Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 26

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008 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 5, numero 26, dal 7 al 13 luglio 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 26 2 ADEPP L’Adeep ha confermato, 13 voti su 20, la leadership a Maurizio De Tilla. Per la quarta volta De Tilla guiderà le associa- zioni delle casse e degli enti di previ- denza privati. Prima del voto hanno però lasciato il tavolo sette componen- ti: Inarcassa, Onaosi, medici, geometri, notai, ragionieri e biologi. De Tilla ha promesso di rimettere mano allo Statu- to e di rafforzare l’Adepp. AIF A Il ministro Sacconi ha proposto alla Conferenza Stato-Regioni la nomina di un nuovo direttore generale dell’AIFA nella persona di Guido Rasi, professore ordinario di microbiologia, Consigliere di amministrazione dell'Istituto Superio- re di Sanità, dirigente di ricerca del Cnr e già coordinatore del Progetto interdi- partimentale del farmaco della stessa i- stituzione". Rasi prende il posto di Nel- lo Martini sospeso dalla carica di diret- tore generale dell'Agenzia, su richiesta della Procura di Torino. CONVENIA Curare le più comuni infezioni dermato- logiche di cani e gatti con una singola i- niezione praticata nell'ambulatorio del veterinario. È possibile grazie all'anti- biotico Convenia (cefovecin sodico) dell'americana Pfizer, autorizzato dal- l'agenzia regolatoria Usa Food and Drug Administration (Fda). il medicinale 'long-acting' può assicurare l'equiva- lente di 14 giorni di terapia. VITELLO È in vigore dal primo luglio il Regola- mento CE N.566/2008: solo la carne ottenuta da animali sotto gli otto mesi potrà riportare l'indicazione "vitello" o "carne di vitello". Lo scopo è migliorare la trasparenza del mercato e aiutare i consumatori a riconoscere esattamen- te quel che comprano. G8 Il G8 che si terrà in Giappone a luglio sarà l'occasione anche per affrontare la questione della sicurezza alimentare. La prossima settimana i rappresentati dei capi di stato e di governo dei Paesi G8 si incontreranno per delineare i termini di impegno dei rispettivi governi. www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line compagnia, di qualunque dimen- sione e indipendentemente dal volume delle prestazioni erogate, hanno la possibilità di qualificare le proprie prestazioni e di innalza- re l'immagine della nostra profes- sione. Il patrocinio ministeriale è per noi motivo di orgoglio e ripaga la Commissione guidata da Paolo Bossi di due anni di faticoso impegno". La domanda di patro- cinio sarà rinnovata ad ogni ulteriore edi- zione del Manuale. Il documento, struttu- rato in forma dinami- ca, è infatti costante- mente suscettibile di perfezionamenti ed aggiornamenti secondo la carat- teristica propria dei disciplinari di qualità e secondo i dettami dei si- stemi qualità che si fondano sul costante miglioramento dei servi- zi e delle prestazioni all'utente fi- nale. Conclusi i lavori per le BPV degli animali da compagnia, la Com- missione ANMVI per la Qualità ini- zierà a breve a studiare il percor- so di qualità per gli altri settori professionali: medicina veterinaria degli animali da reddito e degli e- quini. PENSIAMO ALLA SITUAZIONE CHE È EMERSA NEGLI ULTIMI TEM- PI A MILANO a proposito della gestione allegra di alcune case di cura private in convenzione con la Regione. Le situazioni illegali, se dobbiamo dare credito agli organi di informazione, non sono emerse dai controlli dei funzionari prepo- sti, Regione o Asl che fossero, ma da intercettazioni telefoniche. Non ci sem- bra che gli organi di controllo, in questo caso abbiano funzionato molto bene. Spesso, anche quando funzionano, resta nell'opinione pubblica, anche grazie ad azioni giornalistiche mirate alla ricerca della notizia o del colpevole a tutti i costi, il grosso dubbio: l'emergenza è emersa grazie alla serietà dei controlli o perchè non ci sono stati controlli preventivi? Abbiamo sempre difeso la serietà e l'impegno della stragrande maggioranza dei colleghi del settore pubblico, ma purtroppo, molto spesso, il loro lavoro non emerge nei servizi giornalistici. Leggendo i quotidiani o guardando le televisioni, sono sempre i NAS, se non le guardie "forestali", i garanti della sicurezza alimentare. Loro arrivano, blocca- no, sequestrano, arrestano! E i veterinari? Il pubblico sa veramente molto po- co del lavoro continuo di tanti colleghi che controllano ogni giorno la qualità dei nostri prodotti alimentari. In un momento in cui il Governo ha in program- ma di tagliare i costi dell'Amministrazione pubblica riducendo pesantemente il numero dei dipendenti, se vogliamo garantirci questi spazi occupazionali, ed un futuro ai tanti colleghi precari, dobbiamo portare la Veterinaria Pubblica in "prima pagina". L'ANMVI se ne farà certamente carico. EMERGENZE? SCANDALI? MERITO O COLPA DI CHI FA I CONTROLLI? Sì a Leavet e Veterinario aziendale ANMVI a colloquio con il Sottosegretario Martini insieme a FNOVI ed ENPAV. Primi impegni e prime collaborazioni A PAGINA 3 CARO SENATORE FLUTTERO CI RIPENSI... A PAGINA 4 A PAGINA 8 A PAGINA 10 A PAGINA 18 A PAGINA 19 IL NUMERO CHIUSO È LECITO INTRAMOENIA: LA REPLICA DELLA LOMBARDIA PRIVACY SEMPLIFICATA PER I LLPP L’ANSIA DA LUOGO CHIUSO DEL GATTO MINISTERO BREVI BPV COL PATROCINIO DEL MINISTERO ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche So- ciali ha trasmesso la conces- sione del proprio patrocinio al Manuale ANMVI delle Buo- ne Pratiche Veterinarie - BPV. Dopo quello della FNOVI, a testimonianza dell'aderenza del Manuale al dettato deontologico, arriva ora il riconoscimento mora- le dell'autorità ministe- riale. La nota - firmata dal Vice Capo di Gabi- netto Vicario per il Set- tore Salute - è indirizza- ta al Presidente del- l'ANMVI Carlo Scotti e al Presidente della Commissione ANMVI per la Qualità Paolo Bossi. "Il patrocinio - commenta il Presi- dente Scotti - dà ufficialità ad un lavoro meritorio e unico nel suo genere, che non ha precedenti nella nostra Categoria. È la prima volta che si intraprende un percor- so di qualificazione attraverso l'a- dozione di un disciplinare e di una metodologia elaborati dalla Cate- goria, mutuando i principi e le pro- cedure dei sistemi di qualità. Ora che il Manuale può vantare la simbolica adesione del Settore Salute del Ministero del Welfare, le strutture veterinarie per animali da la PR OFESSI O NE VETERINARIA ) . , www.anmvi.it/vetjob/ VET-JOB Il mercato italiano del lavoro veterinario ) . , www.anmvi.it/vetexchange/ VET-EXCHANGE Il mercato italiano delle attrezzature professionali veterinarie

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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000088SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 5, numero 26, dal 7 al 13 luglio 2008Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

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ADEPPL’Adeep ha confermato, 13 voti su 20,la leadership a Maurizio De Tilla. Per laquarta volta De Tilla guiderà le associa-zioni delle casse e degli enti di previ-denza privati. Prima del voto hannoperò lasciato il tavolo sette componen-ti: Inarcassa, Onaosi, medici, geometri,notai, ragionieri e biologi. De Tilla hapromesso di rimettere mano allo Statu-to e di rafforzare l’Adepp.

AIFAIl ministro Sacconi ha proposto allaConferenza Stato-Regioni la nomina diun nuovo direttore generale dell’AIFAnella persona di Guido Rasi, professoreordinario di microbiologia, Consiglieredi amministrazione dell'Istituto Superio-re di Sanità, dirigente di ricerca del Cnre già coordinatore del Progetto interdi-partimentale del farmaco della stessa i-stituzione". Rasi prende il posto di Nel-lo Martini sospeso dalla carica di diret-tore generale dell'Agenzia, su richiestadella Procura di Torino.

CONVENIACurare le più comuni infezioni dermato-logiche di cani e gatti con una singola i-niezione praticata nell'ambulatorio delveterinario. È possibile grazie all'anti-biotico Convenia (cefovecin sodico)dell'americana Pfizer, autorizzato dal-l'agenzia regolatoria Usa Food andDrug Administration (Fda). il medicinale'long-acting' può assicurare l'equiva-lente di 14 giorni di terapia.

VITELLOÈ in vigore dal primo luglio il Regola-mento CE N.566/2008: solo la carneottenuta da animali sotto gli otto mesipotrà riportare l'indicazione "vitello" o"carne di vitello". Lo scopo è migliorarela trasparenza del mercato e aiutare iconsumatori a riconoscere esattamen-te quel che comprano.

G8Il G8 che si terrà in Giappone a lugliosarà l'occasione anche per affrontare laquestione della sicurezza alimentare. Laprossima settimana i rappresentati deicapi di stato e di governo dei Paesi G8si incontreranno per delineare i terminidi impegno dei rispettivi governi.

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compagnia, di qualunque dimen-sione e indipendentemente dalvolume delle prestazioni erogate,hanno la possibilità di qualificarele proprie prestazioni e di innalza-re l'immagine della nostra profes-sione. Il patrocinio ministeriale è per noimotivo di orgoglio e ripaga laCommissione guidata da Paolo

Bossi di due anni difaticoso impegno".La domanda di patro-cinio sarà rinnovataad ogni ulteriore edi-zione del Manuale. Ildocumento, struttu-rato in forma dinami-ca, è infatti costante-mente suscettibile diperfezionamenti ed

aggiornamenti secondo la carat-teristica propria dei disciplinari diqualità e secondo i dettami dei si-stemi qualità che si fondano sulcostante miglioramento dei servi-zi e delle prestazioni all'utente fi-nale. Conclusi i lavori per le BPV deglianimali da compagnia, la Com-missione ANMVI per la Qualità ini-zierà a breve a studiare il percor-so di qualità per gli altri settoriprofessionali: medicina veterinariadegli animali da reddito e degli e-quini.

PENSIAMO ALLA SITUAZIONE CHE È EMERSA NEGLI ULTIMI TEM-PI A MILANO a proposito della gestione allegra di alcune case di cura privatein convenzione con la Regione. Le situazioni illegali, se dobbiamo dare creditoagli organi di informazione, non sono emerse dai controlli dei funzionari prepo-sti, Regione o Asl che fossero, ma da intercettazioni telefoniche. Non ci sem-bra che gli organi di controllo, in questo caso abbiano funzionato molto bene.Spesso, anche quando funzionano, resta nell'opinione pubblica, anche graziead azioni giornalistiche mirate alla ricerca della notizia o del colpevole a tutti icosti, il grosso dubbio: l'emergenza è emersa grazie alla serietà dei controlli operchè non ci sono stati controlli preventivi? Abbiamo sempre difeso la serietàe l'impegno della stragrande maggioranza dei colleghi del settore pubblico,ma purtroppo, molto spesso, il loro lavoro non emerge nei servizi giornalistici.Leggendo i quotidiani o guardando le televisioni, sono sempre i NAS, se nonle guardie "forestali", i garanti della sicurezza alimentare. Loro arrivano, blocca-no, sequestrano, arrestano! E i veterinari? Il pubblico sa veramente molto po-co del lavoro continuo di tanti colleghi che controllano ogni giorno la qualitàdei nostri prodotti alimentari. In un momento in cui il Governo ha in program-ma di tagliare i costi dell'Amministrazione pubblica riducendo pesantemente ilnumero dei dipendenti, se vogliamo garantirci questi spazi occupazionali, edun futuro ai tanti colleghi precari, dobbiamo portare la Veterinaria Pubblica in"prima pagina". L'ANMVI se ne farà certamente carico.

EMERGENZE? SCANDALI?MERITO O COLPA DI CHI FA I CONTROLLI?

Sì a Leavet e VeterinarioaziendaleANMVI a colloquio con il SottosegretarioMartini insieme a FNOVI ed ENPAV. Primi impegni e prime collaborazioni

A PAGINA 3

CARO SENATOREFLUTTERO

CI RIPENSI...

A PAGINA 4 A PAGINA 8 A PAGINA 10 A PAGINA 18 A PAGINA 19

IL NUMEROCHIUSOÈ LECITO

INTRAMOENIA:LA REPLICA

DELLA LOMBARDIA

PRIVACYSEMPLIFICATA

PER I LLPP

L’ANSIA DALUOGO CHIUSO

DEL GATTO

MINISTERO

BREVI BPV COL PATROCINIO DEL MINISTERO

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Il Ministero del Lavoro, dellaSalute e delle Politiche So-ciali ha trasmesso la conces-sione del proprio patrocinioal Manuale ANMVI delle Buo-ne Pratiche Veterinarie -BPV. Dopo quello della FNOVI, atestimonianza dell'aderenza delManuale al dettato deontologico,arriva ora il riconoscimento mora-le dell'autorità ministe-riale. La nota - firmatadal Vice Capo di Gabi-netto Vicario per il Set-tore Salute - è indirizza-ta al Presidente del-l'ANMVI Carlo Scotti eal Presidente dellaCommissione ANMVIper la Qualità PaoloBossi. "Il patrocinio - commenta il Presi-dente Scotti - dà ufficialità ad unlavoro meritorio e unico nel suogenere, che non ha precedentinella nostra Categoria. È la primavolta che si intraprende un percor-so di qualificazione attraverso l'a-dozione di un disciplinare e di unametodologia elaborati dalla Cate-goria, mutuando i principi e le pro-cedure dei sistemi di qualità. Ora che il Manuale può vantare lasimbolica adesione del SettoreSalute del Ministero del Welfare, lestrutture veterinarie per animali da

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).,

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del lavoro veterinario

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Il primo incontro ufficiale tra la pro-fessione veterinaria e il Sottose-gretario alla Salute Francesca Mar-tini (foto) si è svolto a Roma il 1 lu-glio. La rappresentante del Welfarecon delega alla sanità veterinaria

ha incontrato i Presidenti di ENPAV, FNOVIed ANMVI per fare il punto sull’attualità delsettore. Alla presenza del Capo Dipartimen-to di Sanità Pubblica Veterinaria, RomanoMarabelli, l’On Gianni Mancuso e i presi-denti Gaetano Penocchio e Carlo Scottihanno presentato il quadro istituzionale e

professionale mettendo l’accento sulla va-lorizzazione della professione all’interno delsuperministero del Welfare.

LEAVET“C’è stata sintonia e apprezzamento sulprogetto Leavet”- dichiara il PresidenteScotti, un progetto condiviso dalla FNOVI epresentato sotto forma di proposta di leg-ge dall’On Mancuso, Segretario della Com-missione Affari Sociali della Camera. Dallanecessità di realizzare livelli essenziali di as-sistenza veterinaria si è passati ad esami-nare le ipotesi di riforma della Legge 281,tema sul quale è attiva una commissioneministeriale che ha convocato l’ANMVI permartedì 8 luglio.La salute e il benessere dell’animale dacompagnia sono al centro della sensibilitàe dell’impegno istituzionale del Sottosegre-tario Martini che all’argomento ha dedicatobuona parte dell’incontro.

VETERINARIO AZIENDALEAltrettanto prioritario nell’agenda ministerialeè il veterinario aziendale, una figura che si fac-cia garante della sicurezza in allevamento eche secondo Francesca Marini potrebbe es-sere un modo per semplificare le procedure

di controllo, fungendo da intermediario diret-to con le istituzioni pubbliche. È questo unimpegno già preso pubblicamente alcunigiorni fa al convegno degli avicoltori e con-fermato ora alle rappresentanze professio-nali per sviluppare un maggior livello cultura-le nei vari comparti produttivi. “È un ottimopresupposto - afferma Scotti - per la crea-zione di quel veterinario d’azienda che laprofessione propone da tempo e che FNOVIaveva già delineato in una bozza di decretoche non è mai stata portata avanti. Speria-mo nella maggior determinazione di questoGoverno”.

SANITÀ PUBBLICAA Francesca Martini sono state anche por-tate le preoccupazioni della Categoria per ilruolo della sanità pubblica veterinaria nella

sicurezza alimentare, una competenza eduna responsabilità da mantenere e rafforza-re in capo al veterinario per garantire la sa-lute dell’uomo. Nell’ambito di un federali-smo sanitario, per il quale ANMVI non na-sconde forti perplessità, l’incontro ha toc-cato anche il ruolo delle Regioni nel disci-plinare l’intramoenia veterinaria, con esitiche l’Associazione non condivide e intendecontrastare anche per le vie legali.

VISIONE UNITARIAIl Presidente della Federazione, Gaetano Pe-nocchio, è stato invitato a partecipare all’in-contro del 1° luglio, promosso dall’On.Gianni Mancuso presso la Camera dei De-putati. In questa occasione, il PresidentePenocchio ha sottolineato che “allo stato at-tuale la veterinaria necessita di una revisio-ne, nell’articolazione dei ruoli e con riguardoanche ad alcune tipologie contrattuali incampo. L’evoluzione e il cambiamento nonpossono tuttavia prescindere da una visioneunitaria della professione”. A parere del Pre-sidente della FNOVI, infatti, “tutte le espres-sioni della categoria devono promuovere u-na collaborazione tra pubblico e privato al-l'insegna del rispetto degli spazi e dei ruoli”.Questo il messaggio istituzionale della Fede-razione al Sottosegretario. ■

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ll Sottosegretario alla Saluteha incontrato la veterinariaAl primo incontro ufficiale con la professione Francesca Martini ha messo l'accento su Leavet e veterinario aziendale

Èbalzata alla ribalta della cronacanazionale la vicenda del formag-gio contraffatto che ha interessa-

to il cremonese e che risale a due annifa. Un’inchiesta del quotidiano Repubbli-ca, il 4 luglio scorso, ha ripercorso letappe della vicenda che ha per protago-niste due aziende che riciclavano for-maggi scaduti perpoi rivenderli a prez-zi ribassati. Sottilettedel 1980, mozzarellereimpastate insiemeall’involucro di plasti-ca e stracchino aivermi, tornavano “ri-puliti” sulle tavoledegli italiani ancheper conto di impor-tanti marchi naziona-li ed europei. Le indagini sono iniziatenel 2006 ad opera della Guardia di Finan-za di Cremona che ha scoperto una fro-de commerciale “coperta” dai ServiziVeterinari locali. Tre veterinari sono sta-ti indagati per abuso di ufficio, perché a-vrebbero procurato un vantaggio, “sof-fiando” all’azienda ispezioni dell’ASL. Lavicenda lede profondamente l’immaginedella Categoria e mina la fiducia deiconsumatori nei confronti delle autoritàpreposte ai controlli. Il Presidente del-l’ANMVI ha commentato: “Dispiace con-statare che ancora una volta sono i NASo la Guardia di Finanza a svolgere com-piti che dovrebbero rientrare nella nor-male attività di controllo e prevenzioneveterinaria, attività che fa della profes-sione un cardine per la tutela della sa-nità pubblica e della sicurezza alimenta-re. La portata della frode rende evidenteil rischio a cui si espongono tanti consu-matori quando il ruolo della sanità pub-blica veterinaria non è all’altezza dellecompetenze e delle responsabilità che lesono attribuite”. Per il Presidente Scot-ti, che ha inviato una nota in proposito alSottosegretario Martini - “l’intera vicen-da dimostra che i compiti peculiari della

IL VERO RUOLO DELLA DIRIGENZA VETERINARIA

dirigenza veterinaria richiedono la mas-sima concentrazione e la massima re-sponsabilità da parte dei servizi veteri-nari che non possono essere distoltidallo svolgimento di un ruolo che nonammette né distrazioni, né altro. Conquesto si palesa la peculiarità del ruolodella dirigenza veterinaria e la necessità

che questa attivitàvenga svolta in regi-me di totale esclusi-va”. Le indagini sonoancora in corso.Dopo la notizia del-l'immissione in com-mercio di formaggioavariato, il sottose-gretario al Welfarecon delega alla sicu-rezza alimentare,

Francesca Martini, è "intervenuta suicompetenti Servizi regionali della Lom-bardia e del Piemonte, per acquisireinformazioni in merito al possibile rischioper i consumatori". Dalle prime informa-zioni disponibili, tenuto conto del segre-to istruttorio, è emerso che la ditta Tra-del, che si occupa del ritiro dal commer-cio di prodotti lattiero-caseari che pos-sono ancora essere riutilizzati per la pro-duzione di formaggi fusi, era stata giàoggetto di provvedimenti di sequestrodella merce presente nello stabilimento,da parte del Nas, sin dal marzo del 2006,e di segnalazione all'Autorità giudizia-ria". "Lo stesso stabilimento - prosegueil Sottosegretario - è stato chiuso dalgiugno del 2007 dai servizi sanitari regio-nali". La Direzione generale della sicu-rezza alimentare e nutrizione del ministe-ro ha informato la Commissione e gli al-tri Stati membri dell'Unione europea sul-la vicenda. Sottolineando che l'indagineè partita dai controlli ufficiali del nostroPaese e che le informazioni riportate sul-la stampa, "ancorché con talune impre-cisioni, dimostrano - conclude la nota - ilgrado di attenzione sulla qualità e sicu-rezza dei prodotti italiani".

L’ANMVI partecipa al Tavolo perma-nente sul benessere degli animalida compagnia, attivato dal Sottose-

gretario Martini. All’analisi del fenomenodel randagismo, che ha impegnato i par-tecipanti (veterinari, animalisti, esponentiministeriali e regionali, si è più recente-mente aggiunto anche il problema delrapporto uomo animale e della tutela del-l’incolumità pubbli-ca. Francesca Marti-ni intende rivederel’Ordinanza “Tuteladell’incolumità pub-blica dall’aggressio-ne di cani”, firmatadall’ex ministro dellaSalute Livia Turco, inscadenza a gennaio2009. “Rispetto aquesto tema - hadetto - voglio sotto-lineare che seguire-mo il modello fran-cese: nessuna lista di cani pericolosi saràpiù attiva nel nostro Paese. Punteremo,invece, sull’educazione e sulla formazio-ne dei proprietari per l’ottimale detenzio-ne degli animali e lavoreremo a strettocontatto con tutti i centri di addestramen-to affinché sia abolita qualsiasi metodicache stimoli l’aggressività. Nessun cane è,infatti, geneticamente pericoloso mentrei fattori ambientali sono determinanti perstimolarne una eventuale aggressività.Ricordo, inoltre, che il nostro è un Paeseche pone il benessere animale e la pro-mozione della presenza di animali da af-fezione nelle nostre famiglie come pila-stro di civiltà”.

ANMVI AL TAVOLO SUL BENESSERE ANIMALE

Il Parlamento francese ha approvato nelmaggio di quest’anno il progetto di leggesui cani pericolosi per l'istituzione di unpatentino ("permis de détention") rila-sciato a cura del Sindaco del comune incui risiede il proprietario o detentore del-l'animale. Il testo prevede una valutazio-ne comportamentale dei cani morsicato-ri e rende obbligatoria la dichiarazione

ufficiale di tutti gli e-pisodi di morsicatu-ra. Il testo prevedefino a 10 anni di re-clusione per i pro-prietari di cani re-sponsabili di ag-gressioni mortali. Lalegislazione france-se tuttavia non pre-vede un elenco dirazze sul modellodelle ordinanze na-zionali, ma suddivi-de i cani “suscettibi-

li di pericolosità” in due categorie, la pri-ma riguarda i cani d’attacco e la secon-da i cani da guardia e difesa. Al Ministe-ro dell’agricoltura francese è demandatoil compito di elencare le tipologie rien-tranti nelle rispettive categorie. Ruota at-torno a queste due categorie una serie dinorme regolatrici del rapporto uomo-a-nimale. Secondo il rapporto parlamenta-re preliminare al dibattito, in Francia cisono oggi oltre 600.000 cani che rientre-ranno nella nuova catalogazione: 270.000cani da attacco e 410.000 cani da guar-dia e da difesa. La Francia conta unatrentina di decessi nell'arco degli ultimi20 anni.

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di RAIMONDO COLANGELI

Imedici veterinari comportamentali-sti italiani, nel caso specifico dellasocietà culturale SISCA, in sintoniacon i colleghi europei si fanno par-tecipi della Sua preoccupazioneper il benessere psico-fisico della

componente umana della società in cui vivia-mo, ma non sono altresì in sintonia con leconclusioni e con la soluzione legislativa a cuiLei fa riferimento nella presentazione della suapdl.

1Non abbiamo una panoramica reale delleaggressioni in Italia, in quanto son referta-te dai servizi del sistema sanitario in per-centuale significativa solo le aggressioniche avvengono all’esterno delle abitazionie verso estranei: i proprietari “difendono iloro pet (cani, gatti, ecc.) minimizzando” icomportamenti di aggressione nei loroconfronti o all’interno delle mura domesti-che. Dall’analisi del quadro epidemiologi-co i dati risultano falsati e quindi non at-tendibili. Nonostante ciò, se Lei avesse lagentilezza di controllare le aggressioni le-gate ai soggetti delle razze in questione(legate al numero globale dei soggetti diquella razza) ne potrebbe facilmente de-durre che il numero di aggressioni effet-tuate dai suddetti soggetti risultano moltomeno importanti rispetto a soggetti di raz-ze che neanche figurano nelle varie ordi-nanze a cui Lei fa riferimento.

2Ha perfettamente ragione nel ritenere inve-ce una causa socio-culturale lo sceglierealcuni tipi di razze per esaltare una violenzasociale di alcuni individui (vede come nonaccetto di scivolare nell’infido e facile tra-nello di strutturare in categorie, razze,ecc.), ma qui non vedo nulla di genetico (sianegli umani che nei cani). Nel momento cheil suo pensiero avesse concretezza legisla-tiva, cosa che non auspichiamo, ci trove-remmo nella solita “voltura razziale”. Nel’70 furono i dobermann, nell’80 i mastini,nel ’90 i rottweiler, nel 2000 i pitbull e simi-li…nel 2010 cosa ci inventeremo? La for-mazione dei proprietari e di tutti gli attoridella filiera dell’animale da compagnia è lasoluzione del problema.

3Vorrei metterla a conoscenza di quanti ca-ni di razze che Lei definisce “mansuete, fe-deli e intelligenti” hanno dei comportamentidi aggressione legati a delle patologie com-portamentali determinati da protocolli di al-levamento che non sono attenti ad uno svi-luppo comportamentale di un soggetto cheporta alla socializzazione intra e interspeci-fica, all’autocontrollo, alla esplorazione econoscenza degli stimoli dell’ambiente divita futura. E di quanti cani che provengono da rifugivengono abilmente “piazzati” facendo levasul sentimento delle persone, senza unavalutazione dell’animale e una formazionedella famiglia adottante, con il risultato di a-vere dei cani “fobici sociali” con comporta-menti di aggressione per paura. La razzanon ha la minima importanza ai fini del rile-vamento epidemiologico.

4Ha perfettamente ragione nel contrastarequalunque addestramento che tenda ad

aumentare o modificare sequenzialmente ilcomportamento di aggressione di un cane:come in altri paesi europei l’addestramentoall’attacco deve essere strettamente rego-lamentato. I cani morsicatori devono essere valutati edin caso aiutati attraverso una terapia mira-ta.Insomma con questo ddl come la mettiamodavanti ad un golden retriever incrociatocon un pitbull: quale parte genetica saràpreponderante… lo devo considerare unmansueto o un cane pericoloso? Caro Senatore, i cani sono esseri senzienti(come sottolinea lo stesso Trattato di Li-sbona), sono animali estremamente sociali,dotati di aree cognitive ed emozionali cheindividualmente vengono modificate, arric-chite con la collaborazione e l’aiuto di quel-l’Uomo con cui condividono la vita da100.000 anni. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 26 | 20084 Attualità Incolumità pubblica

In merito al Disegno di legge del se-natore Andrea Fluttero che prevedeil divieto di allevamento, della produ-

zione, dell’importazione, della vendita edell’acquisto di razze canine considera-te come pericolose e anche l’obbligoper chi possiede già queste razze disterilizzare l’animale e chiedere auto-rizzazione per la sua detenzione allaquestura, il Sottosegretario alla saluteFrancesca Martini ha dichiarato: “Noncondivido assolutamente il Ddl deposi-tato dal senatore Andrea Fluttero chenon rappresenta la linea del Governo”.

NON È LA LINEA DEL GOVERNO

Caro Senatore Fluttero, ci ripensi…Il Presidente della SISCA ha scritto una lettera al senatore che proponedi eliminare le razze canine pericolose

“L’ultimo caso di un torinese azzannatoda un cane mentre saliva sul suo ali-scafo dimostra nuovamente quanto siasempre più necessaria una normativanazionale che miri a ridurre i rischi diaggressione all’uomo da parte di razzepericolose (pitbull o rottweiler per farequalche esempio). Bambini mutilati, uo-mini morsicati e purtroppo alcune morticausate da cani inferociti, dimostranosempre più che in Italia la presenza dirazze canine pericolose sta diventandoun vero e proprio fattore di rischio perl’incolumità pubblica”. Lo dice il sena-tore del Pdl Andrea Fluttero (nella foto),che ha presentato un disegno di leggefinalizzato “alla riduzione dei rischi perl’incolumità pubblica attraverso la gra-duale eliminazione dal territorio nazio-nale di tutte le razze canine potenzial-mente pericolose”. “Spesso - spiega ilSenatore all’agenzia di stampa AGI-questi animali vengono esibiti come ve-re e proprie protesi di bullismo da per-sonaggi border line con precedenti pe-nali che li utilizzano per spaventare edimpressionare e divertire amici e soda-li, generando apprensione tra i presentiin aree pubbliche, come giardini e piaz-ze. Purtroppo -aggiunge- l’aggressivitàdi un cane non è solo determinata dal-l’addestramento o educazione ricevuta,ma è un vero e proprio fattore geneticosul quale l’uomo non può in alcun mo-do intervenire se non attraverso l’ado-zione - come già avviene nella maggiorparte dei paesi europei - di misure chemirino all’eliminazione graduale dal ter-ritorio italiano di tutte le razze caninepotenzialmente pericolose. Per questomotivo, il 5 maggio scorso ho presenta-to, in qualità di primo firmatario, un di-segno di legge che vieta l’allevamento,la produzione, l’importazione, la vendi-ta e l’acquisto di specie di cani consi-derate come pericolose e obbliga chipossiede già queste razze a sterilizzarel’animale e a chiedere autorizzazioneper la detenzione dell’animale alla que-stura. L’unico intento di queste misureè quello di ridurre, attraverso una gra-duale estinzione delle razze pericolose,il rischio di aggressioni ad umani e ditutelare la sicurezza pubblica. Vi sonomolte razze, selezionate per le loro ca-ratteristiche di mansuetudine, fedeltàed intelligenza, che sapranno assolve-re, in piena sicurezza, la loro funzionedi compagni e d’affezione”.

ELIMINARE LE RAZZEPERICOLOSE

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Non possono essere intro-dotti in Italia animali vac-cinati nei confronti dellarabbia prima dei tre mesidi età, per i quali, nono-stante sia previsto dalle

specifiche indicazioni del prodotto immuniz-zante autorizzato utilizzato, non sia stato ef-fettuato il successivo intervento di richiamo e,qualora anche lo stesso sia stato realizzato,non siano trascorsi almeno 21 giorni dall’ulti-mazione del protocollo”. La precisazione èdella Direzione Generale della sanità animalee del farmaco veterinario che il 17 giugnoscorso ha trasmesso agli Assessorati alla sa-nità, UVAC, PIF e al centro di referenza nazio-

nale per la rabbia presso l’IZS di Padova, unanota di chiarimenti sulle modalità e sui tempidi vaccinazione nei confronti della rabbia neicuccioli degli animali da compagnia e dei ca-ni in particolare.

LE INDICAZIONI DELLA UELa Direzione ricorda una recente nota dellaCommissione Europea (D1HK (08) D/410843)in cui sono contenute indicazioni sulla possi-bilità di vaccinare i cuccioli in età inferiore aitre mesi ai fini della loro movimentazione. Inquesta nota, l’Esecutivo comunitario eviden-zia, inizialmente, come ogni Stato Membropossa accettare a determinate condizioni (de-finite nell’articolo 5, paragrafo 2, del regola-

mento CE 998/2003) anche cuccioli di età in-feriore ai tre mesi non vaccinati nei confrontidella rabbia. Non viene tuttavia esclusa ai finidella movimentazione la possibilità di potervaccinare cuccioli di età inferiore ai tre mesiqualora venga utilizzato, come già evidenzia-to dal Ministero della Salute (nota dell’8 feb-braio 2005) un vaccino specificamente auto-rizzato per tale intervento profilattico. LaCommissione richiama successivamente l’ar-ticolo 1 della decisione 2005/91/CE, in appli-cazione del quale la prima vaccinazione neiconfronti della rabbia può essere consideratavalida, ovviamente anche ai fini della movi-mentazione degli animali soltanto 21 giorni afar data del completamento del protocollovaccinale previsto dalle specifiche indicazionitecniche poste dal fabbricante del vaccino u-tilizzato.

PROTOCOLLO COMPLETOLa nota ministeriale precisa: “nel caso di ani-mali vaccinati prima dei tre mesi di età, la mo-vimentazione degli stessi può essere permes-sa soltanto 21 giorni a far data dall’ultimazio-ne del protocollo vaccinale previsto; ciò sta asignificare che per la movimentazione di taligiovani animali, qualora il fabbricante del vac-

cino autorizzato utilizzato abbia specificatonelle indicazioni tecniche del presidio immu-nizzante, la necessità di effettuare un richia-mo vaccinale nell’ambito della completa rea-lizzazione del protocollo riferito alla prima vac-cinazione, occorre che siano stati effettuati,sugli stessi, ambedue gli interventi profilattici(il primo e il successivo richiamo) e siano tra-scorsi, inoltre, almeno 21 giorni da completa-mento del protocollo”.

INFORMATIVA URGENTELa Direzione conclude invitando i destinataria predisporre con urgenza “apposita informa-tiva per le ASL e per i soggetti interessati aicommerci in questione, rilevando nel contem-po come, in caso di riscontro di irregolarità ri-spetto a quanto sopra richiamato, non pos-sano essere avviate le procedure previste dal-la direttiva 90/425/CE e dalla pertinente nor-mativa nazionale”.Il Ministero ha informato le autorità compe-tenti dei Paesi comunitari, “alle quali è statochiesto di fornire dettagliate informazioni cir-ca i vaccini autorizzati nei propri paesi, conparticolare riferimento alle specifiche indica-zioni tecniche, per l’impiego nei giovani ani-mali”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 26 | 20086 Attualità Sanità animale

La legge n. 244 del 2005 ha istituito presso il Dipartimento per la sanità pubblicaveterinaria, la nutrizione e la sicurezza alimentare del Ministero della salute, ilCentro nazionale di lotta ed emergenza contro le malattie animali. Ora con il De-

creto 7 marzo 2008, approdato alla Gazzetta Ufficiale il Ministero ha definito l’organiz-zazione e le funzioni del Centro. Gli obiettivi sono il potenziamento e la razionalizzazio-ne degli strumenti di lotta contro l’influenza aviaria, le malattie animali e le emergenzezoo-sanitarie, l’incremento delle attività di prevenzione, zooprofilassi e controllo sani-tario esercitato dal Ministero della salute.Il decreto del 7 marzo scorso definisce e programma per l’intero territorio nazionale gliobiettivi e le strategie del Centro e della relativa Unità di crisi. Presieduto dal Capo deldipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimen-ti del Ministero della salute, il Centro si articola in: a) Direzione strategica; b) Comitatotecnico-scientifico; c) Direzione operativa; d) Unità centrale di crisi. Il Centro si avvale di una Direzione strategica - che definisce gli obiettivi e le strategiedi prevenzione, controllo ed eradicazione delle malattie animali per l’intero territorionazionale, in collaborazione con i Servizi veterinari delle regioni e delle province auto-nome- e di un Comitato tecnico-scientifico che svolge funzioni consultive. La Direzioneoperativa è affidata all’Ufficio III della Direzione generale della sanità animale e del far-maco veterinario ed è diretta dal direttore di quest’ultimo. L’Unità centrale di crisi(U.C.C.) rappresenta il raccordo tecnico-operativo tra il Centro Nazionale e le analoghestrutture territoriali. In caso di insorgenza di malattie animali a carattere diffusivo econtagioso, di situazioni di rischio zoo-sanitario interne o internazionali, l’U.C.C. assi-cura le funzioni di indirizzo, coordinamento, verifica ispettiva e gestione degli interventie delle misure sanitarie sull’intero territorio nazionale, in particolare mediante: adozio-ne di misure sanitarie e di polizia veterinaria; acquisizione, stoccaggio e distribuzionedi sieri, vaccini e antigeni; coordinamento delle unità di crisi territoriali; definizione deicriteri per l’abbattimento preventivo degli allevamenti a rischio; effettuazione delle ve-rifiche sull’appropriatezza, sulla corretta applicazione e sull’efficacia delle misure e de-gli interventi di profilassi e di polizia veterinaria effettuati a livello territoriale; gestione,in collaborazione con i centri di referenza dei flussi informatici necessari al controllodell’emergenza. (GU n. 152 del 1-7-2008)

CENTRO NAZIONALE CONTRO LE MALATTIE ANIMALI

Rabbia, modalità d’ingresso in Italiadei cuccioli vaccinati Chiarimenti dal Ministero sulle modalità e sui tempi della vaccinazione antirabbica

L' Ente di Previdenza e Assistenza dei Veterinari assegnerà per l'anno scolastico2007/2008 e per l'anno accademico 2006/2007 complessivamente n. 184 sussidiper motivi di studio in favore dei figli di veterinari iscritti o pensionati per uno

stanziamento totale di 153 mila euro. Le borse di studio sono così suddivise: 99 per glianni intermedi di scuola superiore ( importo unitario di 500 euro), 32 per l'ultimo annodi scuola superiore (importo unitario di 750 euro) e 53 per i corsi di laurea ( importo uni-tario di 1.500 euro). Il bando è pubblicato al sito dell'ENPAV, insieme alla modulistica. Iltermine per l'invio della domanda scade improrogabilmente il 30 settembre di quest'an-no. Tutta la documentazione dovrà essere disponibile presso gli uffici dell'Ente entro il30 novembre. In considerazione dell'aspetto solidaristico che caratterizza tutte le pre-stazioni assistenziali a cui appartengono anche i sussidi per motivi di studio, l'Ente ri-corda che il Bando 2008 non ammette le domande degli studenti che hanno già usu-fruito del sussidio, per la stessa tipologia di studio, per l'anno precedente. In tal modosi vuole consentire l'accesso al beneficio da parte di un numero più esteso e diversifi-cato di studenti.(www.enpav.it)

DALL’ENPAV 184 BORSE DI STUDIO

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La Legge 264/1999 (Norme inmateria di accessi ai corsiuniversitari) - che stabilisceche l’accesso ad alcuni cor-si di laurea (fra cui quello inmedicina veterinaria) deve

essere programmato a livello nazionale -non viola le norme costituzionali né i princi-pi della convenzione europea dei diritti del-l’Uomo. Il Tribunale Amministrativo delTrentino ha respinto il ricorso di un parteci-pante al test per odontoiatria che non a-vendolo superato aveva chiesto di annulla-re gli atti. “Il diritto allo studio non può es-sere rifiutato a nessuno”, sosteneva il ricor-rente. Ma i giudici di Trento hanno dato unparere diverso. È manifestamente infondata la questioned’illegittimità costituzionale degli articoli 1,2 e 3 della legge 2 agosto 1999 numero264, per contrasto con l’articolo 117 dellaCostituzione e con l’articolo 2 del protocol-lo addizionale della Convenzione europeaper la salvaguardia dei diritti dell’uomo, lad-dove stabilisce che “il diritto allo studio nonpuò essere rifiutato a nessuno”. Lo scruti-nio di legittimità costituzionale delle leggi

nazionali, deve sempre ispirarsi al ragione-vole bilanciamento tra il vincolo derivantedagli obblighi internazionali, quale impostodall’articolo 117, primo comma, della Co-stituzione, e la tutela degli interessi costitu-zionalmente protetti, contenuta in altri arti-coli della Costituzione. Le disposizioni cen-surate peraltro, attengono alla programma-zione degli accessi a taluni corsi di laurea,per i quali è stato reputato necessario fis-sare un “numero chiuso” di iscrizioni, ondegarantire standard formativi adeguati, inconformità anche a quanto stabilito dalledirettive comunitarie, con l’evidente intentodi contenere il numero degli studenti per ta-luni corsi di laurea ad alta specializzazione.Tali studenti, ove l’accesso fosse libera-mente concesso del tutto indipendente-mente anche dalle esistenti strutture tecni-che, non potrebbero usufruire di un ade-guato percorso formativo.

LE UNIVERSITÀLe Università non hanno alcuna autonomiain merito ai contenuti ed alle modalità di e-spletamento delle prove concorsuali perl’ammissione ai corsi di studio definiti dalla

laPROFESSIONE VETERINARIA 26 | 20088 Legale Leggi e sentenze

Università: il numero chiuso è lecitoIl numero programmato garantisce standard formativi adeguati di alta specializzazionee non viola la Costituzione Italiana

vigente normativa in materia di programma-zione nazionale. In particolare, i posti di-sponibili per sede, la tipologia delle proved’esame, i punti ed i criteri per l’elaborazio-ne della graduatoria finale non formano og-getto di potestà discrezionale da parte deisingoli Atenei, chiamati invece a risponderedelle eventuali violazioni concernenti gli a-dempimenti procedurali connessi al con-corso.

Le disposizioni urgenti per lo svi-luppo economicoe la semplificazio-

ne decretano la sop-pressione degli entipubblici non economici,ma con espressa esclu-sione degli ordini pro-fessionali. L’annunciataghigliottina del MinistroRoberto Calderoli ha ri-sparmiato la rappresen-tanza istituzionale delleprofessioni e indiretta-mente confermato ilruolo di ausiliari delloStato che è proprio degliordini. Il Decreto (GU n. 147 del 25-6-2008 - Suppl. Ordinario n.152) firmato

GLI ORDINI PROFESSIONALI NON SONO ENTI INUTILI

dai Ministri Tremonti, Scaiola, Brunetta,Sacconi e Calderoli al-l’articolo 26 taglia gli en-ti pubblici non economi-ci con una dotazione or-ganica inferiore alle 50unità, nonché quelli e-lencati dalla Finanziaria2008 (comma 636 del-l’articolo 2 della legge24 dicembre 2007, n.244) fra i quali alcuni i-stituiti per regio decreto.Ma il decreto, che puntaanche alla stabilizzazio-ne della finanza pubbli-ca, menziona l’espressa

“esclusione degli ordini professionali ele loro federazioni”.

Nel corso della discussione in aulaalla Camera - sul decreto-legge16 maggio 2008, n. 85, recante di-

sposizioni urgenti per l’adeguamentodelle strutture di Governo - il Governo,rappresentato dal Ministro Elio Vito, haaccolto la raccomandazione, contenutanell’ordine del giorno di Aurelio Misiti,capogruppo di Idv della CommissioneTrasporti e Telecomunicazioni della Ca-mera, in cui c’è l’impegno di riconsidera-re le strutture ministeriali e l’istituzionedel Ministero della Salute, così come au-spicato da ampi settori della maggioran-za e dalla intera opposizione. Ne dà noti-zia lo stesso Aurelio Misiti, che si è detto“soddisfatto dell’accoglienza dell’ordinedel giorno da parte dell’Esecutivo”. L’or-dine del giorno, firmato con l’On. Evan-gelisti, considera in premessa che “la sa-nità resta in Italia uno dei comparti piùcomplessi e delicati per diversi aspetti,in particolare per il fatto che il funziona-mento delle sue diverse aree e molteplicisettori ha una ricaduta immediata sullavita quotidiana dei cittadini, l’organizza-zione della sanità italiana è particolar-mente complessa ed articolata, le suecorrelazioni molteplici, il suo impiantogenerale è fondato su una correlazionecostante tra la dimensione pubblica equella privata, la sindacalizzazione delcomparto sanitario è elevata e diversifi-cata, la professionalizzazione elevata eanche questa estremamente diversifica-ta, l’indotto del comparto nel suo insie-me appare evidentemente enorme. Ap-pare necessario - conclude l’ordine delgiorno - focalizzare rispetto alla sanitàresponsabilità e poteri di intervento e de-cisione precisi e facilmente individuabi-li”. Il ripristino del Ministero della Saluteera stato chiesto anche in Senato con unordine del giorno bipartisan accolto dalGoverno. Il decreto di ristrutturazionedell’Esecutivo passa tuttavia per la se-conda volta in Parlamento, nella formu-lazione che prevede l’assorbimento dellaSalute entro le funzioni del superminste-ro del Welfare.

LA SANITÀ MERITA UN MINISTERO

LE REGIONISul coinvolgimento della Conferenza Stato- Regioni nell’ambito della procedura per laprogrammazione dell’offerta potenziale, ilTribunale osserva che, dopo l’entrata in vi-gore delle norme del nuovo titolo V dellaCostituzione, il ricorso all’istituto dell’accor-do tra lo Stato e gli Enti regionali dotati diautonomia ordinaria e speciale ha subito unnotevole incremento - peraltro, in ciò favo-rito dalle numerose pronunce della Cortecostituzionale volte a contemperare, attra-verso il ridetto istituto, un equo riparto dellecompetenze legislative soprattutto nell’am-bito delle materie collidenti - per la accre-sciuta complessità del riparto costituziona-le di esse avvenuto con il passaggio dellapotestà legislativa in via generale e residua-le alle Regioni e contestuale delimitazionedelle concorrenti materie di competenzadello Stato. (Tribunale Regionale di Giustizia Ammini-strativa Del Trentino - Trento - 11 giugno2008 numero 145) ■

R ispondendo ad una interrogazio-ne parlamentare sui test trucca-ti per l’ammissione alle facoltà a

numero chiuso, il Ministro per i rappor-ti con il Parlamento Elio Vito ha annun-ciato che “per l'anno in corso si è prov-veduto a variare integralmente la com-posizione della commissione di nomi-na ministeriale che predispone le pro-ve per l'accesso alle facoltà di medici-na e chirurgia, odontoiatria e veterina-ria”. Il 2 luglio, in Assemblea, Vito haanche aggiunto che “è intenzione delMinistro dell'istruzione, dell'universitàe della ricerca, onorevole MariastellaGelmini, di far compiere una verifica ri-guardo alle tipologie dei test, per ren-derli congruenti col tipo di percorso u-niversitario a cui la selezione dà acces-so”. L’interrogazione richiamava unarecente sentenza del TAR del Lazio cheha annullato i test di medicina e chirur-gia che si sono svolti il 4 settembrescorso, test “peraltro, assurti agli ono-ri della cronaca per gravissime irrego-larità”. Il Ministro ha assicurato che“per il futuro gli studenti devono riac-quistare la certezza della correttezzadelle prove a cui vengono sottoposti”.

VITO: PIÙ RIGORE SUI TEST

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di GIORGIO NERI

In realtà il quadro normativo noncambia - peraltro il Garante dellaPrivacy, Francesco Pizzetti (foto)non ne avrebbe il potere - per cui,tranne in un caso, nel provvedi-mento non c'è alcuna modifica, ma

solo specifiche e regolamentazioni in direzio-ne semplificativa delle norme esistenti. Il Ga-rante specifica più o meno ciò che io vado di-cendo da tempo (per esempio io ho da anniaffisso la mia informativa negli ambulatori, esu ogni mia fattura compare la dicitura "I vo-stri dati sono da noi trattati esclusivamentein esecuzione di obblighi di legge o per a-dempimenti contrattuali intercorrenti con l'in-teressato e ai sensi del D.Leg. 196/2003, co-sì come riportato nell'informativa esposta neinostri ambulatori e di cui vi preghiamo diprendere visione". E veniamo alle semplifica-zioni.Il Garante consente, nel caso in cui i dati del-l’interessato siano utilizzati solo per fini am-ministrativi e contabili, l’utilizzo di informati-ve sintetiche in termini discorsivi. Il titolaredel trattamento dunque può evitare di reci-tare oralmente o di sottoporre per iscritto ilmodulo di informativa contenente tutti i pun-ti previsti nell’art. 13, il che è spesso contro-producente soprattutto per l’interessato,che non capisce o non ha interesse per leinformazioni che gli vengono rese. L’informa-tiva sintetica rappresenta praticamenteun’avvertenza che rimanda ad un’informati-va più completa, contenente cioè tutti i datirichiesti dalla legge, che il titolare dovrà ob-bligatoriamente rendere accessibile agevol-mente e senza oneri per l’interessato, e chel’interessato potrà consultare se lo riterràopportuno. Ecco allora che il veterinario po-

trà inserire l’informativa sintetica in calce allefatture, alle ricette, alle certificazioni, ai bi-glietti da visita e ad ogni cartaceo che vieneusualmente consegnato al cliente; oppurepotrà affiggerla in bacheca o riportarla sullepubblicità effettuate. Come detto, l’informa-tiva sintetica rimanda poi a quella completa,che dovrà essere resa disponibile con qua-lunque mezzo che sia di facile e gratuito ac-cesso all’interessato.Alla lettera h) del punto 1 (è opportuno chel'informativa più articolata sia basata su unoschema tendenzialmente uniforme per il set-tore di attività del titolare del trattamento), ilGarante auspica che ogni categoria (nel te-sto si parla genericamente di settore di atti-vità, ma nel nostro caso mi discosterei daquesta definizione per le enormi differenzeesistenti in materia di trattamento dei datipersonali, tra medico e veterinario) elaboriun modello di informativa le cui caratteristi-che siano aderenti all’attività svolta, in modoche poi ogni titolare del trattamento possamodificarla secondo la sua situazione per-sonale. È un po’ quello che noi abbiamo giàfatto nel manuale sulla privacy. In questo ca-so il Garante individua nelle “associazioniprofessionali” i soggetti idonei ad elaborarelo schema. Il Garante poi invita tutti i titolari del tratta-mento pubblici e privati a non chiedere ilconsenso degli interessati quando il tratta-mento dei dati è svolto esclusivamente percorrenti finalità amministrative e contabili,nonché quando i dati provengono da pub-blici registri ed elenchi pubblici conoscibili dachiunque, o sono relativi allo svolgimento diattività economiche o sono trattati da unsoggetto pubblico. Anche qui non si diceniente di nuovo ma ci si limita ad evidenziareche, nonostante il Codice della Privacy sia

chiaro nell’elencare i casi in cui deve esserechiesto il consenso dell’interessato, moltis-simi titolari del trattamento probabilmenteper la filosofia che abbondando non si sba-glia mai, chiedono il consenso degli interes-sati (con ulteriore aggravio di oneri burocra-tici sia per il titolare che per l’interessato) an-che quando non è richiesto, come nei casisopra esposti, che sono quelli che ricorronopiù frequentemente. A questo propositoperò è anche giusto autoincensarci un po’:noi è una vita che lo diciamo, elencando ipochi casi in cui il veterinario è tenuto a ri-chiedere il consenso. E sono convinto chenoi veterinari l’avessimo già capita, almenoa giudicare dalle poche richieste in argo-mento che mi arrivano per e-mail o ai con-vegni. Un altro punto molto interessante per noi èl’eliminazione di uno dei pochi casi in cui ilveterinario era tenuto a chiedere il consensoai propri clienti: l’attività di mailing. Il veteri-nario potrà utilizzare i dati dei propri clienti (esolo di questi) per attività di mailing per po-sta cartacea o elettronica, e non attraversole sue utenze telefoniche, senza chiederne ilconsenso. In questo caso dovrà, all’atto del-l’acquisizione dei dati e in occasione di ognicomunicazione, informare l’interessato dellapossibilità di opporsi all’invio dei messaggi.Rimane il dubbio circa la possibilità di utiliz-zare i dati dei clienti già archiviati senza chegli stessi siano stati informati del diritto diopposizione; a mio avviso in questo caso idati non possono essere utilizzati senzaconsenso, stante il fatto che la tutela dei di-ritti dell’interessato deve essere preventivaall’utilizzo dei dati, e a riprova di ciò il Garan-te prevede che l’informazione debba essereresa “al momento della raccolta dei dati e inoccasione dell’invio di ogni comunicazione”(in caso contrario sarebbe scritto “o”).C’è infine da segnalare un altro interessan-tissimo punto che non è presente nel prov-vedimento pubblicato sulla GU ma che hotratto dalla versione pubblicata sul sito delGarante: “Il Garante può individuare conproprio provvedimento modalità semplificatein ordine all'adozione delle misure minime dicui al comma 1, con riferimento ai tratta-menti effettuati per correnti finalità ammini-strative e contabili, in particolare presso pic-cole e medie imprese, liberi professionisti eartigiani". Si riscontra cioè la necessità diprevedere modalità semplificate anche perle misure minime di sicurezza (che coinvol-gono tutti i veterinari) e per il DPS (che ge-neralmente il veterinario non deve redigere).Ma per poter disporre le semplificazioni ènecessaria una modifica del Codice checonsenta al Garante di farlo. Per cui ad oggic’è la buona volontà mentre per quanto ri-guarda la possibilità… Chi vivrà vedrà.Per intanto possiamo consolarci con l’arti-colo 29 del Decreto per lo sviluppo econo-mico del 25 giugno scorso. Sono previstimeno adempimenti per i soggetti che tratta-no con strumenti elettronici solo dati perso-nali non sensibili e l’unico dato sensibile è lostato di salute dei dipendenti, senza indica-zione della diagnosi. Anziché tenere un ag-giornato documento programmatico per lasicurezza, potranno autocertificare la loro si-

tuazione. Entro due mesi dall’entrata in vigo-re della legge di conversione del decreto, èprevista l’adozione con decreto di modalitàsemplificate di redazione del documentoprogrammatico per la sicurezza ai fini ammi-nistrativi e contabili: se il decreto non vieneemanato per tempo, anche in questi casibasta l’autocertificazione. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 26 | 200810 Attualità Dati personali

Privacy più semplice per i liberi professionistiIl Garante accoglie una diffusa esigenza di semplificazione e riduce gliobblighi su informativa e consenso. Ma il quadro normativo non cambia

Adempimenti superflui, approcciburocratici, inutili ripetizioni, co-sti ed oneri eccessivi. Il Garante

della privacy, accogliendo le critiche a-vanzate da più categorie, ha messo apunto un pacchetto di misure tese asemplificare il trattamento dei dati per-sonali (non sensibili e non giudiziari) an-che da parte dei liberi professionisti.Quando non è in gioco il dato personaledi salute, di credo politico o religioso, néil dato giudiziario del cliente o del sog-getto terzo, il Garante ammette unainformativa sul trattamento dei dati e unconsenso al loro utilizzo meno bizantini.L'informativa può essere unica per ilcomplesso dei trattamenti, breve e chia-ra, con la possibilità di rinviare a detta-gliate spiegazioni in bacheca per la clien-tela o in Internet.. L'interessato insommadeve capire una volta per tutte e conchiarezza che utilizzo si farà dei suoi datisenza essere tediato da moduli sotto iquali mettere una firma svogliata e infa-stidita. Per questo la prima modalitàinformativa può essere anche orale,mentre se si preferisce la modalità scrit-ta si può inserirle nel materiale cartaceoo nella corrispondenza che si impieganogià ordinariamente, per finalità ammini-strative e contabili. Il Garante propone unfac simile dell'informativa.Per quanto riguarda il consenso al trat-tamento dei dati, il Garante ha ribadito icasi in cui se ne può fare addirittura ameno: niente consenso al cliente acqui-sito, destinatario di comunicazioni, an-che di natura pubblicitaria, purché si uti-lizzi lo strumento della posta elettronicase il cliente l'ha fornita o della posta or-dinaria. Il telefono invece resta assoluta-mente previo consenso, perché troppoinvasivo. Con la collaborazione delle Ca-mere di Commercio il Garante distribuiràun kit informativo comprensivo di un CDRom di pronto utilizzo. Sarà interessantevedere se il kit apporterà ulteriori novitàoppure si limiterà a spiegare ulterior-mente come deve essere redattaun’informativa

ACCOLTE LE CRITICHE

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La gestione economica della vostra clinica veterinaria (7a parte)Appendice: alcuni concetti economici centrali

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IIL'editore dell'opera originale inglese e l'e-ditore italiano non si assumono, in base al-le vigenti norme, alcuna responsabilità perdanni e/o lesioni a cose o persone comerisultato di qualsiasi affermazione diffama-toria vera o presunta, violazione dei dirittidi proprietà intellettuale o di privacy, dura-ta di prodotti, se derivanti da negligenza oaltro, o da ogni altro uso di idee, istruzioniprocedure, prodotti e metodi contenutinell'articolo.

©Elsevier, Ltd 2008 Jevring-Back Mana-ging a veterinary practice, 2 ed., W.B.Saunders. All rights reserved.Traduzione di Maurizio Garetto

Tabella 3.2 Due cliniche con lo stesso risultato/profitto ottengono una redditivitàdifferente a causa della diversità della quota di capitale investita nella clinica

Conto del reddito Clinica 1 Clinica 2Entrate 90 9Costi -85 -4Risultato/profitto 5 5Capitale investito 100 50Redditività 5% 10%

www.anmvioggi.itAGGIORNAMENTO PROFESSIONALE A CURA DI HILL'S PET NUTRITIONVeterinaria On Line

laPROFESSIONE VETERINARIA 26 | 200812 Practice Management Determinazione del costo

di CAROLINE JEVRING-BACK

Lo scopo di questa appendi-ce è quello di rinfrescare laconoscenza di alcuni con-cetti economici centraliche coloro che hanno la re-sponsabilità della gestione

di una clinica veterinaria devono conoscere epadroneggiare. A coloro che desiderasseroottenere una spiegazione approfondita di que-sti concetti suggeriamo di rivolgersi alla lette-ratura professionale in campo economico.

1. LA BASE FONDAMENTALE:ENTRATE - COSTI = RISULTATO

La misura fondamentale e più importante di qual-siasi attività di impresa è naturalmente data da

entrate - costi = risultato.

Per quanto questa relazione possa sembrareovvia, ci si permetta di esprimere in modo e-splicito il fatto più fondamentale che si puòdedurre da essa. Riguarda il modo in cui il ri-sultato di una clinica può essere migliorato:L’UNICO modo per migliorare il risultato di u-na clinica è quello di AUMENTARE le entrateo DIMINUIRE i costi.Un’altra importante caratteristica di questi treconcetti è che sono periodizzati. L’implicazionedella periodizzazione è che qualsiasi voce di en-trata e di costo deve essere associata ad unospecifico periodo di tempo. La più comune u-nità temporale utilizzata a questo scopo è il me-se civile. Il concetto di periodizzazione dei costie delle entrate è rilevante soprattutto quandoparliamo di deprezzamento degli investimenti equando una clinica paga un grosso debito do-vuto ad un fornitore. Esemplifichiamo il concet-to di periodizzazione con il deprezzamento di u-na macchina, ad es. un’apparecchiatura radio-grafica. Supponiamo che una clinica investa inuno strumento di questo tipo il cui prezzo è di200.000 euro. La clinica paga quindi 200.000euro per l’apparecchiatura il 1° gennaio 2006.Se non venisse effettuata alcuna periodizzazio-ne, nella contabilità annuale del 2006 il risultatosarebbe allora influenzato negativamente da uncosto extra che ammonta a 200.000 euro. Contutta probabilità, ciò avrebbe un impatto forte-mente negativo sul risultato della clinica veteri-naria per quell’anno. Il risultato del 2006 verreb-be macroscopicamente sottostimato.Inoltre, sarà possibile utilizzare l’apparecchiaturaradiografica per un periodo minimo di altri 4 an-ni. Tuttavia, se la macchina è già stata deprez-zata fino a zero, la clinica non andrà incontro adalcun ulteriore costo per l’impiego di questa ap-parecchiatura nell’arco degli altri 4 anni succes-sivi. I risultati per il periodo 2007-2010 sarannoquindi macroscopicamente sovrastimati. Diconseguenza, il costo dell’apparecchiatura de-ve essere periodizzato per 5 anni: 200.000 eu-ro/5 = 40.000 euro all’anno. Il costo effettivo an-nuale sarà quindi di 40.000 euro. Esistono dueimportanti implicazioni di questo fatto:• Dovete pagare 200.000 euro al 1° gennaio

2006, il che avrà un impatto sui vostri benidi cassa e di liquidità

• Il costo effettivo per questo anno sarà sol-tanto di 40.000 euro, il che va bene a se-conda delle dimensioni delle vostre entrate.

2. RISULTATO CONTROREDDITIVITÀ

Il risultato di una clinica veterinaria è il profittoo la perdita in termini assoluti. Il profitto effet-tivo della clinica veterinaria può essere con-frontato con la quota di interesse pagata dal-la banca su un conto di deposito. La quota diinteresse che viene pagata si ottiene calco-lando un tasso di interesse sulla quota depo-sitata sul conto (se volete confrontare l’inte-resse che ottenete dalla vostra banca attuale,potete paragonare molto facilmente il tassodi interesse fra varie banche). Lo stesso ragionamento si applica al risultatoed alla redditività in una compagnia. Dobbia-mo semplicemente trovare il dato del capitaleinvestito nella clinica veterinaria (paragonabilealla quota depositata sul vostro conto). Si puòquindi fare un confronto simile a quello mo-strato nella Tabella 3.2.In questo particolare esempio, due compa-gnie con lo stesso risultato/profitto ottengonouna redditività differente a causa della diversaquota di capitale investita nella clinica. Il pun-to è che, mentre si migliora il risultato ed ilprofitto nella maggior parte dei casi è positi-vo, è sempre importante tenere traccia dellaquantità di capitale investito e stabilire se stiasimultaneamente aumentando.

3. ALCUNI TERMINICHE POSSONO ESSERE MOTIVODI CONFUSIONE IN ECONOMIA

In economia tradizionale, esistono tre coppiedi termini piuttosto simili che sono pratica-mente sempre causa di confusione fra i noneconomisti:• Entrate e uscite • Pagamento ed esborso• Reddito e costi

Nella maggior parte delle conversazioni quoti-diane questi termini vengono utilizzati in modiintercambiabili e come termini con uguale signi-ficato. In economia professionale, invece, sononettamente differenti. Vengono utilizzati per de-scrivere eventi diversi associati ad una venditao ad un acquisto - in particolare quando si veri-ficano in differenti momenti di tempo. Immagi-nate una situazione in cui entrate in una libreria,comprate un libro e lo pagate mentre state u-scendo dal negozio. Il momento in cui decidetedi acquistare un libro è quello dell’uscita. Quan-do pagate il libro si ha l’esborso. Infine, potetepensare che il costo del libro non inizi fino a chenon incominciate a leggerlo (consumarlo).

4. COSTI VARIABILI E FISSII costi sono sempre costi e ridurli è sempre unmodo importante per migliorare il risultato dellaclinica veterinaria. Tuttavia, ai fini analitici pos-

siamo dividerli in variabili e fissi. Sul lunghissimoperiodo tutti i costi sono variabili, dal momentoche possiamo aumentarli o diminuirli. Nel breveperiodo, ad esempio su base giornaliera, setti-manale o persino mensile, la maggior parte diquelli che si verificano all’interno di una clinicaveterinaria può essere considerata fissa.Ad esempio, il costo delle persone impiegatea tempo indeterminato non può venire ridottofino al termine del periodo di preavviso - chespesso può variare da 1 fino a 4-6 mesi. D’al-tro canto, se è presente del personale utiliz-zato su base oraria, il costo di questi opera-tori può venire considerato variabile, perchépossiamo ridurlo con un’ora di preavviso.Una delle difficoltà nella gestione di una clini-ca veterinaria è sfortunatamente che la mag-gior parte dei costi può essere consideratafissa. L’implicazione è che per la gestione diquesto tipo di struttura è importante formula-re delle prognosi sulle future aspettative di en-trate - come minimo, con un orizzonte tem-porale futuro di 2-3 mesi. Ciò allo scopo diriuscire ad adottare misure volte ad aumenta-re/diminuire in tempo le risorse fisse.

5. DETERMINAZIONE DEL COSTOE DEL PREZZO DEI PRODOTTI

Il metodo tradizionale per stabilire un prezzoper un servizio da voi offerto alla vostra clien-tela si basa su tre passi di base:• Identificare e calcolare tutti i costi diretti• Identificare e calcolare tutti i costi indiretti• Ripartire tutti i costi indiretti al servizio

Costi direttiI costi diretti sono quelli di tutte le risorse chesono direttamente coinvolte nella produzionedel servizio, ad es. personale impiegato e far-maci e materiali utilizzati. Per calcolare tutti icosti diretti per un servizio dovete trovare ilcosto dei farmaci e dei materiali impiegati.Il costo del personale coinvolto viene calcolatomisurando il tempo in cui questi operatori sonoimpegnati per produrre il servizio - che potrebbeessere misurato in minuti. Si badi che è neces-sario fare attenzione a valutare questo periododi tempo. Dovete trovare il valore attuale e reali-stico del tempo addebitabile per ciascun singo-lo veterinario - una percentuale comunementevalida nella pratica oscilla fra il 55% ed il 75% deltempo lavorativo degli operatori. A questo pun-to, dovete calcolare il costo di queste persone -ricalcolare il costo mensile trasformandolo in uncosto per minuto. Poi dovete moltiplicare il co-sto per minuto per il numero di minuti ed ag-giungere questo valore a quello dei farmaci e deimateriali. Questo sarà il costo diretto.

Identificare e calcolare tutti i costi indirettiSuccessivamente, occorre identificare tutte le

risorse che vengono indirettamente coinvoltenella produzione del servizio, ad es., personaleamministrativo, apparecchiature e locali. Biso-gna trovare il costo annuale di queste risorse.

Ripartire tutti i costi indiretti al servizioOra, disponiamo di tutti i costi annuali delle ri-sorse indirette necessarie per produrre il servi-zio. La parte difficile a questo punto consistenell’identificare un modo per ripartire una partedi tutti i costi indiretti a questo particolare servi-zio. Se c’è un tipo di apparecchiatura utilizzatosoltanto per una particolare operazione, dob-biamo stimare il numero totale di operazioni checi aspettiamo di compiere durante un anno. Seè 50, dobbiamo semplicemente dividere il co-sto dell’apparecchiatura per 50 ed aggiungerequesta quota agli altri costi indiretti.Infine, aggiungiamo il costo diretto a quello in-diretto. Ora abbiamo una stima del costo diproduzione del servizio. Successivamente,dobbiamo aggiungere un profitto (ad es., il 10%del costo di produzione) a questo costo, al finedi calcolare il prezzo del servizio per i clienti.Quando giungiamo così ad un prezzo, dob-biamo confrontare quest’ultimo con quello dimercato. Se è più elevato del prezzo “medio”possiamo modificarlo nei seguenti modi:• Vendere il servizio ad un prezzo più elevato

di quello di mercato - può darsi che abbia-te una marca migliore

• Abbassare il prezzo calcolato fino a quello dimercato - accettare di vendere questo ser-vizio sul mercato con una leggera perdita

• Esaminare ed analizzare il prezzo per tro-vare se sia possibile o meno produrre il ser-vizio ad un costo inferiore

• Decidere di non produrre e vendere questoservizio.

Generalmente, è più facile stabilire i prezzi peri servizi con un’elevata percentuale di costi di-retti. Dovete quindi sforzarvi, dopo aver iden-tificato questi ultimi, di ottenere un costo diproduzione corretto. ■

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 26

laPROFESSIONE VETERINARIA 26 | 2008 Eventi Veterinari 13

DELEGAZIONE REGIONALE EMILIA E ROMAGNARUOLO DELLA FISIOTERAPIA NELLA CORRETTA GESTIONE

DEL PAZIENTE AFFETTO DA ERNIE DISCALI Bologna, 7 Settembre 2008

Società federata ANMVI

RELATORILudovica Dragone

OBIETTIVIL'obiettivo del seminario è far capire l'im-portanza della gestione corretta e comple-ta del paziente affetto da ernia discale do-po la chirurgia decompressiva e, di conse-guenza, dare le linee guida per un post o-peratorio ottimale. Insegnare a rispettare itempi di recupero fisiologici e sfruttare lapossibilità di accelerare la ripresa funzio-nale utilizzando specifiche metodiche riabi-litative.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e

verifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed i-nizio dei lavori

9.30 Ruolo della fisioterapia nel post o-peratorio del paziente affetto da er-nia discale - Parte 1

11.00 Pausa11.30 Ruolo della fisioterapia nel post o-

peratorio del paziente affetto da er-nia discale - Parte 2

13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi: Fisioterapia in

soggetti con ernie discali T3 - L3

15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi: Fisioterapia in

soggetti con ernie discali cervicali olombosacrali

17.00 Test di valutazione dell'apprendi-mento e discussione finale

17.30 Consegna degli attestati di parteci-pazione e termine della giornata

PARTECIPAZIONEL'incontro è libero e gratuito per tutti i sociSCIVAC in regola con la quota associativaper il 2008, senza obbligo di preiscrizione.

SEDEBologna - Jolly Hotel Via Villanova 29/8 -Castenaso tel 051/604311

PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani tel0372/40.35.06 oppure [email protected], o consulatre il sito www.scivac.it

3 CREDITI

CORSO REGIONALECORSO REGIONALE BASE DI ORTOPEDIA TRAUMATOLOGICA

Ragusa, 5-7 Settembre 2008

RELATORIGildo Baroni, Med vet, PHD, RovigoPier Mario Piga, Med Vet Torino

OBIETTIVIFornire ai partecipanti il bagaglio di nozioniteorico-pratiche di base necessario per af-frontare il trauma scheletrico appendicolarenella pratica quotidiana per poter poi ap-profondire con corsi più specifici i temi pro-posti dal corso. Nella prima parte si affronta-no i temi riguardanti la biomeccanica, laclassificazione e la guarigione delle fratturee vengono illustrati gli strumentari e gli im-pianti ortopedici, fornendo i principi per l'uti-lizzazione corretta degli stessi nella trauma-tologia del cane e del gatto. Nella secondaparte vengono fornite le linee guida per ilcorretto trattamento delle fratture semplici dipiù comune riscontro nella pratica clinicache coinvolgono le ossa lunghe. L'apprendi-mento di quanto esposto nelle lezioni fron-tali viene esemplificato attraverso esercita-zioni pratiche di riduzione e fissazione difratture articolari e di ossa lunghe.

QUOTA DI PARTECIPAZIONESoci SCIVAC: € 400,00 + IVA 20%Non Soci: € 550,00 + IVA 20%

SCADENZA PRE-ISCRIZIONI8 Agosto 2008

PARTECIPANTICorso a numero chiuso - 30 partecipanti

SEDEIzs di Ragusa

PER INFORMAZIONI Per maggiori informazioni o per richiederela scheda d'iscrizione contattare: MonicaBorghisani tel 0372/40.35.06 oppure [email protected], o consultare il sitowww.scivac.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

Società federata ANMVI

Per tutte le iniziative organizzate da AIVEMP, ANMVI,FSA, SCIVAC, SIVAE, SIVAL, SIVAR e SIVE viene ri-chiesto l’accreditamento presso il Ministero della Salu-

te ai fini del programma ECM (Educazione Continua in Medicina). Per la normativaprevista consultare il sito del Ministero della Sanità all’indirizzo http://ecm.sanita.it/.

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACPer informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected] - www.scivac.it

CORSI PRATICI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

organizzato daEdizioni Veterinarie E.V. srl

certificata ISO 9001:2000

GLAUCOMA, UVEA, LENTE, ANIMALIESOTICI E FARMACOLOGIA

(2a Parte del 2° Itinerario didattico di Oftalmologia)Cremona, 3/5 Dicembre 2008

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREAdolfo Guandalini, Med Vet, Dipl ECVO, Dott. Ric. Oft Vet,

Roma

RELATORIAlberto Crotti, Med Vet, GenovaNunzio D’Anna, Med Vet, Roma

Cristina Giordano, Med Vet, TorinoAdolfo Guandalini, Med Vet, Dipl ECVO, Dott. Ric. Oft Vet,

RomaRosangela Odore, Med Vet, Cuneo

Claudio Peruccio, Med Vet, Dipl ECVO, Torino

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20%

Non soci: € 750,00 + IVA 20%

DIAGNOSTICA PER IMMAGINIAVANZATA DEL MUSCOLOSCHELETRICO(8a Parte dell’Itinerario didattico di Diagnostica per Immagini)

Cremona, 11/13 Dicembre 2008Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREMassimo Vignoli, Med Vet, Spec Rad Vet, Bologna

RELATORIMassimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme

(PT)Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI,

BolognaGiliola Spattini, Med Vet, Reggio Emilia

Aldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, CremonaMassimo Vignoli, Med Vet, Spec Rad Vet, Bologna

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20%

Non soci: € 750,00 + IVA 20%

MEDICINA D’URGENZACremona, 15/19 Dicembre 2008

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREDaniel L. Chan, DVM, Dipl ACVECC, Dipl ACVN, MRCVS,

Londra (UK)

RESPONSABILE LOCALEFabio Viganò, Med Vet, Milano

RELATORIMarco Bertoli, Med Vet, RomaPaolo Gaglio, Med Vet, Roma

Fabio Viganò, Med Vet, Milano

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 750,00 + IVA 20%

Non soci: € 900,00 + IVA 20%

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 26

organizzato daEdizioni Veterinarie E.V. srl

certificata ISO 9001:2000

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

Richiesto accreditamento

60° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC

DECISIONI ED ERRORI IN MEDICINA VETERINARIA:da convinzioni e aneddoti alle evidenze

PERUGIA, CENTRO CONGRESSI QUATTROTORRI, 24-26 OTTOBRE 2008

DECISIONI ED ERRORI IN MEDICINA VETERINARIA:da convinzioni e aneddoti alle evidenze

INFORMAZIONI: Segreteria SCIVAC - Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 - 26100 CremonaTel. 0372 403504 - 460440 - Fax 0372 457091 E-mail: [email protected] www.scivac.it

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 26

di RALF S. MUELLERProfessore, Dott. Med. Vet., Dipl ACVD,

FACVSc, Dipl ECVD

di ERIC GUAGUÈREDott. Vet., Dipl ECVD, DESV DV

La terapia topica raramenterappresenta l’unica terapianecessaria e più frequente-mente viene utilizzata in as-sociazione con una terapiaantimicrobica sistemica. Gli

agenti antimicrobici vengono applicati sullacute con diverse formulazioni: shampoo, gel,creme, pomate e spugnature. In generale, glishampoo sono i prodotti maggiormente utiliz-zati, perché le lesioni della piodermite sonospesso diffuse a tutto il corpo, perché il pelofitto dei cani rende difficile l’applicazione di al-tri prodotti topici direttamente sulla superficiecutanea e infine perché i cani tendono a lec-care i prodotti topici. Tuttavia, le creme e lepomate possono risultare utili in caso di pio-dermite localizzata. È importante ricordare chepuò essere necessario un trattamento di setti-mane o mesi per ripristinare la normale salutedella pelle.

AGENTI ANTIBATTERICIClorexidinaLa clorexidina è l’antisettico più frequente-mente utilizzato in dermatologia veterinaria. Èun antisettico biguanidinico di sintesi con am-pia attività antibatterica e antifungina. È effica-ce contro la maggior parte dei batteri Grampositivi e Gram negativi, con la possibile ec-cezione di Pseudomonas e Serratia. Unisceun rapido effetto ad un’attività residua ottima-le di almeno 24 ore.Gli effetti indesiderati sono minimi. La clorexi-dina non è irritante né tossica e causa rara-mente reazioni di ipersensibilità.Gli shampoo contenenti 2-4% di clorexidinasono utili negli animali con proliferazione ec-cessiva di Malassezia e come terapia coadiu-vante insieme alla terapia antibiotica per lapiodermite superficiale (impetigine, follicolite,sovracrescita batterica) e per la piodermiteprofonda (acne, foruncolosi, cellulite). Alcunishampoo contengono clorexidina in associa-zione a miconazolo o chetoconazolo. Questishampoo sono indicati per il trattamento dellaproliferazione eccessiva di batteri e di Malas-sezia. Gli shampoo alla clorexidina vengono i-nizialmente usati due o tre volte alla settima-na, riducendo in seguito la frequenza in baseal miglioramento clinico. Le lozioni a base diclorexidina sono indicate per l’applicazionegiornaliera in caso di intertrigine.

Benzoil perossidoIl benzoil perossido è un agente antibattericoestremamente efficace. È in grado di rilasciareossigeno nascente a livello cutaneo e i radicalibenzoil perossidrilici riescono a provocareun’alterazione della permeabilità o persino laframmentazione delle membrane batteriche. Ilbenzoil perossido ha inoltre un’azione chera-tolitica, antiprurito e sgrassante. In alcune for-mulazioni, in associazione con il benzoil pe-rossido viene aggiunto lo zolfo allo scopo diaumentare il suo effetto cheratolitico. Il benzoilperossido riduce l’attività delle ghiandole se-bacee. L’effetto antibatterico con una concen-trazione del 2,5-5% persiste per 48 ore, an-che in presenza di condizioni ottimali per la

proliferazione batterica.Effetti avversi indesiderati, come eritema, sec-chezza cutanea, dolore e prurito possono es-sere comuni. Come conseguenza della suaattività sgrassante, il benzoil perossido puòcausare secchezza della cute e, occasional-mente, irritazione, specialmente nei cani condermatite atopica. Il benzoil perossido vieneapplicato una o due volte alla settimana, ed ènecessario che la sua applicazione sia seguitada un bagno oleoso emolliente o che vengaalternato ad un prodotto meno essiccante. Ilbenzoil perossido è inoltre disponibile comegel al 5%, utilizzato nei casi di piodermite lo-calizzata, come ad esempio l’acne del mentoe la piodermite delle aree sottoposte a pres-sione.

Prodotti a base di iodioLo iodio è un agente con eccellenti proprietàbattericide e fungicide. Lo iodio povidone è uncomposto formato da iodio combinato conpirrolidone azotato. Lo iodio viene rilasciatolentamente nei tessuti e la sua attività non vie-ne inibita dalla presenza di detriti organici. L’ef-fetto dura 4-8 ore. Lo iodio povidone possie-de una lieve attività sgrassante. Lo iodio povi-done si presenta sotto forma di formulazioneliquida detergente al 2% e come shampoo. Lapolidrossidina all’1% (Xenodine) si è dimostra-ta maggiormente efficace contro i batteriGram negativi rispetto alle soluzioni di iodiopovidone.Gli effetti indesiderati associati all’utilizzo di io-dio comprendono irritazione (scroto, orecchioesterno), secchezza cutanea e colorazione dei

peli di colore chiaro.I prodotti a base di iodio vengono usati per lepiodermiti di superficie/superficiali e per laproliferazione eccessiva di batteri e di Malas-sezia.

Etil lattatoL’etil lattato è un agente antibatterico in gra-do di penetrare rapidamente all’interno deifollicoli piliferi e delle ghiandole sebacee, do-ve viene idrolizzato dalle lipasi batteriche adacido lattico ed etanolo. L’acido lattico liberoriduce il pH della cute, inibendo le lipasi bat-teriche e causando di conseguenza un effet-to batteriostatico. L’etanolo rende solubili igrassi e riduce la secrezione sebacea. L’iso-lamento di batteri patogeni in presenza di etillattato dimostra che questo shampoo è ingrado di promuovere la crescita batterica.Gli effetti avversi indesiderati compaiono rara-mente e includono eritema e prurito modera-ti. Gli shampoo a base di etil lattato ad unaconcentrazione del 10% vengono utilizzatiper le piodermiti di superficie e le piodermitisuperficiali.

FitosfingosinaLa fitosfingosina è una componente delle ce-ramidi e contribuisce alla coesione dello stratocorneo. Inoltre, la fitosfingosina è in grado di i-nibire la colonizzazione della cute e le infezionicausate principalmente da batteri Gram posi-tivi. La fitosfingosina viene aggiunta agli sham-poo antisettici e nelle lozioni a base di clorexi-dina, inochitiolo, acido salicilico, zolfo e Lipi-dure C. Questi shampoo sono utili in caso didifetti di cheratinizzazione con infezioni secon-darie.

Piroctone olaminaIl piroctone olamina è un composto dell’idros-sipiridone attualmente utilizzato nell’uomo pertrattare le malattie cutanee da Malassezia. Inmedicina veterinaria è stata dimostrata un’am-pia attività in vitro contro i principali agenti pa-togeni, compresi stafilococchi e lieviti.Il piroctone olamina (0,5%) viene aggiunto adiversi tipi di shampoo insieme all’ammoniolattato (10%). Uno studio recente ha confer-mato la sua efficacia in vivo nella riduzione deisintomi clinici e nel controllo della proliferazio-ne microbica associata a difetti della cherati-nizzazione nel cane.

TriclosanoIl triclosano è un agente battericida bifenolicocon un’azione contro gli stafilococchi resisten-ti alla meticillina nell’uomo, anche se sembraessere meno efficace nel cane rispetto al ben-zoil perossido come agente profilattico controlo Staphyloccus intermedius. Non è efficacecontro Pseudomonas spp.È disponibile uno shampoo antiseborroico allo0,5% contenente triclosano, acido salicilico ezolfo, efficace in presenza di difetti di cherati-nizzazione con infezioni secondarie.

MupirocinaLa mupirocina è un antibiotico con modalità diazione uniche. Alla concentrazione del 2% svi-luppa attività battericide entro 24- 48 ore con-tro la maggior parte dei batteri Gram positivi,in particolare contro Staphylococcus spp. Lasua attività contro i batteri Gram negativi è piùvariabile. Pseudomonas spp. è particolarmen-te resistente alla mupirocina. L’assorbimentoper via cutanea della pomata al 2% è piutto-

sto scarso. Nel cane è stato dimostrato cheper essere efficace la mupirocina deve restarea contatto con la cute per almeno 10 minuti. Gli effetti avversi indesiderati sono ridotti. Leindicazioni per l’uso comprendono gli ascessiinterdigitali ricorrenti, le piodermiti delle areesottoposte a pressione e l’acne del mento. Èconsigliabile applicare il prodotto due volte algiorno.

Altri antibioticiSono disponibili numerosi altri antibiotici effi-caci in forma topica. Le pomate contenentineomicina, bacitracina, polimixina B e/o acidofusidico sono quelle maggiormente utilizzate.Gli effetti avversi sono variabili. La neomicinapuò potenzialmente causare reazioni di iper-sensibilità di tipo allergico. Molte di queste for-mulazioni inoltre contengono glucocorticoidi ela loro indicazione è limitata principalmente al-le piodermatiti traumatiche, alla dermatite del-le pieghe cutanee e all’otite esterna.

Raccomandazioni generali per la terapia antibatterica topicaAl fine di ottenere l’effetto terapeutico deside-rato, gli agenti antibatterici devono rimanere acontatto della cute per il periodo di tempoconsigliato. Per la maggioranza dei prodottiviene suggerito un tempo di contatto di 5-10minuti. In particolare con le terapie in cui vieneutilizzato uno shampoo, è importante suggeri-re al proprietario di calcolare la durata del ba-gno dell’animale, in modo da assicurare uncontatto sufficientemente lungo per la terapia.Per idratare adeguatamente lo strato corneoè necessario usare lo shampoo per almeno10-15 minuti. Se il tempo di contatto è troppobreve e se i bagni sono troppo frequenti, pos-sono comparire disidratazione dello stratocorneo, secchezza cutanea e riduzione dellafunzione della barriera cutanea. Numerosi pro-blemi associati alla collaborazione del proprie-tario sono dovuti a istruzioni inadeguate ri-guardanti la terapia. È importante discutere inmodo chiaro tali istruzioni durante la visita, ol-tre a metterle per iscritto o a fornire al clientedei foglietti illustrativi appositamente preparati.Nei cani con pelo lungo o molto fitto che sonointeressati da piodermiti profonde e in alcunicasi di piodermiti superficiali, è necessario ra-dere il pelo prima di eseguire spugnature conacqua tiepida o immersioni in vasche con i-dromassaggio.Nel caso di utilizzo di shampoo antisettici soli-tamente sono necessari bagni con una fre-quenza di due o tre volte alla settimana, cheproseguono fino al controllo completo dell’in-fezione. La terapia antibatterica topica rappre-senta un importante ausilio alla gestione dellepiodermiti ricorrenti, sia superficiali cheprofonde. Se viene utilizzata a scopo profilatti-co, diventa uno strumento estremamente im-portante per riuscire a ridurre la gravità e la fre-quenza delle recidive dell’infezione. Nellamaggior parte dei casi di piodermite cronicaricorrente, gli shampoo antibatterici devonoessere usati almeno una volta alla settimana.Dopo l’applicazione dello shampoo è neces-sario risciacquare a fondo per evitare effetti in-desiderati, come ad esempio irritazione, erite-ma, prurito e desquamazione. La durata me-dia del risciacquo deve essere di 5-10 minuti.Il prossimo articolo di questa serie esamineràl’uso della terapia antimicrobica sistemica nel-la gestione delle malattie della cute e dei tes-suti molli. ■

Trattamento delle infezioni cutanee.Terapia antimicrobica topica

laPROFESSIONE VETERINARIA 26 | 2008 Dermatologia Focus 15

Prof. Dr. Ralf S. MuellerProfessor, Dr. med. vet., Dip. ACVD,

FACVSc, Dip. ECVD

Eric GuaguèreDoct. Vèt., Dip. ECVD, DESV DV

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 26

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Per malattie infettive emer-genti del bufalo possiamointendere quelle patologieche: a) vengono indivi-duate per la prima voltanella specie b) quelle che,

già note in altre zone del mondo, sono oggiriscontrate anche sul nostro territorio; c)quelle che, proprie di altre specie ruminanti,vengono diagnosticate anche nella bufalamediterranea. Ne ha parlato Giorgio Galiero(Istituto Zooprofilattico Sperimentale delMezzogiorno, Portici, NA) al 10° CongressoSIVAR (Cremona, 9-11 maggio 2008). Sononumerose le malattie infettive di natura bat-terica o virale che per una ragione o per l’al-tra, come sopra esposto, possono essere e-tichettate come emergenti. Alcune inizianoad essere particolarmente diffuse, altre cau-sano gravi patologie e spesso rappresenta-no un problema di Sanità Pubblica in quantoresponsabili di trasmissione all’uomo, tuttesono responsabili di gravi perdite economi-che per l’impresa zootecnica.

PATOLOGIE A CARICO DELLASFERA RIPRODUTTIVA

È indubbio che alcune malattie infettive cau-sa di infertilità ed interruzione della gravidan-za appaiono sempre più frequenti. Tra que-ste la leptospirosi, la coxiellosi, la clamidiosie l’infezione da virus BVD/MD rientrano nelnovero di quelle patologie che occorre sem-pre prendere in considerazione quando si re-gistrano aborti in azienda. Tra queste, la patologia sostenuta da virusBVD/MD è quella posta in evidenza più di re-cente. Pregressi studi sieroepidemiologici la-sciavano presupporre che l’infezione da talevirus fosse presente anche nella bufala, manon vi era alcuna prova di isolamento viralené che l’agente eziologico agisse attraverso icomplessi meccanismi patogenetici cono-sciuti nella bovina. Nostre indagini hannoconsentito di isolare il BVDV-1 genotipo b infeti bufalini espulsi da madri persistentemen-te infette ed hanno portato alla luce un pro-blema sanitario prima non noto in questaspecie animale. Nel complesso la diagnosidelle infezioni a carico dell’apparato riprodut-tivo non è mai agevole e il più delle volte sibasa sul ricorso alle più moderne tecniche didiagnostica biomolecolare.

FEBBRE CATARRALE MALIGNAGià nota in altre aree del mondo in varie spe-cie animali bufalo compreso, sinora era statadiagnosticata in Italia solo nei bovini. Gli a-genti eziologici sono due gamma herpesvi-rus: alcelaphine Herpesvirus-1 (AlHV-1) chesi trasmette dagli gnu a ruminanti selvatici eoccasionalmente a bovini, e ovine Herpesvi-rus-2 (OvHV-2). Recentemente è stato se-gnalato un focolaio nel Sud del nostro Paeseche ha causato la morte di più capi bufalini. La sintomatologia è associabile a quanto siriscontra nella specie bovina. I primi sintomiosservati sono disorientamento fino all’atas-sia, disoressia, febbre con temperatura di40,5°C. Gli animali presentano le lesioni tipi-che della forma “occhi-testa” della FCM,quali epifora, cheratite e iridociclite, cecità,scolo oculo-nasale, lacrimazione, lesionibuccali con scialorrea; possono comparireanche sintomi nervosi quali disorientamentoe depressione con testa appoggiata in posi-zione non fisiologica. Inoltre si osservano di-spnea grave e sintomi gastroenterici, decor-so rapido e morte in ottava giornata. L’infe-zione è causata dalla trasmissione del virusda ovini portatori. La diagnosi clinica è di so-spetto, occorre conferma di laboratorio. Il vi-rus non è coltivabile pertanto solitamente siricorre alla PCR.

ESCHERICHIA COLIVEROCITOTOSSICI

Gli E. coli enteroemorragici (EHEC) sono datempo noti patogeni sia per l’uomo che pergli animali. Nell’uomo sono responsabili digravi forme diarroiche che nel 5% dei casipossono determinare gravi complicazioni ne-gli anziani e nei bambini, tra cui la SindromeEmolitica Uremica (SEU).Questi microrganismi sono da tempo noti an-che quali responsabili di gravi patologie neo-natali del vitello bufalino. Il potere patogeno diquesti microrganismi è associato alla capa-cità di produrre fattori di virulenza. La princi-pale azione patogena del gruppo EHEC si e-splica tramite le verocitotossine (VT1 e VT2).Il sierotipo maggiormente coinvolto nella pa-tologia umana è l’E. coli O157, ma risultanoanche frequenti le infezioni da EHEC di siero-gruppo O26, O111, O103, O145. Nel corso del 2005 nella provincia di Saler-no si è osservato un picco di casi di SEU inetà pediatrica. Un vasto monitoraggio da

noi condotto negli allevamenti bufalini ha di-mostrato che la bufala è un importante re-servoir di E. coli O157 e O26. La presenzain un territorio di tali allevamenti con animali

portatori può quindi contribuire alla conta-minazione da tali microrganismi dell’am-biente, delle falde e delle derrate vegetaliprovenienti da campi contaminati. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 26 | 200816 Vet Journal Attualità scientifica o

Malattie infettive emergenti del bufaloPatologie riproduttive, febbre catarrale malignaed E. coli verocitotossici: un aggiornamento inItalia

MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI IN EUROPA: RIFLETTORI SU QUELLE ESOTICHE A SFAVORE DELLA LEISHMANIOSI?

I l rischio di reintroduzione di alcune malattie e-sotiche trasmesse da vettori è divenuto un te-ma centrale in Europa, ma la realtà di altre ma-

lattie presenti nel continente è trascurata dalle po-litiche di sanità pubblica. La leishmaniosi è ende-mica in tutti i Paesi dell’Europa meridionale, concirca 700 casi umani autoctoni segnalati ogni anno(3950 includendo la Turchia). La sieroprevalenzadella leishmaniosi nei cani domestici arriva al 25%.Benché la leishmaniosi sia essenzialmente asso-ciata a Leishmania infantum, nuove specie comeL. donovani e L. tropica potrebbero colonizzare iflebotomi europei. Ceppi farmaco-resistenti di L.

infantum potrebbero essere esportati al di fuoridell’Europa attraverso i cani. Nonostante questepossibilità, non esiste un sistema di sorveglianzaeuropeo coordinato di questa malattia. Un articolopubblicato su Emerging Infectious Disease effet-tua una revisione dell’importanza della leishmanio-si in Europa, con l’obiettivo di colmare la lacuna traricerca e sorveglianza e controllo dell’infezione.“Spread of vector-borne diseases and neglect ofleishmaniasis, Europe” Dujardin J-C, Campino L,Cañavate C, Dedet J-P, Gradoni L, Soteriadou K, etal. Emerg Infect Dis [serial on the Internet] 2008July. (M.G.M.)

CULICOIDES IMICOLA NEL NORD DELLA SPAGNA

La prima segnalazione della pre-senza di Culicoides imicola neiPaesi Baschi costituisce un'evi-

denza della recente espansione ver-so nord della distribuzione dell'inset-to in Spagna. C. imicola è nativa in al-tre regioni spagnole. Tra ottobre enovembre 2007 neiPaesi Baschi si verifi-cava una nuova epi-demia di BTV, soste-nuta da BTV-1. In se-guito si effettuavaun'indagine mediantetrappole delle speciedi Culicoides presen-ti nell'area. Sono sta-ti raccolti 43.051 campioni di Culicoi-des, tra cui 6 esemplari di C. imicolanelle due località maggiormente col-pite dall'epidemia di BTV-1. La speciepiù abbondante era Culicoides obso-letus-scoticus (96,2%), seguita daCulicoides lupicaris (3%), Culicoidespulicaris (0,3%), Culicoides puncta-tus (0,2%), Culicoides chiopterus(0,1%), Culicoides dewulfi (0,08%),Culicoides newsteadi (0,06%), Culi-coides imicola (0,014%), Culicoides

festivipennis (0,014%), Culicoides ki-bunensis (0,002%), Culicoides como-sioculatus (0,002%) e Culicoidesstigma (0,002%).C. lupicaris, C. comosioculatus e C.stigma sono state identificate per laprima volta nella penisola iberica. Tut-

te le femmine di C. i-micola raccolte eranogravide. La presenzadi C. imicola nei PaesiBaschi, insieme ad ab-bondanti potenzialivettori di BTV implica-ti nelle epidemie diBTV-8 nell'Europa set-tentrionale, come C.

obsoletus, C. scoticus, C. dewulfi, C.chiopterus e C. pulicaris, è, concludo-no gli autori, un dato importante chedeve essere tenuto presente dalle au-torità sanitarie regionali, nazionali einternazionali. È interessante inoltrel'identificazione di C. dewulfi e C.chiopteru, entrambi possibili vettori diBTV-8. Il 17 gennaio 2008 la Spagna hanotificato la diagnosi di BTV-8 nelle re-gioni settentrionali del paese (Solares,Cantabria). (M.G.M.)

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 26

Negli Stati Uniti, uno stu-dio ha valutato la cono-scenza e l'utilizzo dellemisure di controllo delleinfezioni (ICP) tra i vete-rinari mediante un son-

daggio postale anonimo. Il questionario veni-va spedito ai medici veterinari americani perpiccoli animali, grossi animali ed equini, sceltia caso tra i membri della AVMA (AmericanVeterinary Medical Association). Le domandeerano volte a valutare la conoscenza dellemisure di precauzione (PA) e la percezionedel rischio di malattia zoonosica tra i veteri-nari. Gli intervistati venivano assegnati a unpunteggio di PA (0-4) sulla base delle loro ri-sposte (punteggi più elevati rappresentavanomisure ICP più stringenti). In linea generale,

gli intervistati non assumevano comporta-menti protettivi o non utilizzavano equipag-giamenti protettivi personali considerati ap-propriati per la protezione della trasmissionedelle malattie zoonosiche. I veterinari per pic-coli animali ed equini impiegati in struttureche non possedevano una politica scritta dicontrollo delle infezioni avevano una proba-bilità significativamente maggiore di avere unpunteggio PA basso. Il sesso maschile eraassociato a un PA basso tra i veterinari perpiccoli e grossi animali; i veterinari per equiniche non lavoravano in una struttura universi-taria o di riferimento avevano una maggioreprobabilità di avere un punteggio PA bassorispetto a coloro che lavoravano in istituzionisimili.I risultati indicano, concludono gli autori, chela maggior parte dei veterinari americani nonutilizza l'equipaggiamento protettivo perso-nale appropriato e non mette in atto praticheche possano ridurre la trasmissione dellemalattie zoonosiche. Le differenze di sessopossono influenzare la scelta personale delleICP. La diffusione di informazioni e l'adde-stramento sulle ICP, oltre alla definizione di u-na politica scritta di controllo delle infezioni,potrebbero migliorare efficacemente le ICPnelle strutture veterinarie. (M.G.M.) ■

aumentava significativamente nellequattro decadi in cui venivano esaminatii dati.I risultati suggeriscono, concludono gliautori, che sesso, età e razza sono fatto-ri di rischio di HD, CCLD o entrambe nelcane e che la prevalenza di HD e CCLD èaumentata nel tempo. (M.G.M.)

laPROFESSIONE VETERINARIA 26 | 2008 Attualità scientifica Vet Journal 17o

Misure di controllo delleinfezioni e delrischio zoonosicotra i veterinariamericaniGeneralmente bassa la consapevolezzae l'applicazione di pratiche appropriate,indipendentemente dalle specie trattate

Uno studio cross-section ha valu-tato la prevalenza e i fattori di ri-schio della displasia dell'anca

(HD) e della patologia del legamento cro-ciato anteriore (CCLD) in 1.243.681 cani(1964-2003), determinando le variazionidella prevalenza nel tempo. I cani maschicastrati avevano una probabilità signifi-cativamente superiore rispetto agli altridi essere affetti da HD (odds ratio [OR],1,21) e i maschi castrati (OR, 1,68) e lefemmine sterilizzate (OR, 2,35) avevanouna probabilità significativamente supe-riore di essere affetti da CCLD. I cani dietà fino a 4 anni avevano una probabilitàsignificativamente maggiore di essereaffetti da HD (OR per i cani di età com-presa tra 2 mesi e 1 anno, 1,22; OR per icani> 1-4 anni, 1,48), mentre i cani di età> 4 anni avevano una probabilità signifi-cativamente maggiore di sviluppare C-CLD (OR per i cani > 4-7 anni, 1,82; ORper i cani > 7 anni, 1,48).In generale, i cani di taglia grossa o gi-gante avevano una probabilità maggiorerispetto agli altri di sviluppare HD, CCLDo entrambe. La prevalenza di HD e CCLD

DISPLASIA DELL'ANCA E LESIONI DEL LEGAMENTOCROCIATO ANTERIORE: FATTORI DI RISCHIO

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 26

Sulla posizione espressadall’ANMVI in riferimentoalla delibera della Giuntadella Lombardia (n. VIII/007441 del 13 giugno2008) “Linee di indirizzo

in ordine all’esercizio della professione in-tramuraria da parte dei Dirigenti Medici Ve-terinari” (v. Professione Veterinaria n.25/2008 “Intramoenia veterinaria, l’ANMVIricorre al TAR”, ndr), il Direttore Generaledella Sanità regionale, Carlo Lucchina, èintervenuto con una nota indirizzata al Pre-sidente dell’ANMVI e al quotidiano @nmviOggi. Secondo il Dirigente regionale, dallalettura dell’“esternazione” del Presidentedell’Associazione Carlo Scotti “emerge u-na evidente disinformazione sulla reale por-tata della delibera”.Nella nota trasmessa lo scorso 2 luglio, il Di-rettore Lucchina constata “come una lettu-ra evidentemente poco attenta o parzialedelle varie norme che hanno portato alla de-

del Gruppo di lavoro è stato presentato al-le Organizzazioni sindacali interessate aisensi delle vigenti norme in materia chenon prevedono, in questo ambito, confron-ti o comunicazioni agli Ordini professionalio a non meglio identificate Associazioni dicategoria”. Lucchina conclude la nota precisando che“non rientra tra i principi ispiratori della Re-gione Lombardia in generale e della Direzio-ne Generale Sanità in particolare adottareprovvedimenti sulla base di interessi locali,rapporti amichevoli, disponibilità politiche osemplicemente non conoscenza del proble-ma da parte dei dirigenti responsabili”. Nel confermare quanto pubblicamente di-chiarato, il Presidente dell’ANMVI confermaanche l’azione legale nei confronti della Re-gione: la lettura - attenta, completa e com-petente - della delibera da parte dei legalidell’Associazione ha confermato infatti lapiena sussistenza dei presupposti per un ri-corso al TAR della Lombardia. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 26 | 200818 Info Regioni Libera professione

Intramoenia, la replica della Regione LombardiaLa posizione dell’ANMVI rivela “evidente disinformazionesulla reale portata della delibera”. Ma per i legali dell’Associazioneci sono tutti i presupposti per un ricorso al TAR

libera in questione e abbiano indotto la S.V.a esprimere nel contenuto e nella formaconsiderazioni che molto si discostano dal-la reale volontà della Regione Lombardiache ha sempre dato alla Sanità Pubblica Ve-terinaria un posto di rilievo all’interno dellefunzioni di prevenzione svolte dal serviziosanitario regionale”.Le precisazioni di Lucchina, si appuntanosul quadro normativo (v. box) e sul Gruppodi Lavoro che ha operato all’interno di que-sta cornice legislativa. La nota della Dire-zione precisa che il Gruppo di lavoro costi-tuito “ha individuato le procedure che, nelrispetto delle norme regionali, garantisseroda una parte la possibilità per i dirigenti ve-terinari del Servizio sanitario nazionale disvolgere l’attività liberoprofessionale intra-muraria e dall’altra, tenendo in considera-zione la particolarità di tale attività, il rispet-to di corrette modalità di prenotazione del-le prestazioni e di riscossione degli onora-ri” e afferma che “il risultato delle riunioni

Nella nota il Direttore Generale dellaSanità lombarda ha inoltre precisatoquanto segue: - la Regione Lombardia ha da tempo

disciplinato le modalità di erogazio-ne dell’attività libero professionaleda parte del personale delle ASL (ivicompreso il personale della Dirigen-za veterinaria) con le delibere n.3373del 9 febbraio 2001 e n.2308 del 5 a-prile 2006 che hanno indicato, tral’altro, i limiti all’interno dei quali èpossibile esercitare tale attività

- con Delibera n. 5162 del 25 luglio2007 “Determinazioni in ordine all’e-sercizio dell’attività libero professio-nale intramuraria” la Regione Lom-bardia ha stabilito che le aziende sa-nitarie gestissero una revisione or-ganizzativa per permettere da un la-to l’attività libero professionale in-tramuraria da parte dei professioni-sti interessati e dall’altro di fornirestrumenti di controllo e rendiconta-zione per assicurare il corretto eser-cizio dell’attività libero professiona-le; in questo senso è stato, in parti-colare, previsto il rispetto di specifi-che modalità per la prenotazionedelle prestazioni e la riscossione de-gli onorari

- con Legge 3 agosto 2007, n. 120 so-no state ribadite le suddette moda-lità ed è stato dato mandato alle Re-gioni di definire le modalità per ga-rantire l’effettuazione, da parte deidirigenti veterinari del Servizio sani-tario nazionale, delle prestazioni li-bero-professionali che per la loroparticolare tipologia e modalità di e-rogazione esigono una specifica re-golamentazione

- la DGR n. VIII/007441 del 13 giugno2008, approvando il documento sca-turito dal Gruppo di lavoro, pertanto,nulla innova in merito alle modalitàdi erogazione dell’attività libero pro-fessionale intramuraria da parte deidirigenti veterinari del Servizio sani-tario nazionale ma stabilisce le pe-culiari procedure per garantire l’ero-gazione di tale attività conservandole possibilità di controllo da partedelle ASL.

IL QUADRO NORMATIVOREGIONALE

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 26

Dimensioni del territorio ri-dotte, scarsa possibilitàdi mettere in atto il com-portamento di predazio-ne, stimoli visivi, uditivi,tattili sempre uguali al-

l’interno di un ambiente spesso silenzioso permolte ore al giorno. Il gatto, animale da compa-gnia sempre più presente nelle case delle popo-

lazioni occidentali, vive condizioni di vita che fa-voriscono la comparsa di patologie del compor-tamento, come ad esempio l’ansia da luogochiuso. L’assenza prolungata del proprietario,poi, può anche peggiorare la situazione, inquanto permette la messa in atto della relazionesociale solo per brevi periodi durante la giorna-ta. Nel gatto in appartamento, la convivenzapuò risultare difficile e la domanda di eutanasiaè spesso posta soprattutto da parte di famigliein cui sono presenti dei bambini. Di questo si oc-cupa Sabrina Giussani (SISCA) nel corso FADL’ansia da luogo chiuso del gatto, una patologiacomportamentale molto diffusa (e pericolosa),attivo dal 23 giugno sulla piattaforma EGO(http://ego.evsrl.it/AreaFAD/), il portale di EVsrlper la formazione a distanza del medico veteri-nario. L’acquisto del corso consente all’utentedi fruirne per un anno dalla data di acquisto.

AREA FADDall’area FAD del portale è possibile fruire ditutti i corsi FAD offerti dalla piattaforma EGO.Alcuni corsi FAD sono ad accesso gratuito,altri a pagamento. Per fruire di un corso FADgratuito, basta cliccare sull’icona “GUARDA”presente accanto al corso. Per fruire di uncorso FAD a pagamento, è necessario clicca-re sull’icona COMPRA e seguire le istruzioni.È inoltre possibile prendere visione della ver-sione demo dei prodotti formativi proposti. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 26 | 2008 Formazione a distanza Dalle Associazioni 19

EGO-FAD: l’ansia da luogochiuso del gattoDa EGO un nuovo corso di aggiornamento on line. Relatrice Sabrina Giussani (SISCA).L’ansia da luogo chiuso è una delle patologie comportamentali favorite dalle attuali condizioni di vita

ECOGRAFIA ADDOMINALE, A SETTEMBRE UN SEMINARIO E UN CORSO SIVE

Ecografia addominale e toracica nelcavallo adulto. È questo il tema deidue eventi che la SIVE organizza

nel mese di settembre. Nella giornata disabato 20 settembre sarà organizzato aCremona, presso la sede della società, unseminario teorico durante il quale saran-no approfondite le tecniche ecograficherelative alle diverse patologie nel cavalloadulto: dal dolore addominale, all’ecogra-fia del rene e delle vie urinarie, all’ecogra-fia del fegato e della milza fino all’ecogra-fia toracica. Il giorno successivo, presso ilCentro Regionale Incremento Ippico dellaLombardia con sede a Crema, si terrà in-vece il corso pratico in lingua inglese ri-servato a soli 15 partecipanti. A trattarel’argomento nelle due giornate di aggior-namento scientifico, sarà la relatriceJoann Slack (nella foto). Diplomata all’A-merican College di Medicina Interna com-pletando un periodo di due anni di specia-lizzazione in ecografia degli equini, laSlack è attualmente Assistant Professordi cardiologia ed ecografia dei grossi ani-mali presso l’Università della Pennsylva-nia (New Bolton Center). I medici veteri-nari interessati possono partecipare alsolo seminario oppure integrare il semi-nario con la parte pratica del giorno suc-

cessivo. Il servizio di traduzione simulta-nea è previsto soltanto per la giornata delseminario (20 settembre). Per le iscrizionial corso del 21 settembre la scadenza èfissata al 30 agosto e verranno accettati iprimi 15 veterinari che hanno presentatodomanda di partecipazione tramite l'ap-posita scheda. Per entrambi gli eventi èstato richiesto l’accredito ECM. Program-mi e scheda di iscrizione sono disponibilion line al sito www.sive.it. Ulteriori infor-mazioni al numero: 0372/40.35.02 (Segre-teria SIVE).

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 26

di OSCAR GRAZIOLIMedico Veterinario, Reggio Emilia

Ero fuori a cena con amicie, tra i commensali, c’erauna persona che non co-noscevo. D’altronde veni-va da una città distante ol-tre 300 chilometri dalla

mia. Mi fu subito presentato come un eccel-lente allevatore di cani e, chissà perché, aqualcuno venne naturale che ci disponessi-mo vicini a tavola. Era inevitabile, nell’attesa

delle portate, parlare dei rispettivi ruoli pro-fessionali e anche degli aspetti conflittualiche spesso contrassegnano il confronto traallevatore e veterinario. Si trattava di una persona giovane, moltomotivata e di notevole cultura, oltre che ra-ziocinio, per cui il discorso, che temevo mirendesse la cena indigesta, arricchì la serata.Ricordo una sua frase: “Vede dottore, quelloche io penso è che voi dovreste specializzar-vi di più…”. Non sapeva di sfondare una por-ta aperta e soprattutto non mostrava di co-noscere bene la situazione in cui versa la me-

dicina veterinaria in Italia, almeno dal puntodi vista dell’insegnamento universitario. Sepenso che sono passati trent’anni da quan-do mi sono laureato e, ancora oggi, nessunopossa fregiarsi del titolo di anestesista, comedi neurologo, dermatologo, oculista ecc.questo significa che l’insegnamento universi-tario è proprio andato avanti (?) senza tenerenel minimo conto i decenni che passavano i-nesorabili con la richiesta, più che legittima,di prestazioni sempre più elevate dal puntodi vista culturale e tecnologico, al posto diquella veterinaria tuttologa che poteva anco-

ra avere un senso decenni fa, quando si pas-sava allegramente dalla mattutina visita di unallevamento intensivo di tacchini alla vesper-tina visita di un cane con il cimurro o la fila-riosi. I rari gatti che entravano in ambulatorioallora era perché avevano fame e non perchéfossero all’interno di un trasportino con ilfiocchetto rosa, al seguito di una famigliapreoccupata perché avevano starnutito unpaio di volte. Nel terzo millennio in Italia, ec-cettuati rarissimi casi (radiologia ad esempio)non è ancora dato far sapere al proprietarioche il tale è specializzato in quella brancadella medicina veterinaria e la sua vita, pas-sata a scrivere pubblicazioni e libri, a relazio-nare in congressi nazionali e internazionali, ainsegnare la materia a decine di discenti, nongli consente di avere un diploma che ne pos-sa contraddistinguere il percorso di “specia-lizzazione”, rispetto al collega che, per unavita ha frequentato solo riviste di motori, pe-riodici di attualità e fumetti vari. Per fortuna però che abbiamo 14 (o 15, nonricordo più) facoltà di veterinaria dalle quali e-scono, ogni anno, eccellenti camerieri checercheranno di sbarcare il lunario per anninelle pizzerie, frequentando di giorno, tra u-no sbadiglio e un ceffone auto inflitto per sta-re svegli, la clinica XY con la spasmodica at-tesa di riuscire finalmente a ficcare un cate-tere venoso nella maledetta e irreperibile ce-falica di un gatto, attività che prevede un ele-vato grado di specializzazione. ■

Dovreste specializzarvi di più…

Grazie ad un accordo fra @nmvi Oggi

e Libero, gli articoli scritti dal Collega

Oscar Grazioli per il quotidiano di

Vittorio Feltri sono disponibili on line.

@nmvi Oggi pubblica regolarmente gli

articoli dopo le ore 12.00.

La rubrica LiberOscar li mantiene in

archivio per la consultazione.

@nmvi Oggi ringrazia

Oscar Grazioli.

www.anmvioggi.it

laPROFESSIONE VETERINARIA 26 | 200820 L’opinione Formazione

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 26

Quando il dottor Albano ci ha chiesto se sa-remmo stati disposti a pubblicare una sualettera, sia pure critica e polemica, in riferi-mento all'intervento di Carlo Scotti sul n.23di questa rivista, non abbiamo avuto alcundubbio nel confermargli la nostra piena di-sponibilità. Siamo abituati a dare spazio atutti, anche quando siamo duramente criti-cati o attaccati al limite dell'insulto. Ben ven-ga quindi una lettera, anche se polemica, suun tema che sta diventando sempre più diattualità. Avevamo soltanto chiesto ad Alba-no di evitare aspetti direttamente promozio-nali di attività che fanno da anni riferimentoa lui. Desideriamo solo aggiungere e ribadi-re, e sono certo che sia sufficiente dirlo peressere creduti, che il testo pubblicato da noia firma di Daniela Ceppatelli non ha subitoalcun genere di modifiche o aggiunte da par-te della redazione. Non ci permetteremmomai, nel pieno rispetto degli autori e dei let-tori, di fare operazioni simili, fra l'altro, cen-surabili anche eticamente e deontologica-mente dall'Ordine dei Giornalisti.

Antonio Manfredi

L'innominabile

Come mi è stato richiesto dalla re-dazione non mi farò pubblicità, o-mettendo il nome dell’unica

struttura che si occupa attivamente della for-mazione dei tecnici e/o ausiliari veterinari.Spero non sia di troppo impaccio il firmarela lettera con il mio nome. Detto ciò, e conun altro pochino di polemica, volevo farvi no-tare che nella lettera originale della signoraDaniela Ceppatelli, di cui sono in possessonon erano stati menzionati né il libro pertecnici veterinari, né il nome degli autori, chesono quindi una aggiunta della vostra reda-zione. Alla faccia del non facciamo pubbli-cità!!!. Come al solito gli amici hanno tratta-menti diversi. Aggiungo che questi signorinon hanno fatto corsi di formazione ma almassimo qualche giornata d’aggiornamen-to. Eviterò di sporgere denuncia per il granbene e la stima che ho nei confronti del di-rettore responsabile. Pretendo, però parispazio per la replica. Andiamo avanti nellasperanza di non vedere troppi interventi del-la redazione sulla mia lettera, fatta eccezio-ne per l’italiano che devo ammettere ognitanto mi difetta.Non voglio fare la cronistoria di quanto fattoin questi anni, sarebbe troppo lungo e peralcuni ripetitivo, ma puntualizzare alcune i-nesattezze scritte, sicuramente in buona fe-de, per non conoscenza o ignoranza che dirsi voglia, della situazione in Italia ed all’este-ro della professione di tecnico veterinario.“non essendoci un preciso corso di studi”Dispiace contraddire, ma esiste un syllabuseuropeo formulato nell’ambito del progettoLeonardo in cui sono state previste materied’insegnamento, argomenti per materia, nu-mero d’ore minime d’insegnamento, nume-ro ore minime di tirocinio pratico. Non soloma in un successivo progetto Leonardo cheha visto la sua conclusione ad ottobre 2007si sono stabiliti anche i criteri di accredita-mento delle scuole di formazione in Europae la creazione di una commissione interna-zionale, di cui fanno parte anche Fecava edFve, che controllerà il rispetto dei parametrid’insegnamento. Senza far nomi, voglio sot-tolineare che l’unica realtà italiana (l’innomi-nabile) è stata tra le prime ad essere accre-ditata, non solo ma quest’anno proprio per ilsistema di formazione siamo stati menziona-ti nel rapporto annuale eurispes come cen-tro di eccellenza nel nostro paese. Bazzeco-le, però ci siamo.Certo pensare che i giovani laureati debba-

no fare gli infermieri per non essere disoccu-pati, mi sembra un po’ forte. Primo perché igiovani laureati che vanno a fare gli infermie-ri nelle cliniche spesso e volentieri non sonopagati per fare questo tipo di lavoro e con lascusa di guardare per imparare, si sfruttamano d’opera gratuita.Il che non mi sembra etico, e soprattuttonon a favore dei giovani laureati.Mi sembra piuttosto a protezione delle gran-di strutture che così possono abbattere i co-sti del personale. Pensare di attribuire i corsi di formazione al-l’università in cambio della diminuzione delnumero d’iscrizioni alla facoltà di veterinariaè fantasia pura.Tolto il fatto che sembrerebbe ormai in pro-cinto di definizione l’abolizione del numerochiuso, l’università non guarderà in faccianessuno come ha sempre fatto, prendendo

quanti più iscritti potrà secondo le necessitàdi cassa. Regalargli incondizionatamenteanche la formazione degli infermieri veterina-ri mi sembra un po’ troppo. Avremo così deiveri concorrenti, perché questi sì che si fa-ranno chiamare dottori, e sarà molto piùcomplesso imporre un controllo sul loro o-perato.L’università farà ciò che giudicherà necessa-rio fare, per le proprie esigenze facendocisprofondare in un altro problema che ricadràcompletamente sulla libera professione.Spero vivamente che le persone che in qua-lunque modo governano o pensano di con-dizionare lo sviluppo della politica veterinariaaprano gli occhi per vedere un po’ più lonta-no del loro naso.

Dott. Maurizio AlbanoVeterinario,

Responsabile dell’“Innominabile”

laPROFESSIONE VETERINARIA 26 | 2008 Lettere al Direttore 21@

«In quindici anni da chirurgo ho tagliatotanto, ma in questo mese ho tagliatomolto di più e con più soddisfazione».

Roberto Calderoli, Ministro della Semplificazione legislativa

Ad un anno dalla precoce scom-parsa di Cesare Carteny, funzio-nario del Ministero della Salute,

abbiamo sentito il dovere e il bisogno diricordarlo. Cesare Carteny ha rivestitonel Ministero della Salute, fin dagli inizidella sua carriera, incarichi di rilievo siaa livello nazionale che internazionale. Ilsuo percorso professionale lo aveva por-tato, recentemente, al suo più importan-te e impegnativo lavoro, la redazione delnuovo Codice Alimentare nazionale chepurtroppo non è riuscito a completarema che può essere, comunque, conside-rato, già nella stesura attuale, una pietramiliare nel campo della normativa sullasicurezza alimentare. Con la sua capacità professionale, la de-dizione al lavoro e l’alto senso di respon-sabilità è stato, nel corso degli anni, ilprincipale punto di riferimento giuridiconel settore veterinario del Ministero dellaSalute, ruolo che ha svolto, con la corret-tezza di comportamento e la generositàche erano parte fondamentale del suocarattere, fornendo risposte concrete eilluminate a tutti coloro che, ai diversi li-velli del Sistema Sanitario, hanno avutol’opportunità di condividere con lui i pro-blemi, individuare soluzioni e raggiunge-re comuni obiettivi. Occorre da ultimo sottolineare le sue do-ti umane, la lealtà e l’altruismo che han-no caratterizzato i suoi rapporti sia all’in-terno del Ministero che nella vita civile.La sua prematura scomparsa ha lasciatoun vuoto tra i propri affetti e in tutti quelliche hanno avuto l’opportunità di cono-scerlo e apprezzarlo.

I colleghi del Ministero

CESARE CARTNEY

S i invitano gli interessati a partecipare alla riunione esplicativa organizzata dallaFederazione Regionale dei Medici Veterinari della Lombardia per il giorno 18Luglio 2008 alle ore 20.00 presso il centro Mater Divinae Gratiae via Sant’ Emilia-

no 30 Brescia (www.materdivinaegratiae.it) . Durante l’incontro verranno esplicate lecaratteristiche principali del contratto, valutate le modalità di azione verso la RegioneLombardia per permettere inserimento nelle graduatorie dei Colleghi già operanti pres-so le AASSLL, individuati i Colleghi Liberi professionisti rappresentanti dei Convenzio-nati.

Il Presidente della Federazione Regionale degli Ordini Veterinari della Lombardia Dr. Marina Perri

CONVENZIONATI IN LOMBARDIA: APPUNTAMENTO IL 18 LUGLIO

CONGRESSO NAZIONALE ANMVISabato 18 e domenica 19 ottobre 2008

Cremona, Palazzo Trecchi

Scrivi le date in agenda!

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 26

Edizioni Veterinarie E.V. srl

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Chiuso in stampa il 7 luglio 2008

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 26 | 200822 Calendario attività Dal 5 settembre al 9 ottobre

5 - 7 SETCORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SICILIA - CORSO REGIONALE DI ORTOPEDIA - Ragusa, Villa Di Pasquale - Viale delle Americhe - ECM:IZS RAGUSA Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel.

+39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

7 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA RUOLO DELLA FISIOTERAPIA NELLA CORRETTA GESTIONE DEL PAZIENTE AFFETTO DA ERNIE DISCALI

- Jolly Hotel Villanova , Castenaso (BO) - Via Villanova 29/8 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani- Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

11 - 13 SETCORSO SCIVAC CORSO DI MEDICINA FELINA I PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

13 SETINCONTRO SIMIV EMOGASANALISI ED EQUILIBRIO ACIDO-BASE NELLA PRATICA CLINICA DEL CANE E DEL GATTO -

Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni- Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

14 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA LE ERNIE IN CHIRURGIA GENERALE - Firenze - Grand Hotel Mediterraneo - Lungarno del Tempio 44 - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel.+39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

14 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA EMATOLOGIA: UN GIOCO DI LUCI E COLORI - Matera - Ostello Femminile Le Monacelle - Via Riscatto, 9/10 -

ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

18 - 20 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: VI PARTE - CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA - Centro Studi SCIVAC,

Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

20 SETSEMINARIO SIVE SEMINARIO “ECOGRAFIA ADDOMINALE E TORACICA NEL CAVALLO ADULTO” - Centro Studi Palazzo

Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +390372 403502 - E-mail: [email protected]

21 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO VALUTAZIONE DELL’OCCLUSIONE E TRAUMATOLOGIA DENTALE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per

informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

21 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA DIFFICOLTÀ DEAMBULATORIE: IL RUOLO DELLE MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO - UN

APPROCCIO CLINICO, DIAGNOSTICO E (FISIO)TERAPEUTICO - Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinfo: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

21 SETCORSO SIVE WET LAB ON ABDOMINAL AND THORACIC ULTRASOUND IN THE ADULT HORSE - Crema, Istituto

Incremento Ippico della Lombardia - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - SegreteriaSIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

21 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE PIEMONTE- APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO ALLE MALATTIE DELL’ORBITA, DEGLI ANNESSI EIN COLLABORAZIONE CON SOVEP DELLA LENTE NEL CANE E NEL GATTO - Rivoli (TO) - Hotel Campanile - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto

Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

25 - 27 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. DERMATOLOGIA: II PARTE - APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI (2°) - Centro

Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

27 - 28 SETEVENTO SIVAE ORTOPEDIA NEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

27 - 28 SETINCONTRO SCVI LA CARDIO-CHIRURGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per

informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

27 - 28 SETCORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Hotel Selene, Roma - VIA PONTINA KM 30 - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

28 SETINCONTRO SIDEV AGGIORNAMENTI IN MALATTIE FUNGINE SUPERFICIALI DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC,

Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

28 SETINCONTRO ANMVI IN COLLABORAZIONE INCONTRO GPM ANMVI: “LA CONOSCENZA DEL MARKETING DEI SERVIZI COME VANTAGGIO CON SCIVAC E GPM COMPETITIVO NELLA PROFESSIONE VETERINARIA” - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi,

20 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Milena Migliavacca - - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: [email protected]

28 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani

- Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

28 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE AGGIORNAMENTI IN NEUROLOGIA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani -

Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

1 - 4 OTTCORSO SCIVAC CORSO BASE DI MEDICINA COMPORTAMENTALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

4 - 5 OTTSEMINARIO SCIVAC L’EPILESSIA IDIOPATICA DEL CANE: SIAMO ALL’INIZIO DI UNA NUOVA ERA? - Crowne Plaza - Centro

Congressi, Padova - Via PO 197 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

4 OTTINCONTRO SIPE SEMINARIO SIPE - Centro Studi E.V., Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento

- Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

5 OTTINCONTRO SISCA EDUCARE UN CUCCIOLO CHE PENSA: APPROCCIO TEORICO E PRATICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona

- Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. SpecialisticheSCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

5 OTTINCONTRO SVIDI APPROCCIO DIAGNOSTICO AL PAZIENTE CON PATOLOGIE DELLE GHIANDOLE SURRENALI - Centro Studi

SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - SegreteriaSoc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

5 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO DIAGNOSI E TERAPIA DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372403506 - E-mail: [email protected]

5 OTTINCONTRO SINUV L’IPERTENSIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per

informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

6 - 9 OTTCORSO SCIVAC / SISCA CORSO SISCA - L’EDUCAZIONE DEL CUCCIOLO SECONDO UN’OTTICA PEDAGOGICA (II PARTE) - Il Attenzione: Evento annullato Biancospino - Casteggio (PV) - ECM: No ECM - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche

SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

Il concetto di anestesia bilanciatacomprende…?

L’associazione di un anestetico volatile, a bassedosi, con un analgesico debole dotato di scarsi onulli effetti depressivi cardiovascolari.

L’associazione di un anestetico debole con un a-nalgesico potente dotato di scarsi o nulli effetticardiovascolari depressori

L’associazione di anestetico volatile a basse dosi con un analgesi-co potente, dotato di scarsi o nulli effetti cardiovascolari depressori

Quali delle seguenti affermazioni è vera?

L'embryo transfer permette di avereembrioni da puledre di 12 mesi

L'embryo transfer permette di averepuledri da fattrici con tumori ovarici

L'embryo transfer non ha vantaggi

L'embryo transfer permette di avere più puledri l'anno duranteuna stagione di monta

QUIZ 1Risposta corretta: d)

Corso base di embryo transfer,SIVE 2007

QUIZ 2Risposta corretta: c)

Congresso nazionale SIVE,2007

SOLUZIONI

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