Touring 4 / 2015 italiano

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Una piccola gita spensierata… Familiare spaziosa Il fascino dei fiordi 43 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS In bicicletta nel traffico Una piccola gita spensierata… 6 18 Autolavaggio moderno Incontro con chi si occupa da anni di lavare le auto. 26 Moto: lista di controllo Prima di affrontare le curve una verifica si impone. 46 Logistica a Lignières Organizzazione a tre affinché tutto proceda senza intoppi. Test della VW Passat Familiare spaziosa 20 La Norvegia in auto Il fascino dei fiordi 28 touring Il giornale della mobilità 30 aprile 2015 www.touring.ch GAB 1214 Vernier 4 2015

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Il giornale della mobilità, edizione del 30 aprile 2015

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Una piccola gita spensierata…

Familiarespaziosa

Il fascino dei fiordi

43 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS

In bicicletta nel traffico

Una piccola gita spensierata… 6

18 Autolavaggio modernoIncontro con chi si occupada anni di lavare le auto.

26 Moto: lista di controlloPrima di affrontare le curveuna verifica si impone.

46 Logistica a LignièresOrganizzazione a tre affinchétutto proceda senza intoppi.

Test della VW Passat

Familiarespaziosa 20

La Norvegia in auto

Il fascino dei fiordi 28

touringIl giornale della mobilità

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3editoriale e sommario | touringn.4 | 30 aprile 2015

per bambini in una bicicletta senza pedali. In seguito,durante le escursioni con la sua camminabici riusciva aessere praticamente al nostro livello in bicicletta. Annipiù tardi, alla scuola reclute ho fatto l’esperienza dellabici d’ordinanza. E questa ha tre marce: la prima quandosi pedala da seduti, la seconda quando si pedala standoin piedi, e la terza quando la si spinge. Abbiamo sudatolungo le strade di mezza Svizzera. Purtroppo le truppe diciclisti sono state eliminate poco dopo l’introduzione di nuove biciclette d’ordinanza. La camminabici, la bici o l’ebike sono tutte legate a molte esperienze e storie. In ogni caso un mezzo di trasporto fantastico, che in piùmantiene in forma. Felix Maurhofer, caporedattore

Omaggio alla bici d’ordinanza

La bicicletta è un mezzo di trasporto prediletto inSvizzera. Poter andare in bici è ritenuto naturale ecomincia con i primi tentativi sulla likeabike e

culmina, se possibile, con una gita della terza età in ebikeattorno al Lago di Costanza. In quanto socio del TCS, nonsi deve assolutamente dimenticare che il nostro club èstato fondato come un club ciclistico. La bicicletta mirievoca molti ricordi. Ad esempio, avevamo un compa-gno di scuola che non era in grado di andare in bici. Ciòsignifica che quando facevamo un’escursione in biciall’aperto, il povero ragazzino doveva rincorrerci a piedi.Dopo una visita al Museo svizzero dei trasporti di Lucernaci è poi venuta l’idea di trasformare una vecchia bici

attualità4 Una miscellanea di notizie

dal mondo della mobilità.

società e mobilità16 Radar amico: per rendersi conto

della propria velocità.17 PM10 e inquinamento dell’aria.18 Impianti per lavare l’automobile

sempre più innovativi.

test e tecnica20 Test VW Passat Variant: comfort,

abitabilità e prestazioni stradali.22 Alto di gamma: il mondo delle

cabrio resiste all’assalto delle SUV.23 Le GTI diventano station wagon.

Prove e novità22 Porsche 911 Targa.23 Seat Leon ST Cupra.25 Renault Espace.27 Hyundai i20.

viaggi e tempo libero28 Norvegia: grazie a traghetti e ponti

i fiordi si osservano da ogni lato.30 La Gaspésie in motorhome:

guidare tra i parchi canadesi.37 Il sole piace ma occorre

proteggersi in modo efficace.39 Un giro in 2CV: nuove idee per

scoprire il fascino di Parigi.

Il mondo della bici6 Quando un bambino è pronto a

circolare in bici in mezzo al traffico?9 Domanda da far rizzare i capelli: cosa

scegliere tra casco e acconciatura?10 Piaceri e preoccupazioni di una

ciclista sul tragitto casa-lavoro.12 Test TCS comparativo di sette

mountain bike elettriche.15 Essere alla moda anche circolando

sulle nostre strade in bicicletta.

sezione ticino43 Resoconti delle assemblee

dei quattro gruppi regionali.43 Corsi per imparare a guidare.

club e soci45 Arte sotto il cielo a Bad Ragaz e

Vaduz e soggiorno all’hotel TCS.46 Incontro con i tre organizzatori

della Lignières Historique 2015.49 Ritratto TCS: Urs Leist esperto

di veicoli e maestro di guida.

50 quiz & concorsi 52 prezzi e contatti TCS53 la pagina dei lettori, impressum54 l’incontro: Ralf Flinkenflügel, capo

degli ispettori e della redazionedella Guida Michelin.

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Foto di copertina:Illustres

Spettacolo anniversario17 – 25 luglio 2015

Titolo Nome | CognomeVia CAP | LocalitàTelefono durante il giorno e-mail

I posti sono limitati. Le iscrizioni vengono prese in conto secondo l’ordine di arrivo. Ordinazioni unicamente tramite il sito speciale internet www.baseltattoo.ch/tcs o tramite questo tagliando riempito completamente. Termine di iscrizione: 30.06.2015. La fattura fa stato di conferma di prenotazione. I pacchetti Basel Tattoo 2015 e aperitivo «Drummers» non possono essere restituiti né cambiati, inoltre non è possibile prenotare unicamente i biglietti per lo spettacolo Basel Tattoo. Tagliando da inviare a: Basel Tattoo Shop, Schneidergasse 27, 4001 Basilea

Vivete il grandioso spettacolo del Basel Tattoo 2015 in combinazione con il Drummers Apéro in Lounge colma d’atmosfera del Basel Tattoo.

Tagliando di ordinazione – oppure ordinate semplicemente online su www.baseltattoo.ch/tcs

Il vostro programma del 22, 23, 24 o 25 luglio

16h00 Drummers Apéro Drummers Apéro: ricco aperitivo con snack caldi e freddi, oltre ad una speciale scelta di dessert. Senza dimenticare la scelta di bevan-de tra cui champagne, vino, birra, whisky, gin, bibite gassate, acqua minerale e caffè

17h30 Spettacolo Basel Tattoo Biglietti della 2a categoria L2/R2

Prezzo CHF 170.- per persona Il vostro regalo: Il CD Basel Tattoo 2015 (registrazione in diretta della prima) del valore di CHF 19.- come pure il Magazine Basel Tattoo 2015.

L‘offerta è limitata - Assicuratevi il vostro posto adesso!

Data spettacolo desiderata

Data alternativa (2a scelta) Numero dei pacchetti

BT15_TOURING_SPECIAL_ITA.indd 1 17.04.2015 09:11:58

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per bambini in una bicicletta senza pedali. In seguito,durante le escursioni con la sua camminabici riusciva aessere praticamente al nostro livello in bicicletta. Annipiù tardi, alla scuola reclute ho fatto l’esperienza dellabici d’ordinanza. E questa ha tre marce: la prima quandosi pedala da seduti, la seconda quando si pedala standoin piedi, e la terza quando la si spinge. Abbiamo sudatolungo le strade di mezza Svizzera. Purtroppo le truppe diciclisti sono state eliminate poco dopo l’introduzione di nuove biciclette d’ordinanza. La camminabici, la bici o l’ebike sono tutte legate a molte esperienze e storie. In ogni caso un mezzo di trasporto fantastico, che in piùmantiene in forma. Felix Maurhofer, caporedattore

Omaggio alla bici d’ordinanza

La bicicletta è un mezzo di trasporto prediletto inSvizzera. Poter andare in bici è ritenuto naturale ecomincia con i primi tentativi sulla likeabike e

culmina, se possibile, con una gita della terza età in ebikeattorno al Lago di Costanza. In quanto socio del TCS, nonsi deve assolutamente dimenticare che il nostro club èstato fondato come un club ciclistico. La bicicletta mirievoca molti ricordi. Ad esempio, avevamo un compa-gno di scuola che non era in grado di andare in bici. Ciòsignifica che quando facevamo un’escursione in biciall’aperto, il povero ragazzino doveva rincorrerci a piedi.Dopo una visita al Museo svizzero dei trasporti di Lucernaci è poi venuta l’idea di trasformare una vecchia bici

attualità4 Una miscellanea di notizie

dal mondo della mobilità.

società e mobilità16 Radar amico: per rendersi conto

della propria velocità.17 PM10 e inquinamento dell’aria.18 Impianti per lavare l’automobile

sempre più innovativi.

test e tecnica20 Test VW Passat Variant: comfort,

abitabilità e prestazioni stradali.22 Alto di gamma: il mondo delle

cabrio resiste all’assalto delle SUV.23 Le GTI diventano station wagon.

Prove e novità22 Porsche 911 Targa.23 Seat Leon ST Cupra.25 Renault Espace.27 Hyundai i20.

viaggi e tempo libero28 Norvegia: grazie a traghetti e ponti

i fiordi si osservano da ogni lato.30 La Gaspésie in motorhome:

guidare tra i parchi canadesi.37 Il sole piace ma occorre

proteggersi in modo efficace.39 Un giro in 2CV: nuove idee per

scoprire il fascino di Parigi.

Il mondo della bici6 Quando un bambino è pronto a

circolare in bici in mezzo al traffico?9 Domanda da far rizzare i capelli: cosa

scegliere tra casco e acconciatura?10 Piaceri e preoccupazioni di una

ciclista sul tragitto casa-lavoro.12 Test TCS comparativo di sette

mountain bike elettriche.15 Essere alla moda anche circolando

sulle nostre strade in bicicletta.

sezione ticino43 Resoconti delle assemblee

dei quattro gruppi regionali.43 Corsi per imparare a guidare.

club e soci45 Arte sotto il cielo a Bad Ragaz e

Vaduz e soggiorno all’hotel TCS.46 Incontro con i tre organizzatori

della Lignières Historique 2015.49 Ritratto TCS: Urs Leist esperto

di veicoli e maestro di guida.

50 quiz & concorsi 52 prezzi e contatti TCS53 la pagina dei lettori, impressum54 l’incontro: Ralf Flinkenflügel, capo

degli ispettori e della redazionedella Guida Michelin.

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Tornanti a iosa Le strade dei passi saranno aperte fra poco. Ma per il passo Rohtang nell’India delNord occorrerà pazientare ancora a causa del lungo e rigido inverno. Per fortuna i nostri passi hannopoco in comune con la famigerata e pericolosa tratta dell’highway Manali-Leh che sale fino a 3978 m.

L’APP «SVIZZERAMOBILE» OFFRE GITE A TUTTICOLORO CHE SONO IN GIRO

Chi adesso desidera andare in biciclettao in rampichino, fare escursioni, andarein canoa o sui pattini in linea, può fareun buon uso dell’app «SvizzeraMobile».Offre infatti una lista delle gite locali eregionali in tutto il Paese così come

tragitti attraverso diversi Cantoni: dall’itinerario di piùgiorni in bici nel Mittelland sino alla breve Balade duMont d’Or per gli escursionisti a Vallorbe. Anche chi ècostretto sulla sedia a rotelle trova proposte per percor-si senza ostacoli. Oltre alla lunghezza e alla difficoltà delsentiero, l’app informa su quali attrazioni ci siano lungoil tragitto. In concreto: chi attiva «servizi» o «mezzi ditrasporto pubblici», viene informato su dove si trova ilpiù vicino negozio o la fermata dell’autopostale.

Gratuita su App Store e Google Play.

Provare le sensazioni di una Tesla? Con eTwinning si può

Molti trovano eccitante il tema dell’elet-tromobilità. E non pochi vorrebberoviaggiare in un’autovettura a propulsio-ne elettrica per poter capire se fa perloro. Adesso non è più necessario avereuna propria vettura per provare la sen-sazione di guidare una BMW i3 oppureuna Tesla. L’associazione Swiss eMobi -lity ha infatti lanciato una nuova piatta-forma gratuita, che mette in contatto iconducenti elettrici e gli aspiranti tali.L’occasione è data dalla prima Giornatadell’elettromobilità, in programma ilprossimo 16 giugno. Basta andare suwww.swiss-eday.ch e iscriversi su eTwinning specificando il veicolo che si vorrebbe provare. jl

Viaggiare in modo sanoe sicuro: Safetravel.chinforma al meglio

Quali vaccinazioni devo fare per com-piere il mio viaggio in Africa? Questa ealtre domande si pongono molti turisti,prima di partire. Vari interrogativi tro-vano risposta nella pagina internet infrancese e tedesco Safetravel.ch. Visono anche consigli sanitari su moltiPaesi, informazioni su malattie, vacci-nazioni, preparativi, malaria ecc. cosìcome gli indirizzi a cui rivolgersi inSvizzera per vaccinarsi contro la febbregialla. Tutto questo sapere sui viaggiviene fornito dall’Ospedale universita-rio di Ginevra, l’Università di Zurigo,l’Istituto tropicale di Basilea, il Centro di medicina da viaggio di Losanna oancora l’Inselspital a Berna. Bü

Nuova edizione:Swiss Classic Worlda Lucerna

Lo Swiss Classic World, che si svolgealla Fiera (Messe) di Lucerna il 30 e31 maggio, è uno spettacolo di veico-li d’epoca di alta qualità, che hacome protagoniste vetture e motoci-clette classiche. 120 commercianti,marchi e restauratori di oldtimerpresentano e vendono i loro classici.Nel padiglione 1, TCS Training &Events presenta il mega evento del2015: la Lignières Historique (vediintervista su questa edizione). Insintonia con l’ambiente, al suo standTCS Training & Events informa an-che sull’offerta di corsi di guida peroldtimer. Allo stesso stand si presen-ta anche la Sezione TCS Waldstätte,saranno della festa pure i due miticiveicoli del soccorso stradale del TCS,ossia la Jeep Willys e la Motosaco-che. La Sezione concede ai suoi sociuna riduzione sul prezzo d’entrata.Si veda www.swissclassicworld.ch,www.lignieres-historique.ch wi

Tanto la sicurezza attiva quanto quellapassiva delle automobili è notevolmentemigliorata sotto l’impulso dei crash-testindipendenti Euro NCAP, promossi dal1997. Rappresentante svizzero di questoprogramma, il TCS pubblica regolarmen-te i risultati e gli ultimi sviluppi. Il club adesempio ha appena attualizzato la listadei test effettuati dal 2009, data dell’in-troduzione di un giudizio complessivoper ogni veicolo. Inoltre, il TCS ha ag -giornato la scheda tecnica che traccia iprogressi e le evoluzioni attese in questo

Crash-test:ampia visione

ambito. A titolo esemplificativo, è attual-mente in corso un test pilota per valutarel’efficacia degli airbag frontali concepitiper i passeggeri posteriori.

Tutte le informazioni relative ai crash-test sono disponibili direttamente all’in-dirizzo internet www.tcs.ch/it/test-sicu-rezza/test/crash-test. MOH

I crash-test sonosempre più severi.Prossimi obiettivi:le collisioni traveicoli e la prote-zione dei pedoni.

touring | attualitàn.4 | 30 aprile 2015

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Trascorrere il finesettimana in un allog-gio privato a Londra invece che in una ca-mera d’albergo attira sempre più perso-ne. E trovare un simile pernottamento èsemplice, basta guardare su internet:www.airbnb.ch. L’azienda è stata fonda-ta sette anni fa negli Stati Uniti e oggi è lapiattaforma online più grande al mondocon un milione di alloggi privati.

Funziona così: il 90 percento degli of-ferenti affittano il loro domicilio prima-rio. Ma molti privati mettono a disposi-zione le loro camere solo occasionalmen-te. Analogamente ad un bed&breakfastgli offerenti danno consigli sui ristorantio addirittura mostrano il loro quartiere

agli ospiti. I clienti di Airbnb non sono so-lo giovani single o coppie, bensì semprepiù anche famiglie con bambini, chenell’appartamento desiderano una cuci-na e una macchina lavatrice.

In Svizzera Airbnb offre 7000 pernot-tamenti, principalmente nelle città di Zu-rigo, Ginevra, Basilea e Berna, come hascritto Christopher Cederskog di Airbnbnel giornale «Handels-Zeitung». Il tipicocliente in Svizzera ha 38 anni, mentrel’offerente ne ha 42. A cosa si deve pre-stare attenzione quando si prenota? Ce-derskog: «Le aspettative di locatori e lo-catari riguardo all’alloggio devono esseresubito chiarite». Bü

Anche se la data esatta della sua fonda-zione è sconosciuta, si stima che Aventi-cum (nome romano della città) è sortacirca 2000 anni fa. È con un evento delladurata di quattro giorni, da venerdì 22 alunedì 25 maggio, che il comune di Aven-ches celebra questo storico anniversario.I festeggiamenti si svolgono attraversoun programma ricco di attività, come adesempio un corteo d’auto d’epoca, una

rappresentazione di teatro antico, unatelier di mosaico, un rally familiare dei2000 anni (in bici) e addirittura dei com-battimenti di gladiatori. Un evento chepuò far scrivere un nuovo capitolo di sto-ria della città! Maggiori dettagli riguardoa questa manifestazione sul sito internet:www.aventicum2015.ch. Avenches è co-nosciuta anche per altre manifestazioni,tra cui il Festival dell’Opera. ab

Da Airbnb si pos-sono prenotareun milione di alloggi privati in 190 Paesi: ognuno dovrebbe dunque trovare lastanza adeguata.

2000anni e neancheuna ruga! Aven-ches, l’ex capitaledell’Helvetia romana celebra la sua storia.

Avenches, una città impregnata di storia

Airbnb: meglio soggiornareda privati che in albergo

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Esposizione Universalealle porte della SvizzeraIl 1° maggio aprirà i battenti l’ExpoMilano. L’Esposizione Universale2015 ha luogo praticamente alleporte della Svizzera e dunque èfacilmente raggiungibile. PresenzaSvizzera stima che solo i visitatoridel Padiglione Svizzero saranno sinoa tre milioni. L’Expo dura sino al 31ottobre.

Più beni trasportati su rotaiaL’anno scorso il trasporto ferroviariodi merci attraverso le Alpi è nuo-vamente aumentato: la quantità di merce che viaggia su rotaia è aumentata del 3,5 percento. Per contro, la quantità del trasporto sustrada è diminuita del 2 percento.

Grazie all’euro bonus piùvendite di automobiliUn marzo in odore di record haregalato al commercio svizzero diautovetture un primo trimestre po-sitivo. Infatti nel mese scorso sonostate vendute 31 487 auto nuove,5237 veicoli in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.Ciò equivale ad una crescita del 20 percento.

Record di code al SanGottardo per PasquaChi rincorreva il sole ha dovutorallentare o praticamente fermarsi. APasqua il traffico davanti alla galleriadel San Gottardo si è bloccato peroltre 45,5 ore. È un triste record.L’anno scorso il serpentone di lamiera ha ripreso il suo camminodopo 43,5 ore.

«Touring» su iPadPotete scaricare sul vostro iPadquesta edizione di «Touring». Laversione per il tablet è arricchita daelementi multimediali quali video,gallerie di immagini e colle gamentia internet.

IN BREVE

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Tornanti a iosa Le strade dei passi saranno aperte fra poco. Ma per il passo Rohtang nell’India delNord occorrerà pazientare ancora a causa del lungo e rigido inverno. Per fortuna i nostri passi hannopoco in comune con la famigerata e pericolosa tratta dell’highway Manali-Leh che sale fino a 3978 m.

L’APP «SVIZZERAMOBILE» OFFRE GITE A TUTTICOLORO CHE SONO IN GIRO

Chi adesso desidera andare in biciclettao in rampichino, fare escursioni, andarein canoa o sui pattini in linea, può fareun buon uso dell’app «SvizzeraMobile».Offre infatti una lista delle gite locali eregionali in tutto il Paese così come

tragitti attraverso diversi Cantoni: dall’itinerario di piùgiorni in bici nel Mittelland sino alla breve Balade duMont d’Or per gli escursionisti a Vallorbe. Anche chi ècostretto sulla sedia a rotelle trova proposte per percor-si senza ostacoli. Oltre alla lunghezza e alla difficoltà delsentiero, l’app informa su quali attrazioni ci siano lungoil tragitto. In concreto: chi attiva «servizi» o «mezzi ditrasporto pubblici», viene informato su dove si trova ilpiù vicino negozio o la fermata dell’autopostale.

Gratuita su App Store e Google Play.

Provare le sensazioni di una Tesla? Con eTwinning si può

Molti trovano eccitante il tema dell’elet-tromobilità. E non pochi vorrebberoviaggiare in un’autovettura a propulsio-ne elettrica per poter capire se fa perloro. Adesso non è più necessario avereuna propria vettura per provare la sen-sazione di guidare una BMW i3 oppureuna Tesla. L’associazione Swiss eMobi -lity ha infatti lanciato una nuova piatta-forma gratuita, che mette in contatto iconducenti elettrici e gli aspiranti tali.L’occasione è data dalla prima Giornatadell’elettromobilità, in programma ilprossimo 16 giugno. Basta andare suwww.swiss-eday.ch e iscriversi su eTwinning specificando il veicolo che si vorrebbe provare. jl

Viaggiare in modo sanoe sicuro: Safetravel.chinforma al meglio

Quali vaccinazioni devo fare per com-piere il mio viaggio in Africa? Questa ealtre domande si pongono molti turisti,prima di partire. Vari interrogativi tro-vano risposta nella pagina internet infrancese e tedesco Safetravel.ch. Visono anche consigli sanitari su moltiPaesi, informazioni su malattie, vacci-nazioni, preparativi, malaria ecc. cosìcome gli indirizzi a cui rivolgersi inSvizzera per vaccinarsi contro la febbregialla. Tutto questo sapere sui viaggiviene fornito dall’Ospedale universita-rio di Ginevra, l’Università di Zurigo,l’Istituto tropicale di Basilea, il Centro di medicina da viaggio di Losanna oancora l’Inselspital a Berna. Bü

Nuova edizione:Swiss Classic Worlda Lucerna

Lo Swiss Classic World, che si svolgealla Fiera (Messe) di Lucerna il 30 e31 maggio, è uno spettacolo di veico-li d’epoca di alta qualità, che hacome protagoniste vetture e motoci-clette classiche. 120 commercianti,marchi e restauratori di oldtimerpresentano e vendono i loro classici.Nel padiglione 1, TCS Training &Events presenta il mega evento del2015: la Lignières Historique (vediintervista su questa edizione). Insintonia con l’ambiente, al suo standTCS Training & Events informa an-che sull’offerta di corsi di guida peroldtimer. Allo stesso stand si presen-ta anche la Sezione TCS Waldstätte,saranno della festa pure i due miticiveicoli del soccorso stradale del TCS,ossia la Jeep Willys e la Motosaco-che. La Sezione concede ai suoi sociuna riduzione sul prezzo d’entrata.Si veda www.swissclassicworld.ch,www.lignieres-historique.ch wi

Tanto la sicurezza attiva quanto quellapassiva delle automobili è notevolmentemigliorata sotto l’impulso dei crash-testindipendenti Euro NCAP, promossi dal1997. Rappresentante svizzero di questoprogramma, il TCS pubblica regolarmen-te i risultati e gli ultimi sviluppi. Il club adesempio ha appena attualizzato la listadei test effettuati dal 2009, data dell’in-troduzione di un giudizio complessivoper ogni veicolo. Inoltre, il TCS ha ag -giornato la scheda tecnica che traccia iprogressi e le evoluzioni attese in questo

Crash-test:ampia visione

ambito. A titolo esemplificativo, è attual-mente in corso un test pilota per valutarel’efficacia degli airbag frontali concepitiper i passeggeri posteriori.

Tutte le informazioni relative ai crash-test sono disponibili direttamente all’in-dirizzo internet www.tcs.ch/it/test-sicu-rezza/test/crash-test. MOH

I crash-test sonosempre più severi.Prossimi obiettivi:le collisioni traveicoli e la prote-zione dei pedoni.

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prevenzione infortuni (upi). «Alla lucedell’odierno volume di traffico è sor-prendente che non succeda di peggio».

Nel 2014 in Svizzera sono rimasti leg-germente feriti 304 bambini in bicicletta,altri 63 hanno riportato ferite di media egrave entità e due sono purtroppo morti.

Capacità motorieAndare in bicicletta richiede delle capa -cità motorie che i bambini possiedonoquando iniziano ad andare a scuola, nelperiodo in cui cominciano a leggere escrivere», afferma Sibylle Neidhart, spe-cialista di psicologia dei bambini e dei ragazzi della Federazione degli psicologisvizzeri a Basilea. Partiamo dal presup-posto che i bambini possano muoversi inbici nel traffico assieme ai genitori a par-tire dai sette anni. Ci sono però anchebimbi e bimbe che hanno bisogno di piùtempo per riuscire a mantenere un equi-librio sufficiente, valutare le situazioni,frenare in modo mirato ed evitare gliostacoli.

«Oggi, in molti bambini in età scolare lecapacità motorie sono sviluppate peggioche quindici anni fa», indica Marcel Abplanalp della polizia municipale diWinterthur, dove dal 2004 è responsabi-le dell’educazione stradale. «Sull’area di

esercitazione vanno a finire sulla bici cheli precede o vanno fuori corsia». Spessomanca loro un appropriato controllo delcorpo, perché in generale oggi i bambinisi muovono meno e vengono di frequen-te accompagnati qua e là esclusivamentein automobile. «Un altro motivo è che alcuni genitori non vanno nemmeno piùin bici assieme ai loro figli o si esercitanocon loro», aggiunge Abplanalp.

Per aiutare i giovani ciclisti a rimettersiin carreggiata, la polizia zurighese, in col-laborazione con l’associazione cantonaleper la promozione della bicicletta, ha lanciato in alcuni comuni l’istruzione suicortili della ricreazione delle scuole.

«I bambini dovrebbero circolare da solinel traffico soltanto a partire dai dieci anni», consiglia a titolo preventivo la psi-cologa Neidhart. Ma siccome ognuno diloro è diverso, i genitori dovrebbero pri-ma verificare se il bimbo ne ha effettiva-mente le capacità.

Tenere bene in vista gli altri utenti del-la strada, pensare con previdenza, cam-biare corsia, attraversare gli incroci, fareattenzione a segnali e semafori e reagirevelocemente quando è necessario, sonoazioni che devono fare anche i ciclistiadulti. I bambini, però, hanno tempi direazione più lenti e si lasciano distrarrepiù facilmente.

Precedenza non rispettataSecondo il rapporto «Sinus» dell’upi, lamaggior parte degli incidenti stradali conbambini succede a causa della mancataosservanza della precedenza o dei sema-fori. In molti casi la colpa è degli automo-bilisti, ma spesso pure i giovani ciclistinon prestano attenzione. La secondacausa degli incidenti è la disattenzione ola distrazione dei bambini. Poliziotti co-me Marcel Abplanalp osservano, inoltre,che la svolta a sinistra rappresenta un

Apartire dalla primavera si rive-dono spesso e trasmettonouna certa ansia: bambini che simuovono nel traffico su due

ruote tutt’altro che in modo sicuro. Co-munque non sono una rarità neppure igenitori che intraprendono un giro in bicicon dei bimbi piccolissimi e a volte circo-lano anche sulle strade principali. Piccolidi quattro e cinque anni, o giù di lì, si spo-stano spesso in modo pericoloso con leloro biciclettine e alcuni hanno lo stressdipinto chiaramente sul volto. Auto, buse moto che li superano possono rappre-sentare una grossa minaccia agli occhi diun bambino.

Restrizione sotto i sei anniIn Svizzera non c’è più un’età minima peri ciclisti in erba. Tuttavia, sulle stradeprincipali vige la restrizione per cui i pic-coli sotto i sei anni possono pedalare solose accompagnati da una persona di alme-no 16 anni. «Specie in città girano piccoligià di quattro anni», riferisce CorneliaSchuoler, portavoce della polizia canto-nale di Zurigo. «Molti genitori fanno av-venturare sulla strada i loro figli troppopresto. Con la conseguenza che perdonoil controllo», osserva anche Esther Wal-ter, collaboratrice scientifica dell’Ufficio

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Bambini in bici | Chi lascia circolare in bici i propri pargoli troppo presto,non fa loro del bene. Secondo gli esperti i bimbi sono in grado di affrontareil traffico solo dai 10 anni. Ma prima si consiglia un’adeguata formazione.

… può avere ben prestospiacevoli conseguenze

Danni provocati in bicicletta. Chi paga? Andare a finire addosso ad un’automobile eprovocare graffi alla carrozzeria. Un fatto chesuccede facilmente quando i bimbi vanno inbicicletta. In linea di massima, i genitori rispon-dono dei danni provocati dai loro pargoli fino alcompimento del 18° anno d’età. Eventuali dan-ni alle cose e alle persone sono coperti dall’as-sicurazione responsabilità civile. Gli esperti,

come l’avvocato di Worb Thomas Baumann,consigliano ai genitori di verificare se la loroassicurazione risponda anche dei rischi legatiall’andare in bicicletta. Se i figli hanno più di 18 anni e abitano ancora in casa, si consiglia diappurare se la responsabilità civile dei genitoriinclude tutte le persone che vivono nell’econo-mia domestica. Ciò escluderebbe l’obbligo dicontrarre un’assicurazione distinta per i giovaniadulti che copra solo i rischi legati all’andare in giro in bicicletta. jl

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Gli scolari dimo-strano cosa sannofare alla Giornatasvizzera dell’edu-cazione stradale,la manifestazioneorganizzata dal TCS e dallapolizia.

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Domanda afreddo: casco o pettinatura?

Marc Sway, cantante

«Per le generazioni dioggi e di domani, portareil casco è normale.Quando ero piccolo, nondovevo indossarlo. Tracasco e pettinatura hoscelto il primo. Nel miocaso il modo di portare i capelli non è davverofondamentale!»

Melanie Winiger, attrice e modella

«Mio figlio deve portare il casco circolando in bici,io non per forza. Non èuna questione di stile. Seproprio devo scegliere tra casco e pettinatura,scelgo il casco!»

Roman Angermann, esperto di sicurezza stradale al TCS

«Indosso il casco. Mal-grado la mia civetterianon mi pongo neppurela domanda. Ho attraver-sato buona parte degliStati Uniti e dell’Europain bici e il casco mi ha già salvato la vita!»

Il TCS pubblica gratuitamente strumentididattici, opuscoli e giochi inerenti allabicicletta, che vengono utilizzati dagliistruttori del traffico delle polizie canto-nali nelle scuole per l’infanzia e in quelleelementari. Anche i maestri possonoordinare per le loro classi questi prodot-ti, così come i gilet di sicurezza (perciclisti tra i 10 e i 12 anni).

Inoltre a Emmen, Fontaines, Ginevrae Volketswil il TCS dispone di rimorchicon elementi speciali per i percorsi, con i quali gli istruttori del traffico pos-sono simulare con gli alunni delle situa-zioni stradali a seconda della loro età.

Le sezioni Ginevra e Vallese propongonoanche corsi supplementari di biciclettache non concernono le scuole.

Sabato 6 giugno a Winterthur, il TCS ele polizie cantonali della Svizzera orien-tale organizzano l’annuale Giornatadell’educazione stradale. Gli scolari deicantoni di AI, AR, GR, SG, SH, TG e ZH siconfronteranno e metteranno alla provale loro capacità lungo otto stazioni, adesempio in esercizi di abilità e nella gui-da lenta. I due migliori ragazzi e le duemigliori ragazze formeranno una squadrache potrà andare a Vienna alla Giornataeuropea dell’educazione stradale. jl

Formazione ciclistica: l’impegno del TCS

grosso potenziale di pericolo. Secondogli esperti, l’educazione stradale ciclisti-ca, che si svolge nelle scuole di ogni can-tone, è molto importante ma da sola nonbasta per rendere sicuri i bambini neltraffico.

I genitori non dovrebbero trascurare diimpartire essi stessi delle lezioni di teoriae pratica ciclistica. Coloro che voglionoche i loro pargoli affrontino il traffico consicurezza farebbero meglio a iniziare pre-sto a esercitarsi con loro. «All’inizio neicosiddetti spazi protetti, che possono es-sere parchi pubblici, parchi giochi o areedi esercitazione», spiega l’esperta del-l’upi Esther Walter. In un secondo mo-mento si può permettere alle giovani le-ve di circolare in zone a scarso traffico onelle Zone 30. Se i genitori hanno la sen-sazione che il bambino ha l’età e le capa-cità di affrontare il traffico, dovrebbero

cercare assieme a lui la strada verso scuola più sicura, non quella più veloce,oppure quella attraverso cui il figlio o lafiglia vorrebbe passare regolarmente. «Epercorrere con loro più volte il tragitto,fino a quando non sono sicuri che il bam-bino lo abbia assimilato».

L’istruttore del traffico Abplanalpsconsiglia invece di salire sul marciapie-de. «È tutt’altro che sicuro, dato che suipercorsi pedonali si aprono molte stradelaterali».

Esther Walter fa anche appello ad unaltro dovere dei genitori: fare attenzioneche i bambini indossino correttamente ilcasco. «Solo così serve a qualcosa». Inda-gini hanno dimostrato che il 20 percentodei giovincelli fino a 14 anni non portanoil casco in modo corretto. E tra quelli fra itre e gli otto anni la quota sale addiritturaal 50 percento». Juliane Lutz

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Il nuovo socio:

Il nuovo socio riceve come regalo di benvenutouna carta regalo SOCAR del valore di CHF 30.–.

Signora Signor

Nome: Cognome:

Indirizzo:

NPA: Località:

Data di nascita:

Lingua di corrispondenza: I F D

Indirizzo e-mail:

Numero di telefono:

Nome:

Cognome:

Numero di socio:

NPA: Località:

Il regalo da me scelto: Stazione metereologica Aspirapolvere a mano Avvitatore a batteria Carta regalo SOCAR

Invii questo tagliando a:Touring Club SvizzeroChemin de Blandonnet 41214 Vernier

Si prega di inviare il tagliando per posta oppure di compilare la raccomandazione online: www.raccomandare.tcs.ch

I miei dati:

Una gioia condivisa è una gioia raddoppiata.Raccomandare il TCS ora raddoppia la gioia: il nuovo socio non solo ha la sicurezza di ricevere assistenza in caso di guasto, ma approfi tta anche di una carta regalo Socar. E Lei di un regalo a Sua scelta.

Carta regalo SOCARPrima o poi bisogna fare benzina. Con questa carta regalo fare sosta conviene.

Stazione metereologicaPrima o poi il tempo cambia. Grazie a questa moderna stazione metereologica Lei sarà avvisato prima.

Aspirapolvere a manoI gatti della polvere sono sempre in agguato in qualche angolo. Questo pratico aspirapolvere li elimina in un batter d’occhio.

Avvitatore a batteriaDa qualche parte c’è sempre una vite allentata. Questo e ciente avvitatore se ne occupa.

Raccomandi

il TCS!

Inserisca qui il nome del nuovo socio, i Suoi dati e il regalo che desidera ricevere.

Page 9: Touring 4 / 2015 italiano

Gli scolari dimo-strano cosa sannofare alla Giornatasvizzera dell’edu-cazione stradale,la manifestazioneorganizzata dal TCS e dallapolizia.

9dossier | touringn.4 | 30 aprile 2015

Domanda afreddo: casco o pettinatura?

Marc Sway, cantante

«Per le generazioni dioggi e di domani, portareil casco è normale.Quando ero piccolo, nondovevo indossarlo. Tracasco e pettinatura hoscelto il primo. Nel miocaso il modo di portare i capelli non è davverofondamentale!»

Melanie Winiger, attrice e modella

«Mio figlio deve portare il casco circolando in bici,io non per forza. Non èuna questione di stile. Seproprio devo scegliere tra casco e pettinatura,scelgo il casco!»

Roman Angermann, esperto di sicurezza stradale al TCS

«Indosso il casco. Mal-grado la mia civetterianon mi pongo neppurela domanda. Ho attraver-sato buona parte degliStati Uniti e dell’Europain bici e il casco mi ha già salvato la vita!»

Il TCS pubblica gratuitamente strumentididattici, opuscoli e giochi inerenti allabicicletta, che vengono utilizzati dagliistruttori del traffico delle polizie canto-nali nelle scuole per l’infanzia e in quelleelementari. Anche i maestri possonoordinare per le loro classi questi prodot-ti, così come i gilet di sicurezza (perciclisti tra i 10 e i 12 anni).

Inoltre a Emmen, Fontaines, Ginevrae Volketswil il TCS dispone di rimorchicon elementi speciali per i percorsi, con i quali gli istruttori del traffico pos-sono simulare con gli alunni delle situa-zioni stradali a seconda della loro età.

Le sezioni Ginevra e Vallese propongonoanche corsi supplementari di biciclettache non concernono le scuole.

Sabato 6 giugno a Winterthur, il TCS ele polizie cantonali della Svizzera orien-tale organizzano l’annuale Giornatadell’educazione stradale. Gli scolari deicantoni di AI, AR, GR, SG, SH, TG e ZH siconfronteranno e metteranno alla provale loro capacità lungo otto stazioni, adesempio in esercizi di abilità e nella gui-da lenta. I due migliori ragazzi e le duemigliori ragazze formeranno una squadrache potrà andare a Vienna alla Giornataeuropea dell’educazione stradale. jl

Formazione ciclistica: l’impegno del TCS

grosso potenziale di pericolo. Secondogli esperti, l’educazione stradale ciclisti-ca, che si svolge nelle scuole di ogni can-tone, è molto importante ma da sola nonbasta per rendere sicuri i bambini neltraffico.

I genitori non dovrebbero trascurare diimpartire essi stessi delle lezioni di teoriae pratica ciclistica. Coloro che voglionoche i loro pargoli affrontino il traffico consicurezza farebbero meglio a iniziare pre-sto a esercitarsi con loro. «All’inizio neicosiddetti spazi protetti, che possono es-sere parchi pubblici, parchi giochi o areedi esercitazione», spiega l’esperta del-l’upi Esther Walter. In un secondo mo-mento si può permettere alle giovani le-ve di circolare in zone a scarso traffico onelle Zone 30. Se i genitori hanno la sen-sazione che il bambino ha l’età e le capa-cità di affrontare il traffico, dovrebbero

cercare assieme a lui la strada verso scuola più sicura, non quella più veloce,oppure quella attraverso cui il figlio o lafiglia vorrebbe passare regolarmente. «Epercorrere con loro più volte il tragitto,fino a quando non sono sicuri che il bam-bino lo abbia assimilato».

L’istruttore del traffico Abplanalpsconsiglia invece di salire sul marciapie-de. «È tutt’altro che sicuro, dato che suipercorsi pedonali si aprono molte stradelaterali».

Esther Walter fa anche appello ad unaltro dovere dei genitori: fare attenzioneche i bambini indossino correttamente ilcasco. «Solo così serve a qualcosa». Inda-gini hanno dimostrato che il 20 percentodei giovincelli fino a 14 anni non portanoil casco in modo corretto. E tra quelli fra itre e gli otto anni la quota sale addiritturaal 50 percento». Juliane Lutz

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11dossier | touringn.4 | 30 aprile 2015

ti della strada feriti gravemente o mortiin incidenti di tram erano dei ciclisti.Quasi la metà aveva tra i 25 e i 44 anni eil 16% aveva meno di 18 anni. Comun-que, resto prudente, perché non vogliofar gonfiare la statistica.

Nel cuore della circolazioneIl secondo giorno, opto per un itinerariodiverso e mi ritrovo su una strada a fortetraffico, che dispone di una sola corsia ci-clabile. Più lontano, scopro una vera oasidi pace in centro città, lontano dai tra-sporti pubblici e dove circolano pocheautomobili. Dopo questa breve parente-si, ripiombo in quella giungla urbana cheè la città di Berna nelle ore di punta e ri-prendo il mio posto nel traffico. Ancoraqualche sforzo per affrontare una salita earrivo al lavoro. Trovo un posto libero perposteggiare la mia bici. Che fortuna!

Di sera, vicino alla stazione il percorsodiventa molto rassicurante, malgrado isegnali non sempre facili da decifrare inpochi secondi. Più lontano, sopra unponte, lo spazio libero si restringe di col-po al passaggio di un tram. Superato losbarramento, ecco che si presenta un

nuovo ostacolo: un cantiere. Intralcia pi-sta ciclabile e marciapiede, al punto che i pedoni sono costretti ad aggirarlo de-viando sulla carreggiata stradale e crean-do così un intoppo supplementare. Dopoaver acceso i fanali, mi immetto su un secondo ponte e mi ritrovo sulla pista ci-clabile posta tra due corsie di marcia: unasituazione davvero precaria e che non mifa avanzare senza un sentimento di pre-occupazione.

Il terzo giorno, una deviazione volon-taria ad un incrocio mi porta nel cuoredella circolazione. Sentendomi però amio agio, rifletto brevemente sugli inci-denti stradali connessi alla due ruote: nel2014, secondo statistiche pubblicate dal-l’Ustra, 890 ciclisti hanno subito feritegravi. In totale, hanno perso la vita 29persone, ossia 12 in più del 2013. Secondoil rapporto Sinus 2014, la distrazione è lacausa principale delle perdite di control-lo gravi in bici. Un fatto che mi sprona aconcentrarmi. Benché il passaggio del-l’incrocio non mi ponga alcun problema,la densità del traffico non mi piace affat-to; basterebbe poco perché si verifichi unincidente.

Giovedì, il percorso inizia serenamen-te in una zona 20, a cui fa seguito un iti-nerario poco chiaro tra ciclopista e areariservata agli autobus. La sera, il ritorno acasa fila liscio.

Spostamenti non proprio faciliL’ultimo giorno è caratterizzato da un cli-ma eccellente sulla strada, anche se qual-che volta devo rinunciare al mio diritto diprecedenza a causa di un paio di condu-centi disattenti; d’altronde la mancataconcessione della precedenza è la causaprincipale degli scontri tra auto e bici. Fi-nalmente la settimana giunge al termine.Sfiorare trasporti pubblici e automobili,seguire percorsi confusi e rinunciare aldiritto di precedenza: ecco qualche ele-mento che figura nella lista dei disagiquotidiani di un ciclista: decisamente, glispostamenti urbani in bicicletta non so-no così tranquilli. E sulla via del lavoro,nelle ore di punta, la quasi totalità degliutenti della strada si trova in una condi-zione di stress. Oltre ai consigli dellascheda (v. qui sotto), vi raccomando duecose quando andate in bici: siate pazientie sorridete! Aline Beaud

Metodologia di taletest urbano in bici Questo test è basato sui criteriutilizzati dall’associazione Pro VeloSvizzera per stilare la classifica del«Premio Città ciclabili», vale a dire:clima sulle strade, sicurezza, com-fort, rete ciclabile, offerte di po-steggio e delle autorità. Questo pergarantire un certo standard diobiettività. Dopo ogni tragitto hovalutato tali punti e annotato le mieosservazioni. Nel 2014, la città diBerna si è classificata 18° su 28.Informazioni: www.villes-cycla-bles.ch e www.proveloticino.ch ab

Ritrovarsi nel bel mezzo deltraffico è una situazione quoti-diana per i ciclistiche si spostano in città durante le ore di punta.

Pericoli urbani: come evitarli? Ecco qualche consiglio per accrescere la sicurezza in bici:◾ Indossare un casco appropriato

e allacciarlo correttamente.◾ Equipaggiare la bici a norma di

legge e fare in modo di essereben visibili (giorno e notte).

◾ Circolare a destra e mantenereuna distanza minima di sicurez-za di 70 cm dal margine dellastrada, dalle linee di sicurezza o

dai veicoli parcheggiati. Infatti,un automobilista disattentopotrebbe aprire la portieramentre passa un ciclista.

◾ Spostarsi al centro della corsiaquando ci si immette in unarotonda o in una preselezioneper svoltare a sinistra.

◾ Dar prova di prudenza quandosi circola sui binari del tram, c’è il rischio che una ruota siincastri. Inoltre, la pioggia ren-de scivolosi i binari, le striscepedonali e i tombini.

◾ Ai semafori rossi o ai segnali diStop, aspettare dietro un veico-lo. A causa dell’angolo morto,infatti, è possibile che l’auto-mobilista non veda il ciclista nel

retrovisore. Allo stesso modo,non conviene sorpassare unveicolo a destra, se si presumeche potrebbe svoltare da quellaparte.

◾ Prendere posto nel traffico,segnalare le proprie intenzioniin modo chiaro tramite ungesto della mano, osservare glialtri utenti, rispettare le prioritàe le regole della circolazione.

◾ Privilegiare le strade a trafficoridotto, soprattutto nelle ore dipunta. ab

Non è prudentecircolare troppovicino ai veicoliparcheggiati, unaportiera potrebbeaprirsi e sbarrarvila strada.

touring | dossiern.4 | 30 aprile 2015

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Secondo l’ultimo rapporto Sinusdell’Ufficio prevenzione infortu-ni (upi), nel 2013 il 76% degli in-cidenti con veicoli leggeri a due

ruote hanno provocato danni fisici gravie sono avvenuti all’interno delle località.Una statistica che dimostra come i per-corsi urbani non siano sempre senza con-seguenze. Ma quali pericoli incombonosu coloro che si recano in bicicletta sulposto di lavoro? È appunto questo l’og-getto di un test effettuato sull’arco di unasettimana, mirato a mettere in luce le di-verse situazioni quotidiane. Innanzitut-to, val la pena segnalare che solitamentecompio la maggior parte dei miei tragitti

a piedi, in particolare quando vado sulluogo di lavoro, situato nel centro di Berna. Utilizzo la mia bici in modo spora-dico, principalmente quando il tempo èclemente. Durante questa settimana dimetà marzo, scivolo nella pelle di un ci-clista e vi porto alla scoperta di tutti i mieitravagli quotidiani.

Semafori rossi e tramIl lunedì mattina prendo la via più breveper recarmi al lavoro e compio un tragittodi andata di circa 1,6 km, mentre secondoil rapporto Sinus la distanza media gior-naliera percorsa in bici da una personanel 2010 è di 0,8 km. Lungo il percorso,

numerosi ciclisti hanno derogato alle re-gole della circolazione: ai semafori rossialcuni non si fermano affatto, mentre al-tri salgono sul marciapiede per superareauto e biciclette. Eppure la segnaletica èstata adattata alle bici e la strada disponedi pista ciclabile. La mia attenzione vaanche alle linee metalliche che attraver-sano le strade. I binari del tram mi ricor-dano il gusto amaro dell’asfalto quandola mia ruota vi si infilò e la caduta fu ine-vitabile. Un incidente che accadde a cau-sa di un cantiere. Di conseguenza, osser-vo con rispetto lo spazio di circa 40 cmtra il marciapiede e il metallo. Ma relati-vizziamo: nel 2013 solo il 14% degli uten-

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Mobilità urbana | Andare al lavoro in bicicletta è spesso sinonimo di pericolo, se si compie il tragitto in città. Con un test, «Touring» rivela le esperienze quotidiane vissute sulla strada e nel traffico.

Un percorso in bici irto di insidie

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11dossier | touringn.4 | 30 aprile 2015

ti della strada feriti gravemente o mortiin incidenti di tram erano dei ciclisti.Quasi la metà aveva tra i 25 e i 44 anni eil 16% aveva meno di 18 anni. Comun-que, resto prudente, perché non vogliofar gonfiare la statistica.

Nel cuore della circolazioneIl secondo giorno, opto per un itinerariodiverso e mi ritrovo su una strada a fortetraffico, che dispone di una sola corsia ci-clabile. Più lontano, scopro una vera oasidi pace in centro città, lontano dai tra-sporti pubblici e dove circolano pocheautomobili. Dopo questa breve parente-si, ripiombo in quella giungla urbana cheè la città di Berna nelle ore di punta e ri-prendo il mio posto nel traffico. Ancoraqualche sforzo per affrontare una salita earrivo al lavoro. Trovo un posto libero perposteggiare la mia bici. Che fortuna!

Di sera, vicino alla stazione il percorsodiventa molto rassicurante, malgrado isegnali non sempre facili da decifrare inpochi secondi. Più lontano, sopra unponte, lo spazio libero si restringe di col-po al passaggio di un tram. Superato losbarramento, ecco che si presenta un

nuovo ostacolo: un cantiere. Intralcia pi-sta ciclabile e marciapiede, al punto che i pedoni sono costretti ad aggirarlo de-viando sulla carreggiata stradale e crean-do così un intoppo supplementare. Dopoaver acceso i fanali, mi immetto su un secondo ponte e mi ritrovo sulla pista ci-clabile posta tra due corsie di marcia: unasituazione davvero precaria e che non mifa avanzare senza un sentimento di pre-occupazione.

Il terzo giorno, una deviazione volon-taria ad un incrocio mi porta nel cuoredella circolazione. Sentendomi però amio agio, rifletto brevemente sugli inci-denti stradali connessi alla due ruote: nel2014, secondo statistiche pubblicate dal-l’Ustra, 890 ciclisti hanno subito feritegravi. In totale, hanno perso la vita 29persone, ossia 12 in più del 2013. Secondoil rapporto Sinus 2014, la distrazione è lacausa principale delle perdite di control-lo gravi in bici. Un fatto che mi sprona aconcentrarmi. Benché il passaggio del-l’incrocio non mi ponga alcun problema,la densità del traffico non mi piace affat-to; basterebbe poco perché si verifichi unincidente.

Giovedì, il percorso inizia serenamen-te in una zona 20, a cui fa seguito un iti-nerario poco chiaro tra ciclopista e areariservata agli autobus. La sera, il ritorno acasa fila liscio.

Spostamenti non proprio faciliL’ultimo giorno è caratterizzato da un cli-ma eccellente sulla strada, anche se qual-che volta devo rinunciare al mio diritto diprecedenza a causa di un paio di condu-centi disattenti; d’altronde la mancataconcessione della precedenza è la causaprincipale degli scontri tra auto e bici. Fi-nalmente la settimana giunge al termine.Sfiorare trasporti pubblici e automobili,seguire percorsi confusi e rinunciare aldiritto di precedenza: ecco qualche ele-mento che figura nella lista dei disagiquotidiani di un ciclista: decisamente, glispostamenti urbani in bicicletta non so-no così tranquilli. E sulla via del lavoro,nelle ore di punta, la quasi totalità degliutenti della strada si trova in una condi-zione di stress. Oltre ai consigli dellascheda (v. qui sotto), vi raccomando duecose quando andate in bici: siate pazientie sorridete! Aline Beaud

Metodologia di taletest urbano in bici Questo test è basato sui criteriutilizzati dall’associazione Pro VeloSvizzera per stilare la classifica del«Premio Città ciclabili», vale a dire:clima sulle strade, sicurezza, com-fort, rete ciclabile, offerte di po-steggio e delle autorità. Questo pergarantire un certo standard diobiettività. Dopo ogni tragitto hovalutato tali punti e annotato le mieosservazioni. Nel 2014, la città diBerna si è classificata 18° su 28.Informazioni: www.villes-cycla-bles.ch e www.proveloticino.ch ab

Ritrovarsi nel bel mezzo deltraffico è una situazione quoti-diana per i ciclistiche si spostano in città durante le ore di punta.

Pericoli urbani: come evitarli? Ecco qualche consiglio per accrescere la sicurezza in bici:◾ Indossare un casco appropriato

e allacciarlo correttamente.◾ Equipaggiare la bici a norma di

legge e fare in modo di essereben visibili (giorno e notte).

◾ Circolare a destra e mantenereuna distanza minima di sicurez-za di 70 cm dal margine dellastrada, dalle linee di sicurezza o

dai veicoli parcheggiati. Infatti,un automobilista disattentopotrebbe aprire la portieramentre passa un ciclista.

◾ Spostarsi al centro della corsiaquando ci si immette in unarotonda o in una preselezioneper svoltare a sinistra.

◾ Dar prova di prudenza quandosi circola sui binari del tram, c’è il rischio che una ruota siincastri. Inoltre, la pioggia ren-de scivolosi i binari, le striscepedonali e i tombini.

◾ Ai semafori rossi o ai segnali diStop, aspettare dietro un veico-lo. A causa dell’angolo morto,infatti, è possibile che l’auto-mobilista non veda il ciclista nel

retrovisore. Allo stesso modo,non conviene sorpassare unveicolo a destra, se si presumeche potrebbe svoltare da quellaparte.

◾ Prendere posto nel traffico,segnalare le proprie intenzioniin modo chiaro tramite ungesto della mano, osservare glialtri utenti, rispettare le prioritàe le regole della circolazione.

◾ Privilegiare le strade a trafficoridotto, soprattutto nelle ore dipunta. ab

Non è prudentecircolare troppovicino ai veicoliparcheggiati, unaportiera potrebbeaprirsi e sbarrarvila strada.

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può risultare pagante. Infatti, la batteriasi scarica presto in condizioni di tempe-rature basse, con l’assistenza a motore apieni regimi e il peso del conducente. An-che solo a causa del prezzo, vale perciò lapena di fare qualche giro di prova primadell’acquisto, per trovare il modello chefa al proprio caso. jl/TCS MoBe

Come aumentarel’autonomia1. Una pressione sufficiente per le

gomme e una catena lubrificatacorrettamente risparmiano lacarica della batteria.

2. Scegliere l’itinerario ottimale:arrivare diretti in vetta costa piùenergia che pedalare attorno allavetta. Anche arresti e ripartenzefrequenti consumano molta elet-tricità e scaricano velocemente la batteria.

3. Mantenere un ritmo tra i 60 e gli 80 giri di pedale al minuto e inserire il rapporto superiore o inferiore a tempo debito.

4. Adattare il livello di assistenza amotore alla situazione: su trattipianeggianti e con vento da die-tro = assistenza bassa, in discesa= disinserire l’assistenza.

5. Trasportare l’apparecchio di ricarica nello zaino e ricaricaredove possibile.

6. Comprare una seconda batteria e trasportarla nello zaino.

7. Rinunciare a bagagli inutili.8. Non esporre la batteria alle basse

temperature. tg

Ma non finisce tutto con l’acquisto diuna e-MTB. Spesso ci sono ancora speseper lucchetti, parafanghi e illuminazione.Quest’ultima non era di serie su nessunadelle biciclette testate. Benché possasembrare caro – i prezzi nel test oscillava-no tra i 749 e i 1090 franchi – l’acquisto diuna batteria di riserva da portarsi dietro

e svizzere ben piazzate nel test comparativo del TCS

test TCS

sette MTBelettriche a confronto

Info TouringI risultati in dettaglio sono pubblicati direttamente su www.test.tcs.ch

F1o

nlin

e

Video del test

FlyerUproc 3 8.70

HaibikeSduro AllMtn RC 27.5

HaibikeXduro Fullseven RX

WheelerE-Falcon

FocusThron Impulse 27R 1.0

BHEVO Jumper 27.5

350 250 250 250 250 350

motore centrale motore centrale motore centrale motore posteriore motore centrale motore posteriore

5999.– 3999.– 4599.– 4700.– 5899.– 3899.–

10 20 10 30 10 30

S (42), M (45), L (49) 40, 44, 48, 52 40, 45, 50, 55 17”, 19”, 21” XS, S, M, L M, L

21,2 22,3 21,9 22,4 22 23,7

108,8 97,7 98,1 107,6 98 116,3

400 400 400 423 612 432

2,4 2,9 2,4 3,4 3,2 2,5

3 ore 33 minuti 3 ore 41 minuti 3 ore 27 minuti 5 ore 15 minuti 5 ore 8 minuti 5 ore 26 minuti

456 416 465 395 670 436

950.– 749.– 799.– 990.–5 999.– 1090

32,4 36,4 32,8 30,9 43,9 33,7

690 685 696 688 990 718

11113 11113 11133 11133 11133 11333

Valutazione TCS: 11111 eccellente 11113 molto consigliato 11133 consigliato 11333 consigliato con riserva 13333 non consigliato

1 stato aprile 20152 secondo il fabbricante3 per la ricarica 4 ciclista 99 kg,

bagaglio 6 kg5 disponibili altre batterie

touring | dossiern.4 | 30 aprile 2015

12

Attualmente le e-bike sono mol-to in voga tra gli amanti dellamontagna. Sono ideali per riu-scire a pedalare in gruppo nel-

le condizioni più svariate. Infatti, perfinoi meno allenati possono intraprendereitinerari impegnativi con l’assistenza diun motore elettrico. Se nel corso del tem-po il livello di forma fisica cresce, bastaabbassare quello della pedalata assistita.Ecco i risultati del test TCS di sette moun-tain bike elettriche (e-MTB) con sospen-sione completa.

Fino a 1000 metriL’autonomia è vitale. La Focus Thron Impulse 27R 1.0 dispone della batteriapiù grande (612 Wh), che con una caricapuò percorrere 43,9 km. Molto più per-formante, quindi, del modello che hal’autonomia più limitata (–13 km). E com-piendo quasi mille metri di dislivello, la-scia dietro di sé le concorrenti, la maggiorparte delle quali raggiunge i 700 metri.

Motori che si sentono Il motore centrale è sempre più in usosulle e-bike. Dispongono di un propulso-re del genere cinque modelli, quattro deiquali registrano buone prestazioni. Mafornisce una forte spinta anche la Whee-ler E-Falcon a trazione posteriore.

Su molte biciclette testate si percepivail rumore dei motori in funzione, special-mente quando si inerpicavano su fortipendenze. I partecipanti al test hannoesplicitamente annotato che il rumoreera però leggero sulla Haibike SduroAllMtn RC 27.5, mentre sulla BH EVOJumper 27.5 il motore era quasi imper-cettibile. Purtroppo, però, il marchio spa-gnolo ha ottenuto la nota «consigliatocon riserva» a causa del comportamento

Muscoli rinforzatidall’elettricità

Test TCS e-mountain bike | Oggi si pedala elettricamente anche in montagna. Sei delle sette e-MTB provate hannoconvinto con le note «molto consigliato» o «consigliato».

elettriche costano sui 2700 franchi, la e-mountain bike più a buon mercato, ossiala EVO Jumper, costa 3899 franchi. Lapiù costosa era la Flyer Uproc 3 8.70 con5999 franchi, che ha ottenuto la nota«molto consigliato» grazie alla sua gran-de manovrabilità dovuta alla geometria eal telaio ben equilibrato.

Due mountain bike elettriche

Grazie alla propul-sione elettrica,

ora ci sono MTBanche per chi

vuole divertirsisenza essere in

gran forma.

stradale e della manovrabilità non deltutto convincenti.

Chili in eccessoSulle mountain bike, che spesso vengonospinte o portate a braccio, il peso gioca unruolo fondamentale. Se le normali bici-clette da fuoristrada senza motore pesa-no tra i dieci e i 14 chili, le e-MTB testateindicavano sulla bilancia tra i 20,7 e i 23,7chilogrammi. Tra i pesi massimi si segna-la la EVO Jumper, mentre la Scott E-Spark 710, più leggera di tre chili, è anchequella che sopporta il maggior carico:regge infatti 136,3 chili. Equipaggiata conun motore potente, un telaio equilibratoe un computer di bordo Bosch Nyon,adatto sia per gli allenamenti sia comenavigatore, questa bici si guadagna un«molto consigliato».

Grandezza del telaio e cambioLa corretta dimensione del telaio vienedeterminata dallo stare volentieri in sellao no. Un punto riconosciuto dai costrut-tori tedeschi: le Haibike e la Focus ThronImpulse sono disponibili in quattro gran-dezze. Tre marche propongono le bici te-state in tre dimensioni e solo la BH EVOJumper esiste unicamente nelle misureM o L.

Quattro modelli dispongono solo didieci rapporti, sufficienti con l’assistenzamotorizzata ma sullo sterrato o a batteriascarica il conducente sarebbe contento diaverne qualcuno in più. Su questo punto,la Wheeler E-Falcon e la BH EVO Jumpersi profilano positivamente con le loro 30 marce.

Divertimento costosoChi vuole debuttare sulle e-MTB deve es-sere pronto a pagare. Se le comuni bici

MarcaTipo

ScottE-Spark 710

Prestazioni in watt (Wh) 250

Sistema di trasmissione motore centrale

Prezzo di listino in fr.1 4499.–

Numero marce 10

Misure di telaio disponibili S, M, L

Peso a vuoto della bici in kg 20,7

Peso massimo possibile in kg 136,3

Batteria

Valore energetico in Wh2 400

Peso della batteria in kg 2,4

Tempo di ricarica 0–100% 3 ore 25 minuti

Energia dalla rete in Wh3 466

Costo batteria suppl. in fr. 799.–

Autonomia in km4 31,8

Dislivello in m4 697

Valutazione TCS 11113

Page 13: Touring 4 / 2015 italiano

13dossier | touringn.4 | 30 aprile 2015

può risultare pagante. Infatti, la batteriasi scarica presto in condizioni di tempe-rature basse, con l’assistenza a motore apieni regimi e il peso del conducente. An-che solo a causa del prezzo, vale perciò lapena di fare qualche giro di prova primadell’acquisto, per trovare il modello chefa al proprio caso. jl/TCS MoBe

Come aumentarel’autonomia1. Una pressione sufficiente per le

gomme e una catena lubrificatacorrettamente risparmiano lacarica della batteria.

2. Scegliere l’itinerario ottimale:arrivare diretti in vetta costa piùenergia che pedalare attorno allavetta. Anche arresti e ripartenzefrequenti consumano molta elet-tricità e scaricano velocemente la batteria.

3. Mantenere un ritmo tra i 60 e gli 80 giri di pedale al minuto e inserire il rapporto superiore o inferiore a tempo debito.

4. Adattare il livello di assistenza amotore alla situazione: su trattipianeggianti e con vento da die-tro = assistenza bassa, in discesa= disinserire l’assistenza.

5. Trasportare l’apparecchio di ricarica nello zaino e ricaricaredove possibile.

6. Comprare una seconda batteria e trasportarla nello zaino.

7. Rinunciare a bagagli inutili.8. Non esporre la batteria alle basse

temperature. tg

Ma non finisce tutto con l’acquisto diuna e-MTB. Spesso ci sono ancora speseper lucchetti, parafanghi e illuminazione.Quest’ultima non era di serie su nessunadelle biciclette testate. Benché possasembrare caro – i prezzi nel test oscillava-no tra i 749 e i 1090 franchi – l’acquisto diuna batteria di riserva da portarsi dietro

e svizzere ben piazzate nel test comparativo del TCS

test TCS

sette MTBelettriche a confronto

Info TouringI risultati in dettaglio sono pubblicati direttamente su www.test.tcs.ch

F1o

nlin

e

Video del test

FlyerUproc 3 8.70

HaibikeSduro AllMtn RC 27.5

HaibikeXduro Fullseven RX

WheelerE-Falcon

FocusThron Impulse 27R 1.0

BHEVO Jumper 27.5

350 250 250 250 250 350

motore centrale motore centrale motore centrale motore posteriore motore centrale motore posteriore

5999.– 3999.– 4599.– 4700.– 5899.– 3899.–

10 20 10 30 10 30

S (42), M (45), L (49) 40, 44, 48, 52 40, 45, 50, 55 17”, 19”, 21” XS, S, M, L M, L

21,2 22,3 21,9 22,4 22 23,7

108,8 97,7 98,1 107,6 98 116,3

400 400 400 423 612 432

2,4 2,9 2,4 3,4 3,2 2,5

3 ore 33 minuti 3 ore 41 minuti 3 ore 27 minuti 5 ore 15 minuti 5 ore 8 minuti 5 ore 26 minuti

456 416 465 395 670 436

950.– 749.– 799.– 990.–5 999.– 1090

32,4 36,4 32,8 30,9 43,9 33,7

690 685 696 688 990 718

11113 11113 11133 11133 11133 11333

Valutazione TCS: 11111 eccellente 11113 molto consigliato 11133 consigliato 11333 consigliato con riserva 13333 non consigliato

1 stato aprile 20152 secondo il fabbricante3 per la ricarica 4 ciclista 99 kg,

bagaglio 6 kg5 disponibili altre batterie

Page 14: Touring 4 / 2015 italiano

15dossier | touringn.4 | 30 aprile 2015

Auto-arrotolanti Evitano gli strappi sui pantaloni e sonoanche eleganti: grazie a queste fasceelasticizzate di pelle di Brooks i calzoninon finiscono più nella catena.

Visto su: www.bikester.chPrezzo: 19.90 franchi

foto

ald

Airbag per ciclistiChi non vuole scompigliarsi i capelli conun casco da ciclista, ora ha un’alternativa.L’airbag Hövding viene indossato intornoal collo e protegge testa, gola e collo incaso di caduta.

Visto su: www.galaxus.chPrezzo: 349 franchi

Accessori di tendenzaper la stagione in biciCasco, lucchetto della bici e borsa: con questi accessori la stagione ciclistica non diventa solo più sicura ma anche alla moda.

Ben protettoChi non vuole mettersi il solito noiosocasco da bicicletta, può provare unoYakkai. Per questo casco alla modaesistono diversi rivestimenti.

Visto su: www.citycruiser.chPrezzo: 145 franchi

Contenitori alla modaÈ pratica, robusta e oltretutto anche bella. Con questa borsaportabagagli dal look retrò di Basil avete a portata di manotutto il necessario e grazie alle bande riflettenti sarete vistianche al buio.

Visto su: www.vitelli-shop.chPrezzo: 114 franchi

In gonna sotto la pioggiaEcco l’alternativa ai pantaloni anti-pioggia. La gonna idrorepellentedella «Georgia di Dublino» si indossae si toglie facilmente e, con il tempoasciutto, diventa pure una copertaper il picnic.

Visto su: www.georgiaindublin.comPrezzo: 55 euro

Presa solidaQueste impugnature per la bici si adattano perfettamente allevostre mani. Gli Imprint Gripsvanno dapprima ammorbiditi condell’acqua calda, poi si lascianoraffreddare un po’, si afferrano ed ecco pronta la perfetta impu-gnatura da bici.

Visto su: www.tmrdesigns.comPrezzo: da 25 sterline britanniche

Chiusura centralizzataRuote e sellini sono tra gli oggettiprediletti dai ladri. Il sistema Pitlockmette in sicurezza queste parti. Conun codice la bici diventa «a chiusuracentralizzata».

Visto su: www.veloplus.chPrezzo: 99 franchi

touringevent

Unica: come l’esperienza escursionistica intorno al Cervino

L‘universo alpino di Zermatt offre uno scenario affascinante. Circondati da 38 vette di quattromila metri e dal Cervino, famoso in tutto il mondo, vivrete esperienze indimenticabili. Scoprite questo mondo con tutti i sensi durante le escursioni, le passeggiate, le ascese in vetta o in sella a una mountain bike.

Gustate la tradizione senza tempo nell‘innovativo stile alpino. L‘Hotel Alpenhof a conduzione fami-liare, con il suo ambiente rustico e al contempo elegante, in una posizione tranquilla e soleggiata di fronte alla funicolare Sunnegga/Rothorn e vici-no alla Gornergrat Bahn, vi invita a sentirvi come a casa vostra.

Le ampie camere, alcune con bagno semicomuni-cante, offrono qualsiasi comfort per assicurare il massimo benessere.

Liberate la vostra anima nell‘Alpenhof SPA con piscina interna, vasca idromassaggio esterna e sauna in casetta in legno. Diverse sale per il bagno turco e sale relax consentono il massimo riposo. Rilassatevi con un massaggio aromatico, un bagno nella vasca idromassaggio o con un piacevole trattamento al viso.

I cuochi dell‘Alpenhof creano ogni giorno un menù a scelta di sei portate, tutte preparate al momento con ingredienti freschi. Le sei portate sono completate da una squisita selezione unica ed esclusiva di formaggi a buffet. Il piano bar con camino a vista oppure l‘elegante Cigar Lounge vi invitano a trascorrere qualche piacevole momento insieme prima o dopo cena.

Scoprite la Tradition Julen – che include altri hotel e ristoranti, come ad esempio il famoso Schäfer-stube o il rifugio Stafelalp, proprio sotto la parete nord del Cervino. Gli ospiti Tradition Julen approfittano dei servizi dei partner e ogni giorno possono scegliere tra le offerte Dine Around o Wellness Around. Ogni mercoledì, in alta stagio-ne, Paul-Marc Julen organizza un‘escursione con gli ospiti per vedere le pecore «Naso nero» sopra lo Stafelalp.

OFFERTA ESCLUSIVA• 2 notti in camera doppia• ricco buffet di colazione quotidiano• 1× Wine & Dine: cena a sei portate con un tour

alla scoperta della via del vino vallesano• 1× Dine Around: menù a scelta di sei portate,

tradizionale menù a base di agnello oppure serata fondue / raclette (bevande escluse)

• Utilizzo gratuito dell‘Alpenhof SPA nell‘Hotel Alpenhof e della Julen SPA nel Romantik Hotel Julen

• Servizio navetta dell‘hotel da e per la stazione ferroviaria / stazione dei taxi di Zermatt

VALIDITÀ E PREZZII prezzi sono indicati per persona per 2 nottidal 21 maggio fino al 9 luglio 2015:CHF 300.– (invece di 370.–) nella camera doppiaCHF 360.– (invece di 430.–) nella camera doppia in uso singolo

dal 10 luglio fino al 5 agosto 2015: CHF 340.– (invece di 440.–) nella camera doppiaCHF 420.– (invece di 510.–) nella camera doppia in uso singolo

Supplemento per il weekend: CHF 20.– per perso-na per la notte di venerdì a sabato oppure / e per la notte di sabato a domenica.

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONIEsclusivamente da Private Selection Hotels: tel. 041 368 10 05 oppure [email protected] online su www.privateselection.ch: completa-re il codice promozionale con TOURING per ottenere il prezzo speciale.

Un caloroso benvenuto all‘Hotel Alpenhof, Zermatt

Prenotazioni e informazioni esclusivamente da Private Selection Hotels: tel.: 041 368 10 05 oppure [email protected] • www.privateselection.ch (codice promozionale TOURING per prenotazioni online)

Page 15: Touring 4 / 2015 italiano

15dossier | touringn.4 | 30 aprile 2015

Auto-arrotolanti Evitano gli strappi sui pantaloni e sonoanche eleganti: grazie a queste fasceelasticizzate di pelle di Brooks i calzoninon finiscono più nella catena.

Visto su: www.bikester.chPrezzo: 19.90 franchi

foto

ald

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Presa solidaQueste impugnature per la bici si adattano perfettamente allevostre mani. Gli Imprint Gripsvanno dapprima ammorbiditi condell’acqua calda, poi si lascianoraffreddare un po’, si afferrano ed ecco pronta la perfetta impu-gnatura da bici.

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Chiusura centralizzataRuote e sellini sono tra gli oggettiprediletti dai ladri. Il sistema Pitlockmette in sicurezza queste parti. Conun codice la bici diventa «a chiusuracentralizzata».

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17società e mobilità | touringn.4 | 30 aprile 2015

il periodo di prova prescrizioni checomportano il ritiro della patente. Il Tribunale federale ha confermato ilgiudizio delle autorità cantonali compe-tenti. Affrontare una curva con le gom-me molto consumate non è un’inezia e quindi non può essere trattato conleggerezza. In questo senso l’annulla-mento della patente era da ritenersigiustificato. Se il giovane aspiranteconducente vorrà guidare ancora, dovràinnanzitutto attendere almeno un annoe rifare tutta la procedura per l’otteni-mento della licenza di condurre, maanche esibire un certificato che ne atte-sti l’idoneità psicologica alla guida.

Patente dei neo conducenti più a rischio

Ineopatentati da qualche temporicevono la licenza di condurre sol-tanto in prova. Il periodo dura tre

anni, durante i quali se il conducentecommette due infrazioni gravi alla Leggesulla circolazione stradale, può direaddio per un po’ all’idea di guidare. Lasua patente è infatti annullata. La seve-rità con cui le autorità trattano i neoconducenti è stata peraltro confermataanche da una recente sentenza del Tribunale federale (1C_310/2014).

I giudici di Losanna erano chiamati agiudicare il caso di un abitante di Svittoche aveva guidato tra Küssnacht amRigi e Wangen an der Aare sotto l’effetto

della cannabis. Ciò ha portato al ritirodella patente per tre mesi e al prolunga-mento del periodo di prova di un anno.Ancora prima della fine di questo perio-do di prova, il conducente era cadutocon la sua Vespa mentre scansava unostacolo. In tale occasione era risultatoche la ruota posteriore aveva un batti-strada di profilo insufficiente, ovvero di soli 0,7 mm anziché almeno 1,6 mm.

Al conducente era stata inflitta unamulta di 200 franchi poiché alla guidadi un veicolo non conforme alle normedi sicurezza. Inoltre la sua patente èstata annullata poiché il neoconducenteha infranto per la seconda volta durante

il con sulente

Urs-Peter Inderbitzin

Allo scopo di diminuire il tasso dipolveri fini (o PM10) nell’aria, perla prima volta il Canton Ginevra

ha imposto una riduzione temporaneadella velocità da 100 a 80 km/h sulla tan-genziale lo scorso 17 marzo. «In caso dipicchi di inquinamento, questa misuracompleta le azioni di medio e lungo ter-mine intraprese dallo Stato di Ginevranel quadro del suo piano di misure OIAt2013–2016», spiega Philippe Royer, di-rettore del Servizio cantonale dell’aria,del rumore e delle radiazioni non ioniz-zanti. «A Ginevra, da calcoli effettuati sulcatasto delle emissioni, risulta una ridu-zione delle emissioni del traffico moto-rizzato del 10% per le PM10 in seguito alpassaggio da 100 a 80 km/h».

Il sito web dell’Ufficio federale del-l’ambiente (UFAM) indica che il trafficostradale non è l’unica fonte di queste pol-veri fini. Queste ultime provengono an-che dal traffico ferroviario, dagli impiantidi combustione e riscaldamento, dalleinstallazioni industriali o artigianali e damacchinari e altri apparecchi. Per quantoriguarda i veicoli, sono l’abrasione deipneumatici, il numero accresciuto di vei-coli diesel sulle strade e i chilometri per-corsi che contribuiscono all’aumento deltasso di questi inquinanti nell’aria.

Un pacchetto di misurePer gestire questi picchi d’inquinamentodovuti alle polveri fini, il Canton Ginevraprevede un pacchetto di misure da appli-

care in maniera graduale. Per quel checoncerne i veicoli, si estendono dalla riduzione della velocità raccomandata,poi obbligatoria e infine alla circolazionealternata. In Svizzera, la protezionedell’aria è iscritta nella legislazione. «Nelquadro dell’Ordinanza federale control’inquinamento atmosferico (OIAt), i can-toni sono tenuti a mettere in atto un pia-no di misure permanenti che tenga contodelle particolarità locali», informa Ri-chard Ballaman, capo della sezione qua-lità dell’aria all’UFAM. E aggiunge: «Pa-rallelamente a ciò, esiste un concetto intercantonale d’intervento che prevedemisure specifiche da mettere in atto tem-

Evoluzione e proiezione delle emissioni di polveri fini derivanti dalle utilitarie dal 1990 al 2035.

Troppe polveri fini nell’aria

Inquinamento atmosferico | Spesso additato, il traffico stradale non è l’unico responsabile dell’elevato tasso di polveri fini nell’aria. Punto della situazione.

poraneamente in caso di picchi di inqui-namento». Questo concetto intercanto-nale prevede soglie d’informazione apartire da 75 µg (microgrammi) di PM10per m3 d’aria in media al giorno, così come soglie d’intervento a partire da 100 µg/m3 in caso di persistenza di que-sto tasso per più giorni. «Le soglie d’in-tervento non sono più state raggiunte dal2006. Nonostante ciò, le concentrazionidi particolato fine nell’aria restano unproblema durevole, perché i valori limited’emissioni giornaliere e annuali fissatidall’Ordinanza (OIAt) vengono superatiregolarmente», precisa Richard Balla-man. ab

Ridurre la velocità èveramente efficace?Uno studio pubblicato dall’IstitutoPaul Scherrer mostra che i caminisono la fonte principale di polverifini durante l’inverno. La parte attri-buita al traffico stradale raggiungeun massimo del 30%. D’altrondeuno studio del TCS, che analizza leemissioni di polveri di veicoli dieseldella classe Euro 4 e 5 a differentivelocità, mostra che la differenza diqueste emissioni tra 80 e 100 km/hè trascurabile. L’efficacia della mi-sura deve dunque essere relativiz-zata. ab

1990 1995 2000 2005 2010 2015 2020 2025 2030 2035

3000

2500

2000

1500

1000

500

0

tonnellate/anno

fon

te U

FAM

polveri fini (da gas di scarico e abrasione di pneumatici)

polveri fini da abrasione di pneumatici/risollevamentodelle polveri

polveri fini da gas di scarico

touring | società e mobilitàn.4 | 30 aprile 2015

16

Peter Hodel,sindaco del comune diSchönenwerd.

La cifra «43» appare su uno dei radarmobili installati in questa Zona 30.La velocità è chiaramente supera-

ta dall’automobilista, che prosegue il suoviaggio. Qualche minuto prima, DanielJetzer era arrivato sul posto alla giustavelocità, a bordo del suo veicolo di colorverde. Questo impiegato comunale diSchönenwerd (SO) è spesso in giro a po-sizionare i due radar mobili noleggiatiper una settimana presso il TCS. Dopoaver aperto tre lucchetti che proteggonoil dispositivo dai furti, sollevato il con-trappeso e scoperto il pannello segnaleti-co sul quale figura il messaggio «Atten-zione bambini», il nostro uomo può spo-stare questo apparecchio di prevenzioneche si usa facilmente. Circa 200 metri piùin là, reinstalla il tutto su un leggero pen-dio e poi ripete l’operazione con il secon-do inforadar; ora possono finalmente ricominciare le misurazioni!

Sensibilizzare gli automobilistiQuesto radar mobile svolge due funzioniprincipali: registra le velocità del passag-gio dei veicoli e le visualizza sullo scher-mo. Permette così di sensibilizzare i con-ducenti sulla loro velocità e sulla stradache stanno percorrendo. Così facendo,fornisce anche dei dati precisi sulla velo-cità, molto utili per i comuni. Come moltialtri – ogni anno, tra 300 e 400 comuni

il radar, il cui impiego è comunque limi-tato nel tempo.

Un’analisi dettagliataAlla fine del periodo dei rilevamenti, sipassa all’analisi. In seguito, il TCS conse-gnerà a Schönenwerd e agli altri comuniun rapporto dettagliato con tabelle e gra-fici. Un vero valore aggiunto per questelocalità. Uno studio del TCS, che analizzal’insieme dei dati raccolti nel 2012, dimo-stra che la velocità massima autorizzata ènettamente più rispettata sulle strade li-mitate a 50 km/h che nelle Zone 30. In-fatti, la velocità indicativa – quella chenon viene mai superata dall’85% degliautomobilisti – era di 48,7 km/h sullestrade con limite a 50. Per contro, questavelocità indicativa superava ampiamen-te la velocità massima consentita nelleZone 30, dove raggiungeva addirittura i34,1 km/h. Un segno che gli inforadarhanno ancora un futuro. I comuni inte-ressati a noleggiare questi radar «amici»possono effettuare le prenotazioni tele-fonando allo 0588272390. ab

«La nostra priorità è dimigliorare la sicurezza»

Avevate già noleggiato un radar mobile dal TCS?Peter Hodel: Abbiamo già posizionatoun apparecchio simile nell’autunno2014 in una Zona 30. È stato utilissimoper gli automobilisti. Questi radar amicifanno davvero la differenza a livello disicurezza.

Quali sono le vostre priorità in materiadi sicurezza stradale?La nostra priorità è di migliorare la sicu-rezza per i diversi utenti e, più in parti-

colare, per le scolaresche. Questa Zona30 in cui sorge una scuola è molto fre-quentata anche da pedoni e ciclisti. Pursenza far diventare questo tratto stra-dale un parco giochi, è fondamentaleche piccoli e adulti si sentano in sicu-rezza.

Quali obiettivi vi prefiggete con l’installazione di questi inforadar?Speriamo di ottenere un’analisi precisadella velocità nell’area di osservazione,allo scopo di pianificare dei progetti. È infatti prioritario moderare il trafficopendolare durante le ore di punta.Contemporaneamente, intendiamo anche sensibilizzare gli automobilistiche utilizzano questa strada senza comunque doverli multare.

Prevenire è più efficace di sanzionare?Lo scopo principale del nostro comunenon è di punire gli automobilisti. Pun-tiamo piuttosto sulla responsabilità deisingoli utenti della strada. Comunque,la polizia svolge regolarmente dei con-trolli di velocità e a volte deve sanzio-nare. È un male necessario, ma non è la nostra priorità.

Gli inforadar sono ben accetti dallapopolazione del vostro comune?Nessuno si lamenta, si è trattato addirit-tura di un desiderio della popolazione.E se non ci sono state critiche, significache il provvedimento adottato è valido.Dal mio punto di vista, non c’è alcunaragione per criticare una pratica del genere. Intervista: ab

Daniel Jetzer installa un radarpedagogico inuna Zona 30.

foto

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Un radar che ciaiuta a rallentare

Impianti mobili | L’inforadar è una misura preventiva per la sicurezza stradale sempre molto apprezzata dai comuni. Reportage e intervista a Schönenwerd.

L’INTERVISTA

noleggiano dei radar mobili al TCS –Schönenwerd ha optato per questa solu-zione di sicurezza stradale basata sullaprevenzione. Gli obiettivi perseguiti so-no diversi: si tratta di pianificare un alle-stimento stradale, di prevedere dei con-trolli di polizia o anche di informare lapopolazione. D’altronde, questa misuraè molto apprezzata dagli automobilisti epotrebbe anche avere un aspetto gioco-so; alcuni modelli visualizzano uno «smi-ley» (faccina sorridente) che sorride o chefa il muso a seconda che si rispetti o no illimite di velocità. Allo scopo di disporredi misurazioni per diversi siti, si consigliadi spostare fino a tre volte alla settimana

Page 17: Touring 4 / 2015 italiano

17società e mobilità | touringn.4 | 30 aprile 2015

il periodo di prova prescrizioni checomportano il ritiro della patente. Il Tribunale federale ha confermato ilgiudizio delle autorità cantonali compe-tenti. Affrontare una curva con le gom-me molto consumate non è un’inezia e quindi non può essere trattato conleggerezza. In questo senso l’annulla-mento della patente era da ritenersigiustificato. Se il giovane aspiranteconducente vorrà guidare ancora, dovràinnanzitutto attendere almeno un annoe rifare tutta la procedura per l’otteni-mento della licenza di condurre, maanche esibire un certificato che ne atte-sti l’idoneità psicologica alla guida.

Patente dei neo conducenti più a rischio

Ineopatentati da qualche temporicevono la licenza di condurre sol-tanto in prova. Il periodo dura tre

anni, durante i quali se il conducentecommette due infrazioni gravi alla Leggesulla circolazione stradale, può direaddio per un po’ all’idea di guidare. Lasua patente è infatti annullata. La seve-rità con cui le autorità trattano i neoconducenti è stata peraltro confermataanche da una recente sentenza del Tribunale federale (1C_310/2014).

I giudici di Losanna erano chiamati agiudicare il caso di un abitante di Svittoche aveva guidato tra Küssnacht amRigi e Wangen an der Aare sotto l’effetto

della cannabis. Ciò ha portato al ritirodella patente per tre mesi e al prolunga-mento del periodo di prova di un anno.Ancora prima della fine di questo perio-do di prova, il conducente era cadutocon la sua Vespa mentre scansava unostacolo. In tale occasione era risultatoche la ruota posteriore aveva un batti-strada di profilo insufficiente, ovvero di soli 0,7 mm anziché almeno 1,6 mm.

Al conducente era stata inflitta unamulta di 200 franchi poiché alla guidadi un veicolo non conforme alle normedi sicurezza. Inoltre la sua patente èstata annullata poiché il neoconducenteha infranto per la seconda volta durante

il con sulente

Urs-Peter Inderbitzin

Allo scopo di diminuire il tasso dipolveri fini (o PM10) nell’aria, perla prima volta il Canton Ginevra

ha imposto una riduzione temporaneadella velocità da 100 a 80 km/h sulla tan-genziale lo scorso 17 marzo. «In caso dipicchi di inquinamento, questa misuracompleta le azioni di medio e lungo ter-mine intraprese dallo Stato di Ginevranel quadro del suo piano di misure OIAt2013–2016», spiega Philippe Royer, di-rettore del Servizio cantonale dell’aria,del rumore e delle radiazioni non ioniz-zanti. «A Ginevra, da calcoli effettuati sulcatasto delle emissioni, risulta una ridu-zione delle emissioni del traffico moto-rizzato del 10% per le PM10 in seguito alpassaggio da 100 a 80 km/h».

Il sito web dell’Ufficio federale del-l’ambiente (UFAM) indica che il trafficostradale non è l’unica fonte di queste pol-veri fini. Queste ultime provengono an-che dal traffico ferroviario, dagli impiantidi combustione e riscaldamento, dalleinstallazioni industriali o artigianali e damacchinari e altri apparecchi. Per quantoriguarda i veicoli, sono l’abrasione deipneumatici, il numero accresciuto di vei-coli diesel sulle strade e i chilometri per-corsi che contribuiscono all’aumento deltasso di questi inquinanti nell’aria.

Un pacchetto di misurePer gestire questi picchi d’inquinamentodovuti alle polveri fini, il Canton Ginevraprevede un pacchetto di misure da appli-

care in maniera graduale. Per quel checoncerne i veicoli, si estendono dalla riduzione della velocità raccomandata,poi obbligatoria e infine alla circolazionealternata. In Svizzera, la protezionedell’aria è iscritta nella legislazione. «Nelquadro dell’Ordinanza federale control’inquinamento atmosferico (OIAt), i can-toni sono tenuti a mettere in atto un pia-no di misure permanenti che tenga contodelle particolarità locali», informa Ri-chard Ballaman, capo della sezione qua-lità dell’aria all’UFAM. E aggiunge: «Pa-rallelamente a ciò, esiste un concetto intercantonale d’intervento che prevedemisure specifiche da mettere in atto tem-

Evoluzione e proiezione delle emissioni di polveri fini derivanti dalle utilitarie dal 1990 al 2035.

Troppe polveri fini nell’aria

Inquinamento atmosferico | Spesso additato, il traffico stradale non è l’unico responsabile dell’elevato tasso di polveri fini nell’aria. Punto della situazione.

poraneamente in caso di picchi di inqui-namento». Questo concetto intercanto-nale prevede soglie d’informazione apartire da 75 µg (microgrammi) di PM10per m3 d’aria in media al giorno, così come soglie d’intervento a partire da 100 µg/m3 in caso di persistenza di que-sto tasso per più giorni. «Le soglie d’in-tervento non sono più state raggiunte dal2006. Nonostante ciò, le concentrazionidi particolato fine nell’aria restano unproblema durevole, perché i valori limited’emissioni giornaliere e annuali fissatidall’Ordinanza (OIAt) vengono superatiregolarmente», precisa Richard Balla-man. ab

Ridurre la velocità èveramente efficace?Uno studio pubblicato dall’IstitutoPaul Scherrer mostra che i caminisono la fonte principale di polverifini durante l’inverno. La parte attri-buita al traffico stradale raggiungeun massimo del 30%. D’altrondeuno studio del TCS, che analizza leemissioni di polveri di veicoli dieseldella classe Euro 4 e 5 a differentivelocità, mostra che la differenza diqueste emissioni tra 80 e 100 km/hè trascurabile. L’efficacia della mi-sura deve dunque essere relativiz-zata. ab

1990 1995 2000 2005 2010 2015 2020 2025 2030 2035

3000

2500

2000

1500

1000

500

0

tonnellate/annofo

nte

UFA

M

polveri fini (da gas di scarico e abrasione di pneumatici)

polveri fini da abrasione di pneumatici/risollevamentodelle polveri

polveri fini da gas di scarico

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19società e mobilità | touringn.4 | 30 aprile 2015

Dopo 35 anni di esperienza nel settoredell’autolavaggio ha di sicuro un episodio curioso da condividere con i lettori.Nel 1987 mi capitò una storia divertente.Il mio migliore amico arrivò con la suaMercedes nuova di zecca nel nostro im-pianto di lavaggio. «Te la porto io den-tro», gli dissi, salii, lasciai il finestrino del sedile del passeggero abbassato e glispiegai dove poteva aspettarmi. Stupida-mente dimenticai di richiudere il fine-strino. Il mio amico non mi ha più lascia-to lavare la sua auto.

Sono in grado di pulire la mia preziosaautomobile allo stesso modo chele sue macchine?Assolutamente no. Le incrostazioni di sale nel sottoscocca non si riesce a to-glierle a mano. Il passaggio dall’invernoalla primavera è il momento in cui si deveprocedere alla pulizia del sottoscocca edella carrozzeria. L’impianto meccanicoinoltre grazie ad un’innovativa lucidatu-ra ottiene un effetto irraggiungibile conle proprie mani.

Chi lava meglio? Uomini o donne?

Le donne certamente hanno più resisten-za, sono più tenaci. E in genere anche migliori prodotti per la pulizia. Alcuniuomini però prendono con sé la propriaragazza all’autolavaggio, ma non la la-sciano avvicinarsi al veicolo.

Il rapporto uomo-auto può risultareproprio strano.Sì, provi a immaginare questa scena: do-po una dura giornata di lavoro si siede alvolante. Si accende una sigaretta, scegliela musica preferita, e finalmente puòpensare ad altro. L’auto significa libertàindividuale. A casa aspettano la moglie e i bambini, forse ancora più lavoro estress. L’auto è il luogo perfetto per rifu-giarsi.

Come reagisce quando un uccellinosporca il suo rifugio?Gli escrementi di uccello agiscono comeacido corrosivo e rovinano la vernice inmodo duraturo. Per questo in auto houno straccio e acqua extra ed elimino subito l’escremento senza rovinare lavernice. Se è troppo, però vado immedia-tamente nell’autolavaggio.

Intervista: Reto Hunziker

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touring | società e mobilitàn.4 | 30 aprile 2015

18

Riesce a ricordarsi la prima volta cheha lavato un’auto?Beat Meyerstein: Naturalmente. Era l’au-to di mio padre, che mi ha concesso il per-messo di lavarla: una Studebaker GoldenHawk. Per me è stato qualcosa di vera-mente speciale.

«Le ha concesso il permesso»: è divertente lavare l’auto?Eccome. È bello far risplendere la lamie-ra. Una vernice senza macchie è come il perfetto make-up per una donna. Uncerchione immacolato, per molti auto-mobilisti, equivale a delle gambe di don-na depilate alla perfezione.

E anche sexy fare l’aspirapolvere nell’auto?Perché no? Pulito è sexy! Quando apro laportiera di un’auto e vedo il tappetinopieno di briciole, mi fa un effetto assolu-tamente sgradevole. Alla maggior partedegli automobilisti però piace guidareun’auto pulita. È dunque logico tenerlapulita anche internamente.

Vale solo per gli uomini o anche per le donne?Mi sorprende sempre vedere quantedonne puliscono la propria auto con in-dosso anche i tacchi a spillo. Le donne sisentono a loro agio anche negli impiantidi lavaggio assistiti dal personale. Perquesto motivo, in futuro creeremo areein cui i bambini potranno giocare tran-quilli – in modo da permettere a mammae papà una cura dell’auto senza stress.

Lavare l’auto deve essere un evento?Certamente. Quando in passato chiede-vo ai clienti perché non entravano nel-l’impianto di lavaggio, in genere la rispo-sta era: in questo buco nero? Molti negliautolavaggio soffrono di claustrofobia.Per questo, da noi i clienti escono dal vei-

colo. E già che escono, perché non bersiun caffè mentre guardano come l’autotorna a brillare?

Che tipo è lei – lavaggio automatico o fai da te?Un tempo lavavo sempre da solo la miaauto, pensando che – non fidandomi de-gli altri – solamente così veniva pulita be-ne, come volevo io. Abbiamo molti clien-ti difficili, che non permettono a nessunodi toccare il loro prezioso veicolo. Oggiinvece mi lascio anche viziare. E dunquescelgo: l’autolavaggio con personale ap-posito.

Quale musica si ascolta nell’autolavaggio?Lì ognuno ascolta la propria musica. Neiposti di lavaggio self service ogni tantoabbiamo problemi con i clienti che ascol-tano la propria musica a volume così altoche sentono anche tutti gli altri. A unoappunto piace il rock, ad un altro il folk.Quando sono nell’autolavaggio ascoltoTiziano Ferro, che ha un ritmo che invitaa ballare. Quando guido preferisco ascol-tare i concerti per piano di Rachmaninov.

Qual è l’errore più grave che si puòcommettere in un autolavaggio?Voler togliere lo sporco dalla vernice conuna spazzola senza acqua. Nei box ab-biamo le spazzole attaccate alla lancia;quando si mettono i soldi, arriva l’acquae la schiuma. Purtroppo però ci sonoquelli che vogliono risparmiare soldi eper questo lavorano la lamiera con spaz-zole secche: graffi garantiti.

Quale autovettura è più difficile da lavare?Di sicuro nell’impianto di lavaggiol’Hummer o la Mercedes G. I rulli del tet-to hanno difficoltà con il parabrezza di-ritto. L’impianto ha difficoltà anche conostacoli come paraurti o ruote di scortasulla parte posteriore. In genere vale laregola: tanto meno è spigolosa la carroz-zeria, quanto più è impeccabile il risul -tato dell’autolavaggio automatico. Il mi-glior esempio è la Tesla con le sue lineeondulate.

Completi la frase: chi non tiene pulitala propria auto è un …?Barbaro. Chi circola sempre con un’autosporca, mi chiedo come faccia ad esserepulito lui stesso. Penso che si capisce ilcarattere di una persona guardando co-me tratta la propria auto. Una personapuò essere sì vestita in modo elegante,ma se circola in un’auto sporca, c’è pro-prio qualcosa che non va.

Ogni quanto si dovrebbe lavare la propria auto?È una questione di buon senso. Non si de-ve lavare l’auto ogni giorno – anche se quiabbiamo clienti che laverebbero il pro-prio veicolo anche due volte al giorno. Al-cuni vengono quando è sporca, mentrealtri vengono quando hanno tempo e poici sono coloro che lavano la propria autoogni domenica.

Beat Meyerstein | Lui sì che sa come si pulisce a fondo un’auto. Il fondatore di Stützliwösch e tycoon dell’autolavaggio nella Svizzera tedescaracconta come mai trova sexy far l’aspirapolvere.

Beat Meyerstein(67) ha studiatoall’Università diSan Gallo e nel1979 ha compratoil suo distributoredi benzina. A Woh-len (AG) ha apertoil primo centroStützliwösch, nel1987 è stata la vol-ta del primo auto-lavaggio con per-sonale «Autop». A Zurigo-Tiefen-brunnen ha co-struito, stando allesue affermazioni,l’autolavaggio piùlussuoso d’Europa.Oggi sono le figliea portare avantil’azienda.

«La donna ha più resistenza dell’uomonel pulire l’auto»

«Chi non tienepulita l’auto èun barbaro»

«Quanto meno è spigolosa la carrozzeria del veicolo, tanto più efficace è la pulizia dell’autolavaggio automatico»

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19società e mobilità | touringn.4 | 30 aprile 2015

Dopo 35 anni di esperienza nel settoredell’autolavaggio ha di sicuro un episodio curioso da condividere con i lettori.Nel 1987 mi capitò una storia divertente.Il mio migliore amico arrivò con la suaMercedes nuova di zecca nel nostro im-pianto di lavaggio. «Te la porto io den-tro», gli dissi, salii, lasciai il finestrino del sedile del passeggero abbassato e glispiegai dove poteva aspettarmi. Stupida-mente dimenticai di richiudere il fine-strino. Il mio amico non mi ha più lascia-to lavare la sua auto.

Sono in grado di pulire la mia preziosaautomobile allo stesso modo chele sue macchine?Assolutamente no. Le incrostazioni di sale nel sottoscocca non si riesce a to-glierle a mano. Il passaggio dall’invernoalla primavera è il momento in cui si deveprocedere alla pulizia del sottoscocca edella carrozzeria. L’impianto meccanicoinoltre grazie ad un’innovativa lucidatu-ra ottiene un effetto irraggiungibile conle proprie mani.

Chi lava meglio? Uomini o donne?

Le donne certamente hanno più resisten-za, sono più tenaci. E in genere anche migliori prodotti per la pulizia. Alcuniuomini però prendono con sé la propriaragazza all’autolavaggio, ma non la la-sciano avvicinarsi al veicolo.

Il rapporto uomo-auto può risultareproprio strano.Sì, provi a immaginare questa scena: do-po una dura giornata di lavoro si siede alvolante. Si accende una sigaretta, scegliela musica preferita, e finalmente puòpensare ad altro. L’auto significa libertàindividuale. A casa aspettano la moglie e i bambini, forse ancora più lavoro estress. L’auto è il luogo perfetto per rifu-giarsi.

Come reagisce quando un uccellinosporca il suo rifugio?Gli escrementi di uccello agiscono comeacido corrosivo e rovinano la vernice inmodo duraturo. Per questo in auto houno straccio e acqua extra ed elimino subito l’escremento senza rovinare lavernice. Se è troppo, però vado immedia-tamente nell’autolavaggio.

Intervista: Reto Hunziker

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21test e tecnica | touringn.4 | 30 aprile 2015

ABITACOLO 11112

L’abitacolo è rifinito in modo elegantecon materiali pregiati ed emana un toc-co retrò. L’abitabilità per 4 passeggeri è eccezionale. Il bagagliaio che puòcontenere fino a 1740 litri, è davveroampio. La strumentazione digitale èpersonalizzabile e convincente.

COMFORT 11112

L’elevato comfort di guida e l’ottimainsonorizzazione fanno della Passatun’ammiraglia per i lunghi tragitti edelevano la familiare nell’alta gamma.

DOTAZIONE 11113

L’equipaggiamento lascia ben pochidesideri insoddisfatti, anche se il prez-zo degli optional non è indifferente.

PRESTAZIONI 11112

Il diesel da 240 CV e una coppia di 500 Nm convince grazie ad un’ottima accelerazione, che è sostenuta in modopreciso e reattivo dal cambio DSG a 7rapporti. Nel traffico urbano il sistemadi veleggiamento permette di rispar-miare gasolio. Solo il peso elevatoriduce un po’ il piacere di guida e fasalire i consumi.

COMPORTAMENTO 11112

Il telaio adattivo (opzionale) combinatocon lo sterzo diretto dalla rigidità pro-gressiva permette di avere traiettoriepulite e un elevato grado di sicurezzanel traffico. Nonostante la possibilità di regolare il telaio, predomina tuttaviauna certa rigidità, complici anche leruote.

SICUREZZA 11113

Qui la Passat brilla grazie ai molti siste-mi di assistenza alla guida che aiutanoil conducente, anche se potrebberocausargli un certo sovraccarico. Lospazio d’arresto misurato (di soli 35metri da 100 a 0 km/h) costituisce un risultato molto buono. Il sistema di allarme per il cambio di corsia e il regolatore adattivo della velocità consentono una guida rilassata.

VW Passat Variantin dettaglio

TCS MoBe: Reto Blättler

larghezza interna: ant. 152 cm, post. 149 cm bagagliaio: 650–1740 litripneumatici: 235/45 R18, min. 215/55R17

110cm

146

cm

85–108cm

100cm

65–90cm

passo 278 cm

lungh. 476 cm (largh. 183 cm)

test TCS

VW PassatVariant

DINAMICA DI COMPORTAMENTO

Accelerazione (0–100 km/h): 6,2 sElasticità:60–100 km/h (in posizione D) 3,6 s80–120 km/h (in posizione D) 4,6 sDiametro di sterzata: 11,6 mInsonorizzazione:

60 km/h: 59 dBA 11113

120 km/h: 67 dBA 11111

SICUREZZA

Frenata (100–0 km/h): 35 m 11111

Visibilità circolare 11113

Equipaggiamento 11113

COSTI DEI SERVIZIManutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

30000/24 1,0 145.–Manutenzione per 180000 km:15000 km/anno 21,1 5669.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese

fissi variabili

15000 96 807.– 384.–30000 64 807.– 787.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie VW da 98 a 183 fr.

CONSUMO AL BANCO DI PROVA

(ciclo UE 80/1268)urbano extra urbano misto

TCS 7,9 5,27 6,2fabbrica 6,5 4,7 5,4Emissioni di CO2: 165 g/kmMedia di CO2: 144 g/kmetichetta energia (A–G): C

CONSUMO DEL TEST 11133

7,4 l/100 km autonomia 919 km

serbatoio: 68 litri

Video del test

La nuova VW Passat sul green del Lago di Thun si presenta elegante e sportiva.

foto

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CHECK-UP TCS

touring | test e tecnican.4 | 30 aprile 2015

20

Tabellacomparativa

VEICOLO PROVATO

VW Passat Variant 2.0 TDI 4Motion;5 porte, 5 posti; 58300 fr. (auto del test:77420 fr.)Gamma: dalla Trendline 1.4, 125 CV (35400 fr.) alla Highline 2.0, 220 CV(50600 fr.) Opzioni: tettuccio scorrevole panorami-co (1640 fr.), sistema audio (1460 fr.)Garanzia: 2 anni di fabbrica, mobilità illi-mitata; antiruggine: 12 anni (condizioni)Importatore: Amag AG, Aarauer-strasse 20, 5116 Schinznach-Bad,www.volkswagen.ch

DATI TECNICI

Motore: 2.0 diesel biturbo, 240 CV; 4×4,cambio DSG a 7 rapporti Peso: 1875 kg(auto del test), totale ammissibile 2310 kg, carico rimorchiabile 2200 kg

SCHEDA TECNICA

Potenza e riprese motoreDisplay rivoluzionarioComportamento eccellenteSterzo precisoComfort di guida elevatoBuona abitabilitàStandard di rifinitura eccellenteTelecamera periferica

Peso a vuoto elevatoPrezzo di base altoPrestazioni di garanzia scarseTaratura rigida delle sospensioniConsumo deludente

quindi non vi è alcuna lacuna. Il cambioa doppia frizione e 7 rapporti si armoniz-za al meglio con il diesel da 240 CV e an-che il telaio adattivo può essere calibratoin modo più rigido o morbido. Tutto que-sto rende la nuova Passat una station wa-gon predestinata ai lunghi viaggi. Tutta-via anche sui percorsi sinuosi la Variant4Motion fa bella figura, affrontando lecurve come fosse su binari, grazie adun’eccellente trazione e a un ampio margine di sicurezza. Unico problema, ilconsumo misto misurato dal TCS (6,2 l/100 km) sorpassa di 0,8 l quanto annun-ciato dal dato di fabbrica. Un punto che il TCS vuole chiarire.

In fatto di sistemi di assistenza per ilcomfort e la sicurezza la Passat proponeuna lista interminabile. Ad esempio sonoottenibili in opzione gli assistenti per la guida in colonna, per l’emergenza, ilcambio di corsa o la frenata d’emergenzacon riconoscimento dei pedoni (pacchet-to High per 1890 fr.). Davvero intelligen-te per avere una migliore visibilità èl’«Area View» che grazie a quattro teleca-mere è molto utile nelle manovre.

Felix Maurhofer

La strumentazioneinnovativa digitale

offre diverse possibilità di

visualizzazione.

Nel gran bagagliaioda 650 l non ci sono

davvero problemi di spazio.

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Esistono sul mercato dell’altagamma auto che potrebbero es-sere descritte come impeccabilie pressoché perfette. Ma è così

anche nella classe media? La risposta è sìse consideriamo l’ottava edizione dellaVW Passat. Possiamo infatti girare e rigi-rare la Passat 2.0 TDI Variant 4Motion come vogliamo, ma c’è davvero poco daridire. Al contrario, questa station wagonè un esempio di alta ingegneria tedesca.Peraltro ovvio che il gruppo VW non la-scia nulla al caso con questo modello disuccesso: finora la Passat è stata prodotta22 milioni di volte. Soltanto nel 2013 ben1,1 milioni di persone hanno scelto unaversione di questo modello.

Elegante e prestigiosaGià dalla carrozzeria appare chiaro per-ché i giurati hanno eletto la VW Passat«Auto dell’anno 2015». Aggettivi qualielegante, slanciata o sportiva sorgonospontanei dopo un primo giro attornoall’autovettura. E ciò che la Passat pro-mette da fuori, nell’abitacolo lo superaaddirittura. Qui stiamo parlando di qual-cosa di più di un’automobile dalla rifini-tura solida. Materiali pregiati abilmenteaccostati uno all’altro proprio lì dove sono richiesti e mai in modo superfluo.Un punto culminante è la strumentazionedigitale, che può essere personalizzata eoffre numerose possibilità di visualizza-zione. Accanto alla velocità ed al numerodi giri è così possibile visionare dati diviaggio, di navigazione e informazioniaudio.

Quattro persone trovano posto sullaPassat come su un’auto di rappresentan-za ben isolata e beneficiano di un’atmo-sfera ariosa nel confortevole abitacolo.Sul sedile posteriore si possono istallarefacilmente anche due seggiolini per bam-bini. In tal caso comunque un terzo bam-bino starà un po’ stretto. Poi che la PassatVariant abbia una buona capacità di carico va da sé. La soglia bassa e il grandeportellone facilitano l’accesso all’ampio

vano da 650 litri (tra i più spaziosi dellacategoria).

Avanti con brioIl turbodiesel da 2,0 litri è scattante, no-nostante la Passat del test porta sulla bilancia ben 1875 kg, che non sono un pe-so indifferente. In fatto di dinamismo

VW Passat Variant 2.0 TDI 4Motion

La nuova Passat non passa inosservataVolkswagen con l’ottava edizione della Passat è riuscita a realizzare la sintesi quasi perfetta tra prestazioni, comfort di guida e abitabilità.Un’automobile per lunghi viaggi e un grande volume di carico.

PIÙ O MENO

VW Passat2.0 TDI 4MotionVariant

BMW 525 dXDriveTouring

Prezzo (fr.) 58300.– 69900.–

Cilindrata (cc) 1968 1995

Potenza (kW/CV) 176/240 160/218

Coppia massima (Nm/min) 500/1750 450/1500

Consumo (l/100 km) 6,25 C2 5,31 C2

Rumore interno 120 km/h (dBA) 67 —

Costi al chilometro (fr./km)3 0.95 —

Costi di manutenzione4 11113 —Test «Touring» 4/2015 —

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore3 su 15000 km/anno 4 costi totali su 180000 km (15000 km/anno) 5 misura TCS

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21test e tecnica | touringn.4 | 30 aprile 2015

ABITACOLO 11112

L’abitacolo è rifinito in modo elegantecon materiali pregiati ed emana un toc-co retrò. L’abitabilità per 4 passeggeri è eccezionale. Il bagagliaio che puòcontenere fino a 1740 litri, è davveroampio. La strumentazione digitale èpersonalizzabile e convincente.

COMFORT 11112

L’elevato comfort di guida e l’ottimainsonorizzazione fanno della Passatun’ammiraglia per i lunghi tragitti edelevano la familiare nell’alta gamma.

DOTAZIONE 11113

L’equipaggiamento lascia ben pochidesideri insoddisfatti, anche se il prez-zo degli optional non è indifferente.

PRESTAZIONI 11112

Il diesel da 240 CV e una coppia di 500 Nm convince grazie ad un’ottima accelerazione, che è sostenuta in modopreciso e reattivo dal cambio DSG a 7rapporti. Nel traffico urbano il sistemadi veleggiamento permette di rispar-miare gasolio. Solo il peso elevatoriduce un po’ il piacere di guida e fasalire i consumi.

COMPORTAMENTO 11112

Il telaio adattivo (opzionale) combinatocon lo sterzo diretto dalla rigidità pro-gressiva permette di avere traiettoriepulite e un elevato grado di sicurezzanel traffico. Nonostante la possibilità di regolare il telaio, predomina tuttaviauna certa rigidità, complici anche leruote.

SICUREZZA 11113

Qui la Passat brilla grazie ai molti siste-mi di assistenza alla guida che aiutanoil conducente, anche se potrebberocausargli un certo sovraccarico. Lospazio d’arresto misurato (di soli 35metri da 100 a 0 km/h) costituisce un risultato molto buono. Il sistema di allarme per il cambio di corsia e il regolatore adattivo della velocità consentono una guida rilassata.

VW Passat Variantin dettaglio

TCS MoBe: Reto Blättler

larghezza interna: ant. 152 cm, post. 149 cm bagagliaio: 650–1740 litripneumatici: 235/45 R18, min. 215/55R17

110cm

146

cm

85–108cm

100cm

65–90cm

passo 278 cm

lungh. 476 cm (largh. 183 cm)

test TCS

VW PassatVariant

DINAMICA DI COMPORTAMENTO

Accelerazione (0–100 km/h): 6,2 sElasticità:60–100 km/h (in posizione D) 3,6 s80–120 km/h (in posizione D) 4,6 sDiametro di sterzata: 11,6 mInsonorizzazione:

60 km/h: 59 dBA 11113

120 km/h: 67 dBA 11111

SICUREZZA

Frenata (100–0 km/h): 35 m 11111

Visibilità circolare 11113

Equipaggiamento 11113

COSTI DEI SERVIZIManutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

30000/24 1,0 145.–Manutenzione per 180000 km:15000 km/anno 21,1 5669.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese

fissi variabili

15000 96 807.– 384.–30000 64 807.– 787.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie VW da 98 a 183 fr.

CONSUMO AL BANCO DI PROVA

(ciclo UE 80/1268)urbano extra urbano misto

TCS 7,9 5,27 6,2fabbrica 6,5 4,7 5,4Emissioni di CO2: 165 g/kmMedia di CO2: 144 g/kmetichetta energia (A–G): C

CONSUMO DEL TEST 11133

7,4 l/100 km autonomia 919 km

serbatoio: 68 litri

Video del test

La nuova VW Passat sul green del Lago di Thun si presenta elegante e sportiva.

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CHECK-UP TCS

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23test e tecnica | touringn.4 | 30 aprile 2015

Nell’ora in cui le station wagonsportive stile BMW serie 3 tendo-no ad imborghesirsi, assistiamo

alla positiva nascita di una generazionedi break compatte derivate dalle GTI o daversioni ancora più estreme quali la GolfR Variant da 300 CV. Tali modelli poliva-lenti per eccellenza hanno la capacità diriconciliare sportività e vita familiare.

Come le station wagon compatte nor-mali, differiscono generalmente dalleberline per la lunghezza aumentata che siaggira attorno a 4,50 m. Una crescita cheva a vantaggio del volume utile, tanto

Le GTI diventate station wagon

Sportività e polivalenza | Numerose GTI si vedono oggi affiancate da frizzantiversioni station wagon. Un fenomeno nuovo che prende ampiezza.

che ci si ritrova con bagagliai vicini ai 600litri. Abbastanza per caricare famiglia ebagagli senza restrizioni.

Benvenuti nel clubQuesta nicchia di mercato si è considere-volmente ampliata. Alle Ford Focus ST,Opel Astra Sports Tourer Biturbo e Re-nault Mégane Grandtour GT si aggiungo-no le Peugeot 308 GT sw, Seat Leon STCupra e VW Golf R Variant. Le potenze divergono tuttavia sensibilmente da unmodello all’altro: ad esempio la Leon Cupra da 280 CV passa da 0 a 100 km/h

in 6,0 s, mentre la Peugeot 308 THP si accontenta di 205 CV ma può vantareemissioni di 130 g/km di CO2. Vi sono poi anche versioni diesel ultra sobrie, comedimostrano i 4,2 l/100 km della Focus STTDCi.

Queste vetture si distinguono grazie adelementi stilistici forti (spoiler, ali ecc.) ea telai rigidi o adattivi. Stesso discorsoper l’abitacolo dove i sedili sportivi conimpunture e inserti speciali sono la rego-la. Il comportamento è imperiale su trac-ciati sinuosi e il piacere di marcia in genere è buono. MOH

L’esplosiva cugina spagnola Seat Leon ST Cupra | Questa parente prossima della Golf R ne condividela tecnologia e il temperamento, ma ad un costo nettamente inferiore.

Èl’opzione ideale per gli appassio-nati delle VW Golf potenziate. Ba-sata sulla stessa piattaforma mo-

dulare, la Leon ST Cupra ne riprende lagran parte degli organi ma esibisce un design Seat molto evidente. Se ne ap-prezzano così le nervature che percorro-no i suoi fianchi e le grandi prese d’ariadel frontale. In aggiunta, questa stationwagon dinamica esibisce una firma lumi-nosa caratteristica e fari LED di serie.

Tutti attributi che ne annunciano il carattere. In effetti, anche con la parame-tratura «comfort», questa autentica Cu-pra schizza via con cattiveria, senza bat-

tere ciglio neppure di fronte ai 45 kg e ai27 cm supplementari che la distinguonodalla versione 5 porte. In vista della pri-ma curva, ci si affretterà a passare in mo-dalità «sport». Il generatore di rumoreeroga allora una sonorità più corsaiola,mentre l’eccellente cambio a doppia fri-zione tollera regimi un tantino più eleva-ti (circa 6700 giri/min) e offre cambiatefolgoranti. Il pilota è gratificato da bellesensazioni sportive e gusta l’agilità deltelaio, anche se il posteriore perde un po’di superbia se si forza l’andatura. In po-che parole, questa station wagon dal tre-no anteriore incisivo appartiene a pieno

alla famiglia GTI. Unica deroga alla spor-tività pura, il bloccaggio elettronico deldifferenziale controlla efficacemente glieffetti di coppia sull’asse anteriore, ciòche permette di sfruttare pienamente i280 CV del 2 litri turbo e anche di apprez-zare la guida molto diretta e la buona co-municativa dello sterzo ad assistenza va-riabile. In altre parole, i padri di famigliasi divertiranno.

Questa break dai due volti si rivela an-che altamente polivalente. Il telaio adat-tivo sa far dimenticare le gomme di tagliabassa per assicurare un ammortizzamen-to corretto e anche una vera progressivitànell’uso autostradale. Certo l’ambienteinterno non è particolarmente gaio, mal’abitabilità e soprattutto il bagagliaio vo-luminoso, ricordano le familiari. Impor-tante anche rilevare che questa stationwagon dalla buona dotazione ha un rap-porto qualità prezzo quasi unico, ossiacirca 12000 fr. in meno della Golf R, chetuttavia sviluppa 20 CV in più e ha la tra-zione integrale. Un’auto riuscita. MOH

Linea del tettospiovente, spoi-ler, diffusore po-steriore e doppiscarichi: la stationwagon Leon STCupra è di razza.Galleria di imma-gini su TouringiPad.

Positivo: linea attrattiva, break poli-valente, motore e cambio spontanei,comportamento sportivo, effetto dicoppia ben gestito, piacere di viaggio,volume utile, dotazione completaNegativo: garanzia (2 anni), ambienteun po’ scialbo, maniglie porte in pla-stica, pochi sistemi di assistenza.

Tecnica: break compatta; 5 posti; lunghezza:4,54 m; bagagliaio: 587–1470 l; 2 l turbobenzina, 280 CV, 350 Nm a 1700 giri/min;cambio doppia frizione a 6 marce, trazioneanteriore; da 0 a 100 km/h in 6,0 s Con-sumo (in prova): 8,4 l/100 km, autonomia595 km Prezzo: 45150 fr. (ST Cupra 280).

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Un altro danno collaterale del bo-om delle SUV: apparentementegli automobilisti preferiscono le

loro forme ostentative a quelle, più raffi-nate, delle cabrio. Secondo le statistichedi Auto-i-DAT, le vendite delle decappot-tabili hanno registrato un calo di un quar-to negli ultimi quattro anni. Questo cedi-mento tocca in particolare i segmenti diutilitarie e compatte, dove alcuni model-li non sono più stati rinnovati. Ad esem-pio Peugeot non darà un’erede al coupédecappottabile 207 CC, che con 4500unità, aveva un ruolo di primo piano inSvizzera. Diversi costruttori preferisconoconcentrarsi sulle SUV compatte, in pie-no fermento. Allora quando vedremodelle SUV cabrio? Ebbene, per l’annoprossimo Land Rover ha annunciato illancio commerciale di una versione de-cappottabile della Range Rover Evoque.

La tabella qui a lato dimostra inoltreche le marche d’alta gamma tedeschehanno acquisito un forte ascendente sul

L’alta gamma quale rifugio

Cabriolet | Il rilancio vissuto dalle decappottabili circa un decennio fa è finito. Almeno nei segmenti inferiori, perché l’alta gamma resiste.

mercato elvetico delle convertibili. E lecose non sembrano destinate a cambiarese teniamo conto delle novità annuncia-te quest’anno. Unica eccezione di peso inquesta dominazione teutonica è la Maz-

da MX-5 di quarta generazione, il cuiprezzo parte da 30000 fr. Bisognerà peròancora pazientare fino alla fine dell’esta-te. Nell’immediato si potrà ripiegare – maad un prezzo maggiore – sull’Alfa Romeo4C Spider o l’Audi TT Roadster.

Abbondanza premiumIndefettibile sostenitore delle converti-bili, Mercedes-Benz amplierà sensibil-mente la sua gamma con le inedite classeC e S decappottabili, mentre BMW affinale serie 2 e 4. Porsche, che festeggia i 50anni del modello Targa, ha appena pre-sentato la Boxster Spyder, una roadsterepurata dotata di una capote ripiegabilemanualmente. I budget limitati dovran-no invece attendere il lancio della Smartcabriolet, quest’autunno a Francoforte.Per gli amanti dell’esotismo, l’olandeseDonkervoort dispone ora di un’agenziain Svizzera, al garage Jörg a Weesen (SG)che ha a disposizione una DB8 GTO spe-rimentale interamente in carbonio. MOH

Dotata di un meccanismo del tetto tantoimpressionante quanto ingombrante, laPorsche 911 Targa GTS accusa 135 kg inpiù del coupé. Ma non c’è rischio di fiac-chezza: appena entrati in un tunnel, de-gustiamo la sonorità da dragster amplifi-cata dagli scarichi sportivi. Lo sgargiantecoupé-cabriolet (430 CV) affronta le cur-

ve come fosse sui binari. Le differenze ri-spetto al coupé emergono solo su circui-to. Un po’ più pesante, la Targa subisceinfatti qualche oscillazione del treno po-steriore. Ma nulla di grave, tanto più chenon concede che 0,3 s da 0 a 100 km/h e3 km/h nella velocità di punta. Forza bru-tale erogata in tutta scioltezza. MOH

Quando la 911 Targa rivaleggia con il coupé

Identificabile gra-zie ai cerchi neri eai parafanghi allar-gati, la Porsche911 GTS Targa(+30 CV) proteggebene gli occupantidalle turbolenze.

Top ten svizzera 2014

Le marche tedesche e d’alta gammasi sono ritagliate la parte del leonenelle immatricolazioni cabrio loscorso anno (fonte: auto-svizzera)BMW serie 4 829 unità Mini Cooper 554 Audi A3/S3 467 VW Golf 365 VW Beetle 340 Porsche 911 326Mercedes-Benz SLK 294 Audi A5/S5/RS5 276Smart Fortwo 273Opel Cascada 244

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23test e tecnica | touringn.4 | 30 aprile 2015

Nell’ora in cui le station wagonsportive stile BMW serie 3 tendo-no ad imborghesirsi, assistiamo

alla positiva nascita di una generazionedi break compatte derivate dalle GTI o daversioni ancora più estreme quali la GolfR Variant da 300 CV. Tali modelli poliva-lenti per eccellenza hanno la capacità diriconciliare sportività e vita familiare.

Come le station wagon compatte nor-mali, differiscono generalmente dalleberline per la lunghezza aumentata che siaggira attorno a 4,50 m. Una crescita cheva a vantaggio del volume utile, tanto

Le GTI diventate station wagon

Sportività e polivalenza | Numerose GTI si vedono oggi affiancate da frizzantiversioni station wagon. Un fenomeno nuovo che prende ampiezza.

che ci si ritrova con bagagliai vicini ai 600litri. Abbastanza per caricare famiglia ebagagli senza restrizioni.

Benvenuti nel clubQuesta nicchia di mercato si è considere-volmente ampliata. Alle Ford Focus ST,Opel Astra Sports Tourer Biturbo e Re-nault Mégane Grandtour GT si aggiungo-no le Peugeot 308 GT sw, Seat Leon STCupra e VW Golf R Variant. Le potenze divergono tuttavia sensibilmente da unmodello all’altro: ad esempio la Leon Cupra da 280 CV passa da 0 a 100 km/h

in 6,0 s, mentre la Peugeot 308 THP si accontenta di 205 CV ma può vantareemissioni di 130 g/km di CO2. Vi sono poi anche versioni diesel ultra sobrie, comedimostrano i 4,2 l/100 km della Focus STTDCi.

Queste vetture si distinguono grazie adelementi stilistici forti (spoiler, ali ecc.) ea telai rigidi o adattivi. Stesso discorsoper l’abitacolo dove i sedili sportivi conimpunture e inserti speciali sono la rego-la. Il comportamento è imperiale su trac-ciati sinuosi e il piacere di marcia in genere è buono. MOH

L’esplosiva cugina spagnola Seat Leon ST Cupra | Questa parente prossima della Golf R ne condividela tecnologia e il temperamento, ma ad un costo nettamente inferiore.

Èl’opzione ideale per gli appassio-nati delle VW Golf potenziate. Ba-sata sulla stessa piattaforma mo-

dulare, la Leon ST Cupra ne riprende lagran parte degli organi ma esibisce un design Seat molto evidente. Se ne ap-prezzano così le nervature che percorro-no i suoi fianchi e le grandi prese d’ariadel frontale. In aggiunta, questa stationwagon dinamica esibisce una firma lumi-nosa caratteristica e fari LED di serie.

Tutti attributi che ne annunciano il carattere. In effetti, anche con la parame-tratura «comfort», questa autentica Cu-pra schizza via con cattiveria, senza bat-

tere ciglio neppure di fronte ai 45 kg e ai27 cm supplementari che la distinguonodalla versione 5 porte. In vista della pri-ma curva, ci si affretterà a passare in mo-dalità «sport». Il generatore di rumoreeroga allora una sonorità più corsaiola,mentre l’eccellente cambio a doppia fri-zione tollera regimi un tantino più eleva-ti (circa 6700 giri/min) e offre cambiatefolgoranti. Il pilota è gratificato da bellesensazioni sportive e gusta l’agilità deltelaio, anche se il posteriore perde un po’di superbia se si forza l’andatura. In po-che parole, questa station wagon dal tre-no anteriore incisivo appartiene a pieno

alla famiglia GTI. Unica deroga alla spor-tività pura, il bloccaggio elettronico deldifferenziale controlla efficacemente glieffetti di coppia sull’asse anteriore, ciòche permette di sfruttare pienamente i280 CV del 2 litri turbo e anche di apprez-zare la guida molto diretta e la buona co-municativa dello sterzo ad assistenza va-riabile. In altre parole, i padri di famigliasi divertiranno.

Questa break dai due volti si rivela an-che altamente polivalente. Il telaio adat-tivo sa far dimenticare le gomme di tagliabassa per assicurare un ammortizzamen-to corretto e anche una vera progressivitànell’uso autostradale. Certo l’ambienteinterno non è particolarmente gaio, mal’abitabilità e soprattutto il bagagliaio vo-luminoso, ricordano le familiari. Impor-tante anche rilevare che questa stationwagon dalla buona dotazione ha un rap-porto qualità prezzo quasi unico, ossiacirca 12000 fr. in meno della Golf R, chetuttavia sviluppa 20 CV in più e ha la tra-zione integrale. Un’auto riuscita. MOH

Linea del tettospiovente, spoi-ler, diffusore po-steriore e doppiscarichi: la stationwagon Leon STCupra è di razza.Galleria di imma-gini su TouringiPad.

Positivo: linea attrattiva, break poli-valente, motore e cambio spontanei,comportamento sportivo, effetto dicoppia ben gestito, piacere di viaggio,volume utile, dotazione completaNegativo: garanzia (2 anni), ambienteun po’ scialbo, maniglie porte in pla-stica, pochi sistemi di assistenza.

Tecnica: break compatta; 5 posti; lunghezza:4,54 m; bagagliaio: 587–1470 l; 2 l turbobenzina, 280 CV, 350 Nm a 1700 giri/min;cambio doppia frizione a 6 marce, trazioneanteriore; da 0 a 100 km/h in 6,0 s Con-sumo (in prova): 8,4 l/100 km, autonomia595 km Prezzo: 45150 fr. (ST Cupra 280).

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25test e tecnica | touringn.4 | 30 aprile 2015

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modello collaudato impiega 12 an-ni ad essere rinnovato. Nel frat-

tempo, l’Espace ha dovuto fare i conticon il declino delle monovolume e l’av-vento delle SUV. D’un sol colpo, gli stra-teghi di Renault hanno scavalcato oltrequattro generazioni di monovolume disuccesso e optato per un meticciato deglistili. Strizzando l’occhio alle SUV, con cuila nuova Espace condivide l’altezza daterra aumentata (+4 cm) e le ruote enor-mi. Il tutto affiancato da muscolosità, maanche da linee fluide e da un’altezza ri-dotta (–5 cm). Il risultato è una crossoverslanciata e prestigiosa, pronta a rilancia-re l’alta gamma di Renault.

Modularità innovativaSe i sedili smontabili spariscono pure, lamodularità resta quella di una monovo-lume d’avanguardia: tre sedili individua-li scorrevoli dietro e due posti estraibiliopzionali (950 fr.), collegati a un disposi-tivo di ribaltamento degli schienali che si comanda dallo schermo tattile o dalmodulo alloggiato nel baule. È diverten-te assistere al ripiegamento susseguentedei tre schienali mediani, come fossero le tessere del domino. Ad esclusione deidue strapuntini posteriori, l’abitabilità èmolto generosa, mentre il volume utiledel bagagliaio è comparabile a quello del-la Grand Espace precedente.

D’altro canto il nuovo modello ne ri-prende le forme, sebbene con un raffi-namento dell’eleganza. L’abbondanza di

Da monovolume a crossoverRenault Espace | La familiare per antonomasia abbandona il concetto di monovolumeper miscelare diversi stili. Senza avere nulla della SUV, l’Espace diventa crossover.

Tecnica: crossover;5–7 posti; lunghezza:4,86 m; bagagliaio:680–2035 l Motori:1,6 l turbodiesel130/160 CV e benzi-na 200 CV, cambiodoppia frizione a 6 e7 marce; da 0 a 100 km/h da 8,6 sConsumi (misto):da 4,4 l/100 km, 116 g/km di CO2

Prezzi: da 37500 fr.(dCi 130) a 52400 fr.(dCi 160 Initiale Paris).

materiali seducenti e la console centraletattile, molto pratica se si è abituati ai ta-blet, proiettano l’Espace in un’altra era.Quest’ultimo modulo comanda così lasospensione regolabile offrendo la sceltatra le modalità comfort o sport, variandotra un veicolo dall’ammortizzamentoovattato e uno dalle tarature rigide e le risposte del motore più pronte. Degno di nota anche il sistema a quattro ruotesterzanti, indice di maneggevolezza inmanovra e agilità nella guida sportiva.L’Espace resta comunque soprattuttouna grande ammiraglia.

Segno dei tempi, i motori sono tutti 1,6 ldownsizing: da segnalare l’andatura delbenzina da 200 CV e la sobrietà dei duediesel, il tutto connesso ad una trazionecon doppia frizione. Ben equipaggiata,l’Espace propone la maggior parte dei sistemi di assistenza alla guida di serie oa prezzi modici. Ben fatto. MOH

La maggior partedei comandi ègestita attraversoil tablet da 8,7”.Da notare la levadel cambio in stile aviatorio.

Nel contemposlanciata e

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Wellness Hotel Silvretta, Samnaun 03.05 – 07.06 & 10.07 – 11.10.15 PP P

Cresta Palace Hotel, Celerina 20.06 – 11.10.15 PP PP Hotel Saratz, Pontresina 05.06 – 11.07 & 16.08 – 17.10.15 PP PP

Hotel Schweizerhof, Lenzerheide 13.05 – 30.10.15 PP P

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Waldhotel National, Arosa 21.06 – 11.10.15 P P P Hotel Belvédère, Scuol 13.05 – 30.10.15 PP PP

Svizzera CentraleSeehotel Wilerbad & Spa, Wilen 30.04 – 30.10.15 P P P

Seminar- und Wellnesshotel Stoos, Stoos 30.04 – 30.10.15 P P Svizzera OccidentaleHotel La Barcarolle, Prangins 30.04 – 30.10.15 P

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Ferienart Resort & Spa, Saas-Fee 25.06 – 25.10.15 (eccetto festa) P P P

Oberland BerneseHotel Eden, Spiez 30.04 – 30.10.15 P P

Hotel Kirchbühl, Grindelwald 09.05 – 25.10.15 P Svizzera OrientaleWellnesshotel Golf Panorama, Lipperswil 30.04 – 30.10.15 P P Bad Horn Hotel & Spa, Horn am Bodensee 30.04 – 30.10.15 P P TicinoEsplanade Hotel & Spa, Minusio-Locarno 30.05 – 30.10.15 (eccetto festa & festivals) P P

Boutique-Hotel La Rocca, Porto Ronco/Ascona 30.04 – 18.10.15Parco San Marco Lifestyle Beach Resort, Cima 30.04 – 30.10.15 P P Italia: Alto Adige, Piemonte, Toscana, LiguriaLandhotel Sand, Kastellbell-Tschars 03.05 – 01.08 & 04.10 – 30.10.15 (eccetto festa) P P P

Rubner Hotel Rudolf, Bruneck-Reischach 14.05 – 30.10.15 P P P

Adler Dolomiti Spa & Sport Resort, St. Ulrich 14.05 – 28.06 & 06.09 – 04.12.15 P P P

Villa & Palazzo Aminta, Stresa 30.04 – 14.05 & 20.09 – 01.11.15 P P

Wine Resort Villa Dievole, Siena 30.04 – 29.10.15 Grand Hotel Diana Majestic, Diano Marina 30.04 – 03.07 & 01.09 – 30.10.15 Austria: TiroloHotel Forster, Neustift im Stubaital 04.06 – 30.10.15 P P P P Germania: Foresta Nera / AlgoviaWellnesshotel Alpenblick, Höchenschwand 30.04 – 24.09.15 (eccetto festa) P P

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Page 25: Touring 4 / 2015 italiano

25test e tecnica | touringn.4 | 30 aprile 2015

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Modularità innovativaSe i sedili smontabili spariscono pure, lamodularità resta quella di una monovo-lume d’avanguardia: tre sedili individua-li scorrevoli dietro e due posti estraibiliopzionali (950 fr.), collegati a un disposi-tivo di ribaltamento degli schienali che si comanda dallo schermo tattile o dalmodulo alloggiato nel baule. È diverten-te assistere al ripiegamento susseguentedei tre schienali mediani, come fossero le tessere del domino. Ad esclusione deidue strapuntini posteriori, l’abitabilità èmolto generosa, mentre il volume utiledel bagagliaio è comparabile a quello del-la Grand Espace precedente.

D’altro canto il nuovo modello ne ri-prende le forme, sebbene con un raffi-namento dell’eleganza. L’abbondanza di

Da monovolume a crossoverRenault Espace | La familiare per antonomasia abbandona il concetto di monovolumeper miscelare diversi stili. Senza avere nulla della SUV, l’Espace diventa crossover.

Tecnica: crossover;5–7 posti; lunghezza:4,86 m; bagagliaio:680–2035 l Motori:1,6 l turbodiesel130/160 CV e benzi-na 200 CV, cambiodoppia frizione a 6 e7 marce; da 0 a 100 km/h da 8,6 sConsumi (misto):da 4,4 l/100 km, 116 g/km di CO2

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Segno dei tempi, i motori sono tutti 1,6 ldownsizing: da segnalare l’andatura delbenzina da 200 CV e la sobrietà dei duediesel, il tutto connesso ad una trazionecon doppia frizione. Ben equipaggiata,l’Espace propone la maggior parte dei sistemi di assistenza alla guida di serie oa prezzi modici. Ben fatto. MOH

La maggior partedei comandi ègestita attraversoil tablet da 8,7”.Da notare la levadel cambio in stile aviatorio.

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muscolosa,l’Espace V si

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Page 26: Touring 4 / 2015 italiano

27test e tecnica | touringn.4 | 30 aprile 2015

Le city-car Hyundai finora non avevanodestato gran clamore. Questa nuova ver-sione dell’i20 dà un colpo di lustro allasua dinastia. Niente di trascendentale,ma ha un design con linee raffinate mes-se in risalto dalla striscia di LED che si allarga sul frontale. Segnali positivi cheritroviamo nell’abitacolo guarnito conplastiche bicolori e che offre un ambienteaccogliente. Certo avremmo gradito unoschermo tattile, come troviamo oggi sul-la gran parte delle concorrenti.

Apprezzabile la selleria in cuoio dellaVertex. Accessibile da porte dall’ampiaapertura, il sedile posteriore è tra i piùspaziosi del segmento, ma gli schienalisono troppo verticali e con imbottituraduretta. Non sorprende che il posto cen-trale serve per usi occasionali. Il megliolo riserva il bagagliaio, il cui volume riva-leggia quasi con la categoria superiore edè munito di doppiofondo.

L’altra crescita evidente di questa i20riguarda il telaio «all’europea». Se non èancora veramente ludico, si rivela quan-

La Hyundai i20esprime più pre-stanza, è insono-rizzata e fa buonafigura in auto -strada. Altre fotosu Touring iPad.

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Positivo: design, presentazione internamigliorata, abitabilità e volume utile,comportamento posato, cambio, dotazione di serie, bagagliaio volumi-noso, garanzia (5 anni) Negativo:motore fiacco, ammortizzatori un po’rigidi, consumi solo corretti.

Tecnica: city car; 5 posti; lunghezza: 4,04 m;bagagliaio: 326 l; 1,4 l benzina, 100 CV, 134 Nm a 3500 giri/min; cambio a 6 marce;da 0 a 100 km/h in 11,6 s Consumo in prova: 7,0 l/100 km, autonomia: 714 kmPrezzo: 23690 fr. (1.4 Vertex).

tomeno ben piantato sulla carreggiata esegue le traiettorie. Al punto che l’ESP èpoco sollecitato. Non avevamo ancora vi-sto una piccola Hyundai così piacevoleda guidare. Di fatto, manca solo un mo-tore all’altezza del telaio così ben studia-to. In effetti, l’1,4 l atmosferico dalle sali-te di giri pigre non è certo una cannonata.Una lacuna che si nota ancora di più peril fatto che per una volta il cambio è dota-

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Con un buon stile e tanto equilibrioHyundai i20 1.4 | Reale progresso nel comportamento e nella presentazione rispetto ai modelli precedenti.

to di innesti fermi e precisi per una city-car. Quantomeno il motore si rivela di-screto e disponibile nell’uso quotidiano.

Se il prezzo è nella norma, questa pic-cola Hyundai fa la differenza con la suagaranzia (5 anni) e il suo equipaggiamen-to. Non capita spesso di ottenere di seriel’accesso keyless, una telecamera di re-tromarcia o il volante riscaldabile in que-sta categoria. MOH

touring | test e tecnican.4 | 30 aprile 2015

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Prima di affrontare le curve

Lista TCS di controllo per le moto | Prima di ripartire all’assalto delle curve tantoamate dai motociclisti, è vivamente consigliato procedere ad un controllo approfondito della dueruote. Punti essenziali da osservare e alcuni consigli TCS.

Consiglio TCSIl rispetto della pressioneindicata dal fabbricanteè sinonimo di ottimaaderenza. Questo valesoprattutto per unabuona tenuta in curva.

La batteria. Se questo elementonon è stato staccato per la pausainvernale, è possibile che la moto-cicletta non si accenda e dunquebisogna ricorrere ad un aiuto perl’accensione. Mentre se i problemisi riscontrano al carburatore, unostarter spray per motori può tornarutile. Se la batteria era stata stacca-ta, la si ricolleghi, applicando unvelo di grasso ai morsetti per proteggerli contro l’ossidazione.

La catena e la sua tensione. Dopoaver pulito accuratamente corona e pignoni, lubrificare la catena e verificare la tensione verso la ruotaposteriore.

I freni. Sia il freno a manoche quello a pedale devo-no funzionare in modoimpeccabile. Se sonogommosi, è meglio rin-viare l’uscita e andaresubito in garage. In casodi dubbio, per ragioni di sicurezza è megliotrasportare la moto findal meccanico.

L’impianto d’illumina-zione. Controllare laperfetta efficienza di luci,indicatori di direzione,luci di stop e del clacson.Sostituire lampadine efari difettosi.

I livelli. Prima di fare un giro di prova è imperativo controllare tutti i livelli:benzina, olio motore, liquido dei freni e di raffreddamento.

I pneumatici. Verificare lostato generale delle duegomme come pure la pres-sione. Il profilo non deveessere inferiore a 1,6 mm.Attenzione: l’indicatored’usura TWI dei pneumaticidelle moto si accontenta di0,8 mm!

Il quadro strumenti.Accertarsi che non siaccendono spie che se-gnalano avarie. Verificarele spie di ABS e motore.

La Patrouille TCS soccorre anche i motociclisti:◾ La vostra moto si rifiuta di partire?Per richiedere l’aiuto del soccorso stradale della Patrouille TCS telefonare allo 0800 140 140.

Consiglio TCSSi migliora notevolmente ladurata della batteria caricandolaanche in inverno tramite unapposito mantenitore di carica.

Consiglio TCSÈ buona norma sostituire una voltaall’anno l’olio e il filtro dell’olio.Mentre il liquido dei freni deve esse-re cambiato almeno ogni tre anni.

Consiglio TCSSe la catena, i pignoni o la coro-na presentano tracce di usura, èconsigliato cambiare tutto il setdi trasmissione. La sostituzionedi un solo elemento conduce ineffetti ad un’usura più elevatadell’insieme.

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27test e tecnica | touringn.4 | 30 aprile 2015

Le city-car Hyundai finora non avevanodestato gran clamore. Questa nuova ver-sione dell’i20 dà un colpo di lustro allasua dinastia. Niente di trascendentale,ma ha un design con linee raffinate mes-se in risalto dalla striscia di LED che si allarga sul frontale. Segnali positivi cheritroviamo nell’abitacolo guarnito conplastiche bicolori e che offre un ambienteaccogliente. Certo avremmo gradito unoschermo tattile, come troviamo oggi sul-la gran parte delle concorrenti.

Apprezzabile la selleria in cuoio dellaVertex. Accessibile da porte dall’ampiaapertura, il sedile posteriore è tra i piùspaziosi del segmento, ma gli schienalisono troppo verticali e con imbottituraduretta. Non sorprende che il posto cen-trale serve per usi occasionali. Il megliolo riserva il bagagliaio, il cui volume riva-leggia quasi con la categoria superiore edè munito di doppiofondo.

L’altra crescita evidente di questa i20riguarda il telaio «all’europea». Se non èancora veramente ludico, si rivela quan-

La Hyundai i20esprime più pre-stanza, è insono-rizzata e fa buonafigura in auto -strada. Altre fotosu Touring iPad.

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Positivo: design, presentazione internamigliorata, abitabilità e volume utile,comportamento posato, cambio, dotazione di serie, bagagliaio volumi-noso, garanzia (5 anni) Negativo:motore fiacco, ammortizzatori un po’rigidi, consumi solo corretti.

Tecnica: city car; 5 posti; lunghezza: 4,04 m;bagagliaio: 326 l; 1,4 l benzina, 100 CV, 134 Nm a 3500 giri/min; cambio a 6 marce;da 0 a 100 km/h in 11,6 s Consumo in prova: 7,0 l/100 km, autonomia: 714 kmPrezzo: 23690 fr. (1.4 Vertex).

tomeno ben piantato sulla carreggiata esegue le traiettorie. Al punto che l’ESP èpoco sollecitato. Non avevamo ancora vi-sto una piccola Hyundai così piacevoleda guidare. Di fatto, manca solo un mo-tore all’altezza del telaio così ben studia-to. In effetti, l’1,4 l atmosferico dalle sali-te di giri pigre non è certo una cannonata.Una lacuna che si nota ancora di più peril fatto che per una volta il cambio è dota-

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29viaggi e tempo libero | touringn.4 | 30 aprile 2015

◾ Valuta: per 1 franco attualmentesi ricevono 8,3 corone.

◾ Oslo: la nuova moderna Opera èun godimento per gli occhi, altret-tanto il Museo Munch. E chi desideragettare un’occhiata nell’apparta-mento di Henrik Ibsen, lo può fare – www.visitnorway.com.

◾ Bergen: la fila delle facciate dellecase al porto è impressionante cosìcome la vista dal monte Floyen sullacittà e sul traffico navale. ◾ Mangiare e bere: la Norvegia è un paradiso per gli amanti dei crostacei e dei pesci, che vengonopreparati in migliaia di modi e consalse raffinate.

◾ Stavkirke: le attuali 31 chiese a pali portanti (stavkirke) sono testi-monianze architettoniche auto-nome dell’arte edilizia norvegese e vengono curate come preziositesori.

◾ Edelline: questo operatore turi-stico di viaggi in confortevoli buslussuosi offre ai soci TCS sulle suetre gite in Norvegia 23.8–2.9, 6.9–16.9 (in tedesco) e 30.8–9.9 (infrancese) uno sconto per prenota-zione anticipata di 200 franchi,prenotando entro il 30 giugno unviaggio in bus per 2550 franchi.Edelline SA, Bernstr 23, 3280 Morat,tel. 0266723388, www.edelline.ch.

◾ Informazioni turistiche TCS:www.tcs.ch/norvegia

A COLPO D’OCCHIO

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particolare bellezza: quello di Geiranger.Durante il nostro arricchente viaggio di quattro ore sulla nave Hurtigruten«Trollfjord» che collega Alesund a Gei-ranger abbiamo raccolto molte impres-sioni, che corroborano tale affermazio-ne. Il viaggio è un’avventura naturale diqualità con la cascata delle sette sorelleche rimarrà un ricordo indelebile.

Camminando attraverso il villaggioomonimo abbiamo incontrato il ciocco-

Che vista sul fiordo più bello di Norvegia, ilGeirangerfjord!

Nella foto sottouna nave Hurtigruten mentre passa la cascata Brudesloret.

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lataio Bengt Dahlberg nel suo pittoresconegozio. Lo svedese fa una cioccolatastupenda, che addolcisce non con zuc-chero, bensì con miele. Le sue specialitàin forma di praline sono combinate tral’altro con mirtilli o gorgonzola. Si do-vrebbe provare assolutamente anche ilsuo sogno di cioccolata al 70 percentocon olio di oliva e sale marino – tuttiquanti veri e propri capolavori.

… alla ferrovia di FlamPer poter scoprire le bellezze naturalinorvegesi, i veicoli, soprattutto quellicon la possibilità di alloggio, sono mezzidi trasporto funzionali. In particolare

perché ci si può spostare ovunque e salirea bordo dei traghetti, che portano attra-verso i fiordi. Ma non solo. Qui si devonocitare due ferrovie: quella di Bergen equella di Flam. La prima viaggia tra Osloe Bergen su uno dei più bei tratti ferrovia-ri. La seconda viaggia da Myrdal sino alvillaggio di Flam, situato nel più recondi-to angolo del fiordo di Aurland. Con undislivello di 864 metri la ferrovia di Flamè uno dei tratti ferroviari più ripidi delmondo immersi in un paesaggio mozza-fiato con cascate roboanti, altri scenariche provocano un solletico nel mio sto-maco… Christian Bützberger

Questo reportage è stato possibile grazie adun invito di Edelline, che propone di visitarela Norvegia in confortevoli bus.

Traghetti moderni

Molti viaggiatori circolano in Nor -vegia con il proprio veicolo (auto,roulotte, camper ecc.), in pullmanno con la nave. Consigliamo di com-binare le due cose, dunque con ilveicolo a Kiel e poi con il traghettoColor Magic a Oslo. Spaziosi pontili,buona cucina, e un ampio spazioper fare shopping invitano a com-prare a buon mercato. La partenzaè alle 14 a Kiel, il mattino seguentealle 7 i mini crocieristi arrivano riposati a Oslo.

Il viaggio di ritorno con un tra-ghetto un po’ più piccolo dellaFjordline da Bergen a Hirtshals inDanimarca trasmette comunqueallo stesso modo un forte toccomarittimo. Soprattutto l’uscita daBergen e poi attraverso gli innume-revoli faraglioni in direzione sud èun’esperienza memorabile.

200 km

Kiel

Bergen

Hirtshals

Oslo

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AlesundGeiranger

FlamMyrdal

Fiordodi Eid

PN Dovreell

Kristiansund

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Stoccolma

Copenaghen

M a r ed e l N o r d

Il nuovo eleganteponte Hardangersul fiordo di Eidaccorcia il nostrotragitto di moltichilometri.

touring | viaggi e tempo liberon.4 | 30 aprile 2015

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Oh, ah! Il viaggio a marginedell’Atlantico strappa all’au-tista Florian un’esclamazionedopo l’altra grazie agli scenari

impressionanti che lasciano senza fiato.Sento lo stomaco solleticare mentre il no-stro veicolo affronta le curve che in partesi sporgono sul mare sotto forma di pon-te. Quando le tempeste autunnali si sca-tenano – ci racconta più tardi la gente delposto davanti ad una tazza di caffè – è ilmomento più emozionante per circolaresulla Strada Atlantica lunga 8274 metri,che collega le varie isole tra le cittadineMolde e Kristiansund. Attenzione: nellerientranze della dozzina di ponti ci sonospesso dei pescatori e il posto deve dun-que bastare a entrambi.

Agli automobilisti in Norvegia è offertamolta variazione. Da una parte possiamoviaggiare facilmente un’ora senza incon-trare nessuno, dall’altra innumerevoli

tornanti angusti richiedono la più altaconcentrazione. Rimaniamo affascinatianche da ponti spettacolari. Coloro cheattraversano il fiordo di Eid sul nuovoponte Hardanger, hanno l’adrenalina chesale a mille. Questo elegante, stretto e anche più lungo ponte sospeso della Nor-vegia – con una luce campata di 1310 me-tri e un’altezza di 55 metri – può esseredescritto semplicemente come pura arteingegneristica.

Bue muschiatoQuesto tardo pomeriggio la fortuna nonè stata dalla parte del nostro gruppo di trepersone nel Parco Nazionale Dovrefjell.Nessuno dei 300 buoi muschiati che pa-scolano liberi si è fatto scorgere. Dei testi-moni riportano però che questi «restispettinati dell’era glaciale con l’ampiacorona di corna» si sono già fatti vederedai passeggeri dei veicoli che circolano

Scenari mozzafiatovicino all’E6. Lo stesso destino è capitatoper quanto riguarda le renne e le gallinedi palude. Per questo Florian si è dovutoaccontentare di mostrarci e farci immor-talare in foto e video pecore alla ricerca dicibo nello spoglio paesaggio montano.Per colorire un po’ la giornata ci ha pen-sato una coppia di escursionisti incontra-ta tra Flechten, Moos e Farn sulla stradaverso il nulla nella loro giacca per la piog-gia sempre vistosa per il suo bel colorerosso. In occasione della prossima visitaal Dovrefjell non dovrò dimenticare diprenotare un safari del bue muschiato.

Dal fiordo di Geiranger…La Norvegia è il più lungo Paese d’Euro-pa, la linea costiera misura esattamente2532 km. Se si calcolano anche le migliaiadi fiordi, che solcano la costa occidenta-le, risultano ben 25148 km. E tra questiinnumerevoli fiordi, uno spicca per la

Norvegia | Fiordi turchini e cascate fragorose avvincono i visitatori. Maneggevoli traghetti e ponti eleganti allegge-riscono il viaggio di scoperta degli automobilisti nel Paeseche si estende da sud a nord.

La nuova StradaAtlantica è unagioia per gli occhie conduce i con-ducenti attraversoun paesaggio stupendamentenaturale.

Le chiese in legnostavkirke attiranosia i turisti che la gente locale.

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29viaggi e tempo libero | touringn.4 | 30 aprile 2015

◾ Valuta: per 1 franco attualmentesi ricevono 8,3 corone.

◾ Oslo: la nuova moderna Opera èun godimento per gli occhi, altret-tanto il Museo Munch. E chi desideragettare un’occhiata nell’apparta-mento di Henrik Ibsen, lo può fare – www.visitnorway.com.

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◾ Stavkirke: le attuali 31 chiese a pali portanti (stavkirke) sono testi-monianze architettoniche auto-nome dell’arte edilizia norvegese e vengono curate come preziositesori.

◾ Edelline: questo operatore turi-stico di viaggi in confortevoli buslussuosi offre ai soci TCS sulle suetre gite in Norvegia 23.8–2.9, 6.9–16.9 (in tedesco) e 30.8–9.9 (infrancese) uno sconto per prenota-zione anticipata di 200 franchi,prenotando entro il 30 giugno unviaggio in bus per 2550 franchi.Edelline SA, Bernstr 23, 3280 Morat,tel. 0266723388, www.edelline.ch.

◾ Informazioni turistiche TCS:www.tcs.ch/norvegia

A COLPO D’OCCHIO

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particolare bellezza: quello di Geiranger.Durante il nostro arricchente viaggio di quattro ore sulla nave Hurtigruten«Trollfjord» che collega Alesund a Gei-ranger abbiamo raccolto molte impres-sioni, che corroborano tale affermazio-ne. Il viaggio è un’avventura naturale diqualità con la cascata delle sette sorelleche rimarrà un ricordo indelebile.

Camminando attraverso il villaggioomonimo abbiamo incontrato il ciocco-

Che vista sul fiordo più bello di Norvegia, ilGeirangerfjord!

Nella foto sottouna nave Hurtigruten mentre passa la cascata Brudesloret.

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… alla ferrovia di FlamPer poter scoprire le bellezze naturalinorvegesi, i veicoli, soprattutto quellicon la possibilità di alloggio, sono mezzidi trasporto funzionali. In particolare

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Questo reportage è stato possibile grazie adun invito di Edelline, che propone di visitarela Norvegia in confortevoli bus.

Traghetti moderni

Molti viaggiatori circolano in Nor -vegia con il proprio veicolo (auto,roulotte, camper ecc.), in pullmanno con la nave. Consigliamo di com-binare le due cose, dunque con ilveicolo a Kiel e poi con il traghettoColor Magic a Oslo. Spaziosi pontili,buona cucina, e un ampio spazioper fare shopping invitano a com-prare a buon mercato. La partenzaè alle 14 a Kiel, il mattino seguentealle 7 i mini crocieristi arrivano riposati a Oslo.

Il viaggio di ritorno con un tra-ghetto un po’ più piccolo dellaFjordline da Bergen a Hirtshals inDanimarca trasmette comunqueallo stesso modo un forte toccomarittimo. Soprattutto l’uscita daBergen e poi attraverso gli innume-revoli faraglioni in direzione sud èun’esperienza memorabile.

200 km

Kiel

Bergen

Hirtshals

Oslo

Molde

AlesundGeiranger

FlamMyrdal

Fiordodi Eid

PN Dovreell

Kristiansund

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M a r ed e l N o r d

Il nuovo eleganteponte Hardangersul fiordo di Eidaccorcia il nostrotragitto di moltichilometri.

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31viaggi e tempo libero | touringn.4 | 30 aprile 2015

◾ In breve: il Québec è sulla costanordorientale del Nordamerica, con1,667 milioni di km2 è la provinciapiù grande del Canada. 8 milioni diabitanti, la maggioranza francofona.www.quebecoriginal.com

◾ Veicolo: 2010 Coachmen Con-cord 275 DS per 4 persone, FordV10 automatico, lunghezza 8,70 m,larghezza 2,36 m, altezza 3,12 m,toilette, doccia, angolo cucina,stanza da letto e zona pranzoestraibile, tanica benzina di 208 litri,tanica acqua fresca di 162,8 l, tanicaacqua lurida di 185,5 l, tanica acquascarico WC di 102,2 l. Consumo:25,6 l/100 km di benzina. Noleggia-tore: Caravane Marco, Québec,www.caravanemarco.com

◾ Itinerario: 1850 km in 9 giornisulla penisola Gaspé. Québec City–Parco Bic (Rimouski)–Bonaventure–Percé–Parco Forillon–Matane–Tadoussac–Baie Saint-Paul. ◾ Campeggi: dappertutto ci sonoampie zone di sosta con propriposti a sedere e un focolare, in par-te con corrente elettrica, acqua ecollegamento alla canalizzazione. Il numero d’impianti sanitari peròspesso è appena sufficiente. Parco Nazionale Bic: ampia zona in un’insenatura sotto la strada costiera. Con postazioni di osserva-zione di uccelli e selvaggina, shop,bar e programma sportivo.www.quebecmaritime.ca/parcbicParco Nazionale Forillon: enormespazio nella foresta. Posti romanticicon sfera privata. Ristorante, piscina,accesso alla spiaggia. www.quebec-maritime.ca/parcforillonLa Balaine, Matane: installazione suentrambi i lati della strada costiera.Accesso diretto alla spiaggia. Perso-nale pronto ad assistere gli ospiti.Camping Tadoussac: su una pianu-ra con foresta e vista stupenda sulfiume San Lorenzo.Baie Saint-Paul: nel bosco sulle rivedi un fiume. Stagno con anatre,parco animali domestici e piscina.

◾ Miglior periodo per il camping:da giugno a settembre.

◾ Informazioni turistiche TCS:www.tcs.ch/canada

di linea, in cui si trova la più grande colo-nia ornitologica del continente.

Orsi e balenePurtroppo non possiamo rimanere a lun-go; il campeggio nello splendido ParcoNazionale Forillon è già prenotato. Lì,sulla punta della penisola, sono di casauccelli marini, foche, alci, castori, ermel-lini, coyote, volpi rosse e orsi bruni. Ilplantigrado (per fortuna) non lo incon-triamo, per contro ci imbattiamo nelloscheletro di una balena.

Nella zona della foce del fiume San Lo-renzo scorrazzano i più svariati tipi dimammiferi marini. Per vederli da vicino,dobbiamo raggiungere la riva oppostacon un traghetto in direzione di QuébecCity. Nel fiordo Saguenay davanti a Ta-doussac vengono offerti da maggio ad ot-tobre gite quotidiane di whalewatching.In effetti la nostra nave già poco dopo la partenza è circondata da corpi neri e lucidi. Nessuna però vuole fare capriolefotogeniche: soltanto un breve ondeg-giamento di coda e poi scompaiono sot-tacqua. Per l’equipaggio un chiaro segna-le: «Vogliono che torniate ben presto». Lovogliamo anche noi. La parte francofonadel Canada offre di certo ancora molteesperienze avvincenti. ◾

Questo viaggio è stato sponsorizzato dall’Ufficio del Turismo del Québec.

A COLPO D’OCCHIO

Una vista fantastica dal campeggio Tadoussac.Zona di sosta nel Parco Nazionale Forillon. foto

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Sul cartello stradale invece di stopc’è «Arrêt», sulle targhe delle au-tovetture il motto nazionale «Jeme souviens», dalla radio risuo-

nano canzoni francesi e i negozi si chia-mano «Boulangerie», «Poissonnerie» ed«Épisserie». Siamo in Canada, per la pre-cisione sulla sua costa orientale, e tutta-via ci sembra di essere arrivati in Francia.Infatti l’eredità francese, risalente al 1534con il marinaio ed esploratore JacquesCartier, viene curata con orgoglio e ce-mentata con mezzi politici e legali. Tral’altro: si parla francese (niente inglese,prego). E lo si fa in maniera – a dir poco –eccentrica.

«Savoir vivre» nel campeggioQui e là si sente comunque l’influsso ca-nadese-americano. Per far solamente unesempio nelle dimensioni enormi deicamper. Così il modello riservato per noisi rivela essere una «casa di vacanza» lun-ga quasi 9 metri con una prolunga latera-le estraibile, una camera da letto doppiacon armadio e specchiera, un’ampia sala,un bagno diviso in due parti e una cucinaperfetta.

Alla guida il massiccio mezzo dimostradi essere molto confortevole: il motore èpiù silenzioso di quanto si pensi, gli scos-soni sono sopportabili e curvare, accele-rare e frenare funziona senza fare sforzo.

Vivere in camper il latofrancese del Canada

to cuscini, grucce appendiabiti, casse-ruole, piatti e bicchieri, ma anche unmucchio di specialità culinarie, dal panecroccante alla terrine di anatra sino al-l’aragosta farcita. Non c’è dubbio, il Qué-bec è un paese della cuccagna, un ban-chetto reale ci aspetta.

Affascinante meta vacanzieraIn particolare nella Gaspésie ci sono co-stanti occasioni per banchettare, datoche sulla costa selvaggiamente romanti-ca incontriamo, in fila uno dopo l’altro,dei villaggi di vacanza. Non abbiate fret-ta! In ogni località vale la pena sostare; siaper ammirare le casette bianche colonialie la scogliera bagnata dalla schiuma dellarisacca, sia per visitare un museo su fau-na, flora e storia. Vere e proprie attrazionisono ad esempio il museo del relitto«Empress of Ireland» a Rimouski conl’avvincente rappresentazione della piùgrande catastrofe navale del Canada el’Exploramer a Sainte-Anne-des-Monts,un acquario che illustra il mondo sotto-marino del fiume San Lorenzo. Per tuttigli appassionati di fotografia l’attrazioneprincipale è senza dubbio il «Rocher Per-cé», una roccia lunga 430 metri e alta 90che fuoriesce dal mare proprio vicino allacosta. Gli ornitologi per hobby s’interes-sano per contro soprattutto della Bona-venture Island, raggiungibile con la nave

Québec | Acqua, foreste, animali e villaggi bianchi rendono la penisolaGaspé sul fiume San Lorenzo una meta ambita dai campeggiatori. E ovunque viene garantita un’eccellente gastronomia. Reportage: Christa Arnet

E allora via senza indugi! Da Québec Citysi circola a margine del lungo fiume SanLorenzo verso nord con quale obiettivola penisola Gaspé da visitare in una setti-mana. Le strade sono così in buono stato,che si deve fare attenzione a non supera-re la velocità massima di 100 km/h. Solola sera, al momento dell’installazione nel campeggio, la gioia subisce un durocolpo: il noleggiatore ha dimenticato diconsegnare le principali masserizie comerichiesto…

Invece di goderci il tramonto nell’idil-liaco Parco Nazionale Bic, andiamo cosìmalvolentieri al shopping center più vici-no. E in men che non si dica torniamosoddisfatti. Abbiamo trovato non soltan-

Appena arrivati al campeggio nel ParcoNazionale Bic.

Il faro storico di La Martre è naturalmenteun soggetto foto-grafico prediletto.

Una costa frastagliata nel Parco Nazionale Forillon. Nel campeggio di Matane c’è spazio a sufficienza.

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31viaggi e tempo libero | touringn.4 | 30 aprile 2015

◾ In breve: il Québec è sulla costanordorientale del Nordamerica, con1,667 milioni di km2 è la provinciapiù grande del Canada. 8 milioni diabitanti, la maggioranza francofona.www.quebecoriginal.com

◾ Veicolo: 2010 Coachmen Con-cord 275 DS per 4 persone, FordV10 automatico, lunghezza 8,70 m,larghezza 2,36 m, altezza 3,12 m,toilette, doccia, angolo cucina,stanza da letto e zona pranzoestraibile, tanica benzina di 208 litri,tanica acqua fresca di 162,8 l, tanicaacqua lurida di 185,5 l, tanica acquascarico WC di 102,2 l. Consumo:25,6 l/100 km di benzina. Noleggia-tore: Caravane Marco, Québec,www.caravanemarco.com

◾ Itinerario: 1850 km in 9 giornisulla penisola Gaspé. Québec City–Parco Bic (Rimouski)–Bonaventure–Percé–Parco Forillon–Matane–Tadoussac–Baie Saint-Paul. ◾ Campeggi: dappertutto ci sonoampie zone di sosta con propriposti a sedere e un focolare, in par-te con corrente elettrica, acqua ecollegamento alla canalizzazione. Il numero d’impianti sanitari peròspesso è appena sufficiente. Parco Nazionale Bic: ampia zona in un’insenatura sotto la strada costiera. Con postazioni di osserva-zione di uccelli e selvaggina, shop,bar e programma sportivo.www.quebecmaritime.ca/parcbicParco Nazionale Forillon: enormespazio nella foresta. Posti romanticicon sfera privata. Ristorante, piscina,accesso alla spiaggia. www.quebec-maritime.ca/parcforillonLa Balaine, Matane: installazione suentrambi i lati della strada costiera.Accesso diretto alla spiaggia. Perso-nale pronto ad assistere gli ospiti.Camping Tadoussac: su una pianu-ra con foresta e vista stupenda sulfiume San Lorenzo.Baie Saint-Paul: nel bosco sulle rivedi un fiume. Stagno con anatre,parco animali domestici e piscina.

◾ Miglior periodo per il camping:da giugno a settembre.

◾ Informazioni turistiche TCS:www.tcs.ch/canada

di linea, in cui si trova la più grande colo-nia ornitologica del continente.

Orsi e balenePurtroppo non possiamo rimanere a lun-go; il campeggio nello splendido ParcoNazionale Forillon è già prenotato. Lì,sulla punta della penisola, sono di casauccelli marini, foche, alci, castori, ermel-lini, coyote, volpi rosse e orsi bruni. Ilplantigrado (per fortuna) non lo incon-triamo, per contro ci imbattiamo nelloscheletro di una balena.

Nella zona della foce del fiume San Lo-renzo scorrazzano i più svariati tipi dimammiferi marini. Per vederli da vicino,dobbiamo raggiungere la riva oppostacon un traghetto in direzione di QuébecCity. Nel fiordo Saguenay davanti a Ta-doussac vengono offerti da maggio ad ot-tobre gite quotidiane di whalewatching.In effetti la nostra nave già poco dopo la partenza è circondata da corpi neri e lucidi. Nessuna però vuole fare capriolefotogeniche: soltanto un breve ondeg-giamento di coda e poi scompaiono sot-tacqua. Per l’equipaggio un chiaro segna-le: «Vogliono che torniate ben presto». Lovogliamo anche noi. La parte francofonadel Canada offre di certo ancora molteesperienze avvincenti. ◾

Questo viaggio è stato sponsorizzato dall’Ufficio del Turismo del Québec.

A COLPO D’OCCHIO

Una vista fantastica dal campeggio Tadoussac.Zona di sosta nel Parco Nazionale Forillon. foto

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Vacanze in Italia

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HOTEL BEL AIR HHH MAREBELLO/RIMINI (ADRIATICO/ITALIA)Tel. 0039-0541/372324 www.hotelbelairrimini.comSulla spiaggia, gestione romagnola, ottimo rapportooo qualità/prezzo, Wi-Fi gratis,camere vista mare, ottima cucina, ingresso acquassscivoli a 20 mt. Parcheggio.Pensione Completa min. e 39 max e 75. Bimbooo 0/6 anni gratis. 4=3.

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Page 33: Touring 4 / 2015 italiano

33viaggi e tempo libero | touringn.4 | 30 aprile 2015

Accoglienza «Gli ospiti sono le nostre stelle»

I prezzi delle camere nell’Hotel «Spitzhorn» partono da 180 franchi, a seconda della stagione. L’80% degli ospiti proviene dalla Svizzera. Tel. 033 748 41 41, www.spitzhorn.ch

«Siamo un albergo di tre stelle con le caratteristiche di uno di quattrostelle in un paesaggio di cinque stelle», definisce così Michel Wichmannl’Hotel «Spitzhorn» a Saanen. Wichmann e sua moglie Ilse dirigonoinsieme questa infrastruttura alberghiera di 50 camere come gerenti,proprietaria è la Basilese Assicurazioni. L’ampio atrio all’ingresso con unagrande lounge, un bar aperto e l’annesso ristorante offrono all’ospitemolto spazio. Allo stesso modo sono spaziose le camere, una verabenedizione in un hotel di tre stelle svizzero. «Per me le stelle sonoquelle in cielo di notte», spiega così Wichmann la sua filosofia di alberga-tore. «Noi riceviamo le stelle dai nostri ospiti se partono contenti e poiritornano». E tornano in tanti, a volte così tanti, che i posti al ristorantesono tutti prenotati. L’impegno di Ilse e Michel Wichmann, di dedicaretempo a tutti gli ospiti, dà i suoi frutti. Un’idea simpatica sono anche idiari con una frase che gli ospiti possono poi completare… con unabuona dose di creatività. Bü

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Il lifestyle è un optional e la sicurezzaè un obbligo. Alle giornate senz’autodi slowUp questi due fattori si sposa-

no naturalmente. In quanto sponsor na-zionale, il TCS è presente in 10 dei totali18 eventi slowUp. I professionisti pro-muovono il principio irrinunciabile daapplicare nel traffico stradale «Vedere edessere visti» con concorsi attrattivi, con-sigli e regalini utili. Particolarmente benvisti, soprattutto nel caso di piccoli im-previsti e avarie, sono i servizievoli pat-tugliatori in bicicletta.

Stimati amici di tavolaA proposito di godimento: chi in giro in-travvede un logo con la forchetta «slow-

Vedere ed essere vistiAppetito» si può aspettare prelibatezzesane e stagionali della regione. Con le loro caratteristiche particolari le regionislowUp si prestano per scoperte culina-rie. Come risulta da un sondaggio, il 25%dei partecipanti alle giornate slowUp de-sidera un’offerta sana e sostenibile di ci-bo e bevande. E tuttavia il carattere po-polare della festa slowUp non ne risente,com’è già stato dimostrato dalle banca-relle che espongono pietanze povere dicalorie, ma molto gustose. Così i contadi-ni e i produttori fanno assaggiare il fruttodel loro lavoro e in particolare la fonda-zione Promozione Salute Svizzera offregratuitamente la «Fonte San Rubinetto»soprattutto ai bambini e ai ragazzi. Da

slowUp il termine lifestyle viene intesocome un modo di vivere in forma, congusto e sempre in sicurezza. Sch/Bü

I prossimi eventi slowUp3 maggio: Werdenberg-Liechtenstein;17 maggio: Hochrhein; 31 maggio:Soletta-Buechibärg; 7 giugno: Vallese; 14 giugno: Sciaffusa-Hegau; 28 giugno:Giura; 5 luglio: Vallée de Joux; 12 luglio:La Gruyère; 2 agosto: Feste di Ginevra;9 agosto: Regione di Brugg; 23 agosto:Lago di Sempach; 30 agosto: Lago diCostanza Svizzera; 6 settembre: MonteAlbula; 13 settembre: Emmental-Oberaargau; 20 settembre: Basilea-Dreiland; 27 settembre: Lago di Zurigo.

Lenti, sicuri, sanie sostenibili sonogli eventi apprez-zati da giovani e anziani, dalle famiglie e da tutticoloro che hannovoglia di svago,www.slowup.ch

Page 34: Touring 4 / 2015 italiano

Isola d’Elba

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Isola d’Elba

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Page 35: Touring 4 / 2015 italiano

35viaggi e tempo libero | touringn.4 | 30 aprile 2015

«Dai, rimaniamo qui, è un pae-saggio fantastico». Così o, conparole simili, ben 700 anni fa

un walser si è rivolto all’altro, quandohanno percorso il Passo del Gemstel sinoad arrivare e stabilirsi nella Kleinwalser-tal, appunto la Piccola Valle dei Walser.Ancora oggi è un paesaggio fantastico.Siamo sull’Ifen e in questa giornata con ilsole splendente ci godiamo una vista a360 gradi sulle vicine Alpi dell’Algovia.Alpi dell’Algovia? Ma non sono in Germa-nia? Esatto. La Kleinwalsertal, lunga solo12 chilometri e abitata da 5000 personedistribuite in tre località, è un’enclaveaustriaca nella regione del Vorarlberg. Ituristi viaggiano tutti attraverso l’Algo-via e poco prima di Oberstdorf svoltano a destra in questa valle dei Walser.

Scoprire piano pianoLa Kleinwalsertal è corta, ma se la si vuo-le conoscere a fondo, lo si può fare solo apiedi, e dunque ci vuole tempo. 180 kmdi sentieri escursionistici e, se si includeanche Oberstdorf, sono più di 300 km,che permettono di fare camminate infi-nite. Sentieri d’alta quota, come quelloda Hirschegg sino alla fine della valle aMittelberg-Baad, offrono tanta natura daammirare. Attrattive sono anche le giteescursionistiche, tra le tante consigliamola Gottesacker sull’Ifen della durata didue ore. Chi desidera imparare anchequalcosa mentre cammina, dovrebberendere visita a Christine e al suo giardi-no delle erbette sull’Hörnlepass, dovenella palude alta si possono compierepasseggiate fantastiche. Lydia invece viinvita nel boschetto per escursioni alla ricerca di erbette. Dopo aver terminato ilraccolto, si va nel laboratorio dove si tra-sformano le piante in crema per la pelle.A chi piace passeggiare un paio di giornidi fila, conviene annunciarsi alla respon-sabile delle gite Daniela Schwendiger.

Tutti sono collegati«La collaborazione tra agricoltori e risto-ratori, tra macellai e panettieri, e tutti co-loro che elaborano i prodotti regionali,deve essere rafforzata e il plusvalore de-ve rimanere in valle», spiega così ElmarMüller dell’Ente turistico della Kleinwal-

Il piacere della lentezza

Rallentare | Scoprire gli stupendi paesaggi compiendo gite, ritrovare se stessi, mangiare sano: nella Piccola Valle deiWalser è in programma riposo all’insegna della sostenibilità.

sertal l’obiettivo della regione del gusto.Un esempio impressionante è il mercatosettimanale presso la Casa Walser a Hir-schegg, dove vari offerenti presentano iloro prodotti come frutta, verdura, sal-sicce, prosciutto, formaggio, marmellatee grappe locali. Anche chi pensa di nonaver bisogno di niente, lascia la bancarel-la di Herbert Edlinger con la borsa piena.Questo cuoco di formazione offre i suoiprodotti con charme, esperienza e moltoumorismo a cui non possono resistere nédonne né uomini. Il fatto che i prodottiraffinati di contadini, macellai e casearivengono preparati in modo esemplare, logarantiscono tra l’altro anche 13 ristora-tori gastronomici in valle. La specialità,che Martin e suo figlio Florian offrononella Humbachstube del loro Hotel Jägera Riezlern, è la selvaggina. La noce di ca-

Prima, fare gitesull’Ifen, unamontagna nellaPiccola Valle deiWalser, poi recar-si nei ristorantidella regione ga-stronomica doveper gli escursioni-sti c’è sempre unatavola imbanditacon salsicce diselvaggina e dimanzo, formag-gio e pane.

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priolo in salsa al pepe così come gli spät-zle fatti a mano sono da leccarsi i baffi.

Per quanto concerne il pernottamento:da appartamenti di vacanza sino a un ho-tel a cinque stelle sono disponibili tutte leversioni di alloggio. Molti sono gestioni aconduzione familiare, il contatto con gliospiti è stretto e caloroso, si torna volen-tieri e si diventa subito ospiti abitudinari.Manfred Dienstbier del Walserhof a Hir-schegg racconta di un ospite che ha sog-giornato nella sua casa ben 80 volte. An-che questo è un albergo a gestione fami-liare, che vizia i suoi ospiti con wellness& spa. Nella Piccola Valle dei Walser lamaggior parte degli ospiti ritornano – prima o poi… Christian Bützberger

Info Touringwww.kleinwalsertal.comwww.wellnesshotel-walserhof.at

A Baad, in fondo alla Kleinwalsertal, è il capolinea. Chi vuol proseguire, deve arrampicarsi sulle vette.

Page 36: Touring 4 / 2015 italiano

Vacanze in Italia

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Page 37: Touring 4 / 2015 italiano

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Il sole ha un influsso positivo sul-l’umore e aiuta a produrre la vitami-na D importante per ossa e denti. Ma

troppo sole fa invecchiare precocementela pelle e aumenta il rischio di tumore allapelle. È preoccupante il fatto che la Sviz-zera è tra i Paesi con la percentuale più al-ta di casi di cancro della pelle in Europa.È vero però che il rischio di ammalarsi di-minuisce se si rispettano un paio di rego-le. La prima consiste semplicemente nelmettere la crema solare in modo abbon-dante e frequente. Per calcolare l’effettodei loro prodotti, i fabbricanti prevedonodue milligrammi di crema solare per cen-timetro quadrato di pelle. In realtà perònessuno ne spalma così tanta. Un puntodi riferimento di quanta sia necessaria, lofornisce Patrizia Weber, medico primarioin dermatologia all’Inselspital di Berna.Lei consiglia di usare una dose grande come una noce per ogni mano.

Protezione 50+Quanto sole sopporta una persona, di-pende dal tipo di pelle, l’intensità del sole e il periodo della giornata. Weber ingenerale consiglia un fattore di protezio-ne 50+: «Quanto più la protezione inizia-le è alta, tanto più è alta la probabilità chedopo aver spalmato la crema la pelle abbia una protezione solare accettabile,dato che il fattore diminuisce in modoesponenziale con la quantità spalmata».Importante è anche che dopo aver spal-mato la crema si aspetti una mezz’ora pri-ma di esporsi al sole, perché il filtro chi-mico deve avere tempo per svilupparsi.

Chi fa il bagno in piscina, nel lago o inmare, deve rifare l’operazione della cre-ma più volte anche se vi è la scritta «resi-stente all’acqua». Un prodotto è tale, sedopo 20 minuti in acqua tiepida mantie-ne ancora il 50% della protezione origi-nale. Anche escursionisti e ciclisti do-vrebbero mettersi la crema più volte,perché la protezione cola con il sudore.Anche chi va in giro in cabrio o in motodovrebbe non limitarsi ad un’unica ma-

Sempre una bellaspalmata

no o spalmata. Nonostante ciò la cremasolare 50+ e i «sunblocker» non sono unagaranzia di protezione anche quando sirimane per ore al sole, infatti allungano laprotezione naturale della pelle solo perun certo arco di tempo. «Di meno è di più,dato che non esiste la protezione solaretotale», conclude Weber.

Meglio con cappello e magliettaDato che oltre ad altri fattori, soprattuttoil contatto improvviso della pelle conraggi UV molto intensi provoca l’insorge-re di tumore della pelle nero – il melano-ma maligno – i turisti nei viaggi in regionicon sole molto forte, dovrebbero equi-paggiarsi di cappello, maglietta e occhialida sole. Weber lo consiglia anche perl’estate elvetica, «stoffe leggere e bian-che non servono a nulla. Sono meglio tes-suti di cotone grosso e colore scuro», mabagnati, non proteggono a sufficienza.

Sempre valida la regola: in estate si evi-ti di esporsi al sole tra le 11 e 15 e nei Paesicaldi addirittura tra le 10 e le 16. E prestarattenzione all’epidermide dei bambini.Le scottature da piccoli sono tra i fattoriche rendono alta la probabilità che poi da grandi insorga il melanoma maligno. I bambini sino ad un anno non devonoessere esposti alla luce diretta del sole.Quelli più grandi devono sempre indos-sare in piscina o in giardino maglietta, oc-chiali da sole e berretto, se possibile conprotezione per la nuca. Juliane Lutz

Mettere la cremasolare è impor-tante. Chi vuoleandare sul sicuro,in estate si pro-tegge anche conuna maglietta eun cappellino.

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Page 39: Touring 4 / 2015 italiano

39viaggi e tempo libero | touringn.4 | 30 aprile 2015

Axelle ama la sua città e conosce leattrazioni sia grandi che piccine.Per questo motivo la 27enne ha

deciso di lavorare come guida turistica diParigi una volta terminati gli studi. Oggia me e ad altri viaggiatori mostra il Quar-tiere latino, in cui è cresciuta.

Cominciamo nella Rue Mouffetard,una delle più vecchie strade della città.Dove un tempo puzzava, perché c’erauna conceria, oggi profuma di pane espezie, grazie alla presenza di negozi dialimentari più svariati. Axelle ama parti-colarmente questo quartiere, perché èuno dei pochi in cui francesi e stranieri,ricchi e poveri, giovani e anziani, convi-vono fianco a fianco in armonia.

In seguito si va alle Arene di Lutezia(Arènes de Lutèce), un antico anfiteatroromano con scena per i teatri e un’arenaper i gladiatori. Dove ogni 17 luglio i pom-pieri del Quartier organizzano una gran-de festa, un tempo si trovava una piazzache offriva posto sino a 17000 romani.

Non solo Notre Dame è bellaGirovaghiamo lungo le strade quiete dal-la Rue Rollin sino alla Montagne Sainte-Geneviève. Accanto al Pantheon qui sitrova la chiesa Saint-Etienne-du-Mont.Un luogo degno di una visita non solo perla sua imponente facciata rinascimentalee le vetrate in parte originarie del XVII se-

In 2CV attorno alla torre Eiffel

Parigi | Chi vuol godersi lo spettacolo di una città anche da dietro le quinte, fa una gitafuori dei sentieri battuti, mangia a casa dei parigini e circola sulle «avenue» in Citroën.

colo. In «Midnight in Paris» Woody Allenl’ha usata come palcoscenico per i suoiprotagonisti. Axelle indica la scala latera-le. Qui Owen Wilson alias Gil, si è sedutoprima di immergersi nella vita degli anniVenti. Lungo il tour la giovane parigina cirende attenti su ancora tante attrazioni,ma naturalmente non ciò che si legge nel-la guida turistica. In ultimo ci mostra lacantina della sua casa, ciò che solo in pochi potranno mai vedere: le rovine diun muro cittadino del XII secolo.

Chi vuole sperimentare la città sullaSenna in modo diverso, ha la possibilitàdi mangiare a casa delle persone locali.Lo rende possibile Ludovic. Con la suaagenzia Paris Zigzag – per cui lavora Axel-le – organizza anche pranzi in case priva-te. Io mangio nel 7° arrondissement dasua madre. Madame Girodon è una per-

sona amabile e serve insalate gustose conanatra e frutti di mare. Il tempo vola e mipiacerebbe che questo appartamento così carino mi appartenesse.

Gita cittadina per nostalgiciSi può scoprire Parigi a piedi. Ma è diver-tente anche un tour a bordo di una 2CVcabriolet, che mi concedo per avere unaltro punto di vista. L’autista Kevin e iocircoliamo passando davanti ai simboliarchitettonici e risponde in modo accura-to alle mie domande. Una grande diffe-renza dal viaggio su un bus turistico, do-ve si viene riempiti di informazioni senzapoesia. La gita è bellissima, anche se neltraffico intenso intorno all’arco di trionfomi sento a disagio. Tra tutte le SUV e li-mousine mi sento poco protetta dentroalla 2CV. Ma Kevin guida così bene la Ci-troën in mezzo alla massa di lamiera cheil mio nervosismo si dissolve ben presto.

Parigi è incantevole, ma anche stres-sante. Per riprendersi da tutte le espe-rienze, l’ideale è un pernottamento nellaquieta periferia, come a Neuilly. A setteminuti di metropolitana dai Campi Elisi,la piccola città è una Parigi in miniatura.Per il massimo relax si consiglia l’HotelMövenpick. Sulla terrazza in compagniadi un bicchiere di champagne penso alprossimo angolino di Parigi che desideroconoscere. Juliane Lutz

Il viaggio è stato compiuto su invito di Mövenpick Hotels & Resorts.

Con l’autista Kevin prima del tour sulla vecchia Citroën.

A destra: la guidaAxelle mentrespiega il suo«Quartier Latin».

Dai finestrini della Citroën anche i conoscitori di Parigi scoprono nuovamente la capitale francese.

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◾ Soggiorno: Mövenpick Hotel ParisNeuilly. Belle camere e al bar 80 tipidi champagne. Lo chef DamienDelgado serve una sopraffina cucinamediterranea. Camera doppia da140 euro, tel. 0033155636374.

◾ Gite: Paris Zigzag offre gite al difuori dei percorsi turistici e organiz-za pranzi nelle case dei parigini. Gite da 12 euro per persona, cibo da 50 euro, www.pariszigzag.fr.

◾ Circolare in 2CV: diversi percorsisono prenotabili su www.4roues-sous-1parapluie.com. Da 20 euro.

A COLPO D’OCCHIO

Page 40: Touring 4 / 2015 italiano

41gite consigliate | touringn.4 | 30 aprile 2015

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La Svizzera offremolte gite perogni gusto e ilTCS vi propone dipernottare in uncampeggio delclub o in uno deidue alberghi aprezzi di favore,nella foto il Cam-ping di Muzzano.

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40%per l’albergo

30%per il

campeggio

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TCS Hotel Schloss Ragaz***

40% sui pernottamentidal 1o al 30 giugno 2015(max. 2 notti, max. 2 personeper camera, incl. colazione)

L’albergo Schloss Ragaz, membro della catenadei Relais du Silence, è immerso in un parcoche sembra uscito dai libri di favole, a lato delterreno da golf e nelle dirette vicinanze delleterme Tamina e della città termale e poloturistico di Bad Ragaz.

Informazioni e prenotazioni:Tel. 0813037777, www.hotelschlossragaz.ch

TCS CampingFlaach sulle rive del Reno****

30% sui pernottamenti in maxi Poddal 1o al 30 giugno 2015(2–4 persone, max. 2 notti)

Prenotazioni: tel. 0523181413, [email protected],www.tcs.ch/it/viaggi-camping/camping/(codice promozionale: TCSSPEC001)

TCS CampingSion****

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Prenotazioni: tel. 0273464347, [email protected],www.tcs.ch/it/viaggi-camping/camping/(codice promozionale: TCSSPEC001)

TCS Hotel Bellavista***

40% sui pernottamentidal 1o al 30 giugno 2015(max. 2 notti, max. 2 personeper camera, incl. colazione)

L’albergo Bellavista a Vira Gambarogno è inserito su una pendice di lussureggiante ve-getazione che digrada sul Lago Maggiore. Lavista impareggiabile va da Locarno a Ascona,alle valli Verzasca, Maggia e Centovalli e offredavvero un paesaggio unico e affascinante..

Informazioni e prenotazioni:Tel. 0917951115, www.hotelbellavista.ch

touring | gite consigliaten.4 | 30 aprile 2015

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Il campeggio anche per i non cam-peggiatori: non una contraddizio-ne, bensì realtà – per esempio neisette campeggi TCS presentati su

queste due pagine. Gli ospiti senza allog-gio mobile non devono rinunciare al-l’esperienza nella natura: nei campeggi a Muzzano, Flaach sul Reno e Soletta pernottano in dimore confortevoli comebungalow, tende per safari, tipì, Pod ecarrozzoni da circo.

Novità a SolettaPuntuale all’avvio della stagione delcampeggio il 17 aprile 2015 nel campingTCS di Soletta è stato inaugurato il nuovoristorante «Pier 11». Un’attrattiva cartadei menù con alcune specialità locali per l’intera famiglia caratterizza il locale situato direttamente lungo il corso del-l’Aare.

Chi desidera lasciarsi contagiare unavolta nella vita dalla febbre dell’oro, cer-ca la fortuna nel Campeggio TCS a Disen-tis setacciando le acque del Reno. AugustBrändle, noto con il nome di «Gold-Gu-sti», è un esperto in materia e trasmette ilsuo sapere con corsi impartiti agli ospitidel campeggio.

Ulteriore offerta a Bad RagazOltre alle offerte presentate su queste pagine, l’Hotel Schloss Ragaz del TCS offre un pacchetto d’arte e di benesserecon tre pernottamenti e mezza pensionedurante la Triennale della Scultura, il«Bad Ragartz», dal 9 maggio al 1° novem-bre 2015. wi

Mete per gitein Svizzera con qualità TCS

«Perché andare in lidi lontani, quando si sta bene a due passi da casa?»: tradotto in pratica significa utilizzare le nove offerte in Svizzera dei campeggi TCS e degli alberghi TCS.

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TCS Camping GinevraVésenaz****

30% sui pernottamenti in Poddal 1o al 30 giugno 2015(2–3 persone, max. 2 notti)

Prenotazioni: tel. 0227521296, [email protected],www.tcs.ch/it/viaggi-camping/camping/(codice promozionale: TCSSPEC001)

TCS Camping Morges***

30% sui pernottamenti in tenda bungalowdal 1o al 30 giugno 2015(2–5 persone, max. 2 notti)

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TCS Camping Soletta****

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41gite consigliate | touringn.4 | 30 aprile 2015

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Page 42: Touring 4 / 2015 italiano

43sezione ticino | touringn.4 | 30 aprile 2015

Si sono tenute le assemblee deigruppi locali. I lavori si sono svoltisecondo l’usuale programma: i conti

2014 sono stati tutti approvati e i reso-conti delle attività dell’anno trascorso,come pure le proposte per quest’anno,hanno mostrato il grande impegno che icomitati hanno investito nel Club. Le re-lazioni presidenziali e gli interessanti in-terventi hanno inoltre animato le serate.

Luganese La Presidente avv. Graziana RigamontiVilla ha esposto il ricco programma ricrea-tivo. La relazione del Tesoriere PiergiorgioGrassi ha stimolato alcuni interventi suiredditizi investimenti azionari effettuati.

In chiusura l’ing. Diego Rodoni, del Di-partimento del Territorio, ha presentatol’interessante progetto «StazLu: la nuovastazione di Lugano».

Bellinzonese e ValliIl Presidente ing. Nelio Rigamonti ha de-scritto le attività promosse, in sintoniacon gli scopi statutari, stigmatizzando laperdita di Soci comunque registrata e au-spicando una seria ricerca di soluzioni.Ha poi chiesto ai presenti il sostegno alprogetto per la costruzione del tunnel dirisanamento del San Gottardo, senza au-mento di capacità, in votazione l’annoprossimo. Infine ha esortato i Delegati aproporre progetti interessanti in sostitu-zione di «Bike sharing Bellinzona», giàvotato nel 2012 ma mai concretizzato. Le elezioni di Massimiliano Martinoni e

Gruppi locali in assemblea

Davide Agustoni hanno completato la lista dei Delegati sezionali.

Dopo i lavori assembleari gli avvocatiAndrea Roth e Paolo Ferrazzini, di Assi-sta, hanno presentato le novità di Via Sicura per il 2015.

Locarnese e ValliPaolo Dedini ha condotto la sua prima assemblea da presidente. Tra le attivitàdescritte ha sottolineato il successodell’originale proposta teatrale «Moltorumore per nulla» in collaborazione conCambusateatro di Minusio. I presentihanno eletto la nuova responsabile dellefinanze e membro di Comitato DeborahGenerelli, in sostituzione della compian-ta Paola Biaggi. Come a Bellinzona, lastessa relazione su Via Sicura ha conclusol’assemblea.

MendrisiottoAnche l’ing. Enzo Pfister ha riassuntol’attività del suo primo anno di presiden-za. Ha elogiato in modo marcato e fiero laqualità del nuovo Comitato ed il suo ope-rato. Pfister ha poi elencato alcuni inter-venti e cantieri che aprono spiragli di mi-glioramento al caotico e grave degradodella regione negli ultimi decenni. Traffi-co e inquinamento restano i principalinemici da combattere e qualsiasi propo-sta benefica è da sostenere, come il mes-saggio cash-bonus e mobilità aziendale,approvato dal Gran Consiglio, che saràoggetto di una votazione a giugno dopo ilriuscito referendum.

ald

Assemblea cantonale ordinaria dei DelegatiL’Assemblea generale ordinaria dei Delegati dellaSezione Ticino del Touring Club Svizzero si terrà quest’anno al Centro Manifestazioni Mercato Coperto di Mendrisio martedì, 19 maggio 2015, alle ore 17.30 con il seguente ordine del giorno:1. Approvazione del verbale dell’Assemblea generale

ordinaria del 15 maggio 2014 svoltasi al Centroesposizioni di Lugano.

2. Premiazione dei migliori apprendisti del ramo auto-meccanico.

3. Relazione del direttore sull’attività 20144.Relazione presidenziale per l’anno 2014: discussione

e approvazione.5. Conto d’esercizio e bilancio al 31.12.2014: relazione

del tesoriere e rapporto dei revisori statutari. Discussione e approvazione.

6.Nomine statutarie:a) di un membro di Comitato.

7. Determinazione delle quote sociali 2016.8.Eventuali.

Il presidente Enzo Pfister (terzo da s.) e il Comitato del Gruppo del Mendrisiotto.

Junior Driving: ancoraqualche posto disponibileIl TCS propone ai giovani dai 16 ai 18 anni i corsi JuniorDriving nei periodi delle vacanze scolastiche presso il Vil-laggio di vacanza di Scruengo a Quinto, allo scopo di pre-pararsi all’esame teorico ufficiale «scooter, cat. A1 limitataa 50 cc e auto, cat. B». Una settimana intensa, con vitto ealloggio inclusi, in cui apprendere la teoria legislativa (rego-le, segnaletica ecc.) ed esercitarsi sulle domande d’esame,come avverrà a fine settimana nella prova d’esame ufficialepresso la Sezione della Circolazione a Camorino.

Nel corso sono compresi inoltre i «primi soccorsi» (requi-sito obbligatorio per sostenere l’esame teorico), l’approccioalla guida pratica dell’auto su pista chiusa al traffico, le conferenze su vari aspetti della guida, e un buono per il corso di sensibilizzazione, necessario per presentarsiall’esame pratico (tariffa 950 fr. tutto compreso).

Ai corsi possono iscriversi solo soci e figli di soci TCS. Le date possono essere richieste allo 0919359121 oppurevisionate sul sito www.tcs-ticino.ch dove ci si può ancheiscrivere.

Gruppo del Mendrisiotto: grigliata d’inizio estateVenerdì, 5 giugno si terrà la Grigliata del Gruppo del Men-drisiotto presso il Grotto Loverciano a Castel San Pietro.Prima dell’inizio della cena, a partire dalle 19.00, verràservito un welcome drink a tutti i presenti. Cena dalle19.30. Siete tutti invitati a partecipare alla serata, senzadimenticare soci ed amici del TCS, nonché i vostri fami-gliari. Il prezzo (bibite escluse) è di 30 fr. Prenotazioni: a [email protected] oppure allo 0791714896 –avv. Andrea Carri – entro il 22 maggio. Posti a disposizionelimitati. iscrivetevi subito!

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43sezione ticino | touringn.4 | 30 aprile 2015

Si sono tenute le assemblee deigruppi locali. I lavori si sono svoltisecondo l’usuale programma: i conti

2014 sono stati tutti approvati e i reso-conti delle attività dell’anno trascorso,come pure le proposte per quest’anno,hanno mostrato il grande impegno che icomitati hanno investito nel Club. Le re-lazioni presidenziali e gli interessanti in-terventi hanno inoltre animato le serate.

Luganese La Presidente avv. Graziana RigamontiVilla ha esposto il ricco programma ricrea-tivo. La relazione del Tesoriere PiergiorgioGrassi ha stimolato alcuni interventi suiredditizi investimenti azionari effettuati.

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Bellinzonese e ValliIl Presidente ing. Nelio Rigamonti ha de-scritto le attività promosse, in sintoniacon gli scopi statutari, stigmatizzando laperdita di Soci comunque registrata e au-spicando una seria ricerca di soluzioni.Ha poi chiesto ai presenti il sostegno alprogetto per la costruzione del tunnel dirisanamento del San Gottardo, senza au-mento di capacità, in votazione l’annoprossimo. Infine ha esortato i Delegati aproporre progetti interessanti in sostitu-zione di «Bike sharing Bellinzona», giàvotato nel 2012 ma mai concretizzato. Le elezioni di Massimiliano Martinoni e

Gruppi locali in assemblea

Davide Agustoni hanno completato la lista dei Delegati sezionali.

Dopo i lavori assembleari gli avvocatiAndrea Roth e Paolo Ferrazzini, di Assi-sta, hanno presentato le novità di Via Sicura per il 2015.

Locarnese e ValliPaolo Dedini ha condotto la sua prima assemblea da presidente. Tra le attivitàdescritte ha sottolineato il successodell’originale proposta teatrale «Moltorumore per nulla» in collaborazione conCambusateatro di Minusio. I presentihanno eletto la nuova responsabile dellefinanze e membro di Comitato DeborahGenerelli, in sostituzione della compian-ta Paola Biaggi. Come a Bellinzona, lastessa relazione su Via Sicura ha conclusol’assemblea.

MendrisiottoAnche l’ing. Enzo Pfister ha riassuntol’attività del suo primo anno di presiden-za. Ha elogiato in modo marcato e fiero laqualità del nuovo Comitato ed il suo ope-rato. Pfister ha poi elencato alcuni inter-venti e cantieri che aprono spiragli di mi-glioramento al caotico e grave degradodella regione negli ultimi decenni. Traffi-co e inquinamento restano i principalinemici da combattere e qualsiasi propo-sta benefica è da sostenere, come il mes-saggio cash-bonus e mobilità aziendale,approvato dal Gran Consiglio, che saràoggetto di una votazione a giugno dopo ilriuscito referendum.

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Assemblea cantonale ordinaria dei DelegatiL’Assemblea generale ordinaria dei Delegati dellaSezione Ticino del Touring Club Svizzero si terrà quest’anno al Centro Manifestazioni Mercato Coperto di Mendrisio martedì, 19 maggio 2015, alle ore 17.30 con il seguente ordine del giorno:1. Approvazione del verbale dell’Assemblea generale

ordinaria del 15 maggio 2014 svoltasi al Centroesposizioni di Lugano.

2. Premiazione dei migliori apprendisti del ramo auto-meccanico.

3. Relazione del direttore sull’attività 20144.Relazione presidenziale per l’anno 2014: discussione

e approvazione.5. Conto d’esercizio e bilancio al 31.12.2014: relazione

del tesoriere e rapporto dei revisori statutari. Discussione e approvazione.

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7. Determinazione delle quote sociali 2016.8.Eventuali.

Il presidente Enzo Pfister (terzo da s.) e il Comitato del Gruppo del Mendrisiotto.

Junior Driving: ancoraqualche posto disponibileIl TCS propone ai giovani dai 16 ai 18 anni i corsi JuniorDriving nei periodi delle vacanze scolastiche presso il Vil-laggio di vacanza di Scruengo a Quinto, allo scopo di pre-pararsi all’esame teorico ufficiale «scooter, cat. A1 limitataa 50 cc e auto, cat. B». Una settimana intensa, con vitto ealloggio inclusi, in cui apprendere la teoria legislativa (rego-le, segnaletica ecc.) ed esercitarsi sulle domande d’esame,come avverrà a fine settimana nella prova d’esame ufficialepresso la Sezione della Circolazione a Camorino.

Nel corso sono compresi inoltre i «primi soccorsi» (requi-sito obbligatorio per sostenere l’esame teorico), l’approccioalla guida pratica dell’auto su pista chiusa al traffico, le conferenze su vari aspetti della guida, e un buono per il corso di sensibilizzazione, necessario per presentarsiall’esame pratico (tariffa 950 fr. tutto compreso).

Ai corsi possono iscriversi solo soci e figli di soci TCS. Le date possono essere richieste allo 0919359121 oppurevisionate sul sito www.tcs-ticino.ch dove ci si può ancheiscrivere.

Gruppo del Mendrisiotto: grigliata d’inizio estateVenerdì, 5 giugno si terrà la Grigliata del Gruppo del Men-drisiotto presso il Grotto Loverciano a Castel San Pietro.Prima dell’inizio della cena, a partire dalle 19.00, verràservito un welcome drink a tutti i presenti. Cena dalle19.30. Siete tutti invitati a partecipare alla serata, senzadimenticare soci ed amici del TCS, nonché i vostri fami-gliari. Il prezzo (bibite escluse) è di 30 fr. Prenotazioni: a [email protected] oppure allo 0791714896 –avv. Andrea Carri – entro il 22 maggio. Posti a disposizionelimitati. iscrivetevi subito!

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45club e soci | touringn.4 | 30 aprile 2015

Dal 9 maggio al 1° novembre avràluogo la 6° triennale di sculturasvizzera a Bad Ragaz e Vaduz, la

«Bad Ragartz». 90 artisti provenienti da13 Paesi – addirittura da Giappone e Coreadel Sud – espongono le loro opere. Lamostra di sculture organizzata dal me-dico e mecenate Rolf Hohmeister e dallamoglie Esther è nota in tutto il mondo. Inquesto periodo i media internazionalipuntano i riflettori sull’evento all’ariaaperta. Assieme al Festival delle piccolesculture in Le vieux Bad Pfäfers vengonomostrate circa 400 opere artistiche. Ilmotto del 2015 è il seguente «Sehen –Verstehen – Lieben» («Vedere – Capire –Amare»). «Con la 6° triennale l’obiettivoè quello di indovinare lo spirito deltempo e poi continuare a riflettere inmodo artistico a partire dal punto in cuigli altri si sono fermati», afferma l’orga-

nizzatore Rolf Hohmeister. Ogni sculturadeve essere intesa come un intermezzodi godimento all’interno del continuomutamento.

Albergo TCS Schloss RagazDurante la triennale, Patrick Zettel, di-rettore dell’hotel del TCS Schloss Ragaz,ha in serbo uno straordinario pacchettodi offerte: 3 pernottamenti con mezzapensione incluso l’utilizzo dell’area well-ness «Relax-Oase», un ingresso nellaTamina Therme per il 175° giubileo dellalocale sorgente termale, una gita guidataattraverso il parco delle sculture «BadRagartz» (sempre di giovedì). Tutto ciòper 390 fr. per persona; in alta stagionedal 12 luglio al 31 agosto viene chiesto unsupplemento di 45 fr. per persona. wiwww.badragartz.chwww.hotelschlossragaz.ch

Arte all’aperto a Bad Ragaz e Vaduz

foto

ald

In memoria di Alfred Weber

Il 26 marzo 2015 si èspento all’età di 92anni l’ex presidentecentrale del TCSAlfred Weber. Avevapresieduto il club dal1981 al 1987. Il lungocurriculum del giuri-

sta urano è di notevole spessore, comedimostrano alcune delle cariche piùrappresentative che ha ricoperto: consi-gliere cantonale, consigliere di Stato delCanton Uri (direttore polizia e finanze),presidente del governo, consiglierenazionale e, a coronamento della suacarriera politica, presidente del Consi-glio nazionale nel 1970/71. Per il TCSAlfred Weber fu segretario della SezioneUri dal 1953 al 1973 e contemporanea-mente direttore dell’agenzia di Altdorf.Dopo la sua elezione a presidente cen-trale nel 1981, rispose così alla domandariguardante lo sviluppo del TCS: «Nonesistono solo interessi automobilistici.Ci sarà perciò un’apertura verso tutte lecerchie interessate ai trasporti». Unadichiarazione che non ha tutt’oggi persola sua attualità. wi

È scomparso Jean Meyer

Il TCS annuncia lamorte del suo expresidente centraleJean Meyer, scom-parso all’età di 85anni. Il basilese JeanMeyer aveva presie-duto la Sezione TCS

delle due Basilea dal 1988 al 1996, nel1991 era diventato tesoriere dell’asso-ciazione centrale e aveva coronato a 66anni la sua carriera in seno al TCS conl’elezione a presidente centrale, avve-nuta nel 1996; si era poi ritirato nel2004. Come membro di diverse com-missioni, nel 1994 Jean Meyer avevapreso parte alla riorganizzazione delclub della mobilità. Sotto la sua guida si era investito massicciamente nellasicurezza stradale e durante il suo periodo presidenziale ci fu l’inaugura-zione di due tra i più moderni centri di sicurezza stradale d’Europa. Le suedichiarazioni taglienti e inequivocabilitrovavano larga eco anche tra l’opinionepubblica. wi

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Page 45: Touring 4 / 2015 italiano

45club e soci | touringn.4 | 30 aprile 2015

Dal 9 maggio al 1° novembre avràluogo la 6° triennale di sculturasvizzera a Bad Ragaz e Vaduz, la

«Bad Ragartz». 90 artisti provenienti da13 Paesi – addirittura da Giappone e Coreadel Sud – espongono le loro opere. Lamostra di sculture organizzata dal me-dico e mecenate Rolf Hohmeister e dallamoglie Esther è nota in tutto il mondo. Inquesto periodo i media internazionalipuntano i riflettori sull’evento all’ariaaperta. Assieme al Festival delle piccolesculture in Le vieux Bad Pfäfers vengonomostrate circa 400 opere artistiche. Ilmotto del 2015 è il seguente «Sehen –Verstehen – Lieben» («Vedere – Capire –Amare»). «Con la 6° triennale l’obiettivoè quello di indovinare lo spirito deltempo e poi continuare a riflettere inmodo artistico a partire dal punto in cuigli altri si sono fermati», afferma l’orga-

nizzatore Rolf Hohmeister. Ogni sculturadeve essere intesa come un intermezzodi godimento all’interno del continuomutamento.

Albergo TCS Schloss RagazDurante la triennale, Patrick Zettel, di-rettore dell’hotel del TCS Schloss Ragaz,ha in serbo uno straordinario pacchettodi offerte: 3 pernottamenti con mezzapensione incluso l’utilizzo dell’area well-ness «Relax-Oase», un ingresso nellaTamina Therme per il 175° giubileo dellalocale sorgente termale, una gita guidataattraverso il parco delle sculture «BadRagartz» (sempre di giovedì). Tutto ciòper 390 fr. per persona; in alta stagionedal 12 luglio al 31 agosto viene chiesto unsupplemento di 45 fr. per persona. wiwww.badragartz.chwww.hotelschlossragaz.ch

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In memoria di Alfred Weber

Il 26 marzo 2015 si èspento all’età di 92anni l’ex presidentecentrale del TCSAlfred Weber. Avevapresieduto il club dal1981 al 1987. Il lungocurriculum del giuri-

sta urano è di notevole spessore, comedimostrano alcune delle cariche piùrappresentative che ha ricoperto: consi-gliere cantonale, consigliere di Stato delCanton Uri (direttore polizia e finanze),presidente del governo, consiglierenazionale e, a coronamento della suacarriera politica, presidente del Consi-glio nazionale nel 1970/71. Per il TCSAlfred Weber fu segretario della SezioneUri dal 1953 al 1973 e contemporanea-mente direttore dell’agenzia di Altdorf.Dopo la sua elezione a presidente cen-trale nel 1981, rispose così alla domandariguardante lo sviluppo del TCS: «Nonesistono solo interessi automobilistici.Ci sarà perciò un’apertura verso tutte lecerchie interessate ai trasporti». Unadichiarazione che non ha tutt’oggi persola sua attualità. wi

È scomparso Jean Meyer

Il TCS annuncia lamorte del suo expresidente centraleJean Meyer, scom-parso all’età di 85anni. Il basilese JeanMeyer aveva presie-duto la Sezione TCS

delle due Basilea dal 1988 al 1996, nel1991 era diventato tesoriere dell’asso-ciazione centrale e aveva coronato a 66anni la sua carriera in seno al TCS conl’elezione a presidente centrale, avve-nuta nel 1996; si era poi ritirato nel2004. Come membro di diverse com-missioni, nel 1994 Jean Meyer avevapreso parte alla riorganizzazione delclub della mobilità. Sotto la sua guida si era investito massicciamente nellasicurezza stradale e durante il suo periodo presidenziale ci fu l’inaugura-zione di due tra i più moderni centri di sicurezza stradale d’Europa. Le suedichiarazioni taglienti e inequivocabilitrovavano larga eco anche tra l’opinionepubblica. wi

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47club e soci | touringn.4 | 30 aprile 2015

Di quante riunioni avete bisogno finoall’inizio dell’evento?Tony Staub: Con la nuova organizzazio-ne si sono resi necessari vari incontri pre-paratori per la suddivisione e la distribu-zione del lavoro. Noi tre formiamo l’orga-no direttivo e ci incontriamo ogni tre oquattro settimane, saranno perciò unaquindicina di volte sino al 3 luglio, giornodell’inizio della manifestazione.

Quale risulta essere il maggiore ostacolo a livello organizzativo?Jon Hare: Come per l’organizzazione diqualsiasi grosso evento ci sono nuovi col-laboratori, di cui bisogna dapprima cono-scere la personalità e il modo di lavorare.Tony Staub: Il maggiore ostacolo è la cre-scita della manifestazione con tutti i suoieffetti collaterali. Molte cose non si svol-gono in un unico luogo ma in tanti puntidifferenti, e il tutto nell’ambito di un avvenimento in costante evoluzione. In

questo vedo però anche un’opportunità:stiamo costruendo una manifestazioneunica nel suo genere nel nostro Paese.Anche il pubblico dovrebbe riuscire a ve-dere come ci piacerebbe che fosse questoevento tra cinque anni. In questo proces-so inglobiamo tutti.

Ci sono anche idee che non si riescono a sviluppare?Jean-Pierre Knoblauch: Sì, volevamo in-stallare una ruota panoramica ma sul ter-reno c’erano problemi statici, così abbia-mo dovuto seppellire l’idea.

Nello svolgimento dell’anno scorso sisono registrate anche delle panne?Tony Staub: Tra le avarie «innocue» pos-so segnalare il collasso di internet.Jean-Pierre Knoblauch: Effettivamente ètroppo, se di colpo migliaia di personedecidono di andare in rete contempora-neamente!Tony Staub: Durante manifestazioni diquesto ordine di grandezza non si posso-no mai escludere del tutto malesseri oanche infortuni. Ma ci sentiamo benequipaggiati grazie alla postazione sani-taria. Quando ci sono di mezzo autovet-ture d’epoca e motociclette storiche sor-gono sempre anche problemi tecnici,qualche panne, ma questo fa parte dellanatura delle cose.

Dove si orienta quest’anno la vostraattenzione?Tony Staub: Vorremmo rendere l’eventoancora più autentico. Perciò, ad esempio,incoraggiamo i conducenti a indossare

vestiti dell’epoca del loro veicolo, che ivisitatori possono facilmente riconosce-re. Inoltre, facciamo partecipare più atti-vamente gli spettatori organizzando unconcorso fotografico a loro riservato. Li-gnières Historique dovrebbe trasformar-si in un’opera d’arte totale, in un’espe-rienza che si deve avere vissuto!Jon Hare: Con la crescita della manifesta-zione ottimizziamo la gestione di crisi,professionalizzando ulteriormente gliaddetti ai contatti tra polizia, pompieri epersonale sanitario.

C’è già stato qualche episodio curioso?Tony Staub (riflettendo a lungo): Non riesco a ricordare un singolo fatto parti-colarmente curioso; tutto è speciale alla Lignières Historique!

Cosa vi ha colpito di più durante l’edizione 2014?Jon Hare: Per me sono stati i commentidei partecipanti espressi all’uscita dal-l’area. Si sono lasciati andare a dichiara-zioni decisamente entusiastiche: «Fanta-stico evento, manifestazione impressio-nante, ci saremo anche il prossimo an-no!». E questo nonostante le condizionimeteo abbiano lasciato molto a desidera-re. Riscontri del genere sono veramentel’applauso più bello per un organizzatoredi manifestazioni.

Jean-Pierre Knoblauch: Lignières Histo-rique è strettamente associata a emozio-ni e ricordi. È questo che distingue que-sto evento dagli altri che si svolgono nelCentro di guida di Lignières.

Lignières Historique è costituita dasvariati singoli eventi. Quali attrazionihanno suscitato particolare clamorenel 2014?Tony Staub: Non possiamo ancora conta-re su una lunga esperienza con la Ligniè-res Historique. Ma l’anno scorso, con iltre volte vincitore della Le Mans MarcelFässler sul circuito, abbiamo avuto un as-soluto pezzo forte, qualcosa che in Sviz-zera non si vedeva da decenni. Altrimen-ti, è stato l’intero pacchetto ad essere entusiasmante. Durante il giorno vivia-mo e raccontiamo storie, mentre di nottele scriviamo; questo significa che guar-diamo ai decenni passati ma contempo-raneamente anche al futuro.

Qual è il grado di accettazione nella regione?Jean-Pierre Knoblauch: Non ci sono asso-lutamente problemi. Normalmente, nelcentro di guida di Lignières abbiamoquattro eventi all’anno; il livello di com-prensione delle autorità comunali e dellapopolazione nei confronti del nostro im-pianto è molto alto.

Offrite qualcosa di speciale ai locali?Tony Staub: Il giorno d’inizio, venerdì 3 luglio, la popolazione del Plateau deDiesse è invitata gratuitamente. Ogni nu-cleo familiare viene informato per estesoprima della manifestazione. ◾

«Lignières è strettamente associataa emozioni e ricordi»

Da sinistra: TonyStaub, direzionegenerale, comu-nicazione, media,sponsor, gestionedelle gare; Jean-Pierre Knoblauch,direttore delCentro di guidaLignières, sicu-rezza, autorità;Jon Hare, logisti-ca, ristorazione,costruzioni, per-sonale.

«L’ostacolo maggiore è la crescita della manifestazionecon tutti i suoi effetti collaterali»

touring | club e socin.4 | 30 aprile 2015

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Un capolavoro di logistica

Quando avete iniziato a lavorare all’organizzazione della Lignières Historique 2015?Tony Staub: Il 18 agosto 2014, il giornodopo la conclusione dell’ultimo Festival.Dopo l’evento ci si trova già prima del-l’evento! Siccome questa manifestazioneha già un posto fisso nell’agenda del TCS,stiamo già pensando al 2016.

Quali lezioni avete tratto dalla manifestazione dell’anno scorso?Tony Staub: Nel 2013 l’evento era statoorganizzato come prologo. L’anno scor-so, invece, abbiamo tracciato il solco delRacing Festival. Nello stesso posto si

svolgono in contemporanea molti singolieventi che vanno a formare un program-ma generale, una cosa che rappresentaun compito titanico. Perciò, per il festivaldi quest’anno ci siamo dovuti riorganiz-zare e suddividere i compiti tra più per-sone.

Quante persone in totale sono coinvolte in questo gigantesco avvenimento e su quali esperienze potete fare affidamento?Jon Hare: Circa 150, tra volontari e perso-nale pagato, ad esempio per il servizio disicurezza. Ognuno del comitato organiz-zatore ha esperienza nel suo ramo.

Jean-Pierre Knoblauch: Grazie alle variemanifestazioni svolte nel Centro di guidadi Lignières dalla sua apertura abbiamogià potuto collezionare alcune esperien-ze. Ma i volumi in continua crescita dellaLignières Historique richiedono semprequalcosa di nuovo; cresciamo assieme alla manifestazione, senza percepirlo realmente!

In un’organizzazione così complessaci sono dei doppioni o problemi di coordinazione?Tony Staub: Con la suddivisione dell’or-ganizzazione tra più specialisti in deter-minati campi è aumentato naturalmenteanche lo sforzo di coordinamento. Ab-

biamo comunque un piano strategicoquinquennale e procediamo nello svi-luppo di questa manifestazione facendoun passo alla volta. L’obiettivo è di cre-scere tutti assieme.Jon Hare: Comunicare e rispettarsi sonoi principali elementi di un lavoro di squa-dra.

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Lignières Historique 2015 | Da loro dipende il successo del Racing Festival che si svolge dal 3 al 5 luglio nell’area del Centro di guida del TCS a Lignières (NE): Jon Hare, Jean-Pierre Knoblauch e Tony Staub. Intervista: Peter Widmer

Lignières Historique 2015 significa immergersi nella nostalgia delle gare, rivivere, ricordare, gioire, percepire; www.lignieres-historique.ch

«Comunicare e rispettarsi sono elementi importanti»

Page 47: Touring 4 / 2015 italiano

47club e soci | touringn.4 | 30 aprile 2015

Di quante riunioni avete bisogno finoall’inizio dell’evento?Tony Staub: Con la nuova organizzazio-ne si sono resi necessari vari incontri pre-paratori per la suddivisione e la distribu-zione del lavoro. Noi tre formiamo l’orga-no direttivo e ci incontriamo ogni tre oquattro settimane, saranno perciò unaquindicina di volte sino al 3 luglio, giornodell’inizio della manifestazione.

Quale risulta essere il maggiore ostacolo a livello organizzativo?Jon Hare: Come per l’organizzazione diqualsiasi grosso evento ci sono nuovi col-laboratori, di cui bisogna dapprima cono-scere la personalità e il modo di lavorare.Tony Staub: Il maggiore ostacolo è la cre-scita della manifestazione con tutti i suoieffetti collaterali. Molte cose non si svol-gono in un unico luogo ma in tanti puntidifferenti, e il tutto nell’ambito di un avvenimento in costante evoluzione. In

questo vedo però anche un’opportunità:stiamo costruendo una manifestazioneunica nel suo genere nel nostro Paese.Anche il pubblico dovrebbe riuscire a ve-dere come ci piacerebbe che fosse questoevento tra cinque anni. In questo proces-so inglobiamo tutti.

Ci sono anche idee che non si riescono a sviluppare?Jean-Pierre Knoblauch: Sì, volevamo in-stallare una ruota panoramica ma sul ter-reno c’erano problemi statici, così abbia-mo dovuto seppellire l’idea.

Nello svolgimento dell’anno scorso sisono registrate anche delle panne?Tony Staub: Tra le avarie «innocue» pos-so segnalare il collasso di internet.Jean-Pierre Knoblauch: Effettivamente ètroppo, se di colpo migliaia di personedecidono di andare in rete contempora-neamente!Tony Staub: Durante manifestazioni diquesto ordine di grandezza non si posso-no mai escludere del tutto malesseri oanche infortuni. Ma ci sentiamo benequipaggiati grazie alla postazione sani-taria. Quando ci sono di mezzo autovet-ture d’epoca e motociclette storiche sor-gono sempre anche problemi tecnici,qualche panne, ma questo fa parte dellanatura delle cose.

Dove si orienta quest’anno la vostraattenzione?Tony Staub: Vorremmo rendere l’eventoancora più autentico. Perciò, ad esempio,incoraggiamo i conducenti a indossare

vestiti dell’epoca del loro veicolo, che ivisitatori possono facilmente riconosce-re. Inoltre, facciamo partecipare più atti-vamente gli spettatori organizzando unconcorso fotografico a loro riservato. Li-gnières Historique dovrebbe trasformar-si in un’opera d’arte totale, in un’espe-rienza che si deve avere vissuto!Jon Hare: Con la crescita della manifesta-zione ottimizziamo la gestione di crisi,professionalizzando ulteriormente gliaddetti ai contatti tra polizia, pompieri epersonale sanitario.

C’è già stato qualche episodio curioso?Tony Staub (riflettendo a lungo): Non riesco a ricordare un singolo fatto parti-colarmente curioso; tutto è speciale alla Lignières Historique!

Cosa vi ha colpito di più durante l’edizione 2014?Jon Hare: Per me sono stati i commentidei partecipanti espressi all’uscita dal-l’area. Si sono lasciati andare a dichiara-zioni decisamente entusiastiche: «Fanta-stico evento, manifestazione impressio-nante, ci saremo anche il prossimo an-no!». E questo nonostante le condizionimeteo abbiano lasciato molto a desidera-re. Riscontri del genere sono veramentel’applauso più bello per un organizzatoredi manifestazioni.

Jean-Pierre Knoblauch: Lignières Histo-rique è strettamente associata a emozio-ni e ricordi. È questo che distingue que-sto evento dagli altri che si svolgono nelCentro di guida di Lignières.

Lignières Historique è costituita dasvariati singoli eventi. Quali attrazionihanno suscitato particolare clamorenel 2014?Tony Staub: Non possiamo ancora conta-re su una lunga esperienza con la Ligniè-res Historique. Ma l’anno scorso, con iltre volte vincitore della Le Mans MarcelFässler sul circuito, abbiamo avuto un as-soluto pezzo forte, qualcosa che in Sviz-zera non si vedeva da decenni. Altrimen-ti, è stato l’intero pacchetto ad essere entusiasmante. Durante il giorno vivia-mo e raccontiamo storie, mentre di nottele scriviamo; questo significa che guar-diamo ai decenni passati ma contempo-raneamente anche al futuro.

Qual è il grado di accettazione nella regione?Jean-Pierre Knoblauch: Non ci sono asso-lutamente problemi. Normalmente, nelcentro di guida di Lignières abbiamoquattro eventi all’anno; il livello di com-prensione delle autorità comunali e dellapopolazione nei confronti del nostro im-pianto è molto alto.

Offrite qualcosa di speciale ai locali?Tony Staub: Il giorno d’inizio, venerdì 3 luglio, la popolazione del Plateau deDiesse è invitata gratuitamente. Ogni nu-cleo familiare viene informato per estesoprima della manifestazione. ◾

«Lignières è strettamente associataa emozioni e ricordi»

Da sinistra: TonyStaub, direzionegenerale, comu-nicazione, media,sponsor, gestionedelle gare; Jean-Pierre Knoblauch,direttore delCentro di guidaLignières, sicu-rezza, autorità;Jon Hare, logisti-ca, ristorazione,costruzioni, per-sonale.

«L’ostacolo maggiore è la crescita della manifestazionecon tutti i suoi effetti collaterali»

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49club e soci | touringn.4 | 30 aprile 2015

Èun mestiere variegato e impegna-tivo ancora dopo quasi 25 anni, dice con convinzione Urs Leist del

Centro tecnico del TCS a Ittigen. Circa il40% della sua attività consiste nei col-laudi ufficiali dei veicoli a motore, poi c’èun 20–30% di test, diagnosi e perizie. Ilresto è costituito da corsi e istruzione sulla strada, senza dimenticare la consu-lenza alla clientela e la parte amministra-tiva.

Urs Leist ha iniziato al TCS il 1° maggio1985 come pattugliatore. Successiva-mente, dopo un breve intermezzo pressol’Ufficio della circolazione del CantonBerna, è tornato al TCS il 1° gennaio 1991,questa volta nel centro tecnico di Ittigen,nella sua odierna funzione di esperto diveicoli e maestro di guida.

Con anima e corpoCome si svolge una giornata di lavoromedia del «decano» del centro tecnicobernese? «Al mattino arrivo sempre pre-sto al lavoro, per poter accogliere i primiclienti puntualmente già alle 7», rispon-de prontamente Urs Leist.

Lui non si occupa della ripartizione dellavoro, che spetta invece alla segreteriadella sezione Berna del TCS, responsabi-le anche dell’impianto di Ittigen. UrsLeist sa, però, sempre quali lavori loaspettano nei prossimi giorni, come adesempio quel venerdì 13 marzo 2015: almattino ci sono i collaudi ufficiali, di po-meriggio le verifiche, conteggio settima-nale e del tempo di lavoro, contatti di la-voro con l’Ufficio della circolazione e lasegreteria TCS, trasferimenti bancari epulizia della sala di prova. Come sempre,la sfida maggiore per questo sperimenta-to specialista risiede nel servizio ai clien-ti, che deve essere completo e impecca-bile: «Le aspettative del cliente devonoessere soddisfatte, affinché egli possa la-sciare il centro tecnico contento».

Urs Leist preferisce occuparsi dei corsi,dare lezioni di guida, avere a che fare conla gente. È alla mano, ma agisce con cir-cospezione, si esprime in modo chiaro,diretto e preciso, con tutta la pazienza ela comprensione dell’istruttore; i parteci-

panti ai corsi si affidano volentieri allesue cure. «Mi piacciono meno i test deimotoveicoli, perché io non guido la mo-tocicletta», ammette. Ma questa lacunapersonale viene colmata da un collegadel centro tecnico che ha una formazionedi meccanico di moto. «Anche da noi sitratta di specializzazione. Non ne possia-mo fare a meno, se vogliamo offrire pre-stazioni del massimo livello», affermaUrs Leist.

Nel corso degli anni è cambiato qual -cosa nel comportamento dei clienti? «Iclienti dimostrano sempre gratitudine,dato che si annunciano spontaneamenteper il collaudo, prima di ricevere la con-vocazione ufficiale. Guidano l’automobi-le già da tempo, ma anche l’età media delloro veicolo è piuttosto alta. Se in passatola speranza di vita delle autovetture eradi sette anni, attualmente è di 12 o 13 an-ni. E si constata anche molta meno ruggi-ne». Peter Widmer

TCS-Por-trät

Patrick Strössler

Leiter E-Bu-siness

A disposizione dei clienti già alle 7

Da 39 anni Urs Leistsi occupa intensamentedi veicoli, così ora nel tempo libero siconcentra su altro.

«Il cliente deve poter

lasciare il centro tecnico

contento»

RitrattoTCS

Urs Leist

Esperto di veicoli emaestro di guida

Urs Leist | Il 55enne di formazione meccanico d’auto lavora dal 1991 come esperto di veicoli e maestro di guida nel Centro tecnico del TCS a Ittigen presso Berna. Individua i suoi punti di forza nella relazione con la gente, nella calma e nella serenità.

BOTTA E RISPOSTA

È un fan d’auto anche in privato?No. In gioventù le emozioni per lebelle automobili erano più forti.Nella cerchia delle mie amicizieimpartisco lezioni di guida in pre -parazione dell’esame.

Come trascorre il tempo libero?Di preferenza in famiglia. Faccioanche «guida acquatica», qualcosadi simile ai «pontonier»; sono sociodi una società acquatica. Ascoltomusica, vado in bici e viaggio.

Come giudica il futuro della mobilità elettrica?Vedo un gran potenziale, se sarannomigliorate l’autonomia e la ricarica,e tutto sarà disponibile a un prezzoragionevole.

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Page 49: Touring 4 / 2015 italiano

49club e soci | touringn.4 | 30 aprile 2015

Èun mestiere variegato e impegna-tivo ancora dopo quasi 25 anni, dice con convinzione Urs Leist del

Centro tecnico del TCS a Ittigen. Circa il40% della sua attività consiste nei col-laudi ufficiali dei veicoli a motore, poi c’èun 20–30% di test, diagnosi e perizie. Ilresto è costituito da corsi e istruzione sulla strada, senza dimenticare la consu-lenza alla clientela e la parte amministra-tiva.

Urs Leist ha iniziato al TCS il 1° maggio1985 come pattugliatore. Successiva-mente, dopo un breve intermezzo pressol’Ufficio della circolazione del CantonBerna, è tornato al TCS il 1° gennaio 1991,questa volta nel centro tecnico di Ittigen,nella sua odierna funzione di esperto diveicoli e maestro di guida.

Con anima e corpoCome si svolge una giornata di lavoromedia del «decano» del centro tecnicobernese? «Al mattino arrivo sempre pre-sto al lavoro, per poter accogliere i primiclienti puntualmente già alle 7», rispon-de prontamente Urs Leist.

Lui non si occupa della ripartizione dellavoro, che spetta invece alla segreteriadella sezione Berna del TCS, responsabi-le anche dell’impianto di Ittigen. UrsLeist sa, però, sempre quali lavori loaspettano nei prossimi giorni, come adesempio quel venerdì 13 marzo 2015: almattino ci sono i collaudi ufficiali, di po-meriggio le verifiche, conteggio settima-nale e del tempo di lavoro, contatti di la-voro con l’Ufficio della circolazione e lasegreteria TCS, trasferimenti bancari epulizia della sala di prova. Come sempre,la sfida maggiore per questo sperimenta-to specialista risiede nel servizio ai clien-ti, che deve essere completo e impecca-bile: «Le aspettative del cliente devonoessere soddisfatte, affinché egli possa la-sciare il centro tecnico contento».

Urs Leist preferisce occuparsi dei corsi,dare lezioni di guida, avere a che fare conla gente. È alla mano, ma agisce con cir-cospezione, si esprime in modo chiaro,diretto e preciso, con tutta la pazienza ela comprensione dell’istruttore; i parteci-

panti ai corsi si affidano volentieri allesue cure. «Mi piacciono meno i test deimotoveicoli, perché io non guido la mo-tocicletta», ammette. Ma questa lacunapersonale viene colmata da un collegadel centro tecnico che ha una formazionedi meccanico di moto. «Anche da noi sitratta di specializzazione. Non ne possia-mo fare a meno, se vogliamo offrire pre-stazioni del massimo livello», affermaUrs Leist.

Nel corso degli anni è cambiato qual -cosa nel comportamento dei clienti? «Iclienti dimostrano sempre gratitudine,dato che si annunciano spontaneamenteper il collaudo, prima di ricevere la con-vocazione ufficiale. Guidano l’automobi-le già da tempo, ma anche l’età media delloro veicolo è piuttosto alta. Se in passatola speranza di vita delle autovetture eradi sette anni, attualmente è di 12 o 13 an-ni. E si constata anche molta meno ruggi-ne». Peter Widmer

TCS-Por-trät

Patrick Strössler

Leiter E-Bu-siness

A disposizione dei clienti già alle 7

Da 39 anni Urs Leistsi occupa intensamentedi veicoli, così ora nel tempo libero siconcentra su altro.

«Il cliente deve poter

lasciare il centro tecnico

contento»

RitrattoTCS

Urs Leist

Esperto di veicoli emaestro di guida

Urs Leist | Il 55enne di formazione meccanico d’auto lavora dal 1991 come esperto di veicoli e maestro di guida nel Centro tecnico del TCS a Ittigen presso Berna. Individua i suoi punti di forza nella relazione con la gente, nella calma e nella serenità.

BOTTA E RISPOSTA

È un fan d’auto anche in privato?No. In gioventù le emozioni per lebelle automobili erano più forti.Nella cerchia delle mie amicizieimpartisco lezioni di guida in pre -parazione dell’esame.

Come trascorre il tempo libero?Di preferenza in famiglia. Faccioanche «guida acquatica», qualcosadi simile ai «pontonier»; sono sociodi una società acquatica. Ascoltomusica, vado in bici e viaggio.

Come giudica il futuro della mobilità elettrica?Vedo un gran potenziale, se sarannomigliorate l’autonomia e la ricarica,e tutto sarà disponibile a un prezzoragionevole.

Page 50: Touring 4 / 2015 italiano

Giochi & Concorsi 04/2015 Quattro giochi e altrettante possibilità

di vincere uno dei quattro fantastici premi in palio!

Termine di partecipazione per ogni gioco: 18 maggio 2015.

Concorso 1: gioco per i lettori

In palio: 3 notti per 2 persone presso l’Esplanade Resort & Spa sul Lago Maggiore

Concorso 2: sudoku 1

In palio: Samsung G900 S5 4G Gold da 16 GB

Con un giardino pieno di palme e più di 40'000 m2 di vegetazione esotica, l’Esplanade è la struttura ideale dove trascorrere vacan-ze in totale relax nel mite microclima del Ticino. I buongustai possono trovare piatti della cucina mediterranea e vini di primissi-ma qualità nel ristorante «La Belle Epoque». Con i suoi colori caldi e i profumi avvolgenti, la spa aiuta a dimenticare lo stress quoti-diano e a ritrovare il proprio equilibrio inte-riore. L’Esplanade, completamente immerso nel verde, è il luogo giusto per chi ama fare attività anche in vacanza e per chi invece preferisce dedicarsi al «dolce far niente».

In palio: ∞ 3 pernottamenti in camera doppia Superior Classic con balcone e vista sul lago∞ Prima colazione a bu et

∞ Bevande analcoliche nel mini bar∞ Sauna, idromassaggio, bagno turco, area fi tness e piscina nel giardino∞ Biciclette∞ Trasferimenti da e alla stazione ferroviaria FFS di LocarnoSponsor del premio: www.esplanade.ch

Con il suo display da 5,1 pollici dotato di colo-ri brillanti, il Samsung G900 S5 è uno smart-phone dalle potenzialità eccezionali. Con una fotocamera da 16 MP è possibile scat-tare foto e registrare video di qualità supe-riore. Con una scheda SD si può facilmente estendere la memoria interna da 16 GBa 80 GB. Inoltre, l’utente ha a disposizione, se lo desidera, 50 GB sul cloud di Dropbox. La potente batteria agli ioni di litio da 2800 mAhgarantisce una lunga autonomia. Il dispositi-vo di design appare ancor più elegante gra-zie al ra nato corpo dorato. Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle

caselle colorate di rosso. Inviate un SMS con scrittotmi042 e le tre cifre al numero 543.

Valore

CHF

699.–

Valore

ca. CHF

1’200.–

I vincitori dell'edizione n. 02 sono:Clovis Morand, Vevey | Anita Gauch, Baden Francesco Campana, Dino | Daniel Dorthe, Vuarmarens

Quale altezza ha il nuovo ponte Hardanger in Norvegia?

Inviate un SMS con scritto tmi041 xx (xx = numero) al numero 543.

9

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3 5

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9 8 5 7 2

1 4632

9 6 8

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326

Page 51: Touring 4 / 2015 italiano

Concorso 3: cruciverba

In palio: 2 notti per 2 persone presso l’hotel Bad Horn**** direttamente sul lago di Costanza

Concorso 4: sudoku 2

In palio: Sony Xperia Z3 Compact bianco da 16 GB

A acciato sul lago di Costanza, conosciuto anche con il nome di mare degli svevi, si trova il ra nato Bad Horn Hotel & Spa dove trascorrere un soggiorno all’insegna di relaxe coccole. La struttura si contraddistingue per eleganza, comfort e ospitalità ma, so-prattutto, per l’incantevole posizione con un proprio pontile sul lago. I punti di ristoro propongono agli ospiti una ricca e varia of-ferta di prelibatezze gastronomiche.

In palio: ∞ 2 pernottamenti in camera in stile marinaro, lato lago∞ Ricca prima colazione a bu et svizzero∞ 2 cene Gourmet∞ Libero accesso all’area benessere e alla spa per un rilassamento profondo con un trattamento spa fl oating e un peeling a base di sale marino e olio in un lettino sospeso

Sponsor del premio: www.badhorn.ch

Uno degli smartphone più prestazionaliattualmente disponibili sul mercato, con specifi che eccezionali come il potente pro-cessore quad-core e una memoria di lavoro RAM da 2 GB, Xperia Z3 è perfetto sia come strumento da lavoro sia come dispositivo outdoor poiché è impermeabile e protetto dall’ingresso della polvere (come da clas-sifi cazione IP 65/68). Scatta foto e registra video di qualità superiore con la sua fotoca-mera da 20,7 MP. Dotato di sistema operativo Android. La memoria può essere facilmente estesa fi no a 128 GB con una scheda SD.

Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di verde (i campi evidenziati dalla diagonale devono essere riempiti con le cifre da 1 a 9). Inviate un SMS con scritto tmi044 e le tre cifre al numero 543.

Ogni SMS costa CHF 1.50. La partecipazione ai concorsi è possibile pure tramite cartolina postale a: TCS, Editoria Touring, casella postale, 3024 Berna. Possono partecipare ai concorsi tutte le lettrici e tutti i lettori di Touring della Svizzera e del Liechtenstein, a eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro familiari. I vincitori dei «giochi & concorsi» Touring saranno estratti a sorte e avvisati. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali. I nomi dei vincitori saranno pubblicati di volta in volta sulla rivista Touring.

Risolvete il cruciverba e compilate le sei caselle nella sequenza corretta.

Inviate un SMS con scritto tmi043 e la parola chiave al numero 543.

Valore

CHF

499.–

Valore

ca. CHF

1’000.–

1 2 3 4 5 6

2

1

3

4

6

5

Stelladel Toro

Regioneportoghese

Utileprontuario

Celebre ca-po Apache

Decorarecon ago

e filo

Cloruro dipolivinile

(sigla)

Soldati,armigeri

Inizialidi Poe

La Cereredei Greci

Il nome disei papi

Meteo...negativo

Teologomusulmano

Pocorumore

Intitolarea qualcuno

Georgesscrittore

Fece laLungaMarcia

Tale cosa

Henry,musicista

inglese

Astaorizzontale

a cui èfissata la

randa

L'attriceGardner

Allegro,vivace

Posto inverticale

È grossa...senza ossa

Confluiscenel Danubio

a Passau

Costellazio-ne con Sirio

Ottenere odesumere

Uncinida pesca

In mezzoalle tasche

Nella rosae nell'iris

Panesenza pari

Sette quellidi Kurosawa

Appellativo

Una “o”greca

3

54

9 8 4

6 3

2 3

81 9

7 638

69 1 74

2 8

2 9 1 6

Page 52: Touring 4 / 2015 italiano

53la pagina dei lettori | touringn.4 | 30 aprile 2015

Dapprima la sua ultima domanda:le regole della circolazione van-no rispettate a prescindere che

siano giustificate o no. Ne sono l’esem-pio tipico le Zone 30 senza controllisuccessivi o la riduzione a 120 km/h dellimite di velocità sulle autostrade con il pretesto della morte delle foreste. Selei ha bisogno di una consulenza legalepuò rivolgersi alla sua assicurazione diprotezione giuridica. Se non ne ha una,in quanto socio TCS ha diritto ad unaconsulenza annua gratuita presso unavvocato della sua sezione.

L’art. 22 cpv. 3 dell’Ordinanza sullasegnaletica stradale (OSStr.) recita:«L’inizio della limitazione generale divelocità a 50 km/h è indicato dal segnale«Velocità massima 50, Limite generale»(2.30.1) appena esiste una zona moltofabbricata da una delle parti della stra-da. La fine della limitazione generale di

velocità a 50 km/h è indicata dal segnale«Fine della velocità massima 50, Limitegenerale» (2.53.1); questo segnale ècollocato nel punto a partire dal qualené l’uno né l’altro dei lati della strada èmolto fabbricato».

Tuttavia l’Ordinanza sulla segnaleticastradale si rivolge alle autorità respon -sabili della circolazione stradale e non ai conducenti. Se i relativi articoli nonfossero applicati nel modo corretto, esse potrebbero essere costrette a porvirimedio, ad esempio spostando i limitiall’interno delle località. Ma ciò nonannulla eventuali multe comminate inbase alla legislazione precedente. Perquanto riguarda poi la riduzione dellavelocità da 60 a 50 km/h, viene consen-tito ai Comuni di lasciare a piacimento i60 km/h su determinati segmenti. In -oltre, i singoli Cantoni possono adottaredirettive di cui non siamo a conoscenza.

«La velocità non dovrebbe essere di60 km/h invece di50 se ci sono delle case solo lungo unlato della strada? Il limite di velocità vale anche quandonon ha basi legali?»Christian Lauterburg, Uettligen

l’espertoTCS

Daniel Muhlemann

Sicurezzastradale

Avete una domanda per un esperto del TCS? Inviatela per posta a: TCS, Redazione «Touring», Maulbeerstrasse 10,3001 Berna o per e-mail a [email protected].

Indicatore di direzioneNumerosi elementi della vostra infor-mazione su internet relativa all’utilizzodelle frecce sono corretti. Manca unacosa sola: bisogna che l’indicatore didirezione sia attivato al momento op-portuno. Infatti, molto spesso osservodegli automobilisti, così come delle autodella polizia, che segnalano la loro in-tenzione tardivamente. Attivando lafreccia, l’automobilista dovrebbe an-nunciare un cambio di direzione immi-nente e non una svolta già in corso.Altrimenti qual è l’utilità di dimostrareun’intenzione già chiara a tutti gli utentidella strada presenti? Per contro, nonvedo come risolvere questo problema alivello legislativo. Perciò, secondo me è necessario ricordare costantementeagli automobilisti che la loro intenzionedeve essere segnalata al momento op-portuno. Così facendo, gli altri utentidella strada potranno reagire di conse-guenza. W. Bertschin @

Incidente con bus per colpa di pedoniPoco tempo fa un conducente di auto-bus ha frenato di colpo prima dellestrisce pedonali (mi sembra nella Sviz-zera tedesca), all’interno una signoraanziana si è ferita seriamente per poipurtroppo morire. Sicuramente questopovero conducente sarà condannato dai giudici. Mentre ai veri assassini, cioèil gruppo che infrangendo la legge haattraversato col rosso, nulla sarà fatto…Non è ora di far cambiare la mentalità ai giudici? Patricio Calderari (@)

Limiti ingiustificatiLo scorso febbraio stavamo circolandonella regione di Berna utilizzando l’au-tostrada A12. Tra Düdingen e Flamatt,un cartello stradale mobile annunciavadi proseguire solo su una corsia e ad una velocità di 100 km/h. Ma con nostragrande sorpresa non abbiamo incontra-to nessun cantiere e neppure veicoli dicantieri su quel tratto. Al nostro ritornoanche in senso inverso dunque, abbia-mo incontrato la stessa segnaletica esempre senza nessuna ragione apparen-te. A volte ho incontrato questa situa-

zione sulle nostre autostrade, ad esem-pio sul tratto tra Villeneuve e Losanna.Questo modo di fare – ossia imporre deilimiti di velocità ridotti che apparente-mente non sono giustificati – mi sembracontroproduttivo e incita i conducenti a non tenerne conto. In quanto automo-bilista da quasi 40 anni desidero rispet-tare i limiti di velocità a condizione chesiano logici e fondati. R. Pasche (@)

Posteggiare in controsensoNoto spesso veicoli posteggiati lateral-mente nella direzione sbagliata delsenso di marcia. Per parcheggiarli quegliautomobilisti hanno fatto manovrepericolose e sarà ancora il caso quandoripartono. L’automobilista che circolacorrettamente su quella strada puòtrovarsi faccia a faccia con un veicoloche sta per entrare o uscire dal posteg-gio in controsenso! Nicholas Roddy (@)

touring impressumGiornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); Dino Nodari (dno, vice capo -redattore); Marc-Olivier Herren (MOH, vice caporedattore); Aline Beaud (ab), Christian Bützberger (Bü), Peter Widmer (wi).Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i),Tania Folly (f), Oliver Marti (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring,Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 0588273500, fax 0588275025. E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero,cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83141, totale: 1325035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Natascia Prosperi. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 0442503131, fax 0442503132. Produzione: St.Gal ler Tag blatt AG, CIL Cen tre d’im pres si on Laus an ne SA. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede cen trale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844888111; e-mail: [email protected]. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 12 volte l’anno. Si declina ogni responsabilitàper manoscritti e altri lavori non richiesti.

Un nostro lettore ha osservato che spesso gli automobilistisegnalano tardivamente l’intenzione di svoltare.

Per questa rubrica valgono alcune regole: piùbreve è la lettera, maggiore è la probabilitàche venga pubblicata; la redazione si riservadi apportare eventuali tagli e non tiene corri-spondenza. È possibile inviare le lettere pere-mail: [email protected]. Le lettere dei lettorivengono pubblicate anche nell’edizione onli-ne di «Touring» (www.touring.ch).

touring

Scriveteci!

LA DOMANDA

mw

touring | club e socin.4 | 30 aprile 2015

52

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Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione TCS Tessera partner/giovani Fr. 44.–Non motorizzati Fr. 32.–Cooldown Club membercard Fr. 66.–Ciclisti (con TCS Velo Assistance Casco 2000) Fr. 37.–Juniores (con TCS Velo Assistance Casco 2000) a seconda della SezioneQuota per socio campeggiatore TCS (solo se giàsocio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.–(camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–)

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Informare sempre prima ETI!Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 109.–Europa motorizzato «Individuale» Fr. 78.–Europa motorizzato «Cooldown Club» Fr. 72.–Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 79.–Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 69.–Mondo motorizzato «Famiglia» Fr. 199.–Mondo motorizzato «Individuale» Fr. 149.–Mondo motorizzato «Cooldown Club» Fr. 137.–Mondo non motorizzato «Famiglia» Fr. 169.–Mondo non motorizzato «Individuale» Fr. 139.–Spese di cura «Europa» Fr. 32.–Spese di cura «Mondo» Fr. 50.–

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Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci informa zioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale.

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Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch

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TCS Viaggi www.tcs-viaggi.chTCS Camping www.tcs-camping.ch 058 827 25 20TCS HotelsSchloss Ragaz, Bad Ragazwww.hotelschlossragaz.ch 081 303 77 77Bellavista, Vira Gambarognowww.hotelbellavista.ch 091 795 11 15Ciclo e svago tcs www.bici.tcs.ch

Clubservizi

Prezzi e prestazioni TCStelefono 0844888111 o www.tcs.ch

gen, che dal 2010 organizza questi incon-tri di Pentecoste nell’Oberland bernese, lidescrive come manifestazioni per fami-glie, dove persone che hanno gli stessi in-teressi si incontrano per scambiarsi ideee novità. Con il meeting di Stockental sivuole offrire agli appassionati di young -timer, un segmento in costante aumen-to, una piattaforma dove non si tratta so-prattutto di confrontarsi sulle misure e ilrumore delle auto, ma piuttosto di mo-strare con orgoglio ad un vasto e interes-sato pubblico quanto sia curata la propriavettura. L’evento si è comunque ingran-

Il 25 maggio, Lunedì di Pentecoste,dalle 9 alle 16.30 gli appassionati del-le cosiddette youngtimer si raduna-

no nell’area del Centro di sicurezza stra-dale TCS di Stockental, nel Canton Berna.La partecipazione è destinata ai proprie-tari di automobili delle annate che vannodal 1965 al 1995. Il prezzo d’entrata è di20 franchi e include un buono bevanda.Dal 2012 il CSS Stockental mette a dispo-sizione un palcoscenico ideale per que-sto appuntamento.

Il promotore e organizzatore, BrunoRufener del Garage Rufener-art di Sefti-

Raduno per giovani vecchiette

TC

S

Il Lunedì di Pente-coste il Centro di sicurezza stradaleTCS di Stockental sarà occupato da sempreverdi«youngtimer» che hanno almeno 20 anni.

Info Touringyoungtimer-stockental.chwww.tcs.ch/de/kurse/zentren/stockental

dito, come conferma Markus Augstbur-ger, direttore del Centro di sicurezzastradale TCS di Stockental: «All’inizioc’era solo qualche decina di youngtimer,ma nel frattempo il numero è salito ad ol-tre 400 veicoli. E la tendenza è in aumen-to!». Con stand di prodotti e attrazioniche ruotano attorno al tema «auto», gliorganizzatori non offrono un palcosceni-co solo ai proprietari di youngtimer, maanche un’esperienza indimenticabile peri visitatori.

Il CSS Stockental si trova a Niedersto -cken, ad appena dieci minuti di macchi-na da Thun e Spiez. È uno dei sei centridel TCS dove si svolgono corsi, trainingdi guida ed eventi.

Nessun limite nettoCon youngtimer si designano auto di unacerta età che però non hanno ancora rag-giunto lo status di oldtimer. Un numeroesatto di anni da cui decorre la definizio-ne di youngtimer non è ancora stato sta-bilito con certezza. In generale, per po-tersi fregiare del termine si parla diun’età tra i 15 e 20 anni. La youngtimer sitrasformerà in oldtimer solo quando avràcompiuto 30 anni. A Stockental vi lasce-rete entusiasmare dall’autonomia delleforme! wi

Page 53: Touring 4 / 2015 italiano

53la pagina dei lettori | touringn.4 | 30 aprile 2015

Dapprima la sua ultima domanda:le regole della circolazione van-no rispettate a prescindere che

siano giustificate o no. Ne sono l’esem-pio tipico le Zone 30 senza controllisuccessivi o la riduzione a 120 km/h dellimite di velocità sulle autostrade con il pretesto della morte delle foreste. Selei ha bisogno di una consulenza legalepuò rivolgersi alla sua assicurazione diprotezione giuridica. Se non ne ha una,in quanto socio TCS ha diritto ad unaconsulenza annua gratuita presso unavvocato della sua sezione.

L’art. 22 cpv. 3 dell’Ordinanza sullasegnaletica stradale (OSStr.) recita:«L’inizio della limitazione generale divelocità a 50 km/h è indicato dal segnale«Velocità massima 50, Limite generale»(2.30.1) appena esiste una zona moltofabbricata da una delle parti della stra-da. La fine della limitazione generale di

velocità a 50 km/h è indicata dal segnale«Fine della velocità massima 50, Limitegenerale» (2.53.1); questo segnale ècollocato nel punto a partire dal qualené l’uno né l’altro dei lati della strada èmolto fabbricato».

Tuttavia l’Ordinanza sulla segnaleticastradale si rivolge alle autorità respon -sabili della circolazione stradale e non ai conducenti. Se i relativi articoli nonfossero applicati nel modo corretto, esse potrebbero essere costrette a porvirimedio, ad esempio spostando i limitiall’interno delle località. Ma ciò nonannulla eventuali multe comminate inbase alla legislazione precedente. Perquanto riguarda poi la riduzione dellavelocità da 60 a 50 km/h, viene consen-tito ai Comuni di lasciare a piacimento i60 km/h su determinati segmenti. In -oltre, i singoli Cantoni possono adottaredirettive di cui non siamo a conoscenza.

«La velocità non dovrebbe essere di60 km/h invece di50 se ci sono delle case solo lungo unlato della strada? Il limite di velocità vale anche quandonon ha basi legali?»Christian Lauterburg, Uettligen

l’espertoTCS

Daniel Muhlemann

Sicurezzastradale

Avete una domanda per un esperto del TCS? Inviatela per posta a: TCS, Redazione «Touring», Maulbeerstrasse 10,3001 Berna o per e-mail a [email protected].

Indicatore di direzioneNumerosi elementi della vostra infor-mazione su internet relativa all’utilizzodelle frecce sono corretti. Manca unacosa sola: bisogna che l’indicatore didirezione sia attivato al momento op-portuno. Infatti, molto spesso osservodegli automobilisti, così come delle autodella polizia, che segnalano la loro in-tenzione tardivamente. Attivando lafreccia, l’automobilista dovrebbe an-nunciare un cambio di direzione immi-nente e non una svolta già in corso.Altrimenti qual è l’utilità di dimostrareun’intenzione già chiara a tutti gli utentidella strada presenti? Per contro, nonvedo come risolvere questo problema alivello legislativo. Perciò, secondo me è necessario ricordare costantementeagli automobilisti che la loro intenzionedeve essere segnalata al momento op-portuno. Così facendo, gli altri utentidella strada potranno reagire di conse-guenza. W. Bertschin @

Incidente con bus per colpa di pedoniPoco tempo fa un conducente di auto-bus ha frenato di colpo prima dellestrisce pedonali (mi sembra nella Sviz-zera tedesca), all’interno una signoraanziana si è ferita seriamente per poipurtroppo morire. Sicuramente questopovero conducente sarà condannato dai giudici. Mentre ai veri assassini, cioèil gruppo che infrangendo la legge haattraversato col rosso, nulla sarà fatto…Non è ora di far cambiare la mentalità ai giudici? Patricio Calderari (@)

Limiti ingiustificatiLo scorso febbraio stavamo circolandonella regione di Berna utilizzando l’au-tostrada A12. Tra Düdingen e Flamatt,un cartello stradale mobile annunciavadi proseguire solo su una corsia e ad una velocità di 100 km/h. Ma con nostragrande sorpresa non abbiamo incontra-to nessun cantiere e neppure veicoli dicantieri su quel tratto. Al nostro ritornoanche in senso inverso dunque, abbia-mo incontrato la stessa segnaletica esempre senza nessuna ragione apparen-te. A volte ho incontrato questa situa-

zione sulle nostre autostrade, ad esem-pio sul tratto tra Villeneuve e Losanna.Questo modo di fare – ossia imporre deilimiti di velocità ridotti che apparente-mente non sono giustificati – mi sembracontroproduttivo e incita i conducenti a non tenerne conto. In quanto automo-bilista da quasi 40 anni desidero rispet-tare i limiti di velocità a condizione chesiano logici e fondati. R. Pasche (@)

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Un nostro lettore ha osservato che spesso gli automobilistisegnalano tardivamente l’intenzione di svoltare.

Per questa rubrica valgono alcune regole: piùbreve è la lettera, maggiore è la probabilitàche venga pubblicata; la redazione si riservadi apportare eventuali tagli e non tiene corri-spondenza. È possibile inviare le lettere pere-mail: [email protected]. Le lettere dei lettorivengono pubblicate anche nell’edizione onli-ne di «Touring» (www.touring.ch).

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LA DOMANDA

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Page 54: Touring 4 / 2015 italiano

touring | l’incontron.4 | 30 aprile 2015

54

Ralf Flinkenflügel è il capo degli ispettori e della redazione della rinomata GuidaMichelin per la Germania e la Svizzera, per questo vuole rimanere anonimo.

In quanto responsabile capo dei test cosa fa lei di diversoda un comune ispettore della Guida Michelin?Ralf Flinkenflügel: Quando si tratta di decisioni veramente im-portanti, ovvero due o tre stelle, sono presente. Altrimenti miaffido all’esperienza del team, dato che ogni ispettore si è sedu-to a tavola dalle 4000 alle 5000 volte per valutare le pietanze.

Lei e il suo team testate in modo anonimo. Perché?Desidero entrare in un ristorante come un normale ospite, man-giare in tutta calma e poi pagare il conto. È anche meglio per il

«Oggi si mangia meglio di dieci anni fa»

ristoratore, perché così non s’innervosisce troppo e non com-mette degli errori.

Gli ispettori pagano sia i pasti che i pernottamenti per evitare il rischio di corruzione? Nel mio team questa è la regola. Per poter continuare a sedermialla tavola di un ristorante senza essere riconosciuto, pago adesempio in contanti.

Quante volte gli ispettori testano i ristoranti?In media un ispettore deve fare due pasti al giorno. Ciò corri-sponde a oltre 250 pasti l’anno.

I criteri dei test sono noti?Per i cuochi sì, per il pubblico in parte. Le visite sono tutte uffi-ciali, nel senso che dopo aver saldato il conto, parliamo con ilgastronomo. In questa occasione si possono ancora spiegare icriteri adottati. I più importanti sono: qualità del prodotto, lavorazione, cura, sapore e la nota personale dello chef. E la costanza lungo gli anni.

Come ci si comporta se vi è un cambiamento dello chef?La stella appartiene all’intero team, anche se lo chef è una figuraimportante. Ma senza il suo team alle spalle non funziona e nonpuò dare il massimo. Se le prestazioni poi continuano a esserebuone, allora lasciamo la stella.

Con le sue critiche, ha la sensazione di avere un influssosulla qualità delle cucine nella Guida Michelin?Non è il nostro obiettivo. Siamo aperti a tutte le direzioni di stilee proviamo tutto, dal classico alla cucina vegetariana, passandoda moderno, innovativo, indiano e giapponese. Da noi il cuocodeve trovare la sua strada.

Ad ascoltarla ho l’impressione che lei anche dopo 23 annidi esperienza professionale è sempre contento di sedersinuovamente a tavola. In privato cosa mangia volentieri?Sì, ma sa, quando si è in giro da soli diverse settimane l’anno enon si è accompagnati da una buona dose di entusiasmo, si puòlasciar perdere questo lavoro. In cucina si deve anche esseremolto aperti alle novità. Come qualsiasi persona in privato ap-prezzo mangiare anche solo un po’ di formaggio con un pezzodi pane. Intervista: Christian Bützberger

Ralf Flinkenflügeltesta i ristorantiin pieno anoni-mato, e deve anche rimanerecosì.

«I cuochi giovani e zelanti alzano il livello in cucina»

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Partecipate tramite cartolina postale indirizzata a:Concorso Touring, MIAMI, Casella postale, 8099 Zurigo.

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Condizioni di partecipazione: possono partecipare tutti i lettori e le lettrici di Touring in Svizzera e nel Liechtenstein. Sono esclusi i dipendenti del TCS e i loro familiari. L‘età minima di partecipazione è 18 anni. Il vincitore / la vincitrice sarà informata personalmente. Il premio è personale, non cedibile e non rimborsabile in contanti. I partecipanti possono essere contattati dallo sponsor del premio Boa Lingua. Non sarà tenuta alcuna corrispondenza riguardante il concorso. È escluso il ricorso alle vie legali.