Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 24

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010 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 7 numero 24 dal 28 giugno al 4 luglio 2010 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona 24 2 CASSE I professionisti over 65 pagheranno al proprio ente di previdenza e non all’In- ps. Ad anunciarlo è stato il presidente dell’Istituto, Andrea Mastrapasqua alla presenza del direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera. Il Ministero del La- voro: saranno le casse a recuperare quanto non versato. CASSE 2 Il Ministro dell’Economia Giulio Tremon- ti, nel riconoscere il “carattere privato” delle casse di previdenza dei professio- nisti, ha confermato anche che “sono da considerare estranee all’ambito ap- plicativo” delle disposizioni sul conteni- mento del numero dei componenti degli organi di amministrazione. La precisa- zione è contenuta in una risposta inviata al Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. GIOIA TAURO Nel porto di Gioia Tauro manca l’ufficio ispettivo veterinario. Il titolare di una im- presa di conserve alimentari si sfoga con il Sole 24 Ore: costretto ad inviare le merci in altre Regioni del sud per i controlli. L’ufficio è stato chiuso sette mesi fa dall’Unione Europea. L’autorità portuale ha chiesto l’intervento del Mini- stero della Salute. AVIARIA Il virus H5N1 viene “imprigionato” nel piumaggio, dal grasso che lo riveste. Le piume possono così costituire un’impor- tante fonte d’infezione e diffusione vira- le. Ricercatori italiani e americani coor- dinati da Mauro Delogu, virologo della Facoltà di Medicina Veterinaria di Bolo- gna, hanno pubblicato la ricerca su Plo- sOne. ANIMAL WELFARE La Commissione Europea ha pubblica- to il Nuovo sito web Animal Welfare E- ducation. La Ue vuole dare spazio all'e- ducazione sul benessere animale, in os- servanza del Trattato di Lisbona che ha definito gli animali "esseri senzienti". A ottobre la prima conferenza internazio- nale dedicata al benessere animale. www.animalwelfare-education.eu UNIRE Nuovo commissario straordinario all’U- nire. È Claudio Zucchelli, nominato il 23 giugno dal Ministro Galan. In Parlamen- to sull’Ente soffia aria di bufera. La com- missione bilancio del Senato ha giudi- cato "ammissibili" gli emendamenti pre- sentati per la soppressione dell'Unire. Proposte poi accantonate e rinviate ad una mediazione del senatore Antonio Azzollini, presidente di commissione. NO AL BLOCCO DEL TURNOVER! A PAGINA 3 LA FUTURA ANIMAL HEALTH LAW A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 12 A PAGINA 16 A PAGINA 21 CLEAN SPORT E LOTTA AL DOPING PIÙ DI 11.000 NUOVI VETERINARI BARTONELLA NEI PICCOLI MAMMIFERI ESOTICI IVA AL 4% PER I GAS MEDICALI FONDO 281 BREVI UNA GLASNOST PER IL FONDO DELLA 281 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA Quando i nostri colleghi del- le ANMVI regione vanno a bussare alle porte degli as- sessorati di Regioni, Comuni e Province portano proposte ragionevoli per fare preven- zione del randagismo e con- trollo della popolazione ani- male. Portano un modello orga- nizzativo che fa leva su migliaia di strutture veterinarie priva- te autorizzate dalle Re- gioni e pronte all’uso e u- na possibile via di rispar- mio basata anche sul principio che il randagi- smo debba essere un fe- nomeno a termine. Molte volte le ANMVI Regione si sono sentite di- re che “mancano i finanziamenti”, altre volte i fondi ci sono (ricordia- mo i 6 milioni di euro nel cassetto della Lombardia a fronte di 11.000 cani che ogni anno entrano nei ri- fugi lombardi). Non mancano Co- muni e Province i cui amministra- tori sentono parlare per la prima volta del Fondo della 281 grazie ai nostri colleghi. È evidente che in mancanza di u- na pianificazione di lotta al randa- gismo con un forte coordinamen- to nazionale, il decentramento funziona poco, così come i tempi che corriamo richiedono una forte presa di coscienza su tutte le voci di spesa della sanità nazionale. Quanto costa il randagismo Consegnato al Parlamento il riparto alle Regioni delle risorse destinate dallo Stato alla lotta al randagismo Ci auguriamo che questo sia l’esi- to della pubblicazione della riparti- zione, Regione per Regione, delle disponibilità finanziarie del Fondo istituito dalla legge quadro contro il randagismo. I dati consegnati alla Commissio- ne Affari sociali rappresentano un importante gesto di trasparenza da parte del Ministero della Salute e di condivisione con le forze parlamentari di una problematica che neces- sita di una rapida svolta riformatrice, non solo per i risvolti di sanità pubblica e di salute animale, ma anche per lo sforzo economico che richiede a tutti i cittadini. In questa fase più che mai non ci si può permettere di avere spese fuori controllo e sprechi eticamen- te inaccettabili. Doverosa e lodevole quindi l'ini- ziativa del Sottosegretario Martini, in linea con quanto si legge nell'ul- timo rapporto sul SSN e cioè che la trasparenza dei risultati ed il lo- ro confronto sono meccanismi di crescita e di miglioramento del si- stema sanitario nazionale e sono i fattori cruciali su cui puntare nei prossimi anni. Adesso si verifichi se sono state adeguatamente messe a frutto tutte le risorse professionali della veterinaria. www.anmvioggi.it @nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line IL 12 ED IL 19 LUGLIO I SINDACATI HANNO PREVISTO UNO SCIO- PERO NAZIONALE DELLA DIRIGENZA MEDICA VETERINARIA SA- NITARIA ED AMMINISTRATIVA DEL SSN. Lo sciopero è stato proclama- to per esprimere il forte dissenso contro la manovra Tremonti per il risanamen- to dei conti pubblici. Uno dei punti contestati è il blocco del turnover che de- terminerà la carenza di circa 20.000 medici e dirigenti sanitari necessari al fun- zionamento dei servizi sanitari pubblici. È stato calcolato che nei prossimi tre anni sarà sostituito solo un Medico Veterinario su tre, centinaia di posti in me- no. L’ANMVI ha sempre difeso i colleghi del settore pubblico anche di fronte a critiche o contestazioni che spesso arrivano dai media o dall’opinione pubblica ed ha sempre sostenuto che il numero di veterinari pubblici debba essere mantenuto a difesa della sicurezza alimentare e dell’occupazione veterinaria, ma per opporsi ragionevolmente al blocco del turnover dobbiamo anche es- sere in grado di dimostrare l’assoluta necessità di tanti colleghi nel settore pub- blico. Se una ASL ritiene che alcuni Medici Veterinari possano o debbano es- sere utilizzati, sia in orario normale sia in intramoenia, per svolgere attività su a- nimali da compagnia, spesso anche di privati, senza alcuna necessità sanitaria ed in concorrenza con i colleghi privati, significa che le attività istituzionali di prevenzione e controllo vengono trascurate o che ci sono troppi veterinari per svolgerle e che quindi hanno tempo per dedicarsi ad altro. Diventa quindi diffi- cile di fronte a simili situazioni sostenere con Tremonti che il blocco del turno- ver possa essere un problema reale per la sanità pubblica veterinaria. ® LABORATORIO ANALISI VETERINARIE PER ANIMALI DA COMPAGNIA E DA REDDITO Via Amedeo d’Aosta, 7 20129 MILANO tel. +39. 02. 29 40 46 36 fax +39. 02. 29 40 46 44 e-mail [email protected] [email protected] ISO 9001:2000 Certificato Qualità www.biessea.com Da 30 anni il nostro lavoro e la nostra esperienza al servizio dei Medici Veterinari

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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010SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 7 numero 24 dal 28 giugno al 4 luglio 2010Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona242

CASSEI professionisti over 65 pagheranno alproprio ente di previdenza e non all’In-ps. Ad anunciarlo è stato il presidentedell’Istituto, Andrea Mastrapasqua allapresenza del direttore dell’Agenzia delleEntrate Attilio Befera. Il Ministero del La-voro: saranno le casse a recuperarequanto non versato.

CASSE 2Il Ministro dell’Economia Giulio Tremon-ti, nel riconoscere il “carattere privato”delle casse di previdenza dei professio-nisti, ha confermato anche che “sonoda considerare estranee all’ambito ap-plicativo” delle disposizioni sul conteni-mento del numero dei componenti degliorgani di amministrazione. La precisa-zione è contenuta in una risposta inviataal Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi.

GIOIA TAURONel porto di Gioia Tauro manca l’ufficioispettivo veterinario. Il titolare di una im-presa di conserve alimentari si sfogacon il Sole 24 Ore: costretto ad inviarele merci in altre Regioni del sud per icontrolli. L’ufficio è stato chiuso settemesi fa dall’Unione Europea. L’autoritàportuale ha chiesto l’intervento del Mini-stero della Salute.

AVIARIAIl virus H5N1 viene “imprigionato” nelpiumaggio, dal grasso che lo riveste. Lepiume possono così costituire un’impor-tante fonte d’infezione e diffusione vira-le. Ricercatori italiani e americani coor-dinati da Mauro Delogu, virologo dellaFacoltà di Medicina Veterinaria di Bolo-gna, hanno pubblicato la ricerca su Plo-sOne.

ANIMAL WELFARELa Commissione Europea ha pubblica-to il Nuovo sito web Animal Welfare E-ducation. La Ue vuole dare spazio all'e-ducazione sul benessere animale, in os-servanza del Trattato di Lisbona che hadefinito gli animali "esseri senzienti". Aottobre la prima conferenza internazio-nale dedicata al benessere animale.www.animalwelfare-education.eu

UNIRENuovo commissario straordinario all’U-nire. È Claudio Zucchelli, nominato il 23giugno dal Ministro Galan. In Parlamen-to sull’Ente soffia aria di bufera. La com-missione bilancio del Senato ha giudi-cato "ammissibili" gli emendamenti pre-sentati per la soppressione dell'Unire.Proposte poi accantonate e rinviate aduna mediazione del senatore AntonioAzzollini, presidente di commissione.

NO AL BLOCCO DEL TURNOVER!

A PAGINA 3

LA FUTURA ANIMAL

HEALTH LAW

A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 12 A PAGINA 16 A PAGINA 21

CLEAN SPORT E LOTTA

AL DOPING

PIÙ DI 11.000 NUOVIVETERINARI

BARTONELLA NEI PICCOLI

MAMMIFERI ESOTICI

IVA AL 4% PER I GAS MEDICALI

FONDO 281

BREVI UNA GLASNOST PER IL FONDO DELLA 281

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Quando i nostri colleghi del-le ANMVI regione vanno abussare alle porte degli as-sessorati di Regioni, Comunie Province portano proposteragionevoli per fare preven-zione del randagismo e con-trollo della popolazione ani-male. Portano un modello orga-nizzativo che fa leva su migliaia distrutture veterinarie priva-te autorizzate dalle Re-gioni e pronte all’uso e u-na possibile via di rispar-mio basata anche sulprincipio che il randagi-smo debba essere un fe-nomeno a termine. Molte volte leANMVI Regione si sono sentite di-re che “mancano i finanziamenti”,altre volte i fondi ci sono (ricordia-mo i 6 milioni di euro nel cassettodella Lombardia a fronte di 11.000cani che ogni anno entrano nei ri-fugi lombardi). Non mancano Co-muni e Province i cui amministra-tori sentono parlare per la primavolta del Fondo della 281 grazie ainostri colleghi. È evidente che in mancanza di u-na pianificazione di lotta al randa-gismo con un forte coordinamen-to nazionale, il decentramentofunziona poco, così come i tempiche corriamo richiedono una fortepresa di coscienza su tutte le vocidi spesa della sanità nazionale.

Quanto costa il randagismoConsegnato al Parlamento il ripartoalle Regioni delle risorse destinate dalloStato alla lotta al randagismo

Ci auguriamo che questo sia l’esi-to della pubblicazione della riparti-zione, Regione per Regione, delledisponibilità finanziarie del Fondoistituito dalla legge quadro controil randagismo. I dati consegnati alla Commissio-ne Affari sociali rappresentano unimportante gesto di trasparenzada parte del Ministero della Salute

e di condivisione con leforze parlamentari di unaproblematica che neces-sita di una rapida svoltariformatrice, non solo peri risvolti di sanità pubblicae di salute animale, ma

anche per lo sforzo economicoche richiede a tutti i cittadini. Inquesta fase più che mai non ci sipuò permettere di avere spesefuori controllo e sprechi eticamen-te inaccettabili. Doverosa e lodevole quindi l'ini-ziativa del Sottosegretario Martini,in linea con quanto si legge nell'ul-timo rapporto sul SSN e cioè chela trasparenza dei risultati ed il lo-ro confronto sono meccanismi dicrescita e di miglioramento del si-stema sanitario nazionale e sono ifattori cruciali su cui puntare neiprossimi anni. Adesso si verifichi se sono stateadeguatamente messe a fruttotutte le risorse professionali dellaveterinaria.

www.anmvioggi.it @nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line

IL 12 ED IL 19 LUGLIO I SINDACATI HANNO PREVISTO UNO SCIO-PERO NAZIONALE DELLA DIRIGENZA MEDICA VETERINARIA SA-NITARIA ED AMMINISTRATIVA DEL SSN. Lo sciopero è stato proclama-to per esprimere il forte dissenso contro la manovra Tremonti per il risanamen-to dei conti pubblici. Uno dei punti contestati è il blocco del turnover che de-terminerà la carenza di circa 20.000 medici e dirigenti sanitari necessari al fun-zionamento dei servizi sanitari pubblici. È stato calcolato che nei prossimi treanni sarà sostituito solo un Medico Veterinario su tre, centinaia di posti in me-no. L’ANMVI ha sempre difeso i colleghi del settore pubblico anche di fronte acritiche o contestazioni che spesso arrivano dai media o dall’opinione pubblicaed ha sempre sostenuto che il numero di veterinari pubblici debba esseremantenuto a difesa della sicurezza alimentare e dell’occupazione veterinaria,ma per opporsi ragionevolmente al blocco del turnover dobbiamo anche es-sere in grado di dimostrare l’assoluta necessità di tanti colleghi nel settore pub-blico. Se una ASL ritiene che alcuni Medici Veterinari possano o debbano es-sere utilizzati, sia in orario normale sia in intramoenia, per svolgere attività su a-nimali da compagnia, spesso anche di privati, senza alcuna necessità sanitariaed in concorrenza con i colleghi privati, significa che le attività istituzionali diprevenzione e controllo vengono trascurate o che ci sono troppi veterinari persvolgerle e che quindi hanno tempo per dedicarsi ad altro. Diventa quindi diffi-cile di fronte a simili situazioni sostenere con Tremonti che il blocco del turno-ver possa essere un problema reale per la sanità pubblica veterinaria.

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Il Rapporto sulla spesa pubblicaper il Servizio Sanitario Nazionale,presentato lo scorso 15 giugno,non dettaglia le risorse destinatealla lotta al randagismo. Vi si leggedi trasferimenti alle Regioni per

l'esecuzione "di particolari attività ed il rag-giungimento di specifici obiettivi", tra cui "in-terventi nel settore dell'assistenza veterina-ria", ma nessuna cifra di dettaglio. Eppure,le somme destinate alla lotta al randagismosono considerevoli: dal 1991 ad oggi, l’Enpaha stimato fondi erogati per ben 51 milioni dieuro, una somma di entità considerevole edi cui si sono perse le tracce, tanto da giu-stificare l’idea di costituire una commissioneparlamentare d’inchiesta sul randagismo. Laproposta è ferma in commissione Affari So-ciali della Camera, ma è stata ventilata an-che in Senato fin dalla scorsa legislatura. An-cor prima di capire come vengono impiega-te le risorse pubbliche è doveroso sapere aquanto ammontano. Ebbene, per il fondo i-stituito dall'articolo 8 della Legge 14 agosto1991, n. 281, negli anni 2008 e 2009, sonostati complessivamente destinati 8. 673.206euro.

TRASPARENZAA far chiarezza è stato il Sottosegretario diStato Francesca Martini il 23 giugno, che - inrisposta ad una interrogazione parlamentaresul fenomeno del randagismo, presentatadall'On. Livia Turco e sottoscritta dal parla-mentare veterinario Rodolfo Viola - ha con-segnato alla Commissione Affari Sociali le ta-belle del riparto negli anni 2008 e 2009, se-condo i criteri stabiliti in Conferenza Stato-Regione (altra sede istituzionale dove si è ini-ziata ad invocare una maggiore trasparenza). Sono stati assegnati complessivamente4.871.525 euro nel 2008 e 3.801681 euronel 2009, con una riduzione intorno al 20 percento, "salvo ulteriori tagli per l'anno corren-te" ha precisato il Sottosegretario. Contraria-mente a quel che si dice i numeri non parla-no, non abbastanza almeno. Vanno analizza-

ti attentamente per comprenderne il signifi-cato. Il 40% delle disponibilità è stato asse-gnato per l'attivazione della banca dati tele-matica dell'anagrafe canina, un 30% per ilcontrollo del randagismo (al 90% per gli in-gressi nei canili e al 10% per interventi di ste-rilizzazione) e l'altro 30% in base alla popola-zione umana residente. I criteri di ripartizio-ne del Fondo per la tutela del benessere eper la lotta all'abbandono degli animali dacompagnia sono stati modificati con Decretoministeriale del 6 maggio 2008: a partire dal2008, infatti, il 40% del Fondo viene ripartitoin quote di pari entità tra le Regioni sulla ba-se dell'attivazione della banca dati regionaledell'anagrafe canina in riferimento alla con-sultabilità per via telematica. Negli ultimi dueanni la singola quota regionale per l’attivazio-ne della banca dati è stata complessivamen-te di 173.464 euro. La quota di attivazionedella banca dati è stata la stessa per tutte leRegioni (le Province autonome di Trento eBolzano hanno avuto nel biennio 86.732 eu-ro ciascuna). Nel 2008 di Basilicata, Calabria,Sardegna e Toscana non sono disponibili inumeri degli ingressi di cani nei canili sanitarie le sterilizzazioni di gatti e pertanto su que-sta voce non è stata erogata la corrisponden-te quota di finanziamento. Anche il Molise nel2008 non ha ricevuto fondi per le sterilizza-zioni di gatti avendo dichiarato una cifra paria zero. Nel 2009 invece i numeri ci sono: gliingressi nei canili, ad esempio, sono risultati9.581 in Basilicata, 1.534 in Calabria, in Sar-degna 3.363 in Toscana 6.613. Di conse-guenza è stata erogata al quota di finanzia-mento prevista. Nel 2009 la Regione che hacomplessivamente avuto il riparto più alto èstata la Lombardia (.389113, 8 euro); lo stes-so dicasi per il riparto del 2008: 544.573, 19euro alla Lombardia, la Regione con il fattoreIstat più elevato con la più alta popolazioneumana residente. È il dato socio-demografi-co infatti, che, dopo quello dell’anagrafe ca-nina, pesa di più sul riparto dei fondi.

INTEROGAZIONE E RISPOSTAL’interrogazione dei deputati Turco e Viola acui il Sottosegretario ha risposto in Commis-sione, sul randagismo, era stata presentata amarzo del 2009 “in relazione alle drammati-che notizie di quel periodo sull'aggressionead un bambino da parte di un branco di canirandagi e la sua morte a seguito delle feriteriportate e in merito all'aggressione di una tu-rista tedesca sempre da parte degli stessi a-nimali”. Gli interroganti chiedevano di acqui-sire gli elementi in possesso del Ministro inrelazione all'assolvimento degli obblighi con-nessi al randagismo. "Dai dati in possesso diquesto Ministero, riferiti al 2007- ha rispostoFrancesca Martini- risulta che nel territoriodella Regione Sicilia siano presenti un totaledi 42 canili-rifugio e 37 canili sanitari". Il Sot-tosegretario Francesca Martini ha premessoche "è ancora in corso il censimento dei ca-nili sanitari/rifugio presenti nel territorio nazio-nale". Il Sottosegretario con delega alla vete-rinaria ha dettagliato le cifre con particolareriferimento alla regione Sicilia, a seguito di undibattito scaturito in Commissione Affari So-ciali dalla presentazione di una proposta dilegge che chiedeva finanziamenti straordinari

per la lotta al randagismo nell'Isola. Un'ipo-tesi sulla quale la rappresentante del Gover-no aveva sollevato immediate riserve. "LaRegione Sicilia non ha ancora fornito i dati,nonostante i solleciti e a fronte di una popo-lazione canina di circa 324.000 cani"- ha di-chiarato Francesca Martini- "mentre, al 04giugno 2010, è di 244.706 il numero dei caniidentificati con microchip e registrati in bancadati nazionale". In riferimento alla costruzionedi canili nel territorio della Regione Sicilia, va-ri Enti (Comuni ed Unione di Comuni) "hannorichiesto a questo Ministero finanziamenti" haaggiunto, precisando che "ad oggi risultanogià finanziati nella Regione Sicilia 6 progetti,per un totale di euro 360.000, mentre sonoin corso di finanziamento 3 progetti per untotale di euro 200.000 (Legge 29 dicembre2003, n 376 «Finanziamento di interventi peropere pubbliche»)".

DANNO TURISTICO ED’IMMAGINE

"Il mandato istituzionale ricevuto mi delegaalla promozione e salvaguardia dell'immagi-ne dell'Italia nel mondo". Il Ministro del Turi-smo Michela Brambilla ha dichiarato che gliepisodi di degrado in cui vivono gli animalisono "tristemente famosi all'estero" e allon-tanano i turisti. Il Comitato per un’Italia Ani-mal Friendly presentato in questi giorni alla

stampa va in questa direzione. “Se conside-riamo la forte sensibilità di altri Paesi, anchequelli più vicini a noi, verso queste temati-che, ci rendiamo conto di quanto sia neces-saria un'inversione di rotta - ha dichiarato ilMinistro - gli episodi di cronaca tristementefamosi all'estero, relativi allo stato di degra-do in cui vivono i nostri animali, sono moltis-simi. Quanto accaduto in Sicilia lo scorsoanno e una lunga serie di episodi come lapetizione, che ormai gira online, che trae ori-gine da una lettera di protesta di alcuni turi-sti stranieri recatisi in Sardegna, ne sono unesempio". "Quei turisti - ha concluso il Mini-stro - preso atto dell'imponenza del fenome-no del randagismo e delle penose condizioniin cui versavano numerosissimi cani presentinella zona visitata, hanno deciso di non ve-nire più in Italia e di non acquistare più pro-dotti italiani". "Costoro rappresentano la co-scienza collettiva al di fuori dei confini dome-stici, che non può accettare di entrare incontatto con una realtà tanto crudele e retri-va quanto quella che giunge all'abbandonodei cani e al maltrattamento di animali più ingenerale. Episodi come questi - ha concluso- dimostrano come anche le condizioni in cuivivono i nostri piccoli amici rappresentino, a-gli occhi del mondo, il livello di civiltà rag-giunto in Italia e ne condizionino l'attratti-vità". ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 24| 2010 Riforma della L. 281/91 Attualità 3

Quello del randagismo non sia un finanziamento a “fondo perduto”Trasparenza e controllo della destinazione delle risorse economiche. ANMVI: prevedere meccanismipremianti sui risultati. Il randagismo sia un fenomeno a termine

Fra le deleghe del SottosegretarioMartini, recentemente riassegnate,figura anche la gestione dei profili ri-guardanti il Fondo sanitario naziona-le, con particolare riferimento ai pia-ni di rientro delle regioni interessate,al contenimento della spesa, al ripar-to del Fondo sanitario nazionale.

Come temevo la risposta del Go-verno è stata assolutamente in-completa: i dati forniti

dalle regioni non permettonopurtroppo una verifica puntualedella situazione del randagismonel nostro Paese.Allo stesso tempo penso che ilMinistero, a livello centrale, ab-bia il dovere di avere le informa-zioni più complete possibili perpoter poi governare il fenomeno e porta-re le necessarie modifiche legislative: idati riferiti dal Sottosegretario sui canilirifugio nella Regione Sicilia sono datatial 2007. Inoltre dai dati dell’Anagrafe Na-zionale non è possibile ricavare, ad e-sempio, il numero dei cani randagi che

dai canili rifugio vengono dati in affida-mento. Insomma, pur apprezzando la di-

sponibilità del Sottosegretario,riteniamo che anche in vista del-le importanti modifiche legislati-ve che si vogliono apportare allanormativa vigente sia necessa-ria una più puntuale ricognizionesullo stato del randagismo. Leaudizioni dei vari soggetti inte-ressati che abbiamo richiesto in

Commissione Affari Sociali (Associazionidi Volontariato, Ordine dei Medici Veteri-nari, Sindacati dei Medici Veterinari, As-sociazioni di Professionisti) potranno for-nire un’utile integrazione per una visionedi sistema del problema.

On. Rodolfo Viola

VIOLA: SERVONO DATI PIÙ PRECISI

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Page 4: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 24

Nelle attività di salute ani-male, il nuovo sistema do-vrebbe basarsi sulla part-nership pubblico-privato,una evoluzione che è giàin corso in alcuni paesi. È

questa una delle conclusioni a cui è giunta laCommissione Europea che in questi giorni hapubblicato una sintesi della consultazioneconclusasi il 31 dicembre 2009 sulla futuraNew Animal Health Law. Il questionario on li-ne era stato predisposto dalla Dg Sanco perraccogliere osservazioni e suggerimenti sul-l'attuale politica comunitaria in materia di sa-lute animale.

ANMVI E SIVARL'ANMVI aveva raccolto l'invito della Direzio-ne Generale di Sanità Animale e del FarmacoVeterinario che aveva sollecitato le organizza-zioni della produzione e della professione a"contribuire in maniera fattiva a tale processodi consultazione". Partecipando alla consul-tazione, ANMVI e SIVAR avevano messo l'ac-cento sulla situazione italiana, dove il coinvol-gimento del veterinario libero professionistanelle azioni di sanità animale viene fortementeauspicato, quale migliore e più qualificatoconsulente per l'allevatore e anello di collega-mento fra l'azienda e l'autorità sanitaria uffi-ciale. Un sistema affidabile di epidemiosorve-glianza e di biosicurezza - a parere di ANMVIe SIVAR - non può dirsi adeguatamente im-plementato senza il veterinario aziendale. I ri-sultati della consultazione e i commenti dellaCommissione Europea vanno nella direzioneauspicata dalle due sigle.

RUOLI E COMPITIUno dei principali temi di consultazione è sta-to il ruolo del medico veterinario ed in parti-colare il chiarimento dei ruoli e dei compiti af-fidati ai veterinari ufficiali e ai veterinari praticiprivati. La proposta di approccio al problemasuggerita dalla Commissione convince il 66%degli aderenti alla consultazione ("agree"), manon stravince (l'opzione "strongly agree" è del15,7%). Nel merito, la Commissione suggeri-sce che la futura legislazione europea sullasalute animale si basi sugli standard indivi-duati a livello internazionale dall'OIE, per l'in-dividuazione di specifici ruoli e compiti, in mo-do da agevolare le transazioni commerciali.La nuova legislazione, dovrebbe infatti basar-si su un impianto normativo inequivoco in fat-to di ruoli affidati agli attori del settore dellasalute animale e in particolare riguardo aicompiti del veterinario "ufficiale", "riconosciu-

to" o "incaricato" che sia. Fra gli Stati Membrinon dovrebbero auspicabilmente essercidifformità sostanziali. La Commissione com-menta che la consultazione ha rivelato con e-videnza la diffusa necessità di armonizzare echiarire alcuni compiti affidati ai veterinari, inparticolare per quanto attiene ai "certificati diesportazione". In generale vi sono compitiche, pur presentando carattere di "ufficialità"- e sotto il controllo di una autorità ufficiale -possono in realtà essere svolti dal veterinariopratico privato.

CONFLITTO DI INTERESSIIl conflitto di interessi deve essere scongiura-to, puntualizza il commento della Commissio-ne, tuttavia la consultazione ha rivelato pareridifferenti su come evitare l'incompatibilità, seattraverso l'individuazione di standard di con-dotta professionale o se mediante un inter-vento legislativo, europeo o nazionale.

ORGANIZZAZIONEDalla consultazione sono emerse anche pro-poste all'insegna di una maggiore libertà pergli Stati Membri nell'organizzare i servizi vete-rinari. I costi amministrativi e di applicazionedelle norme vanno abbattuti, un eccessivonumero di veterinari ufficiali non va in questadirezione; pertanto, è necessario un impiegorazionale delle risorse con la miglior perfor-mance dei servizi veterinari e un maggior gra-do di adattabilità del sistema alle produzionirurali e alle piccole aziende. Altrettanto pun-tualizzato uno standard di qualità per i serviziveterinari.

IMMAGINEE sempre a proposito di ruoli e compiti, le ri-sposte hanno puntato sulla scarsa percezio-ne del veterinario come il miglior operatore diriferimento per gli animali, specie nei settoridell'acquacoltura e dell'apicoltura; inoltre, al-cune funzioni possono essere affidate ad altrioperatori, tecnici o agli stessi detentori deglianimali.

IL MINISTERO DELLA SALUTEIl Ministero della Salute aveva caldeggiato lapartecipazione alla consultazione europea. "Inquesta fase - dichiarava il Direttore GeneraleGaetana Ferri lo scorso dicembre - tutte le par-ti interessate alla salute e al benessere degli a-nimali sono chiamate a svolgere un ruolo attivoper la condivisione degli obiettivi che la nuovastrategia intende raggiungere, tanto al fine digarantire l'opportuno impiego di ogni risorsanei settori di massimo vantaggio per i cittadinieuropei". Gli stakeholders erano stati invitatidalla Direzione Generale della Sanità Animale edel Farmaco Veterinario ad un confronto sulquestionario predisposto dalla DG SANCO sul-la nuova strategia per la salute degli animalinell'Unione Europea. L'individuazione delle cri-ticità rappresenta il primo passo per l'eventua-le inclusione nella New Animal Health Law dinuovi orientamenti ed approcci finalizzati allaloro risoluzione. L'obiettivo è di porre maggioreattenzione alle misure di prevenzione, sorve-glianza, controllo e ricerca scientifica mediantel'elaborazione di un nuovo quadro normativovalorizzato anche da opportune valutazionid'impatto. ■

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Pubblico e privato: quale veterinarionella futura Animal Health Law?I risultati della consultazione europea sono in linea con le risposte date da ANMVI e SIVAR

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 20104 Europa Consultazioni ★

★★★★★

★★

Sperimentazione avviata fino al 31dicembre 2010 per "Api-Bioxal" ilnuovo farmaco veterinario acari-

cida, a base di acido ossalico, messo apunto dalla Chemicals Laif, per il control-lo della varroasi. Il Ministero della Saluteha consentito l'utilizzo di questo formu-lato attraverso l'adesione ad una speri-mentazione clinica su scala nazionale acui tutte le Associazioni, gli Apicoltori ele Aziende apistiche potranno aderire se-condo procedure semplificate. "Il Mini-stero della Salute ha mantenuto la paroladata al tavolo tecnico di marzo - com-menta la Fnovi dal proprio sito ufficiale -È riuscito infatti a condurre in porto siala sperimentazione in campo, permetten-do l'utilizzo del prodotto da subito a tuttiquegli apicoltori che intendono applicareai propri alveari la tecnica del blocco dicovata, sia la registrazione di un prodot-

to a base di acido ossalico che dovrebbeessere in libera vendita già dai primi me-si del nuovo anno". La Federazione invitaora tutti gli Ordini Provinciali ad informa-re i propri iscritti, affinché i veterinari in-teressati a lavorare nel settore Apisticosi mettano al più presto in contatto conle associazioni e gli apicoltori. L'apicoltore dovrà prenotare il prodottopresso la propria associazione apistica odirettamente alla Ditta produttrice ed av-valersi della collaborazione di un medicoveterinario libero professionista che sirenderà responsabile dello stoccaggiodel medicinale e della comunicazione al-la ASL competente per territorio dell'a-desione alla sperimentazione da partedell'azienda apistica/apicoltore. L'api-coltore, dovrà firmare un consenso infor-mato per la partecipazione alla speri-mentazione. Il medico veterinario dovràcompilare un apposito modulo, per cia-scun utilizzatore, che andrà spedito aiServizi Veterinari della ASL territoriale. A-pi-Bioxal sarà disponibile in buste da 35grammi da sciogliere in 500 millilitri disciroppo (soluzione 1:1 di acqua e zuc-chero) da somministrare gocciolato. Cia-scuna confezione sarà sufficiente per iltrattamento di 10 alveari. Tutta la docu-mentazione per aderire alla sperimenta-zione è pubblicata da @nmvi Oggi (ricer-ca con: Apibioxal).

LA VETERINARIA PARTECIPA ALLA SPERIMENTAZIONE DI UN NUOVO FARMACO

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di SANDRO BARBACINIPresidente ANMVI con delega

al settore ippiatrico

Una recente occasione diconfronto professionalesul futuro del settore de-gli equidi mi ha dato l’op-portunità di incontrare ilCollega Castellano, di

apprezzarne la preparazione e la cortesia.Doti ben note a tutti del resto. Siamo rimastid’accordo che avremmo proseguito il nostrocolloquio su queste pagine, insieme ai nostrilettori e quindi eccoci qui a riprendere le filadi un discorso complesso che la grande pro-fessionalità di Castellano rende coinvolgentee appassionante.

Il controllo antidoping negli sport eque-stri è un tema centrale e di attualità in-ternazionale. In Italia la FISE sostiene lacampagna Clean Sport condotta dallaFEI. Spieghiamo agli ippiatri italiani dicosa si tratta e in che modo possono es-sere coinvolti.La campagna “FEI Clean Sport” è nata qualerisposta alle emergenti esigenze del mondoequestre sportivo riassumibili sostanzialmen-te nei seguenti punti:1. maggiore chiarezza della regolamentazio-

ne antidoping;2. individuare con esattezza i trattamenticonsentiti e quelli proibiti;3. differenziare un’azione dopante dolosa dauna involontaria;4. maggiore trasparenza nella giustizia spor-tiva;5. rispettare il benessere del cavallo atletapotendone garantire il diritto alla cura. La risposta della FEI si è concretizzata, sindalla assemblea generale tenutasi in Coo-penhagen nel 2009, con l’adozione di unnuovo approccio alle problematiche del do-ping in linea con la WADA operante per gli a-tleti umani (World Anti-Doping Agency), alquale sono seguiti l’emissione di nuovi rego-lamenti veterinario ed antidoping nonchél’avvio di un programma di educazione edinformazione di tutti gli “addetti ai lavori”. Il“FEI Clean Sport” si prefigge, fondamental-mente, l’obiettivo di aumentare la trasparen-za nei vari settori degli sport equestri al finedi assicurare il mantenimento attuale e futurodella integrità dello sport e ridurre i casi, in-tenzionali e non, di positività per doping. I ve-terinari ippiatri che lavorano nei settori dellediscipline equestri svolgono un ruolo fonda-mentale nell’ambito del programma “FEIClean Sport” in quanto, alla luce delle nuovenormative in materia di antidoping, possonofornire dei qualificati pareri in merito alla cor-

retta gestione dei cavalli utile alla prevenzio-ne dei casi di positività. La figura del veteri-nario viene inoltre contemplata fra quelle in-dicate come “personale di supporto” del ca-vallo in gara che potrebbe essere considera-to “corresponsabile” in eventuali casi di do-ping, qualora emergesse una sua chiara re-sponsabilità. Appare, pertanto, evidentequanto sia attualmente indispensabile per lanostra categoria la conoscenza delle vigentinormative antidoping. Inoltre, anche l’obbli-go di dotare i cavalli sportivi di un libretto deitrattamenti, cosidetto “Log-Book”, sul qualefar riportare al veterinario curante ogni tera-pia effettuata “a casa” con medicinali proibitiai sensi dei nuovi regolamenti, rimarca laconsiderazione che la FEI ripone in tale figu-ra professionale. Tale documentazione potràinfatti essere utilizzata, nell’ambito della giu-stizia sportiva, al fine di comprovare la buonafede del “responsabile” il cui cavallo viene ri-scontrato positivo a causa di residui farma-cologici di precedenti terapie la cui effettua-zione viene certificata, appunto, da un veteri-nario.

Che ruolo svolge l’educazione degli ad-detti ai lavori nella campagna CleanSport?L’educazione, insieme alla comunicazione,rappresenta uno dei cardini del programma“FEI Clean Sport” e per questo la FEI ha atti-vato il sito Web www.feicleansport.org sulquale possono essere consultate e scaricatetutte le normative recentemente introdotte.Su tale sito è possibile inoltre consultare la“guida dell’atleta”, molto valida in funzionedel suo taglio pratico dedicato alle “personeresponsabili”, la lista delle sostanze proibite,che viene costantemente aggiornata, i tempidi rilevabilità di alcuni farmaci nonché la det-tagliata descrizione delle procedure della giu-stizia sportiva nei diversi casi di “positività”.La FISE, considera di primaria importanzal’educazione dei propri iscritti e per questoha avviato un programma di incontri formativipresso le sedi dei comitati federali regionali alfine di divulgare i nuovi regolamenti e le nor-me comportamentali da adottare in gara. Intale quadro si è tenuto in giugno il primo diquesti appuntamenti presso la sede di Lodidell’Università degli Studi di Milano nell’am-bito del convegno “Il cavallo: farmaci, tratta-menti e vigente normativa”. Ancora una voltaè importante rimarcare che per “persona re-sponsabile” del cavallo in gara non si intendepiù solamente il cavaliere, il proprietario o l’i-struttore del cavallo, ma il nuovo regolamen-to veterinario FEI introduce il concetto dellaeventuale corresponsabilità in caso di dopingdi tutto il “personale di supporto” (groom, ve-terinario, capo team etc). Conseguentemen-te si allarga la platea delle figure professionalialle quali deve essere rivolta questa impor-tante opera di informazione utile alla preven-zione dei casi di doping.

Dal 5 aprile di quest’anno sono entratein vigore le nuove regole anti-doping FEIe con esse una lista di sostanze proibitedenominata “Prohibited List” completa-mente nuova. Il cambiamento più impor-tante riguarda la netta distinzione tradoping e medicazione controllata. Cipuò dire qualcosa al riguardo?

Il nuovo regolamento antidoping FEI, deno-minato Equine Antidoping Medication Con-trolled Rules (EADM) contiene due sezionicompletamente distinte fra loro. La prima se-zione è relativa alle sostanze definite “ban-ned”, che comprendono medicinali con altopotere dopante ed il cui uso nel cavallo spor-tivo in attività non è giustificato, né il loro pos-sesso in gara. La seconda riguarda le so-stanze considerate “medicazioni controllate”il cui impiego al di fuori delle gare, benché ac-compagnato da effetto dopante, viene rico-nosciuto utile per il trattamento terapeuticonel cavallo. Ambedue le classi di sostanzesono considerate proibite e il loro ritrovamen-to nei liquidi biologici dei cavalli partecipantia manifestazioni equestri viene consideratouna infrazione al citato regolamento. Nel ca-so delle sostanze “banned” la positività vieneperò considerata doping doloso, mentre il ri-scontro di una “medicazione controllata” vie-ne ritenuto un trattamento incauto con con-seguente azione dopante involontaria. Lanetta distinzione fra le due classi di sostanzeappare evidente se consideriamo che per icasi di doping doloso, sono previsti da dueanni di sospensione dell’attività sportiva consanzione pecuniaria sino alla sospensione avita, mentre per i casi di medicazione incautasi va dalla sola sanzione pecuniaria sino allasospensione di 4 anni in caso di positività rei-terata. La grossa novità, rispetto alla prece-dente lista delle sostanze proibite, che indi-cava solo la loro classe terapeutica, sta nelfatto che finalmente vengono elencate nomi-nalmente tutte sostanze proibite facilitando,quindi, il compito del veterinario che può diconseguenza ricettare con maggiore consa-pevolezza. La “Prohibited List”, che elenca1013 “banned substances” e 134 “controlledmedication substances”, potrà, inoltre, esse-re aggiornata ed ogni sua modifica sarà con-

Clean Sport: lotta al doping fra sostanze“banned” e medicazioni controllateGuido Castellano ci spiega come la FEI cambierà le regole dello sport equestre

Guido Castellano è attualmente Presi-dente della Commissione VeterinariaCentrale e della Commissione Scienti-fica Antidoping della Federazione Ita-liana Sport Equestri. Ha un lungo cur-riculum professionale nel settore ip-piatrico, come specialista in medicinae chirurgia del cavallo, docente univer-sitario, collaboratore del Coni nellostudio del cavallo sportivo e veterina-rio fiduciario della Federazione Eque-stre Internazionale. Ha partecipato anumerosi concorsi equestri internazio-nali quale veterinario di squadra equale membro di commissione veteri-naria. È autore di numerose pubblica-zioni scientifiche sulla chirurgia orto-pedica e la medicina sportiva del ca-vallo ed ha partecipato quale relatorea diversi congressi scientifici.

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 20106 Intervista Salute e benessere degli equini

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sultabile sul citato sito web. Sempre al fine difacilitare il compito di chi deve curare il caval-lo atleta senza incorrere in casi di positività, ilnuovo regolamento prevede la possibilità dieffettuare il cosidetto “elective test”. Tale atti-vità si traduce nella possibilità da parte deiveterinari di squadra di poter richiedere l’ef-fettuazione di prelievi antidoping mirati suipropri cavalli, indicando un massimo di quat-tro sostanze da ricercare fra settanta di quel-le considerate “controlled medication sub-stances”. Ovviamente tali esami non rivestono il carat-tere di ufficialità, ma hanno principalmente u-na valenza preventiva ed informativa partico-larmente utile al professionista che segue ilcavallo sportivo. Nel prossimo futuro (assem-blea generale FEI in novembre a Taipei) verrà

deciso se adottare, o meno, la cosidetta“Progressive List” contenente alcuni farmaciantinfiammatori non steroidei il cui riscontroai controlli antidoping non sarà consideratoposititivà se la loro concentrazione sarà con-tenuta entro una soglia prestabilita. Tale in-novazione introdurrebbe così l’importanteconcetto dell’analisi quantitativa, in grado didire se la quantità di sostanza riscontrata ab-bia o meno una effettiva azione dopante almomento della gara.

In Italia si attende una legge quadro sulbenessere del cavallo e un atto di indi-rizzo sulla lotta al doping da parte delnostro Ministero della Salute. A suo pa-rere su quali contenuti dovrebbero pun-tare questi due interventi normativi?

A tale proposito la FISE, ancorché non com-petente su aspetti che riguardano i cavallinon iscritti ai propri ruoli, partecipa tramitepropri rappresentanti al tavolo di lavoro mini-steriale presieduto dall’Onorevole Martini, alfine di fornire un contributo utile per la stesu-ra delle linee guida per l’individuazione dellesostanze ad azione dopante previste dall’or-dinanza ministeriale del 2009 in merito alla di-sciplina delle manifestazioni popolari nellequali vengono impiegati equidi (cosiddetti pa-lii, giostre e quintane). Attualmente le più im-portati manifestazioni hanno già adottatopropri regolamenti antidoping, mentre quelleconsiderate minori ne sono prive. In tale qua-dro, caratterizzato da notevole difformità, re-puto particolarmente lodevole l’iniziativa delMinistero della Sanità volta ad uniformare le

norme antidoping in tale ambito. La neces-sità di una legge quadro sul benessere delcavallo è particolarmente sentita in Italia e, amio avviso, dovrebbe contemplare tutti gli a-spetti che riguardano il cavallo durante tuttele fasi della sua vita dall’allevamento, all’ad-destramento, all’impiego sino al suo “pensio-namento”. Queste fasi vanno regolamentateal fine di prevenire pratiche e trattamenti che,per incompetenza o per malafede, vengonotalvolta utilizzati arrecando danni fisici e psi-chici ai nostri quadrupedi. Un occhio di ri-guardo dovrebbe essere applicato anche allecaratteristiche dei ricoveri che, specialmentein caso di soggetti non destinati all’attivitàsportiva, non sempre risultano idonei ad o-spitare adeguatamente un cavallo.

Il doping farmacologico è un tema pre-ponderante, ma il cavallo-atleta ha unaserie di esigenze non meno importanti,dall’alimentazione alla preparazione aitrasporti. Cosa si sta facendo per questiaspetti?I tempi in cui al cavallo venivano sommini-strati unicamente avena e fieno sono passa-ti; oggigiorno, grazie alla professionalità deiveterinari alimentaristi ed alla disponibilità sulmercato di numerosi alimenti quali farine,fioccati e pellettati, nonché di validi integrato-ri, l’adeguatezza della razione alimentare for-nita ai cavalli è, a mio avviso, assicurata nellamaggior parte dei casi. Diverso è il settore deitrasporti nel quale, a fronte di un impiego divan sempre più sofisticati, dotati di aria con-dizionata, di telecamere interne ed altre co-modità, i cavalli sportivi sono costretti a per-correre settimanalmente notevoli distanze alfine di raggiungere le zone delle gare. Ovvia-mente questo fenomeno si verifica maggior-mente con i soggetti che partecipano a gareinternazionali che sono disseminate in tuttaEuropa e, nel caso di particolari eventi, qualigiochi olimpici e mondiali, anche in altri con-tinenti. La FISE ha ritenuto opportuno intervenire alfine di limitare questo fenomeno dei cavalli“viaggiatori” disciplinando la frequenza dellepartecipazioni alle gare dei cavalli giovani edin caso di discipline particolarmente “fatico-se”. In particolare nella specialità del salto adostacoli devono rispettare un turno di stop icavalli di 4 e 5 anni dopo 2 concorsi conse-cutivi e quelli di 6 e 7 anni dopo 3 gare con-secutive. Nell’endurance cavalli che abbianopreso il via in una gara da km 80 a 139 kmdovranno osservare un riposo di almeno 18giorni prolungato a 25 giorni in caso di parte-cipazione a gare da 140 km in su. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 20108 Intervista Salute e benessere degli equini

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RELATORIGAETANO DONOFRIO - Facoltà di Medici-na Veterinaria di ParmaMAURA FERRARI - IZSLER sede di Bre-sciaANDREA GALLI - Istituto Lazzaro Spallan-zani, CremonaCESARE GALLI - Avantea, Laboratorio diTecnologie della Riproduzione, CremonaGIOVANNA LAZZARI - Avantea, Laborato-

rio di Tecnologie della Riproduzione, Cre-monaMARIO LUINI - IZSLER sede di LodiMARTIN SHELDON - Institute of LifeScience, School of Medicine Swansea Uni-versity, UK

CHAIRMANDANIELE GALLO - Medico Veterinario Li-bero Professionista, Udine

PROGRAMMA SCIENTIFICO13.45 Introduzione ai lavori

Cesare Galli, Coordinatore ProgettoUterofert

14.00 Meccanismi di infertilità associatialle patologie uterine cliniche esubcliniche nella bovina da latteMartin Sheldon

15.20 Il Progetto Uterofert: Rispostaembrionale allo stato infiammatorio

uterinoGiovanna Lazzari

16.00 PAUSA CAFFÈ

16.20 Il Progetto Uterofert: Indagini dilaboratorio su campioni uterini per ilrilievo di agenti virali e battericiresponsabili di patologie riproduttiveMario Luini, Maura Ferrari

16.45 Il Progetto Uterofert: AnalisiStatistica sulla incidenza dellepatologie uterine subcliniche inrelazione alla fertilitàdell’allevamentoAndrea Galli

17.10 Recenti sviluppi sul ruolo di Bhv4nelle patologie uterineGaetano Donofrio

17.40 Discussione18.00 Questionario apprendimento ECM,

consegna attestati e termine giornata

SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVASIVAR - Paola Orioli - Tel. 0372/40.35.39 -Fax 0372/40.35.54Email: [email protected] Website: www.sivarnet.it

ISCRIZIONEIniziativa riservata ai laureati e studenti inMedicina Veterinaria.L’iscrizione al convegno dà diritto a:• Traduzione simultanea• Attestato di frequenza• Attestato crediti formativi ECM

SEDE SVOLGIMENTO CONVEGNOCentro Studi EV - Palazzo TrecchiVia Sigismondo Trecchi, 20 - Cremona

COME RAGGIUNGERE PALAZZO TRECCHIUscita di Cremona dell’Autostrada Piacen-za-Brescia e seguire per il centro cittadino;raggiunta Piazza della Libertà imboccareVia Dante e raggiungere Piazza Risorgi-mento. Seguire per Corso Garibaldi, a fian-co Palazzo Cittanova è sito Palazzo Trec-chi.

STAZIONE FF.SS.Via Dante, 68 - Biglietteria - Tel. 0372/21300Numero Verde 848 888088 www.trenitalia.it

INIZIATIVA GRATUITA RIVOLTA AILAUREATI E STUDENTI IN MEDICINA

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Convegno realizzato nell’ambito delprogetto “Origine uterina

dell’infertilità bovina - Uterofert” finanziatodalla Regione Lombardia,

programma di ricerca in campo agricolo2007-2009.

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oppure al fax 0372-457091entro il 25 ottobre 2010, allegando l’attestazione di versamento

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ATTIVAZIONE DEL CORSOI corsi saranno attivati solo in caso di raggiungimento di unquorum minimo di presenze che sarà stabilito dall’organiz-zazione. In caso di mancata attivazione si darà luogo al rim-borso della quota versata. Non verranno accettate più di 50domande di iscrizione. Agli iscritti verrà inviata una comu-nicazione solo in caso di mancata accettazione.

RINUNCELe richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate so-lo se pervenute entro 10 gg dalla data di inizio del corso. Incaso contrario l’amministrazione non darà luogo a rimbor-so alcuno.

PRIVACYAi sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Seriegenerale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trat-tamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiestinon può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o aisoggetti a cui la stessa deve rivolgersi.

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laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 201010 Eventi Veterinari

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Istituto Sperimentale ItalianoLazzaro Spallanzani

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di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Le indagini di laboratorio el’approccio medico ragiona-to all’iperadrenocorticismoipofisario e surrenalico sonostati il tema discusso da Fe-derico Fracassi (Med Vet,

Dott Ric, Bologna) in una relazione della ses-sione di oncologia del 65° Congresso Multi-sala SCIVAC di Rimini (28-30 maggio 2010).La Sindrome di Cushing è il frutto di tuttequelle alterazioni cliniche ed ematobiochimi-che che si sviluppano a seguito dell’eccessi-va produzione endogena di cortisolo, definitacol nome di iperadrenocorticismo ipofisario esurrenalico. Alterazioni di tipo neoplastico acarico di queste ghiandole sono le responsa-bili della sindrome, con una distribuzione dif-ferente a seconda della taglia del soggettocolpito: cani con peso inferiore ai 20 kg pre-sentano nel 75% dei casi neoplasie ipofisa-rie, mentre il 50% dei soggetti con peso su-periore ai 20 kg presenta una neoplasia sur-renalica. Barbone Nano, Bassotto, Beagle,Boxer, Labrador, Pastore Tedesco e Terriersono le razze più colpite. Dal punto di vista eziopatogenetico possia-mo distinguere essenzialmente due forme:ACTH-dipendente e ACTH-indipendente. Laprima deriva da una neoplasia ipofisaria se-cernente, generalmente microadenomi, pre-sente nell’85% dei casi e responsabile di unastimolazione continua e conseguente iperpla-sia della corticale di entrambe le surrenali,senza che un feed-back negativo riesca abloccare la secrezione di ACTH. La seconda,invece, vede coinvolte direttamente i surrenicon la formazione di neoplasie benigne e ma-ligne, solitamente monolaterali, che secerno-no eccessi di cortisolo senza che vi sia unastimolazione ipofisaria. In alcuni casi la formaACTH-indipendente è di tipo iatrogeno pereccessiva somministrazione di corticosteroi-di esogeni con conseguente atrofia della cor-ticale della surrenale. La sintomatologia deve essere sempre pre-sente per poter sospettare l’esistenza di que-sta sindrome: poliuria e polidipsia, polifagia,“addome a botte”, alopecia simmetrica bila-terale, letargia, dispnea e miotonia sono i sin-tomi più frequentemente evidenziabili in que-sti soggetti. La diagnostica di laboratorio è ingrado di rivelare differenti alterazioni: il cosid-detto “leucogramma da stress” e la trombo-citosi sono due reperti molto frequenti, ma visono anche aumenti di fosfatasi alcalina, ALT,GGT, lipemia, glicemia, aptoglobina. Un calodel peso specifico delle urine sotto il valoredi 1020 e la presenza di infezioni delle vie u-rinarie sono altri reperti usuali.Complicanza della sindrome può essere latromboembolia polmonare dovuta alla iper-coagulabiltà ematica, che dovrebbe esserecontrollata attraverso un monitoraggio fre-quente della pressione per escludere feno-meni di ipertensione. Inoltre, in caso di neo-plasie ipofisarie, soprattutto di macroadeno-mi, possono essere presenti sintomi neurolo-gici dovuti ad una compressione del prosen-cefalo.La diagnosi si avvale di differenti test, alcunidei quali vengono utilizzati solamente cometest di screening, utili al fine di capire se il pa-ziente è affetto da Sindrome di Cushing o

meno, altri in grado di distinguere se la pato-logia sia di origine pituitaria (PDH) o di originesurrenalica (ADH). Il test di stimolazione conACTH e la valutazione del rapporto Cortisolourinario/Creatinina Urinaria (UC:CR) sono,per esempio, due test di screening molto va-lidi, che però presentano una scarsa specifi-cità.Il test di soppressione con desametasone abasse dosi (LDDS) è molto utile sia come te-st di screening, sia come test specifico. In-fatti è in grado di differenziare forme di PDHda forme ADH sfruttando il normale feedbacknegativo del cortisolo sulla secrezione pitui-taria di ACTH. Il test prevede la misurazionedella cortisolemia basale, a 4 e 8 ore dopo lasomministrazione IV di 0,01 mg/kg di desa-

metasone. Se a ore 8 la cortisolemia è infe-riore a 1µg/dl, la diagnosi è negativa, mentrese è superiore a 1,4 µg/dl è positiva. Valoriintermedi prevedono la valutazione della cor-tisolemia a 4 ore, che nel 60% dei soggetticon PDH tende a scendere sotto il valore di1,4 µg/dl, a differenza dei soggetti con ADHdove non si ha nessuna diminuzione dellaproduzione di cortisolo.Il test di soppressione con desametasone adalte dosi (HDDS), avendo un valore pretta-mente differenziale, va usato nei casi in cui, a4 ore, non ci sia stata l’evidente soppressio-ne della produzione di cortisolo. In questo te-st la somministrazione di desametasone pre-vede un dosaggio 10 volte superiore al pre-cedente. Un consiglio molto importante for-nito dal relatore è quello di eseguire i due te-st a distanza di almeno 24 ore l’uno dall’al-tro, e di non conservare mai il desametazonegià diluito nel frigo, in quanto potrebbe dimi-nuire la propria efficacia e, di conseguenza,falsare il test. Anche esami di diagnostica per immagini co-me l’ecografia addominale e la TAC sono mol-to utili per evidenziare la sede di una eventua-le neoplasia responsabile della sindrome.La terapia d’elezione è la terapia chirurgica,

con rimozione della neoplasia surrenalica o i-pofisaria. Quest’ultima viene attualmente ef-fettuata solo all’Università di Utrecht, in Olan-da. Anche la terapia medica dà buoni risulta-ti e permette di tenere sotto controllo la pa-tologia per periodi più o meno lunghi.

Si ringrazia Marco Zanatta (Med Vet, Bolo-gna) per i dati forniti. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 2010 Attualità scientifica Vet Journal 11o

Approccio ragionato all’iperadrenocorticismoipofisario e surrenalico La sindrome di Cushing spiegata da Federico Fracassi al 65° congresso SCIVAC

Vet Journal è un periodico di informazionescientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nelPubblico Registro della Stampa periodica pres-so il Tribunale di Cremona al n. 396 dal18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febboe dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio. For-nisce un flusso informativo continuo sugli even-ti della medicina veterinaria e sul mondo dellebioscienze, con tre edizioni alla settimana.

Le notizie di Vet Journalsono consultabili on line

all'indirizzo

www.vetjournal.it/

Professione Veterinaria 24-2010:ok 29-06-2010 15:29 Pagina 11

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 24

Uno studio ha valutato il ri-schio di infezioni umaneemergenti causate dallatrasmissione zoonosica diBartonella spp dai piccolimammiferi esotici. È stata

indagata la presenza di Bartonella spp. in 546piccoli mammiferi appartenenti a 28 specie di-verse importati in Giappone come animali da

compagnia da Asia, Nord America, Europa eOriente. Si ottenevano 407 isolati di Bartonellache venivano caratterizzati mediante analisimolecolare filogenetica del gene della citratosintetasi gltA. I piccoli mammiferi esotici esa-minati erano portatori di 4 specie zoonosichedi Bartonella, agenti causali dell'endocardite edella neuroretinite umana, e di 6 nuove speciedi Bartonella.

La prevalenza di Bartonella spp in questi ani-mali era elevata (26,0%, 142/546) e variava dal38,6% (49/127) della famiglia Muridae al43,9% (69/157) della famiglia Sciuridae. Barto-nella veniva isolata in 17 delle 28 specie ani-mali studiate. La prevalenza nelle varie specievariava dal 9,7% (3/31) nel Topo spinoso (A-comys cahirinus) al 100% (10/10) nel Ghirodelle piramidi (Sekeetamys calurus). Le specie

in cui la prevalenza era particolarmente elevataerano Ghiro delle piramidi (Sekeetamys calu-rus), Gerbillo egiziano (Gerbillus pyramidum),Grande Gerboa (Jaculus orientalis) e Gerboadel deserto (J. jaculus).Gli autori concludono che gli animali conside-rati nello studio erano portatori, con prevalen-za elevata, di numerose specie di Bartonellapatogene per l'uomo e di alcune specie nuovela cui patogenicità per l'uomo e gli animali do-vrebbe essere studiata. I piccoli mammiferi e-sotici sono quindi possibili serbatoi di alcunespecie zoonosiche di Bartonella. (M.G.M)“Exotic small mammals as potential reservoirsof zoonotic Bartonella spp” Inoue K, Maruya-ma S, Kabeya H, Hagiya K, Izumi Y, Une Y, Yo-shikawa Y. Emerg Infect Dis. 2009 Apr; 15(4):526-32. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 201012 Vet Journal www.vetjournal.it o

Rischio Bartonella zoonosica dai piccolimammiferi esotici d'affezione Prevalenza elevata nelle 28 specie analizzate in uno studio

Poiché gli studi controllati che inda-gano i fattori di rischio della tossecronica nel cane sono carenti, uno

studio ha valutato i fattori demografici e a-namnestici associati a questo comune sin-tomo nel cane e le associazioni tra le ca-ratteristiche della tosse e la diagnosi spe-cifica. Si includevano 115 cani con tossepresente da due mesi o più e 105 soggettidi controllo con sintomi di ammissione di-versi dalla tosse visitati presso un ospeda-le veterinario universitario. Si ottenevanodalle cartelle cliniche le informazioni de-mografiche e la diagnosi e si confrontava-no i dati demografici e anamnestici dei ca-ni con tosse e dei controlli. Si confrontava-no inoltre i dati demografici e l’esposizioneal fumo di sigaretta nell'ambiente rispetti-vamente con gli accessi all'ospedale e lapercentuale di proprietari fumatori. Le ca-ratteristiche della tosse venivano confron-tate con le diverse diagnosi. La maggiorparte dei cani con tosse aveva una diagno-si di malattia delle vie aeree principali (n =88; 77%). In 59 cani (51%) si diagnosticavauna tracheobroncomalacia (TBM), nel 79%dei casi in razze toy. I fattori di rischio de-mografici includevano l'età avanzata, il mi-nor peso corporeo e la razza toy. Non si ri-scontravano associazioni tra la tosse e ilmese o la stagione di presentazione. L'e-sposizione al fumo di sigaretta passivo nonveniva confermata come fattore di rischio.Non vi erano descrizioni anamnestichedella tosse caratteristiche per una partico-lare diagnosi. Le associazioni con l'età, lataglia e la razza toy erano forti nello studio,concludono gli autori. La TBM è frequentenei cani con tosse cronica, mentre la de-scrizione delle caratteristiche della tossedovrebbe essere usata con cautela nel de-finire le diagnosi differenziali principali.L'associazione tra esposizione al fumopassivo e tosse cronica merita ulteriori stu-di. (M.G.M.)*“Demographic and Historical Findings, In-cluding Exposure to Environmental Tobac-co Smoke, in Dogs with Chronic Cough”Hawkins EC, Clay LD, Bradley JM, Davi-dian M. J Vet Intern Med. 2010 May 11. [E-pub ahead of print]

FATTORI DI RISCHIO DITOSSE CRONICA NEL

CANE

Professione Veterinaria 24-2010:ok 29-06-2010 15:29 Pagina 12

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 24

Professione Veterinaria 24-2010:ok 29-06-2010 15:29 Pagina 13

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 24

di OSCAR GRAZIOLIMedico Veterinario, Reggio Emilia

La maggior parte di chi ha lettol’offerta fatta dal comune diSassari ai liberi professionisti,per incrementare il numero dicagne sterilizzate, si è giusta-mente sentito vilipeso, mentre

una parte minoritaria (ma presente) si è mo-strata possibilista e la parte più congrua(quella silenziosa) devo ritenere fosse favore-vole. In sintesi: con la scusa di far fronte alrandagismo, piaga sociale antica e odiosadel nostro paese, ancora più grave nel meri-dione e nelle isole, il comune di Sassari hapensato bene di offrire 100 euro per ogni ca-ne sterilizzato, cifra comprensiva di tutto, an-che del ricovero post-operatorio. Prendere olasciare. La notizia ha girato sui forum e lemailing list, suscitando l’ira della maggiorparte dei veterinari che sanno quali sono i co-sti fissi di un intervento che, se effettuato se-condo i minimi canoni delle buone praticheveterinarie, superano di gran lunga quanto diquella cifra rimane in tasca. Certo, se gli in-terventi vengono fatti in garage, con la tutache si usa per cambiar l’olio alla macchina,una botta di ketamina e quattro ferri in croceneanche lavati tra un’operazione l’altra, qual-cosa (poco) rimane. Quello che mi irrita profondamente è che inComune sanno benissimo a quale livello didisperazione siano arrivati i veterinari che sitrovano alle prese con una crisi, nel lavoro,mai vista da quando esistono i corsi di laureain questa materia. Ed è proprio su questoche fanno leva gli amministratori, sulla dispe-razione. Sembra di essere tornati nella Ca-lifornia di John Steinbeck, nelle pagine di Fu-

rore o de La Battaglia, quando, i latifondistiterrieri abbassavano la remunerazione deiraccoglitori di pesche, emigrati dalla terrarossa dell’Oklahoma alla ricerca di un tozzodi pane da mangiare. Ed è facile per noi, cheriusciamo a farci pagare 350 euro una steri-lizzazione, dire “che schifo, che vergogna!”,sapendo che il collega ne ha accettati 80. Mabisogna essere nei suoi panni, per giudicare.Bisogna provare a servire dalle 20 alle 24 inpizzeria, per 30 euro, prima di gettargli ad-dosso la croce. Perché in questi casi o si èuniti a incrociare le braccia (e a dividere il pa-ne) contro il “padrone”, come accadeva pergli emigranti dell’Oklahoma, oppure se vedigli altri inveire, mentre mangiano il filetto allabrace, ti vien voglia di riempire la pancia al-meno con un pezzo di pane.La posizione dell’Ordine di Sassari è statadurissima (chapeau all’amico Sarria) così co-me quella di ANMVI Sardegna fatta propriaanche dall’ASVAC. “Ridicola e offensiva” se-condo l’Ordine l’iniziativa. Vero. Ma resta ladisperazione di troppi veterinari che si vedo-no così ripagati anni di sacrifici loro e delle lo-ro famiglie. Ed è a questo che bisognerebberiuscire a dare una risposta. Il che non è perniente facile. ■

Si fa presto a dire no

Grazie ad un accordo fra @nmvi Oggi e IlGiornale, gli articoli scritti dal Collega

Oscar Grazioli per il quotidiano di VittorioFeltri sono disponibili on line. @nmvi Oggipubblica regolarmente gli articoli dopo le

ore 12.00. La rubrica “il Giornale … diOscar” li mantiene in archivio per laconsultazione. @nmvi Oggi ringrazia

Oscar Grazioli. www.anmvioggi.it

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 201014 L’opinione Bandi al ribasso

Professione Veterinaria 24-2010:ok 29-06-2010 15:29 Pagina 14

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 24

WORLD VETERINARY ORTHOPAEDIC CONGRESS

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SMALL ANIMAL PROGRAMPre-Congress Courses• Arthrodesis wetlab

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• Hot topics

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• SCIVAC SATELLITE SYMPOSIUM

New trends in canine and feline

orthopaedics

Pre-Congress Seminars• Osteoarthritis

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Congress In-depth Seminars• Juvenile HD

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• Distal Limb Trauma

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EQUINE PROGRAMPre-Congress Courses• Stemcell and PRP Lab

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Pre-Congress Seminars• SIVE SATELLITE SYMPOSIUM

Present and future in the diagnosis and treatment of equine

joint diseases: meeting with Dr Wayne Mclllwraith

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meeting with Dr Mark Martinelli

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Alma Mater Studiorum

Università di Bologna

Facoltà di Medicina Veterinaria

Professione Veterinaria 24-2010:ok 29-06-2010 15:30 Pagina 15

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 24

di ANTONIO MANFREDI

L’indagine che la FNOVI hacommissionato a Nomismae di cui abbiamo analizzatoalcuni dati con un articoloapparso sul N° 23 di questarivista, ha un obiettivo molto

diverso rispetto al Libro Bianco sulla profes-sione veterinaria in Italia realizzato nel 2005.In quell’occasione, infatti, si era voluto offri-re un panorama generale della veterinaria a-nalizzandone i vari aspetti, mentre questanuova iniziativa si è posta come obiettivo unapprofondimento sulle condizioni dei giova-ni veterinari, quelli che si sono iscritti agli or-dini professionali negli ultimi 10 anni. Dopoaver quindi riportato nell’altro articolo dati ri-feriti a tutta la veterinaria, vediamo ora di li-mitarci solo ai giovani laureati. Quanti sonostati i nuovi iscritti agli Ordini in questi ultimi10 anni? 11.110, un numero notevole, piùdi 1100 all’anno. Il totale degli iscritti agli Or-

dini, però, non è aumentato di questo nu-mero ma di soli, si fa per dire, 7931, perchéevidentemente negli stessi anni un buon nu-mero di iscritti ha rinunciato, o ha dovuto ri-nunciare, all’iscrizione. Se così non fossestato oggi il numero totale dei veterinari ita-liani sarebbe di oltre 30.500. La professioneveterinaria è quindi una professione moltogiovane visto che il 40,3% del totale è di-ventato Medico veterinario negli ultimi 10anni. Questo aspetto rende ancora più preoccu-pante il futuro occupazionale del settore ve-terinario in quanto prima che avvenga il ri-cambio generazionale con disponibilità diposti sul mercato del lavoro ci vorrannomolti anni anche perché la maggior partedei veterinari svolge attività libero professio-nale che in genere porta a ritardare nel tem-po il momento della pensione. Degli 11.110,4933, pari al 17,9% del totale, è iscritto dameno di cinque anni, il 22,4%, 6167, dai 5ai 10.

Vediamo ora quali sono le regioni che espri-mono fra i veterinari l’età media più bassapartendo dal dato nazionale del 40,3, per-centuale di giovani veterinari iscritti all’Ordi-ne da meno di 10 anni. Le regioni più giovani sono: le Marche con il51,2% di veterinari iscritti da meno di 10 an-ni, l’unica che ha superato il 50%, la Siciliacon il 47,9%, l’Abruzzo con il 47,3%. A se-guire Puglia, Lazio, Campania, Toscana,Sardegna, Umbria. Al contrario le regioni piùvecchie, e quindi quelle con le percentualidi giovani iscritti più basse sono: Basilicatacon il 24,6%, Molise con il 28,2%, Calabria30,2, Friuli V.G. 34,7%, Piemonte 36% e aseguire Trentino AA, Lombardia, Emilia Ro-magna, Liguria e Valle d’Aosta. Il Venetocon il 40,2% è nella media nazionale. Questi dati meritano alcune riflessioni. È evidente che le regioni italiane esprimono

situazioni molto diverse: nelle Marche la ca-tegoria veterinaria è molto giovane, uno sudue si è iscritto all’Ordine solo negli ultimi 10anni mentre, ad esempio, in Basilicata i “giovani” sono solo uno su quattro e quindipotremmo dire che in questa regione si han-no soprattutto veterinari “anziani”. Una dif-ferenza così elevata da una regione adun’altra può portare di conseguenza a realtàoccupazionali anche molto diverse. In teoriadovrebbe essere più semplice per un giova-ne laureato trovare un’occupazione in Basi-licata piuttosto che nelle Marche anche sequesto non può essere un valore assolutoma deve tener conto di altri fattori: realtàzootecnica, numero degli animali da com-pagnia, attenzione verso la loro salute, Vetratio, ecc. Nell’esempio che abbiamo fattola Vet ratio delle due regioni è molto simile(0,52 per la Basilicata rispetto allo 0,46 del-le Marche) sia pure con un leggero vantag-gio per la seconda, e quindi dovrebbe inci-dere relativamente. Potremmo dire che la differenza della Vet ra-tio può andare in parte a compensare quel-la sui “giovani”, o in modo diverso che leMarche hanno più giovani proprio perché lasua Vet ratio è più bassa, ma come abbia-mo già detto ci sono altri fattori che andreb-bero presi in considerazione e che al mo-mento non conosciamo. Un altro fenomenoche sta cambiando in modo radicale la ve-terinaria italiana e che interviene in modopesante in ogni analisi settoriale è la conti-nua crescita del numero di donne veterina-rie. Dai dati dell’indagine FNOVI risulta che lapresenza femminile dieci anni fa era limitataal 24,5%, uno su quattro, fra i veterinari i-scritti agli ordini da 5 a 10 anni questo valo-re era già raddoppiato, 54,1%, e fra quelli i-scritti negli ultimi 5 anni era arrivato al62,9%. Questo valore è previsto che sia incontinua crescita considerando la percen-tuale di donne iscritta ai Corsi di laurea equella dei giovani laureati che in alcune fa-coltà tende a superare l’80%. Questo signi-fica che fra pochi anni la maggioranza deiveterinari italiani sarà espressa da donne.Questa prospettiva può essere consideratapositiva o al contrario preoccupante e deveessere corretta? Certamente può creare deiproblemi per alcuni settori professionali. Ledonne desiderano fare il veterinario soprat-tutto perché “amano gli animali”, un’indagi-ne apparsa tempo fa aveva evidenziatoquesto aspetto. Ciò significa che si orienta-no principalmente verso gli animali da com-pagnia escludendo il mondo della zootecniache per motivi ideologici o semplicementedi impegno lavorativo tendono ad escluderesubito. Inoltre privilegiano alcune specializ-zazioni: medicina felina, dermatologia, me-dicina interna, medicina comportamentale,escludendo soprattutto ortopedia o chirur-gia. Questo significa che in prospettivamancheranno veterinari per animali da red-

In dieci anni più di 11.000nuovi veterinariL’indagine della FNOVI è dedicata a loro

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 201016 Attualità Indagini e ricerche

Figura 1 - Medici veterinari iscritti all’Ordine per anno di iscrizione (2009) (valori per-centuali)

Professione Veterinaria 24-2010:ok 29-06-2010 15:30 Pagina 16

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Professione Veterinaria 24-2010:ok 29-06-2010 15:30 Pagina 17

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 24

dito o magari ortopedici e chirurghi. Perchéaccade questo? Intanto da parte delle don-ne vi è maggiore attenzione verso la saluteed il benessere degli animali e si orientanoalla professione veterinaria con spirito spes-so “animalista” ed in genere con maggiorepassione. Per certi versi questo potrebbeessere un aspetto critico in quanto un simi-le approccio, forse, potrebbe essere più a-

deguato ad un impegno volontaristico chead una professione, ma non vi è dubbio chetutte le indagini fatte sui proprietari di ani-mali ritengano le veterinarie più disponibili,serie e preparate dei colleghi, e questo nonva certo sottovalutato. Quando poi si presentano agli esami di am-missione sono in genere più preparate equindi la stragrande maggioranza degli i-

scritti ai Corsi di Laurea in Medicina Veteri-naria sono donne. Durante il Corso sono quelle che studiano esi impegnano maggiormente e quindi alla fi-ne la maggior parte dei laureati sono don-ne. L’esame di Stato poi è una formalità equindi, di conseguenza, i giovani iscritti agliOrdini sono soprattutto donne. In che mo-do questo sistema può essere corretto peradeguarlo alle esigenze del mercato occu-pazionale? Si può intervenire solo sull’esa-me di ammissione modificandone l’imposta-zione e gli argomenti, altrimenti gli studentiche provengono dalla provincia con un tito-

lo in agraria, decisamente interessati alla ve-terinaria per animali da reddito, si troveran-no sempre esclusi a favore di giovani citta-dine diplomate al liceo e con una cultura ge-nerale, molto probabilmente, superiore allaloro. Credo che qualche cosa debba essere fattoper evitare situazioni assurde di forte disoc-cupazione nel settore degli animali da com-pagnia e nessuno disposto ad interessarsi delsettore zootecnico che, anche nella sua con-trazione numerica delle aziende attive, avràsempre più bisogno di veterinari preparati, e-sperti e professionalmente qualificati. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 201018 Attualità Indagini e ricerche

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Figura 3 - Medici veterinari iscritti all’Ordine per genere e anno di iscrizione (2009)(valori percentuali)

Figura 2 - Incidenza dei medici veterinari iscritti all’Ordine da non più di 10 anni - A-nalisi per regione (2009) (valori percentuali sul totale degli iscritti)

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Professione Veterinaria 24-2010:ok 29-06-2010 15:30 Pagina 19

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 24

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Professione Veterinaria 24-2010:ok 29-06-2010 15:30 Pagina 20

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 24

Quale trattamento fiscaleriservare, ai fini IVA, allecessioni di gas per usoterapeutico (come ossi-geno, protossido di azo-to e aria medicinale)

dopo l'obbligo di AIC? All'interpello di una a-zienda commerciale ha risposto l'Agenziadelle Entrate chiarendo le conseguenze fi-scali del nuovo regime di immissione in com-mercio dei gas medicinali, ora considerati al-la stregua dei medicinali. Questa la tesi del-l’interpellante: "i prodotti composti da ossi-geno e in seguito anche gli altri prodotti a ba-se di gas ad uso terapeutico (che ancora nonsono assoggettati alla disciplina dei medici-nali), in ragione della loro composizione e delloro utilizzo, fermo restando la loro apparte-nenza alla categoria dei medicinali ai sensidel decreto legislativo n. 219/2006, possonocontinuare ad essere considerati quali gasper uso terapeutico in un contesto normativodiverso da quello del decreto 219/06 e suc-cessive modificazioni?".

IL PARERE DELL’AIFAPer rispondere al quesito posto, l’Agenzia del-le Entrate ha interpellato l’Agenzia Italiana delFarmaco, la quale ha precisato che “ad oggirisultano regolarmente autorizzati per il com-mercio, con decorrenza 1 gennaio 2010, tutti imedicinali composti da solo ossigeno ed è im-minente il rilascio delle AIC dei medicinali com-posti da solo azoto protossido. I medicinalicomposti da sola aria medicale o da altri gasnon associati o da miscele di gas potranno es-sere mantenuti in commercio senza obbligo diAIC fino, rispettivamente, al 31 dicembre 2010e al 31 dicembre 2011. Per questo motivo, at-tualmente, solo i medicinali composti da soloossigeno sono stati completamente assog-gettati alla disciplina dei medicinali.Poiché l’AIC ha interessato tutte le forme dipresentazione e le confezioni dei medicinalicomposti da solo ossigeno, senza distinzionein ragione di diverse modalità di trattamento odi confezionamento o per altre ragioni, ai sen-si della disciplina prevista dal decreto legislati-vo n. 219/2006 questi prodotti rientrano nellacategoria dei medicinali e ad essi deve essereapplicata la relativa disciplina prevista dal co-dice farmaceutico. Tanto premesso, è tuttaviaevidente che l’ossigeno, e gli altri gas menzio-nati nel decreto ministeriale del 29 febbraio2008, mantengono la loro irriducibile qualifica-zione tecnico-scientifica di gas per uso tera-

peutico. In conclusione, i prodotti composti daossigeno e in seguito anche gli altri prodotti abase di gas ad uso terapeutico (che ancoranon sono assoggettati alla disciplina dei medi-cinali), in ragione della loro composizione e delloro utilizzo, fermo restando la loro apparte-nenza alla categoria dei medicinali ai sensi deldecreto legislativo n. 219/2006, possono con-tinuare ad essere considerati quali gas per u-so terapeutico in un contesto normativo diver-

so da quello del decreto 219/06 e successivemodificazioni”.

L’IVA RESTA AL 4%Le modifiche nella normativa di settore peral-tro non hanno inciso sulla qualificazione deigas terapeutici e nessun provvedimento mo-dificativo sull'applicazione dell'aliquota del 4per cento e non quella del 10 per cento previ-sta per i "medicinali pronti per l'uso umano o

veterinario, compresi i prodotti omeopatici,sostanze farmaceutiche ed articoli di medica-zione di cui le farmacie devono obbligatoria-mente essere dotate secondo la farmacopeaufficiale".L'Agenzia delle Entrata ha quindi conclusoche "alle cessioni di gas per uso terapeutico -che presentino le caratteristiche tecniche evi-denziate dall'AIFA - si renda applicabile l'ali-quota agevolata del 4 per cento". ■

I gas medicali da quest’anno sonofarmaci ma l’IVA rimane al 4%

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 2010 Agenzia delle Entrate Fisco 21

Professione Veterinaria 24-2010:ok 29-06-2010 15:30 Pagina 21

Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 24

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Chiuso in stampa il 28 Giugno 2010

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Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 201022 Calendario attività Dal 15 settembre al 17 ottobre

2) La sensibilità dei vitelli al Cryptosporidium parvum è massima quando:

a L’età dei vitelli è inferiore a tre settimane

b L’età dei vitelli è superiore a tre settimane

c Non c’è nessuna relazione tra sensibilità ed età dei vitelli

1) Il quadro ecografico di cisti ovariche nella scrofa,con quale altro quadro può essere confuso?

a Endometrite

b Cistite

c Gravidanza

QUIZ 1Risposta corretta: c)

Corso SIVAR: “Principi teorici

ed applicazioni pratiche

dell’ecografia suina” -

Cremona, Dicembre 2005

QUIZ 2Risposta corretta: a)

Congresso Multisala SIVAR

Cremona, Maggio 2006

SOLUZIONI

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

15 - 18 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: II PARTE - ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

15 SETSEMINARIO SIVE SEMINARIO: PRESENTE E FUTURO NELLA DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE ARTICOLARI

DEL CAVALLO: INCONTRO CON WAYNE MCILWRAITH - BolognaFiere (BO) - Piazza della Costituzione - ECM:Richiesto Accreditamento- Per informazioni: Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

17 - 18 SETCONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 66° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - NUOVE TENDENZE IN ORTOPEDIA CANINA E FELINA - BolognaIN COLLABORAZIONE CON ESVOT Congressi - Bologna - Piazza della Costituzione - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gam-

barotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

19 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA CITOLOGIA PER NON CITOLOGI COME PRATICARE IL GIOCO DELL’ESAME CITOLOGICO CON SODDISFAZIONE...

E SENZA SBAGLIARE TROPPO - Centro Congressi Grand Hotel Vittoria, Montecatini Terme (PT) - Via Baccelli, 2 - ECM:Ric. Accred. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

21 - 24 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. CARDIOLOGIA: IV PARTE - DIAGNOSI E TERAPIA DELLE CARDIOPATIE CONGENITE ED ACQUISITE

NEL CANE E NEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

24 - 26 SET CORSO SCIVAC CORSO REGIONALE DI OFTALMOLOGIA - Ragusa - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: MonicaBorghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

25 SETINCONTRO SICARV PATOLOGIA MITRALICA: RECENTI ACQUISIZIONI. ANATOMIA, FISIOPATOLOGIA E APPROCCIO CLINICO CON PARTI-

COLARE RIFERIMENTO ALLA TOSSE - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Ac-creditamento - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

25 SETINCONTRO SCVI INVASIVA - TAVOLA ROTONDA INTERATTIVA SULLA CHIRURGIA MINI-INVASIVA - Cremona, Palazzo Trec-

chi - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specia-listiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

26 SETINCONTRO SCVI RACCOLTE ANOMALE IN CAVITÀ ADDOMINALE - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi,

20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC -Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

26 - 27 SETCORSO SCIVAC CORSO AVANZATO INTENSIVO - ANESTESIA LOCOREGIONALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trec-

chi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

26 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA FACILE COME RESPIRARE? UN VIAGGIO FRA I FATTI E MISFATTI DELL’APPARATO RESPIRATORIO - Ma-

tera - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni RegionaliSCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

26 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE QUANDO LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE - Ordine dei Medici Veterinari di Trento - Via V. Zambra, 36 -

ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC- Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

26 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA ........D (DIAGNOSI) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Mo-

nica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

26 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO ELEMENTI PER UN CORRETTO APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO ALLA MALATTIA CARDIOVASCO-

LARE - Pescara - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCI-VAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

28 SET - 1 OTTCORSO SCIVAC FISIOTERAPIA RIABILITATIVA NEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

29 SET - 1 OTTITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 1° IT. GASTROENTEROLOGIA: I PARTE - GASTROENTEROLOGIA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

30 SET - 2 OTTITINERARIO DIDATTICO SIVE CORSO “MANAGEMENT DELLA FATTRICE” - La Calandrina -SUTRI (VT) - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

30 SETSEMINARIO NAZIONALE SIVAR IN COLLABORAZIONE ORIGINE UTERINA DELL’INFERTILITÀ BOVINA: IL PROGETTO UTEROFERT - Centro Studi E.V. - Palazzo CON REGIONE LOMBARDIA Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria

e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

3 OTTINCONTRO SIMUTIV COME GESTIRE L’ADDOME ACUTO IN PRONTO SOCCORSO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona

- Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialisti-che SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

3 OTTINCONTRO SIMVENCO IL RUOLO DELL’ALIMENTAZIONE NEL CONCETTO DI CURA: OLTRE I FABBISOGNI - Centro Studi E.V. - Pa-

lazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella -Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

3 OTTINCONTRO SIODOV CHIUSURA DELL’ACCESSO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509- E-mail: [email protected]

3 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE CHRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO - An-

cona - Hotel Sporting - VIA FLAMINIA 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisa-ni - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

9 - 10 OTTINCONTRO SIVAE “AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI II” - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona

- Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +390372 403500 - E-mail: [email protected]

10 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA L’ESAME CITOLOGICO QUANDO MENO TE LO ASPETTI: OVVERO QUANDO LA DIAGNOSI È LETTERAL-

MENTE SOTTO I TUOI OCCHI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segrete-ria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

10 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA MYTHS AND MISCONCEPTIONS, OVVERO LEGGENDE E FALSE CONVINZIONI IN ODONTOSTOMATOLOGIA E

CHIRURGIA ORALE VETERINARIA - Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia - Via San Costanzo 4 - ECM: Rich. Ac-cred. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Deleg. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

10 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA PATOLOGIE TRAUMATICHE DELLO SCHELETRO APPENDICOLARE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per IN COLLABORAZIONE CON ASVAC informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: del-

[email protected]

11 - 13 OTTITINERARIO DIDATTICO SIVAE “CORSO DI CHIRURGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI” - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trec-

chi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372403500 - E-mail: [email protected]

15 - 17 OTTCONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 67° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - EPATOLOGIA MEDICA E CHIRURGICA - Centro Affari e Convegni,

Arezzo - Via Lazzaro Spallanzani - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segre-teria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

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