Touring 03/2009 italiano

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12 febbraio 2009 touring 3 www.touring.ch GAA 1214 Vernier Test dell’Opel Insignia La nuova berlina dà il via al rinnovamento 12 Mobilità senza restrizioni Nuovo opuscolo del TCS per le persone inferme 29 Fra zagare e dammusi Profumi e paesaggi dell’isola di Pantelleria 22 Concorso: in palio due biglietti aerei per volare verso il caldo 33 Il giornale della mobilità

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Il giornale della mobilità, edizione del 12 febbraio 2009

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12 febbraio 2009 touring 3www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Test dell’Opel InsigniaLa nuova berlina dà il via al rinnovamento 12

Mobilità senza restrizioniNuovo opuscolo del TCSper le persone inferme 29

Fra zagare e dammusiProfumi e paesaggidell’isola di Pantelleria 22

Concorso: in palio due biglietti aerei per volare verso il caldo 33

Il giornale della mobilità

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12 febbraio 2009 touring 3 editoriale e sommario 3

Leggere rende saggi

»Care lettrici e cari lettori, ci ralle-griamo per il fatto che vi prendiateil tempo di leggere il «Touring». Per-ché con l’odierna sovrabbondanzadi mezzi di comunicazione, con di-versi giornali gratuiti, Internet, ra-dio e televisioni e notizie via telefo-nino cellulare, la cosa non è più tan-to ovvia. La massa di informazioni èenorme e la scelta dei media è spes-so difficile per i consumatori.

Non è così per il «Touring», con ilquale lettori e lettrici hanno tra lemani un giornale che informa in mo-do approfondito ed anche sorpren-dente su tutti i temi riguardanti lamobilità, dalle ferrovie alle auto-strade. Inoltre, il «Touring» proponenumerosi servizi, dai test delle auto-mobili ai consigli per i seggiolini per bambini, fino ai suggerimenti diviaggio. È senza dubbio un praticomezzo d’orientamento per le perso-ne mobili.

Nell’attuale panorama mediatico,il «Touring» si posizionerà anche infuturo come il giornale della mo-bilità, ben leggibile e accattivante,con un’elevata credibilità e qualitàgiornalistica. L’equipe di «Touring»tiene in alta considerazione questivalori, affinché il giornale rimangasempre all’altezza degli occhi deilettori.

Questa edizione affronta molti te-mi che vale la pena leggere: riportai vantaggi e gli svantaggi della libe-ralizzazione del settore dei taxi, ilviaggio per i lettori sull’Elba e laMoldava, il resoconto del test dellanuova berlina Opel Insignia oppurela presa di posizione del presidentedel TCS Niklaus Lundsgaard-Han-sen a proposito della necessità di unsecondo traforo per la galleria delSan Gottardo.

Con tutta questa scelta di argo-menti una cosa è sicura: i lettori del«Touring» ne sanno di più e sono co-sì in grado di essere sempre quellipiù al corrente di tutti quando siparla di mobilità.«

società e mobilità

4 Liberalizzazione del settore taxi: non ha portato solamente aspetti positivi in diverse città svizzere, molti gli effetti collaterali sulla qualità del servizio.

8 Arresti cardiaci: primi soccorsi decisivi, è importante essere ben informati.

test e tecnica12 Rinnovamento in casa Opel: vento nuovo grazie al modello Insignia. Abbiamo

sottoposto a test la berlina automatica 2.0 Turbo Sport.16 Auto ibrida vantaggiosa: la Honda Insight alla portata di tutti.

viaggi e tempo libero18 Crociera su Elba e Moldava: viaggio per i nostri lettori alla scoperta di paesaggi

fluviali e di alcune città cariche di storia come Berlino e Praga.22 Soggiorno a Pantelleria: rilassante e verdeggiante isola italiana.

club e soci26 Heberga compie 50 anni: anniversario per la filiale del TCS che gestisce

i due alberghi del club a Vira Gambarogno e Bad Ragaz.29 Mobilità per tutti: nuova pubblicazione del TCS per le persone inferme.

il consulente 10 | il punto, contatti TCS 31 | forum, il concorso, impressum 33 |

l’incontro: Eduard Scharf, il pilota pokerista 34

Foto di copertina: Raphael Forster (7Pictures)

12 26Felix Maurhofer, caporedattore

Sui pattini nel bosco incantato Gli abitanti della località grigionese di Surava hanno fatto di necessità virtù. Visto che d’inverno i raggi del sole scarseggiano sulla valle dell’Albula, hanno predisposto una pista ghiacciata lungatre chilometri attraverso il bosco. All’idea è stato attribuito un premio del settore turistico.

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4 società e mobilità touring 3 12 febbraio 2009

Fornire un servizio di qualitàineccepibile è la grande sfidafutura del settore dei taxi.

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›Chi ogni tanto sale su un taxi conosce lascena: il tassista ascolta l’indirizzo e ini-zia a sfogliare perplesso la cartina dellacittà, non padroneggia la lingua del postoo guida un veicolo che è difficilmente ri-conoscibile in quanto taxi. Un tempo, ilservizio dei tassisti era regolamentato inmodo severo. Poi, molte amministrazionicittadine hanno pensato che «la concor-renza stimola l’attività» e hanno comin-ciato a liberalizzare il mercato… con le note conseguenze. Nonostante questo, adalcuni diretti interessati il grado di libe-ralizzazione non sembra sufficiente. Siviene, infatti, a sapere che a Losanna, du-rante il fine settimana circolano dei «pi-rati» che vanno a caccia di clienti strap-pandoli ai tassisti ufficiali.

Gli autisti di «taxi-pirata» contattano ipotenziali clienti dal finestrino del veico-lo in movimento davanti alle discoteche eoffrono il servizio a prezzi sottocosto. Maa bordo non esiste un tachimetro né altristrumenti di registrazione e tanto menouna persona di riferimento in caso di re-clami od oggetti smarriti durante la cor-sa. Il mercato viene «stimolato» specie inSvizzera romanda, dove i tassisti francesipossono – ma a precise condizioni – tra-sportare passeggeri anche in Svizzera.

Le normative variano da città a città,una differenza che si nota, non da ultimo,anche nelle tariffe. Una corsa in taxi aMontreux costa relativamente poco: 2,50

Tassisti in tumultoLa liberalizzazione del mercato dei taxi ha permesso di ampliare l’offerta in molte città svizzere. Si cerca, però, di porre rimedio ai problemi di qualità del servizio. Si segnalano «taxi-pirata» e tragitti allungati inutilmente.

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6 Ressort touring 13 9. August 2007

Offerta esclusiva: il Festival dell’Opera diAvenches accorda ai soci del TCS condi-zioni preferenziali per assistere al «DonGiovanni». Un’opera indimenticabile.

L’anfiteatro romano di Avenches o una cittàspagnola del XVII secolo: questo è il territoriodi caccia dell’impertinente e dissoluto liberti-no Don Giovanni. Guai a chi osa sbarrargli ilpasso! Una scellerata spavalderia che lo por-terà alla rovina… Da questa storia tragico-bur-lesca, Wolfgang Amadeus Mozart ha creatoun’opera affascinante con arie straordinarie,fantastici duetti e terzetti.

Interpreti d’eccezione: Konstantin Gorny, Nicola Ulivieri, Andrea Concetti, Noëmi Nadelmann ecc.Konstantin Gorny e Nicola Ulivieri, due inter-preti d’eccezione, si daranno il cambio nellaparte di Don Giovanni. Noëmi Nadelmann eSunhee Park impersoneranno Donna Anna. Unaltro applaudito solista è Andrea Concetti, ilquale interpreterà Leporello, il goffo e pauro-so servitore. L’elenco dettagliato degli interpreti sul sito:www.avenches.ch/opernfestival. Responsabile della sceneggiatura, della sceno-grafia ed anche dei costumi è Giancarlo DelMonaco, uno dei più richiesti registi di opere li-riche a livello planetario. Gli spettatori saran-no felici di ammirare questa sua sorprendenteproduzione. Il «Don Giovanni» sarà cantatonella versione originale, cioè in italiano, consottotitoli in tedesco e in francese. La rappre-sentazione comincerà alle 21.15 e durerà finoalle 0.30 circa.

Seduzione ad Avenches:

Don Giovanni

tore E+, di fronte al palcoscenico in basso, alprezzo di 140 franchi, nel settore E, di fronte alpalcoscenico in alto, a 120 fr., nel settore F la-terale, a 100 fr., come pure posti numerati suigradini di pietra nel settore G, anche a 100 fr.Con la conferma i soci TCS riceveranno diret-tamente la fattura dall’organizzatore. I bigliet-ti pagati in anticipo dovranno essere ritirati al-la cassa la sera stessa dello spettacolo primadelle ore 20. Per ogni prenotazione i soci rice-veranno un programma del valore di 10 franchi.Ulteriori informazioni direttamente al sito In-ternet: www.avenches.ch.

IntroduzioneAlle 18, vicino all’anfiteatro, vi sarà un’introdu-zione in tedesco all’opera Don Giovanni e a Mo-zart, gratuita e senza bisogno di prenotazioni.In seguito avrete tempo a sufficienza per fareuno spuntino nella deliziosa cittadina.

Prenotare subitoServendosi del tagliando in calce i soci del clubpossono prenotare, entro il 31 marzo, i bigliettid’ingresso senza supplemento. L’offerta esclu-siva per il TCS comprende posti numerati, do-tati di comodi sedili a forma di guscio, nel set-

Tagliando d’ordinazione

Cognome/Nome:

Indirizzo: NPA/località:

Tel. (priv.): Cellulare:

Quantità biglietti a 140 fr. (settore E+) a 120 fr. (settore E) a 100 fr. (settore F) a 100 fr. (settore G)

� 3 luglio � 4 luglio � 8 luglio � 10 luglio � 11 luglio � 15 luglio � 17 luglio(marcare con una crocetta la data desiderata)

Da inviare entro il 31 marzo 2009 a: Festival dell’Opera di Avenches, Ufficio del festival, Casella postale, 1580 Avenches Telefono 026 676 06 00, fax 026 676 06 04 oppure e-mail: [email protected]

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franchi al chilometro e una tariffa d’attesadi 43,50 franchi all’ora. A Berna, invece, sideve sborsare di più: 3,80 franchi al chilo-metro e una tariffa oraria d’attesa di 72franchi. Se le società di taxi bernesi posso-no determinare il prezzo a discrezione, aMontreux è invece l’amministrazione a fis-sare la tariffa da applicare.

Liberalizzazione discutibile | Ma cosaha portato ai clienti la liberalizzazione delmercato? Nonostante la libertà guadagnatanella scelta del tassista, in alcune cittàsembrano prevalere gli svantaggi. Ci si la-menta dei conducenti che non conoscono illuogo, dei veicoli in cattivo stato o dei tas-sisti che non padroneggiano la lingua delluogo. Il fatto che nel settore non manchinoombre, lo dimostra la richiesta della consi-gliera comunale bernese Gisela Vollmer perlimitare il numero delle concessioni e intro-durre «veri certificati di qualità».

Un passo in avanti è stato verosimilmen-te compiuto a Zurigo, dove la direttrice del-la polizia, Esther Maurer, già da anni è con-frontata con gli stessi problemi. Nel 2004lanciò il progetto «Incremento della qualitàdei taxi», che due anni più tardi venne ulte-riormente inasprito. Da allora, i conducen-

ti che si annunciano per ottenere la licenzadi tassista, devono presentare un attestatodi lingua tedesca, oppure aver frequentatoper almeno tre anni una scuola in tedesco eottenuto almeno il «4» in pagella. Inoltre,nell’esame pratico non sono più ammessierrori. Gli aspiranti tassisti devono recarsiin dieci luoghi diversi e per raggiungereospedali e alberghi non è consentito utiliz-zare la cartina stradale. «Riguardo alla for-mazione si può sicuramente parlare di unmiglioramento», spiega Jakob Laager dellapolizia di Zurigo, responsabile della con-cessione delle autorizzazioni.

Nuvole all’orizzonte | Ma un’altra diret-tiva potrebbe ledere di nuovo la qualità delservizio: i tassisti zurighesi in futuro nondovranno più obbligatoriamente aver lavo-rato per tre anni in un’impresa di taxi, pri-ma di poter richiedere una concessione perdiventare autista indipendente. Il timoreche il numero di tassisti aumenti, mentre laqualità diminuisca, non è infondato. Stan-do a Jakob Laager, dopo il superamento del-l’esame non è prevista la sorveglianza deitassisti mediante controlli di qualità.

In Germania, l’automobile club ADAC haosato effettuare un test sui tassisti, facen-do emergere le pecche del sistema. Tra l’al-tro, è stato evidenziato il modo poco econo-

mico di scegliere i tragitti, come quell’auti-sta che è riuscito ad allungare di due chilo-metri un viaggio che avrebbe dovuto esseredi soli 5,4 km. Sono emersi altri motivi dicritica come il superamento dei limiti di ve-locità, il passaggio con il rosso o la guida incontromano su una strada a senso unico.‹

Pascale Marder

Info TouringChe situazioni avete vissuto in quanto passeggeri di taxi? Raccontateci in breve la vostra esperienzainviandola per e-mail a: [email protected]

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Avere un taxi al momento giusto e nel luogo giusto è un servizio molto apprezzato. Ma è altrettanto importante che il cliente non sia confrontato a brutte sorprese, causate da autisti di dubbia professionalità. Infatti, la liberalizzazione del settore non porta solo vantaggi.

Eco-taxi a Zurigo

Attualmente al Consiglio comunale diZurigo si stanno discutendo le nuovenormative sui taxi, volte a promuovere iveicoli ecologici sul territorio cittadinoattraverso incentivi finanziari. I titolaridi una licenza per taxi che guidano unveicolo ecologico dovrebbero pagare,invece di 780 franchi l’anno, solamentela metà della tassa di sosta. A NewYorkè in programma la trasformazione ditutta la flotta di taxi in veicoli ibridi entro il 2012. Mentre nella «Big Apple»circolano 13 000 taxi, a Zurigo ne gira-no 1500. pam

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8 società e mobilità touring 3 12 febbraio 2009

›Le possibilità di sopravvivere dopo un ar-resto cardiaco sono ridotte. Solo il 5% dellepersone colpite si salva, perché i passanti oi familiari non sanno cosa fare. In questi casi anche i professionisti – pur veloci chesiano – arrivano spesso troppo tardi.

Per salvare una vita bisogna adottare im-mediatamente le misure adeguate. I primiminuti sono determinanti. Erich Halde-mann, soccorritore professionista e istrut-tore dei Samaritani, cita un esempio veri-ficatosi durante un incendio: «I pompierisono riusciti ad evacuare un uomo già in-cosciente dalla casa in fiamme e abbiamoiniziato subito a rianimarlo, una vera lottacontro la morte». L’uomo aveva subito unarresto cardiaco e non si sapeva quantotempo fosse trascorso esattamente: «Proba-bilmente era passato troppo tempo. L’uomoaveva subìto la morte cerebrale. Il nostroaiuto è arrivato troppo tardi».Se il cuore nonbatte più e la circolazione si arresta bisognapoter ristabilire entro 6–8 minuti una cir-colazione sanguigna minima a livello cere-brale mediante il massaggio cardiaco. In-fatti i pazienti che subiscono un arresto

cardiocircolatorio per 10 minuti o più sen-za essere soccorsi, hanno poche possibilitàdi sopravvivere.

Lavoro manuale | Oggi in parecchi luo-ghi i defibrillatori sono diffusi quanto gliestintori. Il cardiologo e medico d’urgenzaCyrill Morger spiega: «L’apparecchio da so-lo non salva la vita. È quindi indispensa-bile eseguire subito il massaggio cardiacocon ventilazione». Il defibrillatore fa sì cheil cuore passi mediante una scossa elettri-

ca dallo stato di contrazione incoordinata(fibrillazione del cuore) a un battito regola-re: «prima che sia disponibile un defibril-latore in caso di arresto cardiocircolatoriovanno eseguiti 30 massaggi cardiaci in alternanza con due ventilazioni». Tutti do-vrebbero imparare ad applicare queste mi-sure, sostiene Morger che sottolinea la ne-cessità che un maggior numero di personevenga istruito così da poter salvare parec-chie vite umane. Infatti due mani non man-cano mai.‹ kv

Decisivi i primi minutiImprovvisamente una persona fra la folla si accascia per terra dopo un arresto cardiaco. Nessuno sa cosa fare. Sussiste la necessità di maggiori informazioni.

Prima che sia disponibile il defibrillatore è richiesto

il lavoro manuale.

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Le prime misure di soccorso

Controllare la respirazione spontanea del paziente per 5–10 secondi. Larespirazione è visibile, udibile e percepibile. Controllare se il cuore battee quindi se funziona la circolazione sanguigna. Ciò può essere effettuatoverificando i seguenti segni vitali: il paziente respira, si muove e tossisce.Per i soccorritori non professionali vale il principio che in caso di ritrova-mento di una persona incosciente (nessuna reazione verbale) che non respira o respira poco bisogna presupporre un arresto cardiocircolatorio.Dunque telefonare subito al 144 e iniziare il massaggio cardiaco e la re-spirazione artificiale (corsi: www.samariter.ch/it/i/home.html). kv

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10 società e mobilità touring 3 12 febbraio 2009

il consulente

Precedenza da destraanche nell’autosiloMolti conducenti non si sentono a loroagio in un autosilo. Le difficoltà non ri-guardano solamente le dimensioni ri-dotte dei singoli posteggi, resi ancor piùstretti se vi è un’altra automobile par-cheggiata accanto. Nel circolare all’in-terno di un autosilo, ma anche di un parcheggio all’aperto, molti conducentivengono colti da un certo disagio inquanto non sanno gestire le regole sul-la precedenza.

Fino a poco tempo fa non era, infatti,del tutto chiaro chi in un autosilo – o su una qualsiasi altra superficie di parcheggio – avesse la precedenza. Nel1974, quindi ben 35 anni or sono, il Tri-bunale federale di Losanna emise unasentenza molto particolare. Secondoquel giudizio (sentenza del TF 100 IV59) le vie di transito che non servivanoall’entrata e all’uscita diretta dai singo-li posti di parcheggio, venivano parifica-te alle comuni strade. Chi circolava sutali vie di passaggio godeva, pertanto,della precedenza. Per contro, chi s’im-metteva su tali corsie doveva accordarela precedenza ai veicoli già presenti.

Maggior chiarezza In una recente sen-tenza (6B_621/2007 del 1° ottobre2008) il Tribunale federale ha cambiatola propria giurisprudenza, in quanto ge-nerava confusione ed era atta a provo-care incidenti. Da allora, all’interno di unautosilo o di un’area di parcheggio, valesempre la precedenza da destra, a me-no che non sia segnalato diversamenteoppure che la demarcazione al suolonon preveda altrimenti.

Di conseguenza: in un autosilo oppu-re in un parcheggio all’aperto, chi circo-la con la propria automobile deve sem-pre – se non ci sono segnali o altre de-marcazioni – accordare la precedenza achi arriva da destra. Per il Tribunale fe-derale gli incroci nelle aree di posteggiooppure negli autosili vanno parificatiagli incroci con strade secondarie, in cuivige di regola la precedenza da destra.Ciò vale anche quando una delle corsieè maggiormente trafficata rispetto adaltre. L’automobilista non ha la prece-denza solo al momento dell’uscita dalsingolo posteggio. Grazie alla nuova regola, la circolazione negli autosili saràpiù semplice e la sicurezza giuridicamaggiore.

Urs-Peter Inderbitzin

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I viaggiatori conoscono il problema: dopoun breve pisolino sul treno o sull’aereo duo-le il collo a causa della posizione scomodadella testa. Ma ora è arrivata in aiuto l’arti-sta sudcoreana JooYoun Paek, che ha creato

un copricapo con cuscino integrato (foto).Per tutti coloro che hanno sempre trovato ri-dicolo quella specie di cornetto per la cervi-cale, questa vistosa cuffietta è esattamenteciò che ci vuole. Sogni d’oro! pam

Tra capo e collo

Riciclato il palazzo DDRUna parte dei motori della nuova VW GolfVI è «Made in DDR». Il materiale è statofornito dal «Volkspalast».

› I berlinesi avevano molti nomi per il Pa-lazzo della Repubblica: il nomignolo «Pa-lazzo del Popolo» era ancora la variante piùinnocua rispetto a «zavorra della Repub-blica» o «negozio di lampade di Erich Ho-necker».Adesso rinasce sotto un’altra forma:una parte delle travi d’acciaio del vecchioedificio sono state fornite alle fabbricheVolkswagen di Salzgitter e in Polonia. Lì so-no state trasformate in motori. Il resto del-le colonne del palazzo sono andate a finirea Dubai, dove vengono utilizzate per co-struire il grattacielo Burj Dubai… dal gustoben poco comunista. pam

Fine di un’era: un edificio simbolo del comunismocome il «Volkspalast» ridotto a pezzi di motore.

Tunnel pericolosiIncendio in galleria In caso d’incendio in galleria nonsi deve voltare l’auto o fare retromarcia. Eppure, comeevidenziato da un’analisi della polizia di Zurigo, gli automobilisti che durante l’incendio nel tunnel dellaVia Mala del 2006 hanno «illegalmente» fatto marciaindietro, si sono salvati. Ma il TCS mette in guardia: sedurante la manovra d’inversione i veicoli s’incastrano,i passeggeri si trovano in pericolo e i soccorsi non pos-sono avanzare per raggiungere il luogo dell’incidente.

Più revoche di patentePer alcol e velocità Nel 2008 a ben 74 326 personein Svizzera è stata ritirata la licenza di condurre. Ri-spetto al 2007, è stato revocato il 5% in più di paten-ti per superamento dei limiti di velocità e l’1,2% in più a causa di guida in stato di ebrietà. Lo ha riferitol’Ufficio federale delle strade (Ustra). Ha pure subìtoun notevole aumento il ritiro della patente di guida per disattenzione (+7,5%) e in seguito a perizie di psi-cologi del traffico (+35,5%).

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mo i vantaggi dell’elaborazione dei dati perla condivisione dell’automobile su vastascala. Nel corso degli anni, le due societàsviluppano computer di bordo per collega-re il cliente al centro servizi (oggi via SMS).Così CarSharing diventa accessibile a tutti.

Tuttavia, l’idea della condivisione del-l’auto non è completamente nuova. Esistegià dalla fine della seconda guerra mondia-le in Francia, Inghilterra e USA. Intanto,ATG e ShareCom crescono rapidamente. Neltempo, i gruppi di autosostegno si trasfor-mano in prestatori professionisti di servi-zi. Oggi, con 2200 veicoli Mobility è presen-te in 1100 luoghi. Ne sono clienti le FFS, laPosta, UBS, CS, Migros, Coop e colossi indu-striali come ABB o Alstom, come pure am-ministrazioni federali e cantonali. ‹

Werner Hadorn

Info TouringL’autore dell’articolo ha pubblicato: «CarSharing –eine bewegte Erfolgsgeschichte». Edizioni Smart-Books, Pfäffikon, 59 fr.; www.smartbooks.ch/mobi-lity. I soci del TCS hanno uno sconto presso Mobility.

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«Mobility»: ecco come tutto cominciòDa oltre due decenni sempre più svizzeririnunciano all’automobile di proprietà ene condividono una. Dagli iniziali gruppidi autosostegno ha visto la luce l’odiernacompagnia «Mobility CarSharing».

› Il 13 marzo 1987 otto giovani si ritrovanoin una vecchia osteria nidvaldese di Stans.Gestiscono un gruppo di autosostegno di«car-sharing»; vale a dire che condividonoun’auto e costituiscono perciò una società.«Oggi un’auto non è più un veicolo, ma piut-tosto un oggetto immobile», affermava la«ATG AutoTeilet Genossenschaft»: «Per 23ore al giorno sta semplicemente ferma». So-lo due settimane dopo, anche a Zurigo 25«condivisori di auto» si riuniscono con lastessa filosofia sotto il nome di ShareCom.

Tra loro figuravano i capostipiti delle duesocietà, Conrad Wagner a Stans e CharlesNufer a Zurigo. «CarSharing è una svoltaparadigmatica dall’auto come prodotto al-l’auto come prestazione», afferma Nufer. Diprofessione informatico, egli vede per pri-

Negli ultimi anni Gian Peder Fontana, presidentedel Cda, ha marcato lo sviluppo di «Mobility».

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12 test e tecnica touring 3 12 febbraio 2009

Opel Alfa Romeo Honda VWInsignia aut. 159 aut. 2.2JTS Accord aut. Passat aut.2.0 T Sport Distinctive 2.4i Executive 2.0 TSI Highline

Prezzo (fr.) 49 000.– 49 750.– 48 350.– 48 400.–Cilindrata (cc) 1998 2198 2354 1984Potenza (kW/CV) 162/220 136/185 148/201 147/200Coppia massima (Nm/min) 350/2000 230/4500 234/4300 280/1800Consumo (l/100 km) 9,7 F2 9,11 E2 8.61 D2 8.61 D2

Rumore int. 120 km/h (dBA) 69 705 686 687

Costi al chilometro (fr./km)3 0,96 0,91 0,92 0,90Costi di manutenzione4 11133 11111 11133 11113

Test «Touring» 3/2009 1/20065 17/20086 19/20057

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore3 costi di manutenzione per km (15 000 km/anno) 4 su 180 000 km (15 000 km/anno)5 Alfa Romeo 159 2.2 JTS 6 marce 6 Honda Accord 2.4i Tourer aut. 7 VW Passat 2.0 FSI Variant

tabella comparativa

Molto inclinata, la coda richiama i coupé.

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12 febbraio 2009 touring 3 test e tecnica 13

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›Questa grande berlina di 4,83 metri svol-ge un doppio ruolo, dovendo assumere l’e-redità di due icone del paesaggio automo-bilistico svizzero, la Vectra e l’Omega, que-st’ultima abbandonata da diversi anni. Ipotenziali clienti sono dunque numerosi.Per stuzzicare il loro interesse Opel ha ela-borato un design all’insegna della fluidità.Come altri costruttori la casa germanicamira al segmento Premium dedicando unacura particolare all’aspetto dell’abitacolo.Lo stesso discorso vale sul piano dinamicocon l’adozione di sospensioni attive ed ele-menti sofisticati. Il tutto risulta convincen-te, tranne un’abitabilità mediocre per unaberlina di tali dimensioni.

Di buona fattura | Il tratto caratteristicodell’Insignia sta nella qualità percepitadell’abitacolo. I rivestimenti in plastiche dibuon livello si alternano con applicazionilaccate ed elementi cromati. L’effetto è ga-rantito, tant’è che questa berlina non hamolto da invidiare alla classe superiore.

Inoltre la plancia e la consolle centrale, an-che se un po’ sovraccarica, esprimono unagrande ricerca di funzionalità. D’altronde ilsistema d’informazione comandato da unamanopola si ispira pure alla categoria su-periore, come dimostra il suo uso logico.

Vera stradista | Altra virtù dell’Insignia:il comfort di marcia. Oltre alla modalitànormale le sospensioni adattative propon-gono due parametri supplementari, uno dinamico (Sport) e l’altro più votato alcomfort (Tour). In pratica ciò significa chela berlina manifesta una morbidezza gene-rale in modalità «Tour». Qualità che po-trebbe essere ulteriormente affinata se laversione Sport non proponesse in opzionepneumatici ribassati, la cui dimensione(245/40/19) non è adeguata alle velleità diuna familiare. Fortunatamente la rigiditàche ne risulta si manifesta solo nell’uso incittà. Oltre a un’insonorizzazione efficace,gli occupanti possono approfittare di sedi-li sportivi anteriori ben dimensionati e dalbuon contenimento. Lo spazio posteriore,invece, è corretto, ma meno generoso e l’in-clinazione del padiglione incide sullo spa-zio in altezza. Con una capacità di 500 litri,il bagagliaio della versione a quattro portedel test si situa nella media del segmento.L’auto è dotata di un sistema semplice di ri-baltamento del divano posteriore.

Ben dotata, ma… | Oltre all’assetto atti-vo l’Insignia propone un ricco equipaggia-mento tra cui il freno a mano elettrico. Leopzioni sono elaborate, come ad esempio ilsistema che riconosce i segnali stradali ememorizza le limitazioni di velocità. Anno-tiamo tuttavia l’assenza dei sensori di par-cheggio di serie, indispensabili, tenuto con-to della limitata visibilità posteriore.

Verso nuovi lidi con l’InsigniaLa berlina Insignia rappresenta il rinnovamento in casa Opel,sia a livello stilistico sia in fatto di qualità percepita, settore in cui il nuovo modello eccelle. Test della 2.0 Turbo Sport aut.

+–Più o meno

Comfort di guida e comportamento dialto livello, armonia motore/cambio etonicità, abitacolo raffinato, conteni-mento dei sedili sportivi, capienza ba-gagliaio, prezzo accessibile e costi ac-cessori, equipaggiamento di sicurezza.

Abitabilità posteriore deludente (spa-zio per le gambe e in altezza), limitatavisibilità posteriore, sensori per la re-tromarcia in opzione, rigidità a bassavelocità, pneumatici ribassati onerosi,motricità limitata.

Aerodinamica e dotata di una linea di cintura alta, l’Opel

Insignia privilegia l’eleganza.

Il bagagliaio si apre con una facilità disarmante.

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TAGLIANDO DI ORDINAZIONE Spese postali e di spedizione CHF 9.50 per ogni ordinazione. Offerta valida fi no al: 30.04.09, fi no ad esaurimento scorte.

Inviare il tagliando al seguente indirizzo: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, fax: 031 380 50 06, e-mail: [email protected] Per eventuali domande: TCS, «Touring Shop», tel. 031 380 50 15 (non si accettano ordini per telefono).Consegna: Colag AG, 8305 Dietlikon, solo in Svizzera o nel Liechtenstein

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Page 15: Touring 03/2009 italiano

12 febbraio 2009 touring 3 test e tecnica 15

Che allungo! | Ereditato dalla roadsterOpel GT, il motore 2000 turbo dimostra tut-te le sue qualità. È un propulsore, lineare ediscreto, dotato di una coppia onnipresen-te, che garantisce accelerazioni ragguarde-voli e fa registrare un buon 7,7 secondi da0 a 100 km/h. Tuttavia la motricità è moltosollecitata. Si apprezza soprattutto la mor-bidezza di questo motore potente, comequella del cambio automatico, il cui sestorapporto molto lungo permette di mantene-re il consumo entro limiti ragionevoli.

Una gradevole sorpresa è il comporta-mento di questa pesante auto. Anche nellamodalità normale, l’Insignia dà prova di ot-tima tenuta. Nel programma Sport l’asset-to diventa più rigido e s’abbassa di 1,5 cm.Improvvisamente la strumentazione diven-ta di color rosso e si gode pienamente un’a-gilità impensabile per un’auto di queste di-mensioni. Malgrado uno sterzo abbastanzaleggero la guida risulta precisa. L’Insigniarappresenta un segnale incoraggiante in unsegmento molto combattuto. Prossimo epi-sodio: il lancio, in primavera, di una versio-ne station wagon.‹ Marc-Olivier Herren

continua da pagina 13

Opel Insignia 2.0 Turbo Sport aut. in dettaglio

108 cm

150

cm�

��

�92–118

cm

passo 274 cm� �

lung. 483 cm (larg. 186 cm)� �

95 cm

��

� 62–89cm

Scheda tecnica

ABITACOLO 11113 In netto progresso, l’in-terno si distingue per materiali di qualità e de-sign ricercato. Molto spaziosa davanti, la lungaberlina concepita per due passeggeri posterioridelude nello spazio riservato alle gambe, mentrequello in altezza è solo accettabile. Il bagagliaiovoluminoso rientra nella norma della categoria.

COMFORT 11113 Le sospensioni adattativedella versione Sport procurano un eccellentecomfort e fanno un po’ dimenticare i pneumaticiribassati montati di serie. Il conducente può se-lezionare due modalità di assetto (Sport/Tour).La bassa rumorosità e il buon contenimento deisedili aumentano il benessere a bordo.

EQUIPAGGIAMENTO 11113 L’Insignia dispo-ne di una dotazione ricca. Si ritrovano elementiinnovativi come l’assetto adattativo e, su richie-sta, un sofisticato sistema di fari direzionali. In-

vece gli alzavetri elettrici posteriori e i sensoriper il parcheggio richiedono un sovrapprezzo.

PRESTAZIONI 11111 Dotato di un’enormecoppia, il due litri turbo (220 CV) concilia acce-lerazioni fulminanti, piacevolezza e discrezione.È ben coadiuvato da un cambio automatico mor-bido. Ma l’avantreno fatica a controllare questafoga e il consumo tende a esplodere.

COMPORTAMENTO 11113 Lunghi tragitti opercorsi sinuosi: questa grande berlina di 1,7 t siadatta a tutte le situazioni. Si dimostra agile e af-fronta le curve a velocità sostenuta senza batterciglio, soprattutto nella modalità Sport. Tuttavialo sterzo potrebbe essere un po’ più rigido.

SICUREZZA 11113 L’equipaggiamento ècompleto. Annotiamo tuttavia la regolazione li-mitata dei poggiatesta del divano posteriore e lascarsa visibilità posteriore.

Una plancia curata; un vero bagagliaio e la manopolache comanda il sistema d’informazione.

VEICOLO PROVATOOpel Insignia 2.0 Turbo Sport aut.; 4 porte, 5 posti; 49 000 fr. (auto test: 54 950 fr.)Gamma: dalla 1.8 (36 000 fr.) alla 2.8 V6 4 WD break (58 400 fr.)Opzioni: vernice met. (650 fr.), sensori diparcheggio ant./post. (750 fr.), vetri elettriciposteriori (500 fr.)Garanzia: 2 anni fabbrica, assistenza illimi-tata (c. cond.); garanzia antiruggine: 12 anni Importatore: General Motors Suisse SA, 8152 Glattbrugg, www.opel.ch

DATI TECNICIMotore: 4 cilindri benzina 2 l turbo, 220 CV;trazione anteriore, cambio aut. a 6 marcePeso: 1745 kg (auto test), totale ammissibile2160 kg, carico rimorchiabile 1700 kg

Check-up TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTOPrestazioni (0–100 km/h): 7,7 sElasticità:60–100 km/h (posizione D) 3,8 s80–120 km/h (posizione D) 4,8 sDiametro di sterzata: 11,8 mInsonorizzazione:A 60 km/h: 60 dB 11113

A 120 km/h: 69 dB 11113

SICUREZZAEquipaggiamento: 11113

COSTI DEI SERVIZImanutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

15 000/12 0,8 109.–30 000/24 1,8 265.–Manutenzione per 180000 km:15 000 km/anno 22,3 5636.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese

fissi variabili

15 000 96 724.– 471.–30 000 67 724.– 942.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS); agenzieOpel da 107 a 178 franchi

VALUTAZIONE ECOLOGICAEmissioni misurate (banco di prova Empa):Monossido di carbonio (CO) 11113

Idrocarburi (HC) 11113

Ossidi d’azoto (NOx) 11113

CONSUMO AL BANCO DI PROVA(ciclo UE 80/1268)

urbano extra urbano misto

TCS 14,9 6,7 9,7fabbrica 14,2 6,9 9,6Emissioni di CO2: 227 g/kmMedia svizzera di CO2: 204 g/kmetichettaEnergia (A–G): F

CONSUMO DEL TEST 11333

9,8 l/100 km autonomia 714 km

serbatoio: 70 litri

TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger

larg. int.: ant. 153 cm, post 147 cm bagagliaio: 500–1010 litri pneumatici: 245/40 R 19, min. 215/55 R 17

Page 16: Touring 03/2009 italiano

16 test e tecnica touring 3 12 febbraio 2009

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ald

›Tecnologia ibrida rimava finora con rap-porto prezzo/prestazioni elitario. La massi-ma è ora smentita dalla compatta HondaInsight che si aggira sui 29000 franchi.Nessuna sorpresa, la propulsione riprendeil sistema ibrido parallelo IMA della casa,cioè un motore a benzina di 1,3 l abbinato aun gruppo elettrico. A causa di questa co-struzione, il motore termico resta sempreinserito. È meno spettacolare di altri ibridiche possono funzionare per alcuni chilome-tri con il solo motore elettrico, ma quasi al-trettanto efficace alla pompa di benzina.

Sete moderata | L’Insight, che offre unapotenza combinata di 98 CV, si accontentadi 4,4 l/100 km. Le emissioni di CO2, princi-pale bersaglio delle auto ibride, si limitanoa 101 g/km di CO2. Peccato per il grammosuperfluo! Se il consumo differisce poco daquello della Civic IMA (-0,2 l), l’Insight è piùgrande e più pratica. Così le batterie delmotore elettrico sono state trasferite sottoil bagagliaio, rendendo possibile istallareuna panca ribaltabile. E la capacità del ba-gagliaio equivale a quella di una normalecompatta. Altrettanto dicasi dell’abitabi-lità che, senza essere eccezionale, consentedi ospitare in buone condizioni quattro per-sone, mentre la quinta deve accontentarsidi una posizione scomoda.

Honda ha volutamente scelto una carroz-zeria monovolume per distinguere questomodello ibrido, la cui differenza si esprimeanche nel cruscotto abbastanza complica-

to.Vi è un po’ di confusione che però fa tan-to tecnologia (vedi riquadro).

Senza essere una bomba (12,4 s da 0 a 100km/h), l’Insight offre prestazioni oneste,grazie soprattutto a un peso ridotto e allademoltiplicazione più stretta del cambio avariazione continua. La coppia del motoreelettrico è apprezzabile in città. E siccomeil comportamento è senza problemi, questaibrida sembra omogenea.‹ MOH

Tecnica: berlina, 5 porte; lunghezza: 4,40 m; bagagliaio: 408 l Motori: 1,3 l benzina 88 CV ed elettrica 14 CV, potenza combinata 98 CV; cambioCVT Consumo: 4,4 l/100 km; CO2: 101 g/km Prezzo: ca. 29 000 fr.; commercializzazione in aprile.

Un’ibrida per tuttiHonda si propone di rendere popolare l’auto ibrida tramite l’Insight, berlina compatta a prezzo abbordabile.

La linea da monovolume della Honda Insights’ispira al modello FCX (pila a combustibile).

Compatta allungata

Prova della Nissan Qashqai+2 Suesempio delle monovolume, questacrossover si allunga di 21 cm per offriredue sedili a scomparsa situati nel pia-nale del bagagliaio. Sono pratici, anchese si tratta di sedili ausiliari adatti perbambini o per un’emergenza. Soprattut-to perché la seduta è ridotta e lo spazioin altezza limitato. Ciò non toglie che ilsistema sia facile da utilizzare e com-pleta bene la panca centrale scorrevolee il bagagliaio più voluminoso. La Qash-qai+2 approfitta dell’aumento del passoper offrire un comportamento su stradamolto tranquillo e ben insonorizzato.Prezzo della crescita: la SUV perde unpo’ in agilità e dinamismo. Per fortuna il2 litri (141 CV) predilige le salite di regi-me. Ma la precedenza va al comfort, co-me testimonia l’immenso tetto panora-mico di serie che contribuisce a giustifi-care un maggior costo di 3300 franchi.

Positivo: SUV 7 posti, modularità, pia-cere di guida, comportamento rassicu-rante, equipaggiamento completo, qua-lità percepita Negativo: riprese fiacche,comfort della panca centrale, 3a fila au-siliaria, spazio in altezza dietro. MOH

Tecnica: 5+2 posti; bagagliaio: 450 l; 1997cc,141 CV, 196 Nm a 4800/min; trazione inte-grale permanente; da 0 a 100 km/h in 10,9 sConsumo (in prova): 9,6 l/100 km, autono-mia 677 km Prezzo: 42 650 fr. (2.0 Tekna).

Vantaggi ibridiLa diffusione delle vetture ibride inSvizzera resta molto limitata perchésolo Honda, Lexus e Toyota sonopresenti nel segmento. Il numero dimodelli azionati da motori termici eelettrici sta comunque aumentando.Honda ha l’ambizione di smerciare2000 Insight in un anno e Toyota lan-cerà in estate la Prius III. Da notareche la maggioranza dei cantoni con-cede su questi veicoli l’esonero par-ziale o addirittura totale della tassadi circolazione. MOH

Guida assistita

Il consumo dichiarato dal costruttoreresta sempre molto teorico. Per avvici-narsi a quei valori Honda ha previsto uncongegno per la guida economica che,dopo aver premuto un bottone, agiscesul motore, la trasmissione e la climatiz-zazione. Inoltre lo sfondo del tachime-tro si colora di verde, verde-blu o blu perindicare lo stile di guida del conducente.Ancora più inedito, un dispositivo loinforma sulle sue prestazioni ecologi-che: sul cruscotto appaiono fiori con unnumero di foglie variabile secondo l’ef-ficacia della guida. Divertente e sicura-mente anche utile. MOH

Page 17: Touring 03/2009 italiano

12 febbraio 2009 touring 3 test e tecnica 17

Nello spazio di mezzo secolo la cintura di sicurezza a tre punti è diventata inso-stituibile. Ha fatto la sua comparsa, apartire dal 1959, sulle Volvo 120 e P544.

›Prima la cintura a due punti non era mol-to soddisfacente perché poteva provocareferite a livello della gabbia toracica. «L’ori-ginalità della cintura a tre punti è che mi-gliora la sicurezza in tutti i tipi d’incidente.Impedisce, inoltre, agli occupanti di venirsbalzati dal veicolo in caso di ribaltamen-to», sottolinea Hans Nyth, direttore del centro sicurezza Volvo. L’autore di questainvenzione, l’ingegnere svedese Nils Bohlin– aveva lavorato in precedenza allo svilup-po dei seggiolini eiettabili –, si era rapida-mente reso conto che le parti superiore e in-feriore del corpo dovevano essere trattenu-te separatamente, cioè tramite una cinturapettorale e una all’altezza del bacino. Se-condo una valutazione, la cintura a tre pun-ti contribuisce oggi a diminuire di circa il 40% il numero dei morti in Europa. Si dimentica spesso che la cintura è decisiva anche negli scontri a velocità ridotta, casiparticolarmente frequenti in città.

Sobria anche la BMW Versioni economiche Famosa per il cultodella potenza, la BMW si picca di saper ancheessere ecologica portando, da primavera, a21 i modelli della linea Efficient Dynamics, lecui emissioni non superano i 140 g/km di CO2.Il che si traduce, ad esempio, in un consumodi 5,1 l/100 km per la berlina 520d. La so-brietà coinvolge anche il vertice della gam-ma: l’imponente 730d sfoggia un modesto 7,2litri. L’altro marchio del gruppo, la Mini, non èda meno con 7 modelli a basso consumo.

Zurigo celebra la motoSwiss-Moto I fan delle due ruote motoriz-zate potranno soddisfare la loro passione dal19 al 22 febbraio. I padiglioni della Fiera di Zu-rigo accoglieranno le ultime novità tra le mo-to e gli scooter. Il salone sarà animato da di-verse attrazioni. Ad esempio dalle evoluzionidei stunt rider impegnati nel campionato delmondo degli streetbike Freestyle. Informa-zioni pratiche: www.swiss-moto.ch.

le. Quanto alla ricarica, avviene in 7 ore tra-mite una presa elettrica e addirittura in 30minuti per i privilegiati che si rifornisconoa una stazione di ricarica rapida. Ma si tratta di musica dell’avvenire. Al pari delladiffusione delle vetture elettriche poiché seil consumo e la manutenzione sono vantag-giose, permane l’ipoteca del prezzo, cioè ol-

tre i 30 000 franchi per la i Miev. Un prezzorispettabile che solo un aumento massicciodella produzione o una mano da parte del-lo stato potrebbero alleggerire.‹ MOH

Tecnica: cittadina, 5 porte, 4 posti; lunghezza: 3,40 mMotore: elettrico 63 CV, batterie agli ioni di litio; tra-zione posteriore, velocità max.: 130 km/h; autonomia:144 km; ricarica alla rete in 7 ore Lancio: Giappone,estate 2009; Svizzera, estate 2010, oltre 30 000 fr.

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ald

La fata elettricaLa cittadina tascabile Mitsubishi i Mievincarna le auto elettriche della nuova generazione prodotte su larga scala. L’autonomia teorica di 144 km la relegatuttavia all’uso urbano.

›Dall’estate 2010 questa autentica 4 postipercorrerà le strade svizzere senza emette-re il minimo grammo di CO2. Fino a quel momento verrà sottoposta a diversi test, inparticolare in Svizzera, destinati ad ade-guarla alle esigenze europee. Sfoggiando unattraente design ovoidale, questa pulce dicittà si guida come un’automatica. Bastaazionare il contattore per vedere comparireil segnale «ready» e questo veicolo dotato diuna grande coppia (180 Nm) accelera velo-cemente e nel più totale silenzio. Il peso ab-bastanza moderato delle batterie (160 kg) ela loro sistemazione sotto l’abitacolo con-tribuiscono al dinamismo di guida di que-sta propulsione il cui motore si nascondesotto il bagagliaio. Questa tecnologia nonsconfina praticamente nell’abitacolo, iden-tico a quello di una cittadina convenziona-

La Mitsubishi i Miev: aspettosimpatico e tecnica riuscita.

Contestato agli inizi, l’uso della cintura siè largamente imposto. Perlomeno sui sedilianteriori. Tuttavia, occorre adesso convin-cere anche i passeggeri posteriori ad allac-ciarla.‹ MOH

La cintura cinquantenne

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18 viaggi e tempo libero touring 3 12 febbraio 2009

›Berlino, città pulsante di vita tornata a es-sere una grande metropoli, sta scomparen-do dietro di noi. I fiumi Havel ed Elba sono diversi.Tranquilli, rurali. Il Castello diSanssouci (in francese: «senza pensieri»), laprima meta in programma, si chiama comeil nostro battello che vira lentamente a ba-bordo e attracca al molo di Potsdam. Il co-mandante Peter Grunewald muove con pre-cisione millimetrica il timone in formato«joystick» dell’imbarcazione, lunga 82 me-tri, che risponde prontamente ai comandi.Grunewald è un uomo straordinario: dal

Sul piccolo ma accogliente «Sans Souci» si viaggia senza pensieri e circondati da ogni comfort.

Page 19: Touring 03/2009 italiano

12 febbraio 2009 touring 3 viaggi e tempo libero 19

2007 comandante e proprietario del «SansSouci». Grazie a un’esperienza ventennale èsenz’altro in grado di realizzare ciò che ilsuo motto promette: gioia sul fiume. Un co-mandante è veramente sposato con la pro-pria imbarcazione? «Susi», il nomignolo da-to a quest’ultima, potrebbe farlo supporre.

Dal vecchio Fritz | Federico il Grandechiamava «Lusthaus» la sua residenza esti-va, costruita nel 1747 sopra i vigneti terraz-zati. A prima vista si potrebbe dargli ragio-ne. La storia racconta, però, una realtà di-

versa: qui il solitario re prussiano cercavala solitudine, viveva appartato con i suoicani e si augurava di potervi un giorno es-sere sepolto. Solo nel 1991 il suo desideriofu esaudito. Dopo una visita di due ore at-traverso i saloni e i giardini, i passeggeritornano pensosi a bordo.

Non abbiamo ancora raggiunto il fiumeElba. Fino a Magdeburgo il «Sans Souci»procede lungo l’Havel, in mezzo ad un gran-dioso paesaggio di canali collegati tra di lo-ro da chiuse. Talvolta il corso d’acqua for-ma un lago con un porticciolo privato e uno

stabilimento balneare. Giornate in cui la-sciar librare l’anima. Comodamente sedu-ti su poltrone di pelle nel salone dalle ve-trate semoventi, come quelle di un panfilo,godiamo della stessa visuale del coman-dante Grunewald. Questi viene al bar perbere un caffè e risponde pazientemente atutte le domande sulle chiuse, sul livellodell’acqua e sulla rotta. Chi non lo trovaqui, può sempre recarsi nel casotto del ti-moniere.

Gioia sul fiumeBerlino e Praga sono città ricche di storia. Elba e Moldava fiancheggiano romantici paesaggi. Un attraente viaggio per i lettori di «Touring» a bordodel «Sans Souci», all’insegna della gioia di vivere.

continua a pagin 20

Page 20: Touring 03/2009 italiano

20 viaggi e tempo libero touring 3 12 febbraio 2009

Da sapere

Il «Sans Souci»: il battello fluviale è stato costruito nel 2000, è lungo82 metri, largo 9,5 m e ha un pescaggio di 1,30 m. Dispone di un salonecon reception e biblioteca, di un ristorante in grado di ospitare tutti i pas-seggeri contemporaneamente, una lounge-bar, un ascensore, un piccolocentro fitness con sauna. Le cabine, in cui è vietato fumare, misurano 11–12 metri quadrati e sono dotate di finestra, doccia, WC, lavabo, TV sa-tellitare, aria condizionata, cassaforte e asciugacapelli. Possono esseretrasformate da salotto a camera da letto. Il «Sans Souci» ha quattro stel-le e ospita un massimo di 80 passeggeri premurosamente assistiti da 26 membri dell’equipaggio. Viaggio per i lettori di Touring: questa spe-ciale crociera della durata di 9 giorni avrà luogo in autunno, dal 18 al 26 settembre. Informazioni e prenotazioni: Viaggi TCS, TouroperatingViaggi dei lettori, Svitto, vedi dettagli a pagina 21. OS

Cultura lungo il fiume | Procedendo lun-go l’Elba, il battello si dirige verso Dessau,dove la semplice architettura «Bauhaus», invoga una decina d’anni dopo la disgrega-zione dell’Impero tedesco, fece molto discu-tere. Forse si riuscirà a capire il motivo diquesto scombussolamento nel pomeriggio,durante la visita del castello di Wörlitz.An-che qui si trova, però, qualcosa di bizzarro:un vulcano artificiale che incuterebbe unvero terrore se, tramite un maggiore impie-go di mezzi e di chimica, si potesse far fun-zionare questa meraviglia tecnica del XVIIIsecolo. La visita di Wittenberg, che si rag-giunge dopo una notte di navigazione, cipermette di ritornare sui passi di MartinLutero. La città ha molto da raccontare sulla vita del grande riformatore, anche seoggi alcuni storici dubitano del fatto cheabbia appeso alle porte della Chiesa del Castello le sue 95 tesi. Nella manifattura diporcellana di Meissen non solo si possonofare splendidi acquisti, ma nel laboratorioil visitatore può guardare come viene fab-bricata la «sua» porcellana.

Città monumentali | Ed eccoci a Dresda,la città di Augusto il Forte, la Firenze del-l’Elba. È praticamente impossibile scoprir-

la in un solo giorno, anche se tutte le bellez-ze barocche della città sorgono l’una accan-to all’altra: il Palazzo Zwinger, il Teatro del-l’Opera di Semper e la ricostruita Frauen-kirche. Volendo si può scoprire un’altraDresda. Per esempio in un edificio di vetroin cui si monta la Phaeton, la grossa berli-na di lusso della Volkswagen. Gli acquirentipossono seguire le fasi di assemblaggio.

«Sopra Praga risplendono le luci», recita-va il testo di una canzone. Queste brillanoanche a bordo del «Sans Souci», trasfor-mandolo in un battello da sogno. La penul-

tima sera viene servito per dessert un gela-to caldo, il famoso «baked Alaska», decora-to con candeline pirotecniche. Il viaggionon è ancora finito: Piazza Venceslao eHradschin, il castello di Praga, hanno mol-to da offrire.Oggi sulle pietre del Ponte Car-lo, vecchio di 700 anni, troviamo i tacchi piùalti e le gonne più corte mai visti prima d’o-ra. L’ultima sera dell’affascinante viaggio,la «città dorata» si congeda in modo gran-dioso: la «Lanterna Magica», il più noto tea-tro di pantomima, è immerso in un mare diluci.‹ Oliver Schmidt

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Comandante e proprietario del battello a motore: Peter Grunewald pilota il «Sans Souci» in modo tranquillo e sicuro sui fiumi d’Europa. Il premuroso equipaggio fa sì che gli ospiti dell’elegante battello si sentano a loro agio sia in sala da pranzo che nel salone panoramico.

continua da pagina 19

Page 21: Touring 03/2009 italiano

Un’avvincente crociera a bordo del «MS SansSouci». Da un lato i fiumi Havel, Elba e Mol-dava, dall’altro le splendide città di Berlino, Potsdam, Meissen, Dresda e Praga. Attraversozone naturali intatte, ricche di flora e fauna,accanto a castelli e pittoresche cittadine.

1° giorno, venerdì: Svizzera–Lipsia. Viaggio alla volta di Lipsia. 2° giorno, sabato: Lipsia–Berlino. Proseguimento per Berlino. Giro dellacittà e imbarco. 3° giorno, domenica: Potsdam-Magdeburgo. (*)Escursione a Potsdam. Visitadel castello. 4° giorno, lunedì: Magdeburgo–Dessau-Wittenberg. (*)Escursione al parco diWörlitz. 5° giorno, martedì: Torgau–Meissen. (*)Il mattino, visita di Torgau. 6° giorno, mer-coledì: Meissen–Dresda. (*)Giro della città e visita a una manufattura di porcellana. (*)Il po-meriggio, giro della città di Dresda. 7° giorno,giovedì: Dresda–Svizzera Sassone. (*)Escur-sione nella Svizzera Sassone alla fortezza delKönigstein e dei monti Elbsandsteingebirge.8° giorno, venerdì: Praga. (*)Escursione Mel-nik-Praga. 9° giorno, sabato: Praga–Svizzera.Viaggio di ritorno.(*) Escursioni facoltative

Il vostro battelloIl battello a 4 stelle «MS Sans Souci» batte ban-diera tedesca. L’interno abbina una raffinataeleganza a un moderno design.Cabine: 42 cabine con finestra panoramica. Sa-lotto con gruppo di poltrone che può trasfor-marsi in camera da letto con due letti singoli.TV satellitare, cassaforte, phon, doccia/WC, cli-matizzazione.Dotazione di bordo: lobby con reception, biblio-teca, salone panoramico, ristorante. Ascensoree scala mobile tra i ponti. Ponte con sedie asdraio e posti all’ombra. Piccola sauna con zo-na fitness. Lingua: tedesco.Divertimento: musica dal vivo nel salone e nel-la piccola biblioteca. Gastronomia: menù e lista dei vini con ottimespecialità regionali. Escursioni facoltative: il pacchetto comprendele seguenti escursioni: 3° giorno: Potsdam; 4° giorno: parco di Wörlitz e Wittenberg; 5°giorno: Torgau; 6° giorno: Meissen e Dresda; 7°giorno: Svizzera Sassone, fortezza del König-stein e monti Elbsandsteingebirge. 8° giorno:Praga.Dimensione gruppi: massimo 80 partecipanti.

Prezzi per persona18–26.09.09 (con accompagnatore in tedesco)cabina doppia, ponte di coperta posteriore2190 fr.cabina doppia, ponte di coperta 2690 fr.cabina doppia, ponte superiore 2890 fr.cabina singola, ponte superiore 3090 fr. Supplemento doppia per uso singolo 1095 fr.Pacchetto 7 escursioni (v. descrizione) 285 fr.Volo Zurigo–Berlino/Praga–Zurigo con Swiss(invece del viaggio in pullman/pernottamentoin albergo) 350 fr.Avviso: le cabine singole e le cabine per uso individuale sono limitate e su richiesta.Vantaggio per i soci: sconto di 75 franchi a chiprenota entro il 15 marzo 2009.

È compresoViaggio a bordo di un comodo pullman � cro-ciera in battello � pensione completa a bordo� tasse, tasse portuali � cocktail di benvenu-to, cena del comandante � pernottamento a Lipsia, albergo di media categoria, inclusamezza pensione � giro di Berlino (per chi arri-va in pullman) � accompagnatore TCS.

Non è compresoMance � servizi personali � escursioni e tra-sferimenti non citati nel programma � preno-tazione sedili pullman 1a–3a fila (20 fr.) � tas-se di servizio, spese per pagamenti con cartadi credito, ad eccezione carte di credito TCS � assicurazione annullamento viaggi: si consi-glia il Libretto ETI Europa.

AnnullamentoIn caso di annullamento di una prenotazione(confermata per telefono o per iscritto) vengo-no calcolate spese amministrative di 60 fr. atesta (max. 120 fr. per dossier) e i seguenti costi a persona o in percentuale del prezzo delpacchetto tutto compreso:fino a 91° giorno da partenza spese dossierdal 90° al 60° giorno dalla partenza 50%dal 59° al 30° giorno dalla partenza 75%dal 29° giorno dalla partenza 100%

Elba

Elba

Polonia

Meissen

Karlsbad

Germania

PragaRep. Ceca

Dresda

Potsdam

Wittenberg

Berlino

Magdeburgo

Genthin

Brandenburgo

Torgau

Dessau

Bad Schandau

LitomericeMoldava

Königstein

100 km

Tagliando d’iscrizioneMi annuncio/ci annunciamo definitivamente per il viaggio dei lettori di Touring «Romanticismo sull’Elba e la Moldava»:

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Romantici Elba e Moldava

ponte superiore

ponte di coperta

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22 viaggi e tempo libero touring 3 12 febbraio 2009

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›C’è una frase dello scrittore colombianopremio Nobel, Gabriel Garcia Marques, cheesprime perfettamente le sensazioni rega-late da questa terra che spunta solitaria dalMediterraneo: «Non c’è altro posto al mon-do che faccia pensare alla luna così comePantelleria, ma Pantelleria è più bella…». Ineffetti, qui la luna si può quasi accarezza-re, specie affacciandosi sul Lago di Venerein una notte in cui l’astro vi si specchia. Unposto magico, questo catino di acque e fan-ghi saturi di sali minerali, un «wellness»creato dalla natura su quest’isola d’originevulcanica.

Ed è proprio la conformazione del territo-rio – con crateri, avvallamenti e coste di ne-rissima roccia lavica – che fa pensare allaluna. Se non fosse che, diversamente dalbrullo paesaggio lunare, questa perla emer-sa dai caldi flutti del Canale di Sicilia è tut-ta ricoperta di rigogliosa vegetazione, comeun paradiso che galleggia sul mare blu. Per-ché a Pantelleria colori e profumi penetra-no nel profondo dell’animo, fino ad infon-dervi un sentimento di eterna serenità.

Profumo di zagara | Ovunque il nero del-la roccia vulcanica si confonde con i millecolori dei fiori che ondeggiano al vento,mentre l’odore di mare è attenuato dallafragranza delle zagare, i fiori dell’arancio.Si capisce, allora, perché molti «vip» che vo-gliono sfuggire ai riflettori della mondanitàabbiano eletto Pantelleria a loro rifugio.Come fa da 30 anni Giorgio Armani nella

sua grandiosa proprietà, elegantementeadagiata sul bordo del mare.

Ma nonostante il suo aspetto ancora sel-vaggio l’isola, che sorge a solo una settan-tina di chilometri dalle coste tunisine, è an-che un crogiolo di storia. Vi hanno lasciatoprofonde tracce antichissimi popoli e tuttele maggiori civiltà del Mediterraneo. Que-sta miscela di genti ben si riflette nell’ar-chitettura delle sue abitazioni più tipiche,i «dammusi», che presentano linee assolu-tamente singolari con una curiosa formacubica sormontata da un tetto a cupola dievidente influsso arabo.

Capperi a volontà | Benché sperduta inmezzo al mare, Pantelleria non è un’isola dipescatori, ma – fatto straordinario – terrad’agricoltori. Il paesaggio è coltivato concura maniacale, diventando un unico enor-me giardino di piante in miniatura. Infatti,aranci e olivi sono tenuti bassi appendendopesanti pietre ai rami, in modo che il ventomarino non li rovini. In formato «bonsai»pure le viti di Zibibbo, il rinomato vino lo-cale offerto in ogni occasione. E, poi, diste-se di capperi a profusione, così saporiti cheè impossibile tornare a casa senza avernefatto scorta.‹

Antonio Campagnuolo

Info TouringViaggi TCS propone vacanze balneari a Pantelleriacon diverse formule e alberghi, anche come prose-cuzione del viaggio dei lettori in Sicilia (cfr. Touring 2/2009); tel. 0844 888 333.

Bella come la lunaUltimo lembo d’Italia di fronte all’Africa, Pantelleria è l’isola della serenità. Ma di una bellezza conturbante.

Mare azzurro e rocce ammantate diverde: la soave isola di Pantelleria.

Novità Viaggi TCS

Famiglia in mare apertoSulla Costa Fortuna I sogni delle famiglie sirealizzano: una famiglia può ora godersi unacrociera nel Mediterraneo orientale a bordodella Costa Fortuna a un prezzo accessibile.Per 4598 franchi, due adulti (cabina esterna)con due ragazzi di età inferiore ai 18 anni (ca-bina interna) salgono a bordo della bellissimanave a Venezia, salpando verso: Dubrovnik,Olimpia, Mykonos, Rodi, Santorini, Bari. Ilpacchetto «tutto compreso» è valido per iviaggi in programma nei mesi di aprile e mag-gio e il 19 ottobre.

Mediterraneo d’EgittoA Marsa Matrouh Uno scenario di acquecristalline e spiagge bianchissime: la costamediterranea del paese dei Faraoni offre unaprospettiva di orizzonti balneari del tutto inconsueta, quanto sorprendente, anche percoloro che dell’Egitto conoscono solo il MarRosso. Il villaggio «Bravo Almaza Beach»,struttura di recente costruzione vicino Mar-sa Matrouh, sorge su una spiaggia molto ampia con accesso diretto e digradante, par-ticolarmente adatto ai bambini. Dispone dicamere doppie standard e di camere familia-ri. Durante il giorno, lo staff di animazione or-ganizza corsi, giochi e tornei… mentre la se-rata è vivacizzata da spettacoli nel teatro co-perto. Voli da Milano-Malpensa ogni venerdìdal 15 maggio 2009 sino alla fine di ottobre.Prezzi a partire da 1235 franchi a persona,comprensivi di volo e 7 notti in camera dop-pia con formula «tutto incluso». Prenotazio-ni e cataloghi nelle agenzie ticinesi di ViaggiTCS o al numero diretto 0844 888 333.

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12 febbraio 2009 touring 3 viaggi e tempo libero 23

a tu per tu

Città dallo charme inconfondibile Fortunatamente, la metà degli svizzeritrascorre le vacanze nel proprio Paese.Ma chissà quanti di loro conoscono dav-vero i pregi delle città elvetiche? Nonproprio tanti. Per questo, ecco un paiodi consigli di Harry John, presidente dal2005 di «Swiss Cities», sui luoghi da visitare a Zurigo, Vevey o Locarno. Inconcreto, rappresenta 26 città, piccole, medie e grandi, che vengono promossesoprattutto all’estero grazie a un fondodi 2,5 milioni di franchi. Le sue parolechiave sono: shopping, lifestyle, manife-stazioni e offerte culturali.

Al primo colpo d’occhio, non si notaniente di speciale, ma se invece si guar-da più da vicino si trovano diverse co-munanze. Tutte queste città, ad esem-pio, sono situate sulla riva di un lago odi un fiume. Nei dintorni di ogni città sitrova anche una montagna con una fu-nicolare. Acqua, monti e centri urbani.Harry John, direttore di Montreux-Vevey Turismo da otto anni, con questeofferte vuole far conoscere anche locharme, lo stile di vita e gli angoli poconoti delle città svizzere.

Vevey sorprende L’abile direttore turi-stico sottolinea il fatto che negli ultimidieci anni l’aumento di pernottamenti èstato registrato soprattutto nelle città.Zurigo gode ancora di una fama interna-zionale ed è in voga come città festaio-la e culturale non solo presso i giovani.Ma come mai, allora, si dovrebbe tra-scorrere un fine settimana a Vevey?«Per il buon piccolo teatro, per l’offertaculinaria, per l’atmosfera particolare quisul lago di Ginevra», questi i motivi elen-cati in un battibaleno da Harry John. Lascoperta di novità non ha niente a chefare con la dimensione della città: «Nonpossiamo e non vogliamo concorrerecon Londra, tuttavia le città svizzerehanno un paio di assi nella manica da po-ter giocare». Non da ultimo, i prezzi at-trattivi per i fine settimana.

Christian Bützberger

Harry John, direttore di Montreux-Vevey Turi-smo pubblicizza anchealtre città svizzere.

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›Quando ci si trova all’estero e, in albergoo durante l’acquisto di souvenir, non si rie-sce a comunicare con le parole, spesso ci siaiuta con le mani. Ma attenzione: alcuni ge-sti possono venir interpretati diversamen-te da genti di altre culture. Ad esempio, ilpollice alzato con il pugno chiuso tutti pen-sano che significhi: «Tutto bene!». Tuttavia,questa convinzione può causare brutte sor-prese, dato che in alcuni Paesi islamici que-sto gesto provoca l’ira, perché ritenuto nonpropriamente educato…

La stessa cosa vale per il segno con le dita che risulta dall’unione del pollice conl’indice per formare una «O». Un segno, dif-fuso soprattutto tra i subacquei, e che si-gnifica: «Tutto a posto!».Tuttavia, nei paesidell’Europa dell’Est, e anche dell’Americalatina, non ci si fanno degli amici con que-sto gesto, ritenuto assolutamente osceno.Come mostrano questi esempi, situazioni aprima vista chiare possono, invece, essereall’origine di gaffe.

Le regole dei templi | Da noi non si dàtroppa importanza alle suole delle scarpe.Eppure in Asia, dove spesso al ristoranteoppure in un tempio ci si siede a gambe incrociate, le suole non devono mai essere rivolte verso un’altra persona o verso unastatua del Budda, perché il gesto è conside-rato un affronto.

Si deve fare attenzione soprattutto quan-do si visitano luoghi religiosi. Ad esempio,è ormai noto che i visitatori possono acce-dere a una moschea solo dopo aver tolto lescarpe, ma chi sa che in alcuni templi indùnon si può portare con sé alcun oggetto inpelle? Nella produzione di cinture e borset-te sono stati macellati degli animali e que-sta violenza viene condannata per motivireligiosi. L’ingresso è vietato anche ai fou-lard di seta, dato che per fabbricarli si è dovuta sacrificare la vita dei bachi.

Rispettare gli usi | Specialmente nei rapporti tra le persone, valgono spesso re-gole particolari. In Asia il saluto con lastretta di mano è una concessione ai costu-mi occidentali, ma in ogni caso non deve es-sere troppo energica, perché irriterebbe lagente del posto. Di solito è bene accennareun inchino, che di fronte a persone di unacerta età, degne dunque di rispetto, deve risultare più profondo. E spesso nel farlo si uniscono i palmi delle mani in verticaledavanti al petto.

Ulteriori indicazioni sulle regole di com-portamento tipiche di vari paesi si possonotrovare su vari siti o blog in Internet cheparlano di viaggi. Prima di partire val la pena consultare i «consigli di viaggio» delDipartimento federale degli affari esteri su:www.dfae.admin.ch.‹ Adrian Zeller

Attenti alle gaffeChi viaggia all’estero dovrebbe conoscere le regole dicortesia del Paese ospitante. O si rischiano equivoci…

Un seminario dove si insegna a bere il tè in maniera corretta. Una lezione che si avrà senz’altro modo di mettere frequentemente in pratica in occasione di un viaggio in Asia.

Page 24: Touring 03/2009 italiano

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12 febbraio 2009 touring 3 viaggi e tempo libero 25

chiesa. Oltre ai conventi, gli Asburgo fonda-rono numerose città. Tra queste troviamoBrugg, il cui emblema, la Torre Nera, vennecommissionato da Alberto III d’Asburgo.Chi la visita oggi può gettare un’occhiatanelle prigioni. Scritte come: «Andare in pri-gione, ma non sino alla pensione» o «Ogni

prigione costruita dagli uomini per l’uomoè fatta con mattoni di vergogna», testimo-niano la creatività dei carcerati.‹ pam

Info TouringUlteriori informazioni: www.habsburg.ch, www.klosterkirche-muri.ch o www.aargautourismus.ch

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I reali svizzeriLa più potente famiglia aristocraticad’Europa proviene dalla Svizzera e, piùprecisamente, dal canton Argovia.

›Sul viso della visitatrice austriaca si puòleggere un’espressione di raccapriccio.«Questo piccolo edificio è dunque la resi-denza degli Asburgo?». La sede originariadella più potente famiglia nobiliare euro-pea se l’era immaginata ben più sfarzosa,«tipo castello di Schönbrunn».

Il paese natale degli Asburgo è noto aicontemporanei spesso soltanto come luogodi passaggio. Comunque prima di trasferir-si in Austria questi aristocratici lasciaronosul suolo argoviese una grande eredità sto-rica. La famiglia, nobile e devota, si distin-se anche per l’impegno nel fondare chiese econventi. E vale proprio la pena visitare ilconvento barocco di Muri, così come quellodi Königsfelden, noto a livello mondiale perle pitture vetrarie delle finestre della sua

Gli Asburgo: dal 1220 la nobilefamiglia si trasferì in edifici

più confortevoli.

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26 club e soci touring 3 12 febbraio 2009

›Era il 16 maggio del 1959. Quel giorno nelverde di Bad Ragaz una folla festante as-sisteva all’inaugurazione del «Mot-Hotel»Schloss Ragaz. Due mesi e mezzo dopo,per l’esattezza il 31 luglio, la stessa scenasi ripeteva a Vira Gambarogno, dove a stra-piombo sul Lago Maggiore veniva aperto il«Touring-Motel» Bellavista.

Si concretizzava così un piano nato qual-che anno prima sulle sponde del lago di Gi-nevra, dove all’epoca sorgeva la sede cen-trale del Touring Club Svizzero. Fu, infatti,in quelle sale che uomini previdenti aveva-no notato come la mobilità motorizzata fos-se in forte espansione.Ad esempio, il nume-ro di soci TCS era triplicato dai 100000 del1950 agli oltre 330000 del 1958. Avevano,quindi, deciso che il club doveva offrire ai

suoi affiliati anche possibilità di pernotta-mento durante i loro spostamenti. Tra queipionieri c’erano il presidente centraleAdrien Lachenal e il direttore generale Jo-seph Britschgi. Allo scopo fu costituita laHeberga SA, «società anonima per lo svilup-po di nuove forme di alloggio», il cui primopresidente del consiglio d’amministrazionefu il tesoriere centrale Henri Fleutet.

Una scelta oculata | I luoghi in cui farnascere quelle «nuove forme di alloggio» fu-rono oggetto di attenta valutazione e si de-cise di costruire due «motel» lungo la rottaturistica Nord-Sud. La scelta cadde su BadRagaz (SG) e Vira Gambarogno (TI), in posi-zione ideale sugli assi del San Bernardino edel San Gottardo. Negli anni, dopo analisi

d’ordine economico, si accantonarono altriprogetti in varie regioni della Svizzera.

Come concetto alberghiero si optò per laformula «hotel-motel». Una combinazioneche sposava le comodità di un albergo (ri-storante, bar e spazi comuni) con la «pri-vacy» dei bungalow all’americana (balconeo uscita in giardino e parcheggio davanti alla porta). L’ideale per quella che all’epocaera una clientela di passaggio.

Ben presto, però, gli ospiti occasionali sitrasformarono in clienti fedeli, che torna-vano allo Schloss Ragaz e al Bellavista pertrascorrervi intere settimane di vacanza. Ecosì, pur mantenendo l’impianto originariocon vari padiglioni sparsi in un vasto par-co, le due strutture diventarono veri e pro-pri alberghi a tre stelle. Anche il servizio e

Mezzo secolo di ospitalitàTCSHeberga SA, la filiale del club proprietaria degli alberghi di Bad Ragaz e ViraGambarogno, compie 50 anni. Dalla sua fondazione alle ultime novità.

La neve avvolge lo Schloss Ragaz in un’atmosfera da paese delle fiabe.

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Page 27: Touring 03/2009 italiano

la ristorazione furono perfezionati, tantoche oggi entrambi sono menzionati nellaGuida Michelin.

Conduzione familiare | Dopo 50 anni sipuò senz’altro dire che un grosso merito del successo di Heberga va alle famiglie chesi sono succedute nella direzione dei due alberghi del TCS. A cominciare dagli Zettel,che hanno marcato in modo indelebile loSchloss Ragaz. Dapprima con Jacques edErika, che hanno gestito l’hotel tra il 1965 eil 1997, ampliandolo e rinnovandolo. E poicon Patrick Zettel, che assieme alla moglieBarbara ha sostituito i genitori e nel 2004ha inaugurato il padiglione wellness con«oasi relax» e piscina riscaldata.

Gli ultimi dieci anni del Bellavista sonoinvece marcati dall’opera del vulcanico di-rettore Giovanni Gazzola, che con la moglieJeannette è succeduto alla trentennale ge-stione di Guy e Marianne Berger. Oltre ad aver risanato completamente l’albergo,Gazzola passerà alla storia per averlo dota-to dell’innovativo impianto solare per l’ac-qua calda.‹ Antonio Campagnuolo

Info TouringPer saperne di più: Die Geschichte der TCS-Hotels,di Margarita Rossi-Haller, Appenzeller Verlag, Herisau.

12 febbraio 2009 touring 3 club e soci 27

… e al Bellavista di Vira Gambarogno

Aperto dal 14 marzo all’8 novembre, l’Hotel Bellavista*** ha 63 camereimmerse tra pini, camelie e magnolie, tutte con vista sul Lago Maggiore.Le «settimane del giubileo» vanno: dal 14.03 al 5.04, dal 15.08 al 30.08,dal 24.10 all’8.11. Oltre al buono di 50 franchi a persona, l’offerta prevedeun aperitivo musicale con degustazione di Merlot del Ticino, più un ingres-so gratuito al parco botanico di Piazzogna, che annovera diverse centi-naia di incantevoli varietà floreali. Le «settimane per i soci TCS» di pri-mavera ed autunno partono da 868 franchi a testa. Per informazioni: tel. 091 795 11 15 o www.hotelbellavista.ch. Per festeggiare degnamente i 50 anni di Heberga, il TCS organizza un rally di vetture oldtimer da Viraa Bad Ragaz attraverso il Passo del Lucomagno, durante il week-end dal4 al 6 settembre 2009. Iscrizioni presso i due alberghi del TCS. ac

Hotel Bellavista: caldo ambiente ticinese immerso tra palme e camelie.

Offerte del giubileo allo Schloss Ragaz…

Aperto tutto l’anno, dotato di 56 camere sparse nei padiglioni inseriti nelverde e nell’edificio del vecchio castello Sonderegger, per i suoi 50 annil’Hotel Schloss Ragaz*** propone «settimane del giubileo» durante tut-to il 2009, con un buono-sconto di 50 franchi a persona sulla tariffa set-timanale. Le date: dal 20.04 all’8.05, dal 15.08 al 30.08, dal 24.10 all’8.11.Ogni mercoledì gite in bicicletta o in calesse attraverso i vicini vigneti gri-gionesi e visita a una cantina vinicola. Come al solito, vengono proposteanche le «settimane speciali per i soci TCS» in primavera e autunno, apartire da 812 franchi a testa per sette notti in camera doppia e mezzapensione. Vi sono poi pacchetti per week-end o settimane «relax», comepure comprensivi di lezioni di golf nel vicino Golf Club Heidiland. Maggio-ri informazioni: tel. 081 303 77 77 oppure www.hotelschlossragaz.ch.

Page 28: Touring 03/2009 italiano

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12 febbraio 2009 touring 3 club e soci 29

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› In Svizzera ogni anno avvengono 700000incidenti. Molti hanno conseguenze per pe-riodi più o meno lunghi sulla mobilità del-le persone. A ciò si sommano gli oltre 250mila beneficiari AI, che sono confrontati alimitazioni definitive. Inoltre, con l’aumen-to della durata della vita, sempre più per-sone anziane sono confrontate con i proprilimiti nella circolazione stradale (cfr. «Tou-ring» 2/09). Il nuovo opuscolo del TCS «Mo-bilità senza limiti» contiene consigli e in-dica quali condizioni di salute minime deb-bano venir soddisfatte affinché si possaconservare la licenza di condurre.

Un aiuto | La scelta del veicolo giusto re-cita un ruolo importante sugli andicappatitemporanei o irreversibili. L’opuscolo indi-ca quali aiuti tecnici sono già disponibili diserie sui veicoli moderni. Dalle nuove tecni-che di illuminazione, all’ESP o all’ABS, finoai sistemi di assistenza al parcheggio, chefacilitano le manovre di sterzata, esistonomolti sistemi di assistenza che possono ve-nire in soccorso del conducente.

Equipaggiare un veicolo per persone conlimiti fisici è un passo importante versol’autosufficienza. Ad esempio, su un’auto-mobile con cambio automatico il pedaledell’acceleratore può venir montato a sini-stra, in modo che si possa guidare anchecon il piede destro immobilizzato.

Altri temi dell’opuscolo sono i dispositi-vi speciali di accesso ai veicoli o il correttofissaggio delle sedie a rotelle. Vi si spiega

pure quali sono i privilegi e le facilitazioniche si possono richiedere. Il campionario vadall’assicurazione del veicolo scontata allespeciali carte di parcheggio, fino alla listadei distributori di carburante con persona-le di servizio.

Vi sono pure contenuti gli indirizzi delleorganizzazioni che assistono le persone conproblemi di mobilità. Nell’opuscolo si spie-ga anche come una persona con handicapfisici che vuole ottenere la patente di guidapuò venire sostenuta dall’assicurazione in-validità.‹ tg

Info TouringLa guida informativa «Mobilità senza limiti» è dispo-nibile da fine febbraio nelle agenzie e i centri tecnicidel TCS. Ordinazioni possibili anche via Internet:www.infotechtcs.ch o per telefono 0844 888 111.

Mobili senza limitiUna lesione o un handicap non devono costituire la finedella mobilità. Una brochure del TCS consiglia cosa fare.

Le persone andicappate restanomobili grazie ad accorgimenti appropriati.

Evitare le due ruote

Nonostante tutti i possibili limiti possa-no essere compensati, in caso di dubbioil Touring Club Svizzero consiglia di evi-tare di mettersi alla guida di una moto-cicletta o di un altro veicolo a due ruo-te. I singoli casi devono essere discussiassieme ad un medico e all’assicurazio-ne veicoli a motore. Ciò vale, ad esem-pio, anche nel caso in cui si voglia guida-re un’auto con un arto rotto in seguitoad un incidente di sci. tg

Per prepararsi adeguatamente alla motoconviene iscriversi a un corso del TCS.

Prepararsialla motoTra qualche settimana inizierà lastagione motociclistica. È giuntal’ora di frequentare un corso diperfezionamento di guida del TCS.

›La sicurezza su due ruote è que-stione di feeling… Ma, spesso, chisale su una moto cercando maggio-re libertà di spostamento è portatoa sottovalutare i pericoli collegati aquesti appassionanti mezzi. Con icorsi di perfezionamento organiz-zati dal TCS si potrà imparare ilcomportamento più sicuro a secon-da della situazione. Si metteranno,inoltre, alla prova i propri limiti equelli del veicolo a due ruote. Ognicorso inizia con una lezione di teo-ria sulle tecniche di guida. Durantele prove pratiche s’impara ad af-frontare le curve, frenare in modoottimale e sterzare davanti ad unostacolo. Da notare: sino a fine giu-gno, il Consiglio svizzero della sicu-rezza stradale restituisce fino a 200franchi del prezzo del corso.‹ tg

Info TouringInformazioni su date e luoghi dei corsi:www.tcs.ch (Corsi) o presso le sezioni TCS.

Caschi all’esameIl TCS svolge annualmente dei testsui caschi integrali per motociclisti,scelti tra quelli del segmento diprezzo medio. Ne vengono esamina-te le caratteristiche, quali la prote-zione in caso d’incidente, la visibi-lità, maneggevolezza, rumorosità eaerodinamica. Ai caschi sono, infi-ne, assegnate delle note qualitative.I risultati dettagliati si possono sca-ricare al sito Internet: www.tcs.ch(Auto-Moto > Test > Accessori).

Page 31: Touring 03/2009 italiano

12 febbraio 2009 touring 3 il punto 31

Urge il raddoppio

Un secondo tunnel al S. Gottardoè nell’interesse della sicurezza.

Key

sto

ne

contraddizione: la Confederazione può sta-bilire che normalmente nel tunnel si circo-li su un’unica corsia. L’altra servirebbe dacorsia di sosta e d’emergenza. Durante i,piuttosto rari, periodi di punta del trafficoindividuale, in uno dei tubi si potrebberoaprire alla circolazione entrambe le corsie;e durante i fine settimana e i giorni festivii camion non possono comunque circolare.

Inoltre, in caso di necessità il secondotunnel potrebbe essere predisposto per es-sere attraversato sulle due corsie dal traf-fico in entrambi i sensi di marcia. Ciò av-verrebbe anche durante il risanamento delvecchio traforo. E così, con una gestione deltraffico regolata, sarebbe rispettata anchela Costituzione, poiché il trasferimento delgrosso del traffico merci non sarebbe com-promesso e la NTFA del San Gottardo con-tinuerebbe ad essere utilizzata.

Nuovo approccio | La Svizzera deve adot-tare un nuovo approccio per il migliora-mento della situazione stradale sul più importante passaggio alpino. Per il finan-ziamento vale: il secondo tunnel non devemettere a repentaglio gli urgenti progettisulle autostrade dell’Altopiano. Ecco perchébisogna esaminare soluzioni nel quadro diuna cooperazione tra pubblico e privato.«

Niklaus Lundsgaard-Hansen,presidente centrale del TouringClub Svizzero (TCS).

»Qualche anno fa gli elettori svizzeri re-spinsero, nella votazione sul controproget-to all’Iniziativa Avanti, la costruzione di unsecondo traforo della galleria autostradaledel San Gottardo. Perché, allora, nell’otticaodierna il secondo tubo è nonostante tuttonecessario? A quali condizioni può essererealizzato?

Sicurezza | Con il suo traffico bidirezio-nale e la sua lunghezza, la galleria stradaledel San Gottardo è pericolosa. Il rischio diincidenti è elevato, le conseguenze possonoessere gravi. Due tunnel separati con traffi-co unidirezionale sono molto più sicuri. E lecirca 20000 persone che ogni giorno usanoquesta importante via di transito hanno di-ritto ad una maggior sicurezza. L’odiernagalleria costruita nel 1980 invecchia velo-cemente. Forse già tra dieci anni dovrà ve-nire risanata completamente. Una chiusuratotale durante tre anni comporterà grossiproblemi. E non è ancora chiaro come po-tranno venire risolti. Tanto più urgente di-venta un immediato chiarimento sulla fat-tibilità e il finanziamento del secondo tuboal San Gottardo. Questi dati devono esserepronti quando le autorità federali decide-ranno sul risanamento dell’attuale galleria.

Il popolo lo ha ancorato nella Costituzio-ne federale: il transito di merci sulla stradanon deve più crescere e va trasferito possi-bilmente su rotaia. Per il TCS questa pre-scrizione è indiscutibile. Come facciamo al-lora a raggiungere i due obiettivi con il rad-doppio del San Gottardo: non aumentare lacapacità per il transito di merci su gommae aumentare di molto la sicurezza quotidia-na di 20000 persone? Non si tratta di una

Indirizzi utiliL’agenzia TCS più vicinaPrestazioni del club: Tel. 0844 888 111, Fax 0844888 112; Viaggi TCS: Tel. 0844 888 333; Auto TCSAgenzie: Tel. 0800 801 000, Fax 0800 802 000;Auto TCS Servizio sinistri: Tel. 0848 848 600

Centrale d’informazione (24 ore su 24)Tel. 022 417 24 24

Infostrada (50 ct. a chiamata e al minuto)163

Soccorso stradale 140Assistenza in caso d’incidente: 0800 140 140

Sede centrale 1214 Genève/Vernier Ch. de Blandonnet 4, Case postale 820Tel. 022 417 27 27, Fax 022 417 20 20

Agenzie con Viaggi TCS5001 Aarau: Rathausgasse 2, 062 838 21 00;5400 Baden: Theaterplatz 3, 056 203 79 79;4010 Basel: Steinentorstrasse 13, 061 205 99 99;6500 Bellinzona: Viale Stazione 8 A, 091 821 6160; 3006 Bern: Thunstrasse 63, 031 356 34 34;2501 Biel-Bienne: Aarbergstrasse 95, 032 328 7050; 1630 Bulle: La Gare, Case postale 348, 026913 05 15; 7002 Chur: Grabenstrasse 34, 081 25873 73; 2300 La Chaux-de-Fonds: av. Léopold-Robert 33, 032 911 80 80; 2800 Delémont 1: ruede la Maltière 1, 032 422 66 86; 1700 Fribourg:rue de l’Hôpital 21, 026 350 39 39; 1204 Genève:Cours de Rive 8, 022 417 20 30; 1214 Genève/ Vernier: ch. de Blandonnet 4, Case postale 820,022 417 20 30; 1003 Lausanne: rue du Petit-Chêne 3, 021 331 21 21; 6601 Locarno: Via Trevani3/Via Ciseri 6, 091 751 75 72; 6901 Lugano: Via S.Balestra 3, 091 911 65 65; 6000 Luzern 7: Burger-strasse 22, 041 229 69 29; 1870 Monthey: pl. Cent-rale 3, Case postale 1096, 024 475 79 59; 2000Neuchâtel: 1, rue Pourtalès/av. 1er Mars, 032 72981 81; 4600 Olten 3: Dornacherstrasse 10, Post-fach 1011, 062 207 36 36; 1951 Sion: rue des Cè-dres 3, Case postale 1374, 027 329 28 28; 3601Thun: Aarestrasse 14, Postfach 2614, 033 225 7676; 8400 Winterthur: Bahnhofplatz 18, 052 22404 04; 6300 Zug: Baarerstrasse 21, 041 729 4747; 8021 Zürich: Uraniastrasse 14, 044 217 30 70

Agenzie senza Viaggi TCS 3900 Brig: Bahnhofplatz 1, 027 324 23 00; 1920Martigny: avenue de la Gare 6, 027 720 49 49;6850 Mendrisio: c/o Ente Turistico Mendrisiotto,Via Lavizzari 2, 091 697 67 67

Servizi giuridici ASSISTA (riservati agli assicurati ASSISTA)6501 Bellinzona: Viale Stazione 8 A,091 821 61 11;1214 Genève/Vernier: ch. de Blandonnet 4, Casepostale 820, 022 417 27 27; 1003 Lausanne: PlacePépinet 1, Case postale 2040, 021 331 25 50; 9000 St. Gallen: Poststrasse 18, 071 227 19 50;8027 Zürich: Gotthardstrasse 62, 044 286 85 85

Centri tecnici/consigli tecnici2500 Biel-Bienne: route de Longeau 7, 032 341 41 76; 1304 Cossonay-Ville: 021 863 11 11; 2046Fontaines: 032 853 36 49; 1763 Granges-Paccot:route d’Englisberg 2, 026 350 39 00; 3063 Ittigen:Ey 15, 031 356 34 56; 1217 Meyrin-Genève: 212,route de Meyrin, 022 782 77 95; 6802 Rivera:091 935 91 35; 9015 St. Gallen-Winkeln: ZürcherStrasse 475, 071 313 75 00; 8604 Volketswil:Geissbüelstrasse 24/26, 044 286 86 36

Centri di sicurezza/corsi di guida4614 Hägendorf: Mobile Fahrtraining-Station,062 216 89 66; 8340 Hinwil (ZH):Verkehrssicher-heitszentrum Betzholz, 043 843 10 00; 3632 Nie-derstocken/Thun: VerkehrssicherheitszentrumStockental, 033 341 83 83; 1214 Vernier: Test &Training tcs Suisse Romande, 022 417 23 97www.2fasi.tcs.ch

Alberghi del TCS7310 Bad Ragaz: Hotel Schloss Ragaz, 081 303 7777; 6574 Vira Gambarogno: Hotel Bellavista, 091795 11 15

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12 febbraio 2009 touring 3 la pagina dei lettori 33

In volo verso il soleQatar Airways, la compagnia di bandie-ra dell’Emirato del Qatar, non solo è an-noverata tra le compagnie aeree in no-tevole crescita, ma si fregia con fierez-za di far parte di quelle a cinque stelle.Da Ginevra e da Zurigo propone voli suDoha, con eccellenti collegamenti versoattraenti mete di vacanza. Se la fortunavi assiste potrete ora vincere due bi-glietti aerei del valore di 2300 franchi a destinazione di Oman, Abu Dhabi, Dubai, Bahrain, Sri Lanka o Maldive. Lascelta della meta spetterà a voi. I bi-glietti saranno validi fino al 31.12.09 (ul-tima data per la partenza).

Sponsor del premio: Qatar Airways, www.qatarairways.com/ch

Le domande: 1. Come si chiama il comandante

del battello «Sans Souci»?2. Quanto è lunga la nuova Opel

Insignia 2.0 Turbo Sport?3. In che anno è stata fondata la

filiale del TCS Heberga SA?

Si possono fornire le risposte per posta (uni-camente su cartolina postale), tramite SMS, e-mail o www.touring.ch, indicando le generalità.

Concorso 1/09: Franco Tarchini di Taverne havinto la stampante tuttofare. Complimenti!

Condizioni di partecipazione: il concorso di«Touring» è aperto a tutti, ad eccezione deicollaboratori del TCS e dei loro famigliari. I vin-citori saranno estratti a sorte e avvertiti periscritto. I premi non possono essere sostituitida una somma di denaro equivalente. Non vie-ne tenuta alcuna corrispondenza. Non saràpossibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna;SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte; [email protected] (intestazione: concorso)Termine d’invio: 1° marzo 2009

Impressumtouring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: HeinzW. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Pasca-le Marder (pam), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Peter Widmer (wi). Art Director/Fotografie: Martin Lobsiger (mlo). Grafica: An-dreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fal-lot (f), Nadia Visentini (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeer-strasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820,1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 96 028, totale: 1 355 061. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile),Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 38721 16, fax 031 38721 00. Pro-duzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Centre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indiriz-zo: per iscritto, indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier, tel. 022 417 24 40, fax 022 417 2866, e-mail: [email protected] o all’agenzia TCS (tel. 0844 888 111, fax 0844 888 112). Abbonamento: compreso nella quota socia-le annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

C’è anziano e anziano«Touring» 2/2009

Sono realista e so che giungerà anche perme il momento in cui non potrò più metter-mi al volante. Per la sicurezza di tutti sug-gerirei che, per esempio dopo i 70 anni,i conducenti si sottoponessero periodica-mente a corsi o esami di guida per dimo-strare l’idoneità. Perché è chiaro che certianziani, anche se ultraottantenni, possonoandare in giro in auto senza problemi, men-tre altri, anche se hanno solo 60 anni, fareb-bero meglio a restituire la patente.

Peter Einstein, Zollikerberg

E l’idoneità dei turisti stranieri?Non sono assolutamente d’accordo con l’at-tuale prassi della visita medica di control-lo a partire da 70 anni per i conducenti. Unaprassi che reputo illogica se si consideranole migliaia di automobilisti stranieri ultra-settantenni che circolano ogni giorno sullenostre strade senza doversi mai sottoporrea un test di idoneità alla guida.

Ernst Achermann (@)

Troppi limiti complicano la guidaSono d’accordo con il fatto che noi anzianinon guidiamo più come 50 o 60 anni fa. Incompenso, però, non circolo mai senza cin-tura di sicurezza o senza i fari accesi e tanto meno non telefono mentre guido. Perquanto riguarda la velocità, le cose ci ven-gono rese molto difficili. Durante un viag-gio nella regione ho dovuto fare attenzionealmeno a venti cartelli che indicano limitisempre diversi di velocità: 80-50-80-60-50-40-30-50-20 ecc. Come si può in questo ca-so concentrarsi anche sul traffico?

Manfred Tschan, Hindelbank

Forum

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Premiare chi s’impegna da sempreRecentemente, insieme alla tassa sulla tar-ga dell’automobile è arrivato anche un opu-scolo con tanto di lettera del Direttore delDipartimento cantonale delle Istituzioni,onorevole Luigi Pedrazzini. Nella lettera siparla di mobilità responsabile, di inquina-mento e di incentivi alla mobilità a bassoimpatto. Ebbene, invece di premiare sola-mente coloro che hanno acquistato un vei-colo «ecologico» a partire dal 1° di gennaio2009, perché non si comincia a premiarequelli che già da anni si dimostrano sensi-bili verso questa tematica? Perché non siprendono queste persone come esempio?Certamente meglio di niente,ma come al so-lito va persa un’opportunità per dare un se-gnale forte nei confronti di chi all’ambien-te tiene davvero!

Juan J. Ibanez, Bellinzona

Sono cose da uomini«Touring» 2/2009

Personalmente non sono assolutamentecontrario a regali come, ad esempio, il buo-no per frequentare un corso di perfeziona-mento di guida il giorno della festa di SanValentino. Ma ho più di qualche dubbio chene abbiano bisogno soltanto le donne, comesi sottintende nel vostro articolo. Infatti,leggo continuamente di pirati della strada,di alcool al volante e di rodei stradali, valea dire di fatti che sono quasi esclusivamen-te «cose da uomini».

Berty Hablützel, Müllheim

Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve èla lettera, maggiore è la probabilità che venga pubbli-cata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare lelettere per e-mail: [email protected].

il concorso

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34 l’incontro touring 3 12 febbraio 2009

me negli scacchi si fa affidamento sulla me-moria e questo lo trovo un peccato.

Un pilota non gioca a poker per soldi. Lei sisiede al tavolo verde per puro divertimento?Se avessi un altro lavoro, già da tempo misarei dato soltanto al poker. La mia bustapaga non è male e volare mi piace ancoratanto. Faccio fatica ad accettare che dei gio-vani giochino solo a poker, mentre per lorosarebbe essenziale avere un lavoro regola-re. Molti sottovalutano il fatto che per po-ter vivere sono costretti a vincere.

In quali città si può giocare bene a poker?Volo soprattutto su linee europee e so che aVienna si può giocare quasi ad ogni ora delgiorno e della notte. In genere però facciouna separazione, perché le due cose sonodifficilmente conciliabili per una questionedi tempo. Nella mia professione è impor-tante concedersi delle pause per riposare ilcorpo e soprattutto la mente.

Piloti e giocatori di carte devono essere svegli e attenti. Qual è il suo metodo?Niente di speciale. Nel gioco del poker vie-ne in aiuto il livello di adrenalina in au-mento; il pericolo della stanchezza è però in agguato dopo, durante il rientro a casa anotte fonda. Nella cabina di pilotaggio laconcentrazione è mantenuta alta dalle pro-cedure di controllo di routine.

Nel poker il giocatore ha sempre a che farecon l’imponderabile e deve decidersi. Una situazione paragonabile al lavoro nei cieli?Naturalmente anche nel cockpit le condi-zioni possono cambiare improvvisamente.Ma sull’aereo non mi sono mai capitate si-tuazioni simili a quelle incontrate sul tavo-lo da poker, in cui l’alternativa è continua-re oppure uscire dal gioco.

Una sfida sono gli atterraggi problematici.Quali in modo particolare?In passato il vecchio aeroporto Kai Tak diHong Kong, poco sopra i grattacieli. Sempreimpegnativo rimane Madeira con la pistacorta, come quella di una portaerei. Il pro-blema però non sono gli atterraggi difficili,bensì quelli che si tende a prendere sottogamba.« Intervista: Martin Michel Mäder

Eduard «Eddy» Scharf è pilota di linea Lufthansa e giocatoredi poker. Due attività che hanno molto in comune.

informazioni e si mettono in ordine di prio-rità. Su questa base, si prende una decisio-ne il più possibile non influenzata dalleemozioni. Inoltre, in entrambi i casi è ne-cessaria molta disciplina e pazienza.

Un pilota gioca un particolare poker analitico?La mia impostazione iniziale era matemati-ca e analitica. Oggi però mi allontano volen-tieri da questo modo di giocare e così sonomeno prevedibile. Comunque, nel poker co-

»Non sono in contraddizione due attivitàcome quella di pilota e di giocatore di poker? No, anche se la maggioranza associa il pi-lota a una divisa che infonde sicurezza e ilgiocatore a un briccone che rischia tutto il denaro al tavolo di una bisca. Invece tra idue si possono trovare vari punti comuni.

E quali sarebbero questi punti?In entrambe le attività vengono ben soppe-sate le probabilità. Si raccolgono fatti ed

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Il pilota con l’assonella manica

Giocatore di poker per passione:il pilota di linea Eddy Scharf.

In pilloleEddy Scharf, 55 anni di Colonia, ha fatto la cono-scenza del poker durante la sua formazione da pilotanegli Stati Uniti. Sinora ha vinto due titoli (2001 e2003) ai campionati mondiali di poker (WSOP) diLas Vegas nella disciplina «Omaha Limit». Recente-mente è stato ammesso nel team di poker del giocoonline Full-Tilt-Poker.net. In 18 anni, questo pilotacon l’«hobby» del tavolo verde, ha vinto oltre un milione di dollari giocando a poker in tutto il mondo.Padre di due figli, fa anche il commentatore durantele trasmissioni televisive sul poker.

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Publireportage touring 3 12 febbraio 2009