Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 21

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Polizia sanitaria www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. 005 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 2, numero 21, dal 6 giugno al 12 giugno 2005 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 212 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. ECDC È stato inaugurato il 27 maggio il Cen- tro europeo per la prevenzione e il con- trollo delle malattie (ECDC). “L’ECDC - ha detto il Commissario europeo alla Sanità, Markos Kyprianou, ci permet- terà di raggruppare in un network eu- ropeo i migliori esperti d’Europa nel controllo delle malattie. Una pandemia di influenza - ha aggiunto - sembra ine- vitabile e potrebbe trattarsi di una mu- tazione umana del virus dei polli”. IRAQ La FAO ha stanziato dieci mln di dolla- ri per ripristinare i servizi veterinari in Iraq, che ha un patrimonio zootecnico di circa 2.5 milioni di bovini e 17 milio- ni di ovini. Per la FAO “manca di seri meccanismi di sorveglianza delle ma- lattie e di pronta risposta nei confronti di possibili emergenze”. I veterinari ira- cheni considerano la brucellosi la mi- naccia “più grave’’ che secondo le sti- me ha già colpito 1,5 milioni di pecore. MIPAF Sono stati nominati i responsabili dei due Dipartimenti in cui è articolato il nuovo Mipaf. Giuseppe Ambrosio è Capo Dipartimento delle Filiere agrico- le e agroalimentari, mentre Giuseppe Cacopardi è Capo Dipartimento delle Politiche di sviluppo. CONTAMINANTI CHIMICI Al 31° Congresso sulla prevenzione ambientale nell’area del Mediterraneo organizzato in Tunisia dall’Unione ita- liana chimici, Carlo Brera, primo ricer- catore dell’ISS, ha dichiarato che “i gruppi di contaminanti chimici più ‘in- criminati’ sono quelli a uso veterinario, le micotossine, che inficiano il 25% dei raccolti mondiali e riguardano tutti i comparti alimentari, a eccezione di quello ittico, e i pesticidi”. Nel 2002 la presenza di contaminanti chimici ha determinato, nel 66% dei casi, il rifiuto all’ingresso nell’Ue di prodotti alimen- tari provenienti da Paesi extraeuropei, per non conformità alle normative vi- genti. ONOTERAPIA Intervenuto al 1° Convegno Nazionale di Onoterapia, l’On. Gianni Mancuso, relatore alla Camera dei Deputati della legge sulla pet-therapy, ha sostenuto l’utilizzo dell’asino a scopo terapeutico e la tutela delle razze asinine naziona- li. “L’indole docile ed empatica dell’asi- no - ha detto - insieme alle dimensioni ridotte consentano di svolgere espe- rienze meno impegnative rispetto alla tradizionale ippoterapia”. ZAMPE VOLANTI La compagnia aerea Virgin Atlantic ha lanciato la prima frequent flyers per ca- ni e gatti. Dopo i primi cinque voli, gli animali hanno già diritto a una ciotola fatta a mano e più i punti aumentano, possono richiedere trattamenti di bel- lezza o abitini firmati Burberry, Prada o Gucci. I padroni potranno usare le mi- glia di cani e gatti per un biglietto gra- tis. Nel 2004 nelle stive della Virgin han- no volato 1.250 animali. Brevi Chiediamo alla FNOVI chiarezza e operatività I Direttivi regionali e i Coordinatori regionali dell’ANMVI si sono riu- niti a Rimini sabato 28 maggio per fare il punto sull’operato dell’Associazione alla presenza del Consiglio Direttivo ANMVI rappresentato dal Presidente Paolo Bossi, dal Vicepresidente Carlo Scotti e dal Segretario Laura Torriani. L’incontro ha permesso un ampio confronto con i dirigenti ter- ritoriali dell’ANMVI, che oggi rappresentano più di 13.500 Colleghi, ed ha ospitato interventi istituzionali del Segretario della FNOVI, Aldo Vezzoni, del- l’On. Gianni Mancuso e di Laura Torriani in veste di Consigliere dell’ONAOSI. Molti gli argomenti prodotti per la discussione, fra i quali le elezioni per il rin- novo del Consiglio Direttivo 2005-2008 e la programmazione del secondo congresso della dirigenza dell’ANMVI previsto per l’autunno di quest’anno. Ma la maggiore attenzione è stata riservata ad argomenti che necessitavano di un approfondimento e di prese di posizione: ONAOSI e FNOVI. Per quanto riguarda la Fondazione, Laura Torriani ha spiegato la situazione all’interno dell’Ente sottolineando anche le difficoltà in cui i rappresentanti del- la veterinaria si trovano, sia per lo scarso peso numerico all’interno del Con- siglio della Fondazione sia perché resta comunque nella sua validità formale un documento della FNOVI, firmato dal Presidente, che approva l’estensione dell’obbligo a tutti gli iscritti agli Ordini. Carlo Scotti, coordinatore dell’incontro e delle attività delle ANMVI REGIONE ha ribadito, d’accordo con tutta l’as- semblea, che l’ANMVI, pur riconoscendo all’ONAOSI finalità storicamente ri- spettabili, continuerà ad impegnarsi per l’abrogazione dell’obbligo per i pro- fessionisti privati. Per quanto riguarda la FNOVI è emersa da parte di tutti i presenti grande preoccupazione per la situazione di stallo in cui continua a trovarsi il Comita- to Centrale. A questo proposito è stato ricordato che l’ANMVI aveva chiesto le dimissioni del Presidente Domenico D’Addario dal Consiglio di Ammini- strazione dell’ONAOSI per aver approvato, a nome della FNOVI, l’obbligo contributivo, nonché la sua sostituzione. (...) SEGUE A PAG. 5 L’IRAP è illegittima L a sentenza sulla legittimità dell’IRAP della Corte di Giustizia Europea era attesa entro il mese di maggio. Nel frattempo le Commissioni Tri- butarie e la Corte di Cassazione hanno in molti casi rinviato i giudizi sui numerosi ricorsi presentati dai contribuenti, che chiedevano il rimborso dell’imposta, aspettando di conoscere la decisione del massimo organo di giustizia europea. La Commissione Tributaria regionale del Piemonte ha pensato invece di giocare d’anticipo, ritenendo sufficienti le motivazioni con le quali l’Avvocatura Generale dell’UE ha chiesto la bocciatura dell’IRAP: l’imposta è illegittima perché rappresenta un doppione dell’IVA. La Com- missione del Piemonte ha quindi accolto il ricorso di un professionista sen- za più entrare nel merito degli aspetti organizzativi della sua attività, ma sem- plicemente decidendo di non applicare il decreto attuativo dell’imposta. Per la prima volta quindi, siamo di fronte ad una sentenza a favore del ricorren- te non tanto basata sul discusso presupposto della “autonoma organizza- zione” (nodo del contendere in tanti precedenti contenziosi per assoggetta- re il professionista all’IRAP) , ma semplicemente sul fatto che questa impo- sta è stata dichiarata illegittima. È evidente che dopo una simile posizione il Ministero delle Finanze non ha più alcun appiglio per mantenere l’imposta, se non sperare che la Corte Europea la salvi. Il che non appare probabile. Il Governo approva il veterinario aziendale Tardivo il no delle Regioni che lo preferivano "riconosciuto" A PAG. 3 Se lo sai già... l'hai letto su @nmviOggi L 'istituto Iard, specializzato nello studio dei fenomeni giovanili, ha pubblicato in questi giorni un'indagi- ne sulla situazione occupazionale dei laureati evidenziando la forte crescita delle raccomandazioni e del precaria- to, entrambi segnali chiari di un mon- do del lavoro in forte crisi. Non vi è dubbio che oggi trovare lavoro è sem- pre più difficile e, purtroppo, ci si de- ve sempre più accontentare. L'aspira- zione dei giovani, rispetto al livello di stipendio del resto continuamente in calo per i neolaureati, è il posto fisso. Ha poca importanza quanto si guada- gna o che possibilità di carriera si apre, quel che conta veramente è che sia un posto sicuro. Ma di posti sicuri ce ne sono sempre meno. Anche la struttura pubblica che per anni ha as- sorbito gran parte dei laureati oggi non è più in grado di sostenere questi costi e cerca di ridurre il numero dei dipendenti. Il precariato continua quindi a diffondersi allargandosi a fa- sce di età che sino a poco tempo fa erano impensabili. Il 50% ha più di 35 anni. Laurea, master o specializzazio- ni non cambiano la situazione e gli im- pieghi sono sempre senza prospetti- va, mal pagati e senza diritti. La mag- gior parte dei giovani è costretta a re- stare in famiglia perché non è in gra- do di mantenersi autonomamente. La loro condizione previdenziale ha scar- se prospettive, mantengono le pen- sioni degli altri e non hanno la forza economica per sottoscrivere fondi pensione integrativi. Il settore veteri- nario risente fortemente di questa si- tuazione anche per l'elevato numero di laureati. In questi giorni l'ANMVI ha avuto modo di interessarsi dei 1.200 convenzionati, che vivono spesso si- tuazioni di grande difficoltà e scarso riconoscimento professionale, ed ha incontrato una rappresentanza dei 130 coaudiutori che sono forse i più preca- ri di tutti visto che, oltre il resto, non hanno neppure ricevuto lo stipendio di febbraio. Vi è poi la situazione dei tanti neolaureati, e spesso neppure tanto neo, che cercano spazio nel mondo privato e che pur di fare qualche cosa ed un po' di esperienza devono ac- contentarsi di tutto: nessuna sicurezza, scarso reddito, turni notturni, ecc. Que- ste situazioni rendono ovviamente de- motivati e insofferenti, allontanando il laureato dal suo interesse per l'aggior- namento o per la sua professione ma, d'altra parte, con una Laurea in Medi- cina Veterinaria è anche difficile rici- clarsi. SAN PRECARIO, PENSACI TU!

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Polizia sanitaria

www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I.

005SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 2, numero 21, dal 6 giugno al 12 giugno 2005Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

212ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

ECDC È stato inaugurato il 27 maggio il Cen-tro europeo per la prevenzione e il con-trollo delle malattie (ECDC). “L’ECDC -ha detto il Commissario europeo allaSanità, Markos Kyprianou, ci permet-terà di raggruppare in un network eu-ropeo i migliori esperti d’Europa nelcontrollo delle malattie. Una pandemiadi influenza - ha aggiunto - sembra ine-vitabile e potrebbe trattarsi di una mu-tazione umana del virus dei polli”.

IRAQLa FAO ha stanziato dieci mln di dolla-ri per ripristinare i servizi veterinari inIraq, che ha un patrimonio zootecnicodi circa 2.5 milioni di bovini e 17 milio-ni di ovini. Per la FAO “manca di serimeccanismi di sorveglianza delle ma-lattie e di pronta risposta nei confrontidi possibili emergenze”. I veterinari ira-cheni considerano la brucellosi la mi-naccia “più grave’’ che secondo le sti-me ha già colpito 1,5 milioni di pecore.

MIPAFSono stati nominati i responsabili deidue Dipartimenti in cui è articolato ilnuovo Mipaf. Giuseppe Ambrosio èCapo Dipartimento delle Filiere agrico-le e agroalimentari, mentre GiuseppeCacopardi è Capo Dipartimento dellePolitiche di sviluppo.

CONTAMINANTI CHIMICIAl 31° Congresso sulla prevenzioneambientale nell’area del Mediterraneoorganizzato in Tunisia dall’Unione ita-liana chimici, Carlo Brera, primo ricer-catore dell’ISS, ha dichiarato che “igruppi di contaminanti chimici più ‘in-criminati’ sono quelli a uso veterinario,le micotossine, che inficiano il 25% deiraccolti mondiali e riguardano tutti icomparti alimentari, a eccezione diquello ittico, e i pesticidi”. Nel 2002 lapresenza di contaminanti chimici hadeterminato, nel 66% dei casi, il rifiutoall’ingresso nell’Ue di prodotti alimen-tari provenienti da Paesi extraeuropei,per non conformità alle normative vi-genti.

ONOTERAPIAIntervenuto al 1° Convegno Nazionaledi Onoterapia, l’On. Gianni Mancuso,relatore alla Camera dei Deputati dellalegge sulla pet-therapy, ha sostenutol’utilizzo dell’asino a scopo terapeuticoe la tutela delle razze asinine naziona-li. “L’indole docile ed empatica dell’asi-no - ha detto - insieme alle dimensioniridotte consentano di svolgere espe-rienze meno impegnative rispetto allatradizionale ippoterapia”.

ZAMPE VOLANTILa compagnia aerea Virgin Atlantic halanciato la prima frequent flyers per ca-ni e gatti. Dopo i primi cinque voli, glianimali hanno già diritto a una ciotolafatta a mano e più i punti aumentano,possono richiedere trattamenti di bel-lezza o abitini firmati Burberry, Prada oGucci. I padroni potranno usare le mi-glia di cani e gatti per un biglietto gra-tis. Nel 2004 nelle stive della Virgin han-no volato 1.250 animali.

Brevi

Chiediamo alla FNOVI chiarezza e operatività

I Direttivi regionali e i Coordinatori regionali dell’ANMVI si sono riu-niti a Rimini sabato 28 maggio per fare il punto sull’operato

dell’Associazione alla presenza del Consiglio Direttivo ANMVI rappresentatodal Presidente Paolo Bossi, dal Vicepresidente Carlo Scotti e dal SegretarioLaura Torriani. L’incontro ha permesso un ampio confronto con i dirigenti ter-ritoriali dell’ANMVI, che oggi rappresentano più di 13.500 Colleghi, ed haospitato interventi istituzionali del Segretario della FNOVI, Aldo Vezzoni, del-l’On. Gianni Mancuso e di Laura Torriani in veste di Consigliere dell’ONAOSI.Molti gli argomenti prodotti per la discussione, fra i quali le elezioni per il rin-novo del Consiglio Direttivo 2005-2008 e la programmazione del secondocongresso della dirigenza dell’ANMVI previsto per l’autunno di quest’anno.Ma la maggiore attenzione è stata riservata ad argomenti che necessitavanodi un approfondimento e di prese di posizione: ONAOSI e FNOVI. Per quanto riguarda la Fondazione, Laura Torriani ha spiegato la situazioneall’interno dell’Ente sottolineando anche le difficoltà in cui i rappresentanti del-la veterinaria si trovano, sia per lo scarso peso numerico all’interno del Con-siglio della Fondazione sia perché resta comunque nella sua validità formaleun documento della FNOVI, firmato dal Presidente, che approva l’estensionedell’obbligo a tutti gli iscritti agli Ordini. Carlo Scotti, coordinatore dell’incontroe delle attività delle ANMVI REGIONE ha ribadito, d’accordo con tutta l’as-semblea, che l’ANMVI, pur riconoscendo all’ONAOSI finalità storicamente ri-spettabili, continuerà ad impegnarsi per l’abrogazione dell’obbligo per i pro-fessionisti privati. Per quanto riguarda la FNOVI è emersa da parte di tutti i presenti grandepreoccupazione per la situazione di stallo in cui continua a trovarsi il Comita-to Centrale. A questo proposito è stato ricordato che l’ANMVI aveva chiestole dimissioni del Presidente Domenico D’Addario dal Consiglio di Ammini-strazione dell’ONAOSI per aver approvato, a nome della FNOVI, l’obbligocontributivo, nonché la sua sostituzione. (...) SEGUE A PAG. 5

L’IRAP è illegittima

La sentenza sulla legittimità dell’IRAP della Corte di Giustizia Europeaera attesa entro il mese di maggio. Nel frattempo le Commissioni Tri-

butarie e la Corte di Cassazione hanno in molti casi rinviato i giudizisui numerosi ricorsi presentati dai contribuenti, che chiedevano il rimborsodell’imposta, aspettando di conoscere la decisione del massimo organo digiustizia europea. La Commissione Tributaria regionale del Piemonte hapensato invece di giocare d’anticipo, ritenendo sufficienti le motivazioni conle quali l’Avvocatura Generale dell’UE ha chiesto la bocciatura dell’IRAP:l’imposta è illegittima perché rappresenta un doppione dell’IVA. La Com-missione del Piemonte ha quindi accolto il ricorso di un professionista sen-za più entrare nel merito degli aspetti organizzativi della sua attività, ma sem-plicemente decidendo di non applicare il decreto attuativo dell’imposta. Perla prima volta quindi, siamo di fronte ad una sentenza a favore del ricorren-te non tanto basata sul discusso presupposto della “autonoma organizza-zione” (nodo del contendere in tanti precedenti contenziosi per assoggetta-re il professionista all’IRAP) , ma semplicemente sul fatto che questa impo-sta è stata dichiarata illegittima. È evidente che dopo una simile posizione ilMinistero delle Finanze non ha più alcun appiglio per mantenere l’imposta,se non sperare che la Corte Europea la salvi. Il che non appare probabile.

Il Governoapprova ilveterinarioaziendaleTardivo il no delle Regioni che lopreferivano "riconosciuto" A PAG. 3

Se lo sai già...l'hai letto su @nmviOggi

L 'istituto Iard, specializzato nellostudio dei fenomeni giovanili, ha

pubblicato in questi giorni un'indagi-ne sulla situazione occupazionale deilaureati evidenziando la forte crescitadelle raccomandazioni e del precaria-to, entrambi segnali chiari di un mon-do del lavoro in forte crisi. Non vi èdubbio che oggi trovare lavoro è sem-pre più difficile e, purtroppo, ci si de-ve sempre più accontentare. L'aspira-zione dei giovani, rispetto al livello distipendio del resto continuamente incalo per i neolaureati, è il posto fisso.Ha poca importanza quanto si guada-gna o che possibilità di carriera siapre, quel che conta veramente è chesia un posto sicuro. Ma di posti sicurice ne sono sempre meno. Anche lastruttura pubblica che per anni ha as-sorbito gran parte dei laureati ogginon è più in grado di sostenere questicosti e cerca di ridurre il numero deidipendenti. Il precariato continuaquindi a diffondersi allargandosi a fa-sce di età che sino a poco tempo faerano impensabili. Il 50% ha più di 35anni. Laurea, master o specializzazio-ni non cambiano la situazione e gli im-pieghi sono sempre senza prospetti-va, mal pagati e senza diritti. La mag-gior parte dei giovani è costretta a re-

stare in famiglia perché non è in gra-do di mantenersi autonomamente. Laloro condizione previdenziale ha scar-se prospettive, mantengono le pen-sioni degli altri e non hanno la forzaeconomica per sottoscrivere fondipensione integrativi. Il settore veteri-nario risente fortemente di questa si-tuazione anche per l'elevato numerodi laureati. In questi giorni l'ANMVI haavuto modo di interessarsi dei 1.200convenzionati, che vivono spesso si-tuazioni di grande difficoltà e scarsoriconoscimento professionale, ed haincontrato una rappresentanza dei 130coaudiutori che sono forse i più preca-ri di tutti visto che, oltre il resto, nonhanno neppure ricevuto lo stipendio difebbraio. Vi è poi la situazione dei tantineolaureati, e spesso neppure tantoneo, che cercano spazio nel mondoprivato e che pur di fare qualche cosaed un po' di esperienza devono ac-contentarsi di tutto: nessuna sicurezza,scarso reddito, turni notturni, ecc. Que-ste situazioni rendono ovviamente de-motivati e insofferenti, allontanando illaureato dal suo interesse per l'aggior-namento o per la sua professione ma,d'altra parte, con una Laurea in Medi-cina Veterinaria è anche difficile rici-clarsi. ■

SAN PRECARIO, PENSACI TU!

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Il 26 maggio le Regioni hannodetto no al veterinario “azien-dale”, ma è un no tardivo

perché lo schema di decreto legi-slativo che attuerà la direttiva2002/99/CE è già stato approvatodal Consiglio dei Ministri in via de-finitiva il 20 maggio. Su propostadel Ministro per le politiche comu-nitarie, La Malfa, e dei Ministri disettore - Palazzo Chigi ha infattiapprovato il dlgs legislativo di at-tuazione della direttiva 2002/99/CEche stabilisce norme di polizia sa-nitaria per la produzione, la tra-sformazione e la distribuzione diprodotti di origine animale desti-nati al consumo umano. E parladi veterinario “aziendale” e non diveterinario “riconosciuto” comeavrebbero voluto le Regioni. Anzi,per il Governo, in base all’articolo117 della Costituzione, le normedel decreto approvato il 20 mag-gio- afferenti a materia di compe-tenza legislativa delle regioni edelle province autonome di Tren-to e di Bolzano che non abbianoancora provveduto al recepimen-to della direttiva 2002/99/CE - siapplicano sino alla data di entra-ta in vigore della normativa di at-tuazione di ciascuna regione eprovincia autonoma.Il decreto stabilisce le norme ge-nerali di polizia sanitaria che de-vono essere applicate in tutte lefasi della produzione, trasforma-zione e distribuzione di prodotti diorigine animale e di prodotti deri-vati destinati al consumo umanononché in quella della loro intro-duzione da paesi terzi.Per le definizioni, il provvedimentorinvia al Regolamento (CE) n.178/2002. Sono “fasi di produzio-ne, trasformazione e distribuzio-ne” tutte queste attività, inclusa laproduzione primaria di un prodot-to di origine animale nonché ilmagazzinaggio, il trasporto, lavendita e la fornitura al consuma-tore finale di detti prodotti; per“veterinario ufficiale”si intende un

veterinario dell’Azienda unità sa-nitaria locale; per “prodotti di ori-gine animale”: i prodotti derivatida animali e i prodotti derivati de-stinati al consumo umano, com-presi gli animali vivi se preparati atal fine.

Le reti di sorveglianzaIl veterinario aziendale è contem-plato laddove il Dlgs tratta delleMisure per assicurare il rispettodei requisiti di polizia sanitaria. Alfine di assicurare che le attivitàdegli operatori del settore alimen-tare in tutte le fasi della produzio-ne, trasformazione e distribuzionedi prodotti di origine animale nonconducano alla propagazione dimalattie trasmissibili agli animali,è così definito, avvalendosi degliIstituti zooprofilattici sperimentali,un sistema di reti di sorveglianzarecante: le modalità operative daporre in essere; le misure da adot-tare in caso di accertamento dicarenze; il contenuto dei dati, ilrelativo formato, la durata di con-servazione degli stessi nonché laperiodicità della loro trasmissioneda parte delle regioni al Ministerodella salute.Il sistema viene definito da unsuccessivo decreto del Ministrodella salute, da adottarsi, d’intesacon la Conferenza permanenteper i rapporti tra lo Stato, le Re-gioni e Province autonome diTrento e di Bolzano.

Le garanzieQuesto sistema di reti di sorve-glianza deve assicurare almenoche i prodotti di origine animalesono ottenuti solo da animali chesoddisfano i requisiti di polizia sa-nitaria contenuti nella normativavigente e, in particolare:- che gli animali da cui sono ot-tenuti i prodotti di origine animale,non devono provenire da un’a-zienda, uno stabilimento, un terri-torio o una parte di esso soggettia restrizioni di polizia sanitaria ap-

plicabili nei confronti di detti ani-mali e prodotti;- che gli animali da cui sono ot-tenuti le carni e i prodotti a basedi carne, non devono essere statimacellati in uno stabilimento incui, al momento della macellazio-ne o della produzione, erano pre-senti animali colpiti o che si so-spetta fossero colpiti da malattieche comportano le sopracitate re-strizioni;- che gli animali e i prodotti del-l’acquacoltura, devono essereconformi alle disposizioni di cui aldecreto del Presidente della Re-pubblica 30 dicembre 1992, n.555, e successive modificazioni.

Il veterinario aziendaleFerme restando le attività di sor-veglianza e monitoraggio sanita-rio garantite dai servizi veterinaridelle Aziende unità sanitarie loca-li il decreto che definirà il sistemadi sorveglianza stabilirà gli obbli-ghi a carico degli operatori delsettore alimentare e degli alleva-tori che possono avvalersi, per laloro esecuzione, di un veterinarioaziendale. E con lo stesso decre-to sono individuati, i compiti e leresponsabilità da attribuire a talefigura e i relativi requisiti profes-sionali e di specifica formazioneche devono essere correlati all’at-tività da svolgere. Per far questoverrà coinvolta la Federazione na-zionale degli ordini dei veterinariitaliani.Le regioni e le province autonomeprogrammano e provvedono adattuare adeguate attività di verifi-ca periodica sul corretto operaredei veterinari aziendali.

I Controlli veterinari ufficialiLe regioni e le province autonomegarantiscono, tramite i servizi ve-terinari delle aziende unità sanita-rie locali, lo svolgimento di speci-fici controlli ufficiali sulla salutedegli animali volti ad accertare ilrispetto delle disposizioni del de-

creto attuativo della direttiva2002/99 CE , comprese quelle ap-plicative eventualmente stabilitein sede comunitaria nonché di tut-te le misure di salvaguardia, an-che nazionali, relative ai prodottidi origine animale, adottate in cor-relazione alle prescrizioni del de-creto. Le ispezioni devono essereeffettuate senza preavviso. Se si constata un rischio per la sa-nità animale o per la salute pub-blica fermi restando i provvedi-menti immediati adottati dall’auto-rità sanitaria territorialmente com-petente, ogni provvedimento d’ur-genza o misura cautelare è adot-tato dallo Stato ai sensi dell’artico-lo 117 del decreto legislativo 31marzo 1998, n. 112, e successivemodifiche, anche nel caso diprovvedimenti emanati dallo Statoin correlazione a misure di salva-guardia adottate, in dette materie,in sede comunitaria.

Certificati veterinariI prodotti di origine animale desti-nati al consumo umano, sia di ori-gine nazionale che di provenien-za comunitaria, devono sempreessere accompagnati da una cer-tificazione veterinaria ufficiale.

DeroghePuò essere autorizzata la produzio-ne, la trasformazione e la distribu-zione di prodotti di origine animaleprovenienti da un territorio o da unaparte di esso soggetto a restrizioniper motivi di polizia sanitaria, mache non provengono da un’azien-da infetta o che si sospetta sia in-fetta, solo se: i prodotti sono statiottenuti, manipolati, trasportati eimmagazzinati separatamente o inmomenti diversi dai prodotti chesoddisfano tutti i requisiti di poliziasanitaria, e i servizi veterinari delleaziende sanitarie hanno adottatoapposite misure sanitarie per ga-rantire la sicurezza del trasportofuori del territorio soggetto a restri-zioni per motivi di polizia sanitaria;iprodotti da sottoporre al trattamen-to sono adeguatamente identificati;i prodotti sono stati sottoposti a untrattamento idoneo ad eliminare ilproblema di polizia sanitaria e taletrattamento è stato effettuato pres-so uno stabilimento appositamentericonosciuto per detta finalità dallaregione o provincia autonoma. Lederoghe sono adottate con provve-dimento del Ministero della salute,d’intesa con la regione o le regioniinteressate. ■

3ATTUALITÀ

Varato il decreto attuativo della direttiva 2002/99/CE

Il veterinario aziendale entra nella rete di sorveglianzaFatto il decreto, la Categoria dovrà costruire questa nuova figura professionale

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2005

La Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province au-tonome, ha espresso “dissenso per l’avvenuta approvazione

dello schema di decreto in via definitiva nel Consiglio dei Ministri del20 maggio 2005 senza attendere il parere della Conferenza Stato-Re-gioni”. Le Regioni hanno quindi formulato parere negativo salvo l’ac-coglimento delle proposte emendative già elaborate in sede tecnicanel mese di aprile:Art. 2, dopo la lettera c), integrare il testo con una nuova lettera del se-guente tenore: “c bis) - Veterinario riconosciuto: il veterinario come de-finito dall’articolo 1, comma 2, lett. s) ed articolo 13, comma 4, del de-creto legislativo 22 maggio 1999, n. 196; Art. 3: - comma 1, eliminarela lettera b); - comma 3, eliminare le parole “veterinario aziendale” e so-stituire con le seguenti parole “secondo quanto previsto dal citato arti-colo 13, comma 4, del decreto legislativo n. 296/99; dopo le parole “es-sere correlati”, eliminare le parole “attività da svolgere” e sostituire conle parole “alla specie animali ed alle attività produttive”; - comma 4, do-po le parole “sul corretto operare dei veterinari”, eliminare la parola“aziendale” e sostituire con la parola “riconosciuto”. (regioni.it)

Una nuova legislazioneper migliorare la prote-zione dei polli destinati

alla produzione di carne. Questa la

proposta di direttiva adottata loscorso 31 maggio dalla Commis-sione europea dopo che studiscientifici hanno rilevato gravi lacu-ne sanitarie e di benessere nell’al-levamento intensivo del pollame. La proposta della Commissioneviene così a fissare un massimaledi base della densità d’allevamen-to di 30 kg di peso vivo per metroquadrato nonché una serie di con-dizioni da rispettare per garantire ilrispetto degli animali.Gli allevatori dovranno infatti dotar-si di strutture per l’allevamento suf-ficientemente illuminate e corretta-mente ventilate e garantire un ac-

cesso appropriato alle lettiere, agliabbeveratoi, agli alimenti. Sarannoinoltre previste almeno due ispezio-ni al giorno e i polli gravemente fe-riti o in cattivo stato di salute do-vranno essere immediatamente cu-rati o abbattuti.Queste norme di base sarannoinoltre completate dall’obbligo dimantenere registri relativi alletemperature delle gabbie, ai me-dicinali somministrati, ai tassi dimortalità. Benché sia stabilito chei principali problemi di benesseresorgono in caso di superamentodella densità d’allevamento di 30kg/m2, le aziende che rispetteran-

no le richieste rafforzate in mate-ria di benessere saranno autoriz-zate ad allevare polli fino a 38 Kg/m2 a patto che le ispezioni con-dotte al momento dell’abbatti-mento confermino che gli animalinon abbiano sofferto particolariproblemi a livello di benessere.Questa proposta della Commissio-ne costituisce la prima legislazioneeuropea in materia. Attualmente in-fatti vengono applicate solo le re-gole generali della direttiva95/58/CE, relativa alla protezionedegli animali negli allevamenti, e lelegislazioni e i codici nazionali dibuone pratiche. Come annunciato

dalla proposta, il rispetto delle re-gole di protezione degli animalirafforzeranno la trasparenza delmercato dei polli da carne attraver-so la definizione di regole minimecomuni che saranno applicate intutta l’Unione Europea. La direttivadovrà ora essere esaminata dalConsiglio e si dovrà consultare ilParlamento europeo. La propostaobbliga la Commissione a presen-tare nei prossimi due anni un rap-porto sull’eventuale introduzione diun regime obbligatorio di etichetta-tura fondato sul rispetto delle nor-me del benessere animale.

(agricolturaonline.it) ■

Allevamento intensivo del pollame, la UE propone una nuova legislazione

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Nella discussione politicasull'ultimo decreto per ilcontenimento della spesa

farmaceutica, voluto dal ministroStorace ed approvato dal Consi-glio dei ministri, è intervenuto ilpresidente dell'Antitrust, AntonioCatricalà, con una proposta cheha sviluppato un ampio dibattitonel settore professionale sanitario."Il decreto sui farmaci - ha dichia-rato Catricalà - è ottimo, ma puòessere migliorato in Parlamento,per esempio immaginando di in-trodurre l'obbligo per il medicod'indicare nelle ricette solo il prin-cipio attivo e non il nome del far-maco. Così si eviterebbe ai mala-ti l'imbarazzo di dover compraresoltanto quelle medicine che han-no costi più alti". La risposta delpresidente della Federazione de-

gli Ordini dei Medici, GiuseppeDel Barone, è stata immediata emolto chiara: "Non sono d'accor-do, significherebbe consegnarcimani e piedi al farmacista, o ma-gari al suo garzone". Riferendosi poi ai vantaggi eco-nomici che questa proposta po-trebbe avere per il contenimentodei costi della spesa farmaceuti-ca ha aggiunto: "Il farmacista nondirà mai al cliente che esiste il ge-nerico, che il farmaco tale costatanto e quell'altro la metà. Per unmedico, la libertà di prescrizioneè un principio ed un diritto basila-re". Nella decisione dell'Antitrustsi è anche voluto vedere un modoper togliere ogni possibile interes-se economico del medico nel mo-mento della prescrizione. Negli ul-timi anni l'ex ministro Sirchia ha

più volte denunciato il malcostu-me della prescrizione interessatao a "percentuale" diffusa ampia-mente e causa della lievitazionedei costi dei farmaci e quindi del-la spesa pubblica. Non siamo in grado di dire quantosia reale questa situazione ma dicerto possiamo confermare chenel settore del farmaco veterinarioil fenomeno, se esiste, è veramen-te ridotto al minimo e quindi, in so-stanza, insignificante. Non vi èdubbio però che ogni interessesvanirebbe di colpo, riparlando dimedicina umana, se la prescrizio-ne fosse limitata al principio attivoa meno che questo fosse utilizza-to da una sola azienda. È ovvioperò che in questo modo il proble-ma si trasferirebbe al farmacista.Secondo voi di fronte ad una ricet-

ta con l'indicazione del sempliceprincipio attivo quale prodotto ver-rebbe consegnato al cliente?Quello meno costoso o quello do-ve la farmacia ha il maggior gua-dagno? Mi permetto di fare questadomanda con tutto il rispetto versola professionalità dei farmacisti maè ovvio che qualche dubbio è leci-to. Non per niente la Federfarmaha accolto positivamente la propo-sta dell'Antitrust sostenendo chesarebbe certamente una possibi-lità per contenere la spesa farma-ceutica e difendendo la loro inte-grità morale e professionale con-tro ogni illazione di possibili inte-ressi. Per quanto riguarda il farmaco ve-terinario il discorso non conside-rava, ovviamente, questo settorema ho l'impressione che qualcu-

no abbia riflettuto su questa pro-posta pensando che possa esse-re applicata anche in questo am-bito. Gli obiettivi sarebbero quelli di to-gliere ogni interesse nella prescri-zione e contenere i costi del far-maco per il cliente, sempre che lafarmacia consegni quello menocostoso. Permettetemi di dire chesarebbe una follia. Non solo unasimile ipotesi andrebbe contro lalibertà di prescrizione del veteri-nario, ma anche contro le lunghee difficili battaglie che la categoriaha fatto in questi anni per avere lagestione del farmaco sia come ri-conoscimento professionale siacome soluzione alla non reperibi-lità dei farmaci veterinari. Signifi-cherebbe in sostanza tornare in-dietro di venti anni. ■

4ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2005

Sulle ricette il principio attivoUna proposta dell'Antitrust per evitare la prescrizione dei farmaci più cari

di Antonio Manfredi

IVA sul pet food: il Senato impegna il Governo

Il Senato, in sede di esame deldisegno di legge sulla competi-tività, ha impegnato il Governoa valutare la possibilità di as-soggettare, con apposito prov-vedimento, i prodotti alimentariper animali domestici all’aliquo-ta IVA del 10 per cento, così co-me indicato dalla normativa eu-ropea.L’iniziativa è della senatrice Maria

Chiara Acciarini (foto), che haportato all’attenzione di PalazzoMadama la questione del tratta-mento fiscale del pet food sullabase della considerazione cheItalia con una popolazione di oltre15 milioni di cani e gatti, si collo-ca al primo posto nella graduato-ria europea per la consistenzadella popolazione pet (termine in-glese indicante l’animale da com-pagnia) ed oltre 9 milioni di fami-glie italiane (circa il 30%) possie-dono almeno un cane o un gatto,oppure entramb. “Il nostro paese- afferma l’Acciarini - è un impor-tante produttore europeo di ciboper animali da compagnia ed ac-canto ad imprese multinazionali,esistono numerose aziende na-zionali di medie e piccole dimen-sioni, il mercato dei prodotti desti-nati all’alimentazione animale èun mercato immaturo e con ampimargini di crescita”. Inoltre- pro-segue la senatrice- “avere un ani-male da compagnia non significa

disporre di un reddito superiore lamedia perché il possesso di unanimale non è legato a ragioni distatus bensì alla passione e all’a-more dei proprietari ed inoltre idati di mercato mostrano che ilreddito dei possessori si attestanella fascia medio-bassa”. Sottol’aspetto degli effetti sull’erario“una modifica del regime IVA suquesti prodotti, secondo un mo-dello econometrico elaborato daldipartimento dell’Università diEconomia dell’Insubria di Varese,dimostra inequivocabilmente siaun effetto tendenzialmente positi-vo sul gettito già a partire dal se-condo anno, che un effetto positi-vo immediato in termini di mag-gior produzione e nuova occupa-zione”. Il richiamo della Sen. Ac-ciarini è quindi alla Direttiva euro-pea 92/77/CEE (che prevede il ci-bo per animali nell’elenco dellecessioni di beni e delle prestazio-ni di servizi che possono essereassoggettate ad aliquota IVA ri-

dotte) e alla proposta di direttiva(COM 2003/97) finalizzata a mi-gliorare il funzionamento del mer-

cato interno attraverso una revi-sione dell’attuale struttura dellealiquote IVA ridotte. ■

Calcio d’inizioAutore: Martina BrughieriEditore: Il Vicolo Presentazione a cura di Marcello Cesa-Bianchi

«Col calcio d’inizio - da parte non diun giocatore a una palla, ma di unacavalla a una veterinaria - è comincia-ta una partita, la cui durata era im-possibile prevedere e che ha rischiatoper molto tempo di interrompersi bru-scamente in modo drammatico. […] Ela partita, cominciata in modo disa-stroso, con il calcio d’inizio, non è an-cora conclusa, ma il risultato, sulla ba-se dei tanti goal segnati e dei pochisubiti, è ormai scontato. La vittoria, ol-

tre a premiare la sua voglia di vivere e non soltanto di sopravvivere, rap-presenta anche un insieme di speranza e di fiducia per chi è nato conun grave problema, o tale problema ha incontrato nel corso della sua vi-ta. […] Questo libro racconta una storia di dolore e di gioia, di delusio-ne e di speranza, di illusione e di certezza, una storia narrata dalla pro-tagonista e da chi le sta vicino, nella quale le diagnosi, le terapie, gli in-terventi di recupero, le parole della madre, sfumano la loro obiettività nelvissuto di chi li sente susseguirsi sul suo corpo e cerca e trova il sensodi un dramma che sarà a lieto fine […]».

(dalla presentazione)

R E C E N S I O N E

Divieto di vendita dei collari elettrici

I l parlamentare forzista Aldo Perrotta ha presentato una proposta dilegge per vietare la vendita di collari elettrici. L’esame inizierà in se-

de referente dalla Commissione Agricoltura della Camera. “Il problema èche questi collari elettrici sono liberamente in vendita, li si può trovare neinegozi così come su INTERNET” - dichiara l’On. Aldo Perrotta (FI). La suaproposta prende le mosse dal noto servizio di Striscia la Notizia sull’ad-destramento coercitivo trasmesso nel dicembre 2004, e ha come scopoquello di vietare la vendita di collari elettrici per cani “al fine di stroncaredefinitivamente la commercializzazione di questi terribili strumenti di tortu-ra”. “Molte ditte che fabbricano collari elettrici - afferma il parlamentarenella presentazione della pdl- , allegano nella relativa confezione ancheun manuale oppure una videocassetta che ne illustra l’uso”. Ma il loro uti-lizzo è pericoloso e non solo per gli animali: “non sempre, sulle confezio-ni messe in vendita - dice Perrotta - ci sono le necessarie indicazioni sul-la loro pericolosità, anche per le persone che possono inavvertitamentemaneggiarli”. La formulazione del provvedimento è presto condensata inun unico articolo: “La vendita di collari elettrici per cani è vietata su tutto il

territorio nazionale”. Segue solo l’indicazione dell’entrata in vigore il giorno successivo alla pubblicazione inGazzetta Ufficiale.

Indagine sulla veterinaria per animali da compagnia

È pubblicata al sito www.anmvi.it la ver-sione completa della ricerca realizzata perANMVI da Etameta Trend & Research “Lestrutture veterinarie per animali da com-pagnia”. In conformità alle vigenti disposi-zioni di legge, l'Autorità Garante per leComunicazioni ha pubblicato il questiona-

rio rivolto al campione statistico da EtaMEta. Lo si può consultare allapagina: http://www.agcom.it/sondaggi/dox/ETA-META_13_05_05.doc

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 21

Il 30 maggio il Ministro dellaSalute Francesco Storaceha voluto incontrare il per-

sonale della Direzione Generaledella Sanità Veterinaria presso lasede centrale di Roma all’EUR.In tale occasione il Direttore Ge-nerale, Dr Romano Marabelli, fral’altro, ha rappresentato al Mini-stro la situazione dei coadiutori inservizio presso la Direzione e gliUffici periferici, in particolare lanecessità di garantire loro uncontratto lavorativo adeguato ri-spetto alla professionalità richie- sta e garantita, sottolineando so-

prattutto la motivazione di questilavoratori precari e i sacrifici fattiin anni di servizio e che tale ade-guamento era stato attuato, me-diante trasformazione da contrat-ti Co.Co.Co a contratti a tempodeterminato, per altre categorie(vedi giubilari). A questo punto, considerata ladisponibilità espressa dal Mini-stro ad interloquire su eventualiproblemi esistenti, i coadiutori,specificando la tipologia contrat-tuale delle categorie in interesse,hanno richiesto un incontro allostesso Ministro al fine di cercareuna soluzione, nella fattispecie la

possibilità di veder trasformati ipropri contratti da Co.Co.Co. acontratti a tempo determinato.L’on.le Ministro, dichiarando chel’attuale contratto Co.Co.Co. malsi pone in tema di sicurezza ali-mentare, ha espresso la Sua di-sponibilità a ricevere una delega-zione rappresentativa delle cate-gorie coinvolte e a trovare unasoluzione che possa essere con-divisa dalle parti. Il Dr. Scotti, Vi-cepresidente dell’ANMVI haespresso la sua soddisfazioneper la disponibilità espressa dalMinistro e l’impegno del Dr. Ma-rabelli per trovare una soluzionedignitosa e rispettosa delle pro-fessionalità di questi colleghi. Hainoltre ricordato che “l’ANMVI sista impegnando su tutti i fronti adifesa dell’occupazione veterina-ria e del riconoscimento profes-sionale di tutti i colleghi. Pochigiorni fa abbiamo incontrato unarappresentanza dei coadiutori aiquali avevamo riportato l’impe-gno del ministero, espressoci dalDr. Marabelli, a trovare una solu-zione al più presto sollecitata an-che al nuovo ministro ed al sotto-segretario Cursi”. ■

5

Storace apre ai coadiutoriL’incontro durante la visita del Ministro alla Direzione di Sanità Veterinaria

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2005

ANMVI e 3 per la telefoniamobile del medico veterinario

Per i Medici Veterinari la telefonia mobile è unostrumento di lavoro ormai necessario. Il cellula-re è indispensabile non solo per i colleghi buia-tri e ippiatri che lavorano in azienda o in scude-ria ma per tutti i Colleghi che danno un servizio

di reperibilità ai clienti, che esercitano a domicilio e che nonhanno una struttura fissa di riferimento. Spesso di telefonimobili la professione ne richiede più di uno.

Per conciliare professionalità e costi l’ANMVI ha stipulato laconvenzione Offerta 3 for business. La convenzione offresconti particolari e riservati ai veterinari delle AssociazioneFederate ANMVI per tre diversi servizi:

1. Sconti a volume sul traffico per partita IVA2. Sconti sulla offerta noleggio di Videofonini con

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Le condizioni ed i vantaggi proposti sono certamente inte-ressanti. Con questa convenzione l’ANMVI offre un ulterioreservizio al medico veterinario, sempre nell’ottica di favoriree agevolare la sua attività professionale.Le condizioni della convenzione sono pubblicate al sito www.anmvi.it

Per informazioni: 02/36.53.9700

A.N.M.V.I.

L ’immagine qui afianco riproduce

la pagina pubblicatadall’ANMVI nella nuovaGuida che il TouringClub Italiano ha dedi-cato agli animali inviaggio. Si chiama InItalia con cane e gattoe in 344 pagine (18 eu-ro) informa i proprietarisu cosa fare e dove an-dare per condividere inserenità le vacanze concani e gatti: escursionial mare, in montagna,in campagna, spiaggeaccessibili, hotel, risto-ranti e agriturismi cheaccettano animali. La Guida fornisce an-che utili informazioniper i viaggi oltre frontie-

ra e la mappa delle aree di sosta autostradali do-ve AUTOGRILL e ANMVI predisporranno ancheper questa estate i Fido Park. L’impegno dell’ANMVI è quello di offrire la massi-ma visibilità alla professione medico-veterinariae di favorire l’educazione al benessere degli ani-mali da compagnia, un principio che chiama incausa il medico veterinario non solo come tera-peuta ma anche come il più autorevole consu-lente per la vita quotidiana del pet.

ONAOSI, dai legali dell’ANMVInessun invito a non pagare

A beneficio dei colleghi che si sono rivolti all’ANMVI per sug-gerire l’adozione di iniziative tese ad eludere il pagamento

del contributo obbligatorio all’ONAOSI, il Consiglio Direttivo dell’ANM-VI ricorda che, stante l’assoluta contrarietà a tale obbligo, non corri-sponde alle indicazioni ufficiali dell’Associazione l’invito a non pagarele quote che la Fondazione ha richiamato e richiamerà.Fino a quando non saranno concluse, augurabilmente con la pronun-cia di incostituzionalità del tributo, le azioni giudiziarie intraprese finoad ora (tre ricorsi presso il tribunale del lavoro di Bologna, Milano e Pe-rugia), i legali dell’ANMVI ribadiscono la sussistenza dell’obbligo.

Le “diffide”Sulla base di un modello tipo, alcuni farmacisti stanno individualmenteinoltrando alla Fondazione ONAOSI varie “diffide” tese a respingere ilrichiamo della quota contributiva inoltrato dalla Fondazione ed il cui ul-timo termine è scaduto il 15 maggio. In proposito “in un’ottica di reci-proca collaborazione e al fine di evitare un improprio spreco di risorseattraverso l’invio di risposte individuali di eguale contenuto”, il Presi-dente Paci ha scritto agli ordini dei farmacisti e al presidente della Fe-derazione nazionale dei Farmacisti per chiarire l’inefficacia di tali diffi-de e ribadire che “i contribuenti che non avranno aderito spontanea-mente all’invito bonario di pagamento loro inviato verranno iscritti a ruo-lo ai sensi del D.Lgs 26 febbraio 1999, n. 146”. Il Presidente dell’ONAOSI spiega che “la proposizione del ricorso giu-risdizionale di per sè non sospende l’efficacia e l’esecutività del prov-vedimento impugnato: il ricorso pendente innanzi al TAR del Lazio(proposto dalla FOFI, nonché sostenuto, ad adiuvandum, dalla Feder-farma) non legittima pertanto la Fondazione a sollevare alcuno dal re-lativo obbligo contributivo; unico organo deputato a vagliare la legitti-mità costituzionale di una legge - prosegue Paci - è, secondo l’ordina-mento italiano, la Corte Costituzionale, previo giudizio di non manifestainfondatezza da parte del giudice a quo: fino alla eventuale pronunciadella Corte pertanto, l’ONAOSI non può dire che dare applicazione al-la norma”. Quanto richiamato dal Presidente Paci corrisponde a quan-to sostenuto dai legali dell’ANMVI, dai quali - in relazione all’azione giu-diziaria tesa ad una pronuncia di incostituzionalità dalla Corte Costitu-zionale- è sempre giunta indicazione di procedere al versamento dellequote richiamate dalla Fondazione, salvo poi procedere alla richiestadi rimborso in caso di esito favorevole dell’azione giudiziaria.

(...) L’ANMVI aveva invece so-speso la richiesta di dimissionidel Presidente D’Addario dalComitato Centrale, perché ilsuo prevedibile rifiuto avrebbeesposto la Federazione al ri-schio di un commissariamentoe quindi ad un vuoto istituzio-nale in un momento di grandedifficoltà per la nostra catego-ria. Queste stesse preoccupa-zioni circa un’eventuale crisidella FNOVI erano condiviseda autorità politiche e istituzio-nali. È stato anche ricordato che ilPresidente D’Addario avevaassunto l’impegno a rivedere leprocedure decisionali della Fe-derazione, con un maggiorcoinvolgimento del ComitatoCentrale e dei suoi componen-ti, con deleghe operative alConsiglio di Presidenza e conla costituzione di gruppi di la-voro, per arrivare al più prestoad una riorganizzazione opera-tiva, da tempo sentita e solleci-tata, per poter meglio e più ce-lermente raggiungere gli obiet-tivi che questo Comitato Cen-trale si era posto. Purtroppo ci si rende conto cheil Presidente, invece di adope-rarsi per una gestione collegia-le della crisi, continua a muo-versi senza coordinamento conil Comitato Centrale, attribuen-do anzi ai suoi componenti so-stenuti dall’ANMVI fantasioseresponsabilità di ostruzionismocon l’intento di paralizzare laFNOVI, quando invece è risa-puto quanto si siano impegnatied adoperati, assieme ai Colle-ghi sostenuti dal SIVEMP, perriorganizzare e rendere effi-ciente la FNOVI.A fronte di una Federazione in-gestibile, l’ANMVI chiede un ur-gente chiarimento all’internodel Comitato Centrale rivalutan-do seriamente, nell’interessedella categoria, altre iniziativeche possano portare alla solu-zione della crisi, ridando opera-tività alla FNOVI. L’assembleadei rappresentanti dei ConsigliDirettivi regionali dell’ANMVI, ri-portando le preoccupazioni ditutti i veterinari ha condiviso laposizione del Direttivo ANMVI.

SEGUE DA PAG. 1

ANMVI INFORMA

Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 21

Il 31 maggio è iniziato in com-missione Affari Sociali l’iterd’esame della pdl “Disposi-

zioni sulla protezione degli animaliutilizzati a fini sperimentali”. Si av-via quindi la discussione del prov-vedimento di riforma del decretolegislativo n. 116 del 1992 in mate-ria di sperimentazione animale ela-borata dall’On. Giulio Schmidt in-sieme alla collaborazione tecnicadi un Comitato che ha visto la par-tecipazione di tutti gli operatoricoinvolti. Nel Comitato fa parte an-che il Collega Alberto Petrocelli, Vi-ce Presidente SIVAL, Società Italia-na Veterinari Animali da Laborato-rio. La pdl n. 5442 racchiude unariforma condivisa sia dalle asso-ciazioni che si occupano di tuteladegli animali da laboratorio chedalla comunità scientifica. Unariforma richiesta ormai da anni ediventata oggi necessaria, perchégarantisce maggiore tutela per glianimali utilizzati, assicura un cor-retto procedimento sperimentale,maggiore sicurezza e competenzaprofessionale ed una migliore ri-cerca. L’auspicio del parlamentareSchmidt è di arrivare al compimen-to della riforma entro la fine di que-sta legislatura. La preoccupazio-ne, al riguardo, è che un testo mol-to tecnico e corposo possa nonessere compreso nella sua interez-za dall’Aula di Montecitorio rallen-tando il procedimento di approva-zione o cambiando impronta allariforma stessa.Durate la seduta era presente an-che il Sottosegretario di Stato perla Salute Cesare Cursi, che si è ri-servato di intervenire in una suc-cessiva fase della discussione. Ilrelatore Fabio Stefano Minoli Rotadi Forza Italia ha ricordato come

da più parti e da diversi schiera-menti politici, fin dall’inizio della le-gislatura, sia stata sostenuta la ne-cessità di una legge contenenteuna disciplina organica in materiadi tutela e protezione degli animaliutilizzati per fini scientifici e tecno-logici. “In questa significativa ma-teria - ha spiegato il relatore - esi-ste già una disciplina del 1992, masi avverte la necessità non solod’integrarla, ma di rivederla nelcomplesso, essendo la tutela deglianimali un segno di civiltà ed uma-no progresso. La disciplina in ma-teria di protezione degli animali uti-lizzati a fini sperimentali o scientifi-ci - ha ricordato Minoli - è recatadal decreto legislativo 27 gennaio1992, n. 116 - attuativo della diret-tiva CEE n. 609 del 1986, - nonchédalle pochissime disposizioni an-cora vigenti della legge 12 giugno1931, n. 924, le quali si limitano insostanza all’enunciazione di alcuniprincipi essenziali in materia di vi-visezione degli animali vertebrati asangue caldo (mammiferi ed uc-celli). Rispetto alla normativa vi-gente, afferma il relatore - la pro-posta di legge n. 5442, che appa-re la più articolata ed esaustiva, sicaratterizza per una più forte spin-ta all’innovamento. Tale proposta,infatti, rivede integralmente la ma-teria, contestualmente abrogandoper intero il citato decreto legislati-vo n. 116 del 1992, il cui contenu-to viene peraltro in larga parte ri-preso. Le altre proposte in esamesi limitano invece a modificare ecorreggere la normativa vigente inalcuni punti, per il resto conservan-dola.” Il presidente Giuseppe Pa-lumbo, ricordando le numerose let-tere pervenute alla presidenza persollecitare il rapido avvio dell’esa-

me delle proposte di legge in ma-teria di utilizzo degli animali nellaricerca scientifica sperimentale, hasottolineato “l’urgenza di una disci-plina nazionale per evitare che l’in-certo quadro normativo di oggi fi-nisca con il rallentare ed ostacola-re ulteriormente la ricerca scientifi-ca”. Palumbo ha concluso il suo in-tervento auspicando quindi “chel’esame delle proposte di legge (C.706 Rocchi, C. 1010 Serena, C.4009 Cima, C. 5442 Schmidt e C.5700 Consiglio Regionale EmiliaRomagna), la cui impostazione difondo è sostanzialmente condivi-sa, possa concludersi in tempi ra-gionevolmente ravvicinati”. ■

6ATTUALITÀ

Pdl Schmidt (5442)

Sperimentazione, la revisione inizia l’iter parlamentare

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2005

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Neuroni trapiantati su midollolesionato di cani

Fornasier (SIVAL): allo studio la possibilità diottenere le OEG cells da una fonte alternativa

Cellule nervose prelevate dal cervello e iniettate nella parte di

midollo spinale lesionata hanno migliorato la condizione di

paralisi di nove cani reduci da incidenti. A dare la notizia pubblicata

sulla rivista New Scientist, Nick Jeffery dell’Università di Cambridge. I

chirurghi veterinari R. Franklin e N. Jeffrey hanno utilizzato una tecnica

che prevede l’inoculazione di cellule nervose prelevate dagli animali

stessi e reimpiantate nella parte di midollo spinale lesionata. “I risultati

- commenta Massenzio Fornasier, Presidente SIVAL - sono partico-

larmente interessanti visto che nell’arco di un mese dall’intervento tutti

gli animali hanno recuperato l’abilità di effettuare movimenti, seppur

deboli, con gli arti posteriori, anche se la capacità di sostenere il peso

è ancora insufficiente. Gli animali hanno inoltre dimostrato di recupera-

re parte della componente sensitiva nell’area sottostante il punto di le-

sione: sebbene non avessero recuperato il controllo della minzione, gli

animali erano in grado di “avvisare” i proprietari della necessità di

svuotare la vescica. Da notare che tutti i cani dello studio erano para-

lizzati da almeno tre mesi senza alcun segno apparente di recupero”.

Le cellule trasferite nella porzione di midollo lesionata sono parte della

glia di rivestimento che accompagnano le terminazioni del nervo olfat-

torio all’interno del cervello (olfactory ensheathing glia cells, OEG), si

trovano alla base del naso e sono le uniche cellule nervose in grado di

rigenerarsi indefinitamente. I ricercatori le hanno prelevate in sede in-

tracranica e le hanno moltiplicate in laboratorio prima di procedere al-

l’impianto.

“È allo studio - continua Fornasier - la possibilità di ottenere le OEG cel-

ls da una fonte alternativa evitando l’intervento di espianto. A tal pro-

posito i ricercatori hanno isolato una forma di cellule staminali nella mu-

cosa nasale che potrebbero essere trasformate in OEG cells in labora-

torio.

La ricerca in questo campo è attiva già da diversi anni, ma i risultati

molto promettenti ottenuti nei ratti non erano mai stati riprodotti in ani-

mali di taglia più grossa e questo è il motivo del particolare interesse

per questi risultati, in quanto fanno intravedere una concreta possibilità

di successo di questa tecnica in campo umano. Una sperimentazione

in questo senso è già in corso in Australia e i risultati dovrebbero es-

sere pubblicati entro il 2007. Al di là dei risultati e delle prospettive fu-

ture, - conclude il Presidente SIVAL - non si può non notare quanto in-

timamente siano legate le attività di sperimentazione clinica e preclini-

ca e quanto importante sia l’integrazione tra le conoscenze acquisite

in diversi in modelli sperimentali, sia per le applicazioni in campo uma-

no ma anche in campo strettamente veterinario.”

Per saperne di più: http://www.ion.ucl.ac.uk/research/hbir/spinal_repair_unit.htm

Ue: Pellicce di gatto sul tavolo

del Consiglio dei Ministri

dell'Agricoltura

I l problema dell'importazio-ne da Paesi asiatici di pelli

e pellicce di alcuni animali do-mestici - in particolare cani egatti uccisi in maniera crudeleper alimentare questo commer-cio - sarà affrontato dal consi-glio dei ministri dell'agricolturadell'Ue in programma lunedì 7e martedì 8 giugno a Bruxelles.La questione, secondo quantosi è appreso, sarà sollevatadalla delegazione svedese ap-poggiata da quella danese,francese, lussemburghese etedesca. Visto che vi sono noti-zie di scuoiamento a vivo, inparticolare Stoccolma ritieneinaccettabili i trattamenti cui so-no sottoposti questi animali. LaSvezia, con l'appoggio di que-sti quattro Paesi, chiederà unaspecifica normativa europeaper impedire l'importazione dipelli e pellicce prodotte attra-verso la sofferenza di tutti glianimali, non solo cani e gatti(ANSA).

E la Corte Europea respinge il ricorso della Francia

Per la Corte di Giustizia Europea, l’annullamento parziale della direttiva 2003/15/CE modificherebbela sostanza delle disposizioni in materia di sperimentazione animale per l’elaborazione di prodotti

cosmetici. Pertanto, la Corte ha respinto il ricorso della Francia contro il divieto progressivo di sperimentazio-ni animali per l’elaborazione di cosmetici e la loro immissione sul mercato. La sentenza è del 24 maggio. LaFrancia aveva chiesto alla Corte l’annullamento parziale della direttiva ed in particolare dei divieti di commer-cializzare prodotti cosmetici contenenti ingredienti o combinazioni di ingredienti sperimentati sugli animali non-ché la realizzazione di sperimentazioni animali per i prodotti immessi sul mercato. La direttiva 2003/15/CE pre-vede che gli Stati membri vietano progressivamente l’immissione in commercio di prodotti cosmetici quandotali prodotti o i loro ingredienti siano stati oggetto di sperimentazione animale, nonché la realizzazione, sul lo-ro territorio, di sperimentazioni animali relative ai detti prodotti o ingredienti. La stessa direttiva ha anche sop-presso il divieto di immissione in commercio di tali prodotti sino ad allora previsto dalla direttiva 76/768. Nellaspecie, la Corte ha ritenuto che l’annullamento della sola disposizione impugnata, lasciando sopravviverequella abrogativa del divieto precedente, modificherebbe sostanzialmente le disposizioni in materia di speri-mentazione animale per l’elaborazione di prodotti cosmetici. La disposizione controversa è, infatti, destinata asostituire il divieto precedente e presenta, in parte, lo stesso oggetto (modalità del divieto di commercializza-re prodotti cosmetici contenenti ingredienti o combinazioni di ingredienti sperimentati su animali). L’abroga-zione della precedente disposizione risulta essere conseguenza dell’adozione della nuova. Inoltre, la direttiva2003/15 pone in risalto la connessione tra le due disposizioni: essa precisa che è essenziale che venga per-seguito l’obiettivo dell’eliminazione della sperimentazione animale diretta all’elaborazione di prodotti cosmeti-ci e che il divieto di tali sperimentazioni divenga effettivo sul territorio degli Stati membri. La Corte ha quindi ri-levato che l’introduzione dei nuovi divieti e l’abrogazione dei precedenti costituiscono un tutt’uno indissocia-bile. In conclusione “l’annullamento parziale richiesto è impossibile” e il ricorso è “irricevibile”.

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 21

Il 25 maggio il Ministro delle Politi-che Agricole e Forestali, GianniAlemanno ha svolto un’audizionein Commissione Agricoltura delSenato sull’attuale situazione del-l’Unione nazionale per l’incremen-to delle razze equine. Ecco unasintesi del suo intervento.

In questo mio in-tervento vogliosottolineare alcunipassaggi relativial commissaria-mento dell’UNIRE.

Come voi sapete, con il decretodel Presidente del Consiglio deiministri del 12 maggio scorso so-no stati sciolti gli organi di ammi-nistrazione dell’UNIRE ed è statonominato, fino alla ricostituzionedegli stessi, un commissariostraordinario e tre sub-commissa-ri. L’emanazione del provvedi-mento è da attribuire ad analisi dicarattere oggettivo e a successi-ve concause che hanno reso ne-cessario il commissariamento. In-fatti, un attento esame ha eviden-ziato disfunzioni nella conduzionefinanziaria dell’ente e, in particola-re, significative discontinuità tra iprincipali dati previsionali relativial bilancio 2005 e la situazione ef-fettiva attinente al primo trimestredell’anno. (...)Se si osserva, poi, la situazionenel contesto europeo, emergeràchiaramente che l’Italia aveva unnumero di corse molto più elevatorispetto alla Francia e all’Inghilter-ra, che notoriamente hanno nel-l’ippica un interesse rilevante. Neldettaglio, in Italia risulta, tra trottoe galoppo, un totale di 21.398corse, in Francia di 14.526, in In-ghilterra di 5.241. È di tutta evi-denza che occorreva effettuaredegli interventi sul comparto cor-se, considerata la situazione delmercato delle scommesse chenon lasciava prevedere un incre-mento delle entrate. (...)Il problema fondamentale che siera determinato nell’UNIRE, nelpassaggio temporale tra la finedel 2004 e l’inizio del 2005, erasostanzialmente quello di averedato speranze alle categorie ip-piche di interventi finanziari chepoi, stante la situazione dellescommesse e quella, comples-sa, dell’ente, venivano comples-sivamente scaricate su un bilan-cio ministeriale che, a seguitodei tagli operati in termini di fi-nanza pubblica, non riusciva enon poteva riuscire a rendere so-stenibili tali interventi e questi ul-teriori contributi. Una situazionedi questo genere, tra l’altro colle-gata anche ad una forte attivitàdi comunicazione che non avevaun chiaro e definito progetto difronte a sé, ha determinato unasituazione che abbiamo ritenutoinsostenibile. Siamo quindi do-vuti intervenire per evitare cheuna realtà di questo genere po-tesse determinare la paralisi del-l’ippica italiana.I dati di base di cui disponiamo,

inoltre, indicano sicuramente unaforte attività di ristrutturazione del-l’ippica italiana che appare sovra-dimensionata rispetto all’effettivointeresse e al coinvolgimento chedetermina nel Paese: a questo ri-guardo, come abbiamo sottoli-neato, basta confrontare i datidell’Italia con quelli della GranBretagna e della Francia. Questarealtà, ovviamente, ha necessità

di ottenere un ente ristrutturato ilche, in qualche misura, è statofatto con la citata legge n. 200 del2003, con la quale sono stati ope-rati notevoli cambiamenti, abbat-tendo tutte le spese di gestione ei problemi che avevamo di frontenella fase iniziale.Adesso occorre definire comples-sivamente con le categorie quelpiano di ristrutturazione e di rilan-

cio che era stato definito nel cor-so del 2004. L’intervento del con-siglio di amministrazione e delpresidente nella fase successivaal precedente commissariamentoha negato la possibilità di proce-dere con questo accordo di ri-strutturazione che era stato indivi-duato con le varie categorie e cheaveva suscitato delle aspettative,aprendo nuovamente un conten-

zioso che adesso si cercherà direcuperare. Ho chiesto al collegiodei commissari che è stato nomi-nato di ridefinire, ripartendo dallecarte del 2004, un piano di ristrut-turazione che permetta di riaprireun confronto con le categorie e diresponsabilizzarle rispetto ad unaridefinizione e ad una ristruttura-zione del settore non più deroga-bile. (senato.it) ■

7ATTUALITÀ

Alemanno: ecco perché ho commissariato l’UNIRE

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2005

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Nella pre-intesa siglata ilmese scorso per il con-tratto collettivo nazionale

di lavoro dell’area della dirigenzamedico - veterinaria del SSN, siprevede la creazione di un Comi-tato paritetico sul fenomeno delmobbing (art. 7). Presso ciascunaRegione si costituirà infatti unaConferenza permanente conrappresentanti delle Regioni, deidirettori generali delle ASL e delleorganizzazioni sindacali firmatariedel contratto, che fra i suoi compi-ti avrà anche il monitoraggio delmobbing. Per farlo si baserà sullerisultanze di appositi Comitati pa-ritetici sul fenomeno del mob-bing.

Definizione di mobbing Si legge nella Preintesa che “leparti prendono atto che il fenome-no del mobbing, inteso come for-ma di violenza morale o psichicain occasione di lavoro - attuato daldatore di lavoro o da altri dipen-denti - nei confronti di un lavorato-re, va prevenuto, rilevato e contra-stato efficacemente. Esso è carat-terizzato da una serie di atti, at-teggiamenti o comportamenti, di-versi e ripetuti nel tempo in modosistematico ed abituale, aventiconnotazioni aggressive, denigra-torie e vessatorie tali da compor-tare un degrado delle condizionidi lavoro e idonei a compromette-re la salute fisica e psichica o laprofessionalità o la dignità del la-voratore stesso nell’ambito dellaunità operativa di appartenenza

o, addirittura, tali da escluderlodal contesto lavorativo di riferi-mento”.Tenendo conto della risoluzionedel Parlamento Europeo del 20settembre 2001, le parti “ricono-scono la necessità di avviare ade-guate ed opportune iniziative al fi-ne di contrastare la diffusione ditali situazioni, che assumono rile-vanza sociale, nonché di preveni-re il verificarsi di possibili conse-guenze pericolose per la salute fi-sica e psichica del lavoratore inte-ressato e, più in generale, miglio-rare la qualità e la sicurezza del-l’ambiente di lavoro”.

I Comitati PariteticiEntro sessanta giorni dall’entratain vigore del contratto dovrannocostituirsi specifici Comitati Pari-tetici presso ciascuna azienda oente con i seguenti compiti:a) raccolta dei dati relativi all’a-spetto quantitativo e qualitativodel fenomeno del mobbing neiconfronti dei dirigenti in relazionealle materie di propria competen-za nel rispetto delle disposizionidel D. lgs. n. 196 del 2003 in ma-teria di protezione dei dati perso-nali;b) individuazione delle possibilicause del fenomeno, con partico-lare riferimento alla verifica dell’e-sistenza di condizioni di lavoro ofattori organizzativi e gestionaliche possano determinare l’insor-gere di situazioni persecutorie odi violenza morale;c) formulazione di proposte di

azioni positive in ordine alla pre-venzione e alla repressione dellesituazioni di criticità, anche al finedi realizzare misure di tutela deldirigente interessato;d) formulazione di proposte per ladefinizione dei codici di condotta.Le proposte formulate dai Comita-ti vengono presentate alle azien-de o enti per i conseguenti adem-pimenti tra i quali rientrano, in par-ticolare, la costituzione ed il fun-zionamento di sportelli di ascolto,nell’ambito delle strutture esisten-ti, l’istituzione della figura del con-sigliere/consigliera di fiducia non-ché la definizione dei codici dicondotta, sentite le organizzazionisindacali firmatarie.

ComposizioneI Comitati durano in carica quat-tro anni e sono costituiti da uncomponente designato da cia-scuna delle Organizzazioni Sin-dacali e da un pari numero dirappresentanti delle aziende oenti. Il Presidente viene designa-to tra i rappresentanti delleaziende o enti, il vicepresidentedai componenti di parte sindaca-le. Ferma rimanendo la composi-zione paritetica dei Comitati, diessi fa parte anche un rappre-sentante del Comitato per le pariopportunità, appositamente desi-gnato da quest’ultimo, allo scopodi garantire il raccordo tra le atti-vità dei due organismi. Le azien-de o enti favoriscono l’operativitàdei Comitati e garantiscono tuttigli strumenti idonei al loro funzio-

namento. In particolare valorizza-no e pubblicizzano con ognimezzo, nell’ambito lavorativo, i ri-sultati del lavoro svolto daglistessi. I Comitati adottano, altre-sì, un regolamento per la discipli-na dei propri lavori e sono tenutiad effettuare una relazione an-nuale sull’attività svolta.

Formare per prevenireIn relazione all’attività di preven-zione del fenomeno del mobbing,i Comitati valuteranno l’opportu-nità di attuare, nell’ambito dei pia-ni generali per la formazione, ido-nei interventi formativi e di aggior-

namento dei dirigenti, che posso-no essere finalizzati, tra l’altro, aiseguenti obiettivi: a) affermareuna cultura organizzativa checomporti una maggiore consape-volezza della gravità del fenome-no e delle sue conseguenze indi-viduali e sociali; b) favorire la coe-sione e la solidarietà dei dirigentie dipendenti, attraverso una piùspecifica conoscenza dei ruoli edelle dinamiche interpersonali al-l’interno degli uffici/servizi, ancheal fine di incentivare il recuperodella motivazione e dell’affezioneall’ambiente lavorativo da partedel personale. ■

8ATTUALITÀ

Pre-intesa della dirigenza medico-veterinaria

Lotta al mobbing nel settore pubblico

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2005

E l’ ECM è a carico del SSN

La preintesa dell’11 maggio ha anche accolto una delle richiestesu cui maggiormente puntavano i sindacati della dirigenza

medico-veterinaria: porre i costi della formazione continua a carico del-le aziende e degli enti pubblici. L’azienda e l’ente garantiranno l’acquisizione dei crediti formativi daparte dei dirigenti interessati con le cadenze previste dalle vigenti di-sposizioni nell’ambito della formazione obbligatoria sulla base delle ri-sorse finalizzate allo scopo ivi comprese quelle eventualmente stan-ziate dall’Unione Europea. I dirigenti che vi partecipano sono conside-rati in servizio a tutti gli effetti ed i relativi oneri sono a carico dell’a-zienda o ente. Nello svolgimento dell’orario di lavoro previsto per i diri-genti medici e veterinari, quattro ore dell’orario settimanale sono desti-nate ad attività non assistenziali, quali l’aggiornamento professionale,l’ECM, la partecipazione ad attività didattiche, la ricerca finalizzataecc. Tale riserva di ore non rientra nella normale attività assistenziale,non può essere oggetto di separata ed aggiuntiva retribuzione.La formazione deve essere coerente con l’obiettivo di migliorare le pre-stazioni professionali dei dirigenti. Ove il dirigente prescelga percorsinon rientranti negli indirizzi formativi stabiliti dall’ azienda o ente, le ini-ziative di formazione - anche quella continua - rientrano nell’ambito del-la formazione facoltativa con oneri a carico del dirigente.

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L o studio di settore è unriferimento affidabile edimportante per il Fisco

ma per l’accertamento del reddi-to non esclude il contraddittoriocon il professionista contribuen-te. Inoltre, non è sempre legittimoprocedere in base ai compensicalcolati in via presuntiva: il pro-fessionista può non aver guada-gnato come lo studio di settoreinduce a ritenere. Per esempio in caso di malattia.Al riguardo, la Commissione Tri-butaria di Milano ha espresso al-cune valutazioni sul valore delleinformazioni presuntive derivantidagli studi di settore, giungendoalla conclusione che -ai fini del-l’accertamento del reddito- con-tano anche le informazioni porta-te dal contribuente (sentenza del13 aprile 2005, ottava sezioneCTP di Milano).Infatti il contraddittorio consente:“una più fondata e ragionevolemisurazione del presupposto im-positivo che tiene conto deglielementi di valutazione offerti dalcontribuente, soprattutto nelleipotesi in cui sono applicate me-todologie presuntive di accerta-mento che, sia pure particolar-mente affidabili quale quella de-gli studi di settore, possono nonaver colto le peculiarità dell’atti-vità concretamente svolta dalcontribuente”. L’utilizzo di qualsiasi strumentopresuntivo deve sempre consen-tire al contribuente di provare ilcontrario. Altrimenti si profilerebbe l’illegitti-mità costituzionale per ostacoloal diritto alla difesa (circolare48/E del 23 agosto 2003).

“Scarsissima rilevanza”Addirittura, secondo il giudice diprimo grado della CommissioneTributaria di Milano, l’importo deiricavi desumibili sulla base deglistudi di settore non sempre puòconsentire l’accertamento analiti-co-induttivo, in quanto “isolata-mente considerato avrebbe scar-sissima rilevanza”. Nel procedimento di accerta-mento del reddito basato suglistudi di settore è quindi impor-tante il contraddittorio con il con-tribuente, il quale consente al-l’amministrazione di conoscere lecaratteristiche dell’attività eserci-tata. Infatti, è facoltà del contri-buente documentare le ragioni inbase alle quali l’ammontare deiricavi dichiarati se d’importo infe-riore a quello presunto in baseagli studi può ritenersi, in tutto oin parte giustificato.

Incongruenze almeno del 25-30%L’avviso di accertamento è illegit-timo se non contiene la motiva-zione sulle gravi incongruenzetra i ricavi dichiarati e quelli de-terminabili con gli studi di setto-

re. Per la sussistenza di gravi in-congruenze “l’importo dei ricavinon dichiarati rispetto sia a quel-li dichiarati sia a quelli determi-nabili in via presuntiva non do-vrebbe essere inferiore al 25/30per cento”.

La vicenda su cui si è pronun-ciata la Commissione tributariadi Milano partiva da una notifi-ca di avviso di accertamentoda parte dell’ufficio di Milanodell’Agenzia delle Entrate dovu-ta al fatto che il contribuente in

questione dichiarava compensiinferiori a quelli derivanti daglistudi di settore. Ecco quindiche venivano determinati pre-suntivamente i maggiori ricaviai fini dell’accertamento. Ma laCommissione non ha dato ra-

gione all’Agenzia delle Entratebensì al professionista contri-buente che in quell’anno erastato colpito da una malattiache non gli aveva consentito losvolgimento della normale atti-vità lavorativa. ■

9laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2005

Studio di settore:affidabile ma non infallibile

RUBRICA FISCALE

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 21

L’ordine dei veterinari dellaprovincia di Roma ha atti-vato un corso di forma-

zione specialistica dal titolo: Ilmanagement dell’azienda zoo-tecnica. Il ruolo del veterinario

nelle filiere. La didattica inizierà il4 luglio prossimo e si concluderàil 2 dicembre di quest’anno conl’ausilio dell’Izs del Lazio e To-scana e della Asl rm b di Romaed in collaborazione con l’Uni-

versità della Tuscia. Il Corso hal’obiettivo di favorire la formazio-ne di veterinari che vadano a co-stituire un supporto pratico edomogeneo per l’azienda zootec-nica, al fine di mantenere ed ac-

crescere la competitività econo-mica della stessa, da una parte,e dall’altra per tutelare il consu-matore sia da un punto di vistaigienico-sanitario, che qualitati-vo. “Sono più di tre anni - ha det-

to il Presidente dell’ordine dei ve-terinari di Roma, Tullio PaoloScotti - che stiamo lavorando al-la formulazione di un corso delgenere, che possa creare una fi-gura nuova del medico veterina-rio dei grossi animali, non solo ilveterinario del taglio cesareo odella mastite ma un professioni-sta che sappia gestire, orientare,consigliare l’azienda su tutti ipunti della filiera agro-alimenta-re. I compiti che attendono il ve-terinario del futuro - continua Tul-lio Scotti- si chiamano biosicu-rezza, tracciabilità e benessereanimale. La categoria veterinaria è chia-mata a fare l’ennesimo salto diqualità: c’è bisogno di formareprofessionisti capaci di inserirsiin tutti i nuovi ambiti, con compe-tenza”.I docenti del corso provengonoda diverse aree del territorio na-zionale e sono di diversa estra-zione (Università, Istituti Zoopro-filattici, Istituto Zootecnico Speri-mentale, Regioni, Province, liberiprofessionisti), al fine di fornireun quadro ampio e vario dellarealtà zootecnica. Il corso è articolato in una ParteGenerale e da una Speciale, ri-spettivamente costituite da 5 Mo-duli Didattici ciascuna, per unnumero complessivo di 18 gior-nate. La scheda di iscrizione do-vrà pervenire alla Segreteria Or-ganizzativa via fax, via E-mail,per posta o direttamente entro il13 giugno 2005. Nell’accettazione delle domandedi iscrizione sarà data priorità,nell’ordine, ai veterinari iscritti al-l’Ordine dei Medici Veterinari del-la Provincia di Roma; ai veterina-ri iscritti agli Ordini dei Medici Ve-terinari delle altre province delLazio; ai veterinari iscritti ad altriOrdini. Il programma dettagliatoe la scheda di iscrizione sonoscaricabili dai siti Internet dellaSegreteria Organizzativa. ■

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Progetto formativo per il Lazio

In azienda un buiatra managerTullio Paolo Scotti: biosicurezza, tracciabilità e benessere animale i compiti del futuro

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2005INFO REGIONI

EMILIA ROMAGNA

Attività di pubblicocontrollo dell’IZS

di Forlì

I l consigliere di Forza Italia,Antonio Nervegna, ha rivolto

un’interpellanza alla Giunta del-la Regione Emilia Romagna persapere se ritenga opportuno in-tervenire presso l’assessoratoalla sanità al fine di garantirel’attività di pubblico controllodell’Istituto Zooprofilattico diForlì, tramite il rinnovo dei trecontratti a tempo determinatoin scadenza tra il 30 giugno e il31 luglio di un veterinario, unbiologo ed un tecnico di labo-ratorio. (Adnkronos Salute)

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 21

Ok per la regione Sarde-gna al piano di eradica-zione della peste suina,

approvato dalla Commissione Eu-ropea nel mese di marzo. L’as-sessore regionale all’Igiene e Sa-nità Nerina Dirindin ha così firma-to il Decreto di attuazione del Pia-no che prevede una serie di nor-me che mirano a debellare la ma-lattia, ormai presente solo in Sar-degna e che da decenni causaun grave danno all’economia iso-lana. Bruxelles (che l’anno scorsoaveva bocciato il Piano propostodall’amministrazione regionale,non ritenendolo in grado di con-trastare adeguatamente l’epide-mia) ha scongiurato il blocco to-tale alle esportazioni anche daterritori non toccati dalla pestesuina, rendendo invece possibilela commercializzazione di carniprovenienti anche da zone sottosorveglianza, purché prodotte daaziende che rispettino precisiprogrammi di autocontrollo.Il Piano di eradicazione prevedeuna stretta collaborazione conl’assessorato alla Difesa del-l’Ambiente e impone controlli se-veri per la regolamentazione delpascolo dei suini che dovrà av-venire solo in appezzamenti diterreno recintati. La Commissio-ne Europea ha infatti imposto in-terventi puntuali e rigorosi, tracui il divieto del pascolo brado.“Siamo consapevoli che si trattadi un intervento che richiederàun particolare impegno agli alle-vatori sardi”, spiega l’assessoreDirindin, “ma il pascolo brado èla vera causa del persistere del-l’epidemia. Se non riusciremo adebellarla in tempi brevi, le san-zioni dell’Europa saranno ancorapiù pesanti, con ricadute sull’e-conomia isolana che dannegge-ranno anche chi in questi anni hasaputo tenere lontano la pestesuina dai suoi allevamenti”. InSardegna i primi casi di pestesuina sono stati registrati addirit-tura nel 1975. Se ufficialmentel’epidemia è esplosa nel 1978, lalimitazione alle esportazioni èscattata invece a partire dal1999. Ora i Comuni che ricadononell’Area ad Alto Rischio sono93, quasi tutti nelle province diNuoro e Ogliastra e in parte inquella di Sassari. Dall’inizio del 2005 ad oggi sonostati registrati 57 focolai (10 inprovincia di Nuoro, 24 in quella diOristano e 23 in quella di Sassa-ri), per un totale di 2669 suini ab-battuti. Lo scorso anno 244 foco-lai hanno colpito oltre 380 alleva-menti e provocato l’abbattimentodi 17 mila capi.

Il Piano di eradicazione insintesiCOMMERCIALIZZAZIONE DELLE CARNI

SUINE Rimangono in vigore le re-strizioni già esistenti per le carniprovenienti dalle zone ad alto ri-schio. È stato tuttavia individuato

un percorso autorizzativo checonsentirà alle aziende indenni,dotate di programmi di autocon-trollo, di inviare i suini al macelloanche se dovessero ricadere inzona di sorveglianza. Se il perico-lo di blocco totale delle esporta-zioni dalla Sardegna è statoscongiurato, per la prima volta

dopo molti anni sarà invece con-sentita l’esportazione di suinettidalle zone indenni dall’epidemia,previ controlli sierologici eseguitisulle madri. AUTOCONTROLLO AZIENDALE Saran-no incentivate e maggiormentetutelate in caso di blocchi allamovimentazione le aziende che si

doteranno di programmi di auto-controllo; in tali casi potranno es-sere concesse deroghe per con-sentire la macellazione dei suinianche da aziende che ricadononelle zone di sorveglianza.PASCOLO BRADO Uno degli inter-venti più significativi imposti dal-l’Unione Europea è il divieto as-

soluto di pascolo brado per i sui-ni. In tutto il territorio regionale ilpascolo sarà sottoposto ad ap-posita regolamentazione e con-sentito solo in appezzamenti diterreno recintati. Anche gli ap-pezzamenti di terreno concessiin usufrutto nei pascoli comunalidovranno essere regolamentati

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Sardegna

Firmato il piano di eradicazione della peste suina

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2005INFO REGIONI

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nello stesso modo. Per i suiniche, in violazione della regola-mentazione dei pascoli comuna-li, vengono allevati al pascolobrado abusivo, è previsto l’ab-battimento e la distruzione senzaalcun indennizzo.MACELLAZIONI LOCALI Per combat-tere il fenomeno delle macellazio-ni clandestine, i proprietari che lodesiderano potranno eseguire inazienda le macellazioni per auto-consumo familiare, avvalendosicomunque del controllo sanitarioda parte dei veterinari; l’utilità di

questi controlli assume oggi unaun’importanza evidente, alla lucedei casi di trichinosi verificatisi re-centemente in provincia di Nuoro.VIGILANZA Sarà messo in atto unpiano di vigilanza che riguarda leaziende, i salumifici, gli agrituri-smo e gli esercizi di ristorazione,i mezzi di trasporto, i porti e gliaereoporti.GESTIONE DEI FOCOLAI In tutto il ter-ritorio regionale sarà adottata lametodologia delle Unità di CrisiLocali che, in adeguamento almanuale nazionale delle emer-

genze, prevede in ogni focolaiol’intervento di una squadra di ve-terinari, coadiuvati dalle forzedell’ordine.ANAGRAFE DELLE AZIENDE SUINE

Con l’aiuto di venti veterinari coa-diutori e altrettanti agenti tecnici,sarà verificata e aggiornata l’ana-grafe delle aziende suinicole, chesaranno sottoposte ad un pro-gramma di prelievi di sangue peri controlli sanitari. Sarà comun-que rimosso il divieto alla regi-strazione di nuove aziende, an-che nella provincia di Nuoro, pur-

ché siano in grado di fornire ele-vate garanzie di biosicurezza.INDENNIZZI IN SEGUITO AD ABBATTI-MENTI Anche la verifica del ri-spetto delle normative sanitarie,ed il conseguente eventuale di-ritto ai risarcimenti, saranno esa-minati dall’Unità di Crisi Locale,coadiuvata dall’Unità di Crisi Re-gionale. In caso di violazionedelle norme sanitarie sono previ-ste pesanti sanzioni e, in caso diabbattimento degli animali, nes-sun indennizzo.COORDINAMENTO TRA ENTI L’Unità

di Crisi Regionale, che ha unafunzione di facilitazione nel coor-dinamento tra i vari enti respon-sabili dell’attuazione delle misuredi controllo, sarà potenziata conl’inserimento di un funzionario delMinistero dell’Interno e di unodell’assessorato della Difesa del-l’Ambiente, al fine di realizzare unmiglior coordinamento delle azio-ni congiunte con le forze dell’or-dine e con il Corpo Forestale e diVigilanza Ambientale. ■

16 laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2005INFO REGIONI

SARDEGNA

Indennizzi perla lingua blu

V ia libera agli indennizzi inSardegna ad aziende ed

allevatori per gli effetti indeside-rati del vaccino contro la bluetongue per l’anno 2004. È quan-to previsto dal servizio di sanitàanimale del dipartimento di pre-venzione dell’Asl n. 1 di Sassa-ri. Le aziende interessate al ri-cevimento degli indennizzi sonocirca 800, mentre ammontanoad oltre 447 mila euro le antici-pazioni effettuate dall’Asl n. 1 afavore degli allevatori per i3.000 capi morti e i 600 aborti. Irimborsi sono in pagamentopresso tutte le agenzie del Ban-co di Sardegna. Durante lacampagna di vaccinazione2004 sono stati oltre 500 mila icapi vaccinati e appartenentialle oltre 2.150 aziende ovi-ca-prine del territorio di competen-za dell’Asl n.1 di Sassari. Alme-no il 50% degli animali ha avutoeffetti indesiderati più o menogravi e in quasi tutti si è verifi-cato un significativo calo di lattee una sintomatologia varia, ri-conducibile alla blue tongue.(Fonte: Adnkronos Salute)

CALABRIA

BTV e MVS:fondi per

7,5 milioni €

Sul Bollettino Ufficiale del-la Regione Calabria n.

7/2005 è pubblicato il bandoper la presentazione delle do-mande di finanziamento del Por(Programma Operativo Regio-nale) relative alla ricostituzionedelle scorte vive, morte o ab-battute a causa di blue tonguee malattia vescicolare suina(Mvs) e per la siccità del perio-do primavera-estate 2003. Ladotazione finanziaria previstadall’Assessorato Agricoltura,caccia e pesca in favore degliimprenditori agricoli, singoli eassociati è di 7,52 milioni di eu-ro. Le richieste di ammissione alcontributo devono servire perreintegrare il bestiame morto oabbattuto per le malattie, le ca-lamità, o per infertilità perma-nente. I fondi possono ancheessere finalizzati all’acquisto dinuovi capi. (Fonte: Agrisole)

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 21

Èin forte aumento il nume-ro di cani e gatti in Au-stralia trattati con farmaci

antidepressivi in seguito alla dia-gnosi di disturbo ossessivo com-pulsivo. Secondo l’esperto dicomportamento animale RobertStabler, una proporzione fra il 3 eil 6% di cani e gatti in Australia èaffetto dalla sindrome, le cui ca-ratteristiche essenziali nell’uomosono pensieri, immagini o impul-si ricorrenti che creano allarme opaura e causano comportamentiripetitivi, mentre nell’animale i ca-si si manifestano con azioni co-me mordersi la coda, correre incerchio, camminare su e giù,cacciare le ombre o eccessiveoperazioni di pulizia. Parlando alcongresso annuale dell’Austra-lian Veterinary Association a Bri-sbane, Stabler ha detto che neglianimali domestici la sindromepuò essere causata da una com-binazione di fattori genetici e am-bientali. “Talvolta degli ambienticome la casa all’angolo fra duestrade o vicina a scuole o negozimolto frequentati, eccitano gli

animali che cominciano a correrein circolo’’, ha detto Stabler. “Lacausa può essere un sovraccari-co ambientale o sociale, e fattoricome lo stress dei padroni’’. “Tal-volta le persone sono ansiose edopo una giornata stressante allavoro trasmettono l’ansia ai loroanimali, che cominciano a mor-

dere oggetti o a camminare su egiù’. Il cane può annusare l’adre-nalina del padrone o percepiremutamenti nel suo linguaggio delcorpo e può cercare di attirare lasua attenzione correndo in circo-lo. E se il padrone ride, quel tipodi attenzione peggiora le cose’’.Un intervento tempestivo con i

giusti farmaci aumenta notevol-mente le possibilità di superarela condizione nevrotica. “I farma-ci antidepressivi assimilabili alProzac, operano riportando unequilibrio nel cervello alzando i li-velli di serotonina’’, ha detto l’e-sperto. “L’avversione per la somministra-

zione di antidepressivi agli ani-mali è infondata. Tuttavia, anchese efficaci, i farmaci non sono l’u-nica risposta. Abbiamo uno stiledi vita così pieno ed intenso chevi è una perdita di qualità deltempo, quello che serve è amore,rispetto e comprensione per ciòche fa l’animale”. ■

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Cani, gatti e antidepressiviIn Australia, in aumento i pet sottoposti a trattamento antidepressivo

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2005LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Influenza suinada H1N2

Segnalata per la primavolta in Corea

Un articolo descrive la pri-ma segnalazione di infe-

zione suina da virus dell’influen-za suina H1N2 in Corea; la dia-gnosi è stata ottenuta medianteisolamento, reazione a catenadella polimerasi con trascrittasiinversa (RT-PCR), istopatologiae ibridazione in situ. MedianteRT-PCR si determinava che ilsottotipo virale corrispondeva aH1N2. L’aspetto istologico piùfrequente e predominante erala polmonite broncointerstiziale.Il tessuto polmonare di questianimali veniva ibridato con lesonde a DNA complementari(cDNA) non radioattive e mar-cate con digoxigenina da geniH1 HA e N2 NA, ma non da ge-ni H3 HA e N1 NA. Si osservavaun forte segnale di ibridazionenelle cellule epiteliali del rivesti-mento bronchiale e bronchiola-re e nei macrofagi alveolari e in-terstiziali.

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 21

Nel corso dello “Hill’s Eu-ropean Symposium onosteoarthritis and joint

health” (Genova, 25-27 aprile2005), si è parlato della correla-zione tra mieloperossidasi e dolo-re articolare in corso di osteoar-tropatia del cane. Leo Brunnberg,Docente di chirurgia dei piccoli

animali presso la Freie Universitatdi Berlino, ha presentato i risultatidi uno studio personale condottosu pazienti ortopedici afferiti pres-so la Facoltà, al fine di valutare ilruolo della mieloperossidasi comemarker di osteoartropatia nel ca-ne (nell’uomo l’enzima è utilizzatoper la diagnosi di artrite reumatoi-

de). La mieloperossidasi (MPO) èun enzima prodotto dalle cellulefagocitarie che raggiunge il liqui-do sinoviale dopo degranulazionedei neutrofili e per secrezione atti-va, dove catalizza la reazione delperossido d’idrogeno e degli ionicloro ad acido ipocloridrico, que-st’ultimo responsabile di modifica-

zioni del liquido sinoviale e dan-neggiamento della cartilagine ar-ticolare. In 104 cani sottoposti achirurgia ortopedica presso la Fa-coltà, si effettuava esame radio-grafico ed esame del liquido sino-viale per la valutazione di visco-sità, proteine totali, peso specifi-co, conta cellulare completa e

contenuto in MPO. Quest’ultimo èstato determinato mediante testdella o-dianisidina. L’attività MPOè stata correlata statisticamenteagli altri parametri studiati. Il con-tenuto in MPO nel liquido sinovia-le dei cani analizzati era almenodoppio rispetto a quello delle arti-colazioni sane (attività MPO 25-40volte maggiore rispetto ai control-li) e la differenza era statistica-mente significativa. Si ritiene ge-neralmente che le osteoartriti nonalterino la viscosità del liquido si-noviale; nello studio presentato in-vece la viscosità era inalterata so-lo in 13/120 articolazioni. Inoltre,era presente una correlazione si-gnificativa tra attività MPO e vi-scosità del liquido sinoviale. Nonvi era correlazione tra alterazionidel liquido sinoviale e aspetti ra-diografici e intraoperatori. Secon-do il relatore, i risultati dello studiomostrano che, nel cane, un au-mento della MPO sinoviale puòessere considerato altamentespecifico per osteoartrite; la valu-tazione della MPO associata aisegni clinici e all’analisi del liqui-do sinoviale presenta un alto livel-lo di sensibilità e specificità perquesta condizione patologica. ■

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Mieloperossidasi: un indicatore di algia nelle osteartropatieUn inedito studio sul ruolo dell’enzima nella diagnosi di osteoartrite del cane presentato al simposio Hill’s di Genova

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2005LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

I vaccini perl’influenza equinaLe epidemie segnalate nel2004 erano in tutti i casisostenute da virus H3N8

S i è riunito il 1° Aprilescorso l’Expert Surveil-

lance Panel on Equine Influen-za Vaccines dell’OIE ed haemesso raccomandazioni circala composizione dei vaccinicontro l’influenza equina per il2005 e oltre. Nel 2004 sono sta-te segnalate epidemie di in-fluenza equina in Argentina,Canada, Croazia, Danimarca,Francia, Germania, Grecia, Un-gheria, Irlanda, Italia, Svezia,UK e USA. L’epidemia che si èverificata tra febbraio e marzoin Francia era diffusa e ha inte-ressato cavalli vaccinati e non.Tutti i casi di influenza eranoassociati a virus H3N8. Non sisegnalava l’evidenza sierologi-ca o virologica di virus del sot-totipo H7N7 (equine-1) nellapopolazione equina. Tuttavia, siraccomanda ai laboratori dia-gnostici di continuare il monito-raggio sierologico e, basandosisulla metodica PCR per la dia-gnosi rapida, di utilizzare pri-mer specifici sia per H7N7 siaper H3N8.

di Maria Grazia Monzeglio

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 21

Un anno è passato dall’in-sediamento del presen-te Consiglio direttivo.

Abbiamo raccolto in eredità unagrande società, con venti anni diduro e proficuo lavoro alle spalle,alle prese con la complessa realtàdel mondo veterinario attuale. Proprio la complessa situazione at-tuale ha richiesto, prima di tutto,una nostra riorganizzazione inter-na. Il CD SCIVAC, che prima ave-va compiti programmatici ed orga-nizzativi, ha acquisito maggioriconnotati scientifici, accorpando insé anche quelli che erano i compi-ti della commissione scientifica. Ilnostro primo anno di lavoro è statoquindi dedicato al rinnovo dellaprogrammazione scientifica dellanostra società, alla luce delle di-verse tipologie di esigenze del ve-terinario pratico italiano. Il veterinario italiano non è più, datempo, identificabile in un’unica ti-pologia; al contrario si è evoluto inmaniera tale da non poter piùquasi essere identificato in unasola figura scientifico-professio-nale: abbiamo il neolaureato, de-sideroso di crescere culturalmen-te partendo da nozioni di base, ilveterinario pratico generico, chenecessita di aggiornamento conti-nuo e diversificato, lo specialista,alla ricerca continua dello “statodell’arte” nell’ambito della suamateria. SCIVAC deve rivolgersi atutti con una proposta scientifica-mente adeguata ed inserita in uncontesto logico, in cui si possaidentificare, come filo conduttore,una pianificata crescita culturaledel veterinario inserito nell’am-biente professionale attuale.Per questo motivo è nata la nostra“Scuola di Formazione Veterinariapostuniversitaria” e, in questo am-

bito, si è concretizzata la nascitadei nostri itinerari didattici. Il nostro intento è stato quello ditrasformare la nostra offerta scien-tifica, già ottima sia come qualitàche quantità, in una proposta or-ganizzata, in cui ogni collega pos-sa identificare una crescita cultura-le guidata, progressiva e continua.Due itinerari didattici sono partitinel 2005: Neurologia e Diagnosti-ca per Immagini. Ad oggi, essi co-stituiscono la “fucina di lavoro”,per una ottimizzazione di tutti gliaspetti, dall’insegnamento interatti-vo a quello a distanza per via tele-matica, al fine di avere nel 2006 lapartenza di itinerari formativi in tut-te le discipline.Attenzione: non si speculi o si dia-no cattive interpretazioni alla no-stra scuola; noi non vogliamo nésostituirci all’Università, né crearedei falsi specialisti da contrappor-re ai College Europei: vogliamo so-lo dare una base culturale solida eorganizzata, che possa potenzial-mente ma non necessariamenteessere un trampolino di lancio perapprofondimenti specialistici inter-nazionali, ma che possa anche epiù semplicemente essere unostrumento di lavoro più qualificato.

Rapporti con i Relatori e con leSocietà SpecialisticheI nostri relatori e le nostre societàspecialistiche costituiscono la spi-na dorsale della nostra propostascientifica: a loro siamo grati pertutto il lavoro svolto nel corso del-l’anno, frutto, nella maggior partedei casi, di grandi sacrifici perso-nali. Il CD SCIVAC è conscio di po-ter contare su specialisti di assolu-to valore, sia professionale che di-dattico ed è aperto a dare suppor-to ad idee e progetti che accre-scano la qualità della nostra pro-posta scientifica.È testimone di ciò la nascita dellanuova Società di Nefrologia, basa-ta su un nuovo progetto scientificodi assoluto valore. Anzi, SCIVACvuole farsi promotrice di un grandeprogetto. Da sempre il mondo an-glosassone rappresenta un esem-pio di organizzazione e qualità del-la proposta scientifica e di certonel Regno Unito esistono duegrandi entità che rappresentano ri-spettivamente il mondo della pro-fessione e l’accademia: la BSAVAe le scuole Universitarie: essi lavo-rano in sinergia e sono garanzia di

eccellenza.Noi crediamo che SCIVAC abbia lecarte in regola per diventare la“BSAVA” italiana e abbiamo biso-gno di coagulare energie intorno aquesto progetto, senza dispersio-ni. Noi chiediamo ai nostri relatori,alle nostre Società Specialistichedi partecipare a questo progetto,di sentirsi parte integrante di esso,di condividerlo. Mi rivolgo soprat-tutto alle dirigenze delle nostre So-cietà Specialistiche: Non sentitevidei “battitori liberi”; sentitevi parte-cipi del nostro progetto: abbiamola grande opportunità di costruirequalcosa di importante per la vete-rinaria italiana, distinguendoci dachi propone scienza di scarsaqualità. Spetta a noi creare la di-stinzione.

Rigore scientificoNell’organizzazione e programma-zione degli eventi scientifici abbia-mo cercato di essere scientifica-mente rigorosi, a volte creando an-che qualche dissapore: intendia-mo portare avanti questa linea dirigore e trasparenza, siamo soloagli inizi, pensando che ne gioveràla nostra qualità. La programma-zione scientifica di un evento, lascelta dei relatori, deve essere va-lutata dal consiglio direttivo, che siavvale di consulenze qualificatequando necessitino ed è esclusi-vamente basata su criteri di onestàe di validità scientifica. Non saranno più accettate, se mailo sono state, le intermediazionipersonali, la telefonata all’amicodell’amico o alla persona ritenutainfluente. Chi ha valide proposte scientificheda porre in opera, si rivolga al CDe troverà porte aperte e onestà in-tellettuale, ma non prenda scorcia-toie.

Rapporti tra SCIVAC e AziendeOgni società privata ha bisogno diavere validi sponsor al proprio fian-co. Vogliamo ringraziare tutte quel-le aziende che da anni sono impe-gnate con noi a lavorare per il mi-glioramento della professione ve-terinaria. Abbiamo bisogno di lavo-rare in maniera sinergica, ciascu-no secondo la propria competen-za.Ciò che rivendica SCIVAC in ma-niera forte e decisa è la propria vo-lontà di indipendenza culturale: ilCD SCIVAC è ben lieto di collabo-rare con le aziende nell’organizza-zione di eventi, ma rivendica il di-ritto di controllarne l’eccellenzascientifica. Ogni iniziativa SCIVAC deve ri-spettare il criterio dell’eccellenzascientifica e non è pensabile diuscire da questi binari, pena il nau-fragio dei nostri intenti.

Rapporti con l’UniversitàGià l’anno scorso mi espressi sullanecessità di creare sinergie con

l’Università, o meglio, con la partebuona dell’Università, certamenteesistente e da valorizzare.I contatti sono andati avanti. Ab-biamo creato buone sinergie conL’Università di Torino, in cui abbia-mo trovato colleghi con grandeapertura mentale e lungimiranza,abbiamo trovato buoni punti dicontatto con le facoltà di Bologna,Padova e Teramo, che speriamoabbiano buoni sviluppi, abbiamoinoltre continuato a valorizzare, neinostri eventi, quegli universitari de-positari di eccellenza scientifica.SCIVAC deve dare una mano aquelle facoltà che stanno accredi-tandosi a livello europeo, e l’Uni-versità deve dare una mano a SCI-VAC a portare avanti il suo proget-to di cultura post-Universitaria. In-sieme si potrebbero fare grandicose, ma bisognerà mantenere ilcoraggio di isolare, in maniera tra-sversale, chi lavora contro il pro-gresso.

Rivista VeterinariaRecentemente abbiamo deciso, inaccordo con il Direttore, di avviareuna nuova procedura per l’indiciz-zazione della nostra Rivista. Il nu-mero di articoli originali sta cre-scendo e questi necessitano diuna giusta valorizzazione.Un sentito ringraziamento a tuttiquei colleghi che hanno dato gra-tuitamente la loro opera nella revi-sione degli articoli, spesso sot-traendo energie e tempo alla lorovita privata: Grazie.

I progetti futuriIn sintesi il nostro progetto scienti-fico futuro sarà quello di organiz-zare la nostra proposta su tre livel-li distinti.Corsi di base di introduzione aduna specifica disciplina, da effet-tuarsi anche localmente in gran

parte delle regioni italiane e so-prattutto al SudItinerari didattici: momento di cre-scita culturale, organizzati a Cre-mona e Perugia Workshop e giornate specialisti-che, prevalentemente organizzatea CremonaOvviamente, tale opera di conti-nuing education andrà a sommarsialla nostra ormai consolidata atti-vità congressuale e agli incontridelle nostre società specialistiche.

Il mondo veterinarioÈ lecito, o meglio, sensato fareprogetti? Si parla tanto di crisi delmondo veterinario e della societàitaliana. È tutto vero. Ma noi cre-diamo che il mondo veterinario stiasolo ristrutturandosi ma non sia incrisi; o meglio non sia in crisi quel-la parte di colleghi che a fronte disacrifici, hanno saputo crescereculturalmente, raggiungendo pun-te di eccellenza nella cura deglianimali da compagnia: SCIVACdeve supportare questa crescitache necessita di grande e puntua-le progettualità.

RingraziamentiIn ultimo mi si consenta di chiu-dere con un ringraziamento par-ticolarmente sentito per tutto ilpersonale di Palazzo Trecchi. IlCD SCIVAC è conscio del lavoroche quotidianamente viene svol-to, senza il quale nessun proget-to, nessuna iniziativa potrebberealizzarsi concretamente. Ungrazie ai miei colleghi del CD,per l’indipendenza e l’onestà in-tellettuale che hanno mostratonel loro lavoro, un grazie a tuttivoi soci SCIVAC, unica, grandesquadra! (Discorso all’Assem-blea dei Soci SCIVAC, Rimini,27/05/2005) ■

19

Cambiano le esigenze del veterinario pratico italiano

SCIVAC, un anno dedicato al rinnovo della programmazione scientifica

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2005DALLE ASSOCIAZIONI

di Massimo Baroni

Presidente SCIVAC

SOVEP: approccioalle malattie

gastroenterichedegli animali

Domenica 19 giugno, pres-so l’Hotel Campanile a

Torino, si terrà un incontro or-ganizzato dalla SOVEP dal tito-lo “Approccio alle più comunimalattie gastroenteriche deipiccoli animali”. Relatore dellagiornata, Ugo Lotti - Med Vet,Libero professionista, Monsum-mano Terme (PT).L’incontro è gratuito per i neoiscritti all’Ordine di Torino perl’anno 2005. Per i soci SCIVACla quota di iscrizione è di €40,00 mentre per i non soci è di€ 60,00. L’incontro ha ottenutodal Ministero della Salute 5 cre-diti ECM. Per ulteriori informa-zioni rivolgersi alla SegreteriaSOVEP 011/9046626.

Incontro Regionale

ANMVI Marchein collaborazione con

l’Ordine dei MediciVeterinari di Ancona

La sicurezza dei lavoratori ela gestione dei rifiuti sanitari nella professione veterinaria

12 Giugno 2005, Jesi - AN

Crediti ECM 4

Relatori:Dr. Giorgio Neri,

Dr. Carlo Pizzirani

L’incontro è libero e gratuitoper tutti i Medici Veterinari

interessati

Per informazioniSegreteria ANMVI Regione

Tel. 0372/40.35.41 Fax 0372/45.70.91

E-mail [email protected]

9th Congress of the European Society of Veterinary and Comparative Nutrition

September 22nd-24th, 2005Faculty of Veterinary Medicine, Grugliasco - TO (Italy)

Il programma dettagliato del congresso e la scheda d’iscrizione sono consultabili al sito www.mafservizi.it

Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Maf Servizi srl - Divisione Congressi - Annalisa Sartoris

Tel. 011.505900 - Fax 011.505976 - E-mail [email protected]

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 21

Sulla propostadell’On. LionScusate se intervengo ancora maoggi leggendo il nuovo numero diprofessione veterinaria sono statoattraversato da un brivido di terro-re leggendo la proposta di regola-mentazione della professione pre-sentata a firma dell’On. Lion. Pen-savo che al peggio non ci fossemai fine e questa proposta ne èl’ulteriore conferma. in breve laproposta comprende una serie

di obblighi e di nuovi oneri chepotrebbero essere la mazzata fi-nale alla nostra professione, ob-blighi che non hanno uguali nep-pure nell’ambito della medicinaumana. Se questo regolamentopassasse così com’è significhe-rebbe la fine della libera profes-sione e soprattutto la fine dellanostra libertà personale (vedi l’ob-bligo di collaborare, se richiestocon un collega).Vengono proposti requisiti struttu-rali che comporterebbero la ri-strutturazione del 90% degli am-

bulatori. E a fronte di tutto ciò lacontropartita quale sarebbe?Nessuna ovviamente, forse unrimborso, un emolumento una in-dennità? No signori niente di nien-te. Solo obblighi per noi... Signoriqua si sta cercando di avere unalibera professione a prezzi strac-ciati con una museruola di regoleche non trova eguali penso nelmondo.

Dott. Filippo Pagliarini, Piacenza

P.S. e la professione sui grossianimali? ...semplice per l’Onore-

vole non esiste. È ora di dire BA-STA !!!!!!

Caro Collega, è tutto molto condi-visibile, ma è soprattutto ora di in-tensificare il dialogo con i parla-mentari di un certo schieramento,i Verdi intendo, i quali ricevonosollecitazioni dal mondo animali-sta e le fanno naturalmente pro-prie. Ma non sono contro la nostraprofessione. L’ha testimoniato l’O-norevole Zanella (che ricorderaiha proposto la mutua veterinaria),incontrando rappresentanti del-

l’ANMVI in più occasioni; l’ha di-mostrato anche lo stesso Lion cheha accettato un tavolo di confron-to con noi veterinari. Senza diffi-coltà per altro. Ad entrambi i par-lamentari dobbiamo complessiva-mente riconoscere uno sforzonormativo che non è del tutto illo-gico e nemmeno sconveniente:hanno per esempio chiesto l’e-senzione dall’IVA delle prestazioniveterinarie. Altri non ci hannonemmeno pensato. È vero chenon è facile fronteggiare la dema-gogia animalista, ma se non cifacciamo conoscere non potremofare altro che cedere terreno e su-bire le leggi anziché poter con-correre tecnicamente alla loro ste-sura.

Carlo Scotti

20 laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2005LETTERE AL DIRETTORE

@

Vorrei sapere quanti sono imedici che dichiarano di avere

imparato qualcosa di nuovo,considerata l’attuale

impostazione dell’educazionemedica continua.

Sen. Giuseppe Mascioni

SEMINARIO NAZIONALE

LA MOVIMENTAZIONEDI CANI, GATTI

E FURETTIAnimali in viaggio e in compravendita:

il ruolo del veterinariodopo il Regolamento (CE) n. 998/2003

CREMONA, PALAZZO TRECCHI24 GIUGNO 2005 (H. 9.30-17.00)

dott. MARIA DEL CARMEN LOPEZMORENO

FVO Grange European Commission

dott. DIANA LEVIServizio di Sanità Animale,

ASL Città di Milano

Moderatrice:dott. LAURA TORRIANI

Segretario Nazionale ANMVI

Il Regolamento (CE) 998/2003 hacambiato il volto delle transazionicommerciali e non commerciali di ca-ni, gatti e furetti. Da questo Regola-mento sono derivate disposizioni co-munitarie che hanno inciso sulla cir-colazione dei cittadini-proprietari edegli animali nei territori comunitaried extra-comunitari.

Il ruolo del veterinario si è modificatodi conseguenza, assumendo nuovi si-gnificati e nuovi compiti, soprattuttonei confronti del proprietario-cliente-acquirente. Al pubblico, non sempreraggiunto da indicazioni corrette, ilmedico veterinario è chiamato a dareinformazioni adeguate e precise, qua-le soggetto competente e qualificato.

Le novità, senza dubbio complesse edi relativa recente introduzione, nonsono ancora state pienamente assi-milate dalla Categoria, dai cittadini edagli operatori coinvolti. Lo scopo delseminario organizzato dall’ANMVI èquindi di favorire l’informazione e lapreparazione dei medici veterinari, ri-conoscendoli interlocutori privilegiatidel pubblico su disposizioni comuni-tarie per le quali la stessa DirezioneGenerale della Sanità Veterinaria edil Parlamento hanno auspicato chia-rezza d’informazione, a vantaggio deicittadini e per la salvaguardia deglianimali in movimentazione.

Il seminario è rivolto a medici veterinari

La partecipazione è gratuitaÈ gradita la prenotazione allo

0372/40.35.37 - [email protected]

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 21

Merial Italia presenta al-la classe Medica Vete-rinaria la nuova gam-

ma vaccinale felina PUREVAX®,che costituisce un’importante in-novazione nell’obiettivo di fornirevaccini sempre aggiornati all’evo-luzione epidemiologica e con unprofilo superiore di sicurezza.Questi i punti principali di PURE-VAX®. Due nuovi ceppi di Calici-virus, associati e sinergici, in gra-do di proteggere dalle varianti dicampo Nuova Chlamydia viva attenuata Totale assenza di adiuvanti, peruna maggior sicurezza Una gamma completa per lamassima flessibilità Ampiamente testata per la mas-sima efficacia La ricerca di Merial è partita daquelle che devono essere le ca-ratteristiche fondamentali di unvaccino. Innanzi tutto l’innovazio-ne, perché oggi il progresso delletecnologie vaccinali permette so-luzioni superiori in termini di sicu-rezza e d’efficacia. Innovazione,in campo vaccinale, significa inol-tre tenere conto dell’evoluzionedei ceppi di campo nel corso deltempo. Nella vaccinazione felina,il Calicivirus è oggetto da tempodi una particolare attenzione daparte degli specialisti per la suaelevata variabilità genetica, che lodistingue nettamente rispetto allealtre patologie virali feline oggettodi protezione vaccinale. La corre-lazione tra i ceppi vaccinali impie-gati finora e le varianti di campo èinfatti andata riducendosi semprepiù, rendendo numerose le se-gnalazioni degli specialisti relativealla possibile prossima comparsadi situazioni critiche per la prote-zione vaccinale. Merial ha quindiindividuato, basandosi sulla map-patura dei ceppi europei presen-tata al congresso WSAVA 2004,due nuovi ceppi di Calicivirus, for-temente correlati alla situazione dicampo europea, in grado di man-tenere la protezione dei soggettivaccinati al livello di sempre. Il secondo punto considerato dal-la ricerca vaccinale Merial nellamessa a punto di PUREVAX® èquello della sicurezza, anch’essostrettamente legato allo sviluppotecnologico. Oggi è infatti possi-bile, per ogni valenza, assicurareil massimo potere immunogeno eottenere condizioni di sicurezzaottimali nei termini di assenza didiffusione virale e di rivirulentazio-ne, eliminando nel contempo gli

adiuvanti. L’assenza degli adiu-vanti è un fattore che migliora ul-teriormente la tollerabilità localedel vaccino.La flessibilità di gamma è stato ilterzo principio considerato da Me-rial, seguendo le indicazioni più re-centi ed autorevoli relative alla ne-cessità di valutare le esigenze pro-tettive di ogni singolo soggetto e dipersonalizzare pertanto i protocolli

vaccinali in base ai fattori epide-miologici e di rischio. Da qui lamessa a disposizione dei Veterina-ri italiani di una gamma completa edi una valenza Chlamydia viva at-tenuata, una tipologia vaccinaleampiamente utilizzata negli USA eindicata dalla letteratura come mo-dalità più efficace rispetto alla va-lenza inattivata.La gamma PUREVAX® prenderà il

posto dell’attuale gamma felinaMerial, mentre Eurifel® FeLV conti-nuerà ad essere distribuito. A par-tire dal 6 Giugno saranno disponi-bili: PUREVAX® RCP (Herpesvi-rosi, Calicivirosi, Panleucope-nia);PUREVAX® RCPFeLV (Herpesvi-rosi, Calicivirosi, Panleucope-nia, FeLV);PUREVAX® RCPChFeLV (Herpe-

svirosi, Calicivirosi, Panleuco-penia, Chlamydia, Felv).La forza vendita Merial per anima-li da compagnia è a disposizionedei Medici Veterinari per poter for-nire tutte le informazioni tecnico-scientifiche e commerciali neces-sarie.Per maggiori informazioni con-tattare il Servizio Tecnico MerialItalia: 02/57766328-329-330

21

Purevax®, il nuovo modo di vedere la vaccinazione felina

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/2005DALLE AZIENDE

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Per l’invio deicomunicati stampa:

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Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 21

laPROFESSIONE VETERINARIA 21/200522CALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un settimanale

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Chiuso in stampa il 3 giugno 2005

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

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INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA PATOLOGIE DEL CAVO ORALE NEL CANE E NEL GATTO - Hotel Ambasciatori, Bari - Via Omodeo, 51 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE FONDAMENTI DI PRONTOSOCCORSO E TERAPIA INTENSIVA - Hotel Rinascimento - VIA LABANCA - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMIV IL LINFOMA NEL CANE: NUOVI APPROCCI DIAGNOSTICI E TERAPEUTICI - Centro Studi SCIVAC, Cremona- Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAR VENETO IL RUOLO DE VETERINARIO BUIATRA NELL’AMBITO DELLE NUOVE SFIDE IMPOSTE DALLA FILIERAAGROALIMENTARE BOVINA - Fontane di Villorba (Treviso) - V.LO MAZZINI 4 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni:Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMEF AGGIORNAMENTI IN ONCOLOGIA FELINA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502- E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE CONSIGLI PRATICI DI DERMATOLOGIA - Haus Unterland- Egna (BZ) - Largo Ball Haus, 2 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LOMBARDIA PRIMO NON NUOCERE: APPROCCIO ALLA TERAPIA D’URGENZA NEGLI ANIMALI ESOTICI DACOMPAGNIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: 19 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 -E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAR PIEMONTE ANTIBIOTICO-CHEMIOTERAPIA NELL’ALLEVAMENTO DEL SUINO: OPERIAMO SEMPRE AL MEGLIO? -Ordine dei Medici Veterinari di Cuneo - Via Mameli, 4bis - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI EMATOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 21 Crediti - Per informazioni:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ORDINE CORSO REGIONALE SICILIA - FONDAMENTI DI ECOGRAFIA NEI PICCOLI ANIMALI - Istituto Zooprofilattico DEI MEDICI VETERINARI DI RAGUSA sperimentale della Sicilia, Ragusa - c/a NUNZIATA KM 1.3 S.P 40 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info:

Monica Borghisani - Segr. Deleg. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO TPLO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO MACROREGIONE NORD OCCIDENTALE SIVE PRINCIPI DI CARDIOLOGIA IN CLINICA EQUINA - Sede da definirsi - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA ARGOMENTI DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: MonicaBorghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO LA NEUROLOGIA NELL’AMBULATORIO DEL VETERINARIO PRATICO - Termoli - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI CARDIOLOGIA II PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 18 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SIVE CORSO BASE DI EMBRYO TRANSFER - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona e San Daniele Po (CR) - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA LA DERMATOLOGIA NELLA PRATICA AMBULATORIALE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC ONCOLOGIA VETERINARIA PRATICA: IL PUNTO DI VISTA DEL CLINICO E QUELLO DEL CHIRURGO -Jolly Hotel, Cagliari - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC- Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIDEV DECENNALE SIDEV - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIVAE PROBLEMI GASTROENTERICI DEGLI ANIMALI ESOTICI - “AVIS, Cremona” - Via Massarotti, 65 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI - PARTE 1: RADIOLOGIA DELL’ADDOME (CORSO BASE) - Centro StudiSCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 19 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC- Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI ENDODONZIA DI BASE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

SEMINARIO SIVE LA SINDROME DA SCARSO RENDIMENTO ATLETICO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi,20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502- E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMVENCO INCONTRO SIMVENCO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SCVI INCONTRO SCVI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA UMBRIA- INTERPRETAZIONE DEL CARDIOGRAMMA E DELLE RADIOGRAFIE TORACICHE NEL IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC PAZIENTE CARDIOPATICO - Centro Avulp (PG) - Via Morettini, 19 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info:

Monica Borghisani - Segr. Deleg. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DEI PICCOLI ANIMALI (CANE E GATTO): TORACE E ADDOME - ECM: Richiesto Accreditamento

CORSO SCIVAC CORSO DI CHIRURGIA D’URGENZA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

QUIZ 1INCONTRO S.I.O.V.E.T.,marzo 2004 Risposta corretta: a)

QUIZ 2CORSO SIVAR, novembre2004Risposta corretta: c)

SOLUZIONI

Quale è il miglior sistema di allevamento

per prevenire le enteriti neonatali del

vitello nelle prime sei settimane di vita?

poste singole

box multipli (20 vitelli x gruppo)

recinti esterni

Le lussazioni dell’anca nel gatto si verificano principalmente in direzione

craniodorsale. Qual è la ragione più probabile di questo riscontro?

La forte trazione del gruppo di muscoli glutei

Il margine arrotondato della rima acetabolare craniale

La perdita del muscolo otturatore interno durante l’evento traumatico

Il danneggiamento del nervo otturatore

La rottura della capsula articolare

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La SCIVAC ringrazia, tutti i congressisti, i relatori, i collaboratori, gli sponsor e le aziende espositrici per il buon esito del 50° Congresso Nazionale Multisala.

VI ASPETTIAMO TUTTI L'ANNO PROSSIMO!

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