Touring 4 / 2016 italiano

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#4 | APRILE 2016 | FR. 4.50 32 pneumatici estivi nel test TCS La rivista della mobilità L’IRAN IN TRENO COME UNA FIABA DA 1001 NOTTE QUATTRO RUOTE STERZANTI Sulla Renault Megane GT LA FORMULA E IN SVIZZERA Appassiona piloti e pubblico e-bike La perfetta per me CON TCS SEZIONE TICINO p. 75

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Il giornale della mobilità, edizione del marzo 2016

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#4 | APRILE 2016 | FR. 4.50

32pneumatici estivi

nel test TCS

La rivista della mobilità

L’IRAN IN TRENO

COME UNA FIABA DA 1001 NOTTE

QUATTRO RUOTE STERZANTISulla Renault Megane GT

LA FORMULA E IN SVIZZERAAppassiona pilotie pubblico

e-bikeLa perfetta

per me

CON

TCS SEZIONE

TICINOp. 75

CON

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dossier 8 Bicicletta elettrica Il boom continua, vi aiutiamo a

scegliere il modello adatto

14 Elettrificare una bici Set fai da te: fattibile?

16 Impianto fari due ruote 8 dispositivi d’illuminazione in

un test comparativo TCS

18 Nuove motociclette Un debole per i modelli retrò

20 Sicuri sulla moto Corsi TCS per ritornare in sella

dopo la stagione invernale

mobilità24 Gare di Formula E Nel 2017 si correrà magari

anche in Svizzera?

26 La parola ad un pilota Sébastien Buemi conduce

la classifica della Formula E

27 Un quiz istruttivo Che tipo di conducente siete?

La rivista ha fatto breccia nei lettori

 Dopo nove edizioni del «Touring» in for-mato rivista è tempo di stilare un bilan-cio. Alla nostra redazione sono giunte numerose reazioni da parte dei lettori

che dimostrano che la nuova veste del «Touring» ha fatto breccia nei loro cuori. Abbiamo ricevuto soltanto pochi riscontri negativi, riscontri che consideriamo importanti perché ci servono da suggerimenti per correggere il tiro. Anche l’inte-grazione nella rivista dei 13 bollettini delle Se-zioni è stata un successo: i lettori ricevono così in un sol colpo tutte le informazioni rilevanti del TCS. Tendenze positive ci vengono altresì confer-mate dai primi dati intermedi forniti dalla società di ricerca dei media WEMF per quanto riguarda il numero di lettori per copia e la diffusione della rivista. Ma non ci riposiamo sugli allori, bensì ci impegniamo a migliorare costantemente la rivista.

Felix Maurhofercaporedattore

Copertina: Foto: Pia NeuenschwanderModello: Steven ForsterAgenzia: Time Model AgencyVestiti messi a disposizione da: PKZ BernaCasco e bicicletta: Centro Sci+Bici Berna

EDITORIALE

La rivista della mobilità

Per scegliere la gomma migliore

35

Test della Renault Megane GT

30

Test dispositivi d’illuminazione per bicicletta

16

La giusta scelta dell’e-bike

8

Comportamento zen al volante: un quiz divertente

27

aprile 2016 | touring 3

SOMMARIO

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Touring n. 5Temi della prossima edizione: speciale campeggio, test Infiniti Q30, Olanda tra bici e corsi d’acqua, intervista a Timea Bacsinszky.Data di pubblicazione: 28.4.2015

tecnica35 Pneumatici estivi Brillanti risultati per quasi tutti

i prodotti sottoposti a test TCS

42 BMW 750 Li Salotto ambulante ricco

di high tech e piacere di guida

44 Alpine Vision Una scommessa audace

la rinascita di Alpine? Intervista

svago58 Il té pomeridiano Una moda che sta prendendo

piede anche in Svizzera

62 Un gioiello poco noto La città tedesca di Münster

affascina per molti aspetti

club65 77 Bombay Street Concerti esclusivi per i soci

66 Ritratto TCS Peter Wirz riconsegna ai soci

i veicoli bloccati da una panne

rubriche23 Calendario: aprile 2016

29/41 L’esperto TCS

46 Gli sfiziosi

54 Prestazioni TCS

55 Un salto in città San Gallo

60 Vantaggi socio

67 Forum

67 Impressum

68 Tourolino

70 In giro con

73 Gioca & vinci

La rivista della mobilità

TCS Sezione Ticino

76 Assemblea dei Delegati

77 Viaggio a Monza

78 Pericolose cattive abitudini

80 How! 77 Bombay Street

80 Pattugliatori scolastici

81 Ascona Harley Days

82 Opportunità a Rivera

Quel tocco personale alla bici

46

Grand Tour of Switzerland in moto

56

Viaggio dei lettori in Iran

48Sei concerti solo per i soci TCS

65

Noleggiare un’e-bike a prezzo speciale

60

aprile 2016 | touring 5

SOMMARIO

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La Confederazione risarcisce i danni Immaginatevi di guidare su un’auto-strada e nei pressi di un cantiere di im-battervi in una corsia scivolosa come se fosse insaponata. Proprio questo è acca-duto a una motociclista sull’autostrada all’altezza di Lucerna. La donna è scivo-lata con la moto mentre affrontava una curva a sinistra e ha riportato delle fe-rite. La causa della caduta è la patina oleosa che ricopriva la corsia. La Confe-derazione, in quanto proprietaria della strada e committente dell’opera, deve

versare alla motociclista 13 000 franchi di risarcimento danni. Pur prestando un’adeguata attenzione, la donna non era in grado di riconoscere la minaccia di pericolo e né poteva prevedere di tro-varsi di fronte ad una superficie estre-mamente scivolosa, ha dichiarato il Tribunale federale. Il tratto pericoloso avrebbe dovuto essere segnalato non solo con il cartello «Lavori», ma pure con quello di «Strada sdrucciolevole» (sentenza 4A_479/2015 del 2.2.16).

Il costruttore californiano è un po’ un messia quando si parla di auto elettri-che. Bisogna dire che, in questo mercato che fatica a decollare, le 1550 Model S vendute in Svizzera l’anno scorso pos-sono essere considerate un vero suc-cesso. Commercializzata come SUV, la Model X è quindi ancora più attesa. Questione di rendere il tutto più stuzzi-cante, Tesla ha optato per due portiere ad ala di gabbiano che dovrebbero faci-litare l’accesso alle due file di sedili po-steriori, anche in parcheggi stretti. Di fatto, un primo contatto, ci ha permesso di costatare che le due portiere ad assi-stenza elettrica liberano un’immensa apertura. Dotata a scelta di 6 o 7 posti, la Model X riprende la ricetta dei sedili individuali modulabili, come su una mo-novolume che si rispetti. E contro ogni attesa, i due posti in fondo riservano un’abitabilità davvero dignitosa per de-

Carlos Ghosn Per il CEO della casa Renault-Nissan, l’idrogeno è un’op-zione interessante, ma meno verde che l’elettricità dal pozzo alla ruota.

«A vedere la lenta diffu-sione delle co-lonne di rica-rica elettriche, quella dell’i-drogeno pro-mette di esser nettamente superiore»

CITAZIONE

gli adulti. Condividendo gran parte de-gli organi della berlina S, questa longili-nea automobile (5,02 m) si distingue inoltre per il bagagliaio voluminoso cui si aggiunge un secondo vano anteriore. Da notare, il peso in crescita di 100 kg.

Integrale scattanteDettaglio insolito, la portiera sul lato del conducente si chiude elettricamente premendo sul pedale del freno. Come la berlina, la Model X ama fare il dragster elettrico: la versione P90D passa da 0 a 100 km/h in 3,4 s annunciando comun-que un’autonomia di 470 km. Oltre alla trazione 4×4, la Model X vanta altre due caratteristiche da SUV: l’altezza da terra aumentata di 8 cm e il carico rimorchia-bile di 2268 kg. Nonostante alcune in-certezze, il mercato svizzero dovrebbe essere fornito in estate. I prezzi variano tra gli 80 500 e i 120 200 fr.

Effetto gabbianoNella scia della berlina Model S, Tesla lancia la Model X per l’Europa. Una SUV elettrica con le porte ad ala di gabbiano le cui qualità ricordano sia una monovolume sia una fuoristrada.

Tesla Model X Una SUV elettrica dalla buona abitabilità.

15,1LA CIFRA

È la percentuale di bici elettriche vendute in più nel 2015 rispetto all’anno precedente in Svizzera. Si parla in totale di 66 332 nuove e-bike. Di tutte le biciclette vendute, una su cinque ha il motore elet-trico. Molto apprezzate sono le e-mountain bike. Nel 2015 ne sono state vendute ben 19 687, che corrisponde ad un au-mento del 43,7% rispetto al 2014.

Nuda protesta Lo hanno rifatto! Alcuni anni fa dei ciclisti dimostrarono in tutto il mondo con una World Naked Bike Ride per ottenere più visibilità nella circolazione stradale. Quest’anno a Melbourne (foto) sono stati 200 parte-cipanti a dimostrare – più o meno – nudi. Il pubblico ha accolto con umore il loro messaggio. A causa delle condizioni climati-che, in Europa l’evento avrà luogo in estate, non si sa ancora se a Bruxelles, Amsterdam o Londra.

LA FOTO

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19 volte slowUpIl 17 aprile ha inizio la nuova stagione slowUp in Ticino. Per ben 19 volte ci si può muovere usando solamente l’energia dei propri muscoli – in bicicletta, pattini in linea o altro ancora – su tratte senza camion, auto e moto. Infatti, queste tratte saranno chiuse al traffico. A tale sorta di festa popolare senza motore per un giorno vi partecipano tra l’altro pure le regioni Werdenberg-Liechtenstein, Sciaffusa-Hegau, Mountain Albula e la Schwyz Swiss Knife Valley. La stagione slowUp terminerà il 25 set-tembre sul Lago di Zurigo. www.slowup.ch

A Basilea si pedala!Buone notizie per gli amanti delle bici cargo elettriche: la piattaforma di condivisione carvelo2go, lanciata a fine settembre a Berna, si estende a Basilea. D’ora in poi, gli abi-tanti della città renana po-tranno noleggiare una delle cargo bike per qualche ora, quanto basta per fare la spesa o per una comoda gita. Come? Niente di più facile: basta iscriversi, prenotare e ritirare il mezzo al suo posto. Fino a settembre 2016, il noleggio è gratuito per i soci TCS. Da questa primavera, il concetto dovrebbe pure estendersi ad altre città.www.carvelo2go.ch

DS in Francia, una storia svizzeraLa Francia rappresenta un mercato strategico di grande importanza per l’avvenire di DS Automobiles, marca pre-mium che si è disancorata da Citroën. La sua espansione in Francia ha un sapore spiccato elvetico visto che al direttore commerciale di DS Amaury de Bourmont, è stato attual-mente affiancato Sébastien Vandelle che ricopre così la carica di direttore sviluppo. Punto comune, entrambi sono stati direttori di filiale in Svizzera, de Bourmont alla testa di Peugeot mentre Vandelle del gruppo Peugeot Citroën.

Benzina più caraIl Consiglio degli Stati ha ap-provato il decreto sul «Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato» con alcune modifiche. In questo fondo affluirà il 60% dell’im-posta sugli oli minerali. At-tualmente al traffico stradale viene destinata solo la metà. Inoltre, il supplemento fi-scale sugli oli minerali verrà aumentato di 4 ct. al litro!

Prezzo benzina Più soldi per la cassa federale.

aprile 2016 | touring 7

ATTUALITÀ

Page 8: Touring 4 / 2016 italiano

 Il mercato delle e-bici continua a crescere. Secondo Velosuisse, nel 2015 sono state

vendute 66 332 e-bike nuove, il 15,1 percento in più rispetto all’anno precedente. Nel frat-

tempo, per soddisfare l’enorme domanda, l’of-ferta di biciclette a mo-tore si è ampliata. Ma quale bici è quella più adatta a ciascuno? Per facilitare la scelta ab-biamo definitivo cinque

categorie e chiesto con-siglio anche allo specia-lista Marius Graber su cosa prestare attenzione al momento dell’acqui-sto, oltre a qualche sug-gerimento concreto di modelli.

In primavera avete voglia di cimentarvi su una bicicletta dotata di assistenza a motore? Due esperti danno consigli sulla scelta dei modelli e sulla relativa sicurezza.

TESTO JULIANE LUTZ | ILLUSTRAZIONI NICOLAS KRISTEN

Quale

Esperto di e-bike Marius Graber è redattore tecnico della rivista specializ-zata «Velo journal» ed è attivo nel commer-cio delle biciclette.cio delle biciclette.

e-bike fa per me?

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tore Bosch GX con l’affi-dabile cambio nel mozzo Rohloff.

Grazie alla sospensione doppia, le bici della se-rie TX di Flyer offrono molto comfort durante lunghe escursioni. Su questa e-bike da strada è stata montata la tecnolo-gia di ammortizzazione delle mountain bike. È la bicicletta ideale per tutti coloro che amano la comodità.

MARIUS GRABER CONSIGLIA

Le bici elettriche da trekking dovrebbero disporre di una gamma piuttosto ampia di rapporti di trasmissione e di marce. Ciò al fine di circolare speditamente in pianura, pur avendo a disposizione un numero sufficiente di marce corte per la montagna. Chi compie viaggi lunghi dovrebbe accer-tarsi che la capacità della batteria sia sufficiente per i suoi progetti e portare sempre con sé una seconda batteria. Trekking e-bike di buona qualità da circa 3500 fr.

Forza SpeedPed di Swiss-Urbanbikes. Semplice Bluelabel Charger GX di R&M. Comoda Serie TX di Flyer.

Per chi ama compiere lunghe escursioni in bici durante i fine settimana e in vacanza è ideale una trekking e-bike. Questi modelli danno buona prova di sé anche per an-dare al lavoro. I modelli più sportivi sono dotati di telaio a diamante o trapezoidale, ma ce ne sono anche in versione mono tubolare per tran-quille gite.

La SpeedPed di Swiss-Urbanbikes è dotata di un motore in-telligente, che spinge con forza anche sui pen-dii più lunghi. La sua batteria è due o tre volte più grande di quella di una normale bicicletta elettrica. Risulta essere il modello ideale per un

tragitto casa-lavoro molto lungo.

La Bluelabel Charger GX di Riese & Müller è una bici da turismo adatta per lunghi viaggi anche su strade in cat-tivo stato. I pneumatici larghi forniscono molto comfort, sicurezza e consentono di circolare facilmente anche su strade forestali e di cam-pagna. La Charger GX combina il potente mo-

E-bike per lunghe escursioni

L’E-BIKE IN BREVEMOTORI

Il motore centrale è la soluzione migliore nella maggior parte dei casi: affronta senza riscaldarsi anche salite molto lunghe (es. passi alpini), spinge bene a bassa velocità e può essere combinato a tutti i tipi di cambio.Il motore sulla ruota posteriore funziona solo in combinazione con un cambio a catena (o con l’esclusivo cambio nel pignone), perciò sono possibili solo brevi assistenze alla pedalata. Durante le salite molto lunghe (passi) ac-cusa problemi di riscaldamento. Pertanto il motore posteriore è impiegato soprattutto su modelli sportivi e veloci.

CAMBII cambi nel mozzo consumano meno la catena e i denti delle co-rone e si possono azionare anche da fermi (es. al semaforo o a un in-crocio). L’unità di commutazione delle marce resta protetta all’in-terno del mozzo. Tuttavia, cam-biare sotto sforzo, ossia durante le salite in montagna, non è senza difficoltà e richiede al conducente una certa tecnica di cambio mar-cia, soprattutto su quelle e-bike con il motore che tira anche sulla catena. Il cambio nel mozzo è ora disponibile in versione a variatore continuo (Nuvinci). Ultimamente Shimano e Nuvinci offrono anche modelli con cambio automatico, grazie al quale il guidatore non deve più cambiare i rapporti da sé. Inoltre, i cambi nel mozzo si pos-sono combinare con le cinghie dentate, che necessitano di poca manutenzione (al posto delle catene oliate). Il cambio con deragliatore è più leggero di quello nel mozzo e funziona un po’ più facilmente (sebbene la corretta pressione dei

pneumatici sia un fattore deci-sivo). Si aziona correttamente anche sotto sforzo, quindi in montagna funziona più facil-

mente. L’usura e i costi di manu-tenzione sono però più elevati e

il rischio che la catena fuoriesca è un po’ più alto (eventualità che non dovrebbe succedere con un

corretto innesto del cambio).

catene oliate). Il cambio con deragliatoreleggero di quello nel mozzo e funziona un po’ più facilmente (sebbene la corretta pressione dei

pneumatici sia un fattore deci-sivo). Si aziona correttamente anche sotto sforzo, quindi in montagna funziona più facil-

mente. L’usura e i costi di manu-tenzione sono però più elevati e

il rischio che la catena fuoriesca è un po’ più alto (eventualità che non dovrebbe succedere con un

corretto innesto del cambio).

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DOSSIER

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salite sia perché fornisce la massima assistenza alle basse velocità.

La Levo di Specialized è una MTB di ultima ge-nerazione con potente motore centrale (Brose), batteria integrata e buona sospensione com-pleta. I pneumatici extra larghi «Plus» facilitano la guida della bici e ga-rantiscono buona tra-zione e comfort su fondo sterrato.

La xDuro FatSix RC di Haibike ha gomme di

grande spessore, con le quali si può circolare in scioltezza anche sulla neve. I pneumatici lar-ghi garantiscono molta sicurezza di guida sullo sterrato e si ha la sensa-zione di trovarsi su strade asfaltate anche quando si è su acciden-tati sentieri forestali.

La Roxtar C 8.0 di Ber-gamont è una mountain bike semplice ma stabile, dotata di sospensioni complete, un potente motore, oltre a robuste ed agili ruote da 27,5 pollici.

gere e, secondo neces-sità, si possono equipag-giare di parafango e di un semplice portapacchi, così da poter essere usate anche nel quoti-diano. Con il loro si-stema di sospensioni, le fully garantiscono una guida sicura, leggera e comoda, specialmente su terreni difficili. Co-stano però qualche cen-tinaio di franchi in più delle hardtail. Sulle e-MTB la posizione del motore è obbligatoria-mente centrale, sia per-ché si presta alle lunghe

Le mountain bike elettri-che procurano un gran piacere di guida anche fuori dalle strade asfal-tate. Nonostante il mo-tore non funzioni al mas-simo senza qualche sforzo fisico, si risparmia comunque fiato, così che pure le coppie che non hanno pari allenamento possono ritrovare il pia-cere di fare una gita in bici assieme. Le MTB si dividono in hardtail (so-spensione solo anteriore) e fully (doppia sospen-sione). Le hardtail sono meno costose, più leg-

Bici elettriche fuoristrada

MARIUS GRABER CONSIGLIA

Su tutte le e-mountain bike bi-sogna fare attenzione che ab-biano rapporti del cambio suffi-cientemente corti per i pendii più ripidi. Gomme larghe ren-dono più facile e sicura la guida fuoristrada. Buone e-mountain bike da circa 2800 fr.

Potente Levo di Specialized.

Equilibrata xDuro FatSix RC di Haibike.

Stabile Roxtar C 8.0 di Bergamont.

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Page 11: Touring 4 / 2016 italiano

Le city-bike sono ideate per l’uso quotidiano. Sono disponibili in molte variazioni, da quelle chic a quelle su-per spartane. Dal mo-mento che perlopiù si usano ogni giorno e nelle più disparate con-dizioni climatiche, si ri-vela un vantaggio do-tarle di un portapacchi e di un buon parafango.

La E-Swing di Tour de Suisse è una bella bici elettrica per la città e per facili escursioni. Ora è disponibile il modello con il cambio automa-tico: il cambio nel mozzo elettronico innesta auto-maticamente la marcia giusta. La bici viene co-struita su richiesta del cliente ed è disponibile in molti colori.

La Sahel Compact Im-pulse di Kalkhoff è una bici pratica per la città. Con ruote da 20 pollici è compatta, agile e si par-cheggia ovunque. È pure un’eccezionale bici per la famiglia, grazie alla facile regolazione in al-tezza di sella e manu-brio.

La Chiyoda Xpress di Tout Terrain combina un cambio nel pignone della corona con un mo-tore GoSwissDrive sulla ruota posteriore. Una cinghia dentata fornisce una trasmissione silen-ziosa e pulita. Tale si-stema intelligente, e che richiede poca manuten-zione, è prezioso nell’uso quotidiano.

MARIUS GRABER CONSIGLIA

Sulle bici elettriche da città si può trascurare la dimensione della batteria, poiché i comuni modelli attuali bastano per l’uso quotidiano.

I cambi nel mozzo necessitano di qualche cura in meno e possono essere azionati anche da fermi, ciò che si rivela van-taggioso nel traffico «stop-and-go».

Oltre a motore, cambio e freni, vale la pena verificare attenta-mente i «componenti d’uso quotidiano», ad esempio se il faro è abbastanza luminoso, i parafanghi sufficientemente lunghi e il cavalletto abbastanza robusto per sopportare una bike pesante 20 chili (almeno) più eventuali acquisti. È facile da manovrare e si possono montare saldamente eventuali rimorchi, seggiolini per bambini o trailer? Su questo aspetto molti modelli lasciano a deside-rare.

Sulle bici elettriche da città è un vantaggio avere una cinghia dentata al posto della catena, dato che non va oliata e non sporca i vestiti.

Chi vuole spostarsi su un’e-bike da città di ottima qualità, la troverà da circa 2500 fr.

Bici elettriche da città

vela un vantaggio do-tarle di un portapacchi e di un buon parafango.

struita su richiesta del cliente ed è disponibile in molti colori.

brio.

La Chiyoda Xpress di Tout Terrain combina un cambio nel pignone della corona con un mo-tore GoSwissDrive sulla ruota posteriore. Una cinghia dentata fornisce una trasmissione silen-ziosa e pulita. Tale si-stema intelligente, e che richiede poca manuten-zione, è prezioso nell’uso quotidiano.

taggioso nel traffico «stop-and-go».

Oltre a motore, cambio e freni, vale la pena verificare attenta-mente i «componenti d’uso quotidiano», ad esempio se il faro è abbastanza luminoso, i parafanghi sufficientemente lunghi e il cavalletto abbastanza robusto per sopportare una bike pesante 20 chili (almeno) più eventuali acquisti. È facile da manovrare e si possono montare saldamente eventuali rimorchi, seggiolini per bambini o trailer? Su questo aspetto molti modelli lasciano a deside-rare.

Sulle bici elettriche da città è un vantaggio avere una cinghia dentata al posto della catena, dato che non va oliata e non sporca i vestiti.

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Con stile E-Swing di Tour de Suisse. Pratica Sahel Compact di Kalkhoff. Preziosa Chiyoda Xpress di Tout Terrain.

aprile 2016 | touring 11

DOSSIER

Page 12: Touring 4 / 2016 italiano

Se i 25 km/h di una e-bike convenzionale do-vessero essere troppo pochi, c’è a disposizione il segmento delle bici elettriche veloci. Con una potenza che tocca i 500 Watt, queste due ruote a pedalata assistita raggiungono i 45 km/h. Tuttavia, una bike del tipo S-Pedelec non è per conducenti inesperti.

La ST2-S di Stromer è una potente e veloce bici elettrica, completa-mente equipaggiata con la tecnologia più mo-derna: grande batteria da 980 Wh, cambio elet-tronico azionabile tra-mite pulsante, nonché un sistema GPS che in caso di furto segnala dove si trova la bici. Un faro particolarmente lu-minoso garantisce la mi-gliore visibilità notturna.

Sulla Sprint di Canyon è il prezzo ad essere ec-cezionalmente buono. Le grandi ruote da 29 pollici assicurano molta silenziosità e fluidità di marcia.

La E-Giro-Gates di Cre-sta è una graziosa e-bike della casa svizzera di grande tradizione, che è adatta per i quotidiani tragitti al lavoro. La tra-smissione a cinghia al posto della catena ri-chiede la minima cura e mantiene puliti i vestiti.

IN GIRO SICURI Le raccomandazioni dell’esperto del TCS Roman Angermann

1. Corsi: un’e-bike – a prescin-dere che raggiunga i 25 km/h o i 45 km/h – è più un motociclo che una bicicletta. Perciò, per i principianti vale sempre la pena frequentare un corso d’introdu-zione. Sul sito del TCS si trovano i corsi proposti dalle varie se-zioni del TCS. Chi non sale più in sella da molto tempo, dovrebbe iniziare guidando per qualche mese una e-bike fino a 25 km/h.

2. Casco: un’e-bike non è una bicicletta convenzionale, perciò indossate sempre un casco. Sulle bici fino a 45 km/h è obbli-gatorio.

3. Illuminazione: al momento dell’acquisto, i conducenti di e-bike dovrebbero assicurarsi che il fascio luminoso sia lungo e farsi consigliare in modo esau-stivo.

4. Freni: le bici elettriche neces-sitano dei migliori freni possibili. I freni a disco danno vantaggi si-gnificativi rispetto a quelli a pinza. Ad esempio, sono più ef-ficaci quando piove o su terreni fangosi. Infatti, sporcizia e umi-dità vengono spazzati via dalla forza centrifuga del disco, men-tre con i freni a pinza restano at-taccati al cerchio. Pure per i freni vale la pena farsi consigliare dal rivenditore specializzato.www.tcs.ch/it/corsi

Lussuosa ST2-S di Stromer. Fluida Sprint di Canyon. Graziosa E-Giro-Gates di Cresta.

La classe veloce

MARIUS GRABER CONSIGLIA

Buoni freni e capacità di usarli nel modo giusto sono un ob-bligo in questo segmento. Il cambio dovrebbe offrire rap-porti sufficientemente grandi e veloci e l’illuminazione dev’es-sere davvero buona. E-bike di ottima qualità con velocità fino a 45 km/h a partire da circa 3000 fr.

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Le e-bike da carico sono delle vere e proprie vet-ture familiari, che pos-sono tranquillamente sostituire l’auto all’in-terno delle città. Con loro si possono traspor-tare senza problemi tra 50 e 100 chili di carico. Come motorizzazione montano quella delle normali bici elettriche fino a 25 km/h. In que-sto segmento si bada meno alla velocità; è più importante una coppia

motrice elevata per l’ac-celerazione e le salite. A livello di manovrabilità, le cargo bike si differen-ziano comunque molto dalle altre bici elettriche.

La Load di Riese & Müller è una bici da tra-sporto molto versatile e stabile in marcia con motore centrale Bosch. La sospensione doppia assicura che la bici ap-poggi meglio sulla strada e scorra in modo fluido. È ottenibile con diverse varianti di cam-bio e di strutture, come seggiolini per bambini e protezione dalle condi-zioni climatiche.

La Urban Arrow è un grosso veicolo da tra-sporto olandese con mo-tore centrale Bosch. Ne vengono proposti diversi modelli di lunghezza va-riabile e con varie capa-cità di carico. Nella ver-sione Family si possono sistemare al sicuro uno o due bambini. È possibile acquistare una coper-tura antipioggia.

La Mk1-E di Butchers & Bicycles è una bici da trasporto a tre ruote con un’ampia superficie di carico e tecnologia a in-clinazione. In questo modo si possono affron-tare le curve in modo ra-pido ed elegante. Il vei-colo è spinto da un motore centrale Bosch con cambio Nuvinci nel mozzo. Su richiesta è ottenibile con trasmis-sione a cinghia. ◆

Versatile Load di Riese & Müller. Bici da soma Mk1-E di Butchers & Bicycles.Multifunzionale Family di Urban Arrow.

Le cargo bikeMARIUS GRABER CONSIGLIA

Prima dell’acquisto bisogna assoluta-mente provarle, perché non tutti sono a loro agio nel manovrare una cargo bike. È d’obbligo un cavalletto ben stabile per caricare e scaricare facilmente. Chi ama la guida sportiva è più a proprio agio con una cargo bike a due ruote. Fa eccezione il modello di Butchers & Bicycles dotato di sistema a inclinazione in curva. Per chi trasporta spesso merci pesanti è ideale un modello a tre ruote. Buone cargo bike a partire da circa 4000 fr.

aprile 2016 | touring 13

DOSSIER

Page 14: Touring 4 / 2016 italiano

Sul mercato ci sono diversi kit di conversione con i quali la bici tradizionale si trasforma in versione elettrica. Può un profano eseguire da sé l’intervento con i componenti forniti o conviene rivolgersi a un punto assistenza?

TESTO FELIX MAURHOFER | FOTO PIA NEUENSCHWANDER, EMANUEL FREUDIGER

Da bicicletta a rilassante e-bike

Le offerte sembrano allettanti: in solo mezz’ora dovrebbe es-sere possibile trasformare una normale bicicletta a pedali in

una bike elettrica. Ci siamo procu-rati un apposito kit di componenti della marca tedesca Pendix per veri-ficare se è davvero così semplice. Studiando le istruzioni di montag-gio diventa subito chiaro che, come si legge nella documentazione, è meglio coinvolgere un esperto. Fis-siamo quindi un appuntamento nel Centro Sci+Bici di Berna. Decisione saggia, perché se fossimo rimasti nel nostro locale hobby avremmo fallito a causa della mancanza di attrezzi speciali come il giravite a cricchetto o l’estrattore del movi-mento centrale. Con lo specialista, finiamo il montaggio in un’ora e mezza. Proviamo poi la nuova e-bike su strada: fila tutto liscio. •

Discutere sul dafarsi Definire come procedere alla trasformazione as-sieme al meccanico di bici.

Metamorfosi In poco tempo la bici diventa un’e-bike a tutti gli effetti.

1

Smontaggio movi-mento centrale Per questo ci vogliono diversi utensili speciali.

3Sensore contagiri Il sensore va sistemato nel posto giusto, altrimenti l’e-bike non funziona correttamente.4

Istruzioni e componenti Dapprima abbiamo studiato le istruzioni di mon-taggio e le parti del motore elettrico.2

14 touring | aprile 2016

Page 15: Touring 4 / 2016 italiano

Pedale destro Montare le corone per i pedali.

7

Trazione Una volta avvitato il portabatteria, si può montare il motore.5

Cavo Collegare il cavo dell’alimentazione al portabatteria.6

Batteria Montati l’alimentazione e il movimento cen-trale, inseriamo la batteria carica.

8

Tuning Dopo la messa a punto, l’e-bike può essere messa in funzione.

9

Calibrazione Il primo giro di prova serve all’auto-calibrazione del sistema.10

Pendix: trazione: motore sul movimento centrale brushless; autonomia: 105 km; velocità: 25 km/h; peso: 5,9 kg; prezzo: 1690 fr.; prezzo Bike Scott Sub Evo 30: 899 fr.; costo montaggio: 150 fr.; www.pendix.ch

Rool’in: trazione: motore su ruota anteriore; autonomia: 65 km; velocità: 25 km/h; peso: n.d.; prezzo: da 650 euro; costi montag-gio: nessuno www.rool-in.com

aprile 2016 | touring 15

DOSSIER

Page 16: Touring 4 / 2016 italiano

Come scegliere l’illuminazione adeguata per la due ruote tra gli innumerevoli fari venduti nei negozi? Il TCS fa luce su tale domanda, mettendo a dura prova 8 dispositivi d’illuminazione. Test comparativo.

TESTO ALINE BEAUD | FOTO STEFANO SCHRÖTER, EMANUEL FREUDIGER

Brillano anche nelle prove

 Una sovrabbondanza di prodotti nei ne-gozi. Un ventaglio di prezzi che va dal

buon mercato al premium. Argomenti di marketing? Chi più ne ha, più ne metta. I ci-clisti hanno l’imbarazzo della scelta in materia di disposi-tivi d’illuminazione. Un ac-

quisto che d’altronde è essen-ziale, considerato che garantisce la loro sicurezza sulle strade. Per aiutare gli appassionati della bicicletta nella scelta, il TCS ha messo alla prova 8 dispositivi d’illu-minazione disponibili nei vari negozi, da quelli a buon mercato fino a quelli più cari.

E la luce fuDopo il giro d’acquisti, effet-tuato a inizio febbraio, gli esperti TCS della Consulenza mobilità hanno testato la ma-neggevolezza dei sistemi d’il-luminazione. Un criterio che influiva al 20% nella bilancia del test. In particolare sono stati valutati: il montaggio

dei fari, l’uso con o senza guanti, il cambio delle pile o la ricarica della batteria. Stando all’Ordinanza concer-nente le esigenze tecniche per i veicoli stradali (OETV), i dispositivi d’illuminazione per le bici standard devono essere visibili a una distanza di 100 m, di notte e con

Marca/modello

Light&Motion Urban800 Bike Headlight

knog Blinder ARC 1.7

Busch + MüllerIXON Pure

proFEX20LUX 3Watt LED

SMART7LUX Polaris S

SMARTPolaris 5 White LED

Disponibile da VeloPlus SportXX Coop Edile+Hobby Jumbo Ochsner Sport Manor

Prezzo/faro posteriore (fr.) 160.–/50.– 70.–/29.– 100.–/incl. 33.–/incl. 20.–/15.– 30.–/incl.

Peso in g (incl. pile) 182 117 258 206 176 174

Illuminamento in lux a 10 m 60 14 36 29 4 0

Angolo d’illuminazione/visibilità 90°/330° 60°/160° 25°/310° 80°/150° 20°/310° 20°/310°

Batteria/pile batteria batteria batteria/pile pile pile pile

Vantaggi Ottima qualitàOttimo illumina-mentoOttima visibilità per gli altri

Ottima qualitàBuon illuminamentoPeso

Batteria sostituibile con le pileBatteria e caricatore inclusi nel setBuon illuminamento

Buona qualitàBuon illuminamentoLunga durata d’illuminazione

Buona qualità Lunga durata d’illuminazione

Buona qualitàLunga durata d’illuminazione

Inconvenienti Lo scaricamento totale può danneg-giare la batteriaDurata d’illumina-zione

Lo scaricamento totale può danneg-giare la batteriaDurata illuminazioneVisibilità laterale

PesoQualità, il faro si è rotto nella cadutaDurata d’illumina-zione

Visibilità laterale IlluminamentoIntensità luminosa

IlluminamentoIntensità luminosa

Valutazione globale ★★★★☆ ★★★★☆ ★★★★☆ ★★★★☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆

Test comparativo TCS set luci per bici

16 touring | aprile 2016

Page 17: Touring 4 / 2016 italiano

tempo chiaro, senza abba-gliare. Essendo tale esigenza difficilmente misurabile in modo oggettivo, gli esperti del TCS hanno preferito orientarsi sulla norma mi-nima tedesca, ossia 10 lux a 10 m. Un lux (lx) è un’unità di misura che indica l’illumina-mento su una superficie a

una determinata distanza. Da notare che qui si è misu-rata solo la luce del faro ante-riore. In tale ambito, il faro Urban800 di Light&Motion si distingue nettamente dai concorrenti con 60 lx a 10 m.

Polaris 5 e il set Go/On, entrambi con 0 lx a 10 m, sono decisa-mente i peggiori del test. Da notare però che, mal-grado qualche pes-simo risultato in termini d’illumina-mento, tutti gli 8 prodotti testati ri-spondono alla norma svizzera. Per contro, certi fari con buone note non ga-rantiscono la visibilità laterale. Una lacuna colma-bile portando, ad esempio, abiti o raggi catarifrangenti. Un conto è essere visti, un al-tro è vedere. L’illuminazione (ciò che vede il ciclista) è quindi stata misurata per ogni faro, calcolando l’an-golo del fascio luminoso e

studiando le foto scattate du-rante il test. Questo criterio possiede la sua parte di sog-gettività. Il verdetto è chiaro: i fari che ricevono buone note, in termini di visibilità da parte degli altri, ma che non permettono di vedere bene, sono bocciati e otten-gono soltanto la menzione «consigliato». Nel test si è pure valutata la durata dell’illuminazione, la pre-senza di un regolatore d’in-tensità luminosa (modelli Urban800, Blinder ARC 1,7 e Ixon Pure) o quella di un in-dicatore per lo stato della batteria (stessi modelli). Questi aspetti, legati alla funzionalità dei prodotti, avevano un’influenza del 50% sul risultato.

E se li trattiamo male?Terzo e ultimo criterio, la qualità dei set d’illumina-zione (influenza 30%). I cicli-sti più assidui usano la due ruote tutti i giorni e con ogni tempo. Nelle notti piovose, stando al sito seeyou-info.ch, il rischio d’incidente in bici è 10 volte più elevato rispetto al giorno. L’illuminazione è di conseguenza indispensa-bile in caso d’acquazzoni e

deve resistere alle in-temperie. Dunque,

direzione… doc-cia per gli 8 fari che hanno su-bito una simula-

zione di pioggia durante un’ora. E con i maltratta-menti siamo solo all’inizio… I fari sono poi stati im-mersi in acqua per 30 secondi a 5 cm

di profondità. Scopo dell’opera-

zione: simulare una pozzan-ghera nella quale avrebbero potuto cadere. Il set Go/On e il faro 7LUX Polaris S di Smart hanno denotato punti deboli. E siccome talvolta i ci-clisti lasciano cadere i loro fari, non si è esitato a verifi-care la resistenza dei set ai

tormenti della gravità. Come? Facendoli cadere per 3 volte da 1,1 metro, ossia l’altezza media dei manubri. In questo caso, i fari Ixon Pure e il set Go/On non hanno superato la prova, rompendosi al mo-mento dell’impatto.

Conclusione: malgrado i buoni risultati del test, certi fari si distinguono in modo significativo dagli altri e il prezzo non sempre è respon-sabile. ◆

I NOSTRI CONSIGLI

1 Munitevi di vestiti chiari e di gilet (o

bracciali) catarifrangenti. Tali gilet esistono anche per i cani.

2 Aumentate la vostra visibilità laterale uti-

lizzando caschi, raggi o spray riflettenti.

3 Pensate all’ambiente e privilegiate le batte-

rie ricaricabili alle pile al-caline.

4 I fari principali non devono lampeggiare.

Una luce complementare lampeggiante, diretta in avanti, può essere utiliz-zata. Mentre dietro ciò è proibito.

5 Posizionate il faro in modo tale da non ab-

bagliare gli altri utenti.

6 Per i fari senza un preciso limite chia-

ro-scuro, il punto più lu-minoso del fascio dev’es-sere diretto verso il suolo a circa 10 m dalla fonte. Gli altri sono collocati oriz-zontalmente o inclinati leggermente verso il basso.

Test comparativo Il TCS vi aiuta a

scegliere un’illumi-nazione di qualità.

Coop Prix Garantieset di luci LED

Go/Onset lampada LED

Coop Edile+Hobby Jumbo

8.–/incl. 8.–/incl.

155 144

2 0

30°/310° 50°/200°

pile pile

Prezzo attraenteLunga durata d’illuminazione

Prezzo attraenteLunga durata d’illuminazione

IlluminamentoIntensità luminosa

Qualità, il faro si è rotto nella caduta Visibilità laterale IlluminamentoIntensità luminosa

★★★☆☆ ★★☆☆☆

bito una simula-

durante un’ora. E

tormenti della gravità. Come? Facendoli cadere per 3 volte

entrambi con 0 lx a 10 m, sono decisa-mente i peggiori del test. Da notare

grado qualche pes-

termini d’illumina-

norma svizzera. Per contro, certi fari con

rantiscono la visibilità

deve resistere alle in-temperie. Dunque,

direzione… doc-cia per gli 8 fari che hanno su-bito una simula-

zione di pioggia durante un’ora. E

con i maltratta-menti siamo solo all’inizio… I fari sono poi stati im-mersi in acqua per 30 secondi a 5 cm

di profondità.

Colpo di fulmine Il set 20LUX è efficace e non caro. Carente, solo per la visibilità laterale.

aprile 2016 | touring 17

DOSSIER

Page 18: Touring 4 / 2016 italiano

Motociclette spesso retròUn po’ meno brillante del millesimo precedente, quest’annata motociclistica quantomeno ribolle di novità e per giunta in quasi tutti i segmenti. Una panoramica nel mondo «Anni ‘60» e con norme antinquinamento più restrittive.

Assistiamo persino ad alcune sorprese, ad immagine della Ducati che non esita ad inven-

tare un nuovo tipo di cruiser attraverso la sorprendente X Diavel. Questa moto è lunga, bassa, fatta per viaggiare a velocità ridotta e farsi ammi-rare, con una posizione di guida piedi avanti. Ma è an-che un purosangue capace di accelerazioni fulminanti, delle giuste inclinazioni in curva ed è dotata degli ultimi ritrovati elettronici e assi-stenti alla guida di ogni ge-nere. Altra novità atipica, BMW esce anch’essa dal suo quadro tradizionale lan-ciando una motocicletta di piccola cilindrata (meno di 500 cm3), la G 310 R, svilup-

pata in collaborazione con un gigante indiano delle due ruote, TVS. Un appunta-mento, con la diversità.

Norme più severeI nuovi modelli 2016 devono adattarsi alle nuove norme europee Euro 4, che impon-gono standard più restrittivi in materia di emissioni inqui-nanti e di rumore. Per molte marche, la soluzione passa attraverso una riduzione delle potenze, ma una mag-giore coppia – la forza che misura la capacità di accele-razione istantanea – a bassi e medi regimi di rotazione del motore, ossia laddove è davvero utile nella guida su strada, ad esempio aumen-tando la cilindrata. Per altre

marche, come la KTM con la sua 690 Duke, gli ingegneri hanno fatto un lavoro consi-derevole per migliorare l’effi-cacia del motore senza cam-biare il volume: più leggero, più economico, meno rumo-roso e addirittura più po-tente.

E a proposito di piccole cilin-drate, una nuova venuta si è appena inserita nel segmento tra le 125 e le motociclette con più di 600 cm3. KTM 390 (Duke e RC) e Kawasaki Ninja 300 e Z 300 sono in-fatti state affiancate da una Yamaha MT-03 senza carena-tura. Quanto serve a soddi-sfare i piloti due ruote meno abbienti o meno esperti, senza però rinunciare ad

un’esperienza di guida piace-vole. Ma l’arrivo quest’anno (dal 1° aprile) della nuova patente A limitata a 35 kW di potenza, anziché i 25 kW attuali, modifica un po’ le abitudini. La Svizzera si con-forma alle norme europee, ciò che elimina costi inutili per i costruttori, mentre per i motociclisti non cambia nulla in termini di sicurezza. Tutta-

TESTO JÉRÔME DUCRET/ACTUMOTO.CH

Ducati X Diavel

Moto Guzzi V9

18 touring | aprile 2016

Page 19: Touring 4 / 2016 italiano

SCOOTER MENO EUFORICI

Il mondo degli scooter è meno dinamico quest’anno rispetto a quello delle moto. Degno di nota, co-munque, tra le 125 cm3 l’arrivo imminente del Piaggio Medley, uno scoo-ter a ruote alte che assomi-glia al Liberty, ma dotato di uno spazioso vano sotto-sella e la presenza, con lo Yamaha NMAX, del primo modello di questo seg-mento ad adottare un si-stema di distribuzione meccanica variabile. Ciò lo rende economico nell’uso senza rinunciare alle pre-stazioni. Kawasaki regala invece un fratellino 125 al suo J 300, disponibile an-ch’esso in verde e nero. Tra i maxi scooter, BMW mi-gliora i suoi C 650 e Ya-maha raffina il suo TMAX. Da notare pure l’arrivo del Quadro 4, il primo quattro ruote inclinabili del mer-cato, che può essere gui-dato con la patente auto.

via, se numerose moto pos-sono facilmente essere limitate a 35 kW, o sono già naturalmente calibrate per questo limite, questa nuova normativa dovrebbe anche imporre l’uso di una cilin-drata minima di 400 cm3 per superare l’esame di guida. Questo impedisce sfortunata-mente di impiegare, ad esem-pio, una Z 300 o una Yamaha MT-03. È comunque possibile che questo aspetto della nuova regolamentazione sia applicato soltanto dall’anno prossimo.

Il neo retròSe il mondo delle sportive è in calo, quello delle motoci-clette elettriche rappresenta tuttora una nicchia minima. Pochi grandi costruttori vi sono entrati o prevedono di farlo (prototipo Harley e maxi scooter BMW), e se par-liamo di modelli di serie, i costi sono ancora molto alti.

Al contrario, l’universo delle moto che potremmo classifi-care come «neo retrò» ha il vento in poppa. Si tratta di macchine moderne la cui estetica è ispirata al passato. Citiamo la Scrambler Ducati, disponibile quest’anno anche in una versione più piccola, la Scrambler Sixty Two. Oppure le Moto Guzzi V8, a cui si ag-giungono le V9 più potenti, ma ancora accessibili per chi non vuole spendere 20 000 franchi ed è poco a suo agio con grosse moto. Le Yamaha della serie Faster Sons (XSR 700 e 900), ossia meccaniche moderne, stilisticamente tra-sformate per riallacciarsi agli Anni ’60 e ’70 sono altrettanti esempi di questo trend. Op-pure ancora la BMW R NineT Scrambler, nuova incarna-zione del motore boxer raf-freddato ad aria.

Altri modelli, come le nuove Triumph Classic, passano al raffreddamento liquido inte-

grando discretamente il radiatore necessario. La re-cente Street Twin, la T120 e la Thruxton 120 sostitui-scono così progressivamente le versioni raffreddate ad aria delle diverse declina-zioni della Bonneville. Har-ley Davidson, leader di lunga data in quest’ambito, ag-giunge sospensioni di alta qualità alle sue Sportster e ri-vede il look delle Forty-Eight e Iron. E persino una marca francese, Mash, si cimenta con le piccole cilindrate (meno di 400 cm3) dal look vintage, poco costose perché le componenti provengono in parte dalla Cina.

Ritorna l’Africa TwinPer concludere la nostra car-rellata di novità c’è da dire che il segmento delle enduro da strada è sempre in pieno slancio. Come d’abitudine, è guidato quest’anno dalla BMW R 1200 GS, ma la vera diva è la nuova Honda CRF 1000 L Africa Twin. È la rina-scita di un nome mitico, con lo stesso spirito, ma molto più moderno. Una motocicletta abbastanza potente e poliva-lente, capace di lunghe escur-sioni come di andare un po’ dappertutto fuoristrada, con la novità di un cambio se-mi-automatico utilizzato per la prima volta nell’off-road. •

FOT

O A

LD

BMW R NineT Scrambler

Honda Africa Twin.

aprile 2016 | touring 19

DOSSIER

Page 20: Touring 4 / 2016 italiano

CORSI DI GUIDA TCS PER MOTO

Moto Warm-up: la prepa-razione ottimale alla nuova stagione. 1 giorno, da 350 franchi

Moto Basis: sensibilizza-zione alle situazioni quotidiane di guida della moto. 1 giorno, da 350 franchi

Moto Basis Passeggero: guida sicura con un passeggero. 1 giorno, 350 franchi

Moto Avanzati: esercizi che vanno oltre le situazioni quotidiane. 1 giorno, da 350 franchi

Moto Road: corsi sulla strada con videoregi-strazione e analisi delle immagini. 1 giorno, da 400 franchi

Moto Sport: guida sportiva sul circuito di Lignières. 1 giorno da 400 franchi

Moto Afterwork: breve e compatto nel dopolavoro. 2 ore e mezzo, 120 franchi

Centri: Betzholz (ZH), Stockental (BE), Deren-dingen (SO), Emmen (LU), Lignières (NE), Plantin (GE)

www.tcs.ch/it/corsi

 Con l’arrivo della primavera inizia la stagione moto. Perché in questo

periodo si registrano incidenti così frequenti?Adrian Suter: All’inizio della stagione, quasi tutti i motoci-clisti devono recuperare il livello di automatismi, sensi-bilità e reattività nella guida persi durante la pausa inver-nale. La maggior parte degli incidenti avvengono perché si valutano male la velocità, le situazioni e le distanze.

In che misura si può minimizzare il rischio di incidente tramite un corso di perfezionamento?Scopo dei nostri corsi è in prima linea quello di sensibi-lizzare i partecipanti sui di-versi fattori che dipendono direttamente dal conducente: velocità, attenzione, visibi-lità. Chi riesce a giudicare correttamente questi aspetti, riduce in misura notevole il rischio di incidente. I condu-centi già rodati potrebbero ad esempio iniziare la sta-gione con la nostra proposta Moto Warm-up. Qui, oltre ad affinare i sensi e riattivare la sensibilità di guida, si veri-fica anche il funzionamento della motocicletta e lo stato dell’equipaggiamento.

L’offerta di corsi del TCS è molto variegata. A chi si rivolgono questi corsi?Per iniziare si consiglia il corso Moto Basis, indirizzato a tutti i motociclisti, dai con-

ducenti debuttanti a quelli esperti. Ci si impratichisce con situazioni che il motoci-clista si trova a gestire ogni giorno: manovre lente, guida in curva, frenate corrette ecc. Ai conducenti più esperti viene proposto il corso Moto Avanzati, in cui ci si allena a manovre inusuali e situazioni d’emergenza. Nel corso Moto Sport, destinato agli amanti della guida sportiva, si ap-prende a guidare ad alta velo-cità sull’unico circuito da gara della Svizzera a Lignières.

Possono trarne beneficio anche motociclisti con decenni di esperienza?Molti dei partecipanti fre-quentano il loro primo corso dopo anche 30 anni di moto-

ciclismo. Finora tutti si sono detti entusiasti e sorpresi di quanto abbiano potuto impa-rare nonostante la plurien-nale esperienza. Perciò molti si iscrivono subito ad un corso successivo. Infatti: chi ha as-solto il training con profitto torna di sicuro, magari ac-compagnato da amici e pa-renti.

I soci del TCS approfittano di sconti sulle tariffe al pubblico?Sì, da un lato i nostri soci be-neficiano di una riduzione fino a 40 franchi sui corsi di

perfezionamento di guida. E dall’altro, la maggior parte viene sovvenzionata dal Fondo per la sicurezza stra-dale con un contributo di 100 franchi. Infine, ma non per ul-timo, ricordiamo che un corso di perfezionamento di guida è davvero un’idea regalo azzeccata per centauri di ogni livello. Può essere acquistato sotto forma di voucher. ◆

Andare in moto può essere pericoloso, ma non per forza. L’esperto di sicurezza stradale del TCS Adrian Suter (41) spiega come, con un corso di perfezionamento di guida, si impara a conoscere i propri limiti, la propria due ruote e a valutare correttamente le situazioni critiche.

TESTO DOMINIC GRAF | FOTO EMANUEL FREUDIGER

Sicuri in moto con un training di guida

«Chi ha assolto il training con profitto torna di sicuro»

Adrian Suter è un appassionato della moto.

compatto nel dopolavoro. 2 ore e mezzo, 120 franchi

Centri: Betzholz (ZH), Stockental (BE), Deren-dingen (SO), Emmen (LU), Lignières (NE), Plantin (GE)

www.tcs.ch/it/corsi

Adrian Suter è un appassionato della moto.

20 touring | aprile 2016

DOSSIER

Page 21: Touring 4 / 2016 italiano

OFFERTA PER SOCI TCS

Giornate di relax e benessere al paradiso dei sensi HOTEL SCHWEIZERHOF di Lenzerheide

Atmosfera: l’Hotel Schweizerhof o� re un soggiorno lussuoso nelle 28 camere moderne e ampie (40 m²) del nuovo edifi cio, in pieno stile Alpenchic, e nelle comode camere Nostalchic (ca. 30 m²) dell’edifi cio principale, ristrutturate nel 2010 in un connubio perfetto fra tradizione e modernità. Tutte le camere sono dotate di bagno con vasca, WC, TV a schermo piatto, impianto musicale, cassaforte e minibar. Le camere doppie in stile Alpenchic, moderne e ampie (40 m2), hanno un fascino particolare grazie ai pavimenti in legno di larice, al bagno con doccia a pioggia, al minibar, all’impianto CD e all’ampia scelta di tè.

Benessere: godetevi l’oasi del benessere di 1500 m² dotata del più ampio hamam da albergo (500 m²) di tutte le Alpi. Questo rituale proprio della cultura araba, che vive l’hamam come luogo di pulizia e d’incontro, è un toccasana per la salute, riduce le tensioni muscolari, favorisce la circolazione della pelle e contrasta l’invec-chiamento cutaneo.

OFFERTA ESCLUSIVA: Berg & Spa – Piacere puro• 4 pernottamenti con abbondante colazione a bu� et (fi no alle ore 11.00)

Ogni giorno una squisita cena a 6 portate• Utilizzo gratuito dell’oasi del benessere di 1500 m² «BergSpa» dotata del più

ampio hamam delle Alpi (500 m²). L’hamam, noto anche come «bagno turco»,è un rituale composto da bagno e sauna originario della cultura araba, chelo considera luogo di pulizia e d’incontro. Una visita all’hamam aumenta ilbenessere della persona, riduce le tensioni muscolari e favorisce la circolazionedella pelle. Contrasta inoltre l’invecchiamento cutaneo.

• Vantaggio estivo: pass gratuito per le ferrovie di montagna(vedere orari di apertura)Vantaggio invernale: sconto del 50% sullo skipass per Lenzerheide/Arosa

• O� erta di animazione giornaliera (cultura e benessere)

Concedetevi una pausa dalla routine quotidiana per deliziare i vostri sensi all’Hotel Schweizerhof di Lenzer-heide: vi accoglierà un mix di design moderno e mate-riali naturali, lifestyle e nostalgia, per un soggiorno di vero lusso. Non possono mancare una cucina ra ¢ nata in linea con le fase lunari e un’oasi del benessere di oltre 1500 m², dotata del più ampio hamam da albergo (500 m²) di tutte le Alpi.

PREZZI E VALIDITÀESTATE: dal 4 maggio a fi ne novembre 2016

Prezzo per i soci TCS:Camera doppia Nostalchic (ca. 30 m²), dotata di bagno con vasca, WC, TV a schermo piatto, impianto musicale, cassaforte e minibar. Camera doppia Nostalchic CHF 650.- a persona invece di CHF 832.- Prezzo per i non soci

Camera doppia Alpenchic (ca. 40 m²), camera ampia e moderna dal fascino particolare in stile Alpenchic: pavimento in legno di larice, bagno con doccia a pioggia, minibar, impianto CD e ampia scelta di tè. Camera doppia Alpenchic CHF 750.- a persona invece di CHF 952.- Prezzo per i non soci

I prezzi indicati sono per persona per 4 notti.

PRENOTAZIONI E INFORMAZIONIEsclusivamente con Private Selection Hotels: Telefono 041 368 10 05 (lunedì-sabato) oppure [email protected]

Scegliere Hotel Schweizerhof nel modulo di prenotazione e completare il codice promozionale con TOURING per ottenere il prezzo speciale.

Prezzo

per i soci TCS

650.-invece di CHF 832.-

Prezzo per i non soci

Per persona per 4 notti

in camera doppia

Nostalchic

Page 22: Touring 4 / 2016 italiano

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DOMENICA 08 MAGGIO 2016 | HALLENSTADION ZURIGO | 17H

Page 23: Touring 4 / 2016 italiano

Avvicinarsi alla pistaVivete da vicino il ciclismo sulla pista di Aigle, un’esperienza sportiva che combina alla perfezione velocità, tattica e resistenza.

Centro mondiale del Ciclismo, Aigleentrata gratuita www.velodromes.ch

Urban Bike FestivalCittà e bici possono andare d’ac-cordo. Questo nuovo festival ce-lebra la cultura della bici urbana con esposizioni ed eventi interes-santi e divertenti. Sino al 3.4.

Schiffbau, Zurigoentrata gratuita www.urbanbikefestival.chMusica a Stans

Per sei giorni, jazz, pop e world music della miglior qualità. Le giornate musicali di Stans si propongono in una nuova veste senza aver perso il loro charme.

Stansdiversi segmenti di prezzo www.stansermusiktage.ch

Street Food FestivalAvventuratevi in un viaggio culi-nario! Per tre giorni nelle 65 ban-carelle dello Street Food Festival a Lucerna vengono preparati e offerti cibi straordinari.

Palaghiaccio Lucernaentrata gratuita www.streetfood-festivals.ch

AprileCultura della bici urbana, ciclismo su pista e strade senz’auto – il mese di aprile è all’insegna della bici. Non manca nemmeno la musica e la gastronomia. Un formaggio ha ora addirittura la propria festa.

GIOVEDÌ

14

VENERDÌ

1

MARTEDÌ

5

VENERDÌ

29

VENERDÌ

15 DOMENICA

17

Che formaggio!La Tête de Moine è l’orgoglio gastronomico del Giura; la sua ottima fama supera i confini cantonali. Un buon motivo per dedicare una festa a questo formaggio. Dal 29 aprile al 1 maggio ha luogo la prima «Festa della Tête de Moine» – un’occasione stupenda per visitare il Giura.

Bellelaydiversi segmenti di prezzo www.tetedemoine.ch

Giornata senz’autoAllo slowUp Ticino pedoni, ciclisti e skater circolano liberamente tra Bellinzona e Locarno – asso-lutamente senz’auto, solo con la forza dei muscoli.

Da Bellinzona a Locarnopartecipazione gratuita www.slowup-ticino.ch

Città e bici possono andare d’ac-cordo. Questo nuovo festival ce-lebra la cultura della bici urbana con esposizioni ed eventi interes-santi e divertenti. Sino al 3.4.

Schiffbau, Zurigoentrata gratuita www.urbanbikefestival.ch

senz’auto – il mese di aprile è all’insegna della bici. Non manca nemmeno la musica e la gastronomia.Un formaggio ha ora addirittura la propria festa.Un formaggio ha ora addirittura la propria festa.

VENERDÌ

1

Un buon motivo per dedicare una festa a questo formaggio. Dal 29 aprile al 1 maggio ha luogo la prima «Festa della Tête de Moine» – un’occasione stupenda per visitare il Giura.

Bellelaydiversi segmenti di prezzo www.tetedemoine.ch

aprile 2016 | touring 23

CALENDARIO

Page 24: Touring 4 / 2016 italiano

MotoreGruppo propulsore concepito da Renault SportTrazione posteriorePotenza massima: 200 kW (270 CV)Potenza in modalità gara: 170 kW (230 CV)Motore elettrico a magneti permanenti

TrasmissioneSelezione al volanteCambio sequenziale

Brakes (freni)Due sistemi idraulici separati azionati dallo stesso pedale Pinze in lega d’alluminioDischi in carbonio

BatteriePeso: 200 kgVoltaggio: 600 voltTempo d’utilizzazione: 25 minuti (circa)Tempo di ricarica: 90 minuti (circa)

Renault Z.E 15 della scuderia Renault e.dams

 Ora le gare sono completamente elettriche. Dopo il successo raccolto

dalla prima stagione nell’au-tunno del 2014, attualmente è in corso la seconda edizione della serie automobilistica dedicata a monoposto intera-mente elettriche. Vi parteci-pano personalità che si cono-scono dalla Formula 1. Nick Heidfeld, Bruno Senna, Nelson Piquet jr. e lo svizzero Sébastien Buemi sono al vo-lante in questa stagione nella serie di gare ecologiche. Nella prima stagione Buemi si è classificato addirittura secondo nella classifica gene-rale e in questa stagione la conduce. Gli appassionati svizzeri della Formula E pos-sono tranquillamente spe-rare che già l’anno prossimo le gare elettriche potranno avere luogo anche in Sviz-zera.

Zurigo o Losanna?Perlomeno il lato giuridico è già stato chiarito. In dicem-bre il Consiglio federale ha deciso di consentire le gare su circuito con veicoli elet-trici. Un’eccezione a favore della Formula E. Grazie a questa deroga in Svizzera si potrà di nuovo tenere un Gran Premio, oltre 60 anni dopo che il leggendario Juan Manuel Fangio trionfò sul circuito del Bremgarten vi-cino a Berna. Recentemente,

sembrava che la prima For-mula E elvetica avrebbe fatto tappa a Lugano, ma alla fine i ticinesi si sono sorprendente-mente ritirati.

Anche Losanna era interes-sata a ospitare la Formula E, ma di fronte alla concorrenza di Lugano e Zurigo non aveva manifestato ufficialmente il proprio interesse. «Nel mo-mento in cui abbiamo sentito che Lugano aveva abbando-nato il progetto della For-mula E, abbiamo estratto il nostro dossier dal cassetto», afferma Marc Vuilleumier dell’amministrazione losan-nese. L’esecutivo cittadino si sta occupando del dossier, ma non ha ancora presentato una candidatura ufficiale. In questo modo Zurigo è in pole position. L’estate scorsa l’as-sociazione E-Mobil Züri ha consegnato la candidatura per il 2017 presso la FIA.

«Attualmente sono in corso le trattative sui requisiti per organiz-zare la Formula E in Sviz-zera», spiega Stephan Oehen, portavoce di E-Mobil Züri. Se la realizzazione avrà inizio a partire dal 2017 o dal 2018, dipende dalla città di Zurigo e dalla Formula E. «Se tutto

fila liscio, è possibile ospi-tarla già a partire dal 2017», afferma Oehen fiducioso. Prima però devono essere superati alcuni ostacoli per poter gareggiare nel centro cittadino. Il comitato orga-nizzatore zurighese ha già in mente un circuito. Lo start e il traguardo sarebbero al porto di Enge, e i bolidi sfrec-

cerebbero sulla via Al-fred-Escher e davanti agli alberghi Hyatt e Baur au Lac, e lungo il lago per fare ri-torno al porto di Enge.

Già total-mente contagiato dal bel virus della Formula E è Jean-Claude Biver. Con il suo marchio di orologi Tag Heuer l’imprenditore svizzero è il cronometrista ufficiale della serie di gare elettriche. «Mi

farebbe molto piacere se in Svizzera avesse luogo di nuovo un Gran Premio auto-mobilistico – uno che usa energia pulita e che non dan-neggia il nostro stupendo ambiente», afferma l’impren-ditore per quanto riguarda la possibilità di organizzare questo evento in Svizzera.

Non ci sono nomi famosi solo tra i piloti e gli sponsor. Il campione di Formula 1 per quattro volte Alain Prost è co-proprietario della scude-ria Renault e.dams. «Mi piace soprattutto il fatto che il campionato è al 100 percento elettrico e che si svolge nei centri città», spiega così la sua passione. Ha voluto par-tecipare a quest’avventura dall’inizio. Il fatto che adesso anche le città svizzere si inte-ressino alla Formula E, dimo-stra che le gare elettriche vengono prese ora sul serio nel mondo automobilistico. ◆

TESTO DINO NODARI, ALINE BEAUD

Adrenalina

elettricaBrividi per le spettacolari manovre di sorpasso degli spericolati piloti nei centri città. Lo offre la Formula E senza il rombo dei motori e i gas di scarico. Già l’anno prossimo questa serie automobilistica potrebbe fare tappa in Svizzera.

Zurigo oppure Losanna?

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2)

24 touring | aprile 2016

Page 25: Touring 4 / 2016 italiano

Formula ELa serie automobilistica: la serie automobilistica dedi-cata a monoposto intera-mente elettriche viene orga-nizzata dalla Federazione Internazionale dell’Automo-bile (FIA). Nove team con due piloti ciascuno gareggiano per la vittoria del giorno oltre che per la classifica generale. La stagione viene program-mata in modo anticiclico ri-spetto alla maggior parte delle altre serie automobili-stiche in inverno.

La gara: nella Formula E tutto si svolge in un giorno, sempre di sabato, la prova li-bera avviene al mattino, le qualifiche sul mezzogiorno e la gara nel pomeriggio. Le corse si svolgono su un circuito cittadino lungo da uno a tre chilometri e

dura circa 50 minuti, que-sta stagione tra l’altro a Pe-chino, Parigi, Berlino e Lon-dra.

I bolidi: nella prima stagione hanno partecipato tutti i team con un solo modello, una Spark-Renault SRT_01E. Ma dalla seconda stagione il campionato si aprirà alla competizione fra vari co-struttori e molte scuderie punteranno sui propri bolidi. Il peso massimo della batte-ria è di 320 kg e la velocità massima di 225 km/h.

Il cambio dei veicoli: le bat-terie non sono ancora così avanzate da riuscire a coprire l’intero circuito. Per questo a metà percorso i piloti cam-biano la propria monoposto. Per il cambio del veicolo c’è un tempo limite, che varia a seconda del circuito di gara e che non deve essere supe-rato per garantire la sicu-rezza.

Gli svizzeri: oltre a Sébastien Buemi, l’attuale pilota in te-sta alla classifica generale, anche Simona de Silvestro fa parte dei piloti che parteci-

pano a questa serie automo-bilistica. Nella prima stagione anche Fabio Leimer e Alex Fontana erano sulla lista dei piloti. Pure due sponsor sviz-zeri vi partecipano: la banca Julius Bär e il marchio orolo-giero Tag Heuer.

L’uomo forte: il detentore di quote e CEO della Formula E è lo spagnolo Alejandro Agag. Questo Bernie Eccle-stone della Formula E è im-prenditore, politico e genero dell’ex premier spagnolo José Maria Aznar. Altri deten-tori di quote sono tra l’altro i gruppi mediatici Discovery Communications e Liberty Global.

Il fanboost: i fan hanno la possibilità di «dar una spinta» ai piloti preferiti durante la gara. I tre piloti con il mag-gior numero di voti otten-gono il cosiddetto fanboost. Cioè nella loro seconda auto possono attivare 100 kJ di energia supplementare.

Internazionale dell’Automo-bile (FIA). Nove team con due piloti ciascuno gareggiano per la vittoria del giorno oltre che per la classifica generale. La stagione viene program-mata in modo anticiclico ri-spetto alla maggior parte delle altre serie automobili-stiche in inverno.

La gara:tutto si svolge in un giorno, sempre di sabato, la prova li-bera avviene al mattino, le qualifiche sul mezzogiorno e la gara nel pomeriggio.

dura circa 50 minuti, que-sta stagione tra l’altro a Pe-chino, Parigi, Berlino e Lon-dra.

TelaioCellula di sopravvivenza in carbonio e alluminioAlettoni anteriore e poste-riore: carbonioCarrozzeria: carbonio e kevlar

Tyres (pneumatici)Michelin 18 pollici concepiti spe-cificatamente per la Formula E

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Page 26: Touring 4 / 2016 italiano

 Sébastien Buemi disputa quest’anno la seconda sta-gione del campionato mon-diale di Formula E, in seno

alla scuderia Renault e.dams. L’el-vetico ci rivela le sue impressioni su questa nuova disciplina che mira a promuovere i veicoli elet-trici nei centri cittadini.

Cosa le piace particolarmente nel campionato di Formula E?Sébastien Buemi: Quando ho ini-ziato, non sapevo bene cosa do-vevo aspettarmi. Avevo voglia di far parte di questa esperienza per-ché credo ai veicoli elettrici, so-prattutto nelle città. Inoltre, il re-golamento del campionato si sta aprendo per permettere alle squa-dre di sviluppare i propri cambi, motori e sospensioni posteriori. Infine, la possibilità di potersi confrontare nel cuore delle città, ha pure suscitato in me un forte interesse.

Appunto, ci parli dell’ambiente che si respira nelle città.Quando disputo delle prove in luoghi impressionanti come Miami, Berlino e Mosca oppure, quest’anno, Parigi, sento vera-mente d’essere in città. C’è un bell’ambiente, anche se non tutte le corse si svolgono nei centri cit-tadini.

E i tifosi, riesce a sentirli?Siccome il motore elettrico non fa rumore, li sento soprattutto alla partenza della corsa, al bordo della pista.

Qual è per lei la difficoltà maggiore da assumere in Formula E?Riuscire a essere rapidi e al tempo stesso risparmiare energia. Il nu-mero di giri da compiere durante la corsa è molto elevato rispetto al

consumo. Se non facessi sforzi per economizzare l’energia, mi man-cherebbero un paio di giri e ter-minerei la corsa troppo presto. Bi-sogna trovare il giusto equilibrio, ma non è facile.

Durante la prima stagione, tutti i concorrenti avevano a disposizione la stessa vettura. Era quindi il pilota a far la differenza durante le corse?No, non soltanto. Alla base ave-vamo tutti la stessa monoposto, ma esistono talmente tante possi-bilità di regolare il veicolo che ciò fa una grande differenza sul risul-tato. Anche se, ovviamente, il pi-lota ha un grande impatto sulla corsa.

A cosa pensa quando è al volante della sua monoposto?Mi concentro sulla corsa e cerco di risparmiare energia. Inoltre, tento di evitare il surriscalda-mento della batteria, altrimenti non funziona più. Quando guido con un motore termico, non mi pongo questo genere di do-mande…

Per un pilota quali sono le altre differenze tra Formula 1 e Formula E?Principalmente la Formula E è più pesante, tutto il sistema di batte-ria pesa circa 300 kg. Questo peso è situato nella parte posteriore della vettura, ciò che la rende più instabile. C’è molta inerzia nelle curve. E in più, il veicolo elettrico non ha la frizione. Si schiaccia semplicemente un bottone, s’inse-risce la prima, e si parte! Mal-grado il fatto che la Formula 1 sia più competitiva, per via del suo regolamento, trovo che la For-mula E resti certamente interes-sante da correre, anche se è più difficile da pilotare.

E il campionato sarà ancora più complesso…La corsa diventerà ogni anno più lunga, con ancor più potenza. Si spingono i limiti, rendendo le vet-ture più economiche e miglio-rando la tecnologia. Attualmente abbiamo a disposizione due vei-coli per pilota. A partire dalla quinta stagione, tra 3 anni, avremo solo una vettura per tutta la corsa. Bisognerà poi vedere se potremo continuare a correre in bei posti.

Appunto, una manche potrebbe svolgersi in Svizzera. È uno dei suoi sogni?Assolutamente! Questo tema m’interessa particolarmente e lo seguo da molto vicino. Spero ve-ramente di poter correre in Sviz-zera.

A suo avviso, qual è il valore aggiunto che la Formula E potrebbe portare ad un Paese come il nostro?In Svizzera, e altrove nel mondo, degli ingegneri saranno incaricati di sviluppare tecnologie affin-ché i motori elettrici, le batterie e altri aspetti di-ventino ancora più effi-caci. Secondo me, queste evoluzioni potranno essere utilizzate anche nelle automobili del fu-turo. In Formula E non si lavora senza uno scopo! ◆

Vicecampione 2014/15 di Formula E, Sébastien Buemi ci racconta la sua passione per questo nuovo campionato automobilistico e ci spiega come lui lo vive dall’interno. Intervista a un pilota svizzero senza pari.

TESTO ALINE BEAUD | FOTO EMANUEL FREUDIGER

«Non si lavora senza uno scopo»

Sébastien Buemi sogna di correre ad Aigle, ma si accon-tenterebbe volen-tieri di disputare una prova di cam-pionato in Svizzera.

di sviluppare tecnologie affin-ché i motori elettrici, le batterie e altri aspetti di-ventino ancora più effi-caci. Secondo me, queste evoluzioni potranno essere utilizzate anche nelle automobili del fu-turo. In Formula E non si lavora senza uno scopo! ◆

26 touring | aprile 2016

MOBILITÀ

Page 27: Touring 4 / 2016 italiano

1. Mentre guidate, un pedone si butta praticamente sotto le vostre ruote, senza nemmeno aver guar-dato prima di attraversare la strada:□ A. Niente di grave, avevate antici-

pato questo comportamento e rallentato.

□ B. Vi dite: «Un altro che non presta attenzione»!

□ C. Avete un solo desiderio: mostrar-gli il dito medio.

2. Lungo un tratto stradale dov’è proibito superare, un veicolo circola troppo adagio davanti a voi:□ A. Senza esitare, richiamate insi-

stentemente l’attenzione del condu-cente con i vostri fari.

□ B. Accettate la situazione con pazienza.

□ C. Tallonate questo veicolo e borbot-tate degli insulti al conducente.

3. Guidando verso casa incappate in una serie di semafori rossi:□ A. Ce l’avete con il mondo intero. □ B. Che fortuna, potete ascoltare il

vostro programma radiofonico fino alla fine.

□ C. Grrr, come se aveste solo questo da fare!

4. Il flash del radar scatta per un eccesso di velocità…□ A. Vi dite che siete colpevole e che in

effetti viaggiavate troppo veloce-mente.

□ B. Vi viene in mente una lunga serie di parolacce e urlate a più non posso nel vostro veicolo.

□ C. Di sicuro, una volta ricevuta la multa, farete ricorso!

5. I bambini sono rumorosi – quasi insopportabili – e siete in viaggio da tanto tempo:□ A. Non ne potete più e tentate di

distrarli invano. □ B. Il troppo è troppo: all’arrivo tutti

saranno puniti.□ C. I giovani devono avere il loro

spazio, ma il rumore è comunque scocciante.

6. Siete in ritardo e la circolazione è intensa:□ A. E, come se non bastasse, piove. □ B. Andate su tutte le furie.□ C. Non serve correre, bisogna

partire in tempo.

7. La vostra auto vi lascia a piedi…□ A. È semplice: chiamate il TCS. □ B. Che iella, proprio la settimana

scorsa l’avevate portata al garage!□ C. Calcolate il tempo che perderete e

vi arrabbiate.

8. Un motociclista vi sorpassa a tutta velocità su una lunga strada diritta:□ A. Vi lamentate: «Che inferno, an-

cora questi maledetti motociclisti»! □ B. Ridete dentro di voi e… sperate

che si faccia beccare da un radar.□ C. Sognate di poterlo imitare.

9. Una nonnina attraversa la strada lentamente, molto lentamente:□ A. Oh, com’è carina questa nonna!

La salutate con la mano. □ B. Battete nervosamente le dita sul

volante… e ripartite prima che lei raggiunga il marciapiede.

□ C. Non sarebbe così grave, ma oggi siete veramente di corsa.

10. Avete trascorso una bella serata al ristorante. Una brutta sorpresa vi aspetta al parcheggio; la portiera della vostra auto è danneggiata:□ A. Vi scappa una sfilza di parolacce!

Senza contare che la serata è ormai rovinata.

□ B. Avete un’assicurazione posteggio, ma vi arrabbiate comunque al pen-siero di dover sbrigare le pratiche.

□ C. Prima di tutto andate a guardare se la persona ha lasciato qualche informazione sul parabrezza.

Abbiamo preparato un quiz che vi permetterà di determinare il vostro grado di «comportamento zen» in auto! Per ogni situazione scegliete semplicemente l’affermazione che più vi si addice.

TESTO ALINE BEAUD | ILLUSTRAZIONE CHRISTOPHE BADOUX

Che tipo di conducente siete?

QUIZ

Valutazione: 1. A=0, B=1, C=2 | 2. A=1, B=0, C=2 | 3. A=2, B=0, C=1 | 4. A=0, B=2, C=1 | 5. A=1, B=2, C=0 | 6. A=1, B=2, C=0 | 7. A=0, B=1, C=2 | 8. A=2, B=1, C=0 | 9. A=0, B=2, C=1 | 10. A=2, B=1, C=0

Per sapere a quale dei tre profili di conducente corrispondete, calcolate ora il numero di punti per ogni affer-mazione scelta e addizionateli:

Totale: punti

aprile 2016 | touring 27

MOBILITÀ

Page 28: Touring 4 / 2016 italiano

Comprendere meglio l’aggressività in autoCosa significa, per un conducente, essere protetto dall’abitacolo della propria vettura?Pascal Roman: Spesso la vettura è iden-tificata alla propria persona o, in casi estremi, è vissuta addirittura come il prolungamento di sé stessi. Una volta in questo spazio, l’automobilista può sen-tirsi libero da tutte le regole e censure. Un paradosso, sapendo che la strada è uno spazio ricco di norme. Ma l’abita-colo è uno sfogo e così, trovarsi alla guida della propria auto, può portare a dei comportamenti regressivi. Gli altri utenti della strada sono visti come una minaccia alla propria integrità e al pro-prio veicolo. Inoltre, il fatto di sentirsi protetto dall’auto può contribuire ad un sentimento di onnipotenza.

In generale, siamo predisposti a quest’aggressività?Sì, ciò ha a che vedere con la sopravvi-venza della specie. È addirittura una forma d’espressione condivisa tra gli in-dividui. Per esempio, nello sviluppo del bambino, l’aggressività lo aiuta a diffe-renziarsi dagli altri e a costruirsi un proprio posto nei legami.

Esistono dei mezzi concreti per dominare quest’aggressività?Non esistono ricette miracolose. Oc-corre saper prendere una certa di-stanza dalla propria vettura e dalla sua idealizzazione. In altre parole, è essen-ziale ridarle il suo posto: l’automobile è un mezzo. Va fatta una riflessione. Si può poi anche adattare lo spazio veico-lare, con l’intento di liberarsi dai movi-menti d’aggressività che possono ac-compagnare la guida. Per esempio ascoltando la propria musica preferita o l’emissione radiofonica prediletta. Inoltre, anche il fatto di prevedere suf-ficiente tempo per effettuare un tra-gitto, può rivelarsi utile contro stress e irruenza. •

Pascal Roman Pro-fessore di psicologia clinica, psicopatolo-gia e psicoanalisi all’Università di Losanna.

Risultati del quizEcco il momento del verdetto.

Se avete ottenuto da 0 a 6 punti, siete:

Il tipo zenSaggezza e serenità. Dimostrate una calma imperturbabile e sapete far fronte alle dif-ferenti situazioni stressanti al volante, senza arrabbiarvi. Inoltre non vi lasciate provo-care dagli altri utenti della strada, anche se guidano talvolta in modo scorretto, o ad-dirittura pericoloso. Complimenti!

Se invece avete totalizzato tra 7 e 13 punti, siete:

Il brontoloneProtetti dall’abitacolo della vostra vettura, vi sentite liberi d’insultare coloro che osta-colano la vostra strada e che si comportano in modo inadeguato. Niente di troppo cattivo, sapete infatti anche dare il giusto peso alle cose e non v’innervosite a ogni momento. Quando siete alla guida, imparate ad anticipare le diverse situazioni stres-santi o pericolose, ciò potrebbe evitarvi non poche seccature.

Se invece raggiungete tra 14 e 20 punti, siete:

L’incavolato neroSiete vittima di una crisi di nervi quasi ogni volta che un piccolo fastidio vi blocca la strada. Imparate a vivere filosoficamente gli eventi con dei semplici gesti: partire prima ed essere in forma quando ci si mette in strada può rivelarsi utile. Tenete poi presente che la tolleranza è la parola chiave sulla strada. Respirate profondamente e, soprattutto, non dimenticate di leggere la breve intervista qui accanto.

Nota: questo questionario è un semplice divertimento e non ha nessuna pretesa scientifica.

28 touring | aprile 2016

MOBILITÀ

Page 29: Touring 4 / 2016 italiano

ANNE WEGMÜLLER

Funzione: giurista prote-zione giuridica e responsa-bile del gruppo esperti «circolazione stradale, re-sponsabilità civile e assicu-razioni» Svizzera tedesca

Professione: avvocato

Età: 31 anni

Ubriachi su due ruote

Non è una buona idea Anche i ciclisti ubriachi

possono essere chiamati alla cassa.

TESTO ANNE WEGMÜLLER

La signora Gerber è passata con il semaforo rosso circolando in bicicletta e in stato di ebrezza. La polizia l’ha fermata, informandola che avrebbero anche potuto ritirarle la patente di guida. È corretto?

L’importo di questa può va-riare da cantone a cantone. Inoltre, nei confronti di un ci-clista che circola ubriaco può essere pronunciato un ammo-nimento o addirittura un di-vieto di guidare la bici. La stessa cosa vale se un ciclista mette in pericolo la circola-zione in modo grave o ripetu-tamente. Chi viene beccato in sella «sbronzo», deve aspet-tarsi che la bici gli venga con-fiscata e che debba tornare a casa a piedi.

Salta la patenteI ciclisti palesemente ubria-chi possono anche incorrere nel ritiro della patente dell’auto. In tal caso vale il se-guente criterio: chi viene colto più volte a circolare in bici con oltre l’1,5 per mille o addirittura con più del 2,5 per mille, viene sospettato di essere dipendente da so-stanze alcoliche. In casi del genere si procede (a paga-mento) a una cosiddetta valu-tazione dell’idoneità alla guida, dove si verifica se il conducente rappresenta un

CIÒ CHE DOVREBBE SAPERE

IL CICLISTA

1 Le capacità di un ciclista con un’alcole-

mia dello 0,8 per mille si riducono dell’80 percento e il rischio d’incidente aumenta di 10 volte.

2 I ciclisti sotto l’effetto dell’alcol hanno un

rischio fino a tre volte maggiore di avere inci-denti mortali.

3 Non appena i ciclisti diventano un rischio

per gli altri, gli si può vietare di guidare la bici.

4 Chi va in bici sotto l’effetto dell’alcol e

causa l’incidente deve at-tendersi la riduzione delle prestazioni assicurative.

pericolo per la circolazione. A seconda del risultato, il cicli-sta può mantenere la licenza di condurre dell’auto o si procede al ritiro cautelativo della patente per un periodo illimitato. Il ritiro durerà fin-ché l’abilità alla guida non potrà essere nuovamente di-mostrata, ossia fino a quando il conducente è «sobrio».

Quindi, se la signora Gerber dovesse essere sospettata di avere problemi di alcolismo, la minaccia della polizia è assolutamente giustificata. ◆

Funzione: giurista prote-zione giuridica e responsa-

«circolazione stradale, re-sponsabilità civile e assicu-razioni» Svizzera tedesca

 Chi guida, non beve. Ciò vale anche per chi circola in bici-cletta. Tuttavia, di-

versamente da un automobi-lista in stato di ebrezza, che costituisce un grave pericolo per gli altri utenti della strada, un ciclista mette piut-tosto in pericolo sé stesso. Infatti, anche le conseguenze penali e le sanzioni della legge sulla circolazione stra-dale sono meno severe nei confronti di un ciclista ri-spetto ad un automobilista che circola in stato di ebrietà. Eppure, circolare in bici in stato di ebrezza non costitui-sce un’infrazione di poco conto.

La legge stabilisce che anche i veicoli senza motore pos-sono essere guidati solo da conducenti in perfette condi-zioni, dunque, tra l’altro, non ubriachi.

A casa a piediChi viene fermato con più dello 0,5 per mille di alcol nel sangue, rischia una multa che – sommata ai costi ammi-nistrativi – può raggiungere svariate centinaia di franchi. Più è elevato il tasso alcole-mico, maggiore è la multa.

EM

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L FR

EU

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aprile 2016 | touring 29

L’ESPERTO TCS

Page 30: Touring 4 / 2016 italiano

E4 cilindri 1,6 l turbo benzina, 205 CV W8,7 l/100 km (media del test), etichetta energia E

Vautonomia: 574 km kpeso: 1505 kg (modello del test) P7,2 s da 0 a 100 km/h L31 500 fr.

RENAULT MEGANE GT TCE 205 EDC

Non contenta di condividere numerose componenti con le sue sorelle Espace e Talisman, la Renault Megane esagera adottando un telaio a 4 ruote sterzanti sulla versione GT. Come stravolgere una compatta posata.

Brillante sterzo

TESTO MARC-OLIVIER HERREN | FOTO EMANUEL FREUDIGER

a quattro ruote

30 touring | aprile 2016

Page 31: Touring 4 / 2016 italiano

Sport in blu Ambiente sobrio e

sportivo abbellito da accenti blu. E grande

schermo tattile.

SCHEDA TECNICA

VEICOLO PROVATO

Renault Megane GT TCe 205 EDC: 5 porte, 5 posti; 31 500 fr. (veicolo del test: 35 650 fr.)Gamma: dalla TCe 100, 100 CV (19 900 fr.) alla GT TCe 205, 205 CV, (31 500 fr.) Opzioni: vernice metallizzata speciale bleu iron (900 fr.), schermo tablet + navigatore (1500 fr.), regolatore di ve-locità adattivo (650 fr.), sedili sportivi cuoio/alcantara (1200 fr.) Garanzia: 3 anni di fabbrica, 3 anni d’assistenza (con servizi effettuati); ga-ranzia antiruggine: 12 anni (condizioni)Importatore: Renault Svizzera SA, 8902 Urdorf, www.renault.ch

DATI TECNICI

Motore: 4 cilindri, 1,6 l turbo benzina, 205 CV; cambio doppia frizione a 7 rapporti, trazione avanti, 4 ruote sterzanti Peso: 1505 kg (veicolo del test), totale ammissibile 1924 kg, carico rimorchiabile 1650 kg

Comportamento ludico

Apporto del sistema a quattro ruote sterzanti

Motore tonico/armonia con il cambio

Dotazione di serie generosa

Abitabilità/comfort anteriore

Rapporto prezzo-prestazioni

Consumo di fabbrica ottimista

Sospensioni rigide

Motricità su fondo bagnato

Modularità del bagagliaio

Accesso al posto di guida complicato dai rigonfiamenti dei sedili sportivi

Comandi del sistema multimediale

Siamo chiari: la Renault Megane di quarta generazione si vuole soprattutto una compatta che propone numerose comodità.

Un’auto confortevole che anticipa l’ar-rivo del conducente e gli lancia un’oc-chiata accogliente attraverso la sua firma luminosa anteriore coi LED dispo-sti a forma di C e coi fari posteriori che ne percorrono tutta la larghezza. Un tocco di stile unito al lato pratico di que-sta compatta fondamentalmente piutto-sto saggia. Poi c’è il pizzico di follia o d’ingegno, a seconda, costituito dal si-stema a 4 ruote sterzanti di cui è dotata

di serie la versione GT. Per far capire su-bito come stanno le cose, quest’ultima esibisce ampie prese d’aria e un diffu-sore posteriore. Stesso discorso nell’abi-tacolo, decorato da inserti blu, con in opzione, sedili avvolgenti in alcantara molto accattivanti. Tutti indizi che fanno pensare al primo contatto che qualcosa sta per succedere.

Agilità e stabilità da vendereE infatti, fin dai primi giri di ruota, siamo rapiti dal comportamento atipico di quest’auto che si vuole comunque più GT che GTI. Fino a 60 km/h (80 in mo-dalità Sport) le ruote posteriori sterzano quasi impercettibilmente in senso oppo-sto rispetto a quelle anteriori, aumen-tando l’agilità. Oltre questa velocità, le 4 ruote sterzano invece tutte nella stessa direzione al fine di accrescere, stavolta, la stabilità. Nella pratica, la Megane

Il look GT Quest’edizione diverge dalle Megane standard per i vari attributi sportivi, ad esempio la caratteristica calandra.

aprile 2016 | touring 31

TECNICA

Page 32: Touring 4 / 2016 italiano

32 touring | aprile 2016

TECNICA

4 modalità Modificano la reattività del motore e dello sterzo, ma non la taratura del telaio.

5 ambienti luminosi L’abitacolo muta dal blu sportivo al tranquillo seppia.

Non manca nulla Diffusore, doppio

scarico e luci che si prolungano sui fianchi.

GT propone un’esibizione di agilità inse-rendosi in modo super preciso nelle curve. Ad andatura vivace, esprime inol-tre un comportamento neutro poco co-mune su una normale trazione anteriore, a tal punto che ci si crederebbe al vo-lante di un’integrale, tanto il treno po-steriore è ben piantato. La modalità Sport – da parte sua – conferisce ancora più reattività allo sterzo, che permette di sentire ancora meglio la strada.

Il motore 1,6 l da 205 CV non è da meno. Questo propulsore downsizing, seppure sia docile nella guida normale, diventa esuberante non appena si preme sul pe-dale del gas. Assecondato da uno spon-taneo cambio a doppia frizione, proietta la Megane fin verso 6200 giri/min prima di passare al rapporto seguente. Una bella accelerazione, anche se le cambiate non sono sempre calibrate in modo ottimale. In queste condizioni, il launch control (partenza controllata) sembra piuttosto un gadget che non fa che sottolineare i limiti del treno ante-riore, il quale si mette a slittare violente-mente. In effetti, la motricità è corretta ma non brillante, anche grazie all’ESP

che regola il tutto in modo assai discreto. In fatto di consumo, la media di 8,7 l/100 km non è spettacolare, ma resta accettabile viste le prestazioni fornite.

Il rovescio della medaglia di questa adepta dello slalom speciale è che le so-spensioni del telaio sportivo sono rigide e si pagano sulle irregolarità nella guida urbana. Altrimenti, la Megane si rivela gradevole sui lunghi tragitti. Si apprezza la tenuta e la morbidezza dei sedili in al-cantara così come la presentazione in-terna. Va detto che eredita alcune plasti-che morbide e soprattutto, un grande schermo da 8,7” dalle sue consorelle. Ci si abitua inoltre in fretta al menu deri-vato dai tablet con il quale si gestisce la quasi totalità delle regolazioni e del si-

stema di infotainment, e ci si può anche divertire selezionando uno dei cinque ambienti luminosi a scelta.

Va detto infine che lo spazio per i pas-seggeri dietro è soltanto dignitoso, no-nostante la lunghezza aumentata di 6 cm. Stesso discorso per il vano bagagli, conforme agli standard della categoria ma dalla modularità poco indovinata. La Megane GT brilla soprattutto per il rapporto prezzo/prestazioni. A parte il navigatore (300 fr.) e il regolatore di velocità adattivo (650 fr.), è dotata della maggior parte dei comfort. Mancano unicamente alcuni sistemi di assistenza di ultimo grido. Ciò detto, un’auto da 205 CV con 4 ruote sterzanti per 31 500 fr. è indubbiamente notevole. ◆

MARC-OLIVIER HERREN

COLLAUDATOREDa saggia com-patta, la Megane si trasforma in bel giocattolo grazie alla magia delle 4 ruote sterzanti. Come una tecno-logia semplice può trasformare un’auto. E a costo contenuto.

90%

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aprile 2016 | touring 33

CARROZZERIAIl design della versione GT è abbellito da dettagli sportivi e valorizzato da una no-tevole firma luminosa. Spazio generoso davanti e nella norma dietro. Idem per il bagagliaio, anche se si deve avere a che fare con un bordo di carico alto e con un fastidioso gradino quando si ribaltano i sedili.

ABITACOLOLa rifinitura GT è ornata di materiali pre-giati. Il sistema di infotainment concen-trato sullo schermo tattile in stile tablet assicura un uso intuitivo delle diverse funzioni. Peccato che non abbia un comando a distanza. Buona la leggibilità del display head-up (400 fr.).

COMFORTA parte le sospensioni rigide, la Megane offre un buon livello di comodità. Sedili sportivi in alcantara (1200 fr.) con tenuta perfetta. L’insonorizzazione è buona.

PREZZO-PRESTAZIONIA partire dalla seconda versione, lo schermo tattile da 8,7” con navigatore, il climatizzatore a due zone e i sensori di parcheggio posteriori sono di serie. La GT include poi i fari LED, l’accesso keyless ecc. Difficile con 205 CV e le 4 ruote sterzanti fare di più per un simile prezzo. Valutazione Eurotax media.

COMPORTAMENTOLa guida a 4 ruote sterzanti offre una grande agilità a velocità moderata e una maggiore stabilità nella guida autostra-dale. Divertente guidare la GT su percorsi sinuosi. Lo sterzo diretto (2,5 giri di vo-lante) dà il suo contributo e assicura una buona percezione della carreggiata.

MOTORE E TRASMISSIONEDotato di coppia, il motore 1,6 l turbo offre eccellenti accelerazioni. A parte la scelta di rapporti non sempre giudiziosa in modalità sportiva, il cambio a doppia frizione lavora bene. Motricità perfettibile.

CONSUMONell’uso quotidiano, i consumi superano ampiamente i dati di fabbrica ma riman-gono accettabili, viste le prestazioni.

SICUREZZALa dotazione è piuttosto mediocre. Un plauso per i fari LED di serie.

DINAMICA DI COMPORTAMENTO

Accelerazioni (0–100 km/h): 7,2 sElasticità:60–100 km/h (in posizione D) 3,8 s80–120 km/h (in posizione D) 4,6 sDiametro di sterzata: 11,4 mFrenata (100–0 km/h): 36,7 m Insonorizzazione: 60 km/h: 61 dBA 120 km/h: 69 dBA COSTI DEI SERVIZI

Manutenzione ore mano d’opera (km/mese) (fr.)�1

15 000/12 0,7 157.–30 000/24 1,0 244.–Manutenzione per 180 000 km con15 000 km/anno 17,8 4835.–

1 incl. materiale

COSTI D’ESERCIZIO

km/anno ct./km fr./mese fissi variabili15 000 66 538.– 291.–30 000 45 538.– 583.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS, agenzie Renault: da 105 a 184 fr.)

CONSUMO AL BANCO DI PROVA

(ciclo UE 80/1268) urbano extra urb. mistoTCS 8,3 5,1 6,3fabbrica 7,8 4,9 6,0Emissioni di CO

2: 140 g/km

Media svizzera di CO2: 139 g/km

etichetta energia (A–G): E

CONSUMO DEL TEST

8,7 l/100 km autonomia 574 kmserbatoio: 50 litri

Tabella comparativaSenza essere una vera GTI, la Megane GT vi si avvicina, tanto il suo comporta-mento è ludico. L’unica differenza sta nella potenza inferiore… e nel prezzo.

RenaultMegane GTTCe 205 EDC

VWGolf GTI2.0 TSI DSG

Prezzo (fr.) 31 500.– 39 850.–

Cilindrata (cc) 1618 1984

Potenza (kW/CV) 151/205 161/220

Coppia massima (Nm/giri min) 280/2400 350/1500

Consumo (l/100 km) 6,3 E2 6,31 E

Volume del bagagliaio min./max. (l) 384/1247 (ISO) 380/1270 (ISO)

Costi al chilometro (fr./km)3 0.66 —

Costi di manutenzione4 4835.– —

Test «Touring» 4/2016 5/20135

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 su 15 000 km/anno 4 costi totali su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 VW Golf 2.0 TDI DSG Highline

88–113 cm

57–81 cm

144

cm

passo 267 cm

lunghezza 436 cm larghezza 181 cm

larghezza interna: ant. 145 cm, post. 143 cm bagagliaio: 384–1247 litri pneumatici: 225/40R18, min. 225/45R17

105 cm 94 cm

Il video del test

CHECK-UP TCS TCS MoBe: Herbert Meier

Sedili sportivi in alcantara Perfetta sintesi di tenuta e comfort.

Non molto pratico Bordo di carico alto e un gradino notevole coi sedili ribaltati.

COLLABORAZIONE: centro di perfezionamento alla guida TCS Derendingen (SO).

Page 34: Touring 4 / 2016 italiano

OFFERTA PER SOCI TCS

La vostra oasi del benessere personale BOUTIQUE HOTEL VILLA TEMPESTA, Trentino/Lago di Garda: Torbole sul Garda

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ospiti vegani e vegetariani e per chi è intollerante al glutine)• WLAN gratuita in tutto l‘hotel• Parcheggio privato video-sorvegliato• Accesso alla piscina panoramica riscaldata e alla sala fi tness• Accesso alla spiaggia privata e alle baie• Cassaforte e frigorifero in camera• Accappatoio e ciabatte in dotazione• Lettini e ombrelloni• Teli da bagno• Ormeggio imbarcazioni per gli ospiti dell‘hotel

Prezzo

per i soci TCS

345euro

Per persona per 3 notti

in camera doppia

Il nostro consiglio

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Prezzo per soci TCS a persona4 notti (do-gio) in camera doppia414 euro / circa CHF 455.-*

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Page 35: Touring 4 / 2016 italiano

Prestazioni convin-centi La gran mag-

gioranza delle gomme testate si è

rivelata performante.

Soltanto 3 dei 32 prodotti esaminati dal TCS hanno ottenuto un voto globale inferiore a «consigliato». Il dettaglio di questo bel risultato di gruppo nelle dimensioni 185/65 R15 e 225/45 R17.

TESTO MARC-OLIVIER HERREN

Risultati omogenei per le gomme estive

RUMENO O TURCO? Il Pirelli Cinturato P1 Verde ha sor-preso con grossi divari prestazionali sul bagnato fra i vari treni di gomme testati. I 28 pneumatici acquistati della dimensione 185/65 R15 erano di provenienza turca e rumena. Questi ultimi performavano tutti bene, men-tre quelli prodotti in Turchia risulta-vano nettamente inferiori sia per quanto concerneva la frenata sia nell’handling. Un dato che è poi stato confermato da una seconda prova. Pirelli ha imputato queste anomalie al fatto che nello stabilimento interes-sato si era omesso di cambiare la mescola come da nuove specifiche, errore nel frattempo corretto. Non potendo realizzare il test in condi-zioni adeguate, il modello Pirelli è stato così eliminato dalla nostra ta-bella.

I recenti test comparativi chiudono quasi sempre col medesimo bilancio: eccetto qualche rara pecora nera, la quasi totalità dei pneumatici esami-

nati fornisce buone prestazioni. Nell’ul-tima edizione, 11 modelli hanno sfiorato l’eccellenza ottenendo la valutazione «molto consigliato», mentre 18 si sono aggiudicati un rispettabile «consigliato». Due si sono dovuti accontentare di un «consigliato con riserva» e uno è stato bocciato in quanto «non consigliato». Questi giudizi negativi sono perlopiù do-vuti a prestazioni carenti registrate su carreggiata bagnata.

Dimensione 185/65 R15Pneumatici di questo tipo vanno a equi-paggiare le city-car o talune compatte, come la Citroën C3, la Fiat Punto e la Subaru Impreza. Vi troviamo 7 prodotti «molto consigliati» e 7 «consigliati». Un quadro lusinghiero appena offuscato da 1 «consigliato con riserva» e da 1 «non consigliato». Questa bella prestazione d’insieme viene innanzitutto fornita su

fondo asciutto, dove soltanto 3 modelli hanno registrato lacune che rendono la guida imprecisa e compromettono la re-attività. Sul bagnato, 8 gomme sono ri-sultate molto equilibrate e 6 consigliate. Fa da contraltare il GT Radial, modello che impiega 11 metri in più del pneuma-tico migliore per fermarsi nel test di frenata. Inoltre la sua resistenza all’a-quaplaning è di circa 20 km/h inferiore. Quanto a longevità, emerge che la mag-gior parte dei modelli giudicati ottimi è meno performante sul bagnato.

Dimensione 225/45 R17Queste gomme si montano su automo-bili di categoria compatta e media, quali le Audi A3/A4, Mercedes Classe A/B/C o ancora Ford Focus. Con 4 volte «molto consigliato» e 11 «consigliato», anche qui il bilancio è omogeneo. Un solo mo-dello ha ricevuto un «consigliato con riserva». Sorprendentemente, solo 5 gomme hanno espresso le qualità spor-tive che ci si attende da questa dimen-sione su fondo asciutto. Resta il fatto che

soltanto 2 prodotti vi hanno denotato delle carenze. Su carreggiata bagnata, 6 gomme hanno convinto, mentre 9 hanno accusato leggere debolezze. Per quanto riguarda il consumo di carbu-rante, lo scarto maggiore rilevato risulta essere di 0,4 l/100 km. Infine, sul fronte dell’usura, i modelli meno resistenti per-corrono distanze che non superano i 30 000 chilometri. •

FOT

O A

LD

aprile 2016 | touring 35

TECNICA

Page 36: Touring 4 / 2016 italiano

Test pneumatici estivi: 185/65 R15 88H

MarcaModello

VredesteinSportrac 5

ContinentalContiPremium-

Contact 5

DunlopSport

BluResponse

GoodyearEfficientGrip Performance

HankookKinergy Eco

K425

NokianLine

KumhoEcowing ES01

KH27

SavaIntensa HP

InfinityEcosis

Etichetta europea5 E/B/70 C/A/70 B/A/67 B/A/68 E/A/69 C/B/70 E/B/70 E/C/69 E/C/70Fondo asciutto 74% 78% 76% 70% 76% 76% 72% 56% 58%Fondo bagnato 70%3 64% 64% 68% 66% 64% 62% 66% 54%Comfort/rumore 44% 42% 38% 32%4 48% 38% 46% 32% 60%Consumo1 68% 70% 74% 68% 70% 74% 68% 66% 64%Usura 70% 70% 70% 70% 60% 60% 60% 70% 60%Prova alta velocità superata superata superata superata superata superata superata superata superataVoto globale 68% 66% 66% 66% 66% 64% 62% 56% 54%Valutazione TCS ★★★★☆ ★★★★☆ ★★★★☆ ★★★★☆ ★★★★☆ ★★★★☆ ★★★★☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆

Vantaggi Inconvenienti

Pneumatico molto equili-brato, ottimo sul bagnato, buono in tutte le discipline di sicurezza, buono sull’a-sciutto, con-sumo di carbu-rante e usura

Pneumatico molto equili-brato, miglior voto sull’a-sciutto, buono in tutte le disci-pline di sicu-rezza, buono per consumo di carburante e usura

Pneumatico molto equili-brato, buono in tutte le disci-pline di sicu-rezza, buono sull’asciutto e sul bagnato, e per consumo di carburante e usura

Pneumatico molto equili-brato, buono in tutte le disci-pline di sicu-rezza, buono sull’asciutto e bagnato, e per consumo di carburante e usura

Pneumatico molto equili-brato, buono in tutte le disci-pline relative alla sicurezza, buono sull’a-sciutto e ba-gnato, buono per consumo di carburante

Pneumatico molto equili-brato, buono in tutte le disci-pline relative alla sicurezza, buono sull’a-sciutto e ba-gnato, buono per consumo di carburante

Pneumatico molto equili-brato, buono in tutte le disci-pline relative alla sicurezza, buono sull’a-sciutto e ba-gnato, buono per consumo di carburante

Buono sul bagnato, buono per consumo di carburante e usura

Lievi debo-lezze sull’a-sciutto2, pneu-matico più rumoroso

Buono per consumo di carburante, miglior voto per rumore

Lievi debo-lezze sul ba-gnato2

Test pneumatici estivi: 225/45 R17 94Y

MarcaModello

ContinentalContiSport- Contact 5

ESA-TecarSpirit 5 UHP

PirelliP Zero

VredesteinUltrac Vorti

HankookVentus S1 evo2 K117

SavaIntensa UHP

NokianzLine

YokohamaAdvan Sport

V105

UniroyalRainSport 3

Etichetta europea5 E/A/72 C/B/69 F/A/72 E/B/70 E/A/71 E/C/67 C/A/72 F/A/72 C/A/72Fondo asciutto 86%3 76% 72% 84% 74% 66% 66% 86% 54%Fondo bagnato 72% 60% 70% 60% 58% 58% 56% 56% 60%Comfort/rumore 44% 48% 48% 48% 44% 50% 40% 40% 40%Consumo1 68% 84% 68% 60% 72% 62% 70% 56%4 76%Usura 70% 64% 64% 64% 64% 94% 64% 80% 60%Prova alta velocità superata superata superata superata superata superata superata superata superataVoto globale 70% 66% 66% 64% 58% 58% 56% 56% 54%Valutazione TCS ★★★★☆ ★★★★☆ ★★★★☆ ★★★★☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆

Vantaggi Inconvenienti

Pneumatico molto equili-brato, miglior voto sul ba-gnato, miglior voto sull’a-sciutto, buono per consumo di carburante e usura

Pneumatico molto equili-brato, miglior voto per con-sumo di carbu-rante, buono in tutte le disci-pline relative alla sicurezza, buono per usura

Pneumatico molto equili-brato, buono in tutte le disci-pline di sicu-rezza, buono sull’asciutto e bagnato, e per consumo di carburante e usura

Pneumatico molto equili-brato, ottimo sull’asciutto e bagnato, buono in tutte le discipline di sicurezza, e per consumo di carburante e usura

Buono sull’a-sciutto, buono per consumo di carburante, buono per usura

Lievi debo-lezze sul bagnato2

Miglior voto per usura, buono sull’a-sciutto e per consumo di carburante, miglior voto per rumore

Lievi debo-lezze sul bagnato2

Buono sull’a-sciutto, buono per consumo di carburante, buono per usura

Lievi debo-lezze sul bagnato2

Miglior voto sull’asciutto, ottimo per usura

Lievi debo-lezze sul bagnato2, consumo di carburante più elevato

Buono sul bagnato, buono per consumo di carburante, buono per usura

Lievi debolezze sull’asciutto2

Scala di valutazione TCS ★★★★★ ★★★★☆ ★★★☆☆ ★★☆☆☆ ★☆☆☆☆

Asciutto, bagnato, consumo di carburante, usura

80% 60% 40% 20% 0%

Prova alta velocità superatasuperata con

riservanon

superata

Voto globale 80% 60% 40% 20% 0%

Valutazione TCS eccellente molto consigliato consigliato consigliato con riserva

non consigliatoIl video del test

36 touring | aprile 2016

Page 37: Touring 4 / 2016 italiano

MichelinEnergy Saver+

BarumBrillantis 2

BridgestoneTuranza T001

NexenN Blue HD Plus

SemperitComfort-Life 2

NankangGreen-Sport

Eco-2+

GT RadialChampiro VP16

C/A/68 E/C/70 C/B/71 E/C/68 E/C/70 E/B/70 E/C/6968% 60% 78% 78% 68% 62% 46%54% 50% 50% 48% 46% 34% 0%40% 46% 54% 34% 32% 44% 44%78% 66% 76% 72% 68% 62% 66%

90% 80% 70% 70% 80% 70% 80%superata superata superata superata superata superata superata

54% 50% 50% 48% 46% 34% 0%★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★☆☆☆ ★☆☆☆☆

Miglior voto per consumo di carburante e usura, buono sull’asciutto

Lievi debo-lezze sul bagnato2

Ottimo per usura, buono per consumo di carburante, buono sull’a-sciutto

Lievi debo-lezze sul bagnato2

Miglior voto sull’asciutto, buono per con-sumo di carbu-rante, buono per usura

Lievi debo-lezze sul bagnato2

Miglior voto sull’asciutto, buono per con-sumo di carbu-rante, buono per usura

Lievi debo-lezze sul bagnato2

Ottimo per usura, buono sull’asciutto e per consumo di carburante

Lievi debo-lezze sul ba-gnato2, pneumatico più rumoroso

Buono sull’a-sciutto, buono per usura

Debolezze sul bagnato2, consumo di carburante più elevato

Ottimo per usura, buono per consumo di carburante

Molto scarso sul bagnato2, debolezze sull’asciutto

MichelinPilot Sport 37

ToyoProxes T1

Sport8

FirestoneFirehawk SZ90

FuldaSportControl

SemperitSpeed-Life 2

GT RadialChampiro

HPY9

MaxxisVictra VS01

E/A/71 E/B/71 E/B/71 C/B/68 C/C/72 E/B/70 E/B/7184% 78% 66% 52% 60% 80% 78%64% 52% 50% 50% 50% 46% 34%50% 44% 34% 50% 42% 46% 42%66% 62% 66% 74% 78% 70% 70%54% 54% 70% 84% 74% 54% 64%

superata superata superata superata superata superata superata54% 52% 50% 50% 50% 46% 34%

★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★☆☆☆

Ottimo sull’a-sciutto, buono sul bagnato e per consumo di carburante, miglior voto per rumore

Lievi debo-lezze per usura2

Buono sull’a-sciutto, buono per consumo di carburante

Lievi debo-lezze sul ba-gnato e per usura2

Buono sull’a-sciutto, buono per consumo di carburante e usura

Lievi debo-lezze sul ba-gnato2, pneu-matico più rumoroso

Ottimo per usura, buono per consumo di carburante, miglior voto per rumore

Lievi debo-lezze sull’a-sciutto e bagnato2

Buono sull’a-sciutto, buono per consumo di carburante, buono per usura

Lievi debo-lezze sul bagnato2

Ottimo sull’a-sciutto, buono per consumo di carburante

Lievi debo-lezze sul bagnato e per usura2

Buono sull’a-sciutto, buono per consumo di carburante, buono per usura

Debolezze sul bagnato2

1 La resistenza al roto lamento influisce sul consumo di carburante

2 porta al declassamento3 miglior voto in questo criterio (carattere in neretto)4 peggior voto in questo criterio (carattere in rosso)5 1a lettera: consumo carburante (A–G);

2a lettera: frenata su bagnato (A–G); cifra: rumore esterno in decibel (dB)

6 successore GT Radial Champiro FE1 già disponibile

7 successore Michelin Pilot Sport 4 già disponibile8 successore Toyo Proxes T1 Sport plus già disponibile9 successore GT Radial Champiro Sport Active già

disponibile

L’OPUSCOLO «PNEUMATICI ESTIVI 2016»Disponibile in versione cartacea o digitale, l’info guida «Pneumatici estivi 2016» edita dal TCS forni-sce un prezioso aiuto al momento di acquistare nuove gomme. Tanto più che i risultati del test comparativo sono presentati in modo più attrattivo. Vi si trova anche una serie d’informazioni sui pneu-

matici. Ordinazione o download direttamente sul sito www.pneumatici.tcs.ch. I test dei pneumatici estivi e invernali sono anche consultabili attraverso l’applicazione del TCS per iPhone, iPod Touch e iPad. Essa offre in particolare una funzione di ricerca in base alla dimensione desiderata.

aprile 2016 | touring 37

TECNICA

Page 38: Touring 4 / 2016 italiano

IL GRANDE SPETTACOLO ALL‘ARIA APERTA

Il vostro programma per il 28.07.2016:

19.45 Drummers Apéro presso il MKK*

Aperitivo con ottimi snack freddi e caldi, dolci e salati. Verrà messa a disposizione anche una grande varietà di bevande di qualità, in grado di soddisfare qualsiasi esigenza.

*L‘ex museo del convento domenicano del XIII secolo di Kleines Klingental si affaccia direttamente sul Reno, a circa 5 minuti a piedi dall‘arena nella quale si svolge il Basel Tattoo, e ospita la collezione delle sculture della cattedrale.

21.30 Basel Tattoo 2016

Biglietto di seconda categoria per Basel Tattoo 2016 con rivista Basel Tattoo e cuscino per sedile inclusi.

Prezzo CHF 195.- a persona(invece di CHF 215.- a persona)

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Acquistate i vostri biglietti oggi stesso, online su www.baseltattoo.ch/tcs oppure per telefono menzionando la parola d‘ordine „touring“ al numero +41 61 266 10 00.

La quantità dei posti disponibili è limitata. Le iscrizioni verranno accettate in ordine di ricezione. La fattura conferma l‘acquisto. Non è possibile riservare solo i biglietti, senza Drummers Apéro. La restituzione e lo scambio di biglietti e prestazioni aggiuntive sono esclusi.

Vantaggio membri

TCS: sconto di

CHF 20.-

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Page 39: Touring 4 / 2016 italiano

I guasti ai pneumatici causano seccature e perdite di tempo. I prodotti di nuova concezione consentono di continuare il viaggio comodamente e in tutta sicurezza, anche se si fora.

TESTO E FOTO FELIX MAURHOFER

Gomme sicure e resistenti

Tutti temiamo di rima-nere a piedi per una gomma forata. Special-mente se ci succede

lontano dalla civiltà. Allora, non resta altro che darsi da fare o chiamare il soccorso stradale del TCS. Da qualche anno, in genere le nuove auto non hanno più la ruota di scorta o il ruotino. Sono in-vece dotate di uno spray anti-foratura che però serve al massimo per danni superfi-ciali. Un’alternativa è quella di montare pneumatici con proprietà d’emergenza, quali i run flat con fianchi autopor-tanti, che permettono di per-correre circa 80 chilometri a velocità di fino a 80 km/h, quanto basta per raggiungere

l’officina più vicina. Tali pneumatici hanno comunque lo svantaggio di una mag-giore rigidezza e di ammor-tizzare male le irregolarità della carreggiata. Adesso Bridgestone ha sviluppato un nuovo run flat, denominato Drive Guard, che offre un elevato comfort di guida e controllo del veicolo, anche da sgonfio. Da notare che i run flat richiedono obbligato-riamente la presenza di un dispositivo di monitoraggio della pressione pneumatici. La nostra prova del nuovo Bridgestone ha dato esito po-sitivo. Dopo aver martellato nella fiancata un grosso chiodo, facendo fuoriuscire tutta l’aria, siamo partiti, non

senza qualche punta di ap-prensione. Ma già dopo le prime curve ci siamo rilassati constatando la buona stabi-lità di guida e manovrabilità della vettura, sia nelle curve strette, sia in autostrada a 80 km/h. Ma come funziona questo nuovo tipo di gomma? Dispone di una parete esterna ottimizzata, raffor-zata e resistente agli urti, ca-pace di sopportare il peso del veicolo anche a pressione zero. Secondo il fabbricante, la sofisticata carcassa di po-liestere garantirebbe un’ele-vata resistenza al riscalda-mento, allungando di riflesso la durata di vita del pneuma-tico. La novità di casa Bridge-stone offrirebbe inoltre una

buona aderenza sul bagnato e un migliore assorbimento delle irregolarità del fondo stradale. Lato prezzo, coste-rebbe circa il 10% in più di un modello tradizionale.

Un’altra innovazione sono i cosiddetti pneumatici self- sealing. Queste gomme non perdono aria in caso di perfo-razione del battistrada. Se questo si buca, del materiale sigillante richiude immedia-tamente il danno dall’interno. Tuttavia, il sistema non è effi-cace quando l’avaria inte-ressa le pareti laterali. Que-sta tecnologia viene già utilizzata da diversi costrut-tori, come ad esempio Conti-nental o Pirelli. •

CONSIGLI TCS IN CASO DI FORATURAUna pressione pneumatici corretta previene le panne.

Conviene investire in una ruota di scorta o di emer-genza.

I run flat consentono di proseguire la marcia con pneumatico sgonfio.

Gli spray antiforatura rime-diano solo a danni minori.

Per motivi di sicurezza non cambiare mai le gomme sull’autostrada.

Perfino i grossi chiodi non

mandano a terra le nuove gomme.

TECNICA

aprile 2016 | touring 39

Page 40: Touring 4 / 2016 italiano

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SA 18.06 DO 19.06 pass giornaliero posto in piedi CHF 89.10 (al posto di 99.–)

VE 17.06 pass giornaliero Golden Circle CHF 125.10 (al posto di 139.–)

SA 18.06 DO 19.06 pass giornaliero Golden Circle CHF 116.10 (al posto di 129.–)

Numero di socio del TCS:

CO PARTNERCO PARTNERCO PARTNERCO PARTNER

19 – 21 GIUGNO 2016HINWIL

ROTONDA AUTOSTRADALE

MARILLIONSTEFANIE HEINZMANN

VENERDÌ 17.06.VVEENNEERRDDÌÌ 1177..0066.

SABATO 18.06.SSAABBAATTOO 1188..0066.

EUROPESHINEDOWNURIAH HEEP

SHAKRA

DOMENICA 19.06.DDOOMMEENNIICCAAA 1199..00066.

MANDO DIAOFLOGGING MOLLY

SKILLET

rockthering.ch

Page 41: Touring 4 / 2016 italiano

Dimensione dei pneumaticiREDAZIONE MARC-OLIVIER HERREN

 Non lo ripeteremo mai abbastanza: i quattro pneumatici sono l’u-nico punto di con-

tatto tra la strada e l’auto. Devono perciò offrire una te-nuta ottimale e non scendere a compromessi in fatto di ma-neggevolezza, indipendente-mente dalle condizioni di guida. È fondamentale sce-glierli della dimensione cor-retta, riportata nel manuale tecnico del veicolo, sul mon-tante della porta oppure sullo sportello del serbatoio. In caso di dubbi, si consiglia di rivolgersi a un professionista (garagista, importatore, Uffi-cio della circolazione o centro tecnico TCS). È opportuno munirsi della licenza di circo-lazione, perché l’ufficio della circolazione richiederà la co-siddetta «Approvazione del tipo» (ad es. VW Passat: 1VC 470). Se è indicata solo la let-tera X, significa che il dato è ancora in fase di chiarifica.

Come leggere i codiciPer molti, le cifre che defini-scono la dimensione (ad es. 205/55 R16 91 V) restano un mistero. Ricordiamo che 205 esprime la larghezza in mm, 55 il rapporto tra l’altezza del

fianco e la larghezza della gomma, e 16 è il diametro del cerchio in pollici. Inoltre, V indica la classe di velocità massima omologata, in que-sto caso 240 km/h. Più miste-rioso ancora, l’indice di carico esprime la portata massima consentita per singola ruota in funzione della pressione, dove 91 sta per 615 kg.

La giusta dimensioneÈ estremamente importante conoscere la dimensione ade-guata per la propria vettura dovendo scegliere un pneu-matico nuovo. Va da sé che si preferiranno prodotti che ab-biano ottenuto la menzione «consigliato» o «molto consi-gliato» nel test del TCS. Se la dimensione desiderata non è stata testata, è possibile fare riferimento a quelle più pros-sime, con uno scarto di +/– 10 mm. Per esempio il risul-tato del test di una gomma da 195/65 R15 91 T fornisce un’indicazione valida per la dimensione 185/65 R15 91 T e 205/65 R15 91 T. L’impor-tante è montare quattro pneumatici identici per marca, diametro, indice di carico e di velocità. Acqui-stando un treno di

RETO BLÄTTLER

Funzione: esperto test veicoli e accessori

Professione: meccanico d‘auto e venditore tecnico

Età: 37 anni

Contatto: [email protected]

gomme nuove, non dimenti-cate di verificarne la data di fabbricazione, che risulta dal numero DOT a quattro cifre marcato sul fianco. 3714 si-gnifica che il pneumatico è stato prodotto nella 37a setti-mana del 2014.

Un ultimo accenno alle offerte talora allettanti su internet. Spesso questi pneu-matici vengono spediti direttamente ad un’officina partner. Ne possono scaturire dei costi di montaggio più elevati, laddove si trattasse di un gommista rivenditore specializzato. ◆

CONSIGLI

1 Per motivi di sicu-rezza (distanza di fre-

nata, stabilità ecc.) è scon-sigliato «finire» le gomme invernali in estate.

2 Controllate mensil-mente la pressione

dei pneumatici. Ciò accre-sce la sicurezza e fa rispar-miare denaro.

3 Una moneta da 1 franco è utile per

verificare se il profilo corri-sponde al minimo consi-gliato dal TCS (3 mm). Basta introdurla nell’inta-glio del battistrada dal lato testa. Finché il piedistallo con la scritta Helvetia è coperto, la gomma potrà affrontare la stagione.

WO

LFG

AN

G G

RU

BE

Il prodotto idoneo È primordiale equipag-giare il proprio veicolo

con pneumatici della giusta dimensione.

biano ottenuto la menzione «consigliato» o «molto consi-gliato» nel test del TCS. Se la dimensione desiderata non è stata testata, è possibile fare riferimento a quelle più pros-sime, con uno scarto di +/– 10 mm. Per esempio il risul-tato del test di una gomma da 195/65 R15 91 T fornisce un’indicazione valida per la dimensione 185/65 R15 91 T e 205/65 R15 91 T. L’impor-

marca, diametro, indice di carico e di velocità. Acqui-

Funzione: esperto test veicoli e accessori

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testa. Finché il piedistallo con la scritta Helvetia è coperto, la gomma potrà affrontare la stagione.

aprile 2016 | touring 41

L’ESPERTO TCS

Page 42: Touring 4 / 2016 italiano

A cosa serve testare un mostro da 5,24 m pensato per i potenti del mondo e desti-

nato a soddisfare i deliri au-tomobilistici dei super ricchi dei paesi emergenti? Ebbene, vale la pena perché la BMW Serie 7 imbarca grosso modo tutto quanto propone la tec-nologia automobilistica at-tuale e si fregia di innova-zioni quali la telecamera stereo che analizza il rivesti-mento stradale o i comandi gestuali.

Lounge high techIl conducente proverà quan-tomeno un sentimento di fru-strazione alla vista di questa 750 Li allungata, poiché i due sedili individuali posteriori invogliano a farsi scarroz-zare, piuttosto che mettersi al volante di questo salotto ambulante. Oltre allo spazio

per le gambe che fa pensare alle stretch limousine, le due poltrone dotate di tutte le re-golazioni immaginabili sono davvero tentatrici. Questo tanto più che i due schermi fissati sul retro dei sedili an-teriori invitano ad approfit-tare delle infinite possibilità del sistema d’infotainment e l’impianto audio vi accoglierà come in una sala da concerto.

Gli studiosi apriranno il tavo-lino pieghevole alloggiato nella console centrale per la-vorare in un ambiente vellu-tato reso ancor più gradevole dal cielo stellato del tetto pa-noramico in vetro, creato grazie all’inserimento di LED. Per avere tutto sotto con-trollo, un tablet amovibile da 7” permette di gestire tutte le funzioni di connettività e comfort, come ad esempio ti-rare le tendine e godere di

un’intimità fuori dal comune. E scegliere tra le 8 fragranze del diffusore per ambiente.

Informazioni a iosaInizialmente sconcertato, il conducente seduto in quest’u-niverso di legno pregiato con qualche rifinitura in cera-mica, troverà molto di che consolarsi. A cominciare da-gli 8 programmi a 3 livelli d’intensità della funzione massaggio. Potrà pure gio-care con la moltitudine d’in-formazioni che appaiono sullo schermo tattile della console centrale, con il solo neo che tale genere di auto fornisce talmente tante indi-cazioni che possono diven-tare indigeste, nonostante la possibilità di ricorrere ai co-mandi vocali e al touchpad inserito nella ghiera di co-mando centrale. Fortunata-mente gli assistenti alla

Fedele a precetti della stirpe, la BMW Serie 7 delinea il cammino della tecnologia automobilistica. Nell’era dell’infotainment e dei sistemi di bordo, questa berlina stupefacente, rasenta l’orgia tecnologica.

TESTO MARC-OLIVIER HERREN | FOTO EMANUEL FREUDIGER

N5,24 m; bagagliaio: 515 l E4,4 l V8 turbo 450 CV , 8 rapporti; 4 ruote sterzanti, 4×4;

da 0 a 100 km/h in 4,5 s; consumo (prova): 10,3 l/100 km; autonomia 757 km L140 700 fr.

BMW 750 LI XDRIVE

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Monumentale La BMW 750 Li misura 5,24 m. Galleria fotografica su Touring iPad.

INTELLIGENTE

La chiave con schermo serve da telecomando e si ricarica per induzione. Permette di visualizzare a distanza il livello dei liquidi, l’autonomia rimanente e di programmare il riscalda-mento ausiliario. Ancora più sofisticata, comanda inoltre l’opzione di par-cheggio autonomo. Infine, la BMW Serie 7 inaugura pure i comandi gestuali. Col movimento di un dito, è possibile modificare il volume della radio o ri-spondere a una telefonata. Più un gadget che qual-cosa di davvero utile.

Telecomando Chiave intelligente con schermo.

42 touring | aprile 2016

Page 43: Touring 4 / 2016 italiano

rabbiose. E ci si ritrova a pro-vocare le GTI. Questo dina-mismo è valorizzato da quat-tro ruote sterzanti e dal telaio attivo, con ammortiz-zatori variabili e barre anti-rollio attive in aggiunta. In modalità «Adaptive» questo insieme agisce in modo tanto giudizioso quanto sorpren-dente. E dire che siamo al vo-lante di un’auto il cui passo

guida vegliano. L’allarme di mantenimento della corsia attivo agisce ad esempio senza eccessi di nervosismo. Apprezzabile anche il sensore anticollisione posteriore che evita gli urti in retromarcia.

Due voltiAl colmo del benessere, il conducente prova un grande piacere nel mettere alla prova il talento di quest’auto-mobile la cui struttura è rin-forzata con fibre di carbonio. Il V8 a benzina biturbo si la-scia condurre sull’imponente coppia di 650 Nm e al ritmo di un cambio automatico dall’incommensurabile dol-cezza. Se non fosse per il cambio di sonorità, sarebbe impossibile intuire il cambio spontaneo tra gli otto rap-porti. Il quadro è completato dalle sospensioni pneumati-che. Ma non c’è quindi il ri-schio di addormentarsi al vo-

lante? Affatto. Una volta portati a destinazione i pre-stigiosi passeggeri, l’autista potrà scoprire la seconda fac-cia della 750 Li. Una forte pressione sul gas e il motore esplode sotto il cofano per proiettare la vettura da 0 a 100 km/h in un tempo degno di una supersportiva. La mor-bidezza del V8 lascia il posto a riprese focose e sonorità

supera la lunghezza di una Smart. Ebbene sì, la BMW 750 Li è un indescrivibile mi-scuglio d’indolenza e impeto. Un’unione che non si sospet-terebbe di ritrovare in questo bastimento dal design senza sorprese. Un’annotazione: per godere di tutto questo, va detto che la vettura provata montava equipaggiamenti opzionali per ben 67 000 fr. •

Ambiente lounge Spazio e lusso a pro-fusione. E un sistema di infotainment all’ultimo grido.

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TECNICA

Page 44: Touring 4 / 2016 italiano

ALPINE VISION

A parte gli appassio-nati di rally e delle sportive estreme, chi conosce ancora l’Al-

pine? Intimamente legata a Renault, attuale proprietario del marchio, nasce nel 1955 e scrive pagine importanti nella storia agonistica con la Berlinette A110. Una spor-tiva senza concessioni, da 650 kg e forme arrotondate, entrata nel mito. La saga continua nelle vesti del coupé A310, finché, nel 1995, il sipario scende di-scretamente sulla A610. Ri-marrà chiuso fino all’annun-cio a sorpresa, nel 2012, di un rilancio.

Primo segno concreto, Carlos Goshn, CEO del gruppo Re-nault-Nissan, ha presentato recentemente una superba show-car che ha già l’80% de-

Rinasce un mitoÈ una scommessa audace, ma anche un’opportunità per riportarsi ai fasti passati: Renault rilancerà il suo brand sportivo con un coupé ispirato alla leggendaria Berlinette A110.

gli elementi della vettura di serie promessa entro fine anno. Fortunatamente, tale «opportunità strategica» per Renault non è intrisa di ec-cessi neo-classici. La Vision fa infatti numerose citazioni stilistiche della Berlinette, ma esibisce soprattutto un design moderno che non è da meno rispetto ai rari coupé compatti della concorrenza. Alpine punta chiaramente al mercato delle sportive di lusso e fra le rivali blasonate che si appresta a sfidare non si può non citare la «Porsche Cayman».

Propulsione leggeraDi quest’auto avara di dati tecnici, si sa comunque che è tutta imperniata sul motore centrale posteriore. E poiché «la forma segue la funzione», ci si attende una sportiva che

mira all’essenziale senza es-sere radicale. Il progetto ri-calca il cofano bombato e i doppi fari della Berlinette A110 e si sofferma sul lunotto posteriore pronunciato. Sotto quest’ultimo romberà un 4 ci-lindri turbo da 1,8 l Renault rivisitato e accoppiato ad un cambio doppia frizione 7 marce. Non si sa invece nulla della potenza, se non che i cavalli montati basteranno a garantire uno sprint di tutto rispetto con uno scatto da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi.

L’Alpine Vision è un universo di pelle, alluminio e carbo-nio. Sedili avvolgenti in cuoio imbottito per calarsi in un ambiente dinamico, enfatiz-zato dal tasto «sport» pre-sente sul volante insieme alle levette del cambio. Strumen-tazione rigorosamente all’a-

TESTO MARC-OLIVIER HERREN

Alpine Vision Erede eclettica della

leggendaria A110.

FOT

O A

LD

L’impetuosa Berlinette A110 Icona delle circa 30 000 unità di Alpine prodotte.

vanguardia con tanto di schermo TFT.

La commercializzazione di questo coupé prodotto a Dieppe è prevista per il se-condo trimestre del 2017. Alla prima generazione segui-ranno altre. Secondo Carlos Goshn un marchio, specie se con ambizioni planetarie, non può vivere di un solo modello. Soprattutto se, come affer-mato dal CEO, ci si vorrà ga-rantire l’autonomia finanzia-ria. La sfida è lanciata. •

TECNICA

44 touring | aprile 2016

Page 45: Touring 4 / 2016 italiano

Bernard Ollivier ha guidato, per quattro anni, la gestazione del nuovo coupé. Il direttore generale di Alpine ci rende partecipi della sua vibrante emozione.

INTERVISTA MARC-OLIVIER HERREN

«Eleganza alla francese»

 I n origine l’ambizione era di costruire una sportiva estrema nella tradizione Alpine? Bernard Ollivier: La prima inten-

zione è stata quella di creare un’auto che avesse i geni di Alpine. Sarebbe stato criminale rinnegare il pedigree della marca. Questa si fonda innanzi-tutto sull’eleganza alla francese, ossia sulla fluidità delle linee. Abbiamo così lavorato sull’aerodinamica dal sotto-scocca utilizzando un fondo piatto e un diffusore, per evitare elementi poco estetici quali spoiler o alettoni. Per la versione stradale abbiamo preferito un’eleganza semplice, naturale. Un altro tratto tipicamente Alpine è l’agilità tra-mite la leggerezza. A titolo d’esempio citerei la console centrale nell’abitacolo. E dulcis in fundo: il piacere di guida.

Cosa c’è d’inedito in questo approccio?Abbiamo voluto, ed è una novità, un’auto per tutti i giorni. La fusione di elementi del passato e odierni contribui-sce a fare dell’Alpine un’auto molto par-ticolare sul mercato. Nessuna concor-rente esprimerà tutte queste caratteristiche insieme.

Il target è quindi cambiato?Noi puntiamo principalmente sugli ap-passionati che amano le belle meccani-

che, tra i quali contiamo un numero non indifferente di donne. Del resto inten-diamo costruire vetture molto eleganti ed estetiche, ad immagine del colore bianco della show-car Vision. Dirò di più: il cahier des charges prevedeva che l’auto fosse facilmente accessibile pure alle donne con la gonna.

La leggerezza resta un elemento centrale. Che ne è del peso?Non farò cifre, per ora. Tuttavia l’Alpine passerà da 0 a 100 km/h in 4,5 s, un va-lore più che dignitoso. Ma contraria-mente ad altre marche, noi raggiunge-remo queste prestazioni attraverso il rapporto peso/potenza, perciò non avremo bisogno di così tanti cavalli rispetto a talune concorrenti. Viene in-fatti a innescarsi un circolo virtuoso: un’auto leggera non ri-chiede un motore molto potente, quindi anche quest’ultimo sarà meno pesante. Idem per cambio e freni, che sono di di-mensioni inferiori. Questa combina-zione ci permette di sviluppare un’auto moderna, che regalerà piacere già da velocità moderate e ovviamente nelle curve, e sarà parsimoniosa in termini di emissioni di CO2. Un aspetto che conta per chi privilegia le auto cittadine.

La produzione resterà comunque a Dieppe…Sì, questo stabilimento è importante perché è la culla storica dell’Alpine. Inoltre, gli impianti poco automatizzati comportano una fabbricazione tuttora molto manuale. È un fattore decisivo se s’intende produrre una sportiva di lusso originale. Non vogliamo limitarci a pro-porre l’ennesima sportiva derivata da una vettura di grande serie.

Qual è la fascia di prezzo mirata?Non cercheremo di vendere a carissimo prezzo, ma piuttosto di giustificare un prezzo da segmento premium. In fatto di qualità dovremo misurarci con rivali del calibro della Porsche Cayman. Detto ciò, la grande sfida consiste nel riaffer-mare la marca, rendendola profittevole nel tempo. È la vera difficoltà quando si rilancia un prodotto che era uscito di scena e quindi non molto conosciuto in numerosi Paesi. ◆

«L’Alpine sarà un’auto per tutti i giorni e punterà anche sulla clientela femminile»

Questione di geni La Vision segna il ritorno della A con la freccia.

aprile 2016 | touring 45

Page 46: Touring 4 / 2016 italiano

Volete agghindare la vostra bici? O preferite un fermapantaloni che allo stesso tempo funge da copricasco? Molto pratico è tra l’altro anche il braccialetto per gli attrezzi. 15 buone idee.

IDEE JULIANE LUTZ | FOTO ALD

Novità per la stagione in sella

CESTELLO PER LA SPESA

Un cestino in vimini è un classico intramon-tabile. E il modello panciuto «Detroit» può contenere tutta la spesa fatta nel corso della giornata.

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SOSTEGNO PER TELEFONINO

Il bike kit comprende una custodia per il tele-fonino, ma non solo: con il sostegno accluso può essere fissato alla bicicletta. Top!

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PRATICO PORTA PALLONE

Andare al campetto di calcio – niente di più facile con il porta pal-lone al reggisella. L’ac-cessorio lascia le mani libere e permette di guidare in sicurezza.

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MULTITALENTO INNOVATIVO

La start up bernese CEVO ha sviluppato un gadget tuttofare: la snapbag è fermapanta-loni, fascia riflettente, copricasco impermea-bile e busta in uno.

Cevo, 24.50 fr.www.snapbag.ch

MARMITTARUGGENTE

Questo finto tubo di scappamento è ideato per quei bambini che desiderano dare un aspetto da moto alla loro bicicletta. Piace pure agli adulti.

Turbospoke, 29 fr.www.spielzeugladen.ch

BRACCIALETTO PRATICO

Con «Tread» della ditta Leatherman è come avere una cassetta degli attrezzi al polso. Contiene tra l’altro un pratico set di chiavi.

Leatherman, 249 fr.www.proidee.ch

I prodotti presentati non sono del TCS. Si vendono solo sui siti internet indicati o nei relativi negozi. I prezzi sono da considerarsi puramente indicativi, in quanto suscettibili di modifiche in qualsiasi momento.

SACCA COMPATTA PER IL TRASPORTO

Ripiegato, il Tranzbag Pro non è più grande di una borsa da bowling. Utile per trasportare e proteggere bici da 26 a 29 pollici.

Tranzbag, 159.90 fr.www.tranzbag.com

46 touring | aprile 2016

Page 47: Touring 4 / 2016 italiano

FARETTOLUMINOSO

Di giorno la luce fron-tale «Blinder» è un ac-cessorio in più. Di notte è indispensabile per vedere ed essere visti. Disponibile anche come LED posteriore.

Knog, 49.90 fr.www.veloplus.ch

CAMPANELLI UNICI

Non sono dei semplici campanelli, bensì delle creazioni inimitabili di-pinte a mano da un’ar-tista giapponese. Una più bella dell’altra.

Crane Bells, 25.90 fr.www.veloplus.ch

DIVERTIMENTO SPORTIVO

Un must per i fan di ciclismo: questo gioco di carte insegna molto sulle leggende della due ruote, da Anquetil a Tom Simpson.

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CASCO SICUROIl bel casco aerodina-mico «Trabec» rende le uscite in bici più sicure. È estremamente resi-stente e protegge a 360 gradi, dunque an-che in caso di urto la-terale.

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VISUALE PERFETTA

L’occhiale «Noyz» di Rudy Project è stato sviluppato per lo sport outdoor. Protegge e offre un’ampia visuale anche quando il gioco si fa duro.

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RINASCITA RETRO

Un tempo non c’era freno alla fantasia delle magliette da ciclista. Per i nostalgici ecco questo modello Vivi Kola. Per andare in bici con stile.

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DECORAZIONE PER BICI

Con un fiorellino al manubrio la bicicletta diventa più attraente. Rosa o margherita – c’è il fiore preferito e adatto a quasi ogni conducente.

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aprile 2016 | touring 47

GLI SFIZIOSI GLI SFIZIOSI

CLACSONNel traffico si sentono solo le auto? Nient’af-fatto! Con questo avvisatore acustico ad aria compressa (7 bar) si riesce ad attirare l’attenzione senza pro-blemi.

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Page 48: Touring 4 / 2016 italiano

Moschee dalle cupole turchesi e luccicanti, palazzi e rovine risalenti alla notte dei tempi così come maestosi giardini nel deserto. In Iran si respira l’atmosfera delle mille e una notte a pieni polmoni. Non stupisce dunque il fatto che questo Paese stia diventando una meta prediletta dagli amanti della cultura.

REPORTAGE DINO NODARI

È appena scoccata la mezzanotte. Il nostro atterraggio è stato morbido. Sull’auto-

strada circolano soltanto po-che autovetture in direzione di Teheran. Il taxista pigia sull’acceleratore e dagli alto-parlanti rimbomba la musica, ritmi e brani in lingua per-siana ma comunque familiari. Chaartaar è il nome della band, ci racconta l’autista ag-giungendo che è attualmente in voga tra i giovani iraniani perché combina i canti tradi-zionali persiani con moderna musica elettronica. Passiamo davanti al Mausoleo di Kho-meini e – appena poco dopo essere atterrati in Iran – ci troviamo già in mezzo a que-sto Paese degli ayatollah. Da un lato la repubblica islamica e dall’altro l’Iran che si sta aprendo alla modernità.

Teheran notturnaTeheran di notte si presenta diversamente da come mi aspettavo. Durante il giorno la capitale ospita 15 milioni di persone, ovvero i suoi abi-

tanti e tutti i pendolari che arrivano dalla popolosa peri-feria. Adesso, nel bel mezzo della notte, è quasi deserta; nulla a confronto con le me-tropoli occidentali che non si fermano mai.

Paradiso di vacanza?Lo ammetto, prima di partire ero un po’ scettico. L’Iran è una repubblica islamica auto-ritaria in cui vengono calpe-stati i diritti dei suoi cittadini, in particolare quelli delle donne; in cui gli adulteri e gli omosessuali vengono impic-cati; in cui non è garantita la libertà di parola e di stampa. Dunque si deve proprio tra-scorrere le vacanze in un po-sto simile? Una risposta a questa domanda non è facile trovarla, soprattutto dopo solamente poche ore di sog-giorno in Iran.

«Welcome to Iran» è la frase di benvenuto che si riceve all’aeroporto, all’albergo e sulle strade e non soltanto da parte della gente che vive grazie al turismo. Piano

piano questo Paese sta uscendo dall’isolamento in cui è stato costretto per tanti anni. Agli iraniani ora piace presentare il proprio Paese ai sempre più numerosi visita-tori. E lo fanno celebrando l’esotismo dell’Oriente. Accanto alla civiltà di oltre 2500 anni e ai paesaggi moz-zafiato, l’Iran offre pure la possibilità di entrare in con-tatto con gente cordiale, at-tenta e anche pronta ad aiu-tare.

Immagine del mondoIsfahan è considerata la capi-tale culturale dell’Iran. La città lungo il fiume Zayandeh Rud si presenta proprio come un viaggiatore in Oriente s’immagina la città delle mille e una notte. Da sempre nell’oasi fluviale i ponti svol-gono un ruolo importante. Uno dei più impressionanti è il Si-o-se Pol con i suoi 33 ar-chi. Di notte sono illuminati e rappresentano uno spetta-colo non soltanto per gli spi-riti romantici. Il centro dell’antica città culturale è

Khosh amadid – benvenuti!

costituito però dalla Meydan-e Imam, ossia la Piazza dell’Imam. Un tempo si chia-mava Naqsh-e Ja-han (l’immagine del mondo) e, con la sua superficie di 510 per 160 metri, è la seconda piazza urbana più grande al mondo. Attorno alla gigan-tesca piazza una fila di arcate ospita vivaci bazar e case da tè. Su ogni lato di questa piazza si trova un edificio maestoso. La miglior vista sulla piazza viene offerta dalla sala del trono dell’ex palazzo reale Ali Qapu. Si consiglia di visitare la piazza sia di giorno che di notte. Qui s’incontra molta gente del posto che, con un tappeto e vivande sotto braccio, orga-nizza un picnic in famiglia. Dappertutto si viene accolti con queste parole: «Khosh amadid», che significa: ben-venuti! Gli iraniani non sono mai importuni, bensì sempre vivamente interessati. E an-che pronti a raccontare qual-

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VIAGGI DEI LETTORI

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Piastrelle blu Arte persiana

nella Moschea

Jame.

ma si trovano ancora molte chiese. Sul treno in direzione sud si entra facilmente in contatto con la gente e si parla subito del quartiere ar-meno. Nello scompartimento gli occhi di due studenti im-provvisamente s’illuminano. Molti iraniani – confessano i giovani – vanno lì per fare il pieno di alcol. Per i cristiani, gli ebrei e gli zoroastriani valgono delle eccezioni al di-vieto. Fintanto che non ven-dono alcol ai musulmani, queste minoranze possono introdurlo e berlo. «Le nostre feste sono piuttosto scalma-nate», racconta uno degli stu-denti ammiccando. Ma non si festeggia in pubblico, bensì sempre in privato tra amici. Alla domanda se un ragazzo e una ragazza possono uscire

Il ponte di Si-o-se Pol dal centro di Isfahan al quartiere armeno.

Sepoltura celeste La Torre del Silenzio nella città di Yazd.

Isfahan La Piazza dell’Imam è

la seconda più grande al mondo.

Yazd I lucernari dissi-pano il calore e fanno entrare la luce.

Gioco di luci Di notte i 33 archi sono illuminati.

cosa sulle at-

trazioni storiche o

sulla vita quo-tidiana in Iran.

Oppure prestano un treppiedi al turista

che nella sua gita notturna vuole scattare una fotografia – e si scusano anche per es-sere forse stati troppo inva-denti.

Lungo il fiume Zayandeh Rud si trova il quartiere armeno Jolfa con la cattedrale Vank. A dire il vero ora a Isfahan non vivono più tanti armeni,

COSÌ PARLÒ ZARATHUSTRA

La città di Yazd è la più importante meta di pellegrinaggio e il centro religioso degli zoroastriani. Questa religione risale al 1800 a.C. e oggi conta ancora 20 000 discepoli nel mondo. Lo zoroastrismo è una delle più antiche religioni monoteiste e addirittura il cristianesimo, l’ebraismo e l’islam avrebbero adottato alcuni principi contenuti negli insegna-menti del profeta Zarathustra. A Yazd c’è un Tempio del Fuoco, in cui la fiamma arderebbe ininterrotta da 1500 anni. Gli zoroastriani credono ai quattro elementi fuoco, acqua, terra e aria, e nel fuoco perpetuo venerano la divinità su-prema Ahura Mazdā. A Yazd troviamo inoltre due Torri del Silenzio, dove i defunti venivano deposti in balia degli avvol-toi che, divorandoli, li restituivano all’eterno ciclo di nascita e morte. Il rito tradizionale della «sepoltura celeste» è ormai proibito in Iran.

aprile 2016 | touring 49

Page 50: Touring 4 / 2016 italiano

la sera e anche baciarsi, fanno spallucce, sbuffando e ribadiscono con molta ener-gia che: «La vita in Iran si svolge tra le quattro mura e non sulla strada pubblica».

Regno dei persianiA Persepoli ci si sente defini-tivamente immersi nell’an-tica Persia. Venne costruita nel 515 a.C. da Dario il Grande e i suoi successori per essere una delle cinque capi-tali dell’Impero achemenide. In quest’epoca il regno per-siano era la più grande po-tenza territoriale al mondo. La città venne nominata Per-sepolis dai greci, che signi-fica appunto città dei per-siani. Nel 332 a.C. venne conquistata da Alessandro Magno e saccheggiata dalle sue truppe. Ancora oggi, a di-stanza di 2500 anni, girando tra le rovine si può avere un’i-dea di quanto fosse maestoso il regno. Colonne imponenti e rilievi ben conservati di quest’epoca testimoniano gli antichi fasti imperiali. Coloro che si danno la pena di cam-

minare sino in cima al Kuh-e Rahmat, la montagna ai cui piedi venne costruita Perse-poli, vengono ricompensati con una vista stupenda su questa antica città.

Iscrizioni rinvenute a Perse-poli sembrano indicare che già ai tempi degli achemenidi nella zona dell’attuale Shiraz doveva trovarsi un impor-tante insediamento. La città è situata a 60 km da Perse-poli ed è considerata una delle mete più degne di es-sere visitate in Iran. La «città delle rose e dei poeti» è an-che molto gettonata come de-stinazione degli iraniani per trascorrervi la luna di miele. Un buon punto di partenza per esplorare la città è l’an-tica fortezza. Dall’imponente

costruzione in mattoni man-cano solo pochi metri per raggiungere la moschea Vakil. La struttura è ornata riccamente con fiori, tralci di vite e variopinti uccelli. All’interno della sala di pre-ghiera si ergono 48 colonne che trasmettono la sensa-zione di trovarsi in un bosco. Proprio accanto alla moschea si trova il bazar. Al mercato vengono offerte soprattutto spezie, tappeti e stoffe. Sono rimasti intatti anche alcuni stupendi cortili interni. Shi-raz si trova a un’altezza di 1540 metri s.l.m., diretta-mente ai piedi delle monta-gne. Già nel Medioevo dispo-neva di un’ampia rete di acquedotti sotterranei che tuttora irrigano i famosi giar-dini cittadini. Nel giardino

Eram ci si rende immediata-mente conto del perché Shi-raz viene denominata anche la «città delle rose».

Nasi rifattiA Teheran le donne che si in-contrano sulla pubblica via indossano il velo più come accessorio moderno che non come copricapo imposto dalla religione. Negli ultimi anni tra di loro si è diffuso un altro modo di farsi belle: quello chirurgico. Infatti, l’intervento del bisturi per ri-toccare il proprio profilo op-pure addirittura la figura non è più un’eccezione, anzi. In effetti per le strade di que-sta grande metropoli s’incon-trano un po’ dappertutto donne che portano un ce-rotto sul naso.

Rilievi La guardia del corpo del re nel Palazzo delle 100 colonne.

Persepoli Attraverso la Porta delle Nazioni si entra nell’area del Palazzo.

Shiraz Una sala di preghiera

nella Moschea Nasir al-Mulk.

Spezie Lo zafferano è uno dei souvenir preferiti dall’Iran.

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DA SAPERE

Visto: per poter entrare in Iran gli svizzeri hanno biso-gno un visto. A questo fine è necessario avere un passa-porto valido almeno 6 mesi oltre la data del viaggio, compilare un formulario per la richiesta del visto, scattare due foto passaporto a colori, presentare la conferma del volo e la prenotazione dell’hotel così come una conferma di polizia del de-posito delle proprie im-pronte digitali.

Lingua: farsi, nei centri prin-cipali spesso si parla inglese.

Fuso orario: in estate +2.30, in inverno +3.30 ore.

Valuta: rial (IRR) 1 franco corrisponde a 30 000 rial (stato a inizio febbraio). I prezzi però sono spesso in-dicati in tuman, un tuman corrisponde a 10 rial. Le carte di credito vengono ac-cettate solo in casi eccezio-nali. Si raccomanda di cam-biare i soldi direttamente all’arrivo in aeroporto. I tra-veller cheque non sono accettati.

Corrente: 220 V. È necessa-rio un adattatore solo per spine a tre poli. Le spine a due poli funzionano.

Comunicazione: i cellulari svizzeri si possono usare senza particolari problemi. Non è però possibile telefo-nare via skype. Negli alber-ghi si trova WLAN, ma i siti con contenuti politici sono bloccati. Sia la rete della te-lefonia mobile che internet sono controllati. Si racco-manda dunque di non in-viare foto né documenti che fanno riferimento alla situa-zione politica in Iran.

Fotografare: chi desidera fotografare la gente, do-vrebbe prima chiedere il permesso. È vietato fotogra-fare edifici pubblici, impianti militari e manifestazioni.

Alcol: pure nei gran hotel non sono servite bibite alco-liche. È proibito importarle.

Abbigliamento: le regole degli iraniani sull’abbiglia-mento valgono anche per i turisti. Per gli uomini: niente pantaloni corti né camicie con le maniche corte. Le donne devono indossare un velo che copra i capelli. An-che le forme del corpo de-vono essere coperte: si con-siglia dunque un camicione (o casacca) lungo sino alle ginocchia.

Musei imperdibiliLa metropoli offre però an-che molti musei interessanti. Uno fra tutti, il Palazzo Gole-stan, che fino al 1979 fu la residenza ufficiale dello scià di Persia. Nel 1967 qui venne incoronato Mohammad Reza Pahlavi, l’ultimo a salire sul Trono del Pavone. Oggi nel museo sono esposti soprat-tutto gioielli, armi e vestiti della famiglia reale. Gli inte-ressati ai gioielli non dovreb-bero assolutamente perdersi il Museo Nazionale dei Gio-ielli. Nel caveau la banca na-zionale iraniana conserva una strepitosa collezione di tesori accumulati dalle dina-stie persiane, tra cui anche il Darya-i-Noor, il più grande diamante di 182 carati. Con-sigliabile è anche il Museo

dei tappeti oppure quello dedicato al vetro e alla cera-mica.

Tutto sommato si può dire che un viaggio di esplora-zione in Iran è anche un in-contro con i propri pregiudizi. Alcuni vengono confermati, ad esempio quando navi-gando in internet si trovano siti censurati e quando an-dando all’aeroporto si viene sottoposti a tre controlli di si-curezza. L’interesse degli ira-niani ad altri stili di vita è palpabile nelle discussioni sul velo oppure sulla libertà di stampa che affrontano con gli ospiti stranieri. Parlando si allarga il proprio orizzonte e tanti preconcetti reciproci svaniscono come per incanto. Così è stato anche per me. •

Alla moda Le iraniane danno molta

importanza al loro aspetto esteriore.

Per ogni gusto Artigianato nel bazar a Shiraz.

La Torre Azadi L’emblema della

capitale Teheran.

aprile 2016 | touring 51

VIAGGI DEI LETTORI

Page 52: Touring 4 / 2016 italiano

Attrazioni TCSVisita dei palazzi dello scià a Teheran

Corsa con la «ferrovia del Gottardo dell’Iran» attraverso il Monte Elbrus

Ospiti dei beduini nel deserto di Lut

Visita di 7 siti patrimonio cultu-rale mondiale UNESCO

Visita di officine di artigiani di Isfahan con uno specialista

Autentica visita di uno zurkaneh con introduzione agli sport tradizionali

I giardini del Paradiso di Shiraz

La città sconosciuta del re dei Sasanidi Shahpur

L’offerta comprendeVoli Zurigo o Ginevra–Istanbul–Teheran / Shiraz–Istanbul–Zurigo o Ginevra con Turkish Airlines in classe econo-mica • Tasse aeroportuali e sup-plemento carburante • 9 pernottamenti in hotel di buona categoria media

• 4 pernottamenti nel treno speciale • 12×colazioni, 12× pranzi, 12×cene • Trasferimenti, escursioni e visite come da pro-gramma • Accompagnatore TCS dalla/fino alla Svizzera • Guida locale

L’offerta non comprende• Assicurazione annullamento (consigliamo il libretto TCS ETI Mondo) • Mance • Spese di visto

Disposizioni d’ingresso nel PaeseI cittadini svizzeri devono essere in possesso di un passaporto di viaggio valido per 6 mesi dopo la data di rientro e di un visto per l’Iran (CHF 125.– incl. richiesta).

Si applicano le condizioni di viaggio e di contratto di Kira Reisen.

Organizzazione, preno­tazione & informazioni Kira Reisen tel. 056 200 19 00 www.tcs­viaggi.ch/iran

Programma 14 giorni/13 notti20 settembre – 3 ottobre 2016

1° giorno: Volo Svizzera – Teheran con coincidenza a Istanbul.2° giorno: Mattino libero. Nel pomeriggio, visita della capitale. Tra le altre cose si visiteranno il palazzo del Go-lestan, oggi museo.3° giorno: Teheran. Visita del palazzo estivo dello scià. Pas-seggiata a Darband, meta di escursioni degli abitanti di Teheran. In oltre visita al mo-numento di Azadi e cena sulla torre di Merhdad. 4° giorno: Partenza in treno speciale per la città di Sari. 5° giorno: La città santa di Mashhad, uno dei sette siti santi dell’Islam sciita.6° giorno: Visita delle son-tuose moschee e il vivace ba-

zar della città commerciale di Kerman.7° giorno: Una breve corsa in treno attraverso il deserto vi porta alla cittadella di Bam, patrimonio culturale mon-diale UNESCO. 8° giorno: Visita di Yazd, città degli adoratori del Fuoco Sacro. Il treno speciale prosegue la sua corsa per Isfahan.9°–10° giorno: Due giorni pieni sono dedicati ad un’approfondita esplorazione d’Isfahan, città più impressio-nante dell’Iran. 11° giorno: Alla scoperta di Persepoli e Pasargadae. Spo-stamento in pullman a Shiraz. 12° giorno: Visita di Shiraz, città delle rose e dei poeti. 13° giorno: Visita di Bishapur, la città dello Shahpur. 14° giorno: Volo di ritorno in Svizzera.

PREZZI PER SOCI TCS

a persona in CHF, con almeno 20 personeCabina da 4 letti HabibiCabina da 2 letti Ali BabàCabina da 2 letti Aladino(1 cabina doccia per vagone)Cabina da 2 letti Califfo(doccia privata & WC in cabina)Supplemento camera singola in hotelSupplemento gruppo piccolo 15–19 persone Supplemento non soci TCSSupplemento volo Business Class su richiesta

Cabina uso singola in treno su richiesta

6430.–7990.–

8450.–

15 180.–1160.– 450.– 200.–

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INFORMAZIONI DI VIAGGIO

Questa straordinaria esperienza di viaggio attraversa l’Iran a bordo di un treno speciale. Una corsa lungo la «tratta del Gottardo dell’Iran» vi condurrà tramite il Monte Elbrus sulle rive del Mar Caspio e oltre il deserto di Lut. Tuffatevi nei vivaci bazar, passeggiate nei giardini del Paradiso e conoscete un popolo molto cordiale. L’Iran sorprende e affascina!

Sconto

prenotazioni

anticipate per

i soci TCS

CHF 200.–

valido fino al

30.04.2016Alla scoperta delle bellezze dell’Iran

IRAN

Treno speciale

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Persepoli/Pasargadae

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400 km

Shiraz

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Il punto di partenza per benefi ciare di tutti i vantaggi del Club e delle informazioni degli esperti del TCS, incluse dodici edizioni della rivista del Club touring. Inoltre, diventando socio supporta il nostro impegno a favore di una maggiore prevenzione e più sicurez-za stradale.

Il societariato TCS

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Citazione in giudizio davanti

a un giudice?

Una brava conducente:

Derubati a Bangkok?

Sabato alla Globus?

Protezione giuridica circolazione: un successo.

Molto di più di un soccorso stradalePRESTAZIONI

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Antipasti a volontà Nella focacceria vengono serviti antipasti in tutte le variazioni, ma anche piatti di pasta e insalate.

Focacceria, Metzgergasse 22, aperta da lunedì a sabato

Cultura nell’ex RingdepotAppuntamento al vecchio deposito di locomotive e treni per gli appassionati di teatro, cinema e cultura.

Lokremise St. Gallen, Grünbergstrasse 7, aperto da lunedì a domenica

Parco in cittàUna passeggiata nell’area ricreativa regala relax allo stato puro. Nei laghetti si può addirittura nuotare.

Drei Weieren, Dreilindenstrasse 50

San GalloLa campionessa di mountain bike Jolanda Neff adora la scena culturale, i molti svaghi offerti da San Gallo e i bei paesaggi naturali che circondano il capoluogo ricco di storia.CONSIGLI JOLANDA NEFF | ILLUSTRAZIONE ANDREA PETER

Cuore della Svizzera orientaleJolanda Neff è cresciuta a Thal vicino a San Gallo e ha frequentato la scuola nella capitale del Cantone. La professionista di mountain bike è sempre in giro per il mondo per le gare, ma è rimasta legata a San Gallo. Alla domanda quali siano i luoghi da visitare, la 23enne non deve pensarci a lungo. La si incontra nel Cafè Gnuss a gustarsi un latte macchiato, ad

un Poetry-Slam nella Grabenhalle oppure ancora a spasso nella zona ricreativa Drei Weieren. La numero uno nella clas-sifica femminile di mountain bike apprezza inoltre la vici-nanza delle montagne e del Lago di Costanza. Quanto basta a farla tornare spesso e volentieri ai luoghi della sua infanzia.

Jolanda Neff ap-prezza la vivacità di San Gallo come base tra una gara e l’altra di mountain bike.

Bar pieno di charmePer gustarsi un buon caffè con un cioccolatino fatto in casa, come lo sono tutti i prodotti serviti nel locale.

Café Gnuss, Lämmlisbrunnenstrasse 4, aperto da mercoledì a domenica

Non solo cartoleriaCancelleria e oggettistica, bistrò e ta-keaway: da Schiff si va per fare com-pere e rifocillarsi con uno spuntino.

Bürowelt Schiff, Marktgasse 5, aperto da lunedì a sabato

Musica e divertimentoRicavato da una vecchia scuola, oggi la Grabenhalle è l’indirizzo privilegiato per concerti e festival.

Grabenhalle, Unterer Graben 17, aperto tutti i giorni 1 53

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aprile 2016 | touring 55

UN SALTO IN CITTÀ

Page 56: Touring 4 / 2016 italiano

L’Emmental offre gastronomia, arte e... ottime curve.

Einsiedeln e la sua impo-nente abbazia meritano sempre una visita.

Dopo un paio di chilometri di ro-daggio la Road Glide Ultra del noto marchio Harley-Davidson si trasforma in un’ideale com-

pagna di viaggio. Il colosso di oltre 400 chili si lascia poi condurre con legge-rezza lungo le rotonde dei villaggi e le curve dell’Emmental. Se il tempo non fa le bizze, il Grand Tour attraverso la Svizzera in sella alla massiccia moto è un puro piacere. Alla consegna del vei-colo presso il noleggiatore autorizzato Harley-Davidson a Thun ho dovuto de-glutire un paio di volte prima di ripren-dermi dalla vista delle sue dimensioni. Ma la voglia di avventura ha ben presto avuto la meglio sulle preoccupazioni e dopo un’approfondita introduzione e la preparazione del veicolo ho fatto vi-brare e scoppiettare il motore per proce-dere in direzione di Burgdorf. In seguito ho preso l’autostrada, dunque il per-corso più veloce – cosa insolita per un biker – per raggiungere il parcheggio davanti al Museo Franz Gertsch. Gli

enormi ritratti iperrealisti dell’artista contemporaneo sono da ammirare e co-stituiscono una tappa obbligatoria oltre al castello nel pittoresco nucleo storico della cittadina del Canton Berna.

Prelibatezze dall’EmmentalE ora ha inizio un percorso che offre agli appassionati della potente due ruote curve geniali che serpeggiano attra-verso il paesaggio collinare. Sfrecciare comodamente attraverso l’Emmental è un po’ come fare del wellness se non si hanno i minuti contati. E comunque qui nessuno ha fretta soprattutto quando si tratta di produrre il formaggio. Me ne rendo conto nel caseificio dimostrativo di Affoltern. Dopo questa visita istrut-tiva si deve assolutamente mettere nel bagaglio un pezzo di saporito Emmen-tal. Passando attraverso Sumiswald e Ramsei si scende verso Emme per prose-guire attraverso Langnau lungo il fiume Ilfis sino a Trubschachen. Qui si può di nuovo assaggiare delle prelibatezze.

Percorrere i più bei itinerari del Gran Tour of Switzerland in sella ad una Harley-Davidson è un connubio tra avventura e cultura oltre che un piacere al volante. E la meteo ci mette lo zampino.

TESTO FELIX MAURHOFER | FOTO EMANUEL FREUDIGER, FELIX MAURHOFER

La Svizzera vista da una Harley

Prima però di poter divorare i biscotti assisto alla presentazione multimediale della storia centenaria di Kambly.

Rinvigorito dallo spuntino faccio strepi-tare i pistoni e sfreccio senza fermarmi attraverso la pittoresca Entlebuch sino a raggiungere il noto ponte Kapellbrücke a Lucerna. Attorniato da turisti asiatici intenti a fare selfie scendo dal mio de-striero un po’ stanco, passeggio sul ponte e mi concedo un delizioso vol-au-vent, il «Lozärner Fritschi-Paschtete», al ristorante Zunfthaus Pfistern. La città avrebbe ancora tanto da offrire, ma io devo proseguire passando da Svitto via Sattel sino a Einsiedeln. Qui mi attende la Madonna nera per una visita nella cappella delle Grazie. L’abbazia con la

Curve a iosa lungo le rive pittoresche del Lago di Thun.

Kapellbrücke Il più fotografato a Lucerna.

Hospental Ben caratteristico.

56 touring | aprile 2016

Page 57: Touring 4 / 2016 italiano

The Chedi è un hotel dove gli affaticati biker possono riprendersi totalmente.

Passo del Susten Valicare il passo innevato non è stata una passeggiata.

chiesa barocca non può passare inosser-vata. Una visita che richiederebbe molto più tempo, ma un vero biker ha bisogno di vento sul viso e si sente sempre spinto oltre. E così porto il mio bolide verso Pfäffikon e sfreccio sull’autostrada per raggiungere la prossima attrazione a Sargans. Nel frattempo il cielo si rannu-vola sempre più, un oscuramento che ben si abbina con il sistema di gallerie della miniera di Gonzen, dove viene estratto minerale di ferro. Poco prima dell’arrivo di una pioggia intensa riesco a rifugiarmi nel garage dell’Hotel Tamina a Bad Ragaz. In quest’albergo appena rinnovato mi sento in buone mani e posso rilassarmi, in particolare i muscoli non proprio abituati a domare un’Harley-Davidson.

rato la mitica gola della Viamala a Thu-sis, camminato sulla piazza del villag-gio di Splügen, visitato il castello in centro a Bellinzona e affrontato le ser-pentine della Tremola per raggiungere la cima del San Gottardo. Nulla di tutto ciò. Indosso controvoglia i vestiti per ri-pararmi dalla pioggia e guido il più ve-locemente possibile attraverso Hirzel, Brunnen e Altdorf sino ad Andermatt. Nonostante il clima invernale non mi voglio rovinare del tutto il tour e rendo una visita al villaggio urano di Hospen-tal. Fatto ritorno ad Andermatt mi dirigo nel The Chedi e quasi non oso entrare nella reception di lusso con in-dosso gli abiti da biker. Ma il personale

non si lascia impressionare e mi consi-glia di riscaldarmi concedendomi una pausa relax nell’annesso bagno turco.

Monti e laghiLe montagne tinte di bianco – è au-tunno inoltrato – sono un segno tan-gibile che affrontare l’attraversata dei passi Furka e Grimsel per andare a Meiringen non è una buona idea. Decido di andare a Interlaken pas-

sando dal Brünig. A Göschenen però mi ricredo e cambio direzione per prose-guire, nonostante le condizioni avverse, sul passo del Susten sino a Mei-ringen superando alcuni punti difficili. Finalmente, mentre costeggio il Lago di Brienz, il sole fa capolino di tanto in tanto tra le nuvole, e mi accompagna sino a Interlaken. Qui seguo il lato de-stro della riva del Lago di Thun sino alle Grotte di San Beato, che devono essere assolutamente visitate. Rientrato a Thun con alcune centinaia di chilometri in più sul contachilometri e un ampio sorriso sul volto riconsegno a malin-cuore l’Harley-Davidson, mia fedele compagna di viaggio. Fare l’esperienza del Grand Tour in sella ad una moto è un’esperienza imperdibile e non ha nulla da invidiare al famoso coast to coast dall’Atlantico al Pacifico. ◆

Le previsioni meteo non prospettano niente di buono: fuori piove a catinelle e non è consigliabile affrontare il mio tragitto che passa sul San Bernardino a causa delle forti nevicate. Purtroppo devo rinunciare alla strada attraverso il passo che mi porterebbe in Ticino e poi ad Andermatt. Avrei volentieri ammi-

MOTO DA SOGNOChi desidera percorrere l’itinerario del Grand Tour of Switzerland con una Harley, può prenotare e noleg-giare la sua moto da sogno da uno dei 13 Harley-Davidson Authorized Ren-tals. A disposizione ci sono i modelli più nuovi dallo Sportster sino al Rush-more. L’intero Grand Tour è lungo 1643 chilometri e conduce attra-verso 25 tratte situate nelle regioni più attrat-tive della Svizzera. Sul sito www.myswitzer-land.com/grandtour possono essere effet-tuate tutte le prenota-zioni necessarie, dall’al-bergo sino al veicolo.

La guida e le cartine si possono richiedere al sito www.swisstravelcenter.ch.

non si lascia impressionare e mi consi-glia di riscaldarmi concedendomi una pausa relax nell’annesso bagno turco.

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SVAGO

Page 58: Touring 4 / 2016 italiano

La tradizione britannica del tè pomeridiano, l’«afternoon tea» sta raccogliendo i consensi di sempre più svizzeri. Abbiamo provato tre locali in cui, tra tramezzini, scones, pasticcini e molto tè, ci si sente quasi come sull’isola europea.

È scoccata l’ora del tè

Al Bellevue Palace a Berna dove è già stata ospite la Regina Elisabetta, l’«afternoon tea» è celebrato con tutti i crismi.

TESTO JULIANE LUTZ | FOTO EMANUEL FREUDIGER

58 touring | aprile 2016

Page 59: Touring 4 / 2016 italiano

Nonostante Jamie Oliver e Yotam Ottolenghi, la Gran Bretagna non viene ancora considerata come il Paese del

piacere gastronomico. Nelle cucine e nei salotti dell’isola sono tuttavia presenti tradizioni stupende come ad esempio l’«afternoon tea». Da ringraziare è un nobile britannico del XIX secolo, che un pomeriggio, tra un pranzo consumato troppo presto e una cena ancora lon-tana, si fece portare in camera un po’ di pane, biscotti e un tè. Gli piacque tal-mente tanto che rese popolare questa cerimonia anche tra i suoi illustri amici nobili. Ed è così che nacque l’«afternoon tea». In numerosi alberghi della Gran Bretagna viene offerto generalmente tra le 15 e le 17. Tradizionalmente com-prende i cosiddetti tramezzini con sal-mone, uovo e cetriolo e diversi pastic-cini. E naturalmente gli scones, una focaccina di farina, burro e latte, che si

serve con marmel-lata di fra-gole e clot-ted cream, ovvero panna rap-presa di latte di mucca bol-lito. Negli ultimi anni

l’«afternoon tea» ha conquistato anche la Svizzera. Ad esempio tra l’inverno e la primavera, quando fuori il tempo può essere ancora poco gradevole, è il mo-mento ideale per celebrare appieno que-sta tradizione britannica. Tre locali in cui vale la pena fare questa esperienza all’ora del tè.

Bellevue Palace, BernaÈ un piacere anche solo guardare questo venerando hotel in cui hanno alloggiato numerosi attori, politici e teste coronate. Anche la Regina Elisabetta vi è stata ospite e probabilmente vi ha sorseggiato del tè. Ci si accomoda nei profondi di-vani o sulle storiche seggiole nella lobby e si è serviti con ricercata gentilezza. In modo classico vengono offerti tramez-zini, scones e piccoli pasticcini su un’al-zatina a due piani – una gioia per il pa-lato. I quattro tramezzini per persona sono imbottiti con salmone, formaggio, prosciutto, pomodoro e cetriolo. Il tutto accompagnato da una coppetta colma di

OFFERTE DI AFTERNOON TEA

Bellevue Palace, Berna, ogni giorno dalle 14 alle 18, 35 franchi per persona, lo champagne non è incluso nell’offerta.

Carlton, Zurigo, da settembre a maggio e da mercoledì a sabato, dalle 14.30 alle 17.30, 39 franchi per persona, con champagne (Laurent Perrier) 55 franchi.

Hotel d‘Angleterre, Ginevra, ogni giorno dalle 15 alle 18, 47 franchi per persona, con champagne (Ruinart) 59 franchi.

Classici Tramezzini al salmone, prosciutto o formaggio.

Deliziosi Delicati scones si alter-nano a gustosi mini pasticcini.

Elegante Alzatina, servizio in porcellana e ambiente accurato.

pickles, i sottaceti. Attenzione: dato che a molti non piacciono le uvette, i delicati scones del Bellevue contengono cran-berries, i mirtilli rossi americani. Non è compresa la clotted cream, ma anche la crème double dell’Emmental è deliziosa. Poi l’acquolina in bocca viene per un pasticcino alla frutta, una mini torta di Linz e altro ancora. La carta è ben rifor-nita: cinque qualità di tè nero, tre di tè verde, sei infusi d’erbe e di frutta fornite dal bernese Teeladen sulla Länggasse. E non da ultimo: nel prezzo è compreso una seconda porzione di tè.

Hotel d’Angleterre, GinevraChi varca questa soglia non se ne torna di certo a casa con l’appetito in bocca. Su un’enorme alzatina con coperchio vengono offerti all’ospite sei tramezzini con salmone, cheddar, pomodoro, ce-triolo e crema d’uovo, sette pasticcini e due scones. Uno spettacolo anche per gli

occhi. Ca-rino: il ser-vizio da tè fiorito e la vista sul getto d’ac-qua. E, ben pronto, sul tavolo si trovano i bicchieri per lo

champagne, che poi inevitabilmente viene comandato subito. E ad una flûte di Ruinart è difficile dire di no in questa cornice ideale. Dettaglio non indiffe-rente: gli scones arrivano con e senza le uvette. Invece di clotted cream viene servita una delicata crème double della Gruyère. La pasticceria – tra cui un mini macaron verde, un cheesecake o un pic-colo éclair – una poesia. Carino: chi non ce la fa a mangiare tutto, il personale of-fre di mettere il resto in una doggybag. Da citare è anche l’offerta abbondante e straordinaria del commerciante pari-gino di tè Betjeman & Barton: dieci tè neri, nove bianchi e verdi, due tè rossi

dal Sudafrica e quattro infusi alle erbe e alla frutta. Tra questi ci sono specialità come «Eden Rose», un delizioso tè nero con foglie di rosa o il tè verde «La dame du lac» con pennellate di sapore di mela, bacche, susina mirabella e caramello.

Ristorante Carlton, ZurigoSulla Bahnhofstrasse è un gran via vai, mentre ad un paio di passi di distanza, e precisamente nel Ristorante Carlton, regna una calma benefica. L’«afternoon tea» viene servito in un grande locale. A molti tavoli si sente parlare inglese e queste voci quasi superano il volume della musica classica di sottofondo. Carino: i mazzi di fiori freschi dai colori delicati. Assieme al tè, della propria casa Segmüller Collection, viene anche portata una clessidra che mostra quanto si deve attendere prima di iniziare a gu-stare. Accanto si trova anche una piccola teiera con acqua calda nel caso in cui il

tè diventi troppo forte. Gli ospiti pos-sono sce-gliere tra sette tè neri, cin-que tè verdi, tre Oolong, uno

bianco, uno giallo e cinque tè alle erbe. I numerosi tramezzini nell’alzatina sono delicati e in parte si discostano un po’ dai sapori classici. Ci sono dunque an-che quelli con roastbeef oppure con paté di fegato. I dolci, tra cui piccoli cake e dadi ripieni di fudge, caramello fon-dente, o crema di fragole, sono così gu-stosi che si vuol spazzare velocemente il piatto. Per concludere vengono serviti ancora due mini scones, che potrebbero tranquillamente essere più grandi e gustosi. Molto positivo: l’estremamente cortese cameriere. Il piatto e le posate vengono cambiate non appena si passa dal salato al dolce. •

aprile 2016 | touring 59

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Tour de Suisse

sono noleggiare le biciclette elettriche Flyer, che possono essere restituite in un qualsi-asi altro posto di noleggio. In questo modo, ognuno può comporre il proprio itinerario personale. E all’energia necessaria ci pensano non meno di 15 posti dove si può

bellezze; non a caso viene chiamata anche «Glacier Express del traffico lento».

La Via del Cuore si snoda at-traverso l’itinerario ciclistico numero 99 ed è perfetta-mente segnalata lungo l’in-tera tratta. In 14 posti si pos-

La Via del Cuore è una delle più belle tratte panoramiche per ciclisti esistente al mondo. Percorsa in sella ad una e-bike offre splendide opportunità di scoprire la Svizzera in un modo nuovo, leggero e divertente. E i soci TCS approfittano di uno sconto sostanzioso.

Dal Lago di Costanza a quello di Ginevra, circa 720 chilometri ininterrotti di per-

corsi ciclistici tra i più belli, suddivisi in 13 straordinarie tappe: chi viaggia sulla Via del Cuore vive la Svizzera in tutte le sue sfaccettature e

60 touring | aprile 2016

Page 61: Touring 4 / 2016 italiano

La «Glacier Express del traffico lento» La Via del Cuore è uno degli itinerari per bici ed e-bike più belli.

per intenditorisostituire la batteria strada facendo.

Sconto per i soci TCSLa «Herzroute AG», promo-trice di questa via ciclabile unica nel suo genere, è riu-scita a inventare un nuovo tipo di attività turistica, che combina tra loro tecnica, tempo libero, avventura e svizzeritudine. Inoltre, sul percorso circa 300 aziende partner forniscono variegate possibilità di intrattenimento, ristorazione e pernottamento. Che si tratti di eventi azien-dali o associativi oppure di una romantica gita di coppia, la Via del Cuore offre a tutti i partecipanti un pezzo di Sviz-zera assolutamente perso-nale. I soci TCS approfittano di uno sconto del 25 percento sul noleggio di una e-bike Flyer presso Rent a Bike (pre-notazione: www.rentabike.ch). La guida ufficiale del per-corso può essere ordinata gra-tuitamente online o ritirata nella stazione di noleggio.

Per ulteriori informazioni e ordinare la guida del percorso: www.herzroute.ch

LE NOSTRE TAPPELosanna–Romont 50 km ▲

Romont–Laupen 63 km ▲▲

Laupen–Thun 64 km ▲▲

Thun–Langnau 72 km ▲▲▲

Langnau–Burgdorf 45 km ▲▲

Burgdorf–Willisau 63 km ▲▲

Willisau–Zugo 69 km ▲

Zugo–Einsiedeln 44 km ▲▲

Einsiedeln–Rapperswil 58 km ▲▲▲

Rapperswil–Wattwil 54 km ▲▲

Wattwil–Herisau 55 km ▲▲

Herisau–Altstätten 44 km ▲▲

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Buonoper i soci TCSdel valore di: CHF 16.–. Da utilizzare per il noleggio di una e-bike da Rent a Bike in un’agenzia Herzroute

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aprile 2016 | touring 61

VANTAGGI SOCIO

Page 62: Touring 4 / 2016 italiano

bella Münster

Poco conosciuta, Münster si rivela una destinazione ideale per gli appassionati d’arte e delle passeggiate. Vi invitiamo alla scoperta di questa città di 300 000 abitanti che non ha nulla da invidiare alle vicine Colonia e Düsseldorf.

REPORTAGE ALINE BEAUD

bella Münster

 Che facciata orrenda, pensiamo alla vista del gigantesco muro ovest del Duomo di S. Paolo. Solo 16 piccole vetrate interrom-

pono la superficie in gres porcellanato. «La facciata non fa l’unanimità nem-meno tra la gente del posto», rassicura la guida Julia Grossekathöfer rivolgen-dosi alla comitiva di turisti venuti a visi-tare Münster. «Il 90% del centro città venne distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale», ci spiega mentre il vento scompiglia i suoi capelli. Questa parete dunque non è che una delle con-seguenze della ricostruzione. Se viene osservata da sud, la cattedrale presenta però il suo lato migliore. Si può ammi-rare la ricchezza della sua architettura romana con influssi gotici e moderni.

È qui, nel nucleo di Münster, città tede-sca della Renania Settentrionale-Vestfa-lia, che il missionario Ludger, vescovo della città, ordinò i primi lavori di co-struzione oltre 1200 anni fa. La costru-zione della cattedrale ebbe inizio ben più tardi, nel 1225.

La città delle 80 chieseMa i turisti hanno già lasciato la piazza e ora seguono Julia Grossekathöfer in una pittoresca viuzza selciata. Ecco un ponticello e un fiume, l’Aa. «Il polmone della città», indica Julia gesticolando e fornendoci informazioni preziose. Fra l’altro veniamo a sapere che la città e i suoi dintorni contano non meno di 80 chiese e cappelle. A parte ciò, Münster ha tanti altri assi nella manica. Ci si

sposta facilmente in bicicletta e, con l’arrivo della bella stagione, ci si può rilassare sulle rive del lago Aasee. Nel cuore pulsante della città, sulla via Prin-zipalmarkt, i visitatori vengono definiti-vamente conquistati dallo charme di questa città ancora misconosciuta.

Tetti a gradoniQui una sfilza di case con splendidi frontoni – 48 per l’esattezza – risalenti al XII secolo si mettono in mostra per i passanti. Anche queste abitazioni, una più bella dell’altra, furono distrutte du-rante la Seconda Guerra Mondiale, ma poi ricostruite con un tocco moderno, pur conservandone lo stile originale. Le arcate, dove i commercianti un tempo vendevano la loro merce, oggi sono luo-ghi che invitano a passeggiare. Se ci si avvia lungo la via Spiekerhof, ci si ri-trova a tu per tu con la statua di un Kie-

Lo charme discreto della

Cattedrale Da ammi-rare pure lo splendido orologio astronomico.

Le case a gradoni contribuiscono allo charme della bella città tedesca.

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penkerl, figura simbolica di Münster. Questo commerciante ambulante del XIX secolo barattava informazioni in cambio di mercanzie. Trasportava i suoi beni con una «kiepe» in groppa. «E chissà perché le uova si trovano in fondo al cesto», ironizza la guida accen-nando alla gerla in spalla alla statua. In effetti, la ripartizione del carico lascia alquanto a desiderare!

Mosaico di PicassoPreso congedo dalla guida, il nostro gruppo di turisti si dirige verso il Museo Picasso che comprende una superficie espositiva di oltre 600 metri quadri. La piazza situata davanti all’edificio val bene una visita. Visto dall’alto, il sel-ciato che la ricopre forma il ritratto del celebre pittore. Il mosaico è basato su un’immagine scattatagli dal famoso fotografo Robert Capa.

Storia millenariaL’autentico gioiello culturale di Münster, da non perdere assolutamente, è il Museo LWL d’arte e di cultura. Riaperto nel settembre del 2014 dopo la completa ristrutturazione, offre ai visitatori un circuito artistico che passa attraverso 51 sale e ripercorre oltre 1000 anni di sto-ria. E nel nuovo complesso tutto è stato pensato con cura, fin nei minimi detta-gli. Alcune sale sono state concepite spe-cialmente per valorizzare le opere della collezione. Ne è un esempio il Cristo sulla croce trionfale di legno, presentato in un’ampia sala blu, la prima che ci ac-coglie all’esposizione.

La nuova sede del museo rappresenta a sua volta un capolavoro dal punto di vi-sta architettonico. Il complesso dispone non solamente di una grande corte lu-minosa, ma comunica sapientemente con l’esterno grazie a numerose vetrate. Fuori, sulla piazza della cattedrale, scor-giamo Julia Grossekathöfer dietro a una delle finestre. Sta già salutando l’enne-simo gruppo di turisti, venuti anch’essi a scoprire i tesori sconosciuti di quest’in-cantevole città tedesca. ◆

DA SAPERECome arrivare? Volo con destinazione Düsseldorf, poi in treno dall’aeroporto a Münster, durata del viaggio in treno circa 1,5 ore.

Dove pernottare? Consigliamo l’ho-tel Mövenpick 4 stelle Superior. L’al-bergo gode di una posizione eccezio-nale a qualche passo dal lago Aasee. Il centro città di Münster dista 1,5 km e si raggiunge in 15 minuti a piedi. Una sauna e uno spazio fitness di oltre 350 m2 invitano al relax dopo una gior-nata in gita. Un’altra particolarità è l’apiario, installato sul tetto dell’albergo, dove 20 000 api producono un deli-zioso miele, venduto alla ricezione.

Dove mangiare? Kleiner Kiepenkerl, situato nel centro storico in un gra-zioso fabbricato a mattoni ocra. Potete gustare piatti e vini della regione. www.kleiner-kiepenkerl.de

Altes Gasthause Leve, ristorante tipico risalente al 1607! La sala interna è de-corata con ceramiche di Delft e si ser-vono eccellenti piatti regionali.www.gasthaus-leve.de

Chesa Rössli, ristorante contiguo all’hotel Mövenpick. Ideale per chi de-sidera rifocillarsi in un ambiente ovat-tato e riservato, lontano dai sentieri battuti. Un must per tutti i cultori della gastronomia. www.chesa-roessli.de

Cosa visitare? La cattedrale San Paolo, Domplatz 28, entrata gratuita. www.paulusdom.de

Museo Picasso, Picassoplatz 1, entrata adulto: 10 euro. www.kunstmuseum-picasso-muenster.de

Museo LWL, Domplatz 10, entrata adulto: 8 euro. www.lwl-museum-kunst-kultur.de

Lago Aasee Un’oasi di relax non lontano

dal centro città.

Moderno La nuova sede del museo LWL

conquista con la sua architettura.

Guida turistica Julia Grossekat höfer

fornisce preziose informazioni.

Chiesa SanLamberti Uno degli 80 edifici religiosi della città.

Kiepenkerl Un vero simbolo della città!

SVAGO

aprile 2016 | touring 63

Page 64: Touring 4 / 2016 italiano

Vacanze in Italia

mercato

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Page 65: Touring 4 / 2016 italiano

Sei concerti 77 Bombay Street solo per i soci del TCS

Inebriante, intimo, esclusivo: si presenta così «TCS Stars on Stage» con i 77 Bombay Street. Durante sei concerti in altrettante città svizzere, i soci del TCS potranno godersi questa celebre band elvetica in un dirompente ambiente piccolo ma raffinato per soli 30 franchi.

TCS Stars on Stage Un evento musicale indi-menticabile in esclusiva per i soci TCS.

TESTO DOMINIC GRAF

LE SEI DATE Zurigo Giovedì 28.4Komplex Klub

Emmenbrücke Venerdì 29.4 Viscose

Lugano Sabato 30.4Studio Foce

Basilea Mercoledì 11.5Sudhaus

San Gallo Giovedì 12.5Kugl

Vevey Venerdì 13.5Rocking Chair

Biglietti su: www.tcs.ch/77bombaystreet

Quando due anni fa, mentre si trovava a Ems nei Grigioni, Esra Buchli ebbe

problemi con la frizione della sua autovettura, chiamò in aiuto il TCS. Fu raggiunto immediatamente da un pat-tugliatore e rimorchiato fino a Coira. Da allora Esra è socio TCS.

È invece iniziata qualche tempo prima la sua carriera come batterista dei 77 Bom-bay Street. Il gruppo, da lui fondato assieme ai fratelli

Matt, Joe e Simri-Ramon nel 2007, è da anni sulla cresta dell’onda e ha un posto fisso nelle classifiche musicali el-vetiche. Con le loro canzoni schiette e genuine sono riu-sciti sia a rendere estrema-mente popolare il genere folk-pop in Svizzera sia ad abbattere le barriere lingui-stiche, unendo la Svizzera sotto la stessa musica.

In un altro mondo Il TCS è pertanto estrema-mente felice di essersi aggiu-dicato i 77 Bombay Street per

una serie esclusiva di con-certi nazionali. In sei città svizzere – da San Gallo a Ve-vey passando naturalmente anche da Lugano – i soci del TCS avranno il piacere di godersi da vicino la celebre band al prezzo eccezionale di soli 30 franchi, all’interno di un ambiente intimo. Il «TCS Stars on Stage» può infatti contenere un numero limi-tato di 300–500 spettatori. Questa atmosfera personaliz-zata trasmette ai concerti un carattere unico, che garanti-sce ricordi indelebili. Ed è

proprio questo lo scopo della stessa band: «Per una sera la gente deve potersi ritrovare in un altro mondo». A coro-namento delle serate di con-certi ci sarà anche la possibi-lità per qualcuno, con un po’ di fortuna, di incontrare personalmente la banda dei 77 Bombay Street durante un «Meet and Greet». •

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In Ticino

200 biglietti

gratuiti!(vedi p. 80)

CLUB

aprile 2016 | touring 65

Page 66: Touring 4 / 2016 italiano

La calma è la virtù dei fortiDa oltre 30 anni Peter Wirz e il suo team fanno in modo che i veicoli rimasti in panne ritornino ai loro proprietari. La sua ricetta vincente: mantenere la calma. Sempre.

34 anni di esperienza TCS Nella sua carriera

Peter Wirz ha già vissuto tante situazioni curiose.

TESTO DOMINIC GRAF | FOTO EMANUEL FREUDIGER

PETER WIRZ

BOTTA E RISPOSTAColtiva qualche hobby per compensare il lavoro?Suono il corno in una banda di ottoni.

Cosa la fa arrabbiare del suo lavoro?Il fatto che la professione di autista abbia un bassis-simo riconoscimento. Molta gente è scettica e nutre dei pregiudizi nei confronti dei mezzi pe-santi e di chi li conduce.

Dove va normalmente in vacanza?Quando parto preferisco il Nord oppure la montagna. Faccio fatica a distendermi e ricaricare le batterie nelle regioni calde.

Quando, nel lontano 1982, Peter Wirz en-trava al servizio del TCS, in Svizzera

veniva introdotto l’orario ca-denzato, in Germania Helmut Kohl prestava giuramento come cancelliere e si festeg-giava la prima del celeber-rimo film E.T. Ne è passato del tempo. E Wirz continua a lavorare per il TCS, nella stessa città, nello stesso campo operativo. Assunto con la mansione d’autista di camion, passa poi dietro la scrivania come coordinatore responsabile, veste in cui si occupa a tutt’oggi dell’orga-nizzazione dei trasporti di veicoli che non sono in grado di riprendere il viaggio dopo un’avaria: un mestiere impe-gnativo, che non richiede soltanto abilità manuale, ma anche attitudine a trattare

con le persone. Peter Wirz le possiede entrambe.

Simpatici aneddoti Sul lavoro l’aiuta la circospe-zione che lo contraddistingue. «Mantenere la calma si è sempre rivelata la strategia migliore», afferma il 62enne. Wirz parla con voce pacata e uniforme. Mostrare le pro-prie emozioni non rientra nel suo carattere. Eppure le sue labbra accennano un sorriso malizioso, quando gli viene chiesto di raccontare qualche episodio della sua vita profes-sionale. Per esempio, si ri-corda di quella volta in cui dovette rimorchiare un’auto-mobile con roulotte a causa di un guasto al motore. «Vo-levo caricare il convoglio, quando la proprietaria trafe-lata mi chiese di innaffiare dapprima i gerani appesi alla

sua bella roulotte. Non ebbi obiezione alcuna! Così diedi l’acqua ai fiori e poi caricai la roulotte», ci racconta diver-tito il nostro interlocutore.

Intanto, il sorriso si è allar-gato e Peter Wirz inanella una storia dopo l’altra. Come l’incontro con tre enormi ma-stini che si trovavano nel gran bagagliaio di un veicolo da trainare, o quel bimbo di-menticato in una roulotte, oppure l’anguria che dovette recuperare da un’automobile guasta. Tutti questi casi hanno avuto un denomina-tore comune: affrontata con calma e senza lasciarsi stres-sare, qualsiasi situazione, per quanto insolita, si è risolta positivamente.

Un capo alla pari Peter Wirz racconta volen-tieri degli aneddoti, ma per quello che lo riguarda perso-nalmente, diventa taciturno, quasi timido. È così anche quando gli tocca descrivere i suoi compiti come capo del reparto Trasporti nella sede del TCS a Oensingen. Infatti,

già la sola parola «capo» sem-bra dargli fastidio. «In primo luogo siamo colleghi, che col-laborano su un piano di pa-rità e che possono contare gli uni sugli altri», spiega. «Ma qualcuno deve pur prendere le decisioni. E questo tocca al sottoscritto». Wirz è respon-sabile di una squadra di dieci autisti, due dei quali stanno svolgendo l’apprendistato di autista di veicoli pesanti. •

66 touring | aprile 2016

CLUB

Page 67: Touring 4 / 2016 italiano

Scriveteci…Qui vale la regola: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata.

touring impressumRivista del Touring Club Svizzero (TCS)

EditoreTouring Club SvizzeroCasella postale 820, 1214 Vernier (GE)

Caporedattore Felix Maurhofer

Vice caporedattoriMarc-Olivier HerrenDino Nodari

Redazione Aline BeaudJuliane LutzDominic Graf

Art DirectorAlban Seeger

Responsabile fotoEmanuel Freudiger

LayoutAndreas WaberStephan KneubühlSara BönzliMathias Wyssenbach

Assistenti di redazioneMichela Ferrari (I)Tania Folly (F)Oliver Marti (T)Irene Mikovcic-Christen

CorrispondenzaRedazione TouringMaulbeerstrasse 10, 3001 BernaTel +41 58 827 35 00Fax +41 58 827 50 [email protected]

TiraturaEdizione italiana: 83 246Totale: 1 334 694

Edizione/MarketingReto KammermannNatascia Prosperi

Abbonamento: compreso nella quota annua di socio. «Touring» è pubblicato 12 volte l’anno.

Modifica indirizzo: con il numero di socio: TCS, Sede centrale, Casella postale 820, 1214 Vernier, Tel. 0844 888 111, [email protected]

Pubblicità: Publicitas SASeilerstrasse 8, Casella postale, 3001 Berna+41 58 680 95 30, publicitas.ch

Testi e foto sono protetti dai diritti di autore. Ogni riproduzione, anche parziale, richiede l’accordo scritto dell’editoria. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

ProduzioneSwissprinters SABrühlstrasse 5, 4800 ZofingenTel. +41 58 787 30 00

La redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispon-denza. È possibile inviare le lettere per e-mail ([email protected]). Le lettere sono pubblicate anche nella versione online di Touring (www.touring.ch).

Le diurne non bastanoConstato di continuo che molti automobilisti si limi-tano ad accendere le luci diurne e quindi non i fari posteriori – perfino nel caso della polizia o di maestri di guida. Ho chiamato diverse volte il numero delle radio riservato agli annunci di co-lonne o disagi e le ho infor-mate che molti automobilisti viaggiano senza luci poste-riori anche in condizioni di nebbia fitta. Non riesco pro-prio a capire perché nessuno informi e lanci un appello affinché i fari posteriori ven-gano accesi in queste perico-lose situazioni. C’è forse gente che non sa che i fari diurni sono solo anteriori? Ringrazio il TCS se pren-desse in considerazione le mie constatazioni e per tutto quello che intraprende quotidianamente e in modo esemplare a favore della sicurezza.

Fritz Marthaler, Bienne

Segway e compagniaTouring 2/2016

I Segway sono proprio quello di cui ha bisogno la nostra comoda società. Spe-cialmente per quelle per-sone che non usano mai una scala e preferiscono molto di più andare su e giù con l’a-scensore e le scale mobili piuttosto che muovere un passo o vanno in macchina fino all’entrata del negozio e occupano i parcheggi riser-vati ai disabili. Se questi mezzi elettrici da diverti-mento venissero adattati anche per lo sterrato, sareb-bero usati anche per le passeggiate in montagna. Le capanne del CAS dovreb-bero mettere a disposizione un numero sufficiente di prese di corrente. In conclu-sione: stiamo scherzando! Kaspar Ryser, Amsoldingen

Guidare in autostradaPerché si chiedono sempre più corsie sulle autostrade, se quelle esistenti non sono usate? Se i limiti di capacità sono raggiunti, il traffico si ferma. Perché allora si cir-cola quasi esclusivamente sulla sinistra, nonostante a destra ci sia sufficiente spa-zio o addirittura non soprag-giunga alcun veicolo? Va ricordato che la corsia di de-stra non è riservata esclusi-vamente ai camion. Circo-lare a destra è addirittura prescritto dalla legge… ma chi se ne frega? Una volta che ci si ritrova a sinistra, si resta incollati a sinistra anche se non ci sono veicoli all’orizzonte. Negligenza, mancanza di concentra-zione, tattica intimidatoria o cosa? Sveglia, prego…

Rolf Brühwiler, Buochs

Cerchiamo: foto scattate dai lettori Nessuno dimentica la prima auto e neanche tutto quello che ci ha fatto vivere. Allora ci racconti la sua curiosa, avventurosa o divertente storia. Da inviare con una foto a: [email protected]

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aprile 2016 | touring 67

Prima auto, primo amore«Ho acquistato la mia prima automobile nel 1953, era una Fiat Balilla del 1936 con 18 CV. A causa della vernice ormai consunta, decisi di sottoporre

il mio nuovo mezzo di trasporto ad una cura di bellezza. Doveva essere bicolore: in grigio la carrozzeria, in blu i volumi-nosi parafanghi. La sera di quello stesso giorno ci fu un ballo alla stazione cen-trale di Zurigo. Nella ressa, una bellis-sima ragazza mi pestò un piede. Mentre si scusava ripetutamente, le dissi: «Non fa niente. Ma a titolo di risarcimento do-vrebbe ballare un po’ con me». Lei accettò e dopo il ballo mi era già chiaro che non l’avrei lasciata andar via tanto facilmente. Le chiesi gentilmente se potevo andare a prenderla per fare una gita con la mia nuova auto e lei acconsentì con gioia. Tuttavia, quando mi presentai sul posto dell’appuntamento le chiesi ancora un favore: siccome la vernice sulla mia Fiat non si era ancora asciugata completa-mente, avrebbe dovuto toccare solo la maniglia della portiera! Poi la vita fece il suo corso e nel frattempo siamo sposati felicemente da 60 anni».

Hans e Esther Röllin, Zurigo

Vernice fresca La Fiat Balilla del 1936 di Hans Röllin.

Page 68: Touring 4 / 2016 italiano

COME FUNZIONA?

Zoom sulla bici cargo Hai già sentito parlare delle bici cargo? La bici cargo, o cargo bike, è un veicolo a due, tre o quattro ruote che assomiglia molto a una bicicletta. Si tratta, in effetti, di un derivato della bicicletta. Alcune bici-cargo possiedono un’assistenza elettronica, un motore e una batteria, che aiutano il ciclista ad avanzare. Ma qual è l’utilità di questi mezzi? Grazie a questo tipo di veicoli, è possibile trasportare dei carichi pesanti e grossi, per esempio le commissioni. Ma non è tutto: nella cassetta della bici cargo possono sedersi in posti protetti fino a due bambini, lasciandosi guidare da un adulto. È davvero divertente! Inoltre, le bici cargo sono molto pratiche, soprattutto in città per effettuare dei tragitti brevi, per esempio per recarsi alla panetteria o anche in biblioteca. Sono pure economiche: contrariamente all’auto, non è infatti necessario pagare un posteggio o delle tasse stradali!

1. Piega in due il foglio in senso dia-gonale, poi aprilo. Ripeti l’operazione con l’altra diago-nale.

2. Le pieghe sono ben marcate sul foglio. Poi abbassa gli angoli verso il centro del foglio.

3. Una volta abbas-sati i quattro an-goli…

4. ... gira il foglio e abbassa di nuovo gli angoli verso il centro.

5. Il tuo piglia naso è quasi pronto.

GIOCHI MOBILI

Il piglia naso, un origami divertenteEcco un gioco semplice che non passa mai di moda, per il quale hai biso-gno di un foglio di carta quadrato e pennarelli. Aiutati con il disegno ri-portato qui sopra per formare il piglia naso (detto anche «Inferno o para-diso?»). Quando lo hai costruito, pittura ogni triangolo con un colore diverso e scrivi un messaggio all’interno. Per esempio, «sei gentile» o «non sei divertente». Quando lo hai decorato, puoi giocare con un amico o un’amica che dovrà scegliere una cifra tra 1 e 10. Infila le dita sotto nelle fessure. Apri e chiudi il gioco il numero di volte scelto, per esempio 5. Il tuo amico sceglie quindi uno dei colori e tu potrai leggergli il messaggio nascosto. Non esitare a chiedere aiuto ai genitori.

6. Piega un po’ la carta dal centro, per segnare meglio gli angoli.

7. Ed ecco che il tuo gioco è pronto.

La bici cargo è utile per gli spostamenti in città, ad esempio per andare fino al negozio.

68 touring | aprile 2016

TOUROLINO

Page 69: Touring 4 / 2016 italiano

I premi sono stati gentilmente offerti da Technorama, Swiss Vapeur Parc e il castello di Chillon.

Inviaci un’e-mail a [email protected] con la soluzione giusta per partecipare al sorteggio e provare a vincere uno dei premi a lato.

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PREMI

1 biglietto famiglia (2 adulti, 2 bambini), di un valore totale di 90 fr.

1 abbonamento annuale di un valore totale di 50 fr.

3 x 1 biglietto famiglia (2 adulti, 2 bambini), valore di 37 fr. ciascuno.

1.

2.

3.

Possono partecipare tutti i giovani lettori e le giovani lettrici di Touring della Svizzera e del Liechtenstein, a eccezione dei collaboratori TCS e dei loro familiari. I giovani vincitori del concorso «Tourolino» saranno estratti a sorte e avvisati personalmente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali. I nomi dei vincitori verranno pubblicati di volta in volta sulla rivista Touring.

In questo numero, impara a preparare un «piglia naso» di carta. Un gioco che puoi personalizzare, dando libero sfogo alla tua immaginazione. Scopri anche le biciclette cargo e i loro numerosi vantaggi. E soprattutto, divertiti!

Facile e divertente,

TESTO ALINE BEAUD | ILLUSTRAZIONI ANDREA PETER

l’origami

CONCORSO

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Quale via conduce all’asilo? Quale bici non ha la sua copia?

GIOCO 2

Quale equipaggiamento è indispensabile per la tua sicurezza durante un giro in bici? □ A. Borraccia □ B. Pantaloncini □ C. Casco

Partecipazione entro il 10 aprile 2016 per e-mail a: [email protected] o tra-mite cartolina postale a: TCS, Redazione Touring, Tourolino, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna

La risposta del concorso n. 3 era A, divieto di slittare.Complimenti ai vincitori: Linda Parini (Pura), Aline Diday (Losanna) e Sven Waldispühl (Eich).

Partecipazione entro il 10 aprile 2016 pa: [email protected] mite cartolina postale aTCS, Redazione Touring, Tourolino, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna

La risposta del concorsn. 3 era A, divieto di slittare.Complimenti ai vincitoriLinda Parini (Pura), Aline Diday (Losanna) e Sven Waldispühl (Eich

GIOCO 1

aprile 2016 | touring 69

Page 70: Touring 4 / 2016 italiano

Un chopper a

TESTO FELIX MAURHOFER | FOTO EMANUEL FREUDIGER

Un’idea fissa, un infortunio sportivo, una formazione tecnica e una buona dose di perseveranza hanno motivato il 42enne Bruno Forcella a ideare e costruire una moto chopper elettrica fuori classe.

emissioni zero

Questo e-chopper della marca Sinecycles, configurato in modo sobrio, è bello, funzionale e anche veloce. L’ingegnere elettronico dell’Oberland bernese vi ha lavorato per due anni.

Si deve essere un po’ pazzi per sviluppare una moto elettrica di questo tipo?Sono un biker fino al midollo e l’idea del chopper elettrico era da tempo che mi frullava in testa. Ma il rumore del motore è pura musica per le orecchie degli appassionati dei chopper. Al-lora sì che si deve essere pazzi per trasformare questo mezzo in elettrico. Quando poi un infor-tunio mi ha costretto a sospendere l’attività sportiva, ho iniziato a concretizzare e svilup-pare la mia idea. La spinta interiore, di portare a fine il mio progetto, è stata poi così forte che mi ha motivato sino a non potermi più tirare in-dietro. Dunque ho trascorso gli ultimi due anni praticamente davanti al computer e nella mia officina.

E da dove è giunta l’ispirazione?Mi piace leggere riviste specializzate e così ne ho visto un paio su ordinazione ben toste. Guar-dandole ho pensato che anch’io volevo fare qualcosa di unico. Dato che, grazie alla professione, avevo a che fare con i motori elettrici, mi sembrava chiaro che dovesse essere un e-chopper.

Si deve dunque avere molte conoscenze tecniche?Sì, assolutamente, perché è un’impresa molto complessa. Si deve avere tutto sotto controllo, dalla meccanica sino alle com-ponenti elettroniche. Ritengo che una persona senza prepara-zione tecnica si ritroverebbe subito in difficoltà.

E com’è stato il viaggio inaugurale?È stato un momento speciale, dopo le infinite ore trascorse chiuso in officina. Tutto è funzionato alla perfezione, soprat-

tutto l’accelerazione della moto… sono stato quasi catapultato dalla sella. Vi è però il rovescio della medaglia. Con l’e-chopper si può circolare solo su strade private perché non ha ancora ottenuto l’autorizzazione.

Qual è la cosa per cui prova più orgoglio?Ho ottenuto molte reazioni positive a livello internazionale, perché il design del mio mezzo attira l’attenzione. Mi è già stato proposto di presentare la mia creazione in alcune esposi-zioni e sono stato contattato da molti giornalisti specializzati

provenienti da tutto il mondo che volevano redigere un articolo per la loro rivista di moto.

Che aspetto deve avere una buona moto? La priorità è la velocità. Per me una moto è un’o-pera d’arte in tutta la sua interezza e deve espri-merlo anche nel suo aspetto. Non mi attirano le moto senza carattere.

Quando passerà alla produzione in serie?Non ho la sfera di cristallo. Tuttavia si sono di-mostrati interessati sia potenziali acquirenti che commercianti. Son convinto del suo poten-ziale, ma c’è ancora bisogno di solidi investitori.

Sta già pensando a un prossimo modello?A dire il vero ho un paio di idee per la testa. In concreto però ancora nulla. Chissà nella mia officina cosa riuscirò ancora a creare fondendo varie componenti tra loro…

Lei allora crede al futuro della mobilità elettrica?Sono fermamente convinto che l’e-mobilità prima o poi si affer-merà. In futuro si dovranno realizzare anche sistemi di ge-stione del traffico intelligenti. Non sono però del tutto con-vinto che si definiranno attraverso la mobilità autonoma. Tuttavia l’obiettivo deve essere una mobilità ecologica senza troppe code. • www.sinecycles.com

BRUNO FORCELLA

ingegnere elettronicoPREFERENZE

Colore: nero

Veicolo: moto

Musica: tutta

Paese: USA

Film: thriller

Cibo: messicano

70 touring | aprile 2016

IN GIRO CON

Page 71: Touring 4 / 2016 italiano

E-chopper Per due anni Bruno Forcella è rimasto chiuso a lavorare in offi-

cina prima di poter salire in sella al suo mezzo.

aprile 2016 | touring 71

Page 72: Touring 4 / 2016 italiano

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14.05.2016 BERNAPOSTFINANCE ARENA

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Page 73: Touring 4 / 2016 italiano

OCCASIONE 1 – Gioco per i lettori

OCCASIONE 3 – SUDOKU 2OCCASIONE 2 – SUDOKU 1

Con le sue dimensioni ridotte e un peso infe-riore a 500 grammi, l’iPad Air 2 è il compagno ideale per quando ci si trova fuori casa. Il display retina ad alta risoluzione da 9,7 pollici permette di visualizzare fotografie, video e giochi nella migliore qualità. Il chip AX8 garantisce alte pre-stazioni e una durata della batteria fino a 10 ore. È possibile scaricare dallo Store innumerevoli applicazioni, che rendono l’iPad un apparecchio utile sia per lavorare sia per svagarsi.

Con il suo involucro di colore oro rosa, il modello 6s è un concentrato di eleganza. Sullo schermo 3D-Touch è possibile regi-strare più impronte digitali, per poter uti-lizzare l’apparecchio sia con la mano de-stra sia con la sinistra. Per la trasmissione di telefonate e dati, l’iPhone utilizza la ve-locissima rete LTE e uno standard WLAN di ultima generazione. La fotocamera principale, con i suoi 12 megapixel, è tra le migliori nel segmento smartphone.

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IN PALIO l’Phone 6s 32GB oro rosa Valore CHF 749.–

IN PALIO un iPad Air 2 16GB WiFi Valore CHF 599.–

Possono partecipare tutte le lettrici e tutti i lettori di Touring in Svizzera e Liechtenstein, ad eccezione dei colla-boratori del TCS e dei loro familiari. I vincitori dei concorsi «Gioca & Vinci» di Touring saranno estratti a sorte e avvertiti direttamente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Non sarà possibile ri-correre alle vie legali.

Ogni SMS costa CHF 1.50.È possibile partecipare anche per posta, inviando la soluzione a TCS, Editoria Touring, Casella postale, 3024 Berna.

IN PALIO 2 notti per 2 persone presso l’hotel Schweizerhof, Lenzerheide Valore ca. CHF 1300.–

Risolvete l’indovinello matematico e compilate le caselle verdi (le altre devono essere completate di volta in volta con le cifre da 1 a 9). Inviate un SMS con scritto tmi043 e le tre cifre al numero 543.

Risolvete l’indovinello matematico e compilate le caselle rosse. Inviate un SMS con scritto tmi042 e le tre cifre al numero 543.

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In palio: 2 pernottamenti per 2 persone in una camera di categoria Alpenchic o Nostalchic (a seconda della disponibilità), cena a 6 portate, accesso all’area wellness BergSpa incl. hammam, lezioni quotidiane di Activity e un trattamento al rhassoul con oli (nell’hammam), pass «S» per gli impianti di risalita del comprenso-rio sciistico Lenzerheide/Arosa.

Sponsor del premio: www.schweizerhof-lenzerheide.ch

Domanda: Quante gomme estive ha esaminato il TCS?

Inviate un SMS con scritto tm041 xx (xx = gomme) al numero 543.

L’hotel Schweizerhof si trova a Lenzerheide, nel cuore delle alpi gri-gionesi. Un paradiso per gli sportivi, per gli amanti delle escursioni in montagna e per chi cerca pure riposo e tranquillità. Le spaziose camere della categoria Alpenchic, le accoglienti Nostalchic o le ca-

mere standard ad un prezzo più conveniente: c’è una formula pen-sata per tutti, single, coppie e famiglie. Inoltre, lo Schweizerhof propone ai suoi ospiti il più grande hammam in un hotel dell’arco alpino e cinque ristoranti di primo livello.

GRANDI OCCASIONIper vincere3 18

aprile: ultimo

termine per

partecipare

ai giochi

aprile 2016 | touring 73

GIOCA & VINCI

Page 74: Touring 4 / 2016 italiano

Bon de commande Prénom/nom:

Adresse:

NPA/lieu:

Téléphone (en journée):

E-mail:

Commande sur www.sektor1.ch (sous Promo-code, saisir «touring») ou par envoi postal de ce bon (Karl‘s kühne Gassenschau, Schaffhau-serstrasse 21, 8006 Zurich). Taxe de CHF 9.– (en cas de commande en ligne, voir les indica-tions sur la page de commande)

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La réduction est valable pour les dates suivantes: (cocher la date souhaitée)

VE 17.6.2016 MA 05.7.2016 Ma 21.6.2016 JE 07.7.2016 SA 5.6.2016 ME 13.7.2016 ME 29.6.2016 JE 14.7.2016

Je commande: Prix normaux: MA/ME JE-SA

Adulte CHF 68.– CHF 78.– AVS/édud. CHF 58.– CHF 68.– Enfa. (moins d. 16) CHF 48.– CHF 58.–

Réduction sur 2 billets au maximum! Contingent dans la limite des places disponibles. En cas d’épuisement du stock de billets disponibles à la date souhaitée, je commande des billets pour l’une de ces deux dates de rechange:

1. 2.

Sponsor principal Partenaire médias Contribution aux frais d’infrastructure

Patronage Voyage en train

… a partir de juin 2016 à WinterthourI N F O S & B I L L E T S

Page 75: Touring 4 / 2016 italiano

Bikers:la stagione inizia… mettiti in forma!

TCS TICINOBollettino della Sezione Ticino

#04 | Aprile 2016

Con l’arrivo della primavera, sempre più motociclisti percorro-no le nostre strade in sella alle loro rombanti due ruote. Il TCS propone delle giornate di corso per riprendere padronanza col veicolo e aggiungere nuove esperienze alla propria guida.La Sezione Ticino organizza, al centro di Rivera, corsi di perfe-zionamento della guida per motociclisti la domenica 10 aprile e il sabato 30 aprile. Informazioni e iscrizioni: 091 935 91 21 – www.tcs-ticino.ch

Page 76: Touring 4 / 2016 italiano

76 touring | aprile 2016

ImpressumBollettino ufficiale dei Soci TCS, Sezione Ticino

Tiratura 84 000 copie Edizioni 12 volte all’anno

Redazione Roberto [email protected]

LayoutSara Bönzli

Inserzioni TCS Sezione TicinoCP 5816802 RiveraTelefono 091 935 91 22

StampaSwissprinters AGBrühlstrasse 5, 4800 Zofingen

Indirizzi TCS

Punto di contatto a Rivera: informazioni sul societariato, libretto ETI, protezione giuridica Assista, corsi, scuola guida, collaudi e controlli tecnici. Per il viaggio: ViaCard (I), Télépeage (F) Contrassegno per le polveri fini (D)Vignetta autostradale per CH e AustriaSeggiolini per bambini e articoli Shop

TCS Sezione TicinoVia alla Chiesa 10Casella postale 5816802 Rivera

Telefono 091 935 91 35Fax 091 935 91 [email protected]

ETI pronto interventoTel. +41 58 827 22 20 (emergenze)

Patrouille TCS:Tel.: 0800 140 140 (richiesta intervento)0844 888 111 (Informazioni)

Infostrada163 (50 cts./chiamata + 50 cts./min.)

TCS SEZIONETICINO

SEZIONE TICINO | VITA ASSOCIATIVA

L’Assemblea generale ordinaria dei Delegati della Sezione Ticino del Touring Club Svizzero è convocata,

quest’anno, al Centro CAST Ticino di Ca-stione giovedì, 19 maggio 2016, alle ore 18:00 con il seguente ordine del giorno:1. Approvazione del verbale dell’Assem-

blea generale ordinaria del 19 maggio 2015, svoltasi al Centro Manifestazioni Mercato Coperto a Mendrisio.

2. Premiazione dei migliori apprendisti del ramo auto-meccanico.

Convocatal’Assemblea cantonale

3. Relazione presidenziale per l’anno 2015: discussione e approvazione.

4. Relazione del direttore sull’attività 2015: discussione e approvazione.

5. Relazione del tesoriere sul conto d’esercizio e bilancio al 31.12.2015; Rapporto dei revisori statutari. Discussione e approvazione.

6. Nomine statutarie.7. Determinazione delle quote sociali

2017.8. Eventuali.

L’Assemblea della Sezione Ticino è costi-tuita dai 180 Delegati, appartenenti ai quattro Gruppi locali (Mendrisiotto, Lu-ganese, Bellinzonese e Valli, Locarnese e Valli) e suddivisi proporzionalmente al- l’effettivo dei soci del Cantone, dal presi-dente cantonale e dai dodici membri del Comitato sezionale. I Delegati sono nomi-nati dall’Assemblea dei soci dei Gruppi lo-cali. I Delegati riceveranno la convocazio-ne e i documenti assembleari per posta. •

La sala del Centro Manifesta- zioni Mercato Coperto a Mendrisio che ha ospitato l’assemblea cantonale nel 2015.

Il Centro CAST Ticino dove si terrà l’assemblea 2016.

Page 77: Touring 4 / 2016 italiano

aprile 2016 | touring 77

VITA ASSOCIATIVA | SEZIONE TICINO

Tra le offerte di svago di una giorna-ta il gruppo del Luganese propone per i propri soci il 21 maggio 2016,

una gita a Monza per visitare la splendida villa reale durante la mattinata per poi ap-profittare del pomeriggio per girovagare nel centro città. Spesso non bisogna anda-re troppo lontano per scoprire luoghi bel-lissimi.

Villa realeCostruita per volontà dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria nel 1780 come re-sidenza estiva per il figlio Ferdinando d’Asburgo, governatore della Lombardia austriaca si erge ai piedi dei colli brianzo-li. Il sito fu scelto per la sua bellezza, per la sua vicinanza a Monza e per la posizio-ne, strategicamente importante, lungo la direttrice Milano-Vienna.L’architetto Piermarini, progettò l’edificio, in stile neoclassico, secondo la sobria tra-dizione tipologica delle ville lombarde, ma ispirato al fasto e alla grandiosità del-

la reggia di Caserta, alla cui realizzazione aveva partecipato come allievo del Vanvi-telli. Al corpo centrale si aggiunsero due ali laterali per le stanze padronali e degli ospiti, e altre due sezioni destinate alla servitù, alle stalle, per un totale di quasi settecento stanze! Si potranno visitare gli Appartamenti Re-ali, con gli arredi personali dei sovrani re-sidenti: Umberto I, figlio di Vittorio Ema-nuele II, e sua moglie la Margherita di Savoia, la «prima Regina d’Italia» e gli ap-partamenti privati con il belvedere.

Programma e iscrizioniLa partenza è fissata alle 8.00 da Cornare-do, sul parcheggio per Pullman sul lato verso il fiume. Durante la mattinata saran-no organizzati due gruppi che visiteranno a turno, alle 10:00 e alle 11:30, gli appar-tamenti reali.Ci si sposterà poi in centro città dove si pranzerà al ristorante Fantello e si avrà la possibilità di passeggiare tra le vie del cen-

tro storico. Il rientro è previsto alle 17.30.La tariffa è di fr. 60.– e comprende la tra-sferta, la visita e il pranzo. Le iscrizioni sono da comunicare a [email protected] oppure allo 091 922 88 61 (pomeriggio) ed è indispen-sabile menzionare il proprio numero di Socio. I posti sono limitati e saranno pre-si in considerazione i primi 50 iscritti. •

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Page 78: Touring 4 / 2016 italiano

78 touring | aprile 2016

Pericolosecattive abitudini

Non è raro imbattersi, in particolare su strade periferiche, in comportamenti poco consoni di alcuni conducenti, che spes-so, sfruttano egoisticamente la sede stradale, inducono gli altri utenti ad e� ettuare manovre che potrebbero avere conse-guenze pericolose e sanzionabili. A cosa ci riferiamo? Ad alcuni autisti dei servizi pubblici di linea e ai camion per la raccolta dei rifi uti.

Le fermate improprie dei bus di lineaLe fermate dei bus di linea sono notoria-mente ben segnalate e delimitate; godono molte volte di spazi separati dalla carreg-giata, arredati di pensilina, panchina, pannelli indicatori degli orari, distributo-ri automatici dei biglietti. Queste aree sono riservate prevalentemente e unica-mente ai servizi pubblici per far salire o scendere i loro utenti in tutta sicurezza. La pianifi cazione di queste fermate fuori dal-la carreggiata deve inoltre permettere il passaggio delle automobili mentre l’auto-bus e� ettua l’operazione di carico e scari-co. La manovra di entrata e di uscita dalle fermate è adeguatamente stabilita dalla Legge sulla circolazione stradale azionan-do gli indicatori di direzione. Rientrando sulla carreggiata di marcia è precisato che «Se il conducente di un veicolo del ser-

vizio di linea nelle località annuncia mediante gli indicatori di direzione lam-peggianti, a una fermata segnalata, l’in-tenzione di partire, i veicoli che soprag-giungono da tergo devono se necessario moderare la velocità o fermarsi per agevo-largli la partenza. Il conducente del veico-lo del servizio di linea deve azionare gli in-dicatori di direzione lampeggianti solo quando è pronto a partire; egli deve aspet-tare se i veicoli che sopraggiungono da ter-go non possano fermarsi per tempo (art. 17 cpv. 5 ONC). Inoltre l’art. 36 cpv. 4 del-la LCStr stabilisce che «Il conducente che si appresta a entrare nella circolazione non deve ostacolare gli altri utenti della strada; questi hanno la precedenza». Capita però che in alcune occasioni i con-ducenti degli autobus fermano il loro vei-colo in mezzo alla strada, anziché nell’ap-posita area loro riservata, anche se libera,

per far salire o scendere i viaggiatori, no-nostante lo spazio apposito davanti la fer-mata permetta una sosta più adeguata e sicura.Probabilmente la spiegazione di questo anomalo comportamento di alcuni condu-centi dei bus di linea è riconducibile ad eventuali ritardi sulla tabella oraria, so-vente troppo stretta e che non tiene in de-bita considerazione la densità del tra� co di alcune tratte, ma più plausibile al fatto dell’inso� erenza di molti autisti a non vo-ler aspettare quando ripartono, dando la precedenza ai veicoli in transito, sebbene la regola impone l’agevolazione del loro rientro da parte degli altri utenti. Ma questa egoistica abitudine può essere cau-sa, se la fermata è prolungata, oltre al blocco dei veicoli che seguono, a indurre alcuni automobilisti a manovre pericolo-se, come: il sorpasso dell’autobus anche

RENATO GAZZOLA

Page 79: Touring 4 / 2016 italiano

aprile 2016 | touring 79

CIRCOLAZIONE STRADALE | SEZIONE TICINO

Problemi stradali? Segnaletica, situazio-ni, regole, curiosità: con questa nuova rubrica daremo spazio ai soci che desiderano essere ben informati quando viaggiano e presenteremo comporta-menti e aspetti che sovente fanno discutere gli utenti della strada. Non esitate a segnalarci circostanze anomale e fatti vissuti sulla strada anche con foto.

La conoscenza e la prevenzione aiutano a rendere la circolazione sulle nostre strade più sicura e meno conflittuale.

Scrivere a:TCS-Sezione Ticino CP 5816802 Rivera oppure all’e-mail: [email protected]

Nuova rubrica! Spazio ai Soci . . .

senza una buona visuale sul traffico, il sor-passo con linea continua e magari oltre un’aiola spartitraffico con messa in serio pericolo dei pedoni che possono sbucare da davanti al bus!

Lo zig-zag degli autocompattatori che raccolgono i rifiutiNessuno mette in dubbio l’utilità del ser-vizio della raccolta dei rifiuti. Ma anch’es-so dev’essere effettuato nel rispetto delle regole della circolazione stradale e se-guendo una corretta pianificazione del «giro» di svuotamento dei cassonetti. La possibilità per gli automobilisti di trovarsi un autocompattatore in contromano, che ti blocca la marcia all’improvviso, non è re-mota. Trovandosi i luoghi di raccolta dei cassonetti delle immondizie sia a destra, sia a sinistra della strada, spesso succede che gli addetti al loro svuotamento proce-dono a zig-zag, spostandosi da un lato all’altro della strada oltrepassando linee di sicurezza e viaggiando, per brevi tratti,

in contromano per meglio procedere nel loro lavoro. Anche in questo caso, non ci sono regole che permetterebbero a questi veicoli di non rispettare il codice della strada. Il su-peramento di linee di sicurezza non è con-sentito per fermarsi in senso inverso.

Sia nel caso delle fermate degli autobus di linea, sia nelle manovre arbitrarie dei

mezzi per la raccolta dei rifiuti la sicurez-za degli altri utenti della strada è messa in seria discussione. Sicuramente una mi-gliore pianificazione degli orari da una parte e del «giro» dall’altra permetterebbe di garantire una migliore fluidità del traf-fico e non creare situazioni scabrose agli utenti della strada, inducendoli ad ecce-dere in manovre di una certa pericolosità e spesso sanzionabili. •

Le foto mostrano situazioni che possono indurre in comportamenti pericolosi e sanzionabili.

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80 touring | aprile 2016

SEZIONE TICINO | EVENTI

77 Bombay Street in Ticino

La Sezione Ticino del TCS, per l’evento che si terrà al sud del-le Alpi, vuole premiare i giovani Soci della categoria «Cool-down Club» fi no a 25 anni d’età, o� rendo loro l’entrata!

I primi 200 che si recheranno a Rivera con la tessera di Socio «Co-oldown» potranno ritirare il biglietto gratuitamente. Ogni Socio ha diritto ad un solo biglietto. Sul sito tcs-ticino.ch verrà segna-lato quando la disponibilità dei biglietti sarà terminata. I biglietti del concerto sono normalmente acquistabili sul sito www.tcs.ch/77bombaystreet al prezzo speciale di fr. 30.00, ma solo per Soci TCS. Ricordiamo che il Centro di Rivera è aperto da lunedì a giovedì dalle 7:30 fi no alle 18:30 il venerdì la chiusura è anticipata alle 16:45 mentre al sabato dalle 8:00 alle 12:00. Una serata musicale e di emozioni tutta dedicata alla grande fa-miglia del Club della mobilità e con un occhio di riguardo alle nuove generazioni. ∞

I pattugliatori scolastici

Durante tutto l’anno i pattugliatori scolastici, ovvero gli scolari con giubbottino fosforescente e paletta,

sorvegliano i passaggi pedonali in prossi-mità delle loro sedi scolastiche e aiutano i loro compagni ad attraversare le strisce pedonali in tutta sicurezza. Un lavoro en-comiabile svolto per la sicurezza stradale ma anche un arricchimento personale as-sumendo un compito di responsabilità nel rischioso campo della mobilità. La speran-

tugliatori l’attestato per l’anno scolastico 2015/2016 ed un piccolo presente. Per il corrente anno scolastico, i pattugliatori scolastici sono aumentati di 12 unità: dai 105 dello scorso anno, a 117. Un segno tangibile di apprezzamento! ∞

Il famoso gruppo svizzero folk rock «77 Bom-bay Street» terrà sei concerti in diverse città svizzere. Proporranno il loro conosciuto e tradizionale repertorio a cappella. Uno di questi eventi, organizzati dal TCS e riservati ai soli Soci (presentazione a pag. 65), approderà a Lugano, allo Studio Foce, sabato 30 aprile.

Come consuetudine, due membri del Comitato del Gruppo del Mendrisiotto del TCS, durante il mese di marzo, hanno consegnato nelle Scuole di Vacallo, Morbio Inferiore, Balerna, Coldrerio e Mendrisio, gli attestati di pattugliatore scolastico ed un piccolo presente a tutti gli allievi che prestano servizio a favore dei loro compagni di scuola.

L’avv. Sarah Stadler e l’avv. Gianfranco Zazio premiano i pattugliatori.

za è che questi comportamenti corretti ri-mangano anche in futuro quando i pattu-gliatori di oggi saranno gli automobilisti di domani. I responsabili del TCS, Gruppo del Mendrisiotto, hanno ritenuto di dare il giusto rilievo all’iniziativa e coadiuvati dai Direttori dei diversi Istituti Scolastici, la Vice-Presidente del Gruppo del Mendri-siotto avv. Sarah Stadler ed il delegato alla Sezione Ticino Avv. Gianfranco Zazio, hanno consegnato personalmente ai pat-

Cooldown

Club:

200 biglietti

gratuiti!

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aprile 2016 | touring 81

LA STAGIONE BIKERS INIZIA CON UNA PERLA

ASCONA HARLEY DAYSAncora una volta l’arancione e il

nero, colori che compongono il logo della famosissima due ruote,

coloreranno l’esclusiva cittadina lacustre ma questa volta sarà la sua famosissima Piazza a celebrare l’evento dal 27 al 29 maggio. Spettacoli, Artisti di strada, ban-carelle, concerti «live» e tante… tante moto saranno i protagonisti! Meta turistica fra le più amate della Sviz-zera, Ascona è un paradiso terrestre affac-ciato sul lago con uno straordinario passa-to fatto di storia, arte e cultura.La posizione privilegiata del borgo ed il clima mite permettono di offrire degli

eventi di grande richiamo che sanno sod-disfare anche i palati più raffinati. Le ele-ganti boutique per lo shopping, l’invitan-te Lido, i mercati locali, i ristoranti gastronomici e le magnifiche passeggiate nel verde creano un mosaico di alternati-ve per grandi e piccini.Ascona, la piccola Saint-Tropez della Sviz-zera, dal suo suggestivo lungolago, dalle pittoresche viuzze piene di angoli da sco-prire e con il fascino che l’accarezza… sa-prà restituire ai «bikers» innumerevoli ri-cordi da condividere una volta tornati a casa. Questo scenario sarà quindi un im-perdibile spettacolo nello spettacolo du-

Venerdì 27 maggio 17:00 Inizio della manifestazione19:00 Capoeira Ticino:

un’arte marziale magica

Live Music:20:00 Pink Jelly Bean

(band Hard-Rock)21:30 Philipp bluedög Gerber (Blues)

Sabato 28 maggio10:00 Body Painting15:00 Ride: Ascona e le sue colline22:00 Estrazione lotteria: 1º premio Harley Davidson 883

Live Music:16:30 Steelrider Country Band21:00 Dirty Dolls

Domenica 29 maggio11:00 Coro Bambini13:30 Ascona Big Band (Jazz)16:00 Falconeria Locarno

Inoltre Artisti di strada animeranno il lungolago

Info: asconaharleydays.ch

Programma

rante il quale non mancherà tanta buona musica suonata dal vivo, un intratteni-mento costante proposto da diversi artisti e l’«Harley Village» dal suo «mix» di com-mercianti accompagnati dai migliori co-struttori di moto «custom».Inoltre il primo premio della lotteria, la cui estrazione avverrà sabato 28 maggio, sarà una bellissima Harley Davidson 883, messa in palio grazie alla collaborazione dello sponsor principale «Casino Locarno»

Segnatevi già le date sull’agenda e … sa vedum a Ascona! ∞

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82 touring | aprile 2016

SEZIONE TICINO | OPPORTUNITÀ

TCS Rivera, il centro della mobilità! tcs-ticino.ch

Scuola guida e formazione in «2 fasi» La scuola guida TCS offre una formazione di qualità per l’ottenimento della licenza di condurre in forma individuale, tramite l’acquisto di comodi pacchetti di buoni per lezioni private, oppure seguendo i diver-tenti corsi di una settimana, denominati Junior e senior Driving, che preparano a sostenere l’esame teorico ufficiale e, in un secondo tempo, le lezioni private su stra-da per affrontare con sicurezza l’esame

Centro tecnico (091 935 91 35)

Offre le risposte e i consigli dei no-stri esperti per qualsiasi dubbio nella mobilità: domande tecniche,

controllo di fatture emesse da garage, con-sulenza per problematiche tecniche. Aperto dal lunedì al giovedì, dalle 7.30 alle 18.30, e venerdì dalle 7.30 alle 16.30. Il sabato dalle 8.00 alle 12.00, solo su ap-puntamento. Alcuni esempi di controlli

Occasione Volete comprare o vendere un’auto d’oc-casione: il prezzo è corretto? Desiderate conoscere lo stato del veicolo? Un control-lo di 90 minuti vi aiuterà a rendere la tran-sazione un vero affare, al costo di CHF

Corsi (091 935 91 21)

Al centro di Rivera è offerta tutta la vasta gamma di prestazioni TCS, con una con-sulenza, per ogni esigenza, professionale e cordiale. Lo shop propone, oltre ai pro-dotti di prima necessità per l’auto e per i viaggi (patente internazionale, télépeage francese, viacard e telepass italiani, vi-gnette germaniche e austriache), anche una vasta scelta di seggiolini per bam-bini, tra i migliori testati dai nostri esper-ti, a prezzi vantaggiosi e con un’ottima consulenza e servizio dopo-vendita.

120.– (CHF 240.– non soci). Un consiglio: compratore e venditore possono trovarsi a Rivera e dopo il controllo, con la media-zione del nostro esperto, fissare il prezzo che farà contenti ambedue!

Precollaudo Dovete affrontare il collaudo dell’auto e volete sapere quanto vi costeranno le ne-cessarie riparazioni? Con un controllo di 40 minuti, al prezzo di CHF 55.– (CHF 110.– per i non soci) conoscerete lo stato della vostra vettura e potrete decidere cosa fare. Se invece l’auto è in perfetto sta-to effettuerete subito il collaudo con uno sconto, solo per i Soci, di CHF 30.–.

Sicurezza e viaggi Dovete partire per le vacanze, per un lun-go viaggio oppure volete semplicemente essere sicuri che tutto funzioni a dovere con l’arrivo dell’inverno? Un controllo sul-la sicurezza del veicolo nelle sue parti es-senziali farà al caso vostro, permettendo-vi di viaggiare in completa tranquillità. Per i soci, il costo del solo controllo «sicu-rezza» è di CHF 45.– (CHF 90.– per non soci) della durata 30 minuti, mentre per un controllo «standard» più approfondito della durata di 50 minuti, è di CHF 70.– (CHF 140.– per i non soci).

pratico. I corsi «2 fasi» vi permetteranno poi di ottenere la licenza definitiva con il costo più basso in Svizzera (per soci Cool-down, fino a 25 anni d’età).

Corsi di perfezionamento della guidaGli anni passano, nuove norme entrano in vigore e nuove tecnologie approdano sul mercato. L’ampia offerta di corsi al Centro TCS di Rivera ed Ambrì costituisce un’ ottima occasione per aggiornarsi ed eser-citarsi in pista. Istruttori esperti vi guide-ranno in un viaggio interessante e diver-tente tra teoria e pratica di guida, esercitandovi inoltre nelle più importanti manovre d’emergenza.Corsi per auto, Camper, moto e scooter, e-bike. Corsi speciali per la 3° età, autova-lutazione per gli over 70. In campo profes-sionale, corsi per aziende e corsi Oaut per autisti professionisti.

Punto di Contatto (091 935 91 35)

Page 83: Touring 4 / 2016 italiano

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