Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 4

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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CASSE ANCORA INALLARMEPer il nucleo di valutazione dellaspesa previdenziale la pensionecontributiva non è la ricetta più effi-cace per la tenuta e gli equilibri del-le Casse dei professionisti. L’A-DEPP avvisa Maroni: non vogliamole regole che valgono per la previ-denza pubblica.

MORSICATURE,METICCI IN TESTALa Consigliera Regionale SilviaBartolini (DS) dell’Emilia ha con-dotto uno studio sulle aggressionicanine: nel 2003 si sono verificati4.033 episodi in tutta la Regione.A Bologna l’86% dei casi è impu-tabile a meticci.

EFSA, PRIMA RIUNIONEA PARMAL’Authority Europea per la Sicurez-za Alimentare si riunirà per la primavolta a Parma il 27 aprile. “L’auspi-cio- ha detto il Direttore Podger- è ditrasferire tutta l’Agenzia entro luglio2005”.

UE, RICERCA SUQUALITÀ DEL PESCE Il pesce diventa protagonista di unaricerca sponsorizzata dall’UnioneEuropea, che durerà almeno 4 annie coinvolgerà circa settanta partnerdei quindici paesi membri, fra rap-presentanti del settore ittico, delleuniversità, delle piccole e medie im-prese e del commercio.

ALIMENTI, GLI ITALIANIVOGLIONO PIÙINFORMAZIONESolo il 32% dei consumatori si ritie-ne soddisfatto dell’informazioneche riceve sugli alimenti; il 38% sidichiara scarsamente soddisfattoed il 30% insoddisfatto. Lo rivela unrapporto sull’informazione alimenta-re promosso dal Ministero per le at-tività produttive e realizzato dal di-partimento di sociologia e comuni-cazione dell’università La Sapienza.

WASHINGTON CHIEDESTOP A EMBARGOCARNI Stop all’embargo sulle carni bovineamericane. Lo ha chiesto il segreta-rio americano per l’Agricoltura, AnnVeneman, a tutti i Paesi che hannodeciso di chiudere le frontiere allecarni Usa dopo la scoperta, a di-cembre, del primo caso di muccapazza nel Paese.

BOVINO ANTI-BSE INUSAGli scienziati statunitensi hanno ini-ziato a lavorare ad un progetto diclonazione del bovino senza il geneper la proteina prionica. Intendonoportarlo a termine entro l’anno.

Brevi Sicurezza alimentare al Mipaf?

D a molto tempo si paventail rischio del possibile

passaggio di competenze veteri-narie dal Ministero della Sanità aquello delle Politiche Agricole.Oggi questa evenienza si sta tra-mutando in realtà.Infatti tutta la parte che riguardala Sicurezza Alimentare, ruolocardine della Sanità Veterinariapubblica, sta per essere vendutaal Ministero delle Politiche Agri-cole per giochi politici che stan-no sopra le nostre teste.Le promesse fatte anche in tem-pi recentissimi, che la Veterinariasarebbe sempre rimasta alla Sa-nità, oggi suonano come unapresa in giro per tutta la Classeprofessionale.È giunta l’ora quindi di una mobi-litazione generale per dimostrareche non si può prendere in giro

impunemente ventimila MediciVeterinari considerandoli mercedi scambio.È ora che dimostriamo al “Palaz-zo” qual è il ruolo e quali sono lereali competenze sanitarie dellanostra professione e l’importan-za che esse rivestono a tuteladella salute della collettività.È ora che un Ministro della Sa-nità abbia chiaro in mente che ilruolo medico del Veterinario nonè inferiore a quello di tutte le al-tre competenze che stanno nellaSanità e quindi non è mercan-teggiabile.La nostra Federazione, forte del-la rappresentatività istituzionaledi tutta la Classe Veterinaria, si èattivata in maniera incisiva a tu-tela del futuro della Medicina Ve-terinaria italiana.

Carlo Scotti, Direttore

Non siamo merce di scambio

www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I.

La Veterinariavuole restareal suo postoSempre più concreto il rischio di unpassaggio di competenze al Dicasterodelle Politiche Agricole. Sirchia smentisce. Alemanno nonesclude un Ministero dell’Alimentazione.La FNOVI convoca un verticestraordinario. L’ANMVI: ci lascino fuoridalla verifica di Governo

COMUNICATO STAMPA A PAG 3

004SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 1, numero 4, dal 2 all’8 febbraio 2004

Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

42ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

N onostante lecontinue sol-l ec i taz ion i

ad una presa di posi-zione sull’applicazione

dell’IRAP all’attività professionalee nonostante le promesse di un ra-pido intervento, il Ministro delle Fi-nanze Giulio Tremonti continua atacere. Il ministro è forse convintoche un condono fiscale all’annorenda tutti più tranquilli e faccia di-menticare l’IRAP, nonostante siastato ribadito che l’adesione alcondono non toglie la possibilitàed il diritto di chiederne il rimbor-so. L’imposta, sulla base dellasentenza 156/01 della Corte Co-stituzionale, per la maggior partedei professionisti è illegittima per-chè non è riferita al reddito ma alvalore aggiunto prodotto daun’attività “autonomamente orga-nizzata”. Le sentenze delle CommissioniProvinciali e Regionali Tributariesono sempre più numerose ed indefinitiva quasi tutte a favore dei ri-correnti che ritengono di essereesclusi dall’ambito di applicazionedell’IRAP non avendo una organiz-zazione autonoma. Anche in que-sti giorni alcune sentenze dellaCommissione Regionale Tributariadell’Emilia ed in particolare di quel-

la Provinciale di Brescia, con lesentenze 216/217/218/12/03, han-no dato pienamente ragione ai ri-correnti. Alcuni aspetti delle sen-tenze di Brescia sono certamenteinteressanti in quanto rifacendosialla Corte Costituzionale hannoevidenziato tre aspetti specifici. Leprofessioni intellettuali non rientra-no, ad avviso dei giudici lombardi,nell’ambito IRAP quando mancauna organizzazione produttiva ingrado di produrre reddito autono-mamente ed indipendentementedal proprio titolare; quando esisteun rapporto fiduciario e personalecon la propria clientela; quandoviene esercitata un’attività intellet-tuale fondata sulle proprie capa-cità relazionali senza alcun sup-porto organizzativo. Sarebbe ora,a questo punto, che il Ministro Tre-monti invece di rinviare i rimborsicon continui contro-ricorsi alleCommissioni Tributarie, che risulta-no regolarmente perdenti ed estre-mamente costosi per le casse delsuo Ministero, decidesse finalmen-te di fare chiarezza sugli aspettiimpositivi dell’IRAP definendo i li-miti e le condizioni entro i quali sideve escludere la possibilità del-l’esistenza di una “autonoma orga-nizzazione” secondo il concetto diimpresa. ■

Tremonti continua a tacere

Global Leaderin Pet Nutrition

*Marchi di fabbrica di proprieta’ della Hill’s Pet Nutrition, Inc ©2002 Hill’s Pet Nutrition, Inc.

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G iova forse ricordareche, senza falsa mode-stia, anche noi profes-

sionisti possiamo vantare unaConfederazione che rappresentaistituzionalmente le libere profes-sioni presso il Ministero del Lavo-ro al pari di Confindustria, Conf-commercio e Confagricoltura. ÈCONSILP Conf-Professioni, a cuil’ANMVI è affiliata dal 2000. È unaConfederazione giovane, ma cheha in breve tempo conseguito il ri-conoscimento di “parte sociale” ecome tale viene convocata ai ta-voli di Governo ogni volta che sidiscute di materia professionale:dalla riforma degli Ordini a quelladell’esame di Stato.Se le professioni contano comesoggetti politici (in Parlamento) ecome soggetti economici (nelPIL), allora era tempo che aves-

sero un riconoscimento istituzio-nale quale quello che è venutodalla CONSILP. Non esiste solol’Accademia, non esiste solo l’Or-dine, esistono anche “le profes-sioni”, un soggetto sociale capa-ce di produrre ricchezza e di redi-stribuire ricchezza. Era ora che ilGoverno ne tenesse conto e sa-rebbe ora che i Ministeri di riferi-mento di ciascuna professione fa-cessero altrettanto... Certo c’èprofessione e professione. InCONSILP Conf-professioni si so-no uniti notai e ragionieri, architet-ti e medici di famiglia, dentisti epsicologi, commercialisti e veteri-nari.Un panorama vasto e complesso,ma che non ha impedito a questonuovo soggetto sociale di produr-re risultati rilevanti. Dopo aver concorso alla stesura

della Bozza Vietti sul riordino del-le professioni intellettuali e dopola stipula del CCNL dei dipenden-ti degli studi professionali, il tra-guardo più importante che CON-SILP Conf-Professioni ha conse-guito di recente è il riconoscimen-to giuridico del Fondoprofessioni(Fondo paritetico interprofessio-nale nazionale per la formazionecontinua negli studi professionali),un istituto al quale sta lavorandoda mesi e che potrà avere signifi-cative ripercussioni sulla forma-zione del personale dipendentedei professionisti. Il riconoscimen-to in questione viene direttamentedal Ministro del Lavoro, RobertoMaroni, che con Decreto 408/03ha formalmente autorizzato l’atti-vità di questo Fondo (GU n. 20del 26-1-2004).

Presidente Stella, come giudicail riconoscimento del Fondopro-fessioni da parte del Ministro delLavoro e che significato ha per iprofessionisti?È un grandissimo risultato perchéci viene riconosciuto, nel nostroruolo di parte sociale alla pari del-le altre Confederazioni, un ruoloimportante nel processo di modifi-ca e di crescita del mondo pro-fessionale e perché ci legittima,come soggetti credibili, a gestirequeste risorse. Si parte da fondipubblici già accantonati pressol’INPS e di competenza del Mini-stero del Lavoro, che poi si do-vranno autofinanziare con le ade-sioni su base volontaria dei singo-li professionisti. Il professionistadatore di lavoro, non versa co-munque nulla di più di quanto giàprevisto come contributo dovutoall’INPS per i propri dipendenti.Semplicemente avrà la facoltà didestinare lo 0,30% dei contributiche già versa all’INPS in favoredel Fondoprofessioni, quindi dellaformazione dei propri dipendenti.È una grande opportunità ed ègratuita. La formazione dei nostridipendenti è molto importanteperché la prestazione che si offrealla clientela deve essere la mi-gliore possibile. Se non avessimo

fatto il Fondoprofessioni queste ri-sorse pubbliche sarebbero statedirottate sulle pre-esitenti confe-derazioni. Finalmente, invece, ab-biamo un Fondo che siamo noiprofessionisti a gestire.

Quali sono i prossimi sviluppidel Fondoprofessioni?Il Consiglio di Amministrazione siè già insediato e così anche l’As-semblea nella quale c’è un vostromedico veterinario nella personadel dott. Carlo Pizzirani. Faremopoi una campagna informativa fi-no al 30 giugno attraverso le asso-ciazioni che come l’ANMVI aderi-scono alla CONSILP ed anche sul-la stampa e tramite i canali istitu-zionali come gli Ordini e le Cassedi previdenza delle professioni. Esiamo in attesa di conoscere il co-dice che l’INPS ci attribuirà per in-serire nel Modello DM 10, quellocon il quale versiamo i contributidei nostri dipendenti, la facoltà diadesione al Fondoprofessioni.Tempo un mese e dovremmo po-ter aggiornare il Modello.

La CONF-PROFESSIONI ha sti-pulato un Contratto CollettivoNazionale di Lavoro (CCNL) per idipendenti dei professionisti.Entrato in vigore da poco è già infase di rinnovo. Quali novità sidiscutono?Il Contratto Collettivo CCNL è arri-vato a scadenza naturale il 30 set-tembre 2003 ed è stato disdettatodalle organizzazioni sindacali deilavoratori. Entro 10/15 giorni si ria-pre la trattativa con i sindacati perdiscutere il nuovo contratto dei di-pendenti, che sarà innovativo per-ché recepirà in toto la riforma Bia-gi con modalità operative più ri-spondenti ai professionisti-datoridi lavoro e quindi sarà più adattoalle esigenze di mercato. Si po-tranno valutare ipotesi di premioretributivo del rendimento affinchéil lavoro sia più flessibile, in modoche si possano conciliare periodicon picchi di lavoro e altri di mi-nore attività.

È frequente in ambito veterinarioquello che con un termine im-proprio si definisce “praticanta-to”, ovvero la presenza di Colle-ghi neoabilitati presenti in strut-tura veterinaria per imparare “ilmestiere”senza essere retribuiti.Il nuovo contratto prevede qual-cosa in proposito?I sindacati presenteranno delleproposte, dato che ormai quasi tut-te le categorie professionali incon-trano questo problema. Un’ipotesiè quella di attribuire un gettone dipresenza per il praticante, qualco-sa di poco più che simbolico. Si èparlato anche di destinare unaparte, altrettanto simbolica di que-

sto gettone alla Cassa previden-ziale di riferimento professionaleper un minimo di iscrizione perquando il praticante sarà avviatoalla professione. Il vantaggio è chese viene regolamentato questorapporto il professionista può de-trarlo fiscalmente. È giusto avereun occhio di riguardo per l’attivitàgiovanile. Il limite di età andrebbenaturalmente normato così comedovrebbe essere definita la duratadi questo “praticantato”.Non è comunque concretamentesul tavolo al momento. Andrà pri-ma affrontato bene in CONSILP.

Strettamente collegata al CCNLè la Cassa di assistenza sanita-ria supplementare, un progettoancora in divenire, ma comepossiamo inquadrarlo?La Cassa di assistenza sanitariaintegrativa è prevista dal CCNL. Adifferenza del Fondoprofessioninon ha lo “start up” del Ministero.Il Fondo è un ente autonomo auto-rizzato dal Ministero del Lavoro.Qui al contrario si tratta di un ac-cordo con i sindacati che preve-de, invece di un aumento salaria-le, una somma da destinare allecoperture sanitarie del dipenden-te. Sono 12 euro da versare ag-giuntivamente all’INPS che avràsolo un ruolo esattoriale. La Cassa(CADIPROF) farà delle convenzio-ni con un pool di assicurazioni.Sarà sempre tramite il modello DM10. Bisognerà comunque lavorarciancora prima di definire.

La CONF-PROFESSIONI si sta ri-strutturando. Che assetto si stadando per il futuro e come inten-de riorganizzarsi?Dovrà cambiare il suo Statuto, nonperché sia obsoleto, ma perchénel ruolo di parte sociale ci dovràessere più fiducia intellettuale epiù rappresentanza nell’organismoche la guiderà. Le associazioniche ne fanno parte sono indispen-

3L’INTERVISTA

laPROFESSIONE VETERINARIA 4/2004

Intervista a Gaetano Stella

Le Professioni sono pronte al salto di qualitàGrazie a CONSILP CONF-PROFESSIONI nasce un Fondoprofessioni per la formazione dei dipendenti deiprofessionisti e un nuovo contratto di assunzione che recepirà la Riforma Biagi

VERIFICA DI GOVERNO

LE COMPETENZE VETERINARIE

NON SONO MERCE DI SCAMBIOAllarme dell’Associazione NazionaleMedici Veterinari Italiani: la sicurezza

alimentare nel nostro Paese è in pericoloCOMUNICATO STAMPA

(Cremona, 27 gennaio 2004) - Da mesi incombe sulla veterinaria italia-na il passaggio di competenze veterinarie dal Ministero della Salute alMinistero delle Politiche Agricole. L’ultimo atto si sta consumando inquesti giorni con la verifica di Governo, che sta alacremente indebo-lendo il Ministero della Salute a vantaggio di Dicasteri politicamente piùrilevanti negli equilibri della maggioranza. Un’eloquente conferma in questo senso si è avuta ieri in occasione del-la riunione degli Istituti Zooprofilattici, alla presenza del Ministro Sirchiadal quale non si sono avute le rassicurazioni che la veterinaria si at-tendeva.Per l’ANMVI è inaccettabile che la sicurezza alimentare, un diritto fon-damentale dei cittadini e dei consumatori, venga svuotata di ogni com-petenza medico veterinaria proprio quando la cronaca e il passato re-cente dovrebbero piuttosto indurre le Autorità competenti a rafforzare ilruolo del medico veterinario sul piano della prevenzione, della sanitàanimale e quindi della tutela della salute pubblica.Evidentemente, le ricorrenti emergenze sanitarie, le epidemie che sisono abbattute sul nostro patrimonio zootecnico e gli scandali alimen-tari non sono bastati a suscitare nelle Autorità di Governo la determi-nazione a lavorare per un sistema di sicurezza alimentare che garanti-sca la netta separazione fra le prerogative economiche della produzio-ne e i principi di tutela della salute pubblica.“L’ANMVI - ha dichiarato per voce del suo Presidente Paolo Bossi- au-spica che il recente accordo fra i Ministri Sirchia ed Alemanno per lacreazione di un Comitato Nazionale per la sicurezza alimentare vengaattuato salvaguardando gli equilibri delle competenze in gioco: quelledel Ministero della Salute, delle Politiche Agricole e delle Attività Pro-duttive, senza che le prerogative della sanità e della sicurezza alimen-tare soccombano di fronte al mercato. Diversamente- ha concluso Bos-si- si tratterebbe di un’inversione di tendenza rispetto alle previsioni eu-ropee”. I contenuti del presente comunicato sono stati riportati in una lettera in-dirizzata dall’ANMVI alla Presidenza del Consiglio e alle Autorità com-petenti.

Ufficio Stampa ANMVI

Il CCNL

D opo una trattativa durataquattro anni, il 9 luglio

del 2003 Consilp Conf-profes-sioni e i sindacati dei lavoratoridipendenti (CGIL, Cisl e UIL)hanno siglato un accordo per ilcontratto collettivo nazionaleda applicarsi ai dipendenti deiprofessionisti. Per GaetanoStella il contratto, ora in fase dirinnovo, “regolamenta in modouniforme un settore che contaquasi tre milioni di dipendenti”.Il CCNL non viene qui pubbli-cato per esteso per ragioni dispazio. Può essere richiesto a<[email protected]>

Il presidente di CONF-PROFES-SIONI, Gaetano Stella

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la

sabili ed è giusto che salvaguardi-no la loro autonomia e le loro spe-cificità. Sarà una CONSILP cherafforzerà le aree professionali inmodo tale che ci sia una rappre-sentanza delle aree e per le loroproblematiche, senza dimenticareun indispensabile ruolo di coordi-namento. Poi spero che ne escaun organismo più forte perché lenuove sfide ci dovranno consentirea breve di rafforzare il nostro ruoloeconomico. È una grande risorsal’avere tante professioni diverse,

ma a volte non è sempre facileconciliare gli interessi di tutte. Apartire dalla riforma delle profes-sioni i temi sui quali siamo chiama-ti sono tantissimi. Però il problemapiù grosso per la CONSILP è quel-lo di dotarsi di una organizzazionedi supporto. Per ora contiamo susupporti volontari.

L’ANMVI ha avviato un ricorsocontro il Ministero dell’univer-sità per il proliferare dei corsi dilaurea in veterinaria. Ci stanno

arrivando addosso le laureebrevi e dobbiamo fare i conticon un esame di stato che nonvaluta le competenze profes-sionali. Ci sarà la CONSILP alMIUR ai tavoli del sottosegreta-rio Siliquini? A suo tempo l’avevamo chiesto eformalizzeremo a breve una pro-testa, perché riteniamo di dovereessere rappresentati e non voglia-mo che con la riforma dell’esamedi stato che per ora riguarda leprofessioni tecniche si creino pe-

ricolosi precedenti.

Anche la CONSILP si sta regio-nalizzando...Sì, è importante che le professio-ni si accreditino presso le rap-presentanze regionali tanto piùche si fanno politiche regionali,anche in sanità ad esempio. Èimportante conseguire la stessaconsiderazione sociale che ab-biamo a livello ministeriale anchea livello regionale, presso gli as-sessorati competenti. ■

PROFESSIONE VETERINARIA 4/20044L’INTERVISTA

CONSILP CONF-

PROFESSIONICONSILP Conf-professioniopera in Italia dal 1966 e riuni-sce i sindacati e le associazio-ni delle libere professioni legal-mente riconosciute in Italia, lequali sono praticate da oltre unmilione di professionisti. Ha co-me scopo la difesa delle pro-fessioni in genere e la loro par-tecipazione quale autonomaparte sociale alle scelte politi-che, economiche e sociali del-la Nazione. È riconosciuta dalMinistero del Lavoro come“parte sociale” al fine dellasua partecipazione al dialogosociale ed alla concertazionecon le altre parti sociali a tutti itavoli governativi. Presiede allastipula dei relativi contratti col-lettivi di lavoro, assieme ai Sin-dacati dei dipendenti degli stu-di professionali. Partecipa al ta-volo tecnico del Ministero dellaGiustizia per l’elaborazione diuna legge quadro sul riordinodelle professioni intellettuali eal tavolo tecnico sul riconosci-mento delle qualifiche profes-sionali.

Le professioni rappresentate* Unione Giovani Dottori Commerciali-sti-UNGDC-MARCO PIEMONTEAssociazione Nazionale RevisoriContabili-ANREV-LAURA BORDOLISindacato Nazionale RagionieriCommercialisti-SNRC- EZIO REG-GIANIFederazione Italiana Medici Medici-na Generale-FIMMG-EZIO CO-TROZZIAssociazione Nazionale Consulentidel Lavoro-ANCL-ROBERTO DELORENZISUnione Consulenti del Lavoro-UCLA-POTITO DI NUNZIOAssociazione Nazionale Dentisti Ita-liani-ANDI-PAOLO AMORIAssociazione Liberi Architetti-ALA-BRUNO GABBIANIAssociazione Nazionale Forense-ANF-MICHELINA GRILLOAssociazione Dottori Commerciali-sti-ADC-VILMA IARIAUnione Naz. Giovani Ragionieri Com-mercialisti-UNAGRACO-LUSURIELLOMASSIMOANMVI-CARLO SCOTTIFederazione Nazionale Ass. Sinda-cati Notarili FEDERNOTAI-ANDREASACCHETTIPsicologi Liberi Professionisti-P.L.P.-ANTONIO ZULIANI

*Al suo interno CONSILP è sud-divisa in dipartimenti professio-nali, fra cui quello sanitario(medici - FIMMG, dentisti AN-DI, psicologi -PLP- e medici ve-terinari ANMVI).

Il Consiglio generale del CON-SILP riunito a Palazzo Trecchi.

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U n luogo comune moltopopolare nelle nostrezone, dipinge gli agri-

coltori come avvezzi al lamentocontinuo ed immotivato.Questa è una opinione per largaparte condivisa dalla gente, ma for-se merita una disamina dei fatti cheda qualche anno stanno succe-dendo.Gi allevatori di vacche da latte rap-presentano la stragrande maggio-ranza degli agricoltori. Sono statiabituati a combattere le malattie“storiche” del bestiame. La tuber-colosi prima, la brucellosi e la leu-cosi poi, sono state affrontate conpiani di risanamento organici e benorganizzati.La grande paura erano le malattie“eccezionali”, quelle cioè che, purconosciute da generazioni, si pre-sentavano periodicamente falci-diando gli animali, per i danni clini-ci causati dall’infezione fino a qual-che decennio addietro, per l’abbat-timento coatto delle mandrie impo-sto dalle leggi sanitarie, più di re-cente. Il prezzo del latte, pur es-sendo soggetto alle logiche fluttua-zioni annuali, è sempre rimasto in-teressante e remunerativo.Si sono costruite così, negli anni,imprese che nulla hanno da invi-diare a quelle di paesi più impor-tanti del nostro, raggiungendo ilprimato in Europa sia per la qualitàdel prodotto che per l’organizzazio-ne della filiera produttiva.Anche dal punto di vista politico-sindacale la categoria era tuttosommato unanime nell’adesione apochissime organizzazioni e ad unpartito del quale per anni ha rap-presentato la più grande forza elet-torale.Da qualche tempo tutto questo si-stema ha incominciato a vacillare.La comparsa di malattie nuove, ati-piche, che non sono più affrontabi-li solo sul piano sanitario, ma esi-gono il confronto con il consumato-re con il quale gli allevatori non so-no usi ad avere a che fare, ha

spiazzato tutti. La vicenda “mucca pazza” ha se-gnato una ferita profonda in questomondo che non è riuscito a capireche una malattia è tale non solo sese ne vedono i segni sugli animali,ma è ancora più grave se è perce-pita come tale dal mondo esterno

che ne teme le con-seguenze sulla pro-pria salute. Gli alleva-tori si sono trovati im-provvisamente sulbanco degli imputati.

Anche la contingenza economicanon è stata di sicuro favorevole, lacrisi del grana ha drasticamenteabbattuto il prezzo del latte, per po-ter continuare l’attività è necessarioaumentare il numero degli animalicon impiego di capitali ingenti. Il“prezzo regionale del latte”, fissatoannualmente nei primi mesi dell’an-no, ad oggi non è stato ancora de-ciso e gli allevatori stanno fatturan-do un acconto, e già si dovrebbeincominciare a discutere per quellodella prossima campagna. Con-temporaneamente è intervenuta lavicenda delle “quote latte”. Gestita

male da tutte le componenti inte-ressate, ha causato due effetti im-mediati: la chiusura di numerosestalle, e la frammentazione dellerappresentanze sindacali con unaulteriore divisione della categoria.La scoperta delle aflatossine nellatte ha dato una ulteriore mazzataalla traballante situazione, moltestalle costrette a gettare via il pro-dotto, l’attesa del risultato dell’ana-lisi, vissuta con trepidazione, lapaura dell’eventuale attenzione deimedia sempre alla ricerca della no-tizia, pronti, se del caso, ad ingi-gantirla. La ciliegina sulla torta è ar-rivata con il caso Parmalat con unacrisi nella crisi ed il rischio serio diessere la categoria costretta a pa-gare il conto più salato di questavergogna nazionale.Per la prima volta da anni si sen-

te, ed ora è un sincero sintomo diuna difficoltà crescente, una la-mentela stavolta condivisibile,una mancanza di entusiasmo e diattaccamento al mestiere, il venirmeno dell’orgoglio di essere alle-vatore.Se le più oscure previsioni si av-verassero, gli allevatori potrebbe-ro divenire una specie in via diestinzione.L’esigenza ora non è solo un aiutoeconomico, ma una nuova iniezio-ne di fiducia, una migliore organiz-zazione del dibattito politico-sinda-cale con la partecipazione attiva ditutti quei giovani che, chiusi nei lo-ro allevamenti, lavorano stringendoi denti e, spesso, la cinghia, mache sono riluttanti al dibattito ed alconfronto con le altre componentidella società civile. ■

5ATTUALITÀ

Gli allevatori sono davvero in difficoltà. Parola di veterinario

di Mino Tolasi

laPROFESSIONE VETERINARIA 4/2004

Varato ildecreto “salva

allevatori”

I l 16 gennaio il Governo haapprovato il decreto “salva

allevatori”, che introduce alcu-ne misure di salvaguardia per iproduttori colpiti dal crac dellaParmalat. Sono oltre 5.000 gliallevamenti interessati, concrediti superiori ai 100 milioni dieuro verso il gruppo di Collec-chio e ritardi fino a sei mesi neipagamenti. Il Ministro Aleman-no ha spiegato che “il decretoprevede l’accesso ai finanzia-menti del credito agrario garan-tito dal Fondo interbancario digaranzia e la sospensione per12 mesi dei versamenti deicontributi previdenziali.

L’AIA chiede lo stato di

crisi

G li allevatori chiedono lostato di crisi per la zoo-

tecnia italiana messa in ginoc-chio da problemi e da ripetuteemergenze che rischiano dicompromettere risultati raggiun-ti e prospettive di consolida-mento e di crescita. Una situa-zione che potrebbe destabiliz-zare l’intero sistema agroalimen-tare italiano, di cui il settore zoo-tecnico è componente vitale.Dalla conferenza zootecnica na-zionale convocata dall’AIA a Ro-ma mercoledì 28 gennaio 2004escono confermate le difficoltàdel settore. Nella sua analisi ilPresidente dell’AIA, Nino Ande-na, ha preso in esame la situa-zione economica del settorezootecnico, fortemente criticaper tutti i comparti produttivi, so-prattutto per latte e carne. Nellasua analisi il Presidente dell’AIAha anche ricordato alcuni con-creti progetti che l’Associazioneintende realizzare per collabora-re alla lotta all’emergenza BlueTongue e per la realizzazione diun sistema integrato sulla rin-tracciabilità ed etichettatura del-le carni bovine e ovine e deiprodotti lattiero-caseari per l’in-tera filiera zootecnica.Sul problema Anagrafe l’AIA, hapoi rimarcato Andena - in consi-derazione della disponibilità didati, di efficienti sistemi informa-tici, delle strutture centrali e pe-riferiche, della collaborazionecon partner particolarmentequalificati nel settore dell’infor-matica e dei servizi riconfermala propria disponibilità a colla-borare, in applicazione dell’ordi-nanza del Ministero della Salute,per la sistematizzazione dei da-ti richiesti dalla Banca Dati Na-zionale (BDN) per i propri asso-ciati e per gli utenti dei Centri diAssistenza Agricola (Caa). Il Mi-nistro Alemanno, presente allaconferenza ha dichiarato: “Nonappena il Parlamento avrà pro-rogato le deleghe del settoreagroalimentare dovremo scrive-re il decreto legislativo sullatracciabilità delle produzioni ali-mentari. Non dobbiamo infattidimenticare - ha proseguito Ale-manno - che il regolamento178/02 sulla sicurezza alimenta-re diverrà obbligatorio in menodi un anno e proprio per leaziende zootecniche prevede larintracciabilità a partire dallematerie prime utilizzate nell’ali-mentazione degli animali”.

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P er inquadrare il problemadelle tariffe professionalioccorre rifarsi a quella

diatriba che coinvolge, in ambitonazionale ed europeo, il ruolo degliordini professionali. Il presidentedella FNOVI, Domenico D’Adda-rio, all’ultimo convegno della Fe-derazione, ha detto che sta preva-lendo in Italia la concezione tradi-zionale secondo la quale l’eserci-zio di un’attività professionale è

completamente basato sull’“intuitopersonae” cioè la fiducia persona-le del cliente verso il professioni-sta. Non serve la pubblicità, si èsempre detto, perché il rapporto èfiduciario. Ma in sede comunitariasi guarda alla professione intellet-tuale come ad una “attività di ser-vizi”: il lavoro intellettuale, cioè, ècome quello d’impresa. Secondoquest’ottica le regole professionalisono dettate dal mercato: non ser-

vono gli ordini e non servono le ta-riffe minime imposte dall’alto. InItalia l’orientamento della UE è so-stenuto dal Commissario europeoalla concorrenza Mario Monti edanche il presidente dell’Antitrust,Tesauro, si è espresso su questa li-nea. Il punto sul quale ha fatto con-vergenza questo scontro è statoquello delle tariffe: è giusto stabili-re dei minimi inderogabili? non so-no forse le tariffe espressione di

una lobby professionistica?“Per fortuna - sostiene l’avvocatodella FNOVI, prof. Paolo De Ca-melis - le tariffe sono state salva-te dalla Corte di Giustizia euro-pea, che le ha interpretate comeprovvedimenti sottoposti a verificaed esame da parte di autoritàcompetenti”. Nessuna lobby quindi. Le tariffeper la Corte non sono stabilite infavore dei professionisti, ma sono

fatte per assicurare la qualità delleprestazioni. “Penso però - aggiun-ge De Camelis - che non ci si puònemmeno fermare alla concezionetradizionale, perché non c’è più ilprofessionista di un tempo che nonaveva bisogno di una organizza-zione, un computer, un sostituto,ecc., ma sono anche del parereche si debbano trovare delle solu-zioni intermedie”.Oggi, come è noto, la professioneveterinaria non ha ancora un pro-prio tariffario nazionale. Arriveràper decreto del Ministero dellaGiustizia, lo stesso dicastero che sista occupando di riformare lo sta-tus giuridico delle professioni intel-lettuali, e fisserà dei minimi al disotto dei quali non sarà possibileandare pena il venir meno di ga-ranzie di qualità della prestazione. Gli Ordini veterinari hanno espres-so dei tariffari provinciali che han-no valore puramente indicativo.Sul tariffario veterinario nazionale ilMinistero della Salute ha già dato ilproprio benestare. Adesso lo stan-no esaminando apposite commis-sioni presso il Ministero delle Fi-nanze e presso l’ISTAT. Con tante etali ponderazioni e verifiche non sicapisce come l’Unione Europeapossa ancora pensare che le tarif-fe minime le decidano i professio-nisti per fare lobby... ■

6ATTUALITÀ

Tariffe professionali: una ferita aperta

laPROFESSIONE VETERINARIA 4/2004

INVIATE LE VOSTRE TARIFFEPer iniziativa del suo Vi-ce Coordinatore, il Dottor

MARCO VIOTTI, il Gruppodi Studio di Management della SCI-VAC sta conducendo un sondaggiosulle tariffe professionali applicatenelle strutture veterinarie per animalida compagnia. Scopo della rileva-zione è quella di monitorare la reddi-vità di una struttura, sulla base di al-cune prestazioni, individuate comeprestazioni di “base”. “Stiamo elaborando i dati riferiti aprestazioni che chiunque può offrire-spiega Viotti- ci siamo spinti un pò illà con l’ecografo, ma il nostro intentoè comunque quello di partire dalleprestazioni che chiunque di noi è ingrado di fare”. Marco Viotti ha giàraccolto i dati di 87 Colleghi. Percompletare il quadro delle rilevazio-ni, che saranno elaborate da un cen-tro specializzato in analisi statistiche,tutti i Colleghi che si occupano dianimali da compagnia sono invitatiad inviare i seguenti dati:

1) LA PROVINCIA IN CUI E’ UBICA-TA LA STRUTTURA

2) LE TARIFFE APPLICATE PER LESEGUENTI PRESTAZIONI ( IVA edENPAV incluse)• visita semplice• vaccino cane• vaccino gatto• vaccino rabbia• vaccino felv• sterilizzazione gatto maschio• sterilizzazione cane maschio• sterilizzazione cane femmina• sterilizzazione gatto femmina• esame rx• ecografia• test fiv e felvIl tutto potrà essere trasmesso in viaanonima al fax: 011/216.88.96, op-pure alla casella [email protected] Gruppo di Studio di Managementdivulgherà i dati raccolti, tramitepubblicazione. Termine ultimo per l’invio:29 febbraio 2004.

D’Addario - De Camelis

Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 4

C osì come anticipatovinel N° 12/2003 della Rivi-sta, ho inteso fare cosa

utile alla categoria veterinaria, ri-tornando sul tema della consu-lenza tecnica di ufficio.Nell’invitarvi alla lettura del mioprecedente intervento sul tema,così come sopra richiamato, in-tendo qui entrare, più specifica-tamente, nel merito dell’elaboratoperitale.Nel nostro ordinamento non c’èuna norma che stabilisca cosadeve contenere la relazione delconsulente tecnico d’ufficio,C.T.U.Secondo, però, quella che è unaprassi consolidata, frutto di annidi esperienza, è possibile affer-mare che per redigere corretta-mente una perizia occorrerà chel’elaborato contenga, necessa-riamente i seguenti elementi: - l’intestazione, che andrà fattasia al Tribunale, per esempio Tri-bunale Civile di Cremona, che al

Giudice, per esempio al dott.Caio, che ha affidato l’incarico, - la premessa, vale a dire l’espli-citazione che l’elaborato è unaperizia tecnica d’ufficio e che ri-guarda un determinato processocivile che deve essere individua-to scrivendo il numero del ruologenerale, i nomi delle parti, e deiloro avvocati difensori, i nomi deiconsulenti delle parti se sonostati nominati, - il quesito posto dal Giudice alconsulente tecnico d’ufficio chedeve essere riportato per estesoe che costituisce l’oggetto del-l’indagine peritale, - l’esatta descrizione di comesono state svolte le indagini peri-tali, attraverso il rendiconto scrit-to del metodo seguito che, perquanto riguarda i veterinari indi-cherà se si è provveduto alla vi-sita dell’animale o alla sua auto-psia, se sono stati fatti esami ra-diologici o clinici, quali pratichechirurgiche vadano prese in esa-

me e fra di loro confrontate etc.etc., - l’accertamento dei fatti, checonsiste non tanto nella valuta-zione delle prove allegate dalleparti ad opera dei loro difensori(compito che la legge attribui-sce, sine dubio, al Giudice) manel dare contezza dei fatti cosìcome emergono dalle carte pro-cessuali, appunto, e degli ele-menti acquisiti durante l’indagineperitale, da parte del perito. A Talproposito per quanto riguarda laconsulenza medico veterinariaoccorrerà procedere alla visitadell’animale o, in caso di morte inassenza di referto autoptico, va-lutare la necessità di chiedere alGiudice, la riesumazione dellacarcassa se ed in quanto possi-bile, - la valutazione tecnica: taleaspetto della perizia è da ritener-si il momento centrale della rela-zione in quanto è la parte in cui ilperito valuta i fatti accertati, sop-pesandone la valenza probatoriaonde poter rispondere in scienzae coscienza ai quesiti posti dalGiudice che riguardano, è beneribadirlo, l’ascrivibilità, di unevento dannoso, alla responsabi-lità professionale di un collega. Èimportante, dunque, che il perito,allorquando si convinca della re-sponsabilità del veterinario cu-rante convenuto in giudizio per

rispondere dei danni provocatiad un animale, offra al giudiceuna valutazione tecnica fondatasu protocolli medico/veterinari esulla letteratura medico veterina-ria aggiornati e i più universal-mente accertati. Onde espletareal meglio l’incarico, è consigliabi-le, pertanto, che il C.T.U., si fac-cia sempre autorizzare dal Giudi-ce, al momento dell’accettazionedella nomina, a richiedere l’ausi-lio tecnico scientifico di veterina-ri esperti in quella indeterminatabranca della veterinaria del giu-dizio, qualora ciò si rendesse ne-cessario durante l’indagine peri-tale. Nella sua elaborazione tec-nico/scientifica il C.T.U. può av-valersi anche di fatti notori. Nonpuò, invece, avvalersi di notizierelative ai fatti di causa acquisiteper scienza privata, vale a direacquisite al di fuori delle regoleche abbiamo richiamato nell’arti-colo apparso sul N° 12/2003 del-la Rivista. Va, inoltre, evidenziatoche il C.T.U. non è chiamato afornire al giudice l’indicazionedella regola di diritto da applica-re al caso concreto.Da ultimo, l’elaborato peritaledovrà contenere le conclusioni.Questa è la parte che richiedemassima sintesi e massima pre-cisione da parte del C.T.U. chenel rispondere ai quesiti del Giu-dice deve fornirgli in modo chia-

ro ed univoco la sua valutazionedal momento che detta valuta-zione è un elemento molto im-portante ai fini dell’adozionedella decisione che definisce ilgiudizio. Ultimata la stesura del-la relazione, il C.T.U. la deve de-positare in cancelleria entro iltermine che gli è stato concessodal Giudice al momento dell’ac-cettazione dell’incarico peritaleo entro la proroga dello stesso,qualora se ne sia verificata lanecessità. L’elaborato del C.T.U.è oggetto di un esame da partedei difensori delle parti in causae, all’uopo, il Giudice concedesu loro richiesta, un congruo ter-mine. A seguito delle osserva-zioni delle parti il Giudice può ri-chiamare il C.T.U. a fornire chia-rimenti o ad ampliare la consu-lenza medesima. Il compito delC.T.U. è assai delicato e rilevan-te nei giudizi che riguardano laresponsabilità medico veterina-ria ed è pertanto auspicabileche l’adempimento dell’incaricovenga svolto da veterinariesperti e preparati nella discipli-na medico legale anche al finedi ridurre i tempi dei processi.Va da sé, infatti, che molti giudi-zi si concludono stragiudizial-mente a seguito del deposito diuna consulenza tecnica di uffi-cio espletata in modo corretto ecompetente. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 4/2004 7RUBRICA LEGALE

La relazione del consulente tecnicod’ufficio nel processo civile

di Maria Teresa Semeraro

Avvocato, Bologna

LEGGI IN GAZZETTA

Gazzetta Ufficiale

Serie Generale n. 17 del 22-1-2004DECRETO-LEGGE 21 gennaio 2004, n. 10Interventi urgenti per fronteggiare emergenze sanitarie e per finanziare laricerca nei settori della genetica molecolare e dell’alta innovazione.

Serie Generale n. 20 del 26-1-2004LEGGI E ALTRI ATTI NORMATIVILEGGE 10 gennaio 2004, n. 13Ratifica ed esecuzione della Convenzione sanitaria tra il Governo del-la Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica tunisina, fatta aTunisi il 26 settembre 1996.

MINISTERO DELLA SALUTECOMUNICATOAutorizzazione all’immissione in commercio della specialità medicinaleper uso veterinario “Cidr-E”.

COMUNICATOAutorizzazione all’immissione in commercio della specialità medicinaleper uso veterinario “Frontline combo spot-on cani”.

Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea

L 17, 24 gennaio 2004

2004/81/ECDecisione della Commissione, del 6 gennaio 2004, che modifica la de-cisione 79/542/CEE del Consiglio recante l’elenco dei paesi terzi da cuigli Stati membri autorizzano l’importazione di animali delle specie bo-vina, suina, ovina e caprina, di equidi nonché di carni fresche e di pro-dotti a base di carne, in particolare al fine d’includervi alcuni Stati in viadi adesione.[notificata con il numero C(2003) 5352]

2004/82/ECDecisione della Commissione, del 15 gennaio 2004, che modifica ladecisione 2002/199/CE relativa alle condizioni di polizia sanitaria e al-la certificazione veterinaria cui è subordinata l’importazione di animalivivi delle specie bovina e suina provenienti da alcuni paesi terzi.[notificata con il numero C(2003) 5353]

C 23, 27 gennaio 2004 COMITATO DELLE REGIONIParere del Comitato delle regioni in merito alla “Proposta di regola-mento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai controlli uffi-ciali dei mangimi e degli alimenti”.

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 4

8 laPROFESSIONE VETERINARIA 4/2004ANMVI INFORMA

Si è riunita la Commissione per la tutela degli animali da compagnia

L a riunione a cui ho parteci-pato lunedì 26 gennaio alMinistero della Salute ha

segnato l’inizio dei lavori della Com-missione che si occuperà di randa-gismo e benessere Animale. LaCommissione è presieduta dal di-rettore generale del Dipartimentodella Comunicazione, Roberto Iadi-cicco; è coordinata dalla Direzionedi Sanità Animale attraverso il dottorSergio Papalia ed ha al suo internoveterinari esponenti animalisti, rap-

presentanti dell’ENCI e dell’Asso-ciazione Nazionale dei Comuni Ita-liani.Scopo della Commissione sarà in-dividuare e valutare le circostanzeche per ora hanno reso applicata (eapplicabile) solo in minima parte lalegge quadro 281 del 1991 che do-po ben 13 anni dalla sua compila-zione non è riuscita a promuovereomogeneamente sul territorio na-zionale gli obiettivi da raggiungere(idem per l’accordo Stato/Regioni).

Stesso discorso sul benessere ani-male (criteri da stabilire).

I dati del MinisteroInizialmente il dr. Sergio Papalia,dirigente dell’Ufficio XI del Ministeroha fatto un breve resoconto di quel-la che è la situazione attuale anchedal punto di vista delle disponibilitàeconomiche. I fondi pare venganodistribuiti alle varie regioni in base alnumero di cani e gatti (di proprietà),in base al numero di randagi stima-

ti e in base al nu-mero delle struttu-re che li gestisco-no sul territorio. Ritengo che para-dossalmente ven-

gano penalizzate da questa riparti-zione le regioni che meglio gesti-scono il problema randagismo, chenon può mai essere considerato ri-solto ma solo gestito al meglio, fattoche costa risorse, tempo e cono-scenza accurata del fenomeno.

Dai dati forniti dal Ministero appari-rebbe quasi in diminuzione il nume-ro dei cani “randagi” in regioni par-ticolarmente colpite dal fenomeno(Campania), ma praticamente tutti ipartecipanti alla riunione hannocontestato la validità delle cifre for-nite data la difficoltà insita nellostesso censimento di animali va-ganti sul territorio (difficile sia indivi-duarli sia stimarli). Non è chiaroinoltre se le cifre si riferiscono ai so-li cani vaganti o anche ad animali ri-coverati in strutture ufficiali e non(pare sia la somma dei due, ma aquesto punto manca la specificadelle voci).

L’anagrafe e il microchipÈ emersa la necessità dell’imme-diata o quanto meno rapida attiva-zione sul territorio nazionale dell’a-nagrafe canina basata sul micro-chip dato che se convivono diversemodalità di identificazione dei sog-getti sarà sempre difficoltoso resti-tuire ai legittimi proprietari i canipersi, soprattutto per le situazioni diconfine tra diverse regioni che ap-plicano sistemi diversi. Ho fatto presente la modalità con laquale per ora si prevede la nazio-nalità dell’anagrafe (rintracciabilitàdelle partite di microchip) che riten-go inutile e fonte di futuri guai datoche si attribuisce alle ditte la re-sponsabilità di individuare la desti-nazione dei microchip; segue ulte-riore passaggio al grossista e quin-di - forse - al vet se risiede nella re-gione del grossista. Concordo con iColleghi Raimondo Colangeli (SI-SCA) e Giovanni Petroccia (FNO-VI) sulla necessità di una banca da-ti centrale (accessibile alle soleASL) che renda possibile l’identifi-cazione diretta del cane dal nume-ro di microchip evitando i passaggiprevisti che rallentano e probabil-mente rendono bassa l’efficienzadel sistema. Critiche sono piovutesull’ipotesi-eutanasia come soluzio-ne a situazioni limite di affollamentoe maltrattamento conseguente dianimali detenuti nelle varie strutture.

L’abbandonoHo fatto presente anche che le va-rie campagne relative alla preven-zione dell’abbandono dei pet cheregolarmente si effettuano solo inestate hanno comunque probabilitànulla di risultare efficaci dato che lepersone che decidono di sbaraz-zarsi del cane/gatto/pappagallonon hanno nessuna emotività neiconfronti dello stesso e non vengo-no quindi minimamente scalfite daappelli o da timore di sanzioni vistoche ne beccano pochissimi.La prevenzione dell’abbandono sifa sull’acquisizione degli animali,rendendo meno facile inciamparesull’animale per caso e diffondendola corretta cultura dell’animale checomprende l’attenta valutazionedella propria disponibilità.

Suddivisione dei compitiIl gruppo è stato suddiviso in duesottogruppi di lavoro, uno tecnicoche si occuperà della valutazionee possibile correzione delle varia-bili che concorrono al fenomenodell’abbandono e della conse-guente gestione di surplus di ani-mali, l’altro che invece si occuperàdella comunicazione/educazionecon il pubblico. ■

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 4

9laPROFESSIONE VETERINARIA 4/2004ANMVI REGIONE

A vviato in Lombardia, giàdal mese di dicembre ilprogetto sull’anagrafe

canina. Adesso tutte le competen-ze sono della Regione. I cani nonsono più tatuati, ma riconosciuti at-traverso un microchip elettronico.“Nel corso del 2003 riporta una no-ta della circolare n. 56/2002 dellaDirezione Generale della Sanitàdella regione - compatibilmentecon la disponibilità del materialenecessario, l’identificazione dei ca-ni, ai fini dell’iscrizione in anagrafe,dovrà essere effettuata tramite mi-crochip”. È una procedura moltosemplice grazie alla quale i canisaranno identificati per sempre ediscritti all’anagrafe regionale. Per icani già tatuati, non cambia niente,mentre i cani non iscritti all’anagra-fe devono essere registrati entro 15giorni e i cuccioli entro i primi tremesi di vita. Una volta inserito il cir-cuito elettronico, il veterinario co-munica i dati alla Asl. Entro feb-braio, questa operazione potrà es-sere effettuata direttamente sul sitodella nuova anagrafe canina regio-nale. Il Presidente della Federazio-ne dei Veterinari della LombardiaMassimo Pelizza, ha confermatoall’ANMVI che l’anagrafe canina“on line” sarà attiva a partire dal

mese di febbraio, una parte sarà ri-servata ai cittadini ed un’altra aglioperatori. “Per i veterinari - affermail Presidente della Federazione -l’anagrafe canina è una grande op-portunità”. Il 4 febbraio la Federa-zione dei Veterinari si incontreràcon i veterinari della regione Lom-bardia per la presentazione delprogetto. Nei giorni successivi iservizi veterinari si incontrerannocon le ASL e con i liberi professio-nisti della Lombardia per spiegareil funzionamento del sito. “Il ta-tuaggio - ha precisato Pelizza - èancora in vigore e per i cani iscrit-ti precedentemente all’anagrafepurché sia ancora leggibile, perloro non c’è obbligo di microchip.Incorrono invece in sanzioni, i pro-prietari che non registrano il pro-prio cane all’anagrafe. A mio pare-re - conclude il Presidente dellaFederazione - è necessario chevengano effettuati più controlli,non solo a livello regionale ma na-zionale, la legge deve essere ri-spettata. È compito quindi dei co-muni aumentare i controlli e appli-care le sanzioni a chi non ottem-pera a queste disposizioni”. La trasmissione dei dati alla Regio-ne avviene autonomamente daogni singola Asl. Saranno i vigili adeffettuare gli opportuni controlli.Finché però non saranno dotati diun lettore di microchip è necessa-rio, almeno in questi mesi di pas-saggio, uscire con il certificato intasca. Le sanzioni per chi non regi-stra il proprio cane all’anagrafe(34,42 euro) così come le multe per

le altre infrazioni, sono rimaste in-variate. La Dottoressa Diana Levi -responsabile del servizio sanitàanimale della Asl milanese - haspiegato al Corriere della Serache: “chi tiene al proprio cane, de-ve capire l’importanza dell’anagra-fe canina. È fondamentale comuni-care tempestivamente aggiorna-menti, cambi di indirizzo e numerodi telefono. Semplici gesti che pos-sono salvare dei cani: se l’anagrafefunzionasse - conclude il respon-sabile dell’Asl - riusciremmo a resti-tuire il 90 per cento degli animaliche finiscono al canile”. Con que-sto progetto i promotori e i veteri-nari si augurano di riuscire a realiz-zare un’anagrafe nazionale per po-ter rintracciare il padrone di un ca-ne anche se vive al di fuori della re-gione in cui viene trovato l’animale.

Anagrafe canina: in Lombardia obbligatorio il microchipLe nuove registrazioni degli animali avverrano attraverso un microcircuito elettronico introdotto sottopelle

Microchip per i cani pericolosi: è caos nel Lazio

Nell’attuazione della Legge Regionale del Lazio “Norme in mate-ria di cani da presa, molossoidi e loro incroci” pubblicata sul

bollettino ufficiale della Regione il 6 ottobre scorso c’è ancora difficoltàe confusione da parte dei proprietari di cani pericolosi data soprattut-to dal fatto che non tutti i distretti pubblici veterinari sono pronti nel-l’applicazione del microchip. L’articolo 1 della legge regionale prevedeche in ogni Azienda sanitaria locale venga istituito un registro specialeal quale devono essere iscritti i cani appartenenti alla razze: pitbull,staffordshire terrier, staffordshire bull terrier, bullmastiff, dogo argenti-no, dogue de Bordeaux, fila brasileiro, cane corso e loro incroci e tuttii cani che hanno comunque morso o commesso aggressioni nei con-fronti di persone tali da provocare lesioni. Sono esclusi invece dall’ob-bligo di iscrizione i cani che hanno commesso aggressioni per esservistati costretti dalla necessità di difendere la proprietà privata. I pro-prietari, sono obbligati ad iscrivere l’animale al registro entro sessantagiorni dalla nascita e, comunque, entro quindici giorni dall’acquisizio-ne del possesso. Obblighi anche per i proprietari e per i medici veteri-nari: i cani dovranno essere sottoposti ogni dodici mesi a visita veteri-naria presso i servizi veterinari delle Asl. Nel caso in cui viene accer-tato che l’animale presenta segni di lotta, i servizi veterinari delle azien-de Usl sono tenuti a segnalare l’animale ed il proprietario alle compe-tenti autorità di pubblica sicurezza. Chi omette di iscrivere il proprio ca-ne all’anagrafe incorre in una sanzione amministrativa di euro 1549,37.I proprietari di cani che non frequentano i corsi o che non fanno fre-quentare ai propri animali i corsi previsti incorrono in una multa com-presa tra un minimo di euro 51,64 ed un massimo di 209,87. Chi nonsottopone alla visita il proprio animale sarà punito con il pagamento diuna somma compresa tra un minimo di 129,11 e un massimo di euro774,68.Prevista inoltre (art. 7) l’istituzione di una commissione di valutazione edi controllo sull’applicazione e sugli effetti della presente legge. Saràcompito della commissione verificare annualmente lo stato di attuazio-ne della legge e proporre eventuali integrazioni. Dal 22 gennaio lagiunta regionale (articolo 8 comma 1 punto c) doveva aver reso noti re-quisiti e modalità per la formazione di albi di esperti di cui potranno av-valersi le Usl veterinarie e le modalità per effettuare un censimento de-gli allevamenti dei cani delle razze sopraelencate.

CALABRIA

Suini: scoperti focolaidi malattiavescicolare

I l dipartimento di prevenzionedell’Asl n. 11 di Reggio Cala-

bria, ha reso noto in un comunica-to l’emergenza sanitaria causatadalla malattia vescicolare conta-giosa dei suini che ha creato allar-me tra gli operatori del settore e ri-percussioni negative sulle macel-lazioni per uso familiare a domici-lio, tipiche di questo periodo sotto-lineando che sta affrontando contutti i mezzi disponibili l’emergen-za. “Il servizio veterinario, seguen-do le rigide disposizioni della nor-mativa di riferimento, è impegnatoall’eliminazione dei focolai accer-tati con conseguente uccisione edistruzione dei suini infetti, disinfe-zione dei focolai, controlli clinici esierologici sugli animali sensibili ri-cadenti nelle zone prossime al fo-colaio o ad esso connessi epide-miologicaniente. La malattia vesci-colare contagiosa dei suini è unamalattia infettiva che tende a didiffondersi nell’ambito della popo-lazione animale creando ingentidanni al patrimonio suinicolo. Lenotevoli risorse impiegate dall’Aslsono finalizzate a garantire la salu-

brità delle carni”. Infine “le attivitàdi controllo, costantemente moni-torate in sintonia con il servizio ve-terinario della Regione Calabria,sono effettuate per ridurre al mini-mo danni e disagi agli operatoridel settore e agli utenti che richie-dono prestazioni sanitarie relativealle macellazioni domiciliari”

ABRUZZO

Sequestrati 48quintali di lattecontaminaticon antibiotici

N el corso di un’operazionecondotta dai carabinieri

sono stati sequestrati a l’Aquila eprovincia, quarantotto quintali dilatte crudo contaminato con anti-biotici.Nel corso di un controllo presso laCentrale del latte del capoluogoabruzzese sono stati scoperti 45quintali di latte nel quale eranopresenti molecole di farmaci anti-biotici per uso veterinario. L’esattatossicità della sostanza non è an-cora stata accertata, ma sono incorso analisi al riguardo presso l’I-stituto Zooprofilattico Sperimentaledi Teramo. Nonostante l’operazio-ne, il normale ciclo produttivo del-la centrale non è stato interrotto.Ulteriori controlli sono stati effettua-

ti a Pizzoli dove in un’azienda sonostati rinvenuti altri tre quintali di lat-te contaminato.

PUGLIA

Brucellosi,arresti neltarantino

Una “gravissima” contami-nazione - secondo gli inve-

stigatori - di brucellosi causatadallo spostamento e occultamen-to di greggi infette è stata scoper-ta dai carabinieri dei Nas ad Ave-trana, nel tarantino. I militari han-no arrestato il proprietario dell’al-levamento, Oronzo Ciccarone, di48 anni, con precedenti penali.L’arresto è stato fatto nell’ambitodel proseguimento delle indaginidell’operazione chiamata “Dolly”che ha portato sino ad oggi allascoperta di numerosi allevamentie al successivo abbattimento dicapi infetti nelle province di Taran-to, Brindisi e Lecce. L’arresto diCiccarone è stato fatto sulla basedi un’ordinanza di custodia caute-lare in carcere emessa dal gip delTribunale di Taranto GiuseppeTommasino, su richiesta del sosti-tuto procuratore Vincenzo Petro-celli. Ciccarone è accusato diaver provocato la diffusione dellabrucellosi, acquistando o conti-nuando ad allevare animali infetti,

molti dei quali sprovvisti di marchiauricolari e con fori ai padiglioniauricolari di pregressa marcatura.Sulla base di controlli più voltecompiuti dai carabinieri, è emersoche l’allevatore arrestato non si at-teneva alle prescrizioni sanitarie,introducendo nuovi capi di dub-bia provenienza nell’allevamentoinfetto, lasciando che animali ma-lati procreassero, accoppiandosi

con animali sani, e sostituendo lemarche auricolari identificativedegli animali e vendendo le carni,il latte e i formaggi. I Nas dei ca-rabinieri di Taranto negli ultimi me-si, nelle province di Taranto, Brin-disi e Lecce, hanno arrestatocomplessivamente 14 allevatori esequestrato migliaia di capi ovi-caprini, bovini, equini e suini.

(ANSA).

LOMBARDIA

Circolare del prefettodi Pavia sul controllo

dei cani da lotta

Chiesto dal Prefetto di Pa-via carabinieri e guardia

di finanza di verificare il rispettodell’ordinanza del Ministro dellasalute del 9 settembre scorso, fi-nalizzata alla tutela dell’incolu-mità pubblica dal rischio di ag-gressioni da parte di cani ritenu-ti pericolosi. Obiettivo della cir-colare è garantire maggiore si-curezza per i cittadini.

(fonte: ItaliaOggi).

Per informazioni sull’iscrizione bi-sogna contattare il Servizio sanitàanimale della propria Asl o rivolger-

si ai veterinari accreditati. Ciascu-na Asl potrà comunicare indirizzi etelefoni degli ambulatori. ■

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 4

laPROFESSIONE VETERINARIA 4/200410

L e masse cistiche a caricodella tiroide e delle parati-

roidi del gatto non sono frequenti. Autori della Kansas State Univer-sity (Veterinary Teaching Hospi-tal, Department of Clinical Scien-ces, Manhattan, Kansas, USA)descrivono quattro casi di lesionicistiche cervicali ventrali in altret-tanti gatti.Le lesioni erano riferibili a cisti ti-

roidea (n = 1), cistadenoma tiroi-deo (n = 2) e adenocarcinomaparatiroideo (n = 2).I segni clinici variavano da tu-mefazioni cervicali completa-mente asintomatiche a sintomiassociati alla compressione lo-cale delle strutture adiacenti(es. trachea). In due casi l’indagine ecograficaè stata utile per la localizzazione

della massa. In un gatto è stata effettuata l’a-nalisi e la concentrazione ormo-nale del fluido cistico. In 3 casi è stata effettuata consuccesso l’escissione chirurgi-ca della massa. In tutti i casi siè effettuato l’esame istologico.La prognosi a lungo termine eraeccellente per tutti i soggetti confollow-up disponibile. ■

Il peso allanascita dei vitelliValore predittivo nei confrontidella mortalità perinatale e delladistocia

Uno studio condotto presso il De-partment of Animal Science, IowaState University (Ames, USA) havalutato l’effetto del peso alla na-scita dei vitelli di razza Holsteinsulla mortalità perinatale (PM) (ani-male vivo o morto a 48 ore d’età) e

LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Le notizie di Vet-Journal sonodisponibili al sito

http://www.evsrl.it/vetjournal

sulla distocia (parto assistito o nonassistito). Lo studio ha considerato4528 nascite tra il 1968 e il 1999. L’incidenza di PM era pari a 7,1%e di distocia a 23,7%.Tra i vari fattori considerati nella va-lutazione della mortalità perinatale,i vitelli nati in inverno avevano un ri-schio del 36% maggiore di PM ri-spetto a quelli nati in estate. I partidifficili esitavano in PM 2,7 voltepiù spesso rispetto a quelli non as-sistiti. I vitelli di vacche primipareerano 2,4 volte più a rischio di PMrispetto alle pluripare. Il rischio diPM cresceva poi all’aumentare delpeso alla nascita degli animali.Per quanto concerne la distocia, ilrischio era maggiore del 15% peri vitelli nati in inverno. Necessita-vano d’assistenza i vitelli maschi il25% in più rispetto alle femmine.Le primipare avevano un rischio4,7 volte maggiore di distocia ri-petto alle pluripare. Il rischio di di-stocia aumentava in ragione del13% per kg di peso alla nascita.

Un test per laFebbre suinaclassicaApprovato dalla CE, serviràdopo le vaccinazionid’emergenzaLa Commissione Europea haadottato in dicembre una decisio-ne che approva un nuovo test dautilizzare dopo la vaccinazionecontro la Febbre suina classica(CSF).Questo test consentirà in futuro, incaso di una vaccinazione d’emer-genza con un vaccino marker, didistinguere i suini vaccinati daquelli con infezione naturale daCSF. Tale distinzione non è possi-bile con la vaccinazione conven-zionale.Il rischio della vaccinazione d’e-mergenza consiste nella possibi-lità che, in caso di infezione CSF, isuini vaccinati possano diffondereulteriormente la malattia ma nonpossano essere distinti da quellivaccinati ma non infetti. Sono dunque necessarie alcunemisure di protezione per evitarel’ulteriore diffusione della malattiadalle aree in cui si utilizza il vacci-no, tra cui le restrizioni al com-mercio dei maiali vaccinati e deiloro prodotti. Altre informazioni sulla CSF pres-so:http://europa.eu.int/comm/food/fs/ah_pcad/ah_pcad_index_en.html ■

Lesioni cistiche tiroidee e paratiroidee nel gattoLa chirurgia appropriata può comportare una prognosi eccellente

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laPROFESSIONE VETERINARIA 4/2004 11DALLE ASSOCIAZIONI

È in spedizione ai soci inquesti giorni un nuovonumero di Ippologia, la

rivista ufficiale della Società Italia-na Veterinari per Equini. In questaedizione, distribuita al congressonazionale della SIVE a Perugia, ildirettore di AISA (AssociazioneNazionale dell’industria della sa-lute animale), Dr. Giacomo Fortuniha firmato un editoriale nel qualescrive “provocatorie riflessioni, sulpensiero immaginario, ma nontroppo, di un ippiatra affermato”. Ildirettore di AISA risponde ad unippiatra che afferma di “ricorrerea prodotti per uso umano, sceltageneralmente apprezzata dallasua clientela - egli dice - e che inalternativa utilizza farmaci che tro-va all’estero o prodotti di erbori-steria”. In questo modo l’ippiatradifende la sua esperienza, il suosapere e quel tanto di “misterio-so” sulla natura della terapia chetanto giova alla sua immagine”.Per Giacomo Fortuni “queste ar-gomentazioni sono frutto di consi-derazioni non profonde, che pro-babilmente ignorano quanto lavo-ro comporti lo sviluppo di un far-

maco autorizzato all’immissione incommercio (A.I.C.) e nello stessomodo sottovaluta i consistentivantaggi che questo lavoro puòconcretamente offrire alla suaprofessione.Ricorrere a farmaci per uso veteri-nario, legalmente approvati dalMinistero della Salute, è fonda-mentale per valorizzare e proteg-

gere la pratica professionale e ilbuon nome del veterinario.Solo i prodotti regolarmente regi-strati offrono concrete garanzie disicurezza, tollerabilità ed efficaciaclinica e, inoltre, permettono di at-tivare e sfruttare il servizio dellafarmacovigilanza che mantiene alriparo da possibili incidenti di per-corso il veterinario professionista.”

“Ai proprietari - conclude il Diretto-re di AISA - credo non importi mol-to di quanto esotica, originale odalternativa sia la terapia sommini-strata ai loro cavalli, credo altresìche non siano interessati agli ef-fetti speciali ma, al contrario, ap-prezzino professionisti in grado diemettere diagnosi corrette, pro-gnosi attendibili e senza pretende-

re di stupire ricorrano a terapiecollaudate, sicure ed efficaci me-glio se basate su farmaci ben do-cumentati e perciò autorizzati.Queste scelte finiscono normal-mente per rivelarsi le più economi-che, specialmente quando veteri-nario e proprietario si trovano nellacondizione di operare in una situa-zione in linea con la legalità”. ■

Ippologia: al Congresso Nazionale SIVE

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laPROFESSIONE VETERINARIA 4/200412

OMEO-BIO-ECM, Letteraaperta alMinistroSirchiaEgregio Ministro,Le scrivo questa lettera non in to-no polemico ma come un cittadi-no e veterinario che di fronte auna Sua decisione non sa come

comportarsi.Le spiego brevemente e chiara-mente il problema a cui non riescoa dare una soluzione chiara e sod-disfacente.Io sono un veterinario iscritto all’Or-dine dei Medici Veterinari dal lonta-no (ahimè) 1994 ed è da allora che,più o meno con successo, ma cre-do sempre meritatamente, esercitola libera professione.Il mio campo di interesse sono glianimali da fattoria; li chiamo voluta-mente così perché una volta li avrei

chiamati da reddito ma viste le vi-cissitudini degli ultimi anni è quasiun azzardo definirli in questa ma-niera. In particolare mi occupo dibovine da latte. Sono un appassionato del mio lavo-ro e della specie animale che se-guo, la quale mi occupa per lamaggior parte della mia giornata la-vorativa. Tengo molto alla salute delle miebovine, alle loro esigenze e al lorobenessere.Ritengo che la produzione delle bo-

vine italiane sia ottima e sia indisso-lubile dal territorio nazionale, dallasua cultura, dalle sue tradizioni edalla la sua cucina e che tutto ciòrappresenta un punto di forza delnostro paese all’interno della produ-zione mondiale e della competizio-ne internazionale.Sono convinto che il mio ruolo all’in-terno degli allevamenti che seguoquotidianamente sia di tutore dellasalute animale ma anche della salu-te dei cittadini, sia quelli che intera-giscono direttamente con le bovine

LETTERE AL DIRETTORE

@

“La veterinaria deve sottostare a logiche di salute pubblica,

non economiche e commerciali”

(Girolamo Sirchia, Ministro della Salute)

che quelli che consumano derratealimentari di origine animale.Essendo un veterinario convinto, dasempre cerco di aggiornarmi nellamaniera più completa possibile epuntuale e questo è avvenuto an-che quando ancora di ECM non sene parlava.In virtù di quanto Le ho quindi rac-contato ho intravisto nell’allevamen-to Biologico un buon concentrato ditutto quello che mi ha sempre affa-scinato del mondo zootecnico.Vi è racchiuso al suo interno la sal-vaguardia del benessere animale edella loro salute, la salvaguardiadell’ambiente e la salvaguardia del-la salute dei, scusate la brutta paro-la, consumatori.Due anni fa, mi sono quindi iscrittoad un corso AIAB (AssociazioneItaliana Agricoltura Biologica), chenon dava diritto a nessun ECM, edopo aver frequentato per tre mesile lezioni sono diventato un certifi-catore AIAB per aziende zootecni-che biologiche.Studiando la normativa, Reg. CEEn° 2092/91 con le conseguenti mo-difiche DM MiPA 91436/2000ed in particolare quanto recitato al-l’allegato 1 art. 5 riguardante la“profilassi e le cure veterinarie”, cherecita espressamente “ l’uso deimedicinali veterinari nell’agricolturabiologica deve essere conforme aiseguenti principi: i prodotti fitotera-pici, omeopatici, gli oligoelementisono preferiti agli antibiotici o ai me-dicinali veterinari allopatici ottenutiper sintesi chimica etc etc.”, hoquindi ritenuto necessario ap-profondire la mia preparazione inuna di queste discipline e sono en-trato così nel mondo, a me allorasconosciuto, delle medicine cosid-dette non convenzionali. Un passoobbligato per poter esercitare laprofessione come consulente vete-rinario all’interno degli allevamentibiologici rispettando le indicazionedel MiPAF.Mi sono quindi iscritto ad una scuo-la triennale di omeopatia che fre-quento per 1 week-end al mese, amie spese, per dieci mesi all’anno.Un totale di 160 ore di lezioni an-nuali più un esame di fine anno perpoi poter accedere all’anno suc-cessivo di frequenza.Un grosso impegno che ruba tem-po libero non tanto alla mia personama più che altro ai miei cari.Un impegno però che svolgo volen-tieri viste le soddisfazioni terapeuti-che che ho avuto applicando i primirudimenti di medicina omeopaticain campo, e in special modo là do-ve ero obbligato dalle vigenti leggie cioè negli allevamenti a regimeBiologico.

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Per questo impegno di tempo e de-naro l’anno scorso ho ricevuto 50punti ECM che sommati agli altripunti che ho collezionato con lapartecipazione a congressi ed altrieventi formativi, sia come auditoreche come relatore, mi hanno fattoabbondantemente superare il limiteminimo richiesto dalla macchinaECM.Quest’anno però la sorpresa, caroMinistro Girolamo Sirchia, e venia-mo al dunque, che mi ha lasciatoquantomeno perplesso.La Sua decisione di escludere dalmeccanismo degli ECM tutti glieventi relativi alle medicine nonconvenzionali e quindi anche la miabrava scuola triennale di omeopatiaveterinaria e tutti i miei sforzi (eco-nomici e di tempo) relativi alla suacostante frequenza.Come cittadino sono alquantosconcertato dal comportamentocontraddittorio di due Ministri dellostesso Stato Italiano e dello StessoGoverno. Da un lato il Ministro Ale-manno mi invita a iscrivermi allascuola di omeopatia, se voglioesercitare la mia professione all’in-terno di allevamenti Biologici, e dal-l’altra Lei, Egregio Ministro Sirchia,mi delegittima la scuola (se non dài crediti vuol dire che non crede aquesto tipo di terapia). Come veterinario sono sconcertatoil doppio!Visto che, a parte gli obblighi di leg-ge, io ormai dall’omeopatia ho avu-to molte soddisfazioni professionali,ho conseguito molti successi tera-peutici tant’è che ormai anche inparecchi allevamenti convenzionali(rispettando quanto indicato dalcorretto consenso informato), cheseguo quotidianamente, pratico l’o-meopatia. Gli stessi clienti me la ri-chiedono… è efficace, costa pocoe io sono contento perché non haassolutamente nessuna ripercus-sione negativa sulla salute di chiconsuma derrate alimentari di origi-ne animale.Anche sulla sua salute quindi,Egregio Ministro Girolamo Sir-chia!… Sulla sua salute e su quel-la dei suoi figli.Delegittimare l’omeopatia sareb-be un grave errore, caro Ministro,sarebbe dare un duro colpo a tut-to l’allevamento zootecnico biolo-gico, sarebbe dare un brutto col-po a chi crede nel rispetto deglianimali, nel loro benessere, nel ri-spetto dell’ambiente e della salu-te dei consumatori.Io non penso che lei voglia tuttoquesto… io credo che sia stato unproblema di comunicazione tra ilsuo Ministero e quello delle Politi-che Agricole, un errore a cui speroLei riparerà presto ridando serenitàad un comparto già sofferente disuo e che ha iniziato il suo calvarioquando agli animali li si è voluti for-zare troppo con la chimica e conmangimi artefatti, e sto parlando delmalaffare “mucca pazza”.Un comparto che da allora non rie-sce ancora a ritrovare la serenità ele rammento, ma sono sicuro chenon ce n’è bisogno, la vicenda Par-malat.Ci consenta di esprimere la nostraarte medica in scienza e coscien-za, ci permetta di formarci con

pari dignità rispetto alle altre spe-cialità di formazione, ci permettadi lavorare non solo al caso clini-co, concentrandoci solo sulla sa-lute dell’animale, ma pensandoanche alla salute del bambinoche berrà il latte dell’animale in te-rapia, ci consenta di lavorare se-renamente riacquistando la fidu-cia dei consumatori spaventatidalla mucca pazza che ci credo-no dei vivisezionatori di animali, cipermetta di dare spazio e libertàai nostri animali come dettato dal

Bio, ci consenta di non alimentar-li con razioni spinte e super con-centrate, ci permetta… di rispet-tare la legge.

Dott. Roberto LomolinoDiploma in Salute Pubblica

Veterinaria, Università di Utrecht(Olanda)

Specializzato In Malattie InfettiveAnimali Domestici e Polizia

VeterinariaDelegato Regionale Sivar Lazio

Certificatore AIABOmeopata

laPROFESSIONE VETERINARIA 4/2004 13LETTERE AL DIRETTORE

@

Finanziamento cure veterinarie

L a convenzione stipulata fra ANMVI e CITIFIN per il fi-nanziamento delle cure veterinarie sta riscuotendo in-

teresse e consensi. La possibilità di concedere un finanzia-mento al proprietario-cliente può essere decisiva per affrontare la spesa diuna prestazione veterinaria tanto onerosa quanto necessaria per l’animale.Con la convenzione ANMVI-CITIFIN il medico veterinario iscritto ad una asso-ciazione federata ANMVI riceve l’importo totale del finanziamento e permetteal proprietario la rateizzazione della spesa sino a 24 mesi. È disponibile al si-to www.citifin.it l’elenco delle Filiali Citifin attive su questo servizio. Dal que-ste pagine web è possibile ricavare i riferimenti della filiale più prossima almedico veterinario eventualmente interessato. Per quanto concerne l’areadella Lombardia informazioni sul servizio di finanziamento delle cure veterina-rie possono essere richieste ai numeri telefonici 02.6319.3145 - 02.6319.3184.Il fax per eventuali comunicazioni è 02.6319.3187.

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laPROFESSIONE VETERINARIA 4/200414CALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un settimanalespecializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

DirettoreCarlo Scotti

Direttore ResponsabileAntonio Manfredi

Coordinamento EditorialeAngelo Franceschini, Sabina Pizzamiglio

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Comitato di RedazionePierpaolo Bertaglia,

Paolo Bossi, Marco Eleuteri,

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Sabina PizzamiglioAldo Vezzoni

RubricheFabrizio Pancini, Oscar Grazioli,

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Segreteria di RedazioneLara Zava

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GraficaFrancesca Manfredi

EditoreSCIVAC - Via Trecchi, 20

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StampaPress Point, Abbiategrasso - MI

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legge 662/96 Filiale di Milanoa cura di Centro ProduzioneMailings Scarl - Cusago (MI)

Chiuso in stampa il 30 gennaio 2004

CORSO SCIVAC CORSO DI ODONTOSTOMATOLOGIA - Cremona - Crediti ECM: 21 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

SEMINARIO SCIVAC AGGIORNAMENTI IN CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI - Roma - Melià Roma Aurelia Antica, Via Degli Aldobrandeschi 223 - Relatori: dr. GillesDuprè, dr. Matteo Tommasini Degna - Crediti ECM: 6 - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

SIODOV LE CHIAVI DEL SUCCESSO IN PARODONTOSTOMATOLOGIA - Cremona - Crediti ECM: 7 Per info: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI CITOLOGIA - Perugia - Centro Studi SCIVAC/AVULP - Crediti ECM: 45 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI ANESTESIA - Cremona - Crediti ECM: 34 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

CORSO SIVAR OMEOPATIA PRATICA BOVINA - Cremona - Relatori: F. Pisseri, P. Landi, C. Colombo Richiesto accred. ECM - Per info: Paola Orioli - Segr. SIVAR - Tel. 0372/403539 - email [email protected]

SIARMUV L’IMPORTANZA DELLA VENTILAZIONE CONTROLLATA IN ANESTESIA - Cremona Richiesto accred. ECM - Per info: Elena Piccioni - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC PUGLIA LA DERMATOLOGIA NELLA PRATICA AMBULATORIALE -Bari- Relatore: dr.ssa Antonella Vercelli Crediti ECM 5 - Per info: Monica Borghisani - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LIGURIA LA NEUROLOGIA NELL’AMBULATORIO DEL VETERINARIO PRATICO - Genova - Relatore: dr. Massimo Baroni Crediti ECM 4 - Per info: Monica Borghisani - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA ARGOMENTI DI NEUROLOGIA VETERINARIA - Pavia - Relatore: dr. Marco Bernardini - Crediti ECM 4Per info: Monica Borghisani - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC NEUROLOGIA FELINA- Bari - Sheraton Nicolaus Hotel, Via Cardinale Agostino Ciasca 9 - Relatori: dr. Marco Bernardini,dr. Andrè Jaggy - Richiesto accred. ECM - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

CORSO SIVE NEONATOLOGIA - Besnate - VA - Relatore: Dr.ssa Wilkins Pamela Per informazioni: Segreteria SIVE - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

SISCA CASI CLINICI DI MEDICINA COMPORTAMENTALE - Cremona - Richiesto accred. ECM Per info: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

GIORNATE DI APPROFONDIMENTO PRACTICE MANAGEMENT - Cremona - Crediti ECM: 19 -Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

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SEMINARIO SCIVAC SALUTE E QUALITÀ DI VITA FINO ALL’ANZIANITÀ - Cremona - Richiesto accred. ECM - Relatori: dr. Marco Bernardini, dr. Michele Borgarelli, dr. Tommaso Furlanello, dr. Aldo Vezzoni,dr.ssa Sabrina Giussani, dr.ssa Melissa R. Kelly, dr.ssa Fabia Scarampella - Per info: Milena Migliavacca - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403536 - email [email protected]

CONVEGNO NAZIONALE SIVAR MONITORAGGIO DELLA SALUTE, DELLA FERTILITÀ E DELLA QUALITÀ DELLA PRODUZIONE NELL’ALLEVAMENTO DELLA VACCA DA LATTE - Relatore:prof. J. Noordhuizen. - Sede: Verona, Ente Fiera - Crediti ECM: 2 - Info: Segreteria SIVAR, Paola Orioli - Tel. 0372/40.35.39, [email protected], www.sivarnet.it

CORSO SCIVAC CORSO DI NEUROLOGIA - Perugia - Centro Studi SCIVAC/AVULP - Crediti ECM: 31 Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

SICIV NUOVI METODI DI PRELIEVO, OSSERVAZIONE E COLORAZIONE IN CITOLOGIA DIAGNOSTICA - Cremona Richiesto accred. ECM - Per info: Elena Piccioni - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA IL PRURITO E TUTTE LE SUE CAUSE - Emilia Romagna - Parma - Relatore: dr.ssa Fabia Scarampella Crediti ECM 5 - Per info: Monica Borghisani - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

GIORNATA DI APPROFONDIMENTO SCIVAC MALATTIE LINFO E MIELOPROLIFERATIVE - Cremona - Relatore: dr. Marco Caldin - Richiesto accred. ECM Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC CAMPANIA LE ZOPPIE NEL CANE - Caserta - Relatore: dr. Aldo Vezzoni - Crediti ECM 4 Per info: Monica Borghisani - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

CORSO SIVAR ECOGRAFIA PRATICA BOVINA (max 16 posti) - Cremona, Relatori: dr. R.Landriscina, dr. E. Morvillo Richiesto accred. ECM - Info: Segr. SIVAR, Paola Orioli - Tel. 0372/40.35.39, [email protected], www.sivarnet.it

DELEGAZIONE REGIONALE SIVAR FRIULI-VENETO CHIRURGIA NEL VITELLO - Udine, Fac.tà Med Vet. - Relatori: dr. E.Chiavassa, dr. A. Pirovano Crediti ECM: 4 - Info: Segreteria SIVAR, Paola Orioli - Tel. 0372-40.35.39, [email protected], www.sivarnet.it

CORSO SCIVAC CORSO DI DERMATOLOGIA 1a PARTE - Cremona - Richiesto accred. ECM Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

SEMINARIO SCIVAC RIPRODUZIONE - Milano - Relatori: dr. Giovanni Majolino, dr. Stefano Romagnoli Richiesto accred. ECM - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

SIDEV GIORNATA DI CASI CLINICI - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per info: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

GRUPPO DI STUDIO DI PRACTICE MANAGEMENT GESTIONE DI SERVIZI E GESTIONE DEL DISSERVIZIO - Cremona - Richiesto accred. ECMPer info: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

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IN QUESTO NUMEROCOPERTINA:

LA VETERINARIA VUOLERESTARE AL SUO POSTO

L’INTERVISTA:• LE PROFESSIONI SONOPRONTE AL SALTO DIQUALITA’

ATTUALITÀ:• GLI ALLEVATORI SONO

DAVVERO INDIFFICOLTÁ

• TARIFFEPROFESSIONALI: UNAFERITA APERTA

RUBRICA LEGALE: • LA RELAZIONE DEL CTU

NEL PROCESSO CIVILE

ANMVI INFORMA:• SI È RIUNITA LA

COMMISSIONE TUTELAANIMALI

ANMVI REGIONE:• SCOMPARE IN

LOMBARDIA ILTATUAGGIO

LE RUBRICHE:• LA RASSEGNA DI VET

JOURNAL• DALLE ASSOCIAZIONI• LETTERE AL DIRETTORE

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