Touring 04/2009 italiano

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5 marzo 2009 touring 4 www.touring.ch GAA 1214 Vernier 79° Salone dell’auto di Ginevra Si compra in piccolo 4–25 Stand del TCS al Salone Animazioni, informazioni e ricchi premi 25 Le perle del Pacifico Atolli e lagune da sogno nella Polinesia francese 30 Grandi guidatori La storia di un uomo che è sempre al volante 26 Concorso: vincete una Seat Ibiza Ecomotive 1.4 TDI 41 Il giornale della mobilità Veicoli elettrici in auge La batteria fa proseliti 10 I costruttori pensano al naso Il profumo dell’auto 22

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Il giornale della mobilità, edizione del 5 mars 2009

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5 marzo 2009 touring 4www.touring.ch GAA 1214 Vernier

79° Salone dell’auto di Ginevra

Si compra in piccolo 4–25

Stand del TCS al Salone Animazioni, informazioni e ricchi premi 25

Le perle del PacificoAtolli e lagune da sognonella Polinesia francese 30

Grandi guidatoriLa storia di un uomo che è sempre al volante 26

Concorso: vincete una Seat Ibiza Ecomotive 1.4 TDI 41

Il giornale della mobilità

Veicoli elettrici in auge

La batteriafa proseliti 10

I costruttori pensano al naso

Il profumo dell’auto 22

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5 marzo 2009 touring 4 editoriale e sommario 3

Un Salone dell’auto a prova di crisi»Una ricetta del successo in econo-mia può essere quella di adottare uncomportamento anticiclico. E que-sta è proprio la strategia perseguitaal 79° Salone dell’auto di Ginevra, inpiena crisi dell’industria automobi-listica. A parte General Motors, cheha ridotto la sua superficie esposi-tiva di almeno il 30 percento, tuttipigiano sull’acceleratore. I produt-tori manifestano la loro fiducia inun futuro roseo attraverso standgrandi come quelli del passato. Unabuona, e anche sana, dose di ottimi-smo: un comportamento anticiclico,infatti, può imprimere la spinta ne-cessaria a rendere positive le cifre divendita dei veicoli.

La gamma di 130 anteprime mon-diali ed europee annunciata a Gine-vra dimostra che l’industria auto-mobilistica non nasconde la testasotto la sabbia. I 700000 visitatoriattesi potranno prestare particolareattenzione a veicoli economici dinuova concezione che dispongono di tecnologie avanzate, soprattuttodi motori alternativi. I fabbricantid’auto hanno dimostrato da tempoche sono in grado di offrire ai visi-tatori del Salone sorprese piacevolianche in tempi duri come questi.

Si può, comunque, già sin d’oraprevedere che in avvenire il mondodelle quattro ruote non si concen-trerà principalmente sulla potenzadei motori. E chi continua a ignora-re questa massima, ben presto saràcostretto a controllare i propri libricontabili. La crisi in ogni caso, hacolpito duramente soprattutto colo-ro che troppo a lungo hanno ignora-to gli avvertimenti del mercato. E diquesto la crisi finanziaria non hacolpa. Il successo deve essere ricer-cato tra l’altro in concetti intelligen-ti e tecnologie innovative. In questomodo, il 79° Salone dell’automobilepuò continuare a rappresentare unbarometro per il settore e avere dun-que un effetto di richiamo. «

speciale salone

4 Novità per ogni gusto: all’esposizione internazionale dell’automobile di Ginevrafaranno bella mostra sugli stand diverse novità mondiali, europee e svizzere.

17 Leasing dell’auto: l’andamento alterno di un settore toccato dalla crisi finanziaria.

società e mobilità26 Il «macina chilometri»: le esperienze di chi trascorre per lavoro molte ore

al volante di un’auto, nella sempre più caotica circolazione stradale.29 Via Sicura: il TCS è d’accordo ma punta su una maggiore responsabilità personale.

viaggi e tempo libero30 Polinesia francese: alla ricerca dell’isola dei sogni tra Tahiti e uno dei variopinti

e innumerovoli atolli che formano questo paradiso dell’Oceano Pacifico.35 L’inglese in America: imparare la lingua prendendo parte a un corso itinerante.

club e soci37 La stagione della bici: il TCS propone un vasto programma per gli appassionati

delle due ruote, tra brevetti e manifestazioni slow up in tutto il Paese.37 Accessori per ciclisti: le agenzie TCS vendono abbigliamento speciale e caschi.

il consulente 29 | il punto, contatti TCS 39 | il concorso, impressum 41 |

l’incontro: Patrick Chappatte, il caricaturista 42

Foto di copertina: Raphael Forster (7Pictures)

26 30Felix Maurhofer, caporedattore

Fonte: Demoscope, Grafico: TCS Visuell

più fattoriconsumo /ambiente

18–34 anni

fascia d'età

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Sondaggio «Touring»: i criteri per comprare un’autoQuando acquista una vettura la maggior parte degli automobilistiguarda al consumo e all’ambiente: è il risultato di un sondaggio Demo-scope su 779 persone, effettuato alla vigilia del Salone di Ginevra.

La sensibilità dell’automobilista svizzero è però variabile: mentre il 32% degli interpellati tra i 55 e i74 anni quando acquista un’auto fa attenzione a consumo e ambiente, la quota scende al 16% nella fascia d’età tra 18 e 34 anni. Infatti, tra i più giovani si tratta anche di una questione di prezzo: il 21%dei 18–34enni guarda soprattutto a questo aspetto, contro solo l’11% di coloro che hanno tra i 55 e i74 anni. Interessante, infine, la differenza d’importanza tra città e campagna attribuita alla sicurezza.

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4 speciale salone touring 4 5 marzo 2009

›Questo Salone si distingue contempora-neamente per una diversità senza prece-denti e per la svolta ecologica avviata dal-l’automobile. Le marche utilizzano ognimezzo per raggiungere i loro obiettivi in-serendosi in molte nicchie e immaginan-done di nuove. Sul piano ambientale lapropulsione elettrica tende a soppianta-re la pila a combustibile (idrogeno). Manell’immediato i costruttori sfornano unnugolo di modelli a basso consumo. Ma se

esposti in esclusività. Tutto da guadagna-re in fatto di interesse.

I prototipi consentono precisamente difarsi un’idea delle vetture elettriche pro-messe a breve scadenza. Sull’esempio del-l’Opel Ampera, annunciata per il 2011, ver-sione europea della Chevrolet Volt, forte di un’autonomia di diverse centinaia dichilometri. Oltre ai prototipi già in parte

Il 79° Salone di Ginevra fa dimenticare la crisi grazie a un esauriente condensato delletendenze automobilistiche mondiali. Uno scrigno che consente ancora di sognare.

Anteprime mondiali (selezione) 1 Il bolide monopo-sto elettrico Rinspeed iChange si trasforma in un treposti azionando un pulsante 2 L’Opel Ampera, autoelettrica con un’estesa autonomia 3 Maybach riesu-ma la prestigiosa gamma Zeppelin: 640 CV dal modi-co prezzo di 400 000 euro 4 Il prototipo 200EX, os-sia la futura baby Rolls-Royce di 5,40 m 5 La BMW 5GT si ispira alle berline, alle SUV e ai coupé. Versionedefinitiva dall’autunno 6 La Mercedes-Benz classe E

coupé condivide la ribalta con la berlina ancora sco-nosciuta al grande pubblico 7 Berlina, monovolume eSUV: la crossover Peugeot 3008 è un mix stilistico 8 Una mini secondo i concetti Citroën, lo studio DSInside preannuncia una linea di prodotti alto di gam-ma 9 La Chevrolet Spark succederà alla cittadina tascabile Matiz. Ma non prima del 2010 10 L’attesis-sima Fiat 500C dotata di un tettuccio scorrevole saràlanciata questa primavera

Il gioiello ginevrino non si cura della crisi

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le novità abbondano, occorre anche sotto-lineare che le primizie di peso diventanopiù rare. A parte la cittadina VW Polo o laMercedes Benz classe E, si notano pochenovità clamorose. Quest’ultima berlina,inoltre, è già stata presentata in un ambi-to ristretto a Detroit. In compenso il Salo-ne conserva la primizia delle presentazio-ni dell’ultima ora. La Polo, i monovolumeRenault Scénic e Toyota Verso, come purela maggior parte dei prototipi, vi vengono

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maturi, come la Mitsubishi i-MiEV o laSmart elettrica, si nota un fiorire di picco-le marche emergenti, da scoprire nel Padi-glione verde dove troneggia l’attraente ca-briolet svizzero Lampo di 268 CV!

Invasione ibrida | Altra rivoluzione inmarcia, il lento diffondersi delle ibride conmotori termici ed elettrici. Prototipi, come

le massicce BMW X6 e Cadillac Escalade,entreranno prossimamente in produzione.Nell’immediato questo segmento si arric-chisce dell’Honda Insight e di nuove edizio-ni della Toyota Prius e della Lexus RX 450h.Ma la grande tendenza va a favore delle vetture a debole consumo. Quasi tutti i co-struttori lanciano modelli con basse emis-sioni di CO2 azionati da motorizzazioni die-sel come la VW Passat Bluemotion II chesbandiera un consumo di 4,9 l/100 km e

128 g/km di CO2. Si nota pure la netta pro-gressione dei sistemi di blocco automaticodel motore nella fase di arresto (stop/start).

Sotto l’influsso della società del tempo libero, i costruttori si lanciano in un’altraforma di adattamento all’ibrido: quella del-le carrozzerie.

Crossover & Co | Ne risultano delle cros-sover, come i prototipi BMW 5 GT, la FordMAV e la Peugeot 3008, che unisce stile SUV

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Anteprime mondiali (seguito) 1 Prossima alla pro-duzione di serie l’Alfa Romeo MiTo GTA e la sua ci-lindrata mitica di 1750 cc da 240 CV 2 Velocità mas-sima di 312 km/h per la supersportiva Porsche 911GT3 3 L’Audi A4 Allroad, ossia l’anti-SUV, che dispo-ne di un’altezza dal suolo di 18 cm 4 La Saab 9-3Xa trazione integrale, fuoristrada dal futuro incerto

5 Con la break Exeo ST (4,67 m), la Seat investe nel-le familiari 6 Airbag per la testa e arco di sicurezza a dispiegamento pirotecnico, la Peugeot 308 CC punta alla sicurezza Anteprime europee (selezione)7 E due… per il cabrio Mini che avrà al vertice una versione grintosa da 211 CV 8 La Nissan Cube: espres-sione giapponese della cittadina polivalente

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Anteprime europee (seguito) 1 Ibrida benzina/elet-tricità emblematica, la Toyota Prius III si accontentadi 3,9 l/100 km 2 La Lexus RX 450h può circolare atrazione elettrica fino a 50 km/h 3 Il prototipo Le-gacy preannuncia la prossima familiare della Subaru4 Appuntamento nel 2010 a Ginevra per ammirare la versione definitiva dello studio Volvo S60 5 Mini-

(fuoristrada) e monovolume. A proposito dimonovolume si assiste alla ristrutturazio-ne delle piccole monovolume guidate dallaCitroën C3 Picasso, la Kia Soul e la SkodaYeti dal look di SUV.

Nel clan dei fuoristrada la tendenza pri-vilegia la compattezza con in particolare iprototipi Hyundai IX-Onic (Tucson II) e Nissan Qazana. Da segnalare, fatto storico,l’introduzione del diesel sulla PorscheCayenne e la comparsa di break fuoristrada

(Audi A4 Allroad, Saab 9-3X). L’esposizioneaccoglie, inoltre, diverse versioni break,come le Cadillac CTS, Opel Insignia e SeatExeo ST. Da notare gli studi che prefigura-no le berline Subaru Legacy e Volvo S60.

Come d’abitudine il Salone dà largo spa-zio alle vetture che offrono un particolarepiacere di guida. Per quanto concerne le cabriolet in primo piano figura la Fiat 500Ce la Peugeot 308 CC,spalleggiate dalle BMWZ4 e dalle Mini. Le sportive abbordabili so-

no pure ben rappresentate con le Alfa Mi-To GTA, Ford Focus RS, Mazda 3 MPS e SeatIbiza Cupra. Più equilibrato il coupé Mer-cedes E che succede al CLK. E chi desiderasognare è ben accontentato dalle super-sportive come l’Aston Martin Vantage V 12(517 CV). Ginevra celebra, infine, la consa-crazione di due mostri sacri: il prototipoRolls-Royce EX200 e la superlusso May-bach Zeppelin.‹

Marc-Olivier Herren

monovolume con sembianze SUV, la Citroën C3 Pi-casso con stile caratterizzato 6 La Cadillac SRX IIvuol essere più sobria e farà da base alla Saab 9-4XAnteprime svizzere (selezione) 7 La crossover a tra-zione anteriore Kia Soul punta al mercato delle mini-monovolume 8 La Mazda 3 s’annuncia più leggera esobria e molto tonica nella versione MPS (260 CV)

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Il Salone in breveIl 79° Salone internazionale del-l’automobile avrà luogo al Palexpodi Ginevra dal 5 al 15 marzo.

›Tutti i gran costruttori sono pre-senti a questo appuntamento mon-diale dell’auto. Da non mancare ilvasto spazio riservato ai fornitoridi accessori e le varie attrazioni.

Biglietti d’entrata: adulti 14 fr.; ra-gazzi dai 6 ai 16 anni e pensionatiAVS 8 fr.; gruppi da 20 persone 9fr./persona. Novità: è possibile ac-quistare il biglietto su Internet estamparlo a domicilio. I soci delTCS beneficiano di una riduzione di3 franchi presentando alla cassa ilbuono pubblicato a pagina 25.Orari d’apertura: in settimana dalle10 alle 20, nei finesettimana dalle 9 alle 19.In auto: diversi parcheggi (20 fr.)con bus navetta per il Palexpo.In treno: stazione di Ginevra-aero-porto a 3 minuti a piedi dal padi-glione 7. Le FFS propongono bi-glietti combinati.In bus: la linea 5 dei TPG collega ilSalone al centro città in 20 minuti.Andicappati: info allo 0227611111.Informazioni: sui siti Internetwww.salon-auto.ch, www.tcs.ch ewww.cooldownclub.ch.‹ tg

Tutta l’auto su CDCD AutoInfo TCS 2009 Lo strumentoideale per scegliere l’automobile nuova od’occasione più appropriata. Questo CD tri-lingue presenta più di 350 test e un catalo-go contenente oltre 5000 modelli. Corona iltutto, la possibilità di calcolare le emissionidi CO2 di un veicolo in funzione dei chilome-tri percorsi. I soci del TCS possono acqui-stare questo CD al prezzo di 29 fr. (non so-ci, 39 fr.) nelle agenzie del club o tramite Internet al sito www.infotechtcs.ch.

Nessun sconvolgimentoI visitatori del Salone di Ginevra non si accorgeranno quasi della crisi che colpi-sce l’auto. Unica grande assenza quella di Michelin, leader mondiale del pneuma-tico. Da notare le defezioni delle case BYD (Cina) e SsangYong (Corea), mentre Ge-neral Motors ha dimezzato il suo stand. Quanto agli appassionati di fuoristrada,saranno privati del percorso esterno tradizionalmente organizzato da Nissan. Si con-soleranno con un circuito di go-kart elettrici e una mostra dedicata alla F1. MOH

Crash-test: la cacciaalle stelle si fa duraTre nuovi modelli esposti al Salone hannoavuto, per così dire, l’onore di affrontare ilprimo crash-test NCAP, dopo che sono sta-te rese più severe le basi di valutazione. Ri-sultato: la Mitsubishi Lancer e la piccolaToyota iQ hanno conquistato la nota massi-ma di 5 stelle in fatto di protezione degli oc-cupanti. In compenso, la Citroën C3 Picas-so ha ottenuto 4 stelle. Questo bilancio sispiega soprattutto con il fatto che l’ESP nonè istallato di serie su tutte le versioni. Sen-za questo dispositivo non è più possibile ot-tenere le 5 stelle. Altra novità, lo scontro datergo ha fornito risultati appena sufficien-ti per la Lancer e la iQ, mentre la Citroën hafallito la prova. I test sono sempre più im-pegnativi. I dettagli sul sito www.tcs.ch. tg

Un giornale televisivoper seguire il SalonePer la prima volta il Salone avrà un giorna-le TV ritrasmesso in rete (www.salon-auto.tv) dal 2 al 16 marzo. I navigatori vi scopri-ranno la vita dell’esposizione, le persona-lità presenti e soprattutto le novità cui èappena stato tolto il velo. Come ad esem-pio, il concetto elettrico svizzero Lampo. tg

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La rivincitadell’elettricità

›Da un lato c’è il petrolio. Sempre abbon-dante e ancora relativamente a buon mer-cato,ma non certo inesauribile e soprattut-to generatore di gas dall’effetto serra, il cuiaccumulo nell’atmosfera è responsabiledel mutamento climatico. Dall’altro l’elet-tricità, che non si è mai arresa e animerà leautomobili di domani grazie al progressotecnologico.

Darsi una calmata | Merita di essere ri-cordato, come premessa, che neppure l’e-lettricità è totalmente inoffensiva nella mi-sura in cui la si produce ancora in granparte in centrali termiche che funzionanoa gas, a nafta o a carbone. Il bilancio di CO2

dell’elettricità del resto è molto variabileda un paese all’altro. In Svezia, ad esempio,è sette o otto volte migliore che in Germa-nia. Ma la quota di elettricità provenienteda fonti rinnovabili, come l’energia idrau-lica, eolica o solare, aumenterà in futuro.La palla è nel campo dei produttori di elet-tricità. Dal canto loro i costruttori di auto-vetture sviluppano le vetture elettriche delfuturo. Ma lo fanno sotto la pressione de-gli eventi e sapendo che la gente acquisteràsolo se i prezzi e le prestazioni sostengonoil confronto con le vetture azionate da mo-tori a benzina o diesel.

Idrogeno o batteria? | Fino a questi ultimi anni, lo sviluppo della vettura elet-trica era ipotecato da un problema di pre-stazioni e, soprattutto, di autonomia. Lebatterie erano troppo pesanti e di capacitàinsufficiente. Una decina di anni fa, la pilaa combustibile ha fatto nascere nuove spe-ranze. Questo sistema produce elettricitàpartendo da un carburante, l’idrogeno. Iprogetti di taluni costruttori, come la Ge-neral Motors e soprattutto la Honda, han-no superato lo stadio di prototipo e veico-li prodotti in piccole serie vengono propo-sti oggi in leasing a clienti privati. Graziealle riserve di idrogeno compresso di cui

dispone, la vettura a pila a combustibile go-de di un’autonomia paragonabile a quelladi un veicolo con motore a benzina. La FCXClarity della Honda, ad esempio, può per-correre 570 chilometri con un pieno.

Nel frattempo i progressi tecnologicicompiuti in questi ultimi anni nel campodelle batterie hanno, comunque, dischiusouna nuova prospettiva. La batteria al litio-ione, che equipaggia tutti i telefonini porta-tili, possiede una capacità di stoccaggio ec-cezionale rispetto alle dimensioni e inoltresi distingue per l’assenza dell’«effetto me-moria». Non è dunque necessario scaricar-la completamente prima di ricaricarla.

Applicata all’automobile, questa tecnolo-gia di stoccaggio di energia di alte presta-zioni permette di ritenere raggiungibili au-tonomie che vanno da 350 a 400 chilometri,fatto che rappresenta un progresso notevo-le rispetto alle batterie convenzionali. Que-ste famose batterie al litio sono così pro-mettenti che taluni specialisti sostengonogià che soppianteranno la pila a combu-stibile. È questo il pronostico di JürgenLeohold, il responsabile della ricerca pres-so la Volkswagen.

Complementarietà | Ma non tutti sono diquesto parere. Altri specialisti, come PierreVarenne, direttore del Centro ricerche dellaMichelin a Friburgo, al contrario ritengonoche queste due tecnologie sono complemen-tari e che non bisogna dunque porle in con-trapposizione.

Perché se l’idrogeno ha quale inconve-niente principale di esigere la messa in ope-ra di un’infrastruttura di produzione e didistribuzione attualmente non ancora esi-stente, presenta pure dei vantaggi. Contra-riamente all’elettricità, può essere imma-gazzinato in grandi quantità, cosa che ne faun supporto energetico molto comodo. Per-ché la corrente elettrica prodotta da senso-ri solari oppure eolici può venir trasforma-ta in idrogeno mediante elettrolisi.

Ed il gas può essere successivamente tra-sportato e immagazzinato a volontà, primadi venir trasformato nuovamente in corren-te elettrica grazie alla famosa pila a combu-stibile che viene installata a bordo dell’au-toveicolo.

Stando così le cose, il fatto che l’elettri-cità sia immagazzinata in una batteria op-pure prodotta da una pila a combustibilenon modifica radicalmente il concetto delveicolo. Ad esempio il concetto BlueZerodella Mercedes-Benz esiste in tre diverseversioni. La prima è ricaricabile alla rete, laseconda ricarica la batteria mediante ungeneratore termico istallato (un motore del-la Smart) e il terzo funziona grazie a una pi-la a combustibile.Tutti e tre hanno in comu-ne un motore elettrico che aziona il veicolonel silenzio totale.

Benché vecchia come l’automobile, la vettura elettrica non hamai potuto imporsi. Ma sotto l’impulso di batterie con miglioriprestazioni, questa situazione sta per mutare radicalmente.

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Alcuni inventori hanno, del resto, avutol’idea di sistemare il motore elettrico all’in-terno di una ruota del veicolo. Il sistema Ac-tive Wheel, sviluppato al Centro ricerche diMichelin a Friburgo, comprende addirittu-ra non solamente il motore, ma anche la so-spensione (elettrica, di tipo inedito) e l’im-pianto dei freni.

La Heuliez Will, una piccola automobile acinque posti che utilizza la carrozzeria del-l’Opel Agila, è equipaggiata di due di que-ste ruote «attive», alimentate nel caso spe-cifico da una batteria litio-ione. È questoanche il caso della Volage, una potente vet-tura sportiva costruita da Venturi, un altrocostruttore francese. Comunque al momen-to questi due progetti sono ancora allo sta-dio di prototipi. ‹

Denis Robert

Vettura elettrica atipica, la roadster Tesla passa da 0 a 100 km/h in 4 secondi e promette un’autonomia di 390 km… nella guida più tranquilla.

Progetti concreti

Nel dicembre 2008, Renault Nissan comunicava la sua intenzione di coo-perare con Energia Ovest Svizzera (EOS) allo scopo di creare una rete diricarica dei veicoli elettrici. E in Germania la Daimler ha stipulato un ac-cordo simile per alimentare le future Smart a Berlino e in altre grandicittà. Si stanno creando delle infrastrutture per alimentare i veicoli elet-trici in fase di realizzazione presso tutti i grandi costruttori generalisti.La piccola i-MiEV della Mitsubishi sarà commercializzata l’anno prossimo.Il 2010 è anche la scadenza scelta da GM per lanciare la sua vettura elet-trica ad estensione di autonomia. Conosciuta sotto il nome di ChevroletVolt è stata ribattezzata Opel Ampera per il Salone di Ginevra. Il concet-to è interessante: un’autonomia di 65 km nella trazione elettrica, ritenu-ta sufficiente per coprire il 75% dei bisogni quotidiani, e un motore chefunziona a benzina o a bioetanolo per aumentare il raggio di azione. I ci-nesi sono pure della partita con BYD Auto Company, filiale del secondomaggior produttore mondiale di batterie litio-ione per i telefoni portatili.E a partire da quest’estate la sprizzante roadster americana Tesla sbar-cherà in Europa, certamente a una tariffa elitaria di 112 000 euro. DR

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Con la cartina dell’Europa con i 40 paesi che la compongono

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»Colpisce la somiglianza tra la Honda Insi-ght e la Toyota Prius. Un caso per queste ibri-de con motore termico ed elettrico?Questa parentela stilistica è una puracoincidenza, dal momento che gli aspettipratici erano prioritari. Occorre sapere cheHonda ha l’ambizione di smerciare ognianno 200000 Insight. In quest’ottica ab-biamo scelto una carrozzeria 5 porte conportellone per ottenere una vettura funzio-nale, ben abitabile.

Altra somiglianza, il frontale dell’Insight siispira decisamente alla Honda FCX mossa dauna pila a combustibile…A causa dell’assenza del motore davanti, laFCX presenta una forma da monovolume ela cella dell’abitacolo molto avanzata. È uncaso unico nel settore dell’automobile. Ab-biamo ripreso quest’architettura sull’In-sight con lo scopo di porre in rilievo gli

piantare questa tecnologia su una berlinaoppure su un coupé. È, tuttavia, chiaro cheabbiamo cercato di ottenere un coefficien-te di resistenza all’aria ottimale. Per noi laforma ideale è quella del nostro prototiposolare, che è molto longilineo. E questospiega anche la forma particolare della vet-tura, soprattutto l’angolo relativamente ri-stretto del portellone.

In definitiva in che misura gli ibridi influenze-ranno il design automobilistico?Il caso dell’Insight è speciale, poiché l’ideaè di proporre al cliente una carrozzeria spe-cifica che gli consenta di identificare chia-ramente che si tratta di un veicolo ibrido e

anche di far sapere agli altri che guidaun’auto di questo tipo. Detto questo nonpenso che le vetture ibride adotteranno uncomune linguaggio stilistico. In un futuroprossimo assisteremo ad una domanda ditrasformazione delle vetture convenziona-li in ibride. Le famiglie con bambini e cheutilizzano la vettura per fare la spesa desi-derano una break o una monovolume. Perquesto fatto non vi sarà alcun limite in te-ma di design, funzionalità, abitabilità, vo-lume utile o prestazioni. È il solo modo diimporre le vetture ibride su larga scala.«

Intervista: Marc-Olivier Herren

L’ingegnere capo Yasunari Seki è responsabile prodotto del modello ibrido Honda Insight.

Design delle vetture ibrideI modelli ibridi di Honda e Toyota si assomigliano stranamente. Una somiglianza che,secondo Yasunari Seki, responsabile della Honda Insight, non inciderà sul segmento.

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«Lo stile ibrido non comporterà limitazioni»

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Come la Toyota Prius III, l’Honda Insight evidenzia una forma che rivela il contenuto tecnologico.

obiettivi ambientali perseguiti dal nostromodello ibrido. Consideriamo questa vet-tura come la sorellina del modello a pila acombustibile. Lo stile esprime dunque ilcontenuto tecnologico di queste vetture.

Un veicolo ibrido crea dei vincoli sul piano deldesign?Il fatto di creare un veicolo ibrido non influenza il design. Si può benissimo tra-

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› Il settore automobilistico, come altri ra-mi economici, è stato colpito in pieno dal-la crisi finanziaria. Inoltre era già sottopressione. Dal momento che per parecchiotempo, soprattutto negli Stati Uniti, la pro-duzione ha trascurato le esigenze ecologi-che ed economiche, non sono state cercatesoluzioni per problemi quali CO2, ozono,difficoltà di reperimento delle materie pri-me e prezzi dei carburanti. Ora la congiun-tura è ovunque piatta e anche l’industriaautomobilistica è ammalata.Tuttavia tuttele crisi dischiudono migliori possibilità diprocedere a ricomposizioni e ad accordisocietari. Il processo è già in corso, come

dimostra il recente accordo tra Fiat e Chry-sler. Malgrado vi sia chi ha subìto perditeimportanti, emergeranno dei vincitori chesaranno pronti per le sfide attuali e future.

Piccoli crescono | La ricerca di perdentie vincitori è difficile, quanto non è prevedi-bile come – e fino a quando – la crisi conti-nuerà. Inoltre proprio l’alleanza Chrysler/Fiat dimostra che con i giusti rimedi, inquesto caso una cooperazione, si possonocontenere i danni. Soprattutto a causa degliintrecci mondiali dell’industria automo-bilistica non è quasi possibile fare nomi precisi di gruppi o di marche. Per quanto

concerne vittime o beneficiari si può solofare affermazioni valide per segmentid’auto.

Perciò osservando le categorie di auto-vetture i più noti esperti hanno subitopronte le risposte. Max Nötzli, presidentedell’Associazione degli importatori d’au-tomobili Auto-Svizzera: «Le SUV sovradi-mensionate e le berline pesanti di grossacilindrata con motore a benzina perdonosempre più terreno. Invece le auto leggereed economiche faranno registrare le mag-giori quote di crescita». Nötzli aggiunge,inoltre, che a causa di una maggior sensi-bilità ecologica il trend verso le vetture più

L’auto si è ammalataLa crisi finanziaria ha colpito come un virus l’economia mondiale e quindi anchel’industria dell’auto. Manca il rimedio chiamato «denaro», ma non la speranza.

Mentre i depositi dei costruttori sono affollati di veicoli invenduti, s’intravede già una ripresa per le piccole cilindrate.

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14 speciale salone touring 4 5 marzo 2009

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5 marzo 2009 touring 4 speciale salone 15

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Depositi pieni, ordini in ribasso

La crisi colpisce con forza l’industria automobilistica. Mancano i soldi. Enon necessariamente nel portafoglio dei clienti potenziali, ma sul merca-to in genere. A causa dell’incertezza generale si acquista meno. Il che siriflette in modo particolare su un bene d’investimento come l’automobi-le. Si preferisce sfruttare sino alla fine l’auto vecchia e risparmiare il de-naro previsto per acquistarne una nuova. Eppure vi sarebbe un potenzia-le enorme per i costruttori. Infatti il parco auto è vetusto in certi paesi edenorme in altri mercati come India e Cina, dove la motorizzazione dellapopolazione è soltanto agli inizi. Considerate queste buone prospettive lecase avevano aumentato la produzione e soffrono ora di capacità troppoelevate. I depositi sono colmi, ma mancano gli acquirenti. mmm

piccole era già iniziato prima che si parlas-se di una crisi economica globale.

Premium sempre ambiti | In modo si-mile si esprime anche il tedesco Willi Diez,professore di economia automobilistica.Aggiunge che soprattutto «i piccoli model-li dei costruttori Premium otterranno quo-te di crescita elevate». Anche Diez vede parecchia gente passare dalle auto di cate-goria superiore a quelle più piccole, ragionper cui non si è disposti a fare rinunce intale segmento. Un tipico rappresentante diquesta classe è l’Audi A1, che verrà lancia-ta probabilmente nel corso dell’autunnoprossimo. «Si tratta di una cascata dall’al-to verso il basso», constata anche Ferdi-nand Dudenhöffer, professore di industriaautomobilistica all’università di Duisburg-Essen. Sostiene, in particolare, che le SUVcompatte «saranno le grandi vincitrici deldomani». Max Nötzli, dell’associazione de-gli importatori Auto-Svizzera, si attende, invista delle norme più severe sui gas di sca-rico, una maggior ricerca del «downsizing»(meno cilindrata, più potenza).

La tendenza andrebbe chiaramente ver-so i diesel e i piccoli ma potenti motori so-

vralimentati da 4 o 6 cilindri. La tendenzasi farebbe anche strada nel campo delle au-tomobili sportive.

Alternative? | Sembra quasi certo che lacrisi potrà costituire un’occasione per solu-zioni alternative. È possibile che estraneipossano approfittare dei problemi dei co-struttori d’auto entrando in uno spazio chesi è liberato. Per il presidente degli impor-tatori Nötzli, certi impulsi farebbero beneall’industria dell’auto e diversi esperti so-no unanimi nell’affermare che il settore non

è in grado di rinnovarsi a fondo partendodalle basi esistenti. Il prof. Dudenhöffer ri-tiene, ad esempio, che la trazione ibrida ela batteria quale deposito energetico «sia-no i temi del futuro». Malgrado le previsio-ni rosee per queste nicchie, Willi Diez nonpensa tuttavia che «il settore possa essererivoluzionato dalle fondamenta». Infattialle piccole ditte mancherebbero i mezzi fi-nanziari per poter portare un prototipo –ad esempio con motore elettrico – fino allaproduzione di serie.‹

Martin Michel Mäder

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5 marzo 2009 touring 4 speciale salone 17

›Chi non conosce la vecchia battuta rivol-ta al leasing d’auto: «Piccola, ma pagata».Questa differenza, talvolta derisa, sembraperò acquisire un’importanza reale tenutoconto delle perdite miliardarie del settoreautomobilistico. Infatti chi intende finan-ziare in futuro il suo mezzo mediante cre-dito da terzi dovrà pagare di più.

La crisi finanziaria internazionale ha in-fatti già coinvolto il settore del leasing edetta le regole del gioco. La mancanza didenaro liquido sui mercati economici fa sìche i finanziamenti avvengano a condizio-ni più severe. E anche in questo caso a pa-gare è chi si trova alla fine del circolo, os-sia il consumatore.

Soldi in prestito più rari | «Acquistareun’automobile finanziata da terzi costeràdi più dato che le banche delle case auto-mobilistiche, nel ruolo di creditori, soffro-no a causa di un rifinanziamento divenutopiù difficile», spiega Willi Diez, professore

di economia automobilistica in Germania.Anche Giorgio Molar conferma l’impressio-ne che i soldi siano diventati più cari. Mo-lar è «sales manager» presso GMAC SuisseSA, una succursale della casa americanaGeneral Motors (GM) specializzata nel fi-nanziamento. Spiega Molar: «Il problemaprincipale sta nel fatto che le banche non siprestano più soldi tra loro». L’esperto inmateria di leasing sa di cosa parla. Infatti,come impiegato di un istituto di finanzia-mento al servizio di una casa automobili-stica americana è attualmente sotto fortepressione.

Il fatto che le case americane facciano registrare perdite da record ha ripercussio-ni dirette sulle ditte affiliate specializzatenei finanziamenti. In Svizzera, ad esempiola General Motors Acceptance Corporation(GMAC) ha dovuto ridurre il volume di sol-di prestati a causa delle turbolenze allacentrale di Detroit. Ma la situazione sareb-be potuta diventare ancor peggiore. In alcu-

ne nazioni i nuovi contratti sono pratica-mente stati interrotti. L’eccezione svizzeraè, secondo Giorgio Molar, una conseguenzadella buona redditività della GMAC SuisseSA, come pure della marca GM Opel moltoapprezzata da noi.

Dalle stelle alle stalle | Il leasing d’au-to è conosciuto negli Stati Uniti dal 1940circa (vedi riquadro). Ma nel frattempo isettori di finanziamento dei costruttori au-tomobilistici si sono trasformati da «cash-cows» a vere e proprie fonte di perdite.L’anno scorso la Ford ha dovuto contabiliz-zare una perdita di 2,1 miliardi di dollari acausa di affari leasing sfavorevoli. In se-guito la Ford ha praticamente annunciatol’abbandono del leasing delle SUV pesantie dei pick-up molto apprezzati in America.Il fatto di aver praticato dei tagli in questisettori ha una sua buona ragione. Infatti la

Prova del nove per il leasingPiù della metà degli acquisti di auto nuove in Svizzera avviene a credito. Il che puòrivelarsi problematico in tempi economicamente difficili come quelli odierni.

Comprare l’auto a leasing è una forma di pagamento molto in voga in Svizzera e il settore non appare ancora colpito dalla crisi.

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5 marzo 2009 touring 4 speciale salone 19

Gli svizzeri apprezzano

In Svizzera l’acquisto di una vettura confondi di terzi è sulla cresta dell’onda. Se-condo l’Associazione svizzera delle so-cietà di leasing (ASSL) la quota di con-tratti finanziati per l’acquisto di autonuove raggiunge circa il 55 %. Il leasingper automobili comprende attualmentein Svizzera un volume di oltre 9,5 miliar-di di franchi, il 60% del quale ricade sulleasing da parte di privati. Con questaquota la Svizzera si situa ai livelli degliStati Uniti, paese inventore del leasingd’auto. L’idea del leasing è nata a Chica-go, quando 70 anni fa una ditta farma-ceutica voleva garantire la mobilità delsuo personale del servizio esterno conl’acquisto finanziato di automobili.

Nel leasing d’automobile la società dileasing lascia la vettura al contraenteper un periodo determinato contro il pa-gamento di una rata mensile. I costi perriparazioni e manutenzione, come purel’assicurazione casco totale (obbligato-ria) vanno a carico del contraente loca-tario. Le rate d’interesse leasing oscilla-no tra il 5 e il 9 percento. mmm

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colpa sta in una particolarità del leasingamericano. Contrariamente a quanto av-viene da noi, negli Stati Uniti non è il con-cessionario che riprende l’auto alla fine delleasing, bensì il finanziatore. Perciò dittecome GMAC devono occuparsi direttamen-te di rivendere le automobili in questione.Inoltre, come se non fossero già abbastan-za sotto pressione, gli istituti di leasing intutto il mondo sono confrontati anche conla cosiddetta caduta del valore residuo.Il professor Willi Diez spiega: «Quando siriprende un’automobile alla fine del con-tratto di leasing i valori residui sono net-tamente più bassi di quelli calcolati origi-nariamente. Questo è dovuto all’acceleratoprogresso tecnico. Maggiore è questo svi-luppo e tanto più le automobili già in cir-colazione perdono valore».

Un problema in questo contesto è rap-presentato dall’innovazione di per sé favo-revole in fatto di consumo di carburante edemissioni nocive. Se oggi esiste una varian-te che consuma solo sei litri di benzina diun’auto che all’inizio del leasing ne consu-mava dieci, quest’ultima occuperà sicura-

mente un posto stabile tra le occasioni nonvendute del rivenditore.

Segnali di speranza | Anche se attual-mente la situazione per il settore del lea-sing può sembrare molto fosca, MarkusHess, direttore dell’Associazione svizzeradelle società di leasing (ASSL), vede comun-que segnali positivi. Soprattutto nel leasingper le flotte da parte delle imprese vi è an-cora «un certo potenziale di aumento». PerHess, i problemi del suo settore sono chia-ramente legati alla vendita in generale diautovetture. Non esclude infatti che a me-dio termine si possa verificare lo scenariofavorevole di un aumento dei contratti dileasing d’auto che permettano al cliente dipoter mantenere intatta la liquidità.

Il direttore dell’ASSL vede un ulteriore se-gnale positivo nel fatto che nel settore au-tomobilistico sono soprattutto le utilitariea far registrare alte quote di aumento.Hess delinea uno scenario secondo cui peruna ditta potrebbe diventare una questioned’immagine avere nella flotta utilitarie mo-derne ed ecologiche. Perciò, entro breve sipotrebbe forse anche dire: «Piccola, ma aleasing».‹ Martin Michel Mäder

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22 speciale salone touring 4 5 marzo 2009

Il profumo si mette al volanteIl design di nuove auto dà sempre più importanza al profumodegli interni. Su una quattro ruote non si respira più odore di colla e cuoio, bensì di ambra, ninfea e aria del tramonto.

›All’inizio c’era l’alberello magico. Ognivolta che si voleva scacciare un odore sgra-devole dall’auto, si tirava fuori il pezzettodi cartone triangolare – made in Thayngen,Canton Sciaffusa – e lo si lasciava dondo-lare sullo specchietto retrovisore. Nel cor-so degli oltre cinquant’anni di esistenza,gli aromi sono andati moltiplicandosi: og-gi l’offerta va dall’anguria al «Grand Prix»,passando dal «Sogno dei Mari del Sud».

Nel frattempo, anche le case automobili-stiche hanno rivolto la loro attenzione allafragranza dell’abitacolo. Ad esempio, Peu-geot e Citroën hanno equipaggiato alcunidei loro modelli con una specie di dosato-re di profumo: viene messa una cartucciaall’interno del cruscotto, l’intensità delprofumo è regolabile tramite un pulsante epuò anche essere azzerata. Dei dieci aromiproposti all’inizio da Citroën ne sono rima-sti in vendita cinque: lavanda, gelsomino,ambra, ninfea e antitabacco. Il successosembra dar ragione all’arredatore: «Il dif-fusore di profumo piace molto, soprattut-to alle donne», spiega il portavoce di Ci-troën Philipp Zimmermann.

Odore di Alfa | Anche in Italia le case automobilistiche si lambiccano il cervelloper trovare il profumo d’interni più adatto.Precursore in questo campo è il gruppoFiat. Già nel 2004 con la Lancia Musa ave-va proposto il primo «veicolo profumato»lavorando assieme a Laura Tonatto. Questaartista delle fragranze di fama internazio-nale è la creatrice del «Beauty Car Kit»,composto da: un’essenza d’ambiente, un liquido lavavetri e pietre o pacchettini pro-fumati. Il kit dell’artista italiana è dispo-nibile in quattro aromi: molto particolarequello al neroli, essenza distillata dal boc-ciolo di arancio amaro che avrebbe se-dotto Napoleone, e quello chiamato «fiord’arancio», ispirato a una scena di ballo del film «Il Gattopardo» con Alain Delon eClaudia Cardinale. Inoltre, il gruppo Fiat

ha fornito di serie sei veicoli delle marcheFiat, Lancia e Alfa Romeo con un cosiddet-to «pomander». Se, per scacciare i cattiviodori, la nobile dama del Medioevo si por-tava al naso una mela riempita con ingre-dienti profumati, il «pomander» trova oggiimpiego su automobili d’origine italiana. Ildiffusore ricaricabile – sul quale è ben invista il logo dei rispettivi marchi – è otteni-bile in tre fragranze: Blue Sky, Orange Sun-set o Green Sea. E per tutti coloro che allaloro auto – anche se di provenienza tedescao svedese – vogliono dare un’aria di focositàitaliana, Alfa Romeo vende sul suo sito piastrine imbevute di profumo. Da sotto ilsedile si diffonde nel veicolo «l’originaleprofumo di un’Alfa Romeo», come prometteil fabbricante.

Sguardo ad Oriente | Uno sguardo versoil Giappone rivela che pure al di fuori del-l’Europa ci si preoccupa per il buon odoredella propria quattro ruote. Ad esempio, idesigner di Mazda – seguendo il motto «tut-te le cose buone vengono dall’alto» – hannoinserito fibre profumate nel rivestimentodel tetto. Per il momento, il tetto profuma-to è disponibile solo sulle Mazda Demio eBiante, dunque esclusivamente per il mer-cato giapponese. Il futuro ci dirà se s’im-

L’indicatore elettronico di profumo della Citroën C4.

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Page 23: Touring 04/2009 italiano

5 marzo 2009 touring 4 speciale salone 23

Per decenni gli sgargianti «alberelli magici» hanno avuto il monopolio del profumo in automobile.

porrà il profumo proveniente dal cruscot-to o dal rivestimento del tetto.

Profumi a rischio | Che i profumi pos-sono avere un influsso diretto sul modo di guidare è comprovato da uno studio delbritannico Royal Automobile Club (RAC). Ildirettore dello studio, Conrad King, mettein guardia dalle essenze di camomilla, gel-somino e lavanda: «Non per niente questepiante vengono impiegate per curare l’in-sonnia». I tre profumi procurano un sensodi stanchezza, una condizione che duranteun tragitto in auto può avere conseguenzefatali. Un buon voto lo ottengono invece gliaromi di menta, cannella, limone e caffè,che favoriscono la concentrazione. In par-ticolare, si punta il dito contro «New Car»,una delle fragranze più gettonate dai con-sumatori di «arbre magique». I ricercatoridel RAC lanciano l’allarme: «L’odore di sedili in pelle e benzina fa ricordare ai vecchi conducenti la loro prima auto e lasensazione di libertà di allora. Dunque,potrebbero riprendere il comportamentoal volante dei loro primi anni».‹

Pascale Marder

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Allo stand TCS al Salone di Ginevra è anche possibile diventare il protagonista di un film…

›Come tradizione vuole, il Touring ClubSvizzero è presente alla grande manifesta-zione ginevrina con un proprio punto espo-sitivo, approfittando dell’occasione per incontrare i suoi soci e presentare in uncontesto internazionale le sue numeroseprestazioni nel mondo della mobilità.

Per questa edizione, «ospite d’onore» del-lo stand del TCS (numero 0010) è il Cool-down Club, il nuovo club per ragazzi tra i16 e i 25 anni creato dal TCS alla fine del-l’estate scorsa. I visitatori del Salone pos-sono così conoscere i vantaggi esclusivi di cui beneficiano i giovani affiliati «Cool-down», che naturalmente possono contarein ogni momento anche su tutti gli altriservizi del TCS, primo dei quali il soccorsostradale in caso di panne.

Diventare una star | Essendo la mag-gior parte dello spazio dello stand dedica-to ai giovani, non poteva mancare un’ani-mazione interattiva all’insegna dello spiri-to «Cooldown Club». Il visitatore è invitatoad esprimersi in modo divertente sul tema«Comment t’es cool quand tu rool?» (Quan-to sei calmo quando guidi?), producendouna sequenza video di 20 secondi dellaquale è l’eroe protagonista. Dopo aver scel-to l’ambientazione preferita, il «regista inerba» deve soltanto lasciare libero sfogoalla propria immaginazione.

I filmati sono poi ritrasmessi suglischermi appesi alle pareti dello stand e sulsito Internet www.cooldownclub.ch, dovechiunque può votare per la sequenza favo-rita. Per i video più votati vi sono numero-si premi in palio!

Lo stand del TCS al 79° Salone dell’auto di Ginevra è dedicato al nuovo CooldownClub. E come al solito: animazioni, concorsi e ricchi premi.

Un altro ambito premio è rappresentatodall’auto Seat Ibiza Ecomotive nell’ambitodel concorso promosso dal giornale «Tou-ring». Sempre «Touring», mette ogni giornoin palio – durante tutta la durata del Sa-lone – un telefonino cellulare Nokia 5800Xpress dell’ultima generazione, del valoredi 599 franchi, da vincere attraverso il nuo-vo servizio sms «Touring Mobile».

I consigli degli esperti | Oltre agli innu-merevoli vantaggi del Cooldown Club, glispecialisti del TCS presenti allo stand illu-streranno qualsiasi aspetto riguardante la

formazione «2-fasi», un soggetto assoluta-mente d’attualità per quei giovani che sipreparano a conseguire la licenza di con-durre. Mentre al bar della lounge in fondoallo stand, chi è interessato può ottenere intutta tranquillità informazioni sul vastoassortimento di prestazioni proposto dal-la maggiore organizzazione svizzera nelcampo della mobilità.‹ ac

Info TouringI soci del TCS godono di uno sconto di 3 franchi sull’ingresso al Salone, presentando alla cassa il tagliando in calce assieme alla tessera sociale2009.

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26 società e mobilità touring 4 5 marzo 2009

Consulente, venditore e grande guidatore, Ulrich Zimmermann trascorre in media la metà del suo tempo di lavoro al volante.

›Ben 8500 conducenti di entrambi i sessihanno perso durante il 2008 la loro patentedi guida per infrazioni dovute alla disatten-zione. Il numero di ritiri è in crescita ormaida anni, come indica una statistica dell’Uf-ficio federale delle strade. Quando l’impru-denza produce un incidente, che non si puòmettere sullo stesso livello di una bagattel-la, di regola viene sanzionata con la revocadella licenza di condurre. Telefonare con il cellulare e mangiare durante la guida: le autorità osservano le cifre in crescita di tali infrazioni con grande preoccupazione esenza sapere cosa fare.

I bei tempi andati | Particolarmente pe-ricoloso è il caso in cui si «armeggia» con iltelefonino o con la radio e non si guarda piùla strada. È qualcosa che il grande condu-cente Ulrich Zimmermann (cfr. nota a finearticolo) dice di vedere ogni giorno, mentreva su e giù sulle strade. A proposito deglisviluppi nel traffico stradale, Ulrich Zim-

mermann ride mentre viaggia assieme alreporter di «Touring»: «Negli anni Settantaspesso ero solo sulla strada.Tra Berna e Zu-rigo, al massimo c’era un po’ più di trafficoil venerdì pomeriggio. Oggi ogni giorno è unvenerdì di quei tempi, ma ancora peggio».Adesso neppure in autostrada si riesce aprogredire rapidamente: «Code, deviazioni,cantieri, incidenti dominano la visuale. Perlo stesso tratto oggi devo pianificare piùtempo che negli anni Settanta».

Chi guida molto è più sicuro sulla strada?Zimmermann relativizza questo cliché:«Spesso sto pensando al prossimo cliente eguido quasi in modo meccanico ed automa-tico. La routine in qualche caso può essered’aiuto, ma è anche pericolosa», dice facen-do autocritica. Infatti, ci si muove in unafalsa sicurezza, la quale può portare ad unamancanza di concentrazione: «Spesso nonposso dire se ora sto attraversando una località a 50 o a 60 km/h o se mi trovavo inautostrada a 120 oppure a 140».

In quanto «veterano» talvolta ripone for-se un po’ troppa fiducia in se stesso. A que-sto proposito, Zimmermann si ricorda di unviaggio che non avrebbe mai dovuto intra-prendere: «Avevo la febbre e mi sentivo mol-to male. Inoltre il sole era basso nel cielo.C’era un’enormità di traffico sulla corsiaesterna ed ecco che avvenne la collisione,finì dentro ad un’altra automobile».

Disattenzione | Se il navigato autista ri-pensa agli anni Settanta, è colto da una cer-ta nostalgia: «È diventato molto più febbri-le. Nessuno ha più tempo. Ed oggi si guidain modo nettamente più aggressivo. Devopensare molto di più agli altri ed osservarebene quello che all’interno dei veicoli po-trebbe ritorcersi contro di me: uno ascoltatrasognato la musica, un altro ha in bracciola fidanzata e qualcuno si immette in modopericoloso in autostrada, non facendo at-tenzione, ad esempio, che io non posso spo-starmi sulla corsia di sinistra. Allora mi

Routine pericolosaUlrich Zimmermann, un «macina chilometri» come si dice in gergo, è in giro con qualsiasi tempo su autostrade, strade principali o secondarie, vede gioie e dolori, vive gare pericolose tra bisonti della strada. Al suo fianco durante e dopo un viaggio.

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5 marzo 2009 touring 4 società e mobilità 27

Pronti al volante

Si tratti di automobilisti sperimentati odoccasionali: ogni viaggio dovrebbe es-sere ben preparato. Per l’inverno questovuol dire avere vetri puliti e consultare,a seconda del percorso, le informazionistradali (Viasuisse, tel. 163, www.tcs.ch).È importante pure dare un’occhiata al livello del carburante nel serbatoio. È indicata anche una tappa preventiva intoilette. Inoltre, nel caso di viaggi lunghi,è meglio nutrirsi prima invece che farlomentre ci si trova al volante (è vietato).In caso di stanchezza è meglio conce-dersi al più presto una pausa. hwm

Ulrich Zimmermann nell’ufficio della sua aziendadi tessuti che gestisce assieme ai figli.

scorrono brividi freddi lungo la schiena».Zimmermann si ricorda di un fatto che glifece tremare le ginocchia: «Un camion a rimorchio si scostò improvvisamente dallacorsia di destra mentre io gli procedevo ac-canto sulla corsia di sorpasso a 120 km/h.L’autista mi guardava in modo conciliante.

Sterzai solo di pochi centimetri, appena intempo, sulla striscia di verde e percepii subito le irregolarità del fondo sterrato; di più non era possibile. Tuttavia, il camion siavvicinò a soli pochi centimetri dalla miaautomobile. A quel punto pensai che la miaora era arrivata. Frenai di colpo. E solo congrande fortuna me la cavai senza un inci-dente. Non lo dimenticherò mai».

Nonostante tutto, il «macina chilometri»Zimmermann trova che la maggior parte de-gli utenti della strada guidi in modo corret-to. La sua conoscenza umana e la sua espe-rienza di automobilista, ma anche gli inse-gnamenti che trae giorno per giorno, sonobuoni motivi per cui oggi, dopo trent’annipassati al volante per lavoro, è arrivato sinqua senza grandi incidenti.‹

Kurt Venner

In pilloleCommerciante di tessuti di Belp (BE), Ulrich Zimmermann (56 anni) ha conseguito la patente diguida alla fine degli anni Sessanta. Da un trentenniolavora nel servizio alla clientela e percorre circa 60 000 chilometri l’anno. Gestisce assieme ai figli la società Zimmermann Textil AG.

Sull’ultima edizione descrivevamo la si-tuazione a volte desolante del settore deitaxi, venuta a crearsi in alcune città sviz-zere dopo la liberalizzazione del settore.Le missive dei nostri lettori confermanoulteriormente questo scenario.

Di recente ho ricevuto la visita di un ami-co australiano, che parla molto bene il te-desco. Alla stazione ferroviaria di Zurigoha preso un taxi e ha dato all’autista il nostro indirizzo. Il tassista ha risposto,con un tedesco stentato, che quella via nonesisteva. Il mio ospite, però, era già statospesso da noi e conosceva perfettamentel’indirizzo. Dopo alcuni giri a vuoto e de-viazioni l’australiano perdeva la pazienzae riusciva a farsi dare dall’autista una car-tina stradale, sulla quale riuscì finalmen-te a mostrargli dove era la via desiderata.In seguito,diedi al molto poco professiona-le tassista 20 franchi e lo congedai spie-gandogli che per la sua ignoranza eranoabbastanza. Un fatto del genere getta incattiva luce tutto il settore dei taxi.

Jürgen Kleger, Zurigo

Un tempo usufruivo spesso del servizio ditaxi. Anch’io nel corso degli anni ho spes-so fatto esperienze negative, come adesempio: scarsa conoscenza della lingua e

dei luoghi, guida poco confortevole, atteg-giamento di smarrimento nei confronti delcliente, esattamente come descritto nell’ar-ticolo pubblicato da «Touring». Da allorasono tornata a viaggiare in autobus e intram, tenendo in linea di conto tempi di per-correnza più lunghi. Quel che davvero mi dàfastidio è che quando sono in fila d’attesadevo fare attenzione a prendere il taxi piùavanti e non posso scegliere da sola da chivoglio salire. Che ne è della tanto decanta-ta liberalizzazione per quanto concerne ilcliente? Irena A. Klein, Zurigo

Circa dieci anni fa all’aeroporto di Zurigofui preso talmente a brutte parole da un au-tista di taxi (non svizzero) per aver richie-sto un tragitto relativamente breve, che ti-

rai fuori seduta stante i miei ingombrantibagagli dal cofano e mi ripromisi di nonusare mai più un taxi, perlomeno in Sviz-zera. Da allora sono riuscito a mantenere ilmio proposito. C’è sempre un altro modo diarrivare a destinazione. Tino Frey (@)

Al ritorno dalle vacanze siamo arrivati al-la stazione di Berna e siamo andati alla ri-cerca di un taxi. Erano presenti in gran nu-mero, ma gli autisti stringevano tutti unasigaretta tra le labbra. Poiché non voleva-mo un taxi affumicato, abbiamo esamina-to tutta la flotta in attesa. Finalmente, inmezzo alla fila abbiamo trovato un condu-cente che dava fiducia, siamo andati versodi lui e gli abbiamo indicato la nostra de-stinazione. Ha caricato i bagagli mentretutto attorno l’orda in attesa iniziava aprotestare a voce alta, furiosa perché ave-vamo scelto qualcuno che stava al centro.Il «nostro» autista era d’origine pachista-na, sposato a una svizzera, non fumatoreed educato; abbiamo discusso in modomolto sereno con lui fin davanti alla portadi casa, dove ci ha augurato la buonanotte.Ci piacerebbe ritornare alle vecchie impre-se di taxi regolamentate dalla Città, quan-do ancora si poteva salire su un taxi fidu-ciosi e senza preoccupazioni.

Peter Broennimann, Schüpfen

Le brutte esperienze dei lettori con i taxi

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28 Ressort touring 13 9. August 2007

Scoprite le bellezze paesaggistiche di Davos con i suoi 450 km di sentieri segnalati, allacciatevi gli scarponi damontagna e accompagnate gli alber-gatori Marc Demisch, Jean-Pierre Galey,Sigi Ritter, Riet Frey, Jürg Zürcher edErnst Wyrsch nelle varie escursionigiornaliere attraverso la Landwassertal.

Straordinari momenti salienti della 3a edizio-ne della Settimana «Touring» di passeggiate emusical a Davos sono tre commedie musicali!Due all’aperto e una, corredata da una raffina-ta cena di gala, nel Centro dei congressi.Non lasciatevi sfuggire l’occasione!

Davos: paradiso escursionisticoLe gite saranno accompagnate dai direttoridegli hotel Central, Meierhof, Terminus, Ara-bellaSheraton Hotel Seehof, Sunstar e Stei-genberger Belvédère, nonché da un team di esperte guide. La Settimana «Touring» di passeggiate e mu-sical si svolgerà da domenica 30 agosto a do-menica 6 settembre 2009.

Settimana«Touring» dipasseggiate e musical a Davos

– aperitivo di benvenuto e presentazione delle guide e degli itinerari

– gli impianti di risalita (Mountains for free)

Sono esclusi: – il vitto durante le escursioni– i trasferimenti (bus e treno) necessari

durante la settimana escursionistica

Punti salienti musicali:Musical a Monstein (1° settembre 2009)– escursioni che conducono a Monstein per larappresentazione del musical «Ein bisschenSpass muss sein»

Musical sulla Schatzalp (3 settembre 2009)– escursioni che conducono sulla Schatzalpper la rappresentazione del musical «Shout»con canzoni degli anni Sessanta e Settanta

Grande musical con cena di gala nel Centrocongressi (5 settembre 2009)spettacolo di gala con un misto di vari musical.Rappresentazione di «A Touch of Broadway»in tre lingue.

Le escursioniI partecipanti verranno suddivisi ogni giorno in quattro gruppi, secondo le preferenze indivi-duali. Il programma prevede 24 differenti gite.Naturalmente sono possibili anche giornate al-l’insegna del dolce far niente.Gruppo blu: 1–2 oreGruppo verde: 2–4 oreGruppo giallo: 3–5 oreGruppo rosso: 4–6 ore

Punti salienti escursionistici:– escursione, cui partecipano tutti i gruppi,

per assistere alle due commedie musicalinello splendido scenario di Davos.

3a Settimana di gite e musicalBroadway a Davos. Non solo a Londra, ad Am-burgo o a New York vengono rappresentati fa-mosi musical, ma anche a Davos, la città più al-ta d’Europa: il 5 settembre 2009 andrà in sce-na uno straordinario musical, accompagnato dauna raffinata cena di gala al Centro congressi.

Prestazioni esclusive per i soci del TCS:– 7 pernottamenti con mezza pensione– ingresso al musical con cena di gala– due musical all’aperto

Iscrizioni Termine di iscrizione: 10 giugno 2009. Numero di partecipanti limitato.

Mi iscrivo definitamente alla 3a Settimana «Touring» di passeggiate e musical a Davosda domenica 30 agosto fino a domenica 6 settembre 2009:

Cognome: Nome:

Cognome: Nome:

Via/n.: CAP/località:

Tel. durante il giorno: Fax/e-mail:

N. socio TCS: Data/firma:

Da inviare a: Redazione Touring, «Davos», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna oppure fax 031 380 50 06 o e-mail: [email protected], soggetto «Davos».

Desidero la categoria d’albergo:� albergo 3 stelle: Fr. 820.—/persona� albergo 4 stelle: Fr. 1’015.—/persona� albergo 5 stelle: Fr. 1’155.—/persona

numero camere singole:

numero camere doppie:

supplemento camera singola: Fr. 15.–per persona e notte

Per le prenotazioni effettuate entro i primi 14giorni offriamo un regalo originale.

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5 marzo 2009 touring 4 società e mobilità 29

il consulente

I ciclisti non hanno diritti specialiMolti automobilisti spesso si arrabbianocon i ciclisti, poiché questi ultimi sullastrada si arrogano diritti che in realtànon hanno. In una nuova sentenza(6B_783/2008) il Tribunale federale hachiarito che i ciclisti non possono per-mettersi di tutto.

Nel caso concreto, un conducente sta-va circolando con la sua VolkswagenGolf in prossimità di un incrocio. Nel mo-mento in cui intendeva svoltare a sini-stra, l’uomo si era scontrato con una ciclista che stava sopraggiungendo sulmedesimo lato e che non aveva alcun diritto di precedenza. A seguito dell’in-cidente, la ciclista riportò una lesionedella cervicale.

Il tribunale d’appello di Lucerna assol-se il conducente coinvolto dall’accusa di lesioni colpose. Tuttavia, la ciclistapresentò ricorso al Tribunale federale,rimproverando all’automobilista di nonaver prestato sufficiente attenzionesulla parte sinistra e di aver quindi vio-lato un suo dovere di diligenza. La don-na chiese quindi che il conducente ve-nisse condannato a risarcire i danni ed iltorto morale.

Losanna fa chiarezza Il Tribunale fe-derale ha respinto il ricorso. Secondo igiudici losannesi, un conducente che sitrova ad un incrocio deve rivolgere lasua attenzione, oltre che alla corsia sul-la quale circola, soprattutto al trafficoproveniente da destra, il quale gode del-la precedenza. Di regola è sufficiente unrapido sguardo sulla sinistra, allo scopodi assicurarsi di non essere ostacolatonell’esercizio del proprio diritto di pre-cedenza da particolari circostanze. Dalui non si può pretendere di più, altri-menti il suo diritto di precedenza ver-rebbe de facto annullato.

In definitiva, ciò significa che chi ha laprecedenza ed adotta l’usuale prudenzadeve poter ritenere che il suo diritto diprecedenza venga rispettato. Nel casoconcreto è stato decisivo il fatto che laciclista aveva individuato con sufficien-te anticipo la Golf ed avrebbe quindi po-tuto frenare. È però proseguita perchériteneva «che l’automobile si sarebbefermata». Una disattenzione del gene-re, contraria alle norme sulla preceden-za, non può essere prevista da un auto-mobilista, conclude l’alta corte.

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› Il Touring Club Svizzero appoggia l’obiet-tivo prefissato dal programma della Confe-derazione «Via Sicura» di diminuire ancorapiù decisamente il numero di morti e di fe-riti gravi della circolazione. Nella presa diposizione del TCS nell’ambito della proce-dura di consultazione, riguardo alla propo-sta di nuove disposizioni si fa notare che«rispetto ai provvedimenti di legge, il com-portamento responsabile degli utenti deltraffico è più idoneo alla conquista dellameta». Se si osserva l’attuale statistica de-gli incidenti (cfr. scheda), si nota che siamosulla via giusta. Secondo il TCS, provvedi-menti di difficile attuazione non aiutano araggiungere l’obiettivo.

Il club sostiene appieno il principio chesta alla base del pacchetto di misure Via Si-cura, secondo cui con l’aiuto di provvedi-menti in ambito educativo e giuridico cosìcome l’intensificazione dei controlli si in-crementa la sicurezza del traffico. Un con-tributo decisivo alla riduzione delle vittimedi incidenti è apportato dal miglioramento,necessario urgentemente, dell’infrastruttu-ra stradale con il risanamento dei tratti pericolosi. Gli utenti della strada hanno «ildiritto di vedere investite le imposte e le tas-se che pagano anche per la loro sicurezza».Continuare a usare le tasse degli automobi-listi per uno scopo diverso da questo non è

più sostenibile. Il TCS ritiene che responsa-bilità personale e rispetto della legge sullacircolazione stradale siano «elementi cen-trali per promuovere la sicurezza». Perquanto riguarda i controlli del traffico, do-vrebbero avvenire in modo mirato, senzacriminalizzare tutti gli utenti del traffico. Ipirati della strada e i conducenti recidividevono essere portati a giudizio e puniti se-veramente. Per quanto riguarda l’introdu-zione di ulteriori disposizioni, il TCS chie-de piuttosto soluzioni pratiche. Infine, re-spinge in modo categorico qualsiasi nuovaimposta o tassa a carico degli automobili-sti.‹ hwm/tg

Info TouringLa presa di posizione del TCS su: www.tcs.ch. Ulte-riori dettagli nella prossima edizione di «Touring».

«Via Sicura»: il TCS dice sì, ma…Sul programma per aumentare la sicurezza stradale, il TCS si schiera a favore di più responsabilità personale.

Per il TCS l’etilometro è troppo impreciso per misurare l’alcolemia, meglio i prelievi di sangue.

Meno morti nel 2008

L’anno scorso il numero di vittime dellastrada ha avuto un calo record: stando a un’indagine dell’upi, nel 2008 sullestrade elvetiche sono morte 357 perso-ne (2007: 384), mentre 4759 (2007:5235) sono rimaste ferite gravemente.I dati ufficiali della Confederazione sa-ranno disponibili in estate. hwm

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30 viaggi e tempo libero touring 4 5 marzo 2009

Divertimentosull’atollo Bora Bora, un’incantevole isola del Pacifico, è incorniciatadalla più bella laguna del mondo. Ma, anche gli altri innumerevoli atolli intorno a Tahiti sono ricchi di fascino.

›La laguna dalle acque turchesi brilla nel-la luce del sole, mentre una leggera brezzaaccarezza le palme. Nel romantico bunga-low che si eleva sull’acqua cristallina, os-serviamo, attraverso un pavimento di vetro,i pesci multicolori. Chi ha visto tramontarelentamente il sole a Bora Bora può vera-mente affermare di aver trovato l’isola deisuoi sogni.

L’indomani Willi costeggia con la sua im-barcazione la laguna in direzione del mareaperto. In programma: immersioni con sor-prese. La prima di queste consiste nellapresenza di numerosissime mante che cir-condano subito il battello quando attracca.Willi si tuffa, accarezza questi pesci neri,grandi come due piatti e dà loro da mangia-re. Adesso capiamo il perché: attendevano

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5 marzo 2009 touring 4 viaggi e tempo libero 31

il pasto. Dalle due imbarcazioni, i turisti siimmergono prudentemente nella laguna in-dossando occhiali e boccaglio. Nel frattem-po Willi getta in acqua piccoli pezzi di pe-sce e in men che non si dica ecco giungere iprimi squali della barriera corallina, lunghicirca un metro, che spinti dalla fame sfrec-ciano in direzione dei sub. Enormi occhispalancati dietro gli occhiali da immersio-ne dimostrano, oltre al dovuto rispetto, an-che un certo timore.

Motus, piccole isole | Willi realizza an-che il secondo sogno, quello di un’isola so-litaria. Le più piccole, grandi solo qualchecentinaia di metri quadrati, si chiamano«motus». Di questi romantici atolli, pieni dipalme e circondati da spiagge di sabbia fi-

nissima, se ne contano moltissimi. Sul Tapu– anche questo atollo come la maggior par-te degli altri di proprietà privata – dopo levarie immersioni ci si dedica al dolce farniente.

Tahaa e Raiatea, un capriccio della natu-ra: due isole nella stessa laguna. Edwin, laguida locale, ci accompagna con la sua jeepda Vaile Adrienne Aiho, una coltivatrice diperle. La giovane polinesiana illustra detta-gliatamente come si coltivano le perle nere.Dopo questa spiegazione anche gli uominicapiscono il motivo per cui questi gioiellisiano così costosi. Durante la scarpinata attraverso la montuosa Tahaa, Edwin fa al-cune soste. Per esempio per abbattere con il

continua a pagina 33

Chi si tuffa nella laguna, è ben presto circondatoda un banco di mante affamate che reclamano il cibo. Rangiroa, il maggior atollo del Pacificoorientale, con le sue sconfinate lagune è un acquario naturale che desta grandi emozioni.Durante il trasferimento in battello si staglia all’orizzonte l’intera isola.

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Vacanze in Italia

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5 marzo 2009 touring 4 viaggi e tempo libero 33

Da sapere

Volo: con Air France da Zurigo a Papeete, via Parigi e Los Angeles, il prez-zo del biglietto aereo di andata e ritorno parte da 2484 franchi, tasse in-cluse. Fuso orario: è di 11 ore, che diventano 12 quando da noi è in vigorel’ora legale. Prezzi: Tahiti non è una destinazione a buon mercato, i prez-zi sono come quelli europei. La moneta è il franco pacifico francese (1 Frs.= 80,5 CFP). Nei grandi alberghi sono accettati anche gli euro. Vaccina-zioni: al momento non ve ne sono di obbligatorie, si consiglia di portarecon sé una farmacia da viaggio completa. Alloggi: l’offerta spazia dallepiccole pensioni, prenotabili da 120 franchi fino al Relais & Châteaux Le Tahaa Island Resort & Spa (a partire da 1459 fr.). Informazioni: www.tahiti-tourisme.ch, telefono 0033 1 55 42 61 21, www.airfrance.ch. Preno-tazioni: Viaggi TCS, tel. 0844 888 333, www.viaggi-tcs.ch. Bü

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suo machete un ibisco selvatico e ricavarneun flauto, da cui riesce persino a trarne alcuni suoni. La meta, però, è la sua tenutadi cinque ettari su cui coltiva, tra l’altro, lavaniglia. 250 contadini coltivano sull’isolaqueste piante, dopo nove-dieci mesi, ne raccolgono i frutti e li lasciano stagionarequattro mesi, prima di metterli in commer-cio. L’80 per cento della vaniglia polinesia-na proviene da Tahaa, detta per questo an-che «isola della vaniglia».

Tahaa e Raiatea | Riferendosi all’Arcipe-lago della Società, gli operatori turisticinon danno sufficiente risalto a Tahiti e allesue isole. A torto, l’isola più estesa, Tahiti,viene considerata semplicemente come unadestinazione di arrivo e di partenza.

Joël Hart, un autista di pullman in pen-sione, ci accompagna una domenica matti-na al mercato di Papeete, la capitale. Frut-ta, verdura, pesce, carne. Si può trovarequalsiasi cosa.Tutto viene acquistato per ilbrunch domenicale o addirittura per tuttala settimana. Un bacio qua, un saluto là, ilmercato è anche un popolare punto d’in-contro degli abitanti della capitale.

D’obbligo è anche la visita al Museo PaulGauguin che permetterà di seguire le orme

del famoso pittore che ha vissuto e lavora-to sulle Isole Marchesi. Joël Hart che vive aTahiti e su Moorea, l’«isola sorella», parlacon entusiasmo delle alture che si tuffano apicco sulla costa di Moorea, della straordi-naria baia di Cook e delle splendide localitàsolitarie. Così belle da servire da palcosce-nico a produttori cinematografici.Ad esem-pio, nel film «Bounty» con Mel Gibson comeprotagonista. E su Moorea crescono anchei più gustosi ananas di tutta la Polinesiafrancese.

Il pesce più fresco si mangia però a Ran-giroa. Ed ecco come siamo giunti a cono-

scenza di questo fatto. Raumati, che gesti-sce con la moglie Jeanette una pensioncina,ci fa fare un giro con il suo battello lungol’immensa laguna portandoci nel posto giu-sto. Giù l’ancora, fuori la canna da pesca. Ipesci abboccano. Raumati ne ha presi altritre servendosi di un rampone.

Dopo una mezz’oretta gli splendidi esem-plari sono grigliati sul motu di Raumati,serviti con pane di banana e pompelmi fre-schi provenienti dalle Isole Marchesi. Dol-cemente le onde s’infrangono sull’isolettadel Pacifico. ‹

Christian Bützberger

Australia

Nuova Guinea

StatiUnitiGiappone

OceanoPacifico

Papeete

Tahiti Nui

MooreaTahiti

Iti

Raiatea

Rangiroa

Bora Bora

Tahaa

50 km

Al mercato domenicale di Papeete si può trovare di tutto, dal pesce appena pescato, al pane croccante, fino a ogni genere di fruttae verdura. Impossibile non vedere la maggiore altura di Bora Bora, l’«imponente» Monte Otemanu, alto 727 metri.

continua da pagina 31

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34 viaggi e tempo libero touring 4 5 marzo 2009

Una casa di campagna: «La Gioia»

Daniel e Marianne Aerni-Kühne hannol’ospitalità nel sangue: «Offriamo aiclienti vacanze che noi stessi vorremmovivere». Alla «Gioia» chi cerca il contat-to può unirsi agli altri, chi desidera rima-nere solo si ritira nei suoi spazi, secondo

le proprie preferenze. Da non perdersi la cucina del giovane e geniale cuoco Andrea Sabbatini. Otto le camere doppie e tre lesuite. Tre camere sono adatte a ospiti in sedia a rotelle. wiLa Gioia, Castel Ritaldi, tel. 0039 0743 25 40 68, www.lagioia.biz

›C’era una volta un giovane svizzero chesognava di vivere laddove crescono gli oli-vi. Ma si era subito reso conto che per rea-lizzare questo sogno doveva lavorare sodo.Allora fece il musicista, l’assistente alla re-gia e il proprietario di un atelier di corniciper quadri. Un giorno incontrò una princi-pessa bionda e riuscì a convincerla a parti-re assieme verso Sud, alla volta degli olivi.In Umbria, in una valle quasi disabitata,hanno trovato il loro «castello»: un mulinoper il grano e l’olio, antico di 300 anni. Al-

l’inizio non pensavano proprio di trasfor-marlo in hotel. Ma di cosa avrebbero altri-menti vissuto? «Se non si è specializzati inun determinato campo, spesso rimane soloil settore alberghiero», spiega l’oggi 54enneDaniel Aerni. Seguì una lunga e difficile fase di ricerca delle autorizzazioni e poiun’altra di lavori di ristrutturazione sino ache «La Gioia», nel 2002, poté accogliere iprimi ospiti.

La verde Umbria, la sacra Umbria, l’Um-bria dei piaceri terreni. A livello turistico,

questa regione è rimasta a lungo nell’om-bra della vicina Toscana. Ma qualcosa ècambiato e oggi l’Umbria è una combina-zione tra il dolce far niente e il gusto del-l’arte: Perugia, Assisi, Spello,Trevi, Spoleto,Todi, andare in rampichino, un bagno nellago Trasimeno, un bicchiere di Sagrantinoa Montefalco, seduti in trattoria gustandoun piatto di pasta al tartufo fresco. Tuttoquesto, e un’infinità di olivi, sono i ricordiche rimangono dell’Umbria.

Tappa in Toscana | Sarebbe, comunque,un vero peccato se non ci si fermasse in Toscana lungo il viaggio. I dintorni di Luc-ca e di Pisa offrono ancora molte cose dascoprire.Sapevate,ad esempio, che anche inToscana esiste una Montecarlo? In questopaesino situato su una collina isolata chesorge nella pianura di Lucca la sera si puòandare al Teatro dei Rassicurati, ornato diseta si colore rosso e oro, e dopo, a cena sulla Piazza grande nell’«Osteria Mescita eMusica» per godersi le specialità toscanedel vivace Giuseppe Borella. Italianità allostato puro!‹ Peter Widmer

Nel segno della gioiaIn Umbria, il cuore verde d’Italia, c’è un posto veramente speciale: «La Gioia». Marianne e Daniel Aerni lo hanno creato a propria immagine e somiglianza.

La casa della felicità: «La Gioia», un’oasi di calma in una piccola valle dell’Umbria.

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5 marzo 2009 touring 4 viaggi e tempo libero 35

Centenario sul Brè«Da cento anni sui binari del Brè –1908–2008» è il libro di Carlo Giani-nazzi edito dalla Ferrovia Monte Brè(FMB) per festeggiare l’importantetraguardo. Oltre a ripercorrere lastoria di questa grandiosa operad’ingegneria, dalla progettazioneagli ultimi lavori di risanamento, ilvolume presenta un corposo catalo-go di fotografie e illustrazioni d’e-poca. E, soprattutto, mette in risaltol’impegno delle autorità di allora afavore dello sviluppo turistico. Af-finché «per altri 100 anni si possa godere delle meraviglie paesaggisti-che del Brè», per usare le parole del-l’odierno presidente della FMB,Giorgio Carlo Bernasconi, presiden-te anche del TCS Sezione Ticino. ac

adulti. Il campo è offerto con il trattamen-to in mezza pensione, per far sì che i giova-ni possano scegliere dove e cosa mangiarea mezzogiorno. Il volo per Los Angeles vapagato separatamente. Prima e dopo il cam-po è possibile prenotare anche un corso

d’inglese di due settimane a Los Angeles.Let’s go!‹ Christian Bützberger

Info TouringPrenotazioni: www.feriencamps.ch, telefono 044466 55 66. Termine d’iscrizione: 31 marzo. Prezzo:3280 franchi. Sconto di 150 fr. per i soci del TCS.

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L’angelo cheporta il vinoDicono che tutto quel che c’è di buono almondo viene dall’alto. Chi, trovandosi al-l’Hotel Radisson dell’aeroporto di Zurigo,ordina una bottiglia di vino, è servito da unangelo. Lo scenario: nella lobby si trova unatorre alta 16 metri che contiene quattro mi-la bottiglie di vino e champagne, del valoredi 220 mila franchi. Un’artista viene solle-vata in alto tramite un argano attivato daun computer, per essere trasportata verso ilripiano che contiene la bottiglia richiesta.Lo show, che si svolge a mezzogiorno e disera, è coronato da uno spettacolo di lucimulticolori e dall’applauso degli ospiti.

Nell’elegante business-hotel dell’aero-porto zurighese, il direttore generale KurtRitter ci ha spiegato che il nome RadissonSAS fa ormai parte del passato. Il secondomaggior gruppo alberghiero d’Europa, do-po Hilton, si chiamerà d’ora in avanti «Ra-disson Blu». Bü

Info TouringLe 330 eleganti camere del Radisson Blu costanotra 195 fr. (finesettimana) e 700 fr. Telefono 044 800 40 40 o www.zurich.radissonblu.com.

Da un luogo all’altro a bordo di un comodo pullmino, addirittura fin sulla soglia dell’alloggio.

Imparare l’inglese in classe itineranteUn campo estivo per giovani negli USA,ricco di emozioni: imparare l’inglese viaggiando a bordo di un comodo pullmino.Si ha l’opportunità di conversare nei supermercati e durante gli spostamenti.

›Da Beverly Hills, quartiere dei divi di Hol-lywood, al grandioso Grand Canyon. La se-ra, attorno al fuoco si possono ascoltare appassionanti storie di indiani. Figurano inprogramma anche: il Sea World, i parchi na-zionali, Disneyland e la visita a un ranch. Igiovani hanno la possibilità di scoprire davicino il Sud-Ovest degli Stati Uniti.

Grande esperienza | Il campo estivo del-la durata di due settimane – per ragazzi dai13 ai 17 anni – non può considerarsi un cor-so di ripetizioni d’inglese. L’importante, se-condo Peter Stocker, gestore del campo, èimparare a conversare. Le varie destinazio-ni si raggiungono a bordo di un comodopullman, in cui si tengono le lezioni cheproseguono anche nelle ore serali. Si per-notta sotto una tenda, in una casa di legnoo in albergo. Durante l’intero soggiorno iragazzi sono seguiti, 24 ore su 24, da tre

L’angelo del vino: ogni giorno dell’anno l’artista silibra in volo con eleganza tra le ordinate bottiglie.

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Le t-shirt da ciclista con il logo TCS sonoin vendita nelle agenzie del club.

VestitipraticiUn grande assortimento di acces-sori per la bicicletta può esserecomperato nelle agenzie del TCS.

› I ciclisti stanno a cuore al TCS.Perciò il club propone i suoi acces-sori per gli appassionati delle dueruote, come ad esempio la tenuta dabici con il logo del TCS. La magliet-ta (79 franchi per i soci/109 per i nonsoci) e i pantaloni (69 franchi/89) so-no disponibili nelle agenzie del TCS.

Vasta scelta | Oltre all’abbiglia-mento con l’emblema del TCS, nelleagenzie vengono venduti anche ca-schi e rivestimenti per caschi. Inol-tre, i soci del TCS beneficiano di unosconto del 10 percento sulle biciclet-te della marca Merida. Devono solopresentare la tessera TCS nei negoziconcessionari Merida. ‹

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Info TouringUlteriori informazioni su www.bici.tcs.choppure www.merida.ch.

5 marzo 2009 touring 4 club e soci 37

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›Nato come club di ciclisti oltre 110 annifa, il Touring Club Svizzero non viene menoalle sue radici ed anche quest’anno le suesezioni organizzano una serie di eventi pergli appassionati delle due ruote. L’avvio al-la stagione è dato il 9 maggio con il «So-lothurn Bike-Event», manifestazione orga-nizzata dalla sezione solettese del TCS.

Per quanto riguarda i rinomati «BrevettiTCS» per ciclisti di vari livelli, il program-ma 2009 comincia il 30 maggio e il 1° giu-gno con il Jura Derby per bici da strada emountain-bike (sezione Giura). In seguito,il 20 giugno, si svolgerà il Brevetto dellePrealpi Appenzellesi (sezione AppenzelloAR), mentre il 21 giugno appuntamento nelGiura per il brevetto mountain-bike Chan-tal Daucourt. Dopo un anno di sospensione,il 5 luglio torna il Trittico Alpino, organiz-zato dalle sezioni Ticino, Uri e Grigioni,aperto per la prima volta anche alle bicielettriche (che si possono affittare). Il 16agosto, ancora la sezione Giura ospiterà ilbrevetto «Franc-montagnard» per moun-tain-bike; infine il 30 agosto si svolgerà ilGiro del Canton Ginevra organizzato dallasezione ginevrina. Iscrizioni e informazionidettagliate direttamente presso le sezioniorganizzatrici.

La stagione si concluderà con una «tom-bola» fra tutti i partecipanti ai brevetti. Il

primo premio è una vacanza in biciclettacon due pernottamenti e trasporto dei ba-gagli per tre giorni, con Swisstrails. In pa-lio anche caschi da bici e buoni-acquistoper gli «shop TCS».

A forza di muscoli | Molti anche gli «slow up» patrocinati dalle sezioni del TCS.Si inizia con lo slow up del Lago di Morat(FR) il 26 aprile, poi si prosegue a Sciaffusail 24 maggio, nel Vallese il 7 giugno, nel Giura il 28 giugno, poi alle Feste di Ginevrail 2 agosto, attorno al Lago di Sempach il 23 agosto (sezione Waldstätten), sull’Albu-la (GR) il 6 settembre, nell’Emmental (BE) il13 settembre, per finire la stagione attornoal Lago di Zurigo il 27 settembre.

Il club sarà presente a queste grandi ma-nifestazioni di massa, alle quali si parteci-pa con qualsiasi mezzo spinto dalla forzadei muscoli – o semplicemente a piedi –, constand e anche con pattugliatori in bici lun-go il percorso, per l’assistenza se si neces-sita di una riparazione alla bicicletta. Perprendere parte agli slow up non c’è bisognodi una preiscrizione.‹ ac

Info TouringLa lista degli slow up e dei Brevetti TCS con relativicontatti al sito internet www.bici.tcs.ch. Qui troverete anche una serie di allettanti proposte divacanze con la bici.

Tutti a pedalarecon il TCS Anche per l’imminente stagione ciclistica, il club ha inprogramma diverse manifestazioni sportive e popolari.

Il TCS è ormai diventato una presenza fissa anche durante molti slow up in giro per la Svizzera.

Il libro di HebergaPer il 50° anniversario della fon-dazione di Heberga SA è stato pub-blicato un libro: «Die Geschichte derTCS-Hotels»; Appenzeller Verlag,Herisau. L’autrice Margarita Rossi-Haller ripercorre la storia, con dovi-zia di particolari e di fotografie, deidue alberghi del TCS: lo Schloss Ra-gaz di Bad Ragaz e il Bellavista di Vi-ra Gambarogno. Il libro è ora dispo-nibile presso il Service Center TCS diSan Gallo/Winkeln al prezzo di 30franchi (più spese di spedizione); tel.0713137500.

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38 people touring 4 5 marzo 2009

Più di 9000 lettrici e lettorihanno visto Art on IceCome già negli anni scorsi, diverse migliaia di soci TCS hanno ap-profittato dell’offerta di biglietti di «Touring» per assistere aglispettacoli Art on Ice a Zurigo e Losanna. Per poter proseguire conquesta offerta ai propri lettori, «Touring» ha bisogno di una stret-ta collaborazione con i partner, per ringraziare i quali anche que-st’anno ha organizzato una serata di gala. Per l’occasione è statoloro offerto uno show eccezionale con molte star del pattinaggioartistico e l’accompagnamento musicale del gruppo britannicodelle Sugababes e del canadese Daniel Powter. Naturalmente si so-no esibiti i beniamini del pubblico Stéphane Lambiel, che ha in-cantato i presenti con la sua forza espressiva, e Sarah Meier, cheha trainato l’ambiente nonostante i postumi di un infortunio. Al-la fine dello spettacolo, presentato come al solito dalla spiritosacoppia formata da Sandra Studer e Rainer Maria Salzgeber, il pub-blico ha tributato agli artisti del ghiaccio un interminabile ap-plauso. Reto Kammermann/Foto: Mathias Wyssenbach

Dominik Egli (AMAG AG/Skoda) incompagnia di Kathrin Hauswirth.

Trio di dive: Sarah Meier (centro) con le «Sugababes» Amelle (sin.) e Heidi.

Fedelissimi di Art on Ice: Vivien ePeter Wick (MeteoNews AG).

Ospiti del ricevimento di «Touring»: Roland Ehrler (Swisscom), Jacqueline Scheibler, Erika Huwyler e Monika Ehrler (da sin.).

Ha deliziato il palato degli ospiti: il rinomato chef Anton Mosimann.

Esther Dübendorfer (Agrola AG) in compagnia del marito Florian.

Susanne e Ueli Christen (MM & B, Media Agentur AG).

Sandra Grau (Ford Motor Company) e Reto Zbinden.

Markus Brunner (Vredestein)con la moglie Andrea…

… e Dieter Jermann (Pirelli) conla fidanzata Gabriela.

Da sin.: Felix Bitterli (BaZ), Hans-Peter Klauser, Thomas Müllerschön(St.Galler Tagblatt), Moreno Cavaliere e Olivier Steiner (Publimag AG).

Cantanti piene di grinta: le «Sugababes» Heidi, Amelle e Keisha (da sinistra) hanno intrattenuto e fatto divertire il pubblico e gli stessi artisti del ghiaccio con motivi musicali sfrenati.

Marco Brütsch (AMAG AG/Seat) in compagnia di Mirjam Schwitter.

Nuove amicizie: Jan Müller (Nissan) con la sorella Lea e Christina Surer.

Hanno apprezzato lo show: Ursula e RetoKreis (Suzuki Schweiz AG).

Il caporedattore di Touring Felix Maurhofer(sin.) con la moglie Sandra e Daniel Powter.

Contenti dello spettacolo sul ghiaccio: DanielFreund (Continental SA) e la moglie Brigitte.

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5 marzo 2009 touring 4 il punto 39

Crisi opportuna?Rilevamento dell’acustica di un abitacolo alla «Rieter Automotive Systems» di Winterthur.

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no introdotte condizioni facilitate per otte-nere contratti all’estero.

Per questo guardo all’estero con impa-zienza. Ad esempio verso la Francia, dove ilpresidente Sarkozy vuole ridare vigore allasua industria dell’auto con un’iniezione dacinque miliardi di euro. Se riesce a darenuova linfa ai grandi costruttori automobi-listici francesi, allora ne approfitterannoanche le nostre imprese svizzere. Soprat-tutto se le nostre aziende affrontano la cri-si anche come un’opportunità, investendonella ricerca e nello sviluppo, sviluppandoadesso nuovi prodotti. Sono convinto chel’auto non ha solo una splendida storia al-le spalle, ma pure uno splendido futuro, seabbinerà ancor meglio potenza ed eleganzacon la salvaguardia dell’ambiente.

La nostra economia vive tempi turbolen-ti e nessuno sa come sarà lo scenario dellaconcorrenza e se le cose torneranno a pro-cedere nel verso giusto. Se però l’industriaautomobilistica elvetica reagisce, come èriuscita a fare l’industria orologiera neglianni Novanta, allora i nostri costruttorid’auto saranno tra i vincitori. Ed allora, lanostra industria automobilistica sarà pre-sa sul serio – come merita – anche dal gran-de pubblico: un gioiello del lavoro indu-striale svizzero. «

Johann N. Schneider-Ammann,presidente di Swissmem, Industria meccanica, elettrotecnica e metallurgica.

L’opinione degli autori invitatisu questa pagina è autonoma da quella della redazione di«Touring».

»È proprio un paradosso: se sei mesi faavessimo chiesto alla gente del nostro Pae-se cosa sa dell’industria automobilisticanazionale, probabilmente la maggior partedegli interpellati avrebbe alzato le spalle: laSvizzera una nazione automobilistica? Og-gi quasi tutti sanno che oltre 300 piccole emedie imprese ed una manciata di grandiaziende offrono oltre 34 000 posti di lavoronel settore delle componenti automobilisti-che. Molte sono altamente innovative e sisono posizionate con successo sul mercatodella tecnologia avanzata. Complessiva-mente nel 2007 hanno fatturato quasi 16miliardi di franchi. Pressoché come l’indu-stria orologiera. Ma mentre quest’ultima èpresa a modello della capacità innovativadell’imprenditorialità elvetica, fino a pocofa solo alcuni conoscevano l’importanzadell’industria automobilistica nazionale.

Il motivo per cui ciò è cambiato è dovuto,non da ultimo, all’attuale crisi. Poiché sul-l’onda del crollo mondiale delle vendite diautovetture, anche molte ditte svizzere so-no rimaste colpite dalla recessione: calo de-gli ordini, lavoro ridotto, taglio dell’occupa-zione. Come fautore della libertà di merca-to sono molto restio quando si tratta dichiedere allo Stato di lanciare un salvagen-te.Tuttavia, tempi speciali richiedono prov-vedimenti speciali. Per questo motivo, do ilbenvenuto alle ventilate misure di salva-taggio per stabilizzare la congiuntura, an-che se possono aiutare solo in minima par-te la nostra economia d’esportazione. Il la-voro ridotto può comunque essere prolun-gato, ciò che significa il mantenimento diposti di lavoro e di know-how. E, tramite lagaranzia dei rischi all’esportazione, saran-

Prezzi e prestazioni TCSPrestazioni del club: 0844 888 111, www.tcs.ch

AffiliazioneMotorizzati (automobilisti e motociclisti)

a seconda della SezioneCooldown Club www.cooldownclub.chL’assistenza stradale per i giovani Fr. 66.–Tessera partner/giovani Fr. 44.–Non motorizzati Fr. 32.–Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.–Juniores (con Velo Assistance e RC)

a seconda della SezioneQuota per socio campeggiatore TCS (solo se giàsocio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.–** camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–

ETI TCS www.eti.chEuropa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.–Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.–Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.–Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.–Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.–Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.–Spese di cura Europa Fr. 32.–Spese di cura Mondo Fr. 45.–

Card Assistance TCSwww.cardassistance.tcs.chper tutta la famiglia Fr. 28.–20% di sconto per i titolari del Libretto ETI

Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/aziendaPer veicoli aziendaliSoccorso stradale da Fr. 134.–Protezione giuridica di circolazione da Fr. 111.–

ASSISTA www.assista.chAssicurazione protezione giuridicaCircolazioneFamiglia Fr. 96.– Individuale Fr. 66.–PrivataFamiglia Fr. 215.– Individuale Fr. 192.–Immobili Fr. 95.–

Auto TCS www.autotcs.chAuto, moto, scooter. Responsabilità civile, cascoparziale, casco collisione, capitale incidente, pro-tezione del bonus, danni di parcheggio e per igiovani tra i 16 e i 25 anni

Easy Pack TCS www.easypacktcs.chSconti esclusivi per i giovaniChiedete un’offerta gratuita senza impegnoall’Agenzia TCS più vicina tramite tel.0800 801 000

Carta di credito TCS driveTCS MasterCard drive 1° anno Fr. 25.–dal 2° anno Fr. 50.–Carta partner Fr. 20.–TCS-American Express drive Gold1° anno Fr. 50.–dal 2° anno Fr. 100.–Carta partner Fr. 50.–Offerta combinata (le due carte insieme) Fr. 125.–

Assicurazioni due ruote www.assicurazionitcs.chVelo-Assistance. Con il contrassegno per la bici, protezione giuridica, assistenza e copertura casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–*copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–*Contrassegno responsabilità civile (RC) bici Fr. 6.50*Moto-Assistance (soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–*Ai motociclisti in Svizzera e all’estero* prezzi soci TCS

Viaggi TCS www.viaggi-tcs.chPer ogni viaggio un consiglio personalizzato nelle agenzie di Viaggi TCS (tel. 0844 888 333)

Test & Training TCS www.test-et-trainingtcs.chSconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento diguida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz eStockental

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5 marzo 2009 touring 4 la pagina dei lettori 41

Un consumo di 3,7 l/100 km ed emissioni di CO2

limitate a 98 g/km: sono i dati realizzati dallaSeat Ibiza 1.4 TDI FAP Ecomotive di cui «Tou-ring» vi offre l’opportunità di diventare il fortu-nato proprietario partecipando al nostro con-corso in occasione del Salone. Il veicolo in paliodel valore di 25 160 franchi concilia debole con-sumo con equipaggiamento molto completo.Basata sulla nuova Seat Ibiza, questa versioneEcomotive molto ecologica beneficia di un pe-so ridotto, di una gestione motore modificata edi un aerodinamismo ottimizzato. Il coefficien-te di penetrazione all’aria (Cx) è stato così ab-bassato da 0,33 a 0,30.

Questa cittadina a cinque porte è spinta daun motore turbodiesel 1,4 litri che sviluppa 80CV ed è munita di filtro antiparticolato. Il con-sumo misto di 3,7 l/100 km lascia intravvedereun’autonomia di oltre 1200 chilometri.

Impressumtouring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, capo-redattore); vice caporedattore: Heinz W. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren(MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Pascale Marder (pam), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Peter Widmer (wi). Art Director/Fotografie: Martin Lobsiger (mlo). Gra-fica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di re-dazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Nadia Visentini (t), Irene Mikovcic-Christen (assi-stente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna,tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero,

il concorso

Niente da dire neanche per quanto concernel’equipaggiamento: l’auto del concorso è fornitadi sistema antislittamento ESP, di fari antineb-bia a funzione cornering, di climatizzazione, sedili riscaldati, set invernale (lavafari, ugelli la-vavetri riscaldabili) e di una radio/CD MP3 confunzione Bluetooth e comandi al volante. Tenta-te la fortuna, cercate le risposte giuste!

Sponsor del premio: Amag, Schinznach-Bad, www.seat.ch

Le domande: 1. Quanti chilometri percorre all’anno

Ulrich Zimmermann?2. Come viene chiamata l’isola di Tahaa

nella Polinesia francese?3. Di quale sconto usufruiscono i soci TCS

presentando il tagliando al Salone?

Si possono fornire le risposte per posta (unicamente su cartolina postale), tramite SMS, e-mail oppurewww.touring.ch, indicando in ogni caso le vostre ge-neralità.

Concorso 2/09: i due set tipicamente svizzeri di Wenger comprendenti un orologio e un coltellino sonostati vinti da Emile Harnisch di Sonceboz-Sombeval eMartin Ess di Hittnau. Congratulazioni!

Condizioni di partecipazione: il concorso di «Tou-ring» è aperto a tutti, ad eccezione dei collaboratoridel TCS e dei loro famigliari. I vincitori saranno estrat-ti a sorte e avvertiti per iscritto. I premi non possonoessere sostituiti da una somma di denaro equivalente.Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito alconcorso. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna; SMS al numero9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le trerisposte; [email protected] (soggetto: concorso)Termine d’invio: 15 marzo 2009

cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 96 028, totale: 1 355 061. Editoria/marke-ting: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas PublimagSA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 38721 16, fax 031 38721 00. Produzione: St. Galler Tag-blatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamentid’indirizzo: per iscritto, indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214Vernier, tel. 022 417 24 40, fax 022 417 28 66, e-mail: [email protected] o all’agenzia TCS (tel. 0844888 111, fax 0844 888 112). Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pub-blicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Vinceteuna SEAT Ibiza Ecomotive!

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42 l’incontro touring 4 5 marzo 2009

I suoi ultimi disegni trattano della crisi dell’auto in maniera piuttosto pungente…Sì, dato che non provo compassione perun’industria che non è stata in grado di an-ticipare i cambiamenti. A mio parere, i mi-lioni di dollari versati nei piani di salvatag-gio sarebbero meglio utilizzati da start-upingegnosi e coraggiosi.

In quanto vignettista, il settore dell’automo-bile la ispira?Sotto certi aspetti, certamente. Mi sono di-vertito molto a illustrare le partenze per levacanze. Per esempio, disegnando i vacan-zieri incastrati in un ingorgo interminabileal punto che finiscono per mettere fuori lasedia a sdraio, il tavolo da ping-pong e il te-levisore per ingannare il tempo.

Suppongo che non abbia dimenticato di punzecchiare le 4�4…Sicuro. C’è un forte potenziale umoristico inquesto grande bozzolo pieno di gadget e coni vetri leggermente oscurati, vere e propriecase ambulanti, pilotate da una fragile da-ma avvolta in una pelliccia. Questo enormebolide può sì rassicurare il conducente, mainquieta gli altri utenti della strada chepossono legittimamente temere di essereinvestiti.

C’è un soggetto legato all’automobile che sogna di disegnare un giorno?Assolutamente. Ciò che aborrisco di più so-no quelli che ti stanno alle costole sull’au-tostrada. Detesto in particolare gli automo-bilisti che spuntano dietro il tuo veicolo perintimare l’ordine di fare spazio. In societànon si osa farlo. Se avessi il diritto, instal-lerei uno schermo elettronico sul mio pa-raurti con il messaggio: «Smettetela di star-mi appiccicati, grandi maleducati!».

Nonostante tutto riesce a provare piacereseduto al volante?Guidare mi stressa, dato che comporta unaresponsabilità pesante. Se avessi i mezzi miprocurerei un autista privato.

La vettura non fa dunque per lei…Con la mia auto intrattengo il classico rap-porto di amore e odio. Amore, dato che è ilmezzo che mi porta in gita per il fine setti-mana e in vacanza. Odio, dato che i tragittispesso si trasformano in un calvario. «

Intervista: Jacques-Olivier Pidoux

Quando il Salone apre le sue porte, il vignettista PatrickChappatte getta uno sguardo caustico sull’automobile.

co espositivo. Comunque, il tema della vet-tura pulita non ha cessato di occupare lamente.

Il Salone invita a sognare. Attira anche lei? Come molti, mi sono meravigliato del de-sign di alcuni modelli e del potenziale di libertà offerta dall’automobile. Ma oggi-giorno, con gli ingorghi e l’inquinamento,continuo a sognare veicoli elettrici e unamaggiore condivisione dell’auto.

» Il Salone dell’auto di Ginevra accoglie inquesti giorni i suoi primi visitatori. Per lei unsoggetto d’attualità imprescindibile… Sì. In venti anni d’attività, ho dovuto trat-tarlo una buona decina di volte, mettendosempre in evidenza il tema dominante delmomento: l’informatica di bordo, i veicoli abasso consumo e naturalmente la macchi-na pulita. Nel mio primo disegno sul Salo-ne, si vede un’auto con il tubo di scappa-mento che scarica una cacca di cane sul pal-

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Una matita aguzzaper schizzare l’auto

La crisi dell’automobile tratteggiata con l’umorismo disorientante di Chappatte.

In pilloleCaricaturista di Le Temps, Neue Zürcher Zeitung edHerald Tribune, Patrick Chappatte (41 anni) ha co-minciato la sua carriera nel 1986 al quotidiano gine-vrino La Suisse. Ha pure animato le colonne del NewYork Times e Newsweek dal 1995 al 1998, quando vi-veva a New York. Padre di tre bambini, abita a Gine-vra. Informazioni anche su www.globecartoon.com.