Touring 13/2010 italiano

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Test della Kia Venga Dinamica minimonovolume ben modulabile 12 Formazione due fasi Un giorno tra i giovani conducenti a Lignières 22 Soggiorno in Liguria Ad Alassio tra spiaggia e sapori genuini 21 Concorso: in palio un moderno aspirapolvere a traino 29 Vacanze in Islanda In sella sotto il vulcano 16 Traffico davanti alle scuole Meglio in bici o a piedi 4 Mercato delle auto usate Quante belle occasioni 8 5 agosto 2010 touring 13 www.touring.ch GAA 1214 Vernier Il giornale della mobilità

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Il giornale della mobilità, edizione del 5 agosto 2010

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Test della Kia VengaDinamicaminimonovolumebenmodulabile 12

Formazione due fasiUn giorno tra i giovaniconducenti a Lignières 22

Soggiorno in LiguriaAdAlassio tra spiaggiae sapori genuini 21

Concorso: in palio un moderno aspirapolvere a traino 29

Vacanze in Islanda

In sella sottoil vulcano 16

Traffico davanti alle scuole

Meglio in bici o a piedi 4

Mercato delle auto usate

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5 agosto 2010 | touring 13 | editoriale e sommario 3

Ancora alcune settimane, poimigliaia diallievi affronteranno di nuovo il percor-so casa–scuola sulle proprie gambe oin bicicletta. Purtroppo questo tragittonon è privo di insidie: l’anno scorso, inSvizzera 295 bambini hanno subito unincidente a piedi o in bicicletta, ripor-tando ferite gravi o addirittura mortali.È tragico, ma dagli anni Settanta questiincidenti sono calati dell’85% grazieanche alle iniziative e alle campagne delTCS e altri partner, fra cui l’Ufficio pre-venzione infortuni (upi) e la polizia.Dal 1908, il TCS s’impegna per garan-

tire la sicurezza stradale e dal 2006coordina le campagne per l’inizio scola-stico. Il TCS dal 1975 ha distribuitooltre 4 milioni di cinture rifrangenti atutti i bambini dell’asilo e della primaelementare. In ogni luogo della Svizzeraper l’inizio scolastico vengono affissi15000 manifesti e 4000 striscioni conla scritta «Inizio scuole! Attenzionebambini!»; così comevengonodiffusi di-versi spot radiofonici. Inoltre, centinaiadi poliziotti distribuiscono ai genitoridei volantini informativi e agli automo-bilisti 200000 salviettine detergentiper i vetri con trascritte le misure pre-ventive più importanti.Una campagna, dunque, molto ampia

e con un impegno che non può mai dirsieccessivo. Ora tocca agli utenti dellastrada guidare con prudenza, in modoche anche i piccoli un giorno, quandosaranno loro stessi alla guida di un’auto,faranno attenzione ai bambini.

Felix Maurhofer, caporedattore

Il TCS si batte perun inizio dellescuole sicuro

primo piano4 Scuola: nelle prossime settimane riprenderà il via-vai di auto nei perimetri delle scuole.

società e mobilità7 Test tunnel: ben valutate tre gallerie esaminate in Svizzera dagli esperti europei.8 Auto d’occasione: si registra il doppio di vendite rispetto ai veicoli nuovi.

test e tecnica14 Maserati: si respira più tradizione che alta tecnologia sulle auto del «Tridente».15 Gran monovolume: VW offre comfort da berlina con la comoda e spaziosa Sharan.

viaggi e tempo libero19 Route du Bonheur: soggiorni individuali nelle strutture «Relais & Châteaux».21 Al mare vicino casa: ad Alassio sulla costa ligure tra spiagge, colline e gastronomia.

club e soci22 Formazione due fasi: una coppia di fratelli segue la prima giornata di corso al TCS.25 Bike-sharing a Lugano: un progetto di bici a noleggio in città sponsorizzato dal club.

7 il consulente27 contatti TCS29 forum, il concorso, impressum30 l’incontro: Anja Friedrich, la sommeliere di formaggi

False targhe svizzere infestano l’AlbaniaContando sull’ignoranza delle autorità locali, in Albania è diventata una vera modaapporre targhe svizzere taroccate. In foto un esempio pacchiano: la sigla è quella diLucerna... ma lo stemma è di Berna. Scopo: targare veicoli rubati o eludere i dazi.

PhilippHufschmid/ZürcherLandzeitung

Foto di copertinaAutore: Pascale Marder

12 Test Kia Venga 1.6 CVVT StyleCon un design studiato per l’Europaquesta minimonovolume offre tantocomfort e spazio grazie al suo concettomodulare. Pratico il sistema start-stop.

16 Trottare attraverso l’IslandaUn modo originale di conoscere un’isolaè di montare a cavallo e condividerel’esperienza con cavallerizzi di ogninazionalità. Tra geyser, cascate e vulcani.

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4 primo piano | touring 13 | 5 agosto 2010

PiaNeuenschwander

territorio oppure la densità di traffico. De-riva innanzitutto da una differenza di men-talità. Qualche anno fa, abbiamo analizzatoil modo di spostarsi degli scolari romandi esvizzero-tedeschi a Bienne. Abbiamo costa-tato che i Romandi erano meno inclini aspostarsi in bici e a piedi che i loro compa-gni svizzero-tedeschi, benché l’ambienteurbano e le distanze da percorrere fosseroidentiche.

Troppe autodavanti alle scuoleDocente alla facoltà di medicina dell’Università di Basilea,Charlotte Braun-Fahrländer si preoccupa per il numerocrescente di familiari che portano i figli a scuola inauto. Incoraggiando così una carenza di attività fisica.

»Quali sono i principali risultati delsuo studio?Charlotte Braun-Fahrländer*: Analizzandoi micro censimenti effettuati ogni cinqueanni dall’Ufficio federale di statistica, ab-biamo costatato una modifica del compor-tamento degli scolari nel corso del periodo1995–2005: la quota di biciclette è diminui-ta sull’insieme della Svizzera, principal-mente in città; contemporaneamente i tra-gitti in auto sono diventati più frequenti.

Quali i motivi di questa evoluzione?Principalmente, secondo me, certi genitoriconsiderano pericoloso il tragitto verso lascuola. Temono per la sicurezza dei lorobambini.

Un timore fondato?Nella maggior parte dei casi sì. La gentenon è irrazionale. Conosce le strade da at-traversare per recarsi a scuola. Sanno an-che giudicare se c’è un incrocio delicato,una strada troppo larga o un forte traffico.

Altri fattori entrano in gioco per spiegarel’aumento dei tragitti in auto?Sì. Se i due genitori esercitano un’attivitàprofessionale – cosa sempre più frequente– ne approfittano generalmente per deporre

Ciò vuol forse dire che in Romandiai tentativi di incoraggiare la bici o i percorsia piedi sono votati al fallimento?Assolutamente no. Lo prova il fatto che èproprio in Romandia che si è sviluppato«Pédibus», questo sistema originale diaccompagnamento a piedi dei bambini ascuola da parte dei genitori.

Per la salute dei bambini, vi è stato un realebeneficio a recarsi a scuola a piedi o in bici?Sì. Molti indizi dimostrano che l’attività fi-sica riduce i rischi di malattie cardiovasco-lari in età adulta. Ciò si conferma ancheattraverso uno studio scandinavo che haosservato lo stato di salute di un gruppo dipersone sull’arco di diversi anni; quelle chesi recavano al lavoro in bici – usandola perlo svago – presentavano una speranza divita più alta. Questo guadagno in salute èparticolarmente importante al giorno d’og-

Andar a piedi abitua ai pericoli della strada

Il flusso di veicoli ai bordi delle scuole pone un problema di sicurezza stra-dale: «Questo andirivieni crea un pericolo per i bambini che arrivano apiedi», nota René Wittwer, responsabile dell’educazione stradale al TCS.E aggiunge: «D’altra parte ci si può chiedere se tutti i genitori penserannoa dotarsi dei seggiolini rialzati previsti dalla nuova legge. Per un bambino,andare a scuola a piedi rappresenta un’esperienza importante, che con-sente in particolare di fare un apprendistato dei rischi della strada». Sumandato del Fondo di sicurezza stradale, il TCS coordina la campagna«Rientro a scuola» che si compone di vari capitoli: manifesti che invitanogli automobilisti a bloccarsi completamente davanti ai passaggi pedonali,strofinacci recanti il motto delmanifesto, spot radiofonici diffusi sulle retilocali di tutto il Paese, come pure la posa di striscioni e la distribuzionedelle tradizionali pettorine. jop

«Certi genitoriritengono chela via di scuolanon sia sicura»

i loro figli a scuola quando al mattino par-tono per il lavoro: d’altra parte, avere unaseconda vettura incita a portare il propriofiglio a scuola.

Dal suo studio emerge che la bici è menopopolare in Svizzera romanda e in Ticinorispetto alla Svizzera tedesca. Perché?È una differenza di comportamento chenon si riesce realmente a spiegare tramitefattori esterni, quali la conformazione del

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Portare i bambini a scuola in macchina significa anche privarli di esercizio fisico e di occasioni per allacciare relazioni sociali.

Si tratta principalmente dell’Olanda e dellaDanimarca, dove quasi il 30 percento dellagente va al lavoro in bicicletta; mentre inSvizzera ci situiamo attorno all’11 percen-to. E non crediate che resteranno fermi lì.Una larga fascia dell’opinione pubblica diquei due paesi pensa che bisogna continua-re a promuovere la bici.

Olanda e Danimarca approfittanodi una topografia molto favorevole...Certamente, ma il forte vento rallenta laprogressione e richiede un impegno fisicocome per scalare un’altura. La vera ragionedel successo della bici in questi paesi non

deriva dalla topografia, ma da una misceladi incentivi pubblici, di mentalità e di civi-smo.

Dove si situa la Svizzera nel confrontointernazionale?Siamo nella media. Con due terzi degli sco-lari che vanno a scuola a piedi oppure in bi-cicletta, facciamo nettamente meglio che inInghilterra o negli Stati Uniti. Per contro,siamo inferiori ai paesi scandinavi, dove labicicletta è un fenomeno di società. Dobbia-mo promuovere meglio questo mezzo ditrasporto di cui approfitta la salute pubbli-ca.« Intervista: Jacques-Olivier Pidoux

* Charlotte Braun-Fahrländer insegna alla facoltà dimedicina dell’Università di Basilea. È specialistanelle questioni di salute pubblica e di interazionitra l’ambiente e la salute.

gi, poiché un numero crescente di scolarisoffre di sovrappeso.

A parte una buona forma fisica, quali altribenefici traggono i bambini che vannoa scuola a piedi o in bici?Fanno l’apprendistato dell’indipendenza esperimentano i loro dintorni. Istauranorelazioni sociali con i compagni e giocanoall’aperto con loro.

Come incoraggiare i bambini a recarsia scuola in bici?Conviene sviluppare piste ciclabili sicure,separate dal traffico automobilistico. E, vi-sta la differenza di mentalità, potrebberoessere lanciate in Romandia e in Ticinocampagne di sensibilizzazione specifiche.

Nel campo della bicicletta, quali sono i paesieuropei più dinamici?

«Un numero crescentedi scolari soffre disovrappeso corporeo»

5 agosto 2010 | touring 13 | primo piano 5

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5 agosto 2010 | touring 13 | società e mobilità 7

L’autore è giornalista giudiziarioaccreditato presso il Tribunale federale.

Chi viola inmaniera grossolana i limiti divelocità e viene «beccato», sa bene chedovrà subire un procedimento penale.Ciò comporta per l’indisciplinato, sem-pre che non sia recidivo, una pena pecu-niaria sospesa condizionalmente e unamulta di diverse centinaia di franchi. Inuna seconda fase entra in gioco l’ufficiocantonale della circolazione, che prov-vede al ritiro della patente. Per la suadecisione, esso si basa sui fatti accerta-ti dalla giustizia penale. Un elemento aprima vista poco interessante, ma chepuò avere conseguenze assai sgradevo-li. Qualora l’accertamento scritto in unasentenza fosse viziato da errori, ciò nonpotrà in nessunmodoesseremodificatonell’ambito della procedura di ritiro del-la patente. In una recente sentenza, ilTribunale federale ha stabilito una voltaancora che le autorità competenti pos-sono scostarsi dai fatti accertati nel-l’ambito del procedimento penale sol-tanto in via eccezionale, ad esempioqualora emergano fatti nuovi (1C_129/2010) . È quindi rischioso per l’automo-bilista prendere sottogamba la pena pe-cuniaria sospesa condizionalmente e lamulta, accettando la sanzione penaleanche se fondata su fatti non del tuttoesatti. Se nell’ambito della proceduraper il ritiro della patente volesse farlirettificare, si scontrerebbe contro unmuro. È l’esperienza che ha dovuto af-frontare un’automobilista che andava a123 km/h al posto degli 80 consentiti.Nell’ambito della procedura per il ritirodella patente ha spiegato che non avevavisto il segnale degli 80 km/h poichénascosto da un camion che stava supe-rando mentre era pressata da dietro daun veicolo che chiedeva strada. Argo-menti entrambi vani per l’interessata,poiché le fattispecie in questione nonerano state indicate nella sentenza delgiudice penale e i fatti accertati nell’am-bito del procedimento penale sono vin-colanti per l’autorità competente per ilritiro della patente.

il consulenteUrs-Peter Inderbitzin

Verificare i fattimenzionati inuna sentenza

Test superato: i tunnel svizzeri (da sinistra) Murgwald (A3), Witi (A5), Mont Terri (A16).

foto

ald

›A partire dai terribili incendi nelle galle-rie stradali d’inizio millennio (incluso ilSan Gottardo nel 2001), i club europei con-ducono controlli a campione negli impianti.Il TCS è l’unica organizzazione svizzerache vi partecipa. Così facendo, le autoritàcompetenti dovrebbero essere spronate adadempiere il proprio dovere. E gli sviluppisono tendenzialmente soddisfacenti.

Sempre meglio | Nel quadro di EuroTAP(European Tunnel Assessment Programme)quest’anno sono state esaminate da cima afondo anche tre gallerie in Svizzera: i tunnelMurgwald (A3, Basilea–Flums), Witi (A5,Bienne–Soletta) e Mont Terri (A16, Bienne–Boncourt).Murgwald eWiti hanno ottenutoun «molto buono», Mont Terri un «buono».Nota dolente: in tutti e tre i casi, per indi-care la chiusura della galleria c’erano solodei semafori davanti ai portali e nessun al-toparlante all’interno del tunnel. Il Witinon dispone inoltre di piazzole di sosta nédi corsie di emergenza. Nel Mont Terri e nelMurgwald l’impianto di ventilazione nonsoddisfa gli standard tecnici più moderni,ma già quest’anno sono previsti interventidi miglioria. Sulla base dei buoni risultatiottenuti dalle gallerie autostradali, il TCS

punta affinché nei prossimi anni venganoesaminati anche i tunnel sulle strade prin-cipali.Sono stati controllati 26 tunnel in 13 Pae-

si europei. Per 16 volte è stato conferito ilvoto «molto buono», quattro volte «buono»,due volte «sufficiente», tre volte «sufficien-te» e una volta «insufficiente». In fondo allalista si trova un tunnel in Islanda con il no-me «Hvalfjörour». Il migliore invece si trovanella regione di Parigi.‹ hwm

Tunnel svizzeria pieni votiIn collaborazione con l’ADAC e altri 14 club automobilistici,il TCS ha testato tre gallerie autostradali in Svizzera, cheottengono voti compresi tra «molto buono» e «buono».

I criteri di valutazione

La lista per la valutazione delle gallerieè così composta: sistema della galleria(ponderazione 14%), illuminazione e dialimentazione (7), volume di traffico esorveglianza (17), comunicazione (11),vie di fuga e uscite d’emergenza (14),protezione antincendio (18), ventilazio-ne (11) e gestione emergenza (8). No-nostante ciò in Svizzera si devono mi-gliorare 126 dei 220 tunnel sulle stradenazionali per un investimento di 1,2 mi-liardi di franchi. Dettagli: www.tcs.ch(Sicurezza > Infrastrutture e studi). tg

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8 società e mobilità | touring 13 | 5 agosto 2010

› Il direttore di Eurotax Peter Ballé (*) rilevache la vendita di auto usate nel primo tri-mestre di quest’anno è aumentata del 12%rispetto al 2009. Le analisi di mercato mo-strano un’evidente tendenza a favore delleauto più piccole e a buon mercato: «Mentrei veicoli di piccola cilindrata nel 2009 han-no aspettato in media solo 87 giorni primadi ottenere un acquirente, le occasioni dellagamma di lusso ne hanno dovuti attendere127», indica Ballé. Sono richieste vetturenella fascia di prezzo 20–27000 franchi.

Boom dovuto alla crisi | Dai colloqui coni garagisti è risultato che attualmente nelcampo dell’offerta regna addirittura unasituazione di scarsità, in particolare perauto nella categoria di prezzo inferiore ai20000 franchi. Una ragione del boom è daricercare, tra l’altro, negli anni di crisi. I ga-

rage, infatti, come risposta alle vendite sta-gnanti di auto nuove, hanno aumentato il li-vello di qualità delle occasioni. Anche lealte quote di ammortizzazione per le autonuove nei primi anni di esercizio hannospaventato la clientela rendendo più attrat-tivi i veicoli usati. Chi circola pochi chilo-metri l’anno di regola sceglie un’auto usata,spiegano la maggior parte dei venditori.«Molte auto sono vendute in Svizzera, masono destinate al resto d’Europa, dato chele occasioni ben curate del nostro paese so-no molto apprezzate», spiega il giornalistaspecializzato Michael Rehsche.Chi vuol comprare un’auto usata si trova

di fronte a una giungla oscura di offerte, diprezzi di permuta, prezzi speciali e variantidi credito, dato che i venditori (alcuni senzaproprie officine di riparazione) sono liberidi decidere il prezzo. Gli esperti del settore

Come orientarsi sulmercato dell’occasioneNel 2009 in Svizzera sono state vendute 600000 auto usate, più del doppiorispetto a quelle nuove. E la tendenza è all’aumento. Nella giungla delle svariateofferte allettanti è difficile orientarsi, ma le ricette esistono.

Attualmente il mercato dell’usato presenta un’offerta straripante di automobili di alta gamma, meno richieste delle piccole vetture.

foto

Keystone,TCS

sono della stessa opinione: i garage guada-gnano con la vendita di usato più che con leauto fresche di fabbrica. Nel «panorama delmercato dell’occasione» le offerte vengonopresentate come «bellezze», e alcuni riven-ditori sono veri e propri artisti nel «ripuli-re» le carrozzerie. Con uno sguardo estasia-to, di colpo i compratori si trovano di frontealla loro auto dei sogni, mentre il venditoreesclama: «È come nuova!»; cosicché il car-tello del prezzo e le condizioni sotto il cofa-no diventano di secondaria importanza.Stando a uno studio di mercato, ciò succedeagli uomini piuttosto che alle donne.

Sogni pericolosi | Design e colore, maanche le foto di fabbrica non dovrebberorendere ciechi al momento dell’acquisto diun’auto usata. Ballé consiglia vivamente diconfrontare i prezzi di diversi offerenti. Chi

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vuole comprare un’auto usata, dovrebbeinformarsi a fondo, perché solo così puòapprofittare della situazione sul mercato.Jürg Thrier del Centro tecnico del TCS aEmmen considera che lo studio approfon-dito dell’opuscolo del TCS «Acquisto e ven-dita auto» sia indispensabile.

Eurotax come guida | Prima dell’acqui-sto, i prezzi delle auto usate dovrebbero ve-nire in ogni caso comparati con le tariffeEurotax (www.eurotaxglass.ch). Un prezzomaggiore rispetto a quello di Eurotax puòessere pagato solo in casi ben motivati.Stando a Peter Ballé, le auto usate registra-no «una perdita di valore che va dall’uno aldue percento al mese, a seconda del seg-mento e del modello». Quote di ammorta-mento notevolmente più alte si giustificanosolo in presenza di condizioni di mercatoparticolari (crisi finanziaria, problemi gra-vi di qualità, dibattiti ecologisti, condizioniquadro legislative, come ad esempio la tas-sa sul CO2).

Ricerca online in auge | Se l’acquirentesa di cosa ha bisogno e quanto vuole spen-dere, gli conviene dare un’occhiata su In-ternet e fare i suoi paragoni. Nella rete sipossono trovare 20 mercati online per vei-coli d’occasione. Tra i maggiori offerenti cisono oltre che AutoScout24, anche Car4youe Auto Ricardo. Con un sorriso smagliante,Christoph Aebi, direttore di AutoScout24,rileva che: «Ogni mese, oltre 4,5 milioni dipersone visitano il sito di AutoScout24.5000 garage e oltre 35 importatori di mar-chi offrono le loro auto usate, ma anche au-to nuove». Aebi ritiene che il commercio deiprivati, anche se copre solo una quota deldieci percento del volume di mercato, offrabuone opportunità agli acquirenti, «anchese nelle vendite dei privati non esistonoprestazioni di garanzia come dal garagi-

sta». Le relative assicurazioni sinora nonhanno trovato una grande risonanza – nem-meno presso il TCS, che in passato avevaofferto questa prestazione.

Vecchie e inquinanti | Michael Rehscherileva che l’importanza economica del mer-cato dell’occasione è notevole: attorno a300000 persone lavorano in questo settoreeconomico. Interpellato sul futuro del mer-cato, Rehsche afferma: «Sulla base delle di-sposizioni relative alle emissioni inquinanti,ci saranno dei cambiamenti». Tutti i veicolimolto vecchi con un consumo relativamen-te alto, in futuro saranno difficilmente ven-dibili non appena arriveranno sul mercatodell’usato vetture che consumano al massi-mo quattro litri su 100 chilometri.

Prima di comprare definitivamente una vetturausata si consiglia di farla controllare dal TCS.

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Isola dei prezzi alti | La ricerca di «Tou-ring» mostra con chiarezza che vale certa-mente la pena confrontare i prezzi, richie-dere diverse offerte, fare ricerche su Inter-net, visitare i garage e consultare le stimedel TCS, dato che come negli altri settorianche nel mercato dell’usato la Svizzera èun’isola dai prezzi alti. In nessun altro pae-se europeo sono richiesti prezzi così alti perle occasioni. Gli esperti interpellati hannospiegato che il potere d’acquisto relativa-mente alto della clientela svizzera giocaun ruolo talmente importante, che oggile differenze di prezzo rispetto all’esterospesso sono addirittura di due cifre percen-tuali.Markus Peter, responsabile del settore

Tecnica dell’automobile e dell’ambientedell’Unione professionale svizzera dell’au-tomobile (UPSA), conferma: «Il mercato del-l’occasione in Svizzera è più caro e stabilerispetto a molti altri paesi europei». Macosa succede se i venditori e i garagisticomprano all’estero a prezzi più bassi e poirivendono qui ai prezzi fissati dal mercato?In merito Michael Rehsche spiega che: «Ilvenditore svizzero può comprare all’esteroe, dall’introduzione di direttive europeeunitarie, non deve più impazzire a causadelle pastoie burocratiche».In generale vale la regola: «Un veicolo im-

matricolato in un paese dell’Ue è immatri-colato anche in Svizzera». Importante: «Ilcliente può richiedere un’indicazione diprovenienza. Il paese d’origine deve risul-tare nei documenti del veicolo», spiegaMarkus Peter. Conclusione: con più temposi investe in chiarimenti prima dell’acqui-sto di un’auto d’occasione, con più si è ar-mati contro le delusioni.‹ Kurt Venner

* EurotaxGlass’s International SA, Sezione Svizzera,è un offerente indipendente di dati di mercato sulleautomobili, di analisi e soluzioni software.

# Comprare l’usato Nel mercato delle occasioni il rischio è diprendere una decisione sbagliata che può costare caro, molto dipiù rispetto all’acquisto di un’auto nuova. Con una minima pre-stazione di garanzia di tre mesi per pezzi di ricambio e lavorooppure 12 mesi di garanzia può ridurre il rischio finanziario pergli acquirenti di occasioni.# Finanziamento dell’usato Non è consigliabile concludere uncontratto di leasing per veicoli d’occasione, dato che alle ratemensili spesso si aggiungono costi di riparazione per guasti e usu-ra. I garage possono assicurare i veicoli usati per i costi di ripara-zione presso diversi offerenti. Queste assicurazioni offrono diver-si vantaggi complementari alla prestazione di garanzia minima«pezzo e lavoro». Una condizione è però che tutta l’auto, inclusii costi di lavoro, sia assicurata. Nelle assicurazioni di garanzia ètutto assicurato a parte ciò che è elencato come «non coperto».

# Acquisto dell’usato da privati senza garanzia Di regola, i ri-venditori privati non offrono alcuna prestazione di garanzia, datoche in genere non sono nemmeno in grado di riparare eventualidifetti. Si consiglia di concordare con il venditore una clausolasecondo cui il veicolo viene controllato entro un termine fissato(ad esempio un mese) in un Centro tecnico del TCS o in una con-cessionaria di marca. I costi per il controllo sono sostenuti dal-l’acquirente. Il venditore si assume i costi per la riparazione dieventuali difetti. L’accordo deve essere esteso per iscritto sullafattura oppure sul contratto di acquisto.

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Acquisto di veicoli d’occasione: il TCS consiglia

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nuto,mele del Lago di Costanza in camera, bar

con tisane e acqua naturale.

• L’offerta wellness comprende: accesso gratui-

to alla nuova area wellness, health e fitness di

2000m2 con sauna finlandese, bagno di vapo-

re, softsauna, sauna alle erbe e grande sauna

esterna, idromassaggio e piscina esterna ris-

caldata tutto l’anno.

• L’offerta sport e movimento prevede un pro-

gramma giornaliero di fitness con yoga, aqua-

fit, Qi Gong, Pilates, esercizi di rilassamento

con il metodo Jacobsen, Chi Ball, escursioni

guidate, Spinning, Nordic Walking e molto al-

tro ancora.

Al prezzo di € 375.—/ca. CHF 490.– per persona

per 3 notti (arrivo possibile ogni giorno della set-

timana). Prezzo normale: da € 477.— a € 507.—

secondo disponibilità. L’offerta è valida dal 27

agosto 2010 al 13 dicembre 2010.

Prenotazioni soltanto presso:

Private Selection Hotels, tel. 041 368 10 05

E-Mail: [email protected]

www.privateselection.ch

Page 11: Touring 13/2010 italiano

5 agosto 2010 | touring 13 | società e mobilità 11

Nadine Dézalos tiene in mano la fotografia del figlio scattata alla vigilia del mortale incidente in scooter.

HeinzW.M

üller

›Il 28 giugno 2005, rue de la Source 55 aVallorbe (VD), poco dopo le 6 del mattino,Fabien Dézalos (17 anni) e il suo amico dilunga data stanno per recarsi a Bussigny inscooter dove svolgono l’apprendistato dicarrozziere. La sera prima, erano usciti conaltri amici. Il collega di Fabien ha passatola notte da lui. Il tempo preme e l’inevitabi-le accade all’uscita di Croy, sulla stradaprincipale che serpeggia lungo i binaridella ferrovia. I due scooteristi scivolano inuna curva stretta e cadono. Urtando il bor-do inferiore di una barriera di sicurezza,Fabien riporta ferite mortali. Alle 10 lapolizia dà il funesto annuncio a NadineDézalos-Penseyres che ha già avuto sentoredell’incidente dalla nonna dell’amico diFabien.

Sotto choc | «Non potevo crederci», rac-conta questa madre ancora provata pocoprima del quinto anniversario della mortedel figlio. Seduta sul divano della sala delpiccolo appartamento che Fabien condivi-deva con il fratello e la madre, tiene in

mano una fotografia scattata alla vigiliadell’incidente da un’amica di Fabien. Èl’immagine di un apprendista intrapren-dente e spensierato che amava approfittaredella vita nella misura dei propri mezzi.«Ma lasciami vivere, la vita è così corta,diceva a volte come se avesse avuto un pre-sentimento», ricorda Nadine Dézalos. Ildolore dell’assenza è immenso, la camera diFabien è rimasta praticamente intatta dalgiorno dell’incidente: qualche poster daadolescente attaccato al muro, una televi-sione, un apparecchio per il fitness e unpiccolomemoriale eretto dagli amici e dallamamma.

Fuga in avanti | In seguito a questa tra-gedia, la madre di Fabien sostiene ognisforzo intrapreso per rendere meno perico-losi i guardrail. È la ragione per cui reagi-sce all’articolo di «Touring» sugli schermiprotettivi dei guardrail per i motociclisti esuggerisce che il suo caso sia evocato. «Larealizzazione dei dispositivi di protezione,sostenuta dal TCS, è una buona cosa»,

dichiara Nadine Dézalos. Ma la qualità delmateriale è altrettanto importante, sia perquanto riguarda la moto o lo scooter che gliindumenti: «Qui non bisogna risparmiare».

La ricostruzione | Questa signora, che almomento del fatto era in congedo malattiae la cui professione di aiuto-sanitaria esigeche si sposti in auto, non osava quasi piùprendere il volante dopo l’incidente. Con ilsostegno di un amico, è nel frattempo riu-scita a superare il trauma. Lei stessa exmo-tociclista, sale come passeggera sulla motodell’amico e percorre la strada intrapresadal figlio quel giorno fatale per «megliocapire la situazione». Quando passa di là inautomobile, si ferma spesso sul luogo delsinistro.Nadine Dézalos ha fatto anche un gran

lavoro di ricostruzione, tanto che in motocon l’amico affronta anche le curve dei pas-si. Inoltre, mantiene un buon rapporto congli amici di Fabien, che si riuniscono unavolta all’anno a casa sua «per far rivivere ibei ricordi di Fabien».‹ Heinz W.Müller

«Non potevo crederci»Nel 2005 lo scooterista Fabien Dézalos (17 anni) si uccide urtando una barrieradi sicurezza. Oggi la madre appoggia gli sforzi del TCS per rendere sicuri i guardrail.

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12 test e tecnica | touring 13 | 5 agosto 2010

›Eccola qui: fuori grigio topo, dentromoltaplastica. Per farla breve, non è affattoun’auto che fa palpitare il cuore a primavista. Al contrario, lo scetticismo inizialeha bisogno di qualche chilometro al volantedella Kia Vengamapoi svanisce. Infatti, no-nostante uno sterzo un po’ poco sensibile,il motore gira che è un piacere e il cambio èmorbido. E se per disattenzione si dovessespegnere il motore al primo semaforo, ilsistema start-stop si inserisce automatica-mente evitando situazioni penose.Seduti dietro o davanti, su questa mini-

monovolume da 4 metri si viaggia como-damente. Grazie al tetto rialzato, anchepasseggeri di alta statura si possono acco-modare senza problemi pure sul sedileposteriore, mentre le persone che amanol’ordine, gradiranno senza dubbio i nume-rosi vani e contenitori porta oggetti. Comeopzione, a 1750 franchi, è pure ottenibileun ampio tetto panoramico in vetro che ri-schiara ulteriormente l’abitacolo facendoloapparire ancora più spazioso. Anche col ba-gagliaio si è lavorato bene: grazie al doppiofondo, offre un piano di carico supplemen-tare oppure vani modulabili per gli oggetti.In generale quindi la questione dello spazioè stata studiata in modo appropriato.

Veloce, ma rumorosa | Altrettanto posi-tivo in casa Kia è stato l’approccio alla stru-mentazione di bordo. Gli strumenti sono

ben leggibili e di facile utilizzo. E cosa c’èdi meglio che collegare il proprio i-phoneall’apposito cavetto e far partire la playlistdi proprio gradimento?La piccola monovolume diventa un po’

rumorosa dalmomento in cui si entra in au-tostrada. È vero che il motore offre buonaspinta dai 3500 giri/min garantendo la ne-cessaria ripresa, ma si sente il bisogno diuna sesta marcia e il sottofondo acusticodell’autostrada avrebbe potuto essere me-glio contenuto. Non del tutto intuitivonell’uso, il sistema di navigazione che uni-tamente alla perfetta telecamera per la re-tromarcia, è disponibile in opzione a 2450fr. La capienza del serbatoio con i suoi48 litri, si situa al limite inferiore.

Più valore | Il montante anteriore limita lavisibilità frontale. I potenziali acquirenti diun veicolo familiare sapranno tuttavia cer-tamente apprezzare il fatto che i 37,5 metridi spazio d’arresto hanno valso alla KiaVenga la menzione «molto buono». Inoltrelaminimonovolume si caratterizza per con-sumi di carburante contenuti e una dota-zione comfort di serie ampia per questa ca-tegoria di prezzo. Last but not least, occorremenzionare come degna di nota la garanziadi fabbrica e di mobilità di 7 anni. Impiantoaudio e batterie sono invece garantite per,rispettivamente, tre e due anni.‹

Pascale Marder

Amore a...seconda vistaIl suo aspetto esteriore studiato per il mercato europeopiace, ma le vere qualità della Kia Venga 1.6 CVVT Stylesi scoprono soltanto dopo averla provata.

–+Più o meno

Concetto modulare degli interni, spa-zio per i passeggeri e i bagagli, stylingeuropeo, ampia dotazione per il com-fort, prestazioni di garanzia, comfortdelle sospensioni, ecotecnologia delsistema start/stop.

Visibilità ridotta dal montante anterio-re, manca la 6.a marcia, rumore a 120km/h, tenuta laterale sedili anteriori,sterzo poco sensibile, capienza serba-

toio, ammortizzatori posteriori morbidi,buona ripresa solo da 3500 giri/min.

Accesso al bagagliaio senza scalino.

"!

"!

Scheda tecnica

!

VEICOLO PROVATO

Kia Venga 1.6 CVVT Style; 5 porte, 5 posti;30600 fr. (auto del test: 35740 fr.)Gamma: dalla Trend 1.6 (26600 fr.) allaStyle 1.6 CRDi (33600 fr.)

Opzioni: cambio automatico (1600 fr.), verni-ce metallizzata (550 fr.), tettuccio panorami-co elettrico (1750 fr.), sistema di navigazione+ telecamera di retromarcia (2450 fr.)Garanzia: 7 anni di fabbrica, 7 anni mobilità,5 anni vernice, 3 anni sistema audio, 2 annibatterie; 12 anni antiruggine (condizioni)Importatore: Kia Motors AG, Industriestras-se, 5745 Safenwil, www.kia.ch

DATI TECNICI

Motore: 4 cilindri 1.6 l benzina, 125 CV;trazione anteriore, cambio a 5 marcePeso: 1305 kg (auto del test), totale ammis-sibile 1710 kg, carico rimorchiabile 1300 kg

Check-up TCSDINAMICA DI COMPORTAMENTO

Prestazioni (0–100 km/h): 11,0 sElasticità:60–100 km/h (4a) 11,1 s80–120 km/h (4a) 11,5 sDiametro di sterzata: 10,9 m

Insonorizzazione:60 km/h: 60 dBA 11113

120 km/h: 71 dBA 11113

SICUREZZA

Frenata (100–0 km/h): 37,5 m 11111

Equipaggiamento 11111

COSTI DEI SERVIZImanutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

20000/12 1,0 145.–40000/24 1,4 203.–Manutenzione per 180000 km:15000 km/an 24,6 5882.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese

fissi variabili

15000 68 538.– 311.–30000 46 538.– 623.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS),agenzie Kia da 85 a 160 franchi

CONSUMO AL BANCO DI PROVA(ciclo UE 80/1268)

urbano extra urbano misto

TCS 7,9 5,4 6,3fabbrica 7,4 5,5 6,2

Emissioni di CO2: 146 g/kmMedia svizzera di CO2: 167 g/kmetichettaEnergia (A–G): B

CONSUMO DEL TEST 11113

6,9 l/100 km autonomia 696 km

serbatoio: 48 litri

TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger

larghezza interna: ant. 147cm, post. 145cmbagagliaio: 422–1341 litri pneumatici: 205/55R16,min. 195/65R15

106cm

160cm

"!

"89

–109c

m

97cm

" 64–87

cm

passo 262cm" !

lungh. 407cm (larg. 177cm)" !

Page 13: Touring 13/2010 italiano

5 agosto 2010 | touring 13 | test e tecnica 13

Kia Venga 1.6 CVVT Style in dettaglioABITACOLO 11112 In soli 4 metri, offre unuso dello spazio intelligente. Libertà di movi-mento per testa e gambe garantita per tutti ipasseggeri. Sedile posteriore scorrevole e baga-gliaio con doppio fondo.

COMFORT 11113 Sospensioni non proprioequilibrate, ma buona capacità di assorbimentoe comodità. Sedili comodi e ben dimensionati,seppure con tenuta laterale non ideale. Equipag-giamento per il comfort molto buono. Mancanzadella sesta marcia. Ottime rifiniture in pelle.

PRESTAZIONI 11113 Il motore da 1.6 litri èmaneggevole e con buona ripresa. Acusticamen-te dominante. Cambio morbido, consumi piutto-sto ridotti, sistema start/stop ineccepibile.

COMPORTAMENTO 11113 Tenuta di stradasenza problemi con buone qualità dinamiche.Sterzo poco sensibile. ESP ben tarato.

EQUIPAGGIAMENTO 11111 La versioneStyle è equipaggiata in modo ricco e completo,ma non si tratta comunque di un affare dalprezzo imbattibile. Eccezionale la coperturadella garanzia.

SICUREZZA 11113 Dotazione di sicurezzacompleta, ai massimi livelli tecnici. Tutti i pog-giatesta con possibilità di regolazione della giu-sta altezza. Il montante anteriore, nonostante ilfinestrino triangolare, riduce un po’ la visibilità.Distanza di arresto di assoluto valore con 37,5metri.

tabellacomparativa

Kia Citroën Nissan SkodaVenga C3 Picasso Note Roomster1.6 CVVT Style 1.6i Exclusive 1.6 tekna 1.2 TSI Scout

Prezzo (fr.) 30600.– 26490.– 28390.– 26940.–Cilindrata (cc) 1591 1598 1598 1197Potenza (kW/CV) 92/125 88/120 81/110 77/105Coppia massima (Nm/min) 156/4200 160/4250 153/4400 175/1550Consumo (l/100 km) 6,2 B2 6,91 C2 6,61 C2 5,71 A2

Rumore int. 120 km/h (dBA) 71 715 726 717

Costi al chilometro (fr./km)3 –.68 –.63 –.68 –.60Costi di manutenzione4 11133 11111 11333 11111

Test «Touring» 13/2010 7/20105 9/20066 18/20067

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km(15000 km/anno) 4 su 180000 km (15000 km/anno) 5 Citroën C3 II 1.6 Exclusive 6 Nissan Note 1.6 16V tekna7 Skoda Roomster 1.6 16V Magic

Buono spazio per testa e gambe anche sui sedili posteriori.

Armonia: elementi in pelle e plastica sul cockpit.

Il gradevole design della Kia Venga è studiato appositamente per il mercato europeo.

foto

AndrésMorya

Page 14: Touring 13/2010 italiano

14 test e tecnica | touring 13 | 5 agosto 2010

Maserati, l’altro lusso

Questa cabrio è ovviamente ben messasulla carreggiata. Se ne apprezza il buoncompromesso comfort/sportività del telaio.Ma il non plus ultra è il V8 Ferrari i cui 440CV non sono certo troppi per imprimere ildinamismo richiesto da questa vettura dal-la stazza di ben 2 tonnellate. La bella sono-rità iniziale diventa sublime a 3000 giri/min, quando una valvola a gestione pneu-matica si schiude negli scarichi producen-do un rauco ruggito che è un vero concerto.Viene voglia di togliere la cappotte soltantoper gustarsi questa musica tanto deliziosaquanto politicamente scorretta.‹ MOH

Maserati GranCabrio: cabriolet, 4 posti; lunghezza:4,88 m; bagagliaio: 173 l Motore: V8 4,7 l, 440 CV,490 Nm a 4750 giri/min; cambio automatico a 6 rap-porti; da 0 a 100 km/h in 5,3 s Prezzo: 210000 fr.

foto

ald

Discendente di un’augusta stirpeCon la GranCabrio, Maserati lancia unadecappottabile 4 posti nella qualel’atmosfera ricercata va di pari passocon la sonorità favolosa del V8 Ferrari.

›Questa possente cabrio rompe con la tra-dizione delle spiderMaserati a 2 posti. Lun-ga quasi 5 metri e con un passo enorme, laGranCabrio disegnata da Pininfarina rega-la spazio più che dignitoso a quattro occu-panti. Coccolati, questi ultimi avranno lapossibilità di godere ampiamente di un uni-verso in pelle finemente imbottito, con rifi-niture che trasudano artigianato. Maseratiha mantenuto la cappotte in tela, opzioneche riduce il peso della vettura di un cen-tinaio di chilogrammi. Radicale anche lascelta di mettere il serbatoio di traverso ri- La Maserati GranCabrio riprende la linea del coupé.

Il modello A6G Frua Spyder inaugurava nel 1950una linea di cabriolet Maserati sintesi dell’italianità.

spetto al bagagliaio, a causa della riparti-zione dei carichi. Ma il risultato è un volu-me del bagagliaio di soli 173 litri. I lunghiviaggi si faranno in due o… senza bagagli.

Vettura di prestigio non fa rima necessariamente con sofisticazione tecnologica adoltranza. Nella scia di Ferrari, Maserati perpetua i valori tradizionali dell’automobile.

›Un modello di lusso dopo l’altro, le caseautomobilistiche si danno battaglia tecno-logica senza quartiere.Ma nonMaserati. Lacasa del tridente rifiuta di giocare questogioco al massacro. Questione di tradizione,ma anche di prezzi esorbitanti che la casadel gruppo Fiat dovrebbe sborsare perdotarsi dei sistemi di assistenza alla guidaall’ultimo grido. «Le nostre macchine sonomolto sincere», spiega Piergiorgio Cecco,direttore di Maserati Svizzera. «Non si ap-poggiano in modo eccessivo sull’assistenzaalla guida, per cui sono meno confrontate

coi problemi elettronici delle loro omologhetedesche». La marca italiana punta dunquesui suoi valori intrinsechi: design, tenuta distrada e motori d’antologia. In quest’ulti-mo campo, la casa di Modena può contaresull’appoggio indefettibile della sua vicinadi Maranello, dato che gli stabilimenti Fer-rari distano soltanto una ventina di chilo-metri. Se questi due gioielli sonomolto uni-ti sul piano tecnologico, l’approccio allaclientela è tuttavia assai diverso, non fossealtro che per il fatto che per una Maseratioccorre sborsare 100000 franchi in meno.

«Un ferrarista viaggia essenzialmente peril piacere e s’accontenta di fare circa 6000km l’anno. Una Maserati si può usare ognigiorno. Numerosi clienti fanno oltre 20000km l’anno», precisa Cecco, aggiungendo chela clientela in cerca di esclusività apprezzail portamento un tantino più discreto delleMaserati rispetto ad altre vetture di presti-gio. Discreta anche grazie ad una produzio-ne limitata (4900 unità lo scorso anno),Maserati prosegue comunque con orgoglioil suo cammino nel solco della diversitàautomobilistica.‹ Marc-Olivier Herren

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5 agosto 2010 | touring 13 | test e tecnica 15

L’inesorabile declino delle grandi monovolumeSono finiti i tempi in cui Renault Espace e Chrysler Voyager su-scitavano i desideri sfrenati delle famiglie più alla moda. L’esplo-sione delle dimensioni delle monovolume ha progressivamentespento gli ardori degli utenti che avevano anche bisogno di un’au-to funzionale per tutti i giorni.Un’evoluzione dettata altresìdall’emergere di monovolumecompatte, le cui dimensioni difatto corrispondevano alle pri-me versioni delle monovolumeoriginarie. Inoltre, non va dimen-ticata la moda delle SUV (Sportutility vehicle), con il loro lookcertamente più trendy, che han-no ripreso in gran parte le virtùdegli abitacoli modulabili.Fenomeni sufficienti, questi, a

far crollare l’apprezzamento e levendite delle grandi monovolu-me. Il caso dell’Espace, sovente

mentata lunghezza (+22 cm) va anche a be-neficio dell’immenso bagagliaio configura-bile in vari modi e dotato di una superficiedi carico piana. La cura della praticità deidettagli è onnipresente, dai molteplici vaniportaoggetti al sistema di climatizzazione atre zone di cui è dotato questo abitacolodalle rifiniture molto curate. La Sharan of-fre anche alta tecnologia con l’assistente diparcheggio che permette di posteggiarequest’auto molto larga (+9 cm) anche per-

pendicolarmente. Fortunatamente, la Sha-ran non è aumentata di peso, per cui il tur-bo 1,4 l da 150 CV fa bella figura. Il dieselda 140 CV rivendica addirittura un consu-mo sorprendente di 5,5 l /100 km. Una veragrande monovolume in evoluzione.‹ MOH

VW Sharan: monovolume; 5, 6 o 7 posti; lunghezza:4,85 m; bagagliaio: 809–1339 l Motori: benzina 1,4 l,150/200 CV; diesel 2 l, 140/170 CV Prezzi: da45200 fr. (TSI 150 CV) a 50800 fr. (TDI DSG); lancioil 25 settembre.

foto

ald

› Volkswagen è uno dei pochi costruttori ariproporre una grande monovolume, seg-mento in costante erosione (v. riquadro).Non senza essersi presa il tempo necessa-rio, dato che la versione precedente, svilup-pata insieme a Ford, risaliva al 1995. Lanuova Sharan se ne distanzia peraltro for-temente, specie dallo stile di «furgoncinofamiliare». Se la modularità dell’abitacolorimane una delle caratteristiche essenziali,la Sharan punta ad offrire comfort e com-portamento simile a quello di una berlina.

Tenuta di strada | Questo cambio di filo-sofia è immediatamente percettibile suisedili anteriori, dove la posizione di guida,appena sopraelevata, ricorda quella diun’automobile tradizionale. Allo stessomodo, la gradevolezza del sistema di so-spensioni – vellutato con il telaio regolabilein opzione – e l’eccellente livello di insono-rizzazione fanno della Sharan un’ammira-glia per lunghi viaggi. Con in più la modu-larità, che inizia con le portiere posterioriscorrevoli, per un accesso facilitato. Inol-tre, funzionalitàmoderna oblige, i tre sediliindividuali dietro non sono più smontabili,come in passato, ma si ribaltano facilmentegrazie ad un sofisticato meccanismo.Piccoli dettagli: i passeggeri della secon-

da fila beneficiano di sedili più ampi. Idemla terza fila (opzionale) alla quale due adultiaccedono senza troppe contorsioni. L’au-

Senza sorprese, la monovolume Sharan riprende l’identità stilistica comune ai prodotti VW.

L’ultima dei Mohicani ha stileLa VW Sharan fronteggia il declino delle grandi monovolume proponendo unamodularità riuscita e un comfort di prim’ordine. Degna di un’ammiraglia di alta gamma.

indicata come «inventrice» di questo segmento, è rivelatore.Renault ha sospeso il lancio di un successore del modello attuale,il quale in pratica è rimasto lo stesso dal 2003. I dirigenti francesihanno infatti rilevato che questo segmento si è «drammaticamen-

te» modificato. Senza dimenti-care che le prescrizioni in mate-ria di CO2 non potrannomigliora-re le cose.Se la salvezza dellemonovolu-

me presuppone di contenerne ilpeso, passa anche da forme chericordino meno le utilitarie. Unlook che non attira più gli auto-mobilisti odierni. Una prima ri-sposta è stata data dalla FordS-Max la cui linea affusolata haconvinto. Gli abitacoli modulabilihanno infatti sempre un merca-to, purché si riesca a trovare unbuon modo per vestirli. MOHIl fattore modularità resiste: la versione 6 posti della Sharan.

Page 16: Touring 13/2010 italiano

16 viaggi e tempo libero | touring 13 | 5 agosto 2010

› Susanne esclama «Ja…Ja…» e le teste deicavalli si alzano di scatto mentre i cavalierisi mettono sull’attenti, perché tutti sannoche è il segnale ufficiale per la partenza. Equando Susanne decide che è ora di comin-ciare, allora è meglio non perdere tempo. Inmen che non si dica, gli ospiti internaziona-li circondano il suo branco di 50 pony e Su-sanne legge ad alta voce il programma cheha elaborato la sera prima: «Andy riceveTrölli, Elsa Kröggur. E tu, Mathieu, prendiKringla… Kringla significa ‹biscottino› inislandese». Mathieu, un medico franceseche a casa possiede dei cavalli, dopo tre oredi cavalcata sulla delicata Kringla, ha ilsorriso stampato sul viso, mentre la facciadel tedesco Andy è contratta in una smor-fia. Ciò che per uno è un godimento, per l’al-tro può essere una tortura. E, dunque, unao due volte al giorno è meglio cambiare ca-vallo; così Mathieu si deve congedare, vo-lente o nolente, da Kringla.La cavalcata attraverso ghiacciati ruscel-

li di montagna, selvaggi paesaggi vulcanicie un tappeto d’erba verde vivo, riesce a farstancare anche cavalli resistenti e dal pas-so sicuro, rendendo perciò necessario un

cambio di cavaliere. Allora Susanne, inmezzo a un habitat naturale intriso di liber-tà, ritira fuori la sua lista e comunica allasquadra: «Dörte riceve Spurning, Bettan ca-valca Börlur e Anette prende Aron». Ovun-que si guardi, si incontrano visi raggianti –un effetto dovuto anche a uno speciale ta-lento del cavallo islandese: il tölt. Mentre lamaggior parte delle razze ha «solo» tre an-dature – il passo, il trotto e il galoppo – gliislandesi hanno una quarta «marcia». Conil tölt la cavalcata è rilassante senza sbalzi

su e giù tipici del trotto: si rimane pratica-mente appiccicati alla sella, come se si fos-se seduti comodamente su un divano. Inquesto modo i cavalli guadagnano velocità.«È come volare!», esclama Dörte sul suoSpurning, mentre il vento le solletica gli oc-chi facendoli lacrimare.

Tenaci compagni | I provetti cavalierisono entusiasti, quando parlano dei lorocavalli isolani. I piccoli quattro zampe, nonsuperano il metro e mezzo di altezza e non

L’Islanda è nota per la sua natura straordinaria. Chi non vuole vederscorrere il Paese dei troll e degli elfi fuori dal finestrino dell’auto, può salirein sella di un tenace pony isolano e lasciare che l’avventura abbia inizio.

Al galoppo islandese

I cavalli islandesi sono tenaci, hanno un passo sicuro e non si lasciano impressionare nemmeno dai ruscelli ghiacciati che attraversano.

Da sapere

Stagione: da giugno a settembre. Esperienza ippica: almeno tre anni,anche in sella a cavalli sconosciuti e ad ogni andatura.Viaggio: ogni gior-no si cavalca da quattro a otto ore. Il tour nell’Islanda meridionale offrediverse attrazioni: la valle dei cavalli, la cascata di Gullfoss, il vulcanoHekla oppure l’Assemblea nazionale islandese. Pernottamenti: si allog-gia in posti molto semplici, come ad esempio all’interno di sale comunalimultiuso oppure di capanne di montagna con impianti sanitari improvvi-sati. Bagaglio: equipaggiamento da equitazione pulito e disinfettato afondo prima della partenza. Prenotazioni: www.equitour.com, telefono0613033101.

Page 17: Touring 13/2010 italiano

5 agosto 2010 | touring 13 | viaggi e tempo libero 17

sono solo resistenti, ma anche incredibil-mente sociali. Dei cinquanta esemplari chepartecipano alla gita venti sono sellati,mentre i trenta restanti cavalcano senzasella e finimenti in mezzo al branco. Ciòrichiede alle assistenti svedesi, Julia e Ma-ria, alcune qualità di cow-girl per tenere icavalli liberi sotto controllo sulla stessalinea dietro a quelli montati.Verso la fine della giornata si giunge ai

piedi di una collina, da dove si intravvedel’alloggio. Una semplice capanna di legno,in cui i cavalieri esausti pernottano in lettia castello. L’unico impianto sanitario è unatoilette un po’ discosta dalla capanna. L’ac-qua proviene da una conduttura provviso-ria, che parte dalla cima della collina e fun-ziona a singhiozzo. «Sono sempre moltocontento quando arriviamo qua asciutti»,

afferma Gert, il maniscalco, «perché se ar-rivi bagnato, i vestiti asciugano solo il mat-tino seguente». In questo luogo, infatti, nonesiste riscaldamento, né doccia e tantome-no qualsiasi possibilità d’intrattenimento.Questa sera perciò l’unico diversivo è unabreve passeggiata verso la collina dietro lacapanna: alle dieci, dunque, sotto un soleradioso – una lode al sole di mezzanotte – siseguono le condutture dell’acqua sino in ci-ma alla collina dove sono state interrate perattingere a una fonte di montagna.Il passatempo preferito in serate come

queste sono giochi di società e canzoni incoro. Qui si può imparare, oltre a vecchiesaghe di troll e fate, anche qualche parolad’islandese. Per tradizione si comincia e sifinisce di cantare con una canzone localeche racconta di cavalieri dal titolo «ASprengisandi». Anche se sull’isola scarseg-giano gli impianti sanitari, per fortuna nes-suno deve rinunciare all’igiene del propriocorpo, grazie alle tante fonti termali offertedalla natura. Non si deve però essere trop-po vergognosi, dato che nel programma èincluso uno spogliarello davanti agli escur-sionisti che già immergono i loro piedi do-loranti nell’acqua calda. Ma dopo una set-timana di pernottamenti in dormitori e di«bisogni» all’aria aperta, anche in situazio-ni come queste ci si sente meno a disagio. ‹

Pascale Marder

Info TouringIl tour descritto è stato organizzato dall’operatoreislandese www.eldhestar.is.

foto

PascaleMarder,cartaTCSVisuell

Dall’alto in senso orario: sciogliere i muscoli induriti dalla cavalcata bagnandosi in una delle numerosefonti termali. Lungo il percorso si trova anche un geyser. Gli alloggi per la notte sono molto semplici.

50 km

ISLANDA

Reykjavik

Basso rischio eruzione

L’eruzione del vulcano Eyjafjallajökullnon ha avuto praticamente alcuna con-seguenza sul trekking a cavallo offertoda Equitour. Solo l’itinerario del viaggio«Tutto attorno al ghiacciaio» ha dovutoessere adattato leggermente. Il percor-so descritto qui «L’Islanda meridionale:il tour classico» continua ad essereofferto senza limitazioni. Anche l’inte-resse dei visitatori non ha subito con-traccolpi: chi vuole partecipare al tourancora quest’anno, deve sbrigarsi per-ché sono rimasti solo alcuni posti liberi.Bisogna comunque dire che l’attivitàvulcanica è calata notevolmente dallafine di maggio, ma non è comunqueescluso che possa riattivarsi di nuovo.In tal caso, i viaggiatori provvisti diLibretto ETI sono preparati al meglioper eventuali disagi: il Libretto ETI è unadelle poche assicurazioni che copreanche le cause di forzamaggiore e offreassistenza nel rimpatrio in seguito acatastrofi naturali. pam

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Vacanze in Italia

Liguria

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Carpentieri al lavoro lungo la «Route du Bonheur» che porta a Tarasp.

ChristianBützberger

5 agosto 2010 | touring 13 | viaggi e tempo libero 19

›Una premessa: questa forma di viaggionon è a buon mercato, ma è anche vero chequasi non esiste di meglio. Quindi, è giuntoil momento di dare uno sguardo alla nuovacartina stradale «Route du Bonheur», ela-borata dall’Associazione degli albergatori.Gli individualisti la amano perché pianifi-cano la propria strada a dipendenza delproprio gusto e del proprio tempo e posso-no mangiare e pernottare in una delle casedella catena Relais & Châteaux. La novitàdella mappa stradale è che ora assiemeall’Italia sono riportati anche hotel e risto-ranti in Svizzera e Liechtenstein.

Si inizia da Vaduz | Partenza di questapiccola «gita inmontagna» è l’hotel Sonnen-hof a Vaduz. Il parco garantisce pace, il gio-vane Hubertus Real cucina amorevolmentee personalmente per i suoi ospiti, mentre isuoi genitori lavorano dietro le quinte. Ese il maltempo dovesse sconvolgere il pro-gramma quotidiano, il simpatico signoreorganizza una gita in città o una visita allacantina vinicola del Principato.Dopo la prudente guida sul passo dell’Al-

bula, dove i ciclisti che arrancano ci col-piscono quanto il paesaggio, la prossimameta è Pontresina – per la precisione l’Hotel

Walther. Da 103 anni di proprietà dellastessa famiglia ed uno dei tratti distintividella stazione turistica engadinese, vi sifermano singoli escursionisti e famiglie.Chi desidera una cucina straordinaria eun’atmosfera rilassata è all’indirizzo giu-sto. Gli eloquenti padroni di casa, Anne-Rose e Thomas Walther, lui appassionatocacciatore, guidano gli ospiti anche dovecrescono i più bei rododendri e si aggiranoi più robusti stambecchi.Prima di intraprendere il viaggio di ritor-

no in auto attraverso il passo della Flüela,si consiglia un’altra nottata allo Schloss-hotel Chastè, nel paesino di Tarasp in bassaEngadina. Un gioiello di albergo, a due pas-si dall’imponente castello di Tarasp, dotatodi undici camere e da oltre 500 anni di pro-prietà della famiglia Pazeller, che è quasicome un simbolo dell’intera regione. Tral’altro: il castello di Tarasp, oggi di proprie-tà di una ricca famiglia di imprenditori te-deschi, dovrebbe essere riacquistato dalleistituzioni svizzere e restituito alla regioneper usi turistici.‹ Christian Bützberger

Info Touringwww.relaischateaux.com, www.relais.com/walther,www.relais.com/chaste, www.relais.com/sonnenhof

Quando la via èbella come la metaRelais & Châteaux indica la strada agli individualisti:chi vuole sperimentare i piaceri dell’Europa su itinerariselezionati sceglie la «Route du Bonheur».

L’autore è giornalista giudiziarioaccreditato presso il Tribunale federale.

Troppi russi nonsono motivodi rimborso

il consulentedi viaggioUrs-Peter Inderbitzin

Cribbio! Ma cos’è sta roba? Nell’albergoprenotato in Turchia si parla pratica-mente solo russo. L’80 percento degliospiti sono russi. Devo accettarlo oppu-re siamo in presenza di un «deficit» delviaggio, che dà diritto ad un ribasso sulprezzo pagato? Specie se, come si dicedi solito, i russi si comportano male,arraffano le prelibatezze dal buffet e

sono pure maleducati? Tuttavia la giusti-zia tedesca ha stabilito che un sovraffol-lamento di ospiti di altre nazionalità noncostituisce una deficienza del viaggio.In altre parole, i turisti di massa devonofare i conti e accettare che altre nazio-nalità siano in sovrannumero e «dettino

il ritmo» nell’hotel. Diverso invece sa-rebbe stato se l’agenzia di viaggio aves-se promesso che in quel luogo non sifosse incontrato quasi nessun russo.Al contrario gli svizzeri o, per meglio

dire, il folclore svizzero su una nave dacrociera può rappresentare una man-canza nel contratto di viaggio. Alcunituristi tedeschi avevano prenotato unacrociera, ma non era stato loro spiegatoche la nave serviva quasi esclusivamen-te ad una manifestazione speciale digruppi folcloristici svizzeri. Infatti: 500dei 560 passeggeri facevano parte di ungruppo di viaggiatori che non avevavoluto rinunciare alle proprie musichenatie neppure mentre si trovavano incrociera.Al posto dei suoni caraibici, i croceri-

sti tedeschi si erano dovuti sorbire inogni momento della giornata trombe,corni alpini, balli in costume e jodel. Untribunale tedesco aveva statuito che ipasseggeri delusi avevano diritto a unrimborso del 40 percento del prezzo:25 percento a causa degli effetti nociviprovocati dalla manifestazione folclori-stica e15percento perché – al contrariodelle loro aspettative e del programmadella crociera – non avevano potutoascoltare nessuna musica latinoameri-cana e, oltretutto, erano stati isolati inun bar separato.

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5 agosto 2010 | touring 13 | viaggi e tempo libero 21

›Chi non ricorda le classiche vacanze ita-liane degli anni Sessanta e Settanta, con in-tere settimane trascorse nelle caratteristi-che «pensioni» a conduzione familiare. Veree proprie progenitrici degli odierni hotel«all inclusive», queste strutture esistonotuttora benché aggiornate con prestazioni eservizi al passo dei tempi. Se una volta, in-fatti, la clientela si accontentava di ripeterepassivamente giorno dopo giorno il tragittoalbergo-spiaggia, i clienti d’oggi hanno bi-sogno di un’offerta variegata che li distrag-ga dal classico «sdraio e ombrellone» in rivaal mare. Una delle zone d’Italia che megliohanno saputo cogliere questa tendenza è lacosta ligure che si allunga a occidente diGenova. Non mancano qui le alternativeall’insegna della riscoperta del territorio edei suoi sapori.

Dalle palme agli olivi | Adagiata su unalunga spiaggia di sabbia, che in queste zonedi ciottoli e scogli rappresenta una rarità,Alassio attira da oltre un secolo visitatorida tutta Europa. Quasi inutile ricordare labellezza del suo romantico borgo, che gli havalso il titolo di «città degli innamorati».Meglio per una volta andare alla scopertadei dintorni, magari inoltrandosi per pochichilometri tra le dolci colline ricoperte diolivi. Una passeggiata classica è quella versola vicina cittadina di Albenga, lungo l’anti-

ca via romana Iulia Augusta, tracciata sulfianco dei colli a un centinaio di metrisopra il mare. A parte la magnifica vistasulla baia e sulla solitaria isola Gallinaria,che fa da sfondo a tutto il percorso, si tra-scorrono due ore immersi nel verde fian-cheggiando monumenti romani e chiesettemedievali. Un angolo di Liguria che pochituristi hanno la fortuna di conoscere.

Medioevo hi-tech | Conosciuto dai Vip ditutto il mondo è invece il piccolo borgo me-dievale di Colletta, a pochi km dalla costa.Arroccato tra i fitti boschi collinari, diven-ne famoso per essere la prima località ita-liana completamente telematica, dove ogniabitazione è dotata di tecnologia «wire-less». Completamente ristrutturato usando

Tra il mare e gli oliviLa costa della Liguria rappresenta il mare più vicino alla Svizzera. E Alassio ne è unadelle mete più ambite. Tra spiaggia e collina nel segno dei veri sapori italiani.

foto

AntonioCampagnuolo

Da sapere

In auto ad Alassio: 3 h 30 dal GranSan Bernardo e dal Sempione, 2 h 45 daChiasso Alloggio: l’Hotel Rosa***, a100 m dalla spiaggia privata, proponediverse formule di soggiorno; ideale perle famiglie; www.hotelrosa.it, tel. 00390182640821 Wellness: la nuova spaAquarosa dell’Hotel Rosa offre diversitrattamenti benessere oltre a un esclu-sivo settore sauna e idromassaggiEscursioni: su richiesta l’hotel organiz-za gite guidate sulle colline e nei borghidella zona Vino: degustazioni e acqui-sto di vini pregiati presso l’azienda agri-cola biologica «Vio» a Bastia; www.biovio.it Olio: olio extravergine d’olivadirettamente dal frantoio di ArmandoGarello a Nasino Prodotti tipici: con-fetture di frutta e verdure sott’olio daGraziella Silvestri a Nasino.

Foto grande: l’isola Gallinaria tra Albenga e Alassio vista dall’antica Via Iulia Augusta.In basso a sinistra: il fiabesco borgo collinare di Colletta. A destra: la spiaggia di Alassio.

solo materiali naturali, Colletta oggi èabitato perlopiù da artisti e liberi profes-sionisti stranieri. Le sue casette in pietra eil suo labirinto di vicoli emanano un’atmo-sfera in bilico tra futuro e passato remoto.Infine, non si può fare ameno di dedicarsi

ai sapori della Liguria, celebre per pietanzerelativamente semplici, come il pesto o lafocaccia, ma ricche di gusto grazie a ingre-dienti di assoluta genuinità. Un esempio nesono le famose olive Taggiasche e il loroolio delizioso. Mentre una vera scopertainattesa sono i vini liguri, a cominciare daibianchi corposi, come il Pigato e il Vermen-tino.‹ Antonio Campagnuolo

Questo reportage è stato organizzato dalla catenaNI Hotels; www.ni-hotels.com

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22 club e soci | touring 13 | 5 agosto 2010

foto

MathiasWyssenbach

che dovrebbe rappresentare un bambino,cade a terra. «Qui si vede come una velocitàadeguata anche all’interno dei centri abita-ti sia decisiva per salvare una vita», spiegaMichel Beerli. I presenti rimangono colpitida questo fatto. Il 64enne maestro di guidaginevrino, che ogni tanto lavora anche a Li-gnières, forma dal 1972 nuovi conducenti eda quando è in vigore il sistema in due fasiesercita la cosiddetta funzione di animato-re. È quindi particolarmente competenteper impartire simili corsi ai neoconducentinell’ambito della formazione in due fasi.

Conseguenze impreviste | A propositodi «essere toccati»: nella parte teorica il re-sponsabile del corsoMichel («Siete d’accor-do se oggi ci diamo del tu?») parla in modoapprofondito dei rischi per i giovani condu-centi: secondo le statistiche quelli tra i 18 ei 24 anni subiscono più incidenti. Innanzi-tutto a causa della mancanza di pratica alvolante, del consumo di alcol e del supera-mento dei limiti di velocità. Molti giovaniautomobilisti sembrano non essere consa-pevoli che gli incidenti comportano enormi

I fratelli Fallotalla provaIl primo giorno di formazione in due fasi per neoconducentiè una miscela di teoria e pratica. Nel centro TCS di guidadi Lignières assieme a Sylvie e Jérôme Fallot.

›Per Sylvie Fallot (21), assistente alla Re-dazione Touring, oggi è un giorno alquantospeciale: al posto di restarsene in redazioneconcentrata davanti allo schermo a smista-re traduzioni, correggere pagine di giornaleo dare informazioni per telefono ai lettori,sta spingendo sull’acceleratore in tutt’altroposto. Per la precisione nel nuovo centro diperfezionamento di guida del TCS a Ligniè-res (NE). Sulla pista di esercitazione al vo-lante dell’auto del suo amico o nella sala diteoria. Da quelle parti c’è anche suo fratelloJérôme, più giovane di un anno, che è arri-vato con la macchina del padre. Eppure lacoppia di fratelli Fallot non frequenta que-sta giornata spontaneamente: in qualità digiovani conducenti devono assolvere entrotre anni due giorni di formazione comple-mentare nel quadro della formazione in duefasi. Solo in questo modo la patente verràloro consegnata definitivamente. Sylvie eJérôme non vogliono brutte sorprese, eccoperché frequentano già adesso la primagiornata di corsi, nonostante abbiano supe-rato l’esame solo nell’autunno 2009.

Nuova esperienza | Nella sala di teoriaSylvie siede accanto al fratello, mentre sul-la pista all’aperto si esercita in auto da solaoppure sale a bordo con un’altra parteci-pante al corso. I dodici neoconducenti –molti con l’autovettura dei propri padri –sperimentano sulla pista situazioni chesulle strade normali non avrebbero proba-bilmente l’occasione di vivere: sotto la di-rezione del responsabile del corso MichelBeerli, che resta in contatto radio con tutticoloro che si esercitano, ciò vuol dire «fre-nata a fondo su strada bagnata o asciutta».Sylvie non può ancora contare su moltapratica di guida. Stringe un po’ i denti, mala sua prova di coraggio è brillante.

Dieci km/h di troppo | Tramite unamol-titudine di giri sulla nuova pista i parteci-panti al corso riescono anche a rendersiconto come la distanza di frenata diventapiù lunga se si circola a 50 km/h invece di40 km/h. Nel primo caso il cuneo arancione, Michel Beerli discute con i partecipanti sulle infinite conseguenze di un incidente.

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5 agosto 2010 | touring 13 | club e soci 23

Sylvie e Jérôme Fallot dopo i primi esercizi pratici sulla pista del centro TCS di Lignières, sulle alture del lago di Bienne.

conseguenze, osserva Michel Beerli in tonopaternalistico.

Vite distrutte | Una lezione la fornisce latriste storia di un 24enne coinvolto in un in-cidente nel 2006, un anno dopo aver ottenu-to la patente. Stava tornando a casa dopouna festa con gli amici – senza aver ingeritoalcol – quando improvvisamente schiacciòsul pedale del gas. Ad una curva la sua autofinì fuori strada schiantandosi contro unalbero. Bilancio: tre morti. L’autista so-pravvisse. Oltre al fatto che rimarrà trau-matizzato per tutta la vita, Beerli segnala lealtre conseguenze: revoca della patente,processo e retrocessione dei danni alle as-sicurazioni. A ciò si aggiunge che ogni voltache si candida a un posto di lavoro deve cer-tificare una cattiva reputazione.«È un caso impressionante», commenta

Sylvie Fallot, «spesso ci si dimentica che

l’intera famiglia viene colpita dall’inciden-te». Tutta l’esistenza viene distrutta, le faeco il fratello Jérôme, che sa come compor-tarsi rispetto all’alcol al volante. Per Sylvieè dunque chiaro: «Quando vado in macchi-na non bevo alcolici». Alla fine della lungae intensa giornata i fratelli Fallot stilano unbilancio: «È una buona cosa che si sia ob-bligati a frequentare questo corso. Così sipossono anche esercitare delle situazioni inpista con un controllo e non solamente incaso di emergenza, quando è troppo tardi».Nel frattempo Sylvie e Jérôme si sono già

annunciati per la seconda giornata di cor-so, durante la quale si svolge anche unaguida di controllo. Se tutto va bene, inautunno i due fratelli avranno in tasca lapatente definitiva.‹ Heinz W.Müller

Info TouringInformazioni sui corsi «due fasi» del TCS:tel. 0438431000.

Jiajia Loro: «Questocorso permettedi provare i limitidi un’auto su una pistasicura».

Liliana Aubry: «Guidorelativamente pocoe sono felice di poterimparare qualcosain più».

Lionel Peseaux: «Trovopositivo che si possaesercitare una frenatad’urgenza, perchéla mia auto nondispone di ABS».

Page 24: Touring 13/2010 italiano

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Schiere di bici con il logo del TCS saranno stazionate in vari punti di Lugano e a Paradiso.

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ald,tipress

5 agosto 2010 | touring 13 | club e soci 25

›«Il TCS torna alle origini»: così si potrebbeintitolare il progetto di bike-sharing realiz-zato a Lugano grazie al contributo fonda-mentale del locale gruppo del Touring ClubSvizzero, un club che nacque nel 1896 suiniziativa di un gruppo di ciclisti ginevrinicon l’intento di promuovere il turismo sulledue ruote. Il TCS della regione Luganese ha,infatti, donato tutte le 58 biciclette messe adisposizione del pubblico.In concreto, il servizio inaugurato a fine

luglio contempla quattro stazioni con 12bici l’una, situate nei punti nevralgici diLugano (Centro, Stadio Cornaredo, CampoMarzio e Fornaci) ed una postazione con 10bici a Paradiso. Le biciclette – della marcaMerida, partner del TCS a livello nazionalenel programma «Vantaggi soci» – sarannofacilmente riconoscibili grazie all’emblemadel club posto in bella evidenza su più partidel telaio e del cestello (v. foto). Per noleg-giarle e spostarsi da una stazione all’altra,basta acquistare la tessera magnetica rica-ricabile rilasciata dalla Città di Lugano.

Riduzione soci | Naturalmente i soci delTCS di tutta la Svizzera, che visitano lacittà ticinese e vogliono approfittare delservizio di biciclette in comune, usufrui-

scono di uno sconto a loro riservato. Lariduzione TCS è del 20% sul prezzo dell’ab-bonamento annuale (prezzo normale: 25 fr.con primamezz’ora gratuita e poi 1 fr./ora).Inoltre, unicamente per il mese di agosto èin vigore una promozione speciale, con losconto del 50% sulla tariffa della carta gior-naliera (3 fr. al posto di 6 fr., senza supple-mento orario).

Contributo ambientale | Contattata da«Touring», la presidente del gruppo TCS delLuganese, Graziana Rigamonti Villa, hasottolineato l’importanza per gli sposta-menti urbani di questo sistema di bike-sha-ring, il primo in assoluto in Ticino. Si trattadi «un piccolo, ma significativo contributoalla diminuzione del carico ambientale», haaffermato Rigamonti Villa. Infatti, usandoquesto mezzo di trasporto per tutti i brevitragitti quotidiani (scuola, lavoro, tempo li-bero) si contribuisce a ridurre il traffico... esi arriva a destinazione rilassati!‹ ac

Info TouringInformazioni sul servizio di bike-sharing a Luganoe Paradiso sul sito Internet del Gruppo TCS delLuganese: www.tcs-lugano.ch o presso la SezioneTicino del TCS: tel. 0919359135.

Bike-sharing aLugano con il TCSIl TCS di Lugano ha sponsorizzato il progetto di bike-sharing appena inaugurato nella città. Una sessantinadi bici a disposizione con lo sconto per i soci del club.

L’Ustra si è impegnata a risanarecondizioni di degrado come queste.

Lo stato di degrado di alcune areedi sosta lungo l’A2 era statodenunciato l’anno scorso dal TCS.Ora l’Ustra stanzia il denaro perrealizzare alcune migliorie.

›Ammonta a circa 340000 franchil’investimento stanziato dall’Uffi-cio federale delle strade (Ustra) pereseguire una serie di interventi a fa-vore di unamaggiore sicurezza nellaaree di sosta situate sull’autostradaA2 a Viglio (Muzzano) e sul MonteCeneri (nelle due direzioni). In par-ticolare le condizioni di degradodell’area di sosta «Al Sasso» (dire-zione Sud del Monte Ceneri) eranostate evidenziate dal TCS nell’ambi-to dell’EuroTest 2009 sulle aree disosta autostradali. L’area in que-stione era stata l’unica in Svizzeraad essere valutata «insufficiente» acausa, in particolare, dell’atmosferaambigua che vi regnava di notte,della sporcizia delle toilette, comepure della scarsa illuminazione.Ora l’Ustra è corsa ai ripari stan-

ziando il denaro indispensabile alpotenziamento dell’illuminazioneall’esterno e all’interno dei serviziigienici, al taglio della folta vegeta-zione e alla posa di nuove cinte e se-gnalazioni.‹ ac

Info TouringI risultati dello studio europeo sulle aree diservizio 2009 al sito www.tcs.ch (rubrica:Sicurezza > Infrastrutture e studi).

L’Ustra simuove dopotest del TCS

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5 agosto 2010 | touring 13 | club e soci 27

Un regalo per i vostri figli

CombinazioneCooldown Club ed ETIFino al 31 agosto 2010 i ragazzi tra 16 e25 anni proprietari di un veicolo a motore(scooter, moto o automobile) possonodiventare soci del Cooldown Club del TCSe nel contempo essere anche assicuraticon il Libretto ETI. L’offerta combinatacosta 135 franchi e dà diritto per un annoa tutte le prestazioni di assistenza strada-le in caso di panne o incidente fornite dalTCS, come pure alla copertura per ognidisguido legato ai viaggi in Europa, daGibilterra agli Urali, compresi tutti i paesidel bacino Mediterraneo. E non è finita: ilnuovo socio riceve come regalo di benve-nuto un bellissimo zainetto «Crumpler»del valore di 130 fr... pari in pratica all’in-tera somma pagata. Per maggiori dettagli:www.135.cooldownclub.ch o al numero ditelefono 0844888111. tg

Si è spento Rodolfo Plozza

In lutto la sezioneGrigioni del TCSLo scorso 7 luglio è deceduto in seguito ainfarto Rodolfo Plozza, presidente dellaSezione Grigioni del Touring Club Sviz-zero. Aveva solo 60 anni. Già sindaco diBrusio, in Val Poschiavo, dove svolgevala professione di avvocato, Plozza era dapoco stato rieletto nel Gran Consiglio gri-gionese nelle file del PPD. Da decenni eraimpegnato in seno al TCS, sia a livellolocale che nazionale. Al momento dellascomparsa, Rodolfo Plozza era membrodel Consiglio delle Sezioni del TCS e dellaCommissione della mobilità e dell’am-biente, che definisce i temi politici delclub. Un impegno, quello politico, che havisto Plozza battersi con forza in difesadegli automobilisti, rivendicando le mi-gliori e più efficienti vie di comunicazioneper la sua regione. ac

Il 14 e il 15 agosto 2010 al centro sportivo del camping del TCS a Buochs si giocaa calcio sulla sabbia: assieme allo Swiss Beach Soccer, il campeggio del TCS orga-nizza un torneo di beach soccer di due giorni per visitatori e soci TCS. Non man-cheranno tensione e divertimento: durante lo Junior Day possono allenarsi bambi-ni e ragazzi tra 8 e 16 anni; mentre sabato, dalle 17 alle 18, la nazionale svizzera dibeach soccer darà spettacolo con il suo allenamento. Rappresentanti del TCS e po-litici si sfideranno sulla sabbia in una partita tra VIP. Inoltre c’è una zona riservataalle famiglie in cui si trovano aree relax, bancarelle, un castello gonfiabile per ibambini, spettacoli di danza e altri giochi per grandi e piccini. Informazioni: Cam-ping TCS, Ginevra-Vernier, tel. 0224172520 (Michaela Kessler), [email protected] wi

Sulla sabbia colTCS

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a seconda della SezioneQuota per socio campeggiatore TCS(solo se già socio motorizzatoo non motorizzato) Fr.55.–** camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–

ETI TCS www.eti.ch

Europa motorizzato «Famiglia» Fr.103.–Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.–Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.–Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.–Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.–Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.–Spese di cura Europa Fr. 32.–Spese di cura Mondo Fr. 45.–

Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch

per tutta la famiglia Fr. 28.–20% di sconto per i titolari del Libretto ETI

Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda

Per veicoli aziendaliSoccorso stradale da Fr.134.–Protezione giuridica di circolazione da Fr.111.–

ASSISTA www.assista.ch

Assicurazione protezione giuridicaCircolazione Fam. Fr. 96.– Individuale Fr. 66.–Privata Fam. Fr.215.– Individuale Fr. 192.–Immobili Fr. 95.–

Auto TCS www.autotcs.ch

Responsabilità civile, casco parziale, cascocollisione, capitale incidente, protezione delbonus, danni di parcheggio su richiesta

Assicurazioni due ruotewww.assicurazionitcs.ch

Velo-Assistance. Con contrassegno per la bici,protezione giuridica, assistenza e coperturacasco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–*copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–*Contrassegno responsabilitàcivile (RC) bici Fr.6.50*Moto-Assistance(soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–*Ai motociclisti in Svizzera e all’estero

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Carta di credito TCS drive

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Page 28: Touring 13/2010 italiano

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5 agosto 2010 | touring 13 | la pagina dei lettori 29

Impressumtouring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W.Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Pascale Mar-der (pam), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, MathiasWyssenbach.Assistenti di redazione:Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Sabine Rothacher (t), IreneMikovcic-Christen (assistentecaporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 0313805000, fax 0313805006.E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 96028, totale:1355061. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA,Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 03138721 16, fax 0313872100. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA,CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale delTCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844888111; e-mail: [email protected]. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua.«Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Dalla teoria alla pratica

Vi è da chiedersi a cosa servono le lezioniimpartite agli allievi conducenti quandopoi, una volta ottenuta la patente, gli stessinon le mettono in pratica. La maggior partedegli automobilisti, per esempio, non sacomportarsi nelle rotonde. Molti sono con-vinti che all’interno permane la precedenzada sinistra, cambiando così direzione dallacorsia interna a quella esterna tagliando lastrada a chi procede nella loro stessa dire-zione. Non ho mai visto un solo agente dipolizia appostato nelle rotonde per segna-lare il modo corretto di comportarsi. Hovisto, però, auto della polizia, di scuolaguida, bus e taxi uscirne senza segnalare lamanovra. Le frecce dovrebbero essere un«optional», visto che quasi più nessuno leusa anche perché spesso la mano che do-vrebbe azionarle è occupata con il cellulare.In autostrada è raro vedere sorpassi e rien-tri con la freccia attivata. Chi deve svoltare,prima frena, poi magari segnala ed infinesvolta. La regola di segnalare per tempo leintenzioni è scomparsa. Un capitolo a partelo meritano molti scooteristi, i quali invecedel codice della strada si direbbe che sisono studiati il libro della giungla. Distri-carsi nel traffico è diventata una cosa allu-cinante, si potrebbe credere che assiemealle lezioni di guida molti abbiano ancheimparato ad essere maleducati, arroganti eprepotenti. Roberto Bontà, Cugnasco

I pericoli del «senza freccia»

Evidentemente per molti automobilisti nonè più di moda mettere la freccia. Quando cisi vuole spostare a destra e ci si dimenticadi azionare la luce gialla intermittente, non

Forum

foto

ald,mw

Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve èla lettera, maggiore è la probabilità che venga pubbli-cata; la redazione si riserva di apportare eventualitagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviarele lettere per e-mail: [email protected]. Le lettere deilettori vengono pubblicate anche nell’edizione onlinedi «Touring» (www.touring.ch).

è tragico, ma quando invece si vuole andarea sinistra e non si mette la freccia, allora leconseguenze possono essere catastrofiche.Un esempio: poco tempo fa, quando circo-lavo sull’autostrada alla velocità di 120km/h e volevo superare due o tre auto, unconducente davanti al mio naso si è sposta-to sulla corsia di sorpasso senza segnalar-lo. Se non avessi reagito prontamente fre-nando si sarebbe verificato un terribile in-cidente. Non capisco questa mancanza didisciplina, che tutti avrebbero dovuto im-parare a scuola guida. Jürg Schmid (@)

Contro il raddoppio del San Gottardo«Touring» 12/2010, Editoriale

Durante i tre anni di lavori di costruzionenecessari per il programmato risanamentodella galleria autostradale del San Gottar-do, dal 2017 può essere offerta una soluzio-ne adeguata grazie alla nuova galleria fer-roviaria di base, sulla quale possono esserecaricati i camion, e grazie alla strada delpasso tra Göschenen e Airolo, sulla qualepossono transitare le auto. Per contro, unaseconda galleria autostradale sposterebbesemplicemente la coda sulle rampe di ac-cesso e soprattutto sarebbe da ostacolo aun pieno sfruttamento della nuova ferroviatransalpina NFTA per il trasferimento deltraffico merci dalla gomma alla rotaia.

Konrad Meyer-Usteri, Bolligen

Il concorso

Con filtro antiallergie ealta forza d’aspirazioneL’aspirapolvere a traino Dyson City èequipaggiato di filtro Hepa, ideale perchi soffre di allergie, che rimuove cosìpiù polvere, sporco e allergeni. Oltre adessere pratico, non ha costi supplemen-tari dato che non occorre acquistare esostituire sacchetti e filtri. Il Dyson Citynon perde mai potenza d’aspirazione,occupa una superficie grande come unfoglio A4 e pesa solo 3,5 kg. Il conteni-tore si svuota con una semplice pressio-ne di un pulsante e consuma poca ener-gia (1300 Watt). In palio vi è un DysonCity del valore di 549 franchi.

Sponsor del premio: www.dyson.ch

Le domande:1. Quante auto d’occasione sono state

vendute nel 2009 in Svizzera?2. In quale regione italiana si trova

Alassio?3. In quale centro TCS i fratelli Fallot

hanno seguito il corso due fasi?

Si possono fornire le risposte per posta (solosu cartolina postale), tramite SMS, e-mail owww.touring.ch, indicando le generalità.

Concorso 11/10: il grill a gas è stato vinto daDenise Jolissaint di St. Imier. Complimenti!

Condizioni di partecipazione: il concorso di«Touring» è aperto a tutti, ad eccezione deicollaboratori del TCS e dei loro famigliari. Ivincitori saranno estratti a sorte e avvertitiper iscritto. I premi non possono essere sosti-tuiti da una somma di denaro equivalente.Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Nonsarà possibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso peri lettori, casella postale, 3024 Berna;SMS al numero 9988 (1 fr./SMS)scrivendo «Touring» e le tre risposte;

[email protected] (soggetto: concorso)Termine d’invio: 15 agosto 2010

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30 l’incontro | touring 13 | 5 agosto 2010

Durante la formazione abbiamo conosciutodue stagionatori, i quali hanno un’ampiarete di contatti con i produttori, che ioutilizzo volentieri.

Questo lavoro significa anche imparare conla pratica.Quello del formaggio è un campo ampio esfaccettato, oltre che molto interessante, enon si può imparare solamente in teoria, bi-sogna sperimentare e sviluppare un gusto.

Quale sono i migliori abbinamenti tra vinie formaggi?Le preferenze personali sono fondamentali.Ritengo i vini bianchi e dolci più appropria-ti dei rossi, ma anche uno sherry dolce puòessere un abbinamento ideale. Oggi è torna-to in voga bere, dopo il rosso con la portataprincipale, il vino bianco con il formaggio,anche perché è rinfrescante.

Il formaggio non arriva automaticamente sulcomodino del letto come un cioccolatino?Il formaggio va offerto. Anche l’occhiomangia. Passo tranquillamente con il car-rello dei formaggi davanti all’ospite e luivede 10–15 sorte che emanano profumo eattirano il naso. Allora gli viene l’acquolinain bocca e ne ordina una porzione.

Alcuni amano gustare il formaggio primadel dessert, altri come dessert, altri ancorali mangiano entrambi uno dopo l’altro. Ilformaggio è un argomento di vendita?

Assolutamente. Un dolce tentatore vieneapprezzato dalla maggior parte dei clienti,è parte fissa di un buon pasto. Se però ilformaggio è ben presentato, gli uomini loprendono volentieri. Basandomi sull’espe-rienza circa l’80% degli uomini lo ordinano.

I formaggi di latte crudo e quelli regionalisono ancora molto richiesti?In Svizzera vengono prodotti essenzial-mente formaggi con latte crudo, diversa-mente dalla Francia. La maggior parte deiformaggi a pasta dura sono di latte crudo.I formaggi a pasta molle di latte crudo sonogià prodotti delicati. Quelli regionali, pococonosciuti, vengono provati volentieri.

Qual è il suo formaggio preferito e cosa cibeve assieme?È un tipo di gorgonzola, assieme mi piaceun Petite Arvine con una bella dolcezzaresidua.« Intervista: Christian Bützberger

L’assaggiatrice di formaggio Anja Friedrich è affascinata dalformaggio e da cosa riescono a realizzare mani creative conquesto prodotto. Se ben presentato, gli ospiti non resistono.

Non vedo tanto bene l’assaggiatore di for-maggi come una professione autonoma,poiché è piuttosto parte di una più ampiaformazione.

Cerca di convincere un ospite a provareun determinato formaggio o lo indirizzaassecondando i suoi desideri?Assecondo i suoi desideri. Ma cerco anchedi renderlo attento ai formaggi regionali.

»Come si diventa assaggiatricedi formaggi?Anja Friedrich: Lavoro da tempo nella risto-razione, da tre anni al Palace Hotel a Lucer-na e di recente ho concluso con successo laformazione di Sommelier Maître Fromager.

Non ci sono ancora tanti sommelier diformaggio in Svizzera. Questa professionedeve ancora essere accettata dalla clientela?

C’è formaggioe formaggio

L’assaggiatrice di formaggio Anja Friedrich ama offrire il proprio assortimento di formaggi.

In pilloleLa 28enne tedesca impiegata d’albergo AnjaFriedrich ha lavorato in diversi esercizi dellaSvizzera, da tre anni è all’Hotel Palace di Lucerna.Durante il tempo libero ama andare in motoe apprezza mangiar bene come pure un buonbicchiere di vino. Ciò pur non essendo unasommeliere di vino... perlomeno non ancora.

ChristianBützberger

Page 32: Touring 13/2010 italiano

saturday . 14.08.201013.00 h . zurich

celebrate the spiritof street parade!

eric prydz (swe) . Paul kalkbrenner (d)fedde le grand (nl) . tocadisco (d) . moonbootica (D)

dj hell (d) . gregor tresher (D) . le castle vania (usa) . trash yourself (USA)Eddie Thoneick (d) . tanja la croix (ch) . and many more

www .chygaenerojk.trwww