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ISSN 1974-7152 Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert Ansa Atex Barenschee Denex Systems Technology EidosMedia Exelis Ferag Fujifilm GMDE Goss International Grafikontrol Hugo Beck Interstrap Kalfass Kodak manroland Miles 33 Mima films Napp Systems Nela NTG Open QIPC RG Segbert Sitma SMB SchwedeMaschinenbau Sun Chemical Group Technotrans Telpress Tera Teufelberger TM News Tolerans Visita il nostro sito Internet: http://www.ediland.it Filo diretto Le aziende informano Numero 81 - Giugno 2014 TecnoMedia Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali - Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali Automazione industriale a La Stampa Su tutte le dodici torri delle due rotative dello stabilimen- to saranno a breve installati sistemi per la gestione on line delle cromie. Dal mix di hardware, software, e rinnovata managerialità delle risorse umane potranno nascere effetti benefici di lungo periodo per tutti. a pagina 6 Stampa digitale e pubblicità per Numerica Dallo scorso anno, la concessionaria del Giornale di Brescia ha cominciato a produrre inserti speciali e di micro cronaca locale distribuiti con il quotidiano principale. Gli inserzioni- sti sfruttano la forza trainante del brand del giornale locale con costi parametrati alle zone distributive. a pagina 3 Le Rubriche Filo diretto............................................................................................................... da pagina 30 Il “Manifesto ARGI” per l’etica professionale Assolutamente innovativa per il settore, l’iniziativa dell’As- sociazione dei produttori / distributori di prodotti per l’industria grafica sottolinea come l’etica professionale e l’in- tegrità personale non siano aspetti secondari, ma costitui- scano i pilastri dei rapporti commerciali a pagina 20 La Stampa in Italia 2011-2013 I dati presentati dalla Federazione Italiana Editori Giorna- li per il triennio 2011-2013 fotografano uno stato di difficol- tà congiunturale e strutturale la cui entità è tale da gettare ombre preoccupanti sul futuro. Una sfida impegnativa atten- de il nuovo Presidente Maurizio Costa. a pagina 15 Il futuro digitale? È ancora da trovare Dal 9 all’11 giugno il centro congressi del Lingotto a Torino ha ospitato il 66esimo Congresso Mondiale degli Editori, che ha riunito, come di consueto, anche la 21esima edizione del World Editors Forum e la 24esima edizione del Forum Mon- diale della Pubblicità. a pagina 9 Periodico mensile. Anno XXI n. 81 - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma - Reg. Trib. Roma n. 21 del 27-01-2010 - Iscrizione ROC n. 4753 Il cloud: opportunità e sfide per l’editoria Il cloud come nuova risorsa IT e come opportunità offerta ad imprese tradizionali per erogare, in modo nuovo, servizi a valore aggiunto che investono tutta la filiera industriale ed arrivano fino al consumatore finale: se ne è parlato in occa- sione di un TecnoMeeting ASIG. a pagina 22 Eco-efficienza: quando la sostenibilità conviene Nelle quinta edizione del Sustainability Report, Sun Chemi- cal evidenzia come il concetto di eco-efficienza, applicato al sistema industriale moderno, contribuisca a sviluppare pro- dotti e servizi più competitivi per i clienti sul piano dei costi e di maggior qualità nell’impiego quotidiano. a pagina 26 WAN-IFRA Italia 2014: Padova, 18-19 settembre La XVII edizione della Conferenza internazionale per l’indu- stria editoriale e della stampa italiana sarà dedicata al ruolo della stampa nell’epoca della global audience: esperienze, ri- flessioni e proposte su come utilizzare il mix di media tradi- zionali e di nuovi canali on line. a pagina 28

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Periodico dell'ASIG, Associazione Stampatori Italiana Giornali

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ISSN 1974-7152

Agenzia Giornalistica Italia

Agfa-Gevaert

Ansa

Atex

Barenschee

Denex Systems Technology

EidosMedia

Exelis

Ferag

Fujifilm

GMDE

Goss International

Grafikontrol

Hugo Beck

Interstrap

Kalfass

Kodak

manroland

Miles 33

Mima films

Napp Systems

Nela

NTG Open

QIPC

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Sitma

SMB SchwedeMaschinenbau

Sun Chemical Group

Technotrans

Telpress

Tera

Teufelberger

TM News

Tolerans

Visita il nostro sito Internet:http://www.ediland.it

Filo direttoLe aziende informano

Numero 81 - Giugno 2014

TecnoMediaPeriodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali

Automazione industriale a La StampaSu tutte le dodici torri delle due rotative dello stabilimen-to saranno a breve installati sistemi per la gestione on line delle cromie. Dal mix di hardware, software, e rinnovata managerialità delle risorse umane potranno nascere effetti benefici di lungo periodo per tutti. a pagina 6

Stampa digitale e pubblicità per NumericaDallo scorso anno, la concessionaria del Giornale di Brescia ha cominciato a produrre inserti speciali e di micro cronaca locale distribuiti con il quotidiano principale. Gli inserzioni-sti sfruttano la forza trainante del brand del giornale locale con costi parametrati alle zone distributive. a pagina 3

Le RubricheFilo diretto ...............................................................................................................da pagina 30

Il “Manifesto ARGI” per l’etica professionaleAssolutamente innovativa per il settore, l’iniziativa dell’As-sociazione dei produttori / distributori di prodotti per l’industria grafica sottolinea come l’etica professionale e l’in-tegrità personale non siano aspetti secondari, ma costitui-scano i pilastri dei rapporti commerciali a pagina 20

La Stampa in Italia 2011-2013I dati presentati dalla Federazione Italiana Editori Giorna-li per il triennio 2011-2013 fotografano uno stato di difficol-tà congiunturale e strutturale la cui entità è tale da gettare ombre preoccupanti sul futuro. Una sfida impegnativa atten-de il nuovo Presidente Maurizio Costa. a pagina 15

Il futuro digitale? È ancora da trovareDal 9 all’11 giugno il centro congressi del Lingotto a Torino ha ospitato il 66esimo Congresso Mondiale degli Editori, che ha riunito, come di consueto, anche la 21esima edizione del World Editors Forum e la 24esima edizione del Forum Mon-diale della Pubblicità. a pagina 9

Il ruolo della stampa

nell’epoca della “global audience”:

prodotti, lettori, pubblicità

In associazione con:

http://www.wan-ifra.org www.fieg.it www.ediland.it

WAN-IFRA Italia 2014La conferenza Internazionale per l’editoria e la stampa

quotidiana italiana - XVII Edizione

18-19 Settembre 2014, Padova

Estratto dalle “WAN-IFRA CH General Conference Conditions”

Questo estratto dalle General Conference Conditions si applicano soltanto ai par-tecipanti considerati contraenti ai sensi del § 14 del German Civil Code (BGB).

§ 1 Registrazione, Quote, e pagamento dovuto

1.1 la registrazione ad un evento deve essere fatta per iscritto.

1.2 WAN-IFRA CH confermerà al partecipante la registrazione per iscritto.

1.3 il pagamento della quota diventa obbligatorio al ricevimento della fattura.

§ 2 Cancellazione, annullamento del contratto da parte del cliente

2.1 La cancellazione può essere effettuata per iscritto, e sarà accettata sino a due settimane prima dell’evento. In questo caso verrà trattenuto un 10% della quota. Dopo questo limite, verrà trattenuto l’intero importo della quota.

2.2 È sempre possibile inviare un “partecipante sostitutivo” a condizione che WAN-IFRA CH sia informata per iscritto in anticipo, specificando il nome del sostituto.

§ 3 Cancellazione di eventi

3.1 WAN-IFRA CH può cancellare l’evento per importanti ragioni, specialmente

nel caso di un numero troppo basso di partecipanti, cancellazione o malattia

di un relatore, chiusura dell’albergo, cause di forza maggiore.

3.2 Nel caso di un numero di partecipanti troppo basso, la cancellazione può

essere effettuata sino a 3 settimane prima dell’inizio dell’evento.

3.3 Per tutti gli altri casi di cancellazione dovuti a motivi importanti, così come

per ogni modifica del programma che dovesse rendersi necessaria, WAN-

IFRA CH informerà i partecipanti al più presto possibile.

3.4 Nell’improbabile caso che un evento debba essere cancellato, tutte le quote

di partecipazione pagate verranno rimborsate.

[…]

§ 6 Legge applicabile / Luogo di giurisdizione

Il contratto è soggetto alla legge tedesca. Il luogo di giurisdizione è Darmstadt.

WAN-IFRA Italia 2014 – XVII Edizione18-19 Settembre 2014, Padova

CONFERENCE

Modulo di iscrizioneDa compilare ed inviare via e-mail o fax a:

WAN-IFRA CH c/o ASIG Service srl -Via Sicilia 125 -00187 Roma- Fax +39 06 4883489 - [email protected] (Tel +39 06 4883566)Quote di iscrizione:• Soci IFRA/FIEG/ASIG: Euro 500 a persona; Euro 1.500 biglietto cumulativo (vale per quattro partecipanti)• Non Soci: Euro 700 a persona

CONFERENCE

Società__________________________________________________________________________________________________Socio WAN-IFRA/FIEG/ASIG/FCP ❒ Si ❒

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Indirizzo__________________________________________________________________CAP____________________Città___________________________________________

Telefono___________________________________Fax____________________________e-mail_________________________________________________________________Per favore vogliate iscrivere i signori:

Nome________________________________________________e-mail___________________________________________Visita Cappella degli Scrovegni ❒ Si ❒ No

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Nome________________________________________________e-mail___________________________________________Visita Cappella degli Scrovegni ❒ Si ❒ No

Nome________________________________________________e-mail___________________________________________Visita Cappella degli Scrovegni ❒ Si ❒ No

La visita alla Cappella degli Scrovegni si svolgerà a partire dalle ore 15.30 e sino alle ore 18.00 circa di venerdì 19 settembre. Poiché il numero dei posti a disposizione è limitato (la visita dura circa 30 minuti per gruppi di 25 persone alla volta) le prenotazioni saranno accettate in base all‘ordine di arrivo.

Dettagli del pagamento (si prega di esprimere una preferenza):

Firma, timbro___________________________________________________________________

❒ Si prega di inviare fattura con estremi per il bonifico bancario a:

Società _______________________________________________________________

Indirizzo ______________________________________________________________

Partita IVA _____________________________________________________________

❒ Addebitare carta di credito:

❒ 1 American Express ❒ 2 Visa ❒ 3/4 Euro-/Mastercard ❒ 5 Diners

Carta num.

Scadenza Codice di sicurezza (CSC/CVC)

Titolare________________________________________________________________

Nome in stampatello_____________________________________________________

Firma__________________________________________________________________

La quota di partecipazione diventa obbligatoria al ricevimento della fattura, e comunque non più tardi di 4 settimane prima dell’inizio dell’evento:L’iscrizione si intende valida solo al ricevimento del pagamento. Il contratto che regola la partecipazione agli eventi è regolato dalle “WAN-IFRA General Conference Conditions”, un estratto delle quali è riprodotto a seguire.

18 settembre 2014

Serata WAN-IFRA Italia:

Villa Foscarini Rossi

Stra - Venezia

19 settembre 2014

Visita privata alla

Cappella degli

Scrovegni.

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Il cloud: opportunità e sfide per l’editoriaIl cloud come nuova risorsa IT e come opportunità offerta ad imprese tradizionali per erogare, in modo nuovo, servizi a valore aggiunto che investono tutta la filiera industriale ed arrivano fino al consumatore finale: se ne è parlato in occa-sione di un TecnoMeeting ASIG. a pagina 22

Eco-efficienza: quando la sostenibilità convieneNelle quinta edizione del Sustainability Report, Sun Chemi-cal evidenzia come il concetto di eco-efficienza, applicato al sistema industriale moderno, contribuisca a sviluppare pro-dotti e servizi più competitivi per i clienti sul piano dei costi e di maggior qualità nell’impiego quotidiano. a pagina 26

WAN-IFRA Italia 2014: Padova, 18-19 settembreLa XVII edizione della Conferenza internazionale per l’indu-stria editoriale e della stampa italiana sarà dedicata al ruolo della stampa nell’epoca della global audience: esperienze, ri-flessioni e proposte su come utilizzare il mix di media tradi-zionali e di nuovi canali on line. a pagina 28

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Aguzzare l’ingegno, sviluppare la fantasia e aver voglia di rischiare nuove strade per la raccolta di pubblicità sul territorio locale: un mix che per Numerica, la concessionaria del Giornale di Brescia, significa, in estrema sintesi, stampa digitale.

Una risorsa tecnologica con la quale, dallo scorso anno, l’editore bresciano ha cominciato a produrre inserti speciali e di micro cronaca locale distribuiti con il quotidiano principale, per soddisfare le esigenze degli inserzionisti dell’area bresciana che non vogliono rinunciare alla forza trainante del brand del giornale ma non sono disposti a riconoscere alla concessio-naria i costi relativi alle uscite in zone dove, comunque, non esisterebbe la possibilità di raccogliere clienti.

La forza dei numeri e la debolezza dei mercatiNumerica è la concessionaria per la pubbli-

cità locale di Editoriale Bresciana, editore del Giornale di Brescia, che con una diffusione me-dia di circa 40.000 copie, e circa 409.000 lettori nel giorno medio, presidia il territorio con una penetrazione media del 74% di readership. “Nel solo capoluogo”- commenta Vittorio Lanzani, direttore di Numerica-“545.000 persone leggono un quotidiano a Brescia”.L’editore, che detiene anche il 50% di OPQ, la concessionaria per la raccolta della pubblicità nazionale, propone al territorio un’ampia gamma di canali di comuni-cazione: Teletutto, Teletutto2, RadioBresciaset-te, Radio Classica Bresciana, ed il più recente

giornaledibrescia.it, che ha circa 8 milioni di pagine visualizzate al mese, con 800.000 visi-tatori unici. “Il sito primeggia, nel panorama dell’informazione on line, per il tempo medio di permanenza per singolo utente, che è di 4 minuti e 58 secondi.” L’editore è attivo anche con un canale di vendita locale di prodotti, Kauppa, che agisce nel mondo del couponing.

Tutti i mezzi sono certificati secondo le spe-cifiche dei singoli canali.

“La copertura, direi anzi il presidio del terri-torio, è completo e capillare”, sottolinea Lanzani.Ma anche nella ricca provincia bresciana, la crisi economica, e la conseguente contrazione degli investimenti pubblicitari, ha cominciato a farsi sentire già da molto tempo.

Quattro anni orsono, i primi segnali sono ar-rivati dalla raccolta nazionale, poi via via verso la raccolta di inserzioni locali.“Se consideriamo i sei grandi settori di riferimento: auto, grande distribuzione, casa, consumo al dettaglio, indu-stria ed enti locali, abbiamo visto progredire difficoltà con contrazioni a doppio decimale su alcuni comparti.Abbiamo sempre fatto regi-strare su base trimestrale risultati migliori dei benchmark di riferimento di FCP”, conclude Lanzani, ma la crisi è arrivata anche a Brescia e provincia, inutile nasconderlo.

Come fare per reagire? La concessionaria ha puntato sui settori dove potevano crescere, almeno potenzialmente, i clienti – quindi escluse aree degli enti locali, quasi al collasso come spe-sa sui media, e della grande distribuzione, dove

Stampa digitale e pubblicità:strategie ed esperienze diNumerica-Giornale di Brescia

Aguzzare l’ingegno, sviluppare la fantasia e aver voglia di rischiare nuove strade per la raccolta di pubblicità sul territorio locale: un mix che per Numerica, la concessionaria del Giornale di Brescia, significa stampa digitale. Dallo scorso anno, l’editore bresciano ha cominciato a produrre inserti speciali e di micro cronaca locale distribuiti con il quotidiano principale. Gli inserzionisti sfruttano la forza trainante del brand del giornale locale con costi parametrati alle zone distributive.

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il numero dei player è costante sul territorio. In questo direzione Numerica ha puntato a svi-luppare il numero degli inserzionisti, cercando di mantenere le quotazioni sulle inserzioni nei prodotti premium e gold, ovvero posizioni fisse migliore visibilità all’interno dei canali di co-municazione. “Nel primo trimestre dello scorso anno”- racconta Lanzani-“ siamo cresciuti del 26% sul totale degli inserzionisti”. Purtroppo, per effetto delle difficoltà economiche, e nono-stante l’impegno della forza vendita, lo spending medio per cliente è calato del 31%.

Occorreva immaginare nuove strategie che tenessero conto di variabili fra loro non facilmente sommabili: aumentare il numero dei clienti, aumentare utili e fatturati senza “svendere” le posizioni premium e gold e, con-temporaneamente, tenere conto della ridotta propensione agli investimenti in pubblicità lo-cale. Un autentico puzzle, per la cui soluzione si è pensato alla stampa digitale.

Pubblicità e stampa digitaleIl Giornale di Brescia è stampato al CSQ di

Erbusco – centro stampa in comproprietà con la SESAAB di Bergamo – primo stabilimento italiano per la produzione dei quotidiani a do-tarsi di una rotativa per la stampa digitale HP, dotata di una linea di taglio e finitura in grado di produrre media molto diversi fra loro, a partire da un’unica copia in su. Il CSQ è dotato anche di un impianto particolarmente sofisticato di inse-

rimento, fornito da Müller Marti-ni, con il quale è possibile creare on line prodotti quotidiani rea-lizzati in offset ed arricchiti con inserti stampati in digitale.

E proprio que-sta opportunità ha dato il via alla nuova strategia di Numerica. Nel corso del 2013, i grandi cl ien-t i auto e GDO continuavano a rallentare, e la forza vendita ha cominciato a bat-tere porta a por-ta i clienti retail, ovvero i commer-

cianti, distribuiti su un territorio enorme, oltre duecento comuni, in una provincia a forma di goccia che è lunga, da Ponte di Legno a Fiesse, oltre 120 chilometri.

Il Giornale di Brescia è un prodotto unico, realizzato su due coste, una dedicata agli interni, esteri, cronaca, provincia etc.., ed un'altra de-dicata alle pagine di sport, spettacoli, economia e cultura.

Chiunque lavori nel commercio, conosce la forza di penetrazione del prodotto stampato, e non vuole rinunciare alla forza del marchio: il brand Giornale di Brescia è ancora – “per fortuna” aggiunge Lanzani – trainante, ed è sinonimo di qualità e autorevolezza. Il proble-ma, su un territorio così vasto, è che il piccolo commerciante di Ponte di Legno non è disposto a pagare il prezzo necessario per uscire anche nelle edicole a oltre 100 chilometri di distanza, dove non troverebbe clienti ai quali vendere.

E allora? “Abbiamo cominciato a sviluppare prodotti digitali ad hoc per micro aree diffusio-nali”.Numerica ha cominciato a commissionare quartini dedicati a specifiche aree, dove poter raccontare storie specifiche su un Paese, o su un gruppo di piccoli paesini limitrofi, e dove raccogliere inserzioni pubblicitarie del com-merciante locale.

I corrispondenti locali si incaricano di ela-borare contenuti in forma di storie locali – non notizie di cronaca, che vanno sul giornale, ma resoconti più ampi che possano interessare i

Vittorio Lanzani, Direttore di Numerica

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lettori locali – e la forza vendita si impegna con campagne di ven-dita porta a porta.Si comincia con inserti speciali, una tantum, de-dicati a Sirmione, Orzinuovi, e nu-merose altre zone della provincia bresciana. Ogni prodotto, stam-pato dal CSQ in digitale, esce in circa 2000 copie, allegato al pro-dotto base, e fini-sce sotto gli occhi di almeno 20.000 lettori.

Il successo per l’in-serzionista è assicurato, la forza del brand fa la sua parte ed i costi per apparire sotto il blasone Giornale di Brescia sono più che accettabili.

In pochi mesi il merca-to dei “quartini digitali” si amplia e nascono nuove iniziative, sempre una tan-tum, per fare concorrenza al volantinaggio locale – una pratica che in taluni casi assume connotati di concorrenza selvaggia, con un danno non solo al mercato ma agli stessi clienti che la utilizzano.

Esercenti locali, con-cessionarie di automobili e punti di grande distri-buzione cominciano ad utilizzare il nuovo me-dia digitale di Numerica, che può proporre la forza del brand-quotidiano al di fuori delle pagine del giornale.

Lo stesso accade per il mondo dello sport: nasce VivaBrescia, inserto in digitale in distribuzione la domenica, in tribuna centrale e fuori dallo sta-dio, ogni volta che la squa-

dra locale gioca i n c a s a . S o n o duemila copie in diffusione gratu-ita a tutti i tifosi, che raccolgono le inserzioni locali e le informazio-ni relative alla squadra.

La capillariz-zazione ha, nel complesso , un grosso successo, ed in alcuni casi, come per l’area di Chiari, il quar-tino diventa un a p p u n t a m e n t o settimanale, di-

stribuito con il giornale principale nella giornata di giovedì nel comune clarense ed in altri cinque comuni adiacenti.

I “numeri” ci sono: nel complesso, si calcola una crescita nel settore delle inserzioni pubblicitarie relative agli speciali terri-toriali attorno al 3%, con-solidata ed in crescita.

Ma più che il mero dato economico, pur positivo all’interno di un panora-ma pubblicitario naziona-le dai contorni non certi piacevoli, conta un’altra aspetto.

“Gli inserti digitali ci consentono di presidiare molto meglio il territorio” sottolinea Lanzani, sia per quanto riguarda le inser-zioni pubblicitarie che per quanto riguarda i lettori, visto che tutti i contenuti sono distribuiti gratuita-mente come allegati al giornale principale.

Anche grazie alla nuo-va iniziativa di stampa di-gitale, quando il mercato della pubblicità comincerà a riprendersi, Numerica sarà pronta a guidare la ripresa in sede locale.

In alto: i supplementi Giornale di Brescia-Chiari, settimanale, abbinato al prodotto principale e distribuito al giovedì, e VivaBrescia, distribuito alla domenica quando la squadra locale gioca in casa.In basso: tre inserti speciali, sempre stampati in digitale, dedicati a micro aree distributive.

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Investire nel futuro della comunicazione? “Si può, anzi si deve” rispondono alla Stampa di Tori-no. Ed il futuro, per la storica testata piemontese, passa, come per la quasi totalità degli editori euro-pei ed internazionali, attraverso un mix di canali digitali e di prodotti stampati. E’ il messaggio che, se mai ce ne fosse ancora bisogno, è arrivato, in termini inequivocabili, dal Congresso Mondiale degli Editori, che proprio a Torino si è svolto e del quale diamo conto in altra parte della rivista.

La Stampa, in anni recenti, ha concentrato ri-sorse ed investimenti nello sviluppo di una nuova redazione multimediale, in grado di alimentare attraverso un solo sistema editoriale tutti i canali di comunicazione verso il pubblico.

Più di recente, e siamo verso la fine dello scorso anno, il management torinese è tornato a puntare l’attenzione in direzione del quotidiano stampato.

Automazione totale“Anche per noi”- racconta a TecnoMedia il

direttore di produzione Federico Reviglio-“la maggior parte dei ricavi, come verificano pun-tualmente gli editori di ogni parte del mondo, salvo rarissime eccezioni, arrivano dalla carta stampata.” Il “vecchio” giornale fa ancora la parte del leone quando si parla di ricavi, e mandarlo definitivamente a riposo sarebbe quando meno un azzardo. E proprio a lui l’editore torinese ha dedicato una nuova tornata di investimenti, che puntano a rendere sempre efficiente, e gestibile

sul piano economico, la produzione quotidiana del giornale.

“Per investire in tecnologia di stampa, oggi bisogna avere non solo i nervi saldi ma anche una visione globale del processo produttivo” che integri meccanica, elettronica e gestione delle macchine all’interno di concetti moderni.

“Rappresentare il giornale con i concetti dell’impresa Ottocentesca non è solo inutile”, può essere fatale in un’epoca in cui i cambiamenti sono molto più veloci del passato e richiedono una flessibilità ed una capacità di interpretare, ed utilizzare ai propri fini, le potenzialità offerte dalla tecnologia, molto più ampie che in passato.

La Stampa, forte della sua tradizione di inno-vazione tecnologica, ha puntato sull’automazione industriale. Su tutte le 12 torri delle due rotative offset dello stabilimento di via Giordano Bruno a Torino saranno installati sistemi per il controllo automatico del colore di QIPC, leader mondiale del settore rappresentato in Italia da Gmde di Milano. La Stampa utilizzerà l’ultima versione sviluppata dalla società olandese - che di recente ha acquisito EAE – che impiega spettrofotometri in movimento lungo la banda di carta della rotativa, Wifag OF 372, in grado di rilevare in tempo reale le cromie, di confrontarle con i Tiff originali, e di pilotare gli ugelli inchiostratori per le necessarie modifiche ai fini della qualità di stampa finale. Tutto il sistema funziona in tempo reale: non c’è nulla da regolare manualmente, il software provvede a tutto in modo indipendente. In linea teorica, il sistema è stato

Investire sul quotidiano si può:nuova automazione industrialea La Stampa di TorinoLa Stampa investe su un sistema integrato per l’automazione della produzione del giornale in offset. Su tutte le dodici torri delle due rotative dello stabilimento torinese saranno a breve installati sistemi per la gestione on line delle cromie, con verifiche automatiche in tempo reale fra quanto è riprodotto sulla banda di carta e il Tiff originale della pagina. Il sistema provvederà a pilotare gli ugelli di inchiostrazione per mantenere una qualità costante lungo tutta la tiratura. Dal mix di hardware, software e rinnovata managerialità delle risorse umane potranno nascere effetti benefici di lungo periodo per tutti.

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sviluppato secondo il principio di “one fol-der, one printer”. In realtà le cose funzio-nano, e funzioneranno, un po’ diversamente.

Ai box della Formu-la Uno“Investire in tecno-

logie per la stampa dei quotidiani non è, oggi, né facile né scontato”, e agli editori e stam-patori che provvedo-no in questo senso va senz’altro riconosciuto un notevole coraggio imprenditoriale. Ma perché l’investimen-to vada a buon fine, ovvero generi quelle economie di scala che consentano lo sviluppo di attività industriali all’interno di un conto economico sostenibile, bisogna che le nuove soluzioni si inserisca-no in un contesto più generale di innovazione.

Le tecnologie arrivano dall’Olanda, il supporto e la rappresentanza dalla Gmde di Milano, ma “per il resto stiamo guardando ad esempi molto vicino a noi, che abbiamo”- e il nostro interlocu-tore sorride-“in casa nostra: la Formula Uno”.

Sembra fuori luogo accostare i motori, e le tecnologie, più innovative nell’ambito della produ-zione di automobili ai “vecchi” prodotti stampati? Sui circuiti di Formula Uno in pista girano i piloti di un team, che è unico. Ogni tanto, durante la corsa, i piloti si devono fermare ai box, e qui tro-vano una squadra di assistenza che, come i team, è unica, e provvede a tutte le manutenzioni ed i “cambi in corsa” necessari per ripartire al volo ed arrivare alla conclusione della gara, “possibil-mente vincendo”.

Le moderne macchine da stampa, soprattutto se dotate di sistemi ad altissima automazione, come quelli in fase di installazione alla Stampa, sono assimilabili alle Formula Uno: in pochissimo tempo devono provvedere alla realizzazione di tutta la tiratura notturna, prodotti principali ed eventuali edizioni. Tutto lo sforzo dello stabili-mento è concentrato in pochissime ore. I piloti dai pulpiti avviano la produzione, i nuovi sistemi

di rilevamento auto-matico delle cromie entrano in funzione e provvedono alle modi-fiche necessarie lungo il percorso delle bande di carta. Certo, anche in questo modello pro-duttivo, come in For-mula Uno, ci sono le “fermate ai box”, dove l’intervento umano di-venta la variabile per la vittoria finale. In un moderno sistema produttivo, sarebbe indispensabile che ai box ci fosse, come a bordo pista, un’unica squadra di specialisti in grado di effettuare tutte le regolazioni del caso, passando da un ambito all’altro con competenza, efficienza e rapidità.

Questa visione mo-derna, e competitiva, della produzione dei giornali, è oggi possi-bile grazie all’altissi-

mo grado di sviluppo dei sistemi di automazione industriale che – “forse conviene ricordarlo”- sono strumenti indispensabili nelle mani degli stampatori per mantenere sostenibili i costi di un processo produttivo che non può più contare sulle risorse del passato.

“E per fortuna che ancora ci sono gruppi in-dustriali che investono”.

Ma la tecnologia, da sola non basta, e per vincere sui circuiti dell’informazione sarà neces-sario lavorare anche di squadra con il “team” che affianca i piloti-capimacchina.

Certamente dal sistema QIPC ci si aspettano ritorni sul piano dei risparmi, sia nell’impiego dei materiali di consumo che per quanto riguarda gli scarti di avviamento. Ma su entrambe le voci, già sono in funzione sistemi di controllo automatico installati in precedenza, che hanno dato ottimi risultati.

Dal nuovo investimento, come già ampiamente verificato da analisi presso altri centri stampa dove QIPC è stato installato, ci si attendono ri-sultati di lungo periodo sul piano di un’efficienza globale produttiva dove software, hardware e nuovi approcci manageriali creino i presupposti per un’industria della stampa sostenibile.

Federico Reviglio, Direttore di produzione de La Stampa

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La stampa cattolica diocesana e la forza del network cittadino

Proposte e progetti per la comunicazione nel terzo millennio: se ne è discusso a Lodi, lo scorso 23 maggio, città che ospitato l’annuale Festival della Comu-nicazione, iniziativa itinerante organizza-ta, a livello naziona-le, dalla Società San Paolo e dalle Figlie di San Paolo. E la sfida è impor-tante per tutti i set-timanali cattolici, riuniti nella FISC, la Federazione fon-data il 27 novembre 1966, che riunisce 189 testate presenti in circa 160 diocesi, che raggiungono gran parte del territorio nazionale italiano e che raggiungono, tutte insieme, circa un milione di copie stampate a settimana. E’ un mondo che non si nasconde le difficoltà che sta attraversando l’in-dustria dei media, soprattutto quella stampata, ma che guarda con grande interesse alle inizia-tive per lo sviluppo della comunicazio-ne.E proprio a Lodi, ove si pubblica il Cittadino, è toccato ai responsabili del quotidiano locale raccontare che cosa oggi è possibile rea-lizzare per sviluppare la comunicazione nell’era multimedia-le. Il mix che può avere successo, è costituito da un progetto di comunicazione integrato, una piattaforma tecnologica in grado di gestire il flusso di lavoro su più canali – al Cittadino utilizzano Méthode di EidosMedia – ed un coinvolgimento diretto delle risorse umane nel nuovo modo di produrre informazione.L’obiettivo è arrivare al lettore nell’arco della giornata, e

della settimana, con informazioni che sfruttino il canale on line per la immediatezza della notizia, e il prodotto stampato per i necessari approfondimenti. Tutto il resto, è integrazione di piattaforme, dove i contenuti delle brevi

inviate on line rilan-ciano alla cronaca sul giornale, e dove le notizie, e le ricor-renze delle quali si parla sulla stampa, trovano spazi illimi-tati per il corredo di immagini digitali, video annunci ed altri contributi multi-mediali sul web. La provincia italiana è ricca di storie che le testate locali hanno in esclusiva – anche “storie di eroismo quotidia-no”, come quelle evocate nell’incon-

tro di Lodi – il problema è valorizzare e rendere interessanti i contenuti per i lettori, e valorizzarli nei confronti degli inserzionisti.

La stampa in digitale di inserti di micro cronaca locale, at-tività nella quale il Cittadino di Lodi è uno dei pionieri, pagine e contenuti di servizio al territo-rio – “come si paga la nuova TASI?”- il coinvolgimento di-retto dei cittadini – le foto per la festa della mamma e per la giornata dedicati ai nonni ed ai papà sul web – concorsi a premi per svilup-pare le attività di commercio locale: il serbatoio “di storie da raccontare” e di

iniziative da lanciare è immenso – è il messaggio di ottimismo del direttore del Cittadino, Ferruccio Pallavera- bisogna solo lavorare con una mentalità nuova.“Fare network” sul territorio, utilizzando sia i canali stampati che quelli digitali, è la strada per crescere anche nel terzo millennio.

In alto: Ferruccio Pallavera, Direttore del Cittadino di Lodi; qui sopra, Alberto Valeri, responsabile della veste grafica dei prodotti del Cittadino

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“Vi voglio salutare in termini positivi, dicendo che non abbiamo mai avuto così vicino il futuro come da quando esistono i telefonini: ce l’abbia-mo in tasca”: quando John Elkann, Presidente dell’Editrice La Stampa, conclude l’intervento in occasione dell’inaugurazione del 66esimo Congresso Mondiale degli Editori , organizzato a Torino dal 9 all’11 giugno, un brivido passa nella schiena dei molti delegati che, da molti Paesi, sono arrivati in Italia per seguire da vicino alcune delle voci più interessanti del panora-ma internazionale editoriale, della pubblicità e dell’informazione giornalistica.

E non sarà l’unico, perché, se “dieci anni fa gli smartphone non esistevano….oggi ne vengono venduti un numero quattro o cinque volte supe-riore a quello di tv o pc. C’è sempre più gente che parla, acquista e comunica attraverso gli smartphone.E ciò che è rilevante, è che queste persone attraverso i dispositivi leggono notizie che noi diamo loro, le condividono, e loro stessi creano informazioni”.

La digitalizzazione sta trasformando l’indu-stria dei media, e tutti, in questo settore, devono affrontare la mutazione epocale. Citando l’ultimo capitolo del rapporto del New York Times sull’in-novazione, intitolato non per caso “Digital First”, Elkann ripropone la sfida all’industria dei media, che è contemporaneamente industriale, econo-mica, e va ad impattare argomenti fondamentali per la civiltà contemporanea, quali la libertà di espressione e l’esercizio dei diritti legati all’in-formazione.

Il panorama internazionale“Digital First”, o “Mobile First”: i delegati

internazionali arrivati a Torino per seguire, con il Congresso degli Editori, anche il 21esimo World Editors Forum e il 24esimo World Advertising Forum, tutti organizzati da WAN-IFRA, hanno trovato un ampio programma di proposte e provocazioni professionali. Sono finiti, forse per sempre, i tempi nei quali qualche “guru”, vero o presunto poca importanza ha, si affacciava ai consessi internazionali per annunciare “questi sono i problemi, queste le soluzioni”.

I problemi, oggi, li conoscono, e li vivono tutti; a mancare, purtroppo, sono le soluzioni condivise, ovvero quella serie di esperienze che, avendo funzionato presso alcune aziende, si può ragionevolmente pensare che possano funzionare quasi ovunque. Non è più così, ed il messaggio che è arrivato dall’incontro internazionale è la proposta di una serie di soluzioni “fatte in casa”, che funzionano, dopo numerosi esperimenti, nel contesto dove sono nate, ma che nessuno garantisce che siano esportabili altrove, né per quanto riguarda i temi economici né per quanto attiene ai temi, molto più delicati, del rapporto fra pubblicità, fatti e opinioni, con buona pace della libertà di espressione.

Il quadro dell’industria dei media lo ha trac-ciato Larry Kilman, segretario generale di WAN-IFRA. Nel mondo sono circa due miliardi e mezzo le persone che leggono i quotidiani stampati, e circa 800 milioni coloro che li leggono sulle piat-taforme digitali. Dal 2012 al 2013, la diffusione

Il futuro digitale?È ancora da trovareDal 9 all’11 giugno il centro congressi del Lingotto a Torino ha ospitato il 66esimo Congresso Mondiale degli Editori, che ha riunito, come di consueto, anche la 21esima edizione del World Editors Forum e la 24esima edizione del Forum Mondiale della Pubblicità. I dati internazionali consolidano il trend di crescita delle attività on line, che però non riescono a coprire il calo di copie stampate in circolazione e il declino della pubblicità sui media tradizionali. Gli editori si riorganizzano, sperimentando nuovi modelli di business in un’industria della comunicazione dove il futuro digitale è ancora da cercare, fra nuove iniziative e timori legati a possibili distorsioni della concorrenza sul mercato della pubblicità.

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del prodotto stampato, sempre a livello mondiale, è cresciuta del 2%, ma nell’ultimo quinquennio è calata della stessa percentuale, ovvero sempre del 2%.

I giornali stampati crescono nei Paesi dove c’è una classe media emergente ed una penetrazione della larga banda relativamente bassa. Purtrop-po, nei mercati più maturi si sta consolidando il declino del prodotto stampato quotidiano in ter-mini strutturali, ed il passaggio dei lettori verso i formati digitali. I numeri, a questo riguardo, lasciano poco spazio all’immaginazione. In Asia ed in America Latina la stampa è cresciuta, ri-spettivamente, dell’1,45% e del 2,56% dal 2012 al 2013. Nello stesso periodo, in Nord America il print media è calato 5,29%, in Australia e Oceania del 9,94%, dell’1% nel Medio Oriente e in Africa e del 5,2% in Europa.

Sul medio periodo, ovvero nell’ultimo quin-quennio, nel Nord America la stampa è scesa del 10,25%, del 19,59% in Australia e Oceania e del 23,02% in Europa. Di segno positivo Asia e America Latina, che sono cresciute, nello stesso quinquennio, rispettivamente del 6,67% e del 6,26%, con il Medio Oriente e l’Africa che segnano un +7,5% nella diffusione del prodotto stampato.

A preoccupare gli editori internazionali sono anche, e soprattutto, i dati relativi alla pubblicità. Fra 2012 e 2013, a livello globale, il fatturato è calato del 6%, e del 13% nel quinquennio prece-dente. Di segno opposto la pubblicità digitale, che per i giornali è cresciuta dell’11% fra 2012 e 2013 e del 47% nel quinquennio.Si tratta, pur-troppo, di cifre relativamente modeste rispetto al totale degli investimenti in pubblicità on

line, dove la parte del leone la fa Google, il “convitato di pietra” al Congresso di Tori-no, dove, come vedre-mo, non sono mancate le prese di posizione contro un “modello di business” che solleva molte perplessità sul piano normativo e sul piano della, pochissi-ma, trasparenza.

Si stima che la quo-ta di mercato della pubblicità sulla carta stampata continue-rà a contrarsi ad una media, a livello mon-diale, compresa fra l’1% e il 2% all’anno.

Le “audiences digitali stanno sperimentando una crescita esponenziale e stanno rimpiazzando i let-tori dei giornali, ma il digitale non va a coprire il calo dei ricavi pubblicitari del media stampato”. Per gli editori stranieri, così come per i colleghi italiani, si pongono gli obiettivi prioritari di “rein-ventare” il tradizionale modello di business del quotidiano stampato, e capire come aumentare i ricavi dai nuovi canali on line. “Il digitale”- conclude Kilman-“può essere il futuro, ma questo futuro non lo abbiamo ancora trovato”.

Fatti, opinioni e pubblicitàAlla ricerca delle nuove risorse per sostene-

re l’industria dei quotidiani è stata dedicata, in modo particolare, la “traccia” segnata dal 24esi-mo Forum Internazionale della Pubblicità (World Advertising Forum), dove si sono confrontati editori “tradizionali” e nuovi operatori on line. Il gruppo francese de Le Figaro ricava un quarto del proprio fatturato dal digitale, dove lavora una redazione specializzata. Per avere successo sul web, conquistare lettori e attrarre pubbli-cità, bisogna puntare sulla propria unicità e su un brand riconosciuto. In rete paga la capacità ad essere riconosciuti come specialisti, ovvero fornitori di informazioni e servizi affidabili. Il web, rispetto alla carta stampata, è una sorta di “amplificatore” di contenuti multimediali, dove le immagini, i video e i link interattivi integrano, ed ampliano, le funzioni tradizionali dei testi pubblicati sui print media. La sfida, come ha spie-gato il Vice Presidente Eileen Le Muet, è creare “storie” multimediali che attraggano lettori e, di conseguenza, inserzionisti. Il web del gruppo ben si presta ad utilizzare brand riconosciuti come

John Elkann, Presidente dell'Editrice La Stampa

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Le Figaro Madame per creare “eventi” on line, per esempio in occasione della presentazione di nuove collezioni, come il caso della Piaget Rose presso il punto vendita specializzato di Parigi. Dal web partono tweet, email verso i potenziali clienti – e lettori – della rivista on line, ed il sito offre storie promozionali multimediali dove si informa sulla nuova collezione con un “taglio di design, ed editoriale” caratteristico del brand del prodotto Le Figaro Magazine. A questa operazio-ne lavora un team di specialisti in diverse disci-pline, redattori, designer, pubblicitari, fotografi ed esperti di web e social media.

Iwan Itterman, di Warum Verlag, si spinge un po’ più in là sulla strada della pubblicità on line.Una delle chiavi del successo, almeno agli occhi dell’inserzionista, è la possibilità di fare apparire il contenuto dell’informazione commer-ciale accanto al contesto più adatto della sezione redazionale. Qualcuno lo chiama cross financing, qualcun altro advertorial o infotainment – il lin-guaggio dei nuovi media è instabile almeno quan-to le reali prospettive di sviluppo – ma il concetto fondamentale è sempre quello, un nuovo rapporto fra contenuti redazionali e contenuti commercia-li. Google resta un unicum, al momento, per la sofisticazione degli algoritmi di ricerca, ancorati agli investimenti pubblicitari, ma la possibilità

di fare apparire il messaggio commerciale in contesti di opinioni “gradite” all’inserzionista è alla portata di quasi tutti gli editori.

Al gruppo de Le Figaro i redattori digitali sono più giovani e più aperti rispetto a quelli dell’”establishment” della carta stampata, e più preparati a massimizzare le potenzialità del media digitale. Come contenere la forza inva-siva della pubblicità, in un’epoca in cui essere pianificati dagli inserzionisti non è facile né scontato, è un argomento “aperto”, e su questo nessuno dei relatori vuole sbilanciarsi. Ciascuno si regoli come meglio crede, ma il problema è sul tavolo.

L’editore: un nuovo mestiere?Per Andrew Holder, dell’australiano The Age,

la capacità dell’editore di integrarsi, con un’of-ferta sulla piattaforma digitale, con le campagne di comunicazione pubblicitaria è essenziale, soprattutto nel caso in cui il cliente – e ce sono in sempre maggior numero – non ne vuole più sentire parlare di carta stampata. Come riuscirci? La parola chiave, per più di un relatore, è “en-gagement”, ovvero “coinvolgimento”. L’editore può avere successo nelle nuove campagne di comunicazione digitale se riesce a coinvolgere i lettori in esperienze multimediali “avvolgenti”.

Il gruppo Comin acquisisce la Galeati

Il CSE - Centro Servizi Edito-riali - di Grisignano di Zocco (Vicenza), del gruppo Comin, acquisisce le Industrie Grafiche Galeati di Imola (Bologna), tra le piu’ antiche tipografie d’ Italia, dichiarata fallita dal Tribunale di Bologna lo scorso anno. Con questa acquisizione nasce il maggior gruppo di stampa quotidiani nell’area Nordest, con un fatturato di circa 13 milioni di Euro. Come ha spiegato Andrea Co-min, Amministratore delegato, il gruppo ha deciso di impegnarsi “per la Galeati, perche’ abbiamo riconosciuto il valore storico e culturale dell’ industria grafica assieme alle necessita’ occupa-zionali del territorio. Galeati puo’ ancora dare tanto al mondo della stampa e sarebbe stato

un peccato disperdere questo patrimonio. Per questo abbiamo creduto nel progetto e l’ abbia-mo sottoposto ad alcuni istituti di credito, tra cui il Banco delle Tre Venezie e la Popolare di Mi-lano che si sono resi disponibili ad affiancarci finanziariamente nell’ operazione”. Le Industrie Grafiche Galeati sono tra le piu’ antiche re-alta’ industriali tipografiche italiane. Fondate nel 1816 da Ignazio Galeati, nel 2008 vennero ac-quisite da un fondo di private equity. La sopraggiunta crisi del settore e le mutate esigen-ze di mercato, hanno messo in difficolta’ l’azienda, che lo scorso anno e’ stata dichiarata fallita e ammessa all’ esercizio provvisorio. Da oggi, grazie all’impegno del gruppo Comin, lo storico mar-chio ritorna sul mercato.

Da sin: Andrea Comin, Amministratore delegato, Mirco Comin, Presidente e fondatore dell'omonimo gruppo

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In primo piano, in questo caso, il video.Un adulto su cinque, negli Stati Uniti, è ormai abituato a consumare video on line; le ore, e la ricettività dei contenuti streaming, sono in aumento vertigi-noso, osserva Alexandra Salomon di International Interactive Advertising Bureau.

Addirittura, in ta-luni casi sembra che il video on line faccia più facilmente breccia nel cuore del nuovo consumatore di quanta non ne faccia la televi-sione tradizionale. La capacità coinvolgente delle immagini a colo-ri in movimento trova una nuova forza dalla piattaforma digitale.

Suzanne Raitt, di Newspapers Canada, osserva che quasi la metà dei Q Code, ov-vero quei “puzzle” in bianco e nero dai quali, con il telefoni-no cellulare dotato di telecamera, è possi-bile “lanciare” infor-mazioni multimediali on line, è utilizzata a partire da quotidiani e riviste stampate. “Siete editori di magazine di cucina? I Q Code e la

pubblicità interattiva aprono orizzonti straor-dinari”.

Dalla rivista che descrive come si deve pre-parare una torta al video che mostra lo chef dietro ai fornelli, magari corredato da una se-rie di prodotti “suggeriti” dalla pubblicità, il

passo è istantaneo, a portata di Q Code. Le nuove tecnologie per la modellazione inte-rattiva in 3D possono mostrare una scarpa a partire da una im-pronta “stampata” sul giornale. Il successo di una campagna pub-blicitaria è sempre più affidata alla inte-razione fra piattafor-me di comunicazione. Obiettivo? Il coinvol-gimento emotivo, e multimediale, del let-tore – consumatore. E l’editore? Forse deve imparare a fare un nuovo mestiere – è il senso di molti degli interventi del Forum della Pubblicità – e comunque deve rein-

ventarsi il modo per rimanere sul sui nuovi mercati.

Editoria multicanale:dalle parole ai fatti

Dopo un’intera giornata passata ad ascoltare le prospettive degli sviluppi dell’editoria multicanale, i delegati al 66esimo Congresso Mondiale degli Editori hanno avuto la possibilità di assistere dal vero al lavoro di una redazione multimediale, visitando la nuova instal-lazione de La Stampa di Torino. Inaugurata nell’ Ottobre 2012, la redazio-ne si sviluppa su un’area di 3000 metri quadrati, con un’organizzazione delle scrivanie lungo anelli concentrici. La vicinanza “fisica” dei redattori con diverse competenze, e l’utilizzo, per la gestione del

flusso produttivo, della piattaforma tecnologica Méthode di EidosMedia, sponsor della visita or-ganizzata dal giornale, favoriscono il lavoro in team e l’aggiornamento delle notizie nell’arco dell’intera giornata. Il principio di organizzazione della redazione è che tutti devono avere sotto gli occhi i contenuti e l’intero processo produttivo. La visita, molto apprez-zata da delegati, è stata anche l’occasione per vedere in funzione gli

sviluppi più recenti della piattaforma Méthode, e per as-sistere in diretta alla realizzazione dell’edizione stampata del quotidiano di Torino.

Eileen Le Muet, VP International Le Figaro

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Il futuro nelle nostre maniC o m u n q u e

vada, l ’editore deve riprendere nelle sue mani il futuro del proprio mestiere, maga-ri accorciando la distanza che lo separa dal mer-cato della pub-blicità. Bisogna ricordarsi – è la tesi dei relatori alla sessione de-dicata agli Smart Advertisers – che n e s s u n o c o m e l’editore possiede i dati che interes-sano alla pubblicità: chi guarda che cosa, quando la guarda, con quali interessi, quali stili di vita e quali attitudini al consumo.E’ il mondo del Big Data, e la sfida, ancora una volta, corre sulla linea sempre più sottile che separa contenuti, pubblicità e data base della distribuzione on line, un modo dove la priorità è “integrare” le infor-mazioni, quasi sempre sparse in archivi datati e scarsamente utili.

“ I d a t i m i -gliori sono quel-li dell ’editore” sostiene Danny Hopwood, di Vi-vaki. Le campa-gne di comunica-zione digitale non tollerano opacità: le nuove piatta-forme si aspet-tano chiarezza e dialoghi diretti fra chi offre e chi acquista . Ed è proprio in questa nuova funzione di “mediazione” che il “media” tradi-zionale, e l’edi-tore, deve saper

reinventarsi. La Place Media è una nuova allean-za fra venti gruppi editoriali, che rappresentano oltre duecento testate internazionali. L’obiettivo dichiarato è quello di offrire agli inserzionisti gli stock di opzioni pubblicitarie invendute. Gli spazi sono offerti sotto il brand collettivo, e gli operatori non sono in concorrenza con gli uffici vendita degli editori. Lavorano in stretta collaborazione, scambiando dati e ripartendosi

Dal Regno Unito due nuove testatetabloid per la stampa digitale al CSQ

Cresce il numero dei giornali esteri stampati in Italia con tecnologie digitali.Dai primi di maggio al CSQ di Erbusco (Bs) si stampano due nuove testate inglesi, i tabloid Daily Express e Daily Star, entrambi dell’Express Newspapers. Le copie prodotte con la rotativa digitale del CSQ sono distribuite in tutta Italia. Nella zona dei grandi laghi, Maggiore, Como, e Garda ed in altre destinazioni del Nord con una forte presenza di turisti inglesi, le due testate arrivano il giorno stesso della data di pub-

blicazione. Nel resto d’Italia, Daily Express e Daily Star arrivano il giorno dopo.Il contratto con il gruppo inglese prevede la produzione nel corso dell’intero anno. Con una foliazione media attorno alle 80 pagine (l’Express) ed alle 64 (lo Star), in formato

tabloid, le due testate sono stampate, in bassa stagione, in poche centi-naia di copie. Con l’arrivo dei flussi turistici dal Regno Unito, la tiratura cresce in misura tale che è ipotizzabile passi alla stampa in offset.Il Daily Express e il Daily Star si aggiungono alle altre testate quotidiane estere stampate in digi-tale dal CSQ, il Tiroler Tageszeitung, ed il Kom-mersant, Vedomosti e MK per il mercato in lingua russa.

Suzanne Raitt, Vice Presidente, Marketing and Innovations, Newspaper Canada

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per quota il fatturato realizzato in questo nuovo contesto di alleanza.

Con oltre 100 milioni di browser nel solo mese di marzo di quest’anno, il sistema di proposta on line del Guardian inglese è uno fra i più avanzati del Regno Unito. Anche per loro il Big Data digi-tale è la grande scommessa su cui puntare per la pubblicità on line. Il loro consumatore è aperto alle novità, curioso e non ha paura di confrontarsi con le nuove tecnologie. Per attrarlo nell’offerta on line, l’editore ha avviato il Guardian Labs, un team di 130 specialisti fra web designers, commerciali, account managers, redattori, pub-blicitari, per sviluppare storie interessanti sia per i lettori che per il content branding. “Sui canali noi siamo agnostici” spiega Tim Gentry, Revenue Director del gruppo inglese. L’obiettivo è creare contenuti interessanti, poi siano i lettori a scegliere se vogliono il prodotto stampato o quello su tablet.

Con 13 milioni di utenti unici al mese, il grup-po de Le Figaro sta lavorando attivamente sul Big Data, con il triplice obiettivo di raccogliere i dati, consolidarli ed attivarli per il mercato della pubblicità.Agli inserzionisti possono già offrire 9 milioni di contatti identificati, 1 milione di clienti paganti on line e 27 milioni fra prodotti digitali e stampati, quotidiani e magazine. I “pacchetti dati” offerti agli inserzionisti pubblicitari per campagne on line stanno andando bene.

Il cantiere editoriale fra timori e nuove inizia-tiveIl “digital first”, o il “mobile first” aprono agli

editori opportunità di straordinario interesse per avviare nuovi modelli di business, ma le preoc-cupazioni non mancano.

Carlo De Benedetti, Presidente del gruppo editoriale L’Espresso, ha richiamato l’attenzione della platea internazionale sui rischi legati alle attività di Google. “Abbiamo tutti paura di Google. Anch’io.”- ha detto De Benedetti-“La più grande società editoriale al mondo non sarà mai in grado di fare concorrenza a Google e questo ha a che fare con la democrazia, perché una sana concorrenza editoriale è una garanzia per la democrazia.” Di fronte all’Autorità antitrust Europea è pendente un ricorso contro l’abuso di posizione dominante. Nessuno mette in dubbio l’utilità del motore di ricerca, ma è l’utilizzo del global search per fare pubblicità che non è – secondo molti – corretto. Si può discutere quale sia la strada più efficace per risolvere il problema, se separare la ricerca generale dai servizi di ricerca specializzata, ma-gari proibendo l’uso incrociato dei dati nei diversi servizi, o altre soluzioni. Resta comunque il fatto che, per l’industria editoriale, la posizione di

Google sul mercato della pubblicità rappresenti una distorsione non più accettabile, e questo a prescindere dalle questioni fiscali, e dall’usanza di non pagare le imposte nei Paesi dove si opera.

“Gli editori” – ha sottolineato De Benedetti-“non chiedono privilegi, ma la possibilità di competere a parità di condizioni”.

Nell’ultima giornata dei lavori è intervenuto anche Pietro Scott Jovane, Amministratore de-legato del gruppo RCS, che ha annunciato che il gruppo è al lavoro per introdurre su corriere.it una “membership a pagamento”. La sfida è tra-sferire l’abitudine ad acquistare informazione in edicola anche sui nuovi canali digitali. “Sul web la modalità di creare un club e di offrire servizi specifici di qualità a pagamento è la strada ob-bligatoria per gli editori”. Il mercato declina, ma il problema riguarda tutto il mondo, e la sfida è quella di tornare a guadagnare quote di merca-to, anche provando soluzioni nuove rispetto al passato.

Il futuro mondiale dell’industria dei media, fra prodotti stampati, telefonini, tablet e pc si con-ferma come un enorme cantiere dove gli editori stanno cercando, fra timori e non senza difficoltà, nuovi modelli per riorganizzare l’industria della comunicazione, con un occhio ai conti economici ed un altro rivolto alla funzione, fondamentale per le moderne democrazie, di presidi culturali e controllori del potere politico, ovunque esista la libertà di pubblicare notizie.

TecnoMediaPeriodico della ASIG

Associazione Stampatori Italiana Giornali

Via Sicilia 125, 00187 Romatel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489

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Direttore responsabileLuca Michelli

ha collaborato a questo numeroSalvatore Curiale

Segreteria di RedazioneElga Mauro

Registrazione del Tribunale di Roma n. 21 del 27-01-2010© ASIG Service S.r.l. - 2014 - Tutti i diritti riservati

Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma

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Questo numero è stato chiusoin redazione il 2 luglio 2014

TecnoMedia è consultabile in Internet http://www.ediland.it

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I dati sull’evoluzione dell’editoria giornalistica nel triennio 2011-2013 fotografano con evidenza e meglio di ogni commento il momento di crisi che attraversa il settore. È vero che la crisi s’iscri-ve in un quadro di difficoltà che non risparmia l’economia italiana e quella di gran parte dei Paesi europei, ma la sua entità è tale da gettare ombre preoccupanti sul futuro di un settore la cui importanza non si esaurisce in una dimensione meramente economica, ma evoca valori di rilievo costituzionale.

Nell’ultimo mese del 2013 e nella prima parte di quest’anno si sono manifestati segnali di ripresa nel quadro economico del Paese, ma questa po-trebbe avere un impatto assai limitato sull’editoria giornalistica, i cui problemi sono allo stesso tempo strutturali e congiunturali.

I bilanci delle imprese editrici Le difficoltà della situazione hanno il loro ri-

flesso speculare nei bilanci delle imprese editrici di quotidiani. Il ridimensionamento del fatturato editoriale che era stato abbastanza contenuto nel 2011 (-2,1%), ha avuto un’accelerazione nel 2012, accusando una flessione più ampia (-9,9%), impu-tabile in larga parte al calo dei ricavi pubblicitari (-17,5%). Se si considera che nel 2013 il fatturato pubblicitario dei quotidiani è sceso del 19,4% è da ritenere che i ricavi editoriali abbiano subito una nuova caduta stimabile intorno all’11,1%, soltanto in parte attenuata dalla maggiore tenuta dei ricavi da vendita delle copie (+6,5%), grazie agli incre-menti di prezzo intervenuti nell’anno.

L’andamento negativo del fatturato editoriale è stato accompagnato da una diminuzione dei costi industriali molto più contenuta. Sia nel 2011 (-1,4%) che nel 2012 (-4,0%), i costi operativi sono scesi, ma in misura tale che il margine operativo lordo delle imprese editrici non solo si è contratto, ma ha acquisito un segno negativo, attestandosi a -33 milioni di euro, a fronte dei risultati posi-tivi del 2010 (+160,5 milioni) e del 2011 (+138,8 milioni).

Il rapporto tra mol e fatturato, che già sta-zionava su livelli insoddisfacenti nel 2010 (5,5%) e nel 2011 (4,9%), nel 2012 è stato pari al -1,3% e le stime relative al 2013 indicano un’ulteriore contrazione (-4,8%). Sono dati oggettivamente preoccupanti in quanto mettono in evidenza un’ impossibilità della gestione industriale di pro-durre risorse adeguate alla copertura dei costi di esercizio.

Né la gestione finanziaria è stata in grado di riequilibrare le perdite dell’attività tipica, come avvenuto in passato. Lo conferma il risultato com-plessivo dei bilanci aggregati che, tenuto conto di tutte le componenti attive e passive di reddito, evidenzia nel 2012 una perdita di 44,8 milioni di euro. Un risultato che, nel 2013, stando alle prime stime, è da ritenere si sia ulteriormente appesan-tito, anche perché dal mercato non sono arrivati segnali di decisa inversione di rotta.

Nel 2012 l’ammontare complessivo delle per-dite ha sopravanzato nettamente quello degli utili. Le imprese in utile sono state 16. Sono aumentate di due unità rispetto all’anno precedente, ma

La Stampa in Italia:dai dati del triennio 2011/2013ombre preoccupanti sul futuroI dati presentati dalla Fieg – Federazione Editori – per il triennio 2011 / 2013 fotografano uno stato di difficoltà la cui entità è tale da gettare ombre preoccupanti sul futuro. L’editoria giornalistica in Italia presenta problemi di tipo sia congiunturale che strutturale, e la ripresa che si intravede nell’economia nell’ultimo mese del 2013 e nella prima parte di quest’anno potrebbe avere un impatto assai limitato sul settore dell’informazione quotidiana, la cui importanza evoca anche valori di rilievo costituzionale, come si legge nella sintesi dei dati – presentati lo scorso 16 aprile – che riportiamo ampiamente nell’articolo.

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l’ammontare complessivo dell’avanzo di gestione è sceso da 158,1 a 104,5 milioni di euro (-33,9%). Nel 2010 le imprese in utile erano 24 con un avanzo complessivo pari a 163,7 milioni.

Le imprese in perdita sono scese da 37 a 35 unità tra il 2012 e il 2011, ma l’ammontare delle perdite aggregate si è più che raddoppiato, passan-do da 66,6 a 149,4 milioni di euro (+124,1%). Nel 2010, le imprese in perdita erano 26 con un deficit complessivo di 69,4 milioni di euro. È prevedibile che nel 2013 la situazione deficitaria netta abbia subito un ulteriore deterioramento.

Diffusione e lettura Per quanto riguarda il mercato italiano, il

declino del fatturato ha una delle sue cause nei deludenti andamenti diffusionali e di lettura. Per i quotidiani, soprattutto a partire dal 2007, è ini-ziato un declino della diffusione che si è andato ampliando, raggiungendo punte molto elevate nel 2011 (-6,8%) e nel 2012 (-8,1%). Il calo sembra es-sersi attenuato nel 2013, mantenendo, comunque, dimensioni considerevoli (-5,2%). Nell’arco degli

ultimi sette anni, le vendite medie giornaliere sono diminuite di oltre 1,6 milioni di copie. Questa evoluzione negativa non riguarda soltanto l’Italia. Tra il 2008 e il 2012, la diffusione mondiale dei quotidiani è calata del 2,2%.

È stata l’Europa, sia quella occidentale (-24,8%) che quella orientale (27,4%), a subire le perdite di copie più rilevanti, seguita dal Nord America (-13,0%). Ad evitare il collasso mondiale della dif-fusione della stampa quotidiana hanno contribuito le regioni asiatiche (+9,8%) e quelle del Nord Africa e del Medio Oriente (+10,5%), vale a dire quell’insieme di paesi partiti da consumi di carta stampata più bassi, stimolati dal forte sviluppo economico e da aperture più convinte agli scambi commerciali e culturali con il resto del mondo.

Sulle dimensioni storicamente depresse del mercato italiano hanno inciso – e continuano a incidere – squilibri territoriali che rispecchiano l’irrisolto dualismo economico e sociale del paese. Nel 2012, a fronte di una media di copie vendute che sull’intero territorio nazionale è stata di 66 copie ogni 1000 abitanti, nelle regioni meridio-

Maurizio Costa eletto Presidente della Fieg L’Assemblea generale dei soci della Fieg – Federazione Italiana Editori Giornali – riunita a Roma il 1° luglio, ha eletto per acclamazione Maurizio Costa nuovo Presidente per il biennio 2014-2016. Con un'ampia esperienza nell'industria editoriale, Maurizio Costa, nato a Pavia nel 1948, ha ricoperto la carica di Am-ministratore delegato e vice Presidente della Mondadori e vice Presidente del gruppo Fininvest, dal quale è uscito dopo essere stato indicato come nuovo Presidente della Fieg. Costa succede a Giulio Anselmi, che ave-va manifestato la propria indisponibilità al rinnovo del suo mandato. Sono stati eletti Vicepresidenti della Fieg: per i quotidiani, Azzurra Caltagirone e per i periodici, Enrico Selva.Le presidenze delle categorie sono state affidate a: Azzurra Caltagirone (Il Messaggero) per i quotidiani a diffusione nazionale; Monica Mondardini (Seta-Alto Adige), per i quotidiani a diffusione regionale; Massimo Cincera (Sesaab), per i quotidiani a diffusione provinciale. Nel settore dei periodici, la presidenza dei periodici grandi è stata affidata a Enrico Selva (Arnoldo Mondadori Editore), dei periodici medi a Giacomo Moletto (H.M.C. Italia) e quella dei periodici piccoli a Giuseppe Ferrauto (Cairo Editore).

Consiglieri incaricati dei diversi settori di attività della Federazione sono stati nominati: Alessandro Bompieri (Rcs Mediagroup) per i Problemi della vendita e della distribu-zione; Francesco Dini (Gruppo Espresso) per i Problemi

della pubblicità; Pietro Scott Jovane (Rcs Mediagroup) per il settore Multimedialità e sviluppo del prodotto; Carlo Mandelli (Arnoldo Mondadori Editore) per la Tutela del prodotto; Pierpaolo Camadini (Edito-riale Bresciana) per i Problemi economici, legislativi e ufficio studi; Carlo Perrone (Il Secolo XIX) per le Relazioni interna-zionali; Paolo Nusiner (Avvenire) per la Formazione; Roberto Amodei (Corriere dello Sport) per l’Editoria specializzata. La Commissione Sindacale sarà guidata direttamente dal Presidente della Fede-razione, Maurizio Costa, coadiuvato dal Direttore generale, Fabrizio Carotti.Oltre ai Vicepresidenti della Federazione, ai Presidenti delle categorie e ai Consiglieri incaricati dei diversi settori di attività, sono entrati a far parte del Comitato di

Presidenza della Fieg su proposta del Presidente: Carlo De Benedetti (Gruppo Espresso); Francesco Gaetano Cal-tagirone (Caltagirone Editore); Mario Ciancio Sanfilippo (Domenico Sanfilippo Editore); Benito Benedini (Il Sole 24 Ore); Angelo Provasoli (Rcs Mediagroup); Ernesto Mauri (Arnoldo Mondadori Editore); Andrea Monti Riffeser (Poligrafici Editoriale); John Elkann (La Stampa); Urbano Cairo (Cairo Editore).

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nali la stessa media è stata di 42 copie. Ed è un gap che, lungi dal colmarsi, negli ultimi anni si è andato consolidando. Nel 2010, infatti, le copie vendute per mille abitanti erano 49 al Sud (una copia ogni 20 abitanti), 82 al Centro (una copia ogni 12 abitanti) e 91 al Nord (una copia ogni 11 abitanti).

L’articolazione regionale delle vendite di quotidiani ribadisce una classifica delle copie vendute in rapporto alla popolazione che vede in testa regioni come Friuli, Liguria, Sardegna e Trentino. Si tratta di quei territori che godono di tradizioni di lettura molto radicate e che hanno sofferto meno delle altre le conseguenze della crisi. Rispetto al 2010, il Trentino ha addirittura aumentato gli acquisti di quotidiani, passando da 105 a 111 copie per mille abitanti. Simile il trend della Sardegna che tra il 2011 e il 2012 ha visto aumentare le vendite di quotidiani da 110 a 112 copie per mille abitanti, diventando la terza regione italiana in questa particolare classifica, dopo Friuli e Liguria.

In crisi diffusionale appare anche la stampa periodica. Nel 2013 rispetto all’anno precedente, le copie vendute dai settimanali sono diminuite del 10,7; per i mensili, la contrazione è stata ancora più ampia (-15,4%).

Per tutti i giornali cartacei le difficoltà indotte da una domanda che non sembra arrestare il suo declino si sommano con quelle derivanti da un circuito distributivo al cui interno permangono gravi diseconomie, la più evidente delle quali è espressa da livelli di invenduto troppo elevati, con conseguente appesantimento dei costi di ge-stione. Per i quotidiani, l’incidenza delle rese su tirature e vendite è ulteriormente cresciuta nel 2013, passando, rispettivamente, dal 28,9 al 30% e dal 42,8 al 44,9%.

Tra le inefficienze va annoverata la scarsa incidenza degli abbonamenti sul totale delle copie vendute. Nel 2013, rispetto all’anno precedente, le vendite di quotidiani in abbonamento sono dimi-nuite del 10,6%, mentre le vendite nel complesso sono scese del 10,3%. Ne è scaturito un rapporto tra le due grandezze del 9,5%, grosso modo la stessa percentuale del 2012, con una leggera tendenza all’ulteriore ridimensionamento degli abbonamenti.

Nella generalità dei Paesi avanzati le vendite in abbonamento sono parte prevalente di quelle com-plessive. In Italia, l’insufficienza di questo fonda-mentale sbocco commerciale è un handicap molto pesante, soprattutto in un momento di grave crisi come l’attuale, in quanto priva il management di uno strumento che sarebbe molto importante per stabilizzare la produzione, evitando gli effetti di repentini cali di domanda e, quindi, programmare

l’attività con minore esposizione alle oscillazioni del mercato.

Per quanto riguarda i quotidiani, i dati di let-tura indicano una crescita robusta dei lettori fino all’ultimo ciclo di rilevazione del 2011: i lettori, circa 19,5 milioni nel 2001, sono saliti a oltre 24,9 milioni a fine 2011.

Successivamente è iniziato un declino senza interruzioni che ha visto i lettori ridimensionarsi a 20,6 milioni a fine 2013. Tuttavia, se i lettori di quotidiani su carta sono calati (tra il 2011 e il 2013 la flessione cumulata è stata del 13,4%), i lettori dei siti web delle stesse testate quotidiane hanno compiuto un balzo notevole salendo da 2,7 a 3,7 milioni, vale a dire un milione in più di lettori sul web, con un incremento cumulato del 36,2% .

Per la stampa periodica, i dati di lettura Au-dipress indicano una certa costanza dei livelli di lettura fino alla metà del 2012. A partire da allora si è passati da 32,8 milioni di lettori dell’ultimo periodo ai 28,4 milioni del terzo ciclo di rilevazio-ne del 2013, circa 4,4 milioni di lettori in meno con una flessione cumulata del 13,6%. Nello stesso lasso di tempo i lettori dei siti web dei periodici sono saliti del 20,9%, un tasso di crescita sostenu-to, anche se di dimensioni più contenute rispetto a quello fatto registrare dai quotidiani.

La pubblicità e i ricavi da servizi ed editoria online All’origine dei gravi problemi in cui si dibatte

la stampa va senza dubbio indicato il calo degli introiti pubblicitari.

Gli effetti della crisi economica non hanno risparmiato nessun settore dell’informazione, a cominciare da internet. Gli effetti più drammatici si sono però prodotti in quei settori, come la carta stampata, in cui erano già presenti e operanti cri-ticità ascrivibili, in parte, all’avvento delle nuove tecnologie di informazione e comunicazione, in parte – certamente non secondaria – allo squili-brio endemico del mercato pubblicitario italiano drogato da uno strapotere televisivo che continua a perpetuarsi. L’Italia è l’unico tra i paesi ad eco-nomia avanzata dove la televisione assorbe una quota di mercato del 55%. Soltanto Portogallo e Turchia hanno un carico di pubblicità televisiva comparabile.

Il 2013 è stato un anno molto difficile per la pubblicità a mezzo stampa. Secondo l’Osser-vatorio FCP, il calo del fatturato complessivo dei quotidiani e dei periodici è stato del 21,2%. Più ampio è stato l’arretramento dei periodici (-24,4%), rispetto ai quotidiani (-19,4). Per quan-to più in particolare riguarda i periodici, si può osservare come settimanali (-25,1%) e mensili (-24,6%) abbiano subito, in misura non dissimile,

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sensibili diminuzioni degli introiti pubblicitari. L’evoluzione particolarmente negativa della

pubblicità a mezzo stampa ha avuto come co-rollario il ridimensionamento del peso relativo dei ricavi pubblicitari sul fatturato editoriale dei quotidiani. Nel 2010 l’incidenza era del 47%; nel 2012 si è ridotta al 44,3%. È interes-sante come dato storico ricordare che nel 2000 i ricavi pubblicitari dei quotidiani rappresen-tavano il 58% del fatturato tipico. Nel 2013, le stime formulate in base ai dati forniti da 46 testate quotidiane consentono di prefigurare un’ulteriore contrazione del peso relativo della pubblicità sul fatturato che dovrebbe attestarsi intorno al 44,1% .

L’andamento negativo della pubblicità trova riscontro anche sul piano delle pagine. Tra il 2010 e il 2012, le percentuali di pagine pub-blicitarie sul totale delle pagine stampate sono scese dal 33,1% al 29,4%.

Tra il 2011 e il 2013, ad un fatturato edito-riale derivante da pubblicità e vendite delle copie complessivamente in calo del 19,9%, ha corrisposto un incremento dei ricavi generati da servizi ed editoria online del 30,2%. Questi ultimi ricavi, che nel 2011 rappresentavano il 3,9% del fatturato complessivo, nel 2013 sono saliti al 6,4%.

L’occupazione I livelli occupazionali nelle imprese editrici

non potevano non risentire di un clima con-

giunturale dalla forte intonazione recessiva i cui effetti si sono aggiunti alle difficoltà di tipo strutturale che attanagliano il settore. Nel 2013 il calo più pronunciato è stato sofferto dai giornalisti occupati nei periodici (-7,7%), seguiti da quelli occupati nei quotidiani (-5,6%) e nelle agenzie di stampa (-3,9%). In media, il ridimensionamento della forza lavoro giornali-stica è stato del 6,1%, pari, in valori assoluti, a 602 unità lavorative in meno nei confronti del precedente anno.

Tra il 2009 e il 2013, il numero dei giornalisti fuoriuscito dal settore dell’editoria giornalisti-ca è stato di 1.662 unità, di cui 887 nell’area dei quotidiani e 638 in quella dei periodici. L’aspetto preoccupante è che questo esodo ha colpito con particolare forza quanti dovrebbero garantire il ricambio generazionale all’interno delle imprese.

Nei quotidiani, il numero dei praticanti che erano 173 nel 2009 si è più che dimezzato nel 2013, riducendosi a 75. Nei periodici, il fe-nomeno è stato più limitato: i praticanti sono diventati 113 dai 149 del 2009.

Quanto alla popolazione poligrafica, nel 2013, si è verificata un’ulteriore riduzione degli addetti dell’8,3%. A farne maggiormente le spe-se sono stati gli impiegati (-265 addetti rispetto al 2012), ma anche gli operai (-155 addetti) non hanno potuto sottrarsi ad un processo di ridimensionamento che prosegue senza soste dal 2000.

Aldo Peretti nuovo Presidente di Centrexpo

Rinnovato il vertice di Centrexpo Spa, società capofila di un grup-po leader per l’organizzazione di fiere internazionali nei settori del printing, del packaging e del processo e che controlla Ipack-Ima Spa. Il nuovo presidente di Centrexpo Spa è Aldo Peretti, mentre amministratore delegato viene confermato Guido Corbella. Nel rinnovato consiglio d’am-ministrazione siedono Claudio Covini, Federico Cherubini, Silvana Canette, Marco Cal-cagni e il past president Felice Rossini. Peretti ricopre la carica di CEO - e azionista - del Gruppo Uteco, leader mondiale nella produzione di macchine da

stampa e converting. E’ vice Presidente di Acimga (l’As-sociazione di categoria dei Costruttori Italiani Macchine per l’Industria Grafica, Carto-tecnica, Cartaria, di Trasfor-mazione e Affini) e subentra a Felice Rossini che ha ricoperto la carica dal 1991. “Accetto con piacere questa designazione, conscio delle responsabilità che comporta questo incarico, soprattutto alla luce delle difficoltà del momento - commenta Peretti -. La presenza in Consiglio d’am-ministrazione del past president Felice Rossini, da me auspicata, garantisce, grazie alla sua lunga esperienza, un supporto

alla continuità della gestione della società, unitamente all’amministratore delegato, il dott. Guido Corbella”.

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ARGI, l’Associazione Produttori/Distributori di Sistemi e Prodotti per il settore Grafico, ha presentato ai primi di maggio il proprio “Mani-festo sui modelli comportamentali”, un progetto che si propone di recuperare i valori etici fon-damentali che sono alla base di ogni sana eco-nomia di mercato e che purtroppo, causa ragioni diverse, sempre più spesso appaiono sviliti e trascurati.

All’iniziativa, una novità assoluta per il setto-re, hanno già aderito Agfa Graphics, Atlantic Zei-ser, Bobst Group Italia, Boettcher Italiana, Boewe Systec, Canon Italia, Colorgraf, Dc Druckchemie Italia, Fujifilm Italia, Hewlett-Packard, Huber Italia, Imaf Industria Materiali Fotochimici, Kba Italia, Kern Italia, Kodak, Kolor+ Service, Komori Italia, Konica Minolta Business Solutions Italia, Macchingraf, Manroland, Neopost Italia, Ntg Digital, Open Age, Pavan Forniture Grafiche, Pitney Bowes, Power And Consulting, Printgraph Finito, R.G., Ricoh Italia, Smg, Technotrans Ita-lia, Tresu Italia, Xeikon Italia, Xerox Italia.

Tutte le imprese firmatarie manifestano il serio e concreto intendimento di mettere in atto alcune “buone pratiche”, che consentano di “dare valore al proprio lavoro e a quello dei propri clienti, frutto della condivisione consapevole di un pensiero etico di professionalità”, come ha sot-tolineato, presentando il Manifesto, il neo eletto Presidente dell’ARGI per il triennio 2014/2017, Roberto Levi Acobas.

TecnoMedia (TM)- Presidente Levi, qualcu-no ha già detto “è nato il cartello delle aziende

grafiche”…Roberto Levi (RL)- E si è sbagliato di grosso.

No, nessun cartello di aziende grafiche, nessun accordo di qualcuno contro qualcun altro. Il “Ma-nifesto sui modelli comportamentali”, che nasce, lo ricordo, su base volontaristica, ha altri obiettivi a vantaggio di tutto il settore.

TM-Proviamo a spiegarli in dettaglioRL- L’iniziativa è nata due anni orsono, con

l’allora Presidente dell’ARGI Francesco Crotti che, con il pieno sostegno delle aziende associate, ha provato a mettere un po’ d’ordine in alcune vicende che stavano sfuggendo un po’ di mano a tutti.

TM-Quali?RL- Cominciavano ad arrivare avvisaglie,

sempre più frequenti e numerose, di concordati.Soprattutto, ed era la questione meno piacevole, notizie di chi su questi concordati ci marciava sopra, arrivando, di fatto, a finanziarsi con que-sto strumento di legge, nato per tutt’altro scopo. Fra 2010 e 2011, per ragioni note a tutti, le ban-che hanno cominciato a chiudere il sistema dei finanziamenti salvo buon fine. La prassi che si stava consolidando non consentiva né una corretta competizione fra imprese, danneggiando oltretutto quelle che si comportavano correttamente, né tutelava i fornitori, che altresì erano alla mercé di imprenditori con un concetto di etica direi de-cisamente lasco. Noi, come ARGI, siamo entrati in questo marasma, lanciando la prima bozza del

Mercato e comportamenti:il “Manifesto ARGI”per l’etica professionaleARGI, l’Associazione che riunisce i produttori /distributori di sistemi e prodotti per il settore grafico, ha presentato lo scorso 5 maggio il proprio “Manifesto sui modelli comportamentali”, un’ambiziosa iniziativa per il recupero dei valori etici nelle relazioni commerciali. Assolutamente innovativo per il settore, il Manifesto vuole sottolineare come l’etica professionale e l’integrità personale non siano aspetti secondari e trascurabili, ma al contrario costituiscano pilastri fondamentali nei rapporti commerciali. Su questa iniziativa abbiamo intervistato Roberto Levi Acobas, Amministratore delegato di Printgraph, neo eletto alla presidenza dell’ARGI per il triennio 2014-2017.

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progetto etico e scoprendo che moltissime aziende erano perfettamente d’accordo su questa linea di azione.

TM- Oggi il progetto è diventato un Manifesto compiuto?

RL- Esattamente, e il Manifesto è, per come lo intendiamo noi, uno strumento volontaristico per avviare una protezione, sia chiaro reciproca, da comportamenti scorretti. Le imprese firmatarie manifestano un reciproco assenso e accettazione nel considerare quali buone e virtuose pratiche di impresa una serie di comportamento che abbiamo messo nero su bianco.

In modo particolare, proponiamo:- di evitare il ricorso alla “leva del credito alle

imprese clienti” come strumento prevalente di trattativa commerciale;

- di procedere con adozione di clausole contrat-tuali che portino ad una progressiva applicazione delle disposizioni di cui al D. Lgs. 192/2012 (norma di recepimento della Direttiva 2011/7/EU) e al D. Lgs. 231/2002 sulla lotta contro i ritardi di paga-mento nelle transazioni commerciali;

- proponiamo la collaborazione con il sistema creditizio, affinché sia favorito un più agevole accesso ai finanziamenti bancari per le Aziende “virtuose”;

- proponiamo di ricorrere a procedure concor-suali diverse dal fallimento (quali il concordato preventivo e gli accordi di ristrutturazione dei debiti), evitando strumentalizzazioni ed abusi a discapito dell’etica commerciale;

- proponiamo il progressivo e costante moni-toraggio del mercato, anche mediante la costru-zione di una banca dati condivisa che consenta

lo scambio, tra le aziende associate, di informazioni, rilevate in forma anoni-ma ed aggregata, relativa alla capacità delle impre-se clienti di ottemperare puntualmente ai propri impegni di pagamento.

Ciò consentirebbe altre-sì alle imprese associate di privilegiare le relazioni commerciali con soggetti che adottino comporta-menti improntati alla cor-rettezza e alla buona fede commerciale, così da favo-rire una sana e legittima competizione tra aziende.

TM- Proponete la co-stituzione di una centrale rischi per il settore gra-

fico?RL- Premesso che in Italia già esiste la cen-

trale rischi di Bankitalia, quindi tutti gli operatori sono già monitorati, come Associazione stiamo studiando un modello che possa essere di ulte-riore supporto agli associati.

Trasmettendo ad una società esterna situazio-ni legate a specifiche partite IVA, sarà possibile, nel modo più discreto, valutare eventuale rischi legati a comportamenti non corretti.

Una decina di aziende hanno già aderito, e la speranza è di poter crescere in questo stru-mento, che per il momento è ancora in fase di rodaggio.

TM- Una ulteriore difesa da comportamenti

che non vanno bene?RL- Sì. Ognuno di noi può avere clienti che un

anno vanno bene ed uno meno. Noi possiamo, anzi dobbiamo, valutare caso per caso, impegnandoci a proteggere il mercato sano.

Direi, in sintesi, che il Manifesto è un primo passo per fare chiarezza fra le difficoltà del settore e la pianificazione sistematica di com-portamenti scorretti, che non è più possibile assecondare, perché vanno a discapito di tutto il settore, senza alcuna distinzione fra aziende e lavoratori.

TM- Il Manifesto è riservato alle sole aziende associate?

RL- No. Chiunque, riconoscendone i principi e le prassi, può sottoscriverlo. Per quanto ci ri-guarda, più aziende lo faranno e meglio sarà per il nostro settore.

Roberto Levi Acobas, Amministratore di Printgraph e Presidente ARGI

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Il cloud? “E’ un nuovo modo di erogare i servizi informatici”. La tecnologia del cloud computing, permette all’azienda che la utilizza di continuare a usufruire delle applicazioni come ha sempre fatto, ma liberandosi delle problematiche tradizionali. Naturalmente, la nuova possibilità offerta dalla tecnologia è buona, ed efficace, per quanto buono ed efficace è il “contenuto” in termini di applica-zioni, disponibile sul mercato informatico.

E questa è, in estrema sintesi, l’esperienza che Stefano Nocentini, responsabile dell’Integrazione dei Servizi presso Poste Italiane Spa e, in prece-denza, responsabile del Marketing della Divisione Top Clients di Telecom Italia, che ha lanciato la “Nuvola Italiana”, soluzione Cloud diventata in breve tempo fra le più note nel panorama nazio-nale, ha trasmesso ai partecipanti al TecnoMeeting Asig dedicato ad approfondire le potenzialità di questo nuovo modo di lavorare.

Il cloud per tutti?Semplificando al massimo una materia che

facile non è, se non altro per la relativa novità che propone a sviluppatori ed utenti, con il termine di cloud computing si indica la possibilità per utenti privati ed aziende di lavorare su sistemi di IT uti-lizzando una serie di risorse hardware e software dislocate in rete. In pratica, con questi sistemi, si riducono al minimo indispensabile gli investimenti informatici, e ci si affida a rapporti con fornitori terzi basati su fatturazioni “a consumo”. Per una grande impresa come Poste Italiane, ma anche per aziende di minori dimensioni, e per chiunque lavori nel settore IT, il cloud è, in estrema sintesi, un nuovo modo di erogare servizi ai consumatori e ai clienti.

Poste Italiane sta utilizzando tecnologie in

cloud già da molto tempo. E’ solo di recente che la società ha deciso di offrire al mercato esterno questi servizi. Prima delle opportunità offerte dal-la “nuvola”, i 13.500 uffici postali italiani avevano, uno ciascuno, un libro sul quale annotavano le attività. Da qui si era poi passato al server locale, ma il principio era sempre lo stesso: ogni ufficio lavorava indipendentemente. Grazie alla risorsa sul cloud, oggi è possibile condividere le risorse gestionali fra tutti gli operatori postali. Ogni operazione è realizzata e tracciata sul cloud, con enormi vantaggi sia per i clienti di Poste Italiane che per i fornitori del servizio. Con le tecnologie in cloud, oltre alla condivisione in tempo reale si dispone di accessibilità alle risorse da tutti i punti di collegamento, misurabilità dei servizi offerti, ottimizzazione delle risorse umane, possibilità di crescere nei servizi aggiungendo nuove risorse ai software gestionali di più antica data.

“Le prime a partire sono state le grandi azien-de” , spiega Nocentini. E’ solo molto di recente, a partire dall’anno scorso, che sul “cloud” sono cresciute le pubbliche amministrazioni e, con loro, le piccole e medie imprese, rimaste un po’ indietro in questi servizi.

Dal 20% e poco più del 2001, in soli due anni le imprese di minori dimensioni sono cresciute ad una percentuale fra il 27% ed il 30%. “Possiamo dire che, più passa il tempo, più il cloud assume la caratteristica di una risorsa per tutti gli operatori, a prescindere dalle loro dimensioni”.

I vantaggi della tecnologiaA grandi linee, si può immaginare il cloud

come una serie di piani sovrapposti. Alla base, c’è l’Infrastructure as a Service (IaaS), ovvero le infrastrutture, dischi con capacità elaborative

Risorse in cloud:fra opportunità e sfide per l’industriaIl cloud come nuova risorsa IT e come opportunità offerta ad imprese tradizionali per erogare, in modo nuovo, servizi a valore aggiunto che investono tutta la filiera industriale ed arrivano fino al consumatore finale: se ne è parlato in occasione di un incontro organizzato dall’ASIG – Associazione Stampatori - nell’ambito dei TecnoMeeting, occasioni di incontro per i professionisti del settore editoriale e della stampa italiana, che periodicamente propongono riflessioni ed approfondimenti su temi tecnologici, organizzativi e gestionali di particolare novità ed interesse.

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affittati come ser-vizio alle imprese. Al piano superiore c’è la PaaS, Platform as a Service, ovvero appli-cazioni di uso genera-le. I Voice Over IP e i sistemi di pagamento stanno qui. Al di sopra, si trova il Software as a Service, SaaS, ovvero le applicazioni specifi-che offerte come servi-zi, quali eCommerce, i sistemi di tracciamen-to, la gestione elettro-nica documentale, e così via.

E’ naturalmente nei piani “superiori” dove si concentra la sfida del cloud, ovvero nelle applicazioni offerte alle aziende .

I vantaggi econo-mici? Poste Italiane ha calcolato, per quanto riguarda il piano delle infrastrutture, che per l’uti-lizzo di un server il cloud arrivi a fare risparmiare dal 30% al 60% ed oltre, a seconda dei casi e delle specifiche richieste. Naturalmente alla voce van-taggi economici vanno calcolati i risparmi relativi alla manutenzione ed all’aggiornamento.

Una frontiera da esplorareSe a entrare sulle tecnologie cloud sono im-

prese di una stessa filiera, i vantaggi pos-sono crescere in modo esponenziale, perché è possibile far nascere nuovi servizi a valore aggiunto. Uno dei fe-nomeni “esplosi” con il mondo digitale, è la crisi dei sistemi di di-stribuzione tradizionali dei prodotti “fisici”. Lo sa bene BlockBuster, catena internazionale di noleggio film che ha chiuso i battenti, piegata dalla facilità e dalla convenienza di distribuire on line i contenuti multime-diali.

Lo hanno scoperto, a loro spese, gli editori di tutto il mondo, alle prese con la “migra-zione” dei lettori dalle testate stampate ai siti ed ai servizi di notizie su piattaforme mobili, come si legge anche in altra parte della rivista a proposito del Con-gresso Mondiale degli Editori che è svolto nel mese di giugno a Torino.

Attualmente, osser-va Nocentini, non esi-ste ancora un sistema che metta all’interno di un’unica rete su cloud editori, distri-butori di notizie e let-tori. Potrebbe essere una nuova frontiera da esplorare per tutta la filiera della comuni-cazione.

Al momento le interazioni fra editori / fornitori di notizie e lettori / consumatori non consentono azioni di marketing mirate, se non in misura asso-lutamente modesta. “Cloudizzare tutta la filiera?” ci si domanda, utilizzando il nuovo neologismo. “Sul cloud non bisogna inseguire solo il rispar-mio, i flussi di saving”. E’ tutto l’approccio che cambia, è il nuovo processo di cambiamento che fa la differenza.

Stefano Nocentini, Poste Italiane Spa

Il pubblico che ha seguito i lavori del TecnoMeeting Asig, ospitati presso la sede della Fieg di Roma

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Ampliare gli orizzonti dell’industria editoriale, grafica e della stampa

In cima ad un grattacielo, come il Pirellone al centro di Milano, la visione spazia sul panorama circostante a trecentossessanta gradi. E’ lo stesso punto di vista che dovrebbe avere, nell’attività professionale, u n i m p r e n d i t o r e dell’industria grafica e della stampa: guardarsi intorno, valutare le nuove opportunità e poi agire di conseguenza. “Ampliare gli orizzonti” è l’invito che Kodak rivolge all’industria grafica, con un evento organizzato proprio in cima al grattacielo Pirelli, “simbolo dell’ottimismo della rinascita italiana, non solo industriale” come ha ricordato Alfredo Lorenz in i , market ing manager, in apertura dei lavori. E l’invito sembra cogliere nel segno, almeno a quanto racconta Alessandro Nova, docente dell’università Bocconi, che descrive un tessuto di imprese italiane che vanno bene all’estero ma male in Italia.Nel nostro Paese pesano le “riforme non fatte, e sempre promesse”, pesa il costo del lavoro, pesa la ormai pressoché totale assenza di investimenti pubblici, pesa, soprattutto, l’elevata fiscalità con un Paese proiettato ai vertici del “prelievo” di risorse da parte dello Stato, e pesa la crisi reale dei consumi interni. La società italiana dimostra, nei trend di medio periodo, una progressiva disaffezione verso i consumi del prodotto stampato, con fasce di reddito sempre più risicate, causa l’esagerato prelievo fiscale, e riallocate verso altri consumi.La ripresa del Pil, prevista in minima quantità nei prossimi mesi, ma tutt’altro che certa, potrebbe ridare spinta agli asfittici consumi interni, ed anche i prodotti stampati potrebbero beneficiarne, ma i “se” e i “ma” abbondano, in uno scenario dove “ampliare gli orizzonti” sembra un imperativo fondamentale per la stessa sopravvivenza di molte aziende concentrate sul

solo mercato interno.Il prodotto stampato, da parte sua, ha certamente conosciuto epoche migliori, ma esercita ancora una forza notevole verso il consumatore, a condizione che l’editore abbia chiaro le funzioni che il print media esercita nell’ambito della comunicazione, come ha ricordato Antonello D’Elia di GroupM. La concorrenza è certamente forte: nel

2010 c’erano 3 milioni di Italiani che utilizzavano l o s m a r t p h o n e p e r collegamenti ad Internet fuori da casa, nel 2013 i milioni erano 17. Quando ne l mondo succede qualcosa di veramente importante, il 50% degli utenti ricorre ai motori di ricerca, il 44,5% va su radio e Tv, il 36,4% sugli aggregatori di siti.E la stampa? Resta il media preferito per trovare, e leggere, opinioni ed approfondimenti, mentre sulla stampa periodica si

ricercano più svago ed intrattenimento legato alla lettura. E’ prevedibile che queste funzioni, nel medio periodo, cambieranno poco.L’editore che vuole – o meglio deve – ampliare i suoi orizzonti, dovrà investire sull’offerta di

canali sia on line che stampati, dove offrire contenuti diversi in funzione dei diversi bisogni che i media, sia tradizionali che nuovi, soddisfano. I contenuti di servizio, le opinioni e gli approfondimenti sulla stampa, gli aggiornamenti e le notizie in tempo reale su Internet e su piattaforme mobili. E la pubblicità? Innovare ampliando gli orizzonti sembra una strategia che funziona. Inserire chip sottilissimi nelle pagine delle riviste per offrire esperienze di comunicazione audio ai lettori è possibile, creare tutorial interattivi stampa/smartphone per l’impiego di prodotti cosmetici è un’altra opportunità.I Qcode per lanciare video on line a partire dalla stampa sono ampiamente in uso in molti mercati internazionali: il media tradizionale

ha ottime possibilità per consolidarsi nel panorama dei canali di comunicazione, e la strategia vincente è quella di ampliare l’offerta, diversificando in funzione dei bisogni che i lettori soddisfano con quotidiani e riviste e favorendo

Alfredo Lorenzini, Marketing Manager Commercial Business Mediterranean Cluster (Italia, Spagna, Portogallo e Israele) di Kodak

Alessandro Nova, Università Bocconi

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l’integrazione con i canali digitaliE i fornitori? Kodak gli orizzonti li ha ampliati, avviando g i à d a t e m p o una “mutaz ione genetica” che ha v isto i l co losso a m e r i c a n o , protagonista della storia dell’immagine fotografica del XX secolo, abbandonare progressivamente quest’ambito per concentrars i su i m e rc a t i g ra f i c i p iù innovat iv i e promettenti, con un’offerta dove ai prodotti – quali, fra gli altri, le rotative a bobina per la stampa dei giornali in digitale Versamark e le teste Prosper per l’impressione del dato variabile sulle bande di carta stampate in offset – si sono aggiunti servizi di marketing e di consulenza. Kodak, come ha sottolineato, a conclusione dell’incontro, il Direttore commerciale del Mediterranean Cluster Giuliano Bianchet, si è saputa reinventare come una società specializzata nella produzione di tecnologia per la stampa,

che non vende più nulla direttamente a i consumator i , f o c a l i z z a n d o s i sulle soluzioni per l’industria. Kodak attualmente lavora in tre mercati specifici: imballaggi, c o m u n i c a z i o n e grafica e stampa f u n z i o n a l e . Nume rose sono l e t e c n o l o g i e innovat ive de l la m u l t i n a z i o n a l e americana: Stream Inkjet Technology, S Q U A R E S p o t Imaging Technology, C o l o r F l o w Technology e Unified Workflow Solutions. A livello mondiale, i dati sull’installato t e s t i m o n i a n o i r isultati ottenuti a t t r a v e r s o l ’ i n n o v a z i o n e tecnologica: 60.000

installazioni del sistema per flusso di lavoro Prinergy; 16.000 CTP che trattano più del 30% del volume globale di lastre; 12.000 installazioni relative alla stampa digitale ed oltre di 300 i sistemi Kodak Flexcel NX operativi. Nell’industria grafica, editoriale e della stampa del XXI secolo, ampliare gli orizzonti conviene a tutti.

In alto: Antonello D'Elia, GroupM; qui sopra, Giuliano Bianchet, Direttore commerciale del Mediterranean Cluster di Kodak

Nell’ambito delle soluzioni per l’editoria, il software non residente presso i clienti è una realtà consolidata. Soprattutto nel mondo dell’editoria libraria, soluzioni specializzate su cloud sono diffuse, e si stanno facendo strada anche strumenti per la gestione delle notizie multimediali.

Per il mondo della stampa, le risorse dispo-nibili, ed i concetti ad esse collegate, sono una frontiera ancora da esplorare. Osservano alcuni dei presenti al TecnoMeeting – ospitato presso la Fieg di Roma – che se i contenuti editoria-li, per esempio un quotidiano od una rivista, fossero disponibili su cloud, l’editore avrebbe accesso a una rete di centri stampa molto più vasta di quanto finora si è potuto immaginare.

Certo, questa ipotesi porterebbe con sé la

necessità di ripensare tutta la filiera produttiva, ma la possibilità è interessante, soprattutto per i contenuti che potrebbero essere trasformati in prodotti fisici tramite la stampa digitale.

Qualsiasi editore che non fosse vincolato da tempi di consegna del prodotto fisico molto ri-stretti – come è il caso dei quotidiani – potrebbe trovare stampatori in ogni parte del mondo.

E’ la sfida della tecnologica, che si ripropone ancora una volta come strumento per una diver-sa organizzazione del lavoro, per nuovi modelli di business. Certo, in momenti di grandi difficol-tà, forse potrebbe essere non opportuno avviare nuovi processi che vanno ad incidere così in profondità, ma “uno dei valori del cloud”- come ricorda in conclusione dei lavori Nocentini-“ è proprio la dimensione sperimentale”.

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Produrre utilizzando metodi, componenti e tecnologie che salvaguardino l’ambiente non è solo utile per la difesa della qualità della vita, ma può essere anche molto vantaggioso per i fornitori e per i clienti finali. La quinta edizio-ne del Sustainability Report di Sun Chemical, leader mondiale nella produzione di inchiostri, pigmenti e vernici, approfondisce argomenti già evidenziati nelle precedenti edizioni, con l’obiettivo di diffondere verso il mercato dei fornitori e degli utilizzatori finali alcuni con-cetti fondamentali per l’efficienza produttiva legata alla difesa ambientale, ovvero la eco-efficiency.

Produrre difendendo l’ambiente La prima responsabilità di chi produce

secondo criteri di eco-efficienza, è sviluppare la consapevolezza degli obblighi nei confronti dell’ambiente in cui si vive. Immediatamente dopo, viene l’impegno a misurare, con metodo e rigore, tutti i parametri del processo indu-striale.

Un impiego delle risorse dove gli sprechi sono ridotti al minimo, un utilizzo delle fonti energetiche e dell’acqua molto accorto ed un controllo costante delle emissioni in atmosfera sono i “fondamentali” per una produzione eco-efficiente.

I dati, registrati di volta in volta, sono la base sulla quale costruire i nuovi obiettivi annuali per migliorare la resa degli stabilimenti sia dal punto di vista ambientale che economico. Le misurazioni sono effettuate sia stabilimento

per stabilimento che prodotto per prodotto. Il risultato finale è una accurata sequenza di parametri secondo i quali organizzare il ciclo industriale.

Nel corso degli ultimi anni, almeno da quando esiste il Sustainability Report, Sun Chemical ha progressivamente elaborato sette pilastri interni per la produzione efficiente ed eco-compatibile: il consumo e la conservazione dell’energia (per i siti produttivi), il consumo e la conservazione dell’energia (per i siti non produttivi), l’emissio-ne di tracce di carbone per i siti produttivi, la riduzione degli sprechi nel processo produttivo, il consumo di acqua, la sicurezza dei materiali e la sicurezza delle risorse umane.All’inizio Sun Chemical ha utilizzato un sistema di reportistica interna. Successivamente, è stato sviluppato un sistema per la raccolta dei dati on line, basato su web, e denominato EcoTrack, che ha esordito nel 2013. Tutti i dati pregressi saranno inseriti in questo nuovo strumento di elaborazione.

La disinformazione ambientaleUno dei rischi collegati alla pratica della

produzione eco-efficiente, è la “disinformazione ambientale”, ovvero l’attribuzione di non meglio identificati, se non del tutto fantasiosi, “benefici ambientali” a prodotti e servizi che non ne han-no affatto.Chi parla di questi argomenti, deve avere una adeguata preparazione e, soprattutto, rifarsi a una serie di standard internazionali ri-conosciuti, come la ISO 14021. Qualche esempio aiuta a districarsi in questa materia delicata. Se un produttore afferma che una certa com-

Eco-Efficienza e sostenibilità:difendere l’ambiente convieneNelle quinta edizione del Sustainability Report, il leader mondiale nella produzione di inchiostri Sun Chemical evidenzia come il concetto di eco-efficienza, applicato al sistema industriale moderno, aiuti non solo la salvaguardia dell’ambiente, e la difesa dagli agenti inquinanti, ma contribuisca in modo determinante a sviluppare prodotti e servizi più competitivi per i clienti sul piano dei costi e di maggior qualità nell’impiego quotidiano. Ma la eco-efficienza è fatta da procedure misurabili, processi industriali rigorosi ed una adeguata mentalità: al di fuori di questo circolo virtuoso c’è solo la “disinformazione ambientale”, una pratica che può nuocere quasi quanto l’inquinamento.

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ponente – proe-bita dalla legge – non è presente nel prodotto, fa confusione e ba-sta, rischiando di ingannare il con-sumatore. Non si tratta, in questo caso, di alcuna procedura eco-ef-ficiente introdot-ta volontariamen-te, ma solo del semplice rispetto della legge. Par-lare, ancora, di prodotti “amici del l ’ambiente” senza specificare quale aspetto sia coinvolto e difeso espressamente, è un’altra prassi molto discutibi-le. La confusione, nella comunica-zione come nel marketing, è una forma moderna di inquinamento.

Risparmi ed efficienza nel-le produzioniSun Chemical

ha cominciato a sviluppare una serie di progetti regionali e locali per la gestione dei consumi energetici in tutti i siti produttivi della Germa-nia in preparazione all’implementazione della ISO 50001 per l’efficienza energetica. Il miglio-ramento produttivo del ghiaccio e del processo di raffreddamento nel centro di produzione pigmenti di Muskegon, in Michigan (USA), ha favorito la riduzione dell’emissione in atmosfera di 472 tonnellate di CO2. Successivamente alle prime esperienze, 28 nuovi progetti avviati nello stesso sito produttivo hanno ridotto le emissioni di 726 tonnellate.

Al centro Sun Chemical di Wavre, in Belgio, la installazione di un sistema di produzione energetico a pannelli solari con una capacità 203 kWp, in grado di generare attorno ai 175 MWh di energia rinnovabile, consentirà di de-stinare circa il 50% di questa risorsa ad altri utenti al di fuori dello stabilimento.

In Ohio (USA), il centro di Maumee è il sito

di eccellenza per i progetti relativi alla sostenibili-tà ed al riciclo di risorse, fra le quali l’acqua. Qui vengono, fra gli altri, eliminati i resuidi solidi fil-trati dalle acque di lavaggio.

I n A m e r i c a Latina, i 24 siti di Sun Chemical applicano il prin-cipio delle 3R: ri-utilizzo, riduzio-ne e riciclo, che va ad impattare, posi t ivamente , sia la gestione dei materiali di consumo che lo smaltimento delle sostanze perico-lose e tossiche.

Il rispetto delle norme sulla sicu-rezza

Uno dei set-te pilastri per la produzione eco-efficiente riguar-da specificamen-te la sicurezza

sul lavoro ed è indirizzato a tutte le risorse umane del gruppo.

Elevati standard di sicurezza, norme genera-li ed una grande quantità di specifiche attività di formazione e training locale, a seconda delle caratteristiche produttive del sito, fanno parte della cultura dell’efficienza ambientale, i cui principi sono che la sicurezza viene prima di tutto, la conformità dei comportamenti non è negoziabile e la sostenibilità delle procedure è un preciso impegno.

Sun Chemical copre con i propri programmi il 100% dei siti produttivi, oltre 8.000 persone che lavorano in 56 Paesi.

La difesa ambientale è globale. Il gruppo Sun Chemical coinvolge nelle procedure eco-efficienti tutta la filiera industriale, fornitori, rivenditori, dipendenti e clienti, secondo il principio che lavorare con procedure che rispet-tino l’ambiente non è solo etico, ma conviene a tutti.

Il frontespizio dell'edizione 2013 del Sustainabilty Report di Sun Chemical, giunto alla sua quinta edizione, ed ormai diventato un appuntamento importante per tutto ciò che riguarda la produzione industriale secondo i principi della salvaguradia dell'ambiente.

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Prodotti, lettori e pubblicità: quale ruolo per la stampa nell’epoca della global audience? Se ne discu-terà a WAN-IFRA Italia 2014, la XVII edizione della Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana, che si svolgerà a Padova il 18 e 19 settembre prossimi.

La Conferenza, promossa da WAN-IFRA, da Fieg, Federazione Editori, e da Asig, Associazione Stam-patori, propone quest’anno due sessioni di lavoro dedicate al prodotto tradizionale ed allo sviluppo dell’impresa multimediale, ed alle sinergie fra il media stampato e i canali digitali.

L’industria della stampa: scenari, esperienze e prospettiveLa prima sessione di lavoro, prevista per il giorno

18 settembre, si svolgerà su due tracce tematiche molto definite: metodi, organizzazione, tecnologie ed impianti industriali per produrre con più efficienza e flessibilità riducendo i costi, e lo sviluppo di nuovi prodotti attraverso l’impiego congiunto della stampa offset e di quella digitale.

La prima traccia tematica proporrà esperienze di successo nell’area dell’automazione industriale, dell’organizzazione del lavoro e per quanto riguar-da le nuove opportunità da offrire ai clienti delle commesse di stampa. La seconda sessione propor-rà invece le esperienze di editori italiani ed esteri che già impiegano il mix di stampa offset e stampa digitale, sia per la produzione di inserti di cronaca, e pubblicità iper-locale che per quanto riguarda la gestione del dato variabile impresso sulle banda di carta stampate in offset.

Con le best practices, e le esperienze di successo, WAN-IFRA Italia offrirà molti spunti di riflessione sullo sviluppo dell’industria, ed un panorama com-pleto del mercato italiano grazie ai dati raccolti dalla Ricerca Annuale dell’Osservatorio Tecnico Carlo Lombardi.

Copie stampate e/o copie digitali: il marketing dei lettori e la pubblicitàCome si stanno organizzando gli editori per

offrire contenuti ai lettori e nuovi servizi a valore aggiunto agli inserzionisti pubblicitari, attraverso la gestione integrata dei media stampati e digitali? Quale obiettivi e strategie di marketing funzionano meglio? Dove vanno gli investimenti pubblicitari e come si stanno muovendo sul mercato le concessio-narie? Sono alcune delle domande alle quali rispon-deranno i relatori della seconda giornata dei lavori, che si annuncia tutta all’insegna delle novità tecno-logiche, gestionali, commerciali e di marketing. Best practices, esperienze di successo, dati di mercato e scenari evolutivi si alterneranno per tutta la sessione di lavoro, ospitata, come il resto della Conferenza, dal centro congressi dell’Hotel Sheraton di Padova. Tutti i lavori saranno tradotti simultaneamente in italiano ed in inglese.

I social events di WAN-IFRA Italia 2014Come nella tradizione della Conferenza, anche

quest’anno WAN-IFRA Italia offrirà, con le sessioni di lavoro, anche alcune occasioni di incontro più informali dedicate alla scoperta della storia, dell’arte e della cultura enogastronomica di Padova. Al ter-mina della prima giornata dei lavori, i partecipanti trascorreranno la serata alla Villa Foscarini-Rossi di Stra-Venezia, a poca distanza dall’Hotel Sheraton che ospita la Conferenza.Al termine dei lavori, al pomeriggio del 19, i partecipanti che si saranno registrati potranno partecipare alla visita guidata, e privata, alla Cappella degli Scrovegni, affrescata da Giotto.

Il programma completo della manifestazione sarà distribuito a breve, via posta ed in formato digitale per email. Tutta la documentazione, con gli aggiorna-menti in tempo reale, sarà disponibile anche presso i siti: wan-ifra.org, fieg.it ed ediland.it.

Prodotti, lettori e pubblicità:il ruolo della stampanell’epoca della global audiencePadova ospiterà la XVII edizione di WAN-IFRA Italia, la Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana, dedicata al ruolo della stampa nell’epoca della global audience. Due sessioni di lavoro offriranno esperienze di successo, riflessioni e proposte su come crescere nel business editoriale utilizzando il mix di media tradizionali e di nuovi canali per la comunicazione on line.

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Exelis ha partecipato in qualità di espositore all’appuntamento più importante dell’industria editoriale, il triplice evento organizzato dall’asso-

ciazione internazionale degli editori WAN-IFRA, che si è tenuto al Lingotto di Torino il 9/10 e 11 giugno scorsi: il 66° World Newspaper Con-gress, il 21° Editor Forum ed il 24° Advertising Forum.

La tre giorni torinese, ha visto la presenza di numerosi ospiti ed esperti dell’industria, che si sono alternati sul palco delle tre sale conferenze per fare il punto e per portare le loro testimo-nianze sull’industria dei giornali quotidiani e sul mercato della pubblicità.

“Sicuramente si tratta dell’appuntamento più importante dell’anno per la nostra industria.” – ha commentato Massimo Pioli, amministratore delegato di Exelis – “Non potevamo non esserci e non potevamo non sostenerlo. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che ci sono venuti a trovare a Torino".

Exelis a Torino per i congressi WAN-Ifra 2014

EXELIS Srl A Socio UnicoVia Alle Rotte, 13-15 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) Strada del Drosso 33/8 - 10135 TorinoTel: +39 0522 953867 Fax: +39 0522 953869www.exelis.it

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Atex, il fornitore leader mondiale di soluzioni per le aziende editoriali, annuncia che la Società Editrice Athesis, primario editore del Nord Est, ha scelto Atex Content per implementare il nuo-vo sistema multicanale di gestione dei contenuti e per rinnovare l’infrastruttura di gestione dei canali digitali.

La Società Editrice Athesis pubblica tre quotidiani “L’Arena”, “Il Giornale di Vicenza” e “Brescia Oggi”.

Il Gruppo è anche presente nel settore Audio-visivo con TeleArena, Brescia.TV, TeleMantova e RadioVerona nonchè con i siti internet L’Arena.it, il Giornale di Vicenza.it, BresciaOggi.it e Radio Verona.it che stanno riscuotendo un particolare successo nazionale e internazionale.

La Società Editrice Athesis, in grado di propor-re già oggi un così vasto e variegato scenario informa-tivo, si è posta l’obiettivo di ampliare ulteriormente la proposta ai propri lettori incrementando l’informa-zione sui diversi canali e migliorando la sinergia tra le pubblicazioni tradiziona-li e digitali.

Il contratto prevede la fornitura di Atex Content H-11, Atex Polopoly Web

Portal e Applix Viewer+, il progetto ha inizio nel mese di Giugno 2014 ed il completamento è pre-visto nell’arco di alcuni mesi. Giovanni Guarneri, Direttore Vendite Italia, non riesce a mascherare la propria soddisfazione quando dice “Il Gruppo Athesis ha seguito un rigoroso processo di va-lutazione dei prodotti sul mercato e il fatto che abbiano scelto Atex mi riempie di orgoglio”

Ai quotidiani del gruppo è riconosciuta auto-revolezza e reputazione, contano su una forte e consistente base di lettori ma, come tutti, devono contrastare la concorrenza di iniziative web locali e dei social network che al giorno d’oggi sono mol-to efficienti nella veicolazione di notizie e informa-zioni nelle comunità locali. Il nuovo ambiente di lavoro permetterà alla redazione maggiore agilità nella raccolta e creazione di notizie, anche quando si lavora sul campo, e di promuoverle e distribuire sui canali tradizionali, digitali e sociali con una particolare attenzione ai nuovi dispositivi come tablet e smartphone.

La partnership di Atex con Applix inoltre offre un’innovativa soluzione tablet/mobile disponibile per tutte le principali piattaforme, unita all’inte-grazione totale con i flussi di lavoro redazionali.

Atex è un fornitore globale di sistemi e servizi per l’editoria. Sviluppa sistemi editoriali, web content management systems e sistemi di gestione pubblicità che garantiscono efficienza produttiva e l’implementazione di strategie di revenue multi canale. I sistemi Atex gestiscono le presenze digi-tali e la produzione delle edizioni tradizionali dei più conosciuti brand dell’editoria mondiale. Più informazioni su www.atex.com.

Società Editrice Athesis investe in Atex Content

Atex Via Degli Artigianelli 10 20159 MilanoTel: +39 02 86 801 Fax: +39 02 86 801 [email protected]

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The Times, testata della News Corp UK & Ireland Limited publishing group, ha completato il trasferimento delle sue operazioni editoriali alla piattaforma di nuova generazione Méthode. La mossa fa parte di una riorganizzazione strategica delle operazioni del gruppo, conosciuto come Newsroom 360.

“Il progetto Newsroom 360 ci ha dato gli strumenti per gestire al meglio il giornalismo multicanale dell’era digitale”, ha dichiarato Craig Tregurtha, Managing Editor, The Times. “E’ stato un grande investimento da parte della società per il futuro del Times, sia in termini di software

che in termini di formazione e istruzione che ha accompagnato tutto il processo.”

Oltre al quotidiano cartaceo e alle edizioni online, la nuova piattaforma viene utilizzata anche per produrre diversi supplementi settimanali e per pubblicare il Times Literary Supplement.

“Il mercato delle notizie nel Regno Unito è in uno stato di rapida evoluzione”, ha dichiarato Patrick Mawhood , direttore generale di EidosMedia Ltd. “Il passaggio a Méthode ha dato al The Times l’agilità e la flessibilità per rispondere alle mutevoli esigenze dei suoi lettori.”

Le fasi successive del progetto Newsroom 360 vedranno il passaggio a Méthode degli altri titoli presenti nel portfolio di News UK come il The Sunday Times e il The Sun. Una volta completa-to il processo, la piattaforma servirà circa 1500 giornalisti e redattori .

News Corp UK & Ireland fa parte del gruppo editoriale News Corp. Alcuni titoli del gruppo, come il Wall Street Journal , il New York Post e le 160 testate di News Corp Australia utilizzano già la piattaforma Méthode.

Méthode e lo storico The Times: comincia la produzione integrata multicanaleUna delle testate britanniche più famose al mondo entra nel vivo della produzione con la piattaforma editoriale di EidosMedia.

EidosMedia Spa Corso Vercelli, 40 20145 Milanotel. 02-36732000 Fax: [email protected]

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“La buona reputazione di un’azienda sul mer-cato si conquista e si mantiene non solo realiz-zando prodotti di qualità, ma anche assistendoli nel modo più adeguato ed efficiente.” - esordisce Massimo Pioli, amministratore di Exelis - “Per questo abbiamo deciso di migliorare ulteriormen-te il versante assistenza introducendo Zendesk, una potente piattaforma di ticketing per l’ottimiz-zazione del supporto ai nostri clienti.”

La scelta della piattaforma è stata valutata con estrema attenzione, privilegiando la semplicità di utilizzo, la completa tracciabilità dei ticket di

supporto e l’affidabilità del fornitore, in modo da offrire al cliente uno strumento completo ed efficace.

È sufficiente inviare una mail all’indirizzo unico [email protected] per generare ed apri-re un ticket di assistenza: da quel momento, il cliente ha la certezza che la sua richiesta seguirà sempre l’iter più rapido, fino alla soluzione.

Il percorso di assistenza è estremamente flui-do ed intuitivo: una volta aperto il ticket, il siste-ma smista automaticamente la richiesta allo staff tecnico di competenza, contemporaneamente l’utente viene avvisato dello stato di avanzamento del suo ticket, fino al completamento.

Ogni utente può consultare i propri ticket accedendo ad un’area web riservata.

Il sistema prevede inoltre la possibilità di creare anche una sezione FAQ, all’interno della quale è possibile scaricare documentazione tecni-ca. Questo passaggio sarà il prossimo step nell’ot-timizzazione del servizio di assistenza Exelis.

“Gestire l’assistenza attraverso un portale dedicato è un passo importante nella crescita di un’azienda come la nostra, che fa della cura al cliente un modus operandi.” - conclude Massimo Pioli - “Con questo non intendiamo perdere contatto con la nostra clientela, ma cerchiamo di offrire soluzioni rapide e sicure, che possano rendere il nostro supporto tecnico ancora più efficiente.”

Exelis adotta la piattaforma di ticketing online Zendesk per l’assistenza clienti

EXELIS Srl A Socio UnicoVia Alle Rotte, 13-15 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) Strada del Drosso 33/8 - 10135 TorinoTel: +39 0522 953867 Fax: +39 0522 953869www.exelis.it

Aster, il nuovo palinsesto pubblicitario radiotelevisivo di Exelis

Exelis annuncia il lancio della nuova soluzione per la gestione dei palinsesti pubbli-citari radiotelevisivi: Aster.Aster, che va ad aggiungersi alla suite dedicata alle concessionarie di pubblicità, sarà completato e reso disponibile immediatamente dopo l’estate.

“L’esperienza positiva di Tilia, il nostro timone pubblicitario destinato al mondo print, ci ha indicato la via per lo sviluppo di un alter ego declinato sui media ra-diotelevisivi.” - commenta Massimo Pioli, amministratore di Exelis - “Il prodotto è molto completo e nasce da subito con l’obiettivo di incontrare le necessità sia del mercato locale, sia del mercato nazionale.”

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Kodak continua ad andare oltre ogni standard industriale nella stampa digitale a colori con l’introduzione delle macchine da stampa KODAK PROSPER 6000. Le novità apportate ai sistemi di trasporto, asciugatura e scrittura, unite a una sofisticata tecnologia di gestione della stampa, rendono le macchine da stampa PROSPER 6000 estremamente innovative, affidabili, veloci e fles-sibili. Queste nuove macchine saranno in grado di portare al successo i clienti nei campi dell’edito-ria, della stampa commerciale, della stampa dei

quotidiani e i fornitori di servizi di stampa per applicazioni basate sui dati, come, ad esempio, il direct mailing e la stampa transazionale.

Le macchine da stampa PROSPER 6000 sono gestite da un sistema IPS (Intelligent Print Sy-stem) avanzato che monitora, analizza e rettifica continuamente le operazioni, garantendo stampe di qualità eccezionale. Con il nuovo sistema IPS, le macchine da stampa PROSPER 6000 sono in grado di monitorare e correggere in tempo reale il registro dei colori, garantendo prestazioni di eccellenza. Il sistema di scrittura delle macchine da stampa 6000 è basato sui nuovi inchiostri con nanotecnologia Kodak, offre un gamut colori più ampio e una qualità di stampa che non ha nulla da invidiare alla stampa offset su un’ampia gamma di supporti patinati, uso mano e lucidi.

Due modelli di PROSPER 6000 per una mag-

giore agilità aziendaleLe macchine da stampa PROSPER 6000 sa-

ranno disponibili in due modelli:KODAK PROSPER 6000C, ideale per le ap-•plicazioni di stampa commerciale.KODAK PROSPER 6000P, progettata ad hoc •per l’editoria, ad esempio, la stampa di libri e giornali, per il direct mailing e la stampa transazionale.Entrambi i modelli PROSPER 6000 possono

raggiungere la velocità di 300 metri/minuto su carta opaca e uso mano con una produzione di 90 milioni di pagine/mese formato A4 di alta qualità – una velocità due volte maggiore di quella della macchina da stampa KODAK PROSPER 5000XLi. La potenziata capacità di asciugatura permette alla macchina da stampa PROSPER 6000C di raggiungere la velocità di 200 metri/minuto su carta con elevata grammatura lucida e satinata.

Le macchine da stampa KODAK PROSPER 6000 incarnano le immense potenzialità della stampa di nuova generazione al servizio delle esigenze più diverse

Kodak SpAViale Matteotti 62 20092 Cinisello Balsamo (Mi) Tel: +39 02 66028304 Fax: +39 02 66028353www.kodakworldb2b.it

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“Oggi gli stampatori hanno bisogno di strumenti che consentano loro di rispondere alle esigenze dei clienti e del mercato. Dall’editoria alla stampa commerciale e dei quotidiani, il futu-ro del nostro settore sarà sempre più imperniato sulle soluzioni di stampa digitale,” ha affermato Doug Edwards, Presidente di Digital Printing & Enterprise, Eastman Kodak Company. “Le macchine da stampa PROSPER 6000 forniscono le migliori prestazioni del settore, oltre a una qualità prossima a 200 lpi, e permettono agli stampatori di essere più flessibili per meglio adattarsi alle variazioni del mercato e alle mu-tevoli esigenze dei clienti.”

In linea con il proprio impegno in favore della sostenibilità, Kodak si sforza di fornire ai clienti prodotti innovativi che permettano loro di raggiungere gli obiettivi sia in termini di reddi-tività sia in termini di sostenibilità. Grazie a una combinazione di qualità, affidabilità e produttivi-tà molto al di sopra degli standard del settore, le macchine da stampa PROSPER 6000 consentono di produrre stampe vendibili a un basso costo per pagina; appena $0,005/A4 per i materiali di consumo a colori. Le macchine da stampa 6000 offrono ai clienti una lunga durata utile delle teste inkjet, un’elevata continuità operativa e una fase di preparazione e avviamento più rapida, con conseguente risparmio di tempo e denaro.

La stampa di nuova generazione Nell’odierno ambiente di stampa, le azien-

de tendono a investire in tecnologie che possano gettare le basi del successo futuro. Nel campo dell’editoria, gli stampatori sono alla ricerca di metodologie per incrementare il fatturato, in par-ticolare passando alle basse tirature di stampa, ritenute più redditizie. La capacità di stampare su richiesta consente di ridurre i costi di magazzino e le tirature, stampando su base “just-in-time” per evadere ordini specifici. Le macchine da stampa KODAK PROSPER 6000 rendono fattibile ed economico stampare libri con una qualità fino a 200 lpi in tirature che possono raggiungere an-che le 3.000 copie. Inoltre, si possono produrre

milioni di pagine/mese con qualità da stampa offset, riducendo i costi associati al magazzino e all’obsolescenza.

Gli stampatori commerciali stanno cer-cando di incrementare i tassi di risposta delle campagne di mailing dei loro clienti. Le mac-chine da stampa KODAK PROSPER 6000 sono in grado di produrre materiali di direct mailing personalizzati su carta lucida a un costo del 30% inferiore rispetto ai sistemi elettrofotografici (che usano toner). Questo risparmio determina un incremento del ritorno sull’investimento in attività di marketing e una maggiore efficienza e redditività delle tirature anche fino a un milione di copie di materiali di direct mailing.

Gli stampatori ed editori di quotidiani hanno bisogno di innovazione e tecnologia per ottenere un vantaggio competitivo. Le macchine da stampa KODAK PROSPER 6000 permettono di raggiungere nuove platee di destinatari in modo più efficiente, ottimizzando nel contempo le tirature di stampa e adattando le edizioni a di-verse tipologie di lettori. I giornali prodotti con la stampa digitale hanno lo stesso formato e aspetto di quelli prodotti con la stampa offset e trasmet-tono un’impressione di alta qualità molto gradita sia agli inserzionisti che ai lettori. Le macchine da stampa 6000 consentono di stampare più ti-toli di giornali in tirature molto basse e quindi è possibile produrre il numero esatto di edizioni necessario per ciascun punto vendita con una produttività sufficientemente alta per mercati di media grandezza: 15–20.000 quotidiani.

KodakKodak è un’azienda tecnologica specializzata

nella riproduzione delle immagini per le impre-se. Kodak serve i propri clienti con tecnologie innovative e soluzioni di eccellenza nei settori del packaging, della comunicazione grafica e della stampa funzionale. L’azienda offre inoltre prodotti e servizi ai segmenti Entertainment Ima-ging e Commercial Films. Maggiori informazioni su Kodak, sono disponibili sul sito kodak.com, su Twitter @Kodak o su Facebook KodakNow.

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Atex, società leader nelle soluzioni editoriali e di sistemi di content management e Applix, pri-maria realtà italiana focalizzata sul mondo App & Mobile per aziende ed editori, hanno raggiunto un accordo per la realizzazione di una nuova soluzione integrata che arricchisce ed estende l’offerta dei due player sui device mobili.

La partnership Applix-Atex risponde al cre-scente bisogno degli editori di trovare soluzioni e piattaforme efficienti, che consentano di ottimiz-zare i costi legati alla produzione e diffusione dei contenuti in logica “Interactive Edition” (carta, web, tablet).

Nasce così un nuovo modo di concepire il publishing, una nuova visione e una nuova piat-taforma con la quale è possibile gestire in modo semplice e integrato prodotti editoriali cartacei e digitali con cicli di vita tradizionalmente diversi tra loro.

Atex e Applix hanno partecipato insieme nelle scorse settimane a due eventi internazio-nali: “The 66th World Newspaper Congress” di Torino dal 9 all’11 giugno e il “FIPP Innovation

Forum 2014” a Londra il 26 e 27 giugno. Queste vetrine internazionali, dedicate rispettivamente all’editoria quotidiana e periodica, sono state il trampolino di lancio per presentare le soluzioni dedicate al mondo dell’editoria frutto della part-nership strategica appena siglata.

“La propensione all’innovazione e i grandi ri-sultati ottenuti dalla suite Viewerplus nell’accom-pagnare con successo gli editori e partner nella loro presenza sui dispositivi mobili, quali tablet e smartphone, sono il contributo che mettiamo a disposizione di questa nuova e importantissima partnership strategica e industriale con Atex.” – dichiara Claudio Somazzi, CEO di Applix – “Gra-zie a questa unione di piattaforme ed esperienze, il nuovo prodotto firmato Viewerplus e Atex si pone senza dubbio al vertice dell’innovazione e della performance tra i migliori sistemi di produ-zione e digitalizzazione per il mondo editoriale, in Italia e in ambito internazionale”.

Federico Marturano, Atex Director of Global Sales, aggiunge: “Atex è un fornitore di soluzioni complete per l’industria del media. La nostra su-

Applix e Atex: nuova partnership internazionale nel mondo del digital publishingFirmato l’accordo commerciale e industriale fra due dei principali player tecnologici dei servizi all’editoria. Nasce la nuova piattaforma integrata Atex Content – Applix Viewerplus

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ite Atex Content gestisce tutti gli aspetti produttivi di un editore mul-timediale, dalla pianificazione e coordinamento delle attività di redazione f ino alla gestione di complessi portali web. La partner-ship con Applix completa la no-stra offerta mobi-le/tablet creando un nuovo modello di pubblicazione

digitale che vede la produzione di prodotti tablet completamente integrata nel flusso di lavora-zione multicanale. La collaborazione con Applix mi rende particolarmente entusiasta perché è un’azienda che possiede una concreta visione delle sfide e delle opportunità di un modello di interazione in costante evoluzione”.

Applix è una realtà focalizzata sulla Mobile & App economy. Nasce come startup nel 2010 e si afferma velocemente, diventando il pun-

to di riferimento per aziende, ban-che, istituzioni e player dell’ICT, che vogliono im-plementare per sé e per i propri cl ienti , la loro strategia mobi-le. Ha sviluppa-to una soluzione innovativa di di-gital publishing (Viewerplus) e una piattaforma per la creazione di App Mobile per il mercato consu-mer & enterprise (Appdoit e AppdoitPro)

Atex è un fornitore globale di sistemi e ser-vizi per l’editoria. Sviluppa sistemi editoriali, web content management systems e sistemi di gestione pubblicità che garantiscono efficienza produttiva e l’implementazione di strategie di revenue multi canale. I sistemi Atex gestiscono le presenze digitali e la produzione delle edizioni tradizionali dei più conosciuti brand dell’editoria mondiale. Più informazioni su www.atex.com.

Claudio Somazzi, CEO di Applix Federico Marturano, Atex Director of Global Sales

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Organizzato periodicamente da EidosMedia come un forum per uno scambio bidirezionale di idee tra gli sviluppatori della piattaforma Méthode e i suoi fruitori, quest’anno il Customer Meeting si è tenuto a Londra nella seconda settimana di Aprile.

“La sessione di quest’anno è stata particolar-mente stimolante perché comprendeva le presen-tazioni di alcuni progetti davvero innovativi dei nostri clienti”, ha dichiarato Massimo Barsotti, Direttore Marketing di Eido-sMedia. “Allo stesso tempo, gli sviluppatori di Méthode sono stati estremamente attivi e creativi nel corso dell’ultimo anno: le nuove funzionalità e aggiornamenti mostrati sono stati accolti con grande entu-siasmo.”

Tra i progetti presentati, spicca quello che rappresen-ta al momento la più grande implementazione al mondo di Méthode: il rollout di News Corp Australia, che coinvolge il suo intero portafoglio con oltre 160 giornali, riviste e le edizio-ni digitali. Come ha spiegato Tom Quinn, CTO di News Corp Australia, l’implementazione è

stata inoltre una delle più veloci con il cuore del rollout completato in poco più di un anno.

La Stampa ha recentemente utilizzato la piat-taforma Méthode per implementare la creazione di una redazione multicanale completamente integrata e il processo è avvenuto in parallelo al redesign della redazione stessa. Marco Bardazzi, Digital Editor e Fausto Graniero, CIO, hanno descritto la pianificazione, la formazione e l’im-pegno organizzativo dietro l’implementazione e il lancio della nuova soluzione.

Raju Narisetti, vicepresidente senior e vi-cecapo delle strategie di News Corp, ha curato l’implementazione di Méthode al Washington Post nel 2010 e facendo leva sulla sua vasta esperienza nella gestione di ristrutturazioni presso impor-tanti gruppi editoriali, durante la conferenza ha esplorato le sfide economiche affrontate oggi dalle organizzazioni media e le strategie più promettenti per il futuro.

“E’ stato affascinante vedere come Méthode abbia consegnato valore in operazioni che sono state così diverse in termini di scala e di

EidosMedia Customer Meeting 2014 - nuove funzioni e progetti chiaveLa Méthode Community si è incontrata a Londra per conoscere le recenti implementazioni e gli ultimi sviluppi nel mondo di EidosMedia.

EidosMedia Spa Corso Vercelli, 40 20145 Milanotel. 02-36732000 Fax: [email protected]

La sala riunioni del Sofitel St. James di Londra, dove si è svolto l’EidosMedia Customer Meeting 2014

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mercato”, ha dichiarato Massimo Barsotti.

Methode 6.0 - una nuova user experience. Durante la sessione dedicata alle nuove funzioni ed estensioni della piattaforma Méthode, è stata presentata una ricca gamma di sviluppi innovativi: la release 6.0 infatti sarà caratterizzata da una nuo-va interfaccia utente con ampia configurabilità per massimizzar-ne l’ergonomia e la semplicità di utilizzo degli utenti.

Il nuovo Méthode Web Client. Per gli utenti al di fuori della redazione, il nuovo Web Client di Méthode utilizza una serie di nuove tecnologie per offrire l’accesso alle funzioni e alle attività editoriali su più piat-taforme e dispositivi.

Méthode Social Media integration. In risposta alla crescente importanza dei social media nella creazione di traffico di informazioni e nel coinvolgimento dei lettori, Méthode ha recentemente acquisito una serie di strumenti integrati che consentono a giornalisti e redattori di sfruttare la potenza dei social network, senza dover lasciare l’ambiente di lavoro editoriale. Si va da una dashboard che fornisce una panoramica dei feedback dei lettori a tutti i contenuti pubblicati su social network fino a sofisticati strumenti di

ricerca in grado di estrarre i post più rilevanti da diverse fonti. “Gli strumenti consentono alle organizzazioni di operare una strategia di social media coordinata che aggiunge un valore reale alla produzione editoriale” ha dichiarato Massimo Barsotti.

Grande entusiasmo per i nuovi traguardi. A conclusione del meeting, Ismail Gazarin, CTO di EidosMedia, ha commentato: “L’entusiasmo che ha accolto i nuovi sviluppi in Méthode è stato estremamente gratificante. Sappiamo che i nostri team di R&S hanno lavorato duramente nel corso dell’ultimo anno, ma l’apprezzamento dimostrato dalla nostra base installata ha superato le nostre aspettative.”

Massimo Barsotti, direttore marketing EidosMedia, durante il suo intervento all’EidosMedia Customer Meeting di Londra

Méthode 6.0 introduce il supporto per le più avanzate tecnologie di Windows

Una migliore visualizzazione del testo ed effetti di sovrapposizione avanzati sono due dei benefici che gli utenti di Méthode otterranno dal passaggio a DirectWrite e Direct2D.

Inizialmente introdotti con Windows 7, DirectWrite e Direct2D sono componenti che sfruttano l’accelerazione grafica disponibile in processori grafici moderni, per la produzione di visualizzazioni nitide e per ottenere un posizionamento di testo più preciso, oltre che a diverse funzioni grafiche avanzate.“Gli utenti di Méthode hanno sempre lavorato su anteprime veritiere, molto fedeli a ciò che le loro storie sarebbero risultate in stampa e sui canali digitali,” ha dichiarato Ismail Gazarin, CTO di EidosMedia. “Il passaggio alla nuova tecnologia di visualizzazione comporta che il rendering editoriale sullo schermo sia ancora più vicino al risultato finale.”DirectWrite utilizza avanzate tecniche di visualizzazione

del testo, come il sub–pixel rendering, per delineare meglio il testo e dare una spaziatura più precisa per i caratteri più piccoli. Inoltre, supporta anche l’intero set di caratteri Unicode, completando il supporto di Méthode per la pubblicazione in lingue non latine, come cinese, giapponese e hindi. Direct2D offre agli utenti Méthode l’accesso a strumenti grafici avanzati, tra cui la sfocatura, la tecnica di pixelation e una serie di sovrapposizionee di effetti di trasparenza in precedenza disponibili solo in applicativi dedicati.“Gli utenti saranno in grado di applicare questi effetti alle immagini nell’area di lavoro di Méthode e vedere i risultati sullo schermo, senza bisogno di utilizzare un pacchetto di grafica separata”, conclude Ismail Gazarin.

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La carta fa crescere gli alberi

Comunicare con la carta è la cosa più naturaledel mondo. Perché proviene da una fonte rinnovabileper eccellenza: il legno. L’industria cartaria promuovela gestione sostenibile delle foreste: in questo modosono più gli alberi piantati di quelli tagliati.

Così ogni anno le foreste europee crescono di un’areapari a 1,5 milioni di campi da calcio: sono aumentatedel 30% dal 1950 ad oggi. E’ da queste foreste europeeche proviene l’88% del legno usato per produrre carta.La stessa carta che fa crescere sempre nuovi alberi,sempre più alberi.

Naturale, rinnovabile e riciclabile: è il lato verde della carta

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Exelis annuncia il completamento del progetto presso GDS Media & Communication in partnership con GMDE.

GDS Media&Communication è la società che, dal 1° gennaio 2014, raccoglie la pubblicità di Gazzetta del Sud e Giornale di Sicilia insieme ai rispettivi siti web, alle televisioni Rtp e Tgs, ed alle radio Antenna dello Stretto e Rgs; la quota di “nazionale” è affidata alla RCS.

“Tre sedi, sette sportelli ed un organico di oltre 50 persone sono i numeri che fotografano la com-plessità di questo progetto” - commenta Massimo Pioli, Amministratore Delegato di Exelis.

“Complessità resa ulteriormente critica dalla necessità di rispettare in modo inderogabile la deadline di consegna molto ravvicinata alla data di inizio lavori. Esserci riusciti assieme a GMDE mi rende particolarmente orgoglioso.”

GDS Media & Communication, come altri nostri clienti, ha scelto di affidare tutti i processi vitali alla nostra suite di prodotti, testimoniando ulterior-mente la capacità della nostra offerta di coprire qualsiasi aspetto operativo ed organizzativo della gestione pubblicitaria.

“GDS è una bella realtà, un'organizzazione moderna che richiede l'ottimizzazione di tutti i flussi e la conseguente automazione dei processi aziendali.” – commenta Patrizia Curreli, respon-sabile del progetto - “Sono state attivate tutte le aree: commerciale, contabilità, rete vendita, mar-

keting, sportelli, materiali e traffico, integrando tutti i moduli della nostra soluzione ed esportando i dati verso i diversi sistemi editoriali. Abbiamo configurato il sistema insieme alla direzione cre-ando il modello della concessionaria specifico per le proprie esigenze senza l’obbligo di standard predefiniti. Grande attenzione agli utenti ed alla forza vendita che abbiamo reso autonomi in breve tempo attraverso sessioni di formazione mirata per le singole aree aziendali. Una sfida per tutta la squadra, per logistica e tempi ristretti, che abbiamo superato contribuendo con la soluzione tecnica e l’esperienza delle risorse coinvolte, al successo del progetto”.

Insieme al cliente, Exelis ha progettato l’orga-nizzazione dei flussi per l’acquisizione dei mate-riali pubblicitari e, durante i primi tre mesi, si è occupata direttamente dell’impaginazione dei me-nabò attraverso il proprio servizio di outsourcing, dando così tempo e modo al cliente di strutturarsi per la gestione definitiva che è partita all’inizio di marzo.

Tutte le applicazioni sono ospitate presso la server farm di GMDE; questa scelta tecnologica garantisce al cliente estrema flessibilità a fronte di investimento zero in architetture hardware e la massima scalabilità.

“Conosciamo Exelis da molti anni”, ha dichia-rato Carlo Caporizzi, CEO di GMDE, “e ormai la nostra partnership è strategica in questo partico-lare settore editoriale, caratterizzato da alta com-plessità e frenetici tempi operativi. Siamo riusciti a rispondere a quelle che erano le esigenze del cliente in tempi davvero ristretti, e in più abbiamo implementato delle soluzioni che potranno essere ulteriormente arricchite e perfezionate nel futuro, in vista di eventuali ampliamenti, senza andare a intaccare la struttura e l’architettura dei flussi operativi. Il progetto per GDS Media & Commu-nication ha sancito, ancora una volta, la comple-mentarietà delle soluzioni proposte da GMDE ed Exelis, con un risultato di grande successo”.

“L’esperienza siciliana con GMDE ha raf-forzato i rapporti fra le due società e posto le basi per una proficua collaborazione all’insegna dell’integrazione fra i sistemi di concessionaria Exelis ed il sistema editoriale Miles 33” - conclude Massimo Pioli.

EXELIS e GMDE insieme per GDS Media & Communication

EXELIS Srl A Socio UnicoVia Alle Rotte, 13-15 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) Strada del Drosso 33/8 - 10135 TorinoTel: +39 0522 953867 Fax: +39 0522 953869www.exelis.it

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Il Grupo Paranaense de Comunicação (GR-PCOM) è il più grande gruppo mediatico del Paraná, prospero stato del Brasile: il suo porta-foglio include tre quotidiani, otto canali televisivi pubblici, un canale TV via cavo, vari canali radio e portali web.

GRPCOM ha optato per la piattaforma mul-timediale Méthode di EidosMedia per la pubbli-cazione multicanale integrata dei tre quotidiani (Gazeta do Povo, Jornal de Londrina e Tribuna), le edizioni digitali e i portali di notizie online.All�interno diGRPCOM è stata introdotta

alcuni anni fa una strategia di convergenza mul-timediale e la scelta di Méthode segna il consoli-damento di questo processo.

“Il nostro obiettivo strategico negli ultimi anni è stato quello di creare un vero e proprio giornale multimediale, visto che i nostri lettori vogliono interagire con il nostro marchio attraverso di-versi canali”, sostiene Ana Amélia Cunha Pereira Filizola, Publishing Division Director. “Eravamo alla ricerca di una piattaforma per la gestione dei contenuti che potesse aiutarci a raggiungere questo obiettivo e Méthode ci ha dato l’opportu-nità di realizzarlo”.

Il Gruppo usufruirà inoltre di Méthode per la pubblicazione su tablet. Al momento la testata

Gazeta do Povo è l’unica che prevede questo tipo di edizione: Méthode permetterà al gruppo di produrre versioni tablet per tutti e tre i quotidiani senza richiedere l’aumento di risorse dedicate.

“Il nostro giornale ha alle spalle 95 anni nel fornire notizie e informazioni accurate ai nostri lettori “, ha detto Sandra Gonçalves,caporedattore di Gazeta do Povo. “Ora la sfida è di continuare la missione con la velocità e l’interattività che si è resa necessaria nell’era digitale attuale. Méthode ci dà lo strumento di cui abbiamo bisogno per eliminare i colli di bottiglia, per integrare la nostra redazione e per dare ai nostri giornalisti i mezzo per raggiungere l’equilibrio tra agilità e precisione”.

“La scelta di Méthode non è stata solo una de-cisione di natura tecnologica “, dice Silvia Zanella, Research & Development Manager di Gazeta do Povo. “Fa parte dell’evoluzione della nostra cultu-ra interna verso una visione olistica della missione multimediale del nostro giornale. Méthode intro-durrà anche miglioramenti significativi nel modo in cui sviluppiamo i nostri prodotti.”

“Il portafoglio di GRPCOM si è evoluto rapida-mente per soddisfare le esigenze della comunità di Paraná”, ha detto Jancarlo Nesto, direttore generale di EidosMedia LTDA. “ Méthode darà loro l’efficienza per ottimizzare i processi e la fles-sibilità necessaria per continuare i loro sviluppi innovativi in futuro.”

La piattaforma Méthode servirà circa 250 giornalisti e redattori nella capitale dello stato di Curitiba, Londrina, Ponta Grossa, Foz de Iguazu, Brasilia e Maringá.

Méthode, parte integrante dell’evoluzione del Grupo Paranaense de ComunicaçãoGRPCOM, uno degli editori più innovativi in terra brasiliana, ha scelto la piattaforma multicanale Méthode per soddisfare i suoi obiettivi di velocità, interattività, agilità e precisione.

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Filo direttoLe aziende informano

Numero 81 - Giugno 2014

TecnoMediaPeriodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali

Automazione industriale a La StampaSu tutte le dodici torri delle due rotative dello stabilimen-to saranno a breve installati sistemi per la gestione on line delle cromie. Dal mix di hardware, software, e rinnovata managerialità delle risorse umane potranno nascere effetti benefici di lungo periodo per tutti. a pagina 6

Stampa digitale e pubblicità per NumericaDallo scorso anno, la concessionaria del Giornale di Brescia ha cominciato a produrre inserti speciali e di micro cronaca locale distribuiti con il quotidiano principale. Gli inserzioni-sti sfruttano la forza trainante del brand del giornale locale con costi parametrati alle zone distributive. a pagina 3

Le RubricheFilo diretto ...............................................................................................................da pagina 30

Il “Manifesto ARGI” per l’etica professionaleAssolutamente innovativa per il settore, l’iniziativa dell’As-sociazione dei produttori / distributori di prodotti per l’industria grafica sottolinea come l’etica professionale e l’in-tegrità personale non siano aspetti secondari, ma costitui-scano i pilastri dei rapporti commerciali a pagina 20

La Stampa in Italia 2011-2013I dati presentati dalla Federazione Italiana Editori Giorna-li per il triennio 2011-2013 fotografano uno stato di difficol-tà congiunturale e strutturale la cui entità è tale da gettare ombre preoccupanti sul futuro. Una sfida impegnativa atten-de il nuovo Presidente Maurizio Costa. a pagina 15

Il futuro digitale? È ancora da trovareDal 9 all’11 giugno il centro congressi del Lingotto a Torino ha ospitato il 66esimo Congresso Mondiale degli Editori, che ha riunito, come di consueto, anche la 21esima edizione del World Editors Forum e la 24esima edizione del Forum Mon-diale della Pubblicità. a pagina 9

Il ruolo della stampa

nell’epoca della “global audience”:

prodotti, lettori, pubblicità

In associazione con:

http://www.wan-ifra.org www.fieg.it www.ediland.it

WAN-IFRA Italia 2014La conferenza Internazionale per l’editoria e la stampa

quotidiana italiana - XVII Edizione

18-19 Settembre 2014, Padova

Estratto dalle “WAN-IFRA CH General Conference Conditions”

Questo estratto dalle General Conference Conditions si applicano soltanto ai par-tecipanti considerati contraenti ai sensi del § 14 del German Civil Code (BGB).

§ 1 Registrazione, Quote, e pagamento dovuto

1.1 la registrazione ad un evento deve essere fatta per iscritto.

1.2 WAN-IFRA CH confermerà al partecipante la registrazione per iscritto.

1.3 il pagamento della quota diventa obbligatorio al ricevimento della fattura.

§ 2 Cancellazione, annullamento del contratto da parte del cliente

2.1 La cancellazione può essere effettuata per iscritto, e sarà accettata sino a due settimane prima dell’evento. In questo caso verrà trattenuto un 10% della quota. Dopo questo limite, verrà trattenuto l’intero importo della quota.

2.2 È sempre possibile inviare un “partecipante sostitutivo” a condizione che WAN-IFRA CH sia informata per iscritto in anticipo, specificando il nome del sostituto.

§ 3 Cancellazione di eventi

3.1 WAN-IFRA CH può cancellare l’evento per importanti ragioni, specialmente

nel caso di un numero troppo basso di partecipanti, cancellazione o malattia

di un relatore, chiusura dell’albergo, cause di forza maggiore.

3.2 Nel caso di un numero di partecipanti troppo basso, la cancellazione può

essere effettuata sino a 3 settimane prima dell’inizio dell’evento.

3.3 Per tutti gli altri casi di cancellazione dovuti a motivi importanti, così come

per ogni modifica del programma che dovesse rendersi necessaria, WAN-

IFRA CH informerà i partecipanti al più presto possibile.

3.4 Nell’improbabile caso che un evento debba essere cancellato, tutte le quote

di partecipazione pagate verranno rimborsate.

[…]

§ 6 Legge applicabile / Luogo di giurisdizione

Il contratto è soggetto alla legge tedesca. Il luogo di giurisdizione è Darmstadt.

WAN-IFRA Italia 2014 – XVII Edizione18-19 Settembre 2014, Padova

CONFERENCE

Modulo di iscrizioneDa compilare ed inviare via e-mail o fax a:

WAN-IFRA CH c/o ASIG Service srl -Via Sicilia 125 -00187 Roma- Fax +39 06 4883489 - [email protected] (Tel +39 06 4883566)Quote di iscrizione:• Soci IFRA/FIEG/ASIG: Euro 500 a persona; Euro 1.500 biglietto cumulativo (vale per quattro partecipanti)• Non Soci: Euro 700 a persona

CONFERENCE

Società__________________________________________________________________________________________________Socio WAN-IFRA/FIEG/ASIG/FCP ❒ Si ❒

No

Indirizzo__________________________________________________________________CAP____________________Città___________________________________________

Telefono___________________________________Fax____________________________e-mail_________________________________________________________________Per favore vogliate iscrivere i signori:

Nome________________________________________________e-mail___________________________________________Visita Cappella degli Scrovegni ❒ Si ❒ No

Nome________________________________________________e-mail___________________________________________Visita Cappella degli Scrovegni ❒ Si ❒ No

Nome________________________________________________e-mail___________________________________________Visita Cappella degli Scrovegni ❒ Si ❒ No

Nome________________________________________________e-mail___________________________________________Visita Cappella degli Scrovegni ❒ Si ❒ No

La visita alla Cappella degli Scrovegni si svolgerà a partire dalle ore 15.30 e sino alle ore 18.00 circa di venerdì 19 settembre. Poiché il numero dei posti a disposizione è limitato (la visita dura circa 30 minuti per gruppi di 25 persone alla volta) le prenotazioni saranno accettate in base all‘ordine di arrivo.

Dettagli del pagamento (si prega di esprimere una preferenza):

Firma, timbro___________________________________________________________________

❒ Si prega di inviare fattura con estremi per il bonifico bancario a:

Società _______________________________________________________________

Indirizzo ______________________________________________________________

Partita IVA _____________________________________________________________

❒ Addebitare carta di credito:

❒ 1 American Express ❒ 2 Visa ❒ 3/4 Euro-/Mastercard ❒ 5 Diners

Carta num.

Scadenza Codice di sicurezza (CSC/CVC)

Titolare________________________________________________________________

Nome in stampatello_____________________________________________________

Firma__________________________________________________________________

La quota di partecipazione diventa obbligatoria al ricevimento della fattura, e comunque non più tardi di 4 settimane prima dell’inizio dell’evento:L’iscrizione si intende valida solo al ricevimento del pagamento. Il contratto che regola la partecipazione agli eventi è regolato dalle “WAN-IFRA General Conference Conditions”, un estratto delle quali è riprodotto a seguire.

18 settembre 2014

Serata WAN-IFRA Italia:

Villa Foscarini Rossi

Stra - Venezia

19 settembre 2014

Visita privata alla

Cappella degli

Scrovegni.

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Il cloud: opportunità e sfide per l’editoriaIl cloud come nuova risorsa IT e come opportunità offerta ad imprese tradizionali per erogare, in modo nuovo, servizi a valore aggiunto che investono tutta la filiera industriale ed arrivano fino al consumatore finale: se ne è parlato in occa-sione di un TecnoMeeting ASIG. a pagina 22

Eco-efficienza: quando la sostenibilità convieneNelle quinta edizione del Sustainability Report, Sun Chemi-cal evidenzia come il concetto di eco-efficienza, applicato al sistema industriale moderno, contribuisca a sviluppare pro-dotti e servizi più competitivi per i clienti sul piano dei costi e di maggior qualità nell’impiego quotidiano. a pagina 26

WAN-IFRA Italia 2014: Padova, 18-19 settembreLa XVII edizione della Conferenza internazionale per l’indu-stria editoriale e della stampa italiana sarà dedicata al ruolo della stampa nell’epoca della global audience: esperienze, ri-flessioni e proposte su come utilizzare il mix di media tradi-zionali e di nuovi canali on line. a pagina 28