Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 22

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Quella veterinaria è attività economica 006 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 3, numero 22 dal 12 al 18 giugno 2006 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 222 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. PARLAMENTO L’On Gianni Mancuso è stato ricon- fermato membro della XII Commis- sione Affari Sociali. Il neo-deputato e Collega Rodolfo Viola è entrato inve- ce a far parte della XI Commissione Lavoro Pubblico e Privato. CBN Sarà rinnovato il Comitato Nazionale di Bioetica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Un solo medi- co-veterinario nella composizione uscente. Tre pareri, su 31 prodotti nel corso del quinquennio, hanno riguar- dato direttamente la veterinaria. Nu- merosi i documenti di interesse co- mune alle professioni sanitarie. ASL Il Consiglio dei Ministri ha abrogato la norma che prevede la possibilità per i consiglieri regionali e i parlamentari di diventare direttori delle Asl. Per il ministro della Salute Livia Turco, la norma abrogata ha rappresentato “un esempio di quella politica onnivo- ra che occupa la sanità e che noi - ha aggiunto - vogliamo cancellare per fare posto ad una buona politica che valorizzi la professionalità e il merito di ciascuno”. FNOVI Via libera al nuovo Regolamento sul- la Pubblicità Sanitaria e alle Norme di Funzionamento del Comitato Centra- le della FNOVI. Per il Ministero della Salute non ci sono “vizi di legittimità”. I Regolamenti al sito www.fnovi.it BRUCELLOSI Un giovane allevatore tarantino è sta- to denunciato a piede libero dai cara- binieri con l’accusa di ricettazione, dif- fusione di malattie animali e inosser- vanza di un provvedimento dell’auto- rità. I carabinieri gli hanno sequestrato 52 capi di bestiame, tra ovini e capri- ni, affetti da brucellosi. Ad alcuni capi era stato tolto l’auricolare per impedire di individuarne la provenienza. VACCINO CONTRO HPV Dai ricercatori del Medical Center dell’università di Rochester (USA) il primo vaccino contro il papillomavi- rus (Hpv), principale responsabile del cancro alla cervice uterina. La storia di questo successo inizia con il papillomavirus bovino, che gli scien- ziati hanno cominciato a raccogliere in grandi quantità con il contributo di veterinari e mucche. PULCINI OGM Pulcini transgenici resistenti all’in- fluenza aviaria, o produttori di farma- ci per l’uomo. Il risultato si deve alla Origen Therapeutics che, insieme al- la University of California a Davis, ha messo a punto per la prima volta un metodo per coltivare in vitro le cellule germinali primordiali. Queste cellule, spiegano i ricercatori, possono esse- re geneticamente modificate e inseri- te nell’embrione di pollo. In questo modo si potranno ottenere pulcini transgenici con la stessa facilità con cui oggi si producono topi transgeni- ci di ogni tipo. Brevi Il Garante ci preferisce "fuorilegge" di Carlo Scotti, Presidente ANMVI U na delle ragioni per cui la riforma delle professioni è sempre falli- ta sta nel fatto che non è mai stata considerata l’eterogeneità del mondo professionale. E in questo errore è caduta anche l’Antitrust, appa- rentando i medici veterinari a professionisti di diversa estrazione. Voglia- mo innanzitutto rivendicare la natura sanitaria della professione medico- veterinaria e da qui partire per le nostre riflessioni. La nostra professione oggi non ha un tariffario nazionale con valore di leg- ge, ma tariffari provinciali con valore deontologico. Per quanto da svec- chiare, la deontologia professionale è per il medico-veterinario un obbligo etico fondativo del suo essere medico. L’ordinamento ordinistico prevede che il professionista che non rispetta la deontologia sia soggetto a proce- dimento disciplinare da parte del suo ordine provinciale d’appartenenza. E l’Ordine agisce quale organo ausiliario dello Stato. La pubblicità di tipo promozionale non è ammessa dalla Legge 175, per- ché la salute non si vende, non ha niente a che fare con il marketing. La salute si garantisce e la si garantisce con prestazioni di qualità. Ma la qualità richiede conoscenze, attrezzature, tecnologie, farmaci, dispositivi medici e tempo. Tutto questo ha un costo e se si fattura zero o troppo po- co c’è da chiedersi se ci sono tutte le garanzie sanitarie del caso. Il tarif- fario minimo rappresenta il corrispettivo di uno standard minimo di qualità. Abolirlo significherebbe perdere di vista uno dei riferimenti a disposizione delle categorie sanitarie per attestarsi su un livello minimo di qualità ga- rantita delle prestazioni per la salute. In veterinaria, inoltre, non esistono forme di assistenza economica pubbli- ca, fatto salvo per la detraibilità delle spese veterinarie. Per il resto, la con- siderazione sulla salute dell’animale è tale che il nostro Fisco le addebita l’aliquota IVA massima (20%, mentre le prestazioni mediche sulla persona sono esenti). Ciò non significa che i costi della salute animale non possa- no essere corretti a favore di certe categorie sociali o in determinate con- dizioni socio-sanitarie. Ma nemmeno in questo caso si può andare a sca- pito delle garanzie per il paziente-animale. Facciamo fatica a comprendere le azioni di una Autorità garante e indi- pendente che tuttavia si muove come se non esistesse un contesto nor- mativo e giuridico. Se le leggi alle quali si attiene la professione medico veterinaria sono leggi sbagliate sotto il profilo dei principi della concorren- za, non è pensabile che il bersaglio dell’Antitrust siano i professionisti che applicano le leggi e non le leggi in primis. Né riteniamo sia pensabile adot- tare due pesi e due misure, avallando fughe in avanti o situazioni che, mentre tutti si comprimono entro i confini delle leggi, risultano altrettanto lesive dei rapporti di corretta concorrenza fra professionisti. Una maggiore liberalizzazione è una esigenza sentita, ma occorre defini- re una progettualità espressamente dedicata ai sanitari, le cui prestazioni non possono essere ricondotte tout court a logiche di puro mercato. Cre- diamo di poter aspirare ad un ruolo interlocutorio in tutte le sedi preposte alla riforma delle professioni e ad un capitolo a parte nel riordino giuridico del sistema ordinistico. Se lo sai già... l'hai letto su @nmviOggi Antitrust: veterinari siete imprese E il Ministro allo Sviluppo Bersani chiede all'Antitrust il decalogo per liberalizzare le professioni A PAG. 3 www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line Dir. San. Emanuele Minetti - Medico Veterinario Aut. Reg. Lombardia DRL 15/MI-200.3/1740 11/07/78 - ASL Prot. 9/5A/NN Rif 4.502 ISO 9001:2000 I l prossimo 25 giugno si terrà il refe- rendum popolare che dovrà appro- vare o bocciare la riforma costituzio- nale voluta dal Governo Berlusconi ed approvata dal passato Parlamento. Non siamo certo noi a dare indicazio- ni di voto. L'ANMVI non ha riferimenti preferenziali nel centrodestra o nel centrosinistra, noi collaboriamo con tutti i movimenti politici riconosciuti nel Parlamento sostenendo di volta in vol- ta quelli che si dichiarano o si dimo- strano disponibili a condividere le no- stre istanze e le nostre richieste. Que- sto è il nostro ruolo a difesa degli inte- ressi di tutta la categoria. Ci definiamo una lobby della Medicina Veterinaria riconoscendoci nel significato del ter- mine inglese: gruppo di persone che pur estranee al potere politico cerca- no di influenzarne le scelte. La nostra attività di informazione e di sensibiliz- zazione degli organi politici ed istitu- zionali si svolge quindi secondo rego- le riconosciute nel sistema anglosas- sone in modo chiaro, corretto, rispet- toso ed alla luce del sole. Detto que- sto, però, qualche considerazione sul referendum permetteteci di farla visto che in altre occasioni ci siamo espres- si sulla devolution nel nostro settore. Dover dire sì o no ad una modifica co- stituzionale così ampia non è facile. Possono esserci aspetti che risultano apprezzabili ed altri che non ci piac- ciono per niente e quindi il voto rischia di non essere un giudizio sui contenu- ti ma soltanto una scelta politica che dopo le elezioni parlamentari e quelle amministrative rischia di spaccare an- cora una volta il paese. Quello che a noi non piace, e lo abbiamo detto più volte, è la regionalizzazione della sa- nità, progetto iniziato con i Governi di centrosinistra e continuato con l'ultimo Berlusconi. L'ANMVI si trova continua- mente a doversi confrontare con 20 regioni che si muovono con logiche spesso diverse a seconda della mag- gioranza politica o degli interessi lo- cali, con conflitti continui con il mini- stero e ricorsi alla Consulta, con scon- tri in Conferenza Stato-Regioni ed al- lungamento dei tempi per l'approva- zione di ogni normativa. Basti pensa- re alle anagrafi animali, all'applicazio- ne dei microchip, all'obbligatorietà dell'ECM per i professionisti privati, al recepimento del decreto sulle struttu- re veterinarie, alle autorizzazioni per la gestione del farmaco o per il petcor- ner. Il resto non ci riguarda, a noi inte- ressa solo difendere gli interessi dei Medici Veterinari. REFERENDUM: SI’ O NO? Il Garante della Concorrenza Antonio Catricalà.

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Quella veterinaria è attività economica

006SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 3, numero 22 dal 12 al 18 giugno 2006Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

222ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

PARLAMENTOL’On Gianni Mancuso è stato ricon-fermato membro della XII Commis-sione Affari Sociali. Il neo-deputato eCollega Rodolfo Viola è entrato inve-ce a far parte della XI CommissioneLavoro Pubblico e Privato.

CBNSarà rinnovato il Comitato Nazionaledi Bioetica presso la Presidenza delConsiglio dei Ministri. Un solo medi-co-veterinario nella composizioneuscente. Tre pareri, su 31 prodotti nelcorso del quinquennio, hanno riguar-dato direttamente la veterinaria. Nu-merosi i documenti di interesse co-mune alle professioni sanitarie.

ASLIl Consiglio dei Ministri ha abrogato lanorma che prevede la possibilità peri consiglieri regionali e i parlamentaridi diventare direttori delle Asl. Per ilministro della Salute Livia Turco, lanorma abrogata ha rappresentato“un esempio di quella politica onnivo-ra che occupa la sanità e che noi - haaggiunto - vogliamo cancellare perfare posto ad una buona politica chevalorizzi la professionalità e il meritodi ciascuno”.

FNOVIVia libera al nuovo Regolamento sul-la Pubblicità Sanitaria e alle Norme diFunzionamento del Comitato Centra-le della FNOVI. Per il Ministero dellaSalute non ci sono “vizi di legittimità”.I Regolamenti al sito www.fnovi.it

BRUCELLOSIUn giovane allevatore tarantino è sta-to denunciato a piede libero dai cara-binieri con l’accusa di ricettazione, dif-fusione di malattie animali e inosser-vanza di un provvedimento dell’auto-rità. I carabinieri gli hanno sequestrato52 capi di bestiame, tra ovini e capri-ni, affetti da brucellosi. Ad alcuni capiera stato tolto l’auricolare per impediredi individuarne la provenienza.

VACCINO CONTRO HPVDai ricercatori del Medical Centerdell’università di Rochester (USA) ilprimo vaccino contro il papillomavi-rus (Hpv), principale responsabiledel cancro alla cervice uterina. Lastoria di questo successo inizia con ilpapillomavirus bovino, che gli scien-ziati hanno cominciato a raccoglierein grandi quantità con il contributo diveterinari e mucche.

PULCINI OGMPulcini transgenici resistenti all’in-fluenza aviaria, o produttori di farma-ci per l’uomo. Il risultato si deve allaOrigen Therapeutics che, insieme al-la University of California a Davis, hamesso a punto per la prima volta unmetodo per coltivare in vitro le cellulegerminali primordiali. Queste cellule,spiegano i ricercatori, possono esse-re geneticamente modificate e inseri-te nell’embrione di pollo. In questomodo si potranno ottenere pulcinitransgenici con la stessa facilità concui oggi si producono topi transgeni-ci di ogni tipo.

Brevi

Il Garante ci preferisce "fuorilegge"di Carlo Scotti, Presidente ANMVI

Una delle ragioni per cui la riforma delle professioni è sempre falli-ta sta nel fatto che non è mai stata considerata l’eterogeneità del

mondo professionale. E in questo errore è caduta anche l’Antitrust, appa-rentando i medici veterinari a professionisti di diversa estrazione. Voglia-mo innanzitutto rivendicare la natura sanitaria della professione medico-veterinaria e da qui partire per le nostre riflessioni.La nostra professione oggi non ha un tariffario nazionale con valore di leg-ge, ma tariffari provinciali con valore deontologico. Per quanto da svec-chiare, la deontologia professionale è per il medico-veterinario un obbligoetico fondativo del suo essere medico. L’ordinamento ordinistico prevedeche il professionista che non rispetta la deontologia sia soggetto a proce-dimento disciplinare da parte del suo ordine provinciale d’appartenenza.E l’Ordine agisce quale organo ausiliario dello Stato.La pubblicità di tipo promozionale non è ammessa dalla Legge 175, per-ché la salute non si vende, non ha niente a che fare con il marketing.La salute si garantisce e la si garantisce con prestazioni di qualità. Ma laqualità richiede conoscenze, attrezzature, tecnologie, farmaci, dispositivimedici e tempo. Tutto questo ha un costo e se si fattura zero o troppo po-co c’è da chiedersi se ci sono tutte le garanzie sanitarie del caso. Il tarif-fario minimo rappresenta il corrispettivo di uno standard minimo di qualità.Abolirlo significherebbe perdere di vista uno dei riferimenti a disposizionedelle categorie sanitarie per attestarsi su un livello minimo di qualità ga-rantita delle prestazioni per la salute. In veterinaria, inoltre, non esistono forme di assistenza economica pubbli-ca, fatto salvo per la detraibilità delle spese veterinarie. Per il resto, la con-siderazione sulla salute dell’animale è tale che il nostro Fisco le addebital’aliquota IVA massima (20%, mentre le prestazioni mediche sulla personasono esenti). Ciò non significa che i costi della salute animale non possa-no essere corretti a favore di certe categorie sociali o in determinate con-dizioni socio-sanitarie. Ma nemmeno in questo caso si può andare a sca-pito delle garanzie per il paziente-animale.Facciamo fatica a comprendere le azioni di una Autorità garante e indi-pendente che tuttavia si muove come se non esistesse un contesto nor-mativo e giuridico. Se le leggi alle quali si attiene la professione medicoveterinaria sono leggi sbagliate sotto il profilo dei principi della concorren-za, non è pensabile che il bersaglio dell’Antitrust siano i professionisti cheapplicano le leggi e non le leggi in primis. Né riteniamo sia pensabile adot-tare due pesi e due misure, avallando fughe in avanti o situazioni che,mentre tutti si comprimono entro i confini delle leggi, risultano altrettantolesive dei rapporti di corretta concorrenza fra professionisti.Una maggiore liberalizzazione è una esigenza sentita, ma occorre defini-re una progettualità espressamente dedicata ai sanitari, le cui prestazioninon possono essere ricondotte tout court a logiche di puro mercato. Cre-diamo di poter aspirare ad un ruolo interlocutorio in tutte le sedi prepostealla riforma delle professioni e ad un capitolo a parte nel riordino giuridicodel sistema ordinistico.

Se lo sai già...l'hai letto su @nmviOggi

Antitrust:veterinarisieteimpreseE il Ministro allo Sviluppo Bersani chiedeall'Antitrust il decalogo per liberalizzarele professioni A PAG. 3

www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line

Dir. San. Emanuele Minetti - Medico VeterinarioAut. Reg. Lombardia DRL 15/MI-200.3/1740 11/07/78 - ASL Prot. 9/5A/NN Rif 4.502

ISO 9001:2000

I l prossimo 25 giugno si terrà il refe-rendum popolare che dovrà appro-

vare o bocciare la riforma costituzio-nale voluta dal Governo Berlusconi edapprovata dal passato Parlamento.Non siamo certo noi a dare indicazio-ni di voto. L'ANMVI non ha riferimentipreferenziali nel centrodestra o nelcentrosinistra, noi collaboriamo contutti i movimenti politici riconosciuti nelParlamento sostenendo di volta in vol-ta quelli che si dichiarano o si dimo-strano disponibili a condividere le no-stre istanze e le nostre richieste. Que-sto è il nostro ruolo a difesa degli inte-ressi di tutta la categoria. Ci definiamouna lobby della Medicina Veterinariariconoscendoci nel significato del ter-mine inglese: gruppo di persone chepur estranee al potere politico cerca-no di influenzarne le scelte. La nostraattività di informazione e di sensibiliz-zazione degli organi politici ed istitu-zionali si svolge quindi secondo rego-le riconosciute nel sistema anglosas-sone in modo chiaro, corretto, rispet-toso ed alla luce del sole. Detto que-sto, però, qualche considerazione sulreferendum permetteteci di farla vistoche in altre occasioni ci siamo espres-si sulla devolution nel nostro settore.Dover dire sì o no ad una modifica co-

stituzionale così ampia non è facile.Possono esserci aspetti che risultanoapprezzabili ed altri che non ci piac-ciono per niente e quindi il voto rischiadi non essere un giudizio sui contenu-ti ma soltanto una scelta politica chedopo le elezioni parlamentari e quelleamministrative rischia di spaccare an-cora una volta il paese. Quello che anoi non piace, e lo abbiamo detto piùvolte, è la regionalizzazione della sa-nità, progetto iniziato con i Governi dicentrosinistra e continuato con l'ultimoBerlusconi. L'ANMVI si trova continua-mente a doversi confrontare con 20regioni che si muovono con logichespesso diverse a seconda della mag-gioranza politica o degli interessi lo-cali, con conflitti continui con il mini-stero e ricorsi alla Consulta, con scon-tri in Conferenza Stato-Regioni ed al-lungamento dei tempi per l'approva-zione di ogni normativa. Basti pensa-re alle anagrafi animali, all'applicazio-ne dei microchip, all'obbligatorietàdell'ECM per i professionisti privati, alrecepimento del decreto sulle struttu-re veterinarie, alle autorizzazioni per lagestione del farmaco o per il petcor-ner. Il resto non ci riguarda, a noi inte-ressa solo difendere gli interessi deiMedici Veterinari. ■

REFERENDUM: SI’ O NO?

Il Garante della Concorrenza Antonio Catricalà.

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La FNOVI e l’Ordine dei Ve-terinari di Torino hannodue mesi di tempo per

prepararsi all’audizione che do-vranno sostenere all’Antitrust, aseguito dell’istruttoria avviata dalGarante della Concorrenza “peraccertare l’esistenza di un’intesain violazione dell’articolo 81 delTrattato CE, nonché per verificarein che misura le disposizioni con-tenute nel codice deontologicosiano riconducibili alla legge n.175/92” sulla pubblicità sanitaria.(Provvedimento Agcm n. 15451).Il tutto dovrà concludersi entro il30 aprile 2007. Il Presidente dellaFederazione, Gaetano Penocchioha invitato la Categoria “a riporrefiducia in chi la rappresenta”.“Siamo attenti e partecipi - hadetto- al divenire degli eventi edopereremo, conformemente alnostro mandato ed alla nostrastoria; allo scopo, la FNOVI ha al-lestito con l’Ordine di Torino unadifesa coordinata che fornisce lemigliori garanzie. Non è oggipossibile, per evidenti motivi pro-cedurali e di opportunità, fornireinformazioni relative alla nostraposizione nel procedimento. Ab-biamo comunque la convinzionedi aver adottato nel tempo proce-dure sempre rispettose di quantoprevisto dalle normative. L’occa-sione - aggiunge il Presidentedella FNOVI - ancorché imprevi-sta, potrà essere utile a stimolareuna stagione di confronto fra tut-te le componenti della professio-ne volta a rimodulare e moderniz-zare i nostri codici di comporta-mento, così da conformare sem-pre più la nostra attività alle pro-cedure di qualità riferibili allebuone pratiche professionali”.

I fatti denunciatiLa segnalante è una veterinariaiscritta all’Ordine dei Veterinari diTorino, direttore sanitario di unambulatorio veterinario di un’as-sociazione senza scopo di lucrodenominata “Animalcity”, costi-tuita nel 1997 con il fine di pro-muovere attività culturali e umani-tarie riguardanti le varie specieanimali in Italia ed all’estero. LoStatuto dell’associazione preve-de, fra l’altro, che questa possaaprire ambulatori veterinari, pro-muovere la vendita ai soci di pro-dotti alimentari e non, e di ognispecie animale, organizzare conogni mezzo qualsiasi iniziativa

che possa aiutare i possessori dianimali ad accudire gli stessi nelmiglior modo possibile. La segnalazione è arrivata al Ga-rante il 20 aprile 2006 e lamenta-va che l’Ordine avesse avviatonei suoi confronti tre procedimen-ti disciplinari per il mancato ri-spetto della tariffa professionale,avendo percepito onorari inferioriai minimi tariffari, nonché per vio-lazione della legge n. 175/92 inmateria di pubblicità sanitaria,con conseguente applicazionedelle sanzioni disciplinari.In particolare, nell’ottobre del1995, l’Ordine dei medici veteri-nari della provincia di Torino av-viava nei confronti della segna-lante un procedimento disciplina-re con il quale le addebitavacomportamenti di sleale concor-renza, di accaparramento dellaclientela e di violazione della leg-ge n. 175/92, e la sospendevadall’esercizio della professioneper tre mesi.Successivamente, in data 19aprile 1999, lo stesso Ordine, do-po aver avviato un nuovo proce-dimento disciplinare per procac-ciamento di clientela e violazionedelle regole che informano laprofessione, la riconosceva re-sponsabile degli addebiti di cuisopra e le infliggeva la sanzionedella radiazione. Contro la sud-detta decisione la segnalanteproponeva ricorso innanzi allaCommissione centrale per gliesercenti le professioni sanitarie,ex articolo 53 del D.P.R. n.221/50, ottenendo la riduzionedella sanzione a sei mesi di so-spensione dall’esercizio dellaprofessione.A seguito di nuove iniziative del-l’associazione Animalcity, con lequali si pubblicizzava l’opportu-nità di usufruire di prestazionimedico-veterinarie, pagando sol-tanto un ticket relativo ai serviziforniti, l’Ordine dei medici veteri-nari della provincia di Torino, neldicembre 2004, contestava allasegnalante: la continuazione del-la diffusione di pubblicità dell’at-tività definita “mutua degli anima-li” a mezzo stampa, televisione,automobile pubblicitaria, volanti-ni, sottraendo in tal modo illecita-mente clientela agli altri colleghi;la violazione del divieto di accor-di di cointeressenza a causa de-gli stretti rapporti con l’associa-zione Animalcity; la percezione di

onorari inferiori ai minimi tariffari;il procacciamento indebito diclientela mediante accordi con lapredetta associazione. Il procedi-mento disciplinare si concludevacon l’accertamento a carico dellasegnalante della violazione delcodice deontologico ed, in parti-colare, dell’art. 54, con riferimen-to alle disposizioni della legge n.175/92, dell’art. 60, in quanto letariffe applicate dall’associazioneerano inferiori ai minimi tariffari enon potevano essere qualificatecome sporadiche prestazioni aldi sotto delle tariffe minime, non-ché degli artt. 32 e 63 per l’illeci-to procacciamento della cliente-la. Il Consiglio Direttivo dell’Ordi-ne, in data 7 dicembre 2004, di-sponeva nei confronti della se-gnalante la sanzione disciplinaredi sei mesi di sospensione dal-l’attività professionale.

L’Ordine è un’impresaSecondo l’Antitrust, “i medici ve-terinari, prestando stabilmente ipropri servizi professionali a titolooneroso ed in forma indipenden-te, svolgono attività economica.Pertanto, essi possono esserequalificati come imprese ai sensidella legge n. 287/90 e dell’art. 81del Trattato CE. Inoltre, le associa-zioni rappresentative di tali sog-getti possono essere qualificatecome associazioni di imprese aisensi della legge n. 287/90 e del-l’art. 81 del Trattato CE. Pertanto,la FNOVI e l’Ordine dei medici ve-terinari della provincia di Torinosono qualificabili come associa-zioni di imprese ai sensi delle ci-tate norme. Le delibere e le altreazioni degli organi associativi ri-volte a disciplinare e influenzarel’attività economica delle impreseassociate costituiscono deliberedi associazioni di imprese ai sen-si della legge n. 287/90 e dell’art.81 del Trattato CE”.

La Deontologia è un’intesaGli articoli del Codice Deontologi-co con particolare riguardo agliartt.54-57, in materia di pubblicitàsanitaria, ed alle previsioni di cuiagli artt. 60 e 64, in materia di ta-riffe, “costituiscono un’unica fatti-specie di intesa”. Il mercato rile-vante, per il Garante, “corrispon-de a quello della fornitura delleprestazioni dei servizi veterinari.In considerazione del fatto che ilcodice deontologico vincola tutti i

veterinari operanti sul territorio na-zionale, a prescindere dal merca-to locale sul quale svolgano pre-valentemente o esclusivamente laloro attività, ai fini della valutazio-ne dell’intesa l’ambito geograficointeressato può essere considera-to quello nazionale”. E dunque ledisposizioni contenute nel codicedeontologico “appaiono integrareforme di restrizione dell’autono-mia dei veterinari sia nella fissa-zione del prezzo delle proprieprestazioni professionali che nel-l’attività pubblicitaria relativa alleprestazioni stesse”.

Il prezzo, la variabile piùimportanteIn particolare, “il tariffario adottatodall’Ordine dei medici veterinaridella provincia di Torino, unita-mente all’obbligo di rispettare unatariffa minima, di cui all’art. 60 delcodice deontologico ed alla previ-sione di sanzioni per il mancato ri-spetto delle disposizioni deonto-logiche, appaiono volte ad unifor-mare il livello dei prezzi dei servi-zi professionali da parte dei vete-rinari, impedendo agli utenti dibeneficiare di prestazioni a prezzipiù convenienti, e prevedendosanzioni disciplinari a carico degliiscritti che non applicano le tariffestabilite. Tali condotte appaiono,quindi, lesive della concorrenza,in quanto non consentono al pro-fessionista di gestire la più impor-tante variabile del proprio com-portamento concorrenziale, che èrappresentata dal prezzo”.

La pubblicitàCome sostenuto anche in sedecomunitaria, la pubblicità costi-tuisce un “elemento importantedello stato di concorrenza su undeterminato mercato, in quantoconsente una migliore valutazio-ne dei meriti di ciascun operato-re, la qualità delle prestazioni e illoro costo”. In particolare, perl’Antitrust “la pubblicità delle atti-vità professionali deve essereprevalentemente volta a superarele asimmetrie informative e, peressere veramente informativa,deve riguardare elementi di fatto,quali prezzi, caratteristiche e ri-sultati. Peraltro, i limiti imposti aiprofessionisti sanitari di pubbli-cizzare le proprie capacità pro-fessionali e promuovere i propriservizi non forniscono garanziasulla qualità dei servizi offerti. Al-

la luce delle considerazioni svol-te, le descritte limitazioni all’atti-vità pubblicitaria appaiono ido-nee a limitare la concorrenza traprofessionisti, ostacolando ildiffondersi di informazioni rile-vanti per consentire scelte con-sapevoli da parte dei fruitori deiservizi”. ■

3ATTUALITÀ

Istruttoria dell’Antitrust per accertare le violazioni del Trattato Ce

La FNOVI e gli Ordini sono “associazioni di imprese”Federazione e Ordine di Torino pronti a coordinare la difesa. Due mesi all’audizione dal Garante

laPROFESSIONE VETERINARIA 22/2006

A rischio anchela riforma

dell’accesso

N el dossier utilizzato dalConsiglio di Stato per

esaminare la riforma - Siliquinidell’esame di stato figura an-che un documento dell’Antitru-st. Il Garante della Concorren-za, Antonio Catricalà, rileva che“non appare giustificata la pre-visione di un tirocinio obbliga-torio laddove attualmente nonprevisto o un’eccessiva duratadello stesso”. L’Antitrust censu-ra inoltre l’eccessiva presenzadei rappresentanti degli Ordininelle Commissioni esaminatrici:“anche in merito alla disposi-zione relativa alle commissioniper l’esame di stato per l’abili-tazione professionale l’Autoritàricorda che, già nell’indagineconoscitiva nel settore degliOrdini e Collegi Professionali,aveva sottolineato la necessitàdi limitare la presenza di rap-presentanti degli Ordini nel-l’ambito delle commissioni esa-minatrici”. La Riforma dell’ac-cesso, secondo il decreto mes-so a punto dal Sottosegretarioall’Università Maria Grazia Sili-quini, ha introdotto per la primavolta il tirocinio post-laurea di 6mesi per i laureati in veterinariasotto la responsabilità dell’Or-dine, così da assicurare unaformazione all’insegna “dellaserietà, della continuità, del ca-rattere professionalizzante sot-to la gestione e la responsabi-lità degli Ordini”, come si puòleggere nella relazione illustra-tiva del testo del decreto. Ma ilDpr è in stand-by. Il nuovo mi-nistro all’Università Mussi si èpreso una pausa di riflessioneper andare più a fondo nellecritiche che hanno accompa-gnato la gestazione del provve-dimento.

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N ella pratica clinica quo-tidiana degli animali dacompagnia è molto

frequente il riscontro di situazionicliniche croniche di cui non riuscia-mo a valutare l’impatto che hannosul benessere dell’animale. Mentrerisulta evidente la risposta del canead un dolore acuto ed improvviso,manifestato da lamenti, guaiti, rea-zioni aggressive o di fuga, la rispo-sta al dolore cronico è molto piùsubdola e difficile da rilevare. Sem-bra che l’animale affetto da unacondizione patologica che provocadolore cronico sia come rassegna-to a percepire la sensazione dolo-rosa, come se si fosse abituato aconvivere con un problema di cuiconosce già l’esistenza. Una sortadi rassegnazione incosciente chegli comporta certamente una perdi-ta del suo benessere, un malesse-re di fondo che abbassa la qualitàdella vita, ma che non mostra aper-tamente all’esterno. Spesso anchel’occhio attento del suo proprietariocon cui vive, magari in simbiosi,può non avvertire questa situazionedi continuo disagio.Quando formuliamo diagnosi dimalattie osteoartrosiche o di infe-zioni croniche o di neoplasie o di al-tre condizioni che nell’uomo sononotoriamente associate a dolorecronico, spesso il proprietario cidomanda se il suo cane soffre,preoccupato del fatto di non accor-gersene e di non fare nulla per alle-viare il suo dolore.Il criterio della similitudine conl’uomo. Sappiamo che il sistemanervoso del cane è molto simile aquello dell’uomo e le vie del dolore,i nocirecettori e la risposta aglianalgesici sono in gran parte so-vrapponibili a quelli dell’uomo. Sap-piamo anche che quando lo stimo-lo algico è improvviso ed acuto, ilcane mostra apertamente di sentiredolore, dimostrando che le sue viedel dolore conducono, come nel-l’uomo, alla sensazione cosciente,cerebrale e spiacevole del dolore.Possiamo quindi ritenere, per il cri-terio dell’analogia o della similitudi-ne, che condizioni patologiche che

nell’uomo provocano dolore croni-co, lo provocano anche nel cane.Dolore cronico e continuo, con mo-menti di maggior intensità e mo-menti di relativa remissione, ma cheaccompagna ogni giorno la vita delcane. Chiunque di noi abbia speri-mentato dolori cronici, per condi-zioni di artrosi, problemi dentali, do-lori addominali od altro, è consape-vole del dolore e del malesseresentito, pur riuscendo a svolgere leproprie attività quotidiane. Segnali di un dolore cronico. Se ilcane potesse parlare, certamente ilproblema del riconoscimento deldolore cronico sarebbe già risolto. Ildolore è una sensazione soggettivae solo chi lo sente è in grado diquantificarlo. Nessuno può “senti-re” il dolore di un altro essere. Nel-l’uomo il dolore è quello che il pa-ziente dice di sentire e nell’animaleè quello che noi pensiamo lui sen-ta; ma ignorare il dolore animale so-lo perché non sappiamo misurarlocon certezza condannerebbe i no-stri pazienti ad una sofferenza nondovuta ed evitabile. È tipico per lastragrande maggioranza dei pro-prietari di cani accorgersi di quan-to dolore e fastidio cronico avesse illoro animale solo dopo aver visto ilmiglioramento evidente delle suecondizioni generali e del suo com-portamento una volta eliminato ildolore o la causa del dolore con untrattamento efficace. Tuttavia, il cane, pur non essendodotato della parola, ha la possibilitàdi mostrarci dei segni indiretti, conil suo comportamento, che noi dob-biamo imparare a riconoscere affi-nando la nostra sensibilità, oltre adapplicare il criterio della similitudinecon l’uomo per l’impatto dolorosodelle patologie riscontrate. Non po-tendoci basare su quei segni com-portamentali così evidenti che ac-compagnano il dolore acuto e im-provviso, dobbiamo affinare la no-stra osservazione su altri segni indi-retti. Il cane che soffre di un dolorecronico, oltre ad una rassegnazio-ne incosciente, assume anche de-gli atteggiamenti di protezione chenella sua esperienza gli possono

servire per non esacerbare il suodolore o per sentirlo meno pressan-te. Può ad esempio limitare l’attivitàfisica in caso di dolori articolari,cercando di sedersi spesso fino adapparire pigro, timido od invecchia-to agli occhi del proprietario. Così,un cane affetto da artrosi coxofe-morale bilaterale per displasia, pri-ma di manifestare apertamente del-le gravi difficoltà di deambulazionee ad alzarsi da seduto, può na-scondere per anni la sua condizio-ne cercando di spostare il suo bari-centro in avanti, sfruttando mag-giormente le zampe anteriori ed imuscoli della schiena. Il cane è pa-ragonabile ad un’auto a quattroruote motrici e può modulare la tra-zione od il carico ponderale spo-standoli laddove non ha dolore,agendo quindi sul suo portamentoe sul suo equilibrio muscolare. Nel-le forme di dolore articolare più in-tenso, come ad esempio in caso dischiacciamento del menisco in se-guito a rottura cronica del legamen-to crociato, il cane, a fronte talvoltadi una zoppia non particolarmenteintensa, presenta dei tremori mu-scolari della coscia che testimonia-no il dolore articolare cronico. In al-tre forme di dolore cronico, il canepuò diventare apatico, svogliato,reattivo alle manipolazioni e insoffe-rente verso altri cani o verso i bam-bini che potrebbero disturbarlo edesacerbargli il dolore.Condizioni frequenti di dolorecronico. Sono molteplici le condi-zioni nel cane che si accompagna-no ad un dolore cronico, latente epersistente, con periodi di maggioro minor intensità. L’osteoartrosi è lacondizione più frequente, che ri-guarda oltre il 20% dei cani adulti, epuò interessare in vario grado tuttele articolazioni. In funzione dellarazza canina, dell’età e della desti-nazione funzionale, sono colpite learticolazioni delle spalle, dei gomiti,del carpo, delle anche, delle ginoc-chia e dei garretti. Molti cani poisoffrono di malattie discali della co-lonna vertebrale che oltre a condi-zioni acute, possono determinareanche situazioni sub-acute e croni-che di dolore neurogenico. I canipoi possono soffrire di patologiecroniche del cavo orale, per para-dontopatie, o per infezioni alveolari.Un tipico esempio di dolore croniconascosto è quando il cane sviluppaun’infezione ossea alveolare a livel-lo del dente lacerante; questa pro-voca un’erosione dell’osso mascel-lare con formazione poi di una fi-stola odontopatica che finalmentepermette al proprietario ed al vete-rinario di rendersi conto del proble-ma e immaginare quindi il dolorepatito dal cane nelle precedentisettimane per la stimolazione conti-nua del trigemino. Ci sono infinemolteplici situazioni patologichecroniche che possono essere asso-ciate a dolore cronico, come le ci-stiti, i calcoli urinari, le enterocoliti,le otiti, le dermatiti croniche, i corpiestranei da forasacco, e altre con-dizioni che sappiamo quale impat-to abbiano sugli esseri umani per

condizioni simili. I tumori infine,specialmente nelle fasi avanzate,per gli effetti invasivi, compressivied istolesivi sulle strutture vascolo-nervose, determinano un dolorecronico che nell’uomo necessita diuna continua ed efficiente terapiadel dolore.Prove oggettive dell’esistenza diun dolore cronico e nascosto.Per quanto riguarda l’osteoartosi, ladimostrazione oggettiva del dolorecronico che essa provoca è la ridu-zione della massa muscolare del-l’arto interessato, facilmente rileva-bile nelle condizioni monolaterali,per il paragone con l’arto sano,mentre in quelle bilaterali, come ladisplasia invalidante dell’anca, siosserva una diminuzione generaledel tono muscolare di tutto il trenoposteriore. Radiologicamente èpossibile valutare la gravità dell’o-steoartrosi dal grado di sclerosisubcondrale, proporzionale ai cari-chi ponderali concentrati su areearticolari ridotte, dall’entità delleproliferazioni ossee periarticolari edall’assottigliamento della rima arti-colare, indicativo della perdita dellostrato cartilagineo. Con il perduraredi una condizione artrosica grave econ il conseguente risparmio del-l’arto o degli arti interessati, si de-termina un’osteoporosi da disusodei segmenti ossei coinvolti, congrave anchilosi delle articolazioniartrosiche. In altre condizioni cheprovocano dolore cronico è più dif-ficile ottenere delle loro valutazionioggettive, anche se le modificazio-ni comportamentali sono già parti-colarmente indicative, come unafacile affaticabilità, un’apparente pi-grizia e svogliatezza, un invecchia-mento precoce, fino a presentare,nei casi più gravi, un’espressionedel volto tesa che ricorda l’espres-sione umana di un volto sofferente.La prova del nove: eliminare o al-leviare il dolore cronico. La mi-glior dimostrazione che un canesoffre di un dolore cronico è quelladi osservare il suo comportamentodopo essere riusciti ad eliminare ildolore o la sua causa con un tratta-mento efficace. Dopo intervento diprotesi d’anca, ad esempio, il cam-biamento eclatante ed inequivoca-bile del comportamento del cane,che passa da apatia e pigrizia aiperattività ed euforia, in un clima diritrovata giovinezza, fa chiaramentecapire in tutta la sua entità il dolorecronico che prima lo affliggeva perle sue anche artrosiche. Dimostra-zioni simili si osservano, oltre checon trattamenti chirurgici efficaci,anche in seguito a terapie farma-

colgiche in grado di togliere o alle-viare grandemente il dolore; il canemostra immediatamente il sollievoavuto con una maggior disponibi-lità al gioco e ad uscire per le pas-seggiate, con una maggior resi-stenza fisica. Da triste il cane ritor-na allegro e vivace, più disponibilead interagire con l’ambiente circo-stante. Tipicamente poi, sospen-dendo la terapia e terminato l’effet-to terapeutico, il cane ritorna allacondizione preesistente.Un impegno per il benessere delcane. Il medico veterinario, nell’im-maginario collettivo, deve essereun esperto in grado di farsi inter-prete dei bisogni dell’animale, perevitarne la sofferenza e per miglio-rarne la qualità di vita. Affinchéquest’aspettativa, che deve essereanche la “mission” stessa del medi-co veterinario, non venga delusa, ènecessario che il sanitario sappiacogliere le situazioni patologicheche provocano dolore cronico,sappia inquadrarne la gravità el’impatto sulla qualità della vita delcane, sappia prevenirle quandopossibile e sia in grado di suggeri-re i trattamenti più indicati quandosono ormai presenti. Trattamentiche saranno tesi ad eliminare lacausa del dolore con un trattamen-to eziologico, quando fattibile, o in-staurando una terapia in grado dialleviare al massimo il dolore. Leconoscenze sulla generazione e latrasmissione del dolore hanno per-messo di individuare più punti incui intervenire con un trattamentomultimodale del dolore, per ridurrele dosi dei singoli farmaci e quindianche dei loro effetti collaterali, co-me pure per agire a diversi livelli.E il gatto? Tutto quanto si è dettoper il cane vale anche per il gatto,con anzi una maggior enfasi, inquanto si tratta di un animale che,per la sua naturale riservatezza,rende ancor più difficile il riconosci-mento del suo stato di sofferenzacronica. Le condizioni che più fre-quentemente provocano dolorecronico nel gatto sono le patologieorali, le otiti e le riniti croniche, le ar-tropatie e le cistiti, oltre alle neopla-sie nei soggetti più anziani. Il gattosofferente mostra una riduzionedella sua attività fisica, fino ad evi-tare la sua pulizia quotidiana e asporcare fuori dalla cassetta pernon spostarsi fino a raggiungerla. Iltrattamento del dolore nel gatto de-ve rispettare le sue peculiarità fisio-logiche tenendo conto della diver-sa farmacodinamica nel gatto deicomuni farmaci utilizzati per la tera-pia del dolore nel cane. ■

4ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 22/2006

Il dolore nascosto e sottovalutato nel caneSe ne è parlato a Rimini al 53° Congresso Nazionale SCIVAC

di Aldo Vezzoni

Med. Vet., S.C.M.P.A.,Dipl. ECVS

Conclusioni

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 22

PremessaCon Decreti del 5 aprile 2006 fir-mati dal Ministro dell’Economia edelle Finanze è stato prorogato diun anno il “monitoraggio” deglistudi di settore per i lavoratori au-tonomi e sono state approvate leevoluzioni degli studi di settore re-lativi tra gli altri allo studio TK22U(che sostituisce lo studio di setto-re SK22U) - Servizi veterinari, co-dice attività 85.20.0.Per i professionisti, quindi, anchel’anno 2005 è sperimentale nelsenso che, fino all’approvazionedegli studi definitivi:• i risultati dello studio (congruità

e coerenza) possono essere uti-lizzati solamente per la formula-

zione dei criteri di selezione perl’attività di accertamento;

• il maggior ricavo eventualmenterisultante dall’applicazione GE-RICO non può essere utilizzatodirettamente per la formulazio-ne di avvisi di accertamento;

• i contribuenti congrui o che siadeguano ai risultati dello studiosperimentale evitano l’eventualeaccertamento sulla base dellostudio che verrà approvato al ter-mine del periodo sperimentale;

• i contribuenti che non risulta-no congrui (o che non si ade-guano) sulla base dello stu-dio sperimentale potrannosubire accertamenti, per tuttie tre gli esercizi di applica-

zione degli studi sperimenta-li, sulla base dei compensiche saranno determinati dallostudio definitivo.

La peculiarità di tutti gli studi pre-disposti per i professionisti, già at-tesa da tempo, è stata l’esclusio-ne dell’incidenza del valore deibeni strumentali per la determina-zione dei compensi congrui, men-tre assume rilievo, come si vedràin concreto, la tipologia delle pre-stazioni effettuate.

Lo studio TK22UGruppi omogeneiRispetto al precedente studioSK22U (che classificava i soggettiin 6 gruppi), il nuovo studio identi-fica 12 gruppi omogenei a secon-do delle particolari caratteristicheche ciascun gruppo possiede.I 12 gruppi individuati dal Ministe-ro, sulla base dei circa 8.000 stu-

di inviati nel 2003 dai medici vete-rinari, sono stati dettagliatamente

descritti nel numero 8/2006 diquesta stessa rivista.

5laPROFESSIONE VETERINARIA 22/2006

Studi di settoreIl nuovo modello TK22U

RUBRICA FISCALE

di Giovanni Stassi

Dottore Commercialista, Torino

Caso 1 - Incremento di costi per “Dispensazione farmaco”

Rigo dello Studio Descrizione Importo Importo ImportoD1 Visite Domiciliari 150 150 150D2 Visite Ambulatoriali 1.200 1.200 1.200D4 Interventi Chirurgici 100 100 100D8 Altre 100 100 100D27 Vaccini 390 390 390D36 Acq Materiale Sanitario 5.000 5.000 5.000D37 Assicurazioni prof. 500 500 500D38 Aggiornamento 500 500 500D39 Giornali 300 300 300D40 Manutenzione 500 500 500D41 Dispensazione Farmaco 2.000 4.000 8.000D43 Compensi 30.000 30.000 30.000D50 Esami Diagnostici 100 100 100G1 Beni Strumentali 30.000 30.000 30.000G5 Consumi 3.000 3.000 3.000G6 Altre Spese 5.000 5.000 5.000G7 Compensi 30.000 30.000 30.000Ricavi da Studi 43.856 43.856 43.856Incremento Ricavi 0 0

Caso 3 - Incremento del numero degli interventi chirurgici

Rigo dello Studio Descrizione Importo Importo ImportoD1 Visite Domiciliari 150 150 150D2 Visite Ambulatoriali 1.200 1.200 1.200D4 Interventi Chirurgici 100 200 300D8 Altre 100 100 100D27 Vaccini 390 390 390D36 Acq Materiale Sanitario 5.000 5.000 5.000D37 Assicurazioni prof. 500 500 500D38 Aggiornamento 500 500 500D39 Giornali 300 300 300D40 Manutenzione 500 500 500D41 Dispensazione Farmaco 2.000 2.000 2.000D43 Compensi 30.000 30.000 30.000D50 Esami Diagnostici 100 100 100G1 Beni Strumentali 30.000 30.000 30.000G5 Consumi 3.000 3.000 3.000G6 Altre Spese 5.000 5.000 5.000G7 Compensi 30.000 30.000 30.000Ricavi Da Studi 43.856 48.030 52.203Incremento Ricavi 4.174 4.173

Caso 2 - Incremento di costi per “Acquisto di materiale sanitario”

Rigo dello Studio Descrizione Importo Importo ImportoD1 Visite Domiciliari 150 150 150D2 Visite Ambulatoriali 1.200 1.200 1.200D4 Interventi Chirurgici 100 100 100D8 Altre 100 100 100D27 Vaccini 390 390 390D36 Acq Materiale Sanitario 5.000 10.000 15.000D37 Assicurazioni prof. 500 500 500D38 Aggiornamento 500 500 500D39 Giornali 300 300 300D40 Manutenzione 500 500 500D41 Dispensazione Farmaco 2.000 2.000 2.000D43 Compensi 30.000 30.000 30.000D50 Esami Diagnostici 100 100 100G1 Beni Strumentali 30.000 30.000 30.000G5 Consumi 3.000 3.000 3.000G6 Altre Spese 5.000 5.000 5.000G7 Compensi 30.000 30.000 30.000Ricavi Da Studi 43.856 43.856 43.856Incremento Ricavi 0 0

Caso 4 - Incremento del numero delle visite ambulatoriali

Rigo dello Studio Descrizione Importo Importo Importo

D1 Visite Domiciliari 150 150 150

D2 Visite Ambulatoriali 1.200 1.600 2.000

D4 Interventi Chirurgici 100 100 100

D8 Altre 100 100 100

D27 Vaccini 390 390 390

D36 Acq Materiale Sanitario 5.000 5.000 5.000

D37 Assicurazioni prof. 500 500 500

D38 Aggiornamento 500 500 500

D39 Giornali 300 300 300

D40 Manutenzione 500 500 500

D41 Dispensazione Farmaco 2.000 4.000 8.000

D43 Compensi 30.000 30.000 30.000

D50 Esami Diagnostici 100 100 100

G1 Beni Strumentali 30.000 30.000 30.000

G5 Consumi 3.000 3.000 3.000

G6 Altre Spese 5.000 5.000 5.000

G7 Compensi 30.000 30.000 30.000

Ricavi Da Studi 43.856 47.027 50.198

Incremento Ricavi 3.171 3.171

Da quanto sopra emerge che i costi sostenuti per la dispensazione del farmaco non in-cidono sulla determinazione dei compensi minimi.

Dai dati sopra esposti emerge che per ogni 100 interventi chirurgici in più il valore deicompensi minimi fa registrare un incremento di circa Euro 4.174.

Anche in questo caso l’incremento dei costi sostenuti per l’acquisto di materiale sani-tario non incidono sulla determinazione dei compensi minimi.

Dai dati sopra esposti emerge che per ogni 400 visite ambulatoriali in più il valore deicompensi minimi fa registrare un incremento di Euro 3.171.

Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 22

Variabili significativeLe variabili significative che influi-scono sulla determinazione deicompensi congrui sono le se-guenti:• Spese per prestazioni di lavoro

dipendente• Spese per collaboratori coordi-

nati e continuativi• Compensi corrisposti a terzi

per prestazioni direttamente af-ferenti all’attività professionale

• Consumi (servizi telefonici,energia elettrica, carburanti elubrificanti utilizzati per la tra-zione di autoveicoli)

• Altre spese• Spese sostenute per l’acquisto

di materiale sanitario• Assicurazioni R.C. professio-

nali• Ore dedicate all’attività collega-

te con l’anzianità professionale• Numero visite ambulatoriali• Numero visite domiciliari o

presso allevamenti• Numero visite ambulatoriali• Numero interventi chirurgici• Numero di interventi per assi-

stenza al parto/ostetricia• Numero prestazioni di insemi-

nazione artificialeCiascuna variabile assume un pe-so diverso a seconda del Gruppoomogeneo in cui si colloca il pro-fessionista. Il peso di ciascuna variabile è in-dicato nell’allegato 4.A alla “Notatecnica e metodologica” dello stu-dio di settore e potrà essere sca-ricata dal sito dell’Agenzia delleentrate: www.agenziaentrate.it.

Applicazioni praticheNel presente articolo ci occupere-mo in particolare dell’influenza deiseguenti costi nella determinazio-ne dei compensi congrui:• Costi sostenuti per la dispensa-

zione del farmaco• Costi sostenuti per acquisto di

materiale sanitario• Numero interventi chirurgici• Numero visite ambulatoriali• Valore dei beni strumentali• Consumi (servizi telefonici,

energia elettrica, carburanti elubrificanti utilizzati per la tra-zione di autovetture)

• Altre speseGli esempi che seguono sonostati elaborati per i soggetti rien-tranti nel Gruppo omogeneo 3 -Ambulatori di medie dimensio-ni, che costituisce uno dei grup-pi più numerosi (circa 1.600 sog-getti sugli 8.000 esaminati) e lecui caratteristiche sono le se-guenti: ambulatori di medie di-mensioni (mediamente mq. 47)all’interno dei quali opera quasisempre solo il titolare senza av-valersi di dipendenti o collabora-tori. La maggior parte degli spa-zi adibiti ad ambulatorio è di pro-prietà di terzi. Le visite ambulato-riali dalle quali deriva la maggiorparte dei compensi (mediamenteil 63%) riguardano prevalente-mente animali da compagnia diproprietà di clienti privati. Oltrealle visite ambulatoriali, interventichirurgici (mediamente il 14%dei compensi), esami diagnostici(7%) e circa 390 vaccini. Nelladotazione di beni strumentali sirileva: tavolo operatorio, steriliz-zatrice, apparecchio per raggi X,oto/oftalmoscopio, dotazione peranestesia gassosa, elettrobisturi,elettrocardiografo, aspiratore,apparecchiature per ematologia,sierologia, batteriologia.Abbiamo ipotizzato che il soggettoper il quale è stato elaborato lo stu-dio avesse 15 anni di attività e de-dicasse al lavoro 40 ore settimana-li per 45 settimane all’anno. ■

6 laPROFESSIONE VETERINARIA 22/2006

Apparecchiature Radiologiche

Camere oscure

Pellicole RX

Elettromedicali

Assistenza tecnica

di LUCARELLI M. & C.

SAS

VIA ISONZO, 8 - 20095 CUSANO MIL. (MI) - Telefono: 02.66401060 - Fax: 02.66400884

RUBRICA FISCALE

Caso 5 - Incremento del numero dei vaccini

Rigo dello Studio Descrizione Importo Importo Importo

D1 Visite Domiciliari 150 150 150

D2 Visite Ambulatoriali 1.200 1.200 1.200

D4 Interventi Chirurgici 100 100 100

D8 Altre 100 100 100

D27 Vaccini 390 600 800

D36 Acq Materiale Sanitario 5.000 5.000 5.000

D37 Assicurazioni prof. 500 500 500

D38 Aggiornamento 500 500 500

D39 Giornali 300 300 300

D40 Manutenzione 500 500 500

D41 Dispensazione Farmaco 2.000 2.000 2.000

D43 Compensi 30.000 30.000 30.000

D50 Esami Diagnostici 100 100 100

G1 Beni Strumentali 30.000 30.000 30.000

G5 Consumi 3.000 3.000 3.000

G6 Altre Spese 5.000 5.000 5.000

G7 Compensi 30.000 30.000 30.000

Ricavi Da Studi 43.856 43.856 43.856

Incremento Ricavi 0 0

Caso 6 - Incremento del valore dei beni strumentali

Rigo dello Studio Descrizione Importo Importo Importo

D1 Visite Domiciliari 150 150 150

D2 Visite Ambulatoriali 1.200 1.200 1.200

D4 Interventi Chirurgici 100 100 100

D8 Altre 100 100 100

D27 Vaccini 390 390 390

D36 Acq Materiale Sanitario 5.000 5.000 5.000

D37 Assicurazioni prof. 500 500 500

D38 Aggiornamento 500 500 500

D39 Giornali 300 300 300

D40 Manutenzione 500 500 500

D41 Dispensazione Farmaco 2.000 2.000 2.000

D43 Compensi 30.000 30.000 30.000

D50 Esami Diagnostici 100 100 100

G1 Beni Strumentali 30.000 60.000 90.000

G5 Consumi 3.000 3.000 3.000

G6 Altre Spese 5.000 5.000 5.000

G7 Compensi 30.000 30.000 30.000

Ricavi Da Studi 43.856 43.856 43.856

Incremento Ricavi 0 0

Anche in questo caso l’incremento del numero dei vaccini praticati non incide sulla de-terminazione dei compensi minimi.

Caso 8 - Incremento dei costi per “Altre spese”

Rigo dello Studio Descrizione Importo Importo Importo

D1 Visite Domiciliari 150 150 150

D2 Visite Ambulatoriali 1.200 1.200 1.200

D4 Interventi Chirurgici 100 100 100

D8 Altre 100 100 100

D27 Vaccini 390 600 800

D36 Acq Materiale Sanitario 5.000 5.000 5.000

D37 Assicurazioni prof. 500 500 500

D38 Aggiornamento 500 500 500

D39 Giornali 300 300 300

D40 Manutenzione 500 500 500

D41 Dispensazione Farmaco 2.000 2.000 2.000

D43 Compensi 30.000 30.000 30.000

D50 Esami Diagnostici 100 100 100

G1 Beni Strumentali 30.000 30.000 30.000

G5 Consumi 3.000 3.000 3.000

G6 Altre Spese 5.000 6.000 7.000

G7 Compensi 30.000 30.000 30.000

Ricavi Da Studi 43.856 44.764 45.672

Incremento Ricavi 908 908

Caso 9 - Incremento dei costi per la collaborazione

di un medico veterinario

Rigo dello Studio Descrizione Importo Importo Importo

D1 Visite Domiciliari 150 150 150

D2 Visite Ambulatoriali 1.200 1.200 1.200

D4 Interventi Chirurgici 100 100 100

D8 Altre 100 100 100

D27 Vaccini 390 600 800

D30 Veterinario collaboratore 0 5.000 10.000

D36 Acq Materiale Sanitario 5.000 5.000 5.000

D37 Assicurazioni prof. 500 500 500

D38 Aggiornamento 500 500 500

D39 Giornali 300 300 300

D40 Manutenzione 500 500 500

D41 Dispensazione Farmaco 2.000 2.000 2.000

D43 Compensi 30.000 30.000 30.000

D50 Esami Diagnostici 100 100 100

G1 Beni Strumentali 30.000 30.000 30.000

G4 Compenso a veterinario 0 5.000 10.000

G5 Consumi 3.000 3.000 3.000

G6 Altre Spese 5.000 5.000 5.000

G7 Compensi 30.000 30.000 30.000

Ricavi Da Studi 43.856 50.006 56.156

Incremento Ricavi 6.150 6.150

L’incremento dei costi sostenuti per “Altre spese” (per l’elenco dei costi inclusi in questavoce si vedano le istruzioni al Rigo G6 dello studio di settore) incide sulla determinazionedei compensi minimi nella misura di Euro 908 per ogni 1.000 Euro di incremento deicosti.

Anche in questo caso l’incremento del valore dei beni strumentali impiegati nell’atti-vità non incide sulla determinazione dei compensi minimi.

Caso 7 - Incremento delle spese per consumi

Rigo dello Studio Descrizione Importo Importo Importo

D1 Visite Domiciliari 150 150 150

D2 Visite Ambulatoriali 1.200 1.200 1.200

D4 Interventi Chirurgici 100 100 100

D8 Altre 100 100 100

D27 Vaccini390 600 800

D36 Acq Materiale Sanitario 5.000 5.000 5.000

D37 Assicurazioni prof. 500 500 500

D38 Aggiornamento 500 500 500

D39 Giornali 300 300 300

D40 Manutenzione 500 500 500

D41 Dispensazione Farmaco 2.000 2.000 2.000

D43 Compensi 30.000 30.000 30.000

D50 Esami Diagnostici 100 100 100

G1 Beni Strumentali 30.000 30.000 30.000

G5 Consumi 3.000 4.000 5.000

G6 Altre Spese 5.000 5.000 5.000

G7 Compensi 30.000 30.000 30.000

Ricavi Da Studi 43.856 45.213 46.570

Incremento Ricavi 1.357 1.357

Come si può facilmente constatare l’incremento dei costi sostenuti per consumi (ser-vizi telefonici, energia elettrica, carburanti e lubrificanti utilizzati per la trazione di autovettu-re) incide sulla determinazione dei compensi minimi nella misura di Euro 1.357 perogni 1.000 Euro di incremento dei costi.

L’incremento dei costi sostenuti per avvalersi della collaborazione di un collega vete-rinario incide sulla determinazione dei compensi minimi nella misura di Euro 6.150 perogni 5.000 Euro di incremento dei costi.

Le ipotesi comunque sono innumerevoli.Con questi pochi esempi sulle migliaia di combinazioni possibili abbiamo solamente volutodare un contributo per una migliore comprensione del funzionamento degli studi di settore.Ciascun contribuente, per rendersi conto dell’incidenza di ciascuna variabile nella determi-nazione dei ricavi presunti potrà utilizzare il software GE.RI.CO che può essere liberamentescaricato dal sito www.agenziaentrate.it.

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 22

Si è svolto nei pressi dellasplendida Ostuni (BR),nei giorni 9 e 10 giugno, il

Congresso organizzato dall’En-pav dal titolo “Risparmio ed inve-stimento: una previdenza in più”.Tale incontro nasce dall’esigenzadi fare il punto, nello scenario de-mografico ed economico attuale,sulle strategie individuate dall’En-te e finalizzate a dare al veterina-rio-lavoratore attivo una pensione,una volta che sarà andato in quie-scenza, che possa garantirgli unmiglior tenore di vita.Come ha giustamente detto unodei relatori (Massimo Angrisani,professore ordinario di TecnicaAttuariale delle Assicurazioni So-ciali presso l’Università La Sa-pienza di Roma), tutti noi dovremoabituarci al principio che d’ora inpoi l’entità della pensione non po-

trà che essere sempre più stretta-mente dipendente dall’entità deicontributi versati.A conferma di ciò, e nonostantenegli ultimi dieci anni l’Enpav ab-bia visto verificarsi un aumentodel 50% dei suoi iscritti (da 15000a 23000 circa), un aumento del300% del suo patrimonio (da 60 a180 milioni di euro circa) e un au-mento dell’entità media dei reddi-ti degli iscritti, le previsioni attua-riali indicano il primo saldo di bi-lancio negativo (quando l’Entedovrebbe spendere più di quantoincassa) nell’anno 2026, e l’azze-ramento del patrimonio dell’Entenel 2041.E se è pur vero che le previsioni invia di elaborazione sembrerebbe-ro indicare uno spostamento inavanti di questi momenti, il rispet-to della sostenibilità dell’Ente, uni-

tamente all’aleatorietà propria del-le previsioni a lungo termine, im-porrà verosimilmente, in futuro,misure atte a produrre un abbas-samento di quell’aliquota di rendi-mento della pensione che, atte-standosi ora all’incirca al 70%,non trova corrispondenza con larealtà della situazione congiuntu-rale attuale.In questo contesto si è inserito,come detto, il tema del Congres-so, ovvero l’individuazione di stra-tegie volte ad annullare l’effetto diuna pensione di base di valoreminore di quella attuale; in unconcetto solo: di una pensione in-tegrativa. In questo progetto l’Enpav, fortedi una struttura politica ed ammi-nistrativa già consolidata ed ade-guatamente rodata, si pone comeinterlocutore privilegiato propo-nendosi con un ruolo attivo sianella sensibilizzazione degli iscrit-ti alla problematica, sia nel sup-porto tecnico volto all’identifica-zione delle loro necessità future esia nella pianificazione indirizzataal perseguimento delle esigenzestesse.Inserita, dunque, in un contestogià presente che, quindi, permet-terà di ridurre “all’osso” i costi digestione a beneficio dei rendi-menti, la pensione integrativa En-pav sarà determinata, come illu-strato dal dottor Luca Coppini (at-tuario dell’Ente e consulenteesperto per fondi di previdenza ecompagnie di assicurazione), infunzione di alcune variabili:• Il valore del contributo aggiun-tivo che, del tutto facoltativamen-te, l’iscritto decidesse di versare,e che potrà variare tra il 2 e il 14%del reddito conseguito. Tale con-tributo, occorre sottolinearlo, saràintegralmente deducibile dal red-dito imponibile. Inoltre ad essoandranno ad aggiungersi auto-maticamente i due terzi del contri-buto soggettivo di solidarietà cheattualmente viene versato obbli-gatoriamente, a fondo perduto,sull’eccedenza dei redditi supe-riore ai 33.700 euro;• Il numero degli anni di contri-buzione: naturalmente, maggioresarà questo parametro e più altosarà il valore della pensione ero-gata;• L’età di pensionamento: anchein questo caso, più alto sarà il pa-rametro e maggiore sarà la pen-sione;• I rendimenti che l’Enpav riu-scirà a realizzare coi contributi in-cassati: trattandosi di una renditaa capitalizzazione, maggiori sa-ranno i rendimenti conseguiti emaggiore sarà, ovviamente, la ci-fra retrocessa all’interessato. L’En-pav riconoscerà, comunque, unrendimento annuo minimo garan-tito dell’1,5%.Come si può facilmente intuire,dunque, è impossibile quantifica-

7

La previdenza integrativa: un obbligo morale ora, una necessità materiale in futuro

laPROFESSIONE VETERINARIA 22/2006

Oscar Grazioli, veterinario, giornalista pubbli-cista e scrittore esordisce nel 1998 con Quel-lo che gli animali non dicono (Armenia Edito-re) che riscuote notevole successo di criticae lettori. Nel 2002 esce, per i tipi di Paco Edi-tore, un secondo libro di racconti dal titoloFavole vere di animali speciali. Anche questasua seconda opera si colloca bene nellosconfinato panorama editoriale odierno. Nelfrattempo continua la sua collaborazionegiornalistica con numerose testate nazionali,locali e professionali.

Con Vet Tricks (i 100 trucchi dell’anestesista provetto) Grazioli intendescrivere un manuale che scorre su due binari: quello dell’utilità e quel-lo dell’umorismo. Come l’autore avverte nella prefazione, questo non èun libro strettamente scientifico. Non cercate le ultime sui recettori del-la buprenorfina. Non ci sono. Ci sono protocolli preferiti da chi scrive,ci sono notizie pratiche su questo e quel farmaco, ci sono consigli pergli acquisti e ci sono massacri di leggende metropolitane di cui l’ane-stesiologia è colma. Il tutto scritto con la consueta penna talvolta lieve,talvolta graffiante, sempre senza peli e sbavature. Vet Tricks è un con-centrato di trucchi che derivano da un’esperienza ormai trentennalenel campo dell’anestesia e del trattamento del dolore. In questo casol’autore è anche l’editore, essendo titolare della BelVedere Editore diReggio Emilia (www.belvedereditore.it).

RECENSIONI

PREVIDENZA

ANMVIASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

di Giorgio Neri

Delegato ENPAV

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 22

re a priori l’entità di una pensione-modello in quanto questa, calco-lata col metodo contributivo, saràfunzione di situazioni personaliz-zate determinate dal valore di pa-rametri che varieranno da iscrittoad iscritto, e di rendimenti del ca-pitale abbastanza imprevedibili. Ilmetodo, comunque, che è statoinserito quale proposta di modifi-ca del Regolamento d’Attuazionedell’Enpav dal Consiglio di Ammi-nistrazione dell’Ente è stato moltoapprezzato sia dall’Assembleadei Delegati, che l’ha approvatoall’unanimità, sia dai ministeri vigi-lanti, che hanno già dato un loroassenso di massima.Dalle simulazioni effettuate daldottor Coppini, comunque, emer-ge che in un raffronto del “metodoEnpav” con quello delle altre ge-stioni presenti sul mercato, e fattauguale ad 1 la pensione integrati-va erogata dall’Ente, le pensionierogate secondo i meccanismiprevisti dalla legge 335/1995avrebbero valore uguale a 0,9-1(la differenza sarebbe tanto piùfavorevole alla pensione Enpavquanto prima si iniziasse a contri-buire, tendendo ad annullarsi neicasi in cui la contribuzione inizias-se in età avanzata), i fondi pen-sione negoziali di cui alla legge124/1993 avrebbero valore ugua-le a 0,8, e i piani pensionistici in-dividuali avrebbero valore 0,5-0,7(anche in questo caso la differen-za a favore dell’Enpav sarebbetanto maggiore quanto prima siiniziasse a contribuire).Per quanto possa valere, infine,ecco alcuni esempi numerici deri-vanti dalle simulazioni attuariali:nell’ipotesi di un’inflazione pari al2%, un PIL nominale pari al 3,5%,una rivalutazione media annuadei contributi del 4,05% e un’ali-quota di contribuzione pari al 6%del reddito imponibile, un trenten-ne con un reddito iniziale di 13000€ che contribuisse a partire daoggi e fino al 2041, o un quaran-tenne con un reddito iniziale di25000 € che contribuisse da oggifino al 2031 godrebbero di unapensione integrativa annua pari a4800 €, mentre un cinquantennecon un reddito iniziale di 50000 €che contribuisse da oggi fino al2021 avrebbe diritto ad una pen-sione integrativa annua pari a4300 €. ■

I l contratto dei medici e delladirigenza sanitaria è statosbloccato dal consiglio dei

ministri venerdì 9 giugno disinne-scando il pericolo di un altro scio-pero minacciato dalla categoria efacendo prevedere, in tempi bre-vi, l’arrivo di 250 euro lordi di au-mento mensili in busta paga.L’accordo, raggiunto sull’ipotesidi contratto dell’area della diri-genza medica e veterinaria, ri-guarda il secondo biennio econo-mico 2004/2005. I ministri dellaSalute, Livia Turco, e delle Rifor-me e le Innovazioni, Luigi Nico-lais, si augurano che “in tempibrevi arrivi la certificazione dellaCorte dei conti per dare immedia-ta efficacia agli aumenti previsti”.Un auspicio condiviso anche daisindacati. I contratti riguardano iltrattamento economico di tutti idirigenti del ruolo sanitario, pro-fessionale, tecnico ed ammini-

strativo, con rapporto di lavoro atempo indeterminato e determi-nato, dipendenti dalle aziende edenti del Servizio sanitario nazio-nale (circa 22.000 unità di perso-nale) e di tutti i dirigenti medici,odontoiatri e veterinari, con rap-porto di lavoro a tempo indeter-minato e determinato, dipendentidalle aziende ed enti del Serviziosanitario nazionale (circa 118.000unità di personale). Come per glialtri comparti di contrattazione,precisa una nota del ministerodelle Riforme e le Innovazioni, ilcomplesso delle risorse finanzia-rie disponibili per il rinnovo delbiennio contrattuale è costituitodagli stanziamenti previsti nellalegge finanziaria per il 2004 cheha previsto incrementi pariall’1,7% per il 2004 e all’1,5% peril 2005 e una quota aggiuntivapari allo 0,2% per ciascuno deidue anni, destinato alla contratta-

zione integrativa, cui si aggiungo-no le risorse stanziate dalla leggefinanziaria per il 2005 (che haprevisto risorse aggiuntive per unincremento pari allo 0,61%, ripar-tito in 0,43% nel 2005 e 0,18% nel

2006) e, infine, le ulteriori risorseche il Governo, in base al proto-collo d’intesa del 27 maggio2005, si è impegnato a stanziarenella legge finanziaria per il 2006,pari a un ulteriore 0,7%. ■

8ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 22/2006

Contratto al vaglio della Corte dei Conti

Dirigenza veterinaria, via libera al II biennio

GAZZETTA UFFICIALE DELL’UNIONE EUROPEA

L 156, 9 giugno 2006.2006/403/CE. Decisione del Consiglio, del 25 aprile 2006, che stabilisce la po-sizione da adottare a nome della Comunità europea in merito alla proposta dimodifica dell’allegato A della Convenzione europea sulla protezione degli ani-mali vertebrati utilizzati a fini sperimentali o ad altri fini scientifici.

L 158, 10 giugno 2006.2006/405/CE. Decisione della Commissione, del 7 giugno 2006, che modificale decisioni 2005/710/CE, 2005/734/CE, 2005/758/CE, 2005/759/CE,2005/760/CE, 2006/247/CE e 2006/265/CE per quanto riguarda alcune misuredi protezione relative all’influenza aviaria ad alta patogenicità (1).

2006/406/CERaccomandazione della Commissione, del 7 giugno 2006, che stabilisce lineeguida sull’uso di dichiarazioni relative all’assenza di sperimentazioni animali, aisensi della direttiva 76/768/CEE del Consiglio (1).

LEGGI IN GAZZETTA

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 22

9laPROFESSIONE VETERINARIA 22/2006

L’Accordo in esame è quellosulle strutture veterinarieintercorso il 26.11.2003, in

sede di Conferenza Stato-Regio-ni, “tra il Ministro della Salute, leRegioni e le Province autonomedi Trento e Bolzano per la defini-zione dei requisiti strutturali, tec-nologici ed organizzativi minimirichiesti per l’erogazione delleprestazioni veterinarie da partedi strutture pubbliche e private”,come recita l’epigrafe dell’Ac-cordo medesimo.Ai sensi dell’art.1 comma 2lett.b) del suddetto Accordo“per ambulatorio veterinario siintende la struttura avente indi-vidualità ed organizzazione pro-pria ed autonoma in cui vengo-no fornite prestazioni professio-nali, con l’accesso di animali, dauno o più medici veterinari, ge-nerici o specialisti, senza rico-vero di animali oltre a quellogiornaliero.”Secondo l’art.1 comma 2 lett.c)del medesimo Accordo, invece,“per clinica veterinaria - casa dicura veterinaria si intende lastruttura veterinaria avente indi-vidualità ed organizzazione pro-prie ed autonome in cui vengo-no fornite prestazioni professio-nali da più medici veterinari ge-nerici o specialisti e nella qualeè prevista la degenza di animalioltre quella giornaliera”.Ciò significa che solo nella clini-ca veterinaria-casa di cura vete-rinaria è possibile il ricovero de-gli animali oltre quello giornalie-ro, con la conseguenza che,qualora si voglia contemplare,nella struttura, la possibilità di ri-covero per più di un giorno, allo-ra sarà necessario configurarela struttura medesima quale “cli-nica veterinaria” o “casa di curaveterinaria”, con il rispetto di tut-ti i requisiti previsti dall’Accordo26.11.2003, in base al quale “laclinica veterinaria-casa di curaveterinaria individua un direttoresanitario medico veterinario. Laclinica veterinaria-casa di curaveterinaria deve poter fornireun’assistenza medico - chirurgi-ca di base e/o di tipo specialisti-co” (art.1 comma 2 lett.c).Ma che valore ha l’Accordo26.11.2003? O meglio, cosa ac-cade se una struttura non rispet-ta i requisiti previsti da tale ac-cordo?Per poter rispondere occorre in-nanzitutto considerare che gliaccordi come quello in esamesono atti di indirizzo politico-am-ministrativo, privi di efficacia im-mediatamente precettiva, do-vendo essere recepiti dalle sin-gole Regioni mediante un pro-prio atto, ovvero mediante leggeregionale o regolamento.Sono accordi previsti dall’art.4del D.Lgs. n. 281/97, in base al

quale “Governo, Regioni e Pro-vince autonome di Trento e Bol-zano, in attuazione del principiodi leale collaborazione e nel per-seguimento di obiettivi di funzio-nalità, economicità ed efficaciadell’azione amministrativa, pos-sono concludere, in sede diConferenza Stato-Regioni, ac-cordi, al fine di coordinare l’e-sercizio delle rispettive compe-tenze e svolgere attività di inte-resse comune”.Tali accordi, dunque, hanno sìuna precisa portata obbligato-ria, perché gli Enti che ne sonoparte sono tenuti a conformare ipropri ordinamenti agli obiettiviconcordati in sede di Conferen-za, ma possono creare un obbli-go solo se - e nella misura in cui- ad essi le Regioni danno at-tuazione a livello normativo oamministrativo, con un proprioatto che diviene, questo sì, ca-pace di obbligare i destinatari alrispetto delle proprie disposi-zioni.Nel caso di specie, al momentoin cui scriviamo (maggio 2006)l’Accordo Stato-Regioni sullestrutture veterinarie è stato rece-pito da quasi tutte le Regioni(l’ultima in ordine di tempo è sta-ta la Regione Piemonte, con De-liberazione della Giunta Regio-nale 24.4.2006 n.21-2685), e vaprecisato - per inciso - che inquasi tutti i casi le linee fonda-mentali ed i requisiti indicati dal-l’Accordo sono stati mantenutidalle Regioni, le quali, nel rece-pire l’Accordo, il più delle voltehanno apportato modifiche sol-tanto secondarie, ed hanno inol-tre previsto specifiche sanzioniper il mancato rispetto delle di-sposizioni contenute nell’atto re-gionale di recepimento.Innanzitutto, infatti, non va di-menticato che quando una strut-tura cambia tipologia - ad esem-pio da ambulatorio vuole diveni-re clinica - allora è necessario ilrilascio di una nuova autorizza-zione da parte dell’autorità com-petente, che nella maggior par-te delle Regioni è il Sindaco. È bene inoltre ricordare che Re-gioni come, ad esempio, il Pie-monte hanno inserito nel proprioatto di recepimento sanzioni incaso di mancato rispetto dei re-quisiti delle varie strutture. Fac-ciamo un esempio proprio delPiemonte: la mancanza, in unaclinica veterinaria, di alcuni re-quisiti, come ad esempio il loca-le adeguato e attrezzato (conbox e/o gabbie) per la degenzadegli animali, ovvero il locale se-parato per ricovero di animalicon malattie trasmissibili com-porta non solo il diniego dell’au-torizzazione sanitaria per lastruttura che la richieda per laprima volta, ma anche l’imme-

diata sospensione dell’attivitànel caso che l’autorizzazione siastata già rilasciata, con obbligodi adeguare la struttura medesi-ma ai requisiti prescritti entronovanta giorni, pena la revocadell’autorizzazione e la cessa-zione dell’attività.Identica sanzione - con terminedi novanta giorni, o più, entro ilquale adeguare la struttura airequisiti richiesti - è prevista seci sono stati limitati scostamentidai requisiti prescritti.Ciò significa, continuando nel-l’esempio, che un ambulatorioveterinario nel quale si ricoveri-no animali oltre la giornata, si-curamente richiede il rilascio diuna nuova autorizzazione, e -

se la struttura è priva dei sud-detti locali, dei quali l’ambulato-rio non è tenuto ad essere dota-to - incorrerà anche in una del-le sopraelencate sanzioni (re-voca dell’autorizzazione o so-spensione e/o cessazione del-l’attività).Consiglio, inoltre, anche ai vete-rinari che esercitano la propriaattività nelle Regioni che nonhanno ancora recepito l’Accor-do 26.11.2003 (come la Liguriao la Campania) di rispettare i re-quisiti previsti da tale Accordo.È infatti vero che la tutela dellasalute (cui è riconducibile il te-ma dei requisiti delle struttureveterinarie) appartiene alla com-petenza concorrente delle Re-

gioni, ma è anche vero che, incaso di struttura priva di qualcu-no dei suddetti requisiti, uneventuale provvedimento daparte dell’autorità competentepotrebbe trovare conferma insede di giudizio amministrativo(TAR) - anche in mancanza direcepimento dal parte della Re-gione - se si tratta di requisiti ri-feriti a materie che vanno ad in-terferire con materie di compe-tenza esclusiva dello Stato (co-me la tutela dell’ambiente) o conprincipi fondamentali che esula-no dall’ambito della Regione oche determinano comunque unacompetenza “trasversale” (peresempio i requisiti in materiaigienico-sanitaria). ■

Strutture e requisiti minimi

In un ambulatorio veterinario si possono ricoverare animali?

RUBRICA LEGALE

di Maria Teresa Semeraro

Avvocato, Bologna

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 22

10 laPROFESSIONE VETERINARIA 22/2006

Èstata annunciata il 28 apri-le scorso la costituzionedi un nuovo Comita-

to Consultivo sulle malattie dei gat-ti (European Advisory Board on CatDiseases, ABCD) formato da di-ciassette esperti europei, conse-guenza del fatto che, a causa diun’inadeguata applicazione deiprogrammi vaccinali, esiste unacerta preoccupazione tra gli esper-

ti per la salute dei circa sessantamilioni di gatti che vivono in Euro-pa. Una ricerca condotta tra oltre30.000 proprietari di gatti in cinquenazioni europee ha evidenziatoche quasi sei proprietari di gattigiovani su dieci non hanno vacci-nato il proprio gatto, il 30% dei pro-prietari di gatti adulti non lo ha maivaccinato e meno della metà lovaccina regolarmente. Durante i re-

centi focolai di afta epizootica inEuropa, la vista delle carcasse deibovini abbattuti che bruciavanosottoforma di enormi pire ha provo-cato pubbliche proteste a favoredella vaccinazione degli animali.Sorprendentemente, nel campodegli animali da compagnia stasuccedendo l’opposto ed i proprie-tari spesso contestano la necessitàdella vaccinazione. Il professor Ma-

rian Horzinek, presidente del neo-nato ABCD ha detto: “La vaccina-zione è divenuta vittima del propriosuccesso. I significativi beneficidella vaccinazione si apprezzanocon difficoltà, poiché le malattie so-no ben controllate e quindi osser-vate raramente. Un obiettivo fonda-mentale di ABCD è quello di contri-buire ad una maggior consapevo-lezza dell’opinione pubblica relati-

vamente alla prevenzione e al con-trollo delle malattie infettive dei gat-ti, promuovendo la vaccinazionecome momento fondamentale del-la scelta responsabile di diventareproprietario di un gatto”. “Con lapresenza di oltre 60 milioni di gattiin Europa vi è un’evidente neces-sità di linee guida basate su evi-denze scientifiche per la preven-zione e la gestione delle principalimalattie infettive feline, inclusi i pro-tocolli vaccinali, la scelta dei vacci-ni come pure il rischio di eccessivaccinali” ha aggiunto il professorHorzinek. I membri del Comitatosono veterinari provenienti da diecinazioni europee, con esperienza inimmunologia, vaccinologia e/o ma-lattie infettive feline. Essi si prefig-gono di redigere linee guida basa-te sulle attuali conoscenze scientifi-che per la prevenzione e la gestio-ne delle principali malattie infettivefeline in Europa, quali panleucope-nia, rabbia, leucemia felina, coriz-za, nonché sui recenti casi di in-fluenza aviaria nei gatti. Definito an-che “Serbatoio di conoscenza del-le malattie feline”, il Comitato pro-porrà anche programmi di vaccina-zione individuali da definire all’attodella visita sanitaria annuale delgatto, utilizzata al fine di valutare ilrischio individuale di ciascun sog-getto. Il professor Horzinek ha af-fermato che: “Un protocollo di vac-cinazione dovrebbe essere basatosu una decisione razionale presada veterinari e proprietari di gatti enon dettata da informazioni raccol-te su internet”. “Sebbene l’Ameri-can Association of Feline Practitio-ners (AAFP) abbia già sviluppatoraccomandazioni di questo tipo, inEuropa si osservano significativedifferenze nell’incidenza delle ma-lattie, virulenza dei ceppi, epide-miologia, vaccini disponibili, popo-lazione felina e suo stile di vita. Tut-to ciò si rifletterà in maniera consi-derevole sulle valutazioni di ABCD”,ha affermato il dott. Jean-Chri-stophe Thibault, Scientific and Te-chnical Manager per i prodotti bio-logici della Merial in Europa, che èstato attivamente impegnato nellacreazione di ABCD. La casa farma-ceutica di prodotti veterinari Merialè impegnata nel supportare le atti-vità in corso del Comitato. “Preve-diamo di completare le linee guidasulle principali malattie infettive deigatti entro il 2008. Come gruppo discienziati, siamo orgogliosi dellanostra indipendenza. Siamo moltograti a Merial, il cui supporto rendepossibili le nostre riunioni” ha dettoil prof. Horzinek. L’ABCD terrà in-contri tre volte l’anno e ad ognimeeting prevede di discutere una odue delle principali malattie infettivedei gatti. Questa primavera, il Comi-tato si è riunito a Barcellona per for-mulare le linee guida sulla vaccina-zione nei confronti della panleuco-penia felina. Inoltre, ha anche costi-tuito una task force per valutare i ri-schi e la gestione della possibiletrasmissione al gatto dell’influenzaaviaria dovuta al virus H5N1. ■

Malattie infettive dei gatti in Europa: nasce un comitato consultivoL’European Advisory Board on Cat Diseases fornirà linee guida soprattutto in tema di vaccinazioni

LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 22

Si è tenuto a Cremona, loscorso 27 maggio, il IIConvegno SIVAL. Il tema

dell’incontro sono state le specieanimali “emergenti”, in particolarepesci ed anfibi, poco consideratenella ricerca biomedica fino a nonmolto tempo fa ma che promettonodi diventare protagoniste nei labo-ratori scientifici del nuovo millen-nio. L’importanza di questi animaliè legata da una parte alla neces-sità etica di utilizzare specie con ilpiù basso sviluppo neurologico,come riportato dal D. L.vo 116/92,e dall’altra all’utilità di valorizzaremodelli sperimentali sufficiente-mente predittivi, di facile gestionee con tempi di risposta rapidi. Ilconvegno è stato suddiviso inquattro sessioni tematiche, duededicate agli anfibi e due incentra-te sui pesci:

Anatomia e biologia degli anfibiNella prima sessione, moderata daC. Papeschi (Università degli Studidella Tuscia, SIVAL) sono stati trat-tati i principi di base della biologiagenerale degli anfibi. D. Scaravelli(Università di Bologna, CITES) haillustrato le particolarità anatomo-fi-siologiche di alcune specie di usocomune nei laboratori di sperimen-tazione come lo Xenopus laevis maaccennando anche ad altre speciepotenzialmente utili in ricerca. M.Millefanti (Libero Professionista, SI-VAE) ha focalizzato l’attenzione sul-le patologie di più frequente riscon-tro negli anuri e in alcuni caudatiutilizzati sia a fini sperimentali checome animali da compagnia pro-ponendo inoltre le terapie più effi-caci ed innovative importanti siaper la salute ed il benessere deglianimali che per la buona riuscitadei protocolli di ricerca.

Gli anfibi nella sperimentazioneLa seconda sessione, moderatada F. Carù (Nerviano MedicalScience, SIVAL), è stata focalizza-ta sulle specifiche problematichedegli anfibi utilizzati in ricerca bio-medica. G.P. Milite (Tecniplast) haaffrontato l’aspetto gestionale dellecolonie di Xenopus con particolareriguardo alle attrezzature di alleva-mento e al controllo ambientalesottolineando l’importanza di unacorretta stabulazione sia ai fini delrispetto del benessere dell’animalesia della qualità dell’esperimento edella riproducibilità dei dati. M.Longo (Nerviano Medical Science)ha presentato alcuni degli attualiutilizzi dello Xenopus laevis in far-macotossicologia proponendoinoltre altre eventuali prospettivefuture di sviluppo di tale modello.

Anatomia e biologia dei pesciLa terza sessione moderata da A.Petrocelli (PRIMM, SIVAL) ha avutocome tema la biologia generaledei pesci. M. Gamberoni (Univer-sità di Bologna) ha illustrato in mo-do semplice e chiaro le particola-rità di questa classe di vertebrati.M. Manera (Università di Teramo)

ha focalizzato l’attenzione a quellepatologie, tra le innumerevoli chesi possono presentare nelle diver-se situazioni di allevamento, chepossono interessare animali chevivono in cattività ed in particolarenegli impianti di acquacoltura, ne-gli acquari e negli stabulari fornen-do principi di terapia e profilassi in-dispensabili per la sopravvivenza

ed il benessere degli animali.

I pesci nella sperimentazioneNella IV sessione, moderata da M.Fornasier (CTI, SIVAL) l’attenzioneè stata rivolta alle specie ittichemaggiormente utilizzate nella spe-rimentazione, in particolare Bra-chiadanio rerio (Zebrafish). G.P.Milite (Tecniplast) ha presentato

l’aspetto legato alle attrezzature ela gestione ambientale illustrandole similitudini e le differenze con leattrezzature utilizzate per gli anfibi.M. Longo (Nerviano MedicalScience) e M. Manera (Universitàdi Teramo) hanno infine dato unapanoramica delle possibilità di uti-lizzo di queste specie sia in farma-cotossicologia che nel monitorag-

gio ambientale, individuandospunti interessanti per la valutazio-ne del benessere animale nel cor-so della sperimentazione e pro-spettando i possibili sviluppi futuri. Alla fine del congresso si è svoltauna tavola rotonda, moderata da F.Pancini (SIVAL), sul tema della“Valutazione del benessere di anfi-bi e pesci”. ■

11

Anfibi e pesci: nuove prospettive nella ricerca biomedicaSi è concluso a Cremona il II Convegno SIVAL

laPROFESSIONE VETERINARIA 22/2006DALLE ASSOCIAZIONI

di Cristiano Papeschi

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 22

Una guerra fra poveriOgni qualvolta viene sollevata laquestione della crisi in cui versail settore veterinario dal punto divista occupazionale, la stampaspecializzata e personaggi auto-revoli intervengono ad indica-re quasi esclusivamente comecausa l’eccessivo numero di lau-reati che le università italianesfornano ogni anno. Questatesi è sicuramente condivisibile,

come sono condivisibili le azionivolte ad intervenire sul piano le-gislativo affinché si inverta la ten-denza. Tuttavia credo meritino di essereevidenziati altri aspetti che carat-terizzano il mercato del lavoroveterinario ed in particolare lecondizioni precarie offerte ai gio-vani colleghi qualora, non aven-do la possibilità (o l’ardire) di av-viare una struttura propria, si ri-volgano a strutture già esistenti oa veterinari più anziani in qualitàdi collaboratori. Credo sia evi-

dente a molti, giovani e menogiovani, che spesso la qualità divita del veterinario è compromes-sa dai ritmi ed orari di lavoroestenuanti: 12-14 ore di lavoro algiorno reclusi in clinica, senzaconoscere pause nei fine setti-mana o ferie estive. Sembra le-gittimo chiedersi se veramente ladomanda (in termini di clientela)sia così limitata come si vuol farcredere o se piuttosto non sareb-be auspicabile una più equa ri-partizione del lavoro. Mi spiegomeglio, se ce ne fosse bisogno.

Se in una clinica lavorano quattroveterinari per sessanta (dico ses-santa!) ore settimanali, lo stessolavoro potrebbe essere svolto dasei colleghi che dedicassero (piùumanamente) quaranta ore setti-manali ed avremmo un 30% inpiù di veterinari occupati. L’altranota caratteristica della carrieradei giovani veterinari sono lecondizioni economiche precarie,a volte persino vergognose, chevengono loro offerte a fronte diun impegno richiesto come so-pra descritto. E non sto parlando

di neolaureati (che si sa devonorassegnarsi a lavorare gratis per1 o 2 anni), ma di colleghi con 5-10 anni di esperienza alle spalleche non vedono in alcun modo ri-conosciuta la propria professio-nalità o che addirittura faticanoad arrivare a fine mese.Lungi dal voler essere esaustivoin proposito, propongo una rifles-sione sulle cause possibili di unasimile situazione, cause che han-no radici anche nel passato ed inun contesto più ampio del solosettore veterinario. Sono cause che vedono coinvoltiin prima persona i veterinari piùanziani, coloro che hanno co-struito la propria carriera e la pro-pria fortuna in un momento diboom economico, praticamentein assenza di concorrenti e cheoggi costituiscono i datori di la-voro e le rappresentanze sinda-cali di tutta la categoria. Non vo-glio togliere nulla alla loro capa-cità imprenditoriale, professiona-le ed al loro impegno, ma va con-siderato il fatto che, probabil-mente, i margini di guadagnopossibili 15-20 anni fa non lo so-no più nella situazione odierna eche il tentativo forzoso di mante-nerli crea inevitabilmente le aber-razioni che abbiamo sopra de-scritto. Concludo con un invito atutti i giovani veterinari, che solipossono far emergere tutte le si-tuazioni più o meno celate nellepieghe del sistema, che possonoe debbono dare il loro contributoper un riassetto del sistema chepermetta a tutti di coltivare la co-mune passione per la professio-ne veterinaria.

Lettera firmata

Caro collega,alcuni giorni fa abbiamo pubbli-cato i redditi medi dei Medici Ve-terinari (dati Enpav) riferiti all’an-no di imposta 2004 confrontan-doli con quelli di altre categorieprofessionali. 13.493 i Veterinaricontro i 48.728 dei Dottori com-mercialisti, i 44.817 degli Avvo-cati o i 38.307 degli Ingegneri.Qualcuno in Vetlink li ha com-mentati dicendo che è impossibi-le ed evidentemente siamo pre-senti a situazioni di evasione fi-scale. Può darsi che sia anchevero, non tutti i Veterinari dichia-reranno il 100%, ma ti posso an-che assicurare che nel confrontocon le altre categorie, per quantoriguarda l’evasione fiscale, siamoagli ultimi posti. È vero, come di-ci tu, che chi è partito 20/25 annifa ha avuto tempi d’oro ma senon è stato capace di investire in

12 laPROFESSIONE VETERINARIA 22/2006LETTERE AL DIRETTORE

@

Ormai ho imparato che le liberalizzazioni

si fanno e non si diconoperché quando si annunciano

non si fannoPierluigi Bersani, Ministro dello Sviluppo Economico

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 22

modo lungimirante nella profes-sione (aggiornamento e struttura)oggi ha grossi problemi di con-correnza. I giovani, giustamente,cercano spazio e molti sono an-che seri e preparati.Se guardiamo il reddito dei gio-vani a cui tu ti riferisci vediamoche fra i 25/29 anni è fermo a6.158 euro e fra i 30/34 a 9.113.Decisamente poco per vivere di-gnitosamente se non si ha allespalle una famiglia che può dare,ancora per anni dopo la laurea,un sostegno economico. Sempreosservando i dati dell’ENPAV iveterinari che dichiarano valori direddito significativo, quelli che tudici arrivati, sono qualche centi-naio e sono quelli che hannoavuto il coraggio di investire tuttonel lavoro arrivando ad avere og-gi strutture importanti in grado dioffrire servizi di alto livello. Quel-le strutture che sono sul territorionazionale riferimento per tutti icolleghi che si trovano in diffi-coltà di fronte a casi clinici moltocomplessi. Non conosco la tuasituazione personale ma credoche tu capisca che di fronte aquesti livelli di reddito, al di là disituazioni particolari di realesfruttamento ingiustificato, è diffi-cile pensare di poter retribuire icollaboratori oltre certi livelli.Questo può capitare anche instrutture che in apparenza sem-brano lavorare bene ma che perrecuperare o mantenere la clien-tela applicano tariffe che alla fine

non sono remunerative. Purtrop-po il numero dei clienti non sem-pre significa una buona redditi-vità. Mi dici in queste condizionie con questi livelli di reddito co-me può una struttura ridurre leore di impegno lavorativo e au-mentare il numero dei collabora-tori? È il motivo per cui in Italianon ci sono Veterinari dipendentidi strutture private, avrebbero uncosto insostenibile. Il problemadi fondo, purtroppo, è sempre lostesso: in Italia basterebbero200/250 nuovi laureati ogni annomentre sono 1200/1300. Da oggial 2020 il numero dei veterinariaumenterà dell’80% mentre ilfabbisogno occupazionale del2/3%. Un confronto con la Fran-cia che ha lo stesso numero no-stro di animali da compagnia?Noi 6.500 ambulatori, loro pocopiù di 2.000. Le loro tariffe inoltresono più alte e possono venderedi tutto liberamente raddoppian-do il reddito professionale.L’ANMVI comunque ha sempreavuto attenzione ai giovani lau-reati. Ha avviato una commissione,che in verità non ha dato grossicontributi, ed ha deciso di orga-nizzare degli incontri per con-frontarsi con i giovani per analiz-zare i loro problemi che spessosono diversi nelle varie regioni.Certamente ti contatteremo sehai voglia di dare un tuo contri-buto. Con un cordiale saluto.

Carlo Scotti

13laPROFESSIONE VETERINARIA 22/2006LETTERE AL DIRETTORE

@

Tutte le iniziative di aggiornamento organizzate dalleAssociazioni Nazionali federate ANMVI possono essererateizzate fino a 24 mesi a tasso zero richiedendo un finanziamento diretto o utilizzando la carta di credito ANMVI

Un nuovo servizio per i Medici Veterinari iscritti alleAssociazioni Nazionali Federate ANMVI (AIVEMP- SCIVAC - SIVAE - SIVAL - SIVAR - SIVE)

FINO A 24 RATE MENSILI SENZA INTERESSI

ANMVI e FIMMG per l’informazione al cittadino

Informazioni sulla sicurezza ali-mentare? Chiedi prima al veteri-

nario o al medico di famiglia.Allegata a questo numero di Profes-sione Veterinaria, i nostri lettori trova-no la locandina che ANMVI e FIMMGhanno realizzato con il patrocinio delMinistero della Salute in circa 40.000esemplari destinati a tutti i nostri let-tori e agli ambulatori dei medici di fa-miglia.L’obiettivo è di far conoscere al pub-blico il Piano di Comunicazione Conti-nua al Cittadino che ha impegnatoANMVI e FIMMG ad una corretta di-vulgazione sui temi della sicurezzadegli alimenti di origine animale. Il Pia-no, presentato alla stampa insieme alMinistero della Salute lo scorso mesedi marzo, vede per la prima volta in-sieme i veterinari e i medici di famigliaa fare comunicazione diretta al cittadi-no, ad una sola voce, integrando le ri-spettive conoscenze su sanità animale e salute umana. Il Piano si basa sulla “divulga-zione sul campo”, l’utilizzo del canale diretto con il cittadino per veicolare conoscenzebasate su fonti scientificamente attestate, “tradotte” al pubblico per comprenderne lericadute sul quotidiano. Il Piano di Comunicazione ANMVI-FIMMG è al servizio del cit-tadino e degli stessi medici e veterinari. www.anmvi.it www.fimmg.org

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 22

14 laPROFESSIONE VETERINARIA 22/2006CALENDARIO ATTIVITÀCALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

Direttore

Carlo Scotti

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legge 662/96 Filiale di Milanoa cura di Centro ProduzioneMailings Scarl - Cusago (MI)

Chiuso in stampa il 12 giugno 2006

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO APPROCCIO DIAGNOSTICO ALL’ALOPECIA NEL CANE E NEL GATTO - Pomezia - Hotel Selene - ViaPontina km 30 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni RegionaliSCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC PATOLOGIA CLINICA: II PARTE - BIOCHIMICA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:25 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 29 Crediti - PerAttenzione: Date evento modificate. informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE L’HACCP NELLA FILIERA LATTIERO CASEARIA - Dipartimento di Prevenzione, Ragusa - Via G. di Vittorio, CON ASL 7 DI RAGUSA 59 - ECM: 7 Crediti - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail:

[email protected]

INCONTRO SIMIV EMATOLOGIA CLINICA NEL CANE E NEL GATTO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMEF / SIMIV MEDICINA D’URGENZA: IL GATTO BIANCO, BLU E GIALLO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20- ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC- Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA QUANTI DETTAGLI CI SFUGGONO IN UNA RADIOGRAFIA ADDOMINALE? - Milano, Hotel Leonardo daVinci - Via Senigallia, 6 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria DelegazioniRegionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA AGGIORNAMENTI PRATICI IN RIPRODUZIONE DEL CANE E DEL GATTO: DALLA CHIRURGIAD’URGENZA ALLA CHIRURGIA PROSTATICA - Grosseto - Granduca Hotel - Via Senese 170 - ECM: 3 Crediti- Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON HILL’S GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel.+39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC / SIMIV IN COLLABORAZIONE APPROCCIO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO DELLE PRINCIPALI AFFEZIONI SURRENALICHE DEGLI CON FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA DI TERAMO ANIMALI DA COMPAGNIA - Università di Teramo - Facoltà di Med. Vet., Teramo - Piazza Aldo Moro, 45 - ECM:

Crediti non previsti - Per info: Facoltà di Med. Vet. di Teramo - Fax + 39 0861 266971 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON CORSO REGIONALE BASE DI ORTOPEDIA - Sassari - Facoltà di Medicina veterinaria - Via Vienna, 2 - ASVAC E CLINICA CHIRURGICA VETERINARIA ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali UNIVERSITA’ DI SASSARI SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected] SCIVAC IN COLLABORAZIONE CORSO REGIONALE BASE DI RADIOLOGIA - Ragusa - Istituto Zooprofilattico - c/a Nunziata Km 1.3 S.P CON DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC SICILIA 40 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali

SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected] REGIONALE AIVEMP ABRUZZO TECNICHE DI COMUNICAZIONE IN MEDICINA VETERINARIA - Centro Agroalimentare “La Valle della IN COLLABORAZIONE CON ORDINE Pescara”, Cepagatti - PE - C.da Buccieri, 1 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria DEI MEDICI VETERINARI DI PESCARA AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected] SIVE MACROREGIONE NORD ORIENTALE: ODONTOSTOMATOLOGIA, NUTRIZIONE E ALIMENTAZIONE

DEL CAVALLO - Sede da definire - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel.+39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC MEDICINA COMPORTAMENTALE: II PARTE - DAL SEGNO CLINICO ALLA PATOLOGIA COMPORTAMENTALE: LACLINICA COMPORTAMENTALE DEL CANE, GATTO, CONIGLIO, FURETTO, PSITTACIDI - Centro Studi SCIVAC,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel.+39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SIVE / SCIVAC RIPRODUZIONE EQUINA: I PARTE - MANAGEMENT DELLA FATTRICE - Centro Studi - Palazzo Trecchi,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - SegreteriaSIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE IL PACCHETTO IGIENE: UN NUOVO APPROCCIO ALLA SICUREZZA ALIMENTARE - ASTI - Asti - ECM:CON ASL 19 DI ASTI Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail:

[email protected] SIVAE SECONDO SEMESTRE: “AGGIORNAMENTI IN MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI II” - Centro Studi -

Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi- Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CARDIOLOGIA: II PARTE - SEMEIOTICA CLINICA, PRINCIPI DI ELETTROCARDIOGRAFIA ERADIOLOGIA CARDIOLOGICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. -Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI NEL CANE E NEL GATTO - Hotel Catalunya, Alghero - ViaCatalogna, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA DELL’APPROCCIO ORIENTATO AL PROBLEMA (POA) -Novotel Caserta Sud, Caserta - Strada Statale, 87 Sannitica - ECM: 8 Crediti - Per informazioni: PaolaGambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIONCOV L’OSTEOSARCOMA - Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

INCONTRO SICARV Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - SegreteriaSoc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO APPROCCIO DIAGNOSTICO ALL’ALOPECIA NEL CANE E NEL GATTO - ECM: 3 Crediti - Perinformazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE EPATOPATIE NEL CANE E NEL GATTO: DIAGNOSI TRATTAMENTO E PROGNOSI - Hotel Campanile - IN COLLABORAZIONE CON SOVEP Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani -

Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SISCA DECENNALE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento- Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

CORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA ORTOPEDICA - Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SCVI RICOSTRUZIONE E DEMOLIZIONE-RICOSTRUZIONE DEL MUSO NEL CANE E NEL GATTO - CentroStudi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni -Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIVE MACROREGIONE NORD OCCIDENTALE: ODONTOSTOMATOLOGIA, NUTRIZIONE E ALIMENTAZIONEDEL CAVALLO - Sede da definire - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel.+39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA TRATTAMENTI MEDICI E CHIRURGICI NELLE ZOPPIE DEL CANE - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

INCONTRO SINUV INSUFFICIENZA RENALE ANURICA VERSO OLIGURICA. APPROCCIO DIAGNOSTICO ETERAPEUTICO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento- Per info: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

18giu.

20-23giu.

21-24giu.

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30 set.1ott.

30 set.1ott.

30set.

1ott.

1ott.

MALATTIE TRASMESSE DA

VETTORI NEL CANE E NEL GATTO

23-24 Settembre 2006Alghero, Hotel Catalunya S

EM

INA

RIO

NA

ZIO

NA

LE S

CIV

ACSOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

7 CREDITI

In collaborazione con ASVAC

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