Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 23

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010 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 7 numero 23 dal 21 al 27 giugno 2010 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona 23 2 STRUTTURE L’ANMVI sta raccogliendo i dati delle au- torizzazioni sanitarie rilasciate in ciascu- na Regione alle strutture veterinarie pri- vate. Le Regioni stanno inviando le pri- me ricognizioni. Professione Veterinaria renderà noto l’esito dell’indagine. ANAGRAFE CANINA È in corso presso la dirigenza regionale dell’ANMVI una valutazione sul funzio- namento delle banche dati regionali del- le anagrafi canine. Dati a confronto su accesso e accessibilità da parte dei me- dici veterinari liberi professionisti, effica- cia del sistema e fruibilità dei sistemi informativi. 100 ANNI Il 10 luglio 2010 veterinari, medici e far- macisti celebreranno il centenario dalla legge istitutiva degli Ordini provinciali. La Fnovi festeggerà la ricorrenza a Roma con l’alto patrocinio della Presidenza della Repubblica. ENPAV Si è chiuso con un utile di esercizio su- periore alle previsioni il consuntivo 2009. I delegati provinciali l’hanno approvato il 19 giugno scorso. Incremento anche del patrimonio netto e delle prestazioni previdenziali innalzate a 30.879.683,57 euro, Con un aumento di 1.485.900 euro, dovuto all'aumento del valor me- dio delle pensioni, a fronte di un minor numero di pensionati. OGM Controlli potenziati all’import grazie ai campionamenti degli uffici periferici della Salute. Sul mercato italiano i pro- dotti assicurano l'informazione al con- sumatore. Il Ministero conferma che nel 2009, grazie al Piano nazionale di con- trollo, la presenza di organismi geneti- camente modificati, negli alimenti in I- talia è stata “decisamente limitata ed a livello di tracce”. VETERINARIA INTERNAZIONALE Al fine di divulgare le attività promosse ed intraprese dal "Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti", è stata pubblicata sul sito internet del Ministero della salute la nuova area tematica "Ve- terinaria Internazionale". http://www.salute.gov.it/ FEDERATI O AFFILIATI? A PAGINA 3 INIZIATIVE ANMVI IN SICILIA E IN SARDEGNA A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 10 A PAGINA 14 A PAGINA 22 PET-PASSPORT LA RESPONSABILITÀ DEL VETERINARIO EFFETTI DELLA MANOVRA SULLA VETERINARIA SSN INDAGINE FNOVI-NOMISMA SULLA PROFESSIONE IL PROGETTO VETPEDIA ENTRA NEL VIVO RIFORMA BREVI L’ENPAV RIDUCE LE CARICHE ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA Importanti modifiche allo Sta- tuto dell’ENPAV. Le ha decise l’Assemblea nazionale dei de- legati provinciali il 19 giugno e riguardano gli organi ammi- nistrativi. Riduzione dei compo- nenti e snellimenti burocratici sono i principali ambiti di intervento. Il C- dA ha tagliato il numero dei suoi componenti che scenderà da 11 membri a 9: Presidente, Vice Presidente, Presiden- te FNOVI e 6 membri eletti dall’Assemblea dei Dele- gati, di cui 1 può essere anche pensionato, purché iscritto all’Albo e all’Ente. Cura dimagrante anche per il Co- mitato Esecutivo che sarà costitui- to da 3 componenti (Presidente, Vicepresidente e 1 Membro del Consiglio). Viene poi abolito il de- creto di nomina, ovvero l’atto for- male di emanazione ministeriale di ratifica dell’elezione, che Presiden- te e Consiglieri neo eletti dovevano precedentemente aspettare per poter entrare in carica con pieni poteri. Il che ha determinato in passato uno slittamento anche di mesi dell’insediamento dei nuovi e- letti. Ora, invece, i nuovi Organi si insediano immediatamente, sin dal momento della proclamazione da parte del Presidente. Presidente, Vicepresidente e com- ponenti del Consiglio di Amministra- Un Codice di tutela degli animali da compagnia Parlamento e Governo lavorano alla riforma della 281. Il Ddl del Governo è a un passo dal Consiglio dei Ministri . Si allarga il campo di revisione della legge quadro del 1991 zione possono essere revocati, per gravi motivi, comportamenti contra- ri alla legge, allo Statuto o ai regola- menti, dalla maggioranza dei due terzi dei presenti in Assemblea. Nei nuovi Organi, non vengono più previste le rappresentanze dei Ministeri Vigilanti, che invece per- mangono nel Collegio Sindacale. Mantiene, infatti, la presidenza del Collegio il rappresentante del Ministero del Lavoro. Siedono in Collegio an- che 1 rappresentante del Ministero dell’Economia e 3 membri eletti dall’As- semblea dei Delegati, di cui uno può anche essere un rap- presentante pensionato, purché ancora iscritto all’albo e all’Ente. I membri del Consiglio di Ammini- strazione, del Collegio Sindacale e del Comitato Esecutivo durano in carica 5 esercizi e scadono alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio re- lativo all’ultimo esercizio della loro carica. Il prossimo rinnovo degli organi è quindi previsto per Giugno 2012, essendosi gli attuali insediatisi a Giugno 2007. Le modifiche passano ora all’esa- me dei Ministeri vigilanti ed entre- ranno in vigore dal primo giorno del mese successivo a quello della lo- ro approvazione. www.anmvioggi.it @nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line COME TUTTI SAPETE L’ANMVI È UNA FEDERAZIONE DI ASSOCIA- ZIONI O SOCIETÀ SCIENTIFICHE CHE CIRCA 11 ANNI FA hanno de- ciso, con regolare assemblea dei soci, di delegare gli aspetti professionali rela- tivi al proprio settore a questa nuova Associazione. In particolare all’assemblea della SCIVAC tenutasi a Montecatini, presenti numerosi iscritti, la proposta di federarsi in ANMVI è passata pressoché all’unanimità. Negli anni, ogni tanto, qualcuno ha criticato questa scelta sostenendo che sarebbe stata più logica un’adesione diretta all’ANMVI da parte dei singoli veterinari. Tutto discutibile, noi avevamo ritenuto più forte, anche in termini di rappresentanza settoriale, la via della Federazione. Ci ha però stupito in questi giorni leggere che gli stessi che criticavano la nostra scelta hanno seguito la stessa via: “Hanno successi- vamente portato il loro contributo al congresso (Sivelp) gli interventi dei dele- gati di altre società e associazioni: Riccardo Madonna per Omnivet, Vittorio Pepe per AIVPA, Massimo Raviola per Assovet e Andrea Baldini per Unisvet, che assieme a Performat sono realtà veterinarie affiliate al Sivelp, che ne di- venta quasi l’organo politico”. A parte Performat, che non è una società scien- tifica o un’associazione, siamo certi che tutti gli altri abbiano deciso questa af- filiazione attraverso una regolare assemblea dei soci ottenendone un consen- so unanime. Dimenticavamo che ospite d’onore al congresso era il segretario regionale del Sivemp che nel suo intervento ha riconosciuto “nel Sivelp un part- ner valido”. L’ANMVI ha ricorso al Consiglio di Stato contro il Sivemp per la de- libera sull’intramoenia della Regione Lombardia. Due modi diversi di ragionare e difendere la libera professione.

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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010SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 7 numero 23 dal 21 al 27 giugno 2010Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona232

STRUTTUREL’ANMVI sta raccogliendo i dati delle au-torizzazioni sanitarie rilasciate in ciascu-na Regione alle strutture veterinarie pri-vate. Le Regioni stanno inviando le pri-me ricognizioni. Professione Veterinariarenderà noto l’esito dell’indagine.

ANAGRAFE CANINAÈ in corso presso la dirigenza regionaledell’ANMVI una valutazione sul funzio-namento delle banche dati regionali del-le anagrafi canine. Dati a confronto suaccesso e accessibilità da parte dei me-dici veterinari liberi professionisti, effica-cia del sistema e fruibilità dei sistemiinformativi.

100 ANNIIl 10 luglio 2010 veterinari, medici e far-macisti celebreranno il centenario dallalegge istitutiva degli Ordini provinciali. LaFnovi festeggerà la ricorrenza a Romacon l’alto patrocinio della Presidenzadella Repubblica.

ENPAVSi è chiuso con un utile di esercizio su-periore alle previsioni il consuntivo 2009.I delegati provinciali l’hanno approvato il19 giugno scorso. Incremento anchedel patrimonio netto e delle prestazioniprevidenziali innalzate a 30.879.683,57euro, Con un aumento di 1.485.900euro, dovuto all'aumento del valor me-dio delle pensioni, a fronte di un minornumero di pensionati.

OGMControlli potenziati all’import grazie aicampionamenti degli uffici perifericidella Salute. Sul mercato italiano i pro-dotti assicurano l'informazione al con-sumatore. Il Ministero conferma che nel2009, grazie al Piano nazionale di con-trollo, la presenza di organismi geneti-camente modificati, negli alimenti in I-talia è stata “decisamente limitata ed alivello di tracce”.

VETERINARIAINTERNAZIONALE

Al fine di divulgare le attività promosseed intraprese dal "Dipartimento per lasanità pubblica veterinaria, la nutrizionee la sicurezza degli alimenti", è statapubblicata sul sito internet del Ministerodella salute la nuova area tematica "Ve-terinaria Internazionale". http://www.salute.gov.it/

FEDERATI O AFFILIATI?

A PAGINA 3

INIZIATIVE ANMVI IN SICILIA

E IN SARDEGNA

A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 10 A PAGINA 14 A PAGINA 22

PET-PASSPORTLA RESPONSABILITÀ

DEL VETERINARIO

EFFETTI DELLAMANOVRA SULLAVETERINARIA SSN

INDAGINE FNOVI-NOMISMA

SULLA PROFESSIONE

IL PROGETTO VETPEDIA

ENTRA NEL VIVO

RIFORMA

BREVI L’ENPAV RIDUCE LE CARICHE

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Importanti modifiche allo Sta-tuto dell’ENPAV. Le ha decisel’Assemblea nazionale dei de-legati provinciali il 19 giugnoe riguardano gli organi ammi-nistrativi. Riduzione dei compo-nenti e snellimenti burocratici sonoi principali ambiti di intervento. Il C-dA ha tagliato il numero dei suoicomponenti che scenderà da 11membri a 9: Presidente,Vice Presidente, Presiden-te FNOVI e 6 membri elettidall’Assemblea dei Dele-gati, di cui 1 può essereanche pensionato, purchéiscritto all’Albo e all’Ente.Cura dimagrante anche per il Co-mitato Esecutivo che sarà costitui-to da 3 componenti (Presidente,Vicepresidente e 1 Membro delConsiglio). Viene poi abolito il de-creto di nomina, ovvero l’atto for-male di emanazione ministeriale diratifica dell’elezione, che Presiden-te e Consiglieri neo eletti dovevanoprecedentemente aspettare perpoter entrare in carica con pienipoteri. Il che ha determinato inpassato uno slittamento anche dimesi dell’insediamento dei nuovi e-letti. Ora, invece, i nuovi Organi siinsediano immediatamente, sin dalmomento della proclamazione daparte del Presidente. Presidente, Vicepresidente e com-ponenti del Consiglio di Amministra-

Un Codice di tuteladegli animali dacompagniaParlamento e Governo lavorano allariforma della 281. Il Ddl del Governo è aun passo dal Consiglio dei Ministri. Siallarga il campo di revisione della leggequadro del 1991

zione possono essere revocati, pergravi motivi, comportamenti contra-ri alla legge, allo Statuto o ai regola-menti, dalla maggioranza dei dueterzi dei presenti in Assemblea. Nei nuovi Organi, non vengonopiù previste le rappresentanze deiMinisteri Vigilanti, che invece per-mangono nel Collegio Sindacale.Mantiene, infatti, la presidenza del

Collegio il rappresentantedel Ministero del Lavoro.Siedono in Collegio an-che 1 rappresentante delMinistero dell’Economia e3 membri eletti dall’As-semblea dei Delegati, di

cui uno può anche essere un rap-presentante pensionato, purchéancora iscritto all’albo e all’Ente. Imembri del Consiglio di Ammini-strazione, del Collegio Sindacale edel Comitato Esecutivo durano incarica 5 esercizi e scadono alladata dell’Assemblea convocataper l’approvazione del bilancio re-lativo all’ultimo esercizio della lorocarica. Il prossimo rinnovo degli organi èquindi previsto per Giugno 2012,essendosi gli attuali insediatisi aGiugno 2007. Le modifiche passano ora all’esa-me dei Ministeri vigilanti ed entre-ranno in vigore dal primo giorno delmese successivo a quello della lo-ro approvazione.

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COME TUTTI SAPETE L’ANMVI È UNA FEDERAZIONE DI ASSOCIA-ZIONI O SOCIETÀ SCIENTIFICHE CHE CIRCA 11 ANNI FA hanno de-ciso, con regolare assemblea dei soci, di delegare gli aspetti professionali rela-tivi al proprio settore a questa nuova Associazione. In particolare all’assembleadella SCIVAC tenutasi a Montecatini, presenti numerosi iscritti, la proposta difederarsi in ANMVI è passata pressoché all’unanimità. Negli anni, ogni tanto,qualcuno ha criticato questa scelta sostenendo che sarebbe stata più logicaun’adesione diretta all’ANMVI da parte dei singoli veterinari. Tutto discutibile,noi avevamo ritenuto più forte, anche in termini di rappresentanza settoriale, lavia della Federazione. Ci ha però stupito in questi giorni leggere che gli stessiche criticavano la nostra scelta hanno seguito la stessa via: “Hanno successi-vamente portato il loro contributo al congresso (Sivelp) gli interventi dei dele-gati di altre società e associazioni: Riccardo Madonna per Omnivet, VittorioPepe per AIVPA, Massimo Raviola per Assovet e Andrea Baldini per Unisvet,che assieme a Performat sono realtà veterinarie affiliate al Sivelp, che ne di-venta quasi l’organo politico”. A parte Performat, che non è una società scien-tifica o un’associazione, siamo certi che tutti gli altri abbiano deciso questa af-filiazione attraverso una regolare assemblea dei soci ottenendone un consen-so unanime. Dimenticavamo che ospite d’onore al congresso era il segretarioregionale del Sivemp che nel suo intervento ha riconosciuto “nel Sivelp un part-ner valido”. L’ANMVI ha ricorso al Consiglio di Stato contro il Sivemp per la de-libera sull’intramoenia della Regione Lombardia. Due modi diversi di ragionaree difendere la libera professione.

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Ci sono due strade per ar-rivare alla riforma dellaLegge 281: quella delGoverno e quella delParlamento. Al momentotutte e due sono lastri-

cate di buone intenzioni, ma non promettonotempi brevi. Al Governo, il Sottosegretario diStato Francesca Martini ha già predispostoun disegno di legge ottenendo l’impegno delMinistro della Salute a proporne la presenta-zione in Consiglio dei Ministri. In Parlamento,il relatore delle numerose proposte di riforma,Gianni Mancuso, ha dato un’accelerata all’i-ter di esame rimettendole in calendario dopoben sette mesi di silenzio parlamentare, nellavana attesa del testo del Governo. Il lavorodel Sottosegretario Martini adesso è pronto,ha richiesto mesi di tempo, durante i qualisono state prodotte numerose ordinanze percolmare le lacune attuative e normative dellavecchia Legge quadro 281. In Parlamento,invece, sta lavorando un Comitato ristrettoall’interno della Commissione Affari Socialiper arrivare ad un testo unificato.

RIORGANIZZARE LA MATERIAÈ necessario riorganizzare organicamente lamateria e aggiornarci su un testo di legge alpasso coi tempi, con la sensibilità sociale,con le esigenze sanitarie e con le cifre dellapopolazione animale in Italia, sia di proprietàche non. La materia nel frattempo si è dilata-ta. In Commissione Affari Sociali, l’On. Man-cuso ha spiegato che, in seguito all'abbina-mento di diverse proposte di legge, l'oggettodel provvedimento si è progressivamenteampliato, includendo il problema del rappor-to tra uomini e animali e, in particolare, dellaprevenzione di aggressioni da parte di ani-mali randagi. D’altro canto il testo del Gover-no ha assunto la veste di un vero e proprioCodice di tutela degli Animali d’Affezione. Iprogetti sono vasti e rischiano di sconfinare;c’è chi propone di affrontare la materia "inmodo radicale, superando l'assimilazione ci-vilistica degli animali ai beni inanimati" e chidi intervenire sull’accesso ai luoghi pubblicidegli animali d’affezione al seguito dei pro-prietari. Spesso l’iter si arena per colpa di de-putati che suggeriscono di soprassedere ad-ducendo altre priorità ed emergenze, oppureper colpa di vere e proprie ridicolizzazioni ebanalizzazioni dell’argomento. È così che sispiega la dichiarata previsione del Sottose-gretario Martini di procedere ad una stradalegislativa diversa, una legge delega al Go-verno, se il Parlamento si produrrà in lungag-gini e polemiche come quelle che si sono vi-ste per la ratifica della Convenzione europeadi Strasburgo (Ddl Frattini). La proposta di istituire un Comitato ristretto èvenuta dal relatore delle proposte di legge, On.Gianni Mancuso, sulla scia degli spunti offertidal sottosegretario Martini nel corso di un suointervento in Commissione. "Si potrebbe valu-tare l'opportunità di ridefinire l'oggetto delprovvedimento in esame - ha aggiunto Man-cuso - nel senso dell'adozione di un codice ditutela degli animali d'affezione. Il relatore, On.Gianni Mancuso ha dato atto al sottosegreta-rio Martini “di avere assunto importanti iniziati-ve nel settore”, specie mediante l'adozione diordinanze contingibili ed urgenti (ricorda, a tito-lo di esempio, quelle in materia di bocconi av-

velenati, microchip, cani pericolosi e palii) chesi tratta, adesso, "di inserire in un interventonormativo complessivo".

IL CODICE IN DIECI CAPITOLIIl disegno di legge è uno solo, ma deve fare iconti con l’agenda del Consiglio dei Ministri.Francesca Martini ha annunciato che il Codi-ce per la tutela degli animali d'affezione, laprevenzione e il controllo del randagismo edel maltrattamento animale "è stato inoltratoalla Presidenza del Consiglio dei ministri perl'iscrizione all'ordine del giorno di un prossi-mo Consiglio, previo assenso delle ammini-strazioni interessate". Il disegno di legge, hadichiarato la rappresentante del Governo, "èmolto più ampio di quelli di iniziativa parla-mentare e, soprattutto, disciplina tutti gli a-spetti presi in considerazione dalle propostedi legge, riprendendo anche il contenuto diordinanze contingibili e urgenti emanate negliultimi due anni in materia". Il Ddl ha la finalitàdi superare le problematiche sorte a causadei ritardi e dell'applicazione non omogenea,da parte di alcune regioni e province autono-me, della legge-quadro in materia di prote-zione degli animali d'affezione e lotta al ran-dagismo del 14 agosto 1991, n. 281.

LE PRINCIPALI INNOVAZIONI Il Codice si articola in dieci capitoli, quaran-tacinque articoli e un allegato. Queste le prin-cipali innovazioni, secondo le anticipazionifatte in Parlamento dal Sottosegretario:1. disposizioni volte a migliorare il rapportouomo-animali d'affezione, al fine di accresce-re il benessere animale, anche attraverso laprevisione di norme che riproducano il con-tenuto delle ordinanze contingibili ed urgentiche negli ultimi anni hanno disciplinato la ma-teria più nel dettaglio, al fine di rendere più in-cisive le disposizioni vigenti per la prevenzio-ne del fenomeno del randagismo (nello spe-cifico caso dei cani, sono stati previsti appo-siti corsi di formazione per migliorare la co-noscenza dell'etologia e del comportamentocanino per tutti coloro che detengono cani aqualunque titolo: proprietari, allevatori, adde-stratori, commercianti); 2. la prescrizione dell'obbligatorietà dell'iden-tificazione di tutti i cani e dei gatti detenuti ascopo di commercio e di quelli appartenentialle colonie feline, mediante inoculazione sot-tocutanea del microchip e contestuale iscri-

zione degli stessi nell'anagrafe degli animalid'affezione; 3. l'adozione di misure generali di tutela perl'incolumità pubblica attraverso la previsionedi una serie di divieti (lasciare incustodito inluogo pubblico il cane di cui si è responsabilio non adottare tutte le misure adeguate adimpedirne la fuga o a garantirne il controllo;utilizzare collari elettrici o altri strumenti atti adeterminare scosse o impulsi elettrici e i col-lari a punta);4. l'introduzione di misure speciali per gli av-velenamenti; misure speciali di vigilanza incapo agli organi deputati all'applicazione del-le norme; l'introduzione di sanzioni ammini-strative e penali relative alla violazione delledisposizioni previste dal disegno di legge.5. numerosi obblighi informativi a carico deidestinatari diretti e indiretti del disegno di leg-ge in itinere (le regioni e le province autono-me che gestiscono, attraverso la propriabanca dati informatizzata, l'anagrafe degli a-nimali d'affezione e ne garantiscono l'intero-peratività con quella nazionale e con le altrebanche regionali e redigono il piano regiona-le triennale degli interventi di controllo demo-grafico della popolazione animale, di preven-zione del randagismo e di educazione sani-taria e zoofila); 6. i comuni che rendono, tra l'altro, pubblici iresoconti di gestione dei cani randagi, non-ché i risultati delle verifiche effettuate e pro-muovono corsi di informazione ed educazio-ne in materia di etologia, zooantropologia, di-ritti degli animali, doveri del proprietario e sa-lute veterinaria; 7. all'interno delle aree protette, la vigilanzasull'esecuzione e l'osservanza dell'interventoè affidata anche ai guardaparco dipendentidegli enti parco;8. i medici veterinari che, sulla base di unasintomatologia conclamata, emettono dia-gnosi di sospetto di avvelenamento di un e-semplare di specie animale domestica o sel-vatica, devono darne immediata comunica-zione al sindaco e al servizio veterinario uffi-ciale; 9. i sindaci che assicurano, attraverso i servi-zi veterinari ufficiali o tramite apposite con-venzioni con medici veterinari liberi professio-nisti, con oneri a carico dei comuni, il primosoccorso attivo nelle ventiquattro ore, anchecon l'ausilio di ambulanze veterinarie;10. le aziende sanitarie locali, nel territorio di

loro competenza, istituiscono, nell'ambito delservizio veterinario, un'apposita unità orga-nizzativa dedicata; 11. i servizi veterinari ufficiali provvedono attra-verso la predetta unità organizzativa alla ge-stione dell'anagrafe degli animali d'affezione,alla gestione del recupero degli animali d'affe-zione randagi e vaganti, al controllo sanitario eagli interventi terapeutici necessari sugli animalicustoditi nei canili e gattili sanitari, al controllosanitario e alla sterilizzazione dei gatti che vivo-no in stato di libertà, alla valutazione dei canimorsicatori o che hanno manifestato compor-tamenti aggressivi al fine di stabilire il livello dirischio per l'incolumità delle persone e degli al-tri animali, alle attività di vigilanza sui rifugi e sututte le attività con animali d'affezione; i serviziveterinari ufficiali, il Comando carabinieri per latutela della salute, gli organi di pubblica sicu-rezza e le guardie zoofile vigilano e controllano,secondo le rispettive competenze, sull'esecu-zione e l'osservanza delle disposizioni del di-segno di legge; 12. il Ministero della salute (Direzione generaledella sanità animale e del farmaco veterinario),nell'emanare le linee guida e fissare i requisititecnici per la corretta applicazione del disegnodi legge, si avvale anche del Comando dei ca-rabinieri per la tutela della salute, per lo svolgi-mento delle attività ispettive. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 23| 2010 Riforma della L. 281/91 Parlamento 3

L'On. Rodolfo Giuliano Viola è inter-venuto in Commissione Affari So-ciali nel corso dei lavori parlamen-

tari per la riforma della Legge 281 e hachiesto al Sottosegretario FrancescaMartini, presente durante la seduta, "diacquisire dati precisi sul fenomeno delrandagismo”.Viola, Collega veterinario, ha ricordato diavere presentato al riguardo una interro-gazione parlamentare alla quale non èstata data risposta dal Governo. Violaconcorda con il Sottosegretario Martininel ritenere che i canili "debbano dispor-re di risorse adeguate, ma, al tempostesso, debbano essere tenuti ad assicu-rare un livello di servizi adeguato". Sul-l'acquisizione dei dati sul fenomeno delrandagismo, Francesca Martini ha rispo-sto segnalando "come molte regioni,specie meridionali, risultino inadempien-ti rispetto all'obbligo di rilevare e comu-nicare i relativi dati". Nel suo interventoViola ha ricordato che "il traffico illegaledi cuccioli, oltre che a livello internazio-nale, rappresenta un fenomeno rilevanteanche all'interno del Paese, specie dalleregioni meridionali verso quelle setten-trionali". Ha infine auspicato "un coinvol-gimento delle associazioni animaliste nelcorso dell'esame delle proposte di leggein titolo, nell'ambito delle audizioni chela Commissione riterrà di svolgere". Ilsottosegretario Francesca Martini ha re-plicato di condividere "il richiamo dell'o-norevole Viola alla necessità di coinvol-gere pienamente, anche in ambito parla-mentare, le associazioni animaliste, conle quali il Governo si confronta sin dall'i-nizio della legislatura".

VIOLA: DATI CERTI SUL RANDAGISMO

Parlamento e Governo insieme per scrivere il Codice di tutela degli animali da compagniaIl relatore On. Gianni Mancuso: dedicare una particolare attenzione al tema della medicina veterinaria dibase ovvero ai Leavet

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Il 16 giugno, il Sindaco di Trapani haemanato l'Ordinanza n.135 volta afronteggiare il fenomeno del randa-gismo incombente sul territorio co-munale. Il Presidente del Direttivo si-ciliano dell'Associazione, Giuseppe

Licitra, in un comunicato scritto insieme al grup-po SISCA di Sicilia e Calabria, lamenta il man-cato coinvolgimento dei medici veterinari:"L'ANMVI Sicilia si vede costretta, suo malgra-do, ad esprimere il proprio disappunto, a confer-ma dell'assenza di dialogo tra istituzioni, ordineprofessionale, società scientifiche o sugli inter-venti disposti dal sindaco di Trapani dalla sud-detta ordinanza, perché volti esclusivamente adun'azione repressiva contro i proprietari e a su-scitare allarme nella popolazione, specialmenteper i provvedimenti relativi alla leishmaniosi e allarabbia".

OBBLIGHIL’ordinanza rinforza l'obbligo imposto dalla leg-ge di iscrizione dei cani all'anagrafe canina econsente, per i prossimi tre mesi, di mettersi inregola senza pagare la sanzione. "La presenzadi cani randagi sul territorio - dichiara il SindacoGirolamo Fazio - è in crescita costante". Neconsegue un programma di misure per contra-

stare e prevenire il fenomeno dell'abbandonodegli animali e del randagismo. In base al prov-vedimento, decorsi i tre mesi, a tutti coloro chenon hanno iscritto i propri animali all'anagrafecanina saranno applicate le sanzioni nella mi-sura massima prevista dalla legge. Ma l'ordi-nanza pone anche una serie di obblighi, finaliz-zati a prevenire rischi per la salute pubblica e lapubblica incolumità, a carico dei veterinari e deiproprietari. In particolare, "è fatto obbligo a tuttii proprietari o detentori di cani di fare eseguiresui propri animali il vaccino pre - contagio per larabbia, in quanto trattasi di malattia infettiva dif-fusiva degli animali, soggetta a provvedimentisanitari". I proprietari dei cani devono anche fareseguire ai propri animali almeno un test l'annoper la prevenzione della leishmaniosi. Una seriedi obblighi è imposta anche ai veterinari: obbli-go di denunciare i casi di malattie infettive ac-certate o sospette, nonché di segnalazione al-l'Autorità competente (ASP) di casi accertati dileishmaniosi; di segnalare al Comune e all'ASPi casi di cui sono a conoscenza di cani non i-scritti all'anagrafe canina. I veterinari e/o ai pro-prietari o detentori di cani hanno inoltre l'obbli-go di denuncia presso il Comune (Servizi perl'Ambiente) di gravidanza di cani, nascita, fetiabortivi, morte. In caso di presenza di feti abor-

tivi, gli stessi devono essere raccolti in involucriidonei che saranno prelevati, previa richiesta,dal Comune. Il Comune si fa carico altresì delladistruzione dei feti abortivi, nonché della distru-zione delle carcasse dei cani deceduti.

I VETERINARI SI DISSOCIANO"ANMVI Sicilia - prosegue Licitra - si dissociadall'azione intrapresa dal sindaco di Trapaniperché priva di confronto con le parti, coinvoltedalle leggi vigenti nella gestione del fenomenorandagismo e perché le azioni sanitarie e re-pressive da sole, contenute nell'ordinanza, nonrisolverebbero il problema, necessitando inve-ce una stretta collaborazione con le rappresen-tanze professionali per affrontare il randagismonel rispetto dei ruoli e delle competenze previ-ste dalle norme vigenti sul rapporto uomo-ani-male e sul possesso responsabile".Il comunicato conclude invitando il Sindaco diTrapani "a revocare l'ordinanza del 16 giugnon.135 e a convocare le parti interessate per ad-divenire alla programmazione di azioni miratealla soluzione del problema". ■

Il Sindaco di Trapani ordinaidentificazione, antirabbica e test leishmaniosiANMVI Sicilia: provvedimento inidoneo ad affrontare problemi causatiproprio dall’assenza di dialogo con i medici veterinari

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 20104 Anmvi Regioni Anagrafe e prevenzione

Il Piemonte ha ritenuto necessario im-porre l'adozione di "misure indifferibilie urgenti per la prevenzione e la profi-

lassi nel territorio regionale, sul quale è di-chiarato lo stato di preallerta per la pre-senza della rabbia silvestre nel Nord Est i-taliano. Fino al 31 dicembre 2010 si attua-no norme straordinarie di prevenzione eprofilassi della rabbia, in base alle quali icittadini che dal Piemonte si recano, con ilproprio cane/gatto o furetto, nei territori arischio di diffusione della rabbia (l'elenco èdisponibile sul sito della Regione) devonocomunicarlo al proprio medico veterinariodi fiducia con almeno 30 giorni di anticipoper l'esecuzione e la certificazione anti-rabbica obbligatoria secondo quanto pre-visto dall'ordinanza ministeriale del 26 no-vembre 2009. I costi relativi alla vaccina-zione sono a carico dei proprietari.Gli animali devono essere preventivamen-te identificati con il microchip e, per quan-to riguarda i cani, registrati nell'anagrafecanina regionale. Anche il dato riguardan-te l’avvenuta vaccinazione deve essere in-serito nel sistema informatizzato dell'ana-grafe. Il medico veterinario certifica l'av-venuta vaccinazione, anche attraverso ilrilascio del pet passport. È vietato detenere cani non iscritti all'ana-grafe canina regionale e non identificati

con microchip o tatuaggio. Per questo,presso ogni Comune o ASL sono aperteper un periodo massimo di 90 giorni dallapubblicazione dell'ordinanza (Bur del 10giugno 2010) le iscrizioni straordinarie al-l'anagrafe canina regionale dei cani nonregistrati. Prima dell'identificazione i cuc-cioli non possono essere ceduti a qualsia-si titolo. Tutti i cani nei canili pubblici e privati, neicasi in cui non possa essere escluso il ri-schio di introduzione della rabbia, devonoessere sottoposti a vaccinazione antirab-bica preventiva. I cani vaganti devono es-sere urgentemente trasferiti al canile pub-blico, dove deve essere agibile un repartodi osservazione sanitaria dei cani randagi,dei cani morsicatori e dei cani morsicati.Al termine del periodo di osservazione icani vengono vaccinati contro la rabbiadal Servizio Veterinario ASL o, su prescri-zione della ASL, a cura del medico veteri-nario di fiducia del proprietario.Ogni aggressione da parte di cani deveessere immediatamente segnalata al pe-diatra di libera scelta, al medico di me-dicina generale o al pronto soccorso incaso di lesioni alle persone, nonché almedico veterinario di fiducia in caso dilesioni agli animali delle specie sensibilialla rabbia.

RABBIA: STATO DI PRE-ALLERTA IN PIEMONTE

ANMVI Sardegna dice no al Comune di Sassari

Sotto la dizione di "indagine di mer-cato per servizio di sterilizzazionedi cani randagi", il messo comunale

del Comune di Sassari sta consegnando agliambulatori veterinari privati una proposta diconvenzione per interventi di sterilizzazione sucagne randagie."L'offerta dovrà essere formula-ta al ribasso sull'importo riconosciuto dalla Re-gione Autonoma della Sardegna quale contri-buto per singolo intervento di sterilizzazione pa-ri a euro 100 onnicomprensivi". Il Comune sot-tolinea che si tratta solo di un "invito" "in alcunmodo vincolante per l'Amministrazione". Ma in-tanto chiede una risposta "entro e non oltre leore 14.00 del giorno 24/06/2010". Fra gli inter-venti, da concordare con il Responsabile delcanile comunale e che devono essere eseguitipresso la struttura ambulatoriale formalmenteautorizzata dal Comune, si chiede l'interventodi ovariectomia "o quando necessario di ova-rioisterectomia in anestesia generale iniettabileo (preferibilmente) gassosa"; l'Ambulatorio de-ve avere la disponibilità di ricovero postopera-torio dei cani operati; gli interventi devono es-sere eseguiti nel rispetto rigoroso delle buonepratiche cliniche, le cure post operatorie e lecomplicazioni post operatorie devono essere

garantite senza spese aggiuntive. Il servizio do-vrà essere svolto fino al 31 dicembre, e comun-que fino alla concorrenza della somma disponi-bile.Con un comunicato stampa, diffuso il 17 giu-gno, il Presidente dell'Ordine di Sassari, AndreaSarria, e il Presidente di ANMVI Sardegna, ElioCresci, giudicano la proposta "ridicola e offen-siva". "Nella speranza che la lotta al randagismodiventi una cosa seria, gestita da persone com-petenti, sfrondata di demagogia e superficialità,pensiamo di poter prevedere fin da ora il falli-mento di questo tentativo patetico di far ricade-re sulle spalle della categoria veterinaria costi eresponsabilità che altri devono sostenere". "Seappare troppo chiedere rispetto per la dignitàprofessionale di chi ha a lungo studiato e pe-santemente investito per esercitare una profes-sione difficile e impegnativa, almeno ci sia il ri-spetto per la persona che sta dentro quel ca-mice che non deve essere umiliata chiedendodi lavorare in perdita". Il comunicato - sottoscrit-to anche da Giovanni Cavedagna, PresidenteAsvac, l'associazione dei veterinari sardi per a-nimali da compagnia federata ANMVI - conclu-de con l'offerta di collaborazione alla stesura ealla realizzazione "di un piano serio". ■

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Un cliente si presenta in ambulatorio perle pratiche necessarie a portare il cane inInghilterra. Gli viene spiegato che ormainon è più in tempo, ma egli intende pro-cedere ugualmente con la vaccinazioneantirabbica del cane e con la successivatitolazione degli anticorpi. Successiva-mente, il cliente torna per i timbri sul pas-saporto del cane. Alla frontiera proprie-tario e cane non vengono fatti passare;ne segue una telefonata furibonda e mi-nacciosa al veterinario… Come compor-tarsi?

di MARIA TERESA SEMERAROAvvocato, Bologna

Con l’arrivo della bella sta-gione i proprietari di ani-mali domestici che in-tendono andare all’este-ro devono conoscere leregole alle quali sono as-

soggettati gli spostamenti dei loro amici aquattro zampe, allo scopo di evitare bruttesorprese all’ingresso negli altri Paesi.Spesso, infatti, il medico veterinario deve ri-spondere al cliente che, intendendo partire,gli pone quesiti specifici sulla movimentazio-ne degli animali domestici, che non sempre ilprofessionista è in grado di conoscere inte-gralmente, tanto più che per molti aspetti lalegislazione è diversa da Paese a Paese ed èin continua mutazione.Cerchiamo dunque di capire quali sono al-l’oggi le regole previste per la movimentazio-ne, senza fini commerciali, degli animali ac-compagnati dal viaggiatore (proprietario o u-na persona fisica che, durante il movimento,ne assume la responsabilità per conto delproprietario).

Innanzitutto - come già segnalato in uno deimiei pareri di alcuni anni fa - dal 1° ottobre2004 per cani, gatti e furetti che viaggiano neipaesi dell’Unione Europea è obbligatorio il cd.pet-passport (o libretto delle vaccinazioni), in-trodotto dal regolamento CE N° 998/2003.Il passaporto viene rilasciato dal Servizio Ve-terinario dell’ASL territorialmente competentee su di esso vanno annotati – da parte delmedico veterinario ufficiale o da parte del ve-terinario di fiducia a ciò autorizzato – sia i datianagrafici del proprietario sia i dati sanitaridell’animale, in particolare le vaccinazioni, siaquelle eventuali, sia quella antirabbica, che èobbligatoria per ch vuole recarsi in Sardegnao all’estero.

LE VACCINAZIONIQuello delle vaccinazioni è l’adempimentomaggiormente delicato per il medico veteri-nario, soprattutto perché è necessario esserebene informati su tempi e modi delle stesse.Infatti:• sugli animali d’affezione che viaggiano ver-

so la Sardegna o verso uno Stato dell’U-nione Europea che non sia Gran Bretagna,Irlanda, Svezia e Malta, deve essere effet-tuata la vaccinazione antirabbica che sia incorso di validità al momento della partenzae per il tempo del soggiorno; tale vaccina-zione dovrà debitamente risultare dal pas-saporto, timbrato dal medico veterinario;

• gli animali movimentati al seguito di viag-giatori diretti in Gran Bretagna, Irlanda,Svezia e Malta devono aver eseguito: a) lavaccinazione antirabbica che sia in corsodi validità al momento della partenza e peril tempo del soggiorno; b) la titolazione (e-same del sangue) - presso un laboratorioriconosciuto dalla Commissione Europea -con esiti favorevoli degli anticorpi neutraliz-zanti nei confronti del virus della rabbia: vaprecisato che la titolazione deve essere ef-

fettuata su un campione di sangue che siastato prelevato dall’animale, ad opera di unveterinario, almeno sei mesi prima dellamovimentazione verso Gran Bretagna e Ir-landa e almeno 120 giorni prima della mo-vimentazione verso la Svezia. Tutto ciò de-ve risultare dal passaporto, che dovrà es-sere vidimato dal medico veterinario;

• sugli animali d’affezione diretti in Finlandiadeve essere effettuato, al massimo 30 gior-ni prima dell’arrivo degli animali in tale Pae-se, il trattamento preventivo per l’echino-cocco;

• Europa, Canada e Stati Uniti richiedono, ol-tre al passaporto, il cd. Certificato interna-zionale di origine e sanità, rilasciato dalla A-SL competente o da un medico veterinariolibero professionista che sia stato a ciò au-torizzato. Oltre ad attestare lo stato di salu-te e le vaccinazioni obbligatorie cui è statosottoposto l’animale, tale documento fa fe-de della provenienza dell'animale d'affezio-ne; è valido 30 giorni e può essere rinnova-to anche all’estero. È necessario anche peril rientro in Italia.

Ventiquattro ore prima della partenza il medi-co veterinario di fiducia dovrà attestare, tim-brando il passaporto, che gli adempimentisopra indicati sono stati eseguiti, così certifi-cando che le condizioni di salute dell’animalesono idonee a consentirne il viaggio.

TEMPI E MODALITÀDa quanto esposto si evince che le maggioriinsidie nascono, per il medico veterinario, dalcontrollo dei tempi e delle modalità delle vac-cinazioni, tanto più che il mancato rispettodegli adempimenti previsti comporta che allafrontiera l’animale che non sia in regola nonverrà fatto entrare nel Paese ove il proprieta-rio desidera andare a soggiornare.Di conseguenza, se l’animale non è stato sot-toposto (o non è stato correttamente sotto-posto) alle suddette metodiche, il medico ve-terinario che ne abbia invece certificato l’ido-neità a viaggiare apponendo i timbri sul relati-vo passaporto, ben potrà (ai sensi degli artt.1218 ss. cod. civ.) essere chiamato a rispon-dere dei danni eventualmente subiti dal pro-prietario che, avendo ricevuto dal proprio ve-terinario il "nulla osta" per lo spostamento del-l'animale, alla frontiera si vede invece negarel'ingresso al proprio piccolo amico, con con-seguenti evidenti disagi in capo al proprietariostesso, che nella maggior parte dei casi saràcostretto a rinunciare al soggiorno ovvero, setrattasi di soggiorno irrinunciabile - ad es.viaggio di lavoro - dovrà, a propria cura e spe-se, organizzare il rientro in Italia dell'animale.Ciò vuol dire che un proprietario che abbia a-vuto una simile disavventura potrebbe farsi vi-vo con il medico veterinario dapprima con u-na lettera raccomandata di richiesta di risarci-mento dei danni subiti (lettera personale oscritta direttamente da un legale), per poi - incaso di mancato versamento di una sommacongrua - citare in giudizio il medico veterina-rio, dinanzi al Giudice di Pace (competenteper il luogo in cui è lo studio / ambulatorio delmedico veterinario) se chiede di essere risar-cito per una somma fino a € 5.000,00, dinan-zi al Tribunale (competente per il medesimoluogo indicato per il Giudice di Pace) per unasomma superiore a tale limite.

Oltre a ciò, l'apposizione dei timbri su un pas-saporto che non rechi i necessari adempi-menti può anche configurare un falso penal-mente rilevante.Naturalmente il veterinario deve denunciare larichiesta di risarcimento alla propria compa-gnia di assicurazione presso la quale ha sti-pulato la polizza a copertura della responsa-bilità professionale e deve, altresì, in ogni ca-so rivolgersi immediatamente ad un avvoca-to, senza pensare di poter gestire da solo lasituazione.

IL CONSIGLIOIl mio consiglio per il medico veterinario è,dunque, di prestare molta attenzione al tema"vaccinazioni", sicuramente fin dal momentodella prima richiesta di informazioni da partedel cliente, ma soprattutto al momento del-l'apposizione dei timbri, perché con tale ge-sto il medico veterinario si assume tutta la re-sponsabilità dell'idoneità dell'animale ad af-frontare il viaggio.Pertanto, quando il cliente chiede al veterina-rio cosa deve fare per poter portare il proprioanimale all'estero, il professionista deve sì for-nirgli le indicazioni necessarie, ma io consi-glierei al veterinario anche di invitare il clientead informarsi egli stesso (ad es. chiedendochiarimenti alla ASL territorialmente compe-tente o anche al Consolato del Paese pressoil quale intende recarsi), posto che la normati-va in esame può cambiare da un momento al-l'altro, e non è facile essere aggiornati sulpunto. Ciò fatto, il veterinario deve verificareche i tempi e i modi delle vaccinazioni sianostati tutti precisamente eseguiti (controllandoi relativi referti, le date e quant'altro) e, nell'e-ventualità che il proprietario non abbia ese-guito esattamente gli incombenti prescrittidalla normativa vigente, invitarlo nuovamentead effettuare quanto necessario.

NON ASSECONDARE LA PIGRIZIADEL CLIENTE

Mi preme richiamare l'attenzione del lettore sutale punto: spesso i clienti sono poco propen-si a mettere in moto la macchina dell'organiz-zazione delle vaccinazione del proprio anima-le, che comporta dei costi ed è impegnativa(basti pensare ai prelievi di sangue da far ef-fettuare sei mesi prima del viaggio in GranBretagna e Paesi assimilati). Il medico veterinario, però, non deve asse-condare l'eventuale pigrizia del cliente, né de-ve "chiudere un occhio", ad esempio appo-nendo comunque i timbri se non è stato fattotutto quanto necessario, ritenendo erronea-mente che aver fornito al cliente raccoman-dazioni e spiegazioni esoneri il veterinario daresponsabilità: nel momento in cui appone itimbri sul libretto, il professionista certifica chele condizioni di salute dell'animale sono ido-nee a farlo viaggiare, e di conseguenza se poisi accerta che così non è, soltanto il veterina-rio ne risponderà.Occhio, dunque, ai proprietari riottosi: se nonVi ascoltano, è meglio rinunciare all'incarico,anche perché - consentitemi una piccola an-notazione che nasce dall'esperienza - il clien-te più indisciplinato è proprio quello che, incaso di problemi, per primo punterà l'indicecontro il professionista! ■

Le regole da seguire per i viaggi all’esterodegli animali d’affezioneIl ruolo e la responsabilità del veterinario

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Non si cada nell'equivocodi confondere l'allertacon l'allarme. L'Associa-zione Nazionale MediciVeterinari Italiani ha invi-tato i consumatori a ri-

conoscere nel sistema di allerta rapida comu-

nitaria (RASFF) una fondamentale risorsa perla tutela della loro sicurezza alimentare. E a noncadere come facili prede di allarmi mediaticistudiati ad arte. È dall’inizio di giugno che èpartita l’allerta europea sulle mozzarelle dallaGermania (come su tanti altri prodotti di variaprovenienza) ma ai cittadini si racconta solo u-

na parte della verità. Eppure, le mozzarelle blusono un caso esemplare di garanzie al consu-matore: il sistema ha garantito ai consumatori,italiani ed europei, il tempestivo rintraccio e riti-ro delle partite di mozzarella alterata dalla ca-tena di commercializzazione. Per questo,l’ANMVI ha respinto al mittente accuse infon-

date alle strutture sanitarie di controllo, italianee comunitarie, così come messaggi destabiliz-zanti di chi ha manifestato sorpresa perché "lascoperta è stata compiuta da una consumatri-ce". La vicenda mostra semmai il ruolo attivo,riconosciuto ai consumatori dalla normativacomunitaria sulla sicurezza alimentare e quellodelle associazioni di categoria, le quali posso-no giocare un ruolo molto importante nel favo-rire la corretta conoscenza presso i cittadinidegli strumenti di allerta rapida che consento-no di togliere subito dal mercato alimentareprodotti che non hanno i requisiti per restarci.In queste circostanze, il compito delle autoritàsanitarie è di garantire che i prodotti escano ra-pidamente dal circuito commerciale. Ed è quel-lo che sta avvenendo: “Verifiche effettuate daiservizi veterinari a livello locale, a seguito di se-gnalazione di consumatori che hanno riscon-trato alterazioni nelle mozzarelle acquistate nel-le settimane scorse, hanno consentito di ac-certare che il prodotto non è più presente negliscaffali dei discount - dichiara il Presidente AI-VEMP Bartolomeo Griglio - alcuni clienti chehanno riscontrato alterazioni nelle mozzarelle,restituendo il prodotto, sono stati rimborsaticon buoni acquisto di pari valore”. La SanitàPubblica Veterinaria vede in questi interventi u-na delle attività più qualificanti e impegnativeper garantire la sicurezza alimentare e informa-re correttamente i consumatori con trasparen-za e senza inutili isterismi.“Non sono pervenute segnalazioni dell’insor-genza di sintomi - aggiunge Griglio - a seguitodel consumo di mozzarelle provenienti da con-fezioni nelle quali è stato successivamente rile-vato, in altri pezzi, il colore anomalo. Come giàda più parti affermato - prosegue - la causa piùprobabile della colorazione potrebbe essere le-gata una contaminazione in fase di produzio-ne, del prodotto o del liquido di governo, daparte di un batterio del gruppo Pseudomonas,non inserito tra gli indicatori di igiene o di sicu-rezza alimentare da parte della UE in quantonon pericoloso per l’uomo, ma ben conosciu-to dai produttori del settore lattiero casearioper le sue capacità di causare alterazioni nellatte e nei formaggi. Alcune specie sono ingrado di svilupparsi anche a temperature di re-frigerazione e di produrre pigmenti verde-az-zurro”. Alcuni di questi microrganismi sono sta-ti isolati in Francia ed in Germania da acque mi-nerali in commercio “e anche in Italia da acquedi acquedotto - aggiunge Bartolomeo Griglio -e recentemente sono stati identificati comecausa di colorazioni anomale in un episodioche ha riguardato carni di coniglio. In attesadegli esiti delle indagini di laboratorio è comun-que opportuno evitare il consumo di mozzarel-le della marca LAND con date di scadenza si-no al 2 luglio 2010 inclusa. Prodotti acquistatie non ancora consumati possono essere resti-tuiti al punto vendita con segnalazione al servi-zio veterinario della ASL”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 20108 Attualità Sicurezza alimentare

WORLD VETERINARY ORTHOPAEDIC CONGRESS

Bologna (Italy) - September 15th - 18th, 2010Information and Registration:

www.wvoc2010.eu - [email protected]

Early Registration at lower cost before July 10th, 2010Erika Taravella: Tel. 0372 403509

STATE OF THE ART LECTURES• Tissue engineering with mesenchymal stem cells in human orthopaedics - What do we know today?

• The fate of the post-traumatic knee - What do we know today?

• Cartilage resurfacing with ACI and MACI: have they stood the test of time?

SMALL ANIMAL PROGRAMPre-Congress Courses• Arthrodesis wetlab

• TTA drylab

• Hybrid external Fixation drylab

• IEWG Workshop with film reading

session

• ALPS drylab

• AO Locking plates drylab

• SOP drylab

• TTO drylab

Congress Main Seminars• Complications

• The stifle

• Facial trauma

• Elbow

• Hip trauma

• Revisions

• Tools to measure clinical success

• Hot topics

• Distal Limb trauma

• Patellar Luxation

• Legislation

• Locking plates

• SCIVAC SATELLITE SYMPOSIUM

New trends in canine and feline

orthopaedics

Pre-Congress Seminars• Osteoarthritis

• Sports Medicine

• Fixin Day

• Arthroscopy working group

• New Strategies in Pain Control

Congress In-depth Seminars• Juvenile HD

• Biomedtrix

• Physiotherapy

• Limb Deformities

• Surgical Revisions in THR

• Pathogenesis of cruciate disease

• Limb Alignment in patellar luxation

• Distal Limb Trauma

• Challenging fractures

• Arthrex news

EQUINE PROGRAMPre-Congress Courses• Stemcell and PRP Lab

• MRI Reading Lab

• Lameness LocatorTM Lab

Pre-Congress Seminars• SIVE SATELLITE SYMPOSIUM

Present and future in the diagnosis and treatment of equine

joint diseases: meeting with Dr Wayne Mclllwraith

• Interactive Advanced Equine Lameness and Imaging, Panel:

meeting with Dr Mark Martinelli

Congress In-depth Seminars• Subchondral bone injury

• Advanced imaging

• Critical review of biologic therapeutics

• Joint rehabilitation

• Advanced lameness diagnosis

BOVINE PROGRAMBovine orthopaedics one day In-depth Seminar • Long bone fracture repair

• Advanced lameness evaluation and imaging • Surgery of the digit

• Tenovaginoscopy

In cooperation with

Alma Mater Studiorum

Università di Bologna

Facoltà di Medicina Veterinaria

Mozzarella blu: consumatori faciliprede di allarmi mediaticiBartolomeo Griglio (AIVEMP): il batterio responsabile della colorazionenon è pericoloso per l’uomo

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di ANTONIO MANFREDI

Mi rendo conto di arri-vare un po’ in ritardocon questo articolo, ilprimo di altri, a com-mento dell’indaginecommissionata dalla

FNOVI alla Nomisma per approfondire condati precisi le forti criticità che la professione

medico veterinaria sta vivendo e presentataa Roma il 26 marzo. Avevo già avuto mododi leggerla sul sito della FNOVI e di coglierealcuni aspetti di grande interesse, ma se de-vo essere sincero non riesco a ragionare acomputer su 170 pagine di ricerca con deci-ne di figure e tabelle. Ho ancora bisogno diavere in mano un libro stampato, disponibilesolo ora, sfogliarne le pagine sentendo fra ledita il fruscio della carta e segnare in matita

con righe, frecce e cerchi vari i punti di mag-giore interesse. D’altra parte il mio ritardonon è poi così grave, visto che dopo la pre-sentazione più o meno nessuno ha coltol’occasione per un approfondimento dei datiraccolti, accontentandosi della sintesi propo-sta. Credo, al contrario, che questa indaginevoluta dalla FNOVI a cinque anni di distanzadalla realizzazione del Libro bianco sulla pro-fessione veterinaria (maggio 2005), e nuova-

mente affidata a Nomisma, sia uno strumen-to molto importante non solo per dimostrareal mondo istituzionale e politico la gravità chela categoria veterinaria sta vivendo ma ancheper alcune riflessioni interne al settore che ègiusto evidenziare e soprattutto riportare atutti i veterinari. Alcuni dati, infatti, sono digrande interesse e rimettono anche in di-scussione alcuni luoghi comuni sulla basedei quali spesso si traggono conclusioni cherischiano di essere errate. Cercherò quindi disviluppare questi ragionamenti in alcuni arti-coli sperando che possano essere utili pernuove considerazioni o, per lo meno, per svi-luppare un confronto su questi temi all’inter-no della categoria veterinaria.Questo primo articolo si limita ad un’analisidei dati riportati nella prima parte del primocapitolo: “La professione medico veterinariain cifre”.Nel 2009, è questo l’anno a cui ovviamentela ricerca fa riferimento, ill numero degli iscrit-ti era pari a 27.537, ben il 40,4% in più ri-spetto al 1999. Una crescita enorme chepurtroppo conferma quanto avevo sostenu-to nel 2003 presentando i dati di un’indaginecommissionata dall’ANMVI, sempre alla No-misma: “Analisi della professione veterinariain Italia: caratteristiche e prospettive” riferiteal 2020, anno per il quale avevo previstoquasi il raddoppio degli iscritti agli Ordini. Ineffetti con questo trend di crescita se doves-simo aggiungere per i prossimi 10 anni un al-tro 40% arriveremmo a circa 38mila, più omeno il doppio. Ovviamente era solo un cal-colo teorico basato sui mille laureati all’annoe se questo non accadrà è solo perché l’im-pegno della FNOVI e dell’ANMVI per conte-nere il numero degli iscritti al Corso di laureain Medicina Veterinaria ha incominciato negliultimi anni a dare qualche risultato. L’altrodato sconvolgente, secondo l’indagine dellaNomisma, era che al 2020 avremmo avutoun numero doppio di veterinari a fronte di u-na crescita del mercato limitata a solo il2/3% con un fabbisogno quindi di professio-nisti più o meno limitato a questa percentua-le. Anche questa ultima previsione, sia purecon qualche correzione, possiamo dire chesi sta avverando: crisi della zootecnia, bloc-co delle assunzioni nel settore pubblico, ral-lentata diffusione degli animali da compa-gnia, ecc.Tornando ai nostri dati e valutando le percen-tuali, quella riferita ai primi 5 anni (1999-2004) +17,9% e quella più elevata degli altri5 anni sino al 2009,+19,1% dobbiamo pur-troppo evidenziare una tendenza alla cresci-ta sempre più forte, infatti non solo la secon-da percentuale è comunque più alta ma par-te anche da una base maggiore, quella dei23.130 iscritti del 2004. È ovvio che se il Miurnon si deciderà ad intervenire in modo dra-stico sul numero degli iscritti, e quindi sul nu-mero dei Corsi di Laurea, la situazione delsettore sarà sempre più drammatica. Bastipensare, sto andando a memoria e non vor-rei dire una fesseria, che attualmente gli i-scritti in Italia ad un Corso di Laurea in Medi-cina Veterinaria, compresi i fuori corso, sonooltre 7.000 e che quindi un beneficio del ta-glio degli iscritti sarà sentito in modo positivodal settore solo fra circa 7/8 anni. Quanti gio-vani laureati dovranno quindi ancora pagarepesantemente questa situazione esclusiva-mente italiana?Come sono ripartiti i veterinari in Italia? Gli in-

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 201010 Attualità Indagini e ricerche

La professione medico veterinaria Un’indagine della FNOVI evidenzia le forti criticità che sta vivendo questa professione

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crementi che abbiamo visto non sono statiomogenei in tutte le regioni e questo neglianni ha modificato le corrispondenti percen-tuali di presenza veterinaria rispetto al totalenazionale. Ad esempio la Lombardia negli ul-timi cinque anni ha avuto un incremento deiveterinari dell’11,3% arrivando nel 2009 a4634 iscritti rappresentando sul totale unapercentuale del 16,8%, in calo rispetto al18% circa di qualche anno fa. In tutto il Nordla crescita si è dimostrata più contenuta ri-spetto al Centro o al Sud dove abbiamo a-vuto punte regionali molto elevate: Puglia+27,8%, Sicilia +26,9% o Abruzzo +24,8%.Se ragioniamo in termini di aree il NordOvestrappresenta il 28,8% di tutti i medici veteri-nari con un incremento del 12,2%, il NordE-st il 20,8% con una crescita del 19,7, il Cen-tro il 19,9% con un più 22,3% ed infine il SudIsole con il 30,5% ed un incremento del23,6%. È quindi il Centro-Sud che sta dimo-strando in assoluto il maggior incrementonumerico e percentuale avendo superato ilNord con un valore complessivo del 50,4%.Ovviamente questo forte incremento delCentro-Sud, tenendo conto che la zootecniaè meno presente in queste aree ed anchel’attenzione verso gli animali da compagnia èancora inferiore rispetto alle regioni del Nord,porta a forti preoccupazioni occupazionali.Un altro dato molto importante che ci per-mette di capire la situazione nazionale dellaveterinaria, anche meglio dei valori distributi-vi o di crescita in assoluto, è quello che rap-porta il numero dei veterinari ogni mille abi-tanti (Vet Ratio), ed anche in questo caso idati ottenuti non sono per niente rassicurantianche se la crescita della popolazione italia-na negli ultimi dieci anni ha in parte attenua-to l’impatto di quella veterinaria. Nei primicinque anni questo indice è passato da0,344 (34 veterinari per mille abitanti) del1999 allo 0,398 (39) del 2004 allo 0,458 (46)del 2009 con una crescita totale in percen-

tuale del 32,9%, decisamente importante macomunque inferiore a quel 40,4% riferito alnumero dei veterinari. In sostanza si è pas-sati dai 34 veterinari per mille abitanti del1999 ai 46 del 2009, un incremento forte enon certo giustificato dalle esigenze del mer-cato. L’indice più basso è quello espressodalla Puglia con uno 0,31 mentre il peggioreè da tempo quello dell’Umbria con uno 0,92,tre volte quello pugliese. Certamente la pre-senza in Perugia di un Corso di Laurea inMedicina Veterinaria complica seriamente lasituazione ma non è certo facile poter pen-sare, come verrebbe spontaneo, che i vete-rinari dovrebbero emigrare dall’Umbria allePuglie, le condizioni sono molto diverse ecomunque la crisi del settore ha ormai colpi-to tutte le regioni.La media Italiana abbiamo detto che è lo0,46. Sotto questa media oltre a varie Regio-ni del Sud ne troviamo anche alcune delNord: Liguria, Veneto, Friuli, Trentino, mentrequelle decisamente sopra la media oltre al-l’Umbria, sono Sardegna, Valle D’Aosta, E-milia Romagna, Molise, Piemonte, Toscana.La Lombardia e le Marche con lo 0,47 e lo0,46, sono decisamente a metà classifica.Abbiamo detto che questi dati potevano sfa-tare qualche luogo comune, citiamone per o-ra uno solo: si è sempre detto che la Lom-bardia con il suo 20% di zootecnia nazionaleed un numero elevato di animali da compa-gnia fosse la regione con il maggior numerodi veterinari e con la più elevata incidenza ri-spetto al numero di abitanti. Non è così.Continua ad esprimere il numero più elevatodi veterinari (il 16,8% del totale) sia pure conuna crescita decisamente inferiore a quelladi molte altre regioni e come indice VetRatioè solo al 10° posto. In cinque anni molte co-se hanno iniziato a cambiare e certamente ilfuturo, soprattutto se si riuscirà a contenereil numero degli iscritti a veterinaria, potrebberiservare altre sorprese. ■

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Figura 4. Numero di medici veterinari ogni 1000 abitanti - Analisi per regione (2004 e2009) (incidenza per 1000 abitanti)

Figura 1. Medici veterinari iscritti all’Ordine (1999, 2004, 2009) (consistenze e varia-zioni percentuali)

Figura 2. Medici veterinari iscritti all’Ordine - Analisi per regione (2009) (nella mappa:composizione percentuale; in tabella: consistenze e variazioni percentuali)

Figura 3. Numero di medici veterinari ogni 1000 abitanti (1999, 2004, 2009) incidenzaper 1000 abitanti e variazioni percentuali

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Dopo la sentenza della Cor-te di giustizia europea si èaperta una questione pre-videnziale anche per leveterinarie del SSN. La fi-nestra mobile prevista

dalla manovra finanziaria (il decreto legge 78)costringerà le donne a restare in servizio un an-

no in più. Si allungano i tempi per l'uscita dal la-voro nel pubblico impiego, ma, con il blocco deicontratti e senza aumenti stipendiali, il tratta-mento pensionistico subirà una perdita dal 4 al6 per cento. È proprio quello che chiedeva laCorte di Giustizia Europea? La sentenza euro-pea fa discutere. La Corte, che si basa sul si-stema retributivo (trattamento pensionistico

correlato all'ultimo stipendio), ha imposto l'equi-parazione dei trattamenti pensionistici tra uomi-ni e donne: andando in pensione a 65 anni gliuomini avrebbero un trattamento previdenzialepiù alto delle donne, per le quali la vecchiaiascatta 5 anni prima. Ma la Corte (e l'inflessibileCommissario UE Vivian Reding) non tiene inconsiderazione alcuni elementi di equiparazio-

ne già possibili nel nostro Paese. Già prima del-la sentenza, infatti, le donne del settore pubbli-co potevano scegliere di restare al lavoro fino a65 anni e chiedere anche un ulteriore biennio fi-no a 67 anni. Inoltre il sistema contributivo, in-trodotto nel nostro Paese nel 1995, già sgan-ciava la pensione dall'ultimo stipendio nelleclassi più giovani. Il Governo italiano ha comun-que attivato, dal 2011, un sistema di crescitadel requisito dell'età di un anno ogni 24 mesi,portando l'età del pensionamento di vecchiaiaper le dipendenti del pubblico impiego a 65 an-ni nel 2018. Ma i tempi sono destinati ad allun-garsi, perché secondo l'ISTAT l'età media resi-dua, dopo il compimento dei 65 anni, è di 22anni per gli uomini e di 26 per le donne. I limitidi età per ottenere la pensione, nel 2050, po-trebbero arrivare alla soglia dei 70 anni.

LE VETERINARIE DEL SSN I veterinari over 55 del SSN, di età compresafra i 55 e i 59 anni sono 1.121, di cui 51 don-ne. Nella fascia di età compresa fra i 60 e i 64anni sono invece 302, di cui 4 donne. Oltre i 65anni, infine, si contano 15 unità di cui 1 è don-na. I dati sono stati elaborati dal Sole 24 Oresul Conto annuale 2008 della Ragioneria ge-nerale dello Stato che indica in 1.438 il totaledel personale a tempo indeterminato, di cui 56veterinarie.

IL TURN OVERIl temuto blocco del turn over potrebbe non ri-guardare medici, veterinari e dirigenti del Siste-ma sanitario nazionale. L'apertura è arrivata dalministro della Salute, al termine di un confrontocon le sigle sindacali del settore, in cui Ferruc-cio Fazio ha assicurato l'impegno del ministeroa trovare il modo per "mitigare" gli effetti dellamanovra. Per questo "il comparto non sembraessere interessato". Secondo le proiezioni delSole 24 Ore Sanità, applicando il massimo delblocco del turn over, nel 2014 la categoria deidirigenti veterinari vedrà 452 cessazioni, di cui90 con turn over e ben 362 senza sostituzione.Il blocco non è un "obbligo" per le Regioni, inquanto la Corte Costituzionale ha sempre affer-mato che non possono essere dettate disposi-zioni in materie come la Sanità.

I DIRIGENTI PRECARI"La previsione contenuta nella manovra econo-mica del Governo di ridurre, a partire dal 2011,la spesa dei contratti a tempo determinato al50% di quella del 2009 - sottolinea in una notaAssomed Sivemp - ha creato allarme nei preca-ri del ministero legati da contratti quinquennalistipulati sulla base del decreto milleproroghedello scorso anno". Da qui la richiesta di salva-guardia, avanzata dalla delegazione dell'Asso-ciazione sindacale e da Cosmed, per i 178 diri-genti a tempo determinato attualmente in servi-zio al ministero. "Il ministro Fazio - riferisce la no-ta - si è detto disponibile a introdurre modifichedi emendamenti alla manovra purché il saldodelle cifre resti invariato. Una strada percorribile,è stato sottolineato, solo individuando le soluzio-ni tecniche adeguate. Per ricercarle la decisionedi attivare uno specifico tavolo già nei prossimigiorni. L'obiettivo è quello di introdurre correttivinel maxiemendamento alla Finanziaria che do-vrebbe essere presentato entro un paio di setti-mane". ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 201014 Attualità SSN

Effetti della manovra sulla dirigenza veterinariaPossibile un ripensamento sul blocco del turn over, ma l’innalzamento dell’età pensionabileper le donne è ineludibile. Preoccupati i dirigenti ministeriali a tempo determinato

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di SABRINA GIUSSANIMed Vet Comportamentalista, Dipl ENVF, Busto Arsizio (VA)

ISABELLA MEROLAMed Vet Comportamentalista, Milano

Le patologie del comporta-mento sono caratterizzateda veri e propri quadri clini-ci corredati da un insieme disintomi ben identificabiliche si manifestano in un in-

dividuo e si riferiscono ad una difficoltà psi-chica del soggetto: l’individuo inizia a mette-re in atto comportamenti che non più adat-tativi rispetto alle variazioni dell’ambienteche lo circonda. Queste patologie ricono-scono differenti diagnosi nosografiche e pre-vedono trattamenti terapeutici molto diversitra loro.In particolare, una volta diagnosticate, que-ste patologie possono prevedere per il lorotrattamento una terapia di tipo feromonale,e/o una terapia farmacologica, entrambesempre supportate da una terapia di tipocomportamentale.I feromoni (dal greco “portare” e “stimolare”)sono sostanze in grado di provocare modifi-cazioni emozionali che possono essere con-divise tra più individui appartenenti alla stes-sa specie o a specie diverse. I feromoni sonoprodotti da strutture ghiandolari diffuse sututto il corpo (soprattutto su guance, dorso,cuscinetti plantari e zona anale). Alcuni fero-moni sono percepibili a breve distanza, altri agrande distanza a seconda del tipo di com-posizione chimica. La comunicazione delgatto utilizza i feromoni attraverso le marcatu-re facciali, graffiature e marcature urinarie.Il gatto percepisce i feromoni grazie al com-portamento del Flehmen o Lip-curl che con-siste nel sollevamento del labbro superiorecon la bocca semiaperta in fase inspiratoriacompletato da movimenti della lingua. Que-sto comportamento provoca una trazioneverso l’alto del labbro superiore cui fa segui-to l’apertura di un opercolo cartilagineo checopre parzialmente il meato incisivo. Di con-seguenza il lume di questo ultimo si dilata enello stesso tempo si assiste ad un collassodel corpo vascolare erettile dell’Organo Vo-meronasale che permette l’accesso dellemolecole alla mucosa olfattiva che tappezzale pareti dell’OVN stesso. Grazie ad un lega-me con le proteine, le molecole feromonalipossono raggiungere i recettori olfattivi. Gliimpulsi elettrici generati dai recettori seguo-no il nervo vomeronasale, giungono al bulboolfattivo accessorio e da qui al sistema limbi-co. Alcuni feromoni, invece, non scatenano ilFlehmen, mentre altri sono percepiti contem-poraneamente sia grazie al Flehmen sia at-traverso la via nasale.In commercio esistono feromoni di sintesi(©Feliway) sia in forma spray che in forma didiffusore per l’ambiente, estremamente utiliper la terapia e la riduzione della sintomato-logia legata ad un disturbo dell’eliminazione.Questi feromoni possono avere un ruolo nel-l’incoraggiare la marcatura facciale del gattoin modo che questi riconosca sempre meglioil territorio in cui vive in modo da ridurre il sin-tomo della non corretta minzione. È stato, in-

fatti, osservato che il gatto evita di marcarecon urina le aree dove ha precedentementeeffettuato una marcatura facciale. Inoltre, i feromoni possono determinare unastabilizzazione emozionale e, di conseguen-za, ridurre la marcatura urinaria e le elimina-zioni inappropriate. Sono stati effettuati diversi studi sull’efficaciadel trattamento con feromoni in corso di eli-minazione inappropriata e/o di marcatura uri-naria ed i risultati suggeriscono un migliora-mento nel 60-90% dei soggetti, ed una com-pleta risoluzione nel 15-30% degli animali.L’utilizzo dei feromoni non sembra inoltre a-ver avuto effetti collaterali o complicazioni.In presenza o in assenza di una terapia di ti-po feromonale, talvolta può essere necessa-ria una terapia di tipo farmacologico.I farmaci maggiormente utilizzati in terapiacomportamentale sono gli antidepressivi ap-partenenti al gruppo dei triciclici, gli inibitoriselettivi della ricaptazione della serotonina S-SRI ed i timoregolatori. Tra i primi di partico-lare rilievo è la Clomipramina un farmaco uti-lizzato come ansiolitico ed in presenza di fo-bie. Questa molecola agisce principalmentecome inibitore della ricaptazione della sero-tonina ed in seconda istanza bloccando gliautorecettori presinaptici della noradrenalina.Secondo uno studio realizzato da Dehasse(1997) la somministrazione di Clomipraminaper una sola settimana ha portato nel 35%dei casi ad una totale scomparsa del com-portamento di marcatura e ad una riduzionesignificativa (superiore al 75%) nell’80% deigatti studiati. Effetti collaterali di questo farmaco sono acarico del sistema cardiovascolare, del siste-ma nervoso, sulla sfera sessuale ed alcuni ef-fetti anticolinergici legati, appunto, alle sueattività anticolinergiche. Nel gatto la dosecomplessiva è di 0,2 – 0,8 mg/kg, suddivisain una o due somministrazioni al giorno.La fluoxetina è il farmaco maggiormente uti-lizzato tra gli inibitori selettivi della serotonina,

in presenza di sintomi come la minzione i-nappropriata e le marcature urinarie.Nello studio condotto da Pryor et Hart (2001)è stata valutata l’efficacia della fluoxetina nel-la riduzione della marcatura urinaria. Questamolecola appartiene alla famiglia dei farmaciinibitori selettivi della ricaptazione della sero-tonina (SSRI) e permette di aumentare laconcentrazione del neurotrasmettitore nellospazio sinaptico. In tale studio i gatti trattati con fluoxetina han-no mostrato una riduzione significativa delnumero di marcature se confrontati con ungruppo di controllo che ha ricevuto un place-bo: tutti i gatti trattati hanno, infatti, avuto u-na riduzione maggiore o uguale al 90% delnumero di eliminazioni. Gli effetti secondari della somministrazionedella fluoxetina possono essere: sedazione,tendenza all’anoressia, iporessia, sedazione,instabilità emotiva ed impulsività. Dosaggieccessivi di farmaco possono portare tremo-ri della testa e sonnolenza marcata. Nel gat-to la dose complessiva è 0,5 – 1 mg/kg almattino.La Selegilina è un farmaco appartenente allaclasse dei timoregolatori ed è un inibitore del-le monoaminoossidasi B (IMAO) enzimi re-sponsabili della metabolizzazione delle cate-colamine, che blocca in modo irreversibile especifico.La Selegilina ha effetti collaterali se associataad altri farmaci. In particolare è sconsigliatal’associazione ad altri antidepressivi, a corti-sonici ed antibiotici (cefalosporine e amino-glicosidi). Nel gatto la dose complessiva è 1mg/kg, al mattino.È importante ricordare che la somministra-zione per via orale di farmaci può essere unevento particolarmente stressante per moltigatti e per i rispettivi proprietari. Per questo èopportuno mostrare la corretta procedura diassunzione della molecola in modo da evita-re che il gatto metta in atto un comportamen-to di evitamento, di aggressione o rifiuti di as-

sumere l’alimento (poiché mescolato al far-maco). È importante sottolineare che la terapia far-macologica funge da ponte tra le difficoltà delsoggetto ed il nuovo equilibrio che questi do-vrà raggiungere: è necessario associare unaterapia di tipo comportamentale in modo daridurre i fattori stressogeni per il soggetto, eda accrescere le capacità di risposta aglistessi in modo che il trattamento risulti effi-cace anche una volta sospesa la terapia far-macologica.La terapia comportamentale può dividersi inmodificazioni effettuate sull’ambiente in cui ilsoggetto vive, conosciute con il nome di ar-ricchimento ambientale (volte a rispettare leesigenze etologiche del soggetto) e modifi-cazioni di tipo relazionale che mirano a crea-re una relazione stabile tra il paziente ed icomponenti della famiglia in cui questo viveandando a soddisfare le esigenze relazionalie sociali di questa specie. Un soggetto in cui è presente una difficoltàemotiva e psichica, la costruzione di una re-lazione corretta e stabile porterà a ridurre ildisagio ed aiuterà il paziente a costruire una“sicurezza” emotiva e ad accrescere le abilitàcognitive.Non è possibile quindi scindere i tipi di tera-pia, ma è necessario valutare l’intero com-plesso (animale persona ed ambiente) in mo-do da poter scegliere la terapia più efficace esoddisfacente per quel sistema.

BibliografiaJ. Dehasse, Feline urine spraying, Journal ofFeline Medicine and Surgery, 1997, 52: 365-371.R. Colangeli, S. Giussani, Patologie del com-portamento legate alla modificazione del ter-ritorio. In R. Colangeli, S. Giussani, Medicinacomportamentale del cane e del gatto, 2004,Poletto editore, Milano, 311-34.P.A. Pryor, B.L. Hart, Effects of a selective se-rotonin reuptake inhibitor on urine sprayingbehavior in cats, Journal of the American Ve-terinary Medical Association, 2001, 219:1557-1561.

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 201016 Focus 65° SCIVAC

Atti del 65° Congresso Internazionale Multi-sala SCIVAC, Rimini, 28-30 maggio 2010.

Sulla marcatura urinaria si veda anche Pro-fessione Veterinaria, n. 21, pagina 15. ■

Terapia farmacologica e feromonaledell’eliminazione inappropriata e della marcatura urinaria

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di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

La mastite è ancora oggi unadelle più frequenti e costosepatologie negli allevamentidi bovini da latte. I cambia-menti nella genetica, nellagestione degli allevamenti,

nella nutrizione, nella routine di mungitura in-fluenzano l’epidemiologia della mastite e, an-che se molti dei principi generalmente utiliz-zati per il controllo e la prevenzione delle in-fezioni mammarie sono tuttora validi, altri de-vono essere costantemente aggiornati e, so-prattutto, organizzati in un complesso di a-zioni che possiamo definire come “gestionesanitaria”. Di quest’ultima ha parlato AlfonsoZecconi (Med Vet - DIPAV, Università degliStudi di Milano) al 12° Congresso NazionaleMultisala SIVAR (Cremona, 7-8 Maggio2010).Una corretta “gestione sanitaria” si basa sul-la corretta applicazione di un programmache tenga conto dei seguenti punti, da adat-tare alle singole realtà aziendali:• registrazione dei dati produttivi e sanitari

degli animali;• definizione degli obiettivi da raggiungere;• mantenimento di un ambiente idoneo per

gli animali;• adozione e mantenimento di un corretto

regime alimentare per gli animali e verificadella salubrità degli alimenti forniti;

• uso di adeguati metodi di mungitura e cor-retta installazione, funzionamento e ge-stione dell’impianto di mungitura;

• monitoraggio dello stato sanitario dellemammelle;

• gestione degli animali in asciutta, inclusola terapia in asciutta;

• terapia appropriata degli animali in latta-zione;

• eliminazione degli animali con infezionicroniche;

• revisione periodica del programma di con-trollo.

Per potere impostare ed applicare un pro-gramma di gestione sanitaria è necessarioinnanzitutto conoscere le informazioni riguar-danti lo stato sanitario degli allevamenti nelproprio territorio e nelle aziende in particola-re. A tale scopo verranno illustrati i dati rela-tivi a circa 158.000 campioni di latte di quar-to (Zecconi et al., 2009) esaminati presso ilnostro laboratorio (DIPAV, Malattie Infettive,Milano) e che sono stati prelevati da alleva-menti che seguivano i programmi di control-lo a suo tempo illustrati sia in ambito nazio-nale (Daprà et al., 2006, Piccinini e Zecconi,2003, Zecconi et al., 2004, Zecconi et al.,2006b), che internazionale (Giovannini eZecconi, 2002, Zecconi, 2006, 2007, Zecco-ni et al., 2006, Zecconi et al., 2003, 2004b).L’analisi di tali dati ha evidenziato come incirca il 21% dei quarti siano stati isolati unoo più agenti batterici di mastite, mentre il73% dei quarti è risultato batteriologicamen-te negativo e il 6% contaminato. La distribu-zione dei batteri nei 43.000 quarti risultatipositivi mostra come i batteri maggiormenteisolati siano, come atteso, gli Stafilococchicoagulasi negativi -SCN- (40%) e tra i pato-geni maggiori gli Streptococchi ambientalinel loro complesso siano i più frequenti(30%), mentre i batteri contagiosi (Staph. au-reus e Str. agalactiae) rappresentano il 14%del totale, valore quest’ultimo nettamente in-feriore a quelli osservati in precedenti indagi-

ni che li vedevano a livelli doppi degli attuali(Zecconi and Piccinini, 2002). Infine, E. colied i batteri Gram negativi rappresentavano il9% del totale dei positivi.Sebbene i dati riportati non possano essereconsiderati una fotografia della situazionenazionale, visto l’origine regionale dei cam-pioni, tuttavia sono una riproduzione fedeledella situazione riscontrata in moltissimi alle-vamenti nel nostro Paese e ci consentono difare almeno tre importanti considerazioni. Laprima è che un razionale controllo dei battericontagiosi porta ad una significativa riduzio-ne di questi patogeni, che si può tradurre inuna loro completa eradicazione nei singoli al-levamenti. La seconda è rappresentata dallaconferma del ruolo preminente dei batteri diorigine ambientale e degli Streptococchi, inparticolare, tra i patogeni maggiori e quindidella necessità di interventi igienici a livello distabulazione e mungitura per ridurre la lorofrequenza. Infine, la terza è rappresentatadalla conferma che gli SCN sono i batteri chepossono essere isolati con maggiore fre-quenza, ma il loro impatto ed importanza sul-la sanità della mammella è ancora, fortuna-tamente, trascurabile.Da sottolineare che uno dei principali proble-mi che causa spesso l’incapacità di control-lare le infezioni mammarie è non essere ingrado di separare le cause dagli effetti e, an-cora peggio, di trovare associazioni causa-effetto quando non ci sono. In questo speci-fico caso, i dati dimostrano che l’aumentodel contenuto cellulare nei mesi estivi, sia alivello di latte di massa sia individuale, non èdovuto ad inevitabili cambiamenti climatici,ma più semplicemente, alla presenza in alle-vamento di un considerevole numero di ani-mali infetti che rispondono con un ulterioreaggravamento dell’infiammazione e quindidelle cellule somatiche nel latte. Pertanto,l’aumento che si osserva in molti allevamentinei mesi estivi può essere evitato attraversoil miglioramento della sanità della mammellaed una corretta igiene.Anche questa indagine ha confermato lamaggiore frequenza di mastiti cliniche nelleprime fasi della lattazione, è necessaria quin-di una corretta gestione degli animali in que-sto periodo. Come sottolineato in preceden-

za, un numero ridotto di animali (4-5%) par-torisce infetto, ma tra questi soggetti lo svi-luppo di forme cliniche è più frequente.Le cause più comuni, come dimostrano i da-ti, sono i batteri di origine ambientale e quin-di una gestione corretta e un’ottimale igienenelle fasi che precedono il parto e, soprattut-to di quelle che lo seguono, sono decisiveper prevenire l’insorgenza di mastiti clinichenella fase più importante della lattazione. Perovviare a tale problema un approccio tera-peutico corretto sia in lattazione che in a-sciutta è fondamentale per migliorare la pro-duzione del latte sia in senso qualitativo chequantitativo, nel contempo aumentando l’ef-ficienza dell’allevamento e quindi i redditi del-l’allevatore.

ASCIUTTAIn questo senso assume una particolare im-portanza la messa in asciutta dell’animale,che è una pratica semplice, ma fondamen-tale per la corretta gestione dell’allevamento,che deve essere fatta seguendo una precisae corretta procedura.Per meglio comprendere perché sia impor-tante effettuare una corretta messa in asciut-ta degli animali, dobbiamo considerare cheall’asciutta avvengono notevoli cambiamentidell’immunità della ghiandola. Infatti, allamessa in asciutta dell’animale aumentano inmodo notevole i leucociti polimorfonucleatineutrofili (PMN) che hanno la funzione di in-globare e distruggere i batteri eventualmentepresenti in mammella (Zecconi and Smith,2003). In questa fase il ruolo dell’antibioticoè importante poiché la sua attività deve ridur-re la carica batterica in mammella al fine difavorire l’azione dei PMN. Una volta conclusa questa prima fase, chenel complesso dura non più di 2 settimane,intervengono i macrofagi che hanno il com-pito di pulire la mammella dai detriti cellularie non, favorendo così il successivo rinnova-mento dell’epitelio mammario. Nel caso taliprocessi non avvengano in modo corretto equindi siano ancora presenti batteri in mam-mella, la ricostituzione dell’epitelio secernen-te avverrà in misura minore riducendo le po-tenzialità produttive nella successiva lattazio-ne. Lo stesso accade se si riduce la durata

dell’asciutta, poiché un suo accorciamentoverrà fatto a spese dell’ultima fase, quella incui si completa il rinnovamento dell’epiteliosecernente (Church et al., 2008, Gabai et al.,2004).La terapia in asciutta è tutt’ora la pratica te-rapeutica con il miglior rapporto costo/bene-ficio che possa essere applicata in azienda.Infatti, se effettuata correttamente, è possi-bile avere un tasso di guarigione molto ele-vato (>75%) e una ridotta frequenza di nuo-ve infezioni al parto (<15%). Tuttavia, in tem-pi recenti, sulla spinta emotiva legata allapresenza di ceppi batterici isolati dall’uomocon multi-resistenza agli antibiotici, si è sug-gerito di utilizzare la terapia in asciutta solonegli animali caratterizzati da un contenutocellulare superiore alle 200-250.000 cellu-le/ml. Tale suggerimento è basato innanzitut-to su presupposti che sono risultati errati. In-fatti, recenti indagini (Erskine et al., 2004)hanno dimostrato che non vi sia alcun lega-me tra la comparsa di ceppi resistenti nel-l’uomo e la terapia delle mastiti (in lattazionee in asciutta).Nell’applicare la terapia in asciutta, è pertan-to importante considerare le caratteristichedel prodotto antibiotico utilizzato che deveessere attivo verso i batteri presenti nelle bo-vine all’allevamento. Quindi è necessario co-noscere attraverso un esame batteriologico ibatteri prevalenti in allevamento. Il prodottoantibiotico utilizzato deve mantenere unaconcentrazione elevata per almeno due set-timane dopo la sua somministrazione. Infine,il prodotto antibiotico non deve interferirecon l’attività delle cellule immunitarie.

TERAPIA DELLE MASTITIIN LATTAZIONE

La terapia delle mastiti è uno dei temi piùcontroversi della pratica veterinaria. Altret-tanto critico il ruolo del veterinario, che nonè necessariamente il punto di riferimento del-l’allevatore per impostare i protocolli tera-peutici. Inoltre, pressioni di tipo commercia-le, insufficienti informazioni delle caratteristi-che farmacologiche e farmacodinamiche diprodotti farmaceutici, necessità di ottenererisultati positivi rapidamente, inducono il ve-terinario ad applicare interventi talvolta pocorazionali.Il problema emerso in tempi recenti sul pos-sibile ruolo della terapia antibiotica nellacomparsa di ceppi resistenti per l’uomo, haulteriormente complicato il quadro. Tale a-spetto, almeno per quanto riguarda la tera-pia delle mastiti, come già detto, non ha maitrovato un riscontro scientifico. Tuttavia, que-sto insieme di fattori hanno indotto lo svilup-po ed applicazione di linee guida per un usoprudente degli antibiotici (oltre al rispetto del-la normative vigenti), come proposto da di-verse associazioni scientifiche tra cui il Ma-stitis Council Italia (www.mastitalia.org) e quiriassunte:• la responsabilità primaria di un veterinario

verso il cliente è quella di aiutarlo a “dise-gnare” programmi di gestione, immunizza-zione, gestione sanitaria e nutrizionale chepossano ridurre l’incidenza delle malattiee la necessità di utilizzare gli antibiotici.

• gli antibiotici devono essere usati solo en-tro i limiti di una corretta relazione veteri-nario-cliente-paziente ed includere sia laprescrizione che le istruzioni per una cor-retta somministrazione. Il veterinario devescegliere ed utilizzare correttamente gli

Gestione sanitaria della mammella La lotta alle mastiti dalla teoria alla pratica. Zecconi al 12° Congresso SIVAR

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antibiotici:• i veterinari devono partecipare a program-

mi di educazione permanente che includa-no la formazione riguardante la terapia;

• il veterinario deve avere una solida eviden-za sull’eziologia della malattia oggetto diterapia, basata su segni clinici, anamnesi,esami di laboratorio, precedenti esperien-ze;

• l’antibiotico dovrebbe essere scelto in ba-se alla sensibilità della specie battericabersaglio e deve essere somministrato adosi e per le vie indicate nel foglietto illu-strativo, come da registrazione;

• la scelta dei prodotti e delle vie di sommi-nistrazione dovrebbero essere basate sudati di laboratorio e sulle indicazioni forni-te nel foglietto illustrativo, nonché da e-ventuali ulteriori informazioni disponibiliaggiornate in relazione a farmacocineticae farmacodinamica;

• gli antibiotici dovrebbero essere usati infunzione dell’esito previsto come ad e-sempio la risoluzione di una mastite clini-ca, l’eliminazione di agente contagiosoecc.;

• monitorare periodicamente la sensibilità invitro e la risposta terapeutica, specialmen-te per la terapia di routine come quella inasciutta;

• usare l’antibiotico a spettro più stretto econ la più alta efficacia in vitro nei confron-ti della specifica specie batterica;

• gli antibiotici dovrebbero essere usati aldosaggio più appropriato e per il temponecessario affinché il sistema immunitariopossa eliminare il patogeno;

• gli antibiotici che non vengono utilizzati inmedicina umana dovrebbero essere quellidi prima scelta, rispetto a molecole dellastessa classe di quelle usate in medicinaumana;

• utilizzare sempre prodotti registrati per iltrattamento delle mastiti;

• la combinazione di farmaci diversi ed inparticolare dei “cocktail di antibiotici” do-vrebbe essere evitata;

• la somministrazione endomammaria deveessere generalmente preferita a quella si-stemica, salvo per i prodotti con questa in-dicazione specifica;

• il trattamento di casi cronici dovrebbe es-sere evitato, avendo scarse possibilità disuccesso;

• la conservazione e gestione del farmacodovrebbe essere garantita in tutte le suefasi.

Il veterinario non deve favorire l’uso impro-prio di farmaci:• la prescrizione deve tener conto delle di-

mensioni e dei potenziali problemi dell’al-levamento;

• il veterinario deve istruire il personale del-l’allevamento affinché tratti in modo cor-retto i soggetti quando necessario. Deveinoltre istruire il personale aziendale ad u-na corretta gestione del farmaco, al rispet-to delle modalità di somministrazione, deidosaggi e al rispetto dei tempi di sospen-sione;

• quando è possibile, è necessario fornire i-struzioni scritte per l’utilizzo dei farmaci inazienda.

La registrazione dei farmaci e della terapiadeve essere sempre effettuata, a norma del-le vigenti leggi, ma anche per fornire informa-zioni aggiornate e precise al veterinario, af-finché possa di volta in volta proporre la te-rapia migliore. Utilizzare prodotti alternativialla terapia antibiotica (preventivi e terapeuti-ci) solo se disponibili informazioni corrette edoggettive sulla loro efficacia.Applicando i principi delle linee guida prece-denti e raccogliendo le informazioni sulla na-

tura e la frequenza delle mastiti cliniche esubcliniche sarà quindi possibile sviluppareuno schema di intervento che indicherà lepossibili alternative terapeutiche. Tale proto-collo trova giustificazione da numerose inda-gini svolte al riguardo in diversi paesi ed an-che in Italia (Giovannini and Zecconi, 2002).Per quanto riguarda le forme legate ad agen-ti contagiosi (generalmente subcliniche), laterapia da sola non basta per controllare ladiffusione della malattia, andando al contra-rio ad aggravare i costi per l’allevatore. Alcontrario, quando la terapia viene inserita inun programma razionale di eradicazione, siotterranno riscontri positivi in termini di effi-cacia terapeutica, ma soprattutto in terminidi ritorno economico per l’allevatore, comeormai dimostrato da numerose indagini dicampo (Binda et al., 2003, Zecconi et al.,2006, Zecconi et al., 2004, Zecconi et al.,2003, Zecconi et al., 2001).Un ultimo doveroso commento alla pratica,comune a molti allevamenti, spesso gestitadirettamente dall’allevatore con la silenziosacomplicità della nostra categoria, di trattaresistematicamente gli animali con cellule alte.Tale pratica può avere una sua razionalità so-lo nelle emergenze per permettere un rapidoritorno della qualità del latte entro i limiti dilegge, ma quando applicata con continuità èaltamente anti-economica e può portare allosviluppo di resistenze, senza per altro risol-vere i problemi dell’allevamento. Non stupi-sce che non esistano lavori scientifici degnidi questo nome su questo tipo di trattamen-to, ma solo prove di campo ai soli fini com-merciali. In realtà, come già sottolineato, il ri-scontro di bovine con cellule alte altro non èche un indicatore di una situazione sanitariariconducibile a problemi di mastiti contagio-se e/o a forme cliniche (spesso lievi) non i-dentificate tempestivamente e che quindi fa-cilmente cronicizzano o recidivano, vanifi-cando anche l’effetto della terapia.

CONCLUSIONIL’adozione di un razionale approccio basatosulle evidenze scientifiche consente al veteri-nario allo stesso tempo di migliorare l’effi-cienza produttiva dell’allevamento, attraver-so un aumento della produzione di latte, dimigliorare il benessere degli animali, riducen-do l’incidenza delle patologie cliniche e sub-cliniche e, non meno importante, di aumen-tare la sicurezza degli alimenti prodotti, ridu-cendo i rischi di presenza di sostanze indesi-derate nel latte.

Da: Atti del 12° Congresso Nazionale Multi-sala SIVAR (Cremona, 7-8 Maggio 2010) ■

Prodotte dal GSLC (Gruppodi Studio sulla Leishma-niosi Canina), sono statepubblicate sul numero digiugno 2010 di JAVMA(Journal of the American

Veterinary Medical Association) le linee guidasulla diagnosi, la terapia e la prevenzione del-la leishmaniosi canina, in tre articoli separati.Un meritato riconoscimento scientifico inter-nazionale all'attività svolta dal GSLC, fondatonel 2005 con la collaborazione di SCIVAC e ilsupporto di Hill’s, con l’obiettivo di ottenereun approccio razionale ed omogeneo al pa-ziente leishmaniotico e standardizzare dia-gnosi, terapia e prevenzione della patologiaindotta da Leishmania nel cane.Nei dieci anni passati, si legge nell'introdu-zione alle linee guida, l'epidemiologia dellaleishmaniosi canina ha registrato una mag-giore incidenza dell’infezione nelle zone en-demiche, la diffusione verso nord in Europain aree non endemiche e la comparsa dellamalattia nel Nord America. Nonostante ciò,l'approccio medico veterinario alla malattiarimane eterogeneo. Da qui l'esigenza di lineeguida condivise che costituiscano un puntodi riferimento per il medico veterinario nel-l'approccio alla leishmaniosi canina. Quellepubblicate su JAVMA sono un aggiornamen-to della precedente versione pubblicata suVeterinaria. Il Gruppo ha recentemente esposto i propririsultati in occasione del Congresso interna-zionale sulla Leishmaniosi tenutosi a Pisa il17 e 18 aprile 2010. Gli atti estesi del congresso sono stati og-getto di una monografia sulla leishmaniosicanina con cui Hill's ha omaggiato i veteri-nari che hanno aderito alla Stagione dellaPrevenzione 2010. Il GSLC non ha tuttavia terminato la propriaattività, rende noto Gaetano Oliva, membrodel gruppo; è infatti in programma lo studiodi protocolli di ricerca multicentrici, oltre allacostante attività di aggiornamento delle co-noscenze scientifiche sulla malattia.

JAVMA, GIUGNO 2010• “Guidelines for diagnosis and clinical clas-sification of leishmaniasis in dogs” Saverio

Paltrinieri, Laia Solano-Gallego, AlessandraFondati, George Lubas, Luigi Gradoni,Massimo Castagnaro, Alberto Crotti, Mi-chele Maroli, Gaetano Oliva, Xavier Roura,Andrea Zatelli, Eric Zini. Journal of the A-merican Veterinary Medical Association.June 1, 2010, Vol. 236, No. 11, Pages1184-1191 • “Guidelines for treatment of leishmania-sis in dogs” Gaetano Oliva, Xavier RouraDVM, Alberto Crotti, Michele Maroli, Mas-simo Castagnaro, Luigi Gradoni, GeorgeLubas, Saverio Paltrinieri, Andrea Zatelli, E-ric Zini. Journal of the American VeterinaryMedical Association. June 1, 2010, Vol.236, No. 11, Pages 1192-1198 • “Guidelines for prevention of leishmania-sis in dogs” Michele Maroli, Luigi Gradoni,Gaetano Oliva, Massimo Castagnaro, Al-berto Crotti, George Lubas, Saverio Paltri-nieri, Xavier Roura, Eric Zini, Andrea Zatel-li. Journal of the American Veterinary Medi-cal Association. June 1, 2010, Vol. 236,No. 11, Pages 1200-1206

LE LINEE GUIDA PUBBLICATE SU VETERINARIA

• "Leishmaniosi canina: linee guida su dia-gnosi, stadiazione, terapia, monitoraggio eprevenzione. Parte I: Approccio diagnosti-co e classificazione del paziente leishma-niotico e gestione del paziente proteinuri-co" Castagnaro M., Crotti A., Fondati A.,Gradoni L., Lubas G., Maroli M., Oliva G.,Paltrinieri S., Solano-Gallego L., Roura X.,Zatelli A., Zini E. Veterinaria, Anno 21, n. 3,Giugno 2007• “Leishmaniosi canina: linee guida su dia-gnosi, stadiazione, terapia, monitoraggio eprevenzione. Parte II: approccio terapeuti-co" Oliva G., Roura X., Crotti A., Zini E.,Maroli M., Castagnaro M., Gradoni L., Lu-bas G., Paltrinieri S., Zatelli A. Veterinaria,Anno 22, n. 6, Dicembre 2008• “Leishmaniosi canina: linee guida su dia-gnosi, stadiazione, terapia, monitoraggio eprevenzione. Parte III: prevenzione" OlivaG., Roura X., Crotti A., Zini E., Maroli M.,Castagnaro M., Gradoni L., Lubas G., Pal-trinieri S., Zatelli A. Veterinaria, Anno 23, n.4, Agosto 2009. (M.G.M.) ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 201020 Vet Journal www.vetjournal.it o

Leishmania: su JAVMA le lineeguida del GSLC

Vet Journal è un periodico di informazionescientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nelPubblico Registro della Stampa periodicapresso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal18.12.2003. È diretto dal dottor EnricoFebbo e dalla dottoressa Maria GraziaMonzeglio. Fornisce un flusso informativocontinuo sugli eventi della medicina veteri-naria e sul mondo delle bioscienze, con treedizioni alla settimana.

Le notizie di Vet Journalsono consultabili on line

all'indirizzo

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laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 201022 In rete Editoria on line

Quella che fino a qualchemese fa era soltantoun’idea decisamenteaudace e ambiziosa èoggi una realtà. Vetpe-dia, la Wikipedia di me-

dicina veterinaria, è in piena fase attuativa.Sono già al lavoro per realizzare l’enciclope-dia on-line di medicina veterinaria 31 speciali-sti, referenti riconosciuti delle 22 specialitàpreviste in questa prima fase del progetto. Lamaggior parte di essi era presente alla primariunione operativa che si è tenuta a Rimini sa-bato 29 maggio, in occasione del 65º Con-gresso internazionale SCIVAC.La riunione è stata presieduta da AntonioManfredi, Direttore ANMVI, Enrico Febbo, Di-rettore editoriale di EV e Maria Grazia Mon-zeglio, Direttore scientifico di Vetpedia (nellafoto con Febbo).Un incontro da cui è emersa una notevole co-noscenza e dimestichezza anche tra i mediciveterinari degli strumenti di informazione ededucazione di ultima generazione, comeWikipedia, e la voglia e determinazione di es-serne parte attiva, contribuendo alla crescitae alla condivisione del sapere anche in medi-cina veterinaria. Grazie anche al generosocontributo degli specialisti presenti alla riunio-

ne, Vetpedia ha ora una sua personalità auto-noma, un livello di informazione condiviso, u-no stile omogeneo e tutti i prerequisiti per di-venire uno strumento unico e un punto di ri-ferimento per l’informazione scientifica veteri-naria specializzata.Vetpedia, la prima enciclopedia on-line di me-dicina veterinaria al mondo, ideata e realizza-ta da ANMVI con la gestione organizzativa diEV e aperta liberamente alla fruizione e alcontributo di tutti i medici veterinari, sarà inrete nel 2011 con le prime 300 voci dedicateagli animali da compagnia realizzate in colla-borazione con le Società specialistiche SCI-VAC e con universitari e liberi professionisti.Ogni voce sarà arricchita da numerosi link in-terni ed esterni che permetteranno collega-menti con altre risorse scientifiche in rete. L’e-dizione italiana sarà presto tradotta anche ininglese, aprendo così il progetto ai contributiinternazionali. Successivamente sarà svilup-pato anche il settore della medicina degli e-quini e degli animali da reddito.Un’impresa imponente, frutto dell’entusia-smo e della dedizione dello staff organizza-tore, della qualificata opera degli specialisticoinvolti e del lungimirante sostegno econo-mico delle due aziende sponsor: Bayer eRoyal Canin.

L’IDEA DI ANMVIEV, Edizioni Veterinarie, braccio editoriale eamministrativo dell'Associazione, ha dato, adicembre del 2009, il via libera esecutivo allarealizzazione di quella che sarà la prima enci-clopedia online di medicina veterinaria, gra-tuita e aperta ai contributi di tutti i veterinari. L'idea è partita dall'ANMVI un paio di anni fa,ispirata da Wikipedia, quando, aggiornandola voce dell'ANMVI ci si è resi conto che icollegamenti ad altri esponenti dell'universoveterinario erano molto pochi. Si è iniziatoquindi a pensare ad un progetto culturale adhoc, di sposare la filosofia del sapere condi-viso e di creare una Vetpedia per i medici ve-terinari e, in prospettiva, anche di utilità per ilpubblico. Maria Grazia Monzeglio: "Vetpedia è un pro-getto unico in medicina veterinaria e nasceper primo in Italia grazie anche all'interesse ealla fiducia che stanno dimostrando i veteri-nari italiani verso le iniziative culturali on-line.Con Vetpedia il medico veterinario avrà a di-sposizione una vera enciclopedia medica, ar-ricchita dall'agilità e multimedialità che soloInternet è in grado di offrire. Testi snelli e facil-mente fruibili consentiranno di ottenere infor-mazioni sia generali sia di maggiore approfon-dimento. Come per ogni progetto editorialerealizzato da EV, l'attenzione verso l'attendi-bilità scientifica dei contenuti sarà prioritaria eassicurata dai numerosi specialisti collabora-tori e dall'impegno della redazione. In questoavrà peso anche l'esperienza maturata convet.journal, che effettua quotidianamente unaricognizione del panorama scientifico interna-zionale selezionando scrupolosamente le fon-ti e aggiornandosi costantemente. Sarà tutta-via fondamentale il contributo libero e volon-tario a Vetpedia di tutti i medici veterinari, e lavolontà di partecipazione sarà un segno dellamaturità di una categoria professionale checrede nella condivisione disinteressata delleconoscenze". "Ogni voce - continua Febbo-avrà numerosi link che permetteranno colle-gamenti con altri siti o servizi complementariper dare un'informazione il più possibile com-pleta ed esaustiva: prontuari, articoli, siti disocietà specialistiche, motori di ricerca scien-tifici, ecc.". Antonio Manfredi: "I nostri pro-getti editoriali sono all'avanguardia e siamodisposti a scommettere sul futuro on line del-la formazione e dell'informazione”. Vetpediaestenderà il campo delle voci al settore pro-fessionale (legislazione, normativa ecc.) ■

Il progetto Vetpedia entra nel vivoRiunione operativa a Rimini del gruppo di specialisti che realizzerà la primaenciclopedia di medicina veterinaria on line

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di ANTONIO MANFREDI

La crisi economica, e per mol-te professioni anche quellasettoriale, stanno portando iprofessionisti in strada, nonper fare grandi manifestazio-ni di protesta alle quali non

sono molto abituati, ma per avere un rapportodiverso con i potenziali clienti che si cerca diraccogliere dove è più facile incontrarli. Il ra-gionamento è molto semplice: se i clienti nonvengono dal professionista, il professionista vaa cercare i clienti. È un cambio di filosofia im-portante per il mondo professionale italianoche si è sempre ritenuto un mondo superiore,da poltrona dietro alla scrivania, che i clientidovevano cercare ed attendere in sala d’a-spetto. Le lenzuolate di Bersani, ma soprat-tutto la crisi generale, stanno modificandoquesto approccio alla professione, soprattuttoda parte dei giovani professionisti, che di fron-te alle enormi difficoltà di inserimento nel mon-do del lavoro cercano vie diverse alla ricercadei clienti. La eliminazione dei tariffari minimi ela liberalizzazione della pubblicità per il mondoprofessionale permettono infatti di attivare si-stemi diversi di interessamento del cliente chefino a pochi anni fa sarebbero stati impensabi-li. Il Sole-24 Ore ha dedicato alcuni interessan-ti articoli a questo tema coinvolgendo un po’tutte le professioni, fra queste non figurano iMedici Veterinari, sempre trascurati in simili in-chieste, ma forse anche perché, loro, da sem-pre lavorano in strada. La prima professioneche ha sentito l’esigenza di trasferirsi fuori dal-l’ufficio, a parte appunto i veterinari di cui par-leremo poi, sono stati gli avvocati. Il primo ne-gozio giuridico è nato nel 2005 a Genova. Daallora i negozi di avvocati che offrono assisten-za legale si sono moltiplicati in tutte le città d’I-talia. Si entra proprio come in un negozio, sen-za appuntamento e spesso il primo colloquioè gratuito. La sala dì’attesa è fatta in modo datutelare la privacy dall’esterno (vetrina) e da al-tri clienti. Perché molti potenziali clienti posso-no essere attratti da questa proposta? Certa-mente per i costi più contenuti ma anche perun approccio più semplice e facile al profes-sionista che spesso intimorisce ed allontana.Per gli stessi motivi anche molti dentisti stan-no cambiando strategia. In questo caso lascelta è derivata dalla necessità di dare unarisposta al turismo dentale verso paesi cheapplicano prezzi decisamente inferiori a quellidegli studi italiani. Non per niente il primo pro-getto è nato in Friuli che vede ai suoi confinipaesi fortemente concorrenti a livello di prez-zo pur mantenendo una discreta qualità pro-

fessionale e di servizio. È nato così il ProgettoDentale Apollonia a Gemona del Friuli che inpartenza ha coinvolto tre medici dentisti oltread un tecnico ed un menager. Le tariffe appli-cate, inferiori quasi al 50% di quelle normali,sono il risultato di una decisa ottimizzazionedei processi e dei passaggi della filiera e sonoagli stessi livelli di quelle proposte dai paesi li-mitrofi al punto da richiamare, per una miglio-re qualità del servizio, anche clienti dall’estero.Anche altre professioni si stanno muovendosu questa linea: architetti, commercialisti, psi-cologi, ecc. Gli psicologi, in particolare, si pro-pongono con tariffe molto ribassate cercandodi contenere al massimo i costi e proponen-dosi anche sul web. Molti giovani psicologi,sempre più numerosi sul mercato, non hannoalternativa per iniziare un’attività professiona-le. Basta una piccola vetrina, una sedia al po-sto del tradizionale lettino e spesso, anche inquesto caso, il primo incontro è gratuito nellasperanza che poi il cliente ritorni. E i MediciVeterinari? Operano già sulla strada e le lorotariffe non sono certamente elevate ma sap-piamo che in alcune zone di confine un mini-mo di concorrenza con i colleghi dei paesi vi-cini la risentono. Abbassare ancora le tariffe? Icosti di gestione di una struttura veterinarianon sono certo paragonabili a quelli di unopsicologo a cui può bastare una sedia. Sap-piamo tutti che sotto certi livelli non sono piùgarantite le BPV ed il rischio di scadimentodella qualità delle prestazioni veterinarie è rea-le a scapito della salute e del benessere ani-male. Si sta sviluppando in alternativa il servi-zio a domicilio provando a risparmiare sullastruttura e cercando di recuperare una clien-tela che per vari motivi non sarebbe mai venu-ta in ambulatorio. Ma anche in questo caso irischi di non rispettare le BPV sono elevati sesi pensa di portare a domicilio prestazioni cherichiedono, al contrario, una struttura ben at-trezzata. Altri veterinari cercano la strada dellostudio associato per risparmiare sui costi e perpoter offrire servizi migliori anche unendo e-sperienze e specializzazioni diverse. Questapotrebbe essere una valida soluzione perchéoltre a contenere il numero delle strutture ve-terinarie sul territorio e a ridurre i costi struttu-rali e di gestione, permette anche, normal-mente, una migliore qualità delle prestazioni ela proposta di nuovi servizi; pensiamo anchealla gestione del farmaco ed il pet corner, cheuna piccola struttura non sarebbe in grado disviluppare. Come vedono gli Ordini questa e-voluzione delle professioni? Quasi tutti congrande preoccupazione, soprattutto quelli sa-nitari che temono uno scadimento del livelloqualitativo delle prestazioni. La FNOVI, in pieno accordo con l’ANMVI, si èspesa ai tavoli della riforma per la reintroduzio-ne del tariffario minimo, convinta che sia unagaranzia per il paziente e per il cittadino uten-te della prestazione. Sotto questo livello di ta-riffe non ci può essere garanzia di qualità. Èvero? Non è sicuramente una certezza, manon vi è dubbio che se il tariffario non è altroche la somma dei costi reali che si devono so-stenere per una prestazione nel rispetto delleBPV, sotto quel livello non ci può essere ga-ranzia di qualità. Ed il futuro di una professio-ne dipende per forza dalla garanzia del man-tenimento della qualità professionale. ■

Professionisti in stradaSi diffondono sempre di più in Italia i serviziprofessionali low cost

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 201024 Riflessioni Tariffe

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laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 201026 Attualità Osservatorio farmaco

di MIMMO FERRULLIDirigente Veterinario - Area “C” - ASL di Bari

FILIPPO VERDEDirigente Veterinario - Area “C” - ASL di Matera

DOMENICO CARBONARAIppiatra - Monopoli (BA)

L’Art. 65 del capitolo XIV delRegolamento di Polizia Vete-rinaria, approvato con DPRn. 320/54, dispone che tutti idati relativi ai trattamenti im-munizzanti e le inoculazioni

diagnostiche, con sieri, vaccini, virus e pro-dotti similari, eseguiti dai Veterinari liberi pro-fessionisti, devono essere trasmessi, al Vete-rinario comunale “Oggi Veterinario ASL” va-lendosi del Modello n°12, allegato al citatoRegolamento.L’Art.65 del Regolamento, tuttavia, non spe-cifica chi è il Veterinario che deve inviare ap-posita comunicazione all’ASL territorialmentecompetente, se è il Veterinario che cura gli a-nimali o quello che prescrive o quello che cu-stodisce i medicinali Veterinari presenti nellescorte debitamente autorizzate (Art. 80 Dlvo193/06 e s.m.i.) o quello che somministra ifarmaci riservati all’impiego diretto del medi-cinale Veterinario. Per alcuni presidi immunizzanti, come quellidella West Nile Desease, il Ministero della Sa-lute, con nota del 18 Giugno 2009 ha indivi-duato nello stesso Veterinario prescrittorel’obbligo della comunicazione all’ASL territo-rialmente competente entro 3 giorni, utilizzan-do il Modello 12.Naturalmente, per la somministrazione di det-ti medicinali veterinari se obbligatori, occorreapposita autorizzazione da parte del “Prefet-to”, oggi “Autorità Sanitaria”, se facoltativi, dapraticarsi su richiesta di privati, non occorrepreventiva autorizzazione.Per gli interventi immunizzanti e le inoculazio-ni diagnostiche, effettuati in esecuzione diPiani Nazionali e/o Regionali di Risanamento,da Veterinari Ufficiali o Convenzionati con il S-SN mediante l’applicazione dell’ACN del27/05/2009 che concorrono, attualmente, adassicurare le attività Istituzionali determinatiper Legge, non è previsto l’invio di alcun Mo-dello n. 12.In tutti i casi, gli animali trattati non possono

essere trasferiti da ricoveri o da pascoli sino aquando non hanno conseguito un’efficaceprotezione immunitaria.Il precetto giuridico insito nell’art. 65, riferitoall’invio del Modello 12, riguarda sia gli animalidestinati alla produzione di alimenti per l’uo-mo che quelli di affezione.In realtà, l’invio del Modello 12, da parte deiDirettori di strutture sanitarie veterinarieper animali d’affezione, (quali ambulatori, cli-niche, ospedali, case di cure,) e da parte deiliberi professionisti responsabili di scorte pro-prie, viene effettuato in modo difforme a mac-chia di leopardo, creando una disomogeneitàdi intervento, in materia di farmacosorve-glianza.Si ritiene, pertanto, che il dispositivo previstodal citato articolo 65 sia oggettivamente a-nacronistico, in quanto nato nel 1954, allor-quando i termini farmaco veterinario, farma-cosorveglianza e farmacovigilanza erano a dirpoco sconosciuti sia dal punto vista giuridicoche operativo.Oggi, la ricetta in triplice copia non ripetibile,

di cui al Dlvo n. 193/2006 inviata entro 7 gior-ni dall’acquisto del farmaco da parte dei far-macisti ai Servizi Veterinari dell’ASL, la rispet-tiva registrazione dei trattamenti farmacologi-ci su appositi registri, la conservazione delladocumentazione d’acquisto (fatture, bolle diaccompagnamento ecc…) e, dal01.10.2010, l’applicazione delle “Linee guidaper la disciplina della registrazione e della tra-smissione dei dati informativi indispensabiliper istituire un sistema di tracciabilità del far-maco veterinario”, emanate dal Ministero del-la Salute il 01/02/2010, per quanto riguarda imedicinali veterinari destinati ad animali DPAe dopo 18 mesi per i medicinali veterinari de-stinati ad animali non-DPA, rendono di fattola tracciabilità del farmaco veterinario in tem-po reale, e rappresentano sicuramente mez-zi sufficienti per un’adeguata azione di farma-cosorveglianza.Se l’intenzione e la volontà del Legislatore

del 1954 era quella di istituire uno strumento,(quale l’invio del Modello 12), di garanzia sa-nitaria per un puntuale controllo di farmaci ve-terinari (vaccini, sieri, prodotti similari ed ino-culazioni diagnostiche…………..) abbisogne-voli di speciali accorgimenti, oggi tale adem-pimento viene visto come un appesantimentoburocratico che il medico veterinario subiscee che, di fatto, nulla aggiunge in termini di ef-ficacia alla già prevista attività di farmacosor-veglianza. Occorre anche dire che, se tale principio pre-cauzionale vale per vaccini, sieri, prodotti si-milari ed inoculazioni diagnostiche, risulta in-spiegabile perché, il Legislatore non estendatale precauzione sanitaria anche ai farmaci dicui al Decreto 28 Luglio 2009 (Disciplinadell’utilizzo e della detenzione di medicinali aduso esclusivo del medico veterinario) utilizzatiesclusivamente dal Medico Veterinario e chesono elencati all’art. 2:a) abortivi, nel caso in cui vengono sommini-strati con finalità abortive;b) anestetici locali iniettabili;c) anestetici generali iniettabili e inalato-ri;d) anticoncezionali iniettabili;e) antineoplastici iniettabili, citochine e immu-ni modulatori iniettabili;f) specialità medicinali veterinarie nei casi diuso intrarticolare;

g) emoderivati;h) eutanasici;i) beta-agonisti.La detenzione e l’approvvigionamento deimedicinali di cui ai punti c) e h) sono consen-titi esclusivamente al Medico Veterinario.Si precisa che, per quanto riguarda la sommi-nistrazione di farmaci in deroga, di cui all’art.10 ed 11 del Dlvo n. 193/2006 e l’utilizzo dialtre sostanze farmacologicamente attive peril trattamento di affezioni degli equidi di cui alRegolamento (CE) n. 1950/2006, il Veteri-nario responsabile si assume l’onere dell’in-tervento sanitario senza ulteriore adempimen-ti, (non viene inviata alcuna comunicazione al-

l’ASL) se non quelli relativi alla registrazione,se DPA, sul registro dei trattamenti (art. 79),sul registro dei trattamenti in deroga (art. 11,comma 4), e sul documento d’identificazio-ne individuale (Passaporto - Sez. IX).Infine, a completamento della disquisizionerelativa all’utilizzo di farmaci veterinari ritenutidegni di “…….speciali accorgimenti….”, oc-corre menzionare i medicinali veterinari con-tenenti sostanze di cui al Dlvo n. 158/2006(Attuazione della direttiva 2000/74/CE, con-cernente il divieto di utilizzazione di talune so-stanze ad azione ormonica, tireostatica e del-le sostanze beta-agoniste nelle produzioni a-nimali) utilizzati per scopo terapeutico e sco-po zootecnico.In realtà, per i trattamenti con questi ultimimedicinali veterinari, l’art. 5, comma 4, delcitato Decreto Legislativo, prescrive:• la registrazione sul registro di cui all’art. 4,

comma 3. • una comunicazione entro tre giorni dal

trattamento, per la quale non è previsto al-cun Modello codificato ma può essere re-datta su carta libera, da parte del veterina-rio che effettua i trattamenti, al veterinarioASL competente per territorio, nella qualesi indica l’ubicazione dell’azienda, il deten-tore degli animali, il numero identificativodegli animali, il medicinale veterinario im-piegato, il relativo tempo di sospensione.

Anche per questa comunicazione (…..entrotre giorni…….), gli Scriventi manifestano delleriserve circa l’utilità e l’efficacia dell’adempi-mento ai fini della farmacosorveglianza, per leconsiderazioni e le motivazioni già summen-zionate ed esplicitamente espresse, auspi-cando una revisione normativa, anche perquest’ultimo adempimento burocratico. ■

Il modello 12 e la somministrazionedei medicinali veterinari

Per raccogliere informazioni e o-rientamenti sui diversi aspettidella legislazione e della gestio-

ne del farmaco veterinario, l’ANMVI pro-pone un questionario conoscitivo econsultivo. La compilazione del questionario è pos-sibile anche on line attraverso l’apposi-ta piattaforma disponibile sul sitowww.anmvi.it.Questa consultazione, preannunciatasul numero scorso del nostro settima-nale, prende le mosse dall’incontro del28 aprile scorso fra il Presidente Seniordell’ANMVI Carlo Scotti e il Sottosegre-tario Francesca Martini, in occasionedel quale sono stati affrontati diversiproblemi della nostra categoria, fra cuialcuni riferiti al farmaco veterinario. All’incontro erano presenti anche il Dr.Romano Marabelli, Capo Dipartimentoper la Sanità Pubblica Veterinaria, laNutrizione e la Sicurezza degli Alimenti

ed il Dr. Federico Coccia, consulentetecnico-veterinario del Ministero ed al-tri dirigenti. Qualche giorno dopo, il Ministero dellaSalute confermava, in una nota firmatadal Direttore Generale Gaetana Ferri, lacondivisione del Sottosegretario Fran-cesca Martini sull’opportunità di avvia-re un’ampia indagine fra i veterinari,suggerendo in proposito alcuni temi diconsultazione.Invitiamo tutti i Colleghi che si occupa-no di animali da compagnia a partecipa-re a non far mancare la loro voce. Lacompilazione del questionario richiedepochi minuti di riflessione in una fase diprofonda revisione della legislazione alivello nazionale ed europeo. L’occasio-ne è preziosa.È molto importante poter raccoglierenumerosi questionari sia per poter dareun forte significato ai dati raccolti siaper dimostrare quanto il tema sia senti-to dalla nostra categoria. Ringrazio tutti i componenti della Com-missione per il contributo alla stesuradel questionario: Carla Bernasconi (Vi-cepresidente FNOVI) Maurizio Mazzuc-chelli (Presidente SOVI) Fabia Scaram-pella, (Presidente SIDEV), Claudio Ste-fanini (ANMVI Toscana) Aldo Vezzoni(Presidente SIOVET).

PARTECIPA ALLA CONSULTAZIONE: WWW.ANMVI.IT

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Elanco Animal Health ha an-nunciato che il processo diacquisizione di alcuni pro-dotti Pfizer Animal Health,in corso da tempo, è statoapprovato dalla Commis-

sione Europea. Quindi, la proprietà totale ditali prodotti passa all’azienda Elanco.I prodotti in questione rappresentano marchiconsolidati nel mercato degli animali da red-dito come il vaccino Stellamune®, impiegato

contro il micoplasma nei suini e la linea Guar-dian® per la prevenzione della filariosi cardio-polmonare nel cane. Il passaggio di proprietàinclude anche altri prodotti per animali dacompagnia come i vaccini per gatti Felocell®

e i vaccini equini della linea Duvaxyn®.“L’aggiunta di questa importantissima gam-ma di prodotti conferma il nostro impegno afavore dei clienti europei”, dichiara GianlucaDonelli, Elanco Regional Director Italia e Ibe-ria, “Grazie a questa acquisizione, stiamo e-

spandendo e diversificando la nostra presen-za in Europa con nuovi prodotti di punta, svi-luppando una linea già in crescita di prodottimedicinali per animali da compagnia e con-quistando nuove capacità nel settore deivaccini. Siamo entusiasti di queste nostrenuove opportunità per migliorare la salutedegli animali e offrire valore aggiunto ai nostriclienti.”L’acquisizione accelera l’ingresso di Elancoin Europa nel settore biologico e degli anima-

li da compagnia. “Con la recente ondata difusioni e acquisizioni, è importante che i no-stri clienti possano contare su aziende affida-bili come Elanco”, dichiara Anton Kleiren, E-lanco Area Director West Europe. L’acquisi-zione consolida la posizione globale di Elan-co, quarta maggiore azienda nel campo del-la salute degli animali.Tutti gli articoli continueranno a essere pro-dotti con gli stessi elevati standard di qualità.Elanco garantirà un passaggio di consegneprivo di inconvenienti, i prodotti in questionesaranno infatti disponibili presso i consueticanali distributivi. I signori veterinari sono per-tanto invitati a contattare, per maggiori infor-mazioni, i rispettivi funzionari Elanco di zonao i nostri uffici di Sesto Fiorentino. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 201028 Dalle Aziende

Elanco Animal Health si espande in Europa

Giorgio Panariello - proprietario del pa-store tedesco Zeus e di Crusca, adottataanni fa nel canile dove era stata abbando-nata - continua la sua collaborazione conla Lega nazionale per la Difesa del Cane.L’artista toscano sostiene la lotta all’ab-bandono e la prevenzione di questo reato.L’ANMVI da anni sostiene che le campa-gne di controllo della popolazione anima-le attraverso la sterilizzazione rappresen-tano la principale misura di intervento pergarantire la lotta al randagismo. Anchestavolta non ha voluto far mancare il suoappoggio ad un messaggio di tutela ani-male e di prevenzione socio-sanitaria.

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specializzato rivolto a Medici

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Chiuso in stampa il 21 Giugno 2010

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 201030 Calendario attività Dal 7 luglio al 13 ottobre

2) In quale dei seguenti modi bisogna prelevare ed esaminare i campioniper determinare il significato e la sensibilità antibatterica dei microrgani-smi presenti nell’urina del gatto?

aColtura di un campione emesso spontaneamente eantibiogramma mediante dischetti

bColtura di un campione prelevato mediante cateterizzazioneed antibiogramma mediante dischetti

cColtura di un campione prelevato mediante minzionespontanea ed esecuzione del test di diluizione in brodo perla valutazione della MIC

dColtura di un campione prelevato per cistocentesi edesecuzione del test di diluizione in brodo per la valutazionedella MIC

eColtura di un campione prelevato per cistocentesi edantibiogramma mediante dischetti

1) I Carcinomi Uroteliali sono ecograficamente ri-scontabili con maggiore frequenza a livello di:

a Collo vescicale nel cane

b Fondo e corpo vescicale nelcane

c Trigono nel gatto

d Uretra nel cane

e Corpo vescicale nel gatto QUIZ 1Risposta corretta: d)

52° Congresso Nazionale

Scivac: “Nefrologia e Urologia

clinica” – Milano, Marzo 2006

QUIZ 2Risposta corretta: d)

52° Congresso Nazionale

Scivac: “Nefrologia e Urologia

clinica” – Milano, Marzo 2006

SOLUZIONI

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

7 - 9 LUGCORSO SCIVAC CITOLOGIA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 20 Crediti - Per informazioni: Paola Gam-Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. barotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

15 - 18 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: II PARTE - ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

15 SETSEMINARIO SIVE SEMINARIO: PRESENTE E FUTURO NELLA DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE ARTICOLARI

DEL CAVALLO: INCONTRO CON WAYNE MCILWRAITH - BolognaFiere (BO) - Piazza della Costituzione - ECM:Richiesto Accreditamento- Per informazioni: Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

17 - 18 SETCONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 66° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - NUOVE TENDENZE IN ORTOPEDIA CANINA E FELINA - BolognaIN COLLABORAZIONE CON ESVOT Congressi - Bologna - Piazza della Costituzione - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gam-

barotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

19 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA CITOLOGIA PER NON CITOLOGI COME PRATICARE IL GIOCO DELL’ESAME CITOLOGICO CON SODDISFAZIONE... E

SENZA SBAGLIARE TROPPO - Centro Congressi Grand Hotel Vittoria, Montecatini Terme (PT) - Via Baccelli, 2 - ECM: Richie-sto Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

21 - 24 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. CARDIOLOGIA: IV PARTE - DIAGNOSI E TERAPIA DELLE CARDIOPATIE CONGENITE ED ACQUISITE

NEL CANE E NEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

24 - 26 SETCORSO SCIVAC CORSO REGIONALE DI OFTALMOLOGIA - Ragusa - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Moni-

ca Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

25 SETINCONTRO SICARV PATOLOGIA MITRALICA: RECENTI ACQUISIZIONI. ANATOMIA, FISIOPATOLOGIA E APPROCCIO CLINICO CON PARTI-

COLARE RIFERIMENTO ALLA TOSSE - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Ac-creditamento - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

25 SETINCONTRO SCVI INVASIVA - TAVOLA ROTONDA INTERATTIVA SULLA CHIRURGIA MINI-INVASIVA - Cremona, Palazzo Trec-

chi - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specia-listiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

26 SETINCONTRO SCVI RACCOLTE ANOMALE IN CAVITÀ ADDOMINALE - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi,

20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC -Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

26 - 27 SETCORSO SCIVAC CORSO AVANZATO INTENSIVO - ANESTESIA LOCOREGIONALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trec-

chi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

26 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA FACILE COME RESPIRARE? UN VIAGGIO FRA I FATTI E MISFATTI DELL’APPARATO RESPIRATORIO - Ma-

tera - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni RegionaliSCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

26 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE QUANDO LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE - Ordine dei Medici Veterinari di Trento - Via V. Zambra, 36 -

ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC- Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

26 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA ........D (DIAGNOSI) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Mo-

nica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

26 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO ELEMENTI PER UN CORRETTO APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO ALLA MALATTIA CARDIOVASCO-

LARE - Pescara - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCI-VAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

28 SET - 1 OTTCORSO SCIVAC FISIOTERAPIA RIABILITATIVA NEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

29 SET - 1 OTTITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 1° IT. GASTROENTEROLOGIA: I PARTE - GASTROENTEROLOGIA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

30 SET - 2 OTTITINERARIO DIDATTICO SIVE CORSO “MANAGEMENT DELLA FATTRICE” - La Calandrina - Sutri (VT) - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

30 SETSEMINARIO NAZIONALE SIVAR IN COLLABORAZIONE ORIGINE UTERINA DELL’INFERTILITA’ BOVINA: IL PROGETTO UTEROFERT - Centro Studi E.V. - PalazzoCON REGIONE LOMBARDIA Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria

e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

3 OTTINCONTRO SIMUTIV COME GESTIRE L’ADDOME ACUTO IN PRONTO SOCCORSO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona

- Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialisti-che SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

3 OTTINCONTRO SIMVENCO IL RUOLO DELL’ALIMENTAZIONE NEL CONCETTO DI CURA: OLTRE I FABBISOGNI - Centro Studi E.V. - Pa-

lazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella -Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

3 OTTINCONTRO SIODOV CHIUSURA DELL’ACCESSO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509- E-mail: [email protected]

3 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE CHRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO - An-

cona - Hotel Sporting - Via Flaminia 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani -Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

9 - 10 OTTINCONTRO SIVAE “AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI II” - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona

- Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +390372 403500 - E-mail: [email protected]

10 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA L’ESAME CITOLOGICO QUANDO MENO TE LO ASPETTI: OVVERO QUANDO LA DIAGNOSI È LETTERAL-

MENTE SOTTO I TUOI OCCHI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segrete-ria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

10 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA MYTHS AND MISCONCEPTIONS, OVVERO LEGGENDE E FALSE CONVINZIONI IN ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRUR-

GIA ORALE VETERINARIA - Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia - VIA SAN COSTANZO 4 - ECM: Richiesto Accredita-mento - Per info: Monica Borghisani - Segr. Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

10 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA PATOLOGIE TRAUMATICHE DELLO SCHELETRO APPENDICOLARE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per IN COLLABORAZIONE CON ASVAC informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: del-

[email protected]

11 - 13 OTTITINERARIO DIDATTICO SIVAE “CORSO DI CHIRURGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI” - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trec-

chi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372403500 - E-mail: [email protected]

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