Touring 12 / 2012 italiano

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Test del noleggio di bici Discrete le tre stazioni svizzere esaminate 12 Il Giura misconosciuto Tra riserve naturali e coltellini da tasca 27 Una compatta elegante La Hyundai i30 sfida la classica VW Golf 14 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS 29 5 luglio 2012 touring 12 www.touring.ch GAA 1214 Vernier Il giornale della mobilità Luoghi che irradiano forza Rifare il pieno d’energia 23 Un malessere da vacanze Come combattere il mal di viaggio 4 Assemblea dei delegati TCS Un’ottima annata con grandi novità 32

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Il giornale della mobilità, edizione del 5 luglio 2012

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Test del noleggio di biciDiscrete le tre stazioni svizzere esaminate 12

Il Giura misconosciutoTra riserve naturali e coltellini da tasca 27

Una compatta eleganteLa Hyundai i30 sfida la classica VW Golf 14

Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS 29

5 luglio 2012 touring 12www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Il giornale della mobilità

Luoghi che irradiano forza

Rifare il pienod’energia 23

Un malessere da vacanze

Come combattere il mal di viaggio 4

Assemblea dei delegati TCS

Un’ottima annatacon grandi novità 32

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5 luglio 2012 | touring 12 | editoriale e sommario 3

Al giorno d’oggi molte persone sonosottoposte a numerose sollecitazioni,con stress sia sul posto di lavoro chenella vita privata. Soprattutto nelle so-cietà industriali, prima o poi, capita chequesta o quella persona non ce la facciapiù e la continua pressione la porti alcrollo psicofisico. Alla continua ricercadella massimizzazione della performan-ce o della ricchezza si può contrapporreil rallentamento.

Non è un caso dunque che sempre piùpersone, perlomeno di quando in quan-do, desiderano semplicemente dedicar-si al dolce far niente. Chi è sottoposto astress sul posto di lavoro, ha bisognouna compensazione. Il rallentamentosta dunque facendo tendenza e vienepraticato sempre più spesso. Da un pun-to di vista sociale, si parla addirittura diriscoperta della lentezza. Ma come sifa? Rallentare può significare semplice-mente condurre una vita sobria.

Nell’attuale «Touring» i lettori trova-no un paio di luoghi dove possono met-tere in pratica il rallentamento: un mo-nastero, una semplice capanna oppureun albergo con luoghi di forza e corsi diyoga. Non importa dove si va e quantosi preme sul freno, si deve semplice-mente farlo ogni tanto, perché è un veroe proprio arricchimento.

Felix Maurhofer, caporedattore

Sempre più persone scopronola lentezza

Foto di copertinaAutore: Felix Maurhofer

primo piano 4 Mal di viaggio

Molte persone durante la trasferta in villeggiatura accusano malesseri.

società e mobilità 9 Infrastruttura stradale e ferroviaria

Attenzione paritaria per strada e ferrovia con i fondi d’infrastruttura.

10 La giornata del camionista Un lavoro quotidiano sulla strada tra cantieri e altri imprevisti.

12 EuroTest delle stazioni noleggio bici Le tre svizzere a metà classifica, in testa la francese Lione.

13 Finanziamento stradalePrimo articolo di una breve serie.

test e tecnica14 Test della Hyundai i30

Aspetto attraente, buon prezzo e interno molto curato.

18 Auto adatte alle vacanze Comfort, sufficienti posti e capienza del bagagliaio.

Prove e novità 18 Dacia Lodgy19 Volvo V4021 Ford Ranger21 Opel GTC 1.6 Turbo Sport

Se 5000 anatre si mettono in strada tutte assieme, la questione può diventare seria perquanto riguarda il traffico. La foto scattata in Cina ritrae un contadino che ha deciso di farpercorrere alle sue anatre un chilometro d’asfalto per recarsi in un altro campo. Pur bloc-cando la circolazione, i pennuti si sono dimostrati ordinatissimi durante la transumanza.

Th

om

son

Reu

ters

viaggi e tempo libero23 Rifare il pieno d’energia

Alla ricerca dei luoghi di forza.24 Cinque proposte per ritemprarsi

Sull’alpe o nei centri religiosi cercando la tranquillità.

27 Perle del Canton Giura Natura e visita ad una coltelleria.

sezione ticino29 Patente di guida

Utile la formazione in due fasi?29 Test vista e udito

Campagna di prevenzione per tutti gli automobilisti.

club e soci32 Assemblea dei delegati

Anno positivo per il TCS.36 Intervista al direttore generale

Un club con un futuro di successo.38 Jaime Montaldo, mister campeggio

Nuovo direttore di TCS Camping.

42 l’incontro Niklaus Brantschen, padre gesuita e maestro zen

39 prezzi e contatti TCS41 forum, il concorso, impressum

sommario

Attenzione: papere sulla carreggiata!

Parade 2012

Parata Basel Tattoo

Percorso: Münsterplatz - Freie Strasse - Marktplatz - Mittlere Brücke - Clarastrasse - Claramatte

Sabato 21 luglio 2012, inizio ore 14:00

www.baseltattoo.ch

Media partner

Sponsor principali Partner

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5 luglio 2012 | touring 12 | editoriale e sommario 3

Al giorno d’oggi molte persone sonosottoposte a numerose sollecitazioni,con stress sia sul posto di lavoro chenella vita privata. Soprattutto nelle so-cietà industriali, prima o poi, capita chequesta o quella persona non ce la facciapiù e la continua pressione la porti alcrollo psicofisico. Alla continua ricercadella massimizzazione della performan-ce o della ricchezza si può contrapporreil rallentamento.

Non è un caso dunque che sempre piùpersone, perlomeno di quando in quan-do, desiderano semplicemente dedicar-si al dolce far niente. Chi è sottoposto astress sul posto di lavoro, ha bisognouna compensazione. Il rallentamentosta dunque facendo tendenza e vienepraticato sempre più spesso. Da un pun-to di vista sociale, si parla addirittura diriscoperta della lentezza. Ma come sifa? Rallentare può significare semplice-mente condurre una vita sobria.

Nell’attuale «Touring» i lettori trova-no un paio di luoghi dove possono met-tere in pratica il rallentamento: un mo-nastero, una semplice capanna oppureun albergo con luoghi di forza e corsi diyoga. Non importa dove si va e quantosi preme sul freno, si deve semplice-mente farlo ogni tanto, perché è un veroe proprio arricchimento.

Felix Maurhofer, caporedattore

Sempre più persone scopronola lentezza

Foto di copertinaAutore: Felix Maurhofer

primo piano 4 Mal di viaggio

Molte persone durante la trasferta in villeggiatura accusano malesseri.

società e mobilità 9 Infrastruttura stradale e ferroviaria

Attenzione paritaria per strada e ferrovia con i fondi d’infrastruttura.

10 La giornata del camionista Un lavoro quotidiano sulla strada tra cantieri e altri imprevisti.

12 EuroTest delle stazioni noleggio bici Le tre svizzere a metà classifica, in testa la francese Lione.

13 Finanziamento stradalePrimo articolo di una breve serie.

test e tecnica14 Test della Hyundai i30

Aspetto attraente, buon prezzo e interno molto curato.

18 Auto adatte alle vacanze Comfort, sufficienti posti e capienza del bagagliaio.

Prove e novità 18 Dacia Lodgy19 Volvo V4021 Ford Ranger21 Opel GTC 1.6 Turbo Sport

Se 5000 anatre si mettono in strada tutte assieme, la questione può diventare seria perquanto riguarda il traffico. La foto scattata in Cina ritrae un contadino che ha deciso di farpercorrere alle sue anatre un chilometro d’asfalto per recarsi in un altro campo. Pur bloc-cando la circolazione, i pennuti si sono dimostrati ordinatissimi durante la transumanza.

Th

om

son

Reu

ters

viaggi e tempo libero23 Rifare il pieno d’energia

Alla ricerca dei luoghi di forza.24 Cinque proposte per ritemprarsi

Sull’alpe o nei centri religiosi cercando la tranquillità.

27 Perle del Canton Giura Natura e visita ad una coltelleria.

sezione ticino29 Patente di guida

Utile la formazione in due fasi?29 Test vista e udito

Campagna di prevenzione per tutti gli automobilisti.

club e soci32 Assemblea dei delegati

Anno positivo per il TCS.36 Intervista al direttore generale

Un club con un futuro di successo.38 Jaime Montaldo, mister campeggio

Nuovo direttore di TCS Camping.

42 l’incontro Niklaus Brantschen, padre gesuita e maestro zen

39 prezzi e contatti TCS41 forum, il concorso, impressum

sommario

Attenzione: papere sulla carreggiata!

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5 luglio 2012 | touring 12 | primo piano 5

›Quasi nessuno decide di andare in ferie sustrade tortuose lungo i valichi di montagnapiuttosto che immettersi in un tunnel tuttodritto. Mentre il conducente si concentra sultragitto e si gode anche il paesaggio cangian-te, i passeggeri soffrono a volte per il cosid-detto mal di viaggio.

Organi dell’equilibrio | Stando a MarcelGärtner, direttore della sezione audiologiadell’adulto e neuro otologia all’ospedale can-tonale di Lucerna, dal 5 al 10 percento dellepersone sono molto sensibili a questa sin-drome clinica, dal 5 al 15 percento relativa-mente sensibili e il resto è «normalmente»sensibile. I bambini sino al dodicesimo annod’età sono maggiormente colpiti dal mal diviaggio. «Come mai i teenager ne soffrono dipiù, non si sa. Il fatto è però che i bambinipiù piccoli, sino al secondo anno di età, nonsoffrono del mal di viaggio. Un fenomeno –spiega ancora il medico – che ha a che farecon gli organi dell’equilibrio, che nei bambi-ni piccoli non sono ancora completamenteformati».

In auto o in pullman | Non dipende dal ti-po di veicolo con cui s’intraprende il viaggio,se si siede in automobile o si fa un lungoviaggio in pullman, si sale su un treno oppu-re ancora se ci si accomoda su un aeroplanooppure si sceglie la nave per andare in va-canza: il mal di viaggio può colpire chiunquee ovunque.

«Esiste però la regola secondo la quale tanto più il veicolo è grande, tanto meno si èsensibili al malessere», spiega Marcel Gär-tner. I sintomi sono noti: «I primi segnali delmal di viaggio sono: pallore, irrequietezza,battito accelerato del cuore, senso di vertigi-ne e anche sudore freddo. In un secondo tem-po insorgono nausea e vomito». In generalesi ritiene che il mal di viaggio – noto comechinetosi nel linguaggio medico – è provoca-to da informazioni contraddittorie riguar-danti la situazione reale e il movimento delcorpo. La teoria del conflitto sensoriale è sta-ta sviluppata nel 1971 dagli studiosi britan-nici J. T. Reason e J. J. Brand. Ad esempio,quando una persona è accomodata sui sediliposteriori di un’autovettura e guarda attra-

Se testa e corponon si coordinanoQuasi tutti conoscono la nausea che può insorgere durante un viaggio. Da cosa dipende e come si può rendere più sopportabile la lunga trasferta in nave, pullman, automobile, treno oppure aeroplano?

I bambini sono colpiti più frequentemente dal mal

di viaggio. Le conseguenze sono vertigine e nel peggiore

dei casi nausea e vomito.

continua a pagina 7

verso il finestrino laterale, il senso della vi-sta comunica al cervello un movimento in at-to. L’organo dell’equilibrio all’interno del-l’orecchio del passeggero e i recettori di po-sizione del suo corpo però comunicano alcervello una posizione statica. Ciò porta adun conflitto sensoriale e dunque ai primi sin-tomi del malessere. Cosa può però fare il con-ducente per evitare che i suoi passeggeri sof-frano durante tutto il viaggio?

Evitare una guida irregolare | Natural-mente il viaggio in automobile deve essereben pianificato e deve comprendere suffi-cienti pause, per potersi sgranchire le gambee prendere una boccata d’aria. Nei casi dileggera chinetosi, è utile aprire un po’ il fine-strino per far circolare aria fresca. Il condu-cente dovrebbe inoltre evitare brusche fre-nate, una guida irregolare oppure un conti-nuo cambiamento di corsia sull’autostrada,per rendere più sopportabile il viaggio aisuoi passeggeri.

Il medico dell’ospedale cantonale di Lucer-na consiglia inoltre di non far leggere duran-te il viaggio cartine stradali, giornali o libriai passeggeri soggetti alla chinetosi. «In au-tomobile, pullman o treno conviene sedersinella direzione di percorrenza. Può essereinoltre d’aiuto guardare fuori non dal fine-strino laterale, bensì da quello centrale. Inquesto modo – prosegue Gärtner – la vista, ilsenso dell’equilibrio e i recettori di posizionee movimento del corpo sono coordinati traloro e non comunicano informazioni contra-stanti al cervello».

Corretta alimentazione | In più i viaggia-tori dovrebbero evitare di salire sul veicolo astomaco completamente vuoto. La sera pri-ma della partenza si dovrebbe consumare unpasto caldo di facile digestione con poche fi-bre. Durante il viaggio conviene tenere occu-pato lo stomaco. Anche in questo caso si rac-comandano alimenti di facile digestione, adesempio sotto forma di fette biscottate, ba-stoncini salati o biscotti non grassi. «Primae anche durante il viaggio inoltre – sottolineail dottor Gärtner – non si dovrebbe fumare e

foto

Glo

wIm

ages

4 primo piano | touring 12 | 5 luglio 2012

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5 luglio 2012 | touring 12 | primo piano 5

›Quasi nessuno decide di andare in ferie sustrade tortuose lungo i valichi di montagnapiuttosto che immettersi in un tunnel tuttodritto. Mentre il conducente si concentra sultragitto e si gode anche il paesaggio cangian-te, i passeggeri soffrono a volte per il cosid-detto mal di viaggio.

Organi dell’equilibrio | Stando a MarcelGärtner, direttore della sezione audiologiadell’adulto e neuro otologia all’ospedale can-tonale di Lucerna, dal 5 al 10 percento dellepersone sono molto sensibili a questa sin-drome clinica, dal 5 al 15 percento relativa-mente sensibili e il resto è «normalmente»sensibile. I bambini sino al dodicesimo annod’età sono maggiormente colpiti dal mal diviaggio. «Come mai i teenager ne soffrono dipiù, non si sa. Il fatto è però che i bambinipiù piccoli, sino al secondo anno di età, nonsoffrono del mal di viaggio. Un fenomeno –spiega ancora il medico – che ha a che farecon gli organi dell’equilibrio, che nei bambi-ni piccoli non sono ancora completamenteformati».

In auto o in pullman | Non dipende dal ti-po di veicolo con cui s’intraprende il viaggio,se si siede in automobile o si fa un lungoviaggio in pullman, si sale su un treno oppu-re ancora se ci si accomoda su un aeroplanooppure si sceglie la nave per andare in va-canza: il mal di viaggio può colpire chiunquee ovunque.

«Esiste però la regola secondo la quale tanto più il veicolo è grande, tanto meno si èsensibili al malessere», spiega Marcel Gär-tner. I sintomi sono noti: «I primi segnali delmal di viaggio sono: pallore, irrequietezza,battito accelerato del cuore, senso di vertigi-ne e anche sudore freddo. In un secondo tem-po insorgono nausea e vomito». In generalesi ritiene che il mal di viaggio – noto comechinetosi nel linguaggio medico – è provoca-to da informazioni contraddittorie riguar-danti la situazione reale e il movimento delcorpo. La teoria del conflitto sensoriale è sta-ta sviluppata nel 1971 dagli studiosi britan-nici J. T. Reason e J. J. Brand. Ad esempio,quando una persona è accomodata sui sediliposteriori di un’autovettura e guarda attra-

Se testa e corponon si coordinanoQuasi tutti conoscono la nausea che può insorgere durante un viaggio. Da cosa dipende e come si può rendere più sopportabile la lunga trasferta in nave, pullman, automobile, treno oppure aeroplano?

I bambini sono colpiti più frequentemente dal mal

di viaggio. Le conseguenze sono vertigine e nel peggiore

dei casi nausea e vomito.

continua a pagina 7

verso il finestrino laterale, il senso della vi-sta comunica al cervello un movimento in at-to. L’organo dell’equilibrio all’interno del-l’orecchio del passeggero e i recettori di po-sizione del suo corpo però comunicano alcervello una posizione statica. Ciò porta adun conflitto sensoriale e dunque ai primi sin-tomi del malessere. Cosa può però fare il con-ducente per evitare che i suoi passeggeri sof-frano durante tutto il viaggio?

Evitare una guida irregolare | Natural-mente il viaggio in automobile deve essereben pianificato e deve comprendere suffi-cienti pause, per potersi sgranchire le gambee prendere una boccata d’aria. Nei casi dileggera chinetosi, è utile aprire un po’ il fine-strino per far circolare aria fresca. Il condu-cente dovrebbe inoltre evitare brusche fre-nate, una guida irregolare oppure un conti-nuo cambiamento di corsia sull’autostrada,per rendere più sopportabile il viaggio aisuoi passeggeri.

Il medico dell’ospedale cantonale di Lucer-na consiglia inoltre di non far leggere duran-te il viaggio cartine stradali, giornali o libriai passeggeri soggetti alla chinetosi. «In au-tomobile, pullman o treno conviene sedersinella direzione di percorrenza. Può essereinoltre d’aiuto guardare fuori non dal fine-strino laterale, bensì da quello centrale. Inquesto modo – prosegue Gärtner – la vista, ilsenso dell’equilibrio e i recettori di posizionee movimento del corpo sono coordinati traloro e non comunicano informazioni contra-stanti al cervello».

Corretta alimentazione | In più i viaggia-tori dovrebbero evitare di salire sul veicolo astomaco completamente vuoto. La sera pri-ma della partenza si dovrebbe consumare unpasto caldo di facile digestione con poche fi-bre. Durante il viaggio conviene tenere occu-pato lo stomaco. Anche in questo caso si rac-comandano alimenti di facile digestione, adesempio sotto forma di fette biscottate, ba-stoncini salati o biscotti non grassi. «Primae anche durante il viaggio inoltre – sottolineail dottor Gärtner – non si dovrebbe fumare e

foto

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Un gioiello di montagna in Engadina

Cresta Palace Hotel, Celerina

Offerta «Touring» Estate(valida fino al 14.10.2012):– 3 pernottamenti con buffet di colazione– 1 sorpresa del Cresta Palace Hotel in camera– 1 cena nel «Grand Restaurant» con

menù a scelta– 1 cesto da picnic con specialità culinarie– a scelta 1 massaggio benessere per rilassa-

re mente e corpo o un ingresso al parco avventura di Pontresina

– ingresso alla piscina panoramica con pratoattrezzato per prendere il sole e alla SPAdel Cresta Palace

– libero accesso agli impianti di risalita e suimezzi di trasporto pubblico in tutta l’areadell’Alta Engadina

– uso gratuito delle mountainbike dell’albergoe dei campi da tennis dell’albergo

Prezzi estivi a persona:in camera doppia o singola «Standard»CHF 449.– (invece di 585.–)in camera doppia o singola «Superior» CHF 524.– (invece di 760.–)

Offerta «Touring» Inverno8-21.12.2012, 7-20.1.2013, 3-7.2.2013,11-28.3.2013, 3-7.4.2013:– 3 pernottamenti con ricco buffet

a colazione incluso– cena presso il «Grand Restaurant»

con menù a scelta e una bottiglia di vino– skipass per due giorni per l’Alta Engadina– massaggio benessere con

oli caldi e profumati– ingresso gratuito alla pista di pattinaggio

di fronte all’albergo– ingresso alla SPA del Cresta Palace con

sauna, bagno turco, lettini riscaldati, zona relax e piscina panoramica.

Prezzi invernali a persona:in camera doppia o singola «Standard»CHF 565.– (invece di 695.–)in camera doppia o singola «Superior» CHF 700.– (invece di 877.–)

Servizi aggiuntivi inclusi:– nessun sovrapprezzo sulla camera singola– buffet dolci pomeridiano – kit SPA: morbido accappatoio e borsa da

bagno con asciugamano e ciabatte – «workout» mattutino con body balance,

ginnastica in acqua o stretching– biliardo al Cresta Club, comprese stecche

e palle da biliardo– con CHF 50.– buono Benessere Plus da

utilizzare in uno dei nostri alberghi partner– Club dei bambini: il paradiso dei giochi,

una grande sorpresa per gli ospiti più piccoli! Servizio di vigilanza bambini incluso, con giochi e divertimento dal lunedì al venerdì

– parcheggio all’aperto nell’area dell’albergo– servizio, IVA e tassa di soggiorno

Per informazioni e prenotazioni: Private Selection Hotels, tel. 041 368 10 05,[email protected]

Benvenuti nell’Alta Engadina: la valle nella quale montagne, laghi e unaluce unica offrono un paesaggio naturale di straordinaria bellezza.Ghiacciai e vista sulle Alpi con le loro vette di tremila e quattromila oancora i laghi che si addentrano argentei nella valle: imponenza dellanatura a perdita d’occhio. La rete di oltre 580 km di sentieri è un verosogno per tutti gli escursionisti sia d’estate che in autunno, quando lacosiddetta estate indiana colora di rosso le foreste di larici. E quando la neve trasforma l’Alta Engadina in un favoloso panoramabianco splendente, il paradiso dello sport invernale riprende vita. Nellegrandi zone sciistiche così ricche di sfaccettature, Corviglia/Piz Nair,Corvatsch, Diavolezza/Lagalb e Zuoz, ma anche in altre cinque zonepiù piccole ed ugualmente magnifiche, gli amanti degli sport invernalipossono godere di un totale di 350 km di piste.

L’estate e l’inverno engadinesi sono due diversi mondi da sogno. Sem-pre immutato rimane invece il fascino del maestoso Cresta Palace Ho-tel a San Moritz-Celerina, che per tutto l’anno trasmette l’energia e lagioia di vivere dell’Engadina. Qui l’ospitalità vera e sincera è tradizio-ne. A rendere questo luogo affascinante e suggestivo sono le specialitàculinarie d’alta quota e i materiali pregiati. Gli straordinari ambientidella SPA, che offrono il raro lusso della tranquillità e ampi spazi, fannopresto dimenticare la routine di tutti i giorni. Le vacanze al Cresta Pa-lace Hotel sono garanzia di relax!

5 luglio 2012 | touring 12 | primo piano 7

continua da pagina 5

nemmeno bere bevande alcoliche. Queste so-no alcune precauzioni che aiutano a tenerelontano il mal di viaggio».

Passeggiata sul ponte | Ci sono alcunedestinazioni vacanziere che si possono rag-giungere solo con un traghetto. Non appenaè possibile, si consiglia di uscire dall’auto-vettura e fare qualche passo sul ponte. Peradattarsi ai movimenti del traghetto, si fissasemplicemente un punto all’orizzonte. «Nelcaso di viaggi in battello aiuta anche fermar-si vicino al baricentro dell’imbarcazione:non a prua né a poppa. Anche qui vale la re-gola secondo cui quanto più grande è l’im-barcazione, tanto più si riesce a contrastareil mal di mare», spiega Marcel Gärtner. Il maldi mare comunque è la forma più spiccatadella chinetosi e chi ne ha già sofferto, bensa che è praticamente impossibile sconfig-gerla soltanto tramite dei consigli. L’organodell’equilibrio e i recettori del corpo, attra-verso il rollio della barca che punta in avanti,comunicano al cervello un movimento nellospazio. L’occhio però non vede altro chel’orizzonte, dove non è riconoscibile alcunmovimento.

In aereo il corpo reagisce in modo simile aquando si sta una nave. Anche un aereo in vo-lo può fare un movimento laterale, analogoal rollio di un’imbarcazione, che l’organo in-terno dell’orecchio e i recettori del corpo per-

cepiscono come un movimento. Anche inquesto caso, però l’occhio comunica al pas-seggero una situazione di staticità, dato chenel guardare fuori dal finestrino non ricono-sce alcun movimento. «Nella prenotazionedei posti si dovrebbe evitare la scelta del se-dile accanto al finestrino e preferire invecequello verso il corridoio – spiega Gärtner.Meglio anche scegliere i posti che sono vicinial baricentro, ossia all’altezza della superfi-cie alare».

Medicamenti | Per quelle persone, però,sulle quali i consigli non hanno effetto, valela pena andare direttamente in farmacia.«Nel prendere i medicamenti si deve comun-que essere cauti. Purtroppo molti farmaci

hanno come effetti collaterali la stanchezza»,sottolinea Gärtner. Dato che ci sono differen-ze individuali negli effetti collaterali, si con-siglia di fare una prova di terapia per vederecome si reagisce al medicamento. «Si dovreb-be fare attenzione a cosa si fa dopo l’arrivo.Andare subito a nuotare o a fare un’immer-sione non è consigliabile», mette in guardiaancora Marcel Gärtner.

Chi però non vuole dare il cambio al con-ducente a metà del percorso oppure che hauna conferenza di diverse ore al momentodell’arrivo, può ricorrere ai medicinali. Inquesto modo le vacanze possono cominciaregià al momento della partenza, senza che ilviaggiatore soffra troppo per il viaggio.‹

Sandra Kyburz

Durante il volo le persone sensibili dovrebbero sedere vicino al corridoio e se possibile all’altezza della superficie alare.

Mal di viaggio degli animali

Le cause e i sintomi del mal di viaggio degli animali sono simili a quellidegli esseri umani. I cani ad esempio diventano irrequieti, hanno una sa-livazione intensa e infine vomitano. «Consiglio ai padroni di animali, di da-re poco cibo ai cani la sera prima del viaggio», spiega il veterinario HugoImmoos di Unterkulm (AG). Il giorno della partenza si dovrebbe dar lorosolamente un po’ d’acqua e dar loro da mangiare solo una volta arrivati adestinazione. Durante il viaggio si dovrebbe avere a disposizione suffi-ciente acqua e prevedere una pausa ogni due ore. «Nei casi più gravi –spiega Immoos – il malessere può anche essere affrontato con dei medi-camenti». Quando si viaggia all’estero ci si deve informare sulle disposi-zioni riguardanti l’ingresso e l’uscita dal Paese. Il veterinario farà averevolentieri i documenti necessari. sk

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5 luglio 2012 | touring 12 | primo piano 7

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nemmeno bere bevande alcoliche. Queste so-no alcune precauzioni che aiutano a tenerelontano il mal di viaggio».

Passeggiata sul ponte | Ci sono alcunedestinazioni vacanziere che si possono rag-giungere solo con un traghetto. Non appenaè possibile, si consiglia di uscire dall’auto-vettura e fare qualche passo sul ponte. Peradattarsi ai movimenti del traghetto, si fissasemplicemente un punto all’orizzonte. «Nelcaso di viaggi in battello aiuta anche fermar-si vicino al baricentro dell’imbarcazione:non a prua né a poppa. Anche qui vale la re-gola secondo cui quanto più grande è l’im-barcazione, tanto più si riesce a contrastareil mal di mare», spiega Marcel Gärtner. Il maldi mare comunque è la forma più spiccatadella chinetosi e chi ne ha già sofferto, bensa che è praticamente impossibile sconfig-gerla soltanto tramite dei consigli. L’organodell’equilibrio e i recettori del corpo, attra-verso il rollio della barca che punta in avanti,comunicano al cervello un movimento nellospazio. L’occhio però non vede altro chel’orizzonte, dove non è riconoscibile alcunmovimento.

In aereo il corpo reagisce in modo simile aquando si sta una nave. Anche un aereo in vo-lo può fare un movimento laterale, analogoal rollio di un’imbarcazione, che l’organo in-terno dell’orecchio e i recettori del corpo per-

cepiscono come un movimento. Anche inquesto caso, però l’occhio comunica al pas-seggero una situazione di staticità, dato chenel guardare fuori dal finestrino non ricono-sce alcun movimento. «Nella prenotazionedei posti si dovrebbe evitare la scelta del se-dile accanto al finestrino e preferire invecequello verso il corridoio – spiega Gärtner.Meglio anche scegliere i posti che sono vicinial baricentro, ossia all’altezza della superfi-cie alare».

Medicamenti | Per quelle persone, però,sulle quali i consigli non hanno effetto, valela pena andare direttamente in farmacia.«Nel prendere i medicamenti si deve comun-que essere cauti. Purtroppo molti farmaci

hanno come effetti collaterali la stanchezza»,sottolinea Gärtner. Dato che ci sono differen-ze individuali negli effetti collaterali, si con-siglia di fare una prova di terapia per vederecome si reagisce al medicamento. «Si dovreb-be fare attenzione a cosa si fa dopo l’arrivo.Andare subito a nuotare o a fare un’immer-sione non è consigliabile», mette in guardiaancora Marcel Gärtner.

Chi però non vuole dare il cambio al con-ducente a metà del percorso oppure che hauna conferenza di diverse ore al momentodell’arrivo, può ricorrere ai medicinali. Inquesto modo le vacanze possono cominciaregià al momento della partenza, senza che ilviaggiatore soffra troppo per il viaggio.‹

Sandra Kyburz

Durante il volo le persone sensibili dovrebbero sedere vicino al corridoio e se possibile all’altezza della superficie alare.

Mal di viaggio degli animali

Le cause e i sintomi del mal di viaggio degli animali sono simili a quellidegli esseri umani. I cani ad esempio diventano irrequieti, hanno una sa-livazione intensa e infine vomitano. «Consiglio ai padroni di animali, di da-re poco cibo ai cani la sera prima del viaggio», spiega il veterinario HugoImmoos di Unterkulm (AG). Il giorno della partenza si dovrebbe dar lorosolamente un po’ d’acqua e dar loro da mangiare solo una volta arrivati adestinazione. Durante il viaggio si dovrebbe avere a disposizione suffi-ciente acqua e prevedere una pausa ogni due ore. «Nei casi più gravi –spiega Immoos – il malessere può anche essere affrontato con dei medi-camenti». Quando si viaggia all’estero ci si deve informare sulle disposi-zioni riguardanti l’ingresso e l’uscita dal Paese. Il veterinario farà averevolentieri i documenti necessari. sk

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5 luglio 2012 | touring 12 | società e mobilità 9

L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.

Gli automobilisti sono responsabili che iloro veicoli possano sempre viaggiare insicurezza. Ciò include anche il fatto diavere abbastanza benzina oppure die-sel nel serbatoio. Recentemente il Tri-bunale federale ha confermato una mul-ta di 300 fr. inflitta ad un conducenteche sull’autostrada A3 presso Eiken erarimasto senza benzina. La situazionenon era stata priva di pericolo, giacchéla corsia d’emergenza era stata sop-pressa a causa di un cantiere stradale.Secondo i giudici supremi (sentenza6B_1099/2009) rientra negli obblighidi manutenzione del veicolo anche veri-ficare che vi sia sufficiente carburante.

Chi viaggiando sull’autostrada restain panne a causa del serbatoio vuoto ein questo modo crea un pericolo per glialtri utenti della strada, può incappareanche in un ritiro della patente. Ciò èquanto sarebbe potuto succedere ad unmotociclista che era in viaggio sull’A1,quando sul viadotto bernese di Felsenauera rimasto senza carburante. In quelpunto vi sono tre corsie di marcia manessuna d’emergenza. Il centauro ave-va spinto la moto sul lato della corsia di destra fino all’uscita successiva. Era stato punito con 200 fr. di multa el’Ufficio della circolazione gli aveva tolto la patente per un mese.

Contro quest’ultima sanzione avevapresentato ricorso al Tribunale federa-le, che lo ha accolto (1C_476/2011). In effetti, contrariamente al pareredell’Ufficio della circolazione bernese edell’Ufficio federale delle strade, il mo-tociclista ha causato unicamente un pericolo ridotto per gli altri utenti dellastrada, poiché il fatto era avvenuto suun tratto con buona visibilità e limitatoa 60 km/h. Le auto che sopraggiunge-vano potevano superarlo senza proble-mi. L’accaduto – secondo i giudici di Lo-sanna – ha comportato solo una leggerainfrazione delle norme sulla circolazio-ne, per cui anziché il ritiro della patente,il centauro ha subito un ammonimento.

il consulenteUrs-Peter Inderbitzin

Senza benzinain autostrada può costar caro

›«È diffusa la credenza che un blocco del-l’ampliamento dell’infrastruttura porti au-tomaticamente ad una diminuzione deltraffico. In realtà, il risultato è un continuoaumento delle ore di coda provocate prin -cipalmente dall’eccesso di traffico». Lo haaffermato Rudolf Zumbühl, direttore gene-rale ad interim del TCS, che si è dimesso altermine del suo mandato da presidente del-la Federazione svizzera del traffico (StradaSvizzera) alla 67a assemblea ordinaria.

Più trasparenza | Con il progetto FAIF(garanzia a lungo termine del finanzia-mento e dell’ampliamento dell’infrastrut-tura ferroviaria), che si trova già in fase diconsultazione politica, a favore della ferro-via è prevista una somma annua di 5 mi-liardi di franchi. Per contro, attualmenteper la strada non è disponibile alcun pianodi finanziamento analogo. E ciò nonostanteche anche per la strada ci sia un fabbisognofinanziario di oltre 4 miliardi di franchiall’anno. È dunque con soddisfazione che la Federazione ha accolto la notizia che ilConsiglio Nazionale ha approvato la mo-zione «Programma di sviluppo strategicodell’infrastruttura stradale» senza discus-sione né opposizione (cfr. edizione prece-

dente). Stando a Rudolf Zumbühl non si habisogno unicamente di un fondo per l’infra-struttura ferroviaria, come definito dalFAIF, bensì anche di un fondo per quellastradale. Da una parte, per separare inmodo chiaro i flussi di finanziamento deidue metodi di trasporto e per permettereuna trasparenza dei costi, e dall’altra parte,per garantire finalmente al finanziamentodell’infrastruttura stradale la necessariasicurezza, programmabilità e flessibilità.L’assemblea ha approvato una risoluzionein questo senso.

Benedizione per le casse | L’annoscorso – stando a Rudolf Zumbühl – i pro-venti delle tasse sulle auto e sulle strademesse a disposizione della Confederazionehanno raggiunto quasi un totale di 9,9 mi-liardi di franchi, una somma che corri-sponde ad un sesto di tutte le entrate fiscalidella Confederazione. Gli effetti negatividel traffico stradale motorizzato sulla so-cietà e sull’ambiente saranno in costantediminuzione, come testimoniano la ridu-zione del consumo di carburante e dunqueanche delle emissioni di CO2, le emissioninocive sonore, così come i morti e i feritigravi degli incidenti stradali.‹ md/hwm

Non lasciare da parte la stradaRudolf Zumbühl, presidente della Federazione svizzeradel traffico, esige un’attenzione paritaria per strada e ferrovia. Una richiesta sottolineata da una risoluzione.

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Non solo per la ferrovia, ma anche per la strada la soluzione è un fondo per l’infrastruttura.

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5 luglio 2012 | touring 12 | società e mobilità 9

L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.

Gli automobilisti sono responsabili che iloro veicoli possano sempre viaggiare insicurezza. Ciò include anche il fatto diavere abbastanza benzina oppure die-sel nel serbatoio. Recentemente il Tri-bunale federale ha confermato una mul-ta di 300 fr. inflitta ad un conducenteche sull’autostrada A3 presso Eiken erarimasto senza benzina. La situazionenon era stata priva di pericolo, giacchéla corsia d’emergenza era stata sop-pressa a causa di un cantiere stradale.Secondo i giudici supremi (sentenza6B_1099/2009) rientra negli obblighidi manutenzione del veicolo anche veri-ficare che vi sia sufficiente carburante.

Chi viaggiando sull’autostrada restain panne a causa del serbatoio vuoto ein questo modo crea un pericolo per glialtri utenti della strada, può incappareanche in un ritiro della patente. Ciò èquanto sarebbe potuto succedere ad unmotociclista che era in viaggio sull’A1,quando sul viadotto bernese di Felsenauera rimasto senza carburante. In quelpunto vi sono tre corsie di marcia manessuna d’emergenza. Il centauro ave-va spinto la moto sul lato della corsia di destra fino all’uscita successiva. Era stato punito con 200 fr. di multa el’Ufficio della circolazione gli aveva tolto la patente per un mese.

Contro quest’ultima sanzione avevapresentato ricorso al Tribunale federa-le, che lo ha accolto (1C_476/2011). In effetti, contrariamente al pareredell’Ufficio della circolazione bernese edell’Ufficio federale delle strade, il mo-tociclista ha causato unicamente un pericolo ridotto per gli altri utenti dellastrada, poiché il fatto era avvenuto suun tratto con buona visibilità e limitatoa 60 km/h. Le auto che sopraggiunge-vano potevano superarlo senza proble-mi. L’accaduto – secondo i giudici di Lo-sanna – ha comportato solo una leggerainfrazione delle norme sulla circolazio-ne, per cui anziché il ritiro della patente,il centauro ha subito un ammonimento.

il consulenteUrs-Peter Inderbitzin

Senza benzinain autostrada può costar caro

›«È diffusa la credenza che un blocco del-l’ampliamento dell’infrastruttura porti au-tomaticamente ad una diminuzione deltraffico. In realtà, il risultato è un continuoaumento delle ore di coda provocate prin -cipalmente dall’eccesso di traffico». Lo haaffermato Rudolf Zumbühl, direttore gene-rale ad interim del TCS, che si è dimesso altermine del suo mandato da presidente del-la Federazione svizzera del traffico (StradaSvizzera) alla 67a assemblea ordinaria.

Più trasparenza | Con il progetto FAIF(garanzia a lungo termine del finanzia-mento e dell’ampliamento dell’infrastrut-tura ferroviaria), che si trova già in fase diconsultazione politica, a favore della ferro-via è prevista una somma annua di 5 mi-liardi di franchi. Per contro, attualmenteper la strada non è disponibile alcun pianodi finanziamento analogo. E ciò nonostanteche anche per la strada ci sia un fabbisognofinanziario di oltre 4 miliardi di franchiall’anno. È dunque con soddisfazione che la Federazione ha accolto la notizia che ilConsiglio Nazionale ha approvato la mo-zione «Programma di sviluppo strategicodell’infrastruttura stradale» senza discus-sione né opposizione (cfr. edizione prece-

dente). Stando a Rudolf Zumbühl non si habisogno unicamente di un fondo per l’infra-struttura ferroviaria, come definito dalFAIF, bensì anche di un fondo per quellastradale. Da una parte, per separare inmodo chiaro i flussi di finanziamento deidue metodi di trasporto e per permettereuna trasparenza dei costi, e dall’altra parte,per garantire finalmente al finanziamentodell’infrastruttura stradale la necessariasicurezza, programmabilità e flessibilità.L’assemblea ha approvato una risoluzionein questo senso.

Benedizione per le casse | L’annoscorso – stando a Rudolf Zumbühl – i pro-venti delle tasse sulle auto e sulle strademesse a disposizione della Confederazionehanno raggiunto quasi un totale di 9,9 mi-liardi di franchi, una somma che corri-sponde ad un sesto di tutte le entrate fiscalidella Confederazione. Gli effetti negatividel traffico stradale motorizzato sulla so-cietà e sull’ambiente saranno in costantediminuzione, come testimoniano la ridu-zione del consumo di carburante e dunqueanche delle emissioni di CO2, le emissioninocive sonore, così come i morti e i feritigravi degli incidenti stradali.‹ md/hwm

Non lasciare da parte la stradaRudolf Zumbühl, presidente della Federazione svizzeradel traffico, esige un’attenzione paritaria per strada e ferrovia. Una richiesta sottolineata da una risoluzione.

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Non solo per la ferrovia, ma anche per la strada la soluzione è un fondo per l’infrastruttura.

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5 luglio 2012 | touring 12 | società e mobilità 11

strada? Suscitando l’ira di molti utenti del-la strada, i camion si sorpassano lentamen-te e con piccole differenze di velocità e in-tasano così la corsia sinistra dell’autostra-da. Per questo motivo, il divieto di sorpassoper i camion è stato esteso per ulteriori 500chilometri sulla rete stradale svizzera. «Lofaccio anch’io», ammette senza giri di pa -role Andy. Ma spiega che sorpassa altri ca-mion solo se «ha senso». «Se sono più velocedi cinque km/h, allora effettuo il sorpasso».Il tempo in cui occupa la corsia di sinistraè breve: «Se il conducente del camion chesto superando è corretto e non schiaccia ilpedale del gas, allora non è un problema».Si tratta di far scorrere il traffico e per que-sto non vuole guidare incollato al camionche lo precede e che è più lento del suo mez-zo. Sempre più camionisti dimostrano tol-leranza, ha notato Andy: «Si fanno da partee mi fanno segno che posso cominciare lamanovra di sorpasso».

Corsa ad ostacoli | Il viaggio conduce aLosanna, passando da Friburgo. Andy Ger-ber attiva il navigatore, per trovare il can-tiere dove deve fornire le porte. Di colpo sitrova con il suo veicolo davanti a un altrocantiere e gli viene indicata una deviazione.Nonostante che abbia lasciato il rimorchiosu un parcheggio apposito, riesce a mala-pena a condurre la motrice del camion at-traverso le strette strade. Solo la sua abilitàal volante gli consente di trovare la via chelo porta al quartiere dove si trova il cantie-re della casa che ha bisogno delle sue porte.Ora deve parcheggiare. Per passare, gli altriveicoli sono costretti a salire sul marciapie-de. Più tardi, un camion della spazzaturaostruisce la stradina di quartiere. Alla si-tuazione già precaria, si aggiunge il fattoche il cantiere è vuoto e Andy deve scaricareda solo le porte e metterle anche davanti al-l’ingresso del cantiere.

Inoltre, nella regione di Losanna devefornire, in diversi centri di distribuzione,cosmetici, alimentari e medicinali e far fir-mare il bollettino di consegna ai clienti. Piùtardi, un collaboratore della centrale chia-ma e chiede ad Andy di passare a prenderedel materiale alla stazione di Losanna daconsegnare altrove. Nel viaggio di ritornosquilla ancora il telefono per una nuovacommissione. Ogni camionista è sempre se-guito via GPS dal sistema di pianificazionedella ditta. Si vede in ogni momento quantotempo è necessario per caricare e scaricareil camion. Durante le chiamate, il tono deicollaboratori della centrale è cortese e cor-diale: «Siamo un team», spiega Andy, perquesto gli piace lavorare da Planzer. Unpiacere che gli fa ben presto dimenticare ledifficoltà del lavoro.‹ Kurt Venner

Incontro con un altro importante protagonista del sistema di trasporto svizzero.

Sganciare il rimorchio e riempire formulari sono il pane quotidiano di un autista di camion.

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Per Andy Gerber la cabina del conducente è come una seconda casa.

10 società e mobilità | touring 12 | 5 luglio 2012

›La mattina alle sei è ancora buio e fa freddo davanti alla stazione di servizio deicamion della Planzer Trasporti SA a Här-kingen, nel Canton Soletta, quando incon-triamo Andy Gerber accanto al suo enorme camion Mercedes con rimorchio. Come daroutine, nell’abitacolo si prepara al giro indirezione di Losanna: programma il navi-gatore, studia le destinazioni dei clienti coni rispettivi accessi, verifica i numeri tele -fonici, gli indirizzi, controlla le condizionimeteo e il traffico, questi i vari compiti dasvolgere prima della partenza.

Un duro lavoro | Durante il viaggio abbia-mo tanto tempo per parlare con «Ändu», co-me lo chiamano i colleghi. Il 36enne figliodi contadini di Schmitten è alto quasi duemetri con corporatura massiccia. Svolgen-do il mestiere di autista da Planzer da 15anni, è un esperto della strada e anche delcarico e scarico della merce. Nella vita pri-vata, ha una fidanzata ed è un appassionatocollezionista di modellini di veicoli agricolicome trattori e trebbiatrici. Ogni giornosvolge tra nove e dodici ore di servizio. Iltempo di servizio è limitato dalla legge a 15 ore al massimo. «È chiaro che gli straor-dinari devono essere compensati». Alla do-manda se questo lavoro sia stressante, conil traffico costantemente in aumento e lapressione dei tempi di consegna, Andy ri-sponde senza pensarci troppo: «Ogni giornolo prendo come viene e cerco di fare del miomeglio». Questo lavoro riesce ancora a farlocon piacere: «Da sempre guidare un camionè stato il mio desiderio. Si può dire che è laprofessione dei miei sogni. La sera vedo ilrisultato del mio duro lavoro».

Corsa tra bisonti | Ma cosa ne pensa ilprofessionista delle corse tra bisonti della

«Faccio sempredel mio meglio»Per un’intera giornata «Touring» ha accompagnato il conducente di camion Andy Gerber nel suo giro di lavoro in Romandia. In colonna sull’autostrada, lungo strette strade e attraverso alcuni cantieri.

Lo chauffeur Andy Gerber prepara il suo giro quotidiano come un pilota prima della partenza.

La vista dalla cabina mostra i pericoli: la distanza di sicurezza non viene rispettata da molti.

L’angolo morto

Su tutti i quattro lati di un camion c’è il cosiddetto angolo morto. «Il condu -cente pur guardando nello specchietto retrovisore non vede chi o cosa si troviin quell’angolo», afferma lo chauffeur Andy Gerber. Senza saperlo, i condu-centi di auto, moto e biciclette, nonchéi pedoni sono in pericolo. Recentemen-te, Gerber ha spiegato ai bambini di unaclasse scolastica quanto sia pericolosoil problema dell’angolo morto. Per di-mostrarlo, ha messo 15 scolari in unadeterminata angolazione davanti al vei-colo, in modo che non fossero visibili dagli altri bambini che si trovavano nel-la cabina del conducente. ve

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strada? Suscitando l’ira di molti utenti del-la strada, i camion si sorpassano lentamen-te e con piccole differenze di velocità e in-tasano così la corsia sinistra dell’autostra-da. Per questo motivo, il divieto di sorpassoper i camion è stato esteso per ulteriori 500chilometri sulla rete stradale svizzera. «Lofaccio anch’io», ammette senza giri di pa -role Andy. Ma spiega che sorpassa altri ca-mion solo se «ha senso». «Se sono più velocedi cinque km/h, allora effettuo il sorpasso».Il tempo in cui occupa la corsia di sinistraè breve: «Se il conducente del camion chesto superando è corretto e non schiaccia ilpedale del gas, allora non è un problema».Si tratta di far scorrere il traffico e per que-sto non vuole guidare incollato al camionche lo precede e che è più lento del suo mez-zo. Sempre più camionisti dimostrano tol-leranza, ha notato Andy: «Si fanno da partee mi fanno segno che posso cominciare lamanovra di sorpasso».

Corsa ad ostacoli | Il viaggio conduce aLosanna, passando da Friburgo. Andy Ger-ber attiva il navigatore, per trovare il can-tiere dove deve fornire le porte. Di colpo sitrova con il suo veicolo davanti a un altrocantiere e gli viene indicata una deviazione.Nonostante che abbia lasciato il rimorchiosu un parcheggio apposito, riesce a mala-pena a condurre la motrice del camion at-traverso le strette strade. Solo la sua abilitàal volante gli consente di trovare la via chelo porta al quartiere dove si trova il cantie-re della casa che ha bisogno delle sue porte.Ora deve parcheggiare. Per passare, gli altriveicoli sono costretti a salire sul marciapie-de. Più tardi, un camion della spazzaturaostruisce la stradina di quartiere. Alla si-tuazione già precaria, si aggiunge il fattoche il cantiere è vuoto e Andy deve scaricareda solo le porte e metterle anche davanti al-l’ingresso del cantiere.

Inoltre, nella regione di Losanna devefornire, in diversi centri di distribuzione,cosmetici, alimentari e medicinali e far fir-mare il bollettino di consegna ai clienti. Piùtardi, un collaboratore della centrale chia-ma e chiede ad Andy di passare a prenderedel materiale alla stazione di Losanna daconsegnare altrove. Nel viaggio di ritornosquilla ancora il telefono per una nuovacommissione. Ogni camionista è sempre se-guito via GPS dal sistema di pianificazionedella ditta. Si vede in ogni momento quantotempo è necessario per caricare e scaricareil camion. Durante le chiamate, il tono deicollaboratori della centrale è cortese e cor-diale: «Siamo un team», spiega Andy, perquesto gli piace lavorare da Planzer. Unpiacere che gli fa ben presto dimenticare ledifficoltà del lavoro.‹ Kurt Venner

Incontro con un altro importante protagonista del sistema di trasporto svizzero.

Sganciare il rimorchio e riempire formulari sono il pane quotidiano di un autista di camion.

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Per Andy Gerber la cabina del conducente è come una seconda casa.

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L’avvento della rete autostradale svizzera: iniziano gli scavi della A1 Losanna–Ginevra nel 1959.

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›Senza le strade l’economia non funziona eil benessere non si sviluppa. È un dato di fat-to innegabile. Da sempre si sa che la stradaè di centrale importanza per l’economia di unPaese perché permette di trasportare perso-ne, merci, energia e informazione in modoveloce e su lunghe distanze. Questo è stato ilmotivo che ha spinto la Svizzera a creare unarete stradale nazionale efficiente.

Nel 1960 le Camere federali hanno dichia-rato i collegamenti stradali d’importanza na-zionale accettando un decreto federale chedefinisce nella sua essenza la rete stradale,che a lavori finiti dovrebbe corrispondere a1900 chilometri di autostrade. Gli elementicentrali del decreto federale sulla rete stra-dale nazionale sono collegamenti attrattivitra i centri economici del nostro Paese e traloro e la rete stradale veloce al di fuori deiconfini elvetici.

La situazione di partenza | Per il finan-ziamento delle strade sono stati messi a di-sposizione tre quinti dell’imposta sugli oliminerali, l’intero supplemento fiscale suglioli minerali e i proventi netti del contrasse-gno autostradale. Tutti mezzi finanziari adestinazione vincolata. Inoltre sono stativersati i contributi dei Cantoni in base allacapacità finanziaria; in media, la quota dellaConfederazione era dell’87%. In seguito allanuova impostazione della perequazione fi-nanziaria e dei compiti (NPC) dal 2008 lestrade nazionali sono andate in proprietàdella Confederazione che dunque provvedeanche al finanziamento. Guardando indietrosi può riconoscere che il piano generale dellarete stradale veloce del 1960 così come lachiave di finanziamento con la relativa de-stinazione vincolata hanno dato buoni risul-tati. I soldi della strada andavano a beneficiodelle strade.

Nel 1985 è entrata in vigore la Legge fe -derale sulla protezione dell’ambiente e nel1989 l’esame dell’impatto sull’ambiente. Ne-gli anni Ottanta il tema dominante era lamorte del bosco, e dunque in agenda sonostate inserite nuove linee guida per la costru-zione delle strade, più rispettose dell’am-biente, ma che hanno rallentato l’esecuzionedei lavori. Nel 1990 è stata respinta l’inizia-tiva popolare Alt al cemento e anche la cosid-detta iniziativa Trifoglio. Se fosse stata ac-cettata l’iniziativa Alt al cemento, allora larete stradale nazionale non avrebbe potutosuperare la dimensione raggiunta il 30 aprile1986: si sarebbe potuto costruire nuove stra-

de solo se si sarebbero tolte quelle vecchie.L’autostrada Walensee tra Weesen e Flumsad esempio, che è entrata in funzione nel1987, avrebbe dovuto addirittura essere can-cellata. Inoltre gli iniziativisti chiedevano dirinunciare alla costruzione dei tratti della A1Yverdon–Morat, della A4 Wettswil–Knonau edella A5 Bienne–Soletta.

10% in meno per la strada | Con l’accet-tazione da parte di popolo e Cantoni il 6 lu-glio 1958 dell’articolo costituzionale concer-nente i dazi sui carburanti, si è fissato che il40% dei proventi confluisce nella cassa fe -derale, mentre il 60% viene utilizzato per lastrada. Ma dato che col passare degli anni, leentrate hanno cominciato a superare le spesee che l’anticipo della Confederazione potevaessere rimborsato, si è decisa una nuova de-stinazione dei fondi provenienti dai dazi. Nel1983 il popolo e i Cantoni hanno deciso di ri-

durre dal 60 al 50% il versamento per la stra-da e di aumentare invece dal 40 al 50% quelloper la cassa federale. Allo stesso tempo, i sol-di della strada non erano più vincolati per lastrada, bensì il loro impiego è stato ampliato(v. box). Il ritorno alla ripartizione originaria60:40 dei proventi dall’imposta sugli oli mi-nerali è stato accettato dal Consiglio Nazio-nale nella sessione di marzo (iniziativa par-lamentare Robert Schmid). Il Consiglio degliStati prenderà la sua decisione in autunno, ein questa Camera le probabilità di un’appro-vazione non sono delle migliori.

Gli anni Novanta erano i tempi dell’am-pliamento della ferrovia: Nuova trasversaleferroviaria alpina (NTFA), linea Lötsch-berg/San Gottardo e la nuova tratta Matt-stetten–Rothrist per fare solo alcuni esempi.La strada è stata così messa un po’ da parte,ma i soldi da essa generati erano (e sono)sempre e comunque i benvenuti.‹ tg/hwm

Soldi stradali dirottatiAll’inizio i soldi degli automobilisti erano destinati alla strada. Poi questa fonte di denaroè stata scoperta e sfruttata da altri interessati. Prima parte di una piccola serie.

Un dirottamento che cominciò presto

Dal 1983 i soldi della cassa stradale non vanno più a beneficio delle stra-de, bensì vengono tra l’altro impiegati per: sopra e sottopassaggi per se-parare strada da ferrovia, promozione traffico merci combinato, misureper la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio così come per la prote-zione dalle forze della natura. Sono stati anche sovvenzionati parchegginelle stazioni ferroviarie per favorire l’accesso al mezzo di trasporto pub-blico. Questa disposizione è stata annullata nel 1995. È stato inoltre pro-mosso il trasporto delle auto sulla ferrovia diminuendone il prezzo. tg

12 società e mobilità | touring 12 | 5 luglio 2012

› In tutta Europa spuntano come funghi lestazioni fisse per noleggio di biciclette. Inmolte città questi sistemi sono già all’ordi-ne del giorno. Per questo motivo, nel qua-dro di EuroTest, per la prima volta 17 clubpartner europei e il TCS mettono sotto lalente 40 di questi tipi di sistemi pubblici dinoleggio bici. Compresa nel test natural-mente anche la Svizzera, che a questo pro-posito ha ancora margine di miglioramentorispetto al resto d’Europa. I sistemi di noleggio proposti dalle città di Losanna eBienne hanno comunque ottenuto la valu-tazione «buona», e quello di Lugano «suffi-ciente».

I sistemi nelle città testate sono molto diversi tra loro, l’obiettivo è comunquesempre lo stesso: nel modo più semplicepossibile dare a noleggio biciclette robustee comode da poi riconsegnare anche in unaltro punto della città. La prima conclusio-ne del team di esaminatori: «I modelli di ge-stione del servizio devono ancora dar provadi funzionare al meglio». E Olivier Caspardel dipartimento Sicurezza stradale delTCS, che ha seguito il test europeo, stila ilseguente bilancio: «Anche in Svizzera sia-mo sulla buona strada, ma il sistema ha an-cora bisogno di tempo».

La gamma delle offerte nelle città analiz-zate è ampia: una realtà dimostrata anchesolamente gettando uno sguardo al numeromolto variabile di stazioni di bici a noleg-gio. Vanno da un’unica stazione nella por-toghese Aveiro sino a 1751 a Parigi. Un re-cord che la capitale francese detiene ancheper quanto riguarda il numero delle dueruote: 23 900. La dimensione dell’offerta èchiara se si confronta con quella della se-conda più grande: Londra con 558 stazionie 9200 biciclette.

Parigi, Lione | Nonostante ciò, Parigi, cheè esemplare a livello internazionale, nelconfronto europeo è arrivata soltanto al se-condo posto. È stata battuta da una più pic-cola città francese: Lione che è l’unica adessersi assicurata un «molto buono»: 343stazioni con 4000 bici, per tutto l’anno e 24 ore su 24, per chiunque lo desideri, an-che senza preavviso, con un collegamentoai mezzi di trasporto pubblici, la registra-zione comoda e gratuita, la consegna e ri-consegna completamente automatizzata e aqualsiasi stazione, informazioni in diverselingue – un sistema che si avvicina decisa-mente al modello ideale di un sistema bici-to-go. Gli ultimi tre posti sono occupati tut-

ti da città in Olanda (Utrecht, Amsterdam,L’Aia) a causa dell’iscrizione solo online,lingua, consegna nel medesimo luogo ecc.

Tra il primo, l’unico «molto buono», e gliultimi tre «molto insufficienti» c’è un abis-so. Espresso in voti: 23 volte la valutazione«buono», undici volte «sufficiente» e duevolte «insufficiente». La maggior parte deisistemi di noleggio testati è anche facil-mente utilizzabile dai turisti. Il 60% dei gestori ha esteso la propria offerta a tuttala città, e più di un terzo si limita al centrocittadino.

Le tre città svizzere | Come citato al-l’inizio, i risultati delle città svizzere sonodi tutto rispetto: Bienne, con 40 stazioni e250 bici, e Losanna, con 22 stazioni e 280 bici, sono state ricompensate con «buono».Lugano, con solo sei stazioni e 68 biciclette,riceve comunque un «sufficiente». Perquanto riguarda le biciclette, in tutte le cit-tà svizzere è stato criticato il fatto che nonsono provviste di sospensioni.‹ hwm

Info TouringIl test in dettaglio: www.test.tcs.ch.

La città di Lione in testa Le stazioni di noleggio bici sono in pieno boom: un primo test del TCS con 17 clubpartner mostra pregi e difetti in 18 Paesi europei. Metà classifica per le 3 città svizzere.

Adatte perbrevi tragittiI prezzi per un breve utilizzo delle dueruote a noleggio sono a buon mercato,mentre per un utilizzo più prolungatosono cari. L’incentivo ad usare tali bici-clette solamente per brevi tratte, vienerafforzato spesso con minuti gratuiti,ossia la prima mezz’ora o addiritturaun’ora. Per contro, ad un uso più intensodella bicicletta, viene posto un limitefissando una durata massima di utilizzo,oppure una tassa oraria particolarmen-te cara. Ad esempio, una bicicletta a no-leggio per 24 ore a Torino costa ben 138euro. Un’eccezione è rappresentata pe-rò dalle offerte nelle città di Amster-dam, L’Aia e Utrecht. In queste localitàl’utilizzatore paga 10 euro per la regi-strazione e poi può utilizzare la bici anche per 24 ore sborsando soltanto 3euro. Per l’utilizzatore è difficile distri-carsi nella giungla delle tariffe – e sullepagine Internet dei vari offerenti l’offer-ta è spesso poco chiara. tg

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Anche a Lugano ci sono stazioni per noleggio bici, ma al momento solo sei.

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L’avvento della rete autostradale svizzera: iniziano gli scavi della A1 Losanna–Ginevra nel 1959.

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›Senza le strade l’economia non funziona eil benessere non si sviluppa. È un dato di fat-to innegabile. Da sempre si sa che la stradaè di centrale importanza per l’economia di unPaese perché permette di trasportare perso-ne, merci, energia e informazione in modoveloce e su lunghe distanze. Questo è stato ilmotivo che ha spinto la Svizzera a creare unarete stradale nazionale efficiente.

Nel 1960 le Camere federali hanno dichia-rato i collegamenti stradali d’importanza na-zionale accettando un decreto federale chedefinisce nella sua essenza la rete stradale,che a lavori finiti dovrebbe corrispondere a1900 chilometri di autostrade. Gli elementicentrali del decreto federale sulla rete stra-dale nazionale sono collegamenti attrattivitra i centri economici del nostro Paese e traloro e la rete stradale veloce al di fuori deiconfini elvetici.

La situazione di partenza | Per il finan-ziamento delle strade sono stati messi a di-sposizione tre quinti dell’imposta sugli oliminerali, l’intero supplemento fiscale suglioli minerali e i proventi netti del contrasse-gno autostradale. Tutti mezzi finanziari adestinazione vincolata. Inoltre sono stativersati i contributi dei Cantoni in base allacapacità finanziaria; in media, la quota dellaConfederazione era dell’87%. In seguito allanuova impostazione della perequazione fi-nanziaria e dei compiti (NPC) dal 2008 lestrade nazionali sono andate in proprietàdella Confederazione che dunque provvedeanche al finanziamento. Guardando indietrosi può riconoscere che il piano generale dellarete stradale veloce del 1960 così come lachiave di finanziamento con la relativa de-stinazione vincolata hanno dato buoni risul-tati. I soldi della strada andavano a beneficiodelle strade.

Nel 1985 è entrata in vigore la Legge fe -derale sulla protezione dell’ambiente e nel1989 l’esame dell’impatto sull’ambiente. Ne-gli anni Ottanta il tema dominante era lamorte del bosco, e dunque in agenda sonostate inserite nuove linee guida per la costru-zione delle strade, più rispettose dell’am-biente, ma che hanno rallentato l’esecuzionedei lavori. Nel 1990 è stata respinta l’inizia-tiva popolare Alt al cemento e anche la cosid-detta iniziativa Trifoglio. Se fosse stata ac-cettata l’iniziativa Alt al cemento, allora larete stradale nazionale non avrebbe potutosuperare la dimensione raggiunta il 30 aprile1986: si sarebbe potuto costruire nuove stra-

de solo se si sarebbero tolte quelle vecchie.L’autostrada Walensee tra Weesen e Flumsad esempio, che è entrata in funzione nel1987, avrebbe dovuto addirittura essere can-cellata. Inoltre gli iniziativisti chiedevano dirinunciare alla costruzione dei tratti della A1Yverdon–Morat, della A4 Wettswil–Knonau edella A5 Bienne–Soletta.

10% in meno per la strada | Con l’accet-tazione da parte di popolo e Cantoni il 6 lu-glio 1958 dell’articolo costituzionale concer-nente i dazi sui carburanti, si è fissato che il40% dei proventi confluisce nella cassa fe -derale, mentre il 60% viene utilizzato per lastrada. Ma dato che col passare degli anni, leentrate hanno cominciato a superare le spesee che l’anticipo della Confederazione potevaessere rimborsato, si è decisa una nuova de-stinazione dei fondi provenienti dai dazi. Nel1983 il popolo e i Cantoni hanno deciso di ri-

durre dal 60 al 50% il versamento per la stra-da e di aumentare invece dal 40 al 50% quelloper la cassa federale. Allo stesso tempo, i sol-di della strada non erano più vincolati per lastrada, bensì il loro impiego è stato ampliato(v. box). Il ritorno alla ripartizione originaria60:40 dei proventi dall’imposta sugli oli mi-nerali è stato accettato dal Consiglio Nazio-nale nella sessione di marzo (iniziativa par-lamentare Robert Schmid). Il Consiglio degliStati prenderà la sua decisione in autunno, ein questa Camera le probabilità di un’appro-vazione non sono delle migliori.

Gli anni Novanta erano i tempi dell’am-pliamento della ferrovia: Nuova trasversaleferroviaria alpina (NTFA), linea Lötsch-berg/San Gottardo e la nuova tratta Matt-stetten–Rothrist per fare solo alcuni esempi.La strada è stata così messa un po’ da parte,ma i soldi da essa generati erano (e sono)sempre e comunque i benvenuti.‹ tg/hwm

Soldi stradali dirottatiAll’inizio i soldi degli automobilisti erano destinati alla strada. Poi questa fonte di denaroè stata scoperta e sfruttata da altri interessati. Prima parte di una piccola serie.

Un dirottamento che cominciò presto

Dal 1983 i soldi della cassa stradale non vanno più a beneficio delle stra-de, bensì vengono tra l’altro impiegati per: sopra e sottopassaggi per se-parare strada da ferrovia, promozione traffico merci combinato, misureper la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio così come per la prote-zione dalle forze della natura. Sono stati anche sovvenzionati parchegginelle stazioni ferroviarie per favorire l’accesso al mezzo di trasporto pub-blico. Questa disposizione è stata annullata nel 1995. È stato inoltre pro-mosso il trasporto delle auto sulla ferrovia diminuendone il prezzo. tg

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Linea dinamica, parabrezza fortemente appiattito, fari allungati fanno della Hyundai i30 un’auto compatta molto attraente.

Il tetto panoramico opzionale fa splendere il sole all’interno.

tabellacomparativa Hyundai i30 Citroën DS4 Mazda 3 VW Golf 1.6 CRDi 1.6 HDi 1.6 CD 1.6 TDI Premium So Chic Exclusive Comfortline

Prezzo (fr.) 31990.– 35450.– 31560.– 36150.–Cilindrata (cc) 1582 1560 1560 1598Potenza (kW/CV) 94/125 82/112 85/115 77/105Coppia massima (Nm/min) 260/1900 270/1750 270/1750 250/1500Consumo (l/100 km) 4,6 A2 4,51 A2 4,31 A2 4,11 A2

Rumore int. 120 km/h (dBA) 70 695 706 697

Costi al chilometro (fr./km)3 –.64 –.72 –.68 –.68Costi di manutenzione4 11111 11133 11333 11111

Test «Tou ring» 12/2012 1/20115 11/20096 1/20097

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15000 km/anno) 4 su 180000 km (15000 km/anno) 5 Citroën C4 2.0 HDi 6 Mazda 3 2.2 CD Sport 7 VW Golf 2.0 TDI

14 test e tecnica | touring 12 | 5 luglio 2012

Materiali pregiati per il cockpit.

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+–Più o menoRapporto prezzo-prestazioni, ricca do-tazione di comfort, ottimi interni in pel-le, buona spaziosità, ampio bagagliaio,consumi ragionevoli, design originale,prestazioni di garanzia e connessionimultimediali.

Motorizzazione fiacca e poco briosa,rapporti lunghi, visibilità laterale e po-steriore limitate, motore ruvido nellepartenze a freddo, apertura di caricoalta, superficie a sedere leggermentecorta sui sedili davanti.

› È stata la vera star di questo europeo dicalcio: Hyundai ha messo in scena la secon-da versione della i30 prima e dopo ogni par-tita a beneficio del pubblico televisivo. Inprecedenza la compatta era stata inaspet-tata protagonista di un «cliccatissimo» vi-deo su Youtube, nel quale Martin Winter-korn, capo del gruppo VW, si era lasciatosfuggire la già famosa frase «Da scheppertnix» («non traballa nulla»).

La seconda i30, costruita in Cechia, è dav-vero molto riuscita: a Wolfsburg potrebbe-ro trarre insegnamento non solamente dalsolido sistema di regolazione del volante,lodato dal vertice di VW, ma anche dal rapporto prezzo-prestazioni della coreanaHyundai i30. L’allestimento di lusso dellavettura compatta corrisponde praticamen-te allo standard della classe medio-supe-riore. L’unico neo risiede nella combina-zione di un motore un po’ fiacco, rapportilunghi e peso elevato, che riduce notevol-mente il temperamento della i30. Malgradotutto l’avversaria della Golf fa sul serio e latallona da vicino come non mai grazie al de-sign lussuoso, interni pregiati e grandespaziosità.

Look fluido | Le linee della i30 le conferi-scono un’apparenza incisiva. La fascia la-terale si inarca sopra i parafanghi anterio-ri, quindi corre lateralmente per poi risaliree fondersi con l’inserto delle luci di retro-marcia. Una dinamica fluida che è rafforza-ta anche dal parabrezza molto inclinato.Davanti dominano i fari allungati e le lucidiurne a forma di boomerang, così come lacalandra cromata della versione Premium.Il posteriore della compatta ricorda vaga-mente quello dell’italiana Giulietta di AlfaRomeo: molto sexy.

Nel cockpit della i30 ci si sente quasi come un re. Materiali pregiati, console cen-trale elegante grazie alle belle liste croma-te, così come un cruscotto ergonomico: nes-sun desiderio è lasciato insoddisfatto.

A disposizione del conducente vi sonoinoltre numerosi vani portaoggetti, grandie piccoli. Il tetto panoramico in vetro, op-zionale, fa entrare a discrezione luce e aria.Il computer di bordo è strutturato in manie-ra intuitiva e gli strumenti principali met-tono nel campo visivo del conducente tuttele informazioni importanti sul veicolo. Il si-stema multimediale è moderno.

L’interno della coreana è completato daun generoso bagagliaio da 378 litri. Con glischienali ribaltati si libera un ampio pianodi carico piatto con vani portaoggetti sup-plementari ai lati. Ganci e rete fermacaricofanno parte della dotazione di serie. Pur-troppo come per la concorrente Golf, anchesulla i30 il fissaggio Top-Tether è piazzatosul lato interno del bagagliaio. Un dettaglioche abbiamo valutato poco pratico.

Poco briosa | I consumi di 5,8 l/100 kmdella i30 nel test rientrano nella media del-la categoria, senza porre nuovi standard intema di consumi. Il turbodiesel da 1,6 l ga-rantisce alla compatta prestazioni corrette,

Nuova attrattiva concorrenteLa Hyundai i30 si presenta con un ottimo look, buon prezzo e interni curati alla ricerca di clienti. Soltanto le prestazionisono un po’ scarse. Test della versione 1.6 CRDi Premium.

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Linea dinamica, parabrezza fortemente appiattito, fari allungati fanno della Hyundai i30 un’auto compatta molto attraente.

Il tetto panoramico opzionale fa splendere il sole all’interno.

tabellacomparativa Hyundai i30 Citroën DS4 Mazda 3 VW Golf 1.6 CRDi 1.6 HDi 1.6 CD 1.6 TDI Premium So Chic Exclusive Comfortline

Prezzo (fr.) 31990.– 35450.– 31560.– 36150.–Cilindrata (cc) 1582 1560 1560 1598Potenza (kW/CV) 94/125 82/112 85/115 77/105Coppia massima (Nm/min) 260/1900 270/1750 270/1750 250/1500Consumo (l/100 km) 4,6 A2 4,51 A2 4,31 A2 4,11 A2

Rumore int. 120 km/h (dBA) 70 695 706 697

Costi al chilometro (fr./km)3 –.64 –.72 –.68 –.68Costi di manutenzione4 11111 11133 11333 11111

Test «Tou ring» 12/2012 1/20115 11/20096 1/20097

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15000 km/anno) 4 su 180000 km (15000 km/anno) 5 Citroën C4 2.0 HDi 6 Mazda 3 2.2 CD Sport 7 VW Golf 2.0 TDI

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senza tuttavia consentire al guidatore digioire. Per un motore turbo di nuova gene-razione, mancano brio e riprese sufficienti.I motivi risiedono nel peso elevato dell’au-tomobile e nei rapporti molto lunghi. Anchesenza particolare dinamismo, la i30 offre aisuoi passeggeri un buon comportamento,con una buona tenuta di strada e solamenteun leggero sottosterzo. Il volante dispone di tre tarature. Nel modo normale è più confortevole, mentre in versione sportiva lesensazioni che offre ai suoi passeggeri sonomaggiori.

Anche per quanto concerne il comfort, laHyundai i30 è buona. Le sospensioni assor-bono bene le irregolarità, i sedili in pellepossono essere regolati in diversi modi edunque ben adatti per lunghi viaggi. La do-

tazione per il comfort di serie è superiorealla media della categoria. Il turbodieselruvido si fa sentire nelle partenze a freddo,ma è impercettibile quando si viaggia in au-tostrada.

Buona garanzia | La Hyundai i30 disponeoltre a sette airbag di serie, di fari allo xenoe fari adattivi in curva. Nel nostro test difrenata ha ricevuto la valutazione «moltobuono» e la dotazione di sicurezza è ampia.Purtroppo invece la visibilità posteriore èridotta. Lode invece meritano le prestazionidi garanzia e di manutenzione, che Hyundaioffre per cinque anni a partire dalla datad’acquisto. Con la i30 ai coreani è dunqueriuscito un ottimo colpo: gli acquirenti po-tranno gioire della presenza di una nuovaconcorrente nella classe «Golf».‹

Nadia Rambaldi

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Hyundai i30 1.6 CRDi Premium in dettaglioABITACOLO 11112 L’allestimento in cuoio diserie in tale segmento di prezzo è inusuale quindieccellente. Lo spazio davanti e dietro è genero-so. Sorprende anche l’ampiezza del bagagliaio eil piano di carico piatto con i vani portaoggetti laterali che si libera con gli schienali ripiegati.

COMFORT 11113 Le sospensioni sono con-fortevoli e ben assorbenti. I sedili regolabili elet-tricamente si prestano ai lunghi tragitti. Anchein fatto di ergonomia Hyundai ha fatto progressi.Il turbodiesel è ruvido, ma sull’autostrada è di-screto.

DOTAZIONE 11111 L’equipaggiamento di se-rie per quanto concerne il comfort della i30 èmolto ricco. La versione Premium ha uno stan-

dard quasi paragonabile a quello della classe me-dio-superiore.

PRESTAZIONI 11123 Purtroppo l’1,6 l turbo-diesel manca di brio e ripresa sufficiente. Le cau-se vanno ricercate nei rapporti molto lunghi e nelpeso elevato di 1,5 t. In complesso tuttavia leprestazioni sono sufficienti e i consumi sono unfattore positivo.

COMPORTAMENTO 11113 La i30 offre unbuon comportamento ma manca di una spiccatadinamica di guida. Lo sterzo dispone di tre rego-lazioni.

SICUREZZA 11111 La dotazione di sicurezzaè al top. La i30 ha ottenuto ottimi voti nel crash-test. Le luci di curva sono di serie. Buoni i freni.

La console centrale, grazie alle liste cromate, è elegante, quasi da classe medio-superiore. La i30 è un vero miracolo di spaziosità, con un bagagliaio che offre fino a 1316 litri.

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Scheda tecnica

VEICOLO PROVATOHyundai i30 1.6 CRDi Premium; 5 porte, 5 posti; 31990 fr. (auto del test: 37160 fr.)Gamma: dalla 1.4 Comfort (18990 fr.) alla 1.6 GDi Premium (29990 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (690 fr.), sistema di navigazione con telecamera di retromarcia e tettuccio panoramico vetrato(2700 fr.)Garanzia: 5 anni di fabbrica, 5 anni mobilità,3 anni sulla vernice; 12 anni antiruggine (con condizioni)Importatore: Hyundai Suisse, Brandbach-strasse 6, 8305 Dietlikon, www.hyundai.ch

DATI TECNICIMotore: 4 cilindri 1.6 turbodiesel, 128 CV;trazione anteriore, cambio a 6 marcePeso: 1515 kg (auto del test), totale ammis-sibile 1920 kg, carico rimorchiabile 1500 kg

Check-up TCSDINAMICA DI COMPORTAMENTOPrestazioni (0–100 km/h): 10,8 sElasticità:60–100 km/h (in 4a) 8,2 s80–120 km/h (in 4a) 9,0 sDiametro di sterzata: 11,2 mInsonorizzazione:

60 km/h: 60 dBA 11113

120 km/h: 70 dBA 11113

SICUREZZAFrenata (100–0 km/h): 37 m 11111

Visibilità circolare 11133

Equipaggiamento 11111

COSTI DEI SERVIZImanutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

30000/24 1,6 232.–Manutenzione per 180000 km:15000 km/anno 9,6 2171.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese fissi variabili

15000 64 546.– 257.–30000 42 546.– 513.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzieHyundai da 90 a 176 franchi

CONSUMO AL BANCO DI PROVA(ciclo UE 80/1268) urbano extra urbano misto

TCS 5,9 3,8 4,6fabbrica 5,2 3,8 4,3Emissioni di CO2: 122 g/kmMedia svizzera di CO2: 159 g/kmetichettaEnergia (A–G): A

CONSUMO DEL TEST 11133

5,8 l/100 km autonomia 914 km

serbatoio: 53 litri

TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger

larghezzainterna: ant. 148cm, post. 148cm bagagliaio: 378–1316 litripneumatici: 225/45R17, min. 195/65R15

103cm

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7cm

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�89–111cm

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� 62–87cm

passo 265cm� �lungh. 430cm (largh.178cm)

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5-6-7-8 settembre 2012AVENTICUMMUSICALPARADEArena di Avenches

Informazioni sulla manifestazione:www.avenches.ch/musicalparade

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500 Musicistiprovenienti da Inghilterra, Francia,Russia, Olanda e Svizzera

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10% DI SCONTO SUL PREZZO DEL BIGLIETTO (Fr. 45.– anziché Fr. 50.–)1 DVD dell’edizione 2010 del valore di Fr. 25.–Nessuna spesa di gestioneIn totale: una riduzione di più di Fr. 35.– a persona

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senza tuttavia consentire al guidatore digioire. Per un motore turbo di nuova gene-razione, mancano brio e riprese sufficienti.I motivi risiedono nel peso elevato dell’au-tomobile e nei rapporti molto lunghi. Anchesenza particolare dinamismo, la i30 offre aisuoi passeggeri un buon comportamento,con una buona tenuta di strada e solamenteun leggero sottosterzo. Il volante dispone di tre tarature. Nel modo normale è più confortevole, mentre in versione sportiva lesensazioni che offre ai suoi passeggeri sonomaggiori.

Anche per quanto concerne il comfort, laHyundai i30 è buona. Le sospensioni assor-bono bene le irregolarità, i sedili in pellepossono essere regolati in diversi modi edunque ben adatti per lunghi viaggi. La do-

tazione per il comfort di serie è superiorealla media della categoria. Il turbodieselruvido si fa sentire nelle partenze a freddo,ma è impercettibile quando si viaggia in au-tostrada.

Buona garanzia | La Hyundai i30 disponeoltre a sette airbag di serie, di fari allo xenoe fari adattivi in curva. Nel nostro test difrenata ha ricevuto la valutazione «moltobuono» e la dotazione di sicurezza è ampia.Purtroppo invece la visibilità posteriore èridotta. Lode invece meritano le prestazionidi garanzia e di manutenzione, che Hyundaioffre per cinque anni a partire dalla datad’acquisto. Con la i30 ai coreani è dunqueriuscito un ottimo colpo: gli acquirenti po-tranno gioire della presenza di una nuovaconcorrente nella classe «Golf».‹

Nadia Rambaldi

continua da pagina 14

Hyundai i30 1.6 CRDi Premium in dettaglioABITACOLO 11112 L’allestimento in cuoio diserie in tale segmento di prezzo è inusuale quindieccellente. Lo spazio davanti e dietro è genero-so. Sorprende anche l’ampiezza del bagagliaio eil piano di carico piatto con i vani portaoggetti laterali che si libera con gli schienali ripiegati.

COMFORT 11113 Le sospensioni sono con-fortevoli e ben assorbenti. I sedili regolabili elet-tricamente si prestano ai lunghi tragitti. Anchein fatto di ergonomia Hyundai ha fatto progressi.Il turbodiesel è ruvido, ma sull’autostrada è di-screto.

DOTAZIONE 11111 L’equipaggiamento di se-rie per quanto concerne il comfort della i30 èmolto ricco. La versione Premium ha uno stan-

dard quasi paragonabile a quello della classe me-dio-superiore.

PRESTAZIONI 11123 Purtroppo l’1,6 l turbo-diesel manca di brio e ripresa sufficiente. Le cau-se vanno ricercate nei rapporti molto lunghi e nelpeso elevato di 1,5 t. In complesso tuttavia leprestazioni sono sufficienti e i consumi sono unfattore positivo.

COMPORTAMENTO 11113 La i30 offre unbuon comportamento ma manca di una spiccatadinamica di guida. Lo sterzo dispone di tre rego-lazioni.

SICUREZZA 11111 La dotazione di sicurezzaè al top. La i30 ha ottenuto ottimi voti nel crash-test. Le luci di curva sono di serie. Buoni i freni.

La console centrale, grazie alle liste cromate, è elegante, quasi da classe medio-superiore. La i30 è un vero miracolo di spaziosità, con un bagagliaio che offre fino a 1316 litri.

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Scheda tecnica

VEICOLO PROVATOHyundai i30 1.6 CRDi Premium; 5 porte, 5 posti; 31990 fr. (auto del test: 37160 fr.)Gamma: dalla 1.4 Comfort (18990 fr.) alla 1.6 GDi Premium (29990 fr.) Opzioni: vernice metallizzata (690 fr.), sistema di navigazione con telecamera di retromarcia e tettuccio panoramico vetrato(2700 fr.)Garanzia: 5 anni di fabbrica, 5 anni mobilità,3 anni sulla vernice; 12 anni antiruggine (con condizioni)Importatore: Hyundai Suisse, Brandbach-strasse 6, 8305 Dietlikon, www.hyundai.ch

DATI TECNICIMotore: 4 cilindri 1.6 turbodiesel, 128 CV;trazione anteriore, cambio a 6 marcePeso: 1515 kg (auto del test), totale ammis-sibile 1920 kg, carico rimorchiabile 1500 kg

Check-up TCSDINAMICA DI COMPORTAMENTOPrestazioni (0–100 km/h): 10,8 sElasticità:60–100 km/h (in 4a) 8,2 s80–120 km/h (in 4a) 9,0 sDiametro di sterzata: 11,2 mInsonorizzazione:

60 km/h: 60 dBA 11113

120 km/h: 70 dBA 11113

SICUREZZAFrenata (100–0 km/h): 37 m 11111

Visibilità circolare 11133

Equipaggiamento 11111

COSTI DEI SERVIZImanutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

30000/24 1,6 232.–Manutenzione per 180000 km:15000 km/anno 9,6 2171.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese fissi variabili

15000 64 546.– 257.–30000 42 546.– 513.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzieHyundai da 90 a 176 franchi

CONSUMO AL BANCO DI PROVA(ciclo UE 80/1268) urbano extra urbano misto

TCS 5,9 3,8 4,6fabbrica 5,2 3,8 4,3Emissioni di CO2: 122 g/kmMedia svizzera di CO2: 159 g/kmetichettaEnergia (A–G): A

CONSUMO DEL TEST 11133

5,8 l/100 km autonomia 914 km

serbatoio: 53 litri

TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger

larghezzainterna: ant. 148cm, post. 148cm bagagliaio: 378–1316 litripneumatici: 225/45R17, min. 195/65R15

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La SUV 4008 è dotata di tratti tipicamentePeugeot, tra cui la calandra fluttuante.

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›Volvo volta radicalmente la pagina delleberline e delle station wagon S40/V50 perentrare nel cuore delle compatte di lusso.Con l’Audi A3 nel mirino, la Volvo V40 si ètrasformata in una 5 porte con portelloneche ricorda le shooting break. Lo stile slan-ciato con posteriore cuneiforme, le conferi-sce una personalità affermata ed elegante.

Questo modello design scrive concreta-mente un nuovo episodio della storia diVolvo in ambito di sicurezza inaugurando ilprimo airbag per pedoni. Fornito di serie,questo gran cuscino gonfiabile esce dal co-fano per coprire parte del parabrezza smor-zando il colpo al pedone investito. Vi si ag-giunge un sistema anticollisione attivo finoa 50 km/h. Per la somma di 2500 fr., la VolvoV40 propone la quintessenza della sicurez-za comprendente, tra l’altro, rilevatore dipedoni, regolatore di velocità adattivo, let-tore di cartelli stradali e rilevatore di vei-coli in retromarcia. Difficile offrire di più.L’abitacolo dal design scandinavo offre unallestimento più moderno che realmenteaccogliente. Da notare l’insieme degli stru-menti a cristalli liquidi che offrono la sceltatra 3 varianti grafiche. Si apprezza anchel’eccellente comodità dei sedili, mentre trai punti deboli si segnalano l’accesso e la

La svedese con un’anima compatta

spaziosità dei sedili posteriori. Il bagaglia-io, con un volume nella norma, è dotato di un pianale a due livelli, ma soffre diun’apertura del portellone un po’ esigua.

Innamorata del diesel, la V40 è mossa daun motore D2 da 1,6 l ultra economico, an-che se poco reattivo. Più scattante, il 5 ci-lindri D4 portato a 2 l piace per coppia,morbidezza e sonorità. I propulsori a ben-zina 1,6 l downsizing sono annunciati comemolto economici. Da verificare, così come lapotenza del 2,5 l da 254 CV atteso per fineanno. Fatto incoraggiante, il treno anterio-re modificato sembra nettamente menosoggetto agli effetti di coppia rispetto aisuoi pari della marca.

Equipaggiata correttamente, la compattapropone applicazioni smartphone per veri-ficare ad esempio il livello del carburante oessere avvisati di un tentativo di furto. Iprezzi si allineano a quelli dell’alta gamma,con tuttavia un’ampia copertura di garan-zia e di manutenzione.‹ MOH

Tecnica: 5 porte, 5 posti; lunghezza: 4,37 m; bagagliaio: 335 l Motori: benzina 150/180/254 CV,diesel 115/150/177 CV; consumi: da 3,6 l/100 km,94 g/km di CO2 Prezzi: da 34950 fr. (D2 115 CV) a46150 fr. (D4 177 CV); fornibile da settembre.

Elegante e potente, la Volvo V40 mostra spalle muscolose ispirate alla mitica P1800.

La Volvo V40 ha compiuto la sua rivoluzione culturaleper diventare una vera compatta d’alta gamma. Con unlook trendy e un’infinità di sistemi d’assistenza alla guida.

Restyling e sobrietàMercedes-Benz GLK Adulata dai cinesi, laSUV compatta di Mercedes ha il vento in pop-pa. Un leggero restyling, con l’inserimento diluci LED e un ambiente interno rivisitato, ledanno un aspetto chic. La GLK eredita inoltreuna moltitudine di sistemi di assistenza allaguida, tra cui una telecamera perimetrale.L’ampio ventaglio di motorizzazioni com-prende sei diesel (da 143 a 265 CV) e un benzina (306 CV), tutti dotabili del cambioautomatico a 7 rapporti. Da notare i consumiridotti della versione 250 Bluetec 4Matic(6,1 l/100 km) nonostante i rispettabili 204 CV.

Estate elettricaSmart Fortwo electric drive Disponibile daluglio, la terza generazione della Smart elet-trica vanta un’autonomia di 145 km e presta-zioni migliorate. Il suo nuovo motore da 55 kW le permette di passare da 0 a 100km/h in 11,5 s e di raggiungere i 125 all’ora.La formula «small&care» facilita l’accesso al-la mobilità elettrica, offrendo le batterie anoleggio. Il prezzo di base della Smart Fortwoelectric drive scende perciò a 24500 fr. (+99fr. mese di noleggio delle batterie). Maggioridettagli e le prime impressioni di guida suwww.touring.ch.

Derivata dalla Mitsubishi ASX, laSUV Peugeot 4008 è praticamenteidentica alla sua omologa CitroënAircross. Questa 4�4 di ispirazionecrossover ha tuttavia un suo stilecaratteristico. Per il resto, è la copiaconforme dell’Aircross (v. «Touring»10). Mossa dai diesel 1,6 l (115 CV) e1,8 l (150 CV), la 4008 è distribuitasolo nella versione Allure, ben equi-paggiata. Fari allo xeno, luci LED,accensione senza chiave e cerchionida 18” in lega sono di serie. I prezzidi questa vettura che non vuole faretroppa ombra alle sue consorelle3008 Hybrid4 e 508 RXH, anch’essea trazione integrale, sono compresitra 41000 e 43200 fr. MOH

Stessa SUV,ma diversa

18 test e tecnica | touring 12 | 5 luglio 2012

›Per definizione, un’opulenta station wa-gon d’alta gamma rappresenta l’auto per-fetta per trasportare la famiglia sui lunghitragitti verso le vacanze. Ciò detto, gli enor-mi progressi compiuti dalle diverse catego-rie automobilistiche fanno vacillare questacertezza. Giro d’orizzonte.

City car e compatte | Se non si disdegnail viaggiare stretti per molte ore, le city car(Polo, 208 ecc.) possono servire allo scopo.

Relativamente importante, la rumorositànell’abitacolo si è notevolmente ridotta suinuovi modelli. Ma occorre viaggiare legge-ri, perché la capacità del bagagliaio (circa300 l) è modesta. A meno di non optare perl’arma segreta rappresentata dalle city carfamiliari e le mini monovolume, le cui stivepossono inghiottire fino a 500 l. Beneficia-rie di un importante sforzo tecnologico, lecompatte (Golf, Astra ecc.) propongono uncomfort acustico che si avvicina all’alta

gamma. In questi modelli, il sedile poste-riore accoglie tre persone con una comoditàaccettabile. Un po’ tirato, il volume utile(circa 350 l) è invece considerevole sulleversioni station wagon. Come per le catego-rie superiori, le compatte diesel dispongo-no di un’autonomia dell’ordine di 1000 km.

Station wagon familiari | Un tantinosnobbate, le familiari (Mondeo, Passat ecc.)rimangono esperte ammiraglie di lungocorso. Offrono un eccellente comfort acu-stico e spazio a volontà anche sui sedili po-steriori. I loro vani per i bagagli voluminosiaccolgono fino a 600 l di carico. A parte undeficit d’immagine, queste vetture dall’ot-timo rapporto prezzo-prestazioni hannosempre meno da invidiare ai modelli d’altagamma.

Monovolume | I modelli compatti (Scénic,Zafira ecc.) restano un punto di riferimentoin fatto di abitabilità, assicurando un buonlivello di comodità. La loro compattezza fameraviglie anche sui parcheggi stretti dellespiagge. Ciò che non è per nulla il caso dellegrandi monovolume, fantastiche vetturestradali per la famiglia, ma terribilmenteingombranti sulle strette stradine mediter-ranee. Infine è giusto segnalare che le fuo-ristrada, auto di tendenza, deludono spessoin fatto di abitabilità e di bagagliaio. Essereo apparire: occorre scegliere!‹ MOH

Perfette vacanziere Qual è la familiare ideale per lanciarsi nelle interminabili transumanze estive? In vacanza, il comfort a bordo e il bagagliaio diventano argomenti prioritari.

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Una monovolume compatta come la Lodgy accoglie 5 passeggeri e una montagna di bagagli.

Dacia Lodgy Una monovolume a 12900 fr.: chioffre di più? Scherzi a parte, la Lodgy versione7 posti sfiora i 18000 fr. dopo avervi aggiuntola radio con lettore CD, l’ESP e gli indispensabilisensori di retromarcia, vista la visibilità minima.Questa Dacia si rivela tuttavia una familiare no-tevole. Il rivestimento in plastica dura bicoloredella plancia di bordo è assai rudimentale, masegna un certo progresso, sottolineato dalle or-lature cromate degli strumenti e di altri coman-di. Davanti ci si accomoda su sedili dalla tenutaapprossimativa, ma non scomodi. La nota dimerito va al sedile posteriore, che riserva unospazio generoso ai suoi tre occupanti. Due ma-nipolazioni, e quest’ultimo si ripiega a portafo-gli per liberare un facile accesso alla fila davanti.E qui, nuova sorpresa, due adulti di taglia media

E perché non una low-cost?

possono accomodarsi confortevolmente. Uniconeo: le imbottiture dei due sedili mancano dimorbidezza. Nella configurazione a 5 posti,l’immenso bagagliaio assorbe ancora 634 lquando il sedile posteriore estraibile è ribaltato.Questa prodigalità va di pari passo con numero-si vani portaoggetti.

Seppure non rinnovi i canoni stilistici, il design della Dacia Lodgy non è affatto sgradevole.

Senza pretese, il motore da 82 CV si mostradocile e disponibile in ambiente urbano. Sull’au-tostrada, la rumorosità piuttosto elevata non è tuttavia fastidiosa. Sufficienti, le prestazioniraggiungono il limite a pieno carico o in monta-gna. A proposito di curve, questa Lodgy dal pas-so allungato ha una tenuta di strada invidiabile.Apprezzabili anche lo sterzo idraulico preciso econsistente. Sorprendente, questa monovolu-me dal prezzo stracciato. MOH

Positivo: 7 posti a prezzo ridotto, abitabilità ebagagliaio gigantesco, comportamento corret-to, buon comfort, progresso nelle finiture Ne-gativo: dotazione opzionale limitata, visibilitàposteriore, prestazioni modeste, modularità.

Tecnica: monovolume; 5–7 posti; lunghezza: 4,50 m;bagagliaio: 827 l; 1,6 l benzina, 82 CV, 134 Nm a2800 giri/min; cambio a 5 marce, da 0 a 100 km/h in14,5 s Consumo in prova: 8,0 l/100 km, autonomia:625 km Prezzo: 15600 fr. (1.6 Lauréate 7 p.).

Page 19: Touring 12 / 2012 italiano

5 luglio 2012 | touring 12 | test e tecnica 19

La SUV 4008 è dotata di tratti tipicamentePeugeot, tra cui la calandra fluttuante.

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ald

›Volvo volta radicalmente la pagina delleberline e delle station wagon S40/V50 perentrare nel cuore delle compatte di lusso.Con l’Audi A3 nel mirino, la Volvo V40 si ètrasformata in una 5 porte con portelloneche ricorda le shooting break. Lo stile slan-ciato con posteriore cuneiforme, le conferi-sce una personalità affermata ed elegante.

Questo modello design scrive concreta-mente un nuovo episodio della storia diVolvo in ambito di sicurezza inaugurando ilprimo airbag per pedoni. Fornito di serie,questo gran cuscino gonfiabile esce dal co-fano per coprire parte del parabrezza smor-zando il colpo al pedone investito. Vi si ag-giunge un sistema anticollisione attivo finoa 50 km/h. Per la somma di 2500 fr., la VolvoV40 propone la quintessenza della sicurez-za comprendente, tra l’altro, rilevatore dipedoni, regolatore di velocità adattivo, let-tore di cartelli stradali e rilevatore di vei-coli in retromarcia. Difficile offrire di più.L’abitacolo dal design scandinavo offre unallestimento più moderno che realmenteaccogliente. Da notare l’insieme degli stru-menti a cristalli liquidi che offrono la sceltatra 3 varianti grafiche. Si apprezza anchel’eccellente comodità dei sedili, mentre trai punti deboli si segnalano l’accesso e la

La svedese con un’anima compatta

spaziosità dei sedili posteriori. Il bagaglia-io, con un volume nella norma, è dotato di un pianale a due livelli, ma soffre diun’apertura del portellone un po’ esigua.

Innamorata del diesel, la V40 è mossa daun motore D2 da 1,6 l ultra economico, an-che se poco reattivo. Più scattante, il 5 ci-lindri D4 portato a 2 l piace per coppia,morbidezza e sonorità. I propulsori a ben-zina 1,6 l downsizing sono annunciati comemolto economici. Da verificare, così come lapotenza del 2,5 l da 254 CV atteso per fineanno. Fatto incoraggiante, il treno anterio-re modificato sembra nettamente menosoggetto agli effetti di coppia rispetto aisuoi pari della marca.

Equipaggiata correttamente, la compattapropone applicazioni smartphone per veri-ficare ad esempio il livello del carburante oessere avvisati di un tentativo di furto. Iprezzi si allineano a quelli dell’alta gamma,con tuttavia un’ampia copertura di garan-zia e di manutenzione.‹ MOH

Tecnica: 5 porte, 5 posti; lunghezza: 4,37 m; bagagliaio: 335 l Motori: benzina 150/180/254 CV,diesel 115/150/177 CV; consumi: da 3,6 l/100 km,94 g/km di CO2 Prezzi: da 34950 fr. (D2 115 CV) a46150 fr. (D4 177 CV); fornibile da settembre.

Elegante e potente, la Volvo V40 mostra spalle muscolose ispirate alla mitica P1800.

La Volvo V40 ha compiuto la sua rivoluzione culturaleper diventare una vera compatta d’alta gamma. Con unlook trendy e un’infinità di sistemi d’assistenza alla guida.

Restyling e sobrietàMercedes-Benz GLK Adulata dai cinesi, laSUV compatta di Mercedes ha il vento in pop-pa. Un leggero restyling, con l’inserimento diluci LED e un ambiente interno rivisitato, ledanno un aspetto chic. La GLK eredita inoltreuna moltitudine di sistemi di assistenza allaguida, tra cui una telecamera perimetrale.L’ampio ventaglio di motorizzazioni com-prende sei diesel (da 143 a 265 CV) e un benzina (306 CV), tutti dotabili del cambioautomatico a 7 rapporti. Da notare i consumiridotti della versione 250 Bluetec 4Matic(6,1 l/100 km) nonostante i rispettabili 204 CV.

Estate elettricaSmart Fortwo electric drive Disponibile daluglio, la terza generazione della Smart elet-trica vanta un’autonomia di 145 km e presta-zioni migliorate. Il suo nuovo motore da 55 kW le permette di passare da 0 a 100km/h in 11,5 s e di raggiungere i 125 all’ora.La formula «small&care» facilita l’accesso al-la mobilità elettrica, offrendo le batterie anoleggio. Il prezzo di base della Smart Fortwoelectric drive scende perciò a 24500 fr. (+99fr. mese di noleggio delle batterie). Maggioridettagli e le prime impressioni di guida suwww.touring.ch.

Derivata dalla Mitsubishi ASX, laSUV Peugeot 4008 è praticamenteidentica alla sua omologa CitroënAircross. Questa 4�4 di ispirazionecrossover ha tuttavia un suo stilecaratteristico. Per il resto, è la copiaconforme dell’Aircross (v. «Touring»10). Mossa dai diesel 1,6 l (115 CV) e1,8 l (150 CV), la 4008 è distribuitasolo nella versione Allure, ben equi-paggiata. Fari allo xeno, luci LED,accensione senza chiave e cerchionida 18” in lega sono di serie. I prezzidi questa vettura che non vuole faretroppa ombra alle sue consorelle3008 Hybrid4 e 508 RXH, anch’essea trazione integrale, sono compresitra 41000 e 43200 fr. MOH

Stessa SUV,ma diversa

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5 luglio 2012 | touring 12 | test e tecnica 21

Il coupé Opel GTC esibisce forme scolpite e raffinatamente arrotondate.

Coupé super incisivoOpel GTC 1.6 Turbo Sport Il fatto diessere uno dei rari coupé derivati dauna berlina compatta non impedisce inalcun modo all’Opel GTC di esprimereun suo stile intrinseco, nel contempomuscoloso e raffinato. Altra particolari-tà, quest’autentica auto di piacere siscatena alla prima serie di curve. Il tre-no anteriore completamente rimaneg-giato assicura una guida tanto incisivaquanto agile, al punto che la GTC volaletteralmente di curva in curva inseren-dovisi con precisione. Questa sensazio-ne di guida entusiasmante è rafforzatada uno sterzo comunicativo.

Un veicolo molto ludico, salvo per ilfatto che le salite di regime del motoreturbo da 180 CV potrebbero essere unpo’ più esplosive. Un problema dovutosoprattutto ad un peso conseguente ein minor misura, a marce un po’ lunghe.Fortunatamente, l’opzione telaio attivoaccresce la reattività nel parametrag-gio «sport». Le forme scolpite e ben ar-rotondate attirano gli sguardi al suopassaggio.

Questo coupé molto ludico, nascondecomunque una bella polivalenza. Buoncomfort delle sospensioni, sedile poste-riore sufficientemente spazioso e baga-gliaio ampio fanno della GTC un’autoadatta all’uso quotidiano. E per corona-re il tutto, le rifiniture sono seducenti.

MOH

Positivo: design seducente, telaio inci-sivo, coupé polivalente (comodità diviaggio, abitabilità posteriore), equi-paggiamento di serie completo Negati-vo: visibilità posteriore, dinamismo,motore con carattere, raggio di sterza-ta, sistema di apertura del bagagliaio.

Tecnica: coupé; 3 porte, 5 posti; lunghezza:4,47 m; bagagliaio: 380 l; 1,6 l turbo benzina,180 CV, 230 Nm a 2200 giri/min; cambio a 6 marce; da 0 a 100 km/h in 8,3 s Consumoin prova: 9,3 l/100 km, autonomia 602 kmPrezzo: 36800 fr. (1.6 Turbo Sport).

foto

MO

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›Per definizione i pick-up non vanno per ilsottile. Telaio tanto robusto quanto sparta-no e priorità ai carichi di ogni genere, essisi muovono in un universo western, o alme-no in quello delle attività del tempo liberoricche di adrenalina. Gli angoli arrotondatidell’ennesima versione del Ford Rangernon hanno molto da invidiare alle SUV, piùraffinate. Ma tale colosso concepito in Au-stralia e destinato a far parlare di sé ovun-que – ad eccezione degli Stati Uniti dove sidedica un vero e proprio culto al suo mo-struoso predecessore F150 – ha fatto manbassa nella banca dei sistemi di sicurezzadi Ford. Sette airbag, ESP ottimizzato infunzione del carico, protezione antiribalta-mento e stabilizzatore del rimorchio: ilRanger si presentava con tutti i requisitiper riuscire al crash-test Euro NCAP.

5 stelle | Con una buona nota nel test dicollisione, il suo frontale arrotondato gli havalso anche un risultato brillante nella pro-tezione dei pedoni. Alla fine è stato valutatocon 5 stelle che rispediscono i nemici dei4�4 ai loro studi.

Ed ecco il pick-upcinque stelle

Disponibile in tre varianti, il Ranger èideato per un impiego misto. L’abitacolo rivestito di plastiche dure di diversa fattu-ra non spiacerà al conducente medio. Idemper l’ampio sedile posteriore del modello adoppia cabina, con schienali indubbiamen-te molto verticali. Poco incline al rollio, ilbestione non può però rinnegare la sua es-senza di veicolo commerciale sulla carreg-giata sconnessa. Il raggio di sterzata è co-munque in progresso. Sotto il cofano, il dieselda 150 CV si dimostra equilibrato, mentreil grosso 5 cilindri dalla coppia enorme (470Nm) esprime una forza bruta. La trazioneintegrale ha tre modalità di funzionamentoazionabili con un selettore rotante. Dotatodi ridotte e sbalzo contenuto, il Ranger sidimostra un ottimo scalatore. E con stile,perché l’equipaggiamento non è per nienteinferiore a quello delle auto.‹ MOH

Tecnica: pick-up; 2/4 porte, 2/5 posti; lunghezza:5,27/5,36 m; carico utile massimo: 1265 kg; caricorimorchiabile: 3350 kg Motori: turbodiesel 2,2 l125/150 CV e 3,2 l (200 CV); trazione 4�2 e 4�4 con ridotte Prezzi: da 29450 fr. (cabina semplice4�2) a 54100 fr. (3.2 aut. cabina doppia Wildtrack).

Carrozzeria affinata e calandra cromata: il Ford Ranger punta sulla seduzione. E dire che questo pick-up può trainare 3,35 tonnellate e superare guadi di 80 cm.

Il Ford Ranger non si limita al suo look da pick-up frequentabile: infatti è il primo della categoria a fregiarsi delle 5 stelle Euro NCAP. La nostra prova.

Vacanze in Italia

Isola d’Elba

Adriatico

Toscana

Liguria

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5 luglio 2012 | touring 12 | test e tecnica 21

Il coupé Opel GTC esibisce forme scolpite e raffinatamente arrotondate.

Coupé super incisivoOpel GTC 1.6 Turbo Sport Il fatto diessere uno dei rari coupé derivati dauna berlina compatta non impedisce inalcun modo all’Opel GTC di esprimereun suo stile intrinseco, nel contempomuscoloso e raffinato. Altra particolari-tà, quest’autentica auto di piacere siscatena alla prima serie di curve. Il tre-no anteriore completamente rimaneg-giato assicura una guida tanto incisivaquanto agile, al punto che la GTC volaletteralmente di curva in curva inseren-dovisi con precisione. Questa sensazio-ne di guida entusiasmante è rafforzatada uno sterzo comunicativo.

Un veicolo molto ludico, salvo per ilfatto che le salite di regime del motoreturbo da 180 CV potrebbero essere unpo’ più esplosive. Un problema dovutosoprattutto ad un peso conseguente ein minor misura, a marce un po’ lunghe.Fortunatamente, l’opzione telaio attivoaccresce la reattività nel parametrag-gio «sport». Le forme scolpite e ben ar-rotondate attirano gli sguardi al suopassaggio.

Questo coupé molto ludico, nascondecomunque una bella polivalenza. Buoncomfort delle sospensioni, sedile poste-riore sufficientemente spazioso e baga-gliaio ampio fanno della GTC un’autoadatta all’uso quotidiano. E per corona-re il tutto, le rifiniture sono seducenti.

MOH

Positivo: design seducente, telaio inci-sivo, coupé polivalente (comodità diviaggio, abitabilità posteriore), equi-paggiamento di serie completo Negati-vo: visibilità posteriore, dinamismo,motore con carattere, raggio di sterza-ta, sistema di apertura del bagagliaio.

Tecnica: coupé; 3 porte, 5 posti; lunghezza:4,47 m; bagagliaio: 380 l; 1,6 l turbo benzina,180 CV, 230 Nm a 2200 giri/min; cambio a 6 marce; da 0 a 100 km/h in 8,3 s Consumoin prova: 9,3 l/100 km, autonomia 602 kmPrezzo: 36800 fr. (1.6 Turbo Sport).

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›Per definizione i pick-up non vanno per ilsottile. Telaio tanto robusto quanto sparta-no e priorità ai carichi di ogni genere, essisi muovono in un universo western, o alme-no in quello delle attività del tempo liberoricche di adrenalina. Gli angoli arrotondatidell’ennesima versione del Ford Rangernon hanno molto da invidiare alle SUV, piùraffinate. Ma tale colosso concepito in Au-stralia e destinato a far parlare di sé ovun-que – ad eccezione degli Stati Uniti dove sidedica un vero e proprio culto al suo mo-struoso predecessore F150 – ha fatto manbassa nella banca dei sistemi di sicurezzadi Ford. Sette airbag, ESP ottimizzato infunzione del carico, protezione antiribalta-mento e stabilizzatore del rimorchio: ilRanger si presentava con tutti i requisitiper riuscire al crash-test Euro NCAP.

5 stelle | Con una buona nota nel test dicollisione, il suo frontale arrotondato gli havalso anche un risultato brillante nella pro-tezione dei pedoni. Alla fine è stato valutatocon 5 stelle che rispediscono i nemici dei4�4 ai loro studi.

Ed ecco il pick-upcinque stelle

Disponibile in tre varianti, il Ranger èideato per un impiego misto. L’abitacolo rivestito di plastiche dure di diversa fattu-ra non spiacerà al conducente medio. Idemper l’ampio sedile posteriore del modello adoppia cabina, con schienali indubbiamen-te molto verticali. Poco incline al rollio, ilbestione non può però rinnegare la sua es-senza di veicolo commerciale sulla carreg-giata sconnessa. Il raggio di sterzata è co-munque in progresso. Sotto il cofano, il dieselda 150 CV si dimostra equilibrato, mentreil grosso 5 cilindri dalla coppia enorme (470Nm) esprime una forza bruta. La trazioneintegrale ha tre modalità di funzionamentoazionabili con un selettore rotante. Dotatodi ridotte e sbalzo contenuto, il Ranger sidimostra un ottimo scalatore. E con stile,perché l’equipaggiamento non è per nienteinferiore a quello delle auto.‹ MOH

Tecnica: pick-up; 2/4 porte, 2/5 posti; lunghezza:5,27/5,36 m; carico utile massimo: 1265 kg; caricorimorchiabile: 3350 kg Motori: turbodiesel 2,2 l125/150 CV e 3,2 l (200 CV); trazione 4�2 e 4�4 con ridotte Prezzi: da 29450 fr. (cabina semplice4�2) a 54100 fr. (3.2 aut. cabina doppia Wildtrack).

Carrozzeria affinata e calandra cromata: il Ford Ranger punta sulla seduzione. E dire che questo pick-up può trainare 3,35 tonnellate e superare guadi di 80 cm.

Il Ford Ranger non si limita al suo look da pick-up frequentabile: infatti è il primo della categoria a fregiarsi delle 5 stelle Euro NCAP. La nostra prova.

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5 luglio 2012 | touring 12 | viaggi e tempo libero 23

«Tutto è energia»Gli esseri umani cercano l’energia nella natura. Esistono vari luoghi, in cui una personapercepisce in modo più evidente l’energia che emanano e dove si sente meglio: sono i luoghi di forza. Ne abbiamo parlato con l’esperta in religioni Andrea Fischbacher.

» I luoghi di forza possono essere cascate oalberi imponenti e spesso in questi spazi sitrovano chiese o cappelle. I luoghi di forzasono per principio luoghi religiosi?Andrea Fischbacher*: Per secoli i luoghi diforza sono stati utilizzati dagli uomini percelebrare i culti. La religiosità ha a che farecon la modalità di utilizzo. Oltre a quellinoti ci sono molti luoghi di forza sconosciu-ti, che vale la pena scoprire.

I luoghi di forza sono zone con un’energia naturale più spiccata, afferma Blanche Merz,la geobiologa nota al mondo e la prima ricercatrice dei luoghi di forza della Svizzera.Concorda con la sua definizione?L’energia deve essere superiore alla mediae la qualità dell’energia deve essere co-struttiva. Questi sono i fattori essenziali diun luogo di forza. In quello spazio sento leonde che scorrono, un’energia costruttiva,e mi sento bene, perché accolta in esso.

I luoghi di forza si trovano dappertutto nelmondo. Si possono anche misurare per mezzo di un biometro di Bovis. Si tratta diun metodo riconosciuto scientificamente?Esistono oggi metodi di misurazione più precisi?Il metodo di misurazione non è riconosciu-to scientificamente. Le energie della terraemanano onde ad un livello metafisico. Gliapparecchi di misurazione funzionano in-vece ad un livello fisico e non sono in gradodi registrare le energie della terra. Esseriviventi – umani, animali, vegetali – reagi-scono a queste energie. Le percepiscono,mentre il biometro non le registra.

Sono mutevoli queste unità Bovis? Sì, naturalmente. È un flusso. Le energiescorrono, e per questo motivo cambiano an-che le unità Bovis. L’unità Bovis non è unvalore misurabile, bensì un valore di osser-vazione.

Le caratteristiche del terreno determinanose i luoghi esaltano o imbrigliano le energie.Lei riconosce subito questi luoghi. Come possiamo acquisire questa conoscenza?Osservare, imparare e sentire. È questo iltipico approccio della scienza di confine.Ed è proprio questa percezione che non si può trasformare in sapere puramentescientifico.

I luoghi di forza sono campi di energia, si devono percepire, e sono in relazione con sentimenti ed emozioni. È anche una questione di sensibilità personale?Sì, è così.

È necessaria una situazione di assoluto silenzio per percepire in modo corretto i luoghi di forza?Naturalmente. Se ci si immerge nell’atmo-sfera di un luogo, si può riuscire ad avvici-narsi a se stessi e al mondo circostante.Quiete e silenzio sono molto più preziosi dirumore e confusione.

Cos’hanno a che fare i luoghi di forza con l’esoterismo?Nulla. La ricerca della forza è una ricercapropria della scienza di confine, che ha uncarattere di scienza umana: opera con l’os-servazione e la percezione e poi li sistema-tizza secondo criteri scientifici.

Che cosa risponde a coloro che definiscono la ricerca attorno ai luoghi di forza una ciancia occultistica?Sono contenta del fatto che le persone han-no il senso critico. La scienza di confine puòsconfinare nella ciarlataneria. Non si devesemplicemente credere a tutto.

Un vigneto può essere un luogo di forza?Se in quel luogo l’energia è forte e la qualitàdell’energia è costruttiva sì, altrimenti no.

Come sono stati utilizzati attraverso tuttiquesti secoli i luoghi di forza nel mondo?Gli esseri umani nell’era precristiana han-no usato questi luoghi per i loro culti. Di re-gola erano culti della fertilità. E l’umanitàusa ancora adesso gli stessi luoghi. Ma leattività di culto sono mutate in funzionedella consapevolezza della società.

E in era cristiana?Sono stati utilizzati gli stessi luoghi, ma persvolgere altre forme di culto. Per questo, le chiese antiche sono esattamente in queiluoghi che secoli prima erano già dedicatial culto.« Intervista: Christian Bützberger

* Dr. Andrea Fischbacher, l’esperta di religioni e biografa di Blanche Merz, la Grande Dame dellageobiologia e pioniera della ricerca dei luoghi diforza, dirige dal 2004 il Centro di ricerca dei luoghidi forza in Svizzera (www.kraftorte.ch) a Oetwil an der Limmat.

«La compatibilità energeticaè anche la condizione necessaria affinché la gentesi senta attirata a vicenda»

Andrea Fischbacher

Cognome: Nome: E-mail:

Indirizzo: NAP/Luogo: Tel.:

N. socio TCS: Data: Firma:Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 058 827 50 25; e-mail: [email protected]; se avete domande: TCS, «Touring Shop», tel. 058 827 35 15 (non si accettano ordinazioni telefoniche). Ditta partner/spedizione: Max Versand, 8344 Bäretswil tramite posta, spedizione unicamente in Svizzera e nel Liechtenstein.

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5 luglio 2012 | touring 12 | viaggi e tempo libero 23

«Tutto è energia»Gli esseri umani cercano l’energia nella natura. Esistono vari luoghi, in cui una personapercepisce in modo più evidente l’energia che emanano e dove si sente meglio: sono i luoghi di forza. Ne abbiamo parlato con l’esperta in religioni Andrea Fischbacher.

» I luoghi di forza possono essere cascate oalberi imponenti e spesso in questi spazi sitrovano chiese o cappelle. I luoghi di forzasono per principio luoghi religiosi?Andrea Fischbacher*: Per secoli i luoghi diforza sono stati utilizzati dagli uomini percelebrare i culti. La religiosità ha a che farecon la modalità di utilizzo. Oltre a quellinoti ci sono molti luoghi di forza sconosciu-ti, che vale la pena scoprire.

I luoghi di forza sono zone con un’energia naturale più spiccata, afferma Blanche Merz,la geobiologa nota al mondo e la prima ricercatrice dei luoghi di forza della Svizzera.Concorda con la sua definizione?L’energia deve essere superiore alla mediae la qualità dell’energia deve essere co-struttiva. Questi sono i fattori essenziali diun luogo di forza. In quello spazio sento leonde che scorrono, un’energia costruttiva,e mi sento bene, perché accolta in esso.

I luoghi di forza si trovano dappertutto nelmondo. Si possono anche misurare per mezzo di un biometro di Bovis. Si tratta diun metodo riconosciuto scientificamente?Esistono oggi metodi di misurazione più precisi?Il metodo di misurazione non è riconosciu-to scientificamente. Le energie della terraemanano onde ad un livello metafisico. Gliapparecchi di misurazione funzionano in-vece ad un livello fisico e non sono in gradodi registrare le energie della terra. Esseriviventi – umani, animali, vegetali – reagi-scono a queste energie. Le percepiscono,mentre il biometro non le registra.

Sono mutevoli queste unità Bovis? Sì, naturalmente. È un flusso. Le energiescorrono, e per questo motivo cambiano an-che le unità Bovis. L’unità Bovis non è unvalore misurabile, bensì un valore di osser-vazione.

Le caratteristiche del terreno determinanose i luoghi esaltano o imbrigliano le energie.Lei riconosce subito questi luoghi. Come possiamo acquisire questa conoscenza?Osservare, imparare e sentire. È questo iltipico approccio della scienza di confine.Ed è proprio questa percezione che non si può trasformare in sapere puramentescientifico.

I luoghi di forza sono campi di energia, si devono percepire, e sono in relazione con sentimenti ed emozioni. È anche una questione di sensibilità personale?Sì, è così.

È necessaria una situazione di assoluto silenzio per percepire in modo corretto i luoghi di forza?Naturalmente. Se ci si immerge nell’atmo-sfera di un luogo, si può riuscire ad avvici-narsi a se stessi e al mondo circostante.Quiete e silenzio sono molto più preziosi dirumore e confusione.

Cos’hanno a che fare i luoghi di forza con l’esoterismo?Nulla. La ricerca della forza è una ricercapropria della scienza di confine, che ha uncarattere di scienza umana: opera con l’os-servazione e la percezione e poi li sistema-tizza secondo criteri scientifici.

Che cosa risponde a coloro che definiscono la ricerca attorno ai luoghi di forza una ciancia occultistica?Sono contenta del fatto che le persone han-no il senso critico. La scienza di confine puòsconfinare nella ciarlataneria. Non si devesemplicemente credere a tutto.

Un vigneto può essere un luogo di forza?Se in quel luogo l’energia è forte e la qualitàdell’energia è costruttiva sì, altrimenti no.

Come sono stati utilizzati attraverso tuttiquesti secoli i luoghi di forza nel mondo?Gli esseri umani nell’era precristiana han-no usato questi luoghi per i loro culti. Di re-gola erano culti della fertilità. E l’umanitàusa ancora adesso gli stessi luoghi. Ma leattività di culto sono mutate in funzionedella consapevolezza della società.

E in era cristiana?Sono stati utilizzati gli stessi luoghi, ma persvolgere altre forme di culto. Per questo, le chiese antiche sono esattamente in queiluoghi che secoli prima erano già dedicatial culto.« Intervista: Christian Bützberger

* Dr. Andrea Fischbacher, l’esperta di religioni e biografa di Blanche Merz, la Grande Dame dellageobiologia e pioniera della ricerca dei luoghi diforza, dirige dal 2004 il Centro di ricerca dei luoghidi forza in Svizzera (www.kraftorte.ch) a Oetwil an der Limmat.

«La compatibilità energeticaè anche la condizione necessaria affinché la gentesi senta attirata a vicenda»

Andrea Fischbacher

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tici pari a 9000 unità Bovis in corrispon-denza del fonte battesimale e che raddop-piano addirittura a 18000 nella nicchia del-l’altare (entrambi nella foto).

Poco più in là c’è un’altra sorgente di que-sta energia vitale: la maestosa chiesa rina-scimentale di Santa Croce. Qui, il «luogodella forza» si trova esattamente al centrodel pavimento circolare, proprio sotto lameravigliosa cupola adorna d’affreschi. Esono ben 20000 le unità Bovis che s’irradia-no dal sottosuolo. E così, dopo un soggiornoa Riva San Vitale, si fa il pieno d’energia perun intero anno di lavoro... ac

Visite: il Battistero si può visitare liberamente tutti i giorni, mentre la Chiesa di S. Croce da marzo a ottobre, entrambi dalle 8 alle 17 Informazioni: Ente Turistico del Mendrisiotto, tel. 0916413050; www.mendrisiottotourism.ch; www.rivasanvitale.ch

Riva San Vitale: alle fonti dell’energiaC’è un posto in Ticino, dove nello spazio diappena 200 metri sono allineati due puntiche sprizzano energia vitale. E non è un ca-so, pare, che corrispondano ad altrettantiluoghi di culto, dove la spiritualità aleggiaper definizione. Si tratta di Riva San Vitale,ridente paesino adagiato sul Ceresio. Quigià nel 500 d.C. sorse un Battistero, che rappresenta il più antico edificio religiosocristiano tuttora interamente conservato inSvizzera. Già solo il suo inestimabile pregiostorico-artistico vale la visita. Ma nelle viscere del Battistero c’è di più.

Secondo il libro «Orte der Kraft» di Blan-che Merz, i flussi d’acqua sotterranei for-mano incroci che sprigionano raggi energe-

Contatto con la pietra della paceLa più alta cresta della catena giurassiana dopo il Mont Tendre,il Chasseron (VD) offre un panorama mozzafiato che abbracciale Alpi dal Titlis al Salève. Il luogo è così famoso per l’emana-zione di forze telluriche di un’intensità eccezionale, equivalenti,sembrerebbe a quelle misurate sotto il sarcofago della cattedra-le di Aquisgrana (in Germania). Ad un centinaio di metri dal ristorante della vetta si trova un masso erratico di granito bat-tezzato «Pierre de la Paix» (pietra della pace), sul quale sono sta-ti incisi i simboli delle grandi religioni. Si raccomanda di sfio-rare la pietra con il palmo della mano, prima di girarsi versonord, chiudere gli occhi e cercare di percepire l’energia del luo-go. Calore e benessere dovrebbero allora normalmente manife-starsi, oppure anche «un formicolio, palpitazioni o una visionedi colori intensi». E se non sentite niente, come nel mio caso, po-co importa: la bellezza del luogo compensa ampiamente la man-canza di sensazioni. Rimarrete incantati dalla passeggiata sulpromontorio che offre una vista su uno dei paesaggi più bellidella Svizzera. Gli appassionati di fenomeni tellurici prenderan-no il «Sentiero delle energie» a partire da Sainte-Croix, che indue ore conduce alla Pierre de la Paix. Senza dimenticare cheuno spuntino corroborante al ristorante di Chasseron può ancheavere effetti benefici. jop

Indirizzo: la Pierre de la Paix si trova a qualche decine di metri dalla cima del Chasseron (VD), proprio al di sotto del ristorante. Accesso: da Sainte-Croix (2 ore di marcia), Les Cluds (1 ora di marcia), o parcheggio a 30 minuti.

La vita nell’abbazia di Mariastein«Chiunque bussi alla nostra porta deve essere accolto come sefosse Cristo». Questa è la frase che San Benedetto ha fissato co-me regola nel suo monastero. E seguendo questo principio vivo-no attualmente 25 monaci benedettini nell’abbazia di Maria-stein nel Canton Soletta. Il visitatore viene ricevuto cordialmen-te da padre Kilian Karrer e viene introdotto negli usi e costumidella vita del monastero. Padre Kilian è da due anni «manageralberghiero» del monastero. «Da noi arrivano persone sensibilialla religione, gruppi di giovani, partecipanti a corsi di pittura,dirigenti d’azienda per un seminario, ma anche singole personeche cercano la quiete», racconta padre Kilian. Gli ospiti riman-gono spesso per settimane, e molti solo nei finesettimana. Lapartecipazione alla messa è volontaria; sino a sette volte quoti-dianamente, nei giorni feriali si può prendere parte a preghiereed Eucarestia. I singoli visitatori maschi mangiano con i monacinel refettorio del convento, rispettando il silenzio. Durante i pa-sti un padre legge ad alta voce da un libro o da un giornale «nonper forza temi religiosi», sottolinea l’abate Peter von Sury, chepresiede il monastero dal 2008. «Da noi – spiega l’abate – i pasticonsumati in comune hanno un gran valore». wi

Indirizzo: Abbazia di Mariastein, 4115 Mariastein (SO), tel. 0617351111,[email protected] Informazioni: 15 camere singole e 4 doppie con doccia/WC, 3 sale conferenze; www.kloster-mariastein.ch (Per trovarne altri, consultate la guida ai monasteri: Klosterführer, 2009, edizioniMatthias-Grünewald). Prezzi: singola con pensione completa 85 fr. al giorno.fo

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Carichi di forza nella quieteNella vita quotidiana l’essere umano è sempre sotto pressione e cerca così possibilità di ritirarsi per poter ricaricare le proprie batterie. I luoghi di forza con potenti campi energetici sono le occasioni ideali. Ma le alternative più apprezzate non si riducono a una sosta in una capanna o in un resort wellness.

trolio. L’acqua corrente è disponibile fuorinella fontana o nel ruscello che scorre vici-no. Chi vuole essere attivo può andare apasseggiare o a vedere come lavora il con-tadino locale.

La casa rustica «Yeti» è un po’ fuori Wen-gen e offre una fantastica vista sulle mon-tagne bernesi. Le capanne «Alp Schneit» e«Kirschbaumhütte» si trovano isolate al disopra di Zweilütschinen. E la capanna alpi-na Grindelwald è posizionata al di sopradel villaggio del ghiacciaio. Nelle due ulti-me capanne è installata una botte con ac-qua riscaldata per un wellness dal saporealpino. Le capanne possono essere prese inaffitto per una settimana o in casi specialisolo per un finesettimana. Ognuna offre posto per due o tre persone. fm

Indirizzo: Beat «Yeti» Hutmacher, 3800 Interlaken,tel. 0793111447, [email protected] Informazioni e prenotazioni: www.yeti.ch Prezzi: una capanna per una settimana da 880 fr.

Ritirarsi in una capanna alpinaCome una marmotta in inverno, ci si può ri-tirare in una delle quattro capanne alpinedi Beat Hutmacher. Le piccole capanne, an-che ultracentenarie, sono immerse in unpaesaggio pittoresco tra Wengen e Grindel-wald. E la particolarità è che – per quantopossibile – sono state lasciate nel loro statooriginale e sono state arredate in modosemplice. Per i lavori d’ampliamento e perl’arredamento sono stati impiegati solomateriali locali. Non ci sono distrazioni co-me il televisore o Internet. Un luogo dunqueideale per sottrarsi per un paio di giorni dalbombardamento quotidiano d’informazio-ni e lasciare che solo la natura abbia influs-so sugli ospiti. Seguendo il motto «Ritornoalla semplicità» nelle capanne si cucina sulfuoco e la luce è costituita da lampade a pe-

tidiano. Nel bel mezzo di questa regione or-nata di montagne, ruscelli e boschi si trova,a 1044 m s.l.m. l’Hotel Hubertus, un albergotradizionale che emana un’atmosfera in-cantata e che sembra essere cresciuto as-sieme alla natura. L’Hubertus è un albergodi quattro stelle, dove si possono riequili-brare anima e corpo. Il design in stile alpi-

Godersi il relax all’Hotel HubertusLa valle Balderschwanger nell’Alta Algovia(in Germania) offre un paesaggio che sem-bra essere fatto su misura per concedersiun po’ di tempo al di fuori del trantran quo-

no solo accennato piace già a prima vista.Nell’albergo si trovano diversi luoghi diforza, dove si può fare il pieno di energia.La nuova area spa offre percorsi a piedi nudi, sauna, piscina esterna e locali permassaggi e relax – tutto ciò che serve per rilassarsi. Chi vuole proprio staccare, puòscegliere uno dei numerosi trattamenti, daAyurveda a programmi di riabilitazione per la schiena. Durante tutta la settimanasi può scegliere tra corsi di yoga, Tai Chi oescursioni dei sensi. Particolarmente ap-prezzate sono le settimane di time-out incui il protagonista è il rallentamento in tut-te le sue sfaccettature.

Anche la cucina non lascerà alcun deside-rio insoddisfatto. I cuochi preparano i piat-ti esclusivamente con prodotti freschi dellaregione. Molto valore viene dato ai principialimentari di «slow food», appunto la ga-stronomia del benessere. fm

Indirizzo: Hubertus Alpin Lodge&Spa, Dorf 5, D-87538 Balderschwang. Informazioni e prenotazioni: www.hotel-hubertus.de, tel. 004983289200 Prezzi: camera doppia classica da 167 fr. sino a suite da 239 fr.

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tici pari a 9000 unità Bovis in corrispon-denza del fonte battesimale e che raddop-piano addirittura a 18000 nella nicchia del-l’altare (entrambi nella foto).

Poco più in là c’è un’altra sorgente di que-sta energia vitale: la maestosa chiesa rina-scimentale di Santa Croce. Qui, il «luogodella forza» si trova esattamente al centrodel pavimento circolare, proprio sotto lameravigliosa cupola adorna d’affreschi. Esono ben 20000 le unità Bovis che s’irradia-no dal sottosuolo. E così, dopo un soggiornoa Riva San Vitale, si fa il pieno d’energia perun intero anno di lavoro... ac

Visite: il Battistero si può visitare liberamente tutti i giorni, mentre la Chiesa di S. Croce da marzo a ottobre, entrambi dalle 8 alle 17 Informazioni: Ente Turistico del Mendrisiotto, tel. 0916413050; www.mendrisiottotourism.ch; www.rivasanvitale.ch

Riva San Vitale: alle fonti dell’energiaC’è un posto in Ticino, dove nello spazio diappena 200 metri sono allineati due puntiche sprizzano energia vitale. E non è un ca-so, pare, che corrispondano ad altrettantiluoghi di culto, dove la spiritualità aleggiaper definizione. Si tratta di Riva San Vitale,ridente paesino adagiato sul Ceresio. Quigià nel 500 d.C. sorse un Battistero, che rappresenta il più antico edificio religiosocristiano tuttora interamente conservato inSvizzera. Già solo il suo inestimabile pregiostorico-artistico vale la visita. Ma nelle viscere del Battistero c’è di più.

Secondo il libro «Orte der Kraft» di Blan-che Merz, i flussi d’acqua sotterranei for-mano incroci che sprigionano raggi energe-

Contatto con la pietra della paceLa più alta cresta della catena giurassiana dopo il Mont Tendre,il Chasseron (VD) offre un panorama mozzafiato che abbracciale Alpi dal Titlis al Salève. Il luogo è così famoso per l’emana-zione di forze telluriche di un’intensità eccezionale, equivalenti,sembrerebbe a quelle misurate sotto il sarcofago della cattedra-le di Aquisgrana (in Germania). Ad un centinaio di metri dal ristorante della vetta si trova un masso erratico di granito bat-tezzato «Pierre de la Paix» (pietra della pace), sul quale sono sta-ti incisi i simboli delle grandi religioni. Si raccomanda di sfio-rare la pietra con il palmo della mano, prima di girarsi versonord, chiudere gli occhi e cercare di percepire l’energia del luo-go. Calore e benessere dovrebbero allora normalmente manife-starsi, oppure anche «un formicolio, palpitazioni o una visionedi colori intensi». E se non sentite niente, come nel mio caso, po-co importa: la bellezza del luogo compensa ampiamente la man-canza di sensazioni. Rimarrete incantati dalla passeggiata sulpromontorio che offre una vista su uno dei paesaggi più bellidella Svizzera. Gli appassionati di fenomeni tellurici prenderan-no il «Sentiero delle energie» a partire da Sainte-Croix, che indue ore conduce alla Pierre de la Paix. Senza dimenticare cheuno spuntino corroborante al ristorante di Chasseron può ancheavere effetti benefici. jop

Indirizzo: la Pierre de la Paix si trova a qualche decine di metri dalla cima del Chasseron (VD), proprio al di sotto del ristorante. Accesso: da Sainte-Croix (2 ore di marcia), Les Cluds (1 ora di marcia), o parcheggio a 30 minuti.

La vita nell’abbazia di Mariastein«Chiunque bussi alla nostra porta deve essere accolto come sefosse Cristo». Questa è la frase che San Benedetto ha fissato co-me regola nel suo monastero. E seguendo questo principio vivo-no attualmente 25 monaci benedettini nell’abbazia di Maria-stein nel Canton Soletta. Il visitatore viene ricevuto cordialmen-te da padre Kilian Karrer e viene introdotto negli usi e costumidella vita del monastero. Padre Kilian è da due anni «manageralberghiero» del monastero. «Da noi arrivano persone sensibilialla religione, gruppi di giovani, partecipanti a corsi di pittura,dirigenti d’azienda per un seminario, ma anche singole personeche cercano la quiete», racconta padre Kilian. Gli ospiti riman-gono spesso per settimane, e molti solo nei finesettimana. Lapartecipazione alla messa è volontaria; sino a sette volte quoti-dianamente, nei giorni feriali si può prendere parte a preghiereed Eucarestia. I singoli visitatori maschi mangiano con i monacinel refettorio del convento, rispettando il silenzio. Durante i pa-sti un padre legge ad alta voce da un libro o da un giornale «nonper forza temi religiosi», sottolinea l’abate Peter von Sury, chepresiede il monastero dal 2008. «Da noi – spiega l’abate – i pasticonsumati in comune hanno un gran valore». wi

Indirizzo: Abbazia di Mariastein, 4115 Mariastein (SO), tel. 0617351111,[email protected] Informazioni: 15 camere singole e 4 doppie con doccia/WC, 3 sale conferenze; www.kloster-mariastein.ch (Per trovarne altri, consultate la guida ai monasteri: Klosterführer, 2009, edizioniMatthias-Grünewald). Prezzi: singola con pensione completa 85 fr. al giorno.fo

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Delémont

Le Noirmont

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Da sapereCanton Giura 70450 abitanti, capita-le Delémont. Pernottamenti L’Hotel de la Gare diPorrentruy (vedi foto a lato) offre ca-mere per escursionisti a 50 franchi,senza colazione, camere doppie a 115franchi (toilette sul piano) o una camerainteramente equipaggiata a 130 fr. Ul-teriori alloggi poco costosi sono dispo-nibili, in campeggio o in fattoria. Per sa-perne di più, consultate il sito internetwww.juratourisme.ch.

Gastronomia Il ristorante de La Postea Epauvillers prepara specialità di Têtede Moine (tel. 0324613508, www.lapostechezmarie.ch). Il Domaine deBellelay (Giura bernese) offre diversedegustazioni di prodotti locali giuras-siani e ripercorre la storia della Tête deMoine, formaggio tradizionale fabbri-cato da 800 anni (tel. 0324840316,www.domaine-bellelay.ch). Curiosità In primavera e in autunno, aLe Noirmont, l’agenzia Jura Escapadespropone delle escursioni in monopettinotrainato da uno o due husky (huskybike)

(tel. 0329531600, www.jura-escapa-des.ch). Nella foresta sovrastante il vil-laggio di Beurnevésin si trova la pietramiliare delle tre potenze che un tempomarcava la frontiera e delimitava il ter-ritorio. Su di essa vi sono incisi: il giglio,l’orso di Berna, la croce episcopale, laF (Francia) e la D (Germania). Alla roton-da davanti alla stazione di servizio, seguire il cartello «Borne des troispuissances». Porrentruy Non mancate di visitare lacittà dei principi vescovi e i suoi tesoriche risalgono al vescovado di Basilea.

Festival giurassianodi siti insolitiPer chi ama l’avventura, non esiste luogo miglioredel Giura. Infatti le sorprese non mancano durante la visita alla coltelleria Wenger o anche nella gita agli stagni della riserva naturale di Bonfol.

Camere di classe a buon prezzo sono proposte all’Hotel de la Gare nella località di Porrentruy.

Fantasticherie tra gli stagni Per una volta, trascuriamo le mete tipiche giurassiane come Sainte-Ursanne o Saignelégier per raggiungere Bonfol, al confine con l’Ajoie.Lontano dalle concentrazioni turistiche, questa regione possiede unariserva naturale d’importanza nazionale per lo studio e la conserva-zione di numerose specie animali e vegetali. Si possono osservare innumerevoli piante rare in Europa. Ma soprattutto comprende unadecina di stagni collegati tra loro da sentieri pedestri. Immerso in unanatura opulenta, chi passeggia ammira i riflessi del cielo in acqua eascolta rapito le «conversazioni» giocose di tritoni, anatre e rane. Sipuò percepire che gli animali si sentono proprio a loro agio in que-st’ambiente risparmiato da un’eccessiva presenza umana. La passeg-giata rigenerante offre una gradevole sensazione di solitudine. Dallastazione ferroviaria di Bonfol, seguire la strada cantonale in direzioneVendlincourt per 500 metri, sino al cartello che indica «Etangs». jop

I segreti del coltellino svizzero Dopo il cioccolato, gli orologi e la fondue, il coltellino tascabile costi-tuisce l’invenzione che ha maggiormente contribuito alla notorietà delnostro Paese. E qui siamo al posto giusto, dato che a Delémont si trovala coltelleria Wenger, che accoglie da lunedì a venerdì gruppi da 6 a15 persone per una visita gratuita di circa un’ora (annunciarsi in an-ticipo). Scoprirete le grandi fasi della produzione di questa piccolameraviglia tecnologica, dal taglio dell’acciaio sino al controllo di qua-lità finale. Solamente un processo lungo e complesso permette di ot-tenere una lama tanto solida quanto flessibile, garantita vita naturaldurante. La riservatezza è d’obbligo, e dunque è severamente proibitofotografare i laboratori, ad eccezione dei luoghi previsti per il pubbli-co. E al termine della visita, avrete forse voglia di acquistare il «GiantKnife», che raccoglie 87 utensili e 141 funzioni al prezzo di 1200 fr.Wenger SA, route de Bâle 63, tel. 0324213900, www.wenger.ch. jop Carolina Laville guida i visitatori nella coltelleria di Wenger.

Una deliziosa passeggiata nel mezzo degli stagni di Bonfol.

Tributo a AudreyIcona della settima arte, Audrey Hepburn conquistò Holly-wood prestando il suo viso ingenuo e la sua silhouette fili-forme ad una trentina di film. Nelle pellicole «Vacanze roma-ne» (1953), «My fair lady» (1964) e «Linea di sangue» (1979),vestì i panni di una donna che nasconde la sua estrema sen-sibilità dietro una facciata d’impassibilità e un guardarobadegno dei grandi stilisti. Alla ricerca di quiete, nel 1966 si in-stallò a Tolochenaz (VD), nei pressi di Morges, dove vi sog-giornò sino alla sua morte nel 1993. Nel Canton Vaud trovòun angolo di pace e un ambiente tranquillo di fronte al LagoLemano e alle Alpi. Attualmente due esposizioni presentatea Morges ripercorrono la sua carriera di star hollywoodiana,ambasciatrice dell’Unicef e di semplice abitante della picco-la cittadina svizzera. Inoltre è possibile vedere un documen-tario particolarmente toccante dove si esprimono i cittadinidi Morges che l’hanno conosciuta. Commercianti, venditoridi vino, librai o farmacisti, tutti quanti conservano il ricordodi una donna semplice e accessibile alla gente comune e chequando era presa d’assalto dai fotografi veniva fatta scap-pare dal retrobottega. E il fascino permane. Ancora oggi, degli anonimi portano i fiori alla sua tomba nel cimitero diTolochenaz e delle squadre televisive provenienti da tutto ilmondo vi fanno tappa. Esposizione «Hommage à AudreyHepburn», Museo Forel, Grand’Rue 54, Morges, sino al 25 no-vembre; Esposizione «Gros plan sur une femme d’exception»,Fondazione Bolle, rue Louis-de-Savoie 73–75, Morges, sinoal 25 agosto. Ulteriori informazioni ai siti: www.foraudrey-morges.ch e www.morges-tourisme.ch. jop

26 viaggi e tempo libero | touring 12 | 5 luglio 2012

della famiglia o aiutare parenti che hannobisogno di cure mediche. E non senza con-seguenze: spesso, grazie al turismo, i bam-bini guadagnano più dei genitori. Un fattoche mette sotto sopra la struttura sociale.Dato che le giornate lavorative dei bambinisono in genere lunghe, non hanno tempo eforza per lo sviluppo sociale: non rimane loro spazio per giochi rilassanti di mente ecorpo. Inoltre stando in stretto contatto coni turisti si aggiunge il rischio di abusi ses-suali. Senza contare che trascurano lo stu-dio a scuola e rimangono analfabeti. Le ra-gazze possono dunque cadere in completadipendenza, anche materiale, dal marito.

Coloro che, quando sono in viaggio, desi-derano migliorare la situazione dei bambi-ni nelle regioni turistiche, dovrebbero evi-tare di far loro offerte dirette. Stando agliesperti nello sviluppo di questi Paesi, sonopiù efficaci le donazioni a riconosciute or-ganizzazioni di aiuto ai minori.‹

Adrian Zeller

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Lavoro minorile nei paradisi di vacanza Nelle numerose località turistiche spessolavorano dei bambini. Offrir loro qualchespicciolo non può migliorare la loro situazione, non a lungo termine.

›«Hallo Mister, foto! foto!», grida uno scia-me di bambini sorridenti a un gruppo di tu-risti. Da tempo i piccoli hanno scoperto cheil loro sorriso apre i cuori e i borsellini deivisitatori. Nelle località turistiche i bambi-ni raccolgono una manciata di pesos, rupieo bath anche lavorando come lustrascarpe,venditori di souvenir e aiutanti camerieri.

Un aiuto professionale | Stando ad unostudio dell’Organizzazione Internazionaledel Lavoro (ILO) nel mondo ci sono tra i 13e i 19 milioni di bambini e giovani che svol-gono attività lavorativa nel turismo e i suoiaddentellati. Nell’industria del turismo cir-ca il 15% della forza lavoro è costituito daminorenni. Con i loro guadagni molti devo-no spesso contribuire a riempire la cassa

Il lavoro minorile è purtroppo un dato di fatto inmolte località turistiche. La vigilanza è di rigore.

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Da sapereCanton Giura 70450 abitanti, capita-le Delémont. Pernottamenti L’Hotel de la Gare diPorrentruy (vedi foto a lato) offre ca-mere per escursionisti a 50 franchi,senza colazione, camere doppie a 115franchi (toilette sul piano) o una camerainteramente equipaggiata a 130 fr. Ul-teriori alloggi poco costosi sono dispo-nibili, in campeggio o in fattoria. Per sa-perne di più, consultate il sito internetwww.juratourisme.ch.

Gastronomia Il ristorante de La Postea Epauvillers prepara specialità di Têtede Moine (tel. 0324613508, www.lapostechezmarie.ch). Il Domaine deBellelay (Giura bernese) offre diversedegustazioni di prodotti locali giuras-siani e ripercorre la storia della Tête deMoine, formaggio tradizionale fabbri-cato da 800 anni (tel. 0324840316,www.domaine-bellelay.ch). Curiosità In primavera e in autunno, aLe Noirmont, l’agenzia Jura Escapadespropone delle escursioni in monopettinotrainato da uno o due husky (huskybike)

(tel. 0329531600, www.jura-escapa-des.ch). Nella foresta sovrastante il vil-laggio di Beurnevésin si trova la pietramiliare delle tre potenze che un tempomarcava la frontiera e delimitava il ter-ritorio. Su di essa vi sono incisi: il giglio,l’orso di Berna, la croce episcopale, laF (Francia) e la D (Germania). Alla roton-da davanti alla stazione di servizio, seguire il cartello «Borne des troispuissances». Porrentruy Non mancate di visitare lacittà dei principi vescovi e i suoi tesoriche risalgono al vescovado di Basilea.

Festival giurassianodi siti insolitiPer chi ama l’avventura, non esiste luogo miglioredel Giura. Infatti le sorprese non mancano durante la visita alla coltelleria Wenger o anche nella gita agli stagni della riserva naturale di Bonfol.

Camere di classe a buon prezzo sono proposte all’Hotel de la Gare nella località di Porrentruy.

Fantasticherie tra gli stagni Per una volta, trascuriamo le mete tipiche giurassiane come Sainte-Ursanne o Saignelégier per raggiungere Bonfol, al confine con l’Ajoie.Lontano dalle concentrazioni turistiche, questa regione possiede unariserva naturale d’importanza nazionale per lo studio e la conserva-zione di numerose specie animali e vegetali. Si possono osservare innumerevoli piante rare in Europa. Ma soprattutto comprende unadecina di stagni collegati tra loro da sentieri pedestri. Immerso in unanatura opulenta, chi passeggia ammira i riflessi del cielo in acqua eascolta rapito le «conversazioni» giocose di tritoni, anatre e rane. Sipuò percepire che gli animali si sentono proprio a loro agio in que-st’ambiente risparmiato da un’eccessiva presenza umana. La passeg-giata rigenerante offre una gradevole sensazione di solitudine. Dallastazione ferroviaria di Bonfol, seguire la strada cantonale in direzioneVendlincourt per 500 metri, sino al cartello che indica «Etangs». jop

I segreti del coltellino svizzero Dopo il cioccolato, gli orologi e la fondue, il coltellino tascabile costi-tuisce l’invenzione che ha maggiormente contribuito alla notorietà delnostro Paese. E qui siamo al posto giusto, dato che a Delémont si trovala coltelleria Wenger, che accoglie da lunedì a venerdì gruppi da 6 a15 persone per una visita gratuita di circa un’ora (annunciarsi in an-ticipo). Scoprirete le grandi fasi della produzione di questa piccolameraviglia tecnologica, dal taglio dell’acciaio sino al controllo di qua-lità finale. Solamente un processo lungo e complesso permette di ot-tenere una lama tanto solida quanto flessibile, garantita vita naturaldurante. La riservatezza è d’obbligo, e dunque è severamente proibitofotografare i laboratori, ad eccezione dei luoghi previsti per il pubbli-co. E al termine della visita, avrete forse voglia di acquistare il «GiantKnife», che raccoglie 87 utensili e 141 funzioni al prezzo di 1200 fr.Wenger SA, route de Bâle 63, tel. 0324213900, www.wenger.ch. jop Carolina Laville guida i visitatori nella coltelleria di Wenger.

Una deliziosa passeggiata nel mezzo degli stagni di Bonfol.

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5 luglio 2012 | touring 12 | sezione ticino 29

› Da alcuni articoli apparsi sui media si in-tuisce che qualcosa si muove attorno allaformazione due fasi introdotta nel 2005.L’imposizione di questo periodo di tre anni,in cui i neopatentati sono «sotto controllo»e devono presenziare obbligatoriamente adue giornate di corso (in cui effettuano ma-novre d’emergenza, sono sensibilizzati aipericoli della strada e imparano una guidarispettosa dell’ambiente) per poter riceverela licenza di condurre definitiva, cominciaa sollevare pareri discordanti. La sua utili-tà è stata messa in discussione da alcunigruppi d’interesse, ma finora nessun datostatistico ufficiale è stato pubblicato. Si at-tende uno studio commissionato all’UPI,che dovrebbe essere presentato entro fineanno, e darà importanti indicazioni.

Incidenti in calo | Un dato significativo èstato però già rivelato dalla Sezione dellaCircolazione di Camorino, la quale ha regi-strato una diminuzione significativa delnumero d’incidenti imputati a giovani ap-partenenti alla fascia d’età 18–21, i qualiora non costituiscono più la categoria mag-giormente a rischio. Altre affermazioni po-nevano l’accento sul fatto che i partecipantinon gradiscono i contenuti di queste duegiornate di formazione. Nei corsi effettuatidal TCS in Ticino, negli ultimi due anni, sono stati raccolti circa 6000 formulari di

La due fasi è utile?Da più parti si mette in dubbio l’utilità della formazione in due fasi per ottenere la patente di guida definitiva. Tuttavia, la sicurezza ha un suo prezzo.

valutazione, compilati in forma anonima: ilvoto medio è risultato 5+ (1 = insufficiente– 6 = ottimo).

Soldi ben spesi | Un’altra argomentazio-ne nelle critiche è il suo costo. Per molte fa-miglie l’ottenimento della patente per i figliè cosa onerosa. In Ticino il costo oscilla traun massimo di 760 franchi per le due gior-nate, se non si usufruisce di alcun sconto,fino alla minor tariffa sul mercato di 450 fr.tramite l’offerta soci TCS Cooldown (cate-goria da 16 a 25 anni a 66 fr. annuali) cheinoltre dà diritto a tutte le prestazioni delClub. Il costo di questa formazione, al qualesi dovrebbe aggiungere quello per la prepa-razione all’esame teorico e pratico (primafase), rappresenta certamente molti soldida sborsare in un lasso di tempo relativa-mente breve, ma comunque di due, tre anni.Se paragonati a quanti ne spendiamo pertelefonini, multimedia e altre comoditàodierne la somma si relativizza.

Ma se aumentiamo la sicurezza dei giova-ni e diminuiamo gli incidenti, che possonoanche coinvolgere nostri cari, questa cifrapuò essere considerata necessaria. Dobbia-mo impegnarci affinché la formazione deiconducenti sia completa e di qualità pertutti, ne va della sicurezza degli utenti dellastrada tra cui i nostri figli.‹

Roberto Morandi

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Vedere bene evitabrutte sorpreseContinua la campagna di prevenzio-ne incentrata sul controllo gratuitodella vista e dell’udito, in collabora-zione con i Centri di consulenza BELOTTI OTTICA & UDITO, sparsiin tutto il Cantone. Anche se i datipersonali sono strettamente confi-denziali nel rispetto della più asso-luta riservatezza, traspare in formaanonima dai numerosi controlli ef-fettuati diverse carenze dei due sen-si. Fin qui niente di particolare vistoche questa offerta ha attratto chi giàintuisce di avere qualche problemao chi coscienziosamente vuole esse-re sicuro di non averne. La cosa piùallarmante è che una percentualemolto bassa di persone a cui è statacomunicata una carenza si preoccu-pa di correggerla. Il TCS in futurovuole quindi sensibilizzare mag-giormente i conducenti affetti da di-fetti visivi e uditivi, a risolvere que-sti problemi e non sottovalutare ipericoli che sono correlati a questiimportanti sensi nella pratica dellaguida di un veicolo.

Per prenotare un appuntamentobasta telefonare: Ascona 0917921177; Bellinzona 0918258183; Biasca0918624575; Chiasso 0916829363;Locarno 0917600740; Lugano 0919210808 e Mendrisio 0916468558.

Le ville del Palladio in battelloIl Gruppo del Mendrisiotto del TCS co-munica che sono aperte le pre-iscri-zioni della gita che si terrà sabato, 13ottobre 2012 con meta le Ville del Palladio, gioielli veneti del ’500, con ilbattello sul fiume Brenta. La giornatacomprende la visita delle ville e gli an-tichi mulini nonché il pranzo. Gli inte-ressati sono pregati di annunciarsi telefonando allo 0794445666 oppu-re scrivendo una e-mail all’[email protected]. I posti sono limitati a 50!

Gli stretti vicoli di Malaga offrono una bella vista sulla cattedrale gotica. Il «Museo Automovilistico de Málaga» espone 90 auto di tutte le epoche.

28 viaggi e tempo libero | touring 12 | 5 luglio 2012

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›L’aria salmastra, il clima dolce e la mera-vigliosa città vecchia fanno di Malaga unadestinazione da sogno. Le due belle e lunghespiagge cittadine invitano al bagno e sonocomodamente raggiungibili a piedi dal cen-tro città. Ma qui trovano ciò che fa per loroanche i buongustai e i cacciatori di buone oc-casioni: le incantevoli stradine dell’affasci-nante centro storico ospitano infatti tapas-bar alla moda ed eleganti boutique per ognigusto. La strada commerciale «Calle Mar-ques de Paradas», tappezzata di marmo, in-vita al passeggio.

Chi s’interessa di cultura trova un piacereinfinito nella visita della maestosa cattedra-le gotica. Ma anche l’anfiteatro romano aipiedi della fortezza dell’Alcazaba, scoperto eriportato alla luce 50 anni fa, possiede il suofascino. La città costiera andalusa disponeperò anche di un tesoro tutto particolare:ospita ben 34 musei.

Auto di tutte le epoche | Una perla spe-ciale di questo fondo museale è rappresenta-ta dal «Museo Automovilistico de Málaga».Già soltanto l’infrastruttura attira numerosi

sguardi e curiosi visto che si trova all’inter-no di edifici storici di una fabbrica di ta-bacco del 1927, restaurata recentemente. Su6000 metri quadrati sono esposte automobiliprovenienti da tutto il mondo. Dieci saleespositive ospitano oltre 90 veicoli di varieepoche che mostrano lo sviluppo tecnico ed estetico dell’automobile. Ad esempio, i«Dorati anni 20» oppure la «Dolce Vita degli anni 50». Ma ci sono anche spazi espositividedicati a temi quali il «Tuning», «Auto di de-sign» o ancora «Auto da sogno». Tra gli og-getti esposti vi sono motori, manifesti, foto-grafie, opere d’arte, plastici, istallazioni emoda dell’automobile.

Picasso e flamenco | L’antica città por-tuale di Malaga è inoltre il luogo natale di Pablo Picasso e un importante palcoscenicodella cultura del flamenco. La casa dove nac-que Picasso è stata dichiarata monumentostorico nel 1983 e consente di dare unosguardo all’infanzia dell’artista. Nel MuseoPicasso, nella città vecchia, sono conservateoltre 200 opere del grande artista andaluso,da dipinti a olio a sculture, disegni e schizzifino alle ceramiche.

Il Museo del Flamenco ospita vecchie regi-strazioni, strumenti e costumi dell’arte delflamenco. La collezione è curata dalla PeñaJuan Breva, che offre anche visite guidate.‹

Nadia Rambaldi

Info Touringwww.spain.info, www.visitacostadelsol.com

Malaga, la città dei 34 museiMalaga è baciata dal sole e dal mare. La capitale della Costa del Sol ospita innumerevoli musei. Uno dei principali è il nuovo museo dell’automobile.

Da sapere

Viaggio: con l’aereo da Zurigo, Ginevrao Basilea. Da visitare: il nuovo centroportuale con ristoranti e negozi, il nu-cleo storico con la cattedrale gotica,l’anfiteatro romano e la «Calle Marquesde Paradas», la fortezza di Alcazaba,senza dimenticare le belle spiagge cit-tadine e naturalmente i numerosi mu-sei. Alloggio: Molina Lario, con vistasulla cattedrale; www.galleryhotel.com,www.hotelmolinalario.com. Gastrono-mia: El Pimpi, Calle Granada 62, uno dei tapas bar più frequentati da perso-naggi celebri. El Trillo, piatti tradizionaliandalusi, Calle Don Juan Diaz 4. nr

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5 luglio 2012 | touring 12 | sezione ticino 29

› Da alcuni articoli apparsi sui media si in-tuisce che qualcosa si muove attorno allaformazione due fasi introdotta nel 2005.L’imposizione di questo periodo di tre anni,in cui i neopatentati sono «sotto controllo»e devono presenziare obbligatoriamente adue giornate di corso (in cui effettuano ma-novre d’emergenza, sono sensibilizzati aipericoli della strada e imparano una guidarispettosa dell’ambiente) per poter riceverela licenza di condurre definitiva, cominciaa sollevare pareri discordanti. La sua utili-tà è stata messa in discussione da alcunigruppi d’interesse, ma finora nessun datostatistico ufficiale è stato pubblicato. Si at-tende uno studio commissionato all’UPI,che dovrebbe essere presentato entro fineanno, e darà importanti indicazioni.

Incidenti in calo | Un dato significativo èstato però già rivelato dalla Sezione dellaCircolazione di Camorino, la quale ha regi-strato una diminuzione significativa delnumero d’incidenti imputati a giovani ap-partenenti alla fascia d’età 18–21, i qualiora non costituiscono più la categoria mag-giormente a rischio. Altre affermazioni po-nevano l’accento sul fatto che i partecipantinon gradiscono i contenuti di queste duegiornate di formazione. Nei corsi effettuatidal TCS in Ticino, negli ultimi due anni, sono stati raccolti circa 6000 formulari di

La due fasi è utile?Da più parti si mette in dubbio l’utilità della formazione in due fasi per ottenere la patente di guida definitiva. Tuttavia, la sicurezza ha un suo prezzo.

valutazione, compilati in forma anonima: ilvoto medio è risultato 5+ (1 = insufficiente– 6 = ottimo).

Soldi ben spesi | Un’altra argomentazio-ne nelle critiche è il suo costo. Per molte fa-miglie l’ottenimento della patente per i figliè cosa onerosa. In Ticino il costo oscilla traun massimo di 760 franchi per le due gior-nate, se non si usufruisce di alcun sconto,fino alla minor tariffa sul mercato di 450 fr.tramite l’offerta soci TCS Cooldown (cate-goria da 16 a 25 anni a 66 fr. annuali) cheinoltre dà diritto a tutte le prestazioni delClub. Il costo di questa formazione, al qualesi dovrebbe aggiungere quello per la prepa-razione all’esame teorico e pratico (primafase), rappresenta certamente molti soldida sborsare in un lasso di tempo relativa-mente breve, ma comunque di due, tre anni.Se paragonati a quanti ne spendiamo pertelefonini, multimedia e altre comoditàodierne la somma si relativizza.

Ma se aumentiamo la sicurezza dei giova-ni e diminuiamo gli incidenti, che possonoanche coinvolgere nostri cari, questa cifrapuò essere considerata necessaria. Dobbia-mo impegnarci affinché la formazione deiconducenti sia completa e di qualità pertutti, ne va della sicurezza degli utenti dellastrada tra cui i nostri figli.‹

Roberto Morandi

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Vedere bene evitabrutte sorpreseContinua la campagna di prevenzio-ne incentrata sul controllo gratuitodella vista e dell’udito, in collabora-zione con i Centri di consulenza BELOTTI OTTICA & UDITO, sparsiin tutto il Cantone. Anche se i datipersonali sono strettamente confi-denziali nel rispetto della più asso-luta riservatezza, traspare in formaanonima dai numerosi controlli ef-fettuati diverse carenze dei due sen-si. Fin qui niente di particolare vistoche questa offerta ha attratto chi giàintuisce di avere qualche problemao chi coscienziosamente vuole esse-re sicuro di non averne. La cosa piùallarmante è che una percentualemolto bassa di persone a cui è statacomunicata una carenza si preoccu-pa di correggerla. Il TCS in futurovuole quindi sensibilizzare mag-giormente i conducenti affetti da di-fetti visivi e uditivi, a risolvere que-sti problemi e non sottovalutare ipericoli che sono correlati a questiimportanti sensi nella pratica dellaguida di un veicolo.

Per prenotare un appuntamentobasta telefonare: Ascona 0917921177; Bellinzona 0918258183; Biasca0918624575; Chiasso 0916829363;Locarno 0917600740; Lugano 0919210808 e Mendrisio 0916468558.

Le ville del Palladio in battelloIl Gruppo del Mendrisiotto del TCS co-munica che sono aperte le pre-iscri-zioni della gita che si terrà sabato, 13ottobre 2012 con meta le Ville del Palladio, gioielli veneti del ’500, con ilbattello sul fiume Brenta. La giornatacomprende la visita delle ville e gli an-tichi mulini nonché il pranzo. Gli inte-ressati sono pregati di annunciarsi telefonando allo 0794445666 oppu-re scrivendo una e-mail all’[email protected]. I posti sono limitati a 50!

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5 luglio 2012 | touring 12 | club e soci 33

La banda Combi Combo ha creato la perfetta atmosferaper la grande famiglia TCS prima dei lavori assembleari.

Andreas Burgener, direttore di AutoSvizzera, con Christine Hofer.

Gli organizzatori solettesi: (da s.) Georges Heri, GerhardRoth, Nikolina Basic, René Ingold, Fritz Arni (presidente).

Due generazioni di veicoli della Patrouille all’entrata dellasala dei concerti dove si sono tenuti i lavori assembleari.

P. Goetschi presiedeva per la prima volta i lavori.

Toni Eder, numero due dell’Ufficio federale dei trasporti, con la moglie.

La nuova direttrice del TCS Sandra Herren con Reto Cavegn, responsabile della Sezione TCS di Zurigo.

Alcuni scatti a margine dell’assemblea

Il nuovo socio onorario del TCS ClaudeGay-Crosier con la moglie Irma.

Etienne Membrez (s.), già direttore generale TCS, e Jean-François Ottesen.

Alcuni delegati zurighesi e altri ospiti: (da s.) Beat e Silv Aebi, Roger Schober (TCS), Thierry Burkart (AG), Susanne Ballauf, Jörg Vogler.

struttura stradale. Il presidente Peter Goet-schi ha promesso che il TCS continuerà aingaggiarsi nella politica dei trasporti a fa-vore dei suoi soci. Ma lo farà in modo prag-matico e intelligente. Non è più accettabileche si continui ulteriormente ad aumentareil finanziamento trasversale della ferroviaattraverso la strada. «Benché nel finanzia-mento dei trasporti una certa solidarietàsarà sempre necessaria, non si deve abusa-re di essa», ha detto Peter Goetschi. Quindi,anche il presidente del TCS ha parlato di parità di condizioni nel finanziamentodell’infrastruttura di trasporto. Oltre alfondo per l’infrastruttura ferroviaria dovràessere creato un fondo per l’infrastrutturastradale.

Fatti dimenticati | Sulla stessa frequen-za d’onda anche il vice-presidente del clubThierry Burkart, presidente anche del Co-mitato politico e della Sezione Argovia delTCS. In realtà le esigenze d’investimentodella strada ammontano a 4 miliardi difranchi l’anno; mentre oggi a disposizionece ne sono solo 600 milioni. Burkart, se -condo il quale «il TCS è il lobbista per una

mobilità ragionevole», ha pure sottolineatoche l’80% dei trasporti pubblici vengono ef-fettuati sulle strade. Non si è poi dimostra-

to entusiasta del ragionamento per cui icontrassegni autostradali vanno rincarati.Ha difficoltà a credere che si tratti solo delcambio di proprietà di 376 km di autostradedai Cantoni alla Confederazione. Nella suapanoramica politica, Burkart ha peroratoanche la causa della costruzione di un se-condo tunnel stradale al San Gottardo.Inoltre, il presidente del comitato politicodel TCS è dell’opinione che con il progettoapprovato dal Parlamento federale i mi-glioramenti della sicurezza sulla strada(Via Sicura) abbiano soddisfatto le princi-pali preoccupazioni dell’Iniziativa contro ipirati della strada.

Onori, mutamenti | Nel consiglio d’am-ministrazione del TCS è entrato Eric Col-lomb (FR); il seggio era rimasto vacante dall’elezione di Peter Goetschi alla presi-denza centrale. Entrano a far parte dell’or-gano direttivo del TCS anche Markus Rei-chmuth (SZ, al posto di Konrad Schuler) eUrs Wüthrich (Bienne-Seeland). Quest’ulti-mo sostituisce Claude Gay-Crosier, che èstato nominato socio onorario per i servigiresi al TCS.‹ hwm

32 club e soci | touring 12 | 5 luglio 2012

Aria fresca al TCSL’assemblea dei delegati del Touring Club Svizzero (TCS) a Soletta si è svolta tuttaall’insegna del buon andamento dell’esercizio e della ripartenza verso il futuro. È stata ripetutamente chiesta la creazione di un fondo per l’infrastruttura stradale.

›Peter Goetschi ha condotto per la primavolta un’assemblea ordinaria dei delegatidel Touring Club Svizzero (TCS) nella suanuova veste di presidente centrale. La manifestazione è stata organizzata perfet-tamente dalla Sezione Soletta. La parte uf-ficiale si è svolta nella storica Sala dei con-certi della città degli ambasciatori. «Non èsolo il colore giallo ad essere fresco e dina-mico, ma lo è anche il vento che spira in tutto il TCS», ha affermato Peter Goetschinel suo saluto di benvenuto ai delegati e ainumerosi ospiti. Il TCS si trova oggi su un binario fresco e dinamico «oltre ad esserein buona salute».

Il futuro è iniziato | Il TCS ha una tradi-zione ultracentenaria e da allora la sua for-ma statutaria – che è quella di un’associa-zione – è rimasta invariata. Ed è giusto così:«Siamo un club al servizio dei nostri soci etale vogliamo restare». Ma un attimo dopoGoetschi ha osservato: «Anche un’associa-zione tradizionale deve andare al passo coi

tempi e continuare a svilupparsi». Come haconstatato il presidente centrale, la nuovastruttura organizzativa ha rappresentatoun primo passo per una collaborazione migliore e particolarmente rafforzata tra lasede centrale e le sezioni, oltre a «rafforzarela fiducia reciproca».

L’ultima volta di Ehrler | Che il TCS continui ad andare avanti lo ha evidenziatoil direttore generale Bruno Ehrler nella sua retrospettiva e panoramica dedicata al-l’esercizio (cfr. articolo a pagina 35). È statala sua ultima volta davanti ai delegati, datoche lascia il club dopo sei anni e mezzo (cfr.intervista sulle pagine 36 e 37). Ehrler hapresentato il miglior risultato economicodegli ultimi anni. Eppure il TCS deve bat-tersi contro un vento furioso e sono neces-sari sforzi maggiori per poter mantenere ilnumero di soci attorno agli attuali 1,6 mi-lioni. Il direttore generale dimissionario haricordato con orgoglio le numerose innova-zioni, tra le quali il sito Internet: «Uno sviz-

zero su dieci visita ogni mese le pagine webdel TCS», ha indicato. Il presidente centralePeter Goetschi lo ha poi ringraziato perl’impegno profuso con un regalo e i delegatidi tutte le sezioni gli hanno attribuito ungrande applauso. In seguito, Goetschi hafatto riferimento alla fortunata circostanzaper la quale Rudolf Zumbühl, da tempomembro della direzione, ha accettato di as-sumere ad interim la direzione generale.L’assemblea ha accolto positivamente il re-soconto annuale e ha scaricato gli organicompetenti.

Richiesta di un fondo | Come tradizione,durante l’assemblea dei delegati del TCSanche la politica dei trasporti assume unruolo predominante. È stato così anche aSoletta. Le danze sono state aperte sin dal-l’inizio dei lavori dal presidente del GranConsiglio solettese Christian Imark, oltreche dal consigliere agli Stati Pirmin Bi-schof. Quest’ultimo ha posto l’accento sullanecessità di creare un fondo per l’infra-

I delegati del TCS si sono democraticamente confrontati nella storica Sala dei concerti di Soletta.

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5 luglio 2012 | touring 12 | club e soci 33

La banda Combi Combo ha creato la perfetta atmosferaper la grande famiglia TCS prima dei lavori assembleari.

Andreas Burgener, direttore di AutoSvizzera, con Christine Hofer.

Gli organizzatori solettesi: (da s.) Georges Heri, GerhardRoth, Nikolina Basic, René Ingold, Fritz Arni (presidente).

Due generazioni di veicoli della Patrouille all’entrata dellasala dei concerti dove si sono tenuti i lavori assembleari.

P. Goetschi presiedeva per la prima volta i lavori.

Toni Eder, numero due dell’Ufficio federale dei trasporti, con la moglie.

La nuova direttrice del TCS Sandra Herren con Reto Cavegn, responsabile della Sezione TCS di Zurigo.

Alcuni scatti a margine dell’assemblea

Il nuovo socio onorario del TCS ClaudeGay-Crosier con la moglie Irma.

Etienne Membrez (s.), già direttore generale TCS, e Jean-François Ottesen.

Alcuni delegati zurighesi e altri ospiti: (da s.) Beat e Silv Aebi, Roger Schober (TCS), Thierry Burkart (AG), Susanne Ballauf, Jörg Vogler.

struttura stradale. Il presidente Peter Goet-schi ha promesso che il TCS continuerà aingaggiarsi nella politica dei trasporti a fa-vore dei suoi soci. Ma lo farà in modo prag-matico e intelligente. Non è più accettabileche si continui ulteriormente ad aumentareil finanziamento trasversale della ferroviaattraverso la strada. «Benché nel finanzia-mento dei trasporti una certa solidarietàsarà sempre necessaria, non si deve abusa-re di essa», ha detto Peter Goetschi. Quindi,anche il presidente del TCS ha parlato di parità di condizioni nel finanziamentodell’infrastruttura di trasporto. Oltre alfondo per l’infrastruttura ferroviaria dovràessere creato un fondo per l’infrastrutturastradale.

Fatti dimenticati | Sulla stessa frequen-za d’onda anche il vice-presidente del clubThierry Burkart, presidente anche del Co-mitato politico e della Sezione Argovia delTCS. In realtà le esigenze d’investimentodella strada ammontano a 4 miliardi difranchi l’anno; mentre oggi a disposizionece ne sono solo 600 milioni. Burkart, se -condo il quale «il TCS è il lobbista per una

mobilità ragionevole», ha pure sottolineatoche l’80% dei trasporti pubblici vengono ef-fettuati sulle strade. Non si è poi dimostra-

to entusiasta del ragionamento per cui icontrassegni autostradali vanno rincarati.Ha difficoltà a credere che si tratti solo delcambio di proprietà di 376 km di autostradedai Cantoni alla Confederazione. Nella suapanoramica politica, Burkart ha peroratoanche la causa della costruzione di un se-condo tunnel stradale al San Gottardo.Inoltre, il presidente del comitato politicodel TCS è dell’opinione che con il progettoapprovato dal Parlamento federale i mi-glioramenti della sicurezza sulla strada(Via Sicura) abbiano soddisfatto le princi-pali preoccupazioni dell’Iniziativa contro ipirati della strada.

Onori, mutamenti | Nel consiglio d’am-ministrazione del TCS è entrato Eric Col-lomb (FR); il seggio era rimasto vacante dall’elezione di Peter Goetschi alla presi-denza centrale. Entrano a far parte dell’or-gano direttivo del TCS anche Markus Rei-chmuth (SZ, al posto di Konrad Schuler) eUrs Wüthrich (Bienne-Seeland). Quest’ulti-mo sostituisce Claude Gay-Crosier, che èstato nominato socio onorario per i servigiresi al TCS.‹ hwm

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›Sono tre i punti salienti che hanno carat-terizzato l’attività del club nel 2011: nuovomarchio TCS, lancio della TCS Ambulance epremio internazionale per la carta di credi-to TCS Mastercard (v. riquadro).

Particolarmente importante – nell’ambi-to del miglioramento delle prestazioni aisoci – il lancio della TCS Ambulance, avve-nuto a novembre: grazie a questo nuovoservizio, i 700000 titolari del Libretto ETIhanno ora un unico interlocutore in caso di rimpatri sanitari. Infatti, dal 1° gennaio2011, tutti i titolari ETI che si ammalano osi infortunano mentre si trovano in viaggiopossono contare sul personale specializza-to di ETI Med, il servizio medico del dipar-timento Assistenza alle persone. L’annoscorso i pazienti trattati sono stati 2616. In776 casi ne è stato predisposto il rimpatrioin jet-ambulanza, volo di linea, elicottero oautoambulanza.

ETI in crescita | Tutti i dati disponibili,confermano chiaramente che i soci che han-no sottoscritto un Libretto ETI apprezzanole nuove prestazioni. Infatti, nel 2011 lavendita di prodotti ETI è cresciuta del-l’1,2%, attestandosi a 1026262 polizze ETI,tra copertura Europa e Mondo più l’Assicu-razione spese di cura.

Tra gli altri settori d’attività si segnalaTCS Camping, leader svizzero nel campeg-gio, che nonostante condizioni climatichesfavorevoli e l’euro forte è riuscito ad otte-nere un fatturato di 16,7 milioni (solo 1,8%in meno del 2010). I due hotel del TouringClub Svizzero, Schloss Ragaz e Bellavista,hanno invece aumentato il loro tasso d’oc-

cupazione, portando la media annua al71,2% (69,7% nel 2010).

Sempre efficaci | Come al solito, la richiesta di aiuto alla Patrouille TCS è statamolto elevata anche nel 2011. Alla centraled’intervento di Schönbühl il telefono hasquillato 500000 volte, dando luogo a 280mila missioni di soccorso stradale da partedei 220 pattugliatori del club. Nell’86% deicasi, gli «angeli gialli» sono riusciti a far ripartire sul posto i veicoli dei soci, dimo-strando così un’efficienza che non teme paragoni.

Anche un altro dei pilastri del TouringClub Svizzero, l’assicurazione di protezio-ne giuridica Assista, può vantare ottimi risultati. Il suo portafoglio è costituito da oltre 346000 polizze «Circolazione» e da152000 polizze «Privata». Nel frattempo,Assista TCS è diventata partner del gruppo

assicurativo Mutuel ed ha sviluppato unnuovo modulo di protezione giuridica per laBasilese Assicurazioni.

Per quanto riguarda, infine, la filiale Test& Training TCS SA (T&T), vanno segnalatigli oltre 1200 corsi 2-fasi impartiti nel 2011ad oltre 13300 neo conducenti. Va ricordatoanche che T&T ha inaugurato in maggio ilsuo sesto centro di sicurezza stradale a Derendingen (SO).

I delegati convenuti a Soletta hanno, dun-que, preso atto di questo ottimo bilancio,presentato dal capo delle finanze del clubSerge Burgener e sottoscritto per l’ultimavolta dal dimissionario direttore generaleBruno Ehrler. Questi ha pure annunciatoun’importante innovazione tecnica: prestoi pattugliatori del TCS saranno equipaggia-ti di un sistema di localizzazione via smart-phone che consente di migliorare l’efficien-za del soccorso stradale.‹ ac/hwm

Ancora un anno positivoAnche l’esercizio 2011 del TCS, l’ultimo firmato Bruno Ehrler, si chiude con un risultato positivo. Il fatturato netto si attesta a quasi 350 milioni di franchi, con un attivo consolidato di 16,6 milioni. Il fiore all’occhiello è stata la TCS Ambulance.

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Una carta prestigiosa

L’anno scorso, un colpo grosso l’ha mes-so a segno anche il ramo «Financial Ser-vices» con la nuova TCS MasterCard,emessa a fine estate in collaborazionecon la società finanziaria GE MoneyBank. Già pochi mesi dopo, in dicembre,la carta di credito del TCS è stata pre-miata a Parigi dal portale Internet fran-cese «Publi-news», come la più innova-tiva in Europa nella categoria «ServicesInternational». È la prima volta che unacarta di credito svizzera ottiene taleprestigioso riconoscimento. ac Il direttore delle finanze TCS Serge Burgener ha presentato a Soletta un eccellente bilancio.

• In giardino o in veranda, in balcone o sulla terrazza prendisole, nel locale sauna o fi tness• 120 getti d’acqua per un piacevole relax• Siete comodamente seduti sul fondo imbottito, non vi sono né postazioni rigide predefi nite,

né angoli o spigoli• Per metterla in funzione bastano 5 minuti (occorre poi solo riempirla d’acqua); il montaggio è

semplicissimo e non richiede alcun attrezzo• Nessuna struttura fi ssa, nessuna installazione• Grazie al riscaldamento integrato (fi no a 40°) la MSpa-Whirlpool si addice anche agli spazi aperti• Sistema elettronico integrato con le seguenti funzioni: pompa idromassaggio, pompa fi ltraggio

e riscaldatore• Grazie alla chiusura lampo è possibile coprire ermeticamente la vasca: polvere e insetti non fi niscono

così nell’acqua• Con il lucchetto a combinazione, fornito assieme alla vasca, potete chiudere la vostra MSpa-Whirlpool

rendendola sicura per i bambini

Dati tecniciDimensioni esterne: 204 x 70 cm, peso (vuota): 38 kg, peso (piena): 1238 kg, volume d‘acqua: 1200 l, lunghezza del cavo: 4,5 m, consumo energetico: 1580 Watt (riscaldamento), 720 Watt (idromassaggio)

DotazioneVasca con modulo riscaldatore e idromassaggio, dispositivo di protezione contro le sovratensioni FI integrato nel cavo, manometro, 2 cartucce di fi ltrazione, DVD (t + f), set di tubi, set di riparazione, copertura della vasca con serratura a combinazione e istruzioni per l’uso (t, f, i)

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C ognome: Nome: E-mail:

Indirizzo: NAP/Luogo: Tel. (diurno):

N. socio TCS: Data: Firma: Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 058 827 50 25; e-mail: [email protected]; per domande: TCS, «Touring Shop», tel. 058 827 35 15 (non si accettano ordinazioni per telefono). Ditta partner/spedizione: Max Versand, 8344 Bäretswil, tramite camion, solo in Svizzera e nel Liechtenstein.

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Page 35: Touring 12 / 2012 italiano

5 luglio 2012 | touring 12 | club e soci 35

›Sono tre i punti salienti che hanno carat-terizzato l’attività del club nel 2011: nuovomarchio TCS, lancio della TCS Ambulance epremio internazionale per la carta di credi-to TCS Mastercard (v. riquadro).

Particolarmente importante – nell’ambi-to del miglioramento delle prestazioni aisoci – il lancio della TCS Ambulance, avve-nuto a novembre: grazie a questo nuovoservizio, i 700000 titolari del Libretto ETIhanno ora un unico interlocutore in caso di rimpatri sanitari. Infatti, dal 1° gennaio2011, tutti i titolari ETI che si ammalano osi infortunano mentre si trovano in viaggiopossono contare sul personale specializza-to di ETI Med, il servizio medico del dipar-timento Assistenza alle persone. L’annoscorso i pazienti trattati sono stati 2616. In776 casi ne è stato predisposto il rimpatrioin jet-ambulanza, volo di linea, elicottero oautoambulanza.

ETI in crescita | Tutti i dati disponibili,confermano chiaramente che i soci che han-no sottoscritto un Libretto ETI apprezzanole nuove prestazioni. Infatti, nel 2011 lavendita di prodotti ETI è cresciuta del-l’1,2%, attestandosi a 1026262 polizze ETI,tra copertura Europa e Mondo più l’Assicu-razione spese di cura.

Tra gli altri settori d’attività si segnalaTCS Camping, leader svizzero nel campeg-gio, che nonostante condizioni climatichesfavorevoli e l’euro forte è riuscito ad otte-nere un fatturato di 16,7 milioni (solo 1,8%in meno del 2010). I due hotel del TouringClub Svizzero, Schloss Ragaz e Bellavista,hanno invece aumentato il loro tasso d’oc-

cupazione, portando la media annua al71,2% (69,7% nel 2010).

Sempre efficaci | Come al solito, la richiesta di aiuto alla Patrouille TCS è statamolto elevata anche nel 2011. Alla centraled’intervento di Schönbühl il telefono hasquillato 500000 volte, dando luogo a 280mila missioni di soccorso stradale da partedei 220 pattugliatori del club. Nell’86% deicasi, gli «angeli gialli» sono riusciti a far ripartire sul posto i veicoli dei soci, dimo-strando così un’efficienza che non teme paragoni.

Anche un altro dei pilastri del TouringClub Svizzero, l’assicurazione di protezio-ne giuridica Assista, può vantare ottimi risultati. Il suo portafoglio è costituito da oltre 346000 polizze «Circolazione» e da152000 polizze «Privata». Nel frattempo,Assista TCS è diventata partner del gruppo

assicurativo Mutuel ed ha sviluppato unnuovo modulo di protezione giuridica per laBasilese Assicurazioni.

Per quanto riguarda, infine, la filiale Test& Training TCS SA (T&T), vanno segnalatigli oltre 1200 corsi 2-fasi impartiti nel 2011ad oltre 13300 neo conducenti. Va ricordatoanche che T&T ha inaugurato in maggio ilsuo sesto centro di sicurezza stradale a Derendingen (SO).

I delegati convenuti a Soletta hanno, dun-que, preso atto di questo ottimo bilancio,presentato dal capo delle finanze del clubSerge Burgener e sottoscritto per l’ultimavolta dal dimissionario direttore generaleBruno Ehrler. Questi ha pure annunciatoun’importante innovazione tecnica: prestoi pattugliatori del TCS saranno equipaggia-ti di un sistema di localizzazione via smart-phone che consente di migliorare l’efficien-za del soccorso stradale.‹ ac/hwm

Ancora un anno positivoAnche l’esercizio 2011 del TCS, l’ultimo firmato Bruno Ehrler, si chiude con un risultato positivo. Il fatturato netto si attesta a quasi 350 milioni di franchi, con un attivo consolidato di 16,6 milioni. Il fiore all’occhiello è stata la TCS Ambulance.

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Una carta prestigiosa

L’anno scorso, un colpo grosso l’ha mes-so a segno anche il ramo «Financial Ser-vices» con la nuova TCS MasterCard,emessa a fine estate in collaborazionecon la società finanziaria GE MoneyBank. Già pochi mesi dopo, in dicembre,la carta di credito del TCS è stata pre-miata a Parigi dal portale Internet fran-cese «Publi-news», come la più innova-tiva in Europa nella categoria «ServicesInternational». È la prima volta che unacarta di credito svizzera ottiene taleprestigioso riconoscimento. ac Il direttore delle finanze TCS Serge Burgener ha presentato a Soletta un eccellente bilancio.

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5 luglio 2012 | touring 12 | club e soci 37

Bruno Ehrler: «È iniziato il viaggio in un futuro di successo del TCS».

pressione i collaboratori del club. D’altraparte, ora si possono impegnare anche inprogetti entusiasmanti e svilupparsi pro-fessionalmente. A un buon ambiente sul po-sto di lavoro contribuisce anche una mo-derna infrastruttura. Con il rinnovo degliimpianti telefonici e delle stazioni di lavoroal computer abbiamo messo a disposizionedei nostri dipendenti efficienti mezzi di co-municazione in tutti i centri del TCS, ossiaVernier, Schönbühl, Berna, Emmen e Vol-ketswil.

Anche nel settore del management delleprocedure si lavora a pieno ritmo al rinnovodel club. Così, la sistematizzazione delleprocedure contribuisce a migliorare l’effi-cienza e la qualità del servizio. Per quantoriguarda l’assicurazione di protezione giu-ridica di Assista TCS e il Libretto ETI sonostate ottimizzate le procedure riguardantiil trattamento degli indennizzi.

Anche per quanto riguarda la tecnologia informatica, si sono fatti progressi notevoli…Un progetto ambizioso e al tempo stesso in-novativo è l’introduzione di un nuovo siste-ma di contatto con la clientela, il già citato«CRM», che viene applicato in modo gra-duale. Le più moderne soluzioni della tec-nologia informatica permettono ai nostricollaboratori di reagire alla chiamata di unsocio avendo subito accesso a un dossierelettronico del cliente. Il vantaggio è evi-dente: conoscendo meglio i nostri soci, sia-

mo anche in grado di servirli meglio. Sonoinoltre orgoglioso del fatto che la Patrouilledel TCS, il leader in Svizzera dell’assistenzain caso di panne, il 17 aprile di quest’annoha inaugurato una nuova era nel campo deirapporti di panne elettronici. L’introduzio-ne di questo nuovo strumento alleggeriscein modo determinante il lavoro ammini-strativo nei casi di avaria. Un nuovo model-lo di organizzazione flessibile del lavoro ciaiuta inoltre a coordinare meglio gli inter-venti delle pattuglie di soccorso stradale.La conseguenza è che con lo stesso numerodi collaboratori noi riusciamo ad aiutare unmaggior numero di soci.

Attualmente come giudica lo stato di salutedel Touring Club Svizzero?Grazie alle misure di modernizzazione av-viate e al relativo miglioramento della si-tuazione finanziaria, il TCS è in grado di af-frontare con successo le sfide del futuro. Lemisure sono state adottate per raggiungereobiettivi ben determinati: prima di tutto bisogna avere più visibilità, dunque ancheuna migliore presenza del Touring ClubSvizzero tra l’opinione pubblica. In secon-do luogo, bisogna creare sistemi di assi-stenza dei soci moderni e flessibili che per-mettono di soddisfare in modo ancora piùmarcato i bisogni specifici di ogni singolosocio. Terzo: un costante adeguamento delportafoglio delle prestazioni ai bisogni incontinua evoluzione dei soci e dunque in-trattenere dei contatti più frequenti e posi-tivi tra il club e i suoi soci.

E cosa augura al TCS che ora lei lascia?Le fondamenta sono state poste, adesso sipuò continuare a costruire una struttura ingrado di affrontare un futuro di successodel TCS. Auguro al club molta forza e corag-gio nel realizzare quest’opera.«

Intervista: tg

In pilloleA fine giugno il direttore generale Bruno Ehrler (44 anni) ha lasciato il TCS dopo averlo guidato per sei anni e mezzo. Sotto la sua direzione, sonostate lanciate nuove prestazioni di servizio e sonostati introdotti moderni strumenti di management.Inoltre, grazie alla riduzione dei costi, all’adatta-mento delle strutture e all’introduzione di importanti misure di modernizzazione, sono state create le condizioni affinché il TCS abbia un futuro di successi e salute finanziaria.

«Anche una modernainfrastruttura contri-buisce a un piacevoleambiente di lavoro»

36 club e soci | touring 12 | 5 luglio 2012

»Che cosa l’aveva convinta a lasciare la Mobiliare sei anni e mezzo fa e ad assumerela guida del TCS?Bruno Ehrler: In qualità di responsabiledella clientela privata della Mobiliare horaccolto un bagaglio di esperienze trattan-do i casi di assistenza in caso di panne, as-sicurazione viaggio, protezione giuridica eassicurazione auto. Nel settore assicurati-vo si parlava con rispetto del Touring ClubSvizzero, che nei campi citati opera consuccesso ed è tra i principali attori presentisul mercato. La sua immagine positiva el’ottima reputazione mi hanno spinto ad assumerne il comando. Una sfida entusia-smante e stimolante.

Quali sono stati i primi compiti che ha dovuto affrontare? Consapevole che nel mercato della mobilitàsoffia un vento freddo, che non si fermanemmeno davanti al Touring Club Svizzero,ho cercato mezzi e strategie per rafforzarela posizione del più grande offerente di mo-bilità in Svizzera. Al momento della mia en-trata in carica ho trovato un club ancoratonazionalmente e di successo, con una sanafiducia in se stesso, ma privo di una strate-gia di azione per il futuro. Dopo una profon-da analisi sui punti deboli e di forza, assie-me alla direzione ho avviato una strategiadi rinnovamento in stretta collaborazionecon il consiglio di amministrazione.

Quali maggiori sfide ha individuato?Dal punto di vista economico, la vasta gam-ma di prestazioni del TCS ha in parte creatodei grattacapi. Ho dunque ritenuto ragione-vole concentrare l’attenzione sui compitibase del club. Ho trovato particolarmentecomplesse le procedure decisionali, che so-no tipiche di un’associazione strutturata inmodo federalistico come il TCS, ma che ren-dono più difficile per chi è alla guida il cam-biamento di direzione – quando necessario– in tempi relativamente brevi. Vista la si-tuazione generale sempre più difficile, lamia più grande sfida è stata quella di ren-

dere il TCS maggiormente concorrenziale.Ciò significa approntare una correzione delcorso per rendere il club più compatibile almercato senza pertanto metterne in discus-sione il carattere di «organizzazione no pro-fit». Contemporaneamente, si è dovuto farleva sulle prestazioni, i processi, le struttu-re, gli strumenti di lavoro e i metodi di ma-nagement.

Che bilancio stila riguardo agli obiettivi che si era prefissato?Prima di tutto, si deve dire che ciò che è sta-to raggiunto lo è stato grazie all’impegnoprofuso da parte di tutti i collaboratori.Penso in particolare alla creazione dell’ef-

ficiente centro di contatto con la clientela(CRM: Customer Relationship Manage-ment), dove oggi dei professionisti munitidi moderni strumenti di lavoro possono ri-spondere alle richieste più svariate dei so-ci. Allo stesso tempo, è stata rielaborata lapolitica del marchio e realizzata una nuovapresentazione in Internet.

Una pietra miliare è stata posta nel campo dell’assistenza alle persone...... sì anche nel campo dell’Assistenza allepersone il TCS ha compiuto dei progressi.Sulla base del team medico «ETI-Med»creato nel 2010, il club è evoluto anche nelcampo dell’assistenza medica. La parteci-pazione ad Alpine Air Ambulance (AAA) per-mette inoltre al TCS, di effettuare, sotto ilsuo marchio, il rimpatrio dall’estero dei soci in elicottero e in ambulanza. In questomodo, possiamo offrire ai titolari di un Li-

bretto ETI, nel caso d’incidente o malattia,un’assistenza completa e professionale.

Dove ha ancora fatto centro?Il TCS è innovativo anche nel campo deiservizi finanziari. L’estate scorsa in colla-borazione con GE Money Bank ha emessonuove carte di credito MasterCard. Nel set-tore della formazione abbiamo raggiunto inostri obiettivi e oggi disponiamo di unavasta rete di centri di sicurezza stradale,anche per la formazione 2-fasi. A margine èstata realizzata una serie di misure per lariduzione dei costi. I mezzi così liberati ilTCS può ora investirli nello sviluppo di pre-stazioni innovative a favore dei suoi soci.

Anche i collaboratori hanno approfittato del rinnovamento?Sono consapevole del fatto che i cambia-menti degli ultimi anni hanno messo sotto

«Un compito entusiasmante»Bruno Ehrler, dal 2005 direttore generale del TCS, ha lasciato il club a fine giugno. Con «Touring» parla di strategie, successi, sfide, pietre miliari e fa i suoi auguri personali per il futuro del Touring Club Svizzero.

«Mi è sembrato sensato concentrare gli sforzi sui compitiprimari del TCS»

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Bruno Ehrler: «È iniziato il viaggio in un futuro di successo del TCS».

pressione i collaboratori del club. D’altraparte, ora si possono impegnare anche inprogetti entusiasmanti e svilupparsi pro-fessionalmente. A un buon ambiente sul po-sto di lavoro contribuisce anche una mo-derna infrastruttura. Con il rinnovo degliimpianti telefonici e delle stazioni di lavoroal computer abbiamo messo a disposizionedei nostri dipendenti efficienti mezzi di co-municazione in tutti i centri del TCS, ossiaVernier, Schönbühl, Berna, Emmen e Vol-ketswil.

Anche nel settore del management delleprocedure si lavora a pieno ritmo al rinnovodel club. Così, la sistematizzazione delleprocedure contribuisce a migliorare l’effi-cienza e la qualità del servizio. Per quantoriguarda l’assicurazione di protezione giu-ridica di Assista TCS e il Libretto ETI sonostate ottimizzate le procedure riguardantiil trattamento degli indennizzi.

Anche per quanto riguarda la tecnologia informatica, si sono fatti progressi notevoli…Un progetto ambizioso e al tempo stesso in-novativo è l’introduzione di un nuovo siste-ma di contatto con la clientela, il già citato«CRM», che viene applicato in modo gra-duale. Le più moderne soluzioni della tec-nologia informatica permettono ai nostricollaboratori di reagire alla chiamata di unsocio avendo subito accesso a un dossierelettronico del cliente. Il vantaggio è evi-dente: conoscendo meglio i nostri soci, sia-

mo anche in grado di servirli meglio. Sonoinoltre orgoglioso del fatto che la Patrouilledel TCS, il leader in Svizzera dell’assistenzain caso di panne, il 17 aprile di quest’annoha inaugurato una nuova era nel campo deirapporti di panne elettronici. L’introduzio-ne di questo nuovo strumento alleggeriscein modo determinante il lavoro ammini-strativo nei casi di avaria. Un nuovo model-lo di organizzazione flessibile del lavoro ciaiuta inoltre a coordinare meglio gli inter-venti delle pattuglie di soccorso stradale.La conseguenza è che con lo stesso numerodi collaboratori noi riusciamo ad aiutare unmaggior numero di soci.

Attualmente come giudica lo stato di salutedel Touring Club Svizzero?Grazie alle misure di modernizzazione av-viate e al relativo miglioramento della si-tuazione finanziaria, il TCS è in grado di af-frontare con successo le sfide del futuro. Lemisure sono state adottate per raggiungereobiettivi ben determinati: prima di tutto bisogna avere più visibilità, dunque ancheuna migliore presenza del Touring ClubSvizzero tra l’opinione pubblica. In secon-do luogo, bisogna creare sistemi di assi-stenza dei soci moderni e flessibili che per-mettono di soddisfare in modo ancora piùmarcato i bisogni specifici di ogni singolosocio. Terzo: un costante adeguamento delportafoglio delle prestazioni ai bisogni incontinua evoluzione dei soci e dunque in-trattenere dei contatti più frequenti e posi-tivi tra il club e i suoi soci.

E cosa augura al TCS che ora lei lascia?Le fondamenta sono state poste, adesso sipuò continuare a costruire una struttura ingrado di affrontare un futuro di successodel TCS. Auguro al club molta forza e corag-gio nel realizzare quest’opera.«

Intervista: tg

In pilloleA fine giugno il direttore generale Bruno Ehrler (44 anni) ha lasciato il TCS dopo averlo guidato per sei anni e mezzo. Sotto la sua direzione, sonostate lanciate nuove prestazioni di servizio e sonostati introdotti moderni strumenti di management.Inoltre, grazie alla riduzione dei costi, all’adatta-mento delle strutture e all’introduzione di importanti misure di modernizzazione, sono state create le condizioni affinché il TCS abbia un futuro di successi e salute finanziaria.

«Anche una modernainfrastruttura contri-buisce a un piacevoleambiente di lavoro»

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5 luglio 2012 | touring 12 | club e soci 39

Portale del TCS molto consultato

Grande successo di www.tcs.chIl portale Internet del TCS fa parte dei sitisulla mobilità più consultati della Svizze-ra. Con 700000 singoli visitatori e tre mi-lioni di pagine sfogliate ogni mese, il sitowww.tcs.ch è senz’altro una fonte d’infor-mazione gratuita molto apprezzata. Le rubriche più consultate sono «Infostrada»(200000 visitatori al mese), i consigli inmateria di mobilità, i test tecnici svolti dalclub su vari articoli del settore auto, i cor-si di guida, le attività delle sezioni locali ele pagine concernenti i prodotti del TCScome i corsi di guida. Il portale, che damaggio si presenta in nuova veste grafica,è stato dotato di tutte le tecnologie di navigazione più moderne. tg

Il Paléo Festival in tutta calmaIl più grande festival open air della Svizzera, il Paléo Festival di Nyon accoglierà dal17 al 22 luglio oltre 210 concerti e spettacoli. Ci si attende attorno ai 230000 spettatoriper questo evento che rappresenta una delle manifestazioni musicali più importantiin Europa. Fra gli inevitabili inconvenienti: le interminabili code sull’autostrada A1e la fatica del dopo concerto che peggiora la concentrazione al volante. Per non correrealcun rischio e godersi appieno lo spettacolo, le sezioni romande del TCS organizzanotrasporti in pullman con partenza dai Cantoni Vallese, Friburgo, Neuchâtel, Giura,così come d’Avenches, Payerne e Yverdon (VD). In questo modo è possibile rientrarein tutta calma all’ovile. Il biglietto costa solamente 19 franchi per i soci del TCS sinoa 25 anni (29 fr. per non soci), 29 franchi a partire da 26 anni (39 fr. per non soci). Iscri-zioni in Internet all’indirizzo www.paleo-tcs.ch, tel. 0793270345. jop

mw

Punti di contatto TCS

Consigli personalie articoli da viaggioPrima di mettersi in viaggio per le vacanzevale la pena fare un salto in uno dei puntidi contatto del TCS. Qui troverete collabo-ratori disponibili e preparati che vi consi-glieranno su eventuali prestazioni delclub che potrebbero fare al caso vostro,come ad esempio le varie formule dell’as-sicurazione di viaggio del Libretto ETI.Potrete anche acquistarvi prodotti stra-nieri, come la «vignetta» autostradale austriaca, i bollini antinquinamento dellecittà tedesche o la «Via Card» per pagare ipedaggi sulle autostrade italiane e tanti altri articoli per l’auto. La lista dei puntidi contatto si trova su: www.tcs.ch > Ilclub > Il TCS nelle mie vicinanze. ac

Prezzi e prestazioni TCStelefono 0844888111 o www.tcs.ch

TCS Societariato www.tcs.ch

Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rataTCS Tessera partner/giovani Fr. 44.–Non motorizzati Fr. 32.–Cooldown Club membercard Fr. 66.–Ciclisti (con TCS Velo Assistance Casco 2000) Fr. 37.–Juniores (con TCS Velo Assistance Casco 2000) a seconda della SezioneQuota per socio campeggiatore TCS(solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.–

(camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–)

TCS Libretto ETI www.eti.ch

Europa motorizzato «Famiglia» Fr.103.–Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.–Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.–Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.–Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.–Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.–Spese di cura Europa Fr. 32.–Spese di cura fuori Europa Fr. 45.–

TCS Carta Aziendale www.tcs.ch/azienda

Per veicoli aziendaliSoccorso stradale da Fr. 134.–Protezione giuridica circolazione da Fr.111.–

TCS Card Assistancewww.cardassistance.tcs.ch

per tutta la famiglia Fr. 28.–20% di sconto per i titolari del Libretto ETI

TCS Protezione giuridica www.assista.ch

TCS Assicurazione protezione giuridicaCircolazione «Ind.» Fr. 66.– «Fam.» Fr. 96.–Privata senza sottoscrivere la circolazione«Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.–Privata con circolazione già sottoscritta«Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.–Immobili Fr. 60.–

TCS Assicurazione autowww.tcs-assicurazione-auto.ch

Responsabilità civile, casco parziale, cascocollisione, capitale incidente, protezione delbonus, danni di parcheggio 0800801800

Assicurazioni due ruotewww.assistancetcs.ch

TCS Velo Assistance con assistenza e casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–*copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–*copertura casco fino a Fr. 7500.– Fr. 172.–*TCS Moto Assistance(soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–*Ai motociclisti in Svizzera e all’estero

* prezzi soci TCS

Carte di credito TCS

TCS MasterCard Gold Fr.100.–TCS MasterCard Fr. 50.–TCS MasterCard Load&Go Fr. 25.–TCS MasterCard COOLDOWN CLUB Fr. 0.–

Infotech www.infotechtcs.ch

Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori emette a disposizione dei soci informa zioni rac-colte e redatte in modo competente e neutrale.

Test&Training www.test-e-trainingtcs.ch

Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento diguida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz,Stockental, Derendingen e Emmen.

Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch

Corsi obbligatori per la licenza di condurre.

TCS Viaggi www.viaggi-tcs.ch

TCS Viaggi 0844 888 333TCS Campingwww.campingtcs.ch 058 827 25 20TCS Hotels Schloss Ragaz, Bad Ragazwww.hotelschlossragaz.ch 081 303 77 77Bellavista, Vira Gambarognowww.hotelbellavista.ch 091 795 11 15Ciclo e svago tcs www.bici.tcs.chIl 51enne Jaime Montaldo ha percorso in pratica tutti i livelli di TCS Camping.

38 club e soci | touring 12 | 5 luglio 2012

L’anno in corso sarà ancora perlopiù nelsegno della continuità, ci confida il nuovocapo di TCS Camping. «Assieme ai miei col-laboratori ho preso in mano anche la rior-ganizzazione del dipartimento campeggio.Inoltre, ho intenzione di definire e svilup-pare ulteriormente il concetto del campingper i prossimi cinque anni, elaborato dalmio predecessore».

Nel frattempo sono in corso alcuni grandiprogetti, che saranno attuati nel 2014: am-pliamenti delle piazzole e costruzione dinuovi edifici sanitari sul campeggio delTCS a Flaach; estensione del terreno, nuoviimpianti sanitari e nuova reception aBuochs; rinnovamento completo del cam-peggio appena rilevato di «Les Iris» a Yver-don-les-Bains.

Standard unici | «Una delle mie prioritàè che tutti i trenta campeggi del TouringClub Svizzero siano ancor meglio integratinel nuovo marchio TCS, vale a dire non uni-camente tramite segni esterni come stri-scioni e cartelli, ma per esempio tramitechiari standard igienici, consulenza, ani-mazioni attraenti e adatte alle esigenze delluogo, WiFi, intrattenimenti alternativiecc.», questo il deciso punto di vista del di-rettore di TCS Camping.

La clientela deve subito riconoscere ditrovarsi in un campeggio del TCS. JaimeMontaldo non pensa ad un’uniformità deiposti, ma piuttosto ad una certa unicitàdelle prestazioni e delle offerte. Le com-plessità e le particolarità regionali di cia-scuno dei 30 campeggi del TCS dovrebbero essere preservate.

Nel 2011 sul fatturato dei campeggi delTCS si sono fatte notare la forza del francosvizzero e le piogge torrenziali di luglio. Ilfatturato netto è calato dell’1,8% rispetto al2010. «Penso che ripeteremo regolarmentela Giornata nazionale del camping, comequella che abbiamo realizzato l’anno scor-so, anche per spostare nuovi clienti sullaforma vacanziera del campeggio», diceMontaldo.‹ Peter Widmer

sua odierna funzione, in cui deve comuni-care con vari interlocutori come il serviziod’informazione, le finanze, il reparto delpersonale e i tre responsabili regionali delcamping. Fuori dal TCS, l’estroverso Mon-taldo tratta con i proprietari dei terreni dacampeggio, con architetti, autorità locali edenti del turismo.

›Per otto anni Jaime Montaldo, uruguaia-no di nascita, ha lavorato nella direzione di TCS Camping quale «braccio destro»dell’allora capo del dipartimento, André Ginzery. Dal 1° aprile 2012 è diventato ilsuo successore. Conosce praticamente tuttii livelli per averli vissuti personalmente evede l’ascesa anche come il punto più altodella sua carriera professionale: «Come ca-po di TCS Camping ho raggiunto il massimorango tra i responsabili del dipartimento.Ciò, però, implica anche una grande sfida».

Grandi progetti | Grazie alle diverse man-sioni ricoperte in questo dipartimento, il51enne conosce praticamente tutte le sfac-cettature di TCS Camping, dalle pulizie allaprogettazione, fino all’organizzazione e al-la direzione. Non gli sono estranei neppurei complessi meccanismi del gruppo TCS eciò rappresenta un grande vantaggio per la

Professionista del camping

In pilloleJaime Montaldo è cresciuto in Uruguay. Ha svoltoalcuni semestri di studio in economia. Nel 1984 èarrivato in Svizzera. Ha lavorato nelle costruzioni enel servizio informatico di un quotidiano romando.Già gestore del campeggio TCS di Salavaux, respon-sabile regionale di TCS Camping e ultimamente nelmanagement di TCS Camping.

Competenza, capacità di negoziare, abilità sociale e tatto fanno parte delle virtù usate quotidianamente per svolgere i suoi variegati compiti dal nuovo direttore di TCS Camping e «signore» di oltre 30 campeggi, Jaime Montaldo.

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TCS Camping

Il dipartimento TCS Camping si occupadella direzione, della gestione e delmarketing degli attuali 30 campeggi delTCS sparsi per la Svizzera. Con 1,1 mi-lioni di pernottamenti, il TCS è il leaderdel mercato nella Confederazione. Negliultimi quattro anni ha aumentato la suaquota di mercato dal 17 al 20%. wi

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5 luglio 2012 | touring 12 | club e soci 39

Portale del TCS molto consultato

Grande successo di www.tcs.chIl portale Internet del TCS fa parte dei sitisulla mobilità più consultati della Svizze-ra. Con 700000 singoli visitatori e tre mi-lioni di pagine sfogliate ogni mese, il sitowww.tcs.ch è senz’altro una fonte d’infor-mazione gratuita molto apprezzata. Le rubriche più consultate sono «Infostrada»(200000 visitatori al mese), i consigli inmateria di mobilità, i test tecnici svolti dalclub su vari articoli del settore auto, i cor-si di guida, le attività delle sezioni locali ele pagine concernenti i prodotti del TCScome i corsi di guida. Il portale, che damaggio si presenta in nuova veste grafica,è stato dotato di tutte le tecnologie di navigazione più moderne. tg

Il Paléo Festival in tutta calmaIl più grande festival open air della Svizzera, il Paléo Festival di Nyon accoglierà dal17 al 22 luglio oltre 210 concerti e spettacoli. Ci si attende attorno ai 230000 spettatoriper questo evento che rappresenta una delle manifestazioni musicali più importantiin Europa. Fra gli inevitabili inconvenienti: le interminabili code sull’autostrada A1e la fatica del dopo concerto che peggiora la concentrazione al volante. Per non correrealcun rischio e godersi appieno lo spettacolo, le sezioni romande del TCS organizzanotrasporti in pullman con partenza dai Cantoni Vallese, Friburgo, Neuchâtel, Giura,così come d’Avenches, Payerne e Yverdon (VD). In questo modo è possibile rientrarein tutta calma all’ovile. Il biglietto costa solamente 19 franchi per i soci del TCS sinoa 25 anni (29 fr. per non soci), 29 franchi a partire da 26 anni (39 fr. per non soci). Iscri-zioni in Internet all’indirizzo www.paleo-tcs.ch, tel. 0793270345. jop

mw

Punti di contatto TCS

Consigli personalie articoli da viaggioPrima di mettersi in viaggio per le vacanzevale la pena fare un salto in uno dei puntidi contatto del TCS. Qui troverete collabo-ratori disponibili e preparati che vi consi-glieranno su eventuali prestazioni delclub che potrebbero fare al caso vostro,come ad esempio le varie formule dell’as-sicurazione di viaggio del Libretto ETI.Potrete anche acquistarvi prodotti stra-nieri, come la «vignetta» autostradale austriaca, i bollini antinquinamento dellecittà tedesche o la «Via Card» per pagare ipedaggi sulle autostrade italiane e tanti altri articoli per l’auto. La lista dei puntidi contatto si trova su: www.tcs.ch > Ilclub > Il TCS nelle mie vicinanze. ac

Prezzi e prestazioni TCStelefono 0844888111 o www.tcs.ch

TCS Societariato www.tcs.ch

Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione e pro rataTCS Tessera partner/giovani Fr. 44.–Non motorizzati Fr. 32.–Cooldown Club membercard Fr. 66.–Ciclisti (con TCS Velo Assistance Casco 2000) Fr. 37.–Juniores (con TCS Velo Assistance Casco 2000) a seconda della SezioneQuota per socio campeggiatore TCS(solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.–

(camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–)

TCS Libretto ETI www.eti.ch

Europa motorizzato «Famiglia» Fr.103.–Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.–Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.–Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.–Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.–Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.–Spese di cura Europa Fr. 32.–Spese di cura fuori Europa Fr. 45.–

TCS Carta Aziendale www.tcs.ch/azienda

Per veicoli aziendaliSoccorso stradale da Fr. 134.–Protezione giuridica circolazione da Fr.111.–

TCS Card Assistancewww.cardassistance.tcs.ch

per tutta la famiglia Fr. 28.–20% di sconto per i titolari del Libretto ETI

TCS Protezione giuridica www.assista.ch

TCS Assicurazione protezione giuridicaCircolazione «Ind.» Fr. 66.– «Fam.» Fr. 96.–Privata senza sottoscrivere la circolazione«Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.–Privata con circolazione già sottoscritta«Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.–Immobili Fr. 60.–

TCS Assicurazione autowww.tcs-assicurazione-auto.ch

Responsabilità civile, casco parziale, cascocollisione, capitale incidente, protezione delbonus, danni di parcheggio 0800801800

Assicurazioni due ruotewww.assistancetcs.ch

TCS Velo Assistance con assistenza e casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–*copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–*copertura casco fino a Fr. 7500.– Fr. 172.–*TCS Moto Assistance(soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–*Ai motociclisti in Svizzera e all’estero

* prezzi soci TCS

Carte di credito TCS

TCS MasterCard Gold Fr.100.–TCS MasterCard Fr. 50.–TCS MasterCard Load&Go Fr. 25.–TCS MasterCard COOLDOWN CLUB Fr. 0.–

Infotech www.infotechtcs.ch

Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori emette a disposizione dei soci informa zioni rac-colte e redatte in modo competente e neutrale.

Test&Training www.test-e-trainingtcs.ch

Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento diguida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz,Stockental, Derendingen e Emmen.

Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch

Corsi obbligatori per la licenza di condurre.

TCS Viaggi www.viaggi-tcs.ch

TCS Viaggi 0844 888 333TCS Campingwww.campingtcs.ch 058 827 25 20TCS Hotels Schloss Ragaz, Bad Ragazwww.hotelschlossragaz.ch 081 303 77 77Bellavista, Vira Gambarognowww.hotelbellavista.ch 091 795 11 15Ciclo e svago tcs www.bici.tcs.ch

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5 luglio 2012 | touring 12 | la pagina dei lettori 41

impressumtouring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W.Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Jacques- Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, MathiasWyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Karin Graniello (t), Irene Mikovcic-Christen (assistentecaporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeer strasse 10, 3001 Berna, tel. 058 827 35 00, fax 058 827 50 25.E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83141, totale:1325035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 38721 16, fax 031 38721 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIECen tre d’impression Edipresse Lau sanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS,cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844888111; e-mail: [email protected]. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Tou-ring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Pullman sicuri tanto quanto i treni«Touring» 8/2012

Riferendomi all’articolo sulla sicurezza diaffrontare i viaggi in autobus; in una dida-scalia risaltava la frase che il viaggio in au-tobus sia il più sicuro subito dietro al viag-gio in aereo. Vorrei proprio sapere dov’èstata presa questa informazione, siccomesi è sempre saputo che il primo posto per lasicurezza tocca all’aereo ma subito dopoarriva il treno! Sempre così è stato! Si men-ziona il fatto che si è nelle mani di profes-sionisti quando si viaggia con degli autobus,sarà vero, ma quanti incidenti e supera-menti di limiti di velocità ci sono costante-mente? Oltretutto non così comodi come li si loda sempre e oltremodo lenti; con il ri-schio di rimanere imbottigliati nel trafficose l’autostrada è bloccata. Un tema sempli-ce, per rendere attenta la gente sul mezzo di trasporto con il quale si vuole viaggiarese vi sono più modi per giungere alla stessadestinazione. Francesco Tellaroli (@)

(Ndr.: nel box «Cifre rassicuranti» dell’arti-colo in questione si scrive infatti: «… il tra-sporto in pullman è sicuro tanto quanto larotaia… è quanto emerge da uno studio rea-lizzato nel 2005 dall’Unione europea».)

Dilemmi da ciclista Il consulente, «Touring» 10/2012

L’affermazione secondo cui «su strade lar-ghe, le carreggiate centrali uniche hanno unsenso e possono dare maggiore sicurezza aiciclisti...» è vera solo fintanto che il trafficoè scorrevole. Dato che invece molti auto-mobilisti circolano sulle piste ciclabili, nel caso di code, il ciclista è obbligato a

forum

foto

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Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve èla lettera, maggiore è la probabilità che venga pubbli-cata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile in viare le lettere per e-mail: [email protected]. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione onlinedi «Touring» (www.touring.ch).

il concorso

Colorare la giornata

La particolarità degli orologi UCS –Urban Color Style of Switzerland – è chesono montati da persone in reinseri-mento professionale. Questo orologiofabbricato in Svizzera colora il vostroquotidiano e vivacizza le giornate. Impermeabile fino a 30 metri e ben coordinato con l’abbigliamento estivo, è dotato di un rivestimento d’alluminio ebraccialetto in caucciù. In palio vi sonoquattro orologi alla moda del valore di161 fr. ciascuno (10 colori a scelta).

Sponsor: Norkom production SA,Montfaucon, www.ucsshop.com

Le domande: 1. Come si chiama l’autista di camion

che abbiamo accompagnato in unagiornata di lavoro?

2. Quale celebre coltelleria si trova a Delémont?

3. In che città si è svolta l’ultima assemblea dei delegati TCS?

Si possono fornire le risposte per posta (so-lamente su cartolina postale), tramite SMS owww.touring.ch, indicando le generalità.

Concorso 10/12: lo scooter è stato vinto daPaul Koch di Toffen. Congratulazioni!

Condizioni di partecipazione: il concorso di«Touring» è aperto a tutti, ad eccezione deicollaboratori del TCS e dei loro famigliari. Ivincitori saranno estratti a sorte e avvertitiper iscritto. I premi non possono essere sosti-tuiti da una somma di denaro equivalente.Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Nonsarà possibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna;SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte osu www.touring.ch. Termine d’invio: 29 luglio 2012

rimanere fermo e immerso nei gas di sca-rico, o a optare per il marciapiede con il ri-schio di ricevere una multa.

Marietta Rehmann (@)

Un neo sulla Q3…«Touring» 8/2012

Con una punta d’irritazione mi sono ac-corto che adesso anche sui veicoli Audi i sedili posteriori non si possono ribaltarecompletamente. La superficie di carico nonè dunque piatta. Recentemente l’ho potutoconstatare anche in un altro veicolo. Michiedo il motivo per cui i designer abbianofatto una cosa simile. Questa novità limitanotevolmente il valore di utilizzo di un vei-colo e io non vi riscontro alcun vantaggio.Da anni numerosi altri veicoli costituisconoun esempio. Beat Studer (@)

…e Audi risponde«Nella concezione della Audi Q3 è statoposto l’accento su praticità e funzionalità.Il meccanismo di ribaltamento dei sediliposteriori permette di trasportare grandioggetti. Questa funzione viene offerta diserie con uno schienale divisibile secondouna percentuale di 40/60. Attraverso l’op-tional della base di carico reversibile,quando lo schienale è ribaltato si formauna superficie piana che permette di caricare e scaricare facilmente gli oggettigrazie al vano di carico privo di gradino».

Tagliando di ordinazione Ordino a prezzo di favore più spese di spedizione Fr. 9.50:

pz GOURMET XXL Grill elettrico Fr. 178.80/pz invece di Fr. 298.–/pz (N. art. 90131.00) pz Rivestimento protettivo per Gourmet XXL Fr. 39.–/pz (N. art. 90131.10)

Termine di invio: 27 settembre 2012fi no ad esaurimento delle scorte

C ognome: Nome: E-mail:

Indirizzo: NAP/Luogo: Tel. (diurno):

N. socio TCS: Data: Firma: Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 058 827 50 25; e-mail: [email protected]; per domande: TCS, «Touring Shop», tel. 058 827 35 15 (non si accettano ordinazioni per telefono). Ditta partner/spedizione: Max Versand, 8344 Bäretswil, tramite posta, solo in Svizzera e nel Liechtenstein.

GOURMET XXLGrill elettrico di alta qualità!

Subito pronto all’uso e facile da pulire!Voglia di barbecue? O di un party per i vostri amici amanti delle grigliate? GOURMET GRILL XXL è la soluzione che fa per voi: un grill da usare in casa e all’aria aperta! Questo powergrill elettrico ha una potenza di 2’200 Watt. La piastra di cottura XXL, in parte striata e in parte liscia, con un diametro di 55 cm è subito calda e pronta all’uso. Potete quindi grigliare in ogni momento, anche con calore indiretto. Il coperchio bom-bato, con termometro integrato, garantisce una distribuzione del calore omogenea e mantiene l’umidità ideale all’interno del grill. Le vostre grigliate saranno così croccanti e tenere al tempo stesso. E questo senza odori, sempre fastidiosi per voi e i vostri vicini, in quanto i grassi della carne non ristagnano all’interno del grill ma defl uiscono nell’ap-posita vaschetta. La griglia di cottura antiaderente è amovibile e facile da pulire.

Grill elettrico di alta qualità!Grill elettrico di alta qualità!Grill elettrico di alta qualità!

Utilizzabile anche come grill da tavolo

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di Touring

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Dimensioni esterne(L x A x P) 57 x 107 x 67 cm

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Page 41: Touring 12 / 2012 italiano

5 luglio 2012 | touring 12 | la pagina dei lettori 41

impressumtouring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W.Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Jacques- Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, MathiasWyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Karin Graniello (t), Irene Mikovcic-Christen (assistentecaporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeer strasse 10, 3001 Berna, tel. 058 827 35 00, fax 058 827 50 25.E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83141, totale:1325035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 38721 16, fax 031 38721 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIECen tre d’impression Edipresse Lau sanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS,cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844888111; e-mail: [email protected]. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Tou-ring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Pullman sicuri tanto quanto i treni«Touring» 8/2012

Riferendomi all’articolo sulla sicurezza diaffrontare i viaggi in autobus; in una dida-scalia risaltava la frase che il viaggio in au-tobus sia il più sicuro subito dietro al viag-gio in aereo. Vorrei proprio sapere dov’èstata presa questa informazione, siccomesi è sempre saputo che il primo posto per lasicurezza tocca all’aereo ma subito dopoarriva il treno! Sempre così è stato! Si men-ziona il fatto che si è nelle mani di profes-sionisti quando si viaggia con degli autobus,sarà vero, ma quanti incidenti e supera-menti di limiti di velocità ci sono costante-mente? Oltretutto non così comodi come li si loda sempre e oltremodo lenti; con il ri-schio di rimanere imbottigliati nel trafficose l’autostrada è bloccata. Un tema sempli-ce, per rendere attenta la gente sul mezzo di trasporto con il quale si vuole viaggiarese vi sono più modi per giungere alla stessadestinazione. Francesco Tellaroli (@)

(Ndr.: nel box «Cifre rassicuranti» dell’arti-colo in questione si scrive infatti: «… il tra-sporto in pullman è sicuro tanto quanto larotaia… è quanto emerge da uno studio rea-lizzato nel 2005 dall’Unione europea».)

Dilemmi da ciclista Il consulente, «Touring» 10/2012

L’affermazione secondo cui «su strade lar-ghe, le carreggiate centrali uniche hanno unsenso e possono dare maggiore sicurezza aiciclisti...» è vera solo fintanto che il trafficoè scorrevole. Dato che invece molti auto-mobilisti circolano sulle piste ciclabili, nel caso di code, il ciclista è obbligato a

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Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve èla lettera, maggiore è la probabilità che venga pubbli-cata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile in viare le lettere per e-mail: [email protected]. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione onlinedi «Touring» (www.touring.ch).

il concorso

Colorare la giornata

La particolarità degli orologi UCS –Urban Color Style of Switzerland – è chesono montati da persone in reinseri-mento professionale. Questo orologiofabbricato in Svizzera colora il vostroquotidiano e vivacizza le giornate. Impermeabile fino a 30 metri e ben coordinato con l’abbigliamento estivo, è dotato di un rivestimento d’alluminio ebraccialetto in caucciù. In palio vi sonoquattro orologi alla moda del valore di161 fr. ciascuno (10 colori a scelta).

Sponsor: Norkom production SA,Montfaucon, www.ucsshop.com

Le domande: 1. Come si chiama l’autista di camion

che abbiamo accompagnato in unagiornata di lavoro?

2. Quale celebre coltelleria si trova a Delémont?

3. In che città si è svolta l’ultima assemblea dei delegati TCS?

Si possono fornire le risposte per posta (so-lamente su cartolina postale), tramite SMS owww.touring.ch, indicando le generalità.

Concorso 10/12: lo scooter è stato vinto daPaul Koch di Toffen. Congratulazioni!

Condizioni di partecipazione: il concorso di«Touring» è aperto a tutti, ad eccezione deicollaboratori del TCS e dei loro famigliari. Ivincitori saranno estratti a sorte e avvertitiper iscritto. I premi non possono essere sosti-tuiti da una somma di denaro equivalente.Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Nonsarà possibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna;SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte osu www.touring.ch. Termine d’invio: 29 luglio 2012

rimanere fermo e immerso nei gas di sca-rico, o a optare per il marciapiede con il ri-schio di ricevere una multa.

Marietta Rehmann (@)

Un neo sulla Q3…«Touring» 8/2012

Con una punta d’irritazione mi sono ac-corto che adesso anche sui veicoli Audi i sedili posteriori non si possono ribaltarecompletamente. La superficie di carico nonè dunque piatta. Recentemente l’ho potutoconstatare anche in un altro veicolo. Michiedo il motivo per cui i designer abbianofatto una cosa simile. Questa novità limitanotevolmente il valore di utilizzo di un vei-colo e io non vi riscontro alcun vantaggio.Da anni numerosi altri veicoli costituisconoun esempio. Beat Studer (@)

…e Audi risponde«Nella concezione della Audi Q3 è statoposto l’accento su praticità e funzionalità.Il meccanismo di ribaltamento dei sediliposteriori permette di trasportare grandioggetti. Questa funzione viene offerta diserie con uno schienale divisibile secondouna percentuale di 40/60. Attraverso l’op-tional della base di carico reversibile,quando lo schienale è ribaltato si formauna superficie piana che permette di caricare e scaricare facilmente gli oggettigrazie al vano di carico privo di gradino».

Page 42: Touring 12 / 2012 italiano

42 l’incontro | touring 12 | 5 luglio 2012

il lavoro, secondo il motto: lavoro allorasono, lavoro di più allora sono di più. Il lavoro fa parte dell’essere umano ed è ne-gativo se non tutti lavorano. Ma l’uomo èpiù di mero lavoro.

Spenti e scarichi, dopo il lavoro ci si rifugianella natura: passeggiate, pedalate e scalatevanno per la maggiore. Come va giudicatoquesto fatto?Il movimento fa sempre bene. A meno chenon ci muoviamo fino allo sfinimento. Ciònon serve a niente, spesso è meglio far dimeno. Se passeggio un quarto d’ora nel bo-sco, vedo più cose che se corro nei dintorniper dieci chilometri a rotta di collo e col fia-to in gola.

Prima lei ha parlato di respirazione serena.Cosa c’entra il respiro con la spiritualità?Spiritualità è una parola grossa. Si pensa aqualcosa di nobile, di sublime. E dimenti-chiamo che ha a che fare con la terra su cuistiamo e a come ci stiamo. Ancorati salda-mente, radicati oppure un po’ oscillanti. Erespiriamo in modo frettoloso e superficia-le oppure tranquillo e profondo. La parolaspiritualità contiene la parola latina «spiri-tus», che significa molte cose quali soffiovitale, soffio di vento, respiro, spirito.

La visita a luoghi che sprigionano energiapuò essere definita come un processo spirituale?Sì e no. No, se passo da un luogo energeticoall’altro per catturare più forza possibile.Sì, invece, se mi prendo il tempo di indugia-re in uno o nell’altro posto. La spiritualitànon va assunta con l’acceleratore.

Cercare la pace significa anche cercare se stessi per ritrovare se stessi?Ci può scommettere! Nella foga, il mio Iomigliore rimane per strada. Nella solitudi-ne occasionale e nel silenzio ritrovo mestesso… e gli altri. Perché colui che sta conse stesso, vede cose e persone in un mododel tutto diverso.

Il silenzio è allora di vitale importanza. Maanche il movimento. Quanto è mobile lei?Mi attengo alla massima che dice: cammi-na. Se non riesci a camminare, vai. E se nonriesci ad andare, striscia. Ma comunquemuoviti. Anche con una breve passeggiatala mente è più vigile, vitale e creativa.«

Intervista: Christian Bützberger

Niklaus Brantschen, padre gesuita e maestro di meditazionezen, insegna alle persone come utilizzare il loro potenziale ed a prendere la loro vita in mano nei limiti del possibile.

La buona respirazione necessita invece ditempo e silenzio… e ci regala la pace. Nonsi riesce a fare scorte di respiro, ma si respira sempre e solo al momento. Ed è inquesto «momento» che il respiro ci regalauna presenza attiva.

Il flusso di informazioni sul lavoro è causa di stress……è così se mi qualifico soprattutto tramite

»L’uomo è sommerso quotidianamente da una massa di informazioni pressoché illimitata. Cosa consiglia?Niklaus Brantschen: Invito la gente a seder-si accanto a me sui cuscini da meditazionee a respirare.

Noi respiriamo continuamente. Cosa intendeesattamente con respirare?Inspiriamo ed espiriamo in modo veloce.

Perché far di menovale forse di più

Niklaus Brantschen: «La spiritualità non va assunta con l’acceleratore».

In pillolePadre Niklaus Brantschen, gesuita e maestro zen, è fondatore e direttore di Case Lassalle ed IstitutoLassalle a Bad Schönbrunn (ZG). Il suo nuovo libros’intitola: «Più di ogni altra cosa. Cibo per la mente dello zen e del cristianesimo» (Mehr als alles. Denkanstösse aus Zen und Christentum),prossimamente presso Kösel-Verlag, Monaco.

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Page 43: Touring 12 / 2012 italiano

Prossima edizione02.08.201216.08.201206.09.2012

Ultimo termine23.07.201206.08.201227.08.2012

Page 44: Touring 12 / 2012 italiano

* In merito a questo sorteggio non viene tenuta alcuna corrispondenza. I vincitori saranno avvertiti per iscritto. I premi non possono essere sostituiti da una somma di denaro equivalente. Non sarà possibile ricorrere alle vie legali. I collaboratori del TCS e i loro famigliari non possono partecipare.

FOLLOWYOUR HEART!Con «Touring» alla Street Parade come un VIP!

«Segui il tuo cuore!» è lo slogan quest’anno della Street Parade

di Zurigo. Touring sorteggia 5�2 pacchetti VIP esclusivi! Ognuno di questi pacchetti Touring VIP

comporta 2 biglietti per la Love Mobile della star olandese DJ Ferry Corsten, 2 biglietti per la zona

VIP alla «Bürkliplatz», 1 CD Official House 2012 mixato da MR. Da-Nos e 2 carte d’accesso VIP per il

Megaparty ENERGY 12 all’Hallenstadion con i DJ superstar come Tiesto, Avicii e Afrojack e 50 altri DJ.

Godetevi la Street Parade e il party ENERGY come un VIP! L’unica condizione per partecipare: vestirsi

poi nello stile (colori) richiesto dalla LOVE MOBILE come pure tanta voglia di ballare e far festa!

Touring e

Street Parade sorteggiano

5�2 pacchetti VIP per

l’esclusiva Love Mobile del

DJ Ferry Corsten e l’entrata VIP

per il Megaparty Energy 12

all’11.08.2012.

Per partecipare inviare un SMS scrivendo

«Parade» al numero 9988 (CHF 1.–/SMS).

Partecipazione tramite cartolina pos tale a:

Concorso Touring, «Parade»,

Casella postale, 8099 Zurigo.

Termine di invio:

23. 07. 2012*