Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 16

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CC FNOVI, assegnate le cariche 006 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 3, numero 16, dal 1 al 7 maggio 2006 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 162 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. Penocchio Presidente Dopo 13 anni si rinnova il vertice della FNOVI. Otto nuovi eletti nel Comitato Centrale ENPAV Il Direttore Generale dell’ENPAV, dr. Vincenzo Tommasini, ha rassegnato le dimissioni. Lo ha annunciato durante l’ultimo Consiglio Nazionale il Presi- dente uscente della FNOVI D’Addario: “ciò, certamente provocherà dei ral- lentamenti - ha commentato - anche se, posso affermare che l’impegno di tutti, specie dei Dipendenti, che non è mai mancato, eviterà danni”. SISAC È stato istituito presso la Struttura inter- regionale sanitari convenzionati l’Os- servatorio consultivo permanente delle politiche socio-sanitarie e del persona- le del Ssn a rapporto convenzionato. Si occuperà del monitoraggio delle trattative regionali, dei relativi oneri economici, dell’attività e della qualità della specialistica convenzionata. È composto dai componenti del Coordi- namento Sisac e dai sindacati firmata- ri degli accordi collettivi nazionali. IZS La Conferenza Stato Regioni ha espresso parere favorevole all’asse- gnazione agli Istituti Zooprofilattici Sperimentali di 4.950.000 euro. La somma è computata secondo le risor- se previste dal decreto 27 agosto 2004 n. 67 del Ministero della Salute, nell’ambito del programma nazionale di edilizia sanitaria. AVIARIA Un allevatore britannico è stato colpito dal ceppo H7 dell’influenza aviaria. L’allevatore lavora presso un alleva- mento di polli di North Tuddenham (Norfolk) e soffre di una forma di con- giuntivite, in seguito all’infezione con un ceppo non aggressivo dell’influen- za aviaria. Il Department for the Envi- ronment, Food and Rural Affairs ha di- sposto l’abbattimento nella zona di 35.000 polli. OGM Il Commissario Europeo alla Sanità Markos Kyprianou ha impegnato la Commissione Europea a rivedere le strategie sugli ogm in base ai pareri prodotti dall’EFSA. La Commissione Europea ha chiesto inoltre che l’EFSA chiarisca e armonizzi con specifici protocolli tutti i tipi di test scientifici (studi tossicologici ed esperimenti su- gli animali) che dovranno essere effet- tuati per dimostrare la non nocività de- gli ogm. BIO È nato il Consorzio di Garanzia AIAB, l’Associazione Italiana Agricoltura Bio- logica. Riunisce più di 200 imprese consorziate di 15 regioni italiane. Si tratta di una certificazione rilasciata al- le aziende in grado di garantire requi- siti più restrittivi rispetto al Regolamen- to Comunitario 2092 sulle produzioni biologiche. Le aziende del consorzio devono alimentare gli animali con il 100% delle materie prime biologiche e Ogm free. BSE È stata clonata in Cina una mucca ge- neticamente modificata resistente al- l’encefalopatia spongiforme bovina (Bse). Il vitello, rende noto l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua, pesa 55 chili e la sua nascita è avvenuta nella provin- cia orientale di Shandong, presso l’Isti- tuto di scienze agrarie Laiyang. Nel clo- ne ottenuto in Cina a partire dalla cellu- la di una mucca adulta è stato trasferito il gene che protegge dalla malattia. Sa- ranno condotti ulteriori test per verifica- re l’efficacia della terapia genica. Brevi www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. Una svolta storica di Carlo Scotti, Presidente ANMVI D a Sabato 29 Aprile 2006 la Federazione Nazionale degli Ordini Ve- terinari Italiani (FNOVI) ha un nuovo Presidente Il Dr. Gaetano Penocchio. A lui vanno i segni della gratitudine dell’ANMVI e della medicina veterinaria tutta che crede in un futuro di rilancio della professione, per la grande sfi- da che ha deciso di accettare. Finalmente la medicina veterinaria volta pagina. Un Presidente giovane che svolge attività professionale nel settore della sanità pubblica, che conosce profondamente la realtà della nostra professione sia pubblica che privata, con alle spalle un bagaglio di militanza in organizzazioni scientifico profes- sionali e che si pone alla guida di un Comitato Centrale molto motivato do- ve, finalmente, al suo interno sono presenti due donne, Presidenti di Ordini importanti quali Milano e Roma. La Vice Presidenza, affidata a Carlo Pizzirani, completa un team al quale viene richiesto di realizzare quella svolta verso un nuovo modo di interpre- tare la nostra professione intrapreso dalla nostra associazione già da molti anni. Questa squadra è il frutto di una forte convergenza tra ANMVI, SI- VEMP e Presidenti di Ordini professionali che, pur non avendo riferimen- ti specifici nelle varie organizzazioni associative, hanno voluto esprimere la coesione di tutta la Categoria professionale dando un segnale di gran- de maturità e responsabilità nei confronti di tutta la classe veterinaria. So- no certo che una Federazione dinamica, moderna con il supporto di un forte consenso di tutta la classe veterinaria saprà diventare un riferimen- to politico importante al fine di dare sempre maggiori competenze, re- sponsabilità e visibilità alla medicina veterinaria italiana. Voglio infine ringraziare per il lavoro svolto nello scorso mandato in fede- razione i Colleghi amici che per motivi di ricambio di ruoli, cosa che na- turalmente avviene nel nostro movimento, non si sono ricandidati per que- sto Comitato Centrale: Giuliano Lazzarini, Paolo Cecchin, Gianni Petroc- cia e per ultimo, ma non ultimo, Aldo Vezzoni al quale va riconosciuto, con la sua permanenza per nove anni in seno al Comitato Centrale, il for- te impegno, il merito di alcuni importanti risultati ottenuti ed il ruolo di ar- tefice di questo traghettamento. _________________ La strada maestra dell’unità “Le elezioni del Comitato Centrale e dei Revisori dei Conti della nostra Fe- derazione che si sono appena concluse costituiscono una grande occa- sione per la nostra categoria e un chiaro successo del SIVeMP e del- l’ANMVI che avevano condiviso il movimento programmatico che è l’ele- mento distintivo alla base delle candidature dei colleghi eletti”. È il com- mento di Aldo Grasselli Segretario Nazionale del SIVEMP all’esito delle votazioni della scorsa fine settimana per l’elezione del Comitato Centrale della FNOVI 2006-2008. “Le nostre due organizzazioni - ha dichiarato il Segretario Nazionale dott. Aldo Grasselli - hanno avviato un processo che ha una valenza storica. Il prossimo triennio della FNOVI seguirà la strada maestra dell’unità, del rispetto e della collaborazione tra tutte le specifi- cità della medicina veterinaria. Siamo molto soddisfatti del risultato elet- torale che gratifica l’onestà intellettuale e la capacità di tessitura politica che il nostro sindacato ha assunto in questi anni.” Dir. San. Emanuele Minetti - Medico Veterinario Aut. Reg. Lombardia DRL 15/MI-200.3/1740 11/07/78 - ASL Prot. 9/5A/NN Rif 4.502 I taliano, giovane, maschio, laureato. E scorretto. È questo l'identikit del lavoratore medio, che seppur in pos- sesso di un'istruzione elevata, non garantisce un comportamento etica- mente corretto sul posto di lavoro. Sottrarre materiale di cancelleria dal proprio ufficio, utilizzare il collega- mento internet o il software dell'azien- da per attività personali, infatti, sono comportamenti diffusi tra i dipendenti e collaboratori sia in Italia sia in Euro- pa, ma ciò che sorprende di più è che gran parte dei lavoratori italiani ed europei li ritiene accettabili dal punto di vista etico. A fotografare le opinioni di 19mila dipendenti (1.900 in Italia) in 12 paesi europei è la terza parte del sondaggio "Kelly world at work survey" di Kelly service, multina- zionale americana leader mondiale nei servizi per le risorse umane, intito- lato, appunto, "L'etica dei comporta- menti in ambito professionale". Dalle interviste, quindi, è emerso che il 15% dei lavoratori italiani ed il 21% di quelli europei hanno dichiarato ac- cettabile la consuetudine di sottrarre materiale di cancelleria dall'ufficio per uso personale. Per quanto riguar- da invece la pratica di utilizzare il col- legamento Internet dell'azienda per uso proprio, addirittura il 41% degli italiani e la stessa percentuale di eu- ropei si sono dichiarati d'accordo. In- fine, un altro risultato che coincide sia in Italia che in Europa è che il 30% dei lavoratori selezionati dal sondaggio si è mostrato favorevole all'utilizzo di software d'ufficio per scopi personali, mentre il 14% di italiani e l'11% degli europei giudicano accettabile l'utiliz- zo di software non autorizzati, vale a dire senza licenza. Il sondaggio ha poi preso in esame il livello d'istruzio- ne degli intervistati e quello che è ri- sultato incredibile è che il possesso di un'istruzione elevata non garanti- sce comportamenti corretti fra i lavo- ratori italiani. Infatti la categoria di in- dividui portati a infrangere più fre- quentemente le norme etiche è quel- la che ha maturato un'istruzione di li- vello universitario, ha un'età compre- sa fra i 20 ed i 34 anni e raggiunge il culmine tra le persone di sesso ma- schile. Lo stesso atteggiamento che si riscontra nei dipendenti lo si ritrova anche nel mondo professionale dove è già stato più volte evidenziato come il rispetto del Codice Deontologico non sia ritenuto vincolante e sia quin- di normale il non adeguarsi alle nor- me previste. L’ETICA NON CORRISPONDE ALLA LAUREA Gaetano Penocchio, Presidente FNOVI

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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CC FNOVI, assegnate le cariche

006SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 3, numero 16, dal 1 al 7 maggio 2006Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

162ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

PenocchioPresidenteDopo 13 anni si rinnova il vertice dellaFNOVI. Otto nuovi eletti nel ComitatoCentrale

ENPAVIl Direttore Generale dell’ENPAV, dr.Vincenzo Tommasini, ha rassegnato ledimissioni. Lo ha annunciato durantel’ultimo Consiglio Nazionale il Presi-dente uscente della FNOVI D’Addario:“ciò, certamente provocherà dei ral-lentamenti - ha commentato - anchese, posso affermare che l’impegno ditutti, specie dei Dipendenti, che non èmai mancato, eviterà danni”.

SISACÈ stato istituito presso la Struttura inter-regionale sanitari convenzionati l’Os-servatorio consultivo permanente dellepolitiche socio-sanitarie e del persona-le del Ssn a rapporto convenzionato.Si occuperà del monitoraggio delletrattative regionali, dei relativi onerieconomici, dell’attività e della qualitàdella specialistica convenzionata. Ècomposto dai componenti del Coordi-namento Sisac e dai sindacati firmata-ri degli accordi collettivi nazionali.

IZSLa Conferenza Stato Regioni haespresso parere favorevole all’asse-gnazione agli Istituti ZooprofilatticiSperimentali di 4.950.000 euro. Lasomma è computata secondo le risor-se previste dal decreto 27 agosto2004 n. 67 del Ministero della Salute,nell’ambito del programma nazionaledi edilizia sanitaria.

AVIARIAUn allevatore britannico è stato colpitodal ceppo H7 dell’influenza aviaria.L’allevatore lavora presso un alleva-mento di polli di North Tuddenham(Norfolk) e soffre di una forma di con-giuntivite, in seguito all’infezione conun ceppo non aggressivo dell’influen-za aviaria. Il Department for the Envi-ronment, Food and Rural Affairs ha di-sposto l’abbattimento nella zona di35.000 polli.

OGMIl Commissario Europeo alla SanitàMarkos Kyprianou ha impegnato laCommissione Europea a rivedere lestrategie sugli ogm in base ai pareriprodotti dall’EFSA. La CommissioneEuropea ha chiesto inoltre che l’EFSAchiarisca e armonizzi con specificiprotocolli tutti i tipi di test scientifici(studi tossicologici ed esperimenti su-gli animali) che dovranno essere effet-tuati per dimostrare la non nocività de-gli ogm.

BIOÈ nato il Consorzio di Garanzia AIAB,l’Associazione Italiana Agricoltura Bio-logica. Riunisce più di 200 impreseconsorziate di 15 regioni italiane. Sitratta di una certificazione rilasciata al-le aziende in grado di garantire requi-siti più restrittivi rispetto al Regolamen-to Comunitario 2092 sulle produzionibiologiche. Le aziende del consorziodevono alimentare gli animali con il100% delle materie prime biologiche eOgm free.

BSEÈ stata clonata in Cina una mucca ge-neticamente modificata resistente al-l’encefalopatia spongiforme bovina(Bse). Il vitello, rende noto l’agenzia distampa ufficiale Xinhua, pesa 55 chili ela sua nascita è avvenuta nella provin-cia orientale di Shandong, presso l’Isti-tuto di scienze agrarie Laiyang. Nel clo-ne ottenuto in Cina a partire dalla cellu-la di una mucca adulta è stato trasferitoil gene che protegge dalla malattia. Sa-ranno condotti ulteriori test per verifica-re l’efficacia della terapia genica.

Brevi

www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I.

Una svolta storicadi Carlo Scotti, Presidente ANMVI

Da Sabato 29 Aprile 2006 la Federazione Nazionale degli Ordini Ve-terinari Italiani (FNOVI) ha un nuovo Presidente Il Dr. Gaetano

Penocchio.A lui vanno i segni della gratitudine dell’ANMVI e della medicina veterinariatutta che crede in un futuro di rilancio della professione, per la grande sfi-da che ha deciso di accettare.Finalmente la medicina veterinaria volta pagina. Un Presidente giovane chesvolge attività professionale nel settore della sanità pubblica, che conosceprofondamente la realtà della nostra professione sia pubblica che privata,con alle spalle un bagaglio di militanza in organizzazioni scientifico profes-sionali e che si pone alla guida di un Comitato Centrale molto motivato do-ve, finalmente, al suo interno sono presenti due donne, Presidenti di Ordiniimportanti quali Milano e Roma.La Vice Presidenza, affidata a Carlo Pizzirani, completa un team al qualeviene richiesto di realizzare quella svolta verso un nuovo modo di interpre-tare la nostra professione intrapreso dalla nostra associazione già da moltianni. Questa squadra è il frutto di una forte convergenza tra ANMVI, SI-VEMP e Presidenti di Ordini professionali che, pur non avendo riferimen-ti specifici nelle varie organizzazioni associative, hanno voluto esprimerela coesione di tutta la Categoria professionale dando un segnale di gran-de maturità e responsabilità nei confronti di tutta la classe veterinaria. So-no certo che una Federazione dinamica, moderna con il supporto di unforte consenso di tutta la classe veterinaria saprà diventare un riferimen-to politico importante al fine di dare sempre maggiori competenze, re-sponsabilità e visibilità alla medicina veterinaria italiana.Voglio infine ringraziare per il lavoro svolto nello scorso mandato in fede-razione i Colleghi amici che per motivi di ricambio di ruoli, cosa che na-turalmente avviene nel nostro movimento, non si sono ricandidati per que-sto Comitato Centrale: Giuliano Lazzarini, Paolo Cecchin, Gianni Petroc-cia e per ultimo, ma non ultimo, Aldo Vezzoni al quale va riconosciuto,con la sua permanenza per nove anni in seno al Comitato Centrale, il for-te impegno, il merito di alcuni importanti risultati ottenuti ed il ruolo di ar-tefice di questo traghettamento.

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La strada maestra dell’unità“Le elezioni del Comitato Centrale e dei Revisori dei Conti della nostra Fe-derazione che si sono appena concluse costituiscono una grande occa-sione per la nostra categoria e un chiaro successo del SIVeMP e del-l’ANMVI che avevano condiviso il movimento programmatico che è l’ele-mento distintivo alla base delle candidature dei colleghi eletti”. È il com-mento di Aldo Grasselli Segretario Nazionale del SIVEMP all’esito dellevotazioni della scorsa fine settimana per l’elezione del Comitato Centraledella FNOVI 2006-2008. “Le nostre due organizzazioni - ha dichiarato ilSegretario Nazionale dott. Aldo Grasselli - hanno avviato un processo cheha una valenza storica. Il prossimo triennio della FNOVI seguirà la stradamaestra dell’unità, del rispetto e della collaborazione tra tutte le specifi-cità della medicina veterinaria. Siamo molto soddisfatti del risultato elet-torale che gratifica l’onestà intellettuale e la capacità di tessitura politicache il nostro sindacato ha assunto in questi anni.” Dir. San. Emanuele Minetti - Medico Veterinario

Aut. Reg. Lombardia DRL 15/MI-200.3/1740 11/07/78 - ASL Prot. 9/5A/NN Rif 4.502

I taliano, giovane, maschio, laureato.E scorretto. È questo l'identikit del

lavoratore medio, che seppur in pos-sesso di un'istruzione elevata, nongarantisce un comportamento etica-mente corretto sul posto di lavoro.Sottrarre materiale di cancelleria dalproprio ufficio, utilizzare il collega-mento internet o il software dell'azien-da per attività personali, infatti, sonocomportamenti diffusi tra i dipendentie collaboratori sia in Italia sia in Euro-pa, ma ciò che sorprende di più èche gran parte dei lavoratori italianied europei li ritiene accettabili dalpunto di vista etico. A fotografare leopinioni di 19mila dipendenti (1.900in Italia) in 12 paesi europei è la terzaparte del sondaggio "Kelly world atwork survey" di Kelly service, multina-zionale americana leader mondialenei servizi per le risorse umane, intito-lato, appunto, "L'etica dei comporta-menti in ambito professionale". Dalleinterviste, quindi, è emerso che il15% dei lavoratori italiani ed il 21% diquelli europei hanno dichiarato ac-cettabile la consuetudine di sottrarremateriale di cancelleria dall'ufficioper uso personale. Per quanto riguar-da invece la pratica di utilizzare il col-legamento Internet dell'azienda per

uso proprio, addirittura il 41% degliitaliani e la stessa percentuale di eu-ropei si sono dichiarati d'accordo. In-fine, un altro risultato che coincide siain Italia che in Europa è che il 30% deilavoratori selezionati dal sondaggio siè mostrato favorevole all'utilizzo disoftware d'ufficio per scopi personali,mentre il 14% di italiani e l'11% deglieuropei giudicano accettabile l'utiliz-zo di software non autorizzati, vale adire senza licenza. Il sondaggio hapoi preso in esame il livello d'istruzio-ne degli intervistati e quello che è ri-sultato incredibile è che il possessodi un'istruzione elevata non garanti-sce comportamenti corretti fra i lavo-ratori italiani. Infatti la categoria di in-dividui portati a infrangere più fre-quentemente le norme etiche è quel-la che ha maturato un'istruzione di li-vello universitario, ha un'età compre-sa fra i 20 ed i 34 anni e raggiunge ilculmine tra le persone di sesso ma-schile. Lo stesso atteggiamento chesi riscontra nei dipendenti lo si ritrovaanche nel mondo professionale doveè già stato più volte evidenziato comeil rispetto del Codice Deontologiconon sia ritenuto vincolante e sia quin-di normale il non adeguarsi alle nor-me previste. ■

L’ETICA NON CORRISPONDE ALLA LAUREA

Gaetano Penocchio, Presidente FNOVI

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Page 3: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 16

La Federazione degli OrdiniVeterinari Italiani ha unnuovo Presidente: Gaeta-

no Penocchio, medico veterinariodi Brescia, stato designato il 29aprile all’unanimità dal ComitatoCentrale della FNOVI, riunito nellasede romana di Via del Tritone.L’organismo di rappresentanza isti-tuzionale della veterinaria italianaha così scelto il successore di Do-menico D’Addario, medico veteri-nario di Brindisi, che ha presiedutola Federazione dal 1993 ad oggi.

Un ampio consenso Gaetano Penocchio, 51 anni, Diret-tore del Dipartimento di Prevenzio-ne della ASL di Brescia, guiderà neltriennio 2006-2008 un Ordine Pro-fessionale che conta 24.200 mediciveterinari: “È tempo di fare qualco-sa di utile per questa Categoria - hadichiarato il neo-Presidente dellaFNOVI -; credo che la mia storiapersonale mi consenta di riassume-re nei miei comportamenti le dueanime della professione quella pub-blica e quella privata”. La lista elet-torale che ha portato Gaetano Pe-nocchio alla Presidenza della FNO-VI è infatti espressione di una largaintesa fra le maggiori organizzazio-ni culturali, scientifiche e sindacalidei veterinari italiani - sia libero-pro-fessionisti che dipendenti del SSN-le quali hanno indicato in un Mani-festo programmatico le priorità deiprossimi tre anni.

Organigramma rinnovatoPenocchio sarà affiancato dai 12componenti eletti nel nuovo Comi-tato Centrale e dai 4 membri delCollegio dei Revisori. Il nuovo orga-nigramma vede la presenza di ben8 nuovi eletti e, per la prima voltanella storia della Federazione didue donne: la dottoressa CarlaBernasconi e la dottoressa Dona-tella Loni, rispettivamente presi-denti dell’Ordine dei Medici Veteri-nari di Milano e Roma. Nel Consi-glio di Presidenza sono stati desi-gnati vice-Presidente, Carlo Pizzi-rani, (Ordine dei Medici Veterinari

di Firenze e Prato); segretario, Ma-rio Facchetti, (Ordine dei MediciVeterinari di Verona); tesoriere, An-gelo di Niro, (Ordine dei Medici Ve-terinari di Campobasso). Consiglie-ri del nuovo comitato centrale: Ser-gio Apollonio, (Ordine di Lecce);Carla Bernasconi, (Ordine di Mila-no); Giancarlo Boi, (Ordine di Ca-gliari); Alberto Casartelli (Ordine diMilano); Antonio Gianni (Ordine diCosenza); Giuseppe Licitra (Ordi-ne di Ragusa); Antonio Limone (Or-dine di Avellino, direttore dell’istitu-to zooprofilattico del Mezzogiorno);Adriano Sarale, (Ordine di Cuneo);Stefano Zanichelli, (Ordine di Par-ma). Sono Revisori dei conti effetti-vi: Donatella Loni (Ordine di Roma),Alberto Petrocelli (Ordine di Trevi-so), Danilo Serva (Ordine di Terni).Revisore supplente: Renato DelSavio (Ordine di Udine).

Un commento sulle elezioni?“Tutti i confronti arricchiscono - di-

chiara Gaetano Penocchio - e cosìè capitato anche questa volta, an-che se spesso hanno parlato dielezioni molti soggetti che non vihanno partecipato. L’aggregazioneche è risultata eletta conta su qua-si il 90% dei consensi in una con-sultazione elettorale con una parte-cipazione da record che ha vistovotare 92 ordini su 100. Nessun se-gno contrario in Consiglio naziona-le sul manifesto elettorale a suotempo presentato da ANMVI e SI-VeMP e nessuna nuova proposta,ma discussione sul metodo e sullacondivisione. Confronto tra uominie percorsi, non già su programmied obiettivi. Indicazioni (anche elet-torali) comunque da tenere nellamassima considerazione”.

ANMVI e SIVEMP“La più grande aggregazione disocietà culturali (l’ANMVI) e il mag-giore organo di rappresentanzasindacale (SIVeMP) non sono mi-

scellanee strane - commenta Pe-nocchio -, ma soggetti che tengo-no insieme professionisti. In questianni non sempre e non dappertut-to hanno svolto, oltre che le loro at-tribuzioni, una funzione di sollecito,di attenzione e di partecipazionealla vita degli ordini. Tutto sta nelcapire e rispettare dove finisceuna funzione ed il ruolo di rappre-sentanza dei legittimi interessi di

quel profilo professionale e dovecomincia la rappresentanza degliinteressi della professione nel suoinsieme. Da tempo venivo indicatocome possibile candidato alla Pre-sidenza; ciò in forza di cose fatte enon di cose dette. Credo di esser-mi fatto apprezzare per qualitàpersonali, ma ciò non mi impedi-sce di riconoscermi nell’aggrega-zione che mi ha proposto”. ■

3ATTUALITÀ

Distribuite le cariche del Comitato Centrale della FNOVI

“È il momento di conquistare la fiducia di tutti con i fatti”Gaetano Penocchio ringrazia per l’incarico alla Presidenza: “c’è bisogno di trasparenza e di correttezza nei percorsi professionali”

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2006

Tutti i Presidenti dal 1946

Dott. Paolo Girotti dal 1946 al 1952 (P.to S. Giorgio - AP)

Prof. Dott. Carlo Foresti dal 1952 al 1957 (Bologna)

Dott. Umberto Corini dal 1957 al 1958 (Asti)

Gr. Cr. On. Prof. Dott. Dante Graziosi dal 1958 al 1988 (G. Monticello - NO)

Dott. Aldo Rogheto dal 1988 al 1993 (Urbania - PU)

Dott. Domenico D’Addario dal 1993 al 2006 (Taranto)

Il commiato di D’Addario“A chiusura di quest’ultimo “mandato”, voglio ringraziare tutti i Colleghi,che nel concedermi la loro fiducia, mi hanno consentito di vivere ap-pieno questa lunga esperienza nazionale. Ho sempre agito con traspa-renza, competenza e correttezza verso tutti, ma soprattutto con grandeamore verso questa nostra Professione”. Domenico D’Addario, Presi-dente uscente della FNOVI ha salutato il Consiglio Nazionale della Fe-derazione tracciando un bilancio del suo mandato. “La decisione dichiudere era stata presa da me nell’insediamento di quest’ultimo Comi-tato - ha detto D’Addario -; si chiude un lungo periodo di intensa atti-vità, iniziata nel lontano 1970, quando partecipai per la prima volta alConsiglio Nazionale, in qualità di Presidente dell’Ordine di Brindisi, perentrare nel Comitato Centrale, poi, nel 1973”. Ai ringraziamenti, sonoseguiti gli auguri ai nuovi eletti: “Mi auguro - ha dichiarato - che i nuoviConsiglieri che saranno eletti, opereranno sempre e solo nell’interessedella Categoria che rappresentano, magari predisponendo un traccia-to del percorso da seguire, in armonia con gli Ordini provinciali. Le vi-cende che hanno caratterizzato questi ultimi due anni, non sto a sotto-linearle, anche perché si evidenzierebbero comportamenti tristi e mor-tificanti, per pretese esterne al Comitato Centrale”. D’Addario, riconfer-mato alla Presidenza dell’Ordine di Brindisi, ha auspicato “un futuro mi-gliore per gli iscritti ai nostri Ordini provinciali, nell’interesse della nostraProfessione”.

La sede FNOVI di Roma al n. 125di Via del Tritone

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Dal 13 maggio prossimoper le produzioni animaliscatta una serie di

divieti in attuazione della DirettivaEuropea 2003/74/CE. Il DecretoLegislativo 16 marzo 2006, n. 158(Attuazione della direttiva 2003/74/CE, concernente il divieto diutilizzazione di talune sostanze adazione ormonica, tireostatica edelle sostanze beta-agoniste nel-le produzioni animali - GU n. 98del 28-4-2006) vieta l’immissio-ne sul mercato di tireostatici estilbeni, derivati dello stilbene eloro sali ed esteri ai fini della lorosomministrazione a tutte le specieanimali; vieta inoltre l’immissionesul mercato di estradiolo-17 betae suoi derivati sotto forma di este-ri e sostanze beta-agoniste ai finidella loro somministrazione adanimali le cui carni ed i cui pro-dotti sono destinati al consumoumano. Delle stesse sostanze so-pracitate e delle sostanze adazione estrogena – diverse dall’e-stradiolo-17 beta e dai suoi deri-vati sotto forma di esteri - andro-gena o gestagena viene vietata lasomministrazione, mediantequalsiasi metodo, agli animali d’a-zienda e agli animali d’acquacol-tura. Vietate anche la detenzionein azienda - escluse quelle sottocontrollo ufficiale- l’immissionesul mercato o la macellazioneper il consumo umano di anima-li d’azienda che contengono le ci-tate sostanze o nei quali ne è sta-ta constatata la presenza. A menoche venga provato che questi ani-mali sono stati trattati secondo lederoghe previste dal provvedi-mento agli articoli 4 e 5. Le lorocarni non possono essere né im-messe sul mercato, né trasforma-te per l’immissione sul mercato.Animali d’acquacoltura cui sianostate somministrate le sostanzeoggetto del provvedimento e pro-dotti trasformati provenienti daquesti non possono essere im-messi sul mercato per il consumoumano. È vietata la detenzione nelleaziende in cui si allevano animalida produzione di medicinali con-tenenti le sostanze regolamentatedal nuovo Dlgs.

DerogheÈ consentito somministrare adanimali d’azienda medicinali vete-rinari contenenti le sostanze rego-lamentate dal Dlgs 158/06 a sco-po terapeutico. La deroga è previ-sta dall’articolo 4 (v. box) delprovvedimento. Per “trattamentoterapeutico” si intende la sommi-nistrazione, in conformità alle pre-scrizioni di cui all’articolo 4, ad unsingolo animale da azienda, diuna delle sostanze autorizzate al-lo scopo di trattare, previo esame

dell’animale da parte di un veteri-nario, una disfunzione della fe-condità, inclusa l’interruzione diuna gravidanza indesiderata, e,per quanto riguarda le sostanze(β)-agoniste, in vista dell’induzio-ne della tocolisi nelle vacche almomento del parto, nonché deltrattamento delle disfunzioni re-spiratorie e dell’induzione dellatocolisi negli equidi allevati per fi-ni diversi dalla produzione di car-ni. Deroghe sono previste ancheper il “trattamento zootecnico”, in-teso come la somministrazione diuna delle sostanze autorizzate inconformità alle prescrizioni di cuiall’articolo 5 (v. box).

Divieto di autorizzazione Non possono essere autorizzatiall’immissione in commercio me-dicinali veterinari destinati ad ani-mali d’azienda contenenti: a) so-stanze ormonali che agisconomediante un effetto deposito op-pure il cui tempo di sospensione èsuperiore a quindici giorni dopo lafine del trattamento, nonché i pro-dotti autorizzati in base a normeantecedenti alla modifica appor-tata dal regolamento (CEE) n.2309 del 1993, le cui condizionid’uso non sono note e per i qualinon esistono reagenti, né esiste ilmateriale necessario per i metodid’analisi per l’individuazione deiresidui eccedenti i limiti consenti-ti; b) sostanze (β)-agoniste, il cuitempo di sospensione è superiorea ventotto giorni dopo la fine deltrattamento.

Immissione sul mercato dianimali e bollatura delle carni Qualora siano state rispettate ledisposizioni di cui agli articoli 4 e5 e i tempi di sospensione minimiprevisti nell’autorizzazione all’im-missione in commercio del medi-cinale veterinario, è consentito: a)immettere sul mercato gli animalidestinati alla riproduzione o glianimali riproduttori che sono statisottoposti ad uno dei trattamentidi cui agli articoli 4 e 5, ad ecce-zione di quelli a fine carriera; b)apporre la bollatura sanitaria co-munitaria sulle carni provenientidagli animali di cui alla lettera a). I cavalli di gran pregio, in partico-lare cavalli da corsa, da competi-zione, da circo o equidi destinatialla riproduzione o ad esposizioni,inclusi gli equidi registrati, ai qua-li sono stati somministrati, per le fi-nalità previste all’articolo 4, medi-cinali veterinari contenenti trenbo-lone allilico o sostanze (β)-agoni-ste, possono essere movimentatiprima della fine del tempo di so-spensione solo se sono state ri-spettate le condizioni di sommini-strazione e se la natura e la datadel trattamento risultano sul certi-

ficato o sul passaporto che ac-compagna detti animali. Le carni o i prodotti provenienti daanimali cui sono state sommini-strati medicinali veterinari conte-nenti sostanze ad azione estroge-na, androgena o gestagena ovve-

ro sostanze (β)-agoniste, inconformità alle disposizioni dero-gatorie di cui agli articoli 4 e 5,possono essere immessi sul mer-cato per il consumo umano solose è stato rispettato, prima dellamacellazione, il tempo di sospen-

sione previsto nell’autorizzazionedi immissione in commercio delmedicinale veterinario, il tratta-mento risulti dagli appositi registrie siano stati rispettati gli altri re-quisiti previsti dalla legislazionevigente.

4ATTUALITÀ

Dlgs in vigore dal 13 maggio 2006

Vietate le sostanze ad azione ormonica,tireostatica e beta-antagonisteDeroghe a scopo terapeutico e per fini di trattamento zootecnico

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2006

Deroghe al divieto di somministrazione(Art. 5. Dlgs 158/06)

Sono consentiti:a) la somministrazione per fini di trattamento zootecnico di medicinali veterinari che contengono sostanze adazione estrogena diverse dall’estradiolo-17 beta e dai suoi derivati sotto forma di esteri, androgena o gesta-gena; la somministrazione deve essere effettuata da un veterinario ad animali chiaramente identificati;b) il trattamento di avannotti d’acquacoltura a scopo di inversione sessuale durante i primi tre mesi di vita conmedicinali veterinari contenenti sostanze ad azione androgena;c) la somministrazione ad animali d’azienda di medicinali veterinari contenenti estradiolo-17 beta o suoi deri-vati sotto forma di esteri per l’induzione dell’estro nei bovini, negli equini, negli ovini e nei caprini, fino al 14 ot-tobre 2006.Nelle ipotesi di cui al comma 1, il veterinario compila una ricetta in triplice copia non ripetibile, in cui sia pre-cisato il trattamento zootecnico previsto e la quantità di prodotto necessario, procedendo alla registrazione deimedicinali prescritti in conformità a quanto previsto all’articolo 4.Il trattamento zootecnico è comunque vietato per gli animali da produzione, nonché per gli animali da ripro-duzione a fine carriera durante il periodo di ingrasso.I trattamenti consentiti all’articolo 4, devono essere comunicati entro tre giorni, dal veterinario che li effettua di-rettamente al servizio veterinario dell’azienda unità sanitaria locale competente per territorio, con l’indicazionedell’ubicazione dell’azienda, del detentore degli animali, del numero identificativo degli animali sottoposti a trat-tamento, del medicinale veterinario impiegato e del relativo tempo di sospensione, della data e del tipo di in-tervento eseguito.Gli animali assoggettati ai trattamenti non possono essere macellati prima che sia trascorso il tempo di so-spensione previsto per il medicinale veterinario utilizzato.In caso di macellazione d’urgenza e qualora non sia trascorso il prescritto tempo di sospensione, l’autoritàcompetente ordina che gli animali vengano avviati a stabilimenti di trasformazione di cui al regolamento (CE)n. 1774 del 2002.

Trattamenti consentiti (Art. 4. Dlgs 158/06)

Èconsentito somministrare ad animali d’azienda, a scopo terapeutico, medicinali veterinari conte-nenti:

a) testosterone, progesterone o derivati che si trasformano facilmente nel composto iniziale per idrolisi, dopoassorbimento nel luogo d’applicazione; la somministrazione deve essere effettuata solo da un veterinario me-diante iniezione o, per il trattamento di una disfunzione ovarica, mediante spirali vaginali e non mediante im-pianti, su animali di azienda chiaramente identificati;b) sostanze (β)-agoniste ovvero trenbolone allilico da somministrare per via orale ad equidi o ad animali dacompagnia, semprechè siano utilizzati conformemente alle indicazioni del fabbricante;c) sostanze (β)-agoniste, alle vacche al momento del parto, sotto forma di un’iniezione per l’induzione della to-colisi; d) estradiolo-17 beta e suoi derivati sotto forma di esteri per il trattamento di macerazione o mummificazionefetale dei bovini o della piometra per i bovini.La somministrazione dei medicinali veterinari elencati alle lettere a), c) e d), deve essere effettuata da un ve-terinario o, nel caso di medicinali veterinari contenenti le sostanze alla lettera b), sotto la sua diretta responsa-bilità. Gli animali assoggettati ai trattamenti di cui sopra non possono essere macellati prima che sia trascorso il tem-po di sospensione previsto per il medicinale veterinario utilizzato.Fatto salvo quanto previsto alla lettera c), il trattamento terapeutico è vietato negli animali da produzione, non-chè in quelli da riproduzione a fine carriera.RegistroI trattamenti devono essere registrati dal veterinario che ha in cura gli animali su un registro vidimato dal ser-vizio veterinario della azienda unità sanitaria locale competente per territorio; in esso sono annotate le seguentiinformazioni:a) numero progressivo della ricetta di riferimento;b) natura del trattamento;c) denominazione del medicinale veterinario;d) data di inizio e fine trattamento;e) identificazione degli animali trattati;f) data prima della quale gli animali trattati non possono essere inviati allo stabilimento di macellazione.

Il registro deve essere conservato nell’azienda a cura del titolare, unitamente a copia delle ricette rilasciate dalveterinario, per almeno cinque anni e messo a disposizione dell’autorità competente.

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Registro La detenzione delle sostanze re-golamentate dal Dlgs 158/06 èriservata alle imprese che le pro-ducono, acquistano, commer-cializzano ai fini della loro impor-tazione, fabbricazione, detenzio-ne e magazzinaggio, distribuzio-ne, vendita ed utilizzazione. Es-se devono conservare un regi-stro su cui annotare, in ordinecronologico, le quantità prodotteo acquistate e quelle cedute outilizzate per la produzione dimedicinali e coloro ai quali lehanno cedute e dai quali sonostate acquistate. Le informazionidevono essere fornite, su richie-sta, alla competente autorità, sustampa, se la registrazione è ef-fettuata con sistema computeriz-zato.

Categoria AL’Allegato I del Decreto 158 elen-ca le Sostanze a effetto anaboliz-zante e sostanze non autorizzate:1) Stilbeni, loro derivati e loro salie esteri. 2) Agenti antitiroidei. 3)

Steroidi. 4) Lattoni dell’acido re-sorcilico (compreso lo zeranolo).5) β-agonisti 6) Sostanze inclusenell’allegato IV del regolamento(CEE) n.2377/90 del Consiglio,del 26 giugno 1990.

Categoria B In base allo stesso Allegato I rien-trano nella Categoria B i Medici-nali veterinari (comprese le so-stanze non registrate utilizzabili afini veterinari) e agenti contami-nanti, le Sostanze antibatteriche,compresi sulfamidici, chinoloni ealtri prodotti medicinali veterinaricosì individuati: a) Antielmintici; b)Coccidiostatici, compresi i nitroi-midazoli; c) Carbammati e pire-troidi; d) Tranquillanti; e) Antin-fiammatori non steroidei (AINS); f)Altre sostanze esercitanti un’atti-vità farmacologica. 3) Altre so-stanze e agenti contaminanti perl’ambiente: a) Composti organo-clorurati, compresi i PCB; b) Com-posti organofosforati; c) Elementichimici; d) Micotossine; e) Colo-ranti; f) Altri.

Strategia di campionamentoÈ dettagliata nell’Allegato III. Ilpiano di sorveglianza dei residuimira ad esaminare e porre in evi-denza le ragioni dei rischi di resi-dui nei prodotti alimentari di origi-ne animale a livello degli alleva-menti, dei mattatoi, delle industrielattiero-casearie, degli stabilimen-ti di produzione e trasformazionedel pesce e dei centri di raccoltae imballaggio delle uova. I campioni ufficiali devono essereprelevati conformemente al corri-spondente capitolo dell’allegatoIV. Indipendentemente dal luogodi raccolta dei campioni ufficiali, ilcampionamento deve essere im-previsto, inatteso ed effettuato inmomenti non fissi ed in giorni nonparticolari della settimana. GliStati membri devono adottareogni precauzione atta a garantireche l’elemento sorpresa nei con-trolli sia costante. Per quanto ri-guarda le sostanze della catego-ria A, la sorveglianza deve ricer-care i casi rispettivamente di som-ministrazione illecita di sostanze

vietate e di somministrazione abu-siva di sostanze autorizzate. L’a-zione di siffatto campionamentodeve essere concentrata secon-do le disposizioni previste nel cor-rispondente capitolo dell’allegatoIV. I campioni devono essere mi-rati, tenendo conto dei seguenticriteri minimi: sesso, età, specie,sistema di ingrasso, qualsiasiinformazione di cui disponga loStato membro e qualsiasi prova diimpiego scorretto o abuso di so-stanze di questa categoria. I det-tagli dei criteri di controllo miratosaranno stabiliti dalla decisionedella Commissione di cui all’art.15, paragrafo 1. 3. Per quanto riguarda le sostanzedella categoria B, la sorveglianzadeve in particolare avere per og-getto il controllo della conformitàdei residui di medicinali veterina-ri con i limiti massimi di residuifissati negli allegati I e III del re-golamento (CEE) n. 2377/90, edei residui di antiparassitari con ilivelli massimi di cui all’allegatoIII della direttiva 86/363/CEE non-

ché il controllo della concentra-zione degli agenti contaminantiper l’ambiente. A meno che il prelievo casualedei campioni possa essere debi-tamente motivato dagli Statimembri al momento della pre-sentazione alla Commissione deirispettivi piani nazionali di sorve-glianza, tutti i campioni devonoessere mirati secondo criteri fis-sati dalla decisione della Com-missione di cui all’art. 20, com-ma 1.

Livelli e frequenza dicampionamentoL’ Allegato IV definisce il numerominimo di animali che devono es-sere sottoposti a campionamento.Ciascuno dei campioni può esse-re analizzato per individuare lapresenza di una o più sostanze.Al capitolo 1 si prendono in esa-me bovini, suini, ovini, caprini,equini, al capitolo 2 i polli da car-ne, galline a fine carriera, tacchinie altro pollame, al capitolo 3 i pro-dotti dell’acquacoltura. ■

6ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2006

ANMVI ed IDEXX a Paestum perparlare di Aviaria e ComunicazioneIn occasione di un quadrangolare sportivo tra medici, veterinari, biolo-gi e farmacisti, le due organizzazioni sono state invitate per illustrareche cosa si sta facendo per tenere sotto controllo la diffusione dell’a-viaria e sviluppare una corretta comunicazione del rischio di questamalattia. Giancarlo Belluzzi ed Alessandro Rossi, rispettivamente diANMVI e di IDEXX, lo hanno illustrato ad una trentina di colleghi, iscrit-ti al corso di aggiornamento. La pregevole iniziativa era inserita in unamanifestazione che vedeva le quattro nazionali di calcio dei professio-nisti che, provenendo da tutta l’Italia, si sfidano regolarmente ma cheritagliano un po’ del loro tempo di relax per un sintetico quanto effica-ce e pratico aggiornamento. Durante l’incontro, Belluzzi ha illustrato iltema di una corretta informazione ai cittadini, lo sforzo fatto da ANMVIe FIMG, medici di famiglia, per la comunicazione on line ed in ambu-latorio ed il lavoro di monitoraggio ed allerta studiato dal Ministero del-la Salute; Rossi, invece, si è dedicato alla migrazione del virus ed allecaratteristiche diagnostiche sviluppate dalla multinazionale americanasecondo le linee guida dettate dalla OIE (International Organization ofEmerging Disease). Al termine dei lavori, moderati da Giuseppe Fila-reto, trainer e coordinatore degli eventi, si è sviluppato un interessantescambio di valutazioni professionali sull’incandescente argomento.

5a Edizione

A.N.M.V.I.Organizza un

Corso per datori di lavoro in struttura veterinaria

LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO

Corso ai sensi dell’art. 10, comma 2, del D.Lgs. 626/94

Cremona, Palazzo Trecchi9-10 giugno 2006

In collaborazione con15 CREDITI

Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Cremona

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Una figura d’elezione. Garantedel rispetto delle leggi che miranoa salvaguardare il benessere deglianimali, portavoce dei loro bisogni,punto di riferimento di tutti coloroche hanno a che fare con gli ani-mali, sia di affezione che da reddi-to, il medico veterinario è sicura-mente una figura di elezione. Lo èin particolare per quanto riguardala definizione degli interessi speci-fici dell’animale in condizioni dinormalità eto-fisiologica, e l’indica-zione delle linee di intervento in ca-so di alterazione dello stato di sa-lute. In quanto tale egli è chiamatoa svolgere un ruolo centrale attra-verso:- la promozione di progetti di li-

nee guida sulle “buone pratichein medicina veterinaria”, al finedi giungere a definire livellistandard di prestazione chetengano conto, nei diversi con-testi, delle nuove potenzialitàtecnologiche d’intervento e del-l’importanza di evitare sofferen-ze e danni al paziente animale;

- il riconoscimento della diversarilevanza dei fattori in gioco nel-la definizione dei bisogni, in re-lazione alle peculiarità fisiologi-che, etologiche e zooantropolo-giche delle diverse specie;

- l’assunzione di nuovi compiti diconsulenza e di sensibilizzazio-ne nei riguardi di coloro ai qualiviene affidata, a vario titolo, lacura degli animali.

Filiere “etiche”. Nei confronti del-le specie che hanno subito il pro-cesso di domesticazione e acqui-sito uno stato di antropodipenden-za, l’uomo ha dei doveri. Non solodeve rispettare le loro disposizionidi ordine filogenetico, ma soprat-tutto deve assumersi una respon-sabilità di cura nel predisporre lo-ro un habitat adeguato - nell’ambi-to dell’allevamento, dell’ospitalità,

della gestione e della conduzione- e nel salvaguardare la loro biodi-versità. Il rispetto per le caratteri-stiche etologiche e fisiologichedegli animali dovrebbe pertantoassumere carattere vincolante nel-le scelte che si operano nei loroconfronti, e in particolare nellescelte terapeutiche, di allevamen-to, di ospitalità e di conduzione.Nell’ottica della qualità della vitadegli animali e della qualità delprocesso produttivo, è parere una-nime del CNB che occorra disin-centivare - in sintonia del resto congli orientamenti emergenti a livellocomunitario - la zootecnia di scalaaltamente industrializzata, a favo-re di allevamenti biologicamenteed etologicamente sostenibili.Inoltre occorre promuovere ‘filiereetiche’ dalla produzione al consu-mo, mediante un sistema di eti-chettature che caratterizzi le atti-vità produttive e zootecniche sullabase di standard qualitativi e di si-curezza, per la salute dei consu-matori. Il benessere degli animalidomestici non può essere favoritosemplicemente tenendo presenti iloro bisogni fisiologici, etologici ecomportamentali, poiché il fulcrocentrale del loro stato di benesse-re poggia sulla possibilità di gode-re di una relazione equilibrata e ri-spettosa con gli esseri umani.Zooantropologia. Il rapporto uo-mo/animale va salvaguardato epromosso in modo da superare ilconcetto di animale ‘strumento’ ein modo da percepire nell’animaleun’alterità portatrice di una specifi-ca valenza, di una propria dignitàe, in alcuni casi, di una “soggetti-vità attiva” nel rapporto, così dacontrastare le due opposte e inac-cettabili prospettive dell’antropo-morfismo e della reificazione. Que-sti obiettivi si inquadrano in un pro-getto più complessivo di partner-ship responsabile tra uomo e ani-male che veda nel medico veteri-nario un consulente globale. È pa-rere del CNB che questi debba oc-cuparsi dell’ampio ventaglio deiproblemi di zooantropologia appli-cata, nelle diverse fasi o momentidell’interazione. In particolare eglidovrebbe fornire: - consulenza fi-nalizzata a un affidamento respon-sabile, per mettere in stretto rap-porto di congruità i bisogni dell’a-nimale con le disponibilità umane;- educazione/informazione relativaal comportamento dell’animale in-serito nell’ambiente familiare, inmodo tale da promuoverne il be-nessere, ottimizzare l’interazione,fare efficace opera di prevenzionecontro ogni tipo di incidente; - con-sulenza riferita ai percorsi di trai-ning dell’animale, attraverso prati-che di istruzione e addestramentoche, lungi dal comportare soffe-renza fisica o psichica, accresca-no le sue potenzialità cognitive edespressive; - servizio di consultorioper i problemi di ordine comporta-mentale, allo scopo di evitare si-tuazioni di difficile convivenza chepossono portare all’abbandono o

alla richiesta di eutanasia; - coordi-namento di progetti tesi a valoriz-zare l’interazione uomo/animale ditipo assistenziale (pet therapy),zootecnico e didattico (attraverso,ad esempio, l’apertura di luoghidedicati all’incontro con gli animalidomestici e la creazione di areeapposite in ambito urbano ed ex-traurbano).Un “nuovo” medico veterinario.La trasformazione del rapportocon l’alterità animale richiede unanuova figura di medico veterinario,che se da una parte è chiamato arafforzare i propri compiti istituzio-nali attraverso la definizione di uncodice di “buone pratiche”, d’altraparte non può non interessarsi aquegli aspetti informativi ed edu-cativi che riguardano sia il campodella pet partnership, che la zoo-tecnia nel senso più ampio. Il me-dico veterinario, in particolare, de-ve essere preparato nel campodelle scienze comportamentali ap-plicate (etologia applicata, zooan-tropologia, medicina comporta-mentale animale), al fine di ricono-scere i parametri del benessere edefinire dei sensori per il monito-raggio dello stress. Ma deve an-che confrontarsi con i temi dellabioetica animale e della bioeticaapplicata alle scienze veterinarie,per poter valutare la rilevanza mo-rale degli interessi animali e avvia-re un dibattito, anche a livello so-ciale, sulle scelte e sugli orienta-menti che guidano la nostra con-dotta nei confronti delle altre spe-cie. Poiché la formazione bioeticaè necessaria a tutto il personalesanitario, come è specificato nelProtocollo d’intesa tra il Ministerodella Sanità e il Comitato Naziona-le per la Bioetica (2 marzo 2001),appaiono auspicabili, nell’ambitodella medicina veterinaria:a. la costituzione di comitati multi-disciplinari per la bioetica in rap-presentanza degli animali, intesi afavorire sia un’interpretazione insenso evolutivo delle leggi vigentiin tema di protezione del benesse-re animale, sia un approfondimen-to della riflessione etica e deonto-logica da parte dei veterinari;b. il potenziamento dei comitatimultidisciplinari di salvaguardiadell’animale, integrati da figurespecifiche di rappresentanza degliinteressi animali (in analogia con icomitati etici per la valutazione deiprotocolli sperimentali in medicinaumana);c. l’incentivazione delle ricerche: -sulle alternative all’uso di animalinella sperimentazione, mediantesia metodologie di laboratorio chesimulazioni al computer; - sul fe-nomeno della domesticazione esulle sue implicazioni storico-so-ciali; - sul benessere animale; -sulle capacità cognitive delle va-rie specie; - sulle problematichebioetiche legate alla zootecnia(etica della biocultura) e alla ge-stione della fauna selvatica a vitalibera e in cattività; - sull’usoeventuale di biotecnologie per il

ripopolamento di animali in via diestinzione;d. la promozione di attività formati-ve (seminari, convegni, corsi pro-fessionali, master, etc.) miranti al-l’accrescimento del livello di pro-fessionalità di tutti coloro che sonocoinvolti, a vario titolo, nelle attivitàproduttive e di ricerca con gli ani-mali;e. l’inserimento nei curricula uni-versitari dell’insegnamento di bioe-tica;f. l’integrazione e l’intesa tra mini-steri competenti (in particolare, Sa-lute, Istruzione, Ambiente, AffariSociali, Politiche agricole) perun’opera di formazione e di sensi-bilizzazione alle problematichebioetiche, con uno specifico riferi-mento al corretto trattamento deinon umani e alla ricerca di un rap-porto di armonia e di rispetto neiconfronti del mondo vivente.La questione animale. Rientranoo meno gli animali nella sfera dellamoralità? E se sì, a quale titolo? Nella filosofia morale del nostrotempo, in tema di rapporto uo-mo/animali, ci troviamo dinanzi aun disordinato assemblaggio diteorie e dottrine estrapolate dallatradizionale etica umana e appli-cate, più o meno persuasivamen-te, agli inediti problemi di una pos-sibile etica animale. Una riflessio-ne alternativa, più articolata ecomplessa, più vicina all’esperien-za relazionale col mondo animalee in grado di fornire criteri più ap-propriati di riflessione e delibera-zione, potrebbe essere quella che,muovendo da un principio genera-lissimo di precauzione ambientalee da un principio generale di re-sponsabilità nei confronti dell’inte-ro mondo animale, si concentra, inordine alla questione animale con-cernente le scienze veterinarie, suuna prospettiva scientifica e ope-rativa incentrata sul tema della cu-ra, uno dei temi centrali della tradi-zione occidentale a partire dallesue radici ebraico-cristiane. L’eticadella cura costituisce l’ambito for-se più significativo di ricerca filoso-fico-morale del nostro tempo. L’Etica della cura. Il CNB ritieneche la bioetica possa fare tesorodi questi nuovi orientamenti dipensiero, in particolare in ordine aquestioni come quella del rappor-to uomini/animali. In senso gene-rale, con l’espressione prendersicura ci si riferisce a una pluralitàdi accezioni che sembrano tutterinviare a un’attitudine fondamen-tale di disponibilità nei confrontidell’altro, attitudine che nasce dalriconoscimento di un’essenziale ecostitutiva interdipendenza e sitraduce in un serio impegno acomprenderne la reale situazionedi bisogno e a farsene responsa-bilmente carico. Cura potrebbequindi definirsi come la sollecitu-dine per la sorte di un altro indivi-duo (affine alla ‘paura altruistica’,di cui scrive Hans Jonas, a pare-re del quale essa testimonia l’ap-prensione per la vulnerabilità e la

fragilità di altri esseri, la preoccu-pazione per la loro esistenza mi-nacciata) sorretta da una cono-scenza, la più adeguata possibi-le, della sua realtà, delle sueesperienze, dei suoi bisogni. Sco-prire ciò che è causa della soffe-renza di un essere vivente e comerispondere alle sue esigenze esi-ge, preliminarmente, un eserciziodi attenzione nel senso profondoespresso da Simone Weil: “essereattento è essere aperto all’illumi-nazione”.Nei suoi tratti più generali, un’eticadella cura si differenzia da un’eticadei diritti perché pone l’accentosulla connessione piuttosto chesulla separazione e perché asse-gna la priorità ai rapporti con gli al-tri piuttosto che ai diritti dei singoliindividui. Entro tale concezione, lavita - intesa come una trama di re-lazioni a cui tutti apparteniamo eda cui tutti deriviamo - è salva-guardata da attività di cura re-sponsabile ed è basata su un le-game di interdipendenza anzichésu un contratto tra eguali. Se compito della bioetica è porta-re a compiuta chiarezza razionalequel rapporto di essenziale e co-stitutiva interdipendenza tra i vi-venti, di cui si è detto, un approc-cio ispirato a un’etica di cura nonpuò non comportare una riconsi-derazione dei nostri rapporti congli esseri viventi non umani e, so-prattutto, un ripensamento radica-le della cultura del dispotismo.In un’etica allargata alla comunitàdei viventi, la non reciprocità sem-bra la regola. Come possono, in-fatti, gli animali reciprocare? La lo-ro impossibilità di reciprocare nonsembra, d’altra parte, un argomen-to valido per giustificarne l’esclu-sione dal nostro universo morale. L’accesso dei non umani nel terri-torio etico ci fa dunque recuperarel’asimmetricità come una delle di-mensioni essenziali del discorsomorale - una dimensione spessotrascurata, a causa del prevaleredel modello contrattualistico e delparadigma dei diritti. L’asimmetria evidenzia la gratuitàdel comportamento etico, il non at-tendere nulla in cambio, il supera-mento della logica della transazio-ne. L’etica della cura, per riassu-mere sinteticamente quanto si èdetto: a. insiste sui bisogni (e nonsolo sugli interessi); b. attribuisceun valore cruciale alla compassio-ne; c. pone al centro il tema delladedizione (rispetto a quello dellaprestazione): d. fa leva sul concet-to di responsabilità (e non su quel-lo di diritto); e. non comporta la re-ciprocità (di contro alla correlazio-ne diritti/doveri). Per questi motivi sembra partico-larmente idonea a costituire un pa-radigma bioetico di relazioni colmondo non umano. (Dal Parere delComitato Nazionale di Bioetica“Bioetica e Scienze Veterinarie.Benessere Animale e Salute Uma-na” - 30 novembre 2001 - www.pa-lazzochigi.it/bioetica) ■

8BIOETICA

Parere del CNB

Bioetica, raccomandazioni per il veterinario

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2006

Il Comitato nazionale per la bioe-tica si era occupato, fino al 2000,solo di qualche aspetto del rap-porto fra l’uomo e gli altri viventi,soprattutto per quel che riguar-da gli orientamenti bioetici e leregole per la sperimentazionesugli animali. Da molte fonti, ne-gli ultimi anni, sono giunte solle-citazioni ad allargare la tematicaben oltre questo confine fino acomprendere ogni aspetto dellarelazione fra le specie viventi. Il C.N.B. ha perciò deciso, nel-l’ottobre del 2000 di avviare ungruppo ad hoc sul rapporto frabioetica e scienze veterinarie. Diesso hanno fatto parte comeesperti Laura Canavacci, Gian-luigi Giovagnoli, Aldo Grasselli,Donato Matassino, Sergio Papa-lia, Pasqualino Santori e AugustoVitale. Il gruppo ha lavorato in-tensamente, e per due volte l’im-postazione del suo lavoro è sta-ta discussa nella riunione plena-ria del Comitato. Queste le Sinte-si e le Raccomandazioni appro-vate all’unanimità.

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Con gli accordi collettivinazionali recepiti neidd.PP.RR. n. 348 del

1983, n. 109 del 1987 e n. 384 del1990 sono stati riconosciuti mi-glioramenti economici ai medicied ai veterinari dipendenti delleUnità Sanitarie Locali. Tali accordisono stati interpretati dal giudiceamministrativo, nel senso di rite-nere che, a partire dal 1° giugno1985, ai veterinari dipendenti del-le UUSSLL dovesse essere corri-sposta l’indennità per strutturespecialistiche spettante ai medici,in analoga misura a quella ricono-sciuta a questi ultimi. I criteri di in-terpretazione del TAR del Lazio edel Consiglio di Stato, non hannotrovato, tuttavia un’uniforme appli-cazione da parte delle Unità Sani-tarie Locali sicché, al fine di otte-nere un comportamento omoge-neo sul territorio, il Sindacato ri-corrente ha notificato alla Presi-denza del Consiglio – Diparti-mento della Funzione Pubblica,al Ministero della Salute e al Mini-stero dell’Economia, atto di signi-ficazione e diffida perché fornis-sero specifiche ed uniformi di-sposizioni in ordine all’applica-zione dell’indennità per strutturespecialistiche riconosciuta ai ve-terinari.A tale atto di diffida non è segui-to il provvedimento preteso conla conseguenza che il Sindacatoagente ed alcuni veterinari si so-no visti costretti a ricorrere perl’annullamento del silenzio rifiuto.Il TAR del Lazio ha respinto il ri-corso.

Il fattoNel 1996 il SIVeMP- quale partefirmataria degli accordi collettivinazionali- ed altri medici veterina-ri in proprio presentavano ricorsoal Tribunale Amministrativo delLazio contro la Presidenza delConsiglio dei Ministri, il Ministero

della Salute, il Ministero dell’Eco-nomia e alcune Aziende Unità Sa-nitarie Locali.Il ricorso chiedeva l’annullamen-to del silenzio-rifiuto formatosi suuna diffida notificata dal SIVeMPai Ministeri indicati per ottenereda questi l’emanazione di diretti-ve (atti di indirizzo a Regioni eASL) sull’univoca e uniforme in-terpretazione degli articoli 40 e54, comma 8, del dPR n. 348 del1983. (Norme risultanti dalla di-sciplina prevista dagli accordiper il trattamento economico delpersonale delle unità sanitarie lo-cali). La norma del caso si riferi-sce all’indennità per strutturespecialistiche da corrispondereai veterinari a partire dal 1° giu-gno 1985, unitamente alle mag-giorazioni collegate all’anzianità,per le quali esisteva la correttainterpretazione del TAR del Lazioe del Consiglio di Stato.

La diffida del SindacatoL’atto di diffida e messa in mora,notificato alla Presidenza del Con-siglio - Dipartimento della Funzio-ne Pubblica, al Ministero della Sa-lute e a quello dell’Economia èstato emanato al fine di ottenereuna uniforme applicazione delledisposizioni suddette in favore ditutti i veterinari e su tutto il territo-rio nazionale, da parte delle UnitàSanitarie Locali.A tale atto è seguita solo una no-ta di contenuto interlocutorio daparte del Dipartimento della Fun-zione Pubblica nella quale si èprecisato di voler approfondire lamateria e di voler acquisire i pa-reri degli altri due dicasteri com-petenti. Il Sindacato ricorrente haquindi proposto un ulteriore attodi diffida e messa in mora alleAmministrazioni intimate perchéprovvedessero entro trenta gior-ni. Decorso inutilmente tale ter-mine il SIVeMP ha presentato ri-

corso al TAR del Lazio.

Eccesso di potere Il ricorso veniva così motivato:Violazione e falsa applicazionedegli articoli 40, 46 e 54 del dPR348 del 1983, dell’articolo 109 deldPR 270 del 1987 e dell’articolo110 del dPR 384 del 1990. Viola-zione degli articoli 2 e 3 della leg-ge 7 agosto 1990 n. 241 e dell’ar-ticolo 5 della legge 23 dicembre1978 n. 833. Violazione e falsa ap-plicazione degli articoli 2 e 47 del-la legge n. 833 del 1978 e dell’ar-ticolo 30 del dPR n. 761 del 1979.Eccesso di potere per disparità ditrattamento. Eccesso di potereper contraddittorietà. In subordi-ne, questione di legittimità costitu-zionale dell’articolo 1, commi 45 e46, della legge 28 dicembre 1995n. 549 per violazione dei principidi razionalità della legge, di ugua-glianza e di imparzialità dellaPubblica Amministrazione.

L’Avvocatura Generale delloStatoSecondo l’Avvocatura Generaledello Stato il ricorso era inammis-sibile per due ragioni: inconfigu-rabilità di un obbligo di pronunciaa carico delle Amministrazioni inti-mate e dell’obbligo di estensionedelle interpretazioni prodotte daigiudici.

La sentenza del TARPer il Tribunale non è configurabi-le alcun obbligo di provvedere incapo alle amministrazioni intimatee, conseguentemente, che nonsia avvisabile alcuna illegittimitàdel comportamento silenziososerbato dalle amministrazionistesse. Ne consegue l’inammissi-bilità del ricorso che è stato per-tanto respinto. Le Amministrazioniresistenti non avrebbero potutoimporre l’estensione dell’interpre-tazione dei Giudici, estensioneche potrebbe essere disposta sol-tanto dalle singole Unità SanitarieLocali interessate. L’articolo 5 del-la legge 833 del 1978 prevedeuna funzione di indirizzo e coordi-namento delle attività amministra-tive delle regioni in materia sanita-ria attinente ad esigenze di carat-tere unitario anche con riferimentoalle esigenze di contenimentodella spesa sanitaria nonché agliimpegni derivanti dagli obblighiinternazionali ed assegna talefunzione allo Stato che la esercitamediante legge o con delibera-zione del consiglio dei Ministri.Ma per finalità inerenti alla tuteladella salute e nulla hanno a chevedere con l’organizzazione am-ministrativa. La funzione di indirizzo lì configu-rata è preordinata alla fissazione

degli obiettivi generali dell’attivitàpubblica operante in un determi-nato settore o ambito e quella dicoordinamento è protesa all’ar-monizzazione delle attività di or-gani o soggetti pubblici per quan-to riguarda, sempre, comporta-menti generali. Sia nel primo casosia nel secondo caso, si tratta diattività a contenuto generale chenon sottraggono alle Regioni al-cuna competenza, secondo gliambiti di autonomia loro ricono-

sciuti dalla Costituzione.Inoltre l’Amministrazione non per-de mai la titolarità del potere di cuidispone, che può esercitare pie-namente e legittimamente anchequando il giudice amministrativosi è pronunciato su una determi-nata materia. Non c’è stata nem-meno illegittimità dell’inerzia del-l’Amministrazione: il TAR non rav-visa inadempimento in quanto lenorme del caso contengono soloun obbligo di indirizzo. ■

10

Sentenza del 12/12/2005

TAR del Lazio: legittimo il silenzio-rifiuto della Funzione Pubblica Respinto un ricorso del SIVEMP che chiedeva uniformità di trattamento nella corresponsione dell’indennitàper strutture specialistiche

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2006RUBRICA LEGALE

Imminente il dlgs sanzionatorioper chi viola le norme delRegolamento 178/02 CE

Èprossima la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della disci-plina sanzionatoria, di natura amministrativa per le violazioni

degli obblighi generali in tema di sicurezza alimentare previsti dal re-golamento comunitario 178/02: rintracciabilità (art. 18 Reg. 178/02) riti-ro del prodotto e comunicazione del rischio (artt. 19-20). Il campo di ap-plicazione del nuovo dlgs è quello del Regolamento Europeo n. 178/02e riguarda tutte le imprese di produzione, trasformazione, somministra-zione o distribuzione di alimenti e mangimi.Una prima sanzione pecuniaria da 750 a 4.500 euro è prevista per laviolazione dell’articolo 18 del Reg. 178/02 in tema di rintracciabilità, de-finita come “possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimen-to, di un mangime, di un animale destinato alla produzione alimentareo di una sostanza destinata a entrare a far parte di un alimento o di unmangime, attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazionee della distribuzione” (art. 3).La sanzione amministrativa scatta quando, esclusa la responsabilitàpenale, le imprese non sono in grado di “individuare chi abbia fornitoloro un alimento, un mangime o un animale destinato alla produzionealimentare o qualsiasi sostanza destinata o atta delle materie utilizzate”e, pure, di identificare le imprese alle quali abbia fornito i propri pro-dotti. Gli operatori godono di ampia discrezionalità nella scelta dellemodalità di attuazione della rintracciabilità. Un secondo profilo sanzio-natorio è previsto a carico dell’operatore alimentare quando ritenendoche “un alimento da lui importato, prodotto, trasformato, lavorato o di-stribuito non sia conforme ai requisiti di sicurezza degli alimenti” e nonavendo più immediato controllo su di esso, non proceda subito al ritirodel prodotto e alla comunicazione all’autorità di controllo. In terzo luogoil legislatore ha voluto presidiare con una sanzione ad hoc il principio dicollaborazione nella gestione del rischio che interessa tutti gli operato-ri della filiera: da 2mila a 12mila euro a carico di chi disattenda la ri-chiesta di informazione e/o di collaborazione purché ”legittimamente”avanzata dall’autorità competente. In base all’articolo 4 l’operatore ali-mentare deve anche informare i consumatori “dei motivi dell’attivazionedella procedura per il ritiro dal mercato” pena una sanzione da 2mila a12mila euro. (fonte: Italia Oggi, 15/04/06)Esclusione dall’elenco telefonico

I l mio recapito telefonico (con Telecom da oltre 20 anni) è sparito dal-l’elenco abbonati 2005/2006 a mia totale insaputa: sulla scheda

privacy inviatami mesi fa avevo solo chiesto di non essere destina-tario di pubblicità. Ho sporto reclamo a Telecom e Seat, ma gli elen-chi resteranno così per un anno, con ricadute negative sulla miaprofessione. Come posso veder riconosciuto - ed eventualmente ri-sarcito - questo danno?Se effettivamente vi è stato da parte di Seat un errore nel recepire la vo-lontà del lettore e, quindi negligenza nell’adempiere alle obbligazioniderivanti dal rapporto azienda-cliente, il disagio cui sta andando in-contro l’utente pare meritevole di tutela. Dovrà però essere provato, da parte del lettore, che l’effettiva diminu-zione del volume di affari da lui subita sia dipesa esclusivamente o inparte dal mancato inserimento dei dati dello studio sulle pagine bian-che. Questo onere probatorio, purtroppo, non appare di facile soddi-sfazione. In sede giudiziaria sarà poi competente, a seconda del valo-re della causa, il giudice di pace o il tribunale. L’esperto risponde, 27novembre 2005.

Domenica 30 aprile si è disputata nello Sta-dio "Italia" del Sorrento calcio, che milita nelcampionato di serie D nazionale, il triango-lare delle Rappresentative regionali di me-dici veterinari campani, laziali e umbri. Il mi-nitorneo, organizzato dalla Rappresentativadella Campania con il Patrocinio del Comu-ne di Sorrento e dell'Ordine dei Medici Ve-terinari della Provincia di Napoli, è stato l'ul-timo importante test in vista del prossimoVII Campionato Nazionale di calcio per me-dici Veterinari che si disputerà a Budoni, inSardegna, dal 31 maggio al 4 giugno. Il

Triangolare di Sorrento, nato sotto l'egida dell'Associazione Italiana Cul-tura e Sport (AICS), è stato anche riconosciuto dall'AICOVIS (Associa-zione Italiana Contro la Violenza negli Stadi).

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 16
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Tra i quesiti che mi vengo-no rivolti in tema di pro-tezione dei dati personali

(il cui numero ha subito un’im-pennata in corrispondenza del31 marzo, termine ultimo entro ilquale chi era tenuto, ai sensi delCodice, a redigere il DocumentoProgrammatico sulla Sicurezzaavrebbe dovuto predisporlo) ri-tengo che due siano di particola-re interesse.Il primo è proprio in quali casi siaobbligatoria la redazione delDPS. In materia esiste molta con-fusione sia tra gli ipotetici sog-getti passivi dell’obbligo e sia,paradossalmente (e per non vo-lere, in qualche caso, pensarepeggio) tra i soggetti che offronoquesto servizio (naturalmente apagamento).All’Anmvi sono arrivate almenodue messaggi di critica ad altret-tanti articoli del sottoscritto (tracui uno addirittura dal responsa-bile del trattamento dei dati di unufficio legale), mentre allo scri-vente sono giunte molteplici ri-chieste di precisazioni da partedi colleghi indotti dai più svariati“esperti” (generalmente com-mercialisti) a redigere il “famige-rato” DPS. A ciò si aggiunga il parere di unoperatore del settore informaticoche nell’ambito dei servizi offertialla propria clientela annoveravaanche la redazione del DPS eche, in piena buona fede, ha so-stenuto davanti alla persona sba-gliata che tale documento deveessere approntato, indistinta-mente, da tutti coloro che tratta-no dati personali con mezzi infor-matici.Come è evidente, è facile in que-sto panorama di assoluta di-sinformazione fidarsi della perso-na sbagliata e, conseguente-mente, sottostare ad oneri buro-cratici ed economici non dovuti.Una volta per tutte, dunque, vo-glio ribadire che il DPS è un one-re di pertinenza esclusiva di co-loro che trattano dati sensibili ogiudiziari con mezzi elettronici,discendendo automaticamenteda ciò che chi non tratta dati sen-sibili o giudiziari, o chi tratta datidi qualunque tipo con mezziesclusivamente cartacei, non de-ve redigere il DPS.E siccome mi rendo conto che, a

priori, la competenza del sotto-scritto non è certo paragonabilea quella dei soggetti sopraccitati(con l’aggravante psicologicache chi non redige il DPS pur es-sendo tenuto a farlo è soggettoalla sanzione dell’arresto fino a 2anni o dell’ammenda da 10000 €a 50000 €), ad arbitro della con-tesa non posso che far interveni-re chi di competenza ne ha sicu-ramente più di qualunque altrosoggetto: lo stesso Garante dellaPrivacy.Come si può vedere nel riquadro,il punto 2.2 del parere reso dalGarante a Confindustria il 22marzo 2004 (di cui riproduco in-tegralmente la parte relativa alDPS per porre termine ad ognialtra contestazione in merito) di-ce, testualmente, che “In base alnuovo Codice, la misura minimadel DPS deve essere ora adotta-ta dal titolare di un trattamento didati sensibili o giudiziari effettua-to con strumenti elettronici…”.Attenzione, dunque, ai cattiviconsiglieri e, in caso di neces-sità, producete il suddetto parerea riprova delle vostre ragioni!Il secondo quesito interessa gliOrdini e le Asl. Spesso infattiqueste ultime si trovano, nel-l’ambito dei compiti d’istituto, adover informare i veterinari suargomenti di loro interesse. Perfare ciò, qualora nel databasedell’Asl non risulti l’elenco di tut-ti i colleghi presenti nel territoriodi sua competenza, sembra chela soluzione più immediata perrisolvere l’impasse sia quella dichiedere tali dati al loro deposi-tario naturale: l’Ordine provin-ciale.Ma può, l’Ordine, comunicare idati personali dei propri iscritti al-le Asl?La risposta non è così intuitivacome si potrebbe credere, inquanto il Codice dispone che glienti pubblici di norma possano“trattare” (e quindi anche “comu-nicare”) solo alcuni tipi di dati,solo in casi e con finalità deter-minate e solo con procedure pre-definite. E a conferma del fattoche il problema interpretativo esi-stesse, è proprio grazie ad unquesito in merito formulato dallaFnomceo, da cui è scaturito ilprovvedimento del Garante del30 giugno 1997, che la proble-

matica è stata chiarita.In sintesi, il Garante precisa che“Non si ravvisano ostacoli allaconsegna di un esemplarestampato (dell’Albo, n.d.a.) alle

aziende sanitarie locali, ad altrienti pubblici o ad altri enti pro-vinciali”. E ciò perché gli Albisono elenchi “da ritenere com-pletamente pubblici non tanto

perché sono formati da un sog-getto pubblico, quanto perché,per espressa disposizione dilegge o di regolamento, sonoconoscibili da chiunque”. ■

12ATTUALITÀ

Privacy

Protezione dei dati personali e falsi dilemmiDue pronunciamenti del Garante fugano definitivamente i nostri dubbi

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2006

di Giorgio Neri

Il documento programmatico sulla sicurezza

[Parere - 22 marzo 2004 - Obblighi di sicurezza e documento programmatico: al 30 giugno la redazione

del “dps” inviato a Confindustria con Oggetto: prima applicazione del Codice in materia di protezione dei

dati personali in materia di “misure minime” di sicurezza (artt. 31-36 e Allegato B) al d.lg. n. 196/2003]

2.1 Anche la redazione del DPS è una “misura minima”, prevista dall’Allegato B).

Si tratta di una misura non nuova, sebbene sia aumentato il numero dei soggetti che deve redigere il DPS e sia

parzialmente diverso il suo necessario contenuto.

Infatti, la precedente disciplina prevedeva già l’obbligo di predisporre e aggiornare il DPS, almeno annual-

mente, in caso di trattamento di dati sensibili o relativi a determinati provvedimenti giudiziari effettuato me-

diante elaboratori accessibili mediante una rete di telecomunicazioni disponibili al pubblico (artt. 22 e 24 l. n.

675/1996; art. 6 d. P.R. n. 318/1999).

I soggetti tenuti a predisporre il DPS hanno potuto redigerlo per la prima volta entro il 29 marzo 2000 o, al più

tardi, entro il 31 dicembre 2000 (artt. 15, comma 2 e 41, comma 3 l. n. 675/1996; l. n. 325/2000); dovendo ri-

spettare l’obbligo di revisione almeno annuale, hanno dovuto aggiornare il DPS negli anni successivi, anche

nel 2003.

2.2. In base al nuovo Codice, la misura minima del DPS deve essere ora adottata dal titolare di un trattamen-

to di dati sensibili o giudiziari effettuato con strumenti elettronici, attraverso l’organo, ufficio o persona fisica a

ciò legittimata in base all’ordinamento aziendale o della pubblica amministrazione interessata (art. 34, comma

1, lett. g), del Codice; regola 19 dell’Allegato B)).

Come accennato, il DPS deve essere redatto da alcuni soggetti che non vi erano precedentemente tenuti (ad

esempio, da chi trattava dati sensibili o giudiziari, ma con elaboratori non accessibili mediante una rete di te-

lecomunicazioni disponibili al pubblico).

Inoltre, a differenza del passato, la categoria dei dati giudiziari è oggi rappresentata anche da altri dati perso-

nali, riferiti ad esempio a provvedimenti giudiziari non definitivi o alla semplice qualità di imputato o indagato

(v. art. 4 del Codice).

Infine, il contenuto stesso del DPS è arricchito da nuovi elementi che si aggiungono a quelli necessari in base

alla precedente disciplina o ne specificano alcuni aspetti. Ad esempio, nel DPS occorre descrivere ora i crite-

ri e le modalità per ripristinare la disponibilità dei dati in caso di distruzione o danneggiamento delle informa-

zioni o degli strumenti elettronici; occorre individuare poi i criteri da adottare per cifrare o per separare i dati

idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale trattati da organismi sanitari ed esercenti le professioni sa-

nitarie (regole 19.8 e 24 dell’Allegato B)).

2.3. Benché non si tratti a rigore di una misura “nuova”, è quindi legittimamente sostenibile che il DPS da re-

digere quest’anno per la prima volta, o da aggiornare, possa essere predisposto al più tardi entro il 30 giugno

2004, anziché necessariamente entro il 31 marzo, data che è invece prevista a regime per i prossimi anni, a

partire dal 2005 (cfr. regola 19).

Si perviene a questa conclusione per tutti i destinatari dell’obbligo:

a) sia per coloro che devono redigere il DPS per la prima volta nel 2004;

b) sia per chi, già dotato di un DPS redatto o aggiornato nel 2003, ritenga necessario utilizzare un trimestre in

più, rispetto al prossimo 31 marzo, per curare la stesura di un testo significativo e più impegnativo nella rico-

gnizione dei rischi e degli interventi previsti.

Il termine più ampio del 30 giugno 2004 permetterà di utilizzare facoltativamente il modello-base e semplifica-

to di DPS che il Garante è in procinto di porre a disposizione dei titolari del trattamento interessati, soprattutto

per le realtà medio-piccole che non si attiveranno entro il 31 marzo.

Non sussistono infine margini per sostenere che il DPS possa essere redatto per la prima volta o aggiornato

solo nel 2005. Il DPS è peraltro una misura da adottare con un documento, anziché un accorgimento da ap-

plicare direttamente a strumenti elettronici, per cui non è possibile invocare un differimento al 2005 neppure in

applicazione dello speciale meccanismo già descritto a proposito delle obiettive ragioni tecniche relative a

strumenti elettronici.

Il Segretario generale (dott. Giovanni Buttarelli)

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 16

Il Ministero della Salute (Dire-zione Generale della program-mazione sanitaria, dei livelli

essenziali di assistenza e dei prin-cipi etici di sistema) intende for-mare una short list, avente duratabiennale, di “professionisti di com-provata competenza che offranola propria disponibilità a prestareuna collaborazione, secondo lemodalità di volta in volta prospet-tate dalla Direzione, per l’ottem-peramento delle specifiche esi-genze cui la medesima Direzionesi trovi a dover far fronte nell’eser-cizio delle proprie competenze enell’attuazione del Progetto Ope-rativo di Assistenza Tecnica (il“PO Salute”). Fra i settori di attività presi in esa-me figura l’epidemiologia per cuiè richiesta la laurea in medicinaveterinaria e la comprovata pre-parazione nella materia del patri-monio metodologico dell’epide-miologia e della statistica appli-cata. Assumeranno rilievo, ai finidella valutazione, l’attività svolta

in contesti regionali, nazionali ointernazionali nel settore sanitarioed epidemiologico, eventualipubblicazioni nella materia sani-taria ed epidemiologica, il pos-sesso di titoli di specializzazionepost-universitaria conseguiti pres-so primarie istituzioni universitarieo di ricerca, in Italia o all’estero,nella materia sanitaria ed epide-miologica.

Bando e selezioneIl bando della selezione, le moda-lità di presentazione delle do-mande ed il facsimile da utilizza-re sono consultabili on line e sca-ricabili al sito del ministero dellaSalute. Gli esperti potranno pre-sentare la propria candidatura inqualsiasi momento, fino al 31 di-cembre 2008, inviando il propriocurriculum vitae.La durata (da 6 mesi a 2 anni) e lecondizioni di ogni singolo rappor-to (compenso su base annuale odoraria) saranno definite in concre-to in sede di affidamento dell’in-

carico, sulla base di parametriche considerano gli anni e il tipodi esperienza effettivamente ma-turata dal collaboratore nonché latipologia di collaborazione offerta.La selezione non prevede la pre-disposizione di graduatorie. LaDirezione si avvarrà della short li-st per selezionare gli esperti che,dall’esame dei titoli ottenuti e del-le esperienze maturate, abbiano irequisiti maggiormente rispon-denti alle esigenze che di volta involta si prospetteranno. L’inserimento nella lista non com-porta alcun diritto ad ottenere al-cun incarico professionale con laDirezione né con le Amministra-zioni regionali coinvolte nell’at-tuazione del PO Salute. I candidati i cui profili curricularirisultino maggiormente rispon-denti alle esigenze della Direzio-ne saranno invitati a sostenere uncolloquio presso gli uffici della Di-rezione. Dell’esito della selezioneverrà data notizia ai soli candidaticonvocati per il colloquio. ■

13ATTUALITÀ

www.ministerosalute.it

Cercasi veterinari esperti in epidemiologia

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2006

Claudio Ma-strocola (fo-to), Diretto-

re generale del di-partimento dellaQualità del Ministero

della Salute ha dichiarato in que-sti giorni che “tutta la formazionemedica è stata ripensata e rivisi-tata e dovrebbe ripartire con nuo-vi presupposti”. L’occasione perribadirlo è stata offerta dal rientroin Commissione ECM dei medici edei dentisti (FNOMCEO). Il nuovoPresidente, Amedeo Bianco ritie-ne che “oggi esistono quelle ga-ranzie perché la Fnomceo torni a

Entro giugno la “rifondazione” dell’ECMpieno titolo all’interno della Com-missione, svolgendo la missioneche il legislatore ha voluto darle, eassegnando al presidente dellaFederazione dei medici e dei den-tisti italiani la carica di vicepresi-dente di tale Commissione”. La FNOMCEO aveva lamentato loscarso peso degli ordini professio-nali all’interno del sistema e nel2004 aveva abbandonato la Com-missione. “Qualche errore politicoè stato fatto”, ha ammesso Mastro-cola, aggiungendo che “dovrebbepartire dal prossimo giugno questa‘rifondazione’ dell’educazione con-tinua, Governo e Regioni sigleran-

no a breve l’intesa conclusa a mar-zo ed entro il 31 maggio del 2006,infatti, dovrà essere approvato ilPiano Nazionale dell’Aggiornamen-to del personale sanitario 2005-2007”. “Sul progetto dell’Educazio-ne Continua in Medicina (Ecm), laprofessione medica ha avuto co-centi delusioni - ha detto Bianco - .È per questo che siamo arrivati ascelte drastiche, come quella diabbandonare la commissione na-zionale Ecm: decisione su cui pos-siamo ritornare, ma a patto checambino alcuni presupposti, e conla garanzia di poter finalmente svol-gere appieno il nostro ruolo”. ■

Tavolo ministeriale per il trasporto animale

S i è riunito il 19 aprile scorso il Gruppo di Lavoro “Strutture” del Tavolo per la Protezione Animale nei Tra-sporti avviato nel corso del 2005 dal Ministero della Salute. Il Gruppo, coordinato dal Direttore Mario

Sapino, si è riunito presso la sede dell’UVAC di Torino alla presenza di rappresentanti FISE, UNICEB, ASSO-TRABE, COMOS, autotrasportatori, animalisti e FISE. Per la FNOVI vi ha preso parte il Consigliere GiulianoLazzarini. Il Gruppo, uno dei tre in cui è stato suddiviso il lavoro del Tavolo ministeriale, esamina il Regola-mento Europeo n. 1/2005 dal punto di vista del monitoraggio e dello studio delle strutture utilizzate a fini di tra-sporto animale con la finalità di un possibile potenziamento strutturale e logistico in applicazione delle speci-fiche disposizioni normative vigenti. “Abbiamo considerato, all’interno dell’excursus normativo - riferisce Laz-zarini - solo il trasporto su gomme e riferito alle specie bovine, ovi caprine, suine ed equine non registrate sen-za entrare in merito a quanto attiene gli animali da compagnia ed il settore avicunicolo, quest’ultimo sarà pre-so in considerazione da un altro componente della Commissione. Sono stati sottolineati e chiariti vari punti ri-feriti alle modalità di gestione della lettiera in relazione all’età degli animali; alle modalità di gestione degli ani-mali feriti durante il viaggio; a come evitare inutili sofferenze o lesioni attraverso una corretta disposizione, pro-tezione, aerazione, alimentazione, abbeverata degli animali delle diverse specie”. L’obiettivo finale è di porredei chiarimenti sull’esatta interpretazione del Regolamento elaborando un manuale esplicativo. “Il secondoobiettivo - continua Lazzarini - riguarda la possibilità di utilizzare l’attuale sistema informatico comunitario TRA-CES”. È importante - ha proseguito il rappresentante della FNOVI - avere un veterinario responsabile d’azien-da ogni qualvolta si rende opportuna una valutazione dello stato di benessere dell’animale riferito alla possibi-lità di sostenere un viaggio sia pure l’ultimo”. Il Gruppo “Strutture” si è prefissato di concludere i lavori entro lu-glio. Gli altri Gruppi del tavolo Tecnico sono il gruppo “Controlli” che valuta le procedure messe in atto ai finidei controlli sulla protezione degli animali nei trasporti compresa l’individuazione e la risoluzione delle criticitàemerse e il Gruppo “Normativa” che si occupa degli aspetti normativi che disciplinano la protezione degli ani-mali durante il trasporto in relazione al Regolamento 1/2005. Di quest’ultimo Gruppo fa parte la Presidente diANMVI LOMBARDIA, Marina Perri. (da: @nmvi Oggi)

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 16

Ai sensi del D.Lgs.230/1995 gli impiantiradiologici debbono

essere periodicamente controllatida personale qualificato ai fini diprotezione radiologica (EspertoQualificato ai sensi art. 77 DPR230/95), con ciò adempiendo an-che agli obblighi derivanti dallavigente normativa in tema di si-curezza sul lavoro (L. 626/1994 esucc. mod.) per quanto riguarda

l’impiego di apparecchi radiolo-gici.SOFTEC Technology and Resear-ch srl cura dal 1 maggio 2006 lacorretta fornitura del servizio dicontrollo delle installazioni radio-logiche ai fini di radioprotezioneed impiego delle radiazioni a finimedico veterinari a favore degliiscritti alle Associazioni federateANMVI che lo richiedano. Sulla base di una convenzione sti-

pulata con ANMVI, con validitàbiennale, SOFTEC metterà a di-sposizione esperti qualificati a ta-riffe agevolate e bloccate fino al2008. Il servizio comprende:• Predisposizione della comuni-

cazione del nominativo dell’E-sperto Qualificato (E.Q.) agliEnti competenti, con relativaaccettazione;

• Relazione di verifica periodicaper gli impianti preesistenti;

• Rilascio del benestare all’usodegli apparecchi radiologici;

• Redazione dei progetti e con-seguenti relazioni di prima veri-fica per le nuove installazioni odi modifica delle preesistenti;

• Rilevazione delle dosi ambien-tali e conseguente individua-zione e classificazione dellearee di lavoro in cui sia presen-te un rischio radiologico;

• Classificazione del personale;• Predisposizione delle norme

interne di radioprotezione;• Redazione delle comunicazio-

ni obbligatorie agli Enti di con-trollo in caso di nuova installa-zione, trasferimento, subentro,cessazione di apparecchi ra-diologici;

• Fornitura ed applicazione degli

appositi contrassegni;• Istruzione del registro di sorve-

glianza fisica;• Assistenza, senza spese ulte-

riori per l’intero biennio, pereventuali problemi tecnico -amministrativi, trattative con leAutorità (ispezioni, ecc.);

• Modalità di adempimento agliobblighi di formazione profes-sionale degli eventuali lavora-tori dipendenti;

• Quanto altro richiesto per leg-ge o normative non qui specifi-cate o che entrassero in vigoresuccessivamente alla data del-la presente convenzione in ma-teria di radioprotezione.

I sopralluoghi tecnici comprende-ranno anche l’effettuazione delcontrollo di qualità dell’apparec-chio radiologico secondo un pro-tocollo analogo alla radiologiamedica.La frequenza dei controlli sarà diprassi biennale - fatta salva la fa-coltà dell’Esperto Qualificato diconcedere un benestare all’uso didurata più limitata o di non conce-dere tale benestare qualora lo ri-tenga necessario per motivi di si-curezza, secondo quanto previstodalla normativa vigente e dallebuone prassi applicate a livellonazionale ed internazionale.SOFTEC si impegna a registrarele date di scadenza dei controllieffettuati dai propri Esperti Qualifi-cati e a ricontattare gli aderenti al-la presente convenzione in prossi-mità alla scadenza al fine di orga-nizzare il sopralluogo per il rinno-vo del controllo.SOFTEC si impegna a fare effet-tuare tutte le misure presso glistudi e le altre attribuzioni tipichedell’Esperto Qualificato dai se-guenti Esperti:a) Dott. Piero Chirco, EspertoQualificato di III grado n. 340 edEsperto in Fisica Medica;b) Dott.ssa Silvia Penzo, Espertoqualificato di II grado;e ad esibire, su richiesta, le corri-spondenti certificazioni. ■

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Convenzione ANMVI SOFTEC

Radiologico, controlli sicuri e convenienti

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2006ANMVI INFORMA

Tariffe per gli iscritti alle AssociazioniFederate in A.N.M.V.I.

1° impianto: € 170,00

Eventuali ulteriori impianti installati nella stessa struttura: € 103,00

Spese progetto e gestione pratica in caso di nuova installazione/trasferimento/subentro/cessazione € 31,00

In strutture successive alla prima facenti capo allo stesso professioni-sta-titolare si applicano le seguenti tariffe:

1° impianto € 150,00

Eventuali ulteriori impianti: € 95, 00

Spese progetto e gestione pratica in caso di nuova installazione/trasferimento/subentro/cessazione: € 31,00

La convenzione è applicata alle strutture operanti in Valle D’Aosta, Pie-monte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto-Adige, Friuli VeneziaGiulia, Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Toscana, Lazio, Abruzzo. Per informazioni è possibile rivolgersi ai seguenti recapiti: SOFTEC -Tel. 051/44.45.33 E-mail [email protected]

Consulenze ANMVI al 53° Congresso Multisala SCIVAC

L ’ANMVI, anche quest’anno, mette a disposizione degli iscritti al 53° Congresso Nazionale MultisalaSCIVAC che si terrà presso il Palacongressi della Fiera di Rimini dal 19 al 21 maggio p.v. un servizio

di consulenza gratuita. Esperti qualificati saranno a disposizione allo stand dell’ANMVI per soddisfare i quesi-ti dei colleghi su tematiche e problemi di carattere professionale. L’Avvocato Maria Teresa Semeraro, forniràinformazioni ed aggiornamenti in medicina legale veterinaria e consulenze personalizzate su casi professionalitrattati in via riservata, il collega Giorgio Neri nella giornata di sabato fornirà un servizio di consulenza in ma-teria di rifiuti sanitari e di tutela della privacy, il collega Carlo Pizzirani sarà a disposizione dei veterinari per for-nire chiarimenti sulla normativa che regola la sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del Decreto Legislativo626/94 mentre il collega Marco Maggi sarà a disposizione per dubbi o chiarimenti circa gli aspetti normativiche regolamentano la sicurezza elettrica in struttura veterinaria. Allo stand dell’ANMVI sarà inoltre possibile co-noscere tutti i progetti ed i servizi per gli iscritti alle Associazioni Federate ANMVI quali il Fondo Sanitario ANM-VI, la Polizza RC Professionale, la Polizza infortuni, la Polizza Cane e Gatto, Servizi Finanziari, la Carta di Cre-dito ANMVI-VISA ed infine la nuova convenzione che l’ANMVI ha stipulato con Softech per il controllo degli im-pianti radiologici.

Le consulenze allo stand ANMVI

GIORNO ORARIO CONSULENZA

Venerdì 19 maggio 15.00 - 17.00 LegaleSabato 20 maggio 10.00 - 12.00 Avv. Maria Teresa Semeraro

Sabato 20 maggio 10.00 - 13.00/14.30 - 17.00 Rifiuti Sanitari e PrivacyGiorgio Neri

Sabato 20 maggio 14.30 - 17.00 D.lgs 626/94Domenica 21 maggio 10.00 - 13.00 Carlo Pizzirani

Domenica 21 maggio 10.00 - 13.00/14.00 - 16.30 Impianto elettricoMarco Maggi

Per questioni organizzative è preferibile prenotare il servizio di consulenza.Per fissare il proprio appuntamento rivolgersi alla Segreteria ANMVI allo 0372/40.35.41 o inviare una e-mail a [email protected].

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 16

Il Ministro del-l ’ E c o n o m i aGiulio Tremonti

(foto) ha firmato iprovvedimenti rela-

tivi all’approvazione di 53 studi disettore. I decreti sono in fase dipubblicazione sulla Gazzetta Uffi-ciale. Sia pure all’ultimo momento,e con un notevole ritardo rispettoalle scadenze previste, questi stu-di di settore, fra cui il TK22U per iservizi veterinari, sono stati ap-provati e saranno quindi utilizza-bili a partire dagli accertamenti fi-scali relativi al periodo di imposta2005. La prossima dichiarazionedei redditi, riferita all’anno scorso,dovrà quindi adeguarsi alla nuovanormativa. Gli studi che a giornisaranno ufficialmente i vigore conla pubblicazione sulla GazzettaUfficiale sono frutto di un’ampiaattività di revisione che in alcunicasi, come per il settore veterina-rio, si è tradotta in un aggiorna-mento preciso ed adeguato dellafotografia economica della cate-goria.L’anno di imposta 2005 sarà co-munque ancora un anno di prova(monitoraggio). Il primo vantaggioè che i contribuenti veterinari nonsubiranno accertamenti automati-ci nell’anno d’imposta 2005. Il re-styling dello Studio di Settore ve-terinario, l’ex SK22U evoluto nelnuovo TK22U, si è concluso il 22

febbraio scorso con l’ultimo con-fronto fra la professione veterina-ria e la commissione di espertidell’Agenzia delle Entrate. Tutte lemodifiche proposte dal Consiglie-re FNOVI Giuliano Lazzarini perconto della Categoria sono stateaccolte, compresa la possibilità dislittare in avanti di un anno l’entra-ta a regime dei criteri di accerta-mento fiscale automatico. L’appli-cazione monitorata farà da ponteverso l’entrata in vigore definitivadel TK22U.In questa fase, i contribuenti chedichiarano compensi di importoinferiore a quello risultante dallostudio monitorato, o vi si adegua-no spontaneamente, evitano l’ac-certamento; evitano l’accerta-mento anche nel caso in cui l’am-montare stimato dal nuovo studiodi settore risulti superiore a quellodeterminato con l’applicazione diGerico per il periodo d’imposta2005. Le funzioni di compensosono state profondamente riviste.Per migliorarne la stima è statoescluso il parametro dell’età pro-fessionale, quello del valore deibeni strumentali e delle tipologiedi prestazione. Il numero delleprestazioni professionali effettua-te e il relativo valore medio dichia-rato rappresentano i migliori indi-catori sintetici della variabilità deicompensi dovuta a esperienzaprofessionale, impegno professio-

nale, contesto territoriale, valoredella prestazione. Sparisce la va-

riabile età professionale che inter-viene ora come differenziale sul

numero complessivo delle ore de-dicate all’attività. ■

15

Studio di settore

Firmato il decreto di approvazione del TK22USarà utilizzabile per gli accertamenti fiscali relativi al periodo di imposta 2005

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2006RUBRICA FISCALE

Deducibilità dell’auto nello studio associatoSiamo soci di uno studio associato e vorremmo avere un parere in merito alla deducibilità delle speseper l’utilizzo dell’auto per l’attività professionale.Per ciò che riguarda un’associazione professionale, nessuna specifica norma fiscale, né di tipo primario né ditipo secondario, fa esplicito riferimento al rimborso chilometrico per le autovetture utilizzate dai soci degli stu-di professionali che siano ancora legali rappresentanti. In mancanza, quindi, di un evidente riferimento nor-mativo potrebbero essere seguiti due percorsi alternativi: per l’auto, di proprietà del singolo professionista, inuso all’associazione, si potrebbe sottoscrivere un contratto di comodato, noleggio ecc…, e in forza di questocontratto con i singoli professionisti lo studio associato potrebbe dedursi nella misura del 50%, limitatamentead un solo automezzo per ciascun professionista, le spese di gestione e di utilizzo dell’autovettura, ai sensi del-l’art. 54 del Tuir nei limiti stabiliti dall’art. 164 del Tuir; si potrebbero invece addebitare allo studio associato, inbase alle tariffe ACI, le spese di utilizzo delle auto dei soci, in relazione alle prestazioni effettivamente svolte afavore dello studio e di volta in volta individuate e documentate. La deduzione delle spese sarà ammessa inrapporto all’inerenza che la loro utilizzazione rivestirà nell’attività professionale, per cui, dalla lettura del testonormativo (art.164 del Tuir), non sussisterebbe alcuna limitazione alla deducibilità qualora i mezzi utilizzati sia-no riferiti ad attività o beni da cui possano derivare ricavi o proventi. (Da Quesitario, Italia Oggi)

Professionisti: due vie per dedurre il softwareVorrei sapere se si possono ammortizzare le spese per l’acquisto di software applicativi e inserirle nelrigo RE6 del modello Unico.L’articolo 54 del Testo Unico delle imposte sui redditi non contiene una specifica disciplina circa la deducibilitàdelle spese sostenute per le immobilizzazioni immateriali o per i costi di natura pluriennale da parte dei profes-sionisti. Ciò premesso, l’opinione condivisa in dottrina è che, per queste spese, sia applicabile il criterio “di cas-sa”, cioè che siano deducibili dal reddito dell’esercizio in cui vengono effettivamente sostenute. Per completez-za, va detto che con risoluzione 117/E/2002, riguardante la concorrenza o meno dell’acquisto di un software ge-stionale effettuato da un professionista, alla formazione del volume degli investimenti agevolabili secondo la leg-ge Tremonti-bis (legge 383/2001), l’agenzia delle Entrate ha sostenuto che:a) il software acquistato con licenza d’uso a tempo determinato o indeterminato da un professionista rientra nel-la categoria dei beni immateriali;b) il costo di acquisto di un bene immateriale non può essere dedotto in base alle regole di cui all’articolo 54,comma 1, del Dpr 917/86 (criterio di cassa), ma concorre alla formazione del reddito per quote costanti, in confor-mità a quanto previsto per le imprese, dall’articolo 103 del Dpr citato; si applicherebbe pertanto il principio dellacompetenza, che prevede la suddivisione del costo tra i periodi di imposta nei quali si esplica la sua utilità. Si tratta, tuttavia, di un’affermazione non condivisibile poiché estende ai professionisti una norma prevista per ladeterminazione del reddito di impresa, in una materia ove l’interpretazione analogica non è ammessa. Per con-cludere, ove il lettore intenda seguire l’orientamento della dottrina prevalente, indicherà l’intera spesa sostenutanel periodo d’imposta, nel rigo RE18 (altre spese documentate); volendo invece seguire l’orientamento dell’A-genzia delle Entrate, indicherà la quota di ammortamento imputabile all’esercizio nel rigo RE6 (quota di ammor-tamento). Fisco/L’esperto risponde - 13 novembre 2005

Il marito può assumere la moglie come dipendenteVorrei sapere se un marito può assumere con contratto di lavoro a tempo indeterminato la moglie.In linea di massima, è ammessa l’instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato tra coniugi, rispettivamentedatore di lavoro e lavoratore, purché sia provata l’onerosità del contratto e l’effettiva subordinazione. Si trattadi una posizione condivisa in giurisprudenza, basata sul presupposto che normalmente il rapporto tra coniugiè gratuito o al massimo inserito nell’ambito di un’impresa familiare in cui il coniuge lavorante non ha i diritti dellavoratore subordinato. I casi di work experience si riferiscono a tirocini formativi e a ipotesi in cui i bandi o leconvenzioni che li istituiscono possono escludere tra i beneficiari i familiari, ma si tratta di ipotesi che nulla han-no a che vedere con la possibilità di instaurare regolari rapporti di lavoro subordinato.

(Il Sole 24 Ore, L’esperto risponde, 13 giugno 2005)

Il cellulare di lavoro è deducibile al 50%Sono un libero professionista e ho sottoscritto un abbonamentomultibusiness per telecomunicazione mobile con un gestore e conconseguente fatturazione dei costi. Avendo io già un contratto ditelefonia mobile a uso privato con un altro gestore a scheda pre-pagata, posso ritenere questo nuovo contratto come uso esclusi-vamente professionale e quindi recuperare interamente quanto ri-portato nella fattura che verrà emessa?Le spese di impiego e di manutenzione relative ad apparecchiature ter-minali per il servizio radiomobile sono deducibili nella misura del 50%,secondo quanto previsto dall’articolo 54, comma 3-bis del Testo unicodelle imposte sui redditi (Dpr 917/86). Questa presunzione è da consi-derare assoluta. Pertanto non è ammessa la prova contraria e il contri-buente non può ottenere la disapplicazione di questo limite neanche di-mostrando che utilizza il telefono cellulare, non in modo promiscuo, main modo esclusivo per lo svolgimento della sua professione.

(L’esperto risponde - Il Sole 24 Ore, 13 marzo 2006)

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 16

Il Consiglio di Amministrazio-ne della Fondazione ONAOSI,presieduto dal dottor Aristi-

de Paci, si è riunito l’8 aprile e hadeliberato in merito all’aggiorna-mento ISTAT dei contributi.Relativamente alla quota Contri-butiva anno 2006 (delibera CdAn. 13/2005 con la quale è stato ri-dotto entro i limiti delle compatibi-lità di bilancio, l’onere in capo aicontribuenti e sono stati altresì in-trodotti elementi di progressivitànella relativa determinazione), ilConsiglio di Amministrazione hadeciso che si darà attuazione al-l’aggiornamento ISTAT a partiredal 2007 cumulando l’incrementodell’1,7% relativo all’anno 2005con la variazione percentuale chesarà determinata per l’anno 2006.I costi dell’operazione, spiega il

CdA avrebbero vanificato i van-taggi dell’adeguamento ISTAT.Durante la stessa seduta, è statoevidenziato che da parte di alcuniOrdini dei Medici Chirurghi e degliOdontoiatri, Medici Veterinari eFarmacisti si registra il mancato in-vio all’ONAOSI degli albi profes-sionali aggiornati. “L’incertezza ditali dati crea difficoltà - si legge nelcomunicato diffuso dalla Fonda-zione - amministrative e non con-sente alla Fondazione di ottempe-rare al dettato legislativo di riscos-sione dei contributi da parte di tut-ti i sanitari iscritti agli albi profes-sionali. Infatti, Sanitari trasferiti, de-ceduti cancellati dagli albi conti-nuano a ricevere solleciti di paga-mento inutili, avvisi bonari e quan-to prima cartelle esattoriali, ecc. Atale riguardo si sta provvedendo

ad inviare una lettera ai Presidentidegli Ordini interessati richiedendocollaborazione”.

AssistitiNella seduta precedente, del 29marzo, sono stati assegnati sussi-di assistenziali a soggetti assistiti,studenti universitari e non per unimporto complessivo di euro di €170.096,80. L’ONAOSI continua a rivolgere lamassima attenzione ai giovani as-sistiti potenziando varie forme diintervento in loro favore anche al-largando attraverso maggiori op-portunità la formazione. Sono sta-ti confermati contributi in danaronei confronti di n. 7 soggetti assi-stiti disabili per un importo com-plessivo di euro 47.052,00 inoltre,al fine di rafforzare gli interventi in

favore degli assistiti disabili è sta-to erogato un contributo straordi-nario una tantum ad una giovaneassistita disabile.

Soggiorno estivoDal 1° al 12 luglio 2006 l’ONAOSIorganizzerà il tradizionale sog-giorno estivo, dando la possibilitàai giovani assistiti, che frequenta-no la scuola media inferiore, ditrascorrere un periodo di vacanzanelle strutture di Perugia. Talepossibilità di partecipazione èstata recentemente estesa ancheai giovani che frequentano l’ultimae la prima classe, rispettivamentedelle Scuole elementari e medie

superiori, compatibilmente con ladisponibilità di posti. Durante ilsoggiorno i ragazzi possono usu-fruire di una serie di attività ricrea-tive, turistiche e sportive, si trattasicuramente di una positiva espe-rienza per la loro crescita e for-mazione.

Convitti e collegiSono state adeguate e aumenta-te, le rette e i canoni per l’ospita-lità a pagamento presso i convittinei collegi universitari e nei centriFormativi per l’anno scolastico edaccademico 2006/2007. Tali au-menti sono dovuti all’andamentodel costo della vita. ■

16

Contributi professionali

ONAOSI, l’adeguamento ISTAT slitta al 2007Il CdA: dagli ordini elenchi non aggiornati dei contribuenti

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2006

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Il contributo ONAOSI è deducibile

I l contributo obbligatorio versato alla Fondazione ONAOSI è fiscal-mente deducibile. Per esercitare il diritto alla deduzione vanno

conservati la ricevuta di pagamento e l’avviso del concessionario. Incaso di pagamento via Internet conservare la ricevuta per posta elet-tronica. In caso di smarrimento della quietanza è possibile ricevere co-pia conforme per posta ordinaria, facendo richiesta alla Società Berga-mo Esattorie (Via Moretti, 11 24121 Bergamo fax 035/287433). La de-ducibilità della contribuzione è prevista ai sensi del Testo Unico delleImposte sui Redditi (DPR 22/12/1986 n. 917).

ENPAV, contributi minimi 2006

P er il 2006 i contributi minimi obbligatori complessivamente do-vuti sono pari ad € 1.723,50. I veterinari che si iscrivono per la

prima volta all’ENPAV prima di aver compiuto i 32 anni di età usufrui-scono, per il primo anno di iscrizione e per i due anni successivi,del beneficio del pagamento di un contributo ridotto che, per l’anno incorso, è pari ad € 883,50. Questo il dettaglio degli importi:

Tipologia Contributo Contributodi contributo minimo minimo per i

neoiscritti

Contributo Soggettivo € 1.295,00 € 650,00

Contributo Integrativo € 390,00 € 195,00

Contributo di maternità € 38,50 € 38,50

TOTALE € 1.723,50 € 883,50

Il pagamento dei contributi deve essere effettuato in due rate, alle sca-denze del 31 MAGGIO 2006 (1a rata) e del 31 OTTOBRE 2006 (2a ra-ta). Per avere ulteriori indicazioni sulle modalità e le scadenze di paga-mento nonché per richiedere il rilascio di duplicati dei bollettini nel ca-so di smarrimento di quelli inviati, è possibile rivolgersi al numero ver-de: 800.248464. Per eventuali informazioni in merito all’entità dell’im-porto richiesto la Direzione Contributi dell’Ente risponde al numero ver-de 800902360. (www.enpav.it)

ATTUALITÀ

Organizza un

Corso di formazione per addetti alla prevenzione incendi,

lotta antincendio e gestione dell’emergenzaai sensi del Dlgs 626/94 e DM 10 marzo 1998

Cremona, Palazzo TrecchiSabato, 27 maggio 2006 - 14.30-18.30

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Accredito richiesto ai fini del programma ECM

1a Edizione

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 16

Il Ministero della salute ha in-dividuato le tipologie di di-spositivi medici che non

possono essere oggetto di pub-blicità presso il pubblico con unDecreto che entrerà in vigore il 6maggio 2006 (Pubblicità dei di-spositivi medici, GU n. 93 del 21-4-2006). I dispositivi esclusi dallapubblicità sono: a) i dispositivisu misura (qualsiasi dispositivofabbricato appositamente, sullabase della prescrizione scritta diun medico debitamente qualifi-cato e indicante, sotto la respon-sabilità del medesimo, le caratte-ristiche specifiche di progettazio-ne del dispositivo e destinato adessere utilizzato solo per un de-terminato paziente); b) i disposi-tivi soggetti a prescrizione, ap-partenenti a una categoria o tipo-logia di prodotti la cui vendita alpubblico sia subordinata allaprescrizione di un medico danorme di legge o di regolamentoo da un provvedimento del Mini-stero della salute; c) i dispositivimedici ad assistenza obbliga-toria, appartenenti a una catego-ria o tipologia di prodotti per il cuiimpiego sia prevista come obbli-gatoria, da norme di legge o diregolamento o da un provvedi-mento del Ministero della salute,l’assistenza di un medico o di unaltro professionista sanitario; d) idispositivi medici che, secon-do la destinazione d’uso previ-sta dal fabbricante, debbano es-sere prescritti o scelti da un me-dico o debbano essere utilizzaticon l’assistenza di un medico odi un altro professionista sanita-rio. Non rientrano nel divieto i di-spositivi che, pur essendo acqui-stati dal paziente su indicazioneo certificazione del medico o dialtro operatore sanitario, lascianoimpregiudicata la possibilità peril paziente di operare una sceltafra più opzioni. Il precedente pe-riodo si applica a condizione chel’oggetto del messaggio pubbli-citario attenga esclusivamenteagli aspetti rimessi alla libera de-

terminazione del paziente. L’au-torizzazione di messaggi pubbli-citari di un dispositivo medicopuò essere rifiutata se, a giudiziodella commissione di esperti, ildispositivo medico debba essereprescritto o scelto da un medicoo da un altro professionista sani-tario o essere utilizzato con l’as-

sistenza di una di queste figureprofessionali. Non è sottopostaad autorizzazione sanitaria lapubblicità di accessori di dispo-sitivi, né la pubblicità istituziona-le che richiama la denominazio-ne o il campo di attività di un’a-zienda produttrice o distributri-ce di dispositivi medici, a condi-

zione che non vanti specificheproprietà di tali dispositivi, ri-chiamati singolarmente o nel lo-ro complesso. Non ricadono nel-l’ambito della disciplina dellapubblicità sanitaria forme di pro-mozione di dispositivi realizzateattraverso la messa in vendita diconfezioni multiple al prezzo

della confezione unitaria o me-diante modalità similari, fermorestando, anche in tali casi, il di-vieto di diffondere senza auto-rizzazione messaggi che, oltre afar riferimento alle modalità dipromozione, si riferiscano a pro-prietà e caratteristiche del di-spositivo medico. ■

17

Dispositivi medici e divieto di pubblicità In GU le tipologie che non possono essere oggetto di pubblicità presso il pubblico

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2006LEGGI IN GAZZETTA

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 16

La Giunta regionale dellaCampania, su propostadell’Assessore alla Sanità

Angelo Montemarano, ha appro-vato le Linee guida sulla sicurezzaalimentare. Il provvedimento pre-vede un coordinamento tra tutte lestrutture preposte alla tutela dellasalute pubblica, con l’obiettivo dimettere in piedi un sistema di co-municazione più veloce e, quindi,più efficace, in termini di risposta,nell’eventualità di un rischio legatoai prodotti alimentari. Rifacendosiad una procedura codificata, e già

collaudata, si garantisce non solola rapidità della segnalazione chefa scattare l’allarme, ma anchequella dei provvedimenti che sirendono necessari per sottrarre alconsumo eventuali prodotti a ri-schio. In Campania il flusso deidati che segnala l’allerta e l’ade-guata risposta viaggia su postaelettronica certificata. Vuol direche tutta la procedura avvienecon le medesime garanzie dellaraccomandata con avviso di rice-vimento, ma potendo contare inpiù sulla velocità del supporto

informatico. Il sistema, così comedelineato nelle linee guida, si av-vale di una serie di punti di contat-to (cosiddetti nodi) istituiti all’As-sessorato alla Sanità e in tutti i Di-partimenti di prevenzione delleAziende sanitarie locali della Re-gione. La situazione di allerta ali-mentare, così come modulata inCampania, si interfaccia con quel-la delle altre regioni italiane e conil terminale istituito al Ministerodella Salute che, a sua volta, man-tiene i contatti con gli altri paesieuropei anche non comunitari.

“Con l’istituzione di questo siste-ma - sottolinea l’Assessore AngeloMontemarano - si garantisce sicu-ramente una maggiore tutela delcittadino perché la pronta rispostadelle istituzioni in caso di allarmealimentare finisce per diventarequasi una sorta di linea avanzatasul fronte della prevenzione. Val lapena di sottolineare - aggiungeMontemarano - che la Campania èla prima regione in Italia ad adot-tare il sistema ricorrendo alla po-sta certificata, il che si traduce inmaggiori garanzie sia in termini di

trasmissione e ricezione, sia diprecisione e chiarezza dei conte-nuti”. (fonte Regione Campania)

18

Campania, Linee guida sulla sicurezza alimentare

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2006INFO REGIONI

ANMVI REGIONE

ANMVIAbruzzo al

Pet Pride 2006

S i è svolto lo scorso 22 e 23aprile ad Alba Adriatica

(TE) il Pet Pride 2006, la manife-stazione organizzata dall’Asses-sorato al Turismo e dedicata aglianimali da compagnia. All’inter-no della manifestazione è statoprevisto uno spazio riservato allapartecipazione di Medici Veteri-nari. Quest’anno l’ANMVI hacontattato gli organizzatori del-l’incontro invitandoli a raccordar-si con l’Ordine dei Medici Veteri-nari Provinciale per il corretto in-serimento della veterinaria nelprogramma della manifestazionesenza creare iniziative che po-tessero interferire con la normati-va professionale. Alla conferen-za stampa di presentazione del-la manifestazione è intervenuto

Marco Della Torre,Presidente ANMVIAbruzzo (foto).Domenica mattinainvece, il Vice Pre-sidente di ANMVIAbruzzo, Maurizio

Manera presente allo stand deiveterinari, ha rilasciato un’intervi-sta al canale libero satellitare Sky689, a cui sono seguiti gli inter-venti di tre colleghe. Nell'intervi-sta è stato sottolineato in partico-lare il ruolo del veterinario, qualeunica figura preparata ed abilita-ta a curare l'animale e a preveni-re la malattia e l'importanza dellaprevenzione sia ai fini della tute-la della salute degli animali chedi quella dei proprietari. L’ANMVIdesidera ringraziare pubblica-mente per l’attenzione e l’impe-gno mostrato: Marco Della Torre- Presidente ANMVI Abruzzo,Maurizio Manera - Vice Presiden-te ANMVI Abruzzo, Claudio D’An-tonio - Presidente Senior SCIVACAbruzzo e tutti i colleghi che han-no preso parte all’iniziativa. Unringraziamento particolare ai Me-dici Veterinari che hanno parteci-pato anche da parte degli orga-nizzatori della manifestazione perla prestigiosa collaborazione epresenza durante l’evento.

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 16

“Non so perché ti voglio benema te ne voglio tanto”. Questo iltitolo della conferenza stampaindetta da Merial (Milano, 29marzo 2006) per approfondire iltema del rapporto tra uomo e ca-ni e gatti, in occasione della pre-sentazione del Trofeo internazio-nale di agility e obedience “Fron-tline Combo” (Monza, 14 maggio2006).Si è parlato dei fondamenti psi-cologici del rapporto uomo-ani-male, di programmi assistiti daglianimali, di come la positività delrapporto sia influenzata da unacorretta educazione dell’animalee da aspetti sanitari come la pro-tezione dagli ectoparassiti; infinedelle discipline sportive che ca-ne e proprietario possono svol-gere insieme, come agility, obe-dience e flyball. I relatori presenti: Fernando Fer-rauti, Marcello Galimberti, ClaraPalestrini, Fabrizio Fabbrini, EzioBertuletti. Il lato umano del rap-porto e i risvolti psicologici so-no stati approfonditi da Fernan-do Ferrauti, psicoanalista e psi-coterapeuta, Direttore del Dipar-timento Disagio, Devianza e Di-pendenze della Asl di Frosinone.La nostra è una società domina-ta dall’economia, ha osservatoFerrauti, ma il rapporto uomo-animale ha una valenza più alta,perché i benefici che ne conse-guono vanno oltre qualsiasi cal-colo economico. Le prime ragioni che vengono inmente per spiegare l’intensitàdel rapporto uomo-animale do-mestico sono quelle più superfi-ciali, come il reciproco affetto, lapasseggiata insieme, il giocoecc., ma ve ne sono di ben piùprofonde. La relazione assume diversespecificità a seconda della com-ponente umana in gioco, ovveroche si tratti del rapporto animali-bambini, animali famiglie o ani-mali-anziani. Tutte e tre le macro-aree sono unite dal filo condutto-re della sensazione di benesseree pienezza di esperienza gene-rata dal rapporto con l’animaledomestico, nonché dalle costan-ti di specificità, plasticità e fles-sibilità della relazione. Molteplicie affascinanti i significati assuntidal rapporto animale-bambino.Crescere con un cane o gatto in-fluenza positivamente lo svilup-po della personalità del bambi-no, la formazione del carattere,lo sviluppo corporeo, la perce-zione temporo-spaziale; a que-sto proposito Ferrauti ha osser-vato come i bambini che cresco-

no con un cane o gatto cammi-nano meglio e prima, rispettoagli altri. Meno ovvi e conosciutiai non addetti sono i risvolti delrapporto uomo-animale nell’am-bito della famiglia. L’animale do-mestico ha una forte influenzasulle relazioni tra i componentidella famiglia, riducendo la ge-

nerazione dell’aggressività inter-na (mancanza di colloqui, ansia,stress) ed esterna. Ciò non signi-fica che riversiamo sull’animalele nostre frustrazioni, bensì checani e gatti ci offrono uno stimo-lo, un modo sano per scaricarele tensioni (la festosa accoglien-za al ritorno a casa, la salutare

passeggiata al parco), giovandoalle dinamiche familiari. Compa-gnia, gioco, affetto, sonosenz’altro elementi importantidel rapporto tra animale dome-stico e anziani, ma c’è molto dipiù. È provato che possedere unanimale riduce i casi di depres-sione nell’anziano, legati alla

perdita della voglia di vivere.L’anziano ha di nuovo qualcunoche ha bisogno di lui, delle suecure ed attenzioni. Il cane assu-me un forte ruolo sociale, obbli-gando l’anziano ad uscire e in-contrare altre persone. La curadell’animale comporta notevolibenefici anche a livello fisico -

19

Uomo e animale domestico: un rapporto di reciproco beneficioAspetti psicologici, comportamentali e sanitari del legame discussi a una Conferenza stampa Merial

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2006LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

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spingendo a una moderata atti-vità - intellettivo, mnemonico eorganizzativo. Infine si crea unrapporto d’affetto che sostituiscealtri legami destinati nell’anzia-nità a diradarsi. Affinché questolegame sia veramente positivonon va però dimenticata l’impor-tanza di una corretta educazio-ne dell’animale domestico.Clara Palestrini (Consultorio per iproblemi comportamentali deipiccoli animali della Facoltà diMedicina Veterinaria di Milano)ha ricordato che l’aspetto più im-

portante è stabilire con il cane ogatto una comunicazione chiarae corretta. Negativo è senz’altrol’approccio antropomorfo all’ani-male, che tende a interpretarne ilcomportamento da un punto divista esclusivamente umano. Vainvece imparata una lettura e in-terpretazione corretta del lin-guaggio posturale dell’animale. Il “NO” viene associato a troppicomportamenti, mentre spessosi dimentica di indicare la viacorretta e di gratificare i compor-tamenti positivi. Importante è an-

che distinguere tra un reale pro-blema comportamentale e uncomportamento indesiderato.Palestrini conclude ricordandoche ad oggi non è dimostratoscientificamente che accorgi-menti logistici a volte enfatizzaticome la distanza della cucciadalla porta, il dormire sul lettodel proprietario ecc. abbiano unreale effetto sul comportamentodel cane, piuttosto, ancora unavolta, è bene privilegiare unacorretta comunicazione animale-proprietario. ■

Uno studio retrospettivoha valutato l’incidenza ei potenziali fattori di

rischio delle reazioni avverse as-sociate alla vaccinazione (VAAE)diagnosticate entro tre giornidalla somministrazione del vac-

cino nel cane. Sono stati valutati1.226.159 cani vaccinati in 360cliniche veterinarie. Sono stateindagate possibili VAAE (reazio-ne vaccinale non specifica, rea-zione allergica, orticaria o anafi-lassi) osservate entro tre giornidalla vaccinazione tra gennaio2002 e dicembre 2003. I segni clinici e i trattamenti spe-cifici sono stati rivisti in un cam-pione random di 400 cani affetti.L’associazione tra potenziali fat-tori di rischio e VAAE è stata sti-mata mediante regressione logi-stica multivariata. La sommini-strazione di 3.439.576 dosi divaccino in 1.226.159 era asso-ciata a 4.678 reazioni avverse(38,2/10.000 cani vaccinati). Iltasso di VAAE diminuiva signifi-cativamente all’aumento del pe-so corporeo. Il rischio era mag-giore del 27-38% nei cani steri-lizzati rispetto a quelli interi e del35-64% nei cani di età compresatra 1 e 3 anni rispetto a quelli di2-9 mesi. Il rischio di VAAE aumentava si-gnificativamente al crescere delnumero di dosi vaccinali sommi-nistrate per singola seduta. Ognivaccino aggiuntivo aumentavasignificativamente il rischio direazione avversa in misura del27% nei cani di peso < o = a 10kg e del 12% nei cani > 10 kg.Gli autori concludono che i caniadulti giovani di piccola tagliasterilizzati che ricevono più vac-cini nella stessa seduta sonoesposti a un maggior rischio diVAAE entro 72 ore dalla vacci-nazione. Questi fattori dovreb-bero essere tenuti in considera-zione nella valutazione e comu-nicazione del rischio vaccinaleal cliente. ■

20 laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2006LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Fattori di rischioper la Bse

P er identificare i potenzialifattori di rischio che pos-

sono aver contribuito alla com-parsa della Bse in Bavaria (Ger-mania), sono state confrontatele informazioni provenienti da110 allevamenti di bovine dalatte in cui si era verificato uncaso di Bse, con le informazioniottenute da 10.000 allevamentibavaresi in cui non erano statisegnalati casi di Bse fino al feb-braio 2003. Informazioni rap-presentative si ottenevano da4006 allevamenti.Rispetto agli allevamenti di con-trollo, una maggiore proporzionedi allevamenti con Bse allevavaanche suini o pollame, anche sela differenza non era significati-va. Era invece significativa lamaggiore proporzione di alleva-menti affetti da Bse che avevanutrito i vitelli con concentrati e/osostituti del latte.

Reazioni avverse ai vacciniCani giovani, di piccola taglia, sterilizzatie sottoposti a vaccinazione multipla piùa rischio nei primi tre giorni

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Si terrà sabato 27 maggioa Cremona, presso la se-de di Palazzo Trecchi, il II

Convegno Nazionale organizzatodalla Società Italiana Veterinariper Animali da Laboratorio (SI-VAL) in collaborazione con la SI-VAE. Quest’anno il programmadella giornata è centrato sullespecie animali “emergenti” nelsettore della ricerca biomedica:gli anfibi e i pesci. “I motivi chestanno spingendo il mondo dellaricerca in questa direzione - spie-ga Massenzio Fornasier, Presi-dente SIVAL (foto) - sono diversi esono legati essenzialmente allenuove opportunità create dal rapi-do sviluppo delle biotecnologie ealla necessità di selezionare deimodelli sperimentali con tempi dirisposta rapidi, adatti a metodi discreening. Vi sono poi motivi dicarattere etico-normativo, ovverola necessità di indirizzare l’utilizzodi animali a fini sperimentali versospecie con il più basso svilupponeurologico. Non ultimi, vi sono imotivi legati all’utilizzo di questespecie come modelli sperimentalinel settore dell’acquacoltura e del

monitoraggio ambientale”. “In tutto questo - sottolinea Forna-sier - è evidente la necessità di uncostante aggiornamento profes-sionale del Medico Veterinario inquesto settore, non solo per gliaspetti più consueti di diagnosti-ca, terapia e profilassi, ma ancheper la tutela del benessere anima-

le nelle strutture in cui viene effet-tuata la sperimentazione. La cre-scita professionale è l’obiettivofondamentale di SIVAL e questainiziativa si propone di stimolarenoi stessi e i colleghi che sono in-teressati a questo settore ad unapprofondimento dei temi oggettodel convegno e alla condivisione

delle esperienze”. Il convegno, di-viso in quattro sessioni, tratterà ri-spettivamente i seguenti argo-menti: anatomia e biologia deglianfibi; gli anfibi nella sperimenta-zione; anatomia e biologia dei pe-sci; i pesci nella sperimentazione.Per i soci SIVAL in regola con laquota d’iscrizione dell’anno cor-

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Anfibi e pesci: nuove prospettive nella ricerca biomedicaSIVAL, appuntamento a Cremona il 27 maggio

laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2006

ANATOMIA DEGLI ANIMALIDA LABORATORIO Roditori e Lagomorfi B. Cozzi, C. Ballarin, A. Peruffo, F. Carù C.E.A. Casa Editrice Ambrosiana

Un atlante dianatomia deglianimali da labo-ratorioAnatomia degli ani-mali da laboratorio,Roditori e Lagomor-fi, è destinato a

chiunque si occupi professionalmen-te degli animali da laboratorio sia perricerca scientifica (medici chirurghi,medici veterinari, biologi, farmacisti,chimici tecnologi farmaceutici, bio-tecnologi, personale di laboratorio ealtre figure professionali), sia per latutela e il benessere animale (mediciveterinari). È stato pensato, anche senon specialmente, per gli studentiuniversitari di quelle discipline che ri-guardino gli animali e il loro impiegonell’indagine biomedica, con immagi-ni e testi chiari che garantiscono unacomprensione semplice e immediata.Proprio in previsione di un possibileutilizzo nelle aule di studio universita-rio, le note di anatomia, fisiologia estoria naturale delle varie specie so-no affiancate da una linea introduttivaall’etica della sperimentazione ani-male e dai principali rimandi alla legi-slazione italiana ed europea. È stataseguita la Nomenclatura AnatomicaVeterinaria corrente.

DALLE ASSOCIAZIONI

rente la partecipazione è gratuita.È necessario comunque inviare,per questioni organizzative, laconferma di partecipazione allaSegreteria. Per ulteriori informa-zioni è possibile rivolgersi ai se-guenti recapiti telefonici: Tel.0372/40.35.41 - E-mail: [email protected]. ■

RECENSIONI

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22 laPROFESSIONE VETERINARIA 16/2006CALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

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Carlo Scotti

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legge 662/96 Filiale di Milanoa cura di Centro ProduzioneMailings Scarl - Cusago (MI)

Chiuso in stampa il 2 maggio 2006

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

QUIZ 1Risposta esatta: a)Seminario ANMVI,febbraio 2004

QUIZ 2Risposta esatta: c)Corso SCIVAC,settembre 2004

SOLUZIONI

La miocardiopatia dilatativa nel cane è unamalattia del miocardio che colpisceprevalentemente:

I cani di piccola taglia

I cani di razza meticcia

I cani di razze giganti

Siringhe ed aghi usati: dove vannosmaltiti?

In un imballaggio rigido a perdere recante la scritta “Rifiutisanitari pericolosi a rischio infettivo taglienti e pungenti” epoi nel secondo imballaggio rigido esterno

Nel sacco nero

Nel sacco (flessibile) giallo

INCONTRO SIVE MACROREGIONE CENTRALE: ODONTOSTOMATOLOGIA, NUTRIZIONE E ALIMENTAZIONE DELCAVALLO - Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni -Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIANA MASTER DI NUTRIZIONE E DIETETICA CLINICA DEGLI ANIMALI D’AFFEZIONE - Università di Teramo,Facoltà di Medicina Veterinaria, Teramo - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Prof. Alessan-dro Gramenzi - Tel. 0861/266992

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR VIII CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trec-chi, 20 - ECM: 8 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel.+39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE L’APPROCCIO ALLE PIÙ COMUNI EMERGENZE VETERINARIE: COME SCEGLIERE TRA LE POSSIBI-IN COLLABORAZIONE CON SOVEP LI ALTERNATIVE TERAPEUTICHE - Hotel Campanile -Torino - C.so Allamano 153 - ECM: 4 Crediti - Per info:

Monica Borghisani - Segr. Deleg. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC 53° CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC - Palacongressi della Riviera di Rimini, Rimini - Viadella Fiera, 52 - ECM: VEN: 4 Crediti - SAB: 4 Crediti - DOM: 4 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SOVI CORSO AVANZATO IN ELETTRORETINOGRAFIA E OTTICA DELLA VISIONE - Palacongressi della Ri-viera di Rimini, Rimini - Via della Fiera, 52 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SOVI AGGIORNAMENTI DI CLINICA, OTTICA DELLA VISIONE E FARMACOLOGIA OCULARE - Palacongres-si della Riviera di Rimini, Rimini - Via della Fiera, 52 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Ele-na Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ASL DI CREMONA CORSO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: 13 - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

CORSO ANMVI CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI - Centro Studi - Palazzo Trecchi,Cremona - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537- E-mail: [email protected]

CONVEGNO SIVAL WORKSHOP “ANFIBI E PESCI: NUOVE PROSPETTIVE NELLA RICERCA BIOMEDICA” - Centro Studi,Cremona - Via Trecchi, 20 - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria SIVAL - Tel. +39 0372 403541 - E-mail:[email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: III PARTE - RADIOLOGIA DEL TORACE - Centro Studi SCIVAC, Cremo-na - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCI-VAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON IL PACCHETTO IGIENE: UN NUOVO APPROCCIO ALLA SICUREZZA ALIMENTARE - Istituto Zooprofilat-ISTITUTO ZOOPROFILATTICO DEL MEZZOGIORNO tico Sperimentale del Mezzogiorno, Portici (NA) - Via Salute 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per infor-

mazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ASL DI CREMONA LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: 15 Crediti -Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON FSA CORSO FSA - CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO NEL CANE - Palazzo Trec-chi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 8 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delega-zioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE AIVEMP SICILIA TECNICHE DI QUALITÀ NELL’ATTIVITÀ DEL MEDICO VETERINARIO NEL SSN – Ragusa - ECM: Crediti 4 - IN COLLABORAZIONE CON ASL DI RAGUSA Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE SICUREZZA ALIMENTARE: UN NUOVO APPROCCIO AI CONTROLLI UFFICIALI - Istituto Zooprofilattico CON IZS DELLA SICILIA sperimentale della Sicilia -Palermo - Via Gino Marinuzzi 3 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informa-

zioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected] DIDATTICO SCIVAC ORTOPEDIA: II PARTE - FISSAZIONE ESTERNA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:

22 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

CORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA ODONTOIATRICA - Università degli Studi di Padova - Agripolis,Legnaro (PD) - Via Dell’Università, 16 - AGRIPOLIS - ECM: 9 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO APPROCCIO DIAGNOSTICO ALL’ALOPECIA NEL CANE E NEL GATTO - Pomezia - Hotel Selene - ViaPontina KM 30 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCI-VAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC PATOLOGIA CLINICA: II PARTE - BIOCHIMICA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508- E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - Attenzione: Date evento modificate. ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -

Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMIV EMATOLOGIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMEF MEDICINA D’URGENZA: IL GATTO BIANCO, BLU E GIALLO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20- ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC- Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA QUANTI DETTAGLI CI SFUGGONO IN UNA RADIOGRAFIA ADDOMINALE? - Mantova - ECM: 3 Crediti -Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA AGGIORNAMENTI PRATICI IN RIPRODUZIONE DEL CANE E DEL GATTO: DALLA CHIRURGIA D’URGEN-ZA ALLA CHIRURGIA PROSTATICA - Grosseto - Granduca Hotel - VIA SENESE 170 - ECM: 3 Crediti - Per info:Monica Borghisani - Segr. Deleg. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON HILL’S GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel.+39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC CORSO REGIONALE BASE DI ORTOPEDIA - Sassari - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CORSO REGIONALE BASE DI RADIOLOGIA - Ragusa - Istituto Zooprofilattico - c/a NUNZIATA KM 1.3 S.PCON DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC SICILIA 40 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regio-

nali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIVE MACROREGIONE NORD ORIENTALE: ODONTOSTOMATOLOGIA, NUTRIZIONE E ALIMENTAZIONE DELCAVALLO - Sede da definire - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +390372 403502 - E-mail: [email protected]

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Hill’s*

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