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ISSN 1974-7152 Telpress Tera Teufelberger TM News Tolerans Visita il nostro sito Internet: http://www.ediland.it Filo diretto Numero 73 - Giugno 2012 Il “progetto energia” della ETIS 2000 Le Rubriche Periodico mensile. Anno XIX n. 73 - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma - Reg. Trib. Roma n. 21 del 27-01-2010 - Iscrizione ROC n. 4753 Filo diretto............................................................................................................... da pagina 37 TecnoMedia Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali - Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali internazionale per l’industria editoriale italiana. Le sessioni di lavoro sono dedicate alle redazioni multimediali, alle sfide per lo sviluppo industriale e al sistema distributivo”. a pagina 25 drupa 2012: trend e novità All’appuntamento di Düsseldorf, stampatori e tecnici delle arte grafiche di tutto il mondo hanno potuto osservare le no- vità tecnologiche del settore, cercando di scorgere i segna- li di una ripresa che, soprattutto nei mercati maturi, appare ancora lontana. a pagina 29 Benvenuti a Torino La fusione tra tradizione e innovazione vi aspetta. EidosMedia - Sponsor WAN-IFRA Italia 2012 www.eidosmedia.com

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Periodico dell'ASG, Associazione Stampatori Italiana Giornali

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Filo direttoLe aziende informano

Numero 73 - Giugno 2012

Il “progetto energia” della ETIS 2000Da pochi mesi il centro stampa siciliano è diventato un la-boratorio dell’Enel per un progetto sul risparmio energetico nei consumi industriali. Il progetto, primo di questo gene-re in Italia, è stato presentato lo scorso 24 aprile a Milano in Assolombarda. a pagina 3

Le Rubriche

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TecnoMediaPeriodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali

La Stampa, primo quotidiano “verde” in ItaliaLa storica testata di Torino è il primo quotidiano italiano ad ottenere la certificazione internazionale che attesta che la carta utilizzata per la stampa è stata prodotta e gestita lun-go il processo industriale con i più rigidi criteri di compati-bilità ambientale. a pagina 7

Distribuzione e tracciabilità della resaNello stabilimento del distributore F.lli Devietti, alle porte di Torino, è in funzione un impianto che, utilizzando tecno-logie d’avanguardia, consente una tracciabilità prossima al 100% dei prodotti editoriali lungo tutto il canale distributivo.

a pagina 10

La nuova sede de L’Unione Sarda A pochi passi dal centro di Cagliari, un palazzo di tre piani concentra tutte le attività multimediali del gruppo, l’archivio storico del giornale, la sua versione digitale, un planetario ed un percorso-vita a disposizione delle scolaresche.

a pagina 14

Associazioni e mercati editoriali: cosa cambia?Con la nomina a presidente di Gianni Roberto Paolucci, di-rettore operations di RCS MediaGroup - Divisione Quotidia-ni, l’ASIG riafferma la propria volontà di giocare un ruolo di primo piano all’interno di un settore che dà lavoro a oltre 11.000 addetti. a pagina 17

La Stampa in Italia 2009-2011Presentata lo scorso 18 aprile l’indagine annuale curata dal Centro studi Fieg. Nonostante le difficoltà, oltre 22 milioni di persone leggono ogni giorno i giornalie e circa 6 milioni di utenti si collegano ai siti web dei quotidiani.

a pagina 21

WAN-IFRA Italia 2012: progettare lo sviluppoA Torino, il 19 e 20 giugno, la XV edizione della Conferenza internazionale per l’industria editoriale italiana. Le sessioni di lavoro sono dedicate alle redazioni multimediali, alle sfide per lo sviluppo industriale e al sistema distributivo”.

a pagina 25

drupa 2012: trend e novitàAll’appuntamento di Düsseldorf, stampatori e tecnici delle arte grafiche di tutto il mondo hanno potuto osservare le no-vità tecnologiche del settore, cercando di scorgere i segna-li di una ripresa che, soprattutto nei mercati maturi, appare ancora lontana. a pagina 29

Benvenuti a Torino

La fusione tra tradizione e innovazione vi aspetta.

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Numero 73 - Giugno 2012

Il “progetto energia” della ETIS 2000Da pochi mesi il centro stampa siciliano è diventato un la-boratorio dell’Enel per un progetto sul risparmio energetico nei consumi industriali. Il progetto, primo di questo gene-re in Italia, è stato presentato lo scorso 24 aprile a Milano in Assolombarda. a pagina 3

Le Rubriche

Perio

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Anno

XIX

n. 7

3 - D

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Filo diretto ...............................................................................................................da pagina 37

TecnoMediaPeriodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali

La Stampa, primo quotidiano “verde” in ItaliaLa storica testata di Torino è il primo quotidiano italiano ad ottenere la certificazione internazionale che attesta che la carta utilizzata per la stampa è stata prodotta e gestita lun-go il processo industriale con i più rigidi criteri di compati-bilità ambientale. a pagina 7

Distribuzione e tracciabilità della resaNello stabilimento del distributore F.lli Devietti, alle porte di Torino, è in funzione un impianto che, utilizzando tecno-logie d’avanguardia, consente una tracciabilità prossima al 100% dei prodotti editoriali lungo tutto il canale distributivo.

a pagina 10

La nuova sede de L’Unione Sarda A pochi passi dal centro di Cagliari, un palazzo di tre piani concentra tutte le attività multimediali del gruppo, l’archivio storico del giornale, la sua versione digitale, un planetario ed un percorso-vita a disposizione delle scolaresche.

a pagina 14

Associazioni e mercati editoriali: cosa cambia?Con la nomina a presidente di Gianni Roberto Paolucci, di-rettore operations di RCS MediaGroup - Divisione Quotidia-ni, l’ASIG riafferma la propria volontà di giocare un ruolo di primo piano all’interno di un settore che dà lavoro a oltre 11.000 addetti. a pagina 17

La Stampa in Italia 2009-2011Presentata lo scorso 18 aprile l’indagine annuale curata dal Centro studi Fieg. Nonostante le difficoltà, oltre 22 milioni di persone leggono ogni giorno i giornalie e circa 6 milioni di utenti si collegano ai siti web dei quotidiani.

a pagina 21

WAN-IFRA Italia 2012: progettare lo sviluppoA Torino, il 19 e 20 giugno, la XV edizione della Conferenza internazionale per l’industria editoriale italiana. Le sessioni di lavoro sono dedicate alle redazioni multimediali, alle sfide per lo sviluppo industriale e al sistema distributivo”.

a pagina 25

drupa 2012: trend e novitàAll’appuntamento di Düsseldorf, stampatori e tecnici delle arte grafiche di tutto il mondo hanno potuto osservare le no-vità tecnologiche del settore, cercando di scorgere i segna-li di una ripresa che, soprattutto nei mercati maturi, appare ancora lontana. a pagina 29

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Inaugurato nel 2005, con circa 18.000 metri qua-drati utilizzati ed una superficie globale dell’area di 160.000 metri quadrati, il centro stampa ETIS 2000 di Catania è uno dei più grandi d’Italia. Con altre aziende del gruppo, che occupano una parte dei 45.000 metri quadrati coperti disponibili, costi-tuisce una vera e propria “cittadella” industriale alle porte del capoluogo siciliano. Relativamente alle attività grafiche, nella “cittadella” si produce quasi di tutto: nove quotidiani – La Sicilia, Avveni-re, il Corriere dello Sport, Europa, la Repubblica, Il Sole 24 Ore, la Stampa, TuttoSport e L’Unità - cia-scuno con i propri inserti allegati, periodici locali, libri, libri d’arte, e poi prodotti commerciali quali locandine, depliant, bro-chure, calendari, ed anche cartellonistica stradale e display per le edicole. Le società presenti nell’area provvedono, materialmen-te, alle fasi di preparazione della stampa, alla tiratura – ed anche all’impressione dei prodotti non editoriali – ed al finishing dei pro-dotti, sia quelli editoriali sia quelli di ambito com-merciale.

Nel centro stampa sono

presenti quasi tutti i grandi fornitori internazio-nali di tecnologie: Agfa, Gmde, Kodak, Fujifilm, Cerutti, MacDermid, Goss International, Kba, manroland, Müller Martini, Ferag, SunChemi-cal e Norske Skog, giusto per citarne alcuni. Si utilizzano – a ciclo completo – le due tecnologie di stampa disponibili per i giornali, offset e fles-sografia, mentre per il commerciale si utilizzano macchine piane e plotter di grandi dimensioni per la stampa diretta.

Spendere meno, e meglio:il “progetto energia”della ETIS 2000 di Catania

Da pochi mesi la ETIS 2000 di Catania è diventata un laboratorio dell’Enel per un progetto sul risparmio energetico nei consumi industriali. Diciotto misuratori, installati in alcuni punti strategici del centro stampa, consentono di conoscere nei dettagli il fabbisogno energetico degli impianti e, quindi, di predisporre tutti gli strumenti per la gestione dell’energia, con l’obiettivo di spendere meno, e meglio. E’ il primo progetto di questo genere in Italia, ed è stato presentato lo scorso 24 aprile a Milano, presso la sede di Assolombarda, in un convegno dedicato al tema “crescere nell’efficienza, le sfide competitive per le imprese di servizi industriali”.

Da sin.: Domenico Ciancio Sanfilippo e Aldo Di Carlo, della ETIS 2000 di Catania

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“Solo per quotidiani”- precisa il direttore tec-nico Aldo Di Carlo –“produciamo una media di 200.000 copie al giorno” ed almeno altrettante, nell’arco del mese, per quanto attiene alle altre tipologie di prodotti.

“Si produce, e si consuma anche tanto” sotto-linea Domenico Ciancio. Solo per i giornali, sono 40 tonnellate di carta a notte, 800 lastre offset e 200 flexo. E ai materiali di consumo, si aggiunge l’energia.L’assorbimento per le diverse produzioni è di circa 5 milioni di Kilowatt-ora l’anno, una quantità più che sufficiente per avviare, a marzo di quest’ anno, un “progetto energia” as-solutamente innovativo nel suo genere, in stretta collaborazione con Enel

Il “progetto energia”: spende-re meno e meglioDal mese di marzo la ETIS

2000 è diventata un laboratorio dell’Enel per un nuovo proget-to di risparmio energetico. Il colosso nazionale dell’energia è molto avanti sul piano della gestione dei parametri europei per i consumi energetici in funzione della loro sostenibi-lità aziendale. Con il progetto avviato con ETIS 2000, per la

prima volta si è cominciato a lavorare, in dettaglio, sui problemi relativi all’industria della stampa.“Enel”- spiega Di Carlo-“ci ha scelti perché ab-biamo ottenuto la certificazione ambientale Emas”, che significa qualità nell’attenzione verso l’ambiente e verso la sicurezza sul lavoro.

Il “progetto energia” con-siste nello sviluppo, presso il centro stampa, di un vero e proprio “cruscotto aziendale per il monitoraggio e la raccolta dati sui fabbisogni e sui consumi energetici. I tecnici specializzati hanno installato diciotto misu-ratori, in altrettanti punti stra-tegici del flusso di produzione. “In questa prima fase”- spiega Di Carlo-“abbiamo concentrato le rilevazioni sulle rotative e su alcuni impianti specifici”. Le unità Cerutti, Goss e manroland,

e gli impianti per il trattamento acqua, per la cli-matizzazione e per l’aria compressa forniscono dati in tempo reale al data base del progetto energia, 24 ore su 24. Enel ha fornito una password per un accesso comune a queste informazioni, che hanno una rilevanza economica molto importante.

Già dopo poche settimane, i responsabili di ETIS 2000 hanno scoperto, per esempio, che l’impianto di aria compressa aveva consumi dif-

Molto ampio, e completo, il panorama dei prodotti non-quotidiani che escono dallo stabilimento catanese: libri, libri d'arte, cataloghi, brochure depliant, manifesti pubblicitari in grande formato, cartellonistica stradale ed insegne per le edicole. Da sin. Giuseppe D'Angelo (capomacchina area grafica commerciale), Ferdinando Coco (responsabile di produzione) e Angelo Cantarella (capomacchina area grafica commerciale)

Solo per la tiratura delle testate quotidiane alla ETIS 2000 di Catania si consumano 40 tonnellate di carta, 800 lastre offset e 400 lastre flexo a notte.

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La “eco efficienza”, ovvero la qualità con ridotto impatto ambientale, conviene a tutti: ai fornitori di materiali di consumo ed anche ai clienti utilizzatori dei prodotti.A questa conclusione è arrivata SunChemical, leader mondiale nella fornitura di inchiostri, pigmenti e vernici per la stampa, che da tre anni raccoglie ed analizza tutti i dati relativi al proprio ciclo industriale.Nel Rapporto 2011 sulla Sostenibilità ambientale (il documento è disponibile on line al sito del produttore) sono illustrati i vantaggi – sia dal punto di vista della protezione ambientale che dal punto di vista economico – della “eco efficienza”, la produzione ad alta sosteni-bilità ambientale.Fra il 2009 e il 2010 SunChemical ha ri-dotto drasticamente (13%) il consumo di elettricità e del gas naturale, ha ridotto l’emissione in atmosfera di CO2 (1%) ed ha abbassato del 28% gli scarti di mate-riali nocivi. Contemporaneamente, l’at-tenzione al ciclo produttivo globale ha comportato una significativa riduzione degli incidenti sul lavoro (calati dell’8%). Nel periodo preso in esame, le vendite sono cresciute del 3%.L’”eco efficienza” si traduce, nella pratica quotidiana, nel monitoraggio dei processi ed un approccio ai prodotti – inchiostri, pigmenti e vernici – che coinvolge direttamente il cliente, per promuovere l’utilizzo più corretto dei materiali di consumo durante il ciclo di stampa. La politica di sostenibilità ambientale significa, in concreto, l’attenzione costante alla riduzione dei consumi energetici e il monitoraggio delle quantità

di prodotti utilizzati. L’”eco efficienza” si traduce in risparmi industriali nel conto economico sia del fornitore che dell’utente finale. Per quanto riguarda, più specificamente, i materiali di consumo, il Rapporto annuale sulla sostenibilità ambientale impegna SunChemical a sviluppare solu-

zioni che consentano allo stampatore di risparmiare energia e risorse materiali durante il ciclo industriale di stampa, riducano dai processi produttivi l’emis-sione in atmosfera di CO2, utilizzino materie prime rinnovabili, se il loro impiego è più sostenibile, offrano un’emissione di composti volatili organici la più ri-dotta possibile e riducano al minimo gli imballaggi del trasporto. SunChemical ha sviluppato specifici programmi per raggiungere e mantenere nel tempo questi obiettivi, in alcuni casi specializzati per aree geografiche. In Europa le tecnologie per la pulizia ed il lavag-gio, SunClean e SunWash, sono state sviluppate, fin dall’origine, per l’utilizzo

nel ciclo produttivo della stampa offset heatset, dove il drastico taglio dell’emis-sione dei composti volatili organici è regolato da norme specifiche, che comportano

anche vantaggi di tipo finanziario. In questi materiali di consumo, così come in altri prodotti, il principio della “eco efficienza” si traduce in concreti vantaggi economici. Rispettare l’ambiente serve a tutti, e conviene alle aziende.

La qualità con ridotto impatto ambientale conviene a tutti

Il Rapporto 2011 sulla Sostenibilità ambientale di SunChemical è disponibile in formato Pdf presso il sito del fornitore internazionale di inchiostri, pigmenti e verinici per l'industria della stampa

ferenti rispetto a quanto ipotizzato. Si pensa a perdite lungo il circuito, ed in quella direzione si sta lavorando.

“I dati non bastano”- spiega ancora Di Carlo. Ciò che conta è la corretta interpretazione. La ETIS 2000 organizza quasi quotidianamente ses-

sioni di lavoro e di commento delle informazioni raccolte – che sono disponibili nel database del progetto ed accessibili attraverso un comune browser di Internet – in collaborazione con gli specialisti di alcune società di servizi, Almaviva in collegamento on line e Nibi che opera in azien-

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da. L’”interpretazione” dei dati, infatti, non è così scontata, ed è argomento di continuo e costante approfondimento fra i tecnici dell’industria della stampa ed i colleghi dell’area energia.

Dal progetto in corso ci si aspettano, fra le al-tre, indicazioni di dettaglio sui consumi nel ciclo industriale della tiratura dei giornali, e relativa-mente all’utilizzo degli impianti specializzati. Sarà interessante, per esempio, capire, dati alla mano, se la taratura dei sistemi di aria condizionata, così come finora è stata predisposta, sia la più confa-cente possibile rispetto ai consumi e rispetto alle lavorazioni effettuate durante i cicli di lavorazione. All’interno del rapporto uso/convenienza saranno anche analizzati i costi relativi all’impianto di trattamento delle acque.

Gli specialisti della ETIS 2000 hanno già co-minciato a lavorare su compressori e rifasamento: quando lavorano, a che ora, quanto è costato questo lavoro all’azienda. Anche da questo canale informa-tivo ci si aspettano indicazioni concrete per ottimiz-zare il consumo di energia. Le indicazioni raccolte dai sensori installati in azienda, confluiscono in un data base dove vengono integrate automaticamente con le informazioni sui consumi economici, ricavate dai contratti in essere con Enel.

Le ragioni per il funzionamento non ottimale degli impianti possono essere le più diverse: ci possono essere gruppi elettrici che lavorano male, perdite nei sistemi, oppure, più semplicemente, cicli di lavorazione che possono essere riprogram-mati in funzione di diverse fasce orarie per avere

un maggior rendimento a costi minori.“Anche noi stiamo imparando”- conclude

Domenico Ciancio. Ed anche questo fa parte del progetto energia della ETIS 2000 di Catania, il cui fine ultimo, vale la pena ricordare, è quello di “spendere meno, e meglio”.

La bolletta elettrica?Uno strumento da gestire

La bolletta elettrica è uno strumento da gestire in azienda, non una tassa da pagare. E’ questa una delle indicazioni più importati emerse nel corso di un interessante convegno organizzato a Milano da Assolombarda, e dedicato a “cre-scere nell’efficienza, le sfide competitive per le imprese dei servizi industriali”.La riduzione dei costi della “bolletta energetica” – che in Paesi come la Germania è incentivata da leggi federali – è un obiettivo condiviso da molte filiere industriali. Imprescin-dibile, per tutti, è la conoscenza dei numeri fondamentali. Il progetto energia della ETIS 2000 di Catania, presentato all’interno di una sezione del convegno dedicata alle esperienze più innovative, è stato “battezzato” il 4 Apri-le, giorno nel quale, per la prima volta, sono apparse sui monitor le schermate con i “numeri energetici”. Crescere in vantaggio competitivo comporta, sempre più spesso, un approccio energetico integrato, dove il fornitore, in

questo caso Enel, e l’utente, specificamente il centro stampa, mettono risorse tecnologiche – macchine, software e know how – in comune per arrivare ad una conoscenza condivisa che porti benefici a tutti. Nel caso dell’ industria grafica, fra i vantaggi delle aziende che forniscono servizi, c’è certamente la possibilità di arrivare a quantificare in misura preci-sa il fabbisogno energetico della singola commessa, per proporre all’editore contratti più vantaggiosi, magari ottimizzando le fasce orarie produttive sulla base di dati oggettivi, in misura molto più rigorosa ed attenta di quanto non si sia fatto fino ad oggi.

Domenico Ciancio, ETIS 2000

TecnoMediaPeriodico della ASIG

Associazione Stampatori Italiana Giornali

Via Sicilia 125, 00187 Romatel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489

E-mail: [email protected]

Comitato Editoriale Nedo Antonietti, Riccardo Mastagni, Paolo Polidori

Direttore responsabileLuca Michelli

ha collaborato a questo numeroSalvatore Curiale

Segreteria di RedazioneElga Mauro

Registrazione del Tribunale di Roma n. 21 del 27-01-2010© ASIG Service S.r.l. - 2011 - Tutti i diritti riservati

Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma

StampaSpedalgraf stampa srl - Via Cupra 23 - 00157 Roma

Questo numero è stato chiusoin redazione il 29 maggio 2012

TecnoMedia è consultabile in Internet http://www.ediland.it

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Anche per gli “addetti ai lavori”, la termino-logia ufficiale è un pò criptica: “certificazione della catena di custodia”. E’ quello che ha fatto, pochi mesi fa, La Stampa di Torino. La spiegazione – o traduzione, se prefe-rite- è invece molto più semplice: il quotidiano torinese è il primo gior-nale in Italia a certificare ufficialmente che utilizza, per il prodotto stampato, carta prodotta secondo le più rigide norme di difesa dell’ambiente. A pieno titolo, La Stampa è un giornale che concorre a proteggere l’ambiente dove viviamo.

La produzione eco-com-patibile“La certificazione del-

la catena di custodia”- racconta Felice Serio, neo responsabile del quotidia-no torinese della catena di custodia-“è stata effettuata tramite il PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification)”, la più grande organizzazione mondiale di certificazio-ne forestale, con sede a Ginevra ed ufficio di rappresentanza italiana in Umbria.

Questa certificazione stabilisce che il prodot-to stampato utilizza un supporto cartaceo che è stato prodotto, e viene gestito lungo tutto il

ciclo industriale, secondo le più rigide norme di difesa ambientale.

I l processo per ar-rivare alla certificazio-ne richiama, in qualche modo, le procedure per ottenere l’ISO 9000: tutto il workflow produttivo deve essere tracciabile e monitorabile. Il punto di partenza è laddove si ge-nera la bobina.Le cartiere devono essere il primo anello di produzione “eco-compatibile” certifica-ta. “Alla Stampa”- spiega Felice Serio-“utilizziamo sei diversi fornitori”. A cominciare da quello più importante, Norske Skog, e poi a seguire gli altri, tutti dovevano produrre i supporti di stampa se-condo gli standard PEFC o FSC. Oppure, nel caso della carta riciclata, se-condo le norme UNI EN

643, quelle che stabiliscono che questo mate-riale non proviene da materiali nocivi o dalla distruzione delle foreste.

“La prima verifica che abbiamo fatto è stata con le cartiere”- spiega Serio.” Tutte erano in grado di certificare la provenienza eco-compa-tibile della carta prodotta.” A questo punto, La Stampa ha intrapreso il percorso per ottenere il riconoscimento dal PEFC. Dopo una pri-

La Stampa è il primoquotidiano “verde” d’Italia

La storica testata del capoluogo piemontese è il primo quotidiano italiano ad ottenere la certificazione internazionale che attesta che tutta la carta utilizzata per la tiratura è stata prodotta, e viene gestita lungo il processo industriale, con i più rigidi criteri di compatibilità ambientale. Chi compra La Stampa tutti i giorni salva 25.000 alberi al mese.

Il certificato ufficiale della catena di custodia

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ma visita ispet-tiva, a febbraio di quest’anno, in un paio di mesi è arrivato il certi-ficato.Gli esperti del Consorzio in-ternazionale han-no potuto, in tem-pi tutto sommato rapidi, prende-re atto che ogni p a s s a g g i o d e l ciclo produttivo, dalla produzio-ne della carta al trasporto, dallo stoccaggio pres-so il magazzino i n t e r m e d i o d i Orbassano, alle porte di Torino, fino al successi-vo trasporto allo stabilimento del quotidiano e alle fasi finali di im-pressione, tutto si svolgeva se-condo i più rigidi criteri di rispetto dell’ambiente. Di fondamentale im-portanza è che, in ogni passaggio, la provenienza della bobina sia sempre facilmente tracciabile.

Molto importante, durante il processo per ottenere il certificato, è stata la realizzazione di tutta la documentazione e del “Manuale di certificazione della catena di custodia”, che spiega le linee guida della PEFC applicate alla Stampa di Torino.Gli ispettori hanno effettuato riscontri – con risultato positivo - anche presso due centri stampa esterni, la RCS di Pessano (Milano) e la Litosud di Roma. Altri controlli seguiranno negli altri stabilimenti dove si pro-duce il quotidiano.

La certificazione ottenuta dura cinque anni, con visite di controllo ogni dodici mesi, e vale, per La Stampa, per ogni tipologia di carta uti-lizzata. “Noi”- spiega Felice Serio –“utilizziamo al 55% carta riciclata al 100%. Il rimanente è costituito da un misto di fibra (20%) e riciclato (80%)”.

Si evita, invece, l’impiego di carta con il 100% di fibra perché dà problemi con le alte

foliazioni che il quotidiano tori-nese spesso ha. Sul piano dei co-sti, i diversi sup-porti cartacei si equivalgono, così come la qualità finale del prodot-to.

Il certificato internazionale ha comunque stabi-lito che ogni ti-pologia di carta utilizzata è com-patibile con l’am-biente.

Costi e beneficiIl processo di

certificazione è cominciato a feb-braio e si è con-cluso l’11 aprile.Il 22 dello stesso mese, in occasio-ne della giorna-ta della terra, il giornale usciva in edicola con una sovracopertina dove annunciava, con orgoglio, che La Stampa era il primo quotidiano

verde d’Italia. Chi lo compra tutti i giorni salva 25.000 alberi al mese. Utilizzando, infatti, solo carta certificata, ogni mese si risparmiano 81 ettari di foresta, pari, appunto, a 25.000 alberi, e si ripiantano altri 8 ettari di foresta (una di-mensione pari a 10 campi da calcio).

Per l’ambiente, i benefici sono ovvi. Ma i vantaggi per l’editore? “Per La Stampa”- ri-sponde Serio-“è stata una scelta di cultura industriale e di civiltà. Ci crediamo molto, a co-minciare proprio da Mario Calabresi, direttore responsabile, che ha voluto spiegare ai lettori che cosa significa la certificazione della carta in occasione della giornata della Terra.”

Vantaggi economici, in senso stretto, non ce ne sono, ma neppure costi – a parte quelli per il processo di certificazione. La carta “certifi-cata” – quella che aiuta l’ambiente –non costa di più. “E anche questa” – conclude Felice Serio – “è una scelta di civiltà industriale dei nostri fornitori”.

Felice Serio, neo responsabile della certificazione della catena di custodia del quotidiano La Stampa di Torino, con in mano l'edizione dello scorso 22 aprile, che ha pubblicato una sovracopertina per annunciare l'avvenuta certificazione del giornale in occasione della "Giornata della Terra"

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Anche a Torino una sede Exelis per supportare le Concessionarie di pubblicità

Le Concessionarie di Pubblicità che utilizzano soluzioni Exelis possono contare, oltre che sulla sede centrale della software house a Bagnolo in Piano (Reggio Emilia), anche sul team di tecnici altamente qualificati che lavora presso la sede di Torino.Qui, poche settimane prima della XV edizione della Con-ferenza internazionale WAN-IFRA Italia (19 e 20 giugno 2012), abbiamo incontrato Massimo Pio-li, Amministratore della società, il Direttore Ge-nerale Gualtiero Fornara ed il Responsabile Tecnico Francesco Mariani.TM-Come nasce Exe-lis?Massimo Pioli - Exe-lis è nata due anni fa dall’unione di due aziende con pluriennale presenza sul mercato dei media (LINKService ed EXENIA), i cui portafogli prodotti risultavano complementari e si rivolgevano a clienti dello stesso settore merceologico.

TM-Con quale obiettivo?Massimo Pioli - Il nostro core business abbraccia due grandi aree di sviluppo: prodotti per Concessionarie ed applica-zioni per l’automazione dei processi.

TM-Quali sono oggi i vostri principali clienti nel mercato delle Concessionarie?Massimo Pioli - Ad oggi abbia-mo fra i nostri clienti alcune fra le più importanti concessionarie a livello nazionale e locale, ad esempio: Manzoni, SPE, Visibilia, Numerica Pubblicità ed OPQ, tanto per citarne alcune.

TM-Quali sono, dal vostro punto di vista, le aree critiche delle Concessionarie?Gualtiero Fornara -Le Concessionarie hanno di fronte due sfide molto importanti da una parte l'ottimizzazione delle risorse e dei costi di gestione, dall’altra l'evoluzione verso i prodotti del mondo digitale. Non solo carta stampata, ma anche contenuti pubblicitari su tutti i media: web,

radio, televisione, tablet, cinema ed outdoor. La nostra risposta è la suite EXCELLENCE che è in grado di coprire tutti gli aspetti informativi, gestionali e produttivi di una Concessionaria.

TM-In che cosa si caratterizzano le vostre soluzio-ni?Massimo Pioli - A di là dell’elenco dei moduli, il concetto che mi preme evidenziare è che le applicazioni che costituiscono

la suite sono interamente svilup-pate da noi e quindi altamente integrate. I moduli della suite coprono sia l’aspetto pretta-mente gestionale (ad esempio: offerte, contratti, sales force automation, BI, programma-zione delle uscite, fatturazione e provvigioni) sia la parte più legata alla produzione (portale materiali, gestione del menabò, interfacce verso sistemi edito-riali e sistemi di messa in onda). Exelis è l’unica software house italiana in grado di offrire una soluzione completa per il mondo

delle concessionarie.

TM-Da un punto di vi-sita tecnico, le vostre soluzioni pensano di sfruttare le opportunità offerte dall’ambiente cloud?Francesco Mariani- Sì. Noi siamo pronti per il cloud. L’obiettivo è quello di rendere disponibili le principali applicazioni della suite in tecnologia cloud, in modo che i nostri clienti possano utilizzarle su abbonamento. Nell’ul-timo anno abbiamo ac-quisito competenza sulla piattaforma QlikView,

potente ambiente di Business Intelligence con il quale svilupperemo applicazioni di analisi interattiva. Questa partnership si aggiunge alle consolidate certificazioni in ambito Oracle e Microsoft.

TM-Come vedete il mercato?Massimo Pioli -E’ in una fase molto difficile, e proprio per questo resto convinto che la nostra competenza, la forte specializzazione e la completezza dell’offerta ci qualificano come il partner ideale per le Concessionarie.

Massimo Pioli, Amministratore di Exelis, nell'ufficio di Torino

Da sin.: Francesco Mariani, responsabile tecnico, e Gualtiero Fornara, direttore generale di Exelis

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Tradizione antica, tecnologie moderne: la F.lli Devietti di Settimo Torinese opera come di-stributore di prodotti editoriali dal lontano 1974. All’epoca, i fratelli Luciano e Gianfranco servi-vano una quarantina di rivendite sul territorio della provincia di Torino. “Nel 1981” – racconta Gianfranco, responsabile della parte commer-ciale “siamo stati chiamati a servire un’altra parte dell’interland del capoluogo Piemontese, e siamo passati, di colpo, a servire seicento punti vendita.” Dopo qualche anno, i fratelli Devietti arrivano in Valle D’Aosta. Dalla nuova filiale – che oggi è gestita da Mari, moglie di Luciano – servono tutte le vallate. Nel 1996 cominciano ad operare nel Biellese, consolidando la loro presenza nella distribuzione locale, ed arri-vando a servire, in anni recenti, 1300 rivendite di prodotti stampati fra Torino città, Provincia (area di Sud-Est) tutta la Valle d’Aosta e tutto il Biellese. “Un migliaio in provincia di Torino, gli altri fra Biellese e Valle d'Aosta”.

Con l’area servita è, naturalmente, cresciuto il volume dei prodotti lavorati. “Oggi”- racconta Luciano, il responsabile tecnico dell’azienda -“distribuiamo tutti i periodici, e quasi tutti i quotidiani, con l’esclusione di De Agostini, RCS e La Stampa, che nell’area principale – torinese - utilizzano una propria organizzazione, Todis”. In un mese la Devietti diffonde circa cinque milioni di copie di periodici e tre milioni di quotidiani. “Purtroppo con una resa elevata, circa il 50%”, interamente controllata e smistata nello stabilimento principale di Settimo Torine-

se. Qui è stato creato il “centro resa” unificato, che ingloba le attività della F.lli Devietti, quelle della Todis e tutto quanto arriva dalla Valle d’Aosta e Biellese

Proprio a Settimo Torinese, nel 2005, è stato installato il sistema ad alta automazione per la gestione della resa sviluppato da Sitma, la socie-tà di Spilamberto (Mo) azienda leader interna-zionale nelle soluzioni per la gestione delle sale spedizioni dei centri stampa, e per le tecnologie destinate agli impianti di distribuzione.

Servizi all’editore“La nostra”- spiega Luciano Devietti-“è

un’esperienza imprenditoriale consolidata già da molti anni, che ha deciso di puntare su so-luzioni tecnologiche d’avanguardia” e, in questo caso, rigorosamente “made in Italy”.

La distribuzione è un servizio per l’industria editoriale e della stampa, per il quale occorre non solo ottimizzare il piano di diffusione ca-pillare dei prodotti alle rivendite, ma mettere a disposizione del cliente dati reali relativi alla movimentazione delle testate sul canale, quindi il venduto e la resa.

“Sul sistema Sitma per la gestione della resa passano circa 150.000 copie di periodici al giorno.” I quotidiani vengono gestiti in altro modo.

Tutti i giorni, negli uffici di Settimo Torinese nascono i piani di distribuzione delle singole testate, con i quantitativi da avviare ai punti vendita. La F.lli Devietti ha in archivio i dati

Distribuzione tracciabile:l’impianto ad alta automazionedella F.lli Devietti di Torino

Nello stabilimento del distributore F.lli Devietti, alle porte di Torino, è in funzione un impianto ad alta automazione per la gestione, e la certificazione, della resa dei prodotti editoriali. Una tecnologia d’avanguardia, ed un’accurata organizzazione del lavoro, consentono una tracciabilità dei prodotti in arrivo dalla rete dei punti vendita, prossima al 100%. Il sistema incrocia i dati fra quanto accreditato alle edicole, e quanto addebitato all’editore, fornendo report in tempo reale su ciò che, effettivamente, avviene lungo il canale della distribuzione dei prodotti stampati.

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relativi al venduto degli ultimi due anni, sia per i quotidiani che per i periodici. Una mole di dati molto importanti per “tarare” i volumi da avviare alle rivendite.

Quando la “stima” è pronta, i dati passano al sistema che li tra-sferisce automatica-mente alle stazione di carico.

Qui, gli addetti, distribuiscono ma-nualmente le testate periodiche all’interno delle “ceste” dove è riportato l’indirizzo della rivendita alla quale avviare i pro-dotti.

L e i n f o r m a z i o -ni agli addetti sono gestite in automati-co dal sistema, che segnala tramite led rossi molto visibili i quantitativi di pro-dotto stampato da ca-ricare nelle singole ceste. “Ad ogni cassa corrisponde una edi-cola”, sia in uscita che in entrata.

Il rivenditore, una volta venduti i pro-dotti, rimette le rese all’interno delle ceste, che vengono riportate al deposito centrale di Settimo Torinese ed avviate in lavora-zione sull’impianto della Sitma.

Lo scanner del si-stema legge le eti-chette , e per ogni cesta calcola imme-diatamente la resa dall’edicola sul ter-ritorio.

Il problema fonda-mentale dell’automa-zione – risolto brillan-temente dall’impianto Sitma – consiste nella estrema variabilità dei formati dei perio-dici. “Non stiamo solo parlando delle dimen-

sioni editoriali”- precisa Luciano Devietti. Ci sono dei prodotti a “tre dimensioni” –

pupazzetti, personaggi dei cartoni animati, etc.. – che vengono distribuiti nelle edicole esattamente come fossero prodotti editoriali, e

Luciano Devietti, responsabile tecnologico della F.lli Devietti, con alle spalle alcune componenti dell'impianto SITMA per l'automazione delle rese certificate.

Gianfranco Devietti, responsabile commerciale

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Da UNI, Osservatorio Tecnico ed ASIGuna “prassi di riferimento” per la sicurezza in azienda

L’Osservatorio Tecnico “C.Lombardi” ha avviato, in stret-ta collaborazione con l’UNI – Ente Nazionale Italiano di Unificazione – e con il supporto delle associazioni della filiera della stampa, lo sviluppo di una “prassi di riferimento” per la sicurez-za in azienda.L’iniziativa ha come obiettivo quello di predisporre in tempi ragionevolmente brevi – se possibile entro la fine di quest’anno – un docu-mento “para normativo” in materia di procedure da adottare per la sicurezza nelle aziende.La materia è partico-larmente delicata, e la normativa vigente è vasta.Un dei principali problemi, comune a tutte le aziende, è che quando si trasforma-no in pratiche quotidiane le numerose norme in materia di sicurezza, può capitare che quanto appli-cato in una zona d’Italia non corrisponda, nella valutazione degli organi-smi di vigilanza esterni, Vigili del Fuoco, ASL ecc, a quanto richiesto in altre zone del Paese. Paradossalmente, un net-work di centri stampa può essere chiamato ad adottare soluzioni diver-sificate, in applicazione di un’unica norma, a seconda di dove si trovi ad operare. Per questa ragione, e per altre complessità legate alla normativa in materia di sicurezza, l’Osservato-rio Tecnico ha deciso di avviare, in collaborazione con l’UNI, la stesura di una prassi di riferimento

condivisa, che fornisca le linee guida di comportamento delle aziende relativamente al quadro normativo, fornendo anche le indicazioni necessarie per la documentazione da preparare e il corretto utilizzo degli ambienti di lavoro, dei presidi di sicurezza e degli impianti produttivi presenti nel settore.L’attività utilizzerà, fra i documenti di base, lo studio che l’ASIG, Associazione Stampatori Italiana Giornali, che ha già aderito a questa iniziativa – ha preparato in materia

di sicurezza qualche anno fa.“L’obiettivo dell’inizia-tiva” – come ha spiegato il Presidente dell’Osserva-torio Tecnico, Alberto di Giovanni-“è offrire a tutte le aziende del settore una linea di comportamento tendenzialmente univoca, fissando alcuni punti fermi utilizzabili a livello nazionale.Questo per evitare che i re-sponsabili dell’applicazio-ne delle norme in materia di sicurezza si trovino ad operare – in presenza di precise conseguenza civili e penali - in uno stato di perenne incertezza sulle modalità ottimali di inter-pretazione e realizzazione di un coacervo di norme, non sempre allineate e co-erenti, talora addirittura oscure e tali da lasciare ampio margine per la loro interpretabilità”. La norma di riferimento prenderà in considerazio-ne, fondamentalmente, le leggi esistenti a partire dal Dlgs 81/2008, le li-nee guida UNI-INAIL, le informazioni ai lavoratori ENIPG, l’obiettivo sicu-rezza ASSIOGRAFICI e ISPESL, il già ricordato documento sulla sicurezza nelle aziende editrici e stampatrici di quotidiani dell’ASIG, e l’eventuale raccolta DUVRI delle aziende associate per un confronto fra le metodo-logie utilizzate.

Nelle immagini, alcuni momenti della prima riunione delle aziende associate alla ASIG per la programmazione dei lavori per la stesura della prassi di riferimento per la sicurezza in azienda

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che devono essere trattati come “rese” se non vengo-no venduti. La lavorazione avviene lungo i nastri tra-sportatori, con caricamen-to automatico e lettura dei codici a barre. Se i sensori non riconoscono il prodot-to, questo viene avviato ad una seconda lettura.

Il risultato finale? L’im-pianto Sitma “riconosce” il 100% delle copie trat-tate, raccoglie i dati nel data base e li incrocia con la prima spunta – quella relative alle casse – che dà i totali di invenduto per singola rivendita.

Al termine del pro-cesso – tutto automatico – “noi, e quindi l’editore, conosciamo in tempo re-ale il volume di prodotto venduto, e quello reso, sia per singola testata che per singolo punto vendita”.

Il software di Sitma consente di incrociare i dati sulla movimentazione fisica dei prodotti verso la rete di vendita con i dati commerciali di quanto è stato accreditato alle edi-cole e quanto addebitato all’editore. “Il quadro è completo, certo ed affi-dabile”, conclude Luciano Devietti.

Nel processo di ge-stione della resa entrano anche prodotti editoriali come le figurine, i cui volumi vengono pesati, ai fini del calcolo della resa, tramite bilance elettroni-che professionali.

Resa certificataI dati del sistema Sit-

ma – relativi al calcolo dei volumi distribuiti, venduti e resi – sono, a tutti gli ef-fetti, “certificati”, ovvero conteggiati in modo auto-matico dai sensori posti lungo il flusso di lavoro.

“Il nostro è un sistema blindato, dal punto di vi-sta tecnologico” – sostiene Luciano Devietti. “Abbia-mo una uscita dell’impian-to di resa sopraelevata, e quindi inaccessibile al personale, che porta diret-tamente al compattatore”. Oggi la F.lli Devietti ma-cera il 100% del prodotto quotidiano, ed il 30% delle copie dei periodici.

Questa fase finale di lavorazione, per il distri-butore, implica dei co-sti industriali aggiuntivi. Con il macero diretto, spiega ancora Devietti, “riusciamo ad abbattere una parte dei costi del processo di resa, ovvero lo smistamento, l’impacchet-tamento e la preparazione dei bancali”. Nel piazzale dello stabilimento di Set-timo Torinese è stoccata una giacenza media di 1.500 bancali al giorno di prodotti in resa, da resti-tuire all’editore, che poi provvederà in proprio al macero o al riutilizzo.

I carton-pallet all’in-terno dei quali sono stati stoccati i prodotti da re-stituire all’editore “dimo-strano”- conclude Gian-franco Devietti-“ che nel processo di distribuzione esistono ancora margini per migliorare la orga-nizzazione, i rapporti fra editore e distributore, con vantaggi per tutta la filiera industriale”.

La resa certificata re-sta un obiettivo comune, è la sintesi dell’esperienza maturata in Piemonte. Gli accordi andranno perfe-zionati nel tempo, con il concorso di tutti.

La tecnologia, almeno per quanto riguarda la so-luzione offerta da Sitma, c’è già.

Andrea Devietti, responsabile logistica, che con Mari, direttrice delle filiali della Valle d'Aosta e Biellese, e Loredana, responsabile amministrativa, completa la "dinastia" Devietti in azienda.

Le stazioni di caricamento delle rese dai punti vendita

Nel piazzale dello stabilimento di Settimo Torinese è stoccata una giacenza media di 1.500 bancali al giorno di prodotti in resa

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Ad accogliere i visitatori è il sorriso, brillante, dei responsabili della reception.Giovani, gentilissi-mi e molto efficienti ad indirizzare gli ospiti verso le destinazioni desiderate, visto che la nuova sede dell’Unione Sarda di Cagliari è qualcosa di più, e di molto diverso, dalla tradizionale “redazione” di un giornale. Da fuori, l’edificio, e l’ambiente che lo circonda, è a metà strada fra una moderna, ed elegante, sede della CNN, e una più antica, classica, “agorà”, la piazza dove si incontravano cittadini, uomini di affari, politici, artisti e filosofi dell’antica Atene.

All’interno, l’organizzazione degli spazi è divisa fra uffici, centri di produzione, servizi alle imprese ed opportunità per la didattica, e l’intrattenimento di qualità; tutto all’insegna dell’editoria e della comunicazione, naturalmente multimediale.

Tradizione e innovazioneDietro al desk di ricevimento, il primo in-

contro è con la carta stampata. Nata il 6 ottobre del 1889, L’Unione Sarda è il più antico giornale dell’isola, ed uno dei primi fondati nella seconda metà dell’Ottocento. Con oltre 120 anni di storia alle spalle, la testata ha attraversato due guerre mondiali e lo sviluppo post bellico di Cagliari e della Regione. La raccolta completa delle edizio-ni stampate, accoglie il visitatore nell’atrio della nuova sede del giornale, quasi a ricordargli che la carta stampata è storia, cultura e tradizione locale e nazionale.

“La consultazione delle copie cartacee è gratu-

ita per quanti vengono in sede”- racconta il diret-tore tecnico del giornale Giuseppe Andretta-“ma chi vuole accedere al patrimonio di informazioni può farlo anche, comodamente, da casa.”

La nuova sede del giornale, infatti, ospita tutta l’infrastruttura tecnica, e lo staff addetto alle edizioni, ed ai servizi, sul web. Nel 1994, la testata sarda è stato il primo quotidiano al mondo a pubblicare su Internet. “Da quella data in digi-tale c’è tutto il giornale”. In anni più recenti, si è provveduto a digitalizzare tutto l’archivio storico. “Chiunque viene a trovarci nella nuova sede, ha accesso gratuitamente a questo repertorio on line”- sottolinea Andretta.

Uffici e redazioniAlle spalle dei grandi scaffali che contengono

l’archivio cartaceo, c’è l’ accesso agli studi televi-sivi. Il gruppo editoriale ha avviato, a metà degli anni Settanta, attività di successo sia nel settore radiofonico – con radiolina – che in quello televi-sivo, con l’emittente videolina. Il nuovo palazzo ospita gli studi del telegiornale, da dove vengono mandate in onda 19 edizioni dei notiziari, con co-pertura regionale e con una “uscita”, via satellite, in tutto il mondo. Dalle sette del mattino in avanti la copertura degli eventi locali è garantita con un sistema di aggiornamento continuo mutuato dalle esperienze della CNN e di Sky. Le redazione di Sassari, Olbia, Nuoro, Lanosei, Carbonia, Quartu, Oristano e, naturalmente Cagliari, preparano i servizi e inviano gli aggiornamenti più importanti

A Cagliari il nuovo poloper l’editoria multimedialedell’Unione SardaIl gruppo editoriale che edita L’Unione Sarda, il più antico quotidiano dell’isola, si è trasferito in una nuova sede, a pochi passi dal centro di Cagliari. Di fronte ad una piazza con negozi, ristoranti, e con la capacità di ospitare grandi eventi musicali, un palazzo di tre piani concentra tutte le attività editoriali multimediali del gruppo, l'archivio storico cartaceo del giornale, la sua versione digitale, un planetario ed un percorso-vita a disposizione delle scolaresche. In ambienti rigorosamente open space, dove dominano cristalli, acciaio e colori pastello, entrano ad ogni ora del giorno i riflessi dei panorami della baia di Cagliari.

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sui fatti di cronaca.Negli altri studi si

registrano i program-mi di cultura ed in-trattenimento locali, alla scoperta dell’arte, della musica, della cu-cina e di quant’altro c’è di originale nella tradizione della Sar-degna.

“La nostra Regione è al centro di tutti i contenuti multimediali che produciamo”- spie-ga l’amministratore de L’Unione Sarda, Pier Vincenzo Podda –“e la scelta dell’editore di concentrare tutte le attività del gruppo – tranne la stampa del giornale, per la quale esiste uno stabilimento alle porte di Cagliari – risponde all’obiet-tivo di creare nuove sinergie e sviluppare le potenzialità di tutti i canali di comunica-zione.”

Il terzo piano del nuovo palazzo ospita la re-dazione del giornale, che lavora a stretto contatto con il reparto dei tecnici poligrafici, informatici e photoeditor.La produzione dei contenuti avviene su una piattaforma integrata che è stata svilup-pata in casa partendo dall’acquisizione di alcune componenti specializzate. Al secondo piano si trovano la radio, alcuni studi di produzione della Tv, e gli uffici direzionali, mentre al primo piano sono stati sistemati l’amministrazione di tutte le società del gruppo, la concessionaria PBM – Pubblicità Multimediale – l’ufficio diffusione e i servizi informatici di intergruppo.

Un punto d’incontro per impresa, città e RegioneGli 8000 metri quadrati su tre piani, dove

dominano cristallo, acciaio e colori pastello in ambienti open space da dove è possibile contem-plare i panorami della baia di Cagliari, riservano altre sorprese.

Per scopi divulgativi, soprattutto per studenti e turisti, a piano terra è stata sviluppata un’area che ospita un planetario ed un percorso-vita, dalle origini ai giorni nostri, dove sono ospitate, fra le altre, riproduzioni al naturale di alcune perso-nalità sarde che si sono particolarmente distinte

in diversi campi di at-tualità, per esempio Enrico Berlinguer.

La piazza di fronte alla nuova sede – inti-tolata Piazza Unione Sarda, simbolo di ap-partenenza culturale e sociale – ospita concer-ti di musica classica e rock, che coinvolgono orchestre sinfoniche e star di richiamo inter-nazionale.

“La nuova sede è un punto di ritrovo importante per la città, per la Sardegna e per quanti, magari di pas-saggio, vogliono appro-fittarne per conoscere più da vicino la nostra tradizione e la nostra cultura”-sottolinea an-cora Podda.

Un ambiente mo-derno, piacevole da frequentare, aperto al pubblico e che riuni-sce tutti i professio-nisti che lavorano per

il gruppo, favorisce anche lo scambio di idee, il lavoro di squadra e i rapporti con i lettori, più, e meglio di quanto non facessero le vecchie solu-zioni architettoniche.

Lo sviluppo di nuovi modelli di business, per esempio, è una delle aree che può trarre grandi benefici dalla collaborazione delle diverse figure professionali riunite nel nuovo polo produttivo. L’Unione Sarda sta proponendo un sistema di diffusione misto della testata, stampata ed on line, secondo il principio che chi vuole l’informazione locale di approfondimento, e di qualità, la deve pagare. L’edizione su web è offerta a pagamento dalle 7 del mattino alle 19, in contemporanea con la copia stampata, in vendita in edicola. Solo dopo le 19 è possibile accedere gratuitamente al prodotto on line. Televisione e radio, invece, sono interamente basate sulla vendita della pubblicità, ed ad attirare l’interesse del pubblico contribui-scono i artisti e personalità dell’isola.

In tempi certamente non facili per l’economia italiana, “reinventare” una sede trasformandola in una polo multimediale per tutto il gruppo edito-riale ed in un punto di aggregazione per impresa editoriale, città e Regione, è un segnale di grande ottimismo, e di fiducia, per tutto il settore.

Pier Vincenzo Podda, amministratore del quotidiano, di fronte alla nuova sede dell'Unione Sarda.

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La sede dell'Unione Sarda: un polo di aggregazione multimediale per l'impresa, la città e la Regione

Qui sopra, e nella foto a destra, il desk della reception e l'archivio cartaceo dell'Unione Sarda, consultabile gratuitamente da tutti i visitatori

Lo studio centrale di Videolina, dove si registrano i programmi di successo dell'emittente sarda Gli uffici della readazione, dove lavorano il direttore

responsabile de l'Unione Sarda, Paolo Figus (qui sopra) e lo staff dei giornalisti, si affacciano sui panorami della baia di Cagliari.

Cristallo, acciaio e tinte pastello dominano anche negli uffici della segreteria di direzione, dello staff amministrativo e presso tutte le altre funzioni produttive del gruppo editoriale.

Il direttore tecnico Giuseppe Andretta di fronte ai due grandi pannelli per proiezioni che accolgono i visitatori all'ingresso del planetario e del percorso-vita.

La piazza Unione Sarda, parte integrante del nuovo polo multimediale di Cagliari

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L’Associazione Stampatori Italiana Giornali – ASIG – ha nominato Gianni Roberto Paolucci, direttore operations di RCS MediaGroup - Divi-sione Quotidiani, Presidente per il biennio 2012-2014. Paolucci, classe 1957, è arrivato al gruppo RCS nel 1999, dopo una significativa carriera in diverse aziende – fra le quali Siai Marchetti, Agu-sta, Fiatimpresit e Snia – dove ha ricoperto ruoli di crescente re-sponsabilità nell’area della direzione risorse umane, organizzazione e in altri ruoli operati-vi. Paolucci subentra a Giulio dalla Chiesa, vice Presidente del Gruppo Amodei, che ha guidato l’Asig dal 2010 al 2012, dopo avere per molti anni ricoperto il ruolo di vice Presiden-te dell’Associazione. A lui l’Assemblea ha tributato un ringrazia-mento unanime, e par-ticolarmente caloroso, per l’ottimo lavoro svolto nello scorso biennio al servizio dell’Associazione e del settore industriale; a Paolucci gli auguri per un mandato che coincide con uno dei momenti più difficili per l’economia italiana ed Europea dal secondo dopoguerra ad oggi.

TecnoMedia (TM)- Presidente Paolucci, nel

suo ruolo di direttore operations di RCS Media-Group – Divisione Quotidiani, lei ha esperienza sia per quanto riguarda le attività editoriali che per quanto attiene alle funzioni industriali. Come vede lo scenario della stampa per l’industria dei giornali?

Gianni Paolucci (GP) – Gli indicatori in-dustriali non sono, in questo momento, par-ticolarmente buoni. Sono in calo le tiratu-re e le copie vendute e, parallelamente, la pubblicità non sempre dà i risultati attesi. Gli stampatori sono un tassello fondamentale di una “filiera” indu-striale che certamente ha conosciuto tempi migliori e che in que-sto periodo continua a soffrire, ma che non ha alcuna intenzione di mollare.

TM- Se tutti gli indicatori segnano un clima negativo, da dove si può cominciare per invertire la tendenza?

GP- Certamente la filiera della stampa risente di una congiuntura economica globale, per inver-tire la quale ciascuno deve fare la sua parte. La crisi impone al nostro settore l'obbligo di andare a rivedere in profondità tutto il processo produttivo

Editoria e stampa: i mercati e il ruolo delle associazioniL’Assemblea delle aziende iscritte all’ASIG – Associazione Stampatori Italiana Giornali – ha eletto lo scorso 29 marzo Gianni Roberto Paolucci, direttore operations di RCS MediaGroup - Divisione Quotidiani, Presidente per il prossimo biennio 2012-2014.Paolucci, classe 1957, inizia il proprio mandato in uno dei momenti più difficili per l’economia italiana ed Europea, e la scelta di puntare su un “giovane” esprime, meglio di ogni altra considerazione, la volontà dell’Associazione Stampatori di giocare un ruolo di primo piano per la ripresa di un settore che, nonostante la crisi internazionale, dà lavoro a oltre 11.000 addetti.

Gianni Roberto Paolucci, direttore operations di RCS MediaGroup - Divisione Quotidiani, Presidente per il biennio 2012-2014

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ed organizzativo lungo la filiera, e di compiere razionalizzazioni ovunque possibile.

TM- E’ una prospettiva realistica di questi tempi?

GP- E’ certamente difficile, ma non impossi-bile. Le razionalizzazioni devono aver luogo sia lungo il processo che presso i singoli siti produt-tivi. E’ probabile che, a seconda dei casi, si debba compattare o espandere le opportunità di stampa sul territorio. Un’altra opportunità, per razionaliz-zare i processi produttivi e rendere il sistema più flessibile, sarebbe quella di rivedere e cercare di ridurre i formati di stampa attualmente utilizzati. Questo tema, nel nostro Paese più che altrove, è certamente molto legato alla cultura, ed a un certo “senso estetico” in virtù del quale ogni editore è convinto che il proprio formato sia il più confa-cente possibile ai contenuti che deve veicolare. Gli eventuali, e spesso inevitabili, problemi industriali che ciò comporta, vengono in secondo piano. Ma le difficoltà possono, talvolta, favorire ripensamenti inimmaginabili quando l’economia va bene.

TM- Nella revisione dei flussi di lavoro, po-trebbe giocare un ruolo importante l’evoluzione tecnologica, ed in modo particolare la stampa digitale?

GP- E’ certamente possibile. Nella prima metà di maggio, a Düsseldorf, si svolge DRUPA, l’ap-

puntamento quadriennale con le macchine per l’industria grafica. Vedremo le novità. In linea generale, mi sentirei di dire che la tecnologia di impressione digitale potrebbe essere utile per portare ad una maggiore collaborazione fra stam-patori e distributori di giornali. Ma ritorniamo al concetto fondamentale: i momenti di difficoltà devono essere un’occasione per ripensare glo-balmente il modo di produrre. Gli investimenti in nuove tecnologie devono anche tener conto dei nuovi modelli produttivi da introdurre lungo tutta la filiera.

TM- E per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro?

GP- In questi mesi le imprese e i lavoratori – rappresentati dalle organizzazioni datoriali di settore, FIEG ed ASIG in prima fila, e dalle orga-nizzazioni sindacali – stanno discutendo il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Sul tavolo del negoziato si gioca una partita importante, forse fondamentale per la tenuta del settore nei pros-simi anni. La organizzazione del lavoro richiede flessibilità, massima attenzione ai costi e regole comuni rispettate da tutti. Il nuovo Contratto na-zionale di lavoro deve tenere conto di tutto ciò, e soprattutto deve tenere conto del fatto che i tempi sono cambiati, e sono cambiate, definitivamente, le prospettive di sviluppo. O ci si adegua con nuovi strumenti che abbiano l’obiettivo di favorire una

La "squadra ASIG" per il 2012-2014

L'Assemblea dell'ASIG che ha eletto Gianni Paolucci alla Presidenza ha provveduto anche al rinnovo di tutte le cariche associative per il 2012-2014. Al Consiglio di Presidenza sono stati nominati Pierpaolo De Sanctis (Rotopress International) Salvatore Petronelli (Gruppo Poligrafici Editoriale) e Federico Reviglio (Editrice La Stampa).Il Collegio dei Probiviri sarà presieduto da Roberto Beretta (Niber), affiancato da Giuseppe Andretta (Unione Sarda) e Silvio Da Giau (Gruppo Athesis).La "squadra" dell'ASIG si completa con numerose commis-sioni e rappresentanze presso organismi terzi:Rappresentanti al Consiglio Federale FIEG: Alberto Bor-garelli (Gruppo Sole 24 Ore) e Giulio dalla Chiesa (Gruppo Amodei).Rappresentanti al Consiglio di Amministrazione Fondo Casella: Tullio Giovannini (Gruppo Colasanto) e Paolo Paloschi, nominato rappresentante anche al Consiglio di Amministrazione del Fondo Dirigenti. Rappresentante per la Commissione Presidenza del Con-siglio: Salvatore Curiale.

Rappresentanti presso l'Osservatorio Tecnico "Carlo Lombardi": Michele Colasanto (Gruppo Colasanto), Mirco Comin (CSE), Alberto Vescovi (Gruppo Amodei).La Commissione Relazioni Industriali, che segue per conto dell'Associazione il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro, sarà presieduta da Giacomo Gorjux (SEDIT), affiancato da Tullio Giovannini (Gruppo Colasanto), Claudio Ruggeri (Gruppo Seregni) e Alberto Vescovi (Gruppo Amodei).Commissione editoriale: presieduta da Paolo Polidori (Gruppo Amodei), affiancato da Riccardo Mastagni (Gruppo Seregni) e Nedo Antonietti (Litosud).La Commissione ambiente e sicurezza, impegnata in questi mesi nella preparazione della prassi di riferimento per la sicurezza in azienda, in stretta collaborazione con l'Os-servatorio Tecnico, sarà presieduta da Federico Reviglio (Editrice La Stampa) affiancato da Alessandro Ceccarelli (Gruppo Sole 24 Ore), Nicola Signorini (Gruppo Athesis) e Alberto Tacconi (Gruppo Editoriale l'Espresso).Responsabile della Commissione Stampa e Confeziona-mento sarà Dario De Cian (CSQ) affiancato da Roberto Poli (Centro Stampa San Biagio), responsabile della Com-missione Tecnologica sarà Massimiliano Marinoni (Gruppo Sole 24 Ore) affiancato da Luigi Summa (Niber). Segretario dell'ASIG: Sergio Vitelli.

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crescita sostenibile, o l’alternativa rischia di essere il drastico ridimensionamento di tutta la filiera della stampa quotidiana.

TM- In questi sce-nari, che ruolo posso-no avere le associazio-ni, e l’ASIG?

GP- Un ruolo fon-damentale. L’Associa-zione è una “casa co-mune” per gli impren-ditori, dove sedersi attorno ad un tavolo e trovare soluzioni condivise a problemi che, sostanzialmen-te, sono di tutti. E’ un modo per fare meglio il proprio mestiere. Il futuro dell’Associazio-ne Stampatori passa attraverso tre assi di sviluppo, già delineati e sostenuti molto bene dal mio predecessore, Giulio dalla Chiesa.

TM- Quali sono?GP- Una sempre più stretta integrazione con le

altre associazioni ed organizzazioni del settore.Per noi, in prima fila, ci sono FIEG e l’Osservatorio Tecnico “Carlo Lombardi”.Con FIEG stiamo lavo-rando fianco a fianco per il rinnovo del Contratto di lavoro nazionale, e sono sempre più frequenti le riunioni per l’aggiornamento in questa materia ed per lo scambio di informazioni su altri settori di attività.

Con l’Osservatorio Tecnico abbiamo in essere numerosi progetti di collaborazione, che vanno dalla realizzazione della ricerca annuale sul mer-cato della stampa italiana – che anche quest’anno sarà presentata in occasione di WAN-IFRA Italia a Torino, il giorno 20 giugno – ad altre attività più mirate, come la stesura di una prassi di riferimen-to per la sicurezza negli stabilimenti produttivi.

TM- E gli altri due assi di sviluppo?GP- Un sostegno sempre più approfondito, e

diretto, alle nostra aziende associate in materia di applicazione del contratto nazionale di lavoro. L’assistenza sindacale offerta dall’ASIG è uno dei “fiori all’occhiello” della Presidenza di Giulio dal-la Chiesa, e sarà seguita con grande attenzione.

Il terzo asse di sviluppo è dato dalle attività di

informazione ed aggiornamento verso i soci e ver-so tutti i professionisti del settore, con particolare riguardo all’evoluzione delle tecnologie.

La nostra pubblicazione TecnoMedia – che è ormai sul mercato da 19 anni – il nostro sito Ediland e la più recente Ediland Newsletter, con cadenza ormai quindicinale, sono i “canali” con i quali comunichiamo con tutto i professionisti del settore.

Se a questi si aggiungono la Conferenza inter-nazionale WAN-IFRA Italia - organizzata assieme a FIEG e a WAN-IFRA, associazione mondiale della stampa e dell’editoria quotidiana, che noi rappresentiamo da molti anni nel mercato italiano e con la quale i rapporti sono sempre più stretti ed operativi – i TecnoMeeting e i seminari di appro-fondimento tecnico che riuniscono, periodicamen-te, il personale impiegato nelle aziende italiane, il panorama dei nostri “mezzi di comunicazione ed aggiornamento scientifico” è veramente ampio.

TM- Il lavoro non mancherà…GP- Assolutamente no. Una associazione come

ASIG ha un ruolo fondamentale da giocare, svi-luppando relazioni, offrendo servizi e sostenendo le migliori idee tecnologiche ed imprenditoriali con un obiettivo che, mai come oggi, sentiamo comune a tutte la filiera: la ripresa e la crescita economica.

Tecnologie, innovazioni ed idee:TecnoMedia ed Ediland Newsletter al servizio dell’industria editoriale

“Innovazione? Certamente tecnologie. Ma anche, forse soprattutto, idee”. Ne è convinto Paolo Polidori, confermato presidente della Commissione editoriale Asig per il prossimo biennio. TecnoMedia, e la più recente Ediland Newsletter, ovvero i “media” di Asig, si svilupperanno con l’obiettivo di sostenere l’innovazione. I contenuti saranno sempre più orientati alla pubblicazione di notizie ed esperienze di successo in ogni segmento dell’industria editoriale, alla proposta di nuove idee e di nuove soluzioni che aiutino i professionisti del settore nel loro lavoro quotidiano. Nel segno della continuità, “TecnoMedia e Ediland Newsletter coinvolgeranno sempre più persone che operano nel settore” per offrire “spunti per la gestione innovativa” delle imprese editoriali. Tecnologia, sempre in primo piano, ma

anche modelli di business, nuovi prodotti e sistemi industriali in evoluzione, per offrire il panorama più completo, ed ag-giornato, possibile, in direzione delle nuove opportunità per tornare a crescere, sia nel segmento della carta stampata, che nei nuovi canali multimediali.

Paolo Polidori, Presidente della Commissione editoriale di Asig

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Contatti :

WAN-IFRA South West EuropeOlivier BOURGEOISTél : +33 (0)4 72 77 05 [email protected]

Michela FEBVRECell: +39 333 2313878 [email protected]

Partners istituzionali :

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L’andamento recessivo del Paese nella seconda metà del 2011 e le prospettive di accentuazione di tale andamento nel 2012, con un’ipotesi di arretra-mento del Pil tra l’1 e il 2%, gettano ombre sulle prospettive dell’editoria giornalistica.

Il calo della domanda interna preoccupa un settore particolarmente esposto alle fluttuazioni cicliche. La spesa delle famiglie per prodotti edi-toriali dimostra come nei momenti di congiuntura sfavorevole gli acquisti di prodotti stampati siano tra i primi a subire tagli.

La stampa quotidiana Nel 2010, il ritrovato equilibrio nei conti econo-

mici delle imprese editrici era stato reso possibile da incisivi processi di riorganizzazione produttiva e di riduzione dei costi. Nel 2011, nonostante l’azione di contenimento dei costi sia proseguita, gli ele-menti di criticità si sono riaffacciati con crescente intensità sul terreno diffusionale e su quello pub-blicitario. Infatti, il margine operativo lordo delle aziende editrici di quotidiani, pur mantenendosi positivo, ha accusato una contrazione del 29,6%. In valori assoluti il mol, che era pari a 151 milioni di euro nel 2010, è sceso a 106 milioni, con una diminuzione di circa 44 milioni e un’incidenza sul fatturato editoriale passata dal 5,2 al 3,7%. Anche la riduzione dei margini industriali verificatasi nel 2011 non può non destare preoccupazioni: se infatti i ricavi tipici hanno sopravanzato i costi diretti, la misura dell’aggio non è stata tale da consentire di far fronte agli altri costi (ammortamenti e oneri finanziari) che riguardano pur sempre la vita

tecnico-economica delle aziende e sono essenziali alla riproduzione del capitale investito.

L’inadeguatezza del mol emerge confrontando le performances del settore con quelle rilevate da Mediobanca per l’insieme di 2030 società italiane (nel 2010 il rapporto mol/fatturato medio di tali società è stato dell’11,1%, contro il 5,2% dell’edi-toria quotidiana).

Per quanto riguarda i ricavi, nel 2011 sono diminuiti del 2,2%, principalmente a causa della flessione degli introiti pubblicitari (-5,7%). Nono-stante il calo della diffusione (-2,6%), i ricavi della vendita delle copie hanno tenuto per gli aumenti dei prezzi intervenuti nel biennio 2010-2011. Il declino dei ricavi che era andato decelerando nel 2010 (-1,5%), dopo il forte arretramento del 2009 (-11,9%), ha purtroppo ripreso tono nel 2011 e le prospettive per il 2012 non appaiono migliori in rapporto ad una situazione complessiva del mer-cato pubblicitario che non sembra riprendersi e che, molto probabilmente, manterrà la tendenza regressiva manifestatasi nel precedente biennio.

Sul piano dei costi, nel 2011 è proseguita l’azio-ne di contenimento che ha preso avvio nel 2008 con interventi che hanno portato ad un loro sostanzioso abbattimento nel 2009 (-6,6%) e soprattutto nel 2010 (-7,5%). Nel 2011, il processo di riduzione dei costi ha incontrato resistenze sia nella ripresa del prezzo internazionale della carta , con costi di approvvigionamento aumentati dello 0,5%, sia nei costi per servizi in crescita dell’1,5%, sia nel costo del lavoro che ha mostrato una stabilità di fondo (-1,0%). Nel 2010, l’azione di “cost cutting” aveva

La Stampa in Italia 2009/2011: difficoltà e prospettive di sviluppo nello studio FiegPresentata a Roma, lo scorso 18 aprile, “La Stampa in Italia, 2009/2011”, l’indagine annuale curata dal Centro studi della Fieg – Federazione Italiana Editori Giornali. L’andamento recessivo del Paese getta ombre sulle prospettive dell’editoria giornalistica; il costo del lavoro mantiene mantiene un’incidenza molto elevata; il mercato della pubblicità resta squilibrato in favore del mezzo televisivo; tengono i ricavi della vendita delle copie; internet si rivela una risorsa che ha contribuito ad allargare il pubblico dei lettori. Nonostante le difficoltà, l’editoria cartacea non è un malato terminale: oltre 22 milioni di persone leggono ogni giorno i giornali, quasi 33 milioni leggono i periodici, e circa 6 milioni di utenti si collegano ai siti web di quotidiani.

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prodotto risultati molto più evidenti su tutte le voci di costo: materie pri-me (-18,7%), servi-zi (-5,5%), lavoro (-7,5%).

Quanto al costo del lavoro, il con-fronto con i dati Mediobanca per-mette di rilevare come la sua inci-denza sul fatturato nell’area dei quoti-diani sia notevol-mente più elevata. Nel 2010, a fronte di un’incidenza del 31,6% nell’insieme delle imprese edi-trici, quella della media delle 2030 società censite da Mediobanca si è attestata intorno all’11,4%.

Molto elevato è anche il costo per addetto: per il 2010, le rilevazioni Mediobanca indicano un costo medio per addetto nelle 2030 società censite di 50.900 euro, meno della metà di quello che emerge dai dati di bilancio delle aziende editrici di quotidiani (101.200 euro). Tra il 2008 e il 2010, il costo del lavoro complessi-vo nelle aziende editrici di quotidiani è sceso del 6,3%, in linea con il calo del numero degli addetti (-6,2%): il costo per addetto è rimasto ovviamente pressoché costante.

É da ritenere che nel 2011 la forbice tra costi e ricavi operativi si sia ulteriormente ridotta, de-terminando un impoverimento in un mercato dei media sempre più competitivo.

La stampa periodica Dopo il consistente calo del 2009, soprattutto

evidente sul terreno pubblicitario (-29,1%), nel biennio successivo la stampa periodica ha dimo-strato una maggiore capacità di tenuta riuscendo a circoscrivere il calo del fatturato editoriale, senza peraltro manifestare segnali di ripresa. Nel 2011, il fatturato dei periodici viene stimato in calo del 2,9%, con le due componenti, ricavi pubblicitari e da vendita, che retrocedono, rispettivamente, del 2,7% e del 3,0%. Per quanto riguarda la pubblicità, il decremento è stato meno ampio di quello accu-sato dai quotidiani.

Per quanto riguarda gli andamenti delle ven-

dite, i dati sono allineati nell’indi-care una flessione che, nel triennio 2009-2011, ha ri-guardato tanto i settimanali (-7,6%) quanto i mensili (-18,0%). Il calo ha subito un’acce-lerazione nel 2011 per entrambe le periodicità: -6,3% per i settimanali (nel 2010 la fles-sione era stata dell’1,4%);-9,9% per i mensili (nel 2010, la flessio-ne era stata del 9,0%).

Diffusione e lettura

Internet si è ri-velato una risorsa che ha contribui-to ad allargare il

pubblico dei lettori. Tra il 2009 e il 2011, il numero complessivo di utenti attivi sul web in un giorno medio è passato da 10,4 a 13,1 milioni, con un incremento del 26%. In parallelo, il numero degli utenti di siti web di quotidiani in un giorno medio è passato da 4 a 6 milioni, con un incremento del 50%. La percentuale di utenti di siti web di quotidiani sul totale dell’utenza nel giorno medio era del 38,3% nel 2009; nel 2011 è salita al 46,8% e, verosimilmen-te, quest’anno supererà la soglia del 50%.

Le rilevazioni Audiweb sono confortate anche da quelle dell’Istat che, nel Report su “Cittadini e nuove tecnologie” dello scorso dicembre, ha rile-vato che tra le persone di 6 anni e più che hanno utilizzato internet nel 2011, il 51% lo ha fatto per leggere o scaricare giornali e riviste. Nel 2010 era-no il 44%. La lettura di giornali online è un’applica-zione superata soltanto dalle comunicazioni di posta elettronica (80,7%) e dall’e-commerce (68,2%).

Le vendite sono in calo, ma non la lettura: la crisi induce a risparmiare sull’acquisto del gior-nale, ma la gente non rinuncia a leggerlo. Le due ultime rilevazioni Audipress per il 2011 indicano un incremento dei lettori dei quotidiani dell’1,8%. Si tratta di 24,2 milioni di persone, pari al 46,2% della popolazione adulta (14 anni e più).

Anche i periodici, in misura più esigua (+0,2%), hanno visto aumentare il loro lettorato salito a 32,5 milioni di persone, pari al 62,0% della popolazione

Il vicepresidente Fieg Carlo Perrone (S) il Presidente Fieg Giulio Anselmi (C) e il vicepresidente Fieg Stefano De Alessandri, nella sede di Roma della FIEG durante la presentazione dello studio La Stampa in Italia 2009-2011 (Foto: Fototecnico ANSA)

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adulta. I dati di lettura ribadiscono la straordinaria

forza del mezzo e conferma come, attraverso il connubio con il web, la carta stampata, approprian-dosi di forme e tecniche nuove, sia stata capace di consolidare il suo ruolo storico, rispondendo alle esigenze di un contesto sociale e culturale in continua evoluzione.

L’analisi disaggregata per regione delle vendite evidenzia una sorta di “questione meridionale”, in quanto ai livelli di vendite delle regioni del Nord

(92 copie per mille abitanti) e del Centro (84 copie), corrispondono livelli particolarmente depressi nel Mezzogiorno (49 copie). Lo squilibrio può essere rappresentato anche confrontando abitanti e volumi di vendita. Le regioni settentrionali con il 45,8% della popolazione acquistano il 55,7 delle copie di quotidiani complessivamente vendute in Italia; quelle centrali, con il 19,7% della popolazione, ne acquistano il 21,9%; quelle meridionali, con il 34,5% della popolazione, ne acquistano il 22,4%. E’ un “press divide” alla cui origine va individuata l’as-

Recuperare competitività si può

Recuperare competitività si può: é l’invito che arriva all’industria grafica dall’Argi, Associazione Rappresentanti Ufficiali e Produttori/Distributori in Italia di Macchine, Sistemi e Prodotti per il Settore Grafico, che ha presen-tato i dati annuali di mercato (elabo-rati sulle vendite di tecnologie delle aziende associate ad Argi e a AssoIT) lo scorso 13 marzo a Segrate.Dopo la crisi economica che ha attra-versato l’Italia tra il 2008 e il 2009, nulla sarà più come prima, anche per l’industria grafica italiana. Ma chi ha detto che il futuro non possa essere migliore?Il nuovo presidente di Argi, Francesco Crotti, che ha preso il posto di Giorgio Brambilla, ha usato una metafora per definire l’attuale mercato. “Non si tratta più di aspettare che smetta di piovere e arrivi il sole, come è sempre successo. Oggi ci troviamo ad affrontare un cambiamento generale”. È come se il clima temperato cui siamo abituati, d’un tratto fosse diventato tropicale. E per sopravvivere ci si deve adeguare”.Sopravvivere oggi vuol dire, almeno per l’industria grafica, adattarsi ad un mercato profondamente diverso rispetto agli anni passati e in continua evoluzione. I dati, che riguardano macchine e materiali di consumo per la filiera della stampa offset, dalla prestampa, alla legatoria e cartotecnica, oltre alle tecnologie di stampa digitale, hanno fornito alcune indicazioni piuttosto precise.L’industria grafica italiana, nel periodo 2003 – 2011 tutto sommato non è andata malissimo, nonostante abbia segnato un -13%. Il nostro Paese ha fatto sicuramente meglio di Francia ( -28%) e Inghilterra (-21%), che hanno subito il calo peggiore. Ma peggio della Spagna (+1,8%) – che però partiva da una situazione ben peggiore rispetto alla nostra – e peggio della Germania (+1,6).Il periodo recente, 2008 – 2011, è stato caratterizzato da

una serie di concomitanze sfavorevoli. In primo luogo la crisi interna al settore stampa, determinata dalle dinamiche economiche aziende vendor che hanno portato a ristruttu-razioni, chiusure, alleanze. Il 2012 è l’anno di drupa, che tradizionalmente segna la fine di un ciclo di investimenti. La

crisi generale dell’economia italiana ha determinato un rallentamento dei consumi, e un conseguente sbilancia-mento della domanda e dell’offerta, alla quale si è aggiunta una pesante stretta creditizia nei confronti delle imprese.Proprio drupa, la rassegna quadrien-nale delle tecnologie per l’industria grafica (n. alla quale dedichiamo un articolo in questo stesso numero) potrebbe essere la chiave di “svolta” per il mercato grafico, che chiude de-finitivamente il ciclo di investimenti 2008-2011 per aprirne – si spera - uno nuovo. “I mesi che abbiamo davanti”- ha detto Crotti –“hanno delle buone

credenziali per recuperare appieno la flessione dell’anno scorso, e per registrare l’inizio di un nuovo ciclo di

investimenti. La drupa potrebbe essere lo strumento ideale per dare vita ad una nuova fase di crescita del mercato, ipoteticamente tra la seconda metà del 2012 e il 2013”.Il giro di boa si realizzerà appieno solamente per quelle aziende che, di questo momento di difficoltà, hanno saputo cogliere gli aspetti positivi, e nel frattempo sono riuscite a fare un percorso di ristrutturazione interna, diventando più flessibili, abbattendo i costi e gestendo il lavoro in modo più efficiente rispetto agli anni passati. Argi, come associazione, si è data molto fare. Tra il 2011 e il 2012 ha portato le aziende associate da 14 a 22. Chiaro segno, nell’interpretazione del Presidente, che le imprese avvertono la necessità di fare aggregazione e di sentirsi rappresentate per affrontare meglio questo periodo di transizione. L’anno della drupa è un invito, a tutti, a rimboccarsi le maniche: basta piangersi addosso, ricuperare competitività si può.

Francesco Crotti, Presidente di Argi

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senza nel tempo di politiche di incentivazione della lettura da condurre nelle scuole e nelle famiglie.

La pubblicità Le tendenze in atto sono tutte di segno negativo.

Nel 2011 i quotidiani a pagamento hanno subito una flessione del 6,2%; i quotidiani free addirit-tura del 22,4%; i periodici del 3,6%. In termini di incidenza, la stampa nel complesso ha subito un’ulteriore erosione della sua quota di mercato: dal 25,4 al 24,7%. La televisione, pur arretrando (-3,0% rispetto al 2010), ha visto la sua quota di mercato aumentare dal 53,7 al 53,9%. Internet ha continuato la sua corsa (+14,6%), con una quota di mercato salita dal 6,0 al 7,1%. Tutti gli altri mezzi hanno accusato flessioni e ridimensionamenti delle relative quote di mercato.

Il mercato resta fortemente squilibrato in fa-vore del mezzo televisivo e la situazione dovrebbe aggravarsi nell’anno in corso, in quanto le previ-sioni indicano un ulteriore calo degli investimenti pubblicitari e a farne le spese saranno ancora una volta i mezzi stampati.

I ricavi editoriali Nella struttura dei ricavi perdono di peso quelli

pubblicitari scesi dal 48,9% del 2008 al 46,7% del 2010. Sono inoltre in diminuzione i ricavi da vendite in abbonamento, con una dinamica che nel 2010 (-5,9%) è stata maggiore dei ricavi complessivi (-4,5%). In calo anche i collaterali (-27,8% nel 2010), mentre sono in forte crescita i ricavi da attività online (38,8% nel 2010 e 32% nel 2011), anche se in valori assoluti l’incidenza sul fatturato è ancora limitata (1,4%).

L’occupazione L’occupazione poligrafica e quella giornalistica

– i dati sono del Fondo Casella e dell’Inpgi - sono

in forte flessione. Nel 2010 e nel 2011, i poligrafici sono diminuiti dell’8,2 e del 3,7%; i giornalisti del 4,4 e del 6,1%. Nel 2011, i giornalisti occupati dei quotidiani sono diminuiti del 7,2% e quelli occupati nei periodici del 4,3%.

Le prospettive per la crescita“Dagli elementi raccolti”- ha sottolineato il

Presidente della Fieg Giulio Anselmi, in occasione della presentazione dei dati dello studio-“emergono con evidenza le difficoltà del settore.” L’editoria cartacea, che pure attraversa una fase di crisi, non è un malato terminale: “sono oltre 22 milioni le persone che ogni giorno leggono quotidiani, quasi 33 milioni i lettori di periodici, circa 6 milioni gli utenti di siti web dei quotidiani, vale a dire la metà di coloro che in un giorno medio entrano in internet”.

Per riprendere il cammino dello sviluppo, è inevitabile affrontare la rivoluzione della multime-dialità. Un’altra chiave per il futuro è lo sviluppo di una politica industriale efficace. “Gli editori italiani sanno”- da detto a riguardo Giulio Anselmi-“che non è più tempo di interventi a pioggia e di distribu-zione indiscriminata di risorse. Occorre indirizzare i contributi pubblici verso giornali veri: per copie vendute e per numero di dipendenti con regolari contratti”. Virtuosi sarebbero anche “incentivi sul fronte della domanda, come interventi fiscali per diffondere la lettura dei giornali fra i giovani.”

Gli editori, per parte loro, sono impegnati con un progetto per l’informatizzazione della distribu-zione e delle edicole, con l’obiettivo di offrire al Paese una nuova rete che si tradurrà in un servizio per i cittadini ed in un elemento di chiarezza su vendite e rese.

“L’informazione”- ha concluso Anselmi-“è tante cose: messaggio, industria, ma soprattutto bene comune".

IRAM: il progetto WAN-IFRA per la redazione multimediale del futuro

La redazione multimediale del futuro potrebbe nascere in Francia. Il prossimo settembre aprirà le porte à Saint-Etienne (Lione, Francia) IRAM (International Rhône-Alpes Médias), un progetto unico, finora unico, di portata strategica, lanciato da WAN-IFRA in associazione con le Università Lumière Lyon II e Jean-Monnet di Saint-Etienne, con il sostegno della Regione Rhône-Alpes e delle instituzioni locali. IRAM, che ragguppa gli editori e i professionisti della stampa, le aziende, le associazioni e gli organismi scientifici, tecnologici e culturali del settore dei media, ha l’obiettivo ambizioso di dare forma al futuro dell’informazione e del’editoria.

La piattaforma IRAM, con i suoi oltre 500 m2 dotati di moderni strumenti di lavoro e di tecnologie innovative, sarà un laboratorio multifunzionale nel quale immaginare e definire nuovi modelli di business e oganizzativi - efficaci e redditizi – per l’era della convergenza, formare i professionisti alle sfide dell’informazione multi-canale, preparare gli studenti alla comunicazione globale. IRAM si svilupperà attorno a tre assi principali: la forma-zione professionale, la ricerca e l’analisi delle tendenze di mercato. IRAM si propone di diventare una vera e propria fucina nella quale formare, scambiare idee e progetti, fare ricerca, discutere, sviluppare, « prototipare » e dare forma al futuro dell’editoria.

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“Progettare lo sviluppo” è il titolo che racchiu-de le ambizioni, gli obiettivi e, forse soprattutto, le speranze di WAN-IFRA Italia 2012, la Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana, che quest’anno si svolge a Torino, presso l’Auditorium del Museo dell’Automobile, nei giorni 19 e 20 giugno.

La Conferenza, giunta alla XV edizione, è promossa da WAN-IFRA, la più importante asso-ciazione mondiale per l’industria della stampa e dell’editoria quotidiana, dalla Fieg – Federazione Italiana Editori Giornali – e dell’Asig – Associa-zione Stampatori Italiana Giornali.

A Torino la Conferenza torna per la seconda volta: la prima edizione ad essere ospitata nel capoluogo piemontese fu quella del Duemila.

Da allora non solo è cambiata la manifestazione – un tempo focalizzata solo su questioni tecnolo-giche, oggi punto di incontro di tutti i professio-nisti dell’industria editoriale – ma è cambiato, radicalmente, il contesto. Come si legge anche in altra parte della rivista, laddove si presentano i dati raccolti dallo studio annuale della Fieg, il momento che attraversa il settore della stampa quotidiana è uno dei più difficili dal secondo do-poguerra ad oggi.

Cala la diffusione dei prodotti, crescono alcuni costi e la raccolta della pubblicità, causa la crisi economica, è in difficoltà.

Da qui il titolo dell’edizione 2012 di WAN-IFRA Italia: “Progettare lo sviluppo”.

Due giornate dedicate a raccogliere esperien-ze di successo, idee e spunti di riflessione per trovare opportunità per rilanciare lo sviluppo del settore.

Redazioni multimedialiIl programma si apre con la sessione dedica-

ta alla redazioni multimediali, le nuove fucine dell’informazione da pubblicare sui diversi canali editoriali che affiancano il tradizionale quotidiano stampato. Che il futuro passi attraverso lo sviluppo di un’editoria che intercetta il pubblico ovunque si trovi – in edicola, su internet, collegato via smartphone o via tablet – nessuno ha dubbi. In discussione, e non da oggi, sono i nuovi modelli di organizzazione del lavoro in redazione, e le nuove piattaforme tecnologiche per supportare i flussi di lavoro. Qui si è alla ricerca di soluzioni che fun-zionino in precisi contesti culturali ed in presenza di accordi di lavoro che sono diversi da Paese a Paese. Il programma di WAN-IFRA Italia 2012 propone panorami internazionali sulle redazioni multimediali – chi fa che cosa e come – esperienze di successo, in Italia ed all’estero, sullo sviluppo delle piattaforme cross-media ed una tavola ro-tonda, coordinata dal Presidente della Fieg Giulio Anselmi, fra i direttori di alcuni delle maggiori testate quotidiane italiane, Mario Calabresi (La Stampa), Ferruccio de Bortoli (Corriere della Sera) e Roberto Napoletano (Il Sole 24 Ore).

La tradizionale “serata” di WAN-IFRA Italia, che segue la conclusione dei lavori della prima giornata - verso le ore 18.30 - si svolge alla Mole Antonelliana dove, con la cena, è prevista una visita al Museo del Cinema ed alla cupola, per contemplare uno dei panorami più straordinari sulla città di Torino e sulle Alpi. Al termine del-la serata, chi desidera può recarsi in visita allo stabilimento de La Stampa, per assistere alla produzione del quotidiano.

Progettare lo sviluppo:idee, esperienze e soluzionia WAN-IFRA Italia 2012Il 19 e 20 giugno Torino ospita la XV edizione di WAN-IFRA Italia, la Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana. Le tre sessioni di lavoro sono dedicate alle “redazioni multimediali”, alle “sfide per lo sviluppo industriale” e al “sistema distributivo: una risorsa da ottimizzare”. La tradizionale serata di WAN-IFRA Italia si svolge alla Mole Antonelliana, dove è prevista, assieme alla cena, la visita al Museo dei Cinema ed alla cupola, dalla cui cima è possibile ammirare il panorama su Torino e le Alpi.

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Le sfide dello sviluppo industrialeLa sessione prevista per la mattinata del giorno

20 è dedicata alle sfide industriali che aspettano i centri stampa. Anche in questo caso, le rifles-sioni e le esperienze di successo si snodano fra l’organizzazione del lavoro, i nuovi servizi, e le tecnologie. A un mese di distanza da WAN-IFRA Italia si è conclusa l’edizione 2012 di Drupa di Düsseldorf, la rassegna quadriennale di soluzioni per l’industria grafica. Il Deputy CEO di WAN-IFRA, Manfred Werfel, cura una rassegna ragio-nata sui trend tecnologici emersi, cui fà seguito un panorama sulle carte da stampa più interessanti per l’industria editoriale e per la pubblicità sui

quotidiani.Come di consueto, la sessione “industriale”

ospita la presentazione della Ricerca annuale dell’Osservatorio Tecnico “C.Lombardi”, che contiene i dati di settore più aggiornati, con parti-colare riguardo per quelli relativi all’occupazione, ed offre l’anagrafica completa dell’industria della stampa quotidiana italiana.

La distribuzione: una risorsa da ottimizzareLa terza, ed ultima, sessione dei lavori, che

si svolge nel pomeriggio del giorno 20 giugno, è dedicata al “sistema distributivo: una risorsa da ottimizzare”.

Dopo un’introduzione di Fabrizio Carotti,

Sono diciassette le aziende che, anche quest’anno, hanno deciso di investire in comunicazione su WAN-IFRA Ita-lia, la Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa, che nelle scorse edizioni, a Roma nel 2010 e a Firenze nel 2011, ha radunato, rispettiva-mente, 230 e 250 partecipanti, tutti affermati professio-nisti del settore.Gli sponsor di WAN-IFRA Italia 2012 sono: Agfa, Eido-sMedia, Exelis, Fe-rag, GMDE, Goss, Intercart, Kodak, Müller Martini, Ne-odata Group, Norske Skog, Screen, Sitma, SunChemical, Tecna-via e Telpress. A loro si aggiunge D-Share che, come in passato, offrirà un coffee break nella prima giornata dei lavori, il 19 giugno.

A tutte queste azien-de, che contribuisco-no in misura determi-nante alla riuscita della Conferenza internazionale – che quest’anno giunge alla XV edizione – il ringraziamento più sentito da parte degli organizzatori e da parte dei parteci-panti, che potranno avere informazioni di prima mano sulle proposte – prodotti, soluzioni e materiali di consumo – diretta-mente dagli sponsor che, come ormai tradizione, distribu-iranno i materiali, ed incontreranno in prima persona le aziende editrici e stampatrici, nel corso della manife-stazione.WAN-IFRA Italia si svolge presso l’Auditorium del Mu-seo dell’Automobile a Torino, città che già aveva ospitato la Conferenza nel Duemila.

XV Edizione della Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana

In associazione con:

www.wan-ifra.org www.fieg.it www.ediland.it

WAN-IFRA Italia 2012Progettare lo sviluppo

19 – 20 Giugno 2012, Torino

Estratto dalle “WAN-IFRA GmbH & Co. KG General Conference Conditions”

Questo estratto dalle General Conference Conditions si applicano soltanto ai par-

tecipanti considerati contraenti ai sensi del § 14 del German Civil Code (BGB).

§ 1 Registrazione, Quote, e pagamento dovuto

1.1 la registrazione ad un evento deve essere fatta per iscritto.

1.2 WAN-IFRA GmbH & Co. KG confermerà al partecipante la registrazione per

iscritto.

1.3 il pagamento della quota diventa obbligatorio al ricevimento della fattura.

§ 2 Cancellazione, annullamento del contratto da parte del cliente

2.1 La cancellazione può essere effettuata per iscritto, e sarà accettata sino a due

settimane prima dell’evento. In questo caso verrà trattenuto un 10% della

quota. Dopo questo limite, verrà trattenuto l’intero importo della quota.

2.2 È sempre possibile inviare un “partecipante sostitutivo” a condizione che

WAN-IFRA GmbH & Co. KG sia informata per iscritto in anticipo, specifican-

do il nome del sostituto.

§ 3 Cancellazione di eventi

3.1 WAN-IFRA GmbH & Co. KG può cancellare l’evento per importanti ragioni, specialmente nel caso di un numero troppo basso di partecipanti, cancellazio-ne o malattia di un relatore, chiusura dell’albergo, cause di forza maggiore.

3.2 Nel caso di un numero di partecipanti troppo basso, la cancellazione può essere effettuata sino a 3 settimane prima dell’inizio dell’evento.

3.3 Per tutti gli altri casi di cancellazione dovuti a motivi importanti, così come per ogni modifica del programma che dovesse rendersi necessaria, WAN-IFRA GmbH & Co. KG informerà i partecipanti al più presto possibile.

3.4 Nell’improbabile caso che un evento debba essere cancellato, tutte le quote di partecipazione pagate verranno rimborsate. …

§ 6 Legge applicabile / Luogo di giurisdizione Il contratto è soggetto alla legge tedesca. Il luogo di giurisdizione è Darmstadt.

WAN-IFRA Italia 2012 – XV Edizione19 - 20 Giugno 2012, Torino

CONFERENCE

Modulo di iscrizioneDa compilare ed inviare via e-mail o fax a:

WAN-IFRA GmbH & Co. KG c/o ASIG Service srl -Via Sicilia 125 -00187 Roma- Fax +39 06 4883489 - [email protected] (Tel +39 06 4883566)Quote di iscrizione:• Soci WAN-IFRA/FIEG/ASIG: Euro 500 a persona; Euro 1.500 biglietto cumulativo (vale per quattro partecipanti)• Non Soci: Euro 700 a persona

CONFERENCE

Società_______________________________________________________________________ Socio/Member WAN-IFRA/FIEG/ASIG ❒ Si/Yes ❒ No/Not

Indirizzo__________________________________________________________________CAP____________________Città___________________________________________

Telefono___________________________________Fax____________________________e-mail_________________________________________________________________

Per favore vogliate iscrivere i signori:

Nome____________________________________________________________________e-mail_________________________________________________________________

Nome____________________________________________________________________e-mail_________________________________________________________________

Nome____________________________________________________________________e-mail_________________________________________________________________

Nome____________________________________________________________________e-mail_________________________________________________________________

Dettagli del pagamento (si prega di esprimere una preferenza):

Firma, timbro_______________________________________

❒ Si prega di inviare fattura con estremi per il bonifico bancario a:

Società/Company _______________________________________________________

Indirizzo/address _______________________________________________________

Partita IVA/VAT Number _________________________________________________

❒ Addebitare carta di credito:

❒ 1 American Express ❒ 2 Visa ❒ 3/4 Euro-/Mastercard ❒ 5 Diners

Carta num.

Scadenza Codice di sicurezza (CSC/CVC)

Titolare________________________________________________________________

Nome in stampatello_____________________________________________________

Firma__________________________________________________________________

La quota di partecipazione diventa obbligatoria al ricevimento della fattura, e comunque non più tardi di 4 settimane prima dell’inizio dell’evento:Il contratto che regola la partecipazione agli eventi è regolato dalle “WAN-IFRA General Conference Conditions”, un estratto delle quali è riprodotto a seguire.

Sponsor:

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Gli sponsor di WAN-IFRA Italia 2012

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direttore generale della Fieg, Bain & Company proporrà un panorama aggiornato della distribu-zione dei prodotti editoriali in Italia.

A seguire, una tavola rotonda dove editori, stampatori e distributori si confronteranno sulle nuovi, possibili, soluzioni per ottimizzare la di-stribuzione e trasformarla in una moderna risorsa per lo sviluppo.

Al termine dei lavori, previsti attorno alle

17.00, tutti i partecipanti hanno l’opportunità di visitare i saloni del Museo dell’Automobile, riaper-to nel 2011 dopo un intervento di ristrutturazione che ha ampliato da 11.000 a 19.000 metri quadrati lo spazio espositivo.

Il Museo, il cui Auditorium ospita i lavori di WAN-IFRA Italia 2012, dispone di una delle col-lezioni più rare al mondo, con circa 200 vetture di 85 marche, tra cui numerosi pezzi unici.

WAN-IFRA Color Quality Club Award: è l'ora della “giuria”

E’ internazionale - come inter-nazionale è il Newspaper Color Quality Club Award, il più impor-tante riconoscimento al mondo per la stampa a colori di qualità nei giornali - ed è una “giuria”. Ma non vota. L’”International Jury” che, su invito di WAN-IFRA, si è riunita a metà del mese di marzo a Darmstadt per valutare i quotidiani in lizza per il Color Quality Club Award non esprime, al termine dei lavori, alcun “verdetto”. E’, piuttosto, uno “strumento di lavoro”, cre-ato da WAN-IFRA, che concorre alla formulazione del giudizio finale, che resta comunque di competenza dell’organizzatore e promotore del Color Quality Club. Il suo compito, è quello di osservare da vicino le testate internazionali – rigorosamente suddivise per zone geografiche opposte rispetto alla prove-nienza dei giurati, ovvero gli asiatici valutano gli europei, gli americani le testate asiatiche e gli europei quelle americane – segnalando tutto ciò che, nelle pagine, balza alla vista del lettore come possibile difetto di stampa. Non è richiesto un “occhio tecni-co”. Al contrario, la giuria espri-me le valutazioni dell’occhio del lettore “normale” – magari un po’ più attento del solito a

cogliere eventuali imperfezioni. Sotto la guida di Roland Thees, Project Manager Consul-ting di WAN-IFRA, quattro “let-tori normali” – provenienti da America del Sud, Asia, Europa e Medio Oriente, hanno passato in rassegna quasi duecento te-state – ciascuna rappresentata da due copie prodotte a distanze di un mese, senza effettuare alcuna regolazione particolare lungo il flusso di lavoro. Unica eccezione, la stampa del “cuboide di controllo” all’interno dell’edizione inviata a Darmstadt. Per ogni copia è stata riempita una scheda di controllo, con evidenziate eventuali imper-fezioni individuate all’interno di 28 “voci”. I risultati della giuria confluiscono fra le in-dicazioni che concorrono alla valutazione finale, assieme alle “misure” tecniche realizzate da WAN-IFRA, i cui specialisti restano comunque i responsabili unici della assegnazione degli Awards.Tutti i giurati, osservando da vicino i quotidiani di ogni parte del mondo, hanno constatato che la qualità di stampa è, pressoché ovunque, altissima, e ciò a prescindere dalle tec-nologie impiegate o dalle carte utilizzate. A New York come a Hong Kong, a New Dehli come a Milano, Londra o Sidney, la stampa è uno strumento di qualità eccellente per la pubblicità a colori di grande formato.

Sotto la guida di Roland Thees, Project Manager Consulting di WAN-IFRA (in alto a sin.) la giuria internazionale al lavoro. (Dall’alto e da sin.: R P Lakshmivenkatraman vice Presidente per l’area grafica del quotidiano indiano The Hindu, Saad Rashid Al Dossary, consulente della media house saudita Alyaum, Ignacio Prado Garcìa Mirò, responsabile centrale delle operazione al quotidiano El Comercio di Lima, Luca Michelli, consigliere di amministrazione di Asig Service –società operativa di Asig – e direttore della rivista TecnoMedia.

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Mentre scriviamo queste note su drupa 2012, la più grande rassegna mondiale per l’industria delle arti grafiche, che ogni quattro anni occupa per inte-ro la Fiera di Düsseldorf, in Germania, è ancora in corso di svolgimento. E’ molto presto per tracciare un bilancio completo di una manifestazione che gli operatori di tutto il mondo vedono come un punto di svolta in occasione del quale si chiudono cicli tecnologici e se ne aprono altri. I flash, le impres-sioni raccolte durante le visite agli stand e le discussioni con alcuni dei maggiori fornitori presenti – naturalmen-te quelli che hanno, o aspirano ad avere, fra i loro referenti di merca-to, la stampa quotidia-na – delineano alcuni spunti di riflessione già sufficientemente interessanti. I padiglio-ni dove esponevano i grandi player interna-zionali della stampa digitale apparivano de-cisamente sovraffollati, mentre quelli dove dominavano i competitor delle tecnologie analogiche apparivano più riflessivi e tranquilli. Nessun dubbio, fra gli espositori, circa il fatto che il settore delle arti grafiche, nel suo complesso, offra una chiara, e stabile, prospetti-va di sviluppo all’area del packaging: crisi o non crisi, le merci devono viaggiare e tutto ciò che fa confezione è comunque indispensabile. Per quanto riguarda la stampa commerciale, e quella quotidia-na, decisamente marginale a drupa, perché trova il naturale riferimento nella rassegna IFRA Expo, la percezione è altalenante. Si osserva che nei mercati

emergenti, Sud America e soprattutto Asia, con Cina e India in gran spolvero, le prospettive non sono affatto negative, mentre più problematico appare il quadro relativo a Europa e Stati Uniti, dove morde la crisi economica e dove incalzano i nuovi media digitali.

Nella stampa dei prodotti commerciali, gli ope-ratori cercano di valutare quanto possa valere, oggi, la soluzione digitale rispetto alla tradizionale stam-

pa analogica. Certo, non sono in discussio-ne la flessibilità delle macchina, l’immedia-tezza dei flussi di la-voro e la qualità finale degli stampati digitali, ma si osservano i costi, ancora significativi, e la rapida evoluzione di quella tecnologia, i cui tempi di obsole-scenza delle macchine potrebbero essere mol-to, forse troppo rapidi, rispetto all’andamento del mercato della do-manda. E’ interessante

osservare che alcune casa fornitrici, come manro-land, Kba e Müller Martini, tradizionali fornitori di soluzioni “analogiche” per il mondo delle arti grafiche, abbiano utilizzato il palcoscenico di drupa per presentare alcune soluzioni nell’area “digitale”. Altre, invece, come Goss e Ferag, non rinunciano ad investire in ricerca e sviluppo “analogico”.

In mezzo alle discussioni degli operatori di tutto il mondo, e alle soluzioni più innovative presentate dalle principali case fornitrici, è arrivato, anzi, è tornato da protagonista sulla scena della drupa, anche Benny Landa, l’inventore della prima mac-

Cercando la ripresafra gli stand didrupa 2012Alla drupa 2012 di Düsseldorf, stampatori e tecnici delle arte grafiche di tutto il mondo si incontrano per guardare da vicino le nuove offerte di macchine e soluzioni per la stampa basate su tecnologie digitali ed analogiche, con un occhio attento a scorgere i segnali del mercato, e un altro a cogliere quelli di una ripresa che, soprattutto nei mercati maturi, appare ancora non ben delineata.

Benny Landa presenta la "nanografia"

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china da stampa digi-tale, nel 1993. Allora la novità si chiamava Indigo, oggi si chiama “nanografia”.

Nano: più grande di quello che pensiLe macchine da

stampa con tecnologia “nanografica” non ci sono ancora: bisognerà aspettare almeno 12/18 mesi (qualcuno dice anche due/tre anni). Per adesso ci sono sol-tanto: il nome, nano-grafia, alcune prove di stampa attaccate alle pareti dello stand, e migliaia di visitatori che hanno affollato le presentazioni quotidia-ne che Benny Landa ha fatto della nuova, forse possibile, e comunque annunciata, tecnologia della stampa digitale.

Presentata con uno show che ricordava la drupa di molte edizioni orsono, quando il dena-ro nell’industria della stampa commercia-le scorreva in grande quantità e non si bada-va a spese per presen-tare le nuove soluzioni, la nanotecnologia è, in estrema sintesi, una nuova generazione di inchiostri che si fis-sano alla carta, e ad altri supporti di stampa compatibili, per effetto dell’azione meccanica di rulli compressori. Una serie di spruzzato-ri posizionano le nano particelle di inchiostro al posto giusto, e rulli compressori di allumi-nio le fissano in modo permanente sulla car-ta. Benny Landa spiega che le nano particelle hanno, fra le loro ca-

ratteristiche fisiche, quelle di riflettere la luce incidente fornen-do un’immagine molto più brillante rispetto ai pigmenti tradizionali. Non utilizzando emul-sioni acquose, l’inchio-stro non penetra nelle fibre di carta, ma si ferma tutto in superfi-cie. Ne occorre molto meno per una copertu-ra equivalente, e l’unità di stampa non consuma energia per asciugare i fogli. I risultati? Se-condo Benny Landa, rispetto alle tecnologie di stampa oggi presen-ti sul mercato, con la nanografia si avrà un prodotto migliore per qualità, più economico per quanto riguarda la gestione dei processi e i consumi di inchiostro, e con nessun impatto ambientale. Il proble-ma? Le unità di stampa sono in fase di sviluppo. La Landa Corporation sta stringendo accordi di partnership con al-cuni fornitori interna-zionali – al momento di scrivere Heidelberg, Komori e manroland macchine a foglio- per garantire al progetto “nano” le risorse ne-cessarie allo sviluppo finale dei prototipi, che pure alcune stampe già hanno prodotto. Allo stand di drupa erano appese alle pareti. La qualità? Se a produrle fossero state macchi-ne da stampa ink jet presenti sul mercato, queste unità sarebbe-ro state rimandate al fornitore con preghiera di aggiustarle, o di so-stituirle, tanti erano i difetti visibili a occhio

Da sin.: Manlio Orioli, responsable di Screen per il mercato italiano, Kees Mulder, President European Operations di Screen Europe, con in mano una copia del Corriere della Sera stampata a drupa su macchina TruePress Jet 520

Da sin: Giovanna Nuzzo, Corporate Communication e CRM di Océ Italia, Stefano Zenti, Amministratore delegato di Canon Italia

Francesco Crotti, Amministratore di HP Italia

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nudo, dal banding ai graffi e via elencando. Ma si tratta comunque, non bisogna dimenticarlo, di prime prove, ed il fatto che il produttore abbia deciso comunque di mostrarle, depone certamente a favore della consistenza di un progetto, ancora in via di sviluppo, ma che ha catalizzato l’attenzione dei visitatori.

Screen: digitale (anche) per i quotidianiI visitatori italiani che sono passati alla Screen,

rappresentata in Italia da Manlio Orioli, hanno avuto la gradita sorpresa di trovare le copie del Corriere della Sera, che ha fornito, ogni giorno, i file della propria edizione per dimostrare la qualità di stampa digitale applicata alle testate quotidiane. A stampare il Corriere, naturalmente in full color, ed in alta qualità, una Truepress Jet 520, con una velocità di stampa di 128 metri al minuto. Screen propone, in questo caso, una tec-nologia a goccia di inchiostro variabile, con una qualità delle immagine che, a detta della casa giapponese, sorpassa quella ottenibile con la tec-nologia binaria tradizionale.L’unità offre un basso consumo energetico, perché la goccia variabile usa meno acqua e quindi richiede meno calore per asciugare la carta. La Screen, ricorda Orioli, è una delle imprese giapponesi che stanno mettendo in atto una politica di grande attenzione all’ambiente, ed è la prima azienda al mondo ad aver ricevuto la certificazione ISO 50001 Energy management. Le tecnologie a basso impatto ambientale, per gli stampatori si traducono in una drastica riduzione dei consumi. Questa opzione, è facile prevedere, sarà apprezzata in modo particolare dagli stam-patori conto terzi. Le soluzioni Screen, sia quella sulla quale è stato stampato, in drupa, il Corriere della Sera, che quella con una velocità di 220 metri al minuto, montano teste sviluppate da Epson, ed hanno oltre 400 installazioni in siti produttivi di tutto il mondo.

Canon-Océ: ovunque in digitaleCanon, che occupava uno degli stand di mag-

giori dimensioni della drupa, stampa in digitale su qualsiasi materiale disponibile, ed alla fiera di Düsseldorf ha portato la famiglia completa delle proprie soluzioni. Per l’industria dei quotidiani, il colosso nipponico, che ha acquisito la Océ, società che dispone di uno dei maggiori network mondiali di installazioni per la produzione di quotidiani, propone la nuova unità JetStream 4300, con una velocitá fino a 200 metri al minuto con larghezza del trasporto carta di 30”. I vantaggi della famiglia JetStream sono quelli legati alle tirature brevi: in digitale si riescono a produrre lotti di testate fino ad una sola copia, e senza perdere nulla in qualità finale del prodotto. Nel flusso produttivo non esisto-

no copie di scarto, perché non esiste “l’avviamento” delle macchine da stampa analogiche. Gli editori che si rivolgono a questa tecnologia sono coloro i quali hanno necessità di produrre in siti remoti lotti di testate che, per le modeste quantità, non hanno interesse a prendere in considerazione l’offset tra-dizionale. La collaborazione tra Océ e manroland web systems ha portato alla concretizzazione di diversi progetti, uno di questi è l’implementazione di due Océ JetStream 4300 presso Rivet Presse Edition in Francia per la produzione dei quotidia-ni nazionali e regionali. I dispositivi di finitura e piega dei quotidiani saranno integrati in linea con le nuove Océ JetStream 4300 per una soluzioni in grado di produrre fino a 40.000 quotidiani in for-mati variabili in cinque ore.

Hp: i vantaggi della flessibilità digitaleQuello che oggi consente agli stampatori di

essere competitivi è tenere i costi sotto controllo. La tecnologica digitale, spiegano allo stand di HP, offre, fra gli altri vantaggi, la flessibilità produttiva, ovvero poter fare fronte ai picchi di produttività senza compromettere la competitività dell’offerta. Siamo in uno scenario economico dove le oppor-tunità di mercato appaiono e scompaiono all’im-provviso. Il focus degli operatori è sul margine della singola commessa, non sui fatturati globali. L’efficienza commerciale, i sistemi di controllo automatico o semiautomatico, le opportunità di preventivazione sul web sono altrettante variabili che oggi fanno parte, a tutti gli effetti, delle risorse imprenditoriali degli stampatori, La tecnologia digi-tale può essere una preziosa alleata in molti settori della stampa commerciale. Per quanto riguarda i giornali, HP segue con attenzione questo segmento. Al momento una soluzione E2E (dalla pre stampa alla finitura) dedicata alla stampa di giornali non è ancora stata definita, ma sono in corso contatti con produttori di sistemi di finishing al fine di po-ter proporre al mercato una soluzione digitale in grado di poter giocare un ruolo molto importante nella delocalizzazione dei siti produttivi. Unità ad alta velocità di impressione, come i modelli T360 e T410, rispettivamente con banda carta da trenta e quaranta pollici, con velocità da 244 metri al minuto sul nero e 183 in quadricromia, possono essere impiegate anche come soluzioni per bassi lotti di tirature di giornali in siti delocalizzati o per la stampa di edizioni locali.

Kodak: il digitale è continuous o inkjet Una delle chiavi di sviluppo per l’applicazione

della stampa digitale alle tirature dei giornali è la velocità. Kodak, che in questi anni ha sviluppato un know-how invidiabile nella produzione dei quotidiani, grazie ad una serie di installazioni di

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Nuova “NTG Open”, una suite di prodottiper i tablet, e non solo….

Il Mattino di Napoli, La Stampa di Torino, Il Corriere dello Sport e la Repubblica a Roma, Il Gazzettino a Venezia, Il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport a Milano: è un elenco – molto incompleto – di alcune delle principali testate nazionali che, dagli inizi degli Anni Ottanta, in tutta la Penisola introdussero in redazione i primi sistemi editoriali elettronici. Diversi editori, diversi prodotti, diver-si tagli giornalistici: in comune la voglia di rivoluzionare il modo con il quale si era finora prodotto il quotidiano, ed il fornitore di sistemi, la NTG.Fondata a Roma nel 1980 dall’imprendi-tore Carlo Alberto Di Noi, la NTG aveva introdotto in Italia il sistema editoriale di Atex, l ’az ien-da americana che aveva applicato le conquiste dell’infor-matica all’industria editoriale.All’epoca, ricorda oggi Carlo Alberto Di Noi, si parlava senza mezzi termi-ni di “grave crisi dell’editoria italia-na” e, addirittura, di ”crisi gravissima della stampa quoti-diana”. Bisognava riportare i giornali nell’area dell’economia di mercato, utilizzando nuovi processi tecnologici in grado di supportare una moderna, ed efficiente, organizzazione del lavoro in redazione.Quello che successe, è cosa nota. Pur con infinite cautele, e distinguo, i sistemi editoriali entrarono nelle redazione dei giornali, ed i quotidiani superarono di slancio una delle crisi più difficili della loro storia moderna. La NTG, dopo aver vissuto da protagonista quella stagione di pionieri, ampliò la gamma dei prodotti, in direzione delle arti grafiche, portando anche lì innovazione e soluzioni di avanguardia, fino a quando il suo fondatore decise di intraprendere altre attività.Pochi mesi fa, nello stesso anno dell’edizione 2012 di drupa, lontano da Düsseldorf ma molto vicino al mercato

editoriale, Carlo Alberto Di Noi, con il suo storico colla-boratore tecnico dell’epoca, Carlo Olivieri, hanno fondato una nuova NTG, denominata “open”, per proporre una suite di prodotti – “e non un nuovo sistema editoriale”- ai nuovi pionieri dell’editoria quotidiana, gli editori che sviluppano informazioni e servizi per i dispositivi tablet.“Ma era proprio necessario?” – chiediamo a Carlo Alberto Di Noi“Sembra di rivivere l’epoca dei primi Anni Ottanta”- risponde di Noi-“una crisi molto grave del settore, e la voglia di rivedere in profondità tutto il sistema produttivo, per fare informazione quotidiana in modo diverso dal passato. Per questo nasce “NTG Open”. “Open come “open source”- spiega Olivieri-“perché il nostro obiettivo

è quello di proporre una suite di appli-cativi per tablet basati sui sistemi open source”. Le soluzioni che la nuova società offri-rà agli editori – per il momento italiani – vanno sotto il nome di CPS – Cloud Publishing Suite – con riferimento alla nuova tecnologia per “cloud”, ovve-ro la possibilità di avere le applicazioni sempre disponibili, a prescindere dal Pc o da tablet che si utilizza; basta solo un col legamento internet. I moduli già pronti offrono la possibili-

tà di creare il design della pubblicazione, la impostazione grafica della singola pagina, l’editing, la scrittura in modalità grafica, la gestione delle fotografia e l’uscita a pagina completa in Pdf. Le componenti della suite possono essere utilizzate in ambienti produttivi già esistenti. Le proposte CPS saranno offerte sia con modalità “private cloud”- l’editore installa in casa i server e le soluzioni, e distribuisce ai suoi utenti le risorse – oppure come “pu-blic cloud” – in questo caso l’editore acquista il servizio “chiavi in mano” dal fornitore.Carlo Alberto Di Noi e Carlo Olivieri puntano con decisione al mercato dell’editoria su tablet, ma non solo, perché la soluzione che propongono potrebbe interessare anche la creazione dei prodotti stampato, e qualche edizione via web.

Da sin.: Carlo Olivieri, responsabile tecnologico, Carlo Alberto Di Noi, Amministratore della nuova società NTG Open

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successo, propone due tecnologie alternative: il continuous ink jet, in grado di arrivare a 900 metri al minuto, e il drop-on-demand, la soluzione in inkjet da 300 metri al minuto.

Nel primo caso, l’offerta si basa sulla famiglia Prosper, teste digitali che possono anche essere installate su unità da stampa of-fset per la produzione del dato continuo su prodotti stampati con tecnologia analogica tradizionale. Nel secon-do caso, la soluzione offerta è la Versamark.Nella stampa tradizio-nale, Kodak presenta le lastre Sonora Plates News, con tecnologia processless, per la pro-duzione dei giornali. Commercializzate a breve, le Sonora abo-liscono nel processo produttivo la fase di sviluppo. Dopo la in-cisione, vanno diret-tamente montate sul cilindro, e dopo i primi tre giri si puliscono au-tomaticamente e sono pronte alla produzione. Con tecnologia termica, in grado di supportare fino a 100.000 copie, le nuove Sonora sono compatibili con unità CtP di altri produttori.

Fujifilm: i vantaggi delle soluzioni a basso impatto ambientale Nella stampa commerciale, Fujifilm sta svi-

luppando in direzione della qualità. Macchine da stampa digitali sviluppate appositamente per il mercato dei quotidiani ancora non sono disponibi-li. Per i giornali si va avanti sulla tecnologia delle lastre. Le Low Chem violet sono ormai una realtà. In Italia, i tre centri stampa del Sole 24 Ore, lo stabilimento dell’Unione Editoriale a Cagliari e il centro stampa del gruppo Athesis a Caselle di

Sommacampagna (Vr) utilizzano, o hanno in corso di installazione, le sviluppatrici FCF-News di Fujifilm per le nuove lastre. I CTP già in uso possono rima-nere gli stessi. Vanno invece sostituite le svi-luppatrici, perchè uti-lizzano un solo bagno a basso consumo chimi-co, senza acqua per le vasche di lavaggio. Per i quotidiani potrebbero diventare una realtà anche le nuove lastre termiche processless PRO-t3, che non hanno più necessità di avere un trattamento chimico e vanno direttamente in macchina dopo la incisione diretta dei CtP.

Agfa: anticipando IFRA Expo

Per il mercato dei giornali, Agfa introdu-ce a drupa 2012 una macchina che sarà pre-sentata anche a IFRA Expo il prossimo mese di ottobre a Madrid. E’ un CtP a tecnologia violet, da 350 lastre/ora in formato berliner e 1270 dpi. La macchina è stata sviluppata per i clienti che hanno ne-cessità di grandi tira-ture, e grandi velocità produttive, nell’arco dell’intera giornata di lavoro. Il nuovo CtP permette di lavorare

per più ore consecutive, senza interrompere il ciclo produttivo per caricare le lastre. Dispone infatti di un magazzino di precaricamento con capacità di 6000 lastre/ora, in formato berliner, ad automazione totale. Il modulo di preloader carica due pallet da 3000 lastre ciascuno, già preparate all’uso. L’unità è in grado di lavorare, in totale automatismo, anche per più giorni di fila, senza mai fermarsi.

MacDermid: nuova generazione di lastre

Giuliano Bianchet, Amministratore di Kodak Italia

Elio Ramponi, Fujifilm Italia

Giuseppe Limonta, Agra Gevaert Italia

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MacDermid, forni-tore di lastre e solu-zioni Ctp per la stampa dei giornali in flesso-grafia, sta testando la nuova generazione di lastre ad incisione di-retta Universal che, a breve, saranno pro-poste a tutti a tutti gli stampatori italiani che utilizzano questa tecno-logia. La nuova lastra è caratterizzata da una maggior definizione, maggiore velocità di incisione e minor im-patto ambientale. Presentate anche le nuove lastre per l’impiego nella stampa dell’imballaggio, basate sulla stessa tecnologia di quelle per l’industria dei giornali.

Stima: alta velocità e soluzioni flessibili per le sale di spedi-zioneSitma, che di

recente ha conclu-so un accordo di collaborazione su scala mondiale con Müller Martini, ha presentato a drupa novità per la sala di spedizione, dove all’azienda italiana è riconosciuto un ruolo di leader in-ternazionale per quanto riguarda l ’aff idabil i tà e l’efficienza degli impianti forniti. A drupa Sitma ha presentato la con-fezionatrice 1005, sviluppata per gli stabilimenti che richiedono una grande flessibilità produttiva, incluse piccole pro-duzioni che richiedono cambi di formato frequenti. In grado di produrre con una velocità fino a 15.000 confezioni/ora, offre la possibilità di scegliere fra diverse opzioni di saldatura: laterale, ionizzante e longitudinale con sovrapposizione. Sitma ha presentato anche la imbustatrice ad alta velocità SM20, per una gamma di buste da C5 a C6, e pos-sibilità di programmare e memorizzare i profili di

produzione. L’unità im-piega stampanti inkjet ad alta velocità ed alta risoluzione, tra le quali un sistema innovati-vo per la impressione di immagini a quattro colori.Proposta una va-sta gamma di soluzioni dedicate per lavorare da bobina, modulo con-tinuo o fogli pretagliati, con impilamento auto-matico ed “intelligen-te” dei prodotti finiti.

Goss international: compatte, veloci e di alta qualitàPer l’editoria quotidiana Goss International

presenta a drupa una novità assoluta: la nuova Colorliner CPS da 90.000 copie/ora, completamente automatizzata, dal cambio lastre al lava caucciù, a tutto il resto, e con inchiostrazione digitale. La

nuova ammiraglia di Goss ha come caratteristica co-struttiva la estre-ma compattezza, e questo per rispon-dere sia a proble-mi di ingombro che qualità. Una Colorliner CPS, in configurazione con otto torri, due pie-ghe e due forni, è già stata acquisita dal gruppo inglese DC Thomson, che la utilizzerà sia per la stampa di testate quotidiane che per la produ-zione di prodotti commerciali, vista sia la velocità che la qualità finale dell’impressione in quadricromia. La Goss ha pre-

sentato anche una macchina costruita in Cina, della famiglia Magnum – una evoluzione della Commu-nity - ad alta velocità, per arrivare, a singolo giro e singola larghezza, a 70.000 copie all’ora. drupa 2012 è stata anche l’occasione per Goss di muove-re i primi passi verso il promettente mercato del packaging, presentando due macchine per l’impres-

Lamberto Tassi, Presidente SITMA Da sin: Eric Bell, responsabile internazionale del marketing di Goss, Eden Manzoli, responsabile italiano per Goss

Da sin: Luigi Summa (R.G.), Gerald Hall (MacDermid, President Publications and Coating Plates), Roberto Beretta (R.G.)

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sione su cartonato e su materiale plastico, che utilizzano la tecnologia del caucciù a cilindro, e possono stampare il formato variabile.

Manroland: aperture al digitalePer i giornali le novità in casa manroland

sono molte.Prima di tutto la Colorman e:line, che è una nuova linea di Colorman caucciù/caucciù per la stampa offset tradizionale, compatta, ergonomica ed in grado di offri-re una qualità di stampa particolarmente elevata. Presentato anche un nuovo sistema di comando macchine: un dispositivo tablet montato sul pulpito, che può essere utilizzato anche come dispositivo wireless per pilotare la macchina da stampa in remoto; visto in drupa, e già acquistato dal quo-tidiano Dolomiten di Bolzano. Se la macchina da stampa non è troppo vecchia, il nuovo sistema di pilotaggio “tablet” può essere montato anche come retrofit su unità già installate.Manro-land apre anche al mondo della stampa digitale, proponendo, in anteprima assoluta, una nuova piega digitale, che si interfaccia con unità da stampa a bobina di Canon-Océ, ed in grado di creare giornali sia in formato tabloid che broadsheet,con dorsi variabili.

Müller Martini: produrre con “Connex”Grande interesse allo stand

di Müller Martini, società leader internazionale nei sistemi di

finissaggio, rilegatura, e negli impianti per le sale di spedizione, che ha drupa ha presentato i primi risultati dell’intensa attività di ricerca e sviluppo verso la stampa digitale. La nuova soluzione “globale” si chiama Connex, ed è un software avanzato per pilotare, contem-poraneamente, l’unità di stampa digitale e l’impianto di finishing per la “costruzione” del prodotto stampato finale. La soluzione Connex era in funzione anche in altri stand, fra i quali quello di HP e di KBA, in collega-mento con la nuova unità di stampa digitale proposta dal produttore tedesco e presentata in anteprima a drupa. Con Connex è possibile partire dal dato digitale ed arrivare al prodot-to finito – libri e riviste, ma non solo – lungo un’unica linea, pilotata da un solo “centro di

controllo”. Le fasi di lavorazione comprendono anche l’impianto per la brossura e la rilegatura a punto metallico.Il software può interfacciare unità di stampa digitale prodotte da diverse case fornitrici.Specificamente per il mercato dei quotidiani Müller Martini ha presentato Flexliner, inseritrice ad alta velocità con cambi di formato automatici, in grado di effettuare inserimenti di materiale pubblicitario di varia dimensione nel corpo del giornale, e di assemblare i dorsi del prodotto editoriale che esce dalla linea di lavorazione.

KBA fra analogico e digitaleGrande fermento anche in

casa KBA, con un occhio al mer-cato della stampa tradizionale ed

Trino Barnabò, responsabile manroland per il mercato dei quotidiani in Italia

Davide Madureri, Gam International, rappresentante per l'Italia di KBA

Bernd Volken, Müller Martini

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uno, per la prima volta, diretto alla stampa digitale. La casa tedesca ha introdotto a drupa la sua prima unità per la stampa digitale a bobina, la Rotajet 76, sviluppata per la produzione di cataloghi e libri. La decisione di creare una unità di stampa da inserire in un segmento di mercato dove già operano player internazionali, la dice lunga sull’attenzione che KBA sta riservando alla nuova tecnologia per la stampa. Nell’ offset, la casa tedesca aveva allo stand la nuova Commander CT, sviluppata a partire dai concetti della Cortina, una macchina nata pensando al mercato di stampa ibrida, ovvero prodotti com-merciali e prodotti quotidiani. La Commander CT dispone, fra gli altri automatismi, del rollertronic, che regola in automatico la pressione dei cilindri.Presentata a drupa anche la nuova Commander CL, una torre ad H, tradizionale, non compatta, con una struttura che risulta più leggera, ma offre un’identica, elevata, qualità di stampa.

Ferag: soluzioni a gran velocitàGià nella prima metà della manifestazione

fieristica, tutto quella che si poteva vedere presso lo stand di Ferag era già stato venduti a clienti di ogni parte del mondo. La casa svizzera, fra i leader mondiali dei sistemi per sale di finishing e spedi-zioni per giornali quotidiani, ha presentato a drupa

soluzioni per il mercato della stampa commerciale, tutte caratterizzate da elevate velocità produttive. Per i giornali, erano presenti unità di inserimento MSD-2 ad alta velocità, in grado di raggiungere le 70.000 copi/ora nel ciclo produttivo.

TKS: aperture al digitaleAnche la TKS, specializzata in soluzioni per la

stampa offset ad altissima velocità, non ha resi-stito all’attrazione per il “digitale”, e a drupa ha presentato la “rotativa” con tecnologia inkjet drop-on-demand.La JetLeader 1500 – questo il nome della macchina – stampa a 150 metri al minuto, con una risoluzione massima di 600*600 dpi, ed un workflow – denominato T-J – compatibile Pdf/PS che supporta la stampa del dato variabile, consen-tendo l’aggiornamento delle edizioni dei prodotti editoriali in tempo reale. L’unità è proposta per il mercato della stampa quotidiana e periodica oltre, naturalmente, a prodotti commerciali.

Tecnavia: l’editoria quotidiana su Tablet Tecnavia ha presentato a drupa l’ultima versione

del NewsMemory, la “conversione” del quotidiano dalla carta stampata al tablet digitale. L’opportunità che si offre a tutti gli editori è quella di andare con l’edizione del giornale sulle piattaforme por-tatili Apple – iPad – e Android. La nuova versione

presenta un’interfaccia rinnovata, con numerose opzioni di utilizzo che possono essere modificate direttamente dall’utente finale. E'possibile effet-tuare ricerche nelle edizioni in archivio.

Il sistema NewsMemory offre all’editore la pos-sibilità di proporre pubblicità dinamica all’interno della grafica testuale, ovvero non solo più immagini fisse ma filmati completi di audio. E' anche possi-bile aggiornare le notizie in tempo reale.

Sandro Provera, Amministratore di Ferag Italia

Giancarlo Giuffrè, sales manager Tecnavia

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Shaping the Future of the Newspaper

2–5 September 2012, Kiev, Ukraine

64th World Newspaper Congress19th World Editors ForumInfo Services Expo 2012

Kiev is preparing to welcome the delegates in early September 2012 with proverbial Slavonic hospitality. Both UAPP and AIRPU, the two Ukrainian news media associations, are joining forces to host the event.

5 reasons to join:

W Get strategic input and creative inspiration to shape the industry’s future

W Network with peers on a global level and discuss pressing issues

W Keep track of latest developments in the industry and outside the industry

W Meet the elite of the worldwide news media industry

W 93 %oftheparticipantsatthe2011Congress/Forum in Vienna said they would recommend the event

We look forward to welcoming you to Kiev!

WAN-IFRA GmbH & Co. KGPhone: +49.6151.733-6, e-mail: [email protected]/kiev2012

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Cade in questi giorni il primo anniversario di collaborazione tra GMDE e VirtualCom che, con la loro competenza e know how, hanno portato nel modo del Digital Publishing oltre 180 testate, sia italiane che estere. La conversione è stata possibile grazie alle soluzioni Virtual NewsPaper, VirtualMagazine e VirtualCMS integrate con un sistema di single sign on e di ecommerce, in grado di supportare l’editore nelle scelte commerciali legate alla pubblicazione digitale.

Tra le realtà che hanno già adottato le soluzioni firmate GMDE e VirtualCom per la pubblicazione delle proprie testate in modo sfogliatore, su web e device Apple e Android compaiono: Libero, L’Unità, La Gazzetta del Sud, SecoloXIX, Gazzetta del Mezzogiorno, La Voce di Rovigo, Il Quotidiano di Calabria, Il Gruppo Dmail e le sue 42 edizioni locali, il Nuovo Quotidiano di Rimini, il Corriere dell’Umbria, Il Giornale di Brescia.

Oltre a queste, GMDE e VirtualCom stanno lavorando con numerosi altri quotidiani per ag-giornare i sistemi e le modalità di pubblicazione delle notizie.

Su Web e iTunes è possibile, inoltre, visio-nare le ultime realizzazioni del team GMDE-VirtualCom riguardanti la pubblicazione on-line dell’intero archivio storico pubblicato da Gazzetta del Mezzogiorno e Gazzetta del Sud.

Un’altra soluzione di grande successo proposta da GMDE riguarda i WebCMS, già impiegati da numerose realtà industriali italiane e svizzere.

Tra i clienti, il gruppo Teleticino ha aggiornato il proprio sistema per la gestione della televisione, della radio e del sito internet, consentendo alla redazione di realizzare cambi dell’ultimo minuto in modo estremamente flessibile.

Ciò è stato reso possibile grazie alla totale integrazione con il nuovissimo sistema Tera Gn4 di Miles33, avvenuta in collaborazione con il team R&D di Miles33 e la divisione di progettazione sistemistica di GMDE, che ha supervisionato tutti i passaggi a garanzia delle funzionalità richieste dal mercato.

GMDE e VirtualCom: un anno di successi

GMDEViale Colleoni, 520864 Agrate Brianza (MI)Tel. 0396091790 Fax: 0396091788http://www.gmde.it

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TapeFix è un metodo innovativo per il fissaggio di collezioni di inserti. I processi di elaborazione nella produzione di giornali di annunci pubblici-tari diventano più semplici e più convenienti. Al posto di una busta, TapeFix assicura la coesione delle collezioni. TapeFix è anche una variante economica per l’inse-rimento di supplemen-ti nell’elaborazione di giornali.

Nel settore Poly-bagging, il Polypacer elabora, ora, pacchi di larghezza da DIN A4 a DIN A5. Con lo spo-stamento della testa Inkjet o con l’applica-zione di una seconda testa sono possibili iscrizioni inline sul prodotto non imballato e/o imballato.

MiniSert rende possibile il passaggio semplice e a basso co-sto dal processo d’in-serimento manuale a quello meccanico.

La linea d’inserimento modulare consente, con l’impiego di modesti mezzi finanziari, di portare la produzione d’inserimento a un nuovo livello di prestazioni e di produrre a costi ridotti.

Nella produzione di giornali, la tendenza si indirizza sempre di più verso massime prestazioni, con vie di produzione velocissime dall’uscita della piegatrice fino alla rampa di caricamento. Tutto è favorevole al processo d’inserimento online – assicurato solo con la tecnologia Ferag. Il sistema d’inserimento produce a 75 000 copie/h.

Come novità, il modulo d’applicazione Accraply può essere integrato prima dell’ingresso nel gira-pile incrociato JobStack 90. La soluzione mostra come il formato pubblicitario MemoStick possa essere applicato anche a semplici e convenienti configurazioni offline, con componenti del Job-Folio di WRH Marketing AG.

Ferag alla Drupa 2012Ferag ha presentato alla Drupa 2012 innovazioni ed evoluzioni per la produzione di quotidiani, giornali di annunci pubblicitari e riviste.

FERAG ITALIA SrlVia Polidoro da Caravaggio 37, 20156 MilanoTel. 02.38002770 - Fax 02.38006710Sito Internet: www.ferag.com

Ferag ha presentato alla Drupa 2012 innovazioni ed evoluzioni per la produzione di riviste, quotidiani e giornali di annunci pubblicitari

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La Nuova Sardegna, AltoAdige e Trentino, quotidiani del Gruppo Editoriale L’Espresso sono in produzione con la soluzione Atex Content H11. Con il quotidiano sardo, AltoAdige e Tren-tino salgono così a sedici i quotidiani locali del Gruppo che hanno adottato il medesimo sistema editoriale con oltre 700 utenti attivi tra giornalisti e poligrafici.

Il Gruppo Editoriale L’Espresso ha, infatti, adottato dal 2011 i sistemi Atex per gestire i pro-pri canali digitali e stampa con la soluzione Atex Content H11 quale piattaforma comune per l’in-tero Gruppo. Il progetto di migrazione al “sistema unico” per le testate locali del Gruppo Editoriale L’Espresso vede oggi la completa gestione del processo partendo dall’integrazione con i sistemi commerciali della concessionaria fino alla produ-zione carta e web con la suite Atex Content e DAM dei seguenti quotidiani: Corriere delle Alpi, Gaz-zetta di Mantova, Gazzetta di Modena, Gazzetta di Reggio, Il Mattino di Padova, Messaggero Veneto, La Nuova Venezia e Mestre, La Nuova Ferrara, La Nuova Sardegna, Alto Adige, Trentino, Il Piccolo, La Provincia Pavese, Il Tirreno, La Tribuna di Treviso e La Sentinella del Canavese.

Il CMS Atex arricchito da Anthology DAM e Polopoly Web Content Management, permetterà a tutti i quotidiani e magazine del Gruppo Editoriale L’Espresso di creare un unico ambiente di pub-blicazione completamente integrato con i sistemi della concessionaria per la produzione di contenuti per la stampa, web e tablet, semplificando l’intero processo di creazione, gestione e distribuzione per tutti i canali.

Il sistema Atex consente quindi a tutti gli utenti di lavorare su un’unica interfaccia agevolando da un lato la ricerca di testi, foto, audio, video ed elementi grafici archiviati, e migliorando dall’altro l’interazione tra i diversi dipartimenti, velocizzan-done la produzione. La completa integrazione con i sistemi commerciali della concessionaria consente un completo governo a sistema del processo e una forte automazione della gestione dei timoni.

Il progetto di implementazione della più recen-te versione Atex CMS prevede l’applicazione Atex NewsRoom per gestire i quotidiani (La Repubblica e 18 giornali locali del Gruppo) e la Suite Adobe CS5 per gestire la divisione periodici. La piatta-forma e’ inoltre completata dalla soluzione Atex Web Content Management per creare un ambiente di pubblicazione completamente integrato.

Con l’adozione di un sistema unico per le te-state locali del Gruppo Editoriale L’Espresso si è provveduto non solo alla convergenza carta e web ma anche alla riorganizzazione delle modalità produttive al fine di aumentarne la produttività e l’efficienza.

Tutto ciò è stato reso possibile anche grazie alla grande flessibilità e configurabilità della soluzione Atex Content.

Il management di GELE ha scelto il sistema integrato Atex come sistema univoco per tutti i prodotti ed è in fase di completamento il pro-gramma relativo ai 18 QL e contestualmente

i quotidiani La Nuova Sardegna, AltoAdige e Trentino sono entrati in produzione con la soluzione multimediale Atex

Atex Global Media S.p.A.Via B. Crespi, 57 - 20159 MilanoTel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555www.atex.com

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iniziato il programma relativo all’Espresso e a tutti i periodici. Il progetto di armonizzazione sarà successivamente esteso con il programma per il quotidiano nazionale la Repubblica.

“Siamo orgogliosi di collaborare con il Gruppo Editoriale L’Espresso a questo progetto che non ha eguali nel panorama dell’editoria italiana e anche internazionale”, ha dichiarato Federico

Marturano, Amministratore Delegato di Atex Italia. “Il mercato editoriale sta vivendo una fase di radicale cambiamento trainato da una forte discontinuità tecnologica che impone forti ripensamenti nei modelli organizzativi. Atex, con le sue soluzioni e con la sua esperienza in-ternazionale è il partner ideale per supportare il cambiamento ”.

El Pais, Cinco Dias e AS scelgono la piattaforma Atex Content H11 e Atex Tablet PublishingL’Editore PRISA Noticias, con sede a Madrid, ha rafforzato la sua relazione con Atex, attraverso un nuovo accordo finalizzato alla convergenza nella gestione dei contenuti.

Atex Content H11 e la piattaforma Tablet di Atex (ATP) saranno implementati per i quotidiani del gruppo - il quotidiano finanziario Cinco Dias, il quotidiano sportivo AS ed El Pais, il quotidiano in lingua spagnola più diffuso al mondo. Questo nuovo progetto rappresenta una evoluzione per El Pais che utilizza da circa 20 anni i sistemi di gestione dei contenuti Atex e una sostituzione di sistemi editoriali esistenti per Cinco Dias e AS.

La soluzione gestirà i complessi processi edi-toriali di Prisa Noticias e li distribuirà secondo una logica multicanale attraverso una singola piattaforma di gestione delle pubblicazioni.

I tre quotidiani utilizzeranno, inoltre, un data-base comune che permetterà la condivisione dei contenuti, mantenendo separati i flussi di lavoro, contribuendo così a garantire l’indipendenza delle singole testate.

I giornalisti utilizzeranno una singola piattafor-ma editoriale integrata ed avranno la possibilità di ricercare e selezionare contenuti da un unico archivio multimediale.

Questo radicale cambiamento tecnologico sarà fondamentale ai fini del miglioramento dell’ef-ficienza dei processi e della riduzione dei costi, consentendo al tempo stesso di raggiungere un maggior numero di lettori attraverso un’offerta

più diversificata.PRISA Noticias (www.prisanoticias.com) è la

business unit che comprende tutti i brand di news del Gruppo Prisa, originariamente nell’ edizione carta ed ora disponibile anche in versione digitale. I titoli includono oltre a El Pais, Cinco Dias e AS le seguenti testate LE MONDE, Rolling Stone, Cinemania, GENTLEMAN, Auto e Lux, e un certo numero di riviste aziendali.

Jose Manuel Carballo, IT Manager di Prisa No-ticias, commenta: “La nostra esperienza con Atex è stata molto positiva, abbiamo quindi deciso di procedere con un unico ambiente di pubblicazione per tutti i nostri prodotti, in modo da offrire ulte-riori miglioramenti delle funzionalità e allo stesso tempo una sensibile riduzione nei costi.

Ci troviamo di fronte alla nuova sfida di costru-ire una vera redazione multimediale e la soluzione cross-media channel di Atex ci permetterà di con-tinuare a fornire prodotti di alta qualità “.

“La scelta di Atex Content H11da parte di una media company così importante rappresenta un forte riconoscimento alle capacità di Atex nel fornire sistemi innovativi che aiutano le aziende a fornire la più ampia gamma di servizi ai propri clienti” - ha affermato Bernard Habert, Country Manager di Atex Francia, Spagna e Portogallo.

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Grazie all’ampia esperienza all’interno delle redazioni e dei reparti d’impaginazione, GMDE è stata chiamata a fornire le proprie soluzioni a uno dei più prestigiosi editori italiani: Editoriale Domus ha, infatti, affidato a GMDE l’implemen-tazione del proprio sistema editoriale.

La casa editrice, per la gestione dei propri contenuti, utilizzava WoodWing Enterprise PRO con ADOBE Creative Suite 2 . Questa soluzio-ne, pur essendo avanzata, come noto, presenta diversi limiti sull’integrazione dei processi editoriali come, ad esempio, la centralizzazione dei contenuti in un unico database è del tutto assente e ciò comporta perdita di efficienza ed efficacia nella gestione degli “asset”; l’impossibi-lità di automatizzare e integrare al “gestionale” il flusso pubblicitario che ora è governato con il timone elettronico, sostituendo processi manuali e ridondanti.

L’aggiornamento del sistema WoodWing e l’adozione del nuovo workflow come standard, ha avuto inizio nei primi mesi del 2011. Esteso gradualmente all’intero corpo redazionale sta via via migliorando la sinergia tra i diversi reparti con i seguenti benefici:

• snellimentodeiflussiproduttivi• centralizzazione deimateriali redazionali e

delle fonti• integrazionedeltimoneelettronicoeautoma-

zione degli ingombri pubblicitari direttamente in pagina

• verificaelettronicadelpubblicato• centralizzazionedelpubblicato inundamdi

produzione• workflowperlanormalizzazionedeimateriali

in ingresso (foto/pubblicità) • eliminazionedelle operazioni improduttive e

ridondanti

GMDE ha inoltre contribuito alla scelta e alla configurazione degli apparati hardware e dell’in-frastruttura di rete necessarie per supportare la soluzione.

La consulenza di GMDE è stata inoltre impie-gata al mantenimento dei rapporti tra i partner ed Editoriale Domus, tramite incontri mirati all’individuazione delle soluzioni di volta in volta necessarie per la prosecuzione del progetto.

In prospettiva, la soluzione adottata ed il sup-porto di GMDE agevoleranno la produzione di contenuti indipendenti dal canale di pubblicazione come ad esempio i Digital Magazine attraverso l’in-troduzione di ADOBE Digital Publishing Suite.

Infatti la soluzione si basa su moduli software finalizzati a controllare i flussi dei dati digitali dal loro ingresso nel sistema fino al loro utilizzo sui diversi canali di pubblicazione: carta, WEB, Tablet, Social Network.

Editoriale Domus ha scelto GMDE

GMDEViale Colleoni, 520864 Agrate Brianza (MI)Tel. 0396091790 Fax: 0396091788http://www.gmde.it

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Exelis dietro il portale OttopiùcasaOttopiùCasa, la rubrica di annunci immobi-

liari web del Giornale di Brescia, ha terminato il periodo di rodaggio ed è ora a disposizione anche dei clienti privati in una sezione dedicata del sito del giornale.Il nuovo portale annunci è fortemente integrato con il sistema gestionale PRESNET di Exelis, attraverso il quale la concessionaria Nume-rica Pubblicità gestisce tutti gli aspetti del proprio ciclo attivo.

L’impiego di Presnet garantisce la centraliz-zazione dell’inserimento dei contratti, evitando attività di back office duplicate – l’agenzia immo-biliare, una volta contrattualizzato l’acquisto di un pacchetto di annunci, si connette direttamente ad OttopiùCasa, accedendo ad un’area a lei desti-nata, e carica il contenuto degli annunci acquistati, seleziona un calendario di uscite su carta e gestisce la permanenza e la rotazione degli stessi su web.

Dal mese di marzo è operativa la modalità di ac-cesso per utenti privati, i quali possono, dopo esser-si registrati, inserire annunci completi di eventuali contenuti multimediali, programmarli sia sui mezzi cartacei, sia sul web, e pagarli con carta di credito. Tutti gli annunci inseriti nel portale, vengono in automatico trasmessi a Presnet, il quale li mette a disposizione dello staff per la moderazione e li registra all’interno del ciclo attivo della conces-sionaria.

“OttopiùCasa è il primo sistema Exelis nel mercato dei verticali.” – ha commentato Massimo Pioli, amministratore di Exelis – “Stiamo lavoran-do sugli altri siti tematici del gruppo che presto andranno on-line.”

“L’installazione ad OttopiùCasa è fondata sull’impiego del web content management mul-ticanale eZ Publish, che abbiamo ritenuto essere la soluzione ideale per realtà editoriali di questo tipo.” – ha aggiunto Francesco Mariani, respon-sabile del delivery di Exelis – “Nella fase di start up del progetto ci siamo avvalsi della collabo-razione di Innoteam, che si è rivelato partner d’eccellenza.”

Exelis diventa “Microsoft cloud partner”Exelis ha annunciato di aver acquisito la certi-

ficazione di Microsoft cloud partner.“Prosegue il nostro percorso di qualificazione

build and develop.” – ha commentato Francesco Mariani, CTO di Exelis in relazione all’acquisizione della certificazione.

Per saperne di più sulle caratteristiche della partnership: http://www.microsoftcloudpartner.com/it/default.aspx

La bi di exelis si basa su QLIKVIEW“L’efficace visibilità e comprensione dell’anda-

mento del business è un tema importante per le concessionarie di pubblicità.”, afferma Massimo Pioli, amministratore di Exelis.

In una difficile e complessa fase di mercato, disporre dei migliori strumenti di analisi e simula-zione e ottenere con rapidità e precisione le infor-mazioni può essere un fattore chiave per orientare correttamente le politiche commerciali e prendere decisioni strategiche.

Per rispondere concretamente a queste esigen-ze, Exelis ha siglato l’accordo solution provider con QlikTech per sviluppare la nuova versione del prodotto di business intelligence sulla potente ed innovativa piattaforma QlikView.

“Questa straordinaria tecnologia, efficacemente applicata a tutti i componenti della nostra suite EXCELLENCE consente ai nostri clienti, in qua-lunque ruolo nell’ambito della concessionaria, di fruire delle informazioni necessarie, con il corretto livello di dettaglio.”, prosegue Pioli.

Analisi e simulazioni sono immediatamente di-sponibili tramite PC, iPad, iPhone ed i più diffusi device Android.

Notizie dal mondo Exelis

EXELIS Srl A Socio UnicoVia Alle Rotte, 13-15 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) Strada del Drosso 33/8 - 10135 TorinoTel: +39 0522 953867 Fax: +39 0522 953869www.exelis.it

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“Creare un’edizione per il tablet con poco sforzo, partendo da contenuti già esistenti, è stato il Sacro Graal di tutti gli editori sin da quando, due anni fa, la prima versione dell’iPad è stata messa sul mercato” ricorda Massimo Barsotti, VP Marketing di EidosMedia. ”L’ultima versione di Méthode Tablet Publishing, l’estensione per la pubblicazione su tablet alla nostra piattaforma editoriale, è davvero molto vicina a quell’ideale, gra-zie alla fortissima integra-zione con i flussi di lavoro dei diversi canali - print, Web e tablet”.

Méthode Tablet Publi-shing consente ora alle edizioni tablet e a quel-le print di condividere lo stesso “timone” (page plan). Gli articoli e gli oggetti grafici vengono trascinati dall’edizione print ai layout preparati per l’edizione tablet e auto-maticamente ne assumono la formattazione.

Le versioni portrait e landscape per tablet sono

create in parallelo. Le Photo galleries e gli altri oggetti multimediali creati per il Web sono inte-grati utilizzando le stesse funzionalità.

Sebbene la paginazione e la formattazione del contenuto siano in gran parte automatiche, lo staff redazionale può intervenire manualmente in qualsiasi fase del flusso produttivo, apportando tutte le modifiche desiderate tramite l’impiego degli stessi strumenti grafici già in uso per la produzione cartacea

“Se si sceglie di usare l’opzione che garantisce il massimo automatismo, l’edizione per tablet è creata e gestita come se si trattasse di una nuova edizione” spiega Ismail Gazarin, Chief Technolo-gy Officer di EidosMedia. “Quindi, la produzione delle edizioni per tablet, con entrambi gli orienta-menti portait e landscape, può essere pianificata in parallelo con l’impiego di un numero di risorse aggiuntive davvero esiguo, e con il vantaggio di avere il completo controllo e una totale visibilità su tutte le fasi del processo produttivo”.

Méthode Tablet Publishing - la nuova generazioneL’ultima release della piattaforma di EidosMedia per la pubblicazione su tablet apre una nuova strada nell’integrazione multicanale e nel ciclo di produzione redazionale.

EidosMedia Spa Corso Vercelli, 40 20145 Milanotel. 02-36732205 Fax: [email protected]

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Utilizzare l’ambiente grafico “Méthode print” per la produzione dei layout per tablet, garantisce benefici anche per quelle pubblicazioni che han-no cicli più lunghi, come le riviste e i periodici.

“Méthode” continua Ismail Gazarin, “oggi dispone di un insieme di funzionalità grafiche talmente completo da poter competere con i migliori prodotti di mercato dedicati al disegno e alla composizione di pagine. Queste funzioni vengono già usate per la produzione di numerose riviste, rispondendo alle esigenze più impegnati-ve a livello di grafica e layout”.

Gli stessi strumenti possono ora essere utilizzati per la creazione di pagine per il canale tablet gra-ficamente molto ricche. Audio, video ed elementi interattivi come widget, photogallery, finestre pop-

up sono poi impaginati direttamente sul layout, permettendo la creazione di layers dinamici.

Le pubblicazioni per tablet vengono poi esportate in formato PDF, arricchito da un layer dinamico basato su HTML5, CSS3 e Javascript. Questo permette la combinazione di grafica di alta qualità e testo zoomabile con una navigazione intuitiva e ricche funzioni interattive.

“Siamo convinti che quest’ultima evoluzione di Méthode sia tecnologicamente molto impor-tante per gli editori intenzionati a fornire un valore aggiunto in questo mercato” aggiunge Gabriella Franzini, CEO di EidosMedia. “La nostra soluzione sarà sicuramente apprezzata da chi, producendo edizioni quotidiane, lavora con tempi particolarmente ridotti”.

EidosMedia è stata selezionata per Elite, il progetto di Borsa ItalianaBorsa Italiana ha selezionato EidosMedia per Elite, l’iniziativa che si propone di sostenere in modo concreto le aziende italiane a maggiore tasso di crescita.

EidosMedia è stata selezionata da Borsa Italiana per prendere parte a una propria ini-ziativa che ha come obiettivo quello di sostenere la crescita delle PMI italiane che possiedono il maggiore potenziale di crescita.

Il programma Elite si propone di fornire alle aziende selezionate, già meritevoli e orientate alla crescita, una piattaforma di strumenti e ser-vizi pensata per accrescere la visibilità a livello internazionale e accedere a capitali e a importan-ti partner nei settori pubblico e privato.

Le trenta società Elite hanno un tasso di crescita medio anno su anno del 20%, sono ete-rogenee per dimensioni e provengono da settori che vanno dall’high-tech a quelli legati alle tradizio-nali aree dell’eccellenza

italiana, quali la moda, l’alimentazione e il de-sign.

“Siamo felici di essere stati scelti per questa iniziativa così importante” afferma Gabriella Franzini, Amministratore Delegato del Gruppo EidosMedia. “La nostra società ha avuto un’im-pronta internazionale sin dalla propria fondazio-ne avvenuta oltre dieci anni fa, ma le risorse e il supporto che Borsa Italiana sarà in grado di fornire all’interno di questa iniziativa saranno fondamentali per consolidare ed estendere la nostra presenza a livello internazionale”.

Il programma Elite verrà condotto da Borsa Italiana in collaborazione con il Ministero dell’Eco-nomia e delle Finanze, Confindustria, ABI, Boc-coni e Academy.

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La crisi e il cambiamento delle abitudini dei lettori hanno costretto il mondo dell’editoria a una profonda rivisitazione che comporta nuove regole, un nuovo modo di fare impresa e soprat-tutto una diversa focalizzazione sugli obiettivi. Ora, più che mai, tutto deve essere strategico e votato al rafforzamento del business.

Alcune importanti testate non sono riuscite a evolversi e a rispondere alle nuove esigenze del mercato, ma sono numerose le realtà che stan-no nascendo nel mondo dell’informazione e, in particolare, nell’ambito dei giornali quotidiani. Demandando ad altri la gestione degli impianti di produzione, queste realtà hanno tutto il tempo necessario per concentrarsi esclusivamente sui contenuti e la qualità dell’informazione.

È qui che entra in gioco GMDE, che da sempre si distingue per la capacità di ascoltare desideri ed esigenze dei propri clienti. Il nostro team progetta servizi completi e all’avanguar-dia, in grado di sgravare l’editore da tutte quelle problematiche tecnologiche che rischiano di distogliere l’attenzione dall’obiettivo principale: fare informazione puntuale e a 360°, raggiun-gendo il lettore attraverso qualsiasi media esistente.

Negli ultimi mesi GMDE ha reso possibile il lancio di alcune testate quali Sardegna Quotidia-no, Il Nuovo quotidiano di Rimini, e La Nuova Informazione di Reggio Emilia. La capacità e la flessibilità del supporto tecnologico offerto dal binomio GMDE - Tera Miles33 con il nuovissi-

mo GN4 in modalità Cloud Computing si sono infatti rivelate fondamentali per la nascita dei nuovi quotidiani.

Non solo realtà emergenti, ma anche testate affermate quali Epolis Bari, Prima Pagina, La Gazzetta dell’Economia, mantenute sul mercato con ottimi risultati e grande carisma da Jim-my Gorjux, hanno da poco adottato la stessa tecnologia per concentrarsi maggiormente sul proprio ruolo e proiettarsi, così, verso nuovi obiettivi.

A fronte di questi risultati, GN4 si conferma la soluzione ideale per gli editori che vogliono esplorare e sfruttare la multicanalità per dar modo ai propri lettori di leggere le notizie su carta, web, smartphone, tablet, Twitter e i più diffusi Social Network. Inoltre, GN4 consente di gestire tutto questo in modo semplice e tra-sparente anche grazie al supporto tecnologico e applicativo da parte di un partner universal-mente riconosciuto affidabile e reattivo, quale GMDE.

Chi è Miles 33Miles 33, con una tradizione trentennale di

innovazione continua e qualità dei prodotti, è il fornitore leader di soluzioni e servizi per l’industria mondiale dei media. Ha creato una grande organizzazione di installazione e sup-porto per software di gestione dei contenuti editoriali multicanali e pubblicitari nel settore. Miles 33 è supportata da European Capital, fondo per transazioni buyout e prestiti per ef-fettuare management buyout, sostenuto, a sua volta, dall’infrastruttura societaria di American Capital. Miles 33 ha sede nel Berkshire, Regno Unito, e opera attraverso sedi dislocate in ma-niera strategica in tutto il mondo.

Per ulteriori informazioni www.gmde.it

Cloud Computing: la soluzione ideale per redazioni piccole e snelle

GMDEViale Colleoni, 520864 Agrate Brianza (MI)Tel. 0396091790 Fax: 0396091788http://www.gmde.it

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consultano oltre 168 milioni di pagine web (*)click, click, click,

10 milioni di italiani ogni mese click, click, click, click, click, click, click, click,

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per avere notizie, immagini e videoclick, click, click, click, click, click, click,click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click,click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click,click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click,

in tempo realeclick, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click,click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click,

dall’Italia e dal mondo.click, click, click, click, click, click, click, click, click, click,click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click,click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click,click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click,click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click,click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click,click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click,click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click,click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click,click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click,click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click,click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click,click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click,click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click,click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click,click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click, click,

* Fonte: Google Analytics gennaio 2012

click, click, click, click, click, click, click, click,su ansa.it, naturalmente.

www.ansa.it

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XV Edizione della Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana

In associazione con:

www.wan-ifra.org www.fieg.it www.ediland.it

WAN-IFRA Italia 2012Progettare lo sviluppo

19 – 20 Giugno 2012, Torino

Estratto dalle “WAN-IFRA GmbH & Co. KG General Conference Conditions”

Questo estratto dalle General Conference Conditions si applicano soltanto ai par-

tecipanti considerati contraenti ai sensi del § 14 del German Civil Code (BGB).

§ 1 Registrazione, Quote, e pagamento dovuto

1.1 la registrazione ad un evento deve essere fatta per iscritto.

1.2 WAN-IFRA GmbH & Co. KG confermerà al partecipante la registrazione per

iscritto.

1.3 il pagamento della quota diventa obbligatorio al ricevimento della fattura.

§ 2 Cancellazione, annullamento del contratto da parte del cliente

2.1 La cancellazione può essere effettuata per iscritto, e sarà accettata sino a due

settimane prima dell’evento. In questo caso verrà trattenuto un 10% della

quota. Dopo questo limite, verrà trattenuto l’intero importo della quota.

2.2 È sempre possibile inviare un “partecipante sostitutivo” a condizione che

WAN-IFRA GmbH & Co. KG sia informata per iscritto in anticipo, specifican-

do il nome del sostituto.

§ 3 Cancellazione di eventi

3.1 WAN-IFRA GmbH & Co. KG può cancellare l’evento per importanti ragioni, specialmente nel caso di un numero troppo basso di partecipanti, cancellazio-ne o malattia di un relatore, chiusura dell’albergo, cause di forza maggiore.

3.2 Nel caso di un numero di partecipanti troppo basso, la cancellazione può essere effettuata sino a 3 settimane prima dell’inizio dell’evento.

3.3 Per tutti gli altri casi di cancellazione dovuti a motivi importanti, così come per ogni modifica del programma che dovesse rendersi necessaria, WAN-IFRA GmbH & Co. KG informerà i partecipanti al più presto possibile.

3.4 Nell’improbabile caso che un evento debba essere cancellato, tutte le quote di partecipazione pagate verranno rimborsate. …

§ 6 Legge applicabile / Luogo di giurisdizione Il contratto è soggetto alla legge tedesca. Il luogo di giurisdizione è Darmstadt.

WAN-IFRA Italia 2012 – XV Edizione19 - 20 Giugno 2012, Torino

CONFERENCE

Modulo di iscrizioneDa compilare ed inviare via e-mail o fax a:

WAN-IFRA GmbH & Co. KG c/o ASIG Service srl -Via Sicilia 125 -00187 Roma- Fax +39 06 4883489 - [email protected] (Tel +39 06 4883566)Quote di iscrizione:• Soci WAN-IFRA/FIEG/ASIG: Euro 500 a persona; Euro 1.500 biglietto cumulativo (vale per quattro partecipanti)• Non Soci: Euro 700 a persona

CONFERENCE

Società_______________________________________________________________________ Socio/Member WAN-IFRA/FIEG/ASIG ❒ Si/Yes ❒ No/Not

Indirizzo__________________________________________________________________CAP____________________Città___________________________________________

Telefono___________________________________Fax____________________________e-mail_________________________________________________________________

Per favore vogliate iscrivere i signori:

Nome____________________________________________________________________e-mail_________________________________________________________________

Nome____________________________________________________________________e-mail_________________________________________________________________

Nome____________________________________________________________________e-mail_________________________________________________________________

Nome____________________________________________________________________e-mail_________________________________________________________________

Dettagli del pagamento (si prega di esprimere una preferenza):

Firma, timbro_______________________________________

❒ Si prega di inviare fattura con estremi per il bonifico bancario a:

Società/Company _______________________________________________________

Indirizzo/address _______________________________________________________

Partita IVA/VAT Number _________________________________________________

❒ Addebitare carta di credito:

❒ 1 American Express ❒ 2 Visa ❒ 3/4 Euro-/Mastercard ❒ 5 Diners

Carta num.

Scadenza Codice di sicurezza (CSC/CVC)

Titolare________________________________________________________________

Nome in stampatello_____________________________________________________

Firma__________________________________________________________________

La quota di partecipazione diventa obbligatoria al ricevimento della fattura, e comunque non più tardi di 4 settimane prima dell’inizio dell’evento:Il contratto che regola la partecipazione agli eventi è regolato dalle “WAN-IFRA General Conference Conditions”, un estratto delle quali è riprodotto a seguire.

Sponsor:

ABC