Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 31

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Aggressioni canine www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. 004 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 1, numero 31, dal 13 al 19 settembre 2004 Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 31 2 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. ANMVI vs ONAOSI Si terrà mercoledì 22 settembre l’in- contro fra le rispettive presidenze del- l’ANMVI e dell’ONAOSI per affrontare la questione della contribuzione obbli- gatoria in favore della Fondazione. COADIUTORI Incontro al Ministero, il 20 luglio scor- so, fra i coadiutori e la Direzione ge- nerale della Veterinaria: Romano Ma- rabelli ha formulato vari punti di inter- vento per migliorare le condizioni fu- ture dei Colleghi, che chiedono alla FNOVI di continuare a sostenerli nel- le trattative. NUOVA SPECIALIZZAZIONE Partirà con il prossimo a.a. la Specia- lizzazione in Fisiopatologia della ri- produzione degli animali domestici. Il corso è dell’Università di Messina, la didattica sarà svolta a V. Valentia. REVISIONE 116/92 È prevista per la metà di ottobre la conclusione dei lavori per la revisione del decreto 116/92 sulla sperimenta- zione animale. Coordina l’On. Sch- midt. Per l’ANMVI partecipa Alberto Petrocelli, consigliere della neonata Società Italiana Veterinari Animali da Laboratorio (SIVAL). DEVOLUTION 1 La sanità torna ad essere di compe- tenza esclusiva dello Stato. Questo l’orientamento del Ministro per le Riforme Costituzionali, Roberto Cal- deroli, nella bozza di devolution allo studio della maggioranza. DEVOLUTION 2 Gli ordini professionali torneranno al- lo Stato. Il tavolo tecnico sulla devo- lution “salva” la legislazione sugli or- dini che non sarà più materia concor- rente fra Stato e Regioni. Esce di sce- na il decreto La Loggia. TARIFFARI Con sentenza n. 8368 del 3 settem- bre il Tar del Lazio ha stabilito che i tariffari “adottati” dagli Ordini, in man- canza del “visto” ministeriale, violano la legge 287/1990 sulla concorrenza. STOP AI TRIENNALI No al titolo di dottore per i laureati triennali. La Corte dei Conti boccia la riforma del Ministro Moratti e costrin- ge il Ministero di ripensare il ruolo di queste nuove figure professionali. MNC L’Accademia di medicina francese ha bocciato i rimedi omeopatici e ha chiesto al Governo francese di so- spendere i rimborsi previsti dal siste- ma sanitario nazionale. Brevi Tariffari e parcelle di Carlo Scotti S ullo scorso numero della rivista abbiamo pubblicato un interessan- te articolo-indagine sui tariffari minimi degli ordini professionali veterinari in essere nelle varie province italiane. Come sempre, quando si fanno indagini all’interno della nostra professione se ne ricava un quadro di disomogeneità totale sia per quanto concerne gli onorari minimi, che le tipologie di prestazione rilevabili dagli albi professionali. Circa la differen- za dei tariffari minimi ordinistici sul nostro territorio nazionale, visto che of- friamo prestazioni intellettuali, ci sarebbe molto da ridire, ma in questo editoriale mi vorrei soffermare su di un altro aspetto meno conosciuto del problema, la descrizione della tipologia delle prestazioni quando si emet- te la parcella professionale. Fino ad oggi ogni Ordine professionale ha fatto da sé, inserendo o meno prestazioni professionali a seconda dell’u- more delle Assemblee o seguendo logiche sovente poco attinenti con la realtà professionale, non fornendo al neo iscritto delle linee guida sulla correttezza dal punto di vista deontologico - legale della compilazione della parcella stessa. Questa mancanza genera degli anacronismi e del- le incongruenze che possono rivelarsi anche molto pericolose. Una delle più frequenti che spesso capita di vedere, è quella di trovarsi di fronte a parcelle che indicano chirurgie anche importanti senza che venga riportata la voce anestesia. In caso di contestazione la prima cosa che il proprietario potrà sostenere è che è stato eseguito un intervento chirurgico senza avere provveduto ad alcuna anestesia, esempio di gra- vissimo maltrattamento verso l’animale punibile con arresto del Medico Veterinario sanabile (forse) con ammenda di svariate migliaia di Euro. Il tutto perché? Nessuno ha mai spiegato al giovane Collega, che la par- cella delle nostre prestazioni non è solo un documento fiscale, ma è an- che la comprova della tipologia della prestazione eseguita, deve ripor- tare fedelmente le prestazioni eseguite, è un documento che ha valore legale e che viene sempre messo agli atti in caso di contenziosi. Credo che sia indispensabile, al fine di armonizzare tutte le discrepanze e le carenze che esistono all’interno del complesso argomento degli onorari minimi professionali, che finalmente veda la luce il Decreto Ministeriale riguardante il sofferto Tariffario nazionale degli onorari veterinari e che la nostra Federazione lo voglia accompagnare pubblicando delle linee gui- da circa la compilazione della parcella anche dal punto di vista deonto- logico legale. Raccogliere le firme è servito Un anno fa la petizione promossa dall'ANMVI. Adesso una nuova ordinanza A PAG. 7 S econdo la rivista Archives of Internal Medicine è sempre meglio rendere partecipe il cliente dei propri errori. In effetti, la medi- cina non è una scienza esatta, e il medico, sia pure il migliore, può cadere in errore. I numerosi studi sull’argomento raccolti dalla rivista Archives consigliano anche le mo- dalità del processo informativo del cliente e spiegano le possibili e di- verse conseguenze dell’ammissio- ne dell’errore rispetto alla scelta di occultarlo o negarlo. La stessa rivi- sta è costretta però ad ammettere che solo pochi degli 800 studi ana- lizzati sul tema si basavano su dati seri e arriva a riflessioni concrete sul rapporto medico/cliente. Certa- mente una maggior chiarezza nel comunicare anche i limiti della pra- tica medica può solo giovare al rapporto medico/cliente, portando a una migliore distribuzione e con- sapevolezza delle responsabilità; la fiducia fideistica nell’infallibilità della medicina deve essere rimes- sa in discussione e sostituita da una fiducia realistica, più matura, fondata sulla chiarezza reciproca. Tuttavia per poter valutare meglio quando e come condividere con il cliente questi aspetti problema- tici, servono ulteriori ricerche vol- te a comprendere come vengono prese le decisioni di ammettere l’errore, in modo da aiutare i me- dici nel farlo, sapendone immagi- nare anche tutte le conseguenze ma superando anche i timori e le preoccupazioni. Crediamo che la nostra crescita professionale e la nostra immagine possano o deb- bano passare anche da questa difficile ma necessaria riflessione e presa di coscienza di un diver- so e più rispettoso rapporto con il cliente. Informiamo il cliente del nostro errore Novembre 2003: l'ANMVI raccoglieva le firme per essere ascoltata dal Mi- nistro Sirchia. Un Mipaf più forte. Gianni Alemanno ha presentato al Consiglio dei Ministri il nuovo assetto del "suo" Dicastero. Non sarà un Ministero dell'Alimentazione...

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Aggressioni canine

www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I.

004SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 1, numero 31, dal 13 al 19 settembre 2004

Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

312ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

ANMVI vs ONAOSI

Si terrà mercoledì 22 settembre l’in-contro fra le rispettive presidenze del-l’ANMVI e dell’ONAOSI per affrontarela questione della contribuzione obbli-gatoria in favore della Fondazione.

COADIUTORI

Incontro al Ministero, il 20 luglio scor-so, fra i coadiutori e la Direzione ge-nerale della Veterinaria: Romano Ma-rabelli ha formulato vari punti di inter-vento per migliorare le condizioni fu-ture dei Colleghi, che chiedono allaFNOVI di continuare a sostenerli nel-le trattative.

NUOVA SPECIALIZZAZIONE

Partirà con il prossimo a.a. la Specia-lizzazione in Fisiopatologia della ri-produzione degli animali domestici. Ilcorso è dell’Università di Messina, ladidattica sarà svolta a V. Valentia.

REVISIONE 116/92

È prevista per la metà di ottobre laconclusione dei lavori per la revisionedel decreto 116/92 sulla sperimenta-zione animale. Coordina l’On. Sch-midt. Per l’ANMVI partecipa AlbertoPetrocelli, consigliere della neonataSocietà Italiana Veterinari Animali daLaboratorio (SIVAL).

DEVOLUTION 1

La sanità torna ad essere di compe-tenza esclusiva dello Stato. Questol’orientamento del Ministro per leRiforme Costituzionali, Roberto Cal-deroli, nella bozza di devolution allostudio della maggioranza.

DEVOLUTION 2

Gli ordini professionali torneranno al-lo Stato. Il tavolo tecnico sulla devo-lution “salva” la legislazione sugli or-dini che non sarà più materia concor-rente fra Stato e Regioni. Esce di sce-na il decreto La Loggia.

TARIFFARI

Con sentenza n. 8368 del 3 settem-bre il Tar del Lazio ha stabilito che itariffari “adottati” dagli Ordini, in man-canza del “visto” ministeriale, violanola legge 287/1990 sulla concorrenza.

STOP AI TRIENNALI

No al titolo di dottore per i laureatitriennali. La Corte dei Conti boccia lariforma del Ministro Moratti e costrin-ge il Ministero di ripensare il ruolo diqueste nuove figure professionali.

MNC

L’Accademia di medicina franceseha bocciato i rimedi omeopatici e hachiesto al Governo francese di so-spendere i rimborsi previsti dal siste-ma sanitario nazionale.

Brevi

Tariffari e parcelledi Carlo Scotti

Sullo scorso numero della rivista abbiamo pubblicato un interessan-te articolo-indagine sui tariffari minimi degli ordini professionali

veterinari in essere nelle varie province italiane. Come sempre, quando sifanno indagini all’interno della nostra professione se ne ricava un quadrodi disomogeneità totale sia per quanto concerne gli onorari minimi, che letipologie di prestazione rilevabili dagli albi professionali. Circa la differen-za dei tariffari minimi ordinistici sul nostro territorio nazionale, visto che of-friamo prestazioni intellettuali, ci sarebbe molto da ridire, ma in questoeditoriale mi vorrei soffermare su di un altro aspetto meno conosciuto delproblema, la descrizione della tipologia delle prestazioni quando si emet-te la parcella professionale. Fino ad oggi ogni Ordine professionale hafatto da sé, inserendo o meno prestazioni professionali a seconda dell’u-more delle Assemblee o seguendo logiche sovente poco attinenti con larealtà professionale, non fornendo al neo iscritto delle linee guida sullacorrettezza dal punto di vista deontologico - legale della compilazionedella parcella stessa. Questa mancanza genera degli anacronismi e del-le incongruenze che possono rivelarsi anche molto pericolose.Una delle più frequenti che spesso capita di vedere, è quella di trovarsidi fronte a parcelle che indicano chirurgie anche importanti senza chevenga riportata la voce anestesia. In caso di contestazione la prima cosache il proprietario potrà sostenere è che è stato eseguito un interventochirurgico senza avere provveduto ad alcuna anestesia, esempio di gra-vissimo maltrattamento verso l’animale punibile con arresto del MedicoVeterinario sanabile (forse) con ammenda di svariate migliaia di Euro. Iltutto perché? Nessuno ha mai spiegato al giovane Collega, che la par-cella delle nostre prestazioni non è solo un documento fiscale, ma è an-che la comprova della tipologia della prestazione eseguita, deve ripor-tare fedelmente le prestazioni eseguite, è un documento che ha valorelegale e che viene sempre messo agli atti in caso di contenziosi. Credoche sia indispensabile, al fine di armonizzare tutte le discrepanze e lecarenze che esistono all’interno del complesso argomento degli onorariminimi professionali, che finalmente veda la luce il Decreto Ministerialeriguardante il sofferto Tariffario nazionale degli onorari veterinari e che lanostra Federazione lo voglia accompagnare pubblicando delle linee gui-da circa la compilazione della parcella anche dal punto di vista deonto-logico legale.

Raccoglierele firme è servitoUn anno fa la petizione promossa

dall'ANMVI.

Adesso una nuova ordinanza A PAG. 7

S econdo la rivista Archives ofInternal Medicine è sempre

meglio rendere partecipe il clientedei propri errori. In effetti, la medi-cina non è una scienza esatta, e ilmedico, sia pure il migliore, puòcadere in errore. I numerosi studisull’argomento raccolti dalla rivistaArchives consigliano anche le mo-dalità del processo informativo delcliente e spiegano le possibili e di-verse conseguenze dell’ammissio-ne dell’errore rispetto alla scelta dioccultarlo o negarlo. La stessa rivi-sta è costretta però ad ammettereche solo pochi degli 800 studi ana-lizzati sul tema si basavano su datiseri e arriva a riflessioni concretesul rapporto medico/cliente. Certa-mente una maggior chiarezza nelcomunicare anche i limiti della pra-tica medica può solo giovare alrapporto medico/cliente, portandoa una migliore distribuzione e con-

sapevolezza delle responsabilità;la fiducia fideistica nell’infallibilitàdella medicina deve essere rimes-sa in discussione e sostituita dauna fiducia realistica, più matura,fondata sulla chiarezza reciproca.Tuttavia per poter valutare meglioquando e come condividere conil cliente questi aspetti problema-tici, servono ulteriori ricerche vol-te a comprendere come vengonoprese le decisioni di ammetterel’errore, in modo da aiutare i me-dici nel farlo, sapendone immagi-nare anche tutte le conseguenzema superando anche i timori e lepreoccupazioni. Crediamo che lanostra crescita professionale e lanostra immagine possano o deb-bano passare anche da questadifficile ma necessaria riflessionee presa di coscienza di un diver-so e più rispettoso rapporto con ilcliente.

Informiamo il cliente del nostro errore

Novembre 2003: l'ANMVI raccoglieva le firme per essere ascoltata dal Mi-nistro Sirchia.

Un Mipaf più forte.

Gianni Alemanno ha presentato al Consiglio deiMinistri il nuovo assetto del "suo" Dicastero. Non sarà un Ministero dell'Alimentazione...

F orse è la volta buona. Lariforma degli ordini, altri-menti detta delle profes-

sioni intellettuali, vedrà la luce a fi-ne settembre, al massimo all’iniziodi ottobre. L’ha detto Berlusconi.L’accelerazione del provvedimen-to è esplicitamente prevista dalDpef, il Documento di Program-mazione Economica Finanziariavarato quest’estate dall’Esecuti-vo, nel quale si legge che la rifor-ma delle professioni è uno di que-gli argomenti di cui “raramente siparla nei discorsi macro-economi-ci” e che invece rientra in quellepolitiche per la concorrenza, es-senziali “per promuovere lo svi-luppo, contrastare l’inflazione, di-fendere il potere d’acquisto”.Al convegno di Cernobbio, l’usci-ta del Presidente del Consiglio(una semplice riproposizione diquanto già scritto nel Dpef secon-do alcuni parlamentari) ha riani-mato tutti gli attori sulla scena: Mi-nistero della Giustizia, Parlamen-to, CUP, COLAP. Ma a ben guar-dare il Presidente Berlusconi hadetto qualcosa di più: ha detto

che la riforma degli ordini appro-derà in Parlamento. Come è noto, in Parlamento c’ègià una proposta di riordino delleprofessioni, è la “Cavallaro-Fede-rici”, dal nome dei deputati relato-ri del provvedimento in Commis-sione Giustizia. Ma non è mai sta-ta messa a confronto con quellaelaborata dall’Esecutivo. Il Sotto-segretario alla Giustizia Vietti, in-fatti, ne ha pronta un’altra, messaa punto con il benestare delle rap-presentanze professionali, CUP eCONSILP. Questi due progetti diriforma concorrenti invece di con-fluire in un unico testo si sonobloccati a vicenda: la Cavallaro-Federici non prosegue il suo iterd’esame dal 23 novembre 2003 ela bozza-Vietti non ha mai lasciatoil Ministero della Giustizia per ap-prodare in Parlamento. Secondoalcuni il freno l’avrebbe tirato il Mi-nistro Castelli. Di sicuro un osta-colo di rilievo è rappresentato dalCOLAP, un esercito di professioni-sti senza Ordine, economicamen-te rilevante nel mercato dei servi-zi professionali. Che le Regioni

corteggiano con le Consulte pro-fessionali. Che invece il CUPguarda con diffidenza, nel timoreche nuove professioni, libere daregolamentazioni, possano faremolta concorrenza. E che parepropendano per la Cavallaro-Fe-derici. Spetta al Sottosegretario Vietti ilcompito di sbrogliare la matassa.L’investitura è formale e viene dal-la Presidenza del Consiglio.

Gli ordini tifanoper la bozzaVietti

Per il Vice presidentedel CUP Roberto Or-landi la bozza-Vietti ri-mane la “stella pola-re”. Il Comitato degliOrdini ha già detto a

chiare lettere che non parteciperàa nuovi tavoli e che non intende ri-cominciare da capo. L’ipotesi mi-gliore sarebbe la presentazione deltesto Vietti sotto forma di maxie-mendamento. Orlandi frena gli en-

tusiasmi: “la ripresa dell’attività po-litica-scrive su Italia Oggi- ci con-segna formidabili, positive premes-

se per realizzare la riforma, nessu-no però coltivi facili illusioni: i tempiper farla sono davvero stretti”. ■

3ATTUALITÀ

Il Dpef sollecita il riordino delle professioni

Berlusconi incarica Vietti: riforma degli Ordini entro un meseOrlandi (CUP): nessuno si faccia illusioni

laPROFESSIONE VETERINARIA 31/2004

Con i liberi professionisti sappiamo cosa fare

Le libere professioni costituiscono una delle colonne portantidell’economia di mercato. Ma esse sono anche una delle colon-ne portanti della società civile. Senza la realtà sociale delle libe-re professioni non si può costruire né la democrazia né una eco-nomia di mercato. Per nostra fortuna in Italia le libere professionisono da sempre una realtà viva ed operante. L’attività libero-professionale ha rappresentato e sempre più rap-presenterà un settore essenziale per creare nuova occupazio-

ne per i giovani. Infatti negli ultimi dieci anni il numero dei professionisti è au-mentato del 62 per cento.Gli ordini professionali non sono corporazioni chiuse: solo il 10 per centodei professionisti esercita la stessa professione dei padri. Al contrario di quan-to si vuol far credere, le libere professioni rappresentano quindi un elementoessenziale di mobilità sociale. Il caso di professionisti che provengono da fa-miglie di non elevata istruzione e di modeste condizioni economiche è infattimolto frequente. È questo un aspetto fondamentale di una autentica societàaperta, una società che premia il merito e l’impegno individuale. I cittadinihanno bisogno di certezze sul livello di competenze, sulla preparazionedei professionisti. Hanno bisogno di istituti che tutelino la pubblica fede, lapubblica fiducia nei confronti dei professionisti. Hanno bisogno di istituzioniche ne disciplinino i componenti, evitando le pur sempre possibili deviazioni.Da questo punto di vista, gli ordini e le associazioni regolamentate secondo iprincipi di rispetto dei doveri morali fondamentali e di efficienza economica,rappresentano, anziché una barriera all’accesso nelle professioni, una garan-zia per i clienti, una garanzia per i cittadini.Il professionista è colui che sa, nel campo specifico di quel problema, co-sa fare: se, come, quando fare. È al professionista che ognuno di noi si affidanelle questioni più serie che gli capitano nel corso della vita. E è sempre al pro-fessionista che il cittadino si rivolge ogni qual volta deve tutelare i propri dirit-ti. Il professionista quindi svolge un ruolo cruciale nel dare garanzia e pro-tezione al cittadino nei confronti delle inefficienze e degli abusi dei pub-blici poteri: abusi del fisco, abusi del sistema giudiziario, inefficienza della sa-nità pubblica, complicazioni amministrative di ogni genere. In un Paese comel’Italia nel quale lo statalismo si coniuga con l’inefficienza dell’apparato ammi-nistrativo pubblico, il professionista è la vera, insostituibile garanzia dei dirittiindividuali.Il vero capitale del libero professionista è la fiducia della quale egli godenella sua comunità, tra i cittadini che si affidano a lui e diventano suoi clienti.Una fiducia che si conquista con la preparazione, con un tenace lavoro quoti-diano, con la costante disponibilità a comprendere ed a risolvere i problemi deiclienti. Il lavoro di un libero professionista è indissociabile dalla sua dimensio-ne etica, dal rispetto delle regole deontologiche della sua specifica professio-ne e dal rispetto dei principi morali condivisi dai cittadini. Le libere professioni devono essere in linea con i tempi. Ma ammodernaresignifica cambiare in meglio, non significa stravolgere la natura e l’essenzadelle libere professioni. A questo proposito, il ruolo centrale della fiducia nellaprestazione professionale rende necessario evitare alcuni errori. Per primo l’er-rore di chi propone una indiscriminata partecipazione del capitale alle so-cietà di professionisti, equiparando così gli studi professionali alle normaliimprese. Questo significherebbe “stravolgere” la natura personale e fiduciariadel rapporto professionale ed il suo carattere intellettuale. Noi riteniamo inve-ce che sia importante tutelare l’autonomia del professionista, che deve es-sere libero di accettare o meno una richiesta di determinate prestazioni, se-condo i suoi principi deontologici. Non deve esservi obbligato da rapporti dicompartecipazione o, peggio, di subordinazione.Proprio sulla base di questi convincimenti, abbiamo steso il nostro program-ma sulle libere professioni che prevede:• una legge quadro, “e non una legge delega”, che assicuri un approfondito

dibattito in Parlamento, per l’ammodernamento del “sistema” delle profes-sioni e delle loro specificità,

• proponiamo una limitazione significativa, accompagnata da garanzie preci-se, della partecipazione di non professionisti alle società di professionisti;

• siamo favorevoli in questo campo, come in quello delle società interprofes-sionali, al principio dell’autodeterminazione della scelta da parte di ciascunordine professionale;

• siamo favorevoli più in generale, lo ribadiamo, al ricorso, ovunque possibi-le, all’autodisciplina e all’autoregolamentazione;

• siamo favorevoli a un rafforzamento delle garanzie di qualità delle presta-zioni professionali nella fase dell’accesso alle professioni e nel funziona-mento degli ordini. E questo non tanto a tutela dei professionisti ma soprat-tutto a tutela dei cittadini;

• ci impegniamo ad inserire nella nostra riforma fiscale anche il settore delleprofessioni con agevolazioni precise per l’ammodernamento tecnologicoperché consideriamo l’attività professionale una attività di importanza cru-ciale per la società, e sempre più esposta alla concorrenza internazionale;

• ci impegniamo a difendere le casse autonome degli Ordini professionali daitentativi di esproprio della sinistra;

• ci impegniamo, infine, a impostare una riforma globale del settore che par-ta dal presupposto fondamentale che i professionisti sono al servizio dei cit-tadini e non al servizio dello Stato.

Riteniamo infine ingiusto ed intollerabile che la pressione fiscale sui profes-sionisti sia superiore al 50 per cento, senza tener conto dei contributi e delleimposte aggiuntive per spese non riconosciute, mentre non esistono incentiviper gli investimenti negli studi professionali. Potete essere sicuri, per finire, ca-ri amici, che quando ritorneremo al governo, tra un anno, o forse anche prima,noi metteremo immediatamente in atto tutti i provvedimenti necessari affinchéle libere professioni possano dispiegare le loro grandi potenzialità al serviziodel Paese. Vi abbiamo ascoltato, continueremo ad ascoltarvi con grande at-tenzione, e quindi sappiamo e sapremo bene cosa fare.

Silvio Berlusconi, Arcore, 27 febbraio 2000 (Estratto del Discorso pronunciato a Napoli

al Convegno Libere Professioni il 26/02/2004)

Dal progetto di disegno di legge recante “riforma del diritto delle professioni intellettuali” (bozza - Vietti)

Finalità• tutelare gli interessi generali sui quali incide l’esercizio professionale;• valorizzare la rilevanza economica e sociale della professione;• favorire il pieno sviluppo della persona umana, la sua libertà e dignità, nonché l’effettiva partecipazione

dei professionisti all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese; • tutelare l’interesse generale al corretto esercizio della professione nonché l’indipendenza di giudizio e

l’autonomia del professionista;• tutelare l’affidamento della clientela e della collettività;• assicurare la correttezza e la qualità della prestazione professionale.Legislazione concorrente: Ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione, spetta alla legge determinare le professioni.Esercizio della professione in forma societaria: La società che ha per oggetto l’esercizio di una professione ha per og-getto esclusivo l’esercizio in comune della professione dei propri soci, esclusa ogni attività commerciale, e non si applicaquanto previsto al titolo II del libro V del codice civile; la società agisce sotto la ragione sociale costituita dal nome e daltitolo professionale di uno o più soci, seguito dalla locuzione “ed altri”, e deve contenere la indicazione di società tra pro-fessionisti, in forma abbreviata “s.t.p; i soci della società tra professionisti che ha per oggetto l’esercizio di professioni re-golamentate devono essere iscritti agli albi delle relative professioni; la partecipazione ad una società è incompatibile conla partecipazione ad altra società tra professionisti; è escluso il socio che è stato cancellato o radiato dall’albo con prov-vedimento definitivo; l’amministrazione della società spetta ai soci professionisti e non può essere affidata a terzi; il socioo i soci incaricati sono personalmente e illimitatamente responsabili per la prestazione professionale svolta in esecuzionedell’incarico; la società risponde con il suo patrimonio; le società tra professionisti possono, altresì, essere costituite nellaforma di società cooperativa.Norme previdenziali: Sono assoggettati a contribuzione obbligatoria a favore dell’ente previdenziale di categoria tutti i red-diti indicati negli ordinamenti di riferimento. Quando è consentito l’esercizio dell’attività professionale in forma associativao societaria, i redditi prodotti nell’esercizio dell’attività professionale costituiscono redditi di lavoro autonomo e sono as-soggettati alla contribuzione obbligatoria in favore dell’ente previdenziale di categoria cui ciascun professionista fa riferi-mento in forza della iscrizione obbligatoria al relativo albo professionale. Assicurazione per la responsabilità professionale: Il professionista deve rendere noti al cliente, al momento dell’assun-zione dell’incarico, gli estremi della polizza assicurativa stipulata per la responsabilità professionale ed il relativo massi-male. Tirocinio ed esame di Stato: Per l’ammissione all’esame di Stato gli ordinamenti di categoria stabiliscono le condizioni edi requisiti del tirocinio professionale sulla base dei seguenti criteri e principi: è volto all’acquisizione dei fondamenti teori-ci, pratici e deontologici della professione; la sua durata non può essere superiore a tre anni; è svolto sotto la responsa-bilità di un professionista iscritto all’albo con adeguata anzianità di iscrizione.Ordine Professionale: L’Ordine professionale è ente pubblico nazionale non economico, ha autonomia patrimoniale e fi-nanziaria, determina con regolamento la propria organizzazione nel rispetto delle disposizioni della presente legge ed èsoggetto alla vigilanza del Ministero della Giustizia secondo quanto previsto dagli ordinamenti di categoria.Codice deontologico: Il codice deontologico per l’esercizio professionale assicura il corretto esercizio della professione,anche sotto il profilo dell’informazione, nonché il decoro ed il prestigio della professione medesima.Responsabilità disciplinare: Il professionista deve: a) rispettare le leggi ed il codice deontologico; b) comportarsi in mo-do conforme alla dignità ed al decoro professionale; c) curare l’aggiornamento della formazione professionale. Sanzioni disciplinari: Quando siano violate le disposizioni del precedente articolo sono irrogate le sanzioni disciplinari. Lesanzioni disciplinari sono proporzionali alla gravità della violazione. Le sanzioni disciplinari sono: avvertimento: consiste inun richiamo scritto comunicato all’interessato; censura: consiste in una dichiarazione di biasimo resa pubblica; sospen-sione: consiste nella inibizione all’esercizio della professione per un massimo di due anni; radiazione: consiste nella can-cellazione dall’albo. Scuole di alta formazione e corsi di aggiornamento professionale: Gli ordinamenti di categoria possono istituire appo-site scuole ovvero possono prevedere i criteri sulla base dei quali l’Ordine può, nel rispetto delle direttive del Consiglio Na-zionale, istituire, anche mediante convenzioni e partecipazioni di amministrazioni pubbliche, istituti di formazione, Cassedi previdenza, Sindacati e Associazioni di professionisti, scuole di alta formazione per i professionisti ed i tirocinanti.Regime tariffario: In conformità a quanto stabilito dall’art. 2233 del codice civile le tariffe sono stabilite, nell’interesse ge-nerale, con decreto del Ministro competente, su proposta dei rispettivi Consigli Nazionali. Le tariffe prevedono livelli mas-simi nonché, a pena di nullità, livelli minimi.

Dopo aver dato unosguardo alle tariffe mi-nime di riferimento di 21

ordini provinciali (v. l’articolo “C’étariffario e tariffario”, P.V. n.30/2004), per conoscere la realtàdelle tariffe veterinarie applicate,possiamo fare riferimento all’inda-gine svolta da Marco Viotti, ViceCoordinatore del Gruppo di Stu-dio SCIVAC di Practice Manage-ment.L’analisi dei dati si è svolta con lacollaborazione del dottor FrancoSanlorenzo che ne ha curato l’e-laborazione statistica. Il punto di partenza dell’indagineè rappresentato dalle cause di di-minuzione del reddito professio-nale, fra cui l’inadeguatezza delletariffe praticate. Il punto di arrivosuggerisce una serie di riflessioniper evitare che la professioneesca dal mercato ed entri nel “vo-lontariato assistenziale”.

Il campioneLe rilevazioni si sono basate sucontributi spontanei inviati da 182Colleghi (109 casi per il Nord, 39per il Centro, 34 per Sud e Isole),sollecitati alla partecipazione viamail e dalle pagine di questa stes-sa rivista (v. Professione Veterina-ria n. 4/2004). Il bacino potenzialea cui ci si è rivolti conta circa2.500 medici veterinari iscritti alleliste telematiche e 12.000 destina-

tari di Professione Veterinaria. Si tratta quindi di un campione ca-suale, non stratificato. “Questospiega, in gran parte, unitamentealla non elevata numerosità, la ri-levanza delle “dispersioni” dei va-lori, rispetto alla media nazionale-commenta Viotti- peraltro abba-stanza comune in queste tipolo-gie di sondaggi che esprimonoelevate difformità comportamen-tali ma anche segnali di debolez-za del nostro settore e delle diffi-coltà in cui ci troviamo ad opera-re”. La bontà statistica del cam-pione è stata messa alla prova, inbase alla cosiddetta “inferenzastatistica campionaria”, che per-mette di stabilire se i dati riflettonoo meno l’universo statistico. L’esi-to è stato positivo: il campione èrisultato rispondente, anche se levalutazioni vanno considerate co-me “osservazioni tendenziali”, ov-vero suscettibili di approfondi-menti e aggiornamenti.

Quali prestazioniL’esplorazione statistica ha consi-derato quelle prestazioni che sonostate giudicate come indicatorirappresentativi della professioneveterinaria e in particolare: la clini-ca (visita semplice, vaccinazionecane, gatto, rabbia, leucemia feli-na); chirurgia (orchiectomia e ova-rioisterectomia cane/gatto), dia-gnostica per immagini (radiografia

semplice ed ecografia) e laborato-rio (test rapido FIV-FELV). In tutto12 prestazioni.

Macro-aree e aggregazioni perprovinciaLe “dispersioni” di cui si dicevasono state ricomposte calcolan-do le medie per ciascuna dellemacro aree Nord, Centro, Sud-Isole. I valori medi per macro-area indicano le tariffe del sud-isole come il “fanalino di coda”dei livelli tariffari. Anche i graficidei valori medi, aggregati per leprovince di appartenenza, sem-brano sottolineare il “ruolo di co-da” delle aree del sud-isole, aconfronto con le macro aree. “Cisiamo posti il problema di valuta-re se le differenze delle medie frale macro aree potessero espri-mere qualche significato interes-sante - spiega a questo puntoViotti - e abbiamo quindi calcola-to il test di significatività del “t” di“student”. Il risultato- prosegue ilCollega- è che la distribuzionedelle medie fra il centro e il sudItalia non sono significative; tra ilnord ed il sud-isole, al contrario,sono strutturalmente differenti equindi significative. Senza volergeneralizzare - conclude - è pro-babile che con questi livelli tarif-fari le opportunità gestionali dellestrutture del meridione siano reseancora possibili proprio da diver-sità che concernono i modelli so-cio-ambientali, infrastrutturali elogistici. Ma anche nel Nord Italiae per una parte del Centro la si-tuazione è critica: “Il rilevante eaccelerato processo di industria-lizzazione e di sviluppo tecnolo-gico - commenta Viotti - ha finoad ora inciso negativamente sultasso di occupazione e sui livellidi reddito spendibile”.

ConclusioniIl rischio è che nel nostro Paesel’attività del medico veterinarioanziché evolversi professional-mente nella scienza veterinaria enell’uso delle tecniche e delletecnologie di laboratorio regredi-sca in una sorta di “volontariatoassistenziale”, al limite della sus-sistenza operativa, da integrarecon altre attività o altre fonti direddito. Sono queste le conclu-sioni a cui arriva l’indagine. Se-condo il Vice Coordinatore delGdS di Management “dobbiamotendere a considerare l’attivitàdel medico veterinario comeun’azienda che compete sul mer-cato in termini di crescita profes-sionale e di efficienza. E conquesti livelli tariffari è difficile senon impossibile. Diversamente-conclude Viotti- prevarrà la prati-ca, già in atto, della “guerra frapoveri”, dove la concorrenza vie-ne attivata riducendo le tariffeper andare alla conquista delcliente marginale. ■

4ATTUALITÀ

GdS di Practice Management

Indagine sulla realtà delle tariffe applicate

laPROFESSIONE VETERINARIA 31/2004

Il Ministro Gianni Alemannoha presentato al Consigliodei Ministri un progetto di

riassetto del Ministero delle Politi-che Agricole e Forestali. È da piùdi un anno che si parla di un nuo-vo modello ministeriale ed ora fi-nalmente Alemanno rompe gli in-dugi e mette nero su bianco lasua idea di rinnovamento: in tuttodue dipartimenti e sei direzioniche rafforzano le competenze mi-nisteriali sulla trasformazione e lacomunicazione ai consumatori eche abbracciano tutta filiera. Diri-genti ridotti e verifica biennaledegli assetti e dell’efficienza orga-nizzativa. “Non nasce dunque ilministero dell’Alimentazione”, cirassicura il settimanale Agrisole,ma sicuramente Alemanno amplia

il raggio di competenze del “suo”dicastero e lo fa uscire dall’ambi-to meramente agricolo per ab-bracciare tutta la filiera. La comu-nicazione e l’educazione in mate-ria di sicurezza alimentare rientra-no chiaramente fra le sue prero-gative. Non è una differenza dapoco rispetto al precedente as-setto ministeriale definito con ilDpr 450/2000.

Due dipartimenti Cambiano i nomi e vengono am-pliati i compiti dei due Diparti-menti ministeriali. Il progetto pre-vede un Dipartimento delle filie-re agricole e agroalimentari e unDipartimento delle Politiche diSviluppo. Il primo oltre alle com-petenze in materia di politiche

economiche di mercato acquisi-sce anche quelle in materia di tra-sformazione e commercializzazio-ne delle produzioni agricole. Il se-condo ha competenze in materiadi politiche strutturali e di sviluppodella qualità per il settore agricoloe agroalimentare, della tutela delconsumatore, comunicazione epromozione in ambito nazionale ecomunitario, di indirizzo e di coor-dinamento del SIAN e dei servizigenerali.

Sei direzioniAl Dipartimento delle filiere fannocapo tre direzioni: Politiche agri-cole (rappresenta gli interessi inmateria di politiche dei mercati insede internazionale, attua analisidei problemi agro-alimentari e

agroindustriali); Trasformazioneagroalimentare e dei mercati(programma le politiche agroali-mentari elabora piani di sviluppodelle filiere, gestisce gli strumentidella programmazione negoziatae degli accordi interprofessionali);Pesca marittima e acquacoltura(risorse ittiche nazionali, importa-zione ed esportazione, aiuti diStato, ricerca, valorizzazione ededucazione alimentare relativa aiprodotti ittici). Al Dipartimento del-le Politiche di sviluppo fanno inve-

ce capo le seguenti direzioni:Sviluppo Rurale (sviluppo ruralee forestale, comprese le politicheper la montagna, contratti agrari,agriturismo, credito agrario); Tute-la del consumatore (coordina lacomunicazione istituzionale e lapromozione delle produzioniagroalimentari, anche in materiadi sicurezza alimentare); Ammini-strazione (gestione delle risorseumane e strutturali, aggiornamen-to professionale e bilancio del mi-nistero). ■

5ATTUALITÀ

Restyling del Dicastero delle Politiche Agricole e Forestali

Alemanno presenta il “nuovo” MipafIl riassetto amplia le competenze del Dicastero

laPROFESSIONE VETERINARIA 31/2004

Il Ministro Alemanno alla FNOVI il 18/04/2004. Con lui nella foto da sin. Al-do Vezzoni, Gaetano Penocchio, Domenico D'Addario.

S olo qualche mese fa irapporti fra il Ministerodelle Politiche Agricole

e la veterinaria erano molto tesi. Sipaventava l’esproprio delle com-petenze veterinarie in materia disicurezza alimentare, si vocifera-va di un possibile Ministero dell’A-limentazione, si temeva addirittu-ra l’uscita della veterinaria dal Mi-nistero della Salute. Per il disgelo è stato decisivo ilgesto di Alemanno di andare dipersona nella sede romana dellaFNOVI. Prima dell’incontro c’erastato un colloquio informale con ilPresidente D’Addario a Brindisi(“riconosco l’esperienza della ve-terinaria” aveva detto il Ministro inquella occasione), ma anche unoscambio di battute a mezzo stam-pa con la FNOVI, nel quale Ale-manno era stato piuttosto ruvido:“Sconsiglierei alla federazione deiveterinari - aveva detto all’ANSA -

di mobilitarsi solo sulla base di il-lazioni giornalistiche. Non c’è nes-sun piano, né mio personale nédel Governo, di trasferire i serviziveterinari al ministero delle Politi-che agricole e qualsiasi nuovo ra-gionamento sulla sicurezza ali-mentare non sarà fatto senzacoinvolgere le categorie interes-sate’’. In Via del Tritone, il 18 aprile scor-so, Alemanno ha riconosciuto ilruolo fondamentale svolto dallaprofessione veterinaria nella tuteladella salute umana, della salute ebenessere degli animali e della si-curezza della filiera produttivaagro-alimentare e ha ribadito lacompetenza del Ministero dellaSalute sulla funzione di controllosvolta dai medici veterinari delServizio Sanitario Nazionale e,nello stesso tempo, nell’ambito diun autocontrollo sempre più ri-chiesto nel settore produttivo, ha

individuato nella figura del veteri-nario nelle aziende zootecnicheun consulente qualificato per in-crementare i livelli di qualità e disicurezza delle produzioni agro-alimentari. Alemanno ha manife-stato anche il suo desiderio di di-sporre, all’interno delle compe-tenze del suo Dicastero, di pro-fessionalità veterinarie al fine diincrementare le attività produttiveda un punto di vista quali-quanti-tativo. Il Ministro aveva anche ascoltato ilComitato Centrale delineare la fi-gura del veterinario aziendale, ilruolo dei veterinari nei confrontidell’UNIRE, la collaborazione deiveterinari nelle APA e il problemadel controllo delle malattie eredita-rie nella selezione del cane di raz-za operata dall’ENCI. Su questi ar-gomenti il Ministro aveva sollecita-to un tavolo di confronto per in-staurare una fattiva collaborazionetra i suoi uffici e gli enti collegati(AIA, UNIRE, ENCI), il Ministerodella Salute e la Federazione Na-zionale degli Ordini dei Veterinari.Di questioni aperte, come si capi-sce, ne restano ancora... ■

Mipaf-Veterinaria, un rapporto non sempre facile

Panzironi: agitazione ANVU ingiustificataIl Segretario Generale dell’UNIRE Franco Panzironi(foto) interviene sulla minaccia di sospendere le presta-zioni veterinarie avanzata dall’ANVU con il sostegno del-l’ANMVI. Alla vicenda si è interessata la stampa di set-tore e gli articoli sono finiti sulla scrivania del MinistroAlemanno. Secondo Panzironi: “Questa forma di prote-

sta è del tutto ingiustificata dal momento che le categorie, compresequindi quelle del trotto, hanno ricevuto convocazione già all’inizio diagosto per una concertazione comune a partire dalla seconda metà disettembre. È la convocazione delle Consulte “provvisorie” formate daiPresidenti delle Associazioni di categoria. Pertanto questa agitazionenon ha senso, probabilmente ha altri fini che non riusciamo a compren-dere”. Il loro rapporto di lavoro con l’Unire è di tipo continuativo e nonoccasionale, come avviene per la maggior parte degli appartenenti al-la categoria, pertanto non è proprio la stessa cosa. Dallo scorso aprilecomunque il loro compenso è stato incrementato di circa il 50% con unanuova delibera”.( V. Professione Veterinaria 30/2004)

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ANNUNCI

Il Prontuario TerapeuticoVeterinario 2004

è in spedizione gratuita a tutti i soci SCIVAC

Itecnici del Ministero dellePolitiche Agricole hannomesso a punto il documento

che individua obblighi, modalitàdi controllo e sanzioni per l’appli-cazione della cosiddetta condi-zionalità: il pagamento degli aiuti

comunitari è infatti legato al ri-spetto di una serie di prescrizioniriguardanti l’ambiente, la sanitàpubblica e la salute degli anima-li. La condizionalità, prevista dalregolamento europeo 1782/03,dovrà essere raggiunta dagli

agricoltori italiani entro gennaio2005. (Dlgs 16 agosto 2004, GUn. 191)

È tutto in regola?Nel frattempo, il Mipaf ha recapi-tato alle centinaia di migliaia di

agricoltori che chiederanno gliaiuti previsti dalla Pac (PoliticaAgricola Comunitaria), altrettan-te lettere per monitorare la situa-zione in vista delle erogazioni. Idestinatari dovranno rispondereentro il 10 dicembre. Inoltre, il

Ministero ha avviato una ricogni-zione alla ricerca di norme na-zionali e regionali in linea con gliobblighi imposti dal regolamentocomunitario. E infine ha studiatouna campagna informativa per lapresentazione delle domande diaiuti.Dalla ricognizione è emersa unasostanziale uniformità di applica-zione a livello nazionale per gliatti rientranti nel campo della sa-nità pubblica e della salute ani-male. Non in linea invece con ledisposizioni comunitarie le nor-me ambientali. E la qualità del-l’ambiente, o meglio dell’agroam-biente, è uno dei fattori dellacondizionalità: se non è a postonon scattano gli aiuti. La questio-ne interessa anche il settore zoo-tecnico. Vediamo perché.

La stalla entra nell’ambienteLe buone pratiche ambientali nelcampo dello sviluppo rurale sonostate ampliate al settore zootec-nico. La riforma della Pac, con ilreg Ce 1783/03 ha esteso le buo-ne pratiche ambientali anche alsettore zootecnico in materia diambiente, igiene e benesseredegli animali. L’ambiente diventacioè “agroambiente” e non puòprescindere dal benessere deglianimali. ■

6ATTUALITÀ

Riforma Pac

I premi UE dipendono anche dalla zootecniaDal concetto di ambiente la Ue è passata a quello di agroambiente

laPROFESSIONE VETERINARIA 31/2004

I criteri digestione

obbligatori apartire dal 2005

AMBIENTE E BENESSEREANIMALE

- Direttiva 79/409 per la tuteladegli uccelli selvatici

- Direttiva 80/68 per la prote-zione delle acque sotterranee

- Direttiva 86/278 per la prote-zione del suolo nell’utilizzo difanghi di depurazione

- Direttiva 91/676 per la prote-zione delle acque dall’inqui-namento da nitrati

- Direttiva 92/43 sulla conser-vazione degli habitat naturalie seminaturali e della flora edella fauna selvatica

- Direttiva 92/102 su identifica-zione e registrazione deglianimali

- Regolamento Ce n. 2629/97su marchi auricolari, registroaziende e passaporti previstidal sistema di identificazionee registrazione dei bovini

- Regolamento Ce n. 1760/2000 sul sistema di identifica-zione e di registrazione deibovini e dell’etichettatura dellecarni bovine e dei prodotti abase di carni bovine

R accogliere firme serveed è servito. La petizio-ne promossa dall’ANMVI

un anno fa ha fatto entrare a pie-no diritto la professione veterina-ria nel dibattito sulla prevenzionee sulla gestione delle aggressionicanine. Consegnate al Ministerodella Salute nella sede parlamen-tare di Palazzo Valdina il 10 no-vembre 2003, trasmesse dal TG1della RAI, amplificate da numero-si passaggi sulle agenzie e sullastampa nazionale, le 1592 firmedi altrettanti medici veterinari han-no colto nel segno. L’ANMVI rin-grazia ancora tutti i Colleghi cheallora aderirono.La petizione (I medici veterinarichiedono di essere ascoltati) erasoprattutto un appello al Ministerodella Salute affinché non fosseropiù adottati provvedimenti di stret-ta pertinenza medico-veterinariasenza il preventivo coinvolgimen-to della professione. Non ci limita-vamo alla protesta. Con la FNOVIe la SISCA, proponevamo alcunelinee guida per la prevenzionedelle aggressioni canine e per ilpossesso responsabile dell’ani-male. Il documento, presentato aRoma un anno fa, veniva apprez-zato da tutti gli addetti del settore.In seguito l’ANMVI è stata convo-cata al Consiglio Superiore di Sa-nità e alla Direzione Generale del-la Comunicazione e Relazioni Isti-tuzionali del Ministero della Salu-te. È stata la Collega Laura Tor-riani, segretario nazionale del-l’ANMVI a seguire da vicino l’evol-versi delle riflessioni delle autoritàministeriali sul problema. Con lei,il Collega Raimondo Colangelidella SISCA del quale vogliamo ri-cordare l’intervento preparato ediretto nei riguardi dei dirigentidel Ministero della Salute al con-vegno di Palazzo Valdina.

Crediamo che siano state la com-petenza dimostrate in più occasio-ni dagli esponenti dell’ANMVI, laloro franchezza e l’assoluta assen-za di atteggiamenti strumentali o

di dubbia interpretazione da partedella nostra Associazione ad averconvinto il Ministero a valorizzarele competenze tecnico-professio-nali della professione medico-ve-

terinaria. Tanto è vero che l’ANMVIsta tutt’ora lavorando con la Salu-te al problema del randagismo edella gestione degli aracnidi po-tenzialmente pericolosi.

Tutto questo andava scritto ancorprima di avanzare valutazioni dimerito sul nuovo provvedimento esu quanto delle nostre linee guidavi sia stato riversato. ■

7

1592 firme sono servite

Il Ministro firma una nuova ordinanza Il nuovo provvedimento contro le aggressioni canine è frutto di mesi di confronto con il Ministero della Salute

laPROFESSIONE VETERINARIA 31/2004ANMVI INFORMA

RC PROFESSIONALEIn esclusiva per l’ANMVI, Sicura-mente srl (Bernese Assicurazioni-Gruppo Allianz) ha realizzato unaPolizza di Responsabilità CivileProfessionale rivolta ai medici vete-rinari iscritti ad una AssociazioneFederata ANMVI. Per informazioniè attivo il numero verde:

800906377Si veda anche al sito www.sicuramente.it

A.N.M.V.I.

“Ritenuta la necessità e l’urgen-za di adottare, in attesa dellaemanazione di una disciplinanormativa organica in materia,disposizioni cautelari a tuteladella salute pubblica”, il Ministe-ro della Salute ha emanato unanuova ordinanza per la Tuteladell’incolumità pubblica dal-l’aggressività di cani. Con que-

sto nuovo provvedimento, chesostituisce la precedente ordi-nanza scaduta il 12 settembre, ilMinistero della Salute vieta (articolo 1):a) l’addestramento inteso adesaltare l’aggressività dei cani;b) l’addestramento inteso adesaltare il rischio di maggioreaggressività di cani pit-bull e di

altri incroci o razze di cui all’e-lenco allegato; c) qualsiasi operazione di sele-zione o di incrocio tra razze dicani con lo scopo di svilupparnel’aggressività:d) la sottoposizione di cani a do-ping, così come definito all’arti-colo 1, commi 2 e 3 della legge14 dicembre 2000, n. 376

All’articolo 2, l’ordinanzastabilisce che:1. I proprietari e i detentori di ca-ni, analogamente a quanto previ-sto dall’articolo 83, primo comma,lettere c) e d) del Regolamento diPolizia Veterinaria approvato condecreto del Presidente della Re-pubblica 8 febbraio 1954 n. 320,hanno l’obbligo di: applicare la

museruola o il guinzaglio ai caniquando si trovano nelle vie o in al-tro luogo aperto al pubblico; ap-plicare la museruola o il guinza-glio ai cani condotti nei locali pub-blici e nei pubblici mezzi di tra-sporto; 2. É vietato acquistare,possedere o detenere cani di cuiall’articolo 1, comma1, letterab):ai delinquenti abituali o per ten-denza,a chi è sottoposto a misuradi prevenzione personale o a mi-sura di sicurezza personale; achiunque abbia riportato condan-na, anche non definitiva, per delit-to non colposo contro la personao contro il patrimonio, punibilecon la reclusione superiore ai dueanni; a chiunque abbia riportatocondanna, anche non definitiva,per i reati di cui all’art. 727, 544-bis, 544-ter, 544-quater, 544-qui-quies del codice penale e perquelli previsti dall’art. 2 della Leg-ge 20 luglio 2004, n. 189; ai mino-ri di 18 anni e agli interdetti e ina-bilitati per infermità. 3. I divieti dicui al comma 2 del presente arti-colo non si applicano ai cani pernon vedenti o non udenti adde-strati presso le scuole nazionalicome cani guida.

All’articolo 3:1. Chiunque possegga o detengacani di cui all’articolo 1, comma 1,lettera b) ha l’obbligo di stipulareuna polizza di assicurazione di re-sponsabilità civile per danni cau-sati dal proprio cane contro terzi;

All’articolo 4:1. I proprietari e i detentori dei ca-ni di cui all’articolo 1, comma1,lettera b), che non intendonomantenere il possesso del propriocane nel rispetto delle disposizio-ni di cui alla presente Ordinanzadebbono interessare le Autoritàveterinarie competenti del territo-rio al fine di ricercare idonee solu-zioni di affidamento dell’animalestesso. 2. La presente Ordinanza non siapplica ai cani in dotazione alle For-ze Armate, di Polizia, di Protezionecivile e dei Vigili del Fuoco. ■

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Ecco la nuova ordinanza

Aggressioni canine: ridotto a 18 l’elenco delle razze

laPROFESSIONE VETERINARIA 31/2004ANMVI INFORMA

Elenco delle razze canine a rischiodi maggiore aggressività di cui al-l’articolo 1, comma 1, lettera b) dell’Ordinanza:

1. American Bulldog2. Cane da Pastore della Charpla-

nina3. Cane da Pastore dell’Anatolia4. Cane da Pastore dell’Asia Cen-

trale5. Cane da Pastore del Caucaso6. Cane da Serra de Estreilla 7. Dogo Argentino8. Fila Brasileiro9. Mastino Napoletano10. Perro da Canapo majoero11. Perro da presa canario12. Perro da presa Mallorquin13. Pit bull14. Pit bull mastiff15. Pit bull terrier16. Rafeiro do Alentejo17. Rottweiler18. Tosa inu

I l rispetto e il riconoscimentodei diritti degli animali entra-no a far parte degli statuti

regionali. L’ultima Regione a pre-vedere questo principio è il Pie-monte che il 6 agosto scorso haapprovato in prima deliberazione ilnuovo Statuto della Regione. Com-posto da 102 articoli, due normetransitorie e un preambolo, lo Sta-tuto nella sezione relativa ai princi-pi fondamentali recepisce al com-ma 2 dell’articolo 6 “Patrimonio na-turale” il rispetto dei diritti degli ani-mali, promuovendone la cura e lapresenza nel proprio territorio al fi-ne di garantire una corretta convi-venza con l’uomo. Soddisfazioneper Enzo Ghigo, Presidente dellaRegione Piemonte che commentacosì l’approvazione del nuovo Sta-tuto regionale: “Uno Statuto mo-derno ed innovativo, più ade-rente all’evoluzione sociale e politi-ca del Piemonte e che rispondealle caratteristiche di un territorio inprofonda fase di trasformazione.

Un testo che ha contenuti tali dapoter essere attuale anche fra 20anni”. Anche il Consiglio Regiona-le della Calabria, su proposta dellaCommissione per l’autoriforma, hainserito nel proprio statuto, il 23marzo 2003, il riconoscimento del-la tutela degli animali, più specifi-catamente, il concetto di “diritto”.Al comma 2 dell’art. 2 “Principi e fi-

nalità” si legge: “la Regione ispirain particolare la sua azione al rag-giungimento dei seguenti obiettivi:lettera v) la tutela del patrimoniofaunistico e floristico regionale, il ri-spetto ed il riconoscimento dei di-ritti degli animali, promuovendonela cura e la presenza nel proprioterritorio per l’affermazione delprincipio di una corretta conviven-

za con l’uomo”. Anche nello statu-to della Regione Marche, approva-to dal Consiglio regionale in primavotazione, a maggioranza assolu-ta, nella seduta n. 199 del 22 luglio2004, è stato approvato all’articolo5 un emendamento secondo ilquale “la Regione promuove la sal-vaguardia, la valorizzazione e lafruizione dell’ambiente, del pae-

saggio e della natura, quale siste-ma su cui convergono azioni uma-ne e processi naturali, assumen-doli quali beni strategici per le ge-nerazioni future. Salvaguarda altre-sì il patrimonio faunistico regionalee promuove la cultura del rispettodegli animali affermando il princi-pio di una loro corretta convivenzacon gli esseri umani”. ■

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Tutela animale

Riconosciuti i diritti degli animali negli statuti regionali

laPROFESSIONE VETERINARIA 31/2004ANMVI REGIONE

SARDEGNALingua blu, Coldiretti

chiede incontro urgente

Con una lettera inviata al-l’assessore regionale della

Sanità, Nerina Dirindin, la Coldi-retti Sardegna ha chiesto un ver-tice urgente per far fronte allalingua blu. “È un vertice neces-sario - è detto in una nota - percontinuare nell’opera intrapresapositivamente con lo sbloccodella movimentazione del be-stiame bovino. Ma adesso è ne-cessario procedere con un’azio-ne forte volta all’eradicazionedella blue tongue’’.

(Fonte ANSA)

SICILIASequestrati bovini nonsottoposti a controlli

sanitari. Nasce l’ipotesi dimacellazione clandestina

Sono complessivamente580, i capi di ovini e bovini

sequestrati nei giorni scorsi adEnna, in seguito ad un’operazio-ne di controllo degli allevamenti.I titolari degli allevamenti sonostati denunciati. Dei 580 animali,infatti ben 388 sono stati trovatisprovvisti dei contrassegni auri-colari e quindi non in regola coni controlli sanitari e Bse e mai re-gistrati presso il servizio veteri-nario e l’anagrafe bovina. Le in-dagini dovranno accertare i ca-nali di commercializzazione emacellazione del bestiame. Nonè esclusa infatti l’ipotesi di unmercato clandestino che potreb-be essere gestito dalla mafia en-nese, con la quale alcuni dei ti-tolari degli allevamenti seque-strati avrebbero contatti. Gli alle-vatori denunciati avrebbero inol-tre ottenuto consistenti contribu-ti comunitari sui quali sono statiavviati accertamenti.

(Fonte: Animalieanimali.it)

C hi paga il veterinario sela prestazione di curadell’animale viene ri-

chiesta da un agente di polizia ovigile del fuoco? Lo spunto per af-frontare una tale questione mi èstato fornito da quanto riferitomida un veterinario che, dopo avercurato un gatto, su richiesta di unagente di polizia municipale inter-venuto a seguito dell’investimento

dell’animale, si è visto pagare, esolo parzialmente, la parcella conil ricavato di una colletta tra vigili!Il veterinario si interroga e giusta-mente, se ciò sia lecito, osservan-do, altresì, come sia poco dignito-so e decoroso che la sua presta-zione venga onorata con tale mo-dalità!Il veterinario in questione ha deltutto ragione nel lamentare quan-

to occorsogli, anche perché, incasi simili, la prestazione profes-sionale richiede un interventotempestivo e particolare perizia.Come evitare, allora, che anchealtri veterinari si trovino in simili si-tuazioni?La soluzione è semplice, sotto ilprofilo giuridico, ma di difficilepraticabilità.Obbligato a pagare il veterinario

in casi simili è, infatti, l’Ente di ap-partenenza del soggetto che si èrivolto al veterinario per far curarel’animale soccorso nell’espleta-mento dei suoi compiti istituziona-li. In presenza di un proprietariodell’animale, l’Ente, potrà, richie-dere a tale soggetto la restituzio-ne di quanto pagato al professio-nista. Se, invece, il proprietarioviene immediatamente individua-

to ritengo che il veterinario possaesigere da lui direttamente il pa-gamento della prestazione. Ma èpossibile per il veterinario farsipagare dal Ministero degli Internida cui dipendono, per esempio,gli agenti di polizia o dal Comuneda cui dipendono i Vigili? Per ot-tenere il giusto corrispettivo per laprestazione effettuata occorreràinviare la parcella, nel primo casoalla Questura e nel secondo alComune, e richiedere gli adempi-menti necessari per ottenere il pa-gamento. Al fine di rendere piùagevole una tale procedura sa-rebbe forse il caso che gli Ordinidei Medici Veterinari proponesse-ro al Ministero degli Interni, ai Co-muni e alle Regioni di costituire unfondo per tali evenienze. ■

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Quando il cliente è un agente di polizia...

laPROFESSIONE VETERINARIA 31/2004RUBRICA LEGALE

di Maria Teresa Semeraro

Avvocato, Bologna

Quando spettal’indennità di

poliziagiudiziaria?

A l personale veterinariopuò essere riconosciuta

la qualifica di agente o ufficialedi polizia giudiziaria, tuttavia, aifini dell’indennità, detta qualificadeve essere attribuita dall’Auto-rità competente (ovvero dal Pre-fetto) in relazione alle funzioniispettive e di controllo previstedall’art. 27 del DPR n. 616 del1977, in materia di igiene e sicu-rezza del lavoro. Solo in presen-za di queste condizioni il perso-nale veterinario può beneficiaredell’indennità.Con queste argomentazioni ilTar della Campania (sentenza n.9984/04) ha respinto il ricorso dialcuni medici veterinari control’Azienda sanitaria locale Caser-ta 1. I ricorrenti- qualificati agen-ti di polizia giudiziaria dalla pre-cedente amministrazione straor-dinaria ex USL 12 e svolgentifunzioni di cui alla L.R. Campa-nia n. 25/1983- chiedevano l’an-nullamento dei provvedimenticon cui la ASL rifiutava loro il di-ritto all’indennità di polizia giudi-ziaria (corrispondente ad un im-porto lordo fisso annuo di 1 mi-lione di vecchie lire) e chiedeva-no anche il riconoscimento del-l’indennità, compresi arretrati,interessi e rivalutazione. Per la ASL invece, a cui il Tribu-nale ha dato ragione, l’indennitàdi polizia giudiziaria va attribuitaal personale al quale sia stataconferita la qualifica di agente oufficiale di polizia giudiziaria “inrelazione alle funzioni ispettive edi controllo da essi esercitate re-lativamente all’applicazione del-la legislazione sulla sicurezzadel lavoro” (...) La prevista in-dennità “non va corrisposta alpersonale veterinario pur se allostesso, in applicazione dellanormativa vigente in materia, siastata conferita la qualifica di po-lizia giudiziaria”. S.P.

15laPROFESSIONE VETERINARIA 31/2004LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Campylobacter coli causacomunemente diarreanell’uomo, che si infetta

tramite cibo contaminato, so-prattutto pollame ma anche car-ne suina. L’uso di antibiotici daparte dei veterinari è ritenuto es-sere ampiamente responsabiledella resistenza degli isolati pa-togeni di Campylobacter colinell’uomo. Uno studio franceseha valutato la presenza di resi-stenza antibiotica nei Campylo-bacter isolati dallo stomaco di240 suini all’ingrasso provenientida diversi allevamenti. La metà degli animali analizzati

era positiva all’organismo maesistevano notevoli variazioni traallevamenti diversi. Gli isolati ap-partenevano tutti alla specieCampylobacter coli. È stata de-terminata la sensibilità dei ceppia cinque diversi antibiotici in di-luizione agar. La resistenza a te-

tracicline ed eritromicina era ele-vata (79 e 55%, rispettivamente).Per acido nalidixico, enrofloxaci-na e ampicillina la resistenza èstata osservata rispettivamentenel 34, 15 e 20% degli isolati. Piùdi un terzo degli isolati era resi-stente ad almeno tre degli anti-

biotici. I risultati indicano un’ele-vata prevalenza di C. coli nellostomaco dei suini in Francia.Inoltre, un’alta percentuale diceppi era resistente agli antibio-tici, soprattutto tetracicline ederitromicina, oppure era multire-sistente.” (M.G. Monzeglio) ■

Suini, resistenza di Campylobacter agli antibioticiRiscontrata in alta percentuale in Francia

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Assemblato il genoma del cane

Il genoma del cane è statoassemblato e la prima

copia è stata depositata in tredatabase pubblici a disposi-zione della comunità scientifi-ca internazionale. Lo ha an-nunciato il National Human Ge-nome Research Institute (NH-GRI) il 14 luglio scorso. Il DNAsequenziato appartiene a unBoxer di nome Tasha; questarazza è stata scelta tra altre 60per il basso numero di variazio-ni genomiche, caratteristicache la rende adatta a fornire lasequenza di riferimento più af-fidabile. Gli scienziati dell’NH-GRI stanno ora confrontando ilgenoma umano e canino. Il ge-noma del cane ha dimensionisimili a quello dell’uomo e di al-tri mammiferi, contenendo cir-ca 2,5 bilioni di coppie di basi.A causa dell’allevamento selet-tivo, molte razze canine sonopredisposte allo sviluppo dimalattie genetiche difficili dastudiare nell’uomo, come can-cro, cardiopatie, sordità, cecitàe malattie autoimmuni. Inoltre,il cane è un importante model-lo per lo studio genetico delcomportamento e per la ricer-ca farmaceutica. Per caratterizzare meglio lemalattie del cane, occorre pos-sedere un numero sufficientedi marker genomici. Per questosono state studiate anche altrenove razze canine, quattro lupie un coyote, al fine di generaredei marker utilizzabili negli stu-di su qualsiasi razza canina. Il sequenziamento del genomacanino è iniziato nel giugno2003.

(M.G. Monzeglio)

Un soprusoperché...Apprendo con favore che sul n°29di PROFESSIONE VETERINARIAè stata data voce alla reazione in-dignata della Categoria rispettoall’obbligatorietà del contributoONAOSI. Confido, perché perso-nalmente non ho alcuna intenzio-ne di mollare. Quando mi sonostati recapitati i bollettini per il ver-samento a favore dell’ONAOSI,sono rimasto interdetto per l’ulte-riore richiesta di denaro, ma so-

prattutto perché giungeva del tut-to inaspettata. A chi non frequen-ta le stanze dei bottoni non è datosapere perché il Governo si sia in-teressato alle sorti di una fonda-zione come l’ONAOSI, nata neldopoguerra e praticamente di-menticata fino a ieri. Risulta sensi-bile a tutti, però, che la richiesta diun contributo OBBLIGATORIO sidelinea come un sopruso perpe-trato ai danni degli stessi soggettiche ONAOSI pretende di tutelare:i sanitari italiani. Un sopruso per-ché nessuno si è preoccupato difornire notizie esaurienti relative

alle finalità, al numero dei benefi-ciari, all’entità degli stanziamentied alle opere già realizzate daquesta fantomatica fondazione.Davvero in Italia ci sono tanti orfa-ni di sanitari in condizioni disagia-te da dover istituire un fondo chevada ad integrare i versamentiprevidenziali effettuati in vita dailoro poveri genitori? Se così nonè, come verrebbero impiegati isoldi che ci vengono chiesti? Unsopruso perché nessuno, ci ha in-terpellati prima che il contributofosse reso obbligatorio per legge.Un sopruso perché la nascita di

16 laPROFESSIONE VETERINARIA 31/2004LETTERE AL DIRETTORE

@

Se il comunismo si potéaffermare in Russia, in Cina, ed

in tanti altri Paesi, ciò è statodovuto anche alla mancanza diuna diffusa presenza delle libere

professioni.Silvio Berlusconi

La questione ONAOSI continuaa suscitare accese proteste e inredazione arrivano moltissimelettere. Ospitiamo qui alcuni fra icontributi più recenti. Preferiamotutelare la riservatezza di quantici scrivono, ma dobbiamo direche tutti si sono firmati con no-me e cognome e spesso con ipropri recapiti privati e profes-sionali. Crediamo che anchequesta esposizione personale,altre volte infrequente, sia un se-gno della determinazione concui la Categoria sta reagendo al-l’obbligo contributivo...

Carlo Scotti

RilexineL’antibiotico di 1ascelta

nella terapia dermatologica

33 nuove confezioniper uso ambulatorialeuso ambulatoriale

120120compresse

®

Virbac S.r.l. via dei Gracchi, 30 - 20146 MilanoTel. 02.485345.1 - Fax 02.48002644 - E-mail: [email protected]

Rilexine compresse: Composizione: 100g di prodotto contengono: Cefalessina (in forma di monoidrato) 37,5g. - Specie di destinazione: Cani e gatti.- Indicazioni: Trattamen-to delle affezioni causate da batteri sensibili alla cefalessina. Principali indicazioni:- Infezioni del tessuto cutaneo : piodermiti superficiali e profonde, dermatiti infettive - Infe-zioni del tratto urinario: nefriti, cistiti - Infezioni respiratorie - Infezioni del tessuto osseo.- Posologia e modalità d’uso: Il prodotto è destinato ai cani e ai gatti ed è sommini-strato per via orale. La posologia è di 30 mg/kg di peso corporeo al giorno. La durata del trattamento varia a seconda della gravità del caso, come da schema seguente: - Infe-zioni benigne: da 5 a 7 giorni - Infezioni croniche, in particolare piodermiti e cistiti croniche: fino a 30 giorni. - Presentazioni: Rilexine 75: scatole da 8 e 120 compresse divisibilida 75mg. Rilexine 300: scatole da 12, 24 e 120 compresse divisibili da 300mg. Rilexine 600: scatole da 10 compresse a 120 compresse divisibili da 600mg.

questo nuovo “balzello” è statamantenuta sotto silenzio fino all’ul-timo momento: il Decreto risale al2003 ma i bollettini di versamentoarrivano solo ad agosto 2004. Ibollettini di pagamento arrivano inritardo, scaglionati nelle diversezone del Paese in modo da scon-giurare una presa di posizioneunitaria da parte degli interessati.Un sopruso perché l’entità delcontributo non è in alcun modo le-gata al reddito del contribuente.Un sopruso, infine, perché NOIVETERINARI veniamo assimilati aimedici solo quando c’è da paga-re (vedi ECM), mentre quando c’èda rivendicare qualche diritto ocompetenza, siamo consideratidei sanitari di serie B. Ai più, for-se, la cifra richiesta sembrerà irri-soria in confronto alla trafila dapercorrere per evitarne il paga-mento, ma non possiamo (nono-stante la comune passione per glianimali) fare sempre le pecore, glistruzzi (o le vacche da mungerecome qualcuno ha suggerito).Personalmente non conosco l’iterda seguire per opporsi formalmen-te a queste distorsioni del sistema,ma invito ANMVI, FNOVI e quantialtri vantano l’intento di difenderegli interessi dei veterinari, ad istruir-ci in proposito e a rappresentarciove sarà richiesto. M.G.

In agonia, marespiriamoStimatissimo dott. Scotti, ho ac-colto con soddisfazione il risaltocon il quale il settimanale da Leidiretto e l’ANMVI in generale han-no riservato al “sopruso ONAO-SI”. Credevo di essere uno fuoridal coro nel protestare, ed invecemi sono accorto di non essere so-lo e che la categoria dei veterina-ri, pur se in agonia, continua al-meno a respirare.All’indomani della sorpresa nel ri-cevere la famigerata cartella nonho esitato un attimo ad inviare unamia nota all’ONAOSI (che Le ri-metto in allegato), trasmessa incopia anche alla FNOVI al SIVEMPed all’ENPAV, con la quale chiede-vo chiarimenti in merito. Nel mo-mento di “rabbia” ho colto anchel’occasione per divagare sulla si-tuazione vergognosa in cui i pochisfortunati veterinari regionali, nel-l’indifferenza di tutta la categoria,prestano la loro opera. Ma la mi-sura è colma. Nel ribadire il mioapprezzamento per l’ANMVI, Lasaluto cordialmente con la speran-za di poter finalmente riscoprire ilsenso di appartenenza alla nostracategoria per affrontare con rinno-vato ottimismo le numerose pro-blematiche che attendono la vete-rinaria italiana (e che molti si osti-nano a non vedere). M.C.

rienza di campo da parte della no-stra categoria professionale.Le reazioni riscontrate in Italia so-no risultate addirittura inferiori aquelle rilevate negli USA e si atte-stano su una percentuale dello0,009%.La Fort Dodge, nella persona dellaD.ssa Billi, sarà lieta di fornire ulte-riori informazioni o delucidazioni aiseguenti recapiti: 051-4215 316oppure al 348-600 9653.

Dr. Ugo CosentinoAmministratore Delegato

Fort Dodge Italia

il nome Guardian SR. In Italia, pae-se significativamente più rilevantedal punto di vista della diffusionedella patologia, il prodotto ha avu-to una crescita costante in terminidi utilizzo e di apprezzamento daparte della classe veterinaria, inse-rendosi stabilmente come leaderassoluto di settore.Tale successo non avrebbe potutoessere conseguito se non attraver-so una assoluta garanzia ed affi-dabilità del prodotto in termini diefficacia e di sicurezza, comprova-te entrambe da tre anni di espe-

in alcuni casi nettamente inferio-re ad altri farmaci registrati ecommercializzati sullo stessosegmento di mercato.In particolare, nel corso del pre-sente anno, il mercato Americanoha dimostrato un notevole apprez-zamento del Pro Heart e le venditedel prodotto sono salite di oltre il30% rispetto ai dati registrati nel2003.Per quanto riguarda il mercato Eu-ropeo, il prodotto è registrato in Ita-lia, Spagna, Grecia, Portogallo eFrancia ed è commercializzato con

forti perplessità sulle conclusionioperate e ribadisce la totale fidu-cia nell’efficacia e nella sicurezzadel prodotto, affermatosi in pochianni come leader di settore in tuttii mercati toccati dalla patologiadella filariosi cardiopolmonare.Infatti, dal lancio del prodotto sulmercato Americano, avvenutonel 2001, le dosi complessivevendute sono state di oltre 18milioni per un totale di reazionipari a 5,552, equivalente ad unaincidenza pari allo 0,03%, per-centuale perfettamente in linea o

laPROFESSIONE VETERINARIA 31/2004 17

Per informazioni: OBIETTIVO LAVORO S.P.A.

Sede Regionale Lombardia2 - Via Palestro, 28 - 26100 Cremona Tel. 0372 31710 Fax 0372 23182

www.obiettivolavoro.it Riferimento: Christina Martinetto - e-mail: [email protected]

CONVENZIONE TRA OBIETTIVO LAVORO S.P.A. ED A.N.M.V.I.

Il 28 novembre 2003 OBIETTIVO LAVORO SPA, la più grande Agenzia per il lavoro italiana, edA.N.M.V.I. hanno sottoscritto una Convenzione volta a favorire lo sviluppo del lavoro flessibilenell’ambito della professione veterinaria, ritenendo che tale opportunità possa costituireun’adeguata risposta a coloro che esercitano tale professione assicurando loro i diritti e legaranzie previdenziali ed assistenziali previste dal diritto del lavoro.

OBIETTIVO LAVORO S.P.A. offre, infatti, ai Veterinari:• Garanzia di un rapporto di lavoro sicuro e trasparente attraverso la sottoscrizione di un regolare

contratto di lavoro subordinato• Applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di riferimento (compresi ferie, ROL e TFR)• Puntualità e precisione nei versamenti contributivi ed in tutti gli adempimenti necessari per la

corretta gestione del rapporto di lavoro• Consulenza sulle normative vigenti in materia di diritto del lavoro ed aiuto nell’espletamento

delle pratiche burocratiche• Emissione di una regolare busta paga il 15 di ogni mese

OBIETTIVO LAVORO S.P.A. in nome di tale Accordo, offre alle Aziende pubbliche e private:• Tariffe preferenziali sul servizio di fornitura di lavoro temporaneo• Rete di oltre 150 Filiali sparse su tutto il territorio nazionale• Fornitura del personale entro 48 ore dalla richiesta da parte del Cliente. • Gestione delle pratiche necessarie alla formalizzazione del rapporto di lavoro, gestione

amministrativa del lavoratore, gestione nazionale centralizzata della fatturazione

OBIETTIVO LAVORO S.P.A. offre, inoltre, alle Aziende i seguenti servizi aggiuntivi:

AREA SELEZIONE: AREA FORMAZIONERicerca e Selezione Consulenza gratuita sulle esigenze formativeGestione CV Progettazione corsiSelezioni di massa Accesso ai fondi Forma.TempTesting Accesso ai fondi FSEPermanent Placement Orientamento

Ritiro TemporaneoPro Heart 6 dalmercatoAmericano

Con la presente, la Fort DodgeAnimal Health intende comunicareche la sua filiale Americana consede a Kansas City ha deciso diattenersi alla raccomandazioneemessa dalla U.S. Food and DrugsAdministration e di ritirare in viatemporanea il proprio prodotto ProHeart 6 dal mercato allo scopo difugare qualsiasi dubbio relativo al-la sicurezza dello stesso, a seguitodi alcune reazioni avverse legateal suo sempre crescente utilizzoda parte della classe veterinaria.A tal fine, in accordo con le stesseautorità sanitarie statunitensi, èstata decisa la istituzione di un co-mitato di esperti indipendenti iquali si occuperanno di analizzaretutti i dati disponibili al fine di valu-tare un pronto reinserimento delprodotto sul mercato locale.Pur avendo dato totale disponibi-lità a collaborare con le autoritàper risolvere il problema da lorosollevato, la Fort Dodge esprime

DALLE AZIENDE

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DDM Advertisingfirma la campagna

no profit control’abbandono dei

cani per “compagnidi strada”

DDM Advertising firma unacampagna pubblicitaria no pro-fit per contrastare l’abbandonodei cani: l’Agenzia si è impegna-ta a realizzare un messaggio disensibilizzazione particolarmen-te mirato al periodo estivo, in cuila partenza delle vacanze spes-so coincide con l’abbandono de-gli animali. L’iniziativa, fortementevoluta per salvaguardare gli ami-ci a quattro zampe, coinvolge inmodo particolare i canili: è pro-prio “Compagni di StradaO.N.L.U.S.”, il canile intercomu-nale di Desenzano, Montichiarie Sirmione (BS), ad affiancareDDM Advertising in questo pro-getto senza fini di lucro. La campagna pubblicitaria è fir-mata dal Concept Consultant Da-nilo Di Michele e dal DirettoreCreativo Giorgio Canale. La campagna è approvata dalComando Carabinieri per la Tute-la dell’Ambiente che ha messo adisposizione, d’intesa con il Mini-stero dell’Ambiente, il numeroverde 800-253608, cui è possibi-le fare riferimento per qualsiasisegnalazione legata all’emergen-za animali.DDM Advertising, agenzia dipubblicità e pubbliche relazionicon sedi a Verona, Milano e NewYork, ha già al suo attivo diversecampagne di alto livello: conquesta campagna no profit ag-giunge al suo portfolio un proget-to nuovo e particolare, semprecontrassegnato dalla qualità deilavori firmati DDM.

laPROFESSIONE VETERINARIA 31/200418CALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un settimanalespecializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

DirettoreCarlo Scotti

Direttore ResponsabileAntonio Manfredi

Coordinamento EditorialeAngelo Franceschini, Sabina Pizzamiglio

[email protected]

Comitato di RedazionePierpaolo Bertaglia,

Paolo Bossi, Marco Eleuteri,

Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga,

Sabina Pizzamiglio,Aldo Vezzoni

RubricheFabrizio Pancini, Oscar Grazioli,

Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi

Segreteria di RedazioneLara Zava

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GraficaFrancesca Manfredi

EditoreSCIVAC - Via Trecchi, 20

26100 CremonaIscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003

Concessionaria esclusiva per la pubblicitàEV srl, Cremona

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StampaPress Point, Abbiategrasso - MI

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Prezzo di copertina: € 3,00Prezzo Abbonamento annuo:

€ 62,00 per l’Italia;€ 92,00 per l’estero

Servizio abbonamenti: 0372-403507

Spedizione in abbonamentopostale 45%, art. 2 comma 20/B

legge 662/96 Filiale di Milanoa cura di Centro ProduzioneMailings Scarl - Cusago (MI)

Chiuso in stampa il 13 settembre 2004

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

IN QUESTO NUMEROCOPERTINA:

RACCOGLIERE LE FIRME È SERVITO

ATTUALITÀ• BERLUSCONI INCARICA

VIETTI: RIFORMA ORDINIENTRO UN MESE

• INDAGINE SULLA REALTÀDELLE TARIFFEAPPLICATE

• ALEMANNO PRESENTA ILNUOVO MIPAF

• I PREMI UE DIPENDONOANCHE DALLAZOOTECNIA

ANMVI INFORMA• IL MINISTRO FIRMA UNA

NUOVA ORDINANZA• AGGRESSIONI CANINE,

RIDOTTO A 18 L’ELENCODELLE RAZZE

ANMVI REGIONE• I DIRITTI DEGLI ANIMALI

NEGLI STATUTIREGIONALI

RUBRICA LEGALE• QUANDO IL CLIENTE È

UN AGENTE DI POLIZIA, di MT Semeraro

LE RUBRICHE• LA RASSEGNA DI VET

JOURNAL• LETTERE AL DIRETTORE• DALLE AZIENDE

15set.

16-18set.

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2ott.

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3ott.

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11-15ott.

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SEMINARIO SCIVAC NUOVI APPROCCI A VECCHI PROBLEMI GASTROENTERICI NEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA - Teramo, Facoltà di MedicinaVeterinaria Università di Teramo - Relatore: dr. Grant Guilford - Richiesto accreditamento ECMPer informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI CARDIOLOGIA 2^ PARTE - Cremona - Crediti ECM: 18Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC SICILIA IL PRURITO E TUTTE LE SUE CAUSE - c/o I.R.M.A. Via Paolo Vasta 158/c 95024 Acireale -CT- Relatore: dr.ssa Fabia Scaram-pella - 5 punti ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: delregionali@scivac

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC VENETO MALATTIE INFETTIVE NELLA PRATICA CLINICA - Park Hotel Villa Fiorita Monastier (TV) - Relatore: dr. Tommaso FurlanelloRichiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

SICARV TRACHIRITMIE SOPRAVENTRICOLARI E IPOCINESIA VENTRICOLARE SINISTRA - Cremona - Richiesto accreditamentoECM - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

INCONTRO REGIONALE AIVEMP LIGURIA TECNICHE DI QUALITÀ NELL’ATTIVITÀ DEL MEDICO VETERINARIO NEL SSNSala Polivalente “Città di Recco”, Via Ippolito d’Aste 2/B - Recco (GE) - richiesto accreditamento ECMPer informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. 0372/403541 - email [email protected]

SIVAE MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI - Cremona - sede AVIS - Via Massarotti 65Richiesto accreditamento ECM - Info: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. 0372 460440 email [email protected]

SEMINARIO SCIVAC LA PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE COMPORTAMENTALI NEL CANE E NEL GATTO - Alghero - Hotel Carlos VRelatori: dr. Raimondo Colangeli, dr. Corrado Sgarbi - Richiesto accreditamento ECMPer informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

SCVI CHIRURGIA TORACICA AVANZATA - Cremona, Palazzo Trecchi - Richiesto accreditamento ECMPer informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC ABRUZZO L’ARTE E LA SCIENZA DELLA CITOPATOLOGIA DIAGNOSTICA - Pescara - Hotel Miramare, via Tito De Casearis, 8 - Città diSant’Angelo - Relatore: dr. Davide De Lorenzi - 5 punti ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

SIODOV PATOLOGIE ORALI DEL GATTO - Cremona, Palazzo Trecchi - Richiesto accreditamento ECMPer informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

GIORNATA DI APPROFONDIMENTO SCIVAC DALL’ECOCARDIOGRAFIA AD UNA STANDARDIZZAZIONE SCIENTIFICA DEL METODO, PER LA DIAGNOSI, LE INDICAZIO-NI TERAPEUTICHE, GLI SCREENING DI RAZZA E LA RICERCA - Cremona - Relatore: dr. Claudio Bussatori - Richiesto ac-creditamento ECM - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

SEMINARIO SCIVAC AGGIORNAMENTI IN CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI - San Giusto Canadese (TO) - Teatro Carlo Bernasconi Telecittà Stu-dios, L.go V. De Sica - Relatori: dr. Paolo Buracco, dr. Gilles Duprè - Crediti ECM: 6 - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

SIVE - SEMINARIO LE PATOLOGIE DELLA GRASSELLA - Cremona, Palazzo Trecchi - Relatore: Ellen Singer (UK)Richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

SVIDI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DELLE VIE RESPIRATORIE - Cremona - Richiesto accreditamento ECMPer informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

CORSO SIVAR (patrocinio) DANNI AL BESTIAME DA PREDATORI - Max 20 iscritti - Sede: Caramanico Terme (PE) - Segreteria organizzativa: Ente Parco Naz.Macella (Stefania del Monaco/Concetta di Padova) - Tel. 0864/40.851, Fax 40.85.350, [email protected], www.sivarnet.it

CORSO SIVAR RAZIONAMENTI ALIMENTARI, BCS, RACCOLTA E ANALISI DATI NELLA VACCA DA LATTE - (Max 20 iscritti)Sede: Az. Sperimentale “V. Tadini” - Gariga di Podenzano (Pc) - Relatori: dr. G.Tolasi, dr. F. Masoero, Dr. M. MoschiniRichiesto accreditamento ECM - Info: Paola Orioli (Segreteria SIVAR) - Tel. 0372/40.35.39 - email: [email protected]

SIVE - MACROREGIONE CENTRALE SEMINARIO MACROREGIONE - Relatori: F. CAMILLO - R. GIALLETTI - G. RICARDI - Università di Sassari, Facoltà di Med Vet Richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

SEMINARIO SCIVAC AGGIORNAMENTI IN ANESTESIA - Cannizzaro (CT) - Sheraton Catania Hotel & Conference Center, Via A. Da Messina 45Relatori: dr.ssa Alessandra Bergadano, dr.ssa Claudia Spadavecchia - Richiesto accreditamento ECMPer informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

SIMVENCO STATO DELL’ARTE IN MEDICINA NON CONVENZIONALE - Cremona - Richiesto accreditamento ECMPer informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

INCONTRO SIODOV/INNOVET AGGIORNAMENTI IN ODONTOSTOMATOLOGIA FELINA. NUOVI APPROCCI E TERAPIE - Hotel Manuelina La VillaVia Roma, 278 -16036 Recco (GE) - Relatore: Dr.ssa Dea Bonello - Richiesto accreditamento ECMPer informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC MARCHE PERCORSI DIAGNOSTICI E SCELTE TERAPEUTICHE NELLE PIÙ FREQUENTI CARDIOPATIE ACQUISITE DEL CANE - HotelFederico II Via Ancona 100 Jesi (AN) - Relatore: Dr. Francesco Migliorini - 4 punti ECM - Per informazioni: Monica Borghi-sani - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

INCONTRO ITINERANTE SUINI DELEGAZIONI REGIONALI SIVAR IL COMPLESSO DELLE MALATTIE RESPIRATORIE INFETTIVE DEI SUINI (PRDC): INQUADRAMENTO, PATOGENESI E ME-TODI DIAGNOSTICI - Sedi: Cuneo, Lodi, Brescia, Verona, Perugia - Relatori: prof. Fabio Del Piero, dr. Michele Dottori - Ri-chiesto accreditamento ECM - Info: Paola Orioli (Segreteria SIVAR) - Tel. 0372/40.35.39 - email: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI DERMATOLOGIA 2^ PARTE - Cremona - Richiesto accreditamento ECMPer informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI EMATOLOGIA CLINICA - Perugia - Centro Studi SCIVAC/AVULP - Crediti ECM: 21Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

GIORNATA DI APPROFONDIMENTO SCIVAC CITOLOGIA CUTANEA - Cremona - Relatore: dr. Carlo Masserdotti - Crediti ECM: 7Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

SIVE - MACROREGIONE NORD ORIENTALE SEMINARIO MACROREGIONE - Approcci diagnostici nelle malattie respiratorie del cavallo - Relatori: Angela Mascioni - Verona, Cen-tro FA. VER - Richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

SIDEV ONCOLOGIA CUTANEA - Cremona - Richiesto accreditamento ECMPer informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC MOLISE FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - Campobasso - Relatore: dr. Emilio Feltri - Richiesto accreditamento ECMPer informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA EMATOLOGIA PRATICA - Centro Pastorale Paolo VI - Via Calini, 30 - Brescia - Relatore: dr. Marco Caldin - 5 punti ECMPer informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC PUGLIA L’OSTEOCONDROSI NEL CANE E LE SUE VARIE LOCALIZZAZIONI - Bari - Relatore: dr. Matteo Tommasini Degna4 punti ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]