Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 33

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006 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 3, numero 33 dal 25 settembre al 1 ottobre 2006 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 332 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. LIBERALIZZAZIONI Il Ministro della Giustizia ha anticipa- to al Sole 24 Ore la sua idea di riordi- no giuridico degli ordini. Fra le ipote- si all’esame di Via Arenula anche la possibilità di liberalizzare gli ordini e dare al professionista la possibilità di scegliere a quale aderire fra quelli istituiti per legge. L’articolo del Mini- stro è consultabile nell’archivio di @nmvi Oggi. OPPIOIDI Un ddl di semplificazione scritto dal Ministro Nicolais per la Pubblica Am- ministrazione e il Ministero della Salu- te potrebbe sancire l’addio ai ricettari speciali per la prescrizione degli op- pioidi contro il dolore. Il ddl dovrà es- sere proposto a breve al Consiglio dei Ministri. PIF Il Ministero della Salute ha pubblicato il rendiconto delle attività dei PIF (Po- sti di Ispezione Frontaliera) al 31 di- cembre 2005. Al 31 dicembre 2005 risultavano essere abilitati ai controlli 36 P.I.F di cui 23 sono sede di Ufficio veterinario principale e 13 sono sedi dipendenti. www.ministerosalute.it ONAOSI Il ricorso promosso dall’ANMVI con- tro l’obbligo del contributo ONAOSI continua presso le sedi giudiziarie competenti; dopo l’udienza presso il Giudice del Lavoro di Bologna è la volta di Milano: l’udienza è stata fis- sata al 27 settembre. COMMISSARIO UNIRE Il Ministro delle Politiche Agricole De Castro, dopo aver “riscontrato gravi problemi nel settore ippico” ha avvia- to la procedura per la nomina di un nuovo commissario straordinario per l’UNIRE. Sarà Guido Melzi d’Eril. La nomina segue l’analisi sull’attività del- l’Ente conclusa da un’apposita com- missione di esperti. AIE Il sottosegretario alle Politiche agrico- le, Stefano Boco, ha sottolineato l’ur- genza di alcune misure per l’anemia infettiva dei cavalli: avvio dell’anagra- fe e ripristino dei controlli con il test di coggins. FOCOLAI AVIARIA L’aviaria “non è scomparsa” e sono “presumibili nuovi focolai nei prossi- mi mesi”. Lo ha affermato Roberto Bertollini, Direttore Salute e Ambiente dell’OMS. I nuovi focolai sono possi- bili “soprattutto nell’estremo oriente”, nonostante i media abbiano smesso di interessarsi al fenomeno. FRODI ALIMENTARI Le opposizioni a sanzione ammini- strativa pecuniaria per violazioni dei regolamenti comunitari in materia di igiene degli alimenti e delle bevande non rientrano nella competenza spe- ciale del Tribunale ma in quella gene- rale del Giudice di Pace. Lo ha chia- rito la Cassazione con sentenza n. 6321 del 22 marzo 2006. Brevi Impianti Elettrici a “norma veterinaria” S i è riunito il 22 settembre il Sotto Comitato Tecnico del CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) per l’approva- zione dell’Allegato per strutture veterinarie alla Norma CEI 64- 8. Letto e approvato - rigo per rigo - l’Allegato integra con re- gole ad hoc la Norma generale e stabilisce parametri rispon- denti alle caratteristiche peculiari della professione medica-veterinaria. Alla presenza di Marco Maggi (foto) - consulente ANMVI per gli impianti elettri- ci - progettisti, installatori, produttori di materiale elettrico e ispettori hanno dato l’approvazione tecnica alle regole suggerite dalla professione medico- veterinaria. Il passaggio è di quelli epocali. Entro l’anno le strutture veteri- narie italiane dovrebbero poter contare su regole ad hoc per i loro impianti elettrici, sulla base di due possibili livelli (gruppo 1 e gruppo 2). L’Allegato, realizzato con il contributo determinante del Collega Maggi, da tempo im- pegnato nell’approfondimento delle norme esistenti nelle strutture sanitarie mediche e nella elaborazione di norme specifiche per la veterinaria- sarà ora completato con l’esemplificazione di un impianto elettrico ad uso dei progettisti e degli installatori. Il testo non è ancora stato divulgato, mancan- do di un passaggio formale presso i competenti organismi validatori del CEI. Il benestare dei tecnici dovrebbe rendere veloce e scontata l’approva- zione ufficiale dell’Allegato. Il CEI ha dato il via libera tecnico ad impianti elettrici calibrati sulle esigenze impiantistiche degli studi, degli ambulatori e delle altre strutture veterinarie, tenendo conto anche dell’accordo interve- nuto tra il Ministro della Salute, le Regioni e le province autonome in merito alla classificazione di tali strutture, pubbliche e private. Non è stato semplice, un anno fa, convincere i tecnici del CEI ad avviare questo lavoro di integrazione della Norma 64-8. Le obiezioni più pertinen- ti presentate al nostro Collega hanno riguardato il valore morale del pa- ziente-animale e il suo valore economico, quelle più disinformate hanno confuso le diverse realtà in cui si esercita la professione veterinaria e i di- versi livelli di responsabilità rispetto alla sicurezza elettrica (es. differenza di esercizio in struttura per animali da compagnia, dall’esercizio in alleva- mento). Alle seconde obiezioni si è presto risposto riconducendo il con- fronto alle strutture veterinarie soggette all’Accordo Stato-Regioni del no- vembre 2003 e quindi ad autorizzazione sanitaria; alle prime, si è fatto fronte rivendicando per il medico veterinario l’autodeterminazione profes- sionale e la libera scelta responsabile fra due possibilità di impianto, una di base (gruppo 1) e una più complessa (gruppo 2), in base alla discre- zionalità professionale riconosciuta in capo al Direttore Sanitario. Il grup- po 2 consentirà di mettersi al riparo dai blackout e di dotarsi di un im- pianto in grado di alimentare autonomamente la struttura in caso di emer- genza energetica e di consentire al medico veterinario di portare a termi- ne l’intervento chirurgico. Marco Maggi è anche autore di un manuale per gli impianti elettrici distri- buito dall’ANMVI insieme ad altre pubblicazioni realizzate nell’ambito del Gruppo di Lavoro ANMVI per la 626 di cui fanno parte i Colleghi Giorgio Neri (normativa privacy e rifiuti sanitari) e Carlo Pizzirani (normativa per la sicurezza sul lavoro). www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line ANMVI promotrice dell'iniziativa Firma la nostra petizione Troppe facoltà e troppi laureati: appello della Categoria al Presidente della Repubblica A PAG. 3 Dir. San. Emanuele Minetti - Medico Veterinario Aut. Reg. Lombardia DRL 15/MI-200.3/1740 11/07/78 - ASL Prot. 9/5A/NN Rif 4.502 ISO 9001:2000 N on è un quiz matematico ma certamente potrebbe essere una domanda per un bel concorso a premi televisivo. "380098100748396 è il numero di un microchip individua- to su un cane ritrovato in Francia. È certamente stato inserito in Italia, a chi appartiene il cane? O almeno a quale ASL può fare riferimento? "Una domanda così, se fossimo un paese normale, troverebbe subito una facile risposta. Basterebbe andare al sito dell’"Anagrafe Nazionale Canina", di- gitare il numero per sapere tutto. Da noi no! Noi siamo il paese della devo- lution sanitaria e così ogni Regione ha attivato la sua anagrafe. Alcune sono state organizzate in ampia col- laborazione con gli ambulatori privati che gestiscono anche gli aspetti for- mali, altre sono state attivate con pro- cedure più accentrate dalle strutture pubbliche rendendo il tutto inutilmen- te più burocratico. Nessuna comun- que può vantare di avere un' anagra- fe completa della propria popolazio- ne canina. In realtà sono molto rari i casi di controllo per individuare ina- dempienze. Ogni Regione ha attivato un proprio programma per la raccolta e la gestione dei dati ma non essen- doci nessuna collaborazione fra i di- versi enti territoriali se un animale è perso, rubato o abbandonato in un'al- tra regione diventa impossibile trovar- lo. Per fortuna che esiste il Forum del- la SCIVAC e la buona volontà di tanti colleghi che si attivano per sopperire alle carenze istituzionali. Ma se ci pensate è veramente tutto ridicolo. Sono anni che sollecitiamo l'attivazio- ne di una centrale nazionale che pos- sa coordinare tutti i dati regionali ren- dendo possibile la ricerca di un cane. Non pensiamo che sia un problema impossibile da risolvere, anzi, ci sem- bra tecnicamente molto semplice. Nel frattempo chi abbandona un ca- ne continua a restare impunito e chi lo perde ha poche possibilità di ritro- varlo. Tornando al nostro cane ritrova- to in Francia, attraverso la Bayer che ha prodotto il microchip, si è riusciti a scoprire che il transponder risulta es- sere stato consegnato alla ASL5 di La Spezia nel marzo 2005. Alla ASL non risulta. Se non si trova il proprietario l'animale rischia di essere soppresso perché i canili francesi sono a nume- ro chiuso. "Les italiens! " 380098100748396 Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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006SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 3, numero 33 dal 25 settembre al 1 ottobre 2006Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

332ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

LIBERALIZZAZIONIIl Ministro della Giustizia ha anticipa-to al Sole 24 Ore la sua idea di riordi-no giuridico degli ordini. Fra le ipote-si all’esame di Via Arenula anche lapossibilità di liberalizzare gli ordini edare al professionista la possibilità discegliere a quale aderire fra quelliistituiti per legge. L’articolo del Mini-stro è consultabile nell’archivio di@nmvi Oggi.

OPPIOIDIUn ddl di semplificazione scritto dalMinistro Nicolais per la Pubblica Am-ministrazione e il Ministero della Salu-te potrebbe sancire l’addio ai ricettarispeciali per la prescrizione degli op-pioidi contro il dolore. Il ddl dovrà es-sere proposto a breve al Consigliodei Ministri.

PIF Il Ministero della Salute ha pubblicatoil rendiconto delle attività dei PIF (Po-sti di Ispezione Frontaliera) al 31 di-cembre 2005. Al 31 dicembre 2005risultavano essere abilitati ai controlli36 P.I.F di cui 23 sono sede di Ufficioveterinario principale e 13 sono sedidipendenti. www.ministerosalute.it

ONAOSIIl ricorso promosso dall’ANMVI con-tro l’obbligo del contributo ONAOSIcontinua presso le sedi giudiziariecompetenti; dopo l’udienza presso ilGiudice del Lavoro di Bologna è lavolta di Milano: l’udienza è stata fis-sata al 27 settembre.

COMMISSARIO UNIREIl Ministro delle Politiche Agricole DeCastro, dopo aver “riscontrato graviproblemi nel settore ippico” ha avvia-to la procedura per la nomina di unnuovo commissario straordinario perl’UNIRE. Sarà Guido Melzi d’Eril. Lanomina segue l’analisi sull’attività del-l’Ente conclusa da un’apposita com-missione di esperti.

AIEIl sottosegretario alle Politiche agrico-le, Stefano Boco, ha sottolineato l’ur-genza di alcune misure per l’anemiainfettiva dei cavalli: avvio dell’anagra-fe e ripristino dei controlli con il testdi coggins.

FOCOLAI AVIARIAL’aviaria “non è scomparsa” e sono“presumibili nuovi focolai nei prossi-mi mesi”. Lo ha affermato RobertoBertollini, Direttore Salute e Ambientedell’OMS. I nuovi focolai sono possi-bili “soprattutto nell’estremo oriente”,nonostante i media abbiano smessodi interessarsi al fenomeno.

FRODI ALIMENTARILe opposizioni a sanzione ammini-strativa pecuniaria per violazioni deiregolamenti comunitari in materia diigiene degli alimenti e delle bevandenon rientrano nella competenza spe-ciale del Tribunale ma in quella gene-rale del Giudice di Pace. Lo ha chia-rito la Cassazione con sentenza n.6321 del 22 marzo 2006.

Brevi

Impianti Elettrici a “norma veterinaria”

S i è riunito il 22 settembre il Sotto Comitato Tecnico delCEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) per l’approva-

zione dell’Allegato per strutture veterinarie alla Norma CEI 64-8. Letto e approvato - rigo per rigo - l’Allegato integra con re-gole ad hoc la Norma generale e stabilisce parametri rispon-

denti alle caratteristiche peculiari della professione medica-veterinaria. Allapresenza di Marco Maggi (foto) - consulente ANMVI per gli impianti elettri-ci - progettisti, installatori, produttori di materiale elettrico e ispettori hannodato l’approvazione tecnica alle regole suggerite dalla professione medico-veterinaria. Il passaggio è di quelli epocali. Entro l’anno le strutture veteri-narie italiane dovrebbero poter contare su regole ad hoc per i loro impiantielettrici, sulla base di due possibili livelli (gruppo 1 e gruppo 2). L’Allegato,realizzato con il contributo determinante del Collega Maggi, da tempo im-pegnato nell’approfondimento delle norme esistenti nelle strutture sanitariemediche e nella elaborazione di norme specifiche per la veterinaria- saràora completato con l’esemplificazione di un impianto elettrico ad uso deiprogettisti e degli installatori. Il testo non è ancora stato divulgato, mancan-do di un passaggio formale presso i competenti organismi validatori delCEI. Il benestare dei tecnici dovrebbe rendere veloce e scontata l’approva-zione ufficiale dell’Allegato. Il CEI ha dato il via libera tecnico ad impiantielettrici calibrati sulle esigenze impiantistiche degli studi, degli ambulatori edelle altre strutture veterinarie, tenendo conto anche dell’accordo interve-nuto tra il Ministro della Salute, le Regioni e le province autonome in meritoalla classificazione di tali strutture, pubbliche e private. Non è stato semplice, un anno fa, convincere i tecnici del CEI ad avviarequesto lavoro di integrazione della Norma 64-8. Le obiezioni più pertinen-ti presentate al nostro Collega hanno riguardato il valore morale del pa-ziente-animale e il suo valore economico, quelle più disinformate hannoconfuso le diverse realtà in cui si esercita la professione veterinaria e i di-versi livelli di responsabilità rispetto alla sicurezza elettrica (es. differenzadi esercizio in struttura per animali da compagnia, dall’esercizio in alleva-mento). Alle seconde obiezioni si è presto risposto riconducendo il con-fronto alle strutture veterinarie soggette all’Accordo Stato-Regioni del no-vembre 2003 e quindi ad autorizzazione sanitaria; alle prime, si è fattofronte rivendicando per il medico veterinario l’autodeterminazione profes-sionale e la libera scelta responsabile fra due possibilità di impianto, unadi base (gruppo 1) e una più complessa (gruppo 2), in base alla discre-zionalità professionale riconosciuta in capo al Direttore Sanitario. Il grup-po 2 consentirà di mettersi al riparo dai blackout e di dotarsi di un im-pianto in grado di alimentare autonomamente la struttura in caso di emer-genza energetica e di consentire al medico veterinario di portare a termi-ne l’intervento chirurgico.Marco Maggi è anche autore di un manuale per gli impianti elettrici distri-buito dall’ANMVI insieme ad altre pubblicazioni realizzate nell’ambito delGruppo di Lavoro ANMVI per la 626 di cui fanno parte i Colleghi GiorgioNeri (normativa privacy e rifiuti sanitari) e Carlo Pizzirani (normativa per lasicurezza sul lavoro).

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ANMVI promotrice dell'iniziativa

Firma lanostrapetizioneTroppe facoltà e troppi laureati: appello

della Categoria al Presidente della

Repubblica A PAG. 3

Dir. San. Emanuele Minetti - Medico VeterinarioAut. Reg. Lombardia DRL 15/MI-200.3/1740 11/07/78 - ASL Prot. 9/5A/NN Rif 4.502

ISO 9001:2000

N on è un quiz matematico macertamente potrebbe essere

una domanda per un bel concorso apremi televisivo. "380098100748396è il numero di un microchip individua-to su un cane ritrovato in Francia. Ècertamente stato inserito in Italia, achi appartiene il cane? O almeno aquale ASL può fare riferimento? "Unadomanda così, se fossimo un paesenormale, troverebbe subito una facilerisposta. Basterebbe andare al sitodell’"Anagrafe Nazionale Canina", di-gitare il numero per sapere tutto. Danoi no! Noi siamo il paese della devo-lution sanitaria e così ogni Regioneha attivato la sua anagrafe. Alcunesono state organizzate in ampia col-laborazione con gli ambulatori privatiche gestiscono anche gli aspetti for-mali, altre sono state attivate con pro-cedure più accentrate dalle strutturepubbliche rendendo il tutto inutilmen-te più burocratico. Nessuna comun-que può vantare di avere un' anagra-fe completa della propria popolazio-ne canina. In realtà sono molto rari icasi di controllo per individuare ina-dempienze. Ogni Regione ha attivatoun proprio programma per la raccolta

e la gestione dei dati ma non essen-doci nessuna collaborazione fra i di-versi enti territoriali se un animale èperso, rubato o abbandonato in un'al-tra regione diventa impossibile trovar-lo. Per fortuna che esiste il Forum del-la SCIVAC e la buona volontà di tanticolleghi che si attivano per sopperirealle carenze istituzionali. Ma se cipensate è veramente tutto ridicolo.Sono anni che sollecitiamo l'attivazio-ne di una centrale nazionale che pos-sa coordinare tutti i dati regionali ren-dendo possibile la ricerca di un cane.Non pensiamo che sia un problemaimpossibile da risolvere, anzi, ci sem-bra tecnicamente molto semplice.Nel frattempo chi abbandona un ca-ne continua a restare impunito e chilo perde ha poche possibilità di ritro-varlo. Tornando al nostro cane ritrova-to in Francia, attraverso la Bayer cheha prodotto il microchip, si è riusciti ascoprire che il transponder risulta es-sere stato consegnato alla ASL5 di LaSpezia nel marzo 2005. Alla ASL nonrisulta. Se non si trova il proprietariol'animale rischia di essere soppressoperché i canili francesi sono a nume-ro chiuso. "Les italiens! " ■

380098100748396

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

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“La proliferazione delle sedi uni-versitarie è un fenomeno preoc-cupante e da verificare”. Sono pa-role del Presidente della Repub-blica Giorgio Napolitano (Re-pubblica 17/09/2006), che si èpronunciato negativamente sullamoltiplicazione degli atenei e del-le facoltà registrata negli ultimi an-ni nel nostro Paese. L’allarme del Quirinale - lanciatonei giorni scorsi dall’ateneo diLecce - ha riscosso una vasta ecoanche negli organi di informazio-ne, sensibilizzati al problema del-la caduta di qualità del sistemauniversitario italiano. Alle dichia-razioni del Presidente della Re-pubblica è seguita la risposta delMinistro dell’Università FabioMussi che ha già congelato tuttele domande di apertura di nuovesedi telematiche e dichiarato te-stualmente: “L’Università è un si-stema sostanzialmente sano. LaGovernance è un discreto bordel-lo, e va riformata”.Nel mirino c’è anche l’ambizionedi Regioni e Capoluoghi ad averel’Ateneo-Campanile: il quotidianoRepubblica ha citato il caso-Ca-tanzaro, ateneo nato nel 1998 perporre fine alla “diaspora” deglistudenti calabresi, e il caso degliatenei che spingono le loro ambi-zioni fuori dai confini nazionalisperando, ad esempio, nel baci-no Mediterraneo. A fronte di un ricorso al TAR delLazio contro l’attivazione del cor-so di laurea all’interateneo di Ca-tanzaro, una denuncia fresca diqualche giorno contro le tentazio-ni della Facoltà di Medicina di Sie-na, una serie di iniziative parla-mentari, politiche e istituzionaliper bloccare l’emorragia di lau-reati, l’ANMVI non poteva non ap-profittare del terreno debole e nonpromuovere la petizione qui ripro-dotta.

Ritaglia e aderisciAlla petizione possono aderirenon solo i medici veterinari, maanche i cittadini sensibili al pro-blema sollevato dal Presidentedella Repubblica e alla inadegua-tezza dell’attuale politica universi-taria rispetto alle esigenze dellasocietà. I medici veterinari posso-no invitare familiari, amici e cono-scenti a sostenere la petizionedella Categoria. Il testo della peti-zione e il form di adesione saran-no disponibili anche sul sitowww.anmvi.it. Sarà comunicata,in tempo utile, la data di chiusuradella petizione.

Il “caso Catanzaro”Il caso Catanzaro - ovvero l’attiva-zione di un corso di laurea in me-dicina veterinaria presso l’intera-teneo calabrese dell’UniversitàMagna Grecia - ha segnato l’inizio

di un aperto contenzioso fra laProfessione e il Ministero dell’Uni-versità. L’ANMVI ha promosso unricorso d’urgenza al TAR che nelmarzo del 2005 è stato unificato aquello presentato dalla FNOVI

(che partecipava all’azione legalead adiuvandum). La riunione deidue ricorsi, decisa dai Giudici, hadi fatto allungato i tempi giudizia-ri. Il TAR non si è ancora pronun-ciato. Sul caso Catanzaro, l’ex Mi-

nistro Moratti aveva dichiaratoche l’attivazione del corso di lau-rea era dettata da esigenze di ri-lancio dell’agricoltura e dell’alle-vamento calabrese e da una con-sistente domanda di formazione

locale. Al Collega parlamentareGianni Mancuso che le aveva ri-volto una interrogazione parla-mentare sul problema dell’esube-ro di laureati in veterinaria, l’ex Mi-nistro rispondeva che “il problema

3ATTUALITÀ

Petizione ANMVI al Quirinale

Con questo sistema universitario il diritto allavoro e il diritto allo studio non sono garantitiIl Presidente Napolitano: preoccupante proliferazione di sedi universitarie

laPROFESSIONE VETERINARIA 33/2006

PETIZIONE CONTROLA PROLIFERAZIONE DI SEDI UNIVERSITARIE

« La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. »(Art. 4 dei Principi Fondamentali della Costituzione Italiana)

UNA PETIZIONE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA On. GIORGIO NAPOLITANOpromossa da

ANMVI - Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani

(22 settembre 2006) - L’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani - ANMVI - plaudendo alle dichiarazioni del Presidente della Repubbli-ca On. Giorgio Napolitano che considera la proliferazione delle sedi universitarie un fenomeno “preoccupante” e “da verificare attentamente”-si appella al Capo dello Stato affinché siano ristabiliti i diritti costituzionali allo studio e al lavoro.

La Costituzione Italiana garantisce, infatti, tanto il diritto alla “formazione” e alla “elevazione professionale” quanto il “diritto al lavoro”, ma l’at-tuale panorama accademico nazionale - caratterizzato da gravi anomalie e distorsioni - non si presta a garantire un’adeguata offertaformativa e concreti sbocchi occupazionali ai laureati in medicina veterinaria, per le seguenti cause:

• proliferazione dei corsi di laurea in medicina veterinaria (n.14 corsi di laurea attivati, al di sopra della media europea)• esubero di laureati in medicina veterinaria (+17,9% negli ultimi 5 anni)• programmazione del numero di posti a medicina veterinaria errata in eccesso (n. 1415 posti per l’a/a 2005/2006 non corrispondono al reale fab-

bisogno di mercato)• carenze nell’orientamento agli studi universitari (ben 4626 candidati ai test di ammissione a medicina veterinaria per l’a.a. 2006/2007)• diffusa inosservanza negli Atenei degli standard didattici indicati dalla UE (solo 3 facoltà su 14 hanno conseguito il riconoscimento EAEVE)• anacronismi nella definizione delle materie di insegnamento accademico• moltiplicazione di corsi di laurea “breve” (n. 48) per profili professionali fittizi • contrazione degli spazi occupazionali nel settore medico-veterinario• insufficiente domanda sociale di prestazioni medico-veterinarie• scarsa considerazione pubblica delle competenze medico-veterinarie • inadeguata competitività della professione veterinaria su scala europea

A Lei, Signor Presidente, garante della Costituzione del nostro Paese,chiediamo di intervenire presso il Governo italiano

ed in particolare presso il Ministero dell’Università e della Ricerca

AFFINCHÉsi corregga questa situazione di gravissima distorsione dell’offerta formativa accademica e del mercato occupazionale, promuovendo

le condizioni che rendano effettivo l’esercizio dei diritti costituzionali alla formazione e al lavoro e

RIMUOVENDO TUTTI GLI OSTACOLI ATTUALMENTE ESISTENTI E SOPRA DESCRITTI

Sicuri del suo interessamento, La ringraziamo per l’attenzione

Dott. Carlo Scotti, Presidente Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani

SONO IN CORSO ADESIONI DI ASSOCIAZIONI E SOCIETA’ SCIENTIFICHE VETERINARIE

INVIATE LE VOSTRE FIRMESu questa petizione chiediamo le firme dei medici veterinari. Adesioni di sostenitori non veterinari saranno gradite.

COGNOME NOME ORDINE PROV. DI N. CARTA DI IDENTITÀ FIRMA LEGGIBILE(per sostenitori non veterinari)

fotocopiabile per ulteriori sottoscrizioni

Invieremo al Quirinale le nostre firme e chiederemo di essere ricevuti dal Presidente della Repubblica Per inviare le adesioni: fax: 0372/40.35.26 - 0372/45.70.91 o 0372/40.35.40 e-mail: [email protected]

posta ordinaria: ANMVI- Via Trecchi 20 - 26100 Cremona - specificando sulla busta Petizione ANMVI

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

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è naturalmente noto anche al Mi-nistero dell’Istruzione”.Il caso Catanzaro è emblematicodell’irrazionale apertura di nuovesedi universitarie, anche contro ilparere della stessa Accademia. Aseguito dell’attivazione del corsodi laurea in medicina veterinaria,l’allora Presidente della Conferen-za dei Presidi, Prof. Carlo Girardi,rassegnò le dimissioni in segno diprotesta.

21 posti in meno in tre anniIl risultato delle sollecitazioni del-l’ANMVI, confortate dalla pubbli-cazione del Libro Bianco dellaProfessione Veterinaria a cura diNomisma per la FNOVI, è stata lariduzione del numero di postiprogrammati di 11 unità: 1415posti ripartiti fra 14 atenei nel2005 contro i 1.426 dell’anno pri-ma. Le cifre non sono miglioratenel 2006: per l’anno accademico2006-2007 (questa volta la deci-sione è del nuovo Ministro Mussi)il numero programmato è scesoa 1.405. In due anni 21 posti inmeno alle Facoltà di MedicinaVeterinaria. La tabella che ripro-

duciamo dimostra come la do-manda di formazione in medicinaveterinaria sia ancora sproposi-tatamente alta e ponga seri pro-blemi di orientamento agli studiuniversitari presso le scuole su-periori.

Tentazioni...Non c’è solo la ventilata aperturadi un corso di medicina veterina-ria all’Università di Siena. A mi-nacciare nuovi corsi è anche l’a-teneo di Udine. Malgrado le rassi-curazioni del Prof. Honsell, retto-re dell’Ateneo friulano, la Facoltàdi medicina veterinaria di Udine èda tempo interessata ad avviareun corso di laurea quinquennale.Oggi propone solo “lauree brevi”in discipline affini. Il Prof. FurioHonsell ha scritto alla FNOVI nelmaggio di quest’anno assicuran-do che nell’a.a. 2006/2007 nonverrà attivato a Udine nessun Cor-so di laurea specialistica a ciclounico in medicina veterinaria. Gliha risposto il Presidente della Fe-derazione Gaetano Penocchio,esprimendo “moderata soddisfa-zione” e rimarcando di ritenere

“oggettivamente impresentabilinuove ipotesi di corsi di laurea opercorsi finalizzati all’apertura dinuove facoltà”.

Governance da riformareIl Ministro dell’Università FabioMussi ha promesso una riformaentro il 2007, a partire dalla Go-vernance, “quel complesso siste-ma di regole, istituzioni, poteri at-traverso i quali il sistema stessoviene governato, dal ministero alConsiglio universitario, ai consigliaccademici. Si tratta di un siste-ma antiquato e malfunzionanteche va profondamente riformato.Il problema principale è romperela tendenza alla conservazione.Dal ministero fino agli atenei esi-stono sovrapposizioni di compe-tenze che rendono difficile ognicambiamento. Un esempio prati-co di queste sovrapposizioni?:“La proliferazione delle Universitàdenunciata anche dal presidentedella Repubblica è l’esempio mi-gliore: in vent’anni gli Atenei sonoquasi raddoppiati e sono prolife-rati le facoltà e i corsi, con unaspinta dal basso e dall’alto. Ciò è

stato possibile proprio perché ilsistema non aveva capacità di au-tocorrezione. Questa è la crisi del-la governance. Ora bisogna far ri-spettare e rendere più rigorosi irequisiti minimi e gli standard. Co-munque, già a legge esistente, hofermato l’Università di Villa SanGiovanni e 5 nuove telematicheche si aggiungevano alle 12 giàesistenti”.

Le lauree triennali Tre o due anni di laurea creanoprofili ambigui e veterinari dimez-zati, non danno sbocco verso ilmondo del lavoro e aggravano lacompetitività del profilo medico-veterinario sul mercato professio-nale. Il Ministro dell’Università

Mussi dimostra di averlo capitoquando dichiara: “La riforma diBerlinguer è stata positiva, ma haavuto effetti collaterali indeside-rati aggravati dagli interventi del-la Moratti. Le lauree triennali so-no diventate spesso un vicolocieco, non sono né carne né pe-sce. Dobbiamo fare in modo cheoffrano un profilo culturale e pro-fessionale per dare sbocchi pre-cisi nel mondo del lavoro. Per far-lo ho già ridotto il numero degliesami previsti, arrivati in certi ca-si anche a 35, fissando il limite a20. Ora bisogna ridurre il numerodei corsi proliferati da 2300 a5500. Nel decreto sulle classi dilaurea c’è una norma che lo ren-derà possibile». ■

4ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 33/2006

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Le parole del Presidente della Repubblica sono rimbalzate sulla stampae sono arrivate al Ministero dell'Università come un chiaro monito a cor-reggere la politica universitaria nazionale.

4626 aspiranti matricole(La tabella mostra - facoltà per facoltà - il n. degli studenti che il 7settembre 2006 hanno sostenuto il test di ammissione al corso di

laurea in medicina veterinaria per l’.a.a. 2006/2007)

SEDE N. PROGRAMMATO N. STUDENTI UNIVERSITARIA AL TEST

BARI 135 275

BOLOGNA 150 433

CAMERINO 80 187

CATANZARO 25 130

MESSINA 95 351

MILANO 190 533

NAPOLI “FEDERICO II” 130 545

PADOVA 74 387

PARMA 81 268

PERUGIA 95 318

PISA 95 383

SASSARI 45 154

TERAMO 90 244

TORINO 120 418

TOTALI 1.405 4.626

FONTE: https://accessoprogrammato.miur.it/2006/

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Il nuovo Codice del farmaco veterinario

Decreto Legislativo 6 aprile 2006, n. 193

Relatrice: Dottoressa Gaetana FERRIDirettore Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario -

Ministero della SaluteMartedì 7 novembre 2006 - Palazzo Trecchi, Cremona

In collaborazione con FNOVISegreteria Organizzativa: 0372/40.35.37 (41) (36) [email protected]

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 33

D opo circa un anno dianalisi e approfondi-menti delle Buone Pra-

tiche Veterinarie - le nuove regoledeontologiche che gettano le basiper la certificazione volontariadelle strutture veterinarie - il Con-siglio Direttivo dell’ANMVI ha for-malmente insediato sabato 16settembre una CommissioneANMVI per la Qualità. Ereditandoil lavoro svolto in seno al ConsiglioDirettivo da un primo gruppo distudio, la Commissione svilup-perà un vero e proprio progetto dicertificazione per le strutture vete-rinarie. La Commissione - presie-duta dal Presidente Senior PaoloBossi - è composta dai ColleghiFrancesco Carrani, Andrea Ce-reser, Andrea Verme e SilviaTramontin (questi ultimi tre certifi-catori esperti e qualificati). Focalizzati struttura, compiti eobiettivi della Commissione,l’ANMVI favorirà occasioni di con-fronto e dibattito all’interno dellaCategoria. La Commissione prevede infattidi aprirsi a momenti di consulta-zione con i Colleghi che vorran-no presentare proposte, sugge-rire problematiche, portare dati econtributi utili al progetto-qualità.L’emanazione del decreto cheha fissato i requisiti minimi tec-nologici e strutturali delle struttu-re veterinarie ha consentito didare concretezza a un percorsoverso la qualificazione delle pre-stazioni veterinarie, così comel’approvazione della FNOVI alCodice Europeo delle Buone

Pratiche Veterinarie. Il lavoro del Consiglio Direttivodell’ANMVI - svolto preliminar-mente alla costituzione dellaCommissione - è stato quello diapprofondire l’esigenza e l’esi-stenza di strumenti di certificazio-ne adatti al settore medico veteri-nario. Questa fase si è conclusaed è sfociata - anche grazie allesollecitazioni di numerosi Colleghi- in un piano di lavoro strutturato(la nascita della Commissione) echiaramente finalizzato (il consoli-damento dell’obiettivo-certifica-zione).

I TEMPI Entro il 2007 la CommissioneQualità dell’ANMVI intende defini-re alcune ipotesi di certificazione- secondo un percorso di qualitàad hoc per il settore medico vete-rinario - da sottoporre agli enti ealle istituzioni competenti per lavalidazione formale.

L’OBIETTIVO L’obiettivo è di consentire allestrutture veterinarie che vorrannocertificarsi di iniziare il percorso-qualità dal 2008. Gli standard perle certificazioni saranno diversifi-cati sulla base della diversità del-le strutture veterinarie, sia rispettoalle tipologie che ai costi. Per tut-te comunque è previsto un per-corso qualità che consenta il con-seguimento della certificazione. Ilpasso successivo dovrà essere laspendibilità e la promozione ver-so il pubblico del riconoscimentoconseguito. ■

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ANMVI per... i Titolari

Una Commissione per la QualitàDalle Buone Pratiche alla Certificazione volontaria

laPROFESSIONE VETERINARIA 33/2006

Anche quest’anno c’eravamo

Anche quest’an-no ANMVI e Au-

togrill hanno realizzatol’iniziativa Fido Park,17 aree di sosta lungoil percorso autostrada-le, attrezzate all’ester-no dei punti di ristorodi Autogrill. L’iniziativasi è conclusa il 27 ago-sto e ha visto la parte-cipazione di 20 Colle-ghi. Nel rispetto dellenorme e della deonto-logia professionale,

l’ANMVI ha messo a disposizione degli animali in viaggio un medicoveterinario durante i week-end e nelle ore centrali della giornata, dalle12.30 alle 14.30. Questa estate sono stati attivati quattro nuovi FidoPark nelle aree di sosta Medesano Ovest, Sillaro Ovest, LucignanoOvest e Calaggio Nord. Le aree sono pensate per la sosta degli anima-li da compagnia che viaggiano verso le vacanze con i loro proprietari;sono dotate, oltre che di acqua corrente, di cucce all’ombra di un ga-zebo e, soprattutto, di assistenza medico veterinaria. Al medico veteri-nario presente nell’area di sosta Fido Park vengono richiesti consigli sucome prevenire stress da viaggio e colpi di calore o su come trattarel’animale nei luoghi di vacanza, in montagna o al mare. In caso di biso-gno, l’animale in difficoltà viene indirizzato verso la struttura veterinariaterritorialmente più vicina al Fido Park dove potrà ricevere cure ade-guate. Quella del medico veterinario è una presenza professionale equalificante e per questo regolarmente retribuita.

Rimborsati 2 milioni e 300 mila euro

Dal 2001 ad oggi, il Fondo Sanitario A.N.M.V.I ha rimborsato 2 milioni e 300 mila euro per spese sanitariesostenute da oltre 1.000 nuclei familiari. A breve, il Fondo richiamerà le quote per il rinnovo annuale

delle coperture. I medici veterinari interessati ad aderire per la prima volta possono contattare in ogni momento lasegreteria via mail:[email protected] La convenienza e la remuneratività del Fondo Sanitario ANMVI sonoevidenti: esso offre quattro piani di coperture sanitarie altamente convenienti in favore del medico veterinario e deisuoi familiari, non chiede indagini anamnestiche e non pone limiti né di età né di composizione del nucleo familia-re. La copertura vale per tutto il nucleo familiare dell’iscritto intendendo il coniuge (o il convivente) ed i figli convi-venti. È possibile anche inserire i genitori purché siano conviventi come da stato di famiglia. L’adesione può esseregraduale: ogni anno è possibile modificare il piano di copertura scegliendo un’opzione superiore. La quota versataal Fondo non è fiscalmente detraibile, ma continuano ad essere presentabili in detrazione - ancorché rimborsatedal Fondo - le spese sanitarie detraibili ai sensi della vigente normativa fiscale.

I quattro piani di coperturaPIANO DI COPERTURA PRESTAZIONI (sintesi) QUOTA*

OPZIONE MINIMA “L” GRANDI INTERVENTI CHIRURGICI 115 €

OPZIONE INTERMEDIA “Y” RICOVERI, PARTO, PROTESI ORTOPEDICHE 350 €

OPZIONE MEDIA “O” RICOVERI, PARTO, VISITE, EXTRAOSPEDALIERE, PROTESI ORTOPEDICHE 940 €

OPZIONE MASSIMA “P” RICOVERI, PARTO, VISITE, EXTRAOSPEDALIERE, PROTESI ORTOPEDICHE, CURE DENTARIE 1460 €

Quote rateizzabili senza interessiQualunque sia l’opzione sottoscritta il Fondo riconosce la facoltà di versare la quota con rateizzazioni, senza inte-ressi, in 6 o 12 mesi. Al beneficio della rateizzazione si accede attraverso la Carta di Credito ANMVI-VISA, uno stru-mento finanziario che offre servizi vantaggiosi ai medici veterinari, semplice da richiedere e da utilizzare. A titoloesemplificativo, un sottoscrittore di opzione minima che decidesse di rateizzare il versamento della quota, verse-rebbe 9,8 euro al mese.

Rete di strutture sanitarie convenzionateDal 2006, il Fondo offre la possibilità di usufruire delle garanzie di ricovero - con o senza intervento chirurgico - sen-za l’applicazione di franchigie o scoperti, a coloro che ricorreranno all’assistenza diretta, ovvero alla Rete conven-zionata di Assidim Assistenza. Si tratta di una Rete di strutture sanitarie convenzionate che sostengono direttamen-te le spese sanitarie del Socio senza che questi debba attivare alcuna procedura di rimborso e senza l’applicazio-ne di franchigie o scoperti. L’elenco delle strutture convenzionate è consultabile e scaricabile al sitohttp://www.anmvi.it/fondo/condizioni_2006.html.

I rimborsiI Soci del Fondo Sanitario ANMVI possono controllare l’andamento delle proprie richieste di rimborso attraverso ilsito www.assidim.it, dove una semplice procedura di registrazione consente di acquisire una utenza ad accesso ri-servato, protetto da password individuale, e di monitorare le varie fasi della liquidazione, dalla presentazione delladomanda di rimborso fino all’accredito sul proprio conto corrente. La modulistica e la procedura di presentazione delle richieste di rimborsi è disponibile on-line al sitohttp://www.anmvi.it/fondo/pdf/richiesta_rimborso.pdf.

ANMVI INFORMA

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.A.N.M.V.I.

Foto: Giovanni Bonelli (Agenzia M&V) pubbli-cata su "GENTE".

Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 33
Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 33

C on il decreto legge n.258 del 15 settembre2006, il Consiglio dei mi-

nistri ha provveduto ad adottare lemisure necessarie a regolamenta-re le richieste di rimborso conse-guenti alla sentenza della Corte di

giustizia delle Comunità europee,emessa in data 14 settembre, eavente a oggetto la detraibilità del-l’Iva pagata in dipendenza dell’ac-quisto di autovetture o motociclistrumentali all’attività d’impresa odi lavoro autonomo e delle relative

riparazioni e manutenzioni.La citata sentenza della Corte digiustizia ha ritenuto non compati-bile con l’articolo 17, n. 7, primafrase della VI direttiva, del 17 mag-gio 1977, qualsiasi deroga nazio-nale al regime delle detrazionid’imposta sul valore aggiunto, di-sposta senza aver preventivamen-te interpellato il Comitato consulti-vo dell’imposta sul valore aggiun-to, istituito dall’articolo 29 della me-desima direttiva.Dando seguito alla decisione dellaCorte, che ha espressamente rico-nosciuto ai soggetti passivi, cui siastato limitato dalla legislazione na-zionale il diritto alla detrazione Iva,di poter ricalcolare il proprio debitod’imposta in modo conforme alpredetto articolo 17, il governo haemanato il decreto legge in com-mento, entrato in vigore il giornostesso della sua pubblicazione inGazzetta Ufficiale, con il quale so-no state stabilite le modalità perpoter richiedere il rimborso dell’Ivapagata in relazione a tale fattispe-cie, nella misura in cui i beni e iservizi siano stati impiegati ai fini dioperazioni soggette all’imposta.Soggetti ammessi a presentare l’i-stanza sono i titolari di partita Ivache fino alla data del 13 settembre2006 hanno effettuato acquisti eimportazioni di beni e servizi indi-cati nell’articolo 19-bis1, comma 1,lettere c) e d), Dpr n. 633 del 26 ot-tobre 1972. Interessati, quindi, so-no sia gli esercenti attività d’impre-sa, in forma individuale o societa-ria, sia gli esercenti arti e profes-sioni anche in forma associata.Oggetto dell’acquisto o dell’impor-tazione devono, dunque, essereciclomotori, motocicli, autovetturee autoveicoli, indicati nell’articolo54, lettere a) e c), Dlgs 30 aprile1992, n. 285, non compresi nell’al-legata tabella B, o i relativi carbu-ranti, lubrificanti, le attinenti presta-

zioni di servizi indicate nel comma3, articolo 16, del Dpr n. 633/1972,e quelle di impiego, custodia, ma-nutenzione e riparazione relativeagli stessi beni.Naturalmente, il fatto che la sen-tenza della Corte di giustizia si rife-risca alla “misura in cui i beni e iservizi siano stati impiegati ai fini dioperazioni soggette all’imposta” ri-chiama il principio d’inerenza ri-spetto all’attività d’impresa, mentreper gli artisti e i professionisti è ne-cessario tenere conto dell’uso pro-miscuo del mezzo.L’istanza di rimborso dovrà esserepresentata esclusivamente in viatelematica entro il 15 dicembre2006, a pena di decadenza, utiliz-zando un apposito modello chesarà approvato dal direttore dell’A-genzia delle entrate entro quaran-tacinque giorni dall’entrata in vigo-re del decreto legge in questione,ossia entro il 30 ottobre. I dati daindicare e i documenti da porre a

fondamento dell’istanza sarannoindividuati dal medesimo provve-dimento direttoriale.Occorre sottolineare che nel Dl n.258/2006 è specificato che il mo-dello di istanza di rimborso con-terrà apposite sezioni per esporre idati relativi agli altri tributi rilevantial fine di determinare le somme ef-fettivamente spettanti.Non bisogna dimenticare, infatti,che la parte di Iva non detratta an-dava a incrementare il costo delbene strumentale, aumentandol’importo detraibile a titolo di quotad’ammortamento. Il decreto legge,infine, esclude espressamenteche, nel caso di specie, possanoessere utilizzate le ordinarie proce-dure di detrazione dell’Iva, stabilitedagli articoli 19 e seguenti del Dprn. 633/1972, e quelle di compen-sazione della stessa imposta, aisensi dell’articolo 17, Dlgs n. 241del 9 luglio 1997, cioè mediante ilmodello F24. (fiscooggi.it) ■

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Domande entro il 15 dicembre

Auto e motocicli per il lavoro autonomo: lo Stato rimborserà l’IVAIl modello di istanza di rimborso sarà fornito dall’Agenzia delle Entrate

laPROFESSIONE VETERINARIA 33/2006

ANMVIASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

F24, versamenti on line dal 1 ottobre

I l prossimo 1 ottobre, per i titolari di partita Iva scatta l’obbligo deiversamenti fiscali e previdenziali tramite modello F24 on-line. Lo

prevede la Legge Bersani-Visco (A partire dal 1° ottobre 2006, i sog-getti titolari di partita IVA sono tenuti ad utilizzare, anche tramite inter-mediari, modalità di pagamento telematiche delle imposte, dei contri-buti e dei premi di cui all’articolo 17, comma 2, del decreto legislativo 9luglio 1997, n. 241, e delle entrate spettanti agli enti ed alle casse pre-videnziali di cui all’articolo 28, comma 1, dello stesso decreto legislati-vo n. 241 del 1997.- art. 37, comma 49, legge di conversione 4 agosto2006, n. 248). L’Agenzia delle Entrate ha già precisato che Tutti i titolaridi partita Iva sono tenuti al versamento unitario delle imposte e dei con-tributi in via telematica: A) direttamente, dopo essersi muniti di codicepin e di password, utilizzando il modello F24 on-line (sito Internet) B)tramite gli intermediari abilitati, che devono utilizzare il modello F24 cu-mulativo (Entratel) C) mediante l’home banking (Cbi - CorporateBanking Interbancario), utilizzando il modello F24. Da un paio di giornisono disponibili le risposte fornite dall’Agenzia ai primi quesiti dei con-tribuenti. Al sito www.agenziaentrate.it è disponibile anche una circola-re esplicativa dell’obbligo telematico che scatterà il 1 ottobre. FAQ PER IL CONTRIBUENTE: domande e risposte al sito www.agen-ziaentrate.it

ONAOSI, finiti gli avvisi bonari

L ’ANMVI ribadisce l’obbligatorietà della quota ONAOSI per tutti i medici veterinari iscritti all’ordine.Benché l’Associazione abbia promosso azioni legali e di protesta (tutt’ora in corso) auspicando una

pronuncia di incostituzionalità da parte della Corte Costituzionale, l’obbligo è da ritenersi pienamente in vigore.Dai primi avvisi bonari, la Fondazione ha iniziato ora a richiamare le quote non versate con le modalità che lesono riconosciute dalla Legge. Si protesta, dunque, ma si paga. Il mancato pagamento può comportare “l’ese-cuzione forzata e il fermo amministrativo di beni mobili registrati (es. automobili) all’ipoteca sugli immobili diproprietà”. Non va dimenticato nemmeno che il contributo ONAOSI è deducibile. Con Circolare n.17/2006 l’A-genzia delle Entrate ha ribadito la deducibilità dei contributi obbligatori versati all’ONAOSI: “considerata l’ob-bligatorietà e la natura assistenziale dei contributi a favore della fondazione ONAOSI - si legge nella circolare -si ritiene che gli stessi siano deducibili dal reddito complessivo del contribuente ai sensi dell’art. 10, comma 1,lett. e), del Tuir”. L’articolo 10, comma 1, lett. e), del Tuir, prevede infatti tra gli oneri deducibili dal reddito com-plessivo i contributi previdenziali e assistenziali dovuti in ottemperanza a disposizioni di legge. L’articolo 52,comma 23, della legge finanziaria 2003, ha modificato l’articolo 2, lett. e), della Legge n. 306 del 1901, esten-dendo l’obbligo contributivo, a favore dell’ONAOSI, a tutti i sanitari iscritti agli ordini professionali italiani dei far-macisti, medici chirurghi, odontoiatri e veterinari (tale obbligo, precedentemente, era previsto solo per i sanita-ri dipendenti da enti pubblici). “L’obbligatorietà della contribuzione in esame è confermata dal disposto del-l’art. 10 del regolamento di riscossione dei contributi ONAOSI, approvato con atto interministeriale del 31 luglio2003, secondo cui “i contribuenti, nonché le amministrazioni pubbliche che non provvedano al versamento deicontributi obbligatori entro i termini previsti, ovvero vi provvedano in misura inferiore al dovuto, sono tenuti aversare il contributo evaso, maggiorato di una somma aggiuntiva determinata applicando, in ragione d’anno, iltasso dell’ interesse di differimento e di dilazione di cui all’art. 13 del D.L. 29 luglio 1981, n. 402”. (Circolare n.17 dell’Agenzia delle Entrate - 18 maggio 2006)

IRAP, se vale per i dentisti...

G li odontoiatri non sono soggetti all’IRAP: le motivazioni dellaCommissione Tributaria della Puglia che “salva” i cugini dentisti

dall’imposta possono valere anche per l’attività professionale dei mediciveterinari (Commissione tributaria regionale della Puglia, sezione XIV, conla sentenza n. 41 del 16 giugno 2006). I medici odontoiatri, infatti, non so-no soggetti all’Irap anche se nell’attività hanno investito capitali di valorenon modesto. Questi non assumono infatti rilevanza per l’assoggetta-mento al tributo quando prevale comunque la componente professionaleed intellettuale sul complesso dei beni strumentali utilizzati. In attesa del-la sentenza della Corte di giustizia europea, che ai primi di ottobre do-vrebbe esprimersi sulla legittimità dell’IRAP, mettendo forse la parola finead una diatriba che dura da anni. Mentre la Corte di Cassazione ha pre-ferito sospendere ogni sentenza in merito, le Commissioni tributarie, siaprovinciali che regionali, continuano ad esprimere sentenze a favore deiprofessionisti ricorrenti. In particolare questa della Commissione puglie-se fa un altro passo avanti rispetto a quella del Ctr del Lazio, sezione XIV,con la sentenza n. 98 del 19 luglio 2005, sostenendo che il concetto di“modesta organizzazione” non ha alcun significato, e deve quindi esseresuperato, quando si tratta di attività professionale nella quale è sempredeterminante il ruolo del professionista indipendentemente dal tipo di or-ganizzazione e di investimenti strumentali. Per i giudici pugliesi i beni ac-quistati per l’esercizio della professione “non legittimano l’esistenza diuna organizzazione aziendale-imprenditoriale. Infatti nell’attività di odon-toiatria influiscono in modo rilevante le spese per l’acquisto di materialesanitario, per la fornitura di protesi dentarie da parte di odontotecnici, peril consumo di energia elettrica, eccetera, così come influiscono in modorilevante gli ammortamenti dei costosi beni strumentali” ma tutto questonon esprime in alcun modo una “organizzazione autonoma”. (Il Sole-24Ore, 23 settembre 2006)

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RUBRICA FISCALE

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 33

Il Tribunale AmministrativoRegionale del Lazio ha an-nullato l’Ordinanza dell’ex

Ministro Storace che vietava i col-lari elettrici nell’addestramentodei cani (Ordinanza del Ministerodella Salute del 5 luglio 2005,pubblicata sulla G.U. R.I. n. 158del 9 luglio 2005). La sentenza,pronunciata il 12 aprile 2006, èstata pubblicata nei giorni scorsi.I Giudici si sono pronunciati sul ri-corso proposto dalla CANICOMsrl e INNOTEK srl, contro il Mini-stero della Salute, la Regione La-zio, le Province di Trento e Bolza-no, l’Enci e l’ENPA. Il TAR non en-tra nel merito tecnico dell’uso delcollare e chiarisce: “Le argomen-tazioni svolte danno conto dellafondatezza del ricorso senza en-trare in alcuna valutazione sul me-rito della pratica usata e sui suoicontenuti tecnici che restano nel-la disponibilità dell’Amministrazio-ne resistente”, ovvero del Ministe-ro della Salute.

Interessi economici lesiLe società indicate, svolgenti atti-vità di impresa connessa allacommercializzazione di articoli edaccessori per l’educazione ani-male, contestavano l’ordinanza,ritenendola illegittima e lesiva deiloro interessi.Il Ministero della Salute aveva in-vece sostenuto l’inammissibilitàdel ricorso in quanto la preclusio-ne di utilizzazione del collare elet-trico per i cani sarebbe immedia-tamente riferibile ai proprietari oagli istruttori dei cani e riguarde-rebbe le ricorrenti soltanto in viaindiretta incidendo sulla loro atti-vità di impresa. I giudici hannodato torto al Ministero: nel caso inesame, essendo le imprese ricor-renti, produttrici del bene di cuiviene inibita l’utilizzazione da par-te di alcuni soggetti, le stessepossono essere ritenute lese; vie-tare l’uso di un collare destinato aicani in ragione di un superiore in-

teresse significa incidere diretta-mente sui soggetti economici chequel collare producono, con con-seguenze dirette su di loro. Inol-tre, per il Tribunale l’ordinanza èsproporzionata rispetto agli obiet-tivi: “il principio di proporzionalitàè principio generale dell’ordina-mento ed implica che la p.a. deb-ba adottare la soluzione idoneaed adeguata, comportante il mi-nor sacrificio possibile per gli in-teressi compresenti. Si tratta di unprincipio in base al quale le auto-rità comunitarie e nazionali nonpossono imporre, sia con atti nor-mativi, sia con atti amministrativi,obblighi e restrizioni alle libertàdel cittadino, tutelate dal dirittocomunitario, in misura superiore,cioè sproporzionata, a quellastrettamente necessaria nel pub-blico interesse per il raggiungi-mento dello scopo che l’autorità ètenuta a realizzare, in modo che ilprovvedimento emanato sia ido-neo, cioè adeguato all’obiettivoda perseguire, e necessario, nelsenso che nessun altro strumentougualmente efficace, ma menonegativamente incidente, sia di-sponibile.”

Non c’erano ragioni di urgenzaLe ricorrenti lamentano che man-cherebbe, in particolare la naturaeccezionale ed imprevedibile del-l’evento, costituito dalla novitàdell’uso del collare elettrico perl’addestramento dei cani, oltre adun’adeguata istruttoria e motiva-zione. Inoltre, non sarebbe statodimostrato che l’impiego del col-lare elettrico è dannoso per la sa-lute dei cani. Ad avviso del Colle-gio, la censura è fondata: l’ordi-nanza - dice il TAR - “risulta adot-tata senza alcuna istruttoria preci-sa e senza l’indicazione delle ra-gioni di necessità ed urgenza che- sole - giustificano il ricorso al po-tere esercitato. Il prodotto di cui siinibisce l’uso, infatti, sulla base diquanto affermato dalla Canicom edalla Innotek, senza contestazioniex adverso, risulta in commercioda anni sicché non è dato com-prendere quali siano state (e se visono state) le valutazioni soprav-venute a distanza di tanto tempoe quali le circostanze di fatto pre-se a riferimento, capaci di giustifi-care la determinazione assunta.Non può, infatti, ritenersi tale la

prevedibile reazione alla scossaelettrica da parte dell’animale atte-so che si tratta di reazione semprepresente in una pratica non nuova,anzi seguita da anni, e nemmenopuò ritenersi una valida giustifica-zione l’interrogazione parlamenta-re presentata, utile per segnalareun problema (come di fatto avve-nuto) ma non per indicare la cor-retta soluzione da dare ad esso al-la luce delle norme dell’ordina-mento, profilo che è di competen-za dell’Amministrazione agente”.

Il divieto e la legge contro imaltrattamentiCi sarebbe stata, fra le altre, “vio-lazione e falsa applicazione del-l’articolo 1 della legge 20 luglio2004 n. 189 (artt. 544 ter e727c.p.)”, la nuova legge sul mal-trattamento animale. Secondo i ri-correnti, la norma richiamata, sa-rebbe “una norma penale in bian-co”, ovvero una norma “priva diindicazione sui mezzi che dannoluogo alla condotta penalmente ri-levante” (secondo la quale“chiunque detiene animali in con-dizioni incompatibili con la loronatura, e produttive di gravi soffe-renze” è punito con l’arresto finoad 1 anno o con una ammenda).Nel prevedere che le lesioni ca-gionate ad animali siano punibilinel caso in cui siano compiute percrudeltà o senza necessità, “la di-sposizione citata ammette - alcontrario - le condotte come quel-le previste per l’addestramentodei cani anche se lievemente lesi-ve della salute degli animali. L’ad-destramento mediante rimedicoercitivi servirebbe ad escluderecomportamenti aggressivi neiconfronti dell’uomo”.Ad avviso del Collegio, la tesi nonregge: è inammissibile nella parteche si riferisce ai contenuti dellanorma penale atteso che essendola norma penale destinata a colpi-re i comportamenti individuali so-no i soggetti eventualmente per-seguiti in forza di tale norma a do-versi dolere nel caso in cui ciò do-vesse verificarsi, ma non le ricor-renti; è inoltre infondata perchél’ordinanza impugnata “non si sor-regge sulla norma penale evoca-ta che viene richiamata comeconseguenza della sua inosser-vanza e non come giustificazionedella determinazione assunta”. ■

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Sentenza del TAR del Lazio

Collari elettrici: annullata l’ordinanza di divieto Interessi lesi e mancanza di motivazioni d’urgenza. Il TAR non entra nel merito tecnico dell’uso del collare

laPROFESSIONE VETERINARIA 33/2006RUBRICA LEGALE

SISCA: sentenza preoccupante

La SISCA (Società Italiana delle Scienze Com-portamentali Applicate) è meravigliata e preoc-

cupata per la sentenza n. 8614/2006 emessa dal Tardel Lazio che ha annullato l’Ordinanza del Ministero

della Salute del 5 luglio 2005 sul divieto dell’impiego deicollari elettrici per l’addestramento dei cani. In un comunicato diffuso il22 settembre, la Società Italiana di Scienze Comportamentali Applica-te, commenta le motivazioni della sentenza. La SISCA conviene, da un lato, con il Tar sulla inadeguatezza legislati-va e la contingibilità dell’Ordinanza e chiede quindi al Ministero dellaSalute la emanazione di un Decreto Legge che vieti l’uso dei collari elet-trici per l’addestramento dei cani. Tuttavia, con riferimento alle carenzedi motivazioni scientifiche a favore del divieto dell’uso dei collari elettri-ci, la Società sottolinea che i giudici - nell’affermare che “l’addestra-mento mediante rimedi coercitivi servirebbe ad escludere comporta-menti aggressivi nei confronti dell’uomo”- ignorano che la creazione distati fobici nell’animale può aumentare il suo comportamento di aggres-sione. Si legge nella sentenza che “Il prodotto di cui si inibisce l’uso(omissis) risulta in commercio da anni sicché non è dato comprenderequali siano state (e se vi sono state) le valutazioni sopravvenute a di-stanza di tanto tempo e quali le circostanze di fatto prese a riferimento,capaci di giustificare la determinazione assunta”. Tale affermazione, aparere dei medici veterinari comportamentalisti della SISCA, non rece-pisce l’esigenza etica di aumentare la tutela del benessere animale (ve-di legge sul maltrattamento), del voler migliorare la relazione uomo-ani-male, di modificare i protocolli addestrativi sul cane basati sulla coerci-zione a favore di linee concertative tra uomo e cane e di protocolli diapprendimento basati sul rinforzo positivo. La SISCA non è d’altra par-te indifferente alle ragioni imprenditoriali e occupazionali delle ditte in-teressate, ed è pronta ad offrire il suo contributo nello sviluppo di stra-tegie legate a prodotti alternativi già esistenti sul mercato che facilitanola zoopedagogia.

Addestratori denunciati

La squadra del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Fore-stale del Corpo forestale dello Stato di Piacenza ha segnalato

alla Procura due addestratori, uno di Vicenza e uno di Piacenza, pergravi maltrattamenti inflitti ad un cane femmina di razza Drahthaar. Achiamare gli agenti per l’avvio delle indagini è stato il personale del ca-nile comunale di Castell’Arquato che aveva trovato la giovane femminadi bracco tedesco in condizioni gravissime. Al cane da caccia era sta-to applicato un collare che lo sottoponeva a scariche elettriche per ad-destrarlo alla ferma e al riporto della selvaggina. L’animale era riuscitoa fuggire e aveva vagato un paio di mesi prima del ritrovamento. Il col-lare, del quale non poteva sbarazzarsi, gli aveva provocato profondeferite. Dalle indagini è emerso che il proprietario, residente a Siena,aveva affidato l’esemplare per l’addestramento a un uomo di Vicenzache, in veste di mediatore l’aveva a sua volta consegnato ad un adde-stratore di Piacenza. Il caso ha avuto un iter controverso in quanto l’usodel collare elettrico era stato vietato da un’ordinanza del precedenteMinistro della Salute contro la quale avevano fatto ricorso vincendoloalcune ditte produttrici dell’accessorio. Ma la gravità delle ferite provo-cate dal collare tenuto troppo stretto non hanno lasciato molto spazio acavillose interpretazioni legali. La cagnolina, dopo il sequestro della fo-restale è stata operata e affidata, su ordine della Procura di Piacenza,alla custodia e alle cure del canile comunale di Castell’Arquato. Le in-dagini del Nucleo di Polizia Forestale del Piacentino proseguono neiconfronti del proprietario e delle ditte produttrici del collare. (fonte: Cor-po Forestale dello Stato, 13 settembre 2006)

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L a Commissione europeaha presentato una propo-sta diretta a chiarire le

condizioni di commercializzazio-ne delle carni di bovini di età nonsuperiore ai dodici mesi. Per que-ste carni diventerà obbligatorial’utilizzazione delle denominazionidi vendita stabilite per i vari Statimembri, insieme all’indicazionedell’età degli animali al momentodella macellazione. Lo scopo èmigliorare la trasparenza del mer-cato e aiutare i consumatori a ri-conoscere esattamente quel checomprano. La proposta, che faseguito a numerose consultazionidi tutte le parti interessate e aduna recente consultazione pubbli-ca su Internet, scaturisce dalladomanda degli operatori e degliStati membri di norme più chiare,che rispecchino i diversi sistemidi produzione in uso nei vari Statimembri. Dopo l’adozione da par-te del Consiglio, il nuovo regola-mento permetterà di rafforzare ilfunzionamento del mercato unicoe di migliorare l’informazione deiconsumatori.

Difformità nei sistemi produttiviLa produzione e la commercializ-zazione delle carni di bovini di etànon superiore a dodici mesi sonospesso molto diverse da uno Sta-to membro all’altro, così come lecaratteristiche degli animali almomento della macellazione. Esi-stono infatti due grandi tipi di si-stemi produttivi: nel primo, gli ani-mali sono alimentati principal-mente a base di latte e prodottilattieri e macellati prima degli ottomesi di età; nel secondo, l’alimen-tazione è quasi esclusivamente abase di cereali, essenzialmentegranturco, integrata da foraggi egli animali sono macellati a partiredai dieci mesi. Mentre il primo ti-po di produzione è diffuso in qua-si tutti gli Stati membri, il secondosi è invece sviluppato solo in alcu-ni, soprattutto nei Paesi Bassi, in

Danimarca e in Spagna. Sui prin-cipali mercati al consumo dellaComunità le carni ottenute conquesti diversi sistemi di produzio-ne sono generalmente commer-cializzate con la stessa denomi-nazione di vendita, “vitello”, e ge-neralmente non è fatto alcun rife-rimento né al tipo di alimentazio-ne degli animali, né alla loro età almomento della macellazione. L’esperienza ha dimostrato che ta-le pratica può falsare gli scambi efavorire condizioni di concorrenzasleale: essa incide quindi diretta-mente sul corretto funzionamentodel mercato unico. In effetti, all’u-scita del macello, esistono diffe-renze di prezzo dell’ordine di 2 -2,50 EUR/kg fra le carni ottenutecon questi due sistemi di ingrasso.Tale pratica può inoltre essere fon-te di confusione per il consumato-re che può essere indotto in erroresulle reali caratteristiche del pro-dotto che acquista. Per questomotivo molti Stati membri hannochiesto alla Commissione di pre-sentare proposte per chiarire lecondizioni di commercializzazionedi questi tipi di carne, in particola-re per precisare l’uso della deno-minazione di vendita “vitello”. In risposta alla consultazionepubblica organizzata dalla Com-missione, la maggior parte deiconsumatori ha confermato chel’età e l’alimentazione degli ani-mali sono criteri importanti che in-cidono sulle caratteristiche dellecarni. La maggior parte di loro ritiene in-vece che il peso dei capi al mo-mento della macellazione sia me-no importante. Altri studi hanno di-mostrato che le caratteristiche or-ganolettiche delle carni, come latenerezza, il sapore o il colore,cambiano con l’età e l’alimentazio-ne degli animali da cui provengo-no. La consultazione ha inoltre ri-velato che, per una stessa deno-minazione di vendita, le aspettati-ve dei consumatori possono varia-

re a seconda degli Stati membri.

Tra 0 e 8 mesi e tra 8 e 12 mesiLa Commissione propone quindidi fissare le denominazioni di ven-dita che devono essere utilizzatein ogni Stato membro per la com-mercializzazione delle carni otte-nute da animali delle categorie dietà compresa tra 0 e 8 mesi e tra8 e 12 mesi, con l’obbligo di indi-care l’età dei capi al momentodella macellazione. Per la defini-zione delle denominazioni di ven-dita, la Commissione propone ditener conto, per quanto possibile,degli usi e delle consuetudini tra-dizionali per permettere ai consu-matori di scegliere un prodottoconforme alle loro aspettative. Neconsegue che per le carni dellaprima categoria, la denominazio-ne di vendita sarà “vitello” o “car-ne di vitello”, mentre per la secon-da categoria la denominazioneprevista è “vitellone” o “carne divitellone”.

Termini da eliminareParallelamente, i termini “vitello” o“carne di vitello” e ogni eventualenuova denominazione derivatadalle denominazioni di venditaoggetto della proposta non po-tranno essere utilizzati sull’etichet-tatura delle carni di bovini di etàsuperiore a dodici mesi.Gli operatori che desideranocompletare le denominazioni divendita previste nel regolamentocon altre informazioni fornite a ti-tolo volontario potranno farlo nelrispetto del regolamento (CE) n.1760/2000, che istituisce un siste-ma di identificazione e di registra-zione dei bovini e relativo all’eti-chettatura delle carni bovine e deiprodotti a base di carni bovine. Infine, per motivi di coerenza eper evitare ogni rischio di distor-sione della concorrenza, sarannoassoggettate alle disposizioni delregolamento proposto anche lecarni importate dai paesi terzi. ■

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Via dall’etichetta i termini “vitello” o “carne di vitello” per i bovini di età superiore a dodici mesi

laPROFESSIONE VETERINARIA 33/2006EUROPA

★★

★ ★ ★ ★★★

Sicurezza alimentare: formazione europea dei controllori

L a Commissione Europea ha adottato il 20 settembre un documento sulla formazione in Eu-ropa e nei Paesi Terzi dei controllori ufficiali della sicurezza alimentare e della protezione del

consumatore europeo. Un solido corpo di norme è stato messo a punto dalla UE finalizzato alla sicu-rezza dell’uomo, degli animali e dei vegetali e ora è necessario garantirne la piena e corretta applica-zione. Tutto ciò richiede che le autorità competenti siano ben preparate alla corretta interpretazione

delle norme e dunque efficacemente in grado di farle rispettare. Formare i controllori ufficiali è pertanto essenzialeper mantenere lo standard di sicurezza alimentare che l’Europa si attende. La Commissione Europea ha steso unpiano programmatico di lavoro, “Better training for safer food”, che suggerisce i programmi ottimali di formazione.Il Commissario Europeo alla Sanità, Markos Kyprianou, ha dichiarato che “I controlli efficaci sono un fattore-chiavedella sicurezza alimentare e quindi la formazione dei controllori ufficiali è cruciale”.Il Regolamento Europeo 882/2004, entrato in vigore nel gennaio 2006, impone controlli molto rigorosi e severi sualimenti e mangimi commercializzati nel mercato europeo e richiede un adeguato livello di competenza da partedelle autorità preposte alla sua applicazione ed osservanza. La Commissione curerà pertanto programmi di for-mazione di livello europeo su tematiche prioritarie come l’influenza aviare, il trattamento dei prodotti di derivazioneanimale, le zoonosi (salmonella in particolare), il benessere animale (in particolare in periodi di emergenze epide-miche), HACCP, controllo dei pesticidi e prodotti ittici.La Commissione si rivolge anche ai Paesi Terzi. Dopo aver formato 1.500 controllori ufficiali comunitari nel 2005con una spesa di 4 milioni di euro, l’obiettivo è ora quello di aiutare quei paesi che necessitano di una adeguataformazione in modo da ridurre l’onere dei controlli che gravano sugli ispettori comunitarie colmare il divario di co-noscenze sulla legislazione in vigore in territorio UE, favorendo le transazioni commerciali. Si parla di 6000 con-trollori ufficiali da formare ogni anno per un budget complessivo di 15 milioni di euro annuali.

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V alle d’Aosta e Piemon-te hanno raggiuntoun’intesa per lo sposta-

mento di capi di bestiame per pa-scolo, svernamento, demontica-zione, commercializzazione e al-peggio in Piemonte per il periodosettembre 2006-agosto 2007. Ildocumento, presentato dall’as-sessore alla Sanità e Politiche so-ciali, Antonio Fosson, di intesacon Giuseppe Isabellon, assesso-re all’Agricoltura, è stato approva-to dalla Giunta valdostana e tieneconto del programma regionale dibonifica sanitaria del bestiame daattuarsi con i piani di profilassi edi risanamento degli allevamentibovini da tubercolosi e leucosi edegli allevamenti bovini e ovi-ca-prini da brucellosi. “L’obiettivo -spiegano gli assessori - è impedi-re la diffusione delle malattie infet-tive e di quelle a carattere diffusi-

vo’’. Il protocollo, che regolamen-ta gli spostamenti di capi appar-tenenti ad allevatori residenti inValle d’Aosta, con disponibilità distrutture nella Regione di residen-za e prevalente stazionamentodegli animali nella stessa, con-sente lo spostamento per pascoloo svernamento, nella Regione Pie-monte, esclusivamente ai boviniappartenenti ad allevamenti uffi-cialmente indenni da: tubercolosi,brucellosi e leucosi bovina enzoo-tica e agli ovi-caprini appartenen-ti a greggi ufficialmente indennida brucellosi. Gli allevatori inte-ressati devono inoltrare domandaal Veterinario ufficiale competenteper territorio dell’UB della sanitàanimale del Dipartimento di Pre-venzione dell’Azienda Usl dellaValle d’Aosta in tempo utile, primadello spostamento. La domandadeve essere accompagnata da

una copia della scheda sanitariasu cui sono state registrate le pro-ve eseguite su tutti i capi in etàdiagnostica dell’effettivo, da nonpiù di 60 giorni per tubercolosi,brucellosi e leucosi bovina e danon più di 60 giorni per brucellosiovi-caprina. Gli animali destinatitemporaneamente ad aziendepiemontesi dovranno inoltre risul-tare negativi al test ELISA per la ri-cerca degli anticorpi totali (nel ca-so di bovini non vaccinati) o pergli anticorpi gE (nel caso di bovi-ni vaccinati con vaccino deletoper la glicoproteina E) eventual-mente integrati dal test anticorpigB effettuato nei sessanta giorniprecedenti lo spostamento; op-pure - se sierologicamente positi-vi - devono essere vaccinati, pri-ma della movimentazione, secon-do un protocollo ratificato dallaAsl di destinazione. Gli animalipositivi non potranno in ogni casoessere destinati ad allevamentidel Piemonte aderenti al piano

volontario IBR. Per la tubercolosibovina, i capi di età superiore ai60 giorni, destinati ad aziende incui sono detenuti capi piemonte-si, dovranno essere sottoposti

con esito favorevole al test delgamma interferone nei 90 giorniprecedenti l’inoltro. L’accordovarrà fino all’agosto del 2007.(ANSA) ■

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Movimentazione capi, intesa VDA-Piemonte

laPROFESSIONE VETERINARIA 33/2006INFO REGIONI

ANMVI REGIONE

La regione blocca le sterilizzazionia Frosinone

I l Dipartimento Sociale, Direzione Regionale Tutela della Salute e Si-stema Sanitario Regionale (Area dei Diritti Animali) della Regione

Lazio, ha scritto al Direttore Generale della ASL di Frosinone chiedendola sospensione di un progetto provinciale di lotta al randagismo. La ASLdi Frosinone - dopo una prima ipotesi di sterilizzazione dei randagi cheincludeva analoga prestazione anche sugli animali di proprietà a suotempo bloccata da ANMVI LAZIO, per intervento del delegato ANMVIdi Frosinone - ha infatti ripresentato alla Regione Lazio analogo proget-to. Questa volta è stata la Regione, nella persona del Direttore Genera-le Silvio Natoli, ad invitare la ASL affinché “soprassieda temporanea-mente alla realizzazione del progetto”. Natoli, precisa inoltre che la Re-gione “ intende promuovere una campagna di sterilizzazione per cani egatti su tutto il territorio regionale, che si basi sul principio di libera con-correnza tra strutture pubbliche e private sancita da un protocollo d’in-tesa siglato con gli Ordini professionali provinciali”.

BASILICATA

Manzano, microchip ai caniregistrati prima del 2000

I l comune di Manzano ha avviato un monitoraggio per contrastareil crescente abbandono di animali. Già lo scorso anno, il Comune

aveva lanciato una campagna di sensibilizzazione, che ancora oggiconcede fino a 600euro per ogni cane adottato. Il crescente fenomenodell’abbandono ha motivato l’amministrazione ad agire nuovamente.“Ora parte un monitoraggio per munire di microchip anche i cani regi-strati prima del 2000, fascia finora esente dall’obbligo del sistema diidentificazione - ha dichiarato il consigliere Patrick Stacco - Invitiamo icittadini con cane sprovvisto di microchip, a rivolgersi al corpo di Poli-zia Municipale; ogni cucciolo del Comune di Manzano smarrito o ab-bandonato, sarà così identificato”. Il microchip è obbligatorio dal 1995e si tratta di una minuscola capsula, che non provoca alcun fastidio alcane. “È importante - continua Stacco - che questa iniziativa sia segui-ta da altri Comuni”. La Polizia Municipale di Manzano ha già iniziato icontrolli e invita i proprietari a portarli alle strutture per munirli del chipdi identificazione. Per informazioni: 0432.740516. (Fonte: il Gazzettino)

in collaborazione con

Incontro Regionale ANMVI Lombardia

La sicurezza dei lavoratori e la gestione deirifiuti sanitari nella professione veterinaria

5 Novembre 2006, Varese

RELATORI: Giogo Neri, Carlo Pizzirani

L’incontro è libero e gratuito per tutti i Medici Veterinari interessati apartecipare. Per questioni organizzative è necessario inviare alla Se-greteria ANMVI Regione la scheda di iscrizione entro il 18 ottobre2006.

ECM: crediti 4

SEDEAula Magna, Università dell’InsubriaVia L. H. Dunant, 3 - Varese

INFORMAZIONI Segreteria ANMVI Regione - Tel. 0372 403541 - Fax 0372 403540 E-mail: [email protected] - Web: www.anmvi.it

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Como e Lecco

Ordine dei Medici Veterinaridella provincia di Varese

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S i stima che due milionidi americani subiscanoogni anno il morso di un

animale domestico e che il 50%dei cittadini USA verrà morso al-meno un volta nella sua vita, ren-dendo le morsicature animali unpotenziale importante tema di sa-nità pubblica. Secondo uno stu-dio pubblicato sul numero di mar-zo 2006 di The Journal of Hand

Surgery, le morsicature di cane ogatto possono causare lesionigravi alla mano, in alcuni casi connecessità di ricovero o interventochirurgico. Molte di queste lesionipotrebbero essere tuttavia preve-nute con il trattamento precoce euna più attenta manipolazione de-gli animali. In più dell’80% dellemorsicature di un animale dome-stico, l’animale conosce la sua vit-tima. Dei quasi 4,7 milioni di mor-sicature di cane che si verificanoannualmente negli USA (ovverol’80-90% delle morsicature di ani-mali domestici), circa il 2% richie-de l’ospedalizzazione (1% di tuttele urgenze mediche USA). Lo stu-dio ha valutato 111 casi di morsi-cature canine o feline della mano,del polso o dell’avambraccio, tro-

vando che le lesioni variavano daferite relativamente minori a lesio-ni maggiori, incluse fratture espo-ste e infezioni profonde persisten-ti. Circa due terzi delle vittime ri-chiedeva l’ospedalizzazione al-meno per la somministrazione en-dovenosa di antibiotici e un terzorichiedeva almeno una procedurachirurgica. Ma lo studio ha eviden-ziato anche che molte ferite sareb-bero state molto meno gravi se ilpaziente avesse richiesto prima iltrattamento. Il tempo medio tramorso e visita ortopedica era di 8giorni. Infine, la maggior parte deicani e gatti morsicatori non sonorandagi o pericolosi, ma sono spa-ventati o feriti oppure vengono in-terrotti mentre stanno combatten-do con un altro animale. ■

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Morsi di cani e gatti: prevenzione e trattamentoImportanza del trattamento precoce e della cautela nella manipolazione degli animali

laPROFESSIONE VETERINARIA 33/2006LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Mortalità pre-svezzamentonel suino

Svezzamento tardivo, lampade a infrarossi e mancanzadi lettiera associati a maggiore mortalità

Uno studio ha valutato i fattoriassociati alla mortalità pre-

svezzamento in 67 allevamenti suiniinglesi con diversi sistemi di parto.La mortalità media segnalata dagliallevatori era pari a 10,7%. Questaaumentava significativamentequando lo svezzamento avveniva aetà più avanzata.

Mediante il modello multivariato di Poisson si analizzava il sistema diparto di ciascun allevamento e l’età di svezzamento. I fattori associatia una minore mortalità pre-svezzamento erano l’isolamento della stalladi parto, la fornitura di calore supplementare al parto, la somministra-zione di ferro iniettabile, la disinfezione ombelicale e l’utilizzo di sistemidi illuminazione artificiali. I fattori associati invece a una maggiore mor-talità erano un’età di svezzamento più tardiva, l’uso di lampade a infra-rossi piuttosto che altre forme di calore supplementare e la mancanzadi lettiera.

di Maria Grazia Monzeglio

Epidemiologia dei batteri delle vieaeree superiori nel coniglioPiù frequenti le infezioni miste, soprattutto da P. multocida e B. bronchiseptica

P er 8 mesi, 121 conigli dacompagnia sono stati in-clusi in uno studio

epidemiologico che ha valutatonatura, prevalenza e sensibilitàbatteriologica dei batteri patogeniresponsabili della malattie dellevie aeree superiori. Tutti i soggettipresentavano scolo nasale e star-nuti e non avevano ricevuto anti-biotici nei 30 giorni precedenti lostudio. Prima del trattamento siprelevavano campioni nasali datutti i conigli. Si effettuavano an-che l’isolamento dei ceppi batteri-

ci, i test di sensibilità mediante di-sco diffusione per marbofloxaci-na, enrofloxacina, danofloxacina,gentamicina, ossitetraciclina,doxiciclina, cefalexina e trimetho-prim-sulfametossazolo nonché ladeterminazione della MIC dellamarbofloxacina per ciascun bat-terio patogeno. I principali ceppibatterici isolati erano Pasteurellamultocida (54,8%), Bordetellabronchiseptica (52,2%), Pseudo-monas spp. (27,9%) e Staphylo-coccus spp. (17,4%). La patolo-gia era causata principalmenteda infezioni multibatteriche e lacombinazione più frequente era P.multocida con B. bronchiseptica(28,9%). L’agente antibiotico piùefficace contro tutti i ceppi batte-rici era la marbofloxacina (87,8%-100% di sensibilità in base alceppo), fatta eccezione per B.

bronchiseptica, per la quale eraleggermente più efficace la gen-tamicina (96% contro 88,9%). Ri-spetto ad altri fluorochinoloni te-stati, la marbofloxacina mostravail più elevato livello di attività. LaMIC (90) della marbofloxacina eraequivalente a 1,320, 0,079, 1,741e 0,490 mug/ml rispettivamenteper B. bronchiseptica, P. multoci-da, Pseudomonas spp. e Staphy-lococcus spp. Nel presente stu-dio, la marbofloxacina si dimo-strava una potenziale buona op-zione terapeutica per la malattiadelle vie aeree superiori del coni-glio da compagnia. ■

Tumori trasmissibili:nuovi concettiIl TVT origina da un singolo cloneneoplastico e ha un genotipo altamentestabile

I l tumore venereo trasmissi-bile (TVT) del cane si tra-smette principalmente con il

contatto sessuale, ma anche at-traverso il morso, il leccamento ol’annusamento della neoplasia daparte di un altro cane. Uno studiodello University College London(UCL) ha definito nuovi concetticirca questa peculiare neoplasia.L’agente trasmissibile del tumorevenereo trasmissibile del cane èritenuto essere la cellula tumoralestessa. Per valutare questa ipote-si lo studio ha analizzato deimarker genetici come geni di isto-compatibilità maggiore (MHC),microsatelliti e DNA mitocondrialenei tumori spontanei e nei relativicampioni ematici.In tutti i casi il tumore era geneti-camente distinto dal suo ospite.Inoltre, i tumori raccolti da 40 caniin 5 continenti diversi derivavanoda un singolo clone neoplasticoche si è distinto in due sottoclas-si. Le analisi filogenetiche hannoindicato che il TVT del cane è ori-ginato molto probabilmente da unlupo o una razza canina dell’estasiatico tra i 200 e 2500 anni fa. Benché sia un tumore altamenteaneuploide, possiede un genoti-po marcatamente stabile. Durantela sua crescita progressiva, il TVTdownmodula l’espressione del-l’antigene MHC. Secondo Robin Weiss, autore del-la ricerca (UCL Division of Infec-tion and Immunità), questo studiomostra che il TVT canino è defini-bile un “parassita” sopravvissutoa lungo al suo ospite originale. Il

tumore rap-presenta il“clone” tumo-rale più longe-vo conosciutodalla scienzae contraddicel’attuale visio-ne che le cel-lule neoplastiche generano sem-pre più mutazioni col passare deltempo e inevitabilmente divengo-no più aggressive se non trattate.Recenti ricerche in Australia han-no rivelato l’esistenza di un nuovotumore emergente nel Diavolo diTasmania che sembra anch’essocausato dalla trasmissione di cel-lule tumorali, in questo caso attra-verso il morso. I metodi di studiodella ricerca inglese potrebberodeterminare se anche questo tu-more è una forma “parassitaria”.Infine, questo studio mostra chele cellule neoplastiche possonoevadere la risposta immunitaria eil TVT è particolarmente abile inquesto. Raramente cellule neo-plastiche sono state trasmesse traesseri umani nascoste in un orga-no trapiantato. Poiché il riceventeè trattato con immunosoppresso-ri, le cellule trasferite possono da-re vita a un tumore proprio come ilTVT. Il TVT è stato inizialmenteisolato in 16 cani in Kenya, India eItalia. Studi genetici hanno indica-to che è stato trasmesso da un al-tro canide. Ulteriori studi su altri40 cani da tutto il mondo hannoindicato che il tumore è originatoda una singola fonte che è riusci-ta a diffondere in tutto il mondo. ■

Vet Journal pubblica notiziee reportage di tutti i più im-portanti eventi nazionali edinternazionali e fornisceuna informazione scientifi-ca rigorosa sul mondo dellamedicina veterinaria e dellebioscienze in generale. Fornisce dal 2004 un servi-zio di traduzione in italianodegli abstract dei più im-portanti lavori della lettera-tura scientifica internazio-nale. La newsletter di Vet Journalviene inviata gratuitamenteagli iscritti delle liste tele-matiche dell’ANMVI, a chine fa richiesta il lunedì, ilmercoledì e il venerdì ed èdisponibile sul sitowww.evsrl.it/vet.journal/

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D alla SIVAR un docu-mento sulle Buone Pra-tiche di Allevamento

nelle aziende di vacche da latte. Iltesto è stato definito ed approvatodal Consiglio Direttivo ed ora è ar-rivato il momento di testarlo sulcampo. Con una lettera a firmadel Presidente SIVAR, Marco Co-lombo, il Consiglio Direttivo hainformato i soci del lavoro chel’Associazione ha portato avanti inquesti mesi sulle BPA, argomen-

to, ritiene il Consiglio Direttivo “diimportanza strategica per la cate-goria e un efficace strumento persottolineare l’importanza della fi-gura e del ruolo del veterinario nelsistema di sicurezza alimentare”.Per mettere in pratica il lavorosvolto, il Consiglio ha bisogno di15-20 colleghi, meglio se rappre-sentativi delle diverse realtà terri-toriali, ognuno dei quali disponibi-le a coinvolgere un paio di azien-de zootecniche per mettere in

pratica quanto previsto nel Codi-ce BPA. “Le aziende - spiegaMarco Colombo - devono avere lacaratteristica di essere condotteda allevatori svegli e disponibili amettersi in gioco per un periodo dicirca 3 mesi, da ottobre a dicem-bre. Le dimensioni delle aziendenon sono importanti anche se sa-rebbe opportuno che ogni colle-ga scegliesse due aziende di en-tità diversa”. I veterinari sarannoresponsabili della raccolta dei da-

ti e della stesura dei protocolli del-le rispettive aziende ed è richiestopertanto l’impegno al completa-mento del lavoro. I partecipanti alla sperimentazio-ne saranno convocati per una riu-nione tecnica preparatoria nelcorso della quale verrà distribuitacopia della documentazione. Lapartecipazione al progetto preve-de inoltre una fase conclusiva direvisione critica del Codice nellaquale fornire informazioni, sugge-

rimenti, indicazioni, sulla basedelle esperienze maturate.I colleghi interessati dovranno farpervenire la loro disponibilità en-tro il 10 ottobre p.v. alla SegreteriaSIVAR (Tel. 0372/403539 - Email:[email protected]) ■

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Buone Pratiche di Allevamento, documento SIVAR

laPROFESSIONE VETERINARIA 33/2006DALLE ASSOCIAZIONI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANAVETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

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INFORMAZIONISegreteria SCIVAC

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organizzato da certificata ISO 9001:2000

Corso di Ecografiaaddominale

Dal 19 al 21 ottobre, l’A-VULP organizza presso

il Centro Studi SCIVAC/AVULPin via Morettini a Perugia uncorso pratico di ecografia ad-dominale. Relatori del corsoPaolo Bargellini, Sergio Fanfo-ni, Paolo Fonti, Giuseppe Rubi-ni, H. Ulrich Zeyen.Per informazioni rivolgersi allaSegreteria Avulp tel. 075-396684 - 349/4281196- E-mail: [email protected] -Web site: www.avulp.it

PARCO DELLA MAJELLA

Corso teorico e pratico fauna

selvatica

L ’ente Parco Nazionale del-la Majella organizza dal 18

al 21 ottobre 2006, con il patro-cinio di SIVAR e di SivasZoo, ilprimo corso intensivo teorico epratico “Tecnica e gestione del-le catture degli animali selvati-ci”. Questi gli argomenti trattati:approccio metodologico allecatture degli animali selvatici,meccanismi farmacologici nellaprevenzione dei danni da cattu-ra, rassegna degli strumenti lan-ciasiringhe, normativa relativaalla cattura degli animali selvati-ci, elementi di fisiopatologia del-la cattura dei cani vaganti, la te-leanestesia nelle strutture zoolo-giche, cattura di ungulati selva-tici alpini, tecniche ed esperien-za di cattura del Camoscio ap-penninico, tecniche non farma-cologiche di cattura ed immobi-lizzazione del Capriolo, consi-derazioni normative e tecnichedi cattura del Cinghiale nellearee protette, pianificazione etecniche di cattura del Lupo inlibertà, tecniche di cattura del-l’Orso bruno. Il corso è riservatoa laureati in medicina veterina-ria. Per informazioni e dettaglisul programma consultare il sitowww.parcomajella.it.

SIPAOC

XVII Congresso

S i terrà a Lamezia Terme,dal 25 al 28 ottobre 2006

il XVII congresso Nazionale SI-PAOC (Società Italiana di Pato-logia e di Allevamento degli ovi-ni e dei caprini). Sede del con-vegno sarà il Centro ServiziAvanzati Ricerca, Formazione,Sviluppo Agroalimentare dellaCalabria.Per info: www.sipaoc.it.

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 33

F acciamo un’ipotesi. Quat-tro amici al bar decidonodi fondare l’A.R.I.P.A.P.

(Associazione per il Ritrova-mento degli Infanti Persi nelleAiuole Pubbliche). Ci vedetequalcosa di male? Io no. Dettofatto, costituiscono l’onlus e trova-no, nel negozio di ferramenta“Ferri e ferri” un ottimo sponsor. Ilproprietario, Ferri Damocle, l’annoscorso ha temporaneamentesmarrito ai giardini pubblici il pro-prio bebè che si era intanato agiocare dentro un oleandro. Brut-to quarto d’ora per mamma epapà. Per fortuna passa di lì unvecchietto con un minuscolo canesordo e orbo di nome Rocky, ilquale si mette ad abbaiare controun fantomatico e inesistente riccio.Carletto esce dal cespuglio. Ceri-monia in municipio e medaglia alvaloroso cane e anche all’ignarovecchietto.A questo punto diventa fonda-mentale per l’ARIPAP avere deicani da salvataggio. Viene inte-ressato l’accalappiacani del pic-colo comune, che si presta gene-rosamente a selezionare una doz-zina di animali adatti alla bisogna,scelti tra i numerosi ospiti del ca-nile comunale consorziale. Il pre-sidente dell’ARIPAP viene poi ri-cevuto dal sindaco e dalla giuntache mettono a disposizione del-l’associazione un pezzo di terrenodi proprietà comunale dove Ca-ronte (l’accalappiacani) si occu-perà di trasformare quella “spor-ca dozzina” in un gruppetto dieroi. Piovono finanziamenti privatie pubblici. Si può negare un con-tributo a chi ha per finalità il ritro-vamento di bambini dispersi?Il giornale locale dedica un’interapagina all’associazione e le fotodei dodici fanno bella mostra di

sé con al centro quella di Caron-te, il loro maestro di vita. Ci vede-te qualcosa di male? Io no. E nonmi venite a dire che è stata trascu-rata la figura del veterinario. Nonstate a rompere le scatole all’ARI-PAP con queste menate. Se i caniantisabotaggio della polizia, quel-li antidroga dei carabinieri, quelli

da valanga della protezione civi-le, sono tutti addestrati da istrutto-ri cinofili, in centri famosi comequello di Nettuno, volete che in unpiccolo comune di quattromilaanime si scomodi un veterinarioper fare annusare un pannolone?Magari capiterà che un vecchiet-to prostatico e incontinente si sen-

ta mordere le chiappe ossute,mentre minge nell’ovatta davantia un oleandro, ma che ci voletefare? Incerti del mestiere. Se uncane starà male il sindaco ha pro-messo all’ARIPAP il pronto inter-vento gratuito di uno dei veterinariUSL. Si chiama lavorare “in eco-nomia” ed è così che si gestisce

la res pubblica. Altro che auto blue spese di consulenze esterne.Nel comune di Sparapanza l’am-ministrazione funziona. Mica co-me a Roma, Napoli o Milano. P.S. Dimenticavo... se volete iscri-vervi o solo inviare un contributoall’ARIPAP, il sito è www.aripa-psparapanza.it ■

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Cani da salvataggio

Aripap-Sparapanza

laPROFESSIONE VETERINARIA 33/2006L’OPINIONE

Grazie ad un accordo fra @nmviOggi e Libero, gli articoli scrittidal Collega Oscar Grazioli per ilquotidiano di Vittorio Feltri sonodisponibili on line. @nmvi Oggi

pubblica regolarmente gli articolidopo le ore 12.00.

La rubrica LiberOscar limantiene in archivio per la

consultazione.@nmvi Oggi ringrazia

Oscar [email protected]/anmvioggi

di Oscar Grazioli

Medico Veterinario, Reggio Emilia

Se lo sai già...l'hai letto su @nmviOggi

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 33

la

Non solo tariffe

Una qualsiasi impresa ad attivitàveterinaria non prevalente puòessere proprietaria di una strut-tura veterinaria e fatturare le pre-stazioni veterinarie direttamenteal cliente che usufruisce anchedell’attività principale dell’azien-da (ad esempio la vendita dimangime). Considerato che l’impresa puòdecidere di scontare (parzial-mente o totalmente) la prestazio-

ne veterinaria nella fatturazionedella vendita del mangime (sequesto incrementa le vendite)come posso io professionista(che il mangime non lo possogiustamente vendere) compete-re anche in regime di tariffe mini-me obbligatorie? Inoltre, diversamente dal profes-sionista, l’impresa non dovràprobabilmente applicare gli stu-di di settore dei servizi veterinarineanche in futuro perché la suaattività principale è un’altra (operché l’impresa è una società

di capitale).Il problema potrebbe essere ri-solto introducendo nel futuro co-dice deontologico (magari all’ar-ticolo 52 capo VI-rapporti esternialla categoria) il divieto di richie-dere o effettuare prestazioni astrutture veterinarie di impresead attività veterinaria non preva-lente. Forse in questo modo la vete-rinaria potrebbe rimanere an-che dei veterinari (anche inassenza di tariffe minime ob-bligatorie) perché le regole

sarebbero uguali per tutti co-loro che operano nei serviziveterinari. Se ritenete che domani il proble-ma possa coinvolgere diretta-mente un numero crescente dicolleghi o semplicemente condi-videte quanto scritto fatelo sape-re al vostro ordine e federazioneregionale (anche semplicementevia posta elettronica) perché larevisione del codice deontologi-co è in corso (e i tempi sono mol-to stretti).

Consonni Massimo

PROFESSIONE VETERINARIA 33/200620LETTERE AL DIRETTORE

@

Mia figlia fa il mio stessolavoro: ha fatto tutto da sola.

Io volevo che diventasseveterinaria

Zucchero Fornaciari

Una montagnadi cartoline!

Dal 15 set-tembre aveteiniziato - nu-merosi oltre leprevisioni - adinviarci le car-toline del con-corso Profes-sione Veteri-

naria 15 anni di informazione.Grazie per l’assidua e attentalettura della nostra rivista e perle preferenze accordate agli ar-ticoli più interessanti e alle mi-gliori pubblicità.Chi vuole partecipare può farloentro il 16 ottobre. Da Regola-mento, le cartoline pervenutepresso la redazione prima del15 settembre non potrannoconcorrere all’estrazione deipremi, così come saranno fuoriconcorso quelle che arriverannodopo il 16 ottobre. Attenzione al-le date quindi!

Partecipa all’estrazione dei premi:

1) Monitoraggio paziente PM8000 (valore: 5.200 € +IVA)

2) Riunito dentale minidental(2.200 € +IVA)

3) Microscopio XY series (2.200 € +IVA)

E inoltre: 10 premisupplementari per il tuo

aggiornamento professionale

Hai perso la cartolina?scaricala e compila:

www.anmvi.it

I numeri di PROFESSIONE VETERINARIA

legati al concorso sono tuttionline al sito www.anmvi.it:

Professione Veterinaria N. 24Professione Veterinaria N. 26Professione Veterinaria N. 28Professione Veterinaria N. 30

Regolamento del concorso:http://www.anmvi.it/PDF/regola-mento_concorso_pv.pdf

I Premi speciali sono di Veter-zoo

Estrazione: 19 ottobre 2006Consegna al 54° Congresso

Nazionale SCIVAC (Perugia, 27-29 ott. 2006)

Concorso ai sensi del DPR 26ottobre 2001, n. 430

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 33

I l Nestlé Purina Nutrition Fo-rum è un evento scientifico diportata mondiale che si è svol-

to ogni anno negli USA sin dal1994. Nel 2006 si terrà per la pri-ma volta in Europa, presso il Cen-tro di Ricerca Nestlé di Losanna(Svizzera), il 9 e 10 Ottobre.In accordo con quanto dichiaratoda Ignacio Boixeda, DVM, NestléPurina PetCare European Veteri-nary Manager ed organizzatoredel Forum 2006 “Nel promuoverel’annuale Nestlé Purina NutritionForum, il nostro obiettivo è quellodi condividere con la professioneveterinaria le più recenti cono-scenze sulla nutrizione”. “Ci accin-giamo a cercare di presentare allacomunità scientifica e veterinariauna panoramica delle modalitàcon cui le scoperte più recenti ed iprogressi scientifici vengono mes-si in atto oggi, ed anche di dare lo-ro un’idea delle future potenzia-lità.”Esperti di tutto il mondo nella nutri-zione e nella medicina dei piccolianimali, rappresentati da delegatidi numerosi College veterinari,specialisti in vari campi della me-dicina veterinaria ed esponenti dialcune cliniche veterinarie selezio-nate potranno partecipare al Fo-rum per scambiarsi informazionisui più recenti progressi nel cam-po della nutrizione e della medici-na degli animali da compagnia. Il programma, che si svolgerà indue giorni, riguarderà quattro te-matiche principali ed anche nume-rose relazioni brevi sulle ricercherecenti. Illustreranno i loro risultatiscienziati di risonanza internazio-nale, in rappresentanza di istituzio-ni accademiche di tutto il mondo,come la Royal Veterinary CollegeUniversity of London (Regno Uni-to), l’ Ecole Nationale Vétérinairede Nantes (Francia), l’Università diBerna (Svizzera), la Tufts Univer-sity (USA), la University of Georgia(USA), l’Università degli Studi diNapoli Federico II (Italia), la FreieUniversität Berlin (Germania), laUniversity of Illinois (USA), la Uni-versity of California-Davis (USA), laTexas A&M University (USA), laUniversity of Queensland (Austra-lia), la University of Missouri (USA),la UNESP-Universidade EstadualPaulista (Brasile) e l’Università diZurigo (Svizzera), nonché la Nestlée la Nestlé Purina Research.Come concordato con la Dr.ssaDottie Laflamme, DVM, PhD,DACVN, Coordinatrice del Pro-gramma Scientifico di Nestlé Pu-rina PetCare e relatrice al Nutri-tion Forum, il programma scienti-fico toccherà quattro tematicheprincipali, che comprendono:• I Cibi funzionali

• La dieta e la salute dell’appa-

rato digerente

• Il supporto nutrizionale per i

pazienti ospedalizzati

• Obesità & Malattia correlata

all’Obesità.

I cibi funzionali sono alimenti chedal punto di vista della salute han-no un’utilità che va ben oltre il loroapporto di principi nutritivi essen-ziali. Fra i cibi funzionali sarannopresi in esame gli acidi grassi ome-ga-3, importanti sia per la funzionecerebrale che per l’attenuazione

dell’infiammazione in condizionicome l’artrite, i pre- e pro-biotici.che possono contribuire alla salutegastrointestinale, e gli antiossidan-ti, che sono particolarmente rile-vanti nell’invecchiamento. Verran-no riferiti i progressi nel trattamentodelle affezioni gastrointestinali, che

comprendono l’applicazione dellatecnologia di ricerca sulla nutrige-nomica per lo studio della salute edelle affezioni dell’apparato dige-rente. Relatori di numerose univer-sità presenteranno le novità sullacura nutrizionale dei pazienti ospe-dalizzati, con particolare riguardo a

quelli in condizioni critiche. Infine,sarà illustrata una ricerca che rap-presenta lo stato dell’arte sul rap-porto fra malattia ed obesità e co-stituirà una tappa fondamentaledella discussione su questa condi-zione, che è molto frequente nelcane e nel gatto. ■

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Nestlé Purina International Nutrition Forum 2006

Aggiornamenti sui progressi nel campo della medicina e della nutrizione degli animali da compagnia

laPROFESSIONE VETERINARIA 33/2006DALLE AZIENDE

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Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 33

22 laPROFESSIONE VETERINARIA 33/2006CALENDARIO ATTIVITÀCALENDARIO ATTIVITÀ

Qual è la causa più comune distasi biliare nel cane?

Neoplasie epatiche

Parassitosi delle vie biliari

Patologie infiammatorie intestinali

Pancreatiti

Quale delle seguenti caratteristiche ètipica del quadro respiratorio in caso diostruzione delle vie aeree superiori?

Forte stridore espiratorio

Inspirazione breve / Espirazione lunga con sibili

Movimento paradosso con suoni polmonari attutiti

Forte stridore inspiratorio

INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA TRATTAMENTI MEDICI E CHIRURGICI NELLE ZOPPIE DEL CANE - Piacenza, Park Hotel - StradaValnure, 7 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC- Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SINUV INSUFFICIENZA RENALE ANURICA VERSO OLIGURICA. APPROCCIO DIAGNOSTICO ETERAPEUTICO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA PRIMO INTERVENTO NELLE PATOLOGIE SPINALI DEL CANE - Novotel Caserta Sud, Capodrise (CE) -Strada Statale, 87 Sannitica - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria DelegazioniRegionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: II PARTE - CHIRURGIA DELL’APPARATO GASTROENTERICO -Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 22 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI METODOLOGIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 22 Crediti Attenzione: Evento annullato. - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC NEOPLASIE EMOPOIETICHE, LINFOIDI E NON LINFOIDI: QUALCOSA DI VECCHIO, QUALCOSA DINUOVO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: PaolaGambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIARMUV I FANS: PRESENTE, PASSATO E FUTURO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 -ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMVENCO MTC E OMEOPATIA: RISULTATI CLINICI E PERCORSI COMPLEMENTARI - Centro Studi - Palazzo Attenzione: Evento annullato. Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni -

Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected] SIVE MACROREGIONE NORD ORIENTALE: ODONTOSTOMATOLOGIA, NUTRIZIONE E ALIMENTAZIONEAttenzione: Date evento modificate DEL CAVALLO - Sede da definire - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel.

+39 0372 403502 - E-mail: [email protected] REGIONALE SIVAE / SCIVAC VENETO “PRIMO NON NUOCERE: APPROCCIO ALLA TERAPIA D’URGENZA NEGLI ANIMALI ESOTICI DA IN COLLABORAZIONE CON ORDINE MEDICI COMPAGNIA” - Sala Consiliare del Comune di Marcon (VE) - Piazza Municipio 20 - ECM: RichiestoVETERINARI DELLA PROVINCIA DI VENEZIA Accreditamento - Per info: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected] REGIONALE SCIVAC BASILICATA DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE DELLE GHIANDOLE SALIVARI, DELL’ARTICOLAZIONE

TEMPOROMANDIBOLARE E DELLE PIÙ COMUNI AFFEZIONI ODONTOSTOMATOLOGICHE - Ostello Femminile LeMonacelle, Matera - Via Riscatto, 9/10 - ECM: 4 Crediti - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE AGGIORNAMENTI IN RIPRODUZIONE DEL CANE E DEL GATTO: DALLA CHIRURGIA D’URGENZAALLA CHIRURGIA PROSTATICA - Isernia - Parco Tecnologico Neuromed - Loc. Camerelle - ECM: 3 Crediti- Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DERMATOLOGIA: II PARTE: APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI - CentroStudi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 21 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SIVE ENDOCRINOLOGIA - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: ElenaPiccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE AGGIORNAMENTI SULLA LEISHMANIOSI: DALL’APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROTOCOLLI CON IZS PALERMO E AIVEMP TERAPEUTICI - Astoria Palace Hotel, Palermo - Via Monte Pellegrino, 62 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni:

Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected] SVIDI IL PERCORSO NELLA PRODUZIONE DI IMMAGINI DI QUALITÀ: ARGOMENTI DI TECNICA RADIOGRAFICA, DALLA

RADIOLOGIA CONVENZIONALE AL DIGITALE, ECOGRAFIA DOPPLER E MOLTO ALTRO…. NELLA PRATICAVETERINARIA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per info: Elena Piccioni - Segr.Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO APPROCCIO CLINICO PATOLOGICO ALLE NEOPLASIE DEL SISTEMA ENDOCRINO DEL CANE E DELGATTO - Pomezia - Hotel Selene - VIA PONTINA KM 30 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: MonicaBorghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CONGRESSO NAZIONALE ANMVI LA RIFORMA DEL CODICE DEONTOLOGICO VETERINARIO - DALLA LEGGE BERSANI ALLARIFORMA DELLE PROFESSIONI INTELLETTUALI - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Perinformazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC ORTOPEDIA: III PARTE - OSTEOSINTESI INTERNA AO-BASE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel.+39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: II PARTE - LE DIAGNOSI DIFFERENZIALI - Centro Studi SCIVAC,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 17 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel.+39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CONVEGNO SIVAL IN COLLABORAZIONE CON SIVAR IL CONIGLIO NELLA RICERCA BIOMEDICA - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 -ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria SIVAL - Tel. +39 0372 403541 - E-mail:[email protected]

INCONTRO SIDEV LE REAZIONI AVVERSE AL CIBO: IL PUNTO DI VISTA DEL NUTRIZIONISTA, DELGASTROENTEROLOGO E DEL DERMATOLOGO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:3 Crediti - Per info: Elena Piccioni - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIDEV AGGIORNAMENTI SULLA DERMATITE ATOPICA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON HILL’S GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT - Roma - ECM: 19 Crediti - Perinformazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: IV PARTE - DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DELL’APPARATORESPIRATORIO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO NAZIONALE SIVAR FEBBRE Q: UNA ZOONOSI DIMENTICATA - LE DIARREE NEONATALI DEL VITELLO: DIAGNOSI IN IN COLLABORAZIONE CON ORDINE CAMPO E DI LABORATORIO E LORO TRATTAMENTO - CremonaFiere Spa, Cremona - Piazza Zelioli DEI MEDICI VETERINARI DI CREMONA Lanzini, 1 - ECM: 3 Crediti - Per info: Paola Orioli - Segr. SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected] DIDATTICO SCIVAC / SIVAE ANIMALI ESOTICI: II PARTE - MEDICINA E CHIRURGIA DEL FURETTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona

- Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel.+39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 54° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - GASTROENTEROLOGIA - Centro Congressi Quattrotorri, IN COLLABORAZIONE CON AVULP E SIGEDV Perugia - Via Corcianese, 260/A - ECM: 11 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC

- Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIRE MANAGEMENT DELLO STALLONE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 3Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

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QUIZ 1 Seminario SCIVAC, Roma2005Risposta corretta: d)

QUIZ 2Seminario SCIVAC, Perugia2005Risposta corretta: d)

SOLUZIONI

La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

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Chiuso in stampa il 25 settembre 2006

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

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