Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 24

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012 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 9, numero 24 dal 2 all’8 luglio 2012 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona 24 2 SANITÀ DAY Dopo la protesta del 28 giugno, i sinda- cati medici e veterinari annunciano mo- bilitazioni anche per l’autunno. Entro il 27 ottobre stato di agitazione e possi- bili scioperi contro lo “smantellamento del SSN”. ENTI VIGILATI Durante l’esame del testo di riordino dell’ISS e degli IZS, in Commissione I- giene e Sanità, il Ministro Balduzzi ha annunciato il varo di un testo unico che raccoglierà “in un quadro più organico e chiaro le norme degli enti vigilati dal Ministero della salute”. FONDO 281 Se per l’anno 2010 la disponibilità per il fondo anti-randagismo era pari a 3,3 milioni di euro, per il 2011 è stata di me- no di 250mila euro. Nel presentare il da- to, il Sottosegretario Cardinale ha evi- denziato la necessità di “ripristinare il fondo appena possibile”. INTRAMOENIA L’esercizio della libera professione in- tramoenia anche negli studi privati è stato prorogato al 30 ottobre; ciò in virtù della “straordinaria necessità ed urgenza di adottare misure finalizzate ad assicurare e garantire l’ordinato svolgimento delle attività connesse ai bisogni di salute”. UK22U Pubblicato il modello per la comunica- zione dei dati rilevanti ai fini dell’appli- cazione degli studi di settore, periodo di imposta 2011 (Unico 2012). In caso di omessa presentazione, la sanzione è di 2.065 euro, il massimo previsto per le violazioni su contenuto e documen- tazione delle dichiarazioni. ASSI EX UNIRE Il Ministro delle Politiche Agricole ha an- nunciato la soppressione di Assi (ex U- nire) “decisa – sono le parole del Mini- stro – ai fini di una razionalizzazione del sistema”. NON FIORI MA OPERE DI BENE A PAGINA 3 IL NUMERO PROGRAMMATO È COSTITUZIONALE? A PAGINA 4 A PAGINA 8 A PAGINA 16 A PAGINA 18 A PAGINA 19 IL REGISTRO E IL DIRITTO DI SBAGLIARE EQUIDI CARENZE ALLA MACELLAZIONE RASSICURAZIONI DAL MINISTERO SUI DIPARTIMENTI UN DECRETO PER CHIUDERE CON L’ONAOSI DDL FORNERO BREVI ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA Al di sopra di ogni sospetto Svolta nel diritto del lavoro: la presunzione subordinazione non si applica alle professioni regolamentate DA 3,3 MILIONI DI EURO A MENO DI 250MILA, DAL 2010 AL 2011 IL FONDO ANTI-RANDAGISMO È STATO PIÙ O MENO ANNULLATO E GIUSTAMENTE IL SOTTOSEGRETARIO ELIO CARDINALE ne ha chiesto il ripristino, ma è anche vero che gran parte del fondo è rimasto spes- so inutilizzato o gestito senza precisi e concreti obiettivi secondo intereressi che non sempre erano la salute pubblica ed il benessere animale. Il fenomeno del randagismo in Italia è arrivato veramente a livelli insostenibili, se il dato di 700mila cani indicato dal Ministero può essere attendibile, altre fonti indicano il numero di 500mila, la situazione è veramente grave ed inaccettabile per un paese che si ritiene civile. D’altra parte accusare di questa situazione, come ha dichiarato Cardinale, chi ancora oggi abbandona gli animali, è per lo meno su- perficiale perché la continua evoluzione "animalista" degli italiani ha ridotto for- temente negli anni il numero di questi gesti criminali. Oggi il randagismo pur- troppo si autoalimenta mancando un piano di intervento omogeneo su tutto il territorio nazionale, un piano che deve essere gestito dal mondo veterinario con la collaborazione delle associazioni animaliste secondo direttive chiare e precise di intervento. Non servono più oggi campagne contro l’abbandono, che ormai hanno scarsa efficacia e ridotta utilità, ma vanno sviluppate azioni concrete per arrivare ad una sterilizzazione totale di tutti i cani randagi ed un si- curo controllo sanitario e di salute pubblica. L’ANMVI ha più volte proposto progetti di intervento (Leavet) che coinvolgendo le 7000 strutture private a- vrebbero potuto affrontare seriamente il problema ma purtroppo sembrano ancora prevalere interessi diversi. INDIVIDUALISTI O PREVIDENTI Il nostro Ente di previdenza do- vrà varare una seconda riforma. Troppo dite? Non è niente a con- fronto delle dinamiche pensionistiche dell’Inps che, dal 1992 ad oggi, di riforme ne ha fatte ben sei, fino all’ulti- ma, la più pesante, che stanno pa- gando i nostri connazionali e che per- mette al nostro Paese di andare in Europa a dire “abbiamo già dato”. Anche noi liberi professionisti dobbia- mo fare i conti con la crisi (diciamo pure recessione) e se vogliamo, co- me vogliamo assolutamente, mante- nere la nostra autonomia pre- videnziale dobbiamo avere il coraggio di difendere il nostro Ente, cioè le nostre pensioni. Si comincia con l’avere una cultura previdenziale, quella che fa sì che il contributo non sia visto come una tassa ves- satoria e parassitaria ma come una forma di risparmio che ritornerà sotto forma di assegno pensionistico. Che sia un assegno ricco o no dipende anche da noi. Versare e versare fedel- mente innanzitutto. Si prosegue atti- vando tutte le leve possibili, dalla pre- videnza complementare se si ha qualche anno di professione in più al riscatto di laurea se si è più giovani. La previdenza, anche quella dei liberi professionisti, è un fattore “sociale”, che impone comportamenti indivi- duali previdenti e lungimiranti per evi- tare il collasso previdenziale. Il Gover- no è stato chiaro: o vi pagate le pen- www.anmvioggi.it L’informazione Veterinaria On Line Fondo Sanitario A.N.M.V.I. Salute risparmio e sioni o ve le farà pagare lo Stato, per- ché è impensabile che il Paese si fac- cia carico del tracollo socio-economi- co di un esercito di professionisti in povertà previdenziale. Persino l’Ame- rica, individualista più di noi liberi pro- fessionisti, ha ceduto alla necessità di far pagare obbligatoriamente a tutti u- na quota di welfare assistenziale (la sanità nel loro caso) per far fronte allo sbando (e ai costi) dei troppi america- ni senza coperture sociali o finanzia- riamente stroncati dal fallimento delle banche. Quello che stenta ad entrare nella mentalità di noi liberi professionisti è già una rasse- gnata e inamovibile realtà per milioni di lavoratori e concitta- dini che verseranno alla previ- denza pubblica per molti anni a venire. Noi siamo più fortu- nati: abbiamo un nostro Ente, facciamo quadrare i conti, mettiamo- ci d’impegno per evitare che altri ven- gano a fare gli osti dietro al nostro banco. Tuteliamo i nostri vantaggi. L’Inps ha annunciato con grande en- fasi che sta per rendere disponibile online l’estratto conto individuale… noi possiamo simulare la nostra pen- sione già da tempo, abbiamo un de- legato in ogni provincia, uffici e servizi a disposizione. Chiedete a chi ha bisogno di rivolgersi al Palazzo anche solo per una sempli- ce informazione com’è bello essere contribuenti Inps. di Carlo Scotti

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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012SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 9, numero 24 dal 2 all’8 luglio 2012Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona242

SANITÀ DAYDopo la protesta del 28 giugno, i sinda-cati medici e veterinari annunciano mo-bilitazioni anche per l’autunno. Entro il27 ottobre stato di agitazione e possi-bili scioperi contro lo “smantellamentodel SSN”.

ENTI VIGILATIDurante l’esame del testo di riordinodell’ISS e degli IZS, in Commissione I-giene e Sanità, il Ministro Balduzzi haannunciato il varo di un testo unico cheraccoglierà “in un quadro più organicoe chiaro le norme degli enti vigilati dalMinistero della salute”.

FONDO 281Se per l’anno 2010 la disponibilità per ilfondo anti-randagismo era pari a 3,3milioni di euro, per il 2011 è stata di me-no di 250mila euro. Nel presentare il da-to, il Sottosegretario Cardinale ha evi-denziato la necessità di “ripristinare ilfondo appena possibile”.

INTRAMOENIAL’esercizio della libera professione in-tramoenia anche negli studi privati èstato prorogato al 30 ottobre; ciò invirtù della “straordinaria necessità edurgenza di adottare misure finalizzatead assicurare e garantire l’ordinatosvolgimento delle attività connesse aibisogni di salute”.

UK22UPubblicato il modello per la comunica-zione dei dati rilevanti ai fini dell’appli-cazione degli studi di settore, periododi imposta 2011 (Unico 2012). In casodi omessa presentazione, la sanzione èdi 2.065 euro, il massimo previsto perle violazioni su contenuto e documen-tazione delle dichiarazioni.

ASSI EX UNIREIl Ministro delle Politiche Agricole ha an-nunciato la soppressione di Assi (ex U-nire) “decisa – sono le parole del Mini-stro – ai fini di una razionalizzazione delsistema”.

NON FIORI MA OPERE DI BENE

A PAGINA 3

IL NUMEROPROGRAMMATO ÈCOSTITUZIONALE?

A PAGINA 4 A PAGINA 8 A PAGINA 16 A PAGINA 18 A PAGINA 19

IL REGISTRO E IL DIRITTO

DI SBAGLIARE

EQUIDICARENZE ALLAMACELLAZIONE

RASSICURAZIONI DAL MINISTERO

SUI DIPARTIMENTI

UN DECRETO PER CHIUDERE CON L’ONAOSI

DDL FORNERO

BREVI

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Al di sopradi ognisospettoSvolta nel diritto del lavoro: lapresunzione subordinazione non siapplica alle professioni regolamentate

DA 3,3 MILIONI DI EURO A MENO DI 250MILA, DAL 2010 AL 2011IL FONDO ANTI-RANDAGISMO È STATO PIÙ O MENO ANNULLATOE GIUSTAMENTE IL SOTTOSEGRETARIO ELIO CARDINALE ne hachiesto il ripristino, ma è anche vero che gran parte del fondo è rimasto spes-so inutilizzato o gestito senza precisi e concreti obiettivi secondo intereressiche non sempre erano la salute pubblica ed il benessere animale. Il fenomenodel randagismo in Italia è arrivato veramente a livelli insostenibili, se il dato di700mila cani indicato dal Ministero può essere attendibile, altre fonti indicano ilnumero di 500mila, la situazione è veramente grave ed inaccettabile per unpaese che si ritiene civile. D’altra parte accusare di questa situazione, come hadichiarato Cardinale, chi ancora oggi abbandona gli animali, è per lo meno su-perficiale perché la continua evoluzione "animalista" degli italiani ha ridotto for-temente negli anni il numero di questi gesti criminali. Oggi il randagismo pur-troppo si autoalimenta mancando un piano di intervento omogeneo su tutto ilterritorio nazionale, un piano che deve essere gestito dal mondo veterinariocon la collaborazione delle associazioni animaliste secondo direttive chiare eprecise di intervento. Non servono più oggi campagne contro l’abbandono,che ormai hanno scarsa efficacia e ridotta utilità, ma vanno sviluppate azioniconcrete per arrivare ad una sterilizzazione totale di tutti i cani randagi ed un si-curo controllo sanitario e di salute pubblica. L’ANMVI ha più volte propostoprogetti di intervento (Leavet) che coinvolgendo le 7000 strutture private a-vrebbero potuto affrontare seriamente il problema ma purtroppo sembranoancora prevalere interessi diversi.

INDIVIDUALISTI O PREVIDENTIIl nostro Ente di previdenza do-vrà varare una seconda riforma.Troppo dite? Non è niente a con-fronto delle dinamiche pensionistichedell’Inps che, dal 1992 ad oggi, diriforme ne ha fatte ben sei, fino all’ulti-ma, la più pesante, che stanno pa-gando i nostri connazionali e che per-mette al nostro Paese di andare inEuropa a dire “abbiamo già dato”.Anche noi liberi professionisti dobbia-mo fare i conti con la crisi (diciamopure recessione) e se vogliamo, co-me vogliamo assolutamente, mante-nere la nostra autonomia pre-videnziale dobbiamo avere ilcoraggio di difendere il nostroEnte, cioè le nostre pensioni.Si comincia con l’avere unacultura previdenziale, quellache fa sì che il contributo nonsia visto come una tassa ves-satoria e parassitaria ma come unaforma di risparmio che ritornerà sottoforma di assegno pensionistico. Chesia un assegno ricco o no dipendeanche da noi. Versare e versare fedel-mente innanzitutto. Si prosegue atti-vando tutte le leve possibili, dalla pre-videnza complementare se si haqualche anno di professione in più alriscatto di laurea se si è più giovani.La previdenza, anche quella dei liberiprofessionisti, è un fattore “sociale”,che impone comportamenti indivi-duali previdenti e lungimiranti per evi-tare il collasso previdenziale. Il Gover-no è stato chiaro: o vi pagate le pen-

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Salute risparmioe

sioni o ve le farà pagare lo Stato, per-ché è impensabile che il Paese si fac-cia carico del tracollo socio-economi-co di un esercito di professionisti inpovertà previdenziale. Persino l’Ame-rica, individualista più di noi liberi pro-fessionisti, ha ceduto alla necessità difar pagare obbligatoriamente a tutti u-na quota di welfare assistenziale (lasanità nel loro caso) per far fronte allosbando (e ai costi) dei troppi america-ni senza coperture sociali o finanzia-riamente stroncati dal fallimento dellebanche. Quello che stenta ad entrare

nella mentalità di noi liberiprofessionisti è già una rasse-gnata e inamovibile realtà permilioni di lavoratori e concitta-dini che verseranno alla previ-denza pubblica per molti annia venire. Noi siamo più fortu-nati: abbiamo un nostro Ente,

facciamo quadrare i conti, mettiamo-ci d’impegno per evitare che altri ven-gano a fare gli osti dietro al nostrobanco. Tuteliamo i nostri vantaggi.L’Inps ha annunciato con grande en-fasi che sta per rendere disponibileonline l’estratto conto individuale…noi possiamo simulare la nostra pen-sione già da tempo, abbiamo un de-legato in ogni provincia, uffici e servizia disposizione. Chiedete a chi ha bisogno di rivolgersial Palazzo anche solo per una sempli-ce informazione com’è bello esserecontribuenti Inps.

di Carlo Scotti

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Con l’approvazione defini-tiva alla Camera dellariforma del lavoro si con-fermano i criteri per di-stinguere le Partite Ivavere da quelle false. Nel

sospetto di subordinazione non rientrano i li-beri professionisti iscritti agli Ordini. Perl’ANMVI è stato messo un punto fermo neldiritto del lavoro. Grazie al pressing e all’e-mendamento approvato dalla CommissioneLavoro, in accordo con il Governo, la presun-zione di subordinazione “non opera, con rife-rimento alle prestazioni lavorative svolte nel-l’esercizio di attività professionali per le qualil’ordinamento richiede l’iscrizione ad un ordi-ne professionale, ovvero ad appositi registri,albi, ruoli o elenchi professionali qualificati edetta specifici requisiti e condizioni”. Conf-professioni, parte sociale datoriale, ha ribadi-to il punto di vista dei liberi professionisti nelcorso dell’audizione parlamentare.Un articolo del DDL Lavoro (Art. 9 - Altre pre-stazioni lavorative rese in regime di lavoro au-tonomo) fa sì che le libere professioni ordinisti-che non siano sospettabili di lavoro subordi-nato mascherato qualora ricorrano alcunecondizioni (come la collaborazione superiorea 8 mesi, un fatturato superiore all’80%, lapresenza di una postazione fissa presso lasede del committente) per le quali il Governosospetta la falsa Partita IVA.

E per consolidare ulteriormente il principio,sarà un decreto del Ministero del lavoro e del-le politiche sociali a ribadirlo, sentite le partisociali, entro tre mesi dalla data di entrata invigore della legge.Carlo Scotti, membro della Giunta Esecutivadi Confprofessioni e rappresentante ANMVInella Confederazione: “Questo risultato è ladimostrazione del lavoro fatto da Confprofes-sioni per tutelare il lavoro dei liberi professio-nisti dal rischio di distorsioni e comprova chesolo una confederazione di secondo livello,come la nostra, può arrivare ad incidere sulledecisioni del Governo, là dove per le singoleassociazioni sarebbe stato enormemente piùdifficile se non impossibile”.

CHIARIMENTO ANCHESUI COCOCO

L’articolo 69-bis contiene inoltre una interpre-tazione autentica sulle collaborazioni coordi-nate e continuative in relazione alle professio-ni intellettuali: le norme del lavoro a progettoe lavoro occasionale (Capo I del Titolo VII delDlvo 276/2003) non si applicano al liberoprofessionista quando il contenuto “concre-to” di tali collaborazioni è riconducibile alle at-tività intellettuali per la quali è iscritto all’Ordi-ne. L’iscrizione ad albo professionale, infatti,“non è di per sé idonea a determinare l’esclu-sione dal campo di applicazione”. Ciò vuoldire che se il professionista intellettuale svol-

laPROFESSIONE VETERINARIA 24| 2012 DDL Fornero Confprofessioni 3

Subordinazione?Non per i liberi professionistiLa riforma del lavoro è legge: non siamo false partite IVA

1. Al capo I del titolo VII del decreto legi-slativo 10 settembre 2003, n. 276, dopol’articolo 69 è aggiunto il seguente: «Art.69-bis. - (Altre prestazioni lavorative resein regime di lavoro autonomo).2. Le prestazioni lavorative rese da per-sona titolare di posizione fiscale ai finidell’imposta sul valore aggiunto sonoconsiderate, salvo che sia fornita provacontraria da parte del committente, rap-porti di collaborazione coordinata e con-tinuativa, qualora ricorrano almeno duedei seguenti presupposti:a) che la collaborazione abbia una dura-

ta complessivamente superiore a ottomesi nell’arco dell’anno solare;

b) che il corrispettivo derivante da talecollaborazione, anche se fatturato apiù soggetti riconducibili al medesimocentro d’imputazione di interessi, co-stituisca più dell’80 per cento dei cor-rispettivi complessivamente percepiti

dal collaboratore nell’arco dello stes-so anno solare;

c) che il collaboratore disponga di unapostazione fissa di lavoro presso unadelle sedi del committente.

3. La presunzione di cui al comma 1 nonopera qualora la prestazione lavorativapresenti i seguenti requisiti:

a) sia connotata da competenze teori-che di grado elevato acquisite at-traverso significativi percorsi for-mativi, ovvero da capacità tecnico-pratiche acquisite attraverso rile-vanti esperienze maturate nell’eser-cizio concreto di attività;

b) sia svolta da soggetto titolare di unreddito annuo da lavoro autonomonon inferiore a 1,25 volte il livellominimo imponibile ai fini del versa-mento dei contributi previdenziali dicui all’articolo 1, comma 3, dellalegge 2 agosto 1990, n. 233.

4. La presunzione di cui al comma 1 non o-pera altresì con riferimento alle prestazionilavorative svolte nell’esercizio di attivitàprofessionali per le quali l’ordinamento ri-chiede l’iscrizione ad un ordine professio-nale, ovvero ad appositi registri, albi, ruolio elenchi professionali qualificati e dettaspecifici requisiti e condizioni. Alla ricogni-zione delle predette attività si provvede condecreto del Ministero del lavoro e delle po-litiche sociali, da emanare, in fase di primaapplicazione, entro tre mesi dalla data dientrata in vigore della presente disposizio-ne, sentite le parti sociali.

ART. 9 (ALTRE PRESTAZIONI LAVORATIVE RESE IN REGIME DI LAVORO AUTONOMO)

Il Presidente Gaetano Stella alla guidadi Confprofessioni nel processo dicrescita degli studi professionali e disviluppo della disciplina giuridica dellavoro libero professionale.Al sistema di welfare (formazione eassistenza) collegato al CCNL dei di-pendenti, Confprofessioni affiancapolitiche di definizione giuridica del li-bero professionista (attraverso l’ap-prodo di uno Statuto) e di sostegni fi-nanziari e fiscali (finanziamenti trami-te Valore Professioni e prestiti in ga-ranzia collettiva attraverso i Confidi)www.confprofessioni.eu

ge una attività diversa da quella per cui è a-bilitato e iscritto all’Ordine allora la disciplinadei co-co-co può trovare applicazione.

DDL RIGIDO CON GLI STUDIIl presidente di Confprofessioni, GaetanoStella, intervenuto il 19 giugno in Commissio-ne lavoro della Camera, non ha risparmiatocritiche ad altri aspetti del Fornero "che na-sce con un metodo discutibile ed iniquo nelrapporto con gli attori sociali", ha osservato.Confprofessioni ha letto il provvedimento an-che sotto una luce datoriale, quella che di-scende dal suo ruolo di parte sociale, firma-taria del CCNL dei dipendenti dei liberi pro-fessionisti negli studi professionali. "Il dise-gno di riforma del mercato del lavoro non haalcun equilibrio per il settore degli studi pro-fessionali - ha dichiarato Stella - solo mag-giori rigidità nell'utilizzo dei lavori flessibili edun aggravio dei relativi costi". Secondo il nu-mero uno della Confederazione dei liberi pro-fessionisti, "i limiti e i vincoli posti alla stipula-zione di rapporti di lavoro flessibile determi-neranno inevitabilmente soltanto la perditadelle possibilità di cogliere quelle opportunitàdi lavoro temporaneo (e, comunque, diverseda quelle stabili) che la fase negativa dell'e-conomia potrebbe comunque consentire".Nel corso dell'audizione alla Camera, Stellaha stigmatizzato l'impostazione "tranchant"data dal ministro Fornero alla riforma del la-voro, "che ruota sul convincimento di potervincolare la molteplice realtà dei nuovi model-li organizzativi del lavoro, prendendo come u-nico riferimento il lavoro subordinato a tem-po indeterminato". "L'emergenza occupazio-nale che il nostro Paese si trova ancora oggiad affrontare" ha detto Stella "determina lanecessità di interventi nell'ambito del lavoroche possano consentire una maggiore inclu-sione dei soggetti più deboli, in particolare igiovani, ed un miglioramento dei sistemi for-mativi e di incontro tra domanda e offerta dilavoro necessari per collocare e ricollocaregiovani e disoccupati".

FLESSIBILITÀ DA VALORIZZAREÈ proprio nel lavoro libero-professionale,quello fra privati professionisti, che la riformadel lavoro deve mostrare più flessibilità. Al-lontanato il sospetto di subordinazione, lastrada verso quella “monocommittenza” dicui ANMVI si fa portatrice presenta meno o-stacoli. La presunzione di subordinazione a-vrebbe infatti del tutto inficiato questo obiet-tivo. Seppure condivisibile in termini antielu-sivi, l’impostazione del Legislatore deve te-nere conto che la giurisprudenza di legittimitàafferma ormai da tempo un principio fonda-mentale secondo il quale qualsiasi attività u-mana economicamente rilevante può essereoggetto sia di rapporto di lavoro subordina-to, sia di rapporto di lavoro autonomo a se-conda delle modalità del suo svolgimento (inultimo cfr. Cass. N. 3594/2011). Sarebbepertanto allo stato pienamente libero il com-mittente di scegliere il modello organizzativoche ritiene più utile al raggiungimento degliobbiettivi dell’impresa o dell’attività. La mo-nocommittenza andrebbe quindi valorizzata,riconoscendole percorsi organizzativi propri,e non relegata ad un ruolo residuale nelle di-namiche occupazionali. L’evoluzione dei mo-

delli organizzativi ha interessato anche il la-voro dei liberi professionisti e l’argomentonon può più essere ignorato.Così il presidente Stella in audizione: “L’esi-genza che il settore avverte in maniera pre-valente è quella di estendere, attraverso poli-tiche di promozione, tutele di welfare a queilavoratori e quelle lavoratrici che, nonostantela loro autonomia funzionale, svolgono la loroattività in posizione di dipendenza economi-ca (esclusiva o prevalente) rispetto ad un u-nico committente”.Durante l’iter parlamentare, la specificità del-la prestazione del professionista ha tuttaviaindotto il Governo a tenere conto delle os-servazioni di Confprofessioni e a non ricon-durre tale tipo di rapporto di lavoro nell’ambi-to delle collaborazioni a progetto, prima, edella subordinazione, poi. “La tecnica regola-tiva adottata - faceva presente Stella in audi-zione - sarebbe fortemente invasiva dell’au-tonomia delle parti introducendo due presun-zioni (di irregolarità) che espongono il lavora-tore al rischio di essere forzatamente collo-cato nell’ambito di un rapporto di lavoro su-bordinato”. Quel rischio è stato scongiurato. ■

La riforma del lavoro, o cosiddetto DdlFornero, (Disposizioni in materia di riformadel mercato del lavoro in una prospettivadi crescita) è stata definitivamente appro-vata dal Parlamento. Il provvedimento è al-la firma del capo dello Stato per la promul-gazione e la successiva pubblicazione inGazzetta Ufficiale.

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Il Ministro dell’Università, France-sco Profumo, ha dichiarato di “nonessere preoccupato”. Ma il Consi-glio di Stato ha rinviato alla Consul-ta la questione di legittimità costi-tuzionale del test unico per l’ac-

cesso ai corsi di laurea a numero chiuso edelle graduatorie dei singoli Atenei. Violato ilprincipio di uguaglianza? La Corte chiarirà seè legittimo il diritto all’accesso all’istruzione u-niversitaria come disciplinato dalla legge264/99.Quella Legge - che riguarda anche la program-mazione e l’accesso a veterinaria- sarebbe incontrasto anche con i principi affermati dallaCorte europea dei diritti dell’uomo: i test d’in-gresso alle Facoltà a numero programmato so-no uguali in tutta Italia, si svolgono nelle stessedate nelle varie sedi in contemporanea. La do-manda che la sesta sezione del Consiglio diStato (ordinanza 3541/12) rinvia alla Corte Co-stituzionale è: perché non c’è una graduatoriaunica nazionale? Ogni Ateneo organizza le pro-prie, in possibile violazione del principio costi-tuzionale di uguaglianza.Al Consiglio di Stato si erano appellati il Mini-stero dell’Università e l’Università degli Studidi Bologna. All’origine del contenzioso l’impu-gnazione da parte di alcuni studenti della gra-duatoria delle prove selettive per l’ammissio-ne alla facoltà di medicina e chirurgia dell’U-niversità di Bologna per l’anno accademico2007/2008. Gli studenti non si erano collocatiin posizione utile.

Il Tar dell’Emilia Romagna aveva già ritenuto“legittimo che in luogo di una graduatoria uni-ca nazionale siano state predisposte gradua-torie singole per ciascuna sede universitaria,ancorché sulla base di una prova nazionale u-nica, perché in tal modo si privilegerebbe lascelta di ciascuno studente per singoli Atenei”.Contro questa tesi vi è quella secondo cui “ilsistema delle graduatorie plurime in luogo diquella unica comporta che in alcuni Ateneivengono esclusi candidati che hanno riporta-to un punteggio maggiore rispetto a quello dicandidati ammessi in altri Atenei. Esemplifi-cando, mentre a Bologna sono stati necessa-

ri 47 punti per il collocamento utile in gradua-toria, a Sassari ne sarebbero stati sufficienti37”. E che “il modesto beneficio di sceglierela sede non sarebbe comparabile con quelloben maggiore di rientrare in graduatoria, an-corché in una sede meno gradita”.Sarebbero perciò violati gli artt. 3 e 34 dellaCostituzione. Si determina, in definitiva, “unaingiusta penalizzazione della aspettativa deicandidati di essere giudicati con un criteriomeritocratico, senza consentire alle Universitàla selezione dei migliori; la scelta degli am-messi risulta dominata in buona misura dalcaso. Sicché è violato anche il principio di ra-

gionevolezza e logicità delle scelte legislative(art. 3 Cost.)”. E inoltre, “svolgendosi la provaunica nazionale nello stesso giorno pressotutti gli Atenei, a ciascun candidato è data u-na unica possibilità di concorrere, in una solauniversità, per una sola graduatoria (oneshot), con l’effetto pratico che coloro checonseguono in un dato Ateneo un punteggiopiù elevato di quello conseguito da altri in unaltro Ateneo, rischiano di essere scartati, edunque posposti, solo in virtù del dato casua-le del numero di posti e di concorrenti in cia-scun Ateneo. Questo è del tutto contrario allalogica del concorso unico nazionale”.Il Consiglio di Stato precisa che la censuraproposta appare diretta, piuttosto che controprovvedimenti amministrativi, “contro la stes-sa legge (art. 4, L. 264/99), di cui i provvedi-menti impugnati sono mera attuazione”. Lacensura si traduce dunque “in una critica allalegge, e può in astratto trovare ingresso solose si ravvisino vizi di incostituzionalità della di-sposizione”.La scelta tra graduatoria unica e graduatoriedi Ateneo per l’ammissione ai corsi di laureaa numero chiuso “è una scelta discrezionaleriservata all’Amministrazione e, prima ancora,al legislatore, e non è sindacabile se non siravvisano vizi di palese illogicità, irrazionalità,travisamento, disparità di trattamento, difettodi proporzionalità”. Conclude quindi il Consi-glio di Stato: “Tali vizi ad avviso del Collegiosussistono”. La parola passa ora alla Supre-ma Corte. ■

Il Garante della Concorrenza apprezzai requisiti EAEVE, ma non le connesserestrizioni all’accesso ai corsi di lau-

rea in veterinaria. L’Autorità presieduta dalGarante Giovanni Pitruzzella, nella sua rela-zione al Parlamento, a fine giugno, ha osser-vato che “a fronte di un aumento dell’offertaformativa da parte delle facoltà di medicinaveterinaria si erano registrati, negli ultimi anni,consistenti riduzioni del numero dei posti di-sponibili per l’accesso ai corsi citati, imputa-bili al ridotto fabbisogno di professionalità”.Mentre pende la spada di Damocle della Con-sulta sul numero programmato, l’Autoritàgiunge a ribadire la necessità di rivedere ilprocesso di determinazione del numero chiu-so mediante l’abolizione di tutte le disposizio-ni normative che prevedono la verifica del fab-bisogno produttivo, in quanto barriere all’en-trata volte a definire ex ante e in modo restrit-tivo il numero di potenziali operatori che forni-scono le prestazioni veterinarie. In particolare,nel biennio 2009/2010, la riduzione dei postiera stata effettuata per ciascuna facoltà inproporzione al raggiungimento degli standardformativi individuati dall’EAEVE. Pertanto,l’Autorità, “pur valutando positivamente l’in-tento del MIUR di perseguire livelli formativi in-dividuati in base a criteri oggettivi, volti ad as-sicurare adeguati standard formativi in ambi-to europeo, non ha condiviso la modalità a-dottata per perseguire tale finalità, consisten-te nella riduzione del numero di posti disponi-

bili operata sulla base del fabbisogno di pro-fessionalità”.Tale determinazione, infatti, comportavaun’ingiustificata limitazione dell’accesso almercato delle prestazioni professionali veteri-narie, in quanto effettuata dal Tavolo Tecnicoe, dunque, da un organo al cui interno eranopresenti esponenti degli ordini professionalirappresentativi dei soli professionisti già attivinel mercato e portatori dunque di interessiconfliggenti con l’ampliamento del numerodei soggetti fornitori dei servizi citati. Alla lucedi quanto considerato, l’Autorità ha ritenutoche la partecipazione al Tavolo Tecnico degliordini poteva essere valutata positivamentesoltanto laddove l’intervento fosse esclusiva-mente volto all’acquisizione del punto di vistadella categoria professionale interessata, sen-za che ciò potesse incidere sulla determina-zione del numero dei posti disponibili per l’ac-cesso ai corsi di laurea in medicina veterina-ria. In tal senso, l’Autorità non ha ritenutocondivisibile la scelta legislativa secondo cui,per la determinazione del numero chiuso inmedicina veterinaria, doveva essere presa inconsiderazione la situazione occupazionaledei veterinari operanti nell’ambito del SistemaSanitario Nazionale. Infatti, tale valutazione,secondo l’Autorità, comportava un’artificiosapredeterminazione del numero dei potenzialiprofessionisti e determinava, dal punto di vi-sta economico, un ingiustificato irrigidimentodell’offerta di prestazioni veterinarie. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 20124 Attualità Accesso alla professione

Dubbi di costituzionalità sul numero programmatoIl casus belli delle graduatorie mette in discussione un principio. Il Miur corre ai ripari

L’Antitrust apprezza l’EAEVE ma non il numero chiuso

GRADUATORIE AGGREGATE A VETERINARIA

Graduatorie "territoriali", e non piùper singolo ateneo, per i test di in-gresso a Medicina. È la risposta

del Ministro Francesco Profumo al Consi-glio di Stato. Per Veterinaria sono confer-mate le due aggregazioni già sperimenta-te lo scorso anno. La novità nel decretosulle prove di ammissione di settembre. Il Consiglio di Stato ha rinviato alla CorteCostituzionale la questione di legittimitàcostituzionale sul test di ammissione aMedicina, Odontoiatria, Veterinaria, Ar-chitettura e per le Professioni sanitarie.Secondo i giudici, infatti, il meccanismostabilito dalla legge, vale a dire test u-guali per tutto il territorio nazionale, masingole graduatorie di ateneo, affidereb-be al caso e non al merito l’ammissionealle facoltà a numero chiuso. La "rispo-sta" del Ministro Francesco Profumo -che aveva commentato la notizia dicen-dosi "non preoccupato" - è un decretocorrettivo che, nel fissare le modalità econtenuti delle prove di ammissione, sta-bilisce che le aspiranti matricole si trove-ranno di fronte a un’importante novità:concorreranno non per un singolo ate-neo, ma per un gruppo di atenei "vicini".Il decreto 28 giugno 2012 (Modalità e con-tenuti delle prove di ammissione ai corsidi laurea ad accesso programmato a li-vello nazionale a.a. 2012/2013) stabilisce:per l’anno accademico 2012-13 sono pre-viste aggregazioni di sedi universitariecon graduatorie comuni, secondo l’ordi-

ne di punteggio dei candidati, ampliandola sperimentazione già effettuata nel pre-cedente anno accademico, secondo lemodalità indicate nell’allegato 2.Per Veterinaria sono confermate le dueaggregazioni già sperimentate lo scorsoanno (Bologna, Milano, Parma, Padova eTeramo/Camerino). La soluzione del mi-nistero non piace all’Unione degli Univer-sitari (UDU) che hanno sollevato la que-stione costituzionale. "Il numero chiusoè sbagliato, non funziona e svilisce il me-rito e il ruolo dell’università italiana", di-ce Michele Orezzi dell’UDU. "Questi goffiinterventi non riusciranno a nasconderel’ingiustizia e l’inefficacia dei test".La legge che regola le facoltà a numerochiuso a livello nazionale fu istituita 13anni fa, per accedere alle facoltà di Me-dicina, Odontoiatria, Veterinaria, Archi-tettura e per le Professioni sanitarie (in-fermiere, ostetrica, fisioterapisti, logope-disti ed altre figure).

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A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

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Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 24

La Corte ha dichiarato la “ma-nifesta inammissibilità dellaquestione di legittimità costi-tuzionale sollevata dal Consi-glio di Stato, in riferimento a-gli articoli 3, 32 e 36 della

Costituzione”. Ad essere contestati una seriedi norme concernenti l’indennità di rischio daradiazioni e lo stato giuridico del personale del-le Asl, “nella parte in cui non prevedono la cor-responsione della indennità professionale rag-guagliata all’esposizione alle radiazioni ioniz-zanti ai sanitari universitari che operano instrutture universitarie non convenzionate con ilservizio sanitario nazionale”. L’ordinanza, pub-blicata sulla Gazzetta Ufficiale, è del 18 giugnoscorso. I fatti riguardano un professore, già as-sociato presso la facoltà di medicina veterina-ria dell’Università di Pisa, che si è visto respin-gere la richiesta di corresponsione dell’inden-nità di rischio per esposizione a radiazioni io-nizzanti in dipendenza della sua attività, inquanto l’indennità in questione sarebbe previ-sta soltanto per il personale universitario cheopera nelle cliniche e negli istituti universitariconvenzionati con il servizio sanitario naziona-le. Reputando fondata la decisione del giudicedi primo grado - posto che l’istituto presso ilquale il ricorrente lavorava non risulta era con-venzionato con il servizio sanitario nazionale eche il suo rapporto di lavoro non era disciplina-to da accordi contrattuali sul pubblico impiego-, il giudice considera, tuttavia, di dubbia com-patibilità costituzionale il quadro normativo diriferimento, nella parte in cui verrebbe a trac-ciare un trattamento discriminatorio tra perso-nale universitario, parimenti esposto al rischioderivante da radiazioni ionizzanti. Secondo ilgiudice, che il docente operi in una strutturaconvenzionata o meno si avrebbe, infatti, il ca-so di una persona esposta, in ragione dell’atti-vità di istituto, alle radiazioni ed ai connessi ri-

schi, con la conseguenza che, se «simile è lapossibilità che ne subisca conseguenze dan-nose per la salute, simile è dunque la pretesaad essere, per monetizzazione, indennizzato”.La mancata corresponsione della indennità dirischio da radiazioni -, risulterebbe in contrastocon il principio di uguaglianza e con l’art. 32Cost. sulla tutela della salute.Per la Corte Costituzionale, la scelta di unamonetizzazione del rischio rientra, invece, nelquadro delle opzioni di politica legislativa, di-screzionali e, nella specie, non irragionevol-mente esercitate.La Corte Costituzionale ha sottolineato, comela giurisprudenza di legittimità ha avuto mododi sottolineare, che l’indennità di rischio da ra-diazioni è «dovuta solo in connessione ai parti-colari rischi che la stessa è diretta a prevenire,mentre non ha ragion d’essere allorché talicondizioni vengano meno per apprezzabili pe-riodi di tempo. La Corte Costituzionale richie-de pertanto la precisa individuazione della po-sizione lavorativa del dipendente, vuoi sul ver-sante delle mansioni o attribuzioni effettiva-mente svolte e della sussistenza, in concreto,del requisito dell’esposizione a rischio, vuoisotto il profilo della natura e intensità del rischiomedesimo. Ma il Giudice che si è rivolto alla Suprema Cor-te ha omesso qualsiasi precisazione al riguar-do, limitandosi a segnalare che il giudizio di im-pugnazione era stato proposto da personache ricopriva la funzione di professore associa-to presso la facoltà di medicina veterinariadell’Università di Pisa, istituto di patologia spe-ciale e clinica chirurgica, e che a fondamentodel ricorso il medesimo aveva assunto di esse-re stato «quotidianamente esposto alle radia-zioni ionizzanti prodotte dalle apparecchiatureradiografiche e radioscopiche». Sicché l’omes-sa descrizione della fattispecie “preclude la di-samina nel merito del quesito di legittimità co-

stituzionale, anche in considerazione dellamancata indicazione dell’epoca in cui il ricor-rente sarebbe stato esposto al rischio di radia-

zioni ionizzanti”.Pertanto, la questione proposta deve esseredichiarata manifestamente inammissibile. ■

Niente risarcimento al prof per il rischio radiazioniRespinta la richiesta di indennizzo di un docente della Facoltà Veterinaria di Pisa

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 20126 Legale Corte Costituzionale

Prelievo venatorio, bocciatala legge lombardaDeroghe regionali entro i limiti costituzionali e ditutela faunistica

Il 20 giugno la Corte Costituzionale hadichiarato l’illegittimità costituzionaledella legge della Regione Lombardia 26

settembre 2011, n. 16 (Approvazione del pia-no di cattura dei richiami vivi per la stagione ve-natoria 2011/2012 ai sensi della legge regio-nale 5 febbraio 2007, n. 3 “Legge quadro sullacattura dei richiami vivi”). A sollevare la questio-ne di legittimità costituzionale era stato il Presi-dente del Consiglio dei ministri. La legge cen-surata, che consta di due soli articoli ed un al-legato, precludeva l’esercizio da parte del Pre-sidente del Consiglio dei ministri del potere diannullamento, così violando la normativa sta-tale di riferimento, volta a garantire un’adegua-ta ed uniforme protezione della fauna selvaticasu tutto il territorio nazionale. La Regione Lom-bardia non si è costituita in giudizio.

IL RICORSOSebbene competa alle Regioni provvedere inmateria di autorizzazione alla approvazione delpiano di cattura dei richiami vivi, l’avvocatura diStato ha fatto presente che tale competenzadeve essere esercitata nel rispetto del livellominimo di tutela fissato dalla legislazione stata-le, nell’ambito del quale è compresa anche ladisciplina che prevede il potere di annullamen-to. L’autorizzazione alla cattura dei richiami vivisarebbe stata, concessa dalla Regione in as-senza dei presupposti e delle condizioni fissatedall’art. 9 della direttiva CE 30 novembre 2009,n. 147 (Direttiva del Parlamento europeo e delConsiglio concernente la conservazione degliuccelli selvatici), vale a dire in mancanza del re-quisito della «piccola quantità», “consentendola legge regionale n. 16 del 2011 la cattura diun numero di capi esorbitante rispetto a taleconcetto”. La normativa censurata, oltre ad essere stataemanata in assenza del parere favorevole del-l’Istituto superiore per la protezione e la ricercaambientale (ISPRA), non rispetterebbe il vinco-lo comunitario che, riguardo alle deroghe ai di-

vieti venatori, richiede l’indicazione nella moti-vazione del provvedimento che le concede,della sussistenza di tutte le condizioni che le le-gittimano. L’affermazione regionale, secondola quale «gli allevamenti presenti sul territorioregionale non sono in grado di soddisfare le ri-chieste di richiami da parte dei cacciatori», sic-ché «l’unica soluzione perseguibile, per quantoda accompagnarsi con la riproduzione in catti-vità, pare essere quella della cattura di esem-plari viventi», non chiarisce perché una campa-gna di allevamento in cattività, tempestivamen-te promossa e realizzata, non sia idonea a for-nire il necessario fabbisogno di richiami vivi.

LA CORTELa Suprema Corte ha giudicato fondata la que-stione sollevata dalla Presidenza del Consiglio.Nella giurisprudenza della Corte Costituzionaleè costante il rilievo che “le deroghe adottatedalle Regioni al generale divieto di prelievo ve-natorio, caratterizzate dalla loro eccezionalità,non possono comportare, in termini più gravo-si di quanto non sia stato disposto dal legisla-tore statale, la riduzione del livello di tutela ap-prestato all’ambiente ed all’ecosistema dallenorme interposte contenute nella legislazionenazionale”. La circostanza che la RegioneLombardia abbia provveduto a disciplinare at-traverso lo strumento legislativo il piano di cat-tura dei richiami vivi per la stagione venatoria2011/2012 ha comportato, quale oggettivaconseguenza, “l’impossibilità di ricorrere allostrumento di reazione avverso i provvedimentiregionali derogatori al divieto di prelievo vena-torio ritenuti viziati, costituito dal potere di an-nullamento”. Per i giudici della Suprema Corteè evidente che l’inibizione di tale potere, deter-minando la violazione di un livello minimo di tu-tela della fauna apprestato dal legislatore sta-tale nell’esercizio della propria competenza sitraduce nella violazione dei parametri di costi-tuzionalità. (CORTE COSTITUZIONALE - 27giugno 2012, n. 160). ■

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INFORMAZIONISegreteria iscrizioni al Congresso: Tel. 0372 403508 - Fax 0372 403512 - E-mail: [email protected] - Website: www.scivac.it

Segreteria scientifica ed organizzativa: Tel. 0372 403504 - E-mail: [email protected]

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Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 24

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 20128 Osservatorio farmaco Gestione

rori vengano poi corretti nell’immediatezza delloro riscontro. E a patto, naturalmente, che taleevento non si verifichi in occasione di un con-trollo da parte di chi è deputato dalla legge alcontrollo della regolarità delle procedure. Per-tanto il veterinario che dovesse riscontrare erro-ri nel carico e/o nello scarico dei medicinali stu-pefacenti dal proprio registro dovrà procederealla correzione di tutti i dati errati (e cioè verosi-milmente sia di quello che ha ingenerato l’erro-re, sia a cascata di tutti quelli che risultano in-congruenti con i quantitativi di medicinali dete-nuti, a causa dell’errore in questione). Tali cor-rezioni dovranno essere attuate barrando (mapermettendone la lettura sottostante) i dati er-rati e indicando di fianco ad ogni correzione ladata in cui è stata attuata e la firma di chi l’haeffettuata. (parere a cura di Giorgio Neri) ■

Il farmacista, il quale, nella sua qua-lità di persona fisica, sia autorizza-to, in forza della legislazione nazio-nale, a svolgere anche un’attività digrossista di medicinali, è tenuto amunirsi di un’autorizzazione di di-

stribuzione all’ingrosso di medicinali. Il farma-cista che sia autorizzato, in forza della legisla-zione nazionale, a esercitare anche un’attivitàdi grossista di medicinali deve soddisfare tuttii requisiti imposti ai richiedenti e ai titolaridell’autorizzazione di distribuzione all’ingros-so di medicinali in forza degli articoli 79-82

della direttiva 2001/83, come modificata dalladirettiva 2009/120.È questa la corretta interpretazione, fornitadalla Corte di Giustizia europea, dell’articolo77, paragrafo 2, della direttiva 2001/83/CE(Codice comunitario relativo ai medicinali peruso umano). Questa interpretazione non può,indipendentemente da una legge adottata dauno Stato membro, creare o aggravare la re-sponsabilità penale di un farmacista che haesercitato l’attività di distribuzione all’ingrossosenza munirsi dell’autorizzazione ad essa cor-relata. ■

Le norme sulla compilazione,pur nella loro severità (le irre-golarità sono punite penal-mente anche in assenza didolo e quindi anche in caso disemplice errore), assicurano

comunque il “diritto a sbagliare” purché gli er-

Il registro deglistupefacenti e ildiritto di sbagliareCome rimediare ad un errore di compilazione delregistro di carico e scarico?

Il farmacistaitaliano non puòfare il grossistaInterpretazione autentica della Corte UE

L’Agenzia ASSI ha pubblicato, nellasezione Benessere Animale, l’elen-co aggiornato dei cavalli risultati

positivi in seconda analisi.La lista, al 19 giugno 2012, riporta le infor-mazioni relative ai casi di positività ai

controlli delle sostanze proibite al termi-ne delle seconde analisi e il dettaglio de-gli ippodromi e delle gare. Le attività di analisi antidoping sui cavallida corsa sono affidate dal 2003 a Unire-lab.

ELENCO DEI CAVALLI POSITIVI

IN ITALIA È VIETATA LA VENDITA ON LINEInfine, la valutazione di suscettibilità agli anti-microbici dovrebbe diventare parte integran-te della diagnosi, per consentire una sceltaterapeutica appropriata. “Il parere finale delConsiglio è molto più equilibrato - ha dichia-rato Buhot, presidente della Fve, nel combat-tere le resistenze, perché tiene conto deimolteplici aspetti del problema e anche dellepreoccupazioni della Fve”. La Federazionedei veterinari europei ha sempre sostenutoche l’agire con dei divieti sull’esercizio pro-fessionale, il fatto stesso di guardare alla ve-terinaria come ad una causa invece che unasoluzione, avrebbe portato a visioni distortee semplicistiche del problema. Sull’uso re-sponsabile degli antibiotici, la Fve ha realiz-zato due opuscoli, uno per medici veterinarie uno per le istituzioni, che saranno disponi-bili a breve sul sito www.fve.org ■

Antibiotici sotto strettocontrollo veterinario

Atutela della salute dei consumato-ri, il Garante della Concorrenza hadato seguito ad una segnalazione

di Aifa-Nas e Ministero della Sanità impe-dendo l’accessibilità a due siti internetche offrivano illegalmente ai consumatoriitaliani la vendita di medicinali senza ri-cetta. L’Antitrust ha deciso di inibire l’accesso adue siti on line, trattandosi di medicinaliper i quali è necessaria la prescrizione. Ti-tolare di siti in italiano è un residente in O-landa. In Italia la vendita on line di “qual-siasi tipologia di farmaci è vietata, visto

che la legge impone sempre la presenzafisica del farmacista e, nel caso di farmacietici, anche una specifica prescrizionemedica”.

Il 22 giugno il Consiglio dei ministridella sanità europei ha adottato unparere finale sull’antibiotico-resi-stenza. I Ministri della sanità euro-pei hanno sottolineato che l’uso diantibiotici andrà mantenuto sotto

stretta ed esclusiva prerogativa veterinaria edovrà sempre essere dispensato con ricettamedico-veterinaria. È questo l’unico modo perscongiurare un utilizzo improprio, causa primadella propagazione delle resistenze. Il Consi-glio raccomanda inoltre agli Stati Membri dirafforzare il divieto e il contrasto alla vendita il-legale di antibiotici on line, così come di incen-tivare l’innalzamento delle condizioni di salutee igiene in zootecnia, attraverso piani sanitaridi gestione degli allevamenti. E, inoltre, di im-plementare sistemi di sorveglianza e favorire laprevenzione delle malattie.

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Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 24

Termina il periodo transitoriodi due anni entro il quale ilsettore dell’alimentazionebiologica doveva confor-marsi alle nuove norme UEin materia di etichettatura.

Il logo resterà invece facoltativo per i prodottibiologici non confezionati e per quelli impor-tati. Continueranno ad essere ammessi, insie-me al marchio UE, altri loghi nazionali, regio-nali o privati. Il logo biologico dell’UE, rappre-sentato dalla “foglia europea”, è stato intro-dotto il 1° luglio 2010 ma era previsto che di-ventasse obbligatorio su tutti i prodotti solo altermine di un periodo transitorio di due anni,per consentire agli operatori di adattarsi allenuove norme ed evitare lo spreco degli imbal-laggi esistenti. Nel campo visivo del logo de-vono figurare anche il numero di codice del-l’organismo di controllo e il luogo di produzio-ne delle materie prime agricole.

MERCATINegli ultimi anni il consumo di prodotti biolo-gici nell’UE è in costante aumento e rappre-senta attualmente il 2% circa del mercato u-nionale. Anche la produzione è cresciuta no-tevolmente negli ultimi dieci anni: circa il 5%della superficie agricola dell’UE e oltre il 2%delle aziende agricole (più di 200 000 azien-de) risultano attualmente certificate per la pro-duzione biologica. A febbraio l’UE ha firmatouno storico accordo con gli USA sull’equiva-lenza dei prodotti biologici, che ridurrà le for-malità burocratiche a carico degli operatoribiologici europei e americani.

FARMACINonostante tra le norme di produzione biolo-gica degli Stati Uniti e quelle dell’Unione eu-ropea vi siano leggere differenze, le due parti

sono giunte separatamente alla conclusioneche, tranne per il divieto in materia di uso de-gli antibiotici, i loro programmi sono equiva-lenti. I regolamenti dello US Department of A-griculture (USDA) per la produzione biologicavietano l’uso di antibiotici, tranne per contra-stare infezioni batteriche invasive (come il col-po di fuoco) in meleti e pereti biologici. I rego-lamenti dell’Unione europea permettono l’usodi antibiotici soltanto per trattare animali infet-ti. Per tutti i prodotti commercializzati nell’am-bito di tale partenariato, gli organismi di certi-ficazione devono accertare che gli antibioticinon siano stati utilizzati per alcun motivo.

VACCINIIn maggio la Commissione ha presentato unarelazione sul regolamento vigente in materiadi agricoltura biologica, allo scopo di avviareun dibattito interistituzionale con tutte le partiinteressate che permetta di cogliere nuovispunti per un ulteriore miglioramento del qua-dro politico-legislativo nel settore biologico.Gli OGM e i prodotti derivati o ottenuti daOGM non vanno usati nella produzione biolo-gica come alimenti, mangimi, ausiliari di fab-bricazione, prodotti fitosanitari, concimi, am-mendanti, sementi, materiale di moltiplicazio-ne vegetativa, microrganismi e animali. Un’u-nica eccezione è ammessa per i medicinaliveterinari (vaccini e altri).

CONTROLLII servizi della Commissione e gli Stati membristanno mettendo a punto una posizione co-mune sull’insieme degli elementi del sistemadi controllo, in particolare sulla correlazione trala legislazione specifica in materia di agricoltu-ra biologica e la legislazione generale sui con-trolli ufficiali relativi ai mangimi e agli alimenti dicui al regolamento (CE) n. 882/200430, non-ché una più attiva supervisione delle autoritàcompetenti, sia negli Stati membri sia nei pae-si terzi riconosciuti, anche attraverso verificheeffettuate dall’Ufficio alimentare e veterinario. Con un sito web dedicato, la CommissioneEuropea fornisce a tutti i cittadini interessatiinformazioni su come l’agricoltura biologicacontribuisce alla protezione delle nostre risor-se naturali, alla biodiversità e al benessere de-gli animali e su come essa favorisce lo svilup-po delle aree rurali. ■

La Commissione europea hainviato un parere motivato adieci Stati membri, fra cuil'Italia, che non hanno attua-to correttamente la direttiva1999/74/CE. Destinatari del

parere sono: il Belgio, la Grecia, la Spagna,la Francia, l'Italia, Cipro, l'Ungheria, i PaesiBassi, la Polonia e il Portogallo che consen-tono ancora l'uso di gabbie non modificateper le galline ovaiole. Non sono stati inviatipareri motivati alla Bulgaria, alla Lettonia e al-la Romania poiché la Commissione sta valu-tando le informazioni addizionali fornite daquesti Stati membri i quali affermano di esse-re ora pienamente a norma. La Commissio-ne, nel comunicato diffuso in questi giorni,plaude agli sforzi fatti dagli Stati membri chehanno ottemperato a tali regole. Tuttavia èessenziale una piena ottemperanza da partedi tutti gli Stati membri per evitare distorsionidel mercato e una concorrenza sleale. GliStati membri che ancora consentono l'uso digabbie non modificate mettono in situazionedi svantaggio le aziende che hanno investitoper conformarsi alle nuove misure. Per dimo-strare di avere ottemperato, gli Stati membridevono comprovare che tutti gli allevamentiche ancora usano gabbie non modificate so-no stati trasformati o chiusi". Finora però, no-nostante le ripetute sollecitazioni della Com-

missione, gli Stati membri summenzionatinon si sono conformati adeguatamente allanormativa Ue. La richiesta della Commissio-ne si configura in un parere motivato in forzadei procedimenti d'infrazione dell'Ue. Se i 10Stati membri interessati non informeranno laCommissione, entro il 21 agosto, delle misu-re adottate per assicurare la piena ottempe-ranza alla normativa dell'Ue la Commissionepotrebbe deferire il caso alla Corte di giusti-zia dell'Unione europea.Intanto, l’Italia si appresta a recepire la Leg-ge Comunitaria ed in particolare un articoloaggiuntivo, il 23 (Delega al Governo per ilriordino e la revisione della disciplina sanzio-natoria in materia di protezione delle gallineovaiole e la registrazione dei relativi stabili-menti di allevamento) che stabilisce “l’ade-guamento delle sanzioni, da irrogare in ba-se ai princìpi di effettività, proporzionalità edissuasività, e riformulazione, razionalizza-zione e graduazione dell’apparato sanzio-natorio”. Il decreto legislativo dovrà essere adottato aisensi dell’articolo 14 della legge 23 agosto1988, n. 400, su proposta del Ministro per gliaffari europei e del Ministro della giustizia, diconcerto con i Ministri della salute, delle poli-tiche agricole alimentari e forestali, degli affa-ri esteri, per gli affari regionali, il turismo e losport e dell'economia e delle finanze. ■

Dal 1° luglioalimenti “bio” con logo europeo Obbligatorio su tutti gli alimenti biologicipreconfezionati prodotti negli Stati membri

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 201210 Europa Mercati e benessere animale

Non esiste una normativa UE sul benessere degli animali dacompagnia, ma da più parti si sollecita la Commissione aprendere in considerazione questo settore. L’inclusione di ca-

ni e gatti nella strategia europea per il benessere animale è stata di-scussa dal *Consiglio dei Ministri dell'Agricoltura; i Ministri degliStati Membri hanno convenuto sull'opportunità di limitarsi ai cani eai gatti oggetto di attività commerciale o di trasporto per fini com-merciali. Si tratterà di ricomprenderli nella futura legislazione euro-pea, insieme alle altre specie animali già sottoposte a norme di pro-tezione e benessere in relazione all’attività economica di cui sonooggetto. Nella comunicazione trasmessa a febbraio dalla Commis-sione Europea al Parlamento e al Comitato Economico e Sociale Eu-ropeo riguardante la strategia dell'Unione europea per la protezione

e il benessere degli animali 2012-2015 si legge che la popolazione dicani e gatti è stimata in circa cento milioni di esemplari, appartenen-ti principalmente a privati. È difficile stimare il volume di animali dacompagnia oggetto di scambi commerciali nell'UE. La CommissioneEuropea ha programmato di realizzare entro il 2014 uno studio sulbenessere di cani e gatti oggetto di pratiche commerciali. Cani e gat-ti non sono le sole specie fuori dal raggio d’azione della strategia eu-ropea: non esiste una normativa specifica dell'UE per altre specie dianimali d'allevamento (quali vacche da latte, bovini da carne o coni-gli) malgrado i vari problemi segnalati dalla comunità scientififica edall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) (*Councilconclusions on the protection and welfare of animals, Agricultureand Fisheries Council meeting, Luxembourg, 18 June 2012)

CANI E GATTI NELL’ANIMAL WELFARE STRATEGY? SOLO SE IL FINE È COMMERCIALE

Ovaiole: due mesiper evitare la Corte UEDistorsioni del mercato: Italia scorretta verso iPaesi che si sono adeguati

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Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 24

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 2012 Eventi Veterinari 11

ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA MEDICINA PUBBLICAASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI

CORSO AIVEMPACQUA E SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA

IZS Mezzogiorno (Sede di Portici), 14 Settembre 2012

OBIETTIVI EVENTO FORMATIVIL’evento mira a fornire spunti di aggiorna-mento e approfondimento sul corretto im-piego dell’acqua nella filiera produttiva (al-levamento e produzione degli alimenti).Questa, infatti, è essenziale per tutte le fun-zioni fisiologiche e metaboliche dell’organi-smo nonché utile mezzo per le terapie dimassa. Come tale la sua qualità incide sul-le prestazioni produttive, sulle caratteristi-che dei prodotti, sulla integrità delle attrez-zature e degli impianti, nonché sull’effica-cia di un trattamento terapeutico. Analoga-mente la produzione igienica degli alimentinon può prescindere dalla qualità delle ac-que impiegate nel ciclo produttivo.

MODERATOREAnna Cerrone: IZSM Portici (Na) - Respon-sabile dell’UOS Diagnostica Generale

RELATORIFederica Aureli - ISS RomaGiuseppe Baricco - Med Vet LP, TorinoFederico Capuano - IZSM PorticiAlberto Mantovani - ISS RomaStefano Morabito - ISS Roma Giovanni Re - Facoltà di Medicina Veterina-ria di TorinoVittorio Soprano - IZSM Portici

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.00 Registrazione dei partecipanti, salu-

to del Moderatore ed inizio lavori 8.30 Apertura dei lavori9.00 Presentazione del Corso9.30 L’acqua di bevanda: nutrimento e

mezzo di produzione Giuseppe Baricco

10.30 Molecole farmacologicamente attivee terapia di massa - Giovanni Re

11.30 Pausa caffè 12.00 Acqua e zootecnia: una panoramica

sui pareri dell’EFSA Alberto Mantovani

13.00 Arsenico nei corpi idrici: trasferi-mento agli alimenti di origine anima-

le e valutazione del rischio Federica Aureli

13.30 Pausa pranzo 14.30 Ambiente acquatico ed evoluzione

di patogeni batterici emergenti. L’e-sempio VTEC O104 Stefano Morabito

15.00 Contaminazione da Salmonella sppnelle acque irrigue della Piana delSele - Federico Capuano

15.45 Biotossine algali nelle acque: qualirischi per la salute umana?Vittorio Soprano

16.15 Discussione guidata con esperto17.00 Questionario ECM17.30 Consegna attestati e chiusura lavori

GLI ORGANIZZATORI DELL'EVENTO SI IMPEGNANOA RISPETTARE IL PROGRAMMA PUBBLICATO CHERIMANE SUSCETTIBILE DI VARIAZIONI PER CAUSEDI FORZA MAGGIORE. È PROIBITO FILMARE O FO-TOGRAFARE LE PRESENTAZIONI DEI RELATORI.

PARTECIPAZIONEIniziativa riservata ai laureati in MedicinaVeterinaria.

SERVIZI INCLUSI NELL’ISCRIZIONE• Accreditamento ECM• Attestato di frequenza• Light lunch• Pause caffè

SEDEIstituto Zooprofilattico Sperimentale del Mez-zogiorno - Via Salute, 2 - Portici (Napoli)

INFORMAZIONISegreteria AIVEMP - Paola OrioliTel. +39 0372 403541Fax +39 0372 403540E-mail: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SEMINARIO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGEPROFESSIONE ONCOLOGOBolzano, 30 Settembre 2012

RELATORELaura Marconato

OBIETTIVIInsegnare l’approccio base alla disciplinaoncologica. Il primo passo prevede la sta-diazione del paziente, seguita dalla discus-sione di prognosi e di eventuali possibilitàterapeutiche. Le diverse opzioni a disposi-zione dell’oncologo, in altre parole chirur-gia, radioterapia e chemioterapia, verrannodescritte per imparare a valutare indicazio-ni, vantaggi e svantaggi.

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze

9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Step uno: che tumore è e quanto èesteso?

11.00 Pausa11.30 Step due: come lo tratto? 13.00 Spazio per eventuale relazione

commerciale (nel caso non si svol-ga la relazione il programma nel po-meriggio sarà anticipato di mezz’o-ra)

13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi (mastocitoma:

step uno e step due)15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi (linfoma: step

uno e step due)17.00 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONIMonica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91E-mail: [email protected] www.scivac.it

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARIPER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

Società Veterinari PiemontesiFEDERATA ANMVI

SEMINARIO SCIVAC-SOVEP Il PANCREAS ENDOCRINOTorino, 30 Settembre 2012

RELATOREFederico Fracassi

OBIETTIVILe patologie del pancreas endocrino han-no solitamente questa caratteristica: piutto-sto semplici da diagnosticare ma non facilida trattare correttamente. La giornata siprefigge l’obiettivo di imparare ad affronta-re queste comuni disendocrinie con il giu-sto rigore scientifico piuttosto che con il so-lo buon senso. Ogni argomento verrà trat-tato attraverso casi clinici esemplificativi.

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Diabete mellito nel cane e nel gatto:aspetti clinici diagnostici e terapeu-tici attraverso la discussione di casiclinici

11.00 Pausa11.30 Emergenze endocrinologiche: che-

toacidosi diabetica e sindromi ipogli-cemiche

13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi: diabete mellito15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi: chetoacidosi e

insulinoma17.00 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDEHotel Campanile Corso Allamanno 153 -Torino

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONIMonica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91E-mail: [email protected] www.scivac.it

Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it

A.N.M.V.I.

C’È UN RETTILE IN SALA D’ATTESA! Domenica 16 Settembre 2012

RELATOREPaolo SelleriDelegato Regionale Sandra Rapino

OBIETTIVIIntroduzione alle basi della medicina e chi-rurgia dei rettili, con particolare attenzione aicheloni, estremamente diffusi nei cortili del-la Provincia e sempre più numerosi nelle sa-le d’attesa dei veterinari Pugliesi.

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e veri-

fica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,

presentazione del relatore ed iniziodei lavori

9.30 Conoscere i rettili e Riconoscere lespecie. Necessità ambientali e fisio-logiche

11.00 Pausa

11.30 Standard appropriati di allevamento,alimentazione e cure generiche co-me prevenzione di patologie gestio-nali

13.00 Spazio per eventuale relazione com-merciale (nel caso non si svolga larelazione il programma nel pomerig-gio sarà anticipato di mezz’ora)

13.30 Pausa14.30 Anche i rettili possono essere visitati:

come si fa e cosa si fa in una visita dicontrollo

15.30 Pausa16.00 Casi clinici riguardanti le più frequen-

ti patologie osservabili in ambulato-rio

17.00 Discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDELecce, Hotel Hilton Garden Inn/OfficineCantelmo

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE eSCIVAC in regola con l’iscrizione 2012. Nonè richiesta la preiscrizione. Gli interessati de-vono registrarsi direttamente in sede d’in-contro presentandosi alle ore 08.30 pressola segreteria.

SEGRETERIA SIVAEElisa Tel: 0372/40.35.00E-mail: [email protected]

In collaborazione con l’Ordine Medici Vet. di LecceIn collaborazione con l’Ordine Medici Vet. di Taranto

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

Professione Veterinaria 24-2012:ok 16-07-2012 9:38 Pagina 11

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 24

laPROFESSIONE VETERINARIA 24| 201212 Eventi Veterinari

13.00 Pausa pranzo14.30 Impatto infezione da E. coli nella

mastite, esperienze di campo Andrew J. BradleyPrimi risultati sull’efficacia del vacci-no Startvac® nella prevenzione del-le mastiti da S. aureus: trial italiano(Università di Milano e Cornell Uni-versity) - Valerio Bronzo

16.00 Discussione17.00 Questionario ECM, consegna atte-

stati e termine della giornata

PARTECIPAZIONEIniziativa gratuita rivolta ai laureati e stu-denti in Medicina Veterinaria. Per motivi organizzativi è gradita la pre-iscrizione.È prevista la traduzione simultanea dall’in-glese all’italiano.

ISCRIZIONE L’iscrizione ai convegni dà diritto a:• Atti delle relazioni• Attestato di frequenza • Traduzione simultanea • Attestato ECM

ORDINE DEI MEDICI VETERINARIDELLA PROVINCIA DI CREMONA

in collaborazione con

AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI CREMONASOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

CONVEGNO NAZIONALELA MASTITE NELLA BOVINA DA LATTE AD ALTA PRODUZIONE: STATO DELL’ARTE E NUOVE SFIDE

CremonaFiere, Sala “Stradivari” - Giovedì 25 Ottobre 2012

OBIETTIVI EVENTO FORMATIVOLa Mastite della Bovina da Latte, nonostan-te i progressi degli ultimi anni, rappresentaad oggi la causa primaria di problemi sani-tari e di perdita economica. Le necessità diconiugare la redditività con la tutela delconsumatore prevede un utilizzo prudentedel farmaco nonché l’adozione di misure dibenessere degli animali che inevitabilmen-te si ripercuotono in maniera positiva suglianimali e a cascata sul consumatore finale.Il presente convegno, grazie all’interventodi esperti di fama internazionale, tratterà dicome il Veterinario di Fiducia possa, negliallevamenti che segue, predisporre azionimirate al controllo delle mastiti così da ri-durre l’incidenza di questa patologia miglio-rando il benessere degli animali, la redditi-vità dell’imprenditore agricolo e garantire u-na maggior tutela sanitaria nei confronti delconsumatore.

MODERATOREMARCO ABLONDIMedico Veterinario Libero Professionista, Parma

RELATORILUIGI BERTOCCHIRep. Produzione Primaria IZSLER Brescia

ANDREW BRADLEYQuality Milk Management Services Ltd,Wells, UKUniversity of Nottingham, Sutton Bonington(Regno Unito)

VALERIO BRONZOUniversità degli Studi di Milano

PAOLO MORONICornell University New York State, U.S.A.Università degli Studi di Milano

PROGRAMMA SCIENTIFICO9.30 Registrazione dei partecipanti, salu-

to del Moderatore ed inizio lavori -Starting conference

9.45 Benessere animale, mastite e qua-lità del latteLuigi Bertocchi

11.00 Pausa caffè 11.30 Gestione sanitaria della mastite ed

impatto economicoPaolo Moroni

SEDECremonaFiere P.zza Zelioli Lanzini, 1 - Cremona

SEGRETERIA SCIENTIFICA E ORGANIZZATIVA SIVAR Paola OrioliTel. 0372-40.35.39Fax [email protected]

Richiesto accreditamento per 3 crediti formativi

In collaborazione con HIPRA

Professione Veterinaria 24-2012:ok 16-07-2012 9:38 Pagina 12

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 24

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 2012 Attualità scientifica Vet Journal 13o

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Uno studio randomizzatocontrollato ha confronta-to l’apparente efficacia diassorbimento delle IgG eil mancato trasferimentodell’immunità passiva tra

vitelli nutriti con colostro tramite biberon (NB)e sonda oroesofagea (OET). Si includevano26 vitelli maschi Holstein (età = 4-8 ore). I vi-telli venivano assegnati a caso a ricevere colo-stro mediante NB o OET. Un pool di colostroveniva utilizzato per nutrire ciascun gruppo divitelli. Gli animali ricevevano un massimo di 4litri di colostro attraverso NB in un periodo di20 minuti oppure un volume equivalente di co-lostro mediante OET. In seguito, una coppia divitelli di età simile riceveva volumi simili di co-

lostro con concentrazioni di immunoglobulinesimili. Il colostro veniva somministrato solo u-na volta. Successivamente, si somministrava-no 2 litri di sostituto del latte ogni 12 ore. Tuttii vitelli sopravvivevano almeno fino a 48 oredalla nascita. Si prelevavano campioni di sieroper la determinazione delle immunoglobulineprima della somministrazione del colostro e a48 ore di età. Non si osservavano differenzenel mancato trasferimento dell’immunità pas-siva e nell’apparente efficacia di assorbimentodelle IgG tra vitelli nutriti mediante NB o OET. Ilvolume di colostro somministrato era l’unicavariabile significativa nel determinare il manca-to trasferimento dell’immunità passiva nei vi-telli a 48 ore di età. I descritti vantaggi e svantaggi di entrambi imetodi di somministrazione hanno probabil-mente una rilevanza pratica minima nell’otte-nere un adeguato trasferimento dell’immunitàpassiva nei vitelli quando questi ultimi vengo-no nutriti con un volume simile di colostro conconcentrazioni comparabili di immunoglobuli-ne, concludono gli autori. “Comparison of colostrum feeding by nipplebottle versus oroesophageal tubing in Hol-stein dairy bull calves” Chigerwe M, CoonsDM, Hagey JV. J Am Vet Med Assoc. 2012Jul 1;241(1):104-9. ■

L’Autorità europea per la si-curezza alimentare (EFSA)ha avviato una consultazio-ne pubblica concernente u-na bozza di linee guida sullavalutazione del rischio am-

bientale (VRA) derivante da animali genetica-mente modificati (GM). Il documento, che ri-guarda in modo particolare i pesci, gli insetti, imammiferi e gli uccelli GM, illustra i requisitispecifici in materia di dati e la metodologiadella VRA per gli animali GM, in vista di even-tuali future richieste di autorizzazione all’im-missione in commercio nell’Unione europea(UE). La valutazione del rischio si basa su unapproccio comparativo tra animali GM e nonGM. Tutte le parti in causa e le persone inte-ressate sono invitate a presentare osservazio-ni sulle linee guida partecipando a una con-sultazione pubblica online che rimarrà apertafino al 31 agosto 2012. L’assunto fondamentale della valutazionecomparativa, che è l’approccio alla valutazio-ne del rischio derivante da tutti gli organismigeneticamente modificati (OGM) stabilito dal-la legislazione dell’UE, è che gli animali nonGM servono da riferimento per la sicurezzaambientale. La VRA degli animali GM com-porta pertanto la raccolta, la valutazione e, sedel caso, la produzione di informazioni su unanimale GM per determinarne, caso per ca-so, l’impatto sull’ambiente in confronto agli a-nimali non GM. La bozza di linee guida precisa i requisiti inmateria di dati per l’analisi comparativa dellediverse aree di rischio potenziale riguardantispecificamente i pesci, gli insetti, i mammiferie gli uccelli GM. Ne fanno parte, tra l’altro, leinterazioni dell’animale GM con gli organismibersaglio e non bersaglio; gli impatti ambien-tali delle tecniche utilizzate per l’allevamento oil mantenimento dell’animale GM; e l’impattodell’animale GM sulla salute umana e animale.In tale contesto si valutano per esempio i po-tenziali rischi per gli allevatori, gli altri operatorio chiunque entri in contatto con gli animaliGM. Secondo la bozza di linee guida, questi ealtri rischi potenziali vengono valutati ricorren-do a un approccio sistematico e per gradi. LaVRA prevede sei fasi: formulazione del proble-ma, con l’individuazione del pericolo e dell’e-sposizione; caratterizzazione del pericolo; ca-ratterizzazione dell’esposizione; caratterizza-zione del rischio; strategie di gestione del ri-schio; e valutazione complessiva del rischio. La bozza di linee guida espone anche varieconsiderazioni di tipo generico e trasversaledi cui si deve tenere conto nel corso dellaVRA, per esempio aspetti quali gli effetti deglianimali GM nel lungo periodo, l’analisi delleincertezze e la scelta di un adeguato animaledi controllo (cioè l’animale non GM con il qua-le l’animale GM viene messo a confronto du-rante la valutazione della sicurezza).

Nell’ultimo capitolo della bozza di linee guida siavanzano raccomandazioni per il monitoraggioambientale post-commercializzazione (PMEM)degli animali GM. Conformemente alla legisla-zione dell’Unione europea, le richieste di auto-rizzazione per gli animali GM devono contene-re un piano PMEM particolareggiato, che defi-nisca come verranno monitorati i potenziali eimprevisti effetti avversi sull’ambiente. Fino a questo momento nell’Unione europeanon è stata presentata alcuna richiesta di au-torizzazione all’immissione in commercio peranimali GM. Negli ultimi anni la tecnologia haregistrato rapidi progressi e in alcuni Paesiche non fanno parte dell’UE le autorità di re-golamentazione stanno già valutando animaliGM per quanto riguarda la sicurezza sia di a-limenti/mangimi sia ambientale. In tale conte-sto, e in previsione di eventuali future richie-ste di autorizzazione all’immissione in com-mercio nell’UE, la Commissione europea harichiesto all’EFSA di elaborare linee guidacomplete per la valutazione della sicurezza dialimenti e mangimi derivati da animali GM(senza dimenticare gli aspetti connessi allasalute e al benessere degli animali) e per lavalutazione del rischio ambientale da animaliGM. La prima parte di questo compito è sta-ta portata a termine nel 2011 con la pubbli-cazione di linee guida distinte sulla sicurezzadi alimenti e mangimi e sulla salute e il benes-sere degli animali. La presente bozza di lineeguida, concernente la valutazione del rischioambientale da animali GM, riguarda l’altraparte della richiesta avanzata dalla Commis-sione europea. L’EFSA invita tutte le parti in causa e le per-sone interessate a presentare osservazionisulla bozza di linee guida partecipando a unaconsultazione pubblica accessibile dal sitoweb dell’EFSA fino al 31 agosto 2012. Al ter-mine della consultazione pubblica l’EFSA va-luterà tutte le osservazioni pervenute. Se delcaso, queste verranno inserite nella versioneriveduta e finale delle linee guida, che sarà poiadottata dal gruppo di esperti scientifici GMOdell’EFSA alla fine dell’anno.Guidance on the environmental risk asses-sment of genetically modified animals EFSA,12 giugno 2012. ■

Colostro mediantebiberon o sondaoroesofagea?Nei vitelli a 48 ore di età, il volume di colostrosomministrato è l’unica variabile significativa nel trasferimento dell’immunità,passiva secondo uno studio

Decornazione:protocolli analgesicia confrontoIntenso il dolore provocato dal disbudding.Benessere solo con anestesia regionale ecarprofen, secondo uno studio

Rischio ambientale da animaligeneticamentemodificatiDopo la sicurezza di alimenti e mangimi e lasalute e il benessere animale, consultazionepubblica EFSA sull’impatto di pesci, insetti,mammiferi e uccelli GM sull’ambiente

Uno studio ha valutato ilcortisolo e il comporta-mento dei vitelli sottopo-sti a disbudding (rimozio-ne degli abbozzi cornei)con ferro caldo e a proto-

colli analgesici diversi. Si valutava la rispostadi 27 vitelli 1, 3, 6 e 24 ore dopo il disbuddingcon anestesia regionale (DA), anestesia regio-nale più carprofen (DAC), solo disbudding (D)o disbudding simulato (ND). Dopo 1 ora il cor-tisolo era maggiore in D rispetto agli altri grup-pi. A 3 ore il cortisolo era maggiore in DA chein ND ma non differiva dalla linea basale. A 15minuti e 1 ora i comportamenti correlati al do-lore erano più frequenti nel gruppo D che intutti gli altri gruppi. I gruppi D (3 ore) e DA (3 e6 ore) manifestavano in misura maggiorescuotimenti delle orecchie e sfregamenti dellatesta rispetto a DAC e ND. Gli autori conclu-dono che lo sfregamento e lo scuotimento

della testa e i movimenti delle orecchie sonocomportamenti utili per valutare il dolore dopodisbudding con ferro caldo. Il disbudding cau-sa intenso dolore nei vitelli e solo l’associazio-ne di anestesia regionale e carprofen garanti-sce un buon grado di benessere per 24 ore.“Effects of hot-iron disbudding, using regionalanaesthesia with and without carprofen, oncortisol and behaviour of calves” G Stilwell; MS Lima; R C Carvalho; D M Broom. Res VetSci. April 2012; 92 (2): 338-41. ■

Professione Veterinaria 24-2012:ok 16-07-2012 9:38 Pagina 13

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 24

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 201214 Vet Journal www.vetjournal.it o

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Uno studio retrospettivo havalutato l’esito dell’aspor-tazione dei carcinomi ti-roidei bilaterali simultanei,localizzati, mobili (TGC) in15 cani. Le informazioni

ottenute dalle cartelle cliniche includevano:segnalamento, segni clinici, risultato degli e-sami diagnostici, mobilità del tumore (tumoremobile: movimenti durante la palpazione ≥ 1cm in tutti i piani), complicazioni, trattamentiadiuvanti ed esito. In tutti i cani erano stati asportati TGC mobilibilaterali. Su 15 pazienti considerati, la parati-roidectomia completa era necessaria in 9; iltessuto paratiroideo veniva reimpiantato in 4e conservato in 2. Le complicazioni include-

vano emorragia e traumi del nervo laringeoma senza gravi conseguenze. In 13 soggettisi somministrava calcitriolo con o senza inte-grazione di calcio, dopo la chirurgia. Nell’im-mediato periodo postoperatorio, l’ipocalce-mia si sviluppava e veniva corretta in 11 cani. Al termine dello studio, 7 cani continuavano aricevere calcitriolo con o senza integrazionedi calcio e 8 soggetti necessitavano di un trat-tamento ormonale tiroideo a lungo termine.Sei cani ricevevano una chemioterapia adiu-vante. Non si riscontravano recidive locali deltumore o metastasi a distanza all’ultimo fol-low-up di ciascun cane. Il tempo mediano disopravvivenza era di 38,3 mesi. Tre soggettivenivano persi al follow-up, 8 sopravvivevano(4,3-77 mesi dopo l’intervento) e 4 morivanoper cause non correlate. Nei soggetti con TGC sottoposti a lobectomiatiroidea bilaterale, concludono gli autori, è at-teso un esito positivo, anche quando non èpossibile preservare il tessuto paratiroideo. Ilruolo della chemioterapia adiuvante sull’esitodel trattamento non è chiaramente definito. “Outcome following simultaneous bilateral thy-roid lobectomy for treatment of thyroid glandcarcinoma in dogs: 15 cases (1994-2010)”Tuohy JL, Worley DR, Withrow SJ. J Am VetMed Assoc. 2012 Jul 1; 241 (1): 95-103. ■

Lobectomiabilateralesimultanea per icarcinomi tiroideiEsito positivo in uno studio su quindici cani

Paralisi laringeaassociata a lupuseritematososistemicoDescritta nell’uomo, viene segnalata per la prima volta in un cane

Una femmina di Labradorsterilizzata di 4 anni veni-va visitata per distress re-spiratorio acuto e si ri-scontrava una paralisi la-ringea bilaterale. L’esame

clinico e le analisi biochimiche erano riferibili alupus eritematoso sistemico (LES) e non indi-cavano una possibile causa alternativa dellaparalisi laringea. In seguito al trattamento immunosoppressi-vo e di supporto l’animale riacquisiva la nor-male funzionalità laringea. Al controllo 6 set-timane dopo si confermava la normale fun-zione laringea mediante esame dell’organoin sedazione. La paralisi laringea associata a LES è descrit-ta nell’uomo, mentre la presente è la primasegnalazione di paralisi laringea acquisita as-sociata a LES nel cane. (M.G.M.)

“Acquired Bilateral Laryngeal Paralysis Asso-ciated with Systemic Lupus Erythematosus ina Dog” Heather Kvitko-White, Kelley Balog, J.Catharine Scott-Moncrieff, Anthony Johnson,and Gary C. Lantz. Journal of the AmericanAnimal Hospital Association Jan/Feb 201248:60-65. ■

Uno studio ha valutato se ifattori preanalitici e anali-tici influenzassero la va-lutazione del rapporto pro-teine/creatinina urinario(UPC) nel cane. Si valutava

il rapporto UPC in 50 campioni urinari di caneper valutare l’imprecisione intra-test (20 mi-surazioni in una singola sessione), l’effettodella prediluizione (1:10, 1:20 e 1:100) sulladeterminazione della creatinina urinaria e l’ef-fetto della conservazione a temperatura am-biente (circa 20°C), 4°C e -20°C. Il coefficiente di variazione a temperatura am-biente determinato con la prediluizione 1:20era < 10,0%, e i maggiori coefficienti di varia-zione venivano riscontrati in campioni urinaricon bassa concentrazione di proteine o bas-so peso specifico. Questa variabilità può de-terminare una misclassificazione dei campio-ni con rapporto UPC prossimo alle soglie de-finite dalla International Renal Interest Societyche classificano i cani in non proteinurici(0,2), proteinurici borderline (0,21-0,50) oproteinurici (> 0,51). Un errore proporzionaleveniva riscontrato nei campioni prediluiti

1:10, rispetto a quelli prediluiti 1:20 o 1:100.A temperatura ambiente, il rapporto UPCnon aumentava significativamente dopo 2 e4 ore. Dopo 12 ore a temperatura ambientee a 4°C il rapporto UPC aumentava significa-tivamente. Il rapporto UPC non cambiava si-gnificativamente durante tre mesi di conser-vazione a -20°C. L’imprecisione intra-test del rapporto UPC e-ra sufficientemente bassa da evitare misclas-sificazioni dei campioni, eccetto che per i va-lori vicini a 0,2 o 0,5. La prediluizione ottimaleper la determinazione della creatinina urinariaera 1:20. La prediluizione 1:100 è consigliatanei campioni con peso specifico > 1.030. Il rapporto UPC deve essere determinato su-bito dopo il prelievo del campione. In alterna-tiva, i campioni devono essere immediata-mente congelati per aumentarne la stabilità eridurre i rischi di misclassificazione della pro-teinuria. (M.G.M.)“Evaluation of factors that affect analytic va-riability of urine protein-to-creatinine ratio de-termination in dogs”. Rossi G, Giori L, Cam-pagnola S, Zatelli A, Zini E, Paltrinieri S. Am JVet Res. 2012 Jun; 73 (6): 779-88. ■

Variabilità analiticadel rapportoproteine:creatininaurinarioPrediluizione 1:20 e determinazione immediatadopo il prelievo tra i fattori che evitano lemisclassificazioni della proteinuria

STERILIZZAZIONE E RISCHIO DI INCONTINENZAURINARIA NELLA CAGNA:

UNA REVISIONE SISTEMATICA

Nella cagna, un aumentato rischiodi incontinenza urinaria è statospesso associato a una prece-

dente ovarioisterectomia, ma questa re-lazione rimane controversa. Uno studioha valutato la forza delle evidenze circal’associazione tra sterilizzazione o età almomento della sterilizzazione e inconti-nenza urinaria nella cagna, e ha stimatol’entità degli eventuali effetti riscontrati. Si effettuava una revisione sistematicadegli articoli analitici originali peer-re-viewed pubblicati in lingua inglese sullabase delle linee guida Cochrane (Higginsand Green 2009). Su 1353 studi analizza-ti, se ne identificavano 7 che esaminava-no l’effetto della sterilizzazione o dell’etàalla sterilizzazione sul rischio di inconti-nenza urinaria; 4 articoli venivano giudi-cati a elevato rischio di errore. Nei re-stanti 3 studi, a moderato rischio di erro-re, era presente una debole evidenza chela sterilizzazione, soprattutto prima dei 3mesi l’età, aumentasse il rischio di incon-

tinenza urinaria. Nel complesso le evi-denze non sono consistenti o sufficien-temente forti per consentire raccoman-dazioni sicure circa gli effetti della steri-lizzazione o dell’età alla sterilizzazionesul rischio di incontinenza urinaria, con-cludono gli autori. (M.G.M.)“The effect of neutering on the risk of u-rinary incontinence in bitches - a syste-matic review” W Beauvais; J M Cardwell;D C Brodbelt. J Small Anim Pract. April2012;53(4):198-204.

Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di E.V. srl iscrittonel Pubblico Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396

dal 18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria GraziaMonzeglio. Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina

veterinaria e sul mondo delle bioscienze, con tre edizioni alla settimana. Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo www.vetjournal.it/

Professione Veterinaria 24-2012:ok 16-07-2012 9:38 Pagina 14

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 24

Il Decreto n. 47 dell’11 giugno 2012(Misure urgenti per contrastare ladiffusione dell’epizoozia di rabbiasilvestre in Veneto: programma diverifica dell’efficacia della vaccina-zione orale antirabbica nelle volpi.

Prima campagna di vaccinazione ordinaria2012) è firmato del Dirigente dell’Unità di Pro-getto Caccia e Pesca ed è pubblicato sulBUR del Veneto.Sulla base delle indicazioni della Direzione sa-nitaria dell’IZS delle Venezie - Centro di refe-renza nazionale per la Rabbia - trasmesse indata 06.06.2012, sono disposti i seguenti pia-ni di prelievo di volpi nei territori delle provincedi Belluno, Treviso e Vicenza sottoposti vacci-

nazione orale antirabbica per le volpi nella pri-ma campagna ordinaria 2012 (maggio 2012).– PROVINCIA DI BELLUNO Totale volpi da

prelevare: 138– PROVINCIA DI VICENZA Totale volpi da

prelevare: 99– PROVINCIA DI TREVISO Totale volpi da

prelevare: 95I prelievi dovranno essere effettuati ad altitu-dine inferiore ai 2300 m s.l.m.L’indicazione del numero di volpi da prelevare,suddivisa per Comune, ha lo scopo di garanti-re un prelievo di volpi quanto più possibile o-mogeneo sul territorio complessivamente sot-toposto alla vaccinazione orale antirabbica.Il Decreto precisa che l’indicazione numericanon ha “valore perentorio, quanto piuttostoindicativo, potendo essere tollerate, con par-ticolare riferimento ai comuni di piccole di-mensioni territoriali, lievi compensazioni traterritori comunali limitrofi, fermo restando ilnumero totale di volpi da prelevare per cia-scuna provincia”.Le volpi prelevate secondo il programma dimonitoraggio (così come già previsto per tuttele volpi rinvenute morte per cause diverse sulterritorio ovvero abbattute perché sintomati-che) dovranno essere conferite alla sezione ter-ritoriale di riferimento dell’Istituto Zooprofilatti-co Sperimentale delle Venezie unitamente alla“Scheda di prelievo ed invio campioni”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 2012 Veneto Info Regioni 15

Rabbia silvestre:campagna divaccinazione Definiti i piani di prelievo di volpi nei territori delleprovince di Belluno, Treviso e Vicenza sottopostivaccinazione orale antirabbica

UIL FPL Federazione medici informache sono aperti i termini per l’ac-cesso alla prima graduatoria, 2012

in Veneto. Al via anche in Veneto, la formazione del-le graduatorie provinciali, ai sensi del-l’ACN per la specialistica ambulatorialeveterinaria. Con deliberazione regionale,sono stati adottati i criteri e i termini (60giorni dall’approvazione del provvedi-mento che attende la pubblicazione sulBUR) per presentare la domanda di inclu-sione.I criteri di equivalenza tra attività svoltadal medico veterinario con retribuzione aprestazione e attività oraria si rifanno allanorma finale 2 dell’Accordo siglato il 1marzo 2006. L’accesso alla prima gradua-toria, oltre agli specializzati, sarà consen-tita anche a coloro che, alla data del 23marzo 2005, potevano vantare l’attività dicui ai citati punti a e b della citata normafinale (a. in caso di attività oraria un nu-mero minimo di seicento ore in una dellespecifiche aree di attività; b. in caso di at-tività a prestazione almeno due anni di at-tività). Le tre branche previste per la Me-dicina Veterinaria sono quelle indicatenell’Allegato A bis dell’ACN del 29 luglio2009.Per i Veterinari in possesso dei soli requi-

siti alternativi alla specializzazione, in ap-plicazione dell’art. 21, comma 5 dell’ACN(e secondo il parere SISAC), sono quelliconseguiti fino al 31 dicembre 2005; pertutti gli altri rimane invariato il termine or-dinario del 31 dicembre dell’anno prece-dente.La situazione attualmente esistente nellaRegione Veneto vede la presenza di 69Medici Veterinari operanti con contratti li-bero professionali, dei quali:– n. 27 in possesso del titolo di specializ-

zazione,– n. 34 in possesso dei requisiti previsti

dalla Norma Finale n. 2 dell’ACN 1 mar-zo 2006,

– n. 8 non in possesso dei requisiti di cuisopra.

Per quanto riguarda i rapporti professio-nali in essere, sono adottati, da parte del-le Aziende ULSS, i provvedimenti di con-ferma dei contratti in vigore, anche in fa-vore dei Medici veterinari in possesso deisoli requisiti previsti dalla Norma Finale n.2 dell’ACN 1 marzo 2006. Tali contratti re-steranno in vigore fino all’approvazionedella graduatoria 2012. Per informazioni è possibile contattare ilRappresentante UIL FPL per la Veterina-ria Convenzionata, Dott. Fernando Fiora-monti, scrivendo a: [email protected]

ACN, ACCESSO ALLA PRIMA GRADUATORIA IN VENETO

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Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 24

Il Sottosegretario alla Salute Cardi-nale risponde favorevolmente allarichiesta di promuovere iniziative,anche normative, per assicurarel’uniformità e il mantenimento de-gli assetti organizzativi dei diparti-

menti di prevenzione. La questione sollevatain una interrogazione parlamentare. L’On.Rodolfo Viola: "Siamo molto soddisfatti dellarisposta del Governo". Nella sua risposta il Sottosegretario Cardina-le afferma che "il Ministero condivide piena-mente la proposta di promuovere iniziative dicarattere normativo allo scopo di assicurareuniformemente sull’intero territorio nazionalegli attuali apparati organizzativi". Lo riferisceun comunicato dell’On. Rodolfo Viola, par-lamentare veterinario firmatario dell’interro-gazione presentata il 23 febbraio scorso conl’On. Amalia Schirru.L’atto di indirizzo prendeva le mosse dalla vo-lontà manifestata da alcune Regioni di rive-

dere l’attuale assetto organizzativo dei SeviziVeterinari del SSN attraverso un loro ridimen-sionamento di funzione e un loro accorpa-mento presso altri servizi.I parlamentari, oltre ad esprimere preoccupa-zione, chiedevano un deciso intervento delGoverno per chiarire e riaffermare "il ruolocentrale della 502 e del suo sistema organiz-zativo".La richiesta al Ministero della Salute era dipromuovere iniziative, "anche normative, ivicompresa la definizione di linee guida in se-de di Conferenza Stato-Regioni, da applicaresu tutto il territorio nazionale, per assicurareche gli assetti organizzativi dei dipartimenti diprevenzione - come attualmente definiti dallanorma quadro nazionale, dimostratisi efficaciin quasi 20 anni di esperienza applicativa -vengano uniformemente garantiti e mantenu-ti in tutte le aziende sanitarie dell’intero Pae-se, quale livello essenziale e minimo di orga-nizzazione, per la corretta, uniforme e suffi-

ciente erogazione dei servizi che, su tutto ilterritorio nazionale, devono essere assicura-ti"."Siamo molto soddisfatti della risposta delGoverno - ha affermato l’On. Rodolfo Viola -specie laddove specifica che un eventualeaccorpamento comporterebbe una riduzionedella qualità dei servizi e una minor incisivitàdell’attività di prevenzione, con ripercussionisulla sicurezza alimentare". "Insomma - affer-ma l’On. Viola - una risposta che oltre a con-fermare le nostre preoccupazioni chiarisce laposizione nettamente contraria del Ministeroalle interpretazioni delle Regioni sull’attualesistema organizzativo dei Servizi Veterinariche deve essere salvaguardato a tutela dellasalute pubblica"."In attesa di un intervento normativo del Mi-nistero a chiarimento di questa situazione -conclude - continueremo a vigilare affinchénon vi siano ulteriori determinazioni da partedelle Regioni tese a modificare l’assetto or-

ganizzativo della 502".Sull’argomento, l’On. Viola si era fatto parteattiva nell’adozione di una risoluzione inCommissione Lavoro per assicurare la salva-guardia degli attuali Dipartimenti di Preven-zione. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 201216 Parlamento Servizi veterinari

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Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 24

L’Autorità europea per la sicu-rezza alimentare (EFSA) hapubblicato la propria valuta-zione complessiva dell’impat-to dell’infezione causata dalcosiddetto virus di “Schmal-

lenberg” (SBV) sulla salute degli animali, sulla pro-duzione animale e sul benessere degli animali.Dopo la segnalazione del virus, avvenuta per laprima volta in Germania nel 2011, la situazionenell’Unione europea sino a metà maggio 2012 e-ra la seguente: il SBV è stato riferito in 3745 a-ziende, con casi confermati da test di laboratorioin otto Stati membri. L’EFSA conclude dunqueche l’impatto di questa malattia animale negli al-levamenti, a livello di singolo Stato membro, nonsupera il 4% per gli ovini o il 2% per i bovini. Perquanto riguarda le modalità di trasmissione delvirus, non vi è alcuna prova dell’esistenza di qual-siasi altra via di trasmissione se non quella da ma-dre a prole attraverso la placenta o tramite vettoricome il “moscerino pungente” Culicoides obso-letus. L’EFSA ha osservato che risultati recentihanno individuato il SBV nei luoghi in cui è stato ri-scontrato il moscerino pungente del gruppo Culi-coides obsoletus. Alcuni dati di ricerca sembranoindicare che il gruppo Culicoides obsoletus siamolto diffuso in Europa, tuttavia sono necessariset di dati più completi e più armonizzati. L’Auto-

rità ha preso in esame quelle specie animali piùsensibili al virus, sottolineando come esso siastato rilevato in bovini, ovini, caprini e in un bison-te. Anticorpi specifici per il SBV sono stati rilevatinei cervi, ma non si è a conoscenza di alcuna al-tra specie colpita. L’EFSA ribadisce inoltre chenuovi studi supportano la valutazione iniziale ef-fettuata dal Centro Europeo per il controllo e laprevenzione delle malattie, ove si indicava che èmolto improbabile che il SBV costituisca un ri-schio per l’uomo. La probabilità che il SBV so-pravviva all’inverno e successivamente si diffon-da nel 2012, manifestandosi poi a fine 2012-ini-zio 2013 è difficile da valutare a causa della man-canza di dati. Nel caso il virus superi il periodo in-vernale, il modello di diffusione geografica del-l’EFSA prevede che il SBV riemerga con più pro-babilità tra metà aprile e fine maggio e che l’even-tuale focolaio infettivo di SBV sia probabilmentedi dimensioni simili a quelle verificatesi nel 2011.È probabile che vengano interessate regioni noncolpite in precedenza (supponendo l’immunitàdegli animali nelle regioni già interessate in prece-denza). Sulla base del modello sviluppato dal-l’EFSA per predire la possibile diffusione geogra-fica della SBV nel corso del tempo, le zone piùsuscettibili di essere colpite (se il virus si manifestaancora una volta alla fine di quest’anno o all’iniziodel 2013) sarebbero le regioni a sud e a est dellezone precedentemente interessate. La presentevalutazione dell’impatto dell’SBV deve essere in-terpretata con cautela, in quanto i livelli riferiti di-pendono dalle vigenti normative nazionali sull’ob-bligo di comunicare la malattia al momento dellasua rilevazione, dal livello di consapevolezza dellevarie parti in causa e dalla capacità diagnosticanei singoli Stati membri. Non sono attualmentedisponibili dati sull’impatto dell’SBV nelle singoleaziende agricole. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 24| 2012 Sicurezza alimentare EFSA 17

Schmallenberg: il viruspotrebbe interessarenuove regioniLe zone più suscettibili di essere colpite sarebberole regioni a sud e a est delle zoneprecedentemente interessate

L’Agenzia europea rinnova il comitatoscientifico e otto gruppi di esperti.Ancora molti, ma di meno, gli italiani.

L’European Food Safety Agency ha rinno-vato il proprio comitato scientifico e di ottodei suoi dieci gruppi di esperti scientifici.La composizione è stata ridefinita dopo ilbando del 2011 finalizzato alla ricerca dinuovi esperti scientifici "indipendenti". Questa tornata si caratterizza, infatti, peruna stretta dell’EFSA sui requisiti di asso-luta indipendenza degli esperti, i quali de-vono produrre una "declaration on intere-st". L’Agenzia europea per la sicurezza a-limentare ha alzato il livello di guardia suiconflitti di interesse, dopo le polemichesull’indipendenza dell’Agenzia e sul co-siddetto meccanismo delle "revolvingdoors" (porte girevoli), per cui persone le-gate agli stakeholders, in particolare al-l’industria, vengono nominate in varie po-sizioni nell’authority europea. Ma il tema èdi quelli che fa discutere e accanto ai pu-risti dell’indipendenza c’è anche chi temeun impoverimento del parterre scientificoe della sua pluralità, nonché l’assenza dicontatti con le attività sul campo.

SCIENTIFIC COMMITTEE 2012-2015Jan Alexander, Mohammad QasimChaudhry, Robert Luttik, Birgit Noerrung,Josef Rudolf Schlatter, Anthony RichardHardy, Alicja Mortensen, Chair of theANS Panel, Iona Pratt, Chair of the CEFPanel. (L’elenco completo sarà definitO ereso noto a luglio.

ITALIAN PANEL MEMBER 2012-2015Ilaria Capua (Panel on Animal Health andWelfare), Antonia Ricci, Giuseppe Ru (Pa-nel on Biological Hazards), Sandra Cec-catelli, Vittorio Silano (Panel on Contami-nants in the Food Chain), Giovanna Mar-telli (Panel on Additives and Products orSubstances used in Animal Feed), Salva-tore Arpaia (Panel on Genetically Modi-fied Organisms), Carlo Virginio Agostoni,Roberto Berni Canani, Alfonso Siani, (Pa-nel on Dietetic Products, Nutrition andAllergies) Ettore Capri, Alberto Mantova-ni (Pesticides Unit and the Panel on PlantProtection Products and their Residues)Gianni Gilioli, Vittorio Rossi (Panel onPlant Health).

RINNOVO EFSA ALL’INSEGNA DELLA DECLARATION OF INTEREST

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Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 24

Il benessere degli equidi alla macel-lazione sarà oggetto di valutazionenel corso dei prossimi audit pro-grammati dal Ministero della Salu-te. Lo si legge nella nota trasmes-sa ai Servizi Veterinari dalle Dire-

zioni Generali della Sanità Animale e della Si-curezza Alimentare, in seguito ai riscontri del-le attività ispettive effettuate nel corso nel2011 e nel 2012 nelle strutture di macellazio-ne. Durante tali visite, la nota ministerialeinforma che sono state riscontrate “importan-ti carenze” riguardanti il benessere animalenella catena di macellazione e che in alcuniimpianti “si è riscontrata l’assenza di un siste-ma di impedimento visivo atto ad evitare chegli animali in attesa di essere macellati potes-sero vedere le operazioni di stordimento edissanguamento dei capi che li precedono.La stessa nota, indirizzata anche alla FNOVIe per conoscenza all’AIA e al Ministero dellePolitiche Agricole, ricorda che “qualora nonsia ragionevolmente possibile stabilire l’iden-

tità degli animali”, il Regolamento 854/2004prevede “che essi siano abbattuti separata-mente e dichiarati non idonei al consumo u-mano”. La visita ante mortem è un “aspettofondamentale sia ai fini della rintracciabilitàdelle carni che ai fini della comunicazionedelle irregolarità agli allevamenti di provenien-za”. Per una corretta e “scrupolosa” identifi-cazione degli equidi, la Direzione ministerialerichiama le Linee guida e il Manuale operati-

vo per la gestione dell’anagrafe degli equidiadottati per decreto, rispettivamente, nel2009 e nel 2011.Dalle verifiche effettuate, invece, il Ministeroevidenzia che presso gli stabilimenti di macel-lazione sono stati riscontrati passaporti nonconformi al modello di legge, incompleti, con-tenenti informazioni non corrispondenti all’e-quide di riferimento, assenza di microchip,compilazioni indaguate del Modello IV e deldocumento informazioni sulla catena alimen-tare, carenze strutturali e igienico-sanitariedelle strutture di macellazione e carenze nelbenessere animale.Le Autorità Sanitarie sono quindi sollecitate averificare e implementare i piani regionali dicontrollo ufficiali per la filiera degli equidi, in-crementando l’attività di supervisione regio-nale sull’efficacia e l’appropriatezza dei con-trolli ufficiali e valutando la possibilità che lecompetenti Autorità locali emanino adeguateprocedure operative per l’esecuzione deicontrolli ufficiali nei vari settori della filiera. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 201218 Attualità Sanità animale ed Epidemiosorveglianza

Benessere e identificazionedegli equidi, carenze alla macellazioneIl Ministero della Salute ne effettuerà la valutazione nel corso dei prossimi audit

Persistenza ed estensione della cir-colazione virale in alcune Regioniin precedenza non interessate dal

fenomeno: Sardegna e Friuli. Lo rileva il Centro Nazionale Sangue del-l’ISS, che ha diffuso le indicazioni per lastagione estivo-autunnale del 2012. Conuna comunicazione del 19 giugno alle au-torità sanitarie e alle associazioni dei do-natori di sangue, il Direttore del CentroGiuliano Grazzini riferisce che i dati di sor-veglianza epidemiologica dei casi umanidi malattia neuro-invasiva (MNI) da WestNile Virus, raccolti nella stagione estivo-autunnale del 2001, “hanno messo in evi-denza la persistenza di una importantecircolazione virale in alcune province dellaRegione Veneto ed una estensione dellastessa in aree provinciali di Regioni nonprecedentemente interessate, quali la Sar-degna e il Friuli Venezia Giulia”. Comples-sivamente si tratta di 14 casi di MNI daWNV, tutti classificati come “autoctoni”.Nel dettaglio, 8 casi in Veneto (prov. Bel-luno, Treviso, Venezia), 2 in Friuli (prov. U-dine) e 4 in Sardegna (prov. Oristano, Ol-bia-Tempio). Anche lo scenario interna-zionale (69 casi in Grecia e 153 in Russia)rende possibile una situazione critica,complicata da fattori difficilmente con-trollabili come ad esempio il clima.Per queste ragioni, in vista della stagio-ne estivo-autunnale 2012 il Centro invitale strutture regionali di sanità pubblica a“mantenere stretti rapporti di comunica-zione in merito agli esiti delle misure disorveglianza (entomologica, veterinariae umana) della circolazione del WNV pre-viste, al fine di intercettare tempestiva-mente un eventuale innalzamento del li-vello di rischio per la trasmissione trasfu-sionale e consentire il conseguente ag-giornamento in tempo reale delle misureper la sua prevenzione”.Il Centro dettaglia la linea di interventoper la prossima stagione ed una serie dimisure specifiche per i territori di nuovocoinvolgimento ed altre valevoli per tuttoil territorio nazionale, basate sulla sorve-glianza attiva dei donatori di sangue,graduata sulla base del livello di rischioindividuato. Nel caso in cui la sorveglian-za epidemiologica (entomologica, veteri-naria e umana) risulti indicativo di una si-gnificativa circolazione del WNV il NATtesting delle donazioni dovrà essere ga-rantito su singolo campione su tutti i do-natori residenti in quella determinataprovincia fino al 30 novembre, con so-spensione della donazione per 28 giorni.

TRASFUSIONI:PREVENZIONE

DELLA TRASMISSIONEDEL VIRUS WEST NILE

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Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 24

Recuperare le quote d'iscri-zione dovute nei quattroanni (2003-2006) nei qualivigeva l'obbligo di versa-mento anche per medici,farmacisti e veterinari non

dipendenti del Ssn (poi abolito nel 2007), co-sta all'Onaosi più delle somme che dovrebbeintroitare.Una soluzione legislativa era stata già tentataun anno fa, con un emendamento alla mano-vra economica di luglio senza successo. Maora è il Ministro Renato Balduzzi a dichiarare:"L'Onaosi è uno degli esempi di come fareWelfare partendo da iniziative private. LaFondazione si pone come modello per le al-tre categorie di lavoro, soprattutto in un mo-mento come questo. Per questi motivi è ne-cessario intervenire per trovare una via di u-scita che non sia solo un palliativo e che pos-sa evitare quello stillicidio di provvedimentiche rischiano di mettere a repentaglio la so-pravvivenza dell'Ente. Speriamo di riuscire afarlo con un Decreto legge entro luglio".L'annuncio è arrivato il 28 Giugno in occasio-ne del convegno organizzato dalla Fondazio-ne Onaosi, che è stato anche l'occasione perla presentazione del primo bilancio socialedell'Ente, il programma e un manifesto, sigla-to dagli enti assistenziali e dai sindacati di ca-tegoria, con l'obiettivo di sostenere la Fonda-zione e lanciare un messaggio: "Giù le manidall'Onaosi". "Se il consenso intorno a noinon cresce - ha dichiarato il Presidente Sera-fino Zucchelli - noi da soli non ce la faremo".L'obbligo di versamento anche per i veteri-nari non dipendenti del Ssn era stato intro-dotto nel 2003 ed è poi stato abolito nel2007. L'attuazione dell'obbligo contributivonon fu affatto pacifica. La protesta dei contri-buenti liberi professionisti fu particolarmentevivace da parte dei farmacisti e dei veterinari,anche attraverso azioni legali che portaronoad una pronuncia della Corte Costituzionalesfavorevole alla Fondazione: la Consulta sta-bilì infatti l'incostituzionalità dei criteri di de-terminazione del contributo, illegittimamenteautodeterminato dalla Fondazione.

NO AI RIMBORSISanitari dipendenti sono contribuenti obbli-gatori. La Fondazione Onaosi replica ai ricorsie alle pretese di rimborso: “iniziative temera-rie”. “Recentemente, da parte di studi legaliviene proposto ai Sanitari dipendenti, quindicontribuenti obbligatori per legge, di ricorrerecontro l’obbligo di contribuzione e di chiederela restituzione delle quote di iscrizione dal 2003al 2006”. Mentre la Fondazione ONAOSI cercala strada della sanatoria con il Ministro Rena-to Balduzzi per chiudere il contenzioso con i li-beri professionisti, si profila il rischio di un nuo-vo fronte di battaglia aperto stavolta dai di-pendenti pubblici.“A fronte di una richiesta di restituzione di cir-ca 600 euro lordi (360 netti dopo la deduzio-ne), le spese di difesa per le azioni legali pro-mosse contro l’ONAOSI costano alla Fonda-zione circa 1000 euro ciascuna, superandoquindi di gran lunga il motivo del contendere.I medici chirurghi ed odontoiatri, i veterinari, ifarmacisti, possono ben comprendere - di-chiara l’Onaosi in un comunicato - che le of-ferte ricevute di patrocinio per la restituzione

delle somme massime suddette, sono motivodi forte destabilizzazione per la Fondazione”.L’iscrizione annuale all’ONAOSI “costa ai Sa-nitari una quota minima di 2,09 euro al mese(25 euro annui) ad una quota massima di12,75 euro per 13 mensilità interamente de-ducibili alla fonte dalle tasse”.

Oggi, l’iscrizione all’ONAOSI è, per legge eper statuto, obbligatoria per i Sanitari dipen-denti dalle pubbliche amministrazioni e volon-taria per i liberi professionisti e i dipendenti delsettore privato.Le Federazioni degli Ordini dei medici chirurghie degli odontoiatri, dei veterinari e dei farmaci-

sti, e i loro sindacati, che stanno sostenendo unprocesso di rinnovamento dell’ONAOSI “esor-tano i propri iscritti a prendere le distanze da taliiniziative legali temerarie che, qualora assumes-sero proporzioni più rilevanti, potrebbero risul-tare dannose per le oltre 3700 famiglie di Sani-tari che ricevono costante assistenza”. ■

Quote obbligatorie Onaosi, un decreto per sanarle Il Ministro annuncia una soluzione. La Fondazione: non ci saranno rimborsi

laPROFESSIONE VETERINARIA 24| 2012 Onaosi Fisco 19

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Io sono subordinato!

Si legge da più organi di stampa ilVs. sforzo e la soddisfazione nel-l'aver evitato la "presunta subor-

dinazione" delle Partite IVA se iscritte ad unOrdine.Io mi sono laureato da 7 anni, con lode, edho lavorato sempre presso la Pubblica Am-ministrazione.Il primo contratto a progetto, dopo 3 anni,non è stato prorogato perché altrimenti do-vevano assumermi.Dopo qualche periodo di disoccupazione

(per carità, sono un professionista, non par-latemi di cassa integrazione o salario minimo)ora lavoro in un IZS dove, non solo ho unascrivania tutta per me, ma ho anche degli ob-blighi (non formali per carità) di orari e pre-senze.La partita IVA nei casi come il mio, nascondeeccome il lavoro subordinato!E seppur conscio che per i liberi professioni-sti sarebbe stato forse un errore, avrei volutoche gli Enti che mi dovrebbero rappresentareavessero fatto uno sforzo in più per sottoli-neare questa differenza o addirittura cercaredi ottenere una diversa normativa.Cordiali saluti

Lettera firmata

Caro Collega,la riforma del Ministro Fornero riguarda e-sclusivamente il “mercato” del lavoro e noncoinvolge il Pubblico Impiego o, più in gene-rale, il lavoro svolto per le Pubbliche Ammini-strazioni.Come noto, la PA (che non è soggetto sul“mercato” del lavoro) deve procedere perconcorsi secondo regole preordinate di re-clutamento (o anche contingentamento,blocco, ecc.) del personale che non si rinven-gono nel libero “mercato” della domanda/of-ferta di lavoro fra soggetti privati. E inoltre le PA applicano al loro personale (in-clusi gli iscritti ad un Ordine professionale)contratti di lavoro (condizioni normative ed e-conomiche) fuori dal campo di applicazione

del Ddl Fornero.Nel libero “mercato del lavoro” c’erano stor-ture: da tempo, infatti, sosteniamo che i liberiprofessionisti iscritti all’Ordine non apparten-gono all’indistinto “popolo delle Partita IVA” enon sono assimilabili ai lavoratori autonomi(artigiani, commercianti, ecc.). Abbiamo final-mente ottenuto di distinguere liberi i profes-sionisti appartenenti all’Ordine dalle altre fat-tispecie di lavoro autonomo e di scongiurareche i rapporti di lavoro “intellettuale “- che persua natura è libero e indipendente - fra priva-ti entrambi possessori di partita Iva - fosserogiuridicamente ascritti alla subordinazione(cioè assoggettabili al testo-cardine del lavo-ro dipendente, il Dlvo 276/2003). Questo è ilsenso della svolta giuridica apportata dal DdlFornero al diritto del lavoro, con riguardo allalibera professione intellettuale esercitata inregime privato, fra privati.

Carlo Scotti, Giunta Esecutiva Confprofessioni

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 201220 Lettere al Direttore

“Volevo fare la veterinaria”Tania Cagnotto,

tuffatrice olimpionica

Si comunica che con decorrenzaimmediata è stato introdotto un li-mite di età per effetto del quale

non sarà possibile accettare in copertu-ra nuovi eventuali assistiti con età ana-grafica pari o superiore ad 80 anni.La decisione dell’attuale assicuratore ri-flette la prassi di mercato che regola, u-sualmente, tale limite tra i 70 ed i 75 anni.A seguito di tale decisione da parte del-l’assicuratore, è stato negoziato (per iltramite del nostro broker Marsh) ed otte-nuto dallo stesso una deroga per gli at-tuali iscritti, pertanto:• Tutti gli iscritti ai piani assistenziali

che hanno età superiore ad 80 anni ri-marranno in copertura con condizioniinvariate sino al prossimo 31.12.2012;

• Tutti gli iscritti ai piani assistenzialiche hanno compiuto o compiranno 80anni nel corso dell’anno 2012, rimar-ranno in copertura sino al prossimo31.12.2012

Per la prossima annualità 2013, si sta la-vorando al fine di riuscire ad offrireun’assistenza idonea a questa tipologiadi iscritti.

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

Professione Veterinaria 24-2012:ok 16-07-2012 9:38 Pagina 20

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Dei 6 milioni di cani che at-tualmente vivono in Italiain aree endemiche per fi-lariosi, ben 4 milioni so-no esposti al rischio con-tagio poiché non protetti

da una corretta e adeguata prevenzione.Nuovi focolai di questa malattia nascono inaree non endemiche a causa del surriscalda-mento globale e di una maggiore predisposi-zione a viaggiare delle famiglie con il propriocane. Esistono due forme di Filariosi: la Fila-riosi cutanea e la Filariosi cardiopolmonare.

FILARIOSI: QUANDO IN ITALIANon è facile indicare con precisione il perio-do della cosiddetta “stagione di rischio” acausa della sempre più anticipata comparsadelle zanzare e della loro prolungata presen-za. Il periodo di rischio per la trasmissionedella filaria può pertanto variare da febbraio anovembre. Umidità e clima caldo favorisconola presenza di zanzare, incluse le zanzare ti-gre, che possono infettare anche i cani chevivono in casa.

CHI HA UN CANE SPESSOIGNORA LA FILARIOSIE NON LA PREVIENE

Nel novembre 2010 ELANCO ha commissio-nato a GFK Eurisko una ricerca su un grup-po rappresentativo di 6 milioni di proprietaridi cani che vivono in aree a rischio endemicodi filariosi cardiopolmonare (Nord e Centro I-talia). Il 43% dei proprietari del campione vi-ve con un cane di piccola taglia (da 1 a 11kg), il 38% ha un cane di taglia media (da 12a 25 kg), solo il 19% ha un cane di grossa ta-glia, che supera i 25 kg da adulto. Una fami-glia su due, con un cane in una delle zone arischio di filariosi, non è a conoscenza di que-sta malattia e solo il 42% mette in atto qual-che tipo di prevenzione. Fra coloro i qualiscelgono di somministrare le compresse,ben il 31% non completa il ciclo di 6 sommi-

nistrazioni e il 34% evita di andare dal Veteri-nario, ma si rivolge direttamente alla Farma-cia. I risultati della ricerca dimostrano che po-co più di 2 milioni di cani seguono una profi-lassi corretta, mentre QUASI 4 MILIONI DICANI sono a rischio: vivono in zone endemi-che per D. immitis e non sono sottoposti adalcuna forma di prevenzione o seguono unaprofilassi scorretta.

Per saperne di più www.filariosi.com e-mail: [email protected]

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 2012 Dalle Aziende 21▲

Filariosi: dove in Italia

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laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 201222 Calendario attività Dal 14 settembre al 20 ottobre

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14 - 15 SETCONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 75° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA VETERINARIA - BolognaFiere, IN COLLABORAZIONE CON SIOVET Bologna - Piazza della Costituzione - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti -

Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

14 SETSEMINARIO NAZIONALE AIVEMP CRITICITÀ EMERSE NELL’APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI CE 882 E 854 - Roma, Ospedale CTO Andrea

Alesini - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Scientifica AIVEMP - Tel. +390372 403541 - E-mail: [email protected]

14 SETCORSO AIVEMP ACQUA E SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA - Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Portici (NA) -

Via Salute 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Scientifica AIVEMP - Tel.+39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

16 SETINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC PUGLIA C’È UN RETTILE IN SALA D’ATTESA! - Hotel Hilton Garden Inn/ Officine Cantelmo Lecce - ECM: AccreditamentoIN COLLABORAZIONE CON SCIVAC ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

18 - 21 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. CARDIOLOGIA: I PARTE - CARDIOLOGIA 1: ANATOMIA NORMALE E PATOLOGICA, FISIOLOGIA E FISIOPATOLOGIA,

CLINICA E DIAGNOSTICA STRUMENTALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich Accr. per 29,5 Crediti -Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

21 - 23 SETCONGRESSO NAZIONALE SIDEV IN COLLABORAZIONE 1° CONGRESSO NAZIONALE SIDEV - ATTUALITÀ IN DERMATOLOGIA - Hotel Serena Majestic, Montesilvano CON SCIVAC (PE) - Viale Carlo Maresca 12 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Se-

greteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

22 - 23 SETINCONTRO SCVI CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA. E ORA COME CHIUDO QUESTO DIFETTO CHIRURGICO? - Palaz-

zo Cittanova, Cremona - Corso Garibaldi 120 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Ta-ravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

23 SETINCONTRO SICARV I BIOMARKER IN CARDIOLOGIA VETERINARIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richie-

sto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +390372 403509 - E-mail: [email protected]

25 - 26 SETCORSO SIVAR LE VERIFICHE ISPETTIVE UFFICIALI SECONDO IL PACCHETTO IGIENE E LA NORMATIVA VIGENTE - Palaz-

zo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 15 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli- Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

30 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE PROFESSIONE: ONCOLOGO - Bolzano - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Monica Bor-

ghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

30 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IL PANCREAS ENDOCRINO - Hotel Campanile - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: No crediti - IN COLLABORAZIONE CON SOVEP Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39

0372 403506 - E-mail: [email protected]

5 - 7 OTTCORSO REGIONALE SCIVAC PUGLIA - CORSO REGIONALE DI ORTOPEDIA TRAUMATOLOGICA - Trani- Hotel San Paolo al Convento - VIA

STATUTI MARITTIMI 111 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per info: Monica Borghisani - Segreteria Dele-gazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

6 - 7 OTTCORSO INTRODUTTIVO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Crowne Plaza Hotel, Padova - Via PO 197 - ECM: Ac-

creditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Se-minari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

7 OTTINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LIGURIA ARGOMENTI DI CHIRURGIA NEL CONIGLIO E NEI RODITORI - “Sala polivalente” Via Ippolito D’Aste a Recco -

ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 -E-mail: [email protected]

7 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA LA TANTO TEMUTA NEUROLOGIA NEL GATTO - Napoli - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informa-

zioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372403506 - E-mail: [email protected]

7 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE QUANDO L’ECOGRAFIA È URGENTE: L’ECOTOMOGRAFIA NELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA - Hotel K-

lass, Castelfidardo (AN) - SS Adriatica 16, Km 317 - ECM: Accr. ECM non previsto - Per info: Monica Borghisani -Segreteria Del. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

7 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA IL PAZIENTE È ANEMICO E ADESSO? UNA GUIDA SEMPLICE ALL’APPROCCIO DELLE ANEMIE NELLA

PRATICA AMBULATORIALE - Hotel Franz - ECM: Accr. ECM non previsto - Per info: Monica Borghisani - Segrete-ria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

8 - 9 OTTCORSO SCIVAC CORSO AVANZATO - CITOLOGIA LINFONODALE E DI ALTRI ORGANI LINFOPOIETICI. DALL’INTERPRETAZIONE ALLA RE-

FERTAZIONE, DALLA DESCRIZIONE ALLE CONCLUSIONI - II EDIZIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 -ECM: 10 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Cong. e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

12 - 13 OTTSEMINARIO SCIVAC / SISCA SEMINARIO SISCA - LA SINDROME DA PRIVAZIONE SENSORIALE NEL CANE, DALLA DIAGNOSI ALLA TE-

RAPIA - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: E-rika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

12 - 14 OTTCORSO REGIONALE SCIVAC LAZIO - CORSO REGIONALE DI CITOLOGIA - Roma, Appia Park Hotel - Via Appia Nuova 934 - ECM: No crediti -

Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +390372 403506 - E-mail: [email protected]

12 OTTSEMINARIO NAZIONALE SIVE SEMINARIO NAZIONALE “RECENTI SVILUPPI NELLA RIPRODUZIONE DEGLI EQUINI” - Cremona, Palazzo

Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SI-VE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

13 - 14 OTTINCONTRO SIONCOV / SIODOCOV HEAD AND NECK CANCER - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento

ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail:[email protected]

13 OTTCORSO SIVE CORSO PRATICO: “ECO-DOPPLER IN RIPRODUZIONE EQUINA” - Crema - ECM: Non richiesto accreditamento

ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

14 OTTINCONTRO SISCA ELEMENTI TEORICI SU ANSIA E FOBIA NELL’UOMO. CO-MORBILITÀ NELLA TRATTAZIONE DELLA PATOLOGIA IN

UMANA. CONTRIBUTO TEORICO-PRATICO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non Rich. Accr. ECM -Per info: Erika Taravella - Segr. Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

14 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA RIPRODUZIONE NEI PICCOLI ANIMALI - Bologna, Hotel Savoy - Via del Pilastro, 2 - ECM: No ECM - Per informa-

zioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372403506 - E-mail: [email protected]

15 - 17 OTTINTERNATIONAL COURSE SCIVAC AO MASTERCLASS COURSE ON PATELLAR LUXATION TREATMENT - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

16 OTTCORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE INFEZIONI DA E.COLI VEROCITOTOSSICI: L’IMPORTANZA DEL CONTROLLO IN ALLEVAMENTO NELLA CON ISTITUTO ZOOPROFILATTICO DEL MEZZOGIORNO PREVENZIONE DEL RISCHIO DI TRASMISSIONE ALIMENTARE - IZS Portici (NA)- ECM: Richiesto Accredita-

mento - Per informazioni: Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

17 - 20 OTTITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 4° IT. ORTOPEDIA: III PARTE - OSTEOSINTESI INTERNA AOVET BASE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 29,5 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCI-VAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

2. Quale intervento è più spesso richiesto nellachirurgia maxillo-facciale dei cheloni del gene-re Testudo?

a la sintesi di una frattura mandibolare

b la sintesi di una fratturamascellare

c l’exeresi di neoformazionicutanee

d La sintesi di feritetraumatiche

e la blefaroplastica

1. Quale intervento è generalmente più opportuno pertrattare una frattura della branca orizzontale mandibo-lare sinistra in un Anolis carolinensis maschio di 11 g?

a nessun trattamento

b fissazione esterna tie-in

c apposizione di una piccola graffettafermacarte con butilmetacrilato

d applicazione di resina acrilica bicomponente

e fissazione endomidollare QUIZ 1Risposta corretta: c)

Incontro SIVAE: “Ortopedia

negli animali esotici” -

Cremona, settembre 2008

QUIZ 2Risposta corretta: a)

Incontro SIVAE: “Ortopedia

negli animali esotici” -

Cremona, settembre 2008

SOLUZIONI

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