Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 20

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008 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 5, numero 20, dal 26 maggio al 1 giugno 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 20 2 TRASPOR TO Stress termico, traumi, malattie respira- torie: migliaia di bovini destinati alla ma- cellazione sono trasportati vivi dal Brasi- le al Libano, dove arrivano stremati o già morti dopo un viaggio che può durare anche più di tre settimane. È la denun- cia del filmato della coalizione "Handle With Care" diffuso in Italia dalla Lav. AEREO Riferisce il tabloid tedesco Bild che un cucciolo di yorkshire terrier è morto a seguito di un volo aereo Catania-Bavie- ra durante il quale era stato costretto dal personale di volo dentro una valigia. Per essere ammesso in cabina insieme alla sua padrona, il cane era stato inizial- mente collocato in una borsa, ma col- pevole di ribellarsi e di disturbare, il ca- ne è stato rinchiuso in una valigia più grande. Due giorni dopo l’atterraggio il cane è morto. ASINA Forse in farmacia sarà venduto il latte di asina in polvere. In questo senso, come riferisce il mensile "Eurocarni", sono in corso contatti con il Consorzio nazionale allevatori di asini, che si propone di rilan- ciare l'allevamento di questi animali, for- temente depauperato negli anni (poco più di 3mila in Italia). Il latte di asina è quello che presenta caratteristiche di composizione più vicine al latte di donna e rappresenta talvolta l'unico tipo di latte d'origine animale con il quale è possibile alimentare bambini affetti da allergie. PROTEZIONISMO Il Commissario Europeo al Commercio Peter Mandelson ha criticato il tentativo di strumentalizzare la sicurezza alimen- tare per fini economici, come il rialzo dei prezzi degli alimenti, e per fini protezio- nistici. Mandelson ha sottolineato, al contrario, l’importanza di aiutare tutti i Paesi a sviluppare l’agricoltura e a rifor- mare il commercio globale. TURCHIA Il Turkish Daily News ha pubblicato un articolo sul proliferare delle strutture per cani, gatti e animali da compagnia nel Paese. Le strutture sono all'avanguar- dia e offrono comfort ed estetica. Una delle strutture più famose è Avrupa Ani- mal Hospital. Negli ultimi due anni le cli- niche per animali sono raddoppiate, ar- rivando a 370 a Istanbul, 250 ad Anka- ra e oltre 1000 in tutto il Paese. E c'è anche chi si sta specializzando. Al Pet Hospital di Ankara curano solo gatti. www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line nemmeno in sede di confronto con le autorità italiane. L’ANMVI si muoverà nuovamente nei confron- ti del Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, che durante il suo prece- dente mandato ci aveva rinviato alle decisioni di Bruxelles. Ma sta- volta è intervenuta una novità che l’ANMVI non mancherà di far pre- sente: alla fine dell’anno scorso il Comitato Europeo per gli Affari Economici e Monetari ha proposto di modificare il mecca- nismo delle deroghe nazionali, consenten- do agli Stati Membri di applicare aliquote più basse. Questa facoltà riguarderebbe beni o servizi necessari, co- me ad esempio alimenti e cure mediche, posto che ne venga evi- denziato il livello di necessità so- ciale, economica o ambientale e tenendo presente il vantaggio per il consumatore. Si aprono dunque due strade, quella europea e quella nazionale, senza trascurare nemmeno il con- tributo del Legislatore che ripro- porrà al Parlamento la riduzione dell’IVA sulle nostre prestazioni e una più consistente defiscalizza- zione delle spese a favore dei pro- prietari. SUL NUMERO 18 ABBIAMO PUBBLICATO IN PRIMA PAGINA UN E- DITORIALE DAL TITOLO: "NON C'È POSTO PER I "FANNULLONI" nel quale, riprendendo le dichiarazioni del neo Ministro alla Funzione Pubbli- ca, Renato Brunetta, condividevamo il suo impegno contro i "fannulloni" del- l'Amministrazione Pubblica. Ricordavamo, inoltre, che questo problema può esistere anche nel settore della veterinaria pubblica e che lo si doveva affron- tare soprattutto per rispetto verso la maggioranza dei veterinari che, al con- trario, lavorano con serietà ed impegno. Qualche collega, per dovere di parte o perché ha la coda di paglia, ha contestato questa nostra posizione. Dicia- mo subito che criticare quei pochi dipendenti "fannulloni" non significa deni- grare tutta la veterinaria pubblica, anzi, è il modo per difenderla e poterla so- stenere nel suo ruolo, nelle sue competenze e nelle sue richieste. D'altra par- te, l'accusa di avercela con i dipendenti pubblici, mentre difenderemmo sem- pre e comunque i veterinari privati, non trova alcuna giustificazione visto che anche verso questi ultimi siamo, spesso, fortemente critici su aspetti che rite- niamo inaccettabili per la nostra immagine professionale: prestazioni in nero, non rispetto del codice deontologico, tariffe da svendita, mancanza di qualità, ecc. Tutti comportamenti che sviliscono il nostro lavoro. Non dimentichiamo che per costruire un'immagine di categoria, professionalmente seria, ci vo- gliono anni, per distruggerla bastano pochi "fannulloni". UN ALBERO CHE CADE FA PIÙ RUMORE DI UNA FORESTA CHE CRESCE Dai numeri alle strategie Il “ bilancio sociale” della veterinaria conferma l’urgenza di una pianificazione demografica A PAGINA 3 SE CI SCRIVE L’AVVOCATO DEL CLIENTE A PAGINA 6 A PAGINA 12 A PAGINA 14 A PAGINA 17 A PAGINA 23 LA GESTIONE ECONOMICA DELLA CLINICA ANIMALI SENTINELLA IN CAMPANIA LRTD NEL PUROSANGUE DA CORSA AUTORIZZAZIONE AL TRASPORTO DI ANIMALI VIVI DOCUMENTI BREVI PER UN’IVA EUROPEA ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA Il delegato dell’ANMVI ai rap- porti con l’Europa, Giuliano Lazzarini, ha proposto al- l’UEVP (Union of European Veterinary Practitioners) di mettere all’ordine del giorno della prossima riunione di giugno l’armonizzazione del- le aliquote IVA in Europa. L’i- niziativa si richiama agli orienta- menti della Corte di Giu- stizia europea volti ad u- niformare le aliquote in territorio comunitario per il buon funziona- mento del mercato in- terno europeo. Nell’Eu- ropa a 27 anche la con- correnza tra professioni- sti si è “allargata” e, con particolare riguardo ai confini con l’Est Europa, sono già evidenti gli squilibri nell’offerta di prestazioni veterinarie dove l’im- posta può fare la differenza per il proprietario. Inoltre, dopo il recepi- mento delle norme comunitarie che equiparano le qualifiche dei veterinari europei, non è pensabile che si possa davvero favorire la li- bera circolazione dei professionisti differenziando il trattamento fisca- le delle loro prestazioni. Non man- cano le ragioni da portare avanti in sede europea per abbassare la nostra IVA, ma non mancano la PR OFESSI O NE VETERINARIA

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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000088SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 5, numero 20, dal 26 maggio al 1 giugno 2008Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

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TRASPORTOStress termico, traumi, malattie respira-torie: migliaia di bovini destinati alla ma-cellazione sono trasportati vivi dal Brasi-le al Libano, dove arrivano stremati o giàmorti dopo un viaggio che può durareanche più di tre settimane. È la denun-cia del filmato della coalizione "HandleWith Care" diffuso in Italia dalla Lav.

AEREORiferisce il tabloid tedesco Bild che uncucciolo di yorkshire terrier è morto aseguito di un volo aereo Catania-Bavie-ra durante il quale era stato costretto dalpersonale di volo dentro una valigia. Peressere ammesso in cabina insieme allasua padrona, il cane era stato inizial-mente collocato in una borsa, ma col-pevole di ribellarsi e di disturbare, il ca-ne è stato rinchiuso in una valigia piùgrande. Due giorni dopo l’atterraggio ilcane è morto.

ASINAForse in farmacia sarà venduto il latte diasina in polvere. In questo senso, comeriferisce il mensile "Eurocarni", sono incorso contatti con il Consorzio nazionaleallevatori di asini, che si propone di rilan-ciare l'allevamento di questi animali, for-temente depauperato negli anni (pocopiù di 3mila in Italia). Il latte di asina èquello che presenta caratteristiche dicomposizione più vicine al latte di donnae rappresenta talvolta l'unico tipo di latted'origine animale con il quale è possibilealimentare bambini affetti da allergie.

PROTEZIONISMOIl Commissario Europeo al CommercioPeter Mandelson ha criticato il tentativodi strumentalizzare la sicurezza alimen-tare per fini economici, come il rialzo deiprezzi degli alimenti, e per fini protezio-nistici. Mandelson ha sottolineato, alcontrario, l’importanza di aiutare tutti iPaesi a sviluppare l’agricoltura e a rifor-mare il commercio globale.

TURCHIA Il Turkish Daily News ha pubblicato unarticolo sul proliferare delle strutture percani, gatti e animali da compagnia nelPaese. Le strutture sono all'avanguar-dia e offrono comfort ed estetica. Unadelle strutture più famose è Avrupa Ani-mal Hospital. Negli ultimi due anni le cli-niche per animali sono raddoppiate, ar-rivando a 370 a Istanbul, 250 ad Anka-ra e oltre 1000 in tutto il Paese. E c'èanche chi si sta specializzando. Al PetHospital di Ankara curano solo gatti.

www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line

nemmeno in sede di confrontocon le autorità italiane. L’ANMVI simuoverà nuovamente nei confron-ti del Ministro dell’Economia GiulioTremonti, che durante il suo prece-dente mandato ci aveva rinviatoalle decisioni di Bruxelles. Ma sta-volta è intervenuta una novità chel’ANMVI non mancherà di far pre-sente: alla fine dell’anno scorso il

Comitato Europeo pergli Affari Economici eMonetari ha propostodi modificare il mecca-nismo delle deroghenazionali, consenten-do agli Stati Membri diapplicare aliquote piùbasse. Questa facoltàriguarderebbe beni oservizi necessari, co-

me ad esempio alimenti e curemediche, posto che ne venga evi-denziato il livello di necessità so-ciale, economica o ambientale etenendo presente il vantaggio peril consumatore.Si aprono dunque due strade,quella europea e quella nazionale,senza trascurare nemmeno il con-tributo del Legislatore che ripro-porrà al Parlamento la riduzionedell’IVA sulle nostre prestazioni euna più consistente defiscalizza-zione delle spese a favore dei pro-prietari.

SUL NUMERO 18 ABBIAMO PUBBLICATO IN PRIMA PAGINA UN E-DITORIALE DAL TITOLO: "NON C'È POSTO PER I "FANNULLONI"nel quale, riprendendo le dichiarazioni del neo Ministro alla Funzione Pubbli-ca, Renato Brunetta, condividevamo il suo impegno contro i "fannulloni" del-l'Amministrazione Pubblica. Ricordavamo, inoltre, che questo problema puòesistere anche nel settore della veterinaria pubblica e che lo si doveva affron-tare soprattutto per rispetto verso la maggioranza dei veterinari che, al con-trario, lavorano con serietà ed impegno. Qualche collega, per dovere di parteo perché ha la coda di paglia, ha contestato questa nostra posizione. Dicia-mo subito che criticare quei pochi dipendenti "fannulloni" non significa deni-grare tutta la veterinaria pubblica, anzi, è il modo per difenderla e poterla so-stenere nel suo ruolo, nelle sue competenze e nelle sue richieste. D'altra par-te, l'accusa di avercela con i dipendenti pubblici, mentre difenderemmo sem-pre e comunque i veterinari privati, non trova alcuna giustificazione visto cheanche verso questi ultimi siamo, spesso, fortemente critici su aspetti che rite-niamo inaccettabili per la nostra immagine professionale: prestazioni in nero,non rispetto del codice deontologico, tariffe da svendita, mancanza di qualità,ecc. Tutti comportamenti che sviliscono il nostro lavoro. Non dimentichiamoche per costruire un'immagine di categoria, professionalmente seria, ci vo-gliono anni, per distruggerla bastano pochi "fannulloni".

UN ALBERO CHE CADE FA PIÙ RUMORE DI UNA FORESTA CHE CRESCE

Dai numeri alle strategieIl “bilancio sociale” della veterinaria conferma l’urgenza di unapianificazione demografica

A PAGINA 3

SE CI SCRIVEL’AVVOCATODEL CLIENTE

A PAGINA 6 A PAGINA 12 A PAGINA 14 A PAGINA 17 A PAGINA 23

LA GESTIONE ECONOMICA

DELLA CLINICA

ANIMALISENTINELLAIN CAMPANIA

LRTD NELPUROSANGUE

DA CORSA

AUTORIZZAZIONEAL TRASPORTODI ANIMALI VIVI

DOCUMENTI

BREVI PER UN’IVA EUROPEA

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

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Il delegato dell’ANMVI ai rap-porti con l’Europa, GiulianoLazzarini, ha proposto al-l’UEVP (Union of EuropeanVeterinary Practitioners) dimettere all’ordine del giornodella prossima riunione digiugno l’armonizzazione del-le aliquote IVA in Europa. L’i-niziativa si richiama agli orienta-menti della Corte di Giu-stizia europea volti ad u-niformare le aliquote interritorio comunitarioper il buon funziona-mento del mercato in-terno europeo. Nell’Eu-ropa a 27 anche la con-correnza tra professioni-sti si è “allargata” e, conparticolare riguardo aiconfini con l’Est Europa, sono giàevidenti gli squilibri nell’offerta diprestazioni veterinarie dove l’im-posta può fare la differenza per ilproprietario. Inoltre, dopo il recepi-mento delle norme comunitarieche equiparano le qualifiche deiveterinari europei, non è pensabileche si possa davvero favorire la li-bera circolazione dei professionistidifferenziando il trattamento fisca-le delle loro prestazioni. Non man-cano le ragioni da portare avanti insede europea per abbassare lanostra IVA, ma non mancano

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La Federazione Nazionale de-gli Ordini ha pubblicato sulproprio sito ufficiale il Bilan-cio Sociale 2007, un docu-mento che - nel rendiconta-re struttura, finalità e attività

della stessa FNOVI - fotografa la nostra Cate-goria dal punto di vista professionale e demo-grafico. Nel capitolo dedicato alla gestione territorialedella professione, (100 Ordini provinciali per

un totale di 26.030 iscritti), si fornisce una de-scrizione, nazionale e regionale, della popo-lazione degli iscritti.I dati che si propongono di seguito, estrapo-lati dal documento, rappresentano una baseoggettiva di analisi e di sviluppo delle futurestrategie professionali e costituiscono, insie-me agli strumenti di indagine (v. ProfessioneVeterinaria 19/2008) un ausilio meritevoled’attenzione anche da parte delle istituzionied organismi di settore.

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 2008 Documenti Attualità 3

Demografia della professione veterinariaIl Bilancio Sociale 2007 della FNOVI è anche una rappresentazione demograficadella popolazione veterinaria nazionale

A ll’incontro tra il Ministero della Salute e le Federazioni Nazionali delle professionisanitarie per la rilevazione dei fabbisogni formativi, in base ai quali stabilire leimmatricolazioni ai corsi di laurea magistrale per l’anno accademico 2008-2009,

la FNOVI ha ribadito la posizione di un anno fa: il fabbisogno di professionalità veterina-rie è pari a zero in tutte le Regioni. L’incontro, riferisce un comunicato della Federazio-ne, si è svolto il 20 maggio scorso. Carla Bernasconi, consigliere FNOVI ha riferito le ra-gioni di questa stima: elevato numero annuale di laureati, aumento del precariato, mer-cato del lavoro - saturo e incapace di assorbire i nuovi professionisti - incremento dei li-beri professionisti senza un reale incremento della domanda, con conseguente abbas-samento del reddito professionale, blocco del turn over nel SSN. L’indagine condottadall’ANMVI sulla condizione occupazionale (v. Professione Veterinaria 19/2008) confer-ma la presenza nel mondo del lavoro di un numero di giovani laureati superiore alla po-tenzialità di assorbimento del mercato.

NEANCHE 1 VETERINARIO IN PIÙ

ABRUZZOIl numero totale degli iscritti in Abruzzo è paria 654 che corrisponde al 2,5% su base Na-zionale. Il 67% degli iscritti agli Ordini Provin-ciali della Regione Abruzzo risulta essere digenere maschile, il restante 33% di generefemminile.

BASILICATAIl numero totale degli iscritti in Basilicata èpari a 289 che corrisponde all’1,11% su ba-se Nazionale. L’84% degli iscritti agli OrdiniProvinciali della Regione Basilicata risulta es-sere di genere maschile, il restante 16% digenere femminile.

CALABRIAIl numero totale degli iscritti in Calabria è paria 715 che corrisponde al 2,75% su base Na-zionale. L’81% degli iscritti agli Ordini Provin-ciali della Regione Calabria risulta essere digenere maschile, il restante 19% di generefemminile.

CAMPANIAIl numero totale degli iscritti in Campania èpari a 1.930 che corrisponde al 7,41% subase Nazionale. Il 64% degli iscritti agli Ordi-ni Provinciali della Regione Campania risultaessere di genere maschile, il restante 36% digenere femminile.

EMILIA ROMAGNAIl numero totale degli iscritti in Emilia Roma-gna è pari a 2.771 che corrisponde al10,65% su base Nazionale. Il 64% degli i-scritti agli Ordini Provinciali della Regione E-milia Romagna risulta essere di genere ma-schile, il restante 36% di genere femminile.

FRIULI VENEZIA GIULIAIl numero totale degli iscritti in Friuli VeneziaGiulia è pari a 449 che corrisponde all’1,72%su base Nazionale. Il 59% degli iscritti agliOrdini Provinciali della Regione Friuli VeneziaGiulia risulta essere di genere maschile, il re-stante 41% di genere femminile.

LAZIOIl numero totale degli iscritti nel Lazio è pari a1855 che corrisponde al 7,13% su base Na-zionale. Il 61% degli iscritti agli Ordini Provin-ciali della Regione Lazio risulta essere di ge-nere maschile, il restante 39% di genere fem-minile.

LIGURIAIl numero totale degli iscritti in Liguria è pari a502 che corrisponde all’1,93% su base Na-zionale. Il 59% degli iscritti agli Ordini Provin-ciali della Regione Liguria risulta essere di ge-nere maschile, il restante 41% di genere fem-minile.

LOMBARDIAIl numero totale degli iscritti in Lombardia èpari a 4.421 che corrisponde al 16,98% subase Nazionale. Il 61% degli iscritti agli Ordi-ni Provinciali della Regione Lombardia risultaessere di genere maschile, il restante 39% digenere femminile.

MARCHEIl numero totale degli iscritti nelle Marche èpari a 671 che corrisponde al 2,58% su ba-se Nazionale. Il 65% degli iscritti agli OrdiniProvinciali della Regione Marche risulta esse-re di genere maschile, il restante 35% di ge-nere femminile.

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laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 20084 Attualità Documenti

Dall’analisi della distribuzione maschile e femminile all’interno dei Consigli Diret-tivi e dei Collegi dei Revisori Dei Conti è risultato che, i Consigli Direttivi dei 100Ordini Provinciali, sono formati per l’82% da uomini e dal 18% da donne e che

la percentuale dei Revisori dei Conti di genere maschile è pari al 73% mentre la pre-senza femminile e del 27%. Infine il numero dei Presidenti di genere maschile è decisa-mente superiore rispetto a quello femminile, infatti su 100 Presidenti ben 92 sono uo-mini mentre gli Ordini che hanno un Presidente donna sono solo 8. (fonte: Bilancio So-ciale FNOVI)

VETERINARI E VETERINARIE

MOLISEIl numero totale degli iscritti nel Molise è paria 208 che corrisponde all’0,80% su baseNazionale. L’84% degli iscritti agli Ordini Pro-vinciali della Regione Molise risulta essere digenere maschile il restante 16% di generefemminile.

PIEMONTEIl numero totale degli iscritti in Piemonte èpari a 2.556 che corrisponde al 9,82% subase Nazionale. Il 59% degli iscritti agli Ordi-ni Provinciali della Regione Piemonte risultaessere di genere maschile il restante 41% digenere femminile.

SICILIAIl numero totale degli iscritti in Sicilia è pari a1.604 che corrisponde al 6,16% su base Na-zionale. Il 75% degli iscritti agli Ordini Provin-ciali della Regione Sicilia risulta essere di ge-nere maschile, il restante 25% di genere fem-minile.

PUGLIAIl numero totale degli iscritti in Puglia è pari a1.230 che corrisponde al 4,73% su base Na-zionale. Il 67% degli iscritti agli Ordini Provin-ciali della Regione Puglia risulta essere di ge-nere maschile, il restante 33% di genere fem-minile.

TOSCANAIl numero totale degli iscritti in Toscana è paria 1.836 che corrisponde al 7,05% su baseNazionale. Il 53% degli iscritti agli Ordini Pro-vinciali della Regione Toscana risulta esseredi genere maschile, il restante 47% di generefemminile.

SARDEGNAIl numero totale degli iscritti in Sardegna èpari a 1.328 che corrisponde al 5,10% subase Nazionale. Il 68% degli iscritti agli Ordi-ni Provinciali della Regione Sardegna risultaessere di genere maschile, il restante 32% digenere femminile.

TRENTINO ALTO ADIGEIl numero totale degli iscritti in Trentino AltoAdige è pari a 343 che corrisponde all’1,32%su base Nazionale. Il 69% degli iscritti agliOrdini Provinciali della Regione Trentino AltoAdige risulta essere di genere maschile, il re-stante 31% di genere femminile.

UMBRIAIl numero totale degli iscritti in Umbria è paria 789 che corrisponde allo 3,03% su baseNazionale. Il 63% degli iscritti agli Ordini Pro-vinciali della Regione Umbria risulta essere digenere maschile, il restante 37% di generefemminile.

VALLE D’AOSTAIl numero totale degli iscritti in Valle d’Aosta èpari a 94 che corrisponde al 0,36% su baseNazionale. Il 68% degli iscritti agli Ordini Pro-vinciali della Regione Valle d’Aosta risulta es-sere di genere maschile, il restante 32% digenere femminile.

VENETOIl numero totale degli iscritti in Veneto è paria 1.782 che corrisponde al 6,85% su baseNazionale. Il 67% degli iscritti agli Ordini Pro-vinciali della Regione Veneto risulta essere digenere maschile, il restante 33% di generefemminile.

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di MARIA TERESA SEMERAROAvvocato, Bologna

Come deve comportarsi ilmedico veterinario chericeve una lettera daparte di un legale ove siavanza una richiesta diuna somma in nome e

per conto di un soggetto (un cliente del me-dico veterinario, un commerciante di animali,un allevatore, una ditta che ha fornito macchi-nari professionali)? A più di un veterinario, nelcorso della propria vita professionale, è capi-tato di ricevere una lettera (generalmente me-diante raccomandata a /r) da parte di un av-vocato, ove possono essere avanzate richie-ste di vario genere. Qui vogliamo occuparcidelle lettere nelle quali si chiede di pagare u-na somma in favore del soggetto assistito dallegale stesso, che rappresentano peraltro lamaggioranza delle lettere in questione.

VARIE SITUAZIONIAlla base di una richiesta di pagamento pos-sono esserci varie situazioni, delle quali pos-siamo elencare alcune soltanto a titolo di e-sempio, con l’avvertenza che l’elenco ètutt’altro che esaustivo di tutte le circostanzeche possono concretamente verificarsi: 1)può trattarsi della richiesta di risarcimento deidanni da parte del proprietario di un animale(che è stato cliente del veterinario) secondo ilquale il medico veterinario è incorso in re-sponsabilità professionale in quanto, nell’ef-fettuare una terapia (farmacologica o chirurgi-ca) ha agito con negligenza / imprudenza /imperizia provocando all’animale danni evita-bili; 2) può essere la lettera del legale di unaditta che ha fornito macchinari e/o apparec-chiature e/o materiale sanitario al professioni-sta e questi non risulta aver pagato (in tutto oin parte) il prezzo della merce fornita; 3) puòanche verificarsi il caso della richiesta, tramite

avvocato, di un risarcimento danni avanzatada un commerciante o da un allevatore che sisia sentito leso nella propria reputazione com-merciale dalle affermazioni che il medico ve-terinario può aver pronunciato nel visitare unanimale ceduto dal commerciante o dall’alle-vatore, dichiarando, ad esempio, che l’anima-le ceduto era affetto da patologia nota al ven-ditore e taciuta all’acquirente.

COSA FARESenza entrare nel merito di ciascuna delle ti-pologie di richieste sopra elencate - a merotitolo di esempio - posso qui di seguito forni-re delle indicazioni su alcuni elementi general-mente comuni a tutte le richieste avanzate daun legale. La prima cosa che mi sento diconsigliare vivamente a chi riceve la lettera diun avvocato è di rivolgersi a propria volta adun legale affinché riscontri la lettera stessa: ilfai da te in questi casi non funziona nella mag-gior parte delle situazioni, non solo perchésoltanto l’avvocato può - alla luce degli ele-menti che il medico veterinario gli fornirà - a-deguatamente consigliare il cliente sul da far-si, dopo aver riscontrato se la richiesta dicontroparte è fondata o infondata, ma ancheperché anche nei casi in cui il veterinario hadalla sua parte tutti gli elementi volti a respin-gere la richiesta, è bene che tali elementi ven-gano esposti da chi, in ragione della propriaprofessionalità, conosce le insidie che posso-no celarsi in qualsivoglia circostanza (mi sen-to di citare un detto ricorrente tra gli avvocatiin base al quale non basta aver ragione ma ènecessario “saper farsi dare ragione”).

AZIONE LEGALE?In secondo luogo è bene sapere che la lette-

ra di un avvocato non determina l’inizio diun’azione legale dinanzi ad un Tribunale o adun Giudice di Pace. È l’atto che può portaread un’azione in giudizio, ma non è detto checiò accada: la controversia può risolversi pri-

ma o perché si trova un accordo, o perché ilveterinario (o meglio l’avvocato incaricato dalveterinario), nel rispondere alla lettera respin-ge le richieste fornendo elementi tali da fardesistere la controparte dall’intraprendere u-na causa, o per altri motivi, tra i quali può an-noverarsi anche la desistenza volontaria delrichiedente, posto che più di una persona af-fida ad un avvocato le proprie richieste, spe-rando che la lettera del legale sia da sola suf-ficiente ad ottenere la soddisfazione del pro-prio preteso credito, ma poi - in caso di insuc-cesso della lettera - si tira indietro perché nonintende affrontare i costi economici e psicolo-gici di una causa.

LA RICHIESTA DI SOMMEUn’ulteriore precisazione: nelle lettere di ri-chiesta di somme è presente (nella quasi to-talità dei casi) l’indicazione di un termine (chein genere va da un minimo di tre giorni ad unmassimo di quindici giorni) entro il quale il de-stinatario della missiva è invitato a pagare lasomma indicata, pena l’inizio di un’azionegiudiziale (le formule ricorrenti sono più o me-no del seguente tenore: “La invito al paga-mento della somma di ? tot entro e non oltregiorni x dal ricevimento della presente. In di-fetto adirò le competenti autorità giudiziarieallo scopo di tutelare i diritti del mio assistito,giusto mandato conferitomi in tal senso dalcliente”). Tale termine non è un termine di leg-ge, e dunque non è un termine al decorreredel quale scatta, contro il destinatario, unaqualche sanzione: è il termine che il legale in-dica non solo perché da tale termine decor-reranno (nella maggior parte dei casi) gli inte-ressi di mora, ma anche per una ragione pra-tica ben precisa, ovvero per sapere quando ildestinatario della richiesta può considerarsi i-nadempiente, ed è dunque legittimo intra-prendere un’azione legale. Ciò significa che ilpredetto termine non è rigoroso, e dunque èpossibile riscontrare la missiva dell’avvocatoanche oltre il termine indicato nella letterastessa, purché non passi troppo tempo (direiche un mese circa è il termine massimo con-sigliabile). Al riguardo è opportuna tuttaviaun’importante precisazione: quando la richie-sta di denaro è fondata su una fattura già e-messa dal richiedente (ed è quanto in generesi verifica nel caso delle ditte fornitrici di ap-

parecchi, macchinari ecc.), l’ordinamento ri-conosce al creditore una “corsia preferenzia-le” nel giudizio, in quanto se la somma richie-sta non viene pagata, il venditore può chiede-re ed ottenere un decreto ingiuntivo, ossia unprovvedimento con cui il Giudice, senza sen-tire il destinatario della richiesta e sulla basedel solo ricorso del creditore - suffragata dal-la fattura e da altri elementi di tipo contabilerelativi a quella fattura - intima il pagamentodella somma portata dalla fattura stessa oltrealle spese legali, con l’instaurarsi della vera epropria causa (e la conseguente possibilepresenza anche del destinatario) solo se que-sti si oppone al decreto ingiuntivo. Nel casodi richiesta di somme basata su fattura, dun-que, è bene che il veterinario consulti un av-vocato nel più breve tempo possibile. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 21 | 20086 Legale Controversie �

Se ci scrive l’avvocato del cliente…Come ci dobbiamo comportare quando riceviamouna lettera da parte di un legale che chiede ilpagamento di una somma?

Chi riceve la lettera di un avvocatosi rivolga a propria volta ad un le-gale affinché riscontri la lettera

stessa: il fai da te in questi casi non fun-ziona nella maggior parte delle situazioni,perché anche nei casi in cui il veterinarioha dalla sua parte tutti gli elementi volti arespingere la richiesta, è bene che tali e-lementi vengano esposti da chi, in ragio-ne della propria professionalità, conoscele insidie che possono celarsi in qualsivo-glia circostanza. È bene sapere che la let-tera di un avvocato non determina l’iniziodi un’azione legale dinanzi ad un Tribuna-le o ad un Giudice di Pace. È l’atto chepuò portare ad un’azione in giudizio, manon è detto che ciò accada.

“SAPER FARSI DARERAGIONE”

Arca2000 è tornata sulle cronachedei giornali e dalle pagine del Ve-nerdì di Repubblica si apprende di

una nuova iniziativa: l’Associazione, incollaborazione con lo studio di consulen-za legale Animali e Ambiente, offre gratui-tamente un servizio di consulenza legalea tutti i proprietari di animali da compa-gnia che vogliano denunciare casi di ma-lasanità nel settore veterinario. Se il pro-prietario avrà dei dubbi sul comportamen-to professionale del veterinario (casi dinegligenza, superficialità, diagnosi errate,terapie o valutazioni sbagliate che hannoportato danni all’animale o alla sua morte)potrà rivolgersi al sito dell’Associazione econtattare gli avvocati che gratuitamentedaranno consigli su come agire contro ilprofessionista. Ogni singolo caso sarà va-lutato attentamente per individuare il per-corso legale più adeguato. L’Associazio-ne è nata in seguito ad una esperienzapersonale della sua Presidente, DanielaBallestra, il cui cane sarebbe morto percause di malpractice.

DENUNCIA GRATIS IL VETERINARIO“Nei casi come il mio - ha dichiarato - imedici finora non vengono quasi mai de-nunciati. Per sfiducia o per mancanza diprove certe. Ma qualcosa, oggi, si può fa-re”. Arca2000 è un’associazione già notaal mondo veterinario per le battaglie con-tro la malasanità veterinaria, tradotte, inpassato, in proposte di legge da parla-mentari non più rieletti alle ultime elezio-ni. Già nel 2004, quando la stampa parla-va di Far West della veterinaria, si eranoregistrati gli interventi di ANMVI e FNOVI.Il Presidente dell’ANMVI, Carlo Scotti, hacommentato questa iniziativa, ricordandoche anche nel settore veterinario ci pos-sono essere a volte problemi di qualitàche si sta cercando di superare con variprogetti, ma Arca2000 sembra voler lan-ciare una caccia alle streghe che non por-terà certo ad una crescita professionaledel settore. In ogni modo l’ANMVI, da an-ni, offre ai veterinari un servizio di consu-lenza legale gratuito. Finirà per essere u-no scontro fra legali, compresi ovviamen-te quelli delle Compagnie Assicurative.

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 20

Camera e Senato hannodefinito la composizionedelle loro Commissioniparlamentari. I Deputativeterinari, Gianni Man-cuso e Rodolfo Vio-

la, sono stati assegnati rispettivamente alla XIICommissione (Affari Sociali) e alla VII Com-missione (Ambiente) della Camera. Per l’On.Gianni Mancuso si tratta di un incarico all’in-segna della continuità all’interno della com-missione in cui ha svolto la propria attività

parlamentare per tre Legislature. La novità dirilievo è che, per la XII Commissione, Mancu-so svolgerà l’incarico di Segretario, all’internodel Consiglio di Presidenza, un incarico cheattiene alla programmazione dei lavori dellaCommissione stessa. Per il Collega RodolfoViola si registra invece un cambiamento ri-spetto alla Commissione Lavoro di cui è statocomponente nella scorsa Legislatura. La presenza dei Colleghi parlamentari inCommissioni che trattano di materia legislati-va afferente le competenze veterinarie è unbuon auspicio per la professione che potràpartecipare, attraverso Colleghi di comprova-ta esperienza parlamentare, ai lavori per l’e-manazione di nuove leggi di interesse medicoveterinario. Le due Commissioni non hannoancora iniziato i lavori. Le Presidenze sonostate assegnate all’On. Giuseppe Palumbo(Affari Sociali) e all’On. Angelo Alissandri (Am-biente).

IN SENATOLa Presidenza della Commissione Igiene eSanità del Senato è stata assegnata al Sen.Antonio Tomassini, che ha già convocato iparlamentari per esaminare le novità introdot-te dalla Direttiva Reach e in particolare l’esa-me dello Schema di decreto legislativo recan-te “Attuazione della direttiva 2006/121/CEche modifica la direttiva 67/548/CEE concer-nente il ravvicinamento delle disposizioni legi-slative, regolamentari ed amministrative in

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 2008 XVI Legislatura Parlamento 7

Affari sociali eambiente perMancuso e ViolaDefinite le Commissioni di Camera e Senato. Incarico da Segretario per Gianni Mancuso, cambio di Commissione invece per Rodolfo Viola

Fallita nella scorsa Legislatura, lacostituzioni di nuovi ordini sanitariviene riproposta al Parlamento dal-

l’ex ministro della Salute Livia Turco, cheha depositato alla Camera un nuovo di-segno di legge. L’istituzione degli Ordinidelle professioni sanitarie infermieristi-che, ostetrica, riabilitative, tecnico-sani-tarie e della prevenzione attuerebbequanto previsto dalla legge 43 del 2006.Ai nuovi Ordini viene riconosciuta la na-tura di enti pubblici non economici, sot-toposti alla vigilanza del Ministero dellaSalute e con autonomia patrimoniale, fi-nanziaria, statutaria e regolamentare. Isei Ordini si costituiranno in altrettanteFederazioni nazionali mentre all’internodi ciascun Ordine è prevista l’articolazio-ne delle 22 professioni afferenti gli Ordiniin Albi provinciali, che saranno comun-que soggetti alle disposizioni dei codicideontologici approvati dalle Federazioninazionali dei tre Ordini professionali di ri-ferimento. Gli statuti degli Ordini e delleFederazioni dovranno attenersi a una se-rie di principi tra i quali: democraticitànelle procedure di elezione degli organi;non discriminazione per motivi religiosi,sessuali, razziali, politici o relativi ad al-tra condizione personale o sociale; lapartecipazione effettiva alla vita dell’Or-dine delle professioni meno rappresen-tate nel Consiglio direttivo; la leale colla-borazione con lo Stato e gli altri Enti pub-blici; la separazione della funzione di in-dirizzo politico dalla gestione ammini-strativa. È inoltre prevista l’incompatibi-lità tra cariche ordinistiche e qualsiasi al-tra carica esecutiva in partiti, sindacati,enti previdenziali e incarichi di governonazionale o locale. Per l’iscrizione agli Ordini sarà indispen-sabile un titolo universitario o equivalen-te, mentre sono previste specifiche nor-me per l’esercizio professionale dei pro-fessionisti comunitari ed extracomunita-ri. Il decreto stabilisce infine le attività ri-servate alle 22 professioni sanitarie inse-rite nell’ambito dei sei Ordini. È questo ilprincipale nodo della questione ed è pro-prio su questo punto che nella scorsaLegislatura erano insorti gli Ordini sani-tari esistenti, FNOVI compresa.

PDL PER 6 NUOVI ORDINI

materia di classificazione, imballaggio ed eti-chettatura delle sostanze pericolose, per a-dattarle al regolamento (CE) n. 1907/2006”.

ALL’AGRICOLTURA

Presidente della 9ª Commissione permanentedel Senato (Agricoltura e produzione agroali-mentare) è stato nominato il veneto PaoloScarpa Bonazza Buora. Mentre alla Camera,la presidenza della XIII Commissione Agricoltu-ra è andata al napoletano Paolo Russo. ■

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 20

Approvando con 482 vo-ti favorevoli, 9 contrarie 16 astensioni la rela-zione del polacco Ja-nusz Wojciechowski(foto), il Parlamento

europeo ha accolto con favore lo sviluppodi un approccio strategico alla politica co-munitaria in materia di salute degli animali.Sostiene, inoltre, gli scopi, gli obiettivi e iprincipi complessivi stabiliti nella comunica-zione sulla strategia per la salute degli ani-mali, che consentiranno all’UE di rafforzare ipropri meccanismi di protezione e la suapreparazione dinanzi all’insorgere di nuoveepizoozie. Nella seduta del 22 maggio scorso, l’Euro-parlamento ha rilevato l’utilità dei sistemi ditracciabilità e che la qualità del trasporto èpiù rilevante della sua durata, mentre la clo-nazione degli animali andrebbe vietata. Ven-gono inoltre auspicati una strategia di vacci-nazione, il libero flusso dei prodotti di anima-li vaccinati e incentivi alla prevenzione. Ben-ché la produzione animale europea sia «piùsicura che mai» e sia soggetta a rigorosicontrolli, la percezione che i cittadini hannoriguardo a tale settore è molto lontana dal-l’essere soddisfacente. I rischi sanitari per glianimali, d’altra parte, sono aumentati a cau-sa della maggiore mobilità mondiale e del-l’accresciuta richiesta alimentare, dell’inten-sificazione degli scambi commerciali interna-zionali e del cambiamento climatico. Il Parlamento chiede alla Commissione dipresentare un piano d’azione, sollecitandouna maggiore ambizione e una visione a piùlungo termine nella presentazione delle sueproposte legislative, nonché la definizionechiara e trasparente dei finanziamenti dellesingole azioni. L’attuale quadro normativodell’UE in materia di salute degli animali è,infatti, complesso e dispersivo e deve esse-re semplificato raccogliendo in un unico attogiuridico i principi fondamentali dell’interven-to in materia di salute degli animali. La stra-tegia per la salute degli animali dovrebbe an-che includere le attività delle imprese di ma-cellazione e di trasporto degli animali, deiproduttori e dei fornitori di mangimi.

LE FRONTIEREI deputati sono favorevoli ad un’eventuale a-desione dell’UE all’OIE (l’Organizzazione In-ternazionale per la salute animale) ed esor-

tano l’UE a difendere, a livello internazionalee in seno all’OMC, gli elevati standard in ma-teria di salute e benessere degli animali ap-plicati nell’UE, che potrebbero essere messiin pericolo da importazioni provenienti dapaesi terzi in cui gli allevatori non hanno glistessi obblighi. Sostengono, infatti, che unamigliore biosicurezza alle frontiere sia parti-colarmente rilevante e che, a causa del ri-schio derivante da importazioni di animaliportatori di infezioni o malati, i controlli vete-rinari e sanitari alle frontiere debbano essereparticolarmente «accurati e rigorosi».

PROTEZIONEIl Parlamento, tuttavia, riconosce che i pro-duttori dell’UE sono soggetti a costi maggio-ri, poiché gli standard europei sono più ele-vati che altrove. Per questo, i produttori do-vrebbero essere protetti dalle importazioni diprodotti di origine animale soggetti a stan-dard minori. Chiede quindi, di valutare in chemodo ci si possa proteggere da tale concor-renza, prendendo anche in considerazionedi imporre gli stessi requisiti, validi per i pro-dotti europei, ai prodotti importati. Sollecitapoi l’aumento delle risorse finanziarie dell’Uf-ficio alimentare e veterinario della Commis-sione. D’altra parte, il Parlamento sottolineache il ritardo nell’adozione di misure atte agarantire che le importazioni di carne bovinadal Brasile provengano esclusivamente dabestiame non affetto da afta epizootica ri-schia di minare la fiducia dei cittadini nel re-gime UE per la salute degli animali. I depu-tati suggeriscono inoltre che la nuova gene-

razione di accordi di libero scambio conclusicon l’India, la Corea e i paesi del Sudest a-siatico comprendano un capitolo sulle misu-re sanitarie e fitosanitarie e il benessere ani-male. Esortano, infine, la Commissione aconcludere protocolli veterinari con poten-ziali mercati di esportazione, come quello ci-nese.

TRACCIABILITÀIl Parlamento sostiene che la tracciabilità deiprodotti, sulla base dell’identificazione e del-la registrazione, sia di fondamentale impor-tanza per il controllo della salute degli ani-mali e la prevenzione delle malattie, nonchéper la sicurezza alimentare. È quindi favore-vole all’identificazione elettronica obbligato-ria e genetica tramite DNA e al controllo de-gli spostamenti degli animali. Si dice, infine,preoccupato per il crescente collegamentofra scambi internazionali di uccelli vivi e dipollame e lo sviluppo e la diffusione di ma-lattie quali l’influenza aviaria.

CLONAZIONEFacendo proprio un emendamento avanza-to dall’UEN, il Parlamento ritiene che la clo-nazione degli animali a fini economici «do-vrebbe essere vietata».

VACCINAZIONEI deputati ricordano che non esiste alcunadifferenza tra beni ottenuti da animali vacci-nati e quelli ottenuti da animali non vaccina-ti. Sostengono, quindi, lo sviluppo di strate-gie di vaccinazione per tutte le specie e lemalattie rilevanti e supportano con fermez-za le azioni volte ad ampliare il ricorso allavaccinazione di emergenza (sia soppressivasia profilattica), che favorirebbe la preven-zione e il contenimento delle malattie. Ri-chiamano, a tal proposito, l’attenzione sulfatto che l’introduzione di un sistema di vac-cinazione efficace necessiti di sovvenzioniadeguate e della garanzia che i prodotti de-rivanti da animali vaccinati non siano sog-getti a restrizioni.

CIRCOLAZIONE DEI PRODOTTILa Commissione e gli Stati membri dovreb-bero prendere misure al fine di garantire lacircolazione indiscriminata dei prodotti deri-vanti da animali vaccinati, la cui assenza harappresentato un freno importante per l’usodella vaccinazione quale mezzo per lottarecontro il diffondersi delle malattie zootecni-che contagiose. Suggeriscono, quindi, ilbando della etichettatura di prodotti derivan-ti da animali vaccinati e strategie efficaci dicomunicazione pubblica riguardanti l’inno-cuità di tali prodotti. Dovrebbero poi essereconcluse le convenzioni sulla libera circola-zione dei prodotti derivanti da animali vacci-nati tra governi, organizzazioni di allevatori,organizzazioni di consumatori e operatori aldettaglio e commerciali.

BANCHE DI VACCINIIl rafforzamento delle banche comunitarie divaccini sarebbe altrettanto indispensabile esarebbe necessario applicare tutte le misure

utili alla riduzione del numero di abbattimentidi animali sani, quali test per provare che glianimali sono esenti da patogeni, permetten-done, in tal modo, la macellazione normale.Tuttavia, secondo i deputati, in situazioni dicrisi e ove sia inevitabile, sarebbe indispen-sabile garantire la disponibilità di conoscen-ze specialistiche e di strumenti affinché l’eli-minazione degli animali sia eseguita con u-manità, risparmiando sofferenze inutili e ri-spettandoli in qualità di esseri viventi sen-zienti. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 20088 Europa Strategie comunitarie

I l sistema di compensazione, secondoi deputati europei, non si dovrebbe li-mitare ad assegnare compensazioni

ai proprietari degli animali che sono eli-minati a causa dell’insorgere di una ma-lattia. Dovrebbe, invece, collegarsi a in-centivi per la prevenzione del rischio,sulla base della diminuzione dei contri-buti da parte degli agricoltori ai fondi na-zionali o regionali per la salute degli ani-mali. Gli agricoltori, d’altra parte, dovreb-bero adottare misure aggiuntive di ridu-zione del rischio come la promozione delricorso alla vaccinazione (d’emergenza),piuttosto che all’abbattimento. Ciò rap-presenterebbe una garanzia di redditoper il proprietario dei capi di bestiamevaccinati in stato di emergenza.

SOPRATTUTTOPREVENZIONE

I l Parlamento sostiene che, in materiadi trasporto di animali, l’UE si sia do-tata di norme rigorose che soddisfa-

no l’esigenza di standard elevati di be-nessere degli animali e di misure di pre-venzione e lotta contro le malattie. Il tra-sporto di animali vivi su lunga distanza,infatti, potrebbe provocare un aumentodei rischi, facilitando la diffusione dellemalattie. Chiede quindi che queste nor-me siano pienamente applicate da tuttigli Stati membri e rispettate dai paesiche esportano prodotti animali nell’UE.In questo modo, si potrebbero promuo-vere e assicurare, a livello mondiale,standard elevati di benessere e salutedegli animali. Accogliendo un emenda-mento dell’ALDE, peraltro, l’Aula ritieneche occorra sottoporre a un attento esa-me le norme relative al trasporto e, segiudicato necessario, renderle più rigo-rose. Osserva d’altra parte che la qualitàdel trasporto «è più importante della suadurata».

TRASPORTO

L’Europarlamento chiede unnuovo piano di sanitàanimaleApprovata una risoluzione affinché la Commissione presenti un pianod’azione “più ambizioso” e un quadro normativo unitario e semplificato

★★

★★★★★★

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 20

Sono scadute a maggio levecchie definizioni degliorientamenti produttividegli allevamenti di equidi.Le nuove, come modifica-te dal Comitato tecnico di

coordinamento per l’anagrafe equina sonostate precisate in una nota inviata ai ServiziVeterinari degli Assessorati Regionali sin dalmese di febbraio. La nota premette che, inconsiderazione del fatto che la Banca Datidegli Equidi non è ancora stata istituita, è sta-to ritenuto giusto continuare l’attività di regi-strazione anche delle aziende che allevano e-quidi nella BDN dell’anagrafe zootecnica.L’impostazione della BDN prevede che siapossibile indicare quale specie animale vieneallevata in una determinata azienda soltantomediante la registrazione dell’allevamento delquale dovrà indicarsi anche l’orientamentoproduttivo. Firmata dalla Direzione Generaledella Sanità Animale e del Farmaco Veterina-rio, la nota chiarisce il significato delle nuovedefinizioni da utilizzare per l’attività di nuovaregistrazione di allevamenti. Le precedentidefinizioni erano visualizzabili per novantagiorni dalla data della nota ministeriale (4 feb-braio 2008), “nell’attesa che i Servizi Veteri-nari competenti effettuino in modalità di ag-giornamento le opportune conversioni”. Tra-scorso tale periodo le precedenti definizioninon sono più disponibili né visualizzabili”.

NUOVE DEFINIZIONILe definizioni riguardano i termini “carne”,“produzione”, “lavoro”, “ippico”, “equestre”(questi ultimi orientamenti produttivi eranoprecedentemente accorpati nella definizioneunica “diporto-ippico sportivi”). Di seguito lespecifiche tecniche:

CODICE DESCRIZIONE

E CARNE CON FATTRICI

F CARNE SENZA FATTRICI

G EQUESTRE CON FATTRICI

H EQUESTRE SENZA FATTRICI

C IPPICO CON FATTRICE

D IPPICO SENZA FATTRICI

L LAVORO

“CARNE”Gli allevamenti per i quali è indicato l’orienta-mento produttivo “CARNE” (con fattrici o sen-za fattrici) sono quelli in cui gli equidi vengonoallevati esclusivamente o prevalentemente

per essere macellati per il consumo umano edi fatto corrispondono agli allevamenti per iquali precedentemente era stato indicato co-me orientamento produttivo la definizione diPRODUZIONE.

“LAVORO”Gli allevamenti per i quali è indicato l’orienta-

mento produttivo “LAVORO” sono quelli in cuigli equidi vengono allevati esclusivamente oprevalentemente per lavoro (trasporto materialio altro) e corrispondono agli allevamenti per iquali precedentemente era stato indicato co-me orientamento produttivo la definizione diLAVORO.

“IPPICO” ED “EQUESTRE”Gli allevamenti per i quali è indicato l’orienta-mento produttivo “IPPICO” (con fattrici o senza

fattrici) sono quelli in cui gli equidi vengono alle-vati esclusivamente o prevalentemente per atti-vità sportive agonistiche o da competizionementre quelli per cui è specificata la definizione“EQUESTRE” (con fattrici o senza fattrici) alle-vano equidi per attività di diporto, amatoriale,compagnia, e in ogni caso non da competizio-ne agonistica. Gli allevamenti suddivisi tra que-sti due orientamenti produttivi erano preceden-temente accorpati nell’unica definizione di “DI-PORTO-IPPICOSPORTIVI”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 2008 Anagrafe equina Attualità 9

Nuove definizioni per gli orientamentiproduttivi degli equiniNon più visualizzabili nella BDN le vecchie definizioni.Introdotto il distinguo fra “ippico” ed “equestre”

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 20

di CARLO PIZZIRANI

Mentre mi accingevo aconcludere la stesuradi questi appunti èstato approvato dalConsiglio dei Ministri(n. 95 del 6 marzo

2008) lo schema del DLgs “Testo unico Salutee Sicurezza sul Lavoro”. Per quanto riguardala nostra categoria professionale e tutti gli altriprofessionisti è importante sottolineare comeverranno coinvolti anche gli associati in parte-cipazione e per certi aspetti anche i lavoratoriautonomi, figure che fino ad adesso sono fuoridal campo di applicazione della legislazione inmateria di sicurezza. Anche per quanto con-cerne il documento di valutazione dei rischinon vi è più traccia della possibilità che possaessere sostituito da una semplice autocertifi-

cazione e sono previsti, a differenza di quelloche avviene adesso, gli aggiornamenti obbli-gatori anche per i datori di lavoro che svolgo-no direttamente il ruolo di responsabile del ser-vizio di prevenzione e protezione (RSPP).Questa novità mi ha portato a dover fare unesame approfondito del Testo Unico in tempirapidissimi per poter verificare eventuali varia-zioni apportate o novità introdotte e far si chequesta pubblicazione non fosse vecchia e su-perata ancor prima di nascere. Per quantoconcerne la protezione da agenti canceroge-ni e mutageni il TU, dedica al problema l’inte-ro Capo 2° del Titolo IX, diviso in 3 Sezionicomposte dagli articoli che vanno dal 233 al245. Cambiano esclusivamente i numeri degliarticoli ma i loro titoli e il loro contenuto riman-gono perfettamente identici a quanto previstonel Dlgs 626/94. Giusto per dare dei riferi-menti riporto la seguente tabella:

DLgs. 626/94 Titolo Testo Unico (2008)

Capo I DISPOSIZIONI GENERALI Sezione IArt. 60 Campo di applicazione Art. 233Art. 61 Definizioni Art. 234Capo II OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO Sezione IIArt. 62 Sostituzione e riduzione Art. 235Art. 63 Valutazione del rischio Art. 236Art. 64 Misure tecniche, organizzative, procedurali Art. 237Art. 65 Misure igieniche Art. 238Art. 66 Informazione e formazione Art. 239Art. 67 Esposizioni non prevedibili Art. 240Art. 68 Operazioni lavorative particolari Art. 241Capo III SORVEGLIANZA SANITARIA Sezione IIIArt. 69 Accertamenti sanitari e norme specifiche Art. 242Art. 70 Registro di esposizione e cartelle sanitarie Art. 243Art. 71 Registrazione dei tumori Art. 244

Art. 72 Adeguamenti normativi Art. 245

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 200810 Anmvi Informa Servizi e formazione

Cancerogeni e mutageni:dall’ANMVI un nuovoManuale PraticoCon il prossimo numero di Professione Veterinariale strutture private per animali da compagniariceveranno un nuovo strumento di prevenzione e sicurezza

(dal Manuale Agenti cancerogeni e mutageni: una valutazione del rischio, di Carlo Pizzirani)

Quando il datore di lavoro (DL) è chiamato ad eseguire quel complesso processoche è la valutazione dei rischi presenti nella propria struttura, che si procedapoi alla stesura di un Piano Programmatico o ci si limiti all’Autocertificazione

che la legge permette alle unità produttive che impiegano fino a 10 addetti, insieme alrischio infortuni, al rischio chimico e al rischio fisico, al rischio costituito dall’uso di ap-parecchi muniti di videoterminali, al rischio biologico e ad altri rischi non può non es-sere valutata anche la protezione da agenti cancerogeni mutageni.Il rischio legato all’uso di agenti cancerogeni - mutageni è un rischio definito stocasti-co, un rischio per il quale non è possibile stabilire una correlazione tra il livello di espo-sizione e l’entità del danno per gli addetti. Sono stati descritti casi di tumore in lavora-tori esposti a quantità ridotte di ammine aromatiche anche a distanza di 20 anni dall’e-sposizione (dal Manuale “Agenti cancerogeni e mutageni: una valutazione del rischio”,di Carlo Pizzirani)

UN RISCHIO “STOCASTICO”

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 20

Il nuovo Governo eredita una piat-taforma programmatica che dà al-le casse un modello di gestionecon principi privati, ma a funzionepubblica, in cui lo Stato assuma ilruolo di regolatore, non di gestore

o erogatore diretto di servizi. È un po’ il prin-cipio applicato, negli Stati Uniti, alle publicutility dell’energia elettrica o dell’acqua. Al-lo scadere della scorsa legislatura, il Presi-dente dell’Adepp Maurizio de Tilla e il Mini-stro del Lavoro Cesare Damiano hanno sot-toscritto un documento che riconosce,senza chiaroscuri, la natura privata deglienti previdenziali. Si tratta di un “memo-randum”, come l’ha definito l’Adepp, chedovrebbe rappresentare il punto di par-tenza del nuovo Governo per il riordinodella previdenza privata. Un riordino chedovrà affrontare tutte le tematiche legatealla previdenza dei professionisti: l’auto-nomia, la natura privatistica, l’obbligato-rietà di iscrizione.

PRIVATE MA PUBBLICHEIn base al documento siglato al Ministerodel Lavoro, ora al vaglio del Ministero del-l’Economia, lo Stato assume a tutti gli effet-ti il ruolo di regolatore e non di gestore o e-rogatore diretto dei servizi previdenziali.Questo significherà che le circolari e gli attiministeriali fisseranno regole compatibili conil principio dell’autonomia e che gli organipubblici si limiteranno ad una funzione dicontrollo. La piattaforma dovrebbe esseretradotta in un decreto dall’attuale Governo.L’autonomia delle Casse, riconosciute nerosu bianco come associazioni di diritto priva-to, si concretizzerà nelle scelte organizzati-ve e, dunque, anche in una maggiore indi-

pendenza nella determinazione delle aliquo-te contributive. Per le Casse si pensa ad unsistema di controlli dei costi amministrativimeno formale: non solo l’invio annuale deiconsuntivi, ma una periodica acquisizione diinformazione tecnica. La funzione di vigilan-za avrà come unica finalità quella di garanti-re la sostenibilità degli enti. Per il Ministerol’accordo è un segnale di “armonia tra l’uti-lità collettiva del ruolo svolto dalla previden-za professionale e il rispetto della sua natu-ra privata”. Il memorandum apre anche adun sistema fiscale più equo al welfare pro-fessionale con una graduale eliminazionedella doppia tassazione e invita a legare lacontribuzione del professionista a meccani-smi premianti per incentivare forme di previ-denza complementare.

L’AUSPICIOIl documento, gradualmente e compatibil-mente con i vincoli di finanza pubblica, au-spica: l’eliminazione della tassazione cui èsottoposto l’investimento in capitale delleCasse che è funzionalmente vincolato allagaranzia del pagamento delle pensioni, conla conseguente tassazione solo delle pen-sioni erogate secondo le aliquote progressi-ve vigenti; l’introduzione di regole parteci-pate e riconoscibili di efficienza usando cri-teri condivisi di redazione dei bilanci e indi-catori sintetici e comparabili di risultato esuggerisce lo sviluppo di sinergie di scopoe di scala tra le Casse per il contenimentodei costi amministrativi. L’auspicio delleCasse e degli Enti di previdenza dei liberiprofessionisti è di dare un riassetto definiti-vo alla disciplina con apposito disegno dilegge, frutto di un percorso negoziato con iprofessionisti. ■

I RIMBORSI SPESE NEL REDDITODEL PROFESSIONISTA

Quando un cliente intende pagarmi con ri.ba(ricevute bancarie), addebito in fattura, oltre al-l’importo della prestazione, le spese bancarierelative all’emissione della ri.ba. Entrambe so-no imponibili Iva. Il dubbio è invece se, anchel’importo delle spese bancarie concorra a for-mare l’imponibile su cui vengono calcolati ilcontributo cassa di previdenza e la ritenutad’acconto. La risposta è affermativa. I rimborsi spese (for-fetari o analitici) percepiti dai professionisti co-stituiscono proventi che concorrono alla for-mazione del reddito di lavoro autonomo. Fan-no eccezione solo i rimborsi per anticipazioniin nome e per conto del soggetto committen-te. L’esperto risponde, 12 maggio 2008.

TRATTAMENTO FISCALE DELLEPERDITE

Sono un libero professionista. In considerazio-ne delle novità introdotte dalla Finanziaria 2008in materia di trattamento fiscale delle perdite,vorrei sapere che comportamento bisogna a-dottare per le perdite generate nel 2007. La nuova disciplina sul trattamento fiscale del-le perdite di liberi professionisti e imprese incontabilità semplificata, introdotta con la Fi-nanziaria 2008, trova applicazione a decorreredall’1/1/2008. Le perdite dell’anno 2007 sonosoggette alla normativa previdente in applica-zione della quale: le perdite possono esserecompensate con redditi della stessa categoria;le perdite non compensate possono essere ri-portate a “nuovo” negli esercizi successivi manon oltre il quinto; nel caso in cui le perdite so-no maturate nei primi tre anni di inizio attività,possono essere riportate a nuovo in modo illi-mitato. Quesitario – ItaliaOggi, 12 maggio2008.

L’ALLEVATORE PUÒ DIVENTARECONTRIBUENTE MINIMO?

Un imprenditore, che svolge esclusivamentel’attività di allevamento di animali (cani) assog-gettato al regime forfetario e al regime Iva ordi-nario, rientra tra i soggetti che possono adot-tare il nuovo regime per i contribuenti minimidel 2008?La circolare dell’Agenzia delle Entrate7/E/2008 precisa che in presenza di un’attivitàsvolta dall’impresa agricola, che ai fini delle im-poste dirette rientra nel reddito d’impresa an-che se determinato forfetariamente, qualoraper l’attività agricola il produttore agricolo ab-bia rinunciato al regime speciale Iva, questa at-tività rientra nel regime dei minimi (articolo 1,commi da 96 a 117, legge 244/2007). Quindi,ad esempio, in presenza di attività di alleva-mento di animali con terreno insufficiente aprodurre almeno un quarto del mangime ne-cessario (articolo 56, comma 5 del Tuir), la ri-nuncia al regime speciale comporterebbe l’ap-

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 2008 Pensioni e Finanze Fisco 11

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L’ENPAV è una“public utility”Il riordino della previdenza dei professionistisi propone di definire una distinzione precisa tra finalità pubblica e mezzi privati

plicazione del regime dei minimi per la predet-ta attività. L’esperto risponde, 13 aprile 2008.

LA RITENUTA IN FATTURA NON ÈUN OBBLIGO

Un contribuente lavoratore autonomo profes-sionista ha emesso nei primi giorni di gennaio2008 alcune fatture per prestazioni avvalendo-si, avendone i requisiti, del nuovo regime deiminimi. Stante l’incertezza riguardo alla ritenu-ta d’acconto su tali fatture non l’ha indicata. Ilcliente, soggetto passivo d’imposta, al mo-mento del pagamento non l’ha operata. Cosasi deve fare per rimediare a questa situazione?Eventuali sanzioni sono a carico del professio-nista che non ha indicato la ritenuta o del clien-te che non l’ha operata?L’indicazione della ritenuta d’acconto non è undato obbligatorio nella fattura emessa dal pro-fessionista, ma solo un elemento utile per ilcommittente al fine di permettere a quest’ulti-mo di eseguire correttamente il pagamento.Ciò non toglie che grava sul committente l’a-dempimento di operare la ritenuta e di versarlaa prescindere dall’esposizione della stessa infattura. Quindi, è solo il committente che, sa-pendo di aver commissionato e pagato unaprestazione di lavoro autonomo, deve altret-tanto sapere quali sono gli adempimenti corre-lati al suo ruolo di sostituto d’imposta. L’even-tuale omissione dell’operazione di ritenuta èviolazione sanzionabile in capo al committente.È chiaro che se questi ha corrisposto al pro-fessionista anche l’importo della ritenuta, que-sto importo dovrà essere restituito al commit-tente per permettergli di eseguire il versamen-to, ancorché tardivo. L’esperto risponde, 14 a-prile 2008.

IL PROFESSIONISTA DEDUCE ICOSTI PER L’USO DELL’AUTO

Un professionista utilizza la macchina perso-nale, acquistata precedentemente dall’apertu-ra della partita Iva, per lo svolgimento della suaattività. Può dedurre le spese relative ai carbu-ranti nei limiti previsti dalla disciplina fiscale?Per rispondere al quesito bisogna premettereche nell’ambito del reddito da lavoro autono-mo non esiste una disposizione simile a quelladi cui all’articolo 65 del Tuir che regoli l’immis-sione dei beni privati nel regime di impresa.Non essendovi tale disposizione, la disciplinadella deduzione del costo e delle spese d’im-piego di beni privati è suscettibile di diverse o-pinioni. Che scrive ritiene che mentre possanosussistere dubbi sulla deduzione di quoted’ammortamento, sia invece legittimo dedurrele spese relative all’utilizzo del veicolo per ilquale sia dimostrabile una inerenza, anche so-lo parziale, all’esercizio dell’attività professiona-le. Pertanto, si ritiene che nei limiti fissati dal-l’articolo 164 del Tuir, le spese d’impiego delveicolo acquistato come privato siano deduci-bili dal reddito professionale. L’esperto rispon-de, 14 aprile 2008.

DOMANDE E RISPOSTE

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 20

La gestione economica della vostra clinica veterinaria (1a parte)Fattori che influenzano gli aspetti economici di una clinica veterinaria

ESONERO DI RESPONSABILITÀ:I

L'editore dell'opera originale inglese e l'e-ditore italiano non garantiscono la qualitàdei prodotti o servizi presunti o dichiaratidescritti nella pubblicità eventualmentepresente in questa pagina, né li approva-no o sostengono in alcun modo.

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©Elsevier, Ltd 2008 Jevring-Back Mana-ging a veterinary practice, 2 ed., W.B.Saunders. All rights reserved.Traduzione di Maurizio Garetto

di CAROLINE JEVRING-BACK

Mettiamo che possedia-te una clinica veteri-naria che sta andandomolto bene. Il vostrostaff è d’avanguardia,le strutture sono di

grande effetto e i clienti si affollano. La vita èmeravigliosa! Ma che dire della gestione eco-nomica della clinica? È davvero così importan-te? Voglio dire, tutto va bene e questa deve es-sere proprio la cosa più importante? Bene, seavete davvero questo atteggiamento mentale,vi consiglio di leggere attentamente questo ca-pitolo. Farlo potrebbe spingervi a cambiare ilvostro punto di vista sul valore della gestione e-conomica della vostra clinica. Vi chiedo anchedi considerare attentamente questa domanda:qual è il fine ultimo dell’attività imprenditorialedella vostra clinica?La funzione fondamentale di questo capitolo èquella di aiutarvi a migliorare le vostre capacitàdi utilizzare gli elementi economici come unostrumento per gestire la vostra clinica. Per otte-nere questo risultato, vi condurrò attraverso learee più importanti della gestione economica -con una forte attenzione per gli aspetti pratici.Sto partendo dal presupposto che abbiate giàfamiliarità con i concetti di base dell’economia.Ciò mi consente di focalizzare l’attenzione sugliaspetti pratici della gestione economica - le vo-ci che avranno davvero un impatto sulla redditi-vità della vostra struttura. Ciò significa che tro-verete ben poco, diciamo, sulla contabilità, suirendiconti annuali e sulle tasse. Nella prima sezione illustrerò i fattori più impor-tanti che influenzano gli aspetti economici dellavostra clinica - ad es., la sua redditività. L’atten-zione sarà focalizzata su questi fattori e la red-ditività della vostra impresa migliorerà significa-tivamente.La seconda sezione, sulla gestione della clini-ca, prenderà in considerazione i processi piùpratici di pianificazione dell’attività di impresaattraverso il budget e ciò che è importante con-siderare quando si confronta il budget stessocon la realtà. Inoltre, inserirò una breve nota sul-l’importanza di essere a conoscenza della dif-ferenza fra risultato e liquidità. Di conseguenza,verrete introdotti al valore di elementi chiave perla gestione dell’economia. Infine, vi spingerò adessere generosi con le informazioni al vostrostaff. Ricordatevi che vi ho chiesto di prendere inconsiderazione la domanda: qual è lo scopo ul-timo dell’attività di impresa nella vostra clinica?Da un punto di vista economico, lo scopo pri-mario della vostra attività è quello di generare ilmaggior profitto possibile - ed è importantecomprendere il vostro staff in questa visione.Dopotutto, sono le loro azioni ed i loro contri-buti che fanno la differenza per il profitto dellastruttura. Ciò genera anche uno scopo ed uncontesto che consente loro di lavorare nella cli-nica aiutando i clienti ed i loro animali.La terza sezione, “Sistemi di attività di impresa”prende in considerazione l’importanza dellacontabilità e dei sistemi di software aziendalinella gestione delle operazioni.

FATTORI CHE INFLUENZANO GLIASPETTI ECONOMICI DI UNA

CLINICA VETERINARIAEsistono molti fattori che influiscono sul ren-dimento economico di una clinica veterina-ria. Tuttavia, ce ne sono alcuni che lo condi-zionano più di altri. Questi sono:• le visite dei clienti• la vendita di farmaci, alimenti ed articoli

sanitari• i costi del personale• l’investimento in strutture ed apparecchia-

ture

LE VISITE DEI CLIENTISenza i clienti, la vostra attività non esiste.La fonte di entrate della vostra clinica è datada ciò che queste persone stanno spenden-do in servizi e prodotti forniti dalla clinicastessa. Quindi, è chiaro che dovrete sempresforzarvi di attirare il maggior numero possi-bile di visite ed incoraggiare i clienti ad ac-quistare il più possibile ad ogni visita. Quando la vostra agenda è piena di appun-tamenti con i clienti tutto va bene e ci si au-gura che i profitti siano buoni. Ma cosa suc-cede quando un cliente che è stato preno-tato non può essere servito? Ciò avviene siaquando il cliente non si presenta in tempo,sia quando il veterinario che ha fissato l’ap-puntamento è malato e non è possibile tro-vare un sostituto. Qual è l’effetto sul risultatoeconomico della clinica quando si verifica u-na di queste due cose?Potreste pensare che non faccia molta diffe-renza, dato che non ci sono costi supple-mentari per la clinica. Bene, consideriamopiù da vicino questo aspetto.Partiamo dal presupposto che il prezzo, equindi l’entrata, per la visita sia di 50 euro;allora, la clinica ha perso un reddito di 50 eu-ro. Quanta parte del costo per la produzionedel servizio è variabile? Partendo dal presup-posto che tutti i costi diretti fossero rappre-sentati dal personale impiegato in modo per-manente - tutti i costi erano fissi. L’implica-

zione di ciò è che saltare un appuntamentocon un cliente ha un impatto negativo sul vo-stro risultato che ammonta a 50 euro - il chemoltiplicato per un fattore pari al numero diappuntamenti saltati/cancellati, dà un valoreenorme!L’esempio sopra riportato è una semplifica-zione della realtà, ma una semplificazionepratica. Nell’esempio sopra riportato, hoscelto di trascurare l’effetto della perdita del-l’appuntamento sulle vendite di materiali efarmaci. La ragione è che quando perdete u-na vendita di questo genere di articoli, laperdita reale è limitata al margine di profittocorrispondente. Dal momento che questevoci rappresentano normalmente il 10-20%della vendita totale, la perdita effettiva am-monterà all’1-2% della stessa, che risultatrascurabile nel contesto di cui sopra.Quindi, una visita non effettuata ha sempreun considerevole impatto negativo sulle en-trate. La perdita deriva principalmente daicosti dello staff. Tuttavia, potrete anche an-dare incontro ad una perdita per la mancatavendita di cibo e farmaci. Per queste voci laperdita è limitata al margine di profitto- ma èsempre una perdita! Esistono due eccezioniin cui non si ha alcuna perdita associata allamancata visita di un cliente:• il veterinario e lo staff destinati alla visita

cancellata possono venire riassegnati adaltre attività che generano entrate

• la visita del cliente può venire riprenotatain un momento libero

Potreste pensare che perdere una visita nonsia così grave, potreste ipotizzare che siaabbastanza facile fissare un nuovo appunta-mento al cliente, potreste pensare che il ve-terinario e lo staff possono venire riassegnatiad altre attività che generano entrate… tut-tavia, la realtà è che una mancata visita di uncliente ha praticamente sempre un impattonegativo diretto e considerevole sui risultatidella vostra attività di impresa.Il punto è che uno dei modi più efficaci per

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mantenere la redditività ad un livello elevatoè assicurarsi che le visite prenotate non ven-gano cancellate e che l’agenda sia il piùpossibile piena.Dal momento che ci sono due ragioni fonda-mentali per cancellare la visita di un cliente,vediamo più da vicino come è possibile ge-stire questo problema. ■

In collaborazione con:

INCONTRO GRUPPO DISTUDIO DI PRACTICE

MANAGEMENTCentro studi ANMVI - Cremona,

Palazzo Trecchi28 Settembre 2008

ISCRIZIONILe iscrizioni 2008 sono gratuite ed aperte

a tutti i medici veterinari.Per motivi organizzativi è necessaria la

preiscrizione.

Info segreteria: tel.0372/403536 [email protected] -

Sito web:http://www.anmvi.it/documenti/practice_

management.htm

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laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 200812 Practice Management Introduzione

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 20

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 2008 Eventi Veterinari 13

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACCORSI PRATICI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

organizzato daEdizioni Veterinarie E.V. srl

certificata ISO 9001:2000

in collaborazione conOrdine Medici Veterinari della provincia di Cremona

INTERVERRANNOGaetano Penocchio - Presidente FNOVI

Alberto Casartelli - Med Vet, Libero Professionista, MilanoMarino Pini - Med Vet, Libero Professionista, Brescia

PARTECIPAZIONEIniziativa libera e gratuita rivolta esclusivamente ai Medici Veterinari.

L’invio della scheda d’iscrizione entro il 20 Giugno 2008è condizione indispensabile ai fini della partecipazione

SEDEPalazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - Cremona

INFORMAZIONISegreteria SIVAR - Paola Orioli

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NUOVE PROSPETTIVE PER IL MEDICO VETERINARIOCremona, 25 giugno 2008 - ore 14.30

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SOCIETÀ ITALIANA VETERINARIPER ANIMALI DA REDDITO

Ai sensi del Decreto Legislativo 30 Giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 Luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinarion. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiestinon può avere luogo senza la comunicazione dei dati personali alla Società organizzatrice dell’evento e/o ai soggetti a cui lastessa deve rivolgersi.

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Cremona, 11/13 Settembre 2008Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREStefano Bo, Med Vet, Torino

RELATORISarah M. Caney, BVSc, PhD, Dipl SAM (Feline),

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DIRETTOREGiorgio Romanelli, Med Vet, Dipl ECVS,

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RELATORIPaolo Buracco, Med Vet, Dipl ECVS, TorinoMargherita Gracis, Med Vet, Dipl AVDC,

Dipl EVDC, MilanoGiorgio Romanelli, Med Vet, Dipl ECVS,

Cusano Milanino (MI)

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

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APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI

(2° Parte del 2° Itinerario didattico di Dermatologia)Cremona, 25/27 Settembre 2008

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

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RELATORIRosario Cerundolo, Med Vet, Dipl ECVD,

Pennsylvania (USA)Federico Leone, Med Vet, Senigallia (AN)

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ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

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MANAGEMENT - LA CLINICA IDEALE

Cremona, 23/24 Giugno 2008Centro Studi SCIVAC - Cremona

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Per informazioni:Dr.ssa Patrizia Acciai: Tel. 800701702

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GIORNATE DI APPROFONDIMENTO

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ECM: In fase di accreditamento

RELATORIFabrice Clerfeuille, Med Vet, PhD, MBA,

Università di NantesYannick Poubanne, Med Vet

Stefano Zigiotto, Med Vet, Milano

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (50)

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Per informazioni:Segreteria SCIVAC - Paola GambarottiTel. 0372/403508 - Fax 0372/403512

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Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 20

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Sono numerosi gli studi chehanno valutato i possibiliagenti causali e l’epide-miologia delle malattiedelle vie respiratorie infe-riori (LRTD) del cavallo,

mentre sono scarsi i dati riguardanti la pro-gressione clinica e l’esito di queste patologie.Uno studio ha valutato gli aspetti clinici delleLRTD nei cavalli da corsa e l’associazionecon l’età e la durata media della malattia at-traverso l’analisi dei dati endoscopici. Si ef-fettuava l’analisi retrospettiva delle cartelle en-doscopiche effettuate in un periodo di dueanni. I cavalli erano sottoposti a esami endo-scopici regolari per una varietà di motivi; tutti isoggetti a cui si prescriveva una terapia anti-biotica per LRTD venivano nuovamente sot-toposti ad esame endoscopico dopo il tratta-mento. I dati analizzati includevano un pun-teggio da 0 a 8 per il muco tracheale basatosulla quantità di muco endoscopicamente vi-sibile, la torbidità macroscopica del liquido dilavaggio tracheale, l’età e il tipo e la durata del

trattamento. Si registravano 522 esami endo-scopici totali effettuati in 123 cavalli, eviden-ziando 169 episodi di LRTD. La durata mediadegli episodi patologici era di 15,5 giorni (me-diana = 11 giorni, range = 4-61 giorni). I ca-valli di due anni di età avevano una probabi-lità significativamente maggiore di manifesta-re almeno un episodio di malattia respiratoriarispetto ai cavalli di età maggiore o uguale atre anni (P<0,001). Era presente un’associa-zione diretta tra il punteggio endoscopico ini-ziale del muco tracheale e il punteggio dopoil trattamento. Gli autori concludono che lemalattie delle vie respiratorie inferiori erano

più comuni nei cavalli di due anni di età rispet-to ai cavalli di età maggiore. I cavalli affettimostravano endoscopicamente un accumulodi muco tracheale per una media di 15,5 gior-ni per episodio, periodo considerevolmenteinferiore rispetto a quanto suggerito da studiprecedenti. L’esame endoscopico permettela valutazione longitudinale delle malattie del-le vie respiratorie inferiori nei cavalli da corsapurosangue. In una piccola percentuale di ca-si, alcuni dei quali refrattari al trattamento, èpossibile una durata prolungata della malat-tia, anche di alcuni mesi. È chiara la necessitàdi un’analisi basata sulle evidenze dei regimidi trattamento per assistere il clinico nellascelta della terapia nelle situazioni sia indivi-duali sia di gruppo. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 200814 Vet Journal Attualità scientifica o

LRTD del Purosangue da corsa: aspetti endoscopiciL’accumulo di muco tracheale dura circa quindici giorni

Vet Journal è un periodico di informazione scien-tifica di proprietà di E.V. srl iscritto nel PubblicoRegistro della Stampa periodica presso il Tribu-nale di Cremona al n. 396 dal 18.12.2003. È di-retto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressaMaria Grazia Monzeglio. Fornisce un flusso infor-mativo continuo sugli eventi della medicina vete-rinaria e sul mondo delle bioscienze, con tre edi-zioni alla settimana.

Le notizie di Vet Journal sono consultabilion line all'indirizzowww.vetjournal.it/

L’enucleazione oculare nel cavallosedato in stazione è altrettanto ef-ficace, più sicura e più economica

di quella tradizionale con l’animale ane-stetizzato in decubito. Lo suggerisce u-no studio retrospettivo che ha valutato inmaniera critica una nutrita casistica. L’e-nucleazione tradizionale è associata alrischio di complicazioni inerenti soprat-tutto l’anestesia, quali movimenti oculariimprevisti durante la procedura, ipoten-sione, aritmie e risveglio prolungato. Perquesti motivi la chirurgia equina in sta-zione si sta maggiormente diffondendo.Lo studio ha considerato 40 cavalli sot-toposti ad enucleazione in tre diverse cli-niche universitarie; l’anestesia dellestrutture orbitali veniva ottenuta median-te blocco nervoso locale e infiltrazionedel campo operatorio con una soluzioneanestetica locale. L’intervento era effet-tuato con successo in tutti i casi e lecomplicazioni a breve termine includeva-no tumefazione moderata (5 cavalli) edrenaggio della ferita in un caso. Non siosservavano complicazioni a lungo ter-mine. I risultati mostrano, concludono gliautori, che l’enucleazione oculare puòessere effettuata nel cavallo in manierasicura ed efficace eliminando i rischi e icosti dell’anestesia. (M.G.M.)

ENUCLEAZIONEOCULARE IN STAZIONE

NEL CAVALLO

Un’epidemia di polmonite emorra-gica acuta fatale colpiva più di1000 cani meticci in un unico rifu-

gio per animali in California. Le necro-psie venivano effettuate nei cani trovatimoribondi con difficoltà respiratoria acu-ta o morti con evidenza di epistassi. Tuttii cani presentavano emotorace e polmo-nite fibrinosuppurativa acuta. Si riscon-travano numerosi cocci Gram positivi neipolmoni di tutti cani e nei tromboembolisettici di organi remoti nel 50% circa deicasi. Le colture batteriche dei cani e delloro ambiente rivelavano una presenzadiffusa di Streptococcus equi subspecieszooepidemicus (Lancefield Group C) be-ta-emolitico. Gli approfonditi esami dia-gnostici effettuati nei singoli casi non ri-velavano la presenza consistente di co-patogeni.I dati clinici, epidemiologici, molecolari epatologici indicavano che un singolo clo-ne di S. zooepidemicus era la causa del-l’infezione respiratoria acuta fatale os-servata in questi cani. (M.G.M.)

EPIDEMIA DI POLMONITEEMORRAGICA FATALE

IN UN CANILE

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 20

Una raccolta on-line di ar-ticoli sulle zoonosi orga-nizzati per soggetto. Faparte delle AVMA Collec-tions ed è stata pubblica-ta sul sito dell’associa-

zione americana in aprile 2008; raccoglie tuttigli Zoonosis Update pubblicati su JAVMA eAJVR dal 2000 ad oggi e altre risorse scienti-fiche sul tema. La raccolta sarà aggiornatacostantemente. Una prima serie di articoli ri-guarda gli agenti zoonosici potenzialmente u-tilizzabili per il bioterrorismo. Gli Arenavirus,RNA virus dei roditori (es, febbre emorragicavirale), i cui rischi devono essere conosciutidai medici veterinari durante la manipolazionedi queste specie. Gli Hantavirus, agenti ezio-logici di rare ma potenzialmente fatali malattiezoonosiche trasmesse dai roditori (es., SinNombre Virus). La peste da Yersinia pestis,con 5-15 casi umani segnati negli Stati Unitiogni anno; nel 1977 è stata segnalata per laprima volta la peste associata ai gatti. La psit-tacosi da Chlamydophila psittaci, che colpi-sce 150 specie aviarie e molte specie mam-mifere e che costituisce un serio rischio infet-tivo nell’industria avicola. La febbre Q daCoxiella burnetii, al cui rischio sono esposte

soprattutto le persone che lavorano con gli a-nimali da reddito. La tularemia o febbre delconiglio da Francisella tularensis, la cui formapolmonare non trattata ha un tasso di morta-lità del 60%. La raccolta di articoli contiene i-noltre un documento riassuntivo sul terrori-smo biologico contro gli animali e l’uomo e ilruolo chiave dei veterinari nella sorveglianzadi queste malattie. La raccolta prosegue poicon articoli riguardanti altri patogeni anima-li con possibili conseguenze sulla saluteumana, tra cui le zoonosi acquatiche, l’in-fluenza aviaria (rischio basso per l’uomo), lamalattia di Newcastle (lieve e autolimitantenell’uomo), la Bartonellosi da Bartonella hen-selae (malattia da graffio di gatto) e da B.berkhoffii (causa di endocardite nel cane). An-cora, la borreliosi di Lyme da Borrelia burg-dorferi, trasmessa dalle zecche e causa ini-zialmente di segni di eritema nell’uomo; lacampilobatteriosi, un rischio per la professio-ne veterinaria, causa soprattutto di infezionialimentari originate da pollame e latte non pa-storizzato, complicata dalla resistenza ai fluo-rochinoloni. L’ehrlichiosi (Ehrlichia e Anapla-sma) trasmessa dalle zecche. Un bovino su quattro al macello elimina E-scherichia coli O157:H7 e la carne bovina po-co cotta costituisce un rischio di infezione perl’uomo. Pollame, carni bovine e uova sono lepiù comuni fonti di infezione umana alimenta-re da Salmonella, per la quale lo stato di por-tatore inapparente tra gli animali rappresentaun problema. Mycobacterium bovis può cau-sare la tubercolosi umana ed è diffuso daglianimali selvatici alle specie domestiche. Infineil West Nile virus, principale causa di encefali-te umana da arbovirus negli Stati Uniti; il virusè trasmesso dagli uccelli selvatici ai mosceri-ni; i cavalli e l’uomo sono altamente suscetti-bili alla malattia. (M.G.M.) ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 2008 Attualità scientifica Vet Journal 15o

Zoonosi: on-line unaraccolta di articoliTutti gli aggiornamenti su zoonosi ebioterrorismo resi disponibili da AVMA

Uno studio ha analizzato l’epide-miologia delle infestazioni da ne-matodi in un allevamento com-

merciale di pecore nel corso di un anno.Le femmine venivano trattate mediantesomministrazione orale di moxidectina almomento del passaggio ai pascoli con-taminati da nema-todi e gli agnellivenivano trattaticon somministra-zione orale di iver-mectina per tuttoil periodo estivo,in accordo con lapratica usuale del-l’allevamento, alfine di ottenere uncontrollo quasisoppressivo deinematodi.Le pecore in lattazione mostravano unaumento significativo del numero di uo-va emesse con le feci durante l’inizio del-l’estate, terminato il periodo di persisten-za della moxidectina. L’eliminazione di

EPIDEMIOLOGIA DEI NEMATODI GASTROINTESTINALI DEGLI OVINI

uova da parte delle pecore e degli agnel-li era dominata dalla specie Teladorsa-gia, nonostante la persistenza dell’effet-to della moxidectina contro questo pa-rassita. Le pecore primipare di due annidi età mostravano al parto una conta diuova fecali significativamente superiore

rispetto alle peco-re di 3-4 annid’età, ma le peco-re più adulte mo-stravano aumentipost-trattamentosignificativamentemaggiori. Le popolazioni diTrichostrongylussembravano se-guire gli schemi e-pidemiologici ac-cettati, in assenza

di tricostrongilosi estiva. A fine estate ein autunno l’eliminazione di uova con lefeci da parte delle pecore era caratteriz-zata principalmente dalla presenza digrossi nematodi intestinali. (M.G.M.)

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 20

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Una dettagliata descrizionedelle caratteristiche delPRRSV (Porcine reproduc-tive and respiratory syn-drome virus) e delle moda-lità di trasmissione e infe-

zione nell’allevamento suino è stata effettuatada Laura Batista (Centre du Développementdu Porc du Québec, Québec, Canada) al XCongresso Multisala SIVAR (Cremona, 9-10Maggio 2008), in una relazione intitolata “Dina-miche di diffusione dell’infezione della PRRS”.

CARATTERISTICHE DEL PRRSVIl PRRSV è un virus ad RNA classificato nell’or-dine Nidovirales, famiglia Arteriviridae e genereArterivirus. Questi virus possono indurre unaviremia prolungata in presenza di anticorpi, re-plicarsi nei macrofagi e determinare infezionipersistenti. Nelle popolazioni con infezione en-demica, la trasmissione del virus si può avereall’interno degli allevamenti da riproduzione, e-sitando in episodi ricorrenti da malattia ripro-duttiva da PRRSV e nell’infezione delle popo-lazioni di suini svezzati, secondariamente allatrasmissione verticale o orizzontale da scrofa asuino prima dello svezzamento. Il PRRSV è al-tamente infettivo, per cui l’esposizione di un a-nimale ad un numero relativamente scarso diparticelle virali esita nella trasmissione. Yoon etal. (1999) hanno stimato che l’esposizione in-tranasale o intramuscolare ad un numero diparticelle pari o inferiore a 10 era sufficiente adeterminare l’infezione. Tuttavia, PRRSV non èaltamente contagioso, la trasmissione non av-viene facilmente per contatto con animali infet-ti o con fomiti contaminati dal virus. Il PRRSV viene trasmesso verticalmente, oriz-zontalmente ed indirettamente. I dati disponi-bili indicano che verticalmente il virus si tra-smette per via transplacentare durante l’ultimo

terzo di gestazione. Ciò nonostante, esiste u-na segnalazione di Molitor et al. (2001) secon-do la quale la trasmissione si è verificata già a30 giorni di gestazione. Orizzontalmente, ilPRRSV viene trasmesso per contatto direttofra animali (contatto naso-naso) oppure per e-sposizione a liquidi organici contaminati, comead es. il seme, il sangue contaminato dal virus,le secrezioni mammarie e la saliva. È stata rife-rita la trasmissione indiretta mediante fomitiquali tute, stivali e mani. Tuttavia, l’adozione dimisure igieniche di base come la sostituzionedelle tute e degli stivali ed il lavaggio delle maniconsente di eliminare la trasmissione. Gli stes-si autori hanno confermato la propagazione delPRRSV in condizioni sperimentali da suini in-fetti a suini non infetti mediante aghi. Dee et al.(2002, 2003) hanno accertato che il PRRSVpuò essere trasferito dai fomiti durante l’inver-no e, in minor misura, in estate, dimostrandol’importanza della temperatura nella sopravvi-venza del virus come descritto da Pirtle e Be-ran (1996). Recentemente, è stato confermatosperimentalmente il ruolo degli artropodi comele zanzare (Aedes vexans) e le mosche (Muscadomestica) nella trasmissione meccanica delPRRSV.Infine, diversi ricercatori sono riusciti a diffon-dere il virus attraverso un aerosol a brevi di-stanze comprese fra 0,5 e 2,5 m. Recente-mente, Dee et al. (2003, 2004, 2005, 2006) eBatista (2006, 2007) hanno dimostrato unatrasmissione tramite aerosol per distanze mag-giori e l’importanza della filtrazione dell’aria perinterrompere la trasmissione del PRRSV.Una volta che ha infettato un allevamento, ilPRRSV tende a circolare a tempo indefinito. Ilfattore chiave sembra essere l’infezione persi-stente da PRRSV, l’introduzione di animali maivenuti a contatto con esso (naïve), il rapido ca-lo dell’immunità materna che rende i suini gio-vani e suscettibili esposti all’infezione o allareinfezione e la presenza di popolazioni naïve

suscettibili. È stata segnalata la trasmissionefra allevamenti, in particolare nelle aree ad ele-vata densità suina. Sono importanti fattori di ri-schio l’introduzione di capi da riproduzionecontaminati, seme contaminato, vettori comele zanzare e le mosche, oggetti di uso comune(ad es., refrigeratori, cassette degli attrezzi me-talliche, scatole di cartone e scatole in plasticaper il pranzo) utilizzati negli allevamenti suini.Infine, è stato ipotizzato che un metodo moltoimportante per la trasmissione del PRRSV fragli allevamenti sia la diffusione tramite area, de-finita come l’introduzione in modo non accer-tato del virus in un allevamento in assenza dicontatto animale o umano.

PERSISTENZA DEL PRRSVIl PRRSV determina nei suini un’infezione per-sistente, replicandosi nelle cellule suscettibilidei soggetti infetti per parecchi mesi. La persi-stenza di un’infezione viene definita come “lacontinua presenza di un virus in un ospite perperiodi di tempo prolungati dopo un’infezione”.I virus ad RNA come il PRRSV non tornano a-gli stadi inattivi dopo l’infezione, ma piuttostocontinuano a replicarsi ad un certo livello entrocerti siti dell’organismo. L’infezione persistenteè stata documentata in parecchi studi di tra-smissione ed anche attraverso l’identificazionedel virus in animali che ne erano affetti. Zim-merman et al. (1992) hanno segnalato la tra-smissione del PRRSV a sentinelle suscettibilida una scrofa infettata 99 giorni prima. Albinaet al. (1994) hanno inoculato scrofe a 90 giornidi gestazione e poi seguito la progenie nel tem-po. La trasmissione positiva ai contatti è statariconosciuta all’età di 22 settimane.Christopher-Hannings et al. (1995) hanno ino-culato 4 verri con VR 2332 ed hanno riscon-trato il PRRSV nella ghiandola bulbouretrale diuno di essi sacrificato al giorno 101 post-infe-zione. Willis et al. (1997) hanno recuperato ilPRRSV vitale a 157 giorni post-infezione daltessuto tonsillare dei suini in accrescimento.Bierk et al. (2001a) hanno condotto un’indagi-ne diagnostica sull’infezione cronica da PRR-SV in una popolazione di campo con un’infe-zione endemica. I dati diagnostici ottenuti da60 suini da riproduzione adulti (45 scrofe e 15verri) hanno indicato che il 2% circa della po-polazione campionata ospitava il PRRSV. An-che Bierk et al. (2001b) hanno dimostrato l’in-fezione persistente e la disseminazione delPRRSV da scrofe sperimentalmente infette asoggetti di controllo a contatto con esse inscrofe non gravide da 49 ad 86 giorni post-in-fezione. Horter et al. (2002) hanno individuatoil PRRSV infettivo sia mediante isolamento delvirus che con il saggio biologico in suini com-

presi fra 63 e 205 giorni post-infezione. Batistaet al., 2003 hanno riferito che la trasmissionedel PRRSV era limitata a meno di 90 giorni po-st-infezione, mentre la persistenza era di alme-no 135 giorni post-infezione. Sfortunatamente,nelle condizioni di campo con il test diagnosti-co disponibile in commercio risulta difficile indi-viduare i portatori del PRRSV. Non esiste alcu-na relazione diretta fra gli anticorpi ELISA anti-PRRSV, secondo quanto segnalato da Horteret al. (2002) in un lavoro in cui non è stato pos-sibile trovare differenze significative nella rispo-sta anticorpale ELISA fra portatori e non porta-tori. Anche se il PRRSV persiste sia nelle ton-sille che nei linfonodi, ad oggi non esiste alcu-na tecnica diagnostica pratica, accurata ed e-conomicamente conveniente per l’identifica-zione dei portatori. Non esistono neppure delleprecise stime pratiche della percentuale di ani-mali con infezione persistente all’interno di unapopolazione, o della probabilità di trasmissionein una popolazione stabilita.

EVOLUZIONE E VARIAZIONEGENETICA DEL PRRSV

Anche se tutti i ceppi di PRRSV identificati almondo causano nel suino una malattia simile,si vanno raccogliendo sempre più dati che in-dicano che questi ceppi differiscono per viru-lenza e caratteristiche biologiche ed antigeni-che. Due genotipi distinti di PRSSV si sono e-voluti indipendentemente in Europa ed inNord America. Nei confronti fra le sequenzegenomiche intere e parziali, è stato riscontra-to che gli isolati del Nord America presenta-vano un’omologia rispettivamente dell’87-97% e dell’88-96% nelle loro sequenze nu-cleotidiche ed aminoacidiche, ma erano similisolo al 64-67% agli isolati europei. I lavoripubblicati indicano che esistono differenze si-gnificative nella gravità della malattia respira-toria clinicamente manifesta, nelle temperatu-re rettali, nelle lesioni polmonari macroscopi-che ed in quelle microscopiche derivanti dal-l’infezione da differenti ceppi di PRRSV. I cep-pi di PRRSV possono anche presentare dellevariazioni di virulenza per la loro incapacità dicausare insufficienza riproduttiva. Mengelinget al. (1996) hanno dimostrato che gli effettidel PRRSV sul rendimento riproduttivo eranodipendenti dal ceppo. Ohlinger et al. (1992) eVan Alstine (1992) hanno riferito entrambi lapresenza di ceppi di campo non patogeni, di-mostrando che gli isolati di PRRSV differisco-no in quanto a virulenza. Infine, in una graveepizoozia acuta ed atipica da PRRSV descrit-ta negli Stati Uniti, è stato dimostrato che ilceppo isolato era più virulento di quelli riscon-trati in precedenza. ■

PRRS: modalità di diffusionenell’allevamento suinoTrasmissione, persistenza ed evoluzionedell’arterivirus al X Congresso SIVAR

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 200816 Vet Journal Attualità scientifica o

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 20

Fra le azioni approvate il 21maggio dal Governo per l’e-mergenza rifiuti in Campa-nia, è previsto l’utilizzo di a-nimali sentinella per moni-torare la qualità dell’am-

biente in cui vengono svolte pratiche zootec-niche. Gli animali sentinella saranno api, galli-ne ovaiole e greggi di pecore al pascolo. Il“Piano di intervento operativo sulla salute”,presentato dal Ministro del Lavoro, Salute ePolitiche sociali, Maurizio Sacconi insiemeal Sottosegretario con delega alla salute Fer-ruccio Fazio, stabilisce che gli animali senti-nella siano impiegati nelle prossime settima-ne. In proposito, “è in corso l’informazione ela formazione degli operatori sanitari”. Lo sco-po è il monitoraggio della contaminazione de-gli alimenti e la sicurezza dei prodotti lattiero-caseari. In questo stesso ambito di interven-to, il Piano prevede il controllo da parte deiNAS della presenza di diossina nei prodottilattiero caseari, prevedendo di “monitorare gliallevamenti positivi e di controllare tutti gli al-levamenti situati nel raggio dei 3 chilometri daquesti. Sempre nei 3 chilometri di raggio verràeffettuato il controllo della presenza delladiossina nel suolo”. Sul rischio di un’eventua-le epidemia in Campania, il sottosegretario al-la Salute Francesca Martini, a margine delConsiglio dei ministri dell’Agricoltura dell’UE aBruxelles, ha dichiarato che “non è il caso disollevare allarmi più di quanto è già stato fat-to. Non ci sono in questo momento ratti infet-ti e quindi c’è assenza di rischio leptospirosi”.Quanto alla diossina, ha sottolineato ancoraMartini, il problema “non è tanto il sacchettodomestico, quanto i grandi rifiuti industriali eagricoli che producono tanta plastica”. Il sot-tosegretario ha infine sottolineato che è do-vere del Governo italiano “assicurare a tutti icittadini dell’area colpita questi standard igie-nico-sanitari che sono garantiti in tutto il restodel paese”.

Il “Piano di intervento operativo sulla salute”rinvia al documento “Salute e rifiuti”, pubbli-cato in aprile a cura del commissario gover-nativo. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 2008 Emergenza rifiuti Info Regioni 17

Campania, animali sentinellanel piano rifiutiPrevisto il loro utilizzo per monitorare la qualitàdell’ambiente

Il Piano di intervento operativo sullasalute per l’emergenza rifiuti in Cam-pania si articola in tre principali linee

di attività:• corretta informazione al pubblico su e-

ventuali rischi per la salute derivantidall’accumulo dei rifiuti e dal lorosmaltimento;

• aggiornamento permanente degli ope-ratori sanitari;

• monitoraggio di salute, ambiente e ali-menti.

Le azioni previste dal documento saran-no sostenute da un finanziamento mini-steriale pari a dieci milioni di euro per treanni.

IL PIANO DEL GOVERNO

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 20

Approvato all’unanimità inV Commissione Sanità ildisegno di legge sul rior-dino dell’Istituto Zoopro-filattico dell’Abruzzo edel Molise, redatto dalla

sottocommmissione formata dai consiglieri Pi-segna, Misticoni e Pagano. Il testo ridefinisce

le funzioni regionali dell’istituto in relazione allepiù recenti esigenze in materia di ricercascientifica e servizi diagnostici, conferma ilruolo strategico dell’istituto nel sistema sani-tario nazionale e nelle relazioni internazionali,definisce in maniera compiuta, superando lafase commissariale di quasi 14 anni, gli organidell’ente definendone le funzioni e le modalità

di elezione. Con l’approvazione nel prossimoConsiglio regionale del testo licenziato dallacommissione - spiegano in una nota MisticoniMacera e Pisegna - si determinano le condi-zioni per dotare l’istituto di organi di governo.Il percorso legislativo si concluderà quando cisarà l’approvazione da parte della RegioneMolise del testo di legge che l’Abruzzo, come

regione capofila, avrà licenziato.Sull’argomento interviene anche il consigliereregionale Claudio Di Bartolomeo. “Anche secon notevole ritardo - rileva - è approdato inCommissione Sanità il PDL sul “Riordino del-l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’A-bruzzo e del Molise”. È con estrema soddisfazione che prendo attodel licenziamento del provvedimento avvenu-to all’unanimità. Sottolineo - prosegue - cometale proposta di legge tende a valorizzare ilruolo svolto dall’Istituto che va ben otre larealtà locale. L’approvazione definitiva in Con-siglio regionale, che spero avvenga senza ul-teriori ritardi, porrà fine ad un commissaria-mento straordinario che è durato troppo a lun-go, oltre 14 anni. Si ripristina con tale atto unacondizione di normalità in un Istituto che è unvanto per il nostro territorio in ambito naziona-le ed internazionale, costituendo una punta didiamante in campo scientifico. Quanto sopraè sicuramente frutto della grande professiona-lità e competenza dimostrata dal personale atutti i livelli. È a loro - conclude Di Bartolomeo- che in questa occasione voglio esternare tut-to il mio apprezzamento come Consigliere re-gionale”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 200818 Info Regioni

IZS Teramo, Commissione Sanità approva il riordinoIl percorso legislativo si concluderà quando ci sarà l’approvazioneanche da parte della Regione Molise

Con D.D. n. 179 dell’8 aprile 2008sono stati nominati i componentidel comitato tecnico per la tutela

animale istituito in Piemonte. Come pre-visto dall’art. 13 della L.R. n. 34/93 il co-mitato si riunirà almeno una volta all’an-no e, in ogni caso, su richiesta della mag-gioranza dei componenti. Ecco i nomidegli otto componenti:Giuliana Moda - Presidente del Comita-to, delegato dal Presidente della GiuntaRegionalePatrizia Vignetta - Medico veterinariodella Direzione Sanità, Assessorato Re-gionale Tutela Salute e SanitàPaolo Ghisleni - Funzionario della Dire-zione Ambiente dell’Assessorato Regio-nale AmbienteMarcello Caputo - Medico della Direzio-ne Sanità, Assessorato Regionale TutelaSalute e SanitàMarilena Gilardi - Medico Veterinario, li-bero professionista designato dagli Ordi-ni Provinciali dei Medici VeterinariGiovanni Porta - Coordinatore nazionaleL.I.D.A. Piemonte, in qualità di espertoqualificato designato dalle Associazioniiscritte all’Albo regionale per la protezio-ne degli animaliDavino Fazia - Vice Presidente Lega Na-zionale per la Difesa del CaneGiancarlo Granelli - Esperto qualificatodesignato dalle Associazioni iscritte al-l’albo regionale per la protezione degli a-nimali. La determinazione è pubblicatasul Bollettino Ufficiale n.20 della RegionePiemonte del 15 maggio 2008.

PIEMONTE, NOMINATO ILCOMITATO TECNICO PER

LA TUTELA ANIMALE

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 20

In via eccezionale e sentito il Cen-tro di Referenza Nazionale per leMalattie Esotiche, si autorizza laRegione Sardegna alla proroga deltermine della somministrazione delvaccino vivo attenuato per il siero-

tipo BTV1 sino al 31 maggio 2008. È quantostabilito dal Direttore Generale della Sanità Ani-male e del Farmaco Veterinario del Ministerodella Salute, Gaetana Ferri, in riferimento allacampagna vaccinale nei confronti della BlueTongue e al relativo protocollo vaccinale. Al finedi ridurre i tempi di attesa e agevolare le attivitàsul territorio, è possibile per i Servizi veterinariterritoriali effettuare contestualmente le due i-

noculazioni del vaccino vivo attenuato e di quel-lo spento bivalente (BTV2 e BTV4) all’atto dellavisita in azienda. Nella nota inviata il 14 maggioscorso alla Regione Sardegna e alle associa-zioni si categoria, il direttore Gaetana Ferri ricor-da in ogni caso “il rigoroso rispetto dei tempiper la movimentazione verso il territorio dei sog-

getti vaccinati con il vaccino vivo attenuatoBTV1”. La proroga è stata autorizzata tenendoconto anche di alcuni disagi del comparto pro-duttivo sardo, di particolare entità nella Gallurasegnalati alla direzione del Ministero della Salu-te da rappresentanti della Col diretti nazionale edella Regione Sardegna. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 2008 Blue Tongue e AIE Info Regioni 19

Sardegna, prorogata la campagna vaccinale 2008Sarà possibile sino al 31 maggio la somministrazione del vaccino vivoattenuato per il sierotipo BTV1

Sarà applicato in provincia di Bolza-no per gli anni 2008 e 2009, un pia-no di sorveglianza in deroga alle di-

sposizioni nazionali, che preveda una mi-nore frequenza di prelievo dei campioni disangue. A stabilirlo è il Direttore del Ser-vizio Veterinario provinciale, Paolo Zam-botto con decreto del 29 aprile scorso.Per il prossimo biennio pertanto, dovràessere prelevato da ogni equide di età su-periore a 6 mesi un campione individualedi sangue, ai fini della sorveglianza dell’a-nemia infettiva, secondo quanto previstodal piano nazionale di sorveglianza. Prio-rità dovrà essere data agli equidi che par-tecipano ad eventi sportivi, mostre, fiere,mercati e tornei. In deroga al comma 1 de-vono essere sottoposti annualmente acontrollo sierologico, ai fini della sorve-glianza dell’anemia infettiva, gli equidi chevengono condotti fuori provincia. Perquanto non espressamente previsto daldecreto trovano applicazione le disposi-zioni dell’ordinanza ministeriale del 18 di-cembre 2007. Le violazioni al decreto so-no punite con una sanzione pecuniariache va da €€ 305 a €€ 3.045. Il livello di pre-valenza per l’anemia infettiva in provinciadi Bolzano è da considerarsi basso (pariallo 0,01%) visto che - si legge nel decreto- nel 2007 sono stati controllati comples-sivamente nella provincia di Bolzano 7564equidi e che un solo animale è risultatopositivo ed è in seguito deceduto.

AIE, PIANO DISORVEGLIANZA PER LAPROVINCIA DI BOLZANO

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 20

Il consigliere comunale di Torre-maggiore Enzo Quaranta (PD) in-terviene sulle sorti dell’Agenziaper la sicurezza alimentare: “Leg-go con profondo stupore - dichia-ra alla stampa pugliese - le notizie

sull’Authority che il leghista Luca Zaia, vuoletrasferire da Foggia a Verona”. “Il governoBerlusconi - ha proseguito - inizia a mo-strare il suo vero volto e se da un lato togliel’ICI (la cui franchigia fino a 300 Euro era sta-

ta già inserita dal Governo Prodi), dall’altrospoglia il nostro territorio di un volano di svi-luppo proprio nel settore economico più im-portante e più in crisi come l’agricoltura. E ledichiarazioni del ministro uscente De Castro,per cui sono già stati dirottati altrove 2,5 mi-lioni di euro destinati proprio all’Authority,fanno capire da un lato che danno è statogià prodotto per la provincia di Foggia, dal-l’altro quali effettivi vantaggi avrebbe portatoquesto ente nel nostro territorio. La cosa più

stra economia, è davvero poco roseo”. Per questo l’invito di Quaranta è prima ditutto rivolto al sindaco e all’amministrazio-ne foggiana “a tenere a breve un consigliocomunale all’aperto monotematico per pro-porre un ordine del giorno di protesta con-tro una eventuale decisione di spostarel’authority a Verona, invitando a parteciparetutti gli onorevoli e senatori della provinciadi Foggia e che questi prendano l’impegnodi difendere questo strumento di svilupposenza alcuna logica di stretta appartenen-za politica”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 200820 Info Regioni

Authority alimentare, da Foggia a Verona?

Azioni mirate per lo sviluppo delbenessere degli animali sia d’af-fezione che da reddito per arri-

vare a quelli selvatici, sono previste neldocumento approvato nei giorni scorsidal Consiglio provinciale di Modenacon il voto favorevole di Pd, Prc e Verdie quello contrario dei gruppi di mino-ranza. Prodotto dagli assessorati pro-vinciali all’Ambiente, all’Agricoltura ealla Sanità, il documento, che prevedeanche l’avvio di un piano operativo sul-le emergenze sanitarie legate agli ani-mali, è stato illustrato in Consiglio daMaurizio Guaitoli, assessore provincia-le alla Sanità, che ha sottolineato comeil piano «sia basato sulle competenzedella Provincia e sia il punto di parten-za per il lavoro coordinato dei tre as-sessorati che si occupano di animalicon l’obiettivo di migliorarne le condi-zioni di vita anche nell’interesse dellanostra salute».

MODENA, APPROVATOIL PIANO SUL

BENESSERE ANIMALE

stupefacente - prosegue Quaranta - è cheper anni abbiamo portato avanti questa bat-taglia per ottenere l’Authority nella nostraprovincia, avendo anche una notevole con-flittualità con l’altra città candidata, ossiaParma, e invece ora potrebbe arrivare la bef-fa del nuovo ministro, dirottando questo en-te a Verona.Se queste sono le premesse del lavoro delneo ministro leghista Zaia, il futuro per la no-stra agricoltura, settore dominante della no-

Èpubblicata sul Bollettino Ufficia-le della Regione Puglia n. 82 del23 maggio 2008 la legge Regio-

nale n.11 del 21 maggio 2008 che defini-sce e promuove le terapie e le attivitàassistite dagli animali. La legge stabili-sce i parametri da adottare e regola-menta gli interventi al fine di evitare chei fruitori e gli animali siano oggetto diimprovvisazione con il rischio di gravidanni.

PUGLIA, PUBBLICATA LA LEGGE

SULLA PET THERAPY

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 20

Sull’attribuzione delle con-sulenze aziendali in zoo-tecnia si sta giocando unadelle partite più importan-ti della veterinaria. Conquesta consapevolezza,

la SIVAR ha organizzato per il 25 giugno pros-simo una tavola rotonda che, insieme alla F-NOVI, farà il punto sulle strategie in atto perassicurare alla Categoria lo svolgimento delleconsulenze. La cosiddetta “misura 14” (Titolo IV, Capo I,articolo 24 del Reg. (CE) del Consiglion.1698/2005) obbliga gli allevatori all’utilizzodi servizi di consulenza in grado di supportarlinell’osservanza dei criteri di gestione obbliga-toria (CGO) previsti dalla condizionalità. Fra iCGO rientrano la salute e il benessere animalee la regola della PAC (Politica Agricola Comu-nitaria) è che gli aiuti e i premi europei siano e-rogati solo a “condizione” che i CGO siano ri-spettati. Le consulenze diventano quindi perl’azienda agro-zootecnica uno strumento rile-vante per beneficiare di aiuti e premi comuni-tari. Il Ministero delle Politiche Agricole ha in-serito le previsioni della PAC nel Decreto 20marzo 2008 (Disposizioni in materia di viola-zioni riscontrate nell’ambito del regolamento(CE) n. 1782/03 del Consiglio, del 29 settem-bre 2003 sulla PAC e del regolamento (CE)1698/2005 del Consiglio, del 20 settembre2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da par-te del Fondo europeo agricolo per lo svilupporurale (FEASR) - GU n. 76 del 31-3-2008). LeRegioni hanno stanziato per questa misura241,8 milioni di euro, con l’obiettivo di aiutareoltre 133mila imprenditori agricoli a sostenerele spese delle consulenze (fino ad un massi-mo dell’80% dei costi e per un massimo di1.500 euro a prestazione). L’importanza attri-buita da ciascuna Regione alla misura 114 ap-pare diversificata in funzione della spesa pre-vista, ma anche del numero potenziale dei de-stinatari. Ogni Regione ha poi declinato nelproprio piano sia il contenuto della consulen-za che i livelli del contributo da destinare. Il no-do della questione è chi sia titolato ad erogarele consulenze. L’Antitrust ha dato la prima in-dicazione: non devono esserci commistioni diruolo e pertanto gli organismi di consulenzanon possono confondersi con le organizzazio-ni agricole. Ma l’ultima parola su chi sianoquesti consulenti non è ancora stata pronun-ciata con un provvedimento nazionale e lapartita si gioca per ora di Regione in Regione.L’ultima è stata vinta in Toscana dalla FNOVI,grazie all’azione congiunta con gli agrotecnici(competenti sui CGO agro-ambientali) insiemeai quali è stata creata la Fondazione per i Ser-vizi di Consulenza aziendale. Nella convinzio-ne che le azioni di sanità e di benessere ani-male siano una competenza indiscutibile delmedico veterinario, la Società Italiana Veteri-nari per Animali da Reddito ha deciso di dedi-care il 25 giugno un convegno ai temi dellacondizionalità e delle consulenze aziendali.Presso la sede cremonese di Palazzo Trecchi,la SIVAR propone un approfondimento suinuovi scenari professionali e sulle iniziative in-traprese al riguardo dalla FNOVI. L’incontro sisvolge in collaborazione con ANMVI e con

l’Ordine dei Veterinari di Cremona. La par-tecipazione è gratuita e riservata a medici ve-terinari. Scadenza adesioni: 20 giugno 2008.Info: 0372/40.35.39. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 21 | 2008 Prossimi appuntamenti Dalle Associazioni 21

Condizionalità,Tavola rotondaSIVARQuali prospettive per la veterinaria? Appuntamento a Cremona il prossimo 25 giugno

Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 20

L’inchiesta condotta dallastampa francese sulla basedi un documento ministeria-le riservato ha scatenato unvero putiferio, anche se dal-la Direzione generale dell’a-

limentazione (Dgal) - che dipende dal ministe-

ro dell’Agricoltura - sono subito arrivate rassi-curazioni, sebbene non vere e proprie smen-tite.

PROBLEMI INTESTINALIL’igiene alimentare nel settore della carne èattualmente al centro di un dibattito nazio-

nale dopo che in marzo decine di personeerano finite in ospedale con problemi intesti-nali: avevano consumato carne macinata di-stribuita da due catene di supermercati. Nel-l’articolo scritto per Agrisole da LeonardoMartinelli si racconta che due tonnellate emezzo di carne (perlopiù hamburger) sono

risultati contaminati da E. coli.I prodotti erano stati messi in vendita da dueimportanti catene della grande distribuzione,Carrefour e Monoprix. La prima ha ricevuto la protesta di una tren-tina di persone, affette da nausea e vomito,mentre nel caso di Monoprix sono stati unadozzina i clienti interessati da problemi inte-stinali. In entrambi i casi la carne proveniva da unmacello-colosso, il secondo gruppo in Fran-cia dopo Bigard nel campo della macellazio-ne e della trasformazione delle carni.

LE ISPEZIONI Nella primavera 2006 l’Ufficio alimentare eveterinario (Uav) della Commissione europeaaveva inviato quattro ispettori per tutta laFrancia a visitare una ventina di macelli, conrisultati deludenti. La situazione “può passa-re dall’eccellenza all’inaccettabile”, si leggenel rapporto stilato dagli ispettori. In un ma-cello scoprirono che «fino all’80% delle car-casse di vitello e quasi la metà di quelle de-gli altri bovini presentavano contaminazionifecali visibili». Da allora le autorità francesi si sono impe-gnate a migliorare l’igiene nel settore così darispettare le norme europee (particolarmentesevere dal 2005) con l’obiettivo fissato daBruxelles di mettersi in regola all’orizzontedel 2010.

“NON CONFORMITÀ?”Ma se si dà un’occhiata alle cifre pubblicateda Le Point, la battaglia non è ancora vinta.Nel novembre del 2007, il 47% dei 9 macellidi carne bovina era fuori regola a livello igie-nico. Nel rapporto ministeriale si indica chealmeno 700mila tonnellate di carne bovinaarrivano sul mercato dai macelli che non so-no in regola, mentre per il pollame e i coniglisiamo a circa 500mila tonnellate. I dirigentiministeriali hanno sottolineato che la «nonconformità» di un macello non si traduce si-stematicamente in un pericolo per la salutedei consumatori, perché può essere deter-minata anche da ragioni amministrative. AllaDgal, comunque, hanno ammesso di averposto i sigilli alle porte di 59 macelli negli ul-timi cinque anni, come dire il 20% del totale,per ragioni economiche, ma soprattutto sa-nitarie. Non solo: hanno riconosciuto di averinviato lo scorso 15 aprile una nota ai re-sponsabili dei servizi veterinari di ogni dipar-timento (equivalente della provincia italiana)invitandoli a controllare con maggiore atten-zione le condizioni sanitarie dei macelli piùpiccoli. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 200822 Letto su Internazionale

“A Parigi un macello su dueè fuorilegge”Con questo titolo Agrisole ha riportato i risultatidi una inchiesta del ministero dell’agricoltura francese

Page 23: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 20

Èpubblicato sulla Gazzet-ta Ufficiale del 21 maggioscorso (Serie generale n.118) l’Accordo sancitotra la Conferenza perma-nente per i rapporti tra lo

Stato le Regioni e le Provincie autonome diTrento e Bolzano sul documento “Prime di-sposizioni per l’autorizzazione al trasporto dianimali vivi”. Il documento è del 20 marzoscorso e risponde alla “necessità di predi-sporre un documento al fine di uniformare lemodalità procedurali per le autorizzazioni e/oregistrazioni dei trasportatori di animali vivi sututto il territorio nazionale e, di conseguenza,anche quello di uniformare gli aspetti relativialle modalità dei controlli ufficiali sul trasportoanimale”. Per i mezzi di trasporto su strada che traspor-tano animali per lunghi viaggi è necessario ilpossesso di un certificato di omologazione eciascuna autorizzazione del trasportatore, ri-lasciata dall’autorità competente deve esserecontrassegnata da un numero unico naziona-le. Inoltre, le autorizzazioni rilasciate per i tra-sportatori che effettuano lunghi viaggi devo-no essere registrate in una base elettronica.Le tipologie di autorizzazione al trasportatorevengono distinte in:1) Autorizzazione Tipo 1 (S): per brevi viaggi,ovvero inferiori alle 8 h od alle 12 h, qualora il

viaggio si svolga interamente all’interno delterritorio nazionale2) Autorizzazione Tipo 2 (L): per lunghi viag-gi, ovvero superiori alle 8 h od alle 12 h, qua-lora il viaggio si svolga interamente all’internodel territorio nazionaleI Servizi Veterinari delle Aziende Sanitarie, dicompetenza per la sede legale, dovranno ri-lasciare una autorizzazione, valida 5 anni dal-la data di emissione, con numero di autoriz-zazione così codificato: CE IT TX-NNN-

NNNNNN dove: X assume i valori S o L sel’autorizzazione è rispettivamente di tipo 1 odi tipo 2; NNN corrisponde al codice ISTATdella Regione; NNNNNN è un progressivo nu-merico da 000001 a 999999.Il provvedimento riporta dei fac-simile di mo-duli da utilizzare fermo restando che ogni Re-gione e Provincia può apportare modifiche aimodelli A1, A2, B (eventualmente preveden-do ulteriori check-list per il trasporto di speciediverse da quelle indicate, a seconda della

propria realtà territoriale) ed E, G. H. I modelliC, D, F non devono invece essere modificatise non con l’inserimento dell’Azienda sanita-ria che li emette, in quanto conformi ai modelliprevisti all’allegato II, capo I-II ed IV del rego-lamento. Le prime disposizioni indicate nell’Accordo di-scendono dal documento redatto da ungruppo di lavoro appositamente istituito al Mi-nistero della Salute, trasmesso a febbraio allaConferenza. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 2008 Trasporto animale Leggi in Gazzetta 23

Prime disposizioni per l’autorizzazione al trasporto di animali vivi

L 136, 24 maggio 20082008/387/CE - Decisione della Commis-sione, del 30 aprile 2008, che modifica ledecisioni 2001/881/CE e 2002/459/CE perquanto riguarda l'elenco dei posti d'ispe-zione frontalieri [notificata con il numeroC(2008) 1646] (1)

L 131, 21 maggio 2008Rettifica della decisione 2008/377/CEdella Commissione, dell'8 maggio 2008,che stabilisce alcune misure di protezio-ne contro la peste suina classica in Slo-vacchia (GU L 130 del 20.5.2008)

L 130, 20 maggio 20082008/377/CE - Decisione della Commis-sione, dell'8 maggio 2008, che stabiliscealcune misure di protezione contro la pe-ste suina classica in Slovacchia [notifica-ta con il numero C(2008) 1765] (1)

GAZZETTA UFFICIALEUNIONE EUROPA

Page 24: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 20

Uno dei tre corsi program-mati dalla CommissioneEuropea, Direzione Gene-rale per la Salute e la tu-tela del Consumatore,nell’ambito del progetto

“Una miglior formazione per alimenti più Sicu-ri” e realizzato dall’Istituto Zooprofilattico incollaborazione con Agriconsulting Europe SA(BE) e AETS Europe (FR) si terrà a Brescia eriguarderà l’igiene della produzione e trasfor-mazione del latte e dei suoi derivati. In Fran-cia e in Spagna si svolgeranno invece, rispet-tivamente quelli relativi alle medesime temati-che ma sulle matrici carne e pesce.Un riconoscimento importante per l’IstitutoZooprofilattico di Brescia dove hanno sedeoltre allo storico “Laboratorio latte”, che tra ivari compiti ha quello di analizzare il latte pro-dotto da tutte le stalle lombarde, anche ilCentro Nazionale di Referenza per la qualitàdel latte bovino, e il Centro Nazionale per laFormazione Veterinaria.

IL PROGETTOL’Unione Europea ha sviluppato misure fina-lizzate ad assicurare alti standard di igienedurante tutte le fasi che vanno dalla “boccadell’animale alla tavola” e le ha concretizzatein una serie di regolamenti comunitari chia-mati nel loro insieme “pacchetto igiene” (RegEC 852, 853, 854 e 882 del 2004). Obiettivodei corsi specialistici sull’igiene degli alimentiè di aumentare il livello di capacità ed espe-rienza nel controllo igienico sanitario di tuttele fasi di produzione, trasformazione e distri-buzione di carne, latte e pesce.Il progetto è indirizzato ai veterinari in staff alleautorità competenti dei paesi membri dellaUE e dei paesi candidati; alcuni posti sono i-noltre riservati ai veterinari in staff ad associa-zioni europee di commercio, ad autorità dipaesi vicini all’Europa e a paesi terzi selezio-nati. Complessivamente saranno coinvoltinell’iniziativa Veterinari provenienti da 52 pae-si del mondo. Nell’arco del 2008 si prevedo-no 5 edizioni alle quali parteciperanno ogni

volta 20 veterinari, per un totale di 100 parte-cipanti, ed oltre 150 ore di formazione fronta-le ed in campo. Responsabile scientifico del progetto è il Dr.Giorgio Varisco, Dirigente Veterinario re-sponsabile del citato laboratorio latte e do-cente insieme ad altri 5 colleghi dell’Istituto,Dr. Giuseppe Bolzoni, Dr. Luigi Bertocchi,Dr. Guido Finazzi, Dr. Paolo Daminelli, Dr.s-sa Elena Cosciani e a 6 colleghi delle realtàistituzionali locali, Dr.ssa Daniela Feltrinelli(ASL Brescia) e Dr. Antonio Vitali (ASL Ber-gamo), regionali Dr. Mario Astuti (DirettoreU.O. Veterinaria Regione Lombardia) e Dr.Filippo Castoldi (U.O. Veterinaria RegioneLombardia) e nazionali Dr. Silivio Borrello(Direttore Generale Sicurezza degli alimentie nutrizione Ministero della Salute). Per fa-vorire lo scambio di esperienze non man-cheranno, tra i relatori, importanti rappre-sentanti del Dipartimento alimenti Irlandesequali il Dr. P. Collins per la prima edizione,che proporranno una visione generale dellenormative Europee. Un importante suppor-to sarà inoltre assicurato dalla Dr.ssa Valen-tina Rizzi, esperta internazionale nel settoredella microbiologia applicata agli alimenti,dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo emembro esperto dell’EFSA (European FoodSafety Agency).

A BRESCIA IL CORSO SUL LATTEL’impostazione del corso è particolarmentepratica e volta a fornire conoscenza ma an-che esempi applicativi che possano esserereplicati nei differenti paesi; l’interattività tradocenti e discenti sarà il punto centrale di o-gni giornata di formazione per permettere u-no scambio di esperienze e informazioni chepermettano di elevare l’apporto scientificoche i servizi veterinari europei potranno ga-rantire per un più alto standard di sicurezzadei prodotti alimentari di origine animale.Le lezioni frontali si svolgeranno presso l’Isti-tuto Zooprofilattico Sperimentale della Lom-bardia e dell’Emilia Romagna, nella sua pre-stigiosa sede di Brescia centro operativotecnico scientifico principale, diretto dal prof.Stefano Cinotti, attorno al quale ruota l’atti-vità di 18 sezioni provinciali dislocate in al-trettante province delle due regioni di com-petenza. Quello di Brescia è il primo in ter-mini di tempo e il più prestigioso in termini divalore scientifico di una rete che vede altri 10istituti a capo di un complesso di oltre 100sezioni provinciali diffuse su tutto il territorionazionale.Alle lezioni frontali seguiranno applicazionipratiche dei concetti trattati che si svolgeran-no presso una stalla, un caseificio ed uno sta-bilimento di trattamento termico del latte. Inquest’ultimo caso non poteva essere che laCentrale del Latte di Brescia ad essere cam-po di formazione nella trasformazione del lat-te crudo in latte alimentare trattato termica-mente, prima nel panorama nazionale a com-mercializzare all’inizio degli anni ’90 il “lattefresco pastorizzato di Alta Qualità”.

OBIETTIVI L’obiettivo del corso è di contribuire ad assi-curare un approccio uniforme al controllo uffi-ciale e ad armonizzare le procedure nel con-trollo del latte e derivati per assicurare la sicu-rezza degli alimenti e la protezione del consu-matore all’interno dell’Unione Europea. Perquesto è necessario che le autorità di control-lo Europee condividano conoscenze espe-rienze e professionalità, ma anche che paesiesterni all’Unione Europea siano a conoscen-za delle normative da rispettare per il com-mercio internazionale. Dopo la fase legislativaè infatti importante assicurare la piena appli-cazione delle normative; ciò richiede una lorocompleta comprensione per verificarne lacorretta attuazione da parte degli operatori disanità pubblica e del settore alimentare. Lafase formativa sarà importante dal punto divista didattico ma tra gli obbiettivi del corsoc’è anche l’avvio di conoscenze personali edistituzionali che potranno concretamente fa-vorire una crescita professionale continua,per assicurare al consumatore quella sicurez-za nel consumo degli alimenti che il legislato-re comunitario ha fissato come obiettivo. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 200824 Agenda Sicurezza alimentare

Una miglior formazione per alimenti più sicuriTre i corsi di formazione per il progettoorganizzato dalla Commissione Europeae realizzato dall’IZS di Brescia. A Brescia il corsosulla produzione e trasformazione del latte

Il Professor Stefano Cinotti, Direttoredell'Istituto Zooprofilattico Sperimentaledella Lombardia e dell'Emilia Romagna

Page 25: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 20

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 2008 Dalle Aziende 25

La continua ricerca di pro-dotti innovativi che contrad-distingue l’Istituto Farma-ceutico Candioli mette oggia disposizione dei MediciVeterinari una rivoluzionaria

novità ad uso dermatologico per cani e gatti.

IL PRODOTTOEssential 6 spot-on è il primo trattamentodermo-cosmetico brevettato per uso veteri-nario a base di principi attivi naturali al 100%. Essential 6 spot-on, stabilizzando e proteg-gendo la parete delle cellule epidermiche, è ingrado di ripristinare l’ottimale composizionedel film idrolipidico cutaneo se alterato, rinfor-zando così la funzione di barriera della cute.La sua applicazione aumenta l’idratazionecutanea, diminuendo in tal modo la produ-zione di sebo attraverso la riduzione della per-dita idrica trans-epidermica.

CARATTERISTICHELe caratteristiche principali di questo nuovoprodotto, che lo rendono unico nel suo gene-re sono:Formulazione esclusiva, originale, bre-vettata

• Oli essenziali di rosmarino, lavanda, mela-leuca, cedro, origano, menta, neem

• Acidi grassi essenziali polinsaturi

• Vitamina E

2) Ipoallergenicità e tollerabilità dermato-logicamente testate da veterinari

3) Efficacia dermocosmetica clinicamentedimostrata sia nel cane sia nel gatto

• Migliora l’idratazione cutanea

• Riduce la seborrea, la desquamazione e ilcattivo odore della cute

• Migliora la lucentezza del mantello

• Rallenta l’eccessiva perdita di pelo

• Potenzia la funzione di barriera della cutecontro allergeni e microrganismi patogeni

Essential 6 spot on ha dimostrato la sua ef-ficacia non solo in campo dermocosmetico,ma anche come trattamento complementarein molte patologie cutanee caratterizzate dal-la presenza di alterazioni cheratoseborroiche.La sua estrema facilità d’uso e la possibilitàdi ottenere in tempi rapidi un netto migliora-mento delle condizioni di cute e mantello,consente di affrontare più agevolmente e conmaggior compliance da parte del proprietariole terapie dermatologiche indicate per il casospecifico, evitando il rischio di interruzioneprecoce del trattamento.

APPLICAZIONEEssential 6 spot on si applica come un nor-male spot-on una volta alla settimana per unperiodo iniziale di 2 mesi consecutivi, per poiproseguire in base alle necessità. È disponi-bile in confezioni da 4 pipette per gatti, percani fino a 10 kg di peso, per cani di pesocompreso tra 10 e 25 kg, e per cani di pesosuperiore ai 25 kg. Il suo utilizzo è compatibi-le con l’applicazione di qualunque altro pro-dotto spot-on. ■

Essential 6 spot on▲

Dalla Candioli un nuovo prodotto dermatologico

Le aziende interessate alla pubbli-

cazione dei comunicati stampa pos-

sono inviare il comunicato, possibil-

mente corredato da una foto, all’in-

dirizzo e-mail:

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COMUNICATI STAMPA

Page 26: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 20

Edizioni Veterinarie E.V. srl

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Chiuso in stampa il 26 maggio 2008

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 20 | 200826 Calendario attività Dal 13 giugno al 28 settembre

13 GIUGIORNATA DI APPROFONDIMENTO SIVAL ACCESSI VENOSI CENTRALI A MEDIO E LUNGO TERMINE. BASI TECNICHE E CAMPI DI APPLICAZIONE IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC PRECLINICI E CLINICI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accredita-

mento

13 GIUSEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON GESTIONE SANITARIA DELLE ZOONOSI E SISTEMI DI PREVENZIONE - Ordine Dei Medici Veterinari, Cuneo - ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI CUNEO Via Mameli, 4/bis - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39

0372 403541 - E-mail: [email protected]

14 - 15 GIUCORSO FSA IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC CORSO - CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO NEL CANE - Centro Studi Palazzo

Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segre-teria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

17 - 20 GIUCORSO SCIVAC CORSO DI BIOCHIMICA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accredita-

mento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

23 - 24 GIUCORSO SCIVAC GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT AVANZATE - Centro Studi SCIVAC, Cre-

mona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

26 - 28 GIUCORSO SCIVAC ADVANCED VETERINARY DIAGNOSTIC IMAGING: PRATICAL AND INTERACTIVE MRI WORKSHOP - Centro

Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Crediti non previsti

27 - 29 GIUCORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC SARDEGNA: CORSO REGIONALE BASE DI PRONTO SOCCORSO - Sassari - ECM: 16 Crediti - Per informazio-

ni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

29 GIUINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC MARCHE SCRIPTA MANENT... AVES VOLANT... PER FAVORE CHIUDETE LA FINESTRA. LE BASI DELLA MEDICINA A-

VIARE - Marche - Jesi - Via San Francesco - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Se-greteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

2 - 5 LUGITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CARDIOLOGIA: VII PARTE - DIAGNOSI E TERAPIA DELLE CARDIOPATIE ACQUISITE E MALATTIE SISTEMI-

CHE CON EFFETTI CARDIOVASCOLARI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Ac-creditamento - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

9 - 12 LUGITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: II PARTE - LE DIAGNOSI DIFFERENZIALI - Centro Studi SCIVAC, Cremo-

na - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

5 - 7 SETCORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE SICILIA - CORSO REGIONALE DI ORTOPEDIA - Ragusa, Villa Di Pasquale - Viale delle Americhe - ECM:CON IZS RAGUSA Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel.

+39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

7 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA RUOLO DELLA FISIOTERAPIA NELLA CORRETTA GESTIONE DEL PAZIENTE AFFETTO DA ERNIE DISCALI

- ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC- Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

11 - 13 SETCORSO SCIVAC CORSO DI MEDICINA FELINA I PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Ac-

creditamento - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

13 SETINCONTRO SIMIV EMOGASANALISI ED EQUILIBRIO ACIDO-BASE NELLA PRATICA CLINICA DEL CANE E DEL GATTO - Cen-

tro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni -Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

14 SETINCONTRO SIMEF SIMPOSIO DI MEDICINA FELINA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accredita-

mento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

14 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA LE ERNIE IN CHIRURGIA GENERALE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani -

Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

14 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA EMATOLOGIA: UN GIOCO DI LUCI E COLORI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Bor-

ghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

18 - 20 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: VI PARTE - CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA - Centro Studi SCI-

VAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

20 SETSEMINARIO SIVE SEMINARIO “ECOGRAFIA TORACICA ADDOMINALE NELL’ADULTO” - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona

- ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

20 - 21 SETCORSO SIVE CORSO BASE DI ECOGRAFIA TORACICA ADDOMINALE NELL’ADULTO - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

21 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO VALUTAZIONE DELL’OCCLUSIONE E TRAUMATOLOGIA DENTALE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per

informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

21 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA DIFFICOLTÀ DEAMBULATORIE: IL RUOLO DELLE MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO - UN

APPROCCIO CLINICO, DIAGNOSTICO E (FISIO)TERAPEUTICO - Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

25 - 27 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. DERMATOLOGIA: II PARTE - APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI (2°) - Cen-

tro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti- Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

27 - 28 SETEVENTO SIVAE ORTOPEDIA NEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richie-

sto Accreditamento - Per info: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

27 - 28 SETINCONTRO SCVI LA CARDIO-CHIRURGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

27 - 28 SETCORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Roma - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informa-

zioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

28 SETINCONTRO SIDEV AGGIORNAMENTI IN MALATTIE FUNGINE SUPERFICIALI DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC,

Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

28 SETINCONTRO ANMVI IN COLLABORAZIONE INCONTRO GPM ANMVI 2° SEMESTRE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: RichiestoCON SCIVAC E GPM Accreditamento - Per informazioni: Milena Migliavacca - - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: [email protected]

Quale, fra quelli sottoelencati, rappresental’agente micotico più spesso causa di micosirinosinusale nel cane?

Cryptococcus sp.

Malassezia sp.

Aspergillus fumigatus

Penicillium sp

Quale di questi sintomi è correlabile adun’infezione delle prime vie respiratorie nelconiglio?

Il ciecotrofo non viene consumato

La parte mediale degli arti anteriori appareimbrattato

C’è un eccesso di cerume auricolare

C’è una grande quantità di acari del pelo

QUIZ 1Risposta corretta: b)

Incontro SIVAE Malattierespiratorie degli Animali

Esotici, Cremona marzo 2007

QUIZ 2Risposta corretta: c)

Seminario SCIVAC Patologieostruttive delle vie respiratorie,

Palermo, giugno 2007

SOLUZIONI

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