TecnoMedia 39

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Periodico mensile. Anno X n.39 - Sped. in Abb. to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina) - Reg. Trib. Roma n. 357 del 11-08-2003 - Iscrizione ROC n. 4753 TecnoMedia Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali - Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali ADN Kronos Adobe Systems Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert AMC - Atex Media Command Ansa Ap.Biscom Autologic Information International B.V.S. - Technotrans Barco Graphics Creo Italia Denex Systems Technology e.Biscom Ecrm EidosMedia Elettra Ferag Italia Fujifilm G.M.D.E. Gerber Systems Heidelberg HiT Internet Technologies Idab-Wamac International King Press Kodak Polychrome Graphics Lem LinkService Lithosol Italia Macchingraf Monigraf Müller Martini Napp Systems Nàvita N.T.G. Optronics Purup Prepress R. G. Segbert Sinedita Sap Italia Scanview Sitma SMB Schwede Maschinenbau Stoebich Tecsa Telpress Tera Teufelberger Unisys Italia Xeikon Xyvision Visita il nostro sito Internet: http://www.ediland.it F ILO DIRETTO LE AZIENDE INFORMANO Numero 39 - Ottobre 2003 Come sarà il nuovo Corriere della Sera Nostra intervista a Sergio Vitelli, direttore tecnico di RCS Quotidiani, sul nuovo progetto industriale ed editoriale della storica testata, con un nuovo formato e la possibilità di stampare a colori tutte le pagine. a pagina 4 Tutte le novità di Ifra Expo 2003 Clima effervescente, importanti accordi e grandi novità tecnologiche in mostra all’annuale appuntamento con l’industria dei quotidiani, svolto- si a Lipsia dal 13 al 16 ottobre. a pagina 6 Strategie di investimento per i centri stampa Gli stabilimenti tipografici dei quotidiani sono da tempo al centro di una fase di riorganizzazione produttiva, dettata da un mercato che chiede flessibilità, efficienza, qualità ed un accresciuto uso del colore. La situazione europea in un report Ifra .............................. a pagina 16 A Bari un centro stampa “multiservizi” ............................. a pagina 19 Tecnologie italiane per quotidiani francesi ....................... a pagina 22 Un Ctp termico per l’Osservatore Romano ........................ a pagina 25 Al via i corsi di Ifra Newsplex Dieci giornalisti del quotidiano inglese Manchester Evening News (grup- po Guardian) sono stati i primi ospiti del centro di formazione per re- dattori multiple-media in South Carolina. a pagina 28 La prescrizione in campo antinfortunistico Nel campo della sicurezza sul lavoro e della tutela dagli infortuni, in alcuni casi ottemperare alla prescrizione impartita dall’organo di vigi- lanza può estinguere il reato. a pagina 31 Media Insider ............................................................................. a pagina 34 Web Insider ................................................................................ a pagina 47 Lo scaffale .................................................................................. a pagina 50 Le Rubriche E-learning: la nuova rivoluzione socio-culturale Presentati a Milano i risultati del primo Osservatorio sull’e-learning, realizzato da Anee-Assinform. a pagina 40 Business@Internet

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Rivista dell'ASIG. Associazione Stampatori Italiana Giornali

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TecnoMediaPeriodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali

ADN KronosAdobe SystemsAgenzia Giornalistica ItaliaAgfa-GevaertAMC - Atex Media CommandAnsaAp.BiscomAutologic Information InternationalB.V.S. - TechnotransBarco GraphicsCreo ItaliaDenex Systems Technologye.BiscomEcrmEidosMediaElettraFerag ItaliaFujifilmG.M.D.E.Gerber SystemsHeidelbergHiT Internet TechnologiesIdab-Wamac InternationalKing PressKodak Polychrome GraphicsLemLinkServiceLithosol ItaliaMacchingrafMonigrafMüller MartiniNapp SystemsNàvitaN.T.G.OptronicsPurup PrepressR. G.SegbertSineditaSap ItaliaScanviewSitmaSMB Schwede MaschinenbauStoebichTecsaTelpressTeraTeufelbergerUnisys ItaliaXeikonXyvision

Visita il nostro sito Internet:http://www.ediland.it

FILO DIRETTOLE AZIENDE INFORMANO

Numero 39 - Ottobre 2003

Come sarà il nuovo Corriere della SeraNostra intervista a Sergio Vitelli, direttore tecnico di RCS Quotidiani,sul nuovo progetto industriale ed editoriale della storica testata, conun nuovo formato e la possibilità di stampare a colori tutte le pagine.

a pagina 4

Tutte le novità di Ifra Expo 2003Clima effervescente, importanti accordi e grandi novità tecnologiche inmostra all’annuale appuntamento con l’industria dei quotidiani, svolto-si a Lipsia dal 13 al 16 ottobre.

a pagina 6

Strategie di investimento per i centri stampaGli stabilimenti tipografici dei quotidiani sono da tempo al centro di unafase di riorganizzazione produttiva, dettata da un mercato che chiedeflessibilità, efficienza, qualità ed un accresciuto uso del colore.

La situazione europea in un report Ifra .............................. a pagina 16A Bari un centro stampa “multiservizi” ............................. a pagina 19Tecnologie italiane per quotidiani francesi ....................... a pagina 22Un Ctp termico per l’Osservatore Romano........................ a pagina 25

Al via i corsi di Ifra NewsplexDieci giornalisti del quotidiano inglese Manchester Evening News (grup-po Guardian) sono stati i primi ospiti del centro di formazione per re-dattori multiple-media in South Carolina.

a pagina 28

La prescrizione in campo antinfortunisticoNel campo della sicurezza sul lavoro e della tutela dagli infortuni, inalcuni casi ottemperare alla prescrizione impartita dall’organo di vigi-lanza può estinguere il reato.

a pagina 31

Media Insider ............................................................................. a pagina 34

Web Insider ................................................................................ a pagina 47

Lo scaffale .................................................................................. a pagina 50

Le Rubriche

E-learning: la nuova rivoluzione socio-culturalePresentati a Milano i risultati del primo Osservatorio sull’e-learning,realizzato da Anee-Assinform.

a pagina 40

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International Newspaper Color Quality Club 2002–2004

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Direttore responsabile

Carlo LombardiRedazione

Salvatore Curiale - Luca Michellihanno collaborato a questo numero

Marco Brogi, Laura Cavaliere,Giuseppina Ciaccia, Antonietta Strada.

Segreteria di Redazione

Elga Mauro

Registrazione del Tribunale di Roma n. 357 del 11-08-2003Iscrizione al Registro Operatori della Comunicazione n. 4753

© ASIG Service S.r.l. - 2003 - Tutti i diritti riservatiSede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma

Stampa

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Questo numero è stato chiuso

in redazione il 14 novembre 2003

TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca datiEdiland (http://www.ediland.it/archive/psengine.asp)

TecnoMedia

L’editorialedi Carlo Lombardi

Da alcuni anni non eravamo più abituati a vedere

una edizione di Ifra Expo, il più importante

appuntamento per l’industria mondiale dei giornali

quotidiani, così effervescente e ricca di novità “vere”,

vale a dire proposte innovative i cui effetti si prevede

avranno ricadute nel medio periodo. Dei nuovi prodotti

nell’area della prestampa e della stampa, dei nuovi

accordi di mercato e di tutto quello che ha ricominciato

a “bollire in pentola” riferiamo in dettaglio nelle

pagine della nostra pubblicazione. In questa sede non

possiamo però fare a meno di notare come questi

segnali in arrivo dall’industria dei fornitori siano

particolarmente “forti”, non fosse altro per la

considerazione che dietro ad ogni innovazione ci sono

anni di investimenti in ricerca e sviluppo.

E non c’è dubbio che uno dei protagonisti di Ifra

Expo 2003 sia stato proprio il nostro Paese. Inutile

negare che la decisione dei due maggiori gruppi italiani

editori di quotidiani di avviare investimenti di notevoli

dimensioni per arrivare in breve tempo a potere offrire

la stampa in quadricromia all’interno di ogni pagina

del giornale, ha fatto rapidamente il giro del mondo.

Sono già in molti, in Europa e non solo, a domandarsi

se non valga la pena di fare altrettanto; e se le domande

rispecchiano esigenze e valutazioni del mondo

pubblicitario, potremmo forse essere alla vigilia di

una ripresa reale per l’industria della carta stampata.

Abbiamo la sensazione, e non siamo i soli, di vivere

in questo scorcio di 2003 una fase dove, pure in

assenza di segnali economici di segno chiaramente

positivo, si moltiplichino le attestazioni di fiducia nei

confronti del quotidiano, un mezzo di comunicazione

sul quale gruppi industriali e grandi fornitori di impianti

per la stampa, in Italia come all’Estero, stanno

investendo cifre notevoli. Milioni e milioni di Euro che

trovano una giustificazione, più che negli indicatori di

una economia che stenta a riprendersi, nella fiducia

incrollabile nei confronti del più antico mezzo di

comunicazione di massa che si conosca.

Alla vigilia della presentazione dei dati annuali

dell’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie

di informazione, che avverrà dopo l’andata in stampa

di questo numero di TecnoMedia e sulla quale daremo

ampia informazione nel prossimo numero, possiamo

solo “anticipare” come il numero di “prodotti”

quotidiani che arrivano nelle edicole italiane sia in

crescita, e comunque stabile sopra i 200 titoli. Crescono

anche gli stabilimenti per la stampa, e con loro, ancora

una volta, la “dimensione” industriale di un prodotto,

che anche se costretto a misurarsi con i segni di una

crisi gestionale, avverte per intero l’impegno a

corrispondere ad una fiducia confermata.

Il percorso di lettura che potremo suggerire per

questo numero del nostro periodico è proprio questo:

immutata volontà di editori, stampatori e fornitori di

proseguire sulla strada degli investimenti per

prepararsi a cogliere una ripresa che, tutti lo ripetevano

anche a Lipsia, non potrà mancare.

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4TecnoMedia n. 39, ottobre 2003

Come sarà il nuovoCorriere della Sera

“Per comprendere appieno la portata innovativa delnuovo progetto relativo al Corriere della Sera, occor-re partire da una premessa legata all’industria dellapubblicità” – chiarisce subito Sergio Vitelli, direttoretecnico di RCS Quotidiani, all’inizio del suo incontrocon TecnoMedia.

E la premessa è che nonostante il mercato delleinserzioni pubblicitarie sui quotidiani non abbia anco-ra avviato con decisione una ripresa significativa dopoquasi due anni di stagnazione, si è comunque venutaconsolidando una tendenza in direzione del colore chesembra non lasciare più dubbi circa l’evoluzione deiprossimi anni.

Gli inserzionisti, complice anche l’oggettiva cre-scita della qualità della stampa dei giornali, chiedonosempre più spesso il colore in quello che, fino a pochianni fa, era l’indiscusso regno del bianco e nero.

Il Corriere, come altri giornali italiani, ha dovutofare, e sta quotidianamente facendo, i conti con questanuova esigenza del mercato. Anche altre testate na-zionali, ed in primis la Repubblica, stanno andandocon decisione verso l’estensione della risorsa colorein ogni pagina del quotidiano.

Il Corriere della Sera, da parte sua, non potevasottrarsi a questa nuova svolta industriale impressadagli investitori pubblicitari sia nazionali che locali.

Un nuovo formato

Per queste ragioni è stato avviato, per tempo, daRCS una approfondita indagine a livello italiano edinternazionale per formulare un quadro evolutivo il piùpossibile in grado di portare alla trasformazione dellostorico quotidiano di via Solferino in un prodotto “fullcolor” in grado di agganciare fin dall’inizio la ripresadel mercato pubblicitario. Il documento, al quale han-no lavorato intensamente i dirigenti di tutto il gruppo,è stato approvato nella sua forma definitiva dal Consi-glio di Amministrazione di RCS Media Group alla finedello scorso mese di luglio. In estrema sintesi, la deci-sione è stata quella di avviare la trasformazione dellatestata in un nuovo prodotto di dimensione leggermenteridotta rispetto all’attuale – un nuovo formato di 50x35centimetri – con la possibilità di stampare a colori tut-te le 96 pagine previste per il nuovo Corriere. La te-stata verrà prodotta in un unico fascicolo con insertilocali separati inseriti al centro del prodotto principalee rilegati da punto metallico. In pratica, sottolinea Vi-telli, ci si è orientati verso un prodotto già consolidatoin paesi del sud Europa, Francia e Spagna in testa, unaalternativa ritenuta più valida per il mercato italianorispetto ai prodotti a dorsi più diffusi in Germania edInghilterra. In particolare, si è ritenuto che un prodot-

Verso la fine dello scorso mese di luglio il Consiglio di Amministrazione di RCS MediaGroup ha approvato in via definitiva un fondamentale progetto industriale che porterà lastorica testata del Corriere della Sera verso un nuovo formato editoriale caratterizzato dallapossibilità di stampare in quadricromia ogni pagina del quotidiano. Un altro grande editoreitaliano, il Gruppo Editoriale Espresso, ha a sua volta deciso di avviare un importanteinvestimento industriale per consentire fra breve la stampa in quadricromia di tutte lepagine del quotidiano la Repubblica in tutti i centri stampa. Siamo evidentemente alla vigiliadi una vera e propria “rivoluzione” italiana editoriale ed industriale che avrà, è facileimmaginare, ricadute importanti anche al di fuori dei due gruppi editoriali. TecnoMedia haincontrato Sergio Vitelli, direttore tecnico di RCS Quotidiani, per conoscere le linee guidadel nuovo progetto destinato a trasformare il Corriere della Sera.

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Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi ed il consulente esterno... TecnoMedia

to in un unico fasci-colo fosse più fles-sibile per quanto ri-guarda sia la gestio-ne dei contenuti chela produzione indu-striale.

Un quotidiano“full color”

Caratteristicaessenziale del nuo-vo Corriere sarà lapossibilità di stam-pare a colori tuttele pagine senza vincoli di sorta. “Questa possibilità èstata ritenuta indispensabile per affrontare la sfida delmercato pubblicitario nei prossimi anni” sottolineaancora una volta Vitelli. E’ del tutto evidente che nes-suno, oggigiorno, può lanciarsi in previsioni circa il“quando” ed il “se” tutto il Corriere ospiterà inserzio-ni a colori, ma ciò che importa è poter offrire questapossibilità agli inserzionisti nel modo più agevole pos-sibile. Si è deciso che la testata rinnovata sarà stampa-ta nella modalità produttiva detta “in accumulo”, perminimizzare la configurazione delle rotative e per otti-mizzare il ciclo produttivo riducendo i rischi di rottu-re carta tramite la semplificazione dei passaggi dellebande. Due macchine che girano a 35.000 copie/ora siritengono più affidabili di una sola macchina a 70.000copie/ore, senza contare che laddove sia richiesta latiratura di un numero basso di copie è sufficiente in-stallare una macchina di dimensioni più contenute. Siè infine decisa l’apertura di due nuovi centri stampaper la produzione del Corriere – uno nell’area di Bo-logna ed uno nell’area di Genova – con l’obiettivo dimigliorare ulteriormente la distribuzione del prodottoin tutt’Italia; alla fine il totale dei poli nazionali pro-duttivi previsti dal piano salirà quindi ad otto unitàrispetto alle sei oggi in funzione.

Investimenti offset con un’apertura significa-tiva alla flexo

Il nuovo piano industriale ha ribadito, per quanto

riguarda la stampa, lascelta tradizionaleper la tecnologiaoffset, ma con una si-gnificativa aperturanei confronti dellaflessografia.

Sono state ordi-nate un numerocomplessivo di 14macchine. Il vincito-re della gara è risul-tata la società KBAper l’offset, mentrealla Cerutti diCasale Monferrato è

stato firmato un ordine per due linee flessografiche.“La decisione di introdurre in produzione anche duelinee flexo” – spiega Vitelli –“nasce dalla volontà ditestare concretamente in produzione la capacità dellaflessografia in termini di qualità e costi” anche in con-siderazione dei vantaggi di questa tecnologia nellastampa di prodotti su carte speciali.

Le due rotative saranno installate a Bologna e sa-ranno, fra l’altro, adibite alla stampa di inserti di qua-lità su carta patinata.

L’obiettivo finale del piano industriale è la crea-zione di un network di poli di stampa collegato in retead un centro di supervisione della produzione che saràsituato a Milano, dalla quale potrà essere monitoratain tempo reale tutta l’attività del ciclo produttivo.

Naturalmente tutte le macchine ordinate – offsetCommander per i grandi centri e Comet per i centriminori, e flexo Cerutti del nuovo modello S4 – saran-no equipaggiate con sistemi di gestione automaticadella produzione, quali dispositivi per il cambio bobi-ne e la sostituzione di lastre in modo automatico,tensionatori della carta e, per le unità offset, anche stru-menti per il pre setting dei calamai di inchiostro.

Le rotative attualmente in uso per la produzionedel Corriere della Sera passeranno all’altro quotidia-no del gruppo, la Gazzetta dello Sport – per la quale almomento non si prevede alcun cambio di formato –assicurando alla storica testata sportiva un massimo difoliazione di 48 pagine delle quali sedici a colori.

Sergio Vitelli, Direttore Tecnico di RCS Quotidiani

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Ifra Expo 2003:tutte le novità di unmercato effervescente

Il nuovo ed hollywoodiano centro fieristico diLipsia ha portato fortuna all’annuale edizione di IfraExpo, la più importante rassegna mondiale di tecnolo-gie e prodotti per l’industria dei quotidiani. Da alcuneedizioni infatti non si registravano tante novità e tantenotizie destinate, molto probabilmente, ad incidere inmisura significativa sui mercati italiani ed esteri deiprossimi mesi.

La sensazione è quella di essere sulla soglia di unanuova stagione caratterizzata da significativi investi-menti, soprattutto nel settore della stampa, e da altret-tante significative novità nell’ambito dell’evoluzionetecnologica. E tutto ciò nonostante in Italia come al-l’estero siano ancora dominanti i motivi di prudenzasulla ripresa economica globale e sugli investimentipubblicitari.

La sfida dei workflow

Due notizie arrivano all’apertura di Ifra Expo emovimentano non poco l’attenzione e i commenti dimoltissimi visitatori. Agfa lancia ufficialmente sulmercato dei giornali il nuovo workflow Arkitex, conuna precisazione molto importante: il software è statosviluppato sulla base delle funzioni più avanzate diPlateroom Manager e, soprattutto, di Intellinet, il ge-store di flussi di lavoro con oltre 700 installazioni in32 Paesi che in alcuni mercati, come l’Italia, ha con-quistato la posizione di leader assoluto di mercato. Agfa

spiega nel corso di una conferenza stampa che il nuo-vo prodotto altro non è che una conferma della pro-messa fatta ai clienti alcuni anni fa in occasione del-l’acquisto di Autologic, ovvero lo sviluppo di nuoviapplicativi che nascono come integrazione fra il me-glio delle soluzioni già offerte da Agfa e da Autologic.E Intellinet che fine farà? A fugare i dubbi arriva subi-to un comunicato di Creo, diretta concorrente di Agfasul mercato del CtP, che annuncia un accordo con HiTInternet Technologies, sviluppatrice e proprietaria delsoftware Intellinet distribuito da Agfa, in base al qualeCreo acquista dalla società italiana il flusso di lavoroIntellinet NewsFlow e l’interfaccia di controlloPressSite, integrata per il settore dei giornali sempreda HiT internet Technologies. A partire dal prossimomese di gennaio, salvo colpi di scena nelle prossimesettimane, Creo si occuperà di gestire tutta la rete disoftware Intellinet installata a livello mondiale, Italiacompresa naturalmente. HiT Internet Technologiesgarantirà la propria disponibilità ad offrire assistenzaa chi ne avrà bisogno nel processo di integrazione.Creo, da parte sua, lavorerà ad integrare IntelliNetNewsFlow per i quotidiani con i propri CtP Trendsetter(150 installati nel mondo in un paio di anni di attivitànel settore quotidiani) e con il sistema di retinaturaStaccato, senza contare l’integrazione verso i sistemiworkflow Prinergy finora offerti da Creo.

Agfa, da parte sua, renderà disponibile agli editoridi quotidiani un nuovo applicativo, Arkitex, sviluppa-

Raffica di novità all’edizione 2003 di Ifra Expo, la rassegna tecnologica per l’industria deigiornali che si conferma, una volta di più, il principale crocevia mondiale per aziende eprofessionisti del settore. Nuovi prodotti e nuovi accordi danno uno scossone al mercatodei workflow, cresce l’interesse per ampliare gli investimenti nelle macchine per la stampaoffset e flexo mentre si affacciano sul mercato nuovi concorrenti e proposte tecnologicheche potrebbero rivoluzionare il mercato nei prossimi anni. Nella prestampa fa discutere unnuovo software italiano per la “analisi semantica” dei contenuti mentre prosegue senzasoste il lavoro degli sviluppatori per integrare pacchetti standard all’interno di soluzioniglobali “senza confini” per i quotidiani. E intanto tutti i protagonisti del mercato siinterrogano sul futuro dei quotidiani, e dei centri stampa, “full color”.

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Ifra Expo 2003: tutte le novità di un mercato effervescente

to sulla base di anni diesperienza a contatto conla stampa dei giornali, conparticolare riguardo a unodei temi più attuali delmomento, il controllo diqualità in tempo reale lun-go tutto il flusso di lavo-ro. Il nuovo software, sulquale torneremo nei pros-simi numeri diTecnoMedia, utilizza unainterfaccia web ed è par-ticolarmente adatto alla gestione della rete dei centristampa remoti utilizzati dall’editore, consentendo, fral’altro, funzioni di tracking globale della produzione– come dire, il controllo “da casa” di tutta la rete distampa finale dei prodotti. A Lipsia il settore strategi-co dei workflow ha subito, pertanto, uno scossone nondi poco conto, i cui effetti, al momento imprevedibili,saranno avvertiti in modo particolare in quei mercati,come l’Italia, dove si ricorre in modo massiccio allastampa decentrata sul territorio, dove indispensabile èl’utilizzo di flussi di lavoro affidabili, flessibili ed ingrado di crescere a seconda dei centri stampa collega-ti al sistema editoriale centrale.

Migliorare la distribuzione con la “analisisemantica”

Motori software per la ricerca di documenti basatisu tecnologie full text ed in grado di restituire unamesse di documenti ordinati per pertinenza statisticasono da molti anni diffusi nell’industria dell’informa-zione. Se ne conoscono i pregi e, soprattutto, i difetti,fra i quali quello, tipico di questo genere di applicati-vi, di non fare alcuna differenza fra il “calcio” intesocome sport ed il “calcio” inteso come elemento chi-mico, con risultati che ben conoscono quanti, cercan-do notizie sulla propria squadra del cuore, si imbatto-no in seminari scientifici offerti dalle facoltà di Chi-mica Industriale.

Una soluzione al problema c’è, e si tratta di “inse-gnare” al motore di ricerca la differenza fra la gram-matica e la “semantica”, ovvero tenere conto dei con-testi, e quindi dei significati reali, delle parole che han-no diversi ambiti di utilizzo. L’analisi semantica, fi-nora relegata ai film di fantascienza, ha fatto la sua

comparsa nell’industriadei quotidiani a Ifra Expo2003 di Lipsia e, a quan-to ci risulta, si tratta di undebutto in anteprima“mondiale”. Merito, cipiace dirlo, di un’azien-da tutta italiana, laSinedita di Torino, che hapresentato un software ingrado di effettuare l’ana-lisi semantica dei conte-nuti di un quotidiano in

tempo reale, di un archivio di pubblicazioni o di unaqualsiasi altra fonte di informazioni, con possibilità diapplicare i risultati della ricerca ad ambiti finora impen-sabili per un editore, quali il controllo scientifico, edin tempo reale, della diffusione di un quotidiano inambito locale tramite il monitoraggio delle notizie dipertinenza delle province, dei comuni e delle frazionidel territorio servito.

Cerchiamo di spiegare in estrema sintesi come fun-ziona il sistema, riservandoci di tornare su questo ar-gomento nei prossimi numeri della rivista. Il softwareopera a partire da una rete semantica composta da350.000 lemmi memorizzati al suo interno. Grazie aquesta gigantesca base di informazioni linguistiche ilsistema genera le “categorie”, ovvero una lista di cir-ca 1.400 argomenti generalisti, all’interno dei quali itesti vengono “agganciati” secondo, appunto, le chia-vi semantiche, ovvero in funzione dei significati ge-nerati all’interno dei contesti nei quali operano le pa-role. Una volta effettuata questa prima ripartizione ilsoftware è poi in grado di estrarre i nomi di persone, inomi delle località geografiche, gli enti. Tutto questolavoro effettuato sui testi da controllare avviene inmodo del tutto automatico, senza alcun intervento dioperatori esterni, e la indicizzazione full text avvienenon secondo modalità statistiche, come finora succe-deva con i motori di ricerca tradizionali, ma in funzio-ne dei significati. Il risultato di questo lavoro? Se pro-viamo a cercare la parola “minore”, il sistema subitosi informa circa il “significato” di ciò che si sta cer-cando: se si tratta di “minore” di anni 18, oppure di unpittore “minore” del 1300, o ancora se “minore” sia dariferirsi ad altri ambiti semantici. Questa motore diindicizzazione e di ricerca può trovare numerose ap-plicazioni, per esempio nell’analisi dei contenuti delle

L'analisi semantica: una nuova proposta per il supporto intempo reale di diffusione e pubblicità in ambito locale

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8TecnoMedia n. 39, ottobre 2003

notizie in funzione del comune o della frazione di per-tinenza geografica, e fornire un supporto reale e scien-tifico alla diffusione, che può sapere se, poniamo, inun certo comune servito dal quotidiano locale sonotrascorse settimane, o mesi, nei quali non si è mai no-minato in cronaca, e via dicendo.

Altre funzioni più, diciamo così, tradizionali, pos-sono essere effettuate grazie all’”information agent”,ovvero ad un applicativo, reso possibile dall’analisisemantica, che si incarica di indicizzare tutte le fontidi informazione “on line” e “off line” dei giornalistieffettuando degli aggiornamenti progressivi ed infor-mando i redattori di “novità” in arrivo funzionali ai“significati” che interessano. Niente male se pensia-mo alla possibilità per ogni giornalista di agganciaredei siti web con notizie in tempo reale tenendo infor-mati i diretti responsabili di eventuali sviluppi dellenotizie di interesse. Ancora una volta la differenza, ri-spetto alla tradizione, la fa la “semantica”, ovvero lacertezza di seguire avvenimenti sportivi di “calcio”senza ricevere notizie di chimica.

Fotoformatura addio?

Certamente no, almeno per l’immediato. Eppurequanti, utenti e fornitori, coltivano la passione per leprevisioni tecnologiche sul medio periodo faranno benea tenere d’occhio uno dei grandi fornitori mondiali dirotative, la Wifag, che ha presentato una nuova mac-china con tecnologia “computer to press”. Un po’ perun certo stile “elvetico” che non ama “gridare” le no-vità, un po’ perché era necessario attendere la regi-strazione dei numerosi brevetti che accompagnano lanuova tecnologia, Wifag ha mantenuto in fiera un pro-filo basso, ma la novità c’è ed è di quelle rilevanti. Sitratta della rotativa offset modello Evolution, la primamacchina al mondo in grado di sviluppare le lastreposizionate sui cilindri di stampa controllando, con-temporaneamente, la messa a registro e tutti gli altri

parametri relativi alle lastre direttamente sui prodottidi consumo già montati sulle coppie di stampa. Il pro-cedimento di trasmissione diretta dei dati “computerto press” impiega lastre cosiddette “senza processo”,ovvero materiali che non hanno bisogno di procedi-menti chimici per lo sviluppo. L’immagine viene for-mata tramite raggi laser che svolgono un’azione diablazione sulla superficie da impressionare; successi-vamente grazie ad un meccanismo che sfrutta i cilin-dri di pressione lo strato più superficiale della lastraviene rimosso ed al di sotto compare la immagine cheandrà ad impressionare la carta con il principio offset.L’intero processo di incisione, effettuato contempora-neamente per tutte le lastre montate, dura dai quattroai cinque minuti e viene monitorato da altri compo-nenti sviluppati da Wifag per il controllo in linea dellaqualità. Le lastre senza processo sono già disponibilisul mercato e, se tutto andrà come previsto, nell’au-tunno del prossimo anno la prima rotativa al mondo“computer to press” comincerà a girare nel nuovo sta-bilimento della Neue Zürcher Zeitung di Zurigo. L’or-dine di uno dei più antichi giornali elvetici (220 annidi vita, oltre 169.000 copie di diffusione media) è perdue Evolution modello 471 installate lungo un’unicalinea con 88 coppie di stampa e quattro pieghe. Lamacchina sviluppata da Wifag è comunque in grado difunzionare anche con le lastre offset incise e sviluppa-te con procedimenti tradizionali, lasciando così liberigli editori e gli stampatori di decidere se e quando pas-sare alla nuova tecnologia “computer to press”.

Investimenti in offset

A movimentare Ifra Expo quest’anno ci ha pensa-to il nostro Paese, in particolare la decisione del grup-po RCS – circa la quale si può leggere in altra parte diTecnoMedia – di avviare un processo di investimentomirato alla messa in produzione di linee rotative “fullcolor” per un nuovo Corriere della Sera con foliazione

La configurazione della prima rotativa Wifag"computer-to-press" ordinata dalla NZZ di Zurigo

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Ifra Expo 2003: tutte le novità di un mercato effervescente

prevista fino a 96 pagine. Se a questo si aggiunge laconsiderazione che anche l’altro gruppo editoriale lea-der nell’industria dei giornali del nostro Paese, il grup-po Editoriale Espresso, ha avviato investimenti perequipaggiare tutti i centri stampa dove si produce laRepubblica con linee rotative flessografiche “fullcolor”, si capisce il fermento di tutti i fornitori dirotative, anche perché le notizie corrono in fretta e giàpiù di un editore fuori dai confini del nostro Paesecomincia a domandarsi se non sia il caso di fare altret-tanto.

Come si legge anche in altra parte di TecnoMedia,sarà la KBA a fornire al gruppo RCS la maggior partedelle linee rotative offset. La commessa riguarda noverotative a satelliti Commander e due rotative a torri daotto cilindri Comet con complessivi 312 gruppi di stam-pa. Tutte le 11 macchine sono attrezzate per la produ-zione di giornali fino a 96 pagine. Quattro Commanderandranno nel centro stampa di Pessano, altre due aRoma e Padova ed una a Bari. Le due Comet sonodestinate a Catania e al nuovo centro stampa nell’areadi Genova. La prima macchina, una Commander, saràconsegnata a Pessano alla fine dell’estate del prossi-mo anno. Tutte le nove Commander hanno torri a sa-telliti da nove cilindri per la produzione oraria di 35.000copie di un quotidiano da 96 pagine, se necessario conla stampa in quadricromia di ogni pagina. Della com-messa fanno parte anche 3 cambiabobine automatici,3 torri di stampa con satelliti da 9 cilindri sovrappostiper la produzione 4:4, 3 barre di rovescio ed unasovrastruttura per piegatrice con due coni, un appa-recchio per cucire un prodotto tabloid interno ed unapiegatrice a ganasce con sistema di cilindri 2:5:5. Tut-te le rotative saranno equipaggiate con il sistema diazionamento con trasmissione elettronica Drivetronic,con il sistema autoregolante della tensione della ban-da Webtronic e con i nuovi blocchi automatizzati deirulli, presentati proprio in occasione di Ifra Expo aLipsia. Completano le linee Commander una alimen-tazione automatica di inchiostro, regolazioni del regi-stro di taglio, ed altri sistemi automatici per il control-lo delle varie componenti delle linee di stampa.

Man Roland ha annunciato a sua volta la venditadi una nuova Colorman 24 pagine nel formato XXL.Si tratta della prima al mondo in questo nuovo forma-to, e sarà installata nel centro stampa di una delle piùantiche società editrici e stampatrici tedesche, la A.Beig Druckerei und Verlag di Pinneberg. La nuova li-

nea diventerà operativa nella primavera del prossimoanno.

Goss ha annunciato la nuova Universal 75, una li-nea in grado di stampare 75.000 copie/ora che, per lecaratteristiche di estrema flessibilità della configura-zione finale, dovrebbe essere in grado, secondo quan-to dichiarato da David Stamp, direttore marketing, disoddisfare un grande numero di clienti, dagli editoridi giornali agli stampatori di elenchi e prodotti semicommerciali.

Heidelberg, che solo un anno fa, ad Ifra Expo diBarcellona, aveva annunciato il proprio impegno spe-cifico per il mercato dei quotidiani, ha tratto un primobilancio dell’attività e, forte della buona accoglienzadella propria soluzione su alcuni mercati, in particola-re modo quello francese, ha insistito a sottolineare laqualità della propria Mainstream 80, una macchinacaratterizzata dal formato 4x1 ed equipaggiata con irulli tubolari gapless, derivati dalle macchine commer-ciali, che impiegati nell’industria dei quotidiani con-sentono un alta qualità pur in presenza delle alte velo-cità di scorrimento delle bande di carta richieste dairistretti tempi di tiratura del prodotto-giornale.

L’italiana Monigraf, che come si legge anche inaltra parte di TecnoMedia sta cogliendo soddisfazionianche al di fuori del nostro Paese, era presente con lagamma completa di componenti di qualità in grado dicollegarsi con le rotative offset per la gestione di fun-zioni specifiche quali l’inchiostrazione automatica.

Flexo: un mercato che cresce

Anche sul fronte della flessografia le notizie nonsono mancate. Ancora una volta è stato il nostro Pae-se, dove la flexo rappresenta, in termini di copie pro-dotte, una percentuale attorno al 20% del mercato, amovimentare l’interesse, grazie alla decisione dellaRCS di “aprire” gli investimenti in direzione della tec-nologia alternativa all’offset ordinando due linee flexoCerutti modello S4, destinate sia alla produzione diinserti di qualità su carta patinata che a test sulla resaglobale per la stampa a colori dei quotidiani. E forsela consapevolezza che questo mercato, certamente piùgiovane dell’offset, sta crescendo, probabilmente nonè stata estranea alla decisione della BASF di entraresul mercato dei prodotti di consumo presentato in an-teprima mondiale ad Ifra la nuova lastra per stamparei quotidiani in flessografia nyloflex N 36 ed una nuova

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linea di inchiostri. La notizia è stata data nel corso diuna conferenza stampa alla quale hanno partecipato,in qualità di ospiti, i due principali protagonisticostruttori di rotative flexo, la KBA e la Cerutti diCasale Monferrato, ed il fornitore leader mondiale nellelastre per stampa flessografica dei quotidiani, laMacDermid. Quest’ultima, società leader mondiale nelsettore dei prodotti per la stampa e l’imballaggio, daquando ha acquisito la NAPP è diventata leader mon-diale nelle lastre per la stampa flexo dei giornali, e hadi recente annunciato un importante investimento inGran Bretagna con la apertura di un nuovo stabilimentodi produzione di lastre flessografiche a Wigan, previ-sto per il prossimo 2005.

La decisione di invitare alcuni dei protagonistimondiali del mercato flexo è stata spiegata dalla BASFcome la necessità di inviare un messaggio forte a tuttigli utenti flexo ed ai potenziali clienti: continuate adinvestire perché questo è un mercato in crescita doveentrano nuove aziende fornitrici e dove i tutti icompetitor si rafforzano con investimenti e sviluppodi nuovi prodotti. Secondo quanto annunciato dallastessa BASF nella conferenza stampa, la nuova lastranyloflex N 36 è caratterizzata da un’alta e costantequalità di resa e può essere impiegata per alti volumidi tiratura. BASF offrirà agli stampatori di quotidianianche una linea completa e rinnovata di inchiostri perla tecnologia flessografica.

Controllare si può (e si deve...)

Sempre attuale per tutti i fornitori dell’area di stam-pa l’attenzione verso gli strumenti e le soluzioni ingrado di fornire controlli di qualità in tempo reale.Honeywell ha presentato un controllo in linea in tem-po reale per i processi di stampa sui quotidiani. Lasoluzione misura la densità della stampa a colori subase continua, grazie a batterie di diodi laser installatiin rotativa, ed un algoritmo di controllo provvede al-l’analisi dei dati ed al settaggio dei calamai inchio-stratori durante la tiratura in tempo reale. Il sistemaha, fra gli altri, il vantaggio, a detta del produttore, diridurre gli scarti di avviamento grazie alla riduzionedelle variazioni qualitative di stampa effettuate a par-tire dalla prima copia prodotta. Sempre Honeywell haintrodotto ad Ifra Expo 2003 una soluzione per il con-trollo della stampa colore basata sulla misura di unasingola pagina stampata. Ad operare la lettura è unoscanner densitometrico che provvede, tramite un ap-posito algoritmo, ad analizzare il prodotto e a trasferi-re ai calamai inchiostratori le correzioni necessarie perarrivare alla qualità desiderata.

Anche Nela rafforza lo sviluppo di sistemi per ilmonitoraggio della qualità in tempo reale sulle pro-prie unità per la piegatura e punzonatura delle lastremultiformato. La società ha presentato a Lipsia il nuo-vo PQM – Plate Quality Measurement – un sistemache ha lo scopo di assicurare allo stampatore la asso-

Ifra Expo torna a crescere

Nel nuovissimo e “hollywoodiano” centro fieristico diLipsia Ifra Expo torna ad imboccare con decisione la viadella crescita, nonostante i timori legati alla nuova loca-lità ed alla fase economica non proprio eccellente. 309espositori (55 in più rispetto allo scorso anno) con unacrescita del 21% sul 2002, 60 dei quali presenti per laprima volta all’Expo (una cifra record in assoluto) unnumero di visitatori complessivi superiori alle 9.000 unità

ed un’area espositiva di 16.007 metri quadrati, praticamente la stessa dell’edizione 2002 di Barcellona: questiin sintesi i numeri che hanno trasformato Lipsia in un successo. Un risultato che non era affatto scontato, e chel’amministratore delegato di Ifra Reiner Mittelbach e la direttrice di Ifra Expo Jamie Davies hanno commentato,in più occasioni, positivamente.

Le prossime edizioni di Ifra Expo si svolgeranno ad Amsterdam (2004, 2006 e 2008) ed ancora a Lipsianel 2005 quando, è nelle speranze di tutti, espositori, visitatori ed organizzatori, la città di Lipsia sarà collegatacon voli diretti con le maggiori città europee. Un impegno, questo, preso molto seriamente anche dal sindacodella città tedesca che ha ricevuto in municipio i responsabili dell’Ifra ed i partecipanti alla prima edizionemondiale della Conferenza “Excellence in Production”, che ha chiuso la settimana fieristica.

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luta corrispondenza delle lastre agli standard di quali-tà richiesti prima che queste vengano montate in mac-china, con un enorme risparmio di tempi e costi in pro-duzione. Il sistema, sul quale torneremo in dettaglionei prossimi numeri di TecnoMedia, utilizza unamicrocamera ad alta risoluzione equipaggiata di unottica specializzata in letture microscopiche a sua vol-ta collegata con un software di analisi dell’immagine.Il sistema provvede a leggere una tag di controllo qua-lità di cinque millimetri di larghezza incisa sul bordodella lastra. Il software analizza i risultati della lettura– che viene effettuata indifferentemente su lastrefotopolimeriche, termiche e convenzionali - e segna-la in tempo reale eventuali scostamenti dai parametrisettati nel sistema consentendo all’operatore di inci-dere una nuova lastra prima che quella difettosa siamontata sulla rotativa e prima che sia avviata la stam-pa. Il sistema di controllo può essere installato su tuttele unità Nela multiformato VCPm.

Agfa ha presentato Afirma, un sistema di controlloqualità a circuito chiuso. Afirma utilizza telecamereCCD – con 13 punti di referenza sulla lastra - e softwareper il controllo di qualità che analizzano tutte le varia-bili dei procedimenti di incisione diretta della lastra,segnalando all’operatore eventuali scostamenti dalrange dei parametri accettabili prima che questa ven-ga avviata alla fase finale di stampa del giornale.

Kodak Polychrome Graphics ha presentato in an-teprima europea il nuovo sistema di prove colore

Matchprint Virtual Proofing, che permette ai clienti digiornali di controllare le pagine di pubblicità in remo-to grazie alla perfetta simulazione a video del risultatofinale da ottenere, simulazione “virtuale” che tieneconto sia delle condizioni di stampa effettive che deisupporti cartacei che verranno utilizzati.

Sempre per quanto riguarda i sistemi di controllo ecertificazione on-line, la OneVision, società rappresen-tata in Italia dalla LinkService, ha annunciato un nuo-vo successo sul mercato italiano. Il Gruppo Editorialel’Espresso ha esteso l’utilizzo dei prodotti OneVisionanche al nuovo sistema per la ricezione, certificazionee distribuzione dei materiali pubblicitari via Internet.In precedenza essi erano già utilizzati per la genera-zione di oggetti normalizzati nel flusso di produzionepubblicitaria sia da parte di Repubblica che di diversetestate locali Finegil, unitamente ad essere componentefondamentale di sistemi dipartimentali per lacertificazione dei materiali.

Lastre e CtP

FujiFilm ha annunciato la decisione di introdurresul mercato dei quotidiani la prima lastra a tecnologiatermica prodotta dalla società. La Brillia LH-NN CTP,che verrà materialmente prodotta in Giappone, fun-ziona con laser IR da 830nm e non necessita dipreriscaldamento, riducendo così i costi e gli ingom-bri. La nuova lastra termica, che arriverà sui mercati

L’olandese Willem Kok è il nuovo Presidentedi Ifra

I Soci di Ifra, nel corso dell’Assemblea Generale dello scorso 15ottobre a Lipsia, hanno eletto nuovo Presidente del Consiglio diAmministrazione Willem Kok, amministratore delegato del quoti-diano olandese De Telegraaf, che sostituisce Murdoch MacLennan.

Kok, 42 anni, resterà in carica per un biennio e, a norma distatuto, potrà essere rieletto fino ad un massimo di due volteconsecutive per altri due bienni. Prima di assumere la carica diPresidente, Kok ha partecipato per molti anni alla gestione di Ifra inqualità di consigliere di amministrazione. L’Assemblea Generaleha anche eletto Mike Coleman, editore del Florida Today aMelbourne, FL, USA, prossimo vice-presidente del Consiglio diAmministrazione Ifra e Horst Pirker, Presidente del Consiglio diAmministrazione del gruppo austriaco Styria Media, quale prossi-

mo tesoriere. Del nuovo Consiglio di Amministrazione di Ifra continuerà a fare parte, fra gli altri componenti,Carlo Lombardi, Presidente di ASIG, che ha avuto rinnovato il mandato per il prossimo biennio.

A sinistra il Presidente Ifra uscenteMurdoch MacLennan; a destra il nuovoPresidente Willem Kok

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dalla metà del 2004, consente la manipolazione in luceambiente ed è garantita, secondo FujiFilm, per una ti-ratura di 200.000 copie. Sempre il colosso giapponeseha annunciato la prima lastra violet per il mercato deiquotidiani. La Brillia LP-NNV (questo il nome prov-visorio) è una lastra fotopolimerica per diodi VioletCTP 405nm a 30mW, basata sulla qualità della lastraLP-NV per il commerciale e con la quale condivide iltrattamento chimico.

Creo, sul cui consolidamento della posizione nelmercato internazionale dei giornali abbiamo già detto,ha annunciato per l’Italia la creazione di una nuovastruttura di assistenza 24 ore su 24 per 365 giorni l’an-no con copertura remota ed on-site. Si tratta di unanaturale conseguenza dei successi ottenuti con la so-luzione Ctp termica nel nostro Paese, 36 unità vendu-te di cui 35 già installate in soli due anni di lavoro.

Kodak Polychrome Graphics ha presentato a Lipsiail Newsetter TH180, una linea CtP a tecnologia termi-ca in grado di produrre 180 lastre/ora in formatoBerliner. Un sistema integrato di due linee è quindi ingrado di raggiungere una produttività di 360 lastre/oraa 1270 dpi. Tre unità TH180 sono state scelte da Grunere Jahr, uno degli editori di quotidiani più importantidi Berlino. In mostra anche la nuova interfaccia KodakPolichrome Graphics NewsConnect TIFF G4, che con-sente di interfacciare le unità Newsetter TH con qual-siasi flusso di lavoro per giornali basato su standardTIFF G4.

Agfa, che sul fronte dell’assistenza ha annunciatoufficialmente che si farà carico della rete dei prodottiCtP, scanner e workflow acquisiti da Purup-Eskofot,ha presentato, con nuove versioni del Polaris,l’Advantage DL, un CtP su tecnologia Autologic adat-to ai centri stampa multiprodotto che eseguono sia la-voro commerciali che stampa di giornali. L’unità èfornita solo in versione Violet e può impiegare sia la-stre polimeriche che lastre in silver. La prima installa-zione della nuova soluzione è stata annunciata pressoun cliente finlandese.

Sistemi editoriali “senza confini”

“Integrare” è, ancora una volta, la parola d’ordineper tutti i fornitori di sistemi editoriali. Ed integrazio-ne vuol dire, anzitutto, apertura dei sistemi di gestionedei contenuti – sviluppati dalle aziende specializzatenel mercato dei quotidiani – nei confronti degli appli-

cativi standard più diffusi in ambito editoriale desktop, primi fra tutti InDesign e InCopy di Adobe. Lasocietà americana, leader mondiale nella fornitura dipiattaforme standard per editoria professionale su per-sonal computer, ha presentato a Ifra la propria suite diprodotti per il publishing, InDesign ed InCopy, appun-to, più la nuova versione di Photoshop, Illustrator e ipacchetti GoLive ed Acrobat per la gestione dei docu-menti in formato PDF. La spinta all’integrazione fragestori di contenuti specializzati per quotidiani e pac-chetti standard viene non solo da una specifica richie-sta da parte degli editori di giornali, sempre più pro-pensi ad andare in direzione di applicativi standardovunque possibile, ma anche dalla considerazione chela suite creativa di Adobe rappresenta di fatto una sor-ta di standard all’interno dell’industria editoriale deiperiodici, un mercato che l’evoluzione tecnologicarende sempre più appetibile per i tradizionali fornitoridi sistemi editoriali per giornali.

Tera Digital Publishing ha annunciato ad Ifra ladisponibilità della completa integrazione fra il siste-ma GN3 e Adobe InDesign ed InCopy. I plug-in sonostati sviluppati in collaborazione con la società olan-dese WoodWing, che vanta una esperienza particolar-mente vasta nell’area delle integrazioni di prodotti conla suite degli applicativi di Adobe. Grazie a questi nuovielementi software, il sistema GN3 è ora in grado diaccettare pagine realizzate indifferentemente sia dalsistema Tera che da InDesign e InCopy, mantenendola completa visibilità con il data base centrale del GN3che garantisce la precisione e la potenza di elabora-zione proprie di un prodotto dedicato al quotidiano.Un vantaggio considerevole non solo per il mercato diriferimento di Tera ma anche per l’industria dei perio-dici.

Unisys, società il cui sistema editoriale – nelle di-verse versioni - è quotidianamente utilizzato da oltre20.000 giornalisti impegnati in 200 testate in 17 di-versi Paesi ha avviato, da alcuni anni, un processo diprogressiva integrazione del proprio “motore software”con altri applicativi in uso sui principali mercati inter-nazionali. L’ultima versione del proprio content ma-nager presentata ad Ifra Expo, Unisys News Content-Manager – Hermes 10, integra la suite Adobe Indesigned InCopy per offrire le potenzialità di un sistema taratosui quotidiani anche agli editori di periodici. E pro-prio a Lipsia è stato annunciato ufficialmente che que-sta soluzione sarà fra breve introdotta dalla Newspaper

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Milano per la gestione integrata dei flussi di lavoroproduttivi delle testate periodiche Espansione,Zerouno, Week.it, Il Giornale delle Assicurazioni eBancaFinanza. Un’apertura, quella dei confronti diAdobe, che non ha l’obiettivo, per Unisys come per lealtre aziende fornitrici, di “sostituire” alcunché, quan-to semplicemente quello di aumentare le potenzialitàe la flessibilità dell’offerta all’editore. Unisys ha inol-tre ribadito il proprio impegno nello sviluppo dei ser-vizi, in modo particolare in direzione dell’outsourcing,ovvero la messa di disposizione del proprio potente

sistema editoriale sulla base di accordi che non neces-sariamente prevedano la vendita del software.

Gestire i contenuti editoriali all’interno di un“neutral content management repository”, ovvero uncontenitore che accetti le informazioni elaborate daigiornalisti a prescindere dalla forma finale che assu-meranno e dal canale distribuzione – quotidiano, pe-riodico, Web, CdRom, etc? Si deve e, soprattutto, sipuò, basta introdurre un sistema adatto a questo sco-po, come ha spiegato Gerard Perrier, direttore dell’or-ganizzazione e dei sistemi informativi del gruppo edi-

E-Ink: carta addio?

Nessuno riesce a resistere: nonappena Willem Endhoven, Projectmanager del New Business Consu-mer Market della società olandesePhilips conclude il suo intervento, glioltre 120 partecipanti alla conferenzaIfra di Lipsia “Excellence in Production”si alzano come un sol uomo e siavvicinano al palco degli oratori. Ilmotivo di tanto interesse è una tavo-letta elettronica ripiegabile, di circauna ventina di centimetri di larghez-za, perfettamente funzionante, cheva sotto il nome – un po’ ambiguo perla verità – di E-Ink, inchiostro elettro-nico. In realtà, come ha spiegato finda subito Willem Eindhoven, l’E-Inkin versione Philips è una nuova tec-nologia display in grado, forse, di rappresentare il primo, vero supporto portatile e, aggiungiamo noi, “leggibile”,per i quotidiani in formato digitale da tenere in tasca.

Il progetto, al quale stanno lavorando attivamente una ventina di quotidiani svedesi in stretta collaborazionecon Philips, è molto ambizioso e punta, senza troppi giri di parole, a ridurre drasticamente i costi di distribuzionedel quotidiano cartaceo, particolarmente onerosi in Svezia, semplicemente abolendo il supporto fisico etrasformandoli in prodotti interamente digitali. Un sogno già vecchio di almeno un decennio, ma finora resoimpossibile dalla mancanza di una tecnologia display che consenta, contemporaneamente, la “portabilità” delquotidiano e la sua reale “leggibilità”. Troppo pesanti ed ingombranti i Personal Computer portatili, troppo pocodefiniti e scomodi i display per leggere il quotidiano, inesistenti o quasi le interfacce utenti che restituiscanoil senso della fisicità del mezzo a stampa, l’E-ink si propone come soluzione per avviare un lento, maprogressivo, abbandono della carta a favore di un nuovo “schermo” ultraportatile e ultra leggibile. Ed in effetti,va detto per onore di cronaca che il prototipo presentato da Philips alla Conferenza Ifra non delude leaspettative. Schermo rigorosamente in bianco e nero, definizione incomparabilmente superiore ai tradizionaliLCD dei Personal computer, grande portabilità in grado di fare concorrenza agli stessi palmari di ultimagenerazione. I problemi, ancora da risolvere, sono lo sviluppo di una interfaccia il più possibile intuitiva perl’utente finale, una sorta di piattaforma “standard” sulla quale fare confluire i maggiori produttori di hardwareconsumer del mondo, e le metodologie per il download del prodotto, che devono essere facili, efficienti e veloci.Per dipanare la complessa matassa stanno lavorando i componenti del gruppo di ricerca formato dai quotidianisvedesi e dalla Philips che, a partire dal prossimo anno, saranno affiancati dal team di Ifra che, senza caderepreda di facili illusioni, guarda comunque con estremo interesse agli sviluppi del nuovo schermo portatile chepotrebbe in un prossimo futuro costituire una alternativa realistica, almeno per alcuni target di lettori, alladistribuzione di quotidiani in supporto digitale anziché stampati su carta.

Il nuovo dispositivo E-Ink di Philips presentato alla Conferenza"Excellence in Production"

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toriale svizzero Edipresse nel corso di una conferenzastampa organizzata da EidosMedia, software house chefornirà il nuovo sistema “media neutral” Méthode ba-sato su linguaggio XML nativo. Edipresse, editoremultimediale internazionale con attività in Spagna,Polonia, Grecia, Portogallo, Romania, Ucraina, Rus-sia e Messico, impiega oltre 3.000 collaboratori ed hain portafoglio i tre più diffusi quotidiani elvetici in lin-gua francese, Le Matin, 24 Heures e La Tribune deGenève, oltre a periodici nazionali, altre testate quoti-diane locale e numerosi portali web. Edipresse è damolti anni attivo nello sviluppo di nuovi concettigestionali ed organizzativi per la produzione editoria-le in un ambiente “multi prodotto” e “multi canale” enon a caso è stato fra i più convinti supporter del nuo-vo centro di formazione professionale “multiple me-dia” Newsplex, di Ifra.

L’obiettivo strategico che ha guidato la scelta delsistema editoriale sviluppato dalla software house ita-liana è stato quello di organizzare tutti i flussi produt-tivi all’interno di un unico ambiente di lavoro che ga-rantisce la gestione del contenuto all’interno di piùmezzi di comunicazione. L’installazione iniziale ser-virà da piattaforma gestionale per oltre 600 utenti di-stribuiti fra la redazione centrale del gruppo in Sviz-zera ed uffici periferici. Sempre in occasione di IfraExpo 2003 anche EidosMedia ha annunciato di avereesteso il supporto Macintosh di Méthode all’integra-zione completa con InDesign ed InCopy di Adobe.Dall’interno di questi due pacchetti è ora possibileaccedere direttamente agli archivi ed al workflow diMéthode.

AMC – Atex Media Command, punta su una archi-tettura di sistema dove la parola chiave è “accessibili-tà”. L’obiettivo della nuova versione di Prestige, il si-stema di content management - che, assieme aEnterprise per la pubblicità e Matrix per la gestionedella distribuzione completa l’offerta AMC all’indu-stria dei giornali – è di consentire ai giornalisti che loutilizzano di operare, grazie alla particolare architet-tura del software sviluppato, da una qualunque posta-zione Internet avendo l’accesso in remoto a tutte lepossibilità offerte dal sistema. Il sistema si sta dimo-strando particolarmente utili per l’industria dei perio-dici, dove sono moltissimi i collaboratori che lavora-no da uffici periferici quando non da casa loro.

La spinta verso l’integrazione vale, a maggior ra-gione, per le società che hanno sviluppato software

specializzati a svolgere funzioni a grande valore ag-giunto, come i prodotti destinati all’industria dellapubblicità. HiT Internet Technologies, come abbiamogià avuto modo di dire uno degli indiscussi protagoni-sti di Ifra Expo 2003, ha completato l’installazionedella versione Manager della propria suite Réclamepresso la concessionaria PubliKompass. Il nuovo mo-dulo permette di fatto la gestione autonoma di tutto ilmateriale pubblicitario prodotto dalle agenzie/servicefino alla messa in pagina. La nuova implementazionecompleta la politica di innovazione dei processi pro-duttivi avviata da PubliKompass con l’adozione diRéclame Net personalizzato nel servizio Pulik@! Ilprodotto per la gestione del materiale pubblicitario informato digitale, così come Fluide, applicativo per lagestione e pianificazione dei processi produttivi, siintegrano, tradizionalmente, con i software editorialidi EidosMedia (anche quest’anno gli stand delle duesocietà all’Ifra Expo occupavano uno spazio apertocontiguo) ma nel caso della PK l’integrazione è avve-nuta tenendo conto della piattaforma editoriale Unisysinstallata alla Stampa di Torino. Ancora una volta, ifornitori hanno risposto positivamente alle richiestedei clienti editoriali, che continuano ad andare in dire-zione della progressiva integrazione delle nuove solu-zioni con quanto già esiste di installato.

Sale spedizione al servizio del marketing

Quali scenari si preparano per la evoluzione dellesale di spedizione? L’avvio di nuove linee per la stam-pa “full color” dei giornali sta procedendo in parallelocon lo sviluppo del “prodotto quotidiano” come ec-cellente strumento di distribuzione e marketing di al-tri prodotti editoriali cartacei o multimediali. Si molti-plicano, in modo particolare nel nostro Paese, storiedi successo che vedono affermate testate quotidianeoffrire ai lettori CD musicali, DVD e cassette con filmcelebri, raccolte di libri o volumi di enciclopedie giàrilegati e pronti all’uso.

I fornitori di sale spedizione non sono certamenterimasti a guardare e, parallelamente allo sviluppo edal miglioramento dei dettagli nelle tecnologie “tradi-zionali”, offrono strumenti innovativi per aiutare l’edi-tore a sviluppare il quotidiano come strumento dimarketing.

Müller Martini ha presentato a Lipsia la lineainseritrice SLS 3000, sviluppata dall’americana GMA

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– società di proprietà del Gruppo svizzero – ed in gra-do di lavorare prodotti sia editoriali, come i classiciinserti, sia multimediali, come i CD Rom. La linea èbasata su tecnologia shaftless ed utilizza motori servoassistiti, progettazione che consente di aggiungerecomponenti ad una prima installazione mano a manoche crescono le necessità. Indirizzata al mercato del-l’inserimento per quotidiani a medio-alta diffusione,può consentire l’assemblaggio in linea di prodotti abassa foliazione ed alto numero di inserti oppure dinumeri settimanali di tabloid fino ad un massimo di1200 pagine. La prima installazione è stata effettuatapresso lo stabilimento della testata americana NewsSentinel di Knoxville, fondata nel 1886. Il centro pro-duttivo è stato dotato recentemente di una linea di stam-pa full color in grado di produrre tutte le pagine inquadricromia ad una velocità massima di 70.000 co-pie/ora.

Di grande impatto comunicativo, nessuno ha dub-bi, è il risultato che si può ottenere introducendo l’in-serimento in linea sulle pagine dei giornali, in posi-zione stabilite dall’utente, di un “memo” coloratoautoadesivo, per intenderci una piccola pubblicità deltutto simile ai “memo” stick colorati della 3M che cia-scuno di noi ha sulla scrivania per gli “appunti” vo-lanti sulle cose da non dimenticare. Offerto dalla so-cietà Ferag, uno dei leader mondiali nell’offerta dicomponenti per sale di spedizioni, il MemoStick posi-ziona il riquadro pubblicitario con una tolleranza dimillimetri mediante una incollatrice di cartoline mo-bile, che è inserita nell’alimentazione dei prodottiprestampati del MultiSertDrum.

RollStream è invece il nome della soluzione Feragper l’inserimento multiprodotto in linea. Va in praticaa coprire una nuova nicchia di mercato, denominata“polybagging” ovvero la richiesta da parte degli edi-tori, finora prevalentemente del Regno Unito, di rac-

cogliere ed “incartare” in un unico pacco sia il quoti-diano di base che i supplementi allegati, siano essimagazine, dispense stampate o CD Rom.

Nell’ambito del “raffinamento” di prodotti più tra-dizionali, sempre Ferag ha presentato un innovativoimpilatore multiformato basato su movimenti servoassistiti, quindi senza parti pneumatiche in movimen-to. MultiStack, questo il nome della soluzione, è ingrado di lavorare su un’unica linea produttiva un grannumero di prodotti diversi per foliazione e formato distampa, regolando elettronicamente i meccanismi difunzionamento in modo del tutto automatico. Multi-Stack è adatto ai centri stampa dove sia richiesta unaparticolare flessibilità in fase di gestione finale deiprodotti, sia per l’alta velocità garantita, sia per la ca-pacità di lavorazione multiformato sia per la flessibi-lità nella lavorazione dei pacchi, da una copia a volu-mi di grandi dimensioni con una velocità massima di40 pacchi al minuto. Con il MultiStack è stata presen-tata Quickstrap, la legatrice che utilizza il principiodella rilegatura in croce a nastro unico con saldaturaad ultrasuoni. Con una velocità massima parallela aMultiStack, 40 pacchi al minuti, la legatrice non uti-lizza parti meccaniche in movimento e, grazie all’im-piego della saldatura ad ultrasuoni che non necessitadi riscaldamento, è sempre pronta a funzionare.

Müller Martini ha presentato il combi-stack, an-ch’esso sviluppato dall’americana GMA, per la gestio-ne dei pacchi di giornali che combina in un’unica uni-tà tutte le funzioni relative all’impilamento, pressio-ne, rilegatura ed etichettatura automatica dei pacchi diquotidiani.

Idab Wamac, del gruppo Heidelberg, ha presenta-to la linea completa per la sala di spedizione, svilup-pata secondo una filosofia che tende a prediligere unalto grado di personalizzazione dei sistemi a secondadelle necessità dei clienti editori e stampatori.

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Molti si riconosceranno nelle seguenti citazioni trat-te da conversazioni con diversi manager di quotidiani:“gli amministratori dei quotidiani fanno di tutto perevitare di investire in nuovi stabilimenti o in nuoverotative”– “un centro stampa di alto profilo appartieneal passato” – “se gli editori avessero le stesse garanziedi servizi ed affidabilità ad un prezzo più basso da partedi stampatori terzi, questi terziarizzerebbero subito” –“un editore non vuole più essere un produttore su sca-la industriale, dal momento che non è questo il suolavoro e costa troppo” – “i giornali non hanno a dispo-sizione le stesse risorse finanziarie del passato ed èassolutamente essenziale abbassare i costi di produ-zione e produrre in modo più razionale.”

Una difficile convivenza

Questi argomenti sono stati regolarmente avanzatiin anni recenti e mostrano proprio quanto le mentalitàsiano cambiate. Nel Regno Unito, pioniere della ter-ziarizzazione per la stampa, in Scandinavia e, in ma-niera crescente, in Francia e Spagna, i quotidiani stan-no rivedendo le proprie strategie d’investimento. Finoa pochi anni fa, queste questioni semplicemente nonsi presentavano e le cose andavano a gonfie vele per ifornitori all’industria della stampa. Oggi, anche se èancora una buona cosa valutare con attenzione la ne-cessità di rimpiazzare i macchinari di stampa esi-stenti, in molti casi gli investimenti sono inevitabili.

“Non è sempre possibile lavorare con un subap-paltatore, perché i quotidiani vogliono che quasi tutto

il loro prodotto venga stampato nello stesso momen-to”, dice Valembois. “questo è ciò che accade aWapping, a Londra. Sono stati costruiti impianti distampa indipendenti, che non appartenevano a nessungiornale.” Questi cedono le loro attrezzature di produ-zione a ore, con la conseguenza che i tempi che ven-gono maggiormente richiesti sono quelli più costosida ottenere. Uno dei risultati è che alcuni quotidianilondinesi fanno in modo di poter stampare in Europacon l’intento di riportare nel Regno Unito le copie stam-pate solo successivamente.”

Acquisire all’esterno la possibilità di stampare èancora una prospettiva attraente, ma, sfortunatamen-te, quelli che hanno impianti adatti sono anche editoridi quotidiani ed è difficile mediare la competizionefra giornali a livello della produzione. Una co-produ-zione tra i vari quotidiani del mattino spesso significache ciascuno possiede una “propria” linea di stampadedicata, dal momento che tutti vogliono iniziare lapropria produzione tra le ore 22 e le ore 24 per venireincontro alle richieste di distribuzione che sono le stesseper tutti. Nel raro caso in cui sia possibile condividereuna rotativa, i problemi tecnici (inevitabili?), i cicliproduttivi particolari, gli avvenimenti sportivi dell’ul-timo momento, ecc., rendono il problema della stam-pa di più testate su una unica linea estremamente dif-ficoltosa. Ogni editore avrà sempre l’impressione chelo stabilimento stia favorendo l’altro.

“Se la soluzione di condividere il proprio centrostampa con altri importanti editori non è possibile”,continua, “si può sempre provare a convincere gli altri

Investire o non investire?Strategie industriali etecnologiche per i centristampa europeiMai come ora i quotidiani di tutta Europa stanno ripensando le proprie strategied’investimento per la stampa industriale. In particolare ci si interroga attivamente se,quando e come avviare investimenti per lo sviluppo di nuovi centri stampa. JacquesValembois, direttore tecnico del gruppo belga Rossel e vice presidente di Ifra NewspaperProduction Committee, ha preso in esame una serie di progetti di modernizzazione avviatida editori e stampatori in diversi Paesi europei. Riportiamo una sintesi tratta dall’articolo diValérie Arnould pubblicato sul numero dello scorso mese di ottobre di Ifra NewspaperTechniques.

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Investire o non investire? Strategie industriali e tecnologiche per i centri stampa europei

clienti, quali giornali a bassa circolazione oppure quellii cui tempi di produzione possono consentire di posti-cipare un po’ le vendite.” Detto questo, molti editoriche sono anche editori di testate gratuite, come nel casodel Rossel Group, hanno ancora un vantaggio in con-fronto agli altri editori che pubblicano solo quotidianie le cui macchine lavorano solo per cinque ore al gior-no. Ogni settimana Rossel stampa più di un milione digiornali gratuiti così come altre pubblicazioni che nonsono giornali quotidiani. Idealmente potrebbe esserepossibile far funzionare la macchina in maniera pro-duttiva facendola funzionare per tutto il giorno nel-l’arco dell’intera settimana.

Investire si può

Ci sono varie ragioni di base che motivano unasocietà editoriale a investire. La prima di queste è ov-via: l’usura delle macchine installate. “Naturalmente,c’è sempre l’opzione di rimodernare la rotativa esi-stente. Una revisione completa è quasi sempre possi-bile e molte macchine ben tenute continuano a funzio-nare in maniera efficiente. Ma una tale operazione si-gnifica un parziale o totale arresto della macchina peralcune settimane e a volte per mesi: cosa che è diffici-le da immaginare per un quotidiano.” E in ultima istan-za, la macchina “riammodernata” sarà sempre unamacchina che lavora con una vecchia tecnologia e nonsarà in grado di essere pari ai vantaggi di una nuova, olo sarà solo in minima parte. Questo ci porta un’altraproblematica, ancora più difficile da ignorare, che è losviluppo del medium stesso. Il giornale di domani esi-ge il full color. Non necessariamente per avere tutte lepagine a colori, ma perché si possa fare un uso pienodel colore senza costrizioni tecniche.

Un altro sviluppo importante è il formato ridotto.“Siamo consapevoli”, dice Valembois, “che i lettoripreferiscono il tabloid piuttosto che i più grandi for-mati nordici o americani. Se un editore volesse cam-biare allo stesso tempo sia l’altezza che la larghezzadel proprio giornale, l’unica soluzione sarebbe com-prare nuove rotative. Negli Stati Uniti, molti editorihanno cambiato il proprio formato lavorando solo sul-la larghezza del giornale, ottenendo come risultato ungiornale lungo e stretto. Questa non è necessariamen-te una buona soluzione ma, in virtù di un investimentoragionevole, è possibile conservare la stessa rotativasolo utilizzando un formato della carta più stretto.”

Un cambio completo di formato significa ordinare

una nuova rotativa e attendere fino a due anni, anchese l’attuale rallentamento economico riduce i periodidi consegna dal momento che i fornitori non sono pro-prio inondati di ordini. A Rossel, per colmare questoperiodo di attesa, mentre si preparavano sia i lettoriche il personale delle redazioni di Le Soir a un forma-to ridotto, il management decise di rifilare il giornaledopo la stampa. È in programma che entro due anni sicambi il formato al Le Soir dal Nordic (400x570 mm)al Berlin (315x470 mm) il che rappresenta una ridu-zione di circa il 40 per cento rispetto al formato attua-le. “Questo è troppo tutto in una volta,” è la ragionedata da Valembois. “Per evitare di allarmare i nostrilettori, abbiamo deciso di introdurre uno step interme-dio installando un sistema che rifila le copie del gior-nale prima della spedizione. Tagliamo in formato“Belgian” che è circa a metà strada tra il vecchio for-mato e il formato Berlin che è quello verso il qualestiamo lavorando. Abbiamo un accordo con i produt-tori di carta in base al quale la carta bianca viene riti-rata per un prezzo che consenta di recuperare una mag-giore quota dell’investimento. Con il vecchio formatoquesta carta bianca andava ai lettori e così era comun-que persa.”

Le rotative sono troppo costose?

Non lavoriamo più sulla base di un periodo di am-mortamento di 20 o 25 anni per le rotative; idealmentele nuove rotative dovrebbero avere un periodo di am-mortamento di 10 anni. Dopo questo periodo, lerotative corrono già il rischio di esseretecnologicamente sorpassate. Ma, tenendo presente lesomme di denaro che devono essere investite, non èstampando esclusivamente giornali che gli impianti distampa vedono la possibilità di ammortizzare il loroinvestimento nell’arco di un ragionevole periodo ditempo. A quanto sembra nel momento in cui un gran-de gruppo editoriale deve acquistare rotative per con-to proprio, l’area stampa sarà obbligata sempre più acercare profitti stampando altri prodotti al di fuori deitempi riservati alla produzione dei giornali.”

Per ciò che riguarda il prezzo delle rotative, questaè una questione discussa frequentemente all’internodell’Ifra Newspaper Production Committee. Gli stam-patori inevitabilmente trovano il prezzo “esorbitante”e i produttori “troppo basso”, mai è parso possibileraggiungere un accordo. Facendo alcuni semplici cal-coli è possibile mostrare che il prezzo si è evoluto nel-

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la giusta direzione in anni recenti. Per il prezzo equi-valente (o il valore monetario) oggi, una rotativa pos-siede un numero maggiore di sistemi di inchiostrazio-ne, è più potente e produce meno scarti che in passato.Per ottenere l’impressione della progressione dei prez-zi, basta dividere l’importo totale del prezzo d’acqui-sto di una rotativa di 15 anni fa per il numero di siste-mi d’inchiostrazione supportati, e comparare il risul-tato ottenuto con lo stesso calcolo fatto sulle offerte dioggi.

La scelta della tecnologia non è ovvia

“Sono del parere che la scelta della tecnologia siamolto difficile,” continua Valembois. Come“futurologo”, egli è molto interessato alla stampa agetto d’inchiostro e immagina una macchina che usiquesto processo che prenda il posto del classico offset:“né acqua, né lastre e perciò nessun contatto tra la for-ma di stampa e la carta e meno problemi nella produ-zione. Inoltre, potrebbe essere possibile cambiare ilcontenuto del giornale tra una copia e un’altra senza

fermare la macchina. Sfortunatamente, a parte l’offseta secco, offerto da una soluzione ancora allo stadio diprototipo, si può soltanto stabilire che, oltre ai gruppishaftless, non ci siano stati progressi decisivi nel set-tore delle stampatrici offset senza forno. La stampa èancora ottenuta con acqua e inchiostro, e l’unico cam-biamento è che il dosaggio di queste componenti ègestito meglio: il classico inumidimento a spazzola ocon altri sistemi è stato rimpiazzato sistematicamenteda barre a spruzzo e un simile sviluppo sembra essereannunciato dai sempre più comuni sistemi diinchiostrazione digitali. Ma se prendo una decisioneche avrà un effetto intorno a me per i prossimi 10 o 15anni, non posso fare un salto nel buio. Quelli che han-no la mia esperienza in questo campo hanno imparatoa valutare lungo prospettive precise la velocità con cuile nuove tecnologie vengono perfezionate: ho aspetta-to l’installazione del primo Computer-to-Plate in unostabilimento di stampa di Cambridge (un sistemaEocom Laserite) nel 1978, ma il CtP non ha realmenterivoluzionato il mercato fino a circa 20 anni più tardi,cioè nel 1998.”

Inaugurazione ufficiale per il centrostampa Rotopress di Loreto

Oltre settecento invitati dall’Italia e dall’estero han-no partecipato lo scorso 12 settembre alla cerimoniaufficiale di inaugurazione del Centro Stampa di LoretoRotopress. Presenti il Ministro per i Rapporti con ilParlamento Giovanardi, il viceministro per l’Economiae le Finanze Baldassarri, numerose personalità politi-che, imprenditoriali e religiose, fra le quali il cardinaleErsilio Tonini, il compito di fare gli onori di casa ètoccato a Lamberto Pigini, Presidente del dinamicogruppo di società recanatesi del quale fa parte

Rotopress, circondato dai suoi più stretti collaboratori, Giuseppe Casali, Stelvio Lorenzetti, Iginio Straffi e PierPaolo De Sanctis. Madrina di eccezione Maria Luisa Monti Riffeser che ha tagliato il tradizionale “nastro” al terminedi una serata dedicata a ripercorrere, con l’ausilio di ospiti e testimoni dall’Italia e dall’estero, la storia del GruppoPigini, iniziata trent’anni fa dalla casa editrice Eli specializzata nel settore dell’editoria linguistica. Leader da moltianni in questo difficile comparto specialistico, con libri tradotti in oltre cinquanta Paesi, vanta fra gli altri titoli uncorso di inglese per bambini, Join In, distribuito dalla Cambridge University Press ed adottato come testo ufficialeper le scuole elementari in Cina. Con la Eli è arrivata Tecnostampa che oggi, con un fatturato previsto di 14 milionidi Euro, è una delle realtà più interessanti del centro Italia per la stampa offset commerciale. Teknocolor, per iservizi di prestampa, Airone per il marketing e la pubblicità e, ultimo “nato”, il centro stampa Rotopress – in jointventure con Grafica Editoriale Printing, una società del Gruppo MonRif – completano il quadro delle società legatealla stampa ed all’editoria del gruppo Pigini. In ambito musicale opera invece la Eko, “storico” marchio di chitarre“made in Italy” che conquistò la ribalta internazionale negli anni Sessanta e Settanta grazie alla qualità, frutto delleintuizioni e della tenacia di Oliviero Pigini, fratello di Lamberto. I Nomadi, Gianni Morandi, Shel Shapiro e MaurizioVandelli – questi ultimi presenti, “chitarre alla mano”, alla cerimonia di inaugurazione – sono stati alcuni dei piùfamosi utilizzatori delle chitarre Eko.

E’ toccato ad Andrea Riffeser Monti sottolineare le caratteristiche del nuovo centro stampa Rotopress, doveè stata montata, per la prima volta in Italia, una rotativa offset per giornali equipaggiata con un forno per laproduzione, durante il giorno, di lavori commerciali. Una soluzione innovativa destinata a supportare le ambizionidi crescita della Rotopress di Loreto (cfr. TecnoMedia n. 37, aprile 2003) sulle quali nessuno nutre dubbi.

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Le Officine Digitali di Bari: la Sedit investe sui centri stampa multiservizi

Le Officine Digitali di Bari:la Sedit investe sui centristampa multiservizi

“I due “mondi” tradizionali nei quali si è semprediviso il mercato della preparazione e della stampa,“grafico” per i lavori commerciali e “poligrafico” peri quotidiani, si avvicinano sempre più. Lo sbocco na-turale, per tutti, è quello di affrontare concretamentein azienda e nella prassi quotidiana la integrazione fraquesti due settori”. Non ha dubbi Giacomo Gorjux,imprenditore pugliese titolare della Sedit di Bari, unodei centri stampa più moderni ed attivi del Sud Italia.Ha illustrato questa sua visione del mercato ai parteci-panti alla conferenza internazionale Ifra Italia che si èsvolta a Milano lo scorso mese di giugno, ed è più chemai determinato a trasformarla in prassi imprendito-riale nel suo centro stampa multiprodotto alle porte diBari.

“La convergenza fra la cultura grafica e poligraficaè un arricchimento per i professionisti che operano neidue “mondi” – prosegue Gorjux – “I poligrafici porta-no know-how industriale ed investimenti, i grafici in-vitano ad un’attenzione e ad una cura della qualità,sviluppata grazie al loro impegno nel settore commer-ciale, di antica data che non può che fare bene all’in-dustria dei quotidiani”.

E proprio partendo da queste considerazioni di fon-do la Sedit di Bari ha avviato da alcuni mesi una seriedi investimenti mirati in direzione della confluenza, edella sempre più stretta collaborazione, fra industriagrafica e poligrafica.

Le Officine Digitali

Il mercato della domanda di prodotti stampati starapidamente mutando, e nuovi clienti si affacciano,

come i centri della grande distribuzione. Si richiedequalità, immediatezza nelle consegne, eventuale ge-stione di dati variabili – pensiamo solo alle campagnepubblicitarie nei supermercati – grande flessibilità neisupporti da impressionare in quadricromia sia in ter-mini qualitativi che come dimensioni. La scelta è stataquella di avviare una nuova avventura imprenditoria-le, denominata Officine Digitali, divisione grafica dellaSedit. “E’ necessario rispondere con velocità alla nuo-ve domande del mercato” spiega Gorjux, e le OfficineDigitali sono già pronte a ricevere i nuovi clienti. Agen-zie di advertising, studi grafici, tipografi, piccoli edi-tori, grandi centri per la distribuzione richiedono vo-lumi talvolta anche cospicui di stampati ma sempre intempi molto rapidi. Le Officine Digitali si rivolgonosempre e comunque al cliente intermedio, senzaprevaricare o in alcun modo sovrapporsi ai professio-nisti della comunicazione – soprattutto a quanti ope-rano nella prestampa come tecnici tipografi o comecreativi – ma fornendo loro nei tempi richiesti i semilavorati che loro poi consegneranno ai clienti finali.L’obiettivo del marketing non è quello di sottrarreclienti agli studi grafici, anzi proprio il contrario, aiu-tare questi studi, con il supporto della produzione distampati in altissima qualità, a consolidare i loro clientifinali. Le Officine Digitali, in altri termini, offrono altessuto artigianale ed industriale della comunicazionestampata delle unità di prodotto.

Per soddisfare la domanda di stampati su vari sup-porti e formati, la Sedit ha deciso di investire in unamacchina per la stampa digitale di nuova generazio-ne, la NexPress 2100 della Heidelberg, non a caso pro-posta da uno dei colossi mondiali della stampa per l’in-

La Sedit di Bari si prepara a cogliere le nuove opportunità di mercato rappresentate dallacrescente richiesta di prodotti e servizi innovativi che arriva agli stabilimenti dipreparazione e stampa da parte di vecchi e nuovi clienti, quali i centri della grandedistribuzione, ed avvia una divisione grafica, le Officine Digitali. Flessibilità di formati,produttività, gestione dei dati variabili on line e possibilità di stampare in quadricromia sudiversi supporti: un’inedita alleanza fra stampa offset e stampa digitale all’insegna di unasempre più stretta collaborazione fra industria grafica e poligrafica.

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dustria grafica. La unità digitale a foglio – che si af-fianca ad una Man Roland Dico con alimentazione abobina - è stata progettata con un design simile intutto e per tutto alle macchine per la stampa a fogliotradizionali. Impiega una tecnologia a toner secco concilindri di caucciù, e ciò consente una elevata qualitàdi stampa finale su diversi supporti fisici. La NexPressutilizza carte non digitali (da 80 a 300gr/metro qua-drato) e, grazie a particolari accorgimenti di alimenta-zione multipla, è in grado di stampare prodotti cheimpiegano contemporaneamente tre tipi di carte diver-se, con un enorme risparmio di tempo per l’allestimentofinale di quanto richiesto. Un software specifico svi-luppato in funzione della macchina digitale consentela gestione automatica dei dati variabili, una opportu-nità particolarmente interessante per gli studi graficiche realizzano pubblicità nei centri commerciali e chehanno bisogno, molte volte, di aggiornare le offertereclamizzate in tempo quasi reale. E sempre in fun-zione della velocità di esecuzione non va trascurato ilfatto che la stampante digitale impiega una tecnologiaDryInk che elimina totalmente i tempi di essiccazionedei pigmenti impiegati. La resa oraria è nell’ordine dei2.100 fogli nel formato 35x47 (area stampabile34X46). Il flusso di lavoro è basato su di una architet-tura aperta Adobe Extreme per la elaborazione dei dati.Utilizza i formati PDF e PostScript e PPML/VDXstandard per i dati variabili: non è necessario conver-tire i files prima della rasterizzazione. I responsabilidelle Officine Digitali hanno a loro volta adottatostandard di elevata qualità, e provvedono alla verificae ad una stampa di prova di tutti i files in arrivo daiclienti esterni prima di avviare la fase finale di lavora-zione.

Lo sviluppo della Sedit

Di pari passo con la organizzazione delle OfficineDigitali la Sedit ha avviato importanti investimentianche per l’area “poligrafica”. E’ stata installata unanuova rotativa Cromoman per la produzione delle te-state locali del Corriere della Sera. Con il nome Cor-riere del Mezzogiorno vengono stampate alla Sedit letre edizioni per la Campania e le due per la regionePuglia. La Cromoman è una macchina a semplicelarghezza e semplice sviluppo con un formato di 53centimetri ed una tiratura massima di 50.000 copie/ora. La linea della Man Roland è in grado di produrrequotidiani con una foliazione massima di 24 pagine

Foto 1. L'ingresso delle nuove Officine Digitali, divisionegrafica della SeditFoto 2. L'unità per la stampa digitale NexPress 2100 diHeidelbergFoto 3. Uno dei CtP termici Creo acquistati dalla SeditFoto 4. La nuova unità Cromoman collegata alla lineaFerag

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Le Officine Digitali di Bari: la Sedit investe sui centri stampa multiservizi

delle quali 12 in quadricromia o un prodotto di 16 pa-gine tutte a colori. La nuova linea va ad aggiungersialla Solna ed alla Uniman da 30.000 copie/ora instal-lata nel 1987, in grado di produrre quotidiani a 48pagine delle quali 16 in quadricromia.

Sono state introdotte di recente anche due lineecomplete per la incisione diretta delle lastre di stampache impiegano lastre con tecnologia termica. Si trattadi due Creo Trendsetter News che impiegano la tecno-logia del punto quadrato Creo Squarespot, molto ap-prezzata dal centro stampa barese. La decisione dipuntare su impianti a tecnologia termica nasce dallaopinione che questa soluzione sia più adatta a serviresia i lavori commerciali che la stampa dei quotidiani,offrendo la maggiore qualità necessaria al mondo gra-fico senza trascurare la robustezza della lastra termicaquando sono richieste tirature tipiche dei quotidiani.Non da ultimo è stata apprezzata la assistenza postvendita garantita dalla Creo e dalla Kodak PolichromeGraphics, fornitrice dei materiali di consumo. Il flus-so di lavoro utilizzato è Parascan, fornito dalla KodakPolichrome Graphics , attraverso il quale transitano,fra gli altri, le pagine delle testate quotidiane stampatedalla Sedit. Oltre alle nuove edizioni locali del Cor-riere della Sera, il centro barese provvede alla stampadel prodotto base del quotidiano milanese, oltre allecopie della Gazzetta dello Sport destinate alla diffu-sione in Puglia, Basilicata, Campania e provincia diCosenza. La capacità produttiva della Sedit, dopo gliinvestimenti effettuati, è tale da servire, se necessario,tutta la zona adriatica fino ad Ancona. Nel centro stam-

pa sono prodotte anche le edizioni di City Bari e CityNapoli, oltre ad un gran numero di piccole testate pe-riodiche locali free press con tiratura anche oltre le50.000 copie a numero. Ferag provvede al raccordofra la nuova Cromoman e la ribalta della spedizionecon più linee automatiche collegate a stacker per lagestione automatica dei pacchi. Completano le instal-lazioni per la sala spedizione impianti Idab Wamac eSitma.

Il panorama di testate prodotte su carta da quoti-diani è stato fondamentale nella scelta tecnologica ef-fettuata. La Sedit prevede che i servizi relativi alla stam-pa in conto terzi si vadano evolvendo in direzione delsupporto alla fioritura ed alla moltiplicazione dei pro-dotti locali, che necessitano di macchine per la stamparoto offset e a bobina senza forno. Quest’ultima è sta-ta una decisione strategica, basata sulla convinzioneche l’evoluzione del mercato del Mezzogiorno segui-rà quella del Nord Europa, dove un sempre maggiornumero di editori free press sta lasciando la patinataper le carte da stampa migliorate per prodotti che pos-sono comunque essere stampati con ottimi risultati maa costi più bassi. “Di macchine a forno c’è già un’of-ferta eccessiva” sostiene Gorjux, che ha invece decisodi sviluppare proprio la tecnologia delle Officine Di-gitali con la macchina della Heidelberg per completa-re la gamma di prodotti offerti su carta non patinatama in formati tali da soddisfare tutte le richieste deinuovi grandi clienti, in primis i centri della grande di-stribuzione che vogliono “volantoni” ad alta qualità,su carta migliorata e, soprattutto, a bassi costi.

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Tecnologie “made in” Italiaper qualità “made in” Francia

“Made in Italy” alla conquista dell’estero: la no-stra rivista segue sempre con estremo piacere i suc-cessi delle aziende italiane sui mercati editoriali este-ri. Da un po’ di anni a questa parte, il succedersi dinotizie di editori che, in ogni angolo del pianeta, deci-dono di installare soluzioni nell’area della pre stampasviluppate, di volta in volta, da EidosMedia, da Hi.T.Internet Technologies, da Sinedita, da Tera per nondire dei successi ottenuti da Unisys con un softwareprogettato e sviluppato nel nostro Paese ci hanno qua-si abituati a pensare che il successo del “made in Italy”non sia poi un avvenimento tanto eccezionale. Non ècosì, perché dietro ogni successo ci sono intuizionibrillanti ed anni di investimenti in ricerca e sviluppo.Anche questa volta la storia di successo del “made inItaly” che raccontiamo non fa eccezione alla regola,visto che dietro al successo la ricerca e lo sviluppo cisono a piene mani, ma rispetto al filo tradizionale sicarica di un elemento di novità in più. Il successo ri-guarda un settore estremamente specialistico, lacomponentistica per la stampa di qualità da integraresulle rotative a tecnologia offset per la produzione deiquotidiani. L’editore della testata L’Eveil de la HauteLoire, quotidiano francese fondato nell’ottobre del1944, ha deciso di introdurre nella propria rotativa distampa offset componenti per la gestione automaticadei calamai di inchiostrazione prodotti in Italia dallaMonigraf, azienda ad alta specializzazione di Torino.

Un centro stampa multi prodotto

Lo stabilimento dove si produce il giornale è si-tuato nella città di Puy en Velay, nel cuore di una re-gione a vocazione tradizionalmente agricola dove solo

in anni recenti hanno cominciato a crescere gliinsediamenti industriali. Oltre alla testata quotidiana,caratterizzata da un diffuso impiego del colore sia perla pubblicità che per la parte redazionale, l’editorestampa altri giornali locali settimanali e pubblicazionicommerciali pubblicitarie. La linea rotativa utilizzataè una Solna D 25 installata nel 1985 con una configu-razione che prevedeva 12 gruppi stampa ai quali sonostate aggiunte, l’anno scorso, due torri – sempre Solna– modello D 240. Prima di questo ampliamento il gior-nale era in grado di stampare 64 di cui solo quattro inquadricromia. Successivamente è stato possibile tri-plicare il numero massimo di pagine stampate inquadricromia portandolo a 12. Ed è stata proprio larichiesta di un maggiore uso del colore all’interno delgiornale a spingere l’editore verso i nuovi investimen-ti in quadricromia, culminati con la decisione di intro-durre in rotativa il telecomando calamai, il preset au-tomatico dei profili calamai in formato CIP3 ed il co-mando da pulpito dei registri di stampa, tutte compo-nenti rigorosamente “made in Italy” sviluppate dallaMonigraf di Torino.

Calamai: meccanica di altissima precisione

Il telecomando dei calamai installato in Francia èil modello MDS-Ink, che può essere applicato su ognimacchina da stampa offset sia a foglio che a bobina.La lama del calamaio è costituita da una serie settoriindipendenti, scorrevoli all’interno di una struttura “asandwich”, la cui parte inferiore, ricavata per lavora-zione meccanica dal pieno su macchine a controllonumerico, è realizzata in lega leggera di alluminio deltipo usato nelle costruzioni aeronautiche. I settori, che

La crescente richiesta di quadricromia nelle pagine dei giornali spinge gli editori italiani estranieri ad investire nello sviluppo di linee rotative. Un editore francese dell’alta Loira hadeciso di potenziare la stampa in quadricromia introducendo una serie di componenti diqualità per il controllo dell’inchiostrazione, per l’automazione del presetting dei calamai eper la gestione del registro durante la stampa. Componenti meccaniche ed elettroniche dialta precisione con un marchio inconfondibile, il “made in Italy”.

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Tecnologie “made in” Italia per qualità “made in” Francia

hanno uno spessore di 10 mm eduna larghezza tipica dell’ordine dei34 mm, sono realizzati in acciaiospeciale ad alta resistenza, tempratiad induzione, e la lavorazione difinitura delle loro estremitàsagomate è realizzata mediante rettifica. Scorrono inmodo indipendente l’uno dall’altro e giacciono su unpiano, il cui angolo rispetto al rullo calamaio è defini-to in modo da minimizzare le pressioni dinamichedovute alla laminazione dell’inchiostro. Il vantaggiodi questa configurazione della lama calamaio è che,oltre a permettere un posizionamento dei settori estre-mamente preciso e ripetibile ed una perfettalaminazione dell’inchiostro anche nella zone di con-tatto tra i settori stessi, non richiede praticamente spe-cifici interventi di manutenzione. La sezione relativaall’automazione è stata progettata su una serie dimotoriduttori ad alto rapporto di riduzione, ciascunoaccoppiato ad un microprocessore dell’ultima genera-zione (del tipo RIISC) e ad un sensore di posizione ditipo digitale. Tale unità, denominata DSD (DigitalSector Drive), permette l’azionamento ed il controllodi ogni singolo settore, e si presenta come unparallelepipedo di piccole dimensioni, completamen-te racchiuso in un contenitore plastico che lo proteggedalle impurità esterne. Le caratteristiche delle unitàDSD, dei dispositivi di ricupero dei giochi e la ridu-zione degli attriti specificamente sviluppati, permet-tono il posizionamento dei settori, che scorrono inmodo indipendente l’uno dall’altro, con estrema ac-curatezza e precisione. La risoluzione del sistema con-sente infatti spostamenti dell’ordine di 0,25 micron.La robustezza e la precisione di questo sistema con-sente agli editori di quotidiani di poter effettuare lun-ghe tirature senza regolazioni durante la stampa.

Il flusso di lavoro

L’editore ha installato un sistema CtP fornito daAgfa che è stato collegato in linea con il sistema dipresetting degli ugelli inchiostratori. Dal sistema diincisione diretta delle lastre vengono trasmessi i datiin formato CIP3 lungo una linea Ethernet al Pc masterinstallato sul pulpito di lavoro che provvede a elabo-rarli in percentuale di apertura dei calamai e ad inviar-li ai medesimi. Il sistema provvede quindi al presettingdegli ugelli in modo del tutto automatico, lasciandoall’operatore francese solo il compito di inviare i files

dalla prestampa al Pc master e diautorizzare il presetting una voltache tutte le informazioni sono sta-te convertite in percentuali di aper-tura. Il sistema prevede anche unprogramma di autoregolazione del

profilo inviato dalla prestampa: la selezione dei dati èfatta usando un processo densitometrico. E’ importan-te osservare che lo stampatore del quotidiano franceseesegue le regolazioni solo la prima volta che viene uti-lizzato ogni settore di inchiostrazione. Quindi indicaal sistema che nei lavori successivi i dati provenientidalla prestampa devono essere modificati della stessaquantità percentuale da lui eseguita manualmente.Quando vengono elaborati i dati dei lavori successiviogni settore si posiziona non in corrispondenza deivalori ricevuti dalla prestampa ma di quelli modifica-ti. Con questa sorta di auto-apprendimento è possibi-le ottenere una stampa (a parità di condizioni ambien-tali, carta, inchiostri e parametri di macchina) ritenutadall’editore francese accettabile sin dal primo giro.

La Solna installata a Puy en Velay monta il siste-ma di registro – denominato MDS-Reg, controllato dalpulpito centrale e fornito di movimenti lungo più assiche consente l’attivazione anche durante il ciclo distampa. Il sistema è pilotato da motoriduttori “intelli-genti” (DMD), in grado di realizzare unposizionamento micrometrico capace di azzerare au-tomaticamente gli errori di registro tra i diversi ele-menti di stampa. I comandi per il posizionamento sononormalmente eseguiti dal pulpito, agendo sui pulsanti“virtuali” che compaiono in una finestra di comandovisualizzata sullo schermo; ogni click produce unospostamento del corrispondente registro pari a 0,01mm.

I vantaggi globali delle componenti “made inItaly”

I vantaggi derivanti dall’automazione offerta daMonigraf si possono tradurre, nell’esperienza dell’edi-tore francese, in due ordini di categorie. Prima di tuttorisparmio sui costi di stampa: il pre set dei calamai ingrado di ricevere i dati on line dal sistema di incisionediretta delle lastre ha di fatto ridotto gli scarti di avvia-mento da oltre 2.500 copie a meno di 800, con unariduzione globale dei consumi di inchiostro nell’ordi-ne del 25%. La possibilità di effettuare automatica-mente la regolazione dei calamai durante la tiratura ha

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inoltre consentitouna ottimizzazionegenerale del ciclo distampa, con conse-guente risparmio deitempi a tutto vantag-gio dei prodotti la-vorati in successio-ne sulla linea di stampa dello stabilimento. Non da ul-timo, va considerata la qualità ottenuta grazie alle com-

ponenti sviluppatein Italia, ritenutapienamente soddi-sfacente dall’editoretransalpino sia perquanto riguarda l’u-tilizzo della quadri-cromia a fini reda-

zionali che per quanto riguarda il suo impiego, assaipiù delicato, nelle inserzioni pubblicitarie.

Un particolare dei calamai inchiostratoriinstallati dal quotidiano francese

Tariffe vantaggiose per i soci ASIG negli alberghi MONRIF

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Un CtP termico per l’Osservatore Romano e la Tipografia Vaticana

Un CtP termico perl’Osservatore Romanoe la Tipografia Vaticana

Voluta da Papa Sisto V nel 1587, la TipografiaVaticana ha partecipato, nel corso dei secoli, a tuttal’evoluzione tecnologica ed organizzativa dell’indu-stria della stampa. Fra i momenti di svolta più recenti,si ricordano i primi Anni Novanta quando si decise lafusione delle due originarie sedi tipografiche vaticane:quella della Tipografia Poliglotta e quella dell’Osser-vatore Romano, il quotidiano della Santa Sede che sistampava all’interno delle mura Vaticane già a partiredal 1861. Nell’occasione, venne costruito un nuovofabbricato per ospitare le nuove macchine per la stam-pa e venne introdotto il nuovo sistema editoriale surete di Personal Computer. Il nuovo layout di prestampacomprendeva un centro completo di fotocomposizio-ne con due elaboratori centrali collegati a venti perso-nal computer per la digitazione, l’elaborazione tipo-grafica e l’impaginazione; a un video impaginatore;tre stampanti laser e due fotocompositrici con relati-ve sviluppatrici in linea. Il settore della stampa vennepotenziato con una rotativa offset a 6 elementi di stam-pa, utilizzata soprattutto per le edizioni dell’Osserva-tore Romano, e con nuove macchine a foglio. Allo stes-so modo furono ammodernati i settori della fotolito,della formatura, della confezione e della spedizione.

Questo ammodernamento aveva comportato ungrande sforzo organizzativo e tanto lavoro da partedella intera struttura, dal momento che tutto il lavoroeffettuato nello stabilimento della Città del Vaticanonon poteva comunque essere interrotto durante la mes-sa a regime dei nuovi impianti.

Dieci anni dopo l’introduzione del sistemainformatizzato, ancora una volta nella sua storiaplurisecolare la Tipografia Vaticana ha deciso di pro-gredire sulla strada dell’innovazione tecnologica fina-

lizzata, come ha illustrato a TecnoMedia il direttoretecnico Giuseppe Canesso, al raggiungimento dei nu-merosi obiettivi del centro di preparazione e stampaall’ombra del Cupolone.

Esigenze sofisticate, ritmi serrati, spazi esi-gui

Benché occupi una superficie relativamente mo-desta, la Tipografia Vaticana ha un gran numero dinecessità specifiche. Compone e stampa alcune dellesue pubblicazioni in ben dodici lingue diverse, tra cuialcune che necessitano di caratteri tipografici partico-lari, e produce un numero altissimo di edizioni e pro-dotti nei più diversi formati, poster, libri divulgativi,libri d’arte pregiati, periodici per un totale di oltre 5.000commesse all’anno, alle quali va ad aggiungersi l’Os-servatore Romano, il quotidiano della Santa Sede. Inquanto strumento di divulgazione e comunicazioneall’esterno del Vaticano e, quindi, veicolo non solo ditemi e contenuti fra i più delicati della religione, madella stessa “immagine” del Papa, la qualità di ognistampato è trattata e curata nei minimi dettagli, a pre-scindere dal prodotto stesso, sia esso stampato in biancoe nero su “povera” carta da giornale o in quadricromiasu pregiate carte patinate.

Infine, proprio perché strumento al servizio dellamissione di evangelizzazione papale, succede che laTipografia si trovi spesso ad affrontare in tempi bre-vissimi commesse importanti, per qualità di prodottoed alte tirature, che, sopraggiunte all’improvviso, han-no la precedenza sui lavori programmati e devono es-sere effettuate ostacolando il meno possibile questiultimi.

Con molti secoli di tradizione alle spalle, la Tipografia Vaticana, fondata nel 1587 da papaSisto V, non rinuncia a stare al passo con i tempi e avvia in produzione un nuovo Ctptermico destinato alla produzione di prodotti editoriali che vanno dai poster ai libri d’arte diqualità fino all’Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede. TecnoMedia ha visitatola Tipografia Vaticana in compagnia del direttore tecnico Giuseppe Canesso che haillustrato le ragioni delle scelte operate.

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Un CtP multiformato e multi-prodotto

Per fare fronte a questo partico-lare flusso di lavoro, sia quantitativoche qualitativo, la TipografiaVaticana ha introdotto una nuovaunità per la incisione diretta della la-stre di stampa, multiformato emultiprodotto. Si tratta, in particola-re, di un CtP a tecnologia termicadella Creo, modello Lotem 800 IIQuantum, corredato da una unità dialimentazione multicassetti e da unasviluppatrice in linea. Un’unità perintegrare i più diversi prodotti e flussi di lavoro inun’unica linea produttiva, una sorta di “prosecuzioneideale”, come spiega il direttore tecnico, del processodi integrazione fra le diverse unità produttive realiz-zato nei primi Anni Novanta.

Installato nel maggio di quest’anno, il CtP dellaCreo si è trovato ad affrontare la molteplicità di pro-dotti e formati richiesti alla Tipografia Vaticana neitempi, sempre ridotti all’osso, di ogni commessa. Laconfigurazione utilizzata ha pertanto puntato su unutilizzo assai “creativo” dei dispositivi che completa-no il “motore” di incisione laser. In particolare il Ctp èstato dotato di ben cinque cassetti d’entrata che pos-sono ospitare, al bisogno, i quattro diversi formati baseutilizzati: 35x50, 50x70, 62,7x89, 70x100 cm. Ciascuncassetto è in grado di contenere 100 lastre coninterfoglio a rimozione automatica, e può essere cari-cato anche durante il funzionamento della macchina.Il tempo di produzione medio di una lastra ammonta acirca due minuti e sale a tre solo nel caso in cui siverifichi la necessità di avvicendare i cassetti.

Questo parametro è stato ritenuto molto importan-te, dal momento che una delle esigenze più pressantimanifestate dalla Tipografia Vaticana era proprio quel-la di poter coordinare le varie commesse tra loro sen-za che la produzione subisse rallentamenti o arresti.E, infatti, l’avvicendamento dei cassetti del Lotem 800avviene semplicemente con un click al computer con-nesso senza che ci sia bisogno di fermare la macchina,caricare il cassetto e attendere che riparta nuovamen-te. Grazie a questo sistema la produzione giornalieradi 100 lastre/ora può essere completata in meno di 4ore. Questo consente alla Tipografia Vaticana di pro-durre immediatamente i lavori urgenti, esigenza non

solo legata alla produzione del quotidiano ma anchenel caso di documenti papali, e di avere spazio peraumentare la produzione quando aumenteranno le pa-gine a colori dell’Osservatore Romano.

A pochi mesi dall’introduzione della nuova unitàgià il 95% della produzione è stato trasferito sul CtP;delle undici persone che erano addette al settore difotoformatura tradizionale fino allo scorso mese dimaggio, tre sono rimaste a lavorare alla nuova unitàmentre le altre sono state adibite ad altre mansioni insettori diversi.

Punto Perfetto

Il CtP termico della Tipografia Vaticana utilizza,per la creazione del punto tipografico, la particolaretecnologia SQUAREspot. Questa soluzione, che da unpunto di vista qualitativo offre una resa di gran lungasuperiore a quanto richiesta dalla stampa su carta pergiornali, è particolarmente apprezzata laddove sia ri-chiesta la definizione e la resa cromatica necessariaalla stampa di prodotti di altissima qualità su cartapatinata, come i libri d’arte.

L’energia ottica utilizzata dal laser che raggiunge i10.000 dpi, crea un punto tipografico di forma “qua-dra” - Squarespot appunto - che ha la caratteristica diavere lo stesso profilo di energia su tutta l’estensionedel punto laser. Grazie a ciò il punto mantiene costan-temente la forma e le dimensioni con un bordo, perciascun punto di retino, di maggiore nettezza rispettoall’incisione di lastra termica con laser tradizionali. Inquesto modo la retinatura risulta praticamente immu-ne alle normali variazioni di esposizione, sviluppo,lastre e al problema dell’ingrossamento del punto, of-

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Un CtP termico per l’Osservatore Romano e la Tipografia Vaticana

frendo una stampa precisa e uniforme. L’unità instal-lata alla Tipografia Vaticana è dotata di un autofocusdinamico in grado di rilevare le variazioni di profilodella lastra, pieghe, deformazioni e spessori, in temporeale e di mantenere i fasci di scrittura sempre perfet-tamente a fuoco da inizio a fine lastra.

In questo modo i valori di risoluzione e profonditàdi campo sono sempre indipendenti tra loro. E’ possi-bile anche il controllo automatico della eventualeespansione o contrazione delle lastre dovute alle va-riazioni di temperatura.

Un sensore rileva la temperatura e un algoritmocorregge l’esposizione per tenere conto delledeformazioni della lastra. Va tenuto presente, infatti,

che ad un aumento di circa 5 C dellatemperatura può corrispondereun’espansione della lastra di 125micron per ciascun metro di lastra. Ilvantaggio di questa soluzione, per laTipografia Vaticana, è quello di po-ter lavorare a pieno regime fin dal-l’accensione della unità CtP senzadover attendere i normali tempi di av-viamento.

“Ci eravamo ripromessi di nonfare esperimenti” sottolinea il diret-tore tecnico, e quindi di puntare sutecnologie consolidate sia per quan-to riguarda l’impiego in produzioneche per quanto attiene alla resaqualitativa. Nella scelta dell’impian-to ha quindi giocato un ruolo non se-

condario la considerazione che nel mondo risultanopresenti oltre 5.000 unità termiche della Creo, cosìcome apprezzato è stato il servizio di assistenza ga-rantito dal fornitore grazie alla collaborazione tra icentri di eccellenza del North America ResponseCenter e l’European Support Center.

Fra i motivi di soddisfazione derivanti dalla nuovainstallazione del CtP, la considerazione che anche ilquotidiano della Santa Sede potrà avviare il processodi progressiva espansione della stampa in quadri-cromia, una tendenza che proietta la più che centena-ria testata vaticana verso il futuro editoriale “full color”che sembra rappresentare la nuova frontiera per l’edi-toria quotidiana in ogni parte del Mondo.

Il nuovo CtP termico installato presso lasede della Tipografia Vaticana

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Un gruppo di giornalisti del Manchester EveningNews (gruppo Guardian, fra i fondatori di Newsplexnonché proprietario di una stazione TV a Manchester– il Channel M – oltre che del sito Manchester Onlinee di alcune testate regionali) è stato il primo team diun quotidiano a trascorrere un periodo di training alNewsplex, il centro di formazione del South Carolinafortemente voluto da Ifra per la sperimentazione sulcampo dei concetti relativi alla “convergenza” edito-riale e redazionale dei gruppi “multiple media”, le or-ganizzazioni che svolgono attività informative attra-verso una serie molteplice di canali, quotidiani, perio-dici, radio, televisioni, siti Internet, CD-Rom etc... Lasquadra dei professionisti comprendeva cronisti, re-dattori specializzati in economia e finanza, i giornali-sti della redazione sportiva, grafici e i giornalisti delweb, oltre ad un cronista investigativo. Il direttore dellatestata inglese Paul Horrocks ha dichiarato che il suoobiettivo nell’invio del gruppo al Newsplex “era difornire ai giornalisti un’opportunità per pensare al pro-dotto giornale come a un problema di convergenza, edi avere di conseguenza una comprensione più grandedei suoi vantaggi lontano dall’atmosfera dell’ufficio”.

Newsplex, uno strumento per modellare il fu-turo

Questa è stata, per l’appunto, la ragione principaleper la quale il Newsplex è stato creato. “Newsplex èprogettato essenzialmente per dimostrare delle possi-bilità” ha sottolineato il Direttore del centro di forma-zione Kerry Northrup. “Vogliamo che gli operatori ri-

tornino alle loro redazioni con un chiaro know-howdelle varie opzioni che abbiamo mostrato loro. Pro-viamo sicuramente a evitare di essere prescrittivi. Nonvogliamo dire loro “questo è ciò che tu devi fare”. Pro-viamo, al contrario, ad essere molto più descrittivi esemplicemente mostriamo loro le molte opzioni dispo-nibili. Starà poi a loro, alla redazione, assumere le duredecisioni che le scelte implicano, sul piano dei cam-biamenti e della competitività. Ma non si può condur-re un cambiamento efficace se non si conoscono lepossibilità che ci sono sul piatto”.

Nel video sulla convergenza che Northup ha pro-dotto, il giornalista sportivo Peter Spencer è apparsoalla fine della settimana di training e ha ripetuto ilrefrain che Northrup ha ribadito ad ogni visitatore chepassa attraverso il training del Newsplex. Ha sottoli-neato cioè come egli fosse “concentrato su un nuovomondo dei mezzi di comunicazione, una mondo co-raggioso che, pur non presentando ancora una conver-genza totale, pure riesce ad adattarsi alle necessità delleaziende”. A parere di Spencer “il corso è statochiarificatore e intenso; ha rinforzato l’opinione fortesul lavoro di squadra fornendo nuove intuizioni sucome i mezzi di comunicazione potrebbero progredi-re anche nel settore del business”.

Cambiamenti nelle redazioni

Horrocks ha affermato che la settimana a Newsplex“è stata una rivelazione per tutti i giornalisti. Sonorientrati entusiasti e impazienti di mettere in praticaalcuni dei progetti che essi avevano intrapreso”.

Al via con il gruppo Guardianil centro di formazioneinternazionale Newsplex di Ifra

Una squadra di dieci giornalisti del quotidiano inglese Manchester Evening News (gruppoGuardian) hanno inaugurato i corsi del nuovo centro di formazione internazionale perredattori di Ifra Newsplex, in South Carolina. Obiettivo della struttura formativa è faresperimentare sul campo i concetti della “convergenza” nell’industria “multiple media” edaiutare editori e giornalisti a sviluppare nuove metodologie per il lavoro redazionale. Unasintesi di questa prima esperienza “sul campo” è stata raccontata da Brian Veseling sulnumero di settembre di Ifra Newspaper Techniques.

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I giornalisti inglesi del gruppo Guardian inaugurano Newsplex, il centro di formazione internazionale di Ifra

Da quando i giornalisti sono ritornati da Newsplex,Horrocks ha sottolineato che essi si incontrano alme-no una volta un mese per studiare e guidare alcuni pro-getti. Tra questi progetti v’era quello di creare un CD,un’esperienza nuova per il quotidiano inglese. Il pro-getto è stato condotto in collaborazione tra i giornali-sti web di Manchester Online e i giornalisti dell’edi-zione cartacea.

“Il CD traeva occasione dalla commemorazione delManchester City Football Club, che abbandonava ilglorioso e tradizionale stadio per andarne ad occupareun altro a Manchester” ha raccontato Horrocks. “L’ar-chivio che si trovava nella nostra biblioteca, vecchiefotografie, vecchie interviste è stato combinato con leimmagini tratte da un DVD inviatoci dal club, che pre-sentava un film di circa 20 minuti sulle caratteristicheprincipali del Manchester City. Il gruppo diconvergenze ha riunito tutti i materiali insieme ed hapubblicato il CD insieme all’edizione principale del

giornale. Ritengo che abbiamo venduto circa 30milacopie di quel CD”. Vi sono anche dei cambiamentinotevoli nel lavoro giornaliero della redazione, sotto-linea Horrocks. “Ora abbiamo cronisti che fanno re-golarmente fotografie con macchine fotografiche di-gitali facili da usare. Abbiamo comprato molte mac-chine fotografiche digitali “inquadra e scatta” e i gior-nalisti le hanno utilizzate per coprire diversi avveni-menti. La redazione sportiva ha recentemente presodelle istantanee di una trasferta americana delManchester United e ha inviato le fotografie diretta-mente da lì. Le stesse macchine fotografiche hannouna funzione di video clip assai utile per la redazionedi Manchester Online. Ad esempio sulla scena di unterribile e recente incidente stradale vicino all’aero-porto di Manchester, uno dei cronisti che facevano l’ar-ticolo ha anche girato del materiale per la redazioneweb”.

Horrocks ha anticipato che il quotidiano inglese

La home page del Manchester OnLine

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sta per acquistare anche alcune telecamere portatili peri fotografi, dato che già utilizzano le macchine foto-grafiche digitali. “Così verranno utilizzate anche perla nostra stazione TV, Channel M. Speriamo poi divendere una parte del materiale video alle altre stazio-ni di notizie di TV. Acquistiamo anche molti registra-tori digitali per “audio clip” per il sito web” ha ag-giunto.

Un altro cambiamento ha aiutato a migliorare lacoordinazione del lavoro di squadra tra i giornalistiche lavorano per la stampa e per le edizioni on-line.“Sfortunatamente, non stiamo ancora insieme” ha la-mentato Horrocks. “Le due squadre di lavoro sono al-loggiate separatamente, tuttavia abbiamo ricavato unposto permanente per la redazione del telegiornale sullato dell’edificio stampa per una persona della reda-zione web”. Un altro segno evidente che la testata in-glese è impegnata nel conseguimento di risultati nel-l’area della convergenza è che altri quattro giornalistidel quotidiano di Manchester andranno al Newsplexin novembre come parte di un team Guardian Group,nel quale saranno presenti i giornalisti delle testate re-gionali del gruppo.

Non si fa formazione giornalistica classica

Mentre il training al Newsplex è estremamentepersonalizzato a seconda delle necessità e delle esi-genze dei gruppi che partecipano, Northrup ha affer-mato alcuni principi generali che accomunano le do-

mande di tutti i partecipanti. “Prima di tutto, quelloche forniamo qui è una concezione della convergen-za” ha precisato.

Non si effettua la formazione classica per prepara-re i giornalisti a svolgere il loro lavoro; per questo, sinota, ci sono una infinità di altre strutture. Quando iredattori entrano, la prima cosa che viene fatta è lavo-rare con loro sul conseguimento di un concetto – laconvergenza, appunto - di come stia cambiando ilmercato, di dove si orientino le nuove domande deiconsumatori di notizie per forma, funzione e contenu-to e che cosa essi cerchino. E quindi subito dopo sicomincia a dare uno sguardo ai diversi mezzi che sonodisponibili, per analizzare i punti di forza e di debo-lezza di ciascuno e come questi si integrano con levarie caratteristiche delle diverse redazioni specializ-zate, carta stampata, video, audio.

Dopo questi preliminari, i componenti del gruppodi lavoro passano attraverso numerosi scenari nel cor-so di una settimana. Questi scenari coprono tutti gliaspetti della trattazione di un articolo per editori “mul-tiple media” pianificando il format più efficace per ladistribuzione della notizia. Uno di questi scenari è ba-sato sempre su un input reale tratto dall’organizzazio-ne che visita Newsplex, e implica l’analisi della suacopertura, assumendo come base di partenza sull’even-to il punto di vista della “convergenza” e analizzandocome i giornalisti coprirebbero quella medesima sto-ria utilizzando diversi canali di comunicazione con-temporaneamente.

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La prescrizione

La prescrizione in campoantinfortunistico

Chi più, chi meno, chiunque operi nel mondo la-vorativo ha necessariamente a che fare con la norma-tiva antinfortunistica.

E per quasi tutti il rispettare i dettami legislativi,anche se riconosciuto come doveroso e giusto, generauna certa ansia, dovuta al fatto che molte delle sanzio-ni previste dalle norme in questione sono di naturapenale.

In particolare, dato l’elevato numero di precetti eil modo disorganico con cui questi sono stati emanati,vi è il timore che anche il più diligente tra i soggettiobbligati possa, pur non volendo, violare qualche nor-ma.

Non sempre, comunque, violazione penale com-porta necessariamente l’applicazione di una sanzionepenale.

Basti pensare alla prescrizione, un procedimentodi estinzione del reato, introdotto dal D.Lvo 758/1994,che si applica in caso di contravvenzioni accertate epunibili con la pena alternativa dell’ammenda e del-l’arresto.

Vi si ricorre in campo di igiene e sicurezza sul la-voro e solo nei casi indicati nell’allegato unico al de-creto in questione. L’applicazione della prescrizionepuò aversi, comunque, anche in presenza di tutte quellecontravvenzioni relative alle materie disciplinate dal-le norme elencate in tale allegato, anche se si tratta direati introdotti da una norma successiva, in quanto “ilrichiamo [effettuato dall’allegato in esame alla legi-slazione ivi contenuta, può]...essere inteso come rife-rimento di contenuto...[ad una determinata]disciplina...e non come riferimento formale alle fontinormative che all’epoca contemplavano la materia”(Corte Cost., sent.3/6/1999 n.212, in Lavoro nellaGiur., 1999, 930). La L.25/1999 ha stabilito, inoltre,che “le disposizioni in materia di prescrizione...siapplicano...a tutte le violazioni delle norme direcepimento di disposizioni comunitarie [anche di fu-

tura emanazione] in materia di igiene sul lavoro, si-curezza e salute dei lavoratori sul luogo di lavoro, perle quali è prevista la pena alternativa dell’arresto o del-l’ammenda”.

Procedimento e contenuto

Quando sia stata accertata una violazione di nor-ma antinfortunistica specifica o generica, l’organo divigilanza prescrive al trasgressore la regolarizzazionerispetto alla norma specifica oppure particolari misu-re idonee ad eliminare il pericolo in caso di inosser-vanza di norma generica (art. 20 comma 3). Per nor-ma specifica si intende quella che impone espressa-mente un determinato comportamento: per esempio,la realizzazione di un parapetto rispettando l’altezzariportata nella norma stessa; per norma generica si in-tende quella che impone un comportamento in manie-ra non precisa, utilizzando espressioni generiche: peresempio, un parapetto deve avere altezza “adeguata”.

L’art. 20 comma 1 D.Lvo 758/1994, più precisa-mente, dice: “Allo scopo di eliminare la contravven-zione accertata, l’organo di vigilanza, nell’eserciziodelle funzioni di polizia giudiziaria..., impartisce alcontravventore un’apposita prescrizione, fissando perla regolarizzazione un termine non eccedente il perio-do di tempo tecnicamente necessario. Tale temine èprorogabile a richiesta del contravventore, per la par-ticolare complessità o per l’oggettiva difficoltà del-l’adempimento. In nessun caso esso può superare i seimesi. Tuttavia, quando specifiche circostanze nonimputabili al contravventore determinano un ritardonella regolarizzazione, il termine di sei mesi può esse-re prorogato per una sola volta, a richiesta del con-travventore, per un tempo non superiore ad ulteriorisei mesi, con provvedimento motivato che è comuni-cato immediatamente al Pubblico Ministero”.

L’organo di vigilanza, oltre ad impartire la prescri-

Nel campo dell’igiene e sicurezza sul lavoro, in alcuni casi ottemperare alla prescrizioneimpartita dall’organo di vigilanza può estinguere il reato

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zione, è tenuto a riferire al Pubblico Ministero la noti-zia di reato inerente alla contravvenzione (art. 20comma 4).

Il procedimento penale, tuttavia, resta sospeso,eccettuati gli atti più urgenti (art. 23).

Entro e non oltre sessanta giorni dalla scadenza deltermine fissato nella prescrizione, l’organo di vigilan-za verifica se la violazione è stata eliminata nel termi-ne e nei modi indicati nella prescrizione stessa.

In seguito a tale verifica, possono risultare tre di-verse situazioni realizzabili da parte del contravven-tore:

1) esatto adempimento alla prescrizione: in talecircostanza, egli viene ammesso a pagare in sede am-ministrativa, entro trenta giorni, una somma pari adun quarto del massimo dell’ammenda stabilita per lacontravvenzione commessa (art. 21 comma 2).

Nel caso il soggetto, dopo aver adempiuto alla pre-scrizione, paghi tale somma, il reato si estingue e ilPubblico Ministero richiede l’archiviazione (art. 24commi 1 e 2);

2) inadempimento alla prescrizione: in tal caso ilprocedimento penale prosegue;

3) tardivo o inesatto adempimento alla prescrizio-ne: l’adempimento in un tempo superiore a quello in-dicato nella prescrizione, ma che comunque risultacongruo oppure l’eliminazione del danno o del rischiocon modalità diverse da quelle prescritte, sono valuta-ti favorevolmente ai fini dell’applicazionedell’oblazione discrezionale, con la riduzione dellasomma ad un quarto del massimo dell’ammenda, sta-bilita per la contravvenzione commessa (art.24 comma3).

L’oblazione discrezionale

E’ questo un procedimento generale di estinzionedel reato applicabile ex art. 162 bis c.p., a discrezionedel giudice, valutata la gravità del fatto, nei casi dicontravvenzioni punite con la pena alternativa dell’ar-resto o dell’ammenda, quando il contravventore abbiaeliminato la situazione antigiuridica e abbia pagatometà del massimo dell’ammenda. Tutto questo sem-pre che non ricorrano preclusioni soggettive, come ,ad esempio, l’essere recidivo reiterato.

In campo antinfortunistico può aversi l’applicazio-ne dell’oblazione discrezionale in due situazioni: 1)quando la violazione non rientri tra quelle tassativa-mente elencate dal D.Lvo 758/1994 (e quindi non tro-

vi applicazione l’istituto della prescrizione): in tal casola somma da pagare corrisponde alla metà del massi-mo dell’ammenda; 2) quando vi sia stato unadeguamento difforme o tardivo alla prescrizione: lasomma da versare è un quarto del massimo dell’am-menda se il ritardo viene giudicato congruo (art. 24comma 3), metà del massimo dell’ammenda se il ri-tardo viene considerato eccessivo.

Obbligatorietà della prescrizione edestinatario

Destinatario della prescrizione può essere il datoredi lavoro, ma anche il dirigente, il preposto, il medicocompetente o qualunque altro soggetto abbia commes-so la contravvenzione accertata dall’organo di vigi-lanza.

Nel caso tale atto sia stato impartito ad uno di talisoggetti diverso dal rappresentante legale dell’entenell’ambito o al servizio del quale opera il contrav-ventore, a quest’ultimo deve esserne notificata o co-municata una copia (art.20 comma 2). Con ciò, dettosoggetto viene messo “in mora, affinché tempestiva-mente... [si attivi perché venga posto] rimedio all’in-frazione commessa dai soggetti subordinati, tanto cheegli, qualora rimanga colposamente inerte, finirà perassumere in proprio la responsabilità del protrarsi del-la violazione, oltre che la responsabilità per gli eventilesivi che da tale violazione abbiano eventualmente aderivare”, senza poter neppure invocare l’eventualeconferimento una delega (Culotta, Il nuovo sistemasanzionatorio in materia di sicurezza e di igiene dellavoro, in Riv.it.dir. proc.p, 1996, 970).

Il destinatario dell’atto di prescrizione può oppor-si con atto presentato direttamente al Pubblico Mini-stero, in quanto organo che dirige l’attività della poli-zia giudiziaria (Circ. 25/1996).

L’organo di vigilanza, una volta accertata la con-travvenzione, “deve” emettere la prescrizione, comesi ricava dall’art.1 lett. b punto1 L.499/1993 (leggedelega, in base alla quale è stato emesso il decreto inesame).

Un’eventuale discrezionalità, supposta in base alfatto che il decreto nulla dice in proposito, comporte-rebbe illegittimità costituzionale per contrasto con lalegge delega. Vi sono, comunque, casi in cui è impos-sibile materialmente oppure giuridicamente per l’or-gano di vigilanza emettere la prescrizione; per tali casisi rimanda a De Falco, La repressione delle contrav-

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La prescrizione

venzioni e dei delitti in materia di sicurezza e igienedel lavoro, Padova, 2000, Cedam, pagg. 367-372.

Se cambia il datore di lavoro

Cosa succede nel caso in cui, a prescrizione ormaiimpartita, cambi datore di lavoro?

Sul punto la Procura della Repubblica di Milano,in un atto di indirizzo in tema di diritto penale del la-voro (Titolo III, paragrafo 5, 29 maggio 1999, in Am-biente e Sicurezza, 1999, 16, 33) ritiene che nel casodi cessazione del legale rappresentante, occorra distin-guere due situazioni:

1) cessazione del legale rappresentante dalla qua-lifica prima del decorso del termine per laregolarizzazione. Egli viene ammesso al pagamentodella somma dovuta, indipendentemente dalla effetti-va successiva rimozione della violazione. Il nuovo rap-presentante legale riceverà una nuova prescrizione(quindi un nuovo termine), che comporterà l’attiva-zione della procedura ab origine;

2) cessazione del legale rappresentante dalla qua-lifica dopo il decorso del termine per laregolarizzazione. Se quest’ultima non è avvenuta, nonpotrà farsi luogo nei suoi confronti, alla proceduraamministrativa, permanendo la responsabilità penalein capo allo stesso. Il nuovo rappresentante legale ri-ceverà una nuova prescrizione, anche in questo casocon attivazione della procedura ab origine.

Con riferimento alla figura del legale rappresen-tante non più in carica, occorre, in effetti, considerareche la giurisprudenza reputa ogni situazione non pre-vista dal D.Lvo 758/1994 (e tale è il caso di cessazio-ne dalla carica del contravventore) sottoponibile allaprocedura della prescrizione, ammettendo il contrav-ventore, sostanzialmente adempiente, alla definizionein via amministrativa ed alla conseguente estinzionedel reato (Corte Cost., sent. 18/2/1998 n. 19. Nello stes-so senso si veda Corte Cost., ord. 46/2003 n. 192).

Quando la carica è vacante

Nel caso sia cessata una carica e questa resti va-cante per molto tempo “l’attribuzione soggettiva dellaresponsabilità per le contravvenzioni ancora in essere,potrà farsi risalire al rappresentante legale dell’entenell’ambito o al servizio del quale opera il contrav-

ventore, al quale, ai sensi dell’art.20 comma 2 devesempre essere notificata o comunicata copia della pre-scrizione. La posizione di garanzia e di controllo cheil rappresentante legale viene ad assumere all’internodella procedura sanzionatoria già attivata, gli imponeinfatti di attivarsi senza indugio per porre rimedio allasituazione di vuoto organico, controllando che avven-ga l’adempimento alla prescrizione. In caso contrario,risponderebbe egli stesso, iure proprio del protrarsidella situazione antigiuridica e delle eventuali conse-guenze lesive” (P.Soprani, Decreto legislativo 758/1994: quando cambia la persona del contravventore,in Ambiente e Sicurezza, 2002, 17, 80.

Prescrizione, diffida e disposizione

Con l’emanazione del D.Lvo 758/1994, la prescri-zione (data l’uguaglianza di contenuto quando intimadi adempiere ad una norma specifica) ha sostituito ladiffida nel campo del diritto antinfortunistico del la-voro. Quest’ultima, dunque, sopravvive solo al di fuoridi tale campo (ancora disciplinata dall’art. 9 D.P.R.520/1955, come modificato dall’art.21 L.833/1978).

La prescrizione, infine, ha parzialmente sostituitoanche la disposizione contemplata dall’art.10 D.P.R.520/1955: parzialmente perché i rispettivi contenutinon coincidono perfettamente. La prima prende il po-sto della seconda quando si tratta di specificazione dinorma generica in caso di contravvenzione accertata.La disposizione, dunque, sopravvive quando l’organodi vigilanza impone obblighi ulteriori, non previsti daalcuna norma giuridica, neppure generica (si pensi alcaso in cui un parapetto sia stato realizzato dal datoredi lavoro esattamente come previsto dalla legislazio-ne, ma l’organo di vigilanza non ritiene che ciò siasufficiente nel caso specifico e perciò impartisce ulte-riori indicazioni aggiuntive rispetto a quanto prescrit-to).

Sarebbe, infatti, quest’ultimo un contenuto impos-sibile per la prescrizione, che è atto di poliziagiudiziaria e che perciò presuppone la commissionedi una contravvenzione (mentre quando non c’è nor-ma giuridica punita penalmente, non si può avere rea-to).

Antonietta [email protected]

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Da PEPC Worldwide a Satellite Newspaper:nuovo nome (e nuovi clienti)

La PEPC Worldwide in giugno ha cambiato nomein Satellite Newspaper. Anche il suo principale pro-dotto, l’International Newspaper KiOSK, è statoribattezzato, già dal due giugno, Satellite NewspaperKiOSK. Allo stesso tempo la società ha annunciatoche sui propri punti vendita saranno disponibili anchei quotidiani britannici The Guardian e Observer.

Il sistema print-on-demand della SatelliteNewspaper permette, in meno di due minuti, di avereuna copia in formato A3 tra una vasta scelta di quoti-diani internazionali, ben 122 di 50 paesi. Gli editoritrasmettono le loro testate via internet alla società olan-dese Satellite Newspaper Worldwide e questa, a suavolta, distribuisce i giornali digitali attraverso una tra-smissione satellitare al suo network globale dipostazioni print-on-demand.

Si può trovare Satellite Newspaper KiOSK nei po-sti molto frequentati, nelle aree di ritrovo internazio-nali come hotel, sale d’aspetto aereoportuali e centriper convegni, in 25 paesi del mondo.

Sistema editoriale italianoper il nuovo free-press di Atene

In giugno è stato pubblicato il primo numero diCity Press-Athens, il secondo quotidiano gratuito del-la capitale greca. City Press, disponibile ad Atene nel-le stazioni della metropolitana e nelle principali areedi passaggio dei pedoni, è pubblicato dalla KPMPublishing SA; è composto di 32 pagine, 24 delle qua-li in full color; si avvale del lavoro di uno staff di 35giornalisti e riporta notizie di affari interni ed esteri,economia, notizie locali, pagine speciali sui prossimigiochi olimpici e l’agenda dei maggiori eventi in città.

Il primo numero è stato stampato in 100.000 co-pie; l’obiettivo è quello di mantenere una diffusionesimile, per poter competere con l’altro quotidiano gra-

tuito, Metro Athens.Il giornale è stato completamente realizzato utiliz-

zando il sistema editoriale NPS Sinedita(www.sinedita.it) e, in particolar modo, i moduli NPSEditor&Layout, NPS News&Photo e NPS Archive. Iprimi permettono ai redattori di creare singole pagine,inserire i contenuti, ricevere e gestire notizie e fotopresso ogni scrivania della redazione, mentre NPSArchive consente ai giornalisti di gestire l’archivio sto-rico dei documenti del giornale: foto, testi, pagine, maanche files multimediali da tenere di scorta per unrecupero successivo o per la creazione di nuovi conte-nuti. La scelta di City Press Athens ha premiato i pro-grammi editoriali Sinedita per la modularità di ciascu-na applicazione, la facile adattabilità al flusso di lavo-ro del giornale e la totale integrazione tra il modulo diredazione dei testi e un sofisticato sistema di verificaortografica della lingua greca.

Da un’indagine della NAA le tendenze dispesa 2003 per il mondo della stampa

In occasione del NEXPO 2003 di Las Vegas la NAAha realizzato un’indagine sulle tendenze di spesa perle attrezzature editoriali, dalla quale emerge che laspesa salirà dai 467 milioni di dollari del 2002 a 513milioni di dollari, con un incremento del 9,7 per cen-to.

In particolare si prevede un incremento del 76 percento della spesa per i dispositivi di output, specie perattrezzature CTP. Anche la spesa prevista per softwaree hardware in ambiente editoriale è considerevole: l’in-cremento si aggira intorno al 47 per cento.

Sul fronte della stampa, è previsto un 18 per centodi incremento di spesa, mentre per quanto riguarda ilpost stampa, gli incrementi previsti sono inferiori maemerge chiara la tendenza verso una maggiore auto-mazione: inserters, raccoglitori, fascicolatori,pallettizzatori, ecc.

La prossima edizione di NEXPO avrà luogo a

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Washington D.C. dal 19 al 22 giugno 2004, la succes-siva a Dallas, dal 19 al 22 marzo 2005.

Printa, il nuovo control desk di Honeywell

Honeywell (www.honeywell.com) ha presentato ilsuo nuovo control desk, Printa, al mercato della stam-pa del Nord America. Printa è dotato di un sistema digestione basato su Windows 2000, ha due touch-screene una tastiera ink-key per due pagine adiacenti, con-sente un’integrazione al resto della produzione e ap-plicazioni di soft-proofing.

Nuova integrazione tra Adobe e iCPSnelle soluzioni SAX-oTECH

Il system provider danese SAX-oTECH(www.saxotech.com) ha presentato la nuova versionedel suo sistema editoriale, SAX-oPRESS R5, grazie alquale ora è possibile creare pagine con InDesign 2.0 eredigere i testi con InCopy 2.0. SAX-oTECH ha inol-tre annunciato che il suo programma di pubblicazioneonline, Publicus, è stato integrato con la conversionedell’applicazione iCPS XML di PCI per provvederealla conversione di contenuti QuarkXPress in formatoXML per i giornali che vogliano automatizzare il flus-so di lavoro nella pubblicazione online. I dati che iCPSpuò trasferire a Publicus per l’immagazzinamento e lapubblicazione online sono articoli con impaginazionein QuarkXPress così come dati XML, fotografie con-nesse agli articoli impaginati in QuarkXPress, metadatiaddizionali a descrizione del testo e del contenuto del-le immagini, PDF creati da pagine QuarkXPress.

La AMC lancia Prestige 5.0

Al NEXPO di Las Vegas la Atex Media Command(www.amc.com) ha lanciato la versione 5.0 di Prestige,programma di gestione dei contenuti cross-media ba-sato su browser. La AMC, tra gli altri prodotti, ha an-che presentato un aggiornamento al suo programmadi gestione degli annunci pubblicitari Enterprise 1.7XML, e ha lanciato Matrix 2, un programma di diffu-sione e distribuzione, ora migliorato grazie allapartnership di AMC con la canadese CanWest GlobalCommunication Inc.

“Gli utenti di Prestige 5.0 potranno scegliere Quark

Copy Desk oppure InCopy per l’immissione dei dati;Adobe InDesign o QuarkXPress per l’impaginazionee avranno la possibilità di memorizzare dati digitali diqualsiasi tipo (video, audio, grafica, testo, ecc.) tuttiintegrati e gestiti da un database cross-media” ha det-to Stewart Bowley, product manager di Prestige.

Il Virginian Pilot, primo negli USA,adotta il CTP violet laser

La Agfa ha reso noto che il Virginian Pilot (diffu-sione giornaliera di 200.000 copie e domenicale di232.000 copie) ha acquistato due platesetter a laserviolet per CTP Polaris X. Questi CTP, consegnati einstallati in agosto, sono tra i primi platesetter violet aessere venduti negli USA, e raggiungono una velocitàproduttiva di più di 350 pagine l’ora.

Nuovi inserters e bundlers per GMA

GMA (www.gma.com), società americana control-lata dalla Müller Martini, ha annunciato che il JournalStar di Peoria installerà inseritrici, fascicolatori e al-tre attrezzature associate alla post produzione dellaGMA. Nello specifico, il Journal Star installerà 2inseritrici SLS-3000 e il sistema tampone Flexiroll. Èprevisto che le inseritrici 16:1, il Flexiroll 16-station eil resto delle attrezzature siano operativi nel 2004.

Autologic distributrice esclusivadei prodotti Tera

Autologic (www.autologic.com), società Agfa, èdiventata distributrice esclusiva, negli Stati Uniti e inCanada, della Tera Digital Publishing Software(www.teradp.com). La Tera Digital Publishing realiz-za tecnologie software utilizzate da Tera Editorial, TeraClassified e Tera Content Manager, sistemi editorialiintegrati per l’input di testi, l’impaginazione, la ge-stione del workflow editoriale, l’accesso remoto, l’edi-toria cross-media e la gestione di risorse digitali.

Il Washington Post dà alle stampeil suo nuovo quotidiano gratuito

Il Washington Post ha annunciato la nascita diExpress, giornale per i pendolari. La nuova pubblica-

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zione uscirà dal lunedì al venerdì, in formato tabloid esarà distribuita gratuitamente alle stazioni della me-tropolitana, nei campus universitari e nelle zone urba-ne con alta concentrazione di traffico pedonale in tuttala zona di Washington. Le 24 pagine di Express, pen-sate per essere lette in 15 o 20 minuti durante glispostamenti pendolari mattutini o nei break della gior-nata di lavoro, spazieranno dall’ultim’ora alle princi-pali notizie nazionali e internazionali, dalle notizie dirilievo su affari e mercati alle notizie locali, oltre aun’ampia sezione di intrattenimento.

Asahi Shimbun arriva in Africa, puntuale econ costi ridotti

Asahi Shimbun, quotidiano giapponese con 8,5milioni di copie giornaliere, ha annunciato in agostodi aver avviato la stampa in Sud Africa. Il quotidianoverrà stampato a Johannesburg utilizzando il sistemaNewspaper System 7000 della Ocè (www.oce.com).Questo significa che l’Asahi Shimbun sarà disponibileogni mattina presto lo stesso giorno della sua pubbli-cazione, sia presso gli abbonati che presso le edicole,in una versione che apparirà, di fatto, la stessa di quel-la stampata in tutto il resto del mondo.

Hiroshi Ichikawa, presidente e direttore esecutivodella Asahi Shimbun International Limited, ha dettoche la novità andrà certamente a vantaggio degli ab-bonati sudafricani che sino ad oggi ricevevano la lorocopia con circa 24 ore di ritardo rispetto a quelli inEuropa, Giappone, negli Stati Uniti e in Olanda, dovel’Asahi Shimbun ha altri siti di stampa. Prima d’ora, lecopie giungevano in Sud Africa in aereo da Londra.

Quotidiani per i ragazzi, un casodi successo

La Francia sembra essere riuscita ad attrarre l’at-tenzione dei bambini e dei ragazzi nei confronti deiquotidiani. La Play Bac Presse (www.playbac.fr) pub-blica i titoli quotidiani Actu – per ragazzi dai 14 ai 16anni –, Mon Quotidien – per lettori dagli 11 ai 13 –, LePetit Quotidien – per bambini tra gli 8 e i 10 – e, piùrecentemente, Quoti – per i più piccoli, dai 5 ai 7 anni– che hanno già più di 30.000 abbonati. Questi quoti-diani sono prodotti indipendenti che i giovani lettoriricevono a casa, a scuola, nelle biblioteche e così viasecondo l’abbonamento sottoscritto dagli insegnanti.

La chiave del successo di questi titoli sta nellagran quantità di argomenti di interesse generale (laguerra in Iraq, la SARS, ecc.) spiegati in un modo chei giovani e i bambini possano comprendere.

Il gruppo Play Bac Presse sta trattando con societàestere per esportare la sua formula in forma dipartnership fuori della Francia.

Importante ordine per Agfa in Giappone

Risale a luglio l’annuncio di un importante accor-do tra la Agfa (www.agfa.com) e il giapponeseMainichi Shimbun Group, che ha acquistato la versio-ne per quotidiani del processore LP 150 per i CTPLithostar della Agfa e installerà due computer to plateAgfa Polaris XDJ nello stabilimento di stampa recen-temente insediato a Fukushima.

Il Polaris XDJ è un platesetter a macchina piana adoppia larghezza che offre velocità nella formazionedelle immagini, formato flessibile delle lastre, e com-provata affidabilità. Può produrre 110 lastre in un’ora;la piastra d’immissione consente la collocazione dioltre 2.000 lastre di tipi differenti.

Il formato double wide, utilizzato dalle macchineinstallate, è stato disegnato specificamente per incon-trare le esigenze dei giapponesi e degli altri mercatiche utilizzano un simile formato di stampa long-plate.In questo modo il Polaris XDJ offre alta produttivitàe flessibilità.

Fondato nel 1872, il quotidiano Mainichi Shimbunha una diffusione giornaliera di 5,6 milioni di copie.La sede centrale è a Tokyo, e la stampa avviene in 16centri stampa in tutto il paese.

La Goss Community migliora le prestazionidei quotidiani americani

La Goss International (www.gossinternat-ional.com) ha acquisito nuovi ordini da parte di edi-tori statunitensi che intendono ingrandire e arricchirele loro macchine da stampa Goss Community. In parti-colare si tratta, tra gli altri, della Alliance Press aKnoxville, Tennessee, e del The Valley Indipendent, aPittsburgh, Pennsylvania. Questi ordini, siglati a mag-gio 2003, daranno a entrambi i clienti la possibilità distampare colori supplementari con paginazioni aumen-tate e di soddisfare la domanda di annunci pubblicitarisupplementari e di rendimento.

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L’Alliance Press è una industria grafica con 35 di-pendenti e che stampa una varietà di pubblicazioni chevanno dai quotidiani alle pubblicazioni commercialigenerali, dagli inserti ai supplementi e agli opuscoli.L’Alliance Press utilizza attrezzature Goss da 24 annie possiede già una Goss Community in grado di pro-durre due prodotti separati sulle sue due pieghe. At-tualmente ha 20 unità di stampa, ma ha deciso di po-tenziarle con altre due torri a quattro unità per arriva-re, entro l’autunno 2003, a un totale di 28 unità.

Il Valley Indipendent, invece, ha ordinato l’unitàaddizionale della Goss Community per la sua rotativa,così da poter aggiungere colori extra e incrementarel’impiego della piega Goss SSC acquistata due annifa. Attualmente la società stampa più di 17.000 copiedel Valley Indipendent per sei giorni a settimana conuna media di 20 pagine per copia di formato normale.La nuova unità impilata permetterà al ValleyIndipendent di stampare 24 pagine per copia o offriredue posizioni di elaborazione del colore nell’ambitodella configurazione a 20 pagine.

Grande efficienza in dimensioni ridotte perla nuova QuickStrap di Ferag

Ferag (www.ferag.ch) ha annunciato una nuovamacchina legatrice, QuickStrap, affidabile, veloce,semplice da usare e che, grazie a una tecnologia

giunti al fissaggio longitudinale, è il “flat-track” bre-vettato che svolge una funzione centrale e caratteriz-zante. Questo componente, recentemente sviluppato,è la chiave per dirigere legature longitudinali e in cro-ce senza rotazione del pacco. Dentro il flat-track, ilnastro di fissaggio può essere preparato per la succes-siva sequenza di fissaggio mentre il precedente, giàfissato, lascia la macchina.

Lastra America incorpora Western Lithotech

Lastra America Corporation ha deciso di riunirele attività di Lastra America e di Western Lithotechsotto un unica entità: Lastra America Corporation.L’obiettivo è quello di servire ogni segmento dell’in-dustria grafica con una varietà di prodotti e lastre digi-tali/analogiche di livello elevato. “Creare un’unica or-ganizzazione sotto un solo nome riconosciuto a livel-lo internazionale” - ha dichiarato Tom Saggiomo, CEO,Lastra America Corporation - “ci aiuterà a definirela nostra cultura aziendale e ad accrescere la consape-volezza del nostro posizionamento come produttore efornitore globale di prodotti per la stampa”.

Creo rende noti i dati di bilancio

Creo, azienda leader nelle soluzioni di prestampadigitale per l’industria delle arti grafiche, ha diffuso idati di bilancio (in dollari USA) del terzo trimestrechiusosi il 30.06.03.

“Creo ha registrato un aumento annuale costantein fatturato totale, margine lordo e redditività. Il fattu-rato continua a rimanere in Europa ben al di sopra deilivelli dell’anno scorso” ha affermato Amos Michelson,Chief Executive Officer di Creo. “Nei prossimi trime-stri, Creo continuerà ad allargare le sue partnership ela gamma di soluzioni proposte sul mercato. Ci atten-de un’annata eccezionale, in cui verranno lanciati al-cuni prodotti importanti il cui annuncio è previsto apartire dalla fine di settembre nelle fiere IGAS e GraphExpo, mentre la loro presentazione continuerà fino allafiera Drupa di maggio 2004.”

“Nel quarto trimestre”, aggiungono alla Creo, “ilfatturato dovrebbe continuare ad aumentare grazie adun miglioramento congiunturale del nostro businessOEM e all’offerta di nuovi prodotti”.

Questi alcuni dei dati pubblicati: relativamente alterzo trimestre del 2003, il fatturato è stato pari a $143,5

innovativa e brevettata, combina una produzione alta-mente veloce con misure compatte.

A 40 cicli al minuto la legatrice è configurata perle alte performance dei più nuovi sistemi di lavorazio-ne di stampa e post-stampa. La movimentazione dellamacchina è semplice e sicura e tutte le funzioni di con-trollo sono attivate attraverso un touch-screen 145-mmsul quale è possibile una navigazione facile e veloceall’interno di menu separati e organizzati logicamen-te. Le indicazioni sono formulate con linguaggio sem-plice e forniscono informazioni chiare sullo stato cor-rente delle operazioni offrendo all’operatore un sup-porto attivo per tutto il tempo.

Ma Ferag non ha dimenticato neppure l’importan-za della compatibilità e, infatti, in addizioneall’interfaccia con il controllo generico PPM e il si-stema di management, la piattaforma aperta diQuickStrap facilita l’integrazione in tutti gli ambiti disistema. Ferag sottolinea che a far eccellere la mac-china sono soprattutto le dimensioni esterne compattee ridotte al minimo grazie a moduli innovativi, ma,

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milioni, registrando un aumento del 9 per cento rispettoal terzo trimestre dello scorso anno. Per il periodo dinove mesi conclusosi il 30 giugno 2003, il fatturato siè attestato su $427,8 milioni, registrando un aumentodel 7% rispetto allo stesso periodo del 2002. L’utilerettificato ammonta a $3,6 milioni o 7 cent per azionerispetto ai $0,6 milioni o 1 cent per azione nel terzotrimestre del 2002. L’utile rettificato ha registrato unaumento del 25 per cento rispetto ai $2,9 milioni o 6cent per azione del trimestre precedente. L’utile retti-ficato ammonta a $8,9 milioni o 18 cent per azioneper il periodo di nove mesi conclusosi il 30 giugno2003 rispetto al passivo rettificato di $2,7 milioni o 6cent per azione registrato lo stesso trimestre del 2002.

Il team di Creo Italia si rafforza

Continua il consolidamento della struttura italianadi Creo. Tre sono i nuovi ingressi degli ultimi 4 mesi,uno nell’area commerciale e due nell’area delCustomer Service.

Per migliorare la copertura commerciale del NordItalia è stato inserito Stefano Serafin con l’incarico diresponsabile vendite dirette per il Triveneto, portandocosì da due a tre il numero dei rappresentanti direttiCreo nel Nord. Stefano Serafin ha maturato un’espe-rienza di 10 anni in un’azienda grafica, passando daincarichi in produzione alla vendita del prodotto stam-pato sia in Italia che all’estero. Ha fatto il suo debuttoin occasione del GEC nello scorso mese di giugno.

Gli altri due ingressi nell’area del Customer Serviceriguardano due field engineer per meglio far fronteall’assistenza di un numero di clienti in continua cre-scita. Javier Chercover opererà nel Centro-Sud eMassimiliano Rossi al Nord. Javier Chercover portacon sé una grande esperienza sui CTP Creo provenen-do direttamente dal Centro di Produzione Creo delLotem a Herzlia in Israele. Massimiliano Rossi vantaun’esperienza tecnica sul campo da 12 anni avendooperato in primarie società di produzione di sistemi diprestampa e stampa digitale come CrosfieldElectronics, DuPont e Océ.

In Creo EMEA Dave Wigfield promosso avicepresidente delle vendite

Creo Inc. (NASDAQ: CREO; TSX: CRE) annun-cia la promozione di Dave Wigfield a vicepresidente

delle vendite EMEA. Nel suo nuovo ruolo, sarà re-sponsabile della gestione di tutti gli obiettivi e delleiniziative di vendita di Creo per le aree Europa, Me-dio Oriente ed Africa. Wigfield sostituisce IsraelSandler, recentemente promosso a Amministratoredelegato di Creo EMEA.

In Agfa Italia Gabriele Melandricede il timone a Ruggero Lietti

Dal 1° ottobre Gabriele Melandri, AmministratoreDelegato di Agfa Italia dal 1998, ha lasciato la societàper pensionamento. Al suo posto è stato chiamatoRuggero Lietti, che già ricopriva e continuerà a rico-prire anche la carica di Direttore della DivisioneHealthCare e che vanta una lunga esperienza nellasocietà.

Ruggero Lietti, classe 1943, si è laureato in Eco-nomia e Commercio presso l’Università Cattolica diMilano e, nel maggio 1973, è entrato in Agfa nell’Uf-ficio Marketing della Divisione Fotografica come re-sponsabile del lancio del film Super 8. Successivamen-te è stato responsabile del finishing e coordinatore deilaboratori Agfacolor Service; Supervisor e poi Diret-tore della Divisione Medicale ed NDT; dal 1996 al1999 ha ricoperto la carica di Direttore presso la Divi-sione Fotografica (chiamata ora Consumer Imaging),con il compito di riorganizzare il segmento retail efinisher e di rafforzare la struttura di Marketing e, dalluglio 1999, è tornato ad essere Direttore della Divi-sione HealthCare.

APS Solutions diviene distributore deiprodotti piXlogic in Italia.

In settembre è stato siglato un contratto di distri-buzione software tra piXlogic e APS Solutions Srl.

piXlogic LLC (www.piXlogic.com) è il fornitoreleader per le soluzioni software più avanzate per laricerca visuale; è una società privata con sede a LosAltos, California, USA e ha clienti nei mercati di ge-stione dei contenuti, sicurezza ed apparati mobili.

APS Solutions SRL (www.apssolutions.it), invece,è una consolidata società distributrice di prodottisoftware e di servizi al mercato editoriale, industrialee governativo; possiede una notevole esperienza neimercati del pre-press, pubblicità, sicurezza e gestioneimmagini e si rivolge alle grandi aziende ed agli enti

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governativi oltre che alle agenzie fotografiche e glieditori.

I termini del contratto tra le due società prevedonoche APS Solutions rivenda i prodotti piXlogic in Ita-lia, e fornisca ai clienti soluzioni chiavi in mano, ser-vizi di implementazione, integrazione e supporto. Itecnici di APS Solutions che hanno potuto formarsisul software di piXlogic saranno distributori esclusiviin Italia per i clienti governativi.

L’accordo si impernia intorno a PIXSERVE™ 1.0, unasoluzione di prossimo rilascio. Si tratta di un’applica-zione server dimensionabile basata su interfacce webstandard ed è uno dei prodotti più innovativi e più avan-zati per l’analisi dei contenuti delle immagini e deifilmati video. PIXSERVE™ crea automaticamente un in-dice ricercabile dei contenuti di immagini digitali efiles video che può essere interrogato, sia in modo sem-plice che complesso, con combinazioni di stringhe te-stuali ed oggetti visuali su immagini differenti.

Le innovative capacità di ricerca visuale che offreai grandi archivi multimediali consentono, oltre a ve-loci ed accurate ricerche visuali di oggetti nelle im-magini e nei video, la capacità di segmentare dinami-camente filmati sulla base delle ricerche effettuate e lacapacità di riconoscere i testi con grande accuratezza.

Il software, che sarà particolarmente utile nel cam-po della sicurezza, automatizza gran parte delle attivi-tà manuali che attualmente richiedono tempo e faticaa quelle organizzazioni che dispongono di grandi vo-lumi di immagini digitali e di video.

MC2i distributore esclusivo in Francia delmarchio Lastra

La MC2i, già filiale della Mitshubishi Corporation,sarà distributrice esclusiva dei prodotti Lastra (lastreoff-set, prodotti chimici, CtP e attrezzature) per i pros-simi cinque anni.

MC2i è una delle protagoniste del mercato france-se delle arti grafiche ed è attiva da anni nella commer-cializzazione e nella distribuzione delle lastre digitali,in particolare termiche. Negli ultimi tre anni è statapartner di Plurimetal, società del Gruppo Lastra, e neha curato la distribuzione della lastra termica LT-2.

A fronte del nuovo mandato ricevuto dal GruppoLastra, MC2i ha previsto una riorganizzazione inter-na della propria struttura e dedicherà un dipartimentointerno esclusivamente all’assistenza e alla diffusionedei prodotti del marchio italiano. A questo dipartimentosarà affidato il compito di seguire i distributori Lastraper il mercato commerciale e i distributori WesternLithotech, per il mercato quotidiani. Va ricordato, aquesto proposito, che il Gruppo Lastra, quarto pro-duttore mondiale di lastre per la stampa, si è recente-mente affacciato al mercato dei quotidiani grazieall’acquisizione oltreoceano della Western Lithotech,leader del mercato americano, e che in Italia e in Eu-ropa commercializzerà con il marchio WTL per il mer-cato dei quotidiani.

In Sicilia l’ultima nata di casa MAN Roland

Il quotidiano La Sicilia, 65.000 copie di diffusionemedia, sta mettendo a punto un nuovo centro stampa .Qui, a partire dall’inverno 2004, entrerà in funzioneRegioman, rotativa MAN Roland di ultima generazio-ne. La nuova macchina, la prima di questo tipo instal-lata in Italia, è a semplice sviluppo e doppia larghez-za, e permetterà una foliazione massima di 64 paginedi cui 32 in quadricromia.

Una nuova torre Goss per la Nuova Same

La Nuova Same (Gruppo Seregni) ha aggiunto allesue linee di stampa MAN Roland Uniman una nuovatorre Goss Uniliner senza albero a quattro unitàsovrapposte. Questa è stata inserita tra due Uniman inlinea in maniera tale che la banda stampata sulla torrepossa essere dirottata indifferentemente all’una o al-l’altra linea di stampa.

L’installazione della nuova torre è stata portata atermine in un mese e senza difficoltà conformandosiperfettamente alle perforazioni delle lastre, al sistemadi piega e al tipo di caucciù della rotativa originale. Aquesto punto lo stabilimento può contare su una mac-china più versatile che in passato, su una maggiorequalità e sulla possibilità di stampare un maggior nu-mero di pagine a colori.

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BUSINESS@Internet

Lo scorso 30 giugno 2003 sono stati presentati a Milano i risultati dell’Osservatorio E-learning 2003 di ANEE (la commissione servizi e contenuti multimediali di Assinform). Neemerge uno scenario del contesto competitivo del settore in termini di caratteristichedell’offerta, della domanda e delle tendenze in atto della formazione on line, con unapprofondimento sul mondo dell’ Università, sia come fornitore che utilizzatore di contenuti,e della Pubblica Amministrazione centrale e locale. Nelle pagine che seguono, riportiamouna sintesi della presentazione dei risultati più significativi dell’Osservatorio, curata daRoberto Liscia, vicepresidente di Assinform e responsabile di ANEE.

E-learning: da innovazionetecnologica a rivoluzionesocio-culturale

Nell’analizzare il settore dell’e-learning è neces-sario innanzitutto definire cosa si intende oggi per e-learning. Questa è la definizione proposta da Anee:

“L’e-learning è una metodologia di insegnamentoe apprendimento che coinvolge sia il prodotto sia ilprocesso formativo. Per prodotto formativo si intendeogni tipologia di materiale o contenuto messo a dispo-sizione in formato digitale attraverso supporti infor-matici o di rete. Per processo formativo si intende in-vece la gestione dell’intero iter didattico che coinvol-ge gli aspetti di erogazione, fruizione, interazione,valutazione. In questa dimensione il vero valore ag-giunto dell’e-elearning emerge nei servizi di assisten-za e tutorship, nelle modalità di interazione sincrona easincrona, di condivisione e collaborazione a livellodi community.

Peculiarità dell’e-learning è l’alta flessibilità ga-rantita al discente dalla reperibilità sempre e ovunquedei contenuti formativi, che gli permette l’autogestio-ne e l’autodeterminazione del proprio apprendimen-to; resta tuttavia di primaria importanza la scansionedel processo formativo, secondo un’agenda che respon-sabilizzi formando e formatore al fine delraggiungimento degli obiettivi didattici prefissati. ”

Lo scenario di riferimento del mercato

Il contesto macro-economico nel quale si muoveattualmente il nostro Paese è caratterizzato da una cre-scita molto limitata dell’economia in quasi tutti i set-tori e si prevede una ripresa, seppur debole, solo per il2003. Il Pil è cresciuto di circa lo 0,5% nel 2002 e siprevede un incremento nell’ordine del 1,5% per l’an-

no in corso. Il mercato IT ha fatto registrare una dimi-nuzione nell’ordine del -0,6% ma si prospetta un va-lore del + 2,6% per il 2003.

Il segnale appare chiaro: in un’ottica di flebile ri-presa, il mercato ICT sembra essere un traino per tuttal’economia nazionale. Se analizziamo le caratteristi-che specifiche in seno al mercato ICT scopriamo che isettori in crisi sono stati quello dell’hardware e dellacomponentistica per PC (desktop, servers, notebook)mentre il mercato delle telecomunicazioni ha fatto re-gistrare una crescita del 2,5% nel 2002 ed è in previ-sione un ulteriore incremento del 2,7% per il 2003.

Un altro dato viene a conforto di questa tesi: nel2001 la spesa nazionale nel settore IT ha rappresenta-to il 2,17% del Prodotto interno lordo, con una previ-sione di raggiungere il 2,85% alla fine del 2003.

Analizzando il dato di crescita del mercato e-learning tra il 2001 e il 2002, pari al 102,2%, si evinceche all’interno del settore ICT l’E-learning sia una dellebest practices: l’incidenza del mercato E-learning sultotale del mercato ICT è passata dallo 0,07% del 2001allo 0,14% nel 2002, raddoppiando il suo peso.

La crescita del valore dell’e-learning si mostra forteanche in rapporto alla crescita del valore della forma-zione. Cresce soprattutto l’incidenza del mercato E-learning in rapporto al valore globale del mercato del-la formazione, che si attesta nel 2002 al 3,8% ma chesalirà alla fine del 2003 all’8,2%

La dimensione del mercato e-learning

Cresce in maniera costante il valore del mercato e-learning, le previsioni indicano un 2003 che farà regi-

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E-learning: da innovazione tecnologica a rivoluzione socio-culturale

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strare forti aumenti in termini di fatturati e un 2004che vedrà stabilizzarsi la crescita intorno al 130% sultotale fatturato dell’anno precedente.

In termini di valori assoluti alla fine del 2003 ilvalore del mercato supererà i 250 milioni di euro, unaproiezione più cauta rispetto al valore indicato nellaprecedente edizione dell’Osservatorio (oltre i 300 mi-lioni di euro), causata dai seguenti fattori:

* A un forte aumento del numero di aziende del-l’offerta non è coincisa una crescita organica e struttu-rata della domanda, soprattutto all’interno del compartodelle PMI

* in questo contesto di forte competitività si assi-ste ad un fenomeno di uscita di molte aziende dal mer-cato, in special modo le aziende del segmento “small”focalizzate solo su un anello della catena del valore.

I segmenti strategici

L’analisi prospettica sugli anelli che compongonola catena del valore evidenzia come i contenuti rap-presentino l’elemento trainante del mercato, facendoregistrare i valori più alti di crescita, con una impennataimportante nel 2004.

Il valore degli altri segmenti registrerà una cresci-ta stabile ma consistente nei prossimi anni e nel 2004il segmento “consulenza” supererà come valore il seg-mento “tecnologia”.

Nel corso di quest’anno stiamo assistendo ad unacrescita sostanziale dell’incidenza del segmento “con-sulenza” sul valore del mercato. I contenuti scende-ranno di qualche punto percentuale sul totale, ma fa-ranno registrare un aumento del 127,3% del valore

globale, passando da 45,1 mln Euro a oltre 102 mlnEuro

Nel 2004, come si è già visto, i contenuti cresce-ranno in maniera evidente come peso sul totale, in coin-cidenza di un decremento evidente dei segmenti “ser-vizi” e soprattutto “tecnologia”. Continuerà anche nel2004 la crescita della “consulenza”.

L’offerta

L’analisi condotta sul campione dell’osservatorioevidenza che, allo stato attuale non esiste una marcataconcentrazione dell’offerta fra alcune tipologie di ope-ratori, almeno dal punto di vista squisitamentequantitativo. Le prime due classi raggruppano, infatti

il 55% degli operatori com-plessivi, valore di rilievo manon altissimo.

La presenza più significa-tiva è risultata essere quelladelle società di formazione,che coprono il 33% del nume-ro complessivo di operatoritracciati. Questo dato è coe-rente con la logica attiguitàesistente tra i mondi della for-mazione tradizionale e quella“web based” e che pone le so-cietà di formazione quali na-turali attori di rilievo nel fe-nomeno.

La seconda classe di ope-

Il valore del mercato italiano E-L, 2002-2004, valori in mln/euro.Fonte: Anee 2003

L’albero riassuntivo delle variabili di segmentazione delmercato E-LEARNING anno 2002. (valori in mln/euro e

percentuali). Fonte: Anee 2003

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La distribuzione delle discipline formative sul totale della spesain e-learning tra le aziende del campione.

Fonte: Osservatorio Anee 2003

ratori, per numerosità, è quella delle società dell’Infor-mation Communication Technology (ICT) con un va-lore del 22%.

Questo cluster è estremamente eterogeneo al suointerno in quanto è composto dalla maggior parte del-le big companies dell’industria tecnologica, presentiprincipalmente con un’offerta di piattaforme abilitan-ti di base, a cui vanno aggiunte un folto gruppo di pic-coli operatori molto verticali specializzati nello svi-luppo di tool idonei a supportare specifici servizi, ooggetti multimediali.

Sempre dal punto di vista numerico, le Società diconsulenza e le Università giocano un ruolo pariteticocon i Global e-learning services che seguono lascian-do in minoranza le Società di content providing.

Come tutti i mercati in fase di sviluppo stiamo as-sistendo ad una elevata frammentazione dell’offertaed il numero di operatori è in costante crescita con unaforte proliferazione di piccoli operatori specializzativerticalmente.

Le nostre aspettative sono che per tutto il 2003 con-tinueranno ad entrare nuovi operatori mentre nel 2004assisteremo ad una forte contrazione di nuovi entrantianche a causa dell’innalzamento di alcune barriere al-l’ingresso di fatto, quali gli standard tecnologici e diprocesso garanti della qualità del percorso formativoe base portante della carta dei servizi che gli operatorisaranno chiamati a rilasciare nei confronti dei discenti.

La segmentazione dell’offerta riprende il classicoschema Contenuti, Servizi, Tecnologia aggiungendo,come largamente diffuso e condiviso, il segmen-to della Consulenza.

Nell’Osservatorio precedente la Consulen-za era integrata nel segmento “Servizi”.

La domanda/1: Aziende

E’ stato chiesto alle azien-de di esprimersi in merito allemodalità di erogazione dellaformazione, dichiarando qua-li sono quelle attualmente uti-lizzate, quelle ritenute più ef-ficaci e quelle in previsionedi utilizzo.

La prima analisi cheemerge risulta essere che, seè vero che le metodologie tra-dizionali sono quelle mag-giormente utilizzate (libri-

manuali e aula), esiste una forte convinzione che inrealtà la metodologia e-learning sia quella ritenuta piùefficace.

Per gli anni a venire si prospettano quindi due ten-denze fondamentali:

1. Erogazione dei contenuti attraverso aula o e-learning a seconda delle peculiarità dei contenuti stes-si

2. Erogazione in modalità blended: aula ed e-learning si integreranno nell’erogazione di uno stessocontenuto formativo.

L’interfaccia tecnologica, infatti, è molto meno ef-ficace dell’aula nel trasferimento di contenuti “ricchi”quali sono i temi manageriali ed organizzativi, mentrel’e-learning, con la sua capacità di integrare materialimultimediali, videoconferenza, modalità di comuni-cazione sincrone e asincrone, di condividere documentie di sostenere attività di gruppo, è certamente la tec-nologia meno limitante.

Nella previsione di utilizzo scendono i valori ditutte le modalità ad eccezione di “e-learning” e“blended”, con una diminuzione consistente per “li-bri/manuali”.

Le discipline tecnico-operative assorbono la quotamaggiore del totale di spesa e-learning, seguite a di-stanza dal segmento ICT/TLC. Non

è un caso che queste sono le discipline più diretta-mente connesse alla formazione di tecnici e impiega-ti.

Da notare che se si aggregassero le materie econo-

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miche/aziendali (vale adire “manageriale/strate-gico”, “marketing/com-merciale”, “neteconomy”, “assicurazio-ni/finanza/banking”,“amministrazione e con-trollo”) si raggiungereb-be una quota del 35,6%,di gran lunga l’areaformativa maggiormenteinteressata dagli investimenti grazie anche alla suatrasversalità su tutte le figure professionali d’azienda.

Il segmento “lingue” aumenta ancora di più la suaimportanza rispetto al 2001, passando dal 7,4% al 9,3%ed è in forte crescita il segmento medicina: pratica-mente nullo nel 2001, fa registrare quest’anno un pesodello 0,9% ed è in previsione di raggiungere oltre il3% nel 2003, confermando le previsioni delle aziendedell’offerta.

La domanda/2: Università

Le Università stanno assumendo un ruolo semprepiù di rilievo nell’offerta di contenuti, servizi e solu-zioni per l’e-learning, mentre altrettanto non si puòaffermare sul lato domanda.

Il primo dato emerso dall’indagine porta aevidenziare l’utilizzo, presso molti atenei, di metodi etecniche per la formazione online secondo approcci eprodotti caratterizzati da vari gradi di qualità e sofisti-cazione. Si tratta tuttavia ancora in larga parte di stadisperimentali o comunque di avvio, come confermatodalle varie interviste condotte con i responsabili dicentri e attività di formazione a distanza; solo pochiatenei si considerano in una situazione di offerta di e-learning a regime, sia esso blended o totalmente online.

Ad un’analisi macro risulta che attualmente il 72%circa degli atenei italiani è impegnato di iniziative diformazione online.

Di questo 72% solo il 7,6% è rappresentato da que-gli atenei caratterizzati da un’offerta a regime, mentreil restante 64,6% è costituito dalle vasta ed eterogeneanebulosa di sperimentazioni su piccola scala. La pri-ma piccola fetta è essenzialmente concentrata a nord,mentre la seconda si estende a macchia di leopardo intutta Italia, con prevalenza ancora una volta a nord eal centro. Il 28% circa delle università italiane ancoranon ha intrapreso alcuna iniziativa in merito; si puòtuttavia ritenere che questi atenei si stiano interrogan-

do sulle possibilità e le modalità di adozione di solu-zioni e-learning e che nel giro di qualche anno speri-mentino attività di didattica online.

È doveroso precisare che sono stati inclusi nel 72%di cui sopra solo quegli atenei che, risultano aderentiad una definizione di formazione online che corrispon-de all’e-learning, alla FaD di seconda generazione oalla didattica web enhanced; quest’ultima modalità diapprendimento online si configura, come vedremo,come quella largamente scelta dal mondo accademicoitaliano. Si tratta dell’utilizzo della multimedialità edelle tecnologie di rete per arricchire, innovare, au-mentare l’efficacia e la qualità di un modello didatticocomunque basato prevalentemente sulla presenza fisi-ca in aula (che resta dunque insostituibile soprattuttonella formazione curricolare).

Uno dei fattori che sta contribuendo alla scarsa ri-chiesta di componenti della catena del valore è da ri-cercare nell’approccio mediamente utilizzato dagliatenei verso l’e-learning. Di fatto, nella maggior partedei casi, si assiste ad iniziative autonome da parte dicattedratici desiderosi di portare avanti la causa, sen-za un reale supporto centrale ed istituzionale.

Si tratta per lo più di iniziative a carattere persona-le che, scontrandosi con le modestia dei budget a di-sposizione, faticano a trovare gli spazi – soprattuttoeconomici – per l’adozione di un’offerta standard di-sponibile sul mercato.

Ne consegue che circa il 50% delle Università chedichiarano di fare e-learning, sviluppano in realtà sup-porti informatici che vengono messi a disposizione on-line.

Di fatto siamo di fronte ad attività di “e-reading”piuttosto che e-learning.

Guardando alla catena del valore dell’offerta è pos-sibile affermare che la domanda da parte delle Uni-versità è generalmente scarsa, totalmente assente neiservizi e nella consulenza.

Tecnologia: il 27% degli atenei che hanno intra-

L’adozione dell’e-learning nelle università italiane (a.a.2002-2003). Fonte: Osservatorio Anee 2003

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preso attività di e-learning compra tecnologia.A sua volta questo cluster può essere suddiviso in

acquisto di piattaforme commerciali dai principalivendor e acquisto di piattaforme opensource.

Il primo caso riguarda il 24% e la domanda è mag-giormente concentrata su piattaforme qualiLearningSpace, BlackBoard, CentraOne, WebCT. LeUniversità che rientrano in questo gruppo sono loca-lizzate principalmente al Nord, oltre Firenze e di grandedimensione (oltre 60.000 iscritti).

Il secondo caso riguarda il restante 3%.L’adozione di piattaforme opensource, nonostante

la modestia del numero in valore assoluto, è estrema-mente interessante in termini prospettici. Dalle inter-viste effettuate sembra infatti essere proprio questa lasoluzione più accattivante per i nuovi operatori delmondo Università intenti a fare acquisti di piattafor-me.

Flessibilità da una lato, garanzia di aggiornamentistandard e contratti di manutenzione facilmente dispo-nibili sul mercato sono solo una parte degli elementiqualificanti.

Contenuti: solo l’8% degli atenei che hanno in-trapreso attività di e-learning comprano contenuti.

La domanda è fortemente concentrata esclusiva-mente su due classi di discipline.

In particolare il 5% dichiara di comprare contenutidi informatica utente e ECDL perché “obbligati” adottemperare le Direttive CRUI e Campus One.

Il restante 3% compra contenuti relativi alle lin-gue.

La domanda/3: Scuola

I processi di innovazione didattica e tecnologicastanno da tempo investendo anche il mondo della scuo-la in virtù di spinte sia endogene che esogene. Le pri-me riguardano la riflessione, maturata da un numerosempre maggiore di insegnanti, sulla necessità di ri-pensare la didattica e il parco competenze del perso-nale docente; ciò al fine di non aumentare il gap esi-stente tra metodologie ed obiettivi dell’istruzione ob-bligatoria, da un lato, ed i reali bisogni formativi dellasocietà attuale dall’altro. Le spinte esogene provengo-no invece dalle direttive europee sulla ‘società dellaconoscenza’, che affermano del pari l’urgenza di ag-giornare la cultura dell’insegnamento sulle conquistedei ‘nuovi’ modelli di apprendimento e delle ‘nuove’tecnologie didattiche - con particolare focus sulla for-mazione degli insegnanti, chiavi di volta dell’intero

sistema. L’interesse, dunque, non è più solo legato alleproblematiche infrastrutturali e di connettività, quan-to piuttosto alla qualità dei prodotti, dei servizi e delcontesto pedagogico d’uso.

Le istituzioni italiane hanno prontamente raccoltole proposte comunitarie. A livello infrastrutturale èprevisto che nel quinquennio 2003-2007 l’ICT ricevasignificativi investimenti (dotazione tecnologica,cablaggio delle scuole, connessioni a banda larga)mentre a livello di processo sono state pianificate ini-ziative per stimolare un salto culturale presso il corpodocente e le agenzie educative scolastiche, affinché lenuove tecnologie siano viste non come problema o,all’opposto, soluzione, ma come nuova opportunità perlo svecchiamento della didattica e la ridefinizione delruolo e delle competenze dell’insegnante.

In particolare la Riforma Moratti prevede, a valledi un investimento di circa 90.000.000 Euro nel 2002:

* la formazione di migliaia di dipendenti in moda-lità blended su vari contenuti

* il collegamento delle sezioni pediatriche degliospedali per permettere agli studenti ospedalizzati diseguire le lezioni a distanza

* l’adozione di tecnologie e metodologie per per-mettere agli studenti di partecipare alle attività scola-stiche anche a distanza (ad esempio iniziative rivoltealle comunità montane e alle isole).

La domanda/4: Pubblica Amministrazione

Il tema della formazione e dell’aggiornamento pro-fessionale è ovviamente divenuto essenziale, sia perle PA centrali che locali. Attualmente il ruolo dell’e-learning nei processi formativi è piuttosto marginale,anche se, come si vedrà, di maggior peso nell’ambitodi specifiche tipologie di utenti e di particolari tipologiedi corsi. Tuttavia, uno spaccato dell’attuale universoformativo delle amministrazioni italiane e una serie diipotesi sulla possibile, futura percentuale di e-learning,possono sicuramente dare un’idea dello scenarioprefigurabile nei prossimi anni.

Il numero totale dei partecipanti a corsi e semina-ri, nel corso del 2002, è di circa 400.000 unità, per untotale di oltre 16.000.000 di ore fruite.

Il primo dato che emerge è che la formazione è unfenomeno diffuso, che riguarda tutte le categorie dilavoratori della PA: con qualche eccezione (come ilcomparto Sicurezza, difatti), la suddivisione percen-tuale dei partecipanti tra dirigenti, funzionari e altrecategorie, rispecchia a grandi linee la distribuzione di

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queste categorie all’interno delle amministrazioni.In questo senso, tuttavia, lo scarso utilizzo delle

modalità di fruizione dei corsi attraverso sistemi chefacciano uso di ICT, utilizzo che si aggira mediamen-te al di sotto del 10% includendo anche la modalità“laboratorio informatico”, suggerisce la presenza diun forte potenziale di crescita dei corsi per i dirigenti,che al momento possono trovare complicato abbinaremodalità didattiche di tipo tradizionale conl’espletamento dei loro uffici.

Facendo riferimento al solo e-learning “in sensostretto”, la percentuale di ore fruite dal personale dellePA non arriva al momento all’1%. Le ICT, in partico-lare, delineano scenari ancora in parte inesplorati ecostituiscono al tempo stesso strumento e stimolo perla programmazione e la realizzazione delle attivitàformative.

Alla luce di quanto sopra esposto, sono state defi-nite alcune ipotesi di scenario relativamente all’appli-cazione dell’e-learning nelle Pubbliche Amministra-zioni.

Seppur in modo approssimativo, la proiezione of-fre l’idea di quanto il settore pubblico possa esseredeterminante nella promozione del settore e-learning.Delle previsioni effettuate, è interessante soprattuttorilevare il numero di ore di formazione che potrebbe-ro essere fruite in tale modalità, ed il numero di perso-ne da formare. Nel primo caso si tratterebbe di passaredalle 106 mila ore del 2002 a quasi 5 milioni nel 2004,per arrivare a quasi 10 milioni di ore nel 2007. Il nu-mero delle persone così formate oscillerebbe dalle 120mila del 2004 alle 240 del 2007. Se si conferma il trendin termini di personalizzazione dei percorsi formativiper ogni PA – e soprattutto per quelle locali – una buo-na parte di queste ore dovrebbero essere progettati “adhoc”, in linea quindi con le indicazioni del mercatoprivato.

Il dato sulla spesa globalmente attribuibile all’e-learning è in realtà del tutto indicativo: esso vorrebbedare il senso di quale percentuale delle risorse attuali

– rebus sic stantibus - potrebbero essere indirizzatesulla formazione a distanza: potenzialmente, si parladi una quota oscillante tra i 57 e i 115 milioni di euro.

Le figure professionali

La fase embrionale di un mercato implica sempredifficoltà nell’identificazione dei ruoli e delle figureprofessionali chiave per il sostentamento e lo svilup-po del mercato stesso.

In tale contesto sono da segnalare le sollecitazionialimentate dall’offerta di interventi formativi sia daparte di università che di altre istituzioni preposte al-l’educazione e alla riqualificazione (agenzie formative,corporate university). I syllabus di questi percorsi -attualmente in crescita sostenuta - unitamente all’ana-lisi dei corsi a distanza esistenti e alle previsioni sul-l’offerta e la domanda future, hanno determinato, insede di osservatorio, la riflessione sulle seguenti di-rettrici:

1. La comprensione dei ruoli di processo idealmen-te necessari in un processo formativo completo

2. La comprensione delle figure professionali emer-genti, ovvero più difficilmente mutuabili da mercatiattigui e, pertanto, da identificare e formare

3. Il corretto dimensionamento delle figure profes-sionali necessarie, mediante stime via via più raffinate

4. La valutazione dell’attuale inquadramento di talefigure e l’auspicabilità che per esse vengano istituitidei percorsi di carriera (soprattutto in seno al mondodell’istruzione).

Conclusioni

Come avviene sempre nella fase di maturità, ilmercato sta già attivando processi di selezione natura-le che porteranno al predominio degli e-learning globalservice provider e delle società di formazione.

Le piccole realtà dovranno integrarsi per riuscire acompetere con le più grandi. In un tale scenario anche

Pubblica Amministrazione: partecipanti a corsi e seminariper categoria - anno 2002. Fonte: 6° rapporto sullaformazione nella pubblica amministrazione 2002, SSPA2003

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le università italiane, così come è avvenuto negli StatiUniti, in Australia e in Inghilterra, potranno diventareattori importanti nella vendita di formazione a distan-za, potendo contare più di altri nella facilità direperimento dei contenuti e nella ampia disponibilitàdi docenti. Per perseguire questo obiettivo gli ateneiitaliani si stanno giustamente orientando verso unmaggior legame e una maggiore collaborazione con ilmondo industriale. Una strategia già adottata dal Poli-tecnico di Milano nel caso del Corso di Laurea onlinein Ingegneria Informatica, offerta in collaborazione conSomedia, e dal Master in Net Business Adimistration,prodotto in partnership con Sfera. Tra le università in-tervistate il 50% dichiara di fare e-learning quandoinvece fa solo e-reading. Sono solo 9 le università ita-liane che fanno effettivamente e-learning. Il motivo diquesto ritardo è sicuramente da imputare alla diffidenzadei docenti, all’aumento del carico di lavoro non bi-lanciato da un proporzionale riconoscimento di car-riera e, soprattutto, dall’assenza di una strategia diateneo.

Fondamentale è, e sarà sempre più, il ruolo delleIstituzioni sia in termini legislativi che di finanzia-mento. L’e-learning infatti rappresenta uno strumentoche consente di attuare politiche del lavoro anche alivello centrale e quindi rappresenta un investimentodi interesse pubblico. Il Governo italiano, risponden-do in tal senso alle indicazioni dei programmi comu-nitari, sta finanziando molti progetti legati alla diffu-sione della conoscenza tramite la rete, sia in ambitoprivato che in ambito pubblico.

Il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie LucioStanca ha indicato un obiettivo decisamente ambizio-so: erogare in e-learning il 30% di tutta la formazionedella PA entro la fine del 2004, quando nel 2002 l’in-dice di penetrazione era appena dell’1%. Anche il di-partimento della Funzione Pubblica si sta muovendoin tal senso. Ha infatti varato già dal 2000 il Progettodi alfabetizzazione informatica in alcune aree pilota,che gradualmente coinvolgerà oltre un milione di di-pendenti pubblici.

D’altra parte proprio sulla massima attenzione aitemi legati alle nuove tecnologie si sta aprendo il no-stro semestre di presidenza europea, nel segno della

continuità rispetto al piano d’azione denominato “E-Europe 2005” presentato a Siviglia lo scorso giugnosu: e-government, e-health, e-business e appunto e-learning.

Da un punto di vista normativo un passo impor-tante è stato rappresentato dalla Direttiva Frattini sul-la formazione delle Pubbliche Amministrazioni e oradal più recente decreto Moratti-Stanca che stabilisce icriteri didattici e tecnologici per ottenerel’accreditamento delle lauree a distanza. A partire dalmaggio del 2002 si è poi costituito il Comitato cheavrà il compito di delineare le linee guida attorno allequali si svilupperà la tanto attesa Direttiva sull’E-learning per la PA.

A livello tecnologico il futuro della formazione adistanza è strettamente connesso all’avvento della ban-da larga e ai primi test di mobile-learning.

Le infrastrutture tecnologiche ad alta velocità sa-ranno in grado di agevolare sempre più il trasferimen-to di contenuti e informazioni. Si calcola infatti che lapercentuale di aziende con una connessione a bandalarga passeranno in due anni dal 15% al 45%. Saràperò fondamentale dotarsi di uno standard di comuni-cazione comune in grado di far dialogare tra loro i di-versi sistemi di e-learning.

Possiamo concludere dicendo che più che una ri-voluzione tecnologica, si sta realizzando una rivolu-zione sociale che cambierà il nostro modo di appren-dere e di lavorare con inevitabili ripercussioni sullastruttura stessa dell’organizzazione del lavoro.

Come tutti i cambiamenti culturali questo percor-so non sarà facile né indolore e richiederà tempi lun-ghi per essere metabolizzato ed entrare a far parte del-le nostre abitudini di vita ma, stando ai risultati delnostro osservatorio, sicuramente la strada è stata in-trapresa e il volano dello sviluppo ormai è decollatoad alta velocità.

ANEECommissione servizi e contenuti

multimediali di AssinformVia Larga, 23 – 20122 Milano

Tel. 02.58308001 – fax [email protected]

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Annunci mirati sulle pagine del WSJ.com

Gli annunci economici pubblicati sulle pagine webdel WSJ.com, il Wall Street Journal online, adessopossono essere indirizzati in maniera specifica a sin-goli abbonati in base alle caratteristiche del loro uti-lizzo abituale del sito. Grazie al sistema Interest-BasedTargeting, gli inserzionisti possono raggiungere gliabbonati che mostrano interesse per particolari areed’informazione, inclusi gli affari e la tecnologia per-sonale, i viaggi, il mercato dell’automobile, la salutee il tempo libero.

Interest-Based Targeting, - sviluppato da RevenueScience Inc. (già digiMine, www.revenue-science.com) servizio di massimizzazione del reddi-to Switched-On-Audience Select - integra le tecno-logie già esistenti per targetizzare, ad esempiodemograficamente e per contesto, combinando i for-mati standard IAB (Interactive Advertising Bureau)con una tecnologia unica di analisi dei dati e di infor-mazioni sul cliente per creare, così, ottime condizio-ni di costruzione del marchio.

Volendo fare un esempio pratico, per raggiungerecon Interest-Based Targeting gli appassionati di tec-nologia, ad esempio, è possibile definire, in primoluogo, un appassionato di tecnologia come uno chevisiti la sezione di tecnologia del wsjonline cinquevolte a settimana e aggiungerlo automaticamente alsegmento di classificazione di “appassionato di tec-nologia”; mostrare, poi, a questo settore di pubblicospecifici annunci non solo nella sezione tecnologie,ma anche in altre aree del sito visitate dagli appassio-nati di tecnologia; ed esporre, quindi, questo settoredi pubblico al messaggio voluto per un determinatoperiodo di tempo.

Tutto questo naturalmente aiuterà i venditori a rag-giungere meglio la giusta audience e a conseguire ipropri obiettivi di comunicazione. “Interest-Based

Targeting cambierà il modo in cui gli inserzionistipensano le inserzioni online, spostando l’interesse daun insieme di pagine a un gruppo di persone” ha det-to Randy Kilgore, vice presidente del settore annuncipubblicitari del Journal Online, e ha aggiunto: “Sia-mo stati i primi a targetizzare demograficamente ne-gli anni ’90, ora, permettendo agli inserzionisti di rag-giungere l’audience basandosi sugli interessi e il com-portamento degli utenti, aggiungiamo nuove e stimo-lanti opportunità. Crediamo che questo apporterà van-taggi per molti inserzionisti e che, in maniera parti-colare, ne riceveranno benefici le inserzioni di auto,viaggi, e oggetti elettronici. Con Interest-BasedTargeting abbiamo voltato una pagina nella storiadegli annunci economici online.”

L’insieme dei programmi Switched-On Revenueon demand di Revenue Science Inc. rende le aziendein grado di prevedere le opportunità di redditodell’eBusinness, fare i propri conti e agire di conse-guenza.

L’archivio delle grandi testate americane inrete grazie a ProQuest

Dalla fine della Ricostruzione allo scandaloWatergate, adesso ricercatori e storici potranno rileg-gere la storia politica americana secondo la chiavesviluppata negli articoli del Washington Post. L’ar-chivio di ProQuest Historical Newspaper, che hacompletato di recente le annate 1877-1988, forniscel’accesso elettronico a più di cento anni di articolicon immagini full-page. Il database offre accesso al-l’intero contenuto del giornale partendo dal somma-rio e permette la consultazione delle pagine, da cimaa fondo, in file PDF.

Attualmente più di 2,6 milioni di pagine costitui-scono l’archivio, recentemente digitalizzato, delWashington Post e ProQuest aggiungerà, di anno in

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priata ogni volta. Lavoriamo con gli inserzionisti persviluppare strategie di marketing su misura per in-contrare le loro necessità e raggiungere la precisaaudience che ad essi sta più a cuore”, ha dettoChristensen.

La Belo Corp, con sede a Dallas, è una delle piùgrandi società di comunicazione negli Stati Uniti conun gruppo diversificato di televisioni, quotidiani, at-tività di comunicazione via cavo e interattive: pos-siede 19 stazioni televisive; è proprietaria di canalivia cavo; gestisce, inoltre, una stazione televisiva at-traverso un accordo di mercato locale. La Belo pub-blica quattro quotidiani: il Dallas Morning News; ilProvidence Journal, il Press-Enterprise (Riverside,California) e il Denton (Texas) Record Chronicle.

La lenta avanzata dell’e-book

L’editoria va al passo coi tempi e si avvicina alweb. Sono ben note ai giovani scrittori le difficoltàper ottenere visibilità e ascolto presso le case editricitradizionali.

È nato, per far fronte a ciò, il sitowww.imieicolori.it un portale che si propone di esse-re un po’ casa editrice, un po’ agenzia letteraria, unpo’ laboratorio di scrittura e un po’ vetrina. L’e-bookcomincia a farsi strada pian piano e imieicolori.it èpronto a scommetterci sopra.

Per gli studiosi una interessante sinergiatra la rete e la pergamena

Già recensito da grandi testate nazionali,osservatoriolibri è un sito che promette di far luce inpochi secondi sul vasto e dispersivo universo del li-bro antico. Per forza di cose anche il contenuto stes-so del sito è molto vasto, ma, proprio per questo, sem-bra poter offrire un utile strumento di conoscenza odi approfondimento su secoli di produzione libraria.Il sito sarà indiscutibilmente utile al curiosoautodidatta, ma probabilmente prezioso anche per glistudiosi, i bibliotecari e per tutti coloro che per lavo-ro si trovino a dover reperire le informazioni più va-rie sui libri antichi.

La facilità di consultazione e l’enorme mole diinformazioni riportate caratterizza anche l’opera

anno, un ulteriore anno di copertura. Sin da ora l’in-tero testo del Washington Post dal 1988 in avanti èdisponibile elettronicamente in ASCII full text daProQuest.

Il Washington Post è solo una delle famose testa-te rappresentate nel programma ProQuest HistoricalNewspaper. Il database esclusivo, creato e distribuitodalla ProQuest Company’s Information and Learningunitamente a istituzioni educative e biblioteche di tuttoil mondo, che ha preso vita come progetto nel genna-io 2001, include già il New York Times (1851-2001),il Wall Street Journal (1889-1987), il ChristianScience Monitor (1908-1991), il Los Angeles Times(1881-1984), e includerà presto il Chicago Tribune.

Inserzioni mirate per la Belo Interactive

La Belo Interactive (www.belointeractive.com),affiliata internet della Belo Corp., ha lanciato una suitedi risorse di selezione mirata che rendono in gradogli inserzionisti di raggiungere, in internet, specifi-che audience. Integrando il database di registrazionedei clienti della Belo Interactive con il programmaAudience Management della Tacoda Systems, la BeloInteractive fornisce la possibilità di valutare il profi-lo demografico, la locazione geografica e i modellicomportamentali dell’audience on line. Con questidati, comunicati poi agli inserzionisti clienti, è possi-bile qualificare il valore dell’audience e creare cam-pagne che recapitino uno specifico messaggio ad undefinito segmento di audience.

“Consegnare il messaggio giusto alla giustaaudience e al momento giusto può imprimere in ma-niera significativa il successo a una campagna pub-blicitaria”, ha detto Eric Christensen, vice presidentee direttore generale della Belo Interactive.

Inoltre, la Belo Interactive può anche indirizzarebanner pubblicitari a specifici gruppi di audience, de-limitati in base al profilo demografico, oppure al com-portamento delle visite online, a prescindere da doveessi si trovino a navigare tra tutti e 34 i siti web dellaBelo Interactive. “Gli inserzionisti hanno una varietàdi modi per raggiungere la propria audience chiave.Segmentando i consumatori con interessi chiari e hob-by o segmentando una specifica audience per età, ses-so o reddito possiamo raggiungere l’audience appro-

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cartacea disponibile e promossa dal sito: Il LibroAntico. Per farsi un’idea www.osservatoriolibri.com.

SuperEva si fa bella e perde un po’ di peso

Numerose novità hanno arricchito superEva du-rante tutto il 2003, e adesso il portale si è rifatto iltrucco con un restyling del design tutto nuovo. Que-sto significa, tra l’altro, navigazione più semplice echiara, estrema leggerezza della Home Page e unavisualizzazione delle campagne promozionali note-volmente migliorata.

Il portale del Gruppo DADA è a tutt’oggi un veroe proprio Operatore Online, in grado di offrire servi-zi a pagamento a oltre 80.000 utenti. Questi visitanole pagine di superEva per usufruire regolarmente diservizi a pagamento, piuttosto che per effettuare unasemplice navigazione e appartengono prevalentemen-te a fasce sociali giovani e dinamiche. I dati NielsenNet Ratings mostrano che si tratta, infatti, per il 23%di utenti tra i 18 e i 24 anni e per il 26% di utenti nellafascia tra i 26 e i 34 anni. La natura stessa del portaleha fatto sì che la progettazione venisse informata alprincipio dell’usabilità con un approccio “usercentered”, frutto di una ricerca pluriennale che ha vi-sto anche la collaborazione delle maggiori universitàitaliane. In pratica gli elementi grafici sono statirazionalizzati utilizzando ampi spazi di colore diver-so per evidenziare le varie aree di utilizzo e migliora-re il rapporto tra contenuto editoriale e spazi pubbli-citari. Dal punto di vista tecnico, la visualizzazionedella nuova Home Page è la stessa su tutti i browser eil suo download è reso decisamente più veloce grazieall’utilizzo di un linguaggio “ibrido”. La struttura dellapagina permette inoltre una visualizzazione dei boxtematici “a cascata” per consentire anche agli utentimuniti di connessione analogica di accedervi pocoalla volta. Lo spazio è stato ottimizzato anche intro-ducendo, per la prima volta in assoluto, grandi for-mati quadrati 250x250 pixel e il nuovissimo formatoa scomparsa di 728x90 pixel. Questi spazi sarannovisualizzati in prima schermata e consentiranno a cre-ativi ed agenzie di pianificare campagne pubblicita-rie di alto impatto.

Ma il vero punto di forza della nuova Home Pagedi superEva è la leggerezza: il suo peso si attesta sui20 Kb di codice (tra il 35 e il 40% in meno rispetto

all’edizione precedente) e rende questa pagina note-volmente più leggera di quella dei principali portaliitaliani.

Adsense si aggiorna e si apre alle linguestraniere

Google ha annunciato che Adsense, il program-ma che permette a chi possiede un sito Web di inseri-re automaticamente pubblicità mirata sulle propriepagine, è stato aggiornato. Con questa nuova versio-ne gli utenti potranno inserire pubblicità sui siti concontenuti in francese, tedesco, italiano e spagnolo.

Da Yahoo un nuova soluzioneper i messaggi istantanei

Il settore dei messaggi istantanei si è arricchito diuna nuova soluzione. Presentato da Yahoo Inc., il si-stema è rivolto alle aziende e integra il popolare soft-ware WebEx per le riunioni virtuali. Yahoo confermache il nuovo sistema di messaggi istantanei YahooBusiness Messenger è già disponibile. Considerandol’espansione di questo mercato, si tratta di un proget-to di portata davvero ampia.

30 paesi europei a convegno per l’e-learning

A Monte Porzio Catone, in provincia di Roma, siè appena svolto l’European Meeting E_ e ne è risul-tata la proposta di creare in Italia l’Agenzia europeadell’e-learning. La conferenza, la prima a livello tecni-co dedicata alle tecnologie nel campo dell’ education,ha visto la partecipazione di 300 esperti provenientida 30 paesi europei e si è articolata in dieci seminari,dedicati ad altrettante aree che vanno dall’e-learning,allo sviluppo delle tecnologie nelle scuole, all’utiliz-zo di Internet per l’apprendimento, alla cooperazio-ne pubblico-privato nel settore dell’alta formazioneeuropea. Fra i progetti italiani esaminati dai respon-sabili europei dell’istruzione ci sono stati l’uso inte-grato a scopi didattici Tv-Internet, gli interventi for-mativi di e-learning per docenti e il personale ammi-nistrativo, nonché l’utilizzo di tecniche e-learning perl’avvio di Università a distanza.

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“Lo Scaffale” presenta i libri più importanti dedicati all’ industriaeditoriale, con particolare riguardo al settore della stampa, ai“new media”, all’universo emergente della comunicazioneelettronica e digitale, allo sviluppo ed all’impiego delletecnologie informatiche nell’industria grafica ed alle piùmoderne tecniche manageriali che possono trovareapplicazione nell’industria della comunicazione. Una grandebiblioteca di saggi, monografie, manuali tecnici e testi dimanagement, una galleria di idee che invitano alla conoscenzaed alla riflessione.

Lo Scaffale

Il libro affronta dal lato pratico e teorico i proble-mi che nascono nel tentativo di realizzare tecnicamenteun sito usabile e accessibile, insomma a misura d’uo-mo, sfruttando le nuove possibilità offerte dai fogli distile e da un web design standard-compliant.

Ecologia dei siti web si propone come una guidadi riferimento per chi i siti li fa davvero, in maniera daspiegare:

- cosa sia veramente l’usabilità, e quali tecniche sihanno a disposizione (a seconda dei diversi budget)per realizzare un sito usabile;

- cos’è un sito accessibile, quali problemi compor-ta e come realizzarlo nella realtà;

- perché i fogli di stile sono stati poco usati, e comeiniziare a sfruttarli al meglio per ottenere design piùleggeri, gestibili, usabili e accessibili.

Il libro è anche un manuale pratico che forniscedue sistemi immediatamente applicabili per costruirelayout a due e tre colonne senza l’uso di tabelle. Untesto fondamentale su usabilità, accessibilità e fogli distile che non può mancare nella biblioteca di ogni svi-luppatore web. Ulteriori informazioni sul libro sonodisponibili sul sito http://www.ecologiadeisitiweb.it.

Maurizio Boscarol - psicologo, usability specia-list, consulente di accessibilità e design, si occupa diWeb dal 1998. Dal 2000 fonda e gestiscewww.usabile.it, primo sito di consulenza e divulgazionesui temi dell’usabilità, dell’accessibilità e del designsul Web. Dal 2002 è nel gruppo di lavoro delle WebContent Accessibility Guidelines del W3C.

Maurizio BoscarolECOLOGIA DEI SITI WEBHops Libri, Milano 2003, pp. 308, 19,90

Siti usabili e accessibiliCome e perché usabilità,accessibilità e fogli di stile stannocambiando il modo di realizzare isiti internet

Nessuna industria ha inciso radicalmente sulla vitaquotidiana quanto l’elettronica di consumo e quindi ilcomputer nella seconda metà del Ventesimo secolo.

La rivoluzione elettronica descrive la storia epicadell’industria e dei suoi attori che in USA, Europa eGiappone seppero introdurre e diffondere i prodottidell’elettronica, dal televisore in bianco e nero al vi-deoregistratore, dal mainframe al PC in rete.

Chandler ritrae pionieri e organizzazioni che inquesti cinquant’anni si sono strenuamente affrontatisul mercato mondiale per conquistare posizioni domi-nanti nella commercializzazione dei dispositivi elet-tronici, dalla valvola termoionica al transistor, per ar-rivare al circuito integrato e quindi al microprocesso-re.

RCA, Philips, Sony, Matsushita, IBM: queste sonosolo alcune delle imprese divenute giganti, le cui stra-tegie, i cui successi e insuccessi hanno indelebilmentetracciato i sentieri dell’innovazione forieri degli svi-luppi tecnologici e competitivi che trasformano ilmondo in cui viviamo.

Alfred D. Chandler, vincitore del Pulitzer, è pro-fessore emerito di Business History alla Harvard Bu-siness School.

Le sue opere miliari come Strategy and Structure(“Strategia e Struttura”), The Visible Hand (“La manovisibile”), Scale and Scope (“Dimensione e diver-sificazione”), sono diventate classici della storia d’im-presa.

Alfred D. ChandlerLA RIVOLUZIONE ELETTRONICAEGEA Università Bocconi Editore, Milano 2003,pp. 324, 26,00

Come i computer hanno cam-biato il mondoI protagonisti della storiadell’elettronica e dell’informatica

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Giuseppe MarandoRESPONSABILITA’, DANNO E RIVALSAPER GLI INFORTUNI SUL LAVOROGiuffré, Milano 2003, pp.728, 47,00

Infortuni sul lavoro eresponsabilità civileUn’elaborazione ricca e accuratasul tema della responsabilità civileper infortunio sul lavoro

L’opera propone una elaborazione del tema dellaresponsabilità civile per infortunio sul lavoro (e ma-lattia professionale), in un contenuto ricco d’argomen-tazioni attuali, alla luce dei cospicui sviluppi giurispru-denziali e delle recenti riforme legislative (in speciequella concernente la tutela INAIL) che hanno inte-ressato il diritto comune e la legge infortuni.

Il discorso si articola su una molteplicità di que-stioni fra loro collegate: la speciale responsabilità deldatore di lavoro, con il controverso problema dell’eso-nero e la responsabilità del “terzo estraneo”, comeevolutesi dall’epoca della prima legge infortuni ad oggiper effetto delle pronunce costituzionali e dello iuspretorium; la responsabilità diretta e per fatto altrui,contrattuale ed aquiliana, per colpa generica e per vio-lazione della disciplina sulla sicurezza del lavoro, deisoggetti privati e della pubblica amministrazione; levarie figure del datore e dei possibili “terzi”, con par-ticolare riguardo alle moderne e crescenti forme di la-voro atipico; i collegamenti con il danno da circola-

zione stradale (legge 990/1969 sulla assicurazioneobbligatoria r.c.), vieppiù rilevante a seguito della co-pertura previdenziale dell’infortunio in itinere; il rap-porto tra processo penale ed azione civile e la sua rile-vanza differenziata per i vari soggetti coinvolti nel-l’infortunio; le parti del giudizio, i numerosi aspettisostanziali e processuali delle azioni, i riti applicabili;il problema del danno a persona, che vede un’autenti-ca esplosione del concetto di danno risarcibile nel set-tore civile a fronte di una determinazione legale nel-l’ambito infortunistico, dove appare nel 2000 la primadefinizione legislativa di danno biologico; il nuovocontenuto delle azioni di rivalsa dell’Ente previden-ziale rispetto all’azione risarcitoria dell’infortunato.Tutti i temi sono ripensati ed aggiornati con la vastaevoluzione giuridica dei nostri tempi; quelli di carat-tere generale sono approfonditi e riepilogati e ne vie-ne poi esaminata l’incidenza nelle tematiche infortu-nistiche.

Giuseppe Morando è avvocato (cassazionista dal1979). Ha esercitato la professione forense conclusacome Capo dell’Avvocatura Regionale INAIL per laLiguria (in pensione dal 1997). E’ stato docente del 1°Corso di perfezionamento di diritto assicurativo peravvocati (14 febbraio 1997), organizzato dall’Asso-ciazione Medico-giuridica (M. Gioia) di Pisa. Profes-sore presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Uni-versità di Genova e Giudice Onorario aggregato pres-so il Tribunale Civile di Genova. Attualmente è Con-sulente del Comune di Genova.

Ha già pubblicato libri sulla responsabilità civile esulla sicurezza del lavoro (Giuffrè) e numerosi saggi ecommenti su varie riviste giuridiche.

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UNISYS ITALIA spaVia B. Crespi 57 - 20159 Milano

tel. 02/69851 - fax 02/6985588

Partnership tra Unisys e Microsoft perBusiness Blueprinting

Le due società supportano iclienti nell’allineamento di pro-cessi di business e tecnologiaper una maggiore flessibilità eun più rapido ritorno sugli in-vestimenti.

Unisys Corporation – la so-cietà che fornisce servizi e so-luzioni di InformationTechnology in tutto il mondo, combinando l’esperien-za maturata nell’ambito della Systems Integration,dell’outsourcing, delle infrastrutture di rete, della tec-nologia dei propri server e della consulenza con unpreciso approccio strategico e una capacità diimplementazione continua, per aiutare i propri clientiin 100 Paesi di tutto il mondo a ottenere vantaggi com-petitivi in maniera rapida ed efficiente –ha siglato unapartnership con Microsoft per l’utilizzazione delsoftware .NET all’interno di Business Blueprinting,la nuova strategia globale di consulenza, sviluppo edelivery immessa sul mercato. Unisys integrerà gli stru-menti di sviluppo .NET, Microsoft BizTalk Server eWindows Server System nei nuovi servizi di consu-lenza e integrazione.

Business Blueprinting, la strategia globale di con-sulenza, sviluppo e delivery di Unisys, realizza mo-delli che collegano i processi di business con il softwaree i sistemi di supporto. Questo strumento consente aiclienti di comprendere come i cambiamenti potrebbe-ro influire sull’infrastruttura informatica e sull’interaazienda. In questo modo i clienti sono in grado di rea-lizzare nuove strutture di business, in termini di per-sone, processi e tecnologia, per prepararsi ai cambia-

menti a livello del mercato, dell’organizzazione e del-le infrastrutture IT. Unisys sta applicando questo ap-proccio a tutta la gamma di sistemi business-critical

presso i propri clienti.Utilizzando le tecnologie

Microsoft .NET, i clienti cheoperano ad esempio nel settorepubblico, sanitario, assicurati-vo o dei trasporti, possonosfruttare la strategia BusinessBlueprinting di Unisys per im-plementare soluzioni business-critical destinate ai volumi ele-

vati di operazioni.La partnership tra Unisys e Microsoft prevede an-

che l’apertura di Team Jupiter Lab, un workshop nelpolo tecnologico di Unisys, il Redmond TechnologyCenter, dove gli sviluppatori dei software possono pro-gettare e realizzare le applicazioni utilizzando BizTalkServer 2004, la piattaforma di integrazione per ilsoftware di e-Business di nuova generazione diMicrosoft, a cui è stato attribuito il nome di “Jupiter”.

Jupiter racchiude i prodotti BizTalk Server,Commerce Server e Content Management Server diMicrosoft in un’unica soluzione che permette ai part-ner, ai dipendenti e ai clienti di interagire con infor-mazioni e processi. Il laboratorio consentirà ai clientie ai vendor di software indipendenti di lavorare congli architetti di soluzioni di Unisys e Microsoft allaprogettazione dei sistemi in un ambiente di test sicu-ro, scalabile e strutturato.

Entrambe le società – Unisys e Microsoft – riten-gono che l’architettura orientata al servizio rappresentiil futuro dello sviluppo delle applicazioni. Unisys eMicrosoft lavoreranno dunque insieme all’interno diun gruppo di lavoro sugli standard XML, chiamatoOrganization for the Advancement of Structured

L’autunno di Unisys:una buona vendemmia

La società statunitense rafforza la sua posizione di mercato approfondendo nel contempo lepartnership con grandi industrie e sviluppando nuove linee di prodotti

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Information Standards (OASIS – Organizzazione peril progresso degli standard informativi strutturati), perpromuovere lo sviluppo e l’adozione di standard di e-business e di interoperabilità applicativa a livelloaziendale quali il Business Process ExecutionLanguage (BPEL).

Inoltre Unisys sta utilizzando Agility Quotient diMicrosoft come tool complementare per BusinessBlueprinting. Questo strumento fornisce un’analisisistemica dei driver di business della società, determi-na la capacità di ciascuno di questi driver di dare fles-sibilità al business e offre una guida prescrittiva sullabase delle scoperte. Unisys è in grado di incorporarequeste linee guida nella fornitura dei servizi di consu-lenza e integrazione utilizzando la metodologiaBusiness Blueprinting.

Se combinati, Agility Quotient, il software .NETdi Microsoft e Business Blueprinting possono aiutarei clienti a implementare rapidamente soluzioni tecno-logiche in linea con le mutevoli esigenze e priorità delbusiness.

“Unisys e Microsoft ritengono che l’IT sia una ri-sorsa strategica per aiutare le aziende a operare in modopiù efficace e per migliorare i ricavi” ha affermatoSanjay Parthasarathy, Corporate Vice President,Platform Strategy e Partner Group di Microsoft. “Que-sta visione comune ci consente di integrare le nostretecnologie e strategie e di fornire maggior valore aiclienti in più settori. Attualmente stiamo rafforzandoil nostro rapporto integrando le metodologie di consu-lenza aziendale di Unisys e le sue elevate competenzecon i vantaggi unici del software Microsoft .NET”.

“Abbiamo scoperto che i clienti al giorno d’ogginecessitano in modo particolare di tre cose: la capaci-tà di riconoscere cambiamenti significativi nell’am-biente economico, la capacità di creare nuovi processidi business appropriati per rispondere a questi cam-biamenti e la tecnologia per adeguarvisi in modo rapi-do ed economico” gli ha fatto eco, di rincalzo, JoeMcGrath, Presidente Enterprise Transformation Servi-ces di Unisys.

“L’integrazione tra Business Blueprinting diUnisys, l’esperienza a livello di impresa e le tecnolo-gie standard di Microsoft forniscono proprio questo aiclienti, trasformando i loro ambienti IT in risorse fles-sibili e preziose in grado di soddisfare in modo facileed efficace le richieste in costante trasformazione delbusiness moderno. Siamo ansiosi di identificare e ri-cercare insieme opportunità nei settori chiave in cui

Unisys opera a livello internazionale”.

Quattro soluzioni dedicate al Settore Pubbli-co per snellire i processi di business e sfrut-tare gli investimenti tecnologici

Unisys Corporation (NYSE: UIS) ha inoltre svi-luppato quattro soluzioni, dedicate ad aree chiave delSettore Pubblico, basate sulla strategia BusinessBlueprinting, che combinano la consolidata esperien-za dell’azienda nel campo dei processi mission-critical– estremamente importanti per le attività del SettorePubblico – con tecnologie all’avanguardia e bestpractice. Le soluzioni Unisys sono rivolte a:

· Sanità e Servizi Sociali· Giustizia e Pubblica Sicurezza· Anagrafe e Identificazione· Amministrazione Tributaria e Servizi per il La-

voro.“Business Blueprinting offre ai nostri clienti del

Settore Pubblico componenti riutilizzabili basati sullebest pratice del settore” ha dichiarato Greg Baroni,presidente Global Public Sector di Unisys. “Questoapproccio basato su componenti, ed efficiente dal puntodi vista economico, ci permette di integrare tecnolo-gie innovative con sistemi legacy, consentendo alleagenzie governative di non vanificare, anzi di conser-vare e sfruttare appieno gli investimenti tecnologicigià effettuati”.

Le soluzioni per il settore pubblico basate sulla stra-tegia Business Blueprinting di Unisys comprendono:

Sanità e Servizi Sociali - Questa soluzione per-metterà di offrire servizi migliori agli utenti della Sa-nità e dei Servizi Sociali, che potranno ottenere piùfacilmente informazioni relative ai vari programmi ealle varie agevolazioni. Sarà di supporto anche al per-sonale e agli operatori dei Servizi Sociali nell’elabo-razione di un sistema di delivery completo basato suun approccio olistico. Ad esempio la soluzione com-prenderà funzioni relative a servizi specifici di consu-lenza personalizzata, come procedure di ammissionee di determinazione dell’idoneità; migliorerà l’efficien-za e l’accuratezza di queste procedure e faciliterà lacondivisione di dati tra programmi diversi. Le ammi-nistrazioni potranno implementare queste soluzioniintegralmente, oppure applicarle in maniera progres-siva. Unisys collabora negli Usa con otto tra i diecimaggiori Stati nella fornitura di sussidi nel campo del-

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l’assistenza pubblica.

Giustizia e Pubblica Sicurezza - Questa soluzio-ne fornirà funzionalità chiave indispensabili per lacondivisione delle informazioni. È stata progettata af-finché le applicazioni Unisys nel campo della Giusti-zia e della Pubblica Sicurezza, componenti standar-dizzati (off-the-shelf) e sistemi legacy delle ammini-strazioni possano essere integrati per condividere in-formazioni mission-critical allo scopo di soddisfare lespecifiche esigenze di questa categoria di clienti. Ilsistema supporterà lo scambio di informazioni in oc-casione di decisioni critiche in tutti i settori dell’orga-nizzazione della giustizia, sia tra agenzie e dipartimentia livello locale, sia nei confronti di partner all’internodi altre amministrazioni locali, statali e federali. Lasoluzione completa sarà in grado di offrire, in ognimomento e in ogni luogo, la condivisione di informa-zioni tra le amministrazioni che partecipano al pro-gramma; consentirà lo scambio di dati senza compro-mettere l’autorità, il budget, l’organizzazione e le in-frastrutture tecnologiche delle agenzie; permetterà dimantenere il controllo su dati e sistemi legacy, dimonitorare i trasgressori e gli eventi principali lungoil percorso della giustizia, di eliminare immissioni didati ridondanti; fornirà strumenti per sottoscrizione/notifica; infine, permetterà la raccolta tempestiva eaccurata di dati necessari per l’esecuzione di numero-se operazioni (ad esempio arresti, incriminazioni edecisioni giudiziarie, ma anche concessione di auto-rizzazioni, immatricolazioni e dichiarazioni di idonei-tà per sussidi). I sistemi Unisys, utilizzati nelle agen-zie della giustizia penale in 25 Stati, sono di supportoalla protezione del 55 % della popolazione statuniten-se. Inoltre l’azienda collabora con la Polizia Statale in11 dei 13 maggiori Stati, per garantire il rispetto delleleggi.

Anagrafe e Identificazione - Questa soluzionesoddisfa le esigenze di programmi su vasta scala perl’anagrafe e l’identificazione civile, ad esempio quellidegli uffici della Motorizzazione negli Stati Uniti e inCanada, il controllo dell’immigrazione e delle fron-tiere, passaporti, visti e documenti per l’espatrio, iden-tificazione a livello nazionale e registrazione negli elen-chi elettorali, statistiche demografiche, idoneità a par-tecipare a programmi dei Servizi Sociali, e program-mi di identificazione governativi e militari in tutto ilmondo. La soluzione incorpora componenti comuni,

critici e complessi progettati per consentire l’integra-zione rapida tra prodotti commerciali e componentiUnisys, e fornire supporto alle agenzie governativenelle operazioni di identificazione dei cittadini e resi-denti oltre che nella prevenzione del furto di identità edelle frodi.

Amministrazione tributaria/Servizi per il Lavo-ro - Questa soluzione comprende componenti comuniin grado di gestire le funzionalità chiave dell’elabora-zione dei dati fiscali, tra cui registrazione e contabili-tà, e verrà progettata in modo da consentire l’integra-zione di eventuali moduli aggiuntivi, in funzione del-le effettive esigenze di ogni singola agenzia. Le agen-zie per il lavoro si trovano ad affrontare esigenze sem-pre crescenti di affidabilità dei servizi finanziari, tracui una maggior precisione nel calcolo delle impostee maggior velocità di riscossione. La soluzione fiscaleper queste agenzie mira ad aumentare la qualità deiservizi e la sensibilità nei confronti dei contribuenti;provvede ad avvisare automaticamente i lavoratori cir-ca eventuali operazioni da eseguire; riduce i costi del-l’amministrazione fiscale; ed elimina l’immissione didati ridondanti.

Inoltre risponde alle particolari esigenze delle agen-zie per la sicurezza del lavoro che riscuotono l’assicu-razione di disoccupazione e i relativi contributi. Incombinazione con una soluzione per i sussidi di di-soccupazione, questa particolare soluzione garantisceai clienti l’opportunità di realizzare i risparmi e i mi-glioramenti in termini di efficienza che derivano daun sistema pienamente integrato per imposte e sussi-di. Unisys fornisce soluzioni informatiche ai governidi tutti i 50 Stati degli Usa e a oltre 900 amministra-zioni locali in tutti gli Stati Uniti. In tutto il mondosono oltre mille e cinquecento le agenzie governativeche si affidano ai servizi offerti da Unisys. Circa unterzo dei ricavi dell’azienda deriva dal settore GlobalPublic Sector.Unisys fornirà un sistema editoriale integratoper le riviste della società Newspaper Milano

La soluzione Unisys Hermes™ 10 consentirà allaNewspaper Milano di rendere più efficienti i flussi dilavoro editoriali per la produzione delle riviste dellaPBF.

Per concludere uno sguardo al nostro Paese. LaNewspaper Milano – parte della Paolo Berlusconi Fi-nanziaria (PBF), operante nel campo dell’editoria spe-

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cializzata – ha scelto di utilizzare la nuova release delsistema editoriale Unisys News Content Manager –Hermes™ anche per gestire i flussi di lavoro relativialla produzione delle riviste, dopo aver sperimentatosul campo per oltre otto anni l’affidabilità e l’efficien-za di questa soluzione per la produzione del quotidia-no Il Giornale.

A seguito di questa scelta, tutti i flussi di lavororelativi alle testate Espansione, Zerouno, Week.it, IlGiornale delle Assicurazioni e BancaFinanza (tutte diproprietà della Newspaper Milano) saranno gestiti tra-mite la nuova release del sistema editoriale Unisys.Saranno in tutto 36 gli utenti della nuova soluzione,che entrerà gradualmente in produzione presso le 5testate e sostituirà il sistema di produzione attuale, pri-vo di una gestione centralizzata dei flussi di lavoro.

La soluzione Unisys Content Manager – Hermes™10 integra i software Adobe® InDesign® 2.0 - ilpluripremiato programma di impaginazione e designprofessionale - e InCopy® 2.0 - soluzione di editing –con la banca dati che consente la gestione centralizza-ta dei permessi, dei flussi di lavoro e dei contenuti. Laconfigurazione scelta dalla società Newspaper Mila-

no prevede l’utilizzo di un database Oracle e di clientWindows.

“La scelta della soluzione Unisys” ha dichiaratoAndrea Favari, Amministratore Delegato dellaNewspaper Milano “è stata dettata dall’esigenza diintegrare una tecnologia ampiamente collaudata perla gestione dei flussi di lavoro, quale è il sistema edi-toriale Hermes, con una soluzione standard per la pro-duzione delle riviste, quale la suite di prodotti Adobe.Ora finalmente potremo disporre di un flusso integra-to di informazioni, che ci consentirà di sfruttare tuttele possibili sinergie tra le nostre riviste e il quotidianoIl Giornale”.

“La coerenza degli strumenti utilizzati con la cul-tura di chi opera in uno specifico settore di mercato èsempre stato un argomento a nostro favore” ha aggiuntoCarlo Pellegrino, Direttore Vendite di UnisysEnterprise Transformation Services Media. “Unisys èora in grado di fornire ai propri Clienti uno strumentocentralizzato per la produzione di quotidiani, riviste epagine web. Il contratto con la Newspaper Milano ciconsente di avere una validissima referenza per unprodotto già ben accolto dal mercato”.

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Müller Martini e “L’UnioneSarda”. Ecco il nuovo sistema

di spedizione “FlexiRoll buffer”:dinamico ed economico

14 giornali, un’emittente TV e una stazioneradio

Il quotidiano sardo fa parte del Gruppo l’UnioneEditoriale, che non solo stampa “L’Unione Sarda” dal1889, ma possiede anche un’emittente TV (Videolinea)e una stazione radio(Radiolinea). La sede delgruppo è a Cagliari, capo-luogo della Sardegna.

Presso il nuovo cen-tro stampa alle porte dellacittà, inaugurato nell’aprile del2002, lavorano in un unico turno17 persone addette alle rotative e 8 per-sone in sala spedizione. Gli uffici di redazione, il re-parto Prepress e gli uffici amministrativi sono ubicatinel centro di Cagliari.

Di norma le tirature nei quotidiani si mantengonopiù o meno costanti, ad eccezione delle edizioni delladomenica e di sporadiche edizioni volanti. Ma questonon vale per le tradizionali località turistiche. Ad esem-pio il giornale “L’Unione Sarda” con sede in Sarde-gna – isola nota per le sue amene località di vacanze eche ogni anno ospita circa 1 milione e 700mila turisti– proprio in estate registra le massime tirature. Mentreinfatti d’inverno il più grande giornale dell’Isola stam-pa in media 80mila copie, nei periodi estivi “L’Unio-ne Sarda” supera le 100mila copie.

D’estate aumenta lo stress

“L’Unione Sarda” non stampa per altro solo la pro-pria testata, ma, per motivi logistici e di trasporto, stam-pa anche le edizioni parziali per la Sardegna di diversiquotidiani italiani in formato broadsheet. Così oltre algiornale di proprietà del gruppo, “L’Unione Sarda”

stampa altre 13 testate.- 6 quotidiani: “Il Corriere della Sera”, “Il Gior-

nale”, “La Stampa”, “Il Messaggero”, “L’Unità”, e “IlFoglio”

- 3 quotidiani sportivi: “Il Corriere dello Sport”,“Tuttosport” e “La Gazzetta dello Sport”

- 3 settimanali:“Controcampo”, “Dylo” e“Bazar”

- 1 giornale economi-co: “Il Sole 24 Ore”

E d’estate anche le ti-rature di questi giornali aumen-

tano comprensibilmente in modoconsiderevole: da 200mila a 300mila

copie. È perciò necessario disporre di una sala spedi-zioni perfettamente organizzata per poter consegnaretutti i giornali entro i termini di consegna previsti; inol-tre “L’Unione Sarda” stampa due edizioni per l’isola,una per il nord e una per il sud, e alcuni ordini esternisu carta giallo-arancione (“Il Sole 24 Ore”) e rosa (“LaGazzetta dello Sport”).

Inseritrice “Newsliner A”

Circa un anno e mezzo fa “L’Unione Sarda” hamesso in funzione un nuovo centro stampa nella zonaindustriale alle porte di Cagliari. Il nuovo edificio hauna superficie di oltre 35mila metri quadrati ed emer-ge per la sua piacevole architettura caratterizzata dagrandi vetrate che assicurano la massima luminosità.La sala spedizioni occupa circa un terzo dell’interasuperficie disponibile. I due elementi di spicco delcomplesso sono il polmone FlexiRoll e l’inseritrice“Newsliner A”. Nella vecchia sala spedizione “L’Unio-ne Sarda” aveva installato un sistema semplice perstampa diretta.

MÜLLER MARTINI S.p.AViale Rimembranze 50

20099 Sesto San Giovanni (MI)

tel. 02 262371 - fax 02 2426851

Circa un anno e mezzo fa il quotidiano sardo ha messo in funzione una nuova salaspedizione a Cagliari, i cui elementi di spicco sono il polmone FlexiRoll e l’inseritriceNewslinerA di Müller Martini.

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Il direttore tecnico Giuseppe Andretta ha così spie-gato i motivi che hanno indotto il gruppo di media aoptare per il sistema d’inserimento della MüllerMartini.

“Poiché stampiamo molte testate, attribuiamo unaparticolare importanza ai processi in sala spedizione,e poiché pubblichiamo anche numerosi inserti, grazieal polmone d’immagazzinaggio intermedio FlexiRoll,l’inseritrice Newsliner A si è rivelata non solo estre-mamente dinamica, ma anche particolarmente econo-mica”.

Inserti su portabobine “FlexiRoll”

Fra le 23 e le 5 del mattino successivo le duerotative Goss Universal 50 lavorano ad una velocitàdi 50mila copie/h e possono stampare fino a 56 paginebroadsheet, di cui 32 a colori. Si stampano dapprima ivari giornali, quindi gli inserti (broadsheet e tabloid)per il giorno seguente. Questi ultimi vengono ribobinatiper alcune ore su portabobine “FlexiRoll” e la seravengono sbobinati e inseriti tramite le stazioni di ag-gancio. “Il sistema polmone FlexiRoll’ ci consente”ha continuato Giuseppe Andretta, “di stampare in modo

del tutto indipendente dalla sala spedizione”.Naturalmente in una mailroom ben organizzata non

può mancare un perfetto sistema di distribuzione. Ogninotte 50 camion prelevano da sette rampe i pacchi de-stinati alle edicole in tutta la Sardegna. I vari tipi dipacchi vengono formati da quattro sistemi di forma-zione pacchi “PrintStack” CN 80 di Müller Martini.

Ben presto anche la stampa di giornali stra-nieri?

Giuseppe Andretta ha definito “difficile” l’attualesituazione economica. Egli è tuttavia molto fiduciosoed è convinto che grazie agli investimenti in una nuo-va sala spedizione la sua azienda potrà avere maggiorichance in futuro. L’obiettivo de “L’Unione Sarda” èinfatti quello di poter stampare a Cagliari nel prossi-mo futuro anche giornali stranieri. In questo settoreesiste infatti un forte potenziale di mercato special-mente nei mesi estivi. E probabilmente nel prossimofuturo anche la terza linea di trasportatori “NewsGrip”,della quale lo stesso Andretta e il capo progetto diMüller Martini, Samuele Trovati, hanno già discusso,potrà diventare realtà.

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Creo Italia S.r.l.

Via Pisa 25020099 Sesto San Giovanni

Milano - ItalyTel: +39 02 262 59 77

Fax: +39 02 262 59 229

Creo ha dimostrato all’IfraExpo di Lipsia la fles-sibilità delle lastre termiche per i quotidiani, presen-tando l’ampia gamma di lastre disponibili per il si-stema CTP Trendsetter® NEWS. Estendendo la qua-lità e la velocità dell’esposizione termica alla stampadei quoidiani, il sistemaTrendsetter NEWS può oraesporre le lastre di cinque mar-che diverse.

Creo si è impegnata a cer-tificare l’uso dei diversi sup-porti digitali su tutti i suoi si-stemi CTP. Presso lo stand Creo a Ifra-Expo è stata presentata la lastra Ther-malNews di Kodak PolychromeGraphics.

Trendsetter NEWS ha esposto anchelastre CTP senza bagnatura di Toray perl’impiego con la rotativa KBA Cortina. Al giornaleReiff Zeitungsdruck, a Offenburg in Germania, sonostati installati due sistemi Trendsetter NEWS da uti-lizzare con la loro rotativa senza bagnatura Cortina ela macchina KBA Commander a satelliti.

Creo ha presentato a IfraExpo 2003 anche le re-centissime soluzioni di prestampa Networked GraphicProduction™ (NGP) per i quotidiani.

Networked Graphic Production è l’iniziativa cheriunisce 27 partner del settore il cui obiettivo comu-ne è l’automazione dell’intero processo di stampa,per creare un ambiente efficiente, collaborativo, dal-la fase progettuale fino alla consegna finale. I part-ner dell’iniziativa NGP si sono impegnati ad usaregli standard aperti per fornire soluzioni facilmenteintegrabili, che abbattono i tempi di lavorazione, ta-gliano i costi ed incrementano i margini di guada-gno.

A Lipsia Creo ha illustrato diversi componentichiave dell’ambiente Networked Graphic Productionper la produzione dei quotidiani. Il sistema di gestio-ne del flusso di lavoro Prinergy® e l’applicazione

Prinergy Newsrun sono le uniche soluzioni comple-te basate sul formato PDF. Prinergy offre un ottimostrumento completo per la gestione del flusso di la-voro che consente di organizzare l’elaborazione del-le pagine, le prove colore e l’esposizione CTP.

L’applicazione PrinergyNewsrun è stata progettataesclusivamente per soddisfarele esigenze specifiche dellastampa dei quotidiani. Consen-te di eseguire l’imposizione di

fogli formato broadsheet per le mac-chine a larghezza singola e di fogli for-mato tabloid in segnature a due pagine oa quartini, aggiungendo tutti gli elementinecessari, tra cui i segni di taglio, i nume-ri di pagina, i codici a barre, il folio edaltri elementi in un processo

automatizzato che trasmette i file Job Ticket e APA(Advanced Production Automation) al sistema di ge-stione del flusso di lavoro.

Impiegando il software Synapse® Prepare di Creo,un pubblicitario può preparare l’annuncio da stam-pare in formato PDF rispettando rigorosamente le spe-cifiche tecniche di un quotidiano con un semplice clicdel mouse, evitando ritardi e costi di rilavorazione edi reinoltro. Con il portale Internet Synapse® InSiteper la prestampa, i pubblicitari possono inoltrare iloro annunci sotto forma di file digitali completi inremoto tramite Internet. Dai loro uffici, l’agenzia pub-blicitaria ed il cliente possono controllare a video gliannunci o visualizzare in anteprima le pagine e “con-versare” online in tempo reale con l’ufficio diprestampa della testata giornalistica per sottoporre lerichieste di modifica o per inoltrare le approvazioni.Synapse InSite può ridurre sensibilmente i tempi ed icosti associati agli inoltri ed alle procedure di appro-vazione.

PrimaSolve, partner di Creo, ha presentato inol-tre due prodotti presso lo stand di Creo. PrimaSolve

A Ifra 2003 in mostrale soluzioni Creo

per i quotidiani

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sviluppa sistemi di gestione e di controllo delle mac-chine da stampa per l’industria dei quotidiani.

PRIMA RIPSet è un sistema avanzato dipreregolazione dell’inchiostrazione per le rotative diquotidiani che verrà integrato con un sistema CTPCreo Trendsetter® NEWS 200, un sistema di gestio-ne del flusso di lavoro Prinergy ed il software PrinergyNewsrun. E’ stato inoltre presentato PRIMA Esprit,uno strumento esclusivo che consente ai quotidianidi ottimizzare le imposizioni in base ai requisiti edi-toriali e pubblicitari.

Una sviluppatrice Kodak Polychrome GraphicsMercury News è stata messa in funzione con le lastreThermalNews presso lo stand Creo, mentre KodakPolychrome Graphics ha fornito una dimostrazionedi Trendsetter NEWS 100 nel padiglione 2, standI370. Nel padiglione 2, stand A207, BerthMaschinenbau ha presentato inoltre un sistema CTPCreo Trendsetter NEWS 100, insieme al precaricatorecon rimozione dell’interfoglio e alla linea OPB dipunzonatura e piegatura a controllo ottico con sta-zione di smistamento delle lastre.

Fino ad oggi, Creo ha installato oltre 150 sistemiCTP Trendsetter NEWS nei cinque continenti delmondo, di cui più di 65 solo in Europa. La famiglia disistemi CTP Trendsetter NEWS comprende cinquemodelli, con una capacità di esposizione da 50 ad ol-tre 200 lastre/ora, tutti dotati delle teste di esposizionetermica SQUAREspot® che garantiscono la riproduzionedi strutture retinate ripetibili e sempre perfette.

Creo ora offre altre risoluzioni Trendsetter NEWSper il mercato europeo: 1016 o 1270 dpi e 2400 o2540 dpi per la stampa commerciale. Un caricatoreautomatico di lastre NELA PL-T è stato installato aLipsia sul Trendsetter NEWS presso lo stand Creoper dimostrare come sia possibile ridurre i costi diproduzione con una linea completamente automati-ca per la stampa dei quotidiani.

I giornali in tutto il mondo ora vengono stampaticon la retinatura Staccato® di Creo che garantisce unamigliore resa cromatica ed una maggiore stabilità inmacchina, con immagini altamente fedeli, senza di-fetti, che presentano dettagli fini senza i deprecabilimotivi a rosetta dei mezzitoni o moiré di retinatura.

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Ifra Expo 2003:le novità di Agfa peri giornali quotidiani

Arkitex, il nuovo workflow per tutti gli ambien-ti produttivi

Si chiama Arkitex la nuova soluzione per il control-lo dei flussi produttivi per l’industria editoriale presen-tato da Agfa ad Ifra Expo2003. La nuova soluzione èstata sviluppata a partire dal-l’integrazione fra i prodottiPlateroom Manager edIntellinet. Agli strumenti dibase di questi due pacchetti Agfaha aggiunto 50 nuove funzioni cheporteranno notevoli vantaggi gestionalisia agli editori che agli stampatori di gior-nali. “Abbiamo selezionato le opportunità offerte daidue software di Agfa che i nostri clienti ci hanno dettoapprezzare maggiormente” – ha detto Andy Grant, re-sponsabile mondiale dei workflow per quotidiani –“qua-li la funzione di accoppiamento delle pagine sviluppatada Autologic e le possibilità di pianificazione ereportistica sviluppate all’interno di Intellinet. Abbia-mo integrato tutto questo in un unico prodotto, svilup-pando poi altre funzionalità con una filosofia “scalare”in grado di interfacciarsi con ogni ambiente produttivoesistente”. Grazie ad Arkitex si può aggiungere valoread installazioni già presenti in azienda senza bisognodi sostituire quanto già in uso. Arkitex consente di se-guire tutto il flusso produttivo dal sistema editoriale finoalla sala stampa e fornisce informazioni in tempo realesullo stato di avanzamento dei lavori. E’ possibile otte-nere aggiornamenti con diversi livelli di dettaglio rela-tivamente ad ogni fase della produzione, ivi compreseprove colore. Il sistema può ricevere anche on line even-tuali visti di approvazione ove richiesto dalle procedu-re aziendali prima di avviare determinate fasi di lavo-razione, come la trasmissione dati ai centri stampa, l’im-

pressione delle pellicole o la incisione diretta delle la-stre. Grazie all’utilizzo di una interfaccia Browser contecnologia Java è possibile monitorare il flusso di lavo-ro anche da postazioni remote attraverso la rete Internet.Arkitex offre un percorso di aggiornamento automati-

co a tutti i clienti che abbianoinstallate soluzioni per ilworkflow di Agfa o diAutologic.

Controllo di qualità a cir-cuito chiuso Afirma

Agfa ha presentato un nuovo siste-ma di controllo di qualità a circuito chiu-

so per sistemi di incisione diretta della lastra denomi-nato Afirma. La soluzione è nata con l’obiettivo di farerisparmiare agli stampatori sia i tempi di lavoro che icosti relativi al rifacimento di lastre che, per qualchemotivo, non hanno rispettato i parametri di qualità sta-biliti nelle commesse.

Afirma monitorizza tutte le variabili di sistema edintroduce controlli e bilanciamenti tali da garantire cheogni lastra sia pronta per essere montata in macchinaprima del suo invio in sala di stampa. La soluzione diAgfa per la qualità totale nei processi di Computer toPlate impiega una camera CCD che utilizza 13 punti dilettura sulle lastre; il software provvede inoltre almonitoraggio della velocità di scorrimento della lastra,dei livelli degli agenti chimici, della conduttività dellesoluzioni e di ogni altra variabile significativa all’inter-no del processo industriale di incisione e sviluppo dellelastre. Non appena i dati rilevati iniziano ad essere ana-lizzati, il sistema comincia a fornire informazioni al-l’indirizzo degli operatori, segnalando in tempo realese qualcosa sta avvenendo al di fuori degli intervalliminimi e massimi previsti per tutti i parametri produtti-

ABCAGFA GEVAERT S.p.a.

Divisione Graphic SystemsVia Grosio 10/4 - 20151 Milano

Tel. 02.3074.220 Fax 02.3074429http://www.agfahome.com

Agfa ha presentato importanti novità per la stampa dei giornali all’edizione annuale di IfraExpo 2003 (Lipsia, 13-16 ottobre) la più importante rassegna tecnologica mondiale perl’industria dei quotidiani.

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Ovi. “Tutti i sistemi di incisione diretta delle lastre” – hadetto fra l’altro Mark Bussard, senior marketing mana-ger per i sistemi CtP per quotidiani di Agfa-“hanno del-le variabili che, indipendentemente dalla tecnologia uti-lizzata, incidono da vicino sulla resa finale della lastrain fase di stampa.

Afirma assicura che non si siano verificati scosta-menti significativi dagli standard di qualità.” Il valoretotale dell’investimento in questo sistema di controllopuò essere minore rispetto al costo generato dall’avviodi un ciclo di tiratura industriale di un quotidiano cheimpiega anche solo una lastra fuori dagli standard diqualità.

Afirma consente inoltre di rispondere in modo do-cumentato alle eventuali verifiche del management in-terno o dei clienti esterni grazie alla caratteristica digenerare report dettagliati per ogni processo di incisio-

ne diretta delle lastre. Nuovi arrivi nella gamma dei Polaris

Nuovi arrivi nella gamma dei Ctp Polaris: Agfaha presentato a Ifra Expo 2003 due nuovi modellidalla gamma “X” dei Computer to Plate per giornalipiù diffusi al mondo.

Le due unità presentate, Polaris XE a laser a luceverde e Polaris XEV a laser Violet, vanno incontroalle richieste provenienti dai quotidiani di piccole emedie dimensioni grazie alla loro produttività nel-l’ordine delle 120 lastre/ora. La capacità di risolu-zione delle immagini dei modelli XE va dai 1000 ai1800 dpi. Quando siano combinate con altre unitàdella gamma Polaris, i modelli XE e XEV rappre-sentano una soluzione conveniente per i centri stam-pa che debbano fare fronte a picchi di lavoro parti-colarmente alti in alcuni periodi del giorno o dellasettimana.

Le unità, nella strategia commerciale di Agfa,possono così costituire la base per un centro stampacon volumi relativamente bassi di produttività lastrerichiesti o come strumenti di backup per grandi cen-tri stampa con picchi di produttività molto elevati.Tutti i modelli della gamma Polaris sono caratteriz-zati da una resa dell’immagine estremamnente ac-curata, affidabilità, flessibilità, velocità e bassi costidi esercizio. Tutti e quattro i motori – Polaris XT,XTV, XE e XEV – impiegano unità di incisione aletto piano a singola larghezza ed alta velocità. IPolaris XTV e XEV utilizzano laser Violet a lungadurata a 405nm. Agfa offre anche i modelli Polaris

XDV/XD e XCV/XC con caricamento a cassetti multi-pli.

I Polaris XT e XTV possono contenere più di 1.000lastre a singola grandezza o 500 formato panorama inlinea, mentre la capacità massima dei modelli XE e XEVè, rispettivamente, di 800 lastre grandezza singola o 400panorama. Il modulo di registro di brevetto - PolarisFleX - usa un sistema di aspirazione a vuoto per posi-zionare la lastra sui tre punti di registro in modo accu-rato e rapido. Un sistema unico di sospensione pneu-matica su quattro punti isola il modulo di impressionedella lastra garantendo un trasferimento di immaginepreciso e senza alcuna vibrazione.

Non vanno trascurate, fra gli altri vantaggi dellagamma Polaris, le dimensioni delle unità CtP, sensibil-mente più ridotte rispetto alle altre disponibili sul mer-cato, che consentono significativi risparmi di spazio nei

Immagine 1: Arkitex, il nuovo flusso di lavoroper quotidiani di AgfaImmagine 2: Afirma, il controllo di qualità Ctp acircuito chiuso

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centri stampa.

Advantage DL3850: si rafforzano i CtP a tec-nologia Violet

Sempre a Ifra Expo di Lipsia Agfa ha annunciato illancio a livello mondiale della nuova unità CtPAdvantage DL 3850 con tecnologia Violet. La macchi-na, presentata al mercato americano nello scorso mesedi giugno in occasione del Nexpo di Las Vegas, impie-ga una meccanica con poche parti in movimento. E’stata sviluppata a partire dalla gamma Autologic 3850CtP Wide line, già apprezzata e molto diffusa da parec-chi anni, alla quale è stata aggiunta una testa laser aluce Violet. “Con Advantage gli editori e stampatori digiornali sanno di poter contare non solo sulla più altaqualità possibile”- ha detto fra l’altro Kurt Smits, diret-tore centrale della divisione quotidiani di Agfa -”ma,grazie all’impiego della testa laser Violet, possono usu-fruire dei più bassi costi di gestione del mercato deiCtP”. Advantage DL3850 impiega la tecnologia dirasterizzazione Sublima che combina i benefici sia del-la FM che della AM nella creazione dei punti di stam-pa. La nuova unità può essere configurata per la gestio-ne di lastre multiformato, una caratteristica sepre piùrichiesta dai centri stampa che si vanno sviluppando indirezione dell’offerta di servizi a valore aggiunto adeditori che lavorano prodotti di formati fra loro moltodiversi. Anche questa soluzione è stata progettata ridu-cendo al minimo gli ingombri materiali per ottimizzarela gestione degli spazi dei centri stampa. Il laser a tec-nologia Violet guadagna sempre più consensi a livello

internazionale grazie ai suoi ridotti costi di ge-stione, all’alta qualità distampa ottenibile ed allapossibilità di lavorare lelastre in un ambiente conluci di sicurezza gialle,molto simile a quello dovesi lavora nei processi in-dustriali convenzionali.

N91v: la nuova lastrafotopolimerica per CtP Violet

In tutto il mondo sta crescendo la richiesta di CtP atecnologia laser Violet grazie all’alta qualità ed ai bassicosti di gestione degli impianti. Agfa ha annunciato aIfra Expo 2003 il lancio a livello mondiale della nuovalastra fotopolimerica N91v per unità Ctp a laser Violet,appositamente sviluppata per il mercato dei giornaliquotidiani. Presentata al mercato americano in occa-sione della scorsa edizione di Nexpo a Las Vegas, lanuova lastra negativa è stata sviluppata a partire dallaN91. Di questa lastra, leader mondiale per le teste lasera luce verde a 532nm montate sulle unità CtP per i quo-tidiani, ne é stata sviluppata una versione sensibile allaluce laser Violet. La N91v utilizza una tecnologia avan-zata per la stesura del materiale sensibile sul supportodi base, la cui sensibilità è stata modificata in funzionedel diodo Violet a 405nm. La nuova sensibilità delpolimero Violet rende la lastra compatibile con la velo-cità impiegata dai CtP per l’industria dei giornali cheutilizzano diodi Violet a 30mW, garantendo la massi-ma affidabilità, bassi costi di gestione ed una immagi-ne strordinariamente nitida. “Ad Ifra Expo 2001 Agfaha lanciato il sistema CtP Polaris Violet assieme allalastra Lithostar Ultra LAP-V ad alogenuri di argento”-ha detto Kurt Smits, direttore centrale della divisionequotidiani di Agfa -”e quello è stato l’inizio della storiaViolet per i giornali. Con la N91v Agfa offre ilfotopolimero che completa questa storia”.

Con la nuova lastra Agfa offre anche una linea disviluppo chimico che riduce le quantità di componentiutilizzate rendendo l’intero ciclo industriale ancorameno inquinante sia per la N91 che per la N91v.

Agfa continuerà ad offrire la lastra N91 in versioneper laser a luce verde assieme alla nuova versione perdiodo Violet e supporterà entrambe nell’ambito dellapropria offerta globale per Ctp all’industria dei quoti-diani.

Advantage DL3850, la nuovaunità CtP a diodo Violet di Agfa

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SAP e Vincenzo Bona s.p.a.insieme in un convegno peranalizzare i fattori critici e lepotenzialità della catena delvalore nella produzione di libri

SAP e l’azienda di stampa Vincenzo Bona s.p.a. con-solidano la loro partnership operativa, partecipando con-giuntamente a un meeting che si è tenuto a Milano loscorso 24 settembre dal titolo: “RealTime Collaboration in bookproduction”. Il meeting era parte diun più ampio convegno che punta-va l’attenzione sulla necessità di unapproccio pratico orientatoall’Information Tecnology – secon-do una modalità assai più familiareall’ estero che da noi in Italia – edera organizzato dall’elvetica Uni-versità di San Gallo e dall’Univer-sità Bocconi di Milano, e sponso-rizzato da SAP. Il convegno ha quin-di riunito molteplici aziende cheoperano in diversi settori e attori delle differenti filieredella catena del valore (dalle automobili all’editoria, almondo assicurativo) per riflettere su produttività e nuo-vi servizi. L’intenso dibattito - sviluppato attraverso unforum di discussione neutrale per aziende provenientida settori diversi – ha esplorato gli scenari collaborativie di opportunità di miglioramento: punto centrale il sup-porto di soluzioni IT, la determinazione di Quick Winse il risultato è quello di avere numerosi suggerimentiper le fasi successive. A Emanuele Bona, Amministra-tore Delegato della Vincenzo Bona s.p.a., moderatoredel meeting e co-autore insieme a SAP dello studio disupporto iniziale al dibattito, TecnoMedia ha chiesto unparere sui risultati dell’incontro. “Si è trattato di un in-teressante tentativo di coniugare la ricerca pura e labusiness opportunity. Fa piacere rilevare che un’azien-da dinamica come SAP sponsorizzi un’iniziativa di stu-dio i cui risultati non sono immediati ma possano pro-durre effetti sul lungo periodo” ha esordito Bona. “Neltentativo di determinare una sinergia tra mondo dellaricerca e mondo del lavoro abbiamo riunito a Milano 15attori della catena del valore, di cui 13 editori, un distri-

butore e uno stampatore, la Vincenzo Bona s. p. a.” haproseguito Bona. “SAP e Vincenzo Bona hanno stilatoun vero e proprio vademecum che servisse da planning

e da punto di orientamento nel di-battito. In primo luogo sono statianalizzati i fattori critici di succes-so. Successivamente, essendo noiazienda di stampa, ci siamofocalizzati in termini di utilizzodell’IT vista come leva per gestirele evoluzioni dei processi di impre-sa, come un’opportunità per miglio-rare la produttività e offrire nuoviservizi; in termini di standardizza-zione delle caratteristiche di prodot-to e dei processi; in termini di gra-dualità e armonia di

implementazione; e in termini di adozione di strategiecustomer oriented. Insieme a SAP abbiamo analizzato itrend di mercato del settore editoriale e abbiamo stilatoun elenco di problemi che una casa editrice deve affron-tare, dai vari punti di vista delle componenti che vi la-vorano. Sono stati analizzati quindi i problemi dell’Edi-tore, delle Direzioni Amministrativa, Editoriale, di Pro-duzione, della Direzione Marketing e Commerciale perfinire ai problemi a livello di Contracts & Royalties, diRights Management & Licenses, problemi che si scari-cano in ultima analisi sugli autori, sugli stampatori e suidistributori”. “Il risultato finale andava, ovviamente,nella direzione dell’individuazione delle priorità di bre-ve e medio termine: sotto i dodici mesi e oltre i dodicimesi” ha concluso Bona. “E il dibattito che ne è scaturi-to ha sottolineato come l’individuazione chiara delle esi-genze porti ad una conseguente chiarezza nell’adozionedelle soluzioni. Certamente l’IT è un formidabile allea-to in questo percorso e le aziende che in questo settoreposseggono know-how ed esperienza, come SAP, pos-sono sviluppare, insieme ai loro clienti, i percorsi piùidonei al conseguimento dei fattori di successo”.

SAPVia Paracelso 24 - Pal. Cassiopea, 2

Centro Direzionale Colleoni20041 Agrate Brianza - (MI)

Tel. 039/68791 Fax 039/6091005

http://www.sap.com/italy

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Tera Digital Publishing S.p.A.

Via Gallarate, 200 - 20151 Milano - ItaliaTel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19

e-mail [email protected]

E’ disponibile la versioneitaliana di GATE, il sistema

di gestione degli annuncidi Tera

Disponibile la versione localizzata in italiano diGATE: Tera Digital Publishing ha completato infattiin questi giorni la localizzazione italiana di GATE, ilsistema per la gestione degli annunci pubblicitari.

L’operazione, coordinata da Franz Rossi,Responsabile Commerciale Italia, (e cheha coinvolto due figure chiavedello staff inglese, AlecCozens, Responsabiledello Sviluppo di Gater,e Bryan Norry, ProjectManager per GATE) siè soprattutto concentra-ta sulla necessità diadattare l’applicazioneal mercato pubblicitarioitaliano e ai suoi modi dioperare, sicuramente di-versi da quelli britanni-ci.

“La parte più importante della localizzazione ita-liana di GATE è stata senza dubbio quella di renderel’applicazione conforme alle abitudini del mercatoitaliano” ha commentato in proposito Franz Rossi.“Il forte legame tra GATE e il mercato inglese” haproseguito Rossi “nasce dal fatto che il sistema siastato sviluppato interamente in Gran Bretagna da Terasu commissione di due tra i principali gruppi edito-riali britannici: il Northcliffe Newspapers Group e ilTrinity Mirror, con i quali abbiamo da anni un rap-porto proficuo”.

GATE, infatti, è nata principalmente per sostitu-ire il sistema di gestione degli annunci pubblicitariSentinel, in uso presso numerose testate del gruppoNorthcliffe. Il progetto, iniziato a cavallo tra il 1999e il 2000, è stato sviluppato da Tera all’interno di unajoint-venture a tre con Northcliffe Newspaper Groupe Trinity Mirror.

“Una volta deciso di sfruttare lo sviluppo portato

a termine per Northcliffe e Trinity Mirror, e di tra-sformarlo in un prodotto che potesse essere commer-cializzato anche oltre ai confini britannici” ha sotto-lineato Rossi “ci siamo posti il problema di adattare

il sistema ai diversi mercati, badandochiaramente di localizzare soprattut-to le logiche di lavoro”. E ha conclu-so: “GATE è un sistema robusto ecompleto, ma i meccanismi della ven-

dita pubblicitaria varianonotevolmente da mercato amercato e questo è uno de-gli sforzi principali da af-frontare se si vuole offrireuna soluzione competitivaed effettivamente affidabi-le a livello internazionale”.

Una tra le differenzeprincipali tra il mercato

pubblicitario inglese e quello italiano e sicuramenteil modo in cui viene gestito il rapporto con il clientefinale: solitamente in Italia l’editore affida la venditadegli spazi pubblicitari ad una concessionaria, men-tre in Gran Bretagna è egli stesso a farsene carico.

L’impiego quasi sistematico di concessionarie hacondizionato molta parte del lavoro di localizzazio-ne di GATE per il mercato italiano, nonché la stessastrategia di marketing dell’applicazione, il cui targetitaliano (gli editori di quotidiani in questo caso) noncoincide con il target di riferimento di Tera DigitalPublishing nel resto del mondo.

La versione italiana di GATE è comunque in gra-do di gestire secondo i modi che sono propri del mer-cato italiano qualsiasi tipo di rapporto concessiona-ria/compratore finale e concessionaria/editore. Dallagestione delle prenotazioni, alla gestione delle posi-zioni di rigore, alla scontistica, nonché ai problemilegati all’aspetto amministrativo-contabile della ven-dita pubblicitaria, aspetto, questo, decisamente vasto

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e complicato e molto vincolato a regole ed abitudinilocali, che variano in modo rilevante da nazione anazione.

“A questo proposito” ha aggiunto Franz Rossi“siamo intervenuti sul sistema, affinché GATE fossecapace di ragionare come si è soliti fare nel mercatoitaliano, dove il listino di vendita rappresenta sola-mente la base di partenza e dove la scontistica giocaun ruolo fondamentale nel rapporto concessionario/utente finale.

Gli abbiamo regalato, insomma, una flessibilitàtutta mediterranea, pur mantenendo integre le fun-zioni di calcolo molto sofisticate, che sono uno deipunti di forza dell’applicazione”.

Molto lavoro, durante la localizzazione, è statoanche dedicato alla traduzione e all’adattamento diuno degli strumenti più potenti che l’applicazionemette a disposizione degli operatori: il correttore or-tografico.

Attraverso l’impiego del correttore ortograficoGATE, infatti, aiuta a prevenire gli errori di battiturain fase di immissione dei testi degli annunci e mi-gliora notevolmente le tempistiche legate all’inseri-mento dei dati.

GATE, ora finalmente completamente localizza-to, si presenta insomma come una robusta e flessibi-le soluzione per la gestione degli annunci pubblicita-ri anche per il mercato italiano.

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Kodak Polychrome Graphicsall’Ifra Expo 2003

L’edizione 2003 dell’IfraExpo è stata per KodakPolychrome Graphics l’occasione per celebrare unaltro anno di crescita nei sistemi CtP a tecnologia ter-mica dedicati ai giornali. Kodak PolychromeGraphics offre una gamma completa di soluzioni perla preparazione dellelastre dei giornali, lacui validità è chiara-mente dimostrata dal-le oltre 150 linee in fun-zione in tutto il mondo, il set-tantacinque per cento delle qualiè costituito da sistemi KPGNewsetter. La maggior parte delle in-stallazioni riguarda l’Europa, e in particolare Ger-mania e Francia, ma anche il mercato americano è increscita.

Kodak Polychrome Graphics ha presentato all’Ifrail Newsetter TH180, completamente automatico e ilCreo Trendsetter News 2000, entrambi funzionanticon lastre termiche digitali KPG ThermalNews, spe-cifiche per i giornali.

Uno dei vantaggi della tecnologia termica per CtPapplicata alla produzione dei giornali è l’altissimolivello di qualità ottenibile, che permette di usare leretinature stocastiche nella stampa a colori dei gior-nali e dei lavori commerciali. Proprio questa caratte-ristica è stata la base della scelta di Gruner e Jahr,uno dei più importanti giornali di Berlino, che ha re-centemente deciso di introdurre una linea di produ-zione completamente automatica, composta da treNewsetter TH180.

In Olanda la Dijkman Offset ha inizianto quest’an-no ad utilizzare le lastre ThermalNews con assolutasoddisfazione, come traspare chiaramente dalle di-chiarazioni del direttore commerciale Bert Helmers:“Stiamo utilizzando con successo la retinaturastocastica attraverso il RIP Harlequin che pilota ilTrendsetter News 100. Le caratteristiche della tec-

nologia termica ci permettono di riprodurre alla per-fezione anche le retinature stocastiche più fini.”

KPG Newsetter System

Il sistema NewsetterTH180 con le lastreThermalNews è stato ilpunto focale dello

stand Kodak PolychromeGraphics. Dal momento che

ogni linea è in grado di produrrein un’ora fino a 180 lastre in forma-

to Berliner, un sistema integrato costi-tuito da due linee sarà in grado di produrre 360 lastreall’ora a 1270 dpi. Numerosi giornali europei usanotre o più linee, integrate tra loro.

Gli sviluppi più recenti del sistema e la nuovainterfaccia KPG NewsConnect TIFF G4 permettonooggi di collegare i KPG Newsetter TH con qualsiasiflusso di lavoro per giornali basato su TIFF G4.

KPG News Monitor

News Monitor è un sistema esclusivo, facile dausare, che controlla tutti gli elementi dei sistemiNewsetter e permette agli utilizzatori di gestire tuttele operazioni di preparazione delle lastre. News Mo-nitor, che era in funzione presso lo stand KodakPolychrome Graphics, comprende un database cheregistra ogni avvenimento. Quando si rende neces-sario l’intervento dell’operatore, per aggiungere chi-mici o caricare nuove lastre, il software attiva auto-maticamente un segnale di richiesta.

Un altro importante vantaggio offerto dal NewsMonitor è il collegamento remoto con il servizio e icentri di assistenza tecnica Kodak PolychromeGraphics, grazie al quale i tecnici hanno accesso di-retto al sistema per controllare lo stato di tutti gli ele-

Via del Pratignone 38/4050041 Calenzano (FI)

tel. 0558836200 - fax 0558836222

http://www.kpgraphics.com

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menti e, se necessario,resettare o modificare iparametri. Si riduconocosì i tempi di fermomacchina, ottimizzandotutte le operazioni diproduzione delle lastre.

La linea Creo TrendsetterNews

La gamma offerta da Kodak PolychromeGraphics ai giornali comprende anche la linea CreoTrendsetter News, caratterizzata da un altissimo li-vello di qualità, produttività e costanza nei risultati. ITrendsetter News sono disponibili nei modelli 70,100, 150 e 200, che rispondono a tutte le necessità diproduzione delle lastre per i giornali. Riproduconole immagini ad alta velocità e comprendono di serieun sistema automatico per il caricamento e lo scaricodelle lastre. L’interfaccia, compatibile con tutti i for-mati di file standard, permette di inserire il sistemain qualsiasi flusso produttivo. La tecnologiaSQUAREspot™ combinata con le caratteristichebinarie delle lastre termiche digitali assicura la crea-zione di punti con struttura costante e ripetibile perla massima precisione nella riproduzione delle im-magini.

Lastre KPG ThermalNews

Le lastre Kodak Polychrome GraphicsThermalNews, specifiche per i gior-nali, rappresentano la terza gene-razione della tecnologia termicasviluppata dai centri R&D diK o d a kPolychromeGraphics. LeThermalNewsproducono risul-tati di stampa dialta qualità e riduco-no i tempi di produ-zione. Sono caratteriz-zate da ampia latitudine diesposizione, prestazioni stabi-

li, grandeprec is ionenella ripro-

duzione delpunto, eccellente

bilanciamento tra acquae inchiostro e basso consumo

d’acqua. La capacità di tiratura èalta e i tempi di riavviamento dopo gli

eventuali fermi macchina sono brevi. La ra-pidità di avviamento della tiratura, gli scartiridotti e la precisione del registro contribui-scono alla riduzione dei tempi generali di pro-

duzione in macchina da stampa.

Kodak Gen5 film

La linea di film Kodak Gen5 è ideale per tutte lenecessità di prepress dei giornali. I film Gen5producono risultati costanti in tempi estremamentebrevi, con consumo di chimici molto ridotto. In com-binazione con i più recenti modelli delle sviluppatri-ci di Kodak Polychrome Graphics, i film Kodak Gen5possono essere sviluppati in non più di 20 secondicon una quantità di chimici inferiore del 25% rispet-to ad altri sistemi.

KPG Winner Gold Printing Plate

Kodak Polychrome Graphics ha presentato all’Ifraanche la nuova versione delle lastre negative KodakPolychrome Graphics Winner Gold dedicata al pre-

press tradizionale nei giornali, che ha ot-tenuto un ottimo successo presso

gli utilizzatori di tutto il

Il CtP termico Newsetter TH 180, una dellesoluzioni in mostra ad Ifra Expo 2003

Le lastre termicheThermalNews garantiscono

produttività costante su lunghe tiraturee alta qualità di stampa a colori

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mondo. Le Winner Gold sono caratterizzate da altaproduttività, basso consumo d’acqua, eccellentebilanciamento tra acqua e inchiostro e ottima visibi-lità dell’immagne dopo l’esposizione e sono il risul-tato della lunga esperienza maturata da KodakPolychrome Graphics nel campo delle lastre tradi-zionali dedicate alla stampa dei giornali.

Prima presentazione europea del sistemaKPG Matchprint Virtual

In occasione di Ifra 2003 Kodak PolychromeGraphics ha presentato in anteprima europea il nuo-vo sistema di prove colore Matchprint VirtualProofing, che permette ai clienti dei giornali di con-trollare le pagine di pubblicità in remoto, grazie allastretta rispondenza al risultato finale della rappresen-tazione a video, che tiene conto anche delle condi-zioni di stampa e del supporto che verrà utilizzato.Con Matchprint Virtual Proofing si ottengono simu-lazioni estremamente precise e riproducibili dei co-lori CMYK, che differenziano nettamente il sistemadai normali strumenti di soft proofing digitale remo-to computer-to-computer oggi utilizzati, adatti all’ap-provazione generale del concetto ma non alla visio-ne precisa di quanto si otterrà realmente in fase distampa. Il sistema proposto da Kodak PolychromeGraphics consente invece di visualizzare un risultatocomparabile a quelli prodotti dai migliori sistemi diproofing digitale retinato, diventando così la primavera soluzione di proofing virtuale.

KPG Matchprint Inkjet

A tutti i giornali che hanno necessità di produrreuna prova colore stampata, Kodak PolychromeGraphics propone la soluzione Matchprint Inkjet checomprende Matchprint Color RIP, profili e supportidi stampa Matchprint. Il sistema può gestire 18 di-verse stampanti prodotte da Canon, HP ed Epson, cuifornisce funzionalità avanzate e controllo del colore.La recente interfaccia One Bit TIFF (OBT) per ilMatchprint Color RIP permette ai giornali di utiliz-zare un procedimento produttivo di proofing e stam-pa ottimizzato dal flusso di lavoro ROOM (RIP Once,Output Many), grazie al quale la prova colore vienegenerata dallo stesso file utilizzato per l’esposizionedella lastra.

Kodak Polychrome Graphics

Kodak Polychrome Graphics dispone di una gam-ma tra le più ampie di prodotti e soluzioni digitali etradizionali per l’industria grafica, che comprende la-stre per computer-to-plate e per l’offset tradizionale,sistemi di proofing digitale retinato, inkjet, analogi-co e virtuale, sistemi di stampa digitale, sistemi diworkflow e film a marchio Kodak. La sede principa-le è negli Stati Uniti, a Norwalk, Connecticut. I clientidi tutto il mondo sono seguiti dalle sedi locali in Ame-rica, Europa, Giappone, Asia e America Latina. Tut-te le informazioni su Kodak Polychrome Graphicssono disponibili sul sito www.kpgraphics.com

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Agfa assisterà i clientiEsko-Graphics nell’industriadei giornali

All’apertura di Ifra Expo 2003 a Lipsia, Esko-Graphics e Agfa hanno annunciato di avere raggiun-to un accordo che prevede che Agfa si farà caricodell’assistenza tecnica nei confronti dei clienti Esko-Graphics che abbiano installato CtP DMX e workflowEskoNet.

Alcuni mesi fa Esko-Graphics aveva annunciatola decisione di focalizzare le proprie attività sulle areedel core business nei mercatidella stampa commerciale edel packaging, disinvestendoda altre attività fra le quali iprodotti destinati all’indu-stria dei giornali quotidiani, ac-quisiti da Agfa.

Il nuovo accordo prevede che ilpersonale di supporto tecnico per CtPDMX, sia quelli impegnati nel centro di assistenzagenerale che quelli impegnati in tutto il mondo nelpronto intervento presso gli stabilimenti di stampa,saranno trasferiti sotto il controllo di Agfa. Il team disupporto tecnico per lo sviluppo del software EskoNetsarà a sua volta trasferito in Agfa. Questo accordointeresserà un totale di venti tecnici hardware e soft-ware.

“Agfa dà il benvenuto ai clienti dei sistemi DMXe EskoNet di Esko-Graphics”- ha detto fra l’altroEtienne Van Damme, Business Development SeniorVice-President di Agfa-. “Noi siamo molto impegnati

nei confronti dell’industria dei quotidiani, e puntia-mo ad una collaborazione che significhi il successoper tutti i partner coinvolti”.

Agfa offrirà supporto, servizi e parti di ricambioa tutti i clienti attraverso la sua rete di assistenza in-ternazionale e tramite il suo supporto organizzativo.La prossima versione del software EskoNet (2.1) saràsviluppata sotto la direzione di Agfa e sarà resa di-

sponibile a tutti i clienti chegià utilizzano versioni prece-denti del software.

Per il futuro tutti i clientiEskoNet possono attendersi

una completa migrazione ver-si sistemi di workflow attualmente

esistenti o in corso di progettazione.Da parte di Esko-Graphic, nella

persona del suo Presidente e CEO, Kim Graven-Nielsen, é stato ribadito il convincimento di averetrovato nella organizzazione di Agfa “un partner con-vinto ed fortemente impegnato nell’industria dei quo-tidiani che porterà ai clienti dei quotidiani una solidapiattaforma per continuare a svilupparsi, assicuran-do la protezione dei loro investimenti e offrendo lorovalide opportunità di crescita per il futuro”.

Durante un breve periodo di transizione Esko-Graphics continuerà comunque a garantire assisten-za e supporto tecnico a tutti i clienti dell’industriadei giornali.

ABCAGFA GEVAERT S.p.a.

Divisione Graphic SystemsVia Grosio 10/4 - 20151 Milano

Tel. 02.3074.220 Fax 02.3074429

http://www.agfahome.com

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IfraExpo 2003: a Lipsia in mostrail nuovo sistema SLS3000, la so-

luzione ottimale per l’inserimentodi un gran numero di inserti

Anche per Müller Martini è tempo di prime euro-pee: l’azienda ha infatti presentato all’IfraExpo diLipsia per la prima volta in Europa il sistema d’inseri-mento veloce e sicuro SLS3000 – l’inseritrice ottimaleper le aziende di giornali che hanno un’esigenza didistribuzione mirata per zone e che desiderano abbi-nare numerosi inserti al quotidiano.

La SLS3000 è un sistema d’inserimento veloce esicuro, che ottimizza il lavoro con brevi tempi di pro-duzione in una moderna sala spedizione. Si caratteriz-za per la sua elevata effi-cienza, anche in caso didistribuzione a zone e conla lavorazione di moltiinserti, per l’elevata fles-sibilità e per le rese nette ele-vate.

Tramite l’apposito mettifoglioinfatti i prodotti principali vengono ali-mentati in modo affidabile direttamente nelle taschedell’inseritrice SLS3000. Gli inserti possono esserealimentati mediante altri mettifogli, fino ad un massi-mo di 50. Ciò significa che, grazie alla particolare strut-tura delle tasche ed all’elevata versatilità delmettifoglio, è possibile produrre sia prodotti sottili conpoche pagine, sia edizioni settimanali con un massi-mo di mille e duecento pagine tabloid.

In produzione semplice la SLS3000 può produrrefino a 32.000 copie all’ora. Utilizzando in doppia pro-duzione un secondo mettifoglio per prodotto princi-pale ed alimentando il prodotto tramite due mettifogliper inserto, la resa raggiunge le 40mila copie all’ora econ una seconda uscita è possibile raggiungere persi-no una velocità di 64mila copie all’ora.

Il caricamento può avvenire sia automaticamentemediante polmone FlexiRoll o Streamfeeder, sia ma-nualmente; è inoltre possibile un caricamento direttodalla rotativa (Press-to-Pocket). Il sistema d’inserimen-to lineare SLS3000 garantisce dunque un’accessibili-tà ottimale e fornisce la possibilità di eseguire ilcaricamento da entrambi i lati.

Si tratta dunque di un mettifoglio innovativo. In-fatti la SLS3000 con servo-azionamento è un sistemasenza alberi. I mettifogli possono essere collegati escollegati con estrema facilità durante la produzione esincronizzati con le tasche d’inserimento. I mettifoglicon regolazioni a scala graduata sono particolarmentefacili da comandare e possono essere impostati duran-te la produzione in corso. Il processo d’inserimentoviene controllato da un sistema di controlloprogrammabile per segnature doppie e mancanti. Il

sistema Missed InsertRepair System (MIRS) ri-conosce gli inserti man-canti e i prodotti principalinon aperti, completando-

li in un secondo ciclo. Lariduzione degli scarti e di inter-

venti manuali incrementa in mododecisivo la produttività e la qualità del

prodotto.La SLS3000 è inoltre il sistema d’inserimento più

facile da comandare nel settore dei giornali. Graziealla struttura lineare l’operatore ha un’ottima visualedi tutto l’impianto. Un dispositivo di visualizzazionea tre colori fornisce inoltre informazioni sullo statodel mettifoglio. Tutti i componenti elettronici e il ter-minale di comando sono integrati sulla SLS3000 nelmodulo di prelievo. Dato che non è necessario un ar-madio elettrico supplementare, viene così risparmiatospazio prezioso. Tutti i comandi e le regolazioni ven-gono eseguite dal terminale di comando. Qui vengonovisualizzati tutti i dati di regolazione e produzione. Dalterminale è possibile:

- comandare e controllare tutti i processi parzialidella produzione ad inserimento

- regolare tutto il sistema (tasche, trasportatori,mettifogli)

- controllare la lavorazione per zone senza vuoti diproduzione

- comandare e controllare tutti i sistemi di forma-zione pacchi successivi

MÜLLER MARTINI S.p.AViale Rimembranze 50

20099 Sesto San Giovanni (MI)

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- redigere rapporti di produzioneLa SLS3000 è un sofisticato “Straight Line-

System” (SLS) di terza generazione; necessita solo diuna manutenzione minima.

Il modulo di prelievo della SLS3000 ha una strut-tura molto compatta. I prodotti finali completi vengo-no direttamente alimentati dalle tasche al trasportato-re d’uscita, che afferra il singolo prodotto per il latosuperiore aperto. In questo modo si impedisce che iprodotti inseriti fuoriescano durante il trasporto. Gra-zie al prelievo integrato della copia di controllo è pos-sibile prelevare un prodotto finale premendo l’apposi-

to pulsante.Il sistema d’inserimento SLS3000 veloce e sicuro

può essere integrato in una qualunque sala spedizio-ne.

E’ consigliato in particolar modo per giornali conmedie ed elevate tirature, con un gran numero di zonee molti inserti. La SLS3000 ottimizza il lavoro quan-do i tempi di produzione sono molto stretti. Grazie alcambio zone completamente automatico e alla possi-bilità di eseguire una distribuzione mirata, l’editore ècosì in grado di reagire in modo flessibile alle esigen-ze del mercato.

SLS3000 – il sistema d’inserimento ideale quandosi tratta di abbinare al quotidiano molti inserti

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Heidelberg investe informazione: nuovo centro inAmerica per gli operatori su

rotative Mainstream 80Heidelberg, azienda leader mondiale nelle macchi-

ne per la stampa, é da sempre impegnata nella forma-zione professionale degli operatori del settore e, più ingenerale, nella diffusione di una moderna “cultura dellastampa”, dove qualità e tecnologia sono inscindibili.Dopo avere annunciato un anno fa il proprio impegnoa servizio dell’industria mondia-le dei quotidiani, e dopo avereiniziato con successo la venditadel proprio modello di rotativaoffset per giornali, la Mainstream80, Heidelberg ha ora realizzatoun importante investimento informazione e cultura della stam-pa in quadricromia per i giornali.

A Dover, in New Hampshire, éstato rinnovato ed inaugurato uffi-cialmente un laboratorio di formazio-ne per tecnici di stampa per giornaliquotidiani che operano su rotativeMainstream 80, le moderne unità offsetsviluppate da Heidelberg che impiega-no tecnologie per la stampa di altissimaqualità in quadricromia di derivazionecommerciale.

Teoria e pratica

Il rinnovato laboratorio tecnologico di Dover é oral’unico degli Stati Uniti dove sia possibile applicare lelezioni teoriche alla pratica sul campo, dal momentoche nel centro di formazione é stata installata una tor-re di stampa a quattro elementi perfettamente funzio-nante. L’unità è equipaggiata con una piega JF-255ed un cambiabobine automatico della Contiweb FDflying. La torre, a doppia larghezza, produce otto pa-gine broadsheet o 16 pagine tabloid rigorosamente fullcolor, secondo quanto previsto dalle richieste più im-pegnative del mercato degli editori di giornali. Gli al-lievi hanno così la possibilità di verificare sul campola qualità e le caratteristiche tecnologiche più avanza-

te della Mainstream 80 secondo i canoni più severidella formazione professionale americana e tedesca.

Un centro a supporto dell’inydustria

L’inaugurazione del centro di formazione Hei-delberg di Dover segue in paral-lelo la installazione delle primelinee offset Mainstream 80 negliStati Uniti d’America.

“Questa istallazione” ha affer-mato Doug Gibson, vice presi-dente Web Systems di Heidelberg,“riflette il nostro impegno nel set-

tore dei quotidiani, e il successocrescente della tecnologia gapless”

che rende possibile, grazie all’impie-go di rulli in caucciù senza giunture,

la stampa in quadricromia ad alta qua-lità ed altissima velocità sulle unità in

configurazione 4x1.Due delle installazioni Mainstream

sono in corso di completamento alTranscontinental Group di Montreal, Ca-

nada, e una terza è in dirittura d’arrivo aThe Roanoke Times in Roanoke, Virginia,

come dire a poca distanza dal centro delNew Hampshire. In pochi mesi di attività

sul mercato mondiale dei quotidiani Heidelberg ha ri-cevuto ordini per più di 20 rotative Mainstream da partedi editori di molti Paesi. Poiché la produzione di unquotidiano si è sviluppata nella direzione di un’opera-zione che impiega alte tecnolgie, gli impianti sono di-venuti ora più sofisticati e l’addestramento è diventa-to più critico” spiega Gary Fisher, direttore delCustomer Training Center a Dover. “L’aggiunta di unatorre di stampa perfettamente funzionante ci consenteora la più ampia gamma di strumenti necessari per for-nire la conoscenza teoriche e la esperienza pratica dicui i nostri clienti hanno bisogno per massimizzare laproduttività dei loro sistemi Mainstream”.

Macchingraf SpaVia Trento, 61

20021 Ospiate di Bollate (MI)Tel. 02/35003.1

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L’esperienza con una vera unità di stampa è statapianificata sia per rafforzare le competenze di quantioperano sulla macchina come stampatori sia per quantisono responsabili per la manutenzione elettronica emeccanica delle unità installate presso i clienti. Il nuovocentro di formazione Heidelberg offre anche ai clientiMainstream 80 anche un ambiente sotto controllo perallenarsi con i medesimi prodotti chimici, prodotti diconsumo e relativi settaggi della macchina utilizzatiin produzione presso i loro centri stampa.

L’Heidelberg Web Systems Customer TrainingCenter a Dover utilizza sei docenti a tempo pieno, chelavorano a diretto contatto con gli ingegneriHeidelberg. L’approccio del lavoro di squadra permettel’integrazione delle nozioni meccaniche, elettronicheed operative che si sviluppano nel corso dell’insegna-mento con le attività relative sia all’implementazionedell’unità di stampa sia alla sua installazione. som-mando insieme tutte le esperienze proffesionali, si puòdire che la squadra metta insieme ben 150 anni di espe-rienza in tutto ciò che riguarda le attività operative sullamacchina, l’installazione, la documentazione e l’ad-destramento professionale.

Il centro di Dover dispone anche di un CtP fornitoda Agfa. La conoscenza pratica relativa agli impiantidi incisone diretta delle lastre di stampa aiutano i clientiad una maggiore e più efficiente integrazione dei flus-si produttivi in azienda.

“La formazione professionale è un’attività tradi-zionalmente svolta nei luoghi di lavoro o per mezzo diapparecchiature e simulatori statici” spiega Fisher.“Ora noi mettiamo a disposizione un ambiente forma-tivo completo e libero da interruzioni e da distrazio-

Fotografie 1-4: Gary Fisher, il direttore dell’HeidelbergCustomer Training Center a Dover, NH, illustra alla classe

dei suoi allievi la torre nuova quattro-alto e completamenteoperativa Mainstream

ni”.Fisher sotto-

linea anche co-me l’investi-mento in pro-grammi di for-mazione specia-lizzati e com-pleti debba an-dare di pari pas-so con gli inve-stimenti in tec-nologia di stam-pa. “Senza dub-bio ilM a i n s t r e a mLab potenzia lanostra capacità di offrire programmi formativi e di ag-giornamento su misura per clienti ed in modo conti-nuativo” con-clude.

Heidelberg(http://www.-h e i d e l b e rg . -com) è il forni-tore di soluzio-ne di stampaleader del mon-do. Con basenella città diHeidelberg, inGermania, lasocietà producee supporta unagamma estesa e integrata di sistemi di stampa digitalie web, di sistemi di alimentazione per carta, come pu-re componenti di prestampa e di poststampa, softwaree prodotti di consumo per tutte le applicazioni di stam-pa.

Heidelberg possiede una rete di produzione e disupporto molto estesa, con 18 impianti di produzione,250 punti vendita e di servizio, e quasi 25mila dipen-denti in 170 Paesi.

La base installata di soluzioni per la stampaHeidelberg include più di 400 mila sistemi presso 240mila clienti in tutto il mondo.

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Adobe Creative Suite e AdobeInDesign CS: nuove

piattaforme standard perl’editoria

La recente edizione di Ifra Expo 2003 a Lipsia haribadito, se mai ce n’era bisogno, come sia in rapidacrescita da parte degli editori di tutto il mondo la ri-chiesta di integrare i sistemi editoriali specializzati conpiattaforme grafiche standard in grado di garantirel’apertura con strumenti altamen-te specializzati di file provenientidal mondo dei professionisti ester-ni ai giornali.

A questo riguardo arrivano dueimportanti novità dalla ricerca esviluppo di Adobe, società leadermondiale nella fornitura di appli-cativi standard per l’industria gra-fica ed editoriale. Tra breve saran-no disponibili la nuova Adobe Creative Suite per icreativi professionisti e, da gennaio, InDesign CS, connuove funzioni migliorate e potenziate.

Adobe Creative Suite: la piattaforma integrata per i creativi

Adobe Creative Suite è una soluzione completa didesign che mette a disposizione dei creativi professio-nisti gli strumenti di cui hanno bisogno per creare epubblicare contenuti per la stampa e il Web, in modoveloce, facile e a un prezzo estremamente vantaggio-so. Adobe Creative Suite Premium Edition combinale nuove versioni degli applicativi leader per i creati-vi: Adobe Photoshop® CS con Adobe ImageReady® CS,Adobe Illustrator® CS, Adobe InDesign® CS, AdobeGoLive® CS e Adobe Acrobat® 6.0 Professional conVersion Cue™, l’innovativa tecnologia per la gestio-ne dei file. Supporta un flusso di lavoro Adobe PortableDocument Format (PDF) completo e offre un’ampiagamma di risorse di formazione così come opzioni disupporto. È disponibile anche Adobe Creative SuiteStandard Edition, che include gli stessi applicativi, ec-cetto GoLive e Acrobat 6.0 Professional, e fornisceuna serie di prodotti professionali per la stampa el’impaginazione. La soluzione completa, Adobe Crea-

tive Suite, offre una forte integrazione per risparmiaretempo, flussi di lavoro semplificati a un prezzo moltovantaggioso. Parole d’ordine: integrazione e risparmiodi tempo e semplificazione del flusso di lavoro. AdobeCreative Suite include una guida stampata sul flusso

di lavoro che offre suggerimentiper lavorare in modo più efficien-te con gli strumenti Adobe, con-sentendo di risparmiare tempo edenaro e dando consigli agli uten-ti con vari livelli di esperienza.Inoltre, Adobe Creative Suite con-tiene versioni Adobe PDF delleguide utente per ogni singoloapplicativo della suite, così come

video di formazione. Gli utenti della suite hanno an-che accesso al nuovo Adobe Studio™,www.studio.adobe.com, la risorsa unica con suggeri-menti degli esperti, trucchi e guide.

È possibile controllare cosa si è installato e quan-do si è eseguita l’installazione; ed anche installare tut-ti i componenti in un’unica volta, avendo la certezzache lo strumento giusto sarà a disposizione nel mo-mento in cui ce ne sarà bisogno. Adobe Creative Suiteoffre un servizio gratuito per gli utenti registrati checonsente supporto online e un numero verde per pro-blemi di installazione e di eliminazione dei bug.

Interfaccia e strumenti comuni. Poiché i com-ponenti della Suite condividono comandi, strumenti epalette comuni, è possibile passare da un’applicazio-ne all’altra senza problemi. Questa coerenza nell’in-terfaccia utente grafica permette facilmente sia ai prin-cipianti sia agli utenti esperti di apprendere veloce-mente l’uso di un nuovo strumento o di una nuovafunzione. È possibile inoltre personalizzare apiacimento le scelte rapide da tastiera di PhotoshopCS, Illustrator CS e InDesign CS.

Supporto dei formati di file nativi. Non è maistato così facile lavorare con vari tipi di file, in appli-cazioni diverse e per media differenti. Con Adobe

Adobe Systems ItaliaCentro direzionale Colleoni - Pal. Taurus A3

20041 Agrate Brianza (Mi)tel. 039 65501 fax 039 655050

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Creative Suite è possibile importare file nativi diIllustrator con testo modificabile, forme e livelli inPhotoshop CS, oppure inserire file Photoshop inIllustrator CS; l’integrazione Adobe consente di lavo-rare nel modo più efficiente. Quando il disegno è pron-to, è possibile inserire i file nativi di Photoshop,Illustrator e Adobe PDF nei layout di InDesign CS eGoLive CS e quindi fare clic su un pulsante per modi-ficarli nell’applicazione originale, evitando noiosi pas-saggi per risalvare e reimportare i file.

Condivisione delle tecnologie di base. È possibi-le trarre vantaggio dalla coerenza tra file e strumenticon le tecnologie di base condivise, come un gestoregrafico che produce una visualizzazione di immagini,grafici e testo di alta qualità per tutti i componenti del-la suite, un sistema di gestione colore che aiuta a otte-nere risultati prevedibili in termini di colore tra stru-menti software e periferiche hardware e un supportoavanzato per Extensible Metadata Platform (XMP),una tecnologia aperta e basata sugli standard che per-mette di catturare, conservare e condividere metadatitra file e flussi di lavoro.

Produzione Web automatizzata. È facile creareora in modo efficiente, immagini per il Web sfruttan-do l’output HTML avanzato, dalle azioni condizionalie dalla nuova palette Contenuti Web di ImageReadyCS. Esportate immagini in batch da Photoshop CS,Illustrator CS e ImageReady CS in GoLive CS.

Conversione di pagine per la stampa in pagineper il Web. Dopo aver perfezionato i layout per lastampa in InDesign CS, è possibile trasformarli facil-mente in pagine Web: esportare immagini e paginecome oggetti Smart e contenuto XML. L’alta risolu-zione delle immagini CMYK pronte per la stampa puòessere ridotta e il testo con gli stili può essere salvatocome dati XML per l’uso in GoLive CS. Per effettuatemodifiche nel file InDesign basta creare di nuovo ilpacchetto e i collegamenti verranno aggiornati attra-verso il sito di GoLive.

Gestione dei file intuitiva. Il nuovo sistema digestione dei file Version Cue di Adobe Creative Suiterende incredibilmente semplici le operazioni per tene-re traccia dei file. Non si sarà più costretti ad abban-donare l’ambiente di design familiare di Adobe peravere sempre a disposizione i file più aggiornati. Siache si stia cercando la più recente versione di un file oquella più vecchia, Version Cue aiuta a trovare velo-cemente ciò che si desidera: è possibile consultare leanteprime in Photoshop CS, Illustrator CS, InDesign

CS e GoLive CS o effettuare ricerche sui metadati XMPcome commenti sulla versione, autore, data e altroancora. Il fatto di poter trovare rapidamente i fileconsente di incrementare la produttività e di conse-gnare i progetti rispettando le scadenze.

Local file serving. Se si lavora in team, è possibi-le condividere progetti localmente dal proprio desktope fornire ai colleghi l’accesso ai file senza dover ac-quistare, installare e configurare software o hardwareaggiuntivo.

Condivisione dei file affidabile. Condividere filesenza problemi è ora possibile che tutti possono lavo-rare sulle versioni corrette dei file senza rallentare glialtri membri del team. L’accesso multiutente consentedi rendere disponibili i file a grafici, redattori e altri inun gruppo di lavoro, prevenendo al contempo che illavoro di una persona venga accidentalmentesovrascritto da un’altra.

Template professionali. È possibile pubblicare supiù media in modo più agevole grazie ai template pro-fessionali che collegano stampa e Web design, e crea-re effetti tipografici di grande impatto comunicativocon oltre 100 font OpenType® di nuova generazione,molti dei quali vengono utilizzati nei template e neifile di esempio della suite.

Script incorporati. È possibile automatizzare illavoro in Photoshop, Illustrator e InDesign utilizzan-do script AppleScript, JavaScript e Visual Basic in-corporati o personalizzati. Per esempio, è possibilesalvare la composizione livelli come pagine separatedi un file Adobe PDF.

Scambio affidabile dei documenti. È possibileconvertire file da una qualsiasi applicazione in forma-to Adobe PDF, inclusa l’esportazione da InDesign CSnel formato standard PDF/X e scambiarli in modo si-curo tra piattaforme diverse, preparare i file definitiviper la prestampa ed effettuare una verifica prelimina-re utilizzando Acrobat 6.0 Professional, ottimizzare ifile Adobe PDF per una spedizione online efficiente,comprimendo le immagini, riducendo le dimensionidei file e abilitando il byte-serving.

Revisioni efficienti del progetto. È possibile uti-lizzare Acrobat 6.0 Professional per semplificare egestire le revisioni inserendo commenti e con funzio-ni per la gestione delle revisioni.

In GoLive CS è possibile velocizzare i processi direvisione dei progetti web convertendo le pagineHTML in file Adobe PDF completi di collegamenti enella dimensione corretta.

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Adobe InDesign CS: aprire i sistemi editorialial mondo esterno

Come si legge anche in altra parte della rivista, IfraExpo 2003 ha posto l’accento sulla richiesta da partedegli editori di aprire il più possibile i sistemi edito-riali specializzati nel “prodotto quotidiano” a piatta-forme standard. La risposta di Adobe a questa esigen-za si chiama InDesign CS. Parte integrante di AdobeCreative Suite, InDesign CS porta ad un nuovo livellol’impaginazione, unendo energia produttiva, libertàcreativa con l’innovativo supporto per il cross-mediaofferto dai prodotti Adobe. Con InDesign CS, è possi-bile progettare e creare layout di pagine in modo piùrapido e affidabile di quanto non fosse possibile inprecedenza. InDesign CS utilizza gli stessi comandi,strumenti, palette e scelte rapide da tastiera di AdobePhotoshop® e Illustrator®, in modo da consentire agliutenti di lavorare più velocemente ed efficacementecon strumenti fortemente integrati. La sua capacità diimportare file nativi di Photoshop consente di rispar-miare in modo significativo sui tempi di produzione.Inoltre, l’intuitivo set di strumenti creativi permette diesprimere e perfezionare velocemente le idee di design,di assemblare velocemente le pagine, garantendo unoutput fedele, di inserire, modificare e formattare iltesto grazie al nuovo Editor brani, una visualizzazioneintegrata di wordprocessing che aiuta a modificare untesto in modo efficiente attraverso cornici di testo epagine.

Se si lavora con l’Editor brani, i cambiamenti chesi apportano compariranno nel layout. Inoltre è possi-bile vedere ed applicare tag XML nell’Editor brani,personalizzare l’Editor brani impostando preferenzeper font, dimensioni e colore del font, interlinea, colo-re di sfondo e altre opzioni.

Con la palette Anteprima selezioni colore è possi-bile evitare gravosi errori prima che questi compaianoin pellicola o in stampa. È possibile controllare lastresingole o multiple, vedere l’anteprima dellasovrastampa e degli oggetti, visualizzare i limiti di in-chiostro prima di stampare, prevenire i problemi e pro-durre migliori risultati di stampa impiegando la nuovapalette Anteprima conversione trasparenza perevidenziare e valutare a video come le impostazionidi conversione trasparenza agiscano sugli oggetti tra-sparenti. Queste comprendono ombre esterne, oggetticon contorni sfocati, file di Photoshop o Illustrator contrasparenze, testi e grafica che interagiscono con que-sti.

È inoltre possibile salvare le impostazioni del filenormalmente utilizzate, formato di pagina, colonne emargini come Impostazioni predefinite del documen-to ed applicare formattazioni di testo complesse inmodo veloce, definendo gli stili di carattere enidificandoli negli stili di paragrafo. Gli stili nidificativengono applicati automaticamente al testo che scor-re quando è applicato uno stile di paragrafo. Per esem-pio, è possibile nidificare uno stile per avere all’istan-te capilettera o titoli nei paragrafi. Le impostazioniDTD (Document Type Definitions) consentono inol-tre di creare e convalidare i modelli strutturati per icontenuti XML nei quali potete far scorrere dinamica-mente un contenuto XML. L’importazione DTD iden-tifica, visualizza e aiuta automaticamente a fissare glierrori di tag. È possibile mappare i tag XML comestili di carattere e viceversa per applicare velocementestili di carattere a documenti XML importati o aggiun-gere strutture a documenti già con uno stile.Personalizzate così il vostro spazio di lavoro diInDesign CS per adattarlo al vostro flusso di lavorocreativo.

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“Concurrent Publishing”con EidosMedia

EidosMedia S.r.l.Viale Legioni Romane, 43

20147 Milanotel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330

[email protected]

A IFRA 2003 EidosMedia ha presentato la realiz-zazione del concetto di “concurrent publishing”, ov-vero della pubblicazione simultanea di uno stesso ar-ticolo su più canali di output. Questo traguardo, cheha costituito a lungo un’aspirazione per gli editori cheoperano in ambiente multiprodotto, è diventato unarealtà con Méthode, il sistema edi-toriale di EidosMedia, proprio invirtù dell’adozione dello standardXML nell’intero ciclo di pubblica-zione.

Méthode non solo consente diadattare automaticamente la forma e lostile di un articolo per ivari canali dioutput, ma permette anche di introdurrenel contenuto dell’articolo le opportune va-riazioni. Queste varianti di contenuto – che possonoessere titoli e immagini alternativi, paragrafi di testodiversificati – sono create, editate e archiviate comeun singolo oggetto redazionale. Tale oggettoredazionale, al momento della pubblicazione su undeterminato canale di output (quotidiano, rivista, web,syndication, etc.), assume automaticamente lo stile ele varianti di contenuto specificati per quel particolarecanale.

Trattandosi di un processo parallelo, il “concurrentpublishing” si dimostra molto più veloce ed efficientedel processo di re-purposing, basato invece sulla tra-sformazione dell’articolo all’interno di un processoseriale di pubblicazione. Tramite il “concurrentpublishing” il contenuto dell’articolo XML assumevesti tipografiche diverse tramite l’applicazione in tem-po reale distili CSS (Cascading Style Sheet) e diversevesti grafiche basate sullo standard SVG (ScalableVector Graphics). Per le pubblicazioni cartacee, inol-tre, un potente motore di impaginazione consente digestire la pagina come un singolo oggetto, completoperò di varianti relative alle varie edizioni. “Méthodeconsente agli editori di affrontare una delle sfide fon-damentali per il loro business: come distribuire conte-nuti ad alto valore aggiunto tramite più canali di output,

tenendo però sotto controllo costi e tempi di produ-zione” ha spiegato Gabriella Franzini, direttore gene-rale di EidosMedia.

Tramite l’introduzione diXsmile Planner, il nuovosistema di pianificazione e controllo di Méthode, an-cora una volta interamente basato sullo standard XML,

l’approccio del “concurrentpublishing” è stato esteso alla ge-stione multi-edizione di giornali eriviste, consentendo veloci varia-zioni di contenuti (sia pubblicitari

che redazionali) e di grafica.“E’ l’integrazione totale del modu-

lo di pianificazione con gli ambienti diredazione e di impaginazione che rende

unico Xsmile” ha commentato IsmailGazarin, CTO di EidosMedia. “Non esiste alcun ‘tra-sferimento’ di contenuto da un’applicazione a un’al-tra. Ogni attore del processo produttivo (sia esso gior-nalista, grafico, pubblicitario), lavora nello stesso am-biente in tempo reale. In questo modo, ogni più picco-la variazione viene automaticamente resa visibile intutto il processo di produzione”.

EidosMedia ha inoltre esteso la propria soluzioneper gli utenti Apple tramite l’integrazione di AdobeInDesign e InCopy. Gli utenti MacIntosh possono per-tanto lavorare con gli strumenti di editing e diimpaginazione di Adobe, pur avendo accesso pienoaccesso ad archivi e flusso di lavoro di Mèthode. Dopol’integrazione similare di Quark Xpress e CopyDesk,presentata l’anno scorso a IFRA 2002, Mèthode si ar-ricchisce così ulteriormente anche su piattaformaApple.

Ad IFRA 2003 EidosMedia ha presentato inoltrediverse novità nell’ambito del Knowledge Manage-ment. Particolare interesse riveste una serieconfigurabile di “alerts” in grado di informare auto-maticamente l’utente sul verificarsi di qualunque even-to all’interno del sistema, dall’arrivo di notizie su unparticolare argomento all’ approvazione di articoliall’interno del workflow e così via.

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Tera Digital Publishing S.p.A.Via Gallarate, 200 - 20151 Milano - Italia

Tel. +39 02 38 09 871 Fax +39 02 00 81 19e-mail [email protected]

Automatizzata da Terala versione on-line del

quotidiano “La Padania”

Grazie a Tera, e alla sua nuova versione di sistema digestione di contenuti GN3 da poco installata, dallo scor-so 27 Agosto 2003 la redazione de La Padania, quoti-diano della Lega Nord edito da Editoriale Nord, pubbli-ca la propria edizione on-line in maniera completamen-te automatizzata.

Il progetto, commissionato alla societàmilanese dalla Lega Nord nello scor-so aprile, ha superato il peri-odo di test durato tre set-timane e, da ieri, il sitoweb del quotidianoleghista – www.lapada-nia.com – viene generatoin automatico, attingendoi contenuti direttamentedal materiale editorialedella versione cartacea de“La Padania”.

Il sistema esporta cosìin completo automatismo i contenuti editoriali verso ilsito in XML e genera direttamente le pagine web, appli-cando stili e formati propri del sito.

Stili e formati per il web sono stati preparati dai tec-nici Tera in collaborazione con il personale de “LaPadania”, in modo da assicurare all’editore la massimacongruenza tra ciò che il lettore ha in pagina nella ver-sione cartacea e ciò che si ritroverà nell’edizione on-linedel quotidiano. La procedura prevede l’aggiornamentodei contenuti in tempo reale e la pubblicazione sul webcon una frequenza giornaliera.

Grazie a GN3, la redazione grafica de “La Padania”,partendo dalle pagine dell’edizione pensata per la cartastampata, è in grado di attribuire ai contenuti editorialidestinazioni finali condivise – ad esempio può operareuna distinzione tra ciò che si vuole pubblicare esclusiva-mente sull’edizione cartacea e ciò che invece si vuoleindirizzare su entrambe le edizioni.

Questo è il solo coinvolgimento richiesto al perso-nale del giornale per quanto concerne la pubblicazionedel quotidiano on-line. Il resto è saldamente lasciato allefunzioni di GN3.

Ad edizione ultimata, il WebService di GN3 – cheTera ha sviluppato con tecnologia .Net di Microsoft –estrae i contenuti editoriali (sia testi sia immagini) e creadinamicamente le pagine delle diverse sezioni del gior-nale on-line, fisse o speciali che siano; successivamente

GN3 applica all’XML estratto formatie stili propri di ogni sezione, creando inautomatico sia menù, sia link, senza chenessun operatore debba ricorrere adun’ulteriore revisione degli articoli in

chiave web. “Il progetto dicross-publishing ci ha impe-gnato per oltre due mesi” haspiegato Emmanuele DeGiorgi, responsabile del Sup-porto Tecnico Internaziona-le di Tera “durante i quali ilnostro staff tecnico ha lavo-rato in grande sinergia con ilcliente, realizzando tutti gli

stili e i formati necessari a garantire che il prodotto on-line rimanesse legato per immagine al giornale stampa-to, senza per questo compromettere l’usabilità generaledel sito. Perché non bisogna mai dimenticare che web ecarta stampata sono due prodotti fondamentalmente di-versi e che hanno regole e filosofie di fruizione differen-ti”.

“Il progetto Padania è per noi molto importante” hachiosato a commento Franz Rossi, responsabile Com-merciale Italia di Tera Digital Publishing “e siamo con-tenti che l’editore ci abbia affidato questo importantepasso in avanti tecnologico. Il prossimo magari sarà quel-lo di coinvolgere anche Radio Padania Libera, che è sem-pre di proprietà della Lega, e giungere dunque ad avereun vero proprio primo editore multimediale in Italia, ingrado in altre parole di disporre di un sistema di ultimagenerazione che gli permetta di pubblicare i propri con-tenuti a prescindere dal medium, sia esso la carta stam-pata, la rete o la radio. Il nostro sistema è pronto. ConGN3, siamo in grado di garantire la pubblicazione versoqualsiasi mezzo: carta stampata, web, broadcasting. Sitratta solamente di attendere gli input dall’editore”.

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L’Union di Reims sceglieSinedita NPS Archive perl’archiviazione digitale

Sinedita, la software house specializzata nello svi-luppo di soluzioni per l’acquisizione, la gestione e lapubblicazione delle informazioni, è stata ancora sceltaOltralpe per la sua soluzione di archiviazione digitale.L’Union, il quotidiano regionale francese di Reims, re-alizzato su 10 edizioni con una tiratura di 130mila co-pie al giorno e appartenente algruppo editoriale France-Antilles,ha infatti acquistato ed installatoNPS Archive, la soluzione svilup-pata da Sinedita per la gestionedigitale dell’archivio storico. L’ap-plicazione è integrata con un sistemaeditoriale della QED, Qedit, utilizzato daicirca cento giornalisti che compongono laredazione del quotidiano.

Si tratta dunque di un’installazione mista: normal-mente infatti l’applicazione di archiviazione viene for-nita dallo stesso costruttore che realizza il sistema edi-toriale. Ed è quindi la terza integrazione di questo tipo,dopo le realizzazioni effetuate da Sinedita a Le BienPublic (Digione) e Le Journal de Saône et Loire(Châlons sur Saône), appartenenti al gruppo Delaroche(Socpresse).

Il giornale di Reims ha iniziato a cercare una solu-zione digitale per l’archiviazione durante l’autunno delloscorso anno. Un criterio fondamentale di valutazionenella ricerca era che l’applicazione fosse in grado diarricchire l’archivio storico in modo completamenteautomatico, senza l’intervento umano e senza la crea-zione di nuove postazioni. Dopo uno studio comparati-vo delle soluzioni presenti sul mercato che potesserointegrarsi nel sistema editoriale esistente, e grazie allereferenze dei sopracitati colleghi francesi – i primi aoptare per la soluzione NPS Archive – L’Union ha de-ciso di acquisire la soluzione Sinedita.

Quando il giornale è chiuso e “pubblicato”, il siste-ma editoriale produce un file che contiene tutte le pagi-ne e i singoli elementi che le compongono (articoli,didascalie e immagini). NPS Archive esegue in mododel tutto automatico l’estrazione di tutti questi oggetti eli archivia, mantenendo il link di collegamento fra ele-

menti (testi, foto) e pagine. Così, nel corso delle suc-cessive consultazioni, l’utente può accedere, per esem-pio, ad un articolo partendo dalla pagina che lo contie-ne e viceversa.

NPS Archive poggia su un’infrastruttura tecnologi-ca “cross-platform”. L’applicazione, che utilizza il

database Oracle, è realizzata inJava ed è totalmente compatibilesia con MacOS sia con MacOS X(i sistemi operativi installati all’in-terno della redazione del quotidia-

no francese). Tutti questi elementihanno giocato un ruolo decisivo nella

scelta del fornitore, in quanto L’Union hacapito che con Sinedita poteva ottenere la

massima flessibilità e la possibilità di integra-re facilmente la soluzione con altre applicazioni.

“Sino a giugno 2003, mese durante il quale è statainstallata l’applicazione NPS Archive” ha affermatoLaurent Daudenthun, direttore tecnico del quotidianoL’Union “il nostro giornale disponeva solamente del-l’archivio storico su carta. Se qualcuno avesse avuto lanecessità di consultare un articolo su un qualsiasi nu-mero passato, avrebbe dovuto affrontare un bel lavorodi ricerca che, a prescindere dall’esito ottenuto, avreb-be richiesto comunque tempi molto lunghi per la suaattuazione. Ogni volta, inoltre, era necessario riprende-re manualmente i documenti selezionati (con laribattitura degli articoli o la scansione delle foto a par-tire dal supporto cartaceo del giornale), con un risultatoqualitativo poco soddisfacente. Ora invece, grazie allasoluzione Sinedita, possiamo archiviare e reperire tuttii documenti memorizzati in modo facile, veloce, conuna qualità ottimale, a partire da qualsiasi postazioneconnessa”.

La soluzione Sinedita fornita a L’Union comprendeanche un software che genera automaticamente un filePDF bassa e alta risoluzione di tutte le pagine prodotte.In questo modo si facilita la visualizzazione delle pagi-ne via web e si consente la riproduzione del giornalerichiamando le pagine dall’archivio, ma senza alterar-ne la qualità d’insieme del quotidiano.

L’innovativa soluzione sviluppata da Sinedita per archiviare i documenti è stataimplementata dal giornale francese in versione stand-alone

SINEDITA srlVia Pianezza 212 - 10151 Torino

Tel: 011/4536711Fax: 011/4536701

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80TecnoMedia n. 39, ottobre 2003

Creo Italia S.r.l.

Via Pisa 25020099 Sesto San Giovanni

Milano - ItalyTel: +39 02 262 59 77

Fax: +39 02 262 59 229

Helsingin Sanomat è il giornale più grande dellaFinlandia e anche il giornale con il più alto numerodi abbonati di tutti i paesi nordici. È edito da SanomaCorporation, una divisione indipendente di SanomaWSOY Oyj, il gruppo più grande nel campo dell’edi-toria e della comunicazione deiPaesi Scandinavi. Quando èvenuto il momento di una re-visione completa degli impian-ti a Vantaa, il gruppo ha atten-tamente preso in esame tutte lepossibilità per la produzione di lastre. Lavendita di un sistema Creo al gruppoSanoma rappresentava un’autentica sfi-da; le richieste del gruppo erano precisee presupponevano un’alta e precisa co-noscenza delle tecnologie disponibili. Lascelta è caduta sul sistema CTP CreoTrendsetter NEWS con la tecnologia di esposizioneSQUAREspot® e la retinatura Staccato®.

P. Salmen, Vice Presidente Produzione, che van-

ta un’esperienza di oltre 25 anni nella tecnologia diesposizione laser ed ha lavorato per alcuni progettipresso il Centro Tecnico Ricerche della Finlandia,spiega così la scelta fatta: “Creo è stata l’unica so-cietà a proporre un laser con light valve. E questa è

la chiave per avere un puntoben definito. Quello di Creo èil primo sistema a produrre unpunto che appare esattamentecome dovrebbe essere in teo-ria”. Il punto è assolutamente

nitido e la spalla del punto è molto nettaevitando i problemi di ingrossamento delpunto.

Riguardo ai progetti di implementa-zione della retinatura Staccato®, cherichiede la tecnologia termicaSQUAREspot®, Salmen ha aggiunto:

“Con il retino Staccato® è possibile raggiungere unaqualità di stampa che per molti versi può essere pa-ragonata alla retinatura tradizionale”. Le lastre pro-

dotte col TrendsetterNEWS hanno infatti di-mostrato di avere una qua-lità abbastanza alta per lastampa 4 colori a caldodegli inserti pubblicitari.Come ha spiegato HaanSaamilehto, direttore de-gli impianti, le nuove at-trezzature dell’HelsinginSanomat includono lastampa a caldo: “una del-le torri centrali della lineadi stampa è attrezzata conun essiccatoio lungo 10,8metri, in modo tale chesiamo in grado di produr-re una bobina di lavori di

Il quotidiano finlandeseSanoma sceglie CTP Creo

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stampa a caldo, principalmente inserti pubblicitari”.La nuova linea di stampa sostituisce 5 vecchie

macchine da stampa ed è alimentata dai 4 sistemiCTP Creo Trendsetter NEWS 150. “I CTP Creo ciconsentono una maggiore produttività” ha aggiuntoSaamilehto “ognuna delle 4 macchine può produrre140 lastre all’ora. E per le nostre esigenze di produ-zione questo significa che possiamo alimentare com-pletamente la nostra linea di stampa in due ore”.Questo fornisce al quotidiano finlandese lo spazioper espandere la produzione di lastre quando aumen-terà il numero di pagine stampate a colori.

Come i principali giornali anche l’HelsinginSanomat contempla una politica per la riduzione delrischio dei fermi macchina. Ogni macchina haun’unità di riserva pronta ad entrare in funzione e laqualità da macchina a macchina non deve mai varia-

re. Una delle ragioni per cui è stata preferita la solu-zione Creo è stato che nessun altro fornitore garanti-va lo stesso livello di coerenza tra diversi sistemiCTP.

Per politica aziendale l’Helsingin Sanomat siprende cura in prima persona della manutenzione edella riparazione delle proprie macchine e ha sco-perto che le possibilità di diagnostica remota di Creoapportano un’enorme beneficio.

Con il servizio di diagnostica remota Creo, atti-vo 24 ore su 24 – a parere di Salmen – “non abbiamobisogno di molto personale che si occupi della ma-nutenzione”. Creo fornisce un’analisi esperta delproblema e il personale di Helsingin Sanomat ese-gue la riparazione. “Sono cose come questa che fan-no la differenza tra un fornitore e un altro” ha con-cluso Salmen.

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Con CombiStackl’innovazione passa

alla formazione pacchi

Per concludere la panoramica dei prodotti MüllerMartini disponibili per gli stampatori è arrivatoCombiStack, il nuovo ed innovativo sistema di for-mazione dei pacchi, che racchiude in un’unica mac-china tutti i processi di formazione pacchi – comel’impilatura, l’alimentazione del foglio sottopacco,l’indirizzatura, la pressatura e la reggiatura. Con que-sto sistema si risparmia spazio, i prodotti vengono trat-tati con delicatezza e si riducono i costi di produzione.

CombiStack vuol dire sistema di formazione pac-chi completo in un pro-cesso affidabile con po-che componenti singole.Il risultato è menoregolazioni, spesa di ma-nutenzione ridotta e proces-si parziali ottimizzati.

Tutto inizia già dall’impilatura:il CombiStack rileva elettronicamente

sul trasportatore a pinze ogni singolo giornale e loposiziona in modo controllato sulla pila prevista. Inquesto modo si ottiene un’esattezza alla copia che èquasi del 100 per cento.

In modo sicuro avviene anche l’alimentazione delfoglio sottopacco: il CombiStack guida la segnaturain carta kraft, che ha la funzione di sottopacco e prote-zione laterale, direttamente nella macchina al singolopacco. Mediante un sistema a stampa inkjet ad altarisoluzione, ogni segnatura viene munita delle infor-

mazioni necessarie per ladistribuzione. Le scrittepossono essere applicatelateralmente o sul lato in-feriore del pacco. Trami-

te l’applicazione esatta eben leggibile delle scritte si

garantisce l’assegnazione dei pac-chi alla rampa e si assicura la distribu-

zione per itinerari.Con il CombiStack inoltre i pacchi vengono

reggiati in modo sicuro ed affidabile con duereggette parallele. Quattro bobine di reggetta, duesu ciascun lato della macchina, assicurano un’ali-mentazione continua della stessa. Le pile vengo-no pressate con precisione e reggiate a velocitàridotta. Con CombiStack si ottengono quindi pac-chi di giornale compatti, senza che la copia piùesterna venga danneggiata dalla reggetta.

Anche il sistema di controllo è chiaro e sem-plice: CombiStack dispone di un comando mac-china con interfaccia al sistema di comando dilivello superiore. Questo controlla la sincroniz-zazione del cambio zone con il sistema di inseri-mento e comprende chiare funzioni di diagnosi estato.

Il raggruppamento di tutti questi processi la-vorativi in una sola macchina razionalizza così il

processo di formazione pacchi, aumenta la qualità delprodotto e risparmia spazio prezioso nella sala spedi-zione.

MÜLLER MARTINI S.p.AViale Rimembranze 50

20099 Sesto San Giovanni (MI)

tel. 02 262371 - fax 02 2426851

Il CombiStack della Müller Martini raggruppa tutti iprocessi di formazione pacchi in una sola macchina:impilatura, alimentazione del foglio sottopacco,indirizzatura, pressatura e reggiatura.

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Le strategie e i successiGMDE nella secondametà del 2003

Completata la configurazioneCTP a La Stampa di Torino: prestodue nuove unità Agfa-Autologic si af-fiancheranno alla AII3850 esistente.

GMDE, l’azienda specializzata nel-l’integrazione di soluzioni tecniche peril mondo dell’editoria e dei quotidiani,ha stretto un importante accordo con ilquotidiano La Stampa il quotidiano na-zionale di Torino. La fornitura prevedel’installazione, entro la fine del 2003,di due nuove unità CTP AutologicAII3850 240 Wide, che il quotidiano to-rinese si appresta ad affiancare all’unitàgià in uso da due anni presso il proprio polodi produzione di Torino.

Il centro stampa disporrà così di tre unitàognuna delle quali è in grado di esporre sino a 240lastre l’ora. Con l’introduzione delle due nuove mac-chine, verranno disinstallate le fotounità che sino adora hanno affiancato la produzione del CTP Autologicesistente. Qualità, velocità e affidabilità sono le carat-teristiche che hanno spinto La Stampa a investire nuo-vamente nelle AII3850, dopo la positiva esperienzacon la prima unità.

La vendita è stata eseguita da GMDE, distributorein esclusiva delle attrezzature AGFA per il mercatodei quotidiani in Italia.

Alle Grafiche Pizzorni e al Centro Stampa Edi-toriale le prime piega e punzona lastre automati-che 2B multiformato: le nuove unità, installate daGMDE, riescono a gestire in modo completamenteautomatico fino a 4 lastre di formato differente.

Come distributore esclusivo 2B Praezision per l’Ita-lia, GMDE ha inoltre firmato agli inizi dell’estate dueimportanti contratti con le Grafiche Pizzorni e il Cen-tro Stampa Editoriale.

In agosto è stata installata, presso lo stabilimento

delle Industrie Grafiche Pizzorni diCremona, la prima unità Pathfinder ICPM, la prima piegalastre e punzonatriceal mondo in grado di lavorare in modocompletamente automatico fino a quat-tro differenti formati lastra.

La Grafiche Pizzorni stampa sia quo-tidiani (sette testate) sia prodotti di tipocommerciale. Per questo i CTP installa-ti, marchiati AGFA, sono del tipomulticassetto: un Polaris VXC che ge-stisce automaticamente tre differenti for-

mati lastra ed un Galileo VX, in grado dioperare su due formati lastre.

La 2B Prazision Pathfinder ICP M rice-ve sulla linea d’uscita dei CTP le lastre espo-

ste, ne riconosce le dimensioni, esegue le ope-razioni di punzonatura e piega in modo assolutamenteautomatico ed indipendente. I quattro formati gestitidall’apparecchiatura sono 586x889 (proveniente dalGalileo) e 603x889, 637x1000 e 648x1000 (per ilPolaris). “Per noi che dobbiamo essere in grado distampare numerosi prodotti di vario formato comequotidiani e periodici” ha affermato Raffaele Pizzorni,socio e responsabile tecnico della Industrie GrafichePizzorni “é di fondamentale importanza disporre dicomputer to plate in grado di gestire in modo automa-tico lastre di dimensioni differenti. L’unità di piegatu-ra e punzonatura automatica delle lastre della 2B, chesi integra perfettamente con i CTP, completa in modoefficiente la linea d’uscita. Inoltre devo spendere unelogio particolare sia per la 2B che per GMDE in quan-to l’unità è entrata in produzione immediatamente dopol’installazione, senza mostrare alcun tipo di proble-ma”.

Fra l’autunno e l’inverno 2003 quest’installazioneverrà replicata al Centro Stampa Editoriale diGrisignano di Zocco (VI).

GMDE, Viale Colleoni, 520041 Agrate Brianza (MI)

Tel. 0396091790Fax: 0396091788

http://www.gmde.it

GMDE è un’azienda che vanta un’esperienza trentennale nel campo delle tecnologie per ilmercato dell’editoria e dei quotidiani. La società opera come System Integrator e SolutionProvider per tutti gli aspetti produttivi che vanno dalla Redazione alla Sala Stampa,passando attraverso i sistemi per la gestione e il controllo dei flussi operativi. A tutto ciò siaggiungono i servizi di supporto tecnico per l’installazione, la personalizzazione delsoftware, l’avviamento e l’assistenza tecnica.

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Nuovi CtP termici perl’editore francese de

Le Républicain Lorrain

La tecnologia termica per l’ incisione diretta dellelastre da stampa continua a guadagnare terreno in tut-ta Europa. Il quotidiano francese Le RépublicainLorrain ha appena completato l’installazione di un si-stema a due linee Newsetter TH180 Kodak PolychromeGraphics, che utilizza la-stre da stampaThermalNews di KPG.

Le RépublicainLorrain esce in 11 edizioni,sette giorni a settimana e tratta ognisera tra le 450 e le 550 lastre.

“Siamo passati senza particolaridifficoltà al Computer-to-plate”- spie-ga Jean-Luc Renaud, direttore tecnico di LeRépublicain Lorrain - “perché abbiamo separato il nuo-vo flusso di lavoro digitale dal sistema precedente ba-

sato su pellicola. Lo sviluppo di un flusso di produ-zione interamente digitale è fondamentale per la in-troduzione dell’incisione diretta delle lastre. Senza que-sto lavoro di pianificazione integrale in fase di prepa-razione del quotidiano la linea Computer-to-plate sa-

rebbe assolutamente inuti-le”.

“La tiratura totale ese-guita ogni notte” - conti-

nua Jean-Luc Renaud -” è inmedia di 180mila copie, con alcu-

ne pagine che vengono cambiate, ri-spetto all’edizione principale di Metz,

per tutte le dieci edizioni locali”. “Conl’introduzione della nuova tecnologia” - continua ildirettore tecnico de Le Républicain Lorrain. -”il siste-ma Kodak Polychrome Graphics TH180 è stato in gra-

do di soddisfare le nostre richieste di produzio-ne: dal sistema editoriale alla lastra impieghia-mo soltanto dodici minuti”.

“Ora produciamo un prodotto stampato di qua-lità migliore, in partico-lare per quel che riguar-da le pagine a colori equesto è stato notato dainostri inserzionisti” hacontinuato Jean-LucRenaud. “Il tempo dimanutenzione dell’in-tero sistema si è abbat-tuto a soli dieci minutidopo ogni turno di pro-duzione giornaliero equindi da una a due orealla settimana compre-so il tempo per il trat-tamento della lastra”.

La stretta coopera-zione tra i tecnici del

Via del Pratignone 38/4050041 Calenzano (FI)

tel. 0558836200 - fax 0558836222

http://www.kpgraphics.com

Una delle linee CtP termiche modello Newsetter TH180installate da Kodak polychrome Graphics presso lostabilimento del quotidiano francese LeRépublican Lorrain

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quotidiano francese e Kodak Polychrome Graphics hadimostrato di poter produrre risultati molto efficacisia per quanto riguarda la qualità finale delle lastreincise con tecnologia termica che per quanto riguardagli aspetti connessi con i servizi di assistenza epostvendita.

Le Républicain Lorrain è un quotidiano d’infor-mazione, posseduto da una sola famiglia, fondato daVictor Demange nel 1919. L’amministratore delegatoattuale, Mathieu Puhl, rappresenta la terza generazio-ne della famiglia che dirige con successo la societàeditrice.

Cinque uffici redazionali locali trasmettono al cen-tro di produzione di Metz le pagine complete per leundici edizioni giornaliere. All’interno del server cen-trale della testata sono agganciati al sistema e collega-ti alle pagine di competenza gli annunci pubblicitari etutto quanto riguarda i contenuti non strettamente re-dazionali. Da qui, una volta ricevuto il via libera daparte dei sistemi di controllo automatico del sistemaeditoriale, il flusso di lavoro digitale invia le paginecomplete alle unità per l’ incisione diretta delle lastresituate presso lo stabilimento di produzione de LeRépublicain Lorrain.

Il sistema Newsetter

Ogni linea del Newsetter TH180 può produrre piùdi 180 lastre formato Berliner all’ora. Con una confi-gurazione composta da due linee di sviluppo integra-te, il numero di lastre incise, con risoluzione di1270dpi, può arrivare a 360 l’ora, Il layout che preve-de l’impiego di due unità in parallelo è una delle nu-merose possibilità offerte dall’architettura flessibile dei

sistemi Kodak Polychrome Graphics per la incisionediretta delle lastre. Altri stampatori ed editori europeicollegano in linea anche tre o più unità sia nel caso incui i volumi di produzione quotidiana lo richiedanoche per fare fronte a picchi di lavoro particolarmentealti o anche solo per avere a disposizione una unità dibackup. Grazie ai nuovi sviluppi tecnologici che han-no reso possibile l’interfaccia Kodak PolychromeGraphics NewsConnect TIFF G4, è ora possibile col-legare il Newsetter TH180 a tutti i flussi di lavorobasati sullo standard di trasmissione TIFF G4, utiliz-zato nella produzione dei quotidiani.

La lastra ThermalNews

Il quotidiano francese usa le lastre ThermalNewsdi Kodak Polychrome Graphics, giunte ormai alla ter-za generazione. Sviluppate in funzione delle richiestedegli stampatori di quotidiani, le lastre ThermalNewssono caratterizzate da un’ampia latitudine di esposi-zione, prestazioni stabili, grande precisione nella ri-produzione del punto, eccellente bilanciamento traacqua e inchiostro e basso consumo di acqua.

La tiratura garantita in macchina è molto elevata;lo stampatore può inoltre contare sull’altissima quali-tà del prodotto finale tipica della tecnologia termicache, come noto, è stata sviluppata anche per il settorequotidiani dopo l’affermazione nel delicato, ed esigen-tissimo, settore delle arti grafiche per i lavori com-merciali.

Scarti di macchina ridotti e grande capacità di te-nere perfettamente il registro sono altrettanti punti diforza della lastra ThermalNews che hanno contribuitoalla scelta finale dell’editore francese.

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Tera Digital Publishing S.p.A.

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GN3 apre ad InDesign eInCopy

Tera Digital Publishing ha scelto lo scenario di IFRA2003 per il lancio della recente integrazione tra il siste-ma di gestione dei contenuti GN3 e le applicazioni AdobeInDesign e InCopy. In questo modo GN3 apre al mondoAdobe ed allarga il proprio target e le propriepotenzialità.

Il progetto è stato portato a termine incollaborazione con gli olandesi del-la WoodWing Software, so-cietà che vanta una soli-da esperienza e fama in-ternazionale nel campodelle integrazioni conInDesign e InCopy. Cosìattraverso i plug-in svi-luppati con WoodWing,GN3 è ora in grado di ac-cettare pagine realizzateindifferentemente sia conInDesign, sia con InCopye contemporaneamente gli utenti potranno, dalle loroapplicazioni Adobe, accedere al database di GN3, cuoredel sistema. E’ ora possibile produrre le riviste e le pub-blicazioni speciali combinando alla flessibilità diinterfaccia di InDesign la robustezza e la precisione diun sistema di editoria dedicato. L’integrazione GN3/InDesign permette infatti l’interfaccia a doppio sensocompleta fra i sistemi. Attraverso un plug-in adattato alcliente gli utenti InDesign trarranno beneficio da tuttal’architettura sottostante GN3. E’ da oggi possibile con-seguire quello che fino ad ora i sistemi di impaginazionedi interfaccia non supportavano e, per di più, senza lanecessità che il personale apprenda un nuovo sistema odebba sostenere un training faticoso e impegnativo. ConGN3/InDesign gli utenti dei nuovi sistemi integrati trat-teranno gli articoli e li impagineranno utilizzandoInDesign e, direttamente dalle loro stazioni di lavoro,saranno in grado di trarre beneficio da tutte le caratteri-stiche editoriali di GN3.

“La scelta di integrare GN3 con altri sistemi diimpaginazione non Tera” ha dichiarato Michele Mottini,presidente e direttore ricerca & sviluppo di Tera Digital

Publishing “ha il principale scopo di allargare i confinidel nostro mercato, in particolar modo verso segmentiquali il mercato dei periodici e delle pubblicazioni spe-ciali, mentre il mercato di riferimento per GN3 resta quel-lo dei quotidiani. InDesign sta divenendo una sorta di

standard in queste particolari aree delpublishing e questa è la ragione di fon-do per la quale abbiamo deciso di col-laborare con WoodWing per sviluppa-re un’integrazione con le applicazioni

di impaginazione di Adobe”.L’integrazione permette-

rà dunque agli utenti di cre-are i propri contenuti lavo-rando all’interno di InDe-sign/InCopy e di connetter-si al database centrale delsistema editoriale GN3. Inquesto modo l’editore potràbeneficiare della robustezza

e della precisione che sono tipiche di un sistema di ge-stione dei contenuti dedicato al mondo dei quotidiani,senza per questo rinunciare alla flessibilità che è pro-pria delle soluzioni Adobe e che viene considerata diprimaria importanza, ad esempio, nel mercato dei pe-r i o d i c i .

Adobe, oltreoceano, fa sentire la propria voce uffi-ciale sull’avvenuta integrazione GN3/InDesign/InCopy.Prescilla Knoble, Cross Media Publishing Adobe GroupProduct Manager ha commentato: “siamo contenti del-l’integrazione tra il robusto sistema di content manage-ment di Tera e InDesign e InCopy”.

Anche WoodWing si dice soddisfatta dellapartnership stretta con Tera Digital Publishing nel pro-getto di integrazione con InDesign/InCopy. “Siamo or-gogliosi che Tera Digital Publishing abbia scelto di im-piegare la nostra tecnologia Smart Connection Enterpriseper integrare InDesign” ha commentato Erik Schut, pre-sidente di WoodWing Software.

L’integrazione, che sarà disponibile per le prime in-stallazioni entro la fine dell’anno, supporta sia client PC,sia MAC.

A panel of international managers and experts will bring

case studies and business models from all over Europe,

including :

Michel Berney, Edipresse, Switzerland;

Tony Grabham, Westcountry Publications, Northcliffe

Newspapers Group, United Kingdom;

David Jones, Vio Worldwide, United Kingdom;

Luc Jonqueur, Ifra France;

Roar Larsen, Orkla Trykk A/S, Norway;

Daniel Linden, Dagens Nyheter, Stockholm, Sweden;

Siegmund Radtke, Mittelrhein Verlag, Germany;

Gunnar Springfeldt, Göteborg Posten, Gothenburg, Sweden;

representatives from ABB, PPI, MWM and other production

management suppliers.

Chairperson: André Maillet, La Nouvelle République du centre

Ouest France

Programme

4 December 10h30 – 12h45: Organisation and process

> In search of a new profitability: splitting industrial and pub-

lishing activities. Organisational chart and achievements.

> Re-inventing prepress workflows. New culture and new

organisation for a better productivity.

> Outsourcing : a dilemma or a real challenge for the

publishing industry. What have we learned, how did we go

about it, pros and cons.

4 December 14h15 – 18h00: Management

> Measuring for improving. Make the best use of your pro-

duction figures in an advanced benchmarking programme.

> Re engineering your production teams in the press,

maintenance and post-press areas.

> Monitoring the change on a long term project. Building a

new operational matrix and developing business with less

manpower

> Establishing quality management: 5 do’s and dont’s.

> Printing newspapers means industrial thinking. How to

manage on a European scale.

5 December 9h00 – 15h00: Workflows and tools

> Managing Digital Power. How the digital world erodes the

monopoly of traditional media.

> Fully integrated production management. Achieving higher

productivity and cost reduction.

> Trends in standards-heading towards convergence or

fragmentation? A look at JDF, XML

> Process-orientated workflow: how to reduce the gap

between theory and practice.

> Round table: process management – who owns the

process? Print or mailroom? Who is leading in process

control – press, mailroom or production control systems?

4 – 5 December 2003, Bercy Expo, Paris

Industrial organisation and modern-day productionAn Ifra International Conference