Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 14

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009 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 6, numero 14 dal 20 al 26 aprile 2009 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 14 2 ENP A V Scade il 1° giugno il termine per il versa- mento della prima rata dei contributi mi- nimi 2009. I contributi minimi obbligatori complessivamente dovuti quest’anno ammontano a 1.859,00 euro. I veterina- ri che si iscrivono per la prima volta al- l'Enpav prima di aver compiuto i 32 an- ni di età, per il primo anno di iscrizione e per i due anni successivi, pagano una contribuzione ridotta al 50% (954,00 euro). IPPICA Il Gruppo di lavoro sugli Stati generali dell'ippica ha terminato i lavori il 14 apri- le. Elaborati quattro documenti con le li- nee guida per la redazione del calenda- rio di trotto e galoppo e per le proposte sugli ippodromi di trotto e galoppo. La parola passa ora al Ministro Zaia per la stesura del Piano strategico e del Libro bianco dell'ippica. Agli incontri del Gruppo di lavoro hanno partecipato Paola Gulden (SIVE) e Paolo Strappo (ANVU). KEBAB I veterinari della Asl di Milano eseguiran- no un programma di controllo mirato su tutti gli esercizi etnici che distribuiscono carne-kebab in città e verifiche micro- biologiche. Circa sessanta negozi si rifornivano presso un rivenditore turco privo di autorizzazione commerciale. Non è stato segnalato nessun rischio potenziale per la salute pubblica. Dal deposito della Bovisasca sono state se- questrate cinque tonnellate di carne, da sottoporre a verifiche microbiologiche. CODICE A BARRE In ottemperanza al Decreto 17 dicem- bre 2007 sulle modalità di impiego del codice a barre sulle confezioni dei me- dicinali ad uso veterinario, il Ministero della salute ha pubblicato on line i codi- ci GTIN. Il Global Trade Item Number è l’identificatore univoco dell’articolo. Info: ministerosalute.it FITOSANIT ARI È pubblicata sul sito del Ministero del Lavoro, salute e Politiche Sociali la rela- zione annuale sul Controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli ali- menti di origine vegetale. La percentua- le di irregolarità negli ortofrutticoli ha su- bito un progressivo decremento. Down- load da @nmvi Oggi. SI PARLA TANTO DEI PROBLEMI CHE HANNO I PROPRIETARI DI ANIMALI DA COMPAGNIA PER POTER VIAGGIARE CON LORO, problemi derivanti da numerosi limiti che gli alberghi, ma soprattutto le ferro- vie italiane e le compagnie aeree impongono per l'ospitalità o il trasporto de- gli animali. Un pilota di voli intercontinenali, Pietro Pallini, che spesso scrive delle sue esperienze di volo, è intervenuto tempo fa proprio sul trasporto di animali in aereo. Le compagnie aeree ormai tendono a limitare, se non proi- bire del tutto, la presenza di animali in cabina, sia per motivi di sicurezza e di igiene, sia per il confort dei passeggeri che potrebbero essere disturbati o soffrire di allergie. Per questo gli animali, soprattutto di grossa taglia, finisco- no sempre nella stiva. "Ora, è vero che le gabbie sono perfettamente attrez- zate ma la povera bestia, costretta, soprattutto nei voli intercontinentali, ore ed ore in uno spazio minimo, in un ambiente buio, estraneo e pieno di rumo- ri strani, con valori di pressione e umidità ai quali non è abituata non vive certo la migliore delle esperienze". Basta vedere in quali condizioni arrivano gli animali per rendersi conto delle sofferenze e dei traumi subiti: c'è l'anima- le prostrato, quello abbattuto in mezzo ai propri escrementi, quello che ulula disperato o ringhia contro le sbarre o il cucciolo che elemosina un po' di conforto. Di certo per gli animali è una vera tortura e forse i proprietari non se ne rendono conto. "Di certo - conclude il pilota - se il cane fosse mio ci penserei due volte prima di sottoporlo a un trauma del genere" ANIMALI NELLA STIVA A PAGINA 3 CONVENZIONI PER I COLLEGHI DELL’AQUILA A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 10 A PAGINA 18 A PAGINA 27 MNC RIPARTE L’ITER IN PARLAMENTO RISCHIO DIROFILARIA IN EUROPA QUANDO IL CLIENTE È UN MINORENNE LA SIVAE HA FESTEGGIATO IL DECENNALE FNOVI BREVI IBAN: IT03M0623011402000030180174 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA Il mio pensiero, dal giorno del sisma in poi, sarà rivolto ai Col- leghi professionisti privati che devono riprendere a lavorare. E non più per solidarietà, dando presta- zioni gratuite, cosa che in modo en- comiabile hanno già fatto, ma per tor- nare ad essere remunerati. Credo che sia necessario quindi che tutti i nostri ragionamenti si concentrino su questo obiettivo, cosa che peraltro la nostra associazione ha fatto fin da subito, aprendo due conti correnti. Rivolgo un ulteriore appello affinchè tutti i Colle- ghi contribuiscano alla sotto- scrizione all’insegna del prin- cipio “i veterinari per i veteri- nari”. Non servono cifre indi- vidualmente troppo impe- gnative. Siamo tanti, lo diciamo sem- pre, adesso dimostriamolo. Gli aiuti del Governo ai professionisti sono importanti, ma come categoria ab- biamo l’obbligo morale di concen- trarci sui nostri colleghi, ridando loro una struttura veterinaria, strumenti e mezzi per tornare alla libera profes- sione. La scelta dell’Anmvi è di rac- cogliere fondi mirati, da devolvere e- sclusivamente ai nostri colleghi. La sottoscrizione è in corso e, come sempre accade, dopo una prima fa- se di forte emotività, l’attenzione ca- la. E invece è proprio adesso che i nostri colleghi hanno più bisogno di la PR OFESSI O NE VETERINARIA Eletto il Comitato Centrale del triennio 2009-2011 Intervista al Presidente Gaetano Penocchio: uniamo le forze positive della professione noi, perché dopo la paura e il dolore, sono di fronte al lucido ritorno alla realtà quotidiana. Sono di fronte al bi- sogno materiale di ricostruire la loro struttura e ad un risarcimento mora- le, in termini di dignità, di professio- nalità da ristabilire a pieno titolo e a tutti gli effetti. È questo il senso dei contatti che stiamo tenendo con i colleghi aquilani, i più colpiti, tramite la nostra sede nazionale e la dirigen- za regionale di Anmvi Abruzzo. È gra- nitica in loro la determinazio- ne a ricominciare così come la loro forza d’animo. Da en- comiare l’azione dell’Ordine provinciale dell’Aquila per le iniziative della prima ora e di questi giorni. Crediamo che i liberi professionisti abbiano dato prova di grande generosità, ma anche di essere indispensabili. Lo hanno riconosciuto l’IZS di Teramo e la Protezione Civile e di questo dob- biamo prenderne atto e individuare in questa virtuosa sinergia d’emergen- za, i presupposti per una collabora- zione non più “straordinaria”, ma or- ganica e organizzata tra pubblico e privato. Conto corrente postale (causale "pro colleghi Abruzzo") IBAN: IT75E0760111400000040777971 Conto corrente bancario (causale "pro colleghi Abruzzo") IBAN: IT03M0623011402000030180174 ANMVI 1999 DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI 2009 ANMVI Non fare investimenti a fondo perduto... Scegli il Fondo Sanitario A.N.M.V.I. Via Trecchi,20 - 26100 Cremona - Tel 0372/40.35.36 [email protected] - www.anmvi.it/fondo Non fare investimenti a fondo perduto... Scegli il Fondo Sanitario A.N.M.V.I. Via Trecchi,20 - 26100 Cremona - Tel 0372/40.35.36 [email protected] - www.anmvi.it/fondo di CARLO SCOTTI

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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000099SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 6, numero 14 dal 20 al 26 aprile 2009Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona114422

ENPAVScade il 1° giugno il termine per il versa-mento della prima rata dei contributi mi-nimi 2009. I contributi minimi obbligatoricomplessivamente dovuti quest’annoammontano a 1.859,00 euro. I veterina-ri che si iscrivono per la prima volta al-l'Enpav prima di aver compiuto i 32 an-ni di età, per il primo anno di iscrizione eper i due anni successivi, pagano unacontribuzione ridotta al 50% (954,00euro).

IPPICAIl Gruppo di lavoro sugli Stati generalidell'ippica ha terminato i lavori il 14 apri-le. Elaborati quattro documenti con le li-nee guida per la redazione del calenda-rio di trotto e galoppo e per le propostesugli ippodromi di trotto e galoppo. Laparola passa ora al Ministro Zaia per lastesura del Piano strategico e del Librobianco dell'ippica. Agli incontri delGruppo di lavoro hanno partecipatoPaola Gulden (SIVE) e Paolo Strappo(ANVU).

KEBABI veterinari della Asl di Milano eseguiran-no un programma di controllo mirato sututti gli esercizi etnici che distribuisconocarne-kebab in città e verifiche micro-biologiche. Circa sessanta negozi sirifornivano presso un rivenditore turcoprivo di autorizzazione commerciale.Non è stato segnalato nessun rischiopotenziale per la salute pubblica. Daldeposito della Bovisasca sono state se-questrate cinque tonnellate di carne, dasottoporre a verifiche microbiologiche.

CODICE A BARREIn ottemperanza al Decreto 17 dicem-bre 2007 sulle modalità di impiego delcodice a barre sulle confezioni dei me-dicinali ad uso veterinario, il Ministerodella salute ha pubblicato on line i codi-ci GTIN. Il Global Trade Item Number èl’identificatore univoco dell’articolo. Info:ministerosalute.it

FITOSANITARIÈ pubblicata sul sito del Ministero delLavoro, salute e Politiche Sociali la rela-zione annuale sul Controllo ufficiale suiresidui di prodotti fitosanitari negli ali-menti di origine vegetale. La percentua-le di irregolarità negli ortofrutticoli ha su-bito un progressivo decremento. Down-load da @nmvi Oggi.

SI PARLA TANTO DEI PROBLEMI CHE HANNO I PROPRIETARI DIANIMALI DA COMPAGNIA PER POTER VIAGGIARE CON LORO,problemi derivanti da numerosi limiti che gli alberghi, ma soprattutto le ferro-vie italiane e le compagnie aeree impongono per l'ospitalità o il trasporto de-gli animali. Un pilota di voli intercontinenali, Pietro Pallini, che spesso scrivedelle sue esperienze di volo, è intervenuto tempo fa proprio sul trasporto dianimali in aereo. Le compagnie aeree ormai tendono a limitare, se non proi-bire del tutto, la presenza di animali in cabina, sia per motivi di sicurezza e diigiene, sia per il confort dei passeggeri che potrebbero essere disturbati osoffrire di allergie. Per questo gli animali, soprattutto di grossa taglia, finisco-no sempre nella stiva. "Ora, è vero che le gabbie sono perfettamente attrez-zate ma la povera bestia, costretta, soprattutto nei voli intercontinentali, oreed ore in uno spazio minimo, in un ambiente buio, estraneo e pieno di rumo-ri strani, con valori di pressione e umidità ai quali non è abituata non vivecerto la migliore delle esperienze". Basta vedere in quali condizioni arrivanogli animali per rendersi conto delle sofferenze e dei traumi subiti: c'è l'anima-le prostrato, quello abbattuto in mezzo ai propri escrementi, quello che ululadisperato o ringhia contro le sbarre o il cucciolo che elemosina un po' diconforto. Di certo per gli animali è una vera tortura e forse i proprietari nonse ne rendono conto. "Di certo - conclude il pilota - se il cane fosse mio cipenserei due volte prima di sottoporlo a un trauma del genere"

ANIMALI NELLA STIVA

A PAGINA 3

CONVENZIONI PER I COLLEGHI

DELL’AQUILA

A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 10 A PAGINA 18 A PAGINA 27

MNCRIPARTE L’ITERIN PARLAMENTO

RISCHIO DIROFILARIA IN EUROPA

QUANDO IL CLIENTE

È UN MINORENNE

LA SIVAE HA FESTEGGIATO

IL DECENNALE

FNOVI

BREVI IBAN: IT03M0623011402000030180174

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Il mio pensiero, dal giorno delsisma in poi, sarà rivolto ai Col-leghi professionisti privati chedevono riprendere a lavorare. Enon più per solidarietà, dando presta-zioni gratuite, cosa che in modo en-comiabile hanno già fatto, ma per tor-nare ad essere remunerati. Credoche sia necessario quindi che tutti inostri ragionamenti si concentrino suquesto obiettivo, cosa che peraltro lanostra associazione ha fatto fin dasubito, aprendo due conticorrenti. Rivolgo un ulterioreappello affinchè tutti i Colle-ghi contribuiscano alla sotto-scrizione all’insegna del prin-cipio “i veterinari per i veteri-nari”. Non servono cifre indi-vidualmente troppo impe-gnative. Siamo tanti, lo diciamo sem-pre, adesso dimostriamolo. Gli aiutidel Governo ai professionisti sonoimportanti, ma come categoria ab-biamo l’obbligo morale di concen-trarci sui nostri colleghi, ridando lorouna struttura veterinaria, strumenti emezzi per tornare alla libera profes-sione. La scelta dell’Anmvi è di rac-cogliere fondi mirati, da devolvere e-sclusivamente ai nostri colleghi. Lasottoscrizione è in corso e, comesempre accade, dopo una prima fa-se di forte emotività, l’attenzione ca-la. E invece è proprio adesso che inostri colleghi hanno più bisogno di

laPROFESSIONE VETERINARIA

Eletto il ComitatoCentrale del triennio 2009-2011Intervista al Presidente GaetanoPenocchio: uniamo le forze positivedella professione

noi, perché dopo la paura e il dolore,sono di fronte al lucido ritorno allarealtà quotidiana. Sono di fronte al bi-sogno materiale di ricostruire la lorostruttura e ad un risarcimento mora-le, in termini di dignità, di professio-nalità da ristabilire a pieno titolo e atutti gli effetti. È questo il senso deicontatti che stiamo tenendo con icolleghi aquilani, i più colpiti, tramitela nostra sede nazionale e la dirigen-za regionale di Anmvi Abruzzo. È gra-

nitica in loro la determinazio-ne a ricominciare così comela loro forza d’animo. Da en-comiare l’azione dell’Ordineprovinciale dell’Aquila per leiniziative della prima ora e diquesti giorni. Crediamo che iliberi professionisti abbiano

dato prova di grande generosità, maanche di essere indispensabili. Lohanno riconosciuto l’IZS di Teramo ela Protezione Civile e di questo dob-biamo prenderne atto e individuare inquesta virtuosa sinergia d’emergen-za, i presupposti per una collabora-zione non più “straordinaria”, ma or-ganica e organizzata tra pubblico eprivato. Conto corrente postale (causale "pro colleghi Abruzzo") IBAN:IT75E0760111400000040777971Conto corrente bancario (causale"pro colleghi Abruzzo") IBAN:IT03M0623011402000030180174

ANMVI 1999 DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI 2009 ANMVI

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di CARLO SCOTTI

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di ANTONIO MANFREDI

Con 174 preferenze su175 schede valide e 95ordini votanti su 100,Gaetano Penocchio èstato confermato allapresidenza della Fnovi.

Ha corso con un proprio manifesto program-matico, “Il futuro è cambiato” (v. ProfessioneVeterinaria n. 9/2009) e una lista di nomi e-sclusivamente composta da rappresentantidi Ordine, quindici presidenti e due consiglie-ri. Il 18 aprile il nuovo Comitato Centrale hatenuto la prima riunione del triennio 2009-2011.

Dopo un primo mandato di transizionesei stato riconfermato quasi all’unani-mità. Cosa ti ha portato a questo ampioconsenso?Credo semplicemente la competenza, la ge-nerosità e l’energia che metto a disposizio-ne della Federazione. Chi mi vede da vicinospesso mi chiede come sia possibile riempi-re la propria vita (e quella delle persone cheti stanno vicine) con la professione, matant’è. C’è un altro requisito che ritengo in-dispensabile per ricoprire il ruolo di Presi-dente nazionale: l’onestà intellettuale, che iosono certo di avere, ma su questo, giudica-te voi.

Per queste elezioni hai proposto una li-sta del Presidente con un manifestoprogrammatico che tutti dovevano con-dividere. Cosa ha significato questo?Il percorso fatto nei primi 3 anni di Presiden-za ha restituito alla FNOVI credito istituzio-nale. La presentazione di un progetto politi-co è un atto preliminare ad una qualsiasiconsultazione elettorale e deve essere re-sponsabilità delle persone che propongonola propria candidatura. Così è stato per la FNOVI.

I tuoi primi tre anni da Presidente nonsono stati facili. Cosa rimpiangi di nonessere riuscito a fare? Non rimpiango una cosa sola, ma tutte lecose che avrei voluto e non sono riuscito afare. Ma rimpiango soprattutto di non di-sporre del tempo sufficiente a fare tuttoquello che vorrei o dovrei. Ho comunque unnuovo mandato davanti a me e questo cre-dito di tempo è un enorme ricompensa daparte di chi mi ha rieletto. Ma a differenzadelle rappresentanze sindacali che possonocontare su distacchi dal lavoro (e operare atempo pieno per la sigla sindacale che rap-presentano) i Presidenti delle professioni de-vono gestire la loro grande responsabilitàconiugandola con l’attività professionale.Siamo istituzioni pubbliche ausiliarie delloStato e non aggregazioni volontarie di per-sone con interessi comuni. Questa è una co-sa da cambiare: l’incarico merita una dispo-nibilità a tempo pieno.

Presidente della Fnovi, Presidente ditutti i veterinari. Come è possibile esse-re sempre super partes? Non mi è affatto difficile; è sufficiente cono-scere, amare la professione tutta e non ave-re secondi fini; allora risulta facile perseguiregli interessi collettivi e difficile comprenderecomportamenti diversi.

Il mondo veterinario pubblico e quelloprivato cercano da tempo di collabora-re, sono però tanti i motivi che portanoa posizioni diverse e a volte contrastan-ti. Quale può essere il ruolo della Fnovi? Le prove di colloquio pubblico - privato nonhanno mai dato risultati sensibili; ci sonocontrasti storici che contano su opposti pre-supposti, convinzioni ed interessi.Il ruolo della Federazione in questo dialogonon può essere, come qualcuno vorrebbe,quello di semplice spettatore; l’assioma chegli ordini, organi di rappresentanza collettivadella categoria non devono o non possonoprendere posizione su tematiche che vedonogli assetti interni ad essa su posizioni contra-stanti è sciocca e strumentale. Sarebbe co-me dire che il Governo eletto da tutti i cittadi-ni non può avere una propria linea politica.

Certo, la Federazione deve operare al fine divalorizzare la professione tutta. La salutepubblica deve necessariamente considerarecome realtà tra loro dipendenti ed inscindi-bili la salute degli animali, dell’ambiente edegli esseri umani. E questo non si realizzasenza il concorso tra professione pubblica eprivata. La protezione della salute pubblicaumana come precauzione principale, il ricor-so all’analisi dei pericoli e alla valutazione deirischi nelle unità produttive, l’adozione di cri-teri microbiologici e di controllo, i codici dibuone procedure in materia d’igiene a parti-re dalla produzione primaria, il controllo del-l’igiene dei prodotti alimentari, ma anche labuone pratiche nella gestione della salutedegli animali da compagnia, degli animali e-sotici e della fauna selvatica e tanto altro;questa è la nostra professione e far ciò nonbasta la veterinaria pubblica, non basta laveterinaria privata.

Il Comitato come espressione degli Or-dini. Nella tua lista hai inserito solo col-leghi con cariche ordinistiche. Che si-gnificato ha questa decisione?La FNOVI federa in una struttura esponen-ziale gli ordini dei medici veterinari italiani.Per il passato la Federazione era luogo dovetutti rivendicavano presunti diritti di albergo.Ed allora era normale che sindacati, asso-ciazioni, università, istituti zooprofilattici re-clamassero una presenza affatto dovuta.Mentre è auspicabile disporre in FNOVI di unventaglio di competenze e conoscenze, nonvedo opportunità di cooptare in un organi-smo istituzionale che rappresenta i 100 ordi-ni italiani profili che nulla hanno a che vederecon l’organizzazione, la cultura, la sensibilitàordinistica. La FNOVI è e deve rimanere de-gli ordini.

I primi obiettivi di questo nuovo manda-to? Cosa ti proponi come risultato per iprimi 100 giorni?

Il Consiglio nazionale è cambiato in 39 pre-sidenti su 100. Uno dei miei obiettivi è la co-struzione interna del sistema ordinistico.L’ordine deve imparare bene a fare il suomestiere e la Fnovi deve promuovere la cul-tura del sapere e del saper fare anche negliordini provinciali. A questo fine nei primi gior-ni di giugno terremo uno stage formativostrutturato in quattro giorni di lavoro, desti-nato ai presidenti, ai componenti i consiglidirettivi ed al personale degli Ordini. Il primoobiettivo quindi è quello di porre le basi peruna riorganizzazione del sistema. Voglio tra-sformare i 100 ordini provinciali in un siste-ma coordinato e coeso.

L’ANMVI ti ha dato piena fiducia e non èintervenuta in nessun modo in queste e-lezioni ordinistiche. Altre organizzazioniveterinarie hanno al contrario fatto ri-chieste o sollecitazioni. Come si pone laFnovi verso associazioni e sindacati ve-terinari? È indubbio che nella professione ci sonoruoli e rappresentanze, e ciascuno di questiruoli è importante o indispensabile quandorapportato al fine che si prefigge. Alle associazioni va riconosciuta una identitàintellettuale che si concretizza in una spintaculturale verso la qualità, ai sindacati un ruo-lo di rappresentanza degli interessi partico-lari del gruppo dei propri iscritti, agli Ordini ildovere di rappresentare la coscienza collet-tiva della Categoria. Ma una coscienza tesaa rappresentare la professione tutta.Proprio per questo la FNOVI rispetta tutte lecomponenti associative e sindacali della ca-tegoria, è pronta a dialogare con tutti, maconserva una propria identità. Proprio perquesto la Federazione si confronterà contutte componenti professionali in occasionedelle scelte più rilevanti che ci troveremo adaffrontare. La fiducia dell’ANMVI? Mi onora,anche perché provengo ed appartengo aquesta associazione. L’appuntamento elet-

laPROFESSIONE VETERINARIA 14 | 2009 Fnovi Intervista 3

Un sistema ordinistico, coordinato e coesoConfermato alla Presidenza della Fnovi, Gaetano Penocchio parla degli obiettividei primi 100 giorni e invita all’attivismo professionale

Anome mio personale, del Consi-glio dell'ANMVI e di tutte le asso-ciazioni federate, desidero com-

plimentarmi con Gaetano Penocchio, etutti i colleghi eletti al Comita-to Centrale della Fnovi per ilrisultato ottenuto. Difficile in-fatti pensare ad una votazionecosì unanime se non ricono-scendo a tutti, per la maggiorparte componenti uscenti dalprecedente mandato, impe-gno, serietà e dedizione. Negliultimi tre anni si è vista final-mente una FNOVI diversa, ca-pace di rappresentare la categoria in mo-do chiaro e forte, con determinazione ecostanza. Capace anche di alzare la voce a difesadei veterinari e dei loro interessi quandoè stato purtroppo necessario attivandotutti gli strumenti normativi e legali che

COMPLIMENTI A PENOCCHIO ED AI CONSIGLIERI

potevano risultare utili. L'ANMVI si è ri-conosciuta in pieno in questa FNOVI de-cidendo quindi di lasciare che il Presi-dente uscente, Gaetano Penocchio, po-

tesse continuare la via già ini-ziata proponendo una sua li-sta ed un suo documento pro-grammatico che abbiamo to-talmente condiviso. Ci fa piacere anche pensareche questi obiettivi siano statiraggiunti per la presenza nelComitato Centrale di tanti"uomini" ANMVI, fra cui lostesso Presidente. Il loro con-

tributo è sempre stato essenziale per ilraggiungimento degli obiettivi che la F-NOVI si era posta e lo sarà certamenteancora per questo nuovo mandato. A tutti loro i migliori auguri.

Sandro Barbacini Presidente ANMVI

Nella foto di copertina è ritratto ilnuovo Comitato Centrale della Fnovi. In piedi da sinistra: Cesare

Pierbattisti (Consigliere), Elio Bossi (Re-visore supplente), Sergio Apollonio (Con-sigliere), Danilo Serva (Revisore), AlbertoCasartelli (Consigliere), Antonio Limone(Consigliere), Gaetano Penocchio (Presi-dente), Andrea Sarria (Consigliere), Al-berto Petrocelli (Consigliere), Carlo Piz-zirani (Consigliere) e Angelo Niro (Teso-riere). Seduti da sinistra: Giuseppe Lici-tra, (Consigliere), Donatella Loni (Consi-gliere), Carla Bernasconi (Vice Presiden-te), Stefano Zanichelli (Segretario), Rena-to Del Savio (Revisore dei Conti) e Lau-renzo Mignani (Revisore dei Conti).

LA SQUADRA DELPROSSIMO TRIENNIO

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torale è stato vissuto dall’ANMVI con discre-zione, signorilità e rispetto. Un grande se-gnale di una stima incondizionata e di una a-micizia che ovviamente ricambio.

Riforma degli Ordini e Antitrust. Posizio-ni diverse e conflittuali. Come si pone laFNOVI in questo confronto? L’Antitrust e gli ordini? Non ci sono prove didialogo. Per l’AGCM gli ordini sono «caste»,che possono contare su norme che attribui-scono loro ingiustificati privilegi. Tutti sappia-mo che l’Autorità vuole liberalizzare, ma se èvero che per l’antitrust le liberalizzazioni so-no un “obiettivo”, per la politica dovrebberoessere un “mezzo”. Se la costituzione ha il fi-ne di promuovere il “progresso socio econo-mico” dei cittadini, lo stesso spesso puòcertamente essere raggiunto tramite le libe-ralizzazioni, ma confondere lo strumento conil fine è un rischio altissimo. Inoltre non pos-siamo essere d’accordo con l’Autorità e coni mercatisti tutte le volte che il termine “li-bertà” viene assunto come sinonimo di “a-narchia”, ossia come totale assenza di prin-cipi regolatori. Per quanto riguarda la riforma degli Ordiniabbiamo più volte espresso la nostra posi-zione e possiamo solo sperare che venga fi-nalmente affrontata a livello parlamentare alpiù presto.

Ultima domanda. La più facile. Comevedi il futuro della veterinaria? Noi costruiamo il nostro futuro. La FNOVI loha fatto bene quando ha rivendicato il ruolodel medico veterinario “abusato per legge”ricorrendo contro tutte le regioni in tema diconsulenza aziendale nella condizionalità.Abbiamo avuto coraggio e capacità di sgre-tolare un sistema politico organizzato favo-rente le grandi associazioni degli allevatori adanno dei professionisti, esclusi dalle regioniaddirittura dalle prestazioni a loro riservate.Abbiamo fatto ricorso al TAR e vinto controamministrazioni regionali di destra e di sini-stra semplicemente perché non abbiamo in-teressi personali da difendere, scheletri danascondere negli armadi e cambiali da pa-gare come i più. Se saremo in grado di riuni-re la forze positive della nostra professione,quelle in grado di comprendere che l’interes-se generale della professione è più impor-tante del proprio interesse personale, se sa-premo semplicemente farci conoscere sonocerto che recupereremo la “maggioranza si-lenziosa”. Quella che ricomprende la mag-gior parte dei colleghi che lavorano con co-scienza, professionalità e volontà di aggior-namento e miglioramento costante delleproprie capacità. Quella che, spesso, non siiscrive ai sindacati o alle associazioni o, selo fa, non partecipa. Difficile trovare il tempose si vuole lavorare bene, ma è difficile so-prattutto averne voglia. Che fare allora?Semplicemente lavorare per modificare pri-ma la nostra cultura e poi i nostri compor-tanti così da aggregarci per sostituire ad unsistema vecchio, logoro e screditato di rela-zioni e giocarci tutti insieme la possibilità diun riscatto culturale e sociale. Stando cia-scuno dentro la propria trincea, come allaguerra sul Carso e lanciando tutte le accusepossibili contro chi non la pensa come noinon solo non produrremo una sanità miglio-re, ma rafforzeremo l’ingerenza delle logichepolitiche nella professione e la sanità finirà inmano alle persone meno competenti, comepurtroppo sta già ampiamente accadendo.Solo noi potremo cambiare il nostro futuro,anzi il futuro è già cambiato e lo ha cambia-to la determinazione ed il coraggio delle no-stre azioni. ■

Le attività libero professionalidei veterinari aquilani po-trebbero ripartire presto inregime di convenzione. Lanecessità di passare dal vo-lontariato di emergenza ad

un sistema retribuito di prestazioni in conven-zione era stata avanzata nei giorni scorsi dal-l’Anmvi (Associazione Nazionale Medici Ve-terinari Italiani) al coordinamento veterinarioaffidato dalla Protezione Civile all’IZS di Tera-mo e al Ministro Sacconi. E il 21 aprile, i libe-ri professionisti dell’Aquila si sono riuniti, allaPresenza del Presidente dell’Ordine Pino A-seleti, per studiare le ipotesi di un sistema diconvenzione, in base al quale continuare leattività, coordinati dall’Unità crisi veterinaria,e nel contempo riprendere l’attività professio-nale ordinaria. Si parla di prestazioni ai ran-dagi, in supporto alle attività di sanità pubbli-ca, e di cure rimborsabili agli animali di pro-prietà. Ma si pensa anche ad un piano di e-ducazione e informazione alla popolazione,con particolare riferimento alla convivenzaforzata con gli animali al seguito di proprieta-ri nelle tendopoli e nelle aree di accoglienzafuori dal capoluogo lungo la costa.

STRUTTURE PROVVISORIESono in arrivo due strutture-container doveeserciterebbero i liberi professionisti, anchecon la dotazione recuperabile dagli ambula-tori, e attrezzate per la chirurgia. Potrebberorappresentare il punto di partenza per la ri-presa a regime della attività private, in vistadella ricostruzione. Inagibile, l'unica strutturaveterinaria dell'Aquila rimasta in piedi, anco-ra attiva nelle prime ore dell'emergenza, oranon può certo ospitare le attività. Erano sei lestrutture veterinarie prima del sisma a L'Aqui-la ed occupavano poco più di una decina dipersone fra medici veterinari e personale.

MISURE TEMPORANEEL’Anmvi chiede misure temporanee, da so-stenere con adeguate destinazioni di fondistraordinari, in vista di misure di ricostruzionee di consolidamento delle attività precedentiil sisma:• riaffidare ai veterinari abruzzesi le attività

professionali che competono loro; i veteri-

nari abruzzesi devono essere inseriti nelcircuito delle attività post-emergenza, sianei confronti degli animali da compagnia

che di quelli da reddito.• attivare forme di convenzione per i veteri-

nari liberi professionisti al servizio dell’e-mergenza, ai quali non si possono piùchiedere interventi di volontariato gratuito,stante che si tratta di professionisti a lorovolta in grave difficoltà e disagio avendoperso l’abitazione e la struttura veterinariaprivata;

• rimborsare le cure veterinarie di base aiproprietari sfollati essendo gravementecompromesso il tessuto economico a-bruzzese;

L’EMERGENZA È FINITA"L'emergenza-sisma non c'è più - commen-ta Carlo Scotti dell’Anmvi - i casi vengonodeferiti altrove solo per mancanza di struttu-re e mezzi, che però stanno per essere pron-tamente messi a disposizione dei colleghi a-quilani che potranno presto riprendere ad e-sercitare retribuiti. Sono colleghi che hannoperso tutto e non possono più continuare adessere volontari. Adesso bisogna ricostruirein loco la veterinaria antecedente il sisma.

laPROFESSIONE VETERINARIA 14 | 20094 Attualità Il dopo-sisma

Convenzioni per i veterinariliberi professionisti dell’AquilaAffidare ai colleghi abruzzesi il compito di ricostruire la normalità. Basta con il volontariato gratuito

''Una indennità speciale di 800 euro in fa-vore dei lavoratori indipendenti, com-mercianti, artigiani e liberi professionistiche hanno perso il lavoro per effetto delterremoto''. Lo ha confermato il ministrodel Welfare Maurizio Sacconi che a L'A-quila ha incontrato venerdì scorso il pre-sidente della Regio-ne Gianni Chiodicon il quale il mini-stro ha sottoscrittoanche l'accordo pergli ammortizzatorisociali in deroga.L'indennità specialedi 800 euro in favoreanche dei lavoratoriautonomi colpiti dalsisma "è la rispostache i professionisti abruzzesi aspettava-no e il segno più tangibile del fatto che ildiritto e le politiche del lavoro, in Italia,sono cambiate". E inoltre, "l'accordo pergli ammortizzatori sociali in deroga - giu-stamente applicato in via prioritaria e a-gevolata agli studi professionali abruzze-si - è un passaggio storico nell'ordina-mento nazionale: per la prima volta la le-gislazione del lavoro ha ricompreso le li-bere professioni fra i beneficiari di stru-menti di tutela del reddito, dell'occupa-zione e dell'economia. Senza tutto que-sto i professionisti abruzzesi sarebberorimasti soli". È il commento di GaetanoStella Presidente di Confprofessioni, laconfederazione delle libere professioni i-taliane a cui aderisce anche Anmvi, cheplaude al Ministro Sacconi e aggiunge:"ci sentiamo partecipi di questo piano diintervento straordinario per l'Abruzzo, -aggiunge Stella - perché è stato grazie alcostante confronto con Confprofessioni(dalla firma convinta di Confprofessionialla riforma dei modelli contrattuali, al ri-

DA SACCONI UNA INDENNITÀ DI 800 EURO

conoscimento degli ammortizzatori so-ciali in deroga) che il Ministero del Lavo-ro e i suoi tecnici hanno finalmente risol-to l'annosa incertezza giuridica che hasempre caratterizzato l'orientamento delLegislatore verso i professionisti e glistudi professionali. Ci voleva un approc-

cio non ideologico-dichiara Stella - maimprontato alle piùalte conquiste delgiuslavorismo perarrivarci"."Siamo molto sod-disfatti di questoannuncio del Mini-stro Sacconi - ag-giunge Carlo Scotti,Presidente Senior

Anmvi e componente della Giunta Esecu-tiva di Confprofessioni - perché il chiari-mento che ha dato nel corso della sua vi-sita all'Aquila risponde a quanto solleci-tato da Anmvi e da tutta Confprofessioni:quando si parla di lavoro occorre parlareesplicitamente delle libere professioni eannoverarle esplicitamente nella legisla-zione del lavoro. È un passo avanti con-creto per i colleghi che hanno bisognoprima di tutto di fondi ed è un passo a-vanti anche sul fronte giuridico e del di-ritto del lavoro. Con questo non intendodire che non si debba continuare con lesottoscrizioni da veterinari per veterina-ri". "Oltre alle case e agli studi - conclu-de il Presidente di Confprofessioni - ènecessario ricostruire la rete dei serviziprofessionali, oggi profondamente com-promessa dal sisma in tutta la Regione,e che è invece vitale per la società: le a-ree professionali giuridiche, economi-che, sanitarie e tecniche sono indispen-sabili per il ritorno alla normalità di tutti icittadini".

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 14

Anmvi e Assalco si sonoincontrate all'inizio diaprile a Cremona pervalutare iniziative per ladiffusione delle lineeguida alle quali le a-

ziende aderenti all'Associazione fanno riferi-mento. L'incontro era finalizzato a migliorarela cooperazione tra i produttori di pet food, imedici veterinari che si occupano della curadegli animali da compagnia e le autoritàcompetenti.Il recente caso di contaminazione incidentaleda melamina di alcuni ingredienti alimentariutilizzati anche nella produzione di alimentiper cani, ha infatti dimostrato la necessità diuna sempre maggiore attenzione e collabo-razione. Questa esigenza è stata fortementeespressa dai veterinari, di cui l'Anmvi si è fat-ta portavoce proponendo all'Assalco di crea-re un gruppo di lavoro misto industria - me-dici veterinari.La proposta è stata accolta subito dall'Assal-co e il gruppo di lavoro si è riunito per la pri-ma volta ai primi del mese. Erano presenti,

oltre ai rappresentanti dell'Anmvi, LuigiSchiappapietra, Presidente di Assalco, ed icomponenti del Comitato Tecnico. Assalcoha illustrato ad ANMVI i contenuti dei manua-li di buone pratiche già in applicazione: il"Manuale di Buone Pratiche per la Produzio-ne di Pet Food Sicuro" (già approvato dal Mi-nistero della Salute italiano il 4 dicembre2007) ed il nuovo "Manuale di Buone Prati-che per la Comunicazione sul Pet Food" fi-nalizzato ad integrare ulteriormente le infor-mazioni relative ai prodotti riportate sulle con-fezioni. Con l'adozione del manuale per lacomunicazione verrà garantita, sia al veteri-

nario che al consumatore, la possibilità di ot-tenere ulteriori informazioni sulla composizio-ne degli alimenti per animali da compagnia.È stato inoltre presentato e condiviso conAnmvi un documento europeo che definiscele "Linee Guida Nutrizionali per l'Alimentazio-ne di Cani e Gatti" - elaborato in collabora-zione con esponenti del mondo veterinariointernazionale - che supporta le aziende nel-la formulazione delle ricette ed assicura lacorrettezza nutrizionale dei prodotti disponi-bili sul mercato. Il progetto di costituzione del gruppo di lavo-ro è stato recentemente presentato da CarloScotti, Presidente senior dell'Anmvi e LucioScaratti, Presidente della Fediaf, al Sottose-gretario Francesca Martini, che ha apprezza-to la volontà manifestata dalle associazioni dicollaborare per il raggiungimento di un obiet-tivo comune. Durante l'incontro il Sottose-gretario aveva nuovamente ribadito il suo im-pegno ad ottenere la riduzione dell'IVA sulleprestazioni veterinarie e sul pet food, al finedi favorire il benessere degli animali da com-pagnia. ■

Non è più pensabile reclutare medici veteri-nari liberi professionisti che hanno perso lastruttura o la casa, quando non entrambe, incondizioni di gratuità”. Superata la prima fa-se di emergenza, caratterizzata da interventiurgenti ed inevitabilmente estemporanei, sianecessario ricondurre le attività veterinarienell’ambito di un piano di riorganizzazionecoordinato e strutturato. L’improvvisazione ri-schia di aprire falle di abusivismo, di interven-ti non controllati e non garantiti. Il “volonta-riato veterinario”deve lasciare il posto all’e-sercizio della professione in condizioni di so-stegno economico adeguato, garanzie diqualità della prestazione, corretta gestionedel Farmaco veterinario da assicurarsi nelladisponibilità e nell’impiego esclusivamentead opera del medico veterinario. È infine ne-cessario ripristinare un sistema di garanzia edi tracciabilità delle prestazioni e delle di-spensazioni da erogare a fronte di stime uffi-ciali sulla popolazione animale e dei proprie-tari sfollati.

IL TAVOLO FNOVILa Fnovi ha riunito attorno ad un "tavolo dicrisi" tutte le rappresentanze della veterina-ria, istituzionali e non, per coordinare le azio-ni intraprese, fare il punto della situazionenella zona terremotata e per definire la stra-tegia degli aiuti da inviare ai colleghi. Perl'Anmvi è intervenuto il Presidente di AnmviAbruzzo, Marco Della Torre. “Nelle emergen-ze, come si sa, vengono fuori tutti i punti cri-tici di un sistema - dice Della Torre. Per gior-ni, i colleghi aquilani, con enorme spirito disacrificio e abnegazione si sono dedicati gra-tuitamente alla gestione delle emergenze a-nimali, ognuno come poteva, senza coordi-namento. Poi è arrivato l’IZS di Teramo su in-carico della Protezione Civile, che con gran-de capacità organizzativa, fatta di uomini emezzi ha preso in mano la situazione. Sullagravità della situazione fin dalle prime ore,anche il Presidente del mio Ordine, di Pesca-ra, Paolo Dalla Villa, ha tenuto i contatti conl’IZS. E poi altri interventi, non richiesti, finoal paradosso di avere più tende d’emergen-za che veterinari. Ridiamo a Cesare quel cheè di Cesare - conclude Della Torre - non c’èpeggior cosa dopo una tragedia in cui si èperso moltissimo che sentirsi abbandonati, i-nutili, dimenticati o addirittura assediati. Perridare dignità ai colleghi bisogna sgomberareil campo da ingerenze e ripartire da un siste-ma organizzato, che non può che chiamarsi“Leavet”. Una priorità è stata ribadita da tut-to il tavolo: l'utilizzo delle risorse umane pre-senti sul territorio della zona colpita dal sismanon può che essere uno degli obiettivi a bre-ve e lungo termine, i colleghi aquilani vannoposti nella condizione di lavorare e di avererisorse economiche sicure. È stato ricono-sciuto il ruolo prezioso dell'Ordine dell'Aquilache è stato in grado di organizzare la struttu-ra veterinaria presente nella tendopoli di S.Vittorino. ■

Primaria azienda nazionale

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Anmvi e Assalco creano un gruppo di lavoroI risultati saranno presentati a fine maggio all'Assemblea Generale della Fediaf

laPROFESSIONE VETERINARIA 14 | 2009 Petfood Anmvi Informa 5

Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 14

Dopo vari mesi di stallo, èripartito l'iter legislativosulle medicine non con-venzionali. La scorsasettimana, la regolamen-tazione delle medicine

non convenzionali, esercitate da laureati in me-dicina e chirurgia, odontoiatria e veterinaria, hafatto passi avanti con l'unificazione di tre deiquattro disegni di legge all'esame della Com-missione Igiene e Sanità del Senato. Intervenuto in Commissione, il sottosegretarioFerruccio Fazio ha dichiarato "il favore dell'e-

secutivo per l'evidence based medicine e lacontrarietà al riconoscimento di quei tratta-menti la cui efficacia non sia supportata da e-videnze scientifiche". Riconoscendo che "èstato recentemente riscontrato il fondamentoscientifico dell'agopuntura", Fazio "manifesta ilproprio favore a sperimentazioni volte a verifi-care l'eventuale efficacia scientificamente pro-vata di tali trattamenti". Il relatore Daniele Bo-sone (PD) (foto) ha precisato che i disegni dilegge in esame hanno lo scopo di "stabilire u-na regolamentazione per l'esercizio delle con-nesse attività, nella prospettiva di offrire unamigliore garanzia al paziente dal punto di vistadella sicurezza delle cure".

AUDIZIONE UMNCVE l'esempio di una "autodisciplina nell'applica-zione professionale delle Mnc" è stata presen-tata dalla Unione Medicina Non ConvenzionaleVeterinaria - UMNCV - nel corso di una audi-zione in Senato sui ddl in esame.La veterinaria, nell'audizione svolta dal collegaFrancesco Longo, Vicepresidente S.I.A.V., hapresentato il quadro delle mnc nel proprio setto-re, dimostrando una autonoma capacità di ela-borazione di parametri di autodisciplina e ricor-

dando che la FNOVI ha promulgato una serie dipronunciamenti, in forma di indirizzo e linee gui-da, e inserito un apposito articolo nel nuovo Co-dice Deontologico del 2006 (Articolo 30).L'audizione è stata l'occasione per sottolinea-re le peculiarità e le specificità della MedicinaVeterinaria, sia rispetto alla Medicina dell'Uo-mo, sia rispetto alle differenti modalità di appli-cazione clinica di queste discipline, mettendoin risalto il lunghissimo periodo di tempo du-rante il quale ha pesato l'assenza di una legi-slazione nazionale.La UMNCV ha chiesto che in un disegno dilegge "siano inserite voci specifiche per ognitema della veterinaria, che sia individuato il pro-filo degli esperti, che siano stabiliti precisi para-metri formativi, lasciando però che vi sia unadoppia possibilità nella formazione: che que-sta sia erogata sia dalle scuole private che dal-l'università, pur auspicando una collaborazio-ne tra queste istituzioni in un ambito di equipa-razione delle funzioni e dei titoli erogati; che ne-gli organismi previsti, come ad esempio lecommissioni, sia presente una duplice rappre-sentanza veterinaria, distinta secondo i duegrandi gruppi in cui si suddividono le MNC ve-terinarie: da una parte Agopuntura, MTC, Fito-terapia, Terapie Manuali, dall'altra Omeopatiaed Omotossicologia; che sia auspicabile uncoinvolgimento del S.S.N., soprattutto in rela-zione alle produzioni alimentari biologiche, incui dovrebbero operare esperti delle MNC". ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 14 | 20096 Attualità Mnc

In Parlamento la priorità è per leleggi, non per le evidenze scientifiche In Senato il Sottosegretario Fazio sostiene le Ebm. Il relatore Bosone: anche le regole tutelano il paziente

Garantire a tutti i cittadini di averea disposizione medicinali di cuisia verificata la qualità e la sicu-

rezza ed erogare gratuitamente terapiedi dimostrata efficacia nella cura di pato-logie gravi e croniche, costituisce obiet-tivo prioritario per l'Agenzia Italiana delFarmaco. Ed è in tale ottica che l'Agen-zia, nel rispetto delle leggi comunitarie enazionali vigenti, vincola la registrazionein Italia di tutti i prodotti medicinali, indi-pendentemente dal ruolo terapeutico adessi attribuito, alla presentazione di undossier che dimostri il possesso di rigo-rosi requisiti di qualità e sicurezza. L'ac-quisizione dello status di medicinale peri prodotti omeopatici, disposto dalla nor-mativa comunitaria recepita e applicataa livello nazionale, li sottopone in Italia aifini della registrazione alle medesime re-gole in vigore per tutti i medicinali in ge-nerale prevedendo, però, dei percorsisemplificati per quelle formulazioni som-ministrabili per via orale, o esterna, privedi specifiche indicazioni terapeutiche econ un grado di diluizione tale da garan-tirne la sicurezza. Un tavolo tecnico adhoc, composto da rappresentanti dell'Ai-fa, del Ministero della Salute, dell'ISS edelle Aziende di settore, al fine di tutela-re appieno la salute dei cittadini ha già li-cenziato una specifica Linea guida. Sonoin via di definizione i requisiti che, seppurnella diversità rispetto al farmaco, garan-tiscano alle Aziende interessate la regi-strazione dei loro prodotti in manierasemplificata. I farmaci omeopatici hannoassunto lo status di medicinale. In con-seguenza di questo l'AIFA ha emessonuove linee guida per l'approvazione el'uso dei prodotti omeopatici.

OMEOPATICI: LINEE GUIDA AIFA

In assenza di norme legislative la FNOVIha esercitato il ruolo di garanzia e di tu-tela dei cittadini affidatole, mediante li-

nee guida applicabili dagli Ordini e finaliz-zate esclusivamente a consentire loro disvolgere in modo omogeneo e coerente laverifica della correttezza, veridicità e tra-sparenza dei messaggi pubblicitari infor-mativi relativamente all’esercizio delle Me-dicine Non Convenzionali e della MedicinaComportamentale. A gennaio di quest’an-no, la Federazione ha definito i requisiti in-dispensabili per la pubblicità dell’informa-zione sanitaria relativa all’esercizio profes-sionale nell’ambito delle medicine nonconvenzionali (Agopuntura, Fitoterapia,Medicina Tradizionale Cinese, Omeopatia,Omotossicologia). www.fnovi.it

REQUISITI PER LAPUBBLICITÀ SANITARIA

Intesa Sanpaolo, attenta alle esigenze dei profes-sionisti, ha siglato con l'ANMVI, l'AssociazioneNazionale Medici Veterinari Italiana, una conven-zione che prevede particolari agevolazioni, sia perle esigenze connesse all'esercizio dell'attività, siaper quelle professionali. Per le necessità collega-te all'attività professionale, l'offerta si articola sudue prodotti in particolare:

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Conto Business Illimitato) a condizioni agevo-late;

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Per le esigenze di carattere personale, la conven-zione prevede agevolazioni sui conti correnti Ze-rotondo e Premium.

Info: 800 34.30.34.

SERVIZI BANCARI, CONVENZIONE ANMVI-SANPAOLO

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L’UE ha istituito norme ambi-ziose per garantire che lapratica e i metodi dell’ac-quacoltura siano improntatial principio di una crescitasostenibile e il settore euro-

peo è all’avanguardia della ricerca e dello svi-luppo tecnologico a livello mondiale. Tuttaviaquesto progresso verso l’eccellenza non tro-va ancora riscontro nella produzione, che nel-l’UE si è stabilizzata mentre ha registrato unnetto incremento in altre regioni del mondo.

POTENZIALITÀCon la comunicazione presentata l’8 aprile, laCommissione intende affrontare questa situa-zione e dare nuovo impulso alla crescita so-stenibile dell’acquacoltura europea. “L’acqua-

coltura è chiamata a svolgere un ruolo impor-tante come fonte di prodotti sani e di elevataqualità per gli oculati consumatori europei,ma fino ad ora ha espresso solo una piccolaparte delle proprie potenzialità. È giunto il mo-mento di sfruttare appieno tale potenziale edi dare a questo settore di importanza strate-gica pieno riconoscimento e, nel senso lette-rale del termine, lo spazio di cui ha bisognoper svilupparsi”, ha affermato Joe Borg, com-missario per gli affari marittimi e la pesca. Nel-la sua comunicazione la Commissione esami-na le cause del ristagno della produzione ac-quicola europea e le modalità per migliorarela competitività, la sostenibilità e la governan-ce del settore.

SOSTENIBILITÀIn primo luogo, per rendere il settore più com-petitivo occorre rafforzare il sostegno alla ricer-ca e allo sviluppo tecnologico, razionalizzare lapianificazione spaziale delle regioni costiere edei bacini idrografici al fine di agevolare la com-petizione per lo spazio e per l’acqua e integra-re le esigenze specifiche dell’industria acqui-cola nella politica di mercato dell’UE per i pro-dotti della pesca. In secondo luogo, per man-tenere la sostenibilità del settore occorre conti-nuare a puntare su metodi di produzione ri-

spettosi dell’ambiente, applicare norme rigoro-se in materia di salute e benessere degli ani-mali e garantire un elevato livello di protezionedei consumatori. Infine, è possibile fare di piùper migliorare l’immagine del settore e gli a-spetti connessi alla governance.

MISURE SPECIFICHEIl successo dell’acquacoltura dipenderà in lar-ga misura dall’esistenza di un contesto favo-revole alle imprese del settore acquicolo a li-vello nazionale e/o locale. La Commissioneintende pertanto fornire agli Stati membri e al-le autorità regionali orientamenti volti a garan-tire che siano predisposte misure specifiche alivello locale, nazionale ed europeo per con-sentire al settore di sfruttare pienamente leproprie potenzialità. La Commissione ritieneche un’industria acquicola forte e dinamicapossa fungere da catalizzatore per la crescitadei settori correlati e contribuire sempre di piùallo sviluppo delle zone rurali e costiere, of-frendo nel contempo ai consumatori prodottialimentari sani e di elevata qualità ottenuti nelrispetto dell’ambiente. Questi rappresentanosoltanto alcuni dei vantaggi di importanzacruciale che scaturirebbero da un’azione eu-ropea concertata a tutti i livelli per favorire ilpieno sfruttamento del settore acquicolo. ■

una struttura già esistente, l’Animal DiseaseInformation System per la raccolta di dati ele informazioni sui rischi alle autorità compe-tenti. La Commissione è inoltre favorevole al-la realizzazione di una banca-vaccini per al-cune malattie infettive. ■

Il benessere animale puòdare un nuovo impulsoall’acquacolturaÈ uno dei settori di maggiore espansione, che produce il 50% del pesceche consumiamo e che può ancora offrire molto di più

E’ in corso in sede comunitaria larevisione della normativa sullasperimentazione animale. Mentre

il Legislatore nazionale non riesce a va-rare una riforma nazionale del DecretoLegislativo 116, l’Europa avverte l’urgen-za di adeguare le leggi comunitarie sullasperimentazione animale al progressoscientifico e alla mutata sensibilità etica.Circa 12 milioni di animali sono usati o-gni anno per la ricerca scientifica in Eu-ropa. L’obiettivo è di ridurre questa cifrae di rafforzare le basi etiche della speri-mentazione, anche ricorrendo a test al-ternativi. Allo scopo, la Commissione Eu-ropea ha predisposto una proposta di Di-rettiva sulla quale si è pronunciata laCommissione Agricoltura del Parlamen-to Europeo, votando in larga maggioran-za il documento dell’europarlamentareinglese Neil Parish: si bandisce l’uso diprimati minacciati dal rischio di estinzio-ne con la sola eccezione dell’impiego inricerche finalizzate alla loro conservazio-ne, ma si fa presente il rischio che unadrastica riduzione nel ricorso a primatipotrebbe penalizzare la ricerca europeaa vantaggio di quella americana ed asia-tica, dove le norme sul benessere anima-le sono meno rigorose. I deputati dellaCommissione Agricoltura hanno quindiconsegnato all’assemblea plenaria delprossimo mese una risoluzione che chie-de all’Europarlamento di votare a favoredi una Direttiva più equilibrata, che per-metta alla ricerca medica di continuare aprogredire. Neil Parish ha invitato i colle-ghi deputati a riflettere sull’attuale stadiodelle ricerche contro il cancro, la sclero-si multipla e l’Alzheimer e sul freno cheun’eccessiva restrizione nell’impiego diprimati avrebbe su questi studi.

LA REVISIONE DELLASPERIMENTAZIONE NON

FERMI LA RICERCA

L’impatto dei cambiamenti climatici sullasalute dell’uomo, delle piante e degli animali“L’impatto dei cambiamenti climatici sulla sa-lute dell’uomo delle piante e degli animali” èil titolo del documento proposto alla Com-missione Europea dal gruppo di lavoro inca-ricato di individuare le strategie di interventosanitario. Il documento consegnato allaCommissione Europea è stato stilato sullabase del Libro Bianco sull’adattamento aicambiamenti climatici consegnato il 1° aprilescorso all’Esecutivo comunitario. Oltre a rap-presentare una minaccia per l’uomo e perl’ambiente, i mutamenti climatici pongonoseri pericoli di sanità animale. Il documentoconsegnato alla Commissione Europea di-stingue le malattie animali in due diverse ca-tegorie: le “non statutory” ovvero quelle noncoperte dalla legislazione veterinaria europea(è il caso di problemi sanitari a carico dell’a-

nimale per conseguenza dell’esposizione alclima ad esempio disordini alimentari, colpi

di calore, ecc.) e le “statutory diseases”, ov-vero le malattie ricomprese nel campo di ap-plicazione della legislazione veterinaria, co-me le malattie infettive. La globalizzazione haconcorso alla diffusione di agenti patogeni epertanto l’Unione Europea sarà chiamata acompiere sforzi per implementare misure dicontrasto più efficaci alle minacce sanitariederivanti dal clima. La Blue tongue, si leggenel documento, è l’esempio perfetto di unamalattia in cui è indispensabile porre una par-ticolare attenzione agli effetti del cambiamen-to climatico. L’attenzione alla sanità animaleè una priorità nelle politiche sanitarie dell’Eu-ropa, rientrante nelle strategie di prevenzionedella nuova Community Animal Health Policy,che ha l’obiettivo di studiare gli effetti del cli-ma sulle specie animali. La strategia parte da

TRACES

Il primo di aprile èstato lanciato il sitoweb dedicato a Tra-

ces. È il quinto annodalla creazione del si-stema informativo colquale la CommissioneEuropea e gli StatiMembri sono in colle-gamento per controlla-re le movimentazioni di

tutti gli animali trasportati ogni giorno all’interno dell’UE.

Questo innovativo sistema di codificazione degli animalitrasportati, che oggi stima circa 15mila utenti al giorno,venne approvato dalla Commissione Europea nell’apriledel 2004, per migliorare la sicurezza degli animali movi-mentati e prevenire le malattie. Questo sistema permettedi controllare, anche dal punto di vista sanitario, le movi-mentazioni di tutti gli animali trasportati ogni giorno all’in-terno dell’UE e di rintracciarli velocemente (la Dgsanco sti-ma 45mila certificati per movimentazioni interne e 40miladocumenti di ingresso al mese; 250mila sono le notificheemesse). La codificazione, applicata su tutti i capi di be-stiame trasportati all’interno dei paesi appartenenti alla UE

ed anche su quelli importati da paesi extraeuropei, permet-te di avere una banca dati aggiornata quotidianamente adisposizioni di tutti gli operatori del settore ed in particola-re delle autorità competenti che potranno intervenire tem-pestivamente in caso di emergenze o segnalazioni ridu-cendo notevolmente incertezze e rischi. L’Austria, Belgio,Francia, Finlandia, Italia e Lussemburgo avevano già ade-rito a questo sistema dal 1 aprile, gli altri paesi europeihanno avuto l’obbligo di adeguarsi entro la fine del 2004.Fra i Paesi Terzi e d’oltreoceano, i pionieri dell’applicazio-ne del sistema Traces sono stati il Marocco e la Nuova Ca-ledonia.

laPROFESSIONE VETERINARIA 14 | 20098 Europa Bruxelles ★

★★★★★

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di MARIA TERESA SEMERAROAvvocato, Bologna

Il medico veterinario che abbia pre-stato la propria attività su richiestadi un minorenne può emettere fat-tura intestata a persona diversa dalrichiedente? A volte, soprattuttonel caso di animali da affezione,

può capitare che al medico veterinario si ri-volga un minorenne (spesso il figlio del pro-prietario dell’animale). Come deve compor-tarsi il professionista?

LA CAPACITÀ DI AGIREPer poter rispondere a tale quesito bisognapartire dal presupposto che nel nostro ordi-namento i soggetti di età inferiore agli anni 18sono sprovvisti della capacità di agire (art.2c.c.), ovvero della capacità di compiere vali-damente atti giuridici, tra i quali è da ricom-prendere anche la richiesta di prestazioneprofessionale avanzata al medico veterinario,che configura un contratto di prestazione d’o-pera intellettuale.Ciò significa che la richiesta di prestazioneavanzata dal minorenne al medico veterina-rio non è giuridicamente valida, a meno cheil minore abbia occultato la sua minore etàcon raggiri, nel qual caso la prestazione èstata validamente resa dal veterinario

(art.1426 c.c.). Se però il minore ha dichiarato la propria etào semplicemente non ha fatto nulla per na-sconderla, i genitori del minore entro cinqueanni dal contratto (ed il minore stesso entrocinque anni dal raggiungimento della maggio-re età) possono richiedere l’annullamento delcontratto intercorso con il professionista, in-staurando un vero e proprio giudizio (una ve-ra e propria causa), davanti al Giudice di Pa-ce se il valore della prestazione non supera ?2.582,28, davanti al Tribunale se è superiorea tale somma.

LA FATTURAZIONECiò detto, va da sé che la fattura non può es-sere intestata al minore, in quanto la presta-zione resa in suo favore è invalida.Né la fattura può essere intestata ad un sog-getto diverso, in questo caso verosimilmenteil genitore, e questo per due ragioni: 1) per-ché trattasi di prestazione invalida; 2) perché,anche in ipotesi di prestazione valida - inquanto resa a minore che ha nascosto conraggiri la minore età - vige il principio in baseal quale non può esigersi il pagamento da chinon ha richiesto la prestazione, trattandosi dipersona che legittimamente può rifiutarsi dipagare.Consiglio pertanto ai medici veterinari dieffettuare la prestazione solo dopo aver

convocato il genitore del minore ed acqui-sito da questi il consenso ad intervenire,fatti salvi i casi di urgenza, posto che, inbase all’art.18 del nuovo codice deontolo-gico, il veterinario “ha l’obbligo, nei casi diurgenza ai quali è presente, di prestare leprime cure agli animali nella misura dellesue capacità e rapportate allo specificocontesto, eventualmente anche solo atti-vandosi per assicurare ogni specifica e a-deguata assistenza”.

COME FARE?In tale evenienza il medico veterinario potrà ri-chiedere il pagamento al genitore proprietariodell’animale.Nel caso che il genitore si rifiuti di pagare, ilveterinario può agire per il recupero del credi-to (con le modalità più volte illustrate in pre-cedenti pareri), facendo valere l’urgenza del-l’attività prestata a tutela del benessere del-l’animale, così come indicato dalle normedeontologiche vigenti. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 14 | 200910 Legale Contenziosi �

Come dobbiamo comportarci se il cliente è un minorenne?La fattura non può essere intestata al minore: la prestazione resa in suo favore è invalida

La Corte Costituzionalepromuove l’OrdinanzamicrochipLa Corte Costituzionale ha respinto il ricorsodella Provincia Autonoma di Trento

Una ordinanza senza “ido-nea base giuridica” e chesi “sovrappone alla nor-mativa provinciale”. Que-sto il punto di vista dellaProvincia Autonoma di

Trento che ha presentato ricorso alla CorteCostituzionale per l’annullamento dell’Ordi-nanza ministeriale 6 agosto 2008, “Misure perl’identificazione e la registrazione della popo-lazione canina”.Ma la Corte Costituzionale, in data 1 aprile2009 (sentenza n. 105), ha respinto il ricorsogiudicandolo “inammissibile” e fondato da unrichiamo “del tutto indefinito e quindi generico”circa le attribuzioni riservate alla Provincia dalTitolo V della Costituzione in ambito sanitario.L’Avvocatura dello Stato, intervenuta a soste-gno del provvedimento, ha evidenziato che“le motivazioni di carattere sanitario poste afondamento del provvedimento, quali l’incre-mento del randagismo, il possibile diffondersidi malattie infettive, l’aumento degli incidentistradali, nonché i recenti e numerosi casi diaggressione di cani rinselvatichiti, rappresen-

terebbero validi presupposti in base ai quali ilMinistro del Lavoro, della Salute e delle Politi-che Sociali avrebbe esercitato il potere di or-dinanza”. Queste ragioni, secondo la difesaerariale, hanno “un’indubbia rilevanza gene-rale, posto che il fenomeno del randagismoinvestirebbe oggettivamente non soltanto l’o-riginario territorio in cui si manifesta, ma an-che ambiti territoriali limitrofi, giustificando unintervento che disponga misure uniformi pertutto il territorio nazionale”.L’Avvocatura dello Stato ha anche ricordatouna precedente sentenza della Corte Costitu-zionale su analogo contenzioso in materia diaggressività canina (sentenza n. 222 del2006) in cui si poneva una identica ratio: il mi-glioramento delle condizioni di sicurezza deicittadini dinanzi al rischio di attacco da partedi cani di razze con un particolare potenzialedi aggressività. Questa stessa ratio trova ap-plicazione anche nell’Ordinanza 6 agosto2008, “cosicché si dovrebbero ritenere pre-valenti le esigenze di sicurezza pubblica, conconseguente legittimità del provvedimentoimpugnato”. ■

Non è solo il palese conflitto di in-teressi a determinare un giusto li-cenziamento, ma anche il conti-

nuo silenzio su una si-tuazione di potenzialeincompatibilità. È il mo-tivo che ha fatto scatta-re l’esonero Asl di unveterinario che avevaproceduto al controllodi alcune carni di ani-mali provenienti da unasocietà zootecnica dicui era socio.La sezione Lavoro dellaCassazione (sentenzan. 5579) ha confermatoil giudizio della Corted’appello che aveva ri-tenuto il recesso legitti-mo per la lesione del vincolo fiduciario.Nonostante una lettera di diffida che e-

LICENZIAMENTO DEL VETERINARIO SSN

videnziava le varie incompatibilità tra isuoi legami societari e il lavoro che svol-geva presso il Ssn, che lo invitava a ri-

solvere tale situazionele cose, anche a distan-za di tempo, non eranomutate.Da un conflitto poten-ziale si era poi passatialla concretezza quan-do il ricorrente aveva e-saminato capi di bestia-me dell’impresa di cuiera per il 30% socio:l’applicazione del licen-ziamento in tronco ègiustificata dal doppioruolo del veterinario, ti-tolare e compartecipedi quote di una ditta che

commerciava in animali (fonte: Il Sole 24Ore)

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di GIAMPAOLO PECCOLOProfessore associato presso la Facoltà

di Medicina Veterinaria, Università di Bologna

Nei dibattiti tra giuristi eveterinari, da tempo siandava ipotizzando quel-lo che la Corte di Cassa-zione (sentenza n. 21021del 2007) ha alla fine san-

cito. Affrontando il caso di un allevatore sor-preso a somministrare ai propri animali (dacarne) farmaci non autorizzati, la Corte ha ri-tenuto applicabile sia l’art. 5, lett. a) legge 30aprile 1962, n. 283 (che sanziona ogni artifi-ciosa variazione della naturale composizionedella sostanza alimentare), sia - e ciò è anco-ra più “forte” giuridicamente - il reato previstoall’art. 440 del Codice penale, che ha per og-getto il delitto di “adulterazione o contraffazio-ne di sostanze alimentari”1. In altre parole: lafamigerata frode alimentare.La sentenza, è bene chiarirlo subito, è del tuttoinnovativa e pertanto abbisogna di ulterioriconferme prima di poter essere elevata al ran-go di orientamento consolidato. L’innovazionesta nel fatto che, finora, per la configurabilitàdel reato di contraffazione e adulterazione disostanze alimentari si era sempre consideratonecessario il collegamento diretto tra il com-portamento dolosamente tenuto dall’agente ela sua attitudine a provocare quel “danno dellasalute pubblica” che è parte integrante dellafattispecie delittuosa. Il caso tipico era quellodella sostanza aggiunta dal produttore, ad e-sempio per esaltare determinate caratteristi-che del prodotto alimentare, o per mascherareelementi sgradevoli o indesiderati, che però e-ra suscettibile di provocare conseguenze dan-nose in chi consumava l’alimento stesso.Si trattava quindi, per la giurisprudenza della

Cassazione, e in sostanza, di una norma ap-plicabile nei casi in cui la colpevole condottadell’imputato avesse prodotto conseguenze“certe” nella salubrità del prodotto immessoal consumo, conseguenze che si fossero ri-verberate in un danno (o pericolo di danno)per la salute “pubblica”. Cioè di terzi, ignari,consumatori.Ora, se, sotto il profilo della sensibilità e del“diritto alla salute” costituzionalmente garan-tito, è naturale plaudere ad una pronuncia co-sì severa rispetto ad una condotta deplorevo-le, e unanimemente deplorata, com’è la som-ministrazione di farmaci vietati ad animali dacarne (e da latte), dal punto di vista stretta-mente giuridico essa lascia alquanto perples-si. E questo non tanto perché l’animale “trat-tato” non sia ancora, oggettivamente, un ali-mento - avendo già in altre sentenze la Cas-sazione affermato che la configurabilità delreato si ha anche quando il fatto sia statocommesso in epoca molto anteriore all’im-

missione in consumo, e in particolare in unafase anteriore ad eventuali processi di trasfor-mazione (com’è, nel caso degli animali dacarne, la macellazione, la frollatura, il seziona-mento, ecc.) - quanto perché, in questo casospecifico non si ha né la certezza che l’ani-male sia effettivamente macellato per uso u-mano, né che al momento della macellazioneesso presenti ancora i caratteri di pericolositào di danno per la salute che la norma penaleinvece considera caratteristica essenziale deldelitto de quo. Insomma la norma penale sembra richiedereun collegamento tra l’azione fraudolenta e il“pericolo di danno” alla salute pubblica, che,quantunque estensivamente vogliamo consi-derarlo o interpretarlo, non può essere deru-bricato a pura eventualità. Ed è di questo chesi tratta, perché è l’eventuale macellazione perconsumo umano dell’animale da carne, e l’e-ventuale sussistenza - a quel punto - del (purminimo) pericolo alla salute, che dovrebberopur rilevare al fine del materializzarsi del reato.Ma che dire del caso in cui, tra la sommini-strazione del farmaco vietato e la macellazio-ne, fosse trascorso un lasso di tempo tale daeliminare completamente la pur minima trac-cia e, con essa, il pericolo? O se non vi fosseneppure stata macellazione a scopo alimen-tare? Sanzionare anche penalmente, comecontraffattore alimentare, l’autore della som-ministrazione illecita è più di un processo alleintenzioni, visto che in diritto penale in deter-minate circostanze questo è anche possibile(si pensi ad esempio alla tentata truffa, reatoche in questo caso avrebbe, a nostro giudi-zio, persino ben maggiori motivi per esserecontestato rispetto alla frode alimentare).Tutto ciò non significa che, tolto di mezzo ilreato di frode alimentare, nulla accadrebbesotto il profilo sanzionatorio. Con sicura fon-datezza, rispetto alla via prospettata dallaCassazione, il trasgressore resterebbe co-munque chiamato a rispondere delle proprieazioni sul piano amministrativo, ai sensi delledisposizioni sul farmaco e di quelle, prece-dentemente ricordate, contenute nel Testo u-nico delle leggi sanitarie. Le cui sanzioni (am-ministrative, appunto) presentano il vantaggiodi essere economicamente ben più dissuasi-ve, e l’illecito quello di non essere soggettoalla prescrizione.Due precisazioni finali.

La prima. Naturalmente, tutte le considerazio-ni sopra svolte non valgono nel caso in cui leindagini accertino non solo la somministrazio-ne, ma anche il suo scopo fraudolento, spe-cie se ad essa sia effettivamente seguita lamacellazione a scopo alimentare, o mungitu-ra, dell’animale indebitamente trattato.La seconda. Va da sé che in tutti i casi in cuisi giungesse all’imputazione e alla condannadell’allevatore, giusta o ingiusta che sia, il me-dico veterinario che avesse prescritto (o, peg-gio, somministrato) il farmaco avrebbe “agitoin concorso”, e pertanto ne sarebbe il com-plice. Ergo, soggetto alle medesime sanzioni.Tanto basta, ci sembra, per raccomandare atutti il massimo scrupolo.

(1) Cod. penale, art. 440: “Chiunque corrom-pe o adultera acque o sostanze destinate al-l’alimentazione, prima che siano attinte o di-stribuite per il consumo, rendendole pericolo-se alla salute pubblica, è punito con la reclu-sione da tre a dieci anni. La stessa pena siapplica a chi contraffà, in modo pericoloso al-la salute pubblica, sostanze alimentari desti-nate al commercio”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 14 | 200912 Legale Sicurezza alimentare �

Somministrazione difarmaci non autorizzati edelitto di frode alimentareInnovativa sentenza della Corte di Cassazione

Una recente sentenza della Cortedi Cassazione ha ribadito il prin-cipio della responsabilità del pro-

duttore di sostanze alimentari per la sa-lubrità delle medesime, senza alcuna at-tenuazione. Con il decreto legislativo n.155 del 1997 è stato previsto l'obbligoper il Responsabile di un'industria ali-mentare di predisporre un documentod'autocontrollo dell'attività propria inmodo da individuare in ogni fase dellaproduzione punti critici di rischi alimen-tari per i consumatori. Come è noto il si-stema dell'analisi dei rischi e di controllodei punti critici (il cosiddetto HACCP)prevede oltre all'analisi dei potenziali ri-schi la possibilità di: individuare i punti incui potrebbero verificarsi rischi per gli a-limenti; predisporre gli interventi da a-dottare riguardo ai punti critici identifica-ti; stabilire procedure di controllo e disorveglianza dei punti critici; adegua-mento del sistema di controllo in relazio-ne a diversa tipologia dell'attività.Anche la presenza di manuali all'uopopredisposti non attenua la responsabilitàdel produttore della sostanza alimentare.Nel caso specifico il rinvenimento anchedi una modesta carica batterica in un ali-mento (si tratta di Escherichia coli), di cuiera stato prelevato un campione per esa-mi di laboratorio, non esclude la respon-sabilità del titolare dell'esercizio com-merciale, trattandosi di un batterio che ècomunque indice di insudiciamento delprodotto.Responsabilità che non viene esclusaanche se l'attività dell'impianto vienemonitorata con l'analisi e controllo deipunti critici (HACCP). Queste sono le mo-tivazioni che hanno indotto la Corte diCassazione a ribadire il principio di col-pevolezza condannando il produttore.

HACCP ERESPONSABILITÀ

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di GIOVANNI STASSIDottore Commercialista, Torino

In data 11.2.2009 è stato pubblicatosul numero 34 della Gazzetta Uffi-ciale della Repubblica italiana ilDecreto Legge 10 febbraio 2009numero 5 (in attesa di conversio-ne), che ha emanato “Misure ur-

genti a sostegno dei settori industriali in crisi”.Il Decreto, che è entrato in vigore il giornostesso della sua pubblicazione e quindi l’11febbraio 2009, si pone come obiettivo quellodi fronteggiare l’eccezionale situazione di crisieconomico-finanziaria che ha investito il mon-do intero, cercando di sostenere la domandadi beni durevoli, e tentare un rilancio dell’oc-cupazione.Le agevolazioni previste dal Decreto Legge ri-guardano:• le agevolazioni per la sostituzione e l’acqui-

sto di autovetture, veicoli commerciali, mo-tocicli e ciclomotori;

• le detrazioni per l’acquisto di mobili, elet-trodomestici, ecc.;

• gli incentivi a difesa dell’occupazione;• le agevolazioni per le aggregazioni azien-

dali;• la rivalutazione degli immobili;• le novità in materia di accertamento sulle

imposte indirette (di registro, ipotecaria ecatastale, sulle successioni e donazioni).

Nel presente articolo ci occuperemo sola-mente delle agevolazioni previste per l’acqui-sto di mobili, elettrodomestici, televisori ecomputer, introdotte dall’articolo 2 del citatoDecreto Legge.

SOGGETTI BENEFICIARIPossono beneficiare dell’agevolazione fiscalesolamente i contribuenti che hanno posto inessere interventi di recupero del patrimonio e-dilizio (agevolazione 36% per le ristrutturazio-ni edilizie) effettuati su unità singole unità im-mobiliari residenziali, a condizione che i lavo-ri siano iniziati a partire dal 1° luglio 2008.

In altre parole possono godere dell’agevola-zione tutti i soggetti passivi Irpef, che possie-dono o detengono un’unità immobiliare resi-denziale, che effettuano acquisti agevolati (dimobili, elettrodomestici, ecc.) nell’ambito diinterventi di ristrutturazione edilizia con iniziolavori a decorrere dal 1° luglio 2008.Si ricorda che possono effettuare interventi diristrutturazione edilizia agevolabili (ai sensidell’articolo 1 della Legge 27 dicembre 1997,n. 449) e quindi godere dell’agevolazione perl’acquisto dei beni sopra indicati, i seguentisoggetti:• il proprietario o il nudo proprietario dell’u-

nità immobiliare residenziale;• il titolare di un diritto reale di godimento sul-

la stessa (usufrutto, uso, abitazione o su-perficie);

• il comodatario;• il locatario;• il socio di cooperative a proprietà divisa o

indivisa;• l’imprenditore individuale e il socio di so-

cietà semplici, di S.n.c. o di S.a.s.;

• il coniuge, il familiare o il convivente delpossessore o del detentore dell’unità im-mobiliare

I soggetti che effettuano gli interventi di ri-strutturazione edilizia devono essere gli stessiche effettuano l’acquisto dei beni.

BENI AGEVOLABILISono agevolabili gli acquisti dei seguenti beni“finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto diristrutturazione”:• mobili di qualsiasi tipo;• apparecchi televisivi di qualsiasi tipo• computer;• elettrodomestici ad alta efficienza energeti-

ca, esclusi frigoriferi, congelatori e lorocombinazioni.

Alcuni dubbi sussistono sul termine utilizzatodal legislatore per quanto riguarda gli elettro-domestici che devono essere “ad alta effi-cienza energetica”.L’articolo di legge non precisa cosa deve in-tendersi con tale termine. Si può presupporreche, in analogia con la norma agevolativa perl’acquisto di frigoriferi e congelatori (art. 1,comma 353, Legge 296/2006), si tratti di e-lettrodomestici di classe energetica non infe-riore alla classe “A+”.Il secondo periodo del primo comma del cita-to articolo 2 precisa comunque che “La de-trazione di cui al primo periodo è cumulabilecon la detrazione per la sostituzione di frigori-feri, congelatori e loro combinazione previstadal comma 353 dell’articolo 1 della legge 27dicembre 2006, n. 296, come prorogata dalcomma 20 dell’articolo 1 della legge 24 di-cembre 2007, n. 244”.Si ricorda, per inciso, che per la sostituzionedi frigoriferi e congelatori acquistati entro il 31dicembre 2010, si può usufruire di una detra-zione IRPEF del 20% calcolata su un costomassimo di euro 1.000 per ciascun apparec-chio.Un ulteriore dubbio riguarda l’acquisto dicomputer. L’articolo non specifica se devetrattarsi di computer fissi od anche portatilima l’espressione usata dal legislatore “fina-lizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ri-strutturazione” potrebbe far pensare sola-mente all’acquisto di computer fissi. Sulpunto arriveranno certamente gli opportunichiarimenti da parte dell’Amministrazione fi-nanziaria.

MISURA DELL’AGEVOLAZIONEL’agevolazione riconosciuta dall’articolo 2 del

D.L. 5/2009 consiste in una detrazione dal-l’imposta lorda (IRPEF), fino a concorrenzadel suo ammontare, del 20% (venti per cen-to) delle spese documentate, sostenute dal7 febbraio 2009 e fino al 31 dicembre2009, per l’acquisto dei beni sopra indicati,calcolata su un importo massimo complessi-vo non superiore a 10.000 euro.La detrazione spettante viene ripartita in cin-que anni in quote costanti.Anche se la norma nulla dice in proposito, peranalogia con altre agevolazioni si ritiene che ilcosto complessivo possa comprendere an-che quello sostenuto per i costi di trasporto,montaggio ed ogni altro onere accessorio al-l’acquisto.

ADEMPIMENTI PER FRUIREDELLA DETRAZIONE

Lo stesso articolo 2 prescrive che possonoessere agevolate le “spese documentateeffettuate con le stesse modalità” (diquelle sostenute per la ristrutturazione edili-zia).Le spese sostenute per l’acquisto di mobili,elettrodomestici, ecc., dovranno presentare iseguenti requisiti:• l’acquisto dovrà essere documentato da

fattura o scontrino parlante (con l’indicazio-ne del codice fiscale del soggetto che haeffettuato l’acquisto);

• l’acquisto dovrà essere effettuato dallostesso soggetto che ha sostenuto le spesedi ristrutturazione edilizia;

• il pagamento dovrà essere effettuato me-diante bonifico;

• dal bonifico dovranno risultare:- la causale del pagamento (il riferimento

alla fattura o scontrino e l’indicazioneche si tratta di acquisto agevolabile aisensi dell’art. 2, D.L. 5/2009);

- il codice fiscale del beneficiario dell’age-volazione;

- il codice fiscale (o la partita IVA) del ven-ditore.

Anche se la norma non lo specifica si ritiene,in via analogica, che possano anche essereagevolati gli acquisti effettuati nel periodo divigenza dell’agevolazione (dal 7 febbraio2009 al 31 dicembre 2009) anche se il paga-mento avviene in forma dilazionata con rateoltre il 31 dicembre 2009. La Circolare ministeriale n. 11/E del 16 feb-braio 2007, al punto 2.2, aveva infatti preci-sato, in occasione di chiarimenti forniti perl’acquisto di frigoriferi e congelatori, che l’a-gevolazione spettava a condizione che l’ac-quisto fosse documentato da fattura o scon-trino parlante emesso nel periodo di vigenzadella disposizione agevolativa, a prescinderedalle modalità di pagamento ed anche dal-l’eventuale intervento di un soggetto finan-ziatore.

SPESE SOSTENUTE NEL 2009• per interventi di ristrutturazione edilizia: Eu-

ro 30.000detrazione fiscale del 36% da ripartire in10 anni euro 10.800

• per sostituzione di frigorifero euro 1.250massimo costo agevolabile euro 1.000detrazione spettante 20% e quindi 200

• per acquisto di mobili, elettrodomestici, te-levisore e computer, euro 25.000massimo costo agevolabile euro 10.000detrazione fiscale del 20% da ripartire in 5anni euro 2.000 ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 14 | 200914 Fisco Decreto Anti-crisi

Incentivi per l’acquisto di mobili,elettrodomestici, televisori e computer

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DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC FRIULI VENEZIA GIULIALA RADIOLOGIA DEL TORACE DALLA A… ALLA D(IAGNOSI)

Cervignano Del Friuli (UD), 17 Maggio 2009

RELATOREMassimo Vignoli

OBIETTIVIL’obiettivo della giornata è di fornire ai partecipanti al-cune nozioni di base sulla tecnica di acquisizione e dilettura delle radiografie del torace. Quindi, analizzarele diverse patologie con particolare attenzione alla se-de delle stesse nel tentativo di aumentare la specifi-cità della nostra diagnosi radiografica.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica

presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, pre-

sentazione del relatore ed inizio dei lavori9.30 Quale tecnica per la radiologia toracica?

10.15 Anatomia e semeiotica radiografica dellemalattie toraciche

11.00 Pausa11.30 Come aumentare la propria specificità

diagnostica nella valutazione radiografi-ca delle patologie toraciche

13.00 Spazio per eventuale relazione commer-ciale (nel caso non si svolga la relazione

il programma nel pomeriggio sarà antici-pato di mezz’ora)

13.30 Pausa14.30 Insufficienza respiratoria acuta: Casi cli-

nici interattivi15.30 Pausa16.00 Tosse cronica: Casi clinici interattivi17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e

discussione finale17.30 Consegna degli attestati di partecipazio-

ne e termine della giornata

SEDEHotel Internazionale - Via Ramazzotti 2Cervignano del Friuli (UD)

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

PARTECIPAZIONE - Si ricorda che la partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci SCIVAC in regola con la quota associativa del 2009.

INFORMAZIONI - Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani - Tel. 0372/403506 - [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LOMBARDIACHRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS:NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO.

APPLICHIAMO I “NUOVI” CONCETTI ALLE “VECCHIE” PATOLOGIEMilano, 17 Maggio 2009

RELATOREPaola Scarpa

OBIETTIVILa necessità di stadiare una patologia è una realtàben conosciuta nella maggior parte delle disciplinespecialistiche. Stadiare significa: fotografare la patolo-gia parlando un linguaggio condiviso, poter seguiredelle linee guida per il suo monitoraggio, poter appli-care i trattamenti e le terapie suggerite dalla medicinabasata sull’evidenza. La giornata si propone di appli-care questi concetti ad una patologia ben conosciutaquale l’insufficienza renale cronica, attraverso la valu-tazione del paziente (clinica ed ematologica) e la ri-considerazione delle priorità terapeutiche.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica

presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, pre-

sentazione del relatore ed inizio dei lavori9.30 La Chronic Kidney Disease (CKD) nel ca-

ne e nel gatto. Valutazione del paziente estadiazione IRIS

11.00 Pausa

11.30 Approccio terapeutico e nutrizionale delpaziente affetto da CKD. Quali peculiaritàdi specie?

13.00 Pausa14.00 Casi clinici interattivi

La sindrome nefrosica nel cane15.00 Pausa15.30 Casi clinici interattivi

Il gatto nefropatico: un paziente difficile16.30 Test di valutazione dell’apprendimento e

discussione finale17.00 Consegna degli attestati di partecipazio-

ne e termine della giornata

SEDEAta Hotel Quark - Via Lampedusa 11/ A - Milano

3 CREDITI

INCONTRO REGIONALE SCIVAC / SOVEPLA LINGUA BATTE DOVE IL DENTE DUOLE...

Rivoli, 17 Maggio 2009

RELATOREDea Bonello

OBIETTIVIIl programma della giornata vorrebbe coprire in ma-niera esaustiva ed approfondita tutte quelle branchedell'odontostomatologia di interesse per il veterinariopratico. Si ritiene che possa essere una idea innovati-va ed al tempo stesso di riscontro molto pratico e digrande utilità, gestire lo svolgimento dei vari temi (pa-rodontologia-anatomia e fisiologia-ortodonzia-medici-na felina) anche attraverso la presentazione di diffe-renti casi clinici. Si tratta di un case-based approach,volto a coniugare la teoria alla pratica attraverso unapproccio orientato al problema, con lo scopo di me-glio evidenziare il valore della conoscenza nell'ambitodella gestione della pratica quotidiana.

PROGRAMMA8.30 Registrazione partecipanti8.45 Saluto del Presidente Dott. Massimo

Stramazzo9.00 Anatomia normale e difetti di dentizione: co-

noscenze imprescindibili alla visita clinica10.30 Pausa caffè11.00 Le ripercussioni sistemiche dell’infezione

del cavo orale: stabilire uno stato di ne-

cessità per il controllo della malattia pa-rodontale, che comporti un aumento del-la domanda di attenzione e di cura

12.30 La certificazione ENCI per i difetti di ori-gine acquisita

13.00 Pausa pranzo14.00 Gengivostomatite cronica del gatto: la

semplicità della diagnosi15.30 Pausa caffè16.00 Gengivostomatite cronica del gatto: la

complessità della terapia17.30 Discussione finale e consegna attestati

SEDEHotel CampanileC.so Allamanno 153 - Rivoli (TO)

RICHIESTO ACCEREDITAMENTO

Per informazioni: www.scivac.it - [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SIVAE-SCIVAC SICILIAPRINCIPI DELLA MEDICINA AVIARE

Catania, 3 Maggio 2009

RELATOREAlessandro Melillo

OBIETTIVILa sempre crescente presenza di varie specie a-viari come animali da compagnia rende una rea-le possibilità anche per il veterinario generico diincontrare questi curiosi pazienti. Scopo dellagiornata sarà fornire le principali nozioni sullacorretta gestione di queste specie sia dal puntodi vista alimentare che comportamentale, non-ché guidare i partecipanti lungo un corretto iterdiagnostico. Verranno prese in considerazione lemalattie infettive più frequenti nonché il comunee frustrante problema dell’autodeplumazione. Gliargomenti saranno seguiti dalla presentazionedi casi clinici interattivi che si riscontrano conmaggiore frequenza nella pratica quotidiana delclinico aviare.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Visita clinica del paziente aviare.Corretta nutrizione e gestione dellespecie di maggiore interesse

11.00 Pausa11.30 Le principali malattie infettive degli

Psittaciformi13.00 Spazio per eventuale relazione com-

merciale (nel caso non si svolga la

relazione il programma nel pomerig-gio sarà anticipato di mezz’ora)

13.30 Pausa14.30 Problematiche più frequenti espres-

se tramite casi clinici15.30 Pausa16.00 Feather picking17.00 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati ECM e ter-

mine della giornata

SEDEIstituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia - Area CataniaVia Passo Gravina 193/195 - Catania

PARTECIPAZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE eSCIVAC in regola con l’iscrizione 2009.Non è richiesta la preiscrizione. Gli interes-sati devono registrarsi direttamente in seded’incontro presentandosi alle ore 8.30 pres-so la segreteria.

INFORMAZIONISegreteria SIVAETel. 0372/40.35.00 - E-mail: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

Richiesto accreditamento

organizzato daEdizioni Veterinarie E.V. srl

certificata ISO 9001:2000

Relazioniamoci…Come ti relazioni con il Pet?

SEMINARIO NAZIONALE

In concomitanza con Zoomark International

In collaborazione conCVB (Circolo Veterinario Bolognese) - AVM (Associazione Veterinari Modenesi)

9-10 Maggio 2009BolognaFiere, Bologna

BolognaFiere

Società federata ANMVI

laPROFESSIONE VETERINARIA 14 | 200916 Eventi Veterinari

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 14

anniversario

2255°° In collaborazione con

organizzato daEdizioni Veterinarie E.V. srl

certificata ISO 9001:2000

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 14

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

In Europa, i cambiamenti climatici el’aumento delle movimentazioni dicani e gatti hanno causato un am-pliamento del range di distribuzio-ne geografica di numerosi parassi-ti trasmessi da vettori, come Diro-

filaria, e un aumento del rischio di infestazio-ne animale e umana. Uno studio ha analizza-to gli effetti del clima e di altri fattori globali

sulle infestazioni da Dirofilaria immitis e D. re-pens in Europa e le possibili implicazioni sullatrasmissione e il controllo di questi nematoditrasmessi da zanzare.Negli anni passati sono stati sviluppati modellidi previsione basati sul Growing degree day(GDD) (gradi-giorno), che utilizzano dati ditemperatura su scala estesa o locale, per pre-dire la presenza e stagionalità di Dirofilaria indiverse parti del mondo. Tutti questi modellisi basano sul fatto che esiste una soglia di 14

°C sotto la quale non si verifica lo sviluppo diDirofilaria e che è necessario un valore di 130GDD affinché le larve possano divenire infe-stive e il vettore abbia un’aspettativa di vitamassima di 30 giorni. Secondo questi modelli, le temperature esti-ve (che raggiungono un picco in luglio) sonosufficienti a favorire l’incubazione estrinsecadi Dirofilaria anche a latitudini elevate. Leproiezioni sul riscaldamento globale dell’Inter-governmental Panel on Climate Change sug-geriscono che in Europa la presenza di estaticalde adatte alla trasmissione di Dirofilaria sa-ranno la regola nelle decadi future e che, seproseguisse l’attuale tendenza all’aumentodelle temperature, le infestazioni da filaria po-trebbero diffondere ad aree precedentemen-te esenti. Tali fattori, non solo favoriscono l’incubazio-ne di Dirofilaria ma hanno un impatto anchesulle specie dei vettori coinvolti. Dati recentihanno inoltre dimostrato che Aedes albopic-tus deve oggi essere considerato un impor-tante vettore competente di Dirofilaria. Que-sta specie potrebbe diffondere dall’Europameridionale all’Europa settentrionale nelprossimo futuro, modificando il quadro epi-demiologico della Dirofilariosi sia nell’uomosia negli animali.*“Climate and Dirofilaria infection in Europe”Claudio Genchi, Laura Rinaldi, Michele Mor-tarino, Marco Genchi, Giuseppe Cringoli. Ve-terinary Parasitology, In Press, Accepted Ma-nuscript, Available online 26 March 2009. ■

Cambiamenti climatici erischio Dirofilaria in Europa Propagazione del parassita ad aree esenti e impatto sulle specie vettorialitra le possibili conseguenze dell’aumento delle temperature

Una modificazione della sensibilitàdei recettori muscarinici mucosa-li può avere un ruolo nelle manife-

stazioni cliniche della cistite interstizialefelina. Lo indica uno studio che ha esa-minato l’attivazione dei recettori musca-rinici in sezioni a tutto spessore della ve-scica di gatti affetti da cistite interstizialee gatti adulti normali. Veniva effettuata lamappatura ottica delle vie di trasduzioneCa2+ per valutare le modificazioni dellafluorescenza indotte dall’ingresso delcalcio nelle cellule. Si confrontava la ri-sposta dell’attività Ca(2+) e delle contra-zioni del detrusore alla stimolazione far-macologica. Le vesciche dei gatti affettida cistite interstiziale mostravano un nu-mero significativamente maggiore di viedi trasduzione Ca(2+) spontanee nellamucosa rispetto alle vesciche dei con-trollo. Inoltre, la vescica dei gatti affettiera ipersensibile a un basso dosaggio (50nM) di arecaidina, agonista del recettoremuscarinico, quando lo strato mucoso e-ra intatto. Tale ipersensibilità era marca-tamente ridotta nelle sezioni prive di mu-cosa. Nella vescica dei gatti affetti da ci-stite interstiziale felina, concludono gliautori, è presente un’aumentata attivitàCa(2+) e una maggiore sensibilità dei re-cettori muscarinici mucosali che può fa-vorire le contrazioni spontanee della mu-scolatura liscia. “Mucosal muscarinic re-ceptors enhance bladder activity in catswith feline interstitial cystitis” Ikeda Y,Birder L, Buffington C, Roppolo J, KanaiA.. J Urol. 2009 Mar;181(3): 1415-22(M.G.M.)

CISTITE INTERSTIZIALEFELINA

laPROFESSIONE VETERINARIA 14 | 200918 Vet Journal Attualità scientifica o

Piccoli mammiferi esotici: possibiliserbatoi di bartonelle zoonosiche

Per valutare il rischio glo-bale di infezioni umane e-mergenti causate da spe-cie zoonosiche di Barto-nella trasmesse da piccolimammiferi esotici d’affe-

zione, uno studio ha indagato la prevalenzadi Bartonella spp. in 546 piccoli mammiferidi 28 specie diverse importati in Giapponeda paesi quali Asia, Nord America, Europa emedio/vicino Oriente. La prevalenza di Bar-tonella nelle specie esotiche esaminate erapari al 26% (142/546). Si ottenevano 407 i-solati di Bartonella dai 142 animali batterie-mici. La prevalenza rispetto all’origine deglianimali era del 37,3% negli animali in catti-vità e del 2,8% nei soggetti provenienti daallevamenti. Rispetto alla famiglia tassono-mica dell’animale ospite, la prevalenza varia-va dal 38,6% della famiglia Muridae al 43 9%della famiglia Sciuridae. Non si isolavanobartonelle nelle famiglie Octodontidae e Eri-naceidae. Bartonella era presente in 17 delle28 specie animali studiate. Gli animali esa-minati erano portatori di 4 specie zoonosi-che di Bartonella, agenti dell’endocardite eneuroretinite umana, e 6 nuove specie diBartonella. Questi animali erano quindi portatori con elevata prevalenza di numerose specie di

Bartonella patogene per l’uomo. Gli autoriconcludono che i piccoli mammiferi esoticipossono fungere da serbatoio di numerosespecie zoonosiche di Bartonella e chedovrebbe essere istituito quanto prima unsistema di quarantena per queste specie.Ulteriori studi dovranno chiarire la via ditrasmissione di Bartonella tra i piccoli mam-miferi esotici e valutare la patogenicità perl’uomo e gli animali dei nuovi genotipi de-scritti nello studio. (M.G.M.)*“Exotic small mammals as potential reser-voirs of zoonotic Bartonella spp.” Inoue K,Maruyama S, Kabeya H, Hagiya K, Izumi Y,Une Y, et al. Emerg Infect Dis [serial on theInternet]. 2009 Apr. ■

Un registro dei tumori animali perun progetto di oncologia compa-rata che confronta le neoplasie di

cane, gatto e uomo e incrocia i dati otte-nuti con quelli territoriali, al fine di fare lu-ce sulle possibili cause tumorali, inquina-mento ambientale incluso. Èquesto l’obiettivo del proget-to realizzato da Asl Roma B,Centro di oncologia compa-rata (COC), Università di TorVergata e Istituto zooprofilat-tico sperimentale del Lazio edella Toscana, che istituiscea Roma (come in precedenzaGenova) una zona pilota con la creazionedi un registro animale dei tumori. “L’ini-ziativa - ha spiegato Alessandro Ciorba(Facoltà di medicina veterinaria di Peru-gia; IZS Lazio) all’ANSA - si fonda sullaconsiderazione del rilievo dell’interdisci-plinarietà degli studi di oncologia compa-rata e delle potenziali ripercussioni di ti-po epidemiologico ed ambientale”.“Inizialmente” riferisce Ciorba A. vet.jour-nal “il progetto si concentrerà sui tumorimammari degli animali e della donna, per

A ROMA UN REGISTRO DEI TUMORI ANIMALI

valutare la presenza di uno specifico on-cogene (ErB-2), iperespresso nel tumoredella mammella della donna e presentenel 70% circa delle neoplasie mammariefeline e nel 30-40% circa di quelle cani-ne”. Fondamentale per il progetto sarà la

collaborazione tra medici ve-terinari liberi professionisti edi sanità pubblica. “Dei 55ambulatori veterinari presen-ti nell’area pilota Roma B”, cispiega Ciorba, “la maggiorparte ha comunicato la di-sponibilità a inviare al Centrodi oncologia comparata ma-

teriale patologico prelevato da cani e gat-ti affetti da neoplasie, eventualmente ac-compagnato dal referto istopatologicodel laboratorio di fiducia.Il COC elaborerà tutti i dati territoriali dicani e gatti comparandoli con quelli uma-ni. Sarà istituito un database formato daidati dei pazienti, uomini e animali, corre-lati al territorio di residenza. Tutte questeinformazioni saranno consultabili sui sitiinternet degli enti che partecipano al pro-getto. (M.G.M.)

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di GUALTIERO GANDINIPresidente Commissione Didattica facoltà di

Medicina Veterinaria di BolognaPresidente dello European College of

Veterinary Neurology

“PER FORTUNA CHE C’È LA EAEVE!”

La EAEVE è, al tempo stesso, un grosso fa-stidio per coloro che, nelle Facoltà Italiane,sono convinti che non sia poi così necessarioripensare la didattica e un provvidenziale ap-piglio per coloro che, nelle stesse Facoltà Ita-liane, sognano di innovare la didattica. La EAEVE (European Association for the E-stablishment of Veterinary Education) vieneperlopiù vista da noi accademici come un’au-torità che ci ricorda che dobbiamo essere mi-gliori anche quando non abbiamo voglia di te-nerlo a mente, che ci obbliga a mantenere lepromesse fatte con noi stessi e con gli al-tri….. la EAEVE ci perseguita, ci chiede sem-pre qualcosa di più di quel che abbiamo, ci facapire che dobbiamo rimetterci in discussio-ne, cambiare, innovare, rivedere.Come ben sa chi scrive per mestiere, l’atten-zione del lettore si cattura nelle prime frasi op-pure, di questi tempi frettolosi, l’occhio passadistratto su altri titoli, su altre pagine. Eppureè assolutamente necessario attirare l’atten-zione sulla EAEVE, su quanto questa asso-ciazione sta tentando di compiere in Europae in Italia per la medicina veterinaria. Soprat-tutto è necessario attirare l’attenzione di chilegge e non frequenta più le realtà accademi-che dai tempi della propria laurea. Proviamo-ci, anche per cercare di capire il perché.

BREVE STORIA PER CAPIRELa EAEVE è un’associazione supportata dal-l’Unione Europea cui aderiscono, su base vo-lontaria, le Facoltà di Medicina Veterinaria del-l’Unione Europea, Turchia ed Israele compre-si. L’EAEVE si propone l’armonizzazione deiprogrammi di insegnamento europei, garan-tendo che le Facoltà di Medicina Veterinariapossiedano quei requisiti di qualità che pos-sano garantire la formazione di un laureatosecondo uno standard europeo. Per questomotivo, le Facoltà sono chiamate ad ade-guarsi alle linee guida europee, redatte ap-punto dalla EAEVE su ispirazione di Direttivedell’Unione Europea e a farsi valutare da unacommissione EAEVE costituita da esperti in-ternazionali. In caso di valutazione positiva, laFacoltà ha “passato il primo esame” e puòchiamarsi “Facoltà approvata EAEVE”. Que-sto primo passaggio prelude al secondo, cioèl’accreditamento vero e proprio.“Passare l’esame” non è facile e richiede uno

sforzo notevole per una Facoltà. Obbliga a ri-vedere la propria didattica, a dimostrare di a-vere un Ospedale Didattico che funziona ade-guatamente, ad adottare una tipologia di in-segnamento che privilegia il “saper fare” alsolo “sapere”, in linea con le più qualificate e-sperienze europee. Obbliga a dimostrare di a-vere una casistica clinica ragguardevole, di a-vere biblioteche moderne e servizi informaticiper gli studenti, soprattutto obbliga a consi-derare lo studente in modo diverso da quan-to finora generalmente fatto, un attore delproprio percorso. Richiede che ci sia il “clini-cal training” cioè che gli studenti siano in gra-do di gestire un caso clinico a piccoli gruppi,sappiano intervenire su di esso, sappiano ar-gomentare e tradurre nella pratica. Tradottoin lingua Italiana: un incubo per il nostro tran-quillo modo di esistere!. Un incubo per diversimotivi, non ultimo la mancanza cronica di fon-di per ammodernare o dotarsi di strutture ex-novo…… se poi moltiplichiamo per tredici (oquattordici?). Al momento attuale in Europa ci sono 95 Fa-coltà che aderiscono alla EAEVE e circa 45sono le Facoltà che hanno passato il “primoesame”: In Italia sono 5: Bari, Bologna, Torinoe, più recentemente, Teramo e Perugia.La domanda del lettore dovrebbe sorgerespontanea: si, ma questo cosa significa inconcreto? Per ora ancora poco o nulla, anche perché ilvero passo importante è il secondo, quellodell’accreditamento. Nel prossimo futuro èprobabile che si possa quantificare la differen-za tra l’essere certificato EAEVE dalla limita-zione di movimento per il veterinario che silaurea in una Facoltà non certificata EAEVE ri-spetto a quello che invece si laurea in unastruttura riconosciuta. In poche parole, chi silaurea in una Facoltà certificata EAEVE può li-beramente muoversi ed esercitare la profes-sione in ambito UE, per gli altri è previsto solol’esercizio della professione sul territorio na-zionale. È questo il tema su cui si sta dibat-tendo a livello di parlamento Europeo. Appa-rentemente sembra poco, ma pensateci be-ne…… se doveste iscrivere vostro figlio ad u-na Facoltà, cosa scegliereste?

LA EAEVE E L’ITALIADa quanto appena scritto, ciascun accade-mico dovrebbe essere felice di conquistarequesta certificazione di qualità, dovrebbe ve-derla come un passo importante, come iltrampolino per una dimensione europea diqualità condivisa ……e invece? Invece, come spesso accade, in Italia è un’al-tra storia. Che provo a tracciarvi in poche ri-ghe, ben conscio di non possedere quell’im-parzialità che non appartiene al singolo, madi essere quantomeno persona informata deifatti. Sono infatti, assieme al preside, il dele-gato EAEVE per la mia Facoltà, e ho parteci-pato alle molte attività che hanno permessodi ottenere la certificazione di Bologna. Che accade in Italia? In ambiente universita-rio c’è un “partito di entusiasti” EAEVE, nu-mericamente in minoranza ma forse più atti-vo, e un “partito di indifferenti” o “scettici”,certamente più cospicuo, non sempre effica-ce, non sempre al passo con i tempi. Il suocompito principale è far finta che le cose ac-cadano (o che accadano solo per finta) e/ofare in modo che accadano nel modo più len-

to possibile. Perché? … per diversi motivi.Proviamo ad elencarne alcuni:1) la maggioranza dei docenti delle Facoltà diMedicina Veterinaria non ha nessun tipo dicontatto con il mondo professionale: produ-ce laureati (ancora troppi, vogliamo dircelo u-na volta per tutte?), ma poi ignora come que-sti si trovino a vivere e non si preoccupa dicome sia guadagnata la professionalità equale sia il feed back rispetto a quanto fattonegli anni di laurea. La EAEVE richiede una di-dattica fortemente impostata sulla certifica-zione del saper fare, attribuisce una enormeimportanza alle discipline cliniche… l’esattocontrario della realtà di molte Facoltà Italiane;2) Le Facoltà certificate EAEVE devono lavo-rare su un numero limitato di studenti: è es-senziale un numero sostenibile di studenti sesi vuole fare didattica per piccoli gruppi, di-dattica su casistica clinica o su altri aspettidella professione, legati alla sicurezza alimen-tare, alla sanità pubblica o alla ispezione deglialimenti; 3) Il sistema EAEVE privilegia competenze chenon sono necessariamente quelle tradizionaliper le progressioni di carriera. Si può aggiun-gere che, per come è strutturato il sistema u-niversitario, chi si trova nelle condizioni di po-ter promuovere delle scelte è, per motivi ana-grafici o di formazione, spesso molto lontanodalla visione di una didattica moderna ed eu-ropea;4) Il sistema EAEVE prevede che la qualitàdella didattica sia certificata, che i docenti sia-no valutati dagli studenti, che le scelte di ri-cambio dell’organico considerino procedurechiare e trasparenti, che il numero degli stu-denti non sia eccessivo. Tutto questo si com-menta da solo;5) Il sistema EAEVE ha dei requisiti minimi peril funzionamento che sono molto costosi espesso non sono affrontabili dagli Atenei Ita-liani. Questo è indubbiamente incontestabile,ma non è fuori luogo pensare che il problemasia, come spesso accade, un problema dipersone e di mentalità ancor prima che di co-sti.Ciò che accade è quindi che a parole ci sia u-na generica adesione ai principi posti dallaEAEVE, che non sempre si traduce nella pra-tica in scelte consequenziali. Peggio, è di nonpochi la tendenza, una volta ottenuta la certi-ficazione, di procedere con le modalità pre-

gresse perché, se non altro, è “più facile”. Co-sì magari si costruisce un Ospedale Didatticoe lo si gestisce come il vecchio ambulatoriodella clinica.

IL RUOLO DEL MONDOPROFESSIONALE

In questo contesto il ruolo del mondo profes-sionale è estremamente importante e tutt’al-tro che irrilevante. La conferenza dei presidi è un organismo checontiene tutto e il contrario di tutto: ci sonopresidi di Facoltà che hanno lavorato alacre-mente per il conseguimento della certificazio-ne EAEVE e presidi di Facoltà che ritengonoancora che non sia opportuno ridurre il nume-ro degli studenti, anzi non vorrebbero nem-meno avere il numero programmato. La risul-tante è quantomeno una scarsissima incisi-vità nelle scelte condivise e il mantenere posi-zioni che difendano tutti, anche gli indifendi-bili.Per quanto appena detto, non mi aspettogranché dalla conferenza dei presidi in termi-ni di programmazione dell’innovazione. A me-no che non venga esercitata su di essa unapressione positiva da parte del mondo pro-fessionale. Che dovrebbe usare due sole pa-role chiave: “qualità” e “controllo della qua-lità”. Il mondo professionale non deve dimen-ticare che la certificazione EAEVE prevede u-na didattica per numeri di studenti che nonpossono essere eccessivi: se ritiene impor-tante una ridefinizione (in termini quali-quanti-tativi) del ruolo della formazione del futuromedico veterinario dovrebbe contribuire aporre la differenza tra chi è certificato EAEVEe chi non lo è. Solo così può venire aiutatochi, all’interno del mondo accademico, si a-dopera per il rinnovamento della formazionesecondo parametri europei di qualità.Il mondo professionale veterinario italiano do-vrebbe adoperarsi (come del resto in ambitoEuropeo sta operando la FVE) a tutti i livelli af-finché sia marcata la differenza tra chi rientranei parametri EAEVE e chi no. È di questi giorni la notizia dell’apertura di untavolo di discussione tra rappresentanze uni-versitarie e delle professioni, con l’intento diconcertare, se possibile, soluzioni per i pro-blemi più urgenti della categoria. Questo è diper sé un fatto molto importante che poten-zialmente segna una fase nuova nei tormen-tati rapporti tra università e mondo professio-nale. Sarebbe opportuno e auspicabile che,in questo contesto, i valori e i contenuti pro-pugnati dalla EAEVE non fossero semplice-mente un orpello facoltativo da esibire, ma ilcardine centrale su cui lavorare per la costru-zione di un futuro condiviso, secondo il crite-rio, mai troppo appartenuto alle realtà italia-ne, di una qualità riconosciuta, certificata everificabile. ■

Èpubblicata sul sito del Miur l'Ordi-nanza Ministeriale 27 marzo 2009"Ordinanza esami di Stato abilita-

zione professionale sessioni anno 2009.Professioni non regolamentate dal D.P.R.328/2001". Sono indette nei mesi di giu-gno e novembre 2009 la prima e la se-conda sessione degli esami di Stato di a-bilitazione all'esercizio delle professionidi odontoiatra, farmacista, veterinario,tecnologo alimentare e per l'abilitazionenelle discipline statistiche.Gli esami di Stato per l'abilitazione allaprofessione di medico veterinario avran-no inizio in tutte le sedi per la prima ses-sione il giorno 23 giugno 2009 e per la se-conda sessione il giorno 24 novembre2009. Le prove successive si svolgono

ESAMI DI STATO IL 23 GIUGNO E IL 24 NOVEMBRE

secondo l'ordine stabilito per le singolesedi dai Presidenti delle commissioni e-saminatrici, reso noto con avviso nell'al-bo dell'università o istituto di istruzioneuniversitaria sede di esami. I candidati a-gli esami di Stato devono presentare ladomanda di ammissione alla prima ses-sione non oltre il 29 maggio 2009 e allaseconda sessione non oltre il 26 ottobre2009 presso la segreteria dell'universitào istituto di istruzione universitaria pres-so cui intendono sostenere gli esami. Leprove successive si svolgono secondol'ordine stabilito per le singole sedi daiPresidenti delle commissioni esaminatri-ci, reso noto con avviso nell'albo dell'u-niversità o istituto di istruzione universi-taria sede di esami.

EAEVE e didattica di qualità:sogno, incubo o indifferenzadelle Facoltà Italiane?

laPROFESSIONE VETERINARIA 14 | 2009 Accademia e Professione Riflessioni 19

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Canili abusivi convenzio-nati coi Comuni. Non c’èpace per i randagi sicilia-ni. La Ausl palermitana,in particolare, tenta di fa-re luce sul giro di struttu-

re abusive che prendono contributi dai Comu-ni. «Non possiamo stabilire quante sono - di-ce Paolo Giambruno, direttore del Dipartimen-

to di prevenzione veterinaria dell’Ausl 6 - mastiamo lavorando per porre fine a questa sto-ria. Com’è possibile che i Comuni paghino de-gli abusivi che non hanno alcuna autorizzazio-ne per tenere i randagi? Normale diligenzavuole che si facciano prima dei controlli». Nell’ambito di queste ricerche è stato ispezio-nato il canile di una associazione a Trabia: gliagenti dell’azienda sanitaria hanno trovato u-

na struttura totalmente abusiva, senza auto-rizzazioni, senza certificato di abitabilità e sen-za un sistema di scarico. Nonostante questo,il canile ha una convenzione con l’Unione deiComuni del golfo (Trabia e Altavilla) da cui ri-ceve ogni mese 1.500 euro più le cure veteri-narie e le medicine. Ma non solo: fra i circa 50cani che si trovavano lì ce ne sono nove pro-venienti da una banda di "morsicatori" presi a

Catania dopo alcune segnalazioni di aggres-sione e per i quali il comune etneo ha pagato200 euro a testa.L’Ausl 6 ha comminato alcune sanzioni, ma a-desso toccherà ai magistrati capire come siapossibile che un Comune paghi un abusivoperché si occupi di risolvere il problema deirandagi. Da parte sua il Comune di Trabia di-chiara di avere chiesto proprio all’Ausl 6 di aiu-tare la struttura a mettersi in regola e il vice-presidente dell’associazione, Rosario Geno-vese, cade dalle nuvole e lancia nuove accu-se: «I soldi che mi danno - dice Genovese -non bastano neanche a mantenere i cani,campiamo grazie alle donazioni. Perché nonse la prendono con quei canili che acchiappa-no e liberano i cani decine di volte solo perprendere nuovi contributi ogni volta?». «Anche nei confronti dei cani di proprietà - di-ce Massimo Di Martino, coordinatore regiona-le della Società di scienze comportamentaliapplicate - abbiamo registrato una certa insof-ferenza da parte della popolazione, come ciraccontano molti proprietari».Una soluzione concreta era stata prospettata:«Avevamo chiesto tre milioni e mezzo di euro- dice Paolo Ingrassia, segretario provincialedel Sindacato veterinari di medicina pubblica -per la realizzazione di un canile consortile fraComuni da realizzare in un vasto parco, già in-dividuato fra i beni confiscati alla mafia, ma so-no arrivati solo 80 mila euro. Abbiamo propo-sto anche di destinare tutte le somme ricavatedalle multe alla costruzione del canile. Con unpercorso ragionato si può arrivare ad una so-luzione, ma così no, e siamo sempre in emer-genza». (Adnkronos Salute) ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 14 | 200920 Info Regioni Sicilia

Il rifugio è abusivo, ma il Comune lo pagaAusl palermitana impegnata a fare luce sul giro di strutture abusive

Un anno e tre mesi di reclusione al-l'ex responsabile del distretto ve-terinario di Sciacca, nell'agrigen-

tino, C.C. ed al veterinario M. B., accusa-ti di abuso d'ufficio e falso ideologico.Condanna a sei mesi, invece, per il vete-rinario G.R, con l’accusa di abuso d’uffi-cio. I tre avrebbero omesso verifiche i-gienico sanitarie in un caseificio di SantaMargherita Belice. Si trattava di unastruttura che produceva e vendeva ''va-stedda del Belice'' e formaggi vari. Tuttonormale, apparentemente, salvo il fattoche la struttura produttiva era assoluta-mente abusiva e sprovvista di autorizza-zioni. Ai veterinari sarebbe spettato ilcompito di effettuare i controlli. L'accusaritiene che non venivano eseguiti e quan-do venivano fatti determinavano esiti fa-vorevoli al titolare del caseificio. (Asca)

AGRIGENTO,CONDANNATI TRE

VETERINARI

I l primo Centro di Pet Therapy operati-vo in Sicilia è stato quello istituitopresso la Facoltà di Medicina Veteri-

naria di Messina. Questo progetto è sta-to sospeso per mancanza di fondi. IlCentro era attivo ancor prima della suaufficializzazione avvenuta nel 2003, infat-ti già da diversi anni molti veterinari, do-centi e non, lavoravano come volontarinel territorio. In cinque anni sono stati ef-fettuati più di cinquemila trattamenti acinquanta assistiti con disabilità anchemolto grave, che va dall’autismo, fino al-la tetra paresi spastica, ottenendo risul-tati eccezionali e con un ottimo riscontroanche da parte delle famiglie. (Siracusa-News)

SENZA FONDI LA PETTHERAPY IN SICILIA

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L’On. Giampaolo Fogliardi(PD) ha presentato una inter-rogazione parlamentare alMinistro del lavoro, della sa-lute e delle politiche socialisulla situazione dei canili sa-

nitari ed in particolare della struttura che si oc-cupa del randagismo canino “per l'intera pro-

vincia di Verona”. La struttura, a parere dell’in-terrogante “versa da anni in condizioni scan-dalose e non più tollerabili per una comunitàche possiede una grande sensibilità nei con-fronti degli animali domestici”. Questo malgra-do, presso il canile operino “professionistiqualificati che vantano una formazione medi-co-scientifica di tutto rispetto e che in questi

anni, a fronte di evidenti carenze igienico-sa-nitarie, sono stati in grado di assicurare un ap-prezzabile livello di prestazioni clinico-chirurgi-che”.L’interrogante si riferiva a prestazioni (controllodei cani vaganti catturati sul territorio, chequando correttamente identificati - vengonorestituiti al legittimo proprietario, attività di

pronto soccorso - con reperibilità notturna efestiva - sugli animali non di proprietà, gli in-terventi di sterilizzazione chirurgica per il con-trollo demografico sia della popolazione cani-na che felina, i trattamenti immunizzanti e an-tiparassitari a tutela - anche - della salute pub-blica, il monitoraggio delle zoonosi) che “ne-cessitano di essere ulteriormente incrementa-te anche alla luce della sopravvenuta esigen-za di prevenire fenomeni preoccupanti qualil'aggressività canina non controllata, il perdu-rare di una percentuale consistente di caninon identificati e a rischio di abbandono e l'im-portazione e la commercializzazione illecita dicuccioli”. La domanda dell’On. Fogliardi èdunque: “quali interventi si intendono eseguirenell'immediato, per far fronte alle carenzestrutturali richiamate, posto che, ammessoche i lavori di realizzazione vengano intrapresiin tempi brevi, la nuova sede non sarà utilizza-bile prima di 2 o 3 tre anni”.

LA RISPOSTA“Il direttore generale dell'Azienda unità localesocio sanitaria (ULSS) n. 20 di Verona, che cu-ra la gestione del canile sanitario segnalatonell'interrogazione parlamentare in esame, hareso noto che l'Azienda ha già inserito nellaprogrammazione triennale il progetto di co-struzione del nuovo canile sanitario, da realiz-zarsi in un'area individuata di concerto con ilcomune di Verona, sita in località Binelunghe,allo scopo di realizzare un complesso chepossa accordare fattività sanitaria vera e pro-pria con quella di pertinenza comunale.La decisione è stata formalizzata tra il comu-ne e l'azienda solo nel 2008, in quanto permolti anni nessun comune o circoscrizione hamai individuato nel proprio territorio la localiz-zazione idonea a questa struttura mista.L'azienda ha sottolineato che il canile ha sem-pre assicurato nella struttura di via CampoMarzo, 20 (di proprietà mista Comune/ULSS),il servizio veterinario multizonale di controllodel randagismo canino e degli animali da affe-zione, pur con le carenze e le limitazioni deri-vanti dalla suddetta localizzazione e dalla ina-deguatezza delle strutture.Il servizio erogato, nonostante la limitatezzadegli ambienti disponibili, è risultato di qualitàpiù che sufficiente, come risulta dal verbale(disponibile presso il Servizio Assemblea), re-datto dai Carabinieri del Nucleo Anti Sofistica-zioni (NAS) di Padova in data 12 luglio 2008.Nelle more della realizzazione del nuovo canilesanitario (prevista in non meno di tre anni), l'a-zienda si è già attivata per assicurare il miglio-ramento della situazione ambientale e dei sot-toservizi, mediante la realizzazione di nuovispogliatoi e di servizi igienici per gli addetti e ivisitatori; stanno per essere ultimati, inoltre, ilavori per l'allacciamento della nuova rete fo-gnaria alla rete comunale”. ( Risposta del Sot-tosegretario alla Salute Francesca Martini, 23marzo 2009) ■

Per il nuovo canile sanitarioci vorranno almeno tre anniIl Sottosegretario Martini ha risposto in Parlamentosulla situazione dei rifugi sanitari nel veronese

laPROFESSIONE VETERINARIA 14 | 200922 Info Regioni Veneto

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Trasferire il know-how, le e-sperienze e le conoscenzea Camerun, Guinea Equa-toriale, Ciad e Gabon, al fi-ne di assistere questiquattro Paesi chiave della

Comunità economica e monetaria dell’Africacentrale (Cemac) nella creazione di una fa-coltà di Medicina veterinaria su scala macro-regionale. È quanto si propone il progetto dicooperazione internazionale “Live - LinkingInstitutions for Veterinary Education” coordi-nato dall’ateneo di Udine, approvato e co-fi-nanziato per un valore di 490 mila euro dallaCommissione europea nell’ambito del ban-do 2008 per il programma “Edulink” che so-stiene la cooperazione universitaria tra UE ePaesi ACP (Africa, Carabi e Pacifico).

FORMAZIONE AVANZATA“Live” rientra tra gli unici 5 progetti che han-

no come capofila un ateneo italiano tra i soli66 approvati dal 2006 al 2008 nell’ambitodei bandi Edulink, su un totale di 410 pro-getti presentati. «Un risultato - commentacon soddisfazione il rettore, Cristiana Com-pagno - che conferma il ruolo centrale delnostro Ateneo nelle direttrici più importantidella cooperazione mondiale, riconosciutoanche a livello europeo».Promosso dal dipartimento di Scienze ani-mali e dalla facoltà di Medina veterinaria del-l’ateneo friulano in collaborazione con gli a-tenei di Parma e Perugia «“Live” - dice Mar-co Galeotti, coordinatore del progetto e de-legato del rettore per i Rapporti con i Paesiin via di sviluppo - intende supportare le ca-pacità dei Paesi africani membri della Ce-mac nell’organizzare e gestire i sistemi di e-ducazione superiore nel campo della medi-cina veterinaria, delle produzioni animali edella sicurezza alimentare». In prospettiva,“Live” «potrà favorire - spiega Galeotti - losviluppo di un polo di formazione avanzatatra i Paesi Cemac, associando le locali isti-

tuzioni di formazione superiore in un networkanalogo a quelli sperimentati con successoin Italia e nei Paesi dell’UE».

OBIETTIVII principali obiettivi di “Live” sono: raggiun-

gere una conoscenza ottimale dell’offertaformativa nei paesi dell’Africa centrale; crea-re nuovi profili di studi universitari ispirati almodello europeo e adattati alle specifiche e-sigenze locali; definire dei percorsi post-uni-versitari (Master) e di aggiornamento profes-sionale continuo per laureati in veterinaria escienze zootecniche; sviluppare una rete dicollaborazioni scientifiche tra università lo-cali, i partner italiani, il settore privato ed ilcircuito delle autorità pubbliche di settore.Avviato nel gennaio 2009, “Life” ha una du-rata complessiva di 36 mesi. Le universitàbeneficiarie sono: Yaoundé I, Ngaounderé eDschang (Camerun), Università di Ndjamena(Ciad), Università Nazionale della Guinea E-quatoriale (Guinea Equatoriale), Università diScienze della salute, Libreville (Gabon).

FSAPIl progetto “Live” è la diretta evoluzione del-l’iniziativa pilota “Fsap - Food safety of ani-mal products” realizzata dall’ateneo di Udinenel periodo 2006-2009, in collaborazionecon l’Azienda per i Servizi Sanitari n. 6 -“Friuli Occidentale”, l’Istituto Zooprofilatticodelle Venezie, le Associazioni di allevatori(AA FVG, Anapri) e il sostegno della RegioneFVG (LR 19/2000 per la promozione di atti-vità di cooperazione allo sviluppo e paterna-riato internazionale). Nata a seguito di nume-rose missioni di studio dell’ateneo in Came-run, Guinea Equatoriale e Gabon, l’iniziativasi era tradotta in un corso di formazione permedici veterinari da inserire nel circuito dellagestione e controllo dei prodotti di origineanimale nell’area Cemac. Il progetto Fsap haformato oltre 70 medici veterinari provenien-ti dalla Cemac. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 14 | 200924 Info Regioni Friuli Venezia Giulia

Live: linkinginstitutions for veterinaryeducationCo-finanziato per 490 mila euro dall’Europa,il progetto è della facoltà di Medicina veterinariadi Udine in collaborazione con gli atenei di Parma e Perugia

Nel periodo dal 24 gennaio e il 4 febbraio è stata effettuata una campagna per lavaccinazione orale delle volpi. Sono state distribuite sul territorio di 68 comunisituati lungo la fascia confinaria con l'Austria e la Slovenia e nei comuni ad essi

contermini circa 35.000 esche vaccinali. "Non abbiamo ancora dati definitivi sull'effica-cia dell'intervento - spiega Renato Coassin Direttore Servizio Sicurezza alimentare, i-giene della nutrizione e sanità pubblica veterinaria Regione Friuli Venezia Giulia - Dire-zione Centrale Salute e P.S. - tuttavia su alcune volpi prelevate e sottoposte ad indaginidi laboratorio è stata accertata la presenza di un sufficiente titolo anticorpale, il che ciconforta. Non sono stati segnalati inconvenienti di sorta a seguito dell'intervento". Lasituazione, riferisce il dirigente regionale, “è sotto controllo”.Per contenere l'epizoozia e possibilmente eradicarla in breve sono stati programmati,come suggerito dal Centro di referenza nazionale delle Venezie e dalla Commissioneeuropea, ben 3 interventi: maggio, settembre e primavera del 2010.

SOTTO CONTROLLO LA RABBIA SILVESTRE

Page 25: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 14
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Dal 26 al 28 marzo si èsvolto a Palazzo Trecchiil “Workshop avanzato diTomografia Computeriz-zata”, che ha continuatoun iter iniziato lo scorso

luglio con il gemello corso internazionale diRisonanza Magnetica. I due eventi - organiz-zati in collaborazione da Federica Rossi, pre-sidente della Società Europea di Diagnosticaper Immagini e da Massimo Baroni, presi-dente del College Europeo di Neurologia Ve-terinaria - hanno rappresentato un appunta-

mento di aggiornamento sulle tecniche diDiagnostica per Immagini unico ed atteso inambito europeo. “L’idea di organizzare questi due corsi è ve-nuta ascoltando la forte richiesta di una for-mazione aggiornata, approfondita e mirataalle tecnologie più innovative - afferma Fe-derica Rossi, direttore del corso TC. Nell’or-ganizzare questi due eventi, Massimo Baro-ni ed io abbiamo cercato di dare una rispo-sta ad una esigenza che ormai è una regolaanche nel settore della Veterinaria dei piccolianimali. Il successo di questa iniziativa ci haconfermato che la strada intrapresa rispon-de perfettamente alle esigenze dei colleghiche intendono investire sulla loro professio-nalità. L’utilizzo della Tomografia Compute-rizzata rappresenta oggi una realtà quotidia-na che può e deve essere offerta per svisce-rare situazioni cliniche complesse e che ve-de applicazioni in diversi settori della Medici-na Veterinaria, in primis l’Oncologia ma an-che più in generale la Medicina Interna, laNeurologia e molti settori della Chirurgia. Lafolta ed entusiasta partecipazione di colleghiprovenienti da molti paesi europei, di cui nu-merosi specialisti in diagnostica per immagi-ni e neurologia, è stata una conferma dell’al-to livello di aggiornamento offerto, che si èavvalso di relatori di eccezionale esperienzae capacità didattiche. L’alternarsi di lezioni

frontali e ampie sessioni di esercitazioni pra-tiche, in cui sono stati proposti e discussicasi clinici di diverso livello di difficoltà, è sta-ta la carta vincente anche di questo corso,che ha rispecchiato l’ormai collaudato for-mat dei corsi SCIVAC, dando ancora unavolta una reale possibilità ai partecipanti dicalarsi in modo attivo e diretto nella materia.E - non da ultimo - la perfetta macchina or-ganizzativa di Palazzo Trecchi - che ha resola permanenza a Cremona estremamente

piacevole, facendo condividere ai colleghianche momenti di ottima compagnia, perfet-ta cornice al programma scientifico. Unicorammarico - molti potenziali iscritti - sia ita-liani che stranieri - che non hanno potuto es-sere presenti perché questa tipologia di cor-so prevede forzatamente un numero massi-mo di partecipanti. Anche per far fronte aqueste richieste, conclude Federica Rossi, ilworkshop specialistico TC verrà ripetuto al-l’inizio del 2010. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 14 | 200926 Dalle Associazioni DIAIM Avanzata

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Tomografia computerizzataWorkshop specialistico internazionale a Cremona

Page 27: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 14

In occasione del primo incontro del2009, la SIVAE (Società Italiana Veteri-nari Animali Esotici), ha festeggiato ilsuo decennale. Nata dal pionieristicogruppo di Studio fortemente voluto enutrito dalla passione dei colleghi Leo-

nardo Brunetti, Massimo Millefanti, ClaudioPeccati, Marta Avanzi e Beppe Visigalli, è o-ra una Società che conta oltre 500 iscritti, edè cresciuta grazie all'impegno di numerosi

colleghi (sono tanti e non si possono citaretutti) che nel corso di questi anni si sono a-doperati affinché le conoscenze sugli animalieotici potessero essere fruite da un numerodi colleghi in costante aumento, parallela-mente ad un numero crescente di proprietaridei nuovi pets da compagnia.Dopo la consegna della cravatta (v. foto), lapiccola cerimonia si è conclusa con la con-segna delle targhe ai Presidenti della SIVAE.La SIVAE è una Società giovane che ha un

laPROFESSIONE VETERINARIA 14 | 2009 Anniversari Dalle Associazioni 27

La SIVAE ha festeggiato il decennaleConsegnata la cravatta al nuovo Presidente Paolo Selleri

In occasione del decennale, il Dr. Visi-galli (presidente uscente) ha conse-gnato la "Cravatta" al neopresidente

Dr. Paolo Selleri; la cravatta passa di ma-no in mano dal presidente uscente alnuovo presidente, ed è una consuetudi-ne che si perpetua dal primo PresidenteDr. Brunetti, che voleva in questo modosancire il passaggio di testimone alle re-dini della Società.

IL “RITO” DELLACRAVATTA

G li iscritti alla Sivae ricevono il se-mestrale Exotic Fi-les, la rivista ufficia-

le della Società, diretta daLorenzo Crosta. L’ultimonumero inviato su CDRomai colleghi è interamentededicato all’oftalmologianegli animali esotici. “L’im-postazione voluta- spiegaGiuseppe Visigalli nell’edi-toriale- è stata fondata so-prattutto sugli aspetti prati-ci, fornendo, quando rite-nuto necessario, i presup-posti anatomo-fisiologicifondamentali. È stata data maggiore en-fasi ad alcuni argomenti ritenuti maggior-

mente peculiari ed interessanti. Di parti-colare interesse, senza nul-la togliere agli altri articoli,è l’approccio biologico-cli-nico alla visione nel regnoanimale, in cui l’autore vuo-le fare chiarezza su alcuniaspetti adattativi della vi-sione nelle differenti specieanimali in relazione al lorohabitat aereo od acquatico.Alcuni articoli sono stati in-vece introdotti per la loro u-tilità clinica. Anche le foto,parlando di oftalmologia,hanno un ruolo primario e

ritengo vi siano di valido aiuto nell’attivitàclinica quotidiana”.

EXOTIC FILES

Zoomark International 2009Bologna Fiere dal 7 al 10 maggio

L’imminente tredicesimo ap-puntamento con il Saloneinternazionale dei prodotti edelle attrezzature per gli a-nimali da compagnia, che siterrà a BolognaFiere dal 7

al 10 maggio prossimi, si presenta con nu-meri da primato di espositori e per le presen-ze estere. 616 le aziende presenti, 353 dellequali estere, pari al 57%. 35 i Paesi di prove-nienza; dalla Cina la rappresentanza più fol-ta, seguita dagli Stati Uniti, dalla Germania edalla Gran Bretagna. La fiera italiana costituisce l’incontro euro-peo più importante dell’anno per gli opera-tori specializzati del settore animali da com-pagnia e presenta le novità internazionali inuna gamma completa di merceologie chespazia dagli alimenti, con i più recenti ritro-vati della mangimistica, sempre più persona-lizzata a seconda delle specie e delle carat-teristiche individuali del pet, agli accessori edai servizi.Da parte dei produttori c'è una forte spinta aintrodurre novità sul mercato e Zoomark In-ternational 2009 sarà l'occasione in cui nesarà svelata la maggior parte. Ad anticiparlosono gli stessi protagonisti, fornendo il lorocontributo a delineare gli scenari competitiviper l'intero e composito universo pet, che dal7 al 10 maggio, sarà a confronto in Bologna-Fiere.Tante novità sono in arrivo, dunque, destina-te soprattutto a quelle fasce particolarmente

ricettive dell'utenza finale - in aumento nono-stante il momento di crisi - che trattano il pro-prio "pet" come vero e proprio componentedella famiglia.È una tendenza che accomuna settori e a-ziende che operano in campi assai diversi fraloro, dall'accessoristica alla farmaceutica eparafarmaceutica, dalla mangimistica tradi-zionale alle preparazioni speciali, bio e olisti-

che. Per gli appassionati di cani e gatti abbonda-no le proposte alimentari e di snack, speciali-stiche e premium, accanto a una gamma increscita di accessori e cosmetici all'insegnadel lusso e del glamour.L'attenzione dei produttori accelera anchenei confronti di segmenti in sviluppo come ro-ditori e rettili e verso mondi ormai consolidati

come l'acquariologia, sempre meglio sup-portata dalle innovazioni tecnologiche, e l'or-nitologia.La giornata inaugurale offrirà l’occasione perparlare delle opportunità di mercato e dellenuove tendenze offerte nel segmento distri-butivo più dinamico quanto a crescita, nel fo-cus scientifico sviluppato dal Centro StudiZoomark sui “Garden Center e nuovi sbocchiper la crescita del settore Pet”.I veterinari della Scivac porranno quest’annol’accento su un tema di grandissimo respiroed attualità: i rapporti fra gli animali ed i loro“padroni”, nel seminario (in programma il 9 eil 10 maggio) dal titolo: “Relazioniamoci... Co-me ti relazioni con il PET?”.L’Aisad (Associazione Italiana Imprese Setto-re Animali Domestici) promuoverà la confe-renza “Norme sul Benessere degli Animali daCompagnia”, in calendario l’8 maggio.Un altro tema di grande attualità e di notevo-le rilevanza sociale, la “Pet Therapy”, vale adire il supporto alle cure ed alla riabilitazioneospedaliera attraverso il coinvolgimento deglianimali da compagnia, sarà oggetto di unospecifico incontro scientifico, in programma ilgiorno 9 maggio.L’elenco completo degli incontri, i cui pro-grammi definitivi sono ancora in via di elabo-razione, la vetrina delle anticipazioni con i pro-dotti novità delle aziende espositrici e tutti isupporti per l’organizzazione del viaggio, delsoggiorno a Bologna e della visita in fiera, so-no disponibili sul sito www.zoomark.it. ■

forte spirito di gruppo e di sicuro i festeggia-menti saranno ripresi a Rimini in occasionedel prossimo congresso SCIVAC. La SIVAE si è costituita a Cremona, nell’apri-le 1999, da un gruppo di medici veterinariche avevano già formato insieme il Gruppo diStudio di Medicina e Chirurgia degli AnimaliEsotici, e che ha operato all’interno dellaSCIVAC (Società Culturale Italiana Veterinariper Animali da Compagnia) con la quale con-tinua a collaborare. ■

Domenica 17 maggio 2009

Chirurgia OncologicaRelatore: Dott. Giorgio Romanlli

Responsabile Scientifico evento:Dott. Marco Bernardini

Con il patrocinio dell’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Bologna

Savoia Hotel RegencyVia Del Pilastro, 2 - Bologna

In fase di accreditamento ECM

Vorrei ringraziare tutti i colleghi chehanno inviato i loro dati per la ricercasulle tariffe dei veterinari italiani. Sietestati numerosi: grazie.Come scritto precedentemente, i datisaranno divulgati al 62° CongressoNazionale SCIVAC a Rimini in occasio-ne della sessione di Domenica di Prac-tice Management.Sperando di incontrarvi numerosi, rin-grazio ancora quanti hanno voluto col-laborare con noi.

Dott. Marco Viotti Coordinatore del gruppo di studio

ANMVI di Practice management

CCIIRRCCOOLLOO VVEETTEERRIINNAARRIIOO BBOOLLOOGGNNEESSEE

Federato ANMVI

A.N.M.V.I.

Page 28: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 14

La partita del cuore" - che sigiocherà a Teramo il 2 mag-gio tra la nazionale artisti tve la nazionale medici veteri-nari - avrebbe dovuto soste-nere le nostre iniziative in

favore degli animali abbandonati in tutta Ita-lia. Per decisione degli organizzatori, la Leganazionale per la difesa del cane, e dei patro-cinanti, fra cui Anmvi, Fnovi ed Enpav, tutti gli

incassi saranno consegnati ai volontari dellacittà dell'Aquila e al loro sindaco. (info pre-vendita: 346 8426559/ 346 1214652/[email protected]). Le altre partite del cuore si disputeranno aRimini (Stadio Romeo Neri) il 29 maggio e aBenevento (Stadio Santa Colomba) il 26 set-tembre. Questi appuntamenti rientrerannonello spirito originario con cui sono stati datempo organizzati, a sostegno cioè delle ini-

ziative della Lega nazionale per la difesa delcane in favore degli animali e per la ristruttu-razione dei rifugi. Per la realizzazione di que-sto progetto esiste un filo unitario che uniscel'A.N.M.V.I. e la Lega del Cane rispetto a un“sistema” che dovrebbe meglio identificare etutelare gli animali. Il ruolo fondamentale dei medici veterinari èanche quello di educare, informare, sensibi-lizzare, indirizzare l'interesse crescente verso

gli animali, quindi a creare un senso di re-sponsabilità che attraverso l'educazione sa-nitaria porti a eliminare i maltrattamenti. Ini-ziative come questa che ci accingiamo a rea-lizzare rappresentano eventi culturali che bi-sogna valorizzare. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 14 | 200928 Agenda

Nazionale veterinari, il ricavato andrà a L’Aquila

L’Istituto Zooprofi-lattico Sperimenta-le della Lombardia

e dell’Emilia Romagna,partner di EPIZONEht tp : / /www.ep izone-

eu.net/ è lieto di annunciare il terzo mee-ting annuale “Crossing Borders” che siterrà ad Antalya, in Turchia, dal 12 al 15maggio 2009. Epizone è un Network dieccellenza nel controllo e nella diagno-stica delle epizoozie, finanziato dall’U-nione Europea. Lo slogan “Crossing Bor-ders” fa riferimento agli argomenti delmeeting, collegati alle malattie globali e-mergenti. Per informazioni: IZS dellaLombardia e dell’Emilia Romagna00392290 612- 230-379-330-333-232 [email protected]

EPIZONE

Osservando gli scaffali dei supermercati è na-turale supporre che la macchina che muove ilsistema alimentare contemporaneo funzionibenissimo. Come mai, però, siamo sempre piùesposti a possibili infezioni e intossicazioni? Ecome mai questa sovrabbondanza, che in Oc-cidente ha portato obesità e diabete a livellipreoccupanti, non ha risolto il problema dellafame nel mondo? Roberts ha analizzato il “pro-blema cibo” - una delle emergenze del prossi-mo futuro - per anni, visitando stabilimenti dimultinazionali, fiere agricole in Cina, impianti diconfezionamento della carne e catene di su-permercati. Il quadro che emerge, con il pro-gressivo impoverimento delle risorse naturali, icambiamenti climatici in atto e previsioni fo-sche sull’aumento della popolazione mondia-le, è quanto mai preoccupante: «Ci troviamoforse alla fine di quella che un giorno sarà defi-nita l’“età aurea” del cibo: quel breve, quasiprodigioso periodo du-rante il quale ciò chemangiavamo sembravasemplicemente diveni-re di anno in anno piùabbondante, più sicu-ro, più nutriente. In unaparola, migliore».

Paul Roberts La fine del ciboCodice Edizioni€ 28

RECENSIONE

Page 29: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 14

Il progetto Senilife di Innovet è tragli sponsor della conferenza “TheBrain in Health and Disease” (Ilcervello in salute e malattia) orga-nizzata dalla fondazione EBRI(a),per celebrare i 100 anni della pro-

fessoressa Rita Levi Montalcini.Il fattore di crescita nervoso (Nerve GrowthFactor, NGF), per la cui scoperta Rita LeviMontalcini vinse il Premio Nobel nel 1986,sarà il fulcro della conferenza. Oltre a lei, trePremi Nobel ed alcuni tra i più esperti ricer-catori di questo settore faranno il punto sulleattuali conoscenze in tema di NGF, focaliz-zandosi, in particolare, sulle sue potenzialitàneuroprotettive.Innovet è leader mondiale nel settore dell’in-vecchiamento cerebrale del cane e del gattocon Senilife, un importante progetto dedica-to alle Neuroscienze Cognitive in medicinaveterinaria. L’obiettivo è quello di trasferire alsettore dell’invecchiamento cerebrale del ca-ne e del gatto le più moderne evidenze

scientifiche continuamente generate dalla ri-cerca. In Medicina Veterinaria, l’invecchia-mento cerebrale è un problema in costantecrescita. Oggi in Italia, oltre 8 milioni tra canie gatti sono anziani. Circa un quarto di lorova incontro ad un invecchiamento cerebraledi successo(b). Gli altri possono presentaremodifiche cognitivo-comportamentali di variogrado (es. stato confusionale, perdita dicomportamenti appresi, vocalizzazioni not-turne). Il progetto Senilife è impegnato a ge-nerare risposte innovative a questo bisognodi salute del pet anziano e di benessere delproprietario.La conferenza “The Brain in Health and Di-sease” si terrà il 22 aprile a Roma, presso ilPalazzo Senatorio, Aula di Giulio Cesare eSala della Protomoteca, in Piazza del Cam-pidoglio.Maggiori informazioni su www.ebri.it ewww.senilife.it.(a) European Brain Research Institute(b) Osella MC, Re G, Odore R, et al. Canine

cognitive dysfunction syndrome: prevalence,clinical signs and treatment with a neuropro-tective nutraceutical. Appl Anim Behav Sci.2007; 105(4): 297-310. ■

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACPer informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected] - www.scivac.it

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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

organizzato daEdizioni Veterinarie E.V. srl

certificata ISO 9001:2000

CITOLOGIA 1Cremona, 18/20 Giugno 2009

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREDavide De Lorenzi, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVCP, Padova

RELATORIWalter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia

Ugo Federico Bonfanti, Med Vet, PhD, Dipl ECVCP, MilanoEnrico Bottero, Med Vet, Cuneo

Mario Caniatti, Med Vet, Dipl ECVP, MilanoDavide De Lorenzi, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVCP, Padova

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 550,00 + IVA 20%

Non soci: € 700,00 + IVA 20%

ECOGRAFIA CLINICACremona, 24/27 Giugno 2009

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREFederica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna

RELATORI ED ISTRUTTORILuca Benvenuti, Med Vet, Lucca

David Chiavegato, Med Vet, PadovaGian Marco Gerboni, Med Vet, Samarate (VA)

Francesco Migliorini, Med Vet, RomaFederica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna

Giliola Spattini, Med Vet, Dipl ECVDI, Reggio Emilia

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 680,00 + IVA 20%

Non soci: € 830,00 + IVA 20%

TERAPIA MEDICA E CHIRURGICADELLE MALATTIE NEUROLOGICHE

Cremona, 08/11 Luglio 2009Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREMassimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT)

RELATORIMassimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT)

Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, PadovaDaniele Sebastian Corlazzoli, Med Vet, Roma

Luisa De Risio, Med Vet, Dipl ECVN, ParmaGualtiero Gandini, Med Vet, Dipl ECVN, Bologna

Stefania Gianni, Med Vet, MilanoRaffaele Gilardini, Med Vet, Voghera (PV)

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20%

Non soci: € 800,00 + IVA 20%

laPROFESSIONE VETERINARIA 14 | 2009 Innovet Dalle Aziende 29▲

Il Progetto Senilife partecipa ai 100 anni di Rita Levi Montalcini

Page 30: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 14

Edizioni Veterinarie E.V. srl

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

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Carlo Scotti

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Chiuso in stampa il 20 aprile 2009

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 14 | 200930 Calendario attività Dal 27 aprile al 25 settembre

27 - 29 APRITINERARIO DIDATTICO SIVAE ANESTESIOLOGIA E RIANIMAZIONE NEGLI ANIMALI ESOTICI - I PARTE - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cre-

mona - Via Trecchi, 20 - ECM: 19 Crediti - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500- E-mail: [email protected]

3 MAGINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC SICILIA PRINCIPI DELLA MEDICINA AVIARE - Istituto Zooprofilattico di Catania - ECM: Richiesto Accreditamento - Per

informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

8 - 9 MAGCONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR XI CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 IN COLLABORAZIONE CON ORDINE MEDICI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

8 - 10 MAGCORSO SCIVAC CORSO REGIONALE DI CARDIOLOGIA - Ragusa - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica

Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

9 - 10 MAGSEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE RELAZIONIAMOCI... COME TI RELAZIONI CON IL PET? - Bologna Fiera, Bologna - Piazza della Costituzione - CON ZOOMARK INTERNATIONAL ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 -

E-mail: [email protected]

9 - 10 MAGCORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CORSO PER DATORI DI LAVORO IN STRUTTURA VETERINARIA. LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVO-CON ORDINE MED. VET. MILANO RO - Milano - Per informazioni: Segreteria ANMVI Tel.0372/403536 - Email: [email protected]

10 MAGINCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE OFTALMOLOGIA VETERINARIA IN EVOLUZIONE: DAL CANE AGLI UCCELLI - Campobasso - Hotel Don Gu-

glielmo - Rione San Vito 15/B - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - SegreteriaDelegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

10 MAGINCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA COSA C’È DI NUOVO NELLA DIAGNOSI, PROGNOSI E TERAPIA DEI DISORDINI INFIAMMATORI CRONICI IN COLLABORAZIONE CON ASVAC DELL’APPARATO GASTROENTERICO DEI PICCOLI ANIMALI - Sassari - ECM: Richiesto Accreditamento - Per

info: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

12 - 15 MAGINCONTRO SIDEV ESVD WORKSHOP ON DERMATOPATHOLOGY - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 -

ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC- Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

13 - 16 MAGCORSO SCIVAC CHIRURGIA E TRAUMATOLOGIA DELLE ESTREMITÀ DISTALI DEGLI ARTI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel.

+39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

17 MAGINCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA D (DIAGNOSI) - Hotel Internazionale - Cervignano del Friuli (UD) - Via Ramaz-

zotti, 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni RegionaliSCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

17 MAGINCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA CRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO - Milano

- ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC- Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

17 MAGINCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE ODONTOSTOMATOLOGIA - Hotel Campanile - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accredita-IN COLLABORAZIONE CON SOVEP mento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 -

E-mail: [email protected]

29 - 31 MAGCONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC 62° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC - Palacongressi della Riviera di Rimini, Rimini - Via

della Fiera, 52 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

9 - 10 GIUCORSO SCIVAC ENDOSCOPIA DELL’APPARATO GASTROENTERICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

11 - 12 GIUCORSO SCIVAC ENDOSCOPIA APPLICATA ALLE MALATTIE RESPIRATORIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20

- ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508- E-mail: [email protected]

12 - 14 GIUCORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC CORSO REGIONALE DI ECOGRAFIA - Sassari - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Bor-

ghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

13 - 14 GIUCORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CORSO PER DATORI DI LAVORO IN STRUTTURA VETERINARIA. LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVO-CON ORDINE MED. VET. BOLOGNA RO - Novotel Bologna San Lazzaro - via Villanova n. 31 - Villanova di Castenaso (BO)- Per informazioni: Segreteria

ANMVI Tel.0372/403536 - Email: [email protected]

14 GIUSEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE IL GATTO UN PAZIENTE CHE SI NASCONDE, ASPETTI CLINICI E NUOVE OPPORTUNITÀ - Hotel Melià, Mila-CON BOEHRINGER INGELHEIM no - Via Masaccio, 19 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -

Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

18 - 20 GIUCORSO SCIVAC CORSO DI CITOLOGIA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

21 GIUINCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO ELEMENTI PER UN CORRETTO APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO DELLA MALATTIA CARDIOVA-

SCOLARE - ECM: Richiesto Accreditamento- Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regio-nali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

24 - 27 GIUITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: II PARTE - ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

29 - 30 GIUCORSO SCIVAC CORSO AVANZATO INTENSIVO - TECNICHE DI ANESTESIA TOTALMENTE INTRAVENOSA (TIVA) - Centro

Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

8 - 11 LUGITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: IV PARTE - PRINCIPI DI NEUROTERAPIA MEDICA E CHIRURGICA - Cen-

tro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti- Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

13 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA LA VISITA CLINICA E LA MEDICINA COMPORTAMENTALE - ECM: Richiesto Accreditamento- Per informazioni:

Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

20 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA L’ESAME ENDOSCOPICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA - ECM: Richiesto Accreditamento-

Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

20 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA D (DIAGNOSI) - ECM: Richiesto Accreditamento- Per informazioni: Monica Bor-

ghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

22 - 25 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. ANESTESIA: III PARTE - ANESTESIA NELLE SPECIALITÀ - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi,

20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372403508 - E-mail: [email protected]

Nei gatti affetti da shunt portosistemico, qualidi queste affermazioni è errata:

a Gli shunt portosistemici sono sem-pre intraepatici

b L’anemia microcitica è comune (30-50%)

c La scialorrea è dovuta, in parte, al-l’eccesso di ammoniaca circolante

d I gatti possono presentare cecità acuta e transitoria.

Il feather picking è un problema:

a Molto raro negli uccelli da compagnia

b Frequente negli animali degli zoo

c Spesso presente anche nei pappagalliselvatici

d Incompatibile con la vita

e Strettamente connesso alle condizioni divita captiva

QUIZ 1Risposta corretta: e)

Corso di Medicina e ChirurgiaAviare, SCIVAC-SIVAE,Cremona ottobre 2005

QUIZ 2Risposta corretta: a)Ematologia pratica,

Delegazione RegionaleSCIVAC-Calabria, ottobre

2005

SOLUZIONI

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