Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 35

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007 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 4, numero 35 dall’8 al 14 ottobre 2007 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 352 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. ESONERO ELENCO Sono esonerati dall'invio degli elen- chi clienti e fornitori per l'anno 2006 gli esercenti arti e professioni, indi- pendentemente dall'eventuale opzio- ne per la contabilità ordinaria. L’ha confermato l’Agenzia delle Entrate il 3 ottobre. TEST Il ministro Mussi ha emanato il decre- to per la ripetizione delle prove d'ac- cesso dell'Università Magna Grecia di Catanzaro. Le prove per Medicina veterinaria, annullate le precedenti per irregolarità, sono fissate al 19 ot- tobre. CUP La campagna per la raccolta delle fir- me relativa alla proposta di legge di iniziativa popolare sulla "Riforma del- l'ordinamento delle professioni intel- lettuali" chiuderà il 5 novembre. Chi è interessato a firmare può contattare i numeri del Comitato Promotore: (06) 6896041 - 6878805 - 6893808. 626 Grazie agli stanziamenti in Finanzia- ria e alla collaborazione tra i ministeri dell'Economia, del Lavoro e della Sa- lute, il sottosegretario alla Salute, Giampaolo Patta, ha dichiarato che ci sono le condizioni per emanare, in anticipo sul termine previsto, i decre- ti legislativi che attueranno il riordino della normativa sulla sicurezza del la- voro. 118 VETERINARIO Secondo un’indagine dell’ENPA “gli i- taliani chiedono, alle istituzioni, di at- tivare ovunque il 118 veterinario”. È questa l’indicazione più chiara emer- sa dai dati parziali consegnati alla stampa: il 16,7% del campione com- posto da 2.063 italiani ha indicato, quale priorità, l’attivazione del 118 veterinario. DNA DEI SALUMI Un test sul Dna di un prosciutto o un salame per scoprire se è stato pro- dotto proprio con i maiali della deno- minazione di origine controllata di- chiarata sull'etichetta. È la nuova frontiera nella lotta alle frodi alimenta- ri, illustrata all'Izs di Piemonte, Ligu- ria e Valle d'Aosta, nel corso del con- vegno sulla genetica molecolare ap- plicata alla medicina veterinaria. BSE Il Comitato permanente per la catena alimentare ha innalzato l'età dei bovi- ni dei quali è consentito mantenere la colonna vertebrale: da 24 a 30 mesi. Brevi Decreto del Miur la PR O FESSI O NE VETERINARIA www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line LEAVET, prima attuazione “Utilizzare le strutture veterinarie private presenti sul territorio anzi- ché solo quelle della Asl permet- te di poter usufruire di strutture completamente attrezzate, di pro- fessionisti competenti e preparati, lasciare libera scelta al proprieta- rio di scegliere dove far eseguire l’intervento”. È quanto si legge nel “Progetto per il contenimento dei cani ran- dagi e utilizzo razionale delle ri- sorse dei comuni” approvato da un Comune laziale della provincia di Frosinone. Grazie all’interessa- mento di ANMVI Lazio il frosinate si è aggiudicato il primato di territorio pilota per il progetto LEAVET, la proposta dell’ANMVI di creare una rete di strutture veterinarie private per le prestazioni di medicina veterinaria di base. Il Progetto rappresenta la prima attuazione da parte di una am- ministrazione territoriale del progetto LEAVET e può costituire un riferi- mento pilota per altre amministrazioni. Ai Comuni, ai quali arrivano le ri- sorse regionali per le sterilizzazioni dei randagi, e che prioritariamente devono impiegarle per sconfiggere il randagismo, va rivolto il lavoro del- l’ANMVI e della sua dirigenza territoriale affinché si attui il progetto LEA- VET. La difficoltà di risolvere un problema sottovalutato da anni obbliga le amministrazioni comunali e tutte le parti coinvolte ad intraprendere una strada lunga e difficile. Ma il traguardo c’è. Copia della delibera consilia- re è stata inoltrata alla dirigenza ANMVI per replicare l’esempio in altre amministrazioni locali e regionali. Il progetto inserisce fra le azioni di pre- venzione anche l’educazione nelle scuole: “contemporaneamente alle misure atte a limitare le nascite si vuole organizzare una campagna di e- ducazione e sensibilizzazione al problema dei cani randagi e in generale alla normale convivenza uomo-animale. Tale campagna può essere svol- ta nelle scuole durante le ore di educazione civica e tenuta dai veterinari delle strutture aderenti all’iniziativa”. Possono partecipare all’iniziativa tut- te le strutture veterinarie presenti sul territorio cittadino. E di medicina veterinaria di base in convenzione si comincia a parlare anche sulla stampa specializzata. Intervistato dalla rivista CANI in edico- la questo mese, il Presidente dell’ANMVI, Carlo Scotti, ne parla affer- mando che “occorre valorizzare l’esperienza, la professionalità clinica del medico veterinario privato”. L’iniziativa, presentata circa un anno fa dall’Associazione al Ministero della Salute si è tradotta in una proposta di legge, firmata dall’On. Gianni Mancuso. Se ne parlerà alla presenza di autorità nazionali e regionali al Congresso dell’ANMVI del 18 novembre. Il titolo del Convegno è “Libera professio- ne: pubblico e privato a confronto”. Cambia la laurea in veterinaria Più Europa, più competitività, più qualità e meno iscritti A PAG. 3 Il 17 gennaio 2007 i senatori Quaglia- rello, Asciutti, Alberti, Casellati, Ama- to, Cantoni, Mauro e Sacconi, tutti di Forza Italia, hanno presentato un di- segno di legge per l'abolizione del valore legale del diploma di laurea. La proposta non è nuova ma, se non sbagliamo, è la prima volta che si concretizza in un disegno di legge specifico. Da anni si discute ormai su questa possibilità come unica solu- zione al rilancio della qualità del di- ploma di laurea. In effetti, oggi, quel diploma tanto agognato ed ottenuto, con fatica e sacrifici, dopo cinque anni, spesso sei se non sette, ha lo stesso valore se ottenuto a Catanza- ro, che secondo il Tar del Lazio, su ri- corso dell'ANMVI, non dovrebbe neppure esistere, essendo stato av- viato senza il rispetto delle condizio- ni normative previste, o a Bologna o Torino, solo per ricordare due delle nostre facoltà migliori che hanno a- vuto il riconoscimento europeo. Cer- tamente in Italia non tutti i corsi di laurea possono considerarsi sullo stesso piano qualitativo; potremmo dire che ne abbiamo di serie A, B e forse anche C. La preparazione dei laureati, quindi, non è sempre dello stesso livello. È giusto allora che il di- ploma di laurea abbia sempre lo stesso valore? Secondo una corren- te di pensiero che si sta sviluppando sempre di più anche nel nostro pae- se i diplomi dovrebbero avere un va- lore diverso a seconda della facoltà dove ci si è laureati. Questa differen- za dovrebbe poi pesare sul mercato del lavoro e quindi, cosa decisamen- te più difficile, anche nei concorsi pubblici. E l'esame di Stato? La sele- zione qualitativa dovrebbe emergere anche, e forse soprattutto, in questo momento. La diversa preparazione premierà quelli che hanno avuto la possibilità di seguire un corso di buon livello, gli altri saranno penaliz- zati. È chiaro che restano dubbi e perplessità. Questo significherebbe che i futuri Medici Veterinari nati a Torino o Bolo- gna, sempre solo come esempio, sa- rebbero avvantaggiati, altri, invece, fortemente penalizzati. Secondo mol- ti, togliere il valore legale al diploma sarebbe l'unico modo per creare una sana concorrenza tra atenei facendo crescere i migliori e chiudere i peg- giori. Ci crediamo poco, ma se fosse vero... TOGLIAMO ALLA LAUREA IL VALORE LEGALE ® LABORATORIO ANALISI VETERINARIE PER ANIMALI DA COMPAGNIA E DA REDDITO Via Amedeo d’Aosta, 7 20129 MILANO tel. +39. 02. 29 40 46 36 fax +39. 02. 29 40 46 44 e-mail [email protected] [email protected] ISO 9001:2000 Certificato Qualità www.biessea.com Da 30 anni il nostro lavoro e la nostra esperienza al servizio dei Medici Veterinari

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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007SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 4, numero 35 dall’8 al 14 ottobre 2007Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona 352ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

ESONERO ELENCO

Sono esonerati dall'invio degli elen-chi clienti e fornitori per l'anno 2006gli esercenti arti e professioni, indi-pendentemente dall'eventuale opzio-ne per la contabilità ordinaria. L’haconfermato l’Agenzia delle Entrate il3 ottobre.

TEST

Il ministro Mussi ha emanato il decre-to per la ripetizione delle prove d'ac-cesso dell'Università Magna Greciadi Catanzaro. Le prove per Medicinaveterinaria, annullate le precedentiper irregolarità, sono fissate al 19 ot-tobre.

CUP

La campagna per la raccolta delle fir-me relativa alla proposta di legge diiniziativa popolare sulla "Riforma del-l'ordinamento delle professioni intel-lettuali" chiuderà il 5 novembre. Chi èinteressato a firmare può contattare inumeri del Comitato Promotore: (06)6896041 - 6878805 - 6893808.

626

Grazie agli stanziamenti in Finanzia-ria e alla collaborazione tra i ministeridell'Economia, del Lavoro e della Sa-lute, il sottosegretario alla Salute,Giampaolo Patta, ha dichiarato checi sono le condizioni per emanare, inanticipo sul termine previsto, i decre-ti legislativi che attueranno il riordinodella normativa sulla sicurezza del la-voro.

118 VETERINARIO

Secondo un’indagine dell’ENPA “gli i-taliani chiedono, alle istituzioni, di at-tivare ovunque il 118 veterinario”. Èquesta l’indicazione più chiara emer-sa dai dati parziali consegnati allastampa: il 16,7% del campione com-posto da 2.063 italiani ha indicato,quale priorità, l’attivazione del 118veterinario.

DNA DEI SALUMI

Un test sul Dna di un prosciutto o unsalame per scoprire se è stato pro-dotto proprio con i maiali della deno-minazione di origine controllata di-chiarata sull'etichetta. È la nuovafrontiera nella lotta alle frodi alimenta-ri, illustrata all'Izs di Piemonte, Ligu-ria e Valle d'Aosta, nel corso del con-vegno sulla genetica molecolare ap-plicata alla medicina veterinaria.

BSE

Il Comitato permanente per la catenaalimentare ha innalzato l'età dei bovi-ni dei quali è consentito mantenere lacolonna vertebrale: da 24 a 30 mesi.

Brevi Decreto del Miur

laPROFESSIONE VETERINARIA

www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line

LEAVET, prima attuazione“Utilizzare le strutture veterinarieprivate presenti sul territorio anzi-ché solo quelle della Asl permet-te di poter usufruire di strutturecompletamente attrezzate, di pro-fessionisti competenti e preparati,lasciare libera scelta al proprieta-rio di scegliere dove far eseguirel’intervento”.È quanto si legge nel “Progettoper il contenimento dei cani ran-dagi e utilizzo razionale delle ri-sorse dei comuni” approvato daun Comune laziale della provinciadi Frosinone. Grazie all’interessa-

mento di ANMVI Lazio il frosinate si è aggiudicato il primato di territoriopilota per il progetto LEAVET, la proposta dell’ANMVI di creare una rete distrutture veterinarie private per le prestazioni di medicina veterinaria dibase. Il Progetto rappresenta la prima attuazione da parte di una am-ministrazione territoriale del progetto LEAVET e può costituire un riferi-mento pilota per altre amministrazioni. Ai Comuni, ai quali arrivano le ri-sorse regionali per le sterilizzazioni dei randagi, e che prioritariamentedevono impiegarle per sconfiggere il randagismo, va rivolto il lavoro del-l’ANMVI e della sua dirigenza territoriale affinché si attui il progetto LEA-VET. La difficoltà di risolvere un problema sottovalutato da anni obbliga leamministrazioni comunali e tutte le parti coinvolte ad intraprendere unastrada lunga e difficile. Ma il traguardo c’è. Copia della delibera consilia-re è stata inoltrata alla dirigenza ANMVI per replicare l’esempio in altreamministrazioni locali e regionali. Il progetto inserisce fra le azioni di pre-venzione anche l’educazione nelle scuole: “contemporaneamente allemisure atte a limitare le nascite si vuole organizzare una campagna di e-ducazione e sensibilizzazione al problema dei cani randagi e in generalealla normale convivenza uomo-animale. Tale campagna può essere svol-ta nelle scuole durante le ore di educazione civica e tenuta dai veterinaridelle strutture aderenti all’iniziativa”. Possono partecipare all’iniziativa tut-te le strutture veterinarie presenti sul territorio cittadino. E di medicina veterinaria di base in convenzione si comincia a parlareanche sulla stampa specializzata. Intervistato dalla rivista CANI in edico-la questo mese, il Presidente dell’ANMVI, Carlo Scotti, ne parla affer-mando che “occorre valorizzare l’esperienza, la professionalità clinicadel medico veterinario privato”. L’iniziativa, presentata circa un anno fadall’Associazione al Ministero della Salute si è tradotta in una proposta dilegge, firmata dall’On. Gianni Mancuso. Se ne parlerà alla presenza di autorità nazionali e regionali al Congressodell’ANMVI del 18 novembre. Il titolo del Convegno è “Libera professio-ne: pubblico e privato a confronto”.

Cambia la laurea inveterinariaPiù Europa, più competitività, più qualità e meno iscritti A PAG. 3

Il 17 gennaio 2007 i senatori Quaglia-rello, Asciutti, Alberti, Casellati, Ama-to, Cantoni, Mauro e Sacconi, tutti diForza Italia, hanno presentato un di-segno di legge per l'abolizione delvalore legale del diploma di laurea.La proposta non è nuova ma, se nonsbagliamo, è la prima volta che siconcretizza in un disegno di leggespecifico. Da anni si discute ormai suquesta possibilità come unica solu-zione al rilancio della qualità del di-ploma di laurea. In effetti, oggi, queldiploma tanto agognato ed ottenuto,con fatica e sacrifici, dopo cinqueanni, spesso sei se non sette, ha lostesso valore se ottenuto a Catanza-ro, che secondo il Tar del Lazio, su ri-corso dell'ANMVI, non dovrebbeneppure esistere, essendo stato av-viato senza il rispetto delle condizio-ni normative previste, o a Bologna oTorino, solo per ricordare due dellenostre facoltà migliori che hanno a-vuto il riconoscimento europeo. Cer-tamente in Italia non tutti i corsi dilaurea possono considerarsi sullostesso piano qualitativo; potremmodire che ne abbiamo di serie A, B eforse anche C. La preparazione deilaureati, quindi, non è sempre dello

stesso livello. È giusto allora che il di-ploma di laurea abbia sempre lostesso valore? Secondo una corren-te di pensiero che si sta sviluppandosempre di più anche nel nostro pae-se i diplomi dovrebbero avere un va-lore diverso a seconda della facoltàdove ci si è laureati. Questa differen-za dovrebbe poi pesare sul mercatodel lavoro e quindi, cosa decisamen-te più difficile, anche nei concorsipubblici. E l'esame di Stato? La sele-zione qualitativa dovrebbe emergereanche, e forse soprattutto, in questomomento. La diversa preparazionepremierà quelli che hanno avuto lapossibilità di seguire un corso dibuon livello, gli altri saranno penaliz-zati. È chiaro che restano dubbi eperplessità. Questo significherebbe che i futuriMedici Veterinari nati a Torino o Bolo-gna, sempre solo come esempio, sa-rebbero avvantaggiati, altri, invece,fortemente penalizzati. Secondo mol-ti, togliere il valore legale al diplomasarebbe l'unico modo per creare unasana concorrenza tra atenei facendocrescere i migliori e chiudere i peg-giori. Ci crediamo poco, ma se fossevero...

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I l Ministero dell’Università edella Ricerca ha emanato ildecreto che stabilisce le

linee guida per l’istituzione e l’at-tuazione dei corsi di studio di lau-ree e lauree magistrali. Tra i corsidi laurea magistrale interessati daquesto processo è naturalmentericompreso quello in medicina ve-terinaria (classe LM-42). Le lineeguida sono frutto di una “proficuadiscussione con tutte le Universitàitaliane nei mesi di aprile e mag-gio” e di “una partecipata discus-sione che ha visto attive tutte leConferenze dei Presidi delle Fa-coltà”. Il provvedimento è ispiratoalla logica della valorizzazione deidiritti degli studenti e del loro inte-resse a scegliere entro un’offertadidattica trasparente e comples-sivamente più qualificata di quel-la attuale. Tra il 2008 e il 2011 sa-ranno riprogettati tutti i corsi dilaurea. Il Ministero guidato da Fa-bio Mussi intende mantenere a-perto un confronto sull’applicazio-ne dei nuovi orientamenti: chiun-que volesse parteciparvi lo puòfare attraverso l’indirizzo mail [email protected]

Più competizione fra gli AteneiI punti salienti del provvedimento,come indicati dal Miur sono: 1)migliorare l’efficacia, la qualità ela coerenza dei percorsi di laureae di laurea magistrale entro il qua-dro europeo della formazione su-periore; 2) correggere e ribaltarealcune tendenze negative regi-strate nella prima applicazionedel processo di Bologna; 3) favo-rire una effettiva mobilità deglistudenti; 4) innescare una diversadinamica nella competizione fragli Atenei, che non deve più esse-re fondata sulla ricerca di ognimezzo per aumentare gli iscritti,ma sulla qualità, da valutare (a ciòprovvederà l’ANVUR) e da incen-tivare.

Obiettivi qualitativi Riguardo alle lauree di secondo li-vello, gli obiettivi sono soprattutto

di ordine qualitativo: innalzare laformazione a un più alto grado,garantire una specializzazionedelle conoscenze e delle compe-tenze rispetto ai percorsi formatividel primo livello, e fornire una pre-parazione di valenza adeguata aicorrispondenti più impegnativi li-velli di lavoro e di professionalità.I requisiti di accesso a questo ti-po di percorso devono essere e-levati e gli ammessi devono esse-

3ATTUALITÀ

Il Ministero dell'Università ha emanato le linee guida

Riprogettazione integrale del corso di laurea in veterinaria

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2007

Obiettivi formativi qualificanti della Classe LM-42(D.M. Decreto Classi di laurea magistrale)

I laureati nei corsi di laurea magistrale in medicina veterinaria sono dotati delle basi scientifiche e della preparazione teorico-pratica necessarieall’esercizio della professione medico veterinaria ed in possesso delle basi metodologiche e culturali necessarie alla formazione permanente,

nonché dei fondamenti metodologici della ricerca scientifica. I laureati della classe magistrale devono possedere:• le conoscenze teoriche essenziali che derivano dalle scienze di base, nella prospettiva della loro successiva applicazione professionale;• la capacità di rilevare e valutare criticamente lo stato di salute, di malattia e di benessere dell’animale singolo ed in allevamento, ivi compresi gli organi-

smi acquatici, e gli aspetti antropozoonosici interpretandoli alla luce delle conoscenze scientifiche di base, della fisiopatologia e delle patologie di orga-no e di apparato e approntando interventi medici e chirurgici idonei a rimuovere lo stato di malattia;

• conoscenze di epidemiologia, diagnosi, profilassi, terapia e controllo delle malattie infettive e parassitarie degli animali;• la capacità di rilevare e valutare criticamente lo stato di salubrità, l’igiene, la qualità e le alterazioni degli alimenti di origine animale che possono pregiudi-

care la salute dell’uomo; devono inoltre conoscere i processi produttivi e di trasformazione degli alimenti di origine animale;• le conoscenze di nutrizione e alimentazione animale e delle tecnologie di allevamento;• la capacità di rilevare e valutare criticamente l’impatto dell’allevamento animale sull’ambiente.• la capacità di progettare, attuare e controllare i piani della sanità pubblica veterinaria;• la capacità di gestire e controllare le filiere di produzione degli alimenti di origine animale e la loro sicurezza• la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre all’italiano;I laureati della classe magistrale in medicina veterinaria si occupano della tutela della salute degli animali e dell’uomo che viene a contatto con gli animali eche assume alimenti di origine animale e contribuisce alla tutela dell’ambiente. Oltre ad esercitare un’attività libero professionale, i laureati specialisti opera-no nel servizio sanitario nazionale, nelle Forze Armate, nell’industria pubblica e privata (zootecnica, farmaceutica, mangimistica, di trasformazione degli ali-menti di origine animale) e negli enti di ricerca. Le attività formative negli ambiti disciplinari relativi alla formazione di base prevedono l’approfondimento de-gli argomenti di chimica, biochimica, anatomia e fisiologia indispensabili per comprendere ed intervenire sui fenomeni biologici. I laureati della classe magi-strale dovranno apprendere:• le metodiche fisiche di specifico interesse nello studio dei sistemi biologici, gli strumenti per la formulazione di modelli matematici elementari, nonché le

applicazioni del calcolatore per la risoluzione numerica di problemi matematici;• la chimica con particolare riferimento alle macromolecole di interesse biologico, i concetti biochimici dell’ organizzazione strutturale delle cellule e dei

processi metabolici negli animali di interesse veterinario; devono inoltre possedere nozioni generali sui principi e sulle metodiche dell’analisi chimica ebiochimica, finalizzata anche al monitoraggio dell’inquinamento ambientale; e della medicina di laboratorio;

• i fondamenti di biologia vegetale ed animale, nonché della biologia molecolare;• nozioni del livello macroscopico, microscopico e ultrastrutturale dell’organismo animale; • i fondamenti della fisiologia cellulare e generale veterinaria.Le attività formative in ambiti disciplinari caratterizzanti la classe devono essere volte ad un’ampia formazione medica veterinaria; i laureati della classe ma-gistrale dovranno essere in grado di operare nel campo dell’allevamento, della gestione, della patologia, della clinica, della diagnostica, della terapia, dellaprevenzione delle malattie degli animali, ivi compresigli organismi acquatici, delle zoonosi, nonché del controllo dell’igiene e della qualità degli alimenti conparticolare riferimento a quelli di origine animale. In particolare i laureati della classe magistrale in medicina veterinaria devono acquisire le conoscenze uti-li ed indispensabili previste dai Settori Scientifico Disciplinari compresi negli ambiti delle Attività Formative Caratterizzanti della tabella ministeriale parte in-tegrante della Classe. Inoltre, lo studente completerà la propria formazione attingendo ad insegnamenti Affini ed Integrativi utili alla professionalità del Me-dico Veterinario. Le attività formative relative alla preparazione della prova finale devono permettere la discussione di una tesi finalizzata alla dimostrazionedella capacità speculativa su un argomento di interesse veterinario. Relativamente alla definizione dei corsi di studio, la cui durata complessiva di cinqueanni è preordinata alla esecuzione delle attività previste dalla direttiva 78/IO27/CEE, i regolamenti didattici di ateneo si conformano alle prescrizioni del pre-sente decreto e dell’ articolo 6, comma 3, del decreto ministeriale 22 Ottobre 2004, n. 270. I laureati della classe magistrale potranno acquisire specificheprofessionalità medicoveterinarie avendo svolto un tirocinio pratico, per un periodo non inferiore a 30 CFU, svolto in periodi prestabiliti dalla struttura didatti-ca, ma preferibilmente nell’ultimo anno, presso università o in riconosciute strutture pubbliche (aziende sanitarie locali, istituti zooprofìlattici) o private (ac-creditate dagli organi accademici competenti).

Il numero chiuso? Salvato dall’Europa

“I numeri e gli accessi ai corsi a numero chiuso vanno rivisti ed occorrelavorare ad una rapida diminuzione di questi corsi’’. Così si è espressoil Ministro dell’Università Fabio Mussi, rispondendo ad una interpellan-za presentata da un gruppo di parlamentari di Forza Italia sugli ateneiitaliani. Il Ministro ha ribadito di essere contrario al numero chiuso, maanche di non poter intervenire in facoltà, come quella di medicina vete-rinaria, per le quali la programmazione degli studenti è prevista da “vin-coli europei”. Mussi ha quindi aggiunto che i numeri vanno tuttavia ve-rificati, perchè in alcuni casi non sarebbero “congrui”. Sarebbero trop-po pochi, ad esempio, i posti previsti per i corsi in odontoiatria: “averesolo 800 posti disponibili - ha dichiarato - sembra più consono all’esi-genza di tutelare una categoria che non di far fronte alla domanda ef-fettiva dei cittadini’’. Una discussione parlamentare su tale materia sarà“opportuna” anche in vista di “una revisione della legge 264 che pre-vede appunto l’accesso limitato’’. La legge 2 agosto 1999, n.264 Norme in materia di accessi ai corsi universitari, prevede espressamen-te il numero programmato per medicina veterinaria “sulla base dellavalutazione dell’offerta potenziale del sistema universitario, tenendo an-che conto del fabbisogno di professionalità del sistema sociale e pro-duttivo”.

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re in possesso di una solida pre-parazione di base. La cura deglielementi pre-professionalizzanti edell’accompagnamento al lavoro,e la correzione delle tendenze ne-gative che si sono registrate fino-ra sono gli altri obiettivi fissati pergli atenei. Diverse azioni sono in-dicate per favorire una maggioremobilità degli studenti e per altripossibili aspetti di miglioramentodella qualità del sistema.

Riduzione dei corsi di studioSi va verso una riduzione com-plessiva dell’offerta di corsi di stu-dio, particolarmente se non soste-nuta da un’adeguata domanda,per assicurare il contributo di unnumero maggiore di docenti, unpiù solido impianto, una migliorequalità dell’offerta formativa e unaeffettiva stabilità nel tempo deipercorsi. Ma non solo. Il processodi riprogettazione va verso unamaggiore articolazione in curricu-la dei percorsi formativi, in parti-colare di secondo livello. Si puntaad una concreta, effettiva e reali-stica definizione degli obiettivi for-mativi di ciascun corso di studio,

ad una equilibrata distribuzionedegli impegni didattici dei docen-ti con un pieno utilizzo del tempo-docenza previsto per i docentidalla normativa vigente. Il Ministe-ro vuole inoltre la sperimentazio-ne di metodi didattici più avanzatie più interattivi. Vi è inoltre la pre-visione del riconoscimento delleconoscenze, delle competenze eabilità professionali o di esperien-ze di formazione pregressa soloin termini rigorosamente indivi-duali con un più forte raccordocon la scuola secondaria.

Facoltà al lavoro I Consigli di Coordinamento Di-dattico della Facoltà di MedicinaVeterinaria dell’Università di Mila-no hanno organizzato ai primi diottobre una consultazione con leparti sociali con la finalità di pre-sentare i corsi di laurea soggetti amodifica. All’incontro, per la FNO-VI, ha partecipato il Consigliere,dr.ssa Carla Bernasconi. La Fa-coltà di Bologna, dal canto suo,sta progettando il nuovo corso dilaurea in Medicina Veterinaria, perl’a.a. 2008/2009 e per farlo ha at-

tivato una consultazione con laCategoria; il Preside, Prof. Santi-no Prosperi ha trasmesso al-l’ANMVI una proposta di ordina-mento didattico per il corso di lau-rea magistrale in Medicina Veteri-naria, corredata da un questiona-rio “al fine di verificare se, per lafigura professionale del medicoveterinario, gli sbocchi occupa-zionali, la prosecuzione negli stu-di, le principali funzioni, le cono-scenze e i relativi campi di appli-cazione sono esaurientemente af-frontati nel documento di propo-sta”. L’ANMVI assicura il propriocontributo.

L’Accademia non è ad un passodal cieloIntervenuto all’ultimo convegnonazionale della SISVET, il Presi-

dente della FNOVI ha ribadito lavolontà della Categoria a confron-tarsi con l’Accademia. Ma la pro-fessione “non vuole essere presain giro, così com’è capitato” - haaggiunto Gaetano Penocchio rife-rendosi alla programmazione delcorso in Medicina Veterinaria perl’anno accademico 2007/2008, icui numeri sono risultati molto di-versi rispetto alle indicazioni dicontenimento auspicate dalla Ca-tegoria. Per quanto riguarda leprospettive, invece, il Presidentedella FNOVI ha parlato di “di unrapporto da costruire”. “Serve - hadetto - un patto tra professione eduniversità. La professione è cre-sciuta ed è pronta a sedersi al ta-volo ed aspetta l’Accademia, chedeve smettere di sentirsi ad unpasso dal cielo”. ■

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Il 98,4% dei laureati in veterinaria è abilitato

È facilissimo passare dalla laurea all’abilitazione professionale.Secondo dati del Miur, diffusi dal Centro Studi del Consiglio

Nazionale degli ingegneri ben il 98,4% dei laureati in medicina veteri-naria passa l’esame di stato. È la percentuale di promozione più alta,seconda solo a quella degli odontoiatri (99,8). Il primato è delle profes-sioni sanitarie: al terzo posto infatti si collocano i medici con il 95,2%della percentuale di successo. Nel 2005, in medicina veterinaria, su1.159 esaminati sono stati abilitati in 1.140. Per alcuni è la dimostrazio-ne che gli Ordini non sono caste chiuse, per altri è ora che l’accessoalla professione diventi una cosa seria.

Confisca delle attrezzature dei sanitari abusivi

“In caso di condanna per violazione dell’articolo 348 del codice pena-le, il giudice ordina la confisca delle attrezzature utilizzate, appartenen-ti ai soggetti che abbiano abusivamente esercitato la professione sani-taria o agli esercenti la professione sanitaria concorrenti nel reato”. Èquanto si legge all’articolo 8 (Confisca delle attrezzature utilizzate perl’esercizio abusivo di professione sanitaria) del Disegno di Legge “Di-sposizioni per la semplificazione degli adempimenti amministrativi con-nessi alla tutela della salute” approvato, in sede referente, dalla Com-missione Igiene e Sanità del Senato. L’articolo, di cui era stata propo-sta la soppressione, è stato invece mantenuto dalla Commissione, insede di votazione, su espressa indicazione favorevole del Sen PaoloBodini e del Sottosegretario alla Salute Zucchelli. L’articolo 348 del Co-dice Penale recita: “Chiunque abusivamente esercita una professione,per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, è punitocon la reclusione fino a sei mesi o con la multa da lire duecentomila aun milione”.

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A l fine di favorire la cre-scita dimensionale del-le aggregazioni profes-

sionali, funzionale al miglioramen-to della qualità dei servizi fornitialla collettività e dell’organizzazio-ne del lavoro, agli studi professio-nali associati o alle altre entità giu-ridiche, anche in forma societaria,risultanti dall’aggregazione di al-

meno quattro ma non più di dieciprofessionisti, è attribuito un cre-dito d’imposta di importo pari al15 per cento dei costi sostenutiper l’acquisizione, anche median-te locazione finanziaria, dei beniindicati al comma 26, nonché perl’ammodernamento, ristrutturazio-ne e manutenzione degli immobiliutilizzati, che per loro caratteristi-che sono imputabili ad incremen-to del costo dei beni ai quali si ri-feriscono. È questo il comma 23 dell’articolo3 del disegno di legge finanziariaper il 2008 che il Ministro PadoaSchioppa ha presentato alla Ca-mera. I beni di cui si parla ai finidel credito d’imposta sono “mobi-li ed arredi, attrezzature informati-che, macchine d’ufficio, impiantied attrezzature varie” ed inoltre“programmi informatici e brevetti

concernenti nuove tecnologie diservizi”. Il credito d’imposta riguarda le ag-gregazioni professionali effettuatetra il 1 gennaio 2008 e il 31 dicem-bre del 2010. L’agevolazione spet-terà solo “a condizione che tutti isoggetti partecipanti alle opera-zioni di aggregazione esercitinol’attività professionale esclusiva-mente all’interno della struttura ri-sultante dall’aggregazione” e “nonsi applica a quelle strutture che informa associata si limitano ad ese-guire attività meramente strumen-tali per l’esercizio dell’attività pro-fessionale”. Un decreto del mini-stro delle Finanze disciplinerà il re-gime dei controlli e sanzioni sul-l’effettiva sussistenza dei requisitiprevisti per l’ottenimento e il man-tenimento, nei tre anni indicati, delcredito d’imposta. ■

L a Finanziaria 2008, comelicenziata da Palazzo Chi-gi, inizierà il suo iter in

Parlamento, dove è legittimo atten-dersi emendamenti. Tuttavia, atte-nendosi al disegno di legge gover-nativo, per i professionisti si prefi-gurano alcune novità non solo infatto di credito d’imposta ma an-che di gestione dei farmaci stupe-facenti. L’articolo 61 del provvedi-mento, infatti, stabilisce alcune di-sposizioni in materia di prescrizio-ne dei farmaci per il trattamentodel dolore severo e in materia disemplificazione nella tenuta dei re-gistri degli stupefacenti. Per quan-to riguarda la ricettazione e l’ap-provvigionamento nulla cambiain ambito medico veterinario li-bero-professionale (il testo dispo-ne infatti modifiche solo relativa-mente alla ricettazione, alla deten-zione e al trasporto in ambito SSNe per gli infermieri professionali).Per quanto riguarda invece le re-gistrazioni i titolari di strutturadovrebbero tenere solo un regi-stro “di entrata e di uscita” daconservarsi per 2 anni invece cheun registro “di carico e scarico”. Inpratica cambierebbe il tipo di regi-stro: andrebbe in uso quello del-l’art. 60, comma 1 del Testo Uni-co sulla disciplina degli stupefa-

centi (i.e. un registro speciale nelquale, senza alcuna lacuna, abra-sione o aggiunta, in ordine crono-logico, secondo un’unica progres-sione numerica per ogni sostanzamedicinale, deve essere tenuto inevidenza il movimento di entrata edi uscita delle sostanze stupefa-centi o psicotrope di cui all’articolo14. Detto registro deve essere vidi-mato e firmato in ciascuna paginadall’autorità sanitaria locale), inve-ce che quello dell’art. 64 del TU(i.e registro di carico e scarico peri medici chirurghi e i medici veteri-nari, dove annotare per ogni som-ministrazione, oltre il cognome, ilnome e la residenza del richieden-te la data della somministrazione,la denominazione e la quantità del-la preparazione somministrata, ladiagnosi o la sintomatologia e unordine progressivo numerico unicodelle operazioni di carico e scari-co). Il registro speciale da usare ri-chiede di essere numerato e firma-to in ogni pagina dall’autorità sani-taria locale (il Sindaco o un suo de-legato), ma non il controllo e la vi-dimazione annuale del Primo Citta-dino.L’evoluzione parlamentare dellamanovra finanziaria sarà monito-rata con attenzione.

Giorgio Neri

6FINANZIARIA

L’aggregazione è funzionale alla qualità

La Finanziaria premia i professionisti associati

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2007€

ONAOSI, disciplina omogenea a quella degli enti assistenziali e previdenziali

È in vigore il Decreto Legge 1 ottobre 2007 n. 159 “Interventi ur-genti in materia economico-finanziaria, per lo sviluppo e l’e-

quità sociale” (GU n. 229 del 2-10-2007). L’articolo 29, relativo ai con-tributi alla Fondazione ONAOSI, stabilisce che “nelle more della riformadella fondazione ONAOSI finalizzata a rendere omogenea la sua disci-plina a quella degli enti assistenziali e previdenziali concernenti le libe-re professioni, al fine di ottemperare al disposto della sentenza n. 190del 5 giugno 2007 della Corte costituzionale, il contributo obbligatoriodovuto alla Fondazione ONAOSI da tutti i sanitari dipendenti pubblici,iscritti ai rispettivi ordini professionali italiani dei farmacisti, dei medicichirurghi e odontoiatri, dei veterinari, nel rispetto dei principi di autono-mia affermati dal decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, è determi-nato dal consiglio di amministrazione della Fondazione in modo da as-sicurare l’equilibrio della gestione e la conformità alle finalità statutariedell’ente rapportandone l’entità, per ciascun interessato, ad una per-centuale della retribuzione di base e all’anzianità di servizio”. Di questistessi criteri “tiene conto il consiglio di amministrazione della Fondazio-ne ONAOSI nel procedere alla rideterminazione dei contributi dovuti aisanitari ivi indicati, per il periodo compreso dalla data del 20 giugno2007 di pubblicazione della sentenza n. 190 del 5 giugno 2007 dellaCorte costituzionale a quella di entrata in vigore del presente decreto”.

Precariato

R iferisce un comunicato del Ministero della Salute, che sintetizzagli interventi previsti dalla manovra Finanziaria, che per i precari

“arriva il riconoscimento del lavoro svolto nel SSN”. È infatti previsto che “idirigenti sanitari del Ssn con contratti o incarichi di lavoro precari possanofar valere gli anni di servizio prestati come titolo nella valutazione ai finidell’assunzione a tempo indeterminato a mezzo concorso. Fino ad oggi,infatti, anche un periodo di servizio di diversi anni a carattere precario nonaveva alcun riconoscimento tra i titoli valutabili ai fini dell’assunzione”. IlConsiglio dei Ministri ha anche stabilito di inserire, tra i ddl collegati alla fi-nanziaria, il ddl per l’ammodernamento, la qualità e la sicurezza delle cu-re del Ssn. E c’è attesa anche per la promessa del Ministro della Salutecirca la stabilizzazione dei dirigenti che lavorano per il Ministero della Sa-lute nelle sedi centrali e periferiche. Con una lettera all’ANMVI Livia Turcoha garantito risposte ai precari del suo Dicastero.

Verso la semplificazione dei registri degli stupefacenti?

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Alla vigilia dei primi 30anni del Servizio Sani-tario Nazionale, l’ANMVI

ha sottolineato in un comunicatostampa il contributo dei medici ve-terinari alla sanità pubblica del no-stro Paese. I medici veterinari assicurano cheproseguiranno con il massimo im-pegno e le più qualificate compe-tenze a garantire la sicurezza ali-mentare dei prodotti di origine a-nimale ai connazionali: “Siamo isti-tuzionalmente collocati all’internodel Dipartimento di Sanità Pubbli-ca Veterinaria, della Nutrizione edella Sicurezza Alimentare del Mi-nistero della Salute - dichiara ilPresidente dell’ANMVI CarloScotti - e siamo orgogliosi comeoperatori sanitari, pubblici e priva-ti, degli elevati standard che il no-stro sistema sanità offre anche infatto di sanità animale e preven-zione veterinaria”. L’attenzione alle popolazioni ani-mali, siano esse destinate alleproduzioni alimentari o svolganoun ruolo sociale come nel casodegli animali da compagnia, è alcentro del lavoro quotidiano dimigliaia di medici veterinari nelleaziende sanitarie, negli IZS, ne-gli allevamenti, nelle strutture ve-terinarie private e presso le sedi

ministeriali cen-trali e periferi-che, in particola-re per quanto ri-guarda i controllialle frontiere egli scambi intra-comunitari. È con questa for-

za di intervento e di preparazionescientifica che i medici veterinariitaliani hanno saputo affrontare leemergenze sanitarie degli ultimianni, dalla BSE all’aviaria, e checontinuano a monitorare la salutedelle popolazioni animali rispettoalle zoonosi e ai risvolti di sanitàpubblica. Ne è senz’altro consapevole il Mi-nistero della Salute che celebra lavigilia del trentennale con unacampagna in cui si legge “dispo-niamo di una formidabile rete ve-terinaria, con oltre 10mila operato-ri, che garantisce la salubrità de-gli alimenti e la sicurezza dellaproduzione animale”.Ma i medici veterinari, sottolineal’ANMVI, svolgono inoltre una quo-tidiana azione di intervento per fa-vorire una corretta relazione uo-mo-animale, anche in relazione al-la tutela dell’incolumità pubblica. “L’impegno a cui l’Europa chiamail nostro sistema salute in fatto dibenessere animale e sicurezzadegli alimenti - conclude Scotti - èun impegno sottoscritto dal nostroPaese e da tutti i medici veterinariitaliani. Siamo certi che le celebra-zioni per i 30 anni del SSN sapran-no dedicare adeguato spazio e ri-conoscimento alla medicina vete-rinaria”. ■

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30 anni di SSN: i nostri auguri, il nostro impegno

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2007ANMVI INFORMA

CONGRESSO NAZIONALE

Libera professione: Pubblico e Privato a confronto

Centro Studi Veterinari Palazzo Trecchi, CremonaDomenica 18, novembre 2007

(ore 9.30-17.30)

Sono invitati i medici veterinari, le istituzioni e le organizzazioni di Categoria

Il disegno di legge sulla libera professione dei dirigenti medici del SSN è in vigore, ma le disposizioni

che riguardano la nostra professione sono rinviate a future determinazioni da parte delle Regioni e delle

Province Autonome. Al congresso nazionale dell’ANMVI se ne discuterà partendo dal documento “Atti-

vità libero professionale dei veterinari SSN”, redatto da ANMVI e AIVEMP in occasione dei lavori parla-

mentari sull’intramoenia.

Il futuro della libera professione richiede un confronto aperto, che riconosca e definisca i diritti e le prero-

gative tanto del settore Pubblico quanto del Settore Privato. C’è poi una “terza via” dove si incontrano fi-

gure professionali di nuova nascita (il veterinario convenzionato) o nascenti (il veterinario aziendale) e

nuove proposte di interazione fra pubblico e privato capaci di ottimizzare e di valorizzare l’apporto delle

strutture veterinarie private ad irrisolti problemi di sanità animale e ad una nuova cultura della salute e

del benessere dell’animale da compagnia: è il cosiddetto progetto Leavet.

Tutti i settori professionali sono coinvolti, la veterinaria degli animali da compagnia e quella al servizio del-

le produzioni zootecniche e della sicurezza alimentare. Tutti gli scenari in discussione si devono rappor-

tare con il livello regionale a cui è sempre più necessario guardare per comprendere le direzioni e l’espli-

carsi della nostra professione.

È importante esserci.

Info e programma: www.anmvi.it

(partecipazione libera e gratuita - per la migliore accoglienza è gradita la prenotazione)

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Dal veterinario anche quando stanno beneÈ uscito il 4 ottobre, con Corriere Magazine, il sup-plemento Amici Animali, dedicato alla salute de-gli animali da compagnia. Il messaggio ai lettorinell’editoriale del Presidente dell’ANMVI, CarloScotti, è di porre attenzione a due principi: benes-sere animale e prevenzione. “Negli ultimi anni -scrive Scotti - la Veterinaria ha contribuito all’affer-mazione di questi principi che stanno rivoluzionan-do il nostro approccio culturale. Entrambi pongo-no sia il proprietario che il medico veterinario in re-lazione con l’animale in salute. Nel primo caso sitratta di assumere la consapevolezza che ogni animale ha precise esi-genze di quotidiano accudimento e un proprio concetto di qualità dellavita; occorre dunque partire da una corretta valutazione dei bisogni delnostro pet per elaborare risposte adeguate, spesso diverse da quelleche il proprietario è portato a credere che coincidano con il suo bene.Nei nostri ambulatori, per fare solo qualche semplice esempio, vediamoun numero crescente di cani e gatti in sovrappeso, un riflesso della so-cietà degli uomini e dei suoi errori; vediamo anche disturbi comporta-mentali spesso legati ad un errato processo di educazione del proprioanimale. È così che si spiegano tanti episodi di aggressività”. Quanto al-la prevenzione, continua Scotti: “controlli regolari, almeno ogni sei mesi(in Italia ci sono 6.500 strutture veterinarie) consentono di mantenere l’a-nimale in perfetta forma e di riconoscere con utile anticipo eventuali cri-ticità. Inoltre, la convivenza con un animale impone regole di igiene e diprofilassi, che si traducono in poche e semplici azioni bastanti a far piaz-za pulita di tanti infondati timori, specie nelle donne in gravidanza o nelrapporto con i bambini. Ma prevenzione può anche voler dire fare lascelta giusta e ragionata dell’animale con cui convivere, evitando mode,impulsività, pregiudizi e... ripensamenti”. E per quanto riguarda i costi dimantenimento, a dispetto di tante statistiche, il Presidente dell’ANMVIsottolinea che “mantenere un animale da compagnia in salute e benes-sere non comporta mai costi proibitivi. Il Fisco, pur gravandole di un’ali-quota IVA da bene di lusso, ammette le spese veterinarie ad un regimedi parziale detraibilità. Alimentazione, igiene ed accessori, nella misurain cui rappresentano un dovere del proprietario e sono commisurate aireali bisogni dell’animale, non raggiungono cifre tali da compromettere ilbilancio familiare”.

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L ’obesità canina è un pro-blema ormai radicato nelmondo occidentale, con u-

na prevalenza in netta crescita ri-spetto agli anni ’60-’70 e variabiletra il 25 e il 40% della popolazionecanina; Stati Uniti in testa, seguiti daRegno Unito, Francia e Germania.Dati non incoraggianti se si consi-dera che la prevalenza dell’obesitàumana, ormai considerata una verae propria epidemia, varia in Europadal 58% della Germania al 34% cir-ca di Francia e Italia, i paesi euro-pei più “magri”. Bart De Leeuw (Te-chnical Manager Pfizer) ha introdot-to così il problema dell’obesità ca-nina alla conferenza stampa euro-pea “Canine obesity: stemming theepidemic”, indetta da Pfizer a Bu-dapest (12 settembre 2007).La prevalenza del problemapreoccupa in virtù soprattutto del-la moderna presa di coscienza delfatto che l’obesità, lungi da essereun mero problema estetico, costi-

tuisce una seria condizione medi-ca. L’obesità infatti è una malattiache peggiora la qualità della vitadel cane e lo espone a un maggiorrischio di sviluppare una delle nu-merose condizioni patologiche adessa associate (comorbilità): pro-blemi ortopedici, diabete, malattiecardiache e respiratorie, rischi a-nestesiologici. Per questo, deveessere trattata.Ma come si è arrivati a questa si-tuazione? La causa dell’obesità ènella maggior pare dei casi un bi-lancio energetico positivo, dovutoa un apporto di energia superioreal suo consumo. Esistono poi unaserie di fattori predisponenti, comerazza, età, sterilizzazione, compor-tamento alimentare del cane e delproprietario e, molto importanti, fat-tori emotivi legati al proprietario, inparticolare la convinzione diffusache offrire cibo equivalga a offrireamore. Un sondaggio internaziona-le online condotto tra i proprietari di

cani sovrappeso ha permesso distabilire alcuni punti fermi. 1) Mancato riconoscimento dellacondizione di eccesso di peso delproprio animale (91% dei proprie-tari); 2) Mancata cura dell’obesità (solonell’8% dei casi è dichiarato il suc-cesso del trattamento dell’obe-sità); 3) Importanza del begging, ovverodella continua richiesta di cibo daparte del cane (la causa più comu-ne dell’aumento di peso, secondoi proprietari) nonché mancanza ditempo per l’esercizio;4) Mancanza di comunicazionecon il veterinario, che non affrontail problema obesità con il proprie-tario. Pochi veterinari classificano infattil’obesità come una malattia, hadetto Alex German (Royal CanineWeight Management Clinic, Uni-versity of Liverpool). Eppure è unodei più comuni problemi medici

del cane, nonché una grande op-portunità professionale per i veteri-nari. La terapia di questa malattiarichiede molto tempo e si basa sudue principi: ridurre l’apporto di e-nergia, aumentare il consumo di e-nergia. Una volta stimato il pesotarget del cane (mediante il BodyCondition Score, BCS) è previstauna fase di terapia e una, altrettan-to importante, di mantenimento.Modificazione della dieta, aumen-to dell’esercizio fisico, cambia-mento dello stile di vita e terapiafarmacologia sono i moderni punticardine dell’approccio all’obesità,sia nel cane sia nell’uomo. L’approccio nutrizionale si basa ge-neralmente su restrizione calorica,micronutrienti, aumento del tenoreproteico (per proteggere la massamuscolare magra), aumento dellafibra (aumento della sazietà, dilui-zione delle calorie) e integrazione diingredienti speciali (L-carnitina). L’approccio farmacologico in me-dicina veterinaria è recente e pre-vede l’utilizzo di due molecole: mi-tatrapide e dirlotapide. Entrambeagiscono inibendo selettivamentela MTP (microsomal triglyceridetransfer protein), cioè la proteinache accelera il trasporto dei lipidiattraverso la membrana cellulare.Il dirlotapide (Slentrol®, Pfizer Ani-mal Health) ha spiegato SimonSunderland (Director VeterinaryClinical Development, Pfizer) bloc-ca parzialmente l’assemblaggio eil rilascio delle lipoproteine intesti-nali in circolo, con un duplice effet-to: riduzione dell’assunzione di ci-bo (aumento della sazietà = dimi-nuzione del begging) (90% dell’ef-fetto clinico) e riduzione dell’assor-bimento dei grassi (10% dell’effet-to clinico). È quindi il controllo del-l’appetito, l’effetto principale delfarmaco. I lipidi, dopo essere statifisiologicamente assorbiti, restano“imprigionati” negli enterociti, peressere eliminati con le feci. Il dirlo-tapide ha un’azione specifica neiconfronti dell’MTP delle cellule in-testinali, mentre agisce solo in mi-nima parte a livello epatico. Ridu-cendo l’assorbimento, anziché la

digestione, dei grassi, non produ-ce feci oleose o grasse. Gli studi clinici effettuati in Europae Stati Uniti hanno mostrato che ildirlotapide somministrato per viaorale, una volta al giorno per unamedia di 6 mesi, induceva unaperdita di peso nel 100% dei cani(N = 550), riduzione che, nel 50%dei soggetti, era mediamente pariall’11% del peso iniziale. Il regimedi dosaggio viene adattato al pa-ziente e ai risultati, per consentireun dimagramento a velocità mo-derata e risultati conseguente-mente duraturi. Il tasso di riduzio-ne ottimale è stimato intorno al 3%del peso al mese. Il trattamentotermina quando è stato raggiuntoil peso previsto e può durare finoa 12 mesi, tempo utile per un glo-bale cambiamento dello stile di vi-ta dell’animale. Il farmaco si è di-mostrato sicuro; l’effetto collatera-le più comune era il vomito, so-prattutto durante il primo mese ditrattamento. È tuttavia fondamentale, hannosottolineato tutti i relatori, inclusiCarlos Bustillo (veterinario di Al-betair, Spagna) e Debra Zoran(Texas A & M University), chehanno esposto la loro esperienzaclinica con il farmaco, che la tera-pia farmacologica dell’obesità siaparte integrante di un programmadi controllo del peso completoche prevede la modificazione del-lo stile di vita del cane, con parti-colare enfasi a una dieta comple-ta e bilanciata e all’attività fisica.Non quindi un rimedio isolato abreve termine per risolvere rapi-damente il problema dell’obesità.È compito del medico veterinarioinvece spiegare accuratamente alproprietario la morbilità e comor-bilità dell’obesità e la conseguen-te importanza del controllo del pe-so nel proprio cane, insieme allanecessità di un programma ditrattamento completo e a lungotermine che comprenda la modifi-cazione dello stile di vita dell’ani-male (dieta & esercizio), unica viaverso la conquista di risultati otti-mali e duraturi. ■

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Obesità canina

Dirlotapide, dieta ed esercizio: un piano unico per la lotta all’obesità

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2007FOCUS

di Maria Grazia Monzeglio

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L ’uso inappropriato o il so-vradosaggio delle terapieantibiotiche in medicina

equina possono aumentare l’inci-denza di complicazioni seconda-rie e/o aumentare il livello di pato-geni resistenti presenti nelle strut-ture veterinarie, ha ricordato Wil-liam V. Bernard (Equine InternalMedicine, Lexington Kentucky) inuna relazione dal titolo “Rational u-se of antibiotics in equine hospi-tals”, al 46° Congresso della Briti-sh Equine Veterinary Association(BEVA) (Edimburgo, 12-15 Set-tembre 2007). Per questi motivi, lascelta della terapia antibiotica do-vrebbe basarsi su criteri razionali,quali la reale necessità della tera-pia stessa, l’identificazione dell’or-ganismo responsabile della pato-logia, o almeno di quello “più pro-babile”, la sensibilità alle diversesostanze e la storia geograficadell’utilizzo degli antibiotici. Infatti,diversi studi hanno dimostrato cheesiste una variabilità geograficanella sensibilità agli antibiotici,probabilmente correlata a diffe-renze nella flora batterica intesti-nale di cavalli provenienti da zonediverse. Tale variabilità è statamessa in relazione con i il suolo, ilclima, i foraggi, il tipo di alimenta-zione, nonché con l’utilizzo di anti-biotici in quella particolare zonageografica. L’identificazione delpatogeno è ottenibile tramite tam-

poni, biopsie o altri sistemi chepermettono una coltura batterica;se ciò non è possibile, l’esperien-za del clinico e la letteratura ri-guardante un particolare proces-so patologico possono fornire in-dicazioni circa quello che potreb-be essere il batterio “ più probabi-le”. L’antibiogramma, o la cono-scenza degli antibiotici ai quali iGram +/- sono o non sono sensi-bili, ci permette di effettuare unascelta mirata. La storia geograficanon è altro che l’esperienza otte-nuta attraverso l’uso precedentedi antibiotici, valutando gli effettisecondari verificatisi in una datapopolazione, che può esserequella di un solo ospedale veteri-nario o di una più vasta area geo-grafica. Generalmente, i pazientiche sono più inclini allo sviluppodi effetti secondari indesiderati so-no quelli con patologie gastrointe-stinali in atto, quelli che hanno giàricevuto terapie antibiotiche re-centi e soggetti immunodepressi.In qualunque soggetto le terapieantibiotiche possono determinareun’alterazione della flora gastroin-testinale ma, in caso di distruzio-ne completa della normale florabatterica, si possono verificare en-terocoliti con conseguente svilup-po di laminite. Meno frequente-mente possono insorgere fenome-ni allergici. La via di somministra-zione più frequentemente associa-ta all’insorgenza di complicazionisecondarie è quella orale, e gliantibiotici più a rischio sono quel-li che vengono scarsamente as-sorbiti o che entrano nel circoloenteroepatico (secrezione bilia-re). Inoltre, non è da sottovalutareche l’utilizzo inappropriato di an-tibiotici può risultare in un aumen-to di ceppi batterici resistenti chealterano la popolazione dei pato-geni che risiede nell’ambiente o-spedaliero. ■

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L’uso razionale degli antibiotici nelle cliniche per equiniDiagnosi eziologica, sensibilità, ma anche “storia geografica”degli antibiotici. Bernard al congresso BEVA

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2007LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

www.vetjournal.it

Cause di epistassinel cane

Per determinare la prevalen-za e identificare i possibili

indicatori clinicopatologici dellemalattie associate a epistassi nelcane, uno studio ha rivisto retro-spettivamente le cartelle clinichedi 61 cani con epistassi. In 56 ca-ni si diagnosticava una malattiasistemica, in particolare: lei-shamniosi in 23 cani, ehrlichiosimonocitaria in 22, leishamniosied ehrlichiosi monocitaria conco-mitanti in 6, avvelenamento darodenticidi in 2 e trombocitope-nia immunomediata primaria, so-spetta tossicità da estrogeni e i-pertensione arteriosa sistemicain un soggetto ciascuna. Nei 5cani rimanenti si diagnosticavauna condizione patologica endo-nasale: tumore venero trasmissi-bile in 3 cani, adenocarcinomanasale in un cane e aspergillosinasale in un altro cane. Il palloredelle mucose e la tendenza e-morragica generalizzata eranosignificativamente più comuninei cani con ehrlichiosi monoci-taria, rispetto a quelli con leish-maniosi, mentre era vero l’oppo-sto per la linfoadenomegalia pe-riferica. I cani con ehrlichiosi pre-sentavano più spesso pancito-penia rispetto a quelli con leish-maniosi; in questi ultimi, i valorimediani di ematocrito, leucociti,piastrine e proteine sieriche totalierano maggiori. L’ehrlichiosi mo-nocitaria canina e la leishmaniosicanina sono le cause più comunidi epistassi in Grecia, concludo-no gli autori. Pallore delle muco-se, tendenza emorragica e pan-citopenia sono più probabilmen-te indicative di ehrlichiosi, men-tre linfoadenomegalia perifericae perproteinemia di leishmaniosi.

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L ’ipertiroidismo felino po-trebbe essere legato all’e-sposizione ambientale alla

polvere contenente i ritardanti difiamma presenti in tappeti, mobili,casalinghi e alimenti per animali.Lo ipotizza uno studio pubblicatosu Environmental Science & Tech-nology, rivista dell’American Che-mical Society. Gli autori riportanoil riscontro di livelli ematici elevati

di difeniletere polibromurato (PB-DE) nei gatti affetti da ipertiroidi-smo. L’analisi è stata condotta su23 gatti di proprietà, 11 dei qualicon ipertiroidismo felino (FH) eche presentavano livelli di PBDEtre volte superiori a quelli dei gattinon ipertiroidei.Studi precedenti hanno indicatola tossicità epatica e neurologicadei PBDE negli animali. Lo studio

attuale ha inizialmente ipotizzatoche il contatto prolungato con al-cune schiume poliuretaniche ecomponenti di imbottiture, mobilie materassi potessero esporre aun maggior rischio di FH. La scru-polosa attività di toelettatura per-sonale tipica dei gatti li espone al-l’ingestione di grosse quantità dipolvere che si deposita sul pelo. Irisultati dello studio mostrano una

consistente esposizione al PBDDche, avendo effetti endocrini ne-gativi, può avere alterato la fun-zione tiroidea. Inoltre, lo studio haipotizzato che la dieta fosse un al-tro fattore di rischio di FH e ha a-nalizzato il contenuto in PBDE didiverse marche di alimenti pergatti. Le analisi hanno evidenziatoche il contenuto in PBDE di alcu-ne varietà di petfood in scatola al

gusto di pesce era maggiore ri-spetto agli alimenti secchi o umidinon al pesce. Lo studio ha stima-to che la dieta basata su alimentiumidi può contenere livelli di PB-DE dodici volte superiori ai cibisecchi. Il contenuto in PBDE deglialimenti per animali non è regola-mentato negli USA. Secondo que-sto studio, il rischio di ipertiroidi-smo felino potrebbe essere mag-giore in America, dove l’uomopresenta i maggiori livelli di con-taminazione da PBDE al mondo.L’epidemia di ipertiroidismo felinoè iniziata circa 30 anni fa, quandosono stati introdotti i PBDE comeignifughi per l’ambiente domesti-co. La malattia è stata dapprimadescritta negli USA, ma poi anchein Canada, Australia e molte partid’Europa. Il legame tra ipertiroidi-smo felino e concentrazione ema-tica elevata di PBDE necessita diulteriori conferme. Studi simili so-no in corso anche in medicina u-mana. ■

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Ipertiroidismo felino: un legame con le sostanze ignifughe?

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2007LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

www.vetjournal.it

Bluetongue: inGran Bretagna

è epidemiaIl governo inglese conferma lacircolazione locale del virus

Dopo l’identificazione delquinto caso di blueton-

gue bovina nel Suffolk (Essex),il 28 settembre il governo ingle-se ha ufficialmente dichiarato lostato di epidemia. I casi segna-lati sono ormai decine, ma sem-brano interessare solo l’Essex,dove l’epidemia è originata. È la prima volta che la malattiacompare nel Regno Unito. Il De-fra (Department for the Environ-ment, Foods and Rural Affairs)ha comunicato che il virus BTV8è attualmente circolante nellapopolazione animale e di culi-coidi locale.Si sospetta che lo spostamentodel virus verso i paesi europeisettentrionali (inclusi Olanda,Belgio e Germania) possa es-sere favorito dal clima general-mente più mite degli ultimi anni.

Le notizie di Vet Journal sonoconsultabili on line

all'indirizzohttp://www.evsrl.it/vet.journal/

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Professione 35-2007 9-10-2007 10:51 Pagina 14

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 35

L a Regione Campania haistituito un proprio Os-servatorio Regionale

per la Sicurezza Alimentare. Condelibera di Giunta, pubblicatasul Bollettino Ufficiale del 1 otto-

bre, la sede di questo organismoviene collocata presso la sezio-ne di Caserta dell’Istituto Zoo-profilattico Sperimentale delMezzogiorno, il laboratorio di ri-ferimento regionale per gli ali-

menti di origine animale eper i mangimi, presso ilquale afferiscono i campio-ni prelevati dalle AA.SS.LL.,P.I.F., U.V.A.C., ComandoCarabinieri Tutela per la Sa-lute N.A.S. ed altri organi dicontrollo che agiscono sulterritorio regionale. Nellemotivazioni contenute nelladelibera si legge che “nelcorso della recente emer-genza conseguente al su-peramento della sogliamassima prevista per lediossine nel latte prodotto nelleaziende zootecniche in alcuniterritori della Campania, la man-canza di un laboratorio regiona-le per la ricerca delle diossinenegli alimenti e nei mangimi ed ilricorso agli unici due laboratoripubblici in grado di eseguire taliricerche, l’Istituto Zooprofilatticodi Teramo e l’Istituto Mario Negridi Milano, hanno creato non po-che difficoltà operative, determi-nando il rallentamento dell’ac-quisizione degli esiti degli esamidai quali dipendevano le misure

restrittive da intraprendere negliallevamenti a tutela della salutepubblica, nonché la revoca dellestesse misure con ulteriore pe-nalizzazione degli operatori delsettore.Nella determinazione della Re-gione a creare l’Osservatorio hapesato il fatto che allo stato at-tuale in Campania non esistevaun sistema o un’organizzazionetale da consentire un rapidoscambio dei dati derivanti dalleattività di tutti gli Enti che ope-rano nel campo della sicurezza

alimentare e che per moni-torare in modo adeguato lacontaminazione da agentichimici emergenti, ed inparticolare le diossine ed ibifenili policlorurati (PCB),è necessario fornire dellerisorse necessarie allo sco-po un laboratorio sul terri-torio regionale presso ilquale inviare i campioni dialimenti e mangimi preleva-ti dal servizio sanitario re-gionale. Con la proposta dibilancio per l’esercizio fi-

nanziario 2008, la Regioneprovvederà all’individuazionedelle risorse da destinare al rin-novo della convenzione per l’o-peratività dell’ORSA, nonché al-le spese d’investimento occor-renti per la dotazione dell’ORSAdelle attrezzature informatiche edel software per l’elaborazionedei dati e per la dotazione del-l’Istituto Zooprofilattico del Mez-zogiorno di Portici delle attrez-zature necessarie per effettuarela ricerca delle diossine e PCBdiossina simili. ■

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Osservatorio regionale per la sicurezza alimentare

In Campania nasce “ORSA”

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2007INFO REGIONI

MARCHE

Approvato a Pesaro ilRegolamento per la tutela animale

V ia libera a Pesaro al Regolamento Comunale sulla tutela de-gli Animali. A darne notizia è l’Assessorato all’Ambiente del

comune marchigiano, a seguito dell’approvazione consiliare. La deli-bera del Consiglio Comunale del 1.10.2007 è dichiarata immediata-mente eseguibile. Il regolamento contiene norme stringenti per quan-to riguarda l’obbligo di identificazione dei cani, con possibilità di mi-crochippatura per i gatti. Il proprietario del cane è tenuto ad iscriverloall’anagrafe canina, istituita presso il Servizio Veterinario, e i veterinarisono tenuti, nell’esercizio della loro attività professionale, a segnalaretempestivamente al Servizio Veterinario, anche tramite posta elettro-nica o fax, i casi di rifiuto del detentore a far apporre al cane (che ab-bia più di 3 mesi di vita) il codice di identificazione mediante micro-chip; la segnalazione ha il fine di consentire, oltre alla sanzione am-ministrativa, l’emanazione dell’ordinanza dirigenziale dell’Ufficio Tute-la Animali per la microchippatura a spese del detentore. In applica-zione della norma regionale, le ricette mediche rilasciate dai veterina-ri per l’acquisto di farmaci per cani devono riportare il numero di mi-crochip identificativo, o l’indicazione che il cane ha meno di 3 mesi divita. Il proprietario può chiedere ai veterinari di microchippare a pa-gamento il proprio gatto e di inserirlo nell’anagrafe felina. Si prevedo-no incentivi all’adozione e all’affidamento di cani e gatti, anche consi-stenti in forma di assistenza veterinaria convenzionata. L’Ufficio Tute-la Animali promuove, con l’aiuto del Servizio Veterinario, dei veterinariliberi professionisti e della Polizia Municipale, campagne di sterilizza-zione per cani e gatti. I detentori di animali dovranno farli visitare daun veterinario ogni qualvolta il loro stato di salute lo renda necessa-rio. Vietato tagliare o modificare code e orecchie di animali domesti-ci, tagliare la prima falange del dito dei gatti o sottoporli a onisecto-mia (resezione dell’unghia), operare la devocalizzazione; i veterinari,privati o appartenenti al Servizio Veterinario, segnalano all’Ufficio Tu-tela Animali tutti i casi di avvelenamento di animali di cui vengono aconoscenza. Non potranno essere trasportati sui mezzi di trasportopubblico animali affetti da malattie zoonosiche (zecche, micosi, pul-ci). L’abbandono si configura anche quando il cane viene lasciato daldetentore presso il canile sanitario comunale o nei rifugi comunali. Incaso di fuga, cattura, uccisione di animali la soppressione degli ani-mali è consentita esclusivamente se gravemente malati e non più cu-rabili o di comprovata pericolosità (e quando possibile dopo aver ac-certato l’indisponibilità delle associazioni di cui all’art. 26 ad adottar-li), con attestazione del veterinario che la effettua, con metodi euta-nasici e trasmettendo al Servizio Veterinario il certificato di morte chespecifica le cause che hanno portato alla decisione. Gli animali im-piegati in programmi di pet therapy sono sottoposti, da parte del ve-terinario in collaborazione con l’addestratore, a controlli periodici, re-lativi alla permanenza delle condizioni di salute e, in generale, di be-nessere, richieste ai fini del loro impiego. Per la corretta attuazionedei programmi di Attività e Terapie Assistite con Animali (denominati“programmi ATA”) è vietato utilizzare cuccioli, animali selvatici o eso-tici. Tutti gli animali impiegati nei programmi ATA devono superare u-na valutazione interdisciplinare che ne attesti lo stato sanitario, le ca-pacità fisiche e psichiche, fra le quali in particolare la socievolezza ela docilità, nonché l’attitudine a partecipare a tali programmi. Le pre-stazioni non devono comportare, per l’animale, fatiche o stress psi-chici o fisici, né consistere in attività che comportino dolore, ango-scia, danni psico-fisici temporanei o permanenti (o che ne ritardino opregiudichino l’adozione), ovvero sfruttamento. Le norme del presen-te regolamento non si applicano:a) alle specie selvatiche di vertebrati e invertebrati il cui prelievo è re-golato da specifiche disposizioni nazionali e regionali, in particolareriguardanti l’esercizio della caccia e della pesca, allevamenti zootec-nici industriali e rurali; b) alla detenzione di volatili ad uso venatorio,sempre che la detenzione stessa sia autorizzata ai sensi e per gli ef-fetti della normativa vigente sulla caccia; c) alle attività di disinfesta-zione e derattizzazione. Il regolamento comunale sulla tutela degli a-nimali è pubblicato on line su @nmvi Oggi (funzione di ricerca tramitela parola: tutela animale).

Professione 35-2007 9-10-2007 10:51 Pagina 15

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 35

L a sezione tematica del Mi-nistero della Salute dedi-cata ai cani e ai gatti ha

pubblicato una comunicazionesui canili d’eccellenza: “Esistononuove formule organizzative per icanili davvero funzionali che ga-rantiscono il benessere degli ani-mali ed anche un’altissima per-

centuale di successo per quantoriguarda le adozioni. Uno degli e-sempi più significativi è quellorappresentato dal canile di Colle-strada a Perugia che nel 2004 hafatto il miracolo di 154 adozionied è stato anche il primo in Italiaad aver avuto un riconoscimentointernazionale e cioè la certifica-

zione ISO 9001:2000 (Qualitymanagement systems - Require-ments)”. La comunicazione pro-segue sottolineando “la capacitàdi queste strutture di funzionarecome consultori, sia per l’infor-mazione dei visitatori che per lavalutazione dell’idoneità di colo-ro che intendono prendere in af-

fido un cane: i test di verifica ri-ducono quasi a zero la restituzio-ne dei cani al rifugio per proble-mi insorti all’arrivo nella nuovacasa. Per queste strutture razio-nali ed efficienti persino nomi co-me “parco-rifugio” appaiono in-sufficienti a evidenziare le diffe-renze dai canili tradizionali”. ■

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Umbria

Canile di Collestrada, MinSal: un esempio di eccellenza

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2007INFO REGIONI

PUGLIA

Randagismo,istituita

commissioned'indagine

La Regione Puglia ha istitui-to una commissione con-

siliare di indagine sull’applica-zione della legge regionale 3Aprile 1995 n. 12 “Interventiper la tutela degli animali d’af-fezione e prevenzione del ran-dagismo”. Fine della Commis-sione è il monitoraggio degli ef-fetti prodotti dall’attuazionedella L.R. 12/95 in ordine agliinterventi per la tutela degli a-nimali d’affezione e prevenzio-ne del randagismo sul territoriodella Regione Puglia e perveni-re alla proposizione di modifi-che e/o integrazioni utili a elimi-nare le criticità e a potenziarele previsioni normative chehanno dato prova di positivitàriscontrate nell’attuazione dellastessa legge regionale. La Com-missione è composta da noveconsiglieri regionali e può avva-lersi di esperti solo a titolo gratui-to. Può inoltre acquisire tutti gliatti deliberativi e preparatori, at-tinenti alla propria attività, senzache possa essere opposto il se-greto d’ufficio. Il Presidente delConsiglio regionale convocheràla Commissione per la propriacostituzione entro trenta giornidalla data di entrata in vigoredella sua istituzione. La Commis-sione termina i suoi lavori entro enon oltre sei mesi dalla data del-la sua costituzione. Al terminedei lavori la Commissione redi-ge, approva e trasmette una re-lazione finale al Consiglio regio-nale. Il provvedimento è pubbli-cato nel Bollettino Ufficiale dellaRegione Puglia n. 139 supple-mento del 2 ottobre 2007.

PIEMONTE

Risorse per l’Osservatorioepidemiologico

regionale

Per il potenziamento dellefunzioni e delle attività

dell’Osservatorio Epidemiologi-co Regionale per la prevenzioneveterinaria, la Giunta regionaledel Piemonte ha deliberato all’u-nanimità di accantonare a favo-re della Direzione di Sanità Pub-blica la somma di euro 50.000da assegnare all’Istituto Zoopro-filattico Sperimentale del Pie-monte, Liguria e Valle D’Aostacon sede a Torino. L’osservatorioepidemiologico regionale potràutilizzare tali risorse per l’attiva-zione di indagini e ricerche pia-nificate avvalendosi dei labora-tori interni dell’Istituto Zooprofi-lattico Sperimentale, sulla basedi programmi concordati con ilcompetente Assessorato alla sa-lute della Regione. Delibera del17 settembre 2007, n. 4-6871

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Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 35

“Questo Dipartimento ritiene che ilRegolamento di Igiene attualmen-te in vigore nel Comune di Verona,possa essere modificato per quan-to attiene la degenza degli animalipresso le strutture veterinarie inoggetto” (ospedali veterinari, clini-che veterinarie e case di cura ve-terinarie ndr). Con queste parole il Dipartimentodi Prevenzione dell’Azienda ULSSdi Verona ha favorevolmente ac-colto la richiesta dell’ANMVI di mo-dificare il Regolamento d’igienecittadino. L’Associazione scriveva a set-tembre al Primo Cittadino e allacompetente ASL lamentando ilfatto che, in base a questo Rego-lamento, risultasse di fatto pre-clusa, in Verona città, la possibi-lità di ricoverare presso le strut-ture veterinarie animali degenti,oltre il termine di 24 ore. Tale pre-clusione era stata confermatadalla autorità sanitaria localeche, richiamandosi al citato Re-golamento, ammetteva la deten-zione di animali solo al “di fuoridei centri abitati”. L’ANMVI la-mentava che, sempre in base alRegolamento d’igiene, non risul-tassero autorizzabili, in città, duetipologie di strutture veterinarieche comprendono fra i propri re-quisiti minimi strutturali un “loca-le adeguato e attrezzato con boxe/o gabbie per la degenza deglianimali”: l’ospedale veterinario ela clinica veterinaria/casa di curaveterinaria. “A parere di chi scrive - osservavail Presidente dell’ANMVI, CarloScotti - simili disposizioni risentonodi impostazioni datate se non deltutto retrograde nei confronti delruolo sociale dell’animale da com-pagnia e del suo diritto all’ospeda-lità, nonché del diritto della profes-sione veterinaria all’apertura distrutture che, in quanto sanitarie,non hanno nulla a che fare con gliallevamenti tanto quanto non vihanno a che fare le strutture ospe-daliere d’umana”. L’applicazione del Regolamentod’igiene n. 19 equipara la degen-za del paziente animale d’affezio-ne alla detenzione di animali d’al-levamento industriale o rurale. Sirichiedeva pertanto alle medesi-me Autorità se non ritenessero diintervenire con opportuni corretti-vi normativi. Ciò al fine di consen-tire, nelle cliniche e ospedali vete-rinari cittadini, il ricovero dell’ani-male degente per i giorni neces-sari al decorso clinico ed alle e-ventuali difficoltà del proprietarionel trattamento domestico dell’a-nimale convalescente. La notadell’ANMVI faceva infine presente

che “non si rinviene alcuna dispo-sizione che porti agli esiti prescrit-tivi sopra descritti né nel recepi-mento regionale in materia distrutture veterinarie né nel recepi-mento dell’accordo recante di-sposizioni in materia di benesse-re degli animali da compagnia epet-therapy né, infine, nelle Linee

guida da applicare al regolamen-to di igiene urbana veterinaria ap-provate dalla Giunta Regionaledel Veneto, dove al contrario sidistingue fra animale allevato e a-nimale d’affezione facendo rica-dere sotto distinti obblighi le loromodalità di detenzione e di ge-stione, anche con riferimento alle

misure di tipo igienico e di sanitàpubblica, per le quali si rinvia, o-ve opportuno, al Regolamento diPolizia Veterinaria”.L’ 8 di ottobre è arrivata la rispostadel Dipartimento di Prevenzionedella ASL che, tramite il DirettoreMassimo Valsecchi, precisa che“le strutture di ricovero dovranno

essere adeguate e rispondenti al-l’igiene dell’abitato e non recaremolestie con rumori e odori sgra-devoli. Già in sede di rinnovo auto-rizzativi delle strutture veterinariepubbliche e private potranno esse-re valutati i requisiti ai fini dellepossibilità di ricovero di animalidegenti”. ■

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Verona modificherà il Regolamento che vieta la degenza animale in città

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2007ANMVI REGIONE

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Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 35

P er assicurare il coordina-mento delle funzioni inmateria di valutazione del

rischio nella catena alimentare(Reg. - CE - del 18 gennaio 2002,n. 178), operano presso il Ministerodella salute un Comitato strategicodi indirizzo ed un Comitato nazio-nale per la sicurezza alimentare. Ilsupporto operativo, l’istruttoria e le

funzioni di segreteria dei comitatisono assicurate dal Segretariatonazionale della valutazione del ri-schio della catena alimentare, checostituisce il riferimento nazionaledell’Autorità europea per la sicu-rezza alimentare. Il dettaglio dellefunzioni e delle composizioni ècontenuto nel Decreto 26 Luglio2007 Organizzazione delle funzioni

di cui al Regolamento (CE) del 28gennaio 2002, n. 178, del Parla-mento europeo e del Consiglio inmateria di valutazione del rischiodella catena alimentare (GU n. 231del 4-10-2007). Il comitato nazio-nale per la sicurezza alimentare,la cui collocazione è presso il Di-partimento per la sanità pubblicaveterinaria, la nutrizione e la sicu-

rezza degli alimenti del Ministerodella salute, è organo tecnico-con-sultivo che agisce in stretta colla-borazione con l’EFSA e partecipa,attraverso un proprio rappresen-tante, al forum consultivo dell’EF-SA. Questo Comitato svolge ancheconsulenza tecnico-scientifica alleamministrazioni che si occupanodi gestione del rischio in materia di

sicurezza alimentare e formula pa-reri scientifici, su richiesta del co-mitato strategico di indirizzo, delleamministrazioni centrali e delle re-gioni e delle province autonome diTrento e Bolzano. Le richieste diparere devono essere inoltrate alComitato per il tramite del Segreta-riato nazionale della valutazionedel rischio della catena alimentare,che è responsabile del coordina-mento dei processi di valutazionedel rischio. Il Comitato trasmette ipropri pareri al Segretariato, cheprovvede ad inviarli al richiedente,al Comitato strategico di indirizzoe alla Consulta delle associazionidei consumatori e dei produttori inmateria di sicurezza alimentare. Ilcomitato approva il piano annualee pluriennale di attività tecnico-scientifica predisposto, secondo lepriorità di intervento definite dalComitato strategico e dal Segreta-riato. È nominato con decreto delMinistro della salute, d’intesa con ilMinistro delle politiche agricole ali-mentari e forestali, ed è compostoda 18 membri, individuati tra e-sperti di comprovata esperienzascientifica ed elevata professiona-lità nelle materie attinenti la valuta-zione del rischio nella catena ali-mentare; può inoltre avvalersi dellacollaborazione di esperti scientificiindipendenti competenti nella ma-teria relativa al singolo argomentotrattato, anche attivando specificigruppi di lavoro. Il Comitato stra-tegico di indirizzo si riunisce al-meno 2 volte l’anno e adotta il pro-gramma di lavoro annuale e plu-riennale, definisce le priorità di in-tervento e definisce le linee gene-rali di comunicazione. Il Comitatotiene conto anche di eventuali pro-blematiche evidenziate dalla con-sulta delle associazioni dei consu-matori e dei produttori. È compo-sto dal Ministro della salute, dal Mi-nistro delle politiche agricole ali-mentari e forestali e dai coordina-tori degli assessori regionali allasanità e all’agricoltura; ne fanno i-noltre parte il capo del Dipartimen-to per la sanità pubblica veterina-ria, il capo del Dipartimento dellepolitiche dello sviluppo del Mini-stero delle politiche agricole ali-mentari e forestali, il direttore delSegretariato nazionale della valu-tazione del rischio della catena ali-mentare, tre rappresentanti tecnicidelle regioni designati dalla Confe-renza delle regioni, il presidentedell’Istituto superiore di sanità, ilpresidente dell’Istituto nazionale diricerca per gli alimenti e la nutrizio-ne; il presidente del Comitato na-zionale per la sicurezza alimenta-re; un componente del Comitatonazionale per la sicurezza alimen-tare, nominato dal Ministro dellasalute d’intesa con il Ministro dellepolitiche agricole alimentari e fore-stali; un rappresentante degli Isti-tuti zooprofilattici sperimentali, no-minato dal Ministro della salute. IComitati presentano una relazionetriennale relativa agli obiettivi rea-lizzati. ■

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Decreto del 26 luglio 2007

Valutazione del rischio, organizzazione delle funzioni in GU

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2007LEGGI IN GAZZETTA

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Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 35

I l Comitato Permanente Eu-ropeo per la sicurezza ali-mentare ha dato la sua ap-

provazione alla proposta dellaCommissione Europea di modifi-care la legislazione europea inmateria di Blue Tongue armoniz-zandola con le indicazioni del-l’OIE. Una bozza di Regolamentocomunitario prevede disposizionifinalizzate ad uniformare le misu-

re di prevenzione, di controllo e direstrizione alla luce degli sviluppidella malattia nel Nord Europa dal2006 ad oggi. Il Comitato Perma-nente ha anche votato a favore diuna estensione delle zone di re-strizione nel Sud Est dell’Inghilter-ra e in altre aree di Francia, Dani-marca, Repubblica Ceca e Porto-

gallo. La Commissione ha inoltreritenuto necessario aggiornare lalegislazione alle conoscenzescientifiche sulla Blue Tongue. Labozza di Regolamento prevede ilmonitoraggio obbligatorio in tutti iPaesi colpiti, mentre gli altri do-vranno adottare livelli di sorve-glianza proporzionati al loro gra-

do di rischio. Le autorità nazionalidovranno notificare alla Commis-sione l’istituzione di ogni zona direstrizione. Il dato confluirà in unelenco gestito dalla Commissionein maniera semplificata e più tra-sparente per dare informazioni alpubblico. La proposta della Com-missione chiarisce anche le con-

dizioni per la movimentazione de-gli animali all’interno e dalle zonedi restrizione e stabilisce i criteriper le cosiddette seasonally vec-tor-free zone, ovvero periodi limi-tati in cui le misure possono esse-re allentate grazie all’assenza delvettore o di trasmissione dellaBlue Tongue. ■

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Proposta della Commissione UE

Modificare la legislazione europea sulla Blue Tongue

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2007EUROPA

★★

★★★★★★

Sanità animale,Patta: il quadro

generaleappare serio

P iù coordinamento a livelloeuropeo per contrastare

la diffusione delle epidemie ani-mali che stanno funestando gliallevamenti di mezza Europa. Èquesta la linea decisa il 27 set-tembre scorso a Bruxelles dalConsiglio dei ministri dell’Unio-ne europea di fronte ad allarmicome quello dell’afta epizooticae della lingua blu, che stannocolpendo in maniera diffusa ibovini europei. Lo rende noto ilsottosegretario alla Salute, GianPaolo Patta, in una nota del mi-nistero italiano, dopo essere in-tervenuto alla riunione dei verti-ci Ue. L’epidemia di lingua bluriguarda sette diversi Paesi eu-ropei mentre l’afta la Gran Bre-tagna e la Turchia. “Il quadrogenerale appare serio. Per con-trastare in modo efficace ildiffondersi delle epidemie ani-mali in Europa - dice Patta -vanno applicate con rigore lemisure di profilassi previste daiprotocolli vigenti. E serve uncoordinamento europeo delle o-perazioni di carattere sanitariocome quelle delle vaccinazionie delle movimentazioni dellemandrie. Dopo l’imminente pe-riodo invernale - spiega il sotto-segretario - le malattie conta-giose potrebbero riproporsi conmaggiore virulenza in tutta Eu-ropa”. Per questa ragione Pattae i colleghi dell’Europa dei 25auspicano “la più ampia colla-borazione tra le autorità veteri-narie dei singoli Stati per rende-re patrimonio comune le miglio-ri conoscenze scientifiche utili adebellare le malattie”. (Adnkro-nos Salute)

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Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 35

Sul ruolodell’OrdineCaro Direttore, ti prego di volermi concedere unabreve replica a quanto da te pub-blicato sul numero 29/2007 de “LaProfessione Veterinaria”/Lettere alDirettore” a firma del dottor Mas-simo Taricco di Sanremo (IM). Inqualità di Presidente dell’Ordinedei Medici Veterinari della Provin-cia di Imperia devo far notare ailettori, ed in particolare al collega,che i componenti del Consiglio

dell’Ordine non sono eletti per “fa-cilitare” gli iscritti nel lavoro e nel-la vita o per essere meramente u-tili alla Categoria, ma per garanti-re l’applicazione dei vigenti rego-lamenti e di ben precise normati-ve che, fino a prova contraria, so-no leggi dello Stato e sono soprat-tutto di garanzia per gli iscritti eper gli utenti. Lungi quindi dal vo-ler martirizzare i colleghi, e ancormeno dall’ardire di “interferire in-debitamente con la natura e cor-retta evoluzione della professio-ne”, ribadisco che il Consiglio del-l’ordine è formato da membri de-

mocraticamente eletti che svolgo-no gratuitamente, con passione,professionalità e serietà il loro in-carico “super partes”.Constato amaramente come siafacile per alcuni lanciare messag-gi contenenti malcelati personali-smi e attribuire a fantomatichelobby conflitti d’interesse tesi aminare la “pazienza e la salute”del povero iscritto, che ha concor-renti malvagi e non può perciò e-sercitare con serietà, dall’alto del-le sue virtù la professione. Siamoseri! Affrontiamo tutti insieme,senza farneticazioni, le tante pro-

blematiche che affliggono la no-stra professione, facciamolo perfavore.

Il Presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari della

Provincia di ImperiaDr. Elio Bossi

ErasmusVista l’esperienza recentissima dimia figlia a Madrid per un annocome studente Erasmus di veteri-naria, posso solo sottolineare co-me l’obiettivo principale di ogni

riforma universitaria dovrebbe es-sere quello di collegare stretta-mente lo studio alla pratica chenel nostro caso è l’ospedale vete-rinario, sono attrezzature nuove,sono insegnanti motivati e giova-ni. Guardiamo all’Europa per unavolta! Questo è gia stato fatto!

Lettera firmata

20 laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2007LETTERE AL DIRETTORE

@

Soffro i guasti profondi cheproduce la politica quando siimpossessa della Sanità come

una piovra.Livia Turco, Ministro della Salute

Partecipaall’indagine sul

pet cornerUn’indagineconoscitivasul pet cor-ner per ca-pire cosa nepensa laCategoria.La finalità èquella di

capire qual è il reale interessedei colleghi verso questa pre-stazione accessoria e ricavaredati che ci permettano di capirequale sia il pensiero della vete-rinaria e le sue esigenze rispet-to alla possibilità di cedere aiclienti, all’interno delle propriestrutture, prodotti attinenti la sa-lute ed il benessere degli ani-mali.La FNOVI è intervenuta sul te-ma con circolare del 28 giugno2007 per chiarire alcuni aspettideontologici ed è su questo do-cumento che l’indagine fonda lesue premesse. L’indagine siconcluderà il 30 ottobre prossi-mo. Le risposte possono essereinviate per posta o per fax ai re-capiti indicati sul questionario.Oppure, si può aderire in linedal sito www.anmvi.it (accessocon i Codici Ego)

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Professione 35-2007 9-10-2007 10:51 Pagina 20

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 35

I l problema dell’obesità cani-na ha assunto dimensioni erilevanza analoghe a quelle

riscontrabili in campo umano,non tanto per le sue implicazio-ni di natura estetica, quanto perl’importanza che questa vera epropria patologia assume inquanto fattore di complicanzaper molte altre sindromi cliniche(artropatie, cardiopatie, disfun-

zioni epatiche, diabete, ecc), efattore di aggravamento del ri-schio chirurgico e anestesiolo-gico.Queste considerazioni sono allabase della nascita di vari presidifarmaceutici, da associare even-tualmente alle opportune restri-zioni dietetiche, studiati apposi-tamente per controllare il meta-bolismo energetico del cane so-

vrappeso.Tra questi presidi una importanteinnovazione è presentata dall’I-stituto Farmaceutico Candioli,che introduce sul mercato veteri-nario un prodotto dietetico percani sicuro ed affidabile: SLIMDOG.SLIM DOG presenta pecularitàsignificative: 1. è un mangime complemen-tare in compresse a base di e-stratti fitoterapici: l’estratto diPhaseolus vulgaris titolato estandardizzato in faseolamina,l’estratto deteinato di thè verdericco di epigallocatechina galla-to e un particolare tipo di lievitoarricchito al cromo.2. SLIM DOG interviene sulmetabolismo dei carboidrati,presenti in abbondanza sia nel-l’alimentazione casalinga del ca-ne (riso, pasta, pane, ecc) sia inquella industriale (riso, farine dicereali). La faseolamina contenu-ta nel prodotto è in grado di inibi-re l’attività dell’α-amilasi, princi-

pale enzima pancreatico deputa-to alla scissione dei polisaccaridiin mono e disaccaridi. Di fatto ta-le inibizione induce un ridotto (fi-no al 75%) assorbimento deglizuccheri semplici, e quindi la lo-ro utilizzazione ai fini energetici;non essendo alterata la produ-zione pancreatica di α-amilasi,ma solamente la sua attività a li-vello duodenale, non viene alte-rato il normale metabolismo delpancreas. Per mantenere il nor-male bilancio energetico l’orga-nismo è indotto a consumare i li-pidi di riserva, con conseguenteriduzione del peso e della massacorporei. SLIM DOG inoltre au-menta la termogenesi a partiredall’ossidazione dei lipidi, favori-sce il controllo dell’appetito e lametabolizzazione del colestero-lo. Tali effetti positivi, documenta-ti sia nell’uomo sia nel cane, so-no facilmente modulabili sia perintensità che per durata, monito-rando periodicamente l’anda-mento del peso corporeo, e tro-

vano il loro ambito ideale nelmantenimento del peso corporeoraggiunto durante un program-ma di restrizione dietetica.3. SLIM DOG è maneggevole:la sostanziale mancanza di ef-fetti collaterali connessi al suoutilizzo consente di poter utilizza-re SLIM DOG da solo o in asso-ciazione a diete ipocaloriche, peril prescritto periodo di 4-8 setti-mane o più a lungo a secondadei risultati ottenuti, e anche co-me prodotto dietetico di manteni-mento per mantenere il peso cor-poreo ottimale. Nella pratica clinica ciò consen-te di evitare il rapido recuperodel peso corporeo una volta ter-minato il programma di riduzioneponderale.Inoltre la presentazione dellecompresse in due formati, SLIMDOG 250 per cani fino a 20 Kg dipeso, e SLIM DOG 625 per canioltre i 20 Kg di peso, rende como-da l’utilizzazione del prodotto neisoggetti di qualunque taglia. ■

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Istituto Farmaceutico Candioli

Slim Dog: controllare il peso non è più un peso

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2007DALLE AZIENDE

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PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACPer informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected] - www.scivac.it

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FISIOTERAPIA AVANZATOCremona, 19/21 Novembre 2007

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DIRETTOREDarryl Millis, DVM, MS, Dipl ACVS, Knoxville (USA)

RESPONSABILE LOCALELudovica Dragone, Med Vet, Reggio Emilia

RELATORIMarco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Bologna

Ludovica Dragone, Med Vet, Reggio EmiliaDarryl Millis, DVM, MS, Dipl ACVS, Knoxville (USA)

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20%

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NEUROFTALMOLOGIA,MALATTIE EREDITARIE(3° Parte dell’Itinerario didattico di

Oftalmologia)Cremona, 21/23 Novembre 2007

Centro Studi SCIVAC

ECM: 15 Crediti

DIRETTOREClaudio Peruccio, Med Vet, Dipl ECVO, Torino

RELATORI E ISTRUTTORIAlberto Crotti, Med Vet, Genova

Adolfo Guandalini, Med Vet, Dipl ECVO, RomaMaurizio Mazzucchelli, Med Vet, Gallarate (VA)

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Cremona, 4/7 Dicembre 2007Centro Studi SCIVAC

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DIRETTORESaverio Paltrinieri, Med Vet, PhD, Dipl ECVCP, Milano

RELATORI E ISTRUTTORIStefano Bo, Med Vet, Torino

Walter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, PaviaTommaso Furlanello, Med Vet, Padova

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MEDICINA D’URGENZACremona, 10/14 Dicembre 2007

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREAmanda Karen Boag, MA, VetMB, MRCVS, Dipl ACVIM,

Dipl ACVECC, Hertfordshire (UK)

RESPONSABILE LOCALEFabio Viganò, Med Vet, Milano

RELATORIMarco Bertoli, Med Vet, RomaPaolo Gaglio, Med Vet, Roma

Fabio Viganò, Med Vet, Milano

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organizzato daEdizioni Veterinarie E.V. srl

certificata ISO 9001:2000

Professione 35-2007 9-10-2007 10:51 Pagina 21

Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 35

22 laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2007CALENDARIO ATTIVITÀ

INCONTRO SVIDI IMAGING DEL FEGATO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni:Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO PRIMO INTERVENTO NELLE PATOLOGIE SPINALI DEL CANE - Pomezia - Hotel Selene - Via Pontina km30 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +390372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA APPROCCIO RAZIONALE ALLA SCELTA RAGIONATA DEL CUCCIOLO: COME FARE A DARE I GIUSTICONSIGLI - Auditorium Comunale - Villair di Quart (AO) - Fraz. Bas Villair ,19 - ECM: 4 Crediti - Per informazio-ni: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SINUV LE LUTD NEL CANE E NEL GATTO - Novotel Bologna San Lazzaro - ECM: 2 Crediti - Per informazioni: ElenaPiccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CORSO SIVAL IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC CORSO BASE DI MICROCHIRURGIA CON MODELLI COMPLEMENTARI E SOSTITUTIVI - Centro StudiPalazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Se-greteria SIVAL - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE AIVEMP PIEMONTE IL LUPO: QUANTO NE CONOSCIAMO? - Castello di Pamparato (sede comunale) in Valcasotto, Pamparato - IN COLLABORAZIONE CON SIVAR Cuneo - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372

403541 - E-mail: [email protected] ANMVI IN COLLABORAZIONE CORSO PER DATORI DI LAVORO IN STRUTTURA VETERINARIA. LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL CON ORDINE DEI VETERINARI DI CREMONA LAVORO - Centro Studi E.V., Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 15 Crediti - Per informazioni:

Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected] SCIVAC / GPM IN COLLABORAZIONE UN APPROCCIO SEMPLICE AL PRACTICE MANAGEMENT - Atahotel Quark, Milano - Via Lampedusa, 11/A CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI MILANO - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:

[email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA EMATOLOGIA: UN GIOCO DI LUCI E COLORI - Sassari - facoltà di Medicina veterinaria - ECM: 3 Crediti - Per IN COLLABORAZIONE CON ASVAC informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:

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SEMINARIO NAZIONALE SIVAR IN COLLABORAZIONE AGGIORNAMENTI IN BUIATRIA: CRITERI DI DIAGNOSI E CONTROLLO DELLA MALATTIA RESPIRATORIA DEL BOVINO CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI CREMONA BENESSERE ANIMALE NELL’ALLEVAMENTO DEGLI ANIMALI DA REDDITO RESPONSABILITA’ E RUOLO DEL VETERINARIO

- Cremona Fiere - Piazza Zelioli Lanzini, 1 - ECM: 3 Crediti - Per info: Paola Orioli - Segr. e Comm. Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected] NAZIONALE SCIVAC / SCVI 57° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - LE SFIDE NELLA CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI - Centro Con-

gressi Quattrotorri, Perugia - Via Corcianese, 260/A - ECM: 9 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Se-greteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO NAZIONALE SIVAR IN COLLABORAZIONE AGGIORNAMENTI IN SUINICOLTURA: IMPIEGO DEI FARMACI AD AZIONE ANTIFLOGISTICA CON ORDINE MEDICI VETERINARI DI CREMONA NELL’ALLEVAMENTO DEL SUINO - CremonaFiere Spa, Cremona - Piazza Zelioli Lanzini, 1 - ECM: Richiesto

Accr. - Per info: Paola Orioli - Segr. e Comm. Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected] AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON SIVAR BIOSICUREZZA A LIVELLO DI ALLEVAMENTO: FILOSOFIA O PRATICA QUOTIDIANA? - ASL CREMONA-ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI CREMONA Cremona Fiere - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-

mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC SICILIA LE PRINCIPALI MALATTIE DEL CONIGLIO DA COMPAGNIA - Aula Convegni dell’Azienda USL n. 6 di Paler-mo - Via Carmelo Onorato n. 6 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - SegreteriaSIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

CORSO SIVE CORSO BASE AO-ASIF EQUINI - AO-ASIF EQUINE BASIC COURSE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cre-mona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE -Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAR CAMPANIA ANALISI DEI PUNTI CRITICI NEL TRATTAMENTO DELLE MASTITI - Istituto Zooprofilattico Sperimentale delMezzogiorno, Portici (NA) - Via Salute 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Se-greteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC ORTOPEDIA:VI PARTE - CHIRURGIA ORTOPEDICA SPECIALISTICA AO AVANZATO - Centro Studi Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Se-

greteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected] SIMEF INCONTRO DI AGGIORNAMENTO SULLE MICOSI SUPERFICIALI E SISTEMICHE DEL GATTO - Centro

Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni -Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMVENCO EVIDENZE CLINICHE E BASI SCIENTIFICHE IN MEDICINA NON CONVENZIONALE - Centro Studi Attenzione: Date evento modificate. SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segre-

teria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMIV TROMBOSI, IPERTENSIONE, VASCULITI ED ALTRE PATOLOGIE VASCOLARI - Centro Studi SCIVAC, Cre-mona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA APPROCCIO DIAGNOSTICO ALL’ALOPECIA NEL CANE E NEL GATTO - Hotel San Domenico - Soverato(CZ) - Via della Galleria - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - SegreteriaDelegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT - Roma - ECM: 19 Crediti - Per informa-zioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE LA SFIDA EUROPEA DEL BENESSERE ANIMALE:THE COMMUNITY ACTION PLAN ON THE CON REGIONE LOMBARDIA PROTECTION AND WELFARE OF ANIMALS 2006-2010 - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM:

Richiesto Accr. - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CARDIOLOGIA: V PARTE - ECOCARDIOGRAFIA II PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi,20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SIVE MALATTIE DELLE VIE RESPIRATORIE - VeronaFiere - Auditorium Verdi, Verona - Viale del Lavoro, 8 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

INCONTRO SIOVET PATOLOGIE TENOMUSCOLARI DEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Attenzione: Date evento modificate. Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39

0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SICARV SCOMPENSO CARDIACO NEL CANE: DIAGNOSI E APPROCCIO TERAPEUTICO - Centro Studi SCIVAC,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SICIV STUDI RETROSPETTIVI IN CITOLOGIA VETERINARIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 -ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502- E-mail: [email protected]

14ott.

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L'indagine citofluorimetrica è utile per:

Fenotipizzare le varie linee cellulari

Lo studio di una biopsia ossea

Lo studio di infezioni ematologiche

La morfologia del ventricolo sinistrocosiddetto “bullet shape” è caratteristica della razza:

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SOLUZIONI

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