Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 24

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007 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 4, numero 24, dal 25 giugno al 1 luglio 2007 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 242 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. ABUSO DI PROFESSIONE La FNOVI ha chiesto al Ministero del- la Salute un chiarimento in merito alla legge n. 175/92, che all’art. 9 intende reprimere l’esercizio abusivo della professione vietando la vendita e la fornitura di apparecchi strumentazio- ne e materiale sanitario a coloro che non esercitano arti sanitarie ricono- sciute. CASSE La Presidente della Commissione di controllo degli enti di previdenza pri- vata obbligatoria ha chiesto al Mini- stro del Lavoro un atto che affermi la loro natura privatistica contro i vincoli di spesa imposti dall’ultima Finanzia- ria. ADEPP Il Presidente dell’ADEPP, audito in Parlamento sulla riforma delle profes- sioni, ha chiesto di inserire il principio dell’autonomia delle casse nel prov- vedimento. L’ADEPP, ha aggiunto De Tilla è “fermamente contraria alla po- litica di riduzione delle riserve, di ac- corpamento delle professioni e di de- rubricazione degli ordini professiona- li in associazioni”. CUP Il Comitato promotore per la presen- tazione di un ddl di iniziativa popola- re per la riforma delle professioni in- tellettuali ha avviato ufficialmente la raccolta di firme necessarie all’ap- prodo al Parlamento. Lo spirito di fon- do del ddl è la distinzione delle pre- stazioni professionali dai servizi im- prenditoriali. SVILUPPO RURALE Il comitato europeo per lo sviluppo rurale ha votato a favore del pro- gramma italiano Rete Rurale Nazio- nale 2007, strumento di coordina- mento dei progetti di sviluppo rurale in Italia (21 programmi regionali non ancora approvati). Sono state asse- gnate dotazioni finanziarie di 82,9 mi- lioni all’Italia. GONCZY POLSKI A seguito di comunicazione FCI (Fe- deration Cynologique Internationale) l’ENCI ha preso atto del riconoscimen- to, su base provvisoria, della razza Gonczy Polski, (n. di standard 354 gruppo 6° - Segugi e cani per pista di sangue, Sezione 1a segugi taglia me- dia). Detta razza rientra nell’elenco razze canine poco rappresentative. TAMIFLU Un massiccio utilizzo del tamiflu, per il trattamento dell’influenza aviaria nell’uomo, determinerebbe un “alto rischio’’ di contaminazione ambienta- le, attraverso la dispersione del far- maco come residuo organico, dopo l’assunzione orale e l’assorbimento per via intestinale. A dimostrarlo uno studio condotto dall’Università di Bo- logna in collaborazione con l’Irsa-Cnr di Roma e pubblicato sulla rivista In- ternational Journal of Environmental and Analytical Chemistry. Brevi Conseguenze della sentenza 190/2007 la PR O FESSI O NE VETERINARIA ONAOSI: via libera al rimborso L'incostituzionalità dei criteri di calcolo dei contributi 2003-2006 rende percorribile l'azione di rimborso A PAG. 3 www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line Miur: il numero programmato scenderà D al Ministero dell’Università ar- rivano importanti segnali di svolta: dopo l’inserimento della FNOVI al tavolo tecnico ministeriale incaricato di valutare l’offerta e il fabbisogno formativo delle lauree ad accesso programmato, il Miur accoglie le istanze della Categoria e ridurrà i posti disponibili ai corsi di laurea in veterinaria. Ne dà notizia il Presidente della Federazione, Gaetano Penocchio, che nei giorni scorsi ha partecipato ai lavori del Tavolo per l’esame dell’offerta potenziale for- mativa in vista dell’emanazione del decreto ministeriale con il quale ver- ranno definiti i posti disponibili per le immatricolazioni ai corsi di laurea ad accesso programmato per l’anno accademico 2007/2008. Per la pri- ma volta l’Ordine professionale è stato ammesso al Tavolo e per la prima volta la riduzione del numero programmato sarà più significativa che in passato oltre che basata sui parametri della EAEVE (European Associa- tion of Establishments of Veterinari Education), l’ istituzione preposta dal- la Commissione europea al controllo della qualità della formazione a li- vello comunitario. “Nei prossimi giorni - riferisce Penocchio verranno co- municati i criteri che governeranno la riduzione”. Il tavolo tecnico ha mo- dificato radicalmente la tendenza consolidata; la riduzione del numero delle immatricolazioni che dettaglieremo nei prossimi giorni (pur non pe- sante) rappresenta una inversione di tendenza che dovrà continuare nei prossimi anni e dovrà premiare la qualità.Nessuna opportunità politica (non fosse altro per il buon senso che dovrebbe sempre connotare le no- stre azioni) quindi di attivare nuovi corsi di laurea”. La FNOVI si propone inoltre di intervenire sul Ministro Mussi per evitare che la proposta che uscirà dal Tavolo Tecnico possa venire vanificata da situazioni esterne al- la professione ed al Tavolo stesso. “Chiamo tutta la Categoria a sottoscri- vere questo impegno”, dichiara il Presidente FNOVI. Il Tavolo Tecnico era stato ricostituito per l’anno accademico 2007/2008 dal Decreto del Mini- stro Mussi lo scorso 3 maggio scorso ed integrato rispetto alla preceden- te composizione dalla rappresentanza della FNOVI. Al Tavolo partecipa il Presidente della Conferenza dei Presidi Massimo Castagnaro.In Italia sono 3 le Facoltà di veterinaria approvate EAEVE: Torino, Bologna e Bari. Per le immatricolazioni 2005-2006 ai corsi di laurea in medicina veterina- ria il numero di posti disponibili era sceso di 11 unità. La diminuzione, per quanto contenuta rispetto alle difficoltà occupazionali del settore, è proseguita anche nell’anno accademico 2006-2007: complessivamente, nell’arco di due anni, la programmazione nazionale è scesa di 21 unità tenendo conto di indicazioni al ribasso sostenute dal Ministero della salu- te, dalla Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Medicina Veterinaria e dalla FNOVI. A settembre del 2006, nelle 14 sedi universitarie, si erano complessivamente presentate 4.626 aspiranti matricole a fronte di 1405 posti disponibili. Attualmente gli studenti in medicina veterinaria sono Con questo titolo il quotidiano Ita- liaOggi ha proposto recentemente un articolo che riportava alcuni dati emersi da un'indagine realizzata da Digital Pr. che ha esaminato 4.495 comunità web con oltre 46,7 milioni di messaggi inseriti nel 2006. Gli o- biettivi della ricerca erano quelli di evidenziare le aree tematiche più diffuse e come internet fosse in gra- do di condizionare o orientare i con- sumi. Il primo dato che emerge è che la netta maggioranza degli in- terventi riguardano discussioni o cu- riosità su temi non specifici. "Come dire - riflette l'autore dell'articolo- le chiacchiere si trasferiscono dal bar alle chat". L'argomento più diffuso è quello dei motori che batte persino gli appassionati di informatica che su internet ci vivono. Seguono poi: tempo libero ed hobby, sport, video- giochi, salute e benessere, politica ed attualità, cinema, spettacolo e tv, telefonia. In forte crescita l'econo- mia. Sui nostri forum, di cui spesso si discute una trasformazione per renderli più specifici e settoriali ma che alla fine sembra che vadano bene così, si hanno spesso invasio- ni di campo con argomenti che esu- lano da quelli prettamente scientifici o professionali per i quali sono stati creati. Si parla negli ultimi tempi an- che di politica, tema che se gestito in modo rispettoso ed equilibrato dovrebbe essere accettato per le forti connessioni che ha con gli a- spetti professionali, Bersani ha rivo- luzionato molte regole della nostra attività, e di alimentazione, intesa come prodotti tipici locali, ricette, ri- storanti, ecc. Criticabile? I pareri possono essere molto diver- si, ma, d'altra parte, dove trovate un forum che oltre a darvi risposte scientifiche di esperti in tempo reale, informazioni su dove è stato registra- to un cane, chiarimenti sulle diverse normative, ecc. vi permette anche di trovare colleghi per organizzare ce- ne o gite o vi suggerisce il ristorante giusto in ogni parte d'Italia? Sempre secondo l'indagine della Digital Pr. nel 30% dei casi gli utenti di internet seguono consigli ed opinioni scam- biati in rete, mentre almeno uno su quattro, soprattuto se inferiore ai 45 anni, ammette di essere influenzato dalla pubblictà su internet. SU INTERNET DISCORSI COME AL BAR

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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  • 007SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

    Anno 4, numero 24, dal 25 giugno al 1 luglio 2007Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

    (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicit

    E.V. srl - Cremona 242ORGANO DI INFORMAZIONEDELLASSOCIAZIONE NAZIONALEMEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.ABUSO DI PROFESSIONELa FNOVI ha chiesto al Ministero del-la Salute un chiarimento in merito allalegge n. 175/92, che allart. 9 intendereprimere lesercizio abusivo dellaprofessione vietando la vendita e lafornitura di apparecchi strumentazio-ne e materiale sanitario a coloro chenon esercitano arti sanitarie ricono-sciute.

    CASSELa Presidente della Commissione dicontrollo degli enti di previdenza pri-vata obbligatoria ha chiesto al Mini-stro del Lavoro un atto che affermi laloro natura privatistica contro i vincolidi spesa imposti dallultima Finanzia-ria.

    ADEPPIl Presidente dellADEPP, audito inParlamento sulla riforma delle profes-sioni, ha chiesto di inserire il principiodellautonomia delle casse nel prov-vedimento. LADEPP, ha aggiunto DeTilla fermamente contraria alla po-litica di riduzione delle riserve, di ac-corpamento delle professioni e di de-rubricazione degli ordini professiona-li in associazioni.

    CUPIl Comitato promotore per la presen-tazione di un ddl di iniziativa popola-re per la riforma delle professioni in-tellettuali ha avviato ufficialmente laraccolta di firme necessarie allap-prodo al Parlamento. Lo spirito di fon-do del ddl la distinzione delle pre-stazioni professionali dai servizi im-prenditoriali.

    SVILUPPO RURALE Il comitato europeo per lo svilupporurale ha votato a favore del pro-gramma italiano Rete Rurale Nazio-nale 2007, strumento di coordina-mento dei progetti di sviluppo ruralein Italia (21 programmi regionali nonancora approvati). Sono state asse-gnate dotazioni finanziarie di 82,9 mi-lioni allItalia.

    GONCZY POLSKIA seguito di comunicazione FCI (Fe-deration Cynologique Internationale)lENCI ha preso atto del riconoscimen-to, su base provvisoria, della razzaGonczy Polski, (n. di standard 354gruppo 6 - Segugi e cani per pista disangue, Sezione 1a segugi taglia me-dia). Detta razza rientra nellelencorazze canine poco rappresentative.

    TAMIFLUUn massiccio utilizzo del tamiflu, peril trattamento dellinfluenza aviarianelluomo, determinerebbe un altorischio di contaminazione ambienta-le, attraverso la dispersione del far-maco come residuo organico, dopolassunzione orale e lassorbimentoper via intestinale. A dimostrarlo unostudio condotto dallUniversit di Bo-logna in collaborazione con lIrsa-Cnrdi Roma e pubblicato sulla rivista In-ternational Journal of Environmentaland Analytical Chemistry.

    Brevi Conseguenze della sentenza 190/2007

    laPROFESSIONE VETERINARIAONAOSI:via libera al rimborsoL'incostituzionalit dei criteri di calcolo

    dei contributi 2003-2006 rende

    percorribile l'azione di rimborso A PAG. 3

    www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line

    Miur: il numero programmato scender

    Dal Ministero dellUniversit ar-rivano importanti segnali disvolta: dopo linserimento della FNOVI al tavolo tecnico ministerialeincaricato di valutare lofferta e ilfabbisogno formativo delle laureead accesso programmato, il Miuraccoglie le istanze della Categoriae ridurr i posti disponibili ai corsi dilaurea in veterinaria. Ne d notizia il

    Presidente della Federazione, Gaetano Penocchio, che nei giorni scorsiha partecipato ai lavori del Tavolo per lesame dellofferta potenziale for-mativa in vista dellemanazione del decreto ministeriale con il quale ver-ranno definiti i posti disponibili per le immatricolazioni ai corsi di laureaad accesso programmato per lanno accademico 2007/2008. Per la pri-ma volta lOrdine professionale stato ammesso al Tavolo e per la primavolta la riduzione del numero programmato sar pi significativa che inpassato oltre che basata sui parametri della EAEVE (European Associa-tion of Establishments of Veterinari Education), l istituzione preposta dal-la Commissione europea al controllo della qualit della formazione a li-vello comunitario. Nei prossimi giorni - riferisce Penocchio verranno co-municati i criteri che governeranno la riduzione. Il tavolo tecnico ha mo-dificato radicalmente la tendenza consolidata; la riduzione del numerodelle immatricolazioni che dettaglieremo nei prossimi giorni (pur non pe-sante) rappresenta una inversione di tendenza che dovr continuare neiprossimi anni e dovr premiare la qualit.Nessuna opportunit politica(non fosse altro per il buon senso che dovrebbe sempre connotare le no-stre azioni) quindi di attivare nuovi corsi di laurea. La FNOVI si proponeinoltre di intervenire sul Ministro Mussi per evitare che la proposta cheuscir dal Tavolo Tecnico possa venire vanificata da situazioni esterne al-la professione ed al Tavolo stesso. Chiamo tutta la Categoria a sottoscri-vere questo impegno, dichiara il Presidente FNOVI. Il Tavolo Tecnico erastato ricostituito per lanno accademico 2007/2008 dal Decreto del Mini-stro Mussi lo scorso 3 maggio scorso ed integrato rispetto alla preceden-te composizione dalla rappresentanza della FNOVI. Al Tavolo partecipa ilPresidente della Conferenza dei Presidi Massimo Castagnaro.In Italiasono 3 le Facolt di veterinaria approvate EAEVE: Torino, Bologna e Bari.Per le immatricolazioni 2005-2006 ai corsi di laurea in medicina veterina-ria il numero di posti disponibili era sceso di 11 unit. La diminuzione,per quanto contenuta rispetto alle difficolt occupazionali del settore, proseguita anche nellanno accademico 2006-2007: complessivamente,nellarco di due anni, la programmazione nazionale scesa di 21 unittenendo conto di indicazioni al ribasso sostenute dal Ministero della salu-te, dalla Conferenza dei Presidi delle Facolt di Medicina Veterinaria edalla FNOVI. A settembre del 2006, nelle 14 sedi universitarie, si eranocomplessivamente presentate 4.626 aspiranti matricole a fronte di 1405posti disponibili. Attualmente gli studenti in medicina veterinaria sono

    Con questo titolo il quotidiano Ita-liaOggi ha proposto recentementeun articolo che riportava alcuni datiemersi da un'indagine realizzata daDigital Pr. che ha esaminato 4.495comunit web con oltre 46,7 milionidi messaggi inseriti nel 2006. Gli o-biettivi della ricerca erano quelli dievidenziare le aree tematiche pidiffuse e come internet fosse in gra-do di condizionare o orientare i con-sumi. Il primo dato che emerge che la netta maggioranza degli in-terventi riguardano discussioni o cu-riosit su temi non specifici. "Comedire - riflette l'autore dell'articolo- lechiacchiere si trasferiscono dal baralle chat". L'argomento pi diffuso quello dei motori che batte persinogli appassionati di informatica chesu internet ci vivono. Seguono poi:tempo libero ed hobby, sport, video-giochi, salute e benessere, politicaed attualit, cinema, spettacolo e tv,telefonia. In forte crescita l'econo-mia. Sui nostri forum, di cui spessosi discute una trasformazione perrenderli pi specifici e settoriali mache alla fine sembra che vadanobene cos, si hanno spesso invasio-

    ni di campo con argomenti che esu-lano da quelli prettamente scientificio professionali per i quali sono staticreati. Si parla negli ultimi tempi an-che di politica, tema che se gestitoin modo rispettoso ed equilibratodovrebbe essere accettato per leforti connessioni che ha con gli a-spetti professionali, Bersani ha rivo-luzionato molte regole della nostraattivit, e di alimentazione, intesacome prodotti tipici locali, ricette, ri-storanti, ecc. Criticabile? I pareri possono essere molto diver-si, ma, d'altra parte, dove trovate unforum che oltre a darvi rispostescientifiche di esperti in tempo reale,informazioni su dove stato registra-to un cane, chiarimenti sulle diversenormative, ecc. vi permette anche ditrovare colleghi per organizzare ce-ne o gite o vi suggerisce il ristorantegiusto in ogni parte d'Italia? Sempresecondo l'indagine della Digital Pr.nel 30% dei casi gli utenti di internetseguono consigli ed opinioni scam-biati in rete, mentre almeno uno suquattro, soprattuto se inferiore ai 45anni, ammette di essere influenzatodalla pubblict su internet.

    SU INTERNET DISCORSI COME AL BAR

  • La Corte Costituzionale conla sentenza N190 del15.06.2007 ha dichiarato

    lillegittimit dellart.2 lett. e) dellalegge N306/1901, sostituito dal-lart.52 comma 23 della legge N289/2002, in quanto non prevedei criteri in base ai quali quantifi-care concretamente gli oneri im-posti ai sanitari. Con tale senten-za la Corte Costituzionale non hainteso dichiarare lincostituziona-lit tout court della norma che, dal2003 al 2006 compreso, obbligatutti i sanitari al versamento delcontributo ONAOSI, ma - lascian-do in essere tale obbligo negli an-ni sopra indicati - ha censurato la

    fissazione della misura del contri-buto obbligatorio, da parte delconsiglio di amministrazione dellaFondazione ONAOSI, per il man-cato rispetto dei criteri fissati inmateria dalla legge. Va anche precisato che la CorteCostituzionale, nellemanare lasentenza che si commenta, non si pronunciata su un altro e diver-so profilo di incostituzionalit, chepure era stato sollevato dal giudi-ce di Parma, secondo il quale lanorma impugnata sarebbe costi-tuzionalmente illegittima anchenella parte in cui fonda il contribu-to non sul reddito ma sul solo da-to anagrafico dellet di chi

    chiamato a versare il contributo.In ogni caso, alla luce della sen-tenza N 190/2007, i contributiversati per gli anni 2003/2006 so-no costituzionalmente illegittimi, edunque la sentenza avr delleconseguenze non solo per i sin-goli ricorrenti ma per tutti i sanita-ri, ivi compresi - naturalmente - imedici veterinari.

    Chi ha versatoPertanto, chi ha versato il contri-buto ONAOSI per gli anni dal2003 al 2006 ha diritto a chiede-re la ripetizione (vale a dire larestituzione) di quanto versato,con interessi legali e rivaluta-

    zione monetaria: sar bene, inprima battuta, formulare listanzaattraverso lettera raccomandatadi un legale da indirizzarsi allO-NAOSI; nel caso che la richiestanon venga riscontrata entro il ter-

    mine che sar stato assegnatonella lettera, allora sar necessa-rio presentare un ricorso davantial Giudice del Lavoro territorial-mente competente, vale a dire (aisensi dellart.444 c.p.c.) il Tribu-

    3

    Conseguenze dellillegittimit costituzionale

    Sono rimborsabili i contributi ONAOSI versati in violazione della Costituzione Con tanto di interessi legali e rivalutazione monetaria. E chi non ha pagato potr opporsi alle cartelle

    laPROFESSIONE VETERINARIA 24/2007ANMVI INFORMA

    di Maria Teresa Semeraro

    Avvocato, Bologna

    Le quote dal 2003 al 2006S i parla di qualche centinaia di euro a testa. Le quote, dal 2003 al2006, sono sempre state decise dal CdA della Fondazione,perch cos diceva (in violazione dellarticolo 23 della Costituzione) la Fi-nanziaria 2003. Tutte le quote dunque sono illegittime per i legali dellANM-VI e non solo quelle del 2003 e del 2004 come sostiene la Fondazione. Esono illegittime non solo nei confronti dei privati ma anche dei sanitari di-pendenti, tanto che lo SNAMI si gi mosso a tutela dei medici. Per lanno 2003, la Fondazione ha stabilito le quote attenendosi al detta-to di legge e introducendo un criterio di et, oltre a tenere conto che ladecorrenza dellobbligo partita il 31 luglio 2003: tutti i sanitari erano te-nuti al versamento di una quota proporzionale pari a cinque dodicesimidi quota annua per il dovuto del 2003.Quanto al 2004, lONAOSI fissava la quota di iscrizione alla Fondazionenel modo seguente: a) per tutti i giovani iscritti fino al 33 anno di et 3 eu-ro mensili; b) per tutti gli iscritti con oltre 67 anni di et 1,5 euro mensilioppure pagamento una tantum di 100 euro che mette in regola il sanita-rio definitivamente; c) per tutti gli altri iscritti (con et compresa fra i 33 e i67 anni di et) 12 euro mensili. Nei primi due anni di obbligo molti veteri-nari hanno versato 204 euro. stato solo per le stato solo per le quote 2005-2010 che la Fondazioneha stabilito le quote in base anche al reddito oltre che allet, sanandomotu proprio la violazione dellarticolo 3 Cost. (ma non dellarticolo 23Cost. che resta il vizio di fondo della Finanziaria 2003). Questi i criteri delcontributo annuale versato nel 2005 e nel 2006: 12,00 per i contribuenti con meno di 5 (cinque) anni complessivi di i-scrizione al rispettivo ordine professionale 12,00 per i contribuenti che, a prescindere dallet, anagrafica e dal-lanzianit di iscrizione allordine professionale frequentino un corso diprima specializzazione in discipline sanitarie soggetta a borsa di studio(che obblighino un rapporto esclusivo e non permettano quindi di eserci-tare altra attivit al di fuori della specializzazione) 12,00 per i contribuenti che, a prescindere dallet, anagrafica e dal-lanzianit di iscrizione allordine professionale, abbiano un reddito impo-nibile complessivo annuo inferiore a 14.000,00 (quattordicimila) - (chericomprende pertanto anche gli invalidi fisici e psichici con tale reddito) 36,00 per i contribuenti aventi unet inferiore ai 33 anni e un redditoimponibile pro-capite annuo inferiore a 28.000,00 (ventottomila/00) 120,00 per i contribuenti aventi unet inferiore ai 33 anni e un redditoimponibile pro-capite annuo superiore a 28.000,00 (ventottomila/00) 72,00 per i contribuenti aventi unet superiore ai 33 anni e inferiore ai67 anni, aventi un reddito imponibile pro-capite annuo inferiore a 28.000,00 (ventottomila/00) 120,00 per i contribuenti aventi unet superiore ai 33 anni e inferioreai 67 anni, aventi un reddito imponibile pro-capite annuo superiore a 28.000,00 (ventottomila/00) 12,00 per i contribuenti aventi unet superiore ai 67 anni, o, in alter-nativa, un contributo una tantum di 60,00 (sessanta/00), salvo che nonabbiano regolarmente versato contributi allOnaosi per 30 (trenta) anni,nel qual caso sono esentati da obblighi contributivi, senza perdita del re-lativo status

    La posizione della FondazioneL obbligo di contribuzione, esteso dalla Legge Finanziaria 2003 a tutti i sanitari (medici chirurghi, o-dontoiatri, medici veterinari e farmacisti) iscritti ai rispettivi Ordini professionali, si conferma ed,anzi, si rafforza, anche a seguito del D.Lgs. 30 giugno 1994, n.509 che ha privatizzato, con lONAOSI, gli Entidi previdenza dei professionisti (tra cui ENPAM, ENPAV ed ENPAF), in attuazione della Legge delega 537/1993.Per la terza volta nellarco di un decennio, dopo la sentenza n. 248/1997 e n. 214/1999, non ha dubbi a riguar-do la Corte Costituzionale, pronunciandosi su una questione sollevata da alcuni sanitari davanti al Tribunaledel lavoro di Parma.Ricorda, infatti, la Corte Costituzionale che nel fissare i principi ed i criteri direttivi della privatizzazione deglienti previdenziali, tra i quali lONAOSI, lart. 1, comma 33, lettera a), numero 4, della legge n. 537 del 1993 di-sponeva che essa si realizzasse nelle forme dellassociazione o della fondazione con garanzie di autonomiagestionale, organizzativa, amministrativa e contabile, ferme restandone [] lobbligatoriet della iscrizione edella contribuzione agli stessi degli appartenenti alle categorie di personale a favore dei quali essi risultano i-stituiti.La Consulta, con osservazioni, peraltro, circoscritte alle quote 2003-2004 e riconducibili ad una carenza nor-mativa di criteri cui lONAOSI del tutto estranea, rende giustizia alla validit degli indirizzi politici della Fon-dazione, tesi al riconoscimento della tutela ed equit della iscrizione e di contribuzione estesa a tutti gli appar-tenenti alle categorie.Lart. 52, comma 23, della Legge 27 dicembre 2002, n.289 (Legge Finanziaria 2003), spiega la Corte, purcontenendo lidentificazione dei soggetti tenuti alla prestazione, nonch del modello procedimentale cui laFondazione deve uniformare la propria attivit, si limita a confermare lobbligatoriet dei contributi previden-ziali, che continuano ad esser posti a carico dei medesimi soggetti professionali anche dopo la privatizzazio-ne dellente impositore, senza offrire alcun elemento, neanche indiretto, idoneo ad individuare criteri adeguatialla concreta quantificazione e distribuzione degli oneri imposti ai soggetti sopra menzionati.Il problema posto dalla sentenza della Corte , quindi, anche chi debba predeterminare i criteri.Se fosse il Legislatore a doverlo fare, ci potrebbe andare ad incidere sulla sfera di autonomia, espressamen-te attribuita, a tutti gli Enti di previdenza privatizzati, non solo dallart.2 del D. Lgs. 509/1994, ma anche, suc-cessivamente, dalla Legge 335/1995. Come sottolinea la stessa Corte, infatti, la legge 8 agosto 1995, n. 335,allart. 3, comma 12, nel delineare specificamente le sfere di autonomia normativa e gestionale degli enti previ-denziali privatizzati, ha disposto che in esito alle risultanze del bilancio tecnico e in attuazione di quanto previ-sto dallart. 2, comma 2 del d.lgs. n. 509 del 1994, sono adottati dagli enti medesimi provvedimenti di variazio-ne delle aliquote contributive, di riparametrazione dei coefficienti di rendimento o di ogni altro criterio di de-terminazione delle prestazioni previdenziali.La sentenza n. 190/2007 riconosce, infine, anche sotto un profilo operativo, la correttezza e la trasparenza del-lONAOSI, che, di fatto, ha dato esatta e legittima applicazione alla legislazione vigente e a tutti gli atti conse-guenti, approvati espressamente, senza alcuna osservazione, dai Ministeri Vigilanti ai sensi del D. Lgs.

    509/1994.Il Consiglio di Amministrazione,peraltro, aveva gi anticipato unariflessione sulla materia oggettodella sentenza, riparametrandolentit delle quote 2005-2010 a cri-teri non pi solo di et anagrafica,ma anche reddituali e di anzianitdi iscrizione allOrdine. Sono, quindi, naufragate le stru-mentalizzazioni e le campagne didisinformazione che, distorcendocompletamente la realt dei fatti,attribuivano allONAOSI un presun-to colpo di mano che non c maistato.

    LA FONDAZIONE O.N.A.O.S.I.Veduta esterna dell'Istituto maschile di Perugia della Fondazione ONAOSI

    In Tribunale per principio

    La Corte Costituzionale non intervenuta sul principio dellob-bligo, perch non stata finora chiamata a pronunciarsi sulpunto. Lo far - lauspicio dellANMVI - se il Giudice del Lavoro di Mi-lano il 12 luglio prossimo decider di passare la questione ai giudicidella Consulta. Il ricorso promosso dai legali dellANMVI infatti radi-cale e attiene allaffermazione del principio di non coercibilit di un con-tributo versato in favore di un ente privato che ha finalit assistenzialisolidaristico-assicurative del tutto inequiparabili ad un obbligo previ-denziale. Non sono violati solo gli articoli 3 e 23 della Costituzione, maanche, a parere dellANMVI, gli articoli 18 e 38.

  • nale del luogo in cui ha la residen-za chi promuove il ricorso, ponen-do - a sostegno della propria do-manda - la pronuncia della CorteCostituzionale in commento (sent.N 190/2007). Si tratta di giudiziche durano, in media, qualcheanno, anche se la durata varia inbase al carico di lavoro di ciascunTribunale.

    Chi non ha pagatoI medici veterinari (e tutti i sa-nitari) che invece non hannopagato i contributi per i suddet-ti anni e - sempre per gli annidal 2003 al 2006 - si vedono re-capitare una cartella esattoria-le, possono proporre opposi-zione contro liscrizione a ruo-lo, chiedendo la dichiarazionedi nullit e/o lannullamentodella cartella, anche in questocaso con ricorso dinanzi al Tribu-nale del Lavoro del luogo di resi-denza del ricorrente, entro il ter-mine di giorni 40 dalla notificadella cartella esattoriale (d. lgs.26.02.1999 N 46 art.24). Anchein questo caso la durata del pro-cedimento di qualche anno(fatti sempre salvi i diversi tempidei diversi Tribunali).

    Quanti sono rimasti volontari?Sono 15.000 i Sanitari che finorahanno optato per liscrizione vo-lontaria allONAOSI e di questi lagrande maggioranza costituitada medici chirurghi e odontoiatri.Andando nel dettaglio ad oggi icontribuenti volontari sono cossuddivisi: 83,5% medici, 7,5% o-dontoiatri, 5% veterinari e 4% far-macisti. Lo riferisce in un comuni-cato la stessa Fondazione ONAO-SI, commentando che rispetto ai2700 volontari presenti prima del2003, anno in cui era stata estesaper legge liscrizione obbligatoriaa tutti i Sanitari, gli attuali quindi-cimila potrebbero essere consi-derati un traguardo positivo esoddisfacente, frutto certamenteanche di una maggiore cono-scenza delle attivit dellOpera,delle prestazioni e dei servizi ero-gati e quindi dei vantaggi certiche comporta ladesione alla Fon-dazione stessa, oltrech conse-guenza di un discorso solidaristi-

    co intracategoriale tuttora validoche dovrebbe comunque esseresempre tenuto presente. In effettise si considera che i potenzialicontribuenti volontari particolar-mente interessati ammontereb-bero a circa 176.000 (compresi o-dontoiatri - veterinari - farmacisti)la maggior parte dei quali appar-tenenti alle fasce di et pi espo-ste (figli in et scolare) che va dai35 ai 55 anni e quindi a maggiorrischio o comunque con un ipo-tizzabile maggiore interesse a go-dere dei servizi messi a disposi-zione dei sanitari viventi, lattualetrend di platea contributiva riferitaai volontari risulterebbe ristretta epoco giustificabile; soprattutto sesi considera la notevole conve-nienza offerta dalla polizza O-NAOSI. Ricordando che il termi-ne per liscrizione volontaria (ini-zialmente fissato al 30 aprile perla formalizzazione) scade il 30giugno 2007, la Fondazione con-clude che si conferma anche inquesta nuova fase di assesta-mento per la Fondazione ONAO-SI che giunge dopo la limitazioneintrodotta dalla Finanziaria 2007delliscrizione obbligatoria ai soliSanitari dipendenti pubblici, ilmaggior interesse della categoriamedica rispetto alle altre a soste-nere questo Ente. Liscrizione al-lONAOSI, prosegue il comunica-to, va intesa come una vera epropria assicurazione a tutela del-la famiglia e dei nostri figli, unicanel suo genere, economicamenteconveniente ed estremamentevantaggiosa dal punto di vista deipossibili benefici. (fonte:onaosi.it)

    Linoculazione del tran-sponder di esclusivacompetenza dei medici ve-

    terinari. Lo afferma il Ministro del-la Salute Livia Turco ( foto) in unalettera indirizzata alla FNOVI. Se ilMinistero delle Politiche Agricolelo afferma a denti stretti, il Ministronon ha dubbi e interpreta le indi-cazioni comunitarie pi corretta-mente di quanto non faccia Via XXSettembre. Si tratta di una presa di posizioneinequivocabile, trasmessa al Pre-sidente della FNOVI, Gaetano Pe-nocchio, in data 21 giugno, nellaquale si commenta la circolaredel Mipaaf sulla gestione tempo-ranea e semplificata dellanagrafeequina come un provvedimentoconcordato con il Dicastero dellaSalute e che non introduce alcu-na innovazione rispetto a quantogi stabilito dal decreto intermini-steriale del 5 maggio 2006 sulleLinee guida dellanagrafe equina.Il Ministro scrive: si precisa chela posizione del Ministero dellaSalute in seno al Comitato tec-nico di coordinamento per la-nagrafe degli equidi incaricatodella redazione del Manuale o-perativo stata sempre fermanel ribadire lesclusiva compe-tenza del medico veterinario inmerito allinoculazione del tran-sponder negli animali Diversorispetto al Mipaaf anche lapproc-cio del Ministero della Salute neiriguardi dellemanando regola-mento comunitario: se il Capo Di-partimento per lo Sviluppo del Mi-paaf scrive che accanto al veteri-nario ci potranno essere altre pro-fessionalit, il Ministro Livia Turco- perfettamente in linea con quan-to pi volte rilevato da ANMVI eda FNOVI - osserva: lultima ver-sione della proposta di regola-mento della Commissione Euro-pea demanda ai vari Stati membrila definizione della qualifica mini-ma richiesta per espletare la pra-tica dellinoculazione dei tran-sponder ovvero la designazionedella persona o professionista in-caricato di detta mansione. Taleformulazione consentir agevol-mente di poter affermare- conclu-de il Ministro della Salute - nel te-sto del manuale operativo lesclu-siva competenza del medico ve-terinario in merito a tale praticaprofessionale, almeno fin quandorimarr immodificato lattuale qua-dro normativo di riferimento. Laprecisazione dobbligo in quan-

    to a livello Europeo sono ricono-sciute figure ausiliarie del medicoveterinario e pertanto il Regola-mento comunitario deve tenereconto dei diversi ordinamenti del-la professione veterinaria fra i variStati membri. Com noto, in Italia,la figura dellinfermiere o ausilia-rio veterinario non costituisce pro-filo sanitario giuridicamente rico-nosciuto. Due eccezioni: il mani-scalco e il castrino.Il Ministro rassicura infine circa lavalenza sanitaria dello strumento-anagrafe e garantisce che su ta-le impostazione sostanzialmenteconcordano sia il Ministero dellePolitiche Agricole, Alimentari eForestali che la stessa UNIRE.

    AIA, braccio operativoIntanto, per definire alcune moda-lit applicative tecniche dellana-grafe degli equini, AIA e UNIRE sisono incontrati a Roma il 19 giu-gno: al centro dei lavori le moda-lit per la gestione temporaneadellanagrafe degli equini. Alla riunione, presenti numerosidirettori delle Associazioni perife-riche del Sistema Allevatori, han-no partecipato il presidente del-

    lAia Nino Andena, affiancato daldirettore generale Paolo Scrocchi,ed il commissario dellUnire Gui-do Melzi dEril. In particolare ilpresidente Andena ha ribadito alcommissario Melzi la disponibilitdellAia e dellintero sistema alle-vatoriale ad essere braccio ope-rativo nella realizzazione dellana-grafe equina mettendo al serviziodel settore lesperienza professio-nale e le tecnologie, anche dalpunto di vista informatico. Nelcontempo ha invitato i Direttoripresenti a dimostrare sul campole professionalit del Sistema Al-levatori. Il Presidente ha volutocomunque sottolineare che, nellagestione dellanagrafe equina,lOrganizzazione degli Allevatorinon intende sostituirsi o sovrap-porsi a funzioni spettanti ad altri.Da parte sua il commissario Melziha confermato la fiducia ripostadallEnte e dal Ministero delle Po-litiche Agricole Alimentari e Fore-stali nelle capacit dellOrganiz-zazione, ribadendo la convinzio-ne dellutilit dello strumento del-lanagrafe equina e della sua im-portanza anche da parte dei mas-simi vertici del Mipaaf.

    4ATTUALIT

    laPROFESSIONE VETERINARIA 24/2007

    Livia Turco alla FNOVI

    Lidentificazione di esclusivacompetenza dei medici veterinariRassicurazioni sulla valenza sanitaria dellanagrafe equina e sul ruolo del veterinario

    Ambrosio: nessuna norma dice il contrario

    La circolare che attua in via temporanea lanagra-fe equina lungi dal voler disconoscere il ruolodei medici veterinari, ha invece la finalit di garantire dasubito lidentificazione degli equidi. Lo afferma il CapoDipartimento dello Sviluppo del Ministero delle PoliticheAgricole, Giuseppe Ambrosio, (foto) in una nota recapi-tata oggi allANMVI in merito alla circolare 1 del 14 mag-gio 2007 sulla gestione temporanea e semplificata dellanagrafe equina.Nella nota, indirizzata alla FNOVI e per conoscenza al Ministero della Sa-lute, allUNIRE, alle Regioni e al Sivemp, Ambrosio aggiunge: per quantoriguarda in particolare lidentificazione degli equidi va sottolineato che allostato attuale manca nel nostro Paese qualsiasi norma che consenta di o-perare a figure professionali diverse da quella del veterinario. Va per evi-denziato che in discussione un progetto di Regolamento comunitarionel quale previsto che accanto al veterinario possano operare anche al-tre figure professionali, lasciando agli Stati membri lonere di stabilire re-quisiti minimi e professionalit. (fonte: anmvioggi.it)

    Applicare larticolo 8 dellAccordo sul benessere

    In relazione a diverse interrogazioni ed interpellanze parlamentaririguardanti i maltrattamenti a cavalli impiegati in competizioni emanifestazioni popolari il Ministro della Salute ha ritenuto necessario ricor-dare alle Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano gli impegni in-trapresi in materia ed in particolare sottolineare, con una nota del 27 otto-bre 2006, la necessit di attuare sui rispettivi territori, lart. 8 dellAccordotra il Ministro della Salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e diBolzano del 6 febbraio 2003, ratificato con DPCM 28 febbraio 2003: LeRegioni e le province autonome di Trento e Bolzano si impegnano ad au-torizzare lo svolgimento di gare di equidi o altri ungulati nel corso di mani-festazioni popolari solo nel caso in cui: a) la pista delle corse sia ricopertada materiale idoneo ad attutire i colpi degli zoccoli sul terreno asfaltato ocementato; b) il percorso della gara, nel caso in cui alla lettera a), sia cir-coscritto con adeguate sponde capaci di ridurre il danno agli animali, incaso di caduta, nonch per garantire la sicurezza e lincolumit delle per-sone che assistono alle manifestazioni. Il Ministro ha voluto evitare chegare su circuiti urbani improvvisati, di cui si ha notizia, possano causaregravi lesioni traumatiche agli animali, per i quali si considera poi necessa-rio limmediato abbattimento (ministerosalute.it)

    FAC SIMILEI legali dellANMVI

    predisporranno il fac simile

    delle lettere utili alla richiesta

    di restituzione delle somme

    versate e allopposizione al

    pagamento delle cartelle.

    Chi fosse interessato pu

    rivolgersi a:

    [email protected]

  • Dallinizio del 2007 ad oggisi verificato un grandemovimento di idee, opi-

    nioni, indagini, interessi per le Me-dicine Non Convenzionali (MNC).Il quadro politico caratterizzato daben 13 Progetti di Legge che il Se-natore Daniele Bosone ha il compi-to di assemblare in unico testo dasottoporre alle camere.Di questi tredici PDL, nove riguar-dano le MNC del settore veterinario,tutti abbastanza simili nellimposta-zione:- le MNC sono atto medico veterina-rio e pertanto di esclusiva compe-tenza del medico veterinario;- lo stesso medico veterinario au-torizzato allapplicazione delle stes-se per scopi terapeutici e profilatticisecondo il Regolamento CE1804/1999;- il capo II del D.L. 193 dedicatoai medicinali omeopatici, finalmen-te equiparati a presidi terapeutici,supporta limpiego degli stessi nel-la cura degli animali;- vengono istituite una serie dicommissioni e relative sottocom-missioni, composte per lo pi da e-sperti e dai rappresentanti delle Fe-derazioni, con il compito di vagliarei programmi formativi, promuoverelintegrazione delle discipline medi-che allinterno del sistema sanitarionazionale, promuovere la ricercascientifica del settore, elaborare iprontuari farmaceutici;- si d facolt alle Universit di at-tivare corsi di informazione e forma-zione in materia di MNC;- infine vi sono alcune note relati-ve allesplicazione della specificaattivit professione erogata dagli e-sperti, ovvero chi pu definirsi tale.Il piano professionale stato abba-stanza sconvolto dalla legge Bersa-ni. Questa nuova normativa con-sente in effetti una pi facile divul-gazione della propria esperienzaprofessionale, ma crea una serie diproblemi e persino dei pericoli dan-do spazio a millantatori ed imboni-tori che trovano nelle MNC una sor-ta di Terra di Nessuno in cui rici-clarsi e ritentare.Lattenzione degli Ordini e della F-NOVI stata cos posta sulle for-me di pubblicit professionalecorrette, anche sulla base di do-cumenti che la stessa Federazio-ne ha prodotto nel corso del tem-po. Recentemente la FNOVI ha in-serito uno specifico articolo nelnuovo codice deontologico dedi-cato alle MNC (Articolo 30: Medi-cine non convenzionali).La soluzione pi semplice, peral-tro gi affermata in quasi tutti iPDL, sarebbe listituzione, pressogli Ordini Provinciali, di elenchi de-gli esperti: Presso gli Ordini deimedici chirurghi, degli odontoiatrie dei veterinari istituito, senza

    nuovi o maggiori oneri per il bilan-cio dello Stato, il registro degli e-sperti nelle medicine non conven-zionali, articolato per sezioni se-condo i differenti indirizzi. Posso-no iscriversi al registro soltanto ilaureati in medicina e chirurgia, ilaureati in veterinaria ed i laureatiin odontoiatria in possesso delmaster di esperto nelle MNC, rila-sciato dalle Universit degli studistatali o da enti di formazione ac-creditati dal Ministro dellistruzio-ne.In passato la stessa FNOVI, avevapreso in considerazione tale possi-bilit e nel Documento Linee Gui-da in Medicina Veterinaria NonConvenzionale al punto H: Preve-dere listituzione presso gli OrdiniProvinciali di un Registro diviso insezioni per ciascuna MNC. Linseri-mento nel registro subordinato al-la individuazione dei criteri stabilitidalla FNOVI, Societ scientifiche disettore e Scuole accreditate, nelladistinzione di ruoli e funzioni.La Commissione FNOVI per leMNC ha lavorato in tal senso, ela-borando un documento per megliodefinire la qualifica di esperto inMNC, basato sulla trasparenza deipercorsi formativi: la sostanziale ri-levanza e lo scopo che tale propo-sta si pone, non quale mera pubbli-cit di settore, ma piuttosto comebase di una corretta e fattiva colla-borazione tra veterinari, il rispettodel pluralismo scientifico e della au-tonomia dellatto medico veterinarioed il rispetto della libert di sceltaterapeutica del proprietario degli a-nimali. Ma tale documento stato momen-taneamente congelato dal Comita-to Centrale in attesa che anche al-tre categorie di veterinari specialistied esperti si attivino per un pieno ri-conoscimento della loro figura pro-fessionale. Sicuramente siamo adun momento di grande cambia-mento di tutto il nostro settore, uncambiamento che opportuno ge-stire sulla base delle conoscenzeche ciascun gruppo di esperti puapportare in senso normativo e diregolamentazione.Lo stesso presidente Penocchio,nella sua relazione del 15 Aprile2007, scrive: nellattesa della defi-nizione di un provvedimento legi-slativo risulta necessario rispettarelautonomia dellatto medico veteri-nario, la libert di scelta terapeuticadel proprietario degli animali e por-re il veterinario nella condizione dieffettuare una corretta pubblicitinformativa.Grande eco ha avuto la Legge Re-gionale della Toscana n. 3 / 2007che nel regolare limpiego di tre me-dicine non convenzionali (tattica-mente definite complementari), O-meopatia, Fitoterapia ed Agopuntu-ra, prevede proprio listituzione ditali elenchi. intervenuta la Corte Costituziona-le sollevando un problema di com-petenza della Regione in materia difunzione individuatrice della pro-fessione ravvisata nellistituzionedegli elenchi, ma una pronta e rapi-da correzione da parte della Regio-

    ne Toscana, ha comunque permes-so che la legge regionale rimanes-se in vigore.Lesperienza toscana crea comun-que un precedente importante in I-talia che aumenta la necessit di ar-monizzazione nazionale.Consideriamo cosa avviene in spe-cifico in Medicina Veterinaria.LANMVI, la SIMVeNCo e laUMNCV hanno promosso uninda-gine sulle MNC: un questionario ri-volto sia a chi esperto, sia a chinon lo . Quattro le medicine pipraticate (in ordine decrescente):Omeopatia, Omotossicologia, Fito-terapia, Agopuntura; ma vengonocitate altre branche non convenzio-nali, molte delle quali non sono me-dicine, ma tecniche o metodiche.Ogni sistema medico che sia taleper definizione deve essere impo-stato su una peculiare filosofia me-dica di base, avere un preciso per-corso diagnostico, avvalersi di di-verse tecniche terapeutiche.In questo senso possiamo ricono-scere come medicine in s comple-te: Medicina Omeopatica, Medici-na Antroposofica, Medicina Tradi-zionale Cinese, Medicina Ayurvedi-ca, Medicina Tibetana.Le altre discipline citate nel questio-nario spesso sono solo metodicheterapeutiche, prive di una solidabase diagnostica, molto legate allasanit delluomo e traslate in veteri-naria con risultati non sempre certi.Capitolo a se stante poi quellodelle discipline manuali in cui rica-dono tecniche complementari chesono in grado di supportare lazio-ne terapeutica principale (allopatiao MNC) e promuovere il benesseredel soggetto: secondo la FVE an-che queste ultime dovrebbero es-sere praticate dai laureati in medici-na veterinaria.LAgopuntura Veterinaria (AV) risul-ta essere tra le meno praticate puravendo maggiori riconoscimentiscientifici in relazione alla sua effi-cacia, ed in effetti cos, ma que-sto, per certi versi, un vantaggio:lAV poco prescrivibile!!Certo spillonari in grado di buca-re animali se ne trovano ugualmen-te, ma molto pi alto il numero dichi prescrive rimedi omeopatici, o-motossicologici e fitoterapeutici suindicazione di improbabili prontuarie sul pericoloso assunto che ciche naturale innocuo!Il dato che emerge dal questionario che in atto una grande disinfor-mazione che non fa altro che au-mentare la confusione soprattuttotra i colleghi non esperti che tendo-no a porre sullo stesso piano mate-rie diverse e con diverso spessorescientifico e di applicazione clinicain veterinaria, accomunandole tuttead un giudizio fortemente negativo.In questa confusione aumenta il nu-mero dei millantatori e dei sedicentiesperti che si propongono quali de-tentori della panacea universale,imbrogliando colleghi e proprietaridegli animali, causando gravi dannia questi ultimi!Tale nefasta proliferazione lega-ta proprio alla mancata definizio-ne dei percorsi formativi: dal que-

    stionario emerge che molti sonogli autodidatti e coloro che hannopartecipato a qualche sporadicagiornata di studio, comunque lon-tani dagli eventi formativi di ampiorespiro normalmente adottati nellepi serie scuole private di MNC(almeno 3 anni di corso; circa 500ore di lezioni ed esercitazioni pra-tiche; esami di merito per ogni an-no di corso; tesi di fine corso; cor-po docente con comprovata e-sperienza clinica e didattica). Ilnumero dei veterinari interessati apraticare MNC sicuramente au-mentato, ma sono pochi coloroche accettano di formarsi seria-mente e per un periodo di tempoappena sufficiente: non esistonoscorciatoie o percorsi alternativipi brevi ed ugualmente validi aquelli oggi in uso nelle scuole pri-vate.In questo quadro iniziano ad inter-venire soggetti privati che propon-gono corsi brevi, spesso in comunecon i medici di umana, senza alcunreferente veterinario che possa ap-portare lesperienza necessaria:cos diversi colleghi si lasciano tra-sportare dalla facilit dellistruzione,persino dallentusiasmo per i sor-prendenti risultati di queste discipli-ne, senza acquisire quei necessariinsegnamenti specifici necessari al-la medicina per animali. Linsucces-so professionale di questi veterinari direttamente proporzionale ai pro-fitti di chi organizza questi corsi.Le universit gi da tempo sonda-no il terreno delle MNC, prima total-mente osteggiate, poi facendo ela-borare qualche tesi di laurea inMNC, ora studiate a distanza, conlintenzione di attivare masters ospecializzazioni nel nuovo settore.Le facolt, per, mancano di esper-ti: chi potrebbe erogare un insegna-mento di qualit?Gli esperti che gi hanno esperien-za di docenza, sono impegnati nel-le scuole private.La strada pi sicura, spesso evi-denziata nei differenti PDL, la pos-sibilit delle universit di chiederelattiva partecipazione delle scuoleprivate da considerarsi come orga-ni di consulenza e collaborazioneper i programmi e per la didattica.Altre istituzioni si sono interessatealle MNC, soprattutto gli IZS: inquello di Brescia si tenuto un gre-mito corso di informazione e pre-sentazione delle MNC in veterina-ria; in quello di Arezzo si sta realiz-zando un centro clinico interamen-te dedicato allOmeopatia.Se da un lato questo interesse po-sitivo ed indice di rivalutazione se-ria ed oggettiva delle MNC, dallal-tro il pericolo quello delle indebi-te appropriazioni di competenze.In alcune Proposte Normative ed inalcuni Documenti prodotti nel tem-po dalle Societ di MNC sempresottolineato che nei diversi ambitidella veterinaria pubblica e libero -professionale, sempre a garanzia diuna prestazione di elevata qualit,operi personale realmente qualifi-cato.Formazione e cultura di base inMNC, pratica clinica consolidata in

    esse, dovrebbero essere anche al-la base di chi propone lavori (pseu-do)scientifici sulle MNC.Questo un periodo di prolifera-zione di pubblicazioni molto opi-nabili sul piano dottrinario e persi-no su quello sperimentale: solo u-na transizione a nuovi modelliscientifici e ad un nuovo formali-smo di base pu permettere unaconoscenza veramente profondadei fenomeni che le MNC produ-cono, difficilmente discutibili sulleattuali basi epistemologiche delfalsificazionismo popperiano,quanto piuttosto su quelle dellameccanica quantistica - ondulato-ria e probabilistica.Il rischio quello di veder pubblica-ti una serie di articoli, elaborati dasedicenti esperti, talvolta neancheveterinari, che suscitano la giustacritica di chi, leggendoli, trova gros-se incongruenze sia nella procedu-ra di ricerca seguita, sia nei risultaticlinici ottenuti; la critica giunge an-che da chi esperto ben sapendoche queste discipline mediche so-no difficilmente inquadrabili in pro-tocolli standard e che la metodolo-gia clinica seguita non valida.Di epistemologia, ricerca scientificaed integrazione delle medicine siparler nel prossimo congressonazionale S.I.M.Ve.N.Co. previstoper il 3 - 4 Novembre prossimi.La maggior parte degli uomini ra-giona cos: si sempre fatto cos, si sempre detto cos, dunque deveessere cosma chi vuole vera-mente conoscere la verit dei feno-meni naturali deve sapere farebuon uso dellesperienza consi-gliava Ruggero Bacone (1210-1292) nella sua Scientia Experi-mentalis. Perch lesperienza, cioquella conoscenza che, muovendodalla percezione dei dati sensibili, liorganizza mediante la riflessione ela verifica sperimentale, fonda-mentale in medicina.Nei nuovi modelli applicativi dellaMedicina Basata sullEfficacia, nonsi pu non valutare come fonda-mentale il ruolo dellesperienza: peralcune di queste medicine le evi-denze cliniche (esperienze) sonostate raccolte nel corso di almenodue secoli (Omeopatia e medicinecorrelate) o di alcuni millenni (Medi-cina Tradizionale Cinese e Medici-ne orientali) e poi confermate da ri-cerche scientifiche i cui risultati so-no evidenti.Attualmente nella banca dati Pub-Med della National Library of Medi-cine sono presenti alcune migliaiadi lavori scientifici che mostrano ilreale campo dazione delle MNC.Sulla base di queste ricerche laW.H.O. ha riconosciuto alle Medici-ne Non Convenzionali un ruolo pre-ponderante nei sistemi sanitari. necessario realizzare una profon-da riforma del sapere che superi laframmentazione e il particolarismoin cui tendono a cadere le singolediscipline, spesso per motivi, poconobili, di potere o di interesse eco-nomico, che confluisca in una visio-ne unitaria della Medicina, superan-do indenne il baconiano pons asi-norum.

    6ATTUALIT

    laPROFESSIONE VETERINARIA 24/2007

    MNC: a che punto siamo?di Francesco Longo

    Vicepresidente S.I.A.V.Vicepresidente S.I.M.Ve.N.Co.

  • In Italia gli animali da com-pagnia hanno ormai supera-to la numerosit della popo-

    lazione residente (58,1 milioni diabitanti) oltrepassando la sogliadei 60 milioni di unit.La tendenza degli ultimi anni mo-stra un lieve ma costante aumen-to, con una performance superio-re alla media realizzata dai piccolimammiferi, soprattutto roditori (fu-retti, cavie, criceti) e per contro unarretramento deciso per i rettili.Le stime, attendibili per cani, gattie piccoli mammiferi, sono invecemeno precise per uccelli e pesci.Emerge quindi uno scenario checolloca lItalia ai primi posti del-lEuropa a 25 per numero di ani-mali da compagnia.La figura 1 illustra lo stato dellapopolazione di animali da compa-gnia in Italia mentre la figura 2presenta le linee di tendenza de-gli ultimi cinque anni.Secondo le stime dellIstat, ormaiquasi 8 milioni di famiglie italianepossiedono almeno un cane o ungatto; oltre la met costituita danuclei familiari con figli.

    Questi dati indicano che ormai u-na famiglia su tre in Italia convivecon un animale di compagnia. Unvalore ancora lontano dalla quotadi penetrazione in altri paesi euro-pei, analoghi per struttura econo-mica, come il Regno Unito e laFrancia (in entrambi i paesi il 51%delle famiglie possiede un anima-le da compagnia) o la Spagna (il60% delle famiglie).LItalia, tuttavia, occupa le posi-zioni di testa fra i paesi europeiper quanto riguarda la popolazio-ne di cani e gatti. In particolare,come mostrano la figura 3 e la fi-gura 4, unelaborazione Zoomarkdi dati relativi alla maggior partedei paesi europei con le ultimeinformazioni disponibili, colloca ilnostro paese al quarto posto allespalle di Spagna, Francia e Polo-nia per diffusione di cani, e in ter-za posizione dietro Francia e Ger-mania nel caso dei gatti. Il datoche emerge dal confronto euro-peo ribadisce ancora una volta lepotenzialit di sviluppo del mer-cato di prodotti e servizi dedicatiagli animali da compagnia.

    LItalia, invece, se confrontata congli altri paesi europei, mostra an-cora poca affezione per altri a-nimali da compagnia, con lecce-zione degli uccelli, tradizionalepassione delle famiglie italiane.Pur ricordando che in questi casile stime non sono sempre dispo-nibili o pienamente attendibili, u-tile considerare che paesi ben pipiccoli dellItalia, come il Belgio ela Svizzera, appaiono pi ospita-li nei confronti di questi animalida compagnia. di grande interesse unanalisinormalizzata dei dati, rapportan-doli con la popolazione di ciascunpaese; si comprender meglio ilgrado di penetrazione degli ani-mali da compagnia nelle differentiregioni europee e i margini di cre-scita di ciascun mercato.Nel caso dei cani, dove ancora laSpagna guida la graduatoria con30 cani per 100 abitanti, lItaliacon un valore prossimo a 12 sci-vola in classifica di qualche po-sizione, non solo dietro la Fran-cia, ma anche alcuni paesi del-lest europeo e Irlanda e Porto-gallo (tabella 1).Nel caso dei gatti, invece, inte-ressante osservare le eccellentiperformance dei piccoli paesi del-lEuropa centrale, come lAustria, iPaesi Bassi, la Svizzera e il Belgio,che precedono mercati di maggio-ri dimensioni come la Francia, laSpagna e lItalia (tabella 2).Guardando infine alle altre cate-gorie di animali da compagnia,appare rimarchevole la posizionedel Belgio, che in testa per dif-fusione nel caso dei piccolimammiferi (10,4 per 100 abitanti,davanti a Svizzera con 7,6 e Ger-mania con 7,4, e lItalia in codacon appena 0,9 animali per 100abitanti), degli uccelli (28 per100 abitanti contro i 20,6 dellIta-lia) e dei rettili (6,4 per 100 abi-tanti contro 1,7 dellItalia). unaltro piccolo paese, la Svizzera,a guidare invece la classifica nel-la categoria dei pesci (52,6 per100 abitanti davanti ai 51,6 dellaFrancia e pi dietro lItalia con27,2).Il gatto lanimale da compagniapi diffuso in Italia (considerazio-ne che non tiene conto di pesci euccelli, pi numerosi ma che inci-dono meno sul volume di consu-mi e di servizi).Secondo le stime pi recenti in Ita-lia vivono 7,430 miloni di gatti e7,022 milioni di cani. In termini dipossesso, per, la classifica si in-verte. Per lOsservatorio Assalzoo-AcNielsen, infatti, sono 4.635.000le famiglie che possiedono almenoun cane e 4.466.000 quelle con al-meno un gatto, mentre in5.010.000 famiglie sarebbero pre-senti altri tipi di piccoli animali.Nonostante la distanza fra la po-polazione di cani e gatti si sia pro-gressivamente attenuata e, in ter-mini assoluti, la differenza fra ledue specie sia scesa sotto le

    400mila unit, gli acquisti di ciboper gatti registrano un valore qua-si doppio alla spesa alimentareper i cani. Le ragioni sono da ri-cercare non solo nelle differenti a-bitudini alimentari dei gatti, di nor-ma pi esigenti e difficili da ac-

    contentare dei cani, ma anche acausa della maggior diffusione difelini negli appartamenti di areeurbane, dove per motivi di tempoe di spazio i prodotti confezionatisi rivelano pi funzionali dei pastipreparati in casa.

    8ATTUALIT

    laPROFESSIONE VETERINARIA 24/2007

    TABELLA 1

    La diffusione dei cani in alcuni

    paesi europei (numero cani per

    100 abitanti)Spagna 30,1

    Repubblica Ceca 28,3

    Slovenia 25,0

    Polonia 23,3

    Ungheria 16,9

    Francia 15,6

    Irlanda 15,4

    Portogallo 14,3

    Italia 11,9

    Slovacchia 11,1

    Danimarca 11,0

    Finlandia 10,5

    Belgio 10,1

    Paesi Bassi 9,3

    Germania 9,1

    Grecia 9,0

    Svezia 8,9

    Austria 7,9

    Svizzera 6,8

    Russia 5,2

    TABELLA 2

    La diffusione dei gatti in alcuni

    paesi europei (numero gatti per

    100 abitanti)Slovenia 20,0

    Ungheria 19,9

    Austria 18,7

    Paesi Bassi 18,6

    Svizzera 17,5

    Belgio 16,4

    Francia 16,0

    Repubblica Ceca 15,6

    Polonia 12,9

    Spagna 12,7

    Italia 12,7

    Portogallo 12,4

    Svezia 11,1

    Irlanda 10,2

    Finlandia 9,6

    Danimarca 9,4

    Germania 7,3

    Grecia 7,1

    Slovacchia 5,5

    Russia 2,8

    FIGURA 1 - La distribuzione per categoria degli animali da compagnia initalia (valori in migliaia). Fonte: elaborazioni Centro Studi Zoomark.

    FIGURA 2 - Levoluzione nella presenza di animali da compagnia in Italia(2000=100). Fonte: elaborazioni Centro Studi Zoomark.

    FIGURA 3 - Popolazione di cani in Europa (dati in migliaia). Fonte: elabo-razioni Centro Studi Zoomark da fonti varie.

    FIGURA 4 - Popolazione di gatti in Europa (dati in migliaia). Fonte: elabo-razioni Centro Studi Zoomark da fonti varie.

    Ultime ricerche del Centro Studi Zoomark

    Diffusione dei pet: l'Italia a confronto con l'Europa

  • LAssemblea nazionale deidelegati Enpav, riunitasi il9 giugno con novantasette

    presenti, ha approvato allunani-mit il bilancio consuntivo 2006, inun clima di condivisione dellestrategie dellEnte. In sintesi, al 31dicembre 2006 il patrimonio nettodellEnte di 209.325.048,22; cresciuto del 12,61% rispetto aquello esistente al 31 dicembre2005. La parte economica del bi-lancio, che riassume i risultati del-lattivit svolta nellanno, presentaun utile di esercizio di 23.434.087,83, in crescita del9,90% rispetto al 2005. I costi to-tali sono cresciuti di 3.625.016,32 (+ 11,41%). Lincre-mento della spesa previdenziale(+ 1.685.142,11) stato gene-rato sostanzialmente dalladegua-mento ISTAT delle pensioni (+ 679.957,95), dalle indennit dimaternit (+ 250.000,00), dalleerogazioni assistenziali (+ 36.500,00) ed in particolar mododalla polizza sanitaria a favore de-gli iscritti (+ 705.258,41) chenell esercizio 2005 aveva deter-minato un costo di bilancio di 226.093,15 perch relativo agli ul-timi tre mesi di competenza. I co-sti di gestione e di funzionamentoin senso stretto sono aumentatidel 10,40% (+ 434.877,92); a talproposito per necessario evi-denziare come tale incrementosia stato prodotto, per la quasi to-talit, da fattori di spesa una tan-tum relativi al V Convegno Enpavnonch alle elezioni presso gli Or-dini provinciali dei nuovi Delegati,il cui onere per Statuto posto acarico dellEnte. Il controllo co-stante che gli uffici hanno eserci-tato sulle dinamiche di spesa, hapermesso di realizzare, a consun-tivo, un risparmio del 25,40% suicosti in questione, rispetto aglistanziamenti di preventivo. Dal la-to dei ricavi, si registra una cresci-

    ta apprezzabile del 10,80% (+ 5.736.099,56). Si conferma positi-vo landamento del gettito deri-vante dai contributi soggettivi (+ 1.908.765,94; + 5,86%), coscome lapporto dei contributi inte-grativi (+ 556.287,01; + 5,03%).

    La Pensione modulareLAssemblea ha anche decretatola piena partecipazione alle inizia-tive di comunicazione che il Con-siglio sta ponendo in essere. Inparticolare, con riferimento allapensione modulare lEnte si atti-ver a dare la massima diffusionedelle regole inerenti loperativitattraverso il sito internet, il Notizia-rio Enpav di prossima pubblica-zione, sia, infine, attraverso appo-site note informative che verrannotrasmesse a tutti i veterinari. Inol-tre sul sito verr al pi presto resaoperativa una simulazione di cal-colo della quota aggiuntiva dipensione modulare, affinch tutticoloro che saranno interessatipossano effettuare una sceltaconsapevole della percentualeaggiuntiva di contribuzione daversare allEnpav. Il progetto erastato deliberato allunanimit dal-lAssemblea dei Delegati nel giu-gno 2006 e, quindi, approvato daiMinisteri vigilanti il 17 aprile 2007,dopo un lungo e articolato iter. IVeterinari iscritti allEnpav posso-no oggi contare su un modello dipensione fortemente innovativo. stato predisposto, in sostanza, unmodello su base individuale e vo-lontaristica, una vera e propriapersonalizzazione del tratta-mento pensionistico che va ad af-fiancarsi, costituendone un sup-porto, alla pensione base obbli-gatoria, calcolata con il metodoretributivo, e i cui riflessi positiviper lintera categoria appaiono e-videnti. Ciascun Veterinario, infat-ti, potr modulare la propria pre-stazione pensionistica stabilendo

    in maniera flessibile laliquota del-la contribuzione soggettiva daversare. La scelta potr ricaderetra un minimo di 2 e un massimodi 14 punti percentuali commisu-rati al reddito professionale di-chiarato, mentre per i lavoratoridipendenti le percentuali di con-tribuzione volontaria prescelte sa-ranno riferite a un reddito conven-zionale. Tale contribuzione si ag-giunge cos al10% gi previstoper tutti i Veterinari.

    I contributi dei convenzionatiLAssemblea dei Delegati ENPAVha anche approvato a maggio-ranza, con un solo voto contrario,larticolo 5 bis del regolamento (v.box), inerente la disciplina deiversamenti previdenziali allEn-pav dei veterinari convenzionati.La nuova disposizione che dovr

    essere approvata dai Ministeri vi-gilanti stabilisce che la contribu-zione obbligatoria annua dei me-dici veterinari convenzionati de-terminata applicando, al redditoconvenzionato, laliquota percen-tuale stabilita dagli accordi collet-tivi nazionali tra Medici Veterinaried Aziende ed Enti pubblici. A talfine il reddito derivante da rap-porto di convenzione equipara-to al reddito da libera professio-ne. La questione dei veterinariconvenzionati stata oggetto didibattito in Parlamento: il 17 mag-gio scorso il Governo ha dato ri-sposta allinterrogazione parla-mentare dellOn. Gianni Mancu-so, relativa al regime previdenzia-le cui sono sottoposti i sanitari(tra cui i veterinari) convenzionaticon il SSN. Il Sottosegretario diStato, Rosa Rinaldi, intervenuto in

    risposta, ha sottolineato che ilversamento dei contributi previ-denziali alla gestione separatadellINPS obbligatorio unica-mente per i professionisti privi dicassa previdenziale o esclusidalla stessa norma di statuto,mentre qualora questi siano dota-ti di una cassa di previdenza ob-bligatoria, il reddito prodotto nel-lo svolgimento dellattivit profes-sionale assoggettabile esclusi-vamente a contribuzione pressotale cassa. La contribuzione allecasse previdenziali non cumu-lativa, bens rispettiva alle casse,INPS o ENPAV.

    31 ottobre per il Modello 1LAssemblea ha infine deliberatodi stabilire una data fissa per lin-vio del Modello 1, ossia il 31 otto-bre di ciascun anno.

    10

    Assemblea dei Delegati ENPAV

    ENPAV: strategie condivise Approvato il consuntivo 2006. Massimo sforzo di informazione sulla pensione modulare

    laPROFESSIONE VETERINARIA 24/2007PREVIDENZA

    Contribuzione dovuta in rapporto di convenzione (Art. 5 bis)

    1. La contribuzione obbligatoria annua dei medici veterinari convenzionati determinata applicando, al red-dito convenzionato, laliquota percentuale stabilita dagli accordi collettivi nazionali tra Medici Veterinari edAziende ed Enti pubblici. A tal fine il reddito derivante da rapporto di convenzione equiparato al redditoda libera professione.

    2. Il versamento allEnpav della suddetta contribuzione a carico delle Amministrazioni committenti. 3. La contribuzione annua determinata a norma del primo comma destinata alla copertura del contributo

    soggettivo di cui allart. 5, comma 1, lettere a) e b), e comma 2, del contributo integrativo minimo di cui al-lart. 7, comma 3, e del contributo di indennit di maternit di cui allart. 9, comma 1. Qualora la contribu-zione risultante dalla determinazione di cui al comma 1, sia inferiore a quella minima, ovvero lAmministra-zione non provveda, o non provveda per intero, al versamento della quota dovuta, resta a carico delliscrit-to il pagamento della restante quota minima di contribuzione.

    4. Leventuale maggiore contribuzione versata dalle Amministrazioni rispetto ai contributi citati nel precedentecomma 3, destinata al montante contributivo come disciplinato dallart. 21, comma 4 bis.

    5. La contribuzione relativa a compensi di annualit arretrate imputata allanno di effettivo versamento, indi-pendentemente dallanno a cui si riferisce.

    6. Le modalit ed i termini di versamento dei contributi da parte delle Amministrazioni saranno determinatecon apposita delibera del Consiglio di Amministrazione dellEnte.

    VARIAZIONE PERCENTUALE DI ISCRITTI E PENSIONATI Periodo 1999-2006

    Anno N. iscritti Variazione % N. pensionati Variazione % Rapporto iscritti/pensionati

    1999 18.111 anno base 6.329 anno base 2,9

    2000 18.754 3,55% 6.253 - 1,20% 3,0

    2001 19.766 5,40% 6.244 - 0,14% 3,2

    2002 20.523 3,83% 6.171 - 1,17% 3,3

    2003 21.535 4,93% 6.119 - 0,84% 3,5

    2004 22.489 4,43% 6.073 - 0,75% 3,7

    2005 23.391 4,01% 6.040 - 0,54% 3,9

    2006 24.123 3,13% 5.996 - 0,73% 4,0Totale incremento

    33,20%Totale decremento

    - 5,26%sullanno base sullanno base (Fonte: ENPAV)

    SALDO ENTRATE CONTRIBUTIVE - PENSIONI AGLI ISCRITTI Periodo 1999-2006 (valori in )

    1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

    Entrate contributive 30.826.074 33.205.162 34.336.353 37.363.746 41.499.195 43.976.561 46.115.622 49.193.006

    Pensioni agli iscritti 19.565.177 19.994.030 20.662.998 21.637.823 22.272.462 22.978.119 23.742.872 24.422.830

    Saldo contributi/pensioni

    11.260.897 13.211.132 13.673.355 15.725.923 19.226.733 20.998.442 22.372.750 24.770.176

    Indice di copertura (*) 1,58 1,66 1,66 1,73 1,86 1,91 1,94 2,01(*) Lindice di copertura calcolato come rapporto tra entrate contributive e pensioni agli iscritti. (Fonte: ENPAV)

    I dati esposti dimostrano come il rapporto Iscritti/Pensionati vada progressivamente crescendo cos comequello Contributi/Pensioni agli iscritti che rappresenta il cosiddetto indice di copertura.

  • Un workshop specialisti-co di ortopedia del 56Congresso internazio-

    nale SCIVAC (Rimini, 1-3 giugno2007) stato interamente dedica-to alla gestione della rottura dellegamento crociato anteriore, trat-tata esaustivamente da Aldo Vez-zoni (Med Vet, SCMPA, DiplECVS, Cremona).

    La rottura del legamento crociatoanteriore rappresenta una patolo-gia di comune riscontro nel caneed la causa pi frequente dizoppia dellarto posteriore. Ben-ch possa essere colpito qualsia-si soggetto senza preferenza disesso od et, sembra che ci sia u-na maggiore incidenza nei giova-ni adulti (4-6 anni) di razze grandi

    (Rottweiler, Labrador, Terranova,Boxer) che conducono una vita fi-sicamente attiva.In linea generale, la patogenesidella rottura del legamento cro-ciato pu essere suddivisa in duecategorie: la rottura puramentetraumatica (che pu avvenire inqualsiasi soggetto) e la rottura do-vuta ad una degenerazione pro-

    gressiva del legamento, in assen-za di traumatismi evidenti (mag-giormente riscontrabile nelle raz-ze predisposte).Se in caso di rottura traumaticaesiste una netta relazione tracausa ed effetto, ben diverso ildiscorso riguardante le lesioninon traumatiche; le pi recentiteorie indicano nello squilibrio

    delle forze agenti sullarto le cau-se di una progressiva degenera-zione del legamento crociatocraniale e la sua conseguenterottura in seguito a traumi consi-derati non eccessivi.Allinizio degli anni 80 Slocum e-videnzi come linclinazione delplateau tibiale svolgesse un ruolochiave nella patogenesi del lega-mento crociato. Secondo questateoria il peso del soggetto che siscarica sullarto viene scompostodal plateau tibiale (che si compor-ta come un piano inclinato) in duevettori, di cui uno con direzionecraniale; proprio questa la forzacui si oppone al legamento cro-ciato anteriore ed ai muscoli po-steriori della coscia. chiaro co-me un disequilibrio tra queste for-ze possa portare ad un eccessivocarico sul legamento, il quale puandare incontro a distorsione, orottura parziale e quindi a rotturacompleta.Anche langolazione dellartosembra giocare un ruolo impor-tante; infatti, nelle razze predispo-ste sembra esserci la tendenza aportare larto posteriore diritto,con un angolo femoro/tibiale su-periore cio ai 110-120 conside-rati normali. Questa posizione daun lato limita lazione dei muscoliposteriori della coscia in quantonon permette loro di lavorare adangolazioni efficaci, dallaltro au-menta lincidenza del vettore pe-so sul plateau tibiale e, conse-guentemente, la spinta tibiale cra-niale.Il trattamento della rottura del le-gamento crociato craniale puessere di tipo conservativo o chi-rurgico.Lapproccio conservativo con lu-tilizzo di FANS e di riposo potreb-be essere soddisfacente solo neisoggetti di peso inferiore ai 10-15kg, mentre si rivela assolutamen-te inefficace nei soggetti di pesosuperiore. Lapproccio chirurgico classicoprevede oltre una ventina di tec-niche diverse, intracapsulari (conricostruzione del legamento rottoutilizzando striscie di fascia lata oporzioni di legamento patellare)ed extracapsulari. Queste ultimeprevedono solitamente la stabiliz-zazione laterale del ginocchio at-traverso limpiego di fili di nylon digrosso diametro; laspetto pi de-terminante per il successo di que-ste tecniche il rispetto dei puntidi isometria nellancoraggio del fi-lo di stabilizzazione, in quantopunti eccessivamente distanti daquelli corretti impongono uno

    12

    Rottura del legamento crociato: quale tecnica scegliere?Metodiche tradizionali e biomeccaniche. Vezzoni al 56 SCIVAC

    laPROFESSIONE VETERINARIA 24/2007LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

    di Maria Grazia Monzeglio

    www.vetjournal.it

  • stress eccessivo sul materiale uti-lizzato ed un suo conseguentecedimento. Per rispettare una iso-metria ottimale recentemente stato introdotto luso delle ancoreossee, che hanno in un certo sen-so riportato in auge questa tecni-ca, con la sua indicazione miglio-re nelle rotture puramente trauma-tiche.Un approccio diverso viene dalletecniche biomeccaniche: TPLO(Tibial Plateau Leveling Osteo-tomy), TTA (Tibial Tuberosity Ad-vancement), TWO (Tibial WedgeOsteotomy), TTO (Triple Tibial O-steotomy). Queste tecniche sonovolte a modificare linclinazionedel plateau tibiale o langolo di in-serzione del tendine patellare, perrenderlo perpendicolare al pla-teau e permettere quindi una mi-gliore neutralizzazione delle forzeagenti sul plateau stesso.Le tecniche biomeccaniche, secondotte in modo corretto da chi-rurghi esperti, possono dare risul-tati migliori rispetto alle tecnichetradizionali, soprattutto in queisoggetti di razze predisposte nel-le quali la rottura legamentosa siadovuta ad un mancato bilancia-mento delle forze agenti sul gi-nocchio; se studi recenti di forceplate analysis comunque nonmettono in evidenza differenzesignificative nei risultati e nellef-ficaciatra i due approcci chirurgi-ci quando eseguiti in modo otti-male. Si ringrazia Luca Omini, Med Vet diChiaravalle (An) per i dati forniti.

    Le attuali misure di control-lo dellinfluenza aviaria H-PAI ceppo H5N1 sono ba-

    sate sulleradicazione dei pollai in-fetti, ma sempre pi paesi integra-no queste misure con la vaccina-zione dei volatili. La CommissioneEuropea ha chiesto allEfsa (Euro-pean Food Safety Authority) di for-

    nire un parere scientifico sui pirecenti sviluppi dei vaccini controi sottotipi H5 e H7 dellinfluenza a-viaria, per il pollame domestico eper altri volatili in cattivit. Si concluso che i vaccini attual-mente autorizzati dalla UE per pol-lame come polli e anatre, soddi-sfano gli standard di qualit pi ri-

    levanti e sono quindi sicuri ed effi-caci. Tuttavia, per altre specie dipollame e di uccelli in cattivit, il li-vello di efficacia degli attuali vac-cini per linfluenza aviaria non sufficientemente conosciuto e oc-corre generare nuovi dati circalimmunogenicit ed efficacia deivaccini attuali e futuri.

    13laPROFESSIONE VETERINARIA 24/2007LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

    Aspetti clinicidella scrapie

    atipicaLa presentazione clinica puessere variabile

    L a scrapie atipica una for-ma di encefalopatia spon-giforme trasmissibile degli ovinirecentemente riconosciuta chedifferisce dalla scrapie tipicaper gli aspetti neuropatologici ebiochimici. La maggior partedei casi identificata in pecoreapparentemente sane e le infor-mazioni circa la presentazioneclinica della malattia sono limi-tate. Un articolo descrive gli a-spetti clinici in due pecore consospetta scrapie in cui limmu-noistochimica e il Western im-munoblotting confermavano lapresenza di scrapie atipica.Bench entrambe le pecoremanifestassero segni suggesti-vi di disfunzione cerebellare, e-ra presente una considerevolevariabilit dei segni clinici indi-viduali, che erano assimilabili aquelli della scrapie classica. Gliautori concludono che le peco-re con deficit neurologici del-landatura dovrebbero essere e-saminate pi attentamente perevidenziare altri segni neurolo-gici, comportamentali e fisiciassociati alla scrapie, la cui pre-senza dovrebbe indurre il so-spetto di questa malattia.

    Aviaria e vacciniEfsa: occorrono nuovi dati per le specie diverse da polli e anatre

  • Vicino ad alcune abitazioni presente un allevamento di ca-ni molto rumoroso. A suo tem-po alcuni abitanti protestarono,ma fu detto loro che lalleva-mento era presente nel luogodal tempo precedente la co-struzione di alcune case limi-trofe. Adesso il terreno dellazona passato da agricolo a e-dificabile.Sussistono ora le condizioniper farlo chiudere?Per la legge dello Stato non haalcuna importanza chi sia arriva-

    to per primo a insediare il territo-rio e, pertanto, che il canile/alle-vamento sia arrivato prima o do-po linsediamento residenziale del tutto ininfluente. Il cambio didestinazione duso del territorioda agricolo (presumibilmente E-nel Piano regolatore generale) aedificabile (presumo C) in assen-za di piano comunale di azzona-mento acustico non d luogo inquesto caso a variazioni dei limitidi zona come da Dpcm del 1marzo 1991, articolo 6, poichessi rimangono pari a 70 decibeldi Leq diurno e notturno. Se inve-ce il comune avesse adottato ilpiano comunale di azzonamentoacustico allora varrebbero i limitidi cui al Dpcm 14 novembre1997 ripresi qui di seguito.

    Il limite diurno e notturnoIn ogni caso, comunque varreb-be il criterio differenziale, il verolimite nel caso specifico dellab-baiare di cani, resta sempre di5dB (A) nel periodo diurno e 3nel notturno. Ricordo che il perio-do notturno va dalle 22.00 alle o-re 06.00.

    Il canile sorgente fissaSi precisa, inoltre, che per ilDpcm 1 marzo 1991, qualsiasi e-missione sonora (quindi anchelabbaiare dei cani) rappresentauna fonte sonora che deve esse-re in qualche modo regolamenta-ta. In base alla legge 447/95, ar-

    ticolo 1 comma 1, lettera c) il ca-nile una sorgente fissa che ecome tale normata dal Dpcm14 novembre 1997 che prevedelimiti assoluti e differenziali. Talilimiti sono contenuti nel medesi-mo decreto in allegato se il co-mune ha un piano comunale diazzonamento acustico; se, comedetto sopra, non ne fosse ancoradotato occorre fare riferimento ailimiti previsti nel Dpcm 1 marzo1991, articolo 6 comma 1.

    La verifica strumentaleIn teoria il lettore dovrebbe pro-cedere alla verifica strumentaledei livelli di emissioni sonore pro-dotte dallattivit; solitamente siattende una richiesta comunale oun reclamo inoltrato al comune oallArpa. Eventuali misure fono-metriche devono essere condot-te da un dipendente dellArpa (A-genzia Regionale di protezioneambientale) o da un privato libe-ro professionista. In ogni caso, il tecnico verificato-re deve essere un tecnico com-petente in acustica ai sensi dellalegge 447/95 e quindi iscritto al-le apposite liste pubblicate neibollettini regionali (Burl). Essen-do il lettore residente a Roma, siprecisa che al momento la Re-gione Lazio non ha emanato nor-me riferibili al caso specifico (E-zio Rendina, Il Sole 24 Ore, LE-sperto risponde 18 giugno2007).

    17

    Quali sono i limiti dellabbaiare?

    Troppi decibel in quellallevamento

    laPROFESSIONE VETERINARIA 24/2007

    Conseguenze di una letteradiffamatoria

    inviata allOrdine

    In passato, la Suprema Cor-te ha affermato che integralelemento obiettivo del reato didiffamazione, sotto il profilo del-la comunicazione con pi per-sone, linvio a mezzo telefax dimissiva contenente espressionilesive dellaltrui reputazione,poich le caratteristiche e la na-tura del mezzo prescelto impli-cano la conoscenza o conosci-bilit del contenuto della comu-nicazione da parte di un nume-ro indeterminato di persone.Si ritiene allora che, nellinvio diuna lettera ad un Ordine profes-sionale, non sia automatica-mente esclusa la possibilit diunampia e indiscriminata diffu-sione della notizia tra un nume-ro indeterminato di persone,ben potendo sussistere la pos-sibilit giuridica e pratica perun numero indeterminato disoggetti, ancorch qualificatida un titolo (personale dipen-dente dellOrdine, medici vete-rinari presenti nella sede del-lOrdine, ecc), di accedere sen-za legittima opposizione di chisullambiente stesso eserciti unpotere di fatto o di diritto, ad u-na lettera genericamente indi-rizzata al Consiglio (e non nellaforma riservata e personale, in-dirizzata ad un solo componen-te del consiglio). (fonte:www.dirittosanitario.net)

    Ordinanza del Consiglio di Stato

    Le ASL e i loro dirigenti devonoessere indipendenti dalla politica

    N el settore della salute pubblica il concetto di merit sy-stem deve prevalere su quello dello spoil system. Lo haribadito il Consiglio di Stato nelle motivazioni dellordinanza con laquale marted 19 giugno ha reintegrato in servizio lex direttore ge-nerale della Asl di Frosinone, Carlo Mirabella, licenziato nellago-sto del 2005 dalla giunta regionale Marrazzo dopo essere statonominato dalla precedente giunta Storace. Il Consiglio di Stato ha chiamato in causa una pronuncia della Cor-te Costituzionale che, nel dichiarare lillegittimit costituzionaledella disposizione legislativa applicata dai provvedimenti regiona-li oggetto del gravame, ha evidenziato che le Asl, in quanto strut-ture cui spetta di erogare lassistenza e le prestazioni sanitarie nel-lambito del servizio sanitario regionale, assolvono compiti di na-tura essenzialmente tecnica, e ha precisato che lo sforzo di unacostituzione democratica, oggi che al potere si alternano i partiti,deve tendere a garantire una certa indipendenza ai funzionari del-lo Stato, per avere unamministrazione obiettiva della cosa pubbli-ca e non unamministrazione dei partiti. Inoltre, sempre secondo la recente pronuncia della Corte, la di-pendenza funzionale del dirigente non pu divenire dipendenzapolitica, sicch il dirigente stesso non pu essere messo in con-dizioni di precariet che consentano la decadenza senza la ga-ranzia del giusto procedimento. Una settimana fa la Regione Lazio aveva chiesto e ottenuto dalconsiglio di stato un rinvio della decisione, gi prevista per il 12giugno, in attesa che producesse i suoi effetti la delibera dellaGiunta che prevede il risarcimento del danno sofferto ai managerinteressati. Preso atto della determinazione della Regione, quattro managerdi Asl laziali lhanno sostanzialmente accettata e i loro ricorsi, an-chessi scritti a ruolo, sono stati rinviati a data da destinarsi.

    RUBRICA LEGALE

  • LItalia ha vinto la sua bat-taglia e lEuropa ha accet-tato di riconoscere come

    carne di vitello quella provenienteda un bovino che non ha supera-to 8 mesi di et, alimentato conprodotti a base di latte. Non potrpi esserci confusione con il vitel-lo allevato in Olanda e Spagna,macellato fino a 14 mesi.

    Al termine di una complessa trat-tativa, protrattasi per diversi mesi,il Consiglio dei ministri dellAgri-coltura dellUnione europea ha in-fatti approvato l11 giugno la pro-posta di regolamento che stabili-sce i criteri per la denominazionedi vendita della carne di vitello. Ilnuovo regolamento detta le rego-le precise per la carne di vitellocommercializzata nellUnione Eu-ropea, anche al fine di evitare chevenga venduta come vitella lacarne proveniente da animali a-dulti. Gli Stati membri dellUnioneavranno tempo fino al 30 giugno2008 per uniformarsi alle nuovedisposizioni comunitarie e percompletare il sistema di controlliprevisto dal nuovo regolamento.

    Il Consiglio ha adottato le denomi-nazioni di vendita che devono es-sere utilizzate da ogni Stato mem-bro per la commercializzazione dicarni ottenute da animali delle ca-tegorie di et 0-8 mesi e 8-12 me-si, con lobbligo di indicare la ca-tegoria di et dei capi al momentodella macellazione. Per le carnidella prima categoria la denomi-

    nazione sar vitello o carne divitello, mentre per la seconda ca-tegoria la denominazione previstasar vitellone o carne di vitello-ne. Altre informazioni potrannoessere inserite a titolo volontarionellambito del vigente sistema dietichettatura. Soddisfazione, altermine dei lavori, stata espres-sa dal ministro delle Politiche agri-

    cole alimentari e forestali Paolo DeCastro: con questo provvedimen-to viene data concreta risposta al-lesigenza, da sempre rappresen-tata da tutta la filiera del settore,della necessaria trasparenza nelletransazioni commerciali, soprattut-to nei riguardi del consumatore i-taliano che il maggiore consu-matore di questo tipo di carne.

    19laPROFESSIONE VETERINARIA 24/2007EUROPA

    carne di vitello fino a 8 mesi. Adeguamento entro giugno 2008

    Nel 2009 pellicce di gatto e di cane saranno bandite

    Sulla base di un compro-messo negoziato con ilConsiglio, il Parlamento

    ha approvato il regolamento chevieta la commercializzazione, lim-portazione e lesportazione di pel-licce di cani e gatti e di prodottiche le contengono. Se i deputatiinizialmente volevano escluderequalsiasi deroga, hanno infine ac-cettato una formulazione pi re-strittiva che ne limita lapplicazio-ne ai soli scopi educativi e per glianimali impagliati. Il regolamentosar dapplicazione a partire dal31 dicembre 2008. Facendo seguito a una richiestaformulata nel dicembre 2003 dalParlamento europeo, la Commis-sione ha proposto un regolamen-to per vietare limportazione, le-sportazione, la vendita e la produ-zione di pellicce e pelli di cane edi gatto, al fine di porre fine a que-sto commercio. Per rispondere al-le preoccupazioni dei consumato-ri, daltra parte, numerosi Statimembri hanno nel frattempo adot-tato misure legislative volte ad im-pedire la produzione e la com-mercializzazione di questo tipo dipellicce. Tuttavia, le divergenzetra le misure nazionali impedisco-no il regolare funzionamento delmercato interno. Approvando unmaxi emendamento di compro-messo negoziato con il Consigliodalla relatrice Eva-Britt SVENS-SON (GUE/NGL, SE), stato pre-cisato anzitutto che gli obiettividel regolamento sono di vietarelimportazione, lesportazione, lavendita e la produzione di pellic-ce e pelli di cane e di gatto per e-liminare gli ostacoli al funziona-mento del mercato interno e perrestaurare la fiducia dei consuma-tori garantendo che i prodotti ac-quistati non contengono pelliccedi cani e gatti.Apposite definizioni, inoltre, pre-cisano il significato di commer-cializzazione, importazione eesportazione. Non sono consi-derate importazioni quelle privedi qualsiasi carattere commercia-

    le. Per agevolare il compromesso,inoltre, il Parlamento ha rinunciatoad opporsi a qualsiasi deroga aldivieto generale. tuttavia riusci-to a ridurre sensibilmente la por-tata delle eccezioni proposte dal-la Commissione. La propostaconsentiva infatti la commercializ-zazione di prodotti muniti di eti-chette indicanti che le pelliccenon appartenevano a cani e gattiallevati e uccisi per la produzionedi pelliccia (quindi a scopi alimen-tari), o che erano effetti personalio domestici. Il compromesso, in-vece, prevede la possibilit diconcedere delle eccezioni ai solicasi in cui la vendita di tali prodot-ti avviene per motivi educativi eagli animali impagliati. La nuova formulazione precisa i-noltre che si tratta di una derogaeccezionale che consente allaCommissione di adottare disposi-zioni volte ad autorizzare questocommercio, assieme alle condi-zioni da rispettare per poterne u-sufruire. Il regolamento potr es-sere dapplicazione a partire dal31 dicembre 2008. Per questa da-ta gli Stati membri dovranno infor-mare la Commissione dei metodianalitici che utilizzano per identifi-care la specie dorigine delle pel-licce, notificare le norme adottatein materia di sanzioni applicabiliin caso di violazione del regola-mento e prendere i provvedimentinecessari per la loro applicazio-ne. Tali sanzioni dovranno essereefficaci, proporzionate e dissua-sive. La Commissione, infine, do-vr presentare una relazione sul-lattuazione del regolamento, chedovr essere resa accessibile alpubblico, entro due anni dalla suaapplicazione.

    Salmonella, riduzione all1% entro il 2011

    Salmonella in calo entro il31 dicembre 2011: in vi-gore (Gazzetta Ufficiale

    europea L 151 del 13/06/2007) ilRegolamento (CE) n. 646/2007che attua il regolamento (CE) n.2160/2003. Lobiettivo comunita-rio oggetto dei provvedimenti lariduzione della diffusione di Sal-monella enteritidis e Salmonellatyphimurium nei polli da carne, a-dottando misure adeguate ed effi-caci di individuazione e di control-lo della salmonella e di altri agentizoonotici in tutte le fasi pertinentidi produzione, lavorazione e di-stribuzione, in particolare a livellodella produzione primaria, in mo-do da ridurne la diffusione e il pe-ricolo per la salute pubblica. IlRegolamento, che abroga il rego-lamento (CE) n. 1091/2005, fissaall1% o meno la percentuale mas-sima dei branchi di polli da carneche rimangono positivi per la Sal-monella enteritidis e la Salmonellatyphimurium entro il 31 dicembre2011. Tale riduzione importantein vista delle misure severe chesaranno applicate alla carne fre-sca proveniente da branchi di pol-li da carne a norma di tale regola-

    mento a decorrere dal 12 dicem-bre 2010. In particolare, la carnefresca di pollame, inclusa quelladei polli da carne, pu essere im-messa nel mercato per il consumoumano solo a condizione che nonvi sia traccia di salmonella in 25grammi di carne. Per la fissazionedellobbiettivo comunitario stataconsultata lAutorit europea perla sicurezza alimentare (EFSA). Inparticolare, il Legislatore europeosi basato sulla relazione adotta-ta il 28 marzo 2007 dallEFSA sullaraccolta di dati riguardanti le zoo-nosi e la diffusione della salmonel-la fra gli esemplari da carne diGallus gallus nellUE, 2005-2006.Il Regolamento CE 646/2007 sarin vigore da sabato 16 giugno, matrover applicazione in due suc-cessive scadenze: 1 luglio 2007 e1 gennaio 2009 (test di verifica deiprogressi).

    Melamina: se neoccupa lEFSA

    Dopo alcuni casi di intossi-cazione e decesso di canie gatti negli Stati Uniti, a seguitodei quali le autorit statunitensihanno riscontrato problemi lungole filiere alimentari sia animaliche umane senza concludere invia definitiva circa le cause e glieffetti, gli Stati Membri hannochiesto alla Commissione Euro-pea di incaricare, lEFSA di pro-durre un parere scientifico sullatossicit della melamina e deisuoi metaboliti. LEFSA ha per o-ra prodotto una dichiarazionepreliminare nella quale concludeche sono necessarie ulteriori in-dagini di laboratorio per valutarein modo complessivo i rischi cor-relati alla tossicit della melami-na e dei suoi metaboliti nelluomoe negli animali. Infine, sono an-cora troppo pochi i dati a dispo-sizione per poter fare affermazio-ni definitive. (EFSAs provisionalstatement on a request from theEuropean Commission related tomelamine and structurally rela-ted compounds such as cyanu-ric acid in protein-rich ingre-dients used for feed and food)

  • L o scorso 14 giugno, pres-so la sede della ConsultaRegionale degli Agrotec-nici e degli Agrotecnici Laureatidel Piemonte, si tenuta la Confe-renza stampa durante la quale iPresidenti dei Collegi provincialidegli Agrotecnici e degli Agrotec-nici Laureati del Piemonte e il rap-presentante del Collegio Naziona-le degli Agrotecnici e degli Agro-tecnici Laureati e il rappresentantedella Federazione Nazionale Ordi-ni Veterinari Italiani hanno annun-ciato di aver depositato ricorso alTAR Piemonte avverso lapplica-zione della misura 114 relativa al-listituzione del servizio di consu-lenza aziendale previsto dal PSR-Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 emanato dalla Regione Pie-monte con delibera GR n 48-5643/2007.Allincontro sono intervenuti il Vice-presidente del Collegio Nazionaledegli Agrotecnici e degli Agrotec-nici Laureati agr. Lorenzo Gallo e ilDott. Adriano Sarale, ConsigliereNazionale della Federazione Na-zionale Ordini Veterinari che han-no ampiamente illustrato e argo-mentato i motivi di questa iniziativaa tutela dei liberi professionisti delsettore agrario, zootecnico e vete-rinario. Questo intervento, volto atutelare lattivit dei professionistioperanti nel settore agrario, lulti-mo atto in cui sfociato - si leggenellintervento consultabile inte-gralmente sul sito della FNOVI - ilcontenzioso che gi da alcuni me-si vedeva contrapporsi le posizionidellAssessorato Agricoltura in me-rito allapplicazione a livello regio-nale di queste misure comunitariealle ragioni dei Collegi degli Agro-tecnici e Agrotecnici Laureati e Or-dini nazionali dei dottori Agronomie Forestali e Veterinari. Nella se-conda met del 2006 nellambitodelle modifiche apportate al PSR-Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006, le Regioni Veneto e Pie-monte (questultima con deliberan. 49-3253 del 26.6.2006) anticipa-no in via sperimentale lintroduzio-ne della misura Y relativa alla i-stituzione di un Servizio di consu-lenza Agricola nel territorio regio-nale. In sintesi, si prevedeva che isoggetti privati che avessero volu-to erogare assistenza tecnica alleimprese agricole dovessero obbli-gatoriamente riunirsi in Organismisocietari od associativi plurimi, iquali poi dovevano richiedere allaRegione laccreditamento per po-ter operare. Le regole imposte dal-la Regione per il riconoscimentodegli Organismi di consulenza e-stromettevano palesemente dalmercato dei servizi di consulenzasoggetti professionalmente e tec-nicamente tra i pi preparati quali iliberi professionisti, a vantaggio dialtre entit caratterizzate dal fattodi essere organizzate su pi ampiebasi dimensionali quali sono le Or-ganizzazioni Professionali agricolee loro filiazioni o organismi similari.Nonostante il provvedimento san-zionatorio da parte dellANTITRU-

    ST, la Regione Piemonte nel nuovoPSR ha sostanzialmente ripropostonella Misura 114 (che sostituiscelomologa misura Y) le disposi-zioni censurate, inserendole nellostesso PSR anzich nelle disposi-zioni applicative da emanarsi suc-cessivamente. (Fonte: FNOVI)

    ABRUZZO

    Chieti, randagismo esterilizzazione

    Lazienda sanitaria locale diChieti garantisce lattivitchirurgica e di sterilizzazione pres-so lambulatorio veterinario di viaColle Torino a Bucchianico (Chieti)e, al tempo stesso, assicura lospi-talit per i cani randagi grazie a u-na convenzione con un asilo percani autorizzato, anchesso ubica-to a Bucchianico. Lo ha reso notola stessa Asl. , dunque, ingiusti-ficato - si legge in una nota - lallar-me sollevato dal signor Franco DiPasquale, delegato al randagismodel Comune di Chieti. Su segnala-zione delle amministrazioni comu-nali, infatti, la Asl preleva e steriliz-za gli animali, sottoponendoli an-che al trattamento farmacologicoper endoparassiti ed ectoparassiti.Il decorso post operatorio avvienepresso la struttura convenzionata,prima della restituzione del canealla stessa amministrazione comu-nale. Presso il canile sanitario divia Colle Torino al momento nonpossono essere ospitati i cani, invirt di unordinanza del Tribunalecivile di Chieti legata a problemi diinsonorizzazione. Proprio per que-sto in atto da tempo una conven-zione con lasilo privato. Tuttavia- si prosegue nella nota - nellastruttura della Asl continua a fun-zionare regolarmente lambulatorioveterinario, dove si svolge anchelattivit di iscrizione anagrafica deicani. In ogni caso, poich inten-zione della Asl riaprire il canile sa-nitario di Bucchianico in modo chepossa ospitare i cani - senza ne-cessit di ricorrere a una strutturaprivata -, lUfficio tecnico dellA-zienda sta predisponendo un ap-posito progetto che prevede an-che unopportuna insonorizzazio-ne dei ricoveri tale da giustificarela revoca dellordinanza di chiusu-ra del Tribunale. previsto ancheil potenziamento dellattivit opera-toria, con la costruzione di unanuova sala chirurgica. (ANSA).

    PUGLIA

    Igiene prodottialimentari,

    indicazioni operative

    Con la Delibera n. 612 del 21maggio 2007, la RegionePuglia ha recepito laccordo del 9febbraio 2006 tra Ministero dellaSalute Regioni e Province Autono-me Linee guida applicative del re-golamento n.853/2004/CE del Par-lamento Europeo e del Consigliosulligiene dei prodotti di origine a-nimale. Indicazioni operative e ap-provazione modulistica. Laccor-

    do prevede che ogni regione deb-ba adottare apposita modulisticaomogenea finalizzata alla notificadellesistenza, apertura, variazionedella titolarit, cessazione e chiu-sura di ogni attivit soggetta a pro-cedura di registrazione. Il ServizioIgiene degli Alimenti e della Nutri-zione ed i Servizi Veterinari Area Be C delle Aziende AASSLL, ognu-no per la parte di competenza, so-no deputati sia alla verifica che al-la tenuta dellanagrafe delle regi-strazioni delle Aziende alimentari.Il provvedimento pubblicato nelBollettino Ufficiale della RegionePuglia n. 82 del 6 giugno 2007.

    Albo regionale per il randagismo

    pubblicato sul Bollettino Uf-ficiale della Regione Puglian. 82 del 6 giugno 2007, il provve-dimento che integra e modifica lacomposizione dellAlbero regionaledelle associazioni per la protezionedegli animali. La commissione peril randagismo, dopo aver verificatola documentazione prodotta dalle

    Associazioni, ha espresso parerefavorevole alliscrizione nellalbo re-gionale di nuove associazioni.

    LOMBARDIA

    MVS, misurestraordinarie

    Dalla Regione Lombardia ul-teriori misure straordinarieper la prevenzione della diffusionedella Malattia Vescicolare del sui-no. Sono pubblicate sul BollettinoUfficiale Regionale n. 25 del 18 giu-gno 2007.

    CCNL

    Stato di agitazionein alcune regioni

    D irigenza medico-veterinariain sciopero. Le Intersin-dacali delle Regioni Campania eLazio hanno proclamato 2 diversegiornate di sciopero rispettivamen-te il 28 giugno e l11 luglio. La Re-gione Toscana ha proclamato lostato di agitazione della dirigenzamedico sanitaria per il rispetto del

    CCNL mentre in Sicilia si svolta il20 giugno una manifestazione pub-blica presso lAssessorato regiona-le alla sanit per la mancata firmadellaccordo sindacale per lappli-cazione del CCNL del 23 marzo2005, nonostante i termini sianostati definiti da due mesi. In seguitoalla manifestazione organizzata, daCGIL, CISL, UIL e SUMAI, lAsses-sore Regionale alla Sanit, riceven-do una delegazione di rappresen-tanti dei sindacati sopraccitati, hadichiarato che entro e non oltre il31/07/2007 sottoscriver il decretoassessoriale con il quale dar se-guito agli accordi per lapplicazio-ne dellACN del 23/03/2005 dellaMedicina Specialistica Ambulato-riale e Veterinaria. La Regione La-zio ha invece proclamato per l11luglio, lo sciopero unitario di tutte lecategorie della dirigenza medico,veterinaria, sanitaria, tecnica, pro-fessionale ed amministrativa perprotestare contro i tagli indiscrimi-nati dei finanziamenti e del perso-nale operati dalla Giunta Regionalenei confronti delle Aziende Sanita-rie Pubbliche.

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    PSR 2007-2013 del Piemonte

    Consulenza aziendale, la FNOVI e gli Agrotecnici ricorrono al TAR

    laPROFESSIONE VETERINARIA 24/2007INFO REGIONI

  • Il Direttore dellIZS dellAbruz-zo e del Molise, Vincenzo Ca-porale, lo scorso 5 marzo ha

    inviato agli ordini provinciali abruz-zesi, alle ASL e allASREM del terri-torio una nota sullidentificazionedegli animali sottoposti ad accerta-menti diagnostici presso la sede

    dellIZS. Nella nota viene sottoli-neato che la normativa nazionale(L. n.281 del 14/8/1991) e quelladelle regioni per cui lo scrivente I-stituto territorialmente competen-te, Regione Abruzzo (L.R. n.86 del21/9/1999) e Regione Molise (L.R.n.7 del 4/3/2005), sancisce la ne-

    cessit, oltre che lobbligariet, del-lidentificazione univoca e dellaconseguente registrazione anagra-fica dei soggetti appartenenti allaspecie canina. A tal fine - si preci-sa nella nota - gli animali sottopostiad accertamenti per la diagnosi di-retta ed indiretta di malattie infetti-

    ve per le quali prevista, in caso dipositivit, la comunicazione alla A-zienda Sanitaria Locale competen-te per territorio, secondo quantostabilito dal Regolamento di PoliziaVeterinaria (D.P.R. n.320 del8/02/1954), debbono essere identi-ficati, sul modulo di richiesta che

    accompagna i campioni, mediantenumero di microchip o tatuaggio. Inmancanza di tale requisito, gli ac-certamenti diagnostici richiesti nonpotranno essere eseguiti. ANMVIAbruzzo nel manifestare la propriadisapprovazione nei confronti delprovvedimento - attuato senza