Touring 08/2009 italiano

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7 maggio 2009 touring 8 www.touring.ch GAA 1214 Vernier Passaggi a livello Ancora troppi incidenti ma si è sulla giusta via 9 Protezione Assista TCS Assicurazione giuridica per proprietari di case e ditte 35 Provenza terra d’artisti Pellegrinaggio nei luoghi dove visse Picasso 26 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS a pagina 38 Il giornale della mobilità

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Il giornale della mobilità, edizione del 7 maggio 2009

Transcript of Touring 08/2009 italiano

7 maggio 2009 touring 8www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Passaggi a livello Ancora troppi incidenti masi è sulla giusta via 9

Protezione Assista TCSAssicurazione giuridica perproprietari di case e ditte 35

Provenza terra d’artistiPellegrinaggio nei luoghidove visse Picasso 26

Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS a pagina 38

Il giornale della mobilità

7 maggio 2009 | touring 8 | editoriale e sommario 3

Premetto che non sono mai stato in pos-sesso di una cabrio, al massimo ne honoleggiata una, per poter provare que-sta speciale sensazione di guida. Cosìposso capire quando i proprietari se-guono il loro riflesso nei primi veri gior-ni di primavera e tirano fuori le cabriodal garage. Guidare all’aria aperta dà piùdivertimento grazie al vento sul volto eai profumi che penetrano nel naso. Le auto scoperte hanno, inoltre, il piace-vole effetto collaterale di fare abbronza-re i passeggeri che non si coprono il ca-po. Oltretutto, lo sapevate che la parola«cabriolet» deriva dal termine francese«cabrioler», che significa «piroettare ofare le capriole»? Sebbene nel trafficostradale regolamentato certe capriolesiano severamente vietate, chi si siedein una cabrio si sente un po’ più libero diquando sta sotto un tetto di lamiera.Proprio questa sensazione di libertà po-trebbe essere il motivo per comprareuna di queste automobili estive. Molti losognano e perciò sul «Touring» attualediamo uno sguardo a questo mondo deicabriolet.

Crisi o non crisi, i fabbricanti puntanocome sempre a questo tipo di veicolo,che si abbina bene alle donne come di-mostrano i ritratti di tre conduttrici dicabriolet. Tra l’altro in questo speciale,una designer di moda si esprime sullacorretta tenuta in voga per chi guidauna decappottabile e c’è una panorami-ca sul mercato delle cabrio. Sognare èpermesso e trarre piacere ogni tanto faanche bene.

Felix Maurhofer, caporedattore

I cabriolet trasmettono veresensazioni

società e mobilità4 Radar e multe sbagliate: tremila automobilisti multati a torto a Losanna.9 Passaggi a livello: sono ancora molti quelli pericolosi che vanno eliminati o risanati.

test e tecnica12 Speciale cabriolet: guidare una decappottabile è ancora attuale malgrado la crisi.25 Crash-test dei buggy: il TCS ha verificato la sicurezza di questi veicoli da svago.

viaggi e tempo libero30 Denaro per le vacanze: quali sono i mezzi di pagamento più sicuri quando si viaggia?31 Monza e dintorni: una destinazione non solo per gli appassionati di Formula Uno.

club e soci35 Assista TCS: la protezione giuridica per i proprietari di immobili e di piccole ditte.37 Giubileo Heberga: festeggiati i 50 anni della società che gestisce gli alberghi del club.

9 il consulente31 il consulente di viaggio39 contatti TCS, il punto: Jürg Schmid41 forum, il concorso, impressum42 l’incontro: Ruud J. Reuland, direttore della Scuola alberghiera di Losanna

Piccoli piloti in cammino verso la Formula 1Mentre lo svizzero Sébastien Buemi debutta in Formula 1, i più giovani si accontentano diimitarlo pilotando una semplice «cassa di sapone». Il Gran Premio di Svizzera di questaecologica disciplina si è svolto di recente lungo i tornanti del Monte Verità di Ascona.

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Foto di copertinaAutore: Raphael Forster7Pictures

22 Test della cabrio Peugeot 308 CCAffrontare l’estate al volante della cabrioPeugeot 308 CC è sicuramente un’espe-rienza divertente. Inoltre il pratico siste-ma airwave tiene al caldo collo e spalle.

26 Tracce di Picasso in ProvenzaLa luce della Riviera francese è stata fonted’ispirazione per artisti come Matisse eCézanne. Viaggio alla ricerca dei segni lasciati da Pablo Picasso.

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› I radar continuano a far parlare di sé. ALosanna un modello ha prodotto, in tre me-si, 3000 multe per infrazioni inesistenti. Acausa di una componente elettronica difet-tosa, calcolava valori superiori di 5–6 km/hrispetto alla velocità reale. Un difetto nonrilevato dall’Ufficio federale di metrologia(METAS) in occasione dei test di omologa-zione. Tutte le persone lese sono state rim-borsate, ma la sfiducia in questi apparecchisi sta diffondendo. Non si tratta infatti diun incidente isolato, dato che ci sono giàstati precedenti nei cantoni di Berna, Neu-châtel, Svitto e Zurigo, senza parlare dellaFrancia, dove le multe inflitte a torto neicontrolli mobili nel 2007 sono state decinedi migliaia.

Precisione assoluta? | E le notizie pro-venienti dalla Germania non sono per nien-te rassicuranti. Una società d’ingegneria(VUT) che conduce perizie per i tribunali, haappena reso pubblico uno studio: su 1810casi contenziosi, di cui si è dovuto occupa-re tra l’aprile 2007 e il marzo 2009, l’85 per-cento erano viziati da errori. Si trattava peril 5,2 percento di radar difettosi, per il 18percento di errori umani nell’elaborazionedei dati, per il 62 percento di prove insuffi-cienti. Infine, la multa era giustificata solonel 15 percento dei casi! C’è di che rabbri-vidire, tanto più che la Svizzera non è mes-sa meglio, afferma Hansruedi Schenker, re-sponsabile tecnico della centrale radar.ch:«La percentuale d’errore è pressappocoidentica nel nostro Paese. I controlli dellavelocità sono condotti in maniera troppo

Quando il radarperde la bussolaUn apparecchio radar che ha multato a torto 3000 veicoli è l’ultimo episodio di una serie di fallimenti che gettanoun’ombra sui controlli di velocità. E la fiducia in questa tecnica viene fatta vacillare anche da uno studio tedesco.

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approssimativa. Non si verifica a sufficien-za il posizionamento dell’apparecchio, ladistanza dal suolo o il collocamento paral-lelo rispetto alla strada. O ancora, dopoaver cambiato di posto, si omette di rego-lare nuovamente l’apparecchio. Tutto ciò èfonte di numerose approssimazioni».

Misure di precauzione | Di fronte a que-sta situazione allarmante, Walter Fasel, ca-po della sezione traffico all’Ufficio federa-le di metrologia, esprime però un commen-to misurato: «In linea generale, quando unagente di polizia posiziona il radar in mo-do impreciso, risulta uno scarto di 0,5 pun-ti. Una differenza che è compensata dalmargine d’errore di 5–7 km/h dedotti d’uf-ficio a favore dell’automobilista».

Garante della qualità del materiale, l’Uf-ficio federale di metrologia esamina l’affi-dabilità di ogni modello prima di autoriz-zare la sua messa in commercio. Inoltre,controlla ogni anno l’insieme degli appa-recchi in servizio in Svizzera, ossia 1200modelli, per determinarne il buon funziona-mento, in particolare la precisione.Al sorge-re del minimo dubbio, l’apparecchio vieneritirato dalla circolazione, e ciò avviene dauna a due volte all’anno. I test sono effet-tuati in tutte le situazioni meteorologiche,con traffico scarso o intenso, in fase di fre-nata o di slittamento, presso linee dell’altatensione o altre installazioni che emettonouna radiazione elettromagnetica: «Median-te queste precauzioni, l’esattezza è garanti-

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Affinché forniscano dati esatti, i radar mobili devono essere utilizzati correttamente dagli agenti incaricati dei controlli.

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ta», sottolinea Walter Fasel. «I controlli pos-sono considerarsi perfettamente affidabili.E il margine di errore serve a compensareun’eventuale imprecisione dell’apparec-chio radar».

Configurazione erronea | Rimane co-munque il fatto che tra le prove effettuatedal METAS e la realtà sul terreno, sussistea volte una sensibile differenza. Fattori im-prevedibili possono far reagire una compo-nente informatica diversamente da comeaveva fatto in fase di test. Fu il caso a Lo-sanna con 3000 multe ingiustificate. Il ra-dar, installato secondo le regole e propria-mente omologato dal METAS di colpo nonsi comportò come previsto: «L’apparecchionon integrava i dati che gli venivano forni-ti. È come se gli si diceva 3�3=9 e che invece capiva 2�3=6», spiega il capitano Michel Blanc, capo della sicurezza del traf-fico a Losanna. «Una configurazione erratadei sensori di misurazione della velocità èall’origine del problema capitato a Losan-na», precisa Walter Fasel.

Laser sensibile | L’irruzione della tecno-logia laser ha rimescolato le carte. Da unaparte ha evidentemente aumentato l’esat-tezza delle misure, dall’altra però esige an-cor più cura e precisione da parte degli

agenti che effettuano i controlli mobili.Molto sensibile alle scosse, il radar laser ri-schia di funzionare male se viene collocatosenza riguardo nel baule di una vettura o seurta contro un bagaglio durante uno spo-stamento. Da allora, anche se l’agente com-pie il suo dovere in modo ineccepibile, il la-ser non seguirà più la giusta traiettoria e,ad esempio, mirerà alla vettura sbagliata:«Ci sono molti problemi di questo tipo», af-ferma Hansruedi Schenker. Ma la rispostacontro tali inconvenienti esiste, ricordaWalter Fasel. L’utente ha la possibilità diesigere una verifica dei dati presso la cen-trale di polizia: «Tutti i controlli di velocitàeffettuati in Svizzera si appoggiano su unabanca di immagini che permettono di rico-struire la dinamica degli eventi e di identi-ficare un eventuale errore».

È chiaro che chiunque dubiti dell’esattez-za di una multa è in diritto di consultare lafotografia del radar. La procedura è gene-ralmente semplice e gratuita. Alcuni comu-ni però insistono nel prelevare delle speseamministrative che possono superare l’am-montare della multa stessa! Le conseguen-ze sono gravi: gli utenti della strada rinun-ciano a far valere i propri diritti. ‹

Jacques-Olivier PidouxInfo TouringLo studio del VUT – disponibile solo in tedesco – s’intitola «1810 Vorgänge zu Verkehrsordnungs-widrigkeiten». Si può consultare al sito Internetwww.vutonline.de/downloads.

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Se lanciate una discussione con un poli-ziotto, sul tema dei controlli radar, vi ga-rantirà una precisione chirurgica. Se fa-te lo stesso con uno dei 3000 losanne-si multati a torto, otterrete una rispostadiametralmente opposta. Al di là dellegeneralizzazioni e delle prese di posi-zione partigiane, una cosa è certa: nonsi può più fare finta di niente. Ormai nonci si può più nascondere dietro la scusadel «caso isolato» o della «spiacevoleeccezione». Troppi automobilisti hannogià subito questo brutto scherzo.

La moltiplicazione degli errori inducea pensare che ci sia un problema piùgrande, e per valutarne l’ampiezza è ne-cessario effettuare uno studio indipen-dente sulla qualità del materiale e sulsuo impiego concreto sul terreno. Soloun’analisi di questo tipo – che uniscaConfederazione, Cantoni, produttori eassociazioni degli utenti della strada –riuscirà a determinare le cause mate-riali e umane degli errori. Un obiettivoda raggiungere il più presto possibileper scongiurare una completa perdita di fiducia.

il commentoJacques-Olivier Pidoux

La configurazione degli apparecchi di misurazione della velocità può essere all’origine di errori.

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L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.

In occasione di compleanni o altre feste,spesso le persone esagerano con l’as-sunzione di bevande alcoliche. A voltenon si preoccupano del loro consumo dialcol poiché non sono arrivate in auto-mobile bensì in bicicletta. «Posso bere,sono infatti arrivato in bicicletta; non mipuò succedere niente»: questa attitudi-ne non solo è molto rischiosa, in quantoi ciclisti ubriachi sulla strada rappresen-tano un pericolo per gli altri utenti e persé stessi, ma è pure vietata.

Chi circola in bicicletta sotto l’influs-so dell’alcol è punibile con l’arresto ocon la multa. Recentemente il Tribunalefederale lo ha confermato in una sen-tenza contro un ciclista. L’uomo, mentrestava andando a comperare le sigarettecon la sua mountain-bike, aveva un tas-so alcolemico di oltre l’uno per mille. Im-provvisamente l’ubriaco sbandò e cad-de, rimanendo a terra con ferite gravi.Alcuni passanti chiamarono la polizia.Venne sanzionato con una multa di 500franchi per il suo stato inadatto alla gui-da e per l’incapacità di controllare il vei-colo (6B_726/2008).

Le autorità possono, perfino, vietaread un ciclista colto in stato di ebbrezzadi circolare in bicicletta. La durata deldivieto è di almeno un mese. In casi gra-vi, ad esempio se vi è dipendenza dall’al-col, è addirittura possibile revocare alciclista anche la licenza di condurre vei-coli a motore. La multa e la revoca nonsono le uniche conseguenze di un inci-dente della circolazione imputabile al-l’alcol. Oltre al dolore fisico, vanno con-siderate pure le conseguenze in materiadi assicurazioni (responsabilità civile ecasco). Le compagnie di assicurazionipossono ridurre le loro prestazioni. Inpresenza di colpa grave non sono esclu-se pretese di regresso, che, a dipenden-za dei danni provocati (morte, danni ma-teriali), possono essere molto elevate.

il consulenteUrs-Peter Inderbitzin

Sanzioni ancheper il ciclista ubriaco

› Immagini spettacolari e cruente, quelledelle automobili investite da treni su pas-saggi a livello incustoditi. In seguito ai mol-ti incidenti del genere – che nel 2004 ave-vano causato la morte di 17 persone – il Dipartimento federale dei trasporti avevaistituito una task force. L’obiettivo era diprocedere al risanamento dei 190 attraver-samenti ferroviari pericolosi. Allo scopo laConfederazione stanziò un credito di 15 mi-lioni di franchi.

Quattro anni e mezzo dopo «questo obiet-tivo è praticamente raggiunto», conferma al«Touring» il capo della task force, il consi-gliere di Stato solettese Walter Straumann.Se, in estate, il Parlamento federale accor-derà un credito supplementare di 1,7 milio-ni di franchi, presto scompariranno anchegli ultimi 16 passaggi a livello pericolosi.

Questione finanziaria | Eppure Strau-mann non dà ancora il segnale di cessato allarme, sebbene nel 2007 gli incidenti mor-tali siano scesi a nove. Degli odierni 5700attraversamenti ferroviari esistenti, soltan-to 3100 soddisfano completamente i requi-siti di legge. Entro il 2014 dovranno essererisanati o eliminati i restanti 2600. La cosanon è così semplice, poiché la competenza

non è più della Confederazione ma delle fer-rovie e dei proprietari delle strade. Tutta-via, secondo Walter Straumann, gli odierniproblemi economici potrebbero rappresen-tare anche un’opportunità, visto che, al fi-ne di combattere la crisi, alcuni cantoniparlano di mettere a disposizione più soldiper l’infrastruttura. Anche la task force vi-gila, benché il suo capo riconosca che oggil’Ufficio federale dei trasporti sia megliopredisposto.‹ hwm

La morte viaggiaancora sui binariNonostante le grandi contromisure adottate, in Svizzera cisono ancora troppi passaggi a livello pericolosi: 2600 vannorisanati o eliminati. La Confederazione fa pressione.

Ancora troppe sciagure sui passaggi a livello pericolosi, spesso dalle conseguenze fatali.

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L’aiuto di «Touring»

I nostri lettori se lo ricordano: a causadell’allora stagnazione finanziaria, lanostra redazione aveva lanciato un con-corso in collaborazione con la ditta «VTVerkehrs- und Industrietechnik AG».Tramite una votazione, i lettori di «Tou-ring» avevano deciso quale dei sei pas-saggi a livello proposti andava risanato.La scelta era caduta sul pericoloso at-traversamento ferroviario di Vuarat (nelcomune di Remaufens FR) tra Palézieuxe Châtel-St-Denis, che in seguito è sta-to prontamente risanato. hwm

10 società e mobilità | touring 8 | 7 maggio 2009

›Andare a vedere come nasce un’automobi-le è, di certo, una delle attrazioni da nonperdere durante un eventuale viaggio inGiappone. Di conseguenza, risulta moltolunga la lista d’attesa per visitare i siti diproduzione, o meglio, di una parte di que-sta. In genere, infatti, il visitatore può dareun’occhiata solamente ai reparti saldaturae montaggio. Rimangono invece chiuse leporte degli stabilimenti dove le componen-ti d’automobili vengono punzonate e verni-ciata la carrozzeria.

Tutto automatico | Su una superficie diproduzione di 75000 m2, un centinaio di ro-bot saldano circa 400 pezzi trasformandoliin automobili complete quasi di tutto.

Il flusso dei visitatori si sposta su passe-relle e guarda la produzione «dall’alto albasso». Come ci confida la giovane guida,nel reparto saldatura lavorano 1600 perso-ne. Ma dove si sono nascoste? Facciamo fa-tica a scorgere un essere umano, in giro cisono solo robot.

Per contro, nel reparto assemblaggio, sicercano invano i robot, dato che qui è nuo-vamente richiesta la forza lavoro classica:uomini e donne montano ruote, motori e in-numerevoli accessori, sino a che il veicoloviene sottoposto a test minuziosi. Gli acces-sori vengono forniti seguendo il metodo «ju-st in time», ossia: solo gli oggetti necessarie nella quantità necessaria. L’intero proces-so produttivo di un’automobile dura in me-

dia venti ore e vi vengono utilizzate circa 30000 componenti.

Lavoro a turni | Tutti i dipendenti indos-sano copricapo e guanti firmati Toyota. Illavoro è pulito e non richiede praticamentealcuno sforzo fisico; è dunque adatto anchealle donne. Il contributo di queste ultime alla produzione rappresenta, però, appenail tre percento. Il lavoro è organizzato in due turni: dalle 6.25 alle 15.15 e dalle 16.10alla 1.00. Toyota concede ai suoi dipenden-ti uno sconto del dieci percento per ogni ac-quisto di una sua quattro ruote. Per gli al-tri cittadini di «Toyota-City» – ha specifica-to l’hostess dell’azienda – non sono inveceprevisti sconti.‹ Peter Widmer

Balletto di robot nipponiciNegli stabilimenti Toyota a Nagoya, una vera città nella città, regna un caldo soffocante, ma una pulizia quasi sterile. Vi si può assistere alla nascita di un’auto.

Come in molte altre fabbriche, anche nelle officine Toyota si fa ricorso massicciamente ai robot.

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7 maggio 2009 | touring 8 | società e mobilità 11

› «La chiesa in autostrada?». La venditricealla stazione di benzina fa spallucce, comefarebbe la maggior parte degli svizzeri. Iltermine «chiesa d’autostrada» da noi vieneusato molto poco, dato che sono rare le occa-sioni per visitarne una. Sulla rete di stradenazionali svizzere, lunga ben 1850 chilome-tri, s’incontra un’unica cappella – nell’areadi servizio del San Gottardo – frequentatasoprattutto nel periodo natalizio. La realiz-zazione della struttura in calcestruzzo èstata costruita nel 1998 grazie al finanzia-mento del Canton Uri e di vari sponsor.

Quando si richiude dietro di sé la portadella chiesetta, ci si ritrova immersi in unsilenzio dalle tinte verdi e gialle. Una colo-razione creata dalle doppie finestre riempi-te con pezzi di vetro, che – a dipendenza del-l’illuminazione esterna – fanno mutare l’at-mosfera dentro le mura dell’edificio. Non sipuò dire che la cappella rappresenti un luo-go di culto tradizionale, ma è un sito dovetrovare la pace che soddisfi i bisogni indi-viduali dei visitatori. «Questo luogo è aper-to a tutti», sottolinea Anton Stadelmanndella fondazione «Luogo di raccoglimento»,

che si occupa della cappella sull’autostra-da. Le reazioni che suscita la chiesa sonodecisamente positive: «Durante il viaggio fabene fermarsi per godersi un momento tut-to per sé», spiega una coppia di anziani.

Non prioritario | Nonostante l’eco positi-va, lungo le autostrade elvetiche non ci so-no altre chiese. In Germania, per contro, sicontano 32 luoghi di culto che vengono vi-sitati da almeno un milione di persone al-l’anno. Perché allora in Svizzera mancano?

Per Aschi Rutz, portavoce della Chiesa cat-tolica zurighese, è chiaro che le chiese au-tostradali non rispondono ad un bisognoprioritario: «La Svizzera dispone di una fit-ta rete di chiese, cappelle e luoghi di racco-glimento. La chiesa è là dove sono le perso-ne: in stazione, all’aeroporto o in ospedale».Aggiunge Rutz: «Non si esclude che in futu-ro anche le cappelle autostradali siano in-cluse nell’offerta della Chiesa, ma si puntapiuttosto su chiesette nei centri commer-ciali e negli stadi».‹ Christa Wüthrich

Una sosta per l’animaIn Germania fanno parte del paesaggio, mentre da noi sono piuttosto rare. L’unica chiesa«autostradale» in Svizzera si trova nell’area di servizio del San Gottardo nel Canton Uri.

La cappella sull’autostrada nel Canton Uri, per ora l’unica in Svizzera.

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Cappelle storiche lungo i sentieri

La cappella nell’area di sosta del S. Gottardo non è un’idea rivoluzionaria,bensì si basa sulla storia della regione. Nei secoli scorsi, i pellegrini e icommercianti lungo il loro cammino sul San Gottardo trovavano infattiprotezione e sicurezza nella chiesetta. La cappella Sant’Anna a Gurtnel-len, la cappella S. Karl a Hospental o l’ospizio del S. Gottardo sono solo al-cuni esempi di questa tradizione, che doveva risorgere e continuare conuna chiesa in autostrada. Il concetto è stato poi sviluppato e l’idea di ta-le cappella è stata estesa per comprendere ogni confessione e il termineoriginario è stato sostituito con il termine «luogo di raccoglimento». ca

12 speciale cabriolet | touring 8 | 7 maggio 2009

›A livello meteorologico la Svizzera non èun paese predestinato per le cabrio. Mal-grado ciò la quota di auto aperte si mantie-ne costante attorno al 5 percento. Gli sviz-zeri non si lasciano nemmeno dissuaderedal fatto che la cabrio costi facilmentequalche migliaia di franchi in più della ri-spettiva versione coupé: «Gli svizzeri pos-sono permettersi un’auto emozionale chedà piacere», spiega Max Nötzli, presidentedell’Associazione importatori svizzeri diautomobili (auto-suisse) e appassionatoconducente di una cabrio.

Secondo Nötzli anche il futuro delle autoscoperte non dovrebbe essere troppo gri-gio, malgrado la crisi attuale: «Certamenteanche in futuro la cabrio rimarrà un pro-dotto di nicchia. Tuttavia non credo che inSvizzera i clienti rinunceranno del tutto al-le sensazioni offerte dalla guida all’ariaaperta. Piuttosto tenderanno a rimandarel’acquisto di uno o due anni», ritiene l’e-sperto in materia.

Il futuro è incerto | Osservando il mer-cato delle cabrio si nota qualche nuvola al-l’orizzonte. La nota ditta Edscha, che pro-duce capote per Aston Martin, Bentley e Jaguar, ha dovuto dichiarare lo stato di insolvenza nel mese di febbraio. Anche laconcorrente Karmann, fondata nel 1901,che negli anni Cinquanta raggiunse gran-de notorietà con la Karmann Ghia, ha nelfrattempo subito la medesima sorte (vedi a pagina 17).

Tuttavia, la tecnica odierna permetteràdi evitare che le vetture scoperte scom-paiano dalle strade. Infatti, mentre un tem-po la cabrio era l’automobile estiva delconducente facoltoso disposto a sopporta-re le intemperie, ora le vetture scoperte sono diventate veicoli idonei a circolaretutto l’anno. Ad esempio, il sistema«Airwave» che convoglia sulla nuca deipasseggeri anteriori un flusso d’aria ri-scaldabile e regolabile, sinora riservato ai

Viaggiare sottoventoIl cabriolet è un prodotto di nicchia, che però gode diparticolare attenzione. Ecco perché anche l’attuale crisinon riuscirà a far sparire la cabrio dalle strade svizzeree perché alle donne piacciono le auto scoperte.

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Nonostante la crisi gli svizzeri non vogliono privarsi del piacere di viaggiare a cielo aperto. «Al massimo si ritarda l’acquisto della cabrio», afferma l’esperto.

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conducenti di vetture premium, prolungaora anche la stagione dei proprietari dellaPeugeot 308. È solo una questione di tem-po e poi anche gli altri cabriolet di catego-ria media disporranno del medesimo ac-cessorio.

Un ulteriore vantaggio sta nel tetto dimetallo, affatto gradito dai puristi. Pre-mendo un pulsante permette di trasforma-re la cabrio entro pochi secondi in uncoupé adatto all’inverno. Perciò la capotearrischia di scomparire? Non necessaria-mente, dal momento che un tetto in metal-lo pieghevole occupa fino a oltre 200 litridi volume solitamente riservato al baga-gliaio. È quindi impensabile poter andarein vacanza con il tetto aperto e due grandivaligie. Inoltre le auto a tetto rigido retrat-tile sono spesso difficili da disegnare acausa della coda alta. «Alcune cabrio risul-tano quindi un po’ grassocce», spiega ilpresidente di auto-suisse Nötzli. E aggiun-ge: «Non è un caso se costruttori del cali-bro di Bentley, Rolls-Royce e Audi puntinosulla capote in tela».

Argomenti di peso | «La Karmann tagliai tetti alle auto?», è una domanda che spes-so viene posta agli specialisti cabrio diOsnabrück. La risposta è «no, ma purtrop-po è un pregiudizio molto diffuso».

Infatti il concetto di automobile scoperta,vista l’assenza di un tetto fisso, richiede lacostruzione di un pianale rinforzato. «È co-me per la scatola delle scarpe», fa notareNötzli, «se manca il coperchio la parte sot-tostante è molto più instabile». Paragonan-do perciò la versione cabrio con quellacoupé dello stesso modello la prima può pe-sare fino a 200 chili in più. Ciò richiede an-che di sottostare a un dazio a livello di car-burante, ma: «grazie alla guida rilassata di

molti conducenti cabrio si risparmia anchela benzina».

L’aumento del peso non sembra tuttavialimitare il successo dei cabriolet sulle no-stre strade. Tre conducenti femminili dellevetture scoperte più apprezzate in Svizze-ra raccontano quale sia il fascino esercita-to dalla guida all’aria aperta. Perché unacosa è chiara: la maggioranza dei condu-centi di cabriolet nel nostro Paese è di ses-so femminile. ‹ Pascale Marder

Malgrado la sportività la BMW serie 3 è comunque adatta a tutta la famiglia.

In Svizzera i cabriolet godono di grande favore nonostante il maggior consumo di benzina.

La nostra BMW serie 3 cabrio èuna vera auto da famiglia. L’abbia-

mo già utilizzata anche per le vacanzesulla neve e per andare a Parigi. Abbia-mo potuto stivare tutti i bagagli. Anchei nostri due figli apprezzano molto que-sta cabrio. Vorrebbero aprire il tetto conqualsiasi tempo, ma ciò non è semprepossibile. Anche agli altri bambini piacefarci un giro. Recentemente, quando so-no andata a prendere i figli a scuola vierano sei compagni che volevanoassolutamente salirci. «

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»Corinne Padrutt guidauna BMW serie 3 cabrio

Con la sua EOS – all’epoca nuova di zecca– Tytti Stettler ha attirato molti sguardi.

Per la prima volta ho visto la VWEOS in occasione della festa della

mamma presso il mio concessionarioVW. È stato amore a prima vista. Quan-do ho acquistato l’EOS due anni fa sonostata una delle prime in Svizzera. Perciòtante persone mi hanno chiesto se po-tevano dare uno sguardo alla mia autoparcheggiata davanti a casa. Due ragaz-zi del vicinato mi hanno chiesto diversevolte se potevo azionare il meccanismodi apertura e chiusura del tettoperché lo trovavano interessante.«

»Tytti Stettler guida una VW EOS

Barbara Lang ha dovuto subito acquistarecappello e crema di protezione solare.

Già da bambina volevo una ca-brio. Però, quelle che mi piaceva-

no o erano poco pratiche o non adatteall’inverno. Su un parcheggio in Austra-lia ho poi visto una Peugeot 207 CC emi sono subito detta: «Ecco la mia au-to». Ovviamente ho dovuto cambiare lemie abitudini da conducente di una sta-tion. I figli dei vicini sono poi rimastimolto sorpresi quando in primavera mihanno visto aprire per la prima volta iltetto. Infatti credevano che la miaPeugeot fosse una coupé. «

»Barbara Lang guidauna Peugeot 207 CC

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›La Mini Cooper è semplicemente diversa.Inutile si rivela la ricerca del contachilo-metri direttamente dietro al volante, datoche all’epoca i costruttori appassionatidello sport automobilistico s’interessava-no soprattutto al contagiri. Anche gli inter-ruttori che permettono di aprire i finestrinio di accendere l’illuminazione dell’abitaco-lo sono un suggestivo richiamo al passato.Per questi motivi la piccola sportiva d’ori-gine britannica è rimasta fedele alla suavotazione rally. Ma anche in altri campi lapiccola auto dai grandi occhi convince perle sue simpatiche innovazioni. La funzionestart/stop permette di risparmiare benzinadavanti a un semaforo rosso, in quanto spe-gne automaticamente il motore.

Buon compleanno | Ora, appena in tem-po per la festa dei cinquant’anni, la BMWalias Mini lancia la nuova cabrio sul mer-cato. Su strada l’auto si rivela altrettantorigida del coupé, affronta con disinvolturale curve e stupisce con il suo sterzo diretto.Inoltre in 15 secondi il divertimento puòiniziare, cioè quanto basta a riporre il tet-to in tela nel bagagliaio. Chi vuole guidareuna cabrio allo stato puro è sicuramenteben servito con la Mini Cooper. La pettina-

tura sicuramente verrà stravolta. Invece laMini cabrio si rivela soltanto parzialmenteadatta per l’uso durante tutto l’anno mal-grado tutte le assicurazioni del marketing.Il sistema di riscaldamento permette certa-mente agli occupanti di non lasciare l’autoa piedi freddi. Però la visibilità attraversoil lunotto posteriore è già talmente limita-ta durante l’estate che non è immaginabilepoter vedere granché con il lunotto inneva-to, anche se è termico. A causa della ridot-ta visibilità la Mini Cooper è dotata di serie dei sensori per il parcheggio. Altri ac-cessori invece devono essere richiesti a pa-gamento. La dotazione di serie non prevededifatti elementi pratici, come il climatizza-tore, o altri ovvii, come il portacenere, op-pure altri ludici, come l’«always-open-ti-mer» che misura il tempo trascorso con iltetto aperto. ‹ Pascale Marder

Positivo: assetto ludico e sterzo diretto, designretrò, tetto apribile scorrevole Negativo: limi-tata visibilità posteriore, sospensioni rigide,rapporto prezzo/equipaggiamento.

Tecnica: Cooper cabriolet, 2 porte; 1598 cc, 119 CV,160 Nm a 4250 giri/min; cambio a 6 marce; 0 a 100km/h in 9,8 s Consumo (in prova): 6,5 l/100 km, ser-batoio: 40 l, autonomia 615 km Prezzo: da 31 600 fr.

Solo un go-kart è più divertenteLa guida di una Mini Cooper cabriolet fa tornare indietroai tempi ormai lontani dei capelli strapazzati dal vento e dell’abitacolo pieno di interruttori a leva.

Guida all’aperto allo stato puro, è la promessa della Mini Cooper cabriolet.

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La cabrio rende gli uomini attraenti

Approccio più facile senza tettoUn tetto sopra la testa (di un uomo) può impedire di avviare dei «contatti»quando ci si ferma davanti a un semafo-ro. Questa è la conclusione che si puòtrarre da un’inchiesta svolta dall’agen-zia matrimoniale «Elitepartner» pres-so 4000 single. Infatti, una donna sudue ha indicato di avvicinare di prefe-renza i conducenti di una BMW cabrio.Gli uomini interpellati, invece, sonoispirati a stabilire un contatto se la don-na è al volante di un’utilitaria, come adesempio la Renault Twingo. Non è inve-ce fondata l’affermazione contraria: infatti solo il 12% del gentil sesso è attratto da uomini alla guida di una piccola cittadina. pam

Karmann fuori stradaLa crisi del settore automobilisticocolpisce anche l’indotto. Infatti ilnoto costruttore Karmann ha di-chiarato insolvenza e ha già inviatolettere di licenziamento a oltre 1300collaboratori. Il settore colpito èquello delle carrozzerie. Karmannha risentito del fatto che semprepiù case costruiscono in proprio iloro modelli cabrio. Non sono inve-ce stati colpiti i settori sviluppo diautovetture e sistemi di tetti. Inol-tre all’orizzonte si delinea un rag-gio di luce: insieme al leader tede-sco nei servizi energetici EWE laKarmann ha appena presentatol’auto elettrica E3, dall’autonomiadi 200 chilometri. Il futuro mo-strerà se la vettura saprà brillareallo stesso modo della leggendariaGhia. Inizialmente verranno pro-dotti soltanto sei esemplari. pam

Il modello Ghia ha reso famosa a livellomondiale la Karmann.

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La carrozzeria totalmente rinnovata diun’icona cabrio quale la Mazda MX-5.

Un lifting perun’intramontabileMazda MX-5 Molti costruttori hannola pretesa di creare un’autovettura cheentri nella leggenda, ma soltanto pochivi riescono davvero. L’impresa è sicura-mente riuscita ai giapponesi di Mazdacon la loro MX-5. L’icona delle cabrio èpresente sul mercato da venti anni ed èstata inserita nel libro del «Guinnessdei primati» quale roadster più vendu-ta di sempre, con oltre 850 mila esem-plari immatricolati.

In occasione del giubileo si è reso ne-cessario un restyling della carrozzeria,che la Mazda ha affrontato in modomolto cauto. Sono infatti state elimina-te soltanto poche rughe: gruppi otticiallungati, due specchietti retrovisoriaerodinamici e una messa in risalto delmarchio Mazda. Pochi interventi, dalmomento che non vi era altro da perfe-zionare.

Inedito è invece il cambio automati-co e il consumo ridotto che il costrutto-re annuncia di 7 l/100 km. Rimane, in-vece, il prezzo competitivo di questocabriolet per la gente comune: soltan-to poche auto sportive sono in venditaa partire da 32 940 franchi.

A scelta si può optare per la capotein tela facile da manovrare oppure peril cosiddetto hardtop pieghevole, chepuò essere azionato automaticamentemediante un pulsante. pam

Tecnica: roadster coupé, 2 posti, lunghezza:4,02 m, bagagliaio: 150 litri Motori: da 126CV a benzina (1.8 5MT Confort) a 160 CV(2.0 6MT Sport) Prezzo: da 32 940 franchi(1.8 softtop) a 43 990 franchi (2.0 hard-top).

Da fare � Portate un bel paio d’occhiali da sole an-

che se è nuvoloso. Avrete di certo unaspetto semplicemente più sexy.

� Proteggete la nuca, che riceve sempretroppo vento. Anche se è caldo, copritevicon una morbida sciarpa di cotone (peresempio di American Apparel) che non èsolo cool, bensì anche utile per evitaredolori alla nuca.

� Indossate un copricapo, ma fate attenzio-ne allo stile. Evitate dunque un cappelli-no rosso con la scritta «Good Boy», se ave-te 65 anni. Meglio, dunque, un eleganteberretto di pelle o tweed. Ancor più ele-gante, per le donne, è naturalmente unfoulard da indossare come Grace Kelly,ossia annodato sotto il mento. Gli acces-sori retrò – come la cuffia in pelle, occhia-li da aviatore e guanti da pilota – sonopermessi solo a bordo di una Morgan.

� Mettete, specialmente se è la prima gitadi primavera, una buona crema da solesul viso e su tutte le parti delle braccianon coperte, in modo da non trasformar-vi in un’aragosta bretone per diversigiorni. È sorprendente come il sole siamolto più intenso non appena ci si siedea bordo di un veicolo che circola senzatetto. E da cosa si riconosce subito unconducente di cabriolet? Dalla pelle bi-colore (rosso/bianco) sulla nuca e sugliavambracci!

La sfilata in cabrioChi guida un cabriolet è sempre sotto osservazione. Guai a coloro che si siedono al volante con modi sciatti. I consigli dell’esperta di moda e cabriolet Wäis Kiani.

Gli occhiali da sole non dovrebbero mai mancare quando si guida una decappottabile.

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Da non fare� Non alzate mai troppo il volume della

musica, e tenetelo sempre molto bassoquando sostate a un semaforo. Dà moltofastidio a chi vi sta intorno.

� Davanti a un semaforo non aprite la ca-pote elettronicamente. Sembra proprioche vogliate mettere in bella mostra lavostra stupenda cabrio. Per contro, è per-messo chiudere la capote in caso di piog-gia improvvisa.

� Non gettate alcun rifiuto dal finestrinodurante la guida. Prima di tutto, non èeducato, e poi, la buccia di banana proba-bilmente tornerebbe subito a farvi visitacolpendovi da dietro.

� Non aprite la capote con i primi raggi disole in febbraio. A bordo di una cabrio èrichiesto understatement. Meglio aprireper ultimo la capote, che rischiare di bec-carsi una polmonite gelando con il riscal-damento al massimo.

� Non importa quanto siete sportivi, nonsaltate mai con slancio in auto. È permes-so soltanto ai protagonisti dei cartonianimati. Wäis Kiani

Scrittrice e commentatrice, sulla rivista «Annabelle» Wäis Kianirisponde a domande dei lettori riguardanti moda e stile.

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Marca e posti potenza (CV) prezzo in franchiLamborghini Gallardo (2) 560 297 000Lamborghini Murciélago (2) 640 491 000Lexus IS250C (4) 208 luglioLexus SC430 (2+2) 285 122 000Lotus Elise (2) da 136 a 221 da 53 450 a 71 600Mazda MX-5 Roadster/CC (2) da 126 a 160 da 33 990 a 43 150Mercedes-Benz SLK Roadster (2) da 184 a 360 da 61 600 a 111 100Mercedes-Benz SL Roadster (2) da 231 a 612 da 127 800 a 349 700Mercedes-Benz SLR McLaren (2) 626 su richiestaMini Cabrio (4) da 120 a 211 da 31 600 a 45 700Mitsubishi Colt Cabriolet (2+2) 109 da 26 990 a 29 190Opel Astra TwinTop (4) da 115 a 200 da 36 400 a 44 600Opel GT (2) 264 50 400Peugeot 207 CC (2+2) da 110 (d) a 150 da 27 700 a 35 400Peugeot 308 CC (4) da 120 a 150 da 36 500 a 45 900Porsche Boxster (2) da 255 a 310 da 70 100 a 84 600Porsche 911 Cabriolet (2+2) da 345 a 480 da 143 500 a 233 800Renault Mégane Coupé-Cabriolet (2) da 136 a 165 da 38 050 a 43 150Rolls-Royce Phantom Drophead (4) 460 724 800Saab 9-3 Cabriolet (4) da 150 a 280 da 50 900 a 67 200Smart Fortwo Cabriolet (2) da 45 (d) a 98 da 20 800 a 34 150Volvo C70 Cabriolet (4) da 136 (d) a 230 da 48 300 a 62 500Volkswagen New Beetle Cabriolet (4) da 75 a 150 da 30 550 a 39 700Volkswagen Eos (4) da 122 a 250 da 40 600 a 57 800con riserva di modifiche

Abbondanza di cabrioletAnche se qualche modello si è furtivamente eclissato, l’offerta di cabriolete roadster rimane ancora molto ampia. Dall’altera Rolls Phantom Drophead da 700 000 franchi all’esotica Daihatsu Copen, ve ne sono per tutti i budget.

Imbarazzo della scelta per gli appassionati della guida a cielo aperto tra decappottabili classiche e coupé-cabriolet con tetto rigido.

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22 speciale cabriolet | touring 8 | 7 maggio 2009

›La Peugeot produce le cabrio più apprez-zate in Europa. Con il modello 207 CC erastato centrato pienamente l’obiettivo. La308 CC dal canto suo dovrebbe garantire al-la casa francese il successo nella categoriacompatta. In effetti la 308 CC potrebbe di-ventare la nuova stella nel firmamento ca-brio. I presupposti sono sicuramente buo-ni. Anzitutto l’auto propone un motore po-tente, che con i suoi 1600 cc di cilindrata sale facilmente di giri. Inoltre dispone di unassetto tipicamente Peugeot che assorbesportivamente ogni irregolarità del mantostradale rendendo la guida molto gradevo-le.Al piacere della guida contribuisce ancheil motore turbo abbastanza parsimonioso,che non manifesta una rumorosità sgrade-vole anche a tetto aperto.

Flusso d’aria incluso | Iniziamo dal tet-to, metallico e ad azionamento elettrico.Non si tratta di una nuova invenzione, ma èsempre una bella sensazione vederlo apriree sparire automaticamente in pochi secon-di nel bagagliaio. I puristi delle cabrio pos-sono però obiettare che la sensazione diaria fresca viene annullata dal parabrezzaallungato all’indietro.

Effettivamente, una volta installato ilfrangivento non vi è praticamente nessunsoffio d’aria che rovina la pettinatura. Tut-tavia questo può anche essere visto come

un vantaggio. Una novità assoluta in questacategoria di prezzo è in ogni caso il sistemascaldanuca, il cosiddetto Airwave. Convo-glia un flusso di aria calda attorno alla nu-ca e alle spalle come una sciarpa e potreb-be allungare notevolmente il periodo in cuisi può circolare a tetto scoperto. Se poi do-vesse sopraggiungere l’inverno, si può con-tare su un vasto equipaggiamento di sicu-rezza che ha convinto gli esecutori del test«Touring».

Una per ogni caso | Sono soltanto pochii punti critici emersi. La disponibilità dispazio sui sedili posteriori è molto limitataper gli adulti, ma ovviamente un’auto delgenere non è concepita per gli occupanti posteriori. Inoltre si può anche criticare loscarso numero di vani portaoggetti. Un al-tro problema di molte cabrio è il montanteanteriore che offre una buona protezione,ma limita la visibilità.

Riassumendo si può definire la Peugeot308 CC un’auto da sogno per l’estate, dalbuon rapporto prezzo/contenuto e che sem-bra già aver ottenuto ampi consensi. Infat-ti chi ordina oggi una Peugeot 308 CC di color bianco perlato, attualmente molto ri-cercato, deve aspettare fino al prossimo au-tunno per ottenerla. Fortunatamente, pre-mendo un pulsante, questa cabrio è ancheadatta all’inverno. ‹ Pascale Marder

L’automobile dell’estate 2009Percorre le strade morbidamente e riscalda il collo con uncaldo soffio. Con la Peugeot 308 CC 1.6 Turbo Platinum laguida all’aria aperta risulta semplicemente più divertente.

–+Più o meno

Motore potente per una 1600, piacevo-li caratteristiche di guida, interno ele-gante, basso consumo, buon rapportoprezzo/contenuto, buone prestazionidi garanzia, equipaggiamento di sicu-rezza completo.

Visibilità limitata a livello laterale delmontante anteriore e posteriore, stru-mentazione con riflessi, accesso limi-tato al bagagliaio a tetto aperto, pocospazio per le gambe dei passeggeridietro, lunga escursione del cambio.

Il riscaldamento sulla nuca prolunga la stagione.

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Scheda tecnica

VEICOLO PROVATOPeugeot 308 CC; 2 porte, 4 posti; 43 500 fr. (auto del test: 47 800 fr.)Gamma: dalla 1.6 VTi, 120 CV (36 500 fr.) alla 2.0 HDi, 140 CV (44 100 fr.) Opzioni: vernice color bianco perlato (850fr.), sistema audio e di navigazione (1450 fr.)Garanzia: 3 anni di fabbrica, 3 anni assisten-za mobilità; antiruggine: 12 anni (condizioni).Importatore: Peugeot (Suisse) SA, Gewerbestrasse 19, 3302 Moosseedorf

DATI TECNICIMotore: 4 cilindri benzina, 1.6 l Turbo Plati-num, 150 CV; trazione ant., cambio 6 marcePeso: 1604 kg (auto del test), totale ammissi-bile 1940 kg, carico rimorchiabile 1400 kg

Check-up TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTOPrestazioni (0–100 km/h): 9,4 sElasticità:60–100 km/h (in 4a) 7,2 s80–120 km/h (in 4a) 7,6 sDiametro di sterzata: 11,20 mInsonorizzazione:60 km/h: 60 dBA 11113

120 km/h: 70 dBA 11113

SICUREZZAFrenata (100–0 km/h): 37,1 m 11111

Equipaggiamento 11111

COSTI DEI SERVIZISwiss Pack 3 anni o 100 000 km. In seguito: manutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

30 000/24 1,4 203.–Manutenzione per 180000 km:15 000 km/anno 19,5 4015.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese

fissi variabili

15 000 82 664.– 362.–30 000 56 664.– 724.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenziePeugeot da 114 a 170 franchi

VALUTAZIONE ECOLOGICAEmissioni misurate (banco di prova Empa):Monossido di carbonio (CO) 11113

Idrocarburi (HC) 11113

Ossidi d’azoto (NOx) 11113

CONSUMO AL BANCO DI PROVA(ciclo UE 80/1268)

urbano extra urbano misto

TCS 10,4 5,6 7,3fabbrica 10,7 5,6 7,5Emissioni di CO2: 172 g/kmMedia svizzera di CO2: 204 g/kmetichettaEnergia (A–G): C

CONSUMO DEL TEST 11113

7,6 l/100 km autonomia 790 km

serbatoio: 60 litri

TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger

larg. int.: ant. 149 cm, post. 132 cm bagagliaio: 226–403 litri pneumatici: 225/45 R 17, min. 215/55 R 16

103 cm

142

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�89–111

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92 cm

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passo 261 cm� �

lung. 444 cm (larg. 182 cm)� �

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Peugeot 308 CC 1.6 Turbo Platinum in dettaglioABITACOLO 11113 Davanti si sta seduti mol-to comodamente e anche a tetto chiuso lo spa-zio in altezza è adeguato. Lo spazio per le gam-be dei passeggeri posteriori è invece limitato. Ilvolume del bagagliaio è adeguato a tetto chiuso,mentre a tetto ripiegato l’accesso è limitato.

COMFORT 11113 La taratura delle sospensio-ni è ideale senza ripercussioni negative sullequalità dell’assetto. L’equipaggiamento di seriein fatto di comfort è ricco ed è gradevole la bas-sa rumorosità del motore.

EQUIPAGGIAMENTO 11111 Gli strumenti susfondo bianco sono belli da vedere, ma tendonoa riflettere. L’equipaggiamento supplementaredella versione Platinum è molto ricca e prevede

il sistema scaldanuca Airwave, frangivento e sen-sori di controllo della pressione dei pneumatici.

PRESTAZIONI 11113 Il 1600 turbo si rivelaelastico e abbastanza parco nel consumo dato ilpeso del veicolo di oltre 1,6 t. Buona rapportatu-ra del cambio a 6 marce, preciso negli innesti.

COMPORTAMENTO 11113 La Peugeot 308CC si basa su un autotelaio eccellente. Affrontafacilmente percorsi sinuosi e lo sterzo è precisoe diretto.

SICUREZZA 11111 L’auto ha convinto nellaprova di frenata evidenziando buoni valori e buo-na resistenza. Elevato livello di sicurezza graziea 6 airbag, compreso quello laterale per la testa.In versione chiusa la visibilità è limitata.

tabella comparativa

Peugeot Ford Renault VW308 CC Focus CC Mégane CC EOS1.6 T Platinum 2.0i Titanium 2.0 T Privilège 1.4 TSI

Prezzo (fr.) 43 500.– 41 700.– 41 050.– 43 550.–Cilindrata (cc) 1598 1999 1998 1390Potenza (kW/CV) 110/150 107/145 120/163 118/160Coppia massima (Nm/min) 240/1400 185/4500 270/3250 240/1500Consumo (l/100 km) 7,3 C 7,4 B2 8,01 C2 6,71 B2

Rumore int. 120 km/h (dBA) 70 70 705 696

Costi al chilometro (fr./km)3 –.82 –.84 –.83 –.80Costi di manutenzione4 11113 13333 13333 11113

Test «Touring» 8/2009 8/2008 5/20095 15/20066

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15 000 km/anno) 4 su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 Renault Mégane 180 TCe berlina 6 VW EOS 2.0 FSI Turbo

Anche la 308 CC propone il tipico frontale Peugeot.

L’abitacolo è più raffinato dello standard della categoria.

La coda risulta piuttosto appesantita a causa del tetto rigido pieghevole. Gli stilisti della Peugeot 308 CC hanno tuttavia risolto il problema in modo elegante.

Vacanze indimenticabili in campeggio32 campeggi del TCS situati in splendide regioni;18 dinamici camping club del TCS sparsi in tutta la Svizzera; fino al 25% di sconto per i soci campeggiatori.

Tutti abbinano il TCS alle mitiche auto gialle della Patrouilleche accorrono in caso di panne. Molti soci del TCS non sanno, però, che il club gestisce anche 32 campeggi proprie che i 18 camping club del TCS offrono molti vantaggi.

I vantaggi del clubPer 55 franchi l’anno il socio campeggiatore gode di una serie di prestazioni supplementari:

Sconti attraenti• A seconda della stagione, dal 10 al 25% di sconto in

tutti i campeggi gestiti dal TCS• 5% di sconto sulla locazione di bungalow, roulotte e

tende• dal 5 al 25% di sconto sui nostri campeggi associati

in Francia e in Italia

Stazionamento stagionale• Nelle prenotazioni i soci campeggiatori TCS sono

avvantaggiati godendo di priorità. Anche i non socisono benvenuti nei campeggi TCS (supplementodi 100 franchi).

CampCar• Riceverete gratuitamente otto numeri di «CampCar»,

il periodico del TCS (in francese o in tedesco) per il camping e il caravaning che viene inviato con «Touring».

Assicurazione RC campeggio• Offre una copertura fino a Fr. 2500000.– per danni

materiali e corporali

Assicurazione materiale da campeggio• Comprende una copertura fino a Fr. 5000.– (escluse

le roulotte)

Camping Card International CCI• A richiesta ricevete gratis la Camping Card International.

È valida nella maggior parte dei campeggi in Europa e inmolti viene anche accettata come documento d’identitàdando diritto ad eventuali sconti.

Prestazioni supplementari per i soci campeggiatori• Soccorso stradale e in caso di incidente in Svizzera per i

camper fino a 7,5 t (richiesto: socio motorizzato +camping) e in Europa (unitamente al libretto ETImotorizzato «famiglia»)

• Rimborso della quota di socio campeggiatore per tutti gliassicurati Auto TCS che hanno sottoscritto un’assicura-zione auto più un’assicurazione per la roulotte o camper

• 10% di sconto sugli accessori per il camping presso i negozi specializzati di campeggio (partner del TCS)

• Valutazione dei vostri motorhome e roulotte in Internetal sito www.valutazione.tcs.ch

• Dopo un controllo del rimorchio secondo le disposizionitedesche presso un centro tecnico del TCS gli svizzeripossono circolare sulle autostrade in Germania a 100km/h invece che a 80 km/h.

Per ulteriori informazioni sui vantaggi del club:www.campingclubtcs.ch

I camping club del TCSI 18 camping club sono sparsi in tutta la Svizzera tedesca efrancese e gestiscono in proprio sei campeggi, propongono

inoltre durante tutto l’arco dell’anno un vasto ventaglio diofferte per gli amanti del campeggio.

Per ulteriori informazioni sui 18 camping club delTCS: www.campingclubtcs.ch

I campeggi del TCSNel corso degli anni, l’offerta dei 32 campeggi è diventatasempre più allettante: rampichino, rafting, canyoning, Bikeand Camp, Rent a Bike, corsi di sub, parapendio in tandem,pesca sportiva e giochi, animazione e tornei, e la lista è ancora lunga. Con tutte queste attività non c’è pericolo diannoiarsi. E, se desiderate semplicemente rilassarvi, i cam-peggi del TCS propongono, per esempio, intrattenimentomusicale, grigliate e spettacoli circensi per bambini.

In breve, i campeggi del TCS significano: sport, avventu-ra, relax, distensione per l’intera famiglia, e tutto questonelle più belle località della Svizzera. Da noi potete trova-re l’ideale infrastruttura per trascorrere le vostre prossimevacanze sia in uno dei 32 campeggi del TCS o in uno dei seigestiti dai nostri camping club.

Per ulteriori informazioni sui 32 campeggi del TCS:www.campingtcs.ch

Contatto: TCS, Societariato, Chemin de Blandonnet 4,CP 820, 1214 Vernier GE, tel. 0844888111, e-mail:[email protected], www.campingclubtcs.ch

Camping Card International CCIDesidera ricevere la CCI? � sì � noNumero della carta d’identità o passaporto:

Data di emissione CI/pass.: Luogo di emissione:

Data di nascita: Luogo di nascita:

Desidero ricevere la seguente documentazione gratuita� opuscolo dei campeggi TCS � cartina dei campeggi svizzeri

Cognome: Nome:

Via: NPA/località:

Telefono: e-mail:

Professione: Data di nascita:

Luogo e data: Firma:

Tagliando da spedire a:Touring Club Svizzero, Societariato, Chemin de Blandonnet 4, 1214 Vernier/Ginevra

Adesione socio campeggiatore del TCS� Sono già socio TCS:

� motorizzato � non motorizzato � COOLDOWN CLUB

il mio numero di socio è � � � � � � � � �Non sono ancora socio TCS e scelgo il seguente societariato:

� socio motorizzato (prezzo secondo la sezione e pro rata,in media costo di Fr. 93.–/anno civile)

� socio non motorizzato (Fr. 32.–/anno civile e pro rata)� COOLDOWN CLUB (16–25 anni, Fr. 66.–/anno)� Desidero diventare socio campeggiatore TCS e aderire al camping club di

quota per socio campeggiatore TCS Fr. 55.–* * quota camping club TCS Argovia Fr. 62.–; camping club TCS Zurigo Fr. 60.–

Già il giorno successivo al pagamento diventa socio campeggiatore TCS.

7 maggio 2009 | touring 8 | test e tecnica 25

Il pedone colpito da un buggy ha subito gravi ferite alle gambe e alla testa.

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La Grand Scénic e la sua linea fluida. Danotare l’eccellente campo visivo anteriore.

Primo contatto Apripista delle mono-volume compatte, la Scénic ha un po’perso in superbia sotto gli assalti di unaconcorrenza feroce. Senza presentareinnovazioni rivoluzionarie, la terza ge-nerazione, disponibile immediatamentein versione corta e lunga (Grand Scénic),intende riconquistare il terreno persoproponendo un veicolo molto omoge-neo. Su esempio dell’abitacolo dalla mo-dularità molto riuscita, ma che non pro-pone nulla di particolarmente nuovo,tranne un maggior spazio posteriore.Così il terzo rango del modello a 7 postidispone ora di spazio decente per le gi-nocchia. Contrariamente alla secondafila, composta di sedili indipendenti ri-movibili, i due posti posteriori sono ascomparsa nel cofano. Ben configuratoe di facile accesso, la capienza aumentadi circa il 10 percento.

Basata sull’assetto della berlina Mé-gane, la Scénic brilla soprattutto per ilcomportamento, poco sensibile al rollioe con un buon piacere di guida. Questotelaio è soprattutto ben assecondato daun motore a benzina equilibrato di 1,4 lturbo di 131 CV, mentre l’estremamenteelastico 2 l diesel di 160 CV è più tonico.Altri pregi: una qualità percepita ben cu-rata e un equipaggiamento completo findalle versioni di accesso (ESP, freno amano elettrico, carta keyless). E questosenza gonfiare i prezzi. MOH

Tecnica: monovolume compatta; 5/7 posti;lunghezza: 4,34 m (Scénic), 4,56 m (GrandScénic); bagagliaio 437 l, 645 l (Grand Scé-nic) Motori: a benzina 110/131/140 CV, diesel110/131/150/160 CV Prezzo: da 27 900 (1.6Expression) a 44 000 franchi (Grand Scénic2.0 dCi automatica Privilège)

› Il buggy vuol essere l’espressione stessadi un veicolo ludico. La sola nota negativaconsiste nel fatto che questo mezzo atipico,frutto di un incrocio tra un quad e un’auto,non offre tutte le garanzie di sicurezza, co-me ha costatato il TCS in occasione di uncrash-test effettuato in collaborazione conil Dynamic Test Center di Vauffelin (BE) e al-tri partner. Il buggy Borossi BB800, model-lo rappresentativo del segmento, ha rivela-to gravi lacune in fatto di protezione deglioccupanti e dei pedoni. A creare problemi èche questo particolare mezzo, venduto innumero limitato, approfitta delle facilita-zioni di omologazione concesse ai veicoliimportati in piccole serie, le cui quote cor-rono il forte rischio di essere aumentate.

Grandi piccole serie | A seguito di unamodifica del diritto europeo, che aumentale piccole serie a 1000 unità, la Svizzera po-trebbe veder lievitare la sua quota da 50 a500 unità. Questa disposizione valida pertutti i veicoli a motore prevede, come in pre-cedenza, la non obbligatorietà di fornire laprova del grado di sicurezza degli occupan-ti e dei pedoni. Molto preoccupante nel ca-so del buggy, i cui occupanti vanno incon-tro al rischio di riportare gravi ferite in ca-so di un urto frontale. E i pedoni non se la

cavano meglio. Da notare che tale normapotrebbe tornare vantaggiosa anche a unamarca d’auto con una scarsa diffusione. Sipensi soprattutto ai modelli cinesi, pocostimati dal profilo della sicurezza.

Per ragioni di sicurezza e nell’ottica del-la modifica dell’Ordinanza concernente leesigenze tecniche dei veicoli (OETV), il TCSpropone di limitare le piccole serie che be-neficiano di eccezioni a 100 unità invece chea 500. Il club auspica anche che venga man-tenuta la perizia preliminare eseguita da uncentro tecnico riconosciuto. ‹ MOH/TCS t+e

Piccole serie egrandi scontriIl risultato deludente di un crash-test effettuato dal TCS sudi un buggy denuncia il lassismo di cui beneficiano i veicoliimportati in piccole serie. Un fenomeno da contenere.

Un mezzo divertente

Sensazioni garantite e stabilità di unveicolo a quattro ruote, i buggy sonomezzi ideati per il piacere della guida, equesto senza circolare a velocità ecces-sive. Questi veicoli leggeri – 635 kg e unmotore di 800 cc per il Borossi valuta-to più sopra – differiscono dai quad peressere equipaggiati di un volante, non diun manubrio. Offrono in linea di princi-pio due posti. Gli specialisti giudicano ilpotenziale del mercato svizzero attornoa un centinaio di unità all’anno. MOH

E siamo alla terzaRenault Scénic

26 viaggi e tempo libero | touring 8 | 7 maggio 2009

Picasso con le sue opere in ceramica davanti al suo studio di Vallauris. L’artista con la moglie Jacqueline quando abitavano a Vauvenargues.

Fino ad oggi non era permesso l’accesso a Vauvenargues, ma Catherine Hutin, proprietaria del castello, ha ora in programma di aprirlo ai visitatori.

7 maggio 2009 | touring 8 | viaggi e tempo libero 27

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› «Il castello non può essere visitato. Il museo si trova a Parigi. Si prega di non insistere». L’alta recinzione, su cui è affissoil cartello con queste parole scritte a mano,circonda il castello di Vauvenargues. Dalontano il modesto maniero che sorge aipiedi del monte Sainte Victoire, appare po-co interessante. Ma quello che attira frottedi visitatori alla sua porta è uno dei suoi exproprietari: niente di meno che il grandepittore Pablo Picasso.

«Ho acquistato il St.Victoire!», disse unavolta il «Maestro» pieno di entusiasmo a unsuo conoscente. Questi pensò subito che Pi-casso si riferisse all’acquisto di un quadrodel suo grande idolo Paul Cézanne, il qualeper tutta la vita dipinse appunto il MonteSt.Victoire. Ma il grande artista spagnolo siriferiva, invece, proprio al castello di Vau-venargues, costruito ai piedi del monte. Dal1959 al 1961 Picasso visse nel maniero, do-ve ora riposa per sempre accanto alla mo-glie Jacqueline.

Fantasia e verità | Corre voce che sia sta-to sepolto in piedi con lo sguardo rivolto almonte Sainte Victoire: «Tutte favole!», diceDominique Sassi, che fu un amico di PabloPicasso. Comunque è vero che il giorno delfunerale nevicava, un fatto che molto rara-mente accade in Provenza ad aprile. «Sem-brava che la natura fosse in lutto», ricordaDominique descrivendo l’atmosfera di quelmomento.

Sul cartello posto davanti al cancello delcastello di Vauvenargues c’è scritto che «ilmuseo» si trova a Parigi, ma non è del tuttovero. Un museo dedicato a Picasso sorge an-che in Provenza. Esattamente nel CastelloGrimaldi di Antibes. Nel 1946 Picasso ave-va vissuto e lavorato sei mesi in questo ma-niero. In quel periodo dipinse tele che rap-presentavano fauni musicanti e civette daigrandi occhi. Dalla leggerezza delle opere sinota che il soggiorno nel Castello Grimaldifu un periodo molto felice della vita di Pa-blo Picasso.

E poiché nel dopoguerra i materiali perdipingere erano scarsi, l’artista non si fece

scrupolo di scendere nelle cantine dell’an-tico castello per rifornirsi… Portò, dunque,nel suo atelier i ritratti di contesse baroc-che e di principi sdolcinati, e poi vi dipinsesopra le sue avanguardistiche figure.

Chi segue sistematicamente le orme di Pi-casso non potrà poi fare a meno di recarsia Vallauris, un piccolo villaggio provenzaledi vasai. Ed è l’occasione per ricordare unaneddoto poco noto: in un’ex fabbrica diprofumi, l’artista imparò, sotto la guida divasai locali, a lavorare la terracotta.

In seguito, per decine d’anni Picasso, di-venuto famoso per dipinti e sculture, feceesperimenti con l’argilla e nella sua lungavita creò anche diverse migliaia di oggettidi ceramica. Alcuni si possono ammirareancora oggi a Vallauris.

Arte sacra | A Vallauris, dopo aver impa-rato nuove tecniche artistiche, Picasso co-nobbe anche una giovane donna che vende-va ceramiche, Jacqueline Rocque, che spo-sò nel 1961 nel municipio di Vallauris. Nelcastello accanto al municipio, il cittadinoonorario di Vallauris, Pablo Picasso, festeg-giò il suo 70° compleanno. La cappella delcastello piacque subito al festeggiato, dalmomento che l’arte sacra veniva riscopertain quegli anni.

Sulle tracce di PicassoLa calda luce della Costa Azzurra emana entusiasmo. Enon c’è da stupirsi, poiché le tinte forti hanno affascinatoanche artisti come Pablo Picasso e Henri Matisse.

continua a pagina 29

Nizza

ITALIA

Cannes

Ginevra

ArlesAntibes

Aix-en-Provence

St. Tropez

Vauve-nargues

SVIZZERA

FRANCIA

Cagnes-sur-Mer

100 km

Pablo Picasso in mezzo ai suoi dipinti.

Vacanze in Italia

7 maggio 2009 | touring 8 | viaggi e tempo libero 29

«Dopo che già Matisse e Chagall avevanodipinto una cappella, anche Picasso ritennegiunto il momento di dedicarsi a questo te-ma», dichiara oggi Dominique Sassi con unsorriso malizioso. E l’ha fatto con l’impo-nente affresco intitolato «La Guerra e la Pa-ce». Se si esamina nei particolari quest’ope-ra, stracarica di colori, si può riconoscere ilvolto di quella ragazza che un tempo vende-va ceramiche…

Una piccola sensazione | Oltre ai sud-detti lasciti, quest’anno gli appassionatidell’opera di Pablo Picasso hanno un nuo-vo, del tutto insperato, luogo di pellegrinag-gio. Infatti, mezzo secolo dopo il giorno incui il grande artista andò ad abitarvi, il ca-stello di Vauvenargues ai piedi del monteSainte Victoire apre le porte per la primavolta al pubblico. Un po’ a sorpresa, Cathe-rine Hutin, la figlia di Jacqueline Picasso e

oggi proprietaria del maniero, ha finalmen-te deciso di permetterne l’accesso alle per-sone interessate.

«Troviamo il castello così come l’ha la-sciato Picasso», dice pieno d’entusiasmo ilcuratore del Museo Granet che ha allestitouna mostra di Picasso e di Cézanne (vedi riquadro qui sotto). Nell’atelier di Picasso,oltre agli schizzi di colore sul pavimento eall’odore di trementina, si può ammirare un fauno dipinto dall’artista direttamentesulla parete del bagno.

Quale concessione agli abitanti di Vauve-nargues, è possibile visitare il castello sol-tanto previa prenotazione e per gruppi di 19persone al massimo. «Si prega di non insi-stere!», è un invito valido ancor oggi.‹

Pascale Marder

Info TouringTutte le informazioni sulla Francia e la Provenza si possono ottenere rivolgendosi alla Maison de laFrance, tel. 044 217 46 02; www.franceguide.com oanche presso Viaggi TCS, www.viaggi-tcs.ch.

continua da pagina 27

Jacqueline e Pablo Picasso mentre assistono a una corrida che si svolgeva a Vallauris.

Picasso mentre studia le proporzioni dell’attrice Brigitte Bardot.

La Riviera francese fu fonte d’ispirazio-ne, non solo per Picasso. Numerosi altriartisti di valore internazionale, soprat-tutto pittori, scelsero di vivere in Pro-venza. Oltretutto Paul Cézanne, di cuiPicasso fu un grandissimo ammiratore,nacque ad Aix-en-Provence. Ancor oggisi può visitare il suo atelier «Les Lau-ves» ed ammirare alcuni utensili usatidal grande maestro. Inoltre, itinerari se-gnalati conducono sui luoghi dai quali il celebre artista francese ha tratto ispi-razione.

Poiché la Costa Azzurra non offrivasoltanto spunti fantastici, ma anche unclima estremamente piacevole, molti lasceglievano pure per trascorrervi perio-di di convalescenza. Tra questi, HenriMatisse curò nell’hotel Beau-Rivage diNizza la sua bronchite, mentre Pierre-Auguste Renoir, che girò con ClaudeMonet tutta la Riviera, vi restò perché il clima mediterraneo gli dava sollievodall’artrite. Scelse Cagnes-sur-Mer, unalocalità che diventò ben presto la«Montmartre della Costa Azzurra». An-cor oggi il museo Renoir ospita operedel famoso concittadino.

In seguito altre celebrità, come il pit-tore e scultore italiano Amedeo Modi-gliani, oppura la diva cinematograficaBrigitte Bardot e il grande scrittore belga George Simenon, creatore delcommissario Maigret, si stabilirono aCagnes-sur-Mer.

Prima di loro, l’olandese Vincent vanGogh si sentì attratto dalla Riviera conle sue calde tinte del Sud e andò a vive-re ad Arles. Paul Gauguin gli tenne com-pagnia per due mesi nel suo «Atelier delSud». Oggi ad Arles si può visitare la ca-mera ricostruita di van Gogh e i luoghida lui dipinti. Un frequentatore regolaredel Museo Taurino di Arles fu Pablo Pi-casso che regalò alla città numerosi di-segni, esposti oggi nel Museo Réattu.

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Costa Azzurra, patria (d’adozione)di molti artisti

Da sapere

Viaggio: volo diretto per Nizza da Basilea (Easyjet), da Zurigo (Swiss, AirFrance) o da Ginevra (Swiss; Baboo offre in alcuni periodi anche voli perSt. Tropez) a partire da ca. 300 franchi (eventuali sconti a chi prenota su-bito). Treni diretti tra Nizza e Ginevra e treno notturno Nizza–Mühlhausencon coincidenza per Basilea, a partire da ca. 300 fr. Alloggio: nel nuovoBed & Breakfast «Villa le Port d’Attache» tra Cannes e Antibes. Da 85 euro per notte. www.portattache.com Cultura: il Museo Granet presentadal 25.5.2009 al 27.9.2009 una mostra sul tema «Picasso – Cézanne». Per l’occasione è anche possibile visitare il castello di Vauvenargues Informazioni: ai siti www.museegranet-aixenprovence.fr oppure www.picasso-aix2009.fr Pacchetti turistici: viaggi di più giorni sulle tracce diPicasso e di altri artisti: it.franceguide.com/special/picasso pam

30 viaggi e tempo libero | touring 8 | 7 maggio 2009

›Come sempre nella vita, è richiesto equi-librio anche nel preparare i mezzi di paga-mento per le ferie, dato che è sempre dolo-roso perdere denaro per strada. Quando ilcontante viene «lasciato in giro», si subisceuna perdita definitiva e del 100 per cento.Meglio dunque prendere con sé il minorcontante possibile, limitandosi a bancono-te di piccolo taglio in valuta locale per bereun caffè e dare qualche mancia.

Travel Cash è più sicuro | Più sicuro delcontante è Travel Cash, la nuova generazio-ne dei Travelers Cheques, spiega ThomasBeck, direttore di Swiss Bankers. Con que-sta carta, che non permette alcun collega-mento diretto con il proprio conto bancario,è possibile prelevare denaro in valuta loca-le in oltre un milione di bancomat in tuttoil mondo. Protetta con un codice PIN, la car-ta viene fornita gratis «dalle principali ban-che, da Postfinance e dagli uffici di cambiodelle FFS» ed è possibile averla in franchi,dollari o euro, precisa Beck. Al posto di unatassa annua, i punti vendita chiedono l’uno

per cento della somma (ovvero 10 franchiogni 1000) al momento della ricarica. Inol-tre, ogni volta che si preleva vengono dedot-ti 3 dollari, 3 euro o 5 franchi.

Per Beck, il grosso vantaggio di Travel Cash è che «la carta viene sostituita gratui-tamente in tutto il mondo entro un massi-mo di cinque giorni». In viaggio ci vuole comunque anche una carta di credito perquando si vuole noleggiare un’auto o pre-notare un albergo. Ma esse non sono adat-

te al prelievo di contanti, perché troppo ca-re (v. scheda). E la carta bancaria Maestrodovrebbe essere utilizzata con prudenza,perché è sempre collegata direttamente conil conto bancario e in caso di perdita nonviene sostituita.‹ Christian Bützberger

Info TouringInformazioni sulla carta di credito del TCS al sitowww.drive.ch, www.swisscard.ch. Informazioni sullaCarta Maestro e Travel Cash presso Swiss Bankers,Kramgasse 4, 3506 Grosshöchstetten, tel.031 710 11 11, www.swissbankers.ch.

In vacanza senza soldiIn vacanza la scelta dei giusti mezzi di pagamento evita brutte sorprese: con unacarta di credito, Travel Cash e un po’ di contante tutti dormono sonni tranquilli.

Il direttore di Swiss Bankers, Thomas Beck, per i pagamenti all’estero raccomanda innanzitutto Travel Cash e le carte di credito.

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Confronto delle carte usate all’esteroCosti Travel Cash Carte di creditoTassa annua nessuna a seconda dell’offerenteQuantità di bancomat oltre un milione oltre un milioneCosti prelievo 5 fr., 3 ¤, 3 $ 4%, min. da 5 fr. a 10 fr.Sostituzione in caso in tutto il mondo circa una settimana con costi di perdita gratis da 20 fr. a 30 fr.Consigli sul denaro non annotare il codice conservare le ricevute e in in viaggio PIN e in caso di perdita caso di perdita far bloccare

far bloccare subito subitoTelefono d’emergenza +41 31 710 12 15 a seconda dell’offerente. Per (per bloccare la carta) carte TCS: +41 44 659 69 02

7 maggio 2009 | touring 8 | viaggi e tempo libero 31

›Quando Napoleone se la pose sul capoproclamò in tono imperioso: «Dio me l’hadata, guai a chi la tocca!». Si riferiva al dia-dema con cui si autoincoronò Re d’Italia nel1805: la corona di Teodolinda, la mitica re-gina dei Longobardi. La «Corona ferrea», co-sì chiamata dal metallo in cui è fusa, è tut-tora conservata nello splendido Duomo diMonza. E il Duomo, a sua volta, è solo unadelle «cose da vedere» in questa antica cittàa 20 km da Milano, nota in tutto il mondoper la sua gara di Formula Uno.

A cominciare proprio dall’enorme parcoin cui si snoda il circuito automobilistico.Un polmone verde, di prati e fitti boschi, do-ve quasi ogni giorno rieccheggiano i rombidi potenti motori. Perché, se tradizione vuo-le che una domenica di settembre vi si svol-ga il Gran Premio d’Italia, durante il restodell’anno vi si tengono un’infinità di com-petizioni «minori». E chi visita Monza nonpuò non vedere il luogo a cui viene univer-salmente associata.

Un posto reale | Con i suoi 750 ettari, ov-vero il doppio del Central Park di New York,il Parco di Monza costituisce un’oasi doveauto e natura convivono in perfetta armo-nia. Il fiume Lambro lo attraversa forman-do cascatelle e placidi laghetti, mentre tragli alberi si aprono vasti prati punteggiatida vecchie cascine contadine e mulini adacqua, oltre a maestose ville che emanano

un’atmosfera di antica nobiltà. Il parco in-globa anche i grandiosi giardini della VillaReale, fatta costruire nel 1770 dall’impera-trice Maria Teresa d’Austria. Infatti, comegià i re Longobardi, gli Asburgo elesseroMonza a loro residenza estiva.

Santi e cardinali | Oltre a Monza, in que-sta zona a mezz’ora d’autostrada dalla do-gana di Chiasso, s’incontrano paesi chehanno fatto la storia dell’industria italiana,come ad esempio Arese, culla dell’Alfa Ro-meo. Ma inaspettatamente, ci si imbatte an-che in aree ancora selvagge, come il Parconaturale delle Groane, e monumentali edi-fici storici che da soli valgono il viaggio,quali Villa Arconati a Castellazzo o il Pa-lazzo Arese Borromeo a Cesano. O ancora laprincipesca residenza di campagna a Se-nago dell’aristocratica famiglia Borromeo,che ha dato alla Chiesa vari cardinali, tra iquali il più celebre è San Carlo.

Trasformata in museo d’arte contempo-ranea e in albergo,Villa San Carlo Borromeoè un capolavoro d’architettura immerso inun curatissimo parco. Riuscita sintesi dicultura e relax.‹ Antonio Campagnuolo

Info TouringOfferta per i soci TCS alla Villa San Carlo Borromeodi Senago: una notte per due persone con cena degustazione: ¤280 in camera doppia superior o¤310 in deluxe. Prenotazioni: tel. 0039 02 99 47 41,e-mail: [email protected]. Altre informazioni:www.hotelvillasancarloborromeo.com

Non solo Formula 1Conosciuta nel mondo per il suo Gran Premio di F1, Monza è un’antica città tutta da scoprire. Come pure le ville storichedell’hinterland milanese. Non lontano dal confine.

Villa San Carlo Borromeo: storia, arte e tanto verde a metà strada tra Monza e Milano.

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Quando in viaggionon funziona proprio nullaChi durante un viaggio viene a trovarsiin una situazione di urgenza non sempreha diritto all’aiuto dell’ambasciata sviz-zera o del consolato generale. Questoaiuto include i servizi che non sono coperti dall’assicurazione viaggi. Per iviaggi all’estero, il Dipartimento fede-rale degli affari esteri consiglia di con-cludere un’assicurazione che assuma icosti relativi al salvataggio, alle curemediche, al rimpatrio o all’assistenza legale. Ideale: il Libretto ETI del TCS, sia nella versione «Europa» che in quella«Mondo».

La protezione consolare, che non ègratuita ma costa 150 franchi all’ora e vapagata al rientro in patria, inizia soloquando i mezzi a propria disposizione sisono esauriti. Ad esempio, il DFAE in ca-so di perdita del passaporto o della car-ta di identità può emettere un documen-to di viaggio provvisorio, o fornire assi-stenza per il trasferimento di soldi dallaSvizzera verso l’estero. Per contro ilDFAE, non anticipa denaro per il paga-mento di multe o debiti. In casi eccezio-nali un turista rimasto «a piedi» puòeventualmente sperare in un anticipo –da rimborsare – per il viaggio di rientro.Altre prestazioni del DFAE riguardanol’informazione ai servizi di soccorso, ilcontatto con i medici e gli ospedali o – incaso di morte – il rimpatrio o il funeraledel defunto.

Se una persona dovesse avere proble-mi con la legge e venisse arrestato ilDFAE informa i famigliari. Inoltre, forni-sce gli indirizzi di avvocati o si attiva perottenere un difensore d’ufficio, visita idetenuti in arresto e si impegna affin-ché la detenzione avvenga nel rispettodella dignità umana. Il consolato nonfunge per contro da intermediario congli organi di polizia, non esercita alcuninflusso sulle procedure giudiziarie enon può ottenere la liberazione dei de-tenuti. Altri consigli sul sito del diparti-mento degli esteri: www.dfae.ch

il consulente di viaggioUrs-Peter Inderbitzin

L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.

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7 maggio 2009 | touring 8 | viaggi e tempo libero 33

›Guardando fuori dal finestrino mentrel’aereo è in fase di atterraggio, si resta im-pressionati dalla straordinaria vastità deldeserto che lambisce il mare. Ovunque siguardi: una distesa di tonalità beige, deli-mitata da un azzurro intenso che, a sua vol-ta, si confonde con il cielo. E quando atter-riamo all’aeroporto di Marsa Alam si ha lasensazione di essere arrivati al centro delnulla. Ma di una cosa ci si rallegra subito:difficile che da queste parti le vacanze ven-gano rovinate dal maltempo. «L’ultima vol-ta ha piovuto quattro anni fa… e solo perdieci minuti», informa Ahmed, la guida, du-rante il breve tragitto che separa l’aeropor-to dall’ultimo esclusivo resort inauguratosul Mar Rosso: Port Ghalib.

Il villaggio si profila sulla costa come unmiraggio, stagliandosi all’orizzonte dove lasabbia del deserto si butta nel mare. Un ma-re che ospita un paradiso sommerso, di vitabrulicante fra una selva di rossi coralli.

Come un’oasi | Da sempre destinazioneprediletta dei subacquei di tutto il mondo,questo tratto di costa a ridosso della bar-riera corallina conserva tuttora il suo fasci-no selvaggio. Infatti, pur essendo una pic-cola città – con diversi complessi alberghie-ri, negozi, bar e perfino un proprio porto turistico – l’imponente architettura di PortGhalib è in perfetta armonia con l’ambien-te circostante. E i grandi impianti di desa-linizzazione dell’acqua marina fornisconoun’irrigazione ininterrotta, che consente aprati e alberi di tingersi di verde come inun’oasi naturale.

Sicuramente un’escursione a cavallo lun-go la spiaggia, con le onde che battono su-gli zoccoli dell’animale, è ottimale per sco-prire i dintorni. Ma chi vuole davvero assa-porare emozioni insolite deve spingersi neldeserto.

Bastano pochi chilometri in jeep o in quadper ritrovarsi in un mondo perfettamenteantitetico al nostro. Un paesaggio fatto diaride sabbie, di nude rocce e di qualche iso-lato albero di acacia miracolosamente so-pravvissuto alla perenne siccità. E quandosi avvistano le tende e i cammelli dei bedui-

ni ci si sente proiettati in un’avventura damille e una notte. Seduti sulle stuoie si par-tecipa al rito del caffé, in silenziosa attesache la brocca sulla fiamma erutti le primegocce. Finché i tamburi iniziano a battere egli uomini si lanciano nella danza, volteg-giando nelle lunghe vesti. Mentre in unatenda vicina, donne dal volto coperto sonointente a tessere la lana.‹

Antonio Campagnuolo

Info TouringAmpia scelta di offerte di vacanze in Egitto presso le agenzie di Viaggi TCS, tel. 0844 888 333.

Tra le sabbie e i coralliPort Ghalib è l’ultima esclusiva destinazione egiziana sulle coste del Mar Rosso.Una terra ancora incontaminata tra un mare di corallo e le sorprese del deserto.

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Sulla spiaggia di Port Ghalib, dove il cielo si fonde con le onde della barriera corallina. In basso: gita in cammello con guida beduina; donne velate lavorano al telaio.

Da sapere

Air Berlin: voli regolari dalla Svizzeraper Marsa Alam e Hurgada; telefono0848 737 800 (0,08 fr./min) o www.air-berlin.com. Port Ghalib: vari alberghidella catena Intercontinental & CrownePlaza. Prezzi a partire da ca. 580 fr. a persona; www.intercontinental.com o www.portghalib.com. Attività: gite acavallo o in cammello, escursioni in 4�4o in quad, snorkeling o diving, cene dai beduini. Informazioni turistiche:Ägyptisches Fremdenverkehrsamt,Stampfenbachstrasse 42, Zurigo; tel.044 350 20 40, e-mail: [email protected] oppure www.egypt.travel. ac

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7 maggio 2009 | touring 8 | club e soci 35

›Nota soprattutto per la sua assicurazionedi protezione giuridica «Circolazione», checopre i litigi sorti nell’ambito della mobi-lità, da un paio d’anni Assista TCS proponeanche le formule «Immobili» e «Impresa».La prima si rivolge ai proprietari di un edi-fico situato in Svizzera del valore massimodi 2 milioni di franchi, che può essere unacasa monofamiliare, una proprietà per pia-ni, un immobile dato in affitto o un localecommerciale.

Gli eventi collegati ad una proprietà im-mobiliare che possono sfociare in un’azio-ne legale sono innumerevoli. Qualche esem-pio: uno slittamento di terreno danneggiala vostra casa, come ottenere una riparazio-ne? Come agire di fronte a un portinaio chenon effettua il suo lavoro a dovere? Cosa fa-re con un inquilino che non vuole partire? Enel caso di un vicino che rifiuta di tagliarela siepe che vi copre la vista?

Ognuno dei singoli esempi citati potreb-be dar adito all’apertura di lunghi procedi-menti legali, dal costo di parecchie migliaiadi franchi in spese d’avvocato e di tribuna-

le. Per soli 95 franchi l’anno (non soci TCS:120 franchi), Assista «Immobili» si assumele spese fino a 250000 franchi per ogni ca-so legale.

Anche per imprenditori | Ancora piùfrequenti sono le dispute a cui si va incon-tro se si ha un’attività lavorativa indipen-dente, magari come titolare di una piccoladitta. Anche qui vale la pena elencare qual-che caso in cui potrebbero sorgere delle ver-tenze legali. Come difendersi da un collabo-ratore licenziato che vi attacca in giustizia?Cosa fare se l’affitto del vostro negozio au-menta improvvisamente in modo conside-revole? Come ottenere una riparazione sel’apparecchiatura appena acquistata ha deidifetti? E come licenziare un impiegato chesi dà spesso malato – guarda caso – primae dopo il week-end?

Assista «Impresa» garantisce la difesa le-gale del contraente fino a 250000 franchiper ogni caso giuridico aperto in Svizzera efino a 25000 franchi per quelli in Europa.Tutto ciò ad un prezzo assolutamente van-

taggioso, variabile a dipendenza dellagrandezza della ditta, che parte da 340franchi annui per un’azienda che occupa almassimo tre persone, fino a 1050 franchiannui per un’impresa di 20 collaboratori.‹

ac

Info TouringCondizioni generali scaricabili dal sito Internet:www.assista.ch. Ulteriori informazioni nelle agenziedel TCS, tel. 0844 888 111.

Piccoli proprietari protettiSe siete proprietari di casa vostra o anche di un condominio d’appartamenti, comepure di una piccola impresa, la protezione giuridica Assista TCS fa al caso vostro.Per essere tutelati in ogni risvolto giudiziario.

Affinché la vostra vita rimanga sempre serena: Assista TCS vi tutela praticamente durante qualsiasi procedura giudiziaria.

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Chi sottoscrive una polizza di protezio-ne giuridica Assista TCS può contare su prestazioni di prima classe, con unaschiera d’avvocati specializzati in tutti i campi del diritto, ripartiti in sette ser-vizi giuridici regionali. Naturalmente, sel’assicurato lo richiede può – dopo averinformato Assista – scegliere liberamen-te un avvocato di fiducia affinché lo rap-presenti nella procedura in corso.

7 maggio 2009 | touring 8 | club e soci 37

Una crociera sulla «MSC Fantasia» è solouna delle tante possibilità della MSC.Il castello di Chambord accoglierà i turisti in bicicletta provenienti da tutto il mondo.

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›L’edizione 2009 di questa manifestazioneorganizzata dall’Alliance Internationale deTourisme (AIT) si terrà dal 19 al 26 luglionelle regioni della Loira e Sologne. I parte-cipanti provenienti da tutto il mondo si daranno appuntamento nella cittadina di

Ferté Saint Aubin, 150 km a sud di Parigi, eda lì si avvieranno verso l’affascinante re-gione della Sologne, piena di foreste, la-ghetti e piccoli villaggi. Proseguiranno poiper la Valle della Loira, facendo tappa neisuoi famosi castelli, come Sully e Cham-bord. È prevista una giornata di pausa nelparco floreale di Orléans la Source. Infor-mazioni presso la Federazione francese dicicloturismo, e-mail: info.ffct.org; o Ciclo-svago TCS, e-mail: [email protected].‹ ac

Rally ciclistico in FranciaIl 65° Rally Internazionale di Ciclo -turismo dell’AIT si svolgerà quest’estatein Francia. Una settimana di tranquillepedalate lungo itinerari da sogno.

Gli ultimi fortunati in crociera con ETI Gli ultimi tre sorteggi mensili delconcorso del giubileo del LibrettoETI hanno premiato: Max Laesser diHendschiken (AG), Gabriella Paris diMinusio (TI) e Christian Korfmacherdi Bellach (SO). Con questi ultimifortunati, sono state in totale dodicile persone di tutte le regioni dellaSvizzera che nell’ultimo anno hannovinto altrettante crociere a sceltadella compagnia di navigazioneMSC, del valore di 5000 franchi cia-scuna. Per partecipare a questogrande concorso, indetto per cele-brare il 50° anniversario di ETI, erasufficiente rinnovare il Libretto ETI.

Giubileo al BellavistaI 50 anni di apertura dell’Albergo Bellavista di Vira Gambarogno sono stati festeg-giati venerdì 24 aprile 2009 alla presenza dei delegati del Consiglio delle Sezionidel TCS, che per l’occasione si era riunito nella vicina Locarno. Nel suo discorso aiconvenuti il presidente di Heberga SA, Luigi Rossi (al centro nella foto), ha riper-corso questo mezzo secolo della società filiale del TCS proprietaria del Bellavistae dell’hotel Schloss Ragaz di Bad Ragaz, lodando il lavoro dell’attuale direttoreGiovanni Gazzola (a sinistra). All’evento è intervenuto anche il presidente centra-le del TCS, Niklaus Lundsgaard-Hansen (a destra) e la direzione del club al grancompleto. Il 7 maggio si è tenuta la festa del giubileo anche allo Schloss Ragaz. ac

38 sezione ticino | touring 8 | 7 maggio 2009

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� Mendrisiotto L’annuale assemblea dei socisi è svolta il 27 marzo 2009. La relazione sul-l’esercizio trascorso ha illustrato la sempre difficoltosa circolazione nel distretto, la situa-zione cronica delle opere «incompiute» ed iproblemi che attanagliano il traffico lento. Ilpresidente del gruppo, arch. Roberto Achini, harilevato la possibilità che le attese per lo svin-colo autostradale di Mendrisio ed il collega-mento ferroviario verso Malpensa vedano pre-sto l’inizio dei lavori. Una settantina gli interve-nuti che hanno vivacizzato la discussione su te-mi diversi e aspetti della circolazione che inte-ressano il Comune di Mendrisio e la zona limi-trofa. Approvati all’unanimità i conti ed il pro-gramma delle manifestazioni.

� Luganese L’assemblea del Gruppo ha avutoluogo il 31 marzo. Il presidente avv. Carlo Vita-lini ha dedicato particolare attenzione alla si-tuazione del Club ed ai suoi soci, ai servizi of-ferti e all’attività in favore della sicurezza stra-dale e della prevenzione degli incidenti. Haquindi posto l’accento sull’impegno del Comita-to nel consolidare la struttura del Gruppo e tro-vare nuove attività. Approvate all’unanimità letrattande statutarie, con particolare soddisfa-

zione per la gestione dei posteggi operata dalcassiere Piergiorgio Grassi ed il programma dimanifestazioni sociali; sono stati nominati cin-que nuovi delegati della Sezione. Vitalini ha, in-fine, ricordato il 50° di fondazione del Gruppoe ringraziato i presidenti che l’hanno precedu-to, fra i quali l’avv. Franco Felder e l’ing. GianGiacomo Righetti, presenti in sala.

� Locarnese e Valli L’assemblea del grupposi è tenuta il 27 marzo. Nella sua relazione, ilpresidente Aldo Baronio ha affermato la neces-sità impellente della realizzazione dell’accessoalla A2 dal Locarnese. Un collegamento di vita-le importanza per l’economia della regione, peril turismo e per l’ambiente. Le diverse varianti,proposte quasi ad arte, fanno il gioco di chi ècontrario a qualsiasi tipo di raccordo. Baronioha denunciato inoltre, la mancanza di colloquioda parte del Dipartimento del Territorio con lanostra associazione. Approvate all’unanimità le altre trattande statutarie. Al termine si è festeggiato il 40° di vita del Gruppo, presenti il socio fondatore e presidente onorario avv.Giorgio Bianchetti e l’ex-presidente ErmannoGenasci.

� Bellinzonese, Valli e Moesano Il Gruppo hatenuto il 7 aprile la sua assemblea generale. Ilpresidente, avv. Pietro Crespi, ha percorso l’attività del 2008 e illustrato le maggiori pro-blematiche che hanno toccato il Club nel suo in-sieme. Su sollecitazione del delegato EnricoTettamanti, particolare attenzione è stata de-dicata al collegamento A2-A13 sul Piano di Ma-gadino. Dopo le spiegazioni fornite dal tesorie-re Fausto Filippini, sono stati approvati all’una-nimità i conti e si è preso conoscenza del programma delle manifestazioni per il 2009 daparte del responsabile Piero Casari. Per com-pletare la lista, sono stati eletti cinque delega-ti sezionali.

Assemblee dei Gruppi locali

Un club anche di donne e per le donne» Dopo anni d’attività all’internodel TCS, mi piace constatare comesempre più donne si avvicinano alnostro club, presenziano con inte-resse ai diversi eventi in agenda,apportano il loro prezioso contri-buto all’organizzazione, non da ul-timo rivestendovi cariche di re-sponsabilità. Basti pensare che inTicino le socie elette nei comitatidei Gruppi locali e della Sezioneora rappresentano circa un quintodei membri e la percentuale tendead aumentare.

Via, via le donne sono coscientidel fatto che le attenzioni rivoltedal TCS ai propri soci non riguar-dano solo il loro corrispettivo ma-schile, bensì le concernono qualidirette interessate, ma non tutteconoscono l’intero ventaglio di ser-vizi, prestazioni e vantaggi loro of-ferti, già in quanto in continua evo-luzione.

Ben venga quindi questa paginatutta ticinese del Touring, quale ul-teriore mezzo d’informazione al lo-ro servizio! A tal proposito, forsenon tutte sanno di essere, in basealla casistica, una categoria più arischio di quella maschile nel ve-dersi recapitare fatture oltremodosalate da parte di solerti garagisti,a causa per esempio della sostitu-zione di pezzi di ricambio in veritàancora utilizzabili. Il Centro Tecni-co TCS consiglia in particolare diconservare tali pezzi per effettuareuna valutazione ed è a vostra di-sposizione per offrirvi tutta una serie di suggerimenti da seguireprima di affrontare la spesa di unariparazione, di un acquisto oquant’altro. Per saperne di più, vi-sitate il sito www.tcs-ticino.ch ocontattate il Centro Tecnico di Ri-vera: ne vale veramente la pena!«

Graziana Rigamonti Villa

Presidente della Commissione media

Domenica 17 maggio, per il suo 50° il Gruppo delLuganese invita 250 soci a pranzo sul Tamaro.Iscrizione e programma: www.tcs-lugano.ch.

L’appuntamento è per domenica 5 luglio aBiasca, dove tra le 6.00 e le 9.00 avverrà lapartenza del 16° Trittico Alpino del TCS,sull’abituale tracciato comprendente i Pas-si del San Gottardo, dell’Oberalp e del Lu-comagno: 165 km con 3340 metri di dislivel-lo da percorrere in 13 ore. Quest’anno, gra-zie alla collaborazione con le Sezioni TCS diUri e Grigioni, si potrà partire anche da An-dermatt e Disentis, percorrendo l’itinerarioin senso orario fino al luogo di partenza.Novità: è possibile noleggiare una bici elet-trica – previa prenotazione – con assisten-

Un Trittico per tutti za e cambio della batteria. Informazionipresso il Segretariato della Sezione Ticino aRivera: tel. 0919359135.

7 maggio 2009 | touring 8 | il punto 39

ald

Jürg Schmid, direttore di Svizzera Turismo

L’opinione degli autori invitati su questa pagina è indipendenteda quella della redazione di«Touring».

I due prossimi anni saranno altale-nanti per il turismo elvetico. Di una

caduta in basso non si parla nemmeno. Nel-la crisi ci sono anche opportunità. I viaggilegati alla terra sono in voga, le vacanzebrevi spezzano la routine quotidiana, chesiano sportive o all’insegna del gusto.Un’arringa a favore della ricerca di perlenel proprio Paese. Con un fatto non aveva-mo fatto i conti: il «pesce d’aprile» di Sviz-zera Turismo – lo spot con cui cercavamodei pulitori di montagne – è diventato unbestseller. Sul nostro sito abbiamo avuto finora oltre 400000 contatti. Quasi 33 000«pulitori di rocce» erano già pronti a rim-boccarsi le maniche e a salire per strofina-re il Rigi, la Wasserfluh oppure il Rochers-de-Naye. Questa ondata d’entusiasmo fa riflettere: cosa succederebbe se ogni sviz-zero trascorrerebbe almeno un fine setti-mana di ferie nel proprio Paese?

In concreto: tra i nostri nuovi «viaggi se-ducenti» proponiamo 50 curiosità sparse intutte le quattro regioni del Paese. È davve-ro ora di riscoprire la Patria, affinché lepartite di «Monopoly» siano ancora più af-fascinanti e il gioco «città/campagna» ab-bia nuovi campioni. Leviamoci, dunque, daun ciclo di abitudini non ecologiche, cheporta le gambe dei nostri giovani a migliaiadi chilometri di volo da qui e si risparmiaper l’età della pensione la curiosità di vede-re ciò che è vicino. La conservazione è unaquestione centrale per Svizzera Turismo.Abbiamo firmato una Carta per la salva-

guardia della natura con tre grandi partner.E siamo impegnati con la Confederazioneper la creazione di undici parchi naturali.

A proposito: basta una sana porzione dicuriosità. Il serbatoio è inesauribile. Cosìtante esperienze di ampia portata in unospazio così ristretto, come qui da noi, nonle troviamo da nessuna parte. Dal campeg-gio romantico sulla Flüelabach all’hotel acinque stelle sulle alture di Losanna. Tipi-camente svizzero. La singolarità si trovanella varietà. Anche in questo caso Svizze-ra Turismo ha preso l’iniziativa: un anno fa abbiamo avviato il progetto «TypicallySwiss Hotels». Abbiamo fatto appello aglialbergatori di tutta la Svizzera affinchétengano alta la bandiera: elveticità pura,autenticità, unicità. Oggi 230 alberghi sonoprenotabili on-line. Naturalmente in tavolaviene servito ciò che produce la regione cir-costante. E su www.myswitzerland.com ilnostro Heinz Keller, detto «eHeinz», forni-sce consigli attuabili in 60 secondi, che sipossono scaricare in ogni momento in for-ma di «podcast».

Le esperienze da non mancare raccomanda-te da Jürg Schmid: � Nuotare nell’Aare alle porte di Berna,

con vista su Palazzo federale.� Andare in bicicletta ai bordi dello

stagno della Gruère presso Saignelégier.� Sulle tracce dei contrabbandieri al

confine italo-svizzero di Indemini.

Lo stagno della Gruère: una delle mete per un’escursione consigliate da Jürg Schmid.

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Il bello è davvero molto vicino acasa nostra

Panoramica prezzi eprestazioni TCSAffiliazione www.tcs.ch

Motorizzati (automobilisti e a seconda dellamotociclisti) Sezione e pro rataTessera partner/giovani Fr. 44.–Non motorizzati Fr. 32.–Cooldown Club membercard Fr. 66.–Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.–Juniores (con Velo Assistance e RC) a seconda della SezioneQuota per socio campeggiatore TCS(solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.–** camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–

ETI TCS www.eti.ch

Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.–Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.–Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.–Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.–Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.–Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.–Spese di cura Europa Fr. 32.–Spese di cura Mondo Fr. 45.–

Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch

per tutta la famiglia Fr. 28.–20% di sconto per i titolari del Libretto ETI

Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda

Per veicoli aziendaliSoccorso stradale da Fr. 134.–Protezione giuridica di circolazione da Fr. 111.–

ASSISTA www.assista.ch

Assicurazione protezione giuridicaCircolazione Famiglia Fr. 96.– Individuale Fr. 66.–Privata Famiglia Fr. 215.– Individuale Fr. 192.–Immobili Fr. 95.–

Auto TCS www.autotcs.ch

Responsabilità civile, casco parziale, cascocollisione, capitale incidente, protezione delbonus, danni di parcheggio su richiesta

Assicurazioni due ruotewww.assicurazionitcs.ch

Velo-Assistance. Con contrassegno per la bici, protezione giuridica, assistenza e copertura casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–*copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–*Contrassegno responsabilità civile (RC) bici Fr 6.50*Moto-Assistance(soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–*Ai motociclisti in Svizzera e all’estero

* prezzi soci TCS

Carta di credito TCS drive

TCS MasterCard drive Fr. 50.–Carta partner Fr. 20.–TCS-American Express drive Gold Fr. 100.–Carta partner Fr. 50.–

Infotech www.infotechtcs.ch

Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori emette a disposizione dei soci del club informa-zioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale.

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7 maggio 2009 | touring 8 | la pagina dei lettori 41

In bici senza badare al prossimo«Touring» 6/2009, il punto

Sono pienamente d’accordo con quanto af-ferma Niklaus Lundsgaard-Hansen, presi-dente centrale del TCS. Tutte le volte cheviaggio alla sera e di notte sulle strade diBerna e mi capita di vedere dei ciclisti checircolano senza luci, mi domando cosa po-trebbe accadere se non notassi il ciclista ecausassi un incidente, probabilmente congravi conseguenze per quest’ultimo. Perchéla Pro Velo, che tanto s’impegna a favore degli utenti più deboli del traffico, non siattiva maggiormente per far rispettare leregole della circolazione, vale a dire: circo-lare di notte con le luci, non passare con ilrosso, non attraversare le strisce pedonaliin sella? Purtroppo, però, tutte le regole e leleggi non servono a niente se non si è pron-ti ad applicarle, mettendo a disposizione imezzi necessari. Apparentemente, anchenel caso dei ciclisti, bisognerebbe ricorrerea multe salate per ottenere un effetto dis-suasivo. Fred Kohler, Aarberg

L’educazione stradale inizia dai bambiniGli agenti di polizia insegnano ai bambinidell’asilo una regola molto importante: ipiccoli possono attraversare la strada sola-mente dopo che il veicolo si è fermato da-vanti alle strisce pedonali. Ed è logico. Tro-vandoci a camminare per strada, la miabambina mi ha mostrato come si fa: davan-ti alle strisce pedonali, lei guarda prima asinistra, poi a destra ed ecco che all’oriz-zonte compare un camion. Aspettiamo allo-ra una trentina di secondi che il grosso tirsi fermi, mentre nel frattempo dall’altraparte della strada aspettano tre auto. Men-

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tre attraversiamo mia figlia ringrazia i con-ducenti con amichevoli gesti di mano. E an-ch’io. Mi resta, comunque, una sensazionespiacevole mentre rivolgo un fugace pensie-ro all’impatto ambientale.

Fritz Schölkopf (@)

Le moto fanno troppo rumore«Touring» 6/2009

Il vostro test comparativo degli scooter èincompleto senza un esame particolareg-giato dell’inquinamento prodotto dalloscappamento e dal rumore. Abito vicino al-la strada Lugano–Porlezza, dove ogni gior-no nelle ore di punta passa un veicolo ognidue secondi; il 95% sono macchine che nonemettono inquinamento acustico, mentrel’altro 5% sono motociclette e scooter, checreano rumore e inquinamento in modo nonaccettabile. Di notte è possibile sentire lemoto che passano a distanza di trechiloƒmetri. Questo rumore è spesso provo-cato intenzionalmente con una modifica delsistema di scappamento, per soddisfare ilproprio ego giovanile.Alcune moto sono an-che modificate per produrre un’esplosionemolto forte all’incirca ogni 500 metri. Bastasolo seguire una moto o uno scooter per ca-pire che il fumo inquinante è emanato dal-la maggior parte di loro. Non sarebbe ne-cessario che tutte le moto avessero il cata-lizzatore? In tal caso non sarebbe così faci-le apportare delle modifiche.

Anthony Escott, Castagnola

il concorso

Pratica bici pieghevole

Mobili in soli 15 secondi grazie al model-lo Vitesse D7 della Dahon: si tratta diuna bicicletta pieghevole di appena 11chili con telaio in alluminio dotata di pa-rafanghi, portapacchi e luce posterioreintegrata. Il gran vantaggio della bicipieghevole è la sua dimensione idealeper il trasporto. Piegata e riposta nellaborsa da viaggio «ElBolso», diventa fa-cile da trasportare in bus, tram, treno eanche nel bagagliaio di ogni auto. In pa-lio una Dahon Vitesse D7 (incl. la borsada viaggio) del valore di 895 franchi,mezzo ideale per ogni pendolare.

Sponsor del premio: Xtramobil AGwww.dahon.ch

Le domande: 1. In quale città sono state inflitte

3000 multe errate con il radar?2. Quale cabriolet abbiamo sottopo-

sto al nostro ultimo test?3. In che anni Pablo Picasso visse nel

castello di Vauvenargues?

Si possono fornire le risposte per posta (uni-camente su cartolina postale), tramite SMS, e-mail o www.touring.ch, indicando le generalità.

Concorso 6/09: lo scooter Piaggio è statovinto da Cinzia Gagliani di Ginevra.

Condizioni di partecipazione: il concorso di«Touring» è aperto a tutti, ad eccezione deicollaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vin-citori saranno estratti a sorte e avvertiti periscritto. I premi non possono essere sostituitida una somma di denaro equivalente. Non vie-ne tenuta alcuna corrispondenza. Non saràpossibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna;SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte; [email protected] (intestazione: concorso)Termine d’invio: 17 maggio 2009

Impressumtouring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: HeinzW. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), PascaleMarder (pam), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Peter Widmer (wi). Art Director/Fotografie: Martin Lobsiger (mlo). Grafica: An-dreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fal-lot (f), Nadia Visentini (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeer-strasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820,1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 96 028, totale: 1 355 061. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile),Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 38721 16, fax 031 38721 00. Pro-duzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indiriz-zo: per iscritto, indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier, tel. 022 417 24 40, fax 022 417 2866, e-mail: [email protected] o all’agenzia TCS (tel. 0844 888 111, fax 0844 888 112). Abbonamento: compreso nella quota socia-le annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Forum

Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve èla lettera, maggiore è la probabilità che venga pubbli-cata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare lelettere per e-mail: [email protected].

42 l’incontro | touring 8 | 7 maggio 2009

me un cosiddetto «easy-hotel» è una verainnovazione. Le ispirazioni vengono spessodai piccoli albergatori indipendenti e ancheda estranei al settore, meno dalle catene al-berghiere.

Ogni anno vengono formati circa 1700 stu-denti di oltre 85 nazionalità. Qual è la linguadi lezione e a quanto ammonta la quota donne/uomini?Metà in francese e metà in inglese. Il 52 per-cento degli studenti sono donne. Eppure cisono ancora poche donne nelle posizionipiù alte, benché con il loro occhio per il det-taglio portino moltissimo al settore.

Chi è lo studente più famoso uscito dallaScuola alberghiera di Losanna?Cito solo tre nomi: Claude Nobs (fondatoredel Festival Jazz di Montreux), Kurt Ritter(Radisson Hotels), Kurt Wachtveitel (Orien-tal Bangkok).

Il sogno di iniziare una carriera partendo come lavapiatti è ancora oggi possibile nelsettore alberghiero internazionale?No, non va più così. Oggi si può diventaregeneral manager senza aver lavorato peranni in cucina. Durante la formazione i nostri studenti lavorano anche in cucina eal servizio. La combinazione equilibrata dipratica e teoria è decisiva ed importantenella nostra scuola.

Del suo lavoro fa parte anche l’instaurazionedi collaborazioni con i maggiori attori delsettore dell’ospitalità.Ho creato una squadra di consulenti inter-nazionali ed osserviamo attentamente ilmercato. D’altra parte, arrivano da noi ma-nager per assumere i nostri studenti.

Quali sono le sfide per il principale centro di formazione svizzero con un corso di studisuperiori riconosciuto a livello federale?Se voglio avere i migliori studenti devo an-che fare in modo che in seguito possano fa-re carriera. L’arte sta nel coordinare le esi-genze del mercato con la formazione.

Lei rappresenta la Scuola alberghiera di Losanna in tutto il mondo ed è molto in giro. Sì, giro molto e viaggio volentieri senza tan-ti bagagli. Oltretutto, mia moglie lavora inOlanda ed io in Svizzera.«

Intervista: Christian Bützberger

La Scuola alberghiera di Losanna è tra le più rinomate del mondo. Il direttore generale Ruud J. Reuland spiega perché chi la frequenta fa di solito una grande carriera.

Sì, ma in Svizzera si parla poco o per nien-te delle sue qualità. Siamo ancora troppoorientati a far dei processi. Forse ciò ha ache fare anche con il nostro carattere intro-verso.

Cosa si distingue per innovazione nel settorealberghiero di alta categoria?Nella pulizia delle camere non vi sono piùinnovazioni da trenta anni. Eppure secondo

»Perché la Scuola alberghiera di Losanna fa parte dell’eccellenza nel settore della con-duzione di hotel?Ruud J. Reuland: Ci concentriamo sulleprossime generazioni di manager dell’ospi-talità. Non forniamo solo studenti sul mer-cato, ma siamo noi stessi molto sensibili almercato.

Qualità e innovazione sono centrali.

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Energico forgiatoredi manager d’hotel

Ruud J. Reuland era ospite alla dodicesima Giornata svizzera delle vacanze a Lucerna.

In pilloleRuud J. Reuland è dall’aprile 2002 direttore gene-rale e decano della Scuola alberghiera di Losanna. Il 59enne olandese abita a Préverenges (VD), è spo-sato e padre di due figli adulti. Il figlio è ingegnere aeronautico e la figlia ballerina classica. I suoi passatempi sono legati alla cultura, preferisce inmodo particolare la musica classica.

TAGLIANDO DI ORDINAZIONE Consegna su appuntamento tramite spedizioniere. Offerta valida fi no al 30.06.2009 fi no a esaurimento delle scorte.

Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstr. 10, 3001 Berna; fax: 031 380 50 06; e-mail: [email protected]. Per ev. domande: TCS, «Touring Shop», tel.: 031 380 50 15 (non è possibile ordinare per telefono). Ditta partner/spedizione: Colag AG, 8305 Dietlikon, unicamente in Svizzera e Liechtenstein.

Quantità:Set da giardino (2 poltrone, 2 poggiapiedi, 2 tavolini da caffè)

Gratis 2 cuscini e 1 rivestimento protettivo Al prezzo speciale di Fr. 1299.– (trasporto incluso)

TRASFORMATE IL VOSTRO GIARDINO IN UN ELEGANTE SALOTTO

Solo

DIMENSIONI / PESO:Diametro Altezza

Uovo (compl. montato) 83 cm 140 cmPoltrona 83 cm 61 cmPoggiapiedi 30 cm 28 cmTavolino da caffè 56 cm 30 cmCornice inferiore 51 cm 20 cmBase 44,5 cm 8,5 cm

Cuscino 45 cm lunghezza e 45 cm larghezzaPeso complessivo 32 kgPortata massima (poltrona) 150 kg

Un set da giardino a forma di uovo.

(trasporto incluso)

Fr. 1299.–

Il set si compone di 6 unità (2 poltrone, 2 poggiapiedi, 2 tavolini da caffè).In esclusiva per i soci TCS il set dispone di 2 unità aggiuntive gra-tuite (2 cuscini e un rivestimento protettivo).

Il nostro salotto da giardino conferisce alla vostra casa un tocco di eleganza in puro stile mediterraneo. I singoli elementi possono essere combinati in modo diverso per esprimere meglio il vostro gusto. L‘intero set si trasforma inoltre in un uovo artifi ciale con il vantaggio di occupare meno spazio. L‘eleganza raffi nata e senza tempo del suo design lo rende adatto per arredare sia interni che esterni. Il set è costruito in rattan PVC di eccezionale qualità, adatto a qualsiasi condizione atmosferica (non resistente al freddo). Richiede una semplice manutenzione ed è molto facile da pulire.

} acciaio inossidabile

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