Touring 01/2010 italiano

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Test dei passaggi pedonali Gravi lacune sulle strisce in Svizzera e Italia 14 Corsi di guida TCS Gli anziani ripassano le regole della circolazione 34 Test della BMW X1 La compatta che rivoluziona il mondo delle SUV 16 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS 31 Dopo l’acquisizione di Viaggi TCS Mercato vacanze in fermento 4 Giovani contro anziani Tensione sulla strada 10 Viaggio dei lettori in Scandinavia Tra renne e fiordi 22 14 gennaio 2010 touring 1 www.touring.ch GAA 1214 Vernier Il giornale della mobilità

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Il giornale della mobilità, edizione del 14 gennaio 2010

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Test dei passaggi pedonali Gravi lacune sulle strisce in Svizzera e Italia 14

Corsi di guida TCSGli anziani ripassano le regole della circolazione 34

Test della BMW X1La compatta che rivoluziona il mondo delle SUV 16

Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS 31

Dopo l’acquisizione di Viaggi TCS

Mercato vacanzein fermento 4

Giovani contro anziani

Tensione sulla strada 10

Viaggio dei lettori in Scandinavia

Tra renne e fiordi 22

14 gennaio 2010 touring 1www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Il giornale della mobilità

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14 gennaio 2010 | touring 1 | editoriale e sommario 3

Le ferie sono una faccenda di cuore.

Ogni anno milioni di persone vogliono

vedere realizzati i propri sogni almeno

durante tre o quattro settimane. Alle

vacanze si rinuncia malvolentieri, me-

glio applicare le misure di risparmio da

qualche altra parte. E se, oltretutto, il

tramonto nella piccola baia attualmente

non costa molto, tanto meglio. Da parte

dell’acquirente le preferenze sono defi-

nite chiaramente.

Anche da parte dell’offerente, seppur

in modo opposto su un punto centrale:

il calcolo e la valutazione del rischio

hanno la precedenza sulle emozioni. Un

acquisto esagerato di voli e letti, che poi

rimangono invenduti, provoca cifre ros-

se. E l’anno scorso nel settore turistico

svizzero i grandi attori hanno sbagliato

i propri calcoli. La perdita di quote di

mercato che saranno rese pubbliche

nelle prossime settimane rispecchiano

un settore che lotta anche contro mar-

gini di guadagno in erosione.

Le conseguenze sono prevedibili. La

pressione al risparmio viene mantenu-

ta, lavoro ridotto e licenziamenti pure. I

piccoli operatori finiscono tra l’incudine

e il martello della concorrenza. Oppure

cercano di proteggersi dietro la loro

schiena. Fusioni e cooperazioni contri-

buiscono a consolidare il mercato turi-

stico svizzero, come dimostra l’esempio

di Viaggi TCS e Kuoni alle pagine 4–7. E

non si può ancora vedere una luce alla

fine del tunnel. I più informati e i consu-

matori abituati ad Internet manterran-

no il settore dei viaggi in movimento.

Christian Bützberger, redattore

Le vacanze, un connubio traemozione e calcolo

primo piano 4 Viaggi TCS e Kuoni: una stretta collaborazione per offrire più vacanze ai nostri soci.

società e mobilità10 Generazioni al volante: la differenza d’età dei conducenti genera conflitti. 14 Test dei passaggi pedonali: riscontrate in varie città europee lacune di sicurezza.

test e tecnica20 Controllo elettronico di stabilità: l’ESP è un angelo custode per gli automobilisti. 21 Meno consumo: novità tecnologiche per ottimizzare la sobrietà delle autovetture.

viaggi e tempo libero26 Panoramica 2010: le varie proposte di viaggi accompagnati per i nostri lettori. 27 Amburgo e Berlino: nuove attrazioni in due città tedesche molto amate dagli svizzeri.

club e soci34 Corsi di guida: formazione speciale affinché gli anziani possano restare al volante. 36 Assicurazione auto: possibile cambiarla acquistando un’altra auto o dopo incidenti.

9 il consulente

36 contatti TCS

37 forum, il concorso, impressum

38 l’incontro: Peter Krist, capo progetto della BMW X1

Quando le Opel venivano fatte a BienneNel 2010 ricorre il 75° anniversario di fondazione di General Motors Suisse e dellafabbrica di Bienne che assemblò auto del gruppo fino al 1975. Sulle circa 330000unità prodotte quasi 270000 furono modelli Opel, tra cui questa Kadett del 1936.

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Foto di copertinaAutore: Fabian Unternährer

16 Test della BMW X1 sDrive 20dLa BMW lancia un nuovo concetto di SUVcon dimensioni più adeguate alle città.Sottoposta a test la X1 sDrive, di cui si apprezza compattezza e dinamismo.

22 Scandinavia e navi HurtigrutenUn paesaggio rilassante, foreste incantate,fiordi spettacolari, renne e cani da slitta:un universo tutto da gustare quest’estatein un viaggio per i nostri lettori.

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›L’industria dei viaggi è in continuo muta-mento. I consumatori sono sempre più esi-genti e non comprano semplicemente ciòche le agenzie di viaggio mettono loro sottogli occhi. In quanto canale di informazionee di prenotazione, Internet contribuisce aerodere le vecchie strutture, così come lalotta sino all’ultimo centesimo per il prezzopiù basso riduce i margini di guadagno. Ela crisi economica con la relativa insicurez-za sul posto di lavoro non aiuta certo a in-coraggiare le prenotazioni per andare in va-canza. Questi fattori provocano mutamentinel settore dei viaggi in Svizzera.

Dal 1° dicembre scorso, Viaggi TCS e Kuoni operano in stretta collaborazione, unanovità di cui approfittano i soci. In oltre 100 filiali Kuoni si possono prenotare anchele ferie più originali. E per i suoi soci Viaggi TCS ha in serbo offerte spettacolari.

Viaggi più attrattivi incollaborazione con Kuoni

Per tutti questi motivi, il Touring ClubSvizzero chiude, entro la fine di febbraio oper la fine di maggio, 26 delle sue 34 agen-zie. Le otto restanti sono, invece, già statetrasformate in filiali Kuoni (Svitto, Glaro-na, Wetzikon e Stans nella Svizzera tedesca;Losanna, Ginevra-Rive, Ginevra-Blandon-net e Sion nella Svizzera francese). Già dalprimo dicembre scorso, le offerte di ViaggiTCS vengono prodotte presso il leader sulmercato elvetico, mentre il marketing rivol-to ai soci continua ad essere effettuato permano del TCS. Quali vantaggi porti al sin-golo socio la nuova costellazione, lo mostra

il seguente colloquio a tavolino con BennoIten, direttore di vendita presso Kuoni, Marianne Häuptli, direttrice TouroperatingKuoni, Pascal Wieser, responsabile di Turi-smo & Svaghi presso il TCS e Verena Ghar-bi, responsabile di Viaggi TCS.

»Cosa cambia in concreto per il socio TCS.

Come può attingere adesso alle sue offerte

di viaggio?

Pascal Wieser: Dal 1° dicembre 2009 ognisocio può in oltre un centinaio di filialiKuoni localizzate in tutto il Paese sceglierele offerte di viaggio che più gli aggradano.

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Ginevra. In questo modo i soci hanno anchela garanzia che i prodotti di Viaggi TCS ven-gono creati su misura per gli affiliati alclub.

Di quali nuove, innovative o anche originali

offerte può godere il socio del TCS?

Verena Gharbi: Come prima cosa, viene am-pliata ulteriormente la nostra offerta clas-sica di successo, come i camper, dato cheesiste ancora un potenziale di migliora-mento. Inoltre, adesso, assieme all’ampioventaglio di proposte allettanti di Kuonipossiamo offrire a molti più soci anche

viaggi economicamente interessanti. Ab-biamo un paio di manicaretti da tirar fuoridal forno…

Possiamo prevedere anche speciali

agevolazioni per i soci TCS?

Marianne Häuptli: Naturalmente i soci delTouring Club Svizzero godranno di riduzio-ni. Anche a questo proposito abbiamo unpaio di idee in cantiere.

Quali sono i canali di distribuzione dei

prodotti di Viaggi TCS presso Kuoni?

Benno Iten: Sono principalmente gli oltrecento uffici di viaggio e Internet con il sitowww.kuoni.ch e i call center. Pascal Wieser: Tutte le offerte di viaggi sono naturalmente raggiungibili con unsemplice clic del mouse digitando l’indiriz-zo del sito www.viaggi-tcs.ch. Verena Gharbi: Offerte di viaggio attrattivepossono essere proposte anche per postaelettronica.

La presenza online di Viaggi TCS rappresenta

anche un canale di distribuzione dei prodotti

di Kuoni?

Pascal Wieser: Sì, chiaramente. L’offerta diViaggi TCS viene in tal modo ulteriormenteampliata e arricchita con le offerte firmateKuoni.

Le due linee di prodotti TCS «Travelclub» e

«Wunderwelt» vengono portate avanti. Cosa

ci sarà di nuovo?

Marianne Häuptli: Entrambi i prodotti ver-ranno ulteriormente sviluppati. A questoproposito, pensiamo di ampliare anche ilsegmento di offerte di vacanze più a buonmercato. Pascal Wieser: Con il marchio Viaggi TCSproponiamo ancora viaggi individuali

come quelli in camper e con veicoli fuori-strada 4�4 o a bordo di case-battello oppu-re le crociere. Inoltre, sotto il marchio «Tra-velclub» continueremo ancora a non offrirevacanze balneari. Ma per i soci del club,Viaggi TCS comprenderà anche offerte speciali targate Kuoni, come tra l’altro le vacanze balneari. Questo è uno dei vantaggipiù evidenti risultanti dalla collaborazionecon Kuoni.

Sul mercato Viaggi TCS e Kuoni non sono

noti per essere a buon mercato. È pensabile

che le offerte con prezzi interessanti, le

occasioni dunque, possano venire usate per

attirare un altro tipo di clientela?

Benno Iten: Non vogliamo diventare vendi-tori di occasioni. Non ci interessa offrire,ad esempio, una settimana nella Repubbli-ca Dominicana per 150 franchi. Queste oc-casioni non permettono agli alberghi localidi sopravvivere economicamente. Con Hel-vetic Tours possiamo garantire offerte at-trattive anche per i nostri clienti sensibilial fattore prezzo. Per noi la sostenibilità èun tema centrale ed è un concetto che saràsempre più radicato nella coscienza di piùampi strati di consumatori. Desideriamoper questo motivo abbassare i prezzi solosino al punto in cui siamo certi che i nostriofferenti di prestazioni possano godere diun margine di guadagno. Verena Gharbi: Da anni sappiamo che i socidel TCS reagiscono in modo sensibile al fat-tore qualità e non puntano in primo luogoalle offerte più a buon mercato. A buon ra-gione danno importanza al rapporto prez-zo/prestazione.

Pascal Wieser: Non è un caso che sediamoallo stesso tavolo di Kuoni. Per quanto ri-guarda il rapporto prezzo/qualità siamoconvinti di Kuoni, e lo siamo anche di tuttii suoi marchi che gli ruotano attorno comeHelvetic Tours, Private Safaris o Railtour eFrantour, per citarne solo alcuni.

Da un anno Viaggi TCS ha in catalogo i molto

apprezzati «viaggi dei lettori». Cosa ne sarà

in futuro?

Marianne Häuptli: Continueremo ad offrirei viaggi per i lettori di «Touring», che incon-trano il favore dei nostri soci. Un team spe-ciale creerà, come sinora, offerte su misuraper i bisogni dei lettori di «Touring».

Pascal Wieser, direttore Turismo & Svaghipresso TCS e Benno Iten, direttore venditepresso Kuoni, durante la lettura delle offerte di vacanze in una filiale di Kuoni a Zurigo.

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Tutte queste filiali di Kuoni sono provvistedell’emblema di Viaggi TCS, proprio persottolineare la collaborazione anche in mo-do visivo.

Quali vantaggi risultano al socio da questa

stretta collaborazione con il leader del

settore in Svizzera Kuoni?

Benno Iten: I soci del TCS possono, tra l’al-tro, approfittare dell’ampio spettro di of-ferte speciali di Kuoni, avendo anche a disposizione Helvetic Tours e gli operatorituristici specializzati Manta, Kontiki, Intens Travel e molti altri.

In che modo si fa sentire il cambiamento per

il socio nelle agenzie Kuoni o Helvetic Tours?

Marianne Häuptli: I team di Viaggi TCS lavorano presso Kuoni a Zurigo oppure a

«Per i soci TCSnon cambia molto»

Marianne Häuptli

«Da Kuoni qualitàe prezzo hanno unbuon rapporto»

Verena Gharbi

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Verena Gharbi: Il grande vantaggio è chetutti questi viaggi speciali possono venireprodotti sotto lo stesso tetto e venire offertia gruppi prescelti di clienti.

Cosa succede con le offerte classiche come

Center Parcs, che venivano offerti in

esclusiva da Viaggi TCS?

Verena Gharbi: A partire da marzo, CenterParcs si presenta sotto una nuova veste.Entrerà in funzione un sito Internet euro-peo sul quale offriranno i loro prodotti. Giàadesso fanno così in Francia, dunque senzauna rete di uffici di vendita, e fra poche set-timane sarà così anche in Svizzera.Marianne Häuptli: Sulla home-page diViaggi TCS si troverà un motore per le pre-notazioni, in questo modo, i soci del club

potranno continuare a scegliere le propostedi Center Parcs. Inoltre, questa macchinaper le prenotazioni sarà in funzione anchesul sito di Kuoni.

Per quale motivo Viaggi TCS è risultata

attrattiva per Kuoni al punto da fare un

matrimonio d’interesse?

Benno Iten: È estremamente attrattiva.Kuoni non possiede proprie navi, aerei o al-berghi. Dunque, in quanto offerenti, dob-

biamo far sì che i clienti ci conoscano moltobene e che ci sentano vicini. Questo è ancheil motivo per cui loro vengono da noi e com-prano i nostri prodotti. Conosciamo bene lanostra clientela, conosciamo bene chi ci of-fre delle prestazioni e sappiamo come com-binarli tra loro. In questo settore è decisivosapere cosa desidera e cosa si aspetta lagente dai viaggi. È proprio questa qualità,questa conoscenza, che offre Viaggi TCS.

Contrariamente alla concorrenza, Kuoni ha a

disposizione uffici di viaggio ben arredati, in

parte delle lounge, in cui i clienti si possono

informare e prenotare.

Benno Iten: Siamo assolutamente convintiche il viaggiare, un tema che tocca la sferaemotiva, si possa discutere in modo idealein spazi belli e che ti fanno già respirarearia di vacanza. Con gli otto uffici di viaggiacquisiti da TCS, Kuoni ha ottenuto nuovidipendenti qualificati e luoghi di venditaben posizionati. Un passo che ci aiuta acontinuare a occuparci in modo accuratodella clientela già esistente. Anche da que-sto punto di vista, il TCS è una sposa am-bita.

Allora siamo di fronte a una situazione in cui

ci sono solo dei vincitori?

Benno Iten: Sì, chiaramente. Il terzo vinci-tore è il consumatore, il socio TCS. Natural-mente durante le trattative abbiamo sem-pre avuto in testa la seguente domanda: alsocio cosa serve una collaborazione cosìstretta? Perché se non esistono vantaggiper i soci, allora a lungo termine non servenemmeno a Kuoni né a Viaggi TCS.Pascal Wieser: Gli affiliati al TCS devonostar certi che il settore viaggi rimane un’im-

portante colonna del Club. Come in passa-to, il TCS si occuperà delle offerte di viaggie in modo attivo anche della comunicazioneai suoi soci. La differenza è semplicementeche le proposte di viaggio del TCS ora ven-gono prodotte e vendute dal più professio-nale e rinomato offerente della Svizzera. Edi questo ne approfittano i nostri soci.

La cooperazione è iniziata il 1° dicembre

2009. Quali conclusioni si possono trarre

dopo queste prime settimane?

Marianne Häuptli: Sta andando estrema-mente bene. Per i soci del Touring ClubSvizzero non cambia molto. Dietro le offertedi viaggi si ritrova, sia dal lato della produ-zione che dal lato della distribuzione, lostesso personale. Anche per quanto riguar-da i criteri di qualità, ci muoviamo sullostesso livello. Grazie a questa unione di for-ze, dovremmo addirittura diventare miglio-ri in questo settore. Se il singolo socio nonsente una grande differenza dal lato dellaproduzione, allora è da considerarsi uncomplimento. Se poi il consumatore nota lapresenza di nuovi prodotti o l’accesso anuove offerte, allora abbiamo fatto la cosagiusta.

Verena Gharbi: Da sei settimane i soci TCShanno a disposizione oltre 100 filiali Kuoniper soddisfare i desideri di viaggio e di va-canze. Rispetto alle 34 di prima, è un mi-glioramento enorme. Pascal Wieser: All’incirca 70 persone o dueterzi dei dipendenti di Viaggi TCS continua-no adesso a lavorare per i nostri soci, sem-plicemente sotto il nome di Kuoni. In questomodo, i nostri soci possono farsi consiglia-re da volti già noti, dato che la cura dellaclientela è garantita nella sua totalità.

Come valuta l’effetto generato attraverso

il cambiamento e l’integrazione dei

collaboratori TCS in seno a Kuoni?

Benno Iten: Sentiamo uno spirito specialedovuto alla vicinanza degli ex dipendentiTCS alla realtà locale. È una delle grandisfide riuscire a cogliere questo spirito e acurare così la vicinanza alle singole sezioni.Si sente molto chiaramente che è in azioneun team abituato a lavorare assieme da an-ni e che sa esattamente che cosa sta facen-do e a che scopo. Ci impegniamo a far sì cheKuoni si faccia interprete di questo spiritodi club del TCS in tutte le regioni.«

Intervista: Christian Bützberger

«Kuoni vuole farproprio lo spiritodel TCS»

Benno Iten

«Con Kuoni abbiamo trovato ilpartner migliore»

Pascal Wieser

In oltre cento filiali di Kuoni in tutta la Svizzera i soci possono prenotare tutto il ventaglio di offerte di vacanze di Viaggi TCS e di Kuoni.

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Management delle destinazioni significa che il personale di Kuoni si occupa dei turisti sul posto: il punto di forza di questo operatore.

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›Con un fatturato di 4,8 miliardi di franchinel 2008, nella classifica europea Kuoni sipiazza a un rispettabile quinto posto su untotale di otto concorrenti di alto rango.Contro l’incontrastato leader del settore,TUI Travel, che registra un fatturato di 27,5miliardi, gioca un ruolo chiaramente mino-re. Anche i 17,5 miliardi di franchi del se-condo in classifica, Thomas Cook, sono ir-raggiungibili. Rimane da dire che sia TUITravel sia Thomas Cook sono ascesi a que-sti livelli grazie a fusioni e i loro fatturatigodono soprattutto dei risultati positivi nelsettore delle vacanze balneari.

Basso profilo | Per il futuro non si preve-dono grandi fusioni in Europa, stando al-l’analista René Weber della banca Vonto-bel. Nei prossimi uno o due anni, i grandiattori sul mercato si concentreranno sui lavori d’integrazione e ristrutturazione. Macome sarà il settore dei viaggi in Svizzeratra due anni? Anche in questo caso l’anali-sta contraddice le speculazioni su grandifusioni: «Un’acquisizione di Kuoni da parte

di Migros verrebbe accettata molto difficil-mente dalla Commissione della concorren-za». Sembra, dunque, verosimile l’opinionedi René Weber, secondo cui anche fra due otre anni saranno ancora Kuoni, Migros Tra-vel e TUI Svizzera a dominare il mercato.

Grandi vantaggi | Rispetto alle piccole emedie agenzie, le grandi imprese di viaggiin avvenire godranno di due vantaggi ancorpiù evidenti: Internet e il potere d’acquisto.Sempre più clienti scelgono di fare le loroprenotazioni on-line. «E per fare ciò clicca-no sul sito di una grande agenzia. Chi puòinvestire di più, offre siti migliori, riesce afarsi notare rispetto alla concorrenza edunque viene chiaramente preferita daiclienti», sottolinea Weber. Allo stesso mo-do, i grandi nomi fanno fruttare la propriacapacità d’acquisto. Nell’attuale fase di ri-strutturazione, Kuoni centralizza gli acqui-sti per tutto il Gruppo Kuoni. «Un’operazio-ne che ha l’effetto di spingere verso il bassoil prezzo». Weber comunque ritiene che lacarta vincente sia il management delle de-

stinazioni, in cui Kuoni possiede una posi-zione leader a livello mondiale. Si tratta diorganizzazioni e di persone che mondial-mente si prendono cura dei clienti accom-pagnandoli lungo tutto il loro viaggio.‹

Christian Bützberger

Il settore viaggi si ottimizza In Svizzera Kuoni è il numero 1, in Europa il numero 5. Attualmente, il settore dei viaggiha imboccato la via della ristrutturazione e non sono in vista grandi fusioni.

Concorrenza sul web

Beat Eichenberger, caporedattore di

«Travel Manager» vede in Internet il

cambiamento cui deve fare i conti il set-

tore viaggi. Il cliente privato e commer-

ciale compone il menu delle vacanze

sempre più da solo su Internet e preno-

ta direttamente da chi fornisce i servizi

(compagnie aeree, alberghi ecc). «Con

gli strumenti di Internet ancor più per-

fezionati, che permettono la coordina-

zione automatica tra voli e offerte

alberghiere, le agenzie di viaggi cerche-

ranno di definire il loro nuovo ruolo di

mediatore», afferma Eichenberger. Bü

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Offerta Touring Basel Tattoo 2010

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L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.

Oggi molte automobili sono equipaggia-

te con fari e fanali fendinebbia. Se

uti lizzate correttamente, tali dotazioni

sono sicuramente opportune e possono

contribuire a prevenire gli incidenti.

Purtroppo molti conducenti utilizzano

l’illuminazione antinebbia in situazioni

in cui si rivelano controproducenti. Chi,

di notte e in caso di pioggia, circola die-

tro ad un veicolo con i fanali fendinebbia

attivati, conosce quanto fastidiosa sia

la situazione.

Dal 1° luglio 2007 vigono nuove

disposizioni in materia di illuminazione

antinebbia. Infatti, fari e fanali fendi-

nebbia possono essere utilizzati solo se

la visibilità, a causa della nebbia, della

neve o della pioggia, è inferiore a 50

metri. Non appena la visuale supera i 50

metri l’illuminazione antinebbia va

disattivata, sia davanti che sulla coda

del veicolo, che si circoli di giorno oppu-

re di notte.

Alla stessa data, il Consiglio federale

ha introdotto un’ulteriore modifica, pur-

troppo sconosciuta alla maggioranza

degli automobilisti. Fino a metà 2007

era possibile utilizzare le luci antinebbia

anche quando si circolava su strade

tortuose. Adesso, in presenza di curve,

è invece vietato l’utilizzo dell’impianto

antinebbia, a meno che la visibilità sia

inferiore a 50 metri a causa della neve,

della pioggia o della nebbia.

La nuova regolamentazione ha il van-

taggio che gli automobilisti, soprattutto

in caso di pioggia, non vengono abba-

gliati dai fanali fendinebbia. Una misura

intesa ad accrescere la sicurezza della

circolazione. Le nuove norme migliora-

no la sicurezza anche dei pedoni, in

quanto i conducenti delle vetture subi-

scono meno l’effetto abbagliante dei

veicoli in senso contrario. Chi accende

le luci fendinebbia nonostante la visibi-

lità sia superiore a 50 metri rischia una

multa di 40 franchi.

il consulenteUrs-Peter Inderbitzin

Fari fendinebbia solo se si vede ameno di 50 metri

EasyJet adotta l’uniforme (dal 2007)Dall’immagine iniziale di compagniaaerea low cost, già dimostrata con assistenti di volo che indossavanosportivi gilet in felpa e jeans, ora Easy-Jet punta su un’uniforme di stile tra-dizionale. Come ogni altra compagniaclassica, per il tessuto è stata scelta latonalità antracite. L’identità aziendaleviene comunicata con una cucituraarancione, un metodo facilmente rico-noscibile, per mostrare l’appartenenzaa una compagnia. Anche per mezzo dicamicie e camicette arancioni: siamoEasyJet!

Il fascino della divisaDa alcune settimane, i dipendenti di Swiss si presentano in una nuova uniforme. L’esperta di «moda aziendale», Tanja Klein, commenta l’abbigliamento professionale delle diverse compagnie aeree.

Swiss indossa Ruth Grüninger (da fine 2009)La divisa di Swiss polarizza: gli uni ritengono che iltaglio classico-elegante offra poco di nuovo e siatroppo piccolo borghese. Altri dicono che l’uniformerispecchi i valori di Swiss come assistenza persona-lizzata e qualità nei dettagli. Sicuro è che le divisevanno bene alla maggior parte dei collaboratori intutte le taglie. Forse ci si sarebbe aspettati più co-raggio nella novità. In ogni caso, il risultato non èdovuto alla mancanza di creatività della stilista.

Air France nelle vesti di Christian Lacroix (dal 2005)Contrariamente a Swiss, Air France se la cava in modo più vi-vace e femminile. Nessuna traccia di mentalità piccolo borghe-se, nonostante sul ventre della signora troneggi un gran fioccorosso. Di sicuro questo modello sta bene sulle donne esili. C’èanche il mantello très français e l’orlo in evidenza che rimandaalla silhouette degli anni 60. Nonostante il classico tocco femminile e il nuovo stile, il concetto di uniforme è stato rein-terpretato e invece di un «due pezzi» è stato scelto un vestito.

La sempreverde ragazza di Singapore di Pierre BalmainModerna ma legata alla tradizione: appare così la divisa di Singapore Airlines. Con la sottile, lunga gon-na e la camicia stretta, l’uniforme per la flight atten-dant è perfetta. Dubitiamo, però, che sia comoda e noncomplicata. La scelta del tessuto tradizionale vuoledimostrare che nell’abbigliamento non si voltano lespalle al passato culturale. Si può dire che il risultatosia una gioia per gli occhi. Qui nessun assistente divolo può essere scambiato per un banchiere.

In pilloleTanja Klein è stilista efondatrice del marchiowww.kleinbasel.net. È, tral’altro, creatrice di proget-ti di abbigliamento e fa daconsulente a società intema di corporate designe uniformi scolastiche.

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L’impazienza è nella natura stessa dei giovani, ma se prevale quando ci si trova al volante può provocare incidenti dalle conseguenze imprevedibili.

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›La signora T.S. di Berna si preoccupa delpadre di 80 anni. «Quando è al volante si fasempre influenzare da chi, da dietro, lospinge ad andare più in fretta». È un mira-colo che non abbia ancora fatto un inciden-te. Un altro caso: il signor M. di Zurigo deveassolutamente prendere il treno e suo figliolo accompagna in stazione con l’auto. Da-vanti circola un anziano che «avanza a fati-ca con la sua vecchia carretta» ad una velo-cità costante di 50 km/h, dunque una guidamolto cauta. Il giovane conducente tambu-reggia sul volante: «Su, vecchio mio. Vuoifarti un pisolino proprio qui?».

Pregiudizi | Sono reazioni all’ordine delgiorno. Spesso in modo ingiusto: HansueliBleiker (80 anni), ex esaminatore dell’Uffi-cio della circolazione stradale di Zurigo, siè fatto un nome con seminari e pubblicazio-ni. Basandosi su vari studi, dimostra che«anche gli anziani possono guidare moltobene l’auto se sono sani, continuano a for-marsi e si allenano spesso al volante». Pur-troppo, invece, nei discorsi da bar gli toccasentire gli stereotipi del conflitto fra gene-razioni. I suoi coetanei parlano di «pirati»che sull’autostrada sorpassano a destrasenza guardare in faccia a nessuno: «Si do-vrebbe sculacciarli tutti», esclamano i si-gnori della terza età. E dai giovani si sento-no storie di «trasferte a passo di lumaca inautostrada, con un senior in testa alla filache circola a soli ‹120› all’ora». E davanti aun bicchiere viene lanciata la proposta diritirare la patente agli anziani quando com-piono 70 anni oppure di introdurre esami diguida a partire da quell’età.

Rischio contro esperienza | Urs Ger-hard, psicologo del traffico all’Universitàdi Basilea, ritrova i motivi del conflitto ge-nerazionale sempre più nel suo studio dianalisi: «I giovani sono affascinati dal ri-schio. Vogliono costruire la propria auto-stima: sulla strada perdono facilmente lapazienza e spesso compiono manovre molto

rischiose». I giovani conducenti, però, gra-zie alla loro freschezza mentale, reagisconomolto velocemente ai cambi di situazione:«I loro sensi percepiscono tutto». Al contra-rio: «i vecchi signori» non vogliono rischia-re, «dato che conoscono i pericoli grazieall’esperienza raccolta in passato». È dun-que inevitabile che sulla strada le due ge-nerazioni non vadano d’accordo.

Spavalderia e tranquillità | Un altropsicologo del traffico, Eugen Locher, fa no-tare che sia le persone anziane che quellepiù giovani si ritrovano in un processo disviluppo, ma su una differente asse tempo-rale: «Entrambe vedono in pericolo la pro-pria autostima». Recentemente, sulla Sonn-tagsZeitung, un ricercatore sull’invecchia-mento, François Höpflinger, ha rivolto l’attenzione allo sviluppo demografico: «Lagente diventa sempre più vecchia e rimanein forma fino a veneranda età». Perciò nonvogliono mollare il volante. Molti condu-centi attempati si troverebbero in difficoltàse non potessero più guidare, perdendo cosìmobilità e indipendenza. Nel contempo, lenuove leve partono alla conquista dellastrada. Nello studio «Il bisogno di mobilitàdei bambini e dei giovani» dell’Ufficio dellestrade tedesco si afferma: «Lo spazio pub-blico viene usato in modo intensivo da bici,pattini, skateboard, moto e auto. La stradaè il luogo dove ci si mostra, dove si entra incontatto e dove ci si confronta con gli altri».La strada diventa il luogo per sperimentaree vivere i bisogni sociali e di mobilità.

Il TCS offre aiuto | I giovani vogliono co-struire la propria autostima e gli anzianinon la vogliono perdere, due mentalità chepossono facilmente cozzare tra loro. Anchedi questa problematica si occupa il TCS coni suoi corsi di perfezionamento nei centriTest & Training in cui si mischiano diffe-renti fasce di età. Diego Tomasini, respon-

Generazioni in conflitto tra loro Gli incidenti che capitano durante un sorpasso o in fase di frenata o di parcheggio sono da ricondurre spesso al conflittofra generazioni con differenti mentalità di guida. I giovaniamano andare veloce, gli anziani in modo prudente.

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Un corso di perfezionamento di guida del TCS è altamente raccomandato a tutte le età.

sabile del settore formazione e perfeziona-mento di guida del TCS, nonché direttore diTest & Training: «I giovani non sanno cosasignifichi fare le curve a bordo di un veicolodi una tonnellata e mezza su un fondo sci-voloso; devono sperimentarlo di persona eimparare ad affrontare tali condizioni pri-ma su una pista e poi, eventualmente, suuna strada». Per gli anziani la situazione èdifferente: per loro è importante conoscerele ultime disposizioni di legge o prendereconfidenza con l’equipaggiamento elettro-nico del nuovo veicolo.

Una questione delicata è, ad esempio,l’introduzione delle rotonde nel panoramastradale: «Ci rendiamo conto che ‹la forzadell’abitudine› tira un brutto scherzo agliautomobilisti della terza età, che si dicono:ho imparato che si deve dare la precedenzada destra ed è dunque anche un mio dirittoaverla sempre. Perché questo non dovrebbeessere più valido quando ci si trova in unarotonda?». Imparare non è un problema perla gente in avanti con gli anni, sostiene UrsGerhard: «Molti conducenti anziani non sirendono conto che il loro cervello è in gradodi imparare anche in età avanzata». Un cor-so di perfezionamento potrebbe servire pu-re a rafforzarne l’autostima.

Scavezzacolli | Diego Tomasini mette inguardia: «Il conflitto generazionale non de-ve avere ripercussioni sul traffico strada-le». I giovani non dovrebbero pensare checappello in testa, sigaro in bocca e numerodi targa basso siano sinonimi di «condu-centi vecchi e fastidiosi»: «Il miglior auto-mobilista non è quello ‹giovane› o ‹vecchio›,bensì colui che non capita mai in una situa-zione d’emergenza». L’esaminatore profes-sionista consiglia in particolare alle perso-

ne anziane al volante di non farsi irritare dachi fa loro pressione da dietro per premeresull’acceleratore, dato che questa è una si-tuazione che spesso è causa di incidenti. Sidovrebbe sempre guidare con un angolo divisuale di 120 gradi in avanti e circolare inmodo scorrevole e costante.

Diego Tomasini fa un’eccezione: «Su trat-ti autostradali molto frequentati, sui qualisi possono prevedere delle code e dunqueanche brusche frenate, è necessario gettarepure uno sguardo all’indietro». Si tratta dicontrollare se gli altri utenti della stradache vengono dopo di noi hanno compreso lasituazione in cui si trovano e «non vanno acozzare sul paraurti posteriore, nonostantesiano stati azionati i lampeggiatori diemergenza».

continua da pagina 11

Uwe Ewert, esperto dell’Ufficio prevenzione

infortuni (upi), ha condotto una ricerca sugli

incidenti stradali tra i giovani (da 18 sino a

24 anni) e tra gli anziani (di oltre 70 anni).

Con alcune sorprese.

Tendenzialmente, gli anziani sono coinvolti in incidenti

che si verificano all’altezza di uno sbocco, di un incrocio

oppure su una piazza. I giovani, invece, in genere sui

rettilinei e nelle curve. I conducenti più in là con gli anni

fanno incidenti nel parcheggiare più di quanto ci si

aspetti.

Per quanto riguarda, invece, le regole sulla preceden-

za, le persone della terza età sono sovrarappresentate

negli incidenti sulle strisce pedonali (ma in quanto pe-

doni), così come negli incroci quando non hanno la

precedenza. È un fenomeno noto che i conducenti più

attempati incontrano più difficoltà nelle situazioni com-

plesse rispetto ai più giovani. Negli incidenti che avven-

gono quando la luminosità cala e di notte, i guidatori

più anziani sono poco rappresentati, dato che in queste

fasce orarie in genere non escono di casa. Sbandamenti

e tamponamenti sono incidenti tipici soprattutto delle

giovani leve.

Negli incidenti stradali i morti si ritrovano soprat -

tutto tra le persone più avanzate negli anni. Rappresen-

tano oltre l’85% delle vittime, mentre il 64% rimane

gravemente ferito. Inoltre, sia tra i giovani che tra gli

anziani, sono soprattutto di sesso maschile (circa i tre

quarti). ve

Le cause degli incidenti

Conflitti irrazionali e alimentati dalleemozioni, discriminazioni e insulti non de-vono più trovare posto nel traffico stradaledi oggi, ritiene Diego Tomasini: «Andare inauto non è più un piacere». E lancia un ap-pello: «Calmatevi, prima di salire al volan-te. I problemi della vita quotidiana non devono essere i nostri passeggeri clandesti-ni». Si deve assolutamente rispettare qual-siasi partecipante al traffico: «Età, sesso, e aspetto fisico non devono avere alcuna rilevanza. La strada è di tutti».‹

Kurt Venner

Sul tema anche il reportage su un corso «Guidare oggi» a pagina 34. Informazioni ulteriori: www.tcs.ch(corsi). Cosa pensate di questo tema? Scrivete inbreve a [email protected] o Redazione «Touring»,Maulbeerstr. 10, 3001 Berna.

Page 14: Touring 01/2010 italiano

14 società e mobilità | touring 1 | 14 gennaio 2010

› Il test europeo 2009 dei passaggi pedonalifornisce un bilancio a tinte fosche. Realiz-zato nelle principali metropoli di 22 paesi,pone in evidenza enormi lacune ed unamancanza di armonizzazione negli allesti-menti che peggiora la sicurezza degli uten-ti. I responsabili del test deplorano un aumento del numero di passaggi giudicati«insufficienti» rispetto all’anno scorso e,per 53 di essi, raccomandano un program-ma di risanamento urgente. Per quanto ri-guarda i casi peggiori, Milano detiene i pas-saggi pedonali più pericolosi, mentre Na-poli raccoglie solo voti negativi ed ancheRoma ottiene soltanto due volte il «buono».Le città italiane si dibattono sul fondo clas-sifica in compagnia di Budapest, Lubiana,Bucarest e Praga.

All’altro capo della graduatoria, Bratisla-va possiede il passaggio pedonale più sicu-ro d’Europa davanti a Londra che, oltre alsecondo posto, stacca per ben nove voltedegli apprezzamenti positivi. L’eccellenteprestazione complessiva posiziona la capi-tale inglese quale «punto di riferimento eu-ropeo».

Visibilità ridotta | Lungi dal cedere al-l’euforia, gli autori del test rilevano che an-che laddove gli allestimenti sono di qualitàla presenza di automobili parcheggiate inprossimità – a volte sulle strisce gialle – restringe la visibilità e complica l’accessodi persone dalla mobilità ridotta, «ciò chepotrebbe dar luogo a situazioni pericolose»nota il rapporto finale. Sul versante elveti-

co, non c’è di che rallegrarsi: Ginevra ottieneun modesto 27° posto (su 31), tre passaggipedonali sui dieci testati risultano insuffi-cienti per mancanza di visibilità notturna,oltre ad un’accessibilità o una configura-zione lacunosa.

L’assenza di concertazione tra i differentiStati costituisce un altro elemento di criti-ca. Così, passando da una città all’altra, gliesperti hanno costatato considerevoli dif-ferenze di allestimento: mentre le striscebianche sono la regola in Europa, la Svizze-ra fa eccezione con i suoi passaggi pedonaligialli; una dissonanza concernente pure isemafori equipaggiati di cronometro allarovescia (ndr: sistema che indica i secondiche mancano prima di passare dal rosso alverde; cfr. fotografia a lato): certi paesi

Attraversare la strada è una corsa a ostacoliIl test europeo dei passaggi pedonali evidenzia serie lacune in fatto di sicurezza e raccomanda l’introduzione di sistemi che rilevano la presenza di pedoni. Milano si posiziona addirittura all’ultimo posto, ma anche Ginevra fa una magra figura.

L’Eurotest dei passaggi pedonali 2009 ha evidenziato numerosi problemi di allestimento che peggiorano la sicurezza.

Key

sto

ne

Page 15: Touring 01/2010 italiano

europei li autorizzano, mentre altri li proi-biscono; l’uniformità manca anche nellatransizione verde-rosso, a volte annunciatadal semaforo intermittente, a volte prece-duta da una fase di giallo, come nel casosvizzero (salvo Ginevra). Auspicando unaarmonizzazione delle norme a livello euro-peo i responsabili del test deplorano chequesti usi eterogenei si caratterizzano perdeconcentrare, se non indurre in errore, lepersone che non lo sanno.

Tempo residuo | Al fine di migliorare lasicurezza, gli esperti europei consigliano diequipaggiare i semafori di un sistema chepermetta ai pedoni di conoscere il tempo residuo prima del passaggio al rosso. Pa-rallelamente, si pronunciano a favore di dispositivi automatici che rilevano i pedoni(v. a lato).‹ Jacques-Olivier Pidoux

Info Touring Il test europeo dei passaggi pedonali è consultabilesul sito internet www.strada.tcs.ch.

A Istanbul, un contatore alla rovescia mostra il tempo che resta per attraversare. Ciò evita chei pedoni impazienti si lancino sulla strada.

La necessità di proteggere i pedoni di

fronte ad un traffico in aumento ha visto

nascere i «semafori intelligenti». Con

tale denominazione si intendono i re-

centi sistemi capaci di evitare le attese

inutili (che spingono molti pedoni ad at-

traversare la strada) e di prolungare la

durata del verde per gli utenti che pro-

cedono lentamente, ad esempio gli an-

ziani, i gruppi di scolari, le persone a

mobilità ridotta o con bagagli ingom-

branti. Nella pratica, un computer pilota

le fasi rosse e verdi in funzione delle in-

formazioni trasmesse da un ricevitore

video fissato sul semaforo (v. foto in

basso). Appena un pedone spinge il

pulsante per ottenere il verde, la sua

richiesta viene soddisfatta se stanno

sopraggiungendo solo pochi veicoli o

nessuno. In caso di traffico intenso, il

sistema lascerà passare la fila di auto

prima di far scattare il verde chiesto dai

pedoni. Il traffico guadagna così in flui-

dità pur rimanendo possibile privilegia-

re il verde per le auto.

Ancora poco diffusi in Svizzera, i «se-

mafori intelligenti» per i passaggi pedo-

nali si trovano principalmente ai bordi

delle scuole, allo scopo di consentire ai

bambini di attraversare in fretta, come

pure nelle località turistiche per bilan-

ciare la disattenzione degli ospiti, trop-

po occupati a passeggiare ammirando il

paesaggio al posto di far attenzione alle

vetture. Essi suscitano comunque un

marcato interesse da parte dei poteri

pubblici che vogliono incoraggiare un

comportamento più sicuro dei pedoni.

Dal canto suo, l’ufficio prevenzione

infortuni (upi) ha in corso uno studio

mirante a valutare il loro impatto sulla

sicurezza: «Siamo in procinto di con-

frontarli con altri sistemi esistenti ed in

seguito diffonderemo alcune raccoman-

dazioni», precisa Claude Morzier del-

l’upi. jop

La videocamera in cima al palo regola la durata dei semafori.

Una nuova speciedi semafori sbarcain Svizzera

14 gennaio 2010 | touring 1 | società e mobilità 15

»Anche quest’anno la Svizzera nonbrilla affatto...Olivier Caspar: Effettivamente, dopo il risul-

tato a tinte fosche di Zurigo nel 2008, i ri-

sultati di Ginevra confermano chiaramente

che abbiamo un problema con certi passag-

gi pedonali. Un bisogno di standardizzazio-

ne a favore della sicurezza degli allestimen-

ti e delle regole di comportamento si fanno

sentire dappertutto in Europa.

I passaggi pedonali sono meno sicuri diquanto si pensi. Perché?La sicurezza dipende da parecchi fattori: la

durata della fase verde o rossa, il compor-

tamento degli utenti, la configurazione e la

visibilità, le demarcazioni, l’illuminazione.

Allo scopo di ottenere una sicurezza ottima-

le, bisogna che tutto funzioni «all’unisono».

In Svizzera quali modifiche bisognereb-be apportare?Alcune migliorie urgenti sono semplici: per

esempio vigilare sul funzionamento dei

segnali acustici per non vedenti che erano

fuori servizio in tutti i passaggi pedonali

esaminati; migliorare l’illuminazione not-

turna per facilitare la percezione dei condu-

centi. Più generalmente, il colore giallo dei

passaggi pedonali è stato messo in dubbio,

poiché meno visibile del bianco di notte e

con il maltempo.

Conto alla rovescia, intermittenza delrosso e del verde, fase arancione: qualesistema offre le migliori garanzie di sicurezza?Non è un solo equipaggiamento che rende

migliore la sicurezza. È la combinazione di

un insieme di misure prese. Inoltre, questi

sistemi sono efficaci solo se la visibilità al

passaggio pedonale è ottimale.

Le autorità elvetiche incoraggianol’istallazione di tali sistemi?Qualcuno è già presente in Svizzera. Esisto-

no anche metodi di rilevamento dei pedoni

sui passaggi. Ma tutto ciò è poco conosciuto

al grande pubblico. Forse dovremmo far

conoscere queste innovazioni.«Intervista: Jacques-Olivier Pidoux

Con le sue strisce gialle la Svizzera è un caso unico

«L’Europa ha bisognodi un’armonizzazionedelle regole»

Olivier Caspar è ingegnereEPF e capo progetto al TCS. È incaricato di coordinare gliEurotest per la Svizzera.

foto

ald

Page 16: Touring 01/2010 italiano

16 test e tecnica | touring 1 | 14 gennaio 2010

Compattezza e altezza moderata: la BMW X1 vuole essere una versione inedita della SUV, delle quali conserva gli attributi stilistici e l’altezza rialzata da terra.

Il posto di guida emana funzionalità ed ergonomia.

tabella comparativa BMW Nissan Volvo Mercedes

X1 Qashqai +2 XC 60 GLK

sDrive 20d 2.0 dCi tekna 2.4 D 220 CDI

Prezzo (fr.) 46500.– 43150.– 50100.– 53800.–

Cilindrata (cc) 1995 1995 2400 2143

Potenza (kW/CV) 130/177 110/150 129/175 125/170

Coppia massima (Nm/min) 350/1750 320/2000 420/1500 400/1400

Consumo (l/100 km) 5,3 A2 6,61 B2 6,01 A2 6,01 A2

Rumore int. 120 km/h (dBA) 69 695 686 —

Costi al chilometro (fr./km)3 –.85 –.86 –.90 –.92

Costi di manutenzione4 11111 13333 11113 11111

Test «Tou ring» 1/2010 14/20075 15/20096 —

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15000 km/anno) 4 su 180000 km (15000 km/anno) 5 Nissan Qashqai 2.0 dCi aut. 6 Volvo XC 60 D5 AWD

Page 17: Touring 01/2010 italiano

14 gennaio 2010 | touring 1 | test e tecnica 17

continua a pagina 19

›Ecco una SUV rivelatrice del cambiamen-to delle fuoristrada per il tempo libero versodimensioni più adeguate alle città. Notan-do l’interesse che l’auto suscita sul pubbli-co, la BMW X1 sembra avere le carte in re-gola. Va anche ben oltre le sue concorrenticompatte, esibendo un’altezza nettamenteridotta. A tal punto da sembrare una stationrialzata, malgrado mantenga ovviamenteun aspetto da fuoristrada cittadina. Infattil’altezza da terra di 19 cm non permetteescursioni impegnative. La versione a dueruote motrici (sDrive, trazione posteriore)oggetto del test è emblematica. All’infuoridelle applicazioni d’alluminio sui paraurtinon si ritrova infatti il minimo attributo di una fuoristrada. Meno dotata a livello ditrazione, questa versione presenta vantag-gi a livello di consumo e di diametro di ster-zata. Ciò non impedirà allo svizzero mediodi preferire l’esecuzione 4�4 (xDrive) mal-grado un sovraprezzo di 3000 franchi.

Indipendentemente dal tipo di propulsio-ne questa SUV-berlina saprà piacere agli

amanti dei modelli compatti raffinati. Lostilismo originale, la presentazione internasobria e piacevole, come pure la funziona-lità tipica della marca tendono innegabil-mente verso le sfere alte del segmento. Lostesso vale per il prezzo, malgrado una do-tazione scarsa. Mancano infatti elementid’equipaggiamento molto pratici, come iltempomat, il volante multifunzione e, indi-spensabili a causa della visibilità ridotta, isensori per la retromarcia. Come parzialeattenuante della X1 annotiamo comunquele generosi prestazioni in fatto di manuten-zione. Tenuto conto delle dimensioni ridot-te (4,45 m), l’abitabilità si situa nella partebassa della categoria. Gli occupanti poste-riori godono di uno spazio che può esseredefinito sufficiente, al pari della capacitàdel bagagliaio. Niente di trascendentaleneppure a livello di modularità che si limitaal divano posteriore frazionabile (40/20/40)e agli schienali regolabili.

Per conducenti forti | Questa SUV sfrut-ta la sua compattezza per garantire un attraente cocktail di dinamismo. Un po’ ati-pico, il 2000 da 177 CV preferisce la pro-gressività all’esplosività usuale dei motoridiesel. Le riprese sono comunque molto so-lide e la lancetta del contagiri schizza sottol’effetto delle accelerazioni quasi sportive.Il motore molto docile a basso regime si di-mostra soprattutto molto sobrio (media di6,4 l/100 km) per un’auto che pesa comun-que 1,6 tonnellate. Le misure per ridurre ilconsumo (sistema start/stop, recupero del-l’energia di frenata) producono i loro effet-ti. Come pure l’allungamento dei rapportisuperiori. Tuttavia i conducenti di questomezzo dovranno dar prova di muscoli, siaper inserire la retromarcia, sia per manipo-lare il volante o per premere il pedale della

+–

Più o meno

SUV compatta e styling ricercato, rifi-

niture di qualità, ergonomia dei coman-

di, prestazioni e riprese considerevoli,

basso consumo, comportamento spor-

tivo, sterzo preciso, frenata efficace,

prestazioni di manutenzione.

Rapporto prezzo/dotazione, prezzo

degli accessori, rigidità degli ammor-

tizzatori (telaio sportivo, pneumatici

runflat), comando del cambio e frizione

un po’ duri, qualità percepita media,

motore diesel poco discreto.

foto

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Lo

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La SUV votata allo stile berlinaLa BMW X1 illustra lo sviluppo delle SUV. Compattezza, dinamismo e design compensano le sospensioni rigide el’alto prezzo. Test della sDrive 20d a trazione posteriore.

La X1 (4,45 m) è l’accesso alla gamma X.

Page 18: Touring 01/2010 italiano

Vacanze in Italia

Riviera Ligure

Page 19: Touring 01/2010 italiano

14 gennaio 2010 | touring 1 | test e tecnica 19

frizione dalla lunga escursione particolar-mente resistente. La rigidità è anche pre-sente a livello di assetto con ammortizzato-ri che si dimostrano pressoché rigidi con ipneumatici runflat di serie e l’opzione tela-io sportivo. In cambio la X1 è poco sensibileal rollio e manifesta un comportamento deltutto equilibrato. Precisa e abbastanza agi-

le la X1 può essere guidata facilmente a rit-mo sostenuto. Tanto più che la motricitàdella versione sDrive con propulsione èineccepibile sull’asciutto. In caso di biso-gno il controllo di stabilità sorveglia la si-tuazione dimostrandosi abbastanza inva-dente. Gli appassionati delle 4�4 massicceapprezzeranno anche la maneggevolezza diquest’auto che scrive una nuova paginanella storia delle SUV.‹ Marc-Olivier Herren

continua da pagina 17

Scheda tecnicaVEICOLO PROVATOBMW X1 sDrive 20d; 5 porte, 5 posti;46500 fr. (veicolo del test: 69210 fr.)Gamma dalla BMW X1 sDrive 20d (46 500 fr.)alla xDrive 28i automatica (58 900 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (850 fr.), cli-matizzazione aut. (840 fr.), sensori di retro-marcia post. (680 fr.), tempomat (500 fr.)Garanzia: 3 anni di fabbrica, 5 anni d’assi-stenza; antiruggine: 12 anni (con cond.)Importatore: BMW Group Switzerland, Indu-striestr. 20, 8157 Dielsdorf, www.bmw.ch

DATI TECNICIMotore: 4 cilindri turbodiesel, 177 CV; trazione posteriore, cambio a 6 marcePeso: 1665 kg (veicolo test), totale ammissi-bile 2045 kg, carico rimorchiabile 1800 kgMisure: larghezza interna: ant. 146cm, post.147cm; bagagliaio: 420–1350 litri; pneuma-tici: 225/45R18 (ant.), 255/40R18 (post.),min. 225/50R17

Check-up TCSDINAMICA DI COMPORTAMENTOPrestazioni (0–100 km/h): 8,6 sElasticità:

60–100 km/h (in 4a) 7,0 s80–120 km/h (in 4a) 7,6 sDiametro di sterzata: 11,3 mInsonorizzazione:

60 km/h: 59 dBA 11113

120 km/h: 69 dBA 11113

SICUREZZAFrenata (100–0 km/h): 38,3 m 11113

Equipaggiamento 11113

COSTI DEI SERVIZIManutenz. gratis 100000 km/10 anni, poi:manutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

30000/24 0,4 61.–Manutenzione per 180000 km:

15000 km/anno 13,0 2626.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese fissi variabili

15000 85 699.– 366.–30000 57 699.– 732.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agen-zie BMW da 113 a 178 franchi

CONSUMO AL BANCO DI PROVA(ciclo UE 80/1268)

urbano extra urbano misto

TCS 6,5 4,7 5,3fabbrica 6,4 4,7 5,3Emissioni di CO2: 139 g/kmMedia svizzera di CO2: 175 g/kmetichettaEnergia (A–G): A

CONSUMO DEL TEST 11113

6,4 l/100 km autonomia 953 km

serbatoio: 61 litri

TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger

La coda sembra esitare tra una SUV e una station. Molto pratico il sistema di comando del bagagliaio. Un vano dalla capacità media, ma facilmente accessibile.

BMW X1 sDrive 20d in dettaglioABITACOLO 11123 Presentazione sobria e

sportiva, ma si notano plastiche dure. Ampia da-

vanti, l’abitabilità è solo corretta dietro, con spa-

zio concepito piuttosto per 2 passeggeri. Divano

regolabile. Volume bagagliaio medio (420 l).

COMFORT 11123 Con il telaio sport e gomme

runflat le sospensioni risultano troppo rigide.

Rumoroso, il motore diesel si rivela discreto in

autostrada grazie alla rapportatura lunga.

EQUIPAGGIAMENTO 11133 Mentre la tecno-

logia atta a ridurre i consumi è innovatrice, la do-

tazione si limita al necessario. Oltre a radio/CD,

computer di bordo, climatizzatore (manuale!) e

cerchi in lega, la maggior parte degli accessori è

ottenibile su richiesta a prezzo forte.

PRESTAZIONI 11113 L’unità diesel da 177

CV brilla per accelerazione, ripresa e capacità di

muoversi a basso regime. Il cambio dalla rappor-

tatura disuguale (seconda troppo corta, quinta e

sesta troppo lunghe) meriterebbe un comando

più facile. Consumo veramente moderato.

COMPORTAMENTO 11113 La trazione po-

steriore equilibrata evidenzia una agilità e com-

portamento efficace. I comandi del cambio, ster-

zo e frizione richiedono una buona dose di forza.

SICUREZZA 11113 All’infuori dei poggiate-

sta posteriori non regolabili, l’equipaggiamento

è completo e conforme al miglior standard tec-

nologico.

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��

108cm

�92–114cm

104cm

� 60–86cm

passo 276cm� �

lungh. 445cm (larg. 180cm)� �

15

5cm

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Pubblicità

Page 20: Touring 01/2010 italiano

20 test e tecnica | touring 1 | 14 gennaio 2010

La Chevrolet Spark abbandona il design adolescenziale.

La Chevrolet che sprizza scintilleChevrolet Spark A livello estetico la

nuovissima utilitaria con il cravattino

dorato sulla calandra non ha niente in

comune con la sua antenata Matiz.

Invece del design carino-banale della

ex-Daewoo la piccola Chevy Spark lun-

ga 3,64 m punta su uno stile tagliente

con proiettori puntati all’indietro e coda

spigolosa. L’abitacolo è ben ordinato e

risulta futuristico grazie ai materiali

utilizzati. Salta all’occhio una specie di

consolle da gioco dietro al volante che

visualizza la strumentazione abituale.

Oltre al design originale va sottolineato

il prezzo che parte da 13990 franchi

per i modelli disponibili dalla primavera

prossima; sarà di aiuto per conquistare

una quota di mercato nel segmento

molto combattuto delle utilitarie.

A livello di motorizzazione gli inge-

gneri coreani hanno potenziato il pro-

pulsore a tre cilindri della Matiz, facen-

dolo diventare un quattro cilindri. Nella

guida in città, indubbiamente il terreno

prediletto della Spark, il motore un po’

rumoroso da 68 oppure 81 CV si batte

egregiamente.

Tuttavia la piccola Chevrolet, che evi-

denzia qualche impuntatura del cambio,

è un po’ a disagio fuori abitato. In que-

sto ambito fa fatica a salire di giri. Sarà

da vedere se la piccola Spark saprà con-

quistare il pubblico svizzero malgrado

l’ESP non di serie e il consumo poco ri-

voluzionario. pam

Chevrolet Spark: utilitaria, 5 porte Motori: 1.0 (68 CV) e 1.2 (81 CV) a benzina,cambio a 5 marce. Prezzo: da 12990 fr. (edizione speciale da aprile 2010) fino a 17390 fr.

›L’evidente egemonia dell’ESP, ossia deldispositivo elettronico di stabilità, si preci-sa. Un’inchiesta del TCS ha posto in eviden-za che la quota dei veicoli disponibili contale dispositivo di assistenza alla guida èaumentata del 5% rispetto all’anno scorso.Anzitutto conosciuto con la sigla ESP, maanche con altre denominazioni (DSC, PSM,VSA ecc.), questo dispositivo si incarica dimantenere la traiettoria del veicolo senzache il conducente debba intervenire. Unaiuto prezioso che previene le perdite delcontrollo e i testa coda sulle strade scivolo-se o in caso di velocità inadeguata.

Quasi generalizzato | Riservato inizial-mente ai modelli alto di gamma, l’ESP figu-ra oggi fra gli equipaggiamenti di base. Èquanto si verifica nei segmenti automobili-stici superiori dove la totalità dei modelline è dotata di serie. Secondo l’inchiesta del TCS questa proporzione, in costante aumento, raggiunge il 92% sulle vetturecompatte e il 95% su coupé e cabriolet. Se siè rilevato che il 9% delle monovolume e deifuoristrada non dispone di serie dell’ESP,la proporzione è ancora del 22% fra le citta-dine e le microcittadine. Tuttavia la metà diquesti modelli possono esserne dotati inopzione con una spesa che va 500 a 1000franchi. Un buon investimento perché anche le piccole vetture possono avere pro-blemi di stabilità. Questa lacuna dovrebbe

appartenere presto al passato. Dal novem-bre 2011 tutte le vetture nuove immatrico-late nell’Unione europea dovranno disporredi ESP. La disposizione verrà applicata pu-re in Svizzera, dal momento che il 98% delleomologazioni secondo il tipo di vettura sibasa sull’applicazione delle norme UE. Difatto, l’ESP sarà dunque ben presto la rego-la.‹ MOH/TCS c+p

ESP per tutti!Angelo custode di provata efficienza, l’antislittamento(ESP) guadagna terreno ed equipaggia l’85% delle autonuove offerte in Svizzera. Solo le cittadine sono in coda.

Anche se l’ESP non può modificare le leggi della fisica, il suo intervento è spesso salutare.

foto

ald

Come funziona

Messo a punto dal gruppo Bosch, l’ESP

si è diffuso dalla metà degli anni Novan-

ta. Questo sistema ha il compito di cor-

reggere la traiettoria dell’auto agendo

sul sistema di frenata e sulla regolazio-

ne del motore. Oltre ai sensori che infor-

mano la centralina ABS sulla velocità di

rotazione delle ruote, l’ESP dispone di

sensori aggiuntivi che sorvegliano l’an-

golo di sterzata, la velocità d’imbardata

e l’accelerazione trasversale. Questi

dati e altri parametri vengono analizza-

ti da un calcolatore. Se è il caso, l’ESP

inserisce una frenata che agisce selet-

tivamente e in modo indipendente sulle

ruote. In caso di perdita di stabilità

dell’asse posteriore il sistema decelera,

ad esempio, la ruota anteriore esterna

per ristabilire la traiettoria. MOH

Page 21: Touring 01/2010 italiano

14 gennaio 2010 | touring 1 | test e tecnica 21

foto

MO

H

› La diffusione su larga scala delle vettureibride ed elettriche è musica del futuro, unfuturo ancora lontano per i modelli a idro-geno (pila a combustibile). In quest’attesa edi fronte alle nuove esigenze europee sulCO2 le odierne vetture presentano progres-sivamente tutta una serie di innovazioniche contribuiscono a ridurre il consumo.Spesso poco spettacolari, queste misurehanno comunque effetti tutt’altro che tra-scurabili perché non sono isolate. Si trattadi un processo che fa parte di una politicadi ottimizzazione a lungo termine dei moto-ri termici ritenuti in grado di svolgere unruolo dominante nel futuro.

I modelli a debole consumo commercia-lizzati sotto diversi marchi ecologici (Effi-cient Dynamics, ecoFlex ecc.) costituisconola soluzione più frequente. E limitandosi auna batteria di modifiche tecniche relativa-mente semplici (gestione ottimizzata del

motore, rapporti del cambio allungati,pneumatici verdi) questi modelli rivendica-no consumi di fabbrica impressionanti,sull’esempio dei 3,8 l/100 km e 99 g/km diCO2 della Golf Bluemotion II. In questo ca-so, la Volkswagen si è spinta ad aggiungereil ricupero dell’energia in fase di frenata eun dispositivo di arresto del motore duran-te le soste. Questa tecnologia start/stop è invoga presso la maggior parte dei costrutto-ri e fa la sua comparsa su di un numero cre-scente di nuovi modelli. Il risparmio di con-sumo previsto può raggiungere circa il 15%nella rete urbana.

Motori ottimizzati | Talune marche ap-plicano modifiche più conseguenti. Così ilgruppo Fiat ha appena lanciato la linea dimotori a benzina MultiAir. Questa tecnolo-gia fa ricorso a una gestione elettro-idrau-lica delle valvole che vengono disaccoppia-

te dall’albero a camme. La miscela aria/car-burante viene regolata direttamente dallevalvole di ammissione. Inoltre si rinunciaalla farfalla dei gas, cosa che riduce le per-dite. Risultato: il costruttore annuncia unaumento di potenza (10%) e di coppia (15%)con riduzioni di consumo e di CO2 valutatenella misura del 10%. La Fiat intende esten-dere questa tecnologia a tutti i motori delgruppo e, ulteriormente, ai diesel.

In un registro più anedottico, menzione-remo l’inedita batteria di avviamento litio-ioni della Porsche. Alleggerita di una deci-na di chili rispetto a una batteria standardpromette pure una maggior durata. Resta-no da sborsare… 3121 fr. Come dimostranole due prove di cui ci occupiamo più sotto,va precisato che il consumo nella guidaquotidiana dei modelli ecologici può diffe-rire sensibilmente dai dati di fabbrica otte-nuti secondo cicli normalizzati.‹ MOH

Alla fiera della sobrietàIn attesa di maggiori aperture tecnologiche, i costruttori automobilistici s’ingegnanoad applicare misure che ottimizzano il rendimento delle attuali vetture.

La MiTo MultiAir associa bassi consumi a sportività.

Campione di downsizingAlfa Romeo MiTo 1.4 MultiAir Ingannevole questa piccola

1,4 l turbo fornisce sorprendenti riprese già a regime mini-

mo. Una disponibilità insospettata su di un motore a benzina

che abbina prestazioni sportive. Se il consumo è moderato,

resta però lontano dai 5,6 l/100 km promessi, malgrado

l’apporto del sistema start/stop.

Positivo: motore con carattere e riprese vigorose, presta-

zioni, emissioni di CO2 (fabbrica), comportamento e stile

briosi Negativo: consumo deludente, comando del cambio,

sospensione rigida, abitabilità posteriore.

Tecnica: cittadina; 1,4 l turbo benzina, 135 CV, 206 Nm a1750/min; cambio a 5 marce; da 0 a 100 km/h in 8,4 s Consumoin prova: 7,7 l/100 km, autonomia 584 km; emissioni di CO2

(fabbrica): 129 g/km Prezzo: 26900 fr. (1.4 MultiAir Distinctive).

Super economica, la Golf Bluemotion non è affatto spartana.

Un vero cammello!VW Golf 1.6 TDI Bluemotion Capace di consumi ultrabas-

si, la Bluemotion II guadagna ancora 3 dl. Malgrado una

mancanza di ripresa in fase di avviamento, il diesel common

rail si distingue per l’abbassamento del regime minimo e si

guida fluidamente. Soglia di redditività da valutare bene.

Positivo: diesel molto sobrio, autonomia di oltre 1000 km,

prestazioni decenti, comfort di marcia e insonorizzazione,

abitabilità posteriore Negativo: prezzo conseguente, so-

vraccosto non eccessivo ma difficile da rendere redditizio,

equipaggiamento medio.

Tecnica: berlina compatta; 1,6 l turbodiesel, 105 CV, 250 Nm a1500/min; cambio a 5 marce; da 0 a 100 km/h in 11,3 s Consumoin prova: 5,3 l/100 km, autonomia 1037 km; emissioni di CO2

(fabbrica): 99 g/km Prezzo: 34400 fr. (Bluemotion Comfortline).

Page 22: Touring 01/2010 italiano

22 viaggio dei lettori | touring 1 | 14 gennaio 2010

›A Kirkenes, città all’estremo nord-est del-la Norvegia, si ha la sensazione che la guer-ra fredda non sia mai terminata. Il vicinoposto di frontiera con la Russia è ancora altamente sorvegliato; inimmaginabile pas-sare dall’altra parte per gettarvi un’occhia-ta. I cartelli sono categorici: «Accesso vieta-to senza autorizzazione». E nel caso qualcu-no si facesse qualche illusione, ci pensano isoldati di guardia a toglierla. Ci si accon-tenta, dunque, di ammirare da lontano lefitte distese di foreste che ricoprono questoangolo di ex Unione Sovietica.

Probabilmente si arriva a Kirkenes abi-tuati «troppo bene», visto che con il nostroviaggio dei lettori in pochi giorni si attra-versano le frontiere di Svezia, Finlandia eNorvegia senza quasi accorgersene (cfr.programma dettagliato a pag. 25). Ancheperché, nonostante le diverse bandiere nazionali, ci si trova sempre e comunque inLapponia, la terra del popolo dei Sami, igrandi allevatori di renne. Oltretutto il gior-no prima si è respirata tutt’altra atmosferadurante la tappa a Rovaniemi, nel simpati-co villaggio di Santa Claus dove arrivano leletterine natalizie dei bambini di tutto ilmondo.

Meglio allora allontanarsi da questo luo-go di tensioni, per dedicarsi alla più serenavisita di un vicino allevamento di cani daslitta, dove i simpatici animali ci accolgonocon guaiti e scodinzolii di gioia. Un calo -roso benvenuto ce lo riservano anche gli al-levatori Sami, che ci invitano all’interno della loro tenda tradizionale, davanti allaquale pascola l’immancabile renna.

A bordo | Kirkenes è anche il capolineadelle famose navi Hurtigruten, un «must»della «mobilità alla norvegese» che non sipuò fare a meno di sperimentare. Nata oltreun secolo fa per il trasporto della posta edelle merci nei villaggi dei fiordi oltre ilCircolo Polare Artico, la compagnia di navi-gazione Hurtigruten servì ben presto ancheal trasporto di passeggeri. Ed oggi si è trasformata in una vera e propria linea dicrociera tra Kirkenes e Bergen (e viceversa),con navi dotate di cabine confortevoli e unservizio di ristorazione di prim’ordine. Ilmezzo ideale per visitare i suggestivi pae-saggi della costa, grazie ai continui scali ealle numerose proposte di escursioni orga-nizzate giornalmente. Il tutto alla luce sem-

Sotto il sole delMandrie di renne, foreste incantate, fiordi spettacolari e perfino la casa di Babbo Natale:sono alcuni dei punti salienti di questo viaggiodei lettori di «Touring» in Scandinavia. Dove il sole non tramonta mai.

foto

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Un Sami in costume tradizionale lappone e l’inseparabile renna; questo popolo vive tra Svezia,Finlandia, Norvegia e Russia. A destra: Capo Nord, il punto più settentrionale d’Europa.continua a pagina 24

Page 23: Touring 01/2010 italiano

14 gennaio 2010 | touring 1 | viaggio dei lettori 23

Passeggeri sul ponte della «MS Trollfjord» ammirano gli spettacolari panorami comodamente allungati sugli sdrai; con il sole che non tramonta mai.

Le tipiche casette variopinte della costa norvegese sembrano uscite direttamente da un libro di favole.

grande Nord

L’imponente cattedrale medievale di Trondheim, dove sono sepolti i primi monarchi della Norvegia.

Page 24: Touring 01/2010 italiano

24 viaggio dei lettori | touring 1 | 14 gennaio 2010

La grande nave Hurtigruten avanza lentamente nella stretta gola d’accesso al Trollfjord.

pre accesa del «sole di mezzanotte», con l’a-stro che in estate non tramonta mai oltrel’orizzonte del mare. Già di per sé un’espe-rienza che marca indelebilmente i ricordi di questo viaggio.

Tra le gite proposte vale sicuramente lapena prenotare quella per Capo Nord, estre-ma punta settentrionale del continente europeo. Un luogo tra i più magici della Ter-ra, che si assapora pienamente di buonmattino, facendo colazione nel ristorantepanoramico situato sulla falesia a stra-piombo sull’immensità dell’Oceano incre-spato dai venti. Favolosi anche i paesaggiselvaggi, abitati unicamente dai Sami e dal-le loro mandrie di renne, tra lo scalo di Hon-ningsvag e Hammerfest, la città più setten-trionale del mondo.

Tra i fiordi | La navigazione sulla «MSTrollfjord» è quanto di più rilassante si possa immaginare. Poiché si naviga nel re-ticolo di bracci di mare, scogli e insenatureche caratterizza la frastagliata costa norve-gese, la riva è sempre ben in vista. Paesag-gi meravigliosi sfilano davanti agli occhimentre si sta comodamente su uno sdraiosul ponte. Sullo sfondo, l’azzurro scuro delmare si fa strada nel verde intenso dellaterraferma, mentre alti picchi fanno da co-rona alle profonde insenature dei fiordi.Ogni tanto scorrono sulla riva gruppi di ca-sette di legno dipinte con vivaci tonalità.

Una sintesi perfetta di tutte le bellezzenaturalistiche di questa regione, un temporegno dei Vichinghi, la si trova sulle isoleVesteralen. Mentre l’aspetto umano è benrappresentato nei porticcioli di pescatori dimerluzzo sulla costa e nelle fattorie conta-

dine all’interno. Apparentemente la vita visi svolge ancora a ritmi a misura d’uomo.

Prima di arrivare a Svolvaer, sulle isoleLofoten, viene offerto ai croceristi uno de-gli spettacoli più incredibili di questa cro-ciera. Infatti, la possente nave si infila inuna strettissima gola tra due maestose pareti rocciose. Sembra quasi che rischi dirimanervi incastrata a causa della sua mo-le. Ma, improvvisamente, allo sguardo deipasseggeri si apre in tutto il suo splendoreil Trollfjord, di cui la nostra nave porta or-gogliosamente il nome. «Mozzafiato» è l’u-nica parola per descrivere la paradisiacabellezza di questo fiordo.

Finale reale | Tornati a sud del Circolo polare artico, non senza aver debitamentefesteggiato la circostanza con un aperitivosul ponte e lunghi colpi di sirena, un altrospettacolo della natura è offerto dall’arci-pelago Vega, un labirinto di 6500 isole, iso-

lotti e scogli dichiarato patrimonio dell’U-nesco. E poco dopo aver lasciato le Vega, ecco che un’altra emozione viene regalataai passeggeri dalla catena montuosa delle«Sette sorelle»: pare di essere tornati inSvizzera!

A malincuore ci si rende allora conto cheil viaggio è quasi terminato. Per fortuna tranoi e Bergen c’è ancora Trondheim, l’anticacapitale del regno di Norvegia. Sbarcati quici accorgiamo di aver perso l’abitudine altraffico e alla gente impaziente che aspettaai semafori. Ci dirigiamo, allora, verso leguglie dell’imponente cattedrale medievaleche troneggiano sulla città. E vi entriamoper rendere omaggio alle tombe dei primi redi Norvegia, un paese che conferisce unastraordinaria attenzione alla natura e allesue risorse.‹ Antonio Campagnuolo

Questo viaggio è stato realizzato con il sostegno del tour operator Kontiki.

continua da pagina 22

Tra le bellezze della Scandinavia

Sulla funivia più lunga del mondo: è una delle principali attrazioni

di questo viaggio dei lettori di «Touring»: uno spettacolare viaggio so-

praelevato a Linbana, sulla cabinovia più lunga del mondo con oltre 13

km su laghi e foreste. La chiesa più a Nord: se la natura è la protagoni-

sta principale della Scandinavia, non mancano le sorprese storico-cultu-

rali. Ad esempio, la piccola chiesa di Trondenes, sulle isole Vesteralen,

è il luogo di culto d’epoca medievale più a Nord del mondo. Edificata in

stile gotico nel 1220, sorge in posizione suggestiva sulle sponde di una

penisola un tempo abitata dai Vichinghi. Viaggio dei lettori di Touring:il nostro viaggio accompagnato di 12 giorni, dal 6 al 17 agosto 2010, of-

fre una scelta di tappe e di esperienze che ben rispecchiano la varietà

della Scandinavia: la Lapponia, l’Artico, i fiordi. Chi vuole può prolunga-

re di due giorni per uno straordinario viaggio in treno sull’altopiano tra

Bergen e Oslo. Informazioni: tel. 0844888333 o www.viaggi-tcs.ch. ac

Assieme alpresidente

Il presidente centrale del TCS, Niklaus

Lundsgaard-Hansen, ha stretti legami

con la Scandinavia. I suoi antenati,

compreso suo padre, sono originari del-

la Danimarca e ha visitato i paesi scan-

dinavi ripetutamente nella sua vita. Il

presidente parteciperà al viaggio dei

lettori di «Touring» e i soci del club

avranno la possibilità di scambiare con

lui esperienze ed opinioni riguardanti

il TCS e le sfide che lo attendono in fu-

turo. I partecipanti avranno dunque

l’occasione di abbinare il piacere del

viaggio ad una più approfondita cono-

scenza del loro club.

Page 25: Touring 01/2010 italiano

200 km

OsloStoccolma

Helsinki

UmeäFINLANDIA

SVEZIA

NORVEGIA

LuleäKemi

Rovaniemi

Saariselkä

Kirkenes

Capo Nord

isoleLofoten

isoleVega

Trondheim

Kristiansund

Bergen

14 gennaio 2010 | touring 1 | viaggio dei lettori 25

CON MAGGIORI SERVIZI� Sarà a bordo anche Niklaus

Lundsgaard-Hansen, presidentecentrale del TCS

� Viaggio accompagnato da Verena Gharbi, responsabile diViaggi TCS e André Leman, già direttore di Viaggi TCS

� A bordo di una nave Hurtigruten� Gita sulla funivia più lunga del

mondo� Un giorno con i Sami, inclusa

una cena al Kammi� Visita del rompighiaccio Sampo� Cena sotto la cupola di vetro

dell’Arktikum� Esclusiva cena d’addio per i

soci del TCS a Bergen

VIAGGIO: 6–17.8.2010PROLUNGAMENTO DEL VIAGGIO: 17–19.8.20101° giorno, ve: volo dalla Svizzeraa Umeä. Trasferimento in albergo.Visita della città.2° giorno, sa: viaggio a bordo della più lunga funivia del mondo(13 km) alla volta di Linbana e diLuleä.3° giorno, do: viaggio lungo ilgolfo di Botnia alla volta di Kemi.Visita del rompighiaccio Sampo.Continuazione del viaggio per Rovaniemi. La sera visita dell’Arktikum Museum e cena.4° giorno, lu: la mattina visita del«Santa Claus Village», il villaggiodi Babbo Natale. Continuazionedel viaggio per Saariselkä.5° giorno, ma: vivete per «un’in-tera giornata la vita dei Sami».

MeravigliosaScandinavia

12° giorno, ma: la mattina giro diBergen. Nel pomeriggio rientro inSvizzera o inizio del prolungamen-to per Oslo.

PROGRAMMA DEL PROLUNGAMENTO12° giorno, ma: la mattina, viaggioattraverso Bergen. Il pomeriggio,visita del Museo Edvard Grieg edella Chiesa di Fantoft.13° giorno, me: viaggio in treno attraverso 300 ponti da Bergen aOslo.14° giorno, gi: giro della città diOslo. Viaggio di ritorno in Svizzera.

Indimenticabile viaggio di 12 giorni attraverso l’affascinante mondo del Nord. Vi attendono la Lapponia e il suo popolo, l’Artico, il viaggio con le navi Hurtigruten e tanto altro ancora!

Per esempio con una visita guidataal parco nazionale e pesca nel lago.6° giorno, me: viaggio alla volta diKirkenes, situata nei pressi dellafrontiera russa. Inizio del viaggiocon una nave Hurtigruten.7° giorno, gi: Hurtigruten –escursioni facoltative, per esempioa Capo Nord.8° giorno, ve: Hurtigruten –escursioni facoltative, per esempiosulle isole Lofoten.9° giorno, sa: Hurtigruten –escursioni facoltative, per esempio sull’arcipelago delle Vega.10° giorno, do: Hurtigruten –escursioni facoltative, per esempioa Trondheim e a Kristiansund.11° giorno, lu: arrivo a Bergen nelpomeriggio. La sera, esclusiva cena d’addio per i soci del TCS.

* Vantaggio per

i soci TCS:

a chi prenota entro il 28 gennaio 2010

è concesso uno sconto di CHF 250.–*

(= CHF 5440.–)

Per maggiori informazioni sul viaggio dei lettori vedere il pro-gramma al sito: www.touring.ch

Prezzo a personaCabina interna I2, ponte 4/6/7: a occupazione doppia CHF 5690.–*suppl. singola: CHF 1590.–**

Cabina esterna L2, ponte 3/7: a occupazione doppia CHF 6290.–*suppl. singola: CHF 1890.–**

Cabina esterna J2, ponte 6/7: a occupazione doppia CHF 6290.–*suppl. singola: CHF 1890.–**

Cabina esterna N2, ponte 4/6: a occupazione doppia CHF 6390.–*suppl. singola: CHF 1890.–**

Cabina esterna P2, ponte 6: a occupazione doppia CHF 6590.–*suppl. singola: CHF 1990.–**

Cabina esterna U2, ponte 7/8: a occupazione doppia CHF 6890.–*suppl. singola: CHF 2090.–**

volo Ginevra–Zurigo: CHF 220.–(incl. tasse e IVA)

Tariffe per altre categorie di cabine su richiesta. Sconto per chi prenota entro il 28gennaio 2010:a occupazione singolaCHF 250.–*/ suppl. singola CHF 800.–**

Programma del prolungamentoin camera doppia: CHF 895.–suppl. singola: CHF 280.–

Compresi: � voli dalla/alla Svizze-ra � 6 pernottamenti in alberghi a3*** e a 4**** � 5 notti a bordodella nave nella categoria di cabinescelta � servizio e tasse � colazio-ne dal 2° al 12° giorno � pranzi epicnic dal 2° al 12° giorno � cenadal 1° all’11° giorno � aperitivo dibenvenuto e cena di addio � spo-stamenti a bordo di un modernopullman � tutti i trasferimenti, itour, le escursioni, i biglietti d’in-gresso e le visite � accompagnato-re TCS � esperta guida di linguatedesca o francese � ampia docu-mentazione.

Compresi nel prolungamento:� 2 pernottamenti in alberghi a4**** e a 5***** a Bergen e a Oslo� 2 prime colazioni; 1 pranzo e 1 cena � servizio e tasse � tutti i trasferimenti, i tour, i biglietti d’ingresso e le visite citati nel programma � accompagnatoreTCS � esperta guida di lingua tedesca o francese.

Consigliamo il Libretto ETI Europa.

Prenotazioni presso le filiali diKuoni, al numero 0418174660 oal sito www.touring.ch

Un viaggio di Viaggi TCS in collabora-zione con Kontiki-Saga Reisen AG, con riserva di modifiche di prezzo e di programma.

Page 26: Touring 01/2010 italiano

26 viaggi e tempo libero | touring 1 | 14 gennaio 2010

Viaggi dei lettori ed eventi 2010Visite a castelli, bici elettriche, crociere, golf o costeggiare la Scandinavia a bordo delle navi Hurtigruten. I nostri lettori possono scegliere tra un vasto catalogo di offerte dove e come trascorrere con «Touring» le loro meritate vacanze.

Egitto sconosciuto

Viaggi dei lettori di «Touring» Eventi

Per ulteriori informa -zioni: tel. 0418174660

(Lu–Ve 8.30–12.00, 13.30–18.00)

o al sito www.touring.ch

Viaggi: Gruppo 1: 10–21.2.2010Gruppo 2: 24.2–7.3.2010Gruppo 3: 10–21.3.2010da CHF 3940.–

Questo viaggio di 12 giorni vi farà

vivere forti emozioni. Vi attendo-

no incontri con persone straordi-

narie, una natura variegata e mol-

ta cultura. Potrete, poi, prolunga-

re questo senso di appagamento

con un’indimenticabile crociera

sul Nilo, da Luxor ad Assuan, a

bordo di un lussuoso veliero.

Aria del Mare del Nord

Viaggio: 12–22.8.2010da CHF 2815.–

Il viaggio di 11 giorni a bordo del-

la MS Sans Souci si snoda da Ber-

lino a Rügen e ritorno. Vivete le

antiche città anseatiche di Stetti-

no e di Stralsund, scoprite le in-

cantevoli spiagge, le fruscianti fo-

reste e le famose rocce cretacee

di Rügen, all’insegna del motto:

«sentirsi sereni e a proprio agio».

Meraviglie del Norde Hurtigruten

Viaggio: 6–17.8.2010da CHF 5440.–

Uno straordinario viaggio di 12

giorni in Scandinavia. Vi attendo-

no esperienze indimenticabili: la

Lapponia e il suo popolo, l’Artico,

il viaggio con le navi Hurtigruten

e tanto altro. Sarà a bordo anche

Niklaus Lundsgaard-Hansen,

presidente centrale del TCS e

grande conoscitore del Nord.

In bici elettrica fino al ghiacciaio

Viaggi: settimanalmente da4–25.7.2010 e 8 + 15.8.2010da CHF 1590.–

Scoprite l’Oberland Bernese e il

Vallese comodamente in sella a

una bicicletta elettrica. Il viaggio

di 5 giorni si svolge per monti e

per valli da Spiez a Riederalp, fino

all’Eggishorn, al passo del Grimsel

e ritorno. Tappe indimenticabili,

ottima cucina e comodi alloggi

fanno parte del quotidiano.

Castelli e parchiprussiani

Viaggi: Gruppo 1: 24.5–1.6.2010Gruppo 2: 2–10.6.2010 Gruppo 3: 4–12.6.2010da CHF 2900.–

Viaggio per gli amanti di parchi e

castelli. Nel corso dei secoli, in

Prussia grandi architetti e famosi

artisti hanno creato stupendi

giardini e splendidi manieri.

Durante 9 giorni, un confortevole

e lussuoso pullman partito dalla

Svizzera vi trasporterà da un

luogo all’altro.

Crociera attraversoil Mar Nero

Viaggio: 12–23.10.2010da CHF 1665.–

Anche quest’anno il noto fotogra-

fo Stefan Pfander continuerà a

darvi preziosi consigli. Durante la

crociera da Venezia a Odessa,

Jalta, Istanbul e Dubrovnik vi

saranno svelati molti segreti della

fotografia. Un viaggio indimenti-

cabile, denso di esperienze e con

tutti i comfort.

Military Tattoo a Edimburgo

Viaggio: 26–29.8.2010da CHF 1845.–

Venite con noi a Edimburgo. Ogni

anno nel mese d’agosto vi si svol-

ge il famoso Military Tattoo. Da

nessun’altra parte potrete vedere

centinaia di suonatori di cornamu-

sa che si esibiscono davanti allo

splendido scenario di un castello

illuminato dalla luce delle fiaccole.

Affascinante e indimenticabile.

Page 27: Touring 01/2010 italiano

14 gennaio 2010 | touring 1 | viaggi e tempo libero 27

›La Reeperbahn nel quartiere di St.Pauli, ritenuta l’attrazione turistica piùgettonata di Amburgo, non è più così inauge. Per lo meno di giorno. Oggi la mu-sica risuona direttamente sulle spondedell’Elba. Nel maggior cantiere d’Euro-pa sta sorgendo un nuovo quartiere: Ha-fencity. Tra vent’anni, su una superficiedi 1,9 milioni di metri quadri abiteran-no 12 mila persone e si creeranno 40 mi-la posti di lavoro. La più preziosa tra leperle architettoniche è la Filarmonicadegli architetti basilesi Herzog & deMeuron. Il concerto d’inaugurazione èprevisto per la prossima estate.

Qualcosa per tutti | Nella Speicher-stadt, il quartiere dei magazzini com-merciali, si trovano ancora merci tradi-zionali. Ma almeno la metà di queste costruzioni di mattoni rossi è occupatada: designer, performer, eleganti risto-ranti, caffè alla moda e da un museo

creato da ferrovieri appassionati. Men-tre gli uni si godono un musical sulle ri-ve dell’Elba, gli altri si dedicano al dolcefar niente. D’estate il porto di Amburgoassomiglia a un grande teatro all’apertodominato da gigantesche navi cargo, in-numerevoli gru e con il vecchio mercatodel pesce quale punto di riferimento. Seinizia a piovere, i visitatori cercano ri-paro nel quartiere dello shopping, co-perto da tettoie di vetro, sulle rive delfiume Alster. Amburgo è diventata riccagrazie al commercio. Nelle raffinateboutique e negli eleganti negozi si pos-sono trovare prodotti delle marche piùalla moda.‹ Christian Bützberger

Info TouringTutte le informazioni e la Hamburg Card al sito:www.hamburg-tourismus.de. Il nuovo MövenpickHotel Hamburg (camere da € 140, www.moeven-pick-hamburg.de) si trova in una storica torre-cisterna per la raccolta dell’acqua del XIX secolo. Ristoranti: www.doc-restaurant.de, www.poletto.de, www.fischmarkt-hamburg.de.

Due piccioni con una favaBerlino e Amburgo sono le città più visitate della Germania. Amburgo attrae con il suo fascino tipicamente marittimo e con il nuovo quartiere Hafencity, Berlino con la molteplicità di culture. E tutti amano la salsiccia al curry.

In alto: Duomo di Berlino nel Lustgarten sulle rivedella Sprea. Sotto: lo stand di salsicce «Curry 36»di Mehringdamm 36 a Berlino-Kreuzberg.

›Finalmente viene onorata la leggenda-ria salsiccia al curry: dallo scorso ago-sto nella capitale tedesca esiste un mu-seo dedicato a questo prodotto di cultodella cucina germanica. Ogni anno, iberlinesi (e i turisti) ne mangiano ben 70 milioni di porzioni. La pietanza, chedopo la Seconda guerra mondiale eraconsiderata il fast food del popolino,oggi viene addirittura servita nei ritrovidi altissima gastronomia. La salsicciaviene sbollentata in acqua e poi griglia-ta, con o senza pelle; si gusta accompa-gnata da patatine fritte e sommersa diketchup e maionese.

Città di tendenza | Anche senza il suo«Currywurst», Berlino ha fatto passi dagigante in campo turistico. «È diventatauna città di tendenza; nel solo mese diluglio 2009 abbiamo avuto oltre il 12%in più di ospiti, rispetto allo stesso pe-riodo dello scorso anno», dice Christian

Tänzler di Berlino Turismo. E non c’è dastupirsene. Da quando è caduto il Muro,nel 1989, la città è in continua crescitae diventa sempre più nota a livello pla-netario. Berlino non ha un solo centro,ne ha molti: Potsdamer Platz, Alexan-derplatz, Kurfürstendamm, Unter denLinden, il quartiere del Governo. Ma èpure una metropoli dal carattere rurale.Pensiamo all’Yorckschlösschen con unromantico giardino d’estate e musicajazz dal vivo, situato nel quartiere mul-ticulturale di Kreuzberg. A Berlino biso-gna avvicinarsi a poco a poco, per impa-rare ad amarla.‹ Peter Widmer

Info TouringRadisson Blu Hotel (da € 175/camera),www.berlin.radissonsas.com; Brechts Restaurant am Schiffbauerdamm,www.brechts.de; Restaurant Aigner am Gendar-menmarkt, www.aigner-gendarmenmarkt.de;Deutsches Currywurst-Museum, Schützen-strasse 70, www.currywurstmuseum.de; Curry 36 am Mehringdamm 36, www.curry36.de

Il vecchio ponte di ferro porta alla leggendariaSpeicherstadt, una caratteristica di Amburgo cosìcome il profilo delle navi e delle gru nel porto.

Currywurst: specialità di Berlino

La musica suona nell’Hafencity

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Page 28: Touring 01/2010 italiano

28 viaggi e tempo libero | touring 1 | 14 gennaio 2010

I cieli si tingono di rossoI profitti diminuiscono Giovanni Bisignani, presi-

dente dell’International Air Transport Association

(IATA), ritiene che le compagnie aeree abbiano su-

perato il momento più critico. Comunque resta rea-

lista: «Anche quest’anno le linee aeree, con un defi-

cit di 5,6 miliardi di dollari, saranno in rosso. Bisi-

gnani parte dal presupposto che si volerà di più, ma

che i profitti diminuiranno.

I villaggi igloo sono prontiCinque destinazioni svizzere Nel 1996 Adrian

Günter, con la costruzione del suo primo igloo a

Scuol, aveva suscitato scetticismo. Oggi dormire nel

ghiaccio è considerata un’esperienza straordinaria.

Si può pernottare nei villaggi igloo di: Davos-Klo-

sters, Engelberg, Gstaad, St. Moritz e Zermatt, co-

me pure in Andorra o in cima alla Zugspitze. Per far

sì che gli igloo siano protetti anche dalle bufere, ven-

gono utilizzate tremila tonnellate di neve. Informa-

zioni: tel. 0416122728 o www.iglu-dorf.com.

Novità Viaggi TCS

Viaggio in camperIn Sudafrica Anche quest’anno Viaggi TCS propone

(dal 15.9 all’8.10) un viaggio accompagnato in cam-

per attraverso il Sudafrica. Si può ammirare di tutto:

splendide città, regioni vinicole, fantastiche coste e

attraenti piazzole camper. Oltre alle due guide del

TCS, i coniugi Schimpf, è sempre presente anche un

meccanico. Richiedete il programma dettagliato

presso una delle filiali di Kuoni o per telefono al

numero 0844888333.

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Volare in forma

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L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.

Coloro che in vacanza vogliono essere

autonomi ed indipendenti noleggiano

un’automobile. Si consiglia loro di pre-

notare la vettura già prima della parten-

za, tramite l’agenzia viaggi oppure di-

rettamente presso il noleggiatore. Vale

sempre la pena di confrontare i prezzi, i

quali possono variare in modo conside-

revole.

Inoltre attenzione: nel caso di noleg-

gio in loco può succedere che la vettura

sia in uno stato deplorevole. Sull’isola di

Gran Canaria una volta mi è stata con-

segnata un’automobile i cui pneumatici

erano ormai completamente privi del

profilo. Di conseguenza, in occasione

della consegna della vettura bisogna

procedere assolutamente a due verifi-

che: il veicolo soddisfa i requisiti minimi

di sicurezza ed è privo di difetti?

Veicoli con i pneumatici consumati,

con l’impianto d’illuminazione non fun-

zionante, con lo sterzo oppure con i fre-

ni difettosi non vanno accettati. Se si è

in inverno bisogna verificare se l’auto-

mobile sia dotata di gomme per la neve.

Ai fini della sicurezza è inoltre necessa-

rio che il veicolo abbia cinture di sicu-

rezza per tutti i passeggeri. Se qualcosa

non funziona pretendete un’altra vettu-

ra, anche quando il noleggiatore insiste

nell’affermare che il veicolo è in ordine.

Infatti, nel caso di un incidente voi siete

responsabili quali conducenti e non

potete poi ribaltare la colpa sul noleg-

giatore.

Per evitare complicazioni, al momen-

to della riconsegna del veicolo è oppor-

tuno verificare accuratamente lo stato

generale del medesimo. Eventuali danni

alla vernice, alla carrozzeria, al para-

brezza o ai sedili vanno indicati in una li-

sta di difetti. Fate firmare tale lista al

noleggiatore. Fotografate i difetti. Forse

con queste precauzioni perderete una

decina di minuti delle vostre vacanze,

ma potrete risparmiare mesi o anni di

fastidiose procedure.

il consulenteUrs-Peter Inderbitzin

Quando le gomme dell’auto a nolosono consumate

Page 29: Touring 01/2010 italiano

A sinistra: Trogir ospita il complesso gotico-romanico meglio conservato dell’Europa Centrale. In alto: Zagabria, con 780 mila abitanti la capitale della Croazia. In basso: la pittoresca penisola di Primosten sorge fra Trogir e Sibenik.

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14 gennaio 2010 | touring 1 | viaggi e tempo libero 29

›Mi chiedo chi possa avere l’assurda ideadi salire in treno a Zurigo e di scendere tre-dici ore dopo a Zagabria, la capitale dellaCroazia, quando ci si potrebbe arrivare inun’ora e mezzo d’aereo? Eppure quest’ideanon è poi tanto assurda, perché coloro chehanno tempo a disposizione e desideranosperimentare la sensazione della distanza,risparmiandosi però lo stress di una lungaguida al volante di un’automobile, appro-fittano del vagone letto per giungere como-damente in Croazia.

Zagabria l’azzurra | Quello che più col-pisce a Zagabria è il predominante coloreazzurro. Lo si trova nello stemma della cittàed è ben visibile dappertutto durante un giro attraverso le strade. Tram, autobus ela piccola ferrovia a cremagliera sono blu.Un’altra curiosità del centro culturale, eco-nomico e politico della Repubblica croatasono i lampioni a gas del XIX secolo, chedominano le strade della città alta: ognigiorno al tramonto due «accenditori» illu-minano oltre 200 lampioni. Tuttavia, il no-stro tentativo di fotografare uno di questi

addetti al lavoro fallisce a causa della suamancanza di collaborazione…

Viaggio sereno | Si prova un senso ditranquillità durante il comodo viaggio intreno Pendolino, della durata di cinque oree mezzo, da Zagabria a Spalato. Per fortunail tragitto si svolge a velocità contenuta,perché il continuo cambiamento di scena-rio dalle colline agli altipiani fino alla floramediterranea è da mozzare il fiato. Il cuoredella regione della Dalmazia centrale è Spa-lato con il palazzo di Diocleziano, dichiara-

to patrimonio dell’umanità. Bisogna inveceabituarsi agli artistici lampioni stradali sullungomare, fiancheggiato da palme, con isuoi bar all’aperto. Proseguendo il viaggioverso la baia di Kvarner con la città di Opa-tija (Abbazia in italiano), l’elegante destina-zione turistica, si incontrano splendide località: Trogir, chiamata la «città museo»,Sibenik la «corona di pietra», il parco nazio-nale di Krka con le meravigliose cascate. Vedere la Croazia una sola volta non basta,si è quasi «costretti» a ritornare.‹

Peter Widmer

Croazia da mozzafiatoIsole, insenature, mare, cascate e colline: questa è la Croazia, un gioiello incastonato sulle coste del Mediterraneo. Impressioni di un viaggio in treno.

Dalla Svizzera alla Croazia in treno

Partenza da Zurigo: 20.40 Arrivo a Zagabria: l’indomani

alle 10.34 Partenza da Zagabria in Pendolino: 6.50

Arrivo a Spalato: 12.20 Ritorno in Svizzera da Opatija-

Matulj: 13.08 Arrivo e partenza da Graz: 19.23/22.28

A Zurigo: l’indomani alle 9.20 Indirizzi: www.ffs.ch,

www.hznet.hr, www.croazia.hr; Hotel Regent Esplanade, Zagabria:

www.regenthotels.com; Hotel Park, Spalato: www.hotelpark-split.hr;

Vestibul Palace, Spalato: www.vestibulpalace.com; Hotel Astoria, Opatija:

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Page 30: Touring 01/2010 italiano

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Page 31: Touring 01/2010 italiano

14 gennaio 2010 | touring 1 | sezione ticino 31

La Sezione Ticino del TCS propone ai giova-ni di 16–18 anni dei corsi di preparazioneall’esame teorico ufficiale nel Villaggio divacanze TCS a Scruengo-Piotta, con eserci-tazioni pratiche sulla pista dell’aeroportodi Ambrì. Il corso dura una settimana e siconclude con l’esame presso la Sezione del-la Circolazione a Camorino. La prova teori-ca è uguale per le categorie di licenze A1(scooter) e B (automobile). Se si superal’esame per la cat. A1, questo è già valido a18 anni per la categoria B. I temi di lezione:• Segnaletica stradale e regole della circo-

lazione. Educazione alla guida difensiva.Esercitazione dei test su computer conprogramma d’esame ufficiale.

• Corso soccorritori. • Introduzione alla guida pratica di auto e

scooter: esercizi e manovre di base con ilsistema «Fahrhof-TCS» (guida da soli),con sorveglianza ed assistenza dei mae-stri conducenti del TCS.

• Struttura e funzionamento di auto e scoo-ter. Nozioni pratiche per eseguire piccolicontrolli, per un corretto funzionamento,manutenzione onde evitare panne.

• Ruolo educativo della polizia: compiti,prevenzione stradale, cause d’incidenti,eccessi di velocità, conseguenze.

• Le leggi fisiche governanti la marcia di unveicolo. Dimostrazione pratica dei corsidi perfezionamento della guida «TrainingTCS».

• Norme della circolazione stradale; multee provvedimenti disciplinari. Assicura-zioni obbligatorie e facoltative. Diritti edoveri dell’assicurato.

• Uso appropriato degli estintori con dimo-strazione pratica.

• Consigli di un medico per la guida sicura.Posizione nell’abitacolo, riposo, eccessidi consumo di alcool, droghe, medica-menti. Fattori esterni. Percezione visiva.

• Mobilità sostenibile. Prepararsi per unviaggio. Acquisto e costi di manutenzionedell’automobile. Riparazioni e rapporticon i garagisti.

Date: Q1: 3–9 aprile, Q2: 19–25 giugno, Q3: 26 giugno–2 luglio, Q4: 7–13 agosto, Q5: 14–20 agosto,Q6: 21–27 agosto, Q7: 30 ottobre–5 novembre.Costo: Figli di soci: fr. 880, Soci Junior: fr. 860(Associazione junior fr. 10 l’anno con vignetta RC e Velo Assistance). Iscrizioni e informazioni: Centro TCS Rivera;www.tcs-ticino.ch; tel. 0919359121

Debutto al volante

In primavera si conoscerà in dettaglio la

proposta che il Consiglio federale farà

nell’ambito di «Via Sicura» sull’obbligo

del casco per i ciclisti. Nella fase di con-

sultazione TCS e Pro Velo s’erano oppo-

ste, pur non mettendo in dubbio l’utilità

di questa protezione – per cui continue-

ranno le campagne di sensibilizzazione.

Ma ciò che disturba è il voler introdurre

nella legge sulla circolazione stradale

l’ennesima misura coercitiva che la po-

lizia non sarà in grado di far applicare.

Esempi ce ne sono a iosa. Qualcuno ha

mai visto un agente di polizia multare

un pedone che attraversa con il rosso?

Oppure sanzionare un ciclista che viag-

gia fra i pedoni sul marciapiede? O fer-

mare scooteristi e motociclisti che per-

corrono le corsie dei bus?

La problematica comporta altri aspet-

ti negativi, in particolare l’abbandono

della pratica del ciclismo. Ciò è stato

ampiamente costatato in Australia e

Nuova Zelanda ed ora anche in Canada.

Infatti, nelle provincie canadesi in cui la

legge impone di portare il casco, è stato

registrato un marcato effetto dissuasivo

tra i ragazzi ed i loro genitori, che fini-

scono con l’abbandonare l’uso della bici.

Nel Québec, popolosa provincia franco-

fona nota a molti ciclisti europei per la

bellezza dei suoi itinerari ciclabili, c’è

stata la levata di scudi di «Velo Québec»

contro la proposta del ministro dei tra-

sporti. Con dati alla mano ha dimostrato

che tale misura finirebbe per danneggia-

re la categoria, allontanando un gran nu-

mero di praticanti. L’associazione ritie-

ne che una legge del genere sia di fatto

inapplicabile perché mancano le risorse

di polizia, in termine di uomini, per dedi-

carsi a controlli mirati. Renato Gazzola

Casco ciclisti: già polemichein Canada

Allarme «due fasi»Dalle statistiche nazionali emanate

dall’ASA risulta che molti giovani neo-

patentati attendono fino quasi alla fine

del periodo di prova prima di frequen-

tare il secondo giorno di formazione. È

già capitato che alcuni hanno trovato

serie difficoltà nel trovare un posto pri-

ma della data di scadenza e qualcuno

ha addirittura dovuto ricominciare tut-

to daccapo! Rivolgiamo quindi un ap-

pello ad iscriversi in tempo, ricordando

che il secondo giorno di formazione si

svolge nel Centro TCS di Rivera. Costo:

non socio fr. 340; figli di soci fr. 300;

soci Cooldown Club fr. 280. Supple-

mento week-end: fr. 20.00. Pranzo of-

ferto. Date, iscrizioni e informazioni:

0919359121; www.tcs-ticino.ch

Sono aperte le iscrizioni per i corsi Junior Driving 2010. I ragazzi di 16–17 anni possono già effettuare l’esame teoricoper la patente dell’auto o dello scooter.

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Page 32: Touring 01/2010 italiano

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Caratteristiche tecniche:• peso netto: 112 kg• sopporta fi no a 150 kg di peso corporeo• dimensioni piattaforma: 83 x 28 x 60 cm (L x A x P)• altezza: 150 cm• con certifi cazioni UE, S+• garanzia: 2 anni

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Page 34: Touring 01/2010 italiano

34 club e soci | touring 1 | 14 gennaio 2010

› Sono «giovani» tra i 65 e gli 85 anni e que-sto pomeriggio sono seduti sui banchi diuno dei tanti centri tecnici del TCS: otto soci di una sezione locale del Touring ClubSvizzero. Sette uomini e una donna. «Guida-re oggi» si chiama l’ormai leggendario cor-so. «Voglio riconoscere e colmare alcune lacune cognitive», spiega uno dei frequen-tatori del corso durante l’iniziale giro dipresentazioni.

«Sono presenti perlopiù persone che nonne hanno neppure troppo bisogno», affermail responsabile del corso Hanspeter Wälti.Costui è dal 1992 collaboratore dei centritecnici del TCS, esperto di veicoli e maestrodi guida. Non è solo grigia teoria, quello sucui saranno aggiornati nel corso di questamezza giornata. Durante un’oretta di guida,quattro esperti maestri conducenti accom-pagneranno gli alunni rendendoli attenti su eventuali lacune, errori oppure «vizi» al volante.

Emergono i tabù | Si inizia la parte teo-rica redigendo un questionario, dove spic-cano alcune nuove regole oppure ne vengo-no ripassate altre dimenticate. Uno dei temipreferiti è, naturalmente, quello che riguar-da la modalità di circolare in una rotonda,un luogo in cui molti tra i più anziani hannodifficoltà.

Un filmato proiettato in classe spiega aipartecipanti al corso come confrontarsicorrettamente con certe situazioni quoti-

diane; ed alla fine anche i tabù vengono alpettine: «Guidare sotto medicamenti è untema importante quando si è vecchi», osser-va Hanspeter Wälti. E ancora: «Se dovesteavere paure o non vi sentite più tanto sicu-ri, non esitate ad evitare le ore di punta e acircolare di notte», consiglia lo specialistadel TCS.

Mentre la metà del motivato ed attivogruppo di partecipanti rinfrescano le loronozioni e si scambiano esperienze, gli altri

Al volante conpiù padronanzaCondizioni del traffico sempre più difficili e nuove normesono una sfida per gli automobilisti più anziani. Un corsodel TCS aiuta a chiarire i dubbi.

Durante la parte teorica viene ovviamente affrontato il sempre attuale tema delle rotonde.

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«Ritengo un corso del genere assolutamente utile.Anche se, come me, si è tanto in giro sulla strada, durante la guida di controllosi nota che si è diventati unpo’ negligenti»

«Il medico di famiglia mi haesortato a frequentare il corso ed ora so a che puntosono. Un giorno dovrò smettere. Già adesso nonguido più sulle lunghe distanze e di notte»

Ruth Hegi,classe 1943

Robert Künzli, classe 1924

Page 35: Touring 01/2010 italiano

14 gennaio 2010 | touring 1 | club e soci 35

Durante la guida con un maestro conducente il frequentatore del corso ha l’opportunità di farsi analizzare lo stile di guida in modo neutrale.

«Mi serviva una confermaconcreta. Oggi erano soddisfatti di me. La lezione ricevuta: devo ricominciare a guardarmi dietro le spalle e a girare la testa»

auto o le biciclette che provengono da die-tro non si vedono o si vedono male.

Un’opportunità | Tuttavia, alcuni dei volontari che partecipavano al corso, du-rante la guida accompagnata hanno evi-denziato mancanze qua e là e devono sepa-rarsi da alcune cattive abitudini. Ma inquesto corso vale la regola della discrezio-ne e per gli interessati ci sarà una secondaparte dove si discuterà l’esercitazione aquattr’occhi, tra istruttore di guida e con-ducente. E allora chi ha una cattiva valuta-zione non deve preoccuparsi che qualcosavenga comunicato a terzi. Spetta poi adogni singolo partecipante trarre le proprieconclusioni sulla base della prestazionefornita.‹ Heinz W. Müller

Info TouringI corsi del TCS «Guidare oggi» sono organizzati danumerose sezioni, generalmente a partire da prima-vera (iscriversi in tempo). Da 65 anni: sconto di 50fr. del Fondo di sicurezza stradale. Tutto sui corsi:www.tcs.ch (Corsi). Tel. 0844888111.

quattro automobilisti stanno svolgendol’ora di guida accompagnata. Al loro ritornoavviene il cambio e il cronista di «Touring»viene invitato ad assistere al test di guidadi uno dei corsisti.

Al volante siede René Brändli, 69 anni, un conducente sperimentato che lavoravain servizio esterno percorrendo 40000 kmall’anno. «Ma sono contento di non doverpiù guidare così tanto», confessa il signoredel Seeland. Ma che guidi ancora bene e volentieri, nonostante oggi i chilometri an-nui da lui percorsi siano diventati soltanto6000, lo si vede quasi subito: Brändli con-duce in modo fluido e attento anche attra-verso città e campagna la sua moderna ber-lina, dotata di sistema di navigazione.

Neppure le Zone d’incontro, dove sono invigore i 20 km/h, né le curve strette dellevalli lo mettono in difficoltà. E neppure lacorsia d’accesso all’autostrada rappresen-ta per lui un problema. Un fatto non scon-tato, perché proprio qui molti anziani con-ducenti incontrano difficoltà. Dopo quasi

un’ora di guida il maestro Hanspeter Tra-chsel può dirsi piuttosto soddisfatto. Uni-camente per quanto riguarda la vista late-rale, osserva che René Brändli è anche troppo prudente e usa tutti gli specchietti.Tuttavia il pericoloso «angolo morto» pro-voca molto spesso incidenti gravi, poiché le

Werner Elsholtz, classe 1934

Page 36: Touring 01/2010 italiano

36 club e soci | touring 1 | 14 gennaio 2010

›Molti consumatori pensano ancora cheper passare ad un’altra assicurazione vei-coli a motore si sia costretti ad attendere lafine del contratto (che spesso ha una duratadi vari anni). Oppure che si possa farlo solose si riceve la comunicazione scritta di unaumento dei premi. In verità, è già possibilecambiare l’assicurazione semplicementequando si cambia l’automobile, sia nuovache d’occasione. Ed anche se si è già versatoalla vecchia assicurazione l’intero premioannuale, non bisogna scoraggiarsi: ora siha diritto per legge al rimborso dell’impor-to residuo al momento del cambio.

Attenuare la sfortuna | Ciò vale anchenel caso in cui s’incorra in un incidente condanni al veicolo. Bisogna, allora, cogliere al volo la sfortuna per trasformarla in una opportunità favorevole e richiedere subitoun’offerta senza impegno ad Auto TCS. Lascorsa estate, infatti, l’assicurazione veico-li a motore riservata ai soci del club ha ab-

bassato i suoi premi fino al 10%, consenten-do risparmi anche di varie centinaia difranchi l’anno. Inoltre, se si possiede unavettura che non emette più di 130 g diCO2/km, si riceve uno sconto Eco-Bonus del20% supplementare su RC e casco collisio-ne. In più: ai conducenti prudenti Auto TCSconcede fino al 70% di bonus se non fannoincidenti.

Infine un elemento da non sottovalutare:una polizza di Auto TCS è valida un unicoanno, non diversi anni come quelle di molteassicurazioni. Se non si è soddisfatti si puòfacilmente passare ad un’altra compagnia,disdicendo semplicemente la polizza tremesi prima della fine dei 12 mesi di contratto. Naturalmente, si può cambiare immediatamente la polizza assicurativaogni volta che una vettura cambia di pro-prietario.‹ ac

Info TouringRichiedete un’offerta d’assicurazione senza impegnoal sito: www.auto.tcs.ch.

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14 gennaio 2010 | touring 1 | la pagina dei lettori 37

Impressumtouring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W.Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Pascale Mar-der (pam), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Peter Widmer (wi). Art Director/Fotografie: Martin Lobsiger (mlo). Grafica: AndreasWaber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Sabine Rothacher (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeer strasse10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 96028, totale: 1355061. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Ga-briela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 38721 16, fax 031 38721 00. Pro-duzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Cen tre d’impression Edipresse Lau sanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo:per iscritto, indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier, tel. 022 417 24 40, fax 022 417 28 66, e-mail: [email protected]. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Altri aspetti della distanza di sicurezza«Touring» 20/2009

Nell’interessante articolo avete preso inconsiderazione solo un aspetto del proble-ma. Io mi trovo spesso in situazioni ben piùpericolose (frenate brusche) a causa di au-tomobilisti che cambiano corsia, senza al-cun riguardo per gli altri. Durante ogniviaggio da Zurigo a Berna succede più volteche un conducente, senza preoccuparsi del-le auto già in sorpasso – spesso addiritturasenza mettere la freccia e con una distanzadi appena qualche metro – si immette sullacorsia di sorpasso e la blocca circolando asoli 80–100 km/h. Chi dovrebbe essere mul-tato in questo caso? Mi capita invece, almassimo una volta il mese, di trovarmi auna distanza troppo ravvicinata, un pro-blema che si risolve facilmente cambiandocorsia. Va inoltre ribadito che nelle ore dipunta serali (sulla A1 ZH–BE), a causa deltraffico molto intenso e anche dell’infra-struttura insufficiente, è impossibile man-tenere la distanza di sicurezza prescrittadalla legge. E. Joho, Widen

Corsia di sorpasso intasataViaggio tutti i giorni in autostrada e so cheè molto pericoloso tallonare il veicolo che ciprecede. Sulle autostrade la corsia di sor-passo è sempre intasata da automobilistiche circolano a velocità ridotta, fatto che lirende tanto pericolosi quanto quelli chetallonano. A volte non è facile agire razio-nalmente e mantenere la calma. Approvouna sorveglianza da parte della polizia, madovrebbe essere preso di mira anche chicircola a una velocità troppo ridotta.

Christian Schmitz, Aeugst a. Albis

Forum

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Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve èla lettera, maggiore è la probabilità che venga pubbli-cata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile in viare le lettere per e-mail: [email protected]. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione onlinedi «Touring» (www.touring.ch).

Il concorso

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Da quest’inverno la compagnia Qatar

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Svizzera, nel continente australiano fi-

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Le domande:

1. Con quale operatore turistico Viag-

gi TCS collabora dal 1° dicembre?

2. Quale città europea è risultata la

migliore nel test 2009 dei passaggi

pedonali?

3. In che mese avrà luogo il nostro

viaggio dei lettori in Scandinavia?

Si possono fornire le risposte per posta (solo

su cartolina postale), tramite SMS, e-mail o

www.touring.ch, indicando le generalità.

Concorso 19/09: la macchina fotografica Fu-

jifilm è stata vinta da Udo Wedler di Pfäffikon.

Condizioni di partecipazione: il concorso di

«Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei

collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I

vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti

per iscritto. I premi non possono essere sosti-

tuiti da una somma di denaro equivalente.

Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Non

sarà possibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso per

i lettori, casella postale, 3024 Berna;

SMS al numero 9988 (1 fr./SMS)

scrivendo «Touring» e le tre risposte;

[email protected] (intestazione:concorso)

Termine d’invio: 24 gennaio 2010

I problemi della «vignetta»Ogni anno mi arrabbio per via del contras-segno autostradale. Togliere l’autoadesivoe i resti di colla dal parabrezza è un lavoronoioso, oltre che un’inutile perdita di tem-po, anche perché questo autoadesivo,quando si tenta di staccarlo, si rompe intanti pezzi che restano incollati sul para-brezza. Inoltre, sull’autoadesivo, non sitrovano nemmeno istruzioni sul modo ditogliere la colla senza troppi problemi. Per-ciò, se per un qualsiasi motivo mi separodalla mia automobile (vendita, incidente,rottamazione), sono obbligato ad acquista-re un altro contrassegno per la nuova vet-tura. Non è giusto! Peter Koch (@)

Sulle strisce senza concentrarsi «Touring» 20/2009

Penso che l’idea di installare passaggi pedonali muniti di rifrangenti che permet-tono di accrescere la sicurezza stradale siaveramente geniale. Unico punto debole è, erimane, l’uomo. Purtroppo però, quandoviaggio di notte, noto che molto spesso lepersone attraversano le strisce pedonalicome se fossero persi nei loro pensieri. Costato di volta in volta che non sono perforza solo i bambini e gli anziani a non ren-dersi conto del pericolo. Sarebbe un belpasso avanti se gli utenti della strada siconcentrassero maggiormente sul traffico.

Helmut Kiesalter, Zurigo

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38 l’incontro | touring 1 | 14 gennaio 2010

lasso di tempo estremamente breve, se sipensa che per lo sviluppo di un nuovo veicolo c’è bisogno normalmente di oltrequattro anni.

Quali erano le principali sfide del progetto?

A causa del tempo di sviluppo estremamen-te ristretto, non ci siamo potuti permetterealcun desiderio supplementare, tutto dove-va funzionare a puntino. Per me ha rappre-sentato una sfida mettere assieme la giustasquadra di sviluppo, persone che potevanolavorare tra loro senza impedimenti e senzache nascessero lotte di competenza.

Ora che la nuova macchina è pronta, lei

si trova a un punto morto?

No, adesso mi trovo al punto massimo. Do-po la realizzazione della X1 mi darò da farecon una nuova mansione, non ho nessunapaura perché ci sono molti bei lavori allaBMW.

Cosa c’è di speciale a lavorare per la BMW?

Non sono in grado di fare paragoni con altricostruttori automobilistici, perché ho ini-ziato a lavorare qui subito dopo la fine deimiei studi. Secondo me, però, ciò che con-traddistingue la BMW è lo spirito davverospeciale che sprigiona tutta la squadra. Èun team saldo, che resta unito ed è orgo-glioso di lavorare per la BMW.

Come si sposta lei per motivi personali?

Al momento naturalmente con una X1, nonci sono dubbi. In precedenza ho cambiatoregolarmente vettura per ottenere un’im-pressione e una sensazione diretta delle di-verse categorie di veicoli. Nella veste di ca-po progetto è particolarmente importanteconoscere bene le varie gamme di auto -mobili. Queste conoscenze costituiscono la base per iniziare a progettare una nuovamacchina.

Secondo lei quali elementi rendono buona

un’automobile?

Dipende a quale categoria ci si riferisce. Peruna Rolls Royce è diverso che per una pic-cola utilitaria. Ma in generale un’automo-bile deve essere adeguata sia nel designesterno che interno, una cosa che ha un significato diverso per ognuno. Tuttavia cisono criteri ineludibili come la qualità del-la lavorazione, l’elevata sicurezza nonchédelle eccellenti prestazioni nella dinamicadi guida.« Intervista: Felix Maurhofer

Come capo progetto l’ingegnere Peter Krist è stato il responsabile dello sviluppo della BMW X1. La sua sfidamaggiore riguardava il poco tempo a disposizione.

del profilo cercato. Lo sviluppo della X1 èstato pianificato su un arco di tempo estre-mamente breve e il design era un fattorecentrale. Io ero allora l’uomo giusto perquel lavoro.

Quanto è durato complessivamente

lo sviluppo della X1?

Dalla prima idea fino all’inizio della produ-zione sono trascorsi meno di tre anni. È un

»Come è diventato capo progetto

di un modello BMW?

Peter Krist: Non era pianificato nel detta-glio e neppure ho fatto qualcosa di speciale,né tantomeno mi sono candidato a quellamansione. Diciamo che ero semplicementenel posto giusto al momento giusto. Infatti,ogni progetto ha bisogno di capacità e com-petenze specifiche. Decisivo nella scelta è ilfatto che la persona disponga esattamente

«Sono fiero di lavorare alla BMW»

Peter Krist ha sviluppato la nuova BMW X1 assieme al suo team.

In pillolePeter Krist, 50 anni, è capo progetto per lo sviluppo della BMW X1. Ha studiato ingegneria elettronica ed abita ad Augsburg. Dalla fine dei suoi studi universitari, nel 1985, lavora per la BMW nella sede Monaco di Baviera.

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