Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 14

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007 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 4, numero 14, dal 16 al 22 aprile 2007 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 142 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. ECM Si moltiplicano i falsi corsi FAD-ECM a pagamento, ma il Ministero della Salute ne ha riconosciuti solo due. L’ANMVI denuncia comportamenti scorretti e speculativi da parte di pro- vider improvvisati che vendono cre- diti non riconosciuti e che si colloca- no fuori dalle regole. Anche la FNOVI interviene mettendo in guardia da progetti FAD “proposti da venditori porta a porta”. Se non ci sarà più at- tenzione verso i professionisti “è vici- no il disimpegno di tutte le professio- ni della salute e della FNOVI”. SICUREZZA ALIMENTARE È alla firma del Ministro della Salute il decreto ministeriale che farà nascere il comitato scientifico per la sicurez- za alimentare, un organo consultivo del governo che interloquirà con l’Authority di Parma. La sollecitazio- ne per un rapido varo del provvedi- mento era arrivata da Federalimenta- re, l’associazione delle aziende del settore con la quale il Ministro avvierà anche un confronto per la definizione di un testo unico sulla sicurezza ali- mentare. FARMACO Le criticità del Codice del Farmaco Veterinario saranno risolte da un de- creto correttivo che è già stato elabo- rato dalle competenti autorità e che allo stato attuale è al vaglio di un pre- consiglio dei ministri. È quanto an- nunciato sabato 14 aprile da Gaeta- na Ferri, Direttore generale della Di- rezione della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario del Ministero della Salute, nel suo intervento al convegno della FNOVI. TK22U L’Agenzia delle Entrate ha reso di- sponibile sul suo sito Gerico 2007. Questa nuova versione trova applica- zione per gli studi di settore che, ces- sata la fase di sperimentazione o mo- nitoraggio, diventano definitivi. Fra questi risulta esserci anche il TK22U dei veterinari. 626 Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge delega per l’e- manazione di un testo unico per il riassetto e l’aggiornamento della nor- mativa in materia di tutela della salu- te e della sicurezza sul lavoro. Prevista la piena garanzia non solo per i dipendenti ma anche per i lavo- ratori “parasubordinati”, considerati beneficiari di tutela in quanto sempli- cemente presenti in un ambiente di lavoro, indipendentemente dal tipo di contratto o dal titolo per cui prestano opera. ANVUR Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di decreto che istituisce l'A- genzia Nazionale per la Valutazione dell’Università e della Ricerca (AN- VUR). Per il Ministro Mussi finisce l’era “più iscritti più soldi”. L’Agenzia pro- mette di frenare la proliferazione di a- tenei e corsi di laurea al solo scopo di reclutare studenti e di finanziarli in ba- se all’attività svolta. La CRUI, preoc- cupata per l’autonomia universitaria, parla di “ingerenza penetrante”. Brevi Deontologia e Bioetica Veterinaria Stop al corso di laurea a Udine F allito il tentativo di attivare il corso di lau- rea in medicina veterinaria da quest’autun- no, il Magnifico Rettore dell’Università di Udine, Furio Honsell, ha dichiarato che sottoporrà al Sena- to Accademico del 3 maggio prossimo la proposta di attivazione nell’a.a. 2008-2009. Al Messaggero Veneto ha spiegato che “l’effetto delle proteste non è mancato”, aggiungendo che per attivare il nuovo corso di laurea nell’omonima fa- coltà costituita circa dieci anni fa serve “ancora un po’ di tempo”. Se non altro per definire gli accordi con le università straniere, aggiunge l’articolista. Sì perché il corso si presenta con un taglio internazio- nale, lezioni in lingua inglese e studenti in maggio- ranza stranieri, comunitari e non, per sopperire a carenze del sistema universitario del Paese d’origi- ne. Un punto sul quale non sono mancate interrogazioni consiliari per sa- pere dalla Giunta Illy le ragioni per cui, alla luce della cronica mancanza di fondi di cui soffre l’università italiana, vengano assicurate risorse eco- nomiche regionali per la formazione accademica di medici veterinari stra- nieri. Alle autorità regionali si è anche chiesto di rispondere alla totale in- curanza di fronte alla sofferenza occupazionale dei medici veterinari italia- ni, che da anni sopportano una progressiva contrazione della domanda di prestazioni professionali. Certamente da Udine s’è fatta poca informazio- ne e quando la si è fatta c’è stata troppa disinvoltura e una sicumera che non ha pagato: la presunta deliberazione formale dei presidi di veterinaria sul corso di laurea alla Facoltà di Udine è stata clamorosamente smentita del Presidente della Conferenza dei Presidi, Massimo Castagnaro. Al dunque, ha pesato fattivamente l’opposizione interna all’Ateneo: i presi- di delle facoltà di medicina e di agraria hanno messo in minoranza la fa- coltà di veterinaria. Le ragioni della loro contrarietà sono sicuramente pe- culiari, ma certo il clima sfavorevole creato attorno al corso ha dato loro man forte. Come a dire il nemico del mio nemico è mio amico. Un po’ co- me accadde a Palermo pochi mesi fa, dove il progetto della facoltà “poli- centrica” vide i contrari (veterinari e non) fare fronte comune. A luglio, sarà eletto il nuovo Preside della Facoltà di Udine e i finanziamenti della Regio- ne Friuli dovranno essere ridiscussi. Nessuno si fa illusioni. È comunque la seconda volta che il corso viene rinviato. Già nel giugno del 2006 Hon- sell scriveva agli Ordini del Friuli Venezia Giulia ed alla FNOVI assicuran- do che “nell’a.a. 2006/2007 non verrà attivato presso l’Università degli Stu- di di Udine il Corso di laurea specialistica a ciclo unico in medicina veteri- naria”. Per ora, scrive il Messaggero Veneto, “l’iniziativa didattica che tan- to clamore ha creato anche a livello nazionale, slitta di un anno. Inizial- mente le intenzioni dell’ateneo erano quelle di attivare il corso nel prossi- mo anno accademico. La levata di scudi dell’Ordine dei veterinari e delle varie associazioni di categoria ha rallentato però il percorso”. la PR O FESSI O NE VETERINARIA www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line Il nuovo Codice Deontologico Etica e comportamento di una professione al servizio della collettività A PAG. 3 Quando abbiamo sostenuto, ed era la fine del 2001, che il sistema ECM a- vrebbe tolto ai veterinari la voglia di aggiornarsi ed avrebbe fatto nascere iniziative puramente speculative che trascurando la qualità avrebbero pun- tato solo al business, siamo subito stati accusati di difendere gli interessi delle associazioni federate ANMVI. A distanza di cinque anni ci dispiace dover dire che avevamo ragione. Non solo il livello qualitativo di molte i- niziative di aggiornamento non è spesso dei migliori, non solo molti col- leghi hanno lamentato l'impostazione degli ECM cercando via alternative per il proprio aggiornamento, ma è anche evidente come molte proposte arrivino sul mercato con l'unica inten- zione di vendere crediti. Mentre il Mi- nistero della Salute dopo cinque anni non riesce a trovare un accordo con le regioni, non chiarisce l'obbligo per i liberi professionisti che a nostro avvi- so non è previsto a livello legislativo, non interviene sui vari aspetti gestio- nali del sistema che continua ad es- sere alla deriva, la mancanza di nor- mative chiare e precise (la fase di sperimentazione sarà rinviata di altri sei mesi) lascia spazio ai furbi che ap- profittano della situazione. Il sistema ECM dovrebbe garantire al pubblico un aggiornamento serio e professio- nale degli operatori sanitari, non il mercato dei crediti. Leggere in questi giorni la promozio- ne di un progetto FAD che punta sul fatto che ogni credito costa solo 6 euro, per un aggiornamento che si li- mita alla lettura di articoli stranieri tra- dotti, sinceramente ci ha fatto cade- re le braccia. La nostra categoria è ridotta così male? E i crediti perché continuiamo a cercarli se non sono obbligatori? Speriamo di diventare tutti convenzionati, o meglio ancora dipendenti pubblici? Se poi basta leggere qualche articolo, proposto come FAD, per avere 35 crediti, a chi si legge il Nelson o il Fossum gli dia- mo i crediti a vita? Questo progetto ECM più passa il tempo e più si rive- la il classico pasticcio all'italiana, senza alcuna possibilità di arrivare a risultati seri e concreti. La FNOVI ha già chiesto una revisione completa del sistema con un maggior coinvol- gimento degli Ordini. Abbiamo l'im- pressione che non basti. Gli ecomo- stri devono essere rasi al suolo e se- minata l'erba. ECM: CREDITI SVENDUTI PER CESSATA ATTIVITÀ

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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007SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 4, numero 14, dal 16 al 22 aprile 2007Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona 142ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

ECMSi moltiplicano i falsi corsi FAD-ECMa pagamento, ma il Ministero dellaSalute ne ha riconosciuti solo due.L’ANMVI denuncia comportamentiscorretti e speculativi da parte di pro-vider improvvisati che vendono cre-diti non riconosciuti e che si colloca-no fuori dalle regole. Anche la FNOVIinterviene mettendo in guardia daprogetti FAD “proposti da venditoriporta a porta”. Se non ci sarà più at-tenzione verso i professionisti “è vici-no il disimpegno di tutte le professio-ni della salute e della FNOVI”.

SICUREZZA ALIMENTAREÈ alla firma del Ministro della Salute ildecreto ministeriale che farà nascereil comitato scientifico per la sicurez-za alimentare, un organo consultivodel governo che interloquirà conl’Authority di Parma. La sollecitazio-ne per un rapido varo del provvedi-mento era arrivata da Federalimenta-re, l’associazione delle aziende delsettore con la quale il Ministro avvieràanche un confronto per la definizionedi un testo unico sulla sicurezza ali-mentare.

FARMACOLe criticità del Codice del FarmacoVeterinario saranno risolte da un de-creto correttivo che è già stato elabo-rato dalle competenti autorità e cheallo stato attuale è al vaglio di un pre-consiglio dei ministri. È quanto an-nunciato sabato 14 aprile da Gaeta-na Ferri, Direttore generale della Di-rezione della Sanità Animale e delFarmaco Veterinario del Ministerodella Salute, nel suo intervento alconvegno della FNOVI.

TK22UL’Agenzia delle Entrate ha reso di-sponibile sul suo sito Gerico 2007.Questa nuova versione trova applica-zione per gli studi di settore che, ces-sata la fase di sperimentazione o mo-nitoraggio, diventano definitivi. Fraquesti risulta esserci anche il TK22Udei veterinari.

626Il Consiglio dei Ministri ha approvatoun disegno di legge delega per l’e-manazione di un testo unico per ilriassetto e l’aggiornamento della nor-mativa in materia di tutela della salu-te e della sicurezza sul lavoro.Prevista la piena garanzia non soloper i dipendenti ma anche per i lavo-ratori “parasubordinati”, consideratibeneficiari di tutela in quanto sempli-cemente presenti in un ambiente dilavoro, indipendentemente dal tipo dicontratto o dal titolo per cui prestanoopera.

ANVURIl Consiglio dei Ministri ha approvatolo schema di decreto che istituisce l'A-genzia Nazionale per la Valutazionedell’Università e della Ricerca (AN-VUR). Per il Ministro Mussi finisce l’era“più iscritti più soldi”. L’Agenzia pro-mette di frenare la proliferazione di a-tenei e corsi di laurea al solo scopo direclutare studenti e di finanziarli in ba-se all’attività svolta. La CRUI, preoc-cupata per l’autonomia universitaria,parla di “ingerenza penetrante”.

Brevi Deontologia e Bioetica Veterinaria

Stop al corso di laurea a Udine

F allito il tentativo di attivare il corso di lau-rea in medicina veterinaria da quest’autun-

no, il Magnifico Rettore dell’Università di Udine,Furio Honsell, ha dichiarato che sottoporrà al Sena-to Accademico del 3 maggio prossimo la propostadi attivazione nell’a.a. 2008-2009.

Al Messaggero Veneto ha spiegato che “l’effettodelle proteste non è mancato”, aggiungendo cheper attivare il nuovo corso di laurea nell’omonima fa-coltà costituita circa dieci anni fa serve “ancora unpo’ di tempo”. Se non altro per definire gli accordicon le università straniere, aggiunge l’articolista. Sìperché il corso si presenta con un taglio internazio-nale, lezioni in lingua inglese e studenti in maggio-ranza stranieri, comunitari e non, per sopperire acarenze del sistema universitario del Paese d’origi-

ne. Un punto sul quale non sono mancate interrogazioni consiliari per sa-pere dalla Giunta Illy le ragioni per cui, alla luce della cronica mancanzadi fondi di cui soffre l’università italiana, vengano assicurate risorse eco-nomiche regionali per la formazione accademica di medici veterinari stra-nieri. Alle autorità regionali si è anche chiesto di rispondere alla totale in-curanza di fronte alla sofferenza occupazionale dei medici veterinari italia-ni, che da anni sopportano una progressiva contrazione della domanda diprestazioni professionali. Certamente da Udine s’è fatta poca informazio-ne e quando la si è fatta c’è stata troppa disinvoltura e una sicumera chenon ha pagato: la presunta deliberazione formale dei presidi di veterinariasul corso di laurea alla Facoltà di Udine è stata clamorosamente smentitadel Presidente della Conferenza dei Presidi, Massimo Castagnaro.Al dunque, ha pesato fattivamente l’opposizione interna all’Ateneo: i presi-di delle facoltà di medicina e di agraria hanno messo in minoranza la fa-coltà di veterinaria. Le ragioni della loro contrarietà sono sicuramente pe-culiari, ma certo il clima sfavorevole creato attorno al corso ha dato loroman forte. Come a dire il nemico del mio nemico è mio amico. Un po’ co-me accadde a Palermo pochi mesi fa, dove il progetto della facoltà “poli-centrica” vide i contrari (veterinari e non) fare fronte comune. A luglio, saràeletto il nuovo Preside della Facoltà di Udine e i finanziamenti della Regio-ne Friuli dovranno essere ridiscussi. Nessuno si fa illusioni. È comunquela seconda volta che il corso viene rinviato. Già nel giugno del 2006 Hon-sell scriveva agli Ordini del Friuli Venezia Giulia ed alla FNOVI assicuran-do che “nell’a.a. 2006/2007 non verrà attivato presso l’Università degli Stu-di di Udine il Corso di laurea specialistica a ciclo unico in medicina veteri-naria”. Per ora, scrive il Messaggero Veneto, “l’iniziativa didattica che tan-to clamore ha creato anche a livello nazionale, slitta di un anno. Inizial-mente le intenzioni dell’ateneo erano quelle di attivare il corso nel prossi-mo anno accademico. La levata di scudi dell’Ordine dei veterinari e delle varie associazioni dicategoria ha rallentato però il percorso”.

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Il nuovoCodiceDeontologicoEtica e comportamento

di una professione al servizio

della collettività A PAG. 3

Quando abbiamo sostenuto, ed era lafine del 2001, che il sistema ECM a-vrebbe tolto ai veterinari la voglia diaggiornarsi ed avrebbe fatto nascereiniziative puramente speculative chetrascurando la qualità avrebbero pun-tato solo al business, siamo subitostati accusati di difendere gli interessidelle associazioni federate ANMVI. Adistanza di cinque anni ci dispiacedover dire che avevamo ragione.Non solo il livello qualitativo di molte i-niziative di aggiornamento non èspesso dei migliori, non solo molti col-leghi hanno lamentato l'impostazionedegli ECM cercando via alternativeper il proprio aggiornamento, ma èanche evidente come molte propostearrivino sul mercato con l'unica inten-zione di vendere crediti. Mentre il Mi-nistero della Salute dopo cinque anninon riesce a trovare un accordo conle regioni, non chiarisce l'obbligo per iliberi professionisti che a nostro avvi-so non è previsto a livello legislativo,non interviene sui vari aspetti gestio-nali del sistema che continua ad es-sere alla deriva, la mancanza di nor-mative chiare e precise (la fase disperimentazione sarà rinviata di altrisei mesi) lascia spazio ai furbi che ap-

profittano della situazione. Il sistemaECM dovrebbe garantire al pubblicoun aggiornamento serio e professio-nale degli operatori sanitari, non ilmercato dei crediti.Leggere in questi giorni la promozio-ne di un progetto FAD che punta sulfatto che ogni credito costa solo 6euro, per un aggiornamento che si li-mita alla lettura di articoli stranieri tra-dotti, sinceramente ci ha fatto cade-re le braccia. La nostra categoria èridotta così male? E i crediti perchécontinuiamo a cercarli se non sonoobbligatori? Speriamo di diventaretutti convenzionati, o meglio ancoradipendenti pubblici? Se poi bastaleggere qualche articolo, propostocome FAD, per avere 35 crediti, a chisi legge il Nelson o il Fossum gli dia-mo i crediti a vita? Questo progettoECM più passa il tempo e più si rive-la il classico pasticcio all'italiana,senza alcuna possibilità di arrivare arisultati seri e concreti. La FNOVI hagià chiesto una revisione completadel sistema con un maggior coinvol-gimento degli Ordini. Abbiamo l'im-pressione che non basti. Gli ecomo-stri devono essere rasi al suolo e se-minata l'erba.

ECM: CREDITI SVENDUTI PER CESSATA ATTIVITÀ

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“La deontologia del medico vete-rinario deve fondarsi sul rispettodella dignità e del decoro dellaprofessione. Solo quando l’Ordi-ne saprà tutelare i principi costi-tutivi della dignità della profes-sione saprà realizzare il suo si-gnificato più vero”. Il 17 dicem-bre 2006 il Consiglio Nazionaledella FNOVI ha salutato con il piùampio consenso il Nuovo CodiceDeontologico per Medici Veteri-nari e queste stesse parole delPresidente Gaetano Penocchio.La nuova “Carta” del VeterinarioItaliano piace ai diretti interessatie anche ai cosiddetti stakehol-ders, dai consumatori fino agli a-nimalisti. Ai 50 articoli del Codi-ce ha lavorato un gruppo attivatoin seno alla FNOVI sotto il coordi-namento di Carla Bernasconi, econ l’apporto della Bioetica vete-rinaria attraverso il Collega Pa-squalino Santori.Il risultato è un documento più im-pegnato del precedente a regola-re il rapporto tra la professione edi cittadini (utenti/clienti) e gli ani-mali. Nella riforma della deontolo-gia professionale hanno senzadubbio giocato un ruolo l’Antitru-st e il Decreto Bersani (via le tarif-fe e più pubblicità informativa)ma è a questa FNOVI che si devela svolta negli indirizzi comporta-mentali del veterinario, così comeè alla mutata sensibilità socialeche si deve l’attribuzione di piùalti significati nel rapporto uomo-animale. In definitiva, è agli stessimedici veterinari che si deve l’im-pegno a rispecchiarsi in unadeontologia più moderna e percerti versi più impegnativa.

Come è nato il nuovo codicedeontologico?BERNASCONI - L’attuale Comita-to Centrale della FNOVI aveva giàprevisto un rinnovamento del Co-dice Deontologico. Il DecretoBersani e il procedimento apertonei confronti di FNOVI e Ordine diTorino da parte dell’Autorità Ga-rante della Concorrenza e delMercato hanno dettato i tempi ditale ristesura.Il precedente Codice Deontologi-co era del 1993 e necessitava diun rinnovamento coerente con ilcambiamento del contesto socio-culturale per adeguare la condot-ta professionale alla sensibilitàsociale e alla nuova concezionedel rapporto uomo-animale.Le norme deontologiche in pas-sato riguardavano più che altro ilcomportamento del medico vete-rinario verso i colleghi, attualmen-te il comportamento deontologicodeve avere riguardo anche delcliente e del paziente.Nella fase preparatoria gli OrdiniProvinciali sono stati invitati a for-nire spunti, indicazioni e propostedi modifica in riferimento agli arti-coli del codice in vigore; succes-

sivamente è stato individuato ungruppo di studio che si occupas-se di stendere la bozza. Talegruppo era formato da colleghiche svolgono la professione insettori diversi: Prof. Franco PezzaDocente di Medicina legale e dilegislazione veterinaria, dott. Pa-squalino Santori Comitato Bioeti-co, libero professionista, dott. Al-berto Brizi libero professionistabuiatra, la sottoscritta e il dott.Sergio Apollonio consigliere FNOVI, dipendente ASL.

Quali sono state le linee guidaseguite per redigere il nuovocodice deontologico?BERNASCONI - Il CD è stato mo-dificato cambiando l’impiantostesso. Modificare il CodiceDeontologico veterinario ha volu-to dire entrare nei significati piùprofondi della professione, co-glierne ogni esigenza di rinnova-mento e normarla con determina-zione cercando di evitare confor-mismi o tentazioni corporative.Prima di procedere alla stesuradell’articolato è stata fatta una ri-flessione ed un’analisi su quelloche avrebbe dovuto essere ilnuovo Codice Deontologico sullemotivazioni, le caratteristiche e lefinalità per individuare i principigenerali di modifica.Si è stabilito che il nuovo codicedeontologico dovesse ispirarsi aivalori della bioetica, evitare la ci-tazione e la ripetizione di normeaventi forza di Legge, richiamarei doveri del medico veterinarionell’esercizio della professione,garantire la credibilità della pro-fessione e definirne il prestigio edecoro, sostenere e promuovereil benessere animale, sottolinearela responsabilità professionale, ilconsenso informato e le BuonePratiche Veterinarie, richiamare ildovere di aggiornamento e la e-ducazione medica continua, re-cepire le esigenze di libera sceltadell’utente, diritto ad una qualifi-cata prestazione e a una esausti-va informazione.È stata quindi scritta la primabozza dell’articolato che è statapresentata per modifiche, emen-damenti, integrazioni a: OrdiniProvinciali, Istituzioni, Associazio-ni, Sindacati, Enti, Università eAutorità. Il recepimento delle pro-poste pervenute ritenute utili, co-struttive e compatibili con la nuo-va impostazione ha portato allastesura del testo definitivo e allaformulazione di un documentocondiviso dalle componenti inter-ne ed esterne alla Professione.

Rispetto al precedente presen-ta una diversa costruzione del-l’articolato?BERNASCONI - Il testo del nuovoCodice deontologico è sicura-mente più snello, con un minornumero di articoli, raggruppati in

capitoli che riguardano l’oggettoe il campo di applicazione, i do-veri del Medico veterinario, rap-porti tra Medici veterinari, rappor-ti con clientela privata e pubblica.Il Codice Deontologico è correda-to da una premessa che illustra emotiva le scelte fatte nella suastesura; nel testo di alcuni artico-li, ritenuti importanti, sono stateinserite note di approfondimentoper facilitarne l’interpretazione.Sicuramente il testo potrà esseremigliorato nel tempo e deve esse-re visto come uno strumento vivoe dinamico che sia in grado di a-deguarsi a quella che sarà l’evo-luzione della professione, ma re-puto che sia un buon testo da cuipartire, che abbia al suo internocontenuti e concetti nuovi e futu-ri, che possa essere veramenteuna linea-guida di riferimento delnostro comportamento come pro-fessionisti futuri della salute pub-blica oltre che del benessere de-gli animali.

Quali sono gli elementi di mag-giore innovazione dell’attualecodice deontologico rispetto alprecedente?SANTORI - L’articolato è diversodal precedente nella sua architet-tura generale ed anche nella so-stanza, in parecchi punti; perquesta ragione nelle norme dichiusura si impone agli Ordiniprovinciali di inviare copia del Co-dice ai propri iscritti e di promuo-vere la conoscenza di ogni parte

come attività istituzionale.Ci sono, comunque, alcuni artico-li particolarmente importanti chevanno evidenziati nel loro signifi-cato.Nell’articolo uno, per la prima vol-ta, compare il concetto di rispettodegli animali.Dicendo che il Medico Veterinariodedica la sua opera alla promo-zione del rispetto degli animali edel loro benessere in quanto es-sere senzienti, si compie un gran-de passo rispetto al precedenteCodice in cui il benessere dell’a-nimale era preso in considerazio-

ne, solamente, come elemento u-tile alla produttività zootecnica.Al tempo stesso, però, distin-guendo tra promozione del ri-spetto e ricerca del benessere, cisi pone nelle condizioni di non fa-re solamente una scelta di tipowelfarista (solo rivolta al benesse-re) ma si lascia aperta la possibi-lità di una riflessione di tipo righti-sta (che presuppone dei diritti oquantomeno degli interessi ani-mali).Il fatto stesso, poi, di citare nel

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Intervista a Carla Bernasconi e Pasqualino Santori

Più attenzione al paziente nella nuova deontologia veterinariaIl nuovo codice deontologico è il manifesto della professione ed è uno strumento "vivo e dinamico"

laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2007L’INTERVISTA

Carla Bernasconi, Consigliere FNOVI, è iscritta all'Ordine dei Ve-terinari di Milano di cui è Presi-dente. Ha coordinato il gruppo dilavoro della FNOVI per la riscrittu-ra del Codice Deontologico. È li-bero professionista nel settore de-gli animali da compagnia.

Pasqualino Santori, ComitatoBioetico per la Veterinaria, Comi-tato Nazionale per la Bioeticapresso la Presidenza del Consi-glio. È stato relatore nell'aprile2006 del Convegno Nazionale or-ganizzato dall'ANMVI sul consen-so informato in medicina veterina-ria (v. Professione Veterinaria15/2006).

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primo articolo tutte le altre attivitàdi cui si occupa la veterinaria:nelle produzioni, nella tutela dellasalute umana e dell’ambiente ol-tre che delle attività educative, di-mostra come la veterinaria perse-gue una sorta di “diverso animali-smo” che prevede la continuitàdell’esistenza degli animali nei lo-ro tradizionali impieghi e al tempostesso, un inserimento semprepiù forte di questi nella sfera dicoloro che sono presi in conside-razione, protetti e salvaguardati.Mettere insieme gli usi tradiziona-li degli animali, conformi alle at-tuali leggi, con la promozione delrispetto (quindi di un valore intrin-seco) fa in modo che si possa in-dividuare una sorta di percorsostrategico verso la “cittadinanzaanimale”.In questo, c’è qualcosa che puòdefinire “l’animalismo della Vete-rinaria” e che richiede, per delleragioni che sono assolutamentelegittime e intrinsecamente mora-li, la continuità dell’esistenza sul-la terra (sempre più tecnologica eantropizzata) di altri che sono glianimali, domestici o meno, cheoccupano degli spazi materiali eanche culturali (visto che a loropiù stretto contatto vive una uma-nità che tende ad essere emargi-nata come quella delle comunitàagricole il cui potere d’acquistoma anche il rispetto sociale, intutto il mondo, è in netto calo).La indubbia complessità di que-sti concetti e il loro sviluppo, co-me si dice nei principi generali dimodifica, devono essere letti esviluppati con l’ausilio di quelladisciplina: la Bioetica, che si oc-cupa di collegare le conoscenzescientifiche con le scelte di natu-ra etica, per creare l’ambienteculturale da cui far discendere ledecisioni politiche da cui deriva-no le leggi.Corro il rischio di ripetermi ma citengo a chiarire questo concetto:l’articolo uno può sembrare con-traddittorio al mondo esterno allaVeterinaria e anche, penso, ad u-na parte della Veterinaria più gio-vane, perché parla di protezionedell’uomo dai pericoli che gli de-rivano dagli animali, parla delleproduzioni animali, parla della uc-

cisione e della trasformazione deicorpi degli animali in alimenti epoi parla allo stesso tempo dellaprotezione della salute animale edel rispetto degli animali.Questa apparente contradditto-rietà è, di fatto, il manifesto dellaVeterinaria, la ragione per cui laVeterinaria esiste (e può legitti-mamente pensare di dare impie-go a dei colleghi) fornendo unservizio alla Società e all’ambien-te; ma richiede un approfondi-mento di tipo filosofico.La logica più scontata, ma anchemiope, porterebbe a pensare cheun pieno rispetto degli animalidebba comportare di non allevar-li o sterilizzarli sistematicamentese non si hanno le condizioni perfarli vivere in un perfetto stato dibenessere (come peraltro nonaccade per buona parte degli es-seri umani); quindi la possibilitàdi allevarli e addirittura ucciderliper poterne utilizzare i prodottinon dovrebbe avere alcuna ac-cettabilità. Questa visione di un mondo per-fetto che non si verifica per alcu-na attività umana, nel caso deglianimali avrebbe il solo effetto difar sparire dalla faccia della terraqualunque animale domesticoverso cui non si avessero a prioritutte le garanzie di una vita im-peccabile.Un mondo così spopolato, nonsarebbe più morale, ma solo piùuniforme avendo eliminato il pro-blema dello status morale degli a-nimali, eliminando gli animalistessi.La soluzione non è dietro l’ango-lo, richiede un lavoro di riflessio-ne, un dibattito aperto e organiz-zato che la Veterinaria intera,penso, si debba impegnare a sti-molare nella Società; se non altroper avere una indicazione suquelle che potranno essere leprospettive di lavoro nel futuro. Credo che la chiave da utilizzaresia quella della consapevolezza edella responsabilità. Non solo in-dividuale, ma sociale, con tutti i ri-svolti politici ed economici che nepossono derivare.L’obiettivo sarà quello di ricerca-re un equilibrio sensato e raziona-le tra i possibili ottenimenti di tut-

to il mondo animale che la Veteri-naria, unica, conosce in ogni a-spetto, e le reali concessioni cheintende permettere la Società u-mana veramente responsabiliz-zata nelle sue scelte.

Sicuramente l’articolo 1 è il piùsignificativo ma ce ne sono an-che degli altri che hanno note-vole importanza.SANTORI - Credo che sia moltoimportante l’articolo nove in cuisi dice che l’esercizio della pro-fessione del medico veterinariodeve ispirarsi a scienza e co-scienza.Questo concetto non è mai statosufficientemente chiarito.Lo scienza e coscienza è quellaparticolarità delle professioni,specialmente mediche, che lerende assolutamente moderne edin linea con quei sistemi di auto-regolamentazione che si vorreb-bero imporre in settori che non lihanno mai avuti e che in passatoerano propri solo delle professio-ni intellettuali.Ora, per qualche strano destino,alcuni vorrebbero che gli Ordiniprofessionali cessassero di esi-

stere per una cattiva interpreta-zione di ciò che è corporativoconfondendolo con ciò che alcontrario è assolutamente al ser-vizio dei cittadini.Una professione esiste se c’è lavolontà e la necessità di trattare i

casi singolarmente, applicando aessi il bagaglio delle conoscenzescientifiche e le valutazioni moralidel caso; in altre parole può esi-stere un professionista, con i suoioneri e i suoi onori, se la decisio-ne clinica deve essere presa su

4 laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2007L’INTERVISTA

Art. 1 - Medico VeterinarioIl Medico Veterinario svolge la propria attività professionale al servizio della collettività e a tutela della salutepubblica. In particolare, dedica la sua opera:• alla protezione dell’uomo dai pericoli e danni a lui derivanti dall’ambiente in cui vivono gli animali, dalle ma-

lattie degli animali e dal consumo delle derrate o altri prodotti di origine animale; • alla prevenzione e alla diagnosi e cura delle malattie degli animali e al loro benessere; • alla conservazione e allo sviluppo funzionale del patrimonio zootecnico; • alla conservazione e alla salvaguardia del patrimonio faunistico ispirata ai principi di tutela delle biodiver-

sità, dell’ambiente e della coesistenza compatibile con l’uomo; • alle attività legate alla vita degli animali familiari, da competizione sportiva ed esotici; • alla promozione del rispetto degli animali e del loro benessere in quanto esseri senzienti; • alla promozione di campagne di prevenzione igienico-sanitaria ed educazione per un corretto rapporto uo-

mo-animale; • alle attività collegate alle produzioni alimentari, alla loro corretta gestione ad alla valutazione dei rischi con-

nessi. Art. 9 - Comportamento secondo scienza e coscienza

L’esercizio della professione del Medico Veterinario deve ispirarsi a scienza e coscienza. (*)

Art. 18 - Dovere di assistenzaIl Medico Veterinario ha l’obbligo, nei casi di urgenza ai quali è presente, di prestare le prime cure agli animalinella misura delle sue capacità e rapportate allo specifico contesto, eventualmente anche solo attivandosi perassicurare ogni specifica e adeguata assistenza.

Art. 19 - Dovere di informativa sul benessereÈ dovere del Medico Veterinario informare il cliente sullo stato di benessere degli animali visitati.

Art. 29 - Obbligo di informazione e consenso informato nella pratica veterinaria (**)Il Medico Veterinario, all’atto dell’assunzione di responsabilità contrattuale, è tenuto ad informare chiaramenteil cliente della situazione clinica e delle soluzioni terapeutiche. Deve precisare i rischi, i costi ed i benefici deidifferenti ed alternativi percorsi diagnostici e terapeutici, nonché le prevedibili conseguenze delle scelte pos-sibili. Il Medico Veterinario nell’informare il cliente dovrà tenere conto delle sue capacità di comprensione, al fi-ne di promuoverne la massima adesione alle proposte diagnostico-terapeutiche.Ogni ulteriore richiesta di informazione da parte del cliente deve essere soddisfatta.Il Medico Veterinario deve, altresì, soddisfare le richieste di informazione del cittadino in tema di prevenzione.Il Medico Veterinario è tenuto ad informare il cliente sui prevedibili stati di sofferenza e di dolore dell’animalepaziente e la durata presumibile dell’intervento professionale.È obbligo del Medico Veterinario comunicare al cliente la necessità del compimento di determinati atti al finedi evitare sofferenze, dolore o prolungati stati di malessere dell’animale paziente.

(*) Tale comportamento deve essere inteso come l’espressione di quel delicato equilibrio che il Medico Veterinario assume nelle scelte cli-

niche caso per caso, tra bagaglio scientifico collettivo ed individuale e le personali convinzioni morali.

Scienza e coscienza non sono oggetto di arbitrio, ma seppur lasciate alle singole individualità professionali, possono essere sempre og-

getto di giudizio esterno del corpo professionale e prevedono assunzione di forti responsabilità professionali sul proprio operato.

(**) È necessario esplicitare la differenza tra consenso informato in medicina umana e veterinaria. Per consenso informato si intende l’affer-

mazione dell’autonomia individuale ( in atto o potenziale) del paziente nelle pratiche mediche. Questa definizione può valere solo per colo-

ro che ne posseggono le caratteristiche indispensabili cioè l’uomo e non gli animali.

Nel testo si parla di consenso informato nella pratica veterinaria a ragione del fatto che il termine è entrato in uso e che nella sua estrinse-

cazione pratica comporta il trattare lo stesso genere di argomentazione della medicina umana (diagnosi, terapia ecc.) senza per questo

pensare di attribuire al paziente le stesse caratteristiche di autonomia tipiche dell’essere umano.

Nell’ambito dell’espletazione del consenso informato il medico veterinario può fare riferimento al sistema di controllo della qualità e alle

buone pratiche veterinarie che applica nella propria struttura.

Il nuovo Codice Deontologico è pubblicato al sito www.fnovi.it

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ogni singolo caso e non una voltaper tutte allo stesso modo.Il caso per caso e anche un ele-mento di dignità per l’animale chenon viene intrappolato in unascelta collettiva, quasi industria-le, da catena di montaggio, maviene visto il più possibile (anchenel caso degli allevamenti non cene dobbiamo dimenticare) nellasua singola individualità.

Sempre sul piano del benesse-re animale, l’articolo 19, crea u-na condizione che il veterinarionon aveva in passato: quelladel dovere di informativa sulbenessere.SANTORI - Dicendo che il veteri-nario, indipendentemente dal fat-to che ne venga richiesto, debbadare un parere sullo stato di be-nessere degli animali da lui visi-tati, in modo spiccio senza unaretribuzione, crea una condizio-ne di alto valore morale nel ri-spetto degli animali di cui, spero,ci venga riconosciuta l’importan-za sociale oltre che la generositàprofessionale.Quest’articolo è bene confrontar-

lo con l’articolo immediatamenteprecedente, l’articolo 18, sui do-veri di assistenza. In quest’artico-lo si chiarisce che un veterinariopresente in una condizione checostituisce una urgenza non puòassolutamente lavarsi le mani enegare un suo intervento, maquesto non comporta la neces-sità di crearsi un onere eccessivo(che peraltro altre professioni omestieri non si accollano nelle lo-ro urgenze) ma si può limitare adattivarsi affinché le autorità com-petenti compiano l’apposito do-vere che gli viene richiesto daglieventi.A questo proposito è da ricorda-re che un filosofo animalista cheè anche un veterinario, BernardRollin, a riguardo del codicedeontologico dei veterinari, elen-cava una serie di doveri da ri-spettare: i doveri verso i clienti, idoveri verso gli animali, i doveriverso i colleghi, i doveri verso lasocietà ma anche i doveri versose stessi.

L’articolo che sembra però ave-re una maggior incidenza sulla

vita quotidiana dei veterinaripuò essere quello sul consen-so informato, l’articolo 29.SANTORI - Con l’articolo 29: ob-bligo di informazione e consensoinformato nella pratica veterinariala nostra professione si impegnaa produrre un salto di qualità chesta ad indicare quanto si vogliaessere leali con i cittadini-consu-matori e con i loro animali.La Veterinaria rinuncia a quel pa-ternalismo medico, che nella me-dicina umana era già stato aboli-to, per mettersi in una condizionedi confronto leale con i suoi inter-locutori.Non dobbiamo assolutamentepensare che il cosiddetto con-senso informato in Veterinariadebba consistere nella produzio-ne di moduli e nella creazione diarchivi.Scrivere un modulo di consensoinformato non dovrà, per forza,diventare una necessità continua;sarà il caso di farlo nelle occasio-ni più problematiche ma non intutti casi.Consenso informato significacondividere con il cliente i rilievi

di natura clinica, parlare di stra-tegie diagnostiche, di rischi, dicosti, di benefici e soprattutto dialternative (anche quelle effet-tuabili al di fuori della propriastruttura) in modo da far sì che ilcliente non possa sentirsi esclu-so dalla decisione finale e quindinon compartecipe dei risultati ot-tenuti.Se la comunicazione è stataschietta è comprensibile, non sipotrà far a meno di considerareconseguentemente condiviso ilpercorso che ha portato ad un ri-sultato più o meno positivo.A questo punto l’obbligazione dimezzi e non dei risultati diventaquasi uno scontato corollario.Quando, nell’articolo 29, si parladi informare il cliente di prevedi-bili stati di sofferenza, di dolore edella necessità di compiere de-terminati atti al fine di evitare sof-ferenze prolungate, si parla delbisogno di salvaguardare il be-nessere animale ed anche dellaprospettiva di una possibile euta-nasia. Ma questo è solo un primoaccenno all’eutanasia a cui do-vranno seguire maggiori ap-profondimenti nella categoria.

Ci sono altre questioni che ri-mangono aperte?SANTORI - Un Codice Deontolo-gico è sempre in divenire per suanatura e per questa ragione ditanto in tanto lo si deve rinnovarevenendo a cambiare le condizio-ni, sia materiali, sia di condivisio-ne etica che ne costituiscono ilfondamento.Una questione su cui dovremmoapprofondire la riflessione è pro-prio quella dell’eutanasia, citataprima, anche in rapporto adun’altra forma di uccisione, la ma-cellazione con il corollario costi-tuito dalla macellazione rituale. Iltaglio della coda e delle orecchieè una questione di stretta attualitàma già al vaglio della decisionepolitica, vista la ordinanza Turco.Credo che a questo proposito siastato significativo il parere e-spresso dal Comitato Nazionaleper la Bioetica. Un argomentoche il Codice Deontologico men-ziona ma che richiede sempremaggiori riflessioni per gli svilup-pi socio-economici che compor-ta, è la questione del conflitto diinteressi in tutte le sue moltepliciforme. Per alcuni di questi argo-menti abbiamo già a disposizionei pareri del Comitato Bioetico perla Veterinaria.A questo proposito dobbiamo di-re che anche nel nuovo CodiceDeontologico sono presenti moltedelle riflessioni e delle conclusio-ni a cui, il Comitato Bioetico per laVeterinaria era giunto, special-mente, con il suo documento“Procedure per una decisioneinformata e responsabile. Il co-siddetto consenso informato inveterinaria.”

Il decreto Bersani e l’Antitrusthanno avuto un’influenza sullastesura finale?BERNASCONI - Come abbiamogià detto entrambi questi due e-venti hanno condizionato i tempi

di rinnovamento e di revisione delcodice del 1993.L’art. 2 del decreto legge 4 luglio2006, n. 223, convertito in legge,con modificazioni, dalla Legge 4agosto 2006, n. 248 ha modifica-to la pubblicità sanitaria abrogan-do il divieto di svolgere pubblicitàinformativa riguardo i titoli di spe-cializzazione, le caratteristichedel servizio offerto, i prezzi e i co-sti complessivi delle prestazioni,affidando agli Ordini la verificadel rispetto dei criteri di veridicitàe trasparenza del messaggiopubblicitario.Le regole sulla Pubblicità Sanita-ria andavano certamente modifi-cate, perché per certi aspetti nonerano più al passo coi tempi: ba-sta pensare che non era contem-plato l’uso di internet. L’attuale Comitato Centrale avevaprevisto di studiare delle propo-ste di modifica alla Legge175/1992, poi tutto è stato modifi-cato dal decreto Bersani.La difficoltà sta ora nel mantene-re il messaggio pubblicitario neicaratteri della pubblicità informa-tiva che aiuti l’utenza senza scon-finare in aspetti e caratteri tipicidella pubblicità commerciale ilcui messaggio è costruito perpromuovere la creazione di biso-gni con un invito al consumo. L’Autorità Garante della Concor-renza e del Mercato, nel corsodel procedimento nei confronti diFNOVI e Ordine di Torino, ha avu-to un ruolo significativo sull’elimi-nazione della previsione di natu-ra deontologica dell’obbligato-rietà delle tariffe minime con con-seguente soppressione del prin-cipio di inderogabilità dei minimitariffari, sulle pubblicità e su altriarticoli del vecchio codice che li-mitavano i principi della concor-renza.Il nuovo Codice Deontologico tie-ne conto dei principi concorren-ziali affermati a livello nazionalee comunitario allo scopo di assi-curare ai consumatori un’effettivafacoltà di scelta e di comparazio-ne delle prestazioni offerte dalmercato.

In un articolo sulla rivista “Im-pronte” della LAV si parla in ter-mini favorevoli del nuovo codi-ce deontologico dei veterinari,sono tutte positive le impres-sioni delle Associazioni Anima-liste?BERNASCONI - La bozza del Co-dice Deontologico era stata pre-sentata ad alcune associazionicon rilevanza nazionale che ave-vano cortesemente risposto all’in-vito per un’audizione di confron-to, nel complesso il codice erastato apprezzato per la nuovaconsiderazione data al rispettodegli animali e al loro benesserein quanto esseri senzienti, perl’attenzione ai rapporti con ilcliente, per l’importanza data allaresponsabilità professionale e alconsenso informato.Sono arrivate anche alcune criti-che da altre Associazioni, ma re-puto sia normale non avere tutti lestesse opinioni e gli stessi puntidi vista. ■

6 laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2007

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L’INTERVISTA

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F ra le innovazioni dellanuova deontologia medi-co-veterinaria è senza

dubbio da annoverare la regola-mentazione della pubblicità sani-taria attraverso Internet, sia essointeso come siti web che comecomunicazioni a mezzo posta e-lettronica. Colmando un vuoto a-nacronistico, la FNOVI ha infattidettagliatamente previsto il ricor-so al World Wide Web nelle LineeGuida sulla Pubblicità Sanitaria i-nerenti l’applicazione dell’art. 48del Codice Deontologico, pre-sentate il 15 aprile, a Roma, agliOrdini Provinciali. Le Linee Guida (www.fnovi.it) so-no generalmente riferite “a qualsi-voglia forma di pubblicità infor-mativa” e “con qualsiasi mezzodiffusa”. Per quanto riguarda lospecifico delle forme pubblicitarietramite Internet, esse prevedonoche il medico veterinario (o in ca-so di strutture sanitarie il DirettoreSanitario) comunichi all’Ordineprovinciale di iscrizione di aver at-tivato il sito, dichiarandone laconformità alle previsioni deonto-logiche e alle stesse Linee Guida.

I siti InternetL’informazione tramite siti Inter-net - rispondente al D.Lgs n. 70del 9 aprile 2003- dovrà conte-nere: il nome, la denominazioneo la ragione sociale; il recapitoprofessionale o la sede legale;gli estremi che permettono dicontattare il medico veterinariorapidamente e di comunicarecon lo stesso direttamente ed ef-ficacemente, anche tramite l’in-dirizzo di posta elettronica; l’Or-dine provinciale presso cui è i-scritto e il numero di iscrizione;gli estremi della laurea e dell’a-bilitazione e l’Università che li harilasciati; la dichiarazione, sottola propria responsabilità, che ilmessaggio informativo è dirama-to nel rispetto delle norme vigen-ti; il numero della partita IVAqualora eserciti un’attività sog-getta ad imposta. Inoltre il sitodovrà contenere gli estremi dellacomunicazione inviata all’Ordineprovinciale relativa all’autodi-chiarazione del sito Internet. I siti devono essere registrati sudomini nazionali italiani e/o dell’U-nione Europea, a garanzia dell’in-

dividuazione dell’operatore e delcommittente pubblicitario.Il sito non deve ospitare spazipubblicitari (cosiddetto “banner”e pop-up) o fare riferimento aprodotti di industrie farmaceuti-che, alimentari o di dispositivimedici legati all’esercizio dell’at-tività professionale ed è vietatol’inserimento di link a siti di A-ziende farmaceutiche o produt-trici di dispositivi medici; sono e-sclusi da tale divieto gli spazipubblicitari tecnici la cui presen-za sul sito ha lo scopo di fornireall’utente strumenti utili di visua-lizzazione dei dati (ad esempio:software per leggere documenti,software per la compressionedei dati, ecc.) a condizione chesi tratti di programmi sharewareo freeware. È consentita sul sito l’indicazio-ne di link a siti di istituzioni pub-bliche di rilievo nazionale (Mini-stero della Salute, FNOVI), e lo-cale (Regioni, Province, Comu-ni), a banche dati di caratterescientifico in ambito sanitario ea società scientifiche senza finidi lucro. Viola il dettato deontolo-

gico: l’ospitare sul sito web e sulcanale internet spazi pubblicitario link riferibili ad attività pubbli-citaria di aziende farmaceuticheo tecnologiche operanti in cam-po sanitario. La deontologia inol-tre non consente la pubblicizza-zione e la vendita, nel caso di In-ternet, tramite collegamenti iper-testuali, di prodotti, dispositivi,strumenti e di ogni altro bene oservizio.

La posta elettronicaSecondo le Linee Guida, l’utiliz-zo della posta elettronica neirapporti con i clienti è consenti-to alle seguenti condizioni: ognimessaggio deve contenere l’av-vertimento che la visita medicarappresenta il solo strumentodiagnostico per un efficace trat-tamento terapeutico e che i con-sigli forniti via e-mail vanno inte-si come meri suggerimenti dicomportamento; va altresì ripor-tato che trattasi di corrisponden-za aperta; è rigorosamente vie-tato inviare messaggi contenentidati sanitari di un paziente ad al-tro cliente o a terzi; è rigorosa-

mente vietato comunicare a ter-zi o diffondere l’indirizzo di po-sta elettronica dei clienti, in par-ticolare per usi pubblicitari o perpiani di marketing clinici; l’utiliz-zo della posta elettronica neirapporti fra colleghi ai fini diconsulto è infine consentito nelrispetto delle norme sulla Pri-vacy. ■

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Pubblicità sanitaria, le nuove regole per Internet

laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2007

L’articolo 48 del C.D.

A l Medico Veterinario èconsentita la pubblicità

informativa circa la propria atti-vità professionale, indicando ititoli e le specializzazioni pro-fessionali, le caratteristiche delservizio offerto, nonché l’onora-rio e i costi complessivi delleprestazioni.La pubblicità deve essere resasecondo correttezza, trasparen-za e verità, il cui rispetto è veri-ficato dall’Ordine provinciale. È vietata ogni forma di pubbli-cità non palese.

L’APPROFONDIMENTO

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L ’Autorità garante per laconcorrenza dà ragioneagli agrotecnici sulla

consulenza aziendale, la misurache le Regioni sono obbligate ainserire nei piani regionali 2007-2013 per lo sviluppo rurale. E dàtorto alla Regione Piemonte checon una delibera (n.49-3253 del26 giugno 2006) aveva favoritonell’erogazione dei servizi di con-sulenza aziendale le organizza-zioni professionali agricole, esclu-dendo di fatto i liberi professioni-sti che fanno capo agli ordini pro-fessionali. La Regione non potràquindi più impedire ai singoli libe-ri professionisti (Agrotecnici ed A-grotecnici Laureati, Dottori Agro-nomi e Forestali e Veterinari) di o-perare nel settore e dovrà modifi-care le disposizioni del PSR 2007-2013.L’Authority, che si è pronunciatasu richiesta del consiglio naziona-le degli agrotecnici, ha racco-mandato alla Regione di modifi-care il provvedimento per favorireun più ampio accesso dei profes-sionisti alla fornitura dei servizi diconsulenza aziendale. Le moda-lità di punteggio previste dalla de-libera regionale appaiono limitarel’accesso al mercato dei servizi diconsulenza a tutti gli operatori

professionali e altrettanto discri-minanti i requisiti di esperienza eaffidabilità (aver prestato prece-dentemente attività di consulenzaad un numero molto elevato di a-ziende). Di fatto solo le associa-zioni agricole, in base alla delibe-ra, soddisfano i requisiti per pre-stare le consulenze. In termini dipersonale qualificato, di esperien-za e di affidabilità, l’Antitrust pre-cisa che - nel caso sia necessariolimitare il numero degli organismidi consulenza - tale limitazionedeve attenersi a criteri più ogget-tivi basati sulla qualità dei serviziofferti. Il Piemonte dovrà modifica-re la delibera stabilendo un pre-cedente valido anche per le altreRegioni.

Le consulenze per lo svilupporuraleIl Piano Strategico Nazionale perlo Sviluppo Rurale (a cura del Mi-nistero delle Politiche Agricole A-limentari e Forestali, approvatodalla Conferenza Stato-Regioni il21 dicembre 2006) riconosce al-le aziende agricole e zootecni-che la possibilità di avvalersi dicollaborazione e consulenza tec-nica a condizioni estremamentevantaggiose grazie ai contributicomunitari (FEASR-Fondo Euro-peo Agricolo per lo Sviluppo Ru-rale). In sede di recepimento re-gionale, il Piano comporta l’istitu-zione di servizi di consulenza a-ziendale, per i quali Veterinari, A-gronomi e Agrotecnici hannoproposto di “prevedere la esclu-siva presenza di soggetti tecniciin possesso di un titolo di studio

coerente per l’accesso ad un Al-bo professionale del settore a-grario ovvero veterinario, ciò inrelazione all’esperienza dei pre-detti soggetti, certificata sia dalpraticantato professionale chedal superamento dell’esame diStato abilitante alla libera profes-sione”. La proposta è stata formalizzataa fine dicembre 2006 con un Ac-cordo siglato dall’Ordine profes-sionale dei Veterinari (FNOVI),degli Agronomi e degli Agrotec-nici finalizzato a “sviluppare con-giunte iniziative rivolte alla valo-rizzazione delle reciproche cate-gorie ed alla diffusione dei valoridi competenza e di professiona-lità tipici delle professioni rappre-sentate”. L’azione comune dei treOrdinamenti professionali si e-serciterà “nei confronti di tutte leAmministrazioni regionali per evi-tare che le stesse, nell’emanazio-ne dei PSR, adottino disposizionicontrarie all’ordinamento nazio-nale in materia di libere profes-sioni e penalizzati per i tecnici li-beri professionisti”. Ma i tre Ordi-ni si propongono anche di pro-muovere azioni sinergiche attra-verso un Comitato di Coordina-mento denominato “Fondazioneper i Servizi di Consulenza azien-dale”, costituito in forma pariteti-ca tra Agronomi e Forestali, A-

grotecnici e Veterinari, aventecome compito la difesa e la valo-rizzazione del ruolo e della fun-

zione degli iscritti nei rispettivi Al-bi professionali, nell’ambito deiprossimi Psr 2007-2013. ■

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Sviluppo Rurale e Antitrust

Contraria alla concorrenza l’esclusione dalle consulenze d’azienda

laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2007

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Bocciato il sistema degli “elenchi aperti”

Il Consiglio di Stato confermala posizione dell’Antitrust che

nel 2000 aveva irrogato una san-zione di 63.337 euro alla FNOM-CEO e a 35 ordini provinciali per“intese volte a falsare in manieraconsistente la concorrenza suimercati delle prestazioni erogatedai professionisti”. La Federazio-

ne degli Ordini dei medici aveva stabilito, a pena di responsabilità di-sciplinare per gli iscritti, che gli accordi preventivi per l’erogazione delservizio medico per conto delle associazioni mutualistiche erano am-missibili solo se l’onorario non era inferiore alla tariffa stabilita. Non so-lo. La FNOMCEO riteneva che la mutua si dovesse impegnare a con-venzionare tutti i medici che lo richiedevano attraverso l’Ordine (con ilsistema cosiddetto degli “elenchi aperti”). Il 9 marzo scorso, il Consi-glio di Stato ha ribadito che l’attività degli ordini professionali in quantovolta a regolare e orientare l’attività degli iscritti nell’offerta delle proprieprestazioni professionali incide sugli aspetti economici della medesimae può avere effetti restrittivi per la libera concorrenza. Palazzo Spadaha respinto la tesi secondo la quale gli ordini non possono essere trat-tati alla stregua di imprese e dunque debbano sottrarsi alle norme ditutela della concorrenza: “stabilire il contenuto dei rapporti tra gli iscrittie le mutue volontarie non rientra nei poteri pubblici attribuiti alla Fede-razione”. Bocciate le tariffe predeterminate e bocciato anche il sistemadegli “elenchi aperti”: i medici convenzionabili non sono tutti uguali, lemutue hanno il diritto di avvalersi di sanitari affidabili e quindi di sele-zionarli individuando i più adatti e specializzati per la cura di determi-nate patologie. Il sistema degli elenchi aperti non rispetta il principiodella libera scelta del medico.

ATTUALITÀ

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A MAGGIO NUOVA EDIZIONE DEI CORSI SULLA 626(Trilogia della sicurezza: RSPP, Primo Soccorso e Antincendio)

Sono circa 400 le strutture veterinarie che hanno scelto i corsi dell’ANMVI per mettersi in regola con le nor-me sulla sicurezza sul lavoro. I corsi dell’ANMVI hanno il duplice vantaggio della convenienza e della stret-ta aderenza alla realtà professionale. Lo svolgimento è a cura dei Medici della ASL di Cremona e del Colle-ga Carlo Pizzirani, formatore AIFOS e autore dei Manuali pubblicati dall’ANMVI sull’argomento.L’osservanza delle norme previste dal D.Lvo 626/94 (e collegati) costituisce un obbligo per i Colleghi “da-tori di lavoro”, i quali sono tenuti al conseguimento delle qualifiche rilasciate da tre diversi Corsi (RSSP, Ad-detto al Primo Soccorso, Addetto alla prevenzione incendi) il cui programma è fissato dalle norme di legge. La frequenza dei corsi è consigliata a tutti gli altri Colleghi, sia in previsione della presenza di futuri dipen-denti, sia per fronteggiare eventuali situazioni critiche che possono presentarsi nel quotidiano professiona-le. A tutela nostra, dei nostri collaboratori, dei clienti e dei soggetti terzi presenti nelle nostre strutture.

La salute e la sicurezza sul lavoroCorso per la qualifica di RSPP (Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione)L’obiettivo è di qualificare il medico veterinario rispetto ai dettami del D.Lgs. 19 settembre 1994,n. 626, che prescrive infatti “misure per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori du-rante il lavoro, in tutti i settori di attività privati o pubblici” (art. 1) e prevede che “il datore di lavoroche intende svolgere i compiti di cui al comma 1 (ovvero svolgere direttamente i compiti propridel servizio di prevenzione e protezione dai rischi), deve frequentare apposito corso di formazio-ne in materia di sicurezza e salute sul luogo di lavoro” (art. 10).Scadenza: 14/05/2007

Corso per Addetti al Primo SoccorsoLe attività produttive che occupano lavoratori devono attenersi in materia di pronto soccorso alledisposizioni riportate nel decreto del Ministero della Salute 15 luglio 2003, n. 388 (Regolamentorecante disposizioni sul pronto soccorso aziendale). Il corso è rivolto ai medici veterinari da-tori di lavoro o titolari di struttura veterinaria, che svolgono attività professionale in una strutturaprivata riconducibile ai gruppi B e C. Il corso è consigliato anche ai titolari di struttura veterinaria.Il corso, infine, è rivolto ai medici Veterinari già in possesso della qualifica RSP.Scadenza: 21/05/2007

Corso per Addetti alla prevenzione incendiIl Corso soddisfa gli obblighi di formazione per addetti all’antincendio previsti dal Decreto Mini-steriale 10 Marzo 1998 - “Criteri generali di sicurezza antincendio per la gestione dell’emergenzanei luoghi di lavoro” (pubblicato sul S.O. n. 64 alla G.U. n. 81 del 7 aprile 1998). Il Corso è consi-gliato a tutti i Colleghi che hanno già conseguito la qualifica di RSPP e/o una formazione per ad-detti al Primo Soccorso ai sensi della vigente normativa e intendono completare con la formazio-ne antincendio gli obblighi previsti dalla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.Scadenza: 21/05/2007

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S i chiude con un punto afavore del DirettivoANMVI Basilicata la

“partita” regionale sul programmabiennale dei servizi di assistenzazootecnica. Il Consiglio Direttivo diANMVI Basilicata, dopo settimanedi trattative, ha ottenuto l’approva-zione unanime in Consiglio Regio-nale di un ordine del giorno che

impegna la Giunta lucana “a verifi-care, d’intesa con la competenteCommissione Consiliare, l’idoneitàdell’attuale Regolamento di cui al-la delibera 330 del 25.2.2002 in or-dine al rapporto convenzionalecon il personale esterno, alla effi-cacia delle azioni in materia di pre-venzione e attuazione delle fasi o-perative, nonché ad operare altre

azioni utili a rafforzare e migliorarela qualità dei servizi e la produtti-vità della spesa”. In corso di ap-provazione del Programma di as-sistenza zootecnica regionale, ilConsiglio di ANMVI Basilicata, at-traverso una serie di interventi delCollega Felice Lisanti aveva sol-lecitato le autorità locali a modifi-care e migliorare le modalità di

coinvolgimento delle professiona-lità medico veterinarie in un’otticadi trasparenza e di concertazionenella definizione delle graduatoriee delle convenzioni. In particolare,fatte salve le prerogative delle As-sociazioni Allevatoriali, ANMVI Ba-silicata chiedeva di istituire unagraduatoria regionale dei veterina-ri da convenzionare con le APA, di

allargare la Consulta istituita dairappresentanti del Dipartimento A-gricoltura e APA, a rappresentantidell’ANMVI Basilicata, per le con-venzioni con i liberi professionisti edi istituire una consulta esternacon funzioni di monitoraggio e va-lutazione delle attività svolte. O-biettivo: massima trasparenza nelcoinvolgimento delle professiona-lità veterinarie interessate dal Pro-gramma nel pieno rispetto delle e-sigenze della zootecnia territoriale.L’ordine del giorno approvato datutti i Consiglieri Regionali dellaBasilicata a fine marzo ha così ri-conosciuto la necessità di affronta-re il problema delle modalità dichiamata dei medici veterinaripresso le Associazioni Provincialidegli Allevatori (APA) e della stipu-la delle convenzioni. SoddisfattaANMVI Basilicata che dichiara alquotidiano regionale: “l’approva-zione dell’ordine del giorno indicala sensibilità di tutta l’assemblearegionale e delle forze politiche afarsi carico dei disagi del mondoveterinario facendo emergere, for-se per la prima volta, lo stato diprecarietà cui soggiacciono i pro-fessionisti”. L’ordine del giorno si èpoi arricchito di ulteriori contenuti:assicurare l’applicazione di un si-stema di monitoraggio degli alle-vamenti biologici per verificare l’ef-fettivo utilizzo dei prodotti omeopa-tici e fitoterapeutici; mappatura edil monitoraggio delle parassitosidegli animali regionali al fine di ef-fettuare interventi farmacologicimirati; monitoraggio dei rifiuti zoo-tecnici e dei residui delle lavora-zioni al fine di effettuare dei pianidi intervento per la salvaguardiaambientale e del consumatore.ANMVI Basilicata è pronta a colla-borare con la Giunta. ■

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ANMVI Basilicata per l’assistenza zootecnicaIl Consiglio impegna la Giunta ad una maggiore attenzione nel reclutamento dei medici veterinari

laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2007ANMVI REGIONE

ANMVI SICILIA

Rinnovato ilconsiglio direttivo

Cambio al vertice del Con-siglio Direttivo regionale

ANMVI Sicilia. In seguito alle di-missioni del collega FrancescoAntoci dalla carica di Presiden-te, si è ritenuto necessario rive-dere tutta la composizione delconsiglio e assegnare nuova-mente le cariche. Sarà SergioGuttadauro a ricoprire l’incari-co di Presidente del Consiglioregionale. Le cariche di VicePresidente e di Segretario sonostate rispettivamente assegnateai colleghi Salvatore Criscionee Giuseppe Licitra. Eletti Con-siglieri i colleghi Ernesto Turlàe Vanessa Partata. Il consigliosi riunirà a breve per definire ilprogramma e l’attività del con-siglio regionale per il prossimotriennio e per stabilire se allar-gare nuovamente il consiglio adaltre figure di coordinamento.Dal Presidente ANMVI, CarloScotti, i complimenti a tutti imembri del Consiglio per la ca-rica assunta e i migliori auguridi buon lavoro.

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S ara Valmaggi (DS), consi-gliera regionale in Lom-bardia ha depositato una

interrogazione all’assessore allaSanità riguardante anomalie nell’i-dentificazione di cani e nelle mo-dalità di ricerca e restituzione alproprietario degli animali rinvenutie temporaneamente ricoverati neicanili. Il problema è emerso quan-do alcuni volontari che operano instrutture adibite a ricovero per ca-ni senza padrone hanno segnalatomicrochippature inutili (in quantogli animali già avevano un lorochip), o peggio causa di mancatarintracciabilità o impossibilità nel-l’individuazione dei legittimi pro-prietari. Anomalie sono state ri-scontrate nella gestione delle strut-ture, sia da parte dei titolari sia daparte dei veterinari ASL. Tali ano-malie riguardano in particolare lemodalità di identificazione dei caniraccolti, la ricerca del proprietarioe la loro restituzione. L’allarme èpartito da alcuni volontari che ope-rano in un canile privato in provin-cia di Milano dove sono stati ac-colti cani di razza regolarmente re-gistrati all’anagrafe canina. Da qui

l’intervento della LAV, che ha pro-posto l’interrogazione all’assesso-re lombardo alla sanità: “Sembrache a un cane che viene accalap-piato, venga passato velocementeil lettore del microchip intorno alcorpo e, se non risulta alcuna let-tura, all’animale viene inoculato unsecondo microchip, oppure suc-cede che, anche se l’animale vie-ne identificato, se non si trova nes-

suno dopo una prima telefonata almassimo viene spedita una lettera,ma di fatto, nessuno si preoccuparealmente di riportare a casa l’ani-male. Per questo ci siamo rivolti al-l’assessore alla Sanità della Regio-ne, per avere chiarimenti”. In Lom-bardia sono presenti 30 canili sa-nitari e 77 canili rifugio. Con l’inter-rogazione si chiede quali iniziativesi intende intraprendere in merito

alle inadempienze e ai malfunzio-namenti denunciati dai volontariche operano nei canili; se l’asses-sorato intenda predisporre unospecifico piano di controllo sull’ef-fettiva applicazione della normati-va di riferimento; se sono state for-nite o se intende fornire chiare eprecise indicazioni ai veterinari disanità pubblica affinché si adope-rino nelle operazioni di identifica-

zione degli animali rinvenuti e nelsuccessivo rintracciamento delproprietario; se l’assessorato nonritenga di stendere una circolare ri-volta alle ASL veterinarie che indi-chi con chiarezza le modalità di in-tervento e i criteri che i veterinari disanità pubblica devono seguirenello svolgere gli opportuni accer-tamenti in caso di rinvenimento dianimali smarriti o vaganti. ■

15

Lombardia, interrogazione all’Assessore alla Sanità

Microchip difettosi: in canile cani smarriti

laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2007INFO REGIONI

PIEMONTE

Grugliasco, nuovopolo scientifico

Il 5 aprile è stato firmato l’Ac-cordo di Programma per la

realizzazione del nuovo PoloScientifico universitario a Gru-gliasco. A siglare l’intesa il Ret-tore, Prof. Ezio Pelizzetti, il Sin-daco della città di Grugliasco,Dott. Marcello Mazzù e il Diretto-re generale dell’Istituto Zooprofi-lattico Sperimentale del Piemon-te, Liguria e Valle d’Aosta, Dott.Fernando Arnolfo. Obiettivo pri-mario dell’accordo tra gli Entisottoscrittori è il corretto inseri-mento del nuovo complesso uni-versitario nella città, avendo par-ticolare riguardo al contesto am-bientale e paesaggistico, al livel-lo dei servizi offerti e agli aspettiurbanistici.

LAZIO

Avviato progetto“Pet Therapy”

Sono iniziati il 13 marzo i la-vori per la definizione del

progetto sperimentale sulle atti-vità e terapia assistita dagli ani-mali. Il gruppo di lavoro coordi-nato dal dr. Antonio Fagiolo, diri-gente della Direzione Area Te-matica Igiene degli Allevamentie delle produzioni e del Benes-sere animale, intende realizzareun progetto che corrisponda allereali necessità di chi opera inquesto ambito ed utilizza le atti-vità e le terapie assistite dagli a-nimali. Il progetto e i suoi obietti-vi verranno presentati agli Orga-nismi Regionali in un’iniziativaPubblica al termine dei lavori delgruppo di studio. (Fonte: IZS La-zio e Toscana)

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U no studio prospetticoha descritto i punti direpere ecografici utili

per il prelievo del liquido cefalo-

rachidiano (CSF) dalla regionelombosacrale nel cavallo. In 37cavalli (27 con malattie neurologi-che e 10 con malattie non neuro-logiche) in stazione si effettuavala sedazione con detomidina idro-cloruro (0,006-0,01 mg/kg, EV),seguita da butorfanolo tartrato(0,01 mg/kg, IV) e contenimentodel soggetto con un torcinaso. IlCSF veniva prelevato da 20 caval-

li in decubito laterale. Si identifica-vano i confini anatomici medianteecografia. La puntura lombosa-crale cranialmente al marginecraniale della sede più superficia-le di entrambi i tubercoli sacralilungo la linea mediana si rivelavacostantemente adeguata per ilprelievo del CSF (35/37 cavalli).Due cavalli presentavano anoma-lie anatomiche che precludevano

il prelievo del liquor. Il numero me-dio di tentativi di prelievo per ani-male era pari a 1,1. L’altezza e ilpeso corporeo erano fortementecorrelati alla profondità dell’agoper effettuare il prelievo. In nume-rosi soggetti in decubito laterale siosservava una dislocazione pelvi-ca e sacrale che determinava unadiscrepanza nella linea medianatra la porzione craniale e caudale

della colonna vertebrale. Nellamaggior parte dei cavalli, l’agospinale era allineato sulla lineamediana nella porzione caudaledella colonna vertebrale. Gli auto-ri concludono che l’ecografia si ri-velava un utile ausilio alla raccol-ta di liquido cefalorachidiano dal-lo spazio lombosacrale del caval-lo e riduceva il rischio di traumi ri-petuti e di contaminazione. ■

17

Prelievo di liquido cefalorachidiano nel cavallo

Un approccio lombosacrale eco-assistito

laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2007LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Le notizie di Vet Journal sonoconsultabili on line

all'indirizzohttp://www.evsrl.it/vet.journal/

• Notizie scientifiche• Archivio bibliografico

• Servizio Cytovet

di Maria Grazia Monzeglio

Infezione daHendra virus inun veterinario

Il Paramixovirus è l’agente diuna zoonosi definitaemergente

Un articolo pubblicato sulMedical Journal of Au-

stralia descrive il caso di unaveterinaria che ha contratto l’in-fezione da Hendra virus (HeV)maneggiando un cavallo in sta-dio terminale di malattia ed ef-fettuando una parziale autopsiasenza le precauzioni adeguate.La paziente sviluppava un’infe-zione latente da HeV, con modi-ca patologia iniziale. L’autoresottolinea come le malattie e-mergenti di natura zoonosica,come l’HeV, impongano proce-dure appropriate ed equipag-giamento protettivo adeguatonelle strutture veterinarie.L’Hendra virus (HeV) è un virusdi recente identificazione nelcavallo ed è l’agente di riferi-mento di un nuovo genere pro-posto per la famiglia Paramyxo-viridae; inizialmente era stato in-dicato come Equine morbillivi-rus. È un agente zoonosico le-tale in grado di causare malat-tia naturale (soprattutto polmo-nite) nell’uomo e nel cavallo(sperimentalmente in gatto, ca-via e topo). Ad oggi il virus hacausato epidemie animali soloin Australia, nel 1994, 1995 e1999, con 3 casi umani. L’uomocontrae l’infezione attraversol’esposizione a tessuti e secre-zioni di animali infetti. Il virus in-fetta, in genere in forma subcli-nica, anche specie della fami-glia Megachiroptera e si ritieneche i pipistrelli ne costituiscanoil serbatoio naturale. L’Hendravirus è correlato al Nipah virus,responsabile di patologie emortalità in uomo, suino, cane egatto.

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Uno studio ha analizzatoqualitativamente e quan-titativamente la contami-

nazione da Listeria monocytoge-nes di 1586 campioni di cibi pronti(ready-to-eat) prelevati in 103 su-permercati (n = 946) e 61 abitazio-ni (n = 640) (a Vienna, Austria). Di-ciassette gruppi di cibi pronti veni-vano classificati in tre categorie di

rischio di contaminazione (CP1-CP3). Si prelevavano a caso 3-4campioni al dettaglio per ogni ca-tegoria CP. Nelle abitazioni, si ini-ziava la procedura di campiona-mento con i cibi CP1 e, se questinon erano disponibili, si continua-va con i cibi CP2 e infine CP3. Inol-tre, si prelevavano anche 184campioni ambientali (tamponi in

cucina, campioni di polvere dall’a-spirapolvere) e campioni fecali(membri della famiglia e animali dacompagnia). Ne risultava che 124 (13,1%) e 45(4,8%) su 946 campioni di cibo aldettaglio erano positivi rispettiva-mente per Listeria spp. e L. mo-nocytogenes, con campioni di sal-mone affumicato che eccedevano

il limite di tolleranza di 100 CFU/g.I cibi associati al maggiore rischiodi contaminazione erano contami-nati da L. monocytogenes con fre-quenza doppia rispetto ai cibi as-sociati a un medio rischio di conta-minazione. I prodotti che mostra-vano il maggior tasso di contami-nazione erano il pesce e i derivati(19,4%), seguiti dalle salsicce cru-

de (6,3%), dai formaggi molli(5,5%) e dai prodotti a base di car-ne cotta (4,5%).Il tasso complessivo di contamina-zione dei cibi analizzati nell’am-biente domestico era più di duevolte inferiore. Solo il 5,6% e l’1,7%di 640 cibi risultava positivo rispet-tivamente per Listeria spp. e L.monocytogenes. L’elettroforesi incampo pulsato (PFGE) degli isolatidi L. monocytogenes rivelava un e-levato grado di diversità tra gli iso-lati, con alcune eccezioni. La PF-GE dei formaggi erborinati rivelavauna concordanza tra i ceppi. In una famiglia, i ceppi domesticirivelavano un legame epidemiolo-gico. In questo caso, i cibi e la cu-cina erano contaminati da un iso-lato indistinguibile. Inoltre, lo stes-so isolato veniva evidenziato in uncampione fecale collettivo deimembri della famiglia suggerendoche il consumo di prodotti anche abassa contaminazione (<100 C-FU/g) determina l’eliminazione diListeria dopo il passaggio nell’inte-stino. ■

18

Contaminazione da Listeria nei cibi pronti e nell’ambiente domesticoPesce e derivati i più contaminati, seguiti da salsicce crude, formaggi molli e prodotti a base di carne cotta

laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2007LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Completato ilsequenziamento

del genomaequino

Favorirà lo studio dellemalattie del cavallo

I l primo schema del genomadel cavallo è stato comple-

tato e depositato in banche datipubbliche, a disposizione dei ri-cercatori veterinari e biomedicidi tutto il mondo. Il sequenzia-mento aiuterà la ricerca veteri-naria nella comprensione dellemalattie del cavallo. I circa 2,7bilioni di coppie di basi del DNAequino utilizzati per lo studioprovengono da una cavalla Pu-rosangue del College of Veteri-nary Medicine della Cornell U-niversity.Il sequenziamento era iniziatonel 2006, esordio di uno sforzocollaborativo internazionale di10 anni chiamato Horse Geno-me Project, con l’obiettivo di stu-diare alcuni aspetti della salutedel cavallo. Gli scienziati hannoinoltre prodotto una mappa dellavariabilità genetica del cavalloche potrà favorire la compren-sione della suscettibilità ad alcu-ne malattie. Nei prossimi mesil’accuratezza del sequenzia-mento sarà incrementata.

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U n vaccino terapeuticoxenogenico a DNA peril trattamento del mela-

noma canino, frutto di una colla-borazione tra il Memorial Sloan-Kettering Cancer Center (M-SKCC), l’Animal Medical Center(AMC) di New York e Merial, ha ri-cevuto l’approvazione condizio-nata (U.S. Veterinary Biological

Product License) dal Dipartimen-to dell’Agricoltura americano (U-SDA). Il vaccino sarà disponibileinizialmente solo per i medici ve-terinari specialisti in oncologia.“Cane e uomo sviluppano questotumore nello stesso modo. La ma-lattia si verifica spontaneamenteattraverso un’interazione tra geni

e ambiente” ha affermato Jedd D.Wolchok, oncologo al MSKCC.La terapia convenzionale del me-lanoma canino è oggi basata suchirurgia e radioterapia, mentre iltumore è spesso resistente allachemioterapia. Gli studi clinici delvaccino effettuati nel cane e gui-dati da Philip Bergman presso l’A-

nimal Medical Center, hanno rile-vato una sopravvivenza significa-tivamente superiore nei cani conmelanoma in stadio avanzato vac-cinati. Molti cani sono sopravvis-suti più del tempo mediano dellostudio iniziale, pari a 389 giorni.Bergman ha spiegato che “il trat-tamento del melanoma del cavo

orale con chirurgia, radioterapia ochemioterapia è spesso poco ef-ficace. Il vaccino terapeutico co-stituisce una opzione terapeuticaaggiuntiva per i cani affetti daquesto spesso fatale tumore”. Ilvaccino sarà somministrato attra-verso un nuovo dispositivo tran-sdermico per cani. ■

19

Un vaccino terapeutico per il melanoma caninoNegli Stati Uniti, approvazione condizionata dell’USDA per un presidio a DNA

laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2007LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Isolata la melamina nel pet food

ritirato in USALa sostanza utilizzata per laproduzione della plastica è lapossibile causa degliavvelenamenti di cani e gatti

La Food and Drug Admini-stration (FDA) ha annun-

ciato in una conferenza stampalo scorso 30 marzo di aver i-dentificato la melanina, una so-stanza utilizzata come fertiliz-zante e nella produzione dellaplastica (es., utensili da cuci-na) nei campioni degli alimentiper animali di marca MenuFoods ritirati dal commercio.La sostanza è stata inoltre i-dentificata nelle urine e neicampioni tissutali prelevati dagatti ammalati e dai reni di ungatto che era stato nutrito conl’alimento ritirato. Il mese scor-so la Menu Foods, società del-l’Ontario, aveva ritirato alcunidei suoi prodotti dopo improv-visi decessi di alcuni animali. Ilproblema aveva riguardato so-lo gli Stati Uniti, il Canada e ilMessico, mentre nessuno deiprodotti considerati a rischio èdistribuito in Italia (@nmvioggi,23-03-07: Assalco rassicurasul pet food italiano).La melamina è utilizzata soprat-tutto in Asia come fertilizzante,mente questo utilizzo non è ap-provato negli USA, dove è inve-ce utilizzata per la fabbricazio-ne di utensili da cucina. Tutti itest condotti da Menu Foods,dalla FDA e dalla Cornell Uni-versity hanno identificato la me-lamina. Secondo la FDA tutta-via, i dati scientifici concernentila tossicità della melamina neglianimali sono scarsi e non si puòessere certi che sia la causadella malattia e dei decessi de-gli animali nutriti con gli alimentiritirati.

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N uova iniziativa dell’Au-torità Garante dellaConcorrenza sul Mer-

cato, che questa volta si schieraapertamente a favore dei fastidio-si insetti assidui consumatori disangue.Proprio lo status di “consumatore”di una zanzara (che, a tutela della

sua privacy, chiameremo col no-me di fantasia di Paola) consape-vole dei propri diritti e la conse-guente segnalazione avanzatadalla stessa agli uffici del Garanteper il fatto di essersi ritenuta lesanelle proprie prerogative ha datoil via ad un’istruttoria che potreb-be esitare in un procedimento di

infrazione nei confronti del malca-pitato, presunto reo di aver violatole norme sulla concorrenza.I fatti Il giorno 1 aprile 2007 la zanzaraPaola si posava sul braccio delsig. (omissis) per un regolare pa-sto di sangue. Il sig. (omissis) rea-giva violentemente cercando, con

il palmo della mano, di provocarealla sig.ra Paola lesioni pregiudi-zievoli alla continuazione delle o-perazioni messe in atto. Solo for-tunosamente la zanzara riuscivaad evitare il pericolo, allontanan-dosi precipitosamente.La zanzara denunciante contestaal sig. (omissis) una situazione di

abuso di posizione dominante. Ilsuddetto signore, infatti, a diredella zanzara Paola avrebbe ap-profittato della sua maggiore pre-stanza fisica, nonché del fatto cheessa non abbia potuto usufruire diuna distribuzione capillare (era di-sponibile solo sangue venoso) edecentrata del prodotto, per por-re in essere una situazione coer-citiva e di disagio a suo carico.In apertura di istruttoria, l’AutoritàGarante della Concorrenza sulMercato rileva che, effettivamen-te, ogni organismo vivente, sia uo-mo o animale, deve essere consi-derato ai fini della concorrenzacome un’impresa. Infatti esso pro-duce beni (nel caso in questione iglobuli rossi) e servizi (nel caso inquestione il sistema circolatorio,da intendersi come apparato di-stributivo dell’impresa) con moda-lità tali da farlo rientrare nel cam-po di applicazione dell’attività dicontrollo dell’Autorità.A titolo cautelativo, pertanto, ilGarante ha disposto che il sig. (o-missis) provveda a mettere a di-sposizione della sig.ra zanzara li-tri uno del proprio sangue in ido-neo contenitore, che dovrà esse-re agevolmente perforabile dal-l’apparato succhiatore dell’inset-to. Altresì, tale contenitore dovràessere posto ad almeno metri duee cinquanta dal sig. (omissis), inmodo da garantire una giustacompetitività tra il tempo di rea-zione del sig. (omissis) e le possi-bilità di fuga della zanzara Paola.Inoltre, fino a conclusione dell’i-struttoria il sig. (omissis) non po-trà agire violentemente contro e-ventuali zanzare impegnate adaccedere ai suoi globuli rossi ma,anzi, dovrà garantire un’adeguatafacoltà di recesso, avvisando me-diante lettera raccomandata l’in-setto che, qualora non ponga ter-mine entro giorni cinque al tenta-tivo di succhiamento, il sig. (omis-sis) procederà a propria tutelamediante ogni mezzo ritenuto ido-neo a determinare la cessazionedel comportamento indesiderato.Infine, il Garante ha disposto lasospensione cautelare, con effet-to immediato, della commercializ-zazione di prodotti insetticidi o re-pellenti e di zanzariere, in quantoin grado di provocare un effettodistorsivo sulla concorrenza acausa dell’evidente posizione divantaggio, conseguente alla loroapplicazione, dell’impresa neiconfronti della zanzara-consuma-tore. Precisando altresì che un’ap-plicazione generalizzata di talimetodi potrebbe configurare unaccordo tra imprese lesivo dellaconcorrenza, e come tale sanzio-nabile con una diffusione genera-lizzata delle misure sopra espo-ste.Nel frattempo sembra che anchela sig.ra Filaria stia valutando seappoggiare il ricorso in questione,quale portatrice di un qualificatointeresse soggettivo. ■

20

Il garante della concorrenza denuncia: le zanzare non sono tutelate!

laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2007RIFLESSIONI

di Giorgio Neri

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 14

È in arrivo, entro fine a-prile, una comunicazio-ne dell’ENPAV ai propri

iscritti relativa ai contributi ver-sati nell’anno 2006 e loro dedu-cibilità. Lo preannuncia lo stes-so Ente, precisando che sonototalmente deducibili ai fini IR-PEF i contributi previdenziali edassistenziali effettivamente ver-sati nel corso dell’anno 2006,nonché eventuali contributi ver-sati a titolo di onere per la ricon-giunzione di periodi contributivio per il riscatto degli anni di lau-rea e/o del servizio militare. I contributi minimi obbligatori(soggettivo, integrativo e di ma-ternità) dovuti per l’intero anno2006 sono ridotti per i veterinariiscritti per la prima volta all’Entecon una età inferiore ai 32 anni(nell’anno di iscrizione e nei dueanni successivi). Per quanto riguarda la deducibi-lità del contributo integrativo,l’ENPAV rimanda al parere del-l’Agenzia delle Entrate del 4maggio 2006 (www.enpav.it)con il quale è stato chiarito che,per i veterinari iscritti obbligato-riamente all’ENPAV, il contributointegrativo è deducibile per laparte che rimane a loro carico.

I contributi minimi del 2007I contributi minimi obbligatoricomplessivamente dovuti nel-l’anno 2007 sono pari ad €1.772,00.I veterinari che si iscrivono perla prima volta all’ENPAV prima diaver compiuto i 32 anni di età u-sufruiscono, per il primo annodi iscrizione e per i due annisuccessivi, del beneficio delpagamento di un contributo ri-dotto che, per l’anno in corso, èpari ad € 912,00.Nel dettaglio, ecco gli importidei contributi minimi dovuti.

Tipologia di Contributo Contributocontributo minimo minimo per

i neoiscritti

Contributo € 1.325,00 € 665,00 Soggettivo

Contributo € 400,00 € 200,00Integrativo

Contributo € 47,00 € 47,00 di maternità

TOTALE € 1.772,00 € 912,00

Il pagamento dei contributi deveessere effettuato in due rate, me-diante bollettini M.Av. emessi dal-la Banca Popolare di Sondrio, allescadenze del 31 MAGGIO 2007(1° rata) e del 31 OTTOBRE 2007(2° rata). I bollettini saranno inviati a tutti gli

iscritti entro la prima metà del me-se di aprile. Per avere ulteriori indi-cazioni sulle modalità e le scaden-ze di pagamento nonché per ri-chiedere il rilascio di duplicati deibollettini nel caso di smarrimentodi quelli inviati, è disponibile il nu-mero verde 800.248464. ■

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Versamento e deducibilitàdei contributi ENPAV

laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2007PREVIDENZA

Contributi minimi obbligatori dovuti per il 2006 Contributo soggettivo € 1.295,00contributo integrativo € 390,00Contributo di maternità € 38,50TOTALE € 1.723,50

Contributi minimi obbligatori ridotti (*)Contributo soggettivo € 650,00Contributo integrativo € 195,00Contributo di maternità € 38,50TOTALE € 883,50

(*) dovuti dai veterinari iscritti per la prima volta all’Ente con una età in-feriore ai 32 anni, nell’anno di iscrizione e nei due anni successivi

Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 14

N uova revisione dellabozza di RegolamentoEuropeo per l’identifi-

cazione degli Equidi, un provve-dimento che nelle intenzioni del-le autorità europee doveva entra-re in vigore da quest’anno, mache sta incontrando non pochedifficoltà, con la conseguenza diinfluenzare i provvedimenti na-zionali in materia. La Draft Commission Regulation

implementing Council Directives90/426/EEC and 90/427/EEC asregards methods for the identifi-cation of equidae è all’esame delSCoFCAH (Standing Committeeon Food Chain and AnimalHealth). L’articolo 11 della bozza di rego-lamento stabilisce che il micro-chip per l’identificazione è attodel veterinario: “A veterinarianwho is trained for the purpose ofthis Regulation, or a person hol-ding for that purpose an equiva-lent qualification and acting onbehalf of the issuing body, shallimplant in an equine animal anew and unused transponder atthe time it is first identified.”Come più volte ribadito dal-l’ANMVI e dalla SIVE nelle rispet-tive comunicazioni al Ministerodella Salute, nell’attuale ordina-mento giuridico nazionale non e-siste una “equivalent qualifica-tion”, ovvero nessuna figura - nétecnica, né sanitaria- può sosti-tuirsi al medico veterinario. Una

posizione condivisa su scala eu-ropea anche dalla FEEVA, la Fe-derazione delle Associazioni Ve-terinarie per Equini a cui aderi-sce la SIVE. Ciò in virtù anche del delicatocompito di identificare corretta-mente l’animale. Prevede infatti la bozza di Rego-lamento: The transponder shallbe implanted parenterally underaseptic conditions between polland withers in the middle of theneck in the area of the nuchal li-gament. However, the compe-tent authority may authorise theimplantation of the transponderat a different place on the neckof the equine animal, providedthat such alternative does notcompromise the welfare of the a-nimal and does not increase therisk of migration of the transpon-der”. Il testo della bozza di regolamen-to comunitario è pubblicata da@nmvi Oggi (ricerca con la paro-la: identificazione) ■

È “vitello” fino a 8 mesi

I l Parlamento ha accolto confavore la proposta legislativa

di Bernadette Bourzai (PSE, FR),che definisce le denominazioni divendita delle carni di bovini conmassimo dodici mesi di età al finedi distinguere meglio il “vitello”dal “vitellone” e impedire la con-correnza sleale. L’Europarlamen-to è orientato a riconoscere le i-stanze di Francia e Italia che chie-

dono di riconoscere come carnedi vitello quella proveniente da unbovino che non ha superato gli ot-to mesi di età. In Europa, infatti, èormai consuetudine definire “vitel-lo” anche il capo allevato in Olan-da che è macellato fino agli ottomesi o in Spagna dove l’età salefino a 14 mesi. Di conseguenzasul mercato italiano non potrà es-sere venduta carne di vitello pro-veniente da bovini che hanno su-perato gli otto mesi di età sia chesi tratti di carne nazionale che im-portata. L’assemblea ha però pro-posto degli emendamenti volti arafforzare le sanzioni in caso dinon rispetto del regolamento e agarantire ai consumatori la miglio-re informazione possibile. I depu-tati chiedono poi che il regola-mento si applichi anche ai prodot-ti trasformati. Le sanzioni, è preci-sato, devono essere “efficaci, pro-porzionate e dissuasive” e vannonotificate alla Commissione entroun anno dalla data di entrata in vi-gore del regolamento. ■

22

Identificazione degli equidi, nuova ipotesi di Regolamento

laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2007EUROPA

★★

★ ★ ★ ★★★

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organizzato da certificata ISO 9001:2000

Page 23: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 14

S i terrà a Ragusa neigiorni 10 e 11 maggio ilSeminario organizzato

dall’Associazione Italiana Veteri-naria di Medicina Pubblica con lacollaborazione dell’Ausl 7 di Ra-gusa e dell’Ordine dei Medici Ve-terinari provinciale dal titolo “Be-nessere animale e protezione de-gli animali: normativa nazionale ecomunitaria di riferimento e suaapplicabilità in allevamento, almacello, durante il trasporto”. Duegiorni di aggiornamento scientifi-co in cui saranno trattati ed ap-profonditi i vari aspetti sul benes-sere e sulla tutela animale anchealla luce dei nuovi regolamenti co-munitari. Tra gli argomenti trattati:

gli aspetti normativi e applicativisugli scambi comunitari di animalivivi e sistema traces; la protezio-ne degli animali durante il traspor-to e durante la macellazione ol’abbattimento; la normativa chedisciplina la protezione degli ani-mali negli allevamenti di vitelli esuini e negli allevamenti di gallineovaiole. “Il nostro obiettivo - sotto-linea il Presidente AIVEMP, Giu-

seppe Licitra - è proteggere e mi-gliorare lo stato di salute e le con-dizioni di vita degli animali nellaComunità, soprattutto degli ani-mali da produzione alimentare, alfine di consentire il commercio in-tracomunitario e le importazioni dianimali e prodotti animali inconformità con le norme sanitarieappropriate e gli obblighi interna-zionali”. Nel corso del seminario

verranno presi in considerazionedue aspetti particolarmente attua-li relativi alla problematica dellavalutazione del benessere e del-l’adattamento degli animali dareddito: la possibilità di quantifi-care il ‘benessere’ degli animalicon riferimento ai diversi approc-ci scientifici ed alla loro possibilitàdi applicazione nella pratica del-l’allevamento; la situazione della

ricerca nel settore, considerandoalcuni aspetti in merito sia al coin-volgimento dei ricercatori che sene occupano, sia alla sua orga-nizzazione ed ai riflessi sulla rica-duta applicativa anche a livellonormativo. Il programma del se-minario è disponibile on line al si-to web dell’associazione (www.ai-vemp.it) nella sezione “eventi for-mativi”. ■

23

10-11 maggio 2007

Benessere e protezione degli animali, Seminario AIVEMP a Ragusa

laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2007DALLE ASSOCIAZIONI

AVM, serataprofessionale

a Modena

L ’Associazione VeterinariModenese (AVM) organiz-

za una serata dal titolo “La Medi-cina Veterinaria Privata sugli ani-mali da compagnia: la liberaliz-zazione, le conseguenze, le pro-spettive”. L’incontro avrà luogogiovedì 24 maggio, con inizio al-le ore 21.00, presso la sala con-ferenze dell’Istituto Zooprofilatti-co di Modena in Via Diena n. 16(zona stazione centrale - merca-to del bestiame). Interverrà ilPresidente dell’ANMVI, CarloScotti. L’AVM, associazione fe-derata ANMVI, ha da poco rin-novato i propri vertici ed è orapresieduta dal Collega PaoloGuazzi. Per informazioni sulla serata del24/05/2007: [email protected] [email protected]

23° congresso dellaAssociazione Europea di

Embryo TransferAlghero, 7-8 Settembre 2007

Il congresso comprende quattrorelazioni ad invito su:• Superovulazione nel bovino:

dalla comprensione dei mec-canismi biologici alla genomi-ca dell’ovocita (Steph Diele-man, Olanda).

• Dalla raccolta alla coltura del-l’embrione seguendo il singoloovocita bovino (Peter Bols,Belgio).

• La produzione di embrioni dibufalo in vitro: prospettive e li-miti (Bianca Gasparrini, Italia).

• Lo sviluppo dell’embrione bo-vino dall’allungamento all’im-pianto (Michel Guillemot, Fran-cia).

Inoltre sono previste presenta-zioni brevi, una sessione postere due workshops su:• Gestione delle riceventi nell’al-

levamento bovino.• Riproduzione nei piccoli rumi-

nantiMaggiori informazioni sul sitowww.aete.eu

Page 24: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 14

È giunto il momento di affrontare il problema dell’obesità nei cani

M olti animali da compa-gnia corrono rischi i-nutili per la loro salute

a causa del fatto che sono pochi imedici veterinari che affrontano inmaniera attiva il problema dell’o-besità: questo è quello che affer-ma un veterinario specialista del

trattamento dell’obesità.Alex German, a capo della primaclinica inglese di riferimento per iproblemi di obesità presso l’Uni-versità di Liverpool, afferma che imedici veterinari che si rifiutano diaffrontare il problema sempre piùgrave dell’obesità nei cani oltre a

mancare ad un preciso obbligoprofessionale ed etico, perdonoanche un’ottima opportunità perincrementare il loro giro di affari.Afferma inoltre: “ormai il tratta-mento dell’obesità è diventatomolto importante, sia per la pre-venzione delle patologie ad essa

correlate sia per migliorare l’a-spettativa di vita degli animali dacompagnia.” Ridurre il peso cor-poreo di un cane o di un gatto emantenere tale riduzione richiedeun grande impegno sia da partedel proprietario che del suo Medi-co Veterinario; ma risulterà co-

munque conveniente, non soloper la salute dell’animale ma an-che per il bilancio economico del-la clinica.Il Dr. German ribadisce che è ne-cessario un approccio a lungotermine del problema per riuscirea far perdere peso ad un animale,con continui controlli ed aggiusta-menti della dieta alimentare. Ma èanche vero che tutti questi sforzisaranno ripagati, sia dalla soddi-sfazione dei proprietari che dallemigliorate condizioni di vita deglianimali.La gestione proattiva dei proble-mi di obesità non richiede un ec-cessivo impegno di tempo per ilveterinario: una volta accertato,infatti, il problema può essere ge-stito facilmente, anche con l’aiutodegli assistenti.Le visite effettuate regolarmenteper controllare il peso ed aggiu-stare la dieta, offrono inoltre lagrande opportunità di rinforzare efidelizzare la relazione con il clien-te, oltre a dare al veterinario lapossibilità di intervenire su moltialtri aspetti della salute dell’ani-male sotto controllo.Quindi benefici non solo per l’ani-male ma anche per il veterinario,perché un cliente che ha fiducia èun cliente fedele. Sempre secon-do il Dr. German, rilevare il pesodi un cane quando raggiunge idue anni di età e verificare la suacondizione corporea a quella età(valutando il punteggio di condi-zione corporea) costituirà un pa-rametro fondamentale per tutta lavita dell’animale, per quello che ri-guarda appunto il suo peso idea-le. Importante per la prevenzionedell’obesità sarà anche l’attentocontrollo del peso e della dieta neiperiodi seguenti agli interventi disterilizzazione e castrazione.Questi semplici accorgimenti pur-troppo non sempre vengono mes-si in pratica.Controllare regolarmente il pesocorporeo è la migliore misura diprevenzione e offre al veterinariola possibilità di intervenire primache il problema diventi grave. Iproblemi di obesità e di eccessi-vo peso corporeo interessano or-mai oltre il 40% degli animali dacompagnia ed è giunto il momen-to per il veterinario di affrontare ilproblema in maniera attiva e ca-pillare. ■

24 laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2007FOCUS

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E la fisioterapiaveterinaria?Spett.le Direttore,Come Docente della Facoltà diPerugia e come veterinario condi-vido le preoccupazioni espressedal Presidente Scivac Dr. Baroni,nonché dal Collega Prof. Gandinirelativamente al proliferare delleFacoltà di Medicina veterinaria edanche quelle da Lei espresse neiconfronti della progressiva occu-pazione da parte di altre compe-tenze di quelle veterinarie: proprioper questo, però, mi sarei ancheaspettato una presa di posizionedecisa nei confronti di sedicenti“fisioterapisti veterinari” che ope-rano ormai su gran parte del terri-torio nazionale commettendo ilreato di abuso di professione ve-terinaria. Non mi sarei mai aspet-tato che proprio la rivista “Profes-sione Veterinaria” ne ospitasse lapubblicità (n. 12 2007) avallando,quindi, indirettamente, la leggitti-mità del loro operato. Gradirei conoscere il Suo parerein proposito.Con i più distinti saluti,

Prof. Enrico BellezzaDipartimento di Patologia,

Diagnostica e Clinica VeterinariaUniversità di Perugia

Egregio Professore,le rispondo con molto piacere rin-graziandola per il suo intervento.Se lei ci legge regolarmente avràcertamente visto che non solo cibattiamo per la riduzione del nu-mero di iscritti al Corso di Laureama anche per sviluppare nuovispazi di lavoro per i Medici Vete-rinari, difendendo quelli attuali eintervenendo contro ogni forma diabuso di professione diretta o in-diretta. Ad esempio, sosteniamoda tempo che le Medicine nonConvenzionali debbano essere ri-

conosciute come atto medico e,quindi, quando utilizzate sugli a-nimali, di esclusiva competenzadel veterinario; abbiamo denun-ciato Medici Odontoiatri che in-tervenivano su animali; stiamocombattendo per far riconoscerela Medicina Comportamentalecome esclusiva del veterinarioche potrà poi collaborare con e-ducatori cinofili o addestratori perle loro specifiche competenze;difendiamo la Medicina degli ani-mali esotici e selvatici come ruolospecifico del veterinario e non di

allevatori, negozianti o guardieforestali. Per quanto riguarda la fi-sioterapia, purtroppo non esistela figura riconosciuta del Fisiote-rapista Veterinario e solo da pocoincominciano ad esserci colleghicon competenze specifiche.Questo ha lasciato ovviamentespazio ad altre figure professio-nali, spesso improvvisate, ma avolte molto preparate ed in gradodi offrire al veterinario una validacollaborazione e supporto senzaalcuna intenzione di sostituirlonelle sue competenze. La pubbli-

cità che abbiamo ospitato si rife-risce ad una realtà con questecaratteristiche. Siamo convintiche la fisioterapia possa avere u-no sviluppo importante nei pros-simi anni ed è il motivo per cui laSCIVAC sta proponendo vari cor-si in questo ambito. Avremo quin-di sempre più colleghi preparatiche potranno occupare spazi ecoprire esigenze e richieste deiproprietari di animali da compa-gnia.Un cordiale saluto.

Carlo Scotti.

25laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2007LETTERE AL DIRETTORE

@

Ma è giusto che alcune spesesanitarie per i figli

non siano detraibili, o in misuraridicola, mentre quelle

per il veterinario sì?Alessandro D’Alatri, regista

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26 laPROFESSIONE VETERINARIA 14/2007CALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

Direttore

Carlo Scotti

Direttore Responsabile

Antonio Manfredi

Coordinamento Editoriale

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Comitato di Redazione

Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi,

Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini,

Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio,

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Rubriche

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Segreteria di Redazione

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Editore

SCIVAC - Via Trecchi, 2026100 Cremona

Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003

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legge 662/96 Filiale di Milanoa cura di Centro ProduzioneMailings Scarl - Cusago (MI)

Chiuso in stampa il 16 aprile 2007

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

INCONTRO ANMVI IL RILANCIO DELLA VETERINARIA. LIBERA CONSULTAZIONE FRA PROPOSTA E DIBATTITO - CentroStudi - Palazzo Trecchi, Cremona - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372403537 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D'AOSTA FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - Auditorium - Comune di Nus, Nus (AO) - Via Circonvallazione SudS.S. 26, 24 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA CHIRURGIA DELLO STOMACO E INTESTINO - Cagliari - Ordine dei Medici Veterinari - Via Carroz, 14 - IN COLLABORAZIONE CON ASVAC ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372

403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: V PARTE - DIAGNOSTICA PER IMMAGINI AVANZATA DELL'ADDOME -Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 21 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Se-greteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CORSO REGIONALE BASE DI PRONTO SOCCORSO - Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sicilia, CON DELEGAZIONE SCIVAC SICILIA Ragusa - c/a Nunziata km 1.3 S.P 40 - ECM: 16 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Dele-

gazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected] SISCA INTELLIGENZE ANIMALI: CONVEGNO NAZIONALE SULLE SCIENZE COGNITIVE - Centro Studi - Palazzo

Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Speciali-stiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO MACROREGIONE NORD OCCIDENTALE SIVE LAMINITE E RADIOLOGIA DIGITALE:VECCHI PROBLEMI E NUOVE SOLUZIONI - Settimo Milanese, Com-prensorio UNIRELAB - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMVENCO APPROCCIO DELLE MNC ALLE PATOLOGIE DELL'APPARATO OSTEOARTICOLARE IN CLINICA VETE-RINARIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni -Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SVIDI IMAGING DEL PANCREAS - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamen-to - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC MARCHE IL FURETTO CHIRURGIA E MEDICINA DI BASE - "Hotel Federico II" Jesi - Via Ancona, 100 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE APPROCCIO DIAGNOSTICO ALL'ALOPECIA NEL CANE E NEL GATTO - Torino - Hotel Campanile - C.so IN COLLABORAZIONE CON SOVEP Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni

Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected] SIVAR CORSO BASE DI PODOLOGIA BOVINA - Azienda Sperimentale "V. Tadini", Gariga di Podenzano (PC) - S.S.

654 - Località Gariga - ECM: 33 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione ScientificaSIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO NAZIONALE AIVEMP BENESSERE ANIMALE E PROTEZIONE DEGLI ANIMALI: NORMATIVA NAZIONALE E COMUNITARIA DI RIFERIMENTOIN COLLABORAZIONE CON ASL 7 RAGUSA E SUA APPLICABILITÀ IN ALLEVAMENTO, AL MACELLO, DURANTE IL TRASPORTO - Villa di Pasquale - V.le delle Ameri-

che, Ragusa - ECM: Crediti ECM 9 - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR 9° CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, IN COLLABORAZIONE CON ORDINE MED VET CREMONA 20 - ECM: VEN. 11: 4 CREDITI - SAB. 12: 5 CREDITI - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissio-

ne Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC / SIVAE IN COLLABORAZIONE IL CONIGLIO DA COMPAGNIA: SEGRETI PER IL SUCCESSO - BolognaFiere, Bologna - Piazza della CON ZOOMARK INTERNATIONAL Costituzione - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel.

+39 0372 403508 - E-mail: [email protected] REGIONALE SCIVAC LAZIO FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - Pomezia - Hotel Selene - Via Pontina km 30 - ECM: 3 Crediti - Per Attenzione: Date evento modificate. informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:

[email protected] REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE QUANTI DETTAGLI CI SFUGGONO IN UNA RADIOGRAFIA ADDOMINALE? - Trento, Ordine dei Medici Ve-

terinari - Via V. Zambra, 36 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - SegreteriaDelegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CHIRURGIA E TRAUMATOLOGIA DELLE ESTREMITÀ DISTALI DEGLI ARTI - Centro Studi SCIVAC, Cre-mona - Via Trecchi, 20 - ECM: 28 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: 15 Crediti - CON ASL DI CREMONA E ORDINE DI CREMONA Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CORSO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: 13 Crediti - CON ASL CREMONA - ORDINE DEI VETERINARI DI CREMONA Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, CON ORDINE DEI VETERINARI DI CREMONA Cremona - ECM: 3 Crediti

INCONTRO SOVI MEETING EUROPEO DI OFTALMOLOGIA VETERINARIA - Centro Congressi Magazzini del Cotone, Genova- ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC -Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC 56° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC - Palacongressi della Riviera di Rimini, Rimini -Via della Fiera, 52 - ECM: VEN: 3 Crediti - SAB: 3 Crediti - DOM: 4 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

GIORNATA DI APPROFONDIMENTO AIVEMP IN LE BUONE PRASSI IGIENICHE NELL'INDUSTRIA ALIMENTARE: IMPLEMENTAZIONE E VALUTAZIONE AI SENSI DEI COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI REGOLAMENTI CE 853/2004 E 854/2004 - Credito Valtellinese, V. delle Pergole - Sondrio - Via delle Pergole (angolo Via VETERINARI DI SONDRIO Cesura) - ECM: Rich. Accr. - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

CORSO SIVE CORSO BASE DI SEMEIOTICA DELLE ZOPPIE - Clinica Equine Practice, Campagnano di Roma - Attenzione: Date evento modificate. Circonvallazione del Baccano, 80 - ECM: 22 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel.

+39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CORSO FSA IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC CORSO BASE CONTROLLO DELLA DISPLASIA NELL'ANCA E NEL GOMITO DEL CANE - Centro Studi -Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghi-sani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO MACROREGIONE NORD ORIENTALE SIVE LAMINITE E RADIOLOGIA DIGITALE: VECCHI PROBLEMI E NUOVE SOLUZIONI - ECM: 3 Crediti - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC ORTOPEDIA:V PARTE - CHIRURGIA ARTICOLARE E PERIARTICOLARE - Centro Studi SCIVAC, Cremona- Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC MEDICINA INTERNA: V PARTE - CITOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Ri-chiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE PATOLOGIE OSTRUTTIVE DELLE VIE RESPIRATORIE:VIVERE CON UN FILO D’ARIA - Astoria Palace CON IZS DI PALERMO Hotel, Palermo - Via Monte Pellegrino, 62 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola

22apr.

29apr.

29apr.

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26mag.

30mag.3giu.

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7giu.

8-10giu.

9-10giu.

9giu.

14-16giu.

21-23giu.

23-24giu.

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