Touring 11 / 2011 italiano

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Test della Peugeot 508 sw Un bel design con massimo comfort e prestazioni 14 Sconti per i soci TCS Riduzioni nella regione bodanica e in Ticino 36 Test dei sedili delle auto L’ergonomia va di pari passo con la sicurezza 18 23 giugno 2011 touring 11 www.touring.ch GAA 1214 Vernier Va di moda l’avventura sicura I Tarzan dei nostri boschi 6 Motorini fatti in carcere I reclusi dell’e-moto 12 Assemblea dei delegati TCS a Davos Confermato il presidente 30 Il giornale della mobilità Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS 29

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Il giornale della mobilità, edizione del 23 giugno 2011

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Test della Peugeot 508 swUn bel design con massimocomfort e prestazioni 14

Sconti per i soci TCSRiduzioni nella regionebodanica e in Ticino 36

Test dei sedili delle autoL’ergonomia va di pari passocon la sicurezza 18

23 giugno 2011 touring 11www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Va di moda l’avventura sicura

I Tarzandei nostriboschi 6

Motorini fatti in carcere

I reclusi dell’e-moto 12

Assemblea dei delegati TCS a Davos

Confermato il presidente 30

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23 giugno 2011 | touring 11 | editoriale e sommario 5

Le attività del tempo libero occupanoun posto sempre più importante nellanostra società. In particolare, fiorisco-no gli sport nella natura come le escur-sioni, il jogging e la bicicletta. Anchele cosiddette attività di soft adventurecome canyoning, rafting o la visita di unparco avventura raccolgono il favore disempre più persone.La voglia d’aria aperta e di una dose

d’adrenalina sono di sicuro elementipositivi per quanto riguarda il fitness,ma c’è anche il rovescio della medaglia.Oltre alla necessità di un’infrastrutturaper i parchi avventura o di un percorsoper i rampichini downhill, la gente inqualche modo deve arrivare dove sisvolgono le attività e in genere lo devo-no fare in auto.Se il boom non si sgonfia, in futuro si

formerà ancor di più di questo trafficodel tempo libero. Stando all’Ufficio fe-derale delle strade (Ustra), la metà ditutti i viaggi in Svizzera sono riconduci-bili al tempo libero ed oltre il 50% vieneeffettuato in automobile. È evidenteche in avvenire la Confederazione puntaa promuovere un traffico del tempo li-bero rispettoso dell’ambiente. Un obiet-tivo giustificato sino ad un certo punto,dato che non si deve dimenticare che imezzi di trasporto pubblici non semprerappresentano la soluzione ottimale.Tanto più che nei fine settimana di beltempo i treni sono strapieni. Alla fine,la scelta del mezzo di trasporto rimanenelle mani del singolo individuo. Ed èbene così.

Felix Maurhofer, caporedattore

Il rovesciodellamedagliadel tempo libero

Foto di copertinaAutore: Fabian Unternährer

primo piano6 Turismo outdoor

Affidarsi ad operatori seri perdivertirsi in tutta sicurezza.

società e mobilità10 Importante allacciare sempre la cintura

Lo ha dimostrato un crash-testtra un pullman e un camion.

11 A rischio la destinazione vincolataDecreto federale su finanziamento eampliamento infrastruttura ferrovie.

11 Il consulenteLarghezze delle corsie autostradaliin presenza di cantieri.

12 Detenuti montano motorini elettriciAssemblato nel carcere di Bellechasseun ciclomotore elettrico.

test e tecnica14 Test della Peugeot 508 SW

Comfort di viaggio e ottimo design.18 Test dei sedili

Il TCS verifica comodità ed ergonomiadei sedili delle automobili.

18 Sistema Skyactiv di MazdaUn programma tecnologico per motoridiesel e benzina.

Prove e novità21 Audi Q5 Quattro ibrida21 Lexus CT200h ibrida

Ogni anno sui 2600 passaggi a livello non custoditi della Svizzera muoiono fino a settepersone. Nel 2014 dovrebbero essere tutti risanati, almeno in teoria. Le BLS hanno postoin servizio un primo impianto (in foto), ideale per tratti poco trafficati, che costa la metà diuna comune struttura del genere. Il treno attiva da sé il segnale sonoro e visivo.

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viaggi e tempo libero22 Adrenalina nei parchi avventura

Una nuova moda prende piede:lanciarsi da un albero all’altro.

26 Capi adatti al tempo liberoNovità per le attività all’aperto.

27 Calabria gastronomicaIl Festival del peperoncino.

sezione ticino29 Pronti per le vacanze

Prima di partire è bene fare«provviste» al centro TCS di Rivera.

29 Trittico alpinoAppuntamento ciclistico il 26 giugno.

club e soci30 Assemblea dei delegati a Davos

Il resoconto completo dell’annualeraduno dei delegati nazionali del club.

36 Vantaggi per i sociProposte vantaggiose per lo svago inTicino e attorno al Lago di Costanza.

39 Centro di sicurezza stradale TCSPosta la prima pietra a Derendingen.

42 l’incontroFrançois Scherly, consulente turistico

39 prezzi e contatti TCS41 forum, il concorso, impressum

sommario

Basta con i passaggi a livello mortali

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6 primo piano | touring 11 | 23 giugno 2011

«Un po’ di rischio c’è sempre»Il mercato del turismo outdoor con le attività di river rafting,canyoning, volo in parapendio, bungy jumping e parchi avventuraè in costante crescita. Per ragioni di sicurezza, ai consumatorisi consiglia di scegliere un operatore serio e qualificato.

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23 giugno 2011 | touring 11 | primo piano 7

continua a pagina 9

I brividi si fanno di certo sentirequando per l’avventura di canyoning

si sceglie la «Chli Schliere»nella Svizzera interna.

›Quel 27 luglio 1999 scosse la Svizzera. ASaxetbach nell’Oberland Bernese si è veri-ficato un grave incidente di canyoning, incui 21 persone hanno perso la propria vita.Questo dramma, ripreso dai mass mediadel mondo intero, ha messo sottosopra ilsettore degli offerenti dell’outdoor in Sviz-zera. Una delle conseguenze tratte dallavicenda, fu il rafforzamento delle disposi-zioni di sicurezza.Oggi una cinquantina d’imprese, che

offrono attività cosiddette «soft outdoor»,si sono riunite nella Swiss Outdoor Asso-ciation (SOA). «Lo scopo principale dell’as-sociazione era ed è il miglioramento dellaformazione delle guide, per ridurre al mini-mo i rischi», sottolineaHans Allemann, pre-sidente della Swiss Outdoor Association etitolare del Centro Alpino di Gstaad (BE). Leattività centrali della SOA si concentranosulla formazione in cinque campi: rafting,canyoning, parchi avventura, bungy jum-ping e canoa.Le guide esordienti cominciano con una

formazione base, per poi avanzare di gradi-no con gli altri corsi modulari sino a dive-nire una guida esperta. La collaborazionecon le altre associazioni è organizzata inmodo aperto, così viene offerta la formazio-ne in canyoning assieme all’Associazionedelle guide alpine. Hans Allemann fa riferi-mento anche al fatto che la SOA è membrodell’associazione europea «European Out-door Group» (EOG) fondata nel 2003, checoordina la formazione delle guide a livelloeuropeo. Con la libera circolazione dellepersone è importante sapere come vieneaddestrata una guida di rafting nella Re-pubblica Ceca o in Spagna. Stando ad Alle-mann, lo scopo è «raggiungere uno stan-dard di formazione comune a tutta l’Europa,come lo conoscono le guide alpine».

Attenti alla vita | E adesso, come si di-stingue un offerente di attività outdoor im-provvisato da uno serio, sotto la cui prote-zione ci si può sentire sicuri? «In effetti,per un consumatore è una scelta veramentedifficile perché una rivista patinata diceben poco su cosa ci sia dietro un’offerta»,conferma Allemann.

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* Possono partecipare tutti i lettori e lettrici di «Touring» residenti in Svizzera e nel Liechtenstein. I collaboratori del TCS e i loro famigliari non possonopartecipare. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. I biglietti saranno inviati a caso ai sessanta vincitori, dunque ladata non può essere scelta o cambiata. I vincitori saranno avvertiti per iscritto. In merito a questo sorteggio non viene tenuta alcuna corrispondenza.Non sarà possibile ricorrere alle vie legali.

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23 giugno 2011 | touring 11 | primo piano 9

Hans Allemann, fondatore e proprietario del Centro Alpino di Gstaad, è specialista in outdoor.

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continua da pagina 7

I consumatori devono fare attenzioneall’etichetta della Fondazione «Safety inadventures». La fondazione si pone qualescopo il miglioramento della sicurezza del-le attività all’aperto e d’avventura propostea livello commerciale come river rafting,canyoning ecc., nonché la certificazione de-gli standard tramite l’etichetta «Safety inadventures». Stando ad Hans Allemann «lagrandemaggioranza dei soci della SOA pos-seggono questa etichetta», promossa tral’altro dalla SUVA, l’upi, i cantoni e natural-mente anche dalla SOA. Questa etichettacertifica che l’offerente soddisfa determi-nati standard di sicurezza,ma non dice nul-la riguardo alla qualità dei suoi prodotti.Molte società associate alla SOA hanno perquesto anche la certificazione ISO 9001, chegarantisce determinati livelli di qualità.Allora è sempre meglio chiedere in mododiretto all’offerente sulle garanzie di sicu-rezza e di qualità.

Legge dal 2013 | Le norme di sicurezzaper l’esercizio di attività outdoor aviatoriecome il paracadutismo e il parapendio sonoregolate, così come in acqua con il river raf-ting. Com’è la situazione nel caso del can-yoning, dei parchi avventura e del bungyjumping? Il rafting sottostà alla legge dellanavigazione, i gommoni sono immatricolaticome le auto e dispongono di un’assicura-zione di responsabilità civile. Per il canyo-ning la situazione è più complessa, dato cheesistono solo leggi cantonali, ma non in tut-ti cantoni. Il Canton Zurigo ad esempio nonconosce ancora disposizioni per gli opera-tori di canyoning. Ma dal primo gennaio2013 entrerà in vigore per tutta la Svizzerala legge sulle attività sportive a rischio, chevengono esercitate nelle montagne, nei la-ghetti e nei fiumi. Da quella data, tutti glioepratori commerciali di canyoning hannobisogno di un’autorizzazione.Non è però ancora chiaro se la legge vale

anche per i parchi avventura, stando aChristoph Lauener dell’Ufficio federale per

lo sport. Lo deciderà il Consiglio federale.«È vero che per i parchi avventura non esi-ste ancora una legge, ma la Swiss OutdoorAssociation offre naturalmente corsi di for-mazione», sottolinea Hans Allemann. An-che l’Associazione svizzera dei parchi av-ventura offre dei corsi.

Costi accessibili | I costi di formazioneper le cinque attività outdoor della SOA so-no finanziabili, dato che vengono offerti inmodo modulare come per la formazione dimaestri di sci e di guide alpine. Ad esempioriver rafting: un partecipante frequenta uncorso base, offerto sul libero mercato, didue o tre settimane, che costa circa 2000 fr.Poi entra in una società outdoor, viene dinuovo addestrato e in seguito sostiene unesame presso la SOA. Per questo paga anco-ra 500 fr. Ora deve assolvere 50 corse, poipuò affrontare il livello superiore.Il mercato dell’outdoor è un mercato in

crescita con punti chiave che variano con iltempo. Attualmente si moltiplicano le of-ferte di nuovi parchi avventura. Giovani e

meno giovani vogliono arrampicarsi suglialberi (vedi anche pagina 22). Questo boomdi certo si ridimensionerà. Infatti, il merca-to del river rafting viene definito da HansAllemann piuttosto stagnante, mentre ilbungy jumping è un mercato molto piccoloe con pochi offerenti.

Il mercato outdoor cresce | È interes-sante anche un confronto dei prezzi perun’offerta di canyoning nella «Chli Schlie-re» in Svizzera interna. In Internet diverseimprese presentano offerte con prezzi iden-tici. Sono per caso delle tariffe concordatetra gli offerenti? Hans Allemann nega e pre-senta l’esempio dei prezzi nel settore alber-ghiero, «anche i prezzi degli hotel si muo-vono sempre attorno allo stesso livello».Chi abbassa i prezzi nel settore, perde ilmargine. Anche in questo caso fa riferimen-to ai prezzi delle scuole di sci.‹

Christian Bützberger

Info Touringwww.swissoutdoorassociation.ch, www.4000plus.ch,www.safetyinadventures.ch, www.seilparks.ch

Una cosa che prima o poi interessa ogni sportivo che praticaattività outdoor è la sua copertura assicurativa. Com’è assi-curato un acquirente di un tour di canyoning, offerto da unasocietà appartenente alla SOA? In linea di principio, ogniconsumatore svizzero è coperto dalla propria assicurazioneobbligatoria contro gli infortuni. Se succede qualcosa distorto e l’assicurazione infortunio esercita a buona ragioneil regresso, allora si ricorre alla responsabilità civile. Un of-ferente serio di outdoor, stando a Hans Allemann, ha un’as-sicurazione di responsabilità civile della società, «è una con-dizione per ricevere l’etichetta Safety in adventures».

Tra gli assicuratori, come laSuva, le discipline sportive checomportano rischi quali rafting, canyoning, parchi avventu-ra, bungy jumping e canoa vengono classificate come «Ri-schio relativo». Stando ad Angela Zobrist della Suva a Lu-cerna ciò significa che nell’esercitare attività outdoor è ri-chiesta una giusta dose di buon senso. Allora attenzione, chinon rispetta le regole comuni, la Suva può anche ridurre leprestazioni sino al 50%. «Nel caso di incidenti durante l’eser-cizio delle suddette cinque discipline la Suva negli ultimi dueanni non ha ridotto in nessun caso le prestazioni», fa notareAngela Zobrist. Bü

Ogni sportivo outdoor è assicurato

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10 società e mobilità | touring 11 | 23 giugno 2011

›Un bus turistico si scontra a 60 km/h conun camion fermo. Uno scenario finora maicontemplato in un test in Svizzera. Nume-rosi curiosi si sono ritrovati per assistere aquesto test del TCS sulla pista di prova delDynamic Test Center SA a Vauffelin. Le for-ze con cui cozzano uno contro l’altro sonoimmense: i due veicoli hanno un peso di cir-ca 10 tonnellate.All’interno del pullman sono stati siste-

mati alcuni manichini. Nella parte poste-riore del bus si trovavano due bambini, unodi tre anni in un seggiolino e uno di sei conla cintura di sicurezza, più un adulto: tuttiallacciati con una cintura di sicurezza. In-vece nella parte anteriore non tutti i mani-chini sono stati assicurati. I risultati esa-minati tramite un’analisi delle immaginiriprese sul video dimostrano che: val lapena in ogni caso allacciarsi la cintura neibus turistici, ovunque si sia seduti.

Pericolo per altri | I manichini che nelcrash-test erano allacciati secondo le pre-scrizioni sono rimasti intatti. Sia per i bam-bini che per gli adulti i valori sono rimastial disotto dei limiti biomeccanici. Tuttaviail pericolo proveniva anche da un’altra par-te: alcuni dei manichini allacciati sono ri-masti feriti dai loro «colleghi» non allaccia-ti che sono stati catapultati tutt’attorno.Chi, allora, si allaccia in un pullman nonsolo protegge se stesso, ma pure gli altri oc-

cupanti. In Svizzera ogni anno vi sono circa250 feriti all’interno di veicoli adibiti al tra-sporto di passeggeri. La cifra dei feriti gra-vi o dei morti tende comunque a diminuirecostantemente, grazie sicuramente all’ob-bligo di allacciare le cinture sui bus turisti-ci introdotto nel 2006. Tuttavia, nelle stati-stiche l’effetto dell’obbligo della cintura èmeno evidente del previsto. Da un lato ciòsi deve alla diffusione delle cinture di sicu-rezza: soltanto il 70% dei 2700 bus turisticidella Svizzera ne sono oggi equipaggiati.D’altro canto molti passeggeri non usanole cinture a disposizione. Il crash-test, ef-fettuato assieme al Dynamic Test Center SA

e ad altri partner del TCS, intende dimo-strare in modo preventivo quali forze siscatenano durante un incidente e che dannipossono fare.

Sempre allacciati | Come ha dimostratoil crash-test il mancato porto della cinturapuò concludersi con la morte. Il TCS racco-manda allora di utilizzare sempre le cinturedi sicurezza a disposizione, indipendente-mente dal fatto che ci si sieda dietro, al cen-tro o sul davanti dell’autobus turistico.‹

nr/TCS c&p

Info Touringwww.infotechtcs.ch

Allacciarsi ovunque ci si siedaChi su un bus turistico si allaccia con la cintura di sicurezza, protegge sia se stessoche gli altri passeggeri. Un crash-test del TCS evidenzia cosa succede di preciso.

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A una velocità di 60 km/h il pullman blu cozza contro il camion fermo. I manichini del testnon allacciati vengono scagliati ovunque e mettono in pericolo gli altri passeggeri.

Obbligatorio dal 2006

Dal 2006 il porto delle cinture di sicu-rezza sui bus turistici è obbligatorio.Sui trasporti pubblici di linea come adesempio gli autobus cittadini o gli auto-postali l’obbligo non vale, ad eccezioneche sulle corse straordinarie. Questograzie alle corsie separate per i bus cheriducono di molto i rischi di incidenti neltraffico stradale e alla velocità ridottadei veicoli. Sugli scuola-bus valgonole stesse prescrizioni delle automobiliprivate: obbligo della cintura e dei seg-giolini per i bambini sotto i 12 anni, piùbassi di 150 cm. Su bus scolastici equi-paggiati con speciali sedili, i bambinisotto i 12 anni possono essere allacciatianche solo con la cintura. Ciò deve es-sere menzionato sulla licenza di circola-zione del veicolo. nr/TCS c&p

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23 giugno 2011 | touring 11 | società e mobilità 11

L’autore è giornalista giudiziarioaccreditato presso il Tribunale federale.

Rieccoli di nuovo ovunque, gli irritanticantieri autostradali. La corsia di sor-passo diventa una strettoia, dentro laquale si passa letteralmente a pelo.Spesso la larghezza massima consenti-ta è fissata a 2 metri. Alcuni lettori di«Touring» sono rimasti disorientati.Due metri soltanto? Oggi molte automoderne di classe media, inclusi i retro-visori, sono più larghe di due metri. Conuna vettura del genere è possibile viag-giare sulla corsia di sorpasso? In altreparole, a far testo è la larghezza dellacarrozzeria oppure l’effettiva larghezzadel veicolo inclusi gli specchietti retro-visori? La risposta al quesito è relativa-mente semplice. Innanzitutto il cartello«larghezza massima» non è riferito allalarghezza effettiva della corsia strada-le, bensì all’ampiezza massima dei vei-coli che vi possono transitare. Le corsiedi sorpasso all’altezza di cantieri auto-stradali devono comunque conservareuna larghezza minima di 2,5 metri. Insecondo luogo, la larghezza dei veicoli èmisurata senza contare gli specchiettiretrovisori. Quindi, chi possiede unveicolo che senza i retrovisori misurameno di 2 metri, può tranquillamenteviaggiare su una corsia di sorpasso sullaquale vige la larghezza massima di 2metri. Qualora la carrozzeria superassela misura di 2 metri di ampiezza, allorasarebbe proibito uscire sulla corsia disorpasso ristretta. L’automobilista ri-schia di essere punito dalla polizia conuna multa ed eventualmente anche conil ritiro della patente. A chi non è certodella larghezza del proprio veicolo op-pure non è a suo agio nel superare sullacorsia di sorpasso ristretta per esempioun autocarro, è consigliato di restaresulla corsia di destra – che è semprelarga al minimo 3 metri – fintanto cheraggiunge la fine del cantiere. La perdi-ta di tempo è davvero irrilevante e ri-spetto ai veicoli che viaggiano sullacorsia di sorpasso anche lungo i cantieriammonta a soltanto pochi secondi.

il consulenteUrs-Peter Inderbitzin

Cantieri elarghezza dellecorsie di sorpasso

› Il 30 marzo il Consiglio federale ha avvia-to la procedura di consultazione sul finan-ziamento e l’ampliamento dell’infrastrutturaferroviaria. L’intero pacchetto con il nomeFAIF (Finanziamento e Ampliamento del-l’infrastruttura ferroviaria) verrà presenta-to in Parlamento nel 2012. Il TCS ritiene cheil progetto favorisca il finanziamento tra-sversale e che sottragga così alla strada imezzi finanziari di cui ha bisogno a lungotermine.

No al FIF | Elemento centrale del decretofederale è il Fondo per l’infrastruttura fer-roviaria (FIF), che sostituirebbe l’attuale si-stema di finanziamento basato sulle diver-se casse della Confederazione e dei Canto-ni. Il fondo verrebbe alimentato da partidella TTPCP, dell’Iva, della tassa sugli oliminerali, della cassa federale e di nuovefonti. I punti di contrasto del progetto sonole nuove fonti e la proroga del «quarto» perle Ntfa oltre il 2023: qui si tenta di dirottarei finanziamenti vincolati per la strada.Per il TCS il progetto FIF non rappresenta

una buona soluzione perché fa confluire gliinvestimenti per l’ampliamento della ferro-via, la gestione e la manutenzione, nellostesso calderone. Il TCS invece auspica una

soluzione che rispetti il principio secondocui chi usa l’infrastruttura la paga. I costidella gestione dovrebbero venire sopporta-ti di più dagli utilizzatori, mentre il gestoree l’autorità pubblica dovrebbero far fronteal mantenimento e all’ampliamento.

Attacco ai vincoli | La nuova formulazio-ne dell’articolo 86 della Costituzione lasciaaperti gli obiettivi della procedura di con-sultazione: tramite la modifica del concettodi «traffico stradale» in «traffico d’agglo-merato» le entrate a destinazione vincolataprovenienti dagli oli minerali e dal contras-segno autostradale potrebbero venir dirot-tate verso il trasporto pubblico. Il TCSrespinge con forza il finanziamento trasver-sale. Le modifiche costituzionali rappre-sentano il definitivo allontanamento dalprincipio della destinazione vincolata e del«chi usa paga». Il progetto è lanciato comecontroprogetto diretto all’iniziativa del-l’ATA «Per i trasporti pubblici». Contraria-mente all’iniziativa, irresponsabile e ideo-logica, «il controprogetto costituisce un’ac-cettabile base di discussione, ammesso chei punti citati vengano corretti», affermaGérard Métrailler, responsabile del servi-zio politico del TCS.‹ nr

La fine del principiodel «chi usa paga»Il decreto federale su finanziamento e ampliamento dellainfrastruttura ferroviaria potrebbe costituire il definitivoallontanamento dal principio della destinazione vincolata.

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Secondo il FIF, dal 2013 l’attuale «quarto» per le NTFA dovrebbe andare ai trasporti pubblici.

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12 società e mobilità | touring 11 | 23 giugno 2011

L’elettromotorinoche esce di galera«Mobilec» è il nome del ciclomotore ideato dallo svizzeroPeter Eberli. Questi motorini elettrici vengono montatinel penitenziario di Bellechasse (FR). Lo abbiamo visitato.

›Soprannominata l’orto della Svizzera, laGrand Marais (grande palude) è una pianu-ra fertilissima situata tra i laghi di Neuchâ-tel, Morat e Bienne. Ai bordi di questa terrabonificata deviando i corsi d’acqua del Giu-ra, l’istituto penitenziario di Bellechasse,nel Canton Friburgo, può accogliere fino a203 detenuti. Dopo essere stati condannatida tribunali della Svizzera romanda e delTicino, essi vengono posti qui in libertà

vigilata o in semilibertà. Più volte alla set-timana un arzillo pensionato arriva qui abordo di un motorino elettrico. Alle spalleha un tragitto di circa 30 chilometri dacasa. Suona il campanello della fortezza perentrare. Poco dopo il pesante cancello siapre lentamente sul luogo di detenzione elui può passare senza problemi i controllidi sicurezza. I dipendenti dell’istituto dipena lo salutano amichevolmente. Pochi

minuti più tardi Peter Eberli si trova nella«sua» officina… situata ovviamente dietrole sbarre.

Una specie di terapia | Lì alcuni reclusistanno montando un motociclo elettricosotto la vigile guida del capo-officinaMarc-André Pauchard, lui stesso di formazionemeccanico di moto. Il motoveicolo si chia-ma «Mobilec» e dopo molti anni viene pro-dotto nella sua seconda serie. Peter Eberliè il papà di questo ciclomotore, che è facileda manovrare grazie al cambio elettromec-canico. Assieme al capo-officina sorvegliache le tante componenti siano assemblatecorrettamente dai reclusi.Non sono molti gli ospiti di Bellechasse

che hanno dimestichezza con questa attivi-tà. A dipendenza della pena da scontare, ireclusi lasciano il proprio lavoro nell’offi-cina del carcere dopo soli pochi mesi, di so-lito perché hanno potuto trovare un lavoro

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23 giugno 2011 | touring 11 | società e mobilità 13

della quale fa parte l’irta salita sul vicinoMont Vully: «Se arriviamo là sopra senzaproblemi, il Mobilec ha superato l’esameinterno di qualità», racconta Eberli con gliocchi lucidi.

340 cicli | Secondo il capo-officina AndréPauchard, i reclusi – che durante la brevevisita di «Touring» hanno pronunciato solopoche, laconiche, parole – sono veramentemotivati. Il penitenziario viene rimborsatoper il loro lavoro (e tutti i detenuti di Belle-chasse ricevono un piccolo salario per ognilavoro che fanno). Attualmente, 80 dei 340motocicli elettrici previsti per questa seriesono già assemblati. Alla fine dell’anno illavoro sarà completato. Non è ancora deltutto chiaro come si proseguirà, ma PeterEberli spera che anche una prossima edi-zione del motorino con motore elettricointegrato possa essere montata tra le muradel penitenziario della «grande palude».

Grazie al caso | Tutto si deve proprio a unreportage giornalistico concernente i lavoridi montaggio della prima serie di Mobilec.Casualmente il direttore di Bellechasse,Philippe Tharin, lesse un servizio su unaofficina di disabili nella regione solettese.Quel contratto era giusto scaduto e Belle-chasse vi si lanciò sopra.Ma senza Peter Eberli, che per lungo tem-

po a partire dalla metà degli anni Ottantasi batté per il progetto, oggi il Mobilec nonesisterebbe. E neppure senza il sostegnodell’Ufficio federale dell’energia. Con gran-di sforzi oggi Eberli cerca dei commerciantiintermediari, ma non è un compito agevole.Come non è facile ridistribuire per la rifi-nitura in Svizzera, o almeno in Europadell’Est, i componenti prodotti perlopiù inCina per ragioni di costo. Come è stato in-vece il caso per il prototipo del 1992 (Con-dor SA, Courfaivre JU).«Unicamente la costruzione di un telaio

Mobilec costa in Svizzera venti volte di piùche in Cina», spiega Eberli, che oggi non sitira indietro – munito degli attrezzi di ripa-razione – dal recarsi spesso in treno daiclienti per aggiustare un guasto. «Con l’ab-bonamento generale è possibile», sorridel’idealista.

Jean-Louis Jeanmaire | Il penitenziariodi Bellechasse – che con una superficie dioltre 700 ettari è la seconda maggioreazienda agricola della Svizzera – divennefamoso alla fine del 1977, quando accolse ilcapo delle truppe svizzere della protezioneaerea, il colonnello brigadiere Jean-LouisJeanmaire, condannato per spionaggio afavore dell’Unione Sovietica. Nel 1988 l’exalto ufficiale fu rilasciato anticipatamentee morì nel 1992, poco prima dell’82° com-pleanno.‹ Heinz W.Müller

fuori dalle mura della prigione. Pauchardfa estrema attenzione a che la qualità siarispettata. Consulta spesso uno dei 200 pia-ni dettagliati della Mobilec, elaborati daPeter Eberli con lavoro certosino.Può anche succedere che le componenti,

perlopiù prodotte in Cina, debbano esseremigliorate. Una volta che hanno acquisitofamiliarità con il processo di produzione, idetenuti hanno bisogno di quattro o cinqueore per montare un motorino elettrico.Complessivamente, però, ci vogliono tra le17 e le 20 ore fino a che unMobilec sia pron-to per la consegna. Tutto il materiale, chearriva dalla Cina tramite container, vieneimmagazzinato a portata di mano a Belle-chasse.Il coronamento finale è rappresentato

dalla prova di guida, effettuata da Marc-André Pauchard oppure da Peter Eberli,

Peter Eberli davanti al carcere di Bellechasse,dove viene montato il suo motorino elettrico.

I condannati montano il Mobilec e imparano qualcosa di utile per la vita dopo la galera.

foto

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ldAmato dagli anziani

Il motorino elettrico Mobilec – che rag-giunge al massimo i 30 km/h – è dispo-nibile in due versioni: con un’autonomiadi circa 30 km costa 2650 fr., mentreper 3100 fr. si percorrono 45 km. Se-condo Peter Eberli della Sytrel Interna-tional Sàrl (Colombier) il motorino puòessere guidato dai 14 anni, «ma ne ven-diamo soprattutto a gente di una certaetà, che non vuole più circolare in mac-china e che da giovane guidava già unmotorino». Un esemplare della primaserie circolava nel Consolato Svizzero aWashington; www.mobilec.ch, tel. 0328413637, [email protected]. hwm

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14 test e tecnica | touring 11 | 23 giugno 2011

Piacevole ed elegante, la Peugeot 508. Con questa station wagon la casa francese entra nel novero delle automobili di classe superiore.

Il cruscotto è ben ordinato e la strumentazione è visibile.

tabellacomparativa

Peugeot 508 SW Ford Mondeo SW Opel Insignia VW Passat2.2 HDi 2.2 TDCi Sports T. 2.0 Variant 2.0 TDIGT aut. Titanium aut. CDTI Cosmo aut. Highline aut.

Prezzo (fr.) 55300.– 51850.– 53900.– 53300.–Cilindrata (cc) 2179 2179 1956 1968Potenza (kW/CV) 150/204 147/200 118/160 125/170Coppia massima (Nm/min) 450/2000 420/1750 350/1750 350/1750Consumo (l/100 km) 5,9 B2 6,51 C2 6,21 B2 5,31 A2

Rumore int. 120 km/h (dBA) 68 695 696 687

Costi al chilometro (fr./km)3 –.99 –.96 –.99 –.93Costi di manutenzione4 11133 11333 11333 11113

Test «Touring» 11/2011 16/20075 3/20096 5/20117

1 dati secondo importatore 2 efficienza energetica sec. importatore 3 costi manutenzione per km (15000 km/anno) 4 su180000 km (15000 km/anno) 5 Ford Mondeo STW 2.5 T 6 Opel Insignia 2.0 T aut. 7 VW Passat Variant 2.0 TDI aut.

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23 giugno 2011 | touring 11 | test e tecnica 15

continua a pagina 17

›È fuori discussione che il marchio france-se Peugeot, negli ultimi anni, abbia fattograndi progressi in tutti i settori dellaproduzione automobilistica. Alcuni esempisignificativi: l’eccezionale crossover 3008oppure la coupé sportiva RCZ. Quanto ilgruppo Peugeot presenta ora con la 508 SW,erede dei vecchi modelli 407 e 607, superatuttavia tutte le aspettative.La familiare, sottoposta a test nella ver-

sione 508 GT SW 2.2 HDi automatica, è unavera bellezza fin dal primo colpo d’occhio.La carrozzeria classico-sportiva incontracertamente il gusto di molti, senza tuttaviaperdere in esclusività. Il design sottolineal’avvicinamento del modello al segmentosuperiore. Con la 508, insomma, si puòviaggiare con orgoglio.

Punti di forza interni | L’apparenza este-riore elegante si ripropone anche nell’abi-tacolo confortevole e ben rifinito. Tutto, dalcruscotto fino ai sedili posteriori appareben ordinato e l’offerta di spazio è genero-sa. Le strumentazioni e i comandi sono or-dinati in maniera logica e ben raggiungibilidal sedile di guida. Un atout è rappresenta-

to dal joystick sulla console centrale, chepermette di gestire sia il sistema audio siaquello di navigazione.Utile anche il display head-up, sul quale

sono proiettate le principali informazionidurante il viaggio. Chi vuole attivarlo, tut-tavia, non troverà i necessari comandi alprimo colpo: sono nascosti in uno scompar-to a sinistra del volante. Il tettuccio pano-ramico con oscuramento elettrico, che siestende fino ai sedili posteriori, offre al-l’abitacolo un’atmosfera allegra.Con i suoi 560 litri di volume, il bagaglia-

io è in linea con quanto ci si attende da unastation wagon. Inoltre, una volta ribaltatoil divano posteriore, lo spazio aumenta a1598 litri. Per fissare oggetti instabili, nelvano bagagli si trovano occhielli di fissag-gio ben disposti, mentre per i carichi alti èinclusa la rete fermabagagli. In fatto di mo-dularità, la 508 sw offre quasi il massimo.L’unico miglioramento immaginabile con-cerne i cassetti e i vani portaoggetti, chesono presenti nell’abitacolo in numero al-quanto ridotto.

Avanti tutta | Il 2.2 litri turbodiesel delmodello testato, con i suoi 204 CV, offresubito buona ripresa e gira in modo piace-volmente silenzioso. In soli otto secondi lavettura del peso di 1,8 tonnellate viene pro-iettata a 100 km/h. Non del tutto adatto almotore è il cambio automatico a 6 rapporti,poiché le cambiate sono troppo incerte. Leleve del selettore sono inoltre fissate alpiantone dello sterzo, ciò che non è moltopratico.Nonostante il peso, questa familiare è

molto dinamica. Il telaio con taratura spor-tiva e lo sterzo preciso, permettono unabuona velocità in curva. L’auto rispondebene e trasmette una buona sicurezza nellaguida. Accanto ad una buona dotazione disicurezza, la 508 è inoltre anche dotata di

+–Più o menoUn ottimo rapporto prezzo/prestazio-ni, un’ampia dotazione di comfort esicurezza, buone prestazioni con con-sumi moderati, buona offerta di spaziodavanti e dietro, comportamento benequilibrato.

Schema del cambio antiquato, com-plicato e impreciso, scarsa visibilitàposteriore e laterale, ampio raggio disterzata, pulsante d’accensione sul la-to sinistro di non facile uso, utilizzo delvolante multifunzionale.

foto

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La 508 puntaalle stelleLa Peugeot 508 entra nel segmento superiore, conun ottimo design e un comfort di viaggio convincenti.Test della versione 508 GT SW 2.2 HDi automatica.

Il comando nascosto dell’head-up display.

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Quando l’eccezionale diventa semplicequotidianità, quando i contrasti vi accol-gono come un caldo abbraccio, allora sietearrivati da noi, all’Hotel Saratz!

Respirate l’aria pulita, lasciatevi riscaldare dairaggi del sole e traete ispirazione dai panoramida sogno. Con i suoi sei comprensori escursioni-stici e alpini l’Engadina è una delle più belle e va-riegate regioni turistiche della Svizzera.Gli impianti di risalita consentono di accederenon soltanto ai più famosi 3000 – Piz Nair, Cor-vatsch e Diavolezza – ma anche di raggiungereinnumerevoli punti strategici per magnificheescursioni panoramiche. L’Hotel Saratz 4 stelleSuperior coniuga stile di vita moderno e tradi-zione alberghiera engadinese, grandezza edesign, architettura e la particolare realtà mon-tana dell’Engadina. L’Hotel Saratz è al tempostesso elegante e familiare, moderno e affasci-nante – il connubio tra vecchio e nuovo crea

Un luogo dove assaporare i primi tepori primaverili, la frescura estiva e l’estate indiana

Benvenuti a Pontresina!

un’atmosfera unica. 93 camere luminose, arre-date con stile, offrono design, comfort e vistasul ghiacciaio.L’area wellness dell’Hotel Saratz comprende lapiscina coperta, completamente ristrutturatanel 2011, con whirlpool e ampia zona relax, unaclassica sauna di legno e un bagno turco in pie-tra naturale. Il bagno saraceno, fiore all’occhiel-lo dell’area wellness, è una reinterpretazionedell’hammam e la rinascita della classica sala dabagno.Oltreal bagnosaraceno, l’attrazioneprin-cipale nell’antica cantina con il soffitto a volta èil bagno rhassoul, ispirato all’Oriente. Con un ce-rimoniale di bellezza millenario vengono spalma-ti sul corpo tre differenti tipi di argilla curativa.

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Saratz; a seconda della disponibilità conupgrade gratuito in una camera lato sud

– Prima colazione con ricco buffet ogni mattina

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dell’Alta Engadina, di bus e ferrovia retica(fino a metà ottobre)

Validità e prezzi:Durante l’intera stagione estiva 2011 fino al30.11.2011, CHF 299.— a persona (anziché – aseconda del periodo e della tipologia di camera– fino a CHF 503.— a persona), CHF 405.— in ca-mera doppia a uso singolo.

Per informazioni e prenotazioniPrivate Selection Hotelstel. 0413681005e-mail: [email protected]

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23 giugno 2011 | touring 11 | test e tecnica 17

un efficace impianto frenante. Al test di fre-nata l’auto si è fermata completamente do-po soli 36 metri.

Ottimo comfort di guida | L’ultimastation wagon nata in casa Peugeot scivolaelegantemente sull’asfalto. Le sospensionisono rigide al punto giusto e soltanto avelocità ridotta l’automobile risulta legger-mente rigida. I sedili in pelle offrono unabuona tenuta, mentre la versione massag-giante contribuisce al rilassamento delconducente. Notevole anche la silenziositàdell’abitacolo.Ciò che sarebbe stato bene sulla 508 sono

i sistemi di assistenza alla guida che trovia-mo disponibili per modelli concorrenti, peresempio il regolatore di distanza, il sensore

di punto morto o di cambio corsia. I sensoridi parcheggio su una stationwagon sono unmust assoluto, poiché in particolare la vi-sione posteriore è limitata e la lunghezzadel muso è difficile da valutare. Anche perquesto in materia di visibilità la 508 ricevesoltanto tre stelle. In condizioni di spazioristretto, la familiare denota inoltre qual-che difficoltà, dovuta al raggio di sterzatadi 12,6 metri.Nel complesso, con la 580, Peugeot pre-

senta sul mercato una station wagon gra-devole e di valore, che non teme la concor-renza in fatto di design, equipaggiamento,comportamento, comfort, prestazioni emodularità. Inoltre, Peugeot è senz’altro intesta per quanto riguarda il rapporto prez-zo-prestazioni: la versione di base dellafamiliare (1.6 VTi SW) è ottenibile a partireda 35900 franchi.‹ Felix Maurhofer

continua da pagina 15

Peugeot 508 GT SW 2.2 HDi automatica in dettaglioABITACOLO 11111 Spazi generosi davanti edietro, benché nella parte posteriore siedano ve-ramente comodi soltanto due passeggeri. Il tettodigradante riduce un po’ l’apertura di carico, macon 560 fino a 1600 litri di volume, la capacitàdel vano bagagli è garantita. Materiali di grandepregio con ottima rifinitura.

COMFORT11112 Le sospensioni della stationoffrono un riuscito compromesso tra rigidità ecomfort. I sedili di pelle sono davvero ben forma-ti e regolabili in molte modalità. Il volante multi-funzionale è piuttoso sovraccarico di strumenta-zione.

DOTAZIONE 11111 Equipaggiamento com-pleto, con alcuni extra quale il dispositivo di as-

sistenza per i fari abbaglianti, l’head-up displaye la connessione bluetooth.

PRESTAZIONI 11112 Il motore turbodieselpuò offrire potenti riprese ed è ben disposto aigiri. Fornisce prestazioni degne di nota anche aconsumo moderato. Lo schema delle marce ètortuoso e complicato e non corrisponde piùall’odierna tecnica.

COMPORTAMENTO 11113 Se si tiene contodel suo peso e delle sue dimensioni relativamen-te grosse, la 508 SW è comunque una vetturaagile. Infatti, il telaio sportivo e lo sterzo precisopermettono un’ottima reattività.

SICUREZZA 11111 Standard di sicurezzaelevati con un ottimo impianto frenante.

Scheda tecnica

VEICOLO PROVATO

Peugeot 508 SW GT 2.2 HDI aut.; 5 porte,5 posti; 55300 fr. (auto del test: 60350 fr.)

Gamma: dalla 508 SW 1.6 VTi (35900 fr.)alla 508 SW 2.2 HDi FAP (58300 fr.)

Opzioni: pacchetto cuoio nappa GT(2000 fr.), vernice metallizzata (800 fr.)

Garanzia: di fabbrica 3 anni/100000 km,3 anni mobilità; 12 anni contro la ruggine(condizioni)

Importatore: Peugeot (Suisse) SA,Gewerbestrasse 19, 3302 Moosseedorf,www.peugeot.ch

DATI TECNICI

Motore: 4 cilindri turbodiesel 2.2, 204 CV;trazione anteriore, cambio automaticoa 6 rapporti

Peso: 1795 kg (auto del test), totale ammis-sibile 2280 kg, carico rimorchiabile 1900 kg

Check-up TCSDINAMICA DI COMPORTAMENTO

Prestazioni (0–100 km/h): 8,2 s

Elasticità:60–100 km/h (in posizione D) 4,5 s80–120 km/h (in posizione D) 5,5 s

Diametro di sterzata: 12,6 m

Insonorizzazione:60 km/h: 59 dBA 11113

120 km/h: 68 dBA 11111

SICUREZZA

Frenata (100–0 km/h): 36 m 11111

Visibilità circolare 11133

Equipaggiamento 11111

COSTI DEI SERVIZImanutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

30000/24 1,4 203.–

Manutenzione per 180000 km:15000 km/anno 20,2 5493.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese

fissi variabili

15000 99 780.– 458.–30000 68 780.– 917.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenziePeugeot da 108 a 185 franchi

CONSUMO AL BANCO DI PROVA(ciclo UE 80/1268)

urbano extra urbano misto

TCS 8,1 4,7 5,9fabbrica 8,1 4,7 5,9

Emissioni di CO2: 154 g/km

Media svizzera di CO2: 167 g/km

etichettaEnergia (A–G): B

CONSUMO DEL TEST 11113

6,6 l/100 km autonomia 1091 km

serbatoio: 72 litri

TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger

larghezzainterna: ant. 153cm, post. 150cmbagagliaio: 560–1598 litripneumatici: 235/45R18, min. 215/55R17

110cm

148

cm

90–11

1cm

99cm

66–89

cm

passo 282cm

lungh. 481cm (larg. 185cm)

Comandi del sistema audio e di navigazione nella console centrale di facile uso. Bagagliaioampio e modulare. Purtroppo, la visibilità posteriore è notevolmente limitata.

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18 test e tecnica | touring 11 | 23 giugno 2011

Il TCS ha approfittato dei dati raccoltidurante 26 recenti test di automobili perconfrontare l’ergonomia dei sedili. Sullametà dei veicoli, la dimensione di sedutanon è ottimale e su 11 il contenimentolaterale lascia a desiderare.

›Precisiamolo subito: i sedili sono una que-stione assolutamente personale. Alcuni con-ducenti prediligono quelli sportivi, altri lacomodità. Aldilà delle preferenze individua-li, bisogna rilevare che ogni persona ha unasua specifica conformazione fisica. Morale:il buon sedile è quello che si adatta al singoloindividuo. Detto questo, i sedili hanno unruolo di primo piano nella sicurezza. I pro-gressi degli ultimi anni sono stati conferma-ti. Sui 26 sedili a confronto, 12 fornisconobuona protezione in caso di collisione da die-tro (risultati Euro NCAP), mentre 5 sono giu-dicati soddisfacenti. Nessun dato di crash-test è disponibile per i restanti 9 modelli.Oltre la metà delle auto testate erano dota-

te di sedili acquistabili in opzione (modelli in

L’ergonomia dei sedili non va più

Mentre la maggior parte dei costruttoripuntano sul downsizing per ridurreil consumo, Mazda si distingue adottandoun tasso di compressione identico sia peri motori a benzina che a diesel.

›A ciascuno la sua ricetta. Partendo dalpresupposto che i motori a scoppio equi-paggeranno ancora più dell’80% dei veicolinel 2020, Mazda si appresta a perfezionareil loro rendimento conservando delle tecno-logie semplici. Questa scelta chiude la por-ta ai propulsori downsizing, più complessie costosi, sui quali la riduzione di cilindra-ta è compensata dall’aggiunta di turbocom-pressori o di compressori. DenominatoSkyactiv, il programma di tecnologia Maz-da si focalizza su due motori 2 l diesel ebenzina che hanno la peculiarità di annove-rare lo stesso tasso di compressione di 14:0.Questo passo insolito è fondamentalmentecontrocorrente, perché il tasso del diesel(normalmente attorno al 16:0) è stato ridot-to, mentre quello della benzina (circa 11:0)è stato aumentato. Nel caso del motore abenzina, il problema del ticchettio (accen-sione fuori tempo del carburante) è statorisoltomigliorando la combustione e la pol-verizzazione della benzina. Inoltre, un pi-stone con speciali cavità assicura una com-

Benzina e diesel, stessa battagliabustione più rapida,mentre un collettore discarico 4-2-1 allungato impedisce ai gas diritornare dentro la camera di combustione.Alla fine, consumi ed emissioni di CO2 sonostati ridotti del 15%. In prova, il prototipospinto da questo 2 l atmosferico seduce per

Diversi prototipi basati sulla Mazda 6 celanole nuove tecnologie della marca.

la coppia di circa 2000 giri/min e le sue sa-lite di regime repentine.Operazione inversa sul motore diesel,

dove i problemi di partenza a freddo provo-cati dalla compressione ridotta sono statirisolti, soprattutto adottando un sistema dialzata variabile delle valvole di scarico(raggiungimento della temperatura piùrapido). L’aggiunta di un turbocompressorea doppio stadio aumenta sensibilmente lacoppia e la reattività ai bassi regimi, gene-rando nel contempo più potenza negli altigiri. Di colpo, questo 2 litri che sviluppa175 CV possiede una coppia massima di420 Nm a 2000 giri/min. In più, la fascia delregime sale fino a 5200 g/min, ciò che ne faun diesel di tipo sportivo.Parallelamente le emissioni di CO2 sono

state ridotte del 20% e la combustione otti-mizzata permette di fare a meno di costosidispositivi di trattamento dei gas di scaricoper soddisfare le norme Euro 6.Oltre a questi motori inediti, la tecnolo-

gia Skyactiv si appoggia su cambi perfezio-nati, tra cui un automatico molto reattivo.Miglioramenti a livello del telaio comporta-no inoltre un guadagno di circa 100 kg.Queste svariate innovazioni saranno speri-mentate dalla SUV CX-5, commercializzataall’inizio del 2012.‹ MOH

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È fondamentale verificare l’ergonomia e la comodità dei sedili al momento di scegliere un’auto.

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23 giugno 2011 | touring 11 | test e tecnica 19

sottovalutata

Pubblicità

Regolazione del sedileQualche punto da seguire per regolaremeglio il proprio sedile: Posizionare approssimativamente il se-

dile prima di regolarlo definitivamente. Alzare l’altezza al massimo. La distanza

tra testa e tetto deve corrisponderecirca alla larghezza del pugno. Tale re-golazione assicura buona visibilità.

In posizione seduta aderendo bene alloschienale, le gambe devono toccare ipedali formando un leggero angolo.

Inclinare lo schienale in modo che lebraccia siano leggermente flesse men-tre impugnano il volante.

Disporre l’inclinazione della seduta finoa raggiungere i pedali senza sforzo econ le cosce ben aderenti.

Regolare la posizione lombare in mododa farla aderire alla colonna vertebrale.

La cima del poggiatesta deve esseredisposta alla stessa altezza della cimadel cranio. tg

pelle o comfort). L’investimento si giustificacompletamente, come dimostrano i 6modelliche spiccano grazie alle loro plurime possi-bilità di regolazione e al loro eccellente com-fort di seduta. Come viene spesso stigmatiz-zato dagli esaminatori di «Touring», moltisedili peccano per la superficie di sedutatroppo corta o per assenza di un sistema chela allunghi. Inoltre, il contenimento lateraledovrebbe essere migliorato su 11 dei veicolitestati.Sul versante dell’abitabilità, la maggior

parte delle automobili offrono uno spaziopiù che sufficientemente sul divano poste-riore. Tra le berline, l’Alfa Romeo Giulietta,la Citroën C4 e la Volvo S60 hanno un margi-ne dal tetto appena corretto. Stessa cosa perlo spazio per muovere le gambe nell’OpelAstra e nella Suzuki Swift. Ancora una voltavale la pena verificare l’ergonomia dei sedilial momento di comprare un’auto.‹

MOH/TCS c+p

Info TouringRisultati dettagliati del test su www.infotechtcs.ch.

Sedile per cardiopaticiPrototipo Ford Il centro di ricerca europeodi Ford (Aix-la-Chapelle) ha messo a punto unsedile che controlla l’attività cardiaca delconducente tramite sei ricettori in gradodi rilevare le anomalie attraverso gli abiti.Gli ingegneri testano anche la possibilitàdi un’interazione con i sistemi di bordo, alfinedi incitare il guidatore a fermarsi.

Cuore svizzeroVolvo C30 Electric Costruita inizialmente in250 esemplari, questa compatta sarà conse-gnata alla clientela (in leasing) dopo l’estate.È spinta da un motore elettrico concepito ecostruito dalla società sangallese Brusa. Conun’autonomia di 150 km, può raggiungere i130 km/h. La produzione sarà pianificata infunzione della domanda. Volvo ripone anchegrandi speranze sulla versione ibrida plug-indella familiare V60, attesa a fine 2012.

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23 giugno 2011 | touring 11 | test e tecnica 21

Ad esclusione di vari provvedimenti atti a migliorarne l’aerodinamica,l’Audi Q5 Quattro ibrida ha un aspetto identico alle versioni termiche.

›La Q5 segna un notevole progresso nella galassia delle ibride,dove rappresenta il modello pioniere di Audi. Imbottita di bat-terie agli ioni di litio molto compatte, è in grado di fare 3 km inmodalità elettrica a una velocità di 60 km/h e persino di raggiun-gere i 100 km/h. Questo in teoria, poiché in pratica simili inediteprestazioni servono soprattutto ad allungare sensibilmente ilraggio d’azione e la velocità in modalità elettrica. Mossa da un4 cilindri turbo, sostenuto da unmotore elettrico, la SUV svilup-pa una potenza combinata di 245 CV e alterna con brio i modi difunzionamento. Grazie alla funzione boost, che sollecita con-temporaneamente a fondo i due motori, la Q5 è capace di acce-lerazioni sportive (da 0 a 100 km/h in 7,1 s). Il conducente è co-stantemente informato della potenza del sistema grazie ad unalancetta e ad uno schema colorato che illustra le modalità difunzionamento. Accoppiata con un cambio tiptronic a 8 rapporti,questa divertente 44 rivendica consumi nel misto di 6,9 l/100km, un risparmio del 20% rispetto all’equivalente termico. Unasobrietà dovuta anche all’aerodinamica che beneficia della ca-renatura del sottoscocca e di un’altezza da terra ridotta di2,5 cm. Inoltre, sono stati introdotti numerosi altri piccoli mi-glioramenti, tra i quali ad esempio il compressore del climatiz-zatore che entra in azione a seconda del reale bisogno. Ad eccezio-ne del sovrappeso di 130 kg e di una perdita di volume di 80 lsotto il pianale del bagagliaio, questa Q5 dal comportamentosempre equilibrato, non è affatto penalizzata dalla tecnologiaadottata. L’abitabilità posteriore, con i sedili scorrevoli, ne dimo-strano la polivalenza. Da notare poi le assistenze alla guida moltosofisticate. Il prezzo è ovviamente molto superiore alle versionitermiche, anche se sono molto meno ben equipaggiate.‹ MOH

Tecnica: SUV; 5 posti; lunghezza: 4,63 m; bagagliaio: 460 l Motori: 4 cilindriturbo, 211 CV, elettrico 54 CV, potenza combinata 245 CV, coppia 480 Nm;cambio automatico a 8 rapporti, trazione integrale permanente; consumomisto: 6,9 l/100 km; 159 g/km CO2 Prezzo: 83900 fr. (lancio a fine 2011)

Un’ibrida di design,ma rigorosa

›La Toyota Prius è nota per il suo look «ibridoide», l’Auris HSDper il suo classicismo. Pur condividendone la motorizzazioneibrida, la Lexus CT200h punta invece all’alta gamma. Lo si notadal superbo abitacolo di gran classe che punta su materiali dipregio. La versione Excellence provata si arricchisce di una sel-leria in pelle che spicca per tenuta e comfort. L’aspetto tecnolo-gico è sottolineato dal comando che permette di navigare sulloschermo informativo, che ricorda il mouse del computer. Pro-fondamente intuitivo e pratico. Questa mini Lexus si distinguedalle compatte proponendo un sistema di avviso in caso di col-lisione, fortunatamente non troppo allarmista, e un regolatoreadattivo della velocità (3600 fr). Prezioso, quest’ultimo manife-sta tuttavia leggeri scossoni. Dotata di un asse posteriore a dop-pio triangolo, la Lexus CT200h dimostra una stabilità e un’effi-cacia poco frequenti su un’ibrida. Tanto più che il dinamismo èsostenuto da uno sterzo consistente, ancora più rigido nella mo-dalità sport. Tuttavia, questa funzione che aumenta la rispostadella doppia motorizzazione benzina/elettrica non riesce a faredi questa compatta una sportiva. La colpa è dell’effetto muli-nante del cambio a variazione continua, che penalizza le riprese.Ci si accontenterà dunque di godere del buon dinamismo di

questa ibrida. Dotata di buone caratteristiche autostradali, ec-celle nel traffico urbano, dove consente di percorrere brevidistanze in modalità strettamente elettrica e di realizzare, conuna guida prudente, consumi da record.‹ MOH

Positivo: design ibrido, modalità elettrica, consumi ridotti, emissionidi CO2, comportamento rigoroso, qualità percepita, dotazione di sicu-rezza Negativo: reattività del cambio CVT, abitabilità posteriore,capacità del bagagliaio, visibilità posteriore, prezzo elevato.

Tecnica: compatta; 5 porte; lung.: 4,32 m; bagagliaio: 375 l; 4 cil. benzina 1,8 l99 CV, elettrica 82 CV, potenza combinata 136 CV; cambio a variazione conti-nua; da 0 a 100 km/h in 10,3 s Consumo in prova: 5,8 l/100 km, autonomia:775 km, 94 g/100 km CO2 (fabbrica) Prezzo: 58400 fr. (CT200h Excellence)

Dotata di uno stilismo marcato, la Lexus CT200h mette in mostra un frontaledi personalità e una linea atletica, accentuata da un tetto spiovente.

La Lexus CT200h aggiunge un toccodi design al mondo delle ibride, ma conservaun comportamento rigoroso. La prova.

La SUV ibridadai due voltiLa SUV Audi Q5 innalza i limiti delle vetturea propulsione ibrida, proponendo a sceltaprestazioni potenti o una guida economica.

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22 viaggi e tempo libero | touring 11 | 23 giugno 2011

In bilico sulla fune persfuggire al trantranI parchi avventura sono di moda. Andare a caccia di sfidestaccandosi dal terreno senza alcuna esperienza di arrampicata,affascina grandi e piccini. Per la sicurezza si fa di tutto,tuttavia non esiste una garanzia assoluta.

› Siamo sulla piattaforma a 18 metri dialtezza in mezzo alle chiome degli abeti delbosco di Längeney, nel parco avventura diGantrisch (BE): l’inconsueta altezza fa con-centrare lo sguardo nella profondità verde-bruna del sottobosco. La nostra sicurezza:due moschettoni attaccati ad un cavo me-tallico. Qui comincia la tirolese, che coronala fine del tragitto di media difficoltà, il«percorso dello scoiattolo».Mi attacco saldamente alla fune tesa e, un

po’ nervoso, comincio a controllare di nuo-vo. Bene. Sono pronto. Due piccoli passi midividono dal bordo della piattaforma. Ventimetri più in là si trova l’ultimo albero at-torno a noi. Un ultimo controllo. «Adessodevo osare. Lasciati semplicemente anda-re!», dico a me stesso a bassa voce. «Poipuoi sempre frenare». Inspiro profonda-mente, guardo in avanti e prendo la rincor-sa. Via, si parte!

Attività per giovani | L’Associazionesvizzera dei parchi avventura vanta una li-sta di 39 parchi ludico-sportivi distribuitisu tutto il suolo elvetico. La tendenza è alrialzo, ma nel nostro Paese è ancora un set-tore giovane. Solo dieci anni fa si è comin-ciato a rendere arrampicabili le corone de-gli alberi per un vasto pubblico. «Abbiamocominciato otto anni fa», racconta Rolf Ry-ser, titolare e direttore del Parco AvventuraGantrisch SA e uno dei pionieri nel settoredella Svizzera tedesca (vedi anche breve in-tervista). All’idea è arrivato grazie ad unaguardia forestale locale, che offriva nellaforesta di Längeney corsi per scolaresche eche voleva renderli ancora più attrattivi.Ma gli esordi non sono stati semplici.

«Una delle difficoltà maggiori – spiegaRyser – è stato ottenere il permesso dicostruzione». Anche apprendere il modo dicostruire un parco acrobatico non è statouno scherzo da ragazzi. Il teamdiGantrischsi ispirò al parco avventura di Aigle, il pri-mo in Svizzera.Nello sviluppare il suo progetto, Ryser ha

sempre puntato al rispetto delle risorse delbosco. Nel suo parco viene attaccato agli

alberi solo legno non trattato provenientedalle immediate vicinanze della foresta.Grazie a questo, gli elementi non più utiliz-zabili possono ancora servire come legnada ardere.

Prima l’istruzione | Prima di mandare ilnostro gruppo di arrampicatori all’avven-tura, si deve seguire e superare un vastoprogramma di sicurezza. Innanzitutto rice-viamo il materiale: cintura, casco e guantidi pelle sono necessari per il percorso. RolfRyser controlla che tutto sia a posto. Lecinture vengono allacciate, il casco messoin testa. Segue poi l’introduzione nell’areadedicata all’esercitazione. «Guardate conattenzione», ci esorta l’istruttore «per lavostra sicurezza, entrambi i moschettonidevono essere sempre attaccati in modospeculare al cavo d’acciaio. Uno a sinistrae uno a destra».Dopodiché impariamo come si fa a passa-

re da una fune all’altra e come si deve pro-cedere per agganciarsi alla carrucola della

tirolese. «Controllate sempre che tutto sia aposto. Guardate anche cosa sta facendo ilvostro partner di arrampicata e controlla-tevi a vicenda».Siamo pronti. Si parte. Cominciamo con il

più semplice dei sei percorsi, l’ideale puntodi partenza per gli esordienti. Tra i tre e isei metri sopra il terreno abbiamo sempreil contatto visivo con un addetto del parco.Ci teniamo in equilibrio su funi sottili e tra-vi di legno e poi abbiamo di nuovo il terrenosolido del bosco sotto i piedi. Immediata-mente ci risulta chiaro: adesso vogliamoandare più in alto.

Il rischio sussiste | Il Parco Avventura diGantrisch offre in totale sei percorsi. Tuttihanno il nome di un animale e sono con-trassegnati con un grado di difficoltà cre-scente come le piste di sci. Su funi, pertiche,scale e ponti tibetani ci muoviamo in avantinel bosco di abeti bianchi e rossi.

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23 giugno 2011 | touring 11 | viaggi e tempo libero 23

Spettacolari arrampicate e faticose traversate nel bosco. L’avventura al parco di Gantrisch dura circa tre ore.

«Facciamo appello al senso di responsabilità»

Rolf Ryser è titolare e direttore del ParcoAvventura Gantrisch SA nel Canton Berna.Nel 2004 fu uno dei primi costruttori diun parco con funi sospese in Svizzera.

»Con il suo team lei è stato uno dei primi costruttori di un

parco avventura in Svizzera. Quali sfide ha dovuto affrontare,

nel 2004, per costruire il suo parco?

Rolf Ryser: Quando cominciammo a realizzare il nostro progetto, civoleva anzitutto una buona dose di coraggio, e sono stato anchederiso un po’. A un tale progetto innovativo non si dava un’alta pro-babilità di sopravvivenza. Non sapevamo nemmeno a cosa saremmoandati incontro. Oggi tutto è cambiato. Si è sviluppato un grande eproficuomercato di attività outdoor. E in questomodo il rischio di que-sto tipo di imprese è andato sempre più diminuendo con il passaredegli anni.Non ogni area boschiva si adatta alla costruzione di un parco conle funi sospese. A cosa bisogna fare attenzione in particolare?La cosa più importante è che le piante crescano bene. Oltre a ciò, ènecessario un sano sottobosco. Abeti rossi e bianchi sono i miglioriper un parco avventura rispetto alle latifoglie. Siamo comunque sem-pre in contatto con la guardia forestale. Per questo motivo a voltechiudiamo temporaneamente delle piattaforme, in modo da nonstressare troppo l’albero.A quanto ammonta l’impegno finanziario per il costruttoredi un parco avventura?Il nostro capitale iniziale otto anni fa era di centomila franchi, unasomma che oggi di certo non basta più. I progetti attuali richiedonoun investimento di mezzo milione e anche di più. Anche se devo dire

che la maggior parte dei parchi oggi vengono costruiti completamen-te da ditte specializzate.Come giudica il futuro dei parchi avventura in Svizzera?Attualmente assistiamo a un impiego sempre maggiore di materiale.Vengono sviluppati e poi messi sul mercato sistemi di sicurezza sem-pre innovativi e affidabili. Da parte degli ospiti osservo il desiderio dipercorsi sempre più alti, veloci emozzafiato. Allo stesso tempo hannoperò l’esigenza che non capiti nulla di storto. Due aspettative difficil-mente conciliabili.Cosa consiglia alla gente che per la prima volta visita un parcoavventura e che si preoccupa per la sicurezza?I visitatori dei parchi avventura devono essere coscienti della propriaresponsabilità. I pericoli possono venire ridotti, ma non eliminati deltutto. È veramente sicuro solo chi si comporta in modo coscienziosoe responsabile. Inoltre non dovrebbe mai sopravvalutare le propriecapacità fisiche. Con un abbigliamento adeguato e una certa abilitàsportiva si può affrontare un parco avventura in tutta sicurezza.«

Intervista: lw

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23 giugno 2011 | touring 11 | viaggi e tempo libero 25

Rolf Ryser presenta con orgoglio il suopezzo migliore, la più alta piattaforma suun albero della Svizzera: un abete bianco di54metri è stato conquistato sino all’altezzadi 36 metri.«La gente in genere arriva con una pro-

spettiva positiva», sottolinea il gestore delparco acrobatico. «Qui si attendono di potersuperare una propria piccola avventura».Per questo il parco si addice anche a fami-glie con bambini. A Gantrisch sono ammes-si su un percorso per i più piccoli solo bam-bini a partire da un’altezza di 110 centime-tri. Nella stragrande maggioranza dei casifila via tutto liscio. Se durante il percorsosulle funi sospese qualcuno dovesse avereimprovvisamente paura, viene fatto uscireil più velocemente possibile. Per far frontea casi del genere è stato formato tuttoil personale, come tiene a rassicurarci iltitolare del parco.Rolf Ryser è comunque del parere che «i

pericoli non sono in nessun caso maggioridi altre attività svolte nella natura come fa-re escursioni, rampichino o sciare». Standoagli esperti, il rischio maggiore è costituitodallo stesso arrampicatore. «I rari casi diincidenti sono sempre causati dal non ri-spetto delle regole di comportamento delparco». Da parte del gestore, è stato intra-preso tutto il possibile per ridurre al mini-mo il rischio. Materiale e strutture vengonocontrollati regolarmente per usura e danni.In più il parco di Gantrisch è stato ispezio-

continua da pagina 22

nato più volte da società specializzate e vie-ne anche certificato.

Avventura per tutti | Torniamo al per-corso dello scoiattolo: mi butto nel vuoto.Sempre più velocemente gli alberi scorronoai miei fianchi. L’attrito tra la carrucola ela fune produce un rumore quasi selvaggio.Con la mano destra mi tengo alla sicurezzae con la sinistra, grazie al guanto di pelle,sono in grado di frenare in qualsiasi mo-mento. La piattaforma si avvicina moltorapidamente a me. La manovra di frenatariesce perfettamente. Raggiungo la piatta-

forma e posso di nuovo appoggiarmi suipiedi con mio grande sollievo. Dopo tre oredi arrampicata, con ormai le braccia indo-lenzite per lo sforzo, siamo di nuovo a terra.Ci troviamo subito tutti d’accordo: è valsala pena fare lo sforzo. Già nel viaggio di ri-torno ci vantiamo delle nostre gesta eroi-che. L’esperienza di un parco avventura èdavvero una sfida alla portata di tutti.‹

Lukas Wittwer

Info TouringIl Parco Avventura Gantrisch è raggiungibile da Bernain circa 40 minuti di viaggio in auto. Cartina, orari,ulteriori informazioni: www.seilpark-gantrisch.ch.

Il giardino di funi a Pontresina (GR)

Il giardino di funi a Pontresina è statoinaugurato nell’estate dell’anno scor-so. È gestito dalla locale scuola peralpinisti «Go Vertical». Il parco sitrova in mezzo al bosco di Pontresinae offre ponti tibetani, scivoli a fune,travi sospese e molti altri ostacoli dasuperare.Orari: aperto dal 4 giugno sino a fineottobre. Da luglio sino a settembre:10–19 h, giugno e ottobre: 13–18 h.Prezzi d’ingresso: bambini 4–7anni 15 fr., ragazzi 8–16 anni 25 fr.,adulti 35 fr. Gruppi: riduzione del10%. Informazioni: tel. 0792692464; Internet, www.hochseilgarten-pontresina.ch

Parco Avventura di Aigle (VD) Ilparco avventura di Aigle, nel cantonVaud, è stato il primo parco con funisospese mai aperto in Svizzera. Dal2001 ci si può arrampicare nella fore-sta di Fahy. Il parco offre in totale die-ci percorsi e si vanta di avere due

enormi tirolesi. Su un tratto di 250metri si sfreccia sopra un piccolotorrente che scorre attraverso la fittaforesta.Orari: aperto dal 22 aprile al 30 otto-bre. Gli orari sono consultabili in In-ternet.Prezzi d’ingresso: bambini 4–7 anni 13 fr., ragazzi 8–11 anni 23 fr.,giovani 12–15 anni 28 fr., adulti 38 fr.Prezzi speciali per apprendisti e stu-denti, famiglie con almeno tre perso-ne e gruppi con almeno 11 persone.Informazioni: tel. 0244663030,www.parc-aventure.ch

Parco Avventura Gordola (TI) IlParco Avventura è parte del centrosportivo di Gordola. A disposizionedegli appassionati di avventura cisono sette percorsi di varia difficoltà.In totale è percorribile un tragitto di880 metri tra gli alberi. L’attrazioneprincipale è la tirolese lunga ben 150metri. Il parco è un’ottima gita diun giorno per chi proviene sia daLocarno che da Bellinzona.Orari: marzo: solo gruppi previa pre-notazione. Da aprile a giugno: ferialisolo per gruppi, fine settimana 10–

17 h. Da luglio ad agosto: ogni giorno9.30–18h. Settembre: feriali solo pergruppi, fine settimana 10–17 h. Otto-bre: ogni giorno 9.30–18 h. Novem-bre: solo gruppi previa prenotazione.Prezzi d’ingresso: bambini: 12 fr./h,ragazzi sino 16 anni 20 fr., adulti 25fr. Informazioni: tel. 0917452228,www.parcoavventura.ch

Parco Avventura Rheinfall (SH) Ilparco avventura di Rheinfall è nel belmezzo del bosco di Neuhausen. Conla vista sul Reno si possono affron-tare sei percorsi. Il parco può essereraggiunto anche dal fiume: chi viag-gia con il treno sino alla stazioneSchloss Laufen, in cinque minuti èsulla riva del Reno e può arrivare alparco a bordo del traghetto.Orari: aperto ogni giorno dal 2 aprilesino a fine ottobre 2011, 10–19 h.Prezzi d’ingresso: bambini sino 7 an-ni 16 fr., 8–9 anni 22 fr., ragazzi 10–13 anni 26 fr., 14–15 anni 32 fr.,da 16 anni: 40 fr. Gruppi: riduzionedel 10% per tutte le categorie. Infor-mazioni: tel. 0526701960, www.ap-rheinfall.ch

Parco con funi sospese Rigi (SZ) Ilparco con funi sospese del Rigi èparte dell’azienda agricola dell’Alpen-hof a Küssnacht. In totale possonoessere affrontati sei percorsi di variadifficoltà. Nella fattoria c’è inoltreun’area picnic, dove i visitatori hannoa disposizione un grill a gas. Chi in-vece vuole venire servito, all’Alpen-hof trova una vasta offerta come inun ristorante.Orari: aperto dal 22 aprile al 30 otto-bre 2011, da mercoledì a domenica,10–18 h. Durante il periodo delle va-canze (estate, autunno) aperto ognigiorno. Prezzi d’ingresso: ragazzi si-no16anni 29 fr., adulti 42 fr., in grup-pi da 10 persone: 38 fr. Informazioni:tel. 0798440624, www.seilpark-rigi.ch

Maggiori dettagli su tutti i parchiavventura svizzeri al sito Internet:www.seilparks.ch (anche in italiano)

«Aprite bene gli occhi» Rolf Ryser spiega agli arrampicatori come assicurarsi.

Cinque parchiavventura svizzeri

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26 viaggi e tempo libero | touring 11 | 23 giugno 2011

Per gente attivaChi fa attività all’aperto ha bisogno di capi resistentialle intemperie, dalla giacca ai pantaloni, dalle maglietteagli scarponi. Ecco una scelta dei prodotti più innovativi.

Giacca per ogni tempoNon importa se piove, soffia il vento o nevica, la leg-gera giacca softshell Peak 2 Peak di Columbia rendeun buon servizio con qualsiasi meteo. È costituitada un materiale in tre strati, completamente imper-meabile, antivento ed estremamente traspirante. Legiacche hanno un cappuccio, sistema di ventilazionesull’avambraccio, gomiti rinforzati e diverse tasche.

Disponibile nei negozi sportivi specializzati, prezzo 500 fr.Informazioni www.columbiasportswear.ch.

Pantaloni elasticiUn pantalone per attività outdoor deve riuscire asopportare molti strapazzi. I calzoni multifunzionaliper escursioni Salewa «Terminus» soddisfano questicriteri: sono elastici e lavorati con una stoffa special-mente resistente. Comprende due tasche sul davantie sul retro, così come un rinforzo per le ginocchia. Incaso di pioggia, i pantaloni si asciugano velocemente.Esiste sia il modello per uomo che per donna.

Disponibile nei negozi specializzati, prezzo 159 fr.; www.salewa.ch.

Scarpe per ambiziosiUna buona tenuta e una suola antisdrucciolevolesono garantite con le scarpe Mammut Crystal GTX.La calzatura è lavorata con pelle e velluto e haun’imbottitura idrorepellente in Gore-Tex.È disponibile sia nel modello uomo che donna.

Disponibile nei negozi sportivi specializzati, produttore:Mammut, prezzo 290 fr. Informazioni: www.mammut.ch.

Maglia di lana merinoL’Icebreaker Juno Polo è una maglia di lana merinoche si adatta a temperature anche molto alte. La ma-glia è confortevole, fa traspirare bene il sudore, siasciuga velocemente e rimane inodore anche se si in-dossa per diversi giorni. La lana di merino della Nuo-va Zelanda è lavorata in modo speciale ed è in gradodi mantenere costante la temperatura del corpo.

Disponibile nei negozi sportivi specializzati, prezzo: 129.90 fr.Informazioni: www.icebreaker.com.

Utili applicazioniper l’outdoor

Per emergenzeApp della Rega In caso di inci-

dente, si possono chiamare subito i soccorsicon l’applicazione della Rega. Quando si lan-cia l’allarme, il telefono trasmette le coordi-nate dell’infortunato direttamente alla cen-trale della Rega. Include la lista di controlloper l’allarme. L’applicazione è gratuita.

Per le montagnePointDeVue Chi fa un’escursio-

ne e non ha con sé una cartina né è praticodella zona, tramite questa applicazione puòfarsi indicare le cime delle montagne nelle vi-cinanze. L’applicazione costa 2.20 fr.

Il tempo sottocontrolloMeteo News L’applicazione mo-

stra per quasi tutte le località in Svizzera,Francia e in importanti luoghi del mondo leprevisioni del tempo. Oltre alle temperaturedell’aria, possono venire chieste anche letemperature dell’acqua. L’applicazione costa4.40 fr.

Pianificare ilproprio tragittoGPS Tracks L’applicazione è

una guida multimediale e mostra cartine cosìcome diverse proposte di escursioni in tuttala regione delle Alpi. È possibile anche regi-strare dei percorsi. L’applicazione è gratuita.

Come vestirsibeneMammut Packing List Chi

vuole essere sicuro, di avere il giusto equi-paggiamento per le sue attività outdoor,trova in questa applicazione diverse liste dimateriale da prendere con sé, dai vestiti alvettovagliamento. L’applicazione è gratuita.

Contro zanzarefastidioseMosquito Device L’applicazione

Mosquito manda un tono in una frequenzasgradevole per le zanzare e dovrebbe cosìfrenarle dal pungere. L’applicazione è gratis.

Informazioniper l’aria apertaOutdoor Guide L’App contiene

informazioni per appassionati di outdoor,come consigli per il campeggio, primi soc-corsi, nodi, navigazione, pericoli, l’alimenta-zione e anche una guida degli animaliselvatici. Solo in inglese al prezzo di 1.10 fr.

Le applicazioni possono essere scaricatesull’App Store da iTunes o iPhone.

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23 giugno 2011 | touring 11 | viaggi e tempo libero 27

In Calabria si possono gustare una buona tavola, belle spiagge e anche molta cultura,ad esempio a Pizzo (in alto a destra) e a Diamante (sotto).

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Il turismo è in costante crescita in tuttoil mondo e milioni di persone sono inviaggio ogni giorno come turisti o pen-dolari. E tutti i viaggiatori quando sen-tono un languorino allo stomaco voglio-no essere nutriti. Pizze unte, paninimollicci, patatine fritte quasi fredde –chi non conosce i prodotti generalmen-te offerti? Ma per fortuna sempre piùristoratori vengono incontro alla do-manda dei consumatori che desideranoprodotti sani e freschi. Un lusso è anchegustare un succo di arancia spremutoal momento. Ed è semplicemente undivertimento andare il sabato mattinapresto al mercato per mettere nel cestoprodotti appena colti. AncheneiMarchéRestaurant si trovanoprodotti freschi dirugiada e ora anche all’aeroporto di Zu-rigo. Un panino croccante dalla panet-teria bio, una minestra asiatica dallaricetta accattivante, una carne alla gri-glia proveniente dalla macelleria del ri-storante. Al giorno d’oggi ognuno si puònutrire in modo sano e consapevole. Apartire da ora mangiare non è solo nu-trirsi, ma è anche divertimento.Marché International, è – come dice

il nome – una società gastronomica disuccesso sia in Svizzera che all’estero.«Oggi siamo il gruppo gastronomicoleader in luoghi molto frequentati comeautostrade ed aeroporti, e a Lipsia ad-dirittura in uno zoo», sottolinea il CEOOliver Altherr. In SvizzeraMarché Inter-

national, è una filiale al 100%del gruppoMövenpick, rappresentato in 29 luoghicon 50 punti di servizio (dove i soci TCShanno uno sconto del 10%, cfr. pag.37). Chi desidera provare i prodotti fre-schi in vacanza, può farlo in Germania,Austria, Slovenia, Norvegia, Ungheria,Croazia o Canada. In Asia si possono or-dinare piatti preparati freschi conmoltaswissness a Singapore, Indonesia, Co-rea del Sud, e Malesia. Marché Interna-tional costituisce pure un’alternativaper chi viaggia molto e a cui non piaceaspettare sino al ritorno a casa per ave-re sul tavolo un buon rösti con brat-wurst. Ulteriori informazioni diretta-mente al sito Internet: www.marché-international.com.

taccuinodi viaggioChristian Bützberger

Prodotti sani,sempre freschidal mercato

liquori e anche cioccolata – e quasi sempremolto piccanti. La gastronomia, combinatacon lo svago e l’italianità da cartolina, del«Festival del Peperoncino» attira i visitato-ri da tutto il mondo.Tanto più che la Costa dei Cedri e il suo

entroterra hanno molto da offrire: dalleampie spiagge di sabbia sino al paradisodelle escursioni, il Parco Nazionale delMonte Pollino. Più a Sud non si deve man-care la visita alla cittadina di Pizzo dove sipuò gustare un fantastico gelato «Tartufo»confezionato artigianalmente. Infine, lalocalità balneare di Tropea fa parlare disé oltre che per le sue bellezze turisticheanche per le sue ottime e rinomatissimecipolle dolci. Buon appetito!‹

Beatrice Käser

Info TouringFestival del Peperoncino, viaggio gastronomico(Kuoni cultimo) da prenotare in tutte le filialiKuoni, tel. 044 277 49 99, www.cultimo.ch,7–11 settembre 2011, prezzo a persona: 1790 fr.

›Quando Gian Luigi Guaglianone serve isuoi peperoni fritti «pipi vruschi» e poimet-te in tavola una scodella di «Cavatelli alpeperoncino» ancora fumanti, allora non cisi può che infervorare. Nel meridione cala-brese, quando si tratta dimangiare non puòmai mancare il peperoncino rosso, che la fada padrone anche al ristorante «La StellaDell’Isola», gestito con passione da GianLuigi e suo padre Armando. Un locale situa-to in mezzo al verde, appena sopra il pae-sino di Diamante, un’affascinante stazionebalneare sulla costa tirrenica.

Peperoncini ovunque | Una volta all’an-no si rende onore in modo speciale ai pepe-roncini di Diamante: con un proprio festi-val! All’inizio di settembre da tutti i balconidella città vecchia penzolano gli sfavillantiortaggi intrecciati con estro artistico. Sullungomare tirato a lucido le bancarelle fan-no la gara a offrire la specialità più gusto-sa: salami, formaggi, salse per la pasta,

Calabria... piccante!La Calabria non è sinonimo solo di sole e spiagge sabbiose,ma anche di cucina «focosa»: l’appuntamento gastronomicoè con il «Festival del Peperoncino» a Diamante.

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Vacanze in Italia

Liguria

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23 giugno 2011 | touring 11 | sezione ticino 29

Le vacanze sono alle porte e si cominciaa pensare a tutte le cose «ancora da fare»prima di partire. La Sezione Ticino del TCSricorda che alcune di queste procedure pos-sono essere svolte nel Centro TCS di Rivera.Al Punto di contatto potrete acquistare leViaCard per i caselli autostradali italiani ola «vignetta» austriaca o germanica. Itine-rari e informazioni sono ottenibili dal no-stro personale. Se viaggiate in auto in paesidove si richiede la patente internazionale,portate una foto passaporto e la vostra li-cenza di condurre a Rivera così da ottenerequesto documento. Se desiderate viaggiaresicuri, allora il Libretto ETI fa per voi. Que-

Prepararsi alle vacanzeIl Centro TCS di Rivera propone tutto l’occorrenteper partire serenamente all’estero.

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sta assicurazione di viaggio vi permetterà,in caso di problemi all’estero, di avere unvalido supporto per risolvere gli imprevistie terminare tranquillamente il soggiorno.Anche un controllo del vostro veicolo po-trebbe evitarvi le classiche «panne» chespesso capitano a causa di una manuten-zione del veicolo non ottimale. Telefonandoallo 0919359135 potrete fissare un appun-tamento.Ricordatevi infine di consultare la rubri-

ca «Vantaggi soci/Show your Card» sul sitowww.tcs.ch, dove potrete trovare allettantisconti in tutto il mondo presentando la vo-stra tessera di socio TCS. mor

Buone vacanze!Ci avviciniamo alle vacanze estive. È ilmomento di redigere un resoconto delleattività sezionali per questa prima par-te del 2011. Molta carne al fuoco e nes-sun odore di bruciato. Questo in sintesiil risultato finora ottenuto, con il coloredell’abbrustolito che sembra presagireun’ottima grigliata. Al Centro tecnicoTCS di Rivera la statistica permette giàdi affermare che l’attività di diagnosticaè più marcata dell’anno scorso. I corsi diperfezionamento accusano invece unaulteriore diminuzione a causa di unasempre più elevata partecipazione aicorsi della seconda fase per conseguirela licenza definitiva di condurre. I nuovicorsi per anziani «Generazione 70+»sono molto apprezzati registrandoanch’essi il tutto esaurito.

Il Punto di contatto a Rivera, in sosti-tuzione delle agenzie chiuse nel 2009,offre un’assistenza ottimale ai soci pertutte le prestazioni della vasta gammadei prodotti TCS. Il Villaggio di vacanzaTCS di Scruengo ha già incamerato unnumero di prenotazioni tale da assicu-rare una stagione positiva. Le manife-stazioni hanno regalato molte soddisfa-zioni, a cominciare dalla biennale Gior-nata giuridica a cura del Prof. Rusconi.La partecipazione al primo Slowup interra ticinese, giornata ricreativa dedi-cata al movimento su strade chiuse altraffico, ha stimolato la Sezione a ripro-porsi anche l’anno prossimo. Il Tritticoalpino, se la meteo sarà alleata, potreb-be offrire un’altra splendida giornata diricreazione. Sul fronte politico l’argo-mento mobilità è stato al centro delleattività. Le consultazioni della leggesulle strade e quella sul finanziamentodelle infrastrutture ferroviarie 2030, ol-tre che l’impegno nel Forum della mobi-lità a favore del completamento del Got-tardo, per evitare l’isolamento del Tici-no alla prospettata chiusura di questaimportante via di comunicazione, sonosolo alcuni aspetti trattati nei mesi tra-scorsi. Buone vacanze a tutti!

Avv. Carlo Vitalini, presidentedella Sezione Ticino del TCS

Trittico: ultimo appelloNon vi siete ancora iscritti? Mancano pochigiorni al Trittico alpino ticinese, Gran fon-do cicloturistica con partenza e ritorno aBiasca percorrendo 163 km negli splendidipanorami alpini e valicando il Gottardo,l’Oberalp e il Lucomagno, che si terrà do-menica prossima 26 giugno. La partenza èprevista alla Pista del Ghiaccio di Biascatra le 6:00 e le 9:00. È possibile iscriversi sul

posto ma annunciarsi prima permette dievitare la sovrattassa di 10 fr. sulla tariffad’iscrizione fissata per i soci Cooldown a fr.30.–, per i soci TCS a fr. 40.–, mentre per inon soci a fr. 50.–. Il termine per l’iscrizionevia posta è già scaduto ma ci si può ancoraiscrivere on-line fino a venerdì sera alle17:00 al sito www.tcs-ticino.ch e pagare di-rettamente sul posto la domenica mattina.Chi non si sente preparato per compiere unsimile sforzo può optare per la bici elettricaMerida, noleggiabile a fr. 45.– oltre alla tas-sa di iscrizione, che permetterà di renderepiacevole la «biciclettata» (necessaria lapre-iscrizione sempre sul sito indicato). Pertutti gli amanti di questo sport non puòmancare nella propria lista di escursionieffettuate la più classica: il Trittico alpinoticinese. A domenica!

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30 club e soci | touring 11 | 23 giugno 2011

Riconfermato il presidentema con un nuovo CdaNiklaus Lundsgaard-Hansen è stato riconfermato presidente centrale del TCSdurante l’Assemblea dei delegati a Davos. Il Ticino riconquista il seggio in Consigliod’amministrazione dove entra il suo presidente sezionale Carlo Vitalini.

›Momenti di suspence nel moderno Centrocongressi di Davos, dove venerdì 17 giugnol’Assemblea dei delegati del Touring ClubSvizzero doveva eleggere il presidente cen-trale e i membri del consiglio d’ammini-strazione. Per la massima carica si presen-tavano il friburghese Niklaus Lundsgaard-Hansen, eletto presidente del TCS nel 2008,e il giurassiano André Burri, membro delladirezione di Postauto nonché presidentedel parlamento cantonale del Giura. In sin-tesi: una personalità che si riproponevaall’insegna della continuità opposta a unafigura che rappresentava l’alternativa. Per111 voti contro 62, i 178 delegati presentihanno scelto di riconfermare la fiducia peraltri due anni a Lundsgaard-Hansen, rie-leggendolo subito alla prima votazione ascrutinio segreto.

Cda nuovo di zecca | Completamente disegno opposto l’esito delle votazioni per ilConsiglio d’amministrazione del club, com-posto di otto seggi (oltre al presidente).Qui si presentavano dimissionari tre mem-bri: Beat Aebi (Sezione Zurigo), Guido Hen-seler (Waldstätte) e Jean-François Ottesen(Vaud). Si ripresentavano invece cinqueconsiglieri: Christoph Erb (Berna), MartinMichel (Svitto), Luigi R.Rossi (San Gallo) eOdile Schuler-Volken (Vallese). Questi ulti-mi propugnavano la causa della riconfermadell’odierno corso nella gestione aziendaledel TCS, oltre a una riconferma dell’attualestruttura degli organi centrali del club, conun Cda ristretto. Una formula rimessa tut-tavia in discussione soprattutto dai presi-denti di sezione, che a nome del Consigliodelle Sezioni hanno proposto un massiccioallargamento del Cda, con l’obiettivo di mi-gliorare la collaborazione tra le rappresen-tanze del club, centrali e locali. Per realiz-zare prossimamente questo scopo si pre-sentavano otto nuovi candidati.A grande maggioranza, l’assemblea ha

voluto la svolta ed ha quindi rinnovatocompletamente il Consiglio d’amministra-zione, eleggendo tutti i pretendenti al pri-mo turno: Fabienne Bernard (VS), ThierryBurkart (AG), Véronique Fontana (VD), PeterLöhrer (ZH), Peter Steiner (Waldstätte), Al-fred Zolliger (SH), Guy Zwahlen (GE) e Carlo

Vitalini, presidente della Sezione Ticino. LaSvizzera italiana torna così ad essere rap-presentata nel Cda del TCS nazionale, dopola sorprendente mancata rielezione nel2009 dell’allora presidente sezionale Gior-gio Carlo Bernasconi.

Essendo il TCS la maggiore organizzazio-ne della mobilità in Svizzera, non potevamancare durante l’assemblea una parente-si dedicata alla politica dei trasporti. Il pre-sidente della Commissione Mobilità, Chri-stoph Erb ha ricordato i principali punti in

Foto in alto: l’assemblea procede al voto a scrutinio segreto per eleggere presidente e Cda.Il verdetto delle urne: Niklas Lundsgaard-Hansen viene riconfermato per un altro mandato.

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Gli otto nuovi consiglieri d’amministrazione del TCS: da sinistra, Peter Löhrer (ZH), Thierry Burkart (AG), Véronique Fontana (VD),Carlo Vitalini (TI), Peter Steiner (Waldstätte), Fabienne Bernard (VS), Guy Zwahlen (GE) e Alfred Zollinger (SH).

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23 giugno 2011 | touring 11 | club e soci 31

agenda: finanziamento dei trasporti e tassasulla CO2. «I nostri soci sono disposti a farsicarico dei costi derivanti dal traffico stra-dale. Ma non accettano di addossarsi anchei costi dei trasporti pubblici», ha dichiaratoErb. Questi ha poi sottolineato come il TCSsostenga senza mezzi termini l’obiettivodella Confederazione di ridurre l’inquina-mento di CO2 in Svizzera, per contribuire acombattere il pericolo del cambiamento cli-matico. Tuttavia, la strada scelta tramite la

ventilata tassa sulla CO2 non è quella cor-retta, perciò il TCS si schiera contro l’intro-duzione di una nuova tassa sui carburanti(cfr. riquadro).

Questione Gottardo | In apertura del-l’assemblea, la consigliera di Stato grigio-nese Barbara Janom Steiner aveva portatoil saluto del Cantone ospitante ai delegatidel TCS provenienti da tutto il Paese. Nelsuo discorso, la donna politica ha sottoli-

neato l’importanza per i Grigioni delle stra-de, che tanto contribuiscono alla sua eco-nomia turistica.Janom Steiner ha perciò ricordato come

il suo governo abbia deciso di impegnarsiattivamente presso la Confederazioneaffinché si proceda al raddoppio dellagalleria autostradale del San Gottardo. Igrigionesi temono, infatti, che la previstachiusura del tunnel per i lavori di risana-mento completo possa dirottare il trafficostradale Nord-Sud sul loro cantone, attra-verso l’A13 e la galleria del San Bernardino.Uno scenario definito «insostenibile». Bar-bara Janom Steiner ha, dunque, chiestoapertamente al Touring Club Svizzero ilsostegno per questa battaglia vitale per ilsuo cantone.

Soci onorari | Come tradizione vuole, inchiusura dei lavori l’assemblea ha conferi-to la prestigiosa nomina di «socio onorario»ad alcune personalità che si sono distintenella vita del club. Si tratta di: Beat Aebi(ZH), Michael A.R.Bernhard (VD), Jean-François Ottesen (VD) ed Erich Rüfenacht(ZH).‹ tg

Referendum contro la tassa sulla CO2?

L’Assemblea dei delegati del TCS ha mosso aspre critiche al progetto direvisione della legge federale sulla CO2. In particolare è stato condannatoil fatto che per attuare la programmata riduzione del 20% di emissioni diCO2 entro il 2020, il Parlamento punti esclusivamente su provvedimentia livello nazionale. Il TCS si aspetta un ripensamento sulla proposta delleCamere federali, affinché per raggiungere gli obiettivi di riduzione ven-gano considerate anche misure da realizzare all’estero, ad esempiosostenendo progetti per la protezione del clima. I delegati del TCS defi-niscono incomprensibile la decisione da parte del Consiglio degli Stati diinsistere sull’introduzione di una tassa sulla CO2. Se il Parlamento doves-se confermare la decisione, il TCS potrebbe lanciare un referendum.

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23 giugno 2011 | touring 11 | club e soci 33

› Il 2010 è stato un anno durante il quale ilTCS ha consolidato la propria posizione diprimo fornitore in Svizzera di prestazioniinerenti alla mobilità. Per l’anno trascorso,il Gruppo TCS può vantare un esercizio po-sitivo, interamente posto all’insegna dellariorganizzazione lanciata alla fine del 2009.Come ha sintetizzato a Davos il direttoregenerale Bruno Ehrler con visibile soddi-sfazione: «Le misure varate per accrescerel’efficienza e ridurre i costi hanno dato ifrutti sperati». Il rallegrante utile consoli-dato di 10 milioni di franchi riflette variprocessi di ottimizzazione. Un particolarefondamentale: questo risultato è stato con-seguito sebbene le quote dei soci siano im-mutate da otto anni. E immutate resterannoanche nel 2012.

Più efficienza | Il direttore generale hapoi voluto fare qualche esempio per illu-strare l’odierna situazione del club. Innan-zitutto, la centralizzazione dei servizi tele-fonici a Schönbühl non ha provocato sol-tanto una sensibile riduzione dei costi, maha anche consentito di aumentare di 75000all’anno il numero delle chiamate trattate,accorciando i tempi di reazione. Inoltre,grazie alla costituzione di una squadra didiagnosimediche interna, denominata ETI-Med, l’assistenza all’estero ha guadagnatorapidità ed efficienza a beneficio dei soci.Dal canto suo, il gruppo d’intervento mo-bile di ETI si è distinto nel 2010 per il rim-patrio di oltre mille soci bloccati in seguitoall’eruzione del vulcano islandese.Queste prestazioni efficaci sono state

molto apprezzate dai soci, che l’anno scor-

so hanno sottoscritto oltre un milione diprodotti ETI, tra Libretto ETI Europa eMondo e assicurazione Spese di cura.Va, inoltre, ricordato che investimenti

mirati nel settore della formazione e delperfezionamento di guida hanno permessoal club di estendere l’offerta di corsi. Com-plessivamente, il TCS e le sue Sezioni hannoimpartito 1030 corsi di formazione in duefasi in 29 siti, frequentati da 11300 neoconducenti.

Patrouille al top | Resta altissima l’effi-cacia delle prestazioni fornite dalla Patro-uille TCS. Durante lo scorso esercizio, i 220pattugliatori hanno compiuto 290000 in-terventi di soccorso stradale e in oltre l’85%dei casi hanno consentito all’automobilistadi riprendere il viaggio con la propria auto.Buono l’andamento anche dell’assicura-

zione Assista TCS, che complessivamente

ha venduto circa 350000 polizze di prote-zione giuridica «Circolazione» e 152000 po-lizze nella variante «Privata».Soddisfacenti pure i risultati del settore

alberghiero e dei campeggi. Nonostante ildeprezzamento dell’euro, che ha penalizza-to l’arrivo di turisti stranieri nei 29 cam-ping del TCS, il fatturato è calato solodell’1,8% rispetto al 2009. I due hotel delTCS, lo Schloss Ragaz a Bad Ragaz (SG) e ilBellavista a Vira Gambarogno (TI), hannocontinuato a beneficiare di un tasso d’occu-pazione superiore alla media elvetica.Uno sguardo, infine, all’effettivo dei soci:

al 1°ottobre 2010 il TCS contava 1618342soci, nonché 18632 soci campeggiatori. NelTCS pure la giovane generazione si sente aproprio agio: fondato nel 2008, il CooldownClub per i giovani tra i 16 e i 25 anni anno-vera ormai 25000 affiliati ed è in continuaespansione.‹ ac

I conti tornano a brillareIl Gruppo TCS ha archiviato l’esercizio 2010 con un risultato consolidato di 10 milionidi franchi. Il fatturato netto ha registrato 345,6 milioni di franchi e i soci superanogli 1,6 milioni. La ristrutturazione avviata nel 2009 sta dando i suoi frutti.

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Senza scopi di lucro

Non bisogna mai dimenticare che tra leattività centrali del TCS ve ne sono mol-te il cui successo non si misura con utilidi bilancio, pur essendo fondamentaliper soci e consumatori. Tra queste vi èil settore della sicurezza stradale, chesensibilizza sui rischi del traffico tuttigli utenti, dai bambini in età prescolasti-ca fino agli anziani. Molto apprezzato èanche il settore Consulenze & Perizie,che mette le sue competenze a disposi-zione di tutti i consumatori svizzeri contest di prodotti legati all’auto. ac Il CEO del TCS Bruno Ehrler (a destra) con il direttore finanziario Serge Burgener.

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23 giugno 2011 | touring 11 | club e soci 35

Tutta la Svizzera si ritrova a Davos

Le tre vestali dell’assemblea: da sin., Sabine Bouchenkir,Johanna Grombach Wagner e Jessica Tritten.

Sempre presente: l’ex direttore generaledel TCS Etienne Membrez.

Emanuel Gonzales e Vera Bernet hannoassicurato il servizio ai convenuti.

Due personaggi TCS: il portavoce Stephan Müller (sin.) eMarcel Walser, vice-responsabile Coordinamento Sezioni.

Il candidato presidente André Burricon la moglie Nicole.

Tre presidenti di sezione: da sinistra, Peter Goetschi (FR),Véronique Fontana (VD) e Thierry Burkart (AG).

La consigliera di Stato grigioneseBarbara Janom Steiner.

I soci onorari: da sinistra, Erich Rüfenacht,Jean-François Ottesen, Beat Aebi e Michael Bernhard.

I delegati ticinesi Carlo Vitalini (da sin.), Davide Agustoni e Giorgio Balestracon il portavoce del TCS per la Svizzera Italiana Renato Gazzola (a ds.).

I «Davoser Ländlerfründa» hanno allietato l’atmosferapre-assembleare con le loro musiche folcloristiche.

Il modernissimo Centro congressi di Davos ha accolto il 17 giugno i delegati del TCS provenientidai quattro angoli del Paese. Un momento di incontro e di relax prima dell’apertura dei lavori.

Il comitato organizzatore della Sezione Grigioni:da sinistra, Fidel Alig, Albert Kleeli e Carlo Bächler.

Abituata ai grandi eventi di livello internazionale come il WorldEconomic Forum (WEF), Davos ha accolto il 17 giugno un altrettantoimportante evento seppur «limitato» al piano nazionale. Oltre 200tra delegati, dirigenti e ospiti d’onore del Touring Club Svizzeroprovenienti da tutta la Svizzera sono convenuti nel moderno CentroCongressi della cittadina grigionese per tenere la loro annuale as-

semblea. Un’occasione sempre molto attesa per rinsaldare i legamiall’interno di un club ben radicato in tutte le regioni del Paese e cheoggi conta oltre 1,6 milioni di affiliati. Dopo i lavori assembleari idelegati hanno avuto modo di conoscersi meglio durante una cenadi gala, mentre il giorno dopo hanno potuto visitare la regione cheli ospitava. hwm/foto: Mathias Wyssenbach

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36 club e soci | touring 11 | 23 giugno 2011

«Die Krone» è realmente un hotel-bijoux,con le sue 23 camere e suite tutte arredatein stile differente, con una combinazione dimobili antichi e moderni, che fanno spro-fondare l’ospite in un’atmosfera di dolcerelax. Eccellente anche la cucina, annove-rata nella guida Gault-Millau, che proponesofisticate elaborazioni di specialità tipi-che di questa bella zona del canton Turgo-via. Raffinato ed originale anche il minicinema con una decina di posti, dove gliospiti possono guardare film a propriascelta. Ideale per concedersi una pausa traun’escursione e l’altra attorno alle rive delLago di Costanza, a cavallo tra Svizzera eGermania. E potrebbe succedere che neicorridoi incrocerete qualche «testa corona-ta», visto che «Die Krone» è un indirizzomolto in voga tra i «sangue blu» di tuttaEuropa. Antonio Campagnuolo

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Se il nome è un programma, Gottlieben èsicuramente stato toccato dalla grazia delSignore. Questo paesino di 300 anime,lambito dal Reno che collega l’Untersee alBodensee (Lago di Costanza), è l’emblemastesso dell’armonia. Un’armonia che siesplicita sia nella natura, fatta di acqua ecanneti con sullo sfondo la sponda germa-nica, sia nell’architettura curatissima deisuoi antichi edifici, raggruppati in uno spa-zio ridottissimo. Con una superficie chenon arriva al mezzo chilometro quadrato,Gottlieben è infatti uno dei Comuni più pic-coli della Svizzera. Una dimensione deri-vante dalla sua origine medievale di scaloper la riscossione dei dazi doganali sui bat-telli in transito sul Seerhein.Ed è in questo quadro idilliaco, affacciato

sul fiume, che si erge il nobile edificiodell’Hotel Die Krone****. Una struttura an-tica di tre secoli appartenente alla rinoma-ta catena Swiss Quality Hotels, sinonimo diqualità assoluta, presso la quale i soci delTCS godono di uno sconto esclusivo del 15%sui pernottamenti, nell’ambito del pro-gramma «Vantaggi soci».

Conny-Land:urla e brividida spavento

stampata sui volti sorridenti di quelli chescendono, evidentemente allegri per loscampato pericolo.Naturalmente, a Conny-Land nonmanca-

to emozioni più «morbide», adatte ad ognietà. Quella che sicuramente riscuote ilmag-gior successo presso tutti i visitatori è lospettacolo dei delfini nella grande lagunaartificiale dal fondo azzurro come i maritropicali. Osservare questi animali intelli-gentissimi mentre schizzano fuori dall’ac-qua compiendo acrobazie è fonte di grandepiacere e rilassamento mentale. Come al-trettanto divertenti sono gli spettacoli deisimpatici leoni marini, molto impacciati equasi ridicoli quando si muovono fuori dal-l’acqua, ma sensazionalmente agili quandonuotano leggeri come sirene. E se volete fa-re una sorpresa ai vostri figli, regalateglil’offerta «Istruttori per un giorno»: ore e oretrascorse giocando con le foche e nuotandocon i defini. ac

I soci e le loro famiglie hanno il 20% di scontopresentando alla cassa la tessera TCS 2011.Informazioni: tel. 0527627272 oppure al sito:www.connyland.ch

Chi soffre di cuore... è meglio che stia allalarga dal «Cobra». Mai nome fu più appro-priato per la nuova spettacolare attrazionedel parco divertimenti Conny-Land a Lip-perswil (TG), da anni ormai partner del TCSnel programma «Vantaggi soci». Un ottovo-lante che si snoda a oltre 30 metri d’altezzaper una lunghezza di 220 metri, che porta ipasseggeri a raggiungere gli 85 km/h conuna forza gravitazionale che tocca i 5,5 G,culminante con un looping pauroso! Siamoal limite del sopportabile dall’essere uma-no (in buona salute!) sia a livello fisico cheemozionale.Le urla da brivido di chi viene catapultato

sui binari dell’ottovolante angosciano lalunga fila di visitatori che sta aspettando ilproprio turno per salire a bordo. Ma questiultimi sono poi rinfrancati dalla gioia

Un’estate per i sociUna scelta di partner presso i quali i soci del TCS e le loro famiglie ottengono scontiesclusivi. Proposte per grandi e piccini in Ticino e nella regione del Lago di Costanza.A cominciare da un romantico soggiorno nel grazioso paesino di Gottlieben.

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23 giugno 2011 | touring 11 | club e soci 37

Ritom: ascensore per i pascoli

che conduce al Lago Ritom e all’alpe diPiora. Il blu del lago, lemucche sui pascoliverdi punteggiati di fiori sgargianti...Benvenuti in Paradiso! ac

I soci TCS hanno lo sconto del 20% sulla funicolaredel Ritom a Piotta. Orari: www.ritom.ch

«A2 San Gottardo: 5 km di coda al portaleSud; tempo d’attesa previsto: due ore»...Non è difficile sentire qualcosa del generealla radio quando si viaggia dal Ticinoverso Nord. La miglior cosa da fare sareb-be una lunga pausa aspettando che la co-lonna ferma davanti al tunnel si esauriscalentamente. Ma dove arrestarsi per un pa-io d’ore quando già ci si trova in autostra-da? Non certo su una grigia area di servi-zio, dove si continuano a respirare i gasemessi dai veicoli in transito. Meglio allo-ra proseguire fino a Quinto, uscire dall’A2e avviarsi sulla cantonale in direzione diAmbrì-Piotta. Giunti qui si segue il cartel-lo «Funicolare del Ritom», si sale a bordodella caratteristica cabina rossa e... ci silascia trasportare in cielo come se si fossesu un comune ascensore. Si tratta, infatti,della funicolare più ripida d’Europa, conuna pendenza massima addirittura del-l’87,8%.Man mano che si sale si vede l’ombrosa

Val Leventina allargarsi, con il fiumeTicino che la percorre, mentre l’autostra-da si riduce a una sottile linea grigiastra.Lassù, a 1800 metri, vi attende una pas-seggiata di 15 minuti su un largo sentiero

Falconeria: acrobati con le piumedell’Asia. Anche se oggi non sono più levolpi o le lepri ad essere preda dei grandirapaci, ma i prelibati bocconcini di carnecon cui gli addestratori ricompensano iloro voli acrobatici sulle teste degli spet-tatori. Il verde parco locarnese offre lapossibilità di vedere da vicinissimo i piùgrandi uccelli rapaci del mondo: aquile,grifoni, avvoltoi, falchi, gufi e civette. Edurante lo spettacolo, presentando la ven-tina di predatori piumati che a turno siesibiscono, il falconiere ne descrive leparticolarità fisiche e caratteriali. Poi, lisi può ammirare con calmamentre riposa-no all’interno delle loro spaziose voliere,tutte corredate di lavagne con dettagliateinformazioni sulla specie e i luoghi di pro-venienza. Alcune hanno una telecamerache proietta le immagini dei piccoli alriparo nel nido. Le rappresentazioni sitengono anche in caso di pioggia, dato chec’è una tribuna coperta e che questi fierisparvieri non temono di certo l’acqua! ac

I soci TCS hanno uno sconto di 2 fr. sulle entratesingole e di 5 fr. sulla Family-Card. La Falconeria èchiusa il lunedì. Orari spettacoli: tel. 0917519586oppure www.falconeria.ch

Quando inizia lo spettacolo sembra diessere tornati al Medioevo, ai tempi in cuii cavalieri andavano a caccia col falco ap-pollaiato su uno spesso guantone di cuoio.Alla Falconeria di Locarno è possibileriprovare le emozioni di questa antica artevenatoria, nata 4000 anni fa nelle steppe

Marché sull’A2:primi saporimediterraneiQuanti, non appena sbucati sul versanteticinese della galleria autostradale delSan Gottardo, si sentono già in vacanza.Mezzogiorno incombe e molti, partiti daigrandi agglomerati urbani della Svizzerainterna dopo la colazione, sentono già uncerto languorino allo stomaco... Ma dovesfamarsi a dovere senza perdere tempoprezioso per arrivare a destinazione? Fa-cile: il giusto indirizzo è il Marché Restau-rant dell’area di servizio Bellinzona Nord,ideale anche per chi proviene dall’A3 viaSan Bernardino. Appena entrati ci si rendeconto che non si tratta del solito self-ser-vice autostradale impregnato dell’odoredi cibi fritti. Qui è l’italianità a farla dapadrona: pasta fatta in casa, zuppe e mi-nestre del giorno (cucinate rigorosamentesenza dado!), succhi di frutta freschi (riti-rati dal bancone ogni due ore al massimo),pasticceria fatta in casa con frutta di sta-gione. Insalate e verdure sono fornite alMarché dai contadini della regione e fan-no bella mostra di sé nelle cassette, anco-ra gocciolanti di rugiada mattutina. Men-tre l’entrécote viene grigliata sul momen-to, a vostro gusto. Non vi sono alimenticongelati e perfino il caffé è «bio».E sulla via del ritorno, forse già sazi di

«italianità», sulla carreggiata opposta viattende il grill asiatico del Marché di Bel-linzona Sud. Anche un’alimentazione sanafa bene al viaggio! ac

I soci del TCS godono di uno sconto del 10% sui cibie le bevande (non alcoliche) nei ristoranti Marchédi tutta Europa; www.marche-restaurants.com

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23 giugno 2011 | touring 11 | club e soci 39

› «Con il Centro di sicurezza stradale di De-rendingen colmiamo finalmente la lacunaper una copertura nazionale dell’offerta diformazione e perfezionamento di guida», hadetto il presidente centrale del TCS NiklausLundsgaard-Hansen durante la cerimoniadel primo colpo di pala. Gli investimenti siattestano a 11 milioni di franchi. La nuovastruttura sarà sviluppata in modo che nelperimetro si possano svolgere quattro corsicontemporaneamente. Nel nuovo centro sa-ranno proposti corsi per tutte le categorie

di veicoli a motore. Così che conducenti dimotociclette, automobili e camion potran-no essere formati e perfezionati da partedegli istruttori del TCS.Assieme alle sue sezioni, il club è diven-

tato il numero uno nel settore della forma-zione e nel perfezionamento di guida. In to-tale, sui suoi 14 centri di formazione e nei35 luoghi dei corsi per la formazione obbli-gatoria dei neo conducenti, il club imparti-sce circa 4050 corsi e training l’anno conoltre 44000 partecipanti.‹ tg/hwm

Presto un centronel MittellandPrimo colpo di pala a Derendingen per il sesto Centrodi sicurezza stradale di Test & Training TCS.

Key

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TCS

Cerimonia del primo colpo di pala con alcune personalità del Touring Club Svizzero: da destra,Christoph Erb, Beat Flückiger, Niklaus Lundsgaard-Hansen e Fritz Arni.

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Viaggi 0844 888 333Camping www.campingtcs.ch 0224172520Alberghi Schloss Ragaz, Bad Ragazwww.hotelschlossragaz.ch 0813037777Bellavista, Vira Gambarognowww.hotelbellavista.ch 0917951115Ciclo e svago www.bici.tcs.ch

ETI-Med compieun annoIl nuovo servizio di assistenza medicadel Libretto ETI è già stato contattato4000 volte nel suo primo anno di vita.E ha operato oltre 700 rimpatri sanitaridall’estero con diversi partner.

›Giusto un anno fa, nel giugno del 2010, ilTCS aveva istituito una cellula medica in-terna, incaricata di fornire una consulenzaimmediata ai soci titolari del Libretto ETIconfrontati con un’emergenza sanitaria

all’estero. Attiva 24 ore su 24, 365 giorniall’anno, questa squadra di specialisti,denominata ETI-Med, ha già registratocirca 4000 telefonate di soci in difficoltà.In seguito a questi contatti, sono stati or-ganizzati più di 700 rimpatri sanitaridall’estero, fra i quali 150 con un aereo-am-bulanza, 350 con voli di linea, 190 con unmezzo terrestre tipo autoambulanza e 20con l’elicottero. Tra i compiti di ETI-Medanche quello di fornire informazioni dicarattere medico a chi intende recarsiall’estero.‹ ac

Info TouringTutto sul Libretto ETI: www.eti.ch

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23 giugno 2011 | touring 11 | la pagina dei lettori 41

impressumtouring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W.

Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Jacques-

Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias

Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Karin Graniello (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente

caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06.

E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83141, totale:

1325035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA,

Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 38721 16, fax 031 38721 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE

Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS,

cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844888111; e-mail: [email protected]. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Tou-

ring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Il Fondaco dei tessuti di Cracovia«Touring» 10/2011

La didascalia di una foto dell’articolo sullaPolonia purtroppo è sbagliata: l’edificioimmerso nella luce del sole con davanti lacarrozza trainata da cavalli bianchi non è ilcastello di Marienburg, ma il Fondaco deitessuti di Cracovia. Johann Georg Hasler (@)

La Redazione ringrazia per le segnalazioni dei lettorie si scusa per eventuali errori.

Sul «CH» applicare la reciprocità«Touring» 10/2011

Mi sembra oltremodo ingiusto che, mentrei conducenti svizzeri all’estero rischiano lamulta se non hanno l’adesivo «CH», per iconducenti europei che vengono in Svizzerasi chiude un occhio. Infatti, anche se lasigla è presente sulle loro targhe, essa nonè conforme alle misure regolamentari. Sequesto simbolo è diventato anacronisticoper i nostri vicini, non sarebbe meglio chel’obbligo fosse stralciato per tutti? O siad’obbligo per tutti! Nicola Skory, Lugano

Per il raddoppio del San Gottardo

Negli anni ‘60 il popolo ha approvato alleurne la costruzione di autostrade nazionali,in particolare un collegamento Nord-Sud euno Est-Ovest. Attualmente, quest’ultimo èpercorribile senza soluzione di continuità,mentre esiste ancora una grande falla sul-l’asse Nord-Sud: il passaggio del San Got-tardo. Stando alla definizione, le autostra-de sono «strade a carreggiate separate dauno spartitraffico». Ciò non è il caso del SanGottardo, dato che esiste un traffico in sen-so inverso. Finalmente è giunto il momento

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Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve èla lettera, maggiore è la probabilità che venga pubbli-cata; la redazione si riserva di apportare eventualitagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviarele lettere per e-mail: [email protected]. Le lettere deilettori vengono pubblicate anche nell’edizione onlinedi «Touring» (www.touring.ch).

il concorsoper colmare questa lacuna nella rete stra-dale elvetica e avviare in tempi brevi lacostruzione della seconda canna del SanGottardo. Max Niederhauser (@)

La risposta all’etichetta ambientale«Touring» 9/2011

Non capisco l’inquietudine creatasi attornoalle zone ambientali nei centri cittadini,che ora stanno diventando di moda in Eu-ropa. Come vogliamo vivere in queste cittàche non permettono i contatti umani? Sispendono somme inverosimili per pubbli-cità, ma poi si soffoca il proprio turismo.Gli alberghi che si trovano nei centri vietatial traffico, dovrebbero riempirsi con ospitilocali, che arrivano a piedi e dunque a emis-sioni zero. Di sicuro non si riempiono dituristi che devono tirarsi dietro i bagagli apartire dal posteggio ai bordi della città. InSvizzera abbiamo abbastanza luoghi fanta-stici, anche centri cittadini, che attendonosolo di essere visitati. Hans Rechsteiner (@)

Obiettivo tassa CO2: incassare!«Touring» 9/2011

Verosimilmente non s’impara nulla dal pas-sato: un supplemento di dieci centesiminon ha avuto alcun effetto, tanto meno ilseguente rincaro del prezzo della benzina.Ma forse non si vuole proprio imparare,dato che alla fine ciò che importa è riempirele casse statali. Johann Jakob (@)

Perfezione sportivaal polso

Dinamismo e sportività si fondono inquesto Certina DS Podium in acciaioinossidabile 316L con rivestimentonero in PVD. Dispone di un movimentopreciso al quarzo ETA con cronografo12 ore. L’orologio è impermeabile finoad una pressione di 10 bar (100 metri)e il vetro è di zaffiro. Come tutti imodellisportivi Certina risponde al concettoDS(doppia sicurezza). Questo cronografoDS Podium da uomo ha un valore di 685franchi e con un po’ di fortuna prestopotrà abbellire il vostro polso!

Sponsor del premio: Certina SA,Le Locle, www.certina.com

Le domande:1. Quale modello di Peugeot abbiamo

sottoposto a test?2. Di quale parco avventura tratta

il nostro reportage?3. Dove si è svolta quest’anno

l’assemblea dei delegati del TCS?

Si possono fornire le risposte per posta (solosu cartolina postale), tramite SMS o www.touring.ch, indicando le generalità.

Concorso 9/11: il soggiorno con esposizionea Neuchâtel è stato vinto da Doris Schneiderdi Seftigen. Complimenti!

Condizioni di partecipazione: il concorso di«Touring» è aperto a tutti, ad eccezione deicollaboratori del TCS e dei loro famigliari. Ivincitori saranno estratti a sorte e avvertitiper iscritto. I premi non possono essere sosti-tuiti da una somma di denaro equivalente.Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Nonsarà possibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso peri lettori, casella postale, 3024 Berna;SMS al numero 9988 (1 fr./SMS)scrivendo «Touring» e le tre risposte osu www.touring.ch.Termine d’invio: 3 luglio 2011

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42 l’incontro | touring 11 | 23 giugno 2011

ze delle altre categorie di clienti, in partico-lare delle famiglie, conviene proporre an-che delle «piste rosse» e «piste blu».

Quali realtà turistiche le sembranoparticolarmente pertinenti?Menzionerei per esempio il villaggio divacanze di Fiesch (VS) dove si trovano nonmeno di una trentina di attività a scelta,che vanno dall’aerobica al badminton pas-sando per il parapendio e il rafting. Sonoanche sedotto dalla stazione friburghese diMoléson, che ha realizzato un complessoper il tempo libero con bob-slitta e mono-pattino d’erba. È sport ed avventura masenza rischi.

Fanno anche la comparsa i parchi avventuradove si scalano gli alberi e si ridiscende infune tirolese. Quali sono le loro possibilitàdi successo?

Penso molte ma dovrebbero essere dappri-ma sostenute dal marketing. I parchi av-ventura recitano un ruolo importante nelprocesso di diversificazione delle localitàdi vacanza. Poiché per vincere bisogna pun-tare alla polivalenza.

I parchi avventura mirano ai giovani eai bambini. Che ruolo hanno questi ultiminella scelta degli svaghi?Si stima che circa il 50% delle scelte di sva-go provenga dalle preferenze dei bambini.Il marketing ha capito questa realtà e cercadi sedurli. Ma attenzione alle derive possi-bili sul piano etico.

In occasione di un viaggio all’estero, ha vistouna realizzazione promettente che potrebbeapplicarsi in Svizzera?Di recente ero a Whistler Mountain, nellaBritish Columbia. Sono rimasto molto im-pressionato dallo sviluppo dei «Bike Parc»,vale a dire dei parchi che offrono diversipercorsi per rampichini in mezzo alla natu-ra. È la perfetta descrizione del fatto che«l’oro verde» viene in soccorso dell’«orobianco».

Infatti numerose stazioni invernali svizzeredi media montagna sono minacciate dallamancanza di neve. Come reagire?Attraverso un’accresciuta diversificazione.Parallelamente alle attività del tipo avven-tura, non si trascuri la cultura che attira mol-to pubblico nella stagione intermedia.«

Intervista: Jacques-Olivier Pidoux

Un numero crescente di turisti ricerca l’avventura edi dare il massimo di se stessi. Una tendenza analizzatada Francis Scherly, professore all’Università di Losanna.

unamoltitudine di attività. In tale contesto,mi sembra che il canyoning e il salto conl’elastico si rivolgono principalmente a unaclientela di iniziati che ricercano un colpodi adrenalina tramite una sfida fisica.

Queste attività piene di adrenalina non sonoquindi adatte a tutti i turisti...No. Si tratta delle «piste nere» delle vacanzeestive. Allo scopo di rispondere alle esigen-

»Canyoning, salto con l’elastico, via ferrata:come spiegare lo sviluppo spettacolare delleattività legate all’avventura?Francis Scherly: Esse si iscrivono in unamutazione avviata da circa un decennio.Dal «sea, sex and sun» proprio degli anniSessanta si evolve verso una tendenza cheprivilegia il risveglio, l’ascolto, l’ecologia el’ambiente. La natura diventa una compa-gna sulla quale ci si appoggia per proporre

Tramutarsiin avventurieri

Francis Scherly, professore onorario dell’Uni di Losanna e specialista di turismo.

In pilloleFrancis Scherly è professore onorario all’Universitàdi Losanna e consulente turistico. Ha condottonumerose ricerche che trattano di eventi culturalie sportivi, come ad esempio l’impatto del FestivalJazz di Montreux, del Tour di Romandia oppuredella Patrouille des Glaciers. Per hobby ha fondatol’Accademia svizzera di coro delle Alpi.

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