Touring 10/2009 italiano

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Test Honda Insight Hybrid Un’ibrida conveniente per il prezzo e il consumo 18 Sconti per i soci TCS Una scelta di destinazioni per passare l’estate 44 Musei delle automobili Storia e tecnica di tre grandi marche tedesche 38 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS a pagina 43 Speciale trazioni alternative Arrivano le auto ecologiche 12–29 Incidenti in motocicletta Molti morti per poca esperienza 4 Interviste ai vertici del TCS Il club si prepara al futuro 40 11 giugno 2009 touring 10 www.touring.ch GAA 1214 Vernier

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Il giornale della mobilità, edizione del 11 giugno 2009

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Test Honda Insight HybridUn’ibrida conveniente per il prezzo e il consumo 18

Sconti per i soci TCSUna scelta di destinazioniper passare l’estate 44

Musei delle automobiliStoria e tecnica di tregrandi marche tedesche 38

Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS a pagina 43

Speciale trazioni alternative

Arrivano le autoecologiche 12–29

Incidenti in motocicletta

Molti morti perpoca esperienza 4

Interviste ai vertici del TCS

Il club si preparaal futuro 40

11 giugno 2009 touring 10www.touring.ch GAA 1214 Vernier

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11 giugno 2009 | touring 10 | editoriale e sommario 3

La richiesta di veicoli a motore econo-mici e rispettosi dell’ambiente non ènuova e viene esaudita: comuni auto,moto e scooter hanno bisogno tenden-zialmente di sempre meno carburante e– anche se con un po’ di ritardo – sonosempre più puliti, nonostante gli uccellidel malaugurio. E ciò, non da ultimo, an-che a causa della pressione politica alivello nazionale e internazionale e dellapaura di rimanere senza petrolio.

L’industria petrolifera ritiene peròche sia sbagliato lasciarsi prendere dalpanico, dato che le riserve basterannomolto più a lungo di ciò che prevedono ipessimisti. Comunque sia, i mezzi di tra-sporto a trazione alternativa – si leggail nostro dossier speciale dedicato al-l’argomento – fanno ancora fatica a im-porsi in grande stile. Per ora, sono piut-tosto prodotti di nicchia. Una situazionespiegabile con un certo scetticismo difondo della clientela, con il prezzo d’ac-quisto generalmente più alto e con il si-stema di rifornimento dell’energia al-ternativa ancora troppo complicato enon abbastanza diffuso. La conquista dinuovi lidi ha bisogno, appunto, di pa-zienza.

Lo stesso vale – su un tema totalmen-te diverso – anche per il TCS: è indispen-sabile che il club trovi un nuovo orienta-mento. Ma ciò può avvenire solo un passoalla volta. Come questo verrà realizzatoe come il TCS s’impegnerà anche in fu-turo, si può apprenderlo leggendo le interviste con il presidente centrale Niklaus Lundsgaard-Hansen e il diretto-re generale Bruno Ehrler.

Per raggiungerenuovi lidi ci vuolepazienza

primo piano 4 Incidenti in moto: i corsi TCS e quelli con il coach rendono i motociclisti più sicuri.

società e mobilità 9 Seggiolini per auto: nuovo test del TCS per una maggior sicurezza dei bimbi a bordo.1 1 NTFA del San Gottardo: il capo di Alptransit Sud illustra lo stato dei lavori.

test e tecnica 12 Speciale trazioni alternative: sul mercato non c’è solo la tradizionale auto a benzina.31 Sembra Golf ma è Polo: la quinta generazione della piccola VW farà furore.

viaggi e tempo libero37 Swissminiatur compie 50 anni: riflettori sul piccolo mondo elvetico di Melide.38 Musei dell’auto in Germania: esposizioni di tre case automobilistiche tedesche.

club e soci40 Vigilia dell’assemblea dei delegati: interviste ai massimi dirigenti del club.48 Nuovo centro di guida TCS: a Emmen-Lucerna per corsi di sicurezza stradale.

9 il consulente51 contatti TCS, il punto: Doris Kortus-Schultes, consulente auto e donna

53 forum, concorso, impressum54 l’incontro: Katja Hohbein, guida del Museo BMW di Monaco

Le FFS verso il futuro con 120 treni «Domino»Per sostituire entro il 2013 la loro flotta di treni a breve percorrenza, vecchia di 20anni, le FFS risaneranno alcune carrozze e completeranno l’offerta con confortevoliconvogli a pianale basso di Bombardier. Uno dei primi treni Domino circola in Vallese.

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Foto di copertinaAutore: Raphael Forster(7Pictures)

18 Test Honda Insight ibridaQuesta vettura ibrida dal prezzo attraentepromette consumi bassi senza deludere gliappassionati della marca. Sottoposta atest la versione 1.3i Elegance.

32 Tra le risaie delle FilippineGli antichissimi terrazzamenti coltivati ariso ed interamente edificati a mano dei villaggi di Batad e Banaue sono patrimoniodell’Unesco. Viaggio nelle Filippine.

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4 primo piano | touring 10 | 11 giugno 2009

› In materia di motociclismo, la legge elve-tica cela gravi debolezze. Basta pensare checon la licenza di allievo conducente in ta-sca, potete acquistare una grossa cilindratae partire con il vostro bolide direttamentedal rivenditore, anche se non avete mai gui-dato una moto! Altro esempio: dai 25 anni,tutti coloro che hanno la licenza per la ca-tegoria A – motoveicoli – sono autorizzati aguidare qualsiasi moto, anche la più poten-te, senza aver dovuto compiere un periododi pratica di due anni su piccola cilindrata.E le bizzarrie del legislatore non si fermanoqui: i detentori della licenza per la catego-ria B – autoveicoli – hanno la possibilità diacquisire liberamente una 125 cc con 11 kWdi potenza con l’unica condizione di seguireotto ore di scuola di moto nei dodici mesisuccessivi all’acquisto, ma senza esame. Egli automobilisti hanno anche accesso di-retto alle moto con sino a 25 kW di potenza,dopo aver superato un piccolo esame.

Saggio consiglio | Questo florilegio di in-congruenze porta con sé effetti funesti. Iltributo annuale è infatti pesante con circa90 morti e 5000 feriti, che corrisponde a unquarto dei danni fisici gravi sulla strada!Per ogni chilometro percorso, il rischio diessere feriti gravemente o mortalmente è dicirca 20 volte più elevato per i motociclistiche per gli occupanti di un’auto. Essendo lamaggior parte degli incidenti di moto dovu-ti a errore umano, l’Ufficio prevenzione in-fortuni (upi) auspica «la presa di coscienzadei rischi durante la formazione di base edei corsi di perfezionamento». Un saggioconsiglio che molti motociclisti mettono giàin pratica frequentando i corsi, in partico-lar modo nei centri di guida del TCS.

L’esperienza d’istruttori esperti permettedi affinare le tecniche di frenata e di elusio-ne degli ostacoli, ossia di migliorare i rifles-si in generale. Come faceva notare il cam-pione motociclista Jacques Cornu: «Due ter-zi degli incidenti sarebbero stati evitati sealla guida ci fossero stati dei conducentipiù allenati».

Roulette russasu due ruoteSalire in sella a una moto superpotente senza la minima esperienza di guida: è l’anomalia autorizzata dal nostro codice della strada. Ne sono testimoniogni anno decine di morti e migliaia di feriti.

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Quando la legge trascura la formazione dei motociclisti e permette troppo facilmente l’accesso alle grosse cilindrate, gli incidenti gravi si moltiplicano.

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Facendo propria questa convinzione, l’as-sociazione Swissmoto ha lanciato un con-cetto innovatore di coaching per motocicli-sti debuttanti. Si tratta di offrire ai novizil’esperienza di un centauro già dai primi gi-ri sulla strada. Una prova che è poi diventa-ta una ricetta dato che circa una sessantinadi coach offrono i loro servizi gratuitamen-te ai nuovi venuti, per una durata che va dadue a tre mesi, prolungabile, se necessario.Durante questo periodo, il coach insegna alsuo allievo tutti i comportamenti di base: idifferenti tipi di frenata, la valutazione del-le traiettorie, le inversioni di marcia, il po-sizionamento sulla strada all’entrata dellecurve. Un complemento essenzialmentepratico benvenuto dai diretti interessatiper compensare le carenze della formazioneobbligatoria e dominare meglio la propriamoto. Senza dimenticare poi la parte più lu-dica che comprende itinerari rilassanti.

Stallone motorizzato | Anche qui, tuttoè partito dal lassismo della legge sulla cir-colazione stradale che autorizza un debut-tante a inforcare uno stallone motorizzato:«È un’aberrazione lasciare una persona ine-sperta procurarsi il più grande modello sulmercato, si lamenta Mario Boffa, presidentedell’associazione Swissmoto. È poi troppo

facile criticare i giovani, dopo aver messoloro in mano dei mostri di velocità». In pra-tica, il coach entra generalmente in gioco apartire dall’acquisto della moto. Porta ilsuo pupillo su un parcheggio vicino al ne-gozio e comincia l’addestramento con i ge-sti più elementari: avviare, frenare, accele-rare, fare inversione di marcia, tutti i rudi-menti che permettono all’allievo di pilotareil mostro senza intoppi sino a casa.

Dare fiducia | In seguito, i due si ritrovanoda una a due volte la settimana per una se-rie di esercizi che puntano a correggere leinevitabili lacune degli inizi come la man-

continua da pagina 4 canza di anticipazione, le traiettorie aleato-rie e l’estrema difficoltà a controllare il mo-tore al di sotto dei 30 km/h: «Ma il più im-portante è la fiducia che il coach ci trasmet-te, sottolinea Catherine Gilly, motociclistadebuttante. Se non mi fossi esercitata con ilmio coach – conclude – non avrei nemmenopotuto andare da sola alle lezioni di scuoladi moto».‹ Jacques-Olivier Pidoux

Info TouringIl sito www.swissmoto.ch contiene tutte le informa-zioni sul concetto di coaching promosso da questaassociazione. Per i corsi TCS di moto si consulti il sito www.tcs.ch > Corsi.

I coach dell’associazione Swissmoto (con gilet arancione) trasmettono la loro esperienza a due motociclisti debuttanti (gilet giallo).

Progetto ambizioso sui passi alpini

La sicurezza dei motociclisti non è solo una questione di prudenza allaguida, bensì anche di ridurre al minimo le strutture pericolose: i famosiguardrail che si trasformano in ghigliottine, così come una moltitudine dielementi fissi eretti a qualche centimetro dalla carreggiata, come pali,barriere, paracarri e muretti. È in questa ottica che il TCS partecipa a unprogetto pilota sui passi del Grimsel e del Susten, in collaborazione conil Canton Berna. Si tratta anche di mettere a punto differenti accorgimentiche avvertono i motociclisti di un pericolo: «Le curve strette sono ad altorischio», nota Daniel Baumann, ingegnere del traffico del TCS. «Convienesegnalarle meglio con frecce, strisce colorate o una segnaletica laterale».Il progetto entrerà prossimamente in fase di realizzazione e darà luogoad alcune proposte di messa in sicurezza delle strade di montagna. jop

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11 giugno 2009 | touring 10 | società e mobilità 9

L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.

A volte ci si mette al volante dopo unaserata di festa con gli amici o una lunganotte movimentata, sebbene ci si sentastanchi morti… e si sogni il letto. Non cisi lascia influenzare da tutti i campanellid’allarme che risuonano e, nel miglioredei casi, si beve velocemente un caffèper cercare di sconfiggere il sonno. Uncomportamento del genere può averegravi conseguenze.

Chi guida un’automobile in stato dispossatezza non solo mette in pericolosé stesso ma anche gli altri utenti dellastrada. Secondo una valutazione del-l’Ufficio prevenzione infortuni (upi), cir-ca il 20 percento di tutti gli incidenti,compresi quelli mortali, sono provocatida improvvisi attacchi di stanchezza oda colpi di sonno. Purtroppo, spesso gliincidenti riconducibili ai colpi di sonnohanno gravi conseguenze, poiché il conducente non è più in grado di reagireai pericoli.

I tribunali svizzeri non dimostrano al-cuna clemenza quando un conducentesi addormenta. Il Tribunale federaleconsidera il colpo di sonno alla streguadi una grave violazione alla legge sullacircolazione stradale, con conseguenterevoca della licenza di condurre per al-meno tre mesi. Né viene scusato chi de-ve fermarsi ad un semaforo rosso e nonreagisce quando diventa verde perchési è addormentato. I giudici federali re-centemente hanno revocato la patenteper sei mesi ad un tassista ginevrinopoiché nel gennaio 2008, poco dopo lesei del mattino, si era addormentato adun semaforo (sentenza 1C_555/2008).

Quando emerge la stanchezza inter-rompete immediatamente la guida e fa-te una pausa; se possibile dormite. Doponotti movimentate utilizzate i mezzipubblici oppure pernottate presso gliamici. Trucchi come bere caffè, ascolta-re musica ad alto volume mentre si gui-da o aprire i finestrini, sono d’aiuto soloper un breve lasso di tempo.

il consulenteUrs-Peter Inderbitzin

Al volante affaticati si rischiala patente

I migliori del TCS-test seggiolini per auto 2009

Marca/modello Peso Prezzo Valutazione ca. (Fr.) TCS

Römer Babysafe Plus con belted base –13 kg 350.– 1111

HTS BeSafe iZi Sleep con base Isofix –13 kg 700.– 1111

Cybex Aton –13 kg 300.– 1111

Peg Perego Promo Viaggio Tri-Fix con base Isofix –13 kg 530.– 1111

Römer Baby Safe Sleeper –10 kg 360.– 1111

Bugaboo Carseat –13 kg 330.– 1111

Bébé Confort Streety.fix con Streety.base –13 kg 400.– 1111

Römer Safefix plus TT 9–18 kg 600.– 1111

Maxi Cosi Tobi 9–18 kg 450.– 1111

Römer King Plus 9–18 kg 370.– 1111

Cybex Solution X-Fix 15–36 kg 340.– 1111

Concord Transformer XT 15–36 kg 600.– 1111

Römer Kid 15–36 kg 230.– 1111

HTS iZi UP X2 15–36 kg 300.– 1111

HTS iZi Kid X1 Isofix –18 kg 860.– 1111

›La buona volontà non manca ai genitori:il 94 percento dei bambini in automobilesono allacciati. Tuttavia, uno su tre è assi-curato male. Cinture di sicurezza attorci-gliate o troppo allentate che s’infilano sottoil braccio o troppo vicine al collo, seggiolinitroppo grandi o troppo piccoli: insidie neesistono molte. Ma i problemi iniziano giàprima di allacciare gli amati pargoletti: os-sia al momento dell’acquisto del seggiolino.Infatti, vi sono grosse differenze di qualitàtra i prodotti. Qual è allora il seggiolino mi-gliore? Come appurato dal TCS, quest’annovi sono comunque 15 sistemi di ritenuta perbambini sui complessivi 26 testati che han-no ricevuto la nota «molto consigliato». Vin-citori e perdenti della prova sono elencatinella guida «Seggiolini auto 2009».

Provare conviene | Dalle 48 pagine checostituiscono l’opuscolo, i genitori interes-sati traggono altre utili informazioni. Così,molti comprano culle mobili per neonatiper le quali, al momento di essere istallate,le cinture di sicurezza sono troppo corte. Inquesto caso l’opuscolo arriva in aiuto for-nendo l’indirizzo del rivenditore specializ-zato nell’allungamento delle cinture.

Altri problemi non sono così semplici darisolvere. Ad esempio, il 15 percento deineonati in Svizzera possono rallegrarsi diavere almeno due fratelli maggiori. Quelche, però, i genitori non mettono in conto èche molte vetture non hanno nella parte po-

steriore lo spazio utile per sistemare treseggiolini uno vicino all’altro. In tal caso c’èsolo una cosa da fare: una prova d’istalla-zione dei seggiolini per bambini prima diacquistare un’auto.‹ Pascale Marder

Info TouringSi può ritirare gratuitamente la brochure nelle agen-zie TCS. Su www.infotechtcs.ch > Seggiolini per bam-bini, si trovano i risultati in dettaglio e l’opuscolo.

Per i piccoli solo il meglioVi sono seggiolini auto buoni e cattivi. Il TCS li ha testatie dà consigli sulla corretta manipolazione e su problemipratici per una maggior sicurezza dei bambini.

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Non tutte le auto offrono abbastanza spazio dietroper istallare tre seggiolini uno accanto all’altro.

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11 giugno 2009 | touring 10 | società e mobilità 11

›Adesso è definitivo: la nuova galleria fer-roviaria di base del San Gottardo sarà aper-ta a fine 2017! Dopo anni di rinvii – dovutia problemi geologici di vario genere (ma pu-re a ritardi di natura finanziaria e politi-ca) – non dovrebbero esserci più sorprese e,per quella data, sui 57 km di quella che saràla galleria ferroviaria più lunga del mondosfrecceranno finalmente i treni a 250 km/h.Lo ha ribadito di recente all’assemblea del-la Sezione Ticino del TCS, l’ingegner DenisRossi, direttore del settore sud di Alptran-sit SA.

Lo scenario è assolutamente positivo: intutti i «punti di attacco» alla montagna –Erstfeld, Amsteg, Sedrun, Faido e Bodio –l’opera di scavo e consolidamento del tun-nel procede alacremente e nel rispetto delcalendario. Perfino la roccia della famigera-ta «Sacca di Piora» non ha posto i problemitemuti. «È già stato scavato l’85 percentodella galleria di base. La caduta del dia-framma tra Erstfeld ed Amsteg avverrà neiprossimi giorni. Quello tra Uri e Ticino ca-drà invece nella primavera 2011», ha spie-gato l’ing. Rossi. Dopodiché si poseranno ibinari e le istallazioni necessarie.

Attacco al Ceneri | Si svolgono secondoprogramma anche i lavori per la realizza-zione della nuova galleria di base del MonteCeneri tra Camorino e Lugano/Vezia. Que-sta, come ha sottolineato ancora Denis Ros-si, è «parte integrante della linea di pianu-ra» della Nuova trasversale ferroviaria al-pina (NTFA). I 15,4 km di tunnel verranno

messi in esercizio nel 2019, consentendoenormi risparmi di tempo per spostarsi daun capo all’altro della Svizzera e dell’interaEuropa. Ad esempio, si andrà da Zurigo aMilano in sole 2 ore e 40 minuti, un’ora esat-ta in meno del tempo necessario con unodierno treno Cisalpino.

Poi si vedrà | Un peccato che la nuova linea si concluda alle porte di Lugano, macome ha ricordato Denis Rossi: «Il mandatodi Alptransit si limita alla costruzione della

NTFA» e non prevede un allacciamento ve-loce alla rete ferroviaria italiana. Un’operadel genere costerebbe circa 6 miliardi difranchi e in tutti i casi non sarebbe prontaprima del 2040. Tra i progetti allo studio viè pure un’opera di ingegneria molto ambi-ziosa: un tunnel sotto il Lago di Lugano.‹

Antonio Campagnuolo

Info TouringTutti i dettagli sulla NTFA del San Gottardo al sito:www.alptransit.ch

Alptransit a pieno ritmoI lavori al nuovo tunnel ferroviario del San Gottardo procedono senza intoppi. Intanto si è iniziato a scavare al Ceneri. ll capo di Alptransit sud, Denis Rossi, sullo stato dei lavori.

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La NTFA in cifre

Costi: 12–13 miliardi di franchi previstiper l’insieme dell’asse del Gottardo (daThalwil a Lugano), comprese le nuovegallerie dello Zimmerberg, del S. Got-tardo e del Ceneri. Capacità: sulla nuova NTFA transite-ranno 200 treni giornalieri, di una lun-ghezza maggiore dei 150 odierni; peruna capacità di trasporto di circa 40 milioni di tonnellate di merci all’anno, ildoppio dell’attuale.Opera del secolo: il solo tunnel di basedel S. Gottardo comporta l’estrazione di24 milioni di tonnellate di materiali discavo, pari a cinque volte il volume dellagrande piramide egizia di Cheope. ac Porte aperte lo scorso 16 maggio sul cantiere del nuovo tunnel di base del Monte Ceneri.

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12 speciale trazioni alternative | touring 10 | 11 giugno 2009

La vettura elettricanell’uso quotidiano

L’auto elettrica fa capolino. Come si presenterà il futuro immediato e,soprattutto, come sarà l’uso quotidiano di questi veicoli dalla

propulsione inedita? Le risposte molto concrete di Thierry Koskas, direttore del programma veicolo elettrico di Renault.

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»La Renault figura tra i costruttori più progrediti del settore. La vettura elettrica èveramente il veicolo del futuro immediato?Thierry Koskas: Sì, lanceremo una vera of-fensiva con una gamma completa di veicolielettrici a partire dal 2011. Cominceremocon una berlina compatta allungata a 4,70m per collocare le batterie dietro i sedili. Seguirà una versione commerciale del fur-goncino Kangoo. A fine 2011 introdurremouna cittadina lunga meno di 4 m e concepitastrettamente per la propulsione elettrica.Lanceremo, infine, un progetto ancora segreto di piccola vettura urbana.

Questi veicoli sono abbordabili?L’idea è di proporre un prezzo competitivo,cioè identico a quello di una vettura termi-ca, batterie non comprese. Il cliente paghe-rà una somma mensile che copre il noleggiodelle batterie e il consumo di elettricità. Mal’importo sarà inferiore al prezzo della ben-

zina. Quest’obiettivo è tuttavia concepibile,almeno nella fase di lancio del progetto, solo se verrà introdotto un contributo dellostato al momento dell’acquisto. La Franciaverserà, ad esempio, 5000 euro per veicolo.In definitiva il maggior costo dei veicolielettrici scomparirà con l’aumento dellaproduzione di motori e di batterie. Lo svi-luppo di questo segmento presuppone ilcoinvolgimento di parecchi costruttori.

Trattandosi di batterie come avverrà la ricarica nell’uso quotidiano?Il sistema globale sarà molto flessibile eproporrà diverse opportunità. La ricaricaavverrà principalmente a domicilio durantela notte, tramite una presa elettrica conven-zionale. Ma bisognerà pure garantire l’au-tonomia anche se si è per strada. A questoscopo saranno istallate delle colonnine suiparcheggi per ricaricare i veicoli posteggia-ti. Israele, che è uno dei paesi pilota in que-

sto campo, progetta di istallare 500000 co-lonnine. Prevediamo pure delle stazioni diricambio automatiche dove le batterie po-tranno essere staccate senza alcun inter-vento da parte dell’automobilista. Ma que-sto sistema abbastanza oneroso sarà pocodiffuso. Vi saranno, infine, delle stazioni di ricarica rapida. Il pieno di elettricità ri-chiederà mezz’ora, cioè 5 minuti per un’au-tonomia da 20 a 30 km.

Perché bisognerà noleggiare le batterie?La tecnologia agli ioni di litio che ha per-messo di aumentare notevolmente l’auto-nomia sarà ancora la preferita nei prossimicinque anni. Successivamente altre batte-rie ad elevata densità energetica dovreb -bero imporsi. Così vogliamo che il clientepossa accedervi e disporre della tecnologiache offre le maggiori prestazioni.

continua a pagina 15

Page 14: Touring 10/2009 italiano

Godete la magia della primavera o glisplendidi colori dell’autunno, la nostraaria pura e lo straordinario panorama diCrans-Montana.

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Cosa se ne farà delle vecchie batterie?Prima del riciclaggio si può benissimo im-maginare una seconda utilizzazione. Que-ste batterie meno avanzate tecnologica-mente potrebbero servire per lo stoccaggiodi elettricità. Questo consentirebbe, adesempio, di ridurre la produzione di ener-gia eolica il cui ciclo è molto variabile.Quanto al riciclaggio stiamo lavorando a uncosto neutro. Puntiamo tuttavia a ottenereuna durata di vita delle batterie da 8 a 10anni. È questa una condizione indispensa-bile per lo sviluppo del veicolo elettrico eper offrire prezzi di noleggio competitivi.

Per ritornare alla vettura propriamente detta, molti automobilisti temono per il piacere della guida…Il comportamento sarà identico a quello diuna vettura termica. Sarà anche possibiledivertirsi su strade tortuose. Nulla da te-mere neppure sul piano delle accelerazioniche saranno superiori a quelle dei modellitermici grazie alla coppia dei motori elet-trici. In compenso la velocità massimasfiorerà i 140 km/h. Il che tranquillizzeràpienamente e porrà l’automobilista nelledisposizioni migliori.

Eppure le vetture elettriche dovrebbero essere più pesanti…Il maggior peso sarà compensato dal mo-tore più leggero. Cosa che non è un handi-cap, perché la massa svolge pure un ruolo

In che cosa differirà la clientela cui mirate da quella delle vetture convenzionali?Avremo chiaramente degli automobilisti didue tipi. La vettura elettrica mira a conqui-stare chi si reca dal domicilio al luogo di la-voro. In via eccezionale si utilizzerà per ilfine settimana, ma non per raggiungere lameta delle vacanze. Del resto questo non èaffatto il traguardo cercato. L’automobileelettrica mira a conquistare prioritaria-mente utenti che avranno una sola vettura.Altra ipotesi, potrà venir utilizzata come se-conda vettura. E si prenderà il modello ter-mico per effettuare i grandi viaggi, dunqueper recarsi in vacanza.

I modelli elettrici non inonderanno dunque il mercato…Entro 7 anni prevediamo che costituirannocirca dal 10 al 15% delle vendite di auto.

Per concludere quale sarà l’impatto sullaproduzione di elettricità?L’impatto sulla produzione di elettricitàdovrebbe essere scarso. Un chilometraggio

annuo di 10000 km richiederà un consumodi 2000 kW/h, cioè la metà del consumo at-tribuito ad una famiglia. Un parco elettri-ficato che si aggira attorno al 10% provo-

non trascurabile nel ricupero d’energia al-la frenata. In futuro il problema consisteràsoprattutto nella capacità di stoccaggiodelle batterie perché l’autonomia rimaneun fattore determinante. Ricordiamo che ilmotore si trasforma in generatore in disce-sa. Nei paesi come la Svizzera sarà dunqueimportante disporre di sufficiente energiaper raggiungere la sommità di un pendio.

Come eliminare i rischi connessi al rumorediscreto dei motori elettrici?Stiamo studiando dei suoni esterni artifi-ciali. Concretamente dovrebbero assomi-gliare a un ronzio o a un fischio. Stiamo va-lutando anche la possibilità di modularequesti rumori. Checché ne sia la sicurezzasarà garantita. I nostri veicoli otterrannole 5 stelle nei crash test.

Una cittadina dal 2010

La piccola Mitsubishi i-Miev sarà una delle prime auto elettriche della nuovagenerazione ad essere commercializzata in Svizzera. L’introduzione diquesta quattro posti di 3,40 m è in programma per il secondo semestre2010. Promettendo un’autonomia di circa 140 km sarà inizialmente de-stinata anzitutto alle ditte, che sono già state sedotte da questa vetturamolto riuscita in occasione di prove pratiche effettuate quest’anno. Pergli automobilisti il prezzo – oltre 30 mila franchi – costituisce un handicap.Ma sono in corso discussioni per ottenere un contributo statale per i vei-coli elettrici. Da notare che Peugeot svelerà una versione derivata dallai-Miev al Salone di Parigi del 2010. MOH

continua da pagina 13

«Con un limite di 140 km/h, l’auto elettricatranquillizzerà»

«Avremo automobilisti di due tipi. Queste vetture non sono previste per andare in vacanza»

La presa del prototipo Renault Be Bop Z.E. è utilizzabile a 220 V o con ricarica rapida a 400 V.

cherà un aumento della domanda limitatoall’1%. In effetti tutto dipenderà dal mo-mento della ricarica. L’obiettivo è di con-vincere tutti di ricaricare il proprio veicolodi notte, che è il momento in cui l’impattosulla rete è minore e la corrente più van-taggiosa. « Intervista: Marc-Olivier Herren

* Direttore del programma veicolo elettrico pressola Renault, Thierry Koskas è incaricato dello sviluppo e del lancio sul mercato. Si occupa puredelle trattative con il settore elettrico coinvolto in questo progetto portato avanti con la Nissan.

11 giugno 2009 | touring 10 | speciale trazioni alternative 15

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11 giugno 2009 | touring 10 | speciale trazioni alternative 17

»Malgrado la crisi il mercato europeo delle SUV e delle altre crossover ibride decollerà finalmente?Andy Pfeiffenberger: Difficile da dire, dato che le intenzionidei costruttori non sono chiare. Sono effettivamente annun-ciati dei modelli tedeschi, ma non si sa se verranno vendutiin Europa o soltanto negli Stati Uniti. La crescita a corto ter-mine del segmento è pure un’incognita. Tanto più che con lacrisi bisogna ammortizzare la sovraccapacità di produzionedei motori diesel. E se il mercato rimane debole, le marchesaranno obbligate a continuare sulla strada del diesel.E se si guarda aldilà della crisi?A lungo termine il segmento delle SUV ibride dovrebbe

Più crossover che mai la Lexus RX 450h si distingue per il montante posteriore molto inclinato.

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›Anzitutto la massiccia Lexus RX 450h hatutti i presupposti per garantire una buonacoscienza ecologica. Esaminando la secon-da edizione di questa ibrida a trazione in-tegrale elettrica si ricavano valori impres-sionanti. A cominciare dalle emissioni diCO2, abbassate a 148 g/km (-23%). Nell’usopratico la crossover, la cui potenza combi-nata è salita a 299 CV, è addirittura capacedi ottenere consumi medi inferiori ai 6 litriper 100 km, secondo quanto indicato dalcomputer di bordo durante le prove effet-tuate adottando una guida previdente.Piuttosto sorprendente, questa vera ibrida

può viaggiare su brevi distanze nella moda-lità puramente elettrica fino a una velocitàdi 40 km/h. Un’oasi di silenzio.

Non appena si sollecita l’acceleratore, ilV6 termico entra in azione e la Lexus sfode-ra prestazioni perfino sportive se si spingea fondo. Non sorprendente data la potenzacombinata di 299 CV. Funzionando essen-zialmente a trazione anteriore, questa 4�4votata al comfort ricorre all’ausilio di unsecondo motore elettrico (68 CV), posiziona-to nel retrotreno, non appena la motricità oil fondo – preferibilmente poco accidenta-to – lo esigono. Ciò garantisce una buona

Più muscolosa e più sobriaUnica crossover ibrida, la Lexus RX 450h difende il suo ruolo di pioniere della propulsione termica ed elettrica puntando su potenza e sobrietà.

Andy Pfeiffenberger è americano e vicepresidentedella Lexus Europa. Ha la particolarità di parlarecorrentemente il giapponese.

motricità e permette la guida fuoristrada.Condizione indispensabile per la sobrietà,i motori elettrici si trasformano in genera-tori in fase di decelerazione, mentre l’ener-gia cinetica viene recuperata in frenata.

Comfort e tecnologia | Con un aumentodi 150 kg, questa larga crossover si rivelaun po’ pesante, ma ben posizionata sul fon-do stradale. Per la verità si tratta di un’au-to che mira soprattutto al comfort di mar-cia, d’altronde notevole con l’opzione dellesospensioni pneumatiche. Inoltre la RX450h è una miniera di tecnologia. Come di-mostra il telecomando tattile del sistemad’informazioni che, come un mouse delcomputer, comanda lo schermo sul qualesono raggruppati climatizzatore, sistemaaudio, navigatore ecc. A seconda della ver-sione, la Lexus si arricchisce di «head-updisplay», di telecamera laterale o di siste-ma di precollisione che riduce gli effetti diun impatto. Senza parlare poi dei dieci air-bag che proteggono gli occupanti.

Pronta per affrontare una concorrenzaagguerrita (vedi intervista) questa ibridadi alta gamma lascia soltanto le briciole al-la versione termica RX 350. Perlomeno inSvizzera, dove si prevede che la 450 possaraggiungere una quota di vendita del 95percento.‹ MOH

Tecnica: crossover, 5 posti; lung. 4,77 m; bag.: 496 l.Motori: 3,5 l V6 benz. (249 CV) + 2 el. ant./post. (167/68 CV), potenza combinata 299 CV; trazione int.;cambio CVT; 0 a 100 km/h in 7,9 s. Consumo (misto):6,3 l/100 km; emissioni CO2: 148 g/km. Prezzi: da85600 fr. (Executive) a 103500 fr. (Limited).

Le SUV ibride tra ecologia e prestazioni

aumentare. I costruttori si concentreranno sui modelli di altagamma, stile BMW X5 o Mercedes ML.E a proposito di argomenti ecologici?Nel segmento delle auto di lusso si vuole essere responsabiliecologicamente, ma nel contempo disporre di auto presta-zionali e piacevoli da guidare. Il che può sembrare un contro-senso. Anche se non sono delle vere 4�4, le ibride a trazioneintegrale garantiscono la motricità senza causare un forteconsumo. All’infuori delle buone caratteristiche stradali possono affrontare lo sterrato leggero.« Intervista: MOH

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18 speciale trazioni alternative | touring 10 | 11 giugno 2009

Lo styling molto «ibrido» non impedisce alla Honda Insight di sfoggiare una certa eleganza. Un’automobile «verde» che si distanzia dallo stile «Birkenstock».

La plancia è dominata da un tachimetro digitale.

tabella tecniaHonda Insight Hybrid

Prezzo (fr.) 30900.– Cilindrata (cc) 1339 Motore benzina (kW/CV) 65/88 Motore elettrico (kW/CV) 10/14 Potenza sistema misto (kW/CV) 72/98 Consumo (l/100 km) 4,4 A1 Rumore int. 120 km/h (dBA) 70 Costi al chilometro (fr./km)2 –.62 Costi di manutenzione3 11133

1 dati importatore 2 per 15000 km/anno, con tassa circolazione ridotta canton Zurigo 3 su 180000 km(15000 km/anno)

Un sistema ibrido chefunziona in paralleloLa Honda Insight è mossa da un sistemaibrido in parallelo anche chiamato «mildhybrid». Molto snello (38 cm), il motoreelettrico da 14 CV è posizionato tra il grup-po a benzina da 88 CV e il cambio a varia-zione continua. Contrariamente agli ibridiin serie parallela o «full hybrid» (sistemaToyota e Lexus), i cui motori sono dissocia-ti, le 2 unità non possono funzionare sepa-ratamente. Alimentato da batterie di nic-kel-metallo-ibrido, il motore elettrico è so-prattutto usato come motore di sostegno,mentre la combustione di quello termicoviene interrotta in fase di decelerazione.

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›La sfida raccolta dalla Honda Insight èquella di proporre un’auto dotata di motorea benzina associato a un gruppo elettrico alprezzo di circa 30000 franchi. E soprattuttoquesta compatta ibrida, il cui consumo me-dio è limitato a 5,4 l/100 km, non comportainconvenienti d’altro tipo. Tranquillizza ilfatto che non richieda particolari sacrifici afavore dell’ecologia. Al contrario, il suo sty-ling d’impronta tecnologica sfoggia addi-rittura un tocco d’eleganza e questa vetturaverde può essere guidata come un modelloconvenzionale.

Ecologica e piacevole | Al volante del-l’Insight l’automobilista non si trova affat-to spaesato. Tralasciando forse la strumen-tazione futurista, in particolare il tachime-tro digitale il cui fondo passa dal verde alblu-verde fino al blu secondo lo stile di gui-da adottato. Basta premere il tasto Econsulla sinistra del volante e vengono appli-cati i parametri economici del motore, delcambio e della climatizzazione.

Questa compatta di 4,4 metri per nulla pigra, ben coadiuvata dal motore elettrico,evidenzia un bel piacere di guida in città. Ècertamente meno spettacolare di un’ibridaintegrale come la Toyota Prius che può evol-vere nella modalità unicamente elettrica.Tuttavia non vogliamo cercare il pelo nel-l’uovo, dato il prezzo inferiore di circa 10mila franchi. Soprattutto dal momento cheal primo semaforo rosso il motore dell’In-sight si spegne nello spazio di mezzo minu-to. Non prima, data la capacità relativa-mente modesta delle batterie. Su stradanormale le prestazioni sono adeguate.

Tenuto conto della potenza limitata delmotore a benzina (88 CV) la Honda non pre-tende di essere una sportiva e lo fa notarein maniera rumorosa non appena si sale digiri e si inizia a scalare i sette rapporti delcambio a variazione continua utilizzando leleve sul volante. Il sistema è ben concepito,ma gli effetti sono limitati dalla potenza delveicolo. Precisiamo che il motore elettrico siaccontenta di un ruolo di sostegno. Unicavera nota dolente, la Honda ibrida si tra-sforma in cassa di risonanza nelle fasi diaccelerazione in autostrada. In questo casoil cambio CVT dà l’impressione di slittare.È meglio quindi adottare una guida tran-quilla.

Economica | Meglio così. Se il conducentesegue bene le indicazioni dei diversi sistemidi assistenza per una guida economica po-sizionati sulla plancia – attenzione però anon distrarsi – avrà diritto alla ricompensasuprema sotto forma di piccoli alberi cheindicano il grado di sobrietà. Malgrado l’In-sight si situi al di sopra della soglia simbo-lica dei 100 g/km di CO2 – il TCS ha misurato103 g – è possibile scendere con piede leg-gero sotto il limite dei 5 l/100 km. Un buon

+–Più o menoIbrida a prezzo allettante e dal designelegante, basso consumo, programmidi guida economica, comportamentoequilibrato e peso moderato, cambioCVT con leve sul volante, equipaggia-mento completo.

Motore rumoroso a regimi elevati, cambio CVT con esitazioni, prestazionilimitate in autostrada, spazio in altezzasui sedili posteriori, divano adeguatoper soli due passeggeri, comfort dimarcia mediocre, visibilità posteriore.

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Trazione ibrida aprezzo abbordabileGrazie al prezzo la berlina Honda Insight democratizza latecnica ibrida e promette bassi consumi senza penalizzaregli affezionati della marca. Test della versione 1.3i Elegance.

Il comando decentrato del climatizzatore.

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46 Ressort  žtouring 13 9. August 2007

Affascinanti, individuali e sempre personali:fanno parte della catena «Private SelectionHotels» 49 alberghi – gestiti da privati – di prima categoria e di lusso, situati nellepiù belle regioni d’Europa. L’Hotel Alpina di Klosters è uno dei complessi che ha ottenuto un riconoscimento.

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Alpina– 3 ricchi buffet della prima colazione– utilizzo della piscina coperta, del centro

wellness e della zona fitness– uso gratuito degli impianti di risalita del

comprensorio Davos/Klosters– rampichino dell’hotel per fare belle gite

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risultato per un’auto a benzina il cui asset-to è un po’ rigido, ma può rivelarsi piacevolesu strade tortuose.

Qui troviamo d’altronde una delle qualitàdi questa Insight che non vuole essere soloecologica. Oltre alle innegabili qualità di-namiche questa compatta offre una buonaabitabilità e un buon comfort di marcia. Al-meno per quattro occupanti, dato che la po-sizione centrale sul divano posteriore èpiuttosto un posto d’emergenza. Contraria-mente alle precedenti Honda ibride le bat-

terie non sono più applicate al divano, cosache permette di ribaltare lo schienale e dimodulare il bagagliaio, la cui capacità nonrisente della nuova sistemazione delle bat-terie. Per quanto concerne gli elementi dicomfort l’Insight è pienamente nella nor-ma. Climatizzatore, quattro alzavetri elet-trici, volante multifunzioni ecc.: si ha l’im-pressione di essere a bordo di una normalecompatta. Comunque la differenza al distri-butore si fa sentire. Il bilancio è quindi fa-vorevole, tanto più che certi cantoni offronoriduzioni notevoli sulla tassa di circolazio-ne.‹ Marc-Olivier Herren

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Honda Insight Hybrid 1.3i Elegance in dettaglioABITACOLO 11113 Malgrado rivestimentidove predomina la plastica, l’interno desta unabuona impressione, soprattutto per quanto con-cerne la plancia futuristica. Buono è lo spazio da-vanti, un po’ meno dietro, concepito per soli 2passeggeri. Bagagliaio di capacità corretta.COMFORT 11123 All’infuori di una certa du-rezza (ruote da 16”) il comfort delle sospensioniè adeguato e i sedili comodi. Sull’autostrada lostridore del piccolo motore 1300 tende a invade-re l’abitacolo nelle accelerazioni.EQUIPAGGIAMENTO 11111 Questa ibrida alprezzo shock è ben dotata di un modello classicoe possiede diversi sistemi che favoriscono peruna guida economica. All’infuori del navigatore(in opzione) i comandi sono funzionali.

PRESTAZIONI 11123 Sostenuta dal motoreelettrico di 14 CV questa ibrida si trova a proprioagio nella guida urbana e nella guida normale. Suautostrada, invece, il motore termico si rivela unpo’ limitato. Il piacere di guida è limitato anchedal cambio CVT quando è sotto pressione. Obiet-tivo raggiunto: il consumo medio rilevato non su-pera i 5,4 l/100 km.COMPORTAMENTO 11113 Rigido e ben tara-to, l’autotelaio garantisce addirittura un certopiacere di guida. Lo sterzo informativo, malgradosia un po’ indiretto, contribuisce alla buona tenu-ta di questa ibrida, tutto fuorché noiosa.SICUREZZA 11113 Sistema antislittamento(VSA) e airbag a tendina di serie. La visibilità anteriore e posteriore lascia a desiderare.

La coda dal design tecnologico è molto sollevata. Il bagagliaio praticamente non risente della collocazione delle batterie sotto il pianale. Il divano a tre posti è adeguato a soli due passeggeri.

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Scheda tecnica

VEICOLO PROVATOHonda Insight Hybrid 1.3i Elegance; 5 porte,5 posti; 30900 fr. (auto del test: 35550 fr.)Gamma: Insight, 98 CV (da 28900 fr.) e Civic Hybrid, 115 CV (35700 fr.) Opzioni: vernice metall. (650 fr.), pac. siste-ma di navigazione, fari allo xeno (4000 fr.)Garanzia: 3 anni fabbrica, 8 anni sull’ibrido;antiruggine: 12 anni (cond.)Importatore: Honda Automobiles (Suisse) SA,1242 Satigny, www.honda.ch

DATI TECNICIMotore: 4 cilindri benzina, 1,3 l, 98 CV; elet-trico 14 CV; trazione anteriore, cambio CVTPeso: 1305 kg (auto del test), totale ammissi-bile 1650 kg, carico rimorchiabile: nessuno

Check-up TCSDINAMICA DI COMPORTAMENTOPrestazioni (0–100 km/h): 11,9 sElasticità:60–100 km/h (posizione D) 6,6 s80–120 km/h (posizione D) 8,9 sDiametro di sterzata: 11,0 mInsonorizzazione:60 km/h: 60 dBA 11113

120 km/h: 70 dBA 11113

SICUREZZAFrenata (100–0 km/h): 39,6 m 11113

Equipaggiamento 11113

COSTI DEI SERVIZImanutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

20000/12 0,7 101.–40000/24 1,0 145.-Manutenzione per 180000 km:15000 km/anno 21,0 5720.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese fissi variabili

15000 62 509.– 268.–30000 42 509.– 536.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzieHonda da 95 a 162 franchi

VALUTAZIONE ECOLOGICAEmissioni misurate (banco di prova Empa):Monossido di carbonio (CO) 11113

Idrocarburi (HC) 11113

Ossidi d’azoto (NOx) 11113

CONSUMO AL BANCO DI PROVA(ciclo UE 80/1268) urbano extra urbano misto

TCS 5,1 4,1 4,4fabbrica 4,7 4,5 4,6Emissioni di CO2: 103 g/kmMedia svizzera di CO2: 204 g/kmetichettaEnergia (A–G): A

CONSUMO DEL TEST 11113

5,4 l/100 km autonomia 741 km

serbatoio: 40 litri

TCS Tecnica ed economia: Herbert Meier

larg. int: ant. 143 cm, post. 138 cm bagagliaio: 408–584 litri pneumatici: 185/55R16, min. 175/65R15

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passo 255 cm� �lungh. 440 cm (larg. 170 cm)

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11 giugno 2009 | touring 10 | speciale trazioni alternative 23

Per assecondare le politiche ambientali, molte marche optano per un label ecologico.

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› Inizialmente esistevano solo i Bluemo-tion (VW) e gli ecoFlex (Opel). Ma sotto lapressione dell’impennata del petrolio edella quota europea di CO2 ridotta a 130g/km, i label ecologici si sono moltiplicatisoprattutto sulle cittadine, le compatte e lefamiliari. Hanno fatto la loro comparsa an-che sull’alto di gamma. Sull’esempio dellaMercedes E, di cui quasi tutte le esecuzioniportano il marchio BlueEfficiency.

Molto economiche ma… | Avendo qualetraguardo le emissioni di CO2, i modelli conil label ecologico sbandierano consumi mi-sti abbastanza stupefacenti, cioè meno di 4 l/100 km per una cittadina e neppure 5 lper un’imponente familiare. Quanto allaCO2, le emissioni si mantengono sotto i 100e i 130 g/km. Più che di prodezza si parleràdi economia sostanziale, perché il guada-gno è generalmente di circa mezzo litro ri-spetto al modello standard. Altro punto datener presente: tutti i marchi ecologici nonderivano dalla medesima ricetta.

Le auto più elaborate si basano, in lineadi principio, su un modello diesel di poten-za equilibrata che ha subito modifiche re-lative al consumo. Così il coefficiente di pe-netrazione nell’aria (Cx) viene miglioratotramite varie misure: basamento carenato,

calandra a tenuta stagna, telaio abbassato.Per quanto concerne il motore viene modi-ficata la gestione elettronica del motore eallungati i rapporti del cambio. Senza di-menticare i pneumatici a debole resistenza.A ciò si aggiunge ora l’integrazione dei si-stemi arresto/partenza che spengono e ri-lanciano automaticamente il motore. Esi-stono anche dispositivi più sofisticati di ricupero dell’energia cinetica in frenata. Adipendenza dei label ecologici vengono ap-plicate soltanto alcune misure isolate. Talu-ne marche si accontentano, ad esempio, delsolo sistema stop and go. Altre integrano sistemi di sviluppo sostenibile, come la cer-tificazione ecologica di fabbrica o la per-centuale delle parti in plastica riciclate.

Non vi sono molte preoccupazioni sulfronte del prezzo: l’aumento è generalmenteinferiore a 1000 franchi. Cosa che rende per-fettamente sopportabile questi adattamen-ti di natura ecologica, purché si sia dispostiad accontentarsi di prestazioni modeste,ma senz’altro sufficienti. Attenzione a talu-ni modelli il cui comfort di marcia viene ri-dotto da una mancanza di coppia nella fasedi avvio. Ma oltre al loro debole consumo, ilvantaggio delle vetture con il sigillo ecolo-gico sta nella loro autonomia. Sono dei vericammelli.‹ MOH

Nella giungla deimarchi ecologiciUn numero crescente di costruttori propone modelli a basso consumo con un sigillo ecologico, ideatoin base a criteri non uniformi.

La Passat Bluemotion: una familiare moltosobria dalle emissioni inquinanti modeste.

Quando il piacererima con frugalitàProva della VW Passat BluemotionScomparsa la ruvidezza della prima ver-sione di questa Passat a basso consu-mo. Barattando l’1,9 diesel a iniettori-pompa con un 2 l a condotto comune,questa star delle familiari associa ilcomfort di marcia alla proverbiale so-brietà, ora aumentata di 0,2 l/100 km,mentre l’emissione di CO2 è ridotta di al-cuni grammi. Al di là delle considerazio-ni ecologiche, la Passat Bluemotion simostra adeguatamente dotata per l’usoquotidiano. Nonostante una lieve man-canza di vivacità in partenza, piace perla disponibilità, pur essendo debolmen-te motorizzata. Più sorprendente, il die-sel gira la maggior parte del tempo ameno di 2000/min. Un ritmo placido,ma non anemico, cui la Passat, grazieanche al cambio a rapporti lunghi, siadatta molto bene. Di conseguenza ci sisorprende a incrociare gli altri veicoli intutta tranquillità tanto più che il livellosonoro è discreto. Il sistema start/stopaiuta la sobrietà. Come testimonia lanostra media di 5,5 l/100 km. MOH

Positivo: diesel molto sobrio, enormeautonomia, insonorizzazione, comfortmotore e riprese corrette, familiare per-fetta Negativo: lieve debolezza nellepartenze, prestazioni limitate in salita,prezzo nei confronti della concorrenza.

Tecnica: break; 4 cilindri turbodiesel 2 l, 110CV, 250 Nm a 1750/min; cambio a 5 marce;da 0 a 100 km/h in 11,9 s Consumo (prova):5,5 l/100 km, autonomia di 1272 km; emissio-ni di CO2 (dati del costruttore): 129 g/kmPrezzo: da 38400 fr. (Bluemotion Variant).

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Vacanze in Italia

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11 giugno 2009 | touring 10 | speciale trazioni alternative 25

Alternative molto naturaliL’offerta di veicoli a trazioni alternative propone una certa varietà. I modelli ibridisi rinnovano, le auto a gas naturale guadagnano in potenza, mentre le versioni a bioetanolo speculano sull’aumento del prezzo della benzina.

Automobili ibride (benzina/elettricità)Marca/modello potenza (CV) prezzo in franchiHonda Insight 1.3i-DSI 98 da 28900 a 30900 fr.Honda Civic Hybrid 1.3i-DSI 115 35700 fr.Lexus GS 450h 345 da 87700 a 99800 fr.Lexus RX 450h 299 da 85600 a 103500 fr.Lexus LS 600h 445 da 152800 a 165600 fr.Toyota Prius II 117 39770 fr.Toyota Prius III 136 luglio

Automobili a gas naturale Marca/modello potenza (CV) prezzo in franchiCitroën C3 1.4 GNV 68 24935 fr.Berlingo First 1.4 GNV 68 24740 fr.Fiat Panda 1.2 Natural Power 60 da 19950 a 22700 fr.Fiat Qubo Natural Power autunnoFiat Punto 1.4 Natural Power 77 da 23550 a 24250 fr.Fiat Doblo 1.6 Natural Power 103 25300 fr.Fiat Grande Punto 1.4 Natural Power 77 23550 fr.Fiat Multipla 1.6 Natural Power 103 da 33600 a 36100 fr.Ford Ka Greenpower agostoFord Fiesta Greenpower agostoFord Fusion 1.6 Greenpower 99 26289 fr.Ford Focus Greenpower da 99 a 223 da 29971 a 43721 fr.Ford C-Max 1.8i Greenpower 124 36011 fr.Ford Kuga 2.5T Greenpower 198 47971 fr.Ford Mondeo 2.0i Greenpower 143 42310 fr.Ford S-Max 2.0i Greenpower 143 46460 fr.Ford Galaxy 2.0i Greenpower 143 50160 fr.Mercedes-Benz B 180 NGT 116 45900 fr.Opel Combo 1.6 CNG 94 da 25450 a 26850 fr.Opel Zafira 1.6 CNG da 94 a 150 da 34150 a 42000 fr.Peugeot 207 1.4 VTi CNG 94 da 27511 a 29177 fr.

Peugeot 207 CC 1.6 VTi CNG 118 34655 fr.Peugeot 308 1.4 VTi CNG 94 31940 fr.Peugeot 807 2.0 CNG 138 45956 fr.Volvo V50 1.8 Multifuel 123 42600 fr.Volvo V70 Multifuel da 143 a 196 da 54900 a 61400 fr.VW Caddy Life 2.0 Ecofuel 109 33010 fr.VW Passat 1.4 TSI Ecofuel 150 da 41350 a 43150 fr.VW Touran 2.0 Ecofuel 109 35500 fr.

Automobili flex-fuel (bioetanolo E85/benzina)Marca/modello potenza (CV) prezzo in franchiCadillac BLS 2.0T Flexpower 200 da 46060 a 52250 fr.Ford Focus 1.8i Flexifuel 125 da 26760 a 34660 fr.Ford C-Max 1.8i Flexifuel 125 da 30600 a 33950 fr.Ford Mondeo 2.0i Flexifuel 145 da 36310 a 39810 fr.Ford S-Max 2.0i Flexifuel 145 da 40810 a 43810 fr.Ford Galaxy 2.0i Flexifuel 145 da 44510 a 48710 fr.Mitsubishi Colt 1.3 FFV 95 da 20240 a 23740 fr.Renault Clio 1.2 E85 75 18400 fr.Renault Mégane 1.6 E85 110 25400 fr.Saab 9-3 2.0 Biopower da 175 a 200 da 42600 a 54200 fr.Saab 9-3 2.0 Biopower cabriolet da 175 a 200 da 52400 a 61900 fr.Saab 9-5 2.0t Biopower 180 da 46100 a 58700 fr.Saab 9-5 2.3t Biopower 210 da 49100 a 61700 fr.Volvo C30 1.8 Flexifuel 125 da 30500 a 32500 fr.Volvo S40/V50 Flexifuel 125 da 34500 a 36600 fr.Volvo V70 Flexifuel da 145 a 231 da 40600 a 47300 fr.Volvo S80 Flexifuel da 145 a 231 da 43800 a 50200 fr.Elenco su riserva di modifica

Alcuni indirizzi internet per restare aggiornati sulle ultime novità del settore dei veicoli a propulsione alternativa: www.e-mobile.ch, www.velicoliagas.ch,www.bioE.ch. Catalogo dei modelli secondo il consumo: www.tcs.ch.

ald

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28 speciale trazioni alternative | touring 10 | 11 giugno 2009

›Le fonti energetiche fossili sono limitate;ma quali sono le alternative al tradizionalemotore a benzina? I costruttori d’auto sisono posti finalmente la domanda. Il siste-ma più conosciuto e diffuso alle nostre latitudini è la tecnologia ibrida. I classicimotori ibridi che passano automaticamen-te dal motore a benzina ad uno elettricoprovengono dall’Oriente: Toyota, Honda eLexus propongono in Svizzera cinque mo-delli. La batteria elettrica viene poi ricari-cata durante la guida, ad esempio in fase di frenata.

Auto con la presa | Il futuro dei motoriibridi dovrebbe consistere nella presa dicorrente, affinché il motore possa essereallacciato alla rete elettrica relegando ilserbatoio di benzina ad un ruolo di emer-genza. In Svizzera si attende nel 2010 illancio di un’automobile completamenteelettrica.

Anche la Mitsubishi dal nome poco orto-dosso «i-MieV» proviene dal lontano Orien-

te. Il suo accumulatore a ioni di litio garan-tisce un’autonomia di circa 140 chilometri,a seconda delle condizioni climatiche: in-fatti a temperature sotto allo zero e nel-l’oscurità l’autonomia si riduce perché riscaldamento e illuminazione richiedonodella corrente.

In Svizzera viene pure apprezzata l’autoalimentata a gas naturale (metano) anchese, con circa 7200 unità, rappresenta soloun prodotto di nicchia. All’inizio del 2009 icostruttori proponevano complessivamen-te 30 modelli, tutti dal funzionamento biva-lente. Quando la riserva di gas naturale sista esaurendo viene utilizzata la benzina. Ilsupplemento di prezzo dei modelli a meta-no rispetto a quelli a benzina può raggiun-gere i 5000 franchi. Ma mediante sussidi eincentivi, come ad esempio la riduzione del-la tassa di circolazione in Ticino, il sovrap-prezzo di 4500 franchi – per l’Opel Zafira 1.6CNG – può essere ammortizzato in meno di100000 chilometri. La richiesta di questevetture dipende soprattutto dalla disponi-

Gli eredi del motore a benzinaIl petrolio non sarà eterno. Perciò le case automobilistichecompiono ricerche nel campo delle trazioni alternative come quella ibrida, a metano, a etanolo o a idrogeno.

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Sovraprezzo auto ca.1

Prezzo carburante ca.2

Consumo

Stazioni rifornimentoCaratteristiche

Tabella comparativa con pro e contro del test TCS di trazioni alternative

1 rispetto a un veicolo con motore a benzina con prestazioni equivalenti2 stato metà maggio 20093 calcolato con l’equivalente di benzina4 ad esempio il veicolo elettrico Mitsubishi i-MieV: consumo di energia ca. 20 kWh/100 km, equivalente di benzina 2 l/100 km, autonomia oltre 100 km, tempo di ricarica ca. 7 ore a 230V

Gas naturale,CNG/benzina da ca. 3000 fr. fino a 6000 fr.1.50 fr./kg 1 fr./l3

ca. 5 kg/100 km 7,5 l/100 km3

ca. 110+ grossi giacimenti+ produzione

conveniente + tecnologia

sperimentata+ rete di distribuzione

del gas esistente+ grosse riduzioni di

CO2 grazie alla aggiunta di gas pro-viente da rifiuti bio

– origine soprattuttofossile

Gas liquido,GPL/benzina 4000 fr.

1 fr./l

consumo carburante +15%ca. 30+ grossi giacimenti+ produzione

conveniente+ funzionamento a

benzina o con GPL+ montaggio possibile

successivamente – origine fossile– anche se noto da

40 anni, in Svizzeranon ha una grossadiffusione

Etanolo,E85/benzina normalmente meno di 1000 fr.1.46 fr./l

consumo carburante +25%ca. 45+ carburante con forte

riduzione di CO2

+ poche modifiche al motore

+ funzionamento conbenzina o E85

+ proveniente da rifiuti bio (legno)

– in conflitto con produzione di generialimentari

– disponibilità ridotta

Biodiesel

non noto+ carburante con forte

riduzione di CO2

– concime che produ-ce gas effetto serra

– in conflitto con produzione di generialimentari

– incompatibile confiltro antiparticolato

– nessun certificatoper nuove auto

– quasi nessuna stazione di servizio

Ibrido, motore elettri-co per lunghi tragitti4

ca. 7000 fr. (Prius II vs. Auris)1.50 fr./l(prezzo benzina)ca. 5 l/100 km (Toyota Prius II)ca. 3600+ consumo con

sistema Stop and Go+ trampolino di lancio

per l’auto elettrica+ rete di distribuzione

esistente – necessari due moto-

ri, caro e pesante– consumo in auto-

strada come auto abenzina

– riduzione di CO2

difficile da valutare

Idrogeno/pila a combustibile —

12.– fr./kg 3.25 fr./l3

1.5 kg/100 km 5,6 l/100 km3

nessuna+ nessuna emissione

di CO2

– tecnica costosa enon ancora sviluppata

– fonte di produzionedell’idrogeno nonchiara

– la produzione diidrogeno consumapiù energia dellastessa auto

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11 giugno 2009 | touring 10 | speciale trazioni alternative 29

Opel Zafira CNG Turbo: un’opzione interes-sante se si ha un distributore di gas vicino.

Monovolume apieno gasProva della Opel Zafira CNG TurboPenalizzate da dimensioni e scarsa potenza, le vetture a metano sviluppanospesso prestazioni modeste. Questatendenza anemica è stata eliminatagrazie alla versione turbocompressadell’Opel Zafira i cui 150 CV imprimonopiù vivacità della versione atmosfericadi 94 CV. Se le prestazioni (da 0 a 100km/h in 11,5 s) non hanno nulla di spor-tivo, la monovolume compatta non è perquesto meno motorizzata. In compenso,manca di vigore quando il turbo non èattivo. Ciò implica di dare abbastanzagas alla partenza o scalare marcia in au-tostrada. Provvista di un piccolo serba-toio di benzina addizionale, la Zafirapossiede molta autonomia. Il supple-mento all’acquisto (3200 franchi in piùdel 2,2 l benzina) è controbilanciato dalprezzo vantaggioso del gas e da diversisussidi. Malgrado accolga quattro bom-bole di gas, la Zafira CNG dispone di 7posti e di un bagagliaio identico a quellodelle versioni convenzionali. MOH

Positivo: prestazioni in netto progres-so, costo del gas vantaggioso, autono-mia corretta, abitabilità e bagagliaioconservati Negativo: riprese a bassoregime (traffico urbano), rilancio in 6.a(autostrada), riempimento del serbato-io lento, sovrapprezzo.

Tecnica: monovolume; 7 posti; bagagliaio:645–1820 l; 1,6 turbo (gas naturale/benzina);150 CV, 210 Nm a 2300/min, 144 g/km diCO2; cambio a 6 marce Consumo in prova:5,7 kg/100 km, costi: 8.66 fr./100 km; auto-nomia (secondo la fabbrica): 370 km (gas) + 150 km (benzina) Prezzo: da 39300 fr. (1.6 Turbo CNG).

Far il pieno con l’idrogeno in Svizzera non è possibile: mancano le stazioni di rifornimento.

bilità della rete di rifornimento. Attualmen-te vi sono in Svizzera circa 110 distributoridi gas naturale. Mentre nel Mittelland lestazioni sono distribuite equamente, man-cano soprattutto sull’asse del San Gottar-do, in Ticino e nei Grigioni.

Il gas liquido gioca invece un ruolo moltomeno importante nel nostro paese. Sicura-mente dipende dal ridotto numero di distri-butori. In Svizzera esistono infatti soltanto26 stazioni di servizio, mentre invece in Ita-lia il numero è molto più elevato con circa30000 unità.

Dubbi fugati | Attualmente il combusti -bile bioetanolo suscita invece non pocheperplessità. Questo perché deriva da un pro-cesso di fermentazione di sostanze conte -nenti zucchero o amido, in alcuni paesi ven-gono anche utilizzati alimenti quali mais,cereali o canna da zucchero. Il bioetanoloutilizzato in Svizzera invece viene prodottoin Svezia esclusivamente con prodotti discarto. I cosiddetti Flexible Fuel Vehicles

(FFV) utilizzano l’E85, una miscela compo-sta al 15% di benzina e 85% di etanolo. Unvantaggio di queste vetture: possono viag-giare senza problemi anche con la benzinasenza piombo 95.

Alla pari del bioetanolo anche il biodiesele l’idrogeno non sono di origine fossile.Malgrado ciò l’automobilista svizzero nonè attratto dal motore a biodiesel. Il mercatonon propone attualmente nessun modelloche funzioni al 100% con biodiesel. Inoltreil bilancio ecologico complessivo del dieselbiologico è mediocre. A prima vista sembrainvece interessante il motore a idrogeno.Tuttavia la produzione di idrogeno richiedemolta energia e produce CO2. Inoltre l’uti-lizzo in Svizzera viene reso impossibile dalla situazione pratica: non esiste nessundistributore d’idrogeno e i veicoli sono sol-tanto prototipi o esemplari unici.‹ pam

Info TouringInformazioni dettagliate (in francese o in tedesco) alsito www.infotechtcs.ch > Environnement et énergie> Carburant > Carburants alternatifs

Page 31: Touring 10/2009 italiano

11 giugno 2009 | touring 10 | test e tecnica 31

Pubblicità

›La nuova VW Polo assomiglia a una Golfin scala ridotta con il suo design pulito, manon spartano. In effetti la Volkswagen uti-lizza per questa macchina il termine italia-no di «Semplicità», che sta per indicare li-nee chiare e semplici. Infatti la casa madredi Wolfsburg è convinta che «la gente è stu-fa degli oggetti sovraccarichi e di cattivaqualità». In questa ottica è stata rielaboratala VW Polo, conferendole una potenza tra i60 e i 105 CV e un prezzo concorrenziale,unitamente a un concetto di sicurezza chedovrebbe permetterle di ottenere il votomassimo di cinque stelle nel nuovo crash-

test EuroNCAP, ora diventato più selettivo.A proposito di sicurezza: sui mercati piùimportanti la VW Polo pubblicizza l’ESP diserie. Tuttavia, essendo la Svizzera soltantoun piccolo mercato, il cliente locale dovràsborsare un supplemento di 720 franchi perquesto programma di stabilità.

Per molte esigenze | In quanto a motorila Polo V è piuttosto una Golf addomestica-ta. Nella versione da 60 CV ci vogliono ben16 secondi per raggiungere i 100 km/h dafermi. Una volta raggiunta la velocità dicrociera è piacevole da guidare. Quasi fin

Un agnello travestito da GolfLa nuova VW assomiglia un po’ alla Golf, ma è una Polo semplice ed economica. Ed èmolto probabile che la Volkswagen abbia azzeccato il momento giusto per lanciarla.

La Polo della quinta generazione sfoggia il tipico frontale Volkswagen.

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troppo, dato che la silenziosità del motore ètale da far dimenticare la velocità. Oltre alcomportamento di guida preciso, la nuovaPolo offre anche parecchio comfort; tutta-via non sempre di serie, come nel caso dell’allacciamento multimediale nel porta-oggetti raffreddato, che comporta un sup-plemento di prezzo.

Dal 9 luglio il cliente svizzero può sceglie-re tra quattro modelli su un totale di otto.Tuttavia chi è interessato al modello a treporte, quello più economico, dovrà attende-re ancora un po’. Al momento del lancio lanuova VW sarà infatti soltanto disponibilecon cinque porte.

Esempio di sobrietà | La quinta genera-zione della Polo non è soltanto sobria neldesign, ma anche nei consumi. Già i modellistandard sono economici con un consumoda 4,2 a 5,8 l/100 km; ma l’apice verrà rag-giunto all’inizio del 2010 con una versionediesel da 75 CV. Con il motore tre cilindri 1.2TDI dovrebbe consumare soltanto 3,3 l/100km emettendo appena 87 g di CO2 al chilo-metro. Questi valori eccellenti vengono favoriti dalla funzione «start&stop» chespegne automaticamente il motore davantia un semaforo quando il conducente mettein folle. Con queste novità la Polo vuole diventare la nuova referenza affinché non siparli più soltanto della classe Golf, ma anche di quella Polo.‹

Pascale Marder

Tecnica: utilitaria, 5 posti, lunghezza 3,97 m, volumedel bagagliaio 280–952 litri Motori: 60 CV (benzina)a 105 CV (diesel) con cambio a cinque o sette marcePrezzi: da 16900 fr. a 23500 fr. (tre porte).

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32 viaggi e tempo libero | touring 10 | 11 giugno 2009

›Con perfetta sicurezza Quirino Ramirezguida il gruppo di escursionisti attraversoi fitti boschi dei monti che circondano Batad. Improvvisamente la discesa. Sulleripide scale di pietra occorre mantenere la massima concentrazione. Dal punto più elevato del possente dorsale della monta-gna ci dirigiamo a Batad, un villaggio di cir-ca 120 abitanti. Qui arrivano tutti a piedi,perché non esistono strade. L’immagine delsole, che al tramonto scompare lentamentedietro al pendio semicircolare ricoperto diterrazze di riso, lanciando gli ultimi caldiraggi dorati, rimarrà a lungo impressa nellamemoria. Questi terrazzamenti che circon-dano i villaggi di Batad e di Banaue sonostati interamente costruiti a mano, conmolta fatica, oltre 2000 anni fa e dal 1995fanno parte del patrimonio dell’umanità tutelato dall’Unesco.

Bare appese | Dopo un’ora di escursione,Quirino conduce il piccolo gruppo a Batad, dal suo amico Ramon. Della locandadi Ramon, oltre alla struttura centrale, fanno parte anche due case dal tetto di paglia, costruite su palafitte, in cui pernot-tano i turisti. Prima, però, gli Ifugaos, la tri-bù locale, celebrano le loro danze e i lororiti. Di questi fa parte anche l’uccisione diuna gallina che, con un contorno di riso e diverdura fresca, darà un’ottima cena. Il risodi colore rossastro, coltivato solo a mano, èpiù sostanzioso di quello bianco. Più tardi,mentre sorseggiamo il vino di riso intornoal fuoco, Ramon parla anche della vita nonsempre facile della gente del posto. Insolitoè pure il modo di salire le scale per arrivarenell’arioso dormitorio. Alla tenue luce dellecandele ci infiliamo sotto le coperte che ri-coprono il tavolaccio.

Da Banaue vale la pena intraprendere unviaggio in auto, di alcune ore, alla volta diSagada. Grazie alla loro abilità artistica, letessitrici di Sagada godono di grande famain tutto il vasto arcipelago delle Filippine.Durante una passeggiata, Quirino indica,con un certo orgoglio, le bare che pendonodalle pareti rocciose. In passato gli Igorot

solevano appendere i loro morti su questeripide pareti per mostrare, anche a centina-ia d’anni di distanza, l’importanza dei tra-passati. Un’altra attrazione da non perdere,nei pressi di Sagada, sono le imponentigrotte stalagmitiche.

Colline di cioccolata | A circa 600 chilo-metri a sud, i viaggiatori s’imbattono in unbizzarro capriccio della natura. I turisti chesi recano sull’isola di Bohol passano di meraviglia in meraviglia: per esempio allavista delle 1268 «colline di cioccolato» chesi ergono nei pressi del piccolo villaggio diCarmen. Queste alture, in media di 120 me-tri, allineate tra loro come cioccolatini, nonsono opera dell’uomo, ma della natura. Ven-gono chiamate «Chocolate Hills» perché,nella stagione secca, il sole brucia l’erbache vi cresce, dando loro un bel coloritomarrone.

Vicino Corella capita di vedere dei tarsi.Sono scimmiette dai grandissimi occhi appartenenti ai primati più piccoli. Questidivertenti animaletti, che stanno nel palmodi una mano, possono girare il capo fino a180 gradi e spiccare salti che raggiungonoanche i quattro metri di lunghezza. E di seranon bisogna privarsi del piacere di fare unagita sul fiume Bocol.

Spiagge e risaieda sognoLe antichissime risaie a terrazzo del nord delle Filippine testimoniano l’abilità dei contadini locali. Al sud attraggonole innumerevoli incantevoli isole dalle bianche spiagge.

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AUSTRALIA

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FILIPPINE

Cebu

0 km 500 km

continua a pagina 35

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11 giugno 2009 | touring 10 | viaggi e tempo libero 33

Vale la pena visitare Batad, il piccolo villaggio dalle spettacolari terrazze di riso, raggiungibile solo a piedi dopo un’escursione di un’ora.

Scherzi della natura: le «colline di cioccolato» a Bohol. Un minuscolo tarsio seminascosto tra le foglie. Riflessi del tramonto sulla sabbia di una lunga spiaggia.

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Vacanze in Italia

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11 giugno 2009 | touring 10 | viaggi e tempo libero 35

Filippine: da sapere

Viaggio: un volo KLM da Zurigo/Basilea/Ginevra a Manila, via Amster-dam, e ritorno costa, a partire da metà giugno: da Ginevra 1324.50 fran-chi, da Zurigo 1344.50 fr., da Basilea 1329.45 fr. Periodo ideale: nella sta-gione secca da ottobre a maggio. Visto: non è necessario. Valuta: il pesofilippino (100 peso = 2.43 fr.). Sono accettate tutte le carte di credito.Lingua: tutti parlano benissimo l’inglese, dal momento che è anche la lingua ufficiale. Specialisti: i due operatori turistici Wettstein (www.wett-steinreisen.ch) e Flex Travel (www.flextravel.ch) organizzano circuiti dicinque giorni nel nord del Luzon, a partire da 933 fr. e 965 e 10 giorni divacanze da un’isola all’altra, a partire da 2055 fr. e 1890 (a persona in camera doppia/circuito privato). Prenotazioni e informazioni: ViaggiTCS, telefono 0844888333, www.viaggi-tcs.ch. Bü

boutique. René Buob, proprietario del Pin-jalo Resort e della scuola di sub Calypso,consiglia di gettare uno sguardo nella parteorientale dell’isola con la Bulabog Beach.Alcuni preferiscono Boracay, altri Cebu.Non importa. Basta vedere una delle 7107isole per soccombere definitivamente al loro fascino.

Tra i terrazzamenti coltivati a riso e lemeravigliose isole, si trova Manila. La capi-tale sorge attorno a un’insenatura semicir-colare, con i giganteschi agglomerati contail doppio degli abitanti dell’insieme dellaSvizzera, è molto rumorosa e ha un alto tas-so d’inquinamento. Ma, tra gli imponentigrattacieli, si trovano anche alcune macchiedi colore, come per esempio il Rizal Park ol’«intromuros», la «città cintata». Comun-que nonostante il rumore e il caos imperan-ti sulle strade, Manila riesce ad essere inqualche modo attraente. E questo soprat-tutto grazie al sorriso e alla disponibilitàdelle persone. ‹

Christian Bützberger

Dopo un’ora l’imbarcazione costeggiasponde punteggiate di alberi ricoperti damigliaia di lucciole, che li fanno brillarecome alberi di Natale. A Bohol, inoltre, sitrova – su una superficie di 400 ettari – unavastissima foresta di mangrovie. Chi ha vo-glia di fare una lunga escursione, prenotaun tour durante il quale si possono ammi-rare 21 specie diverse di alberi.

Pronti per le isole | Si consiglia Boracaya chi desidera trascorrere un paio di giornidi vacanza all’insegna di isole, spiaggia,dolce far niente e spettacolari tramonti.L’isolotto, di soli sette chilometri di lun-ghezza, è perfettamente indicato allo scopo.Altrettanto lunga è la White Beach: unaspiaggia di finissima sabbia bianca, acquacalda e un susseguirsi di ristoranti.

Nei villaggi di Angol e di Balabag, oggipraticamente riuniti in una cittadina, si puòtrovare di tutto: dai negozi di specialità alle

Gita a bordo di un semplice e vecchio catamarano per osservare i delfini.

continua da pagina 32

Nell’immenso parco marino nazionale.

La vista dei vecchi aerei a nove posti, al-l’aeroporto di Manila, risveglia il gustodell’avventura. Il volo di 560 chilometrisopra il mare della Cina meridionale finoall’isola di Palawan lascia spaziare losguardo sulle isole e gli isolotti che sem-brano essere stati disseminati per casosull’acqua. Dopo l’atterraggio sulla pistaerbosa e l’amichevole benvenuto daparte di una banda musicale ci diri-giamo, a bordo di un piccolo catama-rano che solca le calme acque del mare,alla volta di El-Nido-Resort sull’isola diMiniloc. Adagiato ai piedi di rocciose pareti a strapiombo in una piccola inse-natura di sabbia bianca, El-Nido portaun nome veramente indovinato. Nono-stante il grande lusso, nel resort si dà un’enorme importanza all’ecologia.Pannelli solari sul tetto generano ener-gia pulita, non si butta via quasi niente,si costruisce solo con materiali naturali.Con orgoglio Joy Anne Denoga, la gerente, menziona anche il premio am-bientale assegnato dagli Stati del-l’Asean (Associazione delle Nazionidell’Asia Sud-Orientale).

L’indomani, in una splendida giornatadi sole, partiamo per il nostro viaggio discoperta attraverso l’imponente parcomarino nazionale, di 96 mila ettari.Splendidi sono i vari paesaggi che rac-chiudono i quattro ecosistemi: immenseforeste vergini, mangrovie, spiagge sab-biose e barriere coralline. Procedendolentamente in kajak accanto a erte rupicalcaree e a piccole spiagge sabbiose, incui possono approdare a malapena duecatamarani, ci si sente profondamenteappagati. Chi, facendo nuoto subac-queo, getta uno sguardo sotto il pelodell’acqua, incontra banchi di pesci ditutti i colori, nel parco marino se ne trovano più di 200 specie. Chi ama lanatura in gran parte incontaminata, hatrovato sull’isola di Palawan il postoideale. Bü

Isole Palawan: benvenuti nel paradiso marino

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11 giugno 2009 | touring 10 | viaggi e tempo libero 37

Swissminiatur a Melide: un piccolo mondo in un grande parco per la gioia di grandi e piccini.

›Chissà se quei nonni che stringono permano i nipotini mentre si aggirano tra Pa-lazzo federale, il porto sul Reno di Basileao i Castelli di Bellinzona, erano già venutiqui da bambini. La domanda è legittima, vi-sto che correva l’anno 1959 quando l’intra-prendente vallesano Pierre Vuigner aprivanel paesino ticinese di Melide la Swissmi-niatur, ovvero i monumenti e i paesaggi del-la Svizzera in scala 1:25. Un’idea originale,che si è dimostrata anche pionieristica vi-sto il «boom» dei parchi tematici negli ulti-mi decenni.

Arricchitasi nel corso degli anni e tuttoragestita dalla famiglia Vuigner, oggi Swis-sminiatur offre al visitatore oltre 120 mo-delli in miniatura di castelli, palazzi, chie-se, ferrovie, strade e funivie, inserite tra lemontagne, i fiumi e i laghi più caratteristicidel nostro bellissimo Paese. Il tutto all’in-terno di un parco lussureggiante, abbellitoda fiori di mille colori e varietà. Un vero museo del modellismo a cielo aperto in unadelle zone più suggestive del Ticino, sullesponde del Lago di Lugano con le verdimontagne sullo sfondo.

Una perla sul lago | Ed è altamente rac-comandato approfittare per fare una gita fi-no al vicino paese di Morcote, antico borgodi pescatori e artigiani. Magari conceden-dosi una mini-crociera in battello, che per-mette di godersi al meglio i romantici pano-

rami della costa. Sbarcati a Morcote, non sipuò non rimanere affascinati dalle caratte-ristiche stradine che si diramano sui fian-chi della montagna, dai portici delle casepatrizie e dalla rigogliosa vegetazione dipalme e altre piante subtropicali.

Il borgo è dominato dall’imponente cam-panile della chiesa di Santa Maria del Sas-so, alla quale si accede tramite una lungascalinata considerata la più bella e panora-mica di tutta la regione prealpina. Altra meraviglia da non perdere è il cimitero mo-numentale, che ha la particolarità di esserestrutturato a terrazze. Insomma, un piccologioiello lambito dal Ceresio.‹

Antonio Campagnuolo

50 anni in piccoloSwissminiatur di Melide compie 50 anni. Un «must» pergenerazioni di svizzeri, inserito nello splendido paesaggiodel Lago di Lugano. Con una gita in battello a Morcote.

Vantaggi soci

Per il giubileo dei 50 anni, Swissminia-tur offre ai soci TCS e alle loro famiglieun biglietto combinato entrata+battelloMelide-Morcote e ritorno a soli 20 fran-chi per adulti e 15 fr. per bambini di 6–16anni. Il pacchetto è acquistabile alla cas-sa presentando la tessera TCS 2009 enon è cumulabile con altri sconti. L’en-trata singola a Swissminiatur è rispet -tivamente di 10 fr. (invece di 15) e 5 fr.(invece di 10). Informazioni: tel. 0916401060, www.swissminiatur.ch. ac

Fino a qualche anno fa quasi ogni ragazzo portava con sé un coltellino tascabile.

Il coltellino è più di un sempliceSwiss Army Knife

taccuinoChristian Bützberger, redattore

Il coltellino tascabile, una creazione del-l’ingegno svizzero, è famoso in tutto ilmondo così come il Cervino, il Toblero-ne, gli orologi o il formaggio. Il coltelloufficiale dell’esercito svizzero, fabbrica-to dalla Victorinox, iniziò ad avere unaenorme popolarità – col nome di SwissArmy Knife – dopo la II Guerra mondiale,quando i soldati americani tornarononegli USA portandolo con sé come ri-cordo. Il coltellino rosso ha salvato viteed è servito ad aprire innumerevoli bot-tiglie di vino. Inoltre non sembra risen-tire di eventuali crisi e sembra eterno.Nel corso dei 125 anni di storia, i colla-boratori della Victorinox di Ibach, nelCanton Svitto, hanno prodotto 400 mi-lioni di coltellini tascabili, vale a dire 120mila pezzi giornalieri. Il giorno più nerodella storia della ditta è stato, secondoil direttore Carl Elsener, pronipote delfondatore Karl Elsener, l’11 settembre2001, quando fu proibita la vendita deicoltellini da tasca in tutti gli aeroporti.

Che sia più di un semplice coltello mi-litare lo dimostra, negli spazi del Forumdella storia svizzera di Svitto, l’esposi-zione intitolata «Das Sackmesser, einWerkzeug wird Kult» (Il coltellino sviz-zero – Da utensile a oggetto di culto).Qui si possono vedere coltelli da caccia-tori di tutti i tipi, eleganti coltelli da frut-ta, un coltellino da giocoliere. Si può an-che ammirare la rivoluzione del coltelloda serramanico a tascabile, grazie all’in-venzione della molla dorsale. Un videomostra il momento in cui l’ex consiglierefederale Samuel Schmid consegna in regalo al Papa un coltellino tascabile.www.sackmesserkult.ch.

ald

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38 viaggi e tempo libero | touring 10 | 11 giugno 2009

›L’opinione secondo la quale i musei delleautomobili sono qualcosa esclusivamenteper i super appassionati di macchine è as-solutamente sbagliata. Lo dimostrano i mu-sei delle case tedesche BMW, Porsche e Mer-cedes. Naturalmente al centro di tutti stal’automobile, con la sua tecnica e la sua sto-ria, ma vi viene proposto molto di più, comel’architettura, il design o le tecniche di pre-sentazione.

E il bello dei musei di Monaco di Bavierae di Stoccarda è che sono facilmente rag-giungibili in auto dalla Svizzera durante unfinesettimana prolungato (v. itinerari a fon-do pagina).

Le sette case BMW | Direttamente ac-canto alle officine della BMW sorge il mu-seo. Un fatto che è anche percettibile poi-ché, quando le macchine laminatrici sono infunzione, il pavimento del museo inizia a vibrare leggermente. La struttura, con 140pezzi esposti, è suddivisa in due parti. Lacosiddetta «scodella» è dedicata ai prototi-pi. Qui, ad esempio, i visitatori incontranola famosa «Gina-Light», l’automobile distoffa per gli studi di carrozzeria. Lì accan-to c’è il nuovo settore espositivo permanen-te, con sette casette dedicate a temi quali lastoria della BMW o gli sport dei motori.

Il circuito attraverso le 25 sale è lungoquasi un chilometro e propone vari punti

Tre musei d’auto tedeschiin un colpo soloI musei delle automobili BMW, Porsche e Mercedes offrono ben di più di mera tecnica automobilistica e storia delle marche. Persino i patiti della tecnica ci vanno per vederneanche solo l’architettura. Viaggio in auto tra Monaco di Baviera e Stoccarda.

d’interesse: ad esempio, nella Casa dellaforma si può seguire l’intero processo di design della marca, con tutte le campagnepubblicitarie BMW. Il museo è così variega-to che vale la pena approfittare di una dellequattro visite guidate quotidiane. Inoltre, ilmuseo BMW dispone di un buon ristorante,dove bisogna assaggiare assolutamentel’insalata… «M1».

Variazioni dell’idea Porsche | Cosa farese proprio non si trova l’automobile che vipiace? Ovvio: la si costruisce da soli! FerdyPorsche lo ha fatto nel 1948, fondando unadella maggiori storie di successo della sto-ria dell’automobile.

Quali visioni e innovazioni si celano die-tro le tradizionali vetture sportive lo si puòvedere nel Museo Porsche, inaugurato neldicembre 2008 presso la sede originaria diStoccarda-Zuffenhausen. La spettacolarecostruzione che si sviluppa su tre livelliospita 80 veicoli e altri 200 oggetti, tra cuipure prototipi e pezzi unici. Inoltre vi èun’officina dimostrativa «sotto vetro», dovevetture storiche vengono riparate sotto gliocchi dei visitatori.

Quel che maggiormente colpisce duranteil giro di visita è l’evoluzione della forma ditutti i modelli. Dalla prima 356 passandoper i bolidi da corsa fino alla Carrera GT,ogni macchina è identificabile come Por-

sche. E la carrozzeria della leggendaria Typ64 del 1939 lascia ben intravvedere comequest’auto sia la capostipite di tutte le Por-sche. È però uno dei pochi pezzi esposti chenon funziona.

I 120 anni di Mercedes | L’imponenteMuseo Mercedes-Benz a Stoccarda, all’in-terno di una forma a spirale che si sviluppalungo nove livelli presenta i 120 anni di sto-ria della casa automobilistica, dalle inven-zioni del tedesco Karl Benz (1885/6) alle ul-time visioni tecniche. I 160 veicoli esposti egli altri 1500 oggetti in mostra sono affian-cati da una galleria con documenti d’epoca.

Si può scegliere tra due circuiti: il primopassa attraverso sette «sale del mito», doveviene rappresentata la storia della Merce-des in ordine cronologico. Il secondo è ilpercorso nelle cinque «sale della collezio-ne», dove le sfaccettature della marca ven-gono presentate secondo le tematiche.

Dappertutto vi sono elementi suggestivi.Vi si ammirano «oldtimer» dalle brillanticromature e carrozze di lusso di gente fa-mosa oppure robusti veicoli da lavoro, o an-cora snelle vetture di Formula 1 e studi dimodelli rivoluzionari. Una gigantesca curvaparabolica con una spettacolare «corsa» delveicolo che ha stabilito il record di velocitàcostituisce la fulminea conclusione.‹

Christa Arnet/Felix Maurhofer

Monacodi Baviera

Stoccarda

Zurigo

GERMANIA

SVIZZERA

AUSTRIAA1

A96

A8

A99

100 km

Tre giorni per tre musei

Itinerario Zurigo–Monaco di Baviera: Zurigo–Au (A1)–Lustenau–Monaco (A96). Distanza: 320 km; tempo di viaggio: 3 ore 30 minuti. Albergo a Monaco: l’Ambiance Rivoli Hotel alla Albert-Rosshaupter-Strasse 22, 81369 Monaco, è situato tra il centro e il museo BMW. Cameradoppia con prima colazione da 108 euro, www.rivoli.de. Il centro città èfacilmente raggiungibile dalla vicina stazione di U-Bahn. Itinerario Monaco-Stoccarda: Monaco–Stoccarda (A99/A8); distanza:225 km; tempo di viaggio: 2 ore e 30 minuti. Hotel a Stoccarda: graziealla sua posizione adiacente alla stazione di U-Bahn e S-Bahn l’albergodi prima categoria Steigenberger Hotel Graf Zeppelin sulla Arnulf-Klett-Platz 7, 70173 Stoccarda, è l’ideale per visitare i musei e la città. Cameradoppia da 175 euro senza colazione. www.stuttgart.steigenberger.de. Sia il museo Porsche sia quello Mercedes sono facilmente raggiungibili dall’hotel. fm

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11 giugno 2009 | touring 10 | viaggi e tempo libero 39

Museo BMWAm Olympiapark 2, 80809 Monacowww.bmw-museum.de

Anche i bambini restano a bocca aperta ammirando la sofisticata tecnica automobilistica in mostra al museo BMW di Monaco di Baviera.

Museo BMW in sette partiPrezzo d’entrata: adulti 12 euro, ragaz-zi fino a 18 anni 6 euro, biglietto famiglia(valido fino a 5 persone) 24 euro. Orari d’apertura: martedì–venerdì:9.00–18.00, sabato–domenica e giornifestivi: 10.00–20.00, chiuso il lunedì e24–26.12, 31.12 e 01.01. Visite guidate: durata 1 ora e 30 minuti,massimo venti partecipanti, prezzo pergli adulti 15 euro; prenotazioni: telefono0049(0)1802118822. Inoltre, vengono proposti programmimuseali pedagogici.

Esposizione Porsche su tre livelliPrezzo d’entrata: adulti 8 euro, bambi-ni fino a 14 anni accompagnati da adultigratis. Orari d’apertura: martedì–domenica:9.00–18.00, chiuso il lunedì. Officina del museo: domenica–venerdì9.00–16.00 e su appuntamento indivi-duale. Ristorante gastronomico Chri-stophorus: martedì–sabato 11.30–14.30e 17.30–24.00, domenica 11.30–14.30.Visite guidate: gruppi e visite specialipossibili su prenotazione; telefono:0049(0)71191120911.

Al Museo Mercedes dominano le spiraliPrezzo d’entrata: adulti 8 euro, bambi-ni sotto i 15 anni gratis. Apprendisti,scolari, studenti, pensionati e disoccu-pati, persone in servizio militare e civile4 euro. Orari d’apertura: martedì-domenica9.00–18.00, chiuso il lunedì. Chiusura24–25 e 31 dicembre, come pure il 1°gennaio. A disposizione un ristorantecon 150 posti. Visite guidate: il museo offre diversevisite tematiche o individuali; telefono:0049(0)711 1730000.

foto

ald

Museo Porsche Porscheplatz, 70435 Stoccardawww.porsche.de/museum

Museo Mercedes Mercedesstrasse 100, 70372 Stoccarda www.museum-mercedes-benz.com

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40 club e soci | touring 10 | 11 giugno 2009

»Lei è stato eletto nuovo presidente un anno fa. Di cosa si è occupato in questo lasso di tempo?Niklaus Lundsgaard-Hansen: Il primo importan-te compito è il riorientamento dell’azienda na-zionale (sede centrale) denominato progettoStratego. Il secondo è l’ulteriore riforma dellestrutture e degli strumenti della direzione asso-ciativa; questa sarà decisa all’assemblea dei delegati. In terzo luogo abbiamo esercitato ilnostro influsso su importanti dossier politici alivello federale. La priorità è certamente la rifor-ma dell’azienda, poiché con essa intendiamo as-sicurare l’avvenire del TCS, elaborare prestazio-ni ancora più attrattive per i soci e svilupparecompiti più completi per i collaboratori.Quali sono i compiti più urgenti in cui deveimpegnarsi il TCS?Sullo sfondo vi è ancora la sicurezza dell’infra-struttura di trasporto. Di essa fanno parte il fi-nanziamento e la definizione delle giuste priori-tà. Al secondo posto per importanza vi è la politica del clima e delle risorse – in Svizzera saranno presto tracciate delle linee, ovvero lalegge sul CO2. A tale proposito il TCS ha espres-so una presa di posizione differenziata, che oraè stata accolta dal Consiglio federale. Un terzosettore è la sicurezza stradale – una competen-za centrale del TCS da cento anni. I nostri spe-

cialisti e gli organi hanno esaminato nel detta-glio il programma di misure Via Sicura della Con-federazione. Appoggiamo quelle proposte cheportano progressi utili tramite misure d’incita-mento e di sensibilizzazione. Per contro siamoscettici verso prassi burocratiche o troppo rigo-rose nei confronti di tutti gli utenti della stradasolo a causa del comportamento sbagliato dipochi.

Sulla questione della galleria stradale delSan Gottardo si vede una certa apertura…… assieme ad altre forze il Touring Club Svizzeroè riuscito a far sì che il Consiglio federale debbaesaminare la fattibilità e il finanziamento del secondo tunnel parallelamente al progetto di risanamento del traforo esistente. Il TCS è favo-revole al raddoppio per motivi di sicurezza, maciò non può mettere in pericolo il finanziamentodell’alleggerimento urgente del traffico sulla rete stradale nel Mittelland.Un’iniziativa chiede che vengano trasferitiai progetti ferroviari ancora più soldi provenienti dal traffico stradale. Perché no?Il TCS appoggia da tempo determinate operenell’ambito dei trasporti pubblici, che hannosenso e rispondono a un bisogno. Ha approvatouna lunga serie di cospicui finanziamenti trami-te i fondi stradali, ad esempio per le agglomera-zioni o per le Nuove trasversali ferroviarie alpi-ne (Ntfa). Tuttavia, è fuori discussione stornareulteriori introiti provenienti dalla strada verso itrasporti pubblici. Le esigenze finanziarie per ilmantenimento della sostanza della rete strada-le per il risanamento urgente delle strozzaturesono talmente grandi che i fondi riservati oggialla strada non saranno più sufficienti. Se do-vessimo pareggiare il conto dovremmo aumen-tare massicciamente i carburanti. Ciò non è

nell’interesse dei nostri soci, anche se utilizzano i trasportipubblici.Lei è alla testa del consigliod’amministrazione del TCS inun momento non facile. Nonha un po’ il mal di pancia?

Il consiglio d’amministrazione del Touring ClubSvizzero deve prendere decisioni con grosseconseguenze. Prendiamo sul serio questa re-sponsabilità. Il programma di riforma aziendaledeve ridurre gli odierni costi «produttivi», affin-ché si possa investire in nuove prestazioni e tec-nologie. In alcuni ambiti il TCS deve dare di me-no, affinché possa svilupparsi in modo più attivoin altri campi.« Intervista: hwm

Così il TCS vede il futuroIn vista dell’assemblea dei delegati il 19 giugno a San Gallo, ilvertice del TCS stila un bilancio: il presidente centrale NiklausLundsgaard-Hansen lo fa soprattutto per la politica, mentre il direttore generale Bruno Ehrler per la parte aziendale.

ald

Un’importante voce politica

«Se dovessimo pareggiare la situazione, il prezzo del carburante crescerebbemassicciamente»

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11 giugno 2009 | touring 10 | club e soci 41

» Il 2008 è stato segnato dalla crisi economica, con quali conseguenze per il Touring Club Svizzero?Bruno Ehrler: Dopo anni di crescita, anche sulTCS soffia un vento contrario. La crisi finanzia-ria ha avuto effetti considerevoli sui risultatid’esercizio. Con 417 milioni di franchi, il fattura-to netto del Gruppo TCS si è fissato leggermen-te sotto quello dell’anno precedente. Il risultatooperativo EBIT indica una perdita di 12,3 milionidi franchi. Un bilancio negativo dovuto a svariatifattori: da una parte un leggero calo dei soci,dall’altra un aumento delle panne dei veicoli.Per quanto riguarda il Libretto ETI, i costi sonoaumentati a causa di un numero maggiore dirimpatri onerosi. È stato necessario l’interventodi un jet ambulanza ben 240 volte per riportarein Svizzera i titolari di un Libretto ETI che si so-no ammalati o hanno subito incidenti all’estero.Per la protezione giuridica, inoltre, si è dovutoprovvedere a più grandi accantonamenti per ri-schi di perdite.In quali settori del club è più urgente provvedere a ottimizzazioni?In tempi di crisi economica, la tentazione è gran-de di attuare semplicemente dei tagli per snel-lire l’impresa. Ma non è, tuttavia, garantito chei restanti rami dell’albero fioriscano automati-camente meglio. Nel quadro della realizzazionedella nostra strategia mostriamo invece dove si

può far leva, ottimizzando i processi e – se ne-cessario – intraprendendo cambiamenti struttu-rali. L’obiettivo ultimo è di tornare a scrivere ilpiù presto possibile un risultato finanziario inpareggio e conseguire i mezzi necessari per gliinvestimenti futuri. Quali sono state le innovazioni del TCS più importanti realizzate durante lo scorsoanno?

Nella tarda estate del 2008, con il nome di «Cooldown», è stata introdotta la possibilità didiventare soci del Club Giovani per chi ha fra i16 e i 25 anni. In questo modo, colmiamo una la-cuna nell’offerta: ci orientiamo sul segmento dimobilità più giovane. È entrato bene sul mercatopure il nuovo ETI individuale: il Libretto che tie-ne conto che in Svizzera ci sono sempre più eco-nomie domestiche costituite da single. Come altri club, anche il TCS deve affrontare un calo di soci. Iniziano a farsisentire gli effetti dell’iniziativa CooldownClub per giovani soci?Abbiamo reinserito la marcia. I giovani soci usu-fruiscono di sconti sui servizi del TCS, ad esem-pio per i corsi 2-fasi, oppure agevolazioni percoppie, come fare benzina più a buon mercato.Tutte prestazioni supplementari che mostranogià effetti benefici sulla domanda. Il TCS dovrebbe tornare a occuparsi dei suoi punti di forza come l’impegno per gli interessi della mobilità. Verranno ridotte le prestazioni?Un club come il TCS si distingue attraverso mol-teplici prestazioni di servizio, che non dipendo-no solo da argomenti legati al profitto. L’attualeofferta di prestazioni di servizio viene control-lata costantemente e – dove necessario – orien-tata meglio al mercato.In futuro, il TCS vuole risparmiare alcuni

milioni e verificare le suestrutture. Come fa a rimettersi in forma?Il Gruppo TCS in primavera si èdato una nuova struttura e hadunque intrapreso cambiamentiessenziali. La riorganizzazione

viene attuata anche dal punto di vista dell’effi-cienza dei costi attraverso il decentramento e ilraggruppamento di settori, che prima erano ge-stiti in diverse divisioni. Processi più semplicicombinati con un più forte orientamento versoi soci, permettono di conservare la nostra posi-zione di leader nel mercato della mobilità. Il TCSè ben equipaggiato per affrontare le sfide del futuro.« Intervista: fm

Il 2008 è stato un anno difficile, ma ci i sono tutti presupposti affinché sulla sede centrale del Touring Club Svizzero a Ginevra-Vernier (in foto) torni il sereno.

Dove si deve far leva

«Il TCS ha tutte le carte in regola per affrontare le sfide che ci prospetta il futuro»

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Vacanze in Italia

Adriatico Riviera Ligure

Abruzzo

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11 giugno 2009 | touring 10 | sezione ticino 43

foto

ald

Considerati i buoni risultati fin qui rag-giunti, nonché la stretta collaborazione inatto con la Sezione della Circolazione ed illivello di formazione dei nostri tecnici, il Dipartimento delle Istituzioni del CantonTicino, ha acconsentito ad estendere la pos-sibilità di eseguire presso il Centro TCS diRivera i collaudi ufficiali anche per le vet-ture di oltre dieci anni d’età. La modificaentrerà in vigore il 1° luglio 2009.

Nel frattempo, sarà corretta la lettera dipreavviso che è inviata all’utenza. Reste-ranno, comunque, ancora esclusi i veicoli«modificati» e le automobili immatricolatecome veicoli d’epoca.

Grazie a ciò, la Sezione Ticino aggiungeun nuovo importante tassello ai suoi servizie viene semplificata l’accessibilità al col-laudo presso il Centro TCS di Rivera per tut-ti gli automobilisti.

Collaudi anche per auto «over 10» Da luglio collaudi senza limiti al Centro TCS di Rivera. Un gesto d’apprezzamento del Cantone.

Assemblea dellaSezione Ticino

Il 14 maggio si è tenuta nell’aula magnadella Supsi a Trevano la 95a Assembleagenerale della Sezione Ticino del TCS. Hacondotto i lavori il presidente sezionale,avv. Giorgio Carlo Bernasconi, presenti123 delegati, 20 membri di Comitato euna sessantina di ospiti.

I delegati sezionali hanno approvato i conti2008 – chiusi con una maggiore entrata dipoco più di 100000 franchi – e deciso ilmantenimento della quota sociale per il2010 senza alcuna variazione.

Nella sua relazione presidenziale, Berna-sconi è tornato sull’annosa questione del-l’allacciamento della A2 con l’A13; ha poi citato l’apertura del consigliere federale Moritz Leuenberger al raddoppio dellagalleria del San Gottardo e le dichiarazionidell’on. Borradori sul netto miglioramentodella qualità dell’aria in Ticino.

Buono l’andamento delle diverse attivitàdella Sezione, dai controlli ai corsi della «2fasi», dai corsi giovani ai collaudi ufficiali,ora estesi anche alle automobili con più didieci anni.

Nell’occasione sono stati premiati i 15migliori apprendisti del ramo automecca-nico che hanno superato gli esami di fine tirocinio (foto). A conclusione dell’assem-blea è intervenuto l’ingegner Denis Rossi (v.articolo a pag. 11), direttore del settore suddi Alptransit.

Il pedaggio va pagatoL’Italia dispone di una rete auto-stradale moderna ed efficiente…che si finanzia tramite i pedaggi!

Una rete di oltre seimila chilometriche collega tutta la penisola avvol-gendola in una grande ragnatela,con una miriade di servizi all’avan-guardia, preposti al monitoraggio intempo reale del suo funzionamentoe della sicurezza degli utenti. Un in-visibile sistema informatico di ge-stione e di controllo, preso ad esem-pio anche da altri Paesi europei, cheè un vanto della Società AutostradeSpA, per risolvere qualsiasi proble-ma di viabilità, ma anche per venirein soccorso agli automobilisti in dif-ficoltà ai caselli per il pagamentodel pedaggio. Quest’ultimo aspetto èstato al centro di una discussione,avvenuta nei giorni scorsi a Milano,fra rappresentanti della Società Au-tostrade e del TCS, visto, fra i diversitemi toccati, anche l’alto numero diautomobilisti stranieri, fra i qualimolti svizzeri, che per svariati moti-vi non corrispondono l’importo perla percorrenza autostradale.

Dobbiamo ricordare che il paga-mento del pedaggio è contemplatodall’art. 176 del Codice stradale ita-liano e che il gestore autostradale hail diritto di riscuoterlo. Malgrado al-cuni tentativi fatti anni fa, la SocietàAutostrade non ha mai provvedutoal reclamo sistematico di tali impor-ti scoperti, cosa che sarà intrapresanei prossimi mesi.

La casistica dei mancati paga-menti è catalogata in nove categorie:biglietto non ritirato; biglietto smar-rito; sprovvisto di denaro; sprovvi-sto di Viacard o carta di credito; Viacard con importo insufficiente;transito senza fermata, transito supista Telepass, Telepass revocato. Lepossibilità di rimediare ad un man-cato pagamento sono semplici e sen-za aggravi di spesa e possono essereregolate nel più vicino «Punto Blu» ovia Internet, mentre se interviene unprimo scambio di corrispondenza lepenali sono di 2.80 € o di 3.20 €.L’utente deve tener presente cheogni pista del casello autostradale èsorvegliata e collegata con un opera-tore che, nel caso di difficoltà, puòdare tutte le informazioni necessa-rie. Renato Gazzola

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44 club e soci | touring 10 | 11 giugno 2009

156, un pacchetto comprendente: l’entrataalle terme per 4 ore con sauna e due asciu-gamani, un massaggio di 50 minuti, le pan-tofole e un asciugamano caldo alla fine deltrattamento.

Scoperte già nel Medioevo, le sorgenti«miracolose» del fiume Tamina devono laloro notorietà su vasta scala al grande me-dico e alchimista Paracelso, che per primone analizzò scientificamente le proprietàcurative. Da qui è poi nato anche il successointernazionale di Bad Ragaz come stazionetermale.

Da non perdere: la località sangallese chefa parte della magnifica regione di Heidi-land, a ridosso delle Alpi glaronesi e del fiu-me Reno, ospita la Triennale internazionaledella scultura all’aperto. Fino al 1° novem-bre, piazze e giardini della cittadina sonoaddobbati con centinaia di opere di artistidi fama mondiale.‹ Antonio Campagnuolo

L’offerta speciale per i soci TCS è valida dal 1° luglioal 31 agosto 2009. Durante tutto l’anno i soci hannodiritto al 15% di sconto sull’ingresso alle terme e al10% sui trattamenti di bellezza e altre prestazionicome i massaggi; www.taminatherme.ch

›È uno degli eventi maggiori del panoramaturistico elvetico del 2009: la riaperturadelle terme Tamina a Bad Ragaz, totalmentericostruite dopo più di un anno di lavori e40 milioni di franchi d’investimento. La ve-ste architettonica è ora a dir poco stupenda:un avveniristico edificio dalle forme pla -stiche completamente pitturato di bianco all’esterno e all’interno.

Progettata dallo studio d’architettura zurighese Smolenicky&Partner, l’imponen-te costruzione è completamente rivestita di tasselli di legno laccato, tutto rigorosa-mente prodotto nella regione. Sui suoi 7300 metri quadrati di superficie sono a disposi-zione degli ospiti varie vasche contenentiacqua termale a diversa temperatura, idro-massaggi e saune, cascate e getti d’acqua,canali con acqua corrente. Proprio quel checi vuole per staccare la spina e ricaricare lebatterie.

Di questo favoloso scenario possono approfittarne ampiamente anche i soci delTouring Club Svizzero, grazie ad un’offertaesclusiva a loro riservata. Dal 1° luglio al 31agosto pagheranno 125 franchi, al posto di

Avvolti nella magia nera a Conny-Land

Risate a crepapelle e nervi tesi si alterna-no a ritmo serrato durante questa avventu-ra mozzafiato, dalla quale si esce completa-mente bagnati.

Niente di meglio, allora, che rilassarsi dinuovo godendosi tranquillamente uno spet-tacolo dei simpatici leoni marini oppure deidelfini, le cui eleganti acrobazie acquatichelasciano sempre stupefatti. Forse anche quici si ritroverà bagnati da qualche spruzzosollevato dagli animali durante i loro tuffi,ma il buonumore è garantito.

Un’esperienza senz’altro indimenticabileè quella di nuotarci assieme, magari diven-tando per un’intera giornata il «trainer deidelfini» e dei dolcissimi leoni marini. Un sogno di molti bambini, che a Conny-Landpuò diventare realtà... a patto di prenotarecon largo anticipo, visto l’alto numero di ri-chieste per partecipare a questa esperienzaunica nel suo genere in Svizzera.‹ ac

Presentando la tessera 2009 alla cassa, i soci delTCS e i loro familiari usufruiscono di uno sconto finoal 20% sull’ingresso. Il parco è aperto giornalmentedalle 10 alle 18 fino al 18 ottobre. Altre informazioni:tel. 0527627272; www.connyland.ch

›Conosciuto soprattutto per i suoi magni-fici delfini che nuotano placidamente nellalaguna artificiale più grande della Svizzera,il parco di divertimento di Conny-Land aLipperswil (TG), nella lussureggiante re -gione del Lago di Costanza, si è appena ar-ricchito di una nuova favolosa attrazioneper tutta la famiglia. Denominata «Wet N’Splash», si tratta di un avventuroso tragittoin barca attraverso la giungla africana della «Voodoo Island», ovvero l’isola dellamagia nera.

Una volta che l’imbarcazione si staccadalla riva trascinata dalla corrente, ci si ritrova avvolti in un’atmosfera satura di«suspence» e di mistero, perché non si samai cosa c’è in attesa dopo la prossima an-sa del fiume… Sarà uno spirito benigno ouna malvagia divinità?

Sconti dalla Tamina al Tamaro Anche per questa estate proponiamo alcune destinazioni per il tempo libero dovei soci TCS e le loro famiglie hanno diritto a vantaggi e privilegi. La scelta inizia con un’offerta esclusiva nelle nuovissime terme Tamina a Bad Ragaz.

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11 giugno 2009 | touring 10 | club e soci 45

Ritorno all’infanzia a Happylandpuò perfino portarsi dietro da casa le scorteper fare un pic-nic. E ancora: a tutti i bam-bini fino a 12 anni viene regalata l’entratail giorno del loro compleanno, basta pre-sentare la carta d’identità alla cassa. Sulterritorio di Happyland un’unica cosa nonè permessa: non essere felici!‹ ac

I soci TCS e famiglie hanno diritto ad uno sconto di 5 franchi sull’entrata. Apertura quotidiana sino a ottobre; orario: 11–18; www.happylandnew.ch

›Se nomi come Bojo, Low G, Splash River oThe Red Baron non vi dicono niente, alloranon siete mai stati a Happyland, il «paesedella felicità» che sorge a Granges, in Valle-se. E se ci andrete una volta, ci ritorneretedi sicuro. Qui, infatti, si perde completa-mente la nozione del tempo… e dell’età. Anche gli adulti tornano bambini, diverten-dosi come matti assieme ai loro pargoli sumontagne russe che precipitano nell’acquaa velocità pazzesca, giostre e altalene chefanno venire le vertigini, simulatori tridi-mensionali che vi proiettano alla velocitàdella luce nell’antico Egitto oppure nelle viscere di una vecchia miniera d’oro del FarWest. E tante altre attrazioni insolite daprovare e riprovare fino allo sfinimento.

Happyland è davvero «il posto» per tra-scorrere una giornata all’insegna dellaspensieratezza assoluta, passando da undivertimento all’altro senza dover fare lun-ghe file davanti a ogni singola cassa, vistoche il biglietto d’entrata dà diritto a saliresu tutte le attrazioni. E tutte le volte che sivuole.

Inoltre, il ristorante del parco con ampiaterrazza propone menù a prezzi davvero alla portata di qualsiasi tasca. E chi vuole

Slittare d’estate sul Monte Tamaroalbero all’altro scivolando lungo cavi d’ac-ciaio collegati a 51 piattaforme. Ovviamen-te si è ben agganciati a un’imbracatura e sipuò completare questa esperienza lancian-dosi a valle sulla Tirolese più lunga dellaSvizzera: 440 metri a 60 km/h!

Poi, mentre i genitori si godono in pace ilsole sulla terrazza del ristorante dell’Alpedi Foppa, i bambini possono sfogarsi nelgrande Parco giochi situato a pochi metrioppure scendere a folle velocità sugli slitti-ni biposto della slittovia (v. foto). Ma questaè un’ebbrezza che sicuramente anche moltiadulti vorranno provare!

Se sul Tamaro non mancano di certo lepasseggiate panoramiche, i più sportivipossono scegliere fra varie attività. Adesempio, ci si può cimentare nel percorso dinordic walking che si snoda dalla stazioneintermedia della funivia, con una bellissi-ma vista su tutto il Ticino fino al Monte Ro-sa. Come pure impegnarsi su vari percorsidi mountain-bike.‹ ac

Soci TCS e famiglie hanno diritto al 20% di scontosul biglietto della telecabina che parte da Rivera e al prezzo per gruppi sul pacchetto «ParcoAvventura+ telecabina». Informazioni: www.montetamaro.ch.Tutti i vantaggi per i soci: www.risparmi.tcs.ch

›È un enorme parco di divertimento nellanatura quello che vi attende al Tamaro, unadelle più belle e imponenti montagne tici-nesi. E questo per tutti: adulti e bambini,sportivi ed escursionisti della domenica,camminatori o ciclisti. Infatti, una voltascesi dalla telecabina che porta in quota, lepossibilità sono pressoché infinite. Inizian-do dal Parco Avventura, un suggestivo per-corso sopraelevato in cui ci si sposta da un

I Giacometti in mostraalla Beyeler›La grande esposizione estiva della Fonda-zione Beyeler di Riehen (BS) promette di es-sere uno dei grandi appuntamenti del ca-lendario culturale internazionale, oltre chedi casa nostra. La mostra, infatti, è dedicataal geniale artista svizzero Alberto Giaco-metti (1901–1966), uno dei più influenti rap-presentanti dell’arte moderna mondiale.

Nelle luminose sale del museo alle portedi Basilea sono esposti, fino all’11 ottobre2009, 150 dipinti, sculture e disegni che ri-percorrono l’intera opera creativa dell’arti-sta che si affermò a Parigi nella prima metàdello scorso secolo. In mostra anche diversicapolavori di altri esponenti della famigliaGiacometti, una stirpe che oltre ad Albertoha dato all’arte esponenti del calibro del-l’altrettanto celebre padre Giovanni (1868–1933) o del cugino Augusto (1877–1947).

Naturalmente, alla Fondazione Beyeler èsempre possibile visitare l’esposizione per-manente, che annovera centinaia di capola-vori dei maggiori maestri dell’arte moder-na, da Van Gogh a Warhol, passando per Cézanne, Chagall e Picasso, solo per citarequalche nome. Il tutto in una cornice pro-gettata da uno dei più innovativi architettidel nostro tempo, qual è l’italiano RenzoPiano.‹ ac

Presentando la tessera TCS 2009 alla cassa del museo, i soci del TCS hanno diritto al 22% di scontosul prezzo del biglietto per adulti e per le famiglie.Orari: tutti i giorni 10-18, mercoledì fino alle ore 20.Altre informazioni: www.beyeler.com

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48 club e soci | touring 10 | 11 giugno 2009

Theo Küchler sulla pista del «suo» Centro di guida del TCS a Emmen si rallegra per i numerosi futuri partecipanti ai corsi.

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› In una giornata da cartolina, il direttoreKüchler (39 anni) aspetta orgoglioso sullapista nuova di zecca del Centro per il perfe-zionamento di guida (FTZ) a Emmen-Lucer-na. E mostra al team del «Touring» il suo posto di lavoro: direttamente accanto alCentro tecnico del TCS con sullo sfondol’impressionante sagoma del Pilatus – in-somma, un gioiello. Le installazioni dellaTest & Training TCS SA, una filiale del TCS,sono state inaugurate con una festa la scor-sa settimana.

Theo Küchler è molto contento del suonuovo compito, perché gli ha permesso diesaudire un desiderio professionale: «Misono sempre messo al servizio della sicu-rezza del traffico». Il primo aprile scorso hacominciato al TCS, mentre prima era statoper undici anni membro della polizia can-tonale di Nidwaldo, svolgendo i più svariaticompiti. Oltre al settore traffico pesante e

polizia lacuale, Küchler si era dedicato al-l’insegnamento della circolazione stradale– dall’asilo sino alla scuola superiore. «Ilcontatto con la gente mi sta molto a cuore emi riempie di gioia», confessa Küchler, chedurante la sua attività di istruttore avevagià molto a che fare con il TCS: «Il TouringClub Svizzero era il nostro più importantepartner nel settore della sicurezza del traf-fico e la maggior parte del materiale d’inse-gnamento veniva dal club». Inoltre, ha so-stenuto numerose manifestazioni nel setto-re della sicurezza stradale sia con le sezioniche con la sede centrale del TCS.

Pieno di motivazione | Quando il postodi direttore del centro di Emmen vennemesso a concorso, il padre di due gemelli diun anno e mezzo non ebbe alcuna esitazio-ne. Affrontare una nuova sfida a quell’età ein quel settore, per Theo Küchler fu estre-

mamente motivante ed ora è naturalmentemolto contento di potersi impegnare al 100percento per la sicurezza stradale in quali-tà di direttore del Centro. Un compito chesvolge con una collaboratrice amministra-tiva e un cosiddetto team di istruttori, co-stituito da maestri di guida professionisti,che a tempo parziale impartiscono corsi alCentro di guida TCS a Emmen, sia a neo con-ducenti che a conducenti di lunga data.

La nuova struttura di Emmen, presso Lucerna, è assolutamente funzionale: non èenorme, ma il FTZ è equipaggiato nel mi-gliore dei modi, così da rendere possibilecorsi di formazione e di perfezionamento sumisura per conducenti di veicoli sino a 3,5tonnellate e di motociclette. Le piste sonopreparate in modo che le simulazioni di ma-novre di frenata e di curva su suolo bagnatoo ghiacciato possono essere esercitate comese fossero vere, senza però che i partecipan-

La passione come lavoroIl TCS ora è presente anche nella Svizzera Centrale con un suo Centro di guida,un luogo ideale per studiare la tecnica della circolazione stradale. A Emmen vicino Lucerna il direttore Theo Küchler vuole giocare le carte migliori.

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11 giugno 2009 | touring 10 | club e soci 49

no, naturalmente, anche i corsi «2-fasi» pernuovi conducenti, in vigore dal 2005. Durante un periodo di prova di tre anni, i neo guidatori devono assolvere due gior-nate di perfezionamento obbligatori. Lanuova struttura calza a pennello, anche per-ché è situata vicino al Centro tecnico dellaSezione Waldstätte del TCS.‹

Heinz W.Müller

Al TCS siete al posto giustoIl TCS è il giusto indirizzo non solo per coloro che vogliono frequentare un corso nel nuovo Centro per il perfezio-namento di guida a Emmen, vicino Lu-cerna, (cfr. articolo accanto; iscrizioni tel. 0412671238): ci sono altri centri diquesto tipo a Niederstocken (BE), Hin-wil (ZH), Lignières (NE) e Plantin (GE)così come altre strutture regionali, co-me per esempio a Rivera. I soci godonodi sconti. Numerose sezioni del TCS of-frono anche propri corsi su misura.

Tutto sui corsi di formazione e perfe-zionamento di guida al sito Internet:www.test-und-trainingtcs.ch. hwm

ti dei corsi vengano esposti a pericoli. Ilcentro risulta essere più piccolo rispetto aquelli grandi di Hinwil (ZH) e Stockental(BE), dove possono tenersi anche corsi permezzi pesanti. «Da noi la gestione è di sicu-ro molto familiare, con effetti però tutt’al-tro che negativi sulla formazione», sostieneTheo Küchler. Una carta vincente è anche laposizione nel bel mezzo della Svizzera: chi

proviene dalla Svizzera Centrale potrà mi-gliorare le proprie capacità di guida senzadover affrontare lunghi tragitti. E chi nonha un’automobile, può noleggiarla al centroper poter provare le manovre dal vivo.

Tutto assieme | Oltre ai ben noti corsi diguida per varie categorie di conducenti, unacolonna portante del centro di Emmen so-

Vista a volo d’uccello, la pista s’inserisce perfettamente nell’ambiente circostante.

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Gli uomini parcheggiano meglioÈ un pregiudizio che non arrugginisce mai: gli uominiguidano meglio delle donne. È davvero così? La tv locale Tele Züri ha osato indire una piccola gara alCentro di sicurezza stradale Betzholz.

› Il libro dal titolo provocatorio «Perché gli uomini nonsanno ascoltare e le donne non sanno parcheggiare» suscita accesi dibattiti. Ma gli uomini parcheggiano veramente meglio delle donne? Una squadra televisivadi Tele Züri ha voluto scoprirlo e ha invitato la stilistaLuisa Rossi e il conduttore sportivo della televisionesvizzero tedesca Paddy Kälin al Centro di sicurezzastradale Betzholz del TCS a Hinwil (ZH) per sottoporsia un test. L’istruttore del TCS Martin Oswald ha assun-to il ruolo di giudice, un compito non facile: «Stando alla mia esperienza – afferma l’esperto – buoni condu-centi ci sono sia fra gli uomini che fra le donne e alcunidimostrano di avere un certo potenziale di migliora-mento», spiega Oswald con prudenza.

L’opinione dello specialista TCS è stata richiesta perla prova di parcheggio. L’istruttore ha perdonato sba-vature di stile, tuttavia sia la Rossi che Kälin hanno toc-cato la delimitazione del posteggio, ma: «Nel caso diPaddy Kälin l’ammaccatura sarebbe stata più piccola».Il cliché sembrava ormai confermato dai fatti, poi peròLuisa Rossi ha superato brillantemente la prova di slalom. In una nuova edizione del sopraccitato libro, il

titolo più adatto sarebbe dunque: «Perché gli uomini alvolante fanno male lo slalom e le donne non sanno par-cheggiare». L’ultima sfida, il cambio della gomma, havisto la vittoria di Paddy Kälin. Una disciplina che i socidel TCS non devono padroneggiare, dato che in caso dibisogno viene loro in aiuto la Patrouille.‹ pam

Info TouringDiversi corsi per uomini e donne vengono offerti nei Centri di sicurezza stradale del club in tutta la Svizzera: www.tcs.ch > Corsi > Test & Training TCS.

Luisa Rossi e Paddy Kälin durante la prova di guida «Donnacontro Uomo» al Centro di sicurezza stradale Betzholz.

Page 50: Touring 10/2009 italiano

Deumidificatori SECCOproducono un ambiente sano e prevengono i danni da umiditàUn’eccessiva umidità dell’aria negli ambienti di abitazione,lavoro e magazzino non solo è spiacevole ma è anche pocosalutare e dannosa. Le muffe e i funghi causano danni allasalute delle persone e degli animali domestici e aggredisco-no pareti, mobili, tessuti, piante e quadri.

I deumidificatori SECCO di Sonnenkönig, estremamente ef-ficienti e silenziosi, eliminano rapidamente e in modo dura-turo il vapore acqueo, la condensa, i ristagni e l’umidità. Tutti gli apparecchi SECCO lavorano con fluido refrigerantesenza CFC – per il rispetto verso l’ambiente.

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11 giugno 2009 | touring 10 | il punto 51

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Prof. Dr. Doris Kortus-Schultes,centro di competenza Donna &Auto, HS Niederrhein

L’opinione degli autori invitati su questa pagina è indipendenteda quella della redazione di«Touring».

Con l’arrivo dei figli, padri e madri ri-scoprono nuove esigenze nella scelta

dell’auto, perché la quattro ruote deve esse-re a misura di famiglia. Sicurezza, spaziosi-tà, risparmio energetico e rivendita vantag-giosa sono d’importanza capitale. Fondareuna famiglia crea nuove necessità: bastapensare al trasporto di seggiolino e carroz-zina. Con l’acquisto di una station wagon, igenitori manifestano in modo evidente lanuova fase di vita. I genitori di bambini dazero a venti anni d’età spiegano che con ilprimo figlio non è cambiato solo il modellodel veicolo, bensì anche lo stile di guida:con la propria prole nel traffico stradale di-venta prioritaria la sicurezza sia attiva chepassiva.

Nonostante esista un’ampia varietà diveicoli che viene incontro alle esigenze del-la famiglia, non sono ancora soddisfattitutti i desideri di padri e madri che sono ingiro in macchina.

I genitori con figli sino a 7 anni desidera-no airbag laterali per una migliore prote-zione della testa dei piccini. I sistemi dichiusura e apertura con telecomando sonoconsiderati un valido aiuto, in particolarequando, oltre a uno o due bambini, si tra-sporta una spesa ingombrante. Per cercarela chiave non solo si devono appoggiaresacchetti e borse, ma anche lasciare la ma-no dei bambini. Alcuni genitori prediligonole porte scorrevoli perché le ritengono unmodo poco complicato per salire in auto.Sulla lista dei desideri dei genitori si trova

tra l’altro: la possibilità di istallare tre seg-giolini sui posti posteriori oppure la com-binazione per cui un adulto si siede tra dueseggiolini.

I genitori con bambini tra 7 e 12 anni ri-tengono spesso faticosi i viaggi (lunghi) inauto con la loro prole. Desiderano segnali diallarme delle cinture per tutti i sedili, ancheper quelli posteriori, così come sistemi diprotezione delle porte più intelligenti, datoche a partire dagli 8 anni capiscono velo-cemente i meccanismi di funzionamento.Un’offerta di divertimento per i bambini di-venta sempre più importante dato che can-tare assieme e fare indovinelli può esaurireil repertorio dei genitori. Desiderano inol-tre alcuni altoparlanti e collegamenti radio(con cuffiette), comodi cuscini da fissare al-la cintura, e i lettori dvd portatili.

Anche i bambini a partire dai 12 anni in-fluenzano, direttamente o indirettamente,la scelta della vettura degli adulti: nel cata-logo delle richieste troviamo anche un por-tabagagli spazioso per il trasporto di equi-paggiamento sportivo, strumenti musicali obiciclette. Pure dominante è il tema sicurez-za, che per i genitori assume una nuova di-mensione, soprattutto se hanno figli 16ennie 17enni che sono praticamente vicini al-l’ottenimento della propria patente di gui-da e ben presto siederanno loro al vo-lante dell’automobile dei genitori.

Con la nascita dei figli cambiano i criteri con cui i genitori scelgono la propria automobile.

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L’influenza deibambini quandosi compra l’auto

Panoramica prezzi eprestazioni TCSAffiliazione www.tcs.ch

Motorizzati (automobilisti e a seconda dellamotociclisti) Sezione e pro rataTessera partner/giovani Fr. 44.–Non motorizzati Fr. 32.–Cooldown Club membercard Fr. 66.–Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.–Juniores (con Velo Assistance e RC) a seconda della SezioneQuota per socio campeggiatore TCS(solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.–** camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–

ETI TCS www.eti.ch

Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.–Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.–Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.–Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.–Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.–Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.–Spese di cura Europa Fr. 32.–Spese di cura Mondo Fr. 45.–

Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch

per tutta la famiglia Fr. 28.–20% di sconto per i titolari del Libretto ETI

Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda

Per veicoli aziendaliSoccorso stradale da Fr. 134.–Protezione giuridica di circolazione da Fr. 111.–

ASSISTA www.assista.ch

Assicurazione protezione giuridicaCircolazione Famiglia Fr. 96.– Individuale Fr. 66.–Privata Famiglia Fr. 215.– Individuale Fr. 192.–Immobili Fr. 95.–

Auto TCS www.autotcs.ch

Responsabilità civile, casco parziale, cascocollisione, capitale incidente, protezione delbonus, danni di parcheggio su richiesta

Assicurazioni due ruotewww.assicurazionitcs.ch

Velo-Assistance. Con contrassegno per la bici, protezione giuridica, assistenza e copertura casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–*copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–*Contrassegno responsabilità civile (RC) bici Fr 6.50*Moto-Assistance(soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–*Ai motociclisti in Svizzera e all’estero

* prezzi soci TCS

Carta di credito TCS drive

TCS MasterCard drive Fr. 50.–Carta partner Fr. 20.–TCS-American Express drive Gold Fr. 100.–Carta partner Fr. 50.–

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Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori emette a disposizione dei soci del club informa -zioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale.

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Formazione in due fasi www2fasi.tcs.ch

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Page 53: Touring 10/2009 italiano

11 giugno 2009 | touring 10 | la pagina dei lettori 53

Impressumtouring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: HeinzW. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), PascaleMarder (pam), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Peter Widmer (wi). Art Director/Fotografie: Martin Lobsiger (mlo). Grafica: An-dreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot(f), Sabine Rothacher (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeer -strasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820,1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 96028, totale: 1355061. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Ga-briela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 38721 16, fax 031 38721 00. Produ-zione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Cen tre d’impression Edipresse Lau sanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo:per iscritto, indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier, tel. 022 417 24 40, fax 022 417 28 66,e-mail: [email protected] o all’agenzia TCS (tel. 0844 888 111, fax 0844 888 112). Abbonamento: compreso nella quota sociale an-nua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Ciclisti stranieri senza «vignetta»«Touring» 6/2009, il punto

In riferimento all’articolo intitolato «In bicisenza badare al prossimo», condivido quan-to l’autore (il presidente centrale del TCSNiklaus Lundsgaard-Hansen, ndr.) ha pro-spettato. Inoltre mi faccio portavoce diquanto succede sulle strade ticinesi spe-cialmente nei giorni festivi, quando moltis-simi ciclisti italiani invadono le nostrestrade. Pochissimi, per non dire nessuno,hanno il contrassegno di responsabilità ci-vile (RC) in vigore da noi. Come viene rego-lata la vicenda in caso di incidente con unodi detti ciclisti? Sono soggetti ad un con-trollo doganale in entrata ai valichi di fron-tiera? Aurelio Fasana, Sagno

Risposta: Le autorità svizzere non hanno alcuna autorità d’imporre l’acquisto del contrassegno RC aciclisti stranieri. Secondo la Convenzione di Vienna,ogni Stato deve accettare i veicoli circolanti secondole norme del paese di provenienza. In caso d’inciden-te con colpa del ciclista straniero, questi rispondecon la sua assicurazione privata o personalmente.

I trasporti pubblici vanno pagati da tuttiBasta col suddividere il traffico in buono ecattivo. Chi non capisce che tutte le formedi mobilità possono essere sensate impedi-sce lo sviluppo di una politica in grado dirisolvere i problemi e di salvaguardarel’ambiente. Dovremmo renderci conto chestrada e rotaia, autoveicoli e ferrovia sicompletano a vicenda. Dovremmo impararea farne un uso corretto. È chiaro che i mezzipubblici negli agglomerati devono esseresussidiati, ma è necessario tener conto anche del veterinario o del falegname dicampagna che hanno bisogno dell’auto. Chipensa di farsi pagare il conto dal vicino è

Forum

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Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve èla lettera, maggiore è la probabilità che venga pubbli-cata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile in viare lelettere per e-mail: [email protected].

Il concorso

L’orologio sportivo

La perfezione in una nuova dimensione:il Certina DS Podium convince grazieall’impressionante cassa e all’ottica benstrutturata. Questo nuovo orologio DSPodium ha il vetro in zaffiro, è imper-meabile fino a 100 metri e dotato di unmovimento ETA cronografo svizzero alquarzo. Dispone del sistema a doppia si-curezza Certina DS che garantisce unaimpermeabilità e una resistenza senzapari. Temperamento e classe vengonoriuniti in questo orologio del valore di685 franchi, ideale per l’uomo sportivo.

Sponsor del premio: Certina SA, Le Locle, www.certina.com

Le domande: 1. Come si chiama il direttore del

programma veicolo elettrico della Renault?

2. Quante sono le «colline di cioccola-ta» dell’isola Bohol nelle Filippine?

3. Chi è Bruno Ehrler?

Si possono fornire le risposte per posta (uni -camente su cartolina postale), tramite SMS, e-mail o www.touring.ch, indicando le generalità.

Concorso 8/09: la bicicletta pieghevole Da-hon Vitesse D7 è stata vinta da Marco Spinelldi Gossau. Complimenti!

Condizioni di partecipazione: il concorso di«Touring» è aperto a tutti, ad eccezione deicollaboratori del TCS e dei loro famigliari. Ivincitori saranno estratti a sorte e avvertitiper iscritto. I premi non possono essere sosti-tuiti da una somma di denaro equivalente. Nonviene tenuta alcuna corrispondenza. Non saràpossibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna;SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte; [email protected] (intestazione: concorso)Termine d’invio: 21 giugno 2009

destinato a rimanere deluso. I sussidi per itrasporti pubblici devono provenire dagliintroiti fiscali generali, perché tutti ne trag-gono profitto. Markus Mächler, Lucerna

Grazie da parte di un infartatoIl Venerdì Santo a Cannobio (I) ho subito ungrave infarto. Con l’ambulanza sono statoimmediatamente trasportato a Locarno epoi al Cardiocentro di Lugano per essereoperato. Dopo una breve degenza ho dovutofar ritorno da Lugano al mio domicilio. Untaxi è venuto a prelevarmi. Il prezzo del trasporto mi è stato subito rimborsato dalTCS. Grazie! Il mio consiglio ai non soci delTCS: aderite al club! Albert Müller, Sarnen

Blocco della velocità sulle auto«Touring» 5/2009

In tutta Europa la velocità massima con-sentita è fissata a 130 km/h. Esisterebbe unmetodo semplice per risolvere la pirateriastradale: gli svizzeri devono semplicementeavere il coraggio di immatricolare solo vei-coli limitati alla velocità massima legale ed esigere per le vetture già in circolazioneil necessario adeguamento. Sotto il profilotecnico è possibile senza troppo dispendio.I fabbricanti preferiscono vendere auto costose e potenti invece di orientarsi alledirettive fissate per legge. Questo compor-tamento non è lungimirante, perciò deve in-tervenire il legislatore. Hans Laubscher (@)

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54 l’incontro | touring 10 | 11 giugno 2009

Deve tenersi in forma per questo lavoro?Facendo tre visite guidate al giorno si per-corrono distanze piuttosto lunghe, che ri-chiedono una buona condizione fisica. Mitengo in forma andando in bicicletta da corsa.

Non la stanca raccontare sempre la stessacosa?Per niente, dato che ogni volta accompagnogruppi diversi con nuove persone e ognunadi queste ha proprie esigenze ben specifi-che. Inoltre, le nostre visite non sono pro-grammate, bensì vengono condotte in modoindividuale.

Quali visitatori del museo preferisce?A dire il vero sono i gruppi di donne, che ingenere s’interessano ben poco di tecnica.Ma quando poi le vedo lasciare il museo en-tusiaste, mi sento proprio soddisfatta.

Le capitano anche situazioni comiche?I bambini sono spesso divertenti, ad esem-pio perché non appena vedono un’auto ros-sa, dicono subito che è una Ferrari. Una si-tuazione che evidentemente fa arrossire igenitori.

Le è già capitato che uomini appassionatid’auto siano scettici nei suoi confronti?A volte mi capita di avvertire una certa dif-fidenza, ma poi i dubbi svaniscono piutto-sto in fretta. Ci sono però visitatori che pos-siedono un enorme bagaglio di conoscenzeriguardo alla BMW. Per me è positivo, datoche posso apprendere molti aneddoti inte-ressanti.

Durante le visite guidate promuove anchei nuovi modelli BMW appena usciti?No, non è sicuramente il nostro compito.Quando i visitatori vogliono sapere qualco-sa su un nuovo modello, allora indichiamoloro il vicino «Mondo BMW», dove vengonoofferti servizi di consulenza e vendita dinuovi modelli.

Qual è il suo rapporto con la mobilità e con la BMW?La mobilità ci aiuta, senza ombra di dubbio,a collegare ogni angolo del mondo. Diversa-mente dall’aereo e dal treno, soltanto l’au-tomobile è anche espressione di individua-lità. E BMW per me è un marchio che rispet-ta la tradizione e offre un’alta qualità e unsenso dell’estetica.«

Intervista: Felix Maurhofer

La storica dell’arte Katja Hohbein accompagna i visitatoriattraverso il Museo della BMW. La sua conoscenza di questamarca è enorme, anche se non promuove i nuovi modelli.

disponibilità a capire e spiegare i principidell’auto. All’inizio ho ricevuto per due me-si un’intensa formazione. Ma non si finiscemai di imparare, dato che ci formiamo con-tinuamente per presentare i nuovi pezziespositivi.

Quante visite guidate fa al giorno?Al massimo tre, in tedesco e inglese. Per menon è faticoso, perché mi piace il movimen-to e il contatto con i visitatori.

»Come mai lei, storica dell’arte, lavora nelmuseo delle auto BMW?Katja Hohbein: Per prima cosa trovo affa-scinante trasmettere il sapere tecnico e poiBMW oltre ad avere un’ottima fama, ha an-che una storia avvincente.

Quali sono i requisiti necessari per diventareuna guida nel museo BMW?Sono richieste formazione adeguata e unaampia cultura generale, nonché una certa

«La storia di BMWmi affascina»

La guida Katja Hohbein sa spiegare ogni minimo dettaglio della tecnica automobilistica.

In pilloleKatja Hohbein ha studiato storia dell’arte e lavora da alcuni mesi come guida al museo della BMW aMonaco di Baviera. Prima era attiva in progettiespositivi e in musei dell’arte.

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