Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 8

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Veterinaria e Fisco 006 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 3, numero 8, dal 27 febbraio al 5 marzo 2006 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 82 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. Se lo sai già... l'hai letto su @nmviOggi TK22U al monitoraggio Approvazione condizionata del nuovo Studio di Settore: sotto osservazione ancora per tutto il 2005. Ecco i nuovi cluster A PAG. 3 TOTALIZZAZIONE Sono in vigore dal 3 marzo le rego- le della totalizzazione, la facoltà di cumulare i periodi assicurativi non coincidenti al fine del consegui- mento di un’unica pensione (GU n. 39 del 16-2-2006). AUTHORITY ALIMENTARE Se ne riparla dopo le elezioni: “L’i- stituzione dell’Autorità Nazionale per la sicurezza alimentare - ha di- chiarato il Ministro Alemanno- è un tema del quale si occuperà la prossima legislatura”. ZOOBANK Un registro virtuale, accessibile a chiunque on line. È Zoobank, un archivio di tutte le specie animali note realizzato dall’ICZN - Interna- tional Commission on Zoological Nomenclature di Londra, la cui presentazione è fissata per il primo marzo a Westminster e allo Zoo di Londra. DOPING I carabinieri del Nas di Napoli han- no eseguito 25 ordinanze di custo- dia cautelare contro il doping su cavalli impegnati nelle competizio- ni nei confronti di presunti compo- nenti di un’organizzazione crimina- le finalizzata alla ricettazione di far- maci dopanti di dubbia provenien- za utilizzati su cavalli impegnati in competizioni ufficiali e clandestine. RICERCA Anche il Ministero della Salute fra le istituzioni beneficiarie del 5 per mille. Il sostegno alla ricerca sani- taria, previsto dalla Finanziaria 2006, riguarderà vari enti, fra cui gli IZS e gli SSR. L’elenco definitivo dei beneficiari verrà pubblicato on line il 10 marzo a cura dell’Agenzia delle Entrate. FOFI “Non esiste in commercio alcun vaccino antiaviaria, e un farmaco antivirale non può certamente es- sere spacciato per vaccino. Serve una punizione esemplare’’. Imme- diata la risposta della Fofi al servi- zio trasmesso dal telegiornale sati- rico Striscia la notizia, che ha ‘sco- vato’, in una farmacia di Napoli, un presunto vaccino antiaviaria, pub- blicizzato con un apposito cartello esposto all’ingresso dell’esercizio. SCRAPIE Smentita la dichiarazione del mini- stero dell’Agricoltura francese che aveva annunciato due casi di pe- core colpite dalla scrapie ma in forma atipica “nel centro della Francia’’. La Direzione generale dell’alimentazione del ministero dell’Agricoltura e della Pesca ha formalmente smentito quest’infor- mazione. Brevi www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. 38 nuovi Presidenti C on le elezioni delle ultime settimane si è chiusa la prima fase di rin- novo degli ordini veterinari: le ultime province, fra cui centri di gran- de rilevanza come Napoli e Roma, hanno votato. Tutti i Consigli Provinciali sono dunque rinnovati. La seconda fase elettorale - che culminerà con le elezioni per il Comitato Centrale della Federazione - completerà l’assetto isti- tuzionale della veterinaria del triennio 2006 - 2008. La prima valutazione su- gli esiti delle elezioni provinciali è che gli indirizzi programmatici contenuti nel Manifesto Politico ANMVI - SIVEMP hanno trovato corrispondenza con le esigenze più sentite dalla professione e sono stati assimilati e fatti propri dal territorio. La seconda è che il lavoro svolto a livello provinciale è stato dina- mico e ha denotato un impegno ed un entusiasmo profondi. Gli appelli al vo- to, alla partecipazione e alla disponibilità a farsi carico delle nostre istituzio- ni non sono caduti nel vuoto. “L’ANMVI - ha dichiarato il Presidente Scotti - ha dimostrato di avere una organizzazione regionale molto solida, sempre in sintonia con la dirigenza nazionale del nostro movimento. Di questo devo ringraziare tutti i Consigli Regionali dell’ANMVI per il senso di squadra e di appartenenza dimostrato. Possiamo davvero dire - conclude Scotti - che il nostro movimento sia maturo e consapevole, una squadra omogenea, a for- te tenuta sul territorio, che ci pone come reale riferimento della medicina ve- terinaria italiana. Per me e per tutto il Consiglio Direttivo di ANMVI tutto que- sto è un forte stimolo a continuare sulla strada intrapresa della rivalutazione ed affermazione della professione veterinaria tutta, pubblica e privata”. Su 100 Ordini Provinciali, ben 38 avranno un nuovo Presidente: Aosta: Moli- no Federico - Avellino: D’amato Vincenzo - Belluno: Capovilla Paolo - Bene- vento: Iavecchia Cosimo - Bolzano: Hintner Franz - Cagliari: Boi Giancarlo - Cremona: Olzi Emilio - Enna: Giadone Carmelo - Firenze e Prato: Pizzirani Carlo - Forlì: Massi Paola - Frosinone: Grande Francesco - Isernia: Di Gia- como Vincenzo - Livorno: Melosi Marco - Lodi: Galimberti Luigi - Matera: Di- gilio Leonardo - Messina: Polino Salvatore - Nuoro: Manca Pasqualino - Ori- stano: Putzu Ignazio Francesco - Palermo: Giambruno Paolo - Perugia: Ber- tani Luca - Pisa: Della Sala Paolo - Pistoia: Lotti Ugo - Potenza: Dr. Cariati En- rico - Reggio Calabria: Cristarella Santo - Rieti: Imperatori Mario - Rimini: Mo- retti Pier Paolo - Roma: Loni Donatella - Savona: Pareto Fabrizio - Salerno: Siano Nicola - Taranto: Di Bello Vito Antonio - Torino: Pierbattisti Cesare - Trento: Aloisi Alberto - Treviso: Petrocelli Alberto - Varese: Galli Umberto - Ve- nezia: Vio Piero - Verbania: Consoli Miriam - Vicenza: Gasparinetti Nicola - Viterbo: Bufalini Massimiliano. A tutti loro va il particolare augurio dell’ANM- VI e un ringraziamento per aver accettato la sfida dell’incarico ordinistico. Per coordinare l’attuazione del Manifesto ANMVI-SIVEMP, l’ANMVI terrà un incontro assembleare il 25 marzo prossimo presso la sede di Palazzo Trec- chi per fare il punto sul triennio a venire. Anche con un occhio di riguardo per la grande Politica. Infatti, gli Ordini eletti nel triennio 2006 - 2008 e lo stes- so Comitato Centrale, si trovano da subito di fronte ad una sfida nuova ri- spetto ai predecessori: le imminenti elezioni politiche. Dopo il 9 aprile, qualunque sia l’esito della consultazione elettorale, la pro- fessione veterinaria dovrà rivolgersi ad un Parlamento rinnovato e ad un Ese- cutivo che ci auguriamo abbia idee più chiare e più coraggiose sulla riforma delle professioni intellettuali. Mentre il centro destra enfatizza il ruolo degli or- dini, il centro sinistra parla di liberalizzazioni con un occhio di riguardo per le nuove professioni. Tariffe, pubblicità, associazioni tra professionisti, for- mazione, previdenza e numeri chiusi sono tutte questioni aperte. Anzi, per quanto ci riguarda apertissime... P er cercare visibilità si fa di tutto. La nostra politica diventata sempre più "spettacolo" lo dimostra. Siamo or- mai un paese dove la visibilità e la pol- trona contano molto di più dell'interes- se della nazione e dei cittadini. E sia chiaro che questo purtroppo sta avve- nendo un po' da tutte le parti. Noi al contrario vorremmo una politica seria, legata ad impegni, progetti e scelte che siano per la crescita culturale ed economica dell'Italia. In questi giorni l'ANMVI sta preparando un documen- to di richieste della categoria veterina- ria da mandare a tutti i partiti e candi- dati per sensibilizzarli sui problemi e le difficoltà del nostro settore. Saremo pronti a sostenere chi ci garantirà il suo impegno. Lo stesso discorso vale all'interno della nostra categoria. L'ANMVI in questi anni ha cercato di unire tutte le organizzazioni su obiettivi condivisi per avere maggior forza ver- so il mondo istituzionale e politico. Sì è riusciti, ad esempio, ad ottenere nel decreto legislativo 117, del 27 maggio 2005, l'inserimento della figura del "ve- terinario aziendale" che a breve il Mini- stero della Salute, con il contributo del mondo veterinario, dovrà definire per quanto riguarda le competenze e rela- tive responsabilità. A questo, dopo an- ni di confronti e scontri all'interno della categoria, si è arrivati con una intesa fra ANMVI e SIVEMP, che la FNOVI ha poi fatto propria portandola al Ministe- ro come proposta ufficiale di tutta la categoria. La definizione di "veterinario aziendale" era stata approvata da tutte le parti dopo attenta analisi e discus- sione sia perché il "veterinario ricono- sciuto" è il veterinario che opera all'in- terno della sanità pubblica, e si sareb- be creata quindi una sovrapposizione di ruoli e responsabilità, sia perché il mondo veterinario privato non voleva assumersi responsabilità di controllo oltre quelle caratteristiche del veterina- rio di azienda che opera in un rappor- to di libera professione. Ecco quindi il "veterinario aziendale" che avrà com- petenze precise sulla gestione sanita- ria e del benessere animale dell'alle- vamento in un rapporto di collabora- zione e riferimento con i colleghi pub- blici senza assumersi altri ruoli. In que- sti giorni, quando finalmente sembra che si stia arrivando alla conclusione di questo lungo e faticoso iter, qualcu- no cerca di rimettere tutto in discus- sione riproponendo la figura del "vete- rinario riconosciuto". Ma è solo ricerca di un po' di visibilità. FRA RICONOSCIUTO ED AZIENDALE C'È DI MEZZO IL MALE

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Veterinaria e Fisco

006SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 3, numero 8, dal 27 febbraio al 5 marzo 2006Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

82ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

Se lo sai già...l'hai letto su @nmviOggi

TK22U almonitoraggioApprovazione condizionata del nuovo Studio di Settore: sottoosservazione ancora per tutto il 2005.Ecco i nuovi cluster A PAG. 3

TOTALIZZAZIONE Sono in vigore dal 3 marzo le rego-le della totalizzazione, la facoltà dicumulare i periodi assicurativi noncoincidenti al fine del consegui-mento di un’unica pensione (GU n.39 del 16-2-2006).

AUTHORITY ALIMENTARESe ne riparla dopo le elezioni: “L’i-stituzione dell’Autorità Nazionaleper la sicurezza alimentare - ha di-chiarato il Ministro Alemanno- è untema del quale si occuperà laprossima legislatura”.

ZOOBANKUn registro virtuale, accessibile achiunque on line. È Zoobank, unarchivio di tutte le specie animalinote realizzato dall’ICZN - Interna-tional Commission on ZoologicalNomenclature di Londra, la cuipresentazione è fissata per il primomarzo a Westminster e allo Zoo diLondra.

DOPINGI carabinieri del Nas di Napoli han-no eseguito 25 ordinanze di custo-dia cautelare contro il doping sucavalli impegnati nelle competizio-ni nei confronti di presunti compo-nenti di un’organizzazione crimina-le finalizzata alla ricettazione di far-maci dopanti di dubbia provenien-za utilizzati su cavalli impegnati incompetizioni ufficiali e clandestine.

RICERCAAnche il Ministero della Salute frale istituzioni beneficiarie del 5 permille. Il sostegno alla ricerca sani-taria, previsto dalla Finanziaria2006, riguarderà vari enti, fra cuigli IZS e gli SSR. L’elenco definitivodei beneficiari verrà pubblicato online il 10 marzo a cura dell’Agenziadelle Entrate.

FOFI“Non esiste in commercio alcunvaccino antiaviaria, e un farmacoantivirale non può certamente es-sere spacciato per vaccino. Serveuna punizione esemplare’’. Imme-diata la risposta della Fofi al servi-zio trasmesso dal telegiornale sati-rico Striscia la notizia, che ha ‘sco-vato’, in una farmacia di Napoli, unpresunto vaccino antiaviaria, pub-blicizzato con un apposito cartelloesposto all’ingresso dell’esercizio.

SCRAPIESmentita la dichiarazione del mini-stero dell’Agricoltura francese cheaveva annunciato due casi di pe-core colpite dalla scrapie ma informa atipica “nel centro dellaFrancia’’. La Direzione generaledell’alimentazione del ministerodell’Agricoltura e della Pesca haformalmente smentito quest’infor-mazione.

Brevi

www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I.

38 nuovi Presidenti

Con le elezioni delle ultime settimane si è chiusa la prima fase di rin-novo degli ordini veterinari: le ultime province, fra cui centri di gran-

de rilevanza come Napoli e Roma, hanno votato. Tutti i Consigli Provincialisono dunque rinnovati. La seconda fase elettorale - che culminerà con leelezioni per il Comitato Centrale della Federazione - completerà l’assetto isti-tuzionale della veterinaria del triennio 2006 - 2008. La prima valutazione su-gli esiti delle elezioni provinciali è che gli indirizzi programmatici contenutinel Manifesto Politico ANMVI - SIVEMP hanno trovato corrispondenza con leesigenze più sentite dalla professione e sono stati assimilati e fatti propri dalterritorio. La seconda è che il lavoro svolto a livello provinciale è stato dina-mico e ha denotato un impegno ed un entusiasmo profondi. Gli appelli al vo-to, alla partecipazione e alla disponibilità a farsi carico delle nostre istituzio-ni non sono caduti nel vuoto. “L’ANMVI - ha dichiarato il Presidente Scotti -ha dimostrato di avere una organizzazione regionale molto solida, sempre insintonia con la dirigenza nazionale del nostro movimento. Di questo devoringraziare tutti i Consigli Regionali dell’ANMVI per il senso di squadra e diappartenenza dimostrato. Possiamo davvero dire - conclude Scotti - che ilnostro movimento sia maturo e consapevole, una squadra omogenea, a for-te tenuta sul territorio, che ci pone come reale riferimento della medicina ve-terinaria italiana. Per me e per tutto il Consiglio Direttivo di ANMVI tutto que-sto è un forte stimolo a continuare sulla strada intrapresa della rivalutazioneed affermazione della professione veterinaria tutta, pubblica e privata”. Su 100 Ordini Provinciali, ben 38 avranno un nuovo Presidente: Aosta: Moli-no Federico - Avellino: D’amato Vincenzo - Belluno: Capovilla Paolo - Bene-vento: Iavecchia Cosimo - Bolzano: Hintner Franz - Cagliari: Boi Giancarlo -Cremona: Olzi Emilio - Enna: Giadone Carmelo - Firenze e Prato: PizziraniCarlo - Forlì: Massi Paola - Frosinone: Grande Francesco - Isernia: Di Gia-como Vincenzo - Livorno: Melosi Marco - Lodi: Galimberti Luigi - Matera: Di-gilio Leonardo - Messina: Polino Salvatore - Nuoro: Manca Pasqualino - Ori-stano: Putzu Ignazio Francesco - Palermo: Giambruno Paolo - Perugia: Ber-tani Luca - Pisa: Della Sala Paolo - Pistoia: Lotti Ugo - Potenza: Dr. Cariati En-rico - Reggio Calabria: Cristarella Santo - Rieti: Imperatori Mario - Rimini: Mo-retti Pier Paolo - Roma: Loni Donatella - Savona: Pareto Fabrizio - Salerno:Siano Nicola - Taranto: Di Bello Vito Antonio - Torino: Pierbattisti Cesare -Trento: Aloisi Alberto - Treviso: Petrocelli Alberto - Varese: Galli Umberto - Ve-nezia: Vio Piero - Verbania: Consoli Miriam - Vicenza: Gasparinetti Nicola -Viterbo: Bufalini Massimiliano. A tutti loro va il particolare augurio dell’ANM-VI e un ringraziamento per aver accettato la sfida dell’incarico ordinistico. Per coordinare l’attuazione del Manifesto ANMVI-SIVEMP, l’ANMVI terrà unincontro assembleare il 25 marzo prossimo presso la sede di Palazzo Trec-chi per fare il punto sul triennio a venire. Anche con un occhio di riguardoper la grande Politica. Infatti, gli Ordini eletti nel triennio 2006 - 2008 e lo stes-so Comitato Centrale, si trovano da subito di fronte ad una sfida nuova ri-spetto ai predecessori: le imminenti elezioni politiche.Dopo il 9 aprile, qualunque sia l’esito della consultazione elettorale, la pro-fessione veterinaria dovrà rivolgersi ad un Parlamento rinnovato e ad un Ese-cutivo che ci auguriamo abbia idee più chiare e più coraggiose sulla riformadelle professioni intellettuali. Mentre il centro destra enfatizza il ruolo degli or-dini, il centro sinistra parla di liberalizzazioni con un occhio di riguardo perle nuove professioni. Tariffe, pubblicità, associazioni tra professionisti, for-mazione, previdenza e numeri chiusi sono tutte questioni aperte. Anzi, perquanto ci riguarda apertissime...

P er cercare visibilità si fa di tutto. Lanostra politica diventata sempre

più "spettacolo" lo dimostra. Siamo or-mai un paese dove la visibilità e la pol-trona contano molto di più dell'interes-se della nazione e dei cittadini. E siachiaro che questo purtroppo sta avve-nendo un po' da tutte le parti. Noi alcontrario vorremmo una politica seria,legata ad impegni, progetti e scelteche siano per la crescita culturale edeconomica dell'Italia. In questi giornil'ANMVI sta preparando un documen-to di richieste della categoria veterina-ria da mandare a tutti i partiti e candi-dati per sensibilizzarli sui problemi e ledifficoltà del nostro settore. Saremopronti a sostenere chi ci garantirà ilsuo impegno. Lo stesso discorso valeall'interno della nostra categoria.L'ANMVI in questi anni ha cercato diunire tutte le organizzazioni su obiettivicondivisi per avere maggior forza ver-so il mondo istituzionale e politico. Sì èriusciti, ad esempio, ad ottenere neldecreto legislativo 117, del 27 maggio2005, l'inserimento della figura del "ve-terinario aziendale" che a breve il Mini-stero della Salute, con il contributo delmondo veterinario, dovrà definire perquanto riguarda le competenze e rela-tive responsabilità. A questo, dopo an-

ni di confronti e scontri all'interno dellacategoria, si è arrivati con una intesafra ANMVI e SIVEMP, che la FNOVI hapoi fatto propria portandola al Ministe-ro come proposta ufficiale di tutta lacategoria. La definizione di "veterinarioaziendale" era stata approvata da tuttele parti dopo attenta analisi e discus-sione sia perché il "veterinario ricono-sciuto" è il veterinario che opera all'in-terno della sanità pubblica, e si sareb-be creata quindi una sovrapposizionedi ruoli e responsabilità, sia perché ilmondo veterinario privato non volevaassumersi responsabilità di controllooltre quelle caratteristiche del veterina-rio di azienda che opera in un rappor-to di libera professione. Ecco quindi il"veterinario aziendale" che avrà com-petenze precise sulla gestione sanita-ria e del benessere animale dell'alle-vamento in un rapporto di collabora-zione e riferimento con i colleghi pub-blici senza assumersi altri ruoli. In que-sti giorni, quando finalmente sembrache si stia arrivando alla conclusionedi questo lungo e faticoso iter, qualcu-no cerca di rimettere tutto in discus-sione riproponendo la figura del "vete-rinario riconosciuto". Ma è solo ricercadi un po' di visibilità. ■

FRA RICONOSCIUTO ED AZIENDALEC'È DI MEZZO IL MALE

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Il 22 febbraio l’Agenzia del-l’Entrate ha tratto le sue con-clusioni sullo Studio di Set-

tore dei Servizi Veterinari, ilTK22U (ex SK22U). Si è trattatodell’ultimo confronto con la Cate-goria Veterinaria, a chiusura diuna serie di incontri con la Com-missione Studi di Settore, portatiavanti dal Consigliere FNOVI Giu-liano Lazzarini. Il frutto di questonon facile lavoro viene ora tra-smesso al Ministero dell’Econo-mia e delle Finanze con “giudiziopositivo, ma condizionato”.Il prototipo dello Studio TK22U, in-fatti, è ancora un sorvegliato spe-ciale: “È stata accordata l’applica-zione monitorata per un anno, il2005, al termine del quale dovrem-mo andare a regime”- ha riferitoLazzarini, precisando però che“non si tratta di un passaggio auto-matico, perché un anno potrebbenon essere sufficiente alla messa apunto dello Studio”. Il via libera del-la FNOVI è quindi condizionato dauna possibile futura revisione sullabase della crisi che sta interessan-do le attività veterinarie.

8.833 contribuentiI contribuenti interessati sono risul-tati pari a 8.833. I dati sono stati ri-cavati dai modelli allegati alla di-chiarazione dei redditi per il perio-do d’imposta 2003 e su tali modellisono state condotte analisi statisti-che per rilevare la completezza, lacorrettezza e la coerenza delleinformazioni in essi contenute. Talianalisi hanno comportato, ai finidella definizione dello studio loscarto di 713 modelli. A seguito de-gli scarti effettuati, il numero deicontribuenti oggetto delle succes-sive analisi è stato pari a 8.120.

Le novità del nuovo modelloL’evoluzione verso il nuovo modelloTK22U ha portato essenzialmentead una maggiore definizione di ta-lune specializzazioni e all’eviden-ziazione delle cliniche veterinarieche, per la natura delle prestazionierogate e per la modalità di eroga-zione del servizio differiscono daglistudi e dagli ambulatori veterinari. Ilnumero complessivo dei modelliorganizzativi individuati (cluster) èpassato da 6 (nella versioneSK22U) agli attuali 12. “La novità-spiega Lazzarini- è rappresentatadal cluster 1 in cui si annoverano iColleghi che svolgono un’attività iti-nerante indirizzata quasi esclusiva-mente verso gli animali da compa-gnia. È il gruppo che raccoglieprincipalmente neo laureati che an-cora non hanno trovato una collo-cazione strutturale, che da poco sisono affacciati al mondo professio-nale, che iniziano un percorso nonancora a senso unico perché sonoin attesa di sondare un mercatoche non sempre offre lavoro nelladirezione che si è scelta”.Dalla stima dei compensi/ricavi so-no stati esclusi quelli derivanti dallo

svolgimento dell’attività in SSNmentre per le funzioni relative all’at-tività di lavoro autonomo è stata va-lorizzata la variabile “Tempo dedi-cato all’attività”. A questo riguardo,intervengono alcuni correttivi relati-vi all’età professionale, alle moda-lità di espletamento dell’attività(esami diagnostici, attività di con-sulenza, perizia, collaborazione edaltre attività) e ai correttivi territoria-li (territorialità generale a livello pro-vinciale). “Il quadro che attraversoil filtro del mondo fiscale si dipinge-conclude Lazzarini- è oggi moltopiù reale di quello dei precedentiStudi e, questo, contribuisce a faremergere la situazione del mondoveterinario in Italia mettendo glistessi funzionari dell’Agenzia delleEntrate al corrente della nostrarealtà. Risulta sempre più impor-tante la collaborazione fra veterina-ria e finanza che ci sta portando adinquadrare al meglio l’organizza-zione di una categoria sempre piùimpegnata a trovare spazi semprepiù ristretti e margini di ricavo sem-pre più contenuti”.

Il Ministero delle FinanzeIl confronto con l’Agenzia delle En-trate si è sempre svolto in un climadi grande collaborazione. GiulianoLazzarini, referente della FNOVIper gli studi di settore e delegatodall’ANMVI a sostenere le richiestedell’Associazione, ha sempre tro-vato attenzione e disponibilità.“Siamo stati ascoltati e le nostreproposte sono state ben accoltedall’ Ufficio degli Studi di Settore -spiega Lazzarini - tanto da esserestati ammessi alla fase più avanza-ta dei lavori, quelli della Commis-sione degli esperti”. A questo pun-to la decisione finale spetta al Mini-stero dell’Economia e delle Finanzecon il rischio, già ventilato, che nonarrivi prima delle elezioni. Le richie-ste di rinvio arrivano da parte dimoltissimi settori produttivi e pro-fessionali. Differire l’entrata a regi-me degli studi di settore per il Fiscosignifica non utilizzare questi nuovistrumenti di accertamento automa-tico del reddito e rimandare l’attesoincremento sul gettito fiscale. ■

3ATTUALITÀ

L’Agenzia delle Entrate ha concluso l’esame del TK22U

Studio di Settore: accolte tutte le richieste della CategoriaLa fase sperimentale evolve in “monitoraggio”. Lazzarini (FNOVI): ritratto fiscale più vicino al vero

laPROFESSIONE VETERINARIA 8/2006

Fisco e FNOVI a confronto

Prima dell’approvazione dello Studio di Settore Veterinario è stato necessario affrontare una fase diconfronto fra l’Agenzia delle Entrate e la Categoria tendente a verificarne l’idoneità e la capacità di

rappresentare la realtà alla quale si riferiscono. Lo Studio di Settore TK22U costituisce una evoluzione del pre-cedente SK22U e rappresenta un prototipo sul quale la Federazione degli Ordini ha avanzato alcune preci-se richieste di adeguamento. Tutte accolte dall’Agenzia che ha inserito apposite informazioni nel modelloTK22U.

Laboratorio di analisiÈ emersa la necessità di evidenziare un ulteriore cluster dedicato ai veterinari che esercitano esclusivamen-te attività di “laboratorio di analisi”. Questa esigenza è strettamente correlata alla esatta individuazione e de-nominazione delle strutture veterinarie, realizzatasi con l’Accordo Stato Regioni del novembre 2003.Inseriti all’interno delle strutture sanitarie private previste nella “tipologia della clientela”

DiagnosticaSi è ritenuto necessario specificare meglio la tipologia degli esami diagnostici, distinguendo quelli per im-magini (RX, risonanza magnetica, TAC, ecc.) degli esami di laboratorio. Questa ulteriore differenziazione do-vrebbe ridurre al minimo il ricorso all’utilizzo della voce “altre attività”, contribuendo a meglio individuare ilcampo di intervento del medico veterinario.Numero di “esami diagnostici per immagine (RX, ecografia, endoscopia, TAC, risonanza magnetica)” effet-tuati e la percentuale di compensi a cui hanno dato origine

ClientelaSi è suggerito di eliminare quanto richiesto in ordine alla “provenienza della clientela” che viene valutata infor-mativa del tutto irrilevante.Si è provveduto nel nuovo modello ad eliminare tale sezione.

Dispensazione del farmacoSi è ribadita la necessità di prevedere espressamente la dispensazione del farmaco- autorizzata dal DM n.306/2001- da parte del medico veterinario, il quale può cedere il farmaco con il quale ha iniziato la terapiaambulatoriale, senza determinare un aumento fittizio delle entrate legate alla presenza del farmaco stessocontabilizzato nella prestazione veterinaria. Si è chiesto di prevedere una voce distinta che non deve essereconsiderata come un moltiplicatore ai fini della determinazione del compenso presunto, bensì come un mo-mento complementare della prestazione veterinaria a favore della tutela del benessere animale per la diffi-coltà frequente di reperire farmaci ad uso veterinario in farmacia. Occorre tener presente, infatti, che, a fron-te di un acquisto del farmaco con l’IVA al 10%, ogni medico veterinario cede lo stesso gravato di un’IVA al20% che riduce l’eventuale possibilità di guadagno. Costi derivanti dalla dispensazione del farmaco ai sensi del DM n. 306/2001 all’interno degli “Elementi con-tabili specifici”.

ConvenzioniÈ emersa la necessità di distinguere l’attività che il medico veterinario svolge in convenzione con le associa-zioni allevatoriali a livello provinciale e/o regionale (APA e/o ARA). Questo tipo di prestazioni confluiranno nel-la sezione “altre attività”, non contribuendo a specificare l’attività del medico veterinario. Istituendo unaespressa voce riferita a queste ipotesi si contribuirà anche ad evitare di creare una incongruità fra le presta-zioni eseguite e gli onorari percepiti i quali, pur facendo riferimento in fattura ad un unico utente, nella realtàdocumentano prestazioni rivolte a numerosi allevatori privati.“Attività di assistenza igienico-sanitaria presso aziende zootecniche e/o allevamenti svolte in convenzionecon associazioni allevatoriali (APA e ARA)” dove si chiede il numero dei capi (distinti per ovocaprini e bovi-ni) e la percentuale dei compensi conseguiti rispetto ai compensi complessivi.

Ancora un anno di sperimentazioneÈ stato infine chiesto un prolungamento della fase sperimentale di almeno un anno e di considerare l’even-tuale futura revisione contenuta ai valori odierni a causa della crisi che sta investendo il settore, a fronte di unnumero sempre crescente di laureati, legato ad un eccessivo numero di facoltà veterinarie.Concessione di un periodo di sperimentalità (monitoraggio)

I 12 clusterDa sei a dodici. L’ufficio degli

Studi di Settore ha creatosei nuovi cluster in base al modo diespletamento dell’attività, all’areadi intervento, alla tipologia dellaclientela ed alla dimensione dellastruttura sanitaria. Sono i seguenti:Cluster 1. Veterinari che effettua-no prevalentemente visite domi-ciliari o presso allevamenti. Per iprofessionisti che fanno parte diquesto cluster (306) lo svolgimentodell’attività si espleta prevalente-mente nell’effettuazione di visitedomiciliari o presso allevamenti.Coerentemente con l’attività svolta

solo un esiguo numero di soggettidichiara di utilizzare spazi destinatia studi o ambulatori veterinari. Gliinterventi sono rivolti quasi esclusi-vamente ad animali da compagnia(il 94% dei compensi) di clienti pri-vati (l’80% dei compensi); circa 70i vaccini somministrati. Si tratta diveterinari che quasi sempre lavora-no senza avvalersi di dipendenti ocollaboratori e che nell’11% dei ca-si affiancano all’attività libero-pro-fessionale di veterinario anche altreattività. Non si segnala una partico-lare presenza di beni strumentali.Cluster 2. Ambulatori e studi ve-terinari di piccole dimensioni.Questo cluster raggruppa i titolari(1.673) di ambulatori o studi di pic-

cole dimensioni (41 mq di ambula-torio per il 53% dei soggetti e 34mq per il 31%) all’interno dei qualiopera quasi sempre il titolare senzaavvalersi di dipendenti o collabora-tori. Le visite ambulatoriali (il 66%dei compensi) riguardano preva-lentemente animali da compagnia(l’87% dei compensi) di proprietàdi clienti privati (l’83% dei compen-si). Nella metà dei casi i soggettidel cluster effettuano anche inter-venti chirurgici ottenendo il 12%dei compensi; i vaccini risultano190. Tra la dotazione di beni stru-mentali si rileva un tavolo operato-rio per il 42% dei soggetti, dotazio-ne per raggi X per il 28%.Cluster 3. Ambulatori veterinari

di medie dimensioni. Questo clu-ster raggruppa veterinari (1.632)titolari di ambulatori di medie di-mensioni (47 mq) all’interno deiquali opera quasi sempre solo il ti-tolare senza avvalersi di dipen-denti o collaboratori. La maggiorparte degli spazi adibiti ad ambu-latorio è di proprietà di terzi: il 61%dei soggetti del cluster dichiara in-fatti di sostenere circa 5.300 europer canoni di locazione. Le visiteambulatoriali dalle quali deriva il63% dei compensi riguardanoprevalentemente animali da com-pagnia (95%) di proprietà di clien-ti privati (93% dei compensi). Oltrealle visite ambulatoriali, interventichirurgici (14% dei compensi),

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esami diagnostici (7%) e circa 390vaccini. Nella dotazione di benistrumentali si rileva - in aggiunta aquella presente nel cluster prece-dente- la dotazione per anestesiagassosa (41%), elettrobisturi,(46%), elettrocardiografo (24%),aspiratore (38%); quasi la metàdelle strutture dispone di apparec-chiature per ematologia, sierolo-gia, batteriologia.Cluster 4. Ambulatori veterinaridi grandi dimensioni. Le strutturein questo caso (898) presentanodimensioni più estese (77 mq) eimpiegano 1-2 addetti. Nella mag-gior parte dei casi gli spazi adibitiad ambulatori sono di proprietà diterzi: il 65% dei soggetti dichiara disostenere 8.400 euro circa per ca-none di locazione. L’attività è incen-trata sugli animali da compagnia(92% dei compensi), di proprietà disoggetti privati (90%), le visite am-bulatoriali sono il 49% dei compen-si, gli interventi chirurgici il 19%, gliesami diagnostici il 13%. 700 i vac-cini somministrati. L’anzianità pro-fessionale dei veterinari di questocluster è tra le più elevate del set-tore (14 anni) e la dotazione stru-mentale è la più ampia.Cluster 5. Professionisti specia-lizzati nella cura di cavalli daequitazione. Sono 335 i professio-nisti di questo cluster. La cura deicavalli da equitazione è l’85% deicompensi; gli animali sono di pro-prietà di scuderie o maneggi (34%dei compensi) di soggetti privati(29%) o di aziende agricole ed al-levamenti (20%).Le visite avvengono a domicilio peril 63% dei compensi. Un terzo deisoggetti svolge attività di consulen-

za, perizia o collaborazione (36%dei compensi). Una larga parte deisoggetti non dispone di spazi adi-biti a studio o ambulatorio né si av-vale di dipendenti o collaboratori. Il13% degli appartenenti al clusteraffianca all’attività libero-professio-nale di veterinario altre attività.Il 33% dei compensi deriva da pre-stazioni professionali erogate al difuori dei confini regionali. Raggi X,ecografo, endoscopio, oto/oftalmo-scopio fra le dotazioni strumentali.Cluster 6. Professionisti specia-lizzati in zootecnia. I veterinari diquesto cluster sono 1.006 e otten-gono l’89% dei compensi da que-sto comparto.Le attività prevalenti sono le presta-zioni domiciliari (il 60% dei com-pensi) e le consulenze, perizie ocollaborazioni rappresentano lametà circa dei compensi per il 35%dei soggetti. La clientela è formatada aziende agricole e allevamenti(due terzi dei compensi). Il 38% deiprofessionisti somministra un ele-vato numero di vaccini (870 c.ca).La professione viene svolta senzadipendenti o collaboratori e solo inalcuni casi avvalendosi di unastruttura veterinaria. Il 77% deicompensi dipende da un commit-tente principale. L’11% dei sogget-ti affianca l’attività professionale adaltre. Non si segnala la presenza diparticolari dotazioni strumentali.Cluster 7. Professionisti spec. inzootecnia con attività prevalentedi prestazioni di inseminazioneartificiale ed assistenza al par-to/ostetricia. Questo cluster rac-coglie il numero di colleghi, 470, apiù alta anzianità lavorativa: 15 an-ni. Si differenziano dai professioni-

sti del cluster 6 in quanto presenta-no tra le attività prevalenti le presta-zioni di inseminazione artificiale(circa la metà dei compensi) e l’as-sistenza al parto/ostetricia. Inoltre il41% dei soggetti somministra unelevato numero di vaccini (700c.ca). Allevamenti e grandi aziendeagricole formano l’86% dei com-pensi. La professione viene svoltaquasi sempre senza l’ausilio di di-pendenti o collaboratori e solo in al-cuni casi avvalendosi di spazi adi-biti a struttura. L’area di mercato èprevalentemente limitata all’ambitoprovinciale. Non si segnala la pre-senza di particolari dotazioni stru-mentali.Cluster 8. Professionisti che ope-rano prevalentemente con strut-ture sanitarie private. Vi troviamo iveterinari (628) che hanno qualeclientela prevalente le strutture sa-nitarie private (ambulatori, labora-tori di analisi, cliniche, ecc.) fontedell’85% dei compensi. Le presta-zioni sono principalmente perizie,consulenze, collaborazioni (55%dei compensi) e riguardano anima-li da compagnia (85% dei compen-si). Un quinto dei soggetti sommini-stra c.ca 80 vaccini. Molti dipendo-no in modo quasi esclusivo dalcommittente principale (59% deisoggetti). Dipendenti o collaborato-ri assenti, struttura propria di riferi-mento in casi rari. Non si segnala lapresenza di particolari dotazionistrumentali.Cluster 9. Professionisti che ope-rano prevalentemente con strut-ture sanitarie pubbliche. Questocluster riunisce i veterinari (721)che hanno come clientela preva-lente le strutture sanitarie pubbli-

che, fonte dell’83% dei loro com-pensi. Il 39% dei soggetti svolgeattività in convenzione con il SSNottenendo il 79% dei compensi.Consulenze, perizie e collaborazio-ni sono l’80% dei compensi. Lazootecnia è l’area di principale rife-rimento (58%) dei compensi, ani-mali da compagnia (32% dei com-pensi per il 44% dei soggetti). Di-pendenti o collaboratori assenti,struttura propria di riferimento in al-cuni casi: studio per il 25% dei sog-getti con estensione di 28 mq, am-bulatorio per il 18% dei soggettiper 42 mq. Oto/oftalmoscopio fra ledotazioni strumentali.Cluster 10. Professionisti cheoperano prevalentemente conimprese industriali. I veterinari diquesto cluster (261) si differenzia-no dagli altri per la clientela di rife-rimento: la parte preponderantedei compensi deriva da prestazioniper imprese industriali: aziendeproduttrici di mangimi (la metà cir-ca dei compensi), farmaceutiche (il72% dei compensi per il 32% deisoggetti) e aziende di lavorazionedei prodotti animali (il 73% per il15%). Il comparto di riferimento è lazootecnia, le prestazioni: consulen-ze, perizie e collaborazioni. Un ele-vato numero di professionisti lavoraanche fuori regione ottenendo il57% dei compensi. Dipendenti ocollaboratori assenti, struttura pro-pria di riferimento in alcuni casi.Cluster 11. Professionisti specia-lizzati nell’effettuazione di esamidiagnostici. Qui si ritrovano i vete-rinari (82) che ricavano il 72% deicompensi da esami diagnostici suanimali da compagnia (69% deicompensi) e da reddito (l’86% dei

compensi per il 28% dei soggetti).Gli esami vengono principalmenterichiesti da privati, ma anche dastrutture sanitarie private (il 64%dei compensi per il 44% dei sog-getti). Lavorano in laboratori veteri-nari di analisi (24 mq per il 27% deisoggetti), di ambulatori (42 mq peril 28%) o studi veterinari (26 mq peril 15%). Centrifuga per il 23% deisoggetti, 1-2 apparecchi per ema-tologia, liquidi organici, sierologia,batteriologia ed ecografo. Dipen-denti o collaboratori raramente pre-senti.Cluster 12. Cliniche veterinarie.Questo cluster è formato da clini-che veterinarie (95) che copronouna superficie di 157 metri qua-drati e possono ospitare 27 ani-mali. Le prestazioni sono erogatesu animali da compagnia (94%dei compensi), di proprietà di sog-getti privati (92% dei compensi) econstano principalmente in visiteambulatoriali (55% dei compensi)interventi chirurgici (19%) ed esa-mi diagnostici (14%). Il numero deivaccini è di c.ca 770. Il numero diaddetti è pari a 2 ed il 43% dellestrutture del cluster si avvale dellacollaborazione di veterinari non di-pendenti, corrispondendo loro16.800 euro. Si segnala inoltre l’e-levata presenza di strutture non diproprietà: quasi i due terzi deisoggetti dichiarano di corrispon-dere circa 14.000 euro per il cano-ne di locazione. La dotazione deibeni strumentali è ampia. ■

Lo studio di settore TK22U è sca-ricabile al sito: http://www.agen-ziaentrate.it/ilwwcm/resources/fi-le/ebf2fe455cdadf8/TK22U.pdf

PROFESSIONE VETERINARIA 8/20064ATTUALITÀ

626 si, 626 no !ANMVI INFORMA

Moltissime sono le ri-chieste di chiarimentiche ricevo in merito al

DLgs 626/94, e la quasi totalità diesse riguarda il campo di appli-cazione del decreto. Numerosi,infatti, sono gli studi veterinariassociati, senza dipendenti macon colleghi esterni che prestanoconsulenze, che mi chiedono sedevono applicare tutte le normeprescritte in materia di salute esicurezza. Allo scopo di risolverequesto quesito ho citato più voltela Circolare Ministeriale (Mini-

stero del lavoro) n.172 del 20 di-cembre 1996, molto perentoria eche di seguito riporto per la par-te che riguarda questo argomen-to: Il DLgs 626 del 1994 si appli-ca agli studi professionali esclu-sivamente nell’ipotesi in cui i tito-lari abbiano alle loro dipendenzeuno o più lavoratori subordinati,sia che si tratti di un solo profes-sionista titolare dello studio, si dipiù professionisti contitolari. Per fornire ulteriore spiegazionee per chiarire spero definitiva-mente questi dubbi vorrei citarela risposta fornita dal Direttoredell’Unità Operativa PrevenzioneSicurezza Ambienti Lavoro dellaDirezione Igiene e Sanità Pubbli-ca dell’Azienda Provinciale per iServizi Sanitari di una provinciadel nord Italia, ad un collega tito-lare di uno studio associato sen-za dipendenti ma con collabora-tori esterni, che ha fatto esplicitarichiesta al citato ufficio compe-tente per territorialità:In riferimento alla Sua richiesta,inerente l’attività prestata pressoil Suo ambulatorio veterinario daaltri liberi professionisti, visto cheil rapporto di collaborazione par-

rebbe configurarsi come rappor-to tra professionisti senza alcunvincolo di subordinazione, e Leinon figura datore di lavoro (nonavendo altri dipendenti pressol’ambulatorio), si comunica chein tale situazione non sussistonoobblighi precisi dettati dal DLgs626/94. Rimane comunque l’ob-

bligo di fornire locali e attrezzatu-re rispondenti alle normative dilegge, anche per quanto riguar-da la sicurezza, stante le respon-sabilità dirette sia civili che pena-li per eventuali lesioni che po-trebbero riportare i collaboratorie le altre persone.Ringrazio il collega che mi ha for-

nito la sua documentazione e laporto a conoscenza di tutti (ov-viamente secretando le genera-lità del professionista) sperandoche possa servire a far luce inuna materia come la sicurezza,che per adesso ha per noi liberiprofessionisti molte, anzi troppe,ombre. ■

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Teoria e pratica per l’attuazionedelle misure di primo interventointerno e per l’attivazione degliinterventi di pronto soccorso

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Corso per datori di lavoro in struttura veterinariaLA SALUTE E LA

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A.N.M.V.I. A.N.M.V.I.A.N.M.V.I.

13 CREDITI 15 CREDITIAccredito richiesto ai fini

del programma ECM

di Carlo Pizzirani

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 8

IPresidenti delle Regioni han-no approvato nei giorni scorsiun documento del Ministero

della Salute (Documento conclusi-vo del gruppo di lavoro costituitocon decreto del ministro della salu-te in data 13 ottobre 2004 per lasemplificazione delle procedure re-lativamente alle autorizzazioni, cer-tificazioni ed idoneità sanitarie) chepunta all’abbattimento di inutiliadempimenti burocratici a caricodel cittadino. In cima alla lista delle certificazioniobsolete figura il certificato di sanae robusta costituzione, seguito dalcertificato di idoneità fisica per l’as-sunzione nel pubblico impiego. L’o-biettivo del Ministero della Salute,condiviso dalle Regioni, è di elimi-nare anacronistiche certificazionied autorizzazioni non più attuali edinutilmente onerose anche per lestesse Aziende Sanitarie Locali. Ildocumento prende in considera-zione anche alcune procedure ve-terinarie, in particolare quelle lega-te all’isolamento di animali per ilcontrollo di infezione rabbica (l’ASLvaluta caso per caso) e alla visitaveterinaria prima del carico, con re-lativa attestazione sanitaria, dei sui-ni domestici, da allevamento e damacello, da trasportare fuori Co-mune (sospensione in via tempora-nea e sperimentale).

Isolamento di animali per ilcontrollo dell’infezione rabbicaNei casi previsti dall’articolo 86 delDPR 8 febbraio 1954, n. 320 “Re-golamento di polizia veterinaria”,l’obbligatorietà dell’isolamento edella relativa osservazione è valu-tata dal servizio veterinario dell’a-zienda ULSS competente, in rela-zione agli elementi di conoscenzadel caso concreto e ai dati relativialla situazione epidemiologica esanitaria di cui dispone.L’articolo 86 del D.P.R. n.320/1954 “Regolamento di PoliziaVeterinaria” sancisce l’obbligato-rietà dell’isolamento e dell’osser-vazione per 10 giorni dell’animalemorsicatore. In considerazionedell’assenza prolungata nel terri-torio regionale, da valutare nellediverse situazioni epidemiologi-che, di segnalazioni di casi di rab-bia, sia in animali selvatici che do-mestici, e in considerazione, altre-sì, della specifica professionalitàdei veterinari del Servizio pubbli-co dell’Azienda U.L.S.S. (profes-sionalità che consente loro di di-scernere e valutare il grado di ri-schio sanitario, in relazione allo

specifico evento), si ritiene chel’obbligatorietà dell’isolamentodell’animale morsicatore sia davalutare caso per caso dal Servi-zio Veterinario dell’AziendaU.L.S.S. competente per territorio.

Visita veterinaria dei suinidomesticiSospensione, in via temporanea esperimentale, della visita veterina-ria prima del carico, con relativaattestazione sanitaria, dei suini do-mestici, da allevamento e da ma-cello, da trasportare fuori comune.L’obiettivo dell’ordinanza ministe-riale 27 aprile 1983, emanata a se-guito del manifestarsi sul territorionazionale di numerosi focolai diPeste Suina Classica (P.S.C.), ma-lattia infettiva altamente contagio-sa, era quello di controllarne la dif-fusione sottoponendo a visita vete-rinaria tutti i suini che dovevano es-sere trasportati fuori comune, in uncontesto di rischio epidemiologicoe di strategia di controllo delle ma-lattie infettive e diffusive del bestia-me completamente diverso daquello attuale, che mira alla eradi-cazione dell’agente eziologico dalterritorio comunitario. Dopo il 1983,come è stato sopra ricordato, sonostati realizzati piani di sorveglianzaattiva e controllo nei confronti nonsolo della P.S.C., ma anche di altremalattie infettive, a carattere diffu-sivo dei suini, particolarmente rile-vanti sotto il profilo sanitario, socio-economico e commerciale. Inoltre,il rigoroso complesso delle misuredi identificazione degli animali edelle aziende suinicole che li de-tengono, introdotto dal D.M.18/10/1991, n. 427 e perfezionatodal D.P.R. 30/4/1996, n. 317, hapermesso di realizzare un efficaceed efficiente sistema di anagrafeper la rintracciabilità degli animalinelle loro movimentazioni. A frontedi queste innovative misure di bio-sicurezza, la mera visita veterinariadei suini prima del carico risultadel tutto superata e poco efficaceed efficiente per prevenire le sopracitate malattie a carattere infettivoe diffusivo, segnatamente di quelledella Lista A dell’“OrganisationMondiale de la Santè Animale”(O.I.E.). Non può essere dimenti-cato come, nell’eventualità di in-sorgenza di malattie a carattereepizootico, trovi comunque appli-cazione il disposto dell’art. 32 delRegolamento di Polizia Veterinaria(R.P.V.), in base al quale la compe-

tente Autorità sanitaria può dispor-re che la dichiarazione di prove-nienza degli animali - modello 4 -sia integrata da un’attestazione sa-nitaria relativa alla visita favorevoledegli animali prima del carico aprescindere in questa circostanzadal comune di destinazione.In questo modo, come è già ope-rante per le malattie infettive dellealtre specie animali, la visita vete-rinaria viene resa obbligatoria soloin caso di effettiva e comprovatanecessità. L’erogazione della pre-stazione in argomento rappresen-ta un sempre più gravoso adempi-mento, in termini di risorse profes-sionali ed economiche, che va ascapito delle altre attività mirate suefficaci progetti di intervento di sa-nità pubblica veterinaria a finalitàpreventiva, da potenziare o tuttorainsufficientemente praticate, com-portando una sorta di “lista d’atte-sa” di attività, nonostante i docu-menti a valenza programmatoriane indichino la necessaria adozio-ne. Si sottolinea inoltre come, al fi-ne di salvaguardare la rintraccia-bilità delle movimentazioni, la co-pia della dichiarazione di prove-nienza degli animali - modello 4,prevista dall’art. 31 del R.P.V.,debba essere consegnata al Ser-vizio Veterinario dell’Azienda Sani-taria, competente sull’allevamentosuinicolo di destinazione, secondola procedura stabilita dall’art. 16,comma 6, del D.M. 18/10/1991, n.427, per effetto del quale deve ri-

tenersi disapplicato l’art. 3 dell’Or-dinanza ministeriale 27/4/1983.Contemporaneamente alla so-spensione, ancorché a titolo tem-poraneo e sperimentale, della sud-detta procedura sanitaria i ServiziVeterinari delle Aziende Sanitariedovrebbero porre in atto, nell’ambi-to dell’attività permanente di epide-miosorveglianza negli allevamentisuinicoli, le seguenti azioni:1) proseguimento del monitorag-gio sierologico, secondo i pianiprevisti dalla vigente normativa na-zionale e/o regionale;2) attuazione di specifici interventidi prevenzione e controllo per:- la corretta valutazione dei rischi

infettivi e l’appropriata gestionedegli stessi;

- la registrazione delle aziende, l’i-dentificazione degli animali non-ché le registrazioni di carico escarico ai fini della tracciabilitàdelle loro movimentazioni;

- la farmacosorveglianza relativa-mente all’acquisto, alla detenzio-ne e alla somministrazione di me-dicinali veterinari e mangimi me-dicati;

- un percorso educativo-formativodi tutti gli addetti sulle misure re-lative alle buone pratiche di igie-ne zootecnica e di protezione de-gli animali negli allevamenti e du-rante il trasporto.

Ai sensi del citato art. 32 del R.P.V.,è fatta salva la possibilità di dispor-re l’obbligo della visita veterinariadegli animali prima della partenza

qualora si verifichino sul territorioregionale malattie infettive a carat-tere epizootico.Da ultimo, l’adempimento previstodall’art. 16, comma 1, dell’O.M. 26luglio 2001, relativo alla dicitura“suini provenienti da allevamentoaccreditato per Malattia Vescicola-re del Suino (M.V.S.)”, da riportaresulla dichiarazione di provenienzadegli animali - modello 4 - che ac-compagna le partite di suini prove-nienti dalle regioni accreditate, puòessere assolto con una delle se-guenti procedure semplificate:1) un attestato di “allevamento ac-creditato per M.V.S.”, valevole finoal perdurare delle condizioni sani-tarie che ne hanno consentito il rila-scio, viene consegnato d’ufficio dalServizio Veterinario delle compe-tenti Aziende Sanitarie a ciascunallevamento riconosciuto, in modoche lo speditore lo possa allegarein fotocopia alla dichiarazione diprovenienza degli animali - model-lo 4 prima del trasporto; 2) i servizi veterinari delle AziendeSanitarie della Regione adottano emantengono aggiornato, per le fi-nalità di controllo, un registro, ac-cessibile su web, con i dati ana-grafici delle aziende suinicole ac-creditate. ■

5ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 8/2006

Le Regioni approvano la proposta del Ministero della Salute

Troppa burocrazia anche in veterinariaValutabile e non più obbligatorio l’isolamento per il controllo della rabbia. Sospensione sperimentale della visita dei suini domestici fuori comune

Il documento integrale approvato dalle

Regioni è disponibile all'indirizzo

http://www.regioni.it/upload/semplifi

cazione_procedure_sanitarie.pdf

Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 8

6 laPROFESSIONE VETERINARIA 8/2006

La proposta del Ministerodella Salute è di chiuderela fase sperimentale e di

scrivere con le Regioni un PianoNazionale a partire da metà mar-zo: entro quella data si insedieràal Ministero un gruppo pariteticoStato-Regioni che, insieme allaCommissione Nazionale ECM, la-vorerà per l’attuazione dell’Ac-cordo Stato-Regioni del 23 mar-zo 2005. Il Piano dovrà prevedere temi co-muni a tutte le professioni, di pre-valente interesse per lo Stato, te-mi specifici per le singole disci-pline e temi organizzativo-gestio-nali di interesse per le Regioni.Per non bloccare l’ECM, il Mini-stero della Salute ha proposto al-le Regioni un accordo-ponte i cuicontenuti sono dettagliati in undocumento trasmesso a finegennaio alla Conferenza StatoRegioni. Dovranno essere inoltrefissate le tipologie delle attivitàformative, le modalità per l’ac-creditamento dei provider e la te-nuta del relativo albo, i criteri perl’attribuzione dei crediti, il ruolodelle società scientifiche, la que-stione degli sponsor.

120 creditiNel frattempo tutte le sperimen-tazioni avviate proseguiranno esaranno fatti salvi i crediti ac-quisiti fino alla stipula del nuovoaccordo. Per completare il debi-to formativo (120 crediti) per ilquinquennio 2002-2006, i credi-ti ECM da acquisire nel 2006sono 30.

La fase 2La novità dell’anno in corso saràl’avvio della seconda fase delprogetto ECM, con l’accredita-mento dei provider per la forma-zione residenziale e la formazio-ne a distanza (FAD). Rinviata in-vece alla stesura del Piano na-zionale per l’aggiornamento delpersonale sanitario l’individua-zione di una disciplina ad hocper la formazione sul campo(FSC), ovvero la scelta dei criterie delle modalità per favorire l’ag-giornamento professionale sulposto di lavoro, nello studio o acasa dell’operatore sanitario. Intanto le Regioni potranno af-frontare le necessità di aggiorna-mento sanitario avendo a dispo-sizione i 50 milioni di euro giàstanziati dal CIPE per ciascunodegli anni dal 2005 al 2007.

I providerPer l’avvio della seconda fasedel programma ECM è necessa-rio stabilire i requisiti minimi perl’accreditamento dei providerECM sulla base del documentoapprovato dalla CommissioneNazionale ECM nel novembre del2004. Si tratta di uno strumentoindispensabile per le Regioni acui spetta il compito di accredita-re i provider con sede legale sulterritorio e che indirizzano le pro-prie attività agli operatori dellaRegione o di Regioni limitrofe. I provider accreditati ECM po-tranno assegnare direttamente aipartecipanti i crediti formativi.Possono diventarlo le Università,

le Facoltà e i Dipartimenti univer-sitari, le aziende sanitarie, gli isti-tuti scientifici del SSN e del CNR,enti e agenzie regionali gestori diformazione in campo sanitario, lesocietà scientifiche e le associa-zioni professionali in campo sani-

tario, gli ordini professionali limi-tatamente ai campi della bioeticae della deontologia, le fondazionia carattere scientifico, le caseeditrici scientifiche, le società, leagenzie ed enti pubblici o privatipurché operino nell’ambito della

formazione continua. I requisiti del provider accredita-to sono molteplici e riguardanoda un lato l’organizzazione gene-rale e le risorse a disposizione edall’altro la qualità dell’offerta for-mativa. ■

ATTUALITÀ

Proposta del Ministero della Salute

ECM, un gruppo paritetico per uscire dallo stalloStato, Regioni e Commissione ECM insieme per far partire la FAD e l’accredito dei provider

Danno all’Erario?

L ’On. Tiziana Valpiana (RC) e l’On. Maria Celeste Nardini (RC) hanno presentato una interrogazionescritta al Ministero della Salute sul conflitto di interessi in ambito ECM e sul possibile danno erariale

dovuto alla docenza continuativa della dottoressa Maria Linetti (dirigente dell’Ufficio III ECM del Ministero del-la Salute e segretario della Commissione Nazionale ECM) alle iniziative di aggiornamento della Società Ope-ra Sas di Bari, ente di formazione accreditato dal Ministero della Salute come provider ECM, “il cui inizio atti-vità risale al 2001 in coincidenza con l’avvio del sistema ECM”.Le interroganti richiamano in particolare l’attenzione del Ministro sul fatto che i corsi sono rivolti ai dipen-denti pubblici delle ASL, “previo pagamento della quota d’iscrizione individuale ammontante a 290 euro,gravante direttamente sul discente o - assai più frequentemente - sull’Azienda Sanitaria di appartenenza delmedesimo.” Queste in sintesi le obiezioni delle parlamentari: 1) l’incarico ministeriale della dottoressa Maria Linetti confe-risce alla medesima - in ambito ECM - la funzione di controllore, mentre la società Opera Sas, in quanto enteaccreditato come provider ai fini ECM, riveste quella di controllato; 2) nella veste istituzionale di segretario del-la Commissione Nazionale ECM, alla dottoressa Maria Linetti, compete trattare, affrontare, e gestire la que-stione del conflitto d’interessi in ambito ECM, a tutt’oggi irrisolta nonostante il sistema ECM sia oramai al suosesto anno di vita; 3) per aggiornare i Responsabili e collaboratori E.C.M. delle Aziende Sanitarie e A.U.S.L.in materia giuridico-normativo-amministrativa, il Servizio sanitario nazionale finirebbe quindi per pagare duevolte: la prima attraverso la corresponsione dello stipendio alla dottoressa Maria Linetti, poi attraverso le Azien-de Sanitarie che coprono le quote d’iscrizione al corso della società Opera Sas. L’on Valpiana e l’On. Nardinivogliono quindi sapere: “se il rapporto professionale intrattenuto dalla dottoressa Maria Linetti con la SocietàOpera Sas non rappresenti un grave ed evidente conflitto d’interessi - in ambito ECM - per i ruoli di controllo-re e controllato, rispettivamente rivestiti dalle parti; se l’aggiornamento di Responsabili e collaboratori ECM del-le Aziende Sanitarie non rientri tra i compiti d’ufficio istituzionali della dottoressa Maria Linetti; se non sussistadi conseguenza un danno erariale a carico del Servizio sanitario nazionale per il duplice esborso economicoche il predetto ente sostiene al fine di aggiornare i propri operatori circa la normativa e le innovazioni nel si-stema ECM; se il danno erariale non consista anche nella maggiore spesa determinata dal fatto che i corsi so-no tenuti prevalentemente nella giornata di sabato, costringendo le Aziende Sanitarie a inviare il personale inmissione e al pagamento di straordinari o a recuperi orari; se per i corsi in questione sia stato richiesto e ot-tenuto l’accreditamento ECM e attribuito il conseguente punteggio; se ritenga di valutare eventuali rischi legaliper l’intero settore sanitario, anche a fronte del fatto che il Ministero della salute non ha a tutt’oggi avviato si-stemi di controllo sull’esistenza dei contratti di sponsorizzazione, né sui loro contenuti; come intenda risolveredefinitivamente la questione del conflitto d’interessi in ambito ECM; se intenda tutelare gli operatori sanitari sot-toposti all’obbligo dell’ECM, attraverso la pubblicazione dei contratti di sponsorizzazione sul sito internet delMinistero della Salute, affinché gli stessi possano valutare i termini degli accordi tra sponsor e sponsee al finedi scegliere oculatamente l’evento formativo al quale iscriversi. (Interrogazione a risposta scritta, 9 feb 2006VALPIANA e NARDINI)

Il bollino ARENA non è ingannevole

I l Garante della Concorrenza e del Mercato ha ri-sposto alla FNOVI sul caso ARENA. Alla Federazio-

ne, che aveva interessato l’Antitrust sull’attestato di ga-ranzia Pollo Sano e Sicuro certificato dalla Sapienza di

Roma, l’Autorità ha risposto ritenendo che “non sussistanoi presupposti per avviare un procedimento in materia di pubblicità in-gannevole e comparativa” ai sensi del nuovo Codice del Consumo. La Divisione Freschi del Gruppo Arena ha già comunque sospeso ilbollino “Pollo Sano e Sicuro”, a seguito delle rimostranze espresse dal-le rappresentanze della Categoria (ANMVI, FNOVI e SIVEMP), che sierano schierate a difesa delle competenze e dell’immagine della pro-fessione veterinaria. La decisione era stata comunicata dall’aziendacon una lettera indirizzata a tutti i veterinari a fine gennaio. Il Garante ha motivato la sua posizione ritenendo che “l’apposizione del-l’attestato sulla confezione dei prodotti a marchio Arena e sui manifestiall’interno dei punti vendita, nonché la sua presentazione ai singoli com-mercianti nelle comunicazioni oggetto della richiesta di intervento, nonappaiono tali da indurre in errore il pubblico dei consumatori sulla circo-stanza che a garantire la salubrità e la sicurezza degli alimenti è prepo-sto per legge il Servizio Sanitario Pubblico. In nessuna parte delle co-municazioni segnalate sono contenuti riferimenti che possano, anche in-direttamente, screditare il ruolo, la professionalità e la competenza deimedici veterinari ufficiali o che inducano a credere che la certificazionein questione vada a sostituire quella obbligatoria prevista dalla legge edespressa nella bollatura sanitaria apposta sulle confezioni. Appare trat-tarsi, pertanto, di una certificazione di qualità aggiuntiva, rilasciata da unprimario ente universitario e di cui non viene contestata la veridicità, chesi inserisce in un periodo particolare di calo di consumi nell’ottica di for-nire risposta alle aumentate esigenze di rassicurazione da parte dei con-sumatori”.

Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Milano

2006: Anno di svolta per la professione veterinaria?

L ’Ordine dei Medici Veterinari di Milano ha organizzatouna tavola rotonda dal titolo “2006: Anno di svolta per la

professione veterinaria? L’appuntamento è per venerdì 10 mar-zo presso il Circolo Filologico del capoluogo lombardo in ViaClerici. “L’incontro - spiega Carla Bernasconi, Presidente dell’Ordine echairperson dell’iniziativa - è stato ideato come momento diconfronto e di proposta per valorizzare l’attuale compito dellaprofessione veterinaria a livello regionale e nazionale, nel setto-re pubblico e privato. Contiamo su una partecipazione numerosa ed attiva di tutte lecomponenti della nostra categoria”. Numerose le presenze isti-tuzionali della veterinaria: Romano Marabelli, Capo Diparti-mento per la Sanità Pubblica Veterinaria, Guido Petracca Coor-dinatore Direttori IZS, Mario Astuti, Responsabile Programma-zione Veterinaria Regione Lombardia, Giorgio Poli, Presidedella Facoltà di Medicina Veterinaria Università degli Studi diMilano, Gaetano Penocchio Vice Presidente FNOVI, Alessan-dro Lombardi, Presidente ENPAV, Laura Torriani, ConsigliereONAOSI. ANMVI e SIVEMP saranno presenti con i rispettivi ver-tici nazionali e regionali: Carlo Scotti Presidente ANMVI, Mari-na Perri, Presidente ANMVI Regione Lombardia, Aldo Gras-selli, Segretario Nazionale SIVeMP e Gian Carlo Battaglia, Se-gretario Regionale SIVeMP Lombardia. Per informazioni: Tel. 02/29.400.945

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“L’allarme brucellosi c’è. La Regio-ne Campania deve recuperare iltempo perduto, parlare con gli al-levatori, predisporre controlli evaccinazioni”. Secondo Cursi, aNapoli nei giorni scorsi per un in-contro organizzato da AN sul temadella sanità, “si rischia che la bu-fala sarà allevata in Svizzera, do-po che il governo italiano ha fattouna legge nazionale per difende-re, con il marchio doc, la bufalacampana e quella casertana’’. Ilsottosegretario ha invitato le diver-se istituzioni a lavorare insieme e

ha specificato che “in alcune zonedella Campania gli assessoratipreposti a risolvere questi proble-mi non hanno ancora dato rispo-ste convincenti agli allevatori’’. Il18 febbraio il Sottosegretario haincontrato a Caserta gli allevatori ei direttori generali del ministerodella Salute per discutere del pro-blema della brucellosi, questioneparticolarmente sentita nel territo-rio casertano. “C’è un sensibilemiglioramento delle percentualidei livelli di controllo sia da partedella Regione sia dell’Asl Caserta

2 - ha affermato Cursi - con unconseguente aumento del livellodi prevalenza della malattia pro-prio a seguito del rilevamento diun maggior numero di allevamentipositivi. Nel casertano rimane,perciò, l’allarme brucellosi’’. “E ciò- ha aggiunto - nonostante gli sfor-zi delle amministrazioni comunaliinteressate e nonostante che il go-verno, su impulso del ministroGianni Alemanno, abbia approva-to una legge per tutelare con ilmarchio Dop la bufala campana equella casertana riconoscendoche il patrimonio bufalino è unagrande risorsa per il territorio cam-pano e di Terra di lavoro, in parti-colare’’. “Da tempo il problema è alivello centrale - ha spiegato Cursi- il ministero diede ampia disponi-bilità all’allora assessore alla Sa-nità, Rosalba Tufano nel trovaresoluzioni operative in grado di of-frire risposte adeguate agli alleva-tori. Ma non si è proceduto a vac-cinare i capi bufalini, sulla base diquanto previsto dal piano regiona-le straordinario per l’eradicazionedella brucellosi bufalina nella pro-vincia di Caserta, approvato dallagiunta regionale della Campaniadel 16 marzo del 2003, pur aven-do concordato con il ministero il ti-po di vaccino e la disponibilità a

sopperire ad eventuali carenze dipersonale veterinario’’. A pareredel sottosegretario alla salute, laRegione Campania deve recupe-rare il tempo perduto, e predispor-re gli opportuni controlli e vaccina-zioni. “Noi, siamo disponibili acontinuare a fare la nostra parte,anche perché non vorremmo chemotivi di carattere sanitario impe-discano a questo territorio di poter

lavorare un prodotto importante, didifendere un prodotto importantecome la mozzarella e scongiurareil pericolo che la bufala di Casertavenga allevata non dico in un’altraregione, ma in un altro Stato. Alle-vatori, Regione e Comuni devonocreare un sistema di controllo effi-cace e dimostrare che i capi bufa-lini sono stati sottoposti a vaccina-zioni’’. (Fonte: ANSA). ■

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Eradicare la brucellosi in CampaniaCursi: la Regione deve recuperare il tempo perduto e vaccinare

laPROFESSIONE VETERINARIA 8/2006INFO REGIONI

Tutte le iniziative di aggiornamento organizzate dalleAssociazioni Nazionali federate ANMVI possono essererateizzate fino a 24 mesi a tasso zero richiedendo un finanziamento diretto o utilizzando la carta di credito ANMVI

Un nuovo servizio per i Medici Veterinari iscritti alleAssociazioni Nazionali Federate ANMVI (AIVEMP- SCIVAC - SIVAE - SIVAL - SIVAR - SIVE)

CALABRIA

A Cosenza un ufficio per gli animali

Dopo importanti città del Centro/Nord, come Roma, Milano, Pe-rugia, Reggio Emilia, è Cosenza la prima del Sud Italia a

realizzare, per merito dell'Amministrazione provinciale, un "Ufficio per idiritti degli animali". Lo sportello, affidato ai volontari della Lega antivi-visezione (LAV), viene istituito con l'ambizioso obiettivo di fornire rispo-ste immediate e concrete ad esigenze che riguardano gli animali, inparticolare quelli da compagnia. Le funzioni dell'Ufficio sono molteplici:interventi a tutela degli animali presenti sul territorio, controllo sulle mo-dalità di detenzione degli animali, realizzazione e gestione di servizi pergli animali. "L'istituzione dello sportello per i diritti degli animali rappre-senta anche in Calabria l'inizio di cambiamento, una "svolta animalistafortemente desiderata" ha spiegato Gianluca Felicetti, responsabile na-zionale dei rapporti istituzionali della LAV "segno di una politica chevuole, finalmente, rinnovarsi, creando un rapporto diretto con il mondoanimalista e le sue esigenze". (Fonte: Il Venerdì, 10 febbraio 2006)

Aviaria: l’Umbria approva il Piano nazionale pandemia

Èstato approvato dalla giunta regionale dell’Umbria il testo del-l'accordo Stato Regioni per un ''Piano nazionale di preparazione

e risposta per una pandemia influenzale''. Il Piano - spiega la Regione inun comunicato - è destinato ad entrare in funzione nel caso eventuale eper ora del tutto ipotetico di scoppio di una pandemia del virus della in-fluenza aviaria, o di una sua sottospecie mutante, da uomo a uomo. Sitratta - evidenziano gli uffici regionali della sanità - di una ulteriore misu-ra a scopo precauzionale e preventivo di un evento che, allo stato, ap-pare assai remoto. Il Piano è stato redatto sulla base delle indicazioni del-l'Oms. Consente di identificare, confermare e circoscrivere i casi di in-fluenza causati da nuovi sottotipi virali, minimizzare i rischi di trasmissio-ne, ridurre l'impatto di una eventuale pandemia sui servizi sanitari di cuiva garantito il mantenimento dei servizi essenziali. Il Piano assicura unaadeguata formazione del personale medico e paramedico, prevede unaesauriente informazione pubblica e il costante monitoraggio delle azionimesse in campo. In relazione a questi obiettivi definisce un complesso di''azioni chiave'' il cui asse centrale è costituito dal miglioramento dellasorveglianza epidemiologica e virologica e dall’attuazione di misure diemergenza di prevenzione e controllo dell'infezione. (fonte: ANSA) ■

FINO A 24 RATE MENSILI SENZA INTERESSI

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“L’attività di controllo e vigilanzaveterinaria deve rimanere in capoalla sanità pubblica, non per mar-care una separazione dal settoredell’agricoltura, con cui vannosviluppate e mantenute le neces-sarie sinergie, ma per continuarea garantire una continua preven-zione nell’ambito delle politiche ditutela della salute pubblica’’. Loha detto, richiamando l’emergen-za influenza aviaria, l’assessoreprovinciale alle politiche per lasalute, Remo Andreolli, interve-nendo al secondo dei tre incontridi formazione promossi dalla Fe-derazione provinciale allevatori,Istituto agrario di San Michele al-l’Adige e Istituto Zooprofilatticosperimentale delle Venezie per ri-flettere e confrontarsi sui proble-mi e sulle prospettive del settorezootecnico. L’incardinamento deiservizi veterinari nel settore dellasanità pubblica è una particola-rità dell’Italia. Altrove, in partico-lare nei paesi dell’area tedesca -ma anche, caso unico in Italia,nella vicina provincia di Bolzano -tale ambito di attività fa riferimen-to organizzativo al settore agrico-lo. Nella realtà trentina, le attivitàdi vigilanza e controllo veterinarisono affidate all’Unità operativaIgiene e Sanità pubblica veterina-ria dell’Azienda provinciale per iservizi sanitari (40 veterinari piùaltri 12 in convenzione), che hacompetenza sull’intero territorioprovinciale ed è organizzata in unufficio direzione, che ha sede aTrento, e in 5 nuclei operativi, ar-ticolati in 10 sedi periferiche. L’U-nità Operativa ha come finalità latutela della salute pubblica, inte-sa come protezione dell’uomo neiconfronti di patologie direttamen-te o indirettamente correlate congli animali e l’ambiente e la tuteladella salute e del benessere ani-

male, anche in funzione della sal-vaguardia del patrimonio zootec-nico. Il controllo delle malattie edel benessere delle popolazionianimali, sia domestiche che sel-vatiche, l’igiene degli alimenti el’igiene ambientale, hanno quindicome obiettivo la salvaguardiadella salute e dell’economia

agroalimentare, a vantaggio deiconsumatori, allevatori, proprieta-ri di animali, personale delle indu-strie zootecniche e parazootecni-che, animali e ambiente. L’occa-sione per riaffermare l’importanteruolo del servizio veterinario èstata offerta dall’incontro di for-mazione per gli allevatori trentini

dedicato agli aborti nelle bovineda latte, evento che si verificamediamente 3-4 volte ogni centonascite e che può essere imputa-bile a cause di natura accidenta-le (botte, cadute) o per malattiedovute a virus o batteri. Il danno,in ogni caso, è solo di natura eco-nomica, non essendovi alcuna

conseguenza per la salute uma-na. Fondamentale, nella preven-zione e lotta agli aborti bovini, èla diligenza e scrupolosità con laquale gli allevatori devono segui-re alcune regole di profilassi installa ed il monitoraggio delleaziende da parte dei servizi vete-rinari. (ANSA) ■

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Bolzano unica eccezione

La Veterinaria resta alla Sanità Andreolli, Assessore della Provincia di Trento, ha difeso la peculiare collocazione italiana della veterinaria

laPROFESSIONE VETERINARIA 8/2006INFO REGIONI

LOMBARDIA

Consulta degli Ordini:approvato

il regolamento

I l Consiglio Regionale dellaLombardia ha approvato lo

scorso 14 febbraio il regola-mento che istituisce la Consultadegli Ordini e delle associazioniprofessionali. Il testo designa lacomposizione della Consulta edell’ufficio di presidenza. Spie-ga il relatore del testo, GianlucaRinaldin in un articolo pubblica-to sul quotidiano Libero: “il re-golamento è frutto del lavorosvolto dalla commissione con leassociazioni e gli ordini. Il rego-lamento metterà la Consulta incondizione di rispondere alleistanze del mondo del lavoro edegli Ordini”.

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Ordinanza urgente del Mi-nistero della Salute per lasalvaguardia dello stato

sanitario del patrimonio zootecnicodella regione Sardegna nonché diquello nazionale e comunitario. Ilprovvedimento, pubblicato sullaGazzetta Ufficiale del 21 febbraio(Serie Generale n. 43), potenzia lemisure di lotta contro le pesti suine

nella regione, intervenendo, in par-ticolare, sui criteri di indennizzo co-me richiesto dalla Commissione eu-ropea. Negli ultimi due anni c’è sta-to un notevole aumento del numerodi focolai di Peste suina africana ta-le da indurre la Commissione euro-pea ad effettuare una missione ri-cognitiva a seguito della quale haraccomandato, tra l’altro, la revisio-

ne del sistema di indennizzo al finedi non incentivare la diffusione do-losa della malattia negli allevamen-ti a fini speculativi. L’Ordinanza vie-ne emanata rilevato che, per le ca-ratteristiche biologiche della pestesuina africana e della peste suinaclassica, la diffusione della malattiaavviene quasi esclusivamente percontagio diretto tra animale malato

e animale sano o per ingestione dialimenti contenenti carni suine in-fette e che tale evento si può verifi-care principalmente in caso di ne-gligenza da parte del proprietario odel detentore dei suini nell’osser-vanza delle misure sanitarie esi-stenti, tanto che il fattore umano èconsiderato il più importante fattoredi rischio nel determinismo di nuovi

focolai. Non è sempre possibile, daparte del veterinario pubblico uffi-ciale, accertare e dimostrare la sus-sistenza di violazioni alle norme sa-nitarie mentre è invece possibileverificare oggettivamente in sensopositivo la congruità della condu-zione aziendale rispetto alle misurecontenute nel piano di eradicazio-ne delle pesti suine. In circostanzepiù rare, si possono verificare an-che altre forme di contagio senzache vi sia da ravvisare colpa o doloa carico dell’allevatore. L’ordinanzadura 12 mesi dalla sua pubblica-zione ed è entrata in vigore il 22febbraio. La regione Sardegna as-sicura, tramite i servizi veterinaridelle aziende sanitarie, l’intensifica-zione delle attività di divulgazionesanitaria provvedendo anche me-diante diramazione di istruzioniscritte agli stessi allevatori, ancheavvalendosi delle associazioni dicategoria e delle organizzazioniprofessionali che sono autorizzatea fornire la propria collaborazionealle autorità sanitarie. ■

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Misure urgenti contro la peste suina in SardegnaLe prevede un’ordinanza del Ministero della Salute in vigore dal 22 febbraio

laPROFESSIONE VETERINARIA 8/2006LEGGI IN GAZZETTA

BTV: vaccinazione2005-2006

Scaduta l'ordinanza 8 feb-braio 2005 concernente

norme relative alla campagna divaccinazione 2004/2005 e alla re-golamentazione della movimen-tazione degli animali sensibili intema di febbre catarrale degli ovi-ni, il Ministero della Salute di con-certo con il Ministero delle Politi-che Agricole ha ordinato nuovedisposizioni per la campagna divaccinazione per la Blue Tongue2005-2006. Le disposizioni sonocontenute nell’Ordinanza 23 gen-naio 2006 (GU n. 43 del 21-2-2006) in vigore dal 22 febbraio.Per l'effettuazione della campa-gna di vaccinazione le regioni e leprovince autonome possono av-valersi di veterinari aziendali ap-positamente formati e autorizzati.Gli unici vaccini disponibili nelledosi necessarie a soddisfare i bi-sogni nazionali sono quelli vivi at-tenuati in quanto la disponibilitàdi vaccini alternativi, con partico-lare riferimento ai vaccini spenti, èlimitata. L’ordinanza ha validità fi-no al 31 dicembre 2006.

H5N1, pubblicatal’ordinanza

Èpubblicata in G.U. (Serie n.42 del 20-2-2006) l'ordi-

nanza "Misure urgenti di prote-zione per casi di influenza avia-ria ad alta patogenicità negli uc-celli selvatici".Il provvedimento stabilisce zonedi protezione e sorveglianza at-torno ai luoghi in cui la malattia èstata rilevata negli uccelli selvaticie che dette zone devono esserelimitate a quanto necessario perprevenire l'introduzione di virusinfluenzale negli allevamenti divolatili domestici limitrofi.

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 8

La Leishmaniosi canina èun problema nazionale.Dal suo esordio in Italia

nel 1910, quando le segnalazionidella malattia avevano carattereprovinciale, l’infezione si è pro-gressivamente diffusa sul territo-rio nazionale fino all’attuale siero-prevalenza che, nel quinquennio2000-2005, è stimata attorno al19%. Percentuale che aumentasensibilmente nei focolai endemi-ci. Sono i dati esposti da Giusep-pe Cringoli, docente presso il Di-partimento di Patologia e sanitàanimale dell’Università di Napoli,durante la conferenza stampa dipresentazione della prova di cam-po del vaccino contro la Leisha-maniosi canina, tenutasi presso laFacoltà di Medicina veterinaria diNapoli il 20 febbraio scorso. Frut-to della compartecipazione traFacoltà di veterinaria di Napoli(Dipartimento di Scienze clinicheveterinarie), Istituto Superiore diSanità e Fort Dodge, e diretta dalProf. Gaetano Oliva (Facoltà diNapoli), la prima sperimentazioneclinica in Europa di un presidioimmunizzante contro la leishma-niosi canina coinvolgerà 90 veteri-nari campani, impegnati in campoper due anni. Un’opportunità conrisvolti positivi sia per la medicinaveterinaria sia per la sanità pub-blica, a inaugurare un’era non piùdominata dai soli chemoprofilatti-ci, ha commentato il prof. ClaudioGenchi, docente di parassitologiapresso la Facoltà di Milano, inter-venuto dopo il saluto e gli auguridel Preside della Facoltà di Napo-li, prof. Franco Roperto.

È Ugo Cosentino, amministratoredelegato di Fort Dodge AnimalHelath Italia, a ricordare come l’a-zienda sia stata la prima al mondoa registrare un vaccino per la Lei-shmaniosi canina (Leishmune®,Fort Dodge Animal Health Brazil),registrato in Brasile nel 2004 e og-gi diffusamente utilizzato nel pae-se sud-americano. Luigi Gradoni,del Dipartimento di Malattie infet-tive, parassitarie e immunomedia-te dell’Istituto Superiore di Sanità,ha illustrato i presupposti scientifi-ci della sperimentazione, ricor-dando innanzitutto le notevoli diffi-coltà legate allo sviluppo di unvaccino di moderna concezioneper le malattie protozoarie comela Leishmaniosi; difficoltà ricondu-cibili alla notevole complessitàcellulare e variabilità genetica edantigenica del microrganismo. Aconferma di ciò, basti pensareche a oggi esiste un solo vaccinoin sperimentazione per la leish-maniosi umana (Leish 111f), an-cora impegnato nella fase I delprocesso sperimentale. Per il ca-ne sono invece più numerosi icanditati vaccinali in corso di stu-dio, circa sette dal 2001 al 2005,che si basano sui dati delle fasisperimentali pre-cliniche effettua-te per l’uomo e utilizzano diversipresidi antigenici, quali organismiinteri modificati, frazioni purifica-te, antigeni ricombinanti e DNA. Ilvaccino che sarà sperimentato inItalia (Duramune® Leishmania,Fort Dodge), prodotto negli StatiUniti, è costituito da una frazionepurificata di Leishmania infantume non contiene saponine. Presen-ta dunque delle differenze rispet-to al vaccino già registrato in Bra-sile, basato su L. donovani. De-scritto per la prima volta nel 2001,quest’ultimo è composto da un li-gando fucosio-mannosio (FML-GR36) estratto da L. donovani,associato a una saponina. Subitosperimentato in campo, il vaccinobrasiliano ha mostrato un’efficacia

clinica del 76-80% nei primi duestudi, che avevano però il limite dibasarsi su soli riscontri clinici (DaSilva et al. 2001, vaccino senzasaponina; Borja-Cabrera et al.2002, vaccino con saponina). Ilterzo studio (Nogueira et al.,2005), che ha valutato il vaccinocon una diversa saponina, si è av-valso di indagini più specifichecome l’IIC e la PCR, riportandouna protezione verso la malattia el’infezione pari al 100%. La sperimentazione italiana delvaccino si pone l’ambiziosoobiettivo di arruolare 400 cani,200 dei quali sottoposti a inocula-zione del presidio immunizzantee 200 a somministrazione di pla-cebo, realizzando in questo mo-do uno studio in doppio ceco.Come ha spiegato Valentina Fo-glia Manzillo, borsista presso laFacoltà di Napoli, i soggetti ar-ruolati, cuccioli di qualsiasi razzae sesso nati dal 1° novembre2005, saranno sottoposti dai ve-terinari coinvolti nella prova allasomministrazione di 3 dosi divaccino/placebo a 21 giorni di di-stanza, poi seguite da un richia-mo a un anno di distanza dalla 3a

dose. Durante la prova e a partireda 6 mesi dopo la 3a dose, i canisaranno sottoposti trimestralmen-te a un controllo clinico, al prelie-vo ematico, all’ago aspirato linfo-nodale e di midollo osseo per l’ef-fettuazione dell’esame biochimi-co (Facoltà di Napoli), della PCRe dell’esame colturale (ISS). “Nonsarà una passeggiata” ha com-mentato Gaetano Oliva “se lo fos-se non saremmo qui oggi in più di100 tra veterinari liberi professio-nisti, universitari ed esperti del-l’ISS”. Il numero iniziale di sog-getti arruolati è elevato e prevedeuna naturale dispersione delcampione. D’altra parte, anche leprove in campo del vaccino bra-siliano hanno in definitiva coinvol-to casistiche effettive non supe-riori ai 50 soggetti. ■

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Leishmaniosi: in Italia la prova clinica del vaccinoAl via nel nostro paese la prima sperimentazione di campo in Europa di un presidio immunizzante per la leishmaniosi canina

laPROFESSIONE VETERINARIA 8/2006LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Il rischio Afta in EuropaLa minaccia principale viene dall’import da Asia sud-orientale/Cina

e Asia meridionale

L ’Efsa (European Food Safety Authority)ha emesso un’opinione circa il rischio che

l’Afta epizootica possa essere nuovamente intro-dotta nell’Unione europea (UE), le possibili vie diuna re-introduzione del virus e la possibilità di ri-

duzione del rischio attraverso misure di intervento nei paesi non-UE in-fetti. Molti dei fattori e delle circostanze che hanno influenzato l’introdu-zione e la diffusione dell’Afta in Europa dal 1991 al 2001 non sono cam-biati. Restano rilevanti per l’introduzione e la diffusione del virus fattoricome la vicinanza geografica ad aree infette e ragioni etniche, sociolo-giche e culturali. L’importazione di animali vivi dal Medio Oriente costi-tuisce una minaccia primaria soprattutto per l’Europa sud-orientale.Un’altra minaccia che si sta diffondendo in Europa è l’importazione ille-gale di carne e derivati infetti e verosimilmente l’importazione legale dialtri prodotti animali come le interiora (intestino) dal sud est asiatico, dal-la Cina e dall’Asia meridionale. Riducendo il tasso di infezione globale èpossibile anche ridurre il rischio d’infezione per l’EU e altre zone libereda Afta. In particolare, andrebbero implementate le strategie di riduzio-ne del rischio sia sulle importazioni sia riducendo la prevalenza dellamalattia alla fonte, cioè nelle aree epidemiche, individuate in ordine de-crescente di rischio per l’EU in Asia sud-orientale/Cina, Asia del sud e,in misura minore, Africa orientale e Sahel. Secondo l’Efsa, l’implementa-zione di queste strategie potrebbe condurre all’eradicazione dell’Aftaepizootica, anche se verosimilmente attraverso un’azione a lungo termi-ne. In conclusione, la valutazione ha stabilito che l’Europa resta vulne-rabile all’introduzione dell’Afta da aree endemiche esterne ai suoi confi-ni. Nel contesto di una crescente globalizzazione caratterizzata da unmaggiore import di animali e loro prodotti nell’EU, oltre all’espansionedell’EU stessa, il rischio proveniente da attività sia legali sia illegali puòaumentare. Tuttavia, l’attuale strategia UE si è dimostrata di successonel mantenere all’esterno la malattia e resta vitale mantenere le attualimisure ed espanderle, se necessario.

di Maria Grazia Monzeglio

AnmviOggi è il quotidiano on-line di informa-zione professionale dell’ANMVI. Il primo eunico quotidiano di informazione professiona-

le via internet che ogni giorno pubblica notizie sui maggiori fatti di inte-resse per la Professione Veterinaria. AnmviOggi viene inviato gratuita-mente agli iscritti delle liste telematiche dell’Anmvi, a chi ne fa richiestaed è disponibile sul sito www.anmvioggi.it

Vet Journal pubblica notizie e reportage di tutti ipiù importanti eventi nazionali ed internazionali efornisce una informazione scientifica rigorosa sulmondo della medicina veterinaria e delle bioscienze in generale. Forni-sce dal 2004 un servizio di traduzione in italiano degli abstract dei piùimportanti lavori della letteratura scientifica internazionale. La newsletterdi Vet Journal viene inviata gratuitamente agli iscritti delle liste telemati-che dell’ANMVI, a chi ne fa richiesta il lunedì, il mercoledì e il venerdì edè disponibile sul sito www.evsrl.it/vet.journal/

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Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 8

Sul tema del vegetarianesimo toc-cato dalla nostra rivista qualchenumero fa (Professione Veterina-ria n. 4/2006, Vegetarianesimo,una virtù deontologica? l’Opinionedi Oscar Grazioli ndr) è pervenutoil commento del Collega Cottigno-li che qui pubblichiamo con corte-se replica dell’autore dell’Opinio-ne. Credo che su questo tema,come sull’animalismo, la Catego-ria non troverà pacificazione, manon penso nemmeno che si deb-ba pretendere di raggiungerla. Iltraguardo è rispettare le posizioni

altrui evitando di pensare la no-stra professione come ad un mo-noblocco senza sfaccettature.

Carlo Scotti

Vegetarianesimo,una virtùdeontologica?no, grazie!

Caro Grazioli,in quanto medico veterinario chenon disdegna “piantare le forchet-

ta nell’agognato zampone”, mipermetto di scriverti queste po-che righe non tanto per contesta-re la tua attuale posizione di Onni-voro pentito, ma per il fatto che,nel commentare le interviste cherilascia quasi quotidianamentel’esimio Prof. Veronesi in tema dirischi oncologici legati all’alimen-tazione, tu hai preferito avallareuna posizione, la sua, che prendele mosse da un assunto scientifi-camente sbagliato.Mi spiego: Veronesi asserisceche, essendosi appurato che il

genoma dello scimpanzé è quasisovrapponibile a quello umano(c’è già la proposta di spostare digenere la bestiola da Pan tro-glodytes a Homo troglodytes) e loscimpanzé è vegetariano, anchel’uomo dev’esserlo, o tentare didiventarlo.Secondo il mio modesto parere(non ho nulla contro i vegetariani),quando uno scienziato degno diquesto nome fa delle affermazionisui media, dovrebbe quantomenodocumentarsi! Lo scimpanzé nonè affatto un animale esclusiva-

mente vegetariano (persino tu fa-resti fatica a citarmi almeno trespecie di mammiferi che lo sianoal 100%) a meno che non si con-siderino di origine vegetale le im-portanti (dal 2 al 5 per cento delladieta) integrazioni alla frutta che ilPan consuma quotidianamentecome insetti, uova di uccelli, pic-coli mammiferi e perché no, ognitanto, una bella bistecca al san-gue che si procura, magari a spe-se di altre scimmie, con vere eproprie battute di caccia organiz-zate dal branco.Pontificare quindi urbi et orbi èuna prerogativa che il Prof. Vero-nesi non si è ancora guadagnato.Quanto poi al giuramento d’Ippo-crate, in quello del Medico Veteri-nario c’è semplicemente, e moltopiù terra terra, l’impegno alla con-servazione ed allo sviluppo di unefficiente patrimonio zootecnico,promovendo il benessere deglianimali e l’incremento del loro ren-dimento (finalizzati, ahimè, a farnedegli agognati zamponi).Cordialità.

Giovanni CottignoliMedico Veterinario, Ravenna

Caro collega, il Pan è universal-mente riconosciuto come vegeta-riano con alcune eccezioni disoggetti che, in pianura, possonooccasionalmente cibarsi di insettio talvolta carne. “Il 90 % della lo-ro alimentazione è composto dafrutti, il resto da cortecce, foglie,piccioli e modeste quantità di for-miche” (Reynolds in Grzimek).Con il tuo metro di ragionamentol’uomo è cannibale, visto che cisono alcune tribù che amano ci-barsi di carne umana e trovano,nel cervello crudo, il massimo delnutrimento dal punto di vista fisicoe psichico. Homo sapiens o no, ame piacciono di più i cappelletti inbrodo. Cordialità.

Oscar Grazioli

12 laPROFESSIONE VETERINARIA 8/2006

Hill’s*

LETTERE AL DIRETTORE

@

"Farei la liberalizzazione sugliordini professionali per eliminare

un elemento che blocca lamobilità verticale dei giovani".

Fausto Bertinotti

Grazie ad un accordo fra @nmviOggi e Libero, gli articoli scrittidal Collega Oscar Grazioli per ilquotidiano di Vittorio Feltri sonodisponibili on line. @nmvi Oggi

pubblica regolarmente gli articolidopo le ore 12.00.

La rubrica LiberOscar limantiene in archivio per la

consultazione.@nmvi Oggi ringrazia

Oscar [email protected]/anmvioggi

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 8

In riferimento alle notizie ap-parse di recente sul forumScivac, in merito ad un pre-

sunto ritiro definitivo del prodottoPro Heart 6 sul mercato America-no, la società Fort Dodge intendeprecisare come tali informazionisiano destituite da ogni fonda-mento.L’azienda Fort Dodge si rifiuta dilasciarsi trascinare nel gioco delladisinformazione o peggio ancoradella diffamazione e preferisce ri-spondere con i fatti, riassumibilinei seguenti punti:- a seguito del ritiro temporaneo evolontario di Pro Heart 6 da partedella Fort Dodge sul mercatoAmericano, il prodotto è stato og-getto di attenta valutazione daparte delle autorità di tutti i rima-nenti paesi del mondo interessatidalla patologia le quali hanno in-condizionatamente optato per lasicurezza dello stesso ed hannomantenuto inalterata l’autorizza-zione alla commercializzazione;- la Fort Dodge ribadisce la suatotale fiducia nella sicurezza delprodotto il quale, a fronte di unapercentuale di reazioni dello0,03% su un totale di 18 milioni didosi registrate sul mercato Ame-ricano prima della sua tempora-nea estromissione, dava ampiegaranzie sia in termini assoluti,che in termini comparativi rispet-to alle altre formulazioni esistenti

nel segmento terapeutico inte-ressato;- in virtù di quanto sopra, la FortDodge ribadisce il suo assoluto etotale impegno alla reintroduzionedel prodotto sul mercato USA;- per quanto riguarda il mercatoItaliano, la Fort Dodge è lieta diinformare che il Guardian SR harappresentato nel 2005 la formu-lazione no. 1 in termini di penetra-

zione di mercato (dati CEESA,Settembre 2005) e che, a fronte ditale successo, la percentuale direazioni è stata pari allo 0,0025%delle dosi utilizzate, inferiore ad 1reazione su 40.000 cani trattati(dati ufficiali in possesso delle au-torità competenti);- la Fort Dodge, infine, smentiscecategoricamente l’affermazionerelativa ai tre casi di mortalità pre-

sunta legati al Guardian e citatisul forum.Tutti i punti di cui sopra rappre-sentano l’unica realtà oggettiva-mente inconfutabile e l’aziendaFort Dodge è disponibile ad unqualsiasi confronto, ivi compresonelle opportune sedi giudiziarie,al fine di tutelare la sua serietàprofessionale e l’immagine delprodotto.

Desidero concludere ringrazian-do sentitamente tutti i veterinariche ci hanno dato fiducia edhanno dimostrato il loro apprez-zamento per il prodotto e perl’impegno profuso dai compo-nenti del team Fort Dodge nelportare avanti un lavoro corretto,informativo e soprattutto miratoalla esclusiva propaganda delnostro listino. ■

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Pro Heart 6, smentito il ritiro definitivo dal mercato americanoComunicato ufficiale della Fort Dodge Animal Health

laPROFESSIONE VETERINARIA 8/2006

Si informano i colleghi che sono ancora disponibili posti per i seguenti corsi:

PROGRAMMA COMPLETO E SCHEDA DI ISCRIZIONE DISPONIBILE SUL SITOwww.scivac.it (Itinerari didattici)

ISCRIZIONE:La scheda di iscrizione deve essere spedita a: Segreteria della Scuola - Itinerari di medicina per animali da compagnia - Via Trecchi 20 -26100 Cremona - Fax 0372/457091

Il modulo di iscrizione (disponibile e scaricabile dal sito), debitamente compilato in ogni sua parte e firmato, deve essere spedito unitamenteal pagamento relativo alla caparra confirmatoria di € 200,00.

MODALITÀ DI PAGAMENTO DEL SALDO:La quota di iscrizione può essere versata:• Al momento della registrazione (primo giorno del programma) nel caso di versamento con assegno, contanti o carta di credito• In 12 rate mensili A TASSO ZERO per i possessori di Carta di Credito ANMVI-VISA

La Carta di Credito ANMVI può essere richiesta contestualmente al finanziamento.Per informazioni e richiedere la Carta ANMVI telefonare al numero verde 800 000 444 o contattare la Segreteria ANMVI 0372/403536

Per ulteriori informazioni rivogersi a: SEGRETERIA ORGANIZZATIVAPaola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/457091 - E-mail: [email protected]

SCUOLA DI FORMAZIONE VETERINARIA POST-UNIVERSITARIA

FISICA, APPARECCHIATURE E FARMACOLOGIA PER L’ANESTESISTA1° Parte Itinerario didattico di Anestesia

23/25 Marzo 2006 - Palazzo Trecchi - CremonaDIRETTORE: Emilio Feltri, Med Vet, Castelnuovo Scrivia (AL)QUOTA DI ISCRIZIONE: Soci SCIVAC: € 570,00 + IVA 20%

Con Carta di Credito ANMVI-VISA in 12 rate mensili a tasso zero: € 47,50 + IVA 20% al meseNon soci: € 720,00 + IVA 20%

ECM: In fase di accreditamentoLimite di Iscrizione: 3/03/2006

ANATOMIA, FISIOLOGIA E FISIOPATOLOGIA DELL’APPARATO CARDIOVASCOLARE

1° Parte Itinerario didattico di Cardiologia6/8 Aprile 2006 - Palazzo Trecchi - Cremona

DIRETTORE: Francesco Migliorini, Med Vet, RomaQUOTA DI ISCRIZIONE: Soci SCIVAC: € 550,00 + IVA 20%

Con Carta di Credito ANMVI-VISA in 12 rate mensili a tasso zero: € 45,83 + IVA 20% al meseNon soci: € 700,00 + IVA 20%

ECM: In fase di accreditamentoLimite di Iscrizione: 28/02/2006

DALL’ETOLOGIA AL SEGNO CLINICO: LA SEMIOLOGIA COMPORTAMENTALE DEL CANE, GATTO, CONIGLIO, FURETTO, PSITTACIDI

1° Parte Itinerario didattico di Medicina Comportamentale11/14 Aprile 2006 - Palazzo Trecchi - CremonaDIRETTORE: Corrado Sgarbi, Med Vet, Torino

QUOTA DI ISCRIZIONE: Soci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20%Con Carta di Credito ANMVI-VISA in 12 rate mensili a tasso zero: € 54,17 + IVA 20% al mese

Non soci: € 800,00 + IVA 20%ECM: In fase di accreditamentoLimite di Iscrizione: 27/02/2006

DALLE AZIENDE

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www.anmvi.it/servizi/vetexchangewww.anmvi.it/servizi/vetjobGli annunci di Vet-Job

e di Vet-Exchangedirettamente nella tua casella

di posta elettronica!

Ogni cinque nuovi annunci inse-riti on line, gli iscritti alle liste te-lematiche dell’ANMVI ricevonoun aggiornamento via mail delleultime inserzioni. Vet-Job e Vet-Exchange sono due mercati online, aggiornati con ritmo quasiquotidiano, per facilitare l’incon-tro tra chi offre e chi cerca at-trezzature professionali e occa-sioni di lavoro, un mercato vir-tuale riservato a medici veterina-ri, ricco di proposte e scambicommerciali reali, gestibili diret-tamente dai Colleghi e dalleaziende di settore. È possibile inserire direttamenteil proprio annuncio, registrando-si al servizio; al termine della re-gistrazione il sistema fornirà al-l’utente un codice che, insiemealla password, consentirà di ac-cedere all’area riservata per mo-dificare / integrare / cancellarela propria scheda prodotti e lascheda dati personale. Tutti iservizi di Vet-Job e Vet-Exchan-ge sono gratuiti.

di Ugo Cosentino

Amministratore Delegato Fort Dodge Italia

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 8

14 laPROFESSIONE VETERINARIA 8/2006CALENDARIO ATTIVITÀ

NCONTRO SINVET / SVIDI INTRODUZIONE ALLA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI AVANZATA:TAC E RMN - Palazzo Trecchi, Cremona- Via Trecchi, 20 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC -Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SICIV NEOPLASIE MESENCHIMALI. QUANDO L’ESAME CITOPATOLOGICO CI PUÒ ESSERE DI AIUTO? -Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni -Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA QUANTI DETTAGLI CI SFUGGONO IN UNA RADIOGRAFIA ADDOMINALE? - Hotel San Domenico -Soverato (CZ) - Via della Galleria - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria DelegazioniRegionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DERMATOLOGIA: I PARTE: APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI - Centro StudiSCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 22 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC- Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 52° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - Grand Hotel Barone Di Sassj, Sesto San Giovanni (MI) - Via IN COLLABORAZIONE CON SINUV E SIMIV Padovani, 38 - ECM: 11 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508

- E-mail: [email protected] SIVE MACROREGIONE MERIDIONALE: ODONTOSTOMATOLOGIA, NUTRIZIONE E ALIMENTAZIONE DEL

CAVALLO - Università “Federico II” di Napoli - Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: 4 Crediti - Per informazioni:Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CORSO SIVE CORSO BASE DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DEL PIEDE, DEL NODELLO E DELLA GRASSELLA -Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: 13 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE- Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SCVI LE PATOLOGIE DELL’ORECCHIO ESTERNO E MEDIO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Attenzione: Date evento modificate. 6 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-

mail: [email protected] SIDEV PRESENTAZIONE DA PARTE DEI SOCI DI CASI CLINICI DI DERMATITI NODULARI NON NEOPLASTICHE

NEL CANE E NEL GATTO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE DELLE GHIANDOLE SALIVARI,DELL’ARTICOLAZIONETEMPOROMANDIBOLARE E DELLE PIÙ COMUNI AFFEZIONI ODONTOSTOMATOLOGICHE - Hotel Miramare, CittàSant’Angelo (PE) - Via Tito De Caesars, 8 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria DelegazioniRegionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - Palace Hotel Bari- Via Lombardi,13 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni RegionaliSCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC ANESTESIA: I PARTE - FISICA, APPARECCHIATURE E FARMACOLOGIA PER L’ANESTESISTA - CentroStudi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti- Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE AGGIORNAMENTI SULLA LEISHMANIOSI: DALL’APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROTOCOLLI CON IZS PALERMO E AIVEMP TERAPEUTICI - Grand Hotel Vittoria, Montecatini Terme (PT) - Via Baccelli, 2 - ECM: 5 Crediti - Per

informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected] SIVAE PRIMO SEMESTRE: “AGGIORNAMENTO IN MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI I” - Centro Studi,

Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE- Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIARMUV ANESTESIA IN PRONTO SOCCORSO E IN EMERGENZA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +390372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE AGGIORNAMENTI PRATICI IN RIPRODUZIONE DEL CANE E DEL GATTO: DALLA CHIRURGIA D’URGENZA ALLACHIRURGIA PROSTATICA - Ordine dei Medici Veterinari di Trento - Via V. Zambra, 36 - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE PRIMO INTERVENTO NELLE PATOLOGIE SPINALI DEL CANE - Hotel Federico II - Jesi (AN) - Via Ancona,100 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +390372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE LA CITOLOGIA NELLA PRATICA CLINICA QUOTIDIANA - Cuneo - Centro Incontri Provinciali - C.so Dante, IN COLLABORAZIONE CON SOVEP 41 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39

0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC ABRUZZO GESTIONE SANITARIA INTEGRATA DEL SISTEMA ACQUARIO - Università di Teramo - ECM: 4 Crediti - Per IN COLLABORAZIONE CON UNIVERSITÀ DI TERAMO informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CORSO REGIONALE - BASE DI NEURLOGIA - Ragusa - Istituto Zooprofilattico - c/a Nunziata Km 1.3 S.P 40 CON DELEGAZIONE SCIVAC SICILIA - ECM: 18 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39

0372 403506 - E-mail: [email protected] SIOVET LE PATOLOGIE DELL’ANCA TRAUMATICHE E NON - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +390372 403502 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC APPROCCIO DIAGNOSTICO,TERAPEUTICO E CHIRURGICO ALLE MALATTIE DELL’ORECCHIO ESTERNOE MEDIO NEL CANE E NEL GATTO - Novotel Caserta SUD, Caserta - Strada Statale, 87 Sannitica - ECM:Richiesto Accr. - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SIVE MALATTIE DELL’APPARATO RESPIRATORIO - Malpensa Fiere, Busto Arsizio (VA) - Via XI Settembre 16 -ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIRVAC / SCVI / SIMIV POSSIBILE PREVENZIONE DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE SCHELETRICHE E DI UNA SCELTA Attenzione: Date evento modificate. ALIMENTARE OTTIMALE IN PEDIATRIA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:

3 Crediti - Per info: Elena Piccioni - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected] REGIONALE SCIVAC LIGURIA DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE DELLE GHIANDOLE SALIVARI, DELL’ARTICOLAZIONE

TEMPOROMANDIBOLARE E DELLE PIÙ COMUNI AFFEZIONI ODONTOSTOMATOLOGICHE - Sala Quadrivium -Genova -P.zza Santa Marta 2 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel.+39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CONVEGNO ANMVI IL CONSENSO INFORMATO NELLA PROFESSIONE VETERINARIA - Centro Studi - Palazzo Trecchi,Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +390372 403537 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CARDIOLOGIA: I PARTE - ANATOMIA, FISIOLOGIA E FISIOPATOLOGIA DELL’APPARATOCARDIOVASCOLARE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI ENDODONZIA DI BASE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SOVEP DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE SPINALI - Telecittà Studios - Teatro Carlo Bernasconi, SanGiusto Canavese (TO) - Largo V. De Sica, 1 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SICARV ARITMOLOGIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni- Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMVENCO APPROCCIO DELLE MEDICINE NON CONVENZIONALI ALLE PATOLOGIE DELL’APPARATO DIGERENTEE ALLE INTOLLERANZE ALIMENTARI - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. -Per info: Elena Piccioni - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

La rivista è un settimanale

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Chiuso in stampa il 27 febbraio 2006

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Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

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CONVEGNO NAZIONALE

Il “consenso informato”

nella professioneveterinaria

Domenica, 2 aprile 2006Cremona, Palazzo Trecchi

(h. 9.30-17.30)

Relatori:

DOTT. PASQUALINO SANTORI,

Comitato Nazionale di Bioetica

AVV. MARIA TERESA SEMERARO,

Consulente legale ANMVI

Accredito ECM

Ingresso gratuito riservato a medici veterinari

A.N.M.V.I.

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 8
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