TecnoMedia 18

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TecnoMedia Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali - Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali Periodico mensile. Anno V n. 18 - Sped. in Abb. to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina) Esemplare diffuso gratuitamente ai soci Il servizio ASIG Service che mette a diretto contatto fornitori e utilizzatori di tecnologie per la produzione di quoti- diani. Filo Diretto è il modo più rapido, efficace ed economico per raggiungere i più qualificati manager e decision maker dell’industria editoriale italiana. Ecco l’elenco delle aziende aderenti: FILO DIRETTO LE AZIENDE INFORMANO AGFA-GEVAERT ANSA APPLE COMPUTER ARRISYSTEMS ATEX MEDIA SOLUTIONS AUTOLOGIC INFORMATION INTERNATIONAL BASEVIEW ECRM ELSAG BAILEY FUJIFILM GAMMAGRAPHX HASSELBLAD ELECTRONIC IMAGING IMAGITEX LINK SERVICE MILIA ’98 NÁVITA NTG OPTRONICS PURUP PREPRESS REED MIDEM ORGANISATION SINEDITA SAP ITALIA TELPRESS TERA UNISYS ITALIA XEIKON XYVISION a pagina 28 Le rubriche Appuntamenti a pagina 63 Lo Scaffale a pagina 27 Http://www.ediland.it Le pagine dell’Osservatorio a pagina 25 Numero 18 Aprile 1998 Il Messaggero Veneto verso la certificazione di qualità Nuovo primato tecnologico per il quotidiano di Udine, che entro la fine dell’anno riceverà - primo in Italia - la certificazione di qualità ISO 9000. a pagina 3 Il Giorno sperimenta la trasmissione digitale della pubblicità Un réportage di TecnoMedia sul sistema di trasferimento digitale della pubblicità dalla concessionaria SPE al quotidiano milanese, in sperimentazione da alcune settimane. a pagina 9 Nuove iniziative su Internet per i quotidiani USA Facendo tesoro di esperienze negative, come quella di New Century Network, i quotidiani americani rilanciano la propria presenza su Internet puntando su servizi di nicchia. a pagina 13 In ripresa nel 1997 l’industria grafica e cartotecnica In aumento esportazioni e consumi interni, stabile il fatturato: sono alcuni dei dati emersi nel corso dell’annuale assemblea di Assografici, svoltasi a Milano lo scorso 6 aprile. a pagina 18 Dalla Pre-Stampa al Pre-Media: le ragioni di una mutazione Al centro dell’intervento di Carlo Olivieri la delicata transizione verso sistemi di produzione in grado di prevedere, oltre al giornale stampato, altre forme alternative di output. a pagina 20

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Rivista dell'ASIG, Associazione Stampatori Italiana Giornali

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TecnoMediaPeriodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali

Periodico mensile. Anno V n. 18 - Sped. in Abb.to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina)Esemplare diffuso gratuitamente ai soci

Il servizio ASIG Service che mette a diretto contatto fornitori e utilizzatori di tecnologie per la produzione di quoti-diani. Filo Diretto è il modo più rapido, efficace ed economico per raggiungere i più qualificati manager e decision maker dell’industria editoriale italiana.Ecco l’elenco delle aziende aderenti:

Filo diretto

le aziende inFormano

AGFA-GEVAERT

ANSA

APPLE COMPUTER

ARRISYSTEMS

ATEX MEDIA SOLUTIONS

AUTOLOGIC INFORMATION INTERNATIONAL

BASEVIEW

ECRM

ELSAG BAILEY

FUJIFILM

GAMMAGRAPHX

HASSELBLAD ELECTRONIC IMAGING

IMAGITEX

LINK SERVICE

MILIA ’98

NÁVITA

NTG

OPTRONICS

PURUP PREPRESS

REED MIDEM ORGANISATION

SINEDITA

SAP ITALIA

TELPRESS

TERA

UNISYS ITALIA

XEIKON

XYVISION

a pagina 28

Le rubriche

Appuntamenti a pagina 63

Lo Scaffale a pagina 27

Http://www.ediland.it

Le pagine dell’Osservatorio a pagina 25

Numero 18Aprile 1998

Il Messaggero Veneto verso la certificazione di qualitàNuovo primato tecnologico per il quotidiano di Udine, che entro la fine dell’anno riceverà - primo in Italia - la certificazione di qualità ISO 9000.

a pagina 3

Il Giorno sperimenta la trasmissione digitale della pubblicitàUn réportage di TecnoMedia sul sistema di trasferimento digitale della pubblicità dalla concessionaria SPE al quotidiano milanese, in sperimentazione da alcune settimane.

a pagina 9

Nuove iniziative su Internet per i quotidiani USAFacendo tesoro di esperienze negative, come quella di New Century Network, i quotidiani americani rilanciano la propria presenza su Internet puntando su servizi di nicchia.

a pagina 13

In ripresa nel 1997 l’industria grafica e cartotecnicaIn aumento esportazioni e consumi interni, stabile il fatturato: sono alcuni dei dati emersi nel corso dell’annuale assemblea di Assografici, svoltasi a Milano lo scorso 6 aprile.

a pagina 18

Dalla Pre-Stampa al Pre-Media: le ragioni di una mutazione Al centro dell’intervento di Carlo Olivieri la delicata transizione verso sistemi di produzione in grado di prevedere, oltre al giornale stampato, altre forme alternative di output.

a pagina 20

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Periodico della ASIGAssociazione Stampatori Italiana Giornali

Via Sicilia 125, 00187 Romatel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489

http://www.ediland.itE-mail: [email protected]

Direttore responsabileCarlo Lombardi

RedazioneSalvatore Curiale - Luca Michelli

hanno collaborato a questo numeroMichele Diodati, Elisabetta Marchetti, Valentina Puppo

Segreteria di RedazioneAntonella Appolloni

Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994© ASIG Service S.r.l. - 1998 - Tutti i diritti riservati

Sede legale: via Bigli 2, 20121 Milano

StampaSAVINI

Via G. Emanuele Rizzo, 18 (G.R.A.) - 00178 Roma

Questo numero è stato chiuso in redazione il 21 aprile 1998

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

Parliamo di...

Parliamo di Grafitalia naturalmente. E’ il primo e più

ravvicinato degli eventi ( 6 -10 maggio) che segnalavamo

nel precedente numero di TecnoMedia, a sottolineare il

nuovo modo di operare che ASIG Service intende perseguire

con l’obbiettivo di contribuire in misura ancora più incisiva

alla conoscenza dell’evoluzione tecnologica nei diversi

settori della comunicazione.

A Grafitalia, mostra che primeggia per contenuti ed

autorevolezza nel campo delle arti grafiche in Italia, giunta

alla sua ottava edizione, ASIG Service partecipa per la

prima volta. Non certo come espositrice; ancor meno per

dare maggiore visibilità ad una presenza istituzionale.

D’intesa con Centrexpo, che Grafitalia promuove ed

organizza, ASIG Service curerà una serie importante di

“Piazzette Tecnologiche”, una nuova formula di incontro e

di confronto serrato tra fornitori ed utilizzatori di tecnologie

che è stata varata con successo alla edizione 1997 di

NewComm.

Si tratta di una caratteristica innovativa che tende ad

ammodernare, soprattutto nella parte convegnistica, le

Mostre di settore, fondendola più strettamente con il versante

espositivo, nel segno di una prospettiva che tende ad

avvicinare i “mondi” della comunicazione che, sino a pochi

anni or sono, procedevano divisi esaltando soprattutto le

loro peculiarità.

Un numero per Grafitalia, quindi, e per sottolineare

l’elemento innovativo che ci auguriamo sia da tutti

apprezzato nel suo valore contingente e di prospettiva.

Per far questo, i curatori di TecnoMedia si sono visti

costretti a sacrificare, per questo numero, parte importante

della informazione in genere e delle “case history” che

hanno mostrato di essere gradite ed apprezzate dai nostri

lettori, nonché alcune delle rubriche fisse. Ce ne scusiamo,

certi che saranno comprese le ragioni della forzata rinuncia.

Il nostro impegno a perseguire e ad intensificare le ricerche

e gli approfondimenti che in questi cinque anni, hanno

decretato la fortuna di TecnoMedia, saranno ripresi con

impegno ancora maggiore.

In questa circostanza si imponeva una scelta. Ed abbiamo

ritenuto di essere nel giusto contribuendo a valorizzare la

Mostra che dal 6 al 10 Maggio, anticipando in partenza un

successo senza precedenti, occuperà gli stand della Fiera di

Milano.

Ci proponiamo così al tempo stesso, di segnalare le

importanti innovazioni che caratterizzeranno la ottava

edizione e le soluzioni altamente avanzate che gli espositori

saranno in grado di presentare alla qualificata platea di

visitatori e ai frequentatori dei numerosi appuntamenti

fissati per il dibattito.

Carlo Lombardi

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Nuovo primato peril Messaggero Veneto

Entro la fine del 1998 il quotidiano diUdine riceverà - primo in Italia - lacertificazione di qualità ISO 9000,

rafforzando il suo ruolo di precursore perquanto riguarda l’innovazione tecnologicae l’organizzazione del lavoro nell’industria

italiana dei quotidiani.

Certificazione di qualità

Sono passati più di dueanni da quando, nel no-vembre del 1995, Tecno-Media ospitò un articolodi Sandro Smerghetto, di-rettore tecnico del Mes-saggero Veneto, nel qualevenivano descritte le me-todologie adottate per cre-are all’interno del ciclo di produzione del quotidiano diUdine un “sistema qualità”, ovvero un insieme inscindibiledi organizzazione del lavoro, tecniche manageriali, impiegodi macchine e strumenti, atti a garantire il controllo su tuttoil processo produttivo, l’individuazione e la tempestivacorrezione degli errori, la definizione di parametri di riferi-mento e di margini di tolleranza per le materie prime, isemilavorati ed i prodotti finiti.

L’iniziativa del quotidiano, spiegava l’articolo, nascevada obiettivi specifici molto concreti: in primo luogo miglio-rare la qualità di stampa del giornale e soprattutto la resa delcolore, attraendo con ciò una quota maggiore di investimen-to pubblicitario; quindi ridurre al minimo gli sprechi dimaterie prime (pellicole, lastre, carta) dovuti a errori edinesattezze; e, infine, abbattere i maggiori costi originatidalla ripubblicazione delle inserzioni pubblicitarie conte-state dalle agenzie pubblicitarie.

I primi risultati di questo sforzo, avviato alla fine del1994, erano evidenziati già nell’articolo: riduzione del 22%nell’impiego di pellicole, lastre e prodotti chimici, e drasticadiminuzione delle contestazioni sulla qualità di stampadelle inserzioni a colori con relativa richiesta diripubblicazione dell’annuncio.

Lo sforzo compiuto dal quotidiano friulano non si ènaturalmente esaurito con questi risultati, ma è andatoavanti, con un progressivo affinamento delle tecniche edell’organizzazione, sino a giungere oggi alla sua naturaleconclusione: il desiderio di arrivare entro la fine dell’anno

alla certificazione di qua-lità ISO 9002, la primain Italia per una impresaeditrice e stampatrice digiornali quotidiani.

La realizzazione ditutti i passi necessari allacertificazione di qualitàrichiederà infatti solo po-

chi mesi di tempo contro i diciotto-ventiquattro mesi checostituiscono la media: chiara testimonianza della qualitàdel lavoro svolto da quando, nel 1994, fu avviato, primocaso in Italia per quanto riguarda l’industria dei quotidiani,un programma sistematico di implementazione della quali-tà.

Una storia fatta di innovazioniD’altra parte il Messaggero Veneto non è nuovo a primati

di questo tipo, anzi si può dire che l’attenzione per l’innova-zione di processo e il coraggio nello sperimentare nuovestrade facciano parte dei cromosomi del quotidiano friulano.Basti ricordare i due “record italiani” del quotidiano, chefanno ormai parte della piccola storia dell’editoria delnostro Paese: nel maggio del 1968 fu il primo giornaleitaliano a passare alla composizione a freddo ed alla stampain offset; dieci anni dopo, nell’autunno 1978, fu il primoquotidiano italiano ad introdurre il sistema editoriale intipografia ed in redazione. Ma sono tante le testimonianze diuna continua attenzione per l’innovazione di processo che sitraduce naturalmente in innovazione di prodotto: per esem-pio il ricorso costante e sistematico - sin dagli anni Settanta- alle immagini a colori, oppure la rilegatura dei dorsi, cherende più agevole la lettura del giornale.

Questa costante attenzione ai nuovi processi tecnologici,unita al fortissimo radicamento nel territorio di una testatache, con il suo nome attuale, è nata il 5 maggio del 1946, mache in effetti è la diretta discendente del Giornale di Udine,

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sorto nel 1866 in corrispondenza con l’unione del Friuli alRegno d’Italia, è tra le cause principali del successo dellatestata e del gruppo editoriale che la controlla e che daqualche anno ha acquisito anche l’altra grande testata dellaregione, Il Piccolo di Trieste.

Qualche rapido dato ci aiuterà a meglio orientarci a talproposito. Oggi il Messaggero Veneto ha una diffusionemedia giornaliera di circa 65.000 copie, suddivise tra le treedizioni di Pordenone (6.000 copie), Gorizia (2.500 copie)e Udine (56.500 copie). La foliazione media oscilla tra 40 e48 pagine, suddivise in due dorsi, il primo dedicato all’in-formazione nazionale e il secondo alle notizie locali. Laproduzione complessiva giornaliera varia tra le 55 e le 60pagine broadsheet, con un carico pubblicitario medio gior-naliero che oscilla tra le 110 e le 120 colonne di testo, parial 25-30% del totale.

Ogni giorno vengono pubblicate dalle quattro alle ottopagine in quadricromia: la prima e l’ultima pagina di cia-scun dorso, più altre due pagine aggiuntive all’interno diciascun dorso.

La produzione viene effettuata con il sistema editorialeHermes di Unisys, in architettura client-server con circaottanta stazioni di lavoro installate, delle quali una sessan-tina tra la redazione interna e le redazioni esterne. Le foto acolori vengono acquisite tramite scanner Arcus Agfa (per lestampe) e Polaroid (per negativi e diapositive) e trattate conAdobe Photoshop. Tutte le foto e i testi pubblicati vengonoarchiviati utilizzando il sistema DocCenter di Unisys. Lefoto in bianco e nero vengono archiviate dopo il trattamento,mentre le foto a colori vengono archiviate in formato RGB,prima dunque che da esse si ricavino le quadricromie: inquesto modo la foto potrà essere adattata più agevolmente,in caso di ripubblicazione, alle mutate caratteristiche delsistema di produzione (carta, inchiostri, pellicole, etc.).

Le pellicole vengono realizzate utilizzando fotounitàAgfa 5000. Dopo aver sperimentato per qualche tempo laretinatura stocastica, il Messaggero Veneto ha adottato -

primo tra i quotidiani italiani - la retinatura con angolo a 45gradi per tutte le selezioni colore. La rotativa MAN, oltre alMessaggero Veneto, effettua la stampa in teletrasmissionede Il Sole 24 Ore, oltre alla stampa di vari settimanali,quindicinali e mensili.

Dalla qualità del prodotto alla qualità del processoSi diceva sopra che l’implementazione del sistema qua-

lità è nata originariamente da un obiettivo molto concreto especifico: migliorare la qualità finale del prodotto. Questoè stato l’obiettivo al quale si è dedicato Sandro Smerghettosin da quando, nel 1993, ha assunto l’incarico di direttoretecnico del giornale dopo aver maturato una significativaesperienza nel settore grafico editoriale, presso il gruppoElemond (Electa, Mondadori, Einaudi).

Prima di affrontare nel concreto gli aspetti tecnici oorganizzativi, l’attività ha puntato alla creazione in tutti idipendenti di una cultura della qualità, ovvero sulcoinvolgimento effettivo dei dipendenti, nella consapevo-lezza che la maggior parte dei problemi che si presentano infase di produzione possono essere risolti positivamentequando ciascun operatore è perfettamente integrato con ilsistema nel quale opera, se conosce cioè non soltanto “checosa” sta facendo, ma anche “perché” sta facendo le cose inun modo piuttosto che in un altro e quali sono gli effetti delsuo lavoro nella catena produttiva complessiva.

Per raggiungere questo obiettivo, grande importanza haassunto la formazione professionale: sono stati attivati corsiinterni, dapprima gestiti da tecnici esterni e poi gestitidirettamente dal personale del giornale, sono state sfruttatea pieno le opportunità che si sono presentate, come i corsidel “Progetto TECNA” organizzati da ASIG Service efinanziati dal Fondo Sociale Europeo. Grande importanzaha rivestito, sotto questo aspetto, la vicinanza - culturaleoltre che geografica - del giornale con la scuola grafica “SanZeno” di Verona, centro pilota europeo per le tecnologie

(continua a pag. 6)

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Tre esempi di formulari di controllo utilizzati presso Il MessaggeroVeneto. Il primo (in alto) viene utilizzato per il controllo e la

manutenzione delle fotounità e delle espositrici delle lastre, il secondo(in basso a sinistra) per il controllo e la manutenzione delle

sviluppatrici delle lastre, il terzo (a destra) per il controllo e lamanutenzione degli apparati di ricezione delle pagine de Il Sole 24 Ore

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grafiche, e la continua supervisione del progetto “SistemaQualità” effettuata dal professor Pietro Chasseur.

Altro passo fondamentale è stata la creazione, all’internodelle strutture tecniche del giornale, di un dipartimentocontrollo qualità, composto da operai provenienti da ognireparto produttivo (8 persone) con un responsabile che ognidue anni ruota (il primo è stato il signor Edi Pascolettimentre l’attuale è il signor Andrea Ceschia). Questo gruppoopera sotto il diretto controllo del direttore tecnico e del suovice Renato Azzini. Compito del dipartimento è quello dianalizzare le varie fasi del flusso produttivo, di elaborare iparametri di tolleranza per le materie prime in ingresso e perle attività di trattamento dei dati nelle varie fasi dellalavorazione, di effettuare i controlli periodici sugli strumen-ti di produzione, di coordinare l’attività di formazionepermanente degli addetti.

Gestione della qualitàDall’esperienza compiuta in quasi quattro anni di attività

quotidiana sul fronte del controllo di qualità emerge comeelemento basilare quello che i tecnici del giornale chiamano“fattore persona”: non serve a nulla effettuare le misurazio-ni, definire i parametri, individuare i flussi ottimali, se nonsi mettono gli operatori in grado di lavorare al meglioattraverso la comprensione delle ragioni di ciò che stannofacendo, la responsabilizzazione, il coinvolgimentonell’individuazione delle cause e delle soluzioni ai proble-mi di produzione. Formazione costante e scambio continuodi informazioni dal basso verso l’alto e viceversa si sonorivelate, sotto questo aspetto, le strategie più adatte.

L’esperienza compiuta a Udine ha evidenziato, soprat-tutto nella fase di avvio del programma di controllo diqualità, come l’esigenza di instaurare nuove procedureoperative in sostituzione di consolidate abitudini potesseaddirittura comportare un aumento dei tempi richiesti per lelavorazioni. In seguito, tuttavia, questo “costo” è statoripagato con ampi interessi, in virtù dei risparmi ottenuti

sugli sprechi di materie prime, della riduzione delle paginerilavorate per errori in produzione, del pressoché totaleazzeramento delle contestazioni da parte degli inserzionisti.

Altro capitolo importante riguarda i rapporti con i forni-tori di materie prime, e in primo luogo di carta o inchiostro.La strategia adottata in questo caso ha puntato in primoluogo sull’instaurazione di rapporti privilegiati di lungadurata: nello specifico, la carta viene fornita pressochéunicamente dalle cartiere Romanello, mentre gli inchiostrisono forniti nella quasi totalità dal gruppo Total. A questifornitori non è stato chiesto di adeguarsi a parametri diqualità fissati a priori dal giornale: si è preferito invecechiedere ad essi campioni di materiali di qualità “media”che essi erano cioè in grado di produrre con costanza neltempo e con limitato scarto tra i vari lotti di produzione. Suquesti campioni sono state effettuate delle prove di stampae, alla fine, si sono scelti i materiali che garantivano la resamigliore in base alle caratteristiche dell’impianto produtti-vo del giornale.

Un sistema di questo tipo è basato su un rapporto diassoluta fiducia tra fornitore e giornale: al MessaggeroVeneto, sulla base degli accordi convenuti, la carta manterràsempre le medesime caratteristiche in termini di grado dibianco, di capacità di assorbimento, di resistenza allo strap-po, mentre gli inchiostri saranno sempre all’interno di unristretto margine di tolleranza in termini di coprenza,viscosità, residuo solido, colorazione del pigmento.

Per quanto riguarda la definizione dei parametri di pro-duzione, si è partiti...dalla fine, cioè dalla rotativa che, persua natura, consente interventi alquanto limitati sul risultatofinale stampato. Sono state effettuate tirature di prova dipagine test in condizioni ottimali, misurando successiva-mente l’ingrossamento del punto (risultato mediamente del30%), e la capacità di resa del colore. Su queste basi, sonostati individuati gli intervalli ottimali per quanto riguarda isingoli segmenti produttivi, e in particolare il trattamentodelle immagini a colori, la pellicolatura, la formatura.

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Per quanto riguarda più specificamente il trattamento delcolore, a partire dalla capacità della rotativa è stato indivi-duato; in collaborazione con il professor Chasseur dell’Isti-tuto “San Zeno”, lo “spazio colore” del giornale, ovverol’intervallo di tinte che il sistema produttivo del giornale èin grado di riprodurre con fedeltà, e si è messa a punto lastruttura delle selezione più adeguata, che si è vista essere lastruttura GCR (Grey Component Replacement), che con-sente di ridurre, rispetto alla selezione tradizionale, la quan-tità totale di colore che si deposita sulla carta, garantendoallo stesso tempo una maggiore incisività del disegno e unamigliore resa anche in presenza di inconvenienti tipici nellastampa in rotativa, come i fuori registro o le fluttuazioninella densità del colore per effetto dell’instabilità delbilanciamento acqua-inchiostro.

I parametri così individuati sono stati tradotti in istruzio-ni per la produzione delle separazioni, che vengono realiz-zati utilizzando il più diffuso dei programmi per il tratta-mento delle immagini, Adobe Photoshop. Il Dipartimentocontrollo qualità ha realizzato un manuale per gli operatoridell’area di prestampa, nel quale sono riportate tutte leoperazioni da effettuare per la calibrazione dei monitor, lascelta della terna inchiostri e della carta, la struttura dellaselezione.

A questo punto, definiti i parametri di produzione, è statopossibile riportare all’esterno, verso gli inserzionisti pub-blicitari, specifiche chiare e univoche, il rispetto delle qualiporta a risultati qualitativamente accettabili e ripetibili,mentre viceversa il loro mancato rispetto tutela il giornalerispetto ad eventuali contestazioni e richieste di ripubblica-zione. Oggi l’agenzia pubblicitaria o la fotolito che intendepubblicare un annuncio sul Messaggero Veneto è tenuto aconsegnare pellicole negative, con l’emulsione sul latoinverso, con una struttura di selezione GCR, con unalineatura di 60 linee per centimetro e una angolazione di 45gradi per il retino di tutte e quattro le selezioni.

L’attenta definizione dei parametri rimane lettera morta

se non è accompagnata da una costante vigilanza delrispetto di questi parametri e della corrispondente calibraturadegli strumenti di produzione. Il Messaggero Veneto è ilprimo quotidiano italiano ad aver introdotto, quasi fosse unelemento grafico di abbellimento, una scala di controllosulla prima pagina a colori del secondo dorso nella quale,con il densitometro, ogni sera vengono rilevate, per ciascu-na ripartenza di stampa, le densità dei quattro inchiostri,unitamente ad altre variabili che possono influire sullaqualità finale: viene tenuto sotto controllo il Ph, il grado diconduttività e la temperatura dell’acqua usata nella solu-zione di bagnatura, e le percentuali di diluizione dell’addi-tivo usato per quest’ultima.

Ogni settimana tutti gli apparati di produzione vengonocontrollati: per le fotounità, per esempio, viene controllatal’intensità del laser, la densità di annerimento, se necessa-rio vengono sostituiti i filtri, i chimici e vengono effettuatii necessari interventi di manutenzione ordinaria e straordi-naria. Tutti i controlli e gli effettuati vengono riportati su unmodulo che viene firmato dall’addetto responsabile. Lostesso avviene per le espositrici delle lastre, per le svilup-patrici e per gli apparati Pagefax con i quali vengonoricevute in teletrasmissione le pagine de Il Sole 24 Ore.

La qualità, obiettivo strategico per l’industriadei giornali

Entro la fine dell’anno verrà completata la certificazioneISO 9002 del Messaggero Veneto, alla quale seguirà, entrobreve tempo, quella de Il Piccolo di Trieste.

I tempi richiesti dalla certificazione saranno assai piùbrevi rispetto a quelli che sarebbero stati richiesti se l’aziendafosse dovuta partire da zero, e ciò perché la certificazionegiungerà a coronamento di una attività in gran parte giàrealizzata.

Ancora una volta quindi il quotidiano friulano, come giàper il passaggio dalla composizione a caldo alla fotocom-posizione, per l’adozione della stampa in offset, per l’ado-

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zione del sistema editoriale, per l’uso intensivo del colore,si pone all’avanguardia dell’innovazione tecnologica edorganizzativa nel panorama italiano, e indica un tragittoambizioso per tutta l’industria dei quotidiani: il controllo di

qualità come strumento per razionalizzare il ciclo diproduzione in funzione del miglioramento del prodotto edella massima soddisfazione del cliente, che alla fine nonpuò che sfociare nel contenimento dei costi.

Tariffe vantaggiose per i soci ASIG negli alberghi della catena MONRIF

Anche per tutto il 1998, in seguito al rinnovo della convenzione con laMONRIF, i soci dell’ASIG potranno usufruire dei servizi offerti dallaprestigiosa catena alberghiera a prezzi convenzionati estremamentevantaggiosi:

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Trasmissione on line della pubblicità:la sperimentazione de Il Giorno

Da poche settimane il quotidiano milaneseIl Giorno ha avviato la sperimentazione di

un sistema di trasmissione on line degliannunci pubblicitari. TecnoMedia ha

parlato di questa nuova iniziativa con ilresponsabile dei servizi tecnici del giornale,

Nazzareno Pampado, che ha illustrato lelinee guida della sperimentazione, fra

innovazione tecnologica ed organizzazionedel lavoro.

tecnologie in produzione

La possibilità di tra-smettere per via digitale icontenuti pubblicitari deiquotidiani - un problemadi non recente data, comei lettori ricorderanno -coinvolge l’interesse, ed ipropositi, di un sempremaggior numero di editorie di testate italiane.

Le scorse settimane èentrato in funzione un collegamento su linee ISDN fra latipografia del quotidiano di Milano Il Giorno, la sedecentrale della concessionaria di pubblicità Spe, ad Assago,e la Nuova Same, il centro stampa del quotidiano meneghino.Obiettivo dell’editore è quello di valutare l’impatto com-plessivo del trasferimento della pubblicità on line in terminidi organizzazione del lavoro e di impiego di tecnologiedigitali all’interno dei tre centri nevralgici del quotidiano,concessionaria, tipografia, centro stampa, attraverso lo stru-mento più efficace: la sperimentazione tecnologica.

TecnoMedia si è proposta di approfondire gli aspettifondamentali del problema con Nazzareno Pampado, rica-vandone le indicazioni operative che, nella circostanza, sistanno sperimentando.

Trasferire i files: fra tecnologie ed organizzazione dellavoro

Trasferire dalla sede di Assago della concessionaria Spea piazza Cavour, al centro di Milano, dove ha sede la storicatestata meneghina, files digitali in sostituzione dei materialisu carta e su pellicola che tradizionalmente venivano inviatiattraverso corrieri, non pone tanto difficoltà di tipo tecnolo-gico, quanto delicati e complessi problemi organizzativi,legati alla progettazione del flusso di lavoro fra chi, conces-sionaria, è tradizionalmente responsabile della pubblicitàdal punto di vista commerciale e chi, tecnici ed esperti che

operano in tipografia enel reparto stampa, siincaricano di lavorare ilprodotto rispondendonein termini qualitativi.

I manager del quoti-diano milanese hannovalutato diverse soluzio-ni presenti sul mercato,decidendo di privilegia-re, almeno in questa pri-

ma fase di sperimentazione, quella che consentisse di man-tenere il più possibile inalterato il flusso organizzativo e leresponsabilità dei diversi attori del layout industriale. Inpratica, si è ritenuto che l’ipotesi più efficace fosse quella diimmaginare il collegamento fra concessionaria e tipografiacome una sorta di “fattorino digitale” tale da sostituire intoto il “corriere” destinato al trasporto dei materiali pubbli-citari analogici, lasciando alla Concessionaria la responsa-bilità della gestione dei contratti pubblicitari, della raccoltadei materiali, della pianificazione delle uscite e dell’inviodei files digitali, riservando alla tipografia ed al repartostampa il compito di effettuare tutte le fasi successive dellalavorazione dalla ricezione dei files fino alla stampa, con lerelative responsabilità in termini di risultato finale.

Lo soluzione tecnologica che è stato deciso di impiegarein questa prima fase di sperimentazione è ADS - ArtworkDelivery System - della 4 Sight, software molto diffuso suimercati europei e nord americano per la trasmissione deifiles di pubblicità dalle agenzie ai quotidiani, rappresentatoin Italia dalla A.P.S. Solutions di Milano.

Un “fattorino digitale” a prova d’errorePresso la sede di Assago della Spe sono installate due

stazioni di lavoro Macintosh all’interno delle quali vengonoimmagazzinati i files di pubblicità elaborati utilizzando gliapplicativi per la grafica professionale più diffusi, Corel

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Draw, Illustrator, Photoshop. Quando il file grafico èpronto, ADS provvede alla generazione di un nuovo file EPScon font incapsulati, che viene trasferito sulla stazione diimpaginazione X-Press da dove, una volta completate le fasidi lavorazione, può essere inviato direttamente alla tipogra-fia, dopo avere passato i severi test di “validazione”. Ilsistema ADS, infatti, nel momento in cui svolge la suafunzione di “fattorino digitale”, si incarica anche di verifi-care che i materiali trasferiti in rete siano poi effettivamentestampabili sui plotter delle fotocompositrici, onde evitareche qualche pubblicità venga pubblicata con errori o, peg-gio, al suo posto esca sulla pagina un bel riquadro bianco ogrigio. Il processo di “validazione”, sviluppato dai tecnicidella 4 Sight, consiste in una simulazione software dirippaggio del file, ed avviene sia sulle stazioni installatepresso la concessionaria, ovvero in fase di preparazione, sianella stazione Macintosh di ricezione installata presso latipografia del Giorno. Un doppio controllo di validazione,che ha l’obiettivo di evitare la generazione ed il trasferimen-

to di files che, per qualche ragione, non possono poi uscirein fotocomposizione nel formato previsto. ADS provvede inmodo automatico alla validazione del file simulandone ilpassaggio attraverso il Rip effettivamente utilizzato dal-l’editore, e quindi archivia l’EPS, a seconda del risultatoottenuto, in due distinte directory, una per i lavori andati abuon fine, cioè perfettamente stampabili, ed un’altra per fileche non funzioneranno. Questi ultimi dovranno essererielaborati all’interno del flusso di lavoro digitale.

Tutta la pubblicità processata sul sistema è corredatadelle necessarie informazioni sotto forma di file ASCII, unvero e proprio job-ticket che accompagna il file di pubblicitàper tutto il viaggio all’interno della rete.

Per ulteriore sicurezza, e per evitare il più possibile dicreare situazioni di intasamento del sistema, il procedimen-to di “validazione viene ripetuto anche presso la stazione diarrivo del flusso digitale, presso la quale è naturalmentepossibile stampare, per ulteriore verifica, copie cartaceedegli annunci pubblicitari, prima di inviarle alla fase finale

Kodak Polychrome Graphics ai nastri di partenza

Dal 1° gennaio di quest’anno ha preso il via, ufficialmente, l’attività di Kodak Polychrome

Graphics, la società nata dalla unificazione del settore delle Arti Grafiche della Kodak con la

divisione Polychrome della Sun Chemical.

Per l’Italia, General Manager della società, fornitrice di pellicole, carte, lastre, chimici,

soluzioni computer-to-plate e sistemi di prova colore digitali per l’industria delle arti grafiche,

è Marco Querci, che dopo aver ricoperto vari incarichi nell’area finanziaria all’interno di società

multinazionali operanti nella chimica e nella farmaceutica, è stato nominato nel 1982 Financial

Controller della Sun Chemical Italia, dove ha continuato a svolgere la sua attività per sedici

anni fino a raggiungere la posizione di Deputy General manager. Marco Querci guiderà uno

staff di circa cento persone, suddivise fra la sede centrale di Firenze Calenzano, la filiale di

Cinisello Balsamo, due uffici commerciali a Bologna e a Torino e due magazzini merci a

Firenze e Milano. L’organizzazione commerciale sarà coordinata a livello nazionale da Mario

Vergani.

Kodak Polychrome Graphics è una società autonoma di proprietà di Sun Chemical

Corporation e Eastman Kodak Company, con sede centrale negli Stati Uniti a Norwalk,

Connecticut.

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di lavorazione.La trasmissione, su

rete ISDN, usufruisce di nu-merose modalità per automatiz-zare le varie fasi del processo e per creare codedi invio razionali, in funzioni di priorità definite dall’utente.Tutto ciò viene gestito direttamente dalla concessionaria,che continua ad essere titolare e responsabile delle proprietradizionali mansioni. Questa organizzazione nel flusso dilavoro, dove alla tipografia resta la responsabilità dellaricezione del materiale, consente di evitare uno dei rischipiù subdoli legati alla trasmissione on line degli annuncipubblicitari, ovvero funzionalità di software che costringa-

no l’editore ad “an-dare a prendere” il file

da stampare. Sembrerebbequasi un gioco, ma, in realtà, è uno

degli aspetti che le analisi svolte in Italia sulleopportunità della trasmissione on line della pubblicità han-no evidenziato, già da molto tempo, come fattore chiave dirischio per questa area di servizi a valore aggiunto.

Una sperimentazione apertaIl sistema è stato installato in via sperimentale da poche

settimane, e con il tempo sarà possibile valutare attentamen-te le diverse ricadute, in termini sia organizzativi che tecno-

il flusso di trasmissione della pubblicità infase di sperimentazione a Il Giorno

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logici, del trasferimento on line della pubblicità. Per ora, èappena il caso di dirlo, il canale digitale è stato attivato inparallelo al canale analogico tradizionale, ed i due “fattori-ni”, quello tradizionale e quello su rete ISDN, trasferisconoquotidianamente gli stessi materiali.

Restano anche da definire aspetti non secondari delsistema, alla cui soluzione potrà contribuire in misura rile-vante la fase di sperimentazione. L’archivio della pubblicitàdigitale, per esempio, costituisce uno degli argomenti incorso di valutazione. Posto che installare la banca dati degliannunci presso la tipografia piuttosto che presso la conces-

sionaria non costituisce unostacolo dal punto di vista

tecnologico, resta da va-lutare, ancora una vol-

ta, quale organizza-zione del lavoro ri-

sulti più efficien-

te e flessibile. In epoca analogica, gli archivi di quantopubblicato, ovvero impianti e pellicole, sono di solito con-servati presso tipografie e centri stampa; ma non è detto che,nel momento in cui la pubblicità viene inviata dalla conces-sionaria in via digitale, trasferire l’archivio dei file in questasede non consenta ritorni interessanti in termini di efficien-za e flessibilità del sistema.

Resta anche da definire come il primo, sperimentale,collegamento fra Assago e Milano possa essere esteso allarete di sedi della Spe, e creare una vera e propria “autostradadigitale” per l’interscambio di pubblicità in tutta Italia.

Intanto, osservano al Giorno, il collegamento ISDN hacontribuito ad avviare a soluzione un problema di tipologistico, collegato alla sicurezza negli ambienti di lavoro.Il passaggio di proprietà della testata meneghina dall’Enialla Poligrafici Editoriale, infatti, ha coinciso con un pro-cesso globale di riorganizzazione e di razionalizzazionedegli spazi. La tipografia di piazza Cavour, dove si lavora lapubblicità, è stata spostata in nuovi locali accanto alla

redazione, e il trasferimento on line dei file di pubblicitàconsente di avviare a soluzione il problema della

presenza dei chimici fotografici e dellosmaltimento dei rifiuti tossici, in ambienti proget-tati molti anni fa pensando ad attività redazionalie giornalistiche più che industriali.

(in collaborazione con Nazzareno Pampado,responsabile servizi tecnici de Il Giorno)

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Nuove iniziative su Internetper i quotidiani USA

Poche settimane fa ha chiuso i battenti ilNew Century Network, il primo consorziolanciato nel 1995 da nove editori americanidi quotidiani per lo sviluppo della pubblicità

su Internet, ma alcuni di loro, facendotesoro di quest’esperienza negativa, hannogià avviato nuove iniziative che puntano adalcuni mercati di nicchia all’interno degli

annunci economici classificati, edall’interazione fra il prodotto stampato e la

rete Internet.

New media

La notizia è arrivata im-provvisamente il 10 mar-zo scorso, e ha colpito conuna sferzata il turbolentomondo dei pionieri di In-ternet: New CenturyNetwork - NCN - il con-sorzio fra nove dei mag-giori editori di quotidianidegli Stati Uniti costituitonell’aprile del 1995 (cfr.TecnoMedia n. 7, pag. 5, eTecnoMedia n. 8, pagg. 9 e ss.) , si è sciolto ed ha chiuso ibattenti. La decisione, presa dal consiglio di amministrazio-ne del consorzio, ha segnato la fine della prima iniziativaconsortile della stampa americana lanciata alla ricerca dinuove opportunità per lo sfruttamento economico della retedi comunicazione interpersonale più famosa del mondo.

Le ragioni del fallimento225 testate, 25.000 giornalisti, una diffusione media di

oltre 20 milioni di copie al giorno, un gruppo di editori delcalibro di Advance Publications, Cox Newspapers, Gannett,Hearst, Knight-Ridder, Times Mirror, Tribune Company,Washington Post e New York Times hanno dovuto prendereatto del fallimento dell’iniziativa che, secondo alcune fonti,avrebbe portato ad una perdita globale stimata in 30 milionidi dollari, circa 54 miliardi di lire.

L’iniziativa era stata presentata in occasione dei piùimportanti appuntamenti internazionali dell’industria deiquotidiani, a cominciare dalle fiere organizzate dall’Asso-ciazione degli Editori Americani di Giornali e dall’Ifra,dall’Amministratore Delegato di NCN, Peter Winter, che neaveva tracciato i contorni e gli obiettivi. New CenturyNetwork era il primo tentativo per creare un network diquotidiani locali in grado di convogliare all’interno dei sitiInternet la pubblicità nazionale dei grandi investitori nord

americani. I gruppi edi-toriali volevano offrireun ambiente tecnologicoomogeneo, “formati”pubblicitari standard eduna interfaccia unica pergli utenti locali delle ol-tre 200 testate coinvoltenell’iniziativa.

Niente da fare, e al-l’interno del sito Internetdella N.A.A., l’Associa-

zione degli editori di Giornali degli Stati Uniti, si è svolto uninteressante dibattito sulle ragioni di questo fallimento che,in estrema sintesi, si possono racchiudere in tre filoniprincipali: litigi “di bottega” fra gruppi tutti egualmenteabituati a comandare, poca chiarezza nelle strategie daadottare per vincere la sfida di Internet, e, forse l’aspetto piùimportante, la errata valutazione sulle reali capacità diInternet ad attrarre gli investimenti pubblicitari, sia da unpunto di vista quantitativo che qualitativo.

Tralasciando il primo nucleo di ragioni, i litigi fra gruppieditoriali di antica tradizione e di grande forza sul mercatodegli Stati Uniti, che avrebbe comportato, secondo alcuniosservatori, la nomina di una management debole, il dibat-tito si è concentrato sulla seconda e sulla terza ragioneindicate come motivi portanti del fallimento dell’iniziativa.

Carenza di una visione strategica: il consorzio si è in unprimo tempo rivolto direttamente agli inserzionisti, quindiha sterzato in direzione dei contenuti, ovvero si è dato dafare per la preparazione di “pacchetti” di notizie tali daattrarre “navigatori” e quindi in grado di generare il volumedi traffico necessario per offrire un numero di contattiappetibili agli inserzionisti, quindi si è rivolto ancora agliutenti pubblicitari, senza riuscire, in queste manovre, a darela sensazione di avere in mente una strategia chiara.

Peggio si farebbe fatto nella valutazione del mercato

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pubblicitario, puntando in direzione della pubblicità tabellareclassica, ancorché trasferita all’interno dei banner, ed esclu-dendo a priori gli annunci classificati, la miriade di richie-ste/offerte di prodotti e servizi che riempie intere sezionitematiche dei quotidiani locali statunitensi.

Ed il consorzio NCN non è il solo ad avere sbattuto conviolenza contro il muro insidioso, e niente affatto virtuale,della pubblicità su Internet. All’inizio di quest’anno anchel’altro consorzio fra sei giornali americani denominatoPAFET, Partners Affiliated for Exploring Technology, ha

Una schermata di Carhunter, il serviziodi compravendita on line di automobilidella Knight-Ridder

sensibilmente ridotto le operazioni, mentre altre informa-zioni non proprio entusiasmanti cominciano a trapelare daiteam che hanno dato vita alla prima ondata di editori-esploratori del cyberspazio. Secondo un’indagine della rivi-sta specializzata Editor & Publisher, il New York Times,Tribune e Knight-Ridder avrebbero perduto lo scorso announa sessantina di milioni di dollari con le operazioni on line,mentre un’altra ricerca pubblicata sul New York Timesindica, a sua volta, un risultato negativo stimato fra i 5 ed i

(continua a pag. 16)

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Internet e la stampa specializzata:rapporti buoni, anzi ottimi...

...almeno per quanto riguarda la nostra, assai mode-

sta, esperienza. ASIG Service, società editrice di Tecno-

Media, il periodico specializzato in tecnologie, prodotti

e mercato editoriali, ha avviato, verso la fine del 1996, un

sito di servizio su Internet, EDILAND, per offrire alla

stessa fascia di professionisti interessati alla rivista una serie di servizi interattivi, che vanno dagli archivi

digitali del materiale redazionale di TecnoMedia fino a ricerche di mercato ed alla mappa digitale

dell’industria dei quotidiani italiani.

Nei dodici mesi appena trascorsi, Ediland ha ricevuto una media di quasi ottocento visitatori al mese

che, complessivamente, hanno scaricato sui propri computer quasi un gigabyte di materiale, per lo più

testi e documenti tecnici.

Un’aspetto particolarmente interessante, evidenziato dai dati di marketing raccolti ed elaborati ogni

trenta giorni, è la forte interazione fra Internet e il periodico specializzato TecnoMedia che, come ovvio,

riporta in ogni numero notizie ed informazioni relative alle novità via via disponibili su Ediland. Nei mesi

nei quali i nuovi numeri di TecnoMedia sono andati in distribuzione, l’utilizzo di Ediland ha subito un

incremento medio del 22%, segno inequivocabile del “traino” che un prodotto stampato altamente

specializzato ha finora esercitato nei confronti di un “media” digitale del tutto nuovo, quale un sito

Internet. Poche settimane fa, fra la fine di febbraio e gli inizi di marzo, quando il primo numero di

quest’anno di TecnoMedia ha raggiunto tutti gli abbonati, l’incremento di traffico su Internet ha avuto

un balzo oltre il 32%, sfondando per la prima volta il “muro” delle 1000 visite al mese.

Lungi da noi l’intenzione di trarre conclusioni di carattere generale partendo da questa piccola, e ben

circoscritta, esperienza, ma è inevitabile osservare che le nuove iniziative di cui si rende contonell’articolo su Internet negli Stati Uniti pubblicato dalla rivista in queste stesse pagine, che puntano aforme di sinergia fra annunci pubblicitari classificati stampati sui quotidiani ed “editi” su siti Internetspecializzati, trovino un puntuale, ancorché modesto per dimensioni, riscontro nella nostra attivitàeditoriale.

Rapporti buoni, anzi ottimi, fra le versioni stampate e interattive di informazioni, articoli e pubblicità...

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Comunicazione interattiva su Internet:un’interessante iniziativa di Agfa-Gevaert

Informazioni corrette, una chiara visione complessiva dei problemi e partner tecnologici affidabilisono gli strumenti fondamentali per “navigare” nel grande mare delle arti grafiche. Partendo da questaconstatazione, peraltro largamente condivisibile, Agfa-Gevaert ha varato una nuova iniziativa dicomunicazione interattiva su Internet. In un’area del proprio sito (www.agfahome.com) è stato creato ilcosiddetto Custom Roadmap Builder, un programma interattivo che consente a chiunque di configurareun layout tecnologico ottimale per la propria azienda, partendo dalla analisi dei propri flussi di lavoro edei propri obiettivi industriali.

Questa iniziativa, che sfrutta una delle potenzialità più caratteristiche di Internet, le funzioni per lacomunicazione interattiva, è parte di una strategia globale di Agfa, che mira a condividere con iprofessionisti dell’industria delle arti grafiche conoscenze ed esperienze relative all’utilizzo delletecnologie ed alla ottimizzazione dei sistemi produttivi.

Il programma per la diffusione di informazioni e know-how tecnologico ed industriale - di cui lostrumento sviluppato su Internet è parte integrante - si chiama Digital Roadmap, ed include una serie diseminari, opuscoli dedicati a tecnologie specifiche, ad esempio il computer-to-plate, il flusso di lavoroPDF, la stampa digitale, la stampa commerciale, i servizi di riproduzione digitale ed il mercato SOHO.

La sezione del Digital Roadmap sviluppata per Internet è disponibile all’indirizzo URL:www.digitalroadmaps.com.

10 milioni di dollari all’anno per il sito Pathfinder dellaTime Warner, che può contare sui contenuti e sui marchi delcalibro della CNN, di Time Magazine e di Sport Illustrated.Nonostante per qualche testata, come USA Today, si parli difatturati on line nell’ambito di oltre 10 milioni di dollari peril 1997, per qualcuno ce ne è quanto basta per cominciare ariflettere sulle cifre reali del giro d’affari relativo allaraccolta di pubblicità on line, per qualcun altro, e sonoeditori, è l’occasione per fare tesoro dell’esperienza, rim-boccarsi le maniche e ricominciare subito.

Ricominciamo: nuovi consorzi e nuove iniziativeIntervenendo ad un seminario organizzato a Barcellona

lo scorso mese di febbraio dalla Associazione Mondialedegli Editori - Wan - e dall’Ifra, Dave Morgan, l’Ammini-stratore Delegato di Real Media, organizzazione americanaper lo sviluppo di tecnologie digitali per la gestione dellapubblicità su rete Internet (cfr. TecnoMedia n. 17) haavvertito, provocatoriamente, che i soldi con il web sipossono guadagnare, il problema è che ciascuno deve fareil suo mestiere, e quello degli editori - che gestiscono solotre dei primi quaranta siti web in termini di fatturato, e tuttie tre al di fuori delle prime dieci posizioni - è la raccolta di

informazioni ed il loro utilizzo per incrementare il reddito.Ma quali informazioni? Una delle prime risposte viene

dal consorzio fra quotidiani statunitensi lanciato dal LosAngeles Times, dal Chicago Tribune e dal Washington Post,guarda caso tre fra le testate più blasonate che hanno fattoparte della New Century Network. Facendo tesoro del falli-mento del consorzio NCN, i tre quotidiani hanno puntato suun settore di nicchia ben preciso, le automobili, e sultrasferimento on line degli annunci pubblicitari classificati,proprio quelli che erano stati snobbati dalla New CenturyNetwork. Cars.com, questo il nome del progetto che saràlanciato nei prossimi mesi, offrirà a tutti i navigatori del sitoinformazioni e servizi nell’area del commercio delle auto-mobili.

L’iniziativa seguirà di pochi mesi CarHunter, il databasesul mercato delle automobili offerto da Knight-Ridder, altrogruppo editoriale facente parte del consorzio New CenturyNetwork, che affianca HomeHunter, servizio di ricercarelativo ad opportunità abitative in diverse aree degli StatiUniti, offerto dallo stesso gruppo editoriale. Anche il con-sorzio del Los Angeles Times sta selezionando una societàimmobiliare con la quale offrire un servizio relativo allecase in grado di affiancare quello delle automobili. Knight-

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Ridder ed il quotidiano della metropoli californiana opera-no in mercati diversi, ma entrambi si troveranno a compe-tere con database assai simili offerti, questa è la novità, dacontent provider che non hanno radici nell’industria dellacarta stampata, come CarPoint di Microsoft, il colossodell’informatica che ha messo in linea decine di migliaia diinformazioni su auto nuove ed usate.

I quotidiani impegnati in questa sfida dei servizi suInternet a valore aggiunto, recuperando se non altro lo

spirito che animò il NCN, possono offrire a tutti i lettori dellaloro area non solo il sito web, ma il marchio della testata, el’interazione quotidiana con le sezioni di annunci pubblici-tari classificati stampati sulle pagine dei giornali locali. Unmix di media che, per quanto tutto ancora da esplorare,promette bene, come dimostra anche, sia pure in un mercatomolto specializzato come l’industria editoriale dei quotidia-ni italiani, l’esperienza che stiamo conducendo con Edilande con TecnoMedia (vedi riquadro a pag. 15).

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Netta ripresa per l’industriagrafica e cartotecnica

Al di là di ogni previsione, il settore graficoe cartotecnico trasformatore ha percorso un

1997 tutto in ripresa. Aumentanoesportazioni e consumi interni, benché i

prezzi contenuti delle carte mantengano ilfatturato sui valori realizzati nel 1996.

All’Assemblea annuale di Assografici ilPresidente Alberto Gajani ha fornito alcune

indicazioni sull’andamento del comparto

Mercato grafico

Animi più sereni, que-st’anno, all’Assemblea diAssografici, l’Associazio-ne Nazionale Italiana del-le Industrie Grafiche,Cartotecniche e Trasfor-matrici.

Un anno or sono il Pre-sidente dell’AssociazioneAlberto Gajani aveva de-finito “complicata” e “dif-ficoltosa” la fase congiunturale che le imprese italiane delsettore grafico e cartotecnico stavano attraversando.

Preoccupazioni e timori di chi opera nel comprato sonostati notevolmente alleviati in occasione dell’Assembleaannuale dell’Associazione, svoltasi lo scorso 6 aprile aMilano, presso l’Istituto Rizzoli. Il merito di questo climarasserenato è senza dubbio dei risultati di consuntivo fattisegnare dal settore nel corso del 1997, dati che - pur nonpotendo essere definiti eccezionali - possono senz’altroessere definiti positivi e forieri di una solida e duraturaripresa.

I dati del 1997Nel corso del 1997 la filiera della stampa e della carta ha

fatto registrare un incremento di produzione del 9% rispettoal 1996, benché il livello contenuto del prezzo delle cartenon abbia consentito, a livello di fatturato, di superare ivalori fatti segnare nel corso del 1996.

La produzione industriale si è mantenuta vivace lungotutto l’arco dell’anno, con una accelerazione nel corsodell’ultimo trimestre dell’anno, legata al buon andamentodelle esportazioni ed al risveglio dei consumi interni e - conessi - del mercato pubblicitario.

I risultati dei singoli compartiIl settore stampa ha chiuso il 1997 con una forte crescita

produttiva (+10%) che,nonostante la vivacitàdella domanda interna edil sensibile aumento de-gli investimenti pubbli-citari, cresciuti questi ul-timi del 6,6%, non si èperò tradotta in un incre-mento di redditività. Han-no contribuito a questoesito due fattori distinti:

da una parte, politiche commerciali particolarmente aggressi-ve, in grado di determinare tanto clamorosi successi quantorovinosi fallimenti; dall’altra, la nascita di vere e proprie“ansie di cambiamento”, dovute al fenomeno delladematerializzazione dei messaggi, che ha colpito in manieraparticolare i settori delle lavorazioni di prestampa, la produ-zione di modulistica e di titoli cartolari.

Più contenuti, pur se ampiamente positivi, i risultati delcomparto cartotecnico e trasformatore. Ad una crescita deivolumi del 6% - con il miglior andamento della produzione diimballaggi flessibili e di sacchi di carta a grande contenuto(+20%) - è corrisposto un tasso di crescita del fatturatocomplessivo prossimo allo zero, dovuto prioritariamente alleoscillazioni dei prezzi delle materie prime.

Buone notizie arrivano dal settore carta e cartoni. La fasedi ripresa evidenziatasi già nella seconda metà del 1996 èinfatti proseguita per tutto il 1997, portando a 7,6 milioni ditonnellate la produzione cartaria e a 10.450 miliardi di lire ilfatturato complessivo, con un incremento dell’1,5% rispettoal 1996 e facendo registrare una crescita complessiva di tuttoil settore pari al 9%.

Questi risultati sono riconducibili in gran parte allo svilup-po della domanda di prodotti cartari, che si è tradotta in unincremento degli ordini interni (+8%) ed esteri (+10%). Re-stano comunque aperte in questa area le incertezze legate allequotazioni di mercato delle cellulose.

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Gli scambi con l’esteroIn attivo il saldo della bilancia commerciale del settore

nel suo complesso: i 3.500 miliardi di lire di surplus sonotuttavia inferiori del 7% ai valori fatti registrare nel 1996, eciò principalmente a seguito della sostenuta ripresa delleimportazioni, che hanno fatto registrare nel corso dell’announ incremento del 10%.

Particolarmente incisivo l’incremento delle importazio-ni nel comparto cartotecnico trasformatore (+14%) che,insieme al lieve incremento (+4%) delle esportazioni, paria 5.400 miliardi di lire, ha prodotto una variazione negativadel 7% sul saldo attivo registrato nel corso del 1996.

Più contenuto l’incremento delle importazioni (+8%) nelcomparto grafico, che nel 1997 ha consentito di mantenereun saldo attivo commerciale di poco inferiore a quello del1996 (1.500 miliardi), nonostante le esportazioni - pari a2.300 miliardi di lire - abbiano subito un calo del 3%.

Dai dati resi noti da Assografici emerge un quadro per il1997 di sostanziale crescita per il settore. L’industria graficae cartotecnica può quindi guardare al 1998 come all’annodella conferma e della decisa rinascita, che non paiono piùsperanze per il futuro, bensì obiettivi seriamenteraggiungibili.

IFRA - ITALIA ’98Conferenza annuale IFRA in associazione con FIEG e ASIG

“Tecnologie della comunicazione: opportunità di sviluppo del prodotto”Milano, Grand Hotel Brun, 2-3 Luglio 1998

Questa iniziativa, organizzata da IFRA in collaborazione con FIEG e ASIG, é la prima di una serie dieventi annuali espressamente focalizzati sull’industria editoriale italiana.La prima edizione dell’evento sarà dedicata all’esame delle opportunità che l’evoluzione delle tecnologiedella comunicazione offrono agli editori di quotidiani e periodici.I lavori saranno strutturati su più sessioni tematiche, in ciascuna delle quali dirigenti e tecnici di aziendeeditoriali italiane ed estere affronteranno il tema delle tecnologie della comunicazione nelle sue variearticolazioni:

• Nuovi modelli redazionali: redazione virtuale, Internet/Intranet, sinergie editoriali.• Distribuzione elettronica della pubblicità: opportunità, costi, potenzialità del mercato.• Nuovi sistemi di trasmissione delle pagine verso i centri stampa remoti.• Computer to plate: riorganizzazione produttiva, esperienze, progetti, soluzioni a confronto.• Il sistema distributivo: nuove prospettive di efficienza per le imprese editoriali.

Ulteriori informazioni sui contenuti dell’evento, sull’organizzazione e sulle modalità di partecipazionesaranno tempestivamente comunicate a tutti i lettori di TecnoMedia, e saranno disponibili on line nel sitoWWW.EDILAND.IT.

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Dal Pre-Press al Pre-Media:le ragioni di una mutazione

Carlo Olivieri affronta il delicato tema delprofondo cambiamento del formato nel

quale viene presentata l’informazione: nonpiù un unico originale cartaceo da

riprodurre in migliaia di esemplari, ma unaampia gamma di formati di presentazione edi associazione dei dati, in grado di esserefacilmente adattati al supporto trasmissivo

di volta in volta utilizzato.

Il punto di vista

Nello scorso numero diTecnoMedia abbiamo vi-sto come il DTP si è impo-sto, tanto nelle applicazio-ni informatiche di uso ge-nerale, quanto in quelleprofessionali per la confe-zione del giornale quoti-diano. Lo studio per la re-alizzazione della redazio-ne virtuale è già fattibile;abbiamo visto che la tecnologia necessaria è quasi pronta.Abbiamo, inoltre, cercato di osservare quale fosse l’impattodelle attuali tecnologie nel lavoro del giornalista; sono stateproposte delle idee cercando di identificare come tali tecno-logie dovrebbero essere “domate” ed “umanizzate”; inquesto numero cercheremo di osservare come le innovazio-ni tecnologiche, che stanno mutando il formato dell’infor-mazione, renderanno il contenuto informativo sempre piùmalleabile e soggetto ad essere presentato in modalitàdiverse: tratteremo quindi l’evoluzione da pre-press a pre-media.

La “convergenza digitale” delle tecnologieLe tecnologie editoriali sono state sempre divise in due

macroinsiemi ben distinti: Pre-Stampa (o Pre Press in Ingle-se) e Stampa.

La Pre-Stampa raccoglie l’area operativa e tecnologicarivolta alla realizzazione della pagina “master” da stampare.Qui troviamo i sistemi editoriali, corredati dalle applicazio-ni per il trattamento delle immagini e per la raccolta e lacomposizione della pubblicità. Le applicazioni perl’impaginazione, il controllo della produzione e i sottosistemiper la gestione delle uscite con RIP, recorder, fotoplotter,CTP e teletrasmissione rappresentano l’appendice verso ilcentro stampa. Il tutto è finalizzato ad ottenere la pagina“master” (carta, pellicola o lastra indifferentemente) per

essere poi stampata ingrandi volumi in rotati-va. Tradizionalmente daquesto momento in poila competenza passa alcentro stampa: lastre,stampa, confezione etc.

L’area della Pre-Stampa, nella sua vastità,è stata da sempre un fer-tilissimo terreno per la

ricerca e lo sviluppo di applicazioni informatiche. I maggio-ri costruttori di applicazioni editoriali, nel mondo intero,hanno contribuito alle rapide trasformazioni di cui tutti noisiamo stati protagonisti attivi. E’ interessante notare che,forse unico evento del campo dell’informatica, tali sviluppihanno avuto ripercussioni, e definizione di standard, anchein ambienti esterni o marginali all’editoria.

Basti pensare, solo per prendere un esempio, allanormalizzazione avvenuta su scala mondiale della trasmis-sione delle informazioni da parte delle agenzie di stampa.Testi, foto, infografica, dati di qualsiasi genere sono oggitrasmessi dalle agenzie e ricevuti dai giornali (e non solo)con una facilità estrema per essere immessi nel ciclo produt-tivo in tempo reale. Questo avviene oggi grazie ed unaparabola, un decoder ed un PC in rete con opportuni pro-grammi a bordo; pochissimi anni fa doveva essere realizza-to con linee dedicate tra giornale e agenzia, apparecchiaturespecifiche prodotte da costruttori specializzati (Reuters,AP, Hasselblad, Tecnavia, Crosfield ed per citarne alcuni )per non parlare dei ricevitori fotografici analogici dellaHell. La velocità con cui l’informazione era disponibile algiornalista non è minimamente paragonabile a quella odier-na; la qualità dell’informazione è anch’essa salita notevol-mente di livello. Il rapido progresso tecnologico globale haportato, quindi, ad una normalizzazione delle modalità dicomunicazione e del formato dei dati, anche i più complessi

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ed apparentemente eterogenei tra loro.Questo aspetto ha avuto una incidenza notevole nella

definizione degli standard informatici; tali tecnologie sonostate introdotte nelle applicazioni di larga diffusione. Esem-pio? Jpeg. Nato per comprimere i dati delle foto a coloridigitali, per una più agevole trasmissione, è stato, in primaistanza, integrato nei software dedicati di impaginazione etrattamento immagini, oggi è divenuto il formato normal-mente utilizzato nelle immagini presenti in Internet.

Contenuti e contenitoriLe tecnologie applicate alla produzione del quotidiano

hanno portato alla confezione della pagina completa; le fotoe la pubblicità sono state inglobate e il formato dei dati stasempre più convergendo verso standard di mercato ormaiconsolidati. Il quotidiano ha quindi l’esigenza di trattare idati in modo tale da renderli disponibili alla divulgazionequanto più generica possibile, oltre la stampa, Internet e iCD rom.

Il giornale fax personalizzato, la rassegna stampa elettro-nica, il giornale stampato al momento su richiesta da stam-pante digitali, notizie in televideo e a voce, e quant’altro lafantasia ci faccia venire in mente, sono tecnologicamenterealizzabili; qualche esperimento è stato già realizzato inquesta ottica.

Percorrendo la logica dell’informazione veicolata da“Media” diversi, la preparazione del giornale dovrà essereassistita necessariamente da formati dati tali da prescinderedal “Media” utilizzato per la diffusione, pur lasciandoinalterato il contenuto informativo: l’assioma che ne scatu-risce può ragionevolmente citare:

Il contenuto informativo deve essere indipendente dalsuo contenitore.

Più contenitori diversi possono contenere lo stesso con-tenuto.

La variazione del contenuto principale farà si che tutti icontenitori relativi avranno il contenuto aggiornato mentre

non necessariamente il variare del contenuto di un conteni-tore debba riflettersi come cambiamento del contenuto ditutti i contenitori che contengano lo stesso contenuto.

Quanto detto oggi non è ancora attuabile nella suaglobalità: le informazioni nascono e vengono trattate construmenti informatici di una tale eterogeneicità tra loro chenon è possibile omogeneizzare completamente i dati. Preve-dere come i contenuti potranno poi sposarsi con il conteni-tore o con i tanti contenitori adatti alle diverse forme didiffusione è ancora troppo distante dalla realtà delle appli-cazioni in questo momento utilizzate.

Osserviamo un setttore molto tecnico: le telefoto. Unafoto trasmessa da agenzia è quasi sicuramente in formatoJpeg con campi IPTC: diamolo per scontato. Sulla base diqueste informazioni basilari abbiamo già una casistica divariabilità abbastanza ampia quale:

1. Jpeg: ok ma con o senza miniatura?. Per il colore unfile e tre files RGB? Se ho bisogno del bianco e nero possousare una selezione o è preferibile ottenerla da appositiprogrammi?

2. IPTC: ok ma la didascalia è un campo IPTC o è partedella foto?. Alcuni dubbi legittimi si hanno sulla standardiz-zazione dei campi che ovviamente sono esasperati dalcontenuto in lingue straniere.

Se la nostra necessità è quella di usare la stessa foto perutilizzi diversi quali:• nel giornale stampato in b/n• nell’edizione telematica su Web a colori• nell’inserto a colori ad alta qualità• per l’archivio storico• per la televisione

vorremo evitare di elaborare la stessa foto più volte conmodalità in gran parte simili. E’ sempre lo stesso applicativofotografico che ci porta a realizzare il contenuto specificoper il particolare tipo di contenitore.

Bello sarebbe se la foto (Contenuto) venisse trattata unasola volta, ai fini della corretta impostazione qualitativa, per

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poter poi essere messa a disposizione per la scelta delparticolare da pubblicare nel layout (Contenitore) di ognisingola pubblicazione.

Sono già utilizzate dai giornali delle applicazioni ingrado di normalizzare la foto; Il risultato del trattamentoautomatico è una foto che, nella sua globalità, ha le compo-nenti cromatiche e di brillantezza che rientrano entro iparametri stabiliti a priori; è anche vero che questa è solouna componente delle tante funzioni che necessitano pergenerare la giusta relazione Contenuto/Contenitori.

Il linguaggio SGMLAbbiamo parlato di fotografia, che forse è la parte più

complessa da gestire in ambienti e pubblicazioni diverse; lostesso concetto è applicabile agli articoli, ai titoli e quant’al-tro è comunque considerato un contenuto che dovrà esserepoi modellato, in maniera specifica, dal contenitore della

pubblicazione.In questa visione concettuale la parte del leone è eviden-

temente svolta dalla applicazione di Data Base, serverapplicativi e connettività che comunque, credo, non è il casodi trattare in questa sessione.

Dunque il Pre press sta mutando, nel nostro settore,gradualmente in pre media; è un fatto che, abbiamo visto, èstato preso come modello anche dai maggiori costruttorimondiali di software commerciale, cerchiamo di osservarequesta migrazione per trarne delle informazioni di tendenzatecnologica molto interessanti.

Qualcuno sicuramente ha seguito, negli anni passati,l’evoluzione del linguaggio SGML, abbreviazione che staper Standard Generalized Markup Language, e non Stan-dard Graphic Monotype Language come qualche buontem-pone lo ha a volte, per gioco, travisato!!!!

Ritorniamo seri: L’SGML (definito come standard nel

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1986 con certificazione ISO 8879, Standard GeneralizedMarkup Language) forniva la metodologia per strutturare idocumenti in modo tale da poter essere poi ripropostigraficamente in modalità diverse. Tramite l’organizzazionedi “marcatori generici” (da qui l’acronimo del linguaggio)si identifica semplicemente la tipologia dell’oggetto testua-le presente nel documento (titolo1, titolo2, testo principaleetc.)

Come poi il testo del mio “titolo1” (contenuto) compari-rà in una certa pubblicazione (Times 24 corsivo con fondinogrigio) è del tutto irrilevante da come esso comparirà inun’altra (Helvetica 36 neretto); io continuerò a scrivere ilcontenuto del mio “titolo1”

Il contenitore è gestito da dati esteri, chiamati DTD(Document Type Definition), nel quale DTD il contenitoredel “titolo1” avrà le sue definizioni grafiche di dettaglio.Tanti DDT diversi potranno quindi presentare la stessainformazione in modalità grafica diversa per ogni pubblica-zioni specifica.

Tutto bello, semplice e lineare tanto da essere statoutilizzato nella strutturazione della documentazione nel-l’ambito delle NATO. Importanti sistemi di produzione didocumentazione tecnica ad altissimo livello, utilizzati nelcampo militare, aeronautico e spaziale, (Xyvision ne è unesempio come altri) permettono l’interscambio dei dati e lariproposizione, per pubblicazioni diverse, in linguaggioSGML.

Ecco operativamente cosa avviene: L’équipe di progetto di una particolare apparecchiatura,

ad esempio un apparato di controllo di un velivolo, scrive,in maniera generica, le modalità di utilizzo dello strumentocorredate dalle avvertenze del caso; vengono descritte lemodalità e i tempi di manutenzione ordinaria; si elencano esi classificano le parti di ricambio. Tutto ciò con un editorgenerico SGML.

Il sistema esperto genererà, dall’unico contenuto, unaserie di pubblicazioni diverse indirizzate al centro addestra-

mento, alla manutenzione di bordo, alla manutenzionepreventiva, al magazzino ricambi etc). E’ importante notareche al variare del contenuto, perché l’apparto ha subito unaggiornamento, tutta lo documentazione relativa sarà an-ch’essa aggiornata nelle varie pubblicazioni.

Nel pre press per i quotidiani questa tecnica non ha maiavuto il successo che, secondo me, meritava già da tempo;le ragioni vanno ricercate, a mio modesto avviso, nel tenta-tivo compiuto da ogni costruttore di sistemi pre-press (daisistemi editoriali di altissimo livello alle applicazioni oriz-zontali DTP) di far affermare il suo formato come standardlegato al suo marchio. La realtà di mercato ha definito - oimposto, che è la stessa cosa ai fini pratici - degli standarduniversalmente riconosciuti: ASCII, PostScript, PDF, TIFF,JPEG, CCITT, e tanti altri ancora.

Guai, perciò, a parlare nel quotidiano di SGML! Si èsempre avuta una repulsione semplicemente perché si in-tendeva l’SGML un’opzione; uno dei tanti formati disponi-bili e non il formato, talmente generico, da poter essereadattato a molte situazioni graficamente diverse fra loro. Sisono preferiti formati gestiti direttamente dai proprietaridelle applicazioni: formati Microsoft, Corel o RTF piuttostoche “Xtag” di Quark X-Press.

Da SGML a HTMLMa sebbene si sia sempre cercato di stare alla larga

dall’SGML oggi tutti ne beneficiamo, forse inconsapevol-mente, grazie ad un semplicissimo fatto: Internet.

Mi chiederete che cosa hanno a vedere SGML e Inter-net? La risposta è semplice: Tutto . Internet di basa sullinguaggio HTML che sta per HyperText Markup Language,ed ha una struttura identica all’SGML; è semplicemente piùevoluta perché permette di effettuare dei “link” (collega-menti) con altre pagine, altri siti e indirizzi di posta elettro-nica e supporta la tecnologia necessaria per incorporareimmagini, suoni, animazioni e oggetti multimediali in gene-re.

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La struttura del documento HTML prevede che ogni“oggetto” del documento stesso (titolo, descrizione, colle-gamento) sia corredato da un descrittore generico. Come poil’indicatore generico assuma le sembianze reali è definitoesternamente.

Le due componenti fondamentali, necessarie all’infor-mazione per essere un mezzo di comunicazione, sono ilcontenuto e la forma. Sul contenuto nulla da eccepire:l’autore è il proprietario intellettuale dell’informazione edovrà essere in grado di produrla nella maniera più genericapossibile. Sulla forma, invece, si stanno ora consolidando inmaniera preponderante le applicazioni basate su HTML.

I software esistenti di editing ed impaginazione potevanoavere, come opzione, dei filtri SGML; editor SGML speci-fici (vedi Arbor Text ed altri) hanno avuto la loro diffusionedi nicchia nel campo della documentazione tecnica e nonsono mai emersi a livello di diffusione generalizzata. Inter-net ha dato questa spinta: il volano è avviato e lo si vede nelleemergenti applicazioni, che si stanno sviluppando sul for-mato dei dati HTML, per essere pubblicati immediatamente

in Internet.I recentissimi annunci della Microsoft quali Windows 98,

che ha il desk top di tipo Internet Browser, per navigarenell’interno del computer, e Office 98, che avrà il formatostandard dei documenti in HTML; quelli della Quark cheprevedono già l’uscita da X-Press 4.0 di pagine HTMLsaranno trainanti nello sviluppo delle tecnologie ove l’indi-pendenza, e la relazione, tra contenuto e contenitore sarà labase delle applicazioni editoriali.

Tutto ciò fa prevedere che il prossimo futuro informaticodell’editoria sarà sempre meno soggetto a “conversione didati” da un formato ad un altro; i dati saranno “plasmabili apiacere” e si apriranno nuove porte allo sviluppo delleapplicazioni “Mission Critical” necessarie al quotidiano.

Carlo Olivieri

Chi volesse approfondire i temi trattati in questo articolopuò contattare direttamente l’autore all’indirizzo di postaelettronica [email protected] oppure, più semplice-mente, usando il fax della redazione (06/4883489)

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Le paginedell’Osservatorio

Il 6 maggio 1998, alle ore 16, presso la Piazzetta Tecnologica allestita all’interno del padiglione 23 di FieraMilano , l’Osservatorio presenta le proprie attività a visitatori ed espositori di Grafitalia , il più importanteappuntamento fieristico per l’industria grafica italiana, giunto alla sua ottava edizione. Nel corsodell’incontro, tra l’altro, verranno presentati i dati emersi dal Rapporto 1997 sull’industria dei quotidianiin Italia , la ricerca annuale realizzata da ASIG Service per conto dell’Osservatorio.

L’ Osservatorio debutta nelle Piazzette di Grafitalia

La rubrica Le pagine dell’Osservatorio è interamente dedicata all’OrganismoParitetico Imprenditori-Sindacati previsto dal Contratto Collettivo di Lavoro deidipendenti delle imprese editrici e stampatrici di quotidiani e delle agenzie distampa. Attività, ricerche, dati statistici ed altre informazioni sulla industriaeditoriale e sul mondo del lavoro raccolte, elaborate e diffuse a curadell’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione.

Grafitalia, giunta alla sua ottava edizione, ha imboccatola strada delle innovazioni e dei debutti.

Una vera novità, e non di poco conto, è costituita dallePiazzette Tecnologiche, una originale formula di incontro edi dibattito tra fornitori ed utilizzatori di tecnologie.

La novità delle Piazzette TecnologicheLa prima volta delle Piazzette è stata NewComm 1997; ed

il favore riscosso ha indotto Centrexpo, responsabile edorganizzatore della manifestazione fieristica, a replicarel’iniziativa a Grafitalia, in un contesto diverso, con espositoriforse maggiormente ancorati alla formula delle esposizionitradizionali: una occasione nella quale le tematiche domi-nanti sono simili ma non coincidenti con quelle che hannosegnato le giornate di NewComm.

Centrexpo ha incaricato ASIG Service di curare, conl’ausilio di altri partners, le oltre 40 ore di dibattito dissemi-nate tra gli stands della fiera e scaglionate nei 4 giorni dellasua durata.

L’ Osservatorio a GrafitaliaAnche per ASIG Service, quindi, è un debutto. Ma tra i

protagonisti del dibattito ritroviamo anche organizzazioni estrutture che a Grafitalia, al massimo, hanno guardato inpassato con curiosità.

Ci riferiamo in particolare all’Osservatorio tecnico per iquotidiani e le agenzie di informazione, la struttura paritetica

che imprenditori e sindacati hanno voluto inserire nel CCNLcon compiti altamente impegnativi anche per quanto con-cerne l’analisi delle prospettive, e non solo la fotografia delpresente.

L’ Osservatorio si presenta al pubblico di Grafitalia conle sue iniziative e i suoi programmi, con le realizzazionicompiute, con le ricerche portate a termine, l’ultima dellequali è il Rapporto 1997 sull’industria italiana dei quoti-diani, che contiene i dati più aggiornati riguardanti laproduzione, la readership, la pubblicità, l’andamento eco-nomico, gli aspetti occupazionali e retributivi e quant’altroattiene al mondo dei quotidiani.

Nella circostanza l’Osservatorio riunirà il proprio Con-siglio direttivo per mettere a fuoco le iniziative future.

Molti contratti di lavoro prevedono un Osservatorioparitetico come strumento gestito dalle parti; ma pochiprobabilmente (e, forse, nessuno al pari di quello che operanel settore quotidiani) ha saputo svilupparsi e trovare lapropria strada.

A Grafitalia mercoledì 6 maggio, alle ore 16, nellaPiazzetta Tecnologica allestita all’interno del padiglione23, ne discuteranno rappresentanti degli editori ed espo-nenti sindacali, insieme agli uomini-azienda e alle strut-ture sindacali di base, per trovare nuovi spunti lungo unpercorso che già può contare su risultati di notevoleinteresse.

Via Sicilia 125 - 00187 RomaTel 06/4885026 - Fax 06/4883489e-mail: [email protected]

FIEGASIG

SLC-CGIL

F.I.S.TEL-CISL

UILSIC-UIL

per i quotidianie le agenzie di informazioneOsservatorio Tecnico

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Lo ScaffaleMaffy 94Maffy 94Maffy 94Maffy 94Maffy 94

“Lo Scaffale” presenta i libri più importanti dedicati all’ industriaeditoriale, con particolare riguardo al settore della stampa, ai “newmedia”, all’universo emergente della comunicazione elettronica edigitale, allo sviluppo ed all’impiego delle tecnologie informatichenell’industria grafica ed alle più moderne tecniche manageriali chepossono trovare applicazione nell’industria della comunicazione.Una grande biblioteca di saggi, monografie, manuali tecnici e testi dimanagement, una galleria di idee che invitano alla conoscenza ed allariflessione.

Chi cerca trova...

Anche in Italia Internet,dopo i facili e spesso ec-cessivi entusiasmi diqualche tempo fa, sta di-ventando uno strumentodi business con il qualefare promozione e mar-

keting, raggiungere mercati di nicchia, vendere beni eservizi. Il numero delle aziende presenti sulla Rete, diconseguenza, è andato crescendo in misura esponenziale,al punto che spesso risulta difficile l’individuazione sulWeb di una azienda ai cui prodotti o servizi si è interessati.L’edizione 1998 di Internet Yellow Pages si proponecome valida - e più rapida - alternativa ai motori di ricercadisponibili sul Web, i quali risultano sovente lenti ecomplicati da usare, e magari restituiscono, quando sieffettua una ricerca, decine di migliaia di documenti checorrispondono ai criteri introdotti, rendendo di fatto inu-tile l’interrogazione.Internet Yellow pages, realizzato a cura della redazione diInternet News, la più diffusa rivista italiana sull’argo-mento, raccoglie oltre 8.000 tra aziende, organizzazioni eprivati cittadini italiani presenti su Internet che si sonoregistrati on line presso il sito http://www.tecnet.it. I sitisono organizzati in categorie: dall’abbigliamento alleassociazioni, dall’elettronica ai giochi, dai musei ai servi-zi, con sintetiche descrizioni fornite dai gestori dei sitistessi. Oltre all’indice per argomenti, la consultazione èresa più facile e rapida dalla presenza di un indicealfabetico, che permette un accesso diretto all’informa-zione cercata.

A cura di Internet NewsINTERNET YELLOW PAGES

Tecniche nuove, Milano, 1998pp. 624, £. 24.000

Il colore secondo AGFA

A cura di AgfaI SEGRETI DELLA GESTIONE DEL COLORE

Agra-Gevaert N.V., Mortseel, Belgio, 1997pp. 34, per informazioni 02-30741

...oltre 8.000 aziende italianepresenti su Internet

Guida al processo diriproduzione digitale delcolore

Il passaggio ad una ge-stione di prestampa qua-si interamente digitaleha portato cambiamentistraordinari.All’inizio le attrezzatu-re erano costose, com-

plesse e difficili da far funzionare, e spesso era necessarioacquistarle tutte da un solo produttore.Oggi i produttori presenti sul mercato sono molti, e perciascun componente sono disponibili diverse opzioni.Ma poiché, a differenza che nel passato, ogni componen-te del sistema di trattamento del colore può provenire daun produttore diverso, nessun elemento dell’attrezzaturaè in grado di sapere qual è il dispositivo che viene primadi lui nel processo e non può neppure correggere automa-ticamente le discrepanze introdotte.Ecco perché diventa necessaria una gestione unitaria delcolore, senza la quale non è possibile alcun controllosulla resa finale in stampa.Questa guida illustra i problemi relativi alla gestione delcolore, descrive le complicazioni legate al colore chepossono portare a sorprese spiacevoli e indica come èpossibile evitarle.Osservando cosa accade al colore nella fase di input, divisualizzazione e di output, la guida fornisce un quadrogenerale accessibile a tutti, indipendentemente dal livel-lo di competenza.

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FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

Negli ultimi mesi, sono proseguiti senza sosta gli annunci dinuove installazioni delle soluzioni editoriali Unisys in Eu-ropa e negli Stati Uniti. Già installata presso oltre 75 testate,la soluzione Unisys è stata acquistata recentemente da LaProvence in Francia, MärkischeAllgemeine Zeitung , Die Rheinpfalze Börsen-Zeitung in Germania, LaVanguardia e El Mundo Deportivoin Spagna. Negli Stati Uniti la solu-zione Unisys è stata acquisita dallasocietà editrice PhiladelphiaNewspapers, che pubblica i quoti-diani The Philadelphia Inquirer eThe Philadelphia Daily News.Oltre a queste installazioni, Unisys ha rafforzato la propriapresenza in Italia, dove la soluzione editoriale Unisys è natae dove ha dimostrato per prima le proprie potenzialità. Dopol’installazione a Il Mattino di Napoli, hanno scelto la tecno-logia Unisys anche La Stampa di Torino e Il Giorno diMilano. Su queste installazioni torneremo in maniera ap-profondita sui prossimi numeri di TecnoMedia.Il panorama delle nuove installazioni conferma come ilmercato abbia accolto con favore i punti qualificanti dellasoluzione editoriale Unisys: flessibilità, capacità di gestireelevati volumi di produzione e numerose stazioni di lavoroe di integrarsi negli ambienti di produzione più diversi.Altro punto di forza della soluzione Unisys è quello di essereperfettamente in linea con gli standard informatici di mer-cato e di adottare architetture aperte e non proprietarie. Isistemi Unisys possono utilizzare server Sun con sistemaoperativo Solaris, ma anche DEC Alpha o Intel con sistemaoperativo Windows NT, oppure IBM RS/6000 con sistemaoperativo AIX. Il database relazionale può essere MicrosoftSQL, Sybase, Oracle, e Basisplus per il modulo DocCenter.Come stazioni client può essere utilizzato qualunque PC inambiente Windows. Per i collegamenti in rete, infine, vieneutilizzato Ethernet e il protocollo TCP/IP.

La ProvenceA Marzo, Unisys ha annunciato di aver siglato un contratto

Nuove installazioni per Unisys

in Europa e negli USA

per la fornitura del proprio sistema editoriale al quotidianoLa Provence. Il giornale, che ha sede a Marsiglia, ha unadiffusione media giornaliera di 200.000 copie e viene pub-blicato in 14 edizioni, con una produzione media giornaliera

di 200 pagine.L’accordo prevede l’installazione dioltre 270 stazioni di lavoro, dovesaranno installati i moduli softwareche compongono la soluzione edito-riale Unisys: Hermes, il pacchettoeditoriale integrato per l’input deitesti e l’impaginazione, WireCenter,il sistema di gestione delle agenzie, el’archivio multimediale DocCenter.

Il sistema installato a La Provence sarà il primo ad utilizzarecome server workstation IBM RS/6000, per l’esattezzaquattro server RS/6000 SP2 con sistema operativo AIX earchitettura HACMP (High Availability Cluster Multi-Processing), in grado di garantire elevati livelli di sicurezzae di recupero dei dati in caso di guasti o interruzioni di rete.

Märkische Allgemeine ZeitungE’ assai recente anche l’accordo tra Unisys e il quotidianotedesco Märkische Allgemeine Zeitung di Potsdam, cheviene pubblicato in sedici edizioni con una diffusione gior-naliera di 218.000 copie.L’accordo prevede l’installazione di oltre 160 stazioni dilavoro, che faranno capo a più server in ambiente WindowsNT. La fornitura software prevede il sistema editorialeintegrato Hermes e l’applicativo WireCenter per la gestionedelle agenzie. In aggiunta a questa installazione, Unisyscurerà l’integrazione del nuovo sistema editoriale con ilsistema di pianificazione e gestione della produzione dellaPPI, Pape + Partner Media, nonché con un sistema pubbli-citario esterno.

Die RheinpfalzLo scorso febbraio la soluzione editoriale Unisys è statascelta anche dal quotidiano , di Ludwigshafen, che ha unadiffusione media di 240.000 copie in 13 edizioni e un carico

UNISYS ITALIA spa

Via B. Crespi 57 - 20159 Milanotel. 02/69851 - fax 02/6985588

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FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

produttivo variabile tra le 110 pagine dei giorni feriali e le120 delle edizioni del week-end.La fornitura prevede il sistema editoriale Hermes e il siste-ma di gestione delle agenzie WireCenter, che verrannoinstallati su più di 160 stazioni di lavoro. Per quanto riguar-da i server, la scelta è caduta su due workstation Sun e suldatabase relazionale Oracle.Anche nel caso del Die Rheinpfalz, come per il MärkischeAllgemeine Zeitung , Unisys curerà l’integrazione del nuovosistema editoriale con il sistema di production tracking dellaPPI, Pape + Partner Media.

Börsen-ZeitungSempre nello scorso mese di febbraio, Unisys ha annunciatoche installerà la propria soluzione editoriale presso il quo-tidiano finanziario tedesco Börsen-Zeitung, fondato nel1952 e con sede a Francoforte sul Meno, con una foliazionegiornaliera di circa 50 pagine.Il contratto prevede l’installazione di un sistema interamen-te basato sul sistema operativo Windows NT: sia le 50stazioni di lavoro che i due server di sistema, infatti, utiliz-zeranno questo sistema operativo. Per quanto riguarda isoftware applicativi, il Börsen-Zeitung ha scelto Hermescome sistema di trattamento dei testi e di impaginazione, eWireCenter per la gestione delle informazioni in arrivo nelsistema.

La Vanguardia -El Mundo DeportivoLo scorso febbraio, Unisys ha annunciato di aver siglato unaccordo con la società Godò di Barcellona, uno dei maggiorigruppi editoriali della penisola iberica. L’accordo prevedel’installazione della soluzione editoriale Unisys nei duequotidiani del gruppo La Vanguardia - il principale quoti-diano di Barcellona, fondato nel 1881, con una diffusionemedia giornaliera di 250.000 copie che salgono a 450.000nell’edizione domenicale, 5 edizioni giornaliere con unaproduzione di 96 pagine al giorno - e El Mundo Deportivo,uno dei maggiori quotidiani sportivi spagnoli, nato nel 1996e che attualmente conta su una diffusione media giornalieradi 125.000 copie suddivise su 6 edizioni.

L’accordo prevede l’installazione, presso i due quotidianidel gruppo, di un totale di 300 stazioni di lavoro, doveverranno installati i software Hermes e WireCenter, nonchél’applicativo Hermes Web Publisher, che permetterà diintegrare la pubblicazione on line nel normale flusso pro-duttivo delle due testate. Il nuovo sistema editoriale utiliz-zerà come server tre workstation Sun, e verrà integrato conil sistema di gestione della pubblicità attualmente in uso inentrambi i quotidiani.Nel commentare l’accordo, Jaume Francas, responsabileoperativo dei due quotidiani, ha dichiarato: “La Vanguardiae El Mundo Deportivo hanno scelto la soluzione editorialeUnisys perché presenta un elevato grado di integrazione eperché utilizza sistemi aperti e standard di mercato, assai piùagevoli da supportare ed implementare rispetto al nostroprecedente sistema proprietario. Il nostro obiettivo eraquello di stabilire un rapporto di partnership con un fornitoreleader in Europa - come è certamente Unisys - nel settoredelle soluzioni editoriali, in grado di accompagnarci nel 21°secolo e di garantirci per molti anni ancora le soluzionitecnologicamente più avanzate disponibili sul mercato”.Con quello siglato con il gruppo Godò salgono a due leinstallazioni di grandi dimensioni per la soluzione editorialeUnisys in Spagna, lo scorso anno, infatti, Unisys è statoscelto da El Pais, il principale quotidiano spagnolo con lesue quasi 400.000 copie di diffusione media giornaliera.

The Philadelphia Inquirer & Philadelphia Daily NewsLa soluzione editoriale Unisys è stata scelta dallaPhiladelphia Newspapers Inc. (PNI) per la produzione deisuoi due quotidiani, The Philadelphia Inquirer e PhiladelphiaDaily News.Con le sue 427.000 copie di diffusione media giornaliera,che salgono a 876.000 la domenica, il Philadelphia Inquirer- tra i più antichi quotidiani degli Stati Uniti, essendo statofondato nel 1829 - è il quindicesimo quotidiano degli StatiUniti, il primo nello stato della Pennsylvania, con unasolidissima reputazione di qualità giornalistica testimoniatada ben 18 premi Pulitzer. Di tutto rispetto anche le dimen-sioni del Philadelphia Daily News, che ha una diffusione

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FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

giornaliera di oltre 170.000 copie. La società editrice PNI,a sua volta, è interamente controllata dal gruppo editorialeKnight-Ridder, il secondo per dimensioni negli USA con 31testate ed una diffusione giornaliera complessiva di 3,420milioni di copie, che salgono a 4,778 la domenica.L’installazione Unisys per i quotidiani della PNI compren-de Hermes, il sistema integrato per l’input dei testi e l’impaginazione, WireCenter, il sistema di gestione delleagenzie e degli input remoti, e DocCenter, l’archivio mul-timediale. In totale, verranno installate 748 stazioni dilavoro, delle quali 617 a The Inquirer e 131 al Daily News,oltre a quattordici stazioni di lavoro dedicate per l’applicativoDocCenter. DocCenter sarà inoltre accessibile da tutte leworkstation editoriali di entrambi i quotidiani attraversoclient in ambiente Windows e stazioni di lavoro Macintoshattraverso l’utilizzo di browser Internet. In aggiunta a ciò, ildatabase del sistema Hermes sarà accessibile alle stazioni dilavoro che utilizzano Adobe Photoshop e Quark X-Press.I server del sistema Hermes saranno due Sun E5000 HighAvailability (HA) per The Inquirer, e due Sun E3000 HA peril Daily News. WireCenter e DocCenter utilizzeranno sueSun E3000.Tra i motivi che hanno spinto il management di PNI ascegliere la soluzione editoriale Unisys, uno dei più impor-tanti è stato certamente la capacità del sistema di gestire conflessibilità consistenti volumi produttivi e un sofisticatopiano di edizioni locali e zonali. Il nuovo sistema consentiràinfatti alla redazione di integrare notizie, materiale di archi-vio, foto e grafici in maniera semplice e flessibile, diaccrescere il controllo sul contenuto e sulla grafica dellepagine, di migliorare i tempi di reazione e di lasciareaperte un maggior numero di pagine a ridosso

dell’orario di chiusura, migliorando in tal modo la freschez-za e la qualità del prodotto informativo. Oltre a ciò, risulteràmigliorata anche la capacità di gestire articoli, foto e graficidestinati a edizioni multiple, requisito quest’ultimo resonecessario dal complesso scacchiere di edizioni zonalidell’area metropolitana di Philadelphia.“Le esigenze dei nostri quotidiani - ha dichiarato Tom Sims,responsabile Systems & Technology di PMI - si sono fattesempre più sofisticate man mano che la diffusione delletestate cresce e ci spingiamo verso nuove aree di business.Per affrontare queste nuove sfide, abbiamo bisogno ditecnologie sofisticate, come quelle che Unisys ha messo anostra disposizione”.“Ci stiamo muovendo velocemente - ha aggiunto Bill Hack,responsabile dei sistemi editoriali della società - verso nuoviterritori per quanto riguarda il modo in cui i quotidianivengono realizzati, e il modo in cui i contenuti vengonomanipolati e resi disponibili ai lettori ed ai consumatori. Perraggiungere questi obiettivi, avevamo bisogno della poten-za e della flessibilità che il sistema Unisys è in grado dioffrirci”.Con quella al gruppo editoriale PNI salgono a tre le instal-lazioni Unisys negli Stati Uniti. Il sistema editoriale Hermese il sistema di gestione delle agenzie WireCenter sono statiinfatti installati al Colorado Springs Gazette (oltre 100.000copie di diffusione giornaliera), mentre il sistema di archi-viazione multimediale DocCenter è attualmente in fase diinstallazione al San Francisco Examiner (112.000 copie didiffusione giornaliera). Quella della PhiladelphiaNewspapers, quindi, è la prima installazione di tutti e tre i

componenti della soluzione editoriale Unisys in ungrande giornale metropolitano degli Stati Uniti.

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FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

C.L.A.B.S. (Classified Advertisement Booking System):

la gestione degli annunci economici di LinkEditoriale

L i n k S e r v i c e S r lL i n k S e r v i c e S r lL i n k S e r v i c e S r lL i n k S e r v i c e S r lL i n k S e r v i c e S r l

• CONSULENZA INFORMATICA

• FORMAZIONE

• SVILUPPO SOFTWARE

• DISTRIBUZIONE

Via Alle Rotte, 9 - 42011 Bagnolo in Piano (RE)Telefono: (0522)953867 r.a. Fax: (0522)953869

Internet: http//www.rcs.re.it/linkserviceE-Mail: [email protected]

LinkService, attraverso la sua divisione LinkEditoriale,opera da anni sul mercato dei sistemi per la raccolta el’impaginazione automatica di pubblicità classificata e ne-crologi.Su questo numero di TecnoMediadesideriamo sottoporre alla Vostraattenzione il cuore del prodotto cheda anni, con differenti e peculiariimplementazioni, realizziamo per iquotidiani ed i giornali di annuncieconomici.

C.L.A.B.S. nasce dall’esperienzamaturata presso un importante grup-po editoriale con il quale operiamoda oltre sei anni che ha rappresenta-to, a tutti gli effetti, un fondamentale laboratorio di analisie ricerca; questa collaborazione ci ha permesso di analizzareil problema della raccolta ed impaginazione automatica dipubblicità classificata da molteplici punti di vista e ci haconsentito di proporci al mercato con soluzioni estrema-mente produttive.

L’applicazione che LinkEditoriale propone si basa su unaossatura client-server - disponibile per piattaforme Macin-tosh e Windows 3.1/95/NT - e su moduli funzionali che,opportunamente configurati, permettono di realizzare una

serie infinita di varianti al-l’applicazione base.

Ci rendiamo perfettamenteconto che l’argomento “clas-sificata” non possa essere trat-tato con una soluzione soft-ware on-the-shelf, ossia conun prodotto rigido edonnicomprensivo; per que-sto LinkEditoriale, in ciascu-na delle realtà affrontate, ha

dovuto procedere a personalizzazioni che hanno, di fatto,generato delle applicazioni cucite su misura in base allenecessità del cliente.

Le caratteristiche chiave delle procedure per la gestionedella pubblicità classificata sono da ricercarsi principal-mente nella attenta analisi delle richieste per riuscire a

fornire un applicativo che coniughi in modoottimale le aspettative in termini di velocitàoperativa nella raccolta con l’elevata flessi-bilità operativa.

Elemento centrale della procedura è, ovvia-mente, l’interazione con il sistema diimpaginazione elettronica: LinkEditorialeha realizzato filtri di comunicazione chepermettono l’uscita sia attraverso applica-zioni desk-top (es. Quark Xpress, AdobePageMaker etc…) sia verso sistemi edito-riali con la possibilità di gestire in modo

completo tutte le opzioni mes-se a disposizione dall’ap-plicazione che ospita gliannunci.

Da un punto di vista con-Il caricamento delle inserzioni

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cettuale possiamo “sezionare” l’applicativonelle fasi operative fondamentali:1. Raccolta dei dati amministrativi:

compilazione di una serie di infor-mazioni atte alla generazione del do-cumento contabile che ha anche loscopo di costituire l’elemento di con-ferma/accettazione da parte del clien-te

2. Rubricazione: scelta della rubrica (odelle rubriche) che ospiterà l’annun-cio

3. Schedulazione: impostazione – concriteri ampiamente personalizzabili– delle date di uscita dell’annuncio

4. Inserimento del testo dell’annuncio: ambiente diwordprocessing per la digitazione del corpo dell’an-nuncio

5. Fatturazione: produzione del documento contabile6. Impaginazione: integrazione verso il sistema di output7. Statistiche: opzione per l’analisi matematica dell’ar-

chivio storico annunci

La struttura modulare di C.L.A.B.S. permette di adeguarlo

ad una ampia gamma di necessità operative attraverso lapersonalizzazione degli elementi che costituiscono tutte lefasi della raccolta.Nello specifico, LinkEditoriale ha identificato sei ambitifunzionali che sono tipicamente oggetto di analisi e valuta-zione con il cliente in fase di definizione delle specifiche:1. Edizioni/Testate: l’applicativo può essere predispo-

sto per gestire il caricamento dati relativi ad una solaedizione/testata così come ad uno schema articolatoper giornali con pubblicazioni multiple piuttosto che in

presenza di inserti speciali perio-dici2. Rubriche mono/multi-livel-lo: per consente la rubricazionecon schemi fissi per ciascuna te-stata/edizione ovvero con liste dif-ferenziate testata/rubriche. Que-ste ultime possono essere struttu-rate su uno o più livelli di rag-gruppamento3. Anagrafica Clienti: C.L.A.B.S.può essere fornito di un moduloper la gestione anagrafica deiclienti. La presenza di questo mo-dulo è indispensabile per la realiz-zazione della fatturazione diret-tamente tramite l’applicazione.4. Prenotazione date di Uscita:

Funzioni di ricerca avanzate

La fase di estrazione delle inserzioni per la messa in pagina

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AZIENDE INFORMANO

a seconda della tipologia di installazione è possibileabbinare a ciascuna inserzione una lista di date diuscita (relazionata alla edizione oppure singola) chegenera l’impaginazione dell’avviso in giorni ben pre-cisi piuttosto che assegnare un numero fisso di uscitee “scaricarle” all’atto della preparazionedell’impaginato.

5. Formattazioni speciali: tipicamente gli avvisi econo-mici sono composti da una prima parte in neretto ed ilseguito in chiaro; con C.L.A.B.S. è possibile definire(in relazioni alle possibilità offerte dallo strumento diimpaginazione) una lista di formattazioni speciali(tutto neretto, riquadrato, evidenziato etc.)

6. Esportazione degli annunci verso WWW: un appo-sito modulo consente di replicare gli annunci tipica-mente in uscita su supporto cartaceo anche versopagine Internet secondo uno schema di formattazioneconcordato con il cliente.

7. Generazione di inserti speciali: lo studio razionaledel tracciato record che descrive ciascun annuncioconsente, anche in momenti successivi alla primaconfigurazione, di intervenire sull’applicazione perdefinire la generazione automatica di “sottoprodotti”editoriali che possono nascere da criteri di

selezione ed ordinamento speciali (es. ripubblicazionedegli annunci appartenenti alle rubriche immobiliariper la produzione di inserti periodici etc…)

Una delle caratteristiche che distinguono LinkEditoriale da“quelli” che si propongono sul mercato è l’estrema specia-lizzazione del suo staff di analisti, programmatori e sistemistiche operano con soluzioni mirate al mercato editoriale incollaborazione con le aziende leader del settore.

L’implementazione di C.L.A.B.S. non sarebbe proponibiledisgiunta da attività consulenziali e di assistenza post-vendita, ed è in questo settore che LinkEditoriale rendedisponibile una struttura formativa e di supporto in grado difronteggiare tutte le esigenze.

Ciascun prodotto LinkEditoriale è assistito utilizzando unaampia gamma di opzioni di intervento che vanno dall’hot-line telefonica alla teleassistenza per giungere agli interven-ti on-site che sono possibili in tempo reale o in tempicomunque estremamente contenuti.

C.L.A.B.S. verrà dimostrato a Grafitalia 98 presso lostand di TERA Spa, Padiglione 8, Stand C09-D16.

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FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

SAP R/3, la soluzione software

per la gestione integrata dell’impresa editoriale

SAP ITALIA S.p.a.

I.S.U. MediaViale Colleoni 17 - Pal. Orione 3-

20041 Agrate Brianza (MI)

Tel. 039/6879.350 Fax 039/6091005

Il successo del software R/3 deriva, in parte, dal bisogno dicambiamento di molte aziende italiane che intendono ri-spondere alla pressione competitivaproveniente dall’esterno. In particolareil settore dei media risente di un’obso-lescenza tecnologica che lo sta spin-gendo alla ricerca del giusto mix “effi-cienza/efficacia”, anche attraverso l’in-vestimento in nuove infrastrutture (reti,sistemi aperti) e soluzioni (“buy” piut-tosto che “make”), viste come mezzi perrivisitare i core process (quelli critici le-gati al business) e riguadagnare il terrenodella competitività.

Il cambiamento come opportunitàL’economia di quest’ultima parte di millennio sta lanciandoalle aziende una serie di sfide (liberalizzazione con lapresenza di operatori stranieri; globalizzazione che ampliai tradizionali riferimenti spaziali; convergenza multimedia-le che vede recitare sullo stesso palcoscenico telecomunica-zioni, televisione e industria del computer) a cui corrispon-de un numero crescente di opportunità; di conseguenza, èindispensabile affermare, controllare e migliorare i proprifattori critici di successo.Si sente la necessità di essere più vicini ai propri lettori, diconoscerli meglio, di dare loro dei servizi aggiuntivi (ancheattraverso Internet), di differenziare e rendere più flessibilel’offerta pubblicitaria e di prodotto e di analizzare piùaccuratamente la redditività delle testate.Queste nuove sensibilità hanno condotto a un approccioorganizzativo che parte dall’idea di saper affrontare ogniproblema operativo ragionando per processi di businessfocalizzandosi su quelli critici (core process). Un processoè un insieme di attività collegate che ricevono un input e unoutput in modo controllato e finalizzato a un obiettivodichiarato (generazione del valore).

L’integrazione come vantaggio competitivoSAP R/3 è una soluzione di tipo Enterprise Resource

Planning, ossia un sistema (insieme distrumenti software e procedure utiliz-zati per automatizzare un processo)integrato (connette parti diverse del-l’azienda) e pervasivo (attraversa i pro-cessi rilevandone e regolandone il fun-zionamento), adatto a risolvere leproblematiche della gestione di impre-

se di qualsiasi dimensione.L’introduzione di R/3 accelera e aggiun-

ge qualità alle decisioni strategiche in quan-to aiuta il ridisegno e l’automatismo dei

processi critici consentendo alle struttureaziendali di dialogare fra loro attraverso il Sistema Informa-tivo; la tecnologia diventa così un fattore che facilita esupporta la riunificazione delle procedure eliminando laframmentazione delle organizzazioni.Per il mercato dei media integrazione significa poter sempredisporre di informazioni riguardanti pubblicità, lettori, ab-bonamenti, distribuzione geografica dinamica che vanno adaffiancarsi alle problematiche gestionali di natura tradizio-nale.Dal punto di vista funzionale il software SAP R/3 è struttu-rato per moduli attivabili progressivamente o contempora-neamente in aree diverse come l’amministrazione (inclusala tesoreria, la gestione dei cespiti e degli investimenti), lafinanza, il controllo di gestione, la logistica (acquisti emagazzino), le vendite e la distribuzione, il controllo quali-tà, la manutenzione, le risorse umane, la produzione ed iprogetti.La strategia di SAP per il mercato dei media si concretizzanell’arricchimento funzionale dei moduli dedicati alle ven-dite e alla distribuzione di quotidiani e riviste (abbonamenti,piani di diffusione, resi, reclami, compensazioni, provvi-gioni) e gestione della pubblicità (campagne, ordini per

Fondata venticinque anni fa a Walldorf (Germania), SAP fornisce software applicativo per ambienti client/server emainframe destinato a un’ampia gamma di piattaforme hardware.Ad oggi più di ottomila aziende con oltre tredicimila installazioni sparse in tutto il mondo utilizzano R/3 facendo di SAP ilquarto fornitore mondiale di software, leader per vendita e manutenzione delle applicazioni gestionali client/server.

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AZIENDE INFORMANO

Chi è SAP

SAP è leader tecnologico e leader di mercato nel settore del software client/server per la

gestione dell’impresa. Fornisce soluzioni globali e scalabili per aziende di ogni tipo e

dimensione, consentendo loro di avvalersi delle più evolute soluzioni gestionali, conso-

lidate grazie all’esperienza maturata negli anni.

I prodotti SAP sono strumenti essenziali per le imprese che vogliono rispondere

rapidamente alle condizioni imposte da un mercato dinamico, per conseguire e mante-

nere vantaggi decisivi in termini di competitività. Fondata nel 1972, SAP ha sede centrale

a Walldorf (Germania). Conta circa 13.000 dipendenti, ed è presente in oltre 50 nazioni,

che garantiscono sempre e ovunque supporto e servizi di livello elevato per le ormai più

di 13.000 installazioni di SAP R/3 nel mondo.

Ulteriori informazioni sono reperibili all’indirizzo Internet: www.sap.com/italy

spazi, opuscoli, filmati, gestione dei contratti, integrazionecon i sistemi di pre-stampa).E’ un mercato strategico ad alto potenziale - se si conside-rano i comparti che vanno dalla carta stampata, alla radio,alla televisione - dove SAP ha deciso di investire in risorsee stringere alleanze per integrare, a breve, la gestione deicontenuti multimediali (sistemi editoriali, produzione digi-tale di suoni, immagini, video) per mezzo di Internet. Nona caso in Germania SAP detiene il 57% della quota dimercato dei media.SAP R/3, oltre a risolvere le problematiche dell’anno 2000e dell’Euro, colloquia con ben 150 software complementaricertificati, prodotti da terze parti, che rispondono ad esigen-ze puntuali (archiviazione ottica, sistemi editoriali, proget-tazione, grafica).

Il valore di solide partnershipIl modello organizzativo che prevede la focalizzazione permercati sta alla base della ricerca dei partner SAP, cui èaffidata la realizzazione del progetto per l’inserimento delsoftware R/3. SAP considera la conoscenza specifica comeun valore aggiunto da cui i clienti potranno trarre deibenefici concreti.In particolare lo scopo di SAP è attivare soluzioni incontinua evoluzione, replicabili in caso di analogia dellaproblematica; costruire delle relazioni affidabili e flessibilicon terze parti aventi una competenza specialistica; circo-scrivere la necessità di sviluppi complementari. Questoporterà inevitabilmente alla riduzione dei costi legati alprogetto e ad una soluzione completa ed integrata perl’utente finale.

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AZIENDE INFORMANO

Trasmissione della pubblicità on line:

le stazioni per il controllo del processo produttivo

Lo scorso numero di TecnoMedia (TM 17, pagg. 51/52)abbiamo illustrato le linee generali del nuovo sistema ADExpress, per la trasmissione su rete ISDN degli annuncipubblicitari in formato digitale.Ritorniamo sull’argomento per valutare alcuni dettaglirelativi alla stazione Client, ovveroquella parte di sistema che vieneinstallata presso la concessionaria dipubblicità, la società che, nel merca-to editoriale italiano, gestisce i con-tratti con gli inserzionisti, informaquotidianamente le testate circa icarichi di pubblicità e si occupa del-l’invio dei materiali su supporti ana-logici tradizionali, carta e pellicola.

Il sistema dal punto di vista dellaconcessionariaAD Express, la soluzione Elsag Bailey per la trasmissioneon line degli annunci pubblicitari nell’industria editorialedei quotidiani e dei periodici, si basa sul principio dimettere a disposizione dei diversi protagonisti del flussodi lavoro - agenzia, concessionaria, tipografia - un sistemadi trasmissione files che sia il più possibile in grado dimantenere, nella organizzazione di lavoro digitale, ruoli,responsabilità e competenze proprie di una organizzazio-ne industriale ben sperimentata e consolidata. AD Expressha evitato la creazione di un database server centralizzato,che avrebbe inevitabilmente aperto numerosi problemi siaper quanto riguarda la sicurezza dei dati contenuti sia perquanto riguarda la direzione del flusso dei dati e le relativeresponsabilità di chi “invia” e chi “riceve”, preferendopuntare su un collegamento dinamico in linea fra lestazioni di lavoro installate presso le agenzie, le conces-sionarie e le tipografie.La stazione di lavoro della Concessionaria è il vero eproprio punto nevralgico del sistema, che prende in caricoi materiali in arrivo dalle agenzie di pubblicità e provvedea smistarli ai destinatari, ovvero alle tipografie delle

testate quotidiane. Il software consente alla Concessiona-ria di inserire, in un ‘apposita scheda digitale, tutte leinformazioni relative all’inserzione pubblicitaria,razionalizzando sia gli aspetti organizzativi nella gestionedel traffico in rete sia quelli commerciali. La Concessio-

naria ha inoltre gli strumenti dimessaggistica elettronica per segna-lare a chi di dovere la opportunità difare correzioni o, addirittura, di ripe-tere le fasi di preparazione del filegrafico, riavviando il procedimentodal formato sorgente.Una particolare funzionalità del soft-ware, che gira su una stazione dilavoro Windows ‘95 o NT, è quella diconsentire la visualizzazione del filese la stampa di bozza su carta, cosìcome gli addetti della concessionaria

erano in grado di effettuare controlli sul materiale prove-niente dalle agenzie.

Il controllo del ciclo produttivoNell’organizzazione del lavoro tradizionale, la Conces-sionaria ha la facoltà di controllare la qualità degli annuncipubblicitari, ma non è delegata alla responsabilità circa larealizzazione dell’esecutivo. Lo stesso principio è statoriprodotto e sviluppato all’interno di AD Express: lagaranzia di qualità del file digitale avviene all’interno delprimo anello del sistema, nella stazione di lavoro dove siprepara materialmente il file grafico. Il sistema utilizza perla trasmissione il formato PDF che viene generato sullastazione di lavoro utilizzata dall’agenzia con un softwarechiamato AD Station. Questo consente di preparare per laspedizione un file elaborato nei più diffusi ambienti per lagrafica professionale, attraverso un processo di elabora-zione che genera il file digitale, il preview e la schedainformativa. Questa elaborazione, effettuata in totale au-tomatismo all’interno della stazione di lavoro, avvienesecondo parametri settati all’origine.

Elsag Bailey

Strada 1, Palazzo F/8,

20090 Assago-Milanofioritel. 02-57536256 fax 02-89200350

Contatto: Anna Verrini

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AZIENDE INFORMANO

Il servizio ADExpress, creato e gestito da Elsag Bailey, èbasato su una infrastruttura hardware e software chegarantisce l’integrità delle informazioni nelle varie fasi ditrasmissione, la riservatezza del contenuto, effettuando losmistamento automatico degli avvisi da e verso gli attoricoinvolti nel processo produttivo (agenzie, concessio-narie, editori).

Sofisticate funzioni di tracking sull’intero ciclo produtti-vo consentono di conoscere in ogni momento, e ricostruirea posteriori, lo stato di avanzamento di ogni singolaspedizione.Questa architettura fornisce a tutti gli attori la massima

garanzia in termini non tanto di controllo, ma di gestio-ne della qualità lungo tutto il processo produttivo.

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FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

TERA S.p.A.

Via Barnaba Oriani, 1 - 20156 Milano - ItaliaTel. +39 (2) 38.00.81.18 Fax +39 (2) 38.00.81.19

e-mail [email protected]

Tark e Alice, le novità TERA

presentate a Grafitalia ’98

TERA sarà presente al Grafitalia 98 presso il Padiglione 8Stand C09/D16 con le più recenti versioni dei prodotti giànoti al mercato, il sistema editoriale “GoodNews” e il serverOPI “TOPIC”. Inoltre, in occasione di questa importantemanifestazione verranno presentati ufficialmente sulmercato italiano due nuovi prodotti: il sistemad’archiviazione digitale “TARK” e il gesto-re di commenti Aldus OPI “Alice”.

Sistema di archiviazione TarkTark è in grado di archiviare testi,immagini e pagine complete in undatabase SQL utilizzando come stru-mento per l’interrogazione dell’ar-chivio un qualsiasi browser WEBcome ad esempio Netscape eMicrosoft Internet Explorer.Tark si basa sulla tecnologia serverdi Microsoft, denominata Back-Office, che comprende i seguenticomponenti principali:• il sistema operativo Windows NT;• il database Microsoft SQL Server;• il server WEB Microsoft Internet Information Server (IIS).Grazie a questa architettura standard e aperta TARK siinterfaccia con un numero elevatissimo di strumenti svilup-pati da terze parti per l’interrogazione e la manutenzione deldatabase. Inoltre, grazie alla robusta interfaccia WEB, TARKsupporta qualsiasi piattaforma client (MAC, PC, Sun) sia alivello di Intranet locali che di Internet. La gestione dellasicurezza e dei permessi di accesso dello IIS è totalmenteintegrata con la security di Windows NT.L’interfaccia Web di TARK utilizza documenti HTMLstandard, non viene impiegato nessun componente Java oActive/X a livello del browser: tutta l’elaborazione vienesvolta sul server tramite il linguaggio di scripting ActiveServer Pages (ASP) e componenti Active/X server. Inquesto modo TARK garantisce la massima compatibilitàcon tutti i browser esistenti e con i futuri sviluppi del Web.

RicercheTark implementa due diversi metodi per la ricerca dei dati

archiviati: ricerche SQL sui campi associati agli oggettiarchiviati, e ricerche full-text. Queste ultime vengono svol-te impiegando il motore di ricerca sviluppato dalla PLS,oggi America on Line, che conta già oltre 300 installazioninel settore e offre una serie di possibilità molto avanzate,quali stemming, wildcard, operatori booloeani, prossimitàe ricorrenza.L’utilizzatore può impiegare i due metodi contemporane-amente nella medesima ricerca, Tark svolgerà diretta-

mente la parte SQL e affiderà la parte full-text al PLS,presentando poi la combinazione dei due

risultati.

MemorizzazioneI testi vengono memorizzati in for-mato HTML compresso diretta-mente in appositi campi deldatabase. Vengono quindidecompressi “al volo” da Tark ogniqual volta necessario.Le immagini vengono memoriz-

zare in formato JPEG o EPS come file residenti nel filesystem di Windows NT, il database contiene il percorso perrecuperare il file e un thumbnail dell’immagine stessa,assieme a tutti i dati ad essa associati (didascalia, autore,crediti, etc.); il thumbnail dell’immagine, utilizzato da Tarkper visualizzare i risultati delle ricerche senza dover accede-re all’originale, viene generato in formato JPEG per leimmagini a colori e a toni di grigio, ed in formato GIF perquelle monocromatiche.Le pagine vengono memorizzate come file PDF residentinel file system di Windows NT, il database contiene ilpercorso per recuperare il file e un thumbnail della paginastessa in formato GIF.I file delle pagine e delle immagini possono, ovviamente,essere posti fuori-linea, cioè per esempio essere archiviatisu CD-Rom o qualsiasi altro supporto magnetico. Tark èquindi in grado di richiedere l’inserimento del CD correttoquando necessario o di accedervi tramite un juke-box-.

ImportTark comprende un modulo per l’import dei dati denomina-

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AZIENDE INFORMANO

to TarkImp. Questo legge un file ASCII contenente ladescrizione dei dati da importare e i puntatori ai file daacquisire, ad esempio testi HTML, pagine PDF e immagini.TarkImp legge la struttura del database daun file ASCII, rendendo molto agevole lapersonalizzazione dell’archivio con cam-pi non previsti nell’implementazione stan-dard.Per l’import delle immagini TERA hasviluppato un altro modulo, denominatoWireImg, che oltre ad accettare in ingres-so immagini nei più comuni formati è ingrado di generare i thumbnail nei cosìcome richiesti da Tark e di estrarre leinformazioni IPTC eventualmente presentinell’immagine, che possono quindi essereutilizzate come campi aggiuntivi per faci-litare le ricerche.

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AZIENDE INFORMANO

ALICE, il gestore di commenti OPIALICE è un print processor per Windows NT 4.0 cheinterpreta i commenti Aldus OPI generati da applicazioniquali ad esempio QuarkXPress e Adobe PageMaker. Essen-do un print processor, si integra perfettamente con il PrintManager di Windows NT e ne preserva tutte le funzionalitànative (per esempio il pooling) senza richiedere alcunaconfigurazione particolare.Una volta installato con la procedura guidata diviene dispo-nibile nella scelta del print processor per qualsiasi coda distampa e può essere facilmente configurato tramite il pro-gramma di Setup.Dal programma di impaginazione èquindi sufficiente stampare su una codaavente ALICE come print processorselezionando l’opzione OPI (dialogQuark e PM), ottenendo un enormerisparmio di tempo nell’invio in stampadel documento. Quando l’outputPostScript generato dall’applicazionearriva alla coda di stampa sul server,ALICE cerca i commenti Aldus OPI, liinterpreta e li processa di conseguenza.Un commento Aldus OPI è di fatto unariga PostScript che inizia con la sequen-za di caratteri “%ALD…” e può speci-

ficare varie opzioni, quali ad esempio il nome dell’immagi-ne da inserire, il suo posizionamento nella pagina, eventualeopzioni di taglio, ingrandimento o riduzione. In base quindial percorso specificato nel commento “%ALDImageFileName:”, ALICE apre l’immagine e lainvia al dispositivo di uscita associato alla coda di stampa.Il vantaggio rispetto alla stampa senza OPI è che le imma-gini non devono essere lette via rete locale dalla stazione dilavoro prima di procedere alla stampa, in quanto l’operazio-ne di inclusione viene effettuata da ALICE in base aicommenti ALDUS OPI.

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AZIENDE INFORMANO

Perché ALICE dopo TOPIC?Il sistema di OPI implementato in TOPIC si basa sul fattoche OPI genera delle basse risoluzioni in formato EPS la cuiparte PostScript contiene un commento del tipo“%%IncludeFile: …” e al tempo stesso converta in formatoPostScript l’alta risoluzione. All’atto della stampa, le appli-cazioni inviano la porzione PostScript dell’immagine abassa risoluzione, cioè il commento che indica al printprocessor INCLUDER di inserire nell’output l’immaginePostScript ad alta risoluzione precedentemente generata daOPI. Questo metodo è da una parte molto efficiente, peresempio consente di modificare il formato della alta risolu-zione da TIFF CMYK a EPS DCS o da non compresso acompresso EPS JPEG, e di generare basse risoluzioni didimensioni estremamente ridotte, ma implica anche alcunelimitazioni. Soprattutto, impone l’impaginazione di imma-gini EPS, per le quali QuarkXPress non supporta la colora-zione, e richiede che ogni immagine sia processata da OPIprima di poter stampare il documento che la contiene. Inparticolare, questo sistema non si adatta alle necessità deiservice di pre-stampa, cioè di quelle aziende che ricevonolavori finiti all’esterno e che si occupano “solo” ed esclusi-vamente della realizzazione delle pellicole. Infatti, un serviceper poter beneficiare dei vantaggi di TOPIC in fase distampa dovrebbe processare con OPI tutte le immaginifornite dal cliente (tempo), ripristinare i collegamenti delleimmagini originali alle basse risoluzioni – con i rischi che unintervento di questo tipo comporta – e correre comunque ilrischio che eventuali effetti applicati dal cliente su unoriginale TIFF non possano essere ottenuti sulla bassarisoluzione EPS generata da OPI. Per un service ALICErappresenta la soluzione ideale: il documento e le immaginiutilizzate vengono copiate direttamente sul server tramite ivari supporti disponibili “ZIP”, “JAZZ”, e il softwareMacOpener – che consente di leggere dati in formato

Macintosh da Windows NT. Il documento viene quindistampato con le opzioni Aldus OPI senza che le immaginivengano caricate dalla stazione di lavoro, e senza che sianecessario processarle a priori con TOPIC, e la stazione dilavoro ritorna ad essere immediatamente disponibile per illavoro seguente.

ALICE può essere visto in due modi completamente diver-si:• come completamento di TOPIC, che con la versione 4.0

è in grado di produrre basse risoluzioni TIFF;• come prodotto stand-alone per i service di pre-stampa,

sia nella fascia bassa (centri fotocopie), sia in quella alta(stampa digitale).

Il prezzoIl prezzo utente finale, fissato in 4 milioni di lire, produce inaggiunta a TOPIC una soluzione non economica, ma ingrado di rispondere alle necessità dei clienti più esigenti e“maturi”, senza peraltro andare fuori mercato rispetto aiconcorrenti più significativi (p. es. FullPress), e in manierastand-alone un “rimedio” economico ai problemi di produt-tività dei service di pre-stampa.

Concludendo:• se un cliente effettua l’impaginazione di documenti

(Editori, Giornali, grossi centri pre-stampa), allora habisogno di TOPIC;

• se un cliente effettua l’impaginazione di documenti e altempo stesso riceve lavori finiti da terzi dei quali produ-ce le pellicole (grossi centri pre-stampa), allora habisogno di TOPIC e ALICE;

• se un cliente realizza pellicole / uscite digitali per contoterzi, e riceve quindi lavori finiti, (centri fotocopie,

stampa digitale ), allora ha bisogno di ALICE.

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Sergio Puoti con Sinedita

per una maggiore presenza internazionale

Sinedita e Nàvita, le due software house italiane che inpochi anni hanno saputo conquistarsi un ruolo di notevoleimportanza nel panorama editoriale italiano, stanno valu-tando l‘opportunità di intraprendere attività che vadanooltre gli attuali confini del mercato.

In un‘ottica di mercato semprepiù globale e di sinergie tecnolo-giche tra diversi paesi, Sinedita eNàvita intendono collocarsi comepartners tecnologici per il merca-to editoriale internazionale.

La decisione delle due società diaffacciarsi sul mercato estero ècoincisa con il rientro in Italia delDr. Sergio Puoti, personalità dispicco del panorama editorialeinternazionale, dopo 4 anni di permanenza in Germaniacome Direttore Generale di INES, Società controllata daIFRA.

Questo fatto ha portato il consiglio di amministrazione diSinedita a prendere la decisione di cooptare al proprio

interno il Dr. SergioPuoti con lo specifi-co mandato di ana-lizzare e verificare lepossibilità di costi-tuire una Società cheverrebbe ad aggiun-gersi all‘attuale reti-colo composto da

Sinedita, Nàvita, Exenia, Lira, con il preciso scopo diintraprendere attività con il mondo editoriale estero.

Il Dr. Puoti nel corso degli anni di sua permanenzaall‘estero, prima negli Stati Uniti/Europa presso Atex,quindi in Germania dal Settembre del 1993 al Dicembre

1997 presso IFRA, ha avuto mododi creare un network di contattieditoriali significativi. Come Di-rettore Generale di INES ha inol-tre contribuito allo sviluppo di uncentro servizi e consulenza nelsettore dell‘electronic publishinged alla sua affermazione a livellomondiale presso gli associatiIFRA, diventa quindi punto dipartenza e patrimonio fondamen-tale nel contesto delle nuove stra-

tegie di sviluppo di Sinedita eNàvita.

Ancora una volta queste due società sivogliono proporre al mercato come fornitori di soluzionianziché di prodotti. Una conoscenza specifica delle esi-genze dei potenziali utenti, delle loro caratteristiche ope-rative ed organizzative consentono una maggiore capacitàdi offerta aderente a ciascun ambiente produttivo. Questosignifica ovviamente capacità di interloquire con gli uten-ti, parlare il loro linguaggio oltre che la loro lingua.Partners locali diventano quindi un elemento essenzialeper lo sviluppo di Sinedita e Nàvita nei mercati esteri erisulteranno essere in futuro il naturale canale in cuiveicolare le proprie soluzioni.

SINEDITA srlVia Trecate 34/8 - 10141 Torino

Tel: 011/7179300Fax: 011/7179501

Sergio Puoti, nuovo responsabile dellosviluppo delle attività internazionali diSinedita

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AZIENDE INFORMANO

Via Sassetti 1 - 50123 Firenzetel. 055/277651 - fax 055/264386

E-mail: [email protected]

http://www.navita.it

Nàvita offre soluzioni ai quotidiani

con tecnologia Intranet

IntranetLa logica di utilizzare tecnologie Internet per costruiresistemi di comunicazione interna, porta notevoli benefici. Ilsuccesso sta proprio nell’applicazione all’interno di un’azien-da o di un gruppo di aziende fra di loro collegate, delletecnologie di diffusione, di condivisione e di scambiodelle informazioni proprie di Internet e delWorld Wide Web.Economicità, facilità d’utilizzo,centralizzazione e diffusione delle in-formazioni sono le chiavi di volta diquesto successo.Autorevoli ricerche prevedonoun’espansione impensabile soltantoqualche tempo fa per le Intranets. Unaper tutte la ricerca svolta dalla KPMGManagement Consulting, e pubblicatanel novembre 1997 come The AnnualElectronic Commerce Research Report, dove è indicato cheil 48% delle aziende ha già una rete Intranet, il 41 % intendeinstallarne una nei prossimi cinque anni e la maggioranza diqueste, il 37% intende farlo nei prossimi tre anni.Grazie all’attenzione rivolta a questo tipo di tecnologie intempi “non sospetti”, Navita applica tutta l’esperienza accu-mulata nel tempo per costruire ed aggiornare costantementel’offerta Intranet per il mondo dei quotidiani.

Navita per InternetFin dalla sua nascita, un po’ per il bagaglio tecnico culturaledelle persone che hanno contribuito alla creazione dellasocietà ed un po’ per l’attenzione alle nuove tecnologie checaratterizza l’impostazione dell’azienda, Navita ha investi-to risorse sull’utilizzo di tecnologie Internet - style.Tutto ciò ha portato alla realizzazione di prodotti softwarespecifici. Ha portato, soprattutto un Know-how unico nelsuo genere all’interno dell’azienda.Navita ha puntato e punta su questo tipo di tecnologia e gliutenti la stanno seguendo. L’obiettivo è quello di abbatterei costi di trasmissione dati, d’implementazioni hardware,costi di trasferimenti, e salvaguardare gli investimenti fatti:si utilizza qualsiasi tipo di hardware, si mantiene la sicurez-za del sistema e si ottiene maggiore velocità e facilità nel

trasferimento d’informazioni rispetto ad altri sistemi.I primi che hanno implementato soluzioni Intranet all’inter-no del sistema di produzione del quotidiano sono: LaProvincia a Como, L’Eco di Bergamo, L’Adige di Trento edil settimanale Liberal.

La rete Intranet de L’AdigePresso L’Adige, in particolare, è statarealizzata un’Intranet su piattaforma Win-dows NT, con Microsoft InformationServer, come server WEB e MicrosoftExplorer, come browser.Il sistema è in grado di gestire tutte le

fonti informative esterne e la loro distribu-zione all’interno del sistema redazionale. Il

software offre la possibilità alle redazioniremote e ai collaboratori di accedere alle

informazioni che arrivano al giornale, elabo-rarle e re inviarle in maniera semplice.Sotto un’unica interfaccia, quella del browser, è possibilevisualizzare e lavorare, in locale come in remoto, le agenziedi stampa, le agenzie fotografiche, le foto prodotte dascanner. E’ possibile accedere all’archivio storico eriutilizzare il materiale reperito per la produzione.Tutto ciò attraverso una rete che collega le due sedi princi-pali di Trento e Bolzano con altre quattro redazioni perife-riche ed una miriade di collaboratori.

I prodotti Navita per Intranet.I prodotti Navita per i quotidiani su piattaforma Intranetsono due, il primo Intrabase, per la gestione della produzio-ne a partire dai dati giornalieri, testi ed immagini, il secondo,Intramob per la gestione intranet degli archivi storico docu-mentali.INTRABASE permette la gestione di immagini fotografi-che, immagini d’infografica, testi non formattati provenien-ti da agenzia o da collaboratori esterni.Sugli archivi giornalieri opera una trasposizione in formatoHTML dei dati presenti nell’archivio giornaliero agenzie enell’archivio giornaliero foto sotto qualsiasi browser.Permette l’accesso ai dati da rete remota permettendone lavisualizzazione e la manipolazione delle immagini fotogra-

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fiche e delle agenzie di stampa.Risolve autonomamente tutti i problemi di gestione deiformati e delle visualizzazioni.Sui testi effettua il controllo di sistema sul materiale ricevu-to con gestione di filtri a livello di fonte, di data e ora, ricercale parole nel testo e nel titolo con evidenziazione delcontenuto trovato. Provvede alla pulizia automatica del takee alla gestione dei segue.Per le immagini effettua il trattamento delle foto, attraversola determinazione dell’inquadratura, del taglio, il controllodel colore, quello della risoluzione e degli ingrandimentipossibili. Gestisce la ricerca di tipo testuale, di genereoggetto e di pubblicazione per data. Gestisce gli operatori

logici AND, OR, NEAR, NOT, NOT NEAR a partire dalriconoscimento dei campi ITPC. Opera l’indicizzazione degli oggetti sul server in modoincrementale ed in background. Gestisce la stampa di quan-to ricercato sia in forma di lista sia di singolo oggetto.

Archivio storico documentale in IntranetIntramob è il prodotto di Navita per la gestione di archivistorici in ambito Internet ed Intranet, amministra grandi basidati contenenti oggetti di tipo diverso quali, testi, testiformattati, immagini, fotografiche e non, video, pagine. Laflessibilità del prodotto ne permette l’uso in ambiti diversi.Gestisce l’archiviazione di oggetti di tipo diverso e ne

Redazione

MERANO

Red

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RO

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LineaCDN 64K

LineaTelefonica

LineaCDN 64K

LineaCDN 64K

RedazioneBRESSANONE

SERVERBOLZANO

IntraBASEIntraMOB

RICEZIONETELEFOTO

RICEZIONEAgenzie TESTO

LineaCDN 128K La rete INTRANET

de l�ADIGECollaboratori

Agenzie TestoFotografie

Archivio Storicosu WEB

SERVER TRENTO

IntraBASEIntraMOB

RICEZIONECollaboratori

Redazione

BOLZANO

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AZIENDE INFORMANO

permette la visualizzazione risolvendo autono-mamente tutti i problemi di gestione dei diversiformati.Gli oggetti del data base storico documentalepossono essere immagini raster, line art, fotografie,testi non formattato, pagine in formato PDF ecc.Le ricerche possono essere guidate dall’interfaccia utente oformulate liberamente, possono essere singole o combinateper tipologia di oggetto, dati strutturati di corredo all’ogget-to, categorizzazioni, dati testuali.Il software permette la registrazione delle sessioni di lavorocon la possibilità di ripristinare le operazioni precedenti in

Red

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NE

Collegata a BOLZANO con linea CDN a 64KUna stazione con scannerRete locale Ethernet 10Mb

INTRABASEAgenzie

ServerWEB di TRENTOCollaboratori

ServerWEB di TRENTOFoto

ServerWEB di BOLZANO / TRENTO

INTRAMOBArchivio Storico

ServerWEB di TRENTO

FLUSSO DI PRODUZIONEFOTOLe foto vengono riprese da scannerLe foto gestite vengono spedite a BOLZANOElaborazione dell’immagine dal Server FOTO diBOLZANOAttraverso INTRABASE e/o INTRAMOB vengonoassegnate le foto alla pagina

modo automatico, la navigazione è guidata dal-l’interfaccia provvede alla storicizzazione e ar-chiviazione dei criteri di ricerca impostati.

Il trasferimento delle informazioni ricavate dal-l’archivio avviene come segnalazione con trasmis-

sione ad altro utente o per mezzo di un normale messag-gio di posta elettronica con attach automatico dell’oggettotrovato.Navita sarà presente a Grafitalia 98 PAD. 9, STAND E20-F21. I prodotti Intranet saranno a disposizione su di unapostazione dedicata ad effettuare dimostrazioni su basi datiremote effettivamente in produzione.

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AZIENDE INFORMANO

MSW Pro: La risposta Telpress ai problemi di

backup delle agenzie di stampa per i giornali.

Piazza della Libertà 13 - 00192 Roma

tel. 06/3216304 - fax 06/3216345E-mail: [email protected]

http://www.telpress.it

Nato per replicare i servizi di agenzia di stampa su piu’server editoriali in ambiente TOSCA, il modulo funzio-nale MSW della Telpress si e’ arricchito recentementedella versione Pro che consente la cattura contemporaneadelle notizie da piu’ sorgenti TOSCA di-stribuite su rete TCP/IP.La logica impiantistica di TOSCA preve-de infatti l’uso della dll T-DBMS checontrolla l’accesso di vari modulifunzionali al database Telpress. Fra questii piu’ comuni sono il modulo T-RX chericeve dai fili di distribuzione delle agen-zie e il server d’accesso TELP che collegai terminali di workstation.Il modulo MSW Pro agisce da proxy. Sicollega ai server TELP dei sistemi remotida cui preleva le notizie in essi contenu-te trasportandole nel database locale.Le notizie sono quindi archiviate lo-calmente insieme ai notiziari ricevutiin diffusione tradizionale.

Le notizie sono confrontate per CRC del testo e peragenzia di provenienza cosi’ da poter eliminare quellepresenti nei due sistemi contemporaneamente. Questafunzionalità consente al modulo MSW Pro di vigilaresulla sicurezza dell’impianto provvedendo al rimpiazzoistantaneo delle linee in avaria ed impedendo quindi laperdita di notizie per problemi di diffusione.Con un uso piu’ esteso di MSW Pro e’ quindi possibilealimentare il database locale attraverso la rete TCP/IPsenza necessità di installare il sistema di ricezionesatellitare o modem dati di comunicazione seriale in tuttele sedi da servire con le agenzie.

Ne trae vantaggio la sicurezza del sistema editoriale chepuo’ cosi’ affidarsi a sorgenti replicate in back-up caldosenza moltiplicare i sistemi di ricezione e i concentratoridi fili di agenzie.

Non e’ infine trascurabile l’applicazione del proxy MSWPro quando si voglia evitare la installazione della parabo-la satellitare spesso problematica per la cablatura del-l’impianto e per la esposizione della parabola nei centristorici.

Il modulo MSW Pro e’ perfettamentecompatibile con la rete Internet di cui neconsente lo sfruttamento professionalee di tutta sicurezza.Il login ai TELP di riferimento e’ protet-to da password di accesso. Ciascunapassword e’ caratterizzata da un profilodi utenza che consente di limitare ilprelievo dei notiziari ai soli servizi con-

sentiti.

L’indirizzamento TCP/IP dei serverdi riferimento e’ fatto attraverso ilnumero di IP (esempio151.33.256.100) oppure attraversoil nome di dominio affidandone la

risoluzione al DNS di dominio. Esempi di indirizzamentodell’MSW Pro sono: telp.agenzia.it oppuretelp.giornale.it. dove “agenzia” e “giornale” rappresen-tano il nome dell’agenzia o del giornale in cui sonopresenti i server di riferimento.

Un esempio pratico di applicazione consiste nell’equi-paggiare la sede centrale del giornale con un concentratoreTOSCA che riceve da satellite e ciascuna sede perifericaregionale o provinciale con il modulo MSW Pro. Ilmodulo MSW Pro punta da un lato al server di centraleda cui preleva i notiziari e dall’altro al server di agenziache utilizza come back-up caldo di emergenza.Naturalmente e’ possibile attrezzarne una delle sediperiferiche per la ricezione delle agenzie da satellite edutilizzare questa come ulteriore indirizzo di emergenzanel caso in cui la principale andasse in avaria.

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AZIENDE INFORMANO

ABCAGFA GEVAERT S.p.a.

Divisione Graphic System

Via Grosio 10/4 - 20151 MilanoTel. 02.30741 Fax 02.3074429

Agfa Galileo: il sistema diproduzione di lastre digitali

Sistema di gestione delle lastre brevettatoll sistema di gestione lastre PlateManager di Galileo è un

prodotto brevettato per lo stoccaggio,il caricamento e il trasporto dellelastre nel sistema di esposizione atamburo interno. PlateManager puòcontenere fino a quattro cassette in

linea, contenenti una qualsiasi combi-nazione di lastre per 2, 4 e 8 pagine

affiancate, fino a un massimo di 400 lastre.Durante il posizionamento, il sistema rimuove

automaticamente i fogli di protezione dalle lastre facendorisparmiare tempo e proteggendo le lastre dai graffi. Dopoil trasporto nel sistema di gestione del tamburo Agfa, unesclusivo sistema di camere sotto aspirazione trattiene inposizione le lastre di qualsiasi formato (da 2 a 8 pagineaffiancate). Il design del sistema consente a un espositoreper lastre di supportare un’ampia gamma di macchine dastampa e applicazioni.

Riproduzione di immagini modulare e flessibileProducendo sia le lastre che il sistema di riproduzione delleimmagini, Agfa può progettare una soluzione che supportile attuali tecnologie di questi settori ma che sia anche ingrado di offrire un percorso di crescita per i miglioramentidi domani. Il sistema di riproduzione delle immagini diGalileo è situato su un carrello modulare sostituibile sulposto per passare alle tecnologie future (per es. laser termi-ci).

Funzioni che migliorano il flusso di lavoro e la precisioneMentre la lastra si trova sul tamburo, Galileo controllaautomaticamente un sistema di controlli di registro percombinare gli arresti su ogni sistema di taglio e piegatura diun centro stampa commerciale. Questa funzione costituisceuna soluzione flessibile per coloro che intendono produrre

Le soluzioni Agfa per l’industria dei giornali

in mostra a Grafitalia ’98

II sofisticato sistema di produzione di lastre digitali saràpresentato completamente funzionante a GrafitaliaAgfa ha annunciato la distribuzioneufficiale di Galileo, il sistema digita-le per la produzione di lastre, a clientiin tutto il mondo. Presentato per laprima volta in occasione di Imprinta’97, Galileo e il sofisticato sistemaAgfa per la produzione di lastre digitaliche integra in un’unica soluzione, il disposi-tivo di caricamento delle lastre, I’unità di espo-sizione, la sviluppatrice nonché la disponibilità di lastredigitali Agfa.Galileo è una delle più recenti aggiunte alla ricca gamma disistemi computer-to-plate Agfa che comprende Polaris,l’espositore per lastre metalliche per giornali, la famiglia diespositori Antares e il sistema “chiavi in mano” SelectPlateper le lastre in poliestere.“Con la fornitura ufficiale di Galileo, Agfa può vantare lagamma di sistemi computer-to-plate più ampia del settore”ha dichiarato Rick Littrell, product line manager dei sistemiCTP Agfa. “Entro la fine del 1998 i numerosi sistemiGalileo distribuiti – insieme alle nostre altre soluzioni perl’esposizione di lastre metalliche – posizionerannodefinitivamente Agfa fra i primi tre vendor del mercato.”

L’approccio esclusivo di GalileoGalileo è dotato di funzioni esclusive e brevettate che locontraddistinguono da altri sistemi. Agfa e l’unica aziendaproduttrice che combina il platesetter, le lastre ed il flusso dilavoro in un’unica soluzione integrata. Questo approccioconsente di ottimizzare il design, migliora l’interazione tracomponenti del sistema, semplifica la manutenzione e au-menta la produttività grazie alla possibilità di eseguiresimultaneamente caricamento, esposizione e sviluppo dellelastre.

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il Sistema ‘Metal Platesetting’Polaris 100 per i quotidiani

lastre da un unico dispositivo di uscita ma devono suppor-tare un’ampia gamma di sistemi di taglio e piegatura instal-lati.Il sistema di registro è costituito da sensori elettromeccaniciche consentono di rilevare il bordo della lastra, miglioran-do-così la precisione generale. Sensori supplementari con-trollano gli effetti della temperatura e dell’umidità sullalastra. Galileo è quindi in grado di calibrare l’esposizionedel laser per adattarsi correttamente all’ambiente fisicoesistente.

Sviluppo in linea integratoPer ottimizzare la produttività, Agfa ha progettato Galileo inmodo da garantirne l’integrazione con una sviluppatrice inlinea. Il sistema è dotato di un ponte integrato e di collega-menti intelligenti tra il motore e la sviluppatrice per coordi-nare un uscita a prova di errore.

L’approccio Agfa verso un nuovo sistema di controlloper l’operatoreL’espositore di lastre Galileo è gestito da un sistema dicontrollo in linguaggio Java. Il software può essere lanciatosu qualsiasi RIP basato su Windows NT sviluppato da Agfao su una workstation server e presenta una descrizione conimmagini animate dello stato delle lastre nei vari stadi dellaproduzione. Da questa stazione, l’utente è in grado dimonitorare le condizioni dell’intero sistema. Il linguaggioJava consente agli utenti di accedere al pannello di controlloda qualsiasi piattaforma della Intranet aziendale o Internet.Il sistema Galileo è disponibile in tre configurazioni: ma-nuale (solo sistema di esposizione), semiautomatica (siste-ma di esposizione e sviluppatrice in linea) e totalmenteautomatica (PlateManager, sistema di esposizione e svilup-patrice). Dai sistemi manuali e semiautomatici e possibilepassare sul posto a quelli totalmente automatici.

Polaris 100 è un sistema avanzato di incisione digitale dellelastre con caratteristiche di automazione e un formato idealeper i giornali quotidiani. Polaris 100 è un componente dellafamiglia platesetter Agfa per la produzione di lastre inmetallo. Con Polaris 100, Agfa offre agli stampatori e aiprofessionisti della pre-stampa un assortimento ampio eflessibile di opzioni di riproduzione digitale comprendentii sistemi ‘computer-to-film’, ‘computer-to-polyester-plate’e ‘computer-to-metal-plate’.

Formato, Velocità e Automazione per affrontare le SfideProduttivePolaris 100 comprende le caratteristiche specificatamenterivolte alla necessita di velocità, precisione e flusso dilavoro automatizzato di uno stampatore di giornali. Tra-sportando due lastre contemporaneamente, Polaris 100 of-fre una capacità produttiva di cento lastre 360 x 570 mmall’ora a 1016 dpi. Grazie ad un sistema on-line opzionale di

rimozione del foglio di protezione fra le lastre, la produtti-vità aumenta ulteriormente del 20/o. Per accelerare il flussodi lavoro, Polaris 100 comprende un sistema di trasportodella lastra automatizzato che preleva e posiziona le lastresu un letto piano di esposizione; le lastre esposte vengonoquindi trasportate ad una sviluppatrice on-line. L’interoprocesso avviene senza intervento da parte dell’operatore,con un notevole risparmio di tempo e di manodopera.

Competenza Agfa nella Tecnologia della Lastra DigitaleII platesetter Polaris 100 sarà supportato dalle lastre digitaliAgfa - Lithostar Silverlith e N 90/A. “Agfa ha una posizioneveramente unica come unico produttore sia di componentielettronici che di lastre, per progettare un sistema dalleprestazioni ottimali sulla base di questi ingredienti” ha dettoRick Littrell, product manager Agfa responsabile dei siste-mi ‘computer-to-plate’. ll sistema sarà in grado di eseguireI’esposizione digitale di lastre punzonate o non punzonate.

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Potranno essere esposte anche le lastre Panorama grazie adun apposito caricatore opzionale. Ai fini di un’adeguatamessa a registro nella macchina da stampa, Polaris 100posiziona e fissa automaticamente le lastre nell’espositore

con una serie di perni di registro retraibili (per lastrepunzonate) o con un fermo in tre punti (per le lastre nonpunzonate). Inoltre, un sistema di punzonatura on-line puòessere integrato nel flusso di lavoro.

Computer to plate:Accordo Agfa - Krause

Nell’ottica di offrire una soluzione per ogni esigenza delmercato della comunicazione stampata, Agfa ha conclusocon Krause di Bielefeld in Germania un accordo per lacommercializzazione in Italia dei sistemi Computer-to-Plate definiti “Very large format”, per la produzione dilastre nei formati 100 x 140 e 140 x 170.L’architettura del sistema Krause, azienda già nota peressere stata fra le prime a mettere a punto sistemi Computer-to-Plate, e da anni fornitrice di sistemi di esposizione per la-stre e ripetitori, si integra perfettamente nel flusso di lavorodi prestampa proposto da Agfa, esaltandone i vantaggi.Dai front end i file Postscript o PDF delle singole paginevengono rasterizzati con un Rip Agfa Taipan AX, Postscript

3, e stoccati nella stazione di gestione dell’output (IPU). Daquesta stazione vengono prelevati per essere inviati allastazione di imposizione (KIM) ed alla relativa prova.I file impostati vengono inviati dalla stazione IPU all’unitàdi esposizione lastre, che può essere fornita in versioneautomatica o manuale e con la sviluppatrice in linea.La configurazione automatica, ad alta produttività, consen-te al magazzino AutoLoader di caricare fino a 5 formatilastre differenti con relativi sistemi di punzonatura.I modelli commercializzati da Agfa sono i fotoplotterLaserStar 140 (formato 1050 x 1420 mm) e LaserStar 170(formato 1380 x 1700 mm) che completano l’assortimentoAgfa per l’esposizione delle lastre nei grandi formati.

Color Management: Agfa lancia la versioneper Windows del software di gestione delcolore ColorTune basato sullo standard ICC

Con ColorTune la gestione del colore di eccellente qualità emassima produttività entra nell’ambiente PCNel quadro di una strategia che intende offrire agli utenti diPC una soluzione di gestione del colore di livello professio-nale, Agfa ha ampliato la famosa linea di software ColorTuneintroducendo le versioni ColorTune e ColorTune PRO perWindows. Le nuove versioni si affiancano a quelle giàesistenti per l’ambiente Macintosh, che hanno già raccolto ilplauso di settore Digital Production Executive Magazine (ex

Pre) per aver ottenuto i migliori risultati in ogni areadell’approfondito test comparativo condotto proprio dallarivista lo scorso luglio/agosto.La linea ColorTune offre prevedibilità e uniformità delcolore dall’input all’output. II software guida l’utente attra-verso il processo di caratterizzazione dei dispositivi diacquisizione, visualizzazione e stampa per creare profilispecifici per ogni parte del flusso di lavoro. Il programmaoffre una potente funzione di anteprima che consente al-

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l’utente di valutare le differenze qualitative ”prima e dopo”la gestione colore. La veloce creazione dei profili e la praticafunzione di elaborazione batch garantiscono una produttivi-tà ottimale.

Potente gestione del colore per il PCCon la versione standard ColorTune 3.01 gli utenti diWindows possono creare profili ICC personalizzati per leperiferiche di input e di visualizzazione oppure utilizzare omodificare profili ICC di input, visualizzazione e outputgenerici contenuti nel software. La versione ColorTunePRO per Windows ha funzionalità più avanzate e consentedi creare profili di output estremamente precisi per stam-panti, prova colore digitale, macchine da stampa, digitale eoffset, utilizzando uno spettrofotometro Gretag o X-Rite.Per l’input, ColorTune PRO utilizza i modelli IT8 pergenerare profili ICC di massima qualità. Inoltre, e per laprima volta, la tecnologia Pantone Hexachrome per laselezione a sei colori ad alta fedeltà è a disposizione delcrescente numero di utenti del settore della prestampa in

ambiente Windows.Con ColorTune Agfa permette all’utente finale di otteneredelle prove colore a monitor, grazie alla precisione deiprofili generati per le unità di visualizzazione. “Questasoluzione mette al riparo da brutte sorprese. I colorivisualizzati sullo schermo corrispondono esattamente alrisultato in stampa” ha spiegato Danny De Roeck, productline manager. “ColorTune 3.0 è il primo sistema a garantireil livello di precisione richiesto dal mercato. Con ColorTuneper Windows, i service di prestampa che operano in taleambiente possono finalmente contare sui vantaggi forniti dauna soluzione di gestione del colore che assicura alti livellidi qualità e produttività.” Membro dell’ICC (InternationalColour Consortium), Agfa ha basato la soluzione ColorTunesullo standard ICC mantenendo la compatibilità con tutte leversioni di ColorSync. ColorTune 3.01 e composto da treapplicazioni: ColorTune Profile, ColorTune Preview eColorTune Batch. L’applicazione Preview può essere uti-lizzata come programma stand-alone o come plug-in diPhotoShop.

Integrazione digitale: Agfa annunciail sistema di produzione Apogee peril flusso di lavoro PDF

Sarà presto disponibile sul mercato il primo sistema diflusso di lavoro basato su PDF.Agfa ha annunciato di aver ultimato il famoso sistema diproduzione Apogee per il flusso di lavoro basato su PDF conla presentazione ufficiale del gestore dell’uscita ApogeePrintDrive e Apogee Viper – l’ultimo nato della linea di RIPPDF Agfa. La società ha inoltre annunciato che per ApogeePilot, il sistema di gestione della produzione, componentefinale del sistema Apogee, è iniziata la fase di beta testing.A testimonianza del proprio impegno per portare i flussi dilavoro basati su PDF negli ambienti computer-to-plate dielevata produzione, Agfa ha offerto una dimostrazione delsistema Apogee completo e dell’espositore per lastre Galileo

per la prima volta negli Stati Uniti a Seybold (New YorkCity).Apogee, che comprende il gestore della produzione ApogeePilot, il RIP PDF e il gestore dell’uscita PrintDrive, è ilprimo sistema di flusso di lavoro basato su PDF completa-mente integrato capace di mantenere le caratteristiche diaffidabilità, flessibilità e apertura del formato PDF attraver-so l’intero processo produttivo. A differenza dei sistemi checonvertono il PDF in formati proprietari al momento del-l’input, Apogee è stato espressamente progettato per con-servare il formato originale e ottimizzare la produzionemigliorando le capacità specifiche del PDF, quali possibili-tà di editing nei passaggi avanzati, prevedibilità e indipen-

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denza della periferica e della pagina. Il flusso di lavororealmente basato su PDF consente inoltre di ”normalizzare”i file in entrata in un file PDF. Questo file diventa uncampione digitale indipendente dalla periferica e dal forma-to e consente un approccio di tipo NORM (Normalise OnceRender Many).Contrariamente all’approccio ROOM (RIP Once OutputMany), che esegue la rasterizzazione di immagini in unformato proprietario, l’approccio NORM significa che vie-ne eseguita la normalizzazione dei file in ingresso nelformato che diverrà la “norma” in editoria, ossia il formatoPDF aperto. In fase di produzione, supporta numeroseopzioni di uscita: dai fotoplotter agli espositori per lastre,alle stampanti per prove colore, oppure Internet o le Intranet,per l’edizione su CD-ROM. Riteniamo che il PDF sia ilformato ideale sul quale costruire un sistema ad alta produt-tività moderno e aperto”, dichiara John Harrison, direttoremarketing per i sistemi di elaborazione delle immaginiAgfa. “Il sistema Apogee renderà presto disponibile sulmercato per la prima volta la funzionalità del flusso dilavoro basato su PDF. Apogee e il PDF sono gli elementibase per i flussi di lavoro computer-to-plate che aprono leporte a nuove opportunità commerciali per la ridefinizionedel contenuto per i nuovi supporti elettronici”. “Il sistema diproduzione Agfa Apogee sfrutta la potenza dello standardPDF Adobe per offrire più alti livelli di produttività eredditività all’industria della stampa e dell’editoria”, com-menta Eric Bean, responsabile della gestione prodotti delladivisione stampa e sistemi di Adobe. “Apprezziamo lacollaborazione con Agfa in questo progetto che punta adoffrire una soluzione allo stato dell’arte per flussi di lavorobasati su PDF e, insieme, continueremo a proporci comeleader dell’industria in grado di offrire tecnologie altamentesofisticate.”

Apogee Pilot inizia la fase di beta testingIl sistema di gestione della produzione Apogee Pilot per ilquale Agfa ha appena iniziato la fase di beta testing, è ilcentro operativo del processo di produzione. Per sfruttare lagamma completa delle funzionalità PDF, Apogee Pilotconverte automaticamente tutti i file PDF o PostScript inentrata in pagine PDF indipendenti. L’indipendenza della

pagina, una particolare caratteristica della natura orientataall’oggetto di questo formato, consente di apportare modi-fiche sia agli elementi della pagina (ad esempio testo ografica) sia a pagine intere in qualunque punto durante ilprocesso di produzione, a differenza di quanto accade neiflussi di lavoro tradizionali che non offrono alcuna flessibi-lità. Apogee Pilot utilizza in modo esteso i Portable JobTicket Adobe, una funzionalità che consente agli utenti dimemorizzare e gestire le informazioni relative all’elabora-zione di un lavoro, quali istruzioni per la normalizzazione,l’imposizione, il trapping, l’interfaccia OPI, la gestione delcolore, la resa e l’uscita finale. Tutte le modifiche e lealterazioni al contenuto vengono conservate nel campionedigitale PDF e non influenzano in alcun modo le istruzionidi elaborazione del job ticket. “Contrariamente a quantoaccade nei flussi di lavoro proprietari, Apogee e PDFcontribuiscono a definire un ambiente creativo ecollaborativo unico, in cui un progettista o un gruppo diprogettisti possono modificare il campione digitale in qua-lunque fase del processo senza modificare le informazionidel job ticket,” spiega Harrison.

Il nuovo nato della linea di RIP PDF ApogeePer supportare la gamma completa di piattaforme utilizzatenegli ambienti produttivi odierni, Agfa offre Apogee Viper– il primo RIP Adobe PostScript 3 per Macintosh. Quartagenerazione di RIP Agfa per Macintosh, Apogee Viper siaggiunge alla linea di RIP PDF che comprende ApogeeTaipan AX, il primo RIP PostScript 3 per la piattaforma DecAlpha. Apogee Viper ottimizza le potenti funzionalità diPostScript 3, tra cui elaborazione di PDF, retinatura a 16 bite riconoscimento della lingua per l’esecuzione del campio-ne digitale in file PIF specifici per la periferica. Questi filecontengono il numero esatto di punti visualizzati alla finesulla pellicola o sulla lastra. La rasterizzazione eseguita nelpassaggio di normalizzazione in Apogee Pilot, rende estre-mamente veloce la produzione di file PDF. Il nuovo compo-nente della famiglia di RIP PDF Apogee utilizza unprocessore Power Macintosh, ad esempio G3 su Mac OS8per ottimizzare la produttività. Apogee Viper interagisceanche con Apogee PrintDrive per accedere a funzioni qualil’accodamento automatico, buffering dei lavori, l’antepri-

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ma e la prova colore dei file PIF. “Apogee Viper offre agliutenti Macintosh la potenza del formato PDF conservandola facilità d’uso e il basso costo del supporto tipici delsistema operativo Macintosh”, sostiene Harrison.

Nuova versione di Apogee PrintDriveApogee PrintDrive 1.1 è un potente gestore dell’uscita cheottimizza le periferiche di output attraverso lamemorizzazione, la gestione e l’accodamento automaticidei file PIF – i lavori eseguiti – per fotoplotter, stampanti perprove colore ed espositori per lastre. All’ambiente degliespositori per lastre, Apogee PrintDrive offre la massimaefficienza per le operazioni di buffering, backup, gestionePIF e prova colore digitali dell’imposizione. ApogeePrintDrive 1.1 gestisce con la massima efficienza l’uscita diuno o piu RIP collegati in rete e migliora notevolmente laproduttività eliminando i tempi di fermo macchine di RIP emotore. PrintDrive include l’accodamento dei lavori, l’ese-cuzione remota e Render Ahead, una funzione di migliora-mento della produttività che consente di creare automatica-mente pellicole e lastre fuori dall’orario di punta senzarichiedere il supporto del reparto di prestampa. PrintDrive1.1 è dotato di avanzate funzioni di correzione e provacolore:QuickFix – Consente di eseguire correzioni all’ultimo mi-nuto agli elementi della pagina o a pagine intere. Peraumentare la produttività e risparmiare tempo, ven-gono rielaborati solo gli elementi che sono staticorretti, a differenza di quanto accade nei flussi dilavoro PostScript tradizionali.

DoubleBurn – Altra potente funzionalità che consente diguadagnare tempo, DoubleBurn è l’ideale per produrre piùversioni dello stesso lavoro in cui variano lingua e dati.Anche in questo caso, vengono rielaborati solo gli elementidiversi. QuickFix e DoubleBurn offrono entrambi nuovistrumenti digitali per sostituire il montaggio manuale, perottenere un enorme risparmio di tempo, fattore cruciale peri flussi di lavoro computer-to-plate. Anteprima – Questafunzione di prova colore visualizza sullo schermo i punticome saranno sulla lastra o sulla pellicola e consente dicontrollare il contenuto, la retinatura e il trapping.Prova colore digitale dell’imposizione – Utilizzando glistessi file PIF, PrintDrive genera prove colore di dimensionipiene estremamente accurate e prevedibili su una stampanteper prove digitali dell’imposizione. “Apogee è una soluzio-ne esclusiva, in grado di combinare le funzioni del formatoPDF e la flessibilità delle tecniche analogiche tradizionali.L’interfacciamento flessibile consente l’integrazione linea-re con i sistemi e i flussi di lavoro comuni”, spiega Harrison.

DisponibilitàI tre moduli Apogee sono disponibili separatamente, peraumentare il flusso di lavoro esistente, e insieme comesistema integrato per sfruttare pienamente i vantaggi di unflusso di lavoro basato su PDF. II gestore della produzioneApogee Pilot sarà disponibile alla fine del secondo trime-

stre. Apogee PrintDrive 1.1 è già disponibile.Apogee Viper sarà disponibile alla fine di aprile.

Gli attuali utenti di Viper possono ricevere ilnuovo Apogee Viper 3.0 come upgrade.

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Via De Sanctis, 41 - 20141 MilanoTel. 02/89582200 - Fax 02/89502717

Responsabile commerciale: [email protected]

Responsabile tecnico: [email protected]

Dalla scansione al computer to plate:

le soluzioni FujiFilm in vetrina a Grafitalia

• A colori o in bianco e nero• Positivo o negativoArea di scansione: 330 x 457 mmRisoluzione di scansione: 23,5 I/mmPercentuale d’ingrandimento: 10 ~ 3000%Sorgente luminosa: Lampada fluorescenteSistema di scansione: CCD lineare a 8000 elementiGamma dinamica: Densità 0 ~ 3,4

Acquisizione dei dati• 12 bit per colore

• 4096 livelli di grigioFormati di file supportati: TIFF - CMKY, RGB,Greyscale, BitmapFunzioni di modifica dell’immagine• Correzione del tono• Correzione del colore• Nitidezza dell’immagine (USM)• UCR/GCR, dot gain e curve inchiostri di stampa

Produzione• Scansione in batch

• Funzioni simultanee di scansione emodifica• Gamma completa di profiliIngombri• Altezza: 279 mm• Profondità: 62 mm

• Larghezza: 889 mm• Peso: 43,2 kgAlimentazione• 120 V e 220 V con selezione automatica• 120 V nom. 90-132 V c.a. 47-63 Hz• 220 V nom. 180-264 V c.a. 47-63 Hz

Scanner FujiFilm c-440Lo scanner a tamburo FujiFilm C-440 ha una risoluzioneelevata ed un formato massimo di scansione di 279 x 299mm. L’adozione di tamburi intercambiabili consente diavviare più lavori contemporaneamente. Utilizzato con ilsoftware di scansione FujiFilm C-scan, C-440 è la sceltaottimale per chi desideri integrare postazioni di lavorocostruite con scanner piani. Lo scanner C-440 può esserecomandato simultaneamente con altri scanner FujiFilmtramite l’interfaccia C-scan e non richiede ulteriori investi-menti in computer, software o addestramento. La comple-tezza delle impostazioni predefinite, tra cui l’analisi auto-matica dell’immagine, l’ampia gamma di strumenti di mo-difica e la correzione del colore LCH consentono anche a chinon abbia esperienza di produrre scansioni di qualità chepotranno essere utilizzate con un’ampia gamma di applica-

FujiFilm Electronic Imaging è presente a Grafitalia, pressoil padiglione 9/2, stand C04-D03, con la sua gamma discanner, fotounità, fotoplotter, RIP, linee per il computer toplate. In queste pagine presentiamo le più interessanti novitàche saranno in dimostrazione presso lo stand FujiFilmElectronic Imaging.

Scanner FujiFilm C-330FujiFilm C-330 è lo scanner piano A3+ pertrasparenze e originali opachi che unisce qua-lità e flessibilità in un grande formato. Utiliz-zato con il software di scansione FujiFilm C-scan, è la scelta ideale come entry level o comeunità da affiancare ad uno scanner a tamburo.C-330 può essere comandato simultanea-mente con altri scanner FujiFilm tramitel’interfaccia C-scan e non richiede ul-teriori investimenti in computer, soft-ware o addestramento. L’esaurientegamma di impostazioni predefinite con-sente a chiunque di produrre, senzadifficoltà, scansioni di qualità. L’analisi automatica del-l’immagine e gli strumenti di modifica a disposizione, tracui la correzione del colore LCH, migliorano la qualità delleimmagini, che potranno essere utilizzate da molte altreapplicazioni. Il software contiene inoltre tutti gli strumentiavanzati richiesti dagli operatori professionali.L’interfaccia grafica per l’utente (GUI) di tipo intuitivopermette a chiunque di produrre con facilità scansioni diqualità.L’elevata risoluzione lungo l’intera area di scansione con-sente sempre di posizionare l’originale in posizione ottimaleai fini della capacità produttiva.E’ inoltre possibile ottenere risultati di qualità anche conoriginali retinati.

Caratteristiche tecnicheComputer host raccomandato:• Power Mac 7500 o superiore• Sistema operativo OS 7.5.3 o superiore• RAM 64 Mb• Disco fisso 1GbOriginale• Trasparente o opaco

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zioni. I professionisti apprezzeranno invece gli strumentiavanzati di C-scan.L’intuitiva interfaccia grafica per l’utente (GUI) consente achiunque di produrre scansioni di qualità. La risoluzione discansione giunge fino a 4000 dpi, che diventano 9600 seinterlacciate. La percentuale massima di ingrandimento del3000% garantisce sempre risultati di qualità.

Caratteristiche tecnicheComputer host raccomandato• Power Mac 7500 o superiore• Sistema operativo OS 7.5.3 o superiore• RAM 64 Mb• Disco fisso 1GbOriginale• Trasparente o opaco• A colori o in bianco e nero• Positivo o negativoArea di scansione: 279 x 299 mmPercentuale d’ingrandimento: 10 ~ 3000%Sorgente luminosa: Lampada alogena al tungstenoSistema di scansione: Tubo fotomoltiplicatore (x3)Gamma dinamica: Densità 0 ~ 3,8Acquisizione dei dati• 12 bit per colore• 4096 livelli di grigio• 1,25 ~ 157 I/mmSistema di lettura: Tamburo acrilico rimovibileVelocità di rotazione del tamburo: 270 ~ 120 giri/min.Formati di file supportati: TIFF - CMKY, RGB, Greyscale,BitmapFunzioni di modifica dell’immagine• Correzione del tono• Correzione del colore• Nitidezza dell’immagine (USM)• UCR/GCR, dot gain e curve inchiostri da stampaProduzione• Scansione in batch• Funzioni simultanee di scansione e modifica• Gamma completa di profiliIngombri• Altezza: 343 mm• Profondità: 521 mm• Larghezza: 965 mmAlimentazione: 120 V e 220 V con selezione automatica

Scanner FujiFilm C-550 LanoviaFujifilm ha acquisito una posizione di primo piano a livellomondiale come produttore di scanner a tamburo. Ora Fujifilmha messo a frutto le sue competenze tecniche per produrre

un nuovo scanner piano, il C-550 Lanovia.C-550 Lanovia è uno scanner piano di qualità professionale,per formati A3+, che vale molto di più del suo prezzo. Nonsi tratta solamente di qualità superiore, maggiore produtti-vità e migliore risoluzione sull’intera area di scansionerispetto a qualsiasi altro scanner piano, ma della sua facilitàd’impiego e qualità di progettazione che ne garantiscel’affidabilità e la durata.Lanovia è lo scanner perfetto per gli stampatori che deside-rano fare il loro primo investimento in questo tipo diapparecchiatura. É inoltre uno scanner multifunzione idealeper qualsiasi attività di pre-stampa.Con l’ulteriore vantaggio del suo versatile software discansione C-scan, il C-550 Lanovia è chiaramente unoscanner piano di prim’ordine, comunque vogliate conside-rarlo.La prima particolarità che rende lo scanner C-550 Lanoviaassolutamente innovativo è la funzione XYZoom. La testinadi scansione CCD, con una risoluzione ottica massima di5000 dpi, si sposta contemporaneamente in sensolongitudinale e latitudinale (lungo l’asse X e Y) dell’area discansione in modo da raggiungere la posizione perfetta perciascuna scansione. La nostra tecnologia zoom mette quindia fuoco l’originale sull’intera larghezza del CCD, il checonsente di digitalizzare qualsiasi originale alla massimarisoluzione possibile, indipendentemente dalla sua dimen-sione o posizione sul piano.Lo scanner C-550 Lanovia è costruito pensando alla preci-sione e all’affidabilità, scansione dopo scansione. In lineacon l’impegno assunto da Fujifilm nei confronti della qua-lità, C-550 Lanovia è stato progettato e costruito pensandoalle prestazioni e alla durata. Guardandolo all’interno, ve-drete dovunque una solida progettazione ed una costruzionedi qualità. Ad esempio, tre viti passo/passo controllano ilposizionamento della testina di scansione ed unservocomando di precisione assicura una scansione silen-ziosa ed omogenea. Un telaio in lega fusa garantisce lagiusta stabilità e rigidità dell’apparecchiatura ed evita rischidi distorsione o disallineamento durante la scansione. Nondovrete quindi preoccuparvi della mole o del ritmo dilavoro: lo scanner Lanovia è costruito per produrre risultatidi ottima qualità, scansione dopo scansione. Ogni dettaglio

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è stato, infatti, studiato attentamente, anche le ruote che neconsentono lo spostamento.L’area di scansione è più versatile per una maggiore produt-tività: l’ampio piano A3+ prevede un’area di scansione digrandi dimensioni. Può, infatti, ospitare oltre 100 diapositi-ve 35 mm in un unico lotto. Il piano di scansione e la barradi lettura per trasmissione smontabile permettono didigitalizzare anche oggetti tridimensionali di grandi dimen-sioni o di forme strane. Inoltre la funzione autofocus del C-550 Lanovia permette la scansione degli originali ancoramontati sulle loro cornici o telai. Utilizzando gli specialitelai multidiapositive, potrete precaricare gruppi di imma-gini già pronte per un più rapido posizionamento sul piano.Ogni fotogramma è codificato dal software per l’identifica-zione e la scansione automatica. Ogni dettaglio dello scan-ner C-550 Lanovia è stato pensato, infatti, per rendere lascansione delle immagini più rapida, semplice e produttiva.A questa potenza di prestazioni si affianca una estremasemplicità d’uso.Il software di scansione C-scan del C-550Lanovia prevede l’analisi completamente automatica del-l’immagine e, a questo scopo, utilizza semplici strumenti diprogrammazione al fine di garantire risultati accurati etempestivi. Un operatore ancora inesperto può selezionarei parametri automatici preimpostati ottenendo ottimi risul-tati senza alcuno sforzo. Diversamente, gli operatori piùesperti o più esigenti potranno avvalersi della vasta gammadi funzioni di modifica colore del C-scan. Oltre ai vantaggidel C-scan, lo scanner Lanovia è ColourSync® compatibileed è in grado di produrre immagini con profilo ICC per lagestione dei lavori a colori.L’interfaccia dell’operatore e il software di scansione sonosimili a quelli utilizzati per gli scanner a tamburo Fujifilm,così gli operatori già esperti si troveranno a loro agio con ilsoftware; potrete inoltre abbinare le impostazioni operativea quelle richieste dal cliente in modo da produrre risultatiche rispecchino quelli ottenuti con altri scanner Fujifilm.Il software C-scan è un genio di efficienza. Potete lavoraresulle anteprime a schermo e sulle scansioni precedentimentre lo scanner analizza altri originali. La possibilità dilavorare contemporaneamente su più fronti fa aumentare laproduttività; inoltre grazie ad un sistema che prevede laverifica in tempo reale dello stato di lavoro e la gestioneflessibile della coda lavori, avrete sempre il pieno controllo

della situazione.Una perfetta deretinatura e i lavori al tratto non rappresen-tano un problema con il C-scan. Indipendentemente dalformato dell’originale, lo scanner C-550 Lanovia produce imigliori risultati possibili in modo preciso ed accurato.

Caratteristiche tecnicheComputer consigliati:• 7500 Power Mac o superiore• Mac OS 7.5.3 o superiore• 64 Mb di RAM• Disco rigido da 1 Gb• Funziona con computer Macintosh multiprocessoreTipi di originali• Trasparenza o riflessione• A colori e in bianco e nero• Positivi e negativi• Oggetti tridimensionaliScansione per punti: Software C-dot disponibile per C-550Lanoviaa partire dal 1998Deretinatura• Originali stampati• SelezioneArea di scansione: 470 mm x 350mmRisoluzione di scansione• Ottica - 5000 dpi• Interpolata - 10000 dpiIngrandimenti: 20% - 3000%Sorgente di luce: a fluorescenzaDispositivo di scansione: CCD trilineare a 8000 elementiIntervallo dinamico: 0 - 3,9 di densitàAcquisizione dati: 16 bit per colore (miliardi di colori)Supporti per diapositive ad inserimento rapido per:• Strisce 35 mm• 35 mm intelaiate• 6 x 6 cm• 6 x 7 cm• 5" x 4" (10cmx12cm)Formati file• TIFF/EPSF: CMYK, RGB, scala dei grigi, linework• Bitmap: Photoshop, CMYK, RGB, scala dei grigi• Immagini RGB ICCFunzioni di modifica immagine• Correzione tonale• Correzione cromatica• Nitidezza dell’immagine (USM)• UCR/GCR, dot gain e tipo inchiostroProduttività• Scansione batch• Scansione e modifica contemporanea• Gamma completa di profili• Impostazioni predefinite

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• Supporti codificatiDimensione dello scanner• Altezza: 1025 mm• Profondità: 700 mm• Larghezza: 1290 mm• Peso: 150 kgAlimentazione• 110V/230V 50/60 Hz• Consumo 300WIntervallo di temperatura: 16° - 26° C

Scanner CELSIS 5250/6250 CASCI nuovi scanner FujiFilm Celsis 5250 e 6250 con tecnologiaC.A.S.C. (Celsis Advanced Scanner Control) mettono adisposizione di coloro che si avvicinano per la prima voltaal mondo della riproduzione a colori la qualità degli scannera tamburo. Assolutamente versatili, possono essere usatiindifferentemente sia per la produzione di cataloghi com-merciali sia per la riproduzione di alta qualità. La nuovatecnologia C.A.S.C. ha semplificato enormemente il siste-ma di scansione a tamburo, aumentandone nel contempo laproduttività. Una volta caricato il tamburo, che può conte-nere fino a 150 originali, premendo un solo tasto verràavviata la funzione “Autocrop”, che troverà, ritaglierà eordinerà automaticamente gli originali. L’operatore dovràsolamente specificare la dimensione, il formato e la cartelladi destinazione dei lavori. I nuovi scanner FujiFilm contecnologia C.A.S.C. uniscono la massima semplicità d’usoad elevati livelli di qualità e versatilitàLe impostazioni predefinite consentono di ottenere risultatipregevoli anche dalle trasparenze più difficili. L’adozionedi pregevoli gruppi ottici e di avanzate tecniche diinterpolazione consente di superare le limitazioni imposteagli altri scanner. L’ampia superficie di scansione, 505 x710 mm, accoglie gli originali nei più diversi formati. E’disponibile una vasta gamma di formati per la scansione e lamemorizzazione delle immagini.Il modello CELSIS 5250 copre le esigenze della fasciainiziale/media di utenza e, sotto il profilo della capacitàproduttiva, può essere aggiornato a CELSIS 6250.

Caratteristiche tecnicheComputer host raccomandato• Power Mac 7500 o superiore• Sistema operativo OS 7.5.3 o superiore

• RAM 64 Mb• Disco fisso 500 MbOriginale• Trasparente o opaco• A colori o in bianco e nero• Positivo o negativoArea di scansione• 505 x 710 mm massima (5250 e 6250)• 505 x 350 mm (tamburo piccolo) (solo 6250)Risoluzione di scansione• 315 I/mm (ottica)• fino a 1000 l/mm (interlacciata)Percentuale d’ingrandimento• 20 ~ 2000% (5250)• 20 ~ 3000% (6250)Sorgente luminosa: Lampada ad arco XenonSistema di scansione: Tubo fotomoltiplicatore (x3)Gamma dinamica: 0 ~ 3,9 DAcquisizione dei dati: 14 bit per coloreSistema di lettura: Tamburo Acrilico rimovibileVelocità di rotazione del tamburo• Variabile, 1041 giri/min. massima (tamburo grande)• Variabile, 1400 giri/min. massima (tamburo piccolo)Formati di file supportati• TIFF - CMKY, RGB, Greyscale• Photoshop - CMKY, RGB, Greyscale• EPS - CMKY, RGB, Greyscale, Bitmap• DCS - CMYK• Crosfield DDES - CMYK, RGB• Crosfield NGS - CMYK, RGBQSupporto profilo icc: TIFF - RGBFunzioni di modifica dell’immagine• Conversione tonale• Cast removal• Dettaglio dell’immagine (USM)• Correzione del colore• UCR (Under Colour Removal)Produzione• Scansione in batch• Funzioni simultanee di scansione e modifica• Impostazione automatica (Autoscan)• Coda di scansione• Modalità turbo (solo 6250)Ingombri• Altezza: 2270 mm• Profondità: 830 mm• Larghezza: 1270 mm• Peso: 622 kg

Software di scansione FujiFilm C-scanFujiFilm C-scan è un pacchetto completo per l’acquisizionee la modifica delle immagini, creato per la nuova serie di

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scanner FujiFilm. Progettato per poter essere aggiornatosenza ulteriori investimenti in workstation e addestramen-to, una sola interfaccia C-scan è in grado di gestire diversiscanner FujiFilm. Le impostazioni predefinite semplificanoil funzionamento dei vari processi e consentono anche aglioperatori meno esperti di eseguire scansioni di qualità dautilizzare con un’ampia gamma di applicazioni grafiche. Ilperfezionamento dell’immagine sfrutta diverse funzioni,quali l’analisi automatica dell’immagine, la correzione delcolore LCH e una gamma completa di strumenti di modifi-ca. C-scan contiene inoltre tutti gli strumenti avanzati ri-chiesti da un professionista. Il software assicura maggioreproduttività grazie alla possibilità di modificare le immagi-ni senza interrompere il processo di scansione. L’analisiautomatica delle immagini, produce scansioni di elevataqualità con un minimo intervento dell’utente. Le informa-zioni sul lavoro e sulla gestione della coda consentono didefinire la priorità e di sorvegliare con precisione la scansio-ne lungo l’intero flusso di lavoro.

Caratteristiche tecnicheComputer host raccomandato• Power Mac 7500 o superiore• Sistema operativo Mac OS 7.5.3 o superiore• RAM 64 Mb• Disco fisso 1GbScanner supportati• FujiFilm C-330• FujiFilm C-440• Crosfield Celsis 240• FujiFilm C-550 LANOVIAStrumenti base di modifica• Apparenza generale• Gamma• Tono• Cast• Correzione colore LCH• Unsharp maskingStrumenti avanzati di modifica• Bilanciamento dei grigi• UCR• PCR• Limiti• Luminosità• Densità di stampaStrumenti di produttività• Simultaneità delle funzioni di scansione e modifica dell’imma-

gine

• Scansione in batch• Visualizzazione panoramica delle anteprime/scansioni HR• Supporto multiplo di scansione da un unico Mac• Gestione della coda di scansioneFormati di file supportati• TIFF CMKY, RGB, Greyscale, Bitmap• EPSF CMYK/RGB, Greyscale, Bitmap• DCS• Photoshop• Crosfield DDEF/NGS• Scitex CT

C-dot: software di scansione per la separazione delcoloreIl software C-dot è fornito a richiesta con gli scannerFujiFilm Celsis 5250 e 6250 CASC. Esso ricerca ed indiriz-za in un flusso di lavoro CTP completamente elettronico irequisiti necessari alla reintegrazione dell’originale, fornitosotto forma di separazioni di pellicola.La nuova funzione “C-dot” sarà inizialmente disponibilecome opzione sugli scanner Celsis 5250 e 6250 CASC,capaci di eseguire scansioni in formato A2+ (505 x 700 mm)con la risoluzione di linea necessaria per la riproduzionefedele dell’intera gamma tonale. il grande formato degliscanner Celsis 5250 e CASC consente di eseguire quattroseparazioni in formato A4 o due separazioni in formato A3in una sola passata.C-Dot utilizza due esclusive tecnologie che consentono diottenere riproduzioni accurate del punto senza dilatare itempi di scansione. La prima tecnologia si basa su unatecnica di apertura brevettata per la scansione simultanea ditre linee dell’originale. La seconda si basa su un sofisticatoalgoritmo che permette di ridurre la risoluzione di scansionenecessaria ad ottenere la qualità ottimale del punto. Lacombinazione di queste due tecniche produce una qualità dipunto superiore a quella ottenuta con altri scanner dedicatidi prezzo elevato. Altra caratteristica di rilevo è l’elabora-zione fuori linea dei dati di scansione.C-dot si serve inoltre di tecniche di intelligenza artificialeper la messa a registro automatica delle separazioni in baseai crocini di registro indicati dall’utente. Qualora C-dot nonfosse in grado di eseguire la messa a registro automatica (nelcaso in cui, ad esempio, non esistessero i crocini di registra-zione) sarà possibile eseguire la messa a registro manual-mente, con la medesima accuratezza. C-dot corregge infatti

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le separazioni montate “fuori squadra” sul tamburo, evitan-do la necessità di ricorrere alla punzonatura.

Platesetter pi-3000 ctpFujiFilm PI 3000 CTP è il sistema di trattamento dell’imma-gine in grado di esporre i file digitali direttamente sullalastra. Utilizzando l’innovativa tecnologia espositivamultiraggio, FujiFilm PI 3000 CTP è cinque volte piùveloce dei dispositivi a singolo raggio. Adatto per i grandivolumi di stampa commerciale, i formati tabloid e broadsheet,raggiunge una produzione di 74 lastre all’ora nel formatomaggiore disponibile, con una risoluzione di 1270 dpi.Nelle realtà produttive in cui l’ottimizzazione dello spaziocostituisca una necessità primaria, FujiFilm PI 3000 CTP, lacui con una base d’ingombro di un solo metro quadrato, è lascelta naturale.L’esposizione multiraggio e lo speciale rivestimento deltamburo ottimizzano il trattamento delle immagini e lagestione generale della lastra. Il caricalastre automaticoopzionale, capace di contenere 200 lastre, consente la com-pleta automazione delle operazioni. La costruzione robusta,infine, è stata progettata per lavorare senza problemi anchein presenza delle condizioni operative più dure.

Caratteristiche tecnicheSistema di scrittura: Tamburo interno con alimentatore automaticodella lastra, esposizione multiraggio (5) e trasporto fino allasviluppatrice in linea.Formato di lavoro (Formato massimo dell’area di trattamento):750 x 510 mmSorgente luminosa: Laser ad argon ion a luce blu: 488 nm, 250 mWModalità di scrittura• Normale o rovesciata• Positiva o negativaFormati lastra: Da 229 x 335 mm a 616 x 750Capacità del porta lastre: 25 lastreRisoluzioni l/mm-dpi-dimensioni del punto• 40l/mm - 1016 dpi - 35µm• 50l/mm - 1270 dpi - 28µm• 60l/mm - 1524 dpi - 24µm• 80l/mm - 2032 dpi - 18µm• 100l/mm - 2540 dpi - 14µmRetinatura• FujiFilm Quality screening• FujiFilm FM screening (opzionale)• ADOBE Accurate ScreeningRipetibilità: 0,25 mm

Interfaccia: SCSI IISviluppatrice: FujiFilm LP850PCarica lastre automatico: Capacità massima 200 lastre (0,3 mm)Materiale della lastra: Lastra in alluminio sensibile al raggio diargon ion a luce blu, spessori 0,2 e 0,3 mmTipo di lastra raccomandati: Lastra fotopolimera Fujifilm LP-YTemperatura: 16,7 ~ 30° CUmidità: 45 ~ 65% di umidità relativa in assenza di condensaIngombri• Altezza: 1828 mm• Profondità: 914 mm• Larghezza: 914 mm• Peso: 589,7 kg

FujiFilm Celix 2000Il CELIX 2000 è il fotoplotter a doppia pagina più velocedella sua classe, grazie ad una velocità di 463 cm2 al minutocon un formato massimo di 350 x 505 mm. Supportato da unRIP compatibile con PostScript ™ Level 2 e controllato daun Macintosh, potrà essere arricchito con i nuovi aggiorna-menti di questa piattaforma. Tra le caratteristiche più inte-ressanti, vanno segnalate il tamburo interno con sorgenteluminosa laser a semiconduttore rosso, la possibilità digestire risoluzioni di uscita comprese tra 48 e 144 l/mm e diprodurre una singola immagine formato A3 (420 x 297 mm)o una doppia immagine formato A4 (210 x 297 mm) al vivo

Caratteristiche tecnicheWorkstation rip raccomandata• Power Mac 8100 o superiore• RAM 64 Mb• Disco fisso 2 Gbyte• Sistema operativo Macintosh 7.5 o superiore• Supporto di periferiche standardConnessione di rete: Ethernet / EthertalkSistema di scrittura: Tamburo interno con alimentatore automaticodella pellicola, esposizione e trasporto in cassetto di avvolgimentoFormato di lavoro (Formato massimo dell’area di trattamento):350 x 505 mmSorgente luminosa: Laser a semiconduttore rosso (670 nm)Modalità di scrittura• Positiva o negativa• RotazioneLinee/mm - risoluzione - Dimensioni del punto• 48 l/mm - 1219 dpi - 19µm• 72 l/mm - 1829 dpi - 13µm• 96 l/mm - 2438 dpi - 10µm• 144 l/mm - 3658 dpi - 10µmRetinatura: FujiFilm Quality screeningCaratteristiche del punto: Quadrato, rotondo, ellittico, euclideo

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Ripetibilità: ± 10 µm su 8 separazioni consecutive nella stessaposizione del tamburo. Non vengono prese in considerazione ledistorsioni del materiale fotografico dovute a variazioni di tempe-ratura o umidità.Interfaccia: SCSI IITipo di pellicola• Rullo di pellicola o carta sensibile al laser rosso, spessore 0,1

mm, operazioni di caricamento anche con luce diurna• Larghezza supporto: 356 mm (± 2 mm)• Lunghezza supporto: 61 mTipi di supporti raccomandati: Pellicola Fujifilm LS-4500, HSR Temperatura: 18 ~ 29° C (meno 2° C di variazione oraria)Umidità: 20 ~ 80% di umidità relativa in assenza di condensaIngombri• Altezza: 480 mm (580 mm con cassetto di uscita)• Profondità: 730 mm (740 mm con cassetto di ingresso)• Larghezza: 917 mm• Peso: 107 kg

FujiFilm Celix 4000CELIX 4000 è una fotounità formato quattro pagine tra lepiù veloci attualmente sul mercato, grazie alla capacitàespositiva di 3925 cm2 per minuto a 48 l/mm. Il suo RIP, SUPIATTAFORMA Windows NT, consente l’analisi, larasterizzazione e l’uscita simultanea di file PostScript ™.CELIX 4000 lavora con tutti i formati di macchine dastampa da 762 mm e accoglie fino a quattro pagine 210 x 297mm su un unico foglio di pellicola, includendovi i crocini distampa e le barre del colore. Le sofisticate tecnologie di cuiè dotata questa fotounità, vanno dallo sviluppo in linea dellapellicola, per operazioni che non richiedono l’interventodell’operatore alla diagnosi a distanza. Il caricamento edestrazione in piena luce della pellicola, consente notevolirisparmi di tempo.Tra le caratteristiche più innovative di Celix 4000, vannosegnalati il tamburo interno con sorgente luminosa laser asemiconduttore rosso, la possibilità di scelta tra tre tecnolo-gie di retinatura (FujiFilm Quality screening, FujiFilm FMscreening, ADOBE Accurate ™ Screens) e la possibilità diinterfacciamento con il potente RIP Adobe CPSI PostScript™ Level 2, con server OPI opzionale.

Caratteristiche tecnicheSistema di scrittura: Tamburo interno con alimentatore automaticodella pellicola operante a 180°, esposizione, punzonatura e tra-sporto fino alla sviluppatrice in lineaFormato di lavoro (Formato massimo dell’area di trattamento):

628 x 756 mm (lunghezza x larghezza)Sorgente luminosa: Laser a semiconduttore rosso: 670 nmModalità di scrittura• Normale o rovesciata• Positiva o negativaArea di scrittura: 628 mm x larghezza pellicola (-4 mm)Risoluzioni l/mm - dpi - dimensioni del punto• 48 l/mm - 1219 dpi - 19µm• 72 l/mm - 1829 dpi - 13µm• 96 l/mm - 2438 dpi - 10µm• 144 l/mm - 3658 dpi - 7µm• 192 l/mm - 4876 dpi - 7µmRetinatura• FujiFilm Quality screening• FujiFilm FM screening (opzionale)• ADOBE Accurate ScreeningRipetibilità: ± 5 µm su 8 separazioni consecutive nella stessaposizione del tamburo.Registro: ± 25 µm per separazioni eseguite in aree diverse deltamburo sullo stesso foglio di pellicola.Interfaccia: SCSI IISviluppatrice di pellicola in linea: FujiFilm AP-860Punzonatura• Stoesser• Bacher• Personalizzata• Kamata• Protocollo BillowsTipi di pellicola: FujiFilm LS-4500, HSR Temperatura: 18 ~ 29° C (meno 2° C di variazione per ora)Umidità: 20 ~ 80% di umidità relativa, 26° C con termometro abulbo bagnatoIngombri• Altezza: 1114 mm• Profondità: 740 mm• Larghezza: 1800 mm• Peso:640 kg

FujiFilm Celix 8200CELIX 8200 è sinonimo di alte performance, difatti la suaproduttività è doppia rispetto alla CELIX 8000. L’avanzatosistema a tamburo interno rende possibile la produzione dipellicole a otto pagine, con imposizione e punzonatura,pronte per la stampa. Il plotter CELIX 8200 adotta unsistema robotizzato di carico e scarico della pellicola, perridurre al minimo gli interventi dell’operatore. Come tuttala serie CELIX, il CELIX 8200 si connette con tutti i RIPFujiFilm per adattarsi ad ogni esigenza di produzioneTra le caratteristiche più interessanti di Celix 8200, segna-liamo la sorgente luminosa laser ad argon blu, l’area di

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scrittura di 1094mm x 1024mm, la possibilità di connessio-ne con tutti i RIP FujiFilm, l’ampia gamma di punzonaturedisponibili

Caratteristiche tecnicheSistema di scrittura: Tamburo interno con alimentatore automaticodella pellicola operante a 180°, esposizione, punzonatura e tra-sporto fino alla sviluppatrice in lineaFormato di lavoro: 1117mm x 1130mmSorgente luminosa: Laser Argon bluModalità di scrittura: Normale o rovesciataArea di scrittura: 1094mmx1024mmRisoluzioni l/mm - dpi - dimensioni del punto• 48 l/mm - 1219 dpi - 15µm• 72 l/mm - 1829 dpi - 10µm• 96 l/mm - 2438 dpi - 8µmRetinatura• FujiFilm Quality screening• FujiFilm FM screening (opzionale)• ADOBE Accurate ScreeningRipetibilità: ±10 µm su 8 separazioni consecutive nella stessaposizione del tamburo. Non vengono prese in considerazione ledistorsioni del materiale fotografico dovute a variazioni di tempe-ratura o umidità.Registro: ± 25 µm per separazioni eseguite in aree diverse deltamburo sullo stesso foglio di pellicola. Non vengono prese inconsiderazione le distorsioni del materiale fotografico dovute avariazioni di temperatura o umidità. I parametri si riferiscono aduna macchina utilizzata con 22° C (± 2° C) di temperatura e 60%(± 10%) di umidità relativa.Interfaccia: SCSI IISviluppatrice di pellicola in linea : FujiFilm AP-1250Punzonatura• Stoesser• Bacher• Kamata• Protocollo Billows• PersonalizzataTipo di pellicola raccomandata: Pellicola FujiFilm LS 5500 -HSATemperatura: 20 ~ 24° C (meno di 2° C di variazione per ora)Umidità: 50 ~ 70% di umidità relativaIngombri• Altezza: 1120 mm• Profondità: 950 mm• Larghezza: 2050 mm• Peso: 1070 kg

FujiFilm Celix 8000 CTPCelix 8000 CTP è la soluzione FUJIFILM per la scritturadiretta su lastre offset. Sviluppato sull’affermata tecnologia

del fotoplotter Celix 8200, è il platesetter ideale per ilpassaggio da computer-to-film a computer-to-plate. Il mo-dello CTP è in grado di trattare lastre per macchine dastampa a foglio e rotative. Celix 800CTP scrive forme distampa a quattro o otto pagine, con caricamento ed estrazio-ne automatica della lastra, ed espulsione del foglio interme-dio. L’intero processo, dal computer alla realizzazionefinale della lastra di stampa, avviene senza l’interventodell’operatore. CELIX 8000 CTP inoltre è predisposta peri futuri sviluppi tecnologici. La stazione di lavoro CELE-BRA NT RIP opera con ADOBECPSI. I gruppi ottici e illaser ad argon ion di CELIX 8000 CTP producono i miglioririsultati con le lastre FUJIFILM BRILLIA LP II.Il Celix 8000 CTP è disponibile con il potente RIP AdobeCPSI PostScript™ Level 2 con server OPI opzionale. Di-spone inoltre di un flessibile sistema di gestione della lastra,con cassetto mobile da 140 lastre formato B1 (1016 mm),che semplifica le operazioni di caricamento e modifica delformato, e con rimozione automatica del foglio intermedio.La sviluppatrice di lastre è in linea, ma ciò nonostantel’ingombro complessivo rimane contenuto.

Caratteristiche tecnicheSistema di scrittura: Tamburo interno con alimentatore automaticodella pellicola operante a 180°, esposizione, punzonatura e tra-sporto fino alla sviluppatrice in lineaFormato di lavoro (Formato massimo dell’area di trattamento):1045 x 900 mmSorgente luminosa: Laser argon ion a luce blu: 488 nmModalità di scrittura• Normale o rovesciata• Positiva o negativaArea di trattamento: Da 650 x 550 mm a 1045 x 900 mmRisoluzioni l/mm - dpi - dimensioni del punto• 48 l/mm - 1219 dpi - 19µm• 72 l/mm - 1829 dpi - 13µm• 96 l/mm - 2438 dpi - 10µmRetinatura• FujiFilm Quality screening• FujiFilm FM screening (opzionale)• ADOBE Accurate ScreeningRipetibilità: ± 10µm sulla registrazione superiore relativa ai forifissi di punzonatura.Interfaccia: SCSI IISviluppatrice di lastra in linea: FujiFilm LP 850PPunzonatura• Heidelberg• Man Roland

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• Komori• Web Transfer• PersonalizzataTipi di lastre raccomandati• Lastra fotopolimera FujiFilm LPA, BRILLIA LP II• Qualsiasi lastra laser sensibile al laser argon ion 488 nm Temperatura: 20 ~ 29° C (meno 2° C di variazione per ora)Umidità: 40 ~ 70% di umidità relativa, in assenza di condensa(meno 2° C di variazione per ora)Ingombri• Altezza: 1660 mm• Profondità: 3045 mm• Larghezza: 2032 mm• Peso: 1860 kg

Cymbolic Sciences PlateJet8Con gli espositori della serie PlateJet è possibile effettuarel’esposizione sia di pellicole che di lastre; in questo modoviene agevolata la transizione graduale verso il Computer toPlate. E’ possibile integrare integrare il fluso di lavorodigitale e convenzionale scansionando parti di pellicola edesponendole come parte di una pagina completa in unsistema CTP. E’ inoltre possibile produrre lastre convenzio-nali esponendo pellicole sul PlateJet8. Il vantaggio di questadoppia possibilità è quello di poter fare esperienze nellaproduzione digitale prima di dedicarsi interamente allalavorazione in CTP. PlateJet8 espone 12 lastre di pienoformato all’ora inclusi il carico e lo scarico dei materiali. Ilsistema semiautomatico di carico e scarico tratta una grandevarietà di formati senza modificare la configurazione hard-ware.

Caratteristiche tecnicheDimensione max della lastra: 111.7 x 91.4Risoluzione: 2000 e 4000 dpiLineatura: da 20 a 300 linne polliceFonte luminosa: Laser YAG 532nm

FUJIIFILM HQ RIPFujiFilm HQ RIP è stato progettato per un’ampia gamma distazioni PC con Windows NT Server 4.0. Basato suScriptWorks® NT RIP di Harlequin®, FujiFilm HQ RIP èpienamente compatibile con PostScript® Level 2. Compa-tibile con l’intera gamma di fotounità e plotter per lastreCELIX e con altri dispositivi di trattamento dell’immagine,offre un approccio unico al flusso di lavoro RIP, garantendo

risultati di qualità indipendentemente dal tipo di output, siaesso pellicola, lastra o prova digitale. FujiFilm HQ RIPgarantisce sempre l’integrità dei dati, quale che sia il dispo-sitivo di uscita selezionato.Il dispositivo Harlequin Precision Screening™ unisce al-l’alta qualità della tecnologia di retinatura la pressochétotale scomparsa di moiré. La funzione di anteprima dellavoro permette di eseguire una rapida rasterizzazione con-trollando il risultato sullo schermo prima di procedere allaproduzione finale. La simultaneità delle funzioni di lettura,interpretazione e uscita dell’immagine riduce i tempi diproduzione. Il trapping In-RIP con EasyTrap™, disponibilecome opzione, automatizza il processo di lavoro e riduce gliinterventi dell’operatore

Caratteristiche tecnicheStazione di lavoro rip (caratteristiche tecniche raccomandate):• CPU Intel Pentium 200 Mhz (con doppio processore se usata

con funzioni OPI)• Monitor a colori da 14 pollici• Tastiera e mouse• RAM 128 Mb• Disco fisso 2GB• Lettore CD-ROM• Interfaccia Ethernet• adattatore SCSI• Sistema operativo Windows NT Server 4.0Opzioni rip:• In-RIP Trapping di Harlequin EasyTrap™• Harlequin Dispersed Screening™Connessioni di rete: Ethernet 10/100 Base-TRetinatura:• Harlequin Precision Screening• Harlequin Dispersed ScreeningCaratteristiche del punto: Euclideo, rotondo euclideo, ellitticoeuclideo, quadrato euclideo, rotondo, quadrato, romboidale, linea

FujiFilm Celebra NT RIPFujiFilm Celebra NT è stato progettato per un’ampia gam-ma di stazioni PC con Windows NT Server 4.0. Integratocon Adobe CPSI, Celebra-NT RIP è pienamente compatibi-le con PostScript™ e con l’intera gamma di fotounità/plotter per lastre CELIX e altri dispositivi di trattamentodell’immagine. Il gestore RIP utilizza un’interfaccia graficautente (GUI) remota di tipo intuitivo, sia per Windows cheper Macintosh. L’accesso ai parametri impostabili ed allefunzioni di controllo e sorveglianza è possibile da una

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qualunque delle stazioni di lavoro collegate. Le funzionistandard includono un rapido e affidabile trapping In-RIP ela rinnovata tecnologia FujiFilm di retinatura - un banco diprova di qualità per le fotounità collegate.La funzione Job Ticket del gestore RIP semplifical’impostazione del RIP, del flusso di lavoro e dell’output,consentendo inoltre di memorizzare i parametri per futuriutilizzi. La progressione ed il controllo dei lavori sonosorvegliabili dalla stazione di lavoro Mac o Windows permezzo della coda di stampa e delle apposite finestre infor-mative. La funzione di trapping In-RIP viene offerta comestandard, così come il sistema di retinatura FujiFilm FMScreening, per la massima qualità d’immagine.

Caratteristiche tecnicheStazione di lavoro rip (caratteristiche tecniche raccomandate)• CPU Intel Pentium 200 Mhz (con doppio processore se usata

con funzioni OPI)

• Monitor a colori da 14 pollici• Tastiera e mouse• RAM 128 Mb• Disco fisso 2GB• ADOBE CPSI RIP• FujiFilm Quality Screening• FujiFilm FM Screening• ADOBE Accurate Screening• Driver PostScript™ per applicazioni Mac e Windows• RIP Remote GUI per Mac e Windows• Interfaccia hardware RIP• Interfaccia Ethernet• GUI remota di calibrazione per Mac e Windows• Trapping In-RIP• Anteprima RIPOpzioni rip:: Accelerazione hardware ColorBurstConnessioni di rete: Ethernet 10/100 Base-TRetinatura:• FujiFilm Quality Screening• FujiFilm FM Screening• ADOBE Accurate ScreeningCaratteristiche del punto: Euclideo, quadrato, rotondo, ellittico

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