Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 27

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008 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 5, numero 27, dal 14 al 20 luglio 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 27 2 EX MINSAL Sit in dei dipendenti dell'ex ministero della Salute il 14 luglio. Con lo slogan “Salute accorpata? Salute eliminata", i manifestanti hanno protestato contro "l'accorpamento dell'ex ministero della Salute, i tagli al personale, l'abbandono dei precari e le drastiche riduzioni sala- riali previste dal decreto Tremonti". TRASPOR TO È pubblicata sul sito ministerosalute.it la nuova versione, aggiornata a maggio 2008, del Manuale per la gestione del controllo del benessere animale durante il trasporto su strada. “Si vuole così a- gevolare l'attività di controllo da parte delle Autorità a ciò deputate, siano esse Autorità sanitarie competenti (Veterinari ufficiali), che organi di polizia, sintetiz- zando le disposizioni legislative vigenti ed il sistema sanzionatorio correlato”. ACQUACOL TURA La Conferenza Stato Regioni ha espres- so parere favorevole sullo schema di de- creto legislativo di attuazione della diret- tiva 2006/88/CE. Il provvedimento con- tiene disposizioni di polizia sanitaria ap- plicabili alle specie animali d’acquacol- tura e ai relativi prodotti, nonché alla prevenzione di talune malattie degli ani- mali acquatici e alle misure di lotta con- tro tali malattie. ORDINI Cambio alla guida degli Ordini provinciali di Oristano e di Napoli. Nella provincia sarda Michele Pazzola succede al di- missionario Ignazio Putzu, mentre nel capoluogo campano al dr. Domenico Mollica, anch’egli dimissionario, è su- bentrata la Dr.ssa Vincenza De Luca Pi- cione. SOS ANIMALI “La Squadra per gli Animali” è un pro- getto che unisce la Lega Nazionale per la Difesa del Cane, gli Animalisti Italiani, l’Enpa e la Lav per creare un Numero unico nazionale per gli animali, ovvero un numero telefonico al quale rivolgersi per segnalare e chiedere un pronto in- tervento nel caso di un animale in diffi- coltà. ADOZIONI Il canile del comune di Bologna ha mes- so on-line le schede personalizzate di tutti i suoi ospiti, circa 150 cani e un'ot- tantina di gatti. A chi è in cerca di un a- nimale domestico basterà collegarsi e selezionare il proprio animale preferito. L'obiettivo, ha spiegato l'assessore alla salute Giuseppe Paruolo, è naturalmen- te “incentivare le adozioni”. Il sito è visi- tabile al www.comune.bologna.it/rifu- giocanegatto.it www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line Le indagini sul caso-Macrì parlano di una testa di capretto mozzata da- vanti a casa, poi di una bottiglia con liquido infiammabile con l'accendi- no e infine i colpi di pistola del 7 lu- glio scorso contro il portone dell’a- bitazione. L’azione criminosa po- trebbe essere riconducibile al lavoro prestato dal collega in una commis- sione d’indagine amministrativa sul- l’emergenza zoonosi. Sulle indagini c’è riser- bo e la stampa locale usa il condizionale. Per Massara, gli aggressori non si sono fatti scru- polo di entrare nel suo ufficio e di contestargli con la violenza fisica un provvedimento ammi- nistrativo adottato nei confronti di una azienda zootecnica. Crediamo che le istituzioni debbano far sentire la loro vicinanza e che i Colleghi non vadano lasciati soli. Questo in nome di quei principi di sicurezza alimentare e di tutela della sanità pubblica che riempiono le sa- le nei consessi più prestigiosi, che danno lustro ai discorsi di chi li pro- nuncia, ma che dipendono dal lavo- ro e dall’abnegazione dei medici ve- terinari che, tanti, fanno il loro dove- re fino in fondo. In un Paese norma- le, applicare la Legge non può es- sere un’attività a rischio. Secondo Mario Falconi, Presidente dell'Ordine provinciale dei Medici di Roma, i medici italiani non sono più sereni e, per difendersi da eventuali accuse di cit- tadini che lamentano casi di "malpratice", non vogliono più prendersi alcuna responsabilità e ricorrono a numerosi accertamenti, come visite, esami e anali- si, spesso inutili, sul paziente. Si chiama "medicina difensiva", ed è una prati- ca comune per almeno il 40% dei medici italiani. Questa situazione, che fra l'altro costa allo Stato miliardi di euro, secondo Falconi deve essere risolta ren- dendo il medico meno vulnerabile rispetto ad ogni tipo di denuncia. "Difendere i medici - continua il Presidente dell'Ordine - non vuole dire dare ai miei colle- ghi la "licenza di uccidere", perché se qualcuno sbaglia è giusto che paghi". Situazioni di questo genere sono ancora molto lontane dalla realtà del settore veterinario. Certamente le contestazioni dei clienti sono in continua crescita, anche perché l'informazione proposta su molti strumenti di comunicazione, in- ternet in particolare, sulla salute ed il benessere degli animali da compagnia, è oggi molto diffusa, ma il valore economico degli animali, ritenuti oggetti o co- se, è talmente basso, che anche le richieste di danni si limitano per forza a ci- fre estremamente contenute. Un cane meticcio lo si può rimpiazzare gratuita- mente andando al canile e la richiesta di danni esistenziali o biologici è ancora una possibilità quasi fantasiosa. Non è quindi ancora il momento di inizare ad applicare la "medicina difensiva", ma è sempre il momento di impegnarci, al- meno, per una medicina di qualità e grande professionalità. MEDICINA DIFENSIVA L’Europa darà un taglio all’IVA Pressing sul Governo e iniziative con la LAV per includere le nostre prestazioni e il pet food tra i beni ad aliquota ridotta A PAGINA 3 VETERINARY ACTS E CODE OF CONDUCT A PAGINA 4 A PAGINA 8 A PAGINA 11 A PAGINA 15 A PAGINA 19 IL PUNTO SUI CONTRIBUTI ONAOSI TRATTAMENTO DELLE INFEZIONI CUTANEE NUMERO CHIUSO: 1201 POSTI A VETERINARIA NO AD UNA INTRAMOENIA SENZA REGOLE FISCO BREVI UNA PAROLA PER CHI SERVE LE ISTITUZIONI ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA di CARLO SCOTTI A pochi giorni dall'aggressio- ne a Francesco Massara, Capo dipartimento di prevenzione dell'A- zienda sanitaria di Vibo Valentia, un nuovo atto criminale ha colpito Ro- berto Macrì dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro: il 7 luglio sono stati esplosi alcuni colpi di pi- stola contro il portone della sua casa di campa- gna. L’ANMVI ha firmato telegrammi di solidarietà ai Colleghi, un atto dove- roso da parte nostra in- sieme ad una pubblica manifestazione di con- danna e di indignazione profonda. Ma ci aspettia- mo anche un intervento del Sottosegretario Francesca Mar- tini affinché all'azione della Magi- stratura si affianchi una presa di po- sizione, di solidarietà e di condan- na, da parte del Governo. Mentre scriviamo, le istituzioni, quelle stes- se istituzioni servite dai nostri Col- leghi, tacciono. Eppure è il secondo caso di aggres- sione in pochi giorni ai danni di me- dici veterinari impegnati nella tutela della salute pubblica e a far rispet- tare la Legge. La FNOVI sta valutan- do con i propri legali di costituirsi parte civile. I fatti sono gravissimi. la PR OFESSI O NE VETERINARIA

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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000088SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 5, numero 27, dal 14 al 20 luglio 2008Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

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EX MINSALSit in dei dipendenti dell'ex ministerodella Salute il 14 luglio. Con lo slogan“Salute accorpata? Salute eliminata", imanifestanti hanno protestato contro"l'accorpamento dell'ex ministero dellaSalute, i tagli al personale, l'abbandonodei precari e le drastiche riduzioni sala-riali previste dal decreto Tremonti".

TRASPORTOÈ pubblicata sul sito ministerosalute.it lanuova versione, aggiornata a maggio2008, del Manuale per la gestione delcontrollo del benessere animale duranteil trasporto su strada. “Si vuole così a-gevolare l'attività di controllo da partedelle Autorità a ciò deputate, siano esseAutorità sanitarie competenti (Veterinariufficiali), che organi di polizia, sintetiz-zando le disposizioni legislative vigentied il sistema sanzionatorio correlato”.

ACQUACOLTURALa Conferenza Stato Regioni ha espres-so parere favorevole sullo schema di de-creto legislativo di attuazione della diret-tiva 2006/88/CE. Il provvedimento con-tiene disposizioni di polizia sanitaria ap-plicabili alle specie animali d’acquacol-tura e ai relativi prodotti, nonché allaprevenzione di talune malattie degli ani-mali acquatici e alle misure di lotta con-tro tali malattie.

ORDINICambio alla guida degli Ordini provincialidi Oristano e di Napoli. Nella provinciasarda Michele Pazzola succede al di-missionario Ignazio Putzu, mentre nelcapoluogo campano al dr. DomenicoMollica, anch’egli dimissionario, è su-bentrata la Dr.ssa Vincenza De Luca Pi-cione.

SOS ANIMALI“La Squadra per gli Animali” è un pro-getto che unisce la Lega Nazionale perla Difesa del Cane, gli Animalisti Italiani,l’Enpa e la Lav per creare un Numerounico nazionale per gli animali, ovveroun numero telefonico al quale rivolgersiper segnalare e chiedere un pronto in-tervento nel caso di un animale in diffi-coltà.

ADOZIONIIl canile del comune di Bologna ha mes-so on-line le schede personalizzate ditutti i suoi ospiti, circa 150 cani e un'ot-tantina di gatti. A chi è in cerca di un a-nimale domestico basterà collegarsi eselezionare il proprio animale preferito.L'obiettivo, ha spiegato l'assessore allasalute Giuseppe Paruolo, è naturalmen-te “incentivare le adozioni”. Il sito è visi-tabile al www.comune.bologna.it/rifu-giocanegatto.it

www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line

Le indagini sul caso-Macrì parlanodi una testa di capretto mozzata da-vanti a casa, poi di una bottiglia conliquido infiammabile con l'accendi-no e infine i colpi di pistola del 7 lu-glio scorso contro il portone dell’a-bitazione. L’azione criminosa po-trebbe essere riconducibile al lavoroprestato dal collega in una commis-sione d’indagine amministrativa sul-

l’emergenza zoonosi.Sulle indagini c’è riser-bo e la stampa localeusa il condizionale. PerMassara, gli aggressorinon si sono fatti scru-polo di entrare nel suoufficio e di contestarglicon la violenza fisica unprovvedimento ammi-nistrativo adottato nei

confronti di una azienda zootecnica.Crediamo che le istituzioni debbanofar sentire la loro vicinanza e che iColleghi non vadano lasciati soli.Questo in nome di quei principi disicurezza alimentare e di tutela dellasanità pubblica che riempiono le sa-le nei consessi più prestigiosi, chedanno lustro ai discorsi di chi li pro-nuncia, ma che dipendono dal lavo-ro e dall’abnegazione dei medici ve-terinari che, tanti, fanno il loro dove-re fino in fondo. In un Paese norma-le, applicare la Legge non può es-sere un’attività a rischio.

Secondo Mario Falconi, Presidente dell'Ordine provinciale dei Medici di Roma,i medici italiani non sono più sereni e, per difendersi da eventuali accuse di cit-tadini che lamentano casi di "malpratice", non vogliono più prendersi alcunaresponsabilità e ricorrono a numerosi accertamenti, come visite, esami e anali-si, spesso inutili, sul paziente. Si chiama "medicina difensiva", ed è una prati-ca comune per almeno il 40% dei medici italiani. Questa situazione, che fral'altro costa allo Stato miliardi di euro, secondo Falconi deve essere risolta ren-dendo il medico meno vulnerabile rispetto ad ogni tipo di denuncia. "Difenderei medici - continua il Presidente dell'Ordine - non vuole dire dare ai miei colle-ghi la "licenza di uccidere", perché se qualcuno sbaglia è giusto che paghi".Situazioni di questo genere sono ancora molto lontane dalla realtà del settoreveterinario. Certamente le contestazioni dei clienti sono in continua crescita,anche perché l'informazione proposta su molti strumenti di comunicazione, in-ternet in particolare, sulla salute ed il benessere degli animali da compagnia, èoggi molto diffusa, ma il valore economico degli animali, ritenuti oggetti o co-se, è talmente basso, che anche le richieste di danni si limitano per forza a ci-fre estremamente contenute. Un cane meticcio lo si può rimpiazzare gratuita-mente andando al canile e la richiesta di danni esistenziali o biologici è ancorauna possibilità quasi fantasiosa. Non è quindi ancora il momento di inizare adapplicare la "medicina difensiva", ma è sempre il momento di impegnarci, al-meno, per una medicina di qualità e grande professionalità.

MEDICINA DIFENSIVA

L’Europa darà un taglioall’IVAPressing sul Governo e iniziative con la LAV per includere le nostre prestazionie il pet food tra i beni ad aliquota ridotta

A PAGINA 3

VETERINARY ACTSE CODE

OF CONDUCT

A PAGINA 4 A PAGINA 8 A PAGINA 11 A PAGINA 15 A PAGINA 19

IL PUNTO SUICONTRIBUTI

ONAOSI

TRATTAMENTODELLE INFEZIONI

CUTANEE

NUMERO CHIUSO:1201 POSTI

A VETERINARIA

NO AD UNAINTRAMOENIA

SENZA REGOLE

FISCO

BREVI UNA PAROLA PER CHI SERVE LE ISTITUZIONI

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

di CARLO SCOTTI

A pochi giorni dall'aggressio-ne a Francesco Massara, Capodipartimento di prevenzione dell'A-zienda sanitaria di Vibo Valentia, unnuovo atto criminale ha colpito Ro-berto Macrì dell'Azienda SanitariaProvinciale di Catanzaro: il 7 lugliosono stati esplosi alcuni colpi di pi-stola contro il portonedella sua casa di campa-gna. L’ANMVI ha firmatotelegrammi di solidarietàai Colleghi, un atto dove-roso da parte nostra in-sieme ad una pubblicamanifestazione di con-danna e di indignazioneprofonda. Ma ci aspettia-mo anche un interventodel Sottosegretario Francesca Mar-tini affinché all'azione della Magi-stratura si affianchi una presa di po-sizione, di solidarietà e di condan-na, da parte del Governo. Mentrescriviamo, le istituzioni, quelle stes-se istituzioni servite dai nostri Col-leghi, tacciono.Eppure è il secondo caso di aggres-sione in pochi giorni ai danni di me-dici veterinari impegnati nella tuteladella salute pubblica e a far rispet-tare la Legge. La FNOVI sta valutan-do con i propri legali di costituirsiparte civile. I fatti sono gravissimi.

laPROFESSIONE VETERINARIA

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Il Commissario europeo alla fisca-lità, Laszlo Kovacs (foto), ha propo-sto di modificare la Direttiva2006/112/CE del Consiglio del 28novembre 2006 che regola l’impo-sta sul valore aggiunto. La selva di

aliquote differenziate, attualmente applicatenel territorio comunitario, può infatti rappresen-tare un fattore distorsivo della concorrenza. Lo

scopo della proposta è quindi di consentire a-gli Stati Membri di ridurre le aliquote IVA appli-cate ad alcune categorie di beni e servizi, pur-ché non risulti compromesso il buon funziona-mento del mercato interno comunitario. “Pro-pongo di estendere l’opzione di ridurre le ali-quote IVA a settori che non creerebbero distor-sioni nel mercato interno comunitario - ha det-to Kovacs- non c’è ragione per cui i servizi del-la ristorazione, ad esempio, siano favoriti daun’IVA ridotta in mezza Europa e non nell’altrametà”. In mancanza di un orientamento chiarodel Consiglio europeo sulla revisione dell’IVA,la proposta di Kovacs cerca di dare la spinta asettori in cui l’esigenza è avvertita da più tem-po e con urgenza e al tempo stesso cogliel’occasione per dare pari opportunità a tutti gliStati Membri. Si tratterebbe anche di andareoltre il 2010, la data limite che era già stata ac-cordata agli Stati Membri per adottare iniziati-ve unilaterali e facoltative di riduzione dell’im-posta. Le regole portanti del sistema delle ali-

quote Iva sono che i beni e i servizi soggetti al-l’imposta sopportano di norma un’aliquota al-meno del 15%, ma gli Stati Membri possonoapplicare percentuali inferiori, mai al di sotto del5% a beni e servizi individuati in una ristrettacategoria. Questa regola è stata complicata dauna miriade di deroghe differenziate da partedegli Stati Membri.

IL RUOLO DELL’ITALIAIl Presidente dell’ANMVI ha inviato una nota alMinistro dell’Economia e delle Finanze, GiulioTremonti, affinché sostenga in sede europea laproposta di riordino e riduzione dell’imposta insede europea, con particolare riguardo alleprestazioni veterinarie sugli animali da compa-gnia e sul pet food. “Crediamo che l’Italia nonpossa esimersi dall’esercitare questa facoltà -scrive il Presidente Carlo Scotti - e dal coglierel’occasione per ridurre al 10% (almeno) l’IVAapplicata alle prestazioni veterinarie e ai pro-dotti alimentari per animali da compagnia, con-siderando che l’aliquota attualmente in vigore(20%) porta la salute e il mantenimento deglianimali d’affezione sullo stesso piano di un be-ne di lusso”. Quanto richiesto dall’Associazio-ne favorirebbe il buon funzionamento del mer-cato interno comunitario e solleverebbe il no-stro Paese da una evidente penalizzazione fi-scale rispetto ai concorrenti europei. L’esigen-za di una armonizzazione dell’imposta, anchea seguito della libera circolazione dei profes-sionisti, era già stata fatta presente dall’Asso-ciazione all’ex Ministro per le Politiche Comu-nitarie Emma Bonino e - più recentemente - al-lo stesso Ministro Tremonti.

CUI PRODEST?La stessa sollecitazione è stata inviata al Mini-stro alle Politiche Europee Andrea Ronchi e alSottosegretario di Stato alla Salute FrancescaMartini, osservando che una riduzione in talsenso gioverebbe: ai proprietari consumatoriche vedrebbero decurtati gli oneri fiscali suprestazioni e beni necessari per la salute e ilbenessere degli animali; agli animali d’affezio-ne i cui costi di mantenimento non potrebberopiù rappresentare un disincentivo all’adozioneo all’acquisto di un animale da detenere a sco-po di compagnia, o peggio costituire l’alibi perreati penali come l’abbandono e il maltratta-mento; alla libera circolazione delle prestazioniveterinarie in Europa, ai sensi della Direttiva36/2005/CE - recepita dall’Italia - che armo-nizza le qualifiche professionali, ma nel perma-nere di una forte diversificazione delle aliquoteapplicate in Europa sulle prestazioni veterina-rie, che vede l’Italia fra i Paesi con la percen-tuale di imposta più elevata.

QUALI BENI E SERVIZI?L’elenco proposto dal Commissario Kovacs èmolto vasto e va dalle biciclette alle scarpe, daicomputer agli orologi.Si pensa anche a servizi di tipo domestico - co-me quelli forniti da collaboratrici domestiche,baby sitter, badanti e assistenti ai disabili - e abeni riconducibili alla cura e all’igiene personale,come il parrucchiere, i prodotti parafarmaceuti-ci e servizi di giardinaggio. “Sarebbe oltremododifficile - commenta Scotti - giustificare agli oc-chi di milioni di proprietari un alleggerimento del-l’imposta su beni come il giardinaggio e la co-smesi (legittimamente ricompresi nelle modifi-che proposte dal Commissario alla fiscalità La-szlo Kovacs) ma non su prestazioni sanitarie a-venti risvolti di sanità animale e di sanità pubbli-ca né su beni di prima di necessità come gli ali-menti per animali da compagnia”. ■

Bene le iniziative contro l’abban-dono avviate dal Sottosegretarioalla Salute Francesca Martini, ma

occorre anche venire incontro a chi nonha alcuna intenzione di separarsi da Fi-do e Fuffi. A partire dal contenimentodella esagerata pressione fiscale che,fra le più alte in Europa, grava ancorasulle cure veterinarie e sugli alimenti pergli animali da compagnia. Lo ricordanoANMVI (Associazione Nazionale MediciVeterinari Italiani) e LAV (Lega Anti Vivi-sezione) che si appellano al Ministrodelle Finanze Giulio Tremonti, delle Poli-tiche Europee, Andrea Ronchi e al Sot-tosegretario Francesca Martini, per ri-durre l’IVA sulle prestazioni veterinariee sul pet food, oggi fissata al 20% al pa-ri di un bene di lusso. L’occasione persostenere le famiglie italiane che hannoo desiderano un animale da compagnia- sostengono le associazioni - è servitasu un piatto d’argento dall’Europa, im-pegnata a discutere con gli Stati Mem-bri il riordino dell’imposta sul valore ag-giunto e a concedere ai Ventisette la fa-coltà di ridurre la tassazione su alcunibeni e servizi. Per ANMVI e LAV l’Italianon può esimersi dall’esercitare questafacoltà e dal cogliere l’occasione per ri-durre al 10% (almeno) l’IVA applicata al-le prestazioni veterinarie e ai prodotti a-limentari per animali da compagnia,considerando che l’aliquota attualmen-te in vigore (20%) colloca la salute e ilmantenimento degli animali d’affezionesullo stesso piano di un genere volut-tuario. Una riduzione dell’aliquota IVAgioverebbe.- ai proprietari-consumatori, agli affida-tari e ai canili-rifugio del volontariatoche vedrebbero decurtati gli oneri fisca-li su prestazioni e beni di prima neces-sità per la salute e il benessere dei loroanimali;- agli animali d’affezione i cui costi dimantenimento non potrebbero più rap-presentare un disincentivo alla convi-venza con l’uomo e all’adozione pressoi canili-rifugio gestiti dal volontariato, opeggio un alibi per reati penali comel’abbandono e il maltrattamento;Sarebbe oltremodo difficile concludonole associazioni- giustificare agli occhi dimilioni di proprietari e affidatari un al-leggerimento dell’imposta sui beni piùdisparati, ma non su prestazioni sanita-rie aventi risvolti di sanità animale e disanità pubblica né su beni di prima dinecessità come gli alimenti per animalida compagnia. (Comunicato stampa congiunto ANMVILAV del 10 luglio 2008)

TROPPE TASSE ANCHE PER CANI

E GATTI

Prestazioni veterinarie e pet food, pressing per l’IVA ridottaL’ANMVI scrive a Tremonti e Martini: dall’Europa l’occasione per benefici fiscali per milioni di proprietari

laPROFESSIONE VETERINARIA 27 | 2008 Mercato Comunitario Anmvi Informa 3

“Oggi mantenere bene un cane ha uncosto che incide sui portafogli delle fa-miglie”. Lo dice il Sottosegretario allaSalute Francesca Martini che, per sco-raggiare l’abbandono, ha voluto unacampagna di sensibilizzazione e di infor-mazione per i cittadini. Il Sottosegreta-rio punta inoltre all'implementazionedella banca dati nazio-nale dell'anagrafe cani-na, che a oggi raccogliei dati identificativi diquasi tre milioni e 700mila animali, ad unanuova ripartizione deifondi ordinari alle Regio-ni disciplinati dalla legge281/1991 che prevede ladestinazione del 60%delle risorse alla promo-zione di programmi disterilizzazione e infine ilmonitoraggio del finan-ziamento straordinarioper l'ammodernamentoe la costruzione di canilipubblici previsto dalla legge 376 del2003: fino ad ora sono 208 i progetti ac-colti. Le istituzioni - questa la promessadel ministero - apriranno così le porte aicittadini, i canili saranno a disposizione,e saranno migliorate le qualità di ricezio-ne, ma soprattutto l'obiettivo è quello dipromuovere l'affido degli animali, e deglianimali adulti in particolare. Il Tavolopermanente per il benessere degli ani-mali d'affezione voluto dal Sottosegreta-rio alla Salute Francesca Martini affron-ta i temi del randagismo e del rapportouomo-animale, anche in relazione allaprevenzione degli episodi di aggressi-vità. Ai lavori partecipano gli enti e le as-sociazioni protezionistiche insieme arappresentanti della veterinaria istituzio-nale (FNOVI), pubblica e privata. Alla riu-nione dell’8 luglio, per l'ANMVI, ha par-tecipato, Raimondo Colangeli, Presi-dente della SISCA (Società Italiana di

I PORTAFOGLI DELLE FAMIGLIEScienze Comportamentali Applicate). La nuova ordinanza arriverà entro l'esta-te, senza la lista delle razze dei cani pe-ricolosi. Francesca Martini ha infatti di-chiarato: “entro l'estate sostituiremol'ordinanza sui cani pericolosi e non cisarà nessuna lista pregiudiziale che ca-taloga gli animali sulla base della razza.

Punteremo, invece, sul-l’educazione e sulla for-mazione dei proprietariper l’ottimale detenzionedegli animali e controlle-remo affinché in tutti icentri di addestramentosia abolita qualsiasi me-todica che stimoli l’ag-gressività. Nessun caneè geneticamente perico-loso. Ritengo invece chei fattori ambientali sianodeterminanti per stimo-larne una eventuale ag-gressività.'' Nel vademe-cum del proprietario re-sponsabile messo a pun-

to dal Ministero del Lavoro, della Salutee delle Politiche Sociali (www.ministero-salute.it), si sottolinea che il futuro pro-prietario deve informarsi chiedendoconsiglio al medico veterinario. Il Sotto-segretario ha richiamato alla responsa-bilità dei proprietari e alla loro formazio-ne e non ha fatto retromarcia neppure difronte all’episodio di aggressione mor-tale, in ambito domestico, ai danni diun’anziana donna sbranata a Sassari dalpit bull del figlio. Al Corriere della Sera,la Martini ha dichiarato di aver “apertoun’indagine affidata al capo dipartimen-to di veterinaria per capire bene il con-testo di questa storia”, ma ha conferma-to il suo “no” alle black list (nella foto lalocandina della campagna contro l’ab-bandono "E tu di che razza sei?" pro-mossa dal Ministero del Lavoro della Sa-lute e delle Politiche Sociali e firmata daOliviero Toscani).

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laPROFESSIONE VETERINARIA 27 | 20084 Europa FVE

L’Assemblea Generale dellaFVE (Federation of Veteri-nary of Europe), riunita aVienna ai primi di giugno, haadottato due documentifondativi dell’identità veteri-

naria in Europa: il Veterinary Acts e il Code ofConduct. Grazie al primo, gli attuali 200.000medici veterinari europei hanno a disposizio-ne una definizione di “atto medico veterina-rio” che contraddistingue l’operato del medi-co veterinario e fornisce le chiavi per indivi-duare l’essenza del suo agire; con il secon-do, la FVE ha inteso rendere più europei i co-dici deontologici nazionali, indicando i com-portamenti a cui si attiene il medico veterina-rio che voglia dirsi “deontologicamente euro-peo”.

PERCHÉ UN VETERINARY ACTSLa codifica di un Veterinary Acts nasce da u-na preoccupazione diffusa in ambito europeo,quella che la professione e le attività veterina-rie siano minacciate e svilite da professiona-lità diverse e tuttavia emergenti. Troppe figureprofessionali insomma svolgono compiti dinatura medico veterinaria senza una chiaramissione, senza una specifica formazione esenza una investitura professionale. Per la F-VE vi sono addirittura Governi europei che a-giscono per minare il ruolo del veterinario etrasferire ad altri le sue competenze. In que-sto scenario sono compromessi tanto la sa-lute animale quanto la reputazione della pro-fessione. Tuttavia, il documento approvatodalla FVE non vuole risultare corporativo e di-chiara subito in premessa che lo scopo delVeterinary Acts non è quello di proteggere laprofessione veterinaria, ma di proteggere lasalute e il benessere animale. Questa riservadi competenze, insomma, non potrebbe pas-sare sotto gli strali del Garante della Concor-renza perché non si tratterebbe di preservarsiesclusive, ma di preservare un bene comunecome la sanità veterinaria.

ARTE E PROFESSIONEI cinque criteri (v. box) per definire l’atto medi-co veterinario vogliono sottolineare da un latol’apporto dell’arte e della scienza veterinaria edall’altro focalizzare l’attenzione sugli aspettipiù pratici della professione. Il punto centrale,che più sta a cuore alla FVE, è che esami, dia-gnostica, trattamento e prescrizione farmaco-logica sono tutti strettamente correlati fra loroe sono da considerarsi esclusive del medicoveterinario. Ognuna di esse non può svolgersiin maniera a se stante. Lo stesso criterio di “in-divisibilità” dei compiti è sancito per il medicoveterinario che svolge compiti ufficiali di sanitàpubblica.

I PARA-PROFESSIONALSLa riserva delineata dal Veterinary Acts nonvuol dire, ad esempio, che non ci sia spazioper figure non veterinarie come l’infermiere,ma che queste debbano essere rigorosamen-te formate per fare ciò che sono autorizzate afare. La FVE si richiama in proposito alla defi-nizione che ne dà l’OIE: una persona autoriz-zata dall’Ordine professionale ad espletaredeterminati compiti - all’interno di una cate-goria professionale stabilita nel Paese di vete-rinari “para-professional”- sotto la responsa-bilità e la direzione di un medico veterinario. Icompiti che possono essere svolti sono indi-viduati dall’Ordine professionale sulla base diqualifiche, formazione e fabbisogno. La FVEnon nasconde di sostenere lo sviluppo diqueste figure, purché tecnicamente e legal-mente regolamentate. Ne risulterebbe favori-to il cliente, il consumatore e in generale ilpubblico, sia dal punto di vista economicoche in termini di legalità.

FIDUCIA E CONSIDERAZIONELa considerazione pubblica della professio-ne è il trait d’union dei due documenti licen-ziati a Vienna. Tra gli scopi del Codice diCondotta c’è infatti quello di migliorare il rap-porto con il cliente all’insegna della fiducia e

della pari dignità. Al rapporto con il cliente, ilCode of Conduct dedica parecchio spazio.Si dice che i veterinari devono avere rispettoper le esigenze e le richieste avanzate dalcliente, purché queste non siano in contra-sto con le norme di legge e i principi deon-tologici, che devono avere atteggiamentinon discriminatori (genere, religione, origine,disabilità, ecc.). Si incoraggia il ricorso alconsenso informato e a forme di comunica-zione pubblicitaria che non siano in contra-sto con il principio di indipendenza intellet-tuale del medico veterinario. I veterinari de-vono assicurare che il cliente sarà adegua-tamente risarcito in caso di errore professio-nale, mancato risultato od omissioni. È dun-que espressamente prevista l’adozione disoluzioni assicurative o analoghe forme digaranzia. È un diritto del cliente quello di ot-tenere un adeguato risarcimento quando lecose non sono andate per il verso giusto ela sua contestazione è giustificata.Quanto il destinatario dell’attività veterinaria èla sanità pubblica, il veterinario agirà sempretenendo presente i risvolti del suo operato edelle situazioni incontrate sulla salute della col-lettività, con particolare riguardo alla sicurezzaalimentare. Ciò significa che si deve comples-sivamente favorire la considerazione pubblicadella professione e la fiducia della società nelmedico veterinario.

LA VETERINARIA “ALLARGATA”Occorre tenere presente che nell’Europa a27 Stati, le prestazioni veterinarie hanno unmercato di riferimento europeo. Ciò significaconsiderare il collega e il cliente europeo allastregua di quello nazionale secondo il princi-pio della non discriminazione. Lo stesso valenei rapporti interprofessionali. Ogni medicoveterinario deve conoscere in primis la legi-slazione vigente nel proprio Paese, ma qua-lora entri a contatto con un collega europeoo eserciti in territorio comunitario è egual-mente tenuto ad informarsi sulla legislazionevigente in quel determinato Paese e a cono-scere le forme in cui è organizzata la profes-sione. Il collega europeo, insomma, è un col-lega punto e basta.Anche verso i colleghi connazionali, il Codicechiede il massimo del rispetto e menziona lostaff (i veterinari devono trattare i colleghi cor-rettamente e assicurare loro un salario adegua-to e il rispetto delle condizioni di salute e di si-curezza sul lavoro) e le future generazioni (i ve-terinari devono sostenere le generazioni futuree il loro sviluppo professionale).

GLI ANIMALII veterinari devono considerare l’animale comeun essere senziente e sentirsi responsabili del-la sua salute e del suo benessere. Per farlo de-vono tenere conto dei cinque principi di libertàriconosciuti dall’Europa agli animali: libertà dal-la fame e dalla sete, libertà dal dolore, danni emalattie, libertà dalla paura e dal disagio, li-bertà di esprimersi secondo il loro normalecomportamento e la libertà di manifestare con-trarietà. L’eutanasia, in questo contesto, è con-cepita come caso d’urgenza (anche senza ilconsenso del proprietario), quando non si di-spone di mezzi per impedire la sofferenza ec-cessiva dell’animale (per esempio in caso di in-cidente) o quando non è possibile in alcun mo-do impedire una sofferenza eccessiva nell’ani-male.

L’AMBIENTEUn tratto distintivo del Codice di CondottaEuropeo è dato dal capitolo dedicato all’am-biente. La sensibilità ecologica del Legislato-re europeo permea il Codice che addiritturaincoraggia i medici veterinari a fare la raccoltadifferenziata dei rifiuti. I veterinari devono mi-gliorare le proprie conoscenze sulla legislazio-ne ambientale e considerare sempre l’impat-to delle attività professionali sull’ambiente cir-costante. ■

Come si definisce l’atto medico ve-terinario nel suo insieme? Ci so-no almeno cinque aspetti com-

plementari fra loro: 1. Tutti gli interventi,materiali o intellettuali, che hanno per fi-ne la diagnosi, il trattamento o la preven-zione di malattia (fisica o psichica), lesio-ne, dolore o difetto in un animale, oppureche hanno lo scopo di determinare lostato di salute e di benessere di un ani-male o di un insieme di animali ed in par-ticolare il loro stato fisiologico, inclusa laprescrizione di farmaci veterinari; 2. Tuttigli interventi che causano o possono po-tenzialmente generare dolore; 3. Tutti gliinterventi invasivi; 4. Tutti gli interventiveterinari, comprese le attività nella filie-ra di alimenti o mangimi aventi risvolti disanità pubblica; 5. Le certificazioni vete-rinarie che si riferiscono a tutti gli inter-venti sopra indicati.Il Veterinary Acts è scaricabile alla pagi-na:http://www.fve.org/news/position_pa-pers/veterinary_profession/fve_08_009_vetact.pdf

IL VETERINARY ACTSIN 5 PUNTI

Definito cosa fa il medico veterina-rio, va definito anche come lo fa.La FVE ha così elaborato un Codi-

ce di Condotta per la professione veteri-naria, valevole a livello europeo, in tutti gliStati Membri dove si applica la Direttivasul riconoscimento delle qualifiche pro-fessionali, incluse quelle veterinarie. Il Co-dice contiene gli standard minimi di com-portamento del medico veterinario perconquistare la fiducia del cliente e innal-zare la reputazione sociale della profes-sione. Non si tratta (non solo almeno) dipractice management, ma di un saltodeontologico di qualità in direzione di unavisione etica condivisa della professionea livello comunitario. E se la professioneè la prima a darsi delle regole, ci sono me-no possibilità che siano altri ad imporglie-le. Il Code of Conduct non si sostituisce inalcun modo alla deontologia approvata alivello nazionale, ma la completa dandoleulteriori elementi per rafforzare il grado difiducia del pubblico e per migliorare i rap-porti fra Colleghi europei.Il Code of Conduct è scaricabile alla pa-gina:http://www.fve.org/news/position_pa-pers/veterinary_profession/fve_07_045_codeofconduct.pdf

IL CODE OF CONDUCT

Competenze, ruolo e comportamento del veterinario europeoLa Federazione dei Veterinari Europei ha approvato il Veterinary Acts e il Code of Conduct

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laPROFESSIONE VETERINARIA 27 | 20086 Attualità Sicurezza alimentare

“Si conferma che sul mercato italiano sostan-zialmente i prodotti rispettano i requisiti d’eti-chettatura previsti dalla normativa vigente eche la presenza di OGM negli alimenti sul ter-ritorio è limitata ed a livello di tracce”. Questele conclusioni dei controlli effettuati nel 2007per la ricerca di OGM negli alimenti. Il 1 luglioscorso, il Ministero del Lavoro, della Salute edelle Politiche Sociali ha infatti pubblicato i ri-sultati del Piano Nazionale di Controllo ufficia-le sulla presenza di organismi geneticamentemodificati negli alimenti. Il documento, a curadella Direzione Generale della Sicurezza degliAlimenti e della Nutrizione, riporta i risultati deicontrolli condotti nel circuito convenzionale ein quello biologico e all’importazione.

ASPETTI MIGLIORABILITuttavia, “la pianificazione del controllo ufficia-le non è ancora completa ed omogenea sulterritorio: continua, infatti, a mancare per il se-condo anno il contributo di alcune regioni enon è a regime la trasmissione delle informa-zioni nei tempi e nei modi previsti”. Un’ulterio-re osservazione finale riguarda anche la op-portunità di intensificare l’attività di controllosulla materia prima e all’importazione. La va-lutazione complessiva è in ogni caso “positi-va”. Infatti, la percentuale di non conformitàemersa nei controlli è estremamente ridotta(inferiore allo 0,5%).

CIBI CONVENZIONALIRelativamente alle matrici analizzate nel cir-cuito convenzionale, complessivamente 98campioni, il 25% ha interessato la farina dimais, il 10% bevanda di soia, il 9% fiocchi dicereali, l’8% biscotti, il 6% il mais dolce, il 5%granella di mais fino ad arrivare all’1-2% di di-verse matrici quali amido di mais, snacks dol-

ci o crackers. In quest’ambito le positività ri-scontrate, relative ad OGM autorizzati sul ter-ritorio comunitario, sono state 65 ossia il9,3%. Nell’ambito di tali positività la maggiorparte dei campioni hanno rilevato una presen-za di OGM autorizzati molto bassa, con valorisotto allo 0,1%. Solo un campione è risultatonon conforme (> 5%) rispetto ai requisiti di e-tichettatura, in quanto sopra la soglia di tolle-ranza dello 0,9% prevista dalla normativa vi-gente.

CIBI BIOLOGICII controlli condotti su alimenti biologici per laricerca di OGM hanno riguardato 97 campio-ni prelevati nelle diverse Regioni, di cui il 16%di bevanda di soia, il 12% di farina di mais,l’11% prodotti da forno, l’8% fiocchi di cerealiil 7% snacks salati ed altre varie matrici sem-pre a base di mais e soia nell’ordine dell’1-2%, con una percentuale di positività del 3%.Le 3 positività per la presenza di soia Roun-dup Ready, sono state riscontrate in duecampioni di farina di soia e in un prodotto dol-ciario da forno.

IMPORTAZIONEI controlli all’importazione hanno rilevato quat-tro campioni positivi per la presenza di OGMsu otto. In tre casi di positività inoltre la pre-senza di evento GM autorizzato era superioreal 5%: per due campioni di olio di soia grez-zo, proveniente dall’Argentina e uno di gra-nella di mais proveniente dal Brasile. Le parti-te in questione sono state ammesse all’im-portazione con l’obbligo di etichettatura. An-che se il numero di campioni è esiguo, emer-ge l’indicazione di una più alta percentuale dipositività, quando il controllo è effettuato sullamateria prima all’importazione. ■

OGM negli alimenti: presenza“limitata ed a livello di tracce”

-0,5%La percentuale di nonconformità emersa neicontrolli complessivi.

9,3%La percentuale di

positività nel circuitoconvenzionale, conpresenza di OGM sotto allo 0,1%.

3%La percentuale di

positività fra i campionidei cibi biologici per la

presenza di soia RoundupReady in due campioni di

farina di soia e in unprodotto dolciario da

forno.

5%La percentuale in tre casidi positività fra i campioni

all’importazione, due diolio di soia grezzo

dall’Argentina e uno digranella di mais dal

Brasile.

Pubblicati i risultati 2007 del Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di organismigeneticamente modificati negli alimenti

Con l’approvazione definitiva, avve-nuta al Senato, del decreto-leggedel 16 maggio 2008, n. 85, che re-

ca disposizioni urgenti per l’adeguamen-to delle strutture di Governo, sono stateconfermate le competenze in capo al Mi-nistero delle politiche agricole alimentarie forestali in materia di produzione e pri-ma trasformazione dei prodotti agricoli.“Sono soddisfatto di un voto favorevoleche investe il Ministero delle politiche a-gricole alimentari e forestali di un ruoloche gli appartiene - sottolinea il MinistroLuca Zaia -. La qualità e la sicurezza deinostri prodotti è nota a livello internazio-nale. Le politiche agricole non sono soloproduzione e salvaguardia del redditodelle aziende ma significano valorizzaree difendere il Made in Italy in campo a-groalimentare. Dobbiamo sostenere le a-ziende che lavorano bene - sottolineaZaia - stringere un patto con il consuma-tore, assicurare prodotti sani e genuininel contenuto e trasparenti sin dall’eti-chetta. Il nostro obiettivo è tutelare epromuovere il prodotto tipico italiano”.

TUTELARE IL PRODOTTOTIPICO ITALIANO

Si è svolto a Roma un incontro tra ilpresidente della Commissione Igie-ne e sanità del Senato, sen. Antonio

Tomassini, e il commissario straordinariodel Governo per le emergenze zootecni-che, Ettore Ianì. “È stata l’occasione peruno scambio di idee e un confronto a tuttocampo - spiega il commissario Ianì - Dal-l’analisi della situazione dei problemi at-tualmente oggetto di attenzione in Italia ea livello comunitario, come la bluetongue,a quella di altre questioni legate alla salutedegli animali e alla sicurezza dei consuma-tori, come l’ipotesi di reintroduzione dellefarine di pesce nell’alimentazione dei gio-vani ruminanti. “Quello con il sen. Tomas-sini è stato un incontro utile e cordiale - haconcluso il commissario Ianì - che ha get-tato le basi per un proficuo rapporto di col-laborazione tra le nostre istituzioni e perun futuro nuovo confronto”.

REINTRODURRE LE FARINE DI PESCE?

La Direzione Generale della Sicurezzadegli Alimenti e della Nutrizione delMinistero del Lavoro, della Salute e

delle Politiche Sociali ha pubblicato i risul-tati del Piano Nazionale Residui (PNR) del2007. Dal 2005 al 2007 si è assisti-to ad una progressiva riduzionedelle non conformità e ciò è cor-relato principalmente ad una ri-duzione delle non conformità persostanze di categoria B (Medici-nali veterinari e agenti contami-nanti), mentre la percentuale dinon conformità per sostanze del-la categoria A (Sostanze ad effet-to anabolizzante e sostanze nonautorizzate) appare piuttosto costante.Delle 72 non conformità riscontrate nel2007, il 36,1% ha riguardato gli steroidi, il27,8% le sostanze antibatteriche ed il20,8% i contaminanti ambientali. Perquanto attiene la categoria A, nel 2007 so-no state riscontrate non conformità percortisonici nei bovini e cloramfenicolo insuini, volatili da cortile e prodotti dell'ac-quacoltura. In particolare, va evidenziatoche i cortisonici rappresentano un "ingre-diente" fondamentale per i "cocktail" ana-bolizzanti. Nell'ambito dei trattamenti ille-citi, inoltre, va evidenziato che il cloramfe-

PIANO NAZIONALE RESIDUInicolo, anche se in un limitato numero dicasi, si riscontra ogni anno in diversi set-tori produttivi. Il numero di non conformitàper sostanze di categoria B è notevolmen-te influenzato dal riscontro di contaminan-

ti (categoria B3). Ciò va correlato,principalmente, alla riduzionedella ricerca del cadmio nel fega-to degli equini (a seguito del di-vieto di immissione sul mercatodi tale organo) e alla riduzionedella contaminazione da aflatos-sine del latte (grazie ad un miglio-ramento della prevenzione, oltreche all'influenza di fattori am-bientali). Va considerato, inoltre,

che la percentuale di non conformità persostanze antibatteriche (B1) appare piut-tosto stabile negli anni. Anche nel 2007, leattività mirate a specifiche problematicheterritoriali hanno riguardato la ricerca diormoni in bovini, contaminanti ambientali,tra cui metalli pesanti (cadmio) in equini ecomposti organoclorurati (PCB, diossinee DL-PCB) in latte, sostanze vietate e coc-cidiostatici in conigli e sostanze antibatte-riche in miele. Il campionamento su so-spetto, invece, ha evidenziato l’uso illecitodi beta-agonisti in bovini (22 non confor-mità per clenbuterolo).

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di MARIA TERESA SEMERAROAvvocato

Le vicende relative al contri-buto Onaosi continuano arivestire notevole interesseper i sanitari tutti e, natural-mente, per la categoria deimedici veterinari. Infatti la

fondazione perugina è “tornata alla carica”negli ultimi mesi chiedendo nuovamente aisanitari liberi professionisti il pagamento delcontributo per gli anni dal 2003 al 2006. Equesto nonostante sia passato più di un an-no dalla pronuncia della Corte CostituzionaleN°190 del 15.06.2007 che - ricordiamo - hadichiarato l’incostituzionalità dei criteri con cuila Fondazione Onaosi ha fissato il contributoobbligatorio per tutti i sanitari iscritti agli ordiniprofessionali (e dunque per tutti i sanitari, di-pendenti pubblici e non) per gli anni dal 2003al 2006 compreso. Onaosi, infatti, aveva uti-lizzato, come base per quantificare tale ver-samento, dei regolamenti ministeriali, ma talecriterio è stato stigmatizzato dalla Corte Co-stituzionale, la quale ha sancito che contributidi quel tipo possono essere imposti soltantosulla base di una legge del Parlamento. Ciononostante, Onaosi fa “finta di nulla” e -pur in assenza di una legge dello Stato chefissi limiti e misura della contribuzione - chie-de nuovamente il pagamento di tali contribu-ti, continuando a determinarli sulla base deimedesimi criteri che la Corte Costituzionaleha bocciato.

NUOVE RICHIESTE …A più di un medico veterinario sarà infatti

capitato negli ultimi tempi di ricevere una let-tera raccomandata a/r ove Onaosi cita lasentenza N°190/2007 della Corte Costitu-zionale, affermando che - nonostante talepronuncia - non ha fatto venir meno il potereimpositivo della fondazione e, sulla base ditale affermazione, rinnova la richiesta di ver-samento del contributo per i suddetti anni.

Si tratta di lettere raccomandate che posso-no essere pervenute anche a medici veteri-nari che avevano fatto richiesta di restituzio-ne dei contributi versati per gli anni 2003 /2006, o che - addirittura - si sono opposti al-la relativa cartella esattoriale, con processoancora in corso.

… SEMPRE ILLEGITTIMETali nuove richieste sono illegittime, e va ri-badito che il sanitario libero professionistapuò respingere ogni richiesta di pagamentodel contributo Onaosi per gli anni 2003-2006. La situazione pertanto è, anche oggi,quella già evidenziata in precedenti articoli: ilmedico veterinario che ha già pagato i con-tributi per gli anni dal 2003 al 2006 (compre-so) può chiedere alla Fondazione Onaosi larestituzione di quanto versato (anche se, incaso di mancata restituzione spontanea daparte dell’Onaosi, dovrà promuovere una ve-ra e propria causa); il medico veterinario chenon ha pagato i contributi per gli anni 2003,2004, 2005, 2006 potrà, anzi deve opporsialle relative cartelle esattoriali che gli verran-no quasi certamente notificate, promuoven-do - anche in tal caso - una vera e propriacausa (dinanzi al Tribunale del Lavoro di re-sidenza del medico veterinario) entro 40giorni dalla notifica della cartella stessa; inpiù, il medico veterinario che non ha pagatoper i predetti anni e si veda recapitare unanuova richiesta di pagamento da parte di O-naosi, può rifiutarsi di pagare.

LA POSIZIONE DEI VETERINARIVa evidenziato, inoltre, che la situazione è ri-masta invariata anche dopo l’intervento dellegislatore il quale, al fine di regolare la situa-zione determinatasi dopo la pronuncia dellaCorte Costituzionale, ha emanato l’art.29 delD.L. 01.10.2007 N° 159 - Decreto fiscale col-legato alla finanziaria 2008 (convertito in leg-ge N° 222/2007).Tale provvedimento, infatti, fa riferimento allariforma che la fondazione Onaosi dovrà rea-

lizzare proprio per adeguarsi al disposto dellasentenza N°190/2007 della Corte Costituzio-nale e stabilisce i criteri che, nelle more dellariforma, l’Onaosi dovrà osservare nel deter-minare il contributo obbligatorio dovuto allafondazione Onaosi da tutti i sanitari pubblici.Ciò significa che non viene affatto toccata laposizione dei sanitari (e dunque dei mediciveterinari) liberi professionisti, per i quali con-tinuano a valere le regole sopra esposte, permolteplici ragioni: 1) il provvedimento non sioccupa di tale categoria; 2) in ogni caso, è unprovvedimento privo di efficacia retroattiva; 3)anche qualora fosse stata stabilita una effica-cia retroattiva, sarebbe comunque necessa-ria una nuova determinazione del contributoda parte della fondazione; qualora Onaosi a-vesse emesso una “vecchia” cartella esatto-riale per il pagamento del contributo relativoagli anni 2003/2006 e (ipotesi alquanto teori-ca) il contributo determinato con i nuovi critericoincidesse perfettamente con il contributodeterminato in base ai criteri dichiarati inco-stituzionali, si imporrebbe l’emissione di unanuova apposita cartella.

IL BUON SENSOQuesto è quanto espressamente ricono-

sciuto anche dal Tribunale del Lavoro di Mi-lano, che nel gennaio 2008 ha accolto il ri-corso presentato contro Onaosi da un grup-po di medici veterinari liberi professionisti iquali, con il patrocinio dei legali dell’ANMVI,avevano contestato la fondatezza della pre-tesa della fondazione di richiedere ai liberiprofessionisti l’iscrizione ed il versamentodel contributo.Sarebbe certamente auspicabile che l’O-naosi cessasse dal porre in essere compor-tamenti contrari al buon senso che invecedovrebbe ispirare l’operato dell’Ente in rela-zione ai probabili (ma per scelta) destinataridelle sue prestazioni e, comunque, in primisalla legge.Errare è, infatti, umano, perseverare è dia-bolico! ■

Contributi Onaosi: il puntodella situazione

laPROFESSIONE VETERINARIA 27 | 20088 Legale Quote 2003-2006 �

Il Presidente della Fondazione, AristidePaci, commenta il parere del legale del-l’ANMVI registrando, “non senza sorpre-

sa”, una “sarcastica presa di posizionecontro provvedimenti assunti dal Consigliodi Amministrazione della Fondazione”. IlPresidente Paci conferma quindi “la cor-rettezza e la legittimità formale e sostan-ziale dell’operato della Fondazione”. A so-stegno della sua posizione rimanda ad uncomunicato della Fondazione in cui si spie-ga che “con avvisi bonari - anche al fine diprodurre effetti interruttivi della prescrizio-ne - la Fondazione ONAOSI ha provvedutoa sollecitare, ai contribuenti che non aves-sero già provveduto, il pagamento sponta-neo dei contributi relativi all’annualità2003”. Il comunicato prosegue: “Come no-to, infatti, la sentenza della Corte Costitu-zionale n. 190/07 non ha fatto venir menol’obbligo contributivo nei confronti di que-sta Fondazione (e i correlati obblighi di ri-scossione in capo ai suoi Amministratori),né i generali poteri impositivi di cui all’art.3, c. 12, l. 335/95, come modificato dall’art.1, c. 763, l. 296/06, che ha dettato, altresì,norme di salvaguardia degli atti deliberativiadottati dagli Enti di Previdenza e Assi-stenza obbligatoria anteriormente all’en-trata in vigore della legge medesima”.

PACI: CORRETTO E LEGITTIMO

IL NOSTRO OPERATO

La fauna selvatica appartiene al patri-monio dello Stato, ma se causa dan-ni la responsabilità è delle Regioni.

La Cassazione (Sentenza 7 aprile 2008, n.8953) è intervenuta in materia di risarci-mento del danno cagionato da animali sel-vatici ed in particolare sul caso di un dan-no patito da un motociclista su una stradastatale, invasa da animali selvatici. Per laSuprema Corte, alla Regione sono deman-dati poteri di gestione, tutela e controllo ditutte le specie della fauna selvatica, trat-tandosi di una materia devoluta alla com-petenza regionale e provinciale. Nel per-correre una strada statale del cuneese, abordo del proprio veicolo, un motociclistas'era scontrato con due caprioli che gli a-vevano tagliato la strada, così rovinandoal suolo. Il risarcimento non tocca in que-sto caso al Ministero delle Finanze, bensìalla Regione che ha violato il Codice Civile(Art. 2040).

DANNI DA FAUNASELVATICA?

PAGA LA REGIONE

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di GIOVANNI STASSI

Le regole per la determina-zione del reddito di lavoroautonomo si avvicinano alregime previsto per le im-prese, considerando plu-svalenza o minusvalenza la

differenza, positiva o negativa, tra il corrispet-tivo o l’indennità percepiti e il costo non am-mortizzato ovvero, in assenza di corrispetti-vo, la differenza tra il valore normale del benee il costo non ammortizzato.Facciamo il punto della situazione sulle regoleapplicabili a partire dall’esercizio 2007.

PLUSVALENZE E MINUSVALENZECHE CONCORRONO A FORMARE

IL REDDITOAi sensi del comma 1-bis dell’articolo 54 delD.P.R. 917/86, le plusvalenze:“Concorrono a formare il reddito le plusvalen-ze dei beni strumentali, esclusi gli oggettid’arte, di antiquariato o da collezione di cui alcomma 5, se:a) sono realizzate mediante cessione a titolo

oneroso;b) sono realizzate mediante il risarcimento,

anche in forma assicurativa, per la perditao il danneggiamento dei beni;

c) i beni vengono destinati al consumo per-sonale o familiare dell’esercente l’arte o laprofessione o a finalità estranee all’arte oprofessione.”

Ai sensi del comma 1-bis.1 dell’articolo 54del D.P.R. 917/86,:“Le minusvalenze dei beni strumentali di cuial comma 1-bis sono deducibili se sono rea-lizzate ai sensi delle lettere a) e b) del medesi-mo comma 1-bis.”In conclusione quindi:• le plusvalenze rilevano ai fini della deter-

minazione del reddito di lavoro autonomoquando:

– sono realizzate mediante cessione a titolooneroso;

– sono realizzate mediante il risarcimento,anche in forma assicurativa, per la perdita

o il danneggiamento dei beni;– i beni vengono destinati al consumo perso-

nale o familiare dell’esercente l’arte o laprofessione o a finalità estranee all’arte oprofessione.

Non determinano invece plusvalenza le ces-sioni di oggetti d’arte, di antiquariato o di col-lezione. Ciò in quanto i costi sostenuti perl’acquisto di detti beni sono considerati spe-se di rappresentanza ed in quanto tali risulta-no deducibili dal reddito d’impresa nei limitidell’1% dei compensi percepiti nel periodod’imposta.• le minusvalenze rilevano invece ai fini del-

la determinazione del reddito di lavoro au-tonomo quando:

– sono realizzate mediante cessione a titolooneroso;

– sono realizzate mediante il risarcimento,anche in forma assicurativa, per la perditao il danneggiamento dei beni.

BENI STRUMENTALISUSCETTIBILI DI GENERARE

PLUSVALENZE O MINUSVALENZEI beni strumentali, suscettibili di generare plu-svalenze o minusvalenze sono costituiti datutti i beni utilizzati dai professionisti (ivi com-presi quelli inferiori ad Euro 516,46) con le se-guenti precisazioni:• non sono compresi, come già detto so-

pra, gli oggetti d’arte, di antiquariato o dicollezione;

• non sono compresi i beni acquistati primadel 4 luglio 2006 (come risulta da una rispo-sta dell’Agenzia delle Entrate nel corso delForum svoltosi in data 19 maggio 2007, an-che se non confermato da una Circolare);

• sono compresi anche gli immobili, limitata-mente a quelli acquistati nel triennio2007/2009 (come risulta da una rispostaad un’interrogazione parlamentare [nume-ro 5-00752] del 20 febbraio 2007).

DETERMINAZIONEDELLA PLUSVALENZA

E DELLA MINUSVALENZAIl comma 1-ter dell’articolo 54 del D.P.R.

917/86 testualmente recita:“Si considerano plusvalenza o minusvalenzala differenza, positiva o negativa, tra il corri-spettivo o l’indennità percepiti e il costo nonammortizzato ovvero, in assenza di corrispet-tivo, la differenza tra il valore normale del benee il costo non ammortizzato”.Secondo la norma quindi la plusvalenza e laminusvalenza vengono determinate come se-gue:• In caso di cessione a titolo oneroso (o con-

seguimento di indennità): dalla differenza trail corrispettivo (o l’indennità) percepiti da u-na parte ed il costo non ammortizzato delbene dall’altra.

• In assenza di corrispettivo (ad esempio au-toconsumo): dalla differenza tra il valorenormale del bene da una parte ed il costonon ammortizzato del bene dall’altra.

Si ricorda che per “valore normale”, secondoquanto stabilito dall’art. 9, D.P.R. 917/86, “...si intende il prezzo o corrispettivo mediamen-te praticato per i beni e i servizi della stessaspecie o similari, in condizioni di libera concor-renza e al medesimo stadio di commercializ-zazione, nel tempo e nel luogo in cui i beni oservizi sono stati acquisiti o prestati, e, in man-canza, nel tempo e nel luogo più prossimi. Perla determinazione del valore normale si fa rife-rimento, in quanto possibile, ai listini o alle ta-riffe del soggetto che ha fornito i beni o i servi-zi e, in mancanza, alle mercuriali e ai listini del-le camere di commercio e alle tariffe profes-sionali, tenendo conto degli sconti d’uso …”Per i lavoratori autonomi, a differenza delle im-prese per le quali la plusvalenza viene deter-minata con il criterio di competenza, la plusva-lenza si determina applicando il principio dicassa. Non ha importanza quindi il momentodella cessione ma rileva esclusivamente il mo-mento in cui il corrispettivo viene riscosso.Per i professionisti inoltre, a differenza delleimprese, le plusvalenze non sono rateizzabili equindi concorrono alla formazione del redditodi lavoro autonomo interamente nell’annoin cui sono percepite o realizzate (nel ca-so di autoconsumo o destinazione a finalità e-stranee all’arte o professione).Per quanto riguarda i beni a deducibilità limi-tata (autovetture, telefoni cellulari ed altre ap-parecchiature telefoniche (per queste ultime ladeducibilità limitata decorre dal 2007), la Cir-colare Agenzia Entrate 4 agosto 2006 numero28/E ha chiarito che le plusvalenze e le minu-svalenze rilevano nella stessa proporzione esi-stente tra l’ammontare dell’ammortamento fi-scalmente dedotto e quello complessivamen-te effettuato.

RILEVANZA AI FINI IRAPCome si evince dalle istruzioni del modello I-RAP 2008 PF alla compilazione della SezioneIV “Esercenti arti e professioni”:• al rigo IQ24 colonna 2 “Compensi derivanti

dall’attività professionale o artistica” occor-re indicare, oltre ai compensi veri e propriderivanti dall’attività professionale o artisti-ca, anche le plusvalenze patrimoniali (indi-cate nel rigo RE4 del modello UNICO2008PF)

• al rigo IQ25 “Costi inerenti all’attività eserci-tata”, occorre indicare, oltre gli altri compo-nenti negativi, l’importo delle minusvalenzepatrimoniali indicati al rigo RE18 “Minusva-lenze patrimoniali” del modello UNICO2008PF.

L’assoggettamento ad IRAP delle plusvalenzerealizzate dai lavoratori autonomi è stata am-piamente criticata dalla dottrina e sembra in

contrasto con quanto stabilito dall’articolo 8del D. Lgs. 15 dicembre 1997, n. 446 (Decre-to IRAP) nel quale si afferma che la base im-ponibile, per gli esercenti arti e professioni, èdeterminata dalla differenza tra l’ammontaredei compensi percepiti e l’ammontare dei co-sti sostenuti inerenti l’attività esercitata.Ma le plusvalenze sono cosa ben diversa daicompensi!

QUALCHE ESEMPIOBene a deducibilità intera• Bene acquistato il 10 luglio 2006• Costo d’acquisto Euro 3.500• Ammortamento anno 2006 con aliquota

15%, Euro 525• Costo non ammortizzato del bene Euro

2.975 (3.500 - 525)• Cessione avvenuta nel 2007 al prezzo di

Euro 3.200 e corrispettivo interamente in-cassato nel 2007;

• Plusvalenza realizzata Euro 225 (3.200 -2.975)

• La plusvalenza andrà indicata nel rigo RE4del modello UNICO 2008 PF e nel rigo IQ24del modello IRAP.

Bene a deducibilità limitata• Autovettura acquistata il 30 settembre 2006• Costo d’acquisto Euro 25.000 (compresa

la quota di IVA non deducibile)• Ammortamento “civile” anno 2006 con ali-

quota 25%, Euro 6.250• Ammortamento fiscalmente deducibile Eu-

ro 1.129,75 (calcolata come segue: costomax fiscale [18.075,99] x 25% = 4.519 xquota fiscalmente deducibile 25%)

• Costo “civile” non ammortizzato del beneEuro 18.750 (25.000 - 6.250)

• Cessione avvenuta nel 2007 al prezzo diEuro 20.000 e corrispettivo incassato inte-ramente nel 2007

• Plusvalenza Euro 1.250 (20.000 - 18.750)• La plusvalenza concorrerà alla formazione

del reddito professionale in base al rappor-to tra ammortamenti fiscalmente dedotti edammortamenti “civilmente” effettuati e saràquindi pari ad Euro 225,95 calcolata comesegue:Ammortamenti dedotti fiscalmente Euro1.129,75: Ammortamenti civilmente effet-tuati Euro 6.250 = 18,08% (percentuale dideducibilità);Plusvalenza realizzata Euro 1.250 x 18,08%= 225,95.

Bene a deducibilità intera destinato al consu-mo familiare del professionista• Bene acquistato il 10 luglio 2006• Costo d’acquisto Euro 5.000• Ammortamento anno 2006 con aliquota

20%, Euro 1.000• Costo non ammortizzato del bene Euro

4.000 (5.000 - 1.000)• Estromissione del bene, nel corso del 2007,

dall’attività professionale per destinazioneal consumo personale di un familiare delprofessionista

• Valore normale del bene al momento dell’e-stromissione pari ad Euro 4.500

• Plusvalenza realizzata Euro 500 (4.500 -4.000) interamente imputabile al redditoprofessionale dell’anno 2007

nel caso in cui il valore normale del bene almomento dell’estromissione fosse stato pariad Euro 3.600, la minusvalenza di Euro 400(3.600 - 4000) non sarebbe deducibile ai sen-si del comma 1-bis.1 dell’articolo 54 delD.P.R. 917/86. ■

Determinare il reddito di lavoro autonomoCome considerare le plusvalenze e le minusvalenze dei beni strumentali

laPROFESSIONE VETERINARIA 27 | 200810 Fisco Esercizio 2007

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 27

Per l’anno accademico2008-2009, il numero deiposti disponibili per l’am-missione al corso di laureaspecialistica/magistrale inmedicina veterinaria da

ripartire fra le sedi universitarie è 1.201. Aglistudenti stranieri residenti all’estero sono de-stinati n. 69 posti. L’offerta formativa, così stabilita con decretodel Ministero dell’Università (Definizione delnumero dei posti disponibili a livello nazionaleper le immatricolazioni ai corsi di laurea spe-cialistica/magistrale in medicina veterinaria -Anno accademico 2008-2009 - GU n. 160del 10-7-2008), tiene conto delle indicazionidel Tavolo tecnico per la programmazione deicorsi universitari a cui partecipa anche la F-NOVI e delle richieste di alcune Università che“hanno richiesto l’ampliamento rispetto alprecedente anno accademico, in funzione diun rapporto, ritenuto congruo, tra il numerodei docenti ed il numero degli studenti iscrivi-bili al primo anno, ovvero di accogliere l’offer-ta formativa delle altre sedi qualora risulti infe-riore ai posti definiti per l’anno accademico2007-2008”.Il decreto parla di “opportunità di correlarequanto più possibile l’offerta potenziale for-

mativa degli Atenei al richiamato fabbisognonazionale”, confermando un orientamentoverso la riduzione dei posti già in atto da al-cuni anni, ma che quest’anno è risultato es-sere il più consistente di tutti. Negli ultimi dueanni, infatti, si è passati da 1.405 accessi nel-l’a.a. 2006/2007 ai 1.342 dell’a.a. 2007/2008, fino ad arrivare al risultato più significa-tivo: quasi una facoltà in meno.

LA RIPARTIZIONE

Bari 98

Bologna 125

Camerino 49

Catanzaro 18

Messina 77

Milano 180

Napoli Federico II 114

Padova 70

Parma 77

Perugia 84

Pisa 90

Sassari 43

Teramo 67

Torino 109

Totale 1.201

laPROFESSIONE VETERINARIA 27 | 2008 Formazione Attualità 11

Numero programmato: 1.201 posti a veterinariaIl Miur conferma la riduzione del numeroprogrammato accordando il taglio piùconsistente degli ultimi anni

Con Decreto del 24 giugno 2008, ilDirettore generale delle risorse u-mane e delle professioni sanitarie

ha firmato il “Riconoscimento, alla sig.raAna Maria Palacios Agrada, di titolo pro-fessionale extracomunitario, ai fini del-l'accesso e dell'esercizio in Italia dellaprofessione di veterinario”. (GU n. 157 del7-7-2008 ). La nuova Collega è stata rico-nosciuta tale dal decreto legislativo 9 no-vembre 2007, n. 206, di attuazione dellacosiddetta Direttiva Zappalà: la direttiva2005/36/CE del Parlamento europeo edel Consiglio del 7 settembre 2005, re-lativa al riconoscimento delle qualificheprofessionali. Ana M. P. Agrada, spagno-la, ha chiesto al Ministero della Salute“il riconoscimento del proprio titolo dilicenciada en veterinaria in data 2 novem-bre 2005 conseguito presso la Universi-dad Complutense de Madrid - Spagna, alfine dell'esercizio, in Italia, della profes-sione di veterinario”. Fatte le verifichepreviste dalla legge, la Collega “è autoriz-zata ad esercitare in Italia la professionedi veterinario previa iscrizione all'ordineprofessionale dei veterinari territorial-mente competente”. L’ordine “ provvedead accertare il possesso, da parte dell'in-teressata, delle conoscenze linguistichenecessarie per lo svolgimento dellaprofessione ed informa il dicastero dellaavvenuta iscrizione”.

PRIMI EFFETTI DELLA ZAPPALÀ

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 27

dell’anno 1, e che sia possibile avviare la ge-nerazione delle entrate/il risparmio dei costi apartire dal giorno 1. Ho anche stabilito glistessi effetti durante i primi cinque anni ed hobasato questa analisi su un orizzonte tempo-rale di 5 anni.Il problema successivo è quindi quello di de-cidere come valutare se questo investimentosia redditizio o no. Sono disponibili due me-todi di base: uno semplice ed uno un po’ piùcomplicato.

AmmortamentoIl tempo in anni o parti di anni necessario pri-ma che l’investimento iniziale sia stato ripa-gato (ammortato). Questa è un’analisi age-vole, che risulta facile da calcolare. Un altrovantaggio è che il risultato è relativamentefacile da comprendere ed anche da comuni-care (Figura 3.5).Il tempo necessario per ripagare 500.000 euronell’esempio riportato più sopra è di 3,33 anni.Questo può venire calcolato sommando i pa-gamenti di tre anni = 450.000 euro (= 3 anni). Irestanti 50.000 euro vengono ripagati durantei primi 4 mesi dell’anno 4 (= 0,33 anni). Vale lapena di fare questo investimento? Bene, di-pende, ma se il vostro criterio di ammortamen-to è di 3 anni non dovete farlo, dal momentoche occorrono più di tre anni per ripagare l’in-vestimento. Se, invece, il vostro criterio di am-mortamento è di 4 anni, il tempo effettivamen-te necessario per ripagare l’investimento è in-feriore a questo valore, il che significa che sitratta di un investimento accettabile.

Valore presente nettoQuando si valuta un investimento con il me-todo del valore presente netto, dovete scon-tare (spostare) tutti i pagamenti nel vostro

problema di investimento portandoli allo stes-so momento temporale, normalmente all’ini-zio dell’anno 1 (Figura 3.6).Una volta che abbiate spostato in questo mo-do tutti i pagamenti, dovete sommarli e se iltotale è positivo dovete effettuare l’investi-mento (Figura 3.7). Se, al contrario, la som-ma è negativa, non dovete farlo.Questo metodo è effettivamente quello più e-satto e corretto, ma anche il più complicato.Se state prendendo in considerazione l’op-portunità di utilizzarlo, vi raccomando di rivol-gervi ad un contabile o a un consulente perun consiglio. ■

di CAROLINE JEVRING-BACK

6. ESEMPIO DI ANALISIDI INVESTIMENTO

Più oltre, troverete un tipico esempio di anali-si di investimento. Si tratta di un modello mol-to semplificato, ma la struttura ed i metodi perla valutazione degli investimenti sono validianche in situazioni più complesse.L’esempio sottostante è un’illustrazione di u-na situazione in cui una clinica ha deciso diacquistare una nuova apparecchiatura radio-grafica. Il costo di quest’ultima, compresal’installazione, ammonta a 500.000 euro.L’effetto della nuova apparecchiatura può es-

sere una possibilità di generare maggiori en-trate, oppure ridurre i costi permettendo di la-vorare in modo più efficiente con l’apparec-chiatura radiografica. In molti casi, potrete i-dentificare entrambi questi effetti simultanea-mente. Indipendentemente dal fatto che l’ef-fetto sia un aumento delle entrate o una ridu-zione dei costi, le conseguenze avranno unimpatto positivo sul vostro risultato. Questesono fondamentalmente tutte le informazionidi cui avete bisogno per impostare un proble-ma di investimento.La Figura 3.4 mostra un tipico problema diquesto tipo. Nel caso in esame ho presuppo-sto che l’investimento sia effettuato all’inizio

www.anmvioggi.itAGGIORNAMENTO PROFESSIONALE A CURA DI HILL'S PET NUTRITIONVeterinaria On Line

ESONERO DI RESPONSABILITÀ:I

L'editore dell'opera originale inglese e l'e-ditore italiano non garantiscono la qualitàdei prodotti o servizi presunti o dichiaratidescritti nella pubblicità eventualmentepresente in questa pagina, né li approva-no o sostengono in alcun modo.

IIL'editore dell'opera originale inglese e l'e-ditore italiano non si assumono, in base al-le vigenti norme, alcuna responsabilità perdanni e/o lesioni a cose o persone comerisultato di qualsiasi affermazione diffama-toria vera o presunta, violazione dei dirittidi proprietà intellettuale o di privacy, dura-ta di prodotti, se derivanti da negligenza oaltro, o da ogni altro uso di idee, istruzioniprocedure, prodotti e metodi contenutinell'articolo.

©Elsevier, Ltd 2008 Jevring-Back Mana-ging a veterinary practice, 2 ed., W.B.Saunders. All rights reserved.Traduzione di Maurizio Garetto

La gestione economica della vostra clinica veterinaria (8a parte)Appendice: alcuni concetti economici centrali

Figura 3.4 - Un tipico problema di investimento

+ €150,000 + €150,000 + €150,000 + €150,000 + €150,000

Anno 0 Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5

– €500,000

Figura 3.5 - Metodo dell’ammortamento, utilizzato per stabilire se un investimentosarà redditizio oppure no.

Momento di ammortamento,pari a 3,33 anni

+ €150,000 + €150,000 + €150,000 + €150,000 + €150,000

Anno 0 Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5

– €500,000

Figura 3.6 - Metodo del “valore presente netto” utilizzato per stabilire se un investi-mento sarà redditizio oppure no.

+ €150,000 + €150,000 + €150,000 + €150,000 + €150,000

Anno 0 Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5

Y0: – €500,000Y1: ?Y2: ?Y3: ?Y4: ?Y5: ?

Figura 3.7 - In questo esempio, il valore presente netto è di + 68.000 euro e, quindi,l’investimento è da fare.

+ €150,000 + €150,000 + €150,000 + €150,000 + €150,000

Anno 0 Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5

Y0: - €500,000Y1: + €136Y2: + €124Y3: + €113Y4: + €103Y5: + €93

= + €68

laPROFESSIONE VETERINARIA 27 | 200812 Practice Management Analisi di investimento

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 27

laPROFESSIONE VETERINARIA 27 | 2008 Eventi Veterinari 13

SECONDO INCONTRO 2008ORTOPEDIA NEGLI ANIMALI ESOTICI

Cremona, 27-28 Settembre 2008

Società federata ANMVI

COORDINATOREAlessandro Melillo

PROGRAMMAPrimo giorno

8.30 Registrazione dei partecipanti e verificapresenze

9.00 Saluto ai partecipanti del Presidente, pre-sentazione dei relatori ed inizio dei lavori

9.15 Chirurgia ortopedica aviare - Marco Bedin10.30 Pausa11.00 Chirurgia ortopedica nei rettili

Stefano Cusaro11.45 Chirurgia ortopedica nel piccoli mammiferi

Alessandro Melillo13.00 Pausa pranzo14.00 Gestione delle patologie ortopediche degli

animali da zoo: considerazioni pre, intra epost-operatorie - Piero Laricchiuta

15.00 Valutazione del paziente selvatico trauma-tizzato e delle sue possibilità recuperoRenato Ceccherelli

16.00 PausaTAVOLE ROTONDE INTERATTIVE16.30 Terapia medica e chirurgica della corazza

dei cheloni - Marta Avanzi, Paolo Selleri,Giuseppe Visigalli

17.15 Approccio nella fratture negli uccelliMarco Bedin, Renato Ceccherelli,Lorenzo Crosta

18.00 Test d’apprendimento e valutazioni dellagiornata

Secondo giorno9.00 Problemi di riparazione dei becchi negli uc-

celli - Claudio Peccati

10.30 Chirurgia maxillo facciale negli animali esotici - Giuseppe Visigalli

11.00 PausaTRE CASI CLINICI INTERATTIVI11.30 Impiego di un tiranervi per endodonzia nel-

la osteosintesi di omero in un tamiaGiuseppe Visigalli

12.00 Riduzione di una lussazione dell’osso pala-tino in una calopsitta - Collarile Tommaso

12.30 Riduzione di un distacco epifisario di femo-re di cincillàCinzia Ciarmatori

13.00 Test d’apprendimento e valutazione dellagiornata e consegna degli attestati

PARTECIPAZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE in regolacon l’iscrizione 2008. Non è richiesta la prescrizio-ne. Gli interessati devono registrarsi direttamentein sede d’incontro presentandosi alle ore 08.30presso la segreteria.

SEDEPalazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - Cremona

PER INFORMAZIONI Segreteria SIVAE: ElisaTel. 0372/40.35.00 - E-mail: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

CORSO REGIONALECORSO REGIONALE BASE DI ORTOPEDIA TRAUMATOLOGICA

Ragusa, 5-7 Settembre 2008

RELATORIGildo Baroni, Med vet, PHD, RovigoPier Mario Piga, Med Vet Torino

OBIETTIVIFornire ai partecipanti il bagaglio di nozioniteorico-pratiche di base necessario per af-frontare il trauma scheletrico appendicolarenella pratica quotidiana per poter poi ap-profondire con corsi più specifici i temi pro-posti dal corso. Nella prima parte si affronta-no i temi riguardanti la biomeccanica, laclassificazione e la guarigione delle fratturee vengono illustrati gli strumentari e gli im-pianti ortopedici, fornendo i principi per l’uti-lizzazione corretta degli stessi nella trauma-tologia del cane e del gatto. Nella secondaparte vengono fornite le linee guida per ilcorretto trattamento delle fratture semplici dipiù comune riscontro nella pratica clinicache coinvolgono le ossa lunghe. L’apprendi-mento di quanto esposto nelle lezioni fron-tali viene esemplificato attraverso esercita-zioni pratiche di riduzione e fissazione difratture articolari e di ossa lunghe.

QUOTA DI PARTECIPAZIONESoci SCIVAC: € 400,00 + IVA 20%Non Soci: € 550,00 + IVA 20%

SCADENZA PRE-ISCRIZIONI8 Agosto 2008

PARTECIPANTICorso a numero chiuso - 30 partecipanti

SEDEIzs di Ragusa

PER INFORMAZIONI Per maggiori informazioni o per richiedere lascheda d’iscrizione contattare: Monica Bor-ghisani tel 0372/40.35.06 oppure [email protected], o consulatre il sito www.scivac.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

Società federata ANMVI

Per tutte le iniziative organizzate da AIVEMP, ANMVI,FSA, SCIVAC, SIVAE, SIVAL, SIVAR e SIVE viene ri-chiesto l’accreditamento presso il Ministero della Salu-

te ai fini del programma ECM (Educazione Continua in Medicina). Per la normativaprevista consultare il sito del Ministero della Sanità all’indirizzo http://ecm.sanita.it/.

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACPer informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected] - www.scivac.it

CORSI PRATICI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

organizzato daEdizioni Veterinarie E.V. srl

certificata ISO 9001:2000

MEDICINA COMPORTAMENTALE – I PARTECremona, 1/4 Ottobre 2008

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTORESabrina Giussani, Med Vet Comportamentalista,

Dipl ENVF, Busto Arsizio (VA)

RELATORIMaria Chiara Catalani, Med Vet

Comportamentalista, Senigallia (AN)Raimondo Colangeli, Med Vet Comportamentalista,

Dipl ENVF, RomaFranco Fassola, Med Vet Comportamentalista, AstiSabrina Giussani, Med Vet Comportamentalista,

Dipl ENVF, Busto Arsizio (VA)Isabella Merola, Med Vet Comportamentalista,

MilanoMaria Cristina Osella, Med Vet

Comportamentalista, PhD, Chivasso (TO)Marzia Possenti, Med Vet Comportamentalista,

Cassano D’Adda (MI)

EDUCATORI CINOFILIAnnalisa Favre, Andrea Tollis, Lucia Zanarotti

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 500,00 + IVA 20%

Non soci: € 650,00 + IVA 20%

OSTEOSINTESI INTERNA AO-ASIF

(3a Parte del 2° Itinerario didattico di Ortopedia)Cremona, 8/11 Ottobre 2008

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREBruno Peirone, Med Vet, PhD, Torino

DIRETTORE DELLE ESERCITAZIONIAlessandro Piras, Med Vet, Spec. in Chirurgia,

MRCVS, Newry, Irlanda del Nord

RELATORIErmenegildo Baroni, Med Vet, Rovigo

Antonio Ferretti, Med Vet, Dipl ECVS, MilanoBruno Peirone, Med Vet, PhD, Torino

Pier Mario Piga, Med Vet, TorinoAlessandro Piras, Med Vet, Spec. in Chirurgia,

MRCVS, Newry, Irlanda del NordUlrich Reif, Med Vet, Dipl ECVS, Bobingen,

GermaniaMatteo Tommasini Degna, Med Vet, Dipl ECVS, Roma

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (60)

QUOTESoci SCIVAC: € 900,00 + IVA 20%

Non soci: € 1.050,00 + IVA 20%

ECOGRAFIA CLINICA(2a Parte dell’Itinerario didattico di Diagnostica per

Immagini)Cremona, 13/16 Ottobre 2008

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREFederica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI,

Bologna

RELATORI E ISTRUTTORILuca Benvenuti, Med Vet, Lucca

David Chiavegato, Med Vet, PadovaGian Marco Gerboni, Med Vet, Samarate (VA)

Francesco Migliorini, Med Vet, RomaFederica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI,

BolognaGiliola Spattini, Med Vet, Reggio Emilia

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20%

Non soci: € 800,00 + IVA 20%

I FONDAMENTI DELL’ANESTESIA(1a Parte del 2° Itinerario didattico di Anestesia)

Cremona, 28/31 Ottobre 2008Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREEmilio Feltri, Med Vet, Tortona (AL)

RELATORIAntonello Bufalari, Med Vet, PhD, Perugia

Marco Caldin, Med Vet, Dipl ECVCP, PadovaFederico Corletto, Med Vet, Dipl ECVD, Milano

Emilio Feltri, Med Vet, Tortona (AL)Diego Fonda, Prof Med Vet, Dipl ECVA, Milano

Adriano Lachin, Med Vet, VeneziaGiorgio Neri, Med Vet, Consulente ANMVI, Novara

Attilio Rocchi, Med Vet, ViennaLuca Zilberstein, DVM, Cert VA, Dipl ECVA,

MRCVS, Cambridge (UK)

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 700,00 + IVA 20%

Non soci: € 850,00 + IVA 20%

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 27

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 27

laPROFESSIONE VETERINARIA 27 | 2008 Dermatologia Focus 15

di RALF S. MUELLERProfessore, Dott. Med. Vet., Dipl ACVD,

FACVSc, Dipl ECVD

di ERIC GUAGUÈREDott. Vet., Dipl ECVD, DESV DV

Gli antibiotici sistemicivengono frequentemen-te utilizzati per il tratta-mento delle infezionidella cute e dei tessutimolli. I loro principali

vantaggi comprendono una buona distribuzio-ne e penetrazione del farmaco antimicrobiconei siti di infezione. La maggioranza degli anti-biotici sistemici sono disponibili sottoforma dicompresse. Tuttavia, in alcuni cani e in moltigatti la somministrazione di compresse può ri-sultare difficile. I proprietari possono essereperiodicamente lontani da casa o essere trop-po impegnati per somministrare i farmaci, oaddirittura se ne dimenticano del tutto. Anco-ra, gli animali possono rifiutarsi di prendere lacompressa o rigurgitarla dopo averla ingerita.Per questa ragione è importante spiegare alcliente l’importanza della sua collaborazioneper riuscire ad eseguire un trattamento effica-ce. Naturalmente alcuni antibiotici possonoessere somministrati anche per via endoveno-sa o sottocutanea.A causa della breve emivita della maggioran-za degli antibiotici iniettabili, questa formula-zione viene principalmente utilizzata per il trat-tamento di pazienti gravemente ammalati, incui la somministrazione orale non sia possibi-le, l’assorbimento del farmaco non risulti suf-ficiente e nei casi in cui un’adeguata concen-trazione ematica del farmaco sia un fattoreessenziale. Tuttavia, ora è disponibile unanuova cefalosporina iniettabile per via sotto-cutanea: la cefovecina. Le concentrazioni sie-riche di questo antibiotico sufficienti per trat-tare le infezioni da S. intermedius si manten-gono per due settimane. La dose e la fre-quenza di somministrazione dei diversi anti-biotici insieme ai loro effetti indesiderati sonoriportati nella Tabella 1.

PENICILLINEL’uso di penicilline non è consigliabile per iltrattamento della piodermite batterica nel ca-ne e nel gatto, poiché in questo tipo di infe-zione sono coinvolti più frequentemente glistafilococchi. Gli stafilococchi producono β-lattamasi in più del 60% dei pazienti, renden-do inutile l’uso delle penicilline per il tratta-mento di molte infezioni causate da questipatogeni. L’acido clavulanico è in grado di i-nattivare le β-lattamasi e di conseguenza rie-

sce a prolungare l’efficacia dell’amoxicillinacontro i batteri che producono β-lattamasi,come ad esempio gli stafilococchi. La combi-nazione di acido clavulanico e di amoxicillinaha dimostrato di essere efficace nei casi dipiodermite nel cane. Gli effetti avversi sonorari e includono reazioni allergiche.

CEFALOSPORINELe cefalosporine di prima generazione, comead esempio il cefadroxil e la cefalessina, pos-siedono un ottimo spettro di azione contro imicrorganismi Gram positivi, come ad esem-pio S. intermedius. I fenomeni di resistenzadegli stafilococchi contro le cefalosporine simanifestano raramente. L’efficacia delle cefa-losporine di prima generazione contro i batteriGram negativi è limitata e per questo motivosono state sviluppate nuove cefalosporine alfine di ampliare lo spettro di azione controquesto tipo di batteri. La cefovecina è stata re-centemente autorizzata in diversi paesi per l’u-so nel trattamento delle piodermiti batterichenel cane e nel gatto. È stata testata l’attività invitro della cefovecina contro più di 2500 ceppiisolati nelle infezioni batteriche in cani e gattied è stata esaminata la sua attività battericidacontro la maggior parte dei ceppi isolati diGram- e Gram+. Negli studi clinici la cefoveci-na si è dimostrata efficace nel trattamento del-le infezioni cutanee del cane e del gatto. Gra-zie all’elevata capacità di legame con le pro-teine plasmatiche e al suo riassorbimento atti-vo a livello renale, le concentrazioni sieriche dicefovecina nel cane vengono mantenute co-stanti per un lungo periodo di tempo. La con-centrazione minima inibente della cefovecinanei confronti di S. intermedius viene mantenu-ta per 2 settimane, rendendo questo farmacouna pratica alternativa alla somministrazioneorale di antibiotici.Le cefalosporine hanno un assorbimento ra-pido e vengono escrete principalmente pervia renale. Gli effetti avversi compaiono rara-mente e comprendono reazioni allergiche,diarrea e/o vomito.

FLUOROCHINOLONII fluorochinoloni possiedono un ampio spet-tro di azione. L’enrofloxacina ha dimostrato diessere efficace nel trattamento della pioder-mite nel cane ed è in grado di raggiungereconcentrazioni adeguate nella cute, accumu-landosi nelle cellule infiammatorie. Tuttavia, èstato osservato un aumento dall’1 al 5% deifenomeni di resistenza all’enrofloxacina daparte degli stafilococchi coagulasi positivi neldecennio trascorso tra la sua prima introdu-zione sul mercato e il 2002. La marbofloxaci-na si è dimostrata efficace nel trattamento

della maggior parte delle piodermiti del cane.Anche altri fluorochinoloni come l’ibafloxacinala pradofloxacina si sono dimostrati efficaci inquesti casi.Le reazioni avverse includono raramente diar-rea e vomito, mentre nei soggetti giovani increscita di età inferiore a 12 mesi è stata a vol-te osservata l’erosione delle cartilagini artico-lari. Nel gatto è stata osservata la comparsadi cecità con un dosaggio di enrofloxacina su-periore a 5 mg/kg/die e, di conseguenza, nelgatto questo farmaco deve essere utilizzato adosi inferiori o deve esserne evitato l’uso.

MACROLIDI E LINCOSAMIDIL’uso dei macrolidi (eritromicina) e delle lin-cosamidi (lincomicina e clindamicina) vieneconsigliato per il trattamento delle infezionicutanee dei piccoli animali. L’eritromicina ela lincomicina sono efficaci contro i micror-ganismi Gram positivi. Inoltre, la clindamici-na possiede un’elevata efficacia contro i bat-teri anaerobi.Tuttavia, è stato osservato un aumento dellafrequenza dei fenomeni di resistenza negli a-nimali che hanno ricevuto una precedente te-rapia antibiotica. L’eritromicina viene inattiva-ta dai succhi gastrici e, di conseguenza, deveessere somministrata a stomaco vuoto. Lalincomicina e la clindamicina possono esseresomministrate insieme al cibo. Le reazioni av-verse riguardano frequentemente il tratto ga-stroenterico. In particolare, nel cane e nel gat-to l’eritromicina può causare vomito.

SULFONAMIDI POTENZIATELe sulfonamidi associate a trimetoprim o aormetoprim vengono usate per il trattamen-to delle infezioni della cute e dei tessuti mollinei piccoli animali. La concentrazione rag-giunta a livello cutaneo è in generale efficacecontro gli stafilococchi coagulasi positivi. Glieffetti avversi osservati in corso di terapiacon sulfonamidi includono anoressia, de-pressione, poliuria/polidipsia, vomito e diar-rea, alterazione del comportamento, discra-sie ematiche, scialorrea e altro. Le sulfona-midi si concentrano a livello lacrimale, doveesprimono un effetto tossico. Il rischio di u-na cheratocongiuntivite secca, anche sespesso considerato idiosincrasico, è asso-ciato al peso corporeo dell’animale. I canicon un peso inferiore a 12 chili hanno un ri-schio maggiore. È consigliabile eseguire untest di Schirmer ogni settimana per monito-rare la riduzione della produzione di lacrime,in particolare nei cani di piccola taglia in te-rapia con questi farmaci. I Dobermann sem-brano avere un rischio maggiore di reazionida farmaco durante la terapia con sulfona-midi e, di conseguenza, è consigliabile un u-so attento in questa razza.

MOTIVI DI INSUCCESSODELLA TERAPIA ANTIBIOTICA

Se la terapia antibiotica sistemica non riescead eliminare i batteri, questo può essere do-vuto principalmente a due motivi. Natural-mente la ragione più ovvia è lo sviluppo di u-na resistenza da parte del microrganismo al-l’antibiotico utilizzato. Alcuni batteri sono ingrado di sviluppare resistenza più facilmentedi altri e, in particolare, i batteri Gram negativicome Pseudomonas aeruginosa o Escheri-chia coli si dimostrano frequentemente resi-

stenti agli antibiotici comunemente utilizzatiper il trattamento delle infezioni cutanee. Laresistenza batterica nei confronti di alcuni an-tibiotici (in particolare verso l’eritromicina e laclindamicina) risulta più comune nei cani pre-cedentemente sottoposti ad una terapia conantibiotici. In dermatologia veterinaria sonostati riportati casi di stafilococchi con resi-stenza multipla.Il secondo principale motivo per l’insucces-so di una terapia è la scarsa collaborazionedel proprietario. Quando vengono prescrittedelle compresse, una singola somministra-zione giornaliera è più affidabile rispetto aduna dose somministrata tre volte al giorno.Gli antibiotici iniettabili a lunga azione som-ministrati dal veterinario prevengono questotipo di problema. Quando si sceglie una te-rapia con antibiotici sistemici, è importantediscutere in modo approfondito col proprie-tario i vantaggi e gli svantaggi dei diversi an-tibiotici e regimi terapeutici. Queste discus-sioni formano la base per la scelta della te-rapia antibiotica.Un ulteriore fattore in grado di influenzarel’esito di una terapia è rappresentato dalladiagnosi e dal trattamento delle patologieconcomitanti. In particolare, nei casi di pio-dermiti superficiali ricorrenti secondarie adallergie associate a intenso prurito, è possi-bile notare che un’infezione batterica attivache non risponde agli antibiotici, rispondeinvece bene al trattamento delle patologieconcomitanti. ■

Trattamento delle infezioni cutanee.Terapia antimicrobica sistemica

Tabella 1 Antibiotici e loro dosaggio

Acido clavulanico/amoxicillina 12,5 mg/kg PO q 8-12 hCefalessina 15-30 mg/kg PO q 12 hCefadroxil 10-20 mg/kg PO q 12 hCefovecina 8 mg/kg SC q 2 settimaneEnrofloxacina 5-20 mg/kg PO q 24 hMarbofloxacina 2-5 mg/kg PO q 24 hEritromicina 10-20 mg/kg PO q 8 hLincomicina 15-20 mg/kg PO q 8-12 hClindamicina 5-10 mg/kg PO q 12 hTrimetoprim/sulfadiazina 15 mg/kg PO q 12 hOrmetoprim/sulfadimetossina 30 mg/kg PO q 24 h

Follicolite superficiale caratterizzatada papule eritematose sul torace di unesemplare femmina meticcio di 15 an-ni. Foto di Ralf Mueller.

Piodermite profonda (foruncolosi) sul-l’arto anteriore di un Dobermann ma-schio di un anno di età. Foto di RalfMueller.

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 27

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Gli MRSA (Staphylococ-cus aureus meticillino-resistente) costituisconoun problema crescentesia negli animali che nel-l’uomo ed è necessaria

un’azione urgente, basata su una responsabi-lità condivisa tra medicina veterinaria e sanitàpubblica. È questa la principale conclusionedella recente conferenza sugli MRSA organiz-zata dalla Federation of Veterinarians of Euro-pe (FVE) a Bruxelles (8 aprile 2008).

MRSA NEI SUINI, UNA NUOVAZOONOSI?

Inizialmente, si riconoscevano soltanto due ti-pi di MRSA in medicina umana: MRSA noso-comiali e comunitari. Nel 2004, tre casi di in-fezioni umana da MRSA venivano correlati al-l’allevamento suino in Olanda. Il successivo

laPROFESSIONE VETERINARIA 27 | 200816 Vet Journal Attualità scientifica o

MRSA in veterinaria: aumentare laconsapevolezzaDefinito un serio problema emergente a una conferenza della FVE

UU no studio ha valutato l’efficaciadella citosina arabinoside nei ca-ni affetti da linfoma con coinvol-

gimento midollare. La citosina arabinosi-de (ara-C) è una componente di moltiprotocolli di trattamento della leucemiaacuta e del linfoma non-Hodgkin dell’uo-mo. Lo studio ha valutato prospettica-mente l’efficacia di ara-C in un regimemieloablativo in 17 cani affetti da linfomacon coinvolgimento del midollo osseo.Otto cani venivano trattati con un proto-collo basato su VCAA (gruppo 1) e 9 canierano trattati con lo stesso regime a cuisi aggiungeva ara-C (gruppo 2). L’ara-Cveniva somministrata per infusione en-dovenosa continua a dosaggio di 150mg/m2 al giorno per 5 giorni consecutivi.Durante il trattamento si osservava la re-missione completa (CR) in 2 cani delgruppo 1 e in 8 cani del gruppo 2. Il tas-so di CR era significativamente maggio-re nel gruppo 2 (P < 0,01). La sopravvi-venza mediana era pari a 72,5 giorni (ran-ge, 6 – 174) nel gruppo 1 e a 243 giorni(range, 73 – 635) nel gruppo 2. La soprav-vivenza era significativamente maggiorenel gruppo 2 (P < 0,001). Entrambi i pro-tocolli, concludono gli autori, erano bentollerati, con una bassa incidenza di rea-zioni avverse. L’ara-C aggiunta a un pro-tocollo basato su VCAA appariva sicurae di beneficio nei cani con linfoma di sta-dio V. L’incorporazione dell’analogo nu-cleosidico potrebbe essere cruciale perlo sviluppo di future strategie terapeuti-che nel cane. (M.G.M.)

L a comparsa di convulsioni è statadescritta frequentemente in corsodi peritonite infettiva felina (FIP),

tuttavia l’associazione di queste manife-stazioni con la malattia non è stata stu-diata in dettaglio. Uno studio ha effettua-to un’analisi retrospettiva dei segni neu-rologici in una popolazione di 55 gatticon forma neurologica di FIP confermataistopatologicamente, cercando di effet-tuare una correlazione con età, razza,sesso e aspetti neuropatologici.Le convulsioni erano presenti in 14 gatti,mentre per 41 soggetti l’anamnesi era ne-gativa per convulsioni. In 19 gatti si osser-vavano convulsioni generalizzate tonico-cloniche, mentre in quattro gatti erano pre-senti convulsioni focali complesse. In unpaziente era presente uno stato epiletticoma non si riscontravano fenomeni convul-sivi in cluster. In un soggetto non era pos-sibile determinare il tipo specifico di con-vulsioni. La comparsa di convulsioni nonera correlata a età, sesso, razza o intensitàdell’infiammazione del sistema nervosocentrale. Tuttavia, le convulsioni erano si-gnificativamente più frequenti negli anima-li con lesioni infiammatorie marcatamenteestese dell’encefalo anteriore. Quindi, con-cludono gli autori, la comparsa di convul-sioni in corso di FIP indica un danno cere-brale esteso e può essere considerata unsegno prognostico sfavorevole. (M.G.M.)

CONVULSIONI NELLA FIPPOSSONO INDICARE

UN DANNO CEREBRALEESTESO

screening dei suini del paese mostrava un’in-cidenza stimata del 39% nei soggetti all’in-grasso. Gli MRSA associati ai suini non eranoidentificabili con le tipizzazioni abituali e veni-vano denominati NT-MRSA, appartenenti aun unico clone specifico (ST398). Uno studionell’uomo identificava nel contatto con suini ebovini un fattore di rischio per l’infezione daNT-MRSA, definita come una nuova malattiaemergente degli animali zootecnici, non alta-mente virulenta ma degna di attenzione. Glistudi definivano “improbabile” la via di tra-smissione alimentare di NT-MRSA nella po-polazione umana. Tuttavia, gli MRSA dovreb-bero essere considerati possibili agenti zoo-nosici. Come per gli MRSA nosocomiali, gliNT-MRSA sono emersi in un contesto di ele-vata pressione antibiotica, quello della produ-zione animale; altri possibili fattori sono ladensità e i sistemi di allevamento.Altri studi in diversi paesi hanno identificatoquali fattori di rischio per l’infezione umana ilcontatto con suini, bovini, cani e l’occupazio-ne professionale in cliniche per grossi animali.

MRSA NEGLI ANIMALID’AFFEZIONE

La grande maggioranza dei casi di MRSA ne-gli animali da compagnia è stata osservata inseguito a infezione della ferita chirurgica, so-prattutto in caso di impianti ortopedici, pro-babilmente a causa del biofilm che si formavasugli impianti. Gli MRSA sono definiti un’infe-zione nosocomiale emergente nelle clinicheveterinarie.Uno studio irlandese stimava che il 13% deicani con infezioni cliniche in un ospedale ve-terinario di riferimento era portatore di MRSA,contro l’8% dei cani di un ambulatorio di ba-se e lo 0,6% dei cani sani. Nel Regno Unitoera portatore il 9% dei cani esaminati pressoil Royal Veterinary College e in Germania erapositivo per MRSA il 7,5% dei cani “con feri-

CITOSINA ARABINOSIDEPER IL LINFOMA

DI STADIO V

te”. L’origine degli MRSA negli animali dacompagnia potrebbe essere legata a uno“spill over” delle infezioni nosocomiali dell’uo-mo. Ma si è parlato di un’infezione che può a-gire in entrambe le direzioni.

MRSA NEL CAVALLOUno studio effettuato in Nordamerica ha mo-strato che il contatto regolare con più di 20cavalli (ad esempio grossi allevamenti) era unfattore di rischio per la colonizzazione da CA-MRSA sia nell’uomo che nel cavallo. Sebbenela prevalenza degli MRSA in questa specie siasconosciuta, sembrano essere presenti ceppinon comuni nella popolazione umana. I cavallipotrebbero agire da serbatoio e fonte di infe-zione per l’uomo mediante contatto ravvicina-to. Benché vi siano poche evidenze che gliMRSA equini costituiscano un rischio per lasalute pubblica, i Veterinari dovrebbero essereconsiderati un gruppo a rischio elevato. ■

Vet Journal mette a disposizione unarchivio bibliografico che contie-ne tutti i lavori scientifici pubblica-

ti dal 1987 dalle riviste edite da SCIVACprima e da EV srl poi, e lavori reperitinella letteratura internazionale a partiredal 2001 in avanti. Per tutti i lavori è disponibile l'abstract,mentre per quelli italiani è disponibile an-che il PDF originale (dal 1995). È messoa disposizione anche il link con il Jour-nal Browser di Medline per risalire ai datidella rivista (richiesta articolo originaleall'editore). Sono consultabili le riviste: Cinologia,Collana di Radiologia Clinica, Ippologia,Large Animals Review, Medicina Felina,Notiziario Farmaceutico, ProfessioneVeterinaria, Quaderni di Dermatologia,SISCA Observer, Veterinaria.

ARCHIVIOBIBLIOGRAFICO

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 27

Sono in vigore le indica-zioni della Direzione Ge-nerale della Sanità dellaLombardia sulla profilas-si vaccinale obbligatoriacontro la Blue Tongue dei

bovini allevati nei Comuni della provincia diMantova (Decreto n. 7209 del 02/07/2008 -Burl n. 28 del 7 luglio 2008).I Servizi Veterinari hanno il compito di informaregli allevatori su tutti gli aspetti relativi alle opera-zioni di vaccinazione e in particolare dei vantag-gi collegati alla copertura immunitaria degli ani-mali, sia per quanto riguarda la protezione neiconfronti della malattia, sia per la possibilità diconsentire la libera circolazione dei bovini dallearee sottoposte a restrizione nel rispetto deitempi previsti dal Reg. (CE) 1266/07. Per l’ef-fettuazione della campagna vaccinale, tenutoconto che l’intervento è tanto più efficace quan-to più velocemente si raggiunge la coperturadella popolazione, l’ASL può avvalersi di veteri-nari liberi professionisti convenzionati, in analo-gia a quanto avviene per l’attuazione dei pianidi profilassi, appositamente formati ed autoriz-

laPROFESSIONE VETERINARIA 27 | 2008 Lingua blu Info Regioni 17

Blue tongue, profilassiobbligatoria nel mantovanoDalla Lombardia indicazioni per la vaccinazione nei Comunidella provincia di Mantova

LL e autorità veterinarie d'Europa ten-gono sotto stretto controllo la BlueTongue. Riunito a Bruxelles dal 30

al 1 luglio, alla presenza del rappresen-tante italiano della Direzione Generale diSanità Animale e del Farmaco Veterina-rio, il Comitato veterinario europeo per lasanità animale ha infatti registrato un mi-glioramento complessivo della malattia.Tuttavia in Italia, la guardia resta alta. Puressendoci una situazione epidemiologicatranquilla, in assenza di nuove positività,la sorveglianza epidemiologica è statarafforzata nelle provincie soggette a re-strizione (Mantova e Verona), dove sonoin atto specifici interventi di profilassi. Mala sorveglianza continua ad essere racco-mandata in tutta in Italia in considerazio-ne della posizione geografica e delle con-dizioni climatico-stagionali.Secondo il Commissario alle EmergenzeZootecniche, Ettore Ianì, “a dispetto delleipotesi più pessimistiche, che avevano fat-to temere un’ondata epidemica nel corsodell’estate, la situazione della blue tonguein Italia e negli altri Paesi europei maggior-mente colpiti tende a normalizzarsi”. Nel-l’ultimo mese - ricorda il Commissario -non si sono verificati nuovi casi di circola-zione virale (con l’eccezione di Germania,Francia e Spagna) e questo è, secondo gliesperti, un ottimo segnale sullo stato di e-voluzione epidemiologica della malattia. Alivello comunitario hanno funzionato lacollaborazione e la coordinazione negli in-terventi delle Autorità sanitarie degli Statimembri. Ciò è accaduto anche sul pianodella vaccinazione obbligatoria (Italia, Da-nimarca, Francia, Germania, Regno Unito,Polonia, Belgio, Spagna, Irlanda, Svizzera,Olanda e Portogallo; a breve Austria). An-che Olanda e Repubblica Ceca hanno av-viato una campagna di vaccinazione, masu base facoltativa.

NON ABBASSARE LA GUARDIA

zati. L’importo da corrispondere al veterinariooperatore è pari a € 2,00/capo vaccinato (1°intervento chirurgico e richiamo dopo 21 gg,

scindere dal numero di capi vaccinati, in analo-gia alla tariffa prevista con DGR VII/1252 del 28marzo 2003. Il vaccino da utilizzare è il vaccinoinattivato ZULVAC 8 BOVIS. L’inoculo del vac-cino deve essere praticato esclusivamente nel-la muscolatura laterale del collo. Devono esse-re vaccinati tutti gli animali di età superiore a 2,5mesi presenti negli allevamenti bovini da ripro-duzione utilizzando il vaccino inattivato sopra ri-portato con la pratica di due interventi vaccinalia distanza di tre settimane: eventualmente pos-sono essere vaccinati gli animali degli alleva-menti bovini di altra tipologia produttiva che ri-chiedono di movimentare animali fuori dalla Zo-na di Restrizione (ZR). La ASL deve predisporree trasmettere alla U.O. Veterinaria della Regio-ne Lombardia un piano di vaccinazione, conl’indicazione dei tempi previsti per arrivare il piùrapidamente possibile alla copertura degli alle-vamenti da riproduzione presenti sul territorio.Deve inoltre provvedere a riportare settimanal-mente in BDR Anagrafi zootecniche le informa-zioni riportate nel modulo SBt09, con l’indica-zione anche del veterinario vaccinatore per latrasmissione alla BDN. Intanto a Bruxelles è al-l’esame il progetto di un nuovo regolamentosulla sorveglianza nelle zone di restrizione perbluetongue, progetto che potrebbe modificarein alcune parti il Reg. (CE) 1266/2007, attual-mente in vigore. Il provvedimento in bozza pre-vede l’obbligatorietà della sorveglianza clinicapassiva e di quella basata sui dati di laborato-rio. La parte facoltativa riguarderà, invece, lasola sorveglianza entomologica, basata sullacattura degli insetti vettori, per determinare ilperiodo stagionalmente libero. ■

comprensivo degli adempimenti di registrazio-ne). L’importo non può comunque essere infe-riore a € 20 per ciascun allevamento, a pre-

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 27

Il quotidiano La Provincia di Cremo-na, in un articolo pubblicato ve-nerdì 11 luglio, riferisce che il Pub-blico Ministero Francesco Messinaha notificato alle persone coinvoltela chiusura delle indagini sui for-

maggi avariati, un caso di contraffazione eadulterazione alimentare balzato alle crona-che nazionali alcuni giorni fa, ma risalenteaddirittura al 2004. Gli indagati sono in tutto 26 persone, le a-ziende dedite al “riciclo” sono la Tradel diCasalbuttano (Cremona) e la Megal di Nova-ra di proprietà di un unico imprenditore. Al proprietario, al direttore e al capo magaz-zino - liberi da febbraio dopo l’arresto di al-cuni giorni nel settembre scorso - il pm Mes-sina ha contestato di aver “alterato le carat-teristiche di vari prodotti lattiero-caseari, pri-ma che fossero distribuiti per il consumo,rendendoli pericolosi per la salute pubblica”.Alla Megal sono indigati oltre al proprietarioanche la veterinaria responsabile dell’auto-controllo e il responsabile del magazzino.Per i tre veterinari ASL l’accusa è di abusod’ufficio in concorso. A tutti, il pm contestadi aver “intenzionalmente” procurato al pro-

Giovanni Colombo spa.Tutti gli indagati hanno venti giorni di tempoper produrre la loro difesa. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 27 | 200818 Info Regioni Lombardia e Veneto

Formaggi avariati:le accuse del PM Abuso d’ufficio, ingiusto vantaggioe danno ai consumatori le contestazioniai veterinari coinvolti

Gli Ordini, chiamati alla gestione ealla verifica dell’apprendimentodei veterinari “non possono ope-

rare in un sistema che funziona a fasi al-terne e discontinue”. L’“ennesimo pro-blema gestionale del sistema ECM” haportato la Federazione Regionale degliOrdini Veterinari della Lombardia e l’Or-dine dei Veterinari di Milano a scrivere u-na lettera di lamentela al Ministro Mauri-zio Sacconi e al Vice Presidente dellaCommissione Nazionale per la Formazio-ne Continua, Claudio Mastrocola.Le difficoltà segnalate circa il cattivo fun-zionamento del sito ecmsanita.it si pro-traggono dallo scorso mese di dicembre:“la possibilità di interagire con il sito siinterrompe quindici minuti prima dell’o-rario di termine indicato sia nella fasciamattutina che in quella serale, senzanessun preavviso”. Ciò provoca “l’inter-ruzione del lavoro e la demotivazione delpersonale addetto a questa attività chevede procedere a rilento e con ritmi nonpropri la fase conclusiva della gestionedegli eventi di inserimento dei dati deipartecipanti”.L’auspicio è quello di una funzionalità 24ore al giorno “senza limiti e senza inter-ruzioni senza preavviso”.La lettera firmata dalla Presidente dellaFROMVL, Marina Perri, e dalla Presiden-te dell’Ordine di Milano, Carla Bernasco-ni, conclude: “Gli Ordini professionali chesecondo l’Accordo Stato Regioni del 1 a-gosto 2007 dovrebbero a breve occupar-si della gestione e verifica dell’aggiorna-mento dei professionisti sanitari nonpossono operare in un sistema che fun-ziona a fasi alterne e discontinue anchenegli aspetti quotidiani, come la gestio-ne dei dati”.

ECM, PROTESTANOGLI ORDINI

DELLA LOMBARDIA

D alla Calabria ci arriva un altrolimpido esempio del fatto che, fi-no a quando in Italia non si rea-

lizzerà il federalismo fiscale, inteso an-che come responsabilizzazione dei cen-tri di spesa, gli sprechi si... sprecano!”.Lo sottolinea l’Assessore alla Sanità del-la Regione del Veneto, Sandro Sandri, ri-cevuta la notizia che in Calabria “con u-na sola delibera sono stati stabilizzati labellezza di 220 veterinari. Motivo: la ne-cessità di accelerare la profilassi controla brucellosi ovi caprina, un’urgenza chenon dovrebbe essere tale perché trattasidi attività che, ad esempio in Veneto, vie-ne gestita tranquillamente con le forzeordinarie, con il risultato che in Venetoquesta malattia non c’è!”. Sandri rilevache “nella Regione del Veneto i veterinariconvenzionati con le Ullss che hanno fat-to domanda di stabilizzazione sono intutto 70 e le domande accettate sono 27.I numeri parlano chiaro - aggiunge l’As-sessore - 27 contro 220 per fornire lostesso servizio, anzi probabilmente mi-gliore! Roba da segnalazione al MinistroBrunetta!”. Sandri pone l’accento anchesulla diversità di approccio in materia digaranzia di professionalità: “da noi - sot-tolinea - per accedere alla stabilizzazio-ne è comunque necessario che il veteri-nario interessato disponga della specia-lizzazione, non prevista invece nella deli-bera della Calabria. Non intendo in alcunmodo - conclude Sandri - mettere in di-scussione la legittimità degli atti intra-presi da quella Regione, che sicuramen-te avranno ampio supporto giuridico, masegnalo questa vicenda come emblema-tica di un modo di amministrare che, sevogliamo migliorare il nostro Paese, de-ve cambiare in fretta”. (regioni.it)

VENETO, 27 VETERINARIPER FARE IL LAVORO

DI 220

prietario della Tradel “un ingiusto vantaggiopatrimoniale arrecando inoltre un ingiustodanno ai consumatori finali dei prodotti ali-mentari lavorati presso la Tradel, anticipan-do le ispezioni”. Per il pm, inoltre, uno dei ve-terinari indagati era a conoscenza che la Tra-del “disattendeva in maniera evidente le nor-me igienico-sanitarie”. E lo sapeva, perchédopo un’ispezione di un funzionario dellaRegione Lombardia venne sollecitato ad a-dottare un provvedimento. Sarebbero244.504 i chilogrammi di prodotti “sfuggiti”alla vigilanza veterinaria.Nei ventisei ci sono anche alcuni tecnici del-la ASL che avrebbero attestato il falso.Tra gli indagati figurano anche dirigenti e re-sponsabili dei fornitori della Tradel ai qualiviene contestato di essere “consapevoli del-la successiva destinazione alla trasformazio-ne industriale per il consumo umano di pro-dotti non impiegabili per tale scopo bensì dadestinare o al consumo animale o allo smal-timento, trattandosi di prodotti in pessimostato di conservazione, alterati, ammuffitioppure classificati non edibili”. I nomi dei fornitori finiti nell’inchiesta sono:Galbani, Brescialat, Caseificio Castellan Ur-

bano, Venchiaredo, Frescolat, Centrale delLatte di Firenze, Pistoia Livorno, Eurofor-maggi, Industria Casearia Ferrari Giovanni e

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 27

“I Medici Veterinari associati in AIVEMP noncondividono gli aspetti interpretativi o appli-cativi di alcune Regioni che hanno disciplina-to l’attività intramoenia dei dipendenti Veteri-nari del S.S.N. e dove, invece, anche recen-temente si sono manifestati incidenti profes-sionali che rischiano di infangare l’operatodella Categoria”. In un comunicato stampadiffuso lo scorso 7 luglio l’AIVEMP ritiene che:• La professione intramoenia dei Dirigenti

Veterinari deve essere rispettosa del crite-rio assoluto di separazione tra il controlla-to ed il controllore.

• L’attività professionale svolta in regime diintramoenia deve riguardare solo DirigentiVeterinari NON addetti all’attività di vigilan-za o di controllo ufficiale e non deve riguar-dare le attività cliniche tipicamente svoltedal professionista privato.

• L’attività dei Medici Veterinari Pubblici puòessere coadiuvata da Medici veterinari pri-vati nel rispetto reciproco delle propriecompetenze professionali, in una Medici-na Veterinaria che vede nel futuro un terre-no proficuo di lavoro intelligente, efficaceper risultati ed efficiente per le risorse pub-bliche.

AIVEMP ritiene inoltre necessario ribadire chela Salute Pubblica e la Sicurezza Alimentaresono obiettivi fondamentali del Medico Veteri-nario Dirigente del S.S.N. e che, nell’eserciziodelle sue funzioni di dipendente pubblico, de-ve avere come Unico obiettivo la Salute delCittadino e del Consumatore. Recenti scan-dali in cui si sospetta l’operato scorretto deiMedici Veterinari Pubblici sono, a parere di AI-VEMP, fenomeni anomali. La stragrande maggioranza dei medici veteri-nari pubblici - conclude il comunicato - svol-ge correttamente il compito di Autorità Com-petente all’interno del comparto della Salute,ispezionando partite di animali o di prodotti,dall’allevamento fino alla distribuzione delle

derrate, garantendo la tranquillità degli alleva-tori di animali, ed assicurando che derratemonitorate giungano sul tavolo di noi tutti do-po ispezioni e controlli attenti mirati garanten-do al cittadino consumatore la certezza dellasalubrità di tutti gli alimenti di derivazione ani-male. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 27 | 2008 Libera professione Dalle Associazioni 19

AIVEMP: no allalibera professioneintramurariasenza regoleComunicato dei veterinari associati in AIVEMP sull’intramoenia dei dipendentiVeterinari del SSN

SECONDO INCONTRO SIVAE 2008Ortopedia negli animali esotici

Palazzo Trecchi - Cremona27-28 settembre 2008

***VI PARTE ITINERARIO DIDATTICO

ANIMALI ESOTICI SIVAE

Medicina e chirurgia dei piccolimammiferi

Palazzo Trecchi - Cremona12-14 novembre 2008

***SEMINARIO

Endoscopia negli animali esoticiPalazzo Trecchi - Cremona

15-16 novembre 2008Steve Hernández-Divers

Lorenzo Crosta

I programmi di tutti gli eventi sonodisponibili on line sul sito www.sivae.it

Per ulteriori informazioni: Segreteria SIVAETel. 0372/40.35.00

E-mail: [email protected] Web site: www.sivae.it

GLI APPUNTAMENTI DELSECONDO SEMESTRE

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 27

Apriamoci alle nuovetecnologie

S ono una giovane veterinaria, lau-reata nel 2006 e da poco rientratain Italia dopo un anno trascorso in

Ecuador, dove ho lavorato sia come liberoprofessionista che come lettore all’università.Ricevo regolarmente la rivista Professione Ve-terinaria e ho letto con molto interesse nonsolo gli articoli su neolaureati e situazioni oc-cupazionali più o meno rosee, ma anche l’ar-ticolo a pag. 14 del numero 24, “A portata dimouse”.Ho sempre pensato che l’Italia ed in partico-lar modo i veterinari italiani fossero restii adutilizzare il mezzo informatico, ma pensavofosse solamente un’idea mia. Forse era solonella mia zona (Pisa). Invece purtroppo nonè così. Ritengo che l’idea di fornire pubbli-cazioni su CD o scaricabili online in formato.pdf sia ottima. Non solo si risparmia in stampa e spedizio-ne, ma si evitano sprechi (carta) e si velociz-za enormemente l’aggiornamento della pub-blicazione stessa. Mi rattrista invece leggere che la maggiorparte delle associazioni contattate non han-no apprezzato l’iniziativa.Come veterinario e webmaster (progetto sitiweb per varie tipologie di clienti, dall’artistaalla piccola associazione di volontariato), mipiacerebbe in futuro poter usufruire di unarete di contatti e servizi molto più fitta e atti-va, nella speranza che il settore si aprisse al-le nuove tecnologie, non solo per quanto ri-guarda ecografi portatili & co.Essendo tornata in Italia da circa un mese,sto scoprendo solo ora i vostri servizi onlinee li trovo un punto di partenza molto utile,soprattutto per chi dovesse trovarsi all’este-ro per periodi più o meno brevi.

Sara Burbi

Animali abbandonati in pensione

T i scrivo in seguito all’articolo cheè comparso sull’ultimo numero diProfessione Veterinaria. L’argo-

mento mi tocca molto da vicino in quanto so-no proprietario, assieme a mia moglie, di unapensione per cani e gatti in provincia di Man-tova, e tra i miei clienti ho alcuni proprietari dipensioni per cani e gatti anche molto rinoma-te. Anch’io non vedo di buon occhio questoBonus Dog perché potrebbe essere un incen-tivo ad un fenomeno di cui nessun media parlama che è molto diffuso nell’ambito dei vacan-zieri ad oltranza, ovvero: l’abbandono in pen-sione! Polemiche a parte sono molto lieto cheil problema delle pensioni per animali stia perdivenire oggetto di studio in quanto è un setto-re produttivo in via di espansione che non hanessuna regolazione normativa che lo riguardidirettamente (tanto è che non ha nemmeno uncodice attività in camera di commercio). Sic-come sono convinto che la tutela ed il benes-sere animale passi anche dalla tutela dei dirittidegli operatori e per esperienza il controllo diqueste strutture e lasciato spesso alle Asl lo-cali che si muovono solo su imprecise basinormative. Ugo Riccò

laPROFESSIONE VETERINARIA 27 | 200820 Lettere al Direttore @

“Volevo fare il veterinarioed occuparmi di cavalli”

Luca Zaia, Ministro delle Politiche Agricole,Alimentari e Forestali

CONGRESSO NAZIONALE ANMVISabato 18 e domenica 19 ottobre 2008

Cremona, Palazzo Trecchi

Scrivi le date in agenda!

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 27

Il reparto di RICERCA e SVILUPPOdi ACEM (Divisione Vet Care), com-posto da una squadra di tecnici do-tati di grande esperienza nella pro-gettazione meccanica, hardware esoftware, rivolge particolare atten-

zione alla cura del paziente uomo/animale eal suo migliore trattamento offrendo le miglioricondizioni di lavoro possibili al medico - vete-rinario. Tutti i particolari dei prodotti ACEM so-no accuratamente studiati al fine di ottenereun risultato ottimale, atto a soddisfare le esi-genze di chi lo utilizza.

Potenza: 100.000 luxResa cromatica: 88 Consumo: 80 W

Sono le sorprendenti prestazioni della STAR-LED3 Evo ideata da ACEM S.p.A. (DivisioneVet Care - Calderara di Reno - Bologna - Italy)azienda da anni leader nel settore dell’illumi-nazione chirurgica.STARLED3 Evo è il risultato dell’attenzioneche ACEM rivolge alle esigenze di lavoro dimedici e veterinari coniugata con una tecno-logia a LED all’avanguardia in un design facileall’uso, pratico e innovativo.Grazie a tutto ciò la STARLED3 Evo (l’evolu-zione rispetto alla precedente StarLed3) assi-cura ottime prestazioni a bassi consumi elimi-nando gli svantaggi della convenzionale lam-pada alogena. Questa tecnologia infatti pos-siede l’esclusiva caratteristica di emettere lu-ce fredda priva della componente UV (raggiultra-violetti dannosi alla salute) e della com-ponente IR (raggi infrarossi) responsabili delcalore del flusso luminoso.L’utilizzo di questa nuova tecnologia a LEDpermette di ottenere una qualità luminosasenza pari vantando una temperatura di co-lore pari a 5.000 °K.STARLED3 Evo garantisce una durata me-dia che può arrivare a 100 volte quella dellenormali lampadine garantendo un’erogazionedi luce e una fedeltà di colore costanti neltempo. La lampada, completamente digitale, è gesti-ta da microprocessori con doppi comandi perregolare e visualizzare intensità luminosa egestione dei fari.Compattezza, maneggevolezza e stabilitàsono notevoli caratteristiche della STAR-LED3 Evo unite ad un design appositamen-te studiato per permettere una pulizia rapi-da, compatibilità con i flussi laminari e sem-plicità di utilizzo.Il manipolo, di facile presa, è dotato di ampiocolletto di protezione, comprende un sistemadi sgancio rapido e pratico che soddisfa gli e-levati requisiti di igiene e che consente infattidi essere rimosso e sterilizzato.A seconda delle applicazioni StarLed3 Evo è

disponibile in varie versioni: a stativo con ruo-te piroettanti, a parete e a soffitto.

Per ulteriori informazioni:ACEM S.p.A. - Divisione Vet CareTel +39 - 051 - 721844Fax +39 - 051 - [email protected] - www.acem.itUfficio Stampa [email protected]

laPROFESSIONE VETERINARIA 27 | 2008 Tecnologia Dalle Aziende 21▲

STARLED 3 EVOL’evoluzione tecnologica a led per illuminazione veterinaria

Le aziende interessate alla pubbli-

cazione dei comunicati stampa pos-

sono inviare il comunicato, possibil-

mente corredato da una foto, all’in-

dirizzo e-mail:

[email protected]

COMUNICATI STAMPA

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Edizioni Veterinarie E.V. srl

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La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

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Professione Veterinaria pubblicanotizie d'attualità e di rassegna icui contenuti non rispecchiano

necessariamente il pensiero dellaTestata. Interventi e opinioni

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Chiuso in stampa il 14 luglio 2008

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 27 | 200822 Calendario attività Dal 9 luglio al 5 ottobre

9 - 12 LUGITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: II PARTE - LE DIAGNOSI DIFFERENZIALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona

- Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel.+39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

5 - 7 SETCORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SICILIA - CORSO REGIONALE DI ORTOPEDIA - Ragusa, Villa Di Pasquale - Viale delle Americhe - ECM:IZS RAGUSA Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel.

+39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

7 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA RUOLO DELLA FISIOTERAPIA NELLA CORRETTA GESTIONE DEL PAZIENTE AFFETTO DA ERNIE DISCALI

- Jolly Hotel Villanova , Castenaso (BO) - Via Villanova 29/8 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani- Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

11 - 13 SETCORSO SCIVAC CORSO DI MEDICINA FELINA I PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

13 SETINCONTRO SIMIV EMOGASANALISI ED EQUILIBRIO ACIDO-BASE NELLA PRATICA CLINICA DEL CANE E DEL GATTO -

Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni- Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

14 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA LE ERNIE IN CHIRURGIA GENERALE - Firenze - Grand Hotel Mediterraneo - Lungarno del Tempio 44 - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel.+39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

14 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA EMATOLOGIA: UN GIOCO DI LUCI E COLORI - Matera - Ostello Femminile Le Monacelle - Via Riscatto, 9/10 -

ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

18 - 20 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: VI PARTE - CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA - Centro Studi SCIVAC,

Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

20 SETSEMINARIO SIVE SEMINARIO “ECOGRAFIA ADDOMINALE E TORACICA NEL CAVALLO ADULTO” - Centro Studi Palazzo

Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +390372 403502 - E-mail: [email protected]

21 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO VALUTAZIONE DELL’OCCLUSIONE E TRAUMATOLOGIA DENTALE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per

informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

21 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA DIFFICOLTÀ DEAMBULATORIE: IL RUOLO DELLE MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO - UN

APPROCCIO CLINICO, DIAGNOSTICO E (FISIO)TERAPEUTICO - Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinfo: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

21 SETCORSO SIVE WET LAB ON ABDOMINAL AND THORACIC ULTRASOUND IN THE ADULT HORSE - Crema, Istituto

Incremento Ippico della Lombardia - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - SegreteriaSIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

21 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE PIEMONTE- APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO ALLE MALATTIE DELL’ORBITA, DEGLI ANNESSI EIN COLLABORAZIONE CON SOVEP DELLA LENTE NEL CANE E NEL GATTO - Rivoli (TO) - Hotel Campanile - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto

Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

25 - 27 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. DERMATOLOGIA: II PARTE - APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI (2°) - Centro

Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

27 - 28 SETEVENTO SIVAE ORTOPEDIA NEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

27 - 28 SETINCONTRO SCVI LA CARDIO-CHIRURGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per

informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

27 - 28 SETCORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Hotel Selene, Roma - VIA PONTINA KM 30 - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

28 SETINCONTRO SIDEV AGGIORNAMENTI IN MALATTIE FUNGINE SUPERFICIALI DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC,

Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

28 SETINCONTRO ANMVI IN COLLABORAZIONE INCONTRO GPM ANMVI: “LA CONOSCENZA DEL MARKETING DEI SERVIZI COME VANTAGGIO CON SCIVAC E GPM COMPETITIVO NELLA PROFESSIONE VETERINARIA” - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi,

20 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Milena Migliavacca - - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: [email protected]

28 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani

- Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

28 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE AGGIORNAMENTI IN NEUROLOGIA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani -

Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

1 - 4 OTTCORSO SCIVAC CORSO BASE DI MEDICINA COMPORTAMENTALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

4 - 5 OTTSEMINARIO SCIVAC L’EPILESSIA IDIOPATICA DEL CANE: SIAMO ALL’INIZIO DI UNA NUOVA ERA? - Crowne Plaza - Centro

Congressi, Padova - Via PO 197 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

4 OTTINCONTRO SIPE SEMINARIO SIPE - Centro Studi E.V., Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento

- Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

5 OTTINCONTRO SISCA EDUCARE UN CUCCIOLO CHE PENSA: APPROCCIO TEORICO E PRATICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona

- Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. SpecialisticheSCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

5 OTTINCONTRO SVIDI APPROCCIO DIAGNOSTICO AL PAZIENTE CON PATOLOGIE DELLE GHIANDOLE SURRENALI - Centro Studi

SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - SegreteriaSoc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

5 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO DIAGNOSI E TERAPIA DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372403506 - E-mail: [email protected]

5 OTTINCONTRO SINUV L’IPERTENSIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per

informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

Valutare la qualità del legame diattaccamento del cane potrebbecostituire un utile strumento per:

Prevenire alcune patologie del comportamen-to come ad esempio l’Ansia da Separazione

Precisare lo stato patologico che affligge il paziente

Realizzare una terapia farmacologica “mirata”

Realizzare una terapia comportamentale “mirata”

Tutte le risposte precedenti

Qual è la funzione primaria dell'attaccamento?

Dare sicurezza e protezione al cucciolo

Impedire il suo eccesso di interattività

Dare sostegno e orientamento ai processi esperienziali del cucciolo

Mantenere il cucciolo a una certa di-

stanza dalla madre

Favorire il riconoscimento della madre

QUIZ 1Risposta corretta: c)

QUIZ 2Risposta corretta: e)

Il legame di attaccamento e lamedicina del comportamento,

Corso SISCA, 2007

SOLUZIONI

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