Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 23

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Riforma del lavoro medico T utte le categorie sanitarie hanno più volte espresso forti critiche all’ECM, un sistema che sembra essere nato più da logi- che “punitive” che dalla volontà di sollecitare le professioni sanitarie ad aggiornarsi per il bene dell’u- tenza. Come i dentisti, i medici e gli of- talmologi anche gli psichiatri e gli psicologi hanno lamentato l’im- pianto terribilmente burocratico ed indaginoso del sistema e il suo cattivo funzionamento. Ci chiedia- mo se nella loro attività professio- nale abbiano anche incontrato pazienti affetti da una nuova sin- drome che potremmo tranquilla- mente chiamare “sindrome ECM”. Questa sindrome è diffusa fra tutti gli operatori sanitari, ma in parti- colare fra i medici veterinari. An- che i provider, ormai allo stremo, registrano casi. I sintomi che evidenziano il sorge- re di questa sindrome, difficilmen- te curabile se non eliminando il si- stema ECM, sono diversi e devo- no essere individuati precoce- mente per poter almeno salva- guardare il soggetto. Si inizia in genere con una semplice frustra- zione che si sviluppa poi nei sog- getti più fragili in depressione cro- nica ed atteggiamento di resa su- pina e passiva mentre in quelli di carattere più forte diventa rabbia e sviluppa aggressività ( impreca- zioni, insofferenza, intolleranza, insulti, insane premeditazioni, ecc.). Ai seminari e ai congressi abbia- mo assistito a reazioni impensabi- li da parte di professionisti nor- malmente tranquilli ed equilibrati: insulti al personale congressuale, verifiche di apprendimento strac- ciate e buttate dove capita, scu- se penose inventate al momento per aggirare le regole del sistema, maledizioni urlate all’indirizzo del Ministero, spintoni e litigi durante le code per il ritiro della modulisti- ca ECM e così via. L’ANMVI ha fatto presente a tutto il mondo po- litico l’insostenibilità della situazio- ne. La FNOVI ha inviato al ministro un documento fermo di denuncia, rendendosi disponibile ad affron- tare il problema e proponendo so- luzioni al di fuori del sistema stes- so. La risposta del ministero? Si- lenzio. La “sindrome ECM” intanto sta diventando pandemia e sarà sempre più difficile trovare medici in grado di curarla. La sindrome ECM www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. 004 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 1, numero 23, dal 21 al 27 giugno 2004 Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 232 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. Il ministro Girolamo Sirchia EUROPEE Non andrà a Strasburgo l’On Gianni Mancuso, che in un comunicato ai Colleghi ha ringraziato per l’alto nu- mero di preferenze accordate: 3.238 preferenze personali, di cui 2.078 nella sola Provincia di Novara. PREVIDENZA L’On. Fiori ha presentato una propo- sta di legge per l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchie- sta sul sistema pensionistico e sull’u- tilizzo e la gestione dei fondi della previdenza pubblica e privata. SIVEMP Nella vertenza salute il SIVEMP ha chiarito in 5 punti le sue richieste: ri- durre l’esternalizzazione, garantire 34 ore lavorative più 4 di aggiornamento, coprire le spese per l’Ecm, aumentare l’incentivo economico a chi opera in condizioni di lavoro disagiate, ottene- re forme più semplici di verifica e va- lutazione e di progressione di carriera. RANDAGISMO La Commissione ministeriale per la tu- tela animale si riunirà venerdì 25 giu- gno, in seduta plenaria, per la ratifica del documento finale sul randagismo. Il testo sarà consegnato alla Direzione Generale della Comunicazione e Re- lazioni Istituzionali. VIVISEZIONE Emilia Romagna. I consiglieri regio- nali Nervegna (Fi) e Guerra (Verdi) hanno ripresentato i contenuti della legge regionale n. 20/2002 Norme contro la vivisezione, malgrado la sentenza di "illegittimità" della Corte Costituzionale. RABBIA Dal 6 al 9 dicembre prossimi, a Kiev, si terrà la prima conferenza interna- zionale sulla rabbia in Europa. Il fo- rum multidisciplinare promosso dal- l’OIE tratterà aspetti epidemiologici, immunologici e diagnostici della ma- lattia. Si tratteranno inoltre aspetti di prevenzione e di controllo della rab- bia negli animali e nell’uomo. http://www.oie.int/eng/Rabies/home.htm ANIMAL WELFARE Al sito www.oie.int sono disponibili gli atti della Global Conference on Ani- mal Welfare organizzata dall’Organiz- zazione Internazionale per le Epizoo- zie lo scorso febbraio COLLA PER SUTURE L’Accademia di Medicina di Novosi- birsk ha realizzato un collante per so- stituire i fili di sutura biocompatibile, basato su acidi acrilici. Sperimentato su varie specie di animali, forma una pellicola polimerica che si dissolve in un mese. La “colla” si è rivelata parti- colarmente efficace per operazioni all’intestino. Brevi La libera professione dei medici dipendenti di Girolamo Sirchia Ministro della Salute L a possibilità per i medici dipendenti delle strutture pubbliche del Servizio Sanitario Nazionale di esercitare la libera pro- fessione è utile sia ai medici stessi sia ai pazienti. Dovendo conquistare la preferenza del paziente, il medico è stimolato a crescere nella qualità professionale e a rapportarsi con il paziente in modo uma- namente corretto. Così facendo egli aumenta quindi la qualità profes- sionale ed umana e integra lo stipendio in modo anche significativo. Per il paziente poter scegliere un bravo medico e farsi curare dove più gli conviene (nell’Ospedale pubblico ove quel medico lavora, in Casa di Cura non accreditata o in uno studio medico) è un importante vantaggio ed un principio di libertà. Grande vantaggio ne trae peraltro anche il Ser- vizio Sanitario. Fino a oggi, infatti, in virtù di disposizioni ideologiche che volevano il medico dipendente irreversibilmente vincolato ad un lavoro intra-ospedaliero, l’Ospedale ha dovuto farsi carico di organizzare e ge- stire la libera professione del medico in Ospedale e ha dovuto esten- derla anche ad altre figure di personale non medico, che avrebbe altri- menti rifiutato di attivarsi a sostegno della libera professione dei soli me- dici. Ciò ha comportato per le Aziende Sanitarie pubbliche un enorme costo, legato ad una gestione diseconomica della libera professione e alla realizzazione di spazi e attrezzature adeguate. L’Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali ha stimato che nel triennio la perdita si sia aggirata come minimo intorno a 3.000 miliardi di Lire l’an- no. I danni peggiori però sono stati altri. Non disponendo di spazi e at- trezzature adeguati, gli Ospedali pubblici hanno dovuto concedere ai medici di esercitare la libera professione nei loro studi o in altre struttu- re private esterne all’Ospedale (cosiddetta libera professione allargata), vanificando così nei fatti l’ideologia che voleva i medici vincolati total- mente all’Ospedale e perdendo, di fatto, il controllo sul personale. Nel vano tentativo di ridurre le diseconomie causate dalla libera professio- ne, inoltre, l’Ospedale ha tollerato o spinto il suo personale a proporre ai pazienti che si rivolgono al Servizio Sanitario Nazionale per ottenere pre- stazioni gratuite, prestazioni a pagamento onde superare le liste d’atte- sa, e ancor più grave ammettendo che le prestazioni a pagamento av- vengano durante l’orario di servizio, con il risultato di allungare le liste d’attesa per le prestazioni gratuite e di snaturare così i principi del Ser- vizio Sanitario Nazionale, che vuole un sistema solidale, universale e gratuito. Tutto questo è avvenuto grazie alle norme emanate dal Gover- no di centro-sinistra tra il 1999 e il 2001. Oggi il Parlamento ha finalmente posto termine a questi errori di sistema e a queste norme illiberali e ideo- logiche, restituendo ai medici la libertà di decidere ogni anno se voglio- no esercitare la libera professione dentro o fuori l’Ospedale e cancel- lando le penalizzazioni che erano inflitte a chi sceglieva la libera profes- sione extramoenia. Si tratta di un provvedimento importante anche per le conseguenze po- sitive che genererà; risparmi cospicui per gli Ospedali, che non do- vranno più adoperarsi e spendere per attivare adeguati spazi e struttu- re da adibire alla libera professione intramoenia o ai suoi surrogati, mi- glior controllo e organizzazione del lavoro a favore dei pazienti non pa- ganti in proprio, con riduzione delle liste di attesa, chiara definizione che la libera professione non può avvenire durante l’orario di servizio ordi- nario, ma deve essere esercitata nelle ore serali e nei giorni festivi o di sabato. Come spesso accade, la libertà non ha solo un valore etico, ma induce comportamenti virtuosi, vantaggi per tutti i cittadini e maggiori economie di sistema. (fonte: ministerosalute.it) Libera professione per tutti Cancellata la riforma Bindi, la scelta fra pubblico e privato non è più irreversibile LE FOTOGRAFIE DEL CONGRESSO DI RIMINI SONO DISPONIBILI ALL'INDIRIZZO www.scivac.it/48/

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Riforma del lavoro medico

T utte le categorie sanitariehanno più volte espresso forti

critiche all’ECM, un sistema chesembra essere nato più da logi-che “punitive” che dalla volontà disollecitare le professioni sanitariead aggiornarsi per il bene dell’u-tenza.Come i dentisti, i medici e gli of-talmologi anche gli psichiatri e glipsicologi hanno lamentato l’im-pianto terribilmente burocraticoed indaginoso del sistema e il suocattivo funzionamento. Ci chiedia-mo se nella loro attività professio-nale abbiano anche incontratopazienti affetti da una nuova sin-drome che potremmo tranquilla-mente chiamare “sindrome ECM”.Questa sindrome è diffusa fra tuttigli operatori sanitari, ma in parti-colare fra i medici veterinari. An-che i provider, ormai allo stremo,registrano casi. I sintomi che evidenziano il sorge-re di questa sindrome, difficilmen-te curabile se non eliminando il si-stema ECM, sono diversi e devo-no essere individuati precoce-mente per poter almeno salva-guardare il soggetto. Si inizia ingenere con una semplice frustra-zione che si sviluppa poi nei sog-

getti più fragili in depressione cro-nica ed atteggiamento di resa su-pina e passiva mentre in quelli dicarattere più forte diventa rabbiae sviluppa aggressività ( impreca-zioni, insofferenza, intolleranza,insulti, insane premeditazioni,ecc.).Ai seminari e ai congressi abbia-mo assistito a reazioni impensabi-li da parte di professionisti nor-malmente tranquilli ed equilibrati:insulti al personale congressuale,verifiche di apprendimento strac-ciate e buttate dove capita, scu-se penose inventate al momentoper aggirare le regole del sistema,maledizioni urlate all’indirizzo delMinistero, spintoni e litigi durantele code per il ritiro della modulisti-ca ECM e così via. L’ANMVI hafatto presente a tutto il mondo po-litico l’insostenibilità della situazio-ne. La FNOVI ha inviato al ministroun documento fermo di denuncia,rendendosi disponibile ad affron-tare il problema e proponendo so-luzioni al di fuori del sistema stes-so. La risposta del ministero? Si-lenzio. La “sindrome ECM” intantosta diventando pandemia e saràsempre più difficile trovare mediciin grado di curarla. ■

La sindrome ECM

www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I.

004SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 1, numero 23, dal 21 al 27 giugno 2004

Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

232ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

Il ministro Girolamo Sirchia

EUROPEE

Non andrà a Strasburgo l’On GianniMancuso, che in un comunicato aiColleghi ha ringraziato per l’alto nu-mero di preferenze accordate: 3.238preferenze personali, di cui 2.078nella sola Provincia di Novara.

PREVIDENZA

L’On. Fiori ha presentato una propo-sta di legge per l’istituzione di unaCommissione parlamentare di inchie-sta sul sistema pensionistico e sull’u-tilizzo e la gestione dei fondi dellaprevidenza pubblica e privata.

SIVEMP

Nella vertenza salute il SIVEMP hachiarito in 5 punti le sue richieste: ri-durre l’esternalizzazione, garantire 34ore lavorative più 4 di aggiornamento,coprire le spese per l’Ecm, aumentarel’incentivo economico a chi opera incondizioni di lavoro disagiate, ottene-re forme più semplici di verifica e va-lutazione e di progressione di carriera.

RANDAGISMO

La Commissione ministeriale per la tu-tela animale si riunirà venerdì 25 giu-gno, in seduta plenaria, per la ratificadel documento finale sul randagismo.Il testo sarà consegnato alla DirezioneGenerale della Comunicazione e Re-lazioni Istituzionali.

VIVISEZIONEEmilia Romagna. I consiglieri regio-nali Nervegna (Fi) e Guerra (Verdi)hanno ripresentato i contenuti dellalegge regionale n. 20/2002 Normecontro la vivisezione, malgrado lasentenza di "illegittimità" della CorteCostituzionale.

RABBIA

Dal 6 al 9 dicembre prossimi, a Kiev,si terrà la prima conferenza interna-zionale sulla rabbia in Europa. Il fo-rum multidisciplinare promosso dal-l’OIE tratterà aspetti epidemiologici,immunologici e diagnostici della ma-lattia. Si tratteranno inoltre aspetti diprevenzione e di controllo della rab-bia negli animali e nell’uomo.http://www.oie.int/eng/Rabies/home.htm

ANIMAL WELFARE

Al sito www.oie.int sono disponibili gliatti della Global Conference on Ani-mal Welfare organizzata dall’Organiz-zazione Internazionale per le Epizoo-zie lo scorso febbraio

COLLA PER SUTURE

L’Accademia di Medicina di Novosi-birsk ha realizzato un collante per so-stituire i fili di sutura biocompatibile,basato su acidi acrilici. Sperimentatosu varie specie di animali, forma unapellicola polimerica che si dissolve inun mese. La “colla” si è rivelata parti-colarmente efficace per operazioniall’intestino.

Brevi

La libera professione dei medici dipendenti

di Girolamo Sirchia

Ministro della Salute

L a possibilità per i medici dipendenti delle strutture pubblichedel Servizio Sanitario Nazionale di esercitare la libera pro-fessione è utile sia ai medici stessi sia ai pazienti. Dovendo

conquistare la preferenza del paziente, il medico è stimolato a crescerenella qualità professionale e a rapportarsi con il paziente in modo uma-namente corretto. Così facendo egli aumenta quindi la qualità profes-sionale ed umana e integra lo stipendio in modo anche significativo. Peril paziente poter scegliere un bravo medico e farsi curare dove più gliconviene (nell’Ospedale pubblico ove quel medico lavora, in Casa diCura non accreditata o in uno studio medico) è un importante vantaggioed un principio di libertà. Grande vantaggio ne trae peraltro anche il Ser-vizio Sanitario. Fino a oggi, infatti, in virtù di disposizioni ideologiche chevolevano il medico dipendente irreversibilmente vincolato ad un lavorointra-ospedaliero, l’Ospedale ha dovuto farsi carico di organizzare e ge-stire la libera professione del medico in Ospedale e ha dovuto esten-derla anche ad altre figure di personale non medico, che avrebbe altri-menti rifiutato di attivarsi a sostegno della libera professione dei soli me-dici. Ciò ha comportato per le Aziende Sanitarie pubbliche un enormecosto, legato ad una gestione diseconomica della libera professione ealla realizzazione di spazi e attrezzature adeguate. L’Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali ha stimato che nel triennio laperdita si sia aggirata come minimo intorno a 3.000 miliardi di Lire l’an-no. I danni peggiori però sono stati altri. Non disponendo di spazi e at-trezzature adeguati, gli Ospedali pubblici hanno dovuto concedere aimedici di esercitare la libera professione nei loro studi o in altre struttu-re private esterne all’Ospedale (cosiddetta libera professione allargata),vanificando così nei fatti l’ideologia che voleva i medici vincolati total-mente all’Ospedale e perdendo, di fatto, il controllo sul personale. Nelvano tentativo di ridurre le diseconomie causate dalla libera professio-ne, inoltre, l’Ospedale ha tollerato o spinto il suo personale a proporre aipazienti che si rivolgono al Servizio Sanitario Nazionale per ottenere pre-stazioni gratuite, prestazioni a pagamento onde superare le liste d’atte-sa, e ancor più grave ammettendo che le prestazioni a pagamento av-vengano durante l’orario di servizio, con il risultato di allungare le listed’attesa per le prestazioni gratuite e di snaturare così i principi del Ser-vizio Sanitario Nazionale, che vuole un sistema solidale, universale egratuito. Tutto questo è avvenuto grazie alle norme emanate dal Gover-no di centro-sinistra tra il 1999 e il 2001. Oggi il Parlamento ha finalmenteposto termine a questi errori di sistema e a queste norme illiberali e ideo-logiche, restituendo ai medici la libertà di decidere ogni anno se voglio-no esercitare la libera professione dentro o fuori l’Ospedale e cancel-lando le penalizzazioni che erano inflitte a chi sceglieva la libera profes-sione extramoenia. Si tratta di un provvedimento importante anche per le conseguenze po-sitive che genererà; risparmi cospicui per gli Ospedali, che non do-vranno più adoperarsi e spendere per attivare adeguati spazi e struttu-re da adibire alla libera professione intramoenia o ai suoi surrogati, mi-glior controllo e organizzazione del lavoro a favore dei pazienti non pa-ganti in proprio, con riduzione delle liste di attesa, chiara definizione chela libera professione non può avvenire durante l’orario di servizio ordi-nario, ma deve essere esercitata nelle ore serali e nei giorni festivi o disabato. Come spesso accade, la libertà non ha solo un valore etico, mainduce comportamenti virtuosi, vantaggi per tutti i cittadini e maggiorieconomie di sistema.

(fonte: ministerosalute.it)

Liberaprofessioneper tuttiCancellata la riforma Bindi, la scelta frapubblico e privato non è più irreversibile

LE FOTOGRAFIE DEL CONGRESSO

DI RIMINI SONODISPONIBILI

ALL'INDIRIZZO

www.scivac.it/48/

C on la pubblicazione sul-la Gazzetta Ufficiale del29 maggio della legge

n.138/2004, “Interventi urgenti perfronteggiare situazioni di pericoloper la salute pubblica”, si è can-cellata l’irreversibilità dell’oppo-sizione per l’esclusiva del lavorodi medici e dirigenti sanitari. Vie-ne così superata definitivamentela riforma varata dall’ex ministrodel precedente governo di cen-trosinistra, Rosy Bindi.La legge concede di “optare, surichiesta da presentare entro il 30novembre di ciascun anno, per ilrapporto di lavoro non esclusivo,con effetto dal 1° gennaio dell’an-no successivo”. Le regioni hannola facoltà di stabilire una cadenzatemporale più breve. Il rapportodi lavoro esclusivo può essere ri-pristinato e coloro che mantengo-no l’esclusività del rapporto nonperdono i benefici economici,“trattandosi di indennità di esclu-sività e non di indennità di irrever-sibilità”. La non esclusività del rapporto dilavoro, infine, non preclude la di-

rezione di strutture semplici ecomplesse.

Il parere della FNOVIAll’annuncio da parte del Gover-no dell’intenzione di liberalizzare illavoro medico, la FNOVI ha dira-mato un comunicato stampa incui ha definito “preoccupante” lariforma del lavoro medico.Si leggeva sul comunicato: “Se loStato non dispone delle risorseutili a chiudere il rinnovo del con-tratto, non si comprende come, aparità di risorse, si persegua unaequiparazione economica tra i sa-nitari che destinano le loro ener-gie e capacità professionali inesclusiva al SSN e coloro che per-seguono, pur legittimamente, in-teressi privati. In questo modo:non si qualifica la sanità pubblica,si mortificano i sanitari che hannofinalizzato la loro attività professio-nale al SSN e, limitatamente allaprofessionalità medico veterina-ria, si premiano quei sanitari chehanno condiviso impegni pubblicidi prevenzione e/o ispettivi (tale èla missione dei sanitari dei Dipar-

timenti di prevenzione) con attivitàpersonali finalizzate ad erogaredirettamente servizi professionali(attività che nella fattispecie nonconcorrono ad aumentare la qua-lità o la quantità delle azioni di sa-nità pubblica). La FNOVI, che purnon vuole entrare in dinamichepreelettorali e/o prestarsi a specu-lazioni di parte, è solidale con iveterinari di medicina pubblica insciopero e chiede: di chiuderequesta tormentata vicenda, chevede ad oggi la professione medi-ca ancora lontana dalle richiesteposte alla base della “vertenzasalute”; di evitare interpretazioninon connotate da senso etico chenon aiuterebbero il buon funziona-mento delle strutture del SSN esarebbero mal comprese dai Cit-tadini, prima ancora che dalla no-stra Categoria professionale”.

Anche la Bindi sbagliava“Avevamo già avuto modo dispiegare all’allora Ministro dellaSanità, Rosy Bindi- ha spiegato ilVice Presidente ANMVI CarloScotti- tutte le nostre perplessitàsulla proposta di legge cheavrebbe permesso anche ai me-dici veterinari pubblici la liberaprofessione. Ci rendemmo conto,infatti, che questa decisione arri-vava, di riflesso, dalla medicinaumana senza che fosse fatto unragionamento approfondito sullediverse competenze dei veterina-ri pubblici che hanno un ruoloprincipalmente di controllo e nondi diagnosi. Nella veterinaria pub-blica - prosegue Scotti - non esi-stevano, e non esistono tutt’ora,problemi di liste di attesa, nè esi-genze di sanità pubblica che po-tevano giustificare quindi un allar-gamento alla veterinaria di questapossibilità offerta alla medicinaumana come possibile soluzionedi problemi cronici del nostro ser-vizio pubblico. Nella scelta fra l’in-tramoenia, con i vincoli che que-sta prevedeva ma anche con ilvantaggio di ottenere una buonaindennità, e la possibilità di svol-gere la libera professione all’e-sterno senza vincoli se non i limitiprevisti per la carriera interna,quasi il 100% dei medici veterina-ri ha optato per la prima ipotesivincolando ogni loro attività allastruttura sanitaria pubblica. Leperplessità da noi espresse- con-clude Scotti- soprattutto per gliaspetti che evidenziavano possi-bili conflitti di interesse furono benpresto accantonate o risolte dallevarie ASl con sistemi e limitazionispesso estremamente discutibili etutto finì nel dimenticatoio nono-stante le nostre continue segnala-zioni di situazioni locali a volte ve-ramente incomprensibili ed inac-cettabili”. ■

3ATTUALITÀ

In vigore dal 30 maggio la legge n. 138/2004

Veterinari pubblici e libera professioneUn’altra riforma scritta sulle nostre teste. Scotti: la veterinaria non ha i problemi che hanno portato alla liberalizzazione del lavoro medico

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2004

La libera professione non è un hobby

La nuova regolamentazione della libera professione, concede insostanza la massima libertà ai medici, e anche ai veterinari,

rimettendo in discussione tutto il sistema, nel rispetto, secondo il mini-stro, della loro professionalità. La verità, a parte questi enunciati diprincipio, è probabilmente un’altra. Il Ministro rendendosi conto di nonessere in grado di sostenere gli aumenti richiesti dalla categoria per ilrinnovo del contratto concede anche quanto già dato a suo tempo perl’adesione all’intramoenia, come aumento acquisito, togliendo comecontropartita ogni vincolo allo svolgimento della libera professione; an-che per questo i sindacati dei veterinari pubblici si sono espressi inmodo negativo a questa possibilità. A suo tempo, l’ANMVI aveva so-stenuto che l’intramoenia potesse avere un senso nel settore veterina-rio pubblico solo se svolta per finalità istituzionali che la struttura di ri-ferimento aveva difficoltà a coprire, con la massima attenzione a pos-sibili conflitti di interesse e nel rispetto dei ruoli e delle competenze del-la veterinaria privata. Quello che può accadere con la nuova normati-va, sulla quale ancora una volta le nostre riflessioni e rimostranze nonsono state accolte dal ministero, preoccupa ancora di più. La situazio-ne infatti in questi ultimi anni si è ulteriormente aggravata, la disoccu-pazione nel nostro settore è diventata cronica e continua a peggioraree lo Stato ha sempre meno disponibilità economiche e tende a ridurreil numero dei veterinari dipendenti mentre i compiti e le responsabilitàdella struttura pubblica continuano ad aumentare. Pensare quindi checirca 6000 dipendenti pubblici possano proporsi liberamente anchenel settore privato ci sembra in questa situazione veramente impensa-bile ed illogico. Sarebbe invece molto meglio per tutti se i veterinaripubblici si impegnassero esclusivamente nel loro ruolo facendosi rico-noscere il maggior impegno per le aumentate responsabilità, eviden-ziando anche la carenza di personale, senza svolgere attività profes-sionali all’esterno e senza allargare la struttura a servizi che non sonoprioritari, in particolare nel settore degli animali da compagnia, e checosterebbero meno alla struttura pubblica, oltre ad essere capillar-mente più efficienti, se svolti in convenzione con la veterinaria privata.Non dobbiamo mai dimenticare che mentre da un lato il veterinariopubblico ha oggi un buon stipendio ed una discreta pensione assicu-rati dall’altra parte abbiamo colleghi che hanno investito spesso nellaloro attività i risparmi di famiglia o finanziamenti, che impiegherannoanni a restituire, senza alcuna certezza per il loro futuro. Oggi non so-lo la disoccupazione è dilagante per l’ elevato numero di veterinari mavi è anche una forte crisi del settore che ha portato ad un generale ca-lo del lavoro. Una concorrenza libera fra dipendenti pubblici e profes-sionisti privati, tenendo conto di quanto già detto e delle coperture fi-nanziarie e delle logiche non imprenditoriali che la struttura pubblicaesprime, si tradurrebbe in uno scontro impari evidenziando ancheaspetti, sia pur solo moralmente, di “concorrenza sleale”.

Letta: riapriamo il tavolo sul contratto

Potrebbe essere riconvocato a breve il tavolo tecnico fraGoverno, Regioni e sindacati medici, per riavviare il dia-logo sulle molte questioni ancora aperte, dal rinnovo delcontratto agli aspetti giuridici della professione, dopo ilvia libera delle Regioni al nuovo atto di indirizzo. Ad af-fermare la disponibilità alla riconvocazione del tavolo è

stato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. LeRegioni hanno infatti preparato e approvato l’atto di indirizzo del Comi-tato di settore del Comparto Sanità per l’area dirigenza medica e vete-rinaria e per l’area dirigenza sanitaria, professionale, tecnica e ammi-nistrativa, legato al tanto atteso rinnovo contrattuale. L’annuncio è sta-to dato dall’assessore al Bilancio della Regione Lombardia e presiden-te del Comitato del settore Sanità per la Conferenza delle Regioni, Ro-mano Colozzi.

Le novità dell’atto d’indirizzo

Esclusiva Le Regioni la riconfermano. Per il finanziamentosi terrà conto delle risorse risparmiate nellacontrattazione integrativa aziendale come giàprevisto nel vecchio contratto.

Orario Quello istituzionale resta a 38 ore settimanali.Quello extra dovrà puntare alla realizzazionedegli obiettivi aziendali legati alla retribuzione dirisultato. I dirigenti di struttura complessa do-vranno garantire un numero di ore di presenzanell’unità operativa che dirigono adeguato al-l’organizzazione del lavoro e agli impegni istitu-zionali.

ECM Le quattro ore settimanali dovranno essere rifi-nalizzate sulla base di programmi formativiaziendali confrontati con i sindacati e che pre-vedono anche la “formazione sul campo”

Intramoenia Si dovranno prevedere orari e spazi adeguati agarantire e controllare che l’attività avvenga al difuori dell’orario istituzionale.

Aumenti 2002-2003 Gli aumenti sono del 5,66%. Medici e veterinari:268,05 euro mensili pro capite lordi.

Condizioni di lavoro Sono necessari strumenti di valorizzazione del-le aree di maggiori disagi.

L a Corte Costituzionale si èpronunciata sulla legitti-mità costituzionale della

legge della Regione Emilia-Roma-gna 1° agosto 2002, n. 20 (Normecontro la vivisezione), in base adun ricorso promosso dalla Presi-denza del Consiglio dei Ministri.Con sentenza n. 166, depositata il7 giugno scorso, i giudici hanno di-chiarato gli articoli 2, 3 e 4 di que-sta legge illegittimi. Nella sentenza,la Corte precisa di limitarsi all’esa-me della costituzionalità della leg-ge, ma nel testo si leggono ancheconsiderazioni generali sull’attualenormativa nazionale in materia disperimentazione animale. Inoltre, laCorte non ha dato pienamente ra-gione all’Avvocatura di Stato.

La legge dell’EmiliaLa legge n. 20 del 2002 vietava nelterritorio della regione Emilia-Ro-magna l’allevamento, l’utilizzo e lacessione a qualsiasi titolo di cani e gatti a fini di sperimentazione; vieta-va inoltre la vivisezione a scopo di-dattico su tutti gli animali, salvo i ca-si autorizzati dalla Regione (art. 2).La legge infatti aveva come finalitàquella di promuovere “la tutela deglianimali dall’utilizzo a fini sperimen-tali o ad altri fini scientifici e didatticimediante la diffusione di metodolo-gie sperimentali innovative che nonfacciano ricorso all’uso di animali vi-vi”. E per l’attuazione di tutto questola Regione avrebbe realizzato “ap-positi accordi con Università ed Isti-tuti scientifici”. (art. 1) In caso di vio-lazione erano previste sanzioni am-ministrative e per garantirne il ri-spetto veniva disposto un sistemadi vigilanza (art. 3 e 4).

Le ragioni dell’Avvocatura diStato Ad avviso dell’Avvocatura, la L.R.n. 20 del 2002 eccedeva i limiti im-posti alla competenza legislativaregionale, surclassando il decreto

legislativo n. 116/92 che individua ilfondamento e i limiti della speri-mentazione ammessa sugli animalia scopi scientifici. Ne risultava per-tanto violato l’art. 117 della Costitu-zione. Inoltre, la legge regionaleostacolava l’attività di sperimenta-zione ammessa in ambito europeo,determinando una violazione dellanormativa comunitaria in materia.Infatti, mentre la direttiva europeafisserebbe “regole fondamentali,tali da ridurre al minimo le sofferen-ze e gli abusi nei confronti di ani-mali allevati od utilizzati a scoposperimentale” e mentre la discipli-na nazionale di attuazione, il DL116/92, pur senza porre un divietoassoluto agli esperimenti, aggiun-gerebbe “ulteriori elementi di raffor-zamento della tutela degli animali”,la disciplina regionale avrebbe po-sto in essere “un divieto generaliz-zato di allevamento, utilizzo e ces-sione di cani o gatti a fini di speri-mentazione”, nonché dell’utilizzo di“pratiche di vivisezione a scopo di-dattico su qualunque tipo di anima-le”. Inoltre, il fatto di prevedere del-le sanzioni, a parere dell’Avvocatu-ra di Stato, avrebbe violato la com-petenza esclusiva statale in mate-ria di ordinamento civile. La legge regionale è stata infinecensurata sotto il profilo del primocomma dell’art. 33 della Costituzio-ne, relativo alla libertà scientifica,poiché avrebbe posto un ostacoloassoluto alle ricerche scientifiche.

La difesa della RegioneLa Regione ha risposto sostenendol’inammissibilità del ricorso, inquanto limitato a “censure di ordinegenerale”. Non ravvisava alcuncontrasto con la direttiva europeadal momento che quest’ultima for-nisce solo una disciplina minima ditutela degli animali senza esclude-re la possibilità di una maggior tu-tela. In altre parole, l’Europa am-mette che gli Stati introducano “un

regime di tutela più severo” rispet-to a questo nucleo minimo comu-ne. Quanto poi all’art. 117 della Co-stituzione, la Regione Emilia-Roma-gna ha affermato anzitutto che lasua legge opererebbe “nel campodel rapporto tra uomo e specie ani-mali”. D’altra parte, la Regione hariconosciuto come la legge incidaanche nella materia della tutela del-la salute, ma ha negato che esistain questa materia un principio fon-damentale che “vieti un interventoquale quello recato della legge re-gionale”. La Regione, inoltre, haevidenziato come, a suo avviso, ladeterminazione delle regole in ma-teria di vivisezione non “debba es-sere necessariamente unica pertutta la comunità nazionale”.

Il parere della CorteSi legge nel testo della sentenza:“Occorre procedere alla delimita-zione del thema decidendum sucui questa Corte è chiamata a pro-nunciarsi. Infatti, la delibera delConsiglio dei ministri che decide laproposizione del ricorso e l’allega-ta relazione del Ministro per gli af-fari regionali contengono censuredel tutto generiche nei confrontidell’intera legge (...) lo stesso riferi-mento alla lesione del diritto comu-nitario appare del tutto generico eperplesso. Ciò conduce a restrin-gere la presente questione di costi-tuzionalità al solo profilo della even-tuale lesione del terzo comma del-l’art. 117 Cost.” (...) La tesi soste-nuta dalla difesa regionale, secon-do la quale la disposizione censu-rata opererebbe nell’ambito di unamateria di competenza residualedelle Regioni, quindi di loro esclusi-va spettanza, definita come “rap-porto tra uomo e specie animali”non può essere condivisa (...) il le-gislatore regionale è consapevol-mente intervenuto nell’ambito dellamateria “ricerca scientifica”, sep-pur finalizzata al settore medico o

alla didattica universitaria, e quindiin una materia di legislazione con-corrente, nella quale ai sensi del-l’art. 117, terzo comma, Cost. spet-ta al legislatore nazionale determi-nare i principi fondamentali. (...) Èpur vero che l’art. 24 della direttivaeuropea 86/609/CEE autorizza gliStati membri ad adottare o ad ap-plicare anche “misure più rigideper la protezione degli animali uti-lizzati a fini sperimentali o per ilcontrollo e la limitazione dell’usodegli animali in esperimenti”; il legi-slatore statale, tuttavia, nell’eserci-zio del proprio potere di determina-re i principi fondamentali della ma-teria, non si è limitato a recepire il li-vello di tutela previsto dalla norma-tiva comunitaria, ma ha già diretta-mente dettato una disciplina in par-te più rigida delle prescrizioni della

direttiva europea, peraltro attraver-so una regolamentazione uniformeper tutto il territorio nazionale. Né,d’altra parte, appare ammissibilededurre, dalla previsione contenu-ta nella legislazione in oggetto (art.18 del d.lgs. n. 116 del 1992) di al-cuni limitati poteri ministeriali chepossono modificare alcune dispo-sizioni del decreto legislativo, la te-si che la Regione possa esercitareil proprio potere legislativo almenonei medesimi ambiti. Dal momentoche, invece, è alla legge dello Sta-to che spetta dettare i principi fon-damentali nella materia de qua,può semmai dubitarsi della legitti-mità costituzionale di un potere mi-nisteriale di modificazione di normequalificabili come principi fonda-mentali, aspetto peraltro non in di-scussione in questa sede”. ■

4ATTUALITÀ

L’Emilia Romagna ha violato l’articolo 117

Vivisezione: le Regioni non possono regolamentarlaLa Corte Costituzionale circoscrive il thema decidendum alla costituzionalità della legge e osserva: la tutela animale è già considerata dalla normativa vigente

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2004

La tutela degli animali è già garantita(dalla sentenza n. 166 della Corte Costituzionale “ Questione di legittimità

costituzionale della legge reg. Emilia Romagna 1-8-2002, n. 20 recanteNorme contro la vivisezione” - dep. 7 giugno 2004-)

La tutela degli animali sottoposti a sperimentazioni a scopo scientifico edidattico, già sommariamente garantita dalla legge 12 giugno 1931, n.

924, recante “Modificazione delle disposizioni che disciplinano la materia dellavivisezione sugli animali vertebrati a sangue caldo (mammiferi ed uccelli)”, ha su-bito un sostanziale rafforzamento con il d.lgs. n. 116 del 1992 che, nel recepirela direttiva 86/609/CEE, ha sviluppato ampiamente i principi e gli obiettivi di que-st’ultimo atto normativo mediante una disciplina analitica, fortemente restrittivadella stessa libertà di sperimentazione, a tutela degli animali coinvolti, e larga-mente affidata nella sua applicazione alle determinazioni, alle autorizzazioni ed aicontrolli del Ministro della sanità e dell’Istituto superiore di sanità.Quanto, in particolare, ai cosiddetti animali di affezione - oltre alle misure previ-

ste dalla legge 14 agosto 1991, n. 281 (Legge quadro in materia di animali di af-fezione e prevenzione del randagismo) e alla tutela generale contro i maltratta-menti di cui all’art. 727 cod. pen. - il d.lgs. n. 116 del 1992 stabilisce espressa-mente che questi possono essere sottoposti a sperimentazioni solo ove apposi-tamente allevati e su specifica autorizzazione ministeriale (art. 3, comma 2), nel-la esclusiva ipotesi che obiettivo di tali attività “siano verifiche medico-biologicheessenziali e gli esperimenti su altri animali non rispondano agli scopi dell’esperi-mento” (art. 8, comma 1, lettera b). Analoga è la previsione per gli esperimenti ascopo didattico, poiché il Ministro della sanità può autorizzarli “soltanto in caso diinderogabile necessità e non sia possibile ricorrere ad altri sistemi dimostrativi”(art. 8, comma 3).La legislazione vigente quindi bilancia attentamente il doveroso rispetto verso glianimali sottoposti a sperimentazione e l’interesse collettivo alle attività di speri-mentazione su di essi che sono ritenute indispensabili, sulla base delle attuali co-noscenze di tipo scientifico, sia dall’ordinamento nazionale che dall’ordinamentocomunitario (cfr. soprattutto l’art. 3 del d.lgs. n. 116 del 1992 e l’art. 3 della diret-tiva 86/609/CEE). È noto che esistono anche opinioni contrarie ad ogni specie disperimentazione animale, dal momento che si asserisce che queste sperimenta-zioni sarebbero in realtà inefficaci, ma si tratta di opinioni scientifiche finora lar-gamente minoritarie e non recepite né dal legislatore nazionale, né da quello eu-ropeo (il quale, anzi, ha ancora di recente confermato ed integrato la disciplinadi cui alla direttiva 86/609/CEE mediante la direttiva 2003/65/CE del Parlamentoeuropeo e del Consiglio del 22 luglio 2003 (Direttiva del parlamento europeo edel Consiglio che modifica la direttiva 86/609/CEE del Consiglio concernente ilravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative de-gli Stati membri relative alla protezione degli animali utilizzati a fini sperimentali oad altri fini specifici).Da quanto detto emerge che, nell’ambito della materia “ricerca scientifica”, l’esi-genza di tener conto sia dello sviluppo della ricerca, che della massima tutela de-gli animali che possono essere coinvolti nelle sperimentazioni ha originato unaserie di norme del d.lgs. n. 116 del 1992, che costituiscono principio fondamen-tale in quanto esprimono il punto di equilibrio della sperimentazione; da ciò il di-vieto che possano essere sostanzialmente modificate ad opera dei legislatori re-gionali, riducendo ulteriormente la relativa libertà della ricerca scientifica o com-primendo l’attuale livello di tutela degli animali sottoponibili a sperimentazione(per considerazioni in parte analoghe, si vedano le sentenze di questa Corte n.507 del 2003, n. 338 del 2003 e n. 282 del 2002). In questo senso sono signifi-cativi di entrambi questi rischi gli stessi contenuti dell’art. 2 della legge della Re-gione Emilia-Romagna n. 20 del 2002, poiché il primo comma vieta in assolutol’allevamento, l’utilizzo e la cessione nel territorio regionale di cani e gatti a fini disperimentazione, mentre il secondo comma sostituisce all’eccezionale autorizza-zione ministeriale alla vivisezione a scopo didattico una diversa ed indetermina-ta autorizzazione.

“Stante l’improrogabile necessità ditrovare una soluzione ai gravi pro-blemi creati dal sistema ECM aimedici veterinari per i quali è attual-mente del tutto inadeguato e inap-plicabile, questa federazione na-zionale richiede un incontro urgen-te con la signoria vostra prima di

vedersi costretta a prendere fortiiniziative di tutela della professioneche rappresenta”.Questo il testo del telegramma fir-mato dal Presidente della FNOVI,Domenico D’Addario, e indirizzatoal Ministro della Salute GirolamoSirchia.

La decisione di sollecitare in ma-niera ultimativa il Ministro è stataadottata dal Comitato Centrale del-la Federazione il 16 giugno scorso.Il Ministero della Salute non ha da-to alcun riscontro alla lettera che laFNOVI aveva inviato il 19 maggio,per evidenziare le distorsioni del si-

stema ECM e la paralisi dell’aggior-namento veterinario. Le proceduredi accreditamento degli eventi nonfunzionano, i crediti non vengonoassegnati e quindi la FNOVI avevafatto presente al Ministero della Sa-lute il rischio che il sistema ECMdelegittimi l’obbligo deontologico

dell’aggiornamento scientifico-pro-fessionale. Nel frattempo, l’unicosegnale da Lungo Tevere Ripa èstata la definizione dei criteri di ac-creditamento delle società scientifi-che. Un segnale indiretto, che sco-pre un altro dei tasselli che com-pongono l’imperscrutabile disegnodel Ministero e della CommissioneECM, e che ha già scontentato mol-ti. Il Commissario ECM GaetanoPenocchio l’ha giudicato una“semplice valutazione di parametriquantitativi”.

D’Ari: dirompente il nuovo DMIl Vice presidente dellaCommissione ECMcommenta il nuovo de-creto sui requisiti dellesocietà scientifiche:

rappresenta un momento di puliziaper evitare l’attuale polverizzazione.L’effetto, dice, sarà dirompente. Èuna selezione darvinista quella pre-vista dal Decreto del 31 maggioscorso sui requisiti delle societàscientifiche. Dimensioni e grado dirappresentatività sono i due criteriprincipali alla base della selezionedelle società che potranno chiede-re al Ministero della Salute il ricono-scimento per svolgere attività ECM.E sono anche i criteri più discussi.Se ne rende conto lo stesso VicePresidente della Commissione Na-zionale per l’ECM, Raffaele D’Ariche dichiara al Sole 24 Ore Sanità:“L’effetto sarà dirompente. Granparte delle associazioni esistentiserve a reperire fondi dalle aziendefarmaceutiche per organizzarecongressi, il resto è aria fritta: que-sto decreto rappresenta un mo-mento di pulizia volto a raggruppa-re le società, i gruppi omogenei evi-tando la polverizzazione attuale,che è del tutto ingiustificata. Sonopresenti numerose società scientifi-che che per numero di associati,ambiti specifici di attività, finalitàistituzionali e rapporti con il mondodel farmaco e dei dispositivi medicinon possono svolgere correttamen-te o compiutamente le proprie fun-zioni”. Oltre alla rilevanza nazionalee alla presenza in almeno 12 regio-ni, il decreto richiede la rappresen-tatività di almeno il 30% dei profes-sionisti attivi nel settore.” Questopaletto del 30% - spiega D’Ari - inCommissione non è ancora statoaccettato, qualcuno parlava del35%. Il limite adottato consentirà in-vece, alla fine, di legittimare sì e nouna sessantina di società mediche,una per disciplina: le sub-specia-lità, invece saranno, costrette adassociarsi alla disciplina madre.” Averificare i requisiti delle società, in-terverranno la FISM e una Commis-sione ad hoc che D’Ari assicura“sarà insediata al più presto” e con-clude: “le società che vorranno par-tecipare alla nuova sperimentazio-ne di accreditamento dei providerin pista da settembre, saranno ob-bligate a ottenere l’accreditamentoo saranno escluse”. ■

6ATTUALITÀ

ECM

La FNOVI chiede un incontro urgente al Ministro Sirchia Nessun segnale dal Ministero dopo la lettera del 19 maggio

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2004

Sarà il 31 dicembre 2004 lanuova scadenza per gliadempimenti della

privacy previsti per studi professio-nali ed imprese. Questo slittamento,che dovrebbe essere portato in Par-lamento al più presto in forma di de-creto legge, riguarderebbe soltantogli adempimenti sul Documento pro-grammatico sulla sicurezza. I chiarimenti della FNOVILa FNOVI ha inviato una circolareagli Ordini Provinciali per chiarire glieffettivi obblighi a carico dei mediciveterinari in materia di privacy. Po-che o nulle le incombenze che dalDecreto Legislativo n. 196/2003(Codice sulla Privacy) ricadonosull’attività svolta dai liberi professio-nisti e dagli Ordini Professionali. Imedici veterinari: non sono sogget-ti a nessuno degli adempimenti pre-visti nei confronti dell’Autorità Garan-te (notificazioni, comunicazioni e ri-chiesta di autorizzazione) sempreche i dati trattati non esulino dalla lo-ro normale attività; solo i titolari deltrattamento e, se ne sentiranno l’esi-genza, potranno procedere alla de-signazione di uno o più responsabilie incaricati del trattamento. In tal ca-so dovranno osservare le formalitàcosì come richieste; sono tenuti al-l’osservanza dell’adempimento dellainformativa. Tra le novità del Codicesulla Privacy è adesso consentitoche l’informativa sia resa per iscrittoo anche, in forma orale, ma con evi-denti svantaggi sotto il profilo proba-torio. Tenuto conto della complessitàdell’informazione da dare, motivi dipraticità e di cautela inducono aconsigliare il rilascio dell’informativain forma scritta attraverso la predi-sposizione di un modello da conser-vare previa acquisizione della firmadell’interessato; non sono tenuti allaraccolta del consenso se trattanodati personali per finalità strettamen-te relative all’espletamento della pro-fessione. Se il trattamento ha anchefinalità facoltative, sarà necessario ri-chiedere, e per iscritto, il consensoagli interessati; obbligatorio predi-sporre qualunque precauzione ne-cessaria alla tutela dei dati. Ci si rife-risce alle cosiddette “misure minimedi sicurezza, per le quali la FNOVIsuggerisce di rivolgersi ai tecniciche forniscono la manutenzione peri propri computer per farsi rilasciareun’attestazione comprovante l’ado-zione delle misure privacy. Non èprevisto l’obbligo di redigere il Docu-mento Programmatico sulla Sicurez-za (DPS) poiché, nell’espletamentodella propria attività, non si trattanodati sensibili e giudiziari.Gli Ordini Provinciali. non sonosoggetti a nessuno degli adempi-menti previsti nei confronti dell’Auto-rità Garante (notificazioni, comunica-zioni e richiesta di autorizzazione). Inargomento è intervenuto il Garante ilquale ha precisato che sono sottrattiai suddetti obblighi i trattamenti effet-tuati da soggetti pubblici per la tenu-ta di pubblici registri o elenchi cono-scibili da chiunque, nei limiti di quan-to stabilito dalle leggi istitutive e dairegolamenti attuativi in vigore e per il

perseguimento delle finalità ivi indi-cate; solo i titolari del trattamento e,se ne sentiranno l’esigenza, potran-no procedere alla designazione diuno o più responsabili e incaricatidel trattamento. In tal caso dovrannoosservare le formalità così come ri-chieste; sono tenuti all’osservanzadell’adempimento della informativa.Valgono le stesse considerazioni in-nanzi esposte e, pertanto, si consi-

glia il rilascio dell’informativa in formascritta attraverso la predisposizionedi un modello da conservare previaacquisizione della firma dell’interes-sato;non sono tenuti alla raccolta delconsenso. Tale esclusione è discipli-nata dall’art. 18, comma 4, del Codi-ce sulla Privacy; è obbligatorio pre-disporre qualunque precauzione ne-cessaria alla tutela dei dati. Nell’am-bito delle misure minime di sicurezza

da adottare per il trattamento dei da-ti sensibili con l’ausilio di strumentielettronici, viene disciplinato il Docu-mento Programmatico sulla Sicurez-za (DPS) che dovrà essere aggior-nato entro il 31 marzo di ogni anno.L’obbligo di redigere il DPS viene di-sciplinato nei casi in cui si trattino da-ti sensibili o giudiziari con l’utilizzo distrumenti elettronici: i Consigli Diretti-vi degli Ordini Professionali, non trat-

tando dati sensibili e giudiziari, nondevono predisporre il DocumentoProgrammatico sulla Sicurezza. Gliunici dati giudiziari di cui gli Ordinisono custodi sono rinvenibili nei cer-tificati attestanti il pieno godimentodei diritti civili ed il certificato gene-rale del casellario giudiziale neces-sari all’iscrizione i quali, però, sonotrattati con modalità esclusivamentecartacea. ■

7ATTUALITÀ

Circolare FNOVI sulla privacy in veterinaria

Privacy rinviata a fine anno, ma per i veterinari non cambia quasi nulla

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2004

I l Ministero della Salute ha for-malizzato l’istituzione di untavolo tecnico permanente

sulla Blue Tongue. La comunica-zione, siglata dal Direttore Gene-rale Romano Marabelli, precisache gli incontri del tavolo avran-no una cadenza mensile per af-frontare le problematiche dellaBlue Tongue. Parteciperanno al

tavolo la Direzione della SanitàVeterinaria, le Regioni e il Centrodi Referenza Nazionale. La comunicazione è stata inviataai Servizi veterinari regionali e alCESME. Per conoscenza è statatrasmessa agli IZS, associazionidi categoria, organizzazioni deiveterinari, D.G. SANCO, UVAC ePIF, NAS e al Commissario

Straordinario Ambrosio. ■

Banca Sieri Nazionale La Direzione Generale della Sa-nità Veterinaria ha inoltre resonoto “con decorrenza dal 1° giu-gno le aliquote dei sieri deglianimali sentinella dovranno es-sere inviate al Centro di Referen-za Nazionale per le Malattie Eso-

tiche (CESME), per la costituzio-ne della Banca Sieri nazionale”. Icriteri enunciati dal Ministero so-no i seguenti:• per ciascun trimestre e per cia-scuna Regione dovranno esserepreparate 150 aliquote prove-nienti da 150 diversi animali sen-tinella;• i 150 sieri devono essere sele-

zionati in almeno 30 allevamentidiversi, ovvero 5 capi per azien-da sentinella;• qualora non vi fosse disponibi-lità di 30 aziende diverse, tutte leaziende sentinella presenti nellaRegione dovranno essere sele-zionate fino all’ottenimento delnumero di campioni richiesto;• i sieri dovranno essere inviati inaliquote di almeno 3ml in provet-te in plastica da 5 ml. Qualorafossero inviate aliquote nonconformi a quanto richiesto,queste saranno considerate nonidonee e pertanto, su richiestadel CESME, dovranno esserenuovamente inviate;• tutte le aliquote devono esserecorrettamente identificate e ac-compagnate dalla relativa sche-da SBT11 sulla quale devono es-sere riportati lo stesso numero diregistro generale e le stesse ma-tricole trasmessi al SistemaInformativo della Bluetongue. ■

8ATTUALITÀ

Lingua blu, un tavolo permanente al Ministero

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2004

Criteri per ladefinizione dei

territorisconosciuti

La Direzione Generale della

Sanità Veterinaria ha fornito

chiarimenti sul criterio utilizza-

to per la definizione dei territori

epidemiologicamente scono-

sciuti: “Viene verificato il nume-

ro di ingressi nelle aziende sen-

tinella che dovevano essere

fatti nel periodo di riferimento

(un trimestre) per ciascuna pro-

vincia italiana, in altre parole si

calcola il numero di volte che

gli animali dovevano essere

controllati nel periodo di riferi-

mento. Nel calcolo si tiene con-

to dei seguenti aspetti: se vi è

stata presenza di circolazione

virale nel territorio provinciale in

uno o più mesi del periodo di ri-

ferimento; il tipo di area in cui è

suddiviso il territorio italiano per

la sorveglianza sierologica e il

periodo dell’anno considerato

(1 gennaio-30 aprile; 1 maggio-

31 dicembre). Viene calcolato il

numero di controlli effettuati in

ciascuna Provincia nel periodo

di riferimento a partire dai dati

dei controlli di laboratorio invia-

ti al CESME dagli Istituti Zoo-

profilattici Sperimentali. Il nu-

mero dei controlli effettuati in

una provincia deve essere pari

almeno a quelli previsti in 1 me-

se di attività; nel caso in cui sia

inferiore la Provincia è dichiara-

ta “territorio epidemiologica-

mente sconosciuto”. Con ca-

denza settimanale il Ministero

fornisce e aggiorna l’elenco

delle province.

I l Comitato Nazionale di Bioe-tica ha ascoltato, in sede ple-naria, il Comitato Permanente

di Consenso e Coordinamentoper le medicine non convenziona-li. Dopo l’approvazione da partedel CNB di una mozione che“boccia” le medicine non conven-zionali (v. Professione Veterinarian. 16) i due Comitati hanno av-viato un dialogo in cerca di intesee reciproco chiarimento.Il Comitato Nazionale di Bioeti-ca aveva sottolineato la confusio-ne che la “proposta di legge -Lucchese” opererebbe tra i con-cetti di “pluralismo scientifico” edi “pluralismo delle visioni delmondo”. Inoltre secondo il CNB labozza di legge in Parlamento met-terebbe anche a rischio il concet-to di libertà di scelta terapeuticadel paziente, in assenza di cono-scenze scientifiche acquisite econvalidate”. Il CNB ha infineespresso preoccupazione per l’in-serimento di corsi di laurea (an-che in veterinaria) sulle mnc. Il Comitato Permanente di Con-senso e Coordinamento per lemedicine non convenzionali hapreparato un lungo e articolatodocumento di risposta. “Per plu-ralismo scientifico - si legge neltesto anticipato dal Sole 24 OreSanità - intendiamo il fatto cheuna stessa scienza (nella fattispe-cie quella medica) possa ospitareal suo interno diverse teorie e di-verse pratiche, tra loro comple-mentari e integrabili (dove possi-bile, questa è la condizione piùauspicabile) o tra loro in competi-zione e concorrenza per una mi-gliore efficacia nel rispondere aibisogni sanitari della popolazio-ne”. Quanto al pluralismo delle vi-sioni del mondo il Comitato per lemnc sottolinea che “la maggiorparte delle medicine complemen-tari non ha necessariamente lapretesa di affermare “visioni delmondo” alternative, ma solo diver-se teorie e prassi mediche”. Sul-l’autonomia del paziente il Comi-tato per le mnc non ha dubbi: “rappresenta certamente un valorefondamentale universalmente ri-conosciuto dalla bioetica” e si di-ce d’accordo con i bioetici rispet-to alla necessità di garantire alpaziente “l’informazione ai fini delconsenso”. Infine, sulla formazio-ne universitaria si legge: “l’inseri-mento di insegnamenti accademi-ci e corsi di formazione nelle Uni-versità avrebbe come conse-guenze positive sia il fatto che sitratterebbe di un insegnamento diqualità erogato dalle massime isti-tuzioni scientifiche e didattiche,sia che costituirebbe un notevoleincentivo alla ricerca”. Il CNB pro-nuncerà l’ultima parola sull’argo-mento non prima dell’autunno.Per allora avrà anche elaboratouno studio sui risvolti giuridici delconsenso informato in questo par-ticolare settore. ■

Garattini: una legge chedisprezza la scienzaPer Silvio Garattini la proposta dilegge per la regolamentazione del-le medicine non convenzionali rive-la “un disprezzo senza ritegno perla ricerca e per la scienza”. Non so-lo. Garattini non trova nella “pdl

Lucchese” i fondamenti costituzio-nali a cui rimanda il testo della pro-posta di legge. La legittimazione delle mnc, inoltre,verrebbe avallata da “un fantoma-tico principio di pluralismo scientifi-co attribuito all’art 32 della Costitu-zione, peraltro non reperibile alme-

no nella Costituzione Italiana”. Se-condo Garattini non basta nemme-no l’istituzionalizzazione delle mncattraverso il loro ingresso nelle fa-coltà a garantirne la scientificità:“L’invocata protezione della saluteattraverso lauree e specializzazioniè ingannevole- dichiara Garattini-

perché ad esempio l’omeopatia re-sterà sempre la terapia con il nulla,indipendentemente dal fatto chesia esercitata da parte di medicicon tanto di laurea. Sarebbe comedire che gli oroscopi diventerebbe-ro veritieri se preparati da laureati inastronomia”. ■

9ATTUALITÀ

Medicine non Convenzionali

Il Comitato di Consenso al CNB: il consenso informato ci unisce

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2004

A NMVI Veneto dopo es-sersi presentata comeorgano di rappresen-

tanza regionale dell’AssociazioneNazionale Medici Veterinari Italiani,è stata invitata più volte a parteci-pare ai tavoli di concertazione re-gionale. A rappresentare l’ANMVI il

dr. Antonio Castellucci che inANMVI Veneto ricopre la carica diPresidente. Consilp-Confprofes-sioni Veneto, che al tavolo dellaconcertazione rappresenta il com-parto delle libere professioni intel-lettuali, al pari di tutte le altre orga-nizzazioni di categoria, intende

portare il proprio contributo allaelaborazione delle politiche regio-nali ma, data la portata degli argo-menti in discussione, intende farlocoinvolgendo nel modo più vastopossibile i rappresentanti delle di-verse discipline che compongonoil panorama delle professioni libe-

rali presenti in Consilp. “Tra gli ar-gomenti discussi ai tavoli regionali- spiega Antonio Castellucci- il pia-no socio sanitario regionale, il con-tratto integrativo regionale per gliStudi Professionali, il progetto diFormazione Dirigenti suddiviso intre fasi, il Fondo Professioni, non-

ché l’istituzione di varie commis-sioni. In riferimento ai Tavoli di La-voro inerenti è stato discusso dellacontrattazione regionale delCCNL, della formazione di ConsilpVeneto, dei rapporti e sviluppo ter-ritoriale, e dell’attività convegnisti-ca.” “Estremamente utile e di prati-co riscontro durante l’anno - conti-nua il Presidente di ANMVI Veneto- è stato il raggiungimento dell’ac-cordo di partnership e di conven-zioni che ha portato al finanzia-mento delle varie attività, portateall’approvazione politica all’unani-mità in occasione del ConsiglioRegionale tenutosi il 4 maggioscorso. Segnatamente, il progettodi Formazione Dirigenti prevede dicoinvolgere nelle prime due fasi imembri del Consiglio Regionale diConsilp e delle Commissioni di La-voro al fine di assicurare una ade-guata risposta ai bisogni emergen-ti, di interagire correttamente a li-vello politico con istituzioni ed enti,sopperendo all’esigenza di visibi-lità personale e di promozione as-sociativa. Tali interventi potrannoessere successivamente replicatiper i quadri dirigenziali delle sin-gole Associazioni Regionali. Laterza fase, rivolta ai soli membridella giunta, prevede l’acquisizio-ne degli strumenti di comunicazio-ne, relazione e lettura degli scena-ri definiti dalle fasi precedenti al fi-ne di definire un progetto operativoper la categoria: strategie, obietti-vi, posizionamento, relazioni orga-nizzazione (struttura - composizio-ne - organigramma), finanziamen-to e comunicazione. La prima fase- conclude Castellucci - “Comuni-care la professione” della durata di24 ore in tre fine settimana sarà di-sponibile per 30 - 40 persone; laseconda fase “Leggere la Profes-sione” della durata di 16 ore in duefine settimana per 20 - 25 personee la terza ed ultima “Programmarela professione” della durata di 8ore in un fine settimana, per 8 per-sone. La responsabilità della ge-stione è stata assunta da Proservi-zi, la società Operativa di ConsilpVeneto. ■

10

CONSILP Conf-professioni

ANMVI Veneto ai tavoli di concertazione regionale

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2004ANMVI REGIONE

STAGE DIVISIONE CAVALLI EANIMALI DA COMPAGNIA Merial Italia spa, azienda farmaceu-tica multinazionale leader di merca-to nel settore della Salute Animale,ricerca neo-laureati in Medicina Ve-terinaria (corso di studi quinquen-nale) per stage della durata di mesi12 presso la propria sede, zona Mi-lano sud-ovest. Il ruolo prevede l’af-fiancamento al Marketing Managernelle attività di supporto tecnico-scientifico e di sviluppo degli stru-menti di marketing relative al mer-cato Cavalli e la collaborazione coni diversi Brand Manager nell’ambitodello svolgimento di progetti speci-fici. Si richiede una buona cono-scenza della lingua inglese e delpacchetto Office. Inviare curriculumvitae dettagliato all’indirizzo [email protected] oppure tramitefax al n. 02/57766308 specificandoindirizzo di studi, titolo della tesi,esami sostenuti ed eventuali espe-rienze di lavoro.

ANNUNCIO

S i è insediata martedi 16u.s. c/o il Ministero dellaSalute la neo costituita

Commissione Consultiva sullaProfessione Veterinaria istituitacon decreto del Ministero dellasalute del 9 aprile scorso. Ferma-mente voluta dalla componenteprofessionale la Commissione ècomposta oltre che dal Direttoregenerale della sanità pubblicaveterinaria , degli alimenti e dellanutrizione Romano Marabelli, da4 rappresentanti indicati dallaFNOVI (Dr.i D’Addario, Penoc-chio, Vezzoni, Niro), da 4 rappre-sentanti indicati dalla Conferenzadei Presidi (Prof.i Gaiti, Tellarini,Flammini, Tesei) e dal Gruppotecnico della Conferenza StatoRegioni.Alla riunione di insediamento si èdovuto prendere atto dell’assen-za della componente Regionale. L’auspicio è quello di disporre diun tavolo tecnico sulla Professio-ne veterinaria dove si possa rea-lizzare un confronto stabile fra leIstituzioni; situazione questa sem-pre perseguita, ma mai compiuta-mente realizzata. Pur non disponendo in questa pri-ma riunione di un ordine del gior-no la Commissione si è confronta-ta su diversi argomenti: • Agenzia del Farmaco costituitac/o il Ministero del Tesoro con ilconseguente trasferimento dellecompetenze dal Ministero dellaSalute (le logiche economicheprevalgono troppo spesso sull’at-tesa di salute);• Commissione nazionale per laricerca che vede assente la com-ponente veterinaria (sono presen-ti senza diritto di voto la compo-nente ministeriale ed il coordina-tore degli IZS), situazione questagià oggetto dell’attenzione dallaFNOVI;• Sicurezza alimentare;• Veterinario aziendale;• Lauree brevi; • ECM. La prossima riunione del-la Commissione è prevista per il22 luglio p.v.. In quella data verràdefinita la programmazione dellaattività per gli anni 2004 e 2005.

(fonte: ilprogressoveterinariofnovi.it)

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15ATTUALITÀ

Insediata la Commissione Consultiva sulla Professione Veterinaria

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2004

Grazie ad un accordo fra@nmvi Oggi e Libero, gli arti-coli scritti dal Collega OscarGrazioli per il quotidiano di Vit-torio Feltri saranno disponibilion line. @nmvi Oggi pubbli-cherà regolarmente gli articolidopo le ore 12.00.

La rubrica LiberOscar li man-terrà in archivio per la consul-tazione. @nmvi Oggi ringraziaOscar Grazioli.

[email protected]/anmvioggi

A nche se il primo termi-ne (20 giugno 2004)per il pagamento delle

imposte dovute sui redditi dell’e-sercizio 2003 sarà già scaduto almomento di pubblicazione delpresente articolo, riteniamo utile ri-portare qui di seguito alcuni chiari-menti forniti dal Ministero delle Fi-nanze con la Circolare n. 24/E del10 giugno 2004, tenendo contoche eventuali differenze di impostedovute potranno essere versateentro il 20 luglio 2004 con la solamaggiorazione dello 0,40%.

1 - RISTRUTTURAZIONEEDILIZIA1.1 Detrazione del 36% daparte degli eredi D. In caso di morte del soggettoavente diritto alla detrazione lafruizione del beneficio fiscale sitrasmette per intero esclusivamen-te all’erede che conservi la deten-zione materiale e diretta del bene.In proposito si chiede se la condi-zione di conservare la detenzionemateriale e diretta dell’immobileimplichi che l’erede debba abitarela casa ristrutturata ed, inoltre, setale diritto spetti al coniuge cheabbia rinunciato alla eredità man-tenendo il solo diritto di abitazionesull’immobile. R. Si deve ritenere che la “deten-zione materiale e diretta dell’immo-bile”, cui fa riferimento l’art. 2,comma 5 della legge n. 289 del2002, sussista qualora l’erede as-segnatario abbia la immediata di-sponibilità del bene, potendo di-sporre di esso liberamente e aproprio piacimento quando lo de-sideri, a prescindere dalla circo-stanza che abbia adibito l’immobi-le ad abitazione principale. Perquanto concerne il coniuge che harinunciato all’eredità e mantiene ilsolo diritto di abitazione si deve ri-tenere che la rinuncia all’ereditàabbia fatto venir meno la condizio-ne di erede e che, pertanto, eglinon possa fruire delle quote resi-due di detrazione, pur disponendodella detenzione materiale e diret-ta del bene, non nella qualità dierede ma di legatario ex lege (ve-di Cassazione 10 marzo 1987, n.2474). 1.2 Costruzione di immobile ebox pertinenziale D. In relazione alla ipotesi in cuivenga costruito in proprio un im-mobile abitativo ed un box ad es-so pertinenziale, si chiede se siapossibile detrarre, nella misura del36%, le spese di costruzione delbox qualora questo venga termi-nato prima della costruzione defi-nitiva dell’appartamento conside-rato che non si è ancora costituitoil vincolo pertinenziale con l’abita-zione. R. Ai sensi dell’art. 1 della leggen. 449 del 1997, la detrazione del36% spetta anche per gli interven-ti relativi alla realizzazione di auto-rimesse e posti auto pertinenziali.

Il fatto che gli immobili ancora nonsiano stati ultimati non rileva ai finidell’agevolazione. A tale conclu-sione si giunge in considerazionedi precedenti chiarimenti fornitidall’amministrazione. Si ricorda, inparticolare, che con circolare n. 95del 2000 è già stato chiarito cheacquistando contemporaneamen-te casa e box da cooperativa o daimmobiliare, con un unico atto no-tarile indicante il vincolo di perti-nenza del box con la casa e cono-scendo l’esatto importo riferibilealla costruzione del box, può es-sere operata la detrazione relativa-mente alle spese di realizzazionedel box pertinenziale. Con circola-re n. 55 del 2001 è stato, inoltre, ul-teriormente precisato che nel casoin cui sia stato stipulato con unacooperativa edificatrice un con-tratto preliminare per l’acquisto/as-segnazione dell’abitazione e delbox pertinenziale in corso di co-struzione, non rileva la circostanzache gli immobili non siano ancorastati realizzati in quanto la destina-zione funzionale del box al serviziodell’abitazione da realizzare risultadal contratto preliminare di asse-gnazione registrato. Nel caso inesame, non sussistendo un con-tratto preliminare, poiché trattasi dicostruzione realizzata in econo-mia, si deve ritenere che l’esisten-za del vincolo pertinenziale debbarisultare dalla concessione edili-zia. Naturalmente, la detrazionecompete limitatamente alle spesedi realizzazione del box pertinen-ziale che risultino documentate dapagamento avvenuto mediantebonifico, fermo restando l’obbligodi effettuare la comunicazione alCentro Operativo di Pescara primadi usufruire della detrazione. 1.3 Acquisto con un unico attodi due immobili ristrutturati D. Nel caso in cui con lo stessoatto vengano acquistate più unitàimmobiliari, ad esempio un appar-tamento ed una pertinenza oppuredue appartamenti, il limite massi-mo di spesa su cui è consentita ladetrazione, stabilito nella misura di48.000 euro, deve essere riferito aciascun immobile o deve essere ri-ferito ad entrambi gli immobili ac-quistati? R. La detrazione dall’IRPEF del36% delle spese sostenute per larealizzazione di interventi di ristrut-turazione di immobili residenziali,prevista dall’art. 1 della legge n.449 del 1997 e successive modifi-cazioni, estesa dall’art. 9, comma2, della legge n. 448 del 2001 an-che alla ipotesi in cui la ristruttura-zione sia stata effettuata dalla im-presa di costruzione e ristruttura-zione o dalla cooperativa ediliziache provvede successivamentealla alienazione o assegnazionedell’immobile, si rende applicabilesolo in relazione alle unità immobi-liari di tipo residenziale. Non è, in-vece, possibile fruire del beneficioin relazione all’acquisto in via auto-

noma di unità immobiliari situate inedifici oggetto degli interventi direcupero edilizio di cui all’art. 31,lettere c) e d), della legge n. 457del 1978, che abbiano una classi-ficazione catastale diversa da “ca-sa di abitazione”. L’agevolazionesi applica a queste ultime unità im-mobiliari solo nelle ipotesi in cuivengano acquistate contestual-mente alla unità abitativa e sianoqualificate in atto quali pertinenzedell’abitazione. In tal caso la detra-zione del 36%, deve essere calco-lata sul 25% del prezzo risultantedall’atto di compravendita, riferitoad entrambe le unità immobiliari(l’abitazione e la pertinenza), nel li-mite massimo di spesa di euro48.000. Si ritiene che, nel caso incui con il medesimo atto venganoacquistate due unità immobiliari ditipo abitativo, il limite massimo dispesa vada riferito ad ogni singoloimmobile (con l’effetto pratico dipoter beneficiare di una sogliamassima di 96.000 euro). Ciò inanalogia con quanto previsto dallacircolare n. 57 del 1998 in relazio-ne alla detrazione del 36% spet-tante per le spese di ristrutturazio-ne di cui dall’art. 1, della legge n.449 del 1997. 1.4 Acquisto in comproprietàdi immobile ristrutturato D. Nel caso in cui due o più con-tribuenti acquistino in compro-prietà un immobile ristrutturato il li-mite massimo di spesa di 48.000euro su cui è possibile operare ladetrazione d’imposta deve essereconsentito a ciascuno dei compro-prietari o deve essere suddivisotra tutti i comproprietari acquirenti? R. L’art. 9, comma 2, della leggen. 448 del 2001, che ha esteso l’a-gevolazione del 36%, prevista dal-l’art.1 della legge n. 449 del 1997e successive modificazioni, all’ac-quisto di immobili ristrutturati, sta-bilisce che la detrazione competenella misura del 36%, calcolata suun ammontare forfetario pari al25% del prezzo indicato nell’attodi compravendita, per un ammon-tare non superiore a 48.000 euro.In analogia con quanto consentitoin relazione alla detrazione del36% spettante per le spese di ri-strutturazione di cui all’art. 1, dellalegge n. 449 del 1997 (vedi circo-lare n. 57 del 1998, paragrafo 2), sideve ritenere che il limite massimodi 48.000 euro su cui calcolare ladetrazione sia riferito alla spesasostenuta da ciascun contribuen-te, per ogni unità immobiliare. 1.5 Acquisto di nuda proprietàed usufrutto di immobileristrutturato D. Nel caso in cui due soggettiacquistino uno la nuda proprietà el’altro l’usufrutto dell’immobile ri-strutturato, la detrazione del 36%calcolata sul 25 per cento delprezzo di acquisto spetta a cia-scuno nella misura del 50% delladetrazione oppure tale detrazionedeve essere proporzionata ai ri-

spettivi valori della nuda proprietàe dell’usufrutto? R. Hanno diritto ad usufruire del-la detrazione del 36% prevista perl’acquisto di immobili ristrutturatioltre al proprietario anche il nudoproprietario e il titolare di un dirittoreali di godimento sull’immobile(uso, usufrutto, abitazione). La de-trazione deve essere ripartita in ra-gione del costo di acquisto soste-nuto, entro il limite di 48.000 euroriferito a ciascun contribuente.Quindi, nella fattispecie prospetta-ta, deve farsi riferimento al costoriferibile all’acquisto della nudaproprietà e all’acquisto dell’usu-frutto. 1.6 Costi da computare nelprezzo di acquisto D. Nel prezzo di acquisto su cuicalcolare la detrazione rientra an-che l’IVA pagata? R. Il prezzo su cui calcolare ladetrazione (36% sul 25% del prez-zo indicato in atto) comprende an-che l’imposta sul valore aggiunto,trattandosi di un onere addebitatoall’acquirente dall’impresa di co-struzione o dalla cooperativa uni-tamente al corrispettivo di venditadell’immobile, onere che contribui-sce a determinare la spesa com-plessiva. 1.7 Pagamento di acconti sulprezzo di vendita D. Un contribuente ha acquistatonel corso del 2003 da una impresadi costruzione una unità immobilia-re ristrutturata entro il 31 dicembre2003. Nell’anno 2003 ha versatoacconti che sono stati indicati nelpreliminare di vendita registrato al-l’ufficio delle Entrate competente enell’anno 2004 è stato effettuato ilrogito. Premesso che con circolaren. 15 del 2002 è stato chiarito cheè possibile beneficiare della detra-zione anche con riferimento agliimporti versati in acconto a condi-zione che venga stipulato un preli-minare di vendita degli immobili eche ne sia stata effettuata la regi-strazione presso l’Ufficio delle En-trate, e che pertanto il contribuen-te potrebbe beneficiare della de-trazione già con la dichiarazionedei redditi relativa al periodo d’im-posta 2003, si chiede se è con-sentito far valere la detrazione nelperiodo d’imposta 2004, e quindinella dichiarazione 730/2005 an-che in relazione alle somme versa-te a titolo di acconto. R. Come è noto, con la circolaren. 15 del 2002 è stato chiarito cheè possibile beneficiare della detra-zione anche con riferimento agliimporti versati in acconto a condi-zione che venga stipulato un preli-minare di vendita degli immobili eche ne sia stata effettuata la regi-strazione presso l’ufficio delle en-trate competente. In tal caso gliestremi di registrazione del preli-minare devono essere indicati nelmodulo di comunicazione da in-viare al centro di servizio, che de-ve essere trasmesso dopo la regi-

strazione del preliminare e comun-que entro il termine di presentazio-ne della dichiarazione dei redditi.Da tale preliminare deve risultare ilprezzo di vendita dell’immobilesulla base del quale è possibiledeterminare l’importo della detra-zione spettante. Resta fermo cheanche nel caso della stipula delpreliminare il rogito deve avvenireentro il termine fissato dalla norma.La richiamata circolare ha quindiinteso favorire il contribuente con-sentendogli di beneficiare delladetrazione anche prima della sti-pula del rogito. Resta inteso che lapossibilità di far valere la detrazio-ne già in relazione al versamentodegli acconti costituisce una fa-coltà e che se il contribuente nonintenda avvalersi di tale possibilitàpotrà far valere la detrazione per ilperiodo d’imposta in cui ha stipu-lato il rogito. In tal caso assumeràquale base di calcolo il 25% del-l’intero prezzo dell’unità immobilia-re risultante nell’atto pubblico dicompravendita, comprensivoquindi degli acconti, entro l’impor-to massimo di 48.000 euro. Ciò inquanto la detrazione prevista perl’acquisto degli immobili ristruttu-rati di cui all’art. 9, comma 2 dellalegge n. 448 del 2001 è ancorataalla stipula dell’atto. 1.8 Cessione di quota diproprietà di immobile sul qualesono stati effettuati interventi direcupero D. Il comma 7 dell’articolo 1 del-la legge 27 dicembre 1997 preve-de che in caso di vendita dell’u-nità immobiliare sulla quale sonostati realizzati interventi di ristrut-turazione edilizia le detrazioni41%-36% non utilizzate in tutto oin parte dal venditore spettanoper i rimanenti periodi di impostaall’acquirente persona fisica del-l’unità immobiliare. In presenza dispese di ristrutturazione sostenu-te in anni precedenti da due com-proprietari (50%), qualora uno deidue venda ad un terzo il suo 50%,la cessione della quota di pro-prietà comporta il trasferimentodel diritto alla detrazione o diver-samente il passaggio della detra-zione si verifica solo in presenzadella cessione dell’intera unità im-mobiliare? Qualora non ci sia ilpassaggio della detrazione, il ce-dente può continuare a beneficia-re della detrazione? Si precisache il contribuente che vende nonha più la disponibilità del benementre colui che acquista utilizzainsieme all’altro comproprietariol’immobile come abitazione. Si ri-chiama, al riguardo, la riposta for-nita nella circolare ministeriale 12maggio 2000, n. 95/E. R. È confermata la risposta forni-ta nella circolare n. 95/E del 2000,per cui, nel caso di cessione diuna quota di proprietà, la detrazio-ne non si trasferisce all’acquirente.Il venditore continuerà quindi a be-neficiare della detrazione.

16

Chiarimenti ministeriali su alcuni oneridetraibili, deducibili ed altro (1a parte)

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2004RUBRICA FISCALE

di Giovanni Stassi

Dottore Commercialista, Torino

1. 9 Ripartizione delladetrazione da parte di soggettidi 75 o 80 anni di età D. Una volta compiuti gli anni 75o 80, la rideterminazione dellequote può essere effettuata inqualsiasi momento? R. L’art. 2, comma 5, della leggen. 289 del 2002 prevede che isoggetti proprietari o titolari di undiritto reale sull’immobile oggettodi intervento di recupero edilizio,di età non inferiore a 75 o 80 anni,possano ripartire la detrazione del36% rispettivamente in cinque otre quote annuali di pari importo. Ilraggiungimento dell’età indicatacostituisce un termine iniziale apartire dal quale può essere dero-gata la disposizione di caratteregenerale che prevede la ripartizio-ne della detrazione in dieci annua-lità. Resta quindi nella disponibilitàdel contribuente la facoltà di ope-rare tale più favorevole ripartizioneanche a partire dai periodi d’impo-sta successivi a quello in cui si ve-rifica il raggiungimento del settan-tacinquesimo o ottantesimo annodi età, in relazione alle restantiquote di detrazione da far valerenegli anni successivi. 1.10 Detrazione da parte delfamiliare convivente D. La detrazione compete al fa-miliare convivente soltanto a con-dizione che la convivenza sussistanell’immobile nel quale vengonoeseguiti i lavori di ristrutturazione?R. Come già chiarito con la riso-luzione n.184 del 12 giugno 2002,perché il convivente possa benefi-ciare della detrazione non è ne-cessario che l’immobile oggettodegli interventi di ristrutturazionecostituisca l’abitazione principaledell’intestatario dell’immobile e delfamiliare convivente, ma è neces-sario che i lavori siano effettuati suuno degli immobili in cui di fatto siesplica la convivenza. 1.11 Pagamento mediantebonifico postale D. Tenuto conto dell’attuale diffu-sione del Banco-Posta, sarebbeopportuno consentire che il paga-mento dei lavori di ristrutturazionepossa essere effettuato anche conbonifico postale.R. Il decreto del Ministro delle fi-nanze, di concerto con il Ministrodei lavori pubblici, del 18 febbraio1998, n. 41 (successivamente mo-dificato dal decreto del 9 maggio2002, n. 153), recante norme di at-tuazione e procedure di controlloriferite alla disposizione di cui al-l’articolo 1 della legge 27 dicem-bre 1997, n. 449, in materia di de-trazioni per le spese di ristruttura-zione edilizia, dispone che il paga-mento delle spese, ai fini del rico-noscimento della detrazione, deb-ba essere effettuato a pena di de-cadenza mediante bonifico ban-cario dal quale risulti la causaledel versamento, il codice fiscaledel beneficiario della detrazioneed il numero di partita IVA ovvero ilcodice fiscale, ai fini dei controlliconcernenti la detrazione; disponeinoltre che le banche presso lequali sono stati disposti i bonificitrasmettano all’Agenzia delle en-trate in via telematica i dati identifi-cativi del mittente, dei beneficiari

della detrazione e dei destinataridei pagamenti. L’espresso riferi-mento operato dal legislatore allostrumento del bonifico bancariosembrerebbe, a prima vista, esclu-dere, ai fini della fruizione dell’age-volazione, qualsiasi altra forma dipagamento non qualificabile comebonifico bancario. Occorre, però,tener presente che il “Regolamen-to recante norme sui servizi dibancoposta”, emanato con D.P.R.14 marzo 2001, n. 144, al comma2 dell’articolo 5, statuisce, nell’am-

bito delle attività di bancoposta,l’equiparazione delle Poste allebanche italiane anche ai fini del-l’applicazione delle norme del te-sto unico bancario e del testo uni-co della finanza, richiamate aicommi 3 e 4 del medesimo art.5.D’altra parte, l’integrazione deidue sistemi di pagamento, banca-rio e postale, disposta dall’articolo146 del testo unico bancario, èstata attuata a seguito dell’adesio-ne di Poste Italiane S.p.A. alla Re-te Nazionale Interbancaria (infra-

struttura telematica di trasmissionedi informazioni tra operatori del si-stema italiano dei pagamenti ge-stita dalla società interbancariaper l’automazione - S.I.A.) ed allapartecipazione alla procedura in-terbancaria, gestita dalla S.I.A. perconto della Banca d’Italia previstadall’“Accordo per la regolamenta-zione dei rapporti tra le banchedell’Italia”. Pertanto, in considera-zione delle specifiche caratteristi-che tecniche del bonifico postale,che appare strumento idoneo al-

l’agevole reperimento di tutte leinformazioni richieste dalla normaai fini del riconoscimento della de-trazione (causale del versamento,codice fiscale del beneficiario del-la detrazione e partita IVA o codi-ce fiscale del destinatario del pa-gamento) e che quindi non costi-tuisce ostacolo all’attività di con-trollo da parte degli uffici finanzia-ri, si ritiene che lo stesso possa es-sere assimilato in via interpretati-va, e per i fini che qui interessano,al bonifico bancario. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2004 17RUBRICA FISCALE

È in vigore dalla pubblica-zione in Gazzetta Ufficia-le (G.U. n. 139 del

16-6-2004) il Decreto Legislativo10 Maggio 2004, n. 149 Attuazio-ne delle direttive 2001/102/CE,2002/32/CE, 2003/57/CE e2003/100/CE, relative alle sostan-ze ed ai prodotti indesiderabilinell’alimentazione degli animali. Il

decreto elenca (Allegato 1) le so-stanze indesiderabili che posso-no essere tollerate nei prodotti de-stinati all’alimentazione degli ani-mali e le condizioni in cui la tolle-ranza è possibile.Per ridurre o eliminare le fonti di so-stanze indesiderabili nei prodottidestinati all'alimentazione deglianimali, sia in caso di superamen-

to dei livelli massimi fissati, siaquando sono riscontrati aumentidei livelli di tali sostanze, le Autoritàpreposte all'espletamento dei con-trolli ufficiali di cui al decreto legi-slativo 17 giugno 2003, n. 223, incooperazione con gli operatorieconomici, effettuano indagini peridentificare le fonti di sostanze in-desiderabili. Nei casi di aumento,

anche su segnalazione delle regio-ni, dei livelli delle sostanze indesi-derabili di cui all'allegato I, il Mini-stro della salute, con proprio de-creto, per lo svolgimento delle in-dagini di cui al comma 2, stabiliscele soglie di intervento nell'allegatoII. Il Ministero della salute trasmet-te alla Commissione europea e aglialtri Stati membri tutte le informa-

zioni e tutti i risultati pertinenti rela-tivi alla fonte di sostanze indeside-rabili e alle misure adottate per ri-durre o per eliminare il contenutodi tali sostanze. Le suddette infor-mazioni sono trasmesse nel qua-dro della relazione annuale chedeve essere inoltrata alla Commis-sione europea conformemente alledisposizioni dell'articolo 18 del de-creto legislativo 17 giugno 2003, n.223. Le informazioni sono trasmes-se prontamente se hanno rilevanzaimmediata per gli Stati membri. Ilprodotto detossificato destinato al-l'alimentazione degli animali deveessere conforme alle disposizionidi cui all'allegato I. I prodotti desti-nati all'alimentazione degli anima-li, il cui contenuto di sostanza in-desiderabile supera il livello mas-simo fissato nell'allegato I, nonpossono essere mescolati, a sco-po di diluizione, con lo stesso pro-dotto o con altri prodotti destinatiall'alimentazione degli animali. Iprodotti destinati all'alimentazionedegli animali possono essere im-portati nella Comunità europea,messi in circolazione o utilizzatisoltanto se sono di qualità sana,genuina e commerciabile e, se uti-lizzati correttamente, non costitui-scono un pericolo per la saluteumana o animale o per l'ambientee non influiscono sfavorevolmentesull'allevamento. ■

ALCUNE DEFINIZIONI (ex DL 149/04)

Mangimi: i prodotti di origine ve-getale o animale, allo stato natu-rale, freschi o conservati, nonchéi derivati della loro trasformazioneindustriale, come pure le sostan-ze organiche o inorganiche, sem-plici o in miscela, comprendenti ono additivi, destinati all'alimenta-zione degli animali per via orale;Mangimi composti: miscele dimaterie prime per mangimi, com-prendenti o no additivi, destinatiall'alimentazione animale per viaorale, sotto forma di mangimicompleti o di mangimi comple-mentari; Mangimi complementari:le miscele di mangimi che con-tengono tassi elevati di alcune so-stanze e che, per la loro composi-zione, assicurano la razione gior-naliera soltanto se sono associatead altri alimenti per gli animali;Mangimi completi: le miscele dimangimi che, per la loro composi-zione, sono sufficienti ad assicu-rare una razione giornaliera; So-stanza indesiderabile: qualsiasisostanza o prodotto, ad eccezio-ne dei microrganismi patogeni,presente nel prodotto o sul pro-dotto destinato all'alimentazionedegli animali che costituisce unpericolo potenziale per la saluteanimale o umana, o per l'ambien-te, o che può influire sfavorevol-mente sull'allevamento.

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In vigore il Decreto Legislativo 10 Maggio 2004, n. 149

Sostanze e prodotti indesiderabili nell’alimentazione degli animali

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2004LEGGI IN GAZZETTA / DAL PARLAMENTO

N ella sua prima riunione,tenutasi il 10 giugnoscorso, nella sede di

Cremona, il nuovo Consiglio Diret-tivo della SCIVAC, in carica sino al2007, ha attribuito le cariche inter-ne. La composizione del Consi-glio risulta la seguente: MassimoBaroni - Presidente, Ermenegil-do Baroni - Presidente Senior,Dea Bonello - Vicepresidente,Fabia Scarampella - Segretario,Ugo Bonfanti - Tesoriere, DavideDe Lorenzi - Consigliere, GuidoPisani - Consigliere. Il nuovoConsiglio, fortemente rinnovato,dovrà affrontare la trasformazioneche la SCIVAC ha avviato per tor-nare ad essere esclusivamenteassociazione scientifica e cultura-le dopo aver delegato tutti gliaspetti professionali del settoreda lei rappresentato all’ANMVI dicui è stata sostenitore del proget-to e socio fondatore. Il nuovo Pre-sidente, Massimo Baroni, nel suointervento all’assemblea, dopol’insediamento del nuovo Consi-glio, ha ricordato in modo chiaroquale sarà il futuro della Societànel panorama della veterinaria ita-liana: “La SCIVAC vorrebbe farsipromotrice di un progetto, un pro-getto culturale che accomuni, co-me un filo invisibile, tutte le com-ponenti del mondo veterinario at-tuale. Un progetto assolutamentetrasversale, un patto tra “veterina-ri di buona volontà”, che al di fuo-ri di tutti gli schemi, promuova lacrescita culturale ed isoli senzaesitazioni tutte le componenti re-trograde e reazionarie del nostroambiente. È utopia? Forse, maspetta a noi decidere se sia rea-lizzabile e dobbiamo farlo conpassi concreti. Da questo manda-to la società riacquista il suo ca-rattere naturale, quello scientifico.Il Consiglio direttivo si occuperàdi scienza e solamente di questo.Per questo motivo sono state riu-nite in esso quelle che erano lecompetenze della CommissioneScientifica. Il Consiglio SCIVACsarà in stretto dialogo con le So-cietà Specialistiche e da questodialogo dovrà nascere la nostraproduzione scientifica”. La nuovacomposizione del Consiglio anno-vera ben due presenze femminili.Dopo molti anni, la vice presiden-za è stata assegnata ad una don-na, la Collega Dea Bonello. L’ulti-ma presidenza “al femminile” èstata quella di Alessandra Fon-dati, dal 1991 al 1993.

MASSIMO BARONI -PRESIDENTE SCIVAC

Dipl ECVN, MonsummanoTerme, PistoiaLaureato in Medicina Veteri-naria con Lode nel 1987 pres-so l’Università di Pisa. Dal1992 al 1995 ha compiuto unNon Conforming Residency

Programme in Neurologia presso l’Istitutodi Neurologia, Università di Berna. Nel1995 ha ottenuto Il Diploma del CollegeEuropeo di Neurologia a Liegi (Belgio).Dal 1995 al 1999 ha lavorato a Genova,svolgendo attività di referenza in camponeurologico ed ortopedico. Attualmentesvolge la propria attività specialistica pres-so la Clinica Veterinaria “Val di Nievole”,

Monsummano Terme, Pistoia. È statomembro dell’ Education Commitee del Col-lege Europeo di Neurologia (ECVN) dal1996 al 1999 ed è attualmente Segretariodella Società Europea di Neurologia Vete-rinaria (ESVN). È inoltre componente delConsiglio Direttivo della Società Italiana diNeurologia Veterinaria (SINVET) e direttoredel Corso di Neurologia SCIVAC. È autoredi pubblicazioni riguardanti l’ortopedia e laneurologia e ha presentato oltre 80 relazio-ni ad incontri a carattere nazionale ed in-ternazionale, in Italia ed all’estero.Attuali aree di interesse: Neurodiagnosticaper immagini, neurochirurgia intracranica.

ERMENEGILDO BARONI -PRESIDENTE SENIOR

Med Vet, RovigoLaureato presso la Facoltà diMedicina Veterinaria dell’Uni-versità degli Studi di Bolognanel 1979. Dal 1980 svolge lalibera professione nel settoredegli animali da compagnia a

Rovigo presso la clinica da lui diretta. Fre-quenta nel 1987 il corso base e nel 1988 ilcorso avanzato AO-ASIF in Francia. Dal1989 è relatore ed istruttore ai corsi AO or-ganizzati in Italia per mezzo di SCIVAC.Dal 1993 al 1995 ricopre l’incarico di lau-reato frequentatore presso l’Istituto di Chi-rurgia Sperimentale degli Istituti Ortopedi-ci Rizzoli della Facoltà di Medicina e Chi-rurgia dell’Università degli Studi di Bolo-gna. Nel 1998 frequenta un residencypresso l’Istituto di Clinica Chirurgica dellaFacoltà di Medicina Veterinaria di Zurigio,nel 1999, 2000, 2001 e 2002 frequenta di-versi residency in chirurgia dei tessuti mol-li, neurochirurgia, chirurgia ortopedica,anestesiologia e diagnostica per immaginipresso il Veterinary College della NorthCarolina State University. Autore e coauto-re di lavori pubblicati su riviste internazio-nali e nazionali e di relazioni tenute a con-gressi nazionali. Dal 1997 svolge il trainingper il conseguimento dell’ECVS (EuropeanCollege of Veterinary Surgeon) presso il tu-tor Dottor Aldo Vezzoni .Dal 1993 membro del Consiglio Direttivo diSCIVAC dove dal 2001 ricopre la carica dipresidente. Dal 1998 al 2001 è coordinato-re del gruppo di studio di ortopedia dellaSCIVAC.Membro dell’ESVOT (Società Europea diTraumatologia e Ortopedia Veterinaria) dal1992, membro dell’AO-Vet Internationaldal 1996, membro della VOS (VeterinaryOrtopedic Society) dal 1998, membro del-l’IEWG (International Elbow WorkingGroup) dal 1996, socio SCIVAC dal 1985.

DEA BONELLO - VICE PRESIDENTE SCIVAC

Med Vet, SRV, Dipl EVDCLibero Professionista, TorinoSi laurea nel 1989 alla Facoltàdi Medicina Veterinaria di To-rino. Si specializza nel 1997in Radiologia Veterinaria, nel2001 consegue il titolo di Dot-

tore di Ricerca in Medicina Interna e nel2001 ottiene un contratto di ricerca pressoil Dipartimento di Patologia Animale dellaFacoltà di Medicina Veterinaria di Torino.Dal 1989 si dedica all’odontostomatologiaveterinaria ed in questo settore svolge atti-vità di consulenza per i piccoli ed i grossianimali. Nel 1996 e nel 1998 è stata, a sco-po di aggiornamento, all’Università di Da-vis in California. Dal 1998 è Diplomata dell’European Colle-ge of Veterinary Dentistry. Relatore a nu-merosi congressi in Italia e all’estero e au-tore di pubblicazioni inerenti l’odontosto-matologia veterinaria e comparata.Per molti anni Coordinatore del Gruppo diStudio di Odontostomatologia della SCI-VAC, dal 1998 al 2002 è stata Segretariodell’EVDC. Attualmente è Vice Presidentedel College, Referee scientifico della SIO-DOV ed Editor della rivista Quaderni diOdontostomatologia

FABIA SCARAMPELLA -SEGRETARIO

Med Vet, Dipl ECVDLibero Professionista, MilanoLaureata all’Università di Mi-lano nel 1982, ha lavorato co-me libero professionista nelsettore dei piccoli animali dal1983 sino al 1996. Dal 1997 al

2000 ha frequentato un Residency di spe-cializzazione in dermatologia veterinaria aMilano. Nel 2000 ha conseguito il Diplomadel College Europeo di Dermatologia Vete-rinaria (Dip ECVD). Attualmente lavoraeseguendo esclusivamente consulenzedermatologiche nel suo studio a Milano e aTorino. È membro del Consiglio Direttivodella Società Italiana di Dermatologia Ve-terinaria (SIDEV) e del Consiglio Direttivodell’ ECVD (College Europeo di Dermatolo-gia Veterinaria).È autrice di articoli pubblicati su rivisteitaliane e straniere e co-autorice del li-bro “Manuale pratico di Dermatologia

Veterinaria” (Poletto Editore, Gaggiano,2002).

UGO BONFANTI - TESORIERELibero ProfessionistaMed Vet, MilanoLaureato a pieni voti pressol’Università di Milano nell’an-no 1992. Dal conseguimentodella Laurea ha lavorato rego-larmente presso alcune clini-

che veterinarie.Attualmente esercita la libera professionepresso la Clinica Veterinaria Gran SassoMilano (Dr. Bussadori), occupandosi inparticolare di Medicina Interna ed Oncolo-gia; da circa 7 anni si occupa attivamentedi citologia veterinaria.Nel 1997 ha effettuato uno stage della du-rata di un mese presso il Dott. Teske del-l’Università di Utrecht; nel 1998, per un pe-riodo analogo, si è recato a Cambridgepresso il Prof. Herrtage. Nel 2002, per unmese e mezzo, si è recato per un periododi aggiornamento di Clinical Pathology al-la School of Veterinary Medicine, Univer-sity of Pennsylvania a Philadelphia.Ha presentato alcune relazioni di ecogra-fia, citologia ed oncologia in occasione digruppi di studio, seminari di citologia econgressi nazionali SCIVAC.È istruttore e relatore al corso di citologiadella SCIVAC, e riveste la carica di vice-

presidente della Società Italiana di Citolo-gia Veterinaria.

DAVIDE DE LORENZI -CONSIGLIERE

Med Vet, SMPALibero Professionista, ForlìLaureato in Medicina Veteri-naria a Bologna nel 1988, conlode; ha conseguito nel 1992la specializzazione in Clinicae Patologia degli animali da

Affezione presso la Facoltà di MedicinaVeterinaria di Pisa. È stato ideatore ed èl’attuale coordinatore del Gruppo di studioSCIVAC di Citologia Diagnostica ed inoltreè relatore ed istruttore del Corso di Citolo-gia Diagnostica della SCIVAC. Da alcunianni tiene un seminario di Citologia Dia-gnostica alla Scuola di Specializzazione inClinica e Patologia degli animali da Affe-zione della Facoltà di Medicina Veterinariadi Pisa. È autore e coautore di oltre trentafra articoli e comunicazioni su riviste ed acongressi nazionali ed internazionali aven-ti come oggetto la citologia diagnostica ela chirurgia . Ha curato l’edizione italianadel testo “Color Atlas of Cytology of theDog and the Cat” di Baker e Lumsden. Dal1993 compie regolari periodi di aggiorna-mento in Olanda presso la Facoltà di Me-dicina Veterinaria di Utrecht (DipartimentoAnimali da Compagnia); presso la medesi-ma Facoltà ha portato a termine un corso

triennale, organizzato dall’ESAVS, aventecome soggetto la medicina interna.Esercita come libero professionista a Forlìed a Padova presso la Clinica VeterinariaS.Marco occupandosi di chirurgia genera-le, endoscopia e citologia diagnostica.

GUIDO PISANI - CONSIGLIERE

Med Vet, Libero Professioni-staCastelnuovo Magra (SP)Guido Pisani si è laureatopresso l’Università di Pisa nel1987.Socio Scivac dal 1988, mem-

bro AO/ASIF dal 1999, ha partecipato alleattività dei gruppi di studio di Chirurgia eOrtopedia nel cui ambito ha presentato nu-merose relazioni e riveste attualmente lacarica di Vicepresidente della Società diChirurgia Veterinaria Italiana.Ha partecipato a corsi e congressi in am-bito europeo ed è stato relatore ed istrutto-re dei Corsi Scivac di Chirurgia Generale,Chirurgia Urogenitale, Chirurgia Addomi-nale, Pronto Soccorso e A/O BASE.Sta svolgendo l’iter didattico per l’Euro-pean College of Veterinary Surgeon e inquesto ambito ha trascorso un periodo ditraining presso la North Carolina State Uni-versity. Esercita la libera professione a Ca-stelnuovo Magra (SP).

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Assegnate le cariche al nuovo Consiglio Direttivo SCIVACDopo più di dieci anni la Vice Presidenza è nuovamente affidata ad una Collega

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2004DALLE ASSOCIAZIONI

la

In una ASL checonosco...In una ASL che conosco, l’areadi sanità animale ha una ventinadi dipendenti che si occupanoormai prevalentemente dei fattiloro: 6 o 7 hanno aperto un am-bulatorio ASL agganciandosi alla281 e si occupano solo più di ca-ni, gatti, zoonosi ecc... e liberaprofessione, altri hanno ripreso ibovini, altri leggono il giornale

mentre il risanamento è appaltatoa colleghi libero professionisti(uno da solo in 5 mesi ha fatto8000 capi dei 50.000presenti). La maggior parte deipaesi europei con risorse medi-co-veterinarie di sanità pubblicache non sono neanche il 50% diquelle disponibili in Italia (in mol-ti casi saranno il 10%), stannocostruendo sistemi per la sorve-glianza delle malattie a trasmis-sione alimentare.L’Italia ovviamente non è rappre-

sentata ai convegni internazionalisu questi temi, ma non solo:quando vengono presentati i datisui problemi della sicurezza ali-mentare con cartine geografichein corrispondenza al nostro Paesenon compare mai alcun numeroperché i dati neanche ci sono!!!Vedo poche possibilità di modifi-care il sistema: siamo nel caos piùassoluto e totale e purtroppo per-diamo le opportunità, anche eco-nomiche, che l’Europa mette a di-sposizione e che con un settore

pubblico funzionante potrebberofornire posti di lavoro anche per iprivati oltre che fornire reali bene-fici al settore produttivo agro-ali-mentare ed ai consumatori.

Lettera firmata

Ti ringrazio di questa segnalazio-ne. Non ho molto da aggiungerese non che la mia risposta è l’ar-ticolo a pagina 3 di questo nu-mero. Quella del Ministro è in co-pertina...

Carlo Scotti

QuestionarioASSALZOOCari colleghi,la SCIVAC in collaborazione conASSALZOO (Associazione Nazio-nale tra i Produttori di AlimentiZootecnici) sta promuovendo tra imedici veterinari italiani una inda-gine conoscitiva sui temi legati al-la sicurezza sanitaria e alla com-pletezza nutrizionale dell’alimen-tazione degli animali da compa-gnia. Nella ricerca si fa unicamen-te riferimento agli alimenti indu-striali preconfezionati, che noncoprono patologie specifiche esono presenti nella grande distri-buzione organizzata, per cui re-peribili nei supermercati. Obietti-vo dell’indagine è quello di identi-ficare eventuali aree di interessesul tema da parte dei veterinari, alfine di promuovere un successivostudio di approfondimento con-dotto in collaborazione con enti diricerca universitari e le autorità re-sponsabili della sanità pubblica.Il questionario è completamenteanonimo e richiede solo qualcheminuto per la compilazione e saràin rete fino a novembre.Lo trovate quihttp://www.scivac.it/assalzoo/

Enrico Febbo, Responsabile Servizi Informatici ANMVI

PROFESSIONE VETERINARIA 23/200420

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LETTERE AL DIRETTORE

@

Io non credo in alcun modo neiprovvedimenti restrittivi.

Sono di natura liberale e nonritengo che la restrizione

possa a priori generare deimiglioramenti.

Girolamo Sirchia

FIELD MANAGER DIVISIONEANIMALI DA COMPAGNIAMerial Italia spa, azienda multina-zionale settore farmaceutico leadernella produzione di specialità medi-che veterinarie, ricerca un Field Ma-nager da inserire nel settore Anima-li da Compagnia (Companion Ani-mals Global Enterprise): età 35 an-ni, laurea in Medicina Veterinaria,ottimo inglese e buona conoscenzadei principali strumenti informatici. Il Field Manager dovrà svolgere unafunzione di collegamento tra il fielde la sede, supportando la forzavendita nella gestione delle argo-mentazioni tecniche al veterinario enella risoluzione delle più comuniproblematiche tecnico-operative; sioccuperà inoltre del monitoraggiocostante del mercato, ponendoparticolare attenzione ai segnaliprovenienti dalla forza vendita, daiveterinari, dai distributori e dai com-petitors. In questo ruolo risponderàdirettamente al Responsabile delladivisione, ma coopererà continuati-vamente con il Sales Manager econ il Marketing Manager. Espe-rienza pregressa nel canale veteri-nario, pet shop e/o nel mercato petfood (3/4 anni), ottime capacità re-lazionali, attitudine al lavoro in teamed al problem-solving completano ilprofilo del candidato ideale.Inquadramento e retribuzione sonoin grado di soddisfare le candidatu-re più qualificate. La sede di Merialè ad Assago (MI), ma la posizioneprevede continue trasferte su tutto ilterritorio nazionale.Inviare Curriculum vitae all’indirizzoe-mail: [email protected] op-pure via fax al n. 02/57766308

ANNUNCIO

E steve è un gruppo indu-striale familiare che, dal-la sua fondazione nel

1929, è impegnato nella costantericerca del massimo livello di qua-lità nell’ambito chimico-farmaceu-tico, dedicando tutti i suoi sforzialla soddisfazione dei suoi clientiinterni, esterni ed associati, per lapromozione della salute ed a be-neficio della società. Esteve detiene, dagli anni ’80,una solida posizione di leadershipnel mercato farmaceutico Spa-gnolo. Il gruppo Esteve è compo-sto da Laboratorios Dr. Esteve(prodotti farmacologici), Labora-torios Pensa (prodotti farmacolo-gici ed OTC), Laboratorios ISDIN(joint venture con il gruppo Puigper lo sviluppo di prodotti dermo-cosmetici) ed Esteve Quimica(fabbricazione di principi attivi perl’industria farmaceutica). Labora-torios Dr. Esteve possiede due fi-liali: Esteve Farma Lda. in Porto-gallo, che opera dal 1994, edEsteve srl in Italia, che è stata fon-data nel 2003. Negli anni ’90, si è aperto un nuo-vo stabilimento dedicato alla pro-duzione farmaceutica di Esteve.Lo stabilimento ha sede a Marto-relles, a 20 km dalla sede centra-le di Barcellona. Veterinaria Esteve ha iniziato lasua attività nel 1963, come Divi-sione Veterinaria di LaboratoriosDr. Esteve. L’équipe di veterinaria Esteve ècomposta da veterinari esperti, ilcui massimo obiettivo è quello diapportare soluzioni innovatrici,non solo nel campo della terapiaveterinaria, ma anche, nelle innu-merevoli sfide che i veterinari sitrovano quotidianamente ad af-frontare. La gamma di prodotti è estrema-mente ampia e comprende farma-ci antibatterici, anticoccidici, pro-dotti dermatologici, ectoparassiti-cidi, antielmintici, antinfiammatori,antimastitici, anestetici, ecc. Inmolti di questi segmenti di merca-to occupiamo una solida posizio-ne di leadership. Oltre all’azione diretta sui mercatidella Spagna e del Portogallo,grazie al suo orientamento inter-nazionale, veterinaria Esteve haconsolidato un progressivo pro-cesso di espansione. Nell’Aprile2003 Esteve, fedele al suo spiritodi internazionalizzazione, acquisi-sce dal Gruppo Angelini (AziendeChimiche Riunite Angelini France-sco - ACRAF) la Divisione Veteri-naria in Italia. Con questa acquisizione Esteve èin grado di ampliare la sua offertamediante prodotti e marche dielevatissimo prestigio sul mercato

italiano, come i vitaminici Dobetin,Equivit ed altre specialità ad usoveterinario come Toness e Tan-tum. Oltre ai prodotti originali Angelini,che costituiscono il punto di par-

tenza dall’attività di veterinariaEsteve in Italia, Esteve lanceràprossimamente sul mercato nuoviprodotti, frutto dell’attività di Ri-cerca e Sviluppo propria delgruppo, insieme ad altri prodotti

che sono il risultato di alleanzestrategiche con le più prestigiosecompagnie multinazionali. La sede di Esteve srl a Bologna ècompletamente operativa e si av-vale di una qualificata équipe di

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Acquisita la Divisione Veterinaria di Angelini

Esteve arriva in Italia

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2004DALLE AZIENDE

▲▲

professionisti in grado di rispon-dere efficacemente alle esigenzedel collettivo Veterinario italiano. Ulteriori informazioni al sito web:www.esteve.it o www.veterinariae-steve.com ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/200422CALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un settimanalespecializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

DirettoreCarlo Scotti

Direttore ResponsabileAntonio Manfredi

Coordinamento EditorialeAngelo Franceschini, Sabina Pizzamiglio

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Comitato di RedazionePierpaolo Bertaglia,

Paolo Bossi, Marco Eleuteri,

Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga,

Sabina Pizzamiglio,Aldo Vezzoni

RubricheFabrizio Pancini, Oscar Grazioli,

Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi

Segreteria di RedazioneLara Zava

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GraficaFrancesca Manfredi

EditoreSCIVAC - Via Trecchi, 20

26100 CremonaIscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003

Concessionaria esclusiva per la pubblicitàEV srl, Cremona

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StampaPress Point, Abbiategrasso - MI

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Prezzo di copertina: € 3,00Prezzo Abbonamento annuo:

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Servizio abbonamenti: 0372-403507

Spedizione in abbonamentopostale 45%, art. 2 comma 20/B

legge 662/96 Filiale di Milanoa cura di Centro ProduzioneMailings Scarl - Cusago (MI)

Chiuso in stampa il 18 giugno 2004

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Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

IN QUESTO NUMEROCOPERTINA:

LIBERA PROFESSIONE PER TUTTI

ATTUALITÀ• VETERINARI PUBBLICI E

LIBERA PROFESSIONE• VIVISEZIONE, LE REGIONI

NON POSSONOREGOLAMENTARLA

• ECM, LA FNOVI CHIEDE UNINCONTRO URGENTE

• PRIVACY RINVIATA A FINEANNO

• LINGUA BLU, UN TAVOLOPERMANENTE AL MINISTERO

• IL COMITATO DI CONSENSOAL CNB

• INSEDIATA LA COMMISSIONESULLA VETERINARIA

ANMVI REGIONE• ANMVI VENETO AI TAVOLI DI

CONCERTAZIONEDALL’EUROPA• IN VIAGGIO ANCHE SENZA IL

PASSAPORTO UERUBRICA FISCALE• CHIARIMENTI MINISTERIALI

SU ONERI DETRAIBILI EDEDUCIBILI, di G. Stassi(prima parte)

DALLE ASSOCIAZIONI• ASSEGNATE LE CARICHE AL

CD SCIVACLE RUBRICHE• LEGGI IN GAZZETTA• LETTERE AL DIRETTORE• DALLE AZIENDE

CORSO AIVEMP LA MEDICINA VETERINARIA E LA SICUREZZA ALIMENTARE - Lipari - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel 0372/403541 - email [email protected]

CORSO AIVEMP EPIDEMIOLOGIA DEI SERVIZI QUALE STRUMENTO DI PROGRAMMAZIONE IN SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA - Lipari -Richiesto accreditamento ECM - Per info: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel 0372/403541 - email [email protected]

SEMINARIO SCIVAC AGGIORNAMENTI IN ECOCARDIOGRAFIA E ARITMOLOGIA - Cavaion Veronese (VR) - Eurocongressi Hotel, Via L. Fiumi 24- Relatori: dr. Michele Borgarelli, dr. Claudio Bussadori, dr. David Chiavegato, dr. Gino D’Agnolo, dr. Roberto Santilli - Ri-chiesto accreditamento ECM - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC BASILICATA ARGOMENTI DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI - Ostello Femminile Le Monacelle Via Riscatto, 9/10 Matera - Relatore: dr.ssaIvana De Francesco - Richiesto accr. ECM - Per info: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LAZIO MEDICINA DI BASE NEL CONIGLIO DA COMPAGNIA - EX Scuderie di Palazzo Farnese -Caprarola -VT - Relatore: dr.ssa Mar-ta Avanzi - Crediti ECM: 4- Per info: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: [email protected]

GIORNATE DI APPROFONDIMENTO PRACTICE MANAGEMENT - Cremona - Crediti ECM: 19 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI METODOLOGIA CLINICA IN MEDICINA INTERNA - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

CONVEGNO NAZIONALE ANMVI LE MEDICINE NON CONVENZIONALI IN VETERINARIA.- Cremona - Dalle 9.30 alle 13.30Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel 0372/403537 -email [email protected]

SIVE - MACROREGIONI NORD ORIENTALE E NORD OCCIDENTALE SEMINARIO MACROREGIONE - Relatori: J.M. DENOIX - M. TONIATO - Cremona, Palazzo Trecchi Richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel 0372/403502 - email [email protected]

SIMIV Medicina interna - Cremona - Relatore: Grant Guilford - Richiesto accreditamento ECMPer informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email [email protected]

SIVE - MACROREGIONI CENTRALE E MERIDIONALE SEMINARIO MACROREGIONE - Relatori: J.M. DENOIX - M. TONIATO - RomaRichiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel 0372/403502 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC CAMPANIA FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - Campania - Relatore: dr. Emilio Feltri - Richiesto accreditamento ECM - Per infor-mazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC ABRUZZO L’ARTE E LA SCIENZA DELLA CITOPATOLOGIA DIAGNOSTICA - Pescara - Relatore: dr. Davide De Lorenzi - Richiesto ac-creditamento ECM - Per info: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC NUOVI APPROCCI A VECCHI PROBLEMI GASTROENTERICI NEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA - Cremona - Relatore: dr.Grant Guilford - Richiesto accr. ECM - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel 0372/403508 - email: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC NUOVI APPROCCI A VECCHI PROBLEMI GASTROENTERICI NEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA - Teramo, Facoltà di MedicinaVeterinaria Università di Teramo - Relatore: dr. Grant Guilford - Richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: PaolaGambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI CARDIOLOGIA 2a PARTE - Cremona - Crediti ECM: 18Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC SICILIA IL PRURITO E TUTTE LE SUE CAUSE - Sicilia - Relatore: dr.ssa Fabia Scarampella Richiesto accr. ECM - Per info: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: delregionali@scivac

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC VENETO MALATTIE INFETTIVE NELLA PRATICA CLINICA - Veneto - Relatore: dr. Tommaso Furlanello - Richiesto accreditamentoECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: [email protected]

SICARV TACHIARITMIE SOPRAVENTRICOLARI E IPOCINESIA VENTRICOLARE SINISTRA - Cremona - Richiesto accreditamentoECM - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email [email protected]

MASTER SCIVAC MASTER SCIVAC IN CHIRURGIA DEL CANE E DEL GATTO (prima parte corso) - Cremona - Richiesto accreditamento ECM- Per informazioni: Monica Villa - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403504 - email [email protected]

MASTER SCIVAC MASTER SCIVAC (Esame Master 2002-2003) - Cremona - Per informazioni: Monica Villa - Segreteria SCIVAC - Tel0372/403504 - email [email protected]

SIVAE MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI - Cremona - sede AVIS - Via Massarotti 65 - Richiesto accreditamento ECMInfo: Sara Cazzaniga -Segreteria SIVAE - Tel 0372 460440 email [email protected]

SEMINARIO SCIVAC MEDICINA COMPORTAMENTALE - Alghero - Hotel Carlos V - Relatori: dr. Raimondo Colangeli, dr. Corrado Sgarbi - Richie-sto accreditamento ECM - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

SCVI CHIRURGIA TORACICA AVANZATA - Cremona - Richiesto accreditamento ECMPer informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email [email protected]

SIODOV/SIMEF Patologie orali del gatto - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email [email protected]

SEMINARIO SCIVAC CHIRURGIA - San Giusto Canadese (TO) - Teatro Carlo Bernasconi Telecittà Studios, L.go V. De Sica - Relatori: dr. Paolo Bu-racco, dr. Gilles Duprè - Richiesto accr. ECM - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

GIORNATA DI APPROFONDIMENTO SCIVAC DALL’ECOCARDIOGRAFIA AD UNA STANDARDIZZAZIONE SCIENTIFICA DEL METODO, PER LA DIAGNOSI, LE INDICA-ZIONI TERAPEUTICHE, GLI SCREENING DI RAZZA E LA RICERCA - Cremona - Relatore: dr. Claudio Bussatori - Richiestoaccreditamento ECM - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

SIVE - SEMINARIO LE PATOLOGIE DELLA GRASSELLA - Cremona, Palazzo Trecchi - Relatore: Ellen Singer (UK)Richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel 0372/403502 - email [email protected]

SVIDI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DELLE VIE RESPIRATORIE - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email [email protected]

SEMINARIO SCIVAC ANESTESIA - Sicilia - Relatori: dr.ssa Alessandra Bergadano, dr.ssa Claudia Spadavecchia - Richiesto accreditamento ECM- Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

SIMVENCO STATO DELL’ARTE IN MEDICINA NON CONVENZIONALE - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email [email protected]