Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 22

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009 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 6, numero 22 dal 15 al 21 giugno 2009 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 22 2 BC4Z È stato presentato a Milano il Buon Cit- tadino a 4 Zampe (BC4Z), un progetto culturale che ha l'obiettivo di rivalutare il rapporto uomo-cane nella società o- dierna e responsabilizzare il proprietario in relazione ai doveri civici. Il progetto, promosso dal Centro Sportivo Educati- vo Nazionale (CSEN) e dalla Lega Na- zionale per la Difesa del cane, è svilup- pato in collaborazione con la Società I- taliana di Scienze Comportamentali Ap- plicate (SISCA). Il progetto ha ottenuto il patrocinio dei Ministeri del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali, del Mini- stero del Turismo, Anmvi, Scivac, Think Dog e Siua. PREVENZIONE La Regione Puglia si appresta a varare un nuovo Regolamento sul funziona- mento delle 6 Asl pugliesi. Tra le innova- zioni l'introduzione della Consulta regio- nale dei Direttori dei Dipartimenti di pre- venzione. Composizione paritetica fra medici e veterinari. UOMINI E CA V ALLI Una nuova rubrica sul benessere ani- male curata dal Sottosegretario Martini. La ospita il quotidiano Libero ogni ve- nerdì. “Sono lieta - ha dichiarato il Sot- tosegretario - che un quotidiano impor- tante come Libero dedichi una pagina intera al tema ‘Uomini e cavalli’ e che mi abbia dato la possibilità di aprire una fi- nestra di dialogo con tutti i lettori per ag- giornarli su quanto farò nell’ambito della tutela della salute e del benessere del cavallo». RICERCA IT -UK Alcuni ricercatori a Lincoln e Milano han- no intrapreso un nuovo studio che ri- guarda gli effetti collaterali sul compor- tamento di alcuni farmaci impiegati per i cani. Nel team è presente la Collega Lo- rella Notari, che sta svolgendo un Dot- torato all'Università di Lincoln e sta con- ducendo un nuovo progetto di ricerca che esamina le modificazioni del com- portamento in cani che vengono trattati con determinati farmaci. I ricercatori hanno approntato un questionario on-li- ne per proprietari di cani compilabile al sito www.dog-behaviour.org. Il questio- nario è disponibile sia in Inglese che in I- taliano. DOPING A Pescara è stata smantellata dal Nas un'organizzazione dedita alla ricettazio- ne e al traffico di sostanze dopanti, alla truffa ai danni del servizio sanitario na- zionale, composta da titolari e frequen- tatori di palestre, farmacisti e altri sog- getti dell'ambito sportivo. Sequestrate oltre 7.000 compresse e fiale di medi- cinali a effetto dopante, molte delle quali di provenienza estera e destinate all'e- sclusivo uso veterinario. DALLE ULTIME INDAGINI SVOLTE DALLA SCIVAC SULL'UTILIZZO DI INTERNET DA PARTE DEI VETERINARI EMERGONO DATI MOL- TO INCORAGGIANTI. Sono sempre meno, infatti, i veterinari che dichiarano di non usare questo strumento per il proprio aggiornamento scientifico o for- mazione professionale. Del resto se pensiamo che alcune proposte Fad della SCIVAC sono state seguite da migliaia di utenti ed una, presentata sperimen- talmente dalla SIVAR ad una platea decisamente più ristretta, ha raggiunto i 600 iscritti, è evidente che Internet è ormai entrato nelle abitudini dei colleghi. Un ultimo dato significativo? @nmviOggi alcuni giorni si avvicina ormai ai tremi- la lettori e Vetjournal lo segue a poca distanza. Dovremmo quindi essere con- tenti che anche la nostra categoria si stia adeguando all'evoluzione degli stru- menti di informazione come hanno già fatto i medici, i farmacisti o i nostri col- leghi di altri paesi europei. Purtroppo c'è un però! Non solo noi utlizziamo In- ternet, ma anche milioni di proprietari di animali che trovano, o credono di aver trovato, risposte ai loro quesiti, conferme ai loro dubbi, motivi di contestazione del nostro operato. Non solo, trovano anche siti di ambulatori con proposte di ogni genere, dal discount al 3x2, se non anche prestazioni veterinarie offerte in pieno ed evidente abuso di professione. Come possiamo difenderci da tutto questo? Solo con una grande qualità delle prestazioni ed evitando di svendere la nostra professionalità. Se tutti insieme manteniamo linee comuni riusciremo a difendere la nostra professione, altrimenti rischiamo una crisi del settore sem- pre peggiore, e sarà soprattutto colpa nostra. INTERNET: OPPORTUNITÀ O PROBLEMA? A PAGINA 3 L’UNIRE MODIFICA IL DISCIPLINARE A PAGINA 4 A PAGINA 7 A PAGINA 8 A PAGINA 16 A PAGINA 18 CHI VINCE NON SEMPRE HA RAGIONE DOLORE PERIOPERATORIO AL 62° SCIVAC RESIDUI DI FARMACI NUOVO REGOLAMENTO UE IN TOSCANA UN CONSORZIO DELLE PROFESSIONI ENPAV BREVI LA REGISTRAZIONE DEI TRATTAMENTI ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA Le norme sulla registrazione dei trattamenti farmacologici sugli animali produttori di ali- menti per l'uomo hanno attra- versato una decennale crono- logia normativa, attestandosi sul principio della registrazione dei trat- tamenti farmacologici. A detta della stragrande maggioranza dei colle- ghi- quello della non obbligatorietà di registrazione sui registri aziendali dei farmaci non soggetti a regime di dispensazione con ricetta in triplice copia non ripetibile - è stato un dato di fatto, avvalorato dall'interpre- tazione di alcune note e circolari ministeriali ema- nate negli scorsi anni. La necessità di un ulte- riore chiarimento, si è e- videnziata in seguito al- l'emanazione di una recente circo- lare, che la Direzione Generale del- la Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha trasmesso alla Re- gione Emilia Romagna, nella quale si legge che "i proprietari ed i re- sponsabili di animali destinati alla produzione di alimenti devono ri- portare sul registro dei trattamenti i dati richiesti dal comma stesso nel caso di farmaci dispensati con ri- cetta medico veterinaria". Per la Sivar, che, sostenuta dal- l'Anmvi, ha ravvisato la necessità di un confronto urgente con le auto- la PR OFESSI O NE VETERINARIA Come cambia la nostra pensione L’Assemblea dei Delegati ha approvato la riforma previdenziale. Via libera dal 2010. La parola ai Ministeri vigilanti rità ministeriali, la recente e ina- spettata disposizione ministeriale disorienta i professionisti e carica di incombenze cartolari ed ecces- sivamente farraginose l'attività di assistenza veterinaria agli animali produttori. La Società Italiana dei Veterinari per Animali da Reddito e l'Anmvi hanno ravvisato, a questo punto, la necessità di favorire un approccio normativo improntato al rigore, alle garanzie e alla traccia- bilità del farmaco senza tuttavia ri- correre ad appesanti- menti burocratici, sia da parte dei professionisti che da parte degli alle- vatori. Il colloquio del 15 giu- gno, presso la sede mi- nisteriale dell'Eur, fra i rappresentanti della Si- var e dell'Anmvi con il Capo Dipar- timento di Sanità Pubblica Veterina- ria della Nutrizione e della Sicurez- za degli Alimenti, Romano Marabel- li, è stato proficuo e collaborativo. Dall'incontro, presente anche il Di- rettore Generale Gaetana Ferri, è e- mersa la disponibilità del Ministero a considerare le istanze espresse dai buiatri e di gettare le basi per un approfondimento della normativa e delle sue applicazioni pratiche, tan- to ai fini della chiarezza che della semplificazione auspicata dai vete- rinari. ANMVI 1999 DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI 2009 ANMVI

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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000099SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 6, numero 22 dal 15 al 21 giugno 2009Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona2222 22

BC4ZÈ stato presentato a Milano il Buon Cit-tadino a 4 Zampe (BC4Z), un progettoculturale che ha l'obiettivo di rivalutare ilrapporto uomo-cane nella società o-dierna e responsabilizzare il proprietarioin relazione ai doveri civici. Il progetto,promosso dal Centro Sportivo Educati-vo Nazionale (CSEN) e dalla Lega Na-zionale per la Difesa del cane, è svilup-pato in collaborazione con la Società I-taliana di Scienze Comportamentali Ap-plicate (SISCA). Il progetto ha ottenuto ilpatrocinio dei Ministeri del Lavoro dellaSalute e delle Politiche Sociali, del Mini-stero del Turismo, Anmvi, Scivac, ThinkDog e Siua.

PREVENZIONELa Regione Puglia si appresta a varareun nuovo Regolamento sul funziona-mento delle 6 Asl pugliesi. Tra le innova-zioni l'introduzione della Consulta regio-nale dei Direttori dei Dipartimenti di pre-venzione. Composizione paritetica framedici e veterinari.

UOMINI E CAVALLIUna nuova rubrica sul benessere ani-male curata dal Sottosegretario Martini.La ospita il quotidiano Libero ogni ve-nerdì. “Sono lieta - ha dichiarato il Sot-tosegretario - che un quotidiano impor-tante come Libero dedichi una paginaintera al tema ‘Uomini e cavalli’ e che miabbia dato la possibilità di aprire una fi-nestra di dialogo con tutti i lettori per ag-giornarli su quanto farò nell’ambito dellatutela della salute e del benessere delcavallo».

RICERCA IT-UKAlcuni ricercatori a Lincoln e Milano han-no intrapreso un nuovo studio che ri-guarda gli effetti collaterali sul compor-tamento di alcuni farmaci impiegati per icani. Nel team è presente la Collega Lo-rella Notari, che sta svolgendo un Dot-torato all'Università di Lincoln e sta con-ducendo un nuovo progetto di ricercache esamina le modificazioni del com-portamento in cani che vengono trattaticon determinati farmaci. I ricercatorihanno approntato un questionario on-li-ne per proprietari di cani compilabile alsito www.dog-behaviour.org. Il questio-nario è disponibile sia in Inglese che in I-taliano.

DOPINGA Pescara è stata smantellata dal Nasun'organizzazione dedita alla ricettazio-ne e al traffico di sostanze dopanti, allatruffa ai danni del servizio sanitario na-zionale, composta da titolari e frequen-tatori di palestre, farmacisti e altri sog-getti dell'ambito sportivo. Sequestrateoltre 7.000 compresse e fiale di medi-cinali a effetto dopante, molte delle qualidi provenienza estera e destinate all'e-sclusivo uso veterinario.

DALLE ULTIME INDAGINI SVOLTE DALLA SCIVAC SULL'UTILIZZODI INTERNET DA PARTE DEI VETERINARI EMERGONO DATI MOL-TO INCORAGGIANTI. Sono sempre meno, infatti, i veterinari che dichiaranodi non usare questo strumento per il proprio aggiornamento scientifico o for-mazione professionale. Del resto se pensiamo che alcune proposte Fad dellaSCIVAC sono state seguite da migliaia di utenti ed una, presentata sperimen-talmente dalla SIVAR ad una platea decisamente più ristretta, ha raggiunto i600 iscritti, è evidente che Internet è ormai entrato nelle abitudini dei colleghi.Un ultimo dato significativo? @nmviOggi alcuni giorni si avvicina ormai ai tremi-la lettori e Vetjournal lo segue a poca distanza. Dovremmo quindi essere con-tenti che anche la nostra categoria si stia adeguando all'evoluzione degli stru-menti di informazione come hanno già fatto i medici, i farmacisti o i nostri col-leghi di altri paesi europei. Purtroppo c'è un però! Non solo noi utlizziamo In-ternet, ma anche milioni di proprietari di animali che trovano, o credono di avertrovato, risposte ai loro quesiti, conferme ai loro dubbi, motivi di contestazionedel nostro operato. Non solo, trovano anche siti di ambulatori con proposte diogni genere, dal discount al 3x2, se non anche prestazioni veterinarie offerte inpieno ed evidente abuso di professione. Come possiamo difenderci da tuttoquesto? Solo con una grande qualità delle prestazioni ed evitando di svenderela nostra professionalità. Se tutti insieme manteniamo linee comuni riusciremoa difendere la nostra professione, altrimenti rischiamo una crisi del settore sem-pre peggiore, e sarà soprattutto colpa nostra.

INTERNET: OPPORTUNITÀ O PROBLEMA?

A PAGINA 3

L’UNIRE MODIFICA IL

DISCIPLINARE

A PAGINA 4 A PAGINA 7 A PAGINA 8 A PAGINA 16 A PAGINA 18

CHI VINCE NON SEMPRE HA RAGIONE

DOLOREPERIOPERATORIO

AL 62° SCIVAC

RESIDUI DI FARMACINUOVO

REGOLAMENTO UE

IN TOSCANA UNCONSORZIO DELLE

PROFESSIONI

ENPAV

BREVI LA REGISTRAZIONE DEI TRATTAMENTI

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Le norme sulla registrazionedei trattamenti farmacologicisugli animali produttori di ali-menti per l'uomo hanno attra-versato una decennale crono-logia normativa, attestandosi sulprincipio della registrazione dei trat-tamenti farmacologici. A detta dellastragrande maggioranza dei colle-ghi- quello della non obbligatorietàdi registrazione sui registri aziendalidei farmaci non soggetti a regime didispensazione con ricetta in triplicecopia non ripetibile - èstato un dato di fatto,avvalorato dall'interpre-tazione di alcune note ecircolari ministeriali ema-nate negli scorsi anni. La necessità di un ulte-riore chiarimento, si è e-videnziata in seguito al-l'emanazione di una recente circo-lare, che la Direzione Generale del-la Sanità Animale e del FarmacoVeterinario ha trasmesso alla Re-gione Emilia Romagna, nella qualesi legge che "i proprietari ed i re-sponsabili di animali destinati allaproduzione di alimenti devono ri-portare sul registro dei trattamenti idati richiesti dal comma stesso nelcaso di farmaci dispensati con ri-cetta medico veterinaria". Per la Sivar, che, sostenuta dal-l'Anmvi, ha ravvisato la necessità diun confronto urgente con le auto-

laPROFESSIONE VETERINARIA

Come cambiala nostra pensioneL’Assemblea dei Delegati ha approvato lariforma previdenziale. Via libera dal2010. La parola ai Ministeri vigilanti

rità ministeriali, la recente e ina-spettata disposizione ministerialedisorienta i professionisti e caricadi incombenze cartolari ed ecces-sivamente farraginose l'attività diassistenza veterinaria agli animaliproduttori. La Società Italiana deiVeterinari per Animali da Reddito el'Anmvi hanno ravvisato, a questopunto, la necessità di favorire unapproccio normativo improntato alrigore, alle garanzie e alla traccia-bilità del farmaco senza tuttavia ri-

correre ad appesanti-menti burocratici, sia daparte dei professionistiche da parte degli alle-vatori.Il colloquio del 15 giu-gno, presso la sede mi-nisteriale dell'Eur, fra irappresentanti della Si-

var e dell'Anmvi con il Capo Dipar-timento di Sanità Pubblica Veterina-ria della Nutrizione e della Sicurez-za degli Alimenti, Romano Marabel-li, è stato proficuo e collaborativo.Dall'incontro, presente anche il Di-rettore Generale Gaetana Ferri, è e-mersa la disponibilità del Ministeroa considerare le istanze espressedai buiatri e di gettare le basi per unapprofondimento della normativa edelle sue applicazioni pratiche, tan-to ai fini della chiarezza che dellasemplificazione auspicata dai vete-rinari. ■

ANMVI 1999 DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI 2009 ANMVI

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Sabato 13 giugno l'Assem-blea dei Delegati Enpavha approvato la riformadel sistema previdenziale.La riforma è passata a lar-ghissima maggioranza: su

95 votanti 1 contrario e 3 astenuti. Numerose le novità introdotte dalla riformache nel suo lungo ed approfondito percorsodi elaborazione ha avuto come obiettivi di-chiarati, quello di distribuire con coerenza inuovi oneri tra tutti gli iscritti e la gradualitàdell’entrata in vigore delle modifiche più inci-sive.Il confronto sulla via da intraprendere è inizia-to in occasione del Convegno di giugno 2008ed è quindi proseguito nell’Assemblea Nazio-nale dei Delegati del successivo mese di no-vembre ed ancora nell’Assemblea straordina-ria dello scorso 3 aprile. Si sono poi susse-guite numerose occasioni di incontro con gliiscritti in periferia, che hanno visto il coinvolgi-mento diretto del Presidente Mancuso, deiConsiglieri, del Direttore Generale e dell’attua-rio, Luca Coppini, nella presentazione delprogetto di riforma.

DAL 2010Le modifiche approvate dall’Assemblea Na-zionale dei Delegati avranno decorrenzadall’1 gennaio 2010, anche se l’efficacia èsubordinata all’approvazione da parte deiMinisteri vigilanti ai quali saranno ora tra-smesse per gli adempimenti di competen-za prescritti dal decreto legislativo n. 509/1994.

INTERVENTI SOSTANZIALIÈ importante evidenziare che la sommatoriadi tutti gli interventi di riforma producono ri-sultati significativi sotto il profilo della soste-nibilità della gestione. Si realizza infatti un ri-levante miglioramento di tutti gli indicatori disostenibilità che consentono di registrare iseguenti effetti:a) i primi saldi di bilancio negativi 20 anni do-po rispetto al Bilancio Tecnico al 31dicembre2006;b) una consistente dotazione patrimonialeancora disponibile nel 2056;c) una liquidità sufficiente per erogare ancoraprestazioni per alcuni decenni dopo il 2056.La riforma prevede interventi sostanziali sulsistema, sia sul versante dei contributi che suquello delle prestazioni pensionistiche. Lemodifiche proposte consentono infatti di ren-dere più equo il rapporto tra la contribuzioneversata durante la vita lavorativa attiva el’ammontare della prestazione pensionisticapercepita, oltre che di allungare l’orizzontedella sostenibilità della gestione.

I CONTRIBUTIL’aliquota percentuale del contributo sogget-tivo viene gradualmente portata dal 10% at-tuale al 18% con un aumento di mezzo pun-to percentuale l’anno. Il raggiungimento dellapercentuale massima prevista si avrà quindiin 16 anni. Viene però slegata da tale incre-mento la misura minima del contributo inte-grativo, correlata ora solo all’aumento dell’in-flazione. L’aumento previsto per il contributo

soggettivo non andrà in alcun modo a deter-minare un incremento di quello integrativo.Così come resta ferma al 2% l’aliquota delcontributo integrativo.

LA PENSIONE DI VECCHIAIAANTICIPATA

Non esisterà più la distinzione tra pensionedi vecchiaia e pensione di anzianità. Nascela “pensione di vecchiaia anticipata”. Vienedata la possibilità agli iscritti di accedere allapensione tra i 60 e i 68 anni di età con alme-no 35 anni di contribuzione, con una neutra-lizzazione percentuale dell’emolumento cor-relata agli anni di anticipazione della quie-scenza. Il pensionato potrà però, diversa-mente che in precedenza, mantenere l’iscri-zione attiva all’albo professionale e continua-re quindi ad esercitare la professione. Nes-suna riduzione viene applicata nel caso in cuisi vada in pensione con 40 anni di iscrizioneed almeno 60 anni di età. L’introduzione deinuovi requisiti è prevista nell’arco temporaledi 8 anni.

TRE SCAGLIONI DI REDDITOViene poi ridotto da quattro a tre il numerodegli scaglioni di reddito utili al calcolo del-l’emolumento pensionistico, vengono rimo-dulate le percentuali di rendimento e il red-dito annuo pensionabile viene portato dagliattuali euro 36.700,00 a euro 60.600,00 darivalutare annualmente in base all’inflazione.Con tali correttivi il sistema di calcolo dellaprestazione risulta essere più coerente ed

adeguato anche in presenza di redditi di u-na certa entità. Tali correttivi saranno appli-cati secondo il principio del pro rata tempo-ris, vale a dire che ai fini del calcolo dellapensione si terrà conto delle aliquote e de-gli scaglioni di reddito vigenti al momentodella maturazione delle diverse anzianità i-scrittive all’Enpav.

I GIOVANIAltri interventi di modifica sono previsti nellaproposta di riforma, quali le agevolazioni peri giovani che si iscrivono per la prima volta al-l’Ente prima del compimento dei 32 anni dietà. Ad essi non verrà richiesto alcun versa-mento contributivo nel loro primo anno di i-scrizione. Per il secondo anno verseranno il33% del dovuto, il 50% nel terzo e quarto an-no. Rimarrà comunque la possibilità di riscat-tare il primo anno per poter utilizzare il primoanno di iscrizione non solo ai fini del diritto,ma anche della misura della prestazione pen-sionistica.

LA PENSIONE DI INVALIDITÀCogliendo il suggerimento di rimodulazionedella disciplina che regolamenta la pensionedi invalidità, al fine di rendere meno penaliz-zante tale trattamento pensionistico, saleall’80% l’importo della prestazione attual-mente pari al 70%. Sotto il profilo degli obbli-ghi contributivi in capo a tale categoria dipensionati, è inoltre previsto che il contributosoggettivo minimo sia dovuto nella misuradel 50% e non più per la misura intera. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 2009 Enpav Attualità 3

Approvata la riforma della previdenzaveterinariaAumento del contributo soggettivo, diminuzione dell’aliquota di rendimento e modifica dell’anzianitàanagrafica utile per il diritto alla pensione

O ltre alla riforma, l'Assemblea deiDelegati dell'Enpav è stata chia-mata ad esprimersi sul Bilancio

Consuntivo 2008. Nella seduta di sabato13 giugno, il documento è stato approva-to con un solo contrario ed un astenuto.L'esercizio si è chiuso con un utile di 16,6milioni di euro. Il patrimonio netto del-l'Ente ha raggiunto così il livello di circa250 milioni di euro, in crescita del 7,11%rispetto a quello del 31/12/2007. L'attua-le consistenza patrimoniale consente dicoprire 9,54 annualità delle pensioni cor-renti 2008. Da segnalare inoltre l'indice dicopertura, vale a dire il rapporto tra en-trate contributive e pensioni correnti, cheè stato di 2,23 a fronte di un rapporto traiscritti e pensionati pari a 4,3.

IL 2008 CHIUDE CON 16,6 MILIONI DI UTILE

"La Giunta Esecutiva dell'Onaosi ha de-ciso di procedere, relativamente ai credi-ti contributivi dell'anno 2004, alla notifi-ca, entro il mese di giugno 2009 dell'attointerruttivo della prescrizione medianteraccomandata con ricevuta di ritorno,nei confronti di n. 17.543 sanitari". Con questa decisione, deliberata il 13maggio scorso, la Fondazione vuole evi-tare che questi crediti possano scadere,riservandosi poi, successivamente, divalutare se e come intervenire per il lororecupero. La Fondazione fa poche ecce-zioni, fra le quali: i sanitari il cui debitocontributivo sia pari od inferiore ad €€

10,33, i sanitari già risultati irreperibili an-che per gli Ordini Professionali di appar-tenenza e i sanitari con domicilio in unodei 49 comuni interessati dall'evento si-smico del 6 aprile 2009 in Abruzzo. Il contenzioso con il mondo professiona-le privato che per 4 anni si è ritrovato ob-

L’ONAOSI NON RINUNCIA ALLA QUOTA 2004

bligatoriamente iscritto all'ONAOSI, èancora aperto e sta costando cifre con-sistenti sul piano legale, in quanto le a-zioni giudiziarie, dopo la sentenza dellaCorte Costituzionale n. 190/2007, non so-no tutte a favore della Fondazione. L'o-rientamento dei Tribunali non è tuttaviauniforme: la Corte Costituzionale si è in-fatti espressa solo sulle modalità di de-terminazione delle quote contributivegiudicandole incostituzionali, ma nulladicendo riguardo all'incostituzionalitàdell'obbligo in sé. Ed è proprio questaseconda strada, quella percorsa dai le-gali dell'Anmvi per una dichiarazione del-la Consulta che entri più radicalmentenel merito del contenzioso. L'ANMVI, cheaveva anche richiesto all'ONAOSI di ri-nunciare alle azioni giudiziarie di recupe-ro di questi crediti, si augura che il Con-siglio di Amministrazione dell'Ente rico-nosca, a fronte delle onerose spese ri-chieste dai contenziosi, più convenienteper le attività dell'Opera di rientrare dallesue posizioni.Le proteste dei sanitari privati, farmacistie medici veterinari in testa, hanno fattodecadere l'obbligo contributivo: dal 2007i sanitari privati versano solo su base vo-lontaria. Il vertiginoso calo della plateacontributiva ha comportato per la Fonda-zione una consistente riduzione delle en-trate. Secondo la Corte dei Conti, i con-tribuenti sono calati del 68%.

I l Consiglio d’Amministrazione, nella riunione del 12 giugno scorso, ha approvato ilBando relativo alle Borse di studio per l’anno 2009. Anche quest’anno sono stati di-sposti 184 sussidi relativamente a tre differenti classi di studio, per uno stanziamen-

to complessivo di euro 153.000,00. Il numero di borse disponibili per ciascuna classe distudio, con i relativi importi, è il seguente: Scuole superiori - anni intermedi - con e-sclusione dell’ultimo anno: n.99 borse di studio - Importo unitario: euro 500,00; Scuolesuperiori - ultimo anno - che abbia comportato il conseguimento del diploma od il su-peramento degli esami di maturità: n. 32 borse di studio - Importo unitario: euro750,00; Corsi universitari per la durata legale n. 53 borse di studio - Importo unitario:euro 1.500,00. Il termine ultimo per la presentazione delle domande scade il 30 settem-bre 2009. www.enpav.it

BORSE DI STUDIO ENPAV

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laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 20094 Attualità Equidi

Il 14 maggio scorso, il Consiglio diamministrazione dell'Unire ha a-dottato una serie di misure suicontrolli e i prelievi per la regola-rità delle corse, il benessere delcavallo atleta e le garanzie di una

adeguata assistenza veterinaria.

CONTROLLI E PRELIEVIIn tal senso è stato modificato il Disciplinaresul numero minimo di prelievi da effettuarsi inIppodromo. Le sostanziali variazioni riguar-dano il criterio di scelta dei cavalli da sotto-porre a prelievo nelle corse diverse da Tris,Grandi Premi, corse di Gruppo, Handicap eListed (per le quali sono stati confermati iprelievi ai primi cinque o tre classificati). Pertutte le corse "ordinarie", infatti, si è stabilitodi abbandonare il criterio del primo arrivato,rimettendo l'individuazione dei cavalli da sot-toporre a prelievo alla comunicazione - primadell´inizio delle corse - ad un'indicazione daparte dell'Ente, ovvero ad un sorteggio daparte del Presidente di Giuria o della TernaCommissariale e del Veterinario Responsabi-le. Resta sempre salva la facoltà del Presi-dente di Giuria o Terna Commissariale e/odel Veterinario Responsabile di disporre e-ventuali prelievi aggiuntivi, laddove ciò siasuggerito da particolari circostanze.Altro elemento di novità è costituito dall'ab-bandono del prelievo sistematico pre-corsaper la rilevazione TCO2 sui cavalli parteci-panti alle corse al Galoppo; resta salva co-munque la facoltà dell'Unire o del VeterinarioResponsabile o della Terna Commissariale didisporle caso per caso. In effetti, a fronte dimoltissime analisi pre-corsa effettuate sui ca-valli partecipanti a corse rette dall´Area Ga-loppo e dall'Area Sella per il controllo della T-CO2 non è mai emerso alcun caso di positi-vità; inoltre risulta che in nessun paese ade-rente all'European Horserace Scientific Liai-son Committee (E.H.S.L.C.), organismo in-ternazionale che si occupa della armonizza-zione delle normative in materia di antido-ping, sia prevista l´esecuzione sistematica dianalisi pre-corsa per il controllo della TCO2nei cavalli. Tale modifica trova fondamento,chiaramente, nell'esigenza di dirottare la spe-sa verso analisi ritenute più efficaci al fine digarantire il benessere animale.In particolare, il Consiglio di amministrazioneha già dato disposizioni perché vengano ripre-si con frequenza i controlli in allenamento e già

il 23 aprile scorso sono stati effettuati alcuniprelievi in centri privati e presso ippodromi.

IL BENESSEREL'attenzione dell'Ente nei confronti del be-nessere del cavallo-atleta è stata intensifica-ta in questo periodo anche su altri versanti.Negli ultimi tre mesi sono state infatti dispo-ste due autopsie ed una serie di indagini tos-sicologiche su due cavalli deceduti in ippo-dromo in circostanze anomale con lo scopodi verificare se tali decessi potevano esserelegati alla somministrazione di sostanze do-panti. In un caso si è dovuto purtroppo pro-cedere ad inviare apposita segnalazione al-l'autorità giudiziaria che procederà agli ac-certamenti ritenuti del caso.Per questa attività è essenziale il ruolo dei ve-terinari che l'Unire vuole sempre più attenti epreparati; in questo senso è stato istituito unmeccanismo di controllo che valuta costan-temente con attenzione il loro operato in ip-podromo.Infine, a seguito di una ricognizione effettua-ta dall'Ente in determinati ippodromi italiani,sono emerse alcune lacune relativamente al-le dotazioni disponibili per il pronto soccorsoveterinario durante le giornate di corse. Èstata quindi inviata un'apposita circolare allesocietà di corse ricordando l'esigenza di for-nirsi di un’ambulanza per cavalli (rispondente

a precise specifiche) unitamente ad un localeda adibire per il pronto soccorso veterinario.È stata quindi ricordata a tutti la dotazioneminima di cui, in giornate di corse, devonodisporre, i veterinari di servizio nominati dallesocietà di corse.

IL TESTO DEL DISCIPLINAREDi seguito gli articoli del nuovo Disciplinare. Articolo 1 - Disposizioni generali - 1. Salvoulteriori controlli disposti a norma dell'artico-lo 6 del Regolamento per il controllo delle so-stanze proibite dal Veterinario Responsabile,Presidente di Giuria o dalla Terna Commissa-riale, in materia di numero minimo dei prelievida effettuare devono essere osservate le se-guenti disposizioni.Articolo 2 - Prelievi post-corsa per il control-

lo delle sostanze proibite - 1. I prelievi minimipost-corsa per le corse Tris, i Gran Premi, lecorse di Gruppo, gli Handicap e le Listed so-no fissati come segue: a) cinque prelievi aiprimi cinque classificati nelle Corse Tris diTrotto e di Galoppo, nei Gran Premi e nellecorse di Gruppo; b) tre prelievi ai primi treclassificati nelle corse Listed, Handicap limi-tati ed Handicap principali. 2. In tutte le altrecorse deve essere effettuato almeno un pre-lievo post-corsa, con il seguente criterio discelta: a) in base alle comunicazioni trasmes-se dall'Unire in via riservata al Presidente diGiuria o Terna Commissariale e/o al Veterina-rio Responsabile, prima dell'inizio delle cor-se, indicanti corsa per corsa la posizione diclassifica del cavallo da sottoporre a prelie-vo; b) in assenza di indicazioni da parte del-l'Ente, prima dell'inizio delle corse, il Presi-dente di Giuria o la Terna Commissariale ed ilVeterinario Responsabile effettuano il sorteg-gio della griglia dei prelievi con lo scopo didefinire prima dello svolgimento delle corse icavalli da sottoporre a prelievo ad ogni corsain base alla loro posizione in classifica; delsorteggio viene compilato apposito verbaleda allegare alla relazione giornaliera della giu-ria o alla relazione ufficiale della giornata dicorse. 3. Resta salva la facoltà del Presiden-te di Giuria o Terna Commissariale e/o delVeterinario Responsabile di disporre even-tuali prelievi aggiuntivi, laddove ciò sia sug-gerito da particolari circostanze.Articolo 3 -Prelievi pre-corsa per le corse alGaloppo e al Trotto - 1. L'Unire può disporreprelievi pre-corsa a sorpresa comunicandotale decisione all'inizio della giornata al Vete-rinario Responsabile o alla Terna Commissa-riale. 2. Resta salva la facoltà della TernaCommissariale e/o del Veterinario Responsa-bile di disporre autonomamente prelievi pre-corsa, laddove ciò sia suggerito da partico-lari circostanze.Articolo 4 - Prelievi pre-corsa per il controllodella TCO2 per le corse al Trotto - 1. Nellegiornate in cui sono programmate corse Triso Gran Premi il Veterinario Responsabile ga-rantisce l'effettuazione di almeno sei prelievisui cavalli partenti in una o più corse, anchenon rientranti nella corsa Tris o nel Gran Pre-mio; 2. Nelle giornate in cui non sono pro-grammate corse Tris o Gran Premi il Veteri-nario Responsabile garantisce l'effettuazionedi almeno due prelievi sui cavalli partenti in u-na o più corse. ■

Corse regolari e assistenzaveterinaria: l’Unire modificail DisciplinareNuove misure su controlli e prelievi e per il benessere del cavallo

La ditta Fort Dodge ha comunicato che è disponibile in commercio il presidio im-munizzante Duvaxyn WNV, registrato mediante procedura centralizzata, per lavaccinazione facoltativa contro il virus della West Nile Disease, a carico dei pro-

prietari/detentori di equidi. Una nota diffusa il 18 giugno dalla Direzione Generale dellaSanità Animale e del Farmaco Veterinario chiarisce le disposizioni sulla prescrizione,l'impiego del vaccino e la registrazione sul passaporto.Il farmaco è cedibile solo dietro presentazione di ricetta medica veterinaria in triplicecopia non ripetibile. L'impiego di tale prodotto deve essere effettuato da un veterinarioo sotto la sua diretta responsabilità. L'avvenuta vaccinazione deve essere comunicataentro tre giorni, dal veterinario proscrittore, direttamente al servizio veterinario dell'a-zienda sanitaria locale competente per territorio specificando le seguenti indicazioni: -Ubicazione dell'azienda - Detentore degli animali - Numero identificativo degli animalida sottoporre a trattamento - Data della prescrizione. Il servizio veterinario competen-te dovrà infatti provvedere alla registrazione dell'avvenuta vaccinazione nel capitolo VIdel documento di identità (passaporto) dell'equide di cui al decreto ministeriale 5 mag-gio 2006 così come modificato dall'Allegato 1 del Regolamento CE 504/2008. Le confe-zioni sono in siringhe monodose (e non in fiale come invece riportato per un refuso inGazzetta Ufficiale).

N. EU autorizzazione descrizione confezione NIN__________________________________________________________________________________

EU/2/2008/086/001 scatola 5 siringhe monodose da 1 dose 1 ml 104146016EU/2/2008/086/002 scatola 10 siringhe monodose da 1 dose 1 ml 104146028EU/2/2008/086/003 scatola 25 siringhe monodose da 1 dose 1 ml 104146030

INDICAZIONI PER LA VACCINAZIONE WDN

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Un'anziana signora, men-tre si accingeva ad im-boccare le scale dellaMetropolitana Milanese -linea rossa - appoggian-dosi al corrimano instal-

lato su di lato dell'ingresso, veniva attaccatada un cane di piccola taglia, che il proprieta-rio aveva legato alla barriera di ingresso dellametropolitana stessa mediante il guinzaglio,allontanandosi, per cui cadeva a terra e ripor-tava lesioni. Il Tribunale di Milano ha conside-rato la persona attaccata "esclusiva respon-sabile dell'accaduto", rivenendo a favore delproprietario del cane il caso fortuito. Il com-portamento dell'anziana, ritenuto "quantomeno imprudente, avrebbe assorbito l'interorapporto causale: ella si sarebbe esposta alrischio, non lasciando il corrimano, di esseresfiorata dal cane, pur avendo l'attuale ricor-rente valide alternative".Ma per la Cassazione (Sentenza 3 marzo -19 maggio 2009, n. 11570) la posizione delTribunale di Milano "non regge sotto il profilo

logico perché attribuire ad una persona, pergiunta anziana - all'epoca del fatto aveva 81anni - di non essersela sentita di lasciare ilcorrimano per accedere alla stazione dellametropolitana, per cui avrebbe provocato lareazione del cane e di aver ritenuto di passa-re vicino ad un cagnolino, senza mettere nelconto una possibile reazione dello stessonon costituisce affatto una eccezionalità ri-spetto a quello che è la normalità ed, anzi,proprio la circostanza che il cane fosse dipiccola taglia giova a favore dell'affidamentoposto in esso dalla ricorrente nel passargli vi-cino e non lasciare il corrimano, particolar-mente utile per ognuno, ma soprattutto peruna donna avanzata negli anni come già al-l'epoca ella era".La Cassazione conclude affermando il se-guente principio di diritto: "Non è configura-bile il caso fortuito, cioè il caso imprevedibile,inevitabile o assolutamente eccezionale, ido-neo ad escludere la responsabilità del pro-prietario (o dell'utilizzatore) dell'animale nellaipotesi in cui il danneggiato, specie di età a-vanzata, per scendere gli scalini, onde acce-dere alla stazione della metropolitana, non la-sci il corrimano di appoggio e passi vicino adun cane, che lo attacchi e lo faccia cadere,anche se il cane sia legato alla barriera di in-gresso della metropolitana stessa medianteguinzaglio e il proprietario si sia allontanato".(fonte: Altalex) ■

Noall’accertamentose c’è coerenzacon lo Studio diSettore

Nel caso in cui il reddito del contri-buente sia coerente con gli Studinon vale l'accertamento basato

su altre presunzioni per quanto gravi, precisee concordanti. L'ha stabilito la Cassazione con sentenza n.13915 del 15 giugno che ha respinto il ricor-so del Fisco: "Gli studi di settore vanno prefe-riti ai parametri di cui all'articolo 39 del Dpr n.600 del 1973, attesa la natura più raffinata delnuovo mezzo di accertamento, desumibiledalla normativa stessa che lo ha introdotto".Gli Studi di Settore vanno cioè preferiti alladeterminazione induttiva del reddito, una fa-coltà che è riconosciuta al Fisco in alcune cir-costanze come ad esempio quanto il redditoprofessionale non sia stato indicato nella di-chiarazione, il contribuente non abbia tenutole scritture obbligatorie, siano state sottratteall'ispezione o ne sia stata rifiutata l'esibizio-ne; contabilità inattendibile, ecc. Ma quandopossa "fondatamente ritenersi che l'entità delreddito dichiarato si ponga in evidente con-trasto con il comune buon senso e con le re-gole basilari della ragionevolezza", la rettificainduttiva del reddito non è legittima. ■

Danni causati dal canelegato all’ingresso dellametropolitanaPer la Cassazione il caso non è fortuito né imprevedibile

Ospitare un animale da compagnia,soprattutto in città, richiede unaconsapevolezza di accudimento e

un autentico rispetto del benessere ani-male. Sulla base di questa esigenza è na-ta nel 2007 a Milano la guida "Pets&The-City, la città dalla parte degli animali". L'e-dizione di quest'anno ha superato le500mila copie e si è ampliata alle provin-cie di Milano, Torino, Genova e Firenze. Laguida è distribuita gratuitamente pressole strutture veterinarie e i petshop. Altranovità è la nascita di un portale di socialnetworking: su www.petsandthecity.it sipossono trovare informazioni per la curadegli animali, servizi, utili, occasioni di in-contro, di discussione, ecc. Soprattutto, ilsito consente di scaricare gratuitamentela guida dopo una registrazione. L'ANM-VI, sin dalla prima edizione, consideran-done l'utilità, ha dato il suo patrociniosuggerendo alcuni temi prettamente ve-terinari. La guida, pubblicata dalla AG E-ditore, vuole essere utile al proprietario dianimali con informazioni sugli aspetti disalute e di benessere dell'animale dacompagnia, sulle norme e sui servizi cit-tadini, a partire dagli ambulatori veterina-ri. Per il 2010 è prevista una diffusione chedovrebbe superare le 700mila copie allar-gandosi ad altre città: Roma, Bologna, Pa-dova, Verona e Venezia.Nella guida viene illustrato al pubblico ilProgetto Leavet promosso dall’Anmvi perla realizzazione di una medicina veterina-ria di base, i cui obiettivi sono quelli diportare a soluzione il problema del randa-gismo e dei costi da esso derivanti, an-che a favore delle fasce di popolazioni e-conomicamente deboli, offrendo attraver-so le strutture veterinarie private una retedi servizi di emergenza per primo soccor-so a soggetti vaganti, in rapporto conven-zionale con gli enti locali e di costituire u-na rete capillare di epidemiosorveglianzaa sostegno della rete veterinaria pubblica.

PETS AND THE CITY,EDIZIONE 2009

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 20096 Legale Sentenze �

La cancellazione del professionista dall’Albo per incompatibilità (quale ad esem-pio la discontinuità di esercizio professionale) può avvenire solo ad opera delConsiglio dell’Ordine, previa verifica da parte di quest’ultimo e fatte salve le ga-

ranzie dell’iscritto ad essere ascoltato e ad opporre ricorso.Questo vale anche quando l’incompatibilità fosse sollevata dalla Cassa di previdenzache ravvisasse per questo nientemeno che gli estremi di neutralizzazione dei periodi diiscrizione alla Cassa stessa.L’ha stabilito la Cassazione con sentenza 13853 del 15 giugno accogliendo il ricorso diun dottore commercialista: “i provvedimenti di cancellazione dall’albo dei dottori com-mercialisti, in caso di situazioni di incompatibilità, compete, per legge, solo al Consi-glio dell’Ordine. La Cassa non ha nulla da eccepire e se lo fa entra “indebitamente in unsettore estraneo alle sue competenze”.Il motivo alla base della decisione dei giudici è che il procedimento di cancellazione daparte dell’Ordine offre garanzie di ascolto e di ricorso: “queste garanzie- dice la Corte -non sono state rispettate, giacché la cassa per negare la prestazione previdenziale ri-chiesta, ha ravvisato una situazione di incompatibilità che determinava la cancellazio-ne dell’Albo, così implicitamente emettendo il relativo provvedimento, avverso il qualel’interessato non aveva potere di reagire”.

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Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 22

di ANTONIO MANFREDI

Riassumendo i punti salien-ti della sentenza n. 03840/2009 del 26 maggio, delTar della Lombardia, conla quale veniva respinto ilricorso di alcuni veterinari

privati lombardi e dell'ANMVI contro la DGRLombardia n. 7441/2008 che regolamenta gliaspetti di prenotazione e riscossione dei pro-venti della libera professione intramuraria deidirigenti veterinari dipendenti del SSR, il SI-VEMP commentava:"Tutti argomenti limpidi e forti che respingono,senza bisogno di ulteriori commenti, anche lerecenti prese di posizione dell'ANMVI. Il prov-vedimento regolamentare regionale, approvatoe difeso dalla Giunta Regionale della Lombar-dia, supera quindi in pieno la verifica del TARin quanto contempera adeguatamente la tute-la della salute pubblica con il diritto all'eserciziodell'attività libero-professionale dei veterinaripubblici. È una vittoria del SIVEMP della Lom-bardia. Ha ragione il SIVEMP della Lombardiaa dire che è una sua vittoria perché, non ci cre-derete, ma il testo contestato dai veterinari li-bero professionisti e dall'ANMVI era propriostato scritto dai suoi dirigenti. Vi sembra logicoche un regolamento regionale debba essereaffidato nella sua elaborazione agli stessi chedovrebbero essere regolamentati? E poi nonc'è dubbio che sia una vittoria del SIVEMP del-la Lombardia, un sindacato regionale che rap-presenta una parte dei veterinari pubblici e cheha vinto contro tutta la veterinaria lombarda,privata e pubblica che sia, a difesa esclusiva diinteressi di alcuni veterinari suoi iscritti.Il ricorso dei veterinari privati e dell'ANMVI alTar della Lombardia non era contro il diritto al-l'intramoenia dei veterinari pubblici, ma controun regolamento che invece di prevedere sericontrolli su questa attività, in particolare i pos-sibili ed evidenti conflitti di interesse, rasentavail ridicolo permettendo anche l'incasso direttoe personale, in contanti, delle prestazioni effet-tuate, salvo successivamente regolarle formal-mente. Pensate che Bersani aveva proibito aiprofessionisti i pagamenti in contanti per evita-re il "nero"! Il commento dell'ANMVI alla stessasentenza è stato ovviamente un po' diverso:"Questa sentenza - ha dichiarato Carlo Scotti,Presidente Senior dell'Associazione - che a-vremo modo di valutare con i nostri legali con-siderando anche l'opportunità di un ulteriore ri-corso al Consiglio di Stato, è una sentenzacontro la stragrande maggioranza della veteri-naria pubblica e privata che crede nella suaprofessione e la svolge con grande serietà edimpegno respingendo logiche puramente sin-dacali ed interessi conservatori che si oppon-gono ad un’urgente e necessaria evoluzionedel mondo veterinario anche, se non soprat-tutto, nel settore pubblico. Purtroppo nel no-stro paese il settore pubblico riesce a farsi con-dizionare da ristretti interessi sindacali anchequando questi si scontrano con le esigenzedella sanità pubblica e quelle di un'intera cate-goria professionale".Chi ha ragione, il SIVEMP della Lombardia ol'ANMVI?Non sono un giudice e neppure un avvocato,ma permettetemi alcune riflessioni logiche.Quelle legali saranno i nostri consulenti a for-nircele anche valutando il ricorso al Consigliodi Stato che spero possa trasformare questamomentanea vittoria del SIVEMP in una vitto-ria di Pirro.

Chi vince ha ragione? Se la regola fosse que-sta dovremmo ammettere che il Sindacato haavuto ragione quando si è scritto il testo delregolamento e lo ha difeso contro il ricorso del-l'ANMVI. La verità è che un sindacato di dipen-denti pubblici che esiste da tempo riesce acrearsi all'interno della struttura un potere refe-renziale che diventa condizionante delle deci-sioni dell'ente che molte volte è costretto ad a-deguarsi a richieste di "categoria" che spessonon sono o non coincidono con quelle dell'in-teresse generale o pubblico. Nel nostro caso,ad esempio, l'interesse dei consumatori per u-na maggiore sicurezza alimentare potrebbescontrarsi con un regolamento che permettela gestione dell'intramoenia senza paletti parti-colarmente rigidi. Ma anche leggendo la sen-tenza siamo proprio così convinti della grandevittoria del SIVEMP? E siamo così certi che lemotivazioni portate da alcuni veterinari e dal-l'ANMVI fossero così banali e superficiali dapoter essere rigettate senza alcun dubbio?1) Il Tar ha ritenuto che non ci fosse la legitti-mazione dell'ANMVI a ricorrere: "un'associa-zione di categoria è legittimata a proporre ri-scorso soltanto a tutela della totalità dei suoi i-scritti, non anche per la salvaguardia di posi-zioni proprie di una parte sola degli stessi. In-vero, a questi fini, deve risultare con certezzache gli interessi individuali degli iscritti siano u-nivocamente conformi a quello a tutela del

quale l'associazione agisce e non in contrasto,anche potenziale, fra di loro. Orbene, l'ANMVI,rappresenta nel presente giudizio, interessi tradi loro non omogenei ed in potenziale conflittodal momento che l'associazione riunisce vete-rinari italiani libero professionisti ma anche ve-terinari pubblici dipendenti, poiché tutela tuttala categoria nelle sue varie espressioni profes-sionali".Questo ragionamento nel caso specifico nonaveva alcun fondamento per vari motivi, a mioavviso, evidenti: l'intervento dell'ANMVI non e-ra dovuto al desiderio di porsi a difesa di inte-ressi dei liberi professionisti contro i colleghi delsettore pubblico, ma a difendere principi di tu-tela della categoria veterinaria nel suo insiemea garanzia, anche, della "sanità pubblica" nellesue specifiche competenze; è vero che l'ANM-VI rappresenta tutta la categoria veterinaria, equindi anche la componente pubblica, maquesta rappresentata in ANMVI dall'AIVEMP a-veva preso posizione ferma e dura contro il re-golamento della Regione Lombardia; infine èevidente e dimostrabile che questo regola-mento riflette gli interessi di una parte decisa-mente minoritaria della veterinaria pubblica eneppure di tutti gli iscritti al SIVEMP della Lom-bardia visto che la maggior parte di loro nonsvolge attività in intramoenia o è contraria aquesto regolamento che non regola molto.2) Il Tar ha rigettato il ricorso ma ha ribadito in

modo chiaro l'obbligo per le ASL di vigilare at-tentamente in merito alle situazioni che potreb-bero facilmente esprimere evidenti incompati-bilità quando il veterinario pubblico esercitan-do la libera professione in intramoenia si trovinella condizione di essere controllante/control-lato. Starà certamente anche all'ANMVI ed aisuoi rappresentanti sul territorio sollecitare leASL ad una maggiore attenzione al problemasegnalando alle direzioni degli Enti ed agli Or-dini tutte le situazioni che possano esprimerepossibili conflittualità, situazioni che, nei casipiù gravi ed in mancanza di un intervento pron-to e serio da parte della direzione della ASL,potranno anche essere segnalate alla Procuradella Repubblica.3) Il Tar, nella sentenza, ha previsto la compen-sazione delle spese motivandola con la parti-colare difficoltà della materia trattata. Questadecisione va vista non solo come un riconosci-mento verso la legittimità del ricorso espressoda alcuni veterinari privati ma anche come unavalutazione rispettosa delle argomentazionisviluppate nel ricorso, che non erano certa-mente pretestuose ma fortemente giustificate.Diciamo quindi che i veterinari che hannodeciso di presentare il ricorso, e l'ANMVIstessa che li ha fortemente sostenuti, nonsono dei visionari, ma avevano forti e docu-mentate motivazioni per ricorrere al Tribuna-le Amministrativo. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 2009 Intramoenia Anmvi Informa 7

Chi vince non sempre ha ragioneLa logica del Tar non è quella della Giustizia

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 22

Il regolamento (CEE) n. 2377/90 hacomportato una minore disponibi-lità di medicinali veterinari. per a-nimali destinati alla produzione dialimenti. Per garantire la salute e ilbenessere degli animali è invece

necessario disporre di medicinali veterinari ingrado di curare patologie specifiche. L'as-senza di disponibilità di medicinali veterinariappropriati per il trattamento specifico di de-terminate specie può inoltre contribuire a unuso scorretto o illegale di sostanze.Su queste basi il Parlamento e il Consiglio eu-ropeo hanno modificato il sistema stabilito dalregolamento (CEE) n. 2377/90, sostituendolocon il nuovo Regolamento Ce 470/2009 ap-prodato il 16 giugno nella Gazzetta Ufficiale Eu-ropea e in vigore il ventesimo giorno dalla pub-blicazione. Il nuovo Regolamento modifica inol-tre la direttiva 2001/82/CE e il Regolamento(CE) n. 726/2004.Lo scopo della semplificazione normativa è di"aumentare la disponibilità di medicinali veteri-nari per animali destinati alla produzione di ali-menti", fermo restando i fattori di sicurezza in-siti nel sistema per evitare di compromettere lasicurezza alimentare e il benessere degli ani-

mali. Il nuovo Regolamento dispone che l'A-genzia europea per i medicinali consideri siste-maticamente la possibilità di applicare un limi-te massimo di residui fissato per una specie oun prodotto alimentare a un'altra specie o a unaltro prodotto alimentare, formulando un pare-re che contenga una valutazione scientifica delrischio e raccomandazioni sulla gestione del ri-schio derivante da residui di sostanze farma-cologicamente attive.

TEMPISTICAEntro il 4 settembre 2009 la Commissione a-dotterà un regolamento che integrerà le so-stanze farmacologicamente attive e la loroclassificazione per quanto riguarda i limitimassimi di residui di cui agli allegati da I a IVdel regolamento (CEE) n. 2377/90. Fino ad al-lora gli allegati I e IV continueranno ad essereapplicati.

BIOCIDIViene inoltre incluso tra i compiti dell'agenziaquello di esprimere pareri sui livelli massimi diresidui di sostanze attive nei biocidi, che nonsono oggetto d legislazione specifica sui resi-dui. Le modifiche del regolamento (CE) n.

726/2004 sono appunto finalizzate ad include-re tra i compiti dell'agenzia quello di esprimerepareri sui livelli massimi di residui di sostanzeattive nei biocidi.

AUTORIZZAZIONIInoltre, il previgente sistema, disciplinato dal-l'abrogato Regolamento 2377/90 ha anchefatto sì che un numero ristretto di medicinali ve-terinari per animali destinati alla produzione dialimenti sia stato autorizzato negli ultimi anni. Ilnuovo regolamento stabilisce quindi che i me-dicinali veterinari che non beneficiano di un'au-torizzazione all'immissione in commercio nellaComunità possono essere autorizzati in paesial di fuori della Comunità. Questo può esseredovuto alla maggiore prevalenza, in altre regio-ni, di malattie o specie bersaglio diverse o a u-na scelta delle imprese di non commercializza-re un medicinale nella Comunità. Il fatto che unmedicinale non sia autorizzato nella Comunità- si legge nel testo - non indica necessaria-mente che il suo utilizzo non sia sicuro. Ancheper le sostanze farmacologicamente attive ditali medicinali la Commissione fissa un limitemassimo di residui negli alimenti in seguito alparere dell'Agenzia.

GLI EQUIDILe modifiche della direttiva 2001/82/CE (Codi-ce del Farmaco) prevedono che la Commissio-ne definisca un elenco di sostanze che sonoindispensabili per trattare gli equidi, o checomportano un maggiore beneficio clinico ri-spetto ad altre opzioni di trattamento disponi-bili per gli equidi e per le quali il tempo d'attesaè di almeno sei mesi. E inoltre, l'articolo 11, pa-ragrafo 2, terzo comma della direttiva 2001/82/CE è sostituito dal seguente: «La Commis-sione può modificare tali periodi d'attesa o sta-bilirne di nuovi. Così facendo, essa può distin-guere tra alimenti, specie, vie di somministra-zione ed allegati del regolamento (CEE) n.2377/90. ■

Cambiano le norme sui residui peraumentare la disponibilità di farmaciAbrogato il Regolamento 2377/90. Allegati I e V ancora in vigore fino a nuova classificazione delle sostanze attive

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 20098 Europa Medicinali e sicurezza alimentare ★

★★★★★

★★

La Dg Sanco cerca un Direttore. L'av-viso pubblicato sulla Gazzetta Uffi-ciale delle Comunità Europee del 19

giugno 2009 è per un posto alla direzioneF dell'Ufficio alimentare e veterinario(UAV), una delle tre direzioni nel settoredella politica di sicurezza alimentare.L'Ufficio si trova a Grange, Dunsany, Co.Meath, Irlanda. I candidati sono tenuti acompletare l'iscrizione elettronica entro leore 12.00 (ora di Bruxelles) del 17 luglio2009, evitando di "aspettare gli ultimi gior-ni per candidarsi, poiché una congestionein linea o difficoltà nella connessione In-ternet potrebbero interrompere la regi-strazione prima che sia completa". Quanto ai compiti del Direttore, questistabilirà gli obiettivi della direzione secon-do il programma di lavoro della direzionegenerale; garantirà la pianificazione e lagestione delle misure operative volte arealizzare il programma di lavoro, delletappe fondamentali per controllare lo sta-to di avanzamento, dei risultati previsti esi assicurerà che le risorse siano impiega-te secondo i principi di gestione sana edefficiente, anche in situazioni di crisi; ispi-rerà, motiverà e guiderà i capi unità e ilpersonale al fine di conseguire risultatisoddisfacenti conformemente agli stan-dard qualitativi interni della DG SANCO;instaurerà buone relazioni di lavoro con iservizi della Commissione attinenti e coni principali soggetti interessati. Ai candi-dati sono richiesti - oltre ai requisiti for-mali - comprovate capacità manageriali eorganizzative, buona comprensione e ot-tima conoscenza delle politiche in mate-ria di sicurezza alimentare, salute e be-nessere degli animali e salute delle pian-te, tra cui la gestione di focolai di malattieche possono portare a situazioni di crisiepidemiche a livello europeo e la messa inopera di sistemi di controllo per la sicu-rezza alimentare a livello comunitario e in-ternazionale; valida e approfondita espe-rienza in attività di gestione e supervisio-ne nell'ambito dei controlli; buona cono-scenza delle relazioni internazionali del-l'Unione europea; abilità di integrare unavisione della sicurezza alimentare in altrepolitiche della DG, segnatamente le que-stioni relative alla salute pubblica e aiconsumatori; attitudine a lavorare sottopressione; ottime capacità di comunica-zione e grande forza di persuasione perpromuovere l'approccio della Commissio-ne in materia di sicurezza alimentare, sa-lute e benessere degli animali e salutedelle piante, in particolare presso le istitu-zioni dell'UE pertinenti (Parlamento eConsiglio), i paesi terzi e le parti interes-sate; solide capacità di negoziazione adalto livello con gli Stati membri, i paesi ter-zi e le organizzazioni internazionali.

LA DG SANCO CERCA UN DIRETTORE

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 22
Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 22

Il Sottosegretario alla Salute Fran-cesca Martini ha firmato un decre-to che istituisce nuovi Centri di re-ferenza nazionali nel settore vete-rinario, ritenendo che l'attivazionedi ulteriori Centri di referenza na-

zionali per lo svolgimento delle attività indica-te dagli Istituti zooprofilattici sperimentalipossa favorire il miglioramento delle funzionisvolte e della complessiva organizzazionesanitaria, con ricadute positive sulla tuteladella salute umana e della sanità animale edel benessere degli animali.

PET THERAPYIn particolare presso la sede territoriale di Ve-rona e Vicenza dell'Istituto zooprofilatticosperimentale delle Venezie è attivato il Cen-tro di Referenza Nazionale per gli interventiassistiti con gli animali (Pet therapy). Le prin-cipali attività del Centro riguardano in viaprioritaria: la promozione della ricerca per lastandardizzazione di protocolli operativi per ilcontrollo sanitario e comportamento degli a-nimali impiegati nei programmi di interventiassistiti con gli animali; il potenziamento del-le collaborazioni fra medicina umana e vete-rinaria per individuare sinergie operative e diricerca in grado di garantire un miglioramen-to dei risultati delle attività svolte nel settoredi interesse; il miglioramento delle conoscen-ze circa l'applicabilità di tali interventi in de-terminate categorie di pazienti; l'organizza-zione e gestione di percorsi formativi; la rac-colta di dati e la diffusione di informazioni allacomunità scientifica internazionale.La pet therapy, ha dichiarato il Sottosegreta-rio Martini, "non è ancora una terapia struttu-rata sul piano scientifico, non ci sono followup né linee guida o confronti con realtà inter-nazionali. Ci sono esperienze singole, sparsesul territorio, che stiamo valutando". Da qui

la nascita di un Centro di riferimento nazio-nale, che "farà attività clinica, ricerca e ancheformazione. Con un lavoro d'equipe: fisiatri,psicologi o psichiatri, veterinari". L'obiettivoè arrivare, attraverso l'attività clinica, la ricer-ca e il confronto internazionale, alla "standar-dizzazione della terapia con gli animali per in-serirla nei Livelli essenziali di assistenza", leprestazioni garantite a tutti i cittadini in tuttala Penisola.

MEDICINA VETERINARIAFORENSE

Presso la sede territoriale di Grosseto dell'I-stituto zooprofilattico sperimentale delle Re-gioni Lazio e Toscana è attivato il Centro diReferenza Nazionale per la Medicina Foren-se Veterinaria. Le principali attività del centrodi Grosseto riguardano lo sviluppo e la stan-dardizzazione di tecniche di laboratorio e ditossicologia forense per il rilevamento dellesostanze tossiche utilizzate a scopo doloso.Il Centro si occupa inoltre, dell'organizzazio-ne di corsi di formazione per il personale delServizio Sanitario Nazionale e degli organi dipolizia a livello territoriale per la standardizza-zione dei rilievi di campo relativi ad indaginimedico legali riguardanti l'uccisione di ani-mali domestici e selvatici.

EPIDEMIOLOGIAInfine, presso l'Istituto zooprofilattico speri-mentale dell'Abruzzo e Molise viene attivatoil Centro di Referenza Nazionale per l'Epide-miologia Veterinaria, la Programmazione,l'Informazione e l'Analisi del Rischio. Le prin-cipali attività di questo Centro riguardano losvolgimento di analisi del rischio con partico-lare riferimento alla sanità animale ed alla si-curezza alimentare e all'elaborazione e attua-zione di programmi operativi finalizzati allaformazione del personale. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 200910 Attualità Ricerca

Un Centro di Referenza perla Pet TherapyIstituiti anche i centri per la medicina veterinariaforense e per l’epidemiologia

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 22

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laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 2009 Eventi Veterinari 11

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Società federata ANMVI

E.V. Soc. cons. a r.l. - Servizio Ordini - Palazzo Trecchi - 26100 Cremona - E-mail: [email protected] Chiari - Tel. +39 0372 403507 - Fax +39 0372 457091 • Enrico Soldi - Tel. +39 0372 403518 - Fax +39 0372 457091

MARCONATOPRINCIPI DI CHEMOTERAPIA IN ONCOLOGIA1ª ed.it., 231 pagg., 50 ill., Poletto Editore, Maggio 2009Soci ass. fed. ANMVI: € 34,00 • Non soci: € 40,00

L’oncologia medica desta sempre maggiore interesse in medicina veterinaria ed il veterinario è spesso chiamato a dover affron-tare il trattamento medico dei tumori. Tristemente, è ancora pratica comune improvvisare il mestiere di oncologo medico, som-ministrando spesso chemioterapia senza conoscerne gli effetti su paziente, ambiente ed operatore. L’editoria scientifica veterina-ria (italiana e straniera) si è enormemente arricchita di testi che trattano in maniera più o meno approfondita l’oncologia veteri-naria, ma nessuno si dedica esclusivamente ed estensivamente al trattamento medico del cancro. Applicare pedissequamente

un protocollo chemioterapico non basta. I chemioterapici sono farmaci dalla stretta finestra terapeutica, la cui somministrazione si accompagna a possibilieffetti collaterali. Inoltre, avendo molti di essi proprietà cancerogene, mutagene e teratogene, esiste un rischio reale se il personale professionalmente espo-sto non manipola chemioterapici nel modo corretto. L’oncologo medico deve quindi conoscere e comprendere: farmacologia, farmacocinetica, farmacodina-mica, metabolismo, meccanismi di chemioresistenza, tossicità, biologia di cellule normali e tumori, possibili interazioni tra farmaci. Deve inoltre conoscereattraverso quali vie il chemioterapico somministrato è eliminato, sotto quale forma e per quanto tempo. Seguire un protocollo è semplice. Affrontare gli e-ventuali effetti collaterali oppure dover cambiare strategia terapeutica è molto più complicato, richiedendo notevole competenza settoriale. Questo testo rap-presenta un tentativo per comprendere meglio il trattamento chemioterapico e, possibilmente, anche il cancro.

NOLI - GHIBAUDODERMATOLOGIA CLINICA E MICROSCOPICA DEL CANE E DEL GATTO1ª ed., 224 pagg., 700 ill., Poletto Editore, Maggio 2009Soci ass. fed. ANMVI: € 68,00 • Non soci: € 80,00

Dopo molti anni dall’uscita del precedente volume Dermatologia del cane e del gatto, pubblicato dalla casa editrice Poletto nel2002, abbiamo sentito la necessità di integrare un volume prevalentemente “di testo” con una pubblicazione che contenesse ma-teriale iconografico il più possibile rappresentativo delle principali malattie dermatologiche del cane e del gatto. Si è voluto infatti,per ogni malattia, affiancare ad un testo essenziale di immediata comprensione, immagini macroscopiche (particolari significatividelle lesioni cliniche) e microscopiche: a fresco (per parassiti e peli), citologiche ed istologiche, per una collezione iconografica il

più possibile completa. Particolare attenzione è stata data alla produzione e alla scelta delle fotografie, come anche alla composizione delle informazioni con-tenute nel testo, cercando di evidenziare il più possibile i particolari significativi per il raggiungimento della diagnosi. Infatti, oltre ad uno stile bullett point, sisono introdotti i simboli “E” per le informazioni determinanti per la diagnosi e “!!” per quelle così importanti, che se trascurate potrebbero indurre in errore.A completamento dell’opera, sono stati aggiunti un primo capitolo con aspetto clinico ed istologico dei vari distretti cutanei, per confronto con i quadri pato-logici che seguono, ed un secondo capitolo con l’aspetto macroscopico e microscopico delle lesioni primarie e secondarie, fondamentale per la piena com-prensione delle malattie dermatologiche, per un corretto colloquio con il patologo e fra colleghi; infine, nel terzo capitolo il lettore troverà una serie di algo-ritmi che, a partire dalla lesione o dal sintomo, vogliono essere un valido aiuto per ottenere la diagnosi. Per una più facile e rapida consultazione, ed essendoconcepito puramente come atlante clinico e microscopico delle principali malattie cutanee del cane e del gatto, in questo libro non si sono volute inseriredermatopatie molto rare, lunghe dissertazioni sulla patogenesi o cenni di terapia. Per una trattazione più approfondita delle malattie di questo volume, perinformazioni riguardo alle dermatopatie rare e per indicazioni circa le terapie si rimanda al volume Dermatologia del cane e del gatto dell’autrice e di FabiaScarampella (Poletto Editore, Milano, 2002).

DATA SOCIETÀ TITOLO E LUOGO SPONSOR

“L’approccio cognitivo zooantropologico e il progetto Buon Cittadino a 4 Zampe (BC4Z®):collaborazione tra il medico veterinario comportamentalista e l’educatore cinofilo”19 Settembre Incontro SISCA/CSENCentro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento

26-27 Settembre Incontro SICARV/SIATAV “Paziente cardiopatico e chirurgia: anestesista e cardiologo a confronto”Aperto ai soci SIMUTIV Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento

26-27 Settembre Incontro SIONCOV “Chemioterapia”Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento

10-11 Ottobre Incontro SIMVENCO “Incontri di omeopatia veterinaria. Materia medica dei latti sperimentati in omeopatia e loro applicazioni cliniche”Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento

10-11 Ottobre Incontro SIODOV “Argomenti di patologia orale comparata” (seconda parte)Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento

11 Ottobre “Aggiornamenti sulle principali patologie epatiche del cane e del gatto”Attenzione: Seminario SIGAV Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamentonuova data

18 Ottobre Incontro SIDEV “Controversie in dermatologia felina”Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento

Seminario Gruppo “Metodiche manuali: cosa c’è di nuovo?”14-15 Novembre di studio di Fisioterapia Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento

e Riabilitazione

15 Novembre Incontro SICIV “Citologia fuori dall’ordinario: lavaggi bronco-alveolari, citologia gastroenterica e delle masse spinali”Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento

15 Novembre Seminario SVIDI “Ruolo della radiologia toracica nel paziente cardiopatico”Aperto ai soci SICARV Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento

21 Novembre Incontro SIMIV “Aggiornamenti in terapia canina”Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento

21-22 Novembre Incontro SIOVET “Artrosi: approccio multimodale”Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento

22 Novembre Incontro SIMEF “Parassitosi emergenti e riemergenti e mycoplasmosi feline”Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento

22 Novembre “Bambini e animali: la zooantropologia didattica tra i ruoli del veterinario”Attenzione: Incontro SISCA Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamentonuova data

22 Novembre Incontro SIRVAC “Approccio clinico e chirurgico alle principali patologie oncologiche dell’apparato riproduttore femminile Attenzione: Aperto ai soci SCVI del cane e del gatto”nuova data Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento

28-29 Novembre Incontro SOVI “Aggiornamenti in patologia comparata dell’apparato lacrimale”Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento

28-29 Novembre Incontro SINVET “Chirurgia intracranica: dall’anestesia al monitoraggio post-operatorio”Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento

29 Novembre Incontro SIMUTIV “La ventilazione polmonare in pronto soccorso e terapia intensiva”Attenzione: Aperto ai soci SIATAV Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamentonuova data

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63° CONGRESSO NAZIONALE SCIVACTRAUMATOLOGIA DEI TESSUTI MOLLI

AREZZO, 16-18 OTTOBRE 2009

anniversario

2255°°

63° CONGRESSO NAZIONALE SCIVACTRAUMATOLOGIA DEI TESSUTI MOLLI

AREZZO, 16-18 OTTOBRE 2009

organizzato da certificata ISO 9001:2000

Edizioni Veterinarie E.V. srl

ISTRUZIONI PER LA STESURA DEGLI ESTRATTIDELLE COMUNICAZIONI BREVI (15’)

Scadenza: 10 LUGLIO 2009 (senza possibilità di revisione)Dopo tale data il “SISTEMA RACCOLTA comunicazioni BREVI” on-line

non accetta l’inserimento del lavoro

Per informazioni: Segreteria SCIVACwww.scivac.it - [email protected]

Il Comitato Scientifico del 63° CONGRESSO INTERNAZIONALE SCIVAC invita gli autori a sottoporre estrattiper le presentazioni di Comunicazioni Brevi.

Per la stesura e l’invio dei lavori la preghiamo di entrare nel sito SCIVAC (www.scivac.it) dove troverà tuttele indicazioni relative al Congresso e alla stesura delle comunicazioni brevi oppure potrà entrare diretta-mente nel sito all’indirizzo http://abstract.evsrl.it/.Il sistema la guiderà passo per passo nella compilazione di tutti i campi.

Per accedere al “SISTEMA RACCOLTA COMUNICAZIONI BREVI” di EGO è necessario essere possessori di unausername e di una password.Nel caso non le possieda la invitiamo ad entrare nella Home Page di EGO http://ego.evsrl.it/ per la registra-zione. Username e password le verranno inviate nei due giorni successivi.

Il “SISTEMA RACCOLTA COMUNICAZIONI BREVI” vi accompagnerà nella compilazione dei seguenti campi:

1. LAVORO/TIPO DI ABSTRACT2. TITOLO3. AREA DI INTERESSE4. INDIRIZZO PER LA CORRISPONDENZA5. AUTORI6. TESTO E BIBLIOGRAFIATotale massimo 5400 caratteri spazi inclusi (inderogabile). Grafici, tabelle e illustrazioni non saranno pubbli-cati. La Bibliografia è obbligatoria. I lavori senza riferimenti bibliografici saranno respinti.

SUDDIVISIONE IN CAPITOLI Nel caso di ricerche originali il formato del lavoro deve essere suddiviso nei seguenti capitoli: scopodel lavoro, materiali, metodi impiegati, risultati ottenuti e conclusioni.Per i casi clinici si prevede la suddivisione in: Introduzione, Descrizione del caso e Discussione.I lavori che non rispettano tale formato saranno automaticamente rifiutati. La dichiarazione “i risultativerranno discussi” non è accettabile.

NORME ETICHEI lavori devono basarsi su principi etici. Pertanto devono essere evitate per quanto possibile le proceduresperimentali e le inutili sofferenze su animali vivi. I lavori che non rispettano tali principi etici sono respintiautomaticamente.

REGISTRAZIONE CONGRESSUALEL’AUTORE/PRESENTATORE IL CUI LAVORO VERRÀ ACCETTATO per la presentazione di una comunica-zione breve o per l’esposizione di un poster RICEVERÀ L’ISCRIZIONE GRATUITA PER TUTTI I GIORNIDEL CONGRESSO.(NB !!!: Registrazione al Congresso settore Pre-iscritti. Non è richiesto l’invio della scheda di iscrizione com-pilata).

SCADENZE10 LUGLIO 2009 per l’invio. I lavori inviati verranno accettati o rifiutati senza possibilità di revisioni.

COMUNICAZIONI AGLI AUTORIGli estratti verranno valutati e gli autori informati entro il 4 SETTEMBRE 2009 per posta elettronica.

LINGUA E TEMPI DI PRESENTAZIONE Le comunicazioni brevi devono essere presentate in Italiano o in Inglese QUINDICI (15) minuti verranno assegnati alla presentazione di ogni comunicazione, con ulteriori CINQUE(5) minuti di discussione. Nel caso di esubero di lavori proposti e accettati l’organizzazione si riserva il di-ritto di convertire, previa accettazione dell’autore, la comunicazione orale in presentazione di un poster.

POSTERI Poster verranno considerati nel caso di esubero di lavori proposti e accettati.Le dimensioni del poster devono essere di metri 1.30 di altezza e di metri 0.80 di larghezza.Indicare in alto il titolo, l’autore o gli autori e relativa appartenenza, stampati con caratteri alti almeno 5 cm.Il testo del Poster deve rispettare il testo inviato come comunicazione breve ed essere leggibile da una di-stanza di almeno 1 metro. I poster vanno incollati agli appositi supporti tramite velcro biadesivo (fornitodall’organizzazione). Ove consentito i risultati vanno presentati con grafici e immagini.I poster verranno allestiti, in uno spazio appositamente predisposto, sin dalla prima mattina di congresso e do-vranno rimanere esposti per tutta la durata del congresso. La discussione davanti ai poster si terrà in due ses-sioni: Sabato 17 Ottobre 2009 dalle 10.40 alle 11.20 e dalle 16.10 alle 16.50.

PER INFORMAZIONISegreteria Scientifica SCIVACVia Trecchi, 20 - 26100 CremonaTel. 0372/403504 - 460440 - Fax 0372/457091E-mail: [email protected] - [email protected]

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laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 200914 Focus Dermatologia al 62° SCIVAC

Nel recente congresso SCI-VAC (62° Congresso Inter-nazionale Multisala SCI-VAC, 29-31 maggio 2009)la Dott. Ssa Chiara Noli(Med Vet, Dip ECVD) e il

Dott. David Morgan (BSc, MA, Vet MB, CertVR, MRCVS) hanno avuto la possibilità di evi-denziare, già a partire dalla stessa metodicadi esposizione scelta (a duetto), il ruolo dell’a-limentazione nel prevenire, intervenire e risol-vere problematiche dermatologiche. Le ma-lattie che sono state ricordate nel corso dellerelazioni sono state le piodermiti profonde eda batteri multiresistenti (frequenti nella prati-ca clinica e problema emergente anche per latutela della salute pubblica), le reazioni avver-se al cibo, la sindrome epatocutanea, la ne-crosi metabolica dell’epidermide, le dermato-si zinco responsive e la seborrea secca. Tuttequeste malattie richiedono non solo un ap-proccio clinico, ma anche alimentare. In cor-so di piodermite, per esempio, è stato evi-denziato quanto sia importante prendere inconsiderazione il supporto nutrizionale delpaziente sia in corso di infezione attiva che nelperiodo post-infezione. Nell’infezione attiva,viene coinvolta la risposta immunitaria, maanche il metabolismo dell’intero organismo(Tab. 1).In questa fase, come ricordato dal Dott. Mor-gan, si assiste ad una perdita di proteine peril richiamo di neutrofili ed eosinofili nel sitod’infezione (la cute), per la formazione di es-sudato infiammatorio e la distruzione deglistrati profondi dell’epidermide (Foto 1). Tuttiquesti processi “distruttivi” che interessano ilderma, i follicoli piliferi e il sottocute provoca-no un’elevata perdita proteica da parte del-l’organismo. Cani e gatti non possiedono un“serbatoio proteico”, per cui ogni perdita diproteine è significativa. Benché sia difficile sti-mare la perdita proteica in corso di piodermi-te, una valutazione dell’attuale regime alimen-tare ed eventuale suo miglioramento in caso

di un insufficiente apporto proteico deve es-sere sempre suggerito dal medico curante,alla stregua di qualsiasi altro possibile sugge-rimento medico-farmacologico, consideran-do le aumentate esigenze proteiche, quanti-tative, ma anche qualitative, dell’organismoonde garantire una più pronta reazione difen-siva ed una maggiore efficacia conseguenteanche ai trattamenti farmacologici. Come illu-strato inoltre dai relatori, il mantenimento del-la funzionalità cellulare è importante soprat-tutto negli animali malati, soprattutto se an-ziani, per l’influenza dell’invecchiamento sullaregolazione del sistema immunitario. A que-sto proposito è stato evidenziato come gli an-tiossidanti tra cui la vit. E (α-tocoferolo) pos-sano contribuire a proteggere le cellule dal-l’invecchiamento e come sia importante lasua presenza nelle diete di cani e gatti.Una volta superata l’infezione attiva, l’organi-smo deve “rigenerare cute e mantello” comericordato dal Dott. Morgan. I danni causati adesempio in corso di piodermite profonda ri-chiedono la riparazione cellulare, la rigenera-zione dei tessuti e la ricrescita del pelo: tuttiquesti processi hanno bisogno di un suppor-to nutrizionale adeguato, soprattutto protei-co. Infatti è stato stimato che la riparazionecutanea e la crescita del pelo possono richie-dere fino al 30% delle proteine alimentari.Un’alimentazione corretta, con un buon ap-

porto di proteine, dovrebbe essere mantenu-ta per tutto il periodo dell’infezione attiva e nelperiodo post-infezione per permettere la cor-retta rigenerazione di cute e mantello. Ma perquanto tempo è necessario prevedere un re-gime alimentare specifico? Per rispondere aquesta domanda i relatori hanno ricordato co-me il processo di transito dei cheratinociti da-gli strati basali agli strati superficiali dell’epi-dermide, processo di cheratinizzazione, ri-chieda in media 21-23 giorni senza conside-rare i danni provocati dal processo infettivo alderma, ai follicoli piliferi e al sottocute. Quindiil supporto nutrizionale deve essere continua-to per almeno 3-4 settimane dopo la risolu-zione clinica delle lesioni anche se, nei casipiù gravi o con animali anziani o cuccioli, puòessere necessario un periodo più lungo.I disturbi di cheratinizzazione rappresentanoun altro frequente problema nella pratica cli-nica dermatologica quotidiana, la dott.ssaNoli e il dott. Morgan hanno ricordato comespesso con questo termine si indichino sial’eccessiva produzione di sebo (seborreagrassa) che un’eccessiva produzione di sca-glie (seborrea secca). Alla base di questi di-sturbi si possono identificare tutte quelle con-dizioni che alterano la proliferazione, la diffe-renziazione e/o la desquamazione cellulare(Tab. 2).In corso di seborrea è importante utilizzare u-na dieta in grado di fornire tutti i principi nutri-tivi necessari a sostenere la normale funzionecutanea, la barriera epidermica e la cherati-nizzazione, rendendo improbabili problemi dicarenza. Tuttavia è importante verificare sel’alimento somministrato dal proprietario con-tenga, un giusto apporto di acidi grassi ome-ga-3 e omega-6. Tali sostanze sembrano a-vere un effetto “antinfiammatorio” sull’organi-smo. Gli acidi grassi n-6 e n-3 a catena piùlunga, soprattutto l’acido arachidonico (AA) a20 atomi di carbonio e l’acido eicosapentae-noico (EPA), vengono metabolizzati a eicosa-noidi rispettivamente LTB4 (pro-infiammato-

rio) e LTB5 che è 30-100 volte meno infiam-matorio di LTB4. I risultati degli studi condottidimostrano che aumentando la quantità di a-cidi grassi specifici è possibile indurre una mi-nore produzione di LTB4 e una maggiore pro-duzione di LTB5. L’integrazione di acidi grassipuò essere quindi un valido supporto anchenella gestione dei disturbi di cheratinizzazione(ad esempio nella seborrea secca dei Dober-mann). Tra gli altri elementi nutrizionali ricor-dati la Vitamina A (retinolo, retinale e acido re-tinico) sembra rappresentare un elementofondamentale nei disturbi di cheratinizzazionedei pet. La vitamina A possiede svariate fun-zioni generali: promozione della crescita, dif-ferenziazione e mantenimento degli epiteli edelle normali funzioni riproduttive e visive. Inparticolare, l’acido retinoico influenza la diffe-renziazione e la proliferazione delle cellule e-

Tanti problemi dermatologici, ma per tuttiuna visione integrata clinica e nutrizionale

Tabella 1Conseguenze sistemiche

in corso di piodermite profonda

Attivazione dei mediatori infiammatori ↑

Catabolismo ↑

Sintesi proteica ↓

Gluconeogenesi ↑

Dispendio energetico ↑

Foto 1 - Esempio di piodermite profondasu arto posteriore di un cane.

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piteliali cutanee legandosi e attivando dei re-cettori nucleari. Attraverso questi recettori,l’acido retinoico influenza i geni della cherati-na, la differenziazione dell’epidermide e lacrescita del pelo. Le relazioni hanno evidenziato come un cor-retto regime alimentare possa essere di aiutonel prevenire, nella terapia e come supportoa malattie dermatologiche che spesso hannoun coinvolgimento sistemico. Interessante, aquesto proposito, è ricordare grazie al mate-riale distribuito da Eukanuba, sponsor dellamattinata di relazioni, come l’impiego di unadieta contenente ac. grassi essenziali si siadimostrato utile in corso di dermatite atopica(E. Bensignor, et al. Vet Derm June 2008). Inquesto studio, condotto in cieco e con ungruppo di controllo, è stata paragonata lasomministrazione di una dieta industriale abase di pesce e patate, arricchita in acidigrassi essenziali (EFA), con una dieta casalin-ga, formulata con lo stesso tipo di ingredienti,ma non l’arricchimento con EFA. Sono statiselezionati 20 cani con una dermatite atopicanon stagionale a cui è stato somministrato ilregime alimentare arricchito con acidi grassiessenziali (gruppo A) o l’alimento di controllo(gruppo B) per un mese seguito dall’altro re-gime alimentare per il mese successivo (mec-canismo di cross-over di controllo). Al termi-ne dello studio si è evidenziata una diminuzio-ne significativa del prurito e delle lesioni (se-condo il CADESI gruppo A P<0,01 e gruppoB P<0,001) durante le quattro settimane incui i cani sono stati alimentati con la dieta ar-ricchita con acidi grassi essenziali. Al contra-rio nei periodi di somministrazone dell’alimen-tazione di controllo il prurito e l’indice CADE-SI è aumentato (gruppo A P<0,05) o è rima-sto immutato (gruppo B). Secondo gli Autori irisultati di questo studio evidenziano che unadieta contenente acidi grassi essenziali puòessere efficace nel coadiuvare il trattamentodella dermatite atopica nel cane diminuendola necessità di ricorrere ad antinfiammatori.Un altro elemento di analisi emerso dallo stu-dio è che la risposta terapeutica è evidentegià dopo 4 settimane e diminuisce quandol’animale torna ad un’alimentazione casalin-ga. Questa osservazione coincide con quan-to emerso da uno studio preliminare prece-dente in cui si evidenziava come il prurito ve-nisse controllato in maniera soddisfacente in7-21 giorni dall’introduzione di una dieta ar-

ricchita in EFA e che ritornasse dopo 3-14giorni dal ritorno al vecchio regime alimentarenon contenente EFA. Da quanto emerso dalle relazioni della matti-nata risulta evidente come un corretto regimealimentare possa essere di aiuto nella preven-zione, nel trattamento e nella gestione di unpaziente dermatologico e non solo. Numerosistudi condotti in diverse aree ormai dimostra-no l’importanza dell’alimentazione nella ge-stione di molte problematiche (renali, epati-che, oncologiche, ortopediche, cardiache,ecc.) ma anche come strumento d’interventoda parte del Medico Veterinario nelle diversefasi della vita dell’animale da compagnia (ac-crescimento, mantenimento, gravidanza, in-vecchiamento) non solo per aumentare la“compliance” del proprietario ma per poter

prevenire ed intervenire adeguatamente supossibili alterazioni metaboliche future. L’ap-proccio nutrizionale corretto fa ormai partedella gestione di cani e gatti e il Medico Vete-rinario dovrebbe essere sempre più il prota-gonista della corretta alimentazione del canee del gatto.

LETTURE CONSIGLIATE- 62° Congresso Internazionale Multisala SCI-VAC Atti.- Aging and immune function: Cellular andbiochemical analysis. Miller RA. Exper Geron-tol 1994; 29:21-35.- Dermatological therapy. In; Small AnimalDermatology, 6th Ed, 2001; Eds Scott DW,Miller WH and Griffin CE: 207-273.- Evaluation of effects of dietary n-6 to n-3

fatty acid ratios on leukotriene B synthesis indog skin and neutrophils. Vaughn DM,Reinhart GA, Swaim SF et al. Veterinary Der-matology 1994; 5: 163-73.- Emmanuel Bensignor, David M. Morgan andTim Nuttal “Efficacy of an essential fatty acid-enriched diet in managing canine atopic der-matitis: a randomized, single-blinded, cross-over study”.Veterinary Dermatology Vol. 19 n.° 3, pp.156-162, june 2008.- Scott DW, Miller WH, Reinhart GA et al “Ef-fect of on omega-3/omega-6 fatty acid-containing commercial lamb and rice diet onpruritus in atopic dogs: results of a single-blinded study” Canadian Journal of Veteri-nary Research- Revue Canadienne de Re-cherche Vétérinaire 1997; 61: 145-53. ■

Tabella 2

Malattie infiammatorie cutaneeCaratterizzate da iperplasia dell’epidermideprovocata da sostanze proinfiammatorie co-me il leucotriene B4

Fattori endocriniGli ormoni influenzano la proliferazione cellu-lare (cortisolo, tiroide)

Fattori nutrizionaliCarenze di acidi grassi che producono un’al-terazione del processo di cheratinizzazionecon iperplasia dell’epidermideCarenza di proteine che può determinare laformazione di scaglie e croste; la cute haun’elevata attività metabolica e la cheratiniz-zazione (oltre alla crescita del pelo) dipendedal 25-30% del fabbisogno proteico giorna-liero

Fattori ambientaliPossono influenzare direttamente il contenu-to idrico e lipidico della cute e, conseguente-mente, il normale processo esfoliativo

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 2009 Dermatologia al 62° SCIVAC Focus 15

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 22

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Nell’approccio al dolore pe-rioperatorio, il rischio è dipassare da una sua sotto-valutazione a un eccessodi trattamento, associan-do più farmaci. Invece, ha

detto Federico Corletto in una relazione sul-l’argomento al 62° Congresso Nazionale SCI-VAC (Rimini 29-31 maggio 2009), è molto im-portante saper riconoscere il dolore, conside-rando i diversi aspetti che influenzano lo statodel paziente nel periodo postoperatorio. Traquesti: il tipo di intervento subito e il grado diinvasività, correlato all’esperienza del chirur-go; l’attitudine dell’animale, per cui pazientimolto nervosi o ansiosi rendono più difficilel’interpretazione del loro stato e rispondonomale alla terapia analgesica; il tipo di analge-sia effettuata durante l’intervento e il tipo didolore, cioè cercare di capire il meccanismoche porta all’evento dolorifico e trattare con ilfarmaco più adatto a contrastarlo. I farmaci e le tecniche utilizzabili per il tratta-mento del dolore perioperatorio sono:

• le anestesie locoregionali, che andrebberosempre utilizzate, quando possibile;

• i FANS, che inibiscono il processo flogisticoassociato al danno tissutale. Bisogna peròtenere in considerazione gli effetti collateralisu apparato gastroenterico, fegato e rene;

• gli oppioidi, che sono molto utili grazie agliscarsi effetti collaterali, anche se a volte siottiene un buon effetto analgesico a dosiche determinano anche un elevato grado disedazione, non sempre desiderato, aumen-tando la necessità di attenzioni particolariverso i pazienti;

• l’infusione di lidocaina, che agisce sui canalidel sodio, diminuisce la reattività al dannotissutale e stabilizza le membrane cellulari,diminuendo la concentrazione minima al-veolare degli anestetici inalatori;

• la ketamina, antagonista del recettore NM-DA, può prevenire l’insorgenza dell’iperal-gesia e della resistenza agli oppiodi, tuttavianon sempre riesce a dare effetti soddisfa-centi e può determinare effetti indesideratidi tipo comportamentale;

• la gabapentina per il dolore neuropatico;• a volte possono essere utili tranquillanti o

sedativi soprattutto in animali ansiosi, spa-ventati o aggressivi.

L’approccio preferito dal relatore prevede l’uti-lizzo di oppiodi agonisti puri in premedicazione(associati o meno a piccole dosi di dexmede-tomidina) e l’uso di tecniche locoregionali di a-nestesia, quando possibile. Durante l’interven-to chirurgico si preferisce l’utilizzo di oppiodimediante infusione continua o con boli, la lido-caina invece viene riservata nei casi di doloreneuropatico periferico e neurogeno. I FANSvengono utilizzati al termine dell’intervento, senon controindicati, e quando si possono esclu-dere eventi di ipovolemia e ipoperfusione. Per stabilire come procedere nelle ore succes-sive e quindi decidere, per esempio, quandocessare la somministrazione di oppiodi, il rela-tore si basa sulla determinazione del dolore o-gni due ore (affidandosi alla scala di Glasgowper il cane). Tutto questo è possibile dispo-nendo di personale 24 ore al giorno e istruen-dolo ad eseguire un attento monitoraggio del-le condizioni del paziente nelle ore successivealla chirurgia. ■

*Dati forniti da Rita Stroppa, Med. Vet., Udine

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 200916 Vet Journal Attualità scientifica o

Dolore perioperatorio: un approccio ragionatoCorletto a Rimini. La scelta dell’analgesia dipende dalla valutazione a tuttocampo del paziente

Si è discusso di nuova influenza nel-l’interfaccia uomo-animale in unasessione brainstorming di scienzia-

ti ed esperti di rischio sanitario dal titolo"What needs to be done in Europe in thenext months?" (Bruxelles, 9 giugno 2009),con l’assistenza di EFSA ed ECDC.La probabile trasmissione dall'uomo al sui-no del nuovo virus H1N1 è stata descrittain un'occasione in Canada (poi messa indiscussione) e alcune sperimentazionicondotte in Europa hanno mostrato che isuini sono suscettibili al nuovo virus. Acausa della continua diffusione nella popo-lazione umana, il rischio che il virus rag-giunga gli allevamenti suini in Europa do-vrebbe aumentare nei prossimi mesi. Dalpunto di vista della salute animale, le evi-denze attuali derivate dal singolo episodioin campo e dai risultati di studi sperimen-tali suggeriscono che è improbabile che ilnuovo virus, nella sua attuale forma, possacausare nei suini problemi di salute più si-gnificativi di quelli che si osservano con ivirus influenzali normalmente circolanti neimaiali europei: un'infezione autolimitantedelle vie respiratorie con una certa morbi-lità ma generalmente seguita da guarigio-ne senza conseguenze. L’influenza suinanon è una zoonosi trasmessa dagli alimen-ti. Non vi sono evidenze che il nuovo virussi comporti in modo diverso da altri virusinfluenzali suini e diffonda all'uomo attra-verso la carne di maiale o i suoi derivati.L'infezione sperimentale dei suinetti ha de-terminato l'interessamento del solo appa-rato respiratorio e l'assenza di una viremiaidentificabile. Le misure da adottare negliallevamenti suini in relazione alla trasmis-sione da uomo a suino, da suino a suino eda suino a uomo dovrebbe essere propor-zionata a 1) rischio rappresentato dai sui-ni, se esistente, nella trasmissione del nuo-vo virus all'uomo, rispetto al ruolo giocatodalla trasmissione da uomo a uomo, 2)gravità della malattia negli animali e nel-l'uomo e 3) fattori di rischio per l'uomo. Lamisura più importante per ridurre il rischiodi trasmissione del virus dall'uomo al sui-no è l'implementazione delle misure di bio-sicurezza negli allevamenti suini volte inparticolare a ridurre il rischio che personeinfette vengano a contatto con i suini, in-clusa la vaccinazione degli animali. La vi-gilanza della possibile circolazione delnuovo virus negli allevamenti suini dovreb-be essere aumentata, soprattutto negli a-nimali potenzialmente esposti a personeinfette o che presentano sintomi respira-tori. Le autorità di sanità pubblica e veteri-naria degli Stati membri dovrebbero ga-rantire un'adeguata informazione di alleva-tori, medici veterinari liberi professionisti emedici circa la prevenzione e le misure disorveglianza, e che i laboratori veterinaripossiedano le necessarie capacità diagno-stiche. È troppo precoce, allo stato attua-le, prevedere un ruolo della vaccinazioneper la prevenzione e il controllo del nuovovirus nei suini. Le conclusioni della Com-missione sono disponibili su www.vetjour-nal.it

NUOVA INFLUENZA E SALUTE DEI SUINI

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Imedici veterinari devono esserepiù proattivi nell'uso prudente de-gli antibiotici" ha detto HenkVaarkamp (Olanda), rappresentan-te della professione veterinaria delbord EMEA (European Medicines

Evaluation Agency) all'assemblea della UEVP(Union of European Veterinary Practitioners)(21 maggio, Stoccolma). È un dato di fattoche l'utilizzo di antibiotici conduce allo svilup-po di resistenza nei microrganismi, anche se"non vi sono evidenze che indichino che laprofessione veterinaria sia l'unico fattorecontribuente".Considerata la crescente prevalenza di ceppibatterici multiresistenti, "potremo presto rag-giungere il punto in cui non possiamo piùtrattare la piodermite con gli antibiotici" haosservato Christina Greko, microbiologa del-lo Swedish National Veterinary Institute. “Nonesiste una via rapida alla risoluzione del pro-blema - ha detto - ma soltanto una via soste-nibile che include una maggiore sorveglian-za, una ridotta necessità, l'utilizzo corretto ela cessazione di tutti gli utilizzi non medici de-gli antibiotici”. Greko ha illustrato l'esperienza svedese, incui i veterinari e gli allevatori sono stati con-vinti per tempo a utilizzare prudentemente gliantibiotici, determinando una riduzione dellevendite di antibiotici da 30 tonnellate di so-stanza attiva nel 1994 a 15 tonnellate nel2008, il 90% circa delle quali concernentetrattamenti individuali. Negli animali da compagnia, la Svezia ha os-servato una caduta della prescrizione di anti-biotici nei tre anni passati. Ciò potrebbe es-sere dovuto alla diagnosi, al termine del2005, dei primi casi di infezione nosocomialeda MRSA nel cane, che ha indotto le clinicheveterinarie svedesi ad adottare una politicasevera circa la prescrizione degli antibiotici ele misure igieniche. Un simile indispensabilecambiamento può essere ottenuto "smetten-do di considerare gli antibiotici come la solu-zione di un problema, ma piuttosto come u-no strumento utile quando altri trattamentifalliscono".

In tema di antibioticoresistenza, una delle dif-ficoltà che deve essere superata per una cor-retta analisi dei rischi è la notevole varietà didati disponibili sul consumo di antibiotici, cherende quasi impossibile un confronto e un'in-terpretazione affidabili di tali dati. Nel corso del meeting EMEA-CE nella Re-pubblica Ceca lo scorso mese è stato inoltrepromosso il progetto EPRUMA (Europeanplatform for the responsible use of medicinesin animals), volto in particolare a implemen-tare la miglior pratica per l'utilizzo degli anti-biotici negli animali destinati alla produzionealimentare. Anche il miglioramento delle condizioni di al-levamento deve essere enfatizzato e gli anti-biotici non dovrebbero essere utilizzati percoprire pratiche d'allevamento scadenti.(M.G.M.) ■

Le informazioni circa l'inci-denza e la prevalenza dellemalattie del puledro sono li-mitate. A partire dagli anni’50, una pratica comuneconsiste nel somministrare

un ciclo di terapia antibiotica di tre giorni aipuledri neonati. Questa pratica ha mostratodi ridurre significativamente l'incidenza delleinfezioni (Platt 1977). Da allora, i sistemi di al-levamento sono migliorati e si ritiene diffusa-mente che la terapia antibiotica profilatticanon sia più necessaria nell'allevamento delpuledro. Uno studio ha valutato l'incidenza o prevalen-za (in base alla definizione del caso) nei primi30 giorni di vita di diverse malattie del pule-dro neonato, accertando l'influenza della pro-filassi di tre giorni sulla frequenza delle infe-zioni. La popolazione era costituita da puledripurosangue nati in scuderie dell'area di New-market (UK) nel 2005 (n = 1031). In base allapratica di allevamento circa l'utilizzo della pro-filassi antibiotica, si identificavano e si segui-vano per 30 giorni due gruppi di puledri neo-nati: trattati e non trattati.

L'incidenza di malattie infettive nei 30 giornivariava tra lo 0,2% (osteomielite) e il 5,85%(malattia sistemica con diarrea). L'incidenzacomplessiva di "malattie infettive totali" erapari all'8,27%. La condizione non infettiva piùfrequente erano le deformità degli arti(12,11% di tutti i puledri). Non vi erano diffe-renze significative nell’incidenza di malattie in-fettive tra i due gruppi.Le malattie infettive, concludono gli autori, so-no ancora un problema importante nel pule-dro neonato; sono auspicabili ulteriori studiper identificare fattori rilevanti per la preven-zione delle malattie diversi dalla profilassi an-tibiotica. Pur con i limiti di uno studio non ran-domizzato e controllato, i risultati non suppor-tano il tradizionale utilizzo della profilassi anti-biotica per la prevenzione delle malattie infet-tive nei puledri neonati sani. (M.G.M.)* “Diseases in neonatal foals. Part 1: the 30day incidence of disease and the effect ofprophylactic antimicrobial drug treatment du-ring the first three days post partum” Wohl-fender FD, Barrelet FE, Doherr MG, Straub R,Meier HP. Equine Vet J. 2009 Feb; 41(2): 179-85. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 2009 www.vetjournal.it Vet Journal 17o

Necessario un uso prudentedegli antibiotici in veterinariaIn Europa si smetta di considerare l'antibioticocome la soluzione del problema

Puledro neonato: è utilela profilassi antibioticadi tre giorni?

"

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Sostenere le professioni nelloro sviluppo - affermal’assessore alle riforme A-gostino Fragai - vuole direin fondo aiutare anche leimprese che hanno sem-

pre più bisogno di tecnici e professionisti pre-parati. Le professioni sono sempre più unosnodo critico. Ed aiutarle a crescere è un

passo obbligato per modernizzare il paese,oltre che una garanzia per i cittadini utenti.L'obiettivo la Regione se lo è posto con lanuova legge sulle professioni approvata l'an-no scorso prevede, tra l'altro, garanzie perprestiti a tirocinanti e giovani professionisti.Ora è uscito il bando, pubblicato nei giorniscorsi sul Bollettino regionale, per la creazio-ne del consorzio multidisciplinare pensato

come struttura di raccordo e per la formazio-ne: una struttura multidisciplinare, promossadirettamente da ordini ed associazioni e so-stenuta dalla Regione nella sua fase di avviocon un contributo di 400 mila euro, che ope-rerà a servizio dei professionisti ma anchedegli utenti. Sarà espressione del mondo del-le professioni e servirà per la formazione,l'informatizzazione, la creazione di reti tele-

matiche e le qualificazione professionale.Al bando potranno partecipare associazionie fondazioni costituite da iscritti ad albi o e-lenchi di Ordini e collegi professionali, ma an-che appartenenti a professioni non regola-mentate. Chi fosse interessato dovrà comu-nicare entro 60 giorni alla Regione Toscana,Ufficio protocollo della direzione generaledelle politiche formative, la propria disponibi-lità. La domanda, con la proposta dettaglia-ta, dovrà invece essere inviata entro il 30 ot-tobre 2009.Il consorzio avrà le funzioni anzitutto di un'a-genzia formativa e dovrà organizzare corsiper i professionisti delle diverse discipline,ma anche promuovere forme di collaborazio-ne ed aiutare la diffusione di buone pratichee progetti sperimentali. Dovrà sostenerel'informatizzazione del mondo delle profes-sioni, fornire informazioni sui mezzi di conci-liazione per risolvere le controversie con gliutenti e sui programmi disposti in materia diprofessioni dall'Unione europea. Una com-missione regionale composta da cinquemembri giudicherà i progetti pervenuti.

LEGGE REGIONALE La Legge Regionale 30 dicembre 2008, n. 73(Norme in materia di sostegno alla innovazio-ne delle attività professionali intellettuali) haistituito la Commissione regionale delle pro-fessioni, quale sede di raccordo tra la Regio-ne e le professioni. La Legge ha tra le sue fi-nalità il sostegno finanziario alla costituzionedi un soggetto consortile multidisciplinare aservizio dei professionisti e degli utenti, pro-mossa congiuntamente dalle professioni or-dinistiche e dalle associazioni di professioni-sti prestatori d’opera intellettuale. Inoltre, laToscana si avvarrà di un apposito fondo dirotazione per il sostegno all’accesso ed all’e-sercizio delle attività professionali, con parti-colare attenzione alle donne ed ai giovani.

PRESTITIÈ sempre la legge regionale a prevedere l’i-stituzione del fondo regionale di rotazione perle professioni per la concessione di agevola-zioni finanziarie per i giovani professionisti. Inparticolare, il fondo provvede alla concessio-ne di garanzia per: a) prestiti d’onore per gliesercenti la pratica od il tirocinio professio-nale e per gli appartenenti alle associazioni diprofessionisti prestatori d’opera intellettuali,di età non superiore ai trenta anni; il prestitoè erogato per le spese di acquisizione di stru-menti informatici; b) prestiti ai giovani con etàinferiore a quarant’anni, finalizzati al suppor-to alle spese di impianto dei nuovi studi pro-fessionali, mediante progetti di avvio e svilup-po di studi professionali, programmi per l’ac-quisizione di beni strumentali innovativi e tec-nologie per l’attività professionale e progettifinalizzati a garantire la sicurezza dei locali incui si svolge l’attività professionale. Il 50 percento dell’ammontare del fondo è riservatoai prestiti d’onore. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 5 | 200918 Info Regioni Finanziamenti

La Toscana lancia un bando per il consorzio delle professioniLe domande entro il 30 ottobre 2009

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 22

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 2009 Lettere al Direttore 19

In ricordo diSebastiano Mario TarantiniCaro Nello,come ben sai, ci sono situazioni all’interno del-la nostra vita che non vorresti mai affrontare eil primo impulso è quello di volersi sottrarre dal-lo scrivere qualcosa in ricordo di un amico cheoggi non è più con noi. Tutto ciò è sempre mo-tivo di profonda tristezza. Ancor di più, se l’a-mico è uno di noi, non il Professore universita-rio, non il Presidente dell’Ordine, non il delega-to provinciale Enpav, non il rappresentante delSivelp e a scorrere tutti gli alti incarichi che hairicoperto con onore e dedizione all’interno del-la nostra categoria. Eppure, terminato lo smar-rimento e l’incertezza, realizzi, nonostante inquesto momento, le lacrime ci solchino il viso,che qualcosa bisogna dire. Lo meriti.Lo sappiamo, ragionamenti banali, lodi tardive,retorica, baggianate di rito non sono mai stati iltuo genere e ci sembra di vederti già imbron-ciato per quello che stiamo scrivendo, ma ciscuserai, perché tutti noi generazioni di MediciVeterinari, “giovani marmotte e truppecammellate” (come eri solito apostrofare ineolaureati e i colleghi diciamo così, un po’ a-vanti con l’età), che ti hanno conosciuto lungoil percorso della tua trentennale e brillante car-riera, in questo momento sentono il bisogno eil dovere di ricordarti. Molti, hanno sempre ap-prezzato il tuo carattere schietto, gioviale, po-co incline ai compromessi e soprattutto, il tuomodo di interpretare la vita, non solo profes-sionale. Conosciamo molto bene i tuoi gusti esiamo convinti che avresti preferito chiacchie-rare con tutti noi davanti a un buon bicchieredi filu ferru e all’immancabile sigaretta in cam-pagna da te, come l’ultima volta, circondati da-gli splendidi amici a quattro zampe Mane, Ton-netto, Quin, Guendalina e buon ultimo, Otello,il terribile felino sedicenne (un’istituzione) di cuiandavi fiero.Piace ricordare, in particolare, il legame forte eprofondo con tanti colleghi, rapporto che nonsi è mai allentato, anche quando in rispettososilenzio abbiamo seguito la tua malattia e ab-biamo sperato con te.L’Ordine ha perso uno dei suoi grandi e amatimaestri che sapeva tutto della professione, deicolleghi e di tutti quei personaggi che vi gravi-tano attorno, una vera e propria memoria sto-rica. Sono ancora impresse nelle nostre mentie le ricordiamo con infinito affetto e stima, letue parole in occasione di una delle ultime as-semblee tenutesi all’Ordine da cui emergevaquell’invidiabile senso di appartenenza alla ca-tegoria che possedevi e la tenacia mista a infi-nita saggezza quando ci spronavi a perseguiregli obiettivi che tutti insieme ci eravamo prefis-sati. Desideriamo semplicemente ribadirti, inqueste poche righe, che ti vogliamo bene e oc-cuperai un posto speciale nei nostri cuori, nelricordo più bello e sincero di un Amico vero.Grazie, per tutto quello che ci hai dato in que-sti anni passati insieme... ci mancherai. Un ab-braccio forte ai tuoi cari Marina e Angelo.

Il Consiglio Direttivo e il Collegio dei Revisoridei Conti dell’Ordine dei Medici Veterinari della

Province di Sassari, Olbia, Tempio

A proposito di Igor

Ho letto sul numero 19/09 l'articolorelativo al cane Igor e ritengo chedia lo spunto per molte riflessioni

sull'argomento dei cani di comprovata perico-losità. Non conosco la storia, ma estrapolandocredo di avere capito che: Igor è stato seque-

strato dopo gli episodi di aggressione; la pro-prietaria non ha concesso (o non ha ottenuto)la rinuncia di proprietà ed il cane è ancora asuo carico; un etologo chiede l'affido del cane,ma l'ASL, vistane la pericolosità, attestata an-che con perizia di esperti, non concede tale af-fido. Il cane potrebbe restare a vita in canile op-pure essere soppresso, cosa alla quale si op-pongono gli animalisti e la proprietaria. Ma allafine, chi deve assumersi la responsabilità diquesto animale se non il proprietario stesso?Mi spiego meglio. Quando visito, in qualità dicomportamentalista, cani come questo, spes-so accade che i proprietari siano molto spa-ventati e non in grado di gestire l'animale. Ildialogo è spesso costante: "Dottoressa, hopaura e voglio darlo via, però non voglio chemuoia; vorrei trovare qualcuno che lo pren-

da"."Mi scusi, ma a suo parere come possia-mo affidare un cane del genere ad un'altra fa-miglia?" "Ha ragione, allora lo mettiamo in ca-nile, poi speriamo che lo affidino a qualcuno";"Scusi ancora, ma con un cane così pericolo-so non è facile per un direttore del canile assu-mersi la responsabilità di un affido; purtroppoè molto probabile che resti in canile a vita"-"Poverino, vabbè, almeno resta vivo". Arrivatoil cane in canile o in rifugio, molto spesso, do-po un primo periodo, il proprietario di turnoscompare e tutto il grande amore e l'interesseper il suo animale spariscono. Il proprietario siè disfatto del problema, anche dal punto di vi-sta economico, ma questo cane rimane persempre a carico della collettività, in più mettein situazione di rischio anche gli operatori delcanile. Nel caso di Igor, un etologo lo vuole

"Noi non chiediamo meno vigilanza mavorremmo che gli enti deputati a farla,

che sono almeno una dozzina,sicoordinassero meglio".

Giandomenico AuricchioPresidente di Federalimentare

@

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 22

prendere in affido per "far riflettere anche il sot-tosegretario Martini sull'opportunità di svilup-pare piani e programmi di recupero e di riabili-tazione caratteriale del cane difficile,......."Bene, ammettiamo che l'etologo Mangini ot-tenga l'affido di Igor che quindi, da quanto sideduce, diventerà il suo cane di proprietà, contutte le responsabilità connesse. Probabilmen-te riuscirà anche a farlo diventare un cane mi-gliore, a "riabilitarlo". E poi? Cosa ha dimostra-to con questo? Ha dimostrato che Igor è statoun caso fortunatisssimo e rarissimo, visto cheun esperto si fa carico di lui. Tutti gli altri cani dicomprovata pericolosità saranno altrettantofortunati? E se anche Igor si riabilita in manoad un esperto, il Mangini vuol forse dimostrareche poi un cane riabilitato può essere affidatoad altre famiglie? Vuole farci credere che è

possibile dare in mano ad esperti cani aggres-sivi, togliendoli dal loro contesto familiare, ria-bilitarli e poi rimetterli nella famiglia di origine oin un'altra? In teoria tutto è possibile, in praticaè molto più complesso. Chi si fa carico dei co-sti di una riabilitazione che deve richiedere me-si? Chi si deve assumere la responsabilità del-la sicurezza del personale che riabilita il cane edelle persone o animali che vengono a contat-to con esso durante la riabilitazione? Quando ilcane è riabilitato, quante famiglie, obiettiva-mente, se devono scegliere tra centinaia unmeticcio qualunque presente in canile, vannoa scegliere proprio un cane che ha un passatodi comprovata pericolosità? Il responsabile del-l'affido sarà così tranquillo a mettere in attoquesto affido? Se quel cane, nel nuovo conte-sto familiare, aggredisce, su chi ricadono le re-

sponsabilità? Se la nuova famiglia, visto il ripe-tersi dell'aggressione, vuole riportare il cane incanile, che destino ha questo cane?Il mio punto di vista potrà sembrare pessimisti-co, tuttavia parte dalla pratica maturata in tantianni di clinica medica ambulatoriale e di medi-cina comportamentale che insegnano al pro-fessionista a fare scelte anche di buon senso enon dettate solo dall'emotività del momento.Non vorrei che su spinte animaliste varie si de-cidesse di mettere in piedi baracconi di riabili-tazione comportamentale di cani aggressivi,con costi e responsabilità esorbitanti a frontedi un ridotto tourn over di animali affidati dopola riabilitazione. Si vuole dimostrare che i caniaggressivi sono riabilitabili? Non abbiamo bi-sogno che ci venga detto da altri, noi compor-tamentalisti già lo sappiamo, ma altrettanto ab-

biamo chiaro che ci sono limiti economici, ge-stionali oltre che di responsabilità e di rispettodel benessere animale che non possono esse-re ignorati solo a fronte di un falso buonismo edi una eccessiva emotività che non sempre tu-telano il benessere animale.

dott.ssa Elena SeveriMedico Veterinario Comportamentalista

Chiudere l’ultimocanile

Cara Redazione, leggo sempre conattenzione la rivista che gentil-mente mi spedite. In particola-

re ho letto l'articolo di fondo del n. 19/2009 suicanili. Concordo pienamente con la vostra a-nalisi, che avete ben così sintetizzato: il giornoin cui riusciremo a chiudere l'ultimo canile a-vremo vinto la battaglia contro gli abbandonidegli animali domestici. Come penso sappia-te, nella mia regione il randagismo praticamen-te non esiste, tuttavia ho ben 12 canili, conun'offerta di ospitalità per più di 3000 animali,e una presenza di meno di 1500 cani, perlo-più ricoverati da molti anni, devo dire in condi-zioni più che soddisfacenti. Ciò premesso ti as-sicuro che stiamo lavorando per ridurre al mi-nimo i ricoveri nei canili, prevenendo l'abban-dono degli animali con attività di educazione alrispetto degli animali e soprattutto con la regi-strazione dei cani di proprietà e la loro identifi-cazione con microchip, che applichiamo dal-l'anno 2000.Cordialità dr. Renato CoassinDirettore Servizio Sicurezza alimentare, igiene

della nutrizione e sanità pubblica veterinariaRegione Friuli V.G. - Direzione Centrale Salute

e P.S.

Caro Renato,pubblichiamo con molto piacere la tua letteranon solo perché sostiene la nostra posizione,ma anche perché porta l'esempio di come ilproblema possa essere affrontato, e sostan-zialmente risolto, se c'è la volontà di intervenirenei termini corretti. Condividiamo in pieno chela battaglia contro il randagismo e l'abbando-no degli animali sarà conclusa solo il giorno incui verrà chiuso l'ultimo canile. Troviamo quin-di pazzesco che il problema si continui a pen-sare di risolverlo costruendo nuovi canili. Sap-piamo tutti benissimo che questo è il modo pernon affrontare la situazione alla radice, lavan-dosene spesso le mani e la coscienza, ade-guandosi a logiche che spesso esprimono so-lo interessi economici che nulla hanno a chefare con la salute ed il benessere degli animaliche restano per anni, se non per sempre, chiu-si in un recinto, spesso una gabbia, in condi-zioni inaccettabili. Sappiamo tutti che la solu-zione è: un'educazione al rispetto degli anima-li, un'anagrafe obbligatoria, generale e concontrolli seri e rigidi, ed una campagna di steri-lizzazione per tutti gli animali reclusi nei canili,vaganti e di proprietà se non sono destinati al-la riproduzione allevatoriale. Azioni coordinate, come queste da noi propo-ste e sostenute, ridurrebbero nel giro di po-chissimo tempo in modo considerevole il nu-mero degli animali abbandonati o randagi concosti, soprattutto se venissero coinvolte nelprogetto le strutture veterinarie private ( Lea-vet), decisamente inferiori al loro mantenimen-to nei canili e con la prospettiva di risolvere de-finitivamente il problema nel giro di pochi anni.Gli strumenti ci sono, basta "volerli" utilizzareabbandonando logiche politiche o di interesseche non porteranno mai ad alcun risultato.La tua Regione Friuli Venezia Giulia, ha dimo-strato che il problema abbandono/randagi-smo, se affrontato nel modo giusto, può esse-re risolto. Un cordiale saluto. Carlo Scotti

laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 200920 Lettere al Direttore @

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 22

AB Science, giovane labo-ratorio francese di biotec-nologie, annuncia il lanciocommerciale di Masivetnel mese di Giugno 2009in 27 paesi europei.

Masivet® è il primo antitumorale approvato dal-la medicina veterinaria nel Novembre 2008 dal-l’EMEA per il trattamento dei cani che soffronodi mastocitoma di grado II e III, non operabili. Masivet® ha come principio attivo il «Masitinib».Questa molecola scoperta e sviluppata da ABScience fa parte della famiglia degli inibitori del-la tyrosine kinase, terapie mirate che hanno ri-voluzionato il trattamento di certi tipi di cancronell’uomo. «Masivet® è il primo antitumorale almondo ad essere stato approvato» precisa A-lain Moussy, PDG di AB Science. «AB Science, giovane PME innovativa ed im-prenditoriale è fiera di aver introdotto, prima dialtri grandi laboratori farmaceutici, un farmacoche permette di prolungare la sopravvivenzadei cani affetti da cancro».I tumori interessano i cani nella stessa propor-zione degli uomini, ma la medicina veterinariafino ad ora non disponeva di un trattamentoantitumorale che dimostrasse efficacia nel

quadro di studi clinici controllati. Alcune razzesembrano predisposte, come Boxer, GoldenRetriever e Labrador, nonché Carlini. I mastocitomi, cancri potenzialmente aggressi-vi con prognosi infausta, rappresentano il 20%dei tumori della pelle del cane.

MASIVET® ALLUNGA LA VITA DEICANI AFFETTI DA CANCRO DEL

MASTOCITAL’efficacia di Masivet® è stata dimostrata in u-no studio controllato con l’effetto placebo, cheincludeva 202 cani in Europa e Stati Uniti. Lasopravvivenza media dei cani che ricevonoMasivet® è stata prolungata di 300 giorni ri-spetto all’effetto placebo. Dopo 2 anni di trat-tamento, la sopravvivenza dei cani che ricevo-no Masivet® è stata di 2,5 volte superiore aquella del gruppo di controllo (40% contro15%). L’efficacia di Masivet® è stata inoltre di-mostrata nella prevenzione della progressionedel tumore (aspettativa di vita, più 100 giorni inmedia).

MASIVET® È MOLTO FACILE DAUSARE

A differenza delle chemioterapie, Masivet® è

somministrato per via orale ed è disponibile indue dosaggi (50 mg e 150 mg) in flaconi da 30compresse che il proprietario può sommini-strare quotidianamente per via orale, sotto pre-scrizione e controllo di un veterinarioPer il Dr. Malcolm Brearley, principale oncolo-go clinico del The Queen’s Veterinary SchoolHospital dell’Università di Cambridge «il lanciodi Masivet® è un passo in avanti nei trattamen-ti di cani affetti da cancro del mastocita» L’oncologo annuncia un emozionante momen-to di sviluppo delle terapie mirate attraversol’associazione tra le chemioterapie e le terapiemirate. Masivet® non è solo in grado di aumen-tare la sopravvivenza dei cani affetti da cancro,ma consente anche di migliorare la loro qualitàdi vita nel decorso della malattia. Questo è l’o-biettivo finale della lotta contro il cancro ed haun valore inestimabile per il proprietario.AB Science è una società di biotecnologie in-novatrice che sviluppa farmaci mirati a patolo-gie con elevate esigenze cliniche. Il suo obietti-vo è scoprire molecole innovative per il tratta-mento di malattie come cancro, malattie in-fiammatorie e neurologiche. «Masitinib» per o-ra è la molecola più sviluppata: oggi commer-cializzata in medicina veterinaria (come Masi-

vet®). La molecola «Masitinib» è oggetto di sva-riati studi di fase III nelle patologie umane co-me il cancro del pancreas ed i tumori stromaligastrointestinali (GIST).«Questa registrazione per il cane è di buon au-spicio per il successo del nostro prodotto, cheè anche attivamente sviluppato per l’uomo».Bisogna notare che è raro che un prodotto co-sì innovativo e con un’indicazione così utile siasviluppato in parallelo sia nell’uomo che nel ca-ne e sia registrato prima per il cane. Si può scommettere che i risultati di Masivet®

nel cane saranno monitorati da vicino daglispecialisti di oncologia in campo umano. Ma l’uomo dovrà attendere perché «Masitinibnon potrà essere commercializzata prima del2010 in campo umano» avvisa Alain Moussy.

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laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 2009 Dalle Aziende 21▲

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Chiuso in stampa il 15 giugno 2009

laVETERINARIAPROFESSIONE

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laPROFESSIONE VETERINARIA 22 | 200922 Calendario attività Dal 29 giugno al 16 ottobre

2. Quale affermazione circa l’insufficienza renale cronica (IRC)del gatto è falsa?

a L’IRC è una causa comune ed importante di morbilità e mortalità nel gatto

b Si ritiene che l’IRC sia 2-3 volte più comune nel gatto che nel cane

c Col termine di uremia si indica un aumento dei livelli di creatinina plasmatica ed urea

d L’iperazotemia si ha in seguito alla perdita di più del 67% del tessuto renale funzionante

1. Quale antibiotico non è adatto nella terapia della piodermitesuperficiale nel cane?

a Cefalessina

b Amossicillina e acido clavulanico

c Streptomicina

d Enrofloxacina

QUIZ 1Risposta corretta: c)

Delegazione Regionale SCIVAC- Molise, Febbraio 2006

QUIZ 2Risposta corretta: c)

55°Congresso NazionaleSCIVAC - Medicina Felina -

Milano, Marzo 2007

SOLUZIONI

Edizioni Veterinarie E.V. srl

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

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greteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

8 - 11 LUGITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: IV PARTE - PRINCIPI DI NEUROTERAPIA MEDICA E CHIRURGICA - Ultimi posti disponibili Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gam-

barotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

12 SETSEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE GASTROENTEROLOGIA DEL CANE E DEL GATTO: AGGIORNAMENTO CLINICO - BolognaFiere - PALA-CON PROPLAN CUP NESTLÈ PURINA 2009 GREEN - Ingresso Aldo Moro Pad. 35 - Bologna - Piazza della Costituzione - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

20 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA L’ESAME ENDOSCOPICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

20 SET INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA D (DIAGNOSI) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: MonicaBorghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

22 - 25 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. ANESTESIA: III PARTE - ANESTESIA NELLE SPECIALITÀ - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trec-

chi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

24 SETSEMINARIO SIVE IN COLLABORAZIONE LE PATOLOGIE DELLA REGIONE METACARPALE PROSSIMALE NEL CAVALLO DA ENDURANCE - ECM:CON SISTEMA EVENTI Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:

[email protected]

25 - 27 SETCORSO SCIVAC SICILIA - CORSO REGIONALE DI DERMATOLOGIA - Ragusa - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informa-

zioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

26 - 27 SETINCONTRO SIONCOV CHEMIOTERAPIA - Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per

informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

26 - 27 SETINCONTRO SICARV / SIARMUV QUALI LIMITI PER L’ANESTESIA DI UN PAZIENTE CARDIOPATICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. SpecialisticheSCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

26 - 27 SETCORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA RADIOLOGICA - Atahotel Quark, Via Lampedusa 11/A Milano - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

27 SET SEMINARIO SIVE NEUROLOGIA - Ozzano (BO) Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

27 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA LA VISITA CLINICA E LA MEDICINA COMPORTAMENTALE - Jolly Hotel - Castenaso (BO) - VIA VILLANOVA

29/8 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni RegionaliSCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

27 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO DIAGNOSI E PREVENZIONE DELLA FIP - TRENTO - Via V. Zambra, 36 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per ADIGE IN COLLABORAZIONE CON ORDINE informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: del-DEI MEDICI VETERINARI DI TRENTO [email protected]

27 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA CRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO - Pe-

rugia - Facoltà di Medicina Veterinaria - VIA SAN COSTANZO 4 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Mo-nica Borghisani - Segr. Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

28 SET CORSO SIVE NEUROLOGIA - Ozzano Emilia (BO) - Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

30 SET ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. CARDIOLOGIA: I PARTE - FISIOPATOLOGIA CARDIOVASCOLARE E APPROCCIO CLINICO - Centro

2 OTT Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

30 SET CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE FOOD SAFETY: ANIMAL FEED IMPACT ON HUMAN HEALTH. RIFLESSI DELL’ALIMENTAZIONE ANIMALE

2 OTT CON REGIONE LOMBARDIA SULLA SALUTE UMANA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Ac-creditamento - Per info: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

3 - 4 OTTSEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE DAY-HOSPITAL, DEGENZA E TERAPIA INTENSIVA NEL PAZIENTE FELINO: QUANDO L’OSPEDALIZZA-CON SIMEF E SINUV ZIONE È UNA NECESSITÀ - Crowne Plaza, Via Po 197 - Padova - ECM: Richiesto Accreditamento - Per infor-

mazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

4 OTT INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LIGURIA IL CONIGLIO DA COMPAGNIA - “Sala Quadrivium” Genova - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazio-ni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

4 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA IL CAMPO CHIRURGICO COME UN VIDEOGAME: LA CHIRURGIA MINIINVASIVA - ECM: Richiesto Accredi-

tamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506- E-mail: [email protected]

4 OTT INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA D (DIAGNOSI) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: MonicaBorghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

4 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE PATOLOGIE TRAUMATICHE DELLO SCHELETRO APPENDICOLARE - Hotel Sporting - Ancona - VIA FLAMI-

NIA 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regio-nali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

10 - 11 OTTINCONTRO SIMVENCO INCONTRI DI OMEOPATIA VETERINARIA. MATERIA MEDICA DEI LATTI SPERIMENTATI IN OMEOPATIA E

LORO APPLICAZIONI CLINICHE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accred. - Perinfo: Erika Taravella - Segr. Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

10 - 11 OTTINCONTRO SIODOV ARGOMENTI DI PATOLOGIA ORALE - II PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Ri-

chiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +390372 403509 - E-mail: [email protected]

11 OTTINCONTRO GASTRO INCONTRO SOC. GASTROENTEROLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509- E-mail: [email protected]

11 OTT INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA CHIRURGIA PLASTICA E RICOSTRUTTIVA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Bor-ghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

14 - 16 OTTITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. ORTOPEDIA: V PARTE - CHIRURGIA ARTICOLARE E PERIARTICOLARE - Centro Studi SCIVAC, Cre-

mona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCI-VAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

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