i dirigenti di ex II livello al 30.7.1999. Incrementi sono previsti sullo stipendio tabellare (unifi- cato a 38.198 euro) e sulla retribuzione di posizione minima. L’indennità per l’incarico di direzione di struttura complessa, rimane fissata nella misura di 9.432,05. Quattro ore dell’orario settimanale sono destinate all’aggiorna- mento. La formazione continua si svolge sulla base delle linee generali di indirizzo dei programmi individuati a livello nazionale e regionale. L’azienda e l’ente garantiscono l’acquisizione dei crediti formativi da parte dei dirigen- ti nell’ambito della formazione obbligatoria. I dirigenti che vi partecipano so- no considerati in servizio a tutti gli effetti ed i relativi oneri sono a carico del- l’azienda o ente. Ove il dirigente scelga percorsi non rientranti nei program- mi previsti, le iniziative di formazione - anche quella continua - rientrano nel- la formazione facoltativa con oneri a carico del dirigente. Le aziende garan- tiscono una copertura assicurativa della responsabilità civile di tutti i diri- genti, per le eventuali conseguenze derivanti da azioni giudiziarie dei terzi, relativamente alla loro attività, compresa la libera professione intramuraria, salvo le ipotesi di dolo o colpa grave. Le aziende ed enti vi provvedono con le risorse destinate a tal fine nei bilanci, incrementate con una trattenuta pro- capite da un minimo di 26 mensili ad un massimo di 50. Inoltre, qualora l’azienda o ente non possa mettere a disposizione del dirigente il proprio au- tomezzo in occasione di trasferte o per adempimenti fuori dell’ufficio, il rim- borso delle spese potrà avvenire secondo le tariffe ACI. Ai dirigenti veteri- nari è stata attribuita la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria: è quindi corrisposta una indennità del valore annuo di 723,04. “Possiamo ritenerci soddisfatti”- ha dichiarato Aldo Grasselli (CIVEMP), invitando ora ad acce- lerare sul secondo biennio. Professionisti liberi nella UE Riconoscimento automatico delle qualifiche. Tessera europea per esercitare negli Stati membri A PAG. 3 Se lo sai già... l'hai letto su @nmviOggi

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Sì di Strasburgo alla Direttiva Zappalà

www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I.

005SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 2, numero 18, dal 16 al 22 maggio 2005Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

182ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

ORDINIIl Ministro della Giustizia torna a parla-re di riforma delle professioni e lanciauna provocazione agli Ordini: dicanouna volta per tutte se vogliono la rifor-ma. Per il Vice Ministro all’EconomiaVegas il riordino delle professioni èpossibile entro la Legislatura.

SPERIMENTAZIONEL'iter della pdl 5442 che revisiona lenorme sulla sperimentazione animaleinizierà intorno al 20 di maggio. Lo ren-de noto la segreteria dell'On. Schmidt,autore della pdl, che nel frattempo hariconvocato alla presenza del relatoreOn. Fabio Minoli il Comitato tecnicoche ha contribuito alla stesura del pro-getto di legge.

NUOVI PROFILI VETERINARINuovo testo unificato per le propostedi legge che istituiscono nuovi profilisanitari. Invariato l’articolo sulle nuovefigure di operatore tecnico di sanità ve-terinaria. Il relatore Di Girolamo (DS) hasottolineato in Commissione “l’impor-tanza delle previsioni relative alla figu-ra dell’operatore tecnico di sanità vete-rinaria”.

UNIRE Il Ministro delle Politiche Agricole Gian-ni Alemanno ha disposto il commissa-riamento dell'Unire. Nominato Com-missario Straordinario Francesco Sa-verio Abate, capo della direzione ge-nerale per la qualità dei prodotti agroa-limentari del Ministero delle PoliticheAgricole.

ROMA E IZS LAZIOLa Provincia di Roma e l’IZS del Laziohanno siglato un protocollo d’intesa innome della sicurezza alimentare, dellaqualificazione delle produzioni agrico-le e zootecniche, della valorizzazionedel settore biologico e del benesseredegli animali. L’Assessore provincialeLoredana De Petris ha annunciato an-che un programma di prevenzione estudio della leishmaniosi canina e delfenomeno dei bocconi avvelenati con-tro la fauna selvatica e gli animali do-mestici”.

ANIMALI IN CITTÀSarà visitabile anche online la mostra“Animali in città. Storia di una difficileconvivenza”, in programma dal 16maggio al 9 settembre. L'esposizione,articolata in nove sezioni, è stata orga-nizzata dall'Archivio Storico di Torino.Attraverso testimonianze iconografi-che, testi e altri documenti, la mostra ri-percorre il ruolo e la presenza tutt'altroche marginale degli animali nella capi-tale subalpina, a partire dal primo ca-nile municipale comparso a metà Otto-cento.

FOGGIADopo Verona, Torino e Bari anche Fog-gia si candida a sede nazionale dell’A-genzia nazionale della sicurezza ali-mentare. L’annuncio viene dal Presi-dente della locale Camera di Commer-cio: “Foggia può farcela in Capitanataabbiamo l'Istituto sperimentale per lacerealicoltura, quello Zooprofilattico, ela facoltà di Agraria”.

Brevi

I colleghi che hanno iniziato la loroattività venti anni fa, parliamo del

settore per animali da compagniache iniziava la sua crescita in queglianni, bastava che affittassero un ne-gozietto, un appartamentino a pianoterra ed erano pronti a partire. Il mer-cato era in forte crescita ed i clientinon mancavano. Le prestazioni ri-chieste erano soprattutto quelle dibase, in particolare di medicina pre-ventiva, ma il numero dei clienti eraelevato, i costi contenuti e quindi ilreddito soddisfacente. Le regole darispettare erano poche e spesso elu-se visto che i controlli non li facevanessuno. Non si parlava ancora di626, rifiuti speciali, normative per gliimpianti elettrici, BPV, ECM, ecc.Molte attrezzature arrivavano di se-conda mano dagli Ospedali, magarimodificate per le necessità, spessosenza rispettare le norme di sicurez-za o di qualità. Di specialità farma-ceutiche per animali da compagniave ne erano molto poche e si utilizza-vano prodotti registrati per altri ani-mali o soprattutto farmaci per usoumano vista anche l'enorme difficoltàa reperire quelli specifici presso lefarmacie. Iniziò allora la battaglia perla gestione del farmaco, la 306 o de-

creto "Vezzoni". Nel 1984 è nata an-che la SCIVAC e quelli che sentivanola necessità di un reale approfondi-mento delle proprie conoscenze ave-vano l'opportunità di seguire momen-ti di aggiornamento con i più qualifi-cati relatori internazionali, esigenzamolto sentita perché in quegli anni leuniversità snobbavano abbastanzaquesto settore. Molti allora vivendouna situazione piuttosto facile, e nonprevedendo le forti trasformazioniche il mercato ha subito negli ultimianni, si sono adagiati convinti che laposizione acquisita, in termini diesperienza, collocazione, clientelaed avviamento fosse sufficiente percontinuare indisturbati la propria atti-vità godendo di una "rendita" inattac-cabile da qualsiasi concorrenza. Perquesto hanno rallentato il proprio in-vestimento nella struttura, trascuran-do nuove attrezzature o servizi, o suse stessi impegnandosi sempre me-no nel proprio aggiornamento. Oggiquesti colleghi sono forse quelli cherisentono maggiormente della crisidel nostro settore. Non hanno più lavoglia o la capacità di ricominciareuno sforzo di riqualificazione e soffro-no quindi la concorrenza di nuovestrutture. ■

IMPOSSIBILE VIVERE DI RENDITA

SSN, preintesa sulla dirigenza

Governo e sindacati hanno siglato una preintesa sul contratto del-la dirigenza medica e veterinaria del SSN. La vertenza, anche in

ragione dei suoi risvolti politico-elettorali, è una priorità del Ministro della Sa-lute che per questo non ha gradito il commento del Ministro Maroni, secon-do il quale questa preintesa sarebbe una “follia”. Sulle concessioni al pub-blico impiego le polemiche sono tutt’ora in corso, ma i dirigenti del SSNaspettano il loro contratto da ben 40 mesi. Soddisfatta quindi la CIVEMP chevede raggiunti i suoi obiettivi. Questi in sintesi i risultati della preintesa. L’o-rario di lavoro è confermato in 38 ore settimanali. La presenza del dirigen-te veterinario nei relativi servizi deve essere assicurata nell’arco delle dodiciore diurne feriali per sei giorni alla settimana; questi deve far fronte alle esi-genze ordinarie e di emergenza che avvengano nel medesimo periodo ora-rio. Nelle ore notturne e nei giorni festivi le emergenze vengono assicuratemediante l’istituto della pronta disponibilità: l’immediata reperibilità del di-rigente, esclusi quelli di struttura complessa, è limitata ai soli periodi nottur-ni e festivi; ha durata di dodici ore e dà diritto ad una indennità, incrementa-ta per le ore notturne. Dal 30 maggio 2004, il rapporto di lavoro della diri-genza medica e veterinaria può essere esclusivo o non esclusivo. Esclusivosignifica “totale disponibilità del dirigente nello svolgimento delle propriefunzioni” e pertanto comporta una indennità di esclusività, che resta con-fermata nelle misure attualmente vigenti (da un minimo annuo di € 2.253,30per un dirigente con esperienza professionale nel SSN sino a 5 anni, fino adun massimo annuo di € 16.523,52 per un Dirigente con incarico di strutturacomplessa). Ai dirigenti che scelgono il rapporto di lavoro non esclusivo noncompete la retribuzione di risultato ed è inibita l’attività libero - professionaleintramuraria;L’indennità di specificità medico veterinaria rimane invariata: € 7.746,85annui lordi, e € 10.329,14 annui lordi, a titolo personale, per i dirigenti di exII livello al 30.7.1999. Incrementi sono previsti sullo stipendio tabellare (unifi-cato a 38.198 euro) e sulla retribuzione di posizione minima. L’indennità perl’incarico di direzione di struttura complessa, rimane fissata nella misura di€ 9.432,05. Quattro ore dell’orario settimanale sono destinate all’aggiorna-mento. La formazione continua si svolge sulla base delle linee generali diindirizzo dei programmi individuati a livello nazionale e regionale. L’aziendae l’ente garantiscono l’acquisizione dei crediti formativi da parte dei dirigen-ti nell’ambito della formazione obbligatoria. I dirigenti che vi partecipano so-no considerati in servizio a tutti gli effetti ed i relativi oneri sono a carico del-l’azienda o ente. Ove il dirigente scelga percorsi non rientranti nei program-mi previsti, le iniziative di formazione - anche quella continua - rientrano nel-la formazione facoltativa con oneri a carico del dirigente. Le aziende garan-tiscono una copertura assicurativa della responsabilità civile di tutti i diri-genti, per le eventuali conseguenze derivanti da azioni giudiziarie dei terzi,relativamente alla loro attività, compresa la libera professione intramuraria,salvo le ipotesi di dolo o colpa grave. Le aziende ed enti vi provvedono conle risorse destinate a tal fine nei bilanci, incrementate con una trattenuta pro-capite da un minimo di € 26 mensili ad un massimo di € 50. Inoltre, qualoral’azienda o ente non possa mettere a disposizione del dirigente il proprio au-tomezzo in occasione di trasferte o per adempimenti fuori dell’ufficio, il rim-borso delle spese potrà avvenire secondo le tariffe ACI. Ai dirigenti veteri-nari è stata attribuita la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria: è quindicorrisposta una indennità del valore annuo di € 723,04. “Possiamo ritenercisoddisfatti”- ha dichiarato Aldo Grasselli (CIVEMP), invitando ora ad acce-lerare sul secondo biennio.

Professionistiliberi nella UERiconoscimento automatico delle qualifiche. Tessera europea per esercitare negli Stati membri A PAG. 3

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L’11 maggio scorso l’Euro-parlamento di Strasburgoha adottato la relazione di

Stefano Zappalà sulla propostadi direttiva relativa al riconoscimen-to delle qualifiche professionali. Gliemendamenti approvati sono fruttodi un compromesso con il Consi-glio, il che significa che la direttivaviaggia celermente verso la defini-tiva approvazione. Il provvedimen-to semplificherà il quadro normati-vo europeo con l’adozione di unsolo testo legislativo che va a sosti-tuire una serie di direttive adottatein passato. Per consentire l’eserci-zio di una professione (tutti i tipi diprofessione: regolamentate e non,ad esclusione delle professioni le-gate all’esercizio di pubblici poteri)in un paese diverso da quello in cuiè stata ottenuta una qualifica pro-fessionale, è necessario che que-sta sia riconosciuta dal paese ospi-tante. Il principio del riconoscimen-to automatico dei titoli si applicheràd’ora in poi sulla base di un coordi-namento delle condizioni minime diformazione.

L’equivalenza dei titoliPer un cittadino dell’Unione, l’ac-

cesso a una professione regola-mentata sarà subordinato allestesse condizioni dei cittadini delpaese ospitante. Tale regola ri-guarda, in particolare, gli attestatidi competenze o i titoli di forma-zione richiesti. Questi dovrannoperò rispettare una serie di condi-zioni, atte a dimostrare un livellodi qualifica professionale almenoequivalente a quello immediata-mente inferiore a quello richiestodallo Stato ospitante.Il testo licenziato dal Parlamentostabilisce cinque livelli di riferi-mento, corrispondenti al grado diformazione e di qualifiche ricono-sciute, che permettono di effet-tuare delle equivalenze sui livellidi competenze tra i diversi Statimembri. Cinque livelli dunque enon più solo quattro come nellaprecedente proposta del Consi-glio Europeo che accorpava il li-vello delle lauree triennali conquello delle lauree quinquennali.Sulle lauree brevi, il deputatoZappalà esprime dubbi: non tuttesarebbero conformi al modello diformazione europea. I deputati diStrasburgo, poi, in contrasto con ilConsiglio, mantengono il principiodel riconoscimento automaticodelle specializzazioni mediche odentistiche comuni ad almenodue Stati membri.La direttiva, infine, fa riferimentoalla necessità della formazionecontinua che deve garantire l’ag-giornamento delle conoscenzedel professionista. La disciplinaviene lasciata ai singoli Statimembri.

Autorità competente e ordiniprofessionaliLa relazione adottata introduce an-che la definizione di “autorità com-petente”: “qualsiasi autorità o or-ganismo investito di autorità dagliStati membri, abilitato in particola-re a rilasciare o a ricevere titoli diformazione e altri documenti oinformazioni, nonché a ricevere ledomande e ad adottare le decisio-ni di cui alla presente direttiva”. Ladirettiva si allinea alla situazione ef-fettivamente vigente nella maggiorparte degli Stati membri, ove i po-teri pubblici delegano parte dellagestione delle professioni ad orga-nismi autonomi, come gli ordiniprofessionali. In altri termini, la ge-stione delle professioni dipendedall’organizzazione interna di ogniStato membro e pertanto nonesclude la designazione di organi-smi che non sono amministrazioni.

Le tessere professionaliLa direttiva prevede l’introduzionedi tessere professionali individualiche potrebbero contenere infor-mazioni sulle qualifiche della per-sona - come la sua formazione, lasua esperienza o le sanzioni dacui è stato colpito - per accelera-re lo scambio di informazioni tra ilpaese d’origine e quello ospitan-te. Queste tessere sarebbero rila-sciate dalle associazioni o orga-nizzazioni professionali.

Mutuo riconoscimentoIl testo adottato dal Parlamentoprevede il mutuo riconoscimento eil principio del controllo da parte

del paese ospitante. Gli Stati mem-bri hanno quindi la possibilità diverificare le qualifiche e sottoporreil diritto di esercitare una professio-ne a delle esigenze specifiche, inparticolare per garantire l’interessegenerale. Sono state anche inseri-te delle salvaguardie volte a com-battere gli abusi. Si tratta, adesempio, di evitare che il ricono-scimento professionale ottenuto inun altro Stato membro serva adaggirare le norme più esigenti in vi-gore nel paese d’origine o conferi-sca dei diritti supplementari.

Le organizzazioni professionaliL’Europarlamento conferisce unruolo alle associazioni e organi-smi professionali nella proceduradi riconoscimento delle qualifi-che. Sarà quindi instaurato un Co-mitato per il riconoscimento dellequalifiche composto dai rappre-sentanti degli Stati membri e pre-sieduto da un rappresentante del-

la Commissione che dovrà con-sultarsi anche con “gli esperti del-le categorie professionali interes-sate”. Organizzazioni professio-nali nazionali o a livello europeopotranno avanzare richieste moti-vate di modifica della direttiva.

Competenze linguisticheDa “dovrebbero” a “devono”. Perrafforzare le competenze linguisti-che l’Europarlamento ha emendatoun verbo che ha così riformulatol’articolo 53 della direttiva: “ I bene-ficiari del riconoscimento dellequalifiche professionali devonoavere le conoscenze linguistichenecessarie all’esercizio della pro-fessione nello Stato membro ospi-tante”. Il rigore è soprattutto richie-sto alle professioni mediche conquesta motivazione: “La qualitàdell’assistenza sanitaria dipende inmisura notevole dallo scambio diinformazioni tra chi fornisce le pre-stazioni mediche e il paziente”. ■

3ATTUALITÀ

Liberi professionisti nella UE a 25

Qualifiche professionali riconosciute in tutta Europa Agli Ordini il ruolo di autorità competente. Tessera “europea” per esercitare negli Stati membri. Qualifiche triennali separate dalle quinquennali

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2005

Plenaria dell’Europarlamento diStrasburgo

Definizione europea di “libera professione”

A i sensi della Direttiva del Parlamento europeo e del Consigliorelativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, per

“libera professione” si intende una professione esercitata da una per-sona che, sulla base di qualifiche professionali specifiche, fornisce a ti-tolo personale, sotto la propria responsabilità, prestazioni intellettuali inmodo autonomo nell’interesse del mandante e della collettività. L’eser-cizio della professione è in genere sottoposto a obblighi professionalispecifici, conformemente alla legislazione nazionale e alle normativeelaborate autonomamente nel quadro di quest’ultima dai rispettivi ordi-ni professionali; tali normative garantiscono e perfezionano la profes-sionalità, la qualità e il rapporto di fiducia esistente con il mandante.

Il primo Libro Bianco sullaProfessione Veterinaria è sta-to presentato in anteprima ai

Presidenti degli Ordini VeterinariProvinciali sabato 7 maggio aRoma. Annunciato nel dicembredel 2003 dal Consigliere FNOVIGiuliano Lazzarini che da allorane ha seguito da vicino la realiz-zazione - è stato curato anchedal Vice presidente Gaetano Pe-nocchio e dal Segretario AldoVezzoni. Circa 800 i medici vete-rinari del campione statistico,200 le pagine riportanti dati einformazioni su tutta la professio-ne. L’indagine, condotta da No-misma per la FNOVI, verrà pros-simamente divulgata in versioneintegrale. Per ora il Progresso Ve-terinario, organo ufficiale dellaFederazione, ne ha pubblicatoun estratto, di per sé indicativo ebastante a confermare le pro-spettive evidenziate da prece-denti ricerche di settore, come la

recentissima indagine ANMVIETAMETA 2005 che, sia pur ri-stretta alla clinica per gli animalida compagnia, trova proprio inquesto Libro Bianco significativeconferme. Qualche dato, fra i più significati-vi, merita una riflessione anche sesono temi ed argomenti che ab-biamo più volte affrontato su que-sta rivista. Attualmente gli iscrittiagli Ordini sono 23.600, di questiil 50% è in attività da 6 a 20 anni.Il 25% oltre i 20 anni e l’altro 25%sotto i 5. Dal 1999 al 2004 si èavuto un incremento di iscrizionidel 17,9%. Questi dati dimostranoancora una volta l’esorbitantecrescita del numero di Medici Ve-terinari. Gli iscritti in sei regioni(Piemonte, Lombardia, Emilia-Ro-magna, Veneto, Lazio e Campa-nia) arrivano al 61% del totale evi-denziando una forte concentra-zione territoriale con una puntamassima in Lombardia con il

18%. Gli iscritti ai corsi di Laureain Medicina Veterinaria sono15.954. Nel giro di 5 anni potreb-bero essere tutti laureati ed iscri-versi agli Ordini. Sarebbero16.000 nuovi veterinari che porte-

rebbero il numero totale a quasi40.000 nel 2010 con un incre-mento del 68%. Già oggi il 20%dei veterinari impiega più di treanni per trovare un’occupazionestabile, che spesso sarebbe più

giusto definire “sottoccupazione”,il 12% deve aspettare più di cin-que anni per arrivare a questoambito traguardo. L’indagine evi-denzia anche il fatto che oggi siarriva alla professione senzaun’adeguata preparazione. Perquesto il 62% degli intervistatigiudica scadente o insufficientela preparazione universitaria ed èd’accordo (77%) su una riformadell’esame di Stato che prevedaun periodo di praticantato, solo il12,6% esprime una posizionecontraria. Più o meno con la stes-sa percentuale (74,4%) i veterina-ri giudicano negativamente i corsidi laurea breve. Questo Libro Bianco va cono-sciuto, meditato e fatto conosce-re al di fuori del nostro settore:istituzioni, politici e media saran-no invitati a guardare questa fo-tografia della veterinaria e do-vranno dimostrare di saper agiredi conseguenza. ■

Presentato in anteprima agli Ordini il Libro Bianco

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Èsempre più richiesta lacollaborazione del medicoveterinario a manifesta-

zioni ed eventi di stampo animali-sta. Negli ultimi tempi varie ammini-strazioni comunali e provinciali sisono fatte promotrici di iniziative infavore degli animali, con la collabo-razione di grandi e piccole sigleanimaliste.A fine aprile Alba Adriatica ha ospi-tato il “Pet Pride 2005”, a Parma c’èil progetto “Gattolandia”, a Rimini laguardia medica veterinaria, a Ro-ma il progetto “Un giorno da cani”e così via. L’elenco è allungabile apiacere, basta pensare alle nume-rose campagne per le adozioni eper le sterilizzazioni. Nella grande maggioranza dei casiè richiesta la presenza attiva (pre-stazioni) di medici veterinari, manon sempre gli organizzatori coin-volgono l’Ordine professionale. Be-ne fanno quindi i medici veterinariche invitati a prendere parte a que-ste iniziative, prendono contatti conil loro Ordine per avere informazio-ni e pareri di competenza e conl’ANMVI REGIONE di riferimento. Il caso Pet Pride ci sembra emble-matico.

È tutto in regola?Il 19 aprile l’agenzia ANSA annun-ciava così il Pet Pride di Alba Adria-tica: “Centinaia di cani e gatti, areetrasformate in beauty farm, atelierdi moda e oasi di ristoro, dedicateagli amici a quattro zampe. Una cli-nica per avere consigli sulla salutedel cucciolo di casa, una vera epropria palestra pensata per tener-

li in forma, incontri con i maggioriesperti di animali. Sono alcuni degliingredienti del “Pet Pride 2005, l’or-goglio di essere animale’’, manife-stazione che per tre giorni trasfor-merà Alba Adriatica in una PetLand, una “città per gli animali dacompagnia”. Dal Pet Health, dove iveterinari e gli esperti dell’Univer-sità degli Studi di Teramo e dell’Isti-tuto Zooprofilattico saranno a di-sposizione gratuitamente per visitedi controllo e programmi persona-lizzati per il proprio animale dacompagnia, alla Pet Beauty, unavera beauty farm con il meglio deiprodotti per la bellezza dei cuccio-li di casa, per arrivare alla mostra“Snoopy & Friends’’, un modo percomprendere come gli animali dacompagnia siano diventati ormaiprotagonisti indiscussi dei sogni edei momenti più felici.Vengono così “reclutati” i veterinaridella zona, ma senza informarel’Ordine competente. Una decinadi medici veterinari privati, appresodai giornali locali dell’imminentePet Pride, scrivono al Presidentedell’Ordine di Teramo, Dott. AntonioGatti, e per conoscenza all’ANMVI:“dal momento che nei nostri ambu-latori abbiamo ricevuto da partedell’organizzazione (Meta Comuni-cazione e Lega Nazionale per laDifesa del cane ndr) l’invito a par-tecipare nelle aree sopra citate; te-nuto conto che non ci risulta chel’Ordine di Teramo sia stato in alcunmodo coinvolto e che non esista al-cuna forma di convenzione che re-goli e controlli che le suddette pre-stazioni professionali abbiano ca-

ratteristiche di eccezionalità e chenon siano mirate a fini di pubblicità,così come il Codice deontologicoprevede; considerato che nei pie-ghevoli recentemente distribuitinon viene chiarito né il ruolo deglispecialisti della Facoltà o dell’Istitu-to Zooprofilattico, né quello dei li-beri professionisti invitati ad aderireall’iniziativa; data la portata dell’e-vento che coinvolge l’intera cate-goria; i sottoscritti contestando l’e-ventuale presenza fisica non retri-buita, di liberi professionisti e le fi-nalità promozionali della manifesta-zione, che potrebbe essere tesa adistrarre la clientela verso Univer-sità ed Istituto Zooprofilattico, lechiedono formalmente di pronun-ciarsi in forma ufficiale al riguardodi tale argomento”.

L’Ordine intervieneEcco come risponde il Presidentedell’Ordine di Teramo: “il ConsiglioDirettivo dell’ordine precisa di es-sersi già da tempo attivato pur inassenza di formale segnalazioneda parte dei colleghi iscritti. In par-ticolare, il suddetto Consiglio si èpremurato di ascoltare le parti coin-volte, a vario titolo, nell’evento, al fi-ne di valutare la veridicità delle af-fermazioni fatte nei comunicatistampa e le rispettive posizioni ri-spetto quanto in essi riportato. Intali circostanze, senza nulla toglie-re alla valenza e portata della ma-nifestazione, lo scrivente Ordine haribadito quanto segue: Sebbene ilvigente regolamento deontologico(art. 60), che qualsiasi sanitarioiscritto all’albo è tenuto ad osserva-re, preveda l’eventualità dell’eserci-zio professionale a titolo gratuito,ne specifica altresì l’eccezionalità elo esclude allorché, per la forma edil modo, tale comportamento possacostituire artificio per un’illecitaconcorrenza. Sempre il codicedeontologico (art. 15) prevede cheil veterinario eserciti la propria pro-fessione in ambienti adeguati aldecoro professionale e, in base al-l’accordo Stato Regioni della sedu-ta del 26 Novembre 2003 (in corsodi recepimento nella RegioneAbruzzo), in strutture specificata-mente individuate ed autorizzate,previa verifica del soddisfacimentodi requisiti minimi organizzativi estrutturali da parte dell’autorità sa-nitaria”.L’Ordine ha quindi ritenuto “che lecondizioni sopra riportate non po-tessero essere soddisfatte nel cor-so della manifestazione in pro-gramma alle condizioni riportatenei comunicati stampa. Conse-guentemente, ha chiesto ed otte-nuto la totale rettifica del program-ma definitivo nell’interesse dell’im-magine e del decoro professiona-le della categoria che rappresentae, soprattutto, nell’interesse deipotenziali pazienti e clienti. Nelcorso della manifestazione, quin-di, non potrà essere eseguito al-

cun atto medico a titolo gratuito edi medici veterinari presenti allamanifestazione si dovranno limita-re a fornire ai visitatori informazio-ni utili al mantenimento in salutedel proprio animale, rimandando,per ogni approfondimento, al me-dico veterinario curante ed aste-nendosi, altresì, dall’intraprenderequalsiasi azione promozionale vol-ta a sottrarre clientela”. La letterasi chiude con l’impegno a “pren-dere ogni provvedimento che ilcaso richiede, qualora dovessero

giungere formali segnalazioni cir-costanziate circa il mancato ri-spetto del regolamento deontolo-gico e della normativa vigente inmerito all’esercizio della professio-ne veterinaria”.

Cambiato il programmaUn risultato tangibile di questaazione di mediazione è data dalprogramma ufficiale poi diramatodagli organizzatori, dove sonoscomparsi i passi incriminati delcomunicato stampa. ■

4ATTUALITÀ

Il caso Pet Pride

Il medico veterinario non è un optionalNorme e deontologia impongono il coinvolgimento dell’Ordine

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2005

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Più regole alla veterinaria

Imedici veterinari italiani ricordano le accuse di ma-lasanità rivolte loro da Daniela Ballestra, fondatrice

di Arca 2000, un’associazione italiana che si occupa di-chiaratamente di malasanità animale. Sempre senza faredi “tutte le erbe un fascio”, le proteste di Arca 2000 sonoconfluite nella proposta di legge dell’onorevole marchi-giano Marco Lion “Disposizioni per la regolamentazione

della professione veterinaria e per la tutela della salute animale.” Ne hadato anticipazione nei giorni scorsi il quotidiano Libero. “Competenza eprofessionalità non sono assolutamente in discussione”, ma “devono es-sere garantite a livello normativo. “È dall’11 aprile che siamo a conoscen-za di questa proposta - osserva Carlo Scotti, Vice Presidente dell’ANMVI -ma non possiamo fare nessun commento senza aver letto il testo definiti-vo che al momento non c’è, tanto che la proposta non è ufficialmente pub-blicata dalla Camera dei Deputati. Preferiamo discutere il testo con il Le-gislatore e non commentare le dichiarazioni della Signora Ballestra. Per al-tro l’articolo sbaglia completamente le cifre della veterinaria, quindi è le-gittimo prendere con beneficio di inventario anche tutto il resto”. Secondo quanto anticipato da Libero, il testo di legge andrebbe ad inte-ressare la reperibilità 24 ore su 24, i pronti soccorso nelle ASL, i corsi dispecializzazione, il rilascio di referti, la compilazione di cartelle cliniche.Riproponendo il noto scenario da Far West, Daniela Ballestra, spiega aLibero “ce l’abbiamo messa tutta, adesso speriamo in un’approvazionedefinitiva anche se purtroppo siamo alla fine della legislatura e temoche andremo ancora per le lunghe”. La proposta di legge dell’On. Lionnon ha iniziato il suo iter, né risulta assegnata ad alcuna Commissioneparlamentare.

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“Hai mai aderito ad associazionianimaliste o a loro iniziative?” Aquesta domanda, rivolta ai suoilettori dal quotidiano @nmvi Oggi,il 32% di loro nel marzo scorso ri-spondeva di sì. Qualcuno ne hafatto parte in passato (18%), qual-cun altro aderisce tutt’ora (14%).Un 10% non escludeva di aderirviin futuro. I veterinari sono diventa-ti animalisti? È vero che la mag-gioranza dei partecipanti al son-daggio (58%) rispondeva “ no,mai”, ma non ci sembra un datosufficiente a caratterizzare la Ca-tegoria. Anche il confine fra animalismo eveterinaria non è sempre chiaro ela stessa identità del medico ve-terinario ne risente: a collocarlo“fra color che son sospesi” è pro-prio un’opinione pubblica chetroppo spesso non lo distinguedall’animalista. Quel che più ègrave è che di questo strabismoè affetto anche il Legislatore.L’intervista che ci ha rilasciatoGianluca Felicetti ResponsabileRapporti Istituzionali della LegaAnti Vivisezione è un tentativo diristabilire i ruoli, senza nascon-dersi le divergenze, anzi affron-tandole a viso aperto.

Felicetti, è corretto definirla ani-malista? Oggi che significatoha questa parola che non ap-partiene più solo ad un intimosentire o al volontariato sponta-neo, ma è propria di organizza-zioni strutturate e addirittura èstata assorbita dalla politica?È vero che oggi il termine vieneutilizzato anche a sproposito. Ri-mane però la miglior definizioneper chi è a favore dei diritti deglianimali, superando così i terminizoofilo o protezionista che defini-scono aree contigue ma non so-vrapponibili a quella animalista. Per diritti degli animali intendo an-che i singoli diritti, riconoscibili an-che uno per uno, con ognuno dinoi che arriva fino a dove norma opropria scelta etica lo conduce.Partendo però dal diritto-base: ilrispetto che dobbiamo loro.

Secondo lei i politici sono sin-ceramente animalisti?Il movimento animalista ha finorafatto pesare troppo poco la suaforza in politica, nelle Aule dove sidecide. Ma le singole disponibilitàa farsi portavoce, seri, delle no-stre istanze sono in aumento e so-no trasversali. La nostra esperien-za di coordinamento dell’Inter-gruppo Parlamentare Animali cheraccoglie oltre una sessantina dideputati e senatori di tutti i gruppilo testimonia. La loro “patente” dianimalisti se la devono conquista-re sul campo ma intanto tutte leazioni, anche limitate a singoli te-mi, sono le benvenute.

Un medico veterinario dovrebbeessere un animalista?No. Questo rientra nella sfera per-sonale delle convinzioni. Certo, miauguro che l’animalismo crescaanche nel mondo veterinario, co-me sta effettivamente crescendo,ma intanto mi accontenterei che ilmedico veterinario faccia il medi-co veterinario. Ovvero, indipen-denza dai “poteri forti”, dal siste-ma che utilizza gli animali: troppospesso sento ancora medici vete-rinari difendere per motivi econo-mici gli allevamenti intensivi o fir-mare atti propri più di un Ministe-ro delle Politiche Agricole che diun Ministero della Salute, bastipensare alle deroghe regionalisull’allevamento dei vitelli “a car-ne bianca” o delle galline ovaiolein gabbie. Intanto spero che la tutela, la pro-tezione (perché no, i diritti) deglianimali vengano affermate tra lefinalità della vostra professionenel Codice Deontologico della ca-tegoria dove paradossalmente,invece, non sono citate. Anzi, ilmedico veterinario viene chiama-to tra i suoi principali fini ad aiuta-re l’aumento della produttività de-gli animali “da reddito”…Non c’è dubbio poi che più si ele-va nella società la considerazionedegli animali, più si eleva - auto-maticamente - la considerazionedei medici degli animali.

Pochi giorni prima di lasciare

5

Intervista a Gianluca Felicetti

Veterinari e animalisti, prove di dialogoLa critica: i veterinari non hanno compreso l’importanza dell’animale nella società. L’autocritica: in casa animalista deve finire l’era del bricolage

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2005

di Sabina Pizzamiglio

L’INTERVISTA

G ianluca Felicetti, quarantadue anni, ha iniziato a sedici a sostenere leiniziative animaliste nella LAV, in cui è stato impegnato a vari livelli. At-

tualmente è il Responsabile Rapporti Istituzionali dell’associazione e coordi-natore dell’Intergruppo Parlamentare Animali che raccoglie 62 deputati e se-natori di tutti i gruppi, sensibili alle tematiche animaliste.È stato ideatore ed autore di molteplici iniziative legali e legislative come laproposta, poi diventata legge, di riconoscimento dell’obiezione di coscienzaalla vivisezione, la proposta di riconoscimento dei diritti degli animali nellaCostituzione e nella Carta per i diritti fondamentali dell’Unione Europea, delprogetto di trasformazione dello Zoo di Roma nel 1995, del ricorso al TARvinto nel 1997 per il diritto d’accesso alle informazioni del Ministero della Sa-nità riguardanti la sperimentazione sugli animali, della proposta poi diventa-ta legge, ed attuata nel 2001, della presenza di un esperto animalista nelle

Commissioni di revisione cinematografica, del varo del Decreto Legislativo n.146 nel marzo 2001 sugli alleva-menti intensivi, del cambiamento del Codice penale sui maltrattamenti degli animali.Ha coordinato in Italia campagne europee come quelle per il divieto d’allevamento dei vitelli in box e per l’abo-lizione dei test cosmetici sugli animali. Nel giugno 2003 ha ricevuto dalla “Royal Society for the Prevention ofCruelty to Animals”, Gran Bretagna, il “Michael Kay Award” in “riconoscimento delle sue attività per il benesse-re degli animali in Europa”. Da due anni è componente dell’Executive Committee di “Eurogroup for Animal Wel-fare” a Bruxelles.Dal 1998 è membro animalista del “Comitato per la bioetica veterinaria” dell’Ordine dei Medici Veterinari di Ro-ma e provincia, dal 1999 della Commissione del Ministero della Salute per la protezione degli animali in alleva-menti e macelli e dal febbraio 2004 della Commissione del Ministero della Salute sulla tutela degli animali d’af-fezione e la prevenzione del randagismo.È stato Consigliere del Sindaco di Roma sulle tematiche degli animali dal 1994 al 1998, Consigliere sullo stes-so tema dei Ministri delle politiche agricole e forestali e delle politiche comunitarie dal giugno 2000 al maggio2001, poi Consulente sulla tutela degli animali dell’Assessore all’Agricoltura e Ambiente della Provincia di Ro-ma. Cofondatore nel maggio 2003 e Vicepresidente di IPAM-Piattaforma Italiana per i Metodi Alternativi alla speri-mentazione sugli animali.Giornalista pubblicista dal 1986 ha collaborato con testate come “La Nuova Ecologia”, “Oasis”, “AAM Terra-nuova”, dal 1997 ha in corso una rubrica sul settimanale dei consumatori “Il Salvagente”.Dal giugno 2001 è responsabile iniziative e leggi del portale internet animalieanimali.it e dell’omonima trasmis-sione quotidiana di RaiTre condotta da Licia Colò.Nel 2004 è stato docente sui diritti degli animali del primo Master di “Etologia applicata e benessere animale”delle Facoltà di Medicina Veterinaria delle Università di Bologna e Padova. Ha curato il recente libro “Animali, non bestie” per Edizioni Ambiente sull’applicazione della nuova legge 189contro i maltrattamenti degli animali.

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la

l’incarico di Ministro, Sirchia hainviato ai componenti dellaCommissione-randagismo, unacortese lettera di ringraziamen-to e di apprezzamento per il la-voro svolto. Ma a tutt’oggi, ilmateriale prodotto dalla Com-missione è riservato e inutiliz-zato. Anche lei spera nella ge-stione Storace? Quali sono asuo giudizio i punti irrinunciabi-li del documento prodotto dallaCommissione per il Ministero?Mi sono fatto portavoce di questaazione congiunta, per far in modoche i positivi risultati della Com-missione, pronti dal luglio delloscorso anno, non rimanessero inun cassetto. Spero che il nuovoMinistro della Salute, a differenzadei suoi predecessori, non conti-nui a ricordarsi dell’importanza diun corretto rapporto con gli altrianimali e del ruolo dei medici ve-terinari solo quando scoppia“mucca pazza” o l’ennesima in-fluenza aviare o per emanare sen-za consultare nessuno un’Ordi-nanza sui cani cosiddetti “perico-losi” come quella del 2003…Il documento della Commissionein tema di prevenzione e respon-sabilizzazione di affidatari, Comu-ni, Regioni oltre che di lancio di si-nergie positive fra veterinaria disanità pubblica e dei liberi profes-

sionisti, è una organica riflessionesulla legge 281 in quindici anni diapplicazione. Mi auguro che Sto-race al Ministero sia ben assistitoe nel poco tempo che ha facciacose concrete: nel Lazio, in temadi quattrozampe purtroppo verràricordato solo per la mancatariforma della legge regionale eper aver fissato il costo più alto inItalia, cento euro poi scesi a qua-ranta, del passaporto per i pet.Una surrettizia ed immotivata im-posta.

Sulla sterilizzazione, come im-prescindibile strumento di pre-venzione, animalisti e veterinarisono d’accordo. Con questo,però, i circa 13.000 professioni-sti italiani della clinica per ani-mali da compagnia non inten-dono cedere ruoli e competenzeal Pubblico. Possiamo trovareun’intesa anche su questo?Ritengo che i tempi della “mitizza-zione” di alcuni ruoli siano termi-nati. Purtroppo o per fortuna pos-siamo farci forti dell’esperienzasul campo sulla mancata applica-zione, nella gran parte dei casi, dinorme ormai in vigore da diversianni. È ora doveroso, anche etica-mente, che ognuno faccia la suaparte in un sistema organico nelquale l’obiettivo della prevenzione

e del benessere animale sia cen-trale. In questo anche gli animali-sti devono crescere in preparazio-ne generale ed in capacità a “por-tare a casa” dei risultati concreti.

Quale critica ritiene di muoverealla categoria medico-veterina-ria e quale virtù invece le rico-nosce?Critiche. Ho già detto di Codicedeontologico e di “sudditanzapsicologica” (un po’ come gli ar-bitri di calcio nei confronti di Milane Juventus mentre gli animalistisono come il Chievo: da troppopoco tempo sono nella serie “A”,almeno della discussione). La ca-tegoria poi troppo lentamente stacomprendendo dell’importanzasempre maggiore degli animalinella società e ritengo grave lamancanza nella quasi totalità del-le Facoltà universitarie dello stu-dio della legislazione a protezionedegli animali.Sarebbero poi necessarie posi-zioni forti contro alcune storturedel rapporto con gli animali, adesempio contro la presenza dianimali non domestici nelle fami-glie.Virtù: quella di essere il naturale“campo neutro” sul quale le diver-se istanze della società si con-frontano e possono trovare una

sintesi. È la figura indispensabileper promuovere e garantire le cu-re ed il benessere animale.

Nel sito animalienimali.it, circaun anno fa, lei ha sollevato il te-ma della medicina veterinariad’urgenza. La Categoria non hamai eluso il problema, ma nonsarà mai disposta ad accettareimprovvisazioni come quelladella guardia medica di Rimini.Lei cosa suggerirebbe?Intanto di applicare le leggi. NelLazio, ad esempio, sono otto anniche vige un inascoltato obbligo dipresenza di pronto soccorsopresso i canili pubblici. In manie-ra organica ritengo però che Co-muni, Aziende Usl, Regioni e vo-lontariato debbano mettersi intor-no ad un tavolo per trovare unasoluzione caso per caso, tavoloche potrebbe essere rappresen-tato dal locale Ordine dei MediciVeterinari.

È sempre più richiesto il coin-volgimento del medico veterina-rio in manifestazioni di caratte-re volontaristico animalista:giornate per gli animali, eventidi sensibilizzazione dell’opinio-ne pubblica, iniziative a scopobenefico, ecc. In questi casi ilmedico veterinario è spesso in-teso come un “accessorio qua-lificante” che deve dare presta-zioni gratuite. Tutto senza il ne-cessario coinvolgimento degliordini professionali, finendo co-sì con l’esporsi a violazionideontologiche e normative. Co-me mai non c’è questa attenzio-ne? Eppure gli ordini veterinarinon si tirerebbero indietro… Gli animalisti, a qualunque titolocosì definiti, hanno finora parlatopoco e male con i medici veteri-nari. Confondendo ruoli (ancoraoggi fra pubblici e liberi professio-nisti, ad esempio), non conoscen-do l’esistenza dei tariffari minimi,scambiando possibilità e buonavolontà con diritti. L’autocritica èche in casa animalista deve finirequella che definisco “era del bri-colage”, dell’improvvisazione.

Sterilizzazioni, soccorso d’ur-genza, eutanasia. L’elenco delleprestazioni che i proprietari vor-rebbero non pagare, o che glioccasionali soccorritori di ani-mali investiti si meravigliano didover pagare, è lungo e glianeddoti altrettanto. Non credesi debba rispettare il diritto delprofessionista al pagamentodella prestazione, diritto spessodeclassato a speranza, quandonon negato?Se si considera importante l’ani-male si considererà sempre piùimportante il veterinario. In Italia, ilfatto che il veterinario sia un me-dico non è ancora stato ben com-preso. Non a caso sono stato l’i-deatore di una recente campagnad’informazione della Provincia diRoma con il vostro locale Ordineprofessionale, iniziativa che pro-muove e qualifica il riferimento delmedico veterinario.

Sono ancora molti i casi in cui

per il proprio animale non si èdisposti a sostenere i costi dilunghe terapie. Di fronte al pa-ziente oncologico, per esempio,il medico veterinario sa, 90 su100, che dovrà praticare l’euta-nasia. Se la denuncia arriva daiveterinari, la reazione è comeminimo un’accusa di interesse.C’è mai stata all’interno dellaLAV o dei movimenti animalistiin genere una riflessione sulleresponsabilità disattese deiproprietari verso il diritto allasalute dei loro animali?No, purtroppo, mentre c’è anchel’autorevole richiamo formulatodalla Corte di Cassazione conun’importante sentenza di qual-che anno fa: anche l’assenza dicure configura il reato di maltrat-tamento.

Per tutelare gli animali un annofa il Parlamento italiano ha ri-scritto il codice penale. Trenta-sette deputati ora chiedono ul-teriori modifiche. È d’accordoanche lei che la Legge 189/2004non basti?La riforma ottenuta in questo Par-lamento che normalmente ha fino-ra peggiorato leggi sugli animali(deroghe regionali sulla caccia,ingozzamento forzato di anatre edoche, allevamenti di visoni perpellicce) rappresenta un grandis-simo passo in avanti che per mol-ti versi ci allinea finalmente all’Eu-ropa. Chi chiede oggi modificheper le quali non ha mosso un ditoquando sono stati approvati alcu-ni peggioramenti (rispetto al pri-mo testo approvato dalla Cameranon all’anacronistico ed inutile ar-ticolo 727) compie una mera ope-razione di facciata. I dieci mesi ri-manenti della Legislatura dovreb-bero invece veder attivi questi edaltri parlamentari su atti che sonogià a buon punto e possono esse-re approvati: in positivo l’integra-zione dell’articolo 9 della Costitu-zione per la promozione del ri-spetto degli animali che è al suosecondo giro di boa, la regola-mentazione della pet-therapy checontiene un positivo intero artico-lo a tutela degli animali grazie -non a caso - ad un deputato rela-tore/veterinario, il divieto d’impor-tazione dei prodotti derivati dal-l’uccisione di foche, la riformadella legge sulla sperimentazioneanimale e per l’incentivo dei me-todi alternativi; in negativo un te-sto per la valorizzazione (econo-mica) degli equini e la proposta diestensione della caccia in periodi,specie e territorio.

Quali fra queste soluzioni sa-rebbe preferibile a suo parere eperché: avere la mutua deglianimali, non pagare l’IVA sulleprestazioni veterinarie, detrarnetotalmente i costi nel 730/740?Qualsiasi iniziativa che faciliti l’ac-cesso alla prestazione veterinaria,sempre più qualificata, è la ben-venuta. È un dovere del Parla-mento intervenire quanto prima,iniziando per esempio ad equipa-rare l’Iva sulle prestazioni veteri-narie ed il cibo per animali al restodegli altri Paesi europei. ■

PROFESSIONE VETERINARIA 18/20056L’INTERVISTA

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Dopo il servizio sull’O-NAOSI trasmesso da Re-port domenica 8 maggio,

al Ministro della Salute è stata indi-rizzata un’interrogazione parlamen-tare per chiedere di abrogare l’ob-bligo contributivo. L’ha presentatal’On. Aldo Perrotta (FI) in Assem-blea a Montecitorio. Questa volta arispondere sarà chiamato France-sco Storace. Nel box a fianco ripor-

tiamo il testo dell’interrogazione.Ma le reazioni non sono solo politi-che. Il sito della trasmissione hamesso a disposizione dei telespet-tatori una casella di posta elettroni-ca tramite la quale inviare i propricommenti. Ecco quelli che si pos-sono leggere sulla puntata dedica-ta all’ONAOSI.

Oggetto: onaosiMittente: francesco rosellibravi, questa storia del contributoobbligatorio all’ onaosi è un veroscandalo!Se esiste una qualche iniziativa perl’ abrogazione a cui è possibileunirsi, vi sarei grato se me lo face-ste sapere....

Oggetto: onaosiMittente: aldo marconiche dire, alle ingiustizie ormai sonoabituato, questa è l’ennesima! Ov-viamente ci sarà alla presidenzadell’ente il parente di qualche im-portante personalità. Non ci si

confonda, dallo stipendio, già as-sai basso di un farmacista non tito-lare (e anche su questo ci sarebbeda aprire un lungo discorso) si de-ve togliere quanto paghiamo ognianno per l’iscrizione all’ordine,en-palf,e corsi ecm, tutto obbligatorio,ad un prezzo che si aggira sui1200 euro all’anno!!!!!! Sentivamola mancanza di questo ulteriorebalzello chiamato Onaosi, è bruttopersino l’acronimo!!!!!

Mittente: francesco d’accardi Oggetto: OnaosiNel ringraziare l’Ordine dei farma-cisti, il Sindacato Nazionale Auto-nomo Medici Italiani e RAI tre perl’interesse e l’attenzione a questoproblema, vorrei esporre una con-siderazione - domanda: A) Fermorestando la validità dell’ONAOSI,alla quale negli anni passati hocontribuito, come può lo stato per-metter, in finanziaria, autorizzareuna obbligatorietà di contribuzione

senza determinarne la contribuzio-ne? B) L’ONAOSI, fino ad oggi, conla contribuzione volontaria, ha ab-bondantemente coperto le sue esi-genze istituzionale, con la contribu-zione attuale, coprirà d’oro i nostriassistiti? C) Si può sapere una vol-ta per tutte quale è il GETTONE oSTIPENDIO che percepisce il pre-sidente dell’ONAOSI? D) E maipossibile che i medici italiani deb-bano essere sempre succubi dauna congrega di soggetti (PACI,PARODI, DEL BARONE, FALCONI)che sono stati deleteri per la cate-goria?

Ringrazio per la cortese attenzione

Mittente: enrico scolariOggetto: rapina onaosiPaci imperversa.. sono un primariochirurgo in pensione, e mi si richie-de (tramite la bergamo esattorie) ilpagamento di non meglio precisatiarretrati... Che fare??? Complimenti per la tra-smissione... ed avanti così(http://www.report.rai.it)

E gli altrisanitari cosafanno?

D i tutte le categorie interessa-te solo i veterinari (ANMVI e

FNOVI) e i farmacisti (FOFI e FE-DERAFARMA) hanno avviato azionilegali per contrastare l’obbligo. En-trambe le Categorie puntano alladichiarazione di anti-costituziona-lità.L’ANMVI ha già ottenuto una primaudienza presso il Giudice del Lavo-ro di Bologna. Nel corso dell’udien-za i legali della Fondazione hannodepositato una memoria difensivaora al vaglio dei giudici. I legali diFederfarma invece si sono schiera-ti a sostegno del ricorso propostodalla FOFI contro i Ministeri del La-voro e dell’Economia e l’Onaosichiedendo in subordine la rimes-sione degli atti alla Corte Costitu-zionale per il giudizio di legittimità.L’udienza nel merito non è ancorastata fissata.

8ATTUALITÀ

Dopo la trasmissione dell’8 maggio

Effetto Report: due interrogazioni parlamentari a StoraceNon solo ONAOSI, il programma di Milena Gabanelli si è occupato anche di boldenone

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2005

Carlo Scotti a Report ha dichiara-to: “Noi crediamo che la solida-rietà debba essere volontaria enon imposta dalla legge”.

Due interrogazione dell’On. PerrottaSULL’ONAOSIAl Ministro della salute, premesso che: l’articolo 52 comma 23 della legge finanziaria per il 2003 ha esteso tutti gli ope-ratori laureati della sanità il contributo obbligatorio a favore dell’Opera nazio-nale per l’assistenza degli orfani di sanitari italiani (ONAOSI); precedentemen-te il contributo a questo ente, che assiste gli orfani dei medici, era facoltativoper i sanitari non dipendenti da enti pubblici; la retta per la maggior parte de-gli assistiti è di circa 4.500 euro annui; solo 250 soggetti circa risultano com-pletamente assistiti senza dover pagare alcuna somma; comunque l’Onaosiassiste malati ai medici anziani anche a domicilio; il bilancio dell’Onaosi risul-tava, già precedentemente alla finanziaria 2003 in attivo, visto anche l’appun-to in tal senso della Corte dei conti; con il contributo obbligatorio di circa190.000 addetti del settore sanitario si avrà un aumento notevole delle entra-te; i medici, già versano contributi, come i farmacisti ed i dentisti, all’Inps e al-l’Enpaf; con questa ulteriore tassa, sarebbero le uniche categorie a pagare trecasse di assistenza previdenziali.Per sapere:- quanti siano gli assistiti dell’Onaosi che pagano rette; - quanti sono quelli assistiti gratuitamente; - quanti assistiti, e per quanti giorni complessivi, passano ogni anno per il cen-

tro vacanze di Perugia; - a quanto corrisponda l’attivo dell’Onaosi; - quanto viene speso per il consiglio di amministrazione e per gli organi di ver-

tice; - quanto viene speso per le consulenze; - se intenda adottare iniziative normative volte ad eliminare tale forma di con-

tributo obbligatorio.

SUL BOLDENONENel corso della puntata che si è occupata di ONAOSI, è stato trasmesso unservizio sul boldenone in zootecnia. Anche su questo argomento l’On. Perrot-ta ha presentato un’interrogazione. EccolaAl Ministro della salute premesso che: da una nota Assoconsum del Piemonte e dalla trasmissione Report dell’8 mag-gio 2005 è stato riferito che nel 2000, a causa di una ispezione dei Nas del Pie-monte, si evidenziò un’enorme quantità di Boldenone Alfa presente nel sanguedei bovini esaminati; questo anabolizzante, secondo il laboratorio di analisidell’Unione europea, era prodotto in maniera normale dai bovini stessi; a cau-sa di questa affermazione di codesto laboratorio sito in Danimarca i procedi-menti contro le centinaia di agricoltori sospetti, furono sospesi poiché “il fattonon sussiste” malgrado le opinioni contrarie del dipartimento chimico del ISS;in data 16 febbraio 2004, i carabinieri dei NAS di Bologna hanno eseguito 54provvedimenti di custodia cautelare, sequestrando quintali di Boldenone Alfasintetico proveniente dalla Danimarca; in seguito a questo sequestro negli allevamenti italiani il ritrovamento di questoanabolizzante non è stato quasi più ritrovato (si è passati da 1023 casi riscon-trati su oltre diecimila aziende del 2003 a 10 su 10.000 aziende nel 2004)Per sapere:- se si intenda predisporre ispezioni sanitarie volte a verificare l’eventuale sus-

sistenza dell’anabolizzante in premessa; - se intenda adottare iniziative normative volte a prevedere sanzioni più pe-

santi per l’uso di tali anabolizzanti.

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Dopo i messaggi auguralie i ringraziamenti di ritorivolti dal Ministro Sto-

race all’ANMVI “per il gentile pen-siero”, il Presidente Paolo Bossiha scritto al nuovo Ministro dellaSalute per sollecitare un interven-to sulla questione dell’IVA sulleprestazioni veterinarie. “Come noto - scrive Bossi - le pre-stazioni medico veterinarie eroga-te in regime libero professionalesono gravate nel nostro Paese daun’aliquota IVA al 20%, una per-centuale che a giudizio della scri-vente Associazione: non tiene indebita considerazione l’importan-za delle cure veterinarie sulla sa-nità animale e sulla sanità pubbli-ca; penalizza economicamente iproprietari di animali; colloca laprestazione sanitaria medico-ve-terinaria alla stregua di beni dilusso;introduce una disparità ditrattamento fiscale fra la presta-

zione medico veterinaria (IVA al20%) e il farmaco veterinario (IVAal 10%); introduce, per la circo-stanza sopra menzionata, una ri-levante difficoltà nell’applicazionedel DM 16 maggio n. 306 sullacessione del farmaco al proprie-tario-cliente da parte del medicoveterinario, penalizzando l’effica-cia del provvedimento ministerialecitato; colloca l’aliquota vigentenel nostro Paese fra quelle più al-te applicate in Europa”. Per que-ste ragioni, l’ANMVI chiede da an-ni la riduzione di questa aliquotaal 10% e promuove iniziative poli-tico-parlamentari, nessuna dellequali ha tuttavia ottenuto adegua-to riscontro. Il Presidente del-l’ANMVI ha pertanto sollecitato“un urgente interessamento delMinistero della Salute presso ilcompetente Dicastero per l’Eco-nomia e le Finanze, al fine di ri-durre l’aliquota IVA sulle presta-zioni veterinarie al 10%, risolven-do in questo modo le anomalie in-dicate”.La mediazione del Ministero dellaSalute si rende ancor più neces-saria dopo il parere espresso dal-l’Agenzia delle Entrate il 7 feb-braio scorso in merito alla cessio-ne del farmaco veterinario. Perl’Agenzia, l’attività di vendita delfarmaco si colloca in una fasesuccessiva e distinta rispetto allaprestazione fornita dal medico ve-terinario, ed è pertanto oggetto diun autonomo rapporto fra le parti,pertanto l’imposta si applica se-paratamente per le due attività,secondo le rispettive disposizioni

e con riferimento al rispettivo vo-lume d’affari.L’Agenzia scriveva in risposta allaFederazione che nel marzo del2002 chiedeva di “permettere unagestione separata dell’attività pro-fessionale da quella della gestio-ne del farmaco lasciando a cia-scuna la rispettiva aliquota, dan-do la possibilità di riportare en-trambe sulla stessa ricevuta fisca-le senza interpretare questo comeconcetto di accessorietà perquanto riguarda la cessione delprodotto, indipendentemente dalsuo valore, che in alcuni casi po-trà anche essere superiore aquello della prestazione. Per es-sere più chiari: visita - tot euro +IVA 20% (questo valore sarà sog-getto al 2% ENPAV); e terapia (far-maco) - tot euro + IVA 10% (nonsoggetto al 2% ENPAV)”.Con la nota del 7 febbraio, l’A-genzia delle Entrate ha conferma-to un parere già espresso primadell’entrata in vigore del DM306/2001 che ha introdotto la pos-sibilità di cessione diretta del far-maco da parte del medico veteri-nario. In sostanza, la soluzioneadottata dalla FNOVI di conside-rare ai fini fiscali la cessione delfarmaco prestazione complemen-tare alla prestazione veterinariaprincipale non viene riconosciutadall’Agenzia delle Entrate: le ces-sioni devono essere fatturate se-paratamente rispetto alle presta-zioni professionali, con l’adozionedi una distinta serie numerica edevono essere annotate in registricontabili separati da quelli relativi

all’attività veterinaria.Tuttavia, per il Segretario dellaFNOVI, Aldo Vezzoni: “L’indica-zione dell’Agenzia delle Entrate ri-guarda gli aspetti fiscali e se puòservire a far risparmiare l’IVA sulfarmaco ben venga; nulla in con-trario, come Ordini, a permettereuna fatturazione distinta, purchévenga salvaguardato il principiodeontologico che la dispensazio-ne del farmaco costituisce un’atti-vità accessoria all’esercizio dellaprofessione e non può esserne di-sgiunta. Se le norme fiscali sonoun obbligo per tutti, le normedeontologiche per i medici veteri-nari sono ugualmente un obbligo,con conseguenze diverse in casodi inosservanza, ma sempre unobbligo. Stiamo comunque valu-tando - conclude Vezzoni - se siaaccettabile la fatturazione con ali-

quote IVA distinte nella stessaparcella (come avviene in tutti glialtri Paesi della UE), purché ven-ga tenuta separata la registrazio-ne contabile (che i programmicomputerizzati potrebbero age-volmente produrre)”. Confidiamodunque nell’interessamento delMinistro Storace. ■

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Sollecitata un’azione sul Dicastero delle Finanze

IVA, Storace chieda la riduzione al 10% ANMVI: la nostra aliquota come quella del farmaco veterinario

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2005ANMVI INFORMA

Incontro ANMVI SISAC

I l 5 maggio si è svolto a Roma, presso la sede di Via Nazionale dellaSISAC l’incontro fra l’ANMVI e la Struttura Interregionale Sanitari

Convenzionati. Sul tavolo la questione dei veterinari convenzionati sol-levata alcune settimane fa dal Coordinatore SISAC Luigi Covolo.Covolo aveva infatti dichiarato di voler “portare a regime una situazioneche veda i veterinari convenzionati collocati su di un piano di sostan-ziale parità con le altre categorie”. In gioco ci sono circa i 1200 veteri-nari convenzionati con le Asl, per i quali si chiedono migliori condizionieconomiche, maggiori garanzie ed un inquadramento rispettoso dellaloro professionalità.Nel corso dell’ incontro ANMVI e SISAC hanno concordato di avviare untavolo d’intesa e di valutare un’ipotesi di inquadramento dei liberi pro-fessionisti convenzionati. Le parti si sono aggiornate per la valutazione,fra una quindicina di giorni, di una prima bozza di lavoro.ANMVI ha inoltre illustrato il proprio ruolo all’interno di Confprofessionidi cui coordina l’Area Sanitaria.

Nuovi ingressi in Confprofessioni

Dopo l’approvazione delnuovo statuto, il lancio

della cassa di assistenza inte-grativa per i dipendenti deglistudi professionali (CADIPROF)e l’istituzione del fondo perma-nente per la formazione (FondoProfessioni), il processo di incre-mento del ruolo di parte socialedi Confprofessioni si è ancoraaccelerato. Il rinnovato impegnodelle associazioni aderenti, pri-ma fra tutte l’ANMVI, e la nuovasede dell’EUR hanno consentitodi ottenere più attenzione a livel-lo governativo e una maggiorevisibilità. Un effetto di tale pro-cesso è l’adesione di altre tre as-sociazioni del settore tecnico,che portano da 16 a 19 le pro-fessioni rappresentate: geologi,agronomi e ingegneri. Confpro-fessioni accresce così la sualeadership di confederazionemaggiormente rappresentativadelle libere professioni.

Un contratto per i nostri dipendenti

Imedici veterinari che inten-dano assumere personale

dipendente possono ricorrere alCCNL siglato il 28 luglio 2004 daConfprofessioni Confedertecni-ca, CIPA e le rappresentanzesindacali dei lavoratori del com-mercio, turismo e servizi (FIL-CAMS - CGIL FISASCAT - CISL -UILTuCS - UIL). Ai dipendenti so-no riconosciuti benefici sul frontesanitario e la formazione, tramitel’iscrizione da parte del datore dilavoro, a costo zero, a FondoProfessioni e CADIPROF.

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L’Asl numero tre di Lago-negro avvierà dal 16 mag-gio “la sterilizzazione dei

cani e dei gatti’’. Lo ha annuncia-to, con una nota pubblicata dall’a-genzia ANSA, la stessa Asl. Lasterilizzazione avverrà presso gliambulatori dei canili della Asl o

nell’ambulatorio mobile dell’azien-da. Già nel corso della preceden-te campagna di prevenzione delrandagismo canino promossadall’Azienda Sanitaria USL n. 2 diPotenza, l’utilizzo di una Unità Mo-bile Veterinaria era stata al centrodi proteste e polemiche. Come

pure il fatto che il Comune si rivol-geva anche ai proprietari di cani.La FNOVI, nell’aprile del 2004aveva prodotto un parere non fa-vorevole all’iniziativa richiaman-dosi all’Accordo Stato Regioni suirequisiti minimi delle strutture ve-terinarie pubbliche e private e ri-

cordando come “l’assistenza ve-terinaria presente sul territorio èlargamente sufficiente a coprire ibisogni dei cittadini proprietari”.Già un anno fa, il Segretario dellaFNOVI Aldo Vezzoni osservavache il citato Accordo: non ammet-te strutture veterinarie mobili, se

non ad eccezione di quelle per ilsoccorso di animali feriti o gravied utilizzate per lo svolgimento diattività collegate ad una strutturadi riferimento”. Ad oggi, l’AccordoStato Regioni sulle strutture non èancora stato recepito dalla Regio-ne Basilicata. ■

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Randagismo

A Potenza riparte il camperNuova campagna di sterilizzazione con ambulatorio mobile

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2005INFO REGIONI

LOMBARDIA

Giunta regionale:Cè alla Sanità

I l 9 maggio scorso è stataannunciata la composizione

della giunta regionale dellaLombardia. La nuova giuntacon a capo Roberto Formigonisarà composta da 16 assessorie 3 sottosegretari. La squadrasarà presentata ufficialmentemartedì 17 maggio al Pirellone.Alessandro Cè sarà il nuovo As-sessore Regionale alla Sanità.Le competenze sulla spesa sa-nitaria e farmaceutica andrannoal Bilancio, dove è stato ricon-fermato l’Assessore RomanoColozzi. Viviana Beccalossi ri-coprirà l’incarico di Assessoreall’Agricoltura e di Vicepresi-dente. Alla guida dell’assesso-rato regionale all’Istruzione e alLavoro è stato invece riconfer-mato Alberto Guglielmo.

Le Regionibocciano ladevolution

Non piace il federalismoall’italiana in sanità. La

bocciatura arriva da sindacatimedici e associazioni scientifi-che. Ma a esprimere un giudizionegativo sono anche, a sorpre-sa, le stesse istituzioni locali. Èquanto emerge da un’indaginecondotta da Adnkronos Salute,in occasione del Forum dellaPubblica amministrazione, loscorso 9 maggio a Roma. Allaricerca, basata su due diversiquestionari, hanno partecipatola quasi totalità dei sindacati edelle associazioni mediche e,inoltre, Regioni, province eaziende sanitarie locali. Il 37%delle Istituzioni locali intervistatecondivide il trasferimento deipoteri dallo Stato alle istituzionilocali, previsto dalla devolutionin sanità, contro un 19% che locondivide abbastanza e un44% che, invece, non è d’ac-cordo. Ancora di più i contrarifra sindacati e associazioni me-diche: il 37% non condivide ladevolution in sanità, il 46% èd’accordo solo in parte. I favo-revoli si fermano al 17%. Lamaggioranza di Regioni, provin-ce e Asl (57%) ritiene di nonavere gli strumenti necessariper realizzare i cambiamenti ri-chiesti dalla devolution. (Adnk-ronos Salute)

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È valido il contratto di compra-vendita di una cucciola di boxerdove si prevede che le cuccio-late future saranno di proprietàdel venditore-allevatore? Il con-tratto è senza data e non è sta-to sottoscritto dall’allevatore.Il quesito necessita della premes-sa relativa alla più volte ribaditanatura giuridica dell’animale,considerato, nel nostro ordina-mento, una res, nonostante la

mutata sensibilità dell’uomo, enonostante alcuni significativi in-terventi normativi (quali la L.N°189/2004 sul maltrattamentodegli animali e la L. N° 281/1991- legge quadro in materia di ani-mali di affezione).Alla luce della suddetta premes-sa deve affermarsi che la dichia-razione del cliente è - nella parteche attribuisce all’allevatore laproprietà delle cucciolate che la

femmina di boxer partorirà - l’ac-cettazione di un contratto di ven-dita di cose future (art.1472 c.c.),ove la proprietà del bene futuroviene acquistata dal compratoreappena tale bene viene ad esi-stenza.Il suddetto contratto ricorre, nellaprassi, in caso di compravenditadi cose prodotte dalla natura,quali i frutti dei fondi agricoli e -come nel nostro caso - i parti de-

gli animali. Notiamo subito che, trattandosidell’accettazione del proprietario-venditore, è priva della sottoscri-zione dell’allevatore-compratore,il che vuol dire che, se l’allevato-re dovesse rifiutarsi di adempiereuna o entrambe le prestazioni ivipreviste a suo carico (pagamentodi lire 250.000 per ciascun cuc-ciolo e spese di monta), non cisarebbe mezzo per costringerlo

ad adempiere, né a quel puntol’allevatore potrebbe pretendereche sia il proprietario ad eseguirele sue obbligazioni (trasferimentodella proprietà delle cucciolatefuture).Al di fuori di tale ipotesi, però, ilcontratto è valido ed efficace, no-nostante sia mancante della data,la quale individua il momento adecorrere dal quale le cucciolatesono da intendersi di proprietàdell’allevatore, in modo che questinon possa avanzare pretese in ri-ferimento a cuccioli partoriti primadella stipulazione del contratto.Tuttavia, pur essendo il contrattoprivo di data, la circostanza nonsembra avere conseguenze si-gnificative, né si può considerareillegittimo l’obbligo, assunto dalproprietario-venditore, di informa-re l’allevatore-compratore ogni-qualvolta la femmina boxer entriin calore, trattandosi di un impe-gno funzionale alla causa delcontratto (consente al comprato-re di organizzare il futuro impe-gno dell’allevamento dei cuccio-li), e che, nello stesso tempo, noncomporta oneri gravosi a caricodel venditore.Non si riscontra, pertanto, unosquilibrio delle prestazioni chepossa portare alla rescissione(artt.1447 ss. c.c.) o alla risoluzio-ne (artt.1453 ss.. c.c.) del con-tratto, né ricorrono le condizioniche possono determinarne l’inva-lidità, quali richieste dall’ordina-mento (il quale fa conseguire lanullità o l’annullabilità di un con-tratto esclusivamente al ricorreredi specifiche e tassative cause -artt.1418 ss c.c. e artt.1425 ss.c.c. - qui non ricorrenti).Giova al riguardo evidenziare cheper la vendita di cose future èprevista, oltre alle cause di invali-dità dei contratti in generale, unaspecifica causa di nullità.Il contratto in parola, infatti, è ca-ratterizzato dall’incertezza delcompratore e del venditore in or-dine alla stessa venuta ad esi-stenza del bene futuro, nel sensoche, nel momento in cui il contrat-to viene stipulato, i contraenti nonsanno se l’evento futuro (in que-sto caso, la nascita della cuccio-lata) si verificherà, risultando taleevento non dipendente in modoesclusivo dalla volontà dell’uomo.Ciò significa che, nel caso di spe-cie, la cucciola compravendutapoteva, ad esempio, essere steri-le, o non riuscire a portare a ter-mine la gravidanza, ed allora (perqueste o per altre ragioni), nonvenendo ad esistenza la cosa fu-tura, le clausole relative alla ven-dita delle future cucciolate sareb-bero state nulle (art.1472 c.c.),ma solo se il compratore ed ilvenditore avessero espressa-mente escluso, al momento delcontratto, di accettare il rischiodel mancato parto.Nel caso in esame, tuttavia, l’av-venuta nascita dei cuccioli, unitaalla mancata precisazione sui ri-schi, esclude anche la suddettanullità. ■

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Compravendita boxer e diritto dell’allevatore sulle cucciolate

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2005RUBRICA LEGALE

di Maria Teresa Semeraro

Avvocato, Bologna

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 18

Può un medico veterinario, privodi struttura propria, effettuarepresso le strutture di altri colle-ghi interventi di sterilizzazione digatti? La prestazione è eseguitasu incarico di una organizzazio-ne di volontariato che provvedeal versamento del corrispettivo.La domanda sembra finalizzata al-la definizione del rapporto con icolleghi che offrono la struttura, manon può trascurarsi che essa intro-duce anche la questione relativa al-la disciplina del rapporto con ilcliente, qui costituito da un appar-tenente ad un’associazione che,dalle indicazioni date, sembra es-sere un’associazione protettricedegli animali (o un ente simile).Né va trascurato che entrambi gliaspetti devono tener conto di un ul-teriore profilo, rappresentato dal ri-spetto delle disposizioni di naturadeontologica.Per quanto riguarda il primo punto,è necessario ricordare che nessu-na norma vieta ad un professioni-sta di utilizzare le strutture dei pro-pri colleghi, sempre che - natural-mente - vi sia sul punto il consensodei medesimi.La questione, tuttavia, va analizza-ta sotto un diverso punto di vista: lamessa a disposizione, da parte diun professionista, della propriastruttura in favore di un collega èuna prestazione suscettibile di va-lutazione economica (art.1174c.c.), con la conseguenza che il ve-terinario che “presti” il proprio stu-dio/ambulatorio al collega che ne èprivo può, a meno che non intendaaffrontare la situazione in termini diaccordo amichevole, legittimamen-te avanzare nei confronti del colle-ga stesso delle richieste di tipoeconomico, ad esempio sotto for-ma di contributo alle spese dellastruttura, e può legittimamente vo-ler definire il rapporto dal punto divista giuridico, stipulando adesempio una scrittura privata nellaquale siano definite le condizionidel rapporto. Nulla potrebbe op-porre, pertanto, la professionistaad un’eventuale richiesta del teno-re di quelle appena indicate. Nel rapporto con i colleghi pressola cui struttura la veterinaria intendeoperare, inoltre, va tenuto altresìpresente il dovere del medico vete-rinario di agire nel rispetto dei prin-cipi deontologici che ne regolanol’attività: l’obbligo di improntare ilrapporto con i colleghi alla massi-ma correttezza (art. 29 del CodiceDeontologico per Medici Veterina-ri), il divieto di adottare qualunquecomportamento volto a sottrarreclientela ad altro collega (compor-tamento qualificato come illecito,art. 32 Cod. Deont.) ed il divieto diesercitare l’attività in ambienti nonadeguati al decoro professionale(art. 15 Cod. Deont.).Passando alla posizione del medi-co veterinario nei confronti delcliente, va evidenziato che, ai sen-si della L. 14/8/1991 N° 281 (Leggequadro in materia di animali di affe-zione e prevenzione del randagi-smo) “gli enti e le associazioni pro-tezioniste possono, d’intesa con le

unità sanitarie locali, avere in ge-stione le colonie di gatti che vivonoin libertà, assicurandone la curadella salute e le condizioni di so-pravvivenza” (art. 2, comma 8), po-tendo ricondursi alla cura della sa-lute dei suddetti animali anche lasterilizzazione, quale “controllo del-la popolazione dei cani e dei gattimediante la limitazione delle nasci-te [il quale viene] effettuato, tenutoconto del progresso scientifico,presso i servizi veterinari delle unitàsanitarie locali. I proprietari o i de-tentori possono ricorrere a propriespese agli ambulatori veterinari au-

torizzati delle società cinofile, dellesocietà protettrici degli animali e diprivati” (art. 2, comma 1).L’associazione “gattofila” in que-stione, dunque, dovrebbe gestire ecurare i gatti d’intesa con l’unità sa-nitaria locale e, a quel punto, in ve-ste di detentrice dei gatti, provve-dere alla sterilizzazione, ricorrendo,a proprie spese, all’ambulatorio ve-terinario privato.Ciò detto, è bene che il veterinario,per correttezza nei confronti delcliente, lo informi della circostanzache la struttura presso la quale vie-ne praticata la sterilizzazione è una

struttura ove la professionista ope-ra occasionalmente, e dove, per-tanto, non è possibile reperirla conregolarità.È altrettanto opportuno, inoltre, cheil professionista si informi sull’esi-stenza di eventuali disposizioni inmateria di sterilizzazione da partedell’Ordine professionale di appar-tenenza, posto che non è infre-quente che gli Ordini dei MediciVeterinari stabiliscano la tariffa cheil professionista deve applicare incaso di sterilizzazione dei gatti ran-dagi (come è accaduto per esem-pio da parte dell’Ordine di Roma, il

quale ha previsto altresì la possibi-lità di procedere anche a prestazio-ni gratuite in accordo con associa-zioni protezionistiche degli animalie sotto controllo dell’Ordine).Giova al riguardo ricordare chel’art. 60 del Codice deontologicoper medici veterinari vieta al pro-fessionista di “percepire onorari in-feriori a quelli indicati nella tariffaminima o nelle convenzioni concor-date con l’Ordine”, salva eccezio-nalmente la possibilità di prestazio-ne gratuita, purché questa non siaun artificio per porre in essere unaconcorrenza illecita. ■

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Sterilizzazioni presso strutture di Colleghi

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2005

di Maria Teresa Semeraro

Avvocato, Bologna

RUBRICA LEGALE

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 18

Stessi grassi, stesse protei-ne, stesso lattosio. Il lattee la carne di mucche e

manzi clonati hanno caratteristichepressoché identiche a quelli pro-dotti da animali “naturali”. A stabilir-lo è stata la più vasta ricerca con-dotta sino ad oggi in materia, rea-lizzata, come riferisce il sito della ri-

vista Nature, da un pool di scien-ziati statunitensi e giapponesi dellaUniversity of Connecticut di Storrs.“Abbiamo preso in esame oltrecento parametri - ha spiegato ilcoordinatore dello studio,Xiangzhong Yang - e non sonoemerse differenze tra i prodotti condiverse origini”. Gli scienziati han-

no messo a confronto il latte diquattro esemplari clonati di muc-che della razza Holstein con i valo-ri standard, senza riscontrare di-vergenze significative. Stessi risul-tati hanno dato gli esami eseguitisulla carne di due cloni di Kami-takafuku, il famoso toro da montagiapponese. Le bistecche degli

esemplari clonati hanno infatti valo-ri in parte diversi da quelle deglianimali nati normalmente, ma cherientrano comunque negli standardfissati dall’industria della macella-zione, compresi quelli della marez-zatura, ovvero l’aspetto particolaredella superficie di taglio del mu-scolo quando il tessuto adiposo è

ben distribuito fra i fasci muscolari.Quanto alle differenze, secondo i ri-cercatori, sono facilmente spiega-bili con il fatto che sono stati presiin esame cloni di un esemplare concaratteristiche straordinarie comeKamitakafuku. Interpellato da Natu-re, Yang ha ammesso che la sua ri-cerca ha ancora il limite di esserestata eseguita su un numero piutto-sto ristretto di esemplari, ma si èdetto convinto che possa essere unpunto di partenza per ulteriori ap-profondimenti in grado di confer-mare la non pericolosità dei prodot-ti ricavati da animali clonati. La rivi-sta, una delle più stimate nel cam-po scientifico, sembra dare creditoalla serietà dello studio della Uni-versity of Connecticut, ma non sinasconde che difficilmente i nuovirisultati saranno sufficienti a spaz-zare via i timori che ancora accom-pagnano la diffusione delle tecni-che di clonazione e la commercia-lizzazione dei prodotti che hannoquesta origine. Malgrado nel 2003l’Accademia delle Scienze statuni-tense abbia sancito la non perico-losità dei prodotti frutto di clonazio-ne, a tutt’oggi la Food and drug ad-ministration non ne ha ancora auto-rizzato la vendita. Nature cita inoltreun’indagine condotta lo scorso an-no tra i consumatori statunitensidalla quale emerge che il 62% di lo-ro si dice contrario o molto contra-rio ad acquistare prodotti derivatida animali clonati. ■

14 laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2005LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

I prodotti degli animali clonatiSecondo uno studio non ci sarebbero differenze nelle caratteristiche di latte e carne di origine non naturale

di Maria Grazia Monzeglio

Mucche transgenichecontro le mastiti

R icercatori inglesi avrebbe-ro creato mucche geneti-

camente modificate più resisten-ti alle mastiti. Lo studio è statodescritto sulla rivista “Nature Bio-technology”. Tra i batteri respon-sabili di mastite bovina, Staphy-lococcus aureus è spesso resi-stente ai trattamenti. Solo il 15per cento delle infezioni può es-sere curato con gli antibiotici. Ro-bert Wall e colleghi del Diparti-mento dell’Agricoltura degli StatiUniti hanno usato l’ingegneriagenetica per creare mucchetransgeniche in grado di resiste-re alla malattia. Gli scienziati han-no introdotto un gene del batterioS. simulans nel DNA delle muc-che, consentendo loro di produr-re lisostafina, una proteina nor-malmente creata da S. simulansche uccide S. aureus. Wall e col-leghi hanno creato cinque muc-che adulte transgeniche chehanno esibito una resistenza si-gnificativamente migliore all’infe-zione rispetto alle loro contropar-ti normali

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 18

Dall’inaugurazione di EGOe della Formazione a Di-stanza (FAD) il 18 aprile

scorso, sono stati numerosi i visi-tatori al sito http://ego.evsrl.it/. Enrico Febbo, Responsabile Ser-vizi Informatici dell’EV srl ha cosìcommentato: “sono estremamen-te compiaciuto dell’interesse su-scitato da questo servizio checonferma il ruolo innovatore esempre all’avanguardia di EV nelgarantire l’aggiornamento scienti-fico permanente per i medici ve-terinari. Gli accessi al portale so-no stati finora più di 1000 e rin-grazio tutti coloro che hanno in-

viato commenti, suggerimenti e ri-flessioni sui diversi e complessiaspetti di questo nuovo mezzo di-dattico. La discussione prose-guirà in occasione della riunioneInternet al Congresso di Rimini(sabato 28 maggio H 12:30, salastampa).” “Rinnovo a tutti - conti-nua Febbo - l’invito a inviare com-

menti sull’aggiornamento a di-stanza, ricordando che questo si-stema didattico si affiancherà intempi brevi ai sistemi tradizionali,proponendo una offerta formativasempre più ampia e differenziata.La FAD è attualmente in fase spe-rimentale, e prima di entrare nellafase definitiva (prevista per la fine

del 2005) sarà arricchita con nuo-vi programmi che si aggiungeran-no ai tre corsi utilizzati per l’inau-gurazione.”

Chi può accedere al portale- tutti i soci delle società (AI-

VEMP, SCIVAC, SIVAE, SIVAL,SIVAR e SIVE) e società spe-

cialistiche gestite da E.V. srl - chi ha partecipato o è iscritto

ad almeno un evento organiz-zato da E.V. srl, inserendo nel-la scheda di iscrizione il pro-prio indirizzo e-mail

- chi si registra per parteciparealla Formazione A Distanza(FAD) ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2005 15DALLE ASSOCIAZIONI

ego.evsrl.it

EGO: più di 1.000 visitatori in due settimane

CVB: Incontro di cardiologia

I l Circolo Veterinario Bolo-gnese organizza nel pome-

riggio di sabato 11 giugno unincontro dal titolo “Sincope: dia-gnosi e terapia in corso di car-diopatia”. Relatrice dell’eventola dr.ssa Christine Castelletto,Medico Veterinario - Libero Pro-fessionista Bologna - Cavriago(RE). L’incontro per il quale èstato richiesto l’accreditamentoECM, si terrà presso il Novoteldi Villanova di Castenaso a Bo-logna. Per ulteriori informazioni:Segreteria CVB - Tel 051 -6313158 / 3405186635

ESVD, a Cremonail 5° Workshop didermatopatologia

S i è svolto a Cremona il 3-6 maggio il 5° Workshop

di Dermatopatologia dell’Euro-pean Society of Veterinary Der-matology (ESVD). Le relatrici Verena Affolter, Clau-dia von Tscharner e Julie Yagerhanno trattato con la consuetamagistrale esperienza l’approc-cio ai quadri infiammatori indermatopatologia, dedicandonell’ultima giornata una relazio-ne specifica alla Dematopatolo-gia Equina.Nel corso delle esercitazioni po-meridiane i partecipanti hannopotuto esaminare al microsco-pio decine di casi che venivanopoi discussi insieme con le rela-trici al termine della giornata.Tra i convenuti, numerosi i colle-ghi stranieri e molti nomi illustridella dermatologia e dermato-patologia internazionale tra cuiAlessandra Fondati, Paola Roc-cabianca, Patrick Bourdeau eAlexander Koutinas.Grande apprezzamento è statoespresso sia dai relatori che daipartecipanti per l’organizzazio-ne logistica e ci si è salutati conl’augurio che molti altri eventi in-ternazionali possano venire infuturo organizzati a Cremona.

Fabia Scarampella Vice Presidente SIDEV

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 18

Tutela sanitariaHo avuto modo di leggere alcunicommenti sul vostro sito (@nmviOggi, 05/05/2005 ndr) al nostroarticolo uscito il 5/05/05 su “Libe-ro” avente per oggetto il pdl 5774“Regolamentazione della profes-sione veterinaria e tutela sanita-ria degli animali d’affezione” pre-sentato dall’on. Marco Lion deiverdi e ci tengo a precisarequanto segue. La pdl non è frut-to della richiesta di una sola as-sociazione (“Arca 2000”) come

sembrerebbe da quanto scrittosul vostro commento nel sitowww.anmvi.it, ma di 5.000 citta-dini proprietari di animali d’affe-zione e di altre associazioni ani-maliste sostenitrici che da temposentivano l’esigenza di affrontareil grave problema “tutela sanita-ria” degli animali d’affezione. Lanostra associazione è stata solola promotrice e portavoce dell’i-niziativa. I dati delle cifre dellaveterinaria riportati sull’articolo di“Libero” sono stati attinti proprioda un suo articolo, che spero

possa ritrovarsi, pubblicato su“Professione veterinaria” 5/2004a commento di una lettera scrittada un veterinario di San Bene-detto del Tronto, dove lei stessoinformava sugli 11.500 mediciveterinari iscritti all’Anmvi e gli8.324 iscritti alla Scivac e i 5.700ambulatori veterinari italiani. Sela matematica non è un’opinionei conti riportano. Come vede i da-ti sono stati da Lei stesso divul-gati così come noi li abbiamo ri-portati, in quanto al pdl il testo in-tegrale lo può leggere tranquilla-

mente nel nostro sito e le assicu-ro che è stato presentato in pienaregola e seguirà il suo iter con ilsostegno di tutti coloro che già cihanno inviato centinaia di firme inpochi giorni. Distinti saluti

Daniela Ballestra, presidente di “Arca 2000”

Ribadisco quanto ho dichiarato alnostro quotidiano @nmvi Oggi.L’articolo di Libero del 5 maggio èil naturale seguito di quello appar-so nel dicembre dell’anno scorsosulla “malasanità animale”: in en-

trambi risulta evidente il suo per-sonale impegno e quello della suaassociazione contro il “far west”della veterinaria. Questa sua lette-ra è una conferma. Le cifre sullaveterinaria pubblicate dal giorna-le non sono aggiornate: rivelando-ci di conoscerne le fonti dimostrail suo ruolo attivo nell’offenderci amezzo stampa, senza cercare ilconfronto con la Categoria. Lasorprenderà leggere che la nostraAssociazione ha già dato all’onLion la piena disponibilità a dare ilproprio contributo.

Carlo Scotti

16 laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2005LETTERE AL DIRETTORE

@

“Che cosa ne sarà delle oltre2600 lauree triennali italiane”?

Stefano Zappalà, eurodeputato

NELSON-COUTOMedicina interna

del Cane e del Gatto2a Ed. italiana EV-MAS-SON a cura di R. Assin

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Dalla Presentazione dell’edizio-ne italiana (a cura di M. Cal-din):

“(…) Questo testo può essereconsiderato la base di parten-za per il medico veterinario(…). In un unico volume è stataraccolta, infatti, la quasi totalitàdelle patologie dei piccoli ani-mali, descritte secondo unaprecisa metodologia clinica,che invita alla raccolta sistema-tica dei dati e alla diagnosticadifferenziale. Il testo è statocompletato, per ogni argomen-to, con importanti tabelle sinot-tiche e algoritmi, che rendonola consultazione ancora piùaderente alla realtà lavorativaquotidiana”.

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Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 18

In linea con la tradizione dicontinua ricerca e innova-zione Merial presenta in

queste settimane, in tutti gli statidell’Unione Europea, PREVI-COXTM il primo* coxib per la tera-pia del dolore e dell’infiammazio-ne associati ad osteoartrite, spe-cificamente selezionato per l’uti-lizzo nel cane. I Coxib rappresentano una nuo-va classe di farmaci antinfiam-matori non steroidei in grado diinibire selettivamente l’enzimacicloossigenasi-2 infiammatoria(COX-2) senza interferire con l’en-zima cicloossigenasi-1 (COX-1) esulle sue importanti attività fisio-logiche, in particolare la produ-zione di prostaglandine gastro-protettive. Negli esami condotti su sangueintero di cane, considerata lametodica di riferimento, PREVI-COXTM ha dimostrato un rapportodi selettività COX-1/COX-2 di384, più di 35 volte il rapporto diselettività di un FANS tradiziona-le, a garanzia di un’azione miratacontro il dolore e l’infiammazione.L’assorbimento estremamenterapido consente a PREVICOXTM

di esercitare un immediato e po-tente effetto analgesico ed atti-vità antinfiammatoria: si rileva nelplasma entro 10 min dalla som-ministrazione orale ed entro 30min raggiunge una concentrazio-ne plasmatica in grado di inibirel’80% della COX-2 infiammatoria.Entro sole 3 ore dalla sommini-strazione promuove un signifi-cativo recupero della forzad’appoggio e riduzione dellazoppia, che raggiunge quasi il100% entro 7 ore dalla sommini-strazione**.Studi clinici di campo hanno di-mostrato un decisivo abbatti-mento degli effetti collaterali ri-spetto ai FANS tradizionali: par-ticolarmente significative la ri-dotta incidenza e gravità di ef-fetti collaterali gastrointestinali(nessun caso di melena), e l’as-

senza di alterazioni del profilocoagulativo.PREVICOXTM offre ai Medici Vete-rinari ed ai proprietari una nuovaserenità e definisce di fatto ilnuovo standard di sicurezza nel-le terapie a tempo indeterminato.Non vi sono limiti di durata della

terapia che potrà infatti esseredefinita in base alla risposta clini-ca osservata.PREVICOXTM è disponibile incompresse masticabili, appetibilie divisibili in 2 presentazioni:PREVICOXTM 57 mg (10 e 30compresse) e PREVICOXTM 227

mg (10 e 30 compresse).La posologia prevede una solasomministrazione giornaliera,senza dose d’attacco e senza al-cuna variazione della dose incorso di terapia. Può esseresomministrato con o senza cibo adiscrezione del proprietario e

non richiede l’associazione confarmaci gastroprotettori.PREVICOXTM, il primo coxib spe-cifico per il cane, è la soluzioneideale per eliminare il dolore el’infiammazione associate adosteoartrite nel cane, giorno do-po giorno. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2005 17DALLE AZIENDE

▲▲

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dei comunicati

stampa:

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PrevicoxTM (firocoxib)

Il primo* coxib, il più selettivo, specifico per il cane

* Il primo coxib registrato nell’UnioneEuropea per l’utilizzo nel cane. EMEARegistrazione Centralizzata n°EU/2/04/045/001-004.** test realizzato utilizzando un mo-dello reversibile di artrite.

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laPROFESSIONE VETERINARIA 18/200518

La rivista è un settimanale

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legge 662/96 Filiale di Milanoa cura di Centro ProduzioneMailings Scarl - Cusago (MI)

Chiuso in stampa il 13 maggio 2005

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

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CORSO SCIVAC GIORNATA DI APPROFONDIMENTO INCONTRO CON BRIAN BEALE ADVANCES AND TIPS IN ARTHROSCOPICASSISTED MINI-INVASIVE JOINT SURGERY IN THE DOG - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Creditinon previsti - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC 50° CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC - Palacongressi della Riviera di Rimini, Rimini - Via dellaFiera, 52 - ECM: VEN: Fase di accreditamento - SAB: 4 Crediti - DOM: 6 Crediti - Per informazioni: PaolaGambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI MEDICINA D’URGENZA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAR TOSCANA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA E ANIMALI SELVATICI: DALLA SANITÀ ANIMALE ALL’ISPEZIONEDELLE CARNI - Palazzo Barbolani, Arezzo - Via S.Lorentini, 25 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli- Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIARMUV GIORNATA DEI CASI CLINICI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI - PARTE 1: RADIOLOGIA DELL’ADDOME (CORSO BASE) - Centro StudiSCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 19 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC- Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO ANMVI MARCHE LA SICUREZZA DEI LAVORATORI E LA GESTIONE DEI RIFIUTI SANITARI NELLA PROFESSIONEVETERINARIA - Jesi (AN) ECM: Crediti 4 - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria ANMVI Regione - Tel +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SVIDI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E STRUMENTALE DELLE VIE AEREE INFERIORI - Centro Studi SCIVAC,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIODOV ODONTOIATRIA CONSERVATIVA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA LA SINCOPE: DALLA DIAGNOSI ALLA TERAPIA - Forte dei Marmi (LU) - Hotel Versilia Holidays - Via G.B.Vico, 142 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI MEDICINA COMPORTAMENTALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 26Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI FISSAZIONE ESTERNA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 20 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO FSA CORSO DI PREPARAZIONE AL CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO NEL CANE- Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 8 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani -Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA PATOLOGIE DEL CAVO ORALE NEL CANE E NEL GATTO - Hotel Ambasciatori, Bari - Via Omodeo, 51 -ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni RegionaliSCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE FONDAMENTI DI PRONTOSOCCORSO E TERAPIA INTENSIVA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO NAZIONALE ANMVI LA MOVIMENTAZIONE DI CANI, GATTI E FURETTI - ANIMALI IN VIAGGIO E IN COMPRAVENDITA: ILRUOLO DEL VETERINARIO DOPO IL REGOLAMENTO (CE) N. 998/2003 - Palazzo Trecchi, Cremona Per informazioni: Sabina Pizzamiglio, Segreteria ANMVI - Tel 0372/40.35.37- Email: [email protected] -

CORSO SIVE CORSO BASE DI MANAGEMENT DELLO STALLONE - Vigone (TO) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMIV IL LINFOMA NEL CANE: NUOVI APPROCCI DIAGNOSTICI E TERAPEUTICI - Centro Studi SCIVAC,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAR VENETO IL RUOLO DE VETERINARIO BUIATRA NELL’AMBITO DELLE NUOVE SFIDE IMPOSTE DALLA FILIERAAGROALIMENTARE BOVINA - Fontane di Villorba (Treviso) - V.lo Mazzini 4 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni:Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMEF AGGIORNAMENTI IN ONCOLOGIA FELINA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE CONSIGLI PRATICI DI DERMATOLOGIA - Haus Unterland- Egna (BZ) - Largo Ball Haus, 2 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LOMBARDIA “PRIMO NON NUOCERE: APPROCCIO ALLA TERAPIA D’URGENZA NEGLI ANIMALI ESOTICI DACOMPAGNIA” - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: 19 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508- E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAR PIEMONTE ANTIBIOTICO-CHEMIOTERAPIA NELL’ALLEVAMENTO DEL SUINO: OPERIAMO SEMPRE AL MEGLIO? -Ordine dei Medici Veterinari di Cuneo - Via Mameli, 4bis - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI EMATOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 21 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

QUIZ 1Seminario SIOCE,Perugia 2003

Risposta esatta: a)

QUIZ 2Congresso SCIVAC,Perugia 2004

Risposta esatta: c)

SOLUZIONI

Quali sono i germi più comuni nei versamenti

pleurici settici del gatto?

Mycoplasma haemofelis

Staphylococcus aureus e altri stafilococchi

Anaerobi quali Actynomices e Nocardia

Mycoplasma haemominutum e Clostridum perfringens

La causa più comune di cataratta nel

cavallo adulto è rappresentata da:

Uveite cronica

Trauma

Cause ereditarie

Cause nutrizionali

CALENDARIO ATTIVITÀ

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