Touring 7 / 2015 italiano

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La rivista della mobilità T O U R O L I N O T O U R O L I N O PER I BAMBINI # 7 | AGOSTO 2015 | FR. 4.50 7 salotti sul lago per rilassarsi scuola Con energia a LE AUTO PER LE FAMIGLIE Ideali per i seggiolini WESTERN ALL’ITALIANA Test della Fiat 500X PERIPLO ELETTRICO 2200 CHILOMETRI CON LA TESLA CON TCS SEZIONE TICINO

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Il giornale della mobilità, edizione del agosto 2015

Transcript of Touring 7 / 2015 italiano

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PER I BAMBINI

# 7 | AGOSTO 2015 | FR. 4.50

7salotti sul lago

per rilassarsi

scuolaCon energia a

LE AUTO PER LE FAMIGLIE

Ideali per i seggiolini

WESTERN ALL’ITALIANATest della Fiat 500X

PERIPLO ELETTRICO

2200 CHILOMETRICON LA TESLA

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delle autovetture in Svizzera: 144 g/km), categoria d’efficienza energetica: A. Tasso d’interesse annuo effettivo LeasingPLUS: 3.35%, durata 48 mesi (10’000 km/anno), prezzodi acquisto in contanti: Fr. 22’600.– dedotto bonus WOW! (7%) di Fr. 1’582.–, pagamento speciale 10% Fr. 2’101.80, rata LeasingPLUS: Fr. 309.–/mese (rata leasing veicolo:Fr. 223.40/mese, rata prestazioni: Fr. 85.60/mese). LeasingPLUS comprende la rata di leasing nonché servizio e usura, pneumatici e auto di cortesia. Assicurazione casco totaleobbligatoria esclusa. La concessione del credito è vietata se comporta un indebitamento eccessivo del consumatore. Prezzi IVA incl. Con riserva di modifiche dei prezzi.

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Quando i bambini partono da soli

 Tutti i genitori conoscono la sensazione di malessere che provano quando i figli affrontano per la prima volta il percorso casa scuola a piedi. Ogni anno infatti oltre 500 bambini sono vittime di incidenti stra-

dali – è inaccettabile! Nonostante ciò i genitori devono lasciar partire da soli i propri bambini e sperare che tornino a casa sani e salvi. D’altra parte è rassicurante sapere che il TCS, con la nuova campagna «La strada della scuola», è dalla parte dei bambini e dei genitori. Con lo slogan «Ruote ferme, bimbi salvi» la campagna mira a fare prevenzione con manifesti, spot radiofonici e televisivi e a promuovere la visibilità dei nostri pic-coli con i gilet di sicurezza e le cinture riflettenti. Ma anche i genitori hanno il dovere di insegnare ai loro piccoli il giusto comportamento da adottare sul percorso casa scuola e di esercitarlo con loro.Per far sì che non accada nulla, lungo il tragitto scolastico anche tutti gli altri utenti della strada dovrebbero circolare in modo attento e difensivo.

Felix Maurhofer caporedattore

agosto 2015 | touring 3

EDITORIALE

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A scuola in monopattino. Il TCS ha valutato sei modelli

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Giornata di educazione stradale

20Una breve pausa sulla costa belga con la Tesla

24

La distrazione dei pedoni nel traffico stradale

14

Accessori contro l’afa estiva

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agosto 2015

dossier10 Valutati 6 monopattini Molto usati sul tragitto casa scuola

14 Pedoni distratti Tra chi ascolta musica e chi invia SMS

17 Pattugliatori scolastici Pensionati volontari in aiuto agli scolari

18 Nuova campagna rientro scuole Ruote ferme, bimbi salvi

20 Educazione stradale L’annuale giornata si è svolta a Winterthur

mobilità24 Muoversi con l’elettricità In Tesla da un supercharger all’altro 28 Il consulente Mantenere la distanza in autostrada

tecnica30 Fiat 500x Test della crossover dalla buona abitabilità

34 Guidare la Porsche su una pista Gara di regolarità al Mugello

svago50 Tra vulcani e grotte Un aspetto insolito di Tenerife

La rivista della mobilità

agosto 2015 | touring 5

SOMMARIO

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Pura adrenalina al Mugello per i fan di Porsche

34

Fiat 500x, un western all’italiana

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L’esperto TCS e i seggiolini auto

40

Un rilassante momento nei salotti sul lago

46

Soggiornare in un hotel storico

52Spazio giochi per i piccoli lettori

7070

agosto 2015

club61 Assemblea dei delegati A Basilea rieletto il presidente centrale

62 Ritratto TCS Markus Augstburger, centro Stockental

rubriche40 L’esperto TCS

44 Gli sfiziosi

51 Un salto in città

54 Gite consigliate

60 Sulla strada

64 Forum

65 Impressum

66 People

69 Gioca & vinci

70 Tourolino

72 In giro con

74 Prestazioni TCS

TCS Sezione Ticino76 OK! È un’occasione...

77 Consulenza: efauto.ch

78 Viaggi: Orta (I)

79 Tutti al Tamaro

80 Gottardorama

82 Eventi a Rivera

La rivista della mobilità

agosto 2015 | touring 7

SOMMARIO

Touring n. 8Temi trattati nella prossima edizione della rivista: attività autunnali, sistemi di navigazione, test della SsangYong Tivoli, visita alla centrale ETI. Data di pubblicazione: 27.08.2015

Gottardorama

Eventi a Rivera

agosto 2015 | touring 7

Il finesettimana alla Lignières Historique

66

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26,890

Duro percorso per gli scolariQuello che a prima vista sembra un gioco di Super Mario, è invece la dura realtà per i bambini di Howick in Sudafrica. Per raggiungere la scuola devono sal-tare da un sasso all’altro per attra-versare il fiume. A breve anche da noi: attenzione, al-lievi sulle strade!

Una Rolls-Royce per i cortili

Furto di roulotteSpesso ai proprietari di roulotte dà fa-stidio trasferire la propria roulotte ogni anno per centinaia di chilometri in un senso e nell’altro. In inverno preferi-scono lasciarla in un’area di sosta al sud. Ma attenzione: chiarite con l’assi-curazione se il veicolo in sosta all’estero è assicurato contro i furti. Un campeggiatore grigionese ha avuto una brutta espe-rienza: ha lasciato la sua roulotte di 45 000 franchi in un cam-peggio a Recetto (I) per svernare e il secondo anno gliel’hanno rubata. L’assicurazione si è rifiutata di rimborsare i danni appel-landosi alle «condizioni generali di assicurazione», secondo cui la protezione termina non appena il luogo in cui si trova il vei-colo è trasferito all’estero. Il Tribunale federale ha appoggiato la posizione sostenuta dall’assicurazione (sentenza 4A_48/2015).

Il talento si vede sin da giovani. Una squadra di piloti in erba ha elaborato un bolide in stretta collaborazione con i pro-fessionisti di Rolls-Royce. D’età compresa tra i 10 e gli 11 anni, questi giovani ap-passionati provenienti da una scuola nei pressi della fabbrica hanno potuto en-trare con due piedi nell’universo della

fabbricazione di auto di lusso. Il risultato finale è una cassa di sapone elettrica che raggiunge i 13 km/h. Basata su un telaio in alluminio, l’auto concepita su misura riprende la livera blu della Bluebird del celebre pilota Campbell. Ha un tocco di lusso, dato che l’abitacolo è guarnito di applicazioni in cuoio di alta gamma.

Non c’è da meravigliarsi se spesso siamo incolonnati sulle nostre strade. L’anno scorso il totale dei veicoli ha percorso 26,890 miliardi di chilometri sulle nostre strade nazionali. Questa cifra incredibile è consultabile nella pubblicazione an-nuale dell’Ufficio federale delle strade.

Rispetto all’anno precedente corrisponde ad un incremento di circa il due percento. Non sembra tanto? Sono comunque 504 milioni di chilometri che sono stati per-corsi sulle autostrade. La rete stradale svizzera conta 1800 chilometri di strade nazionali.

LA FOTO

LA CIFRA

Fêtes de Genève 2015Sabato 8 agosto 2015 potete trascorrere una serata magica sulla riva del Lago di Ginevra e ammirare i fuochi d’artificio. Il TCS e Ginevra Turismo offrono in esclu-siva per i soci del TCS: camera d’albergo/colazione, posto sul palco per i fuochi d’artificio e uso gratuito dei mezzi pub-blici di trasporto, a partire da 56 fr. per persona. Prenotate oggi e approfittate dello sconto del 50% sul prezzo regolare (hotel + biglietto per fuochi d’artificio). www.viaggi-tcs.ch/hotel-ginevra

March 2 Glory Ha prestazioni giudicate incoraggianti.

Pioniere aero- nautico Bertrand Piccard su twitter

«Solar Impulse è un simbolo di come potrebbe essere il futuro»

CITAZIONE

8 touring | agosto 2015

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Biglietti del treno più cariAll’inizio del 2017 il Consiglio federale aumenterà il prezzo delle tratte per i treni sui binari svizzeri. I vari utenti dell’infrastruttura ferroviaria dovranno contribuire al loro finanziamento con 100 milioni di franchi in più l’anno. In concreto: i biglietti e gli abbonamenti saranno più cari.

Test del fiato e non più del sangueIl 1° ottobre 2016 verrà introdotto nel traffico stradale il test alcolemico me-diante l’etilometro come previsto dal pac-chetto di norme «Via sicura». L’esame dell’aria espirata sarà probatoria, mentre l’esame del sangue sarà eseguito solo in caso di sospetto consumo di stupefacenti su richiesta dell’interessato o in casi eccezionali.

D’estate si viaggiaI Paesi lontani attirano sempre tanti am-miratori. Un sondaggio del TCS mostra che l’80 percento degli Svizzeri vuole an-dare in vacanza in estate. I Paesi limitrofi sono le mete predilette. Con il 46,7 per-cento l’automobile è il mezzo di trasporto preferito, mentre con il 41 percento l’aeroplano occupa il secondo posto.

Dipingere con i numeriCon l’App («Colorie selon les numéros» /«Malen nach Zahlen») i bambini impa-rano non solo a usare lo smartphone, ma anche a dipingere con creatività. Il divertente gioco di pittura esiste in di-verse varianti: fiori o principesse per le femmine e automobili per i maschi. Ci sono tre diverse varianti di gioco, a se-conda della fascia di età. L’App è dispo-nibile nell’App Store e su Google Play (versioni gratis e a pagamento).

Già 5000 vetture rosse con la L

Il Consiglio federale abroga vecchie norme

Come prepararsi all’esame pratico del permesso di condurre senza spendere troppo se i parenti non possiedono un vei-colo? Una domanda pertinente nell’era della condivisione dell’auto. Mobility ri-sponde al quesito proponendo un abbo-namento agli allievi conducenti. Da due anni, 5000 allievi conducenti hanno già fatto uso di questa offerta. Per accumu-lare ore di pratica al volante dei veicoli rossi provvisti del segnale blu con la «L» bianca, devono essere accompagnati da

un altro cliente della società titolare della licenza di condurre. Valevole sei mesi, mobility4learners costa 49 franchi. A questa somma si deve aggiungere il prezzo di ogni corsa che dipende dalla durata e dal numero di chilometri per-corsi, ovvero 10 franchi per un’ora e 15 km. «Vogliamo aiutare i giovani ad accu-mulare ore di pratica e contribuire così alla loro sicurezza sulla strada», afferma Patrick Eigenmann, responsabile della comunicazione.

Il Consiglio federale ha abrogato o modi-ficato qualche vecchia regola di circola-zione. In futuro solo i veicoli autorizzati a viaggiare a oltre 100 km/h possono usare la corsia di sinistra su un’autostrada a tre corsie per senso di marcia. Sinora la velo-cità minima era di 80. Dato che alcune disposizioni della Legge federale sulla

circolazione stradale non soddisfano più i requisiti attuali, il Consiglio federale ha deciso d’introdurre delle modifiche. Tra queste le regole per le colonne dei pe-doni, perché non ce ne sono praticamente più. Pure cancellata la norma concer-nente le precauzioni da prendere per il trasporto di oggetti spigolosi o taglienti.

L‘APP

Rincaro I clienti ferroviari dovranno sborsare di più dal 2017.

Tragitto casa scuola Quasi ogni percorso per recarsi alle lezioni

presenta varie insidie.

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ATTUALITÀ

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Il monopattino giusto per il rientro scolastico

Il monopattino è visibile ovunque sul percorso casa scuola. Ma questi micro scooter non sono privi di pericoli sia per quanto riguarda l’apparecchio sia il comportamento di chi lo utilizza. Il TCS ha valutato sei modelli in un test comparativo.

Puntualmente per l’i-nizio della scuola nei negozi di sport e nei supermercati i

monopattini tornano ad essere esposti sui vari scaffali. E gli occhi dei bambini s’illumi-nano, perché per molti di loro il monopattino è il primo vei-colo personale. E spesso anche il primo con cui si recano a scuola e con cui fanno la cono-scenza del traffico stradale. Stando a delle stime, ogni anno vengono venduti sino a 600 000 monopattini in Sviz-zera. Questi mini scooter non sono prediletti soltanto dai bambini – ora sono disponibili in diverse versioni e misure e addirittura modelli elettrici.

Diverse direttive«Negli ultimi anni il monopat-tino è diventato il mezzo di trasporto principale degli sco-lari», afferma René Lauper. Lo deve sapere, dato che è coordi-natore sportivo e istruttore per la sicurezza di 6000 ragazzi che usano monopattini ogni anno. Sa però anche che le di-rettive variano da comune a comune. Mentre in alcune scuole i monopattini sono vie-tati, in altre il loro uso è addi-rittura promosso.

«Purtroppo capitano anche incidenti con i mini scooter», afferma Lauper. Questi mezzi di trasporto infatti possono essere pericolosi. Per questo

TESTO DINO NODARI | FOTO FABIAN UNTERNÄHRER, EMANUEL FREUDIGER

Percorso casa scuola Sui micro scooter i bambini

possono imparare come comportarsi nel traffico. È

sensato ed è di sicuro meglio del taxi di mamma e papà.

REGOLE D’ORO PER CIRCOLARE IN SICUREZZA

Indossare un casco così come anche i para-ginocchia e le protezioni dei gomiti

Posare il piede nella parte anteriore del monopattino

Controllare sulla ruota anteriore se la parte più ampia è davanti

Prima di avviarsi guardare di lato e dietro

Ogni tanto cambiare il piede con il quale si spinge

Nelle curve tenere il piede esterno sul monopattino

Quando si frena, trasferire il peso all’indietro

Allo stop mettere prima il piede libero per terra

Non viaggiare con il bagnato

Fermarsi prima di attraversare la strada

motivo, René Lauper con i suoi corsi insegna come si frena e quale equipaggiamento si deve indossare per circolare in sicurezza. L’istruttore si è reso conto che la maggior parte dei bambini possiede sì un casco, ma sono veramente in pochi a indossare protezioni per i go-miti e le ginocchia. «In più al-cuni monopattini sono in uno stato che li rende pericolosi», afferma. Ruote consumate, ap-parecchi instabili o impugna-ture senza protezione laterale, sono in genere i punti critici.

Ruote più grandiPer gli esperti i monopattini sono gli strumenti ideali per

DOSSIER

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Page 12: Touring 7 / 2015 italiano

René Lauper mostra a 6000 bambini l’anno come si circola in sicurezza su un monopattino.

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Page 13: Touring 7 / 2015 italiano

insegnare agli scolari come funziona il traffico stradale. Allo stesso modo è un mezzo di trasporto ecologico, che ri-chiede abilità, competenza so-ciale e movimento. «Il boom del mini scooter è inarresta-bile», sostiene ancora René Lauper. Attualmente i modelli tendono ad avere ruote più grandi, una tendenza che nasconde anche dei pericoli. I ragazzini circolano più velo-cemente e il diametro più grande si ripercuote sull’arti-colazione delle loro ginocchia. Anche frenare è più difficile con ruote più grandi. Per l’istruttore Lauper la soluzione risiede nella via di mezzo, cioè una dimensione di circa 145 mm.

Per quanto riguarda la sicu-rezza e la tecnica negli ultimi anni si sono fatti grandi passi, spiega l’esperto. Gli stessi ap-parecchi sono diventati mi-gliori. Con l’aumento del nu-mero di offerenti, anche la differenza di qualità è mag-giore. L’equipaggiamento può essere molto a buon mercato oppure costare caro. Per que-sto motivo, la Consulenza mobilità del TCS ha sottoposto sei monopattini a test e valuta-zione su funzione, manegge-volezza, qualità così come si-curezza.

Qualità di lavorazione I monopattini si differenziano soprattutto per quanto ri-guarda la qualità di lavora-

IMPARARE A CIRCOLARE

SICURIIl comportamento corretto può essere imparato nei corsi di monopattino. Da sette anni il TCS s’impegna per l’educazione stradale e finanzia workshop per l’uso corretto dei miniscoo-ter. Le scuole in Svizzera approfittano del 50 per-cento di sconto sul ciclo di lezioni. In 60 giorni l’anno possono parteciparvi da 6000 sino a 7000 bambini.www.newmobility.ch

zione, i materiali utilizzati e la disponibilità di pezzi di ricam-bio. La fascia di prezzo dei monopattini presi in conside-razione per questo test si situa tra i 50 e i 150 franchi.

In molte scuole i monopattini devono poter essere riposti, perciò sono stati testati sol-tanto gli apparecchi pieghe-voli. Il test ha inoltre mostrato che i prodotti più raccomanda-bili sono più cari al momento dell’acquisto, ma sono di mag-giore qualità e hanno il van-taggio di avere pezzi di ricam-bio a disposizione. Inoltre sono adatti sia a grandi che a piccini. E si sa quanto veloce-mente crescono i giovani del giorno d’oggi. •

Marca/modello Micro flex Scooter

Micro Speed+

Hudora Big Wheel 125

Pulp Folding scooter

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Prezzo (fr.) 150.– 100.– 80.– 50.– 80.– 50.–

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Peso 4,1 kg 3,9 kg 2,9 kg 3 kg 2,9 kg 2,5 kg

Dimensioni ruote 145 mm 145 mm 125 mm 145 mm 145 mm 125 mm

Altezza manubrio 673–973 mm 640–940 mm 680–935 mm 675–855 mm 635–832 mm 612–810 mm

Maneggevolezza(0,2) 78% 78% 59% 46% 43% 54%

Funzione (0,3) 83% 78% 65% 59% 59% 52%

Sicurezza (0,3) 73% 67% 45% 32% 33% 35%

Qualità (0,3) 68% 68% 64% 27% 23% 15%

Valutazione 75% 72% 58% 39% 37% 36%

Vantaggi lavorazione molto buona

consegna di norme di sicurezza, attrezzi e catarifrangenti

cavalletto

lavorazione molto buona

consegna di norme di sicurezza, attrezzi e catarifrangenti

cavalletto

tracolla di trasporto

sistema pieghevole stabile

cavalletto

adesivo che rende attenti al pericolo di schiacciarsi le dita

adesivo che rende attenti al pericolo di schiacciarsi le dita

consegna attrezzi

a buon mercato

Svantaggi sospensione non piacevole di primo acchito

poca distanza dal suolo

superficie antisci-volo non efficace

cavalletto cadente

supporto di plastica non ben fisso

istruzioni d’uso solo in inglese

comportamento in frenata

lavorazione

la superficie antisci-volo si stacca

supporto di plastica non ben fisso

rumore rotolamento

lavorazione

nessun pezzo di ri-cambio disponibile

Valutazione TCS ★★★★☆ ★★★★☆ ★★★☆☆ ★★☆☆☆ ★★☆☆☆ ★★☆☆☆

★★★★★ eccellente ★★★★☆ molto consigliato ★★★☆☆ consigliato ★★☆☆☆ consigliato con riserva ★☆☆☆☆ non consigliato

agosto 2015 | touring 13

DOSSIER

Page 14: Touring 7 / 2015 italiano

Pedoni disattenti Lo scontro con un veicolo può avere

brutte conseguenze.

14 touring | agosto 2015

Page 15: Touring 7 / 2015 italiano

TESTO ALINE BEAUD | FOTO EMANUEL FREUDIGER

Focus sulla

distrazioneVari pedoni si comportano in modo inappropriato quando sono nel traffico e spesso peccano di distrazione. Una spensieratezza che può costar caro. Punto della situazione.

Ibambini giocano sul bordo della strada, i ragazzi ascoltano musica con le cuffiette e molti giocherellano con il telefonino mentre cammi-nano. Sono tanti i comportamenti

inappropriati a cui bisogna prestare at-tenzione, sia perché il rischio per i pedoni di perdere la vita in un incidente è supe-riore a quello di altri utenti della strada, sia perché la disattenzione e la distra-zione sono tra le principali cause d’inci-denti gravi in Svizzera. Secondo il rap-porto SINUS 2014 dell’Ufficio per la prevenzione degli infortuni (upi), circa 1100 utenti della strada hanno subito dei danni fisici gravi dovuti proprio alla disattenzione e alla distrazione nel 2013. Tra di loro, 190 pedoni, 21 dei quali sono rimasti uccisi. Cifre che invitano a riflet-tere.

Cecità da disattenzioneL’utilizzo di apparecchi mobili aumenta il rischio d’incidente. Lo rivela un rapporto dell’upi del 2013 che si occupa della mo-bilità dei pedoni e che riassume i risultati di diversi studi su questo tema. E così uti-lizzare un apparecchio mobile cammi-nando eserciterebbe un influsso sul pe-done: esso si sposterebbe più lentamente, sarebbe meno attento e si comporterebbe in modo meno sicuro. Inoltre, scrivere un sms camminando farebbe rallentare il passo del 33% e telefonare del 16%. Nello studio si cita anche il concetto di «cecità da disattenzione», ossia il rischio di non percepire più gli oggetti visibili e perfino quelli insoliti che ci circondano, perché la nostra attenzione è riposta altrove. Alcuni partecipanti a questi studi non hanno notato, ad esempio, un clown che passava davanti a loro su un monociclo. Inoltre, utilizzando gli apparecchi elet-tronici, i pedoni si isolano in una bolla uditiva e si privano di quei sensi che sono

indispensabili nel traffico stradale.Malgrado il rischio di incidenti, siamo in tanti ad essere distratti mentre cammi-niamo nel traffico. Stando a un sondag-gio condotto dall’upi nel 2012 relativo alle attività che distraggono, più della metà dei pedoni (66%) hanno dichiarato di fare delle telefonate mentre si spo-stano a piedi. Tre pedoni su dieci affer-mano di ascoltare ogni tanto della musica mentre camminano e due su dieci di aver già attraversato la strada sulle strisce gialle senza aver prima guardato. Inoltre, ascoltare la musica è un’attività più fre-quente nella fascia di età dai 15 ai 29 anni: il 46% di loro afferma di farlo rego-larmente. Una statistica che crolla al 7% tra i 30 e i 44 anni. Una tendenza simile si registra per le conversazioni telefoni-che: il 44% nella fascia di età dai 15 ai 29 anni telefona spesso camminando, contro il 19% tra i 30 e i 44 anni.

Se nel caso degli adolescenti e degli adulti basterebbe correggere il comporta-mento per evitare il rischio di un inci-dente, i bambini invece fanno più fatica a rendersi conto dei pericoli insiti nel traf-fico. Sono dunque i genitori a dover sensi-bilizzare i propri figli ai rischi della circo-lazione stradale (vedi box alla pagina seguente). Per i pedoni con meno di 15 anni, correre e camminare sulla strada è la causa principale d’incidenti (secondo una media nel periodo 2003–2013), a cui segue l’attraversamento imprudente della carreggiata.

In caso d’incidente Se si adotta un comportamento inappro-priato, i pedoni mettono in pericolo la loro vita e quella degli altri. Ma cosa suc-cede in caso d’incidente tra un automobi-lista non colpevole e un pedone distratto? Touring ha rivolto questa domanda a tre

IL CONCETTO DI DISTRAZIONE

È considerata una distrazione ogni at-tività che fa deviare l’attenzione di un conducente o, nel caso di un pedone, aumenta il rischio di un incidente stra-dale. La disattenzione può essere di natura visiva, manuale o cognitiva, ovvero quando una persona perde la concentrazione. Ascoltare la radio, te-lefonare o leggere camminando fanno parte di quelle attività che distraggono i pedoni. Vittime della disattenzione nel 2013: 1077 persone ferite gravemente, tutti utenti della strada.

Tra questi, 190 pedoni feriti.

21 pedoni uccisi.

agosto 2015 | touring 15

DOSSIER

Page 16: Touring 7 / 2015 italiano

CONSIGLI PER I GENITORI

Come rendere i bambini e i ragazzi at-tenti ai pericoli della strada?

La probabilità di cadere vittima di un incidente in quanto pedone varia a se-conda dell’età. In Svizzera il rischio di subire delle ferite gravi o di essere uc-ciso in un incidente stradale aumenta notevolmente al sopraggiungere dei 7 anni (con la scolarizzazione). Così, Touring vi fornisce qualche consiglio per sostenere al meglio i bambini a partire dal primo giorno di scuola:

Accompagnarli: i bambini spesso sono sopraffatti dalla complessità del traf-fico, per questo si consiglia di accom-pagnarli sino a che si sentano sicuri. Inoltre conviene scegliere il percorso più sicuro e non quello più corto. All’uscita della scuola, non attendere il bambino sul lato opposto della strada.

Dare il buon esempio: i bambini impa-rano tramite l’imitazione. Per questo motivo, agli adulti conviene rispettare sempre le regole della circolazione.

Esercitarli: purtroppo non basta fungere da esempio, è altrettanto im-portante far esercitare i bambini alle differenti condizioni del traffico.

Previsione del tempo: assicurarsi che il bambino parta abbastanza presto, il rischio d’incidente aumenta con la fretta.

Far indossare vestiti visibili: far indos-sare vestiti chiari e ben visibili per-mette di aumentare la sicurezza, per esempio anche grazie a un gilet lumi-noso del TCS.

Bandire gli apparecchi mobili: spiegare chiaramente ai bambini che l’utilizzo di apparecchi elettronici, in particolare telefonini, o altre attività che provo-cano distrazione rappresentano un pericolo quando ci si sposta a piedi.

Per avere consigli e informazioni: www.sicurezza-stradale.tcs.ch.

assicurazioni. La Basilese spiega che in caso di colpa grave – ad esempio attraver-sare la strada senza guardare – il risarci-mento dei danni per il pedone può essere ridotto del 10% o addirittura del 20% nei casi estremi. Mentre La Vaudoise dichiara che il suo servizio sinistri non si focalizza particolarmente su dettagli come l’uso di cuffiette per la musica o del telefonino nell’analisi degli incidenti: ciò che conta è l’insieme delle circostanze.

La Mobiliare fornisce una risposta più dettagliata in merito. Essa indica che la responsabilità del detentore del veicolo è chiamata in causa in virtù del rischio ine-rente all’uso di un veicolo, anche senza colpa da parte sua. Secondo l’articolo 59 della Legge federale sulla circolazione stradale, il detentore è liberato dalla re-sponsabilità civile se prova che l’infortu-nio è stato provocato da forza maggiore oppure da colpa grave della parte lesa o di un terzo, senza che vi sia colpa da parte sua o delle persone per le quali è responsabile e senza che un difetto del veicolo a motore abbia contribuito a cagionare l’infortunio. Ogni caso è esa-minato in modo individuale, ricorda l’assicurazione, ma l’utilizzo di un appa-

recchio mobile deve avere un legame di causalità con il sinistro. Per esempio, uti-lizzare un telefonino e attraversare la strada senza guardare costituirebbe una colpa grave. L’automobilista dunque non si addossa sistematicamente l’intera re-sponsabilità dell’incidente. D’altronde l’assicurazione considera la disattenzione dei pedoni come un problema importante e crescente: «gli incidenti che coinvol-gono i pedoni distratti sono in costante aumento. Ormai la problematica dei tele-fonini non riguarda più unicamente i con-ducenti di veicoli, ma è diffusa anche tra i pedoni che li induce a comportamenti rischiosi», spiega Jürg Thalmann, porta-voce di La Mobiliare. •

attraversare la strada su una striscia pedonale senza guardare

821053

ascoltare musica camminando

6961114

telefonarecamminando

34182919

◼ spesso   ◼ occasionalmente   ◼ raramente   ◼ mai   (in %)

ATTIVITÀ DI DISTRAZIONE CONSTATATE TRA I PEDONI NEL 2012

Fonte rapporto SINUS 2013 upi, sondaggio.

Per una questione di sicurezza anche i pedoni appassionati di

musica sono tenuti a rispettare le regole della circolazione.

16 touring | agosto 2015

DOSSIER

Page 17: Touring 7 / 2015 italiano

Con la paletta al freddo e al caldoI pattugliatori scolastici adulti faticano a trovare dei successori. Lo mostra l’esempio di Münchenbuchsee. Qui, dopo sei anni di servizio, Rolf Dürig mette la paletta nel cassetto per ragioni di età, ma non si sa ancora se qualcuno prenderà il suo posto.

Era lì con la sua paletta, poco im-porta se il termometro segnava 35 gradi tropicali o se c’era la neve. Per sei anni Rolf Dürig ha

fatto il pattugliatore a Münchenbuchsee. Questo ex agente della polizia bernese non appena andato in pensione si è messo a disposizione come volontario per rimpolpare la squadra di pattuglia-tori adulti esistenti dal 1977. Con dieci altri che erano impegnati già da tempo, il 72enne aiutò così per anni gli allievi di scuola elementare ad attraversare la strada davanti alla scuola Paul Klee e all’incrocio sulla strada Bienne–Berna.

Un incarico che richiede resistenza: durante il periodo scolastico i volontari rimangono in queste due postazioni da lunedì a venerdì tra le 7.50 e le 8.20 e

di nuovo dalle 11.45 alle 12.10 e nel pomeriggio più volte la settimana.

Le strisce pedonali non bastano, ritiene Dürig. Quando i bambini escono da scuola, hanno ben altro in testa che il traffico. Alcuni vedono i genitori che aspettano sull’altro lato della strada e vorrebbero solo corrergli incontro. «In questo momento è importante tenerli sott’occhio e dir loro quando devono aspettare e quando possono partire», afferma Dürig. Senza i pattugliatori i bambini spesso si sentono insicuri.Mentre i giovani pedoni seguono le re-gole della circolazione appena insegnate, gli adulti danno spesso esempi meno edificanti. Non rispettano quando i volontari indicano stop con la paletta. Gli automobilisti devono così frenare

improvvisamente e si chiedono perché i pattugliatori non hanno fermato i pedoni. Un vizio degli adulti è anche quello di attraversare la strada alcuni metri accanto alle strisce pedonali. A questo punto anche i ragazzi ci provano. Mentre Dürig parla positivamente degli automobilisti. «Chi viene da München- buchsee, fa attenzione ai nostri segnali». Non ha mai dovuto temere per la pro-pria vita quando è sceso in strada per aiutare i bambini ad attraversare.

Successione incertaAdesso Dürig ha smesso per ragioni di età. Il 30 giugno ha svolto il suo ultimo incarico. Non si è ancora trovato un so-stituto. «Trovare nuovi volontari è estre-mamente difficile», afferma René Wälti, capo dicastero Sicurezza Pubblica a Münchenbuchsee, che ha alle sue dipen-denze i pattugliatori adulti. Stare fuori all’aria aperta con ogni condizione at-mosferica e assumere la responsabilità per bambini estranei, sembra essere poco attrattivo. Un tempo a impegnarsi erano le madri degli allievi, ora però sono attive nel mondo del lavoro. Anche altre delle circa 40 squadre di pattuglia-tori adulti nel Canton Berna fanno fatica a reclutare nuovi membri. René Wälti ha di nuovo pubblicato un appello sul sito del comune e ora aspetta speranzoso. •

Pattugliatore Più sicurezza per

gli scolari sul tragitto casa-scuola.

TESTO JULIANE LUTZ | FOTO PIA NEUENSCHWANDER

agosto 2015 | touring 17

DOSSIER

Page 18: Touring 7 / 2015 italiano

Debuttanti

TESTO PETER WIDMER

In stretta collaborazione con l’Ufficio prevenzione infortuni (upi) e con la polizia, il TCS lancia in occasione del rientro a scuola una nuova emozionante campagna di sicurezza sul tema tragitto scolastico. Lo slogan: «Ruote ferme, bimbi salvi».

La mamma, con in mano un mazzo di fiori e un bigliettino, si china, posa i fiori e la letterina accanto alle strisce pedonali, dove sua figlia qualche anno

prima ha perso la vita in seguito a un in-cidente stradale. Lo spettatore di questa scena si commuove, si blocca, diventa premuroso. È un estratto del nuovo spot televisivo con i celebri pupazzi Playmo-bil, che sarà trasmesso regolarmente dal 10 agosto sino a fine settembre 2015 sui canali televisivi pubblici e privati di tutta

la Svizzera. Negli spot radiofonici, dif-fusi sulle radio locali, la mamma scrive una lettera alla sua bambina morta: «Avrei sperato di non dover lasciare que-sta lettera su un bordo della strada».

Automobilisti come ambasciatori«La campagna Playmobil degli anni scorsi ha dato i suoi frutti. Gli adulti ri-conoscono a colpo d’occhio che si parla di bambini nel traffico stradale», af-ferma Helmut Gierer, responsabile delle campagne TCS per la sicurezza stradale, «ogni utente della strada si ricorda della propria infanzia e dei problemi della cir-colazione stradale, perciò in questa cam-pagna puntiamo di nuovo sul mondo Playmobil». Cosa vuole trasmettere lo slogan della campagna di quest’anno? Risponde Helmut Gierer: «I bambini di

questa fascia d’età non riescono ancora a valutare bene le distanze e la velocità. Perciò, tramite le lezioni di sicurezza stradale in classe imparano che non de-vono attraversare le strisce pedonali prima che le ruote del veicolo siano com-pletamente ferme». Così, in collabora-zione con la polizia, per l’inizio dell’anno scolastico 2015 anche gli auto-mobilisti riceveranno una scatola di gessetti colorati con i quali tracciare sui pneumatici delle loro ruote lo slogan «Ruote ferme, bimbi salvi».

Inoltre, per il terzo anno consecutivo il TCS distribuirà durante il primo giorno di scuola agli scolari di prima elemen-tare in totale 80 000 gilet di sicurezza riflettenti, in sostituzione delle petto-rine luminose consegnate ai piccoli all’asilo. •

FATTI E CIFRE Ogni anno oltre 530 bambini restano vittime di un incidente della circolazione stradale, ciò equivale a più di un bambino per ogni giorno di scuola.

Nel 2014 sono morti sei bambini in incidenti della strada sulla via di scuola.

Con lo slogan «Ruote ferme, bimbi salvi», la campagna di sicurezza stradale 2015 si rivolge a tutti gli utenti della strada.

Per produrre lo spot TV di quest’anno con i Playmobil sono state scattate tra 2500 e 3000 singole immagini.

www.sicurezza-stradale.tcs.ch

Emozionale Lo spot TV di quest’anno con i Playmobil è molto emozionale, non lascia nessuno indifferente e rafforza la coscienza della sicurezza.

sulla strada

18 touring | agosto 2015

DOSSIER

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Page 20: Touring 7 / 2015 italiano

TESTO PETER WIDMER | FOTO CHRISTOPH KAMINSKI

Assieme ai corpi di polizia cantonali e municipali, il TCS organizza ogni anno una giornata nazionale di educazione stradale. All’edizione di quest’anno del 6 giugno, 135 bambini dai 10 ai 12 anni si sono ritrovati a Winterthur all’insegna del motto «Sicuri sulle ruote».

«Qualcuno di voi ha già dovuto chia-mare il pronto soc-

corso?». La do-manda del gio-vane soccorritore sanitario si ri-volge a un gruppo di 20 bambine e bambini tra i 10 e i 12 anni della regione di Winterthur. Un piccoletto con l’apparecchio dentale alza la

Impararedivertendosi

mano: «Non io, ma mia so-rella maggiore che è dovuta

andare in ospedale nel cuore della notte». «E quale numero

di telefono occorre chiamare per i servizi d’emergenza?», chiede ancora l’istruttore sa-nitario. Il gruppo di scolari ri-sponde all’unisono: «144». Ol-tre a risponde correttamente anche alle domande seguenti riguardanti i numeri della po-lizia e dei pompieri.

Conoscenze sorprendentiCi troviamo alla stazione «Primi soccorsi», la numero 3

(delle 8 complessive), dove vengono esercitati il soccorso e il posizionamento sul fianco. L’istruttore della circolazione della polizia municipale di Winterthur Roman Thalmann, che assiste alla lezione dei soccorritori sanitari, è impres-sionato: «Sono entusiasta di quello che i bambini già sanno sui primi soccorsi, dato che questa materia non viene insegnata nell’ambito dell’e-ducazione stradale a scuola; probabilmente lo apprendono dai genitori. In questa sta-zione partiamo da zero».

«Non telefonate al 144 solo perché vi annoiate!», dice il soccorritore al gruppo respon-sabilizzandolo. I bambini im-parano cosa devono comuni-care per telefono ai servizi d’emergenza: il luogo in cui c’è bisogno d’aiuto, possibil-mente il tipo di ferite («c’è qualcuno a terra che non parla più») e il numero delle vittime dell’incidente, il nome di chi chiama e dove raggiun-gerlo. Adesso si cerca un vo-lontario che si sacrifica per il posizionamento sul fianco. Un ragazzino con la zazzera bionda si stende a terra e si fa spostare sul fianco da una ra-gazza con la coda di cavallo. «Perfetto!», loda l’istruttore sanitario con entusiasmo. «Cosa si fa se qualcuno non re-spira più?», chiede con schiet-tezza un ragazzino. «Allora il

«Sono entusia-sta di quanto sappiano già i bambini sui primi soccorsi»Roman Thalmann Polizia municipale Winterthur

Primi soccorsi Angolo cieco Percorso di abilità Guida lenta

Page 21: Touring 7 / 2015 italiano

paziente va rianimato; ma questo non è un tema di oggi», risponde l’istruttore. Viene in-vece esercitata la procedura completa della chiamata d’e-mergenza al numero 144.

Conoscere ed evitare l’angolo mortoIn un’altra stazione c’è un grosso camion, nella cui ca-bina di guida siedono l’istrut-tore e una bambina. Sul lato destro del camion passa un bimbo sulla sua bicicletta. A cosa ci si sta esercitando? Ce lo spiega Matthias Recher, istruttore del traffico della polizia cantonale zurighese: «Qui si tratta di far conoscere la problematica dell’angolo cieco o morto. Quando il bam-bino in bicicletta passa a fianco di un camion, c’è una parte che l’autista non può ve-dere. È molto importante che non si circoli mai all’interno dell’angolo cieco. Saperlo non basta. Qui i bambini possono sperimentare il pericolo diret-tamente, se si siedono nella cabina di guida e verificano che l’autista effet-tivamente non vede il ciclista nell’angolo morto». Come si può evitare l’angolo morto? Risponde Matthias Recher: «Non bisogna mai ar-restarsi accanto ad un camion fermo. Se non è possibile un

contatto visivo con l’autista, vuol dire che ci si trova nell’angolo morto, quindi bi-sogna immediatamente ab-bandonare la zona di peri-colo! La cosa migliore è aspettare dietro il camion, finché questo non riparte e allora anche noi possiamo riprendere la nostra strada».

Adulti sotto accusa!In una grande sala è stato al-lestito un complicato percorso di abilità. I piccoli ciclisti de-vono riuscire a restare in equilibrio sulle loro biciclette passando tra coni e altri osta-coli. Si tratta di una delle sta-zioni più importanti, racconta Armin Näf, capo dell’educa-zione stradale della polizia cantonale di San Gallo. «Qui devono riuscire a tenere la traccia, anche con una mano e nelle curve lente. Si eserci-tano a guardare indietro, a fare segnali con la mano, a svoltare a sinistra». Un mondo delle due ruote ideale?

Dalle mie osservazioni nel traffico cittadino emerge spesso un quadro diverso… La realtà del traffico selvag-

gio delle due ruote non va ignorata, ammette con fran-chezza anche Armin Näf. «Penso ad esempio alla guida sul marciapiede, una cosa ir-ritante. Ma sono gli adulti a fare da modello ai bambini ed io con-danno gli adulti! Dobbiamo pren-dere più sul serio la nostra funzione di modello. Dare il buon esempio!».

Solo pochi genitoriQuali problemi esistono oggi nella circolazione stradale? «Ho appurato che i bambini delle agglomerazioni urbane non vanno più molto spesso in bicicletta. In parte perché provengono da culture dove la bicicletta non è così diffusa come qui da noi», spiega an-cora l’istruttore del traffico Armin Näf. Un’altra cattiva abitudine è ascoltare musica mentre si pedala, perché «non si sentono i rumori attorno», afferma contrariato Näf.

Quel che salta all’occhio a questa manifestazione di Winterthur è che sono pre-senti pochi genitori. «I bam-bini sono trasportati a Win-terthur dai corpi di polizia», spiega Marc Baertsch, respon-sabile dell’educazione stra-dale del TCS ed organizzatore dell’evento, «solo qualche pa-

«Vitale è che il bambino non circoli mai nell’an-golo cieco»Matthias Recher Polizia cant. ZH

GIORNATA DI EDUCAZIONE

STRADALE

Organizzatore: diparti-mento TCS di Educazione stradale in collaborazione con la polizia.

Ogni anno una giornata dell’educazione stradale; quattro regioni: Svizzera occidentale, Svizzera Nord- occidentale, Svizzera Centrale e Ticino, Svizzera orientale.

Obiettivo: promuovere la cultura della sicurezza.

Messaggio: far capire agli adulti tramite i media che i bambini sono in giro ogni giorno e ad ogni ora.

Partecipanti: bambini di età compresa tra 10 e 12 anni circa, selezionati dai corpi di polizia; max. circa 180 bambini.

8 stazioni: primi soccorsi, monopattini, percorso di abilità, teoria, visibilità, angolo morto, frenata, guida lenta.

rente proveniente dai din-torni è rimasto brevemente a guardare. In questo modo i bambini non sono sotto pres-sione, come dimostrano an-

che i risultati del concorso». A Winterthur si sono qualifi-cati al concorso europeo organizzato dalla Federa-zione internazionale dell’au-tomobile (FIA) due ragazze (Ramona Fuster, AI e Zoe Gramespacher, SH) e due ra-gazzi (Luca Baumann, GR e Teo Läubli, SH), che dal 3 al 9 settembre 2015 andranno a Vienna. Il concorso è cofinan-ziato dall’Unione europea. •

«Non va tra-scurata la gui-da selvaggia su due ruote»Armin Näf Polizia canto-nale San Gallo

Frenata Sicurezza Monopattino

video

agosto 2015 | touring 21

DOSSIER

Page 22: Touring 7 / 2015 italiano

Medusa nel Mediterraneo?

Noi ci siamo.

www.eti.tcs.ch In tutto il mondo, in Europa, in Svizzera.Con o senza auto.

E se …

Page 23: Touring 7 / 2015 italiano

AgostoUn festival di musica, il cinema in Piazza Grande, la più leggendaria festa dei cavalli della Svizzera, il beach volley in città e il Festival Biedermeier: sono alcuni appuntamenti avvincenti.

Festa dei cavalli, GiuraPer tre giorni a Saignelégier (JU) tutto ruota attorno ai cavalli. Il leggendario Marché Concours offre competizioni, una grande parata e molto di più.

Vari luoghi per questo evento Biglietti: da 30 fr., gratuito per i bambiniwww.marcheconcours.ch

VENERDÌ

7

Film al drive-inI Drive-in-Movies del TCS nella regione di Zurigo vi faranno sen-tire in America proiettando film come «Easy Rider», «Rush» o «Bullitt».

Rotonda autostradale Betzholz, HinwilBiglietti: da 25 fr. (1 auto, 1 persona)www.driveinmovies.ch

GIOVEDÌ

20

Beach volley a BasileaI team di punta svizzeri affron-tano per quattro giorni i campioni di beach volley provenienti da tutto il mondo per ottenere la vittoria. Ulteriori tappe del Coop Beachtour 2015 sono Rorschach e Berna.

BarfüsserplatzIngresso gratuitowww.coopbeachtour.ch

SABATO

1

Festival note alpineAltdorf (UR) si concede una festa musicale particolare: per 3 giorni risuonano note alpine – dalla musica popolare all’avanguardia.

Vari luoghi per questo eventoBiglietti: da 55 fr. (giornaliera)www.alpentoene.ch

VENERDÌ

14

MERCOLEDÌ

5

SABATO

22

il beach volley in città e il Festival Biedermeier:

GIOVEDÌ

20

Film, stelle e sogni a LocarnoSino al 15 agosto Piazza Grande si trasforma in un enorme cinema all’aperto. Anche la 68a edizione del Festival del Film di Locarno offre molte attrazioni: l’attore americano Edward Norton otterrà l’Excel-lence Award di Moet & Chandon e risponderà alle domande del pubblico. E una retrospettiva mostra film del regista di culto Sam Peckinpah.

In Piazza Grande e altri luoghiBiglietti: da 15 fr.www.pardolive.ch

BiedermeierNel periodo 1815–1848 si è svi-luppato un movimento artistico e ornamentale in voga tra la bor-ghesia tedesca e austriaca. Come si viveva a quel tempo, lo mostra il 1° Festival Biedermeier nella Weisstannental (SG).

Tutta Weisstannen si veste a festaBiglietti: 5 fr., ballo: 100 fr. www.post-ab.ch

agosto 2015 | touring 23

CALENDARIO

Page 24: Touring 7 / 2015 italiano

2200 chilome2200 chilometriTre giorni,

La Tesla S P85D si presta ai lunghi viaggi: lo abbiamo costatato in una «scorribanda» di 2200 chilometri attraverso l’Europa. Il piacere del viaggio viene limitato soltanto dalla dipendenza dalle stazioni di ricarica.

 P oco prima di Karlsruhe il mondo scorre via a 246 km/h. Nessun rumore parassita perturba il mormorio dei motori elettrici da 700 CV

che girano al massimo e spremono piuttosto duramente le batterie. «Rica-rica necessaria per raggiungere la destinazione», si legge in rosso sull’e-norme display. La costatazione è pre-sto fatta: 400 km di autonomia ad una buona andatura in autostrada sono inarrivabili.

Un’automobile è simbolo di libertà. La libertà di evadere, pigiare sul pedale del gas, superare i propri limiti, quindi vedere dove si arriva. Il «road trip» è la vera promessa dell’automobile. Attual-mente la più avvincente delle auto sulle nostre strade è la Tesla S P85D. Più cavalli di una Ferrari 488 GTB e un’autonomia di oltre 400 km sono una premessa più che sufficiente nel quotidiano – ma sarà lo stesso per un lungo viaggio?

Punti di ritrovo «elettrici»«Sì, assolutamente», risponde Torbjörn Lahrin, in viaggio con due amici in di-rezione di Töreboda. Anche gli svedesi stanno facendo un viaggio con la Tesla. Semplicemente così, perché ne ave-vano voglia, sono partiti dalla provin-cia Västra Götalands Iän attraverso Parigi fino a Marsiglia e ritorno. Li in-contriamo al supercharger dell’area di servizio di Achern in Germania. Que-ste stazioni di ricarica rapida offrono elettricità gratuita ai possessori di questi missili elettrici e sono un punto fisso di ogni viaggio in Tesla, dove i

fortunati proprietari si strizzano l’oc-chiolino, si scambiano pareri o rispon-dono alle domande dei passanti. In 20 minuti le batterie sono ricaricate al 50%.

Su una «banale» autovettura a combu-stione saremmo già ripartiti. Un viag-gio «elettrico» al contrario deve essere minuziosamente pianificato. Degli at-

tuali 158 supercharger presenti in Eu-ropa, nessuno si trova a sud di Firenze o Tolosa. Al Nord è un tantino meglio, perciò il nostro itinerario ci ha portati in direzione di Germania, Olanda, Bel-gio, Francia e ritorno. Scegliamo la rotta in base ai supercharger. In ogni caso, anche un sistema di navigazione intelligente indica dove dovrebbe es-sere fatta la prossima ricarica.

REPORTAGE DINO NODARI E FELIX MAURHOFER

24 touring | agosto 2015

MOBILITÀ

Page 25: Touring 7 / 2015 italiano

prosegue quasi sempre rapidamente, tranne nel traffico incolonnato serale parigino. In cambio possiamo godere di scorci sulla Torre Eiffel e l’Arco di Trionfo, mentre conducenti di scooter sgusciano a destra e a sinistra con ma-novre rompicollo.

etri2200 chilometri

SPORTIVA CONFORTEVOLE

La Tesla S P85D del nostro viaggio è un’auto perfettamente costruita, che unisce qualità da sportiva e da am-miraglia. Il motore anteriore e quello posteriore erogano una potenza di 700 CV e portano la berlina da 0 a 100 km/h in soli 3,3 secondi. Quest’accelerazione corrisponde a quella di una Porsche 911 GT3 RS. La Tesla, lunga 4,9 m, divora chilometri su chilometri e anche dopo molte ore di guida la stanchezza si fa ap-pena sentire. Questo perché in viag-gio si ode soltanto un po’ di rumore aerodinamico, il telaio è calibrato in modo ottimale e i sedili regolabili in ogni direzione non provocano al-cuna tensione muscolare. Anche i si-stemi di assistenza, quale ad esem-pio il regolatore di velocità adattivo, contribuiscono poi al piacere di marcia. L’abitacolo offre un am-biente lussuoso, dominato dall’e-norme schermo tattile. L’unico neo è la capacità delle batterie, che ad una velocità media di 130 km/h si riduce a circa 250 km.

Al momento di fermarci nel parcheg-gio dell’Hotel Tulip Inn a Oosterhout nei Paesi Bassi, la prima sera, abbiamo alle spalle quattro fermate e 819 chilo-metri percorsi sull’autostrada. Aves-simo pigiato un po’ meno sul pedale del gas, avremmo certamente evitato una delle fermate. Avremmo, certo… ma chi siede alla guida di un missile da 700 CV, sul quale è eccezional-mente bello viaggiare, non si accon-tenta certo di tenere sempre i 100 km/h in autostrada.

AbbeverarsiLe code non ci sono solamente sull’A1. Il traffico stradale del mattino attorno ad Anversa è denso. Il navigatore ci consiglia una tappa a Gand. Detto e fatto: la Tesla si abbevera ancora con l’elettricità gratuita, noi con un caffè. A Nieuwpoort il mare chiama. L’aria si fa salmastra e lasciamo l’autostrada per ammirare un po’ la costa. È così che dev’essere un «road trip».

Verso mezzogiorno raggiungiamo Ca-lais. Dobbiamo per forza ricaricare, ma come sempre il supercharger si trova fuori città. Tuttavia lo stomaco brontola e non abbiamo voglia di altro cibo «fast food», per cui parcheggiamo vicino al porto, entriamo in un risto-rante che serve del pesce e carichiamo più tardi, perdendo circa 3 ore. Certa-mente avremmo potuto ricaricare la Tesla a qualsiasi presa di corrente, ma in tal caso i passeggeri avrebbero as-sunto un’overdose di caffeina.

Senlis, Parigi, Auxerre, Mâcon e Ar-champs prima di Ginevra. Il viaggio

Meritata pausa Un angolino tranquillo per riposarsi un attimo dal lungo peregrinare.

La nostra prima fermata, dopo la par-tenza da Berna, avviene peraltro già appena percorsi circa 80 chilometri all’Hotel Mövenpick di Egerkingen, al fine di entrare sulle autostrade tede-sche con una riserva sufficiente di energia. Elettricità gratis per le batte-rie, quindi, ed un caffè per il condu-cente e co-pilota. Il primo di una lunga serie.

e 527,4 kWh

In Olanda Incontro della moderna tec-nologia con l’energia eolica di un tempo.

agosto 2015 | touring 25

Page 26: Touring 7 / 2015 italiano

Si parte Dino Nodari inse-risce nel navigatore i dati per la prima tappa.

Supercharger Si condivi-dono le esperienze, qui con lo svedese Torbjörn.

Attesa Nell’angolo giochi per i più piccoli il tempo scorre veloce.

Pausa caffè Con il passar del tempo aumenta il consumo di caffeina.

Shop di Achern Imbarazzo nella scelta per la sussi-stenza da viaggio.

Belgio

Olanda

Francia

13

Lu

5

Urmond (NL)

6

Oosterhout (NL)

7

Gand (B)8

Calais (F)

9

Senlis (F)

10

Auxerre (F)

11

Mâcon (F) 12

Archamps (F)

Digione

Reims

Nancy

Parigi

Düsse

CBruxelles

Rotterdam

1a TAPPA BERNA–EGERKINGEN

Distanza: 58 km / Ø 99 km/hTempo di percorrenza: 35 minPartenza 8.27 Arrivo: 9.02 Tempo di ricarica: 23 min

2a TAPPA EGERKINGEN (CH)–ACHERN (D)

Distanza: 184 km / Ø 106 km/h Tempo di percorrenza: 1,44 orePartenza: 9.25 Arrivo: 11.09Tempo di ricarica: 1,14 ore

3a TAPPA ACHERN (D)– WALDLAUBERSHEIM (D)

Distanza: 199 km / Ø 101 km/h Tempo di percorrenza: 1,58 orePartenza: 12.23 Arrivo: 14.21 Tempo di ricarica: 1,11 min

4a TAPPA WALDLAUBERSHEIM (D) –URMOND (NL)

Distanza: 234 km / Ø 92 km/h Tempo di percorrenza: 2,31 orePartenza: 15.32 Arrivo: 18.03Tempo di ricarica: 33 min

5a TAPPA URMOND (NL)– OOSTERHOUT (NL)

Distanza: 144 km / Ø 88 km/h Tempo di percorrenza: 1,38 orePartenza: 18.36 Arrivo: 20.14 Tempo di ricarica: notte, 80 min

Francia

Senlis (F)

Per strada 1° giorno

Caricare un po’ di piùIl tempo della ricarica si fa trascorrere in qualche modo. Tuttavia di tanto in tanto viene meno anche il piacere di un parco giochi (per il quale siamo troppo vecchi), di un negozio per ca-mionisti pieno di ogni aggeggio imma-ginabile ed inimmaginabile (pur-troppo non possiamo ornare l’auto) e di un caffè (quasi sempre self service).

Si vorrebbe ripartire, ma ci si sforza di ricaricare ancora un po’ le batterie, per essere sicuri di arrivare a destina-zione. In effetti l’esperienza di Senlis, quando abbiamo rischiato di restare del tutto a secco, ha lasciato il segno. E nel quartiere Tesla, dove il nostro viaggio era seguito sullo schermo (eb-bene sì, l’auto si lascia localizzare), sono senz’altro state pronunciate un

paio di preghiere di ringraziamento. Nell’area di servizio autostradale fri-burghese di Lully carichiamo la Tesla per l’ultima volta. Nel frattempo siamo passati alla Coca-Cola. In tre giorni abbiamo percorso 2200 chilometri, trascorso tra le 11 e le 14 ore al giorno dentro o attorno all’auto (incluse al-cune escursioni fuori dall’autostrada). Durante il viaggio, in media, abbiamo

Road trip in Tesla

A Parigi Momenti di stress nel traffico attorno all’Arco di Trionfo.

Calais Davanti all’im-ponente faro la Tesla non sfigura di certo.

26 touring | agosto 2015

Page 27: Touring 7 / 2015 italiano

Parco giochi Troppo grande per questo divertimento.

Pausa pranzo A Calais le crevette smorzano la fame.

Senlis Siamo sollevati, siamo riusciti a raggiungere la stazione di ricarica rapida.

Auxerre Ora ci manca solo la ricarica notturna, poi la Tesla sarà pronta.

Mâcon Idilliaca stazione di ricarica presso l’albergo «La vieille ferme».

La meta A Berna Dino Nodari lava la polvere del viaggio.

Svizzera

Germania

1

Berna13

Lully

2

Egerkingen

3

Achern (D)

4

Waldlaubersheim (D)

Zurigo

ldorf

Colonia

Francofortesul Meno

6a OOSTERHOUT (NL)–GAND (B)

Distanza: 182 km / Ø 77 km/h Tempo di percorrenza: 1,41 orePartenza: 8.10 Arrivo: 9.51 Tempo di ricarica: 21 min

10a AUXERRE (F)–MÂCON (F)

Distanza: 232 km / Ø 118 km/h Tempo di percorrenza: 1,58 orePartenza: 8.00 Arrivo: 9.58 Tempo di ricarica: 1,25 ore

11a MÂCON (F)–ARCHAMPS (F)

Distanza: 140 km / Ø 117 km/h Tempo di percorrenza: 1,12 orePartenza: 14.12 Arrivo: 15.24 Tempo di ricarica: 43 min

12a ARCHAMPS (F)–LULLY (CH)

Distanza: 117 km / Ø 77 km/h Tempo di percorrenza: 1,41 orePartenza: 16.07 Arrivo: 17.48Tempo di ricarica: 31 min

13a LULLY (CH)–BERNA (CH)

Distanza: 52 km / Ø 95 km/h Tempo di percorrenza: 33 minPartenza: 18.19 Arrivo: 18.52

7a GAND (B)–CALAIS (F)

Distanza: 182 km / Ø 62 km/h Tempo di percorrenza: 2,57 orePartenza: 10.12 Arrivo: 13.09Tempo di ricarica: 34 min

9a SENLIS (F)–AUXERRE (F)

Distanza: 213 km / Ø 62 km/h Tempo di percorrenza: 3,26 orePartenza: 18.35 Arrivo: 22.01 Tempo di ricarica: notte, 80 min

8a CALAIS (F)–SENLIS (F)

Distanza: 243 km / Ø 116 km/h Tempo di percorrenza: 2,06 orePartenza: 15.12 Arrivo: 17.18 Tempo di ricarica: 1,17 min

LE CIFRE

Chilometri totali: 2183 kmConsumo energia: 527,4 kWh (corri-sponde circa a 2 mesi di consumo di elettricità di un appartamento di 4 locali con cucina elettrica)

Media: 242 Wh/km

Tempo di viaggio totale: 26,50 ore (incl. tempi di attesa alle stazioni di ricarica e pranzi)

Tempo di ricarica totale: 10,52 ore (con 80 min per notte)

Caffè: 3,3 litri, Coca-Cola: 4,5 litri, Red Bull: 1,5 litri

Orsetti gommosi: 1,135 kg

Düsseldorf

Colonia

2° giorno

3° giorno

impiegato circa 2 ore e 40 minuti per ricaricare, oltre naturalmente alle ore notturne.

Certo con un motore a benzina si va più lontano e bisogna pianificare meno, ma anche con la Tesla, tutto sommato, è possibile andare in va-canza con la famiglia. Ci vogliono sol-tanto una certa organizzazione, una

buona pianificazione e un po’ più di tempo. E Tesla promette che entro fine 2015 anche l’Italia meridionale e la pe-nisola iberica saranno collegate alla rete di stazioni di ricarica rapida (su-percharger). Insomma, la Tesla per-mette anch’essa di godere della libertà, sebbene, per il momento, con qualche brivido per quanto riguarda le possibi-lità di ricarica. ◆

Orsetti gommosi: 1,135 kg

buona pianificazione e un po’ più di tempo. E Tesla promette che entro fine 2015 anche l’Italia meridionale e la pe-nisola iberica saranno collegate alla rete di stazioni di ricarica rapida (su-percharger). Insomma, la Tesla per-mette anch’essa di godere della libertà, sebbene, per il momento, con qualche brivido per quanto riguarda le possibi-

Allarme Necessario ricaricare per poter raggiungere la meta.

LUNGHI TRAGITTI DA PIANIFICARE

La prova è fornita: la Tesla S P85D è adatta anche ai lunghi viaggi per le ferie in famiglia, con un paio di pic-cole limitazioni. Per giunta è un’auto assolutamente divertente. Tuttavia il calcolatore mentale gira sempre a pieni giri, perché a causa della rete di stazioni di ricarica rapida, non è an-cora possibile semplicemente fer-marsi ad uno dei tanti distributori, come si fa con un motore a scoppio. Una precauzione che peraltro sa-rebbe anche superflua, poiché sullo schermo tattile da 17” è esposta l’au-tonomia residua, calcolata sulla base dello stile di guida mantenuto negli ultimi chilometri. La domanda a sa-pere quanto veloce si possa viag-giare per giungere a destinazione re-sta comunque sempre sospesa e quando l’autonomia residua scende sotto i 30 km, le pulsazioni accele-rano. Un viaggio lungo necessita perciò di una certa pianificazione e chi vuole beneficiare dell’energia gratuita a ricarica superveloce, deve prevedere di fare delle deviazioni.

agosto 2015 | touring 27

MOBILITÀ

Page 28: Touring 7 / 2015 italiano

Nessuna pietà per gli invadenti in autostrada

Appiccicato Chi in autostrada non tiene la distanza viene sanzionato.

TESTO URS-PETER INDERBITZIN

Guidano vicinissimo e pressano gli altri veicoli che circolano sulle autostrade. Con questo comportamento molti automobilisti mettono in pericolo sé stessi e gli altri. E rischiano multe elevate.

È una situazione quoti-diana sulle nostre auto-strade spesso sovraffol-late o intasate: non

appena si crea una distanza sufficiente dal veicolo che precede, un altro conducente lascia la sua corsia di marcia e s’inserisce in quello spazio tra le due automobili. E la «distanza sufficiente», che la legge impone per viaggiare incolonnati, è nuovamente persa. In questa situazione occorre lasciare il pedale del gas e creare nuovamente il necessario spazio.

Chi non lo fa e viaggia per un lungo tratto a meno di 0,6 se-condi dal veicolo che precede, rischia non solamente una

sanzione pecuniaria e una multa per infrazione grave delle norme sulla circolazione stradale, ma può incappare anche nel ritiro della licenza di condurre, come ha dovuto costatare recentemente un automobilista.

Il caso concretoQuest’ultimo aveva seguito l’autovettura che lo precedeva a 90 km/h alla distanza di circa 12 metri e per circa un chilometro. La sua argomen-tazione secondo cui aveva guidato sempre spostato sulla sinistra, per cui aveva comun-que la necessaria visibilità ri-spetto al veicolo davanti e po-teva dunque vedere eventuali ostacoli allo stesso momento

di quest’ultimo, non ha con-vinto il Tribunale federale. Infatti nella sua recente sen-tenza (6B_92/2015 del 27.5.2015), la corte losannese ribadisce che con una di-stanza di meno di 0,6 secondi a velocità elevata subentra la messa in pericolo degli altri utenti della strada. Il fatto di guidare completamente a sini-stra non è tale da compensare questo rischio, poiché è diffi-

REGOLA PER LA DISTANZA

Una distanza sufficiente tra veicoli è data quando un automobilista man-tiene una distanza di almeno due se-condi oppure almeno pari alla metà in metri della velocità indicata dal tachi-metro. Questa distanza corrisponde circa allo spazio di fermata necessario in caso di frenata regolamentare e arresto del veicolo davanti.

cile stabilire se l’automobilista fosse veramente in grado di vedere tutto quanto succe-deva davanti all’autovettura precedente. Il tribunale ha perciò considerato il compor-tamento imprudente, soprat-tutto perché il conducente ha intenzionalmente ridotto la distanza tra i veicoli, al fine di impedire agli altri automobili-sti di accedere alla corsia di sorpasso davanti a sé. •

URS-PETER INDERBITZIN

consulente giuridico

CA

RO

FO

TO

AG

EN

TU

R

IL CONSULENTE

28 touring | agosto 2015

Page 29: Touring 7 / 2015 italiano

CONTROLLO SICUREZZA

Verificare la pressione dei pneuma-tici, il profilo del battistrada ed even-tuali danni. Le gomme delle moto devono avere un profilo di almeno 1,6 millimetri.

Controllare il funzionamento dei fari, della luce posteriore e dei freni, nonché delle frecce.

Ingrassare la catena e verificarne la tensione, controllare lo stato del pignone e dell’ingranaggio.

Controllare le condizioni dei freni (pastiglie, dischi e liquido dei freni) e il loro funzionamento.

Controllare i livelli dell’olio motore, del liquido di raffreddamento e di quello dei freni. Si dovrebbe cam-biare l’olio e il filtro dell’olio una volta all’anno. Il liquido dei freni dovrebbe essere sostituito almeno ogni tre anni.

Verificare lo stato generale del vei-colo ed eventualmente far

eseguire il servizio.

colo ed eventualmente far eseguire

il servizio.

Il casconon basta

TESTO PETER WIDMER

Nel 2014 53 persone sono morte in incidenti motociclistici in Svizzera e altre 1199 sono rimaste gravemente ferite. Un sondaggio rappresentativo dell’Istituto Link commissionato dal TCS indica che gli uomini sono più attenti delle donne.

 Sebbene sia le donne che gli uo-mini siano consapevoli che an-dare in motocicletta comporti un elevato rischio di incidente,

quest’ultimo viene ancora molto sotto-valutato. Se la maggior parte dei moto-ciclisti, uomini e donne, sottopone la propria due ruote ad un controllo di base, essi stessi non si preparano molto per la prima uscita in moto. In generale, gli uomini (81,2%) si dimostrano più preparati delle donne (72,3%) ad affrontare la stagione motociclistica. Fatto sorprendente: il 33,2% delle donne non indossano alcun indumento speciale o altra protezione a parte il casco. Soltanto circa il 2,5% dei moto-ciclisti d’ambo i sessi partecipa ad un corso di guida, ma perlopiù le donne non frequentano alcun corso.

Consigli TCS per la stagione di guidaIl sondaggio rivela anche che soltanto circa un terzo dei motociclisti e delle motocicliste affida la propria due ruote ad uno specialista per prepararla alla

stagione. Per questo motivo il TCS pro-pone una serie di consigli che rappre-sentano un valido aiuto per circolare in sicurezza. Prima di mettersi in sella val la pena sottoporre il proprio mezzo ad un breve controllo, osservando i se-guenti punti (vedi nel box qui a lato).

Non dovrebbero essere «in forma» soltanto la motocicletta e l’equipaggia-mento, ma anche i conducenti. In caso d’insicurezza o di scarsa esperienza il TCS raccomanda di frequentare un corso per moto-ciclisti. Oltre alle tecniche base di guida, si esercita an-che il comportamento in si-tuazioni d’emergenza, come la frenata e le ma-novre per evitare un ostacolo.

Informazioni sui corsi TCS per i motociclisti in Svizzera (www.tcs.ch/de/kurse/uebersicht/motorrad.php), per quelli in lingua italiana si veda il sito della Sezione Ticino del club (www.tcs-ticino.ch).

Così no! Un adeguato

equipaggiamento per salire in sella

è consigliato.

KE

YS

TO

NE

agosto 2015 | touring 29

MOBILITÀ

Page 30: Touring 7 / 2015 italiano

E4 cilindri turbodiesel, 2,0 l, 140 CV W7,4 l/100 km (media del test), etichetta energia C

Vautonomia: 648 km kpeso: 1645 kg (modello del test) P11,1 s da 0 a 100 km/h L36 200 fr.

FIAT 500X 2.0 MJ CROSS PLUS 4×4 AUT.

La Fiat 500X non è finzione cinematografica, ma il frutto dell’alleanza italo-americana che unisce Fiat e Jeep. Con la sua aria da Cinquecento ipertrofica, questa crossover esprime un look da SUV urbana capace di lasciare l’asfalto.

Spaghetti

TESTO MARC-OLIVIER HERREN | FOTO EMANUEL FREUDIGER

Cross Plus Questa ver-sione 4×4 si riconosce per il frontale che le conferisce un aspetto da fuoristrada.

western

30 touring | agosto 2015

Page 31: Touring 7 / 2015 italiano

Ambiente SUV L’allestimento è

conforme ai canoni del segmento con, in più, connettività e cuoio.

SCHEDA TECNICA VEICOLO PROVATO

Fiat 500X 2.0 MJ Cross Plus 4×4 aut.5 porte, 5 posti; 36 200 fr. (veicolo del test: 41 830 fr.)Gamma: dalla 1.6 Pop 4×2, 110 CV (19 990 fr.) alla 2.0 MJ Cross Plus 4×4 , 140 CV (36 200 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (800 fr.), avviso angolo cieco, superamento linea, telecamera di retromarcia (900 fr.), sistema di navigazione (700 fr.), sedili in cuoio (1500 fr.).Garanzia: 3 anni di fabbrica, 3 anni d’assistenza; garanzia antiruggine: 8 anni (con condizioni)Importatore: Fiat Chrysler Automo-biles, 8952 Schlieren, www.fiat.ch

DATI TECNICI

Motore: 4 cilindri 2 l turbodiesel, 140 CV; cambio automatico a 9 rapporti; trazione integrale (su richiesta)Peso: 1645 kg (veicolo del test), totale ammissibile 2100 kg, carico rimorchiabile 1200 kg

Design e presentazione interna

Abitabilità ben studiata

Comportamento agile e rigoroso

Sterzo comunicativo

Motore diesel dotato di coppia

Equipaggiamento e aiuti alla guida

Connettività d’ultimo grido

Sospensione rigida (Cross Plus)

Bagagliaio medio dalla modularità banale

Gradevolezza del cambio a 9 rapporti

Diesel rumoroso e un po’ ruvido

Consumi non eccezionali

Visibilità posteriore limitata

Aprima vista si fatica a credere che questa crossover sia stata concepita in parallelo alla SUV Jeep Renegade. Il suo design

non ricorda affatto «una scatola per le scarpe» e ci si ritrova invece di fronte ad un’auto tutta rotondità che esibisce un tetto inclinato. Un’autentica crossover nonostante il fatto che la Fiat 500X con-divide la piattaforma e le parti meccani-che del suo supposto alter ego yankee. Il western insomma si trasforma irrime-diabilmente nella sua versione «spa-ghetti». Un aspetto sottolineato anche dalla dose di Viagra somministrata nello spot pubblicitario. Infatti la 500X ha tutto della Cinquecento massimizzata.

Lo sguardo della sua firma luminosa e le forme della carrozzeria ne sono la prova. Chi ha ancora dubbi, ritroverà l’onnipre-sente logo «500» esposto sui sedili, i cer-chi e persino i fari.

Una dualità che si incontra anche nell’a-bitacolo. Le rifiniture in plastica a grana grossa della plancia di bordo hanno un’aria molto SUV, mentre i sedili rive-stiti di spesso cuoio marrone evocano la selleria western. In generale però la 500X è un’auto moderna. Lo si costata utilizzando lo schermo tattile da 5” che offre tutte le possibilità di connessione del momento, il navigatore ben studiato e la telecamera di retromarcia dall’ot-tima risoluzione. Questo equipaggia-mento eclissa i pulsanti, che si limitano a gestire la climatizzazione a due zone.

agosto 2015 | touring 31

TECNICA

Page 32: Touring 7 / 2015 italiano

Autentica crossover Lo conferma l’aspettosfuggente del tetto.

Tre modalità La scelta varia tra modalità auto-matica, sport o 4×4.

MARC-OLIVIER HERREN

COLLAUDATORELa 500X contri-buisce a diversi-fi care l’universo delle crossover. Un caso a parte visto lo stile ricercato e l’ambiente interno. Un po’ di follia nel suo comporta-mento però non avrebbe guastato.

In posizione dominante rispetto al traf-fico, gli occupanti beneficiano di uno spazio davvero conveniente per lanciarsi in un rodeo stradale. E vale in particolare per i sedili posteriori rialzati. Solo il ba-gagliaio ha un volume un po’ ridotto, in particolare se si sceglie la ruota di scorta opzionale. Anche la modularità avrebbe potuto spingersi oltre il semplice fatto di poter ribaltare gli schienali del divano.

Cowboy per ogni necessitàIn fatto di rodeo, la versione Cross Plus a trazione integrale testata ha un telaio ri-gido. Per aver più comfort, è meglio pas-sare alla 4×2. Ma questa relativa rigidità ha i suoi vantaggi: sebbene non propria-mente leggera, la 500X è esente da rollio e ben inchiodata alla carreggiata. Una SUV efficace e agile, anche se l’avremmo voluta un po’ più ludica. Se si sceglie la modalità Sport, lo sterzo diventa più con-sistente e la ripartizione elettronica della coppia sollecita anche il treno posteriore. In caso di bisogno, si attiverà la modalità Traction che inserisce il 4×4 permanente e adatta le funzioni del sistema antipatti-namento al fondo. Il tutto con un’altezza da terra di 18 cm e angoli di attacco e uscita adatti alla circostanza.

Da parte loro, i cowboy di città lasce-ranno funzionare la modalità Auto che esclude il treno posteriore. Qui il veicolo dimostrerà il lato rilassato che appar-tiene ad una crossover. D’altra parte, il diesel da 140 CV convince nettamente di più per la sua coppia generosa che per la foga delle sue accelerazioni. 11,1 s da 0 a 100 km/h non è niente di eccezionale. Il cambio automatico a 9 rapporti, anche se fa onestamente il suo lavoro, non rie-sce a dinamizzare la 500X. Ci si accon-tenterà dunque di circolare tranquilla-mente, cosa che questa vettura sa fare molto bene. Tanto più che può essere do-tata di quasi tutto il ventaglio di sistemi di assistenza alla guida di oggi. Da no-tare il wsistema di allerta per il cambio di corsia che corregge attivamente la traiet-

toria con una determinazione poco fre-quente, anche lungo le curve autostradali pronunciate. In fatto di consumi, il no-stro destriero segna 7,4 l/100 km in me-dia. Niente di spettacolare per un’auto compatta da 4,27 m equipaggiata di una trasmissione ultra moderna.

La dotazione è altrettanto moderna. La maggior parte delle versioni sono dotate di schermo tattile, regolatore di velocità e cerchi in lega. Il modello Cross Plus propone inoltre comodità quali l’accesso senza chiave e i sensori di retromarcia. Normale quando si discende da un’icona quale la Cinquecento, con cui la 500X condivide anche le tariffe elevate. È il prezzo da pagare per improvvisarsi cowboy della strada. ◆

Per il bagaglio Il portellone inclinato e la ruota di scorta opzionale riducono lo spazio disponibile nel bagagliaio.

70%

32 touring | agosto 2015

TECNICA

Page 33: Touring 7 / 2015 italiano

CARROZZERIAQuesta crossover esibisce un design re-trò nella linea della Fiat 500. Il portellone inclinato incide sul bagagliaio che perde un po’ di capacità, specie se si vuole la ruota di scorta opzionale (230 fr.). La modularità si limita al divano reclinabile. L’accesso al bagagliaio è facile, nono-stante il pavimento piuttosto rialzato.

ABITACOLOTipico del segmento SUV, l’allestimento presenta una bella qualità percepita, so-prattutto con la caratteristica selleria in cuoio. Generoso davanti, lo spazio è ben dimensionato anche sul sedile posteriore sopraelevato. Gli schienali sono relativa-mente verticali. L’accesso agli ancoraggi Isofix non è ideale. Lo schermo tattile garantisce l’accesso a ogni possibilità multimediale del momento.

COMFORTNonostante il propulsore diesel abba-stanza rumoroso, l’insonorizzazione è buona. I sedili confortevoli, dalla tenuta comunque perfettibile, fanno la loro parte. La versione Cross Plus si caratte-rizza tuttavia per le sospensioni rigide.

PREZZO-PRESTAZIONIClima, schermo tattile, cerchi in lega, di serie dalla seconda versione. Ben dotata, la Cross Plus offre accesso keyless, clima a due zone e fari allo xeno. Il prezzo cor-risponde alla fascia alta della categoria.

COMPORTAMENTOAgile e maneggevole, tale trazione inte-grale trae beneficio dall’eccellente motri-cità e dalla taratura rigida delle sospen-sioni per concedersi velocità alte in curva con un buon margine di sicurezza. Inoltre lo sterzo è comunicativo.

MOTORE E TRASMISSIONEUn po’ rustico ma non sgradevole, il 2 l diesel dispone di una buona coppia. Le accelerazioni (11,1 s da 0 a 100 km/h) sono meno brillanti. Cambio a 9 rapporti con comfort medio.

CONSUMOLa media del test (7,4 l/100 km) è meno spettacolare dei 5,5 l promessi.

SICUREZZA La dotazione, corretta, è completata da vari sistemi di assistenza. Frenata efficace.

DINAMICA DI COMPORTAMENTOAccelerazione (0–100 km/h): 11,1 sElasticità:60–100 km/h (in posizione D) 6,1 s80–120 km/h (in posizione D) 8,1 sDiametro di sterzata: 11,6 mFrenata (100–0 km/h): 35,6 m Insonorizzazione: 60 km/h: 60 dBA120 km/h: 69 dBA

COSTI DEI SERVIZIManutenzione (km/mese) ora mano d’opera (fr.)1

15 000/12 0,7 94.–30 000/24 2,5 597.–Manutenzione per 180 000 km:15 000 km/anno 25,8 6193.–

1 incl. materiale

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese fi ssi variabili15 000 75 596.– 339.–30 000 51 596.– 679.–Tari� a oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Fiat: da 115 a 185 fr.

CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) urbano extra misto urbano TCS 7,4 4,9 5,8fabbrica 6,5 4,9 5,5Emissioni di CO

2: 152 g/km

Media di CO2: 144 g/km

etichetta energia (A–G): C

CONSUMO DEL TEST 7,4 l/100 km autonomia 648 kmserbatoio: 48 litri

CHECK-UP TCS

Tabella comparativaCome la Mini Countryman, la Fiat 500X è una SUV che tende all’alta gamma. Un fatto che si realizza nello stile sapiente-mente elaborato e nei prezzi praticati.

Fiat 500X2.0 MultiJet aut. Cross Plus 4×4

Mini Countryman2.0 SD ALL4 Cooper

Prezzo (fr.) 36 200.– 39 050.–

Cilindrata (CC) 1965 1995

Potenza (kW/CV) 103/140 105/143

Coppia massima (Nm/min) 350/1750 305/1750

Consumo (l/100 km) 5,8 C2 6,11 E2

Volume del bagagliaio min./max. (l) 350/1000 (VDA) 350/1170 (n. c.)

Costi al chilometro (fr./km)3 0,75 0,72

Costi di manutenzione4 6193.– 2137.–

Test «Touring» 7/2015 —1 dati secondo l’importatore 2 e� cienza energetica secondo l’importatore 3 su 15 000 km/anno 4 costi totali su 180 000 km (15 000 km/anno)

93–114 cm

58–82 cm

162

cm

passo 257 cm

lunghezza 427 cm larghezza 179 cm

larghezza interna: ant. 147 cm, post. 147 cm bagagliaio: 245/350–1000 litri pneumatici: 225/45 R18, min. 215/60 R16

104 cm 95 cm

Video del test

TCS MoBe: Herbert Meier

Maxi Cinquecento La Crossover ne condivide i codici stilistici.

Il nome è 500X Ma è il logo 500 a dominare.

Collaborazione: luogo: Jennys Western Ranch, 3075 Rüfenacht, www.jennys-western-ranch.chModella: Renny Trachsel

agosto 2015 | touring 33

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Spirito dei gentlemen driver ci sei? Più che mai! Ai margini della com-petizione automobilistica, innume-

revoli proprietari di supersportive gui-dano i loro amati bolidi durante uscite su circuito. Questo permette di spre-merne il potenziale senza il rischio di diventare un pirata della strada come succede nel traffico stradale.

Per coloro che desiderano fare un passo supplementare, l’opzione è data dalle gare di regolarità. È il caso di Porsche che integra questa formula nel quadro di Porsche Sports Cup Svizzera, una vera competizione sportiva. Seppure con am-bizioni più modeste, i partecipanti al Porsche Driver’s Challenge non si diver-tono certo di meno. L’abbiamo costatato.

In viaggio verso l’ItaliaOgni gentleman driver che si rispetti af-fronta il circuito al volante della propria autovettura. Un po’ dubbioso, mi metto quindi al volante di una 911 GT3 – il mo-dello per antonomasia degli aficionado di Porsche: destinazione il circuito to-scano del Mugello. Inghiottito nei sedili

monoscocca, familiarizzo con il rumore roco del 6 cilindri boxer da 475 CV e le sue sparate da dragster. Prudenza, tanto più che lo spoiler a filo dell’asfalto non ama per niente i cordoli. 500 chilometri dopo, con le orecchie distrutte dal rumore di rotolamento dei pneumatici enormi, mi accosto ai box riservati ai partecipanti alla corsa di regolarità. Tuta e biancheria ignifughe mi aspet-tano, al pari dell’istruttore Sebastian Badstübner, incaricato di fare da pa-drino allo scribacchino neofita.

Nel vivo dell’azioneUna volta fatto il briefing, le cose serie cominciano con una seduta di prove li-bere. Incollato ai sedili dalle cinture, sento le prime sensazioni della competi-zione. Fortunatamente Sebastian siede di fianco a me in questo grande mo-mento di solitudine che i principianti provano ritrovandosi su un circuito di 5,2 km. Non è perché un giornalista au-tomobilistico ha percorso per anni le tor-tuose strade elvetiche provando nume-rosi veicoli, che debba essere capace di affrontare a 245 km/h il dosso che

Alla scuola dei

gentlemen driver TESTO MARC-OLIVIER HERREN | FOTO DIRK MICHAEL DECKBAR

Angeli custodi La sorveglianza è in mano ai professionisti.

Gomme top Indispensabili per i partecipanti più ambiziosi.

Sorpresa La pioggia ha disturbato lo svolgimento delle prove.

Pronti a partire Gli onnipresenti semafori danno

il via libera sul circuito.

Sotto controllo Dati essenziali per

i piloti esperti.

Ben fatto! La bandiera a scacchi, spesso un sollievo.

È la formula ideale per provare le scariche d’adrenalina della corsa automobilistica senza esporsi ai duelli delle competizioni. L’abbiamo potuta sperimentare recentemente durante una gara di regolarità Porsche sul circuito del Mugello.

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TECNICA

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chiude l’interminabile rettilineo dei box. «Sebastian! Quando e come devo fre-nare?». Rassicurante, giunge la risposta: 100 m prima del tornante che segue, pedale del freno a fondo. E funziona. Bolide imperturbabile, la GT3 decelera altrettanto mostruosamente come acce-lera.

Quest’auto è senza dubbio geniale. E ciò sia per le sue prestazioni sia per il suo comportamento intuitivo. Impostata sulla modalità Sport Plus, l’elettronica di bordo diventa permissiva e consente di godere pienamente di questo telaio d’an-tologia facile da addomesticare. E come aveva previsto Sebastian, è sufficiente affidarsi all’aderenza delle semi-slick per affrontare le curve strette. Dopo di che, è una goduria fino alla prossima virata, quando si ripigia sui freni. Sotto il casco e la tuta fa caldo, ma quanto ci si diverte. Ciò malgrado, il dovere obbli-gato di ogni pilota, anche in erba, consi-

ste nel trovare la linea e la traiettoria ideali. In effetti, tutto sta nella tecnica dello sguardo. «I tuoi occhi guidano le tue braccia», mi spiega Sebastian, anno-tando più che giustamente che questa tecnica si rivela molto utile anche nella guida di tutti i giorni.

Al termine delle prove, ho la

CORSA DI REGOLARITÀ

Questo tipo di gara ha per scopo non di essere il pilota più rapido, ma di ri-uscire a percorrere un numero di giri ad un tempo più vicino al valore di riferimento. I partecipanti si compon-gono tanto di neofiti quanto di ex pi-loti desiderosi di girare in pista in modo più rilassato.

Le 911 GT3 rappresentano l’essenza delle automobili impegnate nella Por-sche Driver’s Challenge. Vi troviamo però anche modelli più datati, ad esempio la 968.

Di regola, il tempo di riferimento è determinato in anticipo. Al Mugello, era calcolato sulla media dei 10 giri percorsi. Ogni scarto dal tempo di riferimento implica dei punti di pena-lità. Il vincitore è colui che ottiene il minor numero di punti.

Gentlemen driver in gruppo durante il

giro di riscaldamento, e qualche intrusa tra le Porsche 911 GT3.

Sebastian Badstübner prodigo di consigli da esperto.

Da capo a piedi Casco omolo-gato, abiti ignifu-ghi ecc.

Come i professionisti I tempi in tempo

reale ai box.

Porsche 911 GT3 Rapporto peso/potenza di 3 kg/CV: impressionante!

Circuito del Mugello Lungo 5,245 km, il tracciato è situato vicino a Firenze.

agosto 2015 | touring 35

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Lo zurighese René Auinger è un appas-sionato di velocità. Una passione fin qui soddisfatta grazie a sci e snowboard. A 41 anni però il suo corpo cominciava a risentire degli acciacchi di questi sport praticati in maniera intensa. «Ormai è tempo di ricorrere ad un motore», spiega questo imprenditore che ha de-ciso di saziare la sua sete di velocità con gli sport automobilistici. Non avendo mai partecipato ad alcuna gara, gli è stata consigliata la via della Por-sche Driver’s Cup, formula su cui pun-tano numerosi nuovi adepti delle com-petizioni.

«Nelle gare di regolarità, si corre con-tro se stessi, ci si prende il tempo di pilotare in modo regolare. In breve, non si è costretti a portare la propria automobile al limite; la pressione è minore», sottolinea René Auinger, che aggiunge che anche i rischi sono al-trettanto minori. Per il suo primo anno di competizioni, il nostro debuttante è intenzionato a perfezionare le traietto-

rie e le frenate. «In ogni modo, non avrei alcuna chance contro i piloti esperti». Avendo partecipato inizial-mente soltanto a sedute di prova, af-ferma di aver progredito ad ogni uscita. L’ideale per affinare la propria tecnica di guida.

Al Mugello, René Auinger non aveva ancora messo mano sulla sua GT3 per-sonale, che era in preparazione. Lo ha invece fatto a Le Castellet, dove ha chiuso in posizione onorevole a metà classifica. Quanto al seguito, il pilota aspetterà la fine della stagione per de-cidere quale direzione dare alla sua giovane carriera, con, perché no, un passaggio allo stadio superiore nella Porsche Sports Cup. Nel frattempo René Auinger continuerà a godere dell’ambiente collegiale che regna tra i gentlemen driver impegnati nelle corse di regolarità. Ormai sedotto dalla coppa Porsche, la raccomanda agli amanti degli sport automobilistici. Certo, bisogna averne i mezzi.

Principiante entusiasta

sensazione di gestire bene la situazione, seppure senza brillare. Ora mi restano le qualifiche, che determineranno l’ordine di partenza. Un momento cruciale in una corsa di regolarità che, come dice il nome, ha per obiettivo di effettuare i 10 giri previsti alla stessa andatura. Tutto un programma. Da parte mia, ho deciso di mirare al centro del plotone, in modo da non avere dietro di me i più veloci, ma neppure essere ritardato da even-tuali ostacoli ambulanti. Obiettivo rag-giunto; dopo aver lasciato passare i più esperti, realizzo un tempo che mi classi-fica a metà del gruppo dei partecipanti.

Via per 10 giriIl giorno seguente, una brutta sorpresa. Per il warm-up che precede la gara, la pista è umida. Lo costato alla prima curva, quando la 911 sbanda violente-mente col posteriore. Ah già, mi avevano consigliato di disinserire la modalità Sport Plus. Eseguo e adotto una guida più tranquilla. Le cose vanno meglio, ma è meno divertente. Alle 14 iniziano le ostilità, con la pista pressoché asciutta. Il giro di riscaldamento si fa in gruppo, come per i professionisti. E parrebbe d’esserlo. Luce verde e si parte. Dopo es-sermi staccato da questo o quel concor-rente, posso mettere in pratica la mia strategia. Non oltre i 230 km/h sul retti-filo e una guida da metronomo. Frenata, accelerazione, traiettoria. Tutto deve es-sere regolare o dovrebbe esserlo. Le cose seguono il loro corso fino al momento in cui l’indicatore del serbatoio punta sull’arancio. Ahi! Mi restano solo 35 km di autonomia e mancano ancora 5 giri.

Il debuttante René Auinger affronta la sua prima stagione da gentleman driver.

Sia quel che sia, dopo aver esitato un at-timo, riprendo il mio ritmo iniziale, at-tendendo con impazienza la bandiera a scacchi. Uff! Riesco a raggiungere i box, inzuppato sotto il casco ma con il senti-mento di essermela cavata onestamente.

Poco brillante, però…Nell’accogliente lounge Porsche, am-miro le coppe luccicanti con il sospetto che non saranno per me. Infatti, finisco

nell’ultima parte del plotone. Deluso, ma non troppo, quando sfoglio i risul-tati. Realizzare quattro giri filati nello stesso mezzo secondo, non è tanto male. Inoltre, come annota Sebastian, ho mo-strato buona predisposizione. Sia quel che sia, non c’è come una corsa di rego-larità per acquisire i rudimenti della competizione automobilistica. Un bel battesimo nell’ambiente conviviale dei gentlemen driver. ◆

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TECNICA

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VW TOURAN

Sebbene sia solo la numero tre europea delle monovolume compatte, la VW Tou-

ran raggiunge indubbiamente la vetta del segmento grazie alla migliorata abitabilità e al bagaglio tecnologico ecce-zionale. Per riuscirci, la lun-ghezza cresce di 13 cm, ciò che si ripercuote sullo spazio destinato ai passeggeri e sulla capacità del bagagliaio (+48 l). Fatto ancora più im-pressionante: la Touran ere-dita un ventaglio di sistemi di assistenza alla guida inaugu-rati dall’altera Passat.

Un’introduzione elogiativa che fa supporre una monovo-lume prossima alla perfe-zione. È proprio così. L’unico vero neo sta nel design. Sebbene dotata di una car-rozzeria più slanciata, si ha

In vetta al segmento delle monovolume

È quasi la perfezione della monovolume compatta. La seconda versione della VW Touran offre abitabilità e livello tecnologico senza eguali.

Il bagagliaio è enorme. Il portellone elettrico si apre con il movimento dei piedi.

Uno stile molto Touran nonostante una

carrozzeria allungata e leggermente abbassata.

l’impressione che questa se-conda edizione, mediamente seducente, sia frutto di un semplice restyling. Un male minore, visto il livello d’eccel-lenza raggiunto.

La cura del dettaglioIn effetti, tutto è concepito per facilitare la vita ai passeg-geri. Dietro, il tunnel della trasmissione è quasi scom-parso e troviamo tre sedili scorrevoli che permettono di istallare altrettanti seggiolini per bambini nei rispettivi ag-ganci Isofix. Inoltre, lo spazio per le gambe è regale. Detta-glio rivelatore, i tavolini pie-ghevoli hanno diverse tacche di regolazione. Ideali per so-stenere un iPad. Certo, le cin-ghie che permettono di ribal-tare gli schienali fanno un po’ «buon mercato», ma una volta effettuato l’esercizio, si ot-

tiene un’immensa superficie di carico piatta. In posizione standard, peraltro, il vano ba-gagli brilla già per la sua ca-pacità e accessibilità. Con un supplemento (880 fr.), la Tou-ran può inoltre essere dotata di due sedili estraibili poste-riori. Poche novità in tema di motorizzazioni, tutte sempre brillanti, i cui consumi però sono stati sensibilmente ri-dotti. I motori benzina e die-sel da 150 CV ne hanno gua-dagnati 10. A fine anno, l’ampia scelta sarà completata da un benzina da 180 CV e da un diesel da 190 CV.

La Touran guadagna autore-volezza anche grazie ai vari sistemi di assistenza, quali ad esempio la guida automatica in colonna e l’inedito Trailer Assist. Un dispositivo se-mi-automatico che facilita il

parcheggio di una roulotte. Oltre alla climatizzazione a tre zone e ai 9 airbag, la Tou-ran inaugura un amplifica-tore vocale che permette di rivolgersi ai passeggeri poste-riori attraverso l’impianto audio. Vi si aggiunge poi una connettività elaborata. Sorprendente, questa Touran. Gli optional potrebbero far lievitare il prezzo. •

NLunghezza: 4,53 m; bagagliaio: 743–1980 l EMotori: benzina 110/150/180 CV, diesel

110/150/190 CV; consumo da 4,1 l/100 km Lda 26 800 a 41 600 fr. (fine settembre)

TESTO MARC-OLIVIER HERRENFO

TO

ALD

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TECNICA

Page 38: Touring 7 / 2015 italiano

 Né il prospetto né i test indipen-denti Euro NCAP informano sul numero di seggiolini per bambini

che possono essere installati in un’auto-vettura. È là che interviene questo speci-fico test comparativo del TCS, che ha già esaminato un centinaio di auto familiari. L’ultima edizione verteva su 13 modelli a grande diffusione (berline, station wa-gon, monovolume, SUV). Come in prece-denza, i risultati sono molto contrastati. Il ventaglio va da veicoli che hanno a bordo fino a 5 sistemi di sistemi di rite-nuta (5 stelle) a quelli che si limitano a due seggiolini. Meglio quindi informarsi

prima per evitare delusioni o problemi con la polizia stradale.

L’eccellenza esisteNon sorprende che le famiglie numerose o i conducenti che trasportano i pargoli di tutto il quartiere trovino la felicità tra monovolume e minibus. Accreditate del giudizio «eccellente», Renault Espace, Peugeot Tepee e VW T5 Multivan – tutti veicoli a 7 posti – possono ospitare 4 seggiolini per bambini, anche se entro certi limiti. Detto questo, una vettura a 7 posti non fa per forza rima con attitu-dine familiare di prim’ordine, come

dimostra il caso della Nissan X-Trail che deve accontentarsi della nota comples-siva «consigliato con riserva».

Indipendentemente dal numero di posti a disposizione, si raccomanda di tra-

Le vetture che accolgono almeno quattro seggiolini per bimbi non sono legioni. Eppure esistono, come dimostra un test comparativo del TCS, dai risultati talvolta modesti, incentrato sui diversi tipi di familiari dal prezzo inferiore a 40 000 fr.

TESTO MARC-OLIVIER HERREN

Non è scontato poter installare

tre seggiolini sulla panca posteriore.

I veri posti sonomerce rara

AI COSTRUTTORIQualche raccomandazione del TCS rivolta ai costruttori automobilistici:

Le istruzioni per l’uso dovrebbero es-sere concise e non includere restri-zioni. Questo test comparativo del TCS dimostra che resta ancora molto da fare in questo ambito.

Si dovrebbe rendere idoneo al tra-sporto dei bambini un massimo di posti e disporre di ancoraggi Isofix e Top-Tether ben accessibili. Allo scopo di garantire un uso ottimale di seg-giolini spalle alla strada, è indispensa-bile che le cinture di sicurezza siano sufficientemente lunghe.

Marca/modello Audi A3 Sportback

Ford MondeoStation Wagon

Ford Tourneo Connect

Jeep Renegade Kia Sorento Mercedes-Benz GLA

Nissan X-Trail

Bagagliaio1 380 l 488–525 l 1029 l 351 l 660 l 421 l 500 l

Prezzo da (fr.) 32 100.– 36 300.– 19 386.– 24 950.– 39 950.– 36 300.– 32 900.–

Valutazione TCS ★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★☆☆☆ ★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★☆☆☆

1 con 5 posti a sedere

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Page 39: Touring 7 / 2015 italiano

AI GENITORIConsultare le istruzioni di bordo (indi-cazioni relative al trasporto di bam-bini, disattivazione dell’airbag).

Tenere conto delle istruzioni di instal-lazione del dispositivo di trattenuta. Se il seggiolino è dotato di ancoraggi Isofix, di una base o di una cintura Top-Tether, prendere conoscenza della lista delle applicazioni dei vei-coli.

Procedere a una prova di montaggio prima dell’acquisto.

Regola di base: se il tetto è piuttosto alto, è molto probabile che tre seg-giolini possano essere montati facil-mente sulla panca. Per averne la sicu-rezza, è comunque meglio procedere a una prova pratica tramite dispositivi di ritenuta.

sportare i piccoli passeggeri sui due se-dili esterni della panca posteriore. Un’o-perazione che non pone problemi sulla maggior parte delle automobili testate. Beneficiando di un ampio abitacolo e di cinture molto lunghe, l’Espace, il T5 e la VW Passat si piazzano in testa in questa disciplina, seguite da altri 8 modelli ricompensati con la menzione «buono». La Jeep Renegade e il Ford Tourneo Connect devono invece accontentarsi di un risultato «soddisfacente». Benché dotato di porte scorrevoli, quest’ultimo è stato declassato a causa di una seduta irregolare.

Al centro della pancaAnche qui l’Espace arriva in testa. Oltre alle sue dimensioni abbondanti, è la sola ad essere provvista di ancoraggi Isofix sul sedile centrale. I minibus (Tourneo, Tepee, T5) ottengono invece un «buono». Non così la VW Passat, che comunque

può accogliere un terzo seggiolino per bambini nonostante si debba rinunciare al sistema Isofix. Per contro, le SUV Jeep Renegade, Nissan X-Trail e Suzuki Vitara sono state giudicate inadeguate. Negli altri 5 veicoli, l’installazione del

seggiolino centrale è sottoposto a di-verse restrizioni. Per esempio, si può utilizzare solo un rialzo senza schienale quando sono presenti altri due seggio-lini.

Cinque veicoli sono equipaggiati con una seconda panca. Ciò non significa obbligatoriamente che essa possa acco-gliere dei sistemi di ritenuta. Nissan ne proibisce l’uso sulla X-Trail. È invece au-torizzato su Kia Sorento, Tepee, Espace e T5. A certe condizioni questi veicoli accolgono fino a 6 bambini.

Resta il caso del passeggero anteriore, che va considerato soprattutto come una soluzione di riserva. Si raccomanda in li-nea di massima di utilizzarlo soltanto se tutti gli altri sedili sono già occupati. In particolare, si farà attenzione a disatti-vare l’airbag se vi si installa un sistema del tipo spalle alla strada. Comunque sia,

9 veicoli testati possono accogliere seg-giolini auto di qualsiasi categoria senza la minima restrizione. Si metterà sul piedestallo la Mercedes GLA che è do-tata di un dispositivo automatico per di-sattivare l’airbag. È meno pratico sulla

Jeep Renegade, dove la disattivazione avviene tramite computer di bordo. Alla fine 8 vetture hanno ottenuto il giudizio «soddisfacente» in questa disciplina. Da notare che il sedile anteriore dell’Audi A3 può essere dotato di ancoraggi Isofix in opzione. Si precisa che sui 13 veicoli valutati, 11 sono stati sottoposti anche al crash test Euro NCAP e che tutti rag-giungono un livello 5 stelle in materia di protezione dei bambini. Una constata-zione idilliaca alla quale il test compara-tivo del TCS apporta saltuariamente qualche cambiamento.

I risultati dettagliati di questo test com-parativo del TCS sono pubblicati sul sito www.seggiolini-auto.tcs.ch (rubrica seg-giolini per bambini nella vettura). ◆

Peugeot Partner Tepee

Renault Espace Subaru Outback Suzuki Vitara VW Passat Variant VW T5 Multivan

675 l 247 l (7 posti) 559 l 375 l 650 l n. d.

19 490.– 37 500.– 34 500.– 22 990.– 31 900.– 35 630.–

★★★★★ ★★★★★ ★★★☆☆ ★★★☆☆ ★★★★☆ ★★★★★

Valutazione del veicolo (condizioni minime per la raccomandazione TCS)

★★★★★ eccellente(adatto per almeno 4 bambini in totale o per 5 bambini con riserva e molto adatto per 3 bambini in fondo)

★★★★☆ molto consigliato(adatto per almeno 3 bambini in fondo e molto adatto per 2 bambini nella 2a fila di sedili)

★★★☆☆ consigliato(adatto per almeno 3 bambini o con riserva adatto per 4 bambini)

★★☆☆☆ consigliato con riserva(adatto per 2 bambini nella 2a fila di sedili)

★☆☆☆☆ non consigliato(con riserva adatto per almeno un bambino)

Valutazione montaggio seggiolini■ molto buono■ buono■ soddisfacente■ con riserva■ non adatto

Cinture lunghe facilitano l’instal-lazione di seggio-lini montati spalle alla strada.

La terza fila non può necessaria-mente accogliere dei seggiolini per bambini.

FOT

O A

LD

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TECNICA

Page 40: Touring 7 / 2015 italiano

Anche il bambino deve scegliere Saper cosa fare

Grazie ai consigli degli esperti TCS

i genitori apprendono il necessario in materia

di seggiolini auto. TESTO JULIANE LUTZ | FOTO ALD

 Chi cerca un seggiolino auto ha l’imbarazzo della scelta. Il primo passo consiste nel

fare attenzione che i modelli rispettino determinate norme, che garantiscono gli standard di sicurezza. Le norme ora in vigore per i seggiolini sono ECE-R 44.03, ECE-R 44.04 nonché ECE-R 129. Dopodiché restano ancora aperte innu-merevoli possibilità di scelta, come si evince anche dai test del TCS che presentano di-versi modelli suddivisi per classi d’età e di peso. Per repe-rire il prodotto adeguato, il consiglio è di recarsi dal rivenditore con il bambino. In definitiva è lui che deve sen-tirsi comodo sul seggiolino.

Si consiglia anche di portare con sé la propria automobile, in modo da farsi dimostrare subito dal personale specia-lizzato come si monta corret-tamente il seggiolino e si allaccia il bambino nel modo giusto. Nel 2012 uno studio del TCS e dell’Ufficio preven-zione infortuni ha rivelato che un bambino su due è assi-curato male in auto. Prima di comprare un seggiolino, si raccomanda perciò di leggere il libretto delle istruzioni del veicolo, perché non tutti i sedili sono compatibili con i

seggiolini per bambini. Un aspetto particolarmente im-portante se il piccolo è ancora un lattante. Infatti, alcune case automobilistiche proibi-scono di installare sul sedile a fianco del guidatore seggio-lini nel senso contrario di marcia, dato che non si può disattivare l’airbag. Eppure per legge i seggiolini del gruppo 0+ – con cui si tra-sportano bimbi fino a 18 mesi d’età – vanno installati in senso contrario rispetto alla direzione di marcia. Un con-siglio per i genitori con più di due bambini sotto i dodici anni, che vogliono acquistare un’auto: chiedete assoluta-mente quanti seggiolini si possono montare in modo corretto. Il nostro test at-tuale, in cui viene esaminata la capacità delle vetture fami-liari al trasporto di bambini, rivela che a volte una cinque posti è più adeguata di un vei-colo a sette posti.

Meglio nuovoIn generale, chi ha figli deve fare quadrare il bilancio e sui portali online vengono pro-posti in massa dei seggiolini usati. Dato che i piccoli cre-scono in fretta, è forte la ten-tazione di risparmiare de-naro. Eppure io eviterei di comprare da uno sconosciuto.

DANIEL BALLMANN

Funzione: responsabile di progetto test dei prodotti

Professione: meccanico d’auto e ingegnere automobilistico

Età: 27 anni

Contatto:[email protected]

Seggiolini che sono stati coin-volti in incidenti, seppur di lieve entità, non sono più si-curi. Come si fa a sapere se il venditore dice tutto? Altra cosa è invece riprendere un seggiolino per bambini da persone di fiducia, come pa-renti e amici. È importante fare attenzione alle norme standard sopra menzionate. I gusci per neonati non do-vrebbero comunque essere stati usati più di cinque anni e i seggiolini per i bambini più grandicelli non più di sei anni. Anche i migliori pro-dotti col tempo cedono all’u-sura dei materiali, con conse-guenze sulla sicurezza. ◆

CONSIGLI

1 Fare attenzione alle norme vigenti

2 Il bambino dovrebbe provare il seggiolino dal negoziante

3 Farsi mostrare il mon-taggio e l’allaccia-mento corretto dal personale specializ-zato

4 Non comprare seg-giolini da sconosciuti

5 Sostituire i gusci per bebè dopo 5 anni e i seggiolini dopo 6 anni.

Video

40 touring | agosto 2015

TECNICA

Page 41: Touring 7 / 2015 italiano

MAZDA MX-5

Munito di un ele-mento in plastica fai da te, Masashi Nakayama spiega

come ha scolpito i parafanghi posteriori della MX-5. Assai fiero del suo lavoro, il desi-gner giapponese sottolinea che le ruote molto in vista contribuiscono a conferire un’immagine massiccia a questa roadster per contro ac-corciata di 10 cm. Davanti, i fari LED allungati e il profilo allargato sono gradevoli. E pazienza se Nakayama ha dovuto rinunciare ai fari a scomparsa originali a causa dello sbalzo molto corto.

Sia quel che sia, questa MX-5 è in osmosi con la sua vene-rabile antenata. A ciò non è estraneo il fatto che il respon-sabile di prodotto, Nobuhiro Yamamoto, vegli da 20 anni

Roadster per un giorno,

Accorciata e alleggerita, la Mazda MX-5 di quarta generazione vuol esser vicina al modello originale che ha resuscitato la roadster 26 anni orsono.

Il designer Nakayama non esita ad incidere nel posteriore per espri-mere un aspetto più muscoloso.

Una vera MX-5 le cui linee uniscono la

modernità e lo spirito originario del 1989.

sui destini di questa roadster. D’altronde, questo ritorno alle origini mette in valore il piacere di guida. Abitacolo spostato all’indietro, baricen-tro abbassato e sostanziale perdita di peso: questa tra-zione posteriore a motore an-teriore centrale esprime un comportamento di omoge-neità sorprendente. Inchio-dato alla strada e intuitivo a piacimento, il telaio rimaneg-giato saprà superare le insidie delle strade sinuose e perdo-nerà gli scarti dell’automobi-lista comune.

Viva gli atmosfericiI motori atmosferici a rap-porto di compressione ele-vato firmati Mazda si adat-tano allo spirito di quest’auto. Con 160 CV, il 2 l offre salite di giri lineari con una sono-rità corsaiola amplificata da

una camera di risonanza meccanica. La spinta è po-tente, tanto più che l’auto pesa soltanto 1100 kg. E il cambio dagli innesti corti fa la sua parte. Il divertimento allo stato puro. Inattesa, la versione 1,5 l da 130 CV si ri-vela più placida e meno rigo-rosa in tema di telaio. Un’op-zione per gli amanti della guida rilassata.

A tale proposito, la piccola capote si rivela di grande maneggevolezza. La si può aprire con una sola mano re-stando nell’abitacolo. Nono-stante i suoi 3,92 m, la MX-5 non dà per niente l’impres-sione di stare stretti. Per com-battere i kg di troppo, i sedili hanno una struttura a rete. Comodi e avvolgenti. Il sistema d’infotainment (schermo tattile e ghiera) è

quello dello standard Mazda. Idem per i sistemi di assi-stenza alla guida. In altre pa-role, questa roadster di tradi-zione è comunque più che al passo con i tempi. All’insegna dei diffusori audio inseriti nei poggiatesta. Non insisteremo sul fatto che il bagagliaio è piccolo (–20 l) e contiene solo due piccole valigie. w

NLunghezza: 3,92 m; bagagliaio: 130 l EMotori: 1,5 l/131 CV, 2 l/160 CV; da 0 a 100 km/h

da 7,3 s; velocità max.: 214 km/h; consumo da 6,0 l/100 km LPrezzi: da 29 900 a 39 900 fr.

TESTO MARC-OLIVIER HERREN

FOT

O A

LD

roadster per sempre

agosto 2015 | touring 41

TECNICA

Page 42: Touring 7 / 2015 italiano

TESTO MARC-OLIVIER HERREN

N el 1999, la Honda HR-V creava il seg-mento delle pic-

cole SUV urbane. Malgrado un’accoglienza fenomenale da parte del mercato sviz-zero, si è dovuto attendere quest’anno per vedere la sua erede. E, globalizzazione oblige, quest’ultima è una crossover a due ruote motrici prodotta in Messico. La sua carrozzeria dalle forme sug-gestive e dalla linea da coupé dovrebbe fare l’unanimità. La HR-V conserva peraltro il piglio e la posizione di guida sopraelevata di una 4×4. Il suo allestimento interno curato, la generosa abitabilità posteriore e la riuscita modularità l’autorizzano ad insidiare le SUV familiari.

Ancora pionieraPrecorritrice delle SUV urbane, la Honda HR-V ha preso la forma di una crossover appassionata di modularità e ben polivalente.

Una crossover Tetto filante e

maniglie poste-riori integrate

nelle porte.

Con lo spostamento del ser-batoio in posizione centrale, la HR-V riprende il concetto dei «sedili magici» della casa, che possono essere configu-rati in vari modi e, ad esem-pio, liberare un ampio spazio utile quando le sedute del di-vano sono rialzate. Il baga-gliaio ben accessibile non ha concorrenti nella categoria.

Sale bene di giriSotto il cofano, troviamo un 1,5 l benzina i-VTEC che chiede di essere spinto su di giri – cosa che ama – e l’eccel-

lente 1,6 l diesel ben noto. Il cambio a variazione continua (CVT), che può essere accop-piato al motore benzina, simula 7 rapporti. Quanto al comportamento, condivide l’agilità e la vivacità delle

SUV cittadine. Da notare che la HR-V inalbera numerosi elementi comuni con la nuova cittadina Jazz. Il tutto sotto l’utile supervisione di cinque sistemi di assistenza alla guida di serie a partire dal li-vello d’equipaggiamento me-dio, tra i quali un limitatore della velocità intelligente e dei fari attivi in sterzata. La Honda HR-V arriverà sul no-stro mercato in ottobre. Resta da augurarsi che l’Europa veda presto sbarcare la ver-sione 4×4 ibrida commercia-lizzata in Giappone. w

NLunghezza: 4,29 m; bagagliaio: 453–1026 l EMotori: 1,5 l benzina 130 CV, 1,6 l diesel

120 CV; consumo (misto): da 4,0 l/100 km LPrezzi: da 22 500 a 31 000 fr. (lancio in ottobre)

Bagagliaio ben voluminoso per la

categoria e soprattutto molto modulabile. FO

TO

ALD

42 touring | agosto 2015

TECNICA

Page 43: Touring 7 / 2015 italiano

FRUTT LODGE & SPA, MELCHSEE-FRUTTL'isola nelle montagne… le stelle così vicineNell'Hotel Frutt Lodge & Spa, la cordialità, l'autenticità e l'avven-

tura alpina si fondono con un lusso moderato. La natura intatta e

il favoloso paesaggio montano con il lago situato sull'altopiano

soleggiato della Melchsee-Frutt (1920 m.s.m.) offrono sia varie

possibilità di sport per il tempo libero e le avventure nella natura

sia tranquillità e relax in isolamento privilegiato – d'estate e

d'inverno. Il moderno hotel dal look alpino, situato in un paesag-

gio mistico, è un allettante rifugio al centro della Svizzera.

Vivere con stile nel bel mezzo del paesaggio alpino. 58 camere

con vista sul lago e sulle montagne e 3 suite spaziose (35–71 m2)

con ampie finestre e una vista unica sul paesaggio montano. Gli

ospiti si sentono ancora più a loro agio grazie all'impiego di mate-

riali naturali, caldi elementi in legno e dettagli di stile.

Piacere dei sensi in cima alla montagna. Il raffinato ristorante

OFFERTA ESCLUSIVA• 2 pernottamenti

• Abbondante colazione a buffet

• Ogni giorno menu da 4 portate presso il nostro ristorante Frutt Titschli

• Rinfrescante drink di benvenuto all'arrivo

• Un massaggio parziale corpo (20 minuti) a persona

• Uso gratuito della nostra area Frutt Well-ness & Spa (900 m2) con diverse piscine, sdraio con idromassaggio, cascata e idro-massaggio, e dell‘area sauna (a partire dai 16 anni) con sauna panoramica, sanarium, bagno turco, vasca Kneipp, percorso di ghiaccio, docce rinvigorenti, stanza lettura e relax con buffet rinfrescante

• Uso gratuito delle sdraio sulla terrazza sul tetto

• W-lan gratuito in tutte le aree dell'hotel

• Acqua Grander in camera

• Parcheggio gratuito per Melchsee-Frutt

PREZZI E VALIDITÀdal 3 agosto al 17 ottobre 2015

Camera doppia senza balcone con vista sulle montagne:CHF 418.– (anziché CHF 480.–)Camera doppia a uso singolo senza balcone con vista sulle montagne:CHF 570.– (anziché CHF 630.–),Camera doppia senza balcone con vista sul lago:CHF 463.– (anziché CHF 520.–)Camera doppia senza balcone con vista sul lago:CHF 660.– (anziché CHF 730.–)I prezzi valgono per persona per 2 notti

Bambini 0–3 anni: gratisBambini 4–6 anni:CHF 62.50 per bambino a notteBambini 7–11 anniCHF 67.– per bambino a notteBambini 12–15 anni: CHF 70.– per bambino a notte

GaultMillau Frutt Stübli sorprende con una combinazione di

Haute Cuisine tradizionale ed eleganza alpina. L'accogliente ri-

storante per il pranzo Frutt Titschli soddisfa con una cucina re-

gionale e ricca di prodotti freschi. L'ampia terrazza offre una vista

fantastica sul panorama mozzafiato delle montagne e sul lago.

Nell'area d’ingresso il Frutt Bar & Lounge, con il grande camino

aperto, crea un'atmosfera accogliente.

Tranquillità, spazio e tempo nella Frutt Spa. Al benessere e alla

vitalità degli ospiti ci pensa l'area spa (900 m2) con spaziose e

suddivise aree di riposo e bagni. La forza dell'acqua Grander, la

vista panoramica sul lago e sulle montagne e la meraviglia mi-

stica della natura incantano, mentre il corpo, l'anima e lo spirito

si godono un momento di puro relax. Per l'offerta wellness della

Frutt Spa vengono utilizzati prodotti completamente naturali i cui

ingredienti riflettono la natura alpina.

OFFERTA PER SOCI TCS

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

Esclusivamente da Private Selection Hotels: Tel. 041 368 10 05 oppure [email protected]

Selezionate l'Hotel Frutt Lodge e la data desiderata, digitate il codice di promozione TOURING e arriverete direttamente a questa offerta speciale.

Page 44: Touring 7 / 2015 italiano

Per un po’ di

MAGLIE COOL Grazie a una struttura speciale, le magliette della serie climachill della Adidas aiutano a rimanere freschi. Sono disponibili diversi mo-delli per donne, uomini e ragazzi.Adidas, vari prezzi.

ad es. da Ochsner Sport

BIRRA SEMPRE FRESCA

Finalmente si possono mettere nel ghiaccio anche le bottiglie per la birra del dopo lavoro con amici a casa o in giardino. Dopo la festa basta sgonfiarla, piegarla e riporla. Radbag, da 14.95 fr.

www.radbag.ch

Troppo caldo? No, in estate è giusto che le temperature siano alte. E presto sarà di nuovo tutto finito. Il consiglio è di godersi l’estate e di rinfrescarsi un po’ ogni tanto.

IDEE JULIANE LUTZ | FOTO ALD

refrigerio

BORSA TERMICA ECOLOGICA

Se la piegate ci sta nel più piccolo congela-tore, ma contiene 4,7 litri. La borsa termica è priva di PVC, non ha bisogno di batterie e mantiene freschi gli alimenti per 10 ore. Packit, 29.90 fr.

www.waschbaer.ch

PROTEZIONE DAL CALDO

Dopo un giorno al lago o al mare spesso ci si sente come un cervelat sul grill. Viene in aiuto la conchiglia da spiag-gia pop-up «Lagoon» come protezione dal caldo e dal sole. High Peak, 44.66 euro

www.amazon.it

GELATERIAFAI DA TE

Per chi è stanco dei soliti gusti di gelato, con «Gelatino» può crearne uno su misura. La macchina produce 0,6 litri di buon gelato in 25 minuti. Primotecq, 59.90 fr.

nelle filiali Fust

44 touring | agosto 2015

Page 45: Touring 7 / 2015 italiano

OMBRELLONE MOBILE

Quando il sole picchia, c’è l’ombrellone «Tele-scope handsfree». Si può fissare allo zaino, in modo che gli escur-sionisti abbiano le mani libere. È disponibile anche con protezione UV 50+. Euroschirm, da 89 fr.

www.kundertvario.ch

ELEGANTE TAZZA TERMICASi presenta bene e mantiene fresche le bevande per un po’ quando il tempo è torrido. La tazza di Pylones si addice anche per caffè e tè. Varie decorazioni, 16 euro

www.pylones.com

SCARPE PER IL CALDO

Da 25 gradi all’ombra le scarpe da ginnastica tendono a trasformarsi in forni. Il modello «Cosmic Boost» della serie climachill della Adidas ha la funzione di proteggere i piedi dal bollore. Adidas, 105 euro

www.adidas.de

GUANTI PER L’ACQUA

Un tuffo nel fiume o nel lago ci rinfresca in una giornata tropicale. I pratici guanti ci aiutano ad avanzare più velocemente e a raffinare la tecnica. Speeron, 9.95 fr.

www.pearl.ch

GILET TERMICO PER CANI

Degli ingegnosi amici degli animali hanno ideato un pratico giub-betto per i quattro zampe. Utilizza la natu-rale evaporazione della cute e dà così sollievo ai cani in caso di calura. Ruffwear, 79.90 fr.

www.myluckydog.ch

SOLLIEVO PER GAMBE PESANTICon l’aumentare della temperatura spesso le gambe si appesanti-scono e ci si sente stanchi. Un po’ di sol-lievo viene dato dallo spray con achillea, calendola e mentolo. Susanne Kaufmann, 27 fr.

www.kultkosmetik.ch

VENTILATORE PER L’AUTO

Fuori moda? No, utile. Per le auto e i camper che non hanno l’aria condizionata ci vuole un ventilatore. L’appa-recchio si collega semplicemente all’ac-cendisigari. Da Pearl, 29.95 fr.

www.pearl.ch

BIMBI A MOLLO

La mini piscina «Flie-genpilz» si può portare ovunque e in men che non si dica può essere gonfiata. E se i bambini sono contenti, anche i loro genitori si godono l’estate. Intex, 9.99 euro

www.mytoys.de

agosto 2015 | touring 45

GLI SFIZIOSI

Page 46: Touring 7 / 2015 italiano

Godere la calma del lago gustando una buona insalata mista con verdure fresche dal mercato.

Come in vacanza Terrazze sul lago o lounge, come qui

nel locale sul Lago di Zurigo, ci si può rilassare nelle belle

giornate estive.s

L’osteriaIn questo mezzogiorno di prima estate privi-legiamo il ristorante al primo piano. La spe-cialità è il pesce fresco del lago di Zurigo. La sera il pescatore Adrian Gerny getta le reti, il mattino dopo le raccoglie e per pranzo c’è pesce fresco. Rovella, pesce persico, luccio e coregone – una buona scelta. Il pesce ci viene servito dal giovane cameriere con una ciotola di patatine fritte. Fresco, croccante, da non perdere! Naturalmente c’è anche l’alternativa. Chi non va matto per il pesce, sceglie così un piatto di carne. La fesa impa-nata è ottima, mi dicono. E la scelta dei vini regionali fa un’impressione ineccepibile come il menù. Alla prossima, tendenzial-mente visita serale, ci permetteremo anche un bicchiere di vino.Die Beiz, 8038 Zurigo, dalle 11.30 alle 14, dalle 18 alle 22, aperto 7 giornitelefono 044 480 13 40, [email protected], www.fischers-fritz.ch

Il sud della Francia in ArgoviaSì, il Canton Argovia ha da offrire molto di più dell’autostrada A1. E in particolare il pae-saggio pittoresco del lago di Hallwil non è più un luogo per pochi prescelti. Al meglio ci si gode il paesaggio sulla terrazza del ristorante Schifflände a Birrwil. Con la loro gustosa bouillabaisse della casa qui ci si sente quasi a Marsiglia o perlomeno nel sud della Francia. A dire il vero però l’ambiente è meno commerciale, il contatto con la natura più stretto e le barche più piccole. E anche se non dovesse splendere il sole, nella lounge coperta riusciamo a goderci comun-que la vita. Mentre si gusta l’aperitivo sulla terrazza ci si rende conto che lasciare ogni tanto l’autostrada non può che fare bene.

Hotel Ristorante Schifflände Seestrasse 30, 5708 Birrwil LU–SA dalle 8 alle 24, DO dalle 8 alle 22www.hotel-restaurant-schifflaende.ch

46 touring | agosto 2015

Page 47: Touring 7 / 2015 italiano

Specialità locali Un piatto appetitoso fa

da contorno a un momento perfetto.

Salotti sul lagoLe calde giornate d’estate sono ideali per trascorrerle in un luogo romantico sulle rive del lago. Terrazze e lounge a diretto contatto con l’acqua offrono l’ambiente perfetto, come in vacanza. I consigli della redazione.

Su queste terrazze, lounge o ri-storanti a bordo dei nostri la-ghi ci s’intrattiene più che vo-lentieri. Normalmente dove vi è un lago, l’uomo ha creato un luogo dove sorseggiare e rosic-chiare piacevolmente qualcosa. Semplicemente lasciamo che lo sguardo accarezzi le belle acque del lago, osserviamo chi va a passeggio e coloro che fanno un bagno mentre assag-giamo un buon bicchiere di vino o ancora gustiamo un piatto raffinato o, perché no,

anche un gustoso aperitivo. I numerosi laghi in Svizzera offrono esattamente il giusto ambiente per una bella gior-nata d’estate in riva al lago. Non importa se nel soleggiato Ticino, nel bel vasto lago di Ginevra oppure sulle rive del lago di Thun, i nostri specchi d’acqua offrono una spettaco-lare cornice per una pausa o un momento in buona compa-gnia. Scoprite dove i redattori di «Touring» trascorrono volentieri alcune ore. w

Monti, lago e torta alsazianaAnche la gente del posto definisce l’Eden Beach Lounge Bar a Gunten uno dei più bei posti sul lago di Thun. Gli ospiti siedono lungo la riva con vista su metà della catena delle Alpi bernese e hanno l’imponente montagna a forma di piramide Niesen pro-prio davanti al naso. Particolarmente im-pressionante è vedere al tramonto il battello a vapore Blümlisalp che solca le acque. Il team della lounge serve da tapas a torta al-saziana (Flammkuchen) sino a piatti di pesce e fondue, diverse pietanze e snack. A mez-zogiorno c’è il pranzo con menù a buon prezzo. Chiaramente il bar offre svariati tipi di caffè, birra, bibite e cocktail nonché vini ricercati. Gli ospiti possono scegliere di ac-comodarsi in un capanno da spiaggia sulla passerella con tavolini decorati oppure all’interno del locale.

L’Eden Beach a Gunten è aperto da MA–VE dalle 11 alle 23 e SA dalle 10 alle 23 e DO dalle 10 alle 20, www.edenbeach.ch

Per smorzare la fame Torta alsaziana in tutte le variazioni.

agosto 2015 | touring 47

SVAGO

Page 48: Touring 7 / 2015 italiano

Gli aperitivi saporiti della Lobby Lounge alimentano l’appetito.

Un aperitivo con vista sul VullyLa lounge See & Sein a Morat propone un florilegio di specialità regionali, come il fi-letto di pesce persico, il formaggio del Vully o la fondue moitié-moitié. Seduti comoda-mente su poltrone in malacca, direttamente sul lago si apprezza ancor di più il succo dei vigneti friburghesi o la birra aromatizzata al coriandolo, pure provenienti dalla regione. I buongustai opteranno di certo per una fetta di torta di Vully (gâteau du Vully), un deli-zioso dolce alla panna. Oltre ai piatti tipici, il locale prepara anche hamburger, torte alsa-ziane (tarte flambée) così come tapas «sur-prise». Questa terrazza lacustre, ornata tutta con un prato erboso, dispone di uno spazio giochi bambini (scivolo e altalena), ideali per mettere di buon umore sia grandi che piccini.

See & Sein, situato a pochi minuti dal cen-tro città di Morat (FR), è aperto tutti i giorni di bel tempo dalle 11.30 alle 23.30, da aprile a ottobre, www.seeundsein.ch

Lusso, calma e voluttàPoltrone confortevoli, ombrelloni giganti e uno splendido panorama sul Lago Lemano fanno della Lobby Lounge dell’Hotel Beau Ri-vage Palace a Losanna una vera e propria oasi di relax. Il punto culminante di una giornata radiosa dopo una passeggiata sul quai d’Ou-chy o un giro in battello. Insalata César, club sandwich, foie gras su pane rustico o carpac-cio di manzo al pistou, tutti piatti raffinati e squisiti. In accompagnamento un rosé della tenuta La Liaudisaz, un Yvorne del Chablais, un pineau des Charentes o un cocktail mai-son, che si gustano con diletto. Durante la serata, alcune note di pianoforte aggiungono un tocco musicale a questa lussuosa terrazza. Quest’ultima si trasforma in pista di ghiaccio non appena arriva la stagione fredda. Allora si serve vino caldo, fondue o raclette vallesana. Un puro piacere.

La lobby Lounge del Palace Beau Rivage a Losanna è aperta ogni giorno dalle 8 alle 22, durante tutto l’anno, www.brp.ch/fr/restaurants-et-bars/lobby-lounge.html

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SVAGO

Page 49: Touring 7 / 2015 italiano

Specialità di pesce Fritto di lucio perca e patate wedge con salsa tartare.

Mediterraneo sul Lago di BienneLa «Péniche» (chiatta) a Nidau presso Bienne non è ormai più un segreto cono-sciuto da pochi eletti ed è frequentato sia dalla gente locale che dai proprietari di bar-che. Situato sul Lago di Bienne, l’atmosfera mediterranea con tanto di palme vi fa sentire in vacanza: una grande terrazza impreziosita dal pavimento in legno con ombrelloni bianchi, lounge con poltrone comode per l’aperitivo prima o il digestivo dopo. La do-menica ci si può accomodare per un brunch che va dal buffet di 30 fr. sino alla «cola-zione paradisiaca» per 45 fr. con l’unica restrizione: il brunch viene offerto solo tra le 9.30 e le 12. Péniche 2560 Nidau, da marzo a dicembre, aperto tutti i giorni, www.stadthausag.ch/peniche

Relax sul Lago di Lugano La località di Melide è a due passi da Lu-gano e tuttavia ci si sente in un mondo to-talmente diverso. I super chic non si danno appuntamento al Dellago. Sulla terrazza e nella lounge direttamente in riva al lago l’atmosfera è creata da gente rilassata e disinvolta. Tutti coloro che arrivano qui e sono stressati, si distendono alla vista del Monte Generoso e del Monte San Gior-gio. «È un po’ fusion» descrive così la pro-pria cucina il simpatico direttore zurighese René. Ciò significa: Sushi, Tom Kha Gai, ri-sotto al rum e lime oppure filetto di pesce persico. Nella Lounge Qi-Lake è accolto a braccia aperte anche chi desidera consu-mare solamente un caffè o un buon bic-chiere di vino. Poi può anche essere che il posto lo convinca a rimanere un po’ più a lungo. Nessun problema, Dellago è un al-bergo ultracentenario con camere carine.

Dellago, 6815 Melide, Lounge: LU–VE dalle 17, SA-DO: dalle 14, terrazza del ristorante: ogni giorno 12–14 e 18–23, www.hotel-dellago.ch.

agosto 2015 | touring 49

Page 50: Touring 7 / 2015 italiano

 Ed eccoci davanti all’apertura, che ci porterà nel mondo sotterraneo delle grotte laviche. Equipaggiati con casco e lampadina frontale, lo

speleologo Draagan Milenkovic ci con-duce nell’eterna oscurità della Cueva del

Viento su Tenerife, l’isola delle Cana-rie solitamente nota per vacanze balneari, party e piantagioni di ba-nane. Ma lontano dagli alberghi sulla spiaggia e dalle metropoli va-

canziere, l’isola mostra un al-tro volto. Ai piedi del vul-

cano Pico del Teide alto 3718 metri si trovano, oltre ai sentieri, ampie pinete e villaggi semi-deserti, anche le grotte laviche.

Dal calore della lava

Per prepararsi all’ingresso nella terra, i princi-pianti speleologi si ritrovano nel centro visitatori presso Icod de los Vinos. Prima

speleologo Draagan Milenkovic ci con-duce nell’eterna oscurità della Cueva del

Viento su Tenerife, l’isola delle Cana-rie solitamente nota per vacanze balneari, party e piantagioni di ba-nane. Ma lontano dagli alberghi sulla spiaggia e dalle metropoli va-

canziere, l’isola mostra un al-tro volto. Ai piedi del vul-

cano Pico del Teide alto 3718 metri si trovano, oltre ai sentieri, ampie pinete e villaggi semi-deserti, anche le grotte laviche.

Dal calore della lava

Per prepararsi all’ingresso nella terra, i princi-pianti speleologi si ritrovano nel centro visitatori presso Icod de los Vinos. Prima

Girovagare nella

grotta del vento

Strane formazioni La guida Draagan spiega

l’evoluzione della lava solida.

Tenerife è ideale per i fan dei vulcani. Visita alla Cueva del Viento, una grotta vulcanica percorribile a piedi. E gita al Pico del Teide, la montagna vulcanica più alta dell’isola.

di entrare nella grotta, i partecipanti de-siderano perlomeno sapere come sia sorta, così Draagan spiega come si è for-mata la grotta lunga oltre 17 chilometri ben 27 000 anni fa. A quel tempo il Pico Viejo, un vulcano accanto al Teide, eruttò lava basaltica, e mentre sulla su-perficie la lava si raffreddò, all’interno continuò a scorrere e a formare i tunnel ora percorribili a piedi. 190 specie di animali scoperteDopo l’ora di geologia, il gruppo di al massimo 16 persone con casco e lampa-dina frontale si avvia all’avventura. An-cora in superficie, Draagan mostra ai partecipanti interessanti formazioni la-viche a sinistra e a destra del sentiero. Poi finalmente entriamo nella grotta a forma di tubo, che offre alcune sorprese geomorfologiche: stalattiti laviche, ter-razze, laghi lavici o fossili. Ma in questa struttura i ricercatori hanno trovato anche 190 specie animali, che in parte vivono nel buio più assoluto. Una certa porzione di coraggio ci vuole per entrare nella Cueva del Viento. Non è una grotta turistica con illuminazione e ampi sen-tieri. L’unica fonte di luce è la nostra lampadina frontale, il terreno è irrego-lare e richiede una certa abilità sportiva e naturalmente buone scarpe.

La visita alla grotta è un’esperienza straordinaria con effetto sorpresa. Dopo

TESTO E FOTO FELIX MAURHOFER

il tour, la guida Draagan ci consigliò di visitare l’affascinante paesaggio dei cra-teri del Teide. Egli stesso – ci ha confi-dato – non sale spesso lassù, almeno fintanto che la ricerca nel sistema di grotte non sarà completata. Sì, perché Draagan e i suoi colleghi scoprono sem-pre nuovi tunnel e cercano così di strap-pare altri segreti delle grotte del vul-cano. ◆

Draagan Mi-lenkovic La

grotta è la sua seconda patria.

TENERIFEL’isola: Tenerife è la più grande isola delle Canarie e appartiene alla Spa-gna. Allo stesso modo vale la pena visitare l’isola vicina La Gomera, che offre escursioni attraverso foreste pluviali dal sapore primordiale.

Viaggio: voli diretti da Zurigo con Edelweiss Air (www.flyedelweiss.com) o altre compagnie aeree.

La Gomera può essere raggiunta con il traghetto in partenza dal porto di Los Cristianos.

Pernottamento: ben situato è l’Hotel Isabel a Adeje. Camera doppia da 60 euro, www.isabelfamilyhotel.com.

Cibo: gustosi piatti di polipo e di pe-sce vengono serviti al Ristorante Casa Africa alla Playa Bar presso Almaciga.

Varia: periodo migliore di viaggio da aprile a ottobre. Ingresso con carta d’identità valida. Valuta: euro. Viaggi Vögele offre la visita delle isole Canarie.

www.voegele-reisen.ch.

Lava dappertutto Un’ora di geologia sulla strada verso la Cueva del Viento.

50 touring | agosto 2015

SVAGO

Page 51: Touring 7 / 2015 italiano

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Berna

Maurus, 31

LänggasseAll’inizio della via Länggasse si tro-vano due piccoli ma

raffinati punti d’incontro. Nel Car-rousel si possono gustare specia-lità bretoni e nel Café-Bar Parterre viene servito del buon caffè e or-ganizzati concerti di band locali.

Carrousel / Café-Bar ParterreHallerstrasse 13012 Berna

Laure, 31

LorraineNel quartiere vi-vace della Lorraine, dallo spirito ecolo-

gista, non mancano i negozi di alimentari bio, moda fairetrade, ter-razze ombreggiate e anche una libre-ria indipendente. Da non perdere è il Lorrainebad, ideale per un bagno rinfrescante o per il dolce far niente!

Lorrainstrasse e quartiere Lorraine3013 Berna

Giorgia, 23

Gelateria gbIl buon gelato italiano si trova alla «Gelateria di Berna». I gusti prefe-

riti limone, ananas basilico, passione e sorbetto al cioccolato fondente. Per soddisfare la golosità bernese la «Gelateria gb» si è già triplicata.

Gelateria di BernaMittelstrasse 15, 3012 Berna (Länggasse, Marzili, Breitenrain)

I luoghi dove a Berna si va a fare il bagno, si gustano gelati raffinati e si può comperare come se si fosse da Harrods a Londra, ve li svelano i lettori di «Touring».

Mandateci il vostro recapito speciale di Zurigo. Inviate un’e-mail con selfie, nome ed età come pure nome e indirizzo del recapito entro l’8 agosto a [email protected].

ILLUSTRAZIONE ANDREA PETER

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Beat, 57

LoebChi nella capitale fede-rale desidera fare un po’ di shopping,

dovrebbe rendere visita al negozio Loeb, dove si respira un’atmosfera simile a quella da Harrods a Londra.

Negozio LoebSpitalgasse 47-513011 Berna

Pia, 49

MarziliLa piscina Marzili con vista diretta sul Pa-lazzo federale è una

delle strutture balneari più belle della Svizzera. E in più l’ingresso è libero. Adoro soprattutto nuotare nell’Aar che scorre a lato della piscina.

Piscina MarziliMarzilistrasse 293005 Berna

Giulia, 24

TramdepotIl ristorante «Altes Tramdepot» si trova direttamente a lato

del Parco degli Orsi. L’attrazione vera e propria è però il birrificio al centro del locale. Consiglio: dopo una fre-sca birra «Märzen» godetevi la vista sul nucleo storico dal Rosengarten.

Ristorante Altes TramdepotGrosser Muristalden 63006 Berna

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RECAPITI Agelati raffinati e si può comperare come se si fosse da

».

Chi nella capitale fede-

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UN SALTO IN CITTÀ

Page 52: Touring 7 / 2015 italiano

Il vecchio pavimento di legno a disegni scricchiola leggermente quando entro nella camera spaziosa. I miei bagagli trovano posto sufficiente nel vecchio

armadio di quercia. Nel grande bagno il mio sguardo è stato attirato dapprima dalle piastrelle bianche e nere e poi dalla vasca da bagno smaltata di bianco con i due rubinetti separati situata in mezzo al locale. Già de-cenni fa gli ospiti am-miravano la camera e il bagno dello storico Kurhaus.

Qualche minuto dopo l’albergatore Christof Steiner con il luccichio negli occhi mi mostra nell’alto e ampio atrio i numerosi elementi in stile liberty. Ele-ganti parti in vetro, colonne slanciate combinate con sedie rattan bianche con-tribuiscono a creare un’atmosfera grade-vole. Due coppie anziane, che parlano inglese, sono occupate a scrivere carto-line e bere tè. Il giovane albergatore con-tinua la sua visita guidata nel gioiello

del Kurhaus, ovvero l’ex sala da pranzo. Splendida nel suo azzurro originale, of-fre un ambiente ideale per eventi di tutti i tipi. Qui vengono celebrati sia matri-moni che battesimi, oltre ad altre ricor-renze. E si tengono anche conferenze di autori e opinionisti. Prima della ristrut-turazione però la grande sala serviva an-che a soldati e giovani in colonia per

pernottare.

L’edificio venne costru-ito dopo l’inaugura-zione della linea ferro-viaria dell’Albula nel 1903. Gli albergatori in paese temevano che gli ospiti avrebbero viag-giato direttamente in Engadina e che avreb-

bero trascorso le loro vacanze nei lus-suosi hotel di quella regione. I timori degli albergatori trovarono più o meno conferma. Nel 1949 un incendio provocò la temporanea chiusura della struttura. Fino al passaggio da un millennio all’al-tro l’albergo visse alti e bassi. La svolta avvenne nel 2002, quando un gruppo di

clienti fedeli fondarono la società per azioni Kurhaus Bergün SA. In diverse tappe numerosi artigiani esperti trasfor-marono il Kurhaus in una vera e propria perla di stile liberty. E la arricchirono con elementi architettonici moderni e istallazioni avanzate tecnicamente, come un impianto fotovoltaico sul tetto

Dopo una profonda ristrutturazione il Kurhaus Bergün ha riac-quistato l’antico splendore. Lo storico albergo, con l’ampio atrio e la sala pranzo mantenuta nel suo color azzurro originale, attira ospiti da tutto il mondo nella località di montagna grigionese.

Storia trasudata da tutti i pori

TESTO CHRISTIAN BÜTZBERGER | FOTO CASTELBERG/FEINER/GROTEWOHL

Atrio d’ingresso Il tappeto rosso segnala agli ospiti che sono i re dell’albergo.

Vista panoramica Dalla torre gli ospiti

si godono volentieri la vista.

Christof Steiner «La mia missione è dare nuova vita a hotel di una certa età».

SVAGO

52 touring | agosto 2015

Page 53: Touring 7 / 2015 italiano

visibile dal di sotto. Da un paio di anni il Kurhaus conta un numero crescente di ospiti, principalmente in provenienza dalla Svizzera. Oggi nelle settimane di vacanza scolastica e nei fine settimana in inverno tutte le 70 camere con 140 letti sono regolarmente occupate. Un temporaneo punto culminante avvenne

nel 2012, quando il Kurhaus Bergün venne eletto hotel storico dell’anno. Stando a Christof Steiner non dovrebbe essere l’ultimo: «Noi registriamo cifre nere nell’operativo e ogni anno pos-siamo fare così investimenti. Attual-mente stiamo costruendo una casa per i dipendenti». •

SWISS HISTORIC HOTELS

«Ci definiamo attraverso la storia delle case e non attraverso la gran-dezza oppure le stelle», afferma Barbara Zaugg, direttrice di Swiss Historic Hotels. Attualmente le 51 infrastrutture hanno ognuna il suo carattere individuale. Gli ospiti del Palazzo Gamboni a Comologno pos-sono scegliere tra cinque camere, mentre nell’hotel di lusso Badrutt‘s Palace a St. Moritz sono oltre 150. «Non deve esserci una rottura tra l’aspetto esterno e quello interno, camere comprese», risponde Roland Flückiger, lo storico in architettura ed esperto in tutela dei monumenti presso Swiss Historic Hotels, alla domanda quale requisito debba sod-disfare un albergo storico per poter far parte di questa cerchia di eletti. www.swiss-historic-hotels.com.

La sala da pranzo Nell’ex sala da

pranzo si celebrano vari eventi, balli

compresi.

Molto vetro Locali luminosi grazie ai grandi fine-stroni creano un’atmosfera gradevole.

Lunghi tavoli Apprezzata è la Table d’hôte con menù di 5 portate a base di prodotti regionali.

agosto 2015 | touring 53

Page 54: Touring 7 / 2015 italiano

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Un hamburgerstrada facendo

 Sono in migliaia a farlo. Alcuni una volta la settimana, altri oc-casionalmente. Dirigono la loro auto in uno degli 81 ristoranti

McDrive e comunicano i loro desideri culinari. Spesso ci si limita al classico: il Big Mac, la variante a due piani del tradizionale hamburger. I contorni pre-feriti sono le patatine fritte e un bic-chiere di coca cola. Il mattino però si può prendere anche solo un bicchiere di caffè e un croissant. Le ordinazioni vengono pagate subito e vengono con-segnate in un batter d’occhio da una fi-

nestra o una porta poco più in là. L’alto grado di mobilità che regna la nostra vita quotidiana richiede sempre più possibilità di vitto veloce. E, se possi-bile, a buon mercato. Dettaglio interes-sante: l’anno scorso McDonald’s ha re-gistrato più clienti nei ristoranti McDrive che nei classici ristoranti Mc-Donald’s. Nel 2014 circa 7700 collabo-ratori hanno servito nei 160 ristoranti in Svizzera e Liechtenstein in media 290 000 ospiti al giorno. Il pioniere dell’hamburger è sempre sulla cresta dell’onda.

Una storia di successo su quattro ruote importata dagli Stati Uniti: esattamente 25 anni fa per la prima volta gli automobilisti nella località vodese di Crissier poterono ordinare il loro Big Mac dalla propria auto in un ristorante McDrive.

Nella Svizzera tede-sca gli automobilisti possono fare tappa in 57 ristoranti McDrive, in Romandia in 18 e in Ticino in 6.

57

6

54 touring | agosto 2015

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Page 55: Touring 7 / 2015 italiano

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1 softdrink 0.4 l gratis all’acquisto di 9 Chicken McNuggets®Risparmia Fr. 3.50

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1 Menu MEDIUM* + 1 Happy Meal® per Fr. 15.90Risparmia fino a Fr. 4.–

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del TCS

agosto 2015 | touring 55

Page 56: Touring 7 / 2015 italiano

In collaborazione con Hotelplan, il TCS offre ai suoi soci vacanze inte-ressanti ed economiche per famiglie sulla riviera turca. L’apprezzata lo-

calità balneare di Fethiye è ideale per famiglie con bambini, con un buon mix di attività, riposo e relax. L’infrastrut-tura a misura di famiglie vi permetterà di vivere splendidi momenti insieme – mentre i bambini potranno divertirsi tra loro giocando e consentendovi di trascorrere del tempo prezioso in cop-pia oppure di chiacchierare con altri genitori.

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ire castelli di sabbia su pia-neggianti spiagge di sabbia fine.

Grande varietà!La regione attorno a Fethiye è un vero e proprio paradiso naturale, ma offre anche molte attrazioni culturali: scavi di antiche città, sepolcri nella roccia e altri luoghi d’interesse si prestano molto bene a escursioni per le famiglie più at-tive. Un’attrazione che anche i più giovani amano molto è un’e-scursione all’antica città di Kaunos, nella parte sudorientale del delta del fiume Köycegiz. Questa regione è anche rocca-forte della produzione di fichi: un vero e proprio paese della cuccagna! Potrete facilmente smaltire eventuali calorie in eccesso con una passeggiata o con brevi escursioni a misura di bambino sullo sfondo dello scenario delle montagne.

Impigrirsi o essere attivi?Il vostro hotel è immerso nella natura, poco fuori dal paese di Ölüdeniz, a 13 km

circa dalla città di Fethiye. È meravi-glioso ammirare il mare in tutta la sua estensione presto al mattino, dalla ter-razza dell’hotel, oppure il tramonto, la sera. Tra l’uno e l’altro potete scegliere tra un’ampia offerta di attività.

Massaggi e fitnessFatevi del bene e lasciatevi coccolare con massaggi di vario tipo, una visita ad un hammam o trattamenti di bellezza a scelta, oppure fate qualche sport: nume-rosi programmi sportivi, un centro fit-ness e un grande programma di sport ac-quatici vi terranno in forma e attivi. Per rilassarvi potrete scegliere tra la piscina o la spiaggia: la spiaggia di sabbia dista 3 km ed è facilmente raggiungibile con la

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56 touring | agosto 2015

Page 57: Touring 7 / 2015 italiano

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Come si arriva?Voli diretti il venerdì con HolidayJet da Zurigo a Dalaman. Segue trasferimento all’hotel a Fethiye. Su richiesta è possi-bile organizzare la partenza da Ginevra.

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*All inclusive: pensione completa sotto forma di buffet nel ristorante principale. Bevande alcoli-che e analcoliche nazionali selezionate.

L’offerta non comprende:Spese personaliEscursioni facoltativeSport a pagamentoAssicurazione di annullamento, rientro e spese sanitarie (si consiglia il libretto ETI TCS. Può essere prenotato all’indirizzo: http://www.eti.tcs.ch/it/protezio-ne-viaggio/)

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Le condizioni speciali per questo viaggio esclu-sivo di MTCH AG vi saranno fornite unitamente alla documentazione di viaggio. Le potete trovare anche all’indirizzo www.tcs-viaggi.ch/dalaman. Con riserva di variazioni al programma di viaggio.

Organizzazione, prenotazione e informazioni dettagliateMTCH AGSägereistrasse 208152 Glattbrugg Tel. 043 211 73 60

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tenti; e la presenza di una piscina per bambini e uno scivolo ad acqua garanti-scono ulteriore divertimento e intratteni-mento. •

agosto 2015 | touring 57

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Page 58: Touring 7 / 2015 italiano

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Page 59: Touring 7 / 2015 italiano

Revival dei vecchi cari cinema drive-in: sull’area del Centro di sicurezza stradale Betzholz a Hinwil, TCS Training & Events SA organizza dal 20 al 30 agosto l’evento Drive-in Movies.

 Sentirsi nell’intimità della propria automobile come John Travolta in «Grease» o Steve McQueen in «Bul-

litt», cullandosi nei ricordi: questo è vi-vere il cinema allo stato puro, un’espe-rienza ben più emozionante che nelle tradizionali sale cinematografiche. Una sensazione che si può rivivere al primo grande Drive-in Movies di TCS Training & Events SA, nel Centro per la sicurezza stradale (CSS) Betzholz di Hinwil (ZH). Dal 20 al 30 agosto, ogni giovedì fino a domenica sera.

Classici e cibo americanoSaranno proiettati ben 13 film – perlo-più del genere «road movies» degli anni 60 – tra cui Thelma e Louise, Easy Rider, Blues Brothers, Rush, Bullitt, Grease. Gli spettatori in auto riceveranno il sonoro dalla radio via frequenze FM. Invece, i pedoni, i ciclisti o i motociclisti staranno comodamente stesi sulle sdraio e ascol-teranno il film dagli altoparlanti.

E tanto che ci siamo: come in origine, i cinefili saranno intrattenuti nel tipico

stile americano. Dagli hot dog agli ham-burger, dal pollo fritto a popcorn e Co-ca-Cola: agli stand della ristorazione c’è di tutto e di più. Cialde e gelati soddisfe-ranno la voglia di dolce. Si raccomanda di arrivare sull’area di proiezione un’ora e mezzo prima dell’inizio, sia per occu-pare un buon posto sia per ristorarsi prima dell’inizio del film.

Sulle lenzuolaL’idea dei cinema drive-in proviene dagli Stati Uniti, precisamente da Richard Hollingshead Jr., che la brevettò. Per anni la sperimentò con un proiettore Ko-dak montato sul tetto della sua auto e le lenzuola del letto stese tra gli alberi del giardino di casa. Finché il 6 giugno 1933 venne aperto il primo cinema per auto-mobilisti del mondo, il Camden-Drive nello Stato del New Jersey. Nei primi anni il suono si ascoltava da altoparlanti esterni, mentre più tardi tramite appa-recchi che si appendevano in auto, una formula che dal 1946 fu applicata in tutti i drive-in. Gli anni 50 furono il pe-riodo d’oro per questi cinema, che negli

USA crebbero da 1000 ai 4000 del 1958. Nello stesso lasso di tempo, chiusero i battenti 5000 cinema convenzionali. Il culto per l’auto di quegli anni contribuì in modo significativo a trasformare i ci-nema drive-in in un successo. Allora si sognava di poter fare di tutto con i tasti presenti nelle auto, proprio come oggi con gli smartphone… ◆

Ad Hinwil rivive il

cinema in auto

A COLPO D’OCCHIO

Quando: 20–30.08.2015, da giovedì fino a domenica, secondo il giorno dalle 16 alla 01.00.

Dove: Centro per la sicurezza stradale (CSS) TCS Training & Events SA, Affeltrangerstrasse 10, 8340 Hinwil.

Film: 13 classici del genere auto o moto.

Capacità: 120 auto e 40 posti per pedoni, ciclisti o motociclisti.

Prezzi: 1 auto, 1 persona: 25 fr; 1 auto, 2 persone: 50 fr.; 1 auto, 3 persone: 60 fr.; 1 auto, 4 persone: 70 fr.; pedoni, ciclisti e motociclisti: 25 fr. (bambini: 12 fr.).

Biglietti: tramite Ticketcorner o agli sportelli del CSS TCS Training & Events SA, Hinwil, aperti da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.00.

Informazioni: www.driveinmovies.ch

TESTO PETER WIDMER

PR

ISM

A

agosto 2015 | touring 59

CLUB

Page 60: Touring 7 / 2015 italiano

Assemblea delegati TCS

A Basilea è stato rieletto il presi-dente centrale

Peter Goetschi.

Parità di trattamento tra strada e rotaia

TESTO DINO NODARI | FOTO EMANUEL FREUDIGER

Il maggior club della mobilità della Svizzera si schiera per la parità di trattamento tra strada e ferrovia e invia un segnale per il tunnel di risanamento del San Gottardo.

La rete stradale dovrebbe rimanere efficiente: è questa la richiesta concreta dei delegati del TCS. Durante il loro annuale convegno,

svoltosi questa volta sulle sponde del Reno a Basilea, i delegati del maggior club della mobilità svizzero hanno ap-provato una risoluzione riguardante il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (Fostra), che contiene chiare richieste in merito a questo pro-getto.

Innanzitutto, si dovrebbe ancorare nella Costituzione che Confederazione e Can-toni devono essere obbligati a mettere a disposizione un’infrastruttura stradale efficiente. Inoltre, il TCS chiede un au-mento dall’attuale 50% al 60% della parte vincolata del gettito dell’imposta sugli oli minerali. In terzo luogo, i dele-gati accettano un aumento massimo di 3 centesimi invece dei 6 previsti del sup-plemento d’imposta sui carburanti, a condizione che gli altri introiti non ba-stino a finanziare la realizzazione dei progetti già approvati. Quarta richiesta: l’imposta sull’importazione di autovei-coli deve andare a favore della strada. Infine, il Fostra non deve nel modo più

assoluto servire al finanziamento di pro-getti ferroviari.

Tunnel S. GottardoUn altro tema centrale per il TCS è la galleria di risanamento del San Got-tardo. «C’è bisogno del nostro impegno, perché i progetti stradali hanno grosse difficoltà a livello politico», ha dichiarato il vice-presidente del TCS Thierry Burkart. Per i de-legati è chiaro: il risana-mento della galleria con una seconda canna è la soluzione migliore, per-ché fornisce agli automo-bilisti maggiore sicurezza a lungo termine. Inoltre, un risanamento affiancato da treni na-vetta richiederebbe impianti giganteschi ad Uri e in Ticino, che in questi cantoni nessuno vuole. E tre anni dopo tali im-pianti dovrebbero venire nuovamente smantellati. «È un controsenso econo-mico, che a causa della circolazione de-viata scatenerebbe il caos anche su altri tratti», ha proseguito Burkart.

I delegati si sono dimostrati meno favorevoli con la quota associativa. Il consiglio d’amministrazione del TCS ha proposto un modesto aumento di tre franchi della quota centrale per i soci motorizzati e di un franco per i soci non motorizzati e per i ciclisti. La proposta è stata bocciata dai delegati.

Per contro è stato ricon-fermato all’unanimità il presidente centrale Peter Goetschi, in carica dal 2012. E così l’avvocato friburghese presiederà il principale club della mo-bilità della Svizzera per altri tre anni. Altri 13 consiglieri d’amministra-zione, anch’essi confron-tati alla rielezione, sono stati chiaramente ricon-fermati. Nel consiglio d’amministrazione si sono avute le seguenti mutazioni: al posto dei consiglieri dimissionari

Oskar Vollenweider, Peter Steiner e Urs Jakober sono stati eletti Toni Epp (Uri), Peter Schilliger (Waldstätte) e Thomas Ulrich (Zugo).

Infine, per l’anno 2014 il TCS ha regi-strato un fatturato netto di 326 milioni di franchi e un utile consolidato di 3,4 milioni di franchi. •

Presidente centrale Peter Goetschi è stato rieletto per altri tre anni.

60 touring | agosto 2015

CLUB

Page 61: Touring 7 / 2015 italiano

BERTRAND GRANDPATTUGLIATORE TCS

Dopo l’apprendistato come meccanico di veicoli pe-santi, Bertrand Grand ha la-vorato qualche anno sulle macchine da cantiere. In seguito, su raccomanda-zione di un amico, ha co-minciato la sua carriera di pattugliatore TCS. Da allora sono passati 26 anni. Oggi, a 53 anni, si svaga sulla mountain-bike e sulla moto, inoltre impartisce corsi di perfezionamento per le due ruote a Cossonay. È sposato e patrigno di due

figli.

Una chiave, due auto.

Quando i nostri soci si confondono di veicolo

TESTO ALINE BEAUD | ILLUSTRAZIONE CHRISTOPHE BADOUX

Bertrand Grand ha dovuto adattarsi a molti cambiamenti durante la carriera di pattugliatore, dalla meccanica pura al boom dell’elettronica.

 Dopo soltanto tre setti-mane di formazione, fui chiamato per il mio

primo soccorso stradale. Ero da solo e un po’ angosciato. Per fortuna si trattava sola-mente di una foratura, un problema che riuscii a risol-vere rapidamente. Questa esperienza mi ha dato fiducia in me stesso e ha segnato il debutto di una lunga storia come pattugliatore del TCS. E benché in 26 anni di car-riera i fondamentali del me-stiere non siano affatto cam-biati, esso si è comunque profondamente evoluto. Il computer ne è un esempio perfetto. Esso completa la dotazione del mio veicolo e rappresenta un aiuto molto prezioso. All’epoca, tutti i dati tecnici delle automobili erano ordinati con cura in diversi classatori. Tenerli aggiornati non era una que-stione da poco! Adesso, invece, accediamo a queste informazioni tramite una banca dati costantemente ag-giornata. Un’altra nota evolu-

zione del mestiere consiste nella preponderanza che ha attualmente l’elettronica nei veicoli. Un quarto di secolo fa, eravamo confrontati alla meccanica pura. Ho dovuto adattarmi a questa sfida e aspettare nuove tecniche. A volte, mi ritrovo ad un punto morto davanti ad un’avaria nuova, allora non esito a ri-volgermi ai giovani della squadra che padroneggiano meglio quegli elementi. Vice-versa, essi usufruiscono della mia competenza acquisita nel corso degli anni. Una col-laborazione ideale, poiché ognuno approfitta delle com-petenze dell’altro.

Apriti SesamoGeneralmente il contatto con i soci si svolge bene, benché a volte alcuni siano snervati dalle circostanze. Arri-vando sui luoghi, incontro persone spesso disposte ad aiutarmi che mi tra-smettono alcune in-

formazioni. I miei interventi di soccorso preferiti? Aprire le vetture! A volte succede che dei neonati siano chiusi den-tro l’abitacolo, allora è fonda-mentale calmare innanzitutto i genitori prima di poter ini-ziare il mio compito.

Fortunatamente, aprire le au-tomobili non è sempre stres-sante. A volte si verificano delle situazioni comiche. Un giorno fui chiamato ad aiu-tare una signora di una certa età che non riusciva più ad

aprire il suo veicolo dopo aver fatto le compere. Ho provato la chiave su ognuna delle serrature, ma nessuna funzionava. Poi ho aperto il veicolo con altri mezzi e ho constatato che il cilindro del contatto non corrispondeva. Allora ho spiegato alla si-gnora che aveva sicuramente sbagliato chiave. Ma solo al momento di partire ho sa-puto la fine della storia: un centinaio di metri più in là c’era un veicolo identico a quello della signora. In realtà, non si era sbagliata di chiave, ma di auto! ◆

agosto 2015 | touring 61

SULLA STRADA

Page 62: Touring 7 / 2015 italiano

Dare l’opportunità di migliorarsi

Da 1° aprile 2013 il 58enne Markus Augstburger, con diploma di responsabile vendita, dirige il Centro TCS per la sicurezza stradale Stockental a Niederstocken nell’Oberland bernese.

Markus Augstburgeradora la propria autonomia e

«vende» bene e volentieri il «suo» Centro Stockental.

TESTO PETER WIDMER | FOTO EMANUEL FREUDIGER

MARKUS AUGSTBURGER

BOTTA, RISPOSTAA cosa fa attenzione Lei in quanto utente della strada?Ai pedoni e soprattutto ai bambini. Da quando ho as-sunto questa funzione ho modificato il mio compor-tamento stradale, oggi guido in modo più preciso di prima.

Quanti corsi di guida ha frequentato personal-mente?Ogni anno frequento al-meno un corso con l’auto-vettura e anche uno con la motocicletta.

Quanti chilometri percorre in un anno?Tra i 35 000 e i 40 000, che da soli costituiscono il mio tragitto per venire a lavo-rare in automobile da Berna a Niederstocken, pari a 90 km al giorno.

Relegare quest’uomo in un ufficio sarebbe un peccato mortale. Chi incontra Markus Aug-

stburger per la prima volta, è colpito dal suo spontaneo ca-risma e dalla sincera simpatia che irradia verso il visitatore. Questo entusiasta ginnasta, golfista, motociclista e scia-tore ama anche poter dirigere come se fosse «il proprio negozio» il Centro TCS per la sicurezza stradale (CSS) Stockental con i suoi sei colla-boratori fissi e i 15 istruttori ausiliari.

«Già dal profilo geografico la-voro in un luogo privilegiato, in mezzo alla natura con vista sulle montagne e nell’ambito dei miei obiettivi professionali godo di molta libertà», dice stilando il bilancio dei suoi

primi due anni da responsa-bile del centro.

Pianificare, vendere, organizzareI compiti di Augstburger con-sistono principalmente nella pianificazione, organizza-zione ed esecuzione di tutti i corsi di guida e degli eventi che si svolgono nel CSS Stockental. «Assieme ad un collaboratore esterno acqui- sisco i clienti commerciali, sono vicino agli ingranaggi che devono girare affinché i clienti frequentino un corso qui nel centro o vi svolgano un evento».

Markus Augstburger indivi-dua la sfida maggiore nella massima occupazione delle piste, «perché alla fine della giornata vogliamo aver gua-

dagnato dei soldi!». Con circa 900 corsi all’anno, a Stocken-tal l’occupazione si attesta in media sul 70%. Inoltre, nella sede di Ittigen vicino a Berna viene impartita la forma-zione in due fasi, mentre a St. Stephan si svolgono i corsi di guida invernale; questo tipo di corsi non viene però con-teggiato a fini statistici.

Ci sono aneddoti che riguar-dano i corsi di guida? Markus Augstburger ci pensa un at-timo: «A volte i partecipanti arrivano al corso con auto che non dovrebbero più circo-lare sulla strada e poi si stupi-scono se, durante una frenata a fondo, il loro veicolo non reagisce come dovrebbe». Re-centemente, è anche successo che una partecipante aveva dovuto consegnare la patente a causa di un’infrazione e gliela restituivano solo due giorni dopo il corso. «Biso-gnava prendere subito una decisione. Il nostro centro è un terreno privato e in linea di massima qui può guidare chiunque. Si trattava di un

corso per aziende e la parteci-pante era stata trasportata al centro da altri colleghi. Le abbiamo perciò permesso di frequentare il corso; nell’ot-tica della sicurezza stradale volevamo offrirle l’opportu-nità di migliorarsi!». •

62 touring | agosto 2015

CLUB

Page 63: Touring 7 / 2015 italiano

A COLPO D’OCCHIO14–26.9.2015 Toscana magica30.9–15.10.2015 Germania: Sud sconosciuto7–19.5.2016 Francia: la dolce Provenza6–26.5.2016 Polonia: natura e cultura6–20.6.2016 Italia: Nord-Est sconosciuto30.5–4.7.2016 Scoprire il Sud-Est dell’Europa

Informazioni e prenotazioni telefoniche:TCS Tourismus ServicecenterMaulbeerstrasse 10, 3001 BernaTel. 0800 163 111, [email protected]/camping-rundreisen

Viaggiare con amici e

in amiciziaIl sentimento di appartenenza che sorge campeggiando è proverbiale. Lo si è notato anche all’evento informativo organizzato al camping TCS di Soletta: circa 40 persone vi hanno partecipato per sapere tutto sui sei tour guidati che il TCS proporrà nei campeggi d’Europa nel 2015 e 2016.

 «Viaggiare con amici e in amici-zia», con questo slogan Mario Brunelli, product manager TCS viaggi dei soci accoglie

gli interessati nel nuovo ristorante del TCS –Camping «Pier 11» a Soletta; tutti pendono letteralmente dalle sue labbra. Brunelli arriva subito al punto: da set-tembre 2015 a luglio 2016 il TCS Cam-ping propone sei tour guidati in camper o roulotte, in Francia, Italia, Germania, Polonia ed Europa sudorientale (vedi anche box a lato).

«Non possediamo un camper, ma vor-remmo fare un viaggio di questo ge-nere», ci rivela un 50enne appassionato del campeggio alle prime armi. «Non si preoccupi, non deve voltare le spalle a

questa idea», Brunelli spazza via così le preoccupazioni del partecipante. «Dal nostro partner McRent lei può noleg-giare a condizioni speciali il camper che fa per lei». Chi ora pensa di dover circo-lare per due setti-mane in convoglio attraverso la To-scana o la Pro-venza, si sbaglia. Ogni capitano del camper all’inizio del viaggio riceve i dati GPS di ogni campeggio in pro-gramma che poi raggiunge in modo individuale. Da ogni campeg-

gio vengono organizzate gite diurne con i pullman; anche per le escursioni è stato previsto abbastanza tempo libero. «Offriamo viaggi per individualisti so-cievoli», interpreta così l’offerta Mario Brunelli. La dimensione dei gruppi va da 15 a 25 persone, eccetto che in Polonia, Romania e Bulgaria dove si accettano un massimo di 30 campeggiatori per gruppo. «Sono permessi i cani?», vuole sapere una signora che getta uno sguardo preoccupato sotto il tavolo dove si trova il suo amato quadrupede. In questo caso, Mario Brunelli non può dare luce verde, perché in alcune infra-strutture i cani non sono ammessi. Consiglio dello specialista: prima di par-tire in viaggio informatevi sulle tappe e poi chiedete il permesso ai singoli campeggi. ◆

TESTO PETER WIDMER | FOTO FABIAN UNTERNÄHRER

Di prima mano Il professionista di viaggi Mario Brunelli, product manager viaggi soci, informa.

Raccomandazione presidenziale Ernst Grossenbacher, presidente del Camping Club TCS Berna, rende appetibili le ferie in camping.

Accontentare anche lo sto-maco I campeggiatori al buffet.

Quadrupedi Partecipazione possibile? Da chiarire!

agosto 2015 | touring 63

CLUB

Page 64: Touring 7 / 2015 italiano

Richiesta Siete particolarmente fieri di una vostra foto (gente, paesaggio, monumento)? Condividete la foto con noi e i lettori inviandocela per e-mail entro il 31 agosto 2015: [email protected]

@

Trasporto d’orchestra«Questa meravigliosa Citroën 2CV la comprai usata nel 1963 per 2500 fran-chi. Ero molto orgoglioso di essermela potuta permettere a 21 anni e in condi-zioni economiche modeste; all’epoca non esisteva ancora il leasing. Quando lo comprai, il veicolo aveva solo 11 mesi e 11 000 km sul contachilometri. Con questa vettura di color rosso acceso non passavo di certo inosservato sulla strada. La 2CV servì, tra l’altro, come mezzo di trasporto per cinque musicisti del complesso di cui facevo parte e per i relativi strumenti».

Jean-Claude Bovey, Sion

La mia prima autoUna cosa da pazzi, usare una traballante «Due Cavalli» come mezzo di trasporto per un’intera orchestra: gli aneddoti riguardanti la prima automobile dei nostri lettori continuano a far sorridere e a suscitare ricordi speciali.

Gruppo di ragazzi su «2CV», 1963.

Senza tetto: Urs Maier nella sua filante cabrio

Sunbeam Alpine.

Grazie alla sua Fiat 500, Beat Berger si spostava autonomamente a Parigi.

Perfetta per Parigi «Quando nel 1968 dissi ‹addio› al mili-tare, ebbi l’esigenza di far qualcosa nel sociale. Dopo aver svolto un tirocinio in un’organizzazione operante nelle bi-donville di Parigi, tornai nella metro-poli francese dopo qualche mese, sta-volta autonomamente con la mia prima macchina, una Fiat 500, che avevo comprato per 600 franchi. Era l’auto perfetta per Parigi. Ma una volta che, accanto alle gambe della passeggera, vidi che potevo contare ogni pietra di una strada lastricata, capii perché co-stava così poco! Nell’officina della no-stra organizzazione improvvisammo la saldatura di pezzi di rinforzo. Proprio così, la cara vecchia ruggine dei tempi andati… A parte questo era una super macchinina. Se fossi rimasto a Parigi ci avrei girato ancora per parecchio tempo. Ma di ritorno in Svizzera non durò molto: cofano del motore aperto, controllo di polizia, collaudo: era suo-nata la campana a morto per la mia Fiat».

Beat Berger, Berna

Avvolta nel fumo «Già da bambino ero completamente pazzo per le auto e riconoscevo la mag-gior parte delle macchine ad occhi chiusi, semplicemente dal rumore del motore. Negli anni 60, durante il mio tragitto quotidiano verso scuola mi im-battevo spesso in una Sunbeam Alpine di color verdino, che mi piaceva ogni giorno di più. Appena finito l’apprendi-stato, nel 1968, con i miei risparmi mi comprai per 3500 franchi una Sun-beam Alpine del 1961, che nuova co-stava 13 500 fr. Con la Sunbeam feci tanti viaggi meravigliosi e ci andavo anche a lavorare. Una volta, però, so-pravvalutai me stesso e la mia automo-bile. Durante un’afosa giornata estiva, mi trovavo con un amico su una traffi-catissima autostrada tedesca, nella Foresta Nera. Nonostante i vari avverti-menti del mio garagista, di non affaticare un motore già duramente strapazzato, mi installai sulla corsia di sorpasso finché il motore non si ruppe. La conseguenza: l’automobile che circo-lava dietro la nostra fu completamente avvolta da un denso fumo, ma riuscì co-munque a frenare in tempo. Noi riu-scimmo solo a rotolare fin contro lo spartitraffico centrale. Poi aspettammo fino a quando fu possibile spingere la Sunbeam attraverso la carreggiata. La sostituzione del motore fu inevitabile».

Urs Maier-Sommer, Basilea

64 touring | agosto 2015

FORUM

Page 65: Touring 7 / 2015 italiano

touring impressumRivista del Touring Club Svizzero (TCS)

EditoreTouring Club SvizzeroCasella postale 820, 1214 Vernier (GE)

Caporedattore Felix Maurhofer

Vice caporedattoriMarc-Olivier HerrenDino Nodari

Redazione Aline BeaudChristian Bützberger Juliane LutzPeter Widmer

Art DirectorAlban Seeger

Responsabile fotoEmanuel Freudiger

LayoutAndreas WaberStephan KneubühlSara HofmannMathias Wyssenbach

Assistenti di redazioneMichela Ferrari (I)Tania Folly (F)Oliver Marti (T)Irene Mikovcic-Christen

CorrispondenzaRedazione TouringMaulbeerstrasse 10, 3001 BernaTel +41 58 827 35 00Fax +41 58 827 50 [email protected]

TiraturaEdizione italiana: 83 246Totale: 1 334 694

Edizione/MarketingReto KammermannNatascia Prosperi

Abbonamento: compreso nella quota annua di socio. «Touring» è pubblicato 12 volte l’anno.

Modifica indirizzo: con il numero di socio: TCS, Sede centrale, Casella postale 820, 1214 Vernier, Tel. 0844 888 111, [email protected]

Pubblicità: Publicitas Publimag AG Seilerstrasse 8, 3011 Berna Tel. +41 44 250 31 31Fax +41 44 250 31 32Testi e foto sono protetti dai diritti di autore. Ogni riproduzione, anche parziale, richiede l’accordo scritto dell’editoria. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

ProduzioneSwissprinters SABrühlstrasse 5, 4800 ZofingenTel. +41 58 787 30 00

Scriveteci…Qui vale la regola: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata.

Dopo il lancio della nuova rivista Touring, in sostitu-zione del giornale in for-mato tabloid, alcuni soci e lettori ci hanno fatto parte delle loro reazioni. Durante i miei quasi 55 anni da socio TCS raramente sono stato così felice di rice-vere il vostro giornale. Que-sta nuova presentazione vi è riuscita al 100% e perciò mi voglio congratulare con voi. Ci sono solo vantaggi ad es-sere vostri soci!

Werner Rutsch, Bolligen

La nuova rivista respira un layout moderno, molto bello da vedere. Purtroppo sono stati un po’ dimenticati i lettori più anziani. Su uno sfondo chiaro i caratteri pic-coli si possono sicuramente leggere. Tuttavia, a volte ci vuole la lente d’ingrandi-mento per le didascalie sulle diverse foto a colori o su sfondo colorato. Come rap-presentante dei soci più anziani del club, vi prego se possibile di lavorare con caratteri di maggiore dimensione. In tanti vi saranno certamente grati.

Willi Grossenbacher, Konolfingen

Congratulazioni! A quanto pare la rivista del TCS è pas-sata direttamente dalla cor-sia d’emergenza (perdona-temi) a quella di sorpasso!Rosmarie Frehsner, Dietikon

Bravi! Finalmente! Mi com-plimento con voi per questo «colpo». Il nuovo aspetto, la carta, il formato, il conte-nuto e l’intera presentazione sono riusciti. Adesso leggo il giornale di nuovo con piacere.

Fred Burgmann, Hombrechtikon

La nuova rivista Touring è semplicemente bella. Mi congratulo per questo «colpo» riuscito. Mi soddisfa il nuovo formato in stile rivi-sta patinata, realizzato per-fettamente a livello ottico e grafico, con tante belle foto-grafie. Inoltre i contributi sono interessanti e partico-larmente variegati. Adesso riporre il «Touring» tra la carta vecchia dopo averlo letto, mi costa un certo sforzo! In realtà si tratta di un pezzo da collezione. At-tendo già con ansia la pros-sima edizione e auguro alla vostra squadra altri successi professionali.

René Bietenholz, Lyssach

Davvero incredibile la tra-sformazione da noioso gior-naletto quasi inosservato a questa attraente rivista che val la pena di leggere da cima a fondo.

Peter Rohner, Sciaffusa

Consumo VW Passat (test)A causa del valore del consumo troppo alto fatto registrare durante il test (Touring, 4/2015) dalla VW Passat 2.0 TDI (240 CV) DSG 4Motion e d’accordo con il fabbricante e l’impor-tatore, si è proceduto a una nuova misurazione presso la fabbrica VW a Wolfsburg (D). In presenza di un colla-boratore TCS, il veicolo del test al banco di prova dei veicoli integrali ha fatto re-gistrare un consumo falsato di +0,4 l/100 km rispetto a quello del fabbricante (5,4 l/ 100 km). Cioè è dunque ri-sultato nella tolleranza mas-sima di 0,6 l/100 km, che il TCS ha pattuito con Auto Svizzera SA. Secondo il fab-bricante il consumo mag-giore risulta dal fatto che i veicoli integrali per l’omolo-gazione sono resi conformi alla trazione anteriore. Nel rispetto delle norme.

TCS Consulenza mobilità

La redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispon-denza. È possibile inviare le lettere per e-mail ([email protected]). Le lettere sono pubblicate anche nella versione online di Touring (www.touring.ch).

Nuova rivista Touring: alcuni soci ci hanno inviato le loro reazioni.

maggiore è la probabilità che venga pubblicata.maggiore è la probabilità che venga pubblicata.

Nuova rivista Touring: alcuni soci ci hanno inviato le loro reazioni.

maggiore è la probabilità che venga pubblicata.maggiore è la probabilità che venga pubblicata.

alcuni soci ci hanno inviato le loro reazioni.

agosto 2015 | touring 65

Page 66: Touring 7 / 2015 italiano

Ritrovo dei motociclisti che salvano le vite all’annuale campagna di donazione del sangue sul passo del Glaubenberg.

Motociclisti oltre asalva vita

TESTO E FOTO EMANUEL FREUDIGER

EMS Biker Paramedics Andreas Eggert e Robert Zandonella

Heinz, Martina e Michael Labhart, Düdingen

Christoph Grossenbacher, Bleienbach e Michel Büchi, Langenthal

Ralf Lengweiler, Bulle

Bruno Bachmann, Ebikon

Dal TCS i motoci-clisti hanno potuto far controllare le loro amate due ruote.

Q uando un motociclista vuol far del bene, neanche il brutto tempo riesce a dissuaderlo. Ne è la prova

la buona quantità di appassionati della moto che al 20 e 21 giugno si sono recati sul Passo del Glaubenberg in Obvaldo.Mentre i centauri donavano il sangue sui lettini della Croce Rossa, le loro benia-mine motorizzate venivano sottoposte ad un controllo tecnico presso l’apposito stand del TCS.

Ralph Steinfeld, Grenchen

20/21.06.2015

DONAZIONE

DI SANGUE

Passo Glaubenberg (OW)

3–5.07.2015

LIGNIÈRES

HISTORIQUE

Circuito di Lignières (NE)

PEOPLE

66 touring | agosto 2015

Page 67: Touring 7 / 2015 italiano

Rimbombanti motori e spettacolari veicoli d’epoca da ammirare sul circuito di Lignières ad inizio luglio.

Vecchie glorie in mostra

TESTO E FOTO EMANUEL FREUDIGER

Marco Calderari su Abarth V8 3000 Pronto del 1970, seguito da Peter Leuthard su Sauber C3 del 1973.

Il pilota da corsa Marcel Fässler a bordo della leggendaria Audi Quattro.

I veri appassionati dei motori non si accorgono neanche della terribile afa.

L’ambasciatrice del marchio TCS Training & Events Sabine Holbrook in sella alla leggendaria BMW R51RS, prodotta in ben 17 esemplari nel 1939.

Veterana potente: Gerry Leumann sulla 200 CV Bentley 6.5/8L Le Mans Tourer.

Roger Egolf, direttore di TCS Training & Events e Tony Staub di nyou AG.

Presenza francese: Marcel Gmeiner su Renault 12 Gordini del 1972.

Charly e Frédérick Rieille in pista sulla BMW-Lambert Basset.

 Per la terza volta i fan dei veicoli d’epoca si sono riuniti sotto un caldissimo sole a Lignières (NE) per assistere a una spettacolare

gara. Si potevano ammirare numerosi preziosi motori a due e quattro ruote in

L’ambasciatrice del marchio TCS Training & Events Sabine Holbrook in sella alla leggendaria BMW R51RS, prodotta in ben 17 esemplari nel 1939.

L’ambasciatore del marchio TCS Training & Events Marcel Fässler davanti all’Audi Quattro del 1982.

un fantastico panorama della bella regione del Chasseral. I duelli su questo circuito, nelle di-verse categorie dei veicoli, sono stati appassionanti e hanno fatto la gioia di grandi e piccini.

Rimbombanti motori e spettacolari veicoli d’epoca da ammirare sul circuito di Lignières ad inizio luglio.

glorie in mostra

un fantastico panorama della bella regione del Chasseral. I duelli su questo circuito, nelle di-verse categorie dei veicoli, sono stati appassionanti e hanno fatto la gioia di grandi e piccini.

agosto 2015 | touring 67

Page 68: Touring 7 / 2015 italiano

Aline e Natalie

Mael e Nils

Robin e Jean-Pierre

Sonja e George

Estelle e Michel

Kimmi e Simon

Olesya e Christian

Sandra e StephanePatrizia e Tommaso

Irene e Robert

PEOPLE

68 touring | agosto 2015

Page 69: Touring 7 / 2015 italiano

Come sempre accade con i prodotti Sony, anche l’Xperia M4 Aqua è realizzato con materiali di primis-sima qualità. È impermeabile, ermetico alla polvere e capace di immergersi in acque dolci fino a una pro-fondità di 1,5 metri. Il display da 5 pollici ha contrasti decisi, bei colori e consente ampie inquadrature. Il modulo LTE permette di navigare velocemente. Con la fotocamera principale da 13 megapixel si possono scattare foto di altissima qualità. Il Sony Xperia M4 Aqua è quindi il compagno perfetto per le vacanze.

OCCASIONE 1 – Gioco per i lettori

Con lo Smartwatch, Apple ha definito una nuova moda. L’Apple Watch ben si adatta come telecomando e secondo schermo per l’iPhone, comunica con questo dispositivo e mostra notizie, e-mail e notifiche. Ma ciò che lo rende molto interessante è il gran numero di sensori integrati. L’Apple Watch, infatti, conta tutti i passi e avvisa quando è arrivato il momento di fare un po’ di attività fisica. Calcola senza sosta la distanza percorsa, la velocità e le calorie consumate. È l’ideale per chi è in continuo movimento.

IN PALIO l’Apple Watch Sport Valore CHF 449.–

OCCASIONE 3 – SUDOKU 2

IN PALIO In palio il Sony Xperia M4 Aqua Black impermeabile Valore CHF 289.–

OCCASIONE 2 – SUDOKU 1

Possono partecipare tutte le lettrici e tutti i lettori di Touring in Svizzera e Liechtenstein, ad eccezione dei colla-boratori del TCS e dei loro familiari. I vincitori dei concorsi «Gioca & Vinci» di Touring saranno estratti a sorte e avvertiti. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.

Ogni SMS costa CHF 1.50.È possibile partecipare anche per posta, inviando la soluzione a TCS, Editoria Touring, Casella postale, 3024 Berna.

GRANDI OCCASIONIper vincere

IN PALIO 2 notti per 2 persone presso il Waldhotel National**** di Arosa Valore: ca. CHF 1200.–1 weekend per 2 persone in una junior suite con incluso• bevanda di benvenuto sulla nostra terrazza soleggiata • colazione regionale a buffet • menu serale a 5 portate • ingresso nelle aree benessere Aqua Silva e Spa Salus • buono wellness del valore di CHF 25.– a persona • Arosa All-Inclusive Card con utilizzo gratuito delle ferrovie

di montagna, del parco avventura, della Driving Range ecc. Sponsor del premio: www.waldhotel.ch

Domanda: Quanti chilometri (cifra arrotondata) sono stati percorsi con la Tesla in tre giorni attraverso l’Europa?

km Inviate un SMS con scritto tmi071 xxxx (xxxx = km) al numero 543

Risolvete l’indovinello matematico e compilate le caselle verdi (le al-tre segnate devono essere completate di volta in volta con le cifre da 1 a 9). Inviate un SMS con scritto tmi073 e le tre cifre al numero 543.

Risolvete l’indovinello matematico e compilate le caselle rosse. Inviate un SMS con scritto tmi072 e le tre cifre al numero 543.

3

Il tradizionale Waldhotel National di Arosa unisce stile ed eleganza con relax attivo e moderno. Nell’area wellness e spa con piscina panoramica coperta, 7 saune, 2 stanze relax, fitness, massaggi e area beauty su oltre 1100 m2 è facile dedicarsi al compleeto rilassa-mento. Inoltre, lo chef Gerd Reber delizierà gli ospiti con l’ottima cucina. L’hotel è in una posizione dominante dove si gode di una splendida vista, ed è circondato da un panorama alpino mozzafiato.

6 9 7 2 8

3 6 1

9 4

5 3

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7 6

6 7

7 3 6

1 8 4 9 7

17 agosto:

ultimo

termine per

partecipare

ai giochi

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7 6 5

8 9 2

8 4 6

1 8

3 8 1

7 3 9

6 9 7

9 6 5

agosto 2015 | touring 69

GIOCA & VINCI

Page 70: Touring 7 / 2015 italiano

Ti annoi? Allora prova questo gioco:

La sequenza logicaPer divertirsi e dar sfogo all’immaginazione, potresti provare il gioco seguente con i tuoi amici. È molto semplice, il più vecchio inizia dicendo una parola. A turno e a tutta velocità, ognuno dice un’altra parola che richiama l’ultima ascoltata. Una sequenza logica. Perde chi non riesce a trovare una nuova parola. Esempio: tragitto, scuola, maestra, compiti, grammatica, esercizi, ricreazione ecc. Le possibilità sono infinite!

GIOCHI MOBILI

Riproduci il disegno aiutandoti con la griglia.

La bici dal 1816 ai nostri giorniForse per andare a scuola usi anche tu una bici. Ma lo sai che questo mezzo di trasporto ha co-nosciuto una grande evoluzione negli ultimi due secoli? Nel 1816, il tedesco Karl Drais ideò una bici senza pedali, un attrezzo che permet-teva di spostarsi a una velocità di 15 km/h con la sola forza dei piedi. La battezzò draisina. Nel 1861 il francese Pierre Michaux inventò il velocipede con pedali fissati alla ruota ante-riore. Mentre più tardi fece la sua comparsa il biciclo, con la ruota anteriore sovradimensio-nata. Tuttavia, a causa della sua altezza, que-sto attrezzo era difficile da manovrare e si rivelò pericoloso. Bisognerà attendere fino al 1880 per vedere apparire la prima catena da bicicletta. Seguirono altre migliorie, come l’introduzione delle marce e del deragliatore, ma il principio della trasmissione a catena è rimasto invariato da allora. Ai nostri giorni, esistono vari tipi di bici oltre alla tradizionale (elettrica, da corsa o mountain-bike).

COME FUNZIONA?

GIOCO 1

La bici dal 1816 ai nostri giorniForse per andare a scuola usi anche tu una bici. Ma lo sai che questo mezzo di trasporto ha co-nosciuto una grande evoluzione negli ultimi due secoli? Nel 1816, il tedesco Karl Drais ideò una bici senza pedali, un attrezzo che permet-

COME FUNZIONA?

GIOCO 1

I pedali

Il telaio Il manubrio Il cambio I freni

Le sospensioni

1816

1861

1870

1880

70 touring | agosto 2015

CLUB

Page 71: Touring 7 / 2015 italiano

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Trova il tragitto per la scuola rispettando i cartelli stradali.

Questo mese, oltre a numerosi giochi, spiegheremo l’evoluzione della bicicletta dalla sua invenzione nel 1816. Non dimenticare di partecipare al nostro concorso, potresti vincere un premio estratto a sorte.

Dalla draisina

alla bicicletta

I premi sono stati generosamente o� erti da Aquaparc, Labyrinthe Aventure e lo zoo di Basilea.

Inviaci un’e-mail a [email protected] con la soluzione giusta per partecipare al sorteggio e provare a vincere uno dei premi a lato.

@

Partecipazione entro il 9 agosto 2015 per e-mail:[email protected] o tramite posta a: TCS, Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna

La risposta del concor-so n. 6 era b. I segnali stradali di pericolo sono triangolari. Complimenti a Chiara Mottalini (Leggia), Fabian Jaccoud (Attalens) e Sabina Ruch (Bienne).

PREMI

Un set di 2 biglietti bam-bino per l’Aquaparc Le Bouveret di 78 franchi.

Un set di 2 biglietti per il Labyrinthe Aventure di un valore di 36 franchi.

Un set di 4 biglietti bam-bino per lo zoo di Basilea di un valore di 28 franchi.

1

2

3 Su questa immagine, chi ha la precedenza? □ i pedoni □ il ciclista □ nessuno

CONCORSO

GIOCO 2

Possono partecipare tutti i giovani lettori e le giovani lettrici di Touring della Svizzera e del Liechtenstein, a ec-cezione dei collaboratori TCS e dei loro familiari. I giovani vincitori del concorso «Tourolino» saranno estratti a sorte e avvisati personalmente. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali. I nomi dei vincitori verranno pubblicati di volta in volta sulla rivista Touring. agosto 2015 | touring 71

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Menduh Luta, di origine kosovara, è stato ora promosso capitano della CGN. Nel 1983 ha fatto il suo debutto come

impiegato di cucina a bordo del battello La Suisse.

Effettuiamo la traversata Losanna–Morges–Thonon a bordo del Coppet. Al timone ritroviamo il 23° capitano della CGN (la Compagnia Generale di Navigazione sul lago Lemano), Menduh Luta. La scorsa primavera è stato

promosso in seguito ad un percorso professionale fuori dal co-mune.

Diventare capitano, il suo sogno da bambino?No, all’epoca non conoscevo i battelli. Volevo diventare un contabile. In Kosovo, la situazione era instabile, un bel giorno ho preso le valigie e sono partito. Allora ho trascorso un mese in Ita-lia e poi un po’ di tempo in Francia prima di tro-vare un lavoro come impiegato di cucina su un battello in Svizzera, grazie all’aiuto di un amico. Non sapevo una parola di francese.

E in seguito cosa è successo?Grazie al mio lavoro, allora ero in contatto con il mondo della navigazione. Vedendo i membri dell’equipaggio, pensavo che il loro mestiere fosse facile e che non facessero poi così tanto. Mi ha fatto venire voglia… La realtà è ben di-versa! Nel 1995, ho fatto di tutto per ottenere una promozione.

La promozione al grado di capitano segna il punto culmi-nante della sua carriera. Quali sono le tappe da seguire prima di poter indossare l’uniforme e il berretto?Una volta alla CGN, prima di tutto ho lavorato come aiuto pit-tore, poi barcaiolo. In seguito ho seguito le tappe classiche: controllore II e I, vice-timoniere, timoniere e timoniere pilota. Ho fatto la richiesta per il grado di capitano e superato gli esami federali, la teoria e la pratica. In seguito sono divenuto aspirante capitano. Dopo un periodo di 300 giorni, sono stato finalmente promosso al grado di capitano. Il giuramento ha avuto luogo il 25 marzo scorso a Losanna.

Cosa ha provato in quell’occasione?Ho provato una certa fierezza. Diventare capitano è una cosa grandiosa! Non ho parole per descrivere questa sensazione. Il fatto che sia riuscito è anche un bel esempio per gli altri. E ho provato anche tanta gratitudine per la Svizzera.

Durante questi venti anni di formazione, quali difficoltà ha incontrato?

La mia difficoltà principale era la lingua fran-cese. Per un lungo periodo di giorno ho lavorato e di sera ho seguito i corsi di lingua. Mi rima-neva veramente poco tempo da dedicare alla mia famiglia. Per fortuna la CGN mi ha aiutato molto, in particolare finanziando cento ore di corsi privati. Nel fare gli esami teorici avevo paura di commettere degli errori d’impreci-sione legati alla lingua.

Come si svolge una giornata a bordo?Pilotando battelli piuttosto piccoli, oggi il Cop-pet con una capacità di 125 persone, sono sia capitano che meccanico. Una volta a bordo, pre-paro il battello verificando il suo stato e i livelli.

Mi occupo anche della pulizia e accolgo i passeggeri. In seguito ho il piacere di navigare per tutto il resto del mio servizio.

Ha già altri obiettivi in vista?Attualmente sono capitano II e desidero diventare capitano I, ma per ora non ho preso alcuna decisione. Certo è che mi da-rebbe il diritto di guidare dei battelli a vapore.

Va in battello anche durante il suo tempo libero?Consacro il mio tempo libero ad altre attività. Mi piace molto camminare in montagna oppure circolare in bicicletta. A volte vado anche a fare il bagno in spiaggia, ma non salgo su un bat-tello. •

TESTO ALINE BEAUD | FOTO EMANUEL FREUDIGER

MENDUH LUTAcapitano CGNPREFERENZE

Colore: il verde delle montagne

Veicolo: il battello

Musica: classica

Paese: Francia

Film: i western e i film d’azione

Cucina: francese

Promossodalla cucina

al comando

72 touring | agosto 2015

IN GIRO CON

Page 73: Touring 7 / 2015 italiano

Menduh Luta Domiciliato a Losanna, sposato e padre di

due figli, questo capitano della CGN oggi ha 55 anni,

ha dovuto fare numerose concessioni per potersi

consacrare alla sua passione, navigare.

agosto 2015 | touring 73

Page 74: Touring 7 / 2015 italiano

Benvenuti al TCSSapete che oltre al soccorso stradale potete avere una gamma di servizi supplementari? Ossia un’assicurazione annua di viaggio, una competente protezione giuridica, un’assicurazione automobile vantaggiosa come pure una carta di credito con vari vantaggi!

Societariato TCSIl punto di partenza per tutti i vantaggi Club e i consigli degli esperti TCS – comprese le 12 edizioni della rivista del club «Touring». Inoltre sostenete il nostro impegno per la prevenzione e la sicurezza stradale.

Potete scegliere tra:

Societariato con soccorso stradaleLa Patrouille TCS per ogni tipo di vei-colo – la vostra garanzia di ricevere un aiuto rapido ed esperto sulla strada, dove e quando ne avete bisogno.

Societariato senza soccorso stradaleLa soluzione per coloro che deside-rano approfittare di tutti i vantaggi so-cio e aver accesso ai prodotti e pre-stazioni TCS senza aver bisogno del soccorso stradale.

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74 touring | agosto 2015

PRESTAZIONI

Page 75: Touring 7 / 2015 italiano

TCS TICINOBollettino della Sezione Ticino #7

Agosto 2015

Gottardorama:per saperne di più!

AUTO D’OCCASIONE . . .Vendere o comperare un’auto usata con l’aiuto del TCS si rivela un’opera-zione molto più appagante. Pagina 76

A SPASSO COI SOCI . . .Due offerte allettanti per passare una giornata un pò diversa in compagnia della famiglia TCS. Pagine 78–79

GOTTARDO: BIASCA NON CI STA!Intervista a Jean-François Dominé, Sindaco di Biasca, sull’eventualitità di ospitare la stazione di carico dei TIR. Pagine 80–81

Page 76: Touring 7 / 2015 italiano

76 touring | agosto 2015

ImpressumBollettino ufficiale dei Soci TCS Sezione Ticino

Tiratura 84 000 copie Edizioni 12 volte all’anno

Redazione Roberto [email protected]

LayoutSara Hofmann

Inserzioni TCS Sezione TicinoCP 5816802 RiveraTelefono 091 935 91 23

StampaSwissprinters AGBrühlstrasse 5, 4800 Zofingen

Indirizzi TCS

Punto di contatto: informazioni sul societariato, libretto ETI, protezione giuridica Assista, corsi, scuola guida, collaudi e controlli tecnici. Per il viaggio: ViaCard (I), Télépeage (F) Contrassegno per le polveri fini (D)Vignetta autostradale per CH e AustriaSeggiolini per bambini e articoli Shop

TCS Sezione TicinoVia alla Chiesa 10Casella postale 5816802 Rivera

Telefono 091 935 91 35Fax 091 935 91 [email protected]

ETI pronto interventoTel. +41 58 827 22 20 (emergenze)

Patrouille TCS:Tel.: 0800 140 140 (richiesta intervento)0844 888 111 (Informazioni)

Infostrada163 (50 cts./chiamata + 50 cts./min.)

TCS SEZIONETICINO

SEZIONE TICINO | TECNICA

Dal punto di vista del compratore: Il più delle volte l’acquisto di un’auto d’occasione è emozionale. Sovente non ci si preoccupa di verificare in dettaglio il veicolo che si desidera comperare e il suo scintilìo, frutto di una pulizia meticolosa, è interpretato come «un ottimo affare».

OK! Quest’occasione è un affare . . .

Ci si dovrebbe invece porre molti in-terrogativi prima di concludere l’affare:

Meccanicamente è tutto a posto? Il prezzo richiesto è corretto?L’auto è venduta da un privato oppure esiste una garanzia? Se esiste, quali aggregati e accessori non sono coperti dalla garanzia d’uso? La carrozzeria è in buono stato anche nei punti che non vedo?Chi può aiutarmi a capire se effettiva-mente faccio un affare?

Il controllo «Auto Occasione» effettuato dal Touring Club Svizzero, Sezione Ticino al Centro diagnostico di Rivera vi dà la possibilità di verificare totalmente l’auto (compresa la potenza del motore) ed otte-nere le informazioni sul valore reale attua-le, la garanzia ed una stima dei costi di ma-nutenzione di quell’esatto modello.Dal punto di vista del venditore: effet-tuare un test alla vettura che state venden-do vi permetterà di conoscere il reale sta-to e il valore di mercato.

Il TCS vi rilascerà un attestato che vi per-metterà di meglio segnalare ai potenziali acquirenti la vostra offerta e li tranquilliz-zerà sulla validità dell’occasione.La verifica effettuata dal TCS potrà essere indicata nel vostro annuncio pubblicita-rio per aumentarne l’attrattività. Un sicuro segnale che quell’auto è un af-fare! Se invece alcune parti della vostra vettura non sono più in buono stato, con questo test potrete valutare meglio la situa-zione e farvi consigliare su quali provvedi-menti prendere: ri-parare le parti difetto-se per poter realizzare un miglior prezzo di vendita o segnalarle all’acquirente concedendo un ribasso.Nelle trattative tra privati consigliamo di incontrarsi al Centro tecnico di Rivera e dopo il controllo i nostri agenti tecnici

potranno assistervi per concludere un vero affare sia per chi vende sia per chi compra. Il costo di questo test è di CHF 200.– per auto inferiori a 1500 ccm (CHF 220.– per le superiori). Se siete soci TCS godrete di uno sconto di CHF 100.–.Informazioni e appuntamenti allo

091 935 91 35 o tcs-ticino.ch.

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agosto 2015 | touring 77

CONSULENZA | SEZIONE TICINO

Dopo una prima fase di test iniziata nel 2014 si è rielaborata la presen-tazione dei dati per le vetture sfrut-

tando l’esperienza accumulata in questi mesi e si è giunti ad una nuova e accatti-vante piattaforma messa online da alcune settimane.

La nuova piattaformaDopo essersi collegati a efauto.ch, la pri-ma scelta proposta è il Cantone. Momen-taneamente è presente solo il Ticino in ve-ste di Cantone pilota ma già diversi altri saranno disponibili prossimamente. Ai dati tecnici delle vetture sono aggiunti i dati Cantonali come le imposte di circola-zione ed eventuali ribassi introdotti per fa-vorire l’acquisto di quelle più efficienti. I costi chilometrici sono adeguati in fun-zione della scelta territoriale dando un re-ale valore. Il filtro di ricerca permette poi di parametrizzare quattro valori. I tre più importanti sono la disponibilità finanzia-ria, i posti a sedere minimi necessari e l’au-tonomia del motore elettrico per le auto con sistema plug-in (la spina elettrica che permette la ricarica).Il quarto valore è l’emissione di CO2 che determina indirettamente il tipo di trazio-ne. Con 0 emissioni scegliamo auto pura-mente elettriche, aumentando il valore si aggiungeranno le auto ibride che presen-tano due tipi di trazione abbinate. Se to-gliamo il visto «solo veicoli plug-in» dalle

La visualizzazione dei risultati del comparatoretra i valori di due modelli selezionati

scelte opzionali appariranno anche le auto con trazione tradizionale a basse emissioni di CO2 . In tempo reale la nostra selezione di vetture, visibile nella parte bassa dello schermo, si modificherà ad ogni variazione di valori. Per ora sono pre-senti veicoli fino a 95 g di CO2 per km. Nel prossimo mese saranno aggiunte le vettu-re fino a 130 g, ed entro la fine dell’anno tutte le altre.Non ci resta ora che scegliere un modello che ci interessa per accedere alle schede dei dati.La scheda «Modello» presenta i dati prin-cipali (prezzo, imposta di circolazione, costi fissi e variabili nonché il tipo di mo-torizzazione con i relativi valori di autono-mia ed emissioni). Se il TCS ha già effet-tuato un test apparirà anche l’icona per visualizzarne i risultati. La seconda sche-

Efauto.chLe efficienti si presentanoNell’oramai vasta gamma di auto efficienti che il mercato propone è difficile districarsi per effettuare una scelta oculata. I veicoli elettrici, in particolare, portano con sé termini e valori che per molti sono delle novità e quindi difficilmente parago-nabili a quelli relativi alle auto a trazione tradizionale. Il TCS e Infovel hanno creato una piattaforma informatica per assiste-re gli acquirenti in questo arduo compito.

da presenta i «Costi chilometrici» in detta-glio secondo la percorrenza media annua-le. Modificando il valore medio di km percorsi annualmente varieranno i costi e quindi il valore medio al km. Le schede «Panoramica» e «Specifiche» completano la visione dei dati tecnici dell’auto.

La novitàUna funzione supplementare permette di comparare più vetture (fino a 10). Sulla foto che appare nella scheda «Modello» si trova un’icona rappresentante un’auto. Selezionandola si inserisce la vettura nel comparatore. Terminata la selezione e premendo l’icona che si trova nell’angolo destro in alto alla pagina principale con lo stesso pittogramma si avrà la possibilità di comparare i modelli a due a due. Buona ricerca e buon divertimento! •

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78 touring | agosto 2015

SEZIONE TICINO | VIAGGI

Il Gruppo del Bellinzonese e Valli ha scelto Orta e l’isola di San Giulio come mete della gita sociale prevista il 12 set-

tembre prossimo. Le escursioni di una giornata in luoghi a noi vicini rompono il tran-tran quotidiano e a volte riescono ad entusiasmare, rivelando meraviglie ina-spettate. È il caso di Orta, cittadina situata a metà della sponda orientale dell’omonimo

07:30 Partenza da Bellinzona, posteg-gio di Via Tatti, con fermata lungo il tragitto che costeggia la sponda destra del lago Maggio-re.

10:30 Arrivo a Orta e trasporto con il trenino al Sacromonte con visita guidata

11:30 Discesa a piedi nel centro di Orta

12:00 Pranzo con specialità locali presso il Ristorante Leon d’Oro

14:30 Visita all’Isola di San Giulio o shopping individuale

16:00 Imbarco per il rientro a Orta16:45 Rientro19.30 Arrivo a Bellinzona

Programma

Visitiamo

Orta e l’isola San GiulioIscrizioniI posti sono limitati e saranno presi in considerazione i primi 50 iscritti. Ultimo termine d’iscrizione: venerdi 14 agosto 2015, scrivendo a [email protected]

Lago, all’estremità di un promontorio col-linare che digrada verso la riva, a 45 chi-lometri dal capoluogo Novara. Questo co-mune italiano di 1160 abitanti della provincia Novarese fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia ed è insignito della bandiera arancione, marchio di qua-lità turistico-ambientale conferito dal Touring Club Italiano ai piccoli comuni dell’entroterra italiano (massimo 15 000 abitanti) che si distinguono per un’offerta d’eccellenza e una calorosa accoglienza.La storia della città di Orta è intimamente legata a quella del territorio del Lago d’Or-ta. Orta è sempre stato il centro principa-le della Comunità della Riviera, un con-sorzio autonomo di comuni esistito dal medioevo fino a metà Settecento. La città era dotata di un sistema di fortificazioni distrutte nel 1311 e mai ricostruite, in quanto la posizione appartata garantiva un’adeguata sicurezza tanto che nella sua storia subì un solo saccheggio nel 1524 ad opera degli Sforza.

CostoCHF 60.– per partecipante (ragazzi: CHF 30.–), comprendente:viaggio in comodo autobus, pranzo con bibite, visite e spostamenti

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agosto 2015 | touring 79

VITA ASSOCIATIVA | SEZIONE TICINO

«I diritti degli inquilini», pubblicato da Spendere Meglio, è o� erto ad un prezzo speciale ai Soci TCS e spiega come prevenire e risolvere i litigi tra proprietari e inquilini. Quando l’inquilino è obbligato ad accettare un aumento dell’a� tto? E quando invece ha diritto a una riduzio-ne? «I diritti degli inquilini» è una guida giuridica e pratica fresca di stampa, utile per chi paga l’a� tto e per chi lo incassa.

Chi paga i difetti dell’appartamento? A cosa fare attenzione quando si prendo-no in consegna o si restituiscono i locali? Come verifi care se le spese accessorie sono giustifi cate? Non è facile districarsi tra le norme del diritto di locazione. I soci del TCS possono acquistarlo al prezzo di fr. 26.- invece di fr. 38.- inclu-sa la spedizione direttamente a casa. Per ordinarlo scriverre a: Spendere

Meglio, casella postale, 6501 Bellinzonaoppure direttamente a [email protected] indicando:nome e cognome, indirizzo, quante copie del libro desiderate e il numero di socio TCS per usufruire dello sconto (senza l'indicazio-ne del numero di Socio verrà fatturato il prezzo intero di fr. 38.-).

Vantaggi per i Soci

indirizzo, quante copie del libro

Famiglie dei soci ticinesi al Tamaro

Tutti i Gruppi locali della Sezione Ticino del TCS, ossia: Luganese, Mendrisiotto, Bellinzonese e Valli e

Locarnese e Valli, sono lieti di invitare i propri soci, con i familiari, a trascorrere una piacevole giornata sul Monte Tamaro, con la possibilità di visitare la Chiesa Santa Maria degli Angeli e apprezzarne il panorama, usufruire del parco giochi per bambini, della slittovia e quant’altro o� re la nota stazione turistica (Sito u� ci-ale: www.montetamaro.ch).L’evento, fi ssato per domenica 13 settem-bre, si terrà con qualsiasi condizione me-teorologica e con il seguente programma:• dalle 09.45 ritrovo al posteggio della sta-

zione di partenza delle telecabine per il Tamaro, situata a Rivera (a 200 m dall’uscita dell’Autostrada A2 per Rive-ra-Monte Ceneri ed a 300 m a nord dal-la stazione ferroviaria di Rivera);

• dalle 09.45 in prossimità della stazione di partenza inizia la distribuzione dei biglietti per la risalita libera;

• alle 11.30 è previsto l’aperitivo sulla terrazza del Ristorante Alpe Foppa;

• alle 12.30 avrà inizio il pranzo all’inter-no del Ristorante Foppa;

• nel pomeriggio avà luogo una lotteria.Tutta la giornata prevista nel programma è o� erta ai soci e ai propri familiari: risalita libera, aperitivo, pranzo, bibite e lotteria!La giornata è limitata a 250 partecipanti, quindi annunciatevi subito al vostro Gruppo locale d’appartenenza, indicando quante persone adulte e quanti bambini (al di sotto dei 12 anni) parteciperanno. L’iscrizione è obbligatoria entro giovedì 20 agosto alle seguenti coordinate:Gruppo del Luganese [email protected] 091 922 88 61 (preferibilmente ilpomeriggio).Gruppo del Mendrisiotto [email protected] oppure 079 171 48 96.Gruppo Bellinzonese e Valli [email protected] oppure 079 912 76 86.Gruppo Locarnese e Valli [email protected] oppure 091 751 09 94.

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80 touring | agosto 2015

SEZIONE TICINO | GOTTARDORAMA

Biasca: l’area interessata alla realizzazione della stazione di carico (immagine Google).

A Biasca il terminal per TIR

Ora è certo che il 28 febbraio 2016 le cittadine e i cittadini svizzeri saranno chiamati alle urne per

esprimersi sulla costruzione del tunnel di risanamento al San Gottardo. L’assem-blea nazionale dei Delegati del TCS, svoltasi a fine giugno a Basilea, si è chia-ramente espressa in favore del completa-mento di questa importante e vitale ope-

ra viaria, senza aumentarne la capacità, per renderla più sicura e adeguarla alle vi-genti norme e conformità. In questo nu-mero ci occupiamo del controverso pro-getto del terminale ferroviario di Biasca per il carico e il trasporto degli autocarri sotto il San Gottardo. Per realizzare i lavori di risanamento del-la galleria del San Gottardo, che durereb-

bero 3.5 anni, senza la perforazione di un secondo tunnel, è previsto di costruire a Biasca un enorme terminale ferroviario per trasbordare i mezzi pesanti oltre San Gottardo. Questa temporanea stazione di

Sull’effettiva funzionalità d’introdurre dei treni navetta per il trasporto degli auto- mezzi pesanti da Biasca a Rynächt e di quelli leggeri da Airolo a Göschenen e viceversa, il Comitato ticinese «Sì alla galleria di risanamento al San Gottardo» ha incaricato lo specialista in tecnica ferroviaria ing. Luigi Lucchini di verificare le capacità delle gallerie ferroviarie del «Sistema Gottardo».Le analisi realizzate nello studio, basate su un approccio sistematico, coordinato e coerente dell’intera rete ferroviaria del «Sistema Gottardo» (linea esistente e tunnel di base), hanno permesso di giungere alle seguenti conclusioni:

• Le proposte delle Autorità federali per la creazione di un servizio di navette per i veicoli leggeri attraverso il tunnel esistente e per i veicoli pesanti attra- verso il tunnel di base restano dei con- cetti teorici la cui fattibilità non è per il momento ancora stata dimostrata.

• Gli studi del Consiglio federale realizzati e pubblicati finora, compresi i rapporti complementari, sottostimano la complessità del «Sistema Gottardo»: non analizzano adeguatamente i pro- blemi dell’esercizio ferroviario e della sua stabilità in una situazione di forte saturazione dei due tunnel.

• Le infrastrutture previste e gli investi-menti necessari per assicurare il servizio di trasporto sono sottovalutati.

• Le verifiche fatte dallo studio mostrano le difficoltà di creazione del servizio di navette.

• Emergono inoltre numerose incertez-ze, inesattezze ed errori sulle analisi dell’esercizio che rafforzano i dubbi sulla reale fattibilità del sistema di navette attraverso i due tunnel (l’esistente e il nuovo di Alptransit) e sulla consistenza dei costi d’investi-mento e di esercizio.

Parecchi dubbi sul sistema navette

Esempio: Stazione di carico per mezzi pesanti a Coquelles

RENATO GAZZOLA

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agosto 2015 | touring 81

L’Autorità federale, nel caso non si realizzasse la galleria di risanamento al San Gottardo, prevede la costruzio-ne a Biasca di una stazione di carico per gli automezzi pesanti su un’area di 80 mila mq. Cosa ne pensa?La costruzione di una stazione di trasbordo gigantesca comporterebbe disagi inaccettabili per la popolazione di Biasca e dei dintorni. Sia in termini di utilizzo di territorio, sia di immissioni nocive quali: inquinamento, rumori, disagi alla circolazione sull’autostrada. Il nostro Comune ha già sacrificato molto territorio per la linea ferroviaria di Alptransit. Inoltre, conformemente al Piano direttore cantonale, Biasca ha l’intenzione di realizzare la seconda tappa della sua zona industriale proprio sull’area che verrebbe occupata dalla stazione di trasbordo. Per questi motivi il Municipio di Biasca ha già espresso il suo parere contrario alla Consigliera federale Doris Leuthard e ha preannun-ciato battaglia per opporsi al progetto.

La popolazione di Biasca come si sta preparando a questa eventualità e come affronterà i disagi e gli inconvenienti che ne deriveranno? Credo che la popolazione non stia misurando l’impatto di una tale infrastruttura sul nostro territorio. Sono certo che la stragrande maggioranza dei biaschesi sia fortemente contraria alla costruzione dell’area di trasbordo e che ritenga che il nostro Comune abbia contribuito e contribuisca a sufficienza alle vie di comunicazione attraverso le Alpi.

Dopo i previsti tre anni e mezzo d’utilizzo, questa stazione dovrebbe essere smantellata, come la gemella che sarà costruita a Rynächt nel Canton Uri. Ha senso spendere così tanti milioni per un così breve utilizzo?L’investimento è, infatti, sproporzionato per una costruzione temporanea. Per questo credo che ci sarà una pressione fortissima per mantenere in esercizio la stazione di trasbordo anche dopo la fine dei lavori di risanamento della galleria del San Gottardo. In assenza di infrastrutture adeguate da frontiera a frontiera, cui andrebbe data la priorità, c’è chi sosterrà che l’infrastruttura biaschese potrà contribuire al trasferi-mento del traffico pesante dalla strada

alla ferrovia. Obiettivo condivisibile a condizione che il carico degli autocarri di transito avvenga dal confine italiano a quello tedesco.

L’Iniziativa delle Alpi, subodorando l’ostilità sul mega impianto previsto, propone di creare una stazione di carico più piccola, con il prolungo dei lavori di risanamento della galleria del San Gottardo per sette-otto anni e lavorando solo d’estate. I costi preventivati per questa soluzione sarebbero pari alla costruzione del tunnel di risanamento. Secondo lei ha senso un’operazione del genere? È una soluzione che mi sembra campata in aria. Mantenere precario il traffico autostradale attraverso il San Gottardo per sette-otto anni sarebbe un disastro economico per tutto il Ticino. Una vera mazzata. Inoltre, senza essere un tecnico, immagino con difficoltà dal profilo economico e operativo un cantiere di questa portata attivo solo per sei mesi l’anno.

Intervista con Jean-François Dominé

Nato il 4 luglio 1967 a Biasca da padre giurassiano e madre fribor-ghese frequenta le scuole dell’obbligo a Biasca e il Liceo a Bellinzona. Laureatosi in giurispruden-za presso l’Università di Ginevra nel 1992, svolge la pratica legale presso la Pretura di Lugano, il Servizio dei ricorsi del Consiglio di Stato e uno studio legale luganese. Ottenuti i brevetti di avvocato e di notaio è titolare dal 1997 di uno studio legale e notarile a Biasca e Bellinzona con l’avv. Flavia Marone. Nel 1996 è eletto sindaco di Biasca, esecutivo comunale che presiede tuttora. Dal 2003 al 2015 è stato deputato PLR in Gran Consiglio, nel quale ha presieduto le Commissioni energia, tributaria e delle aggregazioni. È stato membro di Comitato dell’Asso-ciazione svizzera dei comuni e siede attualmente nel Comitato dell’Associa-zione dei Comuni ticinesi.

L’animazione esplicativa sul sito 2tunnel.ch

carico occuperebbe uno spazio di 80’000 mq, la superficie di circa 11 campi di cal-cio, e comporterebbe l’acquisto di 28 lo-comotive e 400 vagoni. La navetta sareb-be in funzione per 22 ore al giorno, dalle 04:00 alle 24:00, e per 5.5 giorni la setti-mana. Cadrebbe di conseguenza il divie-to di circolazione notturno, mentre il tra-sbordo di veicoli che trasportano persone (autobus, camper e mobil-home) sarebbe limitato ai fine settimana, quindi insuffi-ciente. E, dopo tre anni e mezzo, tutta quest’infrastruttura, che sconquassereb-be gran parte del territorio di Biasca e del costo di svariati milioni, verrebbe demo-lita lasciando ai biaschesi, oltre al ricordo dei disagi subiti, un bel cumulo di mace-rie!Di questa possibile futura prospettiva ne discutiamo con l’avv. Jean-François Do-miné, sindaco del capoluogo della Rivie-ra, cui sta particolarmente a cuore la tu-tela della prosperità, la tranquillità dei suoi concittadini e la salvaguardia del ter-ritorio del Comune. •

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82 touring | agosto 2015

Dalle Oldtimer alle efficienti a Rivera

«Passione Caracciola»Il rally di regolarità per oldtimer, dedicato alla

memoria di Rudolf Caracciola, pilota di punta della Merce-des-Benz degli anni ’30, è partito dal Mercedes-Benz Museo di Stoccarda per terminare a Lugano (dove il pilota abitava e dove è sepolto) transitando attraverso Sciaffusa, Romanshorn, Bad Ragaz, il Klöntalersee, il passo del Klausen (luogo dove Carac-ciola compì imprese epiche), Weggis e il Ticino, con passaggio sulla Tremola e prove speciali all’aeroporto di Ambri. Prima di raggiungere Lugano, il 20 giugno scorso, la carovana si è riunita al Centro TCS, ed è poi stata scortata dalla polizia cantonale fino all’arrivo, dove si sono potuti ammirare splendidi modelli oldti-mer degli anni ‘30 fino agli anni ’80.

Il Centro TCS di Rivera si presta perfettamente a ospitare eventi motoristici grazie alla sua posizione centrale nel Cantone e agli spazi a disposizione, in particolare la pista per effettuare prove di veicoli.

Ne hanno dato prova la tappa del rally di regolarità «Passione Caracciola» e la giornata AMAG e Rezzonico Eco Energie, dove sono stati presentati modelli di vetture elettriche, ibride, a gas e inoltre sistemi fotovoltaici.

Auto e pannelli efficientiDa tutt’altro spirito è stata ani-mata invece la giornata del 10 luglio: eco-sostenibilità, alta ef-ficienza, risparmio e novità tec-nologiche sono state le tematiche proposte. Rezzonico Eco Ener-gie ha informato sui sistemi fotovoltaici di ultima generazione. AMAG ha messo a disposizione una serie di autovetture We Care (Audi A3, Volkswagen Golf e Volkswagen Up) equipaggiate di motori ad alta efficienza: elettrici, ibridi e a gas per un giro di prova in totale comfort con stile e, soprattutto, con un basso im-patto ambientale. La curiosità e la voglia di provare questi nuo-vi veicoli hanno dato, alle persone che si sono alternate sulle vet-ture, l’opportunità di raccogliere impressioni e informazioni interessanti. In generale il giudizio è unanime: l’evoluzione di queste nuove tecnologie, le migliorie apportate al confort e all’a-spetto rendono sempre più appetibili questi tipi di automobili.

Chiamato «Caratsch» (1901–1959) vinse 3 Tito-li Europei della Formula Grand Prix (1935, 1937 e 1938), 3 Campionati Europei della Montagna (1930, 1931 e 1932) e, grazie alle sue prestazio-ni sul bagnato, è conosciuto ancora oggi come

il «Re della pioggia» («Regenmeister»). Il 28 gennaio 1938, con una W125 carenata, ottenne sull’autostrada che collega Francoforte a Darmstadt il record di velocità in 432,7 km/h, primato tutt’ora imbattuto. Vinse 144 gare sulle 204 comple-tate e nel 1931 fu il primo non italiano a vincere la Mille Miglia.

Rudolf Caracciola

SEZIONE TICINO | EVENTI

Page 83: Touring 7 / 2015 italiano

Il nuovo socio:

Il nuovo socio riceve come regalo di benvenutouna carta regalo SOCAR del valore di CHF 30.–.

Signora Signor

Nome: Cognome:

Indirizzo:

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Data di nascita:

Lingua di corrispondenza: I F D

Indirizzo e-mail:

Numero di telefono:

Nome:

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NPA: Località:

Il regalo da me scelto: Stazione metereologica Aspirapolvere a mano Avvitatore a batteria Carta regalo SOCAR

Invii questo tagliando a:Touring Club SvizzeroChemin de Blandonnet 41214 Vernier

Si prega di inviare il tagliando per posta oppure di compilare la raccomandazione online: www.raccomandare.tcs.ch

I miei dati:

Una gioia condivisa è una gioia raddoppiata.Raccomandare il TCS ora raddoppia la gioia: il nuovo socio non solo ha la sicurezza di ricevere assistenza in caso di guasto, ma approfi tta anche di una carta regalo Socar. E Lei di un regalo a Sua scelta.

Carta regalo SOCARPrima o poi bisogna fare benzina. Con questa carta regalo fare sosta conviene.

Stazione metereologicaPrima o poi il tempo cambia. Grazie a questa moderna stazione metereologica Lei sarà avvisato prima.

Aspirapolvere a manoI gatti della polvere sono sempre in agguato in qualche angolo. Questo pratico aspirapolvere li elimina in un batter d’occhio.

Avvitatore a batteriaDa qualche parte c’è sempre una vite allentata. Questo e� ciente avvitatore se ne occupa.

Raccomandi

il TCS!

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Page 84: Touring 7 / 2015 italiano

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Super10Kampf, 6 novembre 2015, Hallenstadion di Zurigo

DIVENTATE MEMBRI DELLA

FONDAZIONE «AIUTO SPORT»

In occasione di «Super10Kampf», l’evento di raccolta fondi organizzato dalla Fondazione «Aiuto Sport», i gladiatori si impegneranno con un approccio ludico a favore delle giovani promesse dello sport svizzero. Sostenete anche voi gli atleti di punta di domani! Con un contributo minimo di 50 franchi potrete diventare membri di «Aiuto Sport» e far parte della squadra che concorre a ogni successo sportivo, con la possi-bilità di seguire i primi passi e successi di quelli che sono i campioni del futuro. L’unione fa la forza.

Diventate membri subito!

aidesportive.ch/oneteam

Foto

: Pho

topr

ess

Venerdì 6 novembre 2015, le star dello sport svizzero entusiasmeranno il pubblico dell’Hallenstadion di Zurigo cimentandosi in divertentissimi giochi pieni d’azione, all’insegna dello slogan «Älplerchilbi». Mucche e forme di formaggio metteranno il cam- pione olimpico Didier Défago, la donna più veloca di tutta la Svizzera Mujinga Kambundji oppure il campione di lotta svizzera Matthias Sempach di fronte a delle s�de insolite. Non lasciatevi sfuggire questo spettacolo! In quanto soci del tcs bene�ce- rete di uno sconto del 10% sui biglietti d’ingresso!

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