Touring 19 / 2011 italiano

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Marciapiedi scivolosi Un problema che si ripresenta ogni inverno 8 Dimissioni del presidente Lundsgaard-Hansen parla dei suoi anni al TCS 32 Test delle catene da neve Le migliori sono ancora quelle classiche 15 Concorso: in palio un set tipicamente svizzero con orologio e coltellino 41 Riscaldamenti ausiliari in auto Sbrinare senza raschiare 13 Alla scoperta del Toggenburgo Con le ciaspole ai piedi 22 17 novembre 2011 touring 19 www.touring.ch GAA 1214 Vernier Il giornale della mobilità Uno sport in calo di popolarità In Svizzera si scia meno 4

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Il giornale della mobilità, edizione del 17 novembre 2011

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Marciapiedi scivolosiUn problema che si ripresenta ogni inverno 8

Dimissioni del presidenteLundsgaard-Hansen parladei suoi anni al TCS 32

Test delle catene da neveLe migliori sono ancoraquelle classiche 15

Concorso: in palio un set tipicamente svizzero con orologio e coltellino 41

Riscaldamenti ausiliari in auto

Sbrinare senza raschiare 13

Alla scoperta del Toggenburgo

Con le ciaspole ai piedi 22

17 novembre 2011 touring 19www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Il giornale della mobilità

Uno sport in calo di popolarità

In Svizzerasi scia meno 4

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17 novembre 2011 | touring 19 | editoriale e sommario 3

La Svizzera è da sempre considerata,senz’ombra di dubbio, una delle desti-nazioni invernali più attrattive d’Euro-pa. Le possibilità di movimento sulla neve sono sterminate, sia in pianura sia in montagna. Da un punto di vistaeconomico, l’inverno, soprattutto per le regioni alpine, è di enorme importanza.Un paio di cifre: nell’ultimo inverno lefunivie svizzere hanno generato un fat-turato di 800 milioni di franchi, di cui27,3 milioni registrati con i cosiddetti«skierdays», ossia quelle persone chearrivano per una giornata sulle piste eutilizzano i vari impianti di risalita. Sem-pre lo scorso inverno, negli alberghi el-vetici hanno pernottato oltre 15 milionidi ospiti, senza contare il settore para alberghiero.

Per questi motivi la nostra redazionededica l’attuale edizione al tema dell’in-verno. Ad esempio trattiamo, con re-portage e consigli, diversi temi inerential turismo invernale, come il boom delleescursioni con le ciaspole oppure l’avviodei giovani alla pratica dello sci. Mettia-mo, inoltre, sotto la lente lo sgomberodella neve in inverno sui marciapiedi econsigliamo le migliori catene per la neve. Per dirla in breve: dopo aver lettoquesto numero di «Touring», l’invernopuò tranquillamente arrivare anche dal-le vostre parti.

Felix Maurhofer, caporedattore

Marciapiedi innevati, ciaspole econsigli stagionali

Foto di copertinaAutore: Jürg Müller

primo piano 4 Iniziative per rivalorizzare lo sci

Ridare alle giovani generazioni il gusto di sciare.

società e mobilità 8 Marciapiedi innevati e ghiacciati

I pedoni si lamentano del cattivo servizio invernale.

9 Il consulente Si possono guidare motorini o e-bici dopo il ritiro della patente?

10 Ripristinato il volo Agno–BernaSkyWork Airlines riprenderà in estate i voli tra Lugano e la capitale.

test e tecnica13 Ambiente caldo e vetri sbrinati

Test dei riscaldamenti che scaldanol’abitacolo e sbrinano i parabrezza.

15 Test delle catene Imbattibili le classiche.

17 Batterie di nuovo in regolaUn test TCS ne ha valutato l’efficienza.

18 Test della VW Golf CabrioUna decapottabile per ogni stagionegiunta alla quarta generazione.

Prove e novità 20 VW Up!20 Infiniti M35h

Dopo uno stop di cinque anni, dall’estate 2012 sarà ripristinato il collegamento aereo traLugano e la capitale federale. I voli da e per Agno saranno assicurati da Dornier 328 da 31posti (foto) della compagnia bernese SkyWork (v. pag. 10). Dallo scalo ticinese si proseguiràpoi verso nuove destinazioni del Mediterraneo: Elba, Figari, Nizza, Spalato e Fiume.

ald

viaggi e tempo libero22 Il richiamo del Toggenburgo

Dimensione umana e identità alpinaper escursionisti e fan dell’inverno.

27 Ciaspole per ogni esigenza Tre modelli di racchette da neve per passeggiare sulla bianca coltre.

29 La città delle luci Lione si illumina a giorno grazie alla grandiosa Fête des Lumières.

club e soci31 Offerte speciali invernali

Saas-Fee aspetta i soci del TCS.32 Intervista al presidente dimissionario

Niklaus Lundsgaard-Hansen ci parladei suoi anni alla testa del club.

35 Carta di credito MasterCard La nuova carta del club è adatta ad ogni esigenza dei soci.

35 Spese di cura del Libretto ETI Cure coperte anche all’estero.

42 l’incontro Beni Stöckli, l’ultimo fabbricante di sci in Svizzera.

37 prezzi e contatti TCS41 forum, il concorso, impressum

sommario

Si torna a volare dal Ticino a Berna

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La Svizzera è da sempre considerata,senz’ombra di dubbio, una delle desti-nazioni invernali più attrattive d’Euro-pa. Le possibilità di movimento sulla neve sono sterminate, sia in pianura sia in montagna. Da un punto di vistaeconomico, l’inverno, soprattutto per le regioni alpine, è di enorme importanza.Un paio di cifre: nell’ultimo inverno lefunivie svizzere hanno generato un fat-turato di 800 milioni di franchi, di cui27,3 milioni registrati con i cosiddetti«skierdays», ossia quelle persone chearrivano per una giornata sulle piste eutilizzano i vari impianti di risalita. Sem-pre lo scorso inverno, negli alberghi el-vetici hanno pernottato oltre 15 milionidi ospiti, senza contare il settore para alberghiero.

Per questi motivi la nostra redazionededica l’attuale edizione al tema dell’in-verno. Ad esempio trattiamo, con re-portage e consigli, diversi temi inerential turismo invernale, come il boom delleescursioni con le ciaspole oppure l’avviodei giovani alla pratica dello sci. Mettia-mo, inoltre, sotto la lente lo sgomberodella neve in inverno sui marciapiedi econsigliamo le migliori catene per la neve. Per dirla in breve: dopo aver lettoquesto numero di «Touring», l’invernopuò tranquillamente arrivare anche dal-le vostre parti.

Felix Maurhofer, caporedattore

Marciapiedi innevati, ciaspole econsigli stagionali

Foto di copertinaAutore: Jürg Müller

primo piano 4 Iniziative per rivalorizzare lo sci

Ridare alle giovani generazioni il gusto di sciare.

società e mobilità 8 Marciapiedi innevati e ghiacciati

I pedoni si lamentano del cattivo servizio invernale.

9 Il consulente Si possono guidare motorini o e-bici dopo il ritiro della patente?

10 Ripristinato il volo Agno–BernaSkyWork Airlines riprenderà in estate i voli tra Lugano e la capitale.

test e tecnica13 Ambiente caldo e vetri sbrinati

Test dei riscaldamenti che scaldanol’abitacolo e sbrinano i parabrezza.

15 Test delle catene Imbattibili le classiche.

17 Batterie di nuovo in regolaUn test TCS ne ha valutato l’efficienza.

18 Test della VW Golf CabrioUna decapottabile per ogni stagionegiunta alla quarta generazione.

Prove e novità 20 VW Up!20 Infiniti M35h

Dopo uno stop di cinque anni, dall’estate 2012 sarà ripristinato il collegamento aereo traLugano e la capitale federale. I voli da e per Agno saranno assicurati da Dornier 328 da 31posti (foto) della compagnia bernese SkyWork (v. pag. 10). Dallo scalo ticinese si proseguiràpoi verso nuove destinazioni del Mediterraneo: Elba, Figari, Nizza, Spalato e Fiume.

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viaggi e tempo libero22 Il richiamo del Toggenburgo

Dimensione umana e identità alpinaper escursionisti e fan dell’inverno.

27 Ciaspole per ogni esigenza Tre modelli di racchette da neve per passeggiare sulla bianca coltre.

29 La città delle luci Lione si illumina a giorno grazie alla grandiosa Fête des Lumières.

club e soci31 Offerte speciali invernali

Saas-Fee aspetta i soci del TCS.32 Intervista al presidente dimissionario

Niklaus Lundsgaard-Hansen ci parladei suoi anni alla testa del club.

35 Carta di credito MasterCard La nuova carta del club è adatta ad ogni esigenza dei soci.

35 Spese di cura del Libretto ETI Cure coperte anche all’estero.

42 l’incontro Beni Stöckli, l’ultimo fabbricante di sci in Svizzera.

37 prezzi e contatti TCS41 forum, il concorso, impressum

sommario

Si torna a volare dal Ticino a Berna

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foto

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neve», Swiss-Ski offre ai giovani di cittàuna giornata d’evasione in montagna a con-dizioni finanziarie molto convenienti, gra-zie alla stretta collaborazione con gli im-pianti di risalita, i ristoranti e i negozisportivi delle regioni interessate. Tuttistanno al gioco accordando sconti sostan-ziosi. Il secondo capitolo degli sforzi pro-mozionali compiuti da Swiss-Ski è il campodi vacanze Juskila, che si svolge ogni annoa Lenk (BE); anch’esso gratuito grazie al so-stegno di numerosi sponsor. I 60 posti di-sponibili sono attribuiti con un sorteggiotra le circa 1400 iscrizioni provenienti datutta la Svizzera. Circa 150 monitori Gio-ventù e Sport si occuperanno di loro. Oltreallo sci alpino e allo snowboard, durante ilsoggiorno i partecipanti possono provare losci di fondo e perfino… il salto con gli sci.Cinema e discoteca allietano il campo, chesi conclude in bellezza con una gara disnowboard: «Molti bambini vivono duranteil campo il loro primo contatto con lo sci. Lamaggior parte dei loro genitori non avreb-bero i mezzi finanziari per offrirgli questopiacere», nota Nicole Moning-Wild, respon-sabile di Juskila. Infine, allo scopo di rag-

to la pletora di sport praticabili a prezzomodico e l’abbandono progressivo dei cam-pi sci delle scuole (v. riquadro in basso).Un’evoluzione che preoccupa Caterina Beffa, a capo del progetto della FondazioneCleven-Becker: «Nel momento in cui il so-vrappeso e la mancanza d’esercizio diven-tano preoccupanti, mi sembra doveroso so-stenere uno sport come lo sci, che si svolgeall’aperto e richiede l’insieme delle capaci-tà fisiche. È importante avviare i bambiniallo sport il più presto possibile, se si vuolecombattere l’obesità con efficacia».

Unendo i fatti alle parole, la FondazioneCleven-Becker e Bernhard Russi hannoideato l’azione «Snow for free», consistentein quattro mezze giornate di sci offerte airagazzi tra i 9 e i 13 anni. Abbonamento,materiale, trasporto, monitoraggio, sonocompletamente gratuiti. Ogni inverno, qua-si 2200 giovani ne approfittano, provenien-ti essenzialmente da famiglie di città conentrate modeste. L’iscrizione si effettua on-line su www.snowforfree.ch. E, con un po’di fortuna, gli sciatori in erba solcherannole piste sotto l’ala protettrice di BernhardRussi in persona, dato che l’ex campioneolimpico ne fa un punto d’onore di allenareun gruppo di bambini. Dalle testimonianzeraccolte, dispensa consigli che permettonodi fare grandi progressi! «Snow for free su-scita grande interesse – sottolinea CaterinaBeffa. Il numero di iscrizioni supera abbon-dantemente i posti disponibili».

Settimana gratuita | Dal canto suo, anche Swiss-Ski, la Federazione svizzera disci, dispensa sforzi sostanziali affinché ilmaggior numero possibile di bambini cono-scano le gioie di scivolare sulla neve. Peresempio, con la campagna «Piacere della

Nell’ora in cui le famiglie devono stringere la cinghia, lo sci patisce i suoi alti costi.

Snow for free regala mezza giornata di sci ai bambini meno abbienti. Trasporto, materiale, abbonamento, monitoraggio: tutto è gratuito.

continua a pagina 7

I campi sci non sonodavvero più in vogaUn piccolo sondaggio in vari cantoni dimostra che, complessivamente, sia ilnumero di campi sci che la loro frequen-tazione sono in calo: «Solo una piccolaparte di scolari vi partecipa», ammetteMartin Wendelspiess, capo delle scuoledel canton Zurigo. Le domande di esse-re dispensati provengono spesso dapersone di origine straniera, per le qualilo sci non fa parte delle abitudini cultu-rali: «I migranti sono sovrarappresenta-ti tra i non partecipanti», precisa Hans-Georg Signer, del Dipartimento del-l’educazione del canton Basilea.

Riguardo alle ragioni di questa evolu-zione, Martin Wendelspiess vi vede anche la conseguenza dell’esplosionedell’offerta sportiva. Altro fattore evo-cato da Markus Christen, membro delladirezione dell’educazione del cantonBerna, è il costo del campo e dell’equi-paggiamento che eccede i mezzi finan-ziari di molte famiglie.

In controtendenza con questo quadroa tinte fosche, Ginevra pare essere il pa-radiso dei campi sci: «Le nostre attivitàsportive invernali sono prese d’assal-to», si rallegra May Piaget, vice-segre-taria generale del canton Ginevra. «È ilmotivo per cui la nostra offerta si è am-pliata negli ultimi anni». jop

4 primo piano | touring 19 | 17 novembre 2011

Alla ricerca dei giovani sciatoriFiniti i tempi in cui ogni piccolo svizzero sapeva sciare. Di fronte alla disaffezione per questo sport, operatoridell’associazionismo e della sanità pubblica moltiplicanole iniziative per ridare il gusto di sciare ai piccoli Elvezi.

›Gli strateghi del settore turistico si perdo-no in congetture sul calo di popolarità checolpisce lo sci. È da addebitare al prezzodegli abbonamenti, alla mancanza di neveo alla lontananza delle stazioni alpine? Ècomunque un fatto che le cifre delle fre-quenze delle stazioni sciistiche accusinouna flessione durante l’ultimo decennio. E

questo movimento al ribasso dovrebbe ac-centuarsi sotto l’influenza delle «partenzenaturali», ossia quando gli sciatori più fedeli – quelli della generazione del «babyboom» – abbandoneranno il loro sport favo-rito per questioni d’età… lasciandosi dietroun grande vuoto. Infatti, molteplici fattoripesano sfavorevolmente, tra cui soprattut-

Bernhard Russi, il padrino di Snow for free, si sforza di porre lo sci alla portata di tutti.

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neve», Swiss-Ski offre ai giovani di cittàuna giornata d’evasione in montagna a con-dizioni finanziarie molto convenienti, gra-zie alla stretta collaborazione con gli im-pianti di risalita, i ristoranti e i negozisportivi delle regioni interessate. Tuttistanno al gioco accordando sconti sostan-ziosi. Il secondo capitolo degli sforzi pro-mozionali compiuti da Swiss-Ski è il campodi vacanze Juskila, che si svolge ogni annoa Lenk (BE); anch’esso gratuito grazie al so-stegno di numerosi sponsor. I 60 posti di-sponibili sono attribuiti con un sorteggiotra le circa 1400 iscrizioni provenienti datutta la Svizzera. Circa 150 monitori Gio-ventù e Sport si occuperanno di loro. Oltreallo sci alpino e allo snowboard, durante ilsoggiorno i partecipanti possono provare losci di fondo e perfino… il salto con gli sci.Cinema e discoteca allietano il campo, chesi conclude in bellezza con una gara disnowboard: «Molti bambini vivono duranteil campo il loro primo contatto con lo sci. Lamaggior parte dei loro genitori non avreb-bero i mezzi finanziari per offrirgli questopiacere», nota Nicole Moning-Wild, respon-sabile di Juskila. Infine, allo scopo di rag-

to la pletora di sport praticabili a prezzomodico e l’abbandono progressivo dei cam-pi sci delle scuole (v. riquadro in basso).Un’evoluzione che preoccupa Caterina Beffa, a capo del progetto della FondazioneCleven-Becker: «Nel momento in cui il so-vrappeso e la mancanza d’esercizio diven-tano preoccupanti, mi sembra doveroso so-stenere uno sport come lo sci, che si svolgeall’aperto e richiede l’insieme delle capaci-tà fisiche. È importante avviare i bambiniallo sport il più presto possibile, se si vuolecombattere l’obesità con efficacia».

Unendo i fatti alle parole, la FondazioneCleven-Becker e Bernhard Russi hannoideato l’azione «Snow for free», consistentein quattro mezze giornate di sci offerte airagazzi tra i 9 e i 13 anni. Abbonamento,materiale, trasporto, monitoraggio, sonocompletamente gratuiti. Ogni inverno, qua-si 2200 giovani ne approfittano, provenien-ti essenzialmente da famiglie di città conentrate modeste. L’iscrizione si effettua on-line su www.snowforfree.ch. E, con un po’di fortuna, gli sciatori in erba solcherannole piste sotto l’ala protettrice di BernhardRussi in persona, dato che l’ex campioneolimpico ne fa un punto d’onore di allenareun gruppo di bambini. Dalle testimonianzeraccolte, dispensa consigli che permettonodi fare grandi progressi! «Snow for free su-scita grande interesse – sottolinea CaterinaBeffa. Il numero di iscrizioni supera abbon-dantemente i posti disponibili».

Settimana gratuita | Dal canto suo, anche Swiss-Ski, la Federazione svizzera disci, dispensa sforzi sostanziali affinché ilmaggior numero possibile di bambini cono-scano le gioie di scivolare sulla neve. Peresempio, con la campagna «Piacere della

Nell’ora in cui le famiglie devono stringere la cinghia, lo sci patisce i suoi alti costi.

Snow for free regala mezza giornata di sci ai bambini meno abbienti. Trasporto, materiale, abbonamento, monitoraggio: tutto è gratuito.

continua a pagina 7

I campi sci non sonodavvero più in vogaUn piccolo sondaggio in vari cantoni dimostra che, complessivamente, sia ilnumero di campi sci che la loro frequen-tazione sono in calo: «Solo una piccolaparte di scolari vi partecipa», ammetteMartin Wendelspiess, capo delle scuoledel canton Zurigo. Le domande di esse-re dispensati provengono spesso dapersone di origine straniera, per le qualilo sci non fa parte delle abitudini cultu-rali: «I migranti sono sovrarappresenta-ti tra i non partecipanti», precisa Hans-Georg Signer, del Dipartimento del-l’educazione del canton Basilea.

Riguardo alle ragioni di questa evolu-zione, Martin Wendelspiess vi vede anche la conseguenza dell’esplosionedell’offerta sportiva. Altro fattore evo-cato da Markus Christen, membro delladirezione dell’educazione del cantonBerna, è il costo del campo e dell’equi-paggiamento che eccede i mezzi finan-ziari di molte famiglie.

In controtendenza con questo quadroa tinte fosche, Ginevra pare essere il pa-radiso dei campi sci: «Le nostre attivitàsportive invernali sono prese d’assal-to», si rallegra May Piaget, vice-segre-taria generale del canton Ginevra. «È ilmotivo per cui la nostra offerta si è am-pliata negli ultimi anni». jop

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giungere il maggior numero possibile dibambini, Swiss-Ski si associa al Rivella Family Contest, una simpatica manifesta-zione sotto forma di gara disputata in fami-glia su un percorso semplice. Il cronometrosi arresta quando l’ultimo membro della fa-miglia ha superato la linea d’arrivo. L’es-senziale non è di terminare in testa allaclassifica, ma di partecipare al programmaricreativo.

Il freestyle calamita | Il successo ripor-tato dalle varie iniziative dimostra che losci non ha perduto nulla del suo potered’attrazione: «È uno sport che continua adaffascinare», osserva Caterina Beffa, se-condo la quale: «Bisogna solo vedere l’af-fluenza alle dimostrazioni di freestyle». Re-sta il fatto che l’apprendistato quando si èmolto giovani, condizione per la praticadello sci in età adulta, non è più la norma.E la tendenza della collettività a disfarsidei campi-scuola di sci accentua ancora ilmovimento. «La scuola ha per missioned’incoraggiare l’attività fisica in generale,non di favorire lo sci in particolare», argo-menta Hans-Georg Signer, responsabiledella formazione presso il Dipartimentodell’istruzione pubblica del canton Basilea.Poiché i campi di sci hanno perso il loro sta-tus d’istituzione e ormai si svolgono su ba-se volontaria, su iniziativa degli insegnantio dei comuni, la loro organizzazione è menofacile (cfr. intervista a lato) e suppone unapresa di responsabilità pesante da assume-re.‹ Jacques-Olivier Pidoux

Info Touring Ulteriori informazioni su Internet consultando i siti:www.swiss-ski.ch e www.snowforfree.ch

continua da pagina 5

Il Rivella Family Contest fornisce l’occasione di sciare in famiglia in un ambiente rilassato.

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Allestendo piste in città (come qui a Ginevra) si spera di conquistare un nuovo pubblico.

»Perché la pratica dello sci è in calonel nostro paese?Laurent Vanat: La gente proveniente dal-l’immigrazione non è abituata a questosport e ci sono sempre meno campi-scuoladi sci invernali. Quest’ultimo fattore rivesteuna grande importanza, perché se non siimpara a sciare già da piccoli non si scieràpoi da adulti.

Alcune scuole continuano comunque adorganizzare delle vacanze bianche…Certamente. Ma in passato, gli alunni anda-vano nei campi invernali almeno due voltedurante gli anni della scuola dell’obbligo e vifacevano l’apprendistato allo sci in modo si-stematico. Oggi, quando anche si svolgonoquesti campi, vi si pratica tanto la passeg-giata in ciaspole quanto la slitta o lo sci. Nonsi può dunque parlare di una vera iniziazio-ne allo sci.

I viaggi nei paesi caldi a basso prezzo,grazie anche ai voli low-cost, fanno concorrenza allo sci?Sicuramente. Penso in particolare alle cro-ciere, un settore in pieno sviluppo. E franca-mente, è quasi più piacevole imbarcarsi suuna nave con una valigia che arrivare in sta-zione con quattro paia di sci ed altrettantepaia di scarponi.

Questa evoluzione tocca unicamente la Svizzera?No. Gli Stati Uniti hanno preso coscienzadella problematica già parecchio tempo fa.Fatta eccezione per l’Austria, tutti i grandi

mercati mondiali stagnano, oppure regi-strano un leggero arretramento e non sem-brano esserci ricette miracolose per inver-tire la tendenza.

Come restituire il gusto di sciare?Poiché la gente non va più dalla neve, èspuntata l’idea di portare la neve in pianura.Questo concetto si è concretizzato attra-

verso delle mini-stazioni sciistiche allestitenelle città durante l’inverno. Inoltre, nellelocalità invernali, si sta evidenziando un’of-fensiva incentrata sui prezzi, consistenteper esempio nell’offrire gratuitamente gliimpianti di risalita ai bambini di età inferioreai nove anni.

Secondo lei, quali potrebbero essere i provvedimenti più efficaci?Incontestabilmente l’intensificarsi dei cam-pi sci scolastici, ma purtroppo vi è poca spe-ranza da questo lato. «

Intervista: Jacques-Olivier Pidoux

Laurent Vanat lavora comeconsulente aziendale a Ginevra. È autore di svariatistudi sulla frequentazione dei comprensori sciistici.

«La gente provenientedall’immigrazione non ha l’abitudine di sciare»

Moltitudine di iniziativeper incoraggiare lo sci

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giungere il maggior numero possibile dibambini, Swiss-Ski si associa al Rivella Family Contest, una simpatica manifesta-zione sotto forma di gara disputata in fami-glia su un percorso semplice. Il cronometrosi arresta quando l’ultimo membro della fa-miglia ha superato la linea d’arrivo. L’es-senziale non è di terminare in testa allaclassifica, ma di partecipare al programmaricreativo.

Il freestyle calamita | Il successo ripor-tato dalle varie iniziative dimostra che losci non ha perduto nulla del suo potered’attrazione: «È uno sport che continua adaffascinare», osserva Caterina Beffa, se-condo la quale: «Bisogna solo vedere l’af-fluenza alle dimostrazioni di freestyle». Re-sta il fatto che l’apprendistato quando si èmolto giovani, condizione per la praticadello sci in età adulta, non è più la norma.E la tendenza della collettività a disfarsidei campi-scuola di sci accentua ancora ilmovimento. «La scuola ha per missioned’incoraggiare l’attività fisica in generale,non di favorire lo sci in particolare», argo-menta Hans-Georg Signer, responsabiledella formazione presso il Dipartimentodell’istruzione pubblica del canton Basilea.Poiché i campi di sci hanno perso il loro sta-tus d’istituzione e ormai si svolgono su ba-se volontaria, su iniziativa degli insegnantio dei comuni, la loro organizzazione è menofacile (cfr. intervista a lato) e suppone unapresa di responsabilità pesante da assume-re.‹ Jacques-Olivier Pidoux

Info Touring Ulteriori informazioni su Internet consultando i siti:www.swiss-ski.ch e www.snowforfree.ch

continua da pagina 5

Il Rivella Family Contest fornisce l’occasione di sciare in famiglia in un ambiente rilassato.

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Allestendo piste in città (come qui a Ginevra) si spera di conquistare un nuovo pubblico.

»Perché la pratica dello sci è in calonel nostro paese?Laurent Vanat: La gente proveniente dal-l’immigrazione non è abituata a questosport e ci sono sempre meno campi-scuoladi sci invernali. Quest’ultimo fattore rivesteuna grande importanza, perché se non siimpara a sciare già da piccoli non si scieràpoi da adulti.

Alcune scuole continuano comunque adorganizzare delle vacanze bianche…Certamente. Ma in passato, gli alunni anda-vano nei campi invernali almeno due voltedurante gli anni della scuola dell’obbligo e vifacevano l’apprendistato allo sci in modo si-stematico. Oggi, quando anche si svolgonoquesti campi, vi si pratica tanto la passeg-giata in ciaspole quanto la slitta o lo sci. Nonsi può dunque parlare di una vera iniziazio-ne allo sci.

I viaggi nei paesi caldi a basso prezzo,grazie anche ai voli low-cost, fanno concorrenza allo sci?Sicuramente. Penso in particolare alle cro-ciere, un settore in pieno sviluppo. E franca-mente, è quasi più piacevole imbarcarsi suuna nave con una valigia che arrivare in sta-zione con quattro paia di sci ed altrettantepaia di scarponi.

Questa evoluzione tocca unicamente la Svizzera?No. Gli Stati Uniti hanno preso coscienzadella problematica già parecchio tempo fa.Fatta eccezione per l’Austria, tutti i grandi

mercati mondiali stagnano, oppure regi-strano un leggero arretramento e non sem-brano esserci ricette miracolose per inver-tire la tendenza.

Come restituire il gusto di sciare?Poiché la gente non va più dalla neve, èspuntata l’idea di portare la neve in pianura.Questo concetto si è concretizzato attra-

verso delle mini-stazioni sciistiche allestitenelle città durante l’inverno. Inoltre, nellelocalità invernali, si sta evidenziando un’of-fensiva incentrata sui prezzi, consistenteper esempio nell’offrire gratuitamente gliimpianti di risalita ai bambini di età inferioreai nove anni.

Secondo lei, quali potrebbero essere i provvedimenti più efficaci?Incontestabilmente l’intensificarsi dei cam-pi sci scolastici, ma purtroppo vi è poca spe-ranza da questo lato. «

Intervista: Jacques-Olivier Pidoux

Laurent Vanat lavora comeconsulente aziendale a Ginevra. È autore di svariatistudi sulla frequentazione dei comprensori sciistici.

«La gente provenientedall’immigrazione non ha l’abitudine di sciare»

Moltitudine di iniziativeper incoraggiare lo sci

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17 novembre 2011 | touring 19 | società e mobilità 9

L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.

Chi viene sorpreso alla guida in statod’ebbrezza o supera in misura eccessivai limiti di velocità, per qualche tempodovrà scordarsi la patente. In casi simili,bisogna ricorrere ai trasporti pubblicioppure agli spostamenti a piedi. I con-ducenti indisciplinati colpiti da questiprovvedimenti cercano, però, spessomezzi di trasporto alternativi, per re-stare mobili anche senza patente. Finoa tre anni fa, anche senza patente erapossibile ottenere un’autorizzazioneper guidare piccole auto con velocitàmassima bloccata a 45 km/h (categoriaF). Dal 1° gennaio 2008 ciò non è piùammesso: un ritiro temporaneo della li-cenza di guida include anche la catego-ria speciale F. Questi veicoli, soventeaccusati di intasare il traffico, da allorasono praticamente scomparsi dalle no-stre strade. I conducenti temporanea-mente senza patente possono tuttoracircolare in bicicletta. Per le due ruotea pedali, infatti, non è necessaria alcunaautorizzazione di guida, per cui non puòneppure essere sospesa. Anche la guidadi un ciclomotore (categoria speciale M)in linea di principio è ammessa ancheper chi viene privato di patente. In casigravi tuttavia le autorità possono vieta-re di guidare anche un motorino al con-ducente che ha violato gravemente lenorme. Ma cosa capita con veicoli sem-pre più in voga quali biciclette elettricheo simili, ossia veicoli a due ruote contrazione elettrica? Bici elettriche conpedalata assistita, velocità massima fino a 15 km/h e potenza nominalemassima di 0,25 kW, possono essereutilizzate anche in caso di ritiro dellapatente. Anche l’impiego di bici con mo-tore elettrico (con o senza agevolazioni)fino ad 1 kW al massimo e una velocitàmassima di 30 km/h è permesso a chisubisce una simile sanzione. Tuttaviaanche in questi casi, le autorità possonoprevedere restrizioni qualora il tra-sgressore si fosse reso colpevole di vio-lazioni particolarmente crasse.

il consulenteUrs-Peter Inderbitzin

Ritiro patente:nessun divieto permotorini ed e-bici

Precedenza almeno allo sgombero dei passaggipedonali, per evitare una corsa ad ostacoli.

Basilea, le aziende dei trasporti pubblicidevono far sì che i passeggeri di tram e busalle fermate non debbano salire e scenderescalando cumuli di neve. Lo sgombero deimarciapiedi nelle località è una faccenda,un’altra è quella dei marciapiedi nei quar-tieri residenziali. Spesso le persone più an-

ziane criticano il fatto che qui anche dopogiorni dalla nevicata, i marciapiedi non so-no ripuliti a sufficienza. A San Gallo, doveci sono diverse salite e discese, viene versa-to pietriccio in modo mirato. Per contro ilpietriccio non viene impiegato nelle zonecommerciali dei centri urbani, altrimenti inegozi si sporcherebbero e verrebbe dan-neggiato il meccanismo delle porte scorre-voli. Altre città e cantoni rinunciano percontro al pietriccio per una questione diprotezione ambientale dato che può finirenelle canalizzazioni e dunque dopo deve venire riciclato col rischio di diventare unrifiuto speciale.

Il contrappunto | Anche per quanto riguarda lo sgombero della neve sui mar-ciapiedi, come hanno evidenziato ricerchedi «Touring», esiste un puzzle a livello fede-rale costituito da specialità locali. Dueesempi umoristici su un tema altrimenti se-rio: la filosofia dello sgombero della nevenelle zone urbane adottata dai vari uffici diGinevra, cambia in modo determinante aseconda della composizione del Governo. Estando ad Alexander Isenburg dell’Ufficiocostruzioni di Basilea-Città ci sono anchedei cittadini che si lamentano del fatto chesi tolga la neve dai marciapiedi, che inveceli rende bianchi e così più belli.‹

Heinz W. Müller

Chi risponde in caso d’incidente?Un attimo di distrazione su una superficie inne-vata o addirittura gelata basta per cadere a ter-ra. Se in seguito alla caduta ci si ferisce oppuresi danneggiano i vestiti, si pone il problema dichi sia il responsabile per le cure mediche e idanni materiali. La questione della responsabi-lità non è di facile soluzione.

Stando alla legge, ogni proprietario di un edi-ficio oppure di un’altra costruzione, a prescin-dere se con colpa o senza, è responsabile deldanno provocato dalla propria opera in cattivostato di manutenzione. Ma quando un’opera èda considerarsi in stato di cattiva manutenzio-ne? Ciò dipende dalla funzione che deve com-piere. I proprietari dei marciapiedi nelle città enei villaggi sono in genere i comuni. Da loro nonsi può pretendere che già al mattino alle 7 l’in-tera rete di vie pedonali sia stata liberata dallaneve e dal ghiaccio. I comuni devono fissare delle priorità: devono prima rendere sicuri imarciapiedi davanti agli edifici con un frequentepassaggio di pubblico e solo dopo gli altri in luo-ghi di minore rilevanza.

Gli utenti non devono aspettarsi che i marcia-piedi vengano sgomberati dappertutto e in ognimomento. Una particolare responsabilità viene

individuata dal Tribunale federale nei proprieta-ri di edifici privati come banche oppure negozi,da dove entra ed esce molta gente. Qui si fissa-no delle esigenze ben precise per quanto riguar-da la sicurezza e la manutenzione delle superfi-ci percorribili; i proprietari devono controllareregolarmente che le vie di passaggio non sianoscivolose. L’obbligo di manutenzione si estendenon solo all’area compresa nella proprietà, maanche al marciapiede antistante.

In genere, i comuni affidano questo servizio di sgombero di neve e ghiaccio ai proprietari privati dell’immobile. Ad esempio, il comune diRiehen (BS), definisce che gli abitanti sono re-sponsabili per il servizio invernale sui marcia-piedi lungo le strade comunali e cantonali. Spes-so anche i proprietari di case si liberano dal loroobbligo di sgombero con una postilla nel con-tratto di affitto. Se si va in tribunale, si devonogiudicare questioni piuttosto delicate.

Se sussiste una responsabilità, i danni posso-no essere piuttosto ingenti. Chi ha però al pro-prio fianco la protezione giuridica Assista delTCS (www.assista.ch), allora – come pedonedanneggiato o proprietario di casa – gode di unabuona consulenza. Urs-Peter Inderbitzin

8 società e mobilità | touring 19 | 17 novembre 2011

›Non appena si comincia a tremare per ilfreddo e cadono i primi fiocchi di neve, nonrischiano di sbandare solo gli automobili-sti, ma anche i pedoni diventano insicuriquando un manto di neve più o meno spessoricopre i marciapiedi. E a questo punto silamentano della pulizia insufficiente o tar-diva. In generale, qui e là, viene criticato ilfatto che sui marciapiedi lungo le strade di quartiere ancora giorni dopo l’ultimaprecipitazione nevosa ci sia ancora neve eghiaccio o il pietrisco.

Soprattutto le persone anziane, che sonocomunque un po’ malferme sulle propriegambe, non riescono ad essere all’altezzadella situazione e rischiano di cadere e diferirsi anche in modo grave. Spesso la dia-gnosi è: frattura del collo del femore. Sempre più di frequente le vittime o i loro famigliari si rivolgono ad un avvocato, perdenunciare i comuni o i privati che sono ritenuti responsabili della pulizia dei mar-ciapiedi. Una denuncia sporta sulla base

dell’articolo 58 del Codice delle Obbligazio-ni (v. pag. seguente): «Il proprietario di unedificio o di un’altra opera è tenuto a risar-cire i danni cagionati da vizio di costruzio-ne o da difetto di manutenzione».

Fissare le priorità | «Capita sempre piùspesso», spiega René Dietrich dell’ispetto-rato delle strade della città di San Gallo.«Ma non possiamo essere dappertutto edobbiamo fissare delle priorità nello sgom-berare la neve rispettando delle norme», af-ferma in un sol fiato. Inoltre anche i pedonidevono assumere le proprie responsabilità:«Gli automobilisti si equipaggiano per l’in-verno, prima di tutto con le gomme per laneve». Tanti pedoni, invece, in inverno nonfanno la stessa cosa: «Se vanno in giro conscarpe basse e suole di cuoio, il marciapie-de è comunque pericoloso», afferma Die-trich in tono leggermente sarcastico. Gli faeco Thomas Schweizer, direttore di «Mobi-lità pedonale svizzera» nel ricordare la

responsabilità personale dei pedoni. Nel periodo invernale, quando nevica, è racco-mandabile una calzatura adeguata. Allepersone anziane si raccomanda inoltre diadottare ulteriori precauzioni come dispo-sitivi antiscivolo o addirittura scarpe chio-date. Stando a Schweizer, comunque, si de-ve provvedere sia da parte di privati che dienti pubblici allo sgombero della neve e altrattamento antighiaccio sui marciapiedi.A questo scopo, vige una regola che deter-mina le zone da sgomberare in modo prio-ritario, perché è chiaro che non si possonofare tutte contemporaneamente. La prece-denza l’hanno, stando a Thomas Schweizer,le strisce pedonali e le fermate dei mezzi ditrasporto pubblici. Quando le strade ven-gono spazzate dai mezzi pesanti, è inevita-bile che la neve si accumuli sui marciapie-di, è dunque qui che si deve agire in modorelativamente veloce.

Ma lo si fa tendenzialmente dappertutto,anche a San Gallo. In altri posti, come a

Sbandare sui marciapiedi Non di rado, durante l’inverno i marciapiedi sono scivolosi e infidi. E molti pedoni si lamentano del cattivo servizio invernale svolto dai comuni. Importante è, però, anche la previdenza delle singole persone, ossia: indossare calzature adeguate.

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Key

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È necessaria cautela: lo sgombero della neve sulle strade può provocare poi situazioni di pericolo sui marciapiedi.

Page 9: Touring 19 / 2011 italiano

17 novembre 2011 | touring 19 | società e mobilità 9

L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.

Chi viene sorpreso alla guida in statod’ebbrezza o supera in misura eccessivai limiti di velocità, per qualche tempodovrà scordarsi la patente. In casi simili,bisogna ricorrere ai trasporti pubblicioppure agli spostamenti a piedi. I con-ducenti indisciplinati colpiti da questiprovvedimenti cercano, però, spessomezzi di trasporto alternativi, per re-stare mobili anche senza patente. Finoa tre anni fa, anche senza patente erapossibile ottenere un’autorizzazioneper guidare piccole auto con velocitàmassima bloccata a 45 km/h (categoriaF). Dal 1° gennaio 2008 ciò non è piùammesso: un ritiro temporaneo della li-cenza di guida include anche la catego-ria speciale F. Questi veicoli, soventeaccusati di intasare il traffico, da allorasono praticamente scomparsi dalle no-stre strade. I conducenti temporanea-mente senza patente possono tuttoracircolare in bicicletta. Per le due ruotea pedali, infatti, non è necessaria alcunaautorizzazione di guida, per cui non puòneppure essere sospesa. Anche la guidadi un ciclomotore (categoria speciale M)in linea di principio è ammessa ancheper chi viene privato di patente. In casigravi tuttavia le autorità possono vieta-re di guidare anche un motorino al con-ducente che ha violato gravemente lenorme. Ma cosa capita con veicoli sem-pre più in voga quali biciclette elettricheo simili, ossia veicoli a due ruote contrazione elettrica? Bici elettriche conpedalata assistita, velocità massima fino a 15 km/h e potenza nominalemassima di 0,25 kW, possono essereutilizzate anche in caso di ritiro dellapatente. Anche l’impiego di bici con mo-tore elettrico (con o senza agevolazioni)fino ad 1 kW al massimo e una velocitàmassima di 30 km/h è permesso a chisubisce una simile sanzione. Tuttaviaanche in questi casi, le autorità possonoprevedere restrizioni qualora il tra-sgressore si fosse reso colpevole di vio-lazioni particolarmente crasse.

il consulenteUrs-Peter Inderbitzin

Ritiro patente:nessun divieto permotorini ed e-bici

Precedenza almeno allo sgombero dei passaggipedonali, per evitare una corsa ad ostacoli.

Basilea, le aziende dei trasporti pubblicidevono far sì che i passeggeri di tram e busalle fermate non debbano salire e scenderescalando cumuli di neve. Lo sgombero deimarciapiedi nelle località è una faccenda,un’altra è quella dei marciapiedi nei quar-tieri residenziali. Spesso le persone più an-

ziane criticano il fatto che qui anche dopogiorni dalla nevicata, i marciapiedi non so-no ripuliti a sufficienza. A San Gallo, doveci sono diverse salite e discese, viene versa-to pietriccio in modo mirato. Per contro ilpietriccio non viene impiegato nelle zonecommerciali dei centri urbani, altrimenti inegozi si sporcherebbero e verrebbe dan-neggiato il meccanismo delle porte scorre-voli. Altre città e cantoni rinunciano percontro al pietriccio per una questione diprotezione ambientale dato che può finirenelle canalizzazioni e dunque dopo deve venire riciclato col rischio di diventare unrifiuto speciale.

Il contrappunto | Anche per quanto riguarda lo sgombero della neve sui mar-ciapiedi, come hanno evidenziato ricerchedi «Touring», esiste un puzzle a livello fede-rale costituito da specialità locali. Dueesempi umoristici su un tema altrimenti se-rio: la filosofia dello sgombero della nevenelle zone urbane adottata dai vari uffici diGinevra, cambia in modo determinante aseconda della composizione del Governo. Estando ad Alexander Isenburg dell’Ufficiocostruzioni di Basilea-Città ci sono anchedei cittadini che si lamentano del fatto chesi tolga la neve dai marciapiedi, che inveceli rende bianchi e così più belli.‹

Heinz W. Müller

Chi risponde in caso d’incidente?Un attimo di distrazione su una superficie inne-vata o addirittura gelata basta per cadere a ter-ra. Se in seguito alla caduta ci si ferisce oppuresi danneggiano i vestiti, si pone il problema dichi sia il responsabile per le cure mediche e idanni materiali. La questione della responsabi-lità non è di facile soluzione.

Stando alla legge, ogni proprietario di un edi-ficio oppure di un’altra costruzione, a prescin-dere se con colpa o senza, è responsabile deldanno provocato dalla propria opera in cattivostato di manutenzione. Ma quando un’opera èda considerarsi in stato di cattiva manutenzio-ne? Ciò dipende dalla funzione che deve com-piere. I proprietari dei marciapiedi nelle città enei villaggi sono in genere i comuni. Da loro nonsi può pretendere che già al mattino alle 7 l’in-tera rete di vie pedonali sia stata liberata dallaneve e dal ghiaccio. I comuni devono fissare delle priorità: devono prima rendere sicuri imarciapiedi davanti agli edifici con un frequentepassaggio di pubblico e solo dopo gli altri in luo-ghi di minore rilevanza.

Gli utenti non devono aspettarsi che i marcia-piedi vengano sgomberati dappertutto e in ognimomento. Una particolare responsabilità viene

individuata dal Tribunale federale nei proprieta-ri di edifici privati come banche oppure negozi,da dove entra ed esce molta gente. Qui si fissa-no delle esigenze ben precise per quanto riguar-da la sicurezza e la manutenzione delle superfi-ci percorribili; i proprietari devono controllareregolarmente che le vie di passaggio non sianoscivolose. L’obbligo di manutenzione si estendenon solo all’area compresa nella proprietà, maanche al marciapiede antistante.

In genere, i comuni affidano questo servizio di sgombero di neve e ghiaccio ai proprietari privati dell’immobile. Ad esempio, il comune diRiehen (BS), definisce che gli abitanti sono re-sponsabili per il servizio invernale sui marcia-piedi lungo le strade comunali e cantonali. Spes-so anche i proprietari di case si liberano dal loroobbligo di sgombero con una postilla nel con-tratto di affitto. Se si va in tribunale, si devonogiudicare questioni piuttosto delicate.

Se sussiste una responsabilità, i danni posso-no essere piuttosto ingenti. Chi ha però al pro-prio fianco la protezione giuridica Assista delTCS (www.assista.ch), allora – come pedonedanneggiato o proprietario di casa – gode di unabuona consulenza. Urs-Peter Inderbitzin

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10 società e mobilità | touring 19 | 17 novembre 2011

Dalla prossima estate si potrà di nuovo volare da Agno (in foto) a Belp e tornare in giornata.

Agno verso l’Isola d’Elba, Figari, Nizza,Spalato e Rijeka (Fiume). Come, infatti, haspiegato Tomislav Lang: «Se non dovesseroarrivare i sussidi federali, cercheremo dipuntare maggiormente sui voli turistici emeno su quelli d’affari». Un’affermazionesibillina, che lascia spazio a differenti interpretazioni e scenari, tra cui quello di un’ennesima cancellazione per motivi economici del collegamento quotidiano perBerna, ma il mantenimento di voli stagio-nali da Agno verso le spiagge del Mediter-raneo.‹ Antonio Campagnuolo

Nonostante gli auspici di Solari di vedereatterrare folle di turisti e uomini d’affari, èperò alquanto probabile che i Dornier 328(da 31 posti) predisposti sulla tratta da SkyWork saranno soprattutto sfruttati dai ticinesi stessi per decollare verso il NordEuropa tramite voli in coincidenza da Belp.Infatti, l’aviolinea bernese già propone de-stinazioni di grande richiamo, come Lon-dra, Berlino, Amburgo, Vienna, Budapest eAmsterdam. Alle quali in estate si aggiun-geranno interessanti mete balneari al Sudcon partenza settimanale direttamente da

›L’ultima che ci aveva provato era stata laticinese Darwin, ma aveva dovuto arren-dersi nel 2007 a causa delle perdite milio-narie. Ai tempi, la linea Agno–Belp – inau-gurata negli anni Ottanta da Crossair – nonsarebbe stata redditizia neppure con glieventuali sussidi pubblici di circa un milio-ne di franchi annui. Ora ci riprova la berne-se SkyWork, dinamica compagnia aereafondata solo nel 2009. E ci prova nonostan-te la ministra dei trasporti Doris Leuthardabbia già dato parere negativo alla prorogaper ottenere i contributi federali.

I vertici di Sky Work sembrano credererealmente nell’aeroporto luganese e dal-l’estate 2012 reintrodurranno due collega-menti giornalieri Agno–Belp (andata e ritor-no), che diventeranno tre nei finesettimana(con due voli di andata). Affiancato dalleautorità ticinesi, durante la conferenzastampa di presentazione il CEO di SkyWork,Tomislav Lang, ha spiegato di «credere fer-mamente nel potenziale economico dell’ae-roporto di Lugano». E ciò, «indipendente-mente da eventuali soldi pubblici». Anchese, ammette, farebbero comodo almeno nel-la fase iniziale della rotta.

Sul punto sussidi hanno insistito i politi-ci, uniti nel sottolineare il dispendio di tem-po per recarsi nella capitale in treno o inauto per presenziare a impegni a livello fe-derale, rispetto ai loro omologhi del restodella Svizzera che possono contare su di-stanze minori e trasporti più diretti. Il con-sigliere agli Stati Filippo Lombardi ha riba-dito che «quei soldi ci spettano secondo lenormative vigenti». Ed ha auspicato che gliatti parlamentari che chiedono di ristabi-lirli abbiano esito positivo.

Il capo del Dipartimento del territorioMarco Borradori ha, invece, lanciato un appello alla Confederazione «in nome deltanto decantato federalismo». Borradori haricordato che il Cantone ha già fatto la suaparte, stanziando di recente 450000 franchiper la ricapitalizzazione dell’aeroporto diAgno.

Verso Nord e Sud | Dal canto suo il pre-sidente di Ticino Turismo, Marco Solari,non ha usato perifrasi riferendosi al «no»preannunciato da Doris Leuthard: «Ora vo-gliamo fatti non parole». Chiedendo «sensi-bilità», Solari ha sottolineato come, in unmomento così difficile per il turismo e perl’economia ticinese, poter contare anchesui collegamenti aerei sia fondamentale.

Riprende il volo per BernaLa compagnia SkyWork ripristinerà i voli Belp–Agno, grazie ai quali Lugano risulterà collegata a varie destinazioni del Nord e Sud Europa. Ombre sui contributi federali.

ald

Page 12: Touring 19 / 2011 italiano

Business Lato frontaleCategorie posti e prezzi Seats sud cat.1 cat.2 cat.3 cat.4 cat.5Prezzo normale 198.– 198.– 168.– 138.– 108.– 88.– 68.–Prezzo speciale soci TCS 188.– 188.– 158.– 128.– 98.– 78.– 58.–

VIP-Packages Viziate voi stessi e i vostri ospiti con uno dei nostri VIP-Packages. Per maggiori informazioni www.artonice.com o Tarzis Bono (044 315 40 24).Prezzo incluso 10% tassa prevendita. Esclusi diritti amministrativi CHF 8.-/per prenotazione.

H A L L E N S TA D I O N Z U R I G O DAL 2 AL 5 FEBBR AIO 2012

Prego far pervenire a: Art on Ice Production AG, Breitackerstrasse 2, 8702 Zollikon, fax 044 315 40 29, www.artonice.com

Data desiderata 2. 2. 2012, ore 20 3. 2. 2012, ore 20 4. 2. 2012, ore 14 4. 2. 2012, ore 20 5. 2. 2012, ore 13 5. 2. 2012, ore 19

Categoria desiderata Business Seats Lato frontale sud cat.1 cat. 2 cat. 3 cat. 4 cat. 5

Se la categoria da me scelta fosse esaurita, desidero quella direttamente superiore oppure direttamente inferiore

Tagliando d'ordinazione per Art on Ice 2012 a ZurigoOrdino biglietto(i) al prezzo speciale (soci TCS)

Nome Cognome

Indirizzo CAP/Luogo

E-mail Telefono

mick hucknallthe voice of

S I M PLY R E Daljona savchenko & robin szolkowy sarah meier stéphane lambiel miki ando florent amodio

www.ticketcorner.ch www.artonice.com

17 novembre 2011 | touring 19 | test e tecnica 13

Sistema/marca, tipo Prezzo (ca.) Sbrinamento Mobilità Apporto Manipolazione Valutazione apparecchio/con istall.4 parabrezza ecologico TCSRiscaldamento autonomo Webasto TT Evo 5 1500/3150 fr. 70% 95% 35% 80% 75% 1111

Riscaldamento elettrico DEFA Termini 1850 370/1230 fr. 60 20 65 70 50 1113

Sbrinatore ad accumulatore ivt 340/340 fr. 20 50 80 60 39 1133

Test comparativo TCS dei sistemi di riscaldamento ausiliario

Test comparativo TCS dei riscaldamenti autonomiMarca, tipo Prezzo (ca.) Riscaldamento Manipolazione2 Emissioni3 Valutazione apparecchio/con istall.4 al banco di prova1 TCSWebasto Thermo Top Evo benzina 1500/3150 fr. 47% 70% 51% 55% 1113

Eberspächer Hydronic II benzina 1220/3020 fr. 45 67 57 54 1113

Webasto Thermo Top Evo diesel 1230/3150 fr. 46 70 56 55 1113

Eberspächer Hydronic II diesel 1220/3020 fr. 44 67 54 53 1113

Valutazione TCS1111 molto consigliato1113 consigliato1133 consigliato con riserva1333 non consigliato

Spiegazioni1 criteri di valutazione: efficacità, temperatura ottenuta, consumo di carburante, consumo d’elettricità (Wh)2 telecomando, istruzioni d’uso3 CO, NOx, HC 4 riscaldamento autonomo, kit di montaggio, telecomando, montaggio (145 fr./ora)

›Niente di meglio di un riscaldamento au-siliario per trasformare un’auto parcheg-giata all’addiaccio durante una notte di ge-lo in un nido accogliente. Oltre a riscaldarel’abitacolo, quest’accessorio permette disbrinare il parabrezza. Tra le tre tecnologieconfrontate dal TCS (v. prima tabella), iltradizionale riscaldamento autonomo ali-mentato dal carburante del veicolo offre lamigliore garanzia di trovare, nello spazio diuna mezz’ora, un abitacolo temperato e unparabrezza completamente senza ghiaccio.Questa tecnica assicura inoltre un preri-scaldamento del motore attraverso il cir-cuito di raffreddamento. Valutato con lamenzione «consigliato», il riscaldamentoausiliario elettrico presenta un’efficaciacomparabile. Ha il vantaggio di non pro-durre emissioni inquinanti dirette, richiedeperò la presenza di una presa di corrente230 V in prossimità. Più rudimentale, losbrinatore ad accumulatore che produce ungetto d’aria calda si rivela meno convincen-te. La capacità delle batterie è insufficienteper riscaldare l’abitacolo. Il suo bilancioecologico è tuttavia positivo.

Più assetati | Un altro test che mette aconfronto i riscaldamenti alimentati colcarburante del veicolo (seconda tabella) hamostrato prestazioni equivalenti. I 4 mo-delli Webasto e Eberspächer hanno ottenu-to la menzione «consigliato», anche se i pro-dotti Webasto si distanziano leggermente.D’altra parte, un test che simulava una tem-peratura di –7 gradi al banco di prova Empa

non ha confermato le affermazioni pubbli-citarie secondo cui i riscaldamenti ausiliaricompensano il maggior consumo di carbu-rante iniziale con una più rapida entrata intemperatura del motore. Un veicolo nonpreriscaldato ha consumato 0,81 l di benzi-na su un percorso tipo di 11 km. Preriscal-dato, lo stesso veicolo ha richiesto 0,71 l,quantità alla quale va aggiunto lo 0,28 lconsumati nel preriscaldamento (25 min.).Nel complesso quindi un maggior consumodi 0,2 l. Questo risultato modesto si spiegacon il fatto che le auto moderne richiedonouna fase di riscaldamento più breve.

In condizioni simili (–7 gradi), un riscalda-mento ausiliario produce basse emissionidi CO e idrocarburi. In compenso, le emis-sioni di NOx in ciclo normale della vetturaa benzina sono quasi raddoppiate. La ver-sione diesel si distingue inoltre per un tas-so più elevato di particelle. Collegato allarete, il riscaldamento elettrico DEFA ha uninflusso nettamente migliore sulle emissio-ni e sul consumo. Da notare che l’installa-zione di un riscaldamento ausiliario è mol-to meno cara sulle auto diesel con riscal-damento rafforzato (lista su www.tcs.ch, rubrica Auto-Moto).‹ MOH/TCS c+p

Un nido tiepido e sbrinatoI riscaldamenti ausiliari hanno il pregio di riscaldare l’abitacolo e sbrinare il parabrezza.Secondo un test TCS, non hanno tuttavia il promesso impatto neutro sul consumo.

TC

S

I riscaldamenti ausiliari evitano il grande fastidio della sbrinatura a mano a colpi di raschietto. A causa degli alti costi di montaggio, l’istallazione di un normale sistema può superare i 3000 fr.

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17 novembre 2011 | touring 19 | test e tecnica 13

Sistema/marca, tipo Prezzo (ca.) Sbrinamento Mobilità Apporto Manipolazione Valutazione apparecchio/con istall.4 parabrezza ecologico TCSRiscaldamento autonomo Webasto TT Evo 5 1500/3150 fr. 70% 95% 35% 80% 75% 1111

Riscaldamento elettrico DEFA Termini 1850 370/1230 fr. 60 20 65 70 50 1113

Sbrinatore ad accumulatore ivt 340/340 fr. 20 50 80 60 39 1133

Test comparativo TCS dei sistemi di riscaldamento ausiliario

Test comparativo TCS dei riscaldamenti autonomiMarca, tipo Prezzo (ca.) Riscaldamento Manipolazione2 Emissioni3 Valutazione apparecchio/con istall.4 al banco di prova1 TCSWebasto Thermo Top Evo benzina 1500/3150 fr. 47% 70% 51% 55% 1113

Eberspächer Hydronic II benzina 1220/3020 fr. 45 67 57 54 1113

Webasto Thermo Top Evo diesel 1230/3150 fr. 46 70 56 55 1113

Eberspächer Hydronic II diesel 1220/3020 fr. 44 67 54 53 1113

Valutazione TCS1111 molto consigliato1113 consigliato1133 consigliato con riserva1333 non consigliato

Spiegazioni1 criteri di valutazione: efficacità, temperatura ottenuta, consumo di carburante, consumo d’elettricità (Wh)2 telecomando, istruzioni d’uso3 CO, NOx, HC 4 riscaldamento autonomo, kit di montaggio, telecomando, montaggio (145 fr./ora)

›Niente di meglio di un riscaldamento au-siliario per trasformare un’auto parcheg-giata all’addiaccio durante una notte di ge-lo in un nido accogliente. Oltre a riscaldarel’abitacolo, quest’accessorio permette disbrinare il parabrezza. Tra le tre tecnologieconfrontate dal TCS (v. prima tabella), iltradizionale riscaldamento autonomo ali-mentato dal carburante del veicolo offre lamigliore garanzia di trovare, nello spazio diuna mezz’ora, un abitacolo temperato e unparabrezza completamente senza ghiaccio.Questa tecnica assicura inoltre un preri-scaldamento del motore attraverso il cir-cuito di raffreddamento. Valutato con lamenzione «consigliato», il riscaldamentoausiliario elettrico presenta un’efficaciacomparabile. Ha il vantaggio di non pro-durre emissioni inquinanti dirette, richiedeperò la presenza di una presa di corrente230 V in prossimità. Più rudimentale, losbrinatore ad accumulatore che produce ungetto d’aria calda si rivela meno convincen-te. La capacità delle batterie è insufficienteper riscaldare l’abitacolo. Il suo bilancioecologico è tuttavia positivo.

Più assetati | Un altro test che mette aconfronto i riscaldamenti alimentati colcarburante del veicolo (seconda tabella) hamostrato prestazioni equivalenti. I 4 mo-delli Webasto e Eberspächer hanno ottenu-to la menzione «consigliato», anche se i pro-dotti Webasto si distanziano leggermente.D’altra parte, un test che simulava una tem-peratura di –7 gradi al banco di prova Empa

non ha confermato le affermazioni pubbli-citarie secondo cui i riscaldamenti ausiliaricompensano il maggior consumo di carbu-rante iniziale con una più rapida entrata intemperatura del motore. Un veicolo nonpreriscaldato ha consumato 0,81 l di benzi-na su un percorso tipo di 11 km. Preriscal-dato, lo stesso veicolo ha richiesto 0,71 l,quantità alla quale va aggiunto lo 0,28 lconsumati nel preriscaldamento (25 min.).Nel complesso quindi un maggior consumodi 0,2 l. Questo risultato modesto si spiegacon il fatto che le auto moderne richiedonouna fase di riscaldamento più breve.

In condizioni simili (–7 gradi), un riscalda-mento ausiliario produce basse emissionidi CO e idrocarburi. In compenso, le emis-sioni di NOx in ciclo normale della vetturaa benzina sono quasi raddoppiate. La ver-sione diesel si distingue inoltre per un tas-so più elevato di particelle. Collegato allarete, il riscaldamento elettrico DEFA ha uninflusso nettamente migliore sulle emissio-ni e sul consumo. Da notare che l’installa-zione di un riscaldamento ausiliario è mol-to meno cara sulle auto diesel con riscal-damento rafforzato (lista su www.tcs.ch, rubrica Auto-Moto).‹ MOH/TCS c+p

Un nido tiepido e sbrinatoI riscaldamenti ausiliari hanno il pregio di riscaldare l’abitacolo e sbrinare il parabrezza.Secondo un test TCS, non hanno tuttavia il promesso impatto neutro sul consumo.

TC

S

I riscaldamenti ausiliari evitano il grande fastidio della sbrinatura a mano a colpi di raschietto. A causa degli alti costi di montaggio, l’istallazione di un normale sistema può superare i 3000 fr.

Page 14: Touring 19 / 2011 italiano

17 novembre 2011 | touring 19 | test e tecnica 15

Pubblicità

Marca/tipo Prezzo Montaggio Neve Ghiaccio Usura Nota Valutazione (ca. fr.) generale TCSLe classichePewag Servo 210.– 69% 68% 88% 87% 73% 1111

Weissenfels Clack & Go New 150.– 76 69 75 73 73 1111

THULE CS-10 200.– 71 62 79 78 70 1111

Alpin Mountain 9 mm 70.– 60 59 61 80 62 1111

A montaggio rapidoRUD Centrax 480.– 78 55 59 79 68 1111

THULE K-Summit 580.– 62 43 77 10 49 1113

Le nuoveRUD Hybrid 220.– 72 60 64 85 69 1111

Pewag Snox 220.– 67 63 88 30 62 1111

Michelin Easy Grip 210.– 73 78 42 10 62 1111

Auto Sock 130.– 77 55 21 30 57 1113

RUD Softspike 160.– 70 44 25 30 50 1113

Pubblicizzati come sostituti delle cateneBullock spray per pneumatici — 81 10 17 10 18 1333

Snow Grip spray per pneumatici 30.– 81 8 0 10 18 1333

Test comparativo del TCS: catene da neve

di montaggio. Tuttavia, è sempre vivamen-te consigliato esercitarsi a montare le cate-ne prima di intraprendere un viaggio sustrade innevate. In viaggio, occorrerà evita-re di procedere al montaggio su strade inpendenza o dove il fondo della carreggiataè molle. Inoltre evitare di aiutarsi con uncric. Per scongiurare danni all’intercapedi-ne della ruota, andrà verificato il posizio-namento delle catene dopo i primi 50–100metri. Un montaggio troppo stretto puòdanneggiare le gomme. Va ricordato che lecatene modificano sensibilmente il com-portamento del veicolo. Non bisogna supe-rare quindi la velocità di 50 km/h.‹

MOH/TCS c+p

TC

S

Catene convenzionali imbattibiliNel campo delle catene da neve non è ancora tempo di rivoluzioni. Un test comparativo del TCS ha confermato la supremazia delle catene classiche.Funzionali ed efficienti, sono anche meno care dei prodotti innovativi, chetuttavia non sfigurano.

›Tutte le catene di categoria «classica» diquesto test hanno ottenuto la menzione«molto consigliato». Sia in fatto di manipo-lazione, di efficacia su neve o ghiaccio e di usura, hanno dato piena soddisfazione. Imodelli classificati come «novità» si distin-guono per un montaggio semplificato e ma-teriali innovatori. Un po’ meno efficaci, nonbrillano neppure in fatto di usura. Taluninon hanno resistito al test di 50 km su car-reggiata in cemento.

La categoria di catene a montaggio rapi-do è indicata per gli automobilisti che de-vono percorrere frequentemente un trattodi strada innevato o ghiacciato. Per esem-pio gli ultimi metri che portano ad uno cha-let. In ragione dei loro sistemi di montaggioricercati, questi modelli sono due volte piùcari. Infine, gli spray con i quali trattare lasuperficie delle gomme hanno dato risulta-ti insufficienti e non rappresentano in al-cun modo un sostituto delle catene da neve.L’aderenza che offrono durante i primi me-tri si esaurisce con lo sfregamento della ne-ve e rischia di dare un’illusoria sensazionedi sicurezza.

Negli scorsi anni, i fabbricanti hanno fat-to notevoli sforzi per migliorare il comfort

Le buone vecchie catene classiche sono la miglioregaranzia di arrivare a destinazione.

Page 15: Touring 19 / 2011 italiano

17 novembre 2011 | touring 19 | test e tecnica 15

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Marca/tipo Prezzo Montaggio Neve Ghiaccio Usura Nota Valutazione (ca. fr.) generale TCSLe classichePewag Servo 210.– 69% 68% 88% 87% 73% 1111

Weissenfels Clack & Go New 150.– 76 69 75 73 73 1111

THULE CS-10 200.– 71 62 79 78 70 1111

Alpin Mountain 9 mm 70.– 60 59 61 80 62 1111

A montaggio rapidoRUD Centrax 480.– 78 55 59 79 68 1111

THULE K-Summit 580.– 62 43 77 10 49 1113

Le nuoveRUD Hybrid 220.– 72 60 64 85 69 1111

Pewag Snox 220.– 67 63 88 30 62 1111

Michelin Easy Grip 210.– 73 78 42 10 62 1111

Auto Sock 130.– 77 55 21 30 57 1113

RUD Softspike 160.– 70 44 25 30 50 1113

Pubblicizzati come sostituti delle cateneBullock spray per pneumatici — 81 10 17 10 18 1333

Snow Grip spray per pneumatici 30.– 81 8 0 10 18 1333

Test comparativo del TCS: catene da neve

di montaggio. Tuttavia, è sempre vivamen-te consigliato esercitarsi a montare le cate-ne prima di intraprendere un viaggio sustrade innevate. In viaggio, occorrerà evita-re di procedere al montaggio su strade inpendenza o dove il fondo della carreggiataè molle. Inoltre evitare di aiutarsi con uncric. Per scongiurare danni all’intercapedi-ne della ruota, andrà verificato il posizio-namento delle catene dopo i primi 50–100metri. Un montaggio troppo stretto puòdanneggiare le gomme. Va ricordato che lecatene modificano sensibilmente il com-portamento del veicolo. Non bisogna supe-rare quindi la velocità di 50 km/h.‹

MOH/TCS c+p

TC

S

Catene convenzionali imbattibiliNel campo delle catene da neve non è ancora tempo di rivoluzioni. Un test comparativo del TCS ha confermato la supremazia delle catene classiche.Funzionali ed efficienti, sono anche meno care dei prodotti innovativi, chetuttavia non sfigurano.

›Tutte le catene di categoria «classica» diquesto test hanno ottenuto la menzione«molto consigliato». Sia in fatto di manipo-lazione, di efficacia su neve o ghiaccio e di usura, hanno dato piena soddisfazione. Imodelli classificati come «novità» si distin-guono per un montaggio semplificato e ma-teriali innovatori. Un po’ meno efficaci, nonbrillano neppure in fatto di usura. Taluninon hanno resistito al test di 50 km su car-reggiata in cemento.

La categoria di catene a montaggio rapi-do è indicata per gli automobilisti che de-vono percorrere frequentemente un trattodi strada innevato o ghiacciato. Per esem-pio gli ultimi metri che portano ad uno cha-let. In ragione dei loro sistemi di montaggioricercati, questi modelli sono due volte piùcari. Infine, gli spray con i quali trattare lasuperficie delle gomme hanno dato risulta-ti insufficienti e non rappresentano in al-cun modo un sostituto delle catene da neve.L’aderenza che offrono durante i primi me-tri si esaurisce con lo sfregamento della ne-ve e rischia di dare un’illusoria sensazionedi sicurezza.

Negli scorsi anni, i fabbricanti hanno fat-to notevoli sforzi per migliorare il comfort

Le buone vecchie catene classiche sono la miglioregaranzia di arrivare a destinazione.

Page 16: Touring 19 / 2011 italiano

Basel Tattoo 2012 – Whisky,Dine & Sleep al «Les Trois Rois»

Iscrizione per l’esclusiva cena a base di whiskyMi iscrivo definitivamente all’evento di Touring «Whisky, Dine & Sleep» del:� 13 luglio � 14 luglio � 15 luglio � 16 luglio � 17 luglio � 18 luglio � 19 luglio � 20 luglio � 21 luglio

Se la data desiderata fosse già completa, desidero prenotare la data

Cognome/nome (1a persona):

Cognome/nome (2a persona):

Indirizzo: NPA/località:

Telefono (di giorno): E-mail:

N. socio TCS: Data/Firma:

Da inviare a: Basel Tattoo Shop, Schneidergasse 27, CH-4001 Basilea. Partecipanti: un massimo di 60 persone. Si terrà conto delle iscrizio-ni secondo la data d’arrivo. Termine di iscrizione: 9.12.2011. Riceverete una conferma scritta in caso di prenotazione o se non ci fosseropiù posti disponibili. Iscrizioni unicamente tramite questo tagliando. I biglietti per il Basel Tattoo 2012 e ulteriori prestazioni non possonoessere né sostituiti né ripresi. Non è possibile prenotare unicamente i biglietti del Basel Tattoo.

Trasformate la vostra visita al Basel Tattoo 2012in un’avventura indimenticabile grazie all’offertacombinata Whisky Dinner nell’albergo Les TroisRois a cinque stelle. Assaporate oltre allo straor-dinario spettacolo del Basel Tattoo, un’eccellentecena a 4 portate con 4 diversi Single Malt di Glen-fiddich e il pernottamento in una lussuosa stanzadel Grand Hotel Les Trois Rois di Basilea.

Programma 13, 14/16–21 luglio 2012Fino alle ore 16.30 arrivo individuale e check-in(dalle ore 15.00) al Grand Hotel Les Trois Rois.

Ore 17.30Il drink di benvenuto Glenfiddich Fusion e saluti di prammatica.

Fino alle ore 20.30Un’esclusiva cena di quattro portate all’insegnadel whisky, inclusa degustazione, in compagniadi un Global Brand Ambassador di Glenfiddich.Per finire una passeggiata a piedi fino al luogoin cui verrà rappresentato il Basel Tattoo (10 mi-nuti)

Ore 21.30Inizio del festival della musica Basel Tattoo 2012

Ore 23.30Fine della rappresentazione, ognuno è libero ditrascorrere il resto della nottata come vuole

Programma 15 luglio 2012Fino alle ore 16.30 arrivo individuale e check-in(dalle ore 15.00) al Grand Hotel Les Trois Rois

Passeggiata al luogo del Basel Tattoo (10 minuti)

Ore 18–20 Festival della musica Basel Tattoo 2012, passeggia-ta per rientrare all’albergo

Ore 20.30Il drink di benvenuto Glenfiddich Fusion e saluti di prammatica.

Dalle ore 21 Un’esclusiva cena di quattro portate all’insegnadel whisky, inclusa degustazione, in compagnia diun Global Brand Ambassador di Glenfiddich,ognuno è libero di trascorrere il resto della nottatacome vuole

Informazioni• Offerta limitata a 60 lettori e lettrici • Date: 13–21 luglio 2012• Biglietti: posti migliori

Offerta• Un drink di benvenuto Glenfiddich• Una cena di quattro portate accompagnate da

un eccellente whisky, incl. caffè, acqua mineralee bibite gassate (si possono ordinare vino e altrebevande a proprie spese)

• Una bottiglia personalizzata di Glenfiddich di 15 anni

• Degustazione del Premium Single Malt Range diGlenfiddich

• Biglietto posti migliori per il Basel Tattoo 2012• Pernottamento all’albergo «Les Trois Rois»

Basilea, prima colazione inclusa

A persona in camera doppia CHF 535.–In camera singola CHF 595.–

Ideale come regalo di Natale!

Basel Tattoo 2012 – Whisky,Dine & Sleep al «Les Trois Rois»

Whisky DinnerPavé di fegato d’anatra all’arancia amara

Glenfiddich Caoran

***Salmone leggermente marinato e affumicato con

tagliatelle allo «Sherry» e sughetto ai capperiThe Balvenie 17yo Sherry Oak

***Sella di «Pata Negra» arrosto con peperonata, pata-

te fondenti e salsa al GlenfiddichGlenfiddich 18yo

***Tartina di cioccolato della Guyana con mango

e gelato alla lavandaThe Balvenie 12yo DoubleWood

***Caffè e

tartufi al cioccolatoGlenfiddich 21yo

con riserva di modifiche

17 novembre 2011 | touring 19 | test e tecnica 17

Pubblicità

d’informazione, gli ampere ora (Ah) indica-no la capacità di accumulo e gli ampere (A)la potenza per l’accensione del motore.

Sul modello Exide, i miglioramenti ri-guardano soprattutto l’avviamento a fred-do. Le tre batterie hanno sopportato senzaproblemi il test di longevità (cicli di scaricae ricarica). Risultati positivi anche per leverifiche tecniche relative al consumo d’ac-qua, al potenziale di ricarica e alla resisten-za agli urti. tg

Batterie di nuovo in regolaTre batterie bocciate dal test comparativoTCS effettuato nel 2010 hanno fatto onore-vole ammenda durante un test complemen-tare. I modelli Exide e i prodotti di identicaconcezione Banner e Patrouille TCS hannoraggiunto la menzione «molto consigliato».Le lacune costatate in fatto di capacità e avviamento a freddo sono state colmate. Lebatterie Banner e Patrouille TCS presenta-no ora un potenziale conforme all’indica-zione di fabbrica di 72 Ah/660 A. A titolo

Marca e modello Banner Exide Patrouille TCS Power Bull P7209 Premium EA 722 P7209

Capacità/avviamento a freddo 72 Ah/660 A 72 Ah/720 A 72 Ah/660 AGaranzia 2 anni 2 anni 3 anniPrezzo indicativo in fr. 383.– 294.– 264.–*

Capacità 42% 62% 76%Avviamento a freddo 54% 40% 38%Durata 72% 56% 68%Test tecnico 88% 86% 88%Valutazione TCS 11113 11113 11113

* montaggio gratuito per i soci TCS

Altri modelli sottoposti al test comparativo dello scorso anno (2010): Arktis High Tech (11333), Arktis Qualitätsbatterie (11333), Bosch Silver S4 (11133), Moll M3 Plus K2 (11113)

Test comparativo del TCS delle batterie per automobili

Prima alla SvizzeraVolvo C30 Electric Fatto inusuale, la Sviz-zera avrà l’onore dell’anteprima di questa treporte elettrica, anche se è pur vero che il mo-tore da 111 CV è prodotto dalla ditta sangal-lese Brusa. La C30 Electric vanta un’autonomiadi 150 km e la ricarica si effettua attraversola rete elettrica (max. 10 ore). Le accelera-zioni sono toniche (da 0 a 100 km/h in 11 s).Destinata alle imprese così come ai privati,questa compatta è venduta unicamente inleasing integrale (da 1290 fr./mese, tuttocompreso). La sua distribuzione sarà tutta-via limitata. Della produzione iniziale di 250unità, 50 saranno attribuite alla Svizzera.

Coupé Opel GTCPrimo contatto su Internet Dal 21 novem-bre è consultabile su www.touring.ch la no-stra prova del coupé Opel GTC.

Page 17: Touring 19 / 2011 italiano

17 novembre 2011 | touring 19 | test e tecnica 17

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d’informazione, gli ampere ora (Ah) indica-no la capacità di accumulo e gli ampere (A)la potenza per l’accensione del motore.

Sul modello Exide, i miglioramenti ri-guardano soprattutto l’avviamento a fred-do. Le tre batterie hanno sopportato senzaproblemi il test di longevità (cicli di scaricae ricarica). Risultati positivi anche per leverifiche tecniche relative al consumo d’ac-qua, al potenziale di ricarica e alla resisten-za agli urti. tg

Batterie di nuovo in regolaTre batterie bocciate dal test comparativoTCS effettuato nel 2010 hanno fatto onore-vole ammenda durante un test complemen-tare. I modelli Exide e i prodotti di identicaconcezione Banner e Patrouille TCS hannoraggiunto la menzione «molto consigliato».Le lacune costatate in fatto di capacità e avviamento a freddo sono state colmate. Lebatterie Banner e Patrouille TCS presenta-no ora un potenziale conforme all’indica-zione di fabbrica di 72 Ah/660 A. A titolo

Marca e modello Banner Exide Patrouille TCS Power Bull P7209 Premium EA 722 P7209

Capacità/avviamento a freddo 72 Ah/660 A 72 Ah/720 A 72 Ah/660 AGaranzia 2 anni 2 anni 3 anniPrezzo indicativo in fr. 383.– 294.– 264.–*

Capacità 42% 62% 76%Avviamento a freddo 54% 40% 38%Durata 72% 56% 68%Test tecnico 88% 86% 88%Valutazione TCS 11113 11113 11113

* montaggio gratuito per i soci TCS

Altri modelli sottoposti al test comparativo dello scorso anno (2010): Arktis High Tech (11333), Arktis Qualitätsbatterie (11333), Bosch Silver S4 (11133), Moll M3 Plus K2 (11113)

Test comparativo del TCS delle batterie per automobili

Prima alla SvizzeraVolvo C30 Electric Fatto inusuale, la Sviz-zera avrà l’onore dell’anteprima di questa treporte elettrica, anche se è pur vero che il mo-tore da 111 CV è prodotto dalla ditta sangal-lese Brusa. La C30 Electric vanta un’autonomiadi 150 km e la ricarica si effettua attraversola rete elettrica (max. 10 ore). Le accelera-zioni sono toniche (da 0 a 100 km/h in 11 s).Destinata alle imprese così come ai privati,questa compatta è venduta unicamente inleasing integrale (da 1290 fr./mese, tuttocompreso). La sua distribuzione sarà tutta-via limitata. Della produzione iniziale di 250unità, 50 saranno attribuite alla Svizzera.

Coupé Opel GTCPrimo contatto su Internet Dal 21 novem-bre è consultabile su www.touring.ch la no-stra prova del coupé Opel GTC.

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17 novembre 2011 | touring 19 | test e tecnica 19

VW Golf Cabrio 1.4 TSI in dettaglioABITACOLO 11123 Il modello del test è valo-rizzato dai sedili in pelle chiara e dagli inserti de-corativi. Davanti lo spazio è sufficiente, comun-que diventa ristretto sui sedili posteriori. Troppopiccola l’apertura di carico del vano bagagli.

COMFORT 11113 Nonostante il tetto in tela,la rumorosità è minima e durante la guida «openair» gli spifferi restano nei limiti. I sedili in pelleopzionali sono ben rifiniti e hanno una buona tenuta laterale.

DOTAZIONE 11133 L’equipaggiamento di base è buono, anche se regolatore di velocità,climatizzatore automatico e volante multifun-zionale sono opzionali.

PRESTAZIONI 11113 Il motore 1.4 litri TwinCharger è potente. Le buone prestazioni di guidasono garantite anche dal cambio automaticoDSG a 7 rapporti.

COMPORTAMENTO 11113 La Golf Cabriopermette una guida sportiva, anche se nelle cur-ve strette ondeggia leggermente. Lo sterzo hauna buona sensibilità, anche se potrebbe esserepiù diretto. Anche con il tetto aperto, il livello delvento nell’abitacolo è contenuto.

SICUREZZA 11113 Dotazione di sicurezzabuona; l’auto ottiene 5 stelle nel crash-test EuroNCAP. Peccato che nel prezzo non siano compre-si ad esempio un sistema d’avviso per il cambiodi corsia o un regolatore di velocità adattativi.

tabella comparativa VW Golf Audi A3 BMW 118i Peugeot 308 CC Cabriolet Cabriolet 1.8 T FSI Cabriolet 2.0 i 1.6 T 1.4 TSI DSG Attr. S tronic Steptronic Active aut.

Prezzo (fr.) 42500.– 49390.– 47100.– 43200.–Cilindrata (cc) 1390 1798 1995 1598Potenza (kW/CV) 118/160 118/160 105/143 115/156Coppia massima (Nm/min) 240/1500 250/1500 190/4250 240/1400Consumo (l/100 km) 6,6 B2 6,61 C2 6,91 C2 7,71 C2

Rumore int. 120 km/h (dBA) 71 — 735 706

Costi al chilometro (fr./km)3 –.77 –.85 –.84 –.81Costi di manutenzione4 11111 11111 11111 11111

Test «Tou ring» 19/2011 — — 8/20096

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15000 km/anno) 4 su 180000 km (15000 km/anno) 5 BMW 125i Cabrio 6 Peugeot 308 CC 1.6 T Platinum

L’apertura del bagagliaio è un tantino piccola.

Interni modesti ma funzionali.

La nuova Golf Cabrio non è veloce soltanto sulla strada: anche il tettuccio in tela si apre in soli 9 secondi.

foto

Fel

ix M

aurh

ofer

18 test e tecnica | touring 19 | 17 novembre 2011

›Chi pensa che una decapottabile con iltetto in tela sia indicata soltanto in estate,è smentito dalla nuova Golf Cabrio di quar-ta generazione. Due le cose che balzano su-bito all’occhio: da un lato un tetto in stoffacosì ben fatto, che è idoneo per tutte le sta-gioni. Abbiamo provato la Golf Cabrio sottozero e per quanto riguarda il riscaldamentodell’abitacolo, non abbiamo incontrato al-cuno svantaggio rispetto ad una decappot-tabile con il tettuccio rigido. D’altro cantola Golf Cabrio con il tetto in tela non puòpiù essere paragonata scherzosamente adun cestino della merenda, essendo il rollbardell’ultimo modello praticamente invisibi-le. La protezione contro l’eventuale rove-sciamento della vettura è infatti nascosta efuoriesce in frazioni di secondo in caso dinecessità.

Spazio sufficiente | Otticamente la nuo-va Golf Cabrio fa un’ottima impressionecon il tetto sia chiuso sia aperto, offrendoun’impressione elegante e sportiva. Il tettosi apre in modo completamente automaticoin un tempo quasi record di 9 secondi, inol-tre è ben rifinito, offre un’ottima insonoriz-zazione (71 decibel a 120 km/h) ed è ben iso-lato. Gli interni della Golf Cabrio 1.4 TSI so-no caratterizzati dai sedili sportivi in cuoiobianchi (opzionali). Interni e rifiniture sonopiuttosto anonimi, ma essenziali e ben di-sposti; un tocco di originalità in più però

non avrebbe guastato, se escludiamo l’apri-bottiglie inserito nel porta bibite della con-solle centrale. Anche i vani porta oggetti so-no ridotti al minimo.

La visibilità posteriore ridotta imponel’istallazione dei sensori di parcheggio op-zionali. Anche l’ampio montante frontalecosì come la larga traversa del parabrezzalimitano la visibilità. In fatto di sicurezza,la Golf Cabrio è ben dotata. Conducente epasseggero vi trovano spazio comodamen-te, mentre dietro i passeggeri di alta staturafaticano a trovare posto per le gambe. Suisedili posteriori possono invece essereistallati agiatamente due seggiolini perbambini. Il volume del bagagliaio, 250 litri,è sufficiente per un cabriolet. A causa del-l’apertura di carico ridotta, tuttavia, le ope-razioni di carico e scarico assomigliano aduna vera e propria partita a Tetris.

Buona sprinter | Il motore 1.4 l benzina adoppia sovralimentazione (compressore eturbo) da 160 CV offre ottime riprese e giraelegantemente. Nella modalità sportiva delcambio DSG, la Cabrio esprime qualità dasprinter. L’assetto del telaio è ben calibra-to, coprendo l’intero spettro del comfort diguida tra la comodità e la sportività, tutta-via nelle curve strette la vettura ondeggialeggermente. La Golf Cabrio del test è otte-nibile per 51950 fr., cioè che rappresentauna bella somma.‹ Felix Maurhofer

Una cabrio perquattro stagioniLa 4a generazione della Golf Cabrio propone un tetto ben isolato e apribile rapidamente, un motore potente e un look accattivante. Test della VW Golf Cabrio 1.4 TSI.

–+Più o meno

La Golf Cabrio per la prima volta conrollbar invisibile, potente motore turbo1.4 TSI ben accordato col cambio auto-matico DSG, buona spaziosità davanti,meccanismo di apertura rapido, ottimerifiniture.

Politica dei prezzi degli accessori, aper-tura di carico del bagagliaio piccola,scarsa visibilità posteriore (sensori diparcheggio opzionali), spazio dietro ri-dotto, garanzia di fabbrica limitata a 2anni, assenza del sistema start-stop.

Posteriore con luci a forma di «L».

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Scheda tecnica

VEICOLO PROVATOVW Golf Cabriolet 1.4 TSI; 3 porte, 4 posti;42500 fr. (auto del test: 51950 fr.) Gamma: dalla 1.2 TSI Blue Motion, 105 CV (35000 fr.) alla 1.6 TDI Blue Motion, 105 CV(40700 fr.) Opzioni: navigatore (1140 fr.), vernice metallizzata (670 fr.)Garanzia: 2 anni di fabbrica, mobilità illimitata; 12 anni antiruggine (condizioni)Importatore: AMAG, Aarauerstrasse 20, 5116 Schinznach-Bad, www.volkswagen.ch

DATI TECNICIMotore: 4 cilindri 1.4 benzina, compressoree turbo, 160 CV; trazione anteriore, cambioautomatico DSG a 7 rapportiPeso: 1555 kg (auto del test), totale ammissibile 1940 kg, carico rimorchiabile1400 kg

Check-up TCSDINAMICA DI COMPORTAMENTOPrestazioni (0–100 km/h): 8,3 sElasticità:60–100 km/h (in posizione D) 4,5 s80–120 km/h (in posizione D) 5,9 sDiametro di sterzata: 10,7 mInsonorizzazione:

60 km/h: 59 dBA 11113

120 km/h: 71 dBA 11133

SICUREZZAFrenata (100–0 km/h): 37,9 m 11111

Visibilità circolare 11133

Equipaggiamento 11133

COSTI DEI SERVIZImanutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

30000/24 1,2 174.–60000/48 1,6 232.–Manutenzione per 180000 km:15000 km/anno 16,6 3910.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese fissi variabili

15000 77 629.– 328.–30000 51 629.– 656.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie VW da 98 a 183 franchi

CONSUMO AL BANCO DI PROVA(ciclo UE 80/1268) urbano extra urbano misto

TCS 8,6 5,4 6,6fabbrica 7,8 5,4 6,3Emissioni di CO2: 155 g/kmMedia svizzera di CO2: 159 g/kmetichettaEnergia (A–G): B

CONSUMO DEL TEST 11133

7,1 l/100 km autonomia 775 km

serbatoio: 55 litri

TCS Tecnica ed economia: Herbert Meier

larghezzainterna: ant. 148cm, post. 126cm bagagliaio: 250 litri pneumatici: 205/55R16, min. 205/55R16

107cm

14

1cm

��

�91–114cm

96cm

� 55–79cm

passo 256cm� �lungh. 425cm (larg. 178cm)

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17 novembre 2011 | touring 19 | test e tecnica 19

VW Golf Cabrio 1.4 TSI in dettaglioABITACOLO 11123 Il modello del test è valo-rizzato dai sedili in pelle chiara e dagli inserti de-corativi. Davanti lo spazio è sufficiente, comun-que diventa ristretto sui sedili posteriori. Troppopiccola l’apertura di carico del vano bagagli.

COMFORT 11113 Nonostante il tetto in tela,la rumorosità è minima e durante la guida «openair» gli spifferi restano nei limiti. I sedili in pelleopzionali sono ben rifiniti e hanno una buona tenuta laterale.

DOTAZIONE 11133 L’equipaggiamento di base è buono, anche se regolatore di velocità,climatizzatore automatico e volante multifun-zionale sono opzionali.

PRESTAZIONI 11113 Il motore 1.4 litri TwinCharger è potente. Le buone prestazioni di guidasono garantite anche dal cambio automaticoDSG a 7 rapporti.

COMPORTAMENTO 11113 La Golf Cabriopermette una guida sportiva, anche se nelle cur-ve strette ondeggia leggermente. Lo sterzo hauna buona sensibilità, anche se potrebbe esserepiù diretto. Anche con il tetto aperto, il livello delvento nell’abitacolo è contenuto.

SICUREZZA 11113 Dotazione di sicurezzabuona; l’auto ottiene 5 stelle nel crash-test EuroNCAP. Peccato che nel prezzo non siano compre-si ad esempio un sistema d’avviso per il cambiodi corsia o un regolatore di velocità adattativi.

tabella comparativa VW Golf Audi A3 BMW 118i Peugeot 308 CC Cabriolet Cabriolet 1.8 T FSI Cabriolet 2.0 i 1.6 T 1.4 TSI DSG Attr. S tronic Steptronic Active aut.

Prezzo (fr.) 42500.– 49390.– 47100.– 43200.–Cilindrata (cc) 1390 1798 1995 1598Potenza (kW/CV) 118/160 118/160 105/143 115/156Coppia massima (Nm/min) 240/1500 250/1500 190/4250 240/1400Consumo (l/100 km) 6,6 B2 6,61 C2 6,91 C2 7,71 C2

Rumore int. 120 km/h (dBA) 71 — 735 706

Costi al chilometro (fr./km)3 –.77 –.85 –.84 –.81Costi di manutenzione4 11111 11111 11111 11111

Test «Tou ring» 19/2011 — — 8/20096

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15000 km/anno) 4 su 180000 km (15000 km/anno) 5 BMW 125i Cabrio 6 Peugeot 308 CC 1.6 T Platinum

L’apertura del bagagliaio è un tantino piccola.

Interni modesti ma funzionali.

La nuova Golf Cabrio non è veloce soltanto sulla strada: anche il tettuccio in tela si apre in soli 9 secondi.

foto

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20 test e tecnica | touring 19 | 17 novembre 2011

La VW Up! presenta tratti semplificati e armoniosi. Il muso è caratterizzatoda una raffinata calandra. Il portellone è coperto da un elemento in vetro.

›Le numerose concept car che hanno preceduto questa micro city-car annunciavano un’auto di terzo tipo. In definitiva, la VWUp! appare piuttosto come una 4 posti urbana molto riuscita.Questo veicolo destinato a conquistare clienti è prodotto dallestesse linee di produzione slovacche delle cugine Seat Mii e Sko-da Citigo, che si distinguono per il design e una dotazione piùsommaria. Senza cadere nella stravaganza, con il suo simpaticomusetto la Up! concede qualche effetto stilistico molto riuscito,come il grande lunotto rivestito da una pellicola nera incollatasul portellone. L’interno, logicamente spoglio, è valorizzato dagrandi rivestimenti laccati che fanno molto «Cinquecento». Abordo si apprezzano la comodità dei sedili dalla buona tenuta,le sospensioni assorbenti e la buona insonorizzazione. Lo spaziodietro è un po’ limitato ma il bagagliaio offre un volume da pri-mato. La sua configurazione in profondità può essere miglioratainserendo un doppio fondo e ribaltando il sedile posteriore.

Nessuna sorpresa sotto il cofano, dove il tre cilindri da 75 CVrivela vivacità, pur restando piuttosto discreto. Il sistema start-stop è esclusiva della versione Bluemotion da 60 CV. Seguirannoun modello a metano e nel 2013 una motorizzazione elettrica. LaVW Up! d’altronde darà avvio ad un’intera gamma che, oltre aduna versione rialzata e una GTI, potrebbe persino includere unamini monovolume e una buggy. Nel frattempo, la VW Up! innovagrazie al sensore laser in grado di frenare da solo il veicolo incaso di ostacoli fino a 30 km/h. Spartana nella versione di base,la dotazione si arricchisce a mano a mano che si sale di classefino a culminare in un navigatore portatile che funge anche dadisplay multifunzionale. Come doveroso, la VW Up! può esserepersonalizzata con una miriade di accessori.‹ MOH

Tecnica: micro city-car; 3 porte; 4 posti; lunghezza: 3,54 m; bagagliaio: 251 lMotori: 3 cilindri 1 l benzina 60 e 75 CV; consumi da 4,2 l/100 km (CO2 97 g/km); cambio a 5 marce Prezzo: da definire; lancio a fine febbraio; 5 porte e versione a gas naturale (68 CV, 86 g/km di CO2) a metà 2012.

Ibrida dal fortetemperamento

›Su questa berlina dalle forme arrotondate, la tecnologia ibridasi trasforma in dragster, ma senza dimenticare il risparmio dicarburante. Con la sua potenza combinata di 364 CV, la M35h èla più veloce delle Infiniti, le vetture d’alta gamma di Nissan giàreputate per la potenza. In questo caso, il V6 è abbinato al grup-po elettrico per offrire accelerazioni da sportiva di razza. Manon solo: la trazione posteriore sfrutta con astuzia le sue due frizioni, l’una piazzata tra i due motori e l’altra si sostituisce alconvertitore di coppia e trasforma la trasmissione a 7 rapportiin cambio manuale automatizzato. La M35h alterna quindi mol-to spesso le diverse modalità di trazione, che arrivano sino alcompleto disinserimento del V6. In modo «eco», il pedale del gasesercita una contro-pressione e incita ad una guida tranquilla.Se, contrariamente alle altre ibride, il modo elettrico non si puòbloccare, questa vettura effettua tragitti inusualmente lunghisenza apporto termico e può persino raggiungere i 100 km/h. Laricarica delle batterie agli ioni di litio beneficia inoltre di unagestione sofisticata dell’energia di frenata. Un bene per il rispar-mio energetico, meno per la sensibilità del pedale. Lo stesso di-casi per lo sterzo elettro-idraulico. Perciò, la brillante M35h sirivela mediamente incisiva, seppur molto efficace. Dotata di unapanoplia di sistemi d’assistenza, offre un piacere di guida rega-le. E dire che questa ibrida super equipaggiata non costa che1700 franchi in più della sua sorella a diesel…‹ MOH

Positivo: ibrida che unisce accelerazioni sportive e guida in modo elet-trico, comfort di viaggio, equipaggiamento innovatore e molto ampio,prezzo attrattivo Negativo: volume e modularità del vano bagaglio,sensazione sintetica dei pedali di freni e gas, ESP troppo presente.

Tecnica: berlina; lunghezza: 4,95 m; bagagliaio: 350 l; V6 3,5 l, 306 CV, motore elettrico 68 CV, potenza combinata 364 CV; cambio automatico a 7 rapporti (doppia frizione), trazione posteriore; da 0 a 100 km/h in 5,5 s Consumo in prova: 8,8 l/100 km, autonomia: 795 km; CO2 (fabbrica) 162 g/kmPrezzo: 94535 fr. (M35h GT Premium).

L’Infiniti M35h concilia prestazioni sportive e risparmio di benzina. Solo la capacità del bagagliaio (-150 l) paga per la presenza delle batterie.

L’Infiniti M35h ha tutto dell’arma antidiesel.Con un prezzo mirato, rivalizza in tonicità,concedendosi lunghe fasi a trazione elettrica.

Micro city-car piena di brio Senza stravolgere i canoni della categoria,l’ambiziosa VW Up! sfrutta con astuzia nuove tecnologie e standard affermati.

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17 novembre 2011 | touring 19 | viaggi e tempo libero 23

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viottoli che conducono sull’altopiano offro-no una vista imprendibile sulla catenamontuosa del Churfirsten, l’emblema delToggenburgo. Non ci si stanca mai di con-templare queste cime, somiglianti a ondeche si slanciano verso il firmamento, ani-mate da una costante increspatura.

Dopo questo colpo d’occhio delizioso,proseguiamo la nostra marcia attraversoluoghi inaccessibili agli sciatori. In una radura in mezzo al sottobosco, ci fermiamoqualche secondo per ascoltare il rumore delvento che spira fra gli alberi ed ammirarele nuvole dalle forme di animali che scivo-lano nell’azzurro. L’incontro con la naturacostituisce, infatti, uno dei principali pia-ceri della passeggiata in ciaspole. Lontanidalle piste da sci non è raro ritrovarsi com-pletamente soli, in posti che sembrano in-violati. In due ore, incrociamo soltanto altridue escursionisti.

Cellulare e spuntino | Ritemprante, lasolitudine può anche avere il suo risvoltonegativo se ci si allontana o se ci si fa male.Precauzione elementare: portare semprecon sé un telefonino cellulare e qualcosa damangiare. Si consiglia di bere regolarmenteper prevenire la disidratazione conseguen-te allo sforzo, soprattutto se fa caldo. Cam-minando sotto il sole, ogni dieci minuti assorbiamo una sorsata di liquido. In con-trasto con il calore ambientale, passiamodavanti ad una zona ombreggiata da dovepenzolano fino al suolo grappoli di ghiac-cioli. Poi il sentiero segnalato ci riporta su un terreno libero e ridiscende al nostropunto di partenza, la teleferica di Sella-matt. Sulla terrazza del ristorante, sistematicomodamente, degustiamo una meritatatorta di mele. Visto il bilancio soddisfacen-te di questa passeggiata inaugurale, deci-diamo che l’indomani attaccheremo un iti-nerario più impegnativo.

All’alba, mentre il villaggio di Wildhausè ancora sprofondato nel sonno, calziamo lenostre racchette all’inizio della salita cheporta a Gamplüt e, da qui, a Fros. In pro-gramma ci sono 350 metri di dislivello peruna lunghezza di sei chilometri, ossia circatre ore di marcia. Prima di avviarsi, si im-pone qualche movimento di riscaldamentosulla piazza del parco di Chuchitobel, poi-ché l’itinerario non autorizza proprio unamessa in marcia in dolcezza.

La rude ascesa comincia dai primi metri.Affrontiamo il pendio con qualche incertez-za fino a uscire dalla foresta e constatiamoche ancora non si vede la cima. Bisognamantenere lo sforzo durante almeno unabuona mezzora prima di raggiungere Gam-plüt, da dove poi si arriva facilmente aFros, punto culminante di questa marcia.Madidi di sudore ma felici, ci riposiamo aipiedi della montagna dalla forma caratteri-stica di un volto umano, la stessa che cala-mita lo sguardo dei turisti di passaggio aWildhaus. Riuscita la seconda prova, ecco-ci pronti per escursioni più esigenti, addi-rittura di cinque o sei ore, come ve ne sonomolte nel Toggenburgo.

Vista sul Säntis | Tuttavia, come ricom-pensa e anche per far riposare un po’ le no-stre gambe, ci concediamo il bucolico itine-rario che conduce ai laghi di Schwendi(Schwendisee). La salita si effettua in teleferica fino alla stazione di Wildhaus-Oberdorf, da dove sfociamo sul pianoro conuna vista imprendibile sul Säntis. Cartelliistruttivi disposti attorno ai laghi ci infor-mano sulla fauna e la flora locale. Al ritor-no, ci si potrà riposare in uno dei simpaticialberghi di montagna situati lungo il per-corso. Un bel modo di concludere la giorna-ta, ammirando uno dei paesaggi alpini tra ipiù belli della Svizzera.‹

Jacques-Olivier Pidoux

Soddisfare la sete infinita di natura

Grazie alla sua topografia, il Toggenburgo offre condizioni ideali alla pra-tica della racchetta da neve: un capitale valorizzato durante gli anni dallosviluppo di una rete di sentieri segnalati. Oggi, sono proposti ben 19 iti-nerari per le ciaspole: «Ciò copre l’essenziale dei bisogni», precisa Susanne Wickli, capo-progetto del marketing all’Ufficio del turismo delToggenburgo, la quale crede fermamente alle possibilità di sviluppo ulte-riore: «Siamo convinti del potenziale turistico di questa attività e inten-diamo proporre nuovi pacchetti alberghieri centrati sulle ciaspole». Sequesta offerta soddisfa la sete crescente di natura, essa risponde anchealla voglia dei vacanzieri di variare le attività, alternando lo sci e le rac-chette, in gruppo o in solitario: «Molti escursionisti in ciaspole sono indi-vidualisti alla ricerca di calma e di riposo», conclude Susanne Wickli.Ulteriori informazioni presso l’Ufficio del turismo del Toggenburgo, tel.0719999911; www.toggenburg.ch. jop

22 viaggi e tempo libero | touring 19 | 17 novembre 2011

› Se siete allergici alle città di montagna,evitate le grandi stazioni alpine super affollate e fate rotta sul Toggenburgo, nelCanton San Gallo. Vi sentirete a vostroagio nei borghi di Wildhaus, Unterwasseroppure Alt St.Johann. Qui la vita quoti-diana segue amabilmente il suo corso attorno alla scuola, la posta, il municipioed i negozietti. Dato che il tessuto socialenon ha subito le alterazioni del turismo dimassa, vi regna un’atmosfera paesana cheimpregna le vacanze di una piacevole serenità.

A passo d’anatra | Ma che i patiti dellosci si tranquillizzino, si trovano nel postogiusto. Il Toggenburgo è infatti la patriadi Karl Alpiger, medaglia di bronzo aiCampionati del mondo di sci alpino nel1987 e 1989, la cui famiglia gestisce moltinegozi e ristoranti della regione. Moderne,le risalite meccaniche vi trasportano in

qualche minuto su un comprensorio scii-stico culminante a 2300 metri, dove ci sipuò sbizzarrire in tutte le declinazioni degli sport sulla neve. Per quanto riguar-da le passeggiate, una ventina di itinerariattendono gli amanti delle racchette daneve (chiamate anche ciaspole). Convieneperò iniziare con calma.

Per scaldare i muscoli delle gambe, cominciamo con un percorso di due ore traSellamatt e Zinggen. Partenza dalla vettadella teleferica di Sellamatt, a 1390 metridi quota. I primi passi sono incerti, perchéla larghezza delle ciaspole allacciate agliscarponi obbliga a camminare a gambeleggermente divaricate. Alla maniera diun’anatra, ci lanciamo laboriosamente suiprimi metri di sentiero segnalato, una di-scesa seguita immediatamente da un’erta.La respirazione diventa affannosa e ilcuore batte forte nel torace. Per fortuna ilseguito è più dolce, con una successione di

IlToggenburgo in ciaspoleAl contrario delle località più alla moda, il Toggenburgo(SG) ha saputo conservare una dimensione umana eun’identità alpina ben affermata. Per scoprirlo, bastapercorrere gli itinerari per le racchette da neve.

Nel Toggenburgo i percorsiper le escursioni in ciaspolevi conducono verso affascinanti angoli isolati.

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Dopo questo colpo d’occhio delizioso,proseguiamo la nostra marcia attraversoluoghi inaccessibili agli sciatori. In una radura in mezzo al sottobosco, ci fermiamoqualche secondo per ascoltare il rumore delvento che spira fra gli alberi ed ammirarele nuvole dalle forme di animali che scivo-lano nell’azzurro. L’incontro con la naturacostituisce, infatti, uno dei principali pia-ceri della passeggiata in ciaspole. Lontanidalle piste da sci non è raro ritrovarsi com-pletamente soli, in posti che sembrano in-violati. In due ore, incrociamo soltanto altridue escursionisti.

Cellulare e spuntino | Ritemprante, lasolitudine può anche avere il suo risvoltonegativo se ci si allontana o se ci si fa male.Precauzione elementare: portare semprecon sé un telefonino cellulare e qualcosa damangiare. Si consiglia di bere regolarmenteper prevenire la disidratazione conseguen-te allo sforzo, soprattutto se fa caldo. Cam-minando sotto il sole, ogni dieci minuti assorbiamo una sorsata di liquido. In con-trasto con il calore ambientale, passiamodavanti ad una zona ombreggiata da dovepenzolano fino al suolo grappoli di ghiac-cioli. Poi il sentiero segnalato ci riporta su un terreno libero e ridiscende al nostropunto di partenza, la teleferica di Sella-matt. Sulla terrazza del ristorante, sistematicomodamente, degustiamo una meritatatorta di mele. Visto il bilancio soddisfacen-te di questa passeggiata inaugurale, deci-diamo che l’indomani attaccheremo un iti-nerario più impegnativo.

All’alba, mentre il villaggio di Wildhausè ancora sprofondato nel sonno, calziamo lenostre racchette all’inizio della salita cheporta a Gamplüt e, da qui, a Fros. In pro-gramma ci sono 350 metri di dislivello peruna lunghezza di sei chilometri, ossia circatre ore di marcia. Prima di avviarsi, si im-pone qualche movimento di riscaldamentosulla piazza del parco di Chuchitobel, poi-ché l’itinerario non autorizza proprio unamessa in marcia in dolcezza.

La rude ascesa comincia dai primi metri.Affrontiamo il pendio con qualche incertez-za fino a uscire dalla foresta e constatiamoche ancora non si vede la cima. Bisognamantenere lo sforzo durante almeno unabuona mezzora prima di raggiungere Gam-plüt, da dove poi si arriva facilmente aFros, punto culminante di questa marcia.Madidi di sudore ma felici, ci riposiamo aipiedi della montagna dalla forma caratteri-stica di un volto umano, la stessa che cala-mita lo sguardo dei turisti di passaggio aWildhaus. Riuscita la seconda prova, ecco-ci pronti per escursioni più esigenti, addi-rittura di cinque o sei ore, come ve ne sonomolte nel Toggenburgo.

Vista sul Säntis | Tuttavia, come ricom-pensa e anche per far riposare un po’ le no-stre gambe, ci concediamo il bucolico itine-rario che conduce ai laghi di Schwendi(Schwendisee). La salita si effettua in teleferica fino alla stazione di Wildhaus-Oberdorf, da dove sfociamo sul pianoro conuna vista imprendibile sul Säntis. Cartelliistruttivi disposti attorno ai laghi ci infor-mano sulla fauna e la flora locale. Al ritor-no, ci si potrà riposare in uno dei simpaticialberghi di montagna situati lungo il per-corso. Un bel modo di concludere la giorna-ta, ammirando uno dei paesaggi alpini tra ipiù belli della Svizzera.‹

Jacques-Olivier Pidoux

Soddisfare la sete infinita di natura

Grazie alla sua topografia, il Toggenburgo offre condizioni ideali alla pra-tica della racchetta da neve: un capitale valorizzato durante gli anni dallosviluppo di una rete di sentieri segnalati. Oggi, sono proposti ben 19 iti-nerari per le ciaspole: «Ciò copre l’essenziale dei bisogni», precisa Susanne Wickli, capo-progetto del marketing all’Ufficio del turismo delToggenburgo, la quale crede fermamente alle possibilità di sviluppo ulte-riore: «Siamo convinti del potenziale turistico di questa attività e inten-diamo proporre nuovi pacchetti alberghieri centrati sulle ciaspole». Sequesta offerta soddisfa la sete crescente di natura, essa risponde anchealla voglia dei vacanzieri di variare le attività, alternando lo sci e le rac-chette, in gruppo o in solitario: «Molti escursionisti in ciaspole sono indi-vidualisti alla ricerca di calma e di riposo», conclude Susanne Wickli.Ulteriori informazioni presso l’Ufficio del turismo del Toggenburgo, tel.0719999911; www.toggenburg.ch. jop

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17 novembre 2011 | touring 19 | viaggi e tempo libero 25

›Anche durante l’imminente inverno sa-ranno centinaia di migliaia a percorrere glistupendi paesaggi innevati del nostro Pae-se. Su leggere, ma stabili suole, quasi senzafar rumore, gli escursionisti in ciaspole sirilassano compiendo attività nella natura efanno anche del bene alla propria salute.Sono circa 300000, stima Beat Ladner dellarivista specializzata «Schweizer Sport&Mode». Per la maggior parte si tratta diescursionisti occasionali. Stando allo stu-dio intitolato «Sport Schweiz 2008», ci sonoperò anche 70000 persone che fanno rego-larmente escursioni con le ciaspole comeattività sportiva e partecipano addiritturaa gare.

Ampia offerta | Negli ultimi anni è scop-piato un vero e proprio boom, che viene an-che sfruttato dai promotori professionalielvetici come destinazioni turistiche. HeinzKeller di Svizzera Turismo fa il punto dellasituazione: «Le escursioni con le racchetteda neve hanno conquistato importanza nelle ultime stagioni invernali. Le organiz-zazioni turistiche locali e le società degliimpianti di risalita hanno riconosciuto pertempo la nuova tendenza e hanno preparatoun’ampia offerta di piste». Anche perché lepasseggiate con le ciaspole, e le escursioniinvernali in generale, costituiscono un’al-ternativa interessante per piccole e medielocalità invernali. E poi, durante l’invernoun ospite su tre arriva senza portare con séné sci né snowboard…

E i 300000 escursionisti con le racchetteda neve costituiscono anche un propriomercato del materiale: ogni anno ne vengo-no vendute tra le 60000 e le 70000 paia. Sono cifre di vendita alte in relazione al nu-mero di escursionisti. Beat Ladner ricondu-ce queste cifre al fatto che molte ciaspolevengono noleggiate. Il loro prezzo d’acqui-sto si aggira attorno ai 200–250 franchi,una somma che si può sborsare facilmenteper fare un regalo (di Natale). In ogni casoLadner stima il fatturato annuale del seg-mento tra i 15 e i 20 milioni di franchi.

Piste con un click | Nelle Prealpi e nelGiura esistono già da diversi anni numerosie ben segnalati sentieri da percorrere con leciaspole ai piedi. Sempre più numerose so-no le località sportive invernali sulle Alpiche ora scoprono il potenziale delle cammi-nate con le racchette da neve. «Le escursio-ni con le ciaspole sono veramente in voga

sia tra i giovani che tra i più anziani, sia co-me attività accessoria accanto a sci e snow-board, sia come esperienza completa nellaneve», spiega Heinz Keller di Svizzera Turi-smo lui stesso un appassionato di ciaspole.Alla ricerca del tracciato preparato secon-do i propri desideri, principianti ed espertitrovano pane per i loro denti con qualcheclic su Internet. Chi cerca un percorso conle ciaspole nella Svizzera tedesca, in Ticinoo nella Romandia, può consultare un nuovoindirizzo: www.globaltrail.ch. E già puòscegliere tra 135 sentieri con oltre 1000 kmdi lunghezza. Per ulteriori informazionipratiche, come itinerario, cartine, attrazio-ni ecc. è fondamentale l’indirizzo Internetwww.globaltrail.ch. (v. colonna «Tracciatiper intenditori»).

Camminare con le racchette da neve inSvizzera francese è più in voga che nella

Svizzera tedesca. Da un lato per le miglioricondizioni topografiche – afferma Ladner –dall’altro lato perché il leader francese delmercato, TSL, ha reso popolari le racchetteda neve in Romandia.

All’indirizzo www.sentiers-raquettes.chfino a poco tempo fa si potevano consultaregratuitamente ben 200 sentieri per ciaspo-le, per una lunghezza totale di 1000 km.Adesso, invece, chi cerca un sentiero a que-sto indirizzo deve prima pagare 50 franchisu un conto, poi riceve un codice per averelibero accesso alle offerte. Chi lo ritienetroppo caro o troppo complicato, traccia da sé il percorso. Diverse destinazioni inSvizzera romanda promuovono sui loro sitionline i propri sentieri con le ciaspole, co-me i cantoni di Friburgo e Neuchâtel o i co-muni di Morgins e Les Mosses.‹

Christian Bützberger

Ciaspole ai piedi e via...Pianeggianti, ripidi, lunghi o brevi: in Svizzera esistono centinaia di ottimi sentieri per le escursioni in ciaspole. Su Internet si trova facilmente quello che fa al caso.

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Anche con le ciaspole ai piedi vale la pena programmare sempre delle pause per rifocillarsi.

Rispetta i tuoi confini

Sul modo in cui si devono comportare gli escursionisti con le ciaspole, con gli sci oppure semplicemente a piedi per rispettare la natura lo spiegal’opuscolo informativo «Rispetta i tuoi confini». L’Ufficio federale dell’am-biente (UFAM) e il Club Alpino Svizzero (CAS) hanno creato un codice dicomportamento con l’appoggio di sostenitori provenienti dal mondo dellosport, del commercio, del turismo, della caccia e della protezione dell’am-biente. Ed allora... rispetta i tuoi confini! Maggiori informazioni: www.respektiere-deine-grenzen.ch. Bü

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17 novembre 2011 | touring 19 | viaggi e tempo libero 25

›Anche durante l’imminente inverno sa-ranno centinaia di migliaia a percorrere glistupendi paesaggi innevati del nostro Pae-se. Su leggere, ma stabili suole, quasi senzafar rumore, gli escursionisti in ciaspole sirilassano compiendo attività nella natura efanno anche del bene alla propria salute.Sono circa 300000, stima Beat Ladner dellarivista specializzata «Schweizer Sport&Mode». Per la maggior parte si tratta diescursionisti occasionali. Stando allo stu-dio intitolato «Sport Schweiz 2008», ci sonoperò anche 70000 persone che fanno rego-larmente escursioni con le ciaspole comeattività sportiva e partecipano addiritturaa gare.

Ampia offerta | Negli ultimi anni è scop-piato un vero e proprio boom, che viene an-che sfruttato dai promotori professionalielvetici come destinazioni turistiche. HeinzKeller di Svizzera Turismo fa il punto dellasituazione: «Le escursioni con le racchetteda neve hanno conquistato importanza nelle ultime stagioni invernali. Le organiz-zazioni turistiche locali e le società degliimpianti di risalita hanno riconosciuto pertempo la nuova tendenza e hanno preparatoun’ampia offerta di piste». Anche perché lepasseggiate con le ciaspole, e le escursioniinvernali in generale, costituiscono un’al-ternativa interessante per piccole e medielocalità invernali. E poi, durante l’invernoun ospite su tre arriva senza portare con séné sci né snowboard…

E i 300000 escursionisti con le racchetteda neve costituiscono anche un propriomercato del materiale: ogni anno ne vengo-no vendute tra le 60000 e le 70000 paia. Sono cifre di vendita alte in relazione al nu-mero di escursionisti. Beat Ladner ricondu-ce queste cifre al fatto che molte ciaspolevengono noleggiate. Il loro prezzo d’acqui-sto si aggira attorno ai 200–250 franchi,una somma che si può sborsare facilmenteper fare un regalo (di Natale). In ogni casoLadner stima il fatturato annuale del seg-mento tra i 15 e i 20 milioni di franchi.

Piste con un click | Nelle Prealpi e nelGiura esistono già da diversi anni numerosie ben segnalati sentieri da percorrere con leciaspole ai piedi. Sempre più numerose so-no le località sportive invernali sulle Alpiche ora scoprono il potenziale delle cammi-nate con le racchette da neve. «Le escursio-ni con le ciaspole sono veramente in voga

sia tra i giovani che tra i più anziani, sia co-me attività accessoria accanto a sci e snow-board, sia come esperienza completa nellaneve», spiega Heinz Keller di Svizzera Turi-smo lui stesso un appassionato di ciaspole.Alla ricerca del tracciato preparato secon-do i propri desideri, principianti ed espertitrovano pane per i loro denti con qualcheclic su Internet. Chi cerca un percorso conle ciaspole nella Svizzera tedesca, in Ticinoo nella Romandia, può consultare un nuovoindirizzo: www.globaltrail.ch. E già puòscegliere tra 135 sentieri con oltre 1000 kmdi lunghezza. Per ulteriori informazionipratiche, come itinerario, cartine, attrazio-ni ecc. è fondamentale l’indirizzo Internetwww.globaltrail.ch. (v. colonna «Tracciatiper intenditori»).

Camminare con le racchette da neve inSvizzera francese è più in voga che nella

Svizzera tedesca. Da un lato per le miglioricondizioni topografiche – afferma Ladner –dall’altro lato perché il leader francese delmercato, TSL, ha reso popolari le racchetteda neve in Romandia.

All’indirizzo www.sentiers-raquettes.chfino a poco tempo fa si potevano consultaregratuitamente ben 200 sentieri per ciaspo-le, per una lunghezza totale di 1000 km.Adesso, invece, chi cerca un sentiero a que-sto indirizzo deve prima pagare 50 franchisu un conto, poi riceve un codice per averelibero accesso alle offerte. Chi lo ritienetroppo caro o troppo complicato, traccia da sé il percorso. Diverse destinazioni inSvizzera romanda promuovono sui loro sitionline i propri sentieri con le ciaspole, co-me i cantoni di Friburgo e Neuchâtel o i co-muni di Morgins e Les Mosses.‹

Christian Bützberger

Ciaspole ai piedi e via...Pianeggianti, ripidi, lunghi o brevi: in Svizzera esistono centinaia di ottimi sentieri per le escursioni in ciaspole. Su Internet si trova facilmente quello che fa al caso.

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Anche con le ciaspole ai piedi vale la pena programmare sempre delle pause per rifocillarsi.

Rispetta i tuoi confini

Sul modo in cui si devono comportare gli escursionisti con le ciaspole, con gli sci oppure semplicemente a piedi per rispettare la natura lo spiegal’opuscolo informativo «Rispetta i tuoi confini». L’Ufficio federale dell’am-biente (UFAM) e il Club Alpino Svizzero (CAS) hanno creato un codice dicomportamento con l’appoggio di sostenitori provenienti dal mondo dellosport, del commercio, del turismo, della caccia e della protezione dell’am-biente. Ed allora... rispetta i tuoi confini! Maggiori informazioni: www.respektiere-deine-grenzen.ch. Bü

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17 novembre 2011 | touring 19 | viaggi e tempo libero 27

Su suole stabiliA coloro che desiderano fare regolarmenteescursioni su uno degli oltre 300 sentieri a disposizione immersi nei paesaggi inne-vati, si consiglia l’acquisto di racchette da neve. Il mercato svizzero di articoli sportivioffre un’ampia scelta di modelli a prezzi ac-

Modello: TSL 226 Approach EasyTerreno: per fondi poco accidentatiVantaggi: regolazione a cremagliera

del numero di scarpa (taglie da 35 a 47). Alzatacco: con il sistemaEasy-Up non c’è più bisogno di chinarsi per regolare l’altezza.

Prezzo: 210 fr.Info: telefono 0269194440

www.system-d.ch

Modello: MSR EvoTerreno: adatte ad ogni fondoVantaggi: racchette rigide ad alta

presa sulla neve in ognicondizione. Elementi di allungamento modulati.L’attacco favorisce un passo naturale.

Prezzo: 219 fr.Info: telefono 0443884121

www.icon-outdoor.ch

Modello: Tacul Light 2.0Terreno: ideale per un impiego

nelle PrealpiVantaggi: la forma particolare

permette una camminatanaturale e impedisce di inciampare. Un ottimo rapporto tra peso e gradodi galleggiamento sulla neve.

Prezzo: 185 fr.Info: telefono 0713350930

www.salewa.com

cessibili. Oltre ad un abbigliamento imper-meabile, nell’equipaggiamento degli escur-sionisti invernali non devono mancare unpaio di bastoni e ciaspole che si adattano aqualsiasi terreno. Qui di seguito alcuni con-sigli riguardanti il materiale:

Tracciati per le ciaspole ce ne sono un po’ ovunque in Svizzera: da A comequello di Aeschiried nell’Oberland Ber-nese sino a Z come Zermatt con il suo«Panorama Trail». Navigando sui siti Internet www.globaltrail.ch, www.jura-tourisme.ch oppure www.surselva.infosi scoprono proposte avvincenti.

Ad alta quota: il tracciato svizzero piùad alta quota si trova a oltre 2500 metridi altezza nel Canton Grigioni. Puntod’incontro alla stazione a valle di Ber-gün – www.globaltrail.ch.Tour per principianti: si tratta di untour relativamente facile sui pendii delMont Soleil, sopra St. Imier nel Giurabernese, che conduce alla centrale aenergia solare ed eolica – www.global-trail.ch.

Escursione notturna: nell’«EspaceNordique», nel Canton Vaud, si può per-correre la tratta «L’Arsat» di notte,equipaggiati con le lampade frontali –www.lesmosses.ch.Sulle orme della selvaggina: un’espe-rienza unica è quella offerta dal trac-ciato per ciaspole che segue le ormedegli animali selvatici a Visperterminen,nel Canton Vallese – www.heidadorf.ch.

Scuole alpine: a coloro che deside-rano camminare fuori dai percorsi segnalati immergendosi nella natura incontaminata, si consiglia di utilizzarei servizi di una guida professionale –www.bergschulen.ch.Nel Sihlwald: compiere escursioni conle ciaspole è indicato non soltanto nelleregioni prealpine, ma anche in quelle urbane, come nel caso della pista perracchette da neve esistente alle porte diZurigo, nel parco naturale di Sihlwald –www.globaltrail.ch. Bü

Tracciati per intenditori

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Su suole stabiliA coloro che desiderano fare regolarmenteescursioni su uno degli oltre 300 sentieri a disposizione immersi nei paesaggi inne-vati, si consiglia l’acquisto di racchette da neve. Il mercato svizzero di articoli sportivioffre un’ampia scelta di modelli a prezzi ac-

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Tracciati per le ciaspole ce ne sono un po’ ovunque in Svizzera: da A comequello di Aeschiried nell’Oberland Ber-nese sino a Z come Zermatt con il suo«Panorama Trail». Navigando sui siti Internet www.globaltrail.ch, www.jura-tourisme.ch oppure www.surselva.infosi scoprono proposte avvincenti.

Ad alta quota: il tracciato svizzero piùad alta quota si trova a oltre 2500 metridi altezza nel Canton Grigioni. Puntod’incontro alla stazione a valle di Ber-gün – www.globaltrail.ch.Tour per principianti: si tratta di untour relativamente facile sui pendii delMont Soleil, sopra St. Imier nel Giurabernese, che conduce alla centrale aenergia solare ed eolica – www.global-trail.ch.

Escursione notturna: nell’«EspaceNordique», nel Canton Vaud, si può per-correre la tratta «L’Arsat» di notte,equipaggiati con le lampade frontali –www.lesmosses.ch.Sulle orme della selvaggina: un’espe-rienza unica è quella offerta dal trac-ciato per ciaspole che segue le ormedegli animali selvatici a Visperterminen,nel Canton Vallese – www.heidadorf.ch.

Scuole alpine: a coloro che deside-rano camminare fuori dai percorsi segnalati immergendosi nella natura incontaminata, si consiglia di utilizzarei servizi di una guida professionale –www.bergschulen.ch.Nel Sihlwald: compiere escursioni conle ciaspole è indicato non soltanto nelleregioni prealpine, ma anche in quelle urbane, come nel caso della pista perracchette da neve esistente alle porte diZurigo, nel parco naturale di Sihlwald –www.globaltrail.ch. Bü

Tracciati per intenditori

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Bernina Express

Esclusivo

per i soci del TCS

3 per 2: Coira e Bernina Express, un viaggio di prima classe!

Il vostro programma di viaggio 1° giorno: viaggio in treno dalla vostra

città di residenza in Svizzera verso Coira.

Pernottamento e prima colazione.

2° giorno: alla scoperta di Coira, la città

più antica della Svizzera, con audio-

guida. Oltre ai punti di interesse turistico,

sarete attratti dai musei di questo capo-

luogo. Pernottamento e prima colazione.

3° giorno: viaggio sul Bernina Express in

1a classe per Poschiavo. Questa cittadina

dall’atmosfera del sud è l’ideale per trascor-

rere delle ore piacevoli. Ritorno a Coira su

treno regionale in 1a classe. Pernottamento

e prima colazione.

4° giorno: dopo una buona colazione e

un’ultima passeggiata nella città vecchia

ritornerete in treno nella vostra città di

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23.12.2011 all’1.1.2012 sono possibili

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Senza scali da Zurigo

Edelweiss vola a Città del CapoCittà del Capo è la metropoli oggi più allamoda di tutta l’Africa. La terza maggioremetropoli del continente è anche una per-fetta destinazione per vacanze urbane.Città del Capo offre molte possibilità e silascia combinare in modo ideale con altredestinazioni africane. Edelweiss Air vi vo-la due volte la settimana da Zurigo e, sinoalla fine dell’anno, già a partire da 889 fr.tasse incluse. Per il Sudafrica non è neces-sario il visto, basta un passaporto validoancora sei mesi dalla data del viaggio, nonè obbligatoria alcuna vaccinazione. Perinformazioni: www.edelweissair.ch. Bü

Sulle nevi di Villars, Gryon, Bex

Offerte allettanti per gli sciatoriL’ampio comprensorio sciistico di Villars,Gryon, Bex aumenta la sua attrattività. Ibambini sotto i nove anni sciano gratisper tutto l’inverno. Un nuovo Free Pass offre agli adulti nei giorni feriali il 30% disconto e nei fine settimana il 15%… senzafare la coda alla cassa. Sul Petit Chamos-saire vi porterà una nuova seggiovia a seiposti. Su due nuove piste lente nei settoriBretaye (Villars) e Les Chaux (Gryon) iprincipianti di ogni età potranno eserci-tarsi con calma e in piena sicurezza. Ulte-riori informazioni ai siti: www.villars.ch,www.villarsgryon.ch. Bü

Dall’8 all’11 dicembre Lione sarà illumi-nata a festa. La Fête des Lumières è unodegli eventi più importanti della cittàfrancese, poiché unisce la tradizione popolare alla tecnologia più moderna. Ivisitatori vivono momenti unici, straor-dinari e poetici: la città si riscopre con eattraverso la luce. Gli ospiti si lascianoammagliare e sorprendere da oltre 80 in-stallazioni luminose, che rispecchiano lacreatività di artisti provenienti da tuttoil mondo. La Fête des Lumières mette inscena con luci, istallazioni video e audio,

lo straordinario patrimonio architetto-nico della città, dei suoi fiumi e dei suoimonumenti. Festa delle luci a parte, Lio-ne vale sempre una visita. Il nome di PaulBocuse non è noto soltanto tra gli appas-sionati dell’alta gastronomia. In città sipossono consigliare dozzine di ristorantisenza pensarci su un attimo. Anche perquanto riguarda i mercatini di Natale e lo shopping in generale, Lione è sempreuna destinazione interessante.

Ulteriori informazioni sul sito Inter-net: www.fetedeslumieres.lyon.fr. Bü

Luci alla lionese

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Senza scali da Zurigo

Edelweiss vola a Città del CapoCittà del Capo è la metropoli oggi più allamoda di tutta l’Africa. La terza maggioremetropoli del continente è anche una per-fetta destinazione per vacanze urbane.Città del Capo offre molte possibilità e silascia combinare in modo ideale con altredestinazioni africane. Edelweiss Air vi vo-la due volte la settimana da Zurigo e, sinoalla fine dell’anno, già a partire da 889 fr.tasse incluse. Per il Sudafrica non è neces-sario il visto, basta un passaporto validoancora sei mesi dalla data del viaggio, nonè obbligatoria alcuna vaccinazione. Perinformazioni: www.edelweissair.ch. Bü

Sulle nevi di Villars, Gryon, Bex

Offerte allettanti per gli sciatoriL’ampio comprensorio sciistico di Villars,Gryon, Bex aumenta la sua attrattività. Ibambini sotto i nove anni sciano gratisper tutto l’inverno. Un nuovo Free Pass offre agli adulti nei giorni feriali il 30% disconto e nei fine settimana il 15%… senzafare la coda alla cassa. Sul Petit Chamos-saire vi porterà una nuova seggiovia a seiposti. Su due nuove piste lente nei settoriBretaye (Villars) e Les Chaux (Gryon) iprincipianti di ogni età potranno eserci-tarsi con calma e in piena sicurezza. Ulte-riori informazioni ai siti: www.villars.ch,www.villarsgryon.ch. Bü

Dall’8 all’11 dicembre Lione sarà illumi-nata a festa. La Fête des Lumières è unodegli eventi più importanti della cittàfrancese, poiché unisce la tradizione popolare alla tecnologia più moderna. Ivisitatori vivono momenti unici, straor-dinari e poetici: la città si riscopre con eattraverso la luce. Gli ospiti si lascianoammagliare e sorprendere da oltre 80 in-stallazioni luminose, che rispecchiano lacreatività di artisti provenienti da tuttoil mondo. La Fête des Lumières mette inscena con luci, istallazioni video e audio,

lo straordinario patrimonio architetto-nico della città, dei suoi fiumi e dei suoimonumenti. Festa delle luci a parte, Lio-ne vale sempre una visita. Il nome di PaulBocuse non è noto soltanto tra gli appas-sionati dell’alta gastronomia. In città sipossono consigliare dozzine di ristorantisenza pensarci su un attimo. Anche perquanto riguarda i mercatini di Natale e lo shopping in generale, Lione è sempreuna destinazione interessante.

Ulteriori informazioni sul sito Inter-net: www.fetedeslumieres.lyon.fr. Bü

Luci alla lionese

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Nella valle di Saas le famiglie sono le benvenute. La regione è stata premiata dalla Federazione svizzera del turismo.

Ph

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egg

er

›Saas-Fee e la Valle di Saas aggiungono attrazioni di anno in anno. Il pittoresco vil-laggio vallesano è vietato alle automobili,ma grazie all’enorme autosilo un arrivo inmacchina non presenta problemi anche conbambini e bagagli al seguito. In particolare,i turisti di giornata hanno scoperto che siraggiunge in modo relativamente rapidol’area sciistica anche con i mezzi pubblici:il tunnel di base del Lötschberg aperto allafine del 2007 rende possibile, ad esempio, ilviaggio in treno da Berna via Visp in menodi due ore.

Riduzioni | Le stazioni a valle dei diversiimpianti di risalita sono a diposizione disciatori, snowboardisti, appassionati dellaslitta e dello sci di fondo o delle racchetteda neve, come pure dei semplici escursioni-sti a piedi. I soci del TCS godono di unosconto del 15% sugli ski-pass giornalieri edi mezza giornata nei mesi di gennaio, mar-zo e aprile. Mentre chi non scia ha lo scontodel 25% sui biglietti delle funivie. Bisogna,però, assolutamente presentare la tessera

di socio alla cassa. In aggiunta c’è anche losconto del 15% sul noleggio dell’attrezzatu-ra invernale nei negozi Intersport.

Metrò delle Alpi | Da Saas-Fee si arriva inquota lungo tre versanti diversi: è spettaco-lare la salita fino ai 3500 metri dell’Allalin,che si raggiunge in pochi minuti con il Metrò delle Alpi dalla stazione Felskinn. Sitratta della funicolare sotterranea più adalta quota del mondo. In alto la vista sumolti quattromila è da mozzare il fiato. Ilristorante «Morenia» della stazione inter-media invita a soffermarsi. Altre funivieconducono sulla Längfluh, dove si è parti-colarmente vicino ai ghiacciai. Le altre duefunivie si prendono alle stazioni di Plattjen(con la pista di Coppa del Mondo) e Hannig.Quest’ultima è particolarmente adatta allediscese in slitta.

Per le famiglie | La regione di vacanza diSaas-Fee comprende anche i vicini comunidi Saas-Grund, Saas-Almagell (paese nataledi Pirmin Zurbriggen) e Saas-Balen.

Da Saas-Grund e Saas-Almagell altre fu-nivie salgono in quota. Saas-Fee e la valledi Saas sono straordinariamente congenialiper i bambini; come dimostra il sigillo «famiglie benvenute».‹ hwm

Info TouringUlteriori dettagli sulle riduzioni invernali per i socidel TCS su www.risparmi.tcs.ch

Saas-Fee è pronta per i sociIl villaggio vallesano di 1700 anime a 1800 metri di quota gioca il suo asso con eleganza: i soci del TCS che amano la neve godono di alcuni sconti.

Sconti un po’ ovunque

Non solo a Saas-Fee, ma anche sugli impianti di risalita delle seguenti locali-tà invernali i soci del TCS beneficiano di sconti: Grächen, Sedrun/Andermatt,Lenzerheide, Ovronnaz, Toggenburgo,Rigi, Stockhorn, Pizol, Schilthorn, Titlis, Pilatus. Riduzioni anche nei 150negozi Intersport della Svizzera. Si pre-ga di informarsi esattamente sulle mo-dalità per ottenere lo sconto e di porta-re con sé la tessera TCS da presentareprima di pagare il biglietto. tg

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Nella valle di Saas le famiglie sono le benvenute. La regione è stata premiata dalla Federazione svizzera del turismo.

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›Saas-Fee e la Valle di Saas aggiungono attrazioni di anno in anno. Il pittoresco vil-laggio vallesano è vietato alle automobili,ma grazie all’enorme autosilo un arrivo inmacchina non presenta problemi anche conbambini e bagagli al seguito. In particolare,i turisti di giornata hanno scoperto che siraggiunge in modo relativamente rapidol’area sciistica anche con i mezzi pubblici:il tunnel di base del Lötschberg aperto allafine del 2007 rende possibile, ad esempio, ilviaggio in treno da Berna via Visp in menodi due ore.

Riduzioni | Le stazioni a valle dei diversiimpianti di risalita sono a diposizione disciatori, snowboardisti, appassionati dellaslitta e dello sci di fondo o delle racchetteda neve, come pure dei semplici escursioni-sti a piedi. I soci del TCS godono di unosconto del 15% sugli ski-pass giornalieri edi mezza giornata nei mesi di gennaio, mar-zo e aprile. Mentre chi non scia ha lo scontodel 25% sui biglietti delle funivie. Bisogna,però, assolutamente presentare la tessera

di socio alla cassa. In aggiunta c’è anche losconto del 15% sul noleggio dell’attrezzatu-ra invernale nei negozi Intersport.

Metrò delle Alpi | Da Saas-Fee si arriva inquota lungo tre versanti diversi: è spettaco-lare la salita fino ai 3500 metri dell’Allalin,che si raggiunge in pochi minuti con il Metrò delle Alpi dalla stazione Felskinn. Sitratta della funicolare sotterranea più adalta quota del mondo. In alto la vista sumolti quattromila è da mozzare il fiato. Ilristorante «Morenia» della stazione inter-media invita a soffermarsi. Altre funivieconducono sulla Längfluh, dove si è parti-colarmente vicino ai ghiacciai. Le altre duefunivie si prendono alle stazioni di Plattjen(con la pista di Coppa del Mondo) e Hannig.Quest’ultima è particolarmente adatta allediscese in slitta.

Per le famiglie | La regione di vacanza diSaas-Fee comprende anche i vicini comunidi Saas-Grund, Saas-Almagell (paese nataledi Pirmin Zurbriggen) e Saas-Balen.

Da Saas-Grund e Saas-Almagell altre fu-nivie salgono in quota. Saas-Fee e la valledi Saas sono straordinariamente congenialiper i bambini; come dimostra il sigillo «famiglie benvenute».‹ hwm

Info TouringUlteriori dettagli sulle riduzioni invernali per i socidel TCS su www.risparmi.tcs.ch

Saas-Fee è pronta per i sociIl villaggio vallesano di 1700 anime a 1800 metri di quota gioca il suo asso con eleganza: i soci del TCS che amano la neve godono di alcuni sconti.

Sconti un po’ ovunque

Non solo a Saas-Fee, ma anche sugli impianti di risalita delle seguenti locali-tà invernali i soci del TCS beneficiano di sconti: Grächen, Sedrun/Andermatt,Lenzerheide, Ovronnaz, Toggenburgo,Rigi, Stockhorn, Pizol, Schilthorn, Titlis, Pilatus. Riduzioni anche nei 150negozi Intersport della Svizzera. Si pre-ga di informarsi esattamente sulle mo-dalità per ottenere lo sconto e di porta-re con sé la tessera TCS da presentareprima di pagare il biglietto. tg

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Il presidente Niklaus Lundsgaard-Hansen si augura che il TCS applichi la sua strategia di crescita.

le l’ho vissuta il giorno in cui ho dovuto da-re il duro annuncio a circa 200 collaboratoriche i loro posti erano stati soppressi e chequindi dovevano lasciare il TCS. Tuttavia,ancora oggi sono convinto che quella deci-sione fosse necessaria nell’interesse di unTouring Club Svizzero forte a lungo termi-ne. Sono consapevole di non essermi fattosolo degli amici.

Quale ruolo dovrebbero avere secondo lei le Sezioni cantonali del club?Le 24 Sezioni assicurano una rete persona-lizzata in tutta la Svizzera. Sono decisiveper la politica e per prestazioni quali lecampagne a favore della sicurezza stradale.I 18 centri tecnici sezionali sono utili ai sociper i controlli e le analisi dei veicoli, comepure per le molte proposte di perfeziona-

mento di guida. Tuttavia, quella indipen-denza dal TCS nazionale proclamata damolte Sezioni cantonali impedisce decisio-ni puntuali e la loro realizzazione avvienedurante complessi preparativi sull’interoterritorio nazionale. Un TCS senza Sezioninon posso immaginarmelo, però è impor-tante che le sezioni sviluppino ulteriormen-te le loro strutture e prestazioni a beneficiodei soci del TCS.

Lei è stato rieletto a giugno con una chiaramaggioranza, perché dà le dimissioni solopochi mesi dopo?Nel giugno 2011 volevo la continuità ed erofelice di un nuovo impegno nel TCS. Duran-te l’Assemblea dei delegati straordinariadel 25 novembre 2011 dovrà essere elettoun nuovo Consiglio d’amministrazione al-

largato a 25 membri. Ho fatto una nuovavalutazione della situazione. Nei prossimianni ci saranno nuovi complessi progetti eriforme, per i quali il TCS ha bisogno di unacollaborazione particolarmente stretta conle sezioni e queste con la sede centrale.Queste pratiche possono avere successosoltanto se esiste la reale volontà di colla-borazione. Siccome io dal 2008 mi sonoesposto senza cautela a favore di ampie in-novazioni nel TCS nazionale, non sono piùsicuro di avere ancora la sufficiente fiduciada parte della maggioranza delle Sezioni,per poter affrontare con successo i prossi-mi cambiamenti. Ecco perché, secondo me,è nell’interesse del TCS che questi obiettivisiano raggiunti da un presidente centraleproveniente dalla cerchia dei presidenti se-zionali.

Quali auguri esprime al TCS?A breve termine mi auguro l’elezione delsuccessore più giusto per il successo delTCS. Egli deve rappresentare una cernieratra le esigenze nazionali e quelle regionali,come pure tra le regioni linguistiche. Comeho fatto io, dovrà anche prendersi carico di decisioni impopolari. Il futuro grandeConsiglio d’amministrazione di cui farannoparte i rappresentanti di ogni sezione dovràprendersi rapidamente la responsabilitàper l’insieme della Svizzera. È importanteche la strategia elaborata negli ultimi tem-pi sia adottata presto e poi messa in vigore.O il TCS si dota adesso di una strategia dicrescita con moderni strumenti di lavoro eprestazioni tagliate su scala nazionale e re-gionale oppure stagnerà e in pochi anniperderà molta forza e attrattività. Ed io miauguro che i collaboratori lavorino assiemecon entusiasmo per questo futuro.

Sa già cosa farà dopo il suo ritiro dal TouringClub Svizzero?No. Mi vedo in una posizione dirigenzialenel settore della mobilità. Oppure riprendola mia attività di consulenza con una com-binazione di vari progetti e compiti, cheavevo abbandonato poco prima della miaelezione a presidente centrale del TCS nel2008. Poco prima del mio 54° compleannomi sento pieno d’intraprendenza.«

Intervista: hwm/fm

In pilloleNiklaus Lundsgaard-Hansen è presidente del TouringClub Svizzero dal 2008. Di formazione avvocato econsulente aziendale, abita a Lugnorre nel CantonFriburgo. Prima di approdare al TCS, ha lavorato tral’altro come collaboratore personale dell’ex consi-gliere federale Adolf Ogi e come associato presso lasocietà di revisione Pricewaterhouse Coopers. Tra isuoi hobby vi sono la Storia e le automobili d’epoca.

32 club e soci | touring 19 | 17 novembre 2011

»Lei era presidente del Touring Club Svizzero dal 2008. Quali traguardi ha raggiunto il suo mandato? Niklaus Lundsgaard-Hansen: Mi guardo al-le spalle con benevolenza. Nel 2008 il TCSsi trovava in una situazione difficile, men-tre oggi sta molto meglio. Nel 2008 abbiamolanciato un profondo programma per unnuovo orientamento delle prestazioni e peruna duratura riduzione dei costi correnti.Ciò è stato realizzato. Abbiamo sbloccatoimportanti investimenti per un trattamentodei soci ancora migliore. Una strategia in-novativa per i prossimi anni è già stata pre-parata ed è ora sul tavolo del Consigliod’amministrazione. Se ci fosse luce verde,nel 2020 il TCS potrà offrire nuove e valideprestazioni ad un numero di soci sensibil-mente maggiore.

Può farci qualche esempio di innovazioni utilidurante il suo mandato presidenziale?Abbiamo sviluppato molti nuovi elementiche vanno a profitto dei soci. Ad esempio:per favorire il soccorso stradale i nostri 220pattugliatori riceveranno i mezzi di lavoropiù moderni, affinché possano trattare inmodo ancora migliore le circa 300000 pan-ne stradali sulle quali intervengono ognianno. Per quanto riguarda il Libretto ETI,abbiamo istituito un nostro servizio medi-co in proprio, con una propria centrale digestione per l’intervento di aerei e ambu-lanze. In tal mondo, il TCS tratta i suoi sociin modo ancora più personale. Adesso rea-lizziamo i loro rimpatri sanitari con qualitàancora maggiore sebbene a costi molto piùbassi. Nell’ambito della protezione giuridi-ca Assista risolviamo molti casi e ancorapiù velocemente, a tutta soddisfazione deisoci. Inoltre, continuiamo ad ampliare l’of-ferta dei corsi di formazione e di perfezio-namento di guida, aprendo altre infrastrut-ture moderne: nel 2010 a Lignières e nel2012 a Derendingen. Nei nostri due alber-ghi e nella trentina di campeggi investiamomilioni ogni anno. Ed anche dopo la venditadelle nostre agenzie di viaggio alla Kuoni,

quest’ultima assieme al TCS continua avendere ai nostri soci viaggi di alta qualità,senza però che il Touring Club Svizzerodebba sopportare le grosse perdite del passato. Inoltre, 15 anni dopo il suo lancio,l’assicurazione per veicoli a motore AutoTCS sarà ottimizzata ulteriormente. Infine,stiamo lanciando una nuova carta di credi-to molto attrattiva, che comporta moltivantaggi per i soci.

Quali progetti del TCS orientati al futuro sono stati realizzati?Il Touring Club Svizzero ha fondato e svi-luppato l’Accademia della Mobilità, che re-cita un ruolo guida nella promozione dellamobilità elettrica e si impegna nel tema difutura attualità della mobilità degli anzia-

ni. È importante il nostro nuovo centro ser-vizi per il trattamento dei soci al telefono,per mail e per posta. Proponiamo anche pic-cole prestazioni complementari, come i cor-si di guida per i proprietari di veicoli Old-timer e Youngtimer. Potrei elencare ancoramolto, percepisce sicuramente che sonosoddisfatto.

Quali sono state le sue esperienze più positive durante questo periodo?Sono rimasto impressionato dalle grandio-se, e per nulla burocratiche, prestazionifornite dal TCS dopo l’eruzione del vulcanoislandese; durante grandi catastrofi congravi conseguenze sui nostri soci il TCS èsempre pronto. Sono anche contento per letante attestazioni di soddisfazione dei no-stri soci nei confronti delle straordinarie

prestazioni della Patrouille. Mi rallegro poi per il nuovo marchio con lo sgargiantecolor giallo e per il nuovo riposizionamentocomplessivo. In questo modo il TCS irradia fiducia in se stesso. Molto positivo è l’im-pegno del TCS nazionale e delle Sezioni afavore della sicurezza stradale, in partico-lare dei bambini e dei giovani, come puredegli anziani.

Cosa l’ha infastidita in seno al TCS e quali sono state le situazioni più difficili?Mi infastidiscono le lente procedure deci-sionali provocate dalle molte istanze esi-stenti. Lentezze che sono in relazione allanostra complicata organizzazione interna.Purtroppo, a causa dello scetticismo delleSezioni non sono state adottate alcune pra-tiche interessanti. La situazione più diffici-

«Le fondamenta del TCS sono poste»Il presidente del TCS Niklaus Lundsgaard-Hansen dimissionadalla sua carica e riflette sui traguardi raggiunti durante i suoi anni di presidenza. Prioritari erano la ristrutturazione, il grande impegno del TCS e il riposizionamento del marchio.

«Mi guardo indietro con benevolenza» M

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17 novembre 2011 | touring 19 | club e soci 33

Il presidente Niklaus Lundsgaard-Hansen si augura che il TCS applichi la sua strategia di crescita.

le l’ho vissuta il giorno in cui ho dovuto da-re il duro annuncio a circa 200 collaboratoriche i loro posti erano stati soppressi e chequindi dovevano lasciare il TCS. Tuttavia,ancora oggi sono convinto che quella deci-sione fosse necessaria nell’interesse di unTouring Club Svizzero forte a lungo termi-ne. Sono consapevole di non essermi fattosolo degli amici.

Quale ruolo dovrebbero avere secondo lei le Sezioni cantonali del club?Le 24 Sezioni assicurano una rete persona-lizzata in tutta la Svizzera. Sono decisiveper la politica e per prestazioni quali lecampagne a favore della sicurezza stradale.I 18 centri tecnici sezionali sono utili ai sociper i controlli e le analisi dei veicoli, comepure per le molte proposte di perfeziona-

mento di guida. Tuttavia, quella indipen-denza dal TCS nazionale proclamata damolte Sezioni cantonali impedisce decisio-ni puntuali e la loro realizzazione avvienedurante complessi preparativi sull’interoterritorio nazionale. Un TCS senza Sezioninon posso immaginarmelo, però è impor-tante che le sezioni sviluppino ulteriormen-te le loro strutture e prestazioni a beneficiodei soci del TCS.

Lei è stato rieletto a giugno con una chiaramaggioranza, perché dà le dimissioni solopochi mesi dopo?Nel giugno 2011 volevo la continuità ed erofelice di un nuovo impegno nel TCS. Duran-te l’Assemblea dei delegati straordinariadel 25 novembre 2011 dovrà essere elettoun nuovo Consiglio d’amministrazione al-

largato a 25 membri. Ho fatto una nuovavalutazione della situazione. Nei prossimianni ci saranno nuovi complessi progetti eriforme, per i quali il TCS ha bisogno di unacollaborazione particolarmente stretta conle sezioni e queste con la sede centrale.Queste pratiche possono avere successosoltanto se esiste la reale volontà di colla-borazione. Siccome io dal 2008 mi sonoesposto senza cautela a favore di ampie in-novazioni nel TCS nazionale, non sono piùsicuro di avere ancora la sufficiente fiduciada parte della maggioranza delle Sezioni,per poter affrontare con successo i prossi-mi cambiamenti. Ecco perché, secondo me,è nell’interesse del TCS che questi obiettivisiano raggiunti da un presidente centraleproveniente dalla cerchia dei presidenti se-zionali.

Quali auguri esprime al TCS?A breve termine mi auguro l’elezione delsuccessore più giusto per il successo delTCS. Egli deve rappresentare una cernieratra le esigenze nazionali e quelle regionali,come pure tra le regioni linguistiche. Comeho fatto io, dovrà anche prendersi carico di decisioni impopolari. Il futuro grandeConsiglio d’amministrazione di cui farannoparte i rappresentanti di ogni sezione dovràprendersi rapidamente la responsabilitàper l’insieme della Svizzera. È importanteche la strategia elaborata negli ultimi tem-pi sia adottata presto e poi messa in vigore.O il TCS si dota adesso di una strategia dicrescita con moderni strumenti di lavoro eprestazioni tagliate su scala nazionale e re-gionale oppure stagnerà e in pochi anniperderà molta forza e attrattività. Ed io miauguro che i collaboratori lavorino assiemecon entusiasmo per questo futuro.

Sa già cosa farà dopo il suo ritiro dal TouringClub Svizzero?No. Mi vedo in una posizione dirigenzialenel settore della mobilità. Oppure riprendola mia attività di consulenza con una com-binazione di vari progetti e compiti, cheavevo abbandonato poco prima della miaelezione a presidente centrale del TCS nel2008. Poco prima del mio 54° compleannomi sento pieno d’intraprendenza.«

Intervista: hwm/fm

In pilloleNiklaus Lundsgaard-Hansen è presidente del TouringClub Svizzero dal 2008. Di formazione avvocato econsulente aziendale, abita a Lugnorre nel CantonFriburgo. Prima di approdare al TCS, ha lavorato tral’altro come collaboratore personale dell’ex consi-gliere federale Adolf Ogi e come associato presso lasocietà di revisione Pricewaterhouse Coopers. Tra isuoi hobby vi sono la Storia e le automobili d’epoca.

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Tagliando da spedire a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 031 380 50 06; e-mail: [email protected]. Per ev. domande: TCS, «TouringShop», tel. 031 380 50 15, o direttamente presso il fabbricante, AZU AG, tel. 031 850 00 90 (non è possibile ordinare per telefono). Ditta partner/consegna: AZU AG, 3322 Schönbühl, unicamente in Svizzera e Liechtenstein.

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17 novembre 2011 | touring 19 | club e soci 35

Anche durante una tranquilla vacanza puòcapitare di aver bisogno di cure mediche.

Cure coperteovunque

›Kurt ha 67 anni e aveva vissuto una vitasenza carta di credito. Poi, la scorsa estate,ha scoperto Internet! Ed ha scoperto ancheche poteva ordinare on-line, e ad ottimiprezzi, le componenti per il suo grande hob-by: il ferromodellismo. Così, ha ordinato la nuova TCS MasterCard «Load&Go», unacarta prepagata dotata degli standard di sicurezza più elevati. Da allora ci ha presogusto e ha perfino prenotato un viaggio suInternet!

A 16 anni Lucas è andato per la prima vol-ta negli Usa senza genitori per frequentareun corso d’inglese. Giovane socio del Cool-down Club, ha approfittato dell’occasioneper ordinare la conveniente prepagata TCSMasterCard Cooldown Club senza tassa an-nuale. Prima di partire, Lucas ha caricatosulla carta 500 fr. Negli Usa la carta era ac-cettata ovunque e lui poteva controllare suInternet le sue spese grazie alla funzioneeService. Poco prima di rientrare, Lucas havisto un paio di bellissime scarpe sportive,ma i soldi rimasti sulla carta non erano suf-ficienti. I genitori, allora, gli hanno fatto ilregalo di compleanno accreditando sul suonumero IBAN l’importo necessario a soddi-sfare il suo desiderio.

TCS MasterCard hala formula giustaLanciata solo lo scorso agosto, la nuova carta di credito del TCS sta già riscuotendo un successo straordinario. Ecco alcuni esempi di utenti tipo.

La nuova TCS MasterCard vale anche come tessera di socio e dà diritto a molti vantaggi.

foto

TC

S,

iSto

ckp

ho

to

La 34enne Nicole è spesso in giro per laSvizzera per motivi di lavoro. Tuttavia, raramente ha nel borsellino molto denaro.Preferisce utilizzare la sua nuova TCS Ma-sterCard che permette di pagare piccoli im-porti fino a 40 franchi grazie alla funzionePay Pass senza inserire un codice PIN. E, afine mese, Nicole riceve direttamente sullafattura un bonus sulla cifra d’affari com-plessiva degli acquisti effettuati.

Tutto in una | Qualche sabato fa la fami-glia Meyer aveva programmato una gitaall’Alpamare di Pfäffikon. Ma una voltagiunti alla cassa del parco acquatico, papàRoger si è accorto di aver dimenticato acasa la sua tessera di socio TCS che glidava diritto al 15% di sconto sull’entrata.Per fortuna, però, la cassiera gli ha fattonotare che la sua TCS MasterCard valeanche come tessera sociale del club, dun-que anche per ottenere gli sconti concessidai partner del programma «Vantaggi soci».Conclusione: la famiglia ha risparmiato inun attimo ben 30 franchi!‹ tg

Info TouringLe nuove carte di credito TCS si possono ordinare su www.mastercard.tcs.ch o tel. 0844888111.

L’assicurazione malattia di basenon rimborsa la partecipazione aicosti sanitari da parte dei pazienti.Allora ci vogliono le Spese di curadel Libretto ETI del TCS.

›Come qui in Svizzera, anche moltisistemi sanitari dell’Unione Euro-pea e dei paesi dell’Associazione europea di libero scambio (AELS)prevedono una partecipazione a ca-rico dei pazienti per i costi di trat -tamento medico-sanitario. Ciò valeanche per molti turisti svizzeri che,mentre si trovano in viaggio, devonoimprovvisamente ricorrere ad un ricovero ospedaliero d’urgenza op-pure a trattamenti ambulatoriali inuno di tali paesi. Tuttavia, l’assicu-razione malattia obbligatoria sviz-zera non rimborsa questa quota acarico del paziente che ha dovutocurarsi all’estero. Lo fa, invece, l’as-sicurazione «Spese di cura» abbina-ta al Libretto ETI Europa.

Per soli 32 franchi all’anno, l’assi-curazione del TCS prende a carico laparte di spese non coperte dall’assi-curazione malattia di base, conse-guenti a cure mediche o di soggiornoospedaliero in tutti i paesi europeifino agli Urali e negli Stati del baci-no Mediterraneo del Medioriente edel Nord Africa. Naturalmente, sonoesclusi Svizzera e Liechtenstein, do-ve interviene l’assicurazione malat-tia obbligatoria.

Inoltre, per altri 45 fr. l’anno sipuò stipulare la variante Spese dicura «Fuori Europa» abbinata al Libretto ETI Mondo.‹ tg

Info TouringLe Condizioni generali d’assicurazione e le liste complete dei Paesi coperti dalle «Spese di cura» del TCS si possono scaricare dal sito www.eti.ch (rubrica: Assistenza viaggi) oppure richiedere a: tel. 0844888111.

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17 novembre 2011 | touring 19 | club e soci 35

Anche durante una tranquilla vacanza puòcapitare di aver bisogno di cure mediche.

Cure coperteovunque

›Kurt ha 67 anni e aveva vissuto una vitasenza carta di credito. Poi, la scorsa estate,ha scoperto Internet! Ed ha scoperto ancheche poteva ordinare on-line, e ad ottimiprezzi, le componenti per il suo grande hob-by: il ferromodellismo. Così, ha ordinato la nuova TCS MasterCard «Load&Go», unacarta prepagata dotata degli standard di sicurezza più elevati. Da allora ci ha presogusto e ha perfino prenotato un viaggio suInternet!

A 16 anni Lucas è andato per la prima vol-ta negli Usa senza genitori per frequentareun corso d’inglese. Giovane socio del Cool-down Club, ha approfittato dell’occasioneper ordinare la conveniente prepagata TCSMasterCard Cooldown Club senza tassa an-nuale. Prima di partire, Lucas ha caricatosulla carta 500 fr. Negli Usa la carta era ac-cettata ovunque e lui poteva controllare suInternet le sue spese grazie alla funzioneeService. Poco prima di rientrare, Lucas havisto un paio di bellissime scarpe sportive,ma i soldi rimasti sulla carta non erano suf-ficienti. I genitori, allora, gli hanno fatto ilregalo di compleanno accreditando sul suonumero IBAN l’importo necessario a soddi-sfare il suo desiderio.

TCS MasterCard hala formula giustaLanciata solo lo scorso agosto, la nuova carta di credito del TCS sta già riscuotendo un successo straordinario. Ecco alcuni esempi di utenti tipo.

La nuova TCS MasterCard vale anche come tessera di socio e dà diritto a molti vantaggi.

foto

TC

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La 34enne Nicole è spesso in giro per laSvizzera per motivi di lavoro. Tuttavia, raramente ha nel borsellino molto denaro.Preferisce utilizzare la sua nuova TCS Ma-sterCard che permette di pagare piccoli im-porti fino a 40 franchi grazie alla funzionePay Pass senza inserire un codice PIN. E, afine mese, Nicole riceve direttamente sullafattura un bonus sulla cifra d’affari com-plessiva degli acquisti effettuati.

Tutto in una | Qualche sabato fa la fami-glia Meyer aveva programmato una gitaall’Alpamare di Pfäffikon. Ma una voltagiunti alla cassa del parco acquatico, papàRoger si è accorto di aver dimenticato acasa la sua tessera di socio TCS che glidava diritto al 15% di sconto sull’entrata.Per fortuna, però, la cassiera gli ha fattonotare che la sua TCS MasterCard valeanche come tessera sociale del club, dun-que anche per ottenere gli sconti concessidai partner del programma «Vantaggi soci».Conclusione: la famiglia ha risparmiato inun attimo ben 30 franchi!‹ tg

Info TouringLe nuove carte di credito TCS si possono ordinare su www.mastercard.tcs.ch o tel. 0844888111.

L’assicurazione malattia di basenon rimborsa la partecipazione aicosti sanitari da parte dei pazienti.Allora ci vogliono le Spese di curadel Libretto ETI del TCS.

›Come qui in Svizzera, anche moltisistemi sanitari dell’Unione Euro-pea e dei paesi dell’Associazione europea di libero scambio (AELS)prevedono una partecipazione a ca-rico dei pazienti per i costi di trat -tamento medico-sanitario. Ciò valeanche per molti turisti svizzeri che,mentre si trovano in viaggio, devonoimprovvisamente ricorrere ad un ricovero ospedaliero d’urgenza op-pure a trattamenti ambulatoriali inuno di tali paesi. Tuttavia, l’assicu-razione malattia obbligatoria sviz-zera non rimborsa questa quota acarico del paziente che ha dovutocurarsi all’estero. Lo fa, invece, l’as-sicurazione «Spese di cura» abbina-ta al Libretto ETI Europa.

Per soli 32 franchi all’anno, l’assi-curazione del TCS prende a carico laparte di spese non coperte dall’assi-curazione malattia di base, conse-guenti a cure mediche o di soggiornoospedaliero in tutti i paesi europeifino agli Urali e negli Stati del baci-no Mediterraneo del Medioriente edel Nord Africa. Naturalmente, sonoesclusi Svizzera e Liechtenstein, do-ve interviene l’assicurazione malat-tia obbligatoria.

Inoltre, per altri 45 fr. l’anno sipuò stipulare la variante Spese dicura «Fuori Europa» abbinata al Libretto ETI Mondo.‹ tg

Info TouringLe Condizioni generali d’assicurazione e le liste complete dei Paesi coperti dalle «Spese di cura» del TCS si possono scaricare dal sito www.eti.ch (rubrica: Assistenza viaggi) oppure richiedere a: tel. 0844888111.

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17 novembre 2011 | touring 19 | club e soci 37

Con Test & Training TCS

Imparare a guidare su neve e ghiaccioGuidare in modo sicuro con condizioni in-vernali è qualcosa che va esercitato. Infatti,su ghiaccio o neve ogni veicolo reagisce inmodo diverso, a dipendenza pure del tipo di trazione che ha: anteriore, posteriore o4�4. E anche lo spazio di frenata cambiacon o senza ABS. Per insegnare ai condu-centi come padroneggiare il proprio veicoloin condizioni estreme, Test & Training TCSorganizza durante l’inverno dei corsi diperfezionamento di guida su piste ghiac-ciate e innevate ad Ambrì (Leventina), Zer-nez (Engadina), St.Stephan (Oberland Ber-nese) e Bourg St.Pierre (Gran San Bernar-do). Per date e iscrizioni si consulti il sitowww.test-e-trainingtcs.ch (rubrica: Neve &Ghiaccio). ac

Con Eco4you sisfida il consumoTra oltre mille candidati nati nel 1994, sedici sono stati estratti a sorte e hanno otte-nuto la possibilità di partecipare alla 11a edizione della sfida Eco4you Challenge, chesi è svolta lo scorso 20 ottobre sulla pista del Centro di guida del TCS a Lignières. I16 ragazzi sono stati suddivisi in quattro squadre che si sono sfidate in una gara alrisparmio di carburante, subito dopo aver appreso i primi rudimenti della guida. Ilteam vincitore ha fatto registrare un consumo di soli 4,12 litri su 100 km, grazie a unaccorto dosaggio del pedale del gas. La Challenge Eco4you, organizzata tutti gli annida Opel con TCS, BP e Michelin, intende dimostrare che è possibile imparare a guidarerisparmiando sin dalla prima lezione. Nella foto i quattro 17enni che hanno vinto uncorso di guida gratuito per conseguire la patente: Kevin Maino (SH), Maxime Berberat(BE), Sarah Gabriela Rohner (TG) e Michel Devaux (BE). ac

ald

Prezzi e prestazioni TCStelefono 0844888111 o www.tcs.ch

Affiliazione www.tcs.ch

Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rataTessera partner/giovani Fr. 44.–Non motorizzati Fr. 32.–Cooldown Club membercard Fr. 66.–Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.–Juniores (con Velo Assistance e RC) a seconda della SezioneQuota per socio campeggiatore TCS(solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.–

(camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–)

ETI TCS www.eti.ch

Europa motorizzato «Famiglia» Fr.103.–Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.–Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.–Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.–Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.–Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.–Spese di cura Europa Fr. 32.–Spese di cura fuori Europa Fr. 45.–

Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda

Per veicoli aziendaliSoccorso stradale da Fr. 134.–Protezione giuridica di circolazione da Fr.111.–

Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch

per tutta la famiglia Fr. 28.–20% di sconto per i titolari del Libretto ETI

ASSISTA TCS www.assista.ch

Assicurazione protezione giuridicaCircolazione «Ind.» Fr. 66.– «Fam.» Fr. 96.–Privata senza sottoscrivere la circolazione«Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.–Privata con circolazione già sottoscritta«Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.–Immobili Fr. 60.–

Auto TCS www.autotcs.ch

Responsabilità civile, casco parziale, cascocollisione, capitale incidente, protezione delbonus, danni di parcheggio 0800801800

Assicurazioni due ruotewww.assicurazionitcs.ch

Velo-Assistance. Con protezione giuridica, assistenza e copertura casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–*copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–*Moto-Assistance(soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–*Ai motociclisti in Svizzera e all’estero

* prezzi soci TCS

Carta di credito TCS

TCS MasterCard Gold Fr.100.–TCS MasterCard Fr. 50.–TCS MasterCard Load&Go Fr. 25.–TCS MasterCard COOLDOWN CLUB Fr. 0.–TCS MasterCard drive Fr. 50.–TCS American Express drive Gold Fr.100.–

Infotech www.infotechtcs.ch

Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori emette a disposizione dei soci informa zioni rac-colte e redatte in modo competente e neutrale.

Test&Training www.test-e-trainingtcs.ch

Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento diguida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz,Stockental e Emmen.

Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch

corsi obbligatori per la licenza di condurre.

Viaggi TCS www.viaggi-tcs.ch

Viaggi 0844 888 333Camping www.campingtcs.ch 022 417 25 20Alberghi Schloss Ragaz, Bad Ragazwww.hotelschlossragaz.ch 081 303 77 77Bellavista, Vira Gambarognowww.hotelbellavista.ch 091 795 11 15Ciclo e svago www.bici.tcs.ch

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17 novembre 2011 | touring 19 | club e soci 37

Con Test & Training TCS

Imparare a guidare su neve e ghiaccioGuidare in modo sicuro con condizioni in-vernali è qualcosa che va esercitato. Infatti,su ghiaccio o neve ogni veicolo reagisce inmodo diverso, a dipendenza pure del tipo di trazione che ha: anteriore, posteriore o4�4. E anche lo spazio di frenata cambiacon o senza ABS. Per insegnare ai condu-centi come padroneggiare il proprio veicoloin condizioni estreme, Test & Training TCSorganizza durante l’inverno dei corsi diperfezionamento di guida su piste ghiac-ciate e innevate ad Ambrì (Leventina), Zer-nez (Engadina), St.Stephan (Oberland Ber-nese) e Bourg St.Pierre (Gran San Bernar-do). Per date e iscrizioni si consulti il sitowww.test-e-trainingtcs.ch (rubrica: Neve &Ghiaccio). ac

Con Eco4you sisfida il consumoTra oltre mille candidati nati nel 1994, sedici sono stati estratti a sorte e hanno otte-nuto la possibilità di partecipare alla 11a edizione della sfida Eco4you Challenge, chesi è svolta lo scorso 20 ottobre sulla pista del Centro di guida del TCS a Lignières. I16 ragazzi sono stati suddivisi in quattro squadre che si sono sfidate in una gara alrisparmio di carburante, subito dopo aver appreso i primi rudimenti della guida. Ilteam vincitore ha fatto registrare un consumo di soli 4,12 litri su 100 km, grazie a unaccorto dosaggio del pedale del gas. La Challenge Eco4you, organizzata tutti gli annida Opel con TCS, BP e Michelin, intende dimostrare che è possibile imparare a guidarerisparmiando sin dalla prima lezione. Nella foto i quattro 17enni che hanno vinto uncorso di guida gratuito per conseguire la patente: Kevin Maino (SH), Maxime Berberat(BE), Sarah Gabriela Rohner (TG) e Michel Devaux (BE). ac

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Prezzi e prestazioni TCStelefono 0844888111 o www.tcs.ch

Affiliazione www.tcs.ch

Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rataTessera partner/giovani Fr. 44.–Non motorizzati Fr. 32.–Cooldown Club membercard Fr. 66.–Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.–Juniores (con Velo Assistance e RC) a seconda della SezioneQuota per socio campeggiatore TCS(solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.–

(camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–)

ETI TCS www.eti.ch

Europa motorizzato «Famiglia» Fr.103.–Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.–Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.–Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.–Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.–Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.–Spese di cura Europa Fr. 32.–Spese di cura fuori Europa Fr. 45.–

Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda

Per veicoli aziendaliSoccorso stradale da Fr. 134.–Protezione giuridica di circolazione da Fr.111.–

Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch

per tutta la famiglia Fr. 28.–20% di sconto per i titolari del Libretto ETI

ASSISTA TCS www.assista.ch

Assicurazione protezione giuridicaCircolazione «Ind.» Fr. 66.– «Fam.» Fr. 96.–Privata senza sottoscrivere la circolazione«Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.–Privata con circolazione già sottoscritta«Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.–Immobili Fr. 60.–

Auto TCS www.autotcs.ch

Responsabilità civile, casco parziale, cascocollisione, capitale incidente, protezione delbonus, danni di parcheggio 0800801800

Assicurazioni due ruotewww.assicurazionitcs.ch

Velo-Assistance. Con protezione giuridica, assistenza e copertura casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–*copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–*Moto-Assistance(soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–*Ai motociclisti in Svizzera e all’estero

* prezzi soci TCS

Carta di credito TCS

TCS MasterCard Gold Fr.100.–TCS MasterCard Fr. 50.–TCS MasterCard Load&Go Fr. 25.–TCS MasterCard COOLDOWN CLUB Fr. 0.–TCS MasterCard drive Fr. 50.–TCS American Express drive Gold Fr.100.–

Infotech www.infotechtcs.ch

Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori emette a disposizione dei soci informa zioni rac-colte e redatte in modo competente e neutrale.

Test&Training www.test-e-trainingtcs.ch

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Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch

corsi obbligatori per la licenza di condurre.

Viaggi TCS www.viaggi-tcs.ch

Viaggi 0844 888 333Camping www.campingtcs.ch 022 417 25 20Alberghi Schloss Ragaz, Bad Ragazwww.hotelschlossragaz.ch 081 303 77 77Bellavista, Vira Gambarognowww.hotelbellavista.ch 091 795 11 15Ciclo e svago www.bici.tcs.ch

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Termine di invio: 9 febbraio 2012fi no ad esaurimento delle scorte

C ognome: Nome: E-mail:

Indirizzo: NAP/Luogo: Tel. (diurno):

N. socio TCS: Data: Firma: Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 031 380 50 06; e-mail: [email protected]; per domande: TCS, «Touring Shop», tel. 031 380 50 15 (non si accettano ordinazioni per telefono). Ditta partner/spedizione: Max Versand, 8340 Hinwil, tramite posta, solo in Svizzera e nel Liechtenstein.

Gustosi smoothies fatti in casa!

• Finalmente una centrifuga anche per la frutta morbida• Frutta e verdura centrifugate in pochi secondi• Centrifuga per frutta e verdura morbida e dura• Bicchiere in cui confl uisce direttamente il succo ottenuto• Grande recipiente di raccolta per gli scarti

(resti di frutta e verdura centrifugate)• Resti riutilizzabili per diverse ricette• Motore silenzioso e affi dabile nel tempo• Consumo energetico minimo (solo 150 Watt)• Elemento grattugia e microfi ltro in acciaio inox• Pulizia veloce e semplice• Nessun limite alla creatività – succhi freschi,

senza additivi• Freschezza garantita – a tutto vantaggio

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coloro che ogni giorno vogliono farsi del bene

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Page 40: Touring 19 / 2011 italiano

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Fr. 256.20

Tagliando d’ordinazione Ordino a prezzo speciale (+ Fr. 14.50 per spese di spedizione):

pz SNOW BLOWER 1600 Fr. 256.20/pz invece di Fr. 427.–/pz (N. art. 90096.00)

Termine di invio: 9 febbraio 2012 fi no ad esaurimento delle scorte

C ognome: Nome: E-mail:

Via/N.: CAP/Località: Tel. (diurno):

N. socio TCS: Luogo/Data: Firma: Tagliando da spedire a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 031 380 50 06; e-mail: [email protected]. Per ev. domande: TCS, «Touring Shop», tel. 031 380 50 15 (non è possibile ordinare per telefono). Ditta partner/spedizione: Max Versand, Hinwil, unicamente in Svizzera e Liechtenstein.

Un inverno particolarmente innevato non è solo sinonimo di sole, montagna e incantevoli baite, ma anche di ore passate a spalare la neve, a sgomberare vialetti e marcia-piedi. Certo, per la vostra sicurezza e per quella degli altri passanti che transitano sulla vostra proprietà. Ora però potete dimenticare la fatica e il mal di schiena. Con SNOW BLOWER 1600, lo spazzaneve elettrico, il lavoro sarà divertimento. Questo spazzaneve non avrà mai problemi di avviamento nemmeno nelle giornate più fredde. Il potente motore elet-trico da 1600 watt vi consente di ripulire le aree interessate in un batter d’occhio. Manovrare SNOW BLOWER 1600 è semplice come utilizzare un tosaerba. Per sgomberare marciapiedi, vialetti, piazzali, accessi, rampe e parcheggi o per creare zone libere da neve attorno a casa o sulla terraz-za, la soluzione è una sola: SNOW BLOWER 1600 – per un inverno tranquillo.

Angolo di rotazione camino 170°.

Dimenticate le ore passate a spalar neve! Ora c’è SNOW BLOWER 1600, lo spazzaneve elettrico.

Dimensioni blocco motore: 49,5 x 69 x 50 cm (incl. camino)

Cavo elettrico di 15 metri compreso

Dati tecnici:Potenza motore: 1600 WAltezza max. neve: 35 cmLarghezza di lavoro: 40 cm

Distanza getto: 5-6 mPeso: 16 kgAltezza manubrio: 90 cm

17 novembre 2011 | touring 19 | la pagina dei lettori 41

impressumtouring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W.Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Jacques- Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, MathiasWyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Karin Graniello (t), Irene Mikovcic-Christen (assistentecaporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeer strasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06.E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83141, totale:1325035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 38721 16, fax 031 38721 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIECen tre d’impression Edipresse Lau sanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS,cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844888111; e-mail: [email protected]. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Tou-ring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Situazione disastrosa sui marciapiedi «Touring» 18/2011

Camminando con la mia cagnolina lungo ilfiume da Molino Nuovo a Pregassona, la situazione è alquanto disastrosa. Quandocosteggio il fiume debbo sempre guardarmile spalle perché la maggior parte delle voltele biciclette sfrecciano come dei siluri. Per-tanto dobbiamo starcene a bordo fiume enon vi dico le litigate. Sono del parere chegli spazi non possono essere condivisi trabici e pedoni; è assurdo. Ma mio malgradomi accorgo che addirittura ci sono dei car-telli che permettono l’accesso alle bici dovefino a poco tempo fa era zona esclusiva peri pedoni. Posso capire, visto che anch’ioogni tanto uso la bici, che viaggiare sullestrade sia pericoloso se non addirittura al-lucinante. Ma la soluzione di condividere lostesso spazio non può e non deve essere fat-tibile. In tutta sincerità non mi sento più alsicuro quando passeggio, debbo continua-mente guardarmi le spalle, oltre che a stareal bordo. Non calcoliamo, poi, le vetture suimarciapiedi. Patrizia Noris (@)

Bici sui marciapiedi solo per bambiniAndare in bicicletta sul marciapiede do-vrebbe essere vietato per principio. Ma sipotrebbero fissare eccezioni nel caso dibambini piccoli accompagnati, per i qualila strada è ancor troppo pericolosa.

Samuel Bächler (@)

L’indisciplina non conosce etàChe i pedoni si sentano minacciati dai cicli-sti, è un fatto. E in genere si sottintende chesi tratta perlopiù di giovani ciclisti. Ma l’al-tro fatto è che i ciclisti indisciplinati sono

forum

foto

mw

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Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve èla lettera, maggiore è la probabilità che venga pubbli-cata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile in viare le lettere per e-mail: [email protected]. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione onlinedi «Touring» (www.touring.ch).

il concorso

L’eleganza in rosso

L’orologio Wenger Sport Elegance Co-lors Made in Switzerland, di un diametrodi 32 mm, seduce grazie al suo designelegante. La brillantezza della lunetta,in cui sono incastonati cristalli alpinirossi, conferisce a questa gamma fem-minile un tocco raffinato. Con il vetro inzaffiro, la cassa in acciaio inossidabile316L e il cinturino in cuoio rosso, è im-permeabile fino a 100 metri e beneficiadi una garanzia internazionale di treanni. In palio un set Wenger Sport Ele-gance Colors con coltellino tascabileNail Clip 580 di 444 franchi.

Sponsor del premio: Wenger SA, Delémont, www.wenger.ch

Le domande: 1. Quale sport promuove tra i giovani

l’associazione Snow for free?2. Quale cabriolet è stato sottoposto

al nostro test?3. In quale città francese si svolge

la Fête des Lumières?

Si possono fornire le risposte per posta (solosu cartolina postale), tramite SMS o www.touring.ch, indicando le generalità.

Concorso 17/11: Maria Grazia Crameri diSamedan ha vinto il soggiorno in Germania.

Condizioni di partecipazione: il concorso di«Touring» è aperto a tutti, ad eccezione deicollaboratori del TCS e dei loro famigliari. Ivincitori saranno estratti a sorte e avvertitiper iscritto. I premi non possono essere sosti-tuiti da una somma di denaro equivalente.Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Nonsarà possibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna;SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte osu www.touring.ch. Termine d’invio: 4 dicembre 2011

sempre più persone di una certa età, chenon si attengono più a quelle regole, che in-vece sono rimaste ovvie per automobilisti emotociclisti. Rob. Steph. Portmann (@)

Poco rispetto, molta aggressivitàDopo molti anni durante i quali ho analiz-zato la situazione in silenzio, ora devo pro-prio dire che tra i ciclisti è aumentata nonsolo la mancanza di rispetto, ma anche l’ag-gressività. Oggi il malcostume di non osser-vare determinate disposizioni è diventatouna prassi tollerata dai più e sembra pro-prio difficile riuscire a tornare alla norma-lità. Chris Zahnd (@)

Marciapiedi come ciclopisteHo 85 anni e vado ancora in bicicletta, manon smetto di arrabbiarmi per la cattivaabitudine di usare i marciapiedi come sefossero ciclopiste. Hans Strässle (@)

Un test dei taxi discutibile«Touring» 17/2011

Sono rimasta meravigliata dalla scarsa valutazione dei taxi ad Amsterdam. Ho avu-to un’esperienza diversa. Un autista genti-le, paziente, un’auto stralucida, diverse de-stinazioni e alla fine una sorpresa: solo 29euro. Invece di stare in colonna, ad Amster-dam i taxi possono circolare sulla corsia deltram. Elrina Bomben, Zurigo

Page 41: Touring 19 / 2011 italiano

17 novembre 2011 | touring 19 | la pagina dei lettori 41

impressumtouring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W.Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Jacques- Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, MathiasWyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Karin Graniello (t), Irene Mikovcic-Christen (assistentecaporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeer strasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06.E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83141, totale:1325035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 38721 16, fax 031 38721 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIECen tre d’impression Edipresse Lau sanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS,cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844888111; e-mail: [email protected]. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Tou-ring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Situazione disastrosa sui marciapiedi «Touring» 18/2011

Camminando con la mia cagnolina lungo ilfiume da Molino Nuovo a Pregassona, la situazione è alquanto disastrosa. Quandocosteggio il fiume debbo sempre guardarmile spalle perché la maggior parte delle voltele biciclette sfrecciano come dei siluri. Per-tanto dobbiamo starcene a bordo fiume enon vi dico le litigate. Sono del parere chegli spazi non possono essere condivisi trabici e pedoni; è assurdo. Ma mio malgradomi accorgo che addirittura ci sono dei car-telli che permettono l’accesso alle bici dovefino a poco tempo fa era zona esclusiva peri pedoni. Posso capire, visto che anch’ioogni tanto uso la bici, che viaggiare sullestrade sia pericoloso se non addirittura al-lucinante. Ma la soluzione di condividere lostesso spazio non può e non deve essere fat-tibile. In tutta sincerità non mi sento più alsicuro quando passeggio, debbo continua-mente guardarmi le spalle, oltre che a stareal bordo. Non calcoliamo, poi, le vetture suimarciapiedi. Patrizia Noris (@)

Bici sui marciapiedi solo per bambiniAndare in bicicletta sul marciapiede do-vrebbe essere vietato per principio. Ma sipotrebbero fissare eccezioni nel caso dibambini piccoli accompagnati, per i qualila strada è ancor troppo pericolosa.

Samuel Bächler (@)

L’indisciplina non conosce etàChe i pedoni si sentano minacciati dai cicli-sti, è un fatto. E in genere si sottintende chesi tratta perlopiù di giovani ciclisti. Ma l’al-tro fatto è che i ciclisti indisciplinati sono

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Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve èla lettera, maggiore è la probabilità che venga pubbli-cata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile in viare le lettere per e-mail: [email protected]. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione onlinedi «Touring» (www.touring.ch).

il concorso

L’eleganza in rosso

L’orologio Wenger Sport Elegance Co-lors Made in Switzerland, di un diametrodi 32 mm, seduce grazie al suo designelegante. La brillantezza della lunetta,in cui sono incastonati cristalli alpinirossi, conferisce a questa gamma fem-minile un tocco raffinato. Con il vetro inzaffiro, la cassa in acciaio inossidabile316L e il cinturino in cuoio rosso, è im-permeabile fino a 100 metri e beneficiadi una garanzia internazionale di treanni. In palio un set Wenger Sport Ele-gance Colors con coltellino tascabileNail Clip 580 di 444 franchi.

Sponsor del premio: Wenger SA, Delémont, www.wenger.ch

Le domande: 1. Quale sport promuove tra i giovani

l’associazione Snow for free?2. Quale cabriolet è stato sottoposto

al nostro test?3. In quale città francese si svolge

la Fête des Lumières?

Si possono fornire le risposte per posta (solosu cartolina postale), tramite SMS o www.touring.ch, indicando le generalità.

Concorso 17/11: Maria Grazia Crameri diSamedan ha vinto il soggiorno in Germania.

Condizioni di partecipazione: il concorso di«Touring» è aperto a tutti, ad eccezione deicollaboratori del TCS e dei loro famigliari. Ivincitori saranno estratti a sorte e avvertitiper iscritto. I premi non possono essere sosti-tuiti da una somma di denaro equivalente.Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Nonsarà possibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna;SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte osu www.touring.ch. Termine d’invio: 4 dicembre 2011

sempre più persone di una certa età, chenon si attengono più a quelle regole, che in-vece sono rimaste ovvie per automobilisti emotociclisti. Rob. Steph. Portmann (@)

Poco rispetto, molta aggressivitàDopo molti anni durante i quali ho analiz-zato la situazione in silenzio, ora devo pro-prio dire che tra i ciclisti è aumentata nonsolo la mancanza di rispetto, ma anche l’ag-gressività. Oggi il malcostume di non osser-vare determinate disposizioni è diventatouna prassi tollerata dai più e sembra pro-prio difficile riuscire a tornare alla norma-lità. Chris Zahnd (@)

Marciapiedi come ciclopisteHo 85 anni e vado ancora in bicicletta, manon smetto di arrabbiarmi per la cattivaabitudine di usare i marciapiedi come sefossero ciclopiste. Hans Strässle (@)

Un test dei taxi discutibile«Touring» 17/2011

Sono rimasta meravigliata dalla scarsa valutazione dei taxi ad Amsterdam. Ho avu-to un’esperienza diversa. Un autista genti-le, paziente, un’auto stralucida, diverse de-stinazioni e alla fine una sorpresa: solo 29euro. Invece di stare in colonna, ad Amster-dam i taxi possono circolare sulla corsia deltram. Elrina Bomben, Zurigo

Page 42: Touring 19 / 2011 italiano

42 l’incontro | touring 19 | 17 novembre 2011

In questo modo, il cliente trova tutto sottolo stesso tetto: una vasta scelta con unaconsulenza competente e ad un prezzo con-correnziale.

Quale ruolo gioca la «svizzeritudine» nei suoi prodotti? Soprattutto sui mercati esteri come gli StatiUniti, il marchio svizzero gioca un ruolo im-portante. In tutto il mondo, la croce elveticaè simbolo di qualità, innovazione e affida-bilità. Sono criteri che noi rispettiamo an-che nella produzione dei nostri 38 modellidi sci. Ci si fida della capacità degli svizzeridi fabbricare prodotti di prima qualità pergli sport invernali.

La produzione in Svizzera non è troppo cara? Fa parte della nostra strategia: ogni annoproduciamo in Svizzera tutti i nostri 50000paia di sci. Occupiamo 230 dipendenti (dicui 50 persone nella produzione), tra questimolti di lunga data, che possiedono un’im-mensa esperienza nella costruzione di sci,garantendoci un’alta qualità.

Quali pensa che siano le nuove tendenze negli sport sulla neve?Sono piuttosto conservatore e non posso fare a meno di pensare che lo sci rimarrà ilprotagonista per ancora tanto tempo. Ci so-no comunque delle novità che in genere nonriescono a imporsi tra la gente in modo duraturo. L’importante è, però, che semprepiù persone desiderano trascorrere il tem-po libero nella natura e fare del movimentonella neve, non importa in che forma. Neglianni più recenti la gente ha dimostrato dicomportarsi in modo polivalente.

Che importanza dà alle gare sciistiche? Un ruolo molto importante. In primo luogo,le stelle dello sci svolgono una funzione diesempio tra i giovani, poi le gare sportivesono decisive per lo sviluppo e l’innovazio-ne dei nostri prodotti e infine la piattafor-ma internazionale della Coppa del Mondocostituisce un impulso per il mercato inter-nazionale.

Come si posizionerà Stöckli in futuro? Ancora oggi siamo piuttosto concentratisulla stagione invernale e in futuro molti-plicheremo gli sforzi nel periodo estivo. De-sideriamo posizionarci come un offerentedi articoli outdoor per tutto l’anno.«

Intervista: Felix Maurhofer

Beni Stöckli Junior è uno degli ultimi fabbricanti svizzeri di sci. La sua azienda familiare li produce dal lontano 1935e gestisce una propria rete di filiali di vendita.

voglia d’innovazione. Per far tutto questo,dunque, è necessario molto tempo.

Come può imporsi un produttore elvetico sul mercato?In quanto produttori investiamo molto nel-lo sviluppo dei nostri sci e delle nostre bici.Questi prodotti principali vengono comple-tati nelle nostre 14 filiali con l’assortimen-to di oltre cento altri fabbricanti di marca.

»Cosa rende buono uno sci?Beni Stöckli: Naturalmente, deve essere dibuona qualità e soddisfare le esigenze deiconsumatori. Per questo lo sci in sé non ètutto: deve essere di qualità anche ciò chegli ruota attorno, come la consulenza, il ser-vizio e una manutenzione competente. An-che il design gioca un ruolo sempre più importante. Deve venire incontro al gustodei clienti, come anche soddisfare la loro

Fabbricante di scidall’anima svizzera

Il CEO di Stöckli, Beni Stöckli, produce con la sua azienda 50 000 paia di sci svizzeri l’anno.

In pilloleBeni Stöckli Junior (42 anni) lavora dal 2000 allaStöckli Swiss Sports SA, dove nel 2008 è diventatoCEO dell’impresa di famiglia. Padre di due figli, è cresciuto a Wolhusen (LU), dove l’impresa ha sede. Ha studiato economia aziendale all’Universitàdi Berna. I suoi hobby sono: sciare, andare in bicicletta e gli sport con la palla.

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