Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 23

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L'On. Zappalà commenta l'istruttoria-Antitrust 006 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 3, numero 23 dal 19 al 25 giugno 2006 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 232 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. PNAA 2006 Il Ministero della Salute - Dipartimen- to per la Sanità Pubblica Veterinaria - ha trasmesso agli organismi di com- petenza il Piano Nazionale di Vigilan- za e Controlli Sanitari sulla Alimenta- zione Animale per il 2006. La finalità del Piano è la tutela della sanità Pub- blica e quindi di “assicurare la tutela della salute umana, degli animali e dell’ambiente” attraverso la vigilanza ed il controllo sui mangimi. Il Piano è conforme al Dlgs 17 giugno 2003, n. 223. FIDO PARK Il 16 giugno si è aperto il calendario estivo di Fido Park 2006. Grazie al rinnovato accordo con Autogrill, i me- dici veterinari dell’ANMVI partecipa- no all’iniziativa FIDO PARK. Sedici aree di sosta lungo le autostrade del- le vacanze, fino al 27 agosto 2006. Presenza retribuita dei medici veteri- nari nei week-end dalle 12.30 alle 14.30. Info: [email protected] ESAME DI STATO Smentito il sottosegretario all’Univer- sità Luciano Modica: il Ministro Mussi non ha ritirato il DPR-Siliquini. Il chia- rimento viene dall’ufficio stampa del MIUR. Dall’11 aprile scorso la riforma dell’accesso alla professione di medi- co veterinario è alla Corte dei Conti. ESCLUSI DAL BANDO L’esclusione dei medici veterinari alla candidatura a due posti di ricercato- re per il Centro per la qualità degli ali- menti e rischi alimentari dell’ISS è “in- giustificata e arbitraria”. La FNOVI ha chiesto all’Istituto di modificare il ban- do (GU n. 39 del 23-5-2006), riser- vandosi “ogni possibile azione a tute- la degli interessi della Categoria pro- fessionale che rappresenta”. ANAGRAFE EQUINA Il Decreto che istituisce l’anagrafe equina è alla Corte dei Conti. Dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale decorreranno i termini per i provvedi- menti attuativi posti in capo al Mini- stero della Salute, in particolare la definizione di un Manuale operativo, la rete di epidemiosorveglianza e lo status dell’equide. INTEGRATORI Un concentratore termico per trasfor- mare oltre 100 litri l’ora di siero di ca- seificio in integratore alimentare per animali. È il progetto GESAMB - Ge- stione Ambientale nelle organizzazio- ni del settore agro-alimentare, con- dotto da ENEA/BIOTEC, co-finanzia- to dal Ministero della Ricerca. Lo smaltimento del siero di latte è uno degli aspetti ambientali più significa- tivi nei processi produttivi del settore lattiero-caseario (fatturato pari a 13,5 miliardi di euro e 35mila addetti). Brevi È Patta il Sottosegretario dei Veterinari È del 6 giugno il provvedimento che asse- gna al Sottosegretario Gian Paolo Patta la delega alla veterinaria. Secondo informazioni ufficiose, ma attendibili, Patta si occuperà del contenzioso sul personale dipendente o con- venzionato col SSN, delle professioni non diri- genti, di sanità veterinaria (farmaci e anagrafe del bestiame compresa), di alimenti e nutrizio- ne per gli adempimenti comunitari e internazio- nali e per l’import e l’export di animali e prodotti di origine animale. Tra le deleghe a Patta ci so- no anche gli aspetti ambientali della salute: ad- ditivi, aromi, imballaggi, tecnologie alimentari, ma anche i rapporti con le Regioni, l’igiene e la sicurezza sul lavoro, le politiche per gli anziani. E poi fitosanitari, la pubblicità dei medicinali e di altri prodotti, le acque, le industrie insalubri e la tutela dei rischi che deri- vano dall’inquinamento ambientale. Gian Paolo Patta è nato a Tonara (Nu) nel 1953. Si diploma all’ITIS Feltri- nelli di Milano. Lavora come tecnico alla Philips come informatico. Dal 1976 al 1981 milita nella UILM e nella FLM di Milano e di Sesto San Gio- vanni. Nel 1982 aderisce alla CGIL e quindi viene eletto nella Segreteria della Cgil regionale della Lombardia nel 1994. Due anni dopo è eletto nel- la Segreteria Nazionale della Cgil dove è responsabile del Dipartimento Lavoratori Pubblici. Nel 2005 diviene Responsabile del Segretariato Eu- ropa della Confederazione. È Coordinatore Nazionale di Lavoro Società – Cambiare Rotta e dopo anni di minoranza, all’ultimo Congresso unitario diviene parte dell’attuale maggioranza. Quanto alle altre deleghe, a Serafino Zucchelli, lasciata l’attività sinda- cale in ANAAO, toccano le professioni laureate (dirigenti), la formazione del personale del ministero, la Commissione Centrale per gli esercenti le professioni sanitarie, i rapporti con la UE, la profilassi e le emergenze sa- nitarie internazionali. Zucchelli dovrà dare supporto al ministro per le atti- vità presso l’OMS e le organizzazioni internazionali e per la stipula di ac- cordi bilaterali sanitari, l’attuazione di convenzioni e raccomandazioni co- munitarie. Coordinerà gli uffici di sanità di confine e si occuperà dei rap- porti con l’Università e della Ricerca. Il terzo Sottosegretario, Antonio Gaglione, ha la delega ai rapporti con CONI (medicina dello sport), l’assistenza sanitaria e medico-legale del personale navigante e quello in volo e gli aspetti medico legali delle pen- sioni di guerra, per le infermità per causa di servizio e gli emoindennizzi. Ancora: i dispositivi medici, la sanità penitenziaria, gli incidenti, gli immi- grati e gli emigrati, i lavoratori italiani all’estero, i rapporti con gli ospeda- li italiani nel mondo e col Consiglio d’Europa e l’OCSE, la vigilanza sull’I- SPESL, i cosmetici, i biocidi e la disinfestazione. Se lo sai già... l'hai letto su @nmviOggi L’Europa è dalla nostra parte Il "padre" della Direttiva 2005/36/CE smentisce per il nostro giornale la tesi del Garante A PAG. 3 www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line L'Europarlamentare Stefano Zappalà. E ra ora! Leggendo il titolo non si può pensare ad altro. Finalmente uno lo hanno preso e denunciato. So- no anni che segnaliamo casi di abu- so di professione nel nostro settore sempre con scarsi risultati. Una volta era un Medico Odontoiatria che si proponeva per interventi su ca- ni e gatti. Spesso erano allevatori che svolgevano pratiche veterinarie dalle vaccinazioni al taglio della coda o delle orecchie. A volte farmacisti che oltre a cambiare i prodotti ricettati si offrivano per fare vaccinazioni. In al- cuni casi tecnici di allevamento che praticavano prelievi di sangue o eco- grafie. Possono anche essere adde- stratori che prescrivono farmaci. Una battaglia che va avanti da anni, con l'intervento di Ordini provinciali e del- la stessa Fnovi, ma purtroppo spes- so, dobbiamo ammetterlo, con pochi risultati. L'ANMVI, per avere maggiori punti di forza nella sua azione contro l'abusivismo, ha chiesto che vengano definite le competenze riservate ed esclusive del Medico Veterinario. Mettere un microchip per noi è un at- to medico come qualsiasi vaccinazio- ne. Le medicine non convenzionali secondo noi devono essere di esclu- siva del Medico Veterinario. Possibile che chiunque possa fare fisioterapia su un animale? Siamo sempre andati avanti su questa strada a difesa della nostra categoria sperando di leggere sui giornali che qualcuno è stato de- nunciato per abuso della professione veterinaria. Ma purtroppo la notizia che ci è capitato di leggere tempo fa non era quella da noi tanto attesa: "Curava gli animali, ma anche i loro proprietari: è l'accusa contestata dal- la Guardia di finanza di Catania a un noto veterinario di 45 anni che è stato denunciato per esercizio abusivo di professione medica. Il veterinario si occupava di cani, gatti, uccelli ma non disdegnava di badare alla salute dei suoi clienti, occupandosi di pato- logie specifiche come reumatismi, dolori articolari, cefalee, disturbi ga- strici ed epatici. Le indagini erano scattate dopo la denuncia di uno dei pazienti". Il collega deve aver pensa- to che l'uomo non è certo molto simi- le ad un cane o ad un gatto ma è pur sempre un "animale" ed in fondo an- che il veterinario è comunque un Me- dico. DENUNCIATO PER ABUSO DI PROFESSIONE

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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L'On. Zappalà commenta l'istruttoria-Antitrust

006SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 3, numero 23 dal 19 al 25 giugno 2006Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

232ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

PNAA 2006Il Ministero della Salute - Dipartimen-to per la Sanità Pubblica Veterinaria -ha trasmesso agli organismi di com-petenza il Piano Nazionale di Vigilan-za e Controlli Sanitari sulla Alimenta-zione Animale per il 2006. La finalitàdel Piano è la tutela della sanità Pub-blica e quindi di “assicurare la tuteladella salute umana, degli animali edell’ambiente” attraverso la vigilanzaed il controllo sui mangimi. Il Piano èconforme al Dlgs 17 giugno 2003, n.223.

FIDO PARKIl 16 giugno si è aperto il calendarioestivo di Fido Park 2006. Grazie alrinnovato accordo con Autogrill, i me-dici veterinari dell’ANMVI partecipa-no all’iniziativa FIDO PARK. Sediciaree di sosta lungo le autostrade del-le vacanze, fino al 27 agosto 2006.Presenza retribuita dei medici veteri-nari nei week-end dalle 12.30 alle14.30. Info: [email protected]

ESAME DI STATOSmentito il sottosegretario all’Univer-sità Luciano Modica: il Ministro Mussinon ha ritirato il DPR-Siliquini. Il chia-rimento viene dall’ufficio stampa delMIUR. Dall’11 aprile scorso la riformadell’accesso alla professione di medi-co veterinario è alla Corte dei Conti.

ESCLUSI DAL BANDOL’esclusione dei medici veterinari allacandidatura a due posti di ricercato-re per il Centro per la qualità degli ali-menti e rischi alimentari dell’ISS è “in-giustificata e arbitraria”. La FNOVI hachiesto all’Istituto di modificare il ban-do (GU n. 39 del 23-5-2006), riser-vandosi “ogni possibile azione a tute-la degli interessi della Categoria pro-fessionale che rappresenta”.

ANAGRAFE EQUINAIl Decreto che istituisce l’anagrafeequina è alla Corte dei Conti. Dallapubblicazione in Gazzetta ufficialedecorreranno i termini per i provvedi-menti attuativi posti in capo al Mini-stero della Salute, in particolare ladefinizione di un Manuale operativo,la rete di epidemiosorveglianza e lostatus dell’equide.

INTEGRATORIUn concentratore termico per trasfor-mare oltre 100 litri l’ora di siero di ca-seificio in integratore alimentare peranimali. È il progetto GESAMB - Ge-stione Ambientale nelle organizzazio-ni del settore agro-alimentare, con-dotto da ENEA/BIOTEC, co-finanzia-to dal Ministero della Ricerca. Losmaltimento del siero di latte è unodegli aspetti ambientali più significa-tivi nei processi produttivi del settorelattiero-caseario (fatturato pari a 13,5miliardi di euro e 35mila addetti).

Brevi

È Patta il Sottosegretario dei Veterinari

Èdel 6 giugno il provvedimento che asse-gna al Sottosegretario Gian Paolo Patta la

delega alla veterinaria. Secondo informazioniufficiose, ma attendibili, Patta si occuperà delcontenzioso sul personale dipendente o con-venzionato col SSN, delle professioni non diri-genti, di sanità veterinaria (farmaci e anagrafedel bestiame compresa), di alimenti e nutrizio-ne per gli adempimenti comunitari e internazio-nali e per l’import e l’export di animali e prodottidi origine animale. Tra le deleghe a Patta ci so-no anche gli aspetti ambientali della salute: ad-ditivi, aromi, imballaggi, tecnologie alimentari,

ma anche i rapporti con le Regioni, l’igiene e la sicurezza sul lavoro, lepolitiche per gli anziani. E poi fitosanitari, la pubblicità dei medicinali e dialtri prodotti, le acque, le industrie insalubri e la tutela dei rischi che deri-vano dall’inquinamento ambientale.Gian Paolo Patta è nato a Tonara (Nu) nel 1953. Si diploma all’ITIS Feltri-nelli di Milano. Lavora come tecnico alla Philips come informatico. Dal1976 al 1981 milita nella UILM e nella FLM di Milano e di Sesto San Gio-vanni. Nel 1982 aderisce alla CGIL e quindi viene eletto nella Segreteriadella Cgil regionale della Lombardia nel 1994. Due anni dopo è eletto nel-la Segreteria Nazionale della Cgil dove è responsabile del DipartimentoLavoratori Pubblici. Nel 2005 diviene Responsabile del Segretariato Eu-ropa della Confederazione. È Coordinatore Nazionale di Lavoro Società –Cambiare Rotta e dopo anni di minoranza, all’ultimo Congresso unitariodiviene parte dell’attuale maggioranza.Quanto alle altre deleghe, a Serafino Zucchelli, lasciata l’attività sinda-cale in ANAAO, toccano le professioni laureate (dirigenti), la formazionedel personale del ministero, la Commissione Centrale per gli esercenti leprofessioni sanitarie, i rapporti con la UE, la profilassi e le emergenze sa-nitarie internazionali. Zucchelli dovrà dare supporto al ministro per le atti-vità presso l’OMS e le organizzazioni internazionali e per la stipula di ac-cordi bilaterali sanitari, l’attuazione di convenzioni e raccomandazioni co-munitarie. Coordinerà gli uffici di sanità di confine e si occuperà dei rap-porti con l’Università e della Ricerca.Il terzo Sottosegretario, Antonio Gaglione, ha la delega ai rapporti conCONI (medicina dello sport), l’assistenza sanitaria e medico-legale delpersonale navigante e quello in volo e gli aspetti medico legali delle pen-sioni di guerra, per le infermità per causa di servizio e gli emoindennizzi.Ancora: i dispositivi medici, la sanità penitenziaria, gli incidenti, gli immi-grati e gli emigrati, i lavoratori italiani all’estero, i rapporti con gli ospeda-li italiani nel mondo e col Consiglio d’Europa e l’OCSE, la vigilanza sull’I-SPESL, i cosmetici, i biocidi e la disinfestazione.

Se lo sai già...l'hai letto su @nmviOggi

L’Europaè dallanostraparteIl "padre" della Direttiva 2005/36/CEsmentisce per il nostro giornale la tesidel Garante A PAG. 3

www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line

L'Europarlamentare Stefano Zappalà.

E ra ora! Leggendo il titolo non sipuò pensare ad altro. Finalmente

uno lo hanno preso e denunciato. So-no anni che segnaliamo casi di abu-so di professione nel nostro settoresempre con scarsi risultati.Una volta era un Medico Odontoiatriache si proponeva per interventi su ca-ni e gatti. Spesso erano allevatori chesvolgevano pratiche veterinarie dallevaccinazioni al taglio della coda odelle orecchie. A volte farmacisti cheoltre a cambiare i prodotti ricettati sioffrivano per fare vaccinazioni. In al-cuni casi tecnici di allevamento chepraticavano prelievi di sangue o eco-grafie. Possono anche essere adde-stratori che prescrivono farmaci. Unabattaglia che va avanti da anni, conl'intervento di Ordini provinciali e del-la stessa Fnovi, ma purtroppo spes-so, dobbiamo ammetterlo, con pochirisultati. L'ANMVI, per avere maggioripunti di forza nella sua azione control'abusivismo, ha chiesto che venganodefinite le competenze riservate edesclusive del Medico Veterinario.Mettere un microchip per noi è un at-to medico come qualsiasi vaccinazio-ne. Le medicine non convenzionali

secondo noi devono essere di esclu-siva del Medico Veterinario. Possibileche chiunque possa fare fisioterapiasu un animale? Siamo sempre andatiavanti su questa strada a difesa dellanostra categoria sperando di leggeresui giornali che qualcuno è stato de-nunciato per abuso della professioneveterinaria. Ma purtroppo la notiziache ci è capitato di leggere tempo fanon era quella da noi tanto attesa:"Curava gli animali, ma anche i loroproprietari: è l'accusa contestata dal-la Guardia di finanza di Catania a unnoto veterinario di 45 anni che è statodenunciato per esercizio abusivo diprofessione medica. Il veterinario sioccupava di cani, gatti, uccelli manon disdegnava di badare alla salutedei suoi clienti, occupandosi di pato-logie specifiche come reumatismi,dolori articolari, cefalee, disturbi ga-strici ed epatici. Le indagini eranoscattate dopo la denuncia di uno deipazienti". Il collega deve aver pensa-to che l'uomo non è certo molto simi-le ad un cane o ad un gatto ma è pursempre un "animale" ed in fondo an-che il veterinario è comunque un Me-dico. ■

DENUNCIATO PER ABUSO DI PROFESSIONE

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N on è la prima volta cheho modo di esprimere lamia opinione sull’opera-

to dell’Antitrust e del Governo neiconfronti dei professionisti italianie non credo che sarà l’ultima,considerate le avvisaglie che co-minciano ad arrivare. Purtropponon tutti leggono e si documenta-no, innescando tematiche che, seportate avanti così come annun-ciate, serviranno a dare lavoroagli avvocati ed alla Corte di Giu-stizia. L’Unione Europea ha approvato ladirettiva 36/2005/CE, recepita conla legge comunitaria 2005 ed incorso di trasposizione nella nor-mativa nazionale. Cosa che deveavvenire entro il prossimo 20 otto-bre 2007. Tutta la direttiva ha va-lenza rilevante e costituirà, se sivorrà, l’impalcatura sulla qualecostruire finalmente la riforma na-zionale delle professioni. È ovvio che, nelle parti non vinco-lanti, il legislatore italiano potrà di-sporre secondo la propria vo-lontà. Speriamo lo faccia senzaspirito punitivo o peggio seguen-do uno schema non adeguato al-le esigenze degli utenti, che poisono quelli da tutelare e non i pro-fessionisti.

Inammissibile l’equiparazioneall’impresaQualcuno insiste sulla equivalen-za professionisti/impresa. In realtàla direttiva 36, una volta per tutte,ha definito le professioni liberali,ovvero quelle praticate sulla ba-se di pertinenti qualifiche pro-fessionali in modo personale,responsabile e professional-mente indipendente da parte dicoloro che forniscono serviziintellettuali e di concetto nell’in-teresse dei clienti e del pubbli-co. Fra questi ci sono i veterina-ri e sono espressamente elen-catiNon mi pare che sia necessarioessere uno scienziato per render-si conto che è stato superato ilprecedente vuoto normativo inmateria e che l’equiparazione conle imprese non è ammissibile perlegge. La prevista liberalizzazionedei servizi, al fine della attuazionedel mercato interno anche con lospostamento delle persone e deiservizi, non coinvolge i professio-nisti, la cui circolazione è attuataattraverso appunto la direttiva 36.La concorrenza di cui tanto si par-la va inquadrata nel prosieguo di

alcune definizioni dettate sempredalla 36. Vi è scritto che l’esercizio dellaprofessione negli Stati membripuò essere oggetto, a normadel trattato, di specifici limiti le-gali sulla base della legislazio-ne nazionale e sulle disposizio-ni di legge stabilite autonoma-mente, nell’ambito di tale conte-sto, dai rispettivi organismi pro-fessionali rappresentativi, sal-vaguardando e sviluppando laloro professionalità e la qualitàdel servizio e la riservatezza deirapporti con i clienti. Tutta la di-rettiva contiene altri precisi detta-ti, ma già basta questo per capireche Ordini e Collegi non si tocca-no e che serve forte professiona-lità. L’Unione non poteva entrarenel merito delle tariffe professio-nali, che rientrano tra le compe-tenze nazionali. Tuttavia non si può trascurarequalche osservazione. La concor-renza sulla base del prezzo piùbasso non è accettabile negli ap-palti, vedasi infatti altre mie diretti-ve, figuriamoci nelle prestazioniintellettuali. Bisogna anche consi-derare che negli Stati dove le ta-riffe minime non sono previste vi-gono altre normative interne inbase alle quali le prestazioni sonoben più alte in termini di parcella.Vedasi infatti la polemica di questigiorni di una piccola parte degliavvocati francesi i quali voglionouna corsia preferenziale europeaproprio per mantenere ed espor-tare i loro sistemi nazionali in tuttaEuropa.

La definizione di professioneInfine non è irrilevante considera-re che chi sostiene che non esi-stano inequivocabili definizionisulle professioni farebbe bene aleggere l’art. 3 della direttiva 36(«professione regolamentata»: at-tività, o insieme di attività profes-sionali, l’accesso alle quali e il cuiesercizio, o una delle cui modalitàdi esercizio, sono subordinati di-rettamente o indirettamente, inforza di norme legislative, regola-mentari o amministrative, al pos-sesso di determinate qualificheprofessionali; in particolare costi-tuisce una modalità di eserciziol’impiego di un titolo professionaleriservato da disposizioni legislati-ve, regolamentari o amministrati-ve a chi possiede una specificaqualifica professionale. ndr), nelquale non solo vi sono tutte le de-finizioni necessarie ma per suomezzo si è cancellato ogni equi-voco creato in passato dal Com-missario alla Concorrenza Monti,e da tanti altri. Forse i rappresentanti delle pro-fessioni farebbero bene, e fra es-si oggi il Presidente della Fede-razione degli Ordini Veterinari, aregalare al Presidente dell’Anti-trust una copia delle direttive inquestione al fine di dargli mododi aggiornarsi ma anche perpreannunciargli che la Corte diGiustizia decide sulla base deldiritto comunitario e non della vo-lontà di qualcuno nazionale. E laCorte di Giustizia non interpreta,ma applica. Strasburgo 14 giugno 2006 ■

3ATTUALITÀ

In Europa le professioni non sono imprese

L'Antitrust dimentica la Direttiva sulle qualifiche Dalla 36 alla Bolkstein, ordini e professioni non si toccano

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2006

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di Stefano Zappalà

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Il Diritto comunitario non è violato

Dal 20 ottobre 2005 è in vigore nel territoriocomunitario la Direttiva 2005/36/CE* del

Parlamento europeo e del Consiglio relativa al ri-conoscimento delle qualifiche professionali. LaDirettiva Zappalà - dal nome del deputato euro-

peo che ne ha seguito l’iter presso le istituzioni comunitarie - deve di-ventare norma nazionale entro il 20 ottobre 2007. “Ma è già in vigore”- ci tiene a sottolineare Zappalà, ricordando chenessuno Stato membro può disattenderla. La Direttiva è esplicita: “tale regime generale di riconoscimento nonimpedisce che uno Stato membro imponga, a chiunque eserciti unaprofessione nel suo territorio, requisiti specifici motivati dall’applica-zione delle norme professionali giustificate dall’interesse pubblicogenerale. Tali requisiti riguardano, ad esempio, le norme in materiadi organizzazione della professione, le norme professionali, compre-se quelle deontologiche, le norme di controllo e di responsabilità”. E ancora: “L’esercizio della professione negli Stati membri può esse-re oggetto, a norma del trattato, di specifici limiti legali sulla basedella legislazione nazionale e sulle disposizioni di legge stabilite au-tonomamente, nell’ambito di tale contesto, dai rispettivi organismiprofessionali rappresentativi, salvaguardando e sviluppando la loroprofessionalità e la qualità del servizio e la riservatezza dei rapporticon i clienti.La presente direttiva non pregiudica le misure necessarie a garanti-re un elevato grado di tutela della salute e dei consumatori”.È lo stesso principio secondo il quale il Parlamento Europeo ha de-pennato le professioni dalla Direttiva Bolkstein, la direttiva in via diemanazione che regolamenterà la libera circolazione dei servizi. “E comunque la 36 prevarrebbe sulla Bolkstein”, assicura l’On. Zap-palà. Dice il 27 quinquies della Bolkstein: “Conformemente alla giu-risprudenza della Corte di giustizia, gli obiettivi in materia di sanitàpubblica, protezione dell’ambiente, salute degli animali e ambienteurbano costituiscono motivi imperativi di interesse generale che pos-sono giustificare l’applicazione di regimi di autorizzazione e di altrerestrizioni ai servizi sociali”.

*DIRETTIVA 2005/36/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSI-GLIO del 7 settembre 2005 relativa al riconoscimento delle qualificheprofessionaliGazzetta ufficiale dell'Unione europea L 255/22

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I l 20 aprile la Conferenza del-le Regioni ha approvato leLinee Guida di Regolamento

Regionale dell’Informazione Scien-tifica sul Farmaco. Sia subito det-to, a scanso di equivoci, che lenuove regole riguardano solo ilsettore umano. Se ce ne occupia-mo è perché da tempo, dal 2003ormai, si parla di regolamentareanche l’informazione del farmacoveterinario con norme specifichee condivise. A suo tempo, quan-do il Legislatore decise di regola-

mentare l’informazione scientifi-ca del farmaco, la Categoria ri-vendicò nelle competenti sediparlamentari la “diversità” veteri-naria, chiedendo che non si equi-parasse l’informatore del farmacoveterinario al “collega” d’umana.Il Legislatore fece marcia indie-tro. Ma di regole si continua aparlare e le linee guida regionalida poco emanate riaprono il di-scorso. Ne parliamo con il Diret-tore di AISA, il dottor GiacomoFortuni.

Dottor Fortuni, questa regola-mentazione per il settore uma-no offre, a suo parere, qualchevalido spunto/stimolo per unaregolamentazione dell’informa-zione anche in veterinaria?Leggendo con attenzione le LineeGuida in oggetto è sicuramentepossibile identificare spunti di in-teresse per Aisa in merito al temadell’informazione scientifica vete-rinaria anche se Aisa ha sempreespresso e continua ad esprimeforti perplessità nel trasporre alnostro settore veterinario le regolecalibrate per l’Umana. Tra glispunti interessanti se ne potreb-bero citare alcuni di carattere

“universale” quali quello del titolodi Studio che un Informatore do-vrebbe possedere per svolgere lasua attività (es: Laurea in Medici-na Veterinaria, anche di primo li-vello o lauree affini quali la Biolo-gia, Chimica o Scienze delle Pro-duzioni Animali).Desidero ricordare che proprio inun incontro dell’estate scorsa tra ivertici di Aisa, di Fnovi e di Anm-vi, il tema dell’Informazionescientifica era stato identificatotra quelli di maggior interesse co-mune tanto da essere inserito neiprogetti per i quali aprire un “ta-volo di concertazione”. Obbietti-vo quello di predisporre una pro-posta mirata alle nostre Autorità.Desidero inoltre fornirle un esem-pio più che attuale di quanto ri-schiosa sia la trasposizione dellenorme del mondo “Umano” allaVeterinaria: i Campioni Gratuiti. Iltesto di recepimento della Diretti-va 2004/28/CE prevede che icampioni gratuiti debbano esseredi contenuto ridotto. Fortunata-mente siamo stati capaci di con-dividere una posizione tra noi,FNOVI ed ANMVI (i dettagli sa-ranno definiti a breve) che è sca-turita in una richiesta al ministeroche sappiamo ha dato esito favo-revole. Se ciò non fosse avvenu-to, traslando ed irrigidendo nor-me previste per l’umana, avrem-mo quasi certamente dovuto direaddio ai campioni gratuiti.

E cosa c’è invece di tanto lonta-no dal settore dell’informazionescientifica in medicina veteri-naria da giustificare una certasoddisfazione per non essererientrati in un provvedimentoche in origine sembrava tentatodi coinvolgerci?Nessuna soddisfazione da partedi Aisa. Semmai uno stimolo anon perdere occasione nell’affer-mare le tipicità del nostro merca-to veterinario nel nostro Paese.Vorrei fare alcune considerazionicirca le peculiarità del mondo Ve-terinario: il farmaco veterinario, adifferenza di quello umano, non èsovvenzionato dallo Stato (SSN) ela spesa delle terapie è totalmen-te a carico del proprietario dell’a-nimale, sia esso animale da red-dito o animale da compagnia; igrandi temi della sicurezza ali-mentare (limiti residuali, ecc.) nontoccano il farmaco ad uso uma-no, mentre sono rilevanti per ilfarmaco veterinario; i farmaciumani riguardano solo una spe-cie: l’uomo. I farmaci veterinariconcernono più specie. Se consi-deriamo inoltre che la distribuzio-ne delle popolazioni animali dinostro interesse è varia sul territo-rio nazionale (es: bovini, suini,avicoli prevalentemente allevati alNord, ovini e caprini al Sud e nel-le Isole; animali da compagnianelle aree urbane, mentre l’uomo,come specie, è “diffuso” su tuttoil territorio nazionale), si com-prende come la distribuzione fisi-

ca del farmaco veterinario el’informazione scientifica segua-no di conseguenza la presenzadelle specie animali sul territorio;il medico veterinario prescrittore,da noi considerato partner ne-cessario, è proporzionalmentepresente sul territorio in relazionealle specie che lo popolano.Compito delle Aziende farmaceu-tiche è informare il medico veteri-nario là dove opera; il farmacoveterinario è un prodotto studiatoad hoc per la fisiologia dell’ani-male, e pertanto è fuorviante as-similarlo a quello umano, regolan-done allo stesso modo la dispen-sazione e la promozione.

Verso quali possibilità di rego-lamentazione o di autoregola-mentazione è orientata l’Indu-stria farmaceutica della sanitàanimale?Credo di averle già dato una ri-sposta precedentemente. Ribadi-sco: regole mirate, condivise echiare, che siano in grado di ga-rantire una corretta informazioneal Medico Veterinario tenendo al-tresì in considerazione le reali di-sponibilità economiche del nostrocomparto.Il coordinamento delle iniziativetra Veterinario ed Industria risultadunque strumento necessario alsuccesso comune. ■

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Intervista al Direttore di AISA

Informazione scientifica: anche la veterinaria avrà le sue regole

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2006

Il dottor Giacomo Fortuni è diret-tore di AISA, Associazione delleIndustrie della Salute Animale.

http://aisa.federchimica.it/

L’INTERVISTA

Le regole per l’informatore d’Umana

Le Aziende farmaceutiche comunicano alla Regione i dati dei pro-pri informatori scientifici (ISF), specificando fra l’altro l’eventuale

area terapeutica che essi rappresentano, l’ambito territoriale in cui svol-gono la loro attività, il titolo di studio e il responsabile aziendale dellafarmacovigilanza. Gli ISF dovranno essere dotati di tesserino di ricono-scimento (foto compresa). Il numero delle visite individuali di ogni ISF ai singoli medici è quanti-ficabile in un numero di visite annuali indicativamente compreso tra 3 e5 per ogni medico interessato alla prescrizione, secondo le scelte del-le singole Regioni. Gli ISF devono svolgere la loro attività presso i me-dici da soli.I campioni gratuiti possono essere consegnati secondo precisi limitiquantitativi (che tuttavia non si applicano alla fornitura di campioni difarmaci non rimborsabili dal SSN). La consegna gratuita dei campionidi medicinali, ai medici autorizzati a prescriverli, è subordinata ad unarichiesta scritta. Per l’informazione al medico è consentito utilizzare solo materiale au-torizzato dall’Agenzia Italiana del Farmaco. Ad ogni visita, gli ISF devo-no consegnare al medico, per ciascun medicinale presentato, il rias-sunto delle caratteristiche del prodotto, completo delle informazioni sulprezzo.È vietato concedere, offrire o promettere premi, vantaggi pecuniari oin natura, salvo che siano di valore trascurabile e siano comunque col-legabili all’attività espletata dal medico e dal farmacista. La quantifica-zione del predetto valore trascurabile è fissata in un massimo di € 20,00annui per Azienda farmaceutica per ogni singolo medico o farmacista.I sanitari che partecipano ad eventi organizzati e/o promossi e/o fi-nanziati, a qualsiasi titolo, dalle aziende farmaceutiche sono tenuti adarne comunicazione alle rispettive aziende sanitarie di appartenenza.Le Regioni, al fine di ridurre alcune criticità dell’attuale sistema comel’insufficienza di informazione, possono costituire apposite commissio-ni, dove si prevede anche la presenza degli ordini professionali, per fa-vorire incontri con i sanitari su specifici temi legati all’impiego deimedicinali.

Concorso a premi 15 anni di informazione

Il prossimo numero della nostra rivista por-terà in allegato la cartolina del concorso apremi Professione Veterinaria - 15 anni diinformazione. L’iniziativa è pensata per ce-

lebrare il quindicesimo anno dalla fondazione della testata insieme aiColleghi lettori. Le modalità di partecipazione e il regolamento sarannopubblicati a partire dal prossimo numero e al sito www.anmvi.itIn palio i seguenti premi:• 1° Premio Speciale Monitoraggio paziente PM 8000 Mindray/ ECG (5

derivazioni), SpO2, NIBP, Temperatura. Valore: 5.200 € + IVA• 2° Premio Speciale Riunito dentale minidental: unità centrale fornita

con i seguenti accessori: (ablatore tartaro, turbina) del valore di2.200 € + IVA

• 3° Premio Speciale Microscopio XY series, strumento fornito delleseguenti caratteristiche: 5 Ottiche plan-acromatiche corrette all’in-finito 4X-10X-20X-40X-100X immersione, oculari diam. 22 mm, illu-minazione 50 W, diaframma di campo, tavolino traslatore. Valore:2.200 € + IVA

E inoltre 10 (dieci) iscrizioni gratuite ad altrettanti congressi/seminarinazionali organizzati da EVsrl. Partecipate numerosi.

La diversità veterinaria

I l settore del medicinale veterinario è significativamente inferiore,in termini di fatturato e di personale, a quello del medicinale ad

uso umano. C’è infatti una marcata differenza tra i volumi di vendite:circa 400 milioni di euro di spesa farmaceutica veterinaria - secondostime AISA - contro i circa 11 miliardi dell’umana. Ma altri fattori carat-terizzano la farmaceutica veterinaria: il numero di specie animali coin-volte è diverso (solo l’uomo, invece, per la farmaceutica umana), e di-versi sono i problemi che possono toccare da vicino il nostro compar-to, a cominciare da quello, sempre più sentito, della sicurezza alimen-tare. Per il farmaco umano, ad esempio, non è necessario condurre stu-di residuali, con un risparmio sulle spese di ricerca che, di conseguen-za, non incidono sul costo finale del prodotto. Diversi i costi al consu-matore anche per un altro motivo: il farmaco umano è, per massimaparte, sovvenzionato dal sistema sanitario nazionale, mentre le speseper il farmaco veterinario sono sostenute in toto dal proprietario dell’a-nimale. Ma è il sistema distributivo che differenzia maggiormente i duemercati: laddove il farmaco umano è distribuito in tutte le farmacie delPaese, quello veterinario, per sua intrinseca natura (diffusione delle va-rie specie sul territorio, differenziazione animali da reddito/animali dacompagnia, scarsità di mezzi da impiegare nella distribuzione sul terri-torio) viaggia “a chiamata” e viene consegnato solamente dove è ri-chiesto. In questo senso, è essenziale la figura del “promotore” del far-maco veterinario, un professionista che informa il canale distributivo(veterinario, farmacista, grossista) in modo da assicurare anche la pun-tuale distribuzione del farmaco. Gli informatori scientifici veterinari ammontano ad un numero limita-to di circa 500 operatori su tutto il territorio nazionale, la maggior partedei quali è costituita da medici veterinari già iscritti ad un Ordine Pro-vinciale ed il numero di informatori scientifici non veterinari tende a ri-dursi sempre di più. Molti informatori scientifici veterinari svolgono an-che libera professione veterinaria e pertanto fanno riferimento all’Ordi-ne Provinciale cui devono essere iscritti; una parte degli informatoriscientifici veterinari svolge quest’attività come occupazione tempora-nea, in attesa di trovare un impiego nell’ambito della professione vete-rinaria. Una buona parte degli informatori scientifici veterinari, a causadella scarsità di personale nel settore farmaceutico veterinario, assumeuna configurazione mista, scientifica e commerciale, svolgendo ancheun’attività di forza di vendita presso farmacie, grossisti e gli stessi ve-terinari; attività che invece, in campo umano, è svolta da altre figure.Per le diverse caratteristiche dell’informazione scientifica in campo ve-terinario rispetto a quella in campo umano risulta inappropriato un in-quadramento in uno stesso albo e con uno stesso codice di comporta-mento. In ambito veterinario non è sentita l’esigenza di un albo per gliinformatori in quanto questi, per la stragrande maggioranza, sono giàstati sottoposti al controllo degli Ordini Provinciali dei Veterinari.

di Sabina Pizzamiglio

laVETERINARIAPROFESSIONE

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 23

Da un punto di vista nu-merico il gatto è ormai ilpiù importante animale

da compagnia dell’uomo. Su que-sto non ci sono dubbi. Questo po-trebbe far pensare che il grado diconoscenza che abbiamo di que-sto meraviglioso animale sia di pa-ri passo aumentato. Invece non èesattamente così e il gatto conti-nua per molti aspetti a rimanere unenigma anche per noi veterinari.La Hill’s ha dunque colto nel se-gno proponendo proprio sulla Me-dicina Felina il proprio simposioEuropeo annuale. Il convegno si èsvolto alla fine di Aprile di que-st’anno a Bruxelles. E a questoscopo anche il titolo non potevaessere più azzeccato: “Focus onthe Feline”. In effetti il gatto conti-nua ad essere alquanto sfuocatoai nostri occhi. Basta guardarloaggirarsi per i nostri appartamentiper riconoscere in lui un patrimo-nio genetico da felino selvaticocon cui dobbiamo fare i conti. Equesto a maggior ragione se con-sideriamo che proprio il gatto hasubito un processo di urbanizza-zione molto più spinto rispetto alcane, essendo diventato in pochianni il numero uno degli animalida compagnia in quanto, per leproprie caratteristiche, è (almenoapparentemente) più adattabilealla vita in appartamenti dovespesso il nucleo abitativo è com-posto da una o due persone chelavorano fuori casa tutto il giorno.In ogni suo aspetto il gatto non fi-nisce di stupirci: a differenza diquanto succede nel cane è diffici-le poterlo prevedere, non solo daun punto di vista comportamenta-le (come è abbastanza ovvio) maanche ad esempio nella variabilitàche dimostra nell’esprimere i se-gni clinici di una qualsiasi formapatologica. Quasi mai ci troviamo

di fronte ad una semplice equa-zione lineare di azione-reazione.Più spesso il gatto, sano o malato,si mostra a noi in una miriade diforme e sfaccettature che ciconfondono e ci disorientano. “Fo-cus on the Feline” è un concettoche dovremmo tenere in conside-razione: c’è davvero bisogno dimettere a fuoco questo animale,eliminando le troppe inquadratureche risultano ancora sfuocate. Già dalla prima relazione, tenutada Peter Hill, Senior Lecturer inVeterinary Dermatology all’Univer-sità di Bristol e Diplomato al Colle-ge Americano di Dermatologia Ve-terinaria, si è capito che il gattonon è un paziente facile. Peter Hillha parlato delle novità recenti cir-ca le malattie dermatologiche subase allergica nel gatto. Mentre ipattern dermatologici nel cane so-no abbastanza ben definiti, le le-sioni hanno una distribuzione tipi-ca e i casi di dermatite da allergiaalle pulci e di atopia o allergia alcibo si presentano con una sinto-matologia cutanea piuttosto carat-teristica, nel gatto la situazione sicomplica e vengono riconosciutiquattro pattern principali: dermati-te miliare, alopecia simmetrica,complesso del granuloma eosino-filico e prurito del collo e della te-sta, ma queste reazioni cutaneenon si possono considerare sem-pre come caratteristiche di unamalattia specifica. Per il comples-so del granuloma eosinofilico Pe-ter Hill ha avanzato un’ipotesi al-ternativa secondo la quale il gattoesposto agli enzimi salivari dei pa-rassiti avrebbe elaborato anticorpianche contro gli enzimi della pro-pria saliva: secondo questa teoriail complesso del granuloma eosi-nofilico sarebbe una malattia au-toimmune. È importante comunque nell’ap-

proccio diagnostico cercare di eli-minare le varie possibilità, parten-do dalle più semplici.Nel caso dell’allergia da pulci ciaiutano i prodotti contro le pulci, lacui efficacia è tale da renderepossibile diagnosi e terapia allostesso tempo.Per le reazioni avverse al cibo sipossono utilizzare le diete com-merciali che, rispetto alle diete ca-salinghe, hanno il vantaggio di es-sere meglio bilanciate da un pun-to di vista nutrizionale. Due le co-se da notare. Tutti i pattern derma-tologici sono possibili in caso direazione al cibo. Il trial dieteticodeve prevedere almeno due ciclidi dieta ad eliminazione alternataa dieta normale, in cui rispettiva-mente si osservano una remissio-ne dei sintomi alternata a una rica-duta per finire con un periodo dilunga remissione associata alladieta restrittiva. Solo in questo ca-so si può fare diagnosi di reazioneavversa al cibo nel gatto, una ma-lattia piuttosto rara almeno nell’e-sperienza di Peter Hill. L’atopia è difficile da diagnostica-

re e rappresenta un’ipotesi a cui siarriva per esclusione delle altremalattie. Non è stata identificata,come nel cane, una predisposizio-ne genetica. Sostanzialmente laterapia si basa sull’impiego di glu-cocorticoidi o antistaminici o ciclo-sporina, ognuno dei quali va utiliz-zato considerandone i pericolosieffetti collaterali.Tim Gruffyd-Jones, anche lui del-l’Università di Bristol dove è Pro-fessore di Medicina Felina, ha par-lato di malattia infiammatoria del-l’intestino (IBD) nel gatto. I segniclinici sono principalmente perditadi peso, vomito e diarrea cronica.La diagnosi si basa sulla biopsiaintestinale associata ai segni clini-ci. L’eziopatogenesi dell’IBD non èdel tutto chiara ma le ipotesi piùaccreditate si basano fondamen-talmente su una perdita della re-golazione immunitaria locale chepermette di riconoscere e non rea-gire agli antigeni del cibo o allanormale flora batterica intestinale.Le cause o concause che condu-cono a questa rottura della tolle-ranza immunitaria sono molteplici

e vi sono implicati alcuni batteri,tra cui i micobatteri e l’E. coli, l’i-persensibilità alimentare versoparticolari componenti della dieta,il linfoma intestinale, la colangite ela pancreatite. Con una base ezio-patologica così variegata anche iltrattamento avviene su più fronti:diete ad esclusione, prednisoloneper controllare la risposta immuni-taria e antibiotici, di solito metroni-dazolo. Le diete più adatte sonoquelle commerciali basate su pro-teine idrolizzate nelle quali le di-mensioni molecolari proteiche so-no ridotte per diminuirne l’antige-nicità. Un altro immunosoppressi-vo utilizzabile è il clorambucile. Jacques Debraekeleer, Diplomatoal College Europeo di NutrizioneClinica e Direttore Associato dellaHill’s Pet Nutrition Europe ha parla-to degli acidi grassi essenziali nelgatto e del loro ruolo come fonte dienergia, nella risposta infiammato-ria e come agenti terapeutici colla-terali in numerose patologie feline,riducendo i dosaggi di farmaci an-tinfiammatori steroidei e non ste-roidei.

5ATTUALITÀ

Mettere a fuoco il paziente felinoSimposio Hill’s di medicina felina a Bruxelles

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2006

di Fulvio Stanga

Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 23

Bernhard Gerber, Diplomato AC-VIM e ECVIM (Medicina Interna) eProfessore Associato all’Universitàdi Zurigo ha relazionato sull’infe-zione delle vie urinarie (UTI) nelgatto. Tra le informazioni che ha ri-portato sono da notare i dati relati-vi alla predisposizione di sesso:l’UTI è più frequente nelle femmi-ne, in particolar modo nelle gattecastrate. Esiste una predisposizio-ne di razza nel gatto abissino. L’U-TI è inoltre più frequente nei sog-getti soprappeso e anziani. Ladiagnosi si basa principalmentesull’esame colturale delle urine,dato che si considera batteriuriasignificativa solo quella che supe-ra le 1.000 unità formanti coloniaper millilitro di urina.Parlando di calcoli urinari JodyLulich, Diplomato ACVIM e Pro-fessore all’Università del Minneso-ta, ha messo l’accento sull’inver-sione recente nell’epidemiologiadei calcoli urinari nel gatto. L’Uni-versità dove lavora Lulich è dasempre impegnata in questo set-tore, avendo anche istituito il Min-nesota Urolith Centre* quale cen-tro di ricerca e referenza interna-zionale. L’allungamento dell’etàmedia dei gatti domestici e l’im-piego di diete commerciali studia-te per ridurre la formazione deicalcoli di struvite per effetto dellaacidificazione delle urine hannofatto aumentare l’incidenza deicalcoli di ossalato di calcio. La ca-scata di eventi sarebbe aciduria,acidemia, mobilizzazione di ionifosfato dalle ossa per tamponaregli ioni idrogeno, contemporaneamobilizzazione di calcio osseo econseguente ipercalciuria e quin-di precipitazione di ossalati di cal-cio. Mentre la dissoluzione deicalcoli di struvite si ottiene abba-stanza facilmente in sole tre setti-

mane di dieta acidificante a bassotenore di magnesio e fosforo, nonaltrettanto si può dire nel caso deicalcoli di ossalati. Per questi oc-corre mettere in atto altre proce-dure, partendo dalle meno invasi-ve fino ad arrivare a quelle chirur-giche. Una tecnica interessante eabbastanza innovativa è la uro-idropropulsione messa a puntodal centro del Minnesota e bendescritta da Lulich. Questa tecni-ca, particolarmente indicata nellagatta e per calcoli di piccole di-mensioni, permette di rimuovere icalcoli vescicali sfruttando la dila-tazione uretrale che si ottiene all’i-nizio della minzione (la vescicaviene riempita di liquido con uncatetere e spremuta per indurre losvuotamento) e la gravità (l’anima-le in anestesia viene posizionatoverticalmente). Per prevenire lariformazione dei calcoli di ossalatisono indicate le diete a basso te-nore di sodio, ossalati e proteineche riducono l’acidificazione delleurine. Evitare diete integrate conVitamina C e D. Se permangono icristalli di ossalati nelle urine sono

da eliminare gli alimenti secchi infavore di quelli umidi. Sarah Ca-ney, specialista in Medicina Feli-na, direttore sanitario di una clini-ca per soli gatti nell’Hampshire eresponsabile del Feline AdvisoryBureau, ha relazionato su interes-santissimi aspetti di managementdella pratica felina. Anzitutto duenotizie importanti ancor prima diarrivare in clinica da passare aiclienti: il trasportino deve averel’apertura verso l’alto e non su unlato e durante il viaggio ricordarsidi coprire con un telo per mante-nere il gatto al buio. Efficace an-che lo spruzzare il fondo dellagabbietta con Feliway® mezz’oraprima di partire. Organizzazionedelle visite: possibilmente effet-tuare le visite per appuntamentodei cani in tempi diversi rispetto aquelle dei gatti. Poi l’architetturadella clinica: se non siamo in unadelle poche cliniche per soli gattiè necessario almeno prevedereuna zona nella sala d’aspetto stu-diata appositamente per loro. De-ve essere lontana da quella deicani, in una zona tranquilla e a

basso traffico umano: il gatto è unanimale fondamentalmente pau-roso e non apprezza i rumori inso-liti come porte che sbattono o te-lefoni che suonano. L’area deveessere dotata di ripiani alti doveposizionare il trasportino durantel’attesa. I gatti non amano stare alivello del pavimento. Importante:mai trasportare due gatti nellastessa gabbietta. Anche se i gattivivono assieme questa situazionepuò degenerare in aggressività .Mai mettere le gabbie in modoche il gatto possa vedere un altroanimale in una gabbia vicino.Questo è da considerare soprat-tutto nell’area ricovero. Durante la visita è bene muoversinel modo più tranquillo e calmopossibile. Il gatto può diventareaggressivo non perché dominantema perché impaurito. Far girare li-beramente il gatto nella stanza perqualche minuto può facilitare la vi-sita. L’importante è fare tutto concalma: il manicotto per la pressio-ne deve essere gonfiato gradual-mente e lentamente. Nel gattoospedalizzato è importante evitare

il rischio dell’anoressia: forzare ilgatto anoressico a mangiare o la-sciare il cibo nella gabbia può por-tare all’anoressia permanente, inquanto il gatto associa il malesse-re con il cibo. Il riconoscimento deldolore è difficile nel gatto e può li-mitarsi semplicemente a riduzionedell’attività motoria o a inappeten-za. Ricordarsi che l’uso degli antin-fiammatori non steroidei nel gatto èlimitato dal fatto che a lungo termi-ne provocano danni renali e sonoquindi da evitare nei pazienti a ri-schio di insufficienza renale. Anche questa relazione ha dun-que enfatizzato la diversa e mag-giore attenzione che dobbiamoporre nell’approcciare il pazientefelino, sicuramente più esigente diquello canino. C’è la necessità in generale di re-cuperare una grossa mole di co-noscenze sul gatto, già di fatto ac-quisite da anni di studi e ricerchefocalizzate tutte sul cane, ma cideve essere anche la consapevo-lezza che il compito non è perniente facile. In generale dunque un plauso allaHill’s per aver organizzato questosimposio ricco di spunti interes-santi e su cui vale la pena di riflet-tere: il gatto è un animale ancoracarico di enigmi, dai moltepliciaspetti ancora sfuocati. La sfidache i veterinari devono coglieresta proprio qua: ridurre al minimole zone d’ombra della medicina fe-lina dedicando una sempre mag-giore attenzione a questo pazientemeraviglioso e difficile. ■

* A tale proposito, ricordiamo che la Hill’sPet Nutrition, non solo in Italia, mette a di-sposizione dei Medici veterinari un serviziogratuito di Analisi degli uroliti presso il Min-nesota Urolith Centre. Per avere i dettagli,basta rivolgersi al proprio informatore dizona.

6ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2006

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 23

L a seconda edizione del-l’esame del Master SCI-VAC in Chirurgia realizza-

to nell’anno 2002-2003 ha avutoluogo nelle aule di Palazzo Trec-chi a Cremona sotto la supervisio-ne del Dr. Giorgio Romanelli, sa-bato 2 e domenica 3 luglio 2005.Sono tre i colleghi che hanno con-seguito il prestigioso traguardo eche si vanno ad aggiungere ai pri-mi 14 colleghi, diplomati nel 2003.I diplomi sono stati consegnati aRimini durante il 53° CongressoNazionale Multisala SCIVAC in oc-casione dell’Assemblea dei sociche si è svolta lo scorso 19 mag-gio. Il Master SCIVAC in ChirurgiaVeterinaria iniziato il 29 settembre2002 è stato il primo di una seriedi percorsi formativi proposti dallaSCIVAC. Il livello d’eccellenzadelle proposte d’aggiornamentorealizzate dalla SCIVAC, si avvaledi relatori diplomati presso il colle-ge europeo di chirurgia veterina-ria (ECVS) di esperienza naziona-le ed internazionale. Il Master è illivello più avanzato del percorsodi aggiornamento post-laurea rea-

lizzato dalla SCIVAC. L’iter forma-tivo dei Colleghi che si occupanodi animali da compagnia, che vadai congressi fino corsi pratici dibase ed avanzati, viene coronatodal Master che, attestando il gra-do di competenza scientifico pro-fessionale in una certa disciplina,qualifica il curriculum del medicoveterinario anche ai fini di un mi-

glior posizionamento sul mercatodel lavoro. Per questo è previstouno svolgimento rigoroso dellegiornate di lavoro e si richiede unesame finale. Il Master SCIVAC in-fatti si pone come obiettivo quellodi portare il Medico Veterinario aduna preparazione teorico praticanella disciplina scelta tale da con-sentirgli di affrontare con compe-tenza casistica di base ed avan-zata. I diplomi sono stati conse-gnati dalla Dr.ssa Dea Bonello, Vi-ce Presidente SCIVAC, in presen-za del Presidente SCIVAC, DottorMassimo Baroni. Nelle foto riportate sopra, il mo-mento della premiazione ai trecolleghi che hanno superato bril-lantemente l’esame. ■

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Master SCIVAC in chirurgia: 3 diplomati

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2006

Rimini 2006: miglior

comunicazionebreve

I l premio per la migliore Co-municazione Breve Rimini

2006 è stato assegnato a Enri-co Bottero - Med Vet, Liberoprofessionista, Cuneo che hapresentato un lavoro sulle lesio-ni cutanee papulari con riscon-tro citologico di organismi lei-shmania spp. in 10 soggettigiovani.

Giuseppe Barillaro di Reggio Ca-labria.

Stefano Giammetti di Roma

Stefano Greggio di Goito (MN)

7° campionato italiano calcio per veterinari

Lombardia… sono tre!!!S i è tenuto a Budoni (Nuoro)

dal 31 maggio al 3 giugno, ilsettimo Torneo Nazionale Veterinaridi calcio. Quest’anno erano pre-senti alla manifestazione le rappre-sentative regionali di: Piemonte,Lombardia, Triveneto, Emilia Ro-magna, Marche, Lazio, Umbria,Abruzzo, Campania, Puglia e natu-ralmente regione ospitante la Sar-degna. In una splendida cornicepaesaggistica circa trecento veteri-nari provenienti da tutta Italia si so-no sfidati in un torneo di calcio a 11sui bellissimi campi di Budoni eSan Teodoro. In campo tutti i colle-ghi non si sono risparmiati sia a li-vello atletico che agonistico e su glispalti le famiglie al seguito nonhanno risparmiato il loro tifo pro ocontro le rappresentative. Comeogni anno l’occasione del torneo èstata la spinta per una iniziativa be-nefica a favore di un villaggio afri-cano per la costruzione di un poz-zo per l’acqua, tutte le rappresen-tative hanno dato il loro contributoin denaro unendo così lo scopo lu-dico a quello benefico. Per quantoriguarda il risultato calcistico per ilterzo anno consecutivo su tre par-tecipazioni lo squadrone lombardo,

guidato con maestria dal collegaEzio Abrami, giocatore ed allenato-re, ha vinto la manifestazione bat-tendo in una bellissima finale l’Emi-lia Romagna per due a uno. Al ter-zo posto si è qualificata la squadradelle Marche battendo nella finali-na la sorprendente Puglia. Comun-que quello che vogliamo sottoli-neare che in tale manifestazionetutti ne usciamo vincitori, per la cor-rettezza e per l’amicizia dimostratafra di noi e per la gioia che cinquegiorni passati assieme nel villaggiohanno contraddistinto tutti nessunoescluso. Permetteteci di fare unparticolare plauso alla nostra squa-dra, la Lombardia, dove siamoonorati di giocare e soprattutto diappartenere a questo splendidogruppo. Un ultimo ringraziamentoveramente di cuore all’organizza-zione sarda e in particolare al dott.Sergi che si è prodigato perché tut-to filasse liscio e piacevole, grazieda tutti noi. Per l’anno prossimo siparla di organizzare il tutto in Lom-bardia, vedremo, intanto rinnovia-mo l’invito a tutti quelli che non han-no mai partecipato di farlo… “nonsapete quello che vi perdete”!

(Marco Maggi, Gino Pinotti)

DALLE ASSOCIAZIONI

MINISTERO DELLA SALUTE:CONCORSI

• Concorso pubblico, per esami,per il conferimento di venti posti diassistente tecnico del settore dellaprevenzione, dell’assistenza, dellavigilanza e del controllo sanitario,posizione economica B3, vacantipresso gli uffici centrali e perifericidel Ministero della salute.• Concorso pubblico, per esami,per il conferimento di ventuno postidi assistente del settore ammini-strativo, economico finanziario, del-l’organizzazione e della comunica-zione, posizione economica B3, va-canti presso gli uffici centrali e peri-ferici del Ministero della salute.• Concorso pubblico, per esami,per il conferimento di ventiquattroposti di specialista del settore am-ministrativo, economico-finanziario,dell’organizzazione e della comuni-cazione, posizione economica C2,vacanti presso gli uffici centrali delMinistero della salute.

I concorsi scadono il 6 luglio esono pubblicati sulla GazzettaUfficiale (4a serie speciale) n. 42del 6 giugno 2006.

A N N U N C I

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 23

T ra le poche modificheapportate dal Codice del-l’Ambiente (D.Leg. 152/

2006) alla normativa sui rifiuti cheriguardano direttamente il veteri-nario, una è quella che regola iltrasporto in proprio dei rifiuti pro-dotti, in deroga all’obbligo dellacompilazione del formulario.Se, infatti, l’articolo 15, comma 4dell’abrogato decreto Ronchi di-

sponeva, tra l’altro, che il formula-rio non fosse necessario per i “tra-sporti di rifiuti che non eccedanola quantità di trenta chilogrammial giorno o di trenta litri al giornoeffettuati dal produttore dei rifiutistessi”, l’omologo articolo 193,comma 4 del Codice stabilisce in-vece che il formulario non sia ob-bligatorio per i “trasporti di rifiutinon pericolosi effettuati dal pro-

duttore dei rifiuti stessi, in modooccasionale e saltuario, che noneccedano la quantità di trenta chi-logrammi o trenta litri”.È evidente, dunque, che se primapoteva essere trasportato dal pro-duttore, in assenza del formulario,qualunque tipo di rifiuto anchecon cadenza quotidiana, purché ilquantitativo non eccedesse i tren-ta chilogrammi o trenta litri, ora la

cosa sarà possibile solo per i rifiu-ti non pericolosi, e non certo si-stematicamente.La cosa riguarda soprattutto i col-leghi che sono abituati a bypas-sare, con evidente risparmio eco-nomico, il trasportatore dei rifiutiper conferire gli stessi direttamen-te allo smaltitore. Per la verità, so-no convinto che la procedura pra-ticamente adottata spesso non

fosse completamente esente darischi, stante il fatto che l’esenzio-ne dal formulario non comportaval’esenzione, se non parziale, dal-l’applicazione della normativaADR sul trasporto delle merci pe-ricolose. Il collega, infatti, che fos-se stato sorpreso a trasportare ri-fiuti pericolosi in assenza delledotazioni e delle precauzioni pre-viste dalla normativa ADR si sa-rebbe visto comminare una san-zione pecuniaria, nonché la so-spensione della patente da 2 a 6mesi, il ritiro della carta di circola-zione per analogo periodo e ladecurtazione di 10 punti dalla pa-tente.Allo stato attuale della legge, co-munque, anche costoro sarannoobbligati a rivolgersi ad una dittache si faccia carico del trasportodei loro rifiuti, a meno che nondecidano di iscriversi all’Albo na-zionale dei gestori ambientali. In-fatti l’articolo 212, comma 8 delCodice dell’Ambiente prevedeche “Le imprese che esercitanola raccolta e il trasporto dei propririfiuti non pericolosi come attivitàordinaria e regolare nonché le im-prese che trasportano i propri ri-fiuti pericolosi che non eccedanotrenta chilogrammi al giorno otrenta litri al giorno… sono iscritteall’Albo nazionale gestori am-bientali a seguito di semplice ri-chiesta scritta alla sezione del-l’Albo regionale territorialmentecompetente… Tali imprese sonotenute alla corresponsione di undiritto annuale di iscrizione pari a50 euro…”.Per la verità, c’è chi ha interpreta-to il fatto che nel comma ci si rife-risca ad “imprese” per dedurreche i veterinari non siano tenuti atale iscrizione. Il precedente com-ma 5, tuttavia, dispone chiara-mente che “L’iscrizione all’Albo èrequisito per lo svolgimento delleattività di raccolta e trasporto di ri-fiuti non pericolosi prodotti da ter-zi, di raccolta e trasporto di rifiutipericolosi…”. È evidente, dun-que, che nel caso di trasporto deipropri rifiuti pericolosi anche inquantità inferiore ai 30 kg il veteri-nario dovrà necessariamenteiscriversi all’Albo nazionale deigestori ambientali (diventandocosì automaticamente “impresa”e giustificando in questo modo iltermine riportato al comma 8), edovrà altresì compilare il formula-rio e rispettare inoltre le disposi-zioni previste dalla normativaADR per il trasporto dei rifiuti sa-nitari pericolosi in regime di esen-zione parziale. ■

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Trasportatore fai da te? ahi ahi ahi ahi ahi!

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2006OSSERVATORIO RIFIUTI

di Giorgio Neri

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 23

A lla fine Libero hacambiato il coupon:da sabato 17 giugno

non si chiede più che i palii ven-gano “aboliti”, ma di dire “bastacon le sofferenze degli animaliai palii”. Con il primo coupon, uscito il 15giugno, il quotidiano di Feltrichiedeva espressamente l’aboli-zione dei palii e per questol’ANMVI ha ritirato il proprio so-stegno all’iniziativa. Negli articoli preparatori al lan-cio della raccolta delle firme ilCollega Oscar Grazioli indicavacorrettamente la posizione deiMedici Veterinari Italiani: non l’a-bolizione dei palii ma la loro se-vera regolamentazione e nonc’era traccia della posizioneabolizionista che il giornale Li-bero ha invece adottato. Legittimamente s’intende, masulla base di decisioni evidente-mente dell’ultima ora. Grazioli interessava così Feltri:“Caro direttore, ti scrivo metten-doti a parte del mio sincero di-sagio. In tutti e tre gli scritti suipalii ho sottolineato che chiede-vamo non l’abolizione, bensì unasevera regolamentazione deipalii, riconducendoli alla stre-gua delle gare che si corronoogni giorno negli ippodromi ditutta Italia. La comparsa, sul coupon, dellarichiesta di ABOLIZIONE ci hafatto perdere il sostegno dellaAssociazione Nazionale MediciVeterinari (che si è dissociata uf-ficialmente con un suo comuni-cato, pur lasciando alla liberacoscienza del singolo se firmareo no) e l’influente appoggio del-la Società Italiana VeterinariEquini che conta, al suo interno,anche alcuni veterinari che sioccupano della tutela equina neipalii, i quali ci avrebbero soste-nuto sulle nuove regole. I cavalli si fanno male anche inpista e sugli ostacoli, ma credoche nessuno, a parte qualcheanimalista no global del Leonca-vallo, voglia l’abolizione dell’ip-pica. Personalmente non mi interessanulla di non poter andare più aSiena e di avere la fatwa di fana-tici contradaioli senesi o estensi,ma mi spiace molto che colleghiseri e soprattutto amici venganosfiorati dal dubbio che io abbiagiocato con carte truccate. Ho tanti difetti, ma non questo”.La posizione è così cambiatauna seconda volta e l’ANMVI hamesso a disposizione dei colle-ghi anche il secondo coupon,lasciando che i Colleghi aderi-scano in assoluta libertà di co-scienza. “Eventuali firme interne alla pro-fessione - ha dichiarato il Presi-dente dell’ANMVI Carlo Scotti-potranno essere raccolte in ma-niera finalizzata, a sostegno di

precise iniziative - ad esempioparlamentari - o di precisi pro-getti di legge di chiaro stamporegolamentare, che rispettino laprofessionalità veterinaria. Per ora, l’Associazione ha rite-nuto prioritario stabilire il proprio

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Palii, l’ANMVI non è abolizionista

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2006ANMVI INFORMA

orientamento di principio: nes-sun aiuto alle posizioni abolizio-niste anche nel rispetto dei Col-leghi ippiatri che lavorano con lamassima professionalità in ma-nifestazioni equestri serie ed im-portanti”. ■

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 23

L a Regione Campania harecepito l’Accordo del 6febbraio 2003 tra il Mini-

stero della Salute e le Regioni eProvince Autonome di Trento e diBolzano in materia di “benesseredegli animali da compagnia e pettherapy” approvando al riguardospecifiche Linee Guida. Il provve-dimento definisce le responsabilità

e i doveri del detentore o di chiun-que conviva con un animale dacompagnia, istituisce la banca da-ti informatizzata per la gestionedell’anagrafe canina “strutturata alfine di potersi interfacciare con labanca dati nazionale”, dettaglia irequisiti delle strutture adibite acommercio e toelettatura, vieta lapartecipazione a spettacoli di cani

e gatti inferiori ai quattro mesi (glianimali di età superiore potrannoessere ammessi a dette manifesta-zioni soltanto se in possesso diidonei trattamenti sanitari) e attri-buisce all’Area di Sanità PubblicaVeterinaria l’attuazione di program-mi di informazione ed educazione.Lo svolgimento di gare degli equi-di può essere autorizzato dai Co-

muni solo quando la pista dellecorse sia ricoperta da materialeidoneo ad attutire i colpi degli zoc-coli degli animali sul terreno asfal-tato o cementato e il percorso del-la gara sia circoscritto con ade-guate sponde capaci di ridurre ildanno agli animali, in caso di ca-duta, nonché per garantire la sicu-rezza e l’incolumità delle persone

che assistono alle manifestazioni.L’attivazione di progetti di pet the-rapy è subordinata al rispetto delleLinee Guida e nel caso d’impiegodi più di cinque animali la strutturautilizzata è soggetta ad autorizza-zione. Infine, le Linee Guida detta-gliano alcune norme vincolanti perla realizzazione e la gestione di ci-miteri di animali da compagnia. Lespoglie, trasportabili al sito cimite-riale dallo stesso proprietario, de-vono essere accompagnate dacertificazione medico veterinariache ne attesti le cause della morte.Il cimitero è sottoposto a vigilanzadella ASL. Le Linee Guida sono pubblicatesul bollettino Ufficiale della Regio-ne Campania n. 25 del 5 giugno2006. ■

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Benessere degli animali da compagnia e Pet Therapy

Recepite dalla Regione Campania le linee guida

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2006INFO REGIONI

ABRUZZO

Antirandagismocon la polizia

Istituire un nucleo antiranda-gismo in Abruzzo. Questa la

richiesta di Walter Caporale, ca-pogruppo dei Verdi alla Regionee di Cristiana Graziani, consu-lente veterinario dei Verdi alla re-gione Abruzzo. Secondo Capo-rale “è auspicabile che tutti ipartiti e tutte le istituzioni, invecedi fare demagogia e perder tem-po accusando ingiustamente glianimalisti, si impegnino seria-mente per arginare il fenomenodel randagismo in Abruzzo’’.“Soltanto se si riuscirà a stabilireuna sinergia, una complicità, traistituzioni e cittadini, eliminandosentimenti di cinofobia e garan-tendo il rispetto delle leggi, sipotrà sperare di ottenere risulta-ti apprezzabili’’, spiega. Cristia-na Graziani ha inoltre sottolinea-to che “è fondamentale che lapolizia municipale attivi un Nu-cleo Antirandagismo’’ e ha chie-sto “che tutti gli organi compe-tenti così come previsto dallalegge nazionale 281 del 1991 edalla legge regionale 86 del1999, nonché dal regolamentocomunale, si attivino urgente-mente per far rispettare le leggivigenti in materia di prevenzionee controllo del randagismo’’.(Animalieanimali.it/Adnkronos)

SARDEGNA

Lingua blu:indennizzi

agli allevatori

C on la delibera 23/31 del30 maggio la giunta re-

gionale ha approvato l’erogazio-ne dei 300.000 euro previsti peril sostegno degli allevatori chenel periodo compreso tra il mesedi aprile 2004 e marzo 2005 han-no avuto perdite di capi e perdi-te di produzione a causa dellafebbre catarrale degli ovini.

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 23

I l gruppo dei Democratici diSinistra in Consiglio regiona-le del Veneto ha presentato

una proposta di legge che inten-de facilitare l’“adozione’’ di ani-mali abbandonati e custoditi nel-le strutture pubbliche o nei rifugigestiti da associazioni animali-ste. “L’obiettivo della nostra ini-ziativa è molto semplice - affer-ma il capogruppo diessino Gio-vanni Gallo, che è anche primofirmatario del progetto - sottrarregli animali abbandonati ad undestino che li priva di quelle cu-re e quell’affetto dei quali hannobisogno e che solo l’adozione daparte di un essere umano puòdare loro e, nello stesso tempo,andare incontro a quel bisognodi benessere ed affettività chemolte persone trovano nella pre-senza di un animale domestico.Un benessere psicologico che laRegione Veneto ha riconosciutocon l’approvazione, negli anniscorsi, di una legge che promuo-ve lo studio e l’utilizzo, tra le nuo-ve tecniche terapeutiche, dellapet therapy come trattamento di

supporto e integrazione dellecure cliniche’’. La proposta dies-sina prevede forme di agevola-zione economica per favorire chipotrebbe e vorrebbe prendersicura di un animale ma non è ingrado di far fronte alle spese ve-terinarie: famiglie sotto un certo

reddito, anziani e soggetti svan-taggiati. L’agevolazione consiste nell’at-tribuzione di un carnet di buoniper spese veterinarie e farmaco-logiche da consegnare a chiadotta un animale in stato di ab-bandono e che saranno spendi-

bili presso veterinari privati con-venzionati e presso le farmaciecomunali. Il carnet sarà rinnova-bile di anno in anno previa verifi-ca di alcune condizioni: che l’a-nimale, identificato tramite libret-to sanitario e, qualora si tratti diun cane, tramite microchip ed

iscrizione all’anagrafe canina, ri-sulti in vita ed affidato all’adot-tante beneficiario dei buoni; chele prestazioni sanitarie e farma-ceutiche per le quali era statoerogato il primo carnet, risultinocongruamente utilizzate e docu-mentate. (ANSA) ■

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Veneto, presentata una pdl per l’adozione di cani e gattiAgevolazione economica per chi non è in grado di far fronte alle spese veterinarie: famiglie sotto un certo reddito, anziani e soggetti svantaggiati

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2006INFO REGIONI

LOMBARDIA

Aviaria: misure

straordinarie di polizia

veterinaria

Èa firma del Dirigente dellaStruttura Programmazio-

ne Veterinaria e rapporti inter-nazionali, Mario Astuti, il De-creto della Direzione Generaledella Sanità della RegioneLombardia (n. 5646 del23/05/06) che disciplina misu-re straordinarie di polizia vete-rinaria contro l’influenza avia-ria. Le disposizioni sanitarie con-tenute nell’allegato 1 al pre-sente decreto riguardano lenorme di biosicurezza negli al-levamenti avicoli all’aperto, icontrolli negli allevamenti avi-coli industriali all’aperto amaggior rischio sanitario, ledisposizioni previste per le fie-re, mostre e mercati di volatilie alcune direttive circa l’im-missione sul territorio regiona-le di selvaggina cacciabile.Con questo decreto viene re-vocato il D.D.S. n. 2492 del 8marzo 2006 “urgenti misure dipolizia veterinaria contro l’in-fluenza aviaria da adottare inRegione Lombardia”. Il testo del decreto è disponi-bile on line al sito della dire-zione regionale della Sanitàdella Regione Lombardia e sulBollettino Ufficiale Regionale.

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 23

L ’ecografia fornisce al buia-tra uno strumento diagno-stico importante, consen-

tendo di valutare la funzionalità ela struttura di alcuni organi. Leesperienze di campo nell’utilizzodell’ecografia in clinica bovina so-no state presentate da Ravary Bé-rangère (Ecole nationale Vetéri-

naire d’Alfort, Francia) all’8° Con-gresso Nazionale Sivar (Cremona,12-13 maggio 2006).L’ecografia è una metodica noninvasiva agevolmente utilizzabileanche in azienda, e può fornire alclinico un importante strumentosia diagnostico sia prognostico.Le sonde più usate in ecografia

bovina sono la sonda lineare da5-7,5 MHz e quella settoriale da3,5-5 MHz, in base all’età e alledimensioni del paziente e dell’or-gano da analizzare, oltre che allaporta ecografica scelta. Nel bovi-no gli organi in cui più agevol-mente si effettua l’esame ecogra-fico sono i prestomaci, il fegato, i

reni, la vescica, i polmoni, le pleu-re, la mammelle e i capezzoli; nelvitello è utile soprattutto per la va-lutazione dell’ombelico.Un’altra importante indicazionedell’ecografia nel bovino è lo stu-dio dell’apparato genitale. Rober-to Landriscina, libero professioni-sta di Cremona, ha sottolineato

come l’uso dell’ecografo nellapratica ginecologica, ha permes-so di valutare con certezza mo-menti fisiologici e stati patologicinon riscontrabili con la normalevisita ginecologica. L’accuratezzadiagnostica dell’ecografia con-sente al clinico di rafforzare leconsiderazioni diagnostiche deri-vate dall’indispensabile visita gi-necologica, che si fonda sulla pal-pazione rettale. Ecograficamentesono evidenziabili i residui di an-nessi placentari senza presenzadi feto, oppure in presenza dellostesso ma in assenza di battitocardiaco, l’alterazione del liquidoe delle connessioni embrionali, lapresenza in cavità uterina di mu-cometra, piometra o endometritecronica. L’uso dell’ecografo per lostudio delle ovaie è molto piùagevole sia per la loro posizionesia per le dimensioni che ne per-mettono una visualizzazione tota-le. Le cisti follicoliniche e luteini-che appaiono frequentemente inbovine con manifestazioni estralinon regolari e l’ecografia consen-te in questo caso di ridurre al mi-nimo gli errori diagnostici. ■

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L’ecografia in clinica bovinaLe principali indicazioni e il ruolo di supporto alla visita ginecologica

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2006LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Antibiotico-resistenza di Salmonella: ruolo

dei commensali bovini

Inormali batteri commensalinon patogeni dell’apparato

gastroenterico del bovino gio-cano forse un ruolo nell’antibio-tico-resistenza di Salmonella.L’utilizzo terapeutico di antibioti-ci negli animali è tra i principaliimputati dello sviluppo di Sal-monelle antibiotico-resistenti.Ma in un sondaggio effettuatorecentemente negli allevamentidi bovine da latte in Georgia(USA), non si riscontrava un’as-sociazione tra utilizzo di antibio-tici e isolamento di Salmonelleantibiotico-resistenti. Per inda-gare l’origine dell’antibiotico-re-sistenza, Susan Sanchez e col-laboratori della University ofGeorgia hanno effettuato unostudio presentato al 106° Gene-ral Meeting of the American So-ciety for Microbiology a Orlan-do, Florida. Mediante tecnolo-gia DNA, lo studio ha rilevatoche un significativo numero dibatteri commensali non patoge-ni isolati dal letame bovino con-teneva gli stessi geni per l’anti-biotico-resistenza trovati neiceppi di Salmonella multi-resi-stenti isolati nello stesso alleva-mento. Inoltre, l’isolamento diSalmonelle resistenti sembravaessere associato alla presenzao assenza di espressione deigeni della resistenza da partedei commensali, piuttosto cheall’utilizzo di antibiotici in alleva-mento. Elementi di DNA mobili,come i plasmidi, potrebbero es-sere responsabili della rapidadiffusione della farmaco-resi-stenza in allevamento.

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 23

È ora di fare delle scelte

Caro Carlo, ho letto con interesse ilfondo di “P.V.” n° 15/2006 dal Titolo“il potere dei soldi”.Io ho l’impressione che il peccatooriginale di questa categoria nonsia stato ancora ben inquadrato. Amio parere è il sistema di base cheormai non funziona più, ovvero noistiamo tutt’oggi lavorando senzauna minima regolamentazione diimpostazione sanitaria e aziendale,ovvero fondamentalmente ognunodi noi può interpretare la propriaprofessione nella maniera più liberae fantasiosa possibile sia per quan-to riguarda la medicina che la ge-stione delle strutture. Se uno decidedi lavorare seguendo dei protocollidiagnostici e terapeutici e gestiona-li di alta qualità globalmente ricono-sciuti, si trova giocoforza con dellespese di amministrazione molto ele-vate, trovandosi quotidianamente adoversi scontrare con la concorren-za spietata fatta da tutta quella mas-sa di veterinari che di questi proto-colli (vedi ad es. bpv.), neanchesanno l’esistenza, e che quindi nonpotendo concorrere sulla qualità, lofanno sull’euro. A questo punto cre-do che la necessità sia di chiederciquale è la veterinaria che vogliamo,e soprattutto che vogliamo proporreal pubblico. Tu fai l’esempio giustodella associazione dei farmacisti,ma io ti invito a notare che quella èuna associazione tra “titolari”, ovve-ro professionisti che hanno tutti fon-damentalmente gli stessi interessi, equindi direttamente interessati allacrescita della propria professione difronte al pubblico. All’interno diAnmvi purtroppo c’è veramente ditutto, dai titolari ai dipendenti ai col-laboratori, ai domiciliaristi incalliti,ecc. tutte categorie ormai con inte-ressi e necessità totalmente diver-se. Purtroppo credo sia quasi giun-to il momento di fare delle scelte,ovvero scelte di qualità, e chi le ac-cetta si impegna a propugnarle, egli altri ne subiranno le conseguen-ze. Io ho la convinzione che questescelte verso una veterinaria di qua-lità non siano (come purtroppo pen-sano in tanti) penalizzanti per nes-suno, magari richiederanno investi-menti (non è detto che siano econo-mici, ma magari solo mentali do-vendo ripensare da zero la nostraprofessione, dovendo sicuramenterinunciare al sacro egoismo ed iso-lazionismo che in questo momentoci caratterizza un po’ tutti!). Anmvicredo che sia una associazione fon-damentale per la nostra professio-ne, e penso che nessuno onesta-mente pensi che non lavora per laveterinaria, ma purtroppo deve giu-stamente rendere conto del suooperato a tutti i suoi iscritti che comedetto prima hanno tutti interessi di-versi e che quindi non saranno maiinteressati a tirare fuori del denaroper iniziative favorevoli a dei “con-correnti”! Il denaro lo investe solochi ha una certa visione aziendale,e soprattutto se si sente fortementeappartenente al gruppo a cui an-dranno i benefici del suo investi-mento. Solo chi ha nella testa unaveterinaria fatta di strutture profes-sionalmente valide e di alto livellosia clinicamente che amministrati-

vamente, (questo vale tanto per lecliniche che per i più piccoli ambu-latori), con un rapporto inter-struttu-ra non più di becera concorrenzaeconomica ma di collaborazione,potrà un giorno sedersi intorno adun tavolo e decidere di condividerei propri soldi per il fine comune!...tutto sta ad iniziare.

Massimo Raviola, Torino

Caro Massimo,le tue considerazioni sono in granparte giuste ma partono da un pun-to che forse non è del tutto corretto.Tu parli di titolari di struttura come

se questi fossero una netta mino-ranza fra i colleghi che fanno riferi-mento all’ANMVI. In realtà non è co-sì. I titolari sono più di 9.000 consi-derando le strutture che hanno unsolo titolare, la stragrande maggio-ranza, e quelle che ne hanno più diuno. Se consideri anche il redditomedio delle strutture veterinariequante, a tuo avviso, potrebbero ve-ramente fare lo sforzo economicoespresso dalla Federfarma? Non di-mentichiamo mai, inoltre, che i tito-lari di farmacia vivono una situazio-ne, a mio avviso ingiustificata, dimonopolio mentre noi, ogni anno, ci

dobbiamo confrontare con1200/1300 nuovi concorrenti checome unica aspirazione o possibi-lità hanno in mente di aprire un loroambulatorio. Ti posso garantire cheil numero degli ambulatori per ani-mali da compagnia continua a cre-scere e spesso sono anche struttu-re molto belle. Credo quindi chenon sia facile trovare soluzione aquesti problemi. Comunque, comeANMVI, non lasceremo mai intenta-te tutte le possibilità per far cresce-re la nostra categoria sia cultural-mente che professionalmente.

Carlo Scotti

17laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2006LETTERE AL DIRETTORE

@

Girando per le montagnes’incontrano maiali che non si

distinguono dai cinghiali. Persino unveterinario, una volta, ha ucciso un

maiale, scambiandolo per uncinghiale. Maiali e cinghiali si

accoppiano tra loro.Vittorio De Seta,

Orgosolo 29 agosto 1960

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 23

18 laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2006CALENDARIO ATTIVITÀCALENDARIO ATTIVITÀ

QUIZ 1INCONTRO SIVAE 2005Problemi urogenitali neglianimali esoticiCremonaRisposta esatta: b)

QUIZ 2SEMINARIO SIODOV- SIMEF Patologie orali del gattoCremona, settembre 2004Risposta esatta: d)

SOLUZIONI

Nei gatti con gengivostomatitecronica, il livello delle globulinesieriche è

Generalmente entro livelli normali

Spesso inferiore rispetto alla norma

Sempre inferiore rispetto alla norma

Spesso maggiore rispetto alla norma

Quale è il metodo peggiore perinvestigare lo stato di salute dei renidi un rettile?

Esame Ematobiochimico

Analisi delle urine

Esame ecografico

Esame Radiografico

INCONTRO SIMEF / SIMIV MEDICINA D’URGENZA: IL GATTO BIANCO, BLU E GIALLO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA QUANTI DETTAGLI CI SFUGGONO IN UNA RADIOGRAFIA ADDOMINALE? - Milano, Hotel Leonardo da VinciVia Senigallia, 6 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVACTel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA AGGIORNAMENTI PRATICI IN RIPRODUZIONE DEL CANE E DEL GATTO: DALLA CHIRURGIA D’URGENZA ALLA CHIRURGIA PROSTATICA - Grosseto - Granduca Hotel - Via Senese, 170 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni:Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON HILL’S GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi,20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC / SIMIV IN COLLABORAZIONE APPROCCIO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO DELLE PRINCIPALI AFFEZIONI SURRENALICHE DEGLI ANIMALI DA CON FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA DI TERAMO COMPAGNIA - Università di Teramo - Facoltà di Medicina Veterinaria, Teramo - Piazza Aldo Moro, 45 - ECM: Crediti non

previsti - Per informazioni: Facoltà di Medicina Veterinaria di Teramo - Fax +39 0861 266971 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC E CORSO REGIONALE BASE DI ORTOPEDIA - Sassari - Facoltà di Medicina veterinaria - Via Vienna, 2 - ECM:CLINICA CHIRURGICA VETERINARIA UNIVERSITÀ DI SASSARI Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC

Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected] SCIVAC IN COLLABORAZIONE CORSO REGIONALE BASE DI RADIOLOGIA - Ragusa - Istituto Zooprofilattico - c/a NUNZIATA KM 1.3 S.P 40CON DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC SICILIA ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -

Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected] REGIONALE AIVEMP ABRUZZO IN COLLABORAZIONE TECNICHE DI COMUNICAZIONE IN MEDICINA VETERINARIA - Centro Agroalimentare “La Valle della Pescara”,CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI PESCARA Cepagatti - PE - C.da Buccieri, 1 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372

403541 - E-mail: [email protected] SIVE MACROREGIONE NORD ORIENTALE: ODONTOSTOMATOLOGIA, NUTRIZIONE E ALIMENTAZIONE DEL

CAVALLO - Sede da definire - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC MEDICINA COMPORTAMENTALE: II PARTE - DAL SEGNO CLINICO ALLA PATOLOGIA COMPORTAMENTALE: LA CLINICA COMPORTAMENTALE DEL CANE, GATTO, CONIGLIO, FURETTO, PSITTACIDI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 -ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SIVE / SCIVAC RIPRODUZIONE EQUINA: I PARTE - MANAGEMENT DELLA FATTRICE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE -Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO AIVEMP IL PACCHETTO IGIENE: UN NUOVO APPROCCIO ALLA SICUREZZA ALIMENTARE - Asti - ECM:IN COLLABORAZIONE CON ASL 19 DI ASTI Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail:

[email protected] SIVAE SECONDO SEMESTRE: “AGGIORNAMENTI IN MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI II” - Centro Studi - Palaz-

zo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segrete-ria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CARDIOLOGIA: II PARTE - SEMEIOTICA CLINICA, PRINCIPI DI ELETTROCARDIOGRAFIA E RADIOLOGIACARDIOLOGICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per infor-mazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI NEL CANE E NEL GATTO - Hotel Catalunya, Alghero - Via Catalogna, 20ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA DELL’APPROCCIO ORIENTATO AL PROBLEMA (POA) - Novotel Caserta Sud, Caserta - Strada Statale, 87 Sannitica - ECM: 8 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segre-teria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIONCOV L’OSTEOSARCOMA - Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per infor-mazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SICARV Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena PiccioniSegreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO APPROCCIO DIAGNOSTICO ALL’ALOPECIA NEL CANE E NEL GATTO - ECM: 3 Crediti - Per informazioni:Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE EPATOPATIE NEL CANE E NEL GATTO: DIAGNOSI TRATTAMENTO E PROGNOSI - Hotel Campanile - RivoliIN COLLABORAZIONE CON SOVEP (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria

Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SISCA DECENNALE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per infor-mazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA ORTOPEDICA - Milano - ECM: Richiesto AccreditamentoPer informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SCVI RICOSTRUZIONE E DEMOLIZIONE-RICOSTRUZIONE DEL MUSO NEL CANE E NEL GATTO - Centro StudiPalazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIVE MACROREGIONE NORD OCCIDENTALE: ODONTOSTOMATOLOGIA, NUTRIZIONE E ALIMENTAZIONE DELCAVALLO - Sede da definire - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA TRATTAMENTI MEDICI E CHIRURGICI NELLE ZOPPIE DEL CANE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

INCONTRO SINUV INSUFFICIENZA RENALE ANURICA VERSO OLIGURICA. APPROCCIO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICOCentro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA PRIMO INTERVENTO NELLE PATOLOGIE SPINALI DEL CANE - Novotel Caserta Sud, Capodrise (CE) - StradaStatale, 87 Sannitica - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: II PARTE - CHIRURGIA DELL’APPARATO GASTROENTERICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI METODOLOGIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accre-ditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

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