TecnoMedia 10

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TecnoMedia Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali - Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali Il servizio ASIG Service che mette a diretto contatto fornitori e utilizzatori di tecnologie per la produzione di quoti- diani. Filo Diretto è il modo più rapido, efficace ed economico per raggiungere i più qualificati manager e decision maker dell’industria editoriale italiana. Ecco l’elenco delle aziende aderenti: FILO DIRETTO LE AZIENDE INFORMANO ANSA ANS APIS NIGER SOFTWARE APPLE COMPUTER ARRISYSTEMS ATEX-SYSDECO AUTOLOGIC III BASEVIEW CASCADE ECRM DU PONT DE NEMOURS ITALIANA FULCRUM ITALIA GAMMAGRAPHX GERBER SYSTEMS G.M.D.E. HASSELBLAD ELECTRONIC IMAGING IBM SEMEA IMAGITEX NTG OPTRONICS PURUP PREPRESS SERVIZI ITALIA SINEDITA TELECOM ITALIA TELPRESS UNISYS ITALIA VIDEO ON LINE XEIKON XYVISION a pagina 42 Le rubriche Editoriale a pagina Circolari a pagina 61 Appuntamenti a pagina 63 a pagina 35 Lo Scaffale a pagina 58 Periodico mensile. Anno III n. 10 Sped. in abb. Postale 50%-Roma Esemplare diffuso gratuitamente ai soci Industria grafica: un anno in crescita Aumentati nel corso del 1995 fatturato, esportazioni e consumi interni. Buone notizie anche per informatica e telecomunicazioni, mentre si raf- forza il mercato degli Internet provider. a pagina 3 Integrazione digitale a Grafitalia ’96 Database multimediali e nuove architetture di sistema al centro del tradi- zionale appuntamento milanese. a pagina 7 Un primo sguardo a NEXPO ’96 Nuovi sistemi editoriali, pubblicità on line, database multimediali tra gli argomenti più “gettonati”. Sul prossimo numero di TecnoMedia un réportage approfondito. a pagina 11 Il “Timone Elettronico” de Il Tirreno Le scelte organizzative e tecnologiche del quotidiano livornese e del gruppo editoriale FINEGIL. a pagina 15 Tutorial internazionale sui database A Bologna, il 25 e 26 settembre prossimi, si rinnova l’appuntamento internazionale organizzato da ASIG in collaborazione con IFRA. a pagina 22 Pubblicità: cosa cambia per le agenzie Intervista esclusiva a Paolo Romoli e Oreste Borri, Direttore Generale e Responsabile ufficio studi della OTEP, sulle prospettive della trasmissione digitale della pubblicità. a pagina 25 Le pagine dell’Osservatorio Un nuovo appuntamento per i lettori di TecnoMedia: dati, ricerche e iniziative dell’organismo paritetico imprese-sindacati. a pagina 28 Numero 10 Giugno 1996

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Rivista dell'ASIG, Associazione Stampatori Italiana Giornali

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TecnoMediaPeriodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali

Il servizio ASIG Service che mette a diretto contatto fornitori e utilizzatori di tecnologie per la produzione di quoti-diani. Filo Diretto è il modo più rapido, efficace ed economico per raggiungere i più qualificati manager e decision maker dell’industria editoriale italiana.Ecco l’elenco delle aziende aderenti:

Filo diretto

le aziende inFormano

ANSAANS APIS NIGER SOFTWAREAPPLE COMPUTERARRISYSTEMSATEX-SYSDECOAUTOLOGIC IIIBASEVIEWCASCADEECRMDU PONT DE NEMOURS ITALIANAFULCRUM ITALIAGAMMAGRAPHXGERBER SYSTEMSG.M.D.E.HASSELBLAD ELECTRONIC IMAGINGIBM SEMEAIMAGITEXNTGOPTRONICSPURUP PREPRESSSERVIZI ITALIASINEDITATELECOM ITALIATELPRESS UNISYS ITALIAVIDEO ON LINEXEIKONXYVISION

a pagina 42

Le rubriche

Editoriale a pagina

Circolari a pagina 61

Appuntamenti a pagina 63

a pagina 35

Lo Scaffale a pagina 58

Periodico mensile. Anno III n. 10Sped. in abb. Postale 50%-Roma

Esemplare diffuso gratuitamente ai soci

Industria grafica: un anno in crescitaAumentati nel corso del 1995 fatturato, esportazioni e consumi interni. Buone notizie anche per informatica e telecomunicazioni, mentre si raf-forza il mercato degli Internet provider.

a pagina 3

Integrazione digitale a Grafitalia ’96Database multimediali e nuove architetture di sistema al centro del tradi-zionale appuntamento milanese.

a pagina 7

Un primo sguardo a NEXPO ’96Nuovi sistemi editoriali, pubblicità on line, database multimediali tra gli argomenti più “gettonati”. Sul prossimo numero di TecnoMedia un réportage approfondito.

a pagina 11

Il “Timone Elettronico” de Il TirrenoLe scelte organizzative e tecnologiche del quotidiano livornese e del gruppo editoriale FINEGIL.

a pagina 15

Tutorial internazionale sui database A Bologna, il 25 e 26 settembre prossimi, si rinnova l’appuntamento internazionale organizzato da ASIG in collaborazione con IFRA.

a pagina 22

Pubblicità: cosa cambia per le agenzieIntervista esclusiva a Paolo Romoli e Oreste Borri, Direttore Generale e Responsabile ufficio studi della OTEP, sulle prospettive della trasmissione digitale della pubblicità.

a pagina 25

Le pagine dell’OsservatorioUn nuovo appuntamento per i lettori di TecnoMedia: dati, ricerche e iniziative dell’organismo paritetico imprese-sindacati.

a pagina 28

Numero 10 Giugno 1996

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Periodico della ASIGAssociazione Stampatori Italiana Giornali

Via Sicilia 125, 00187 Romatel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489

E-mail: asigserv@ mbox.vol.it

Direttore responsabileCarlo Lombardi

RedazioneSalvatore Curiale - Luca Michelli

Progetto Grafico - impaginazione - infograficaSabrina Bizzarri

Segreteria di RedazioneAntonella Appolloni

Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994© ASIG Service S.r.l. - 1995 - Tutti i diritti riservati

Sede legale: via Bigli 2, 20121 Milano

StampaI.G.U. S.r.l.

Via Michele Migliarini 59/A, 00173 Roma

Questo numero è stato chiuso in redazione il 25 Giugno 1996

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

Parliamo di...

Nexpo ’96, l’appuntamento mondiale sull’industria dei

giornali annualmente organizzato dalla NAA , l’associazione

degli editori statunitensi, si è concluso il 19 giugno a Las

Vegas. Al momento non sono ancora disponibili dati e cifre

sul numero degli espositori, sull’ampiezza degli spazi

occupati dalla Rassegna e sull’affluenza di visitatori

tradizionalmente provenienti da ogni parte del mondo. Si ha

ragione, tuttavia, di ritenere che, quand’anche saranno resi

noti, i dati in oggetto nulla aggiungeranno al significato e

alla portata della Manifestazione.

Le novità e le indicazioni di Nexpo ’96 non vanno

misurati, infatti, con metro e con criteri tradizionali. Anzitutto

va notato (a conferma di un fenomeno già affacciatosi in

precedenti Rassegne del genere) che il “nuovo” - inteso

come tematiche emergenti dell’Esposizione e del Convegno

- andava soprattutto ricercato ai margini (nel senso letterale

del termine) dei padiglioni del Convention Center e non nei

sempre più rari sfavillanti stand proiettati al facile richiamo.

Nei piccoli spazi periferici (non a caso sempre affollatissimi)

hanno trovato posto, ad esempio, quasi tutte le

apparecchiature che dimostravano metodologie convergenti

o differenziate per il trasferimento e l’acquisizione della

pubblicità on - line, uno dei temi giustamente privilegiati

con l’intento di chiudere il cerchio della realizzazione

digitale della pagina.

Stesso discorso o quasi per le banche dati e per i centri

di documentazione, concepiti con sempre maggiore

determinazione come strumenti di raccolta di informazioni

di ogni tipo (testo, illustrazione, immagini fisse e in

movimento, suono) da utilizzare per prodotti informatici

diversi, tra di essi integrabili.

In altri termini (ma i servizi di approfondimento che

arricchiranno il prossimo numero di TecnoMedia lo

confermeranno), le ipotesi che a Nexpo ’96 hanno

primeggiato non prevedono affatto il superamento del

giornale a stampa come medium di riferimento per lettori ed

inserzionisti. Ci si affanna, al contrario, alla ricerca di

soluzioni ancora non definite - e forse, su un piano generale

non definibili - tra applicazioni mature di architetture

fondate sulla “quarta ondata” (il DTP trasferito all’industria

editoriale) e possibile rivincita dei sistemi dedicati, con la

razionale utilizzazione di tutte le risorse degli standard e

dell’integrazione tra componenti differenziate

dell’architettura.

Qualcuno, interpretando l’indubbio sommovimento che

si ritiene doversi prevedere per l’affermazione di nuovi

modelli di comunicazione e la per trasformazione di quelli

esistenti, parla addirittura di “quinta ondata”. Tesi tutte

rispettabili, e per ragioni diverse, condivisibili.

Quel che è certo che, per l’editoria in genere e per i

quotidiani in particolare, i prossimi mesi e i prossimi anni

non prevedono mare piatto.

Carlo Lombardi

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Le grandi fiere italianeed internazionali costitui-scono da sempre un’otti-ma occasione per discute-re sui risultati e sulle pro-spettive di sviluppo deidiversi settori industriali.A questa regola non si sonosottratte Grafitalia eConverflex, le tradiziona-li rassegne dedicate allemacchine ed ai materialiper l’industria grafica, edi-toriale e per il converting,che si sono svolte alla Fie-ra di Milano dal 7 all’11 maggio scorsi. In occasione dellapresentazione dei due eventi, che hanno registrato un recordassoluto di visitatori sia italiani che provenienti da Paesiesteri, i Presidenti di Grafitalia, Converflex ed i maggioriresponsabili delle organizzazioni di settore hanno tracciatoun quadro complessivo dell’industria grafica ed editorialenel nostro Paese. Dati statistici, risultati, problemi aperti eprospettive di sviluppo alle quali si sono aggiunte, verso lafine del mese di maggio, le rilevazioni contenute nel Rap-porto Annuale dell’Assinform, l’associazione di categoriache rappresenta le aziende di informatica e telecomunica-zioni operanti sul mercato italiano.

Macchine grafiche: riprende il mercato internoPer l’industria italiana di macchine grafiche e per il

converting il 1995 è stato un anno positivo: è aumentato ilfatturato globale (+ 20%), le esportazioni (+22%) e, soprat-tutto, si è registrata una prima ma significativa ripresa delmercato nazionale interno. Secondo i dati illustrati da PieroBarzanò, Presidente di ACIMGA, l’associazione nazionaledi costruttori di macchine grafiche e per il converting, ilperiodo difficile dei primi anni novanta, e la recessione

mondiale che ha colpitoin misura più o menograve l’industria graficadi tutti i Paesi industria-lizzati, è ormai alle spal-le. I primi segnali di ri-presa si erano comincia-ti ad intravedere fin dal1993, ma solo relativa-mente alle esportazioni.La vera novità del 1995 èstata la ripresa del mer-cato interno, soprattuttonel secondo semestre. Unrisultato complessivo

che, nell’analisi di Barzanò, ha colto di sorpresa gli stessianalisti del settore, visto che, parallelamente al risveglio delmercato, non si è registrato un aumento, altrettanto deciso,della domanda di carta stampata da parte del consumatorefinale, una realtà, quest’ultima, sulla quale si è soffermatoa lungo, come vedremo più avanti, anche Alberto Rusconi,Presidente di Grafitalia.

Fra le ragioni della ripresa del mercato interno, Barzanòha indicato molti fattori contingenti, tali quindi da limitare,in qualche modo, il significato di questo avvenimento. Il1995 ha coinciso con la edizione della Drupa, un eventofieristico mondiale che ha sempre importanti ricadute sullevendite di macchine grafiche. Nel corso dello scorso annosono inoltre diventate ineludibili le esigenze di rinnovarealcuni impianti, dopo gli ultimi anni di sospensione degliinvestimenti, né vanno sottovalutati i positivi effetti della“legge Tremonti” che, sia pure penalizzata da tempi discadenza troppo ravvicinati, ha spinto numerose aziende aconcentrare gli investimenti nel secondo semestre delloscorso anno. Per quanto riguarda le esportazioni, nel bien-nio della ripresa (1993-94) i risultati migliori erano arrivatidai mercati “emergenti”, Asia e Centro - Sud America. La

Grafitalia ’96: gli scenari

Macchine grafiche, informatica, TLC:un anno di risultati positivi

Buon andamento del mercato italiano dellemacchine grafiche negli ultimi dodici mesi:crescono fatturato, esportazioni, consumi

interni. In espansione i mercatidell’informatica e delle telecomunicazioni,mentre stampa ed editoria, in attesa di una

vera politica dell’informazione, continuano adevidenziare problemi strutturali. Cresce il

mercato italiano degli Internet provider, chesecondo stime attendibili avrebbe superato nel

1995 i 20 miliardi di lire di fatturato.

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novità del 1995 riguarda invece i Paesi dell’Unio-ne Europea e gli Stati Uniti, che con tassi dicrescita che vanno dal 40% al 100% sono ritornatiad essere i mercati di riferimento più importanti.Senza trascurare il valore strategico della crescitanei Paesi dove l’industria è meno sviluppata, nonbisogna dimenticare che il comparto italiano dellemacchine grafiche può parlare di “vera e solidaespansione” solo mantenendo, ed aumentando, leproprie quote di mercato nei Paesi più sviluppati.

Il ruolo strategico di informatica e telecomunicazioniConferme che la ripresa italiana nel settore tecnologico

è in corso arrivano anche dai dati relativi all’industriadell’informatica e delle telecomunicazioni, diffusi pochesettimane dopo la conclusione di Grafitalia e Converflex.Nel corso del 1995 il mercato dell’informatica, nel suoinsieme, è arrivato a quota 22.250 miliardi, contro i 21.525miliardi del 1994, con un tasso di crescita del 3,4%, superio-re a quello (+1,5%) fatto registrare nel 1994 rispetto al 1993.Forti segnali di ripresa rispetto al 1993, anno nel quale ilmercato globale dell’informatica aveva segnato una dimi-nuzione dello 0,8% che, tuttavia, non possono far dimenti-care, come ha sottolineato Bruno Pavesi, Presidente diAssinform, l’associazione delle aziende italiane di informa-tica e telecomunicazioni, che “in Paesi come Giappone eStati Uniti e, per stare in Europa, come Germania e GranBretagna, l’aggregato degli investimenti pubblici e privatiin informatica e telecomunicazioni cresce da qualche annoa tassi annui doppi o tripli rispetto ai nostri. E ciò nonostante

sia assodato che essi si traducono in potenti fattori dicompetitività fra sistemi paese e di miglioramento deiservizi alla comunità sociale, e che l’Italia disponga di uninstallato di dimensioni non poco inferiori rispetto a queglistessi Paesi”.

La crescita globale degli investimenti in Italia, come haevidenziato il rapporto Assinform, realizzato in collabora-zione con Nomos Ricerca, mostra differenze all’interno delcomparto dell’informatica, dove l’hardware cresce del 3,1%,mentre il software ed i servizi a valore aggiunto crescono del4,8%, raggiungendo un volume complessivo di 11.950miliardi. In questa quota, i servizi di elaborazione sonocresciuti del 16,2%, i prodotti software sono aumentati del26% e, sulla spinta del networking e della integrazione deisistemi, i servizi professionali hanno messo a segno unincremento del 47,2 per cento.

Il maggior contributo agli investimenti in informatica èarrivato dalla distribuzione (+5,7%), dai servizi (+3,9%)dalle assicurazioni (+6,1%) e dalle Pubbliche Amministra-zioni locali (+3,6%), mentre l’Amministrazione Centraledello Stato nicchia, e resta sostanzialmente stabile (+1,1%).

Personal computer installatinei principali Paesi (1995)

(N° di Unità installate)

PC PC (in milioni) (per 100 addetti)

USA 74,0 59,2Giappone 17,8 27,5Germania 11,5 33,0Gran Bretagna 10,5 41,0Francia 7,8 34,4Italia 4,8 23,8Spagna 2,8 23,3

Fonte: Elaborazioni Assinform/Nomos Ricerca su fonti varie

59 milioni di PC

venduti nel 1995

Indicatori macroeconomici relativi alla spesa EDPnei principali paesi (1995)

Spesa EDP Spesa EDP Spesa EDP pro capite sul PIL per occupato

(in dollari USA) (%) (in dollari USA)

USA 806 3,1 1.660Giappone 665 1,8 1.281Germania 623 2,0 1.142Gran Bretagna 489 2,9 1.101Francia 473 2,1 1.192Italia 245 1,5 693Spagna 161 1,3 524

Fonte: Assinform/Nomos Ricerca

Tassi di cambio costanti 1994

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Anche il settore delle telecomunicazioni ha mostrato,secondo la ricerca Assinform, dinamiche positive. Il valoredel mercato italiano ha sfiorato, nel 1995, i 39.000 miliardidi lire, con un incremento sul 1994 del 6,5%. Va comunquesegnalato che la crescita globale ha registrato andamentitutt’altro che omogenei fra i singoli comparti, alcuni deiquali, come la domanda di appalti, sono addirittura in calo.

Dove va Internet?Il fenomeno Internet ha preso piede ormai anche in Italia,

e per la prima volta il rapporto Assinform ha dedicato ad essouna analisi approfondita. Nel nostro Paese si stima che cisiano almeno 60 operatori attivi nella vendita di accessi allarete Internet. Il fatturato globale di questo settore, nel 1995,avrebbe, secondo stime attendibili, raggiunto la soglia dei20 miliardi di lire che, sempre secondo le previsioni delRapporto, dovrebbero sfiorare la soglia dei 60 miliardi allafine del 1996, con un incremento percentuale record del200%.

I siti web attivi in Italia sono più di 600, la metà dei qualiadibita ad usi commerciali o di affari. Secondo i dati raccoltida Assinform i siti in tutto il mondo arriverebbero a quota

23.500, il 31% dei quali specializzati in attività commercia-li. “Più interessanti ancora - ha sottolineato Giancarlo Capi-tani, amministratore delegato di Nomos Ricerca - sono leprevisioni sui tassi di penetrazione di Internet nelle aziendee nelle famiglie. A fine ’95, solo lo 0,65% delle aziende e lo0,70% delle famiglie risultavano utenti Internet, ma questivalori si prevede possano raddoppiare già entro fine anno,per raggiungere rispettivamente il 50% e il 23% entro la finedel decennio.”

I problemi dell’industria editorialeDecisamente meno brillante la situazione per le aziende

del settore grafico ed editoriale, delineata con grande acu-tezza da Alberto Rusconi, Presidente di Grafitalia. L’indu-stria poligrafica italiana, nel complesso, comprende qualco-sa come 20.000 aziende, che danno lavoro a 200 miladipendenti e raggiungono un fatturato aggregato di 30 milamiliardi. Un settore importante, il cui ruolo, come ha sotto-lineato Rusconi, trascende il valore dei numeri. “La stampae l’editoria rappresentano un bene immateriale fondamen-tale per un Paese democratico: il pluralismo dell’informa-zione e la diffusione della cultura”. Ciò nonostante, lo stato

Il mercato dei providers Internet in ItaliaValori in Mld di Lire

Mercato dell’ICT in Italia (1994 - 1995)Valori in miliardi di Lire correnti e %

Informatica

Telecomunicazioni

Fonte: Assinform/Nomos Ricerca

(+3,4%)

(+6,5%)

58.110(+5,3%)61.210

36.590

21.520

38.960

22.250

1994 1995

Fonte: Assinform/Nomos Ricerca

1994 1995 1996

S1

0

1 0

2 0

3 0

4 0

5 0

6 0

+122%

+200%

20

9

60

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di salute della carta stampata è molto simile a quello di chisoffre di mali endemici, problemi noti da anni che l’inerziadel potere pubblico contribuisce a rendere sempre piùopprimenti.

Il primo, grande problema del nostro Paese è che ilconsumo di informazione stampata e di “cultura scritta”continua ad essere stazionario. “La diffusione dei quotidianiè ferma sotto i 7 milioni di copie al giorno, poco più di 11copie ogni 100 abitanti.” Il fenomeno non è solo italiano, maquesto non basta a consolare i responsabili dell’industriaeditoriale del nostro Paese. E dalla tribuna di Grafitalia èpartito un invito a sviluppare una vera politica dell’informa-zione, non sotto forma di assistenzialismo ma come ricercadi strumenti che permettano di avviare a soluzione i nodi più

intricati che soffocano l’industria della stampa. In partico-lare, occorre favorire la riorganizzazione del mercato pub-blicitario, mettendo i media in condizioni di parità sulmercato; varare una politica creditizia e fiscale che favori-sca gli investimenti; attuare norme per una liberalizzazione“mirata”, e non selvaggia, dei punti di vendita, che favori-sca, soprattutto per gli editori medi e piccoli, una maggioreflessibilità nella distribuzione dei prodotti stampati; garan-tire maggiore efficienza nei servizi pubblici di base, poste etrasporti in testa, a costi ragionevoli; mantenere il costo dellavoro ad un livello accettabile; guardare con più attenzionealle decisioni che vanno maturando a Bruxelles in materialegislativa, tenendo sempre presente il grande mercatocostituito dai quindici Paesi dell’Unione Europea.

Tariffe vantaggiose per i soci ASIGnegli alberghi della catena MONRIF

Anche per tutto il 1996, in seguito al rinnovodella convenzione con la MONRIF, i socidell’ASIG potranno usufruire dei servizi offerti

dalla prestigiosa catena alberghiera a prezzi convenzionatiestremamente vantaggiosi:Grand Hotel Brun - Milano .......................singola: 195.000...................................................................... doppia: 240.000Hotel Hermitage - Milano ..........................singola: 198.000...................................................................... doppia: 250.000Royal Hotel Carlton - Bologna ..................singola: 198.000...................................................................... doppia: 273.000Hotel Internazionale - Bologna .................singola: 165.000...................................................................... doppia: 250.000

I prezzi sono comprensivi di IVA (9%) e piccola colazione a buffet.

Per prenotare telefonare al numero verde 167.834033

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Grafitalia ’96, “nonsolo macchine”, per dirlaparafrasando il titolo diuna fortunata trasmissio-ne televisiva dedicata atutto quanto fa “tenden-za” nel mondo della moda,degli atteggiamenti e delcostume. La più tradizio-nale delle rassegne italiane dedicate alle soluzioni perl’industria grafica e della stampa, che si è svolta a Milano dal7 all’11 maggio in abbinamento a Converflex, mostra dimacchine e materiali per il converting, ha fatto segnare unrecord per quanto riguarda i visitatori, quasi 80.000, regi-strando in particolare un successo senza precedenti perquanto riguarda i visitatori provenienti dall’estero, raddop-piati rispetto alla edizione precedente.

Ma più ancora delle cifre, lusinghiere al di là di ogni piùrosea previsione, il successo della manifestazione, organiz-zata dalla società Centrexpo di Milano, si respirava all’in-terno dei padiglioni, affollati di operatori provenienti sia dalsettore della grafica commerciale che dall’industria edito-riale, con in testa i responsabili tecnici di tutti i più impor-tanti quotidiani.

Non solo macchine: a Grafitalia riprende forza e vigorela ricerca di nuove soluzioni per la organizzazione dellavoro nell’industria editoriale, con la diffusa convinzioneche, a oltre dieci anni dalla prima grande ondata di introdu-zione dei sistemi editoriali nei giornali, forse i tempi sianomaturi per avviare una nuova stagione di investimenti,nonostante difficoltà ed incognite di tipo finanziario.

Database prossimi venturiUno dei più importanti fornitori internazionali di sistemi

editoriali, che opera con successo sul mercato italiano e,anche recentemente, ha colto significative affermazioni inalcuni dei più importanti mercati europei, ha commissiona-

to una indagine di mer-cato all’interno sull’in-dustria dei giornali degliStati Uniti. L’obiettivoera vedere lo stato di“avanzamento tecnologi-co” delle installazioniall’interno del più gran-de mercato editoriale

mondiale. I risultati sono stati abbastanza sorprendenti: leoltre 1.500 testate americane sono all’avanguardia per quantoriguarda la sperimentazione, e l’impiego, delle tecnologieproiettate in direzione dei supplementi elettronici, qualiCD-Rom interattivi, servizi on line e siti Internet, mentresono rimaste, per così dire, al palo, per quanto riguardal’innovazione tecnologica dei sistemi editoriali. Il “cuoreinformatico” che batte nelle testate americane è ancora, inmassima parte, quello della prima generazione dei sistemieditoriali. L’innovazione tecnologica si è sviluppata nella“periferia” dei sistemi di produzione, ma al centro si restaancorati a soluzioni progettate dieci-quindici anni fa, unperiodo di tempo a dir poco geologico per un compartoindustriale abituato ad un incalzante tasso di innovazione.Nella più grande industria editoriale ed informatica delpianeta, insomma, si stanno studiando nuove soluzioni chesiano in grado, nei fatti e non solo nelle intenzioni, disostituire i vecchi sistemi basati su software ed hardwareproprietario.

Qualcosa di molto simile, per quanto si è potuto vederea Grafitalia, sta forse avvenendo nel nostro Paese, almenoa giudicare dalla quantità e qualità dei tecnici editoriali chehanno visitato la rassegna grafica milanese.

Secondo la opinione di numerosi fornitori, il sistemaeditoriale monolitico dei primi anni ottanta, basato suarchitetture proprietarie, si è venuto progressivamente“sfilacciando”, a tutto vantaggio di soluzioni sempre piùaperte nei confronti delle piattaforme standard Windows,

Grafitalia ’96: la Mostra

Prosegue l’integrazionenella prestampa digitale

Grande successo di pubblico per la più

tradizionale delle fiere italiane dedicate

all’industria grafica. Database multimediali

e nuove architetture di sistema per una

prestampa sempre più integrata. Speranze e

perplessità sui sistemi di stampa filmless.

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Macintosh e Unix. In Italia,come all’estero, è sempre piùdiffusa la consapevolezza che,se si riescono a risolvere i pro-blemi editoriali attraverso l’im-piego di pacchetti softwarestandard, magari con alcuneimplementazioni specializzate,non ci sono più ragioni per rivol-gersi a sistemi dedicati. Il sintomoforse più visibile di questa evoluzione, tecno-logica e culturale al tempo stesso, sono le componen-ti più “manuali” - ci si passi il termine - presenti nei sistemieditoriali, vale a dire le tastiere! Chiunque ricordi la sofisti-cata personalizzazione delle prime tastiere “dedicate”, tasticolorati e specializzati per ogni funzione editoriale, puòmisurare il cammino fatto confrontandole con le tastiere indotazione ai personal computer Windows e Macintosh suiquali oggi si impaginano in modalità wysiwyg intere sezionidi quotidiano. Meno pretese e più semplicità, con un occhioalla maturazione informatica degli operatori ed un altro alportafoglio delle aziende.

All’interno dei sistemi editoriali ci si sforza di integraresempre più funzioni in grado di sfruttare le piattaformestandard. IBM, attraverso una società consociata, la SistemiInformativi, ha presentato un applicativo per uso redazionalebasato su LotusNotes. Il software è fortemente orientato allagestione dei flussi editoriali, ed agisce, integrandosi con ilsistema editoriale installato, come uno strumento per lapianificazione del lavoro. Dispone anche di un proprioeditor, oppure può interagire con editor già esistenti.

Sempre sul fronte della integrazione N.T.G. ha presenta-to MediaSphere, una database multimediale in grado digestire ogni elemento della comunicazione, testo, grafica,foto, pagine, audio e video. Il sistema di archiviazione èbasato su un database relazionale Sybase, con un software diconversione dinamica dei files in formato Acrobat. Il pro-

dotto sfrutta sia l’interfacciaMacintosh che Windows, consentela ricerca full text sui materialiarchiviati, ed è integrato con Java,applicativo per le immagini in mo-vimento su rete Internet.

Anche Unisys crede nelle enormipotenzialità strategiche della nuova

generazione di database, aperti alla ge-stione ed alla produzione di prodotti

multimediali. All’interno del proprio sistemaeditoriale Hermes, che anche recentemente ha raccol-

to significativi successi in mercati difficili ed oltremododiffidenti come quelli tedesco e francese, è stata ulterior-mente implementata la possibilità dell’archiviazione disuoni ed immagini. Ulteriori sviluppi si sono registrati indirezione delle tecnologie di trasmissione a distanza, conl’implementazione di moduli per la teletrasmissione attra-verso architetture standard. Questo consente di immaginarela diffusione di prodotti stampati anche attraverso la loroproduzione su unità di uscita situate presso grandi utenti, opresso services non necessariamente attrezzati per la tiratu-ra in un alto numero di copie. Fra i canali alternativi possibilipartendo dal database di Hermes c’è il rilascio dei files perla rete Internet.

In occasione di Grafitalia Sinedita ha annunciato di averconcluso due nuovi contratti di fornitura con i quotidiani LaSicilia di Catania e La Gazzetta del Sud di Messina: unaaffermazione significativa per la software house torinese eper il gruppo di società con le quali è in fase di rodaggio unasempre più stretta collaborazione tecnologica e commercia-le, la G.M.D.E e la Apis Niger Software. Tutto ciò mentre siattende il debutto mondiale del nuovo SES - Sysdeco EditorialSystem - previsto in occasione del Nexpo di Las Vegas, unnuovo front end basato su Dewar, compatibile al cento percento con EDPage e destinato, nei piani della societànorvegese, a sostituire il J11 dei sistemi Atex presso tutti i

DATABASE

Immagini

ConnettivitàInfografica

FrontendPubblicità

DiffusioneMarketing

Videoimpaginazione

Archivi

Database, il puzzle strategico per lariorganizzazione dell’impresa editoriale

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grandi clienti internazionali.Nei prossimi mesi continueremo a seguire gli sviluppi di

questo delicato comparto dell’industria informatica, anchein previsione di un importante appuntamento internazionalein occasione del quale si cercherà di fare il punto dellasituazione sulla evoluzione dei database nell’industria edi-toriale. Il 25 e 26 settembre prossimi, infatti, all’HotelCarlton di Bologna si svolgerà un seminario organizzatodalla ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali - edall’IFRA tedesca, proprio dedicato ai “database per l’indu-stria editoriale”, al quale interverranno esperti italiani edinternazionali. Maggiori dettagli sull’iniziativa sono nel-l’articolo a pagina 22.

Al processo di integrazione di diverse componenti tecno-logiche in un unico layout industriale non sfuggono neppurei fornitori di impianti per la fase finale della lavorazione delprodotto stampato. Un buon esempio arriva dalla R.G. diMilano, che ha recentemente acquisito la rappresentanzadella società Segbert, produttrice di uno stacker commercia-le con dispositivo elettrostatico e pallettizzazione automa-tica. Opportunamente integrato nella linea di spedizioneIdab-Wamac, sempre distribuita da R.G., il nuovo stackerconsente lo stoccaggio di diversi inserti prestampati.

Le aziende si rafforzano e studiano nuove formuleQuale che sia il futuro prossimo venturo dei data base che

verranno proposti sul mercato, tutti gli operatori hannochiarissimi almeno due aspetti del problema, uno finanzia-rio ed uno più strettamente tecnologico.

I margini economici dei nuovi prodotti non saranno maipiù quelli di una volta. Quando cominciò anche in Italia laprima ondata di introduzione delle tecnologie informatichenelle redazioni dei giornali, ed eravamo nella prima metàdegli anni ottanta, alle aziende fornitrici bastava venderepoche installazioni per chiudere i bilanci in attivo. Non saràpiù così: i margini di guadagno dell’intero comparto dell’in-formatica si sono ridotti al minimo, ed il mercato della

domanda, ormai maturo, non consente più i volumi divendita degli anni scorsi. Sul versante tecnologico, lo sce-nario più probabile individua editori alle prese con compo-nenti di sistemi sempre più sofisticati, “pezzi” che andrannodi volta in volta integrati a misura di cliente. Di fronte aqueste ipotesi, alcuni dei protagonisti dell’industria graficastanno studiando nuove formule organizzative, caratteriz-zate da ingenti investimenti in risorse umane ed estremaflessibilità.

La N.T.G. ha avviato, ormai da molti mesi, una “campa-gna acquisti” per rafforzare ulteriormente il personale tec-nico altamente specializzato nel mercato della grande edito-ria. Parallelamente tutta l’attività è stata indirizzata lungodue direttrici parallele: fornitura di apparecchiature efornitura di soluzioni. Queste ultime sono sempre il risultatodi una integrazione di sistemi diversi presenti sul mercato,che vengono configurati caso per caso attraverso un rappor-to di stretta collaborazione con i clienti. I professionisti direcente assunti dalla N.T.G. si occupano proprio di questoparticolare settore di attività, che richiede non solo compe-tenza tecnica, ma anche, e soprattutto, conoscenza deiproblemi tipici dell’industria editoriale. Sul fronte dell’of-ferta di apparecchiature, la N.T.G. ha presentato un catalogo1996 maggiormente omogeneo nei confronti della fascia diutenti professionali.

Il problema di mettere ordine fra i tanti pezzi di un unicomosaico informatico non riguarda solo società come laN.T.G. Apple Computer, proprio in occasione di Grafitalia,ha distribuito ai visitatori più qualificati un nuovo CD-Rom,denominato Masters of Media, che contiene una guidaragionata alla integrazione multimediale dei vari strumentidi comunicazione digitale esistenti sul mercato. Il CD èstato progettato come uno strumento di supporto alla rete divendita, ma va dato atto alla Apple Italia, ed al manager chemaggiormente si è impegnato nella preparazione e nelladiffusione di questo strumento, Ottorino Baseggio, che irisultati sono andati al di là della finalità principale. Masters

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of Media, infatti, costi-tuisce una fonte quasiinesauribile di spunti tec-nici sulla organizzazio-ne di veri e proprinetwork digitali per iltrattamento delle infor-mazioni, un universodove, prima ancora disapere “come integrare”,occorre capire “che cosa”si può fare con i singoli pezzi del puzzle, e dove si nascondeil valore aggiunto nell’integrazione di piattaforme hardwaree soluzioni software sviluppatesi, in origine, per segmenti dimercato assolutamente indipendenti fra loro.

E se l’integrazione tecnologica non basta, Sinedita hacominciato a proporre una forma, assolutamente innovativa,di “integrazione” fra aziende altamente specializzate inparticolari comparti dell’automazione grafica. La softwarehouse torinese, infatti, ha avviato la fase di rodaggio di unvero e proprio “reticolo” di partner specializzati per fornirealle aziende soluzioni in grado di coprire tutte le areeproduttive. A questo network di specialisti partecipanonumerose aziende, fra le quali le più note agli operatoridell’area editoriale e grafica sono Apis Niger, di Firenze, eG.M.D.E., di Milano. Le società continuano ad agire inassoluta autonomia, ma quando un cliente richiede lo svi-luppo di applicazioni che trovano competenze particolar-mente qualificate all’interno di uno degli altri partner, aquesti viene indirizzato. Ciò consente alle singole aziende dinon disperdere preziose energie nei mille rivoli dell’infor-matica, concentrandosi invece sulla propria specializzazione.

Come si vede, una strategia altamente innovativa peraffrontare un problema comune a tutti gli operatori delsettore, ben sintetizzato nel corso di un incontro con uno deipiù noti professionisti che lavorano al servizio dell’indu-stria editoriale. “Fino alla fine degli anni ottanta - ha detto

il nostro interlocutore - sidiscuteva la soluzione,poi si trattava sul prezzo.Oggi si parte dal prezzo,che deve essere il piùbasso possibile, e poi siarriva alla soluzione”. Ilcontenimento dei costiguida la maggior partedelle scelte, ifinanziamenti sono dif-

ficili da trovare, e quasi nessuno fra i fornitori pratica più ilcosiddetto buy-back, ovvero garantisce di riprendersi indie-tro le macchine qualora gli affari del cliente non vadanocome auspicato. In questo scenario, per i fornitori diventafondamentale ridurre i costi, per poter offrire al cliente,accanto alla affidabilità delle macchine e del servizio,soluzioni economicamente competitive. D’altra parte, equesta è un po’ l’altra faccia della medaglia, il nostrointerlocutore ha sollevato anche un quesito di non facilesoluzione: “Siamo proprio sicuri che a chi compra convengatirare la corda sul prezzo fino al punto di mettere in forse losviluppo del proprio fornitore?” In un mercato caratterizza-to da soluzioni che richiedono investimenti talvolta anchemolto impegnativi, sia in termini economici sia in funzionedel coinvolgimento professionale di tutta la struttura pro-duttiva, come nel caso del cambiamento del sistema edito-riale, la stabilità del fornitore è una variabile da non sotto-valutare. Se alla fine dell’anno chi ha venduto è costretto achiudere per colpa di una politica di sconti selvaggi, èl’intero investimento in tecnologia dell’utente che rischia diandare vanificato.

E il multimediale chi se lo compra?“E’ un vero peccato che l’industria editoriale italiana

continui ad essere restia nei confronti delle potenzialità dei(continua a pag. 12)➔

Una schermata di Masters of Media, la guida Apple su CD-ROM nei labirinti dell’integrazione multimediale

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NEXPO ’96, novità e conferme

A Las Vegas, dal 15 al 19 giugno, l’annuale appuntamentocon la mostra-convegno dei quotidiani USA. Sul prossimonumero di TecnoMedia un ampio resoconto.

NEXPO, la mostra-convegno annuale dedicata alle tecno-logie per la produzione dei quotidiani americani, si è svolta dal15 al 19 giugno scorso presso il Las Vegas Convention Center.Come di consueto, la manifestazione organizzata dallaNewspaper Association of America costituisce una ottimaoccasione per vedere ciò che si muove in un mercato che, coni suoi oltre 46 miliardi di dollari di fatturato annuo, può essereconsiderato il più importante del mondo. Rimandiamo i lettorial numero di settembre di TecnoMedia per un resoconto piùanalitico della manifestazione; ci sembra tuttavia opportunoevidenziare subito alcuni aspetti emersi dalla manifestazione.

1. I dati dell’evento. Non sono stati resi noti i dati sullasuperficie netta complessiva né tanto meno sul numero deivisitatori; l’impressione è stata comunque di una manifestazio-ne “media”, senza i picchi degli ultimi anni ottanta, ma senzanemmeno gli scoraggianti “deserti” di alcune recenti edizioni.Significativa, piuttosto, la riduzione delle sessioni generali edei workshop del convegno, che sono scesi dalla ventinadell’anno passato agli appena otto di questa edizione.

2. Il “termometro” dei quotidiani USA . Il 1995 ha vistoun incremento del fatturato pubblicitario dei quotidiani del5,7%, a fronte di un aumento del mercato pubblicitario com-plessivo del 7,6%, con la conseguente riduzione della quota dimercato dei giornali dal 22,8 al 22,4%. In calo dell’1,3% ladiffusione, per il combinato effetto del modesto aumento(+0,7%) dei giornali del mattino e del forte calo (-6,8%) deigiornali serali.

3. L’invasione europea. Assai più numerosi che in passatogli espositori provenienti dal vecchio continente. Per rimanerenell’area prepress, ricordiamo Euromax, Pape und Partner,Linotype-Hell, ritornata in forze con uno stand di ragguardevo-li dimensioni, la norvegese Sysdeco che, dopo l’acquisizione diAtex, Dewar e Sypress, ha deciso di trasferire il quartiergenerale nel Massachusetts, e la Unisys, che ha deciso diesportare negli Stati Uniti la tecnologia - tutta italiana - delsistema Hermes.

4. Il ritorno dei sistemi editoriali. Gran parte dei giornaliè in attesa di un sistema editoriale “vero”, con il quale rim-piazzare i vecchi ma ancora efficienti sistemi dei primi anniottanta che la “quarta ondata” non è riuscita a mettere nell’an-golo. Due le soluzioni viste in fiera più interessanti per ilnostro mercato: una conferma - il sistema Hermes di Unisys,ben noto in Italia e in Europa - ed una novità - il sistemaSysdeco, che riprende e sviluppa le tecnologie Atex e Dewar.

5. Arriva la quinta ondata? Una caratteristica irrinun-ciabile del sistema dei prossimi anni sarà quella di consentireal giornale di differenziare l’offerta dei prodotti: carta, on-line, CD-ROM, etc. Il sistema della “quinta ondata” siconfigura quindi come un database multimediale dal qualeattingere per realizzare prodotti rivolti a segmenti di mercatoben definiti. Tra i più “futuristi”, c’è chi si è spinto adimmaginare un sistema editoriale “virtuale”, che utilizziInternet come “spina dorsale” ed attinga alle risorse disponi-bili in rete gli strumenti software per il trattamento dei dati.

6. La pubblicità on line. Numerosi gli stand, spesso dipiccole dimensioni, che esponevano sistemi per la gestionedella trasmissione digitale degli annunci pubblicitari, consoluzioni spesso innovative: stampa automatica dei datiamministrativi, lettori ICR per gli annunci inviati via fax,smistamento automatico dei file ai server in base al tipo difile, possibilità per l’inserzionista di collegarsi tramite lineadiretta o Internet con il server pubblicitario per trasmetterel’annuncio e controllarne interattivamente ingombro e costo.

7. Dove sono le immagini? Al centro dell’area espositivafaceva bella mostra di sé...uno spazio vuoto di circa centometri quadri, prenotato e - all’ultimo momento - disdettodalla Kodak. Il trattamento delle immagini è passato decisa-mente in secondo piano nell’agenda tecnologica dell’indu-stria dei quotidiani: l’impressione è che su questo tema letecnologie e i formati dei dati abbiano raggiunto una stabilitàed una affidabilità tali da scoraggiare, per il momento,ulteriori spinte innovative.

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nuovi strumenti per la comunica-zione multimediale”, ha dichiara-to un professionista del mercatodei fornitori che lavora in unadelle più importanti aziende in-ternazionali che operano in que-sta area.

“Ma che cosa fanno le aziendefornitrici - domandiamo noi - perpromuovere queste soluzioni al-l’interno dell’industria editoriale?” Lapidaria la risposta:“poco o nulla”, ed un motivo sembrerebbe esserci. L’inte-resse dimostrato finora dagli editori tradizionali nei con-fronti dei nuovi strumenti di comunicazione sembrerebbeaffatto modesto in confronto al coinvolgimento delle azien-de che, invece, investono in comunicazione ed in pubblicità.

Nello stesso momento in cui si svolgeva la nostra chiac-chierata, pochi stand più in là, i dimostratori del data basemultimediale della Cascade intrattenevano alcuni dirigentidel Festival del Film di Locarno e, successivamente, alcunirappresentanti di una delle più importanti firme italianedella moda maschile e femminile.

Gli uni e gli altri cercavano nuove soluzioni per comuni-care, ed un data base in grado di memorizzare immagini inmovimento abbinate ad audio e a testi sembrava loro un’ot-tima soluzione, sia per fornire spezzoni di film agli appas-sionati che per costituire banche dati sui modelli presentatialle sfilate di moda.

Forse due o tre indicazioni sono troppo poche per tiraredelle conclusioni, ma almeno il dubbio resta: e se il mercatodelle tecnologie interattive decollasse grazie al diretto inter-vento di quanti oggi investono in pubblicità sui mezzi dicomunicazione tradizionale, fra i quali i giornali?

Se i grandi acquirenti di spazi pubblicitari si dovesseroconvincere prima di altri circa la forza dei nuovi mezziinterattivi, gli editori rischierebbero di perdere una grossaopportunità per guidare lo sviluppo di questo settore.

Tutto ciò che può diventare di-gitale, lo diventerà

“Se c’è un insegnamento checi ha dato il ventesimo secolo, èche qualsiasi cosa che possa di-ventare digitale, diventerà digita-le. E la stampa non fa eccezione.”Questa è la profezia che BennyLanda, il fondatore di Indigo, ilprimo sistema di stampa filmless

per copie in alta qualità e bassa tiratura, ha pronunciatodavanti a quanti lo hanno ascoltato, ed incontrato, in occa-sione di Grafitalia e Converflex. L’argomento del contende-re, naturalmente, è la stampa digitale, e le prospettive di unmercato dove, è sembrato di capire, non tutto ciò che luccicaè oro, e dove le soluzioni tecnologiche più ardite e, perchéno, più affascinanti per le prospettive che aprono, nonsempre vengono premiate dai fatturati aziendali.

Le minacce alle soluzioni di maggior impegno impren-ditoriale, per intenderci Xeikon e Indigo, non vengono certodalla minaccia, del tutto teorica, di un universo dei mediadominato dai mezzi elettronici, televisione, servizi on line,Internet. Ha avuto buon gioco, Benny Landa, a spiegare chel’industria della comunicazione si regge, essenzialmente,sulla pubblicità, e che la stampa, da questo punto di vista,costituisce sempre e comunque uno strumento di primariaimportanza. Le vere minacce vengono dall’interno stessodell’industria dei fornitori e degli utenti finali delle macchi-ne. Sul primo fronte, già si affacciano colossi come laCanon, che offre apparecchi per la riproduzione del colorea basso costo destinati al mercato uffici, o come la Heidelberg,che propone una uscita diretta su lastra per la stampa. Sulsecondo fronte, ci si domanda dove mai si trovi un mercatoche richieda alta qualità e bassa tiratura in quantità tale dagiustificare gli elevati investimenti richiesti per le duemacchine regine del settore. “Sono strumenti per i qualioccorrerà stimolare ed inventare nuovi mercati”, è stato

Il logo di Newcomm, il nuovo salone della comunicazionedigitale, la cui prima edizione si svolgerà a Bologna dal18 al 21 settembre 1997.

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detto in occasione della presentazione delle due macchineper la stampa filmless, ma sembra che occorrerà qualcosa dipiù impegnativo della semplice fantasia. Per il momento,sul mercato italiano, i due contendenti Xeikon e Indigo sifronteggiano ad armi pari, con sette installazioni ciascuno.

Un altro settore dove alle grandi attese non sono finoraseguiti risultati altrettanto eclatanti, almeno per quantoriguarda il mercato italiano, sono i dorsi per la fotografiadigitale. I protagonisti di questo settore appartengono alvertice dell’industria mondiale delle immagini: Agfa, Canon,Fuji, Kodak, Minolta, Nikon erano tutte presenti a Grafitalia.L’offerta di apparecchiature spazia da quelle con prestazio-ni più spinte, in termini di capacità di memoria, velocità diripresa e flessibilità di impiego all’interno dei networkdigitali, a quelle con prestazioni più contenute, ma né le unené le altre sembra siano riuscite, almeno per il momento, aminacciare seriamente le pellicole fotografiche. Alcunioperatori parlano apertamente delle Olimpiadi di Atlantacome di un ulteriore banco di prova per capire il futuro diquesta tecnologia, ma proprio in quella occasione troverà ilsuo primo, significativo banco di prova la nuova fotocameraNikon F5, destinata a diventare la nuova ammiraglia profes-sionale della prestigiosa casa giapponese; una fotocamerache utilizza sofisticatissimi strumenti elettronici per il con-trollo dell’esposizione e della messa a fuoco automatica, mache utilizza come supporto, naturalmente, le “vecchie”pellicole 35 mm: per intendersi, lo stesso formato di pelli-cola messo a punto settant’anni fa’ da Oskar Barnack, Ilcreatore della Leica.

Luci ed ombre anche per quanto riguarda le prospettivedel computer-to-plate. Il mercato italiano guarda con gran-de rispetto le soluzioni prospettate da Du Pont e da Kodak,ma anche in questo caso la qualità indiscussa delle soluzioninon trova riscontro nelle installazioni. Va pur detto che, adifferenza della fotografia digitale, le linee per il computer-to-plate hanno bisogno, a monte, della completa integrazio-ne dei processi produttivi che culminano nella digitalizza-

zione integrale della pagina del quotidiano. Gli ottimistidicono che le soluzioni di CTP sono arrivate troppo prestorispetto allo sviluppo tecnologico globale dell’industria deigiornali, i più maliziosi dicono che, a conti fatti, sarebberopiù care in termini gestionali, sta di fatto che il mercatoitaliano una gran fretta in questa direzione non sembraaverla.

Pubblicità on line: verso il digitaleUn settore dove le tecnologie digitali sembra stiano

davvero per sfondare, almeno per quanto riguarda il merca-to italiano, è quello della pubblicità. Grazie anche all’inizia-tiva di approfondimento teorico e sperimentazione praticasviluppata da ASIG, con il supporto dei più importantieditori e stampatori di quotidiani italiani e in collaborazionecon gli specialisti della società Servizi Italia, del grupposvizzero Publicitas, i temi legati alla trasmissione on linedegli annunci pubblicitari sembrano ormai maturi per av-viare l’impiego delle tecnologie basate sulla rete ISDN. Ilmercato è estremamente interessante sia per i fornitori diservizi specializzati, come Servizi Italia, sia per i fornitori disistemi editoriali, che guardano con estrema attenzione alleopportunità che sono venute maturando sia nell’ambitoeditoriale vero e proprio che presso le più importanti con-cessionarie di pubblicità. Per tutti i protagonisti l’appunta-mento decisivo sarà l’incontro organizzato dalla ASIG per ladiffusione dei risultati finali dell’approfondimento teoricosperimentazione avviata a metà del 1995. In quell’occasio-ne, prevista nei prossimi mesi, saranno anche pubblicateuna serie di raccomandazioni tecniche per quanti, editori,fornitori, agenzie, concessionarie e fotolito, decideranno dioperare nel mercato della pubblicità on line.

NEWCOMM ’97: un salone per l’integrazione tecnologicaSi chiamerà Newcomm il nuovo salone per gli operatori

dell’industria della comunicazione, prestampa digitale emultimedialità, che si svolgerà dal 18 al 21 settembre del

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prossimo anno a Bologna. L’annuncio ufficiale di Newcomm’97 è stato dato da Felice Rossini, presidente di Centrexpo,società che organizzerà l’evento, in occasione della confe-renza stampa di presentazione di Grafitalia e Converflex,che si è svolta a Milano lo scorso 7 maggio. NEWCOMM‘97: come ha detto Rossini, è stato progettato come “unafiera molto mirata, che si rivolge a settori caratterizzati dalrapido rinnovamento tecnologico, i cui protagonisti stenta-no a ritrovarsi nelle grandi fiere di settore che sono, per loro,troppo generaliste.

Potenziali visitatori di Newcomm sono gli operatori dellapubblicità, gli stampatori di libri, giornali, riviste, gli opera-tori dei prodotti multimediali e dei prodotti on line, glistampatori commerciali, gli studi grafici, e tutti coloro chesono interessati all’attività di prestampa, ma anche a quella

di stampa fatta con le nuove attrezzature messe a disposizio-ne dall’elettronica”.

Un nuovo evento, Newcomm, che si inserisce in unagenerale riorganizzazione degli appuntamenti fieristici diCentrexpo, a beneficio sia dei fornitori di tecnologie chedell’industria grafica ed editoriale nazionale.

Newcomm ’97, alla cui organizzazione concorrerannoprofessionisti dei diversi comparti interessati, e societàestremamente qualificate nel settore dei servizi all’industriaeditoriale, è un nuovo appuntamento che, a suo modo,dovrebbe concorrere a quella progressiva integrazione, cul-turale e tecnologica, fra industria informatica ed industriadella comunicazione, che appare essere uno dei passaggichiave per l’espansione dell’industria dei media in Italia enel mondo.

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tecnologie in produzione

Un “Timone Elettronico”per la navigazione de Il Tirreno

Le scelte organizzative e tecnologichecompiute dal quotidiano livornese del gruppo

editoriale FINEGIL , che ha recentementeimplementato un sistema per il disegno ed il

controllo del timone, che consente ilmonitoraggio costante dello stato di

avanzamento del materiale redazionale epubblicitario, con la possibilità di inserimenti

e modifiche sino all’ultimo momento.

Quando si disegna unamappa delle installazionidi sistemi editoriali nelnostro Paese non sempresi assegna la dovuta im-portanza alla case-historydi un gruppo editoriale, laFINEGIL Editoriale, cheanni fa, all’alba dell’in-troduzione dei sistemi edi-toriali nei quotidiani ita-liani, decise di non affidarsi ai grandi e collaudati fornitoridi sistemi, scegliendo invece di “farsi in casa” le soluzionipiù adatte alle proprie specifiche esigenze.

Dopo molti anni da quella scelta controcorrente, il grup-po FINEGIL continua ad investire sulla sua soluzione, ed harecentemente aggiunto all’architettura complessiva del si-stema 3P nuove funzionalità che ne fanno una delle soluzio-ni più funzionali e coerenti del panorama italiano.TecnoMedia è andata a vedere in produzione il sistemapresso il quotidiano Il Tirreno, a Livorno, con la guida diGiuliano Pietracaprina, responsabile dei sistemi informati-vi della FINEGIL Editoriale.

Il Tirreno : il prodotto e l’organizzazione del lavoro.Per poter valutare a pieno l’importanza e la portata delle

soluzioni tecnologiche adottate, vale la pena di indicarealcuni dati complessivi sul quotidiano livornese. Il Tirrenoè un quotidiano in “formato Repubblica”, con una foliazionemedia per numero di 46 pagine, tiratura giornaliera oscillan-te tra le 115.000 e le 130.000 copie, suddivise in trediciedizioni: Grosseto, Piombino, Massa, Prato, Empoli, Pistoia,Montecatini, Pontedera, Cecina, Livorno, Lucca, Viareggio,Pisa.

Oltre alla redazione centrale di Livorno, il giornaledispone di quindici redazioni locali: una per ciascuna delleedizioni locali sopra menzionate, più le redazioni di Firen-

ze, di Carrara (che colla-bora all’edizione di Mas-sa) e di Portoferraio (checonfluisce nell’edizionedi Piombino).

In totale, il numero dipagine lavorate giornal-mente, ribattute compre-se, oscilla tra le 200 e le250: un carico produtti-vo ragguardevole, al qua-

le va aggiunto, limitatamente alle fasi di ricezione, fotofor-matura e stampa, il quotidiano la Repubblica, cheteletrasmette verso l’impianto di Via dell’Artigianato, nellaperiferia industriale di Livorno, attrezzato con due rotativeflessografiche Cerutti, una delle quali a doppia larghezza edoppio sviluppo; l’impianto dispone anche di una terzarotativa offset, che viene però utilizzata dalla CooperativaLibera Stampa (la società che gestisce la tipografia delquotidiano livornese) prevalentemente per lavori commer-ciali. Attualmente Il Tirreno non utilizza il colore, anche seil centro stampa, dal momento che realizza la stampa de LaRepubblica, è già attrezzato in tal senso.

Il nodo produttivo di Livorno è uno degli otto centriprincipali di produzione del gruppo FINEGIL: ad essovanno aggiunti infatti i nodi di Roma, Sassari, Mantova,Padova, Bolzano, Pescara, Pavia, per un totale di tredicitestate: Il Tirreno, La Nuova Sardegna, La Gazzetta diMantova, La Gazzetta di Modena, La Gazzetta di Reggio,La Nuova Ferrara, Il Mattino di Padova, La tribuna diTreviso, La Nuova Venezia, Alto Adige, Corriere delle Alpi,Il Centro, La Provincia Pavese, oltre all’agenzia di gruppoAGL.

Ma torniamo al quotidiano livornese. La scelta dell’edi-tore, nel definire l’organizzazione produttiva e le conse-guenti scelte tecnologiche, è stata quella di dare il maggiorspazio possibile all’autonomia ed alla responsabilità della

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redazione. Il percorso produttivo della parte redazionalepuò essere sintetizzato nei seguenti punti:

- Le redazioni (centrale e periferiche) disegnano ilmenabò, utilizzando un book di format predefiniti, e lotrasmettono agli operatori grafici della sede centrale diLivorno per il trasferimento nel sistema editoriale.

- In contemporanea (o anche prima) a questa operazione,i redattori possono iniziare a lavorare sui pezzi di propriacompetenza: l’adozione di un book predefinito di formaticonsente infatti ad essi di conoscere con esattezza gliingombri richiesti per testi e titoli; ciascuna redazionelocale dispone inoltre di un server che la rende di fattoautonoma rispetto alla redazione centrale, mettendola alriparo da eventuali interruzioni di linea. Solitamente imenabò vengono inviati dalle redazioni locali alla tipogra-fia della sede centrale parecchio tempo dopo che il lavororedazionale è stato avviato.

- In ciascuna redazione locale è installato uno scannercollegato ad un Personal Computer, che viene utilizzato perla scansione e l’invio delle foto locali verso il server fotodella sede centrale, dove le immagini verranno messe inpagina.

- Gli operatori grafici inseriscono i menabò nel sistemaeditoriale, utilizzando un sistema di istruzioni per coordina-te di pagina e il book di formati predefiniti, quindiritrasmettono alle redazioni i menabò stampati sulla stam-pante laser. Il tempo medio per il disegno del layout di unapagina è di tre minuti; ogni eventuale modifica successivadel menabò segue la procedura sopra descritta.

- I giornalisti completano il proprio lavoro, componendotesti e titoli sulla base degli ingombri definiti dal book deiformati e calcolati dal sistema, che segnala ogni scostamentoin più o in meno rispetto all’ingombro richiesto. Stampatedi prova delle pagine in corso di lavorazione sono possibilisu stampanti laser in ogni redazione: su ogni stampata, ilcalcolatore segnala gli eventuali errori presenti (testi piùlunghi o più brevi, parti mancanti, etc.).

- Man mano che testi, titoli e foto (queste ultime trattatedagli operatori grafici sulla base delle indicazioni dellaredazione) vengono completati, essi confluiscono automati-camente, grazie ad un sistema di filenaming interamentegestito dal calcolatore, nelle pagine; il sistema effettua unmonitoraggio costante degli elementi della pagina, sosti-tuendo le versioni più recenti a quelle precedenti e mante-nendo in memoria tutte le versioni successive di ogni ele-mento.

- Quando l’ultimo elemento è stato inserito, la pagina èpronta per la stampa.

Questo percorso produttivo, come si può vedere, nonprevede alcuna fase di “impaginazione” in fase di chiusuradelle pagine, né manuale (i tavoli luminosi sono stati sman-tellati da tempo), né elettronica: i “pezzi” confluisconoautomaticamente nella pagina sulla base delle indicazionicontenute nel menabò elettronico, senza alcun interventoumano in fase di chiusura delle pagine: una scelta, questa,che forse è penalizzante sotto il piano della ricercatezzagrafica delle pagine, ma che consente di spostare in avanti itempi di chiusura redazionale delle pagine, ed è quindipienamente coerente con l’impostazione di base dell’edito-re, secondo la quale la pagina è un mero prodotto industriale,un “contenitore” di notizie, e ciò che deve essere privilegiatoè la notizia, la sua freschezza e la sua tempestività.

Le scelte tecnologichePer realizzare il processo produttivo sopra descritto, il

quotidiano livornese utilizza un sistema editoriale in granparte realizzato “in house”, denominato 3P dalle iniziali deisuoi tre primi sviluppatori (Pucciarelli, Pernazza,Pietracaprina). Sviluppato originariamente in ambiente DataGeneral, il sistema è stato da diversi anni portato in ambienteUNIX, mentre l’applicativo che gira sulle stazioni di lavoroeditoriali (Videoterminali COEL, attualmente in fase disostituzione con Personal Computer standard) utilizza il

(continua a pag. 18)➔

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Schema 1:La struttura e i flussi di produzionedel sistema editoriale 3P de Il Tirreno

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sistema operativo DOS e entro breve disporrà dell’interfacciaWindows.

Il sistema 3P (vedi schema 1) si configura come una retesulla quale sono collocati diversi server specializzati:

- il server editoriale, che gestisce tutto il lavoro dellaredazione, dal disegno del menabò al controllo del timone(che vedremo in seguito), dalla gestione delle agenzie alsistema di editing di testi e titoli; al server editoriale fannocapo le stazioni di lavoro redazionali:

- il server delle foto, nel quale vengono archiviate leimmagini da pubblicare, lavorate utilizzando software diambiente DTP (Tecnavia);

- il server della pubblicità, dove viene lavorata la pubbli-cità tabellare e classificata, anch’essa realizzata con pac-chetti software DTP (CorelDraw, PageMaker), e dovevengono immagazzinati i dati amministrativi e gestionalidegli annunci (nome del cliente, dimensioni dell’annuncio,etc.);

- il cosiddetto Assemblatore, ovvero un server UNIX che,senza alcun intervento umano, effettua l’assemblaggio au-tomatico delle pagine sulla base delle indicazioni contenutenei menabò e del materiale via via rilasciato dalle redazioni.

Le stazioni di lavoro collegate al sistema sono circaduecento: una settantina a Livorno, suddivise tra redazione(circa quaranta) e tipografia (una trentina), e un numerovariabile da quattro a dodici in ciascuna delle redazionidistaccate, ciascuna delle quali è inoltre equipaggiata conserver che utilizzano un software dedicato per l’archiviazionedel materiale in corso di lavorazione e la gestione dellecomunicazioni con il sistema centrale. Ogni redazione loca-le è inoltre equipaggiata con stampante laser, fax e scanner.

I collegamenti tra la redazione centrale e le redazionilocali avvengono tramite linee CDN a 64 Kbit, con backupsu linee ISDN e la prospettiva nel medio periodo di utiliz-zare ISDN come portante principale. Le linee ditelecomunicazione utilizzate dal quotidiano arrivanodirettamente...dalla porta accanto: infatti Il Tirreno ospita,presso la propria sede di Viale Alfieri, una centrale TelecomItalia.

Man mano che le pagine vengono completate ed accop-piate dall’Assemblatore, vengono rilasciate in formato

Postscript a due server Sun e di qui al sistema Crosfield, cheprovvede all’accoppiamento delle pagine (Il Tirreno utiliz-za lastre a doppia pagina) ed all’invio, tramite linee dedicatea due Mbit/sec, al centro stampa di Via dell’Artigianato,dove viene effettuata la stampa. In questa area, la prossimaimplementazione prevista consiste nella collocazione di unbackup dell’Assemblatore presso il centro stampa: in questomodo le pagine affluiranno al centro stampa man mano chevengono realizzate, e il tempo di trasmissione delle pagine,che oggi costituisce spesso un collo di bottiglia produttivo,verrà ridotto, di fatto, al tempo occorrente per il trasferimen-to dell’ultimo elemento dell’ultima pagina che viene chiusain redazione.

Il sistema editoriale de Il Tirreno, a sua volta, èinterconnesso con i sistemi degli altri centri di produzionedel gruppo FINEGIL (vedi schema 2), ciascuno dei quali ècollegato, tramite linee CDN, ad un centro di smistamentodi gruppo, collocato a Pavia e denominato Centralone, che,utilizzando un sistema di filenaming ed un software dirouting sviluppati dai tecnici del gruppo, gestisce ed ottimizzai flussi di comunicazione tra i vari centri di produzione. Seper esempio un articolo de Il Tirreno deve essere pubblicatosu altri cinque quotidiani del gruppo, verrà inviato alCentralone il file contenente l’articolo e la lista dei quotidia-ni destinatari; sarà poi il software del Centralone a gestireautomaticamente la trasmissione.

Dal momento che l’Assemblatore produce una uscita informato Postscript, le pagine sono disponibili per l’elabora-zione con il software Acrobat, al fine di ottenere file dipagina di dimensioni contenute, da archiviare su CD-ROMe sui quali poter effettuare ricerche full-text.

Nel futuro a medio termine, i piani di sviluppo tecnologi-co del gruppo prevedono la completa implementazione delsistema 3P a Bolzano e Mantova, dove sono installati siste-mi editoriali di altro tipo, e l’implementazione del Centralonecon sistemi di messaggistica e di posta elettronica, sino afarne quella che oggi viene definita Intranet, ovvero unsistema aziendale (o, come in questo caso, interaziendale) dicomunicazione e di condivisione di risorse.

Per un gruppo editoriale come FINEGIL, fatto di impianti(continua a pag. 20)➔

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Editoriale "Il Tirreno"(Livorno)

CENTRO STAMPA

Redazionedi

Prato

Redazionedi

Montecatini

Redazionedi

Pistoia

Redazionedi

Piombino

Redazionedi

Grosseto

Redazionedi

Pisa

Redazionedi

Cecina

Redazionedi

Lucca

Redazionedi

Viareggio

Redazionedi

Massa

Redazionedi

Carrara

Redazionedi

Pontedera

Redazionedi

Empoli

Redazionedi

Portoferraio

Redazionedi

Firenze

"Centralone"(Pavia)

"Il Centro"(Pescara)

"Alto Adige"(Bolzano)

"Il Mattino di Padova"(Padova)

La Gazzetta di Mantova(Mantova)

"La Nuova Sardegna"(Sassari)

LineeCDN(backupsu ISDN)

LineeCDN(backupsu ISDN)

2 Flussia

2 Mb

CDN

"La Provincia Pavese"(Pavia)

"AGL"(ROMA)

La Tribuna di Treviso(Treviso)

La NuovaVenezia (Mestre) Corriere delle Alpi

(Belluno)

La Gazzetta di Modena (Modena)

La Gazzetta di Reggio (Reggio Emilia)

La Nuova Ferrara (Ferrara)

Schema 2:Il sistema di interconnessione tra i centriproduttivi della FINEGIL Editoriale

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produttivi e di quotidiani capillarmente diffusi su noveregioni italiane, la rete costituisce forse l’elemento strategi-co del sistema produttivo. Per questo motivo, sono statiprevisti sistemi di sicurezza particolarmente rigorosi perevitare sia la possibilità che estranei penetrino all’internodelle reti del gruppo, sia il rischio di contaminazione convirus informatici dei sistemi di produzione.

Il trattamento della pubblicità e il Timone ElettronicoSino ad ora ci siamo occupati esclusivamente dell’aspet-

to redazionale del lavoro; tuttavia, la più recente introduzio-ne all’interno del sistema editoriale 3P riguarda il tratta-mento della pubblicità e, più in particolare, la gestione ed ilcontrollo elettronico dell’avanzamento del lavoro, siaredazionale che pubblicitario, effettuati tramite uno stru-mento software denominato Timone Elettronico.

Il timone non è certamente uno strumento nuovo nellaproduzione dei giornali: da sempre, all’inizio dell’attivitàgiornaliera, la redazione disegna uno schema delle paginepreviste per quella edizione, con i carichi pubblicitari comu-nicati dalla concessionaria; questo schema, detto appuntotimone, costituisce la guida dell’attività della redazione edella tipografia: ciascun settore produttivo conosce in talmodo quali sono le parti di propria competenza ed i relativitempi di chiusura. Questo è ciò che avviene anche a IlTirreno: ogni mattina la concessionaria consegna la listadella pubblicità per l’edizione del giorno successivo; questoschema viene elaborato nel corso della riunione del mattinodella redazione, al termine della quale viene consegnato allatipografia.

La novità nell’impostazione del quotidiano livornese stanel fatto che il timone si integra perfettamente con il sistemaeditoriale da una parte, e con il sistema per la gestione dellapubblicità dall’altro, consentendo un controllo in temporeale dello stato di avanzamento delle pagine e la possibilitàdi effettuare agevolmente cambiamenti in corso d’opera(numero delle pagine, distribuzione delle pagine tra le

redazioni, spostamento degli annunci pubblicitari, etc.).Ma la funzionalità più innovativa del Timone Elettronicoè costituita dal suo collegamento con l’archivio giornalie-ro della pubblicità.

Ogni giorno Il Tirreno pubblica, sulle 200-250 paginedi foliazione complessiva, non meno di 400 annuncipubblicitari, molti dei quali sono destinati soltanto adalcune delle tredici edizioni del giornale. Per gestire almeglio questa ingente mole produttiva, è stato messo apunto un database relazionale, denominato Archivio Gior-naliero, nel quale, man mano che vengono consegnatidalla concessionaria, vengono archiviati i dati ammini-strativi di ciascun annuncio: nome del cliente, dimensioniin moduli, edizioni sulle quali deve essere pubblicato,eventuali posizioni di rigore, e così via. Il software asse-gna a ciascun annuncio un filename univoco, denominatoICP (Indirizzo Codificato Pubblicità). Ogni annuncioviene dunque avviato in produzione, utilizzando strumen-ti software standard ai quali l’Archivio Giornaliero indicale coordinate dell’annuncio, ed infine archiviato nel serverdella pubblicità.

L’ Archivio Giornaliero fornisce quindi, all’inizio del-la giornata, una lista delle pubblicità previste per il giornosuccessivo, sulla base della quale la concessionaria realiz-za il timone pubblicitario. Dopo che la concessionaria e laredazione avranno rilasciato il timone definitivo e lacollocazione in pagina degli annunci, l’operatore graficodisegnerà il Timone Elettronico, richiamando dall’archi-vio giornaliero gli ICP degli annunci previsti per ciascunapagina e per ciascuna edizione. Questa operazione richie-de non più di quindici-venti minuti di lavoro di un solooperatore grafico.

I vantaggi di questa procedura sono molteplici:- poiché l’ICP non è collegato con la sua collocazione

in pagina ma unicamente con i dati amministrativi del-l’annuncio pubblicitario, la “lavorazione” dell’annuncioe la sua impaginazione possono procedere parallelamen-

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te, e in teoria è possibile far confluire l’annuncio nellospazio ad esso riservato in pagina all’ultimo momento.

- Il collegamento interattivo tra il Timone Elettronico el’ Archivio Giornaliero della pubblicità, basato sull’ICP,consente di individuare e correggere tempestivamente even-tuali errori nella redazione del timone pubblicitario (peresempio pubblicità non inserite, oppure inserite in edizionidiverse rispetto a quelle previste).

A questi vantaggi devono essere aggiunti quelli di unpotentissimo strumento di controllo di produzione: è possi-bile visualizzare graficamente, con “semafori” che indicanoverde e rosso per le parti pronte e quelle non ancoracompletate, lo stato di avanzamento di ogni edizione, diogni coppia di pagine, di ogni singola pagina, lo scostamentotemporale in più o in meno rispetto ai tempi di chiusuraprevisti, con la possibilità (qualora il livello di accessodell’operatore lo consenta) di effettuare direttamente lecorrezioni e le modifiche tramite un “richiamo” del softwaredi editing. Nel caso in cui, per esigenze redazionali, sirendessero necessarie modifiche nella foliazione o nelladistribuzione delle pagine tra le varie edizioni, il TimoneElettronico fornisce una lista delle modifiche da effettuare:

testi e titoli da sopprimere, aggiungere, accorciare, allunga-re, controllo della collocazione degli annunci pubblicitaririspetto agli input della concessionaria, e così via. In questomodo è possibile quantificare con esattezza il tempo neces-sario per effettuare le modifiche richieste e valutarne quindila fattibilità.

Con il Timone Elettronico, insomma, Il Tirreno disponedi uno strumento affidabile e potente per la gestione integra-ta della produzione giornaliera, che da un lato consente dimonitorare in maniera ottimale un processo di produzioneestremamente compresso, caratterizzato da un elevato nu-mero di pagine e da numerose edizioni locali; dall’altro, haconsentito di ottimizzare le risorse umane necessarie per laproduzione: si pensi soltanto che la tipografia del giornaleè concentrata in un ambiente di circa 100 metri quadri e chel’organico netto richiesto nell’area di preparazione e di 23/24 unità produttive.

Si ringraziano per la cortese collaborazione: GabrieleMarchegiani, Loredana Sanchioli e Giovanni Starita de IlTirreno; Giovanni Campo e Enrico Bianchini della Coope-rativa Libera Stampa di Livorno.

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Il 25 e 26 settembreprossimi, al Royal HotelCarlton di Bologna, sisvolgerà il tradizionaletutorial internazionale or-ganizzato dalla ASIG edall’IFRA per l’industriaeditoriale italiana. L’in-contro sarà dedicato aduno degli argomenti piùimportanti per lo sviluppo dell’industria editoriale nel suocomplesso: i database per la organizzazione, l’archiviazio-ne e la distribuzione di informazioni digitali.

Il tutorial è indirizzato ai tecnici ed ai dirigenti editorialidell’industria dei quotidiani, dei periodici, delle agenzie diinformazione e dei services editoriali, agli specialisti infor-matici delle agenzie e delle concessionarie di pubblicità edagli specialisti dei database presso le principali aziendefornitrici di tecnologie per l’industria grafica.

I database fra passato e futuroAi tecnici ed agli specialisti informatici che operano

nell’industria dei quotidiani e delle agenzie di informazioniè ben nota la situazione, per molti versi paradossale, relativaallo “stato dell’arte” dei database nelle aziende del settore.L’industria della comunicazione ha, come obiettivo prima-rio, la raccolta e la pubblicazione di informazioni, siaattraverso i canali più tradizionali, come la carta stampata,sia attraverso le nuove opportunità offerte dai supporti dimemoria magnetici e ottici, e dallo sviluppo delle reti ditrasmissione dati, come Internet. Da questo punto di vista,ci si dovrebbe aspettare che le aziende editrici avesserosviluppato tecniche di realizzazione ed implementazionedei database particolarmente sofisticate, ed invece, salvorare eccezioni, finora ciò non è avvenuto, né in Italia néall’estero. Le ragioni di questo paradosso tecnologico nonsono difficili da comprendere: l’introduzione dell’informa-

tica nelle aziende editri-ci è stata, finora, preva-lentemente indirizzataalla risoluzione dei pro-blemi tipografici. Pro-grammi per la gestionedi testi, immagini e gra-fica, per la videoimpagi-nazione e per la trasmis-sione delle pagine verso i

poli di stampa, hanno richiesto uno sforzo tale da assorbirela maggior parte delle risorse disponibili. Né va sottovalu-tato che, soprattutto in un’industria come quella dei giorna-li, la pressione quotidiana per produrre sempre meglio e intempi sempre più ristretti ha ulteriormente indirizzato gliinvestimenti verso soluzioni fortemente orientate agli aspettiproduttivi. Lo sviluppo dei database quali strumenti gestio-nali in grado di sfruttare al meglio le fasi di archiviazione,organizzazione e gestione del patrimonio di informazionidelle aziende editrici, è stato, finora, abbastanza penalizza-to, tanto che, anche in un recente Seminario internazionaledell’Ifra, è emersa la chiara consapevolezza che il settoreeditoriale attualmente non è di certo un comparto “databaseoriented”.

Ma lo scenario dei prossimi anni potrebbe cambiaremolto rapidamente. Il software editoriale e tipografico haormai raggiunto un livello di sviluppo tale da garantirerisultati anche laddove si richiedano applicazioni partico-larmente sofisticate, come nel caso di grandi quotidiani.Contemporaneamente, è cresciuta la consapevolezza, pres-so molti editori, che lo sviluppo dei nuovi strumenti dicomunicazione elettronica, e l’avvento di opportunità comequelle legate ad Internet, consentono di distribuire informa-zioni e servizi in più direzioni, partendo da un databasecentralizzato e, possibilmente, in grado di gestire documen-ti multimediali. Da ultimo, ma non per questo meno impor-tante, c’è la considerazione che altri settori industriali

iniziative ASIG

Tutorial internazionale a Bolognasui database nell’industria editoriale

Riprendono i tradizionali appuntamenti con itutorial internazionali organizzati dall’ASIGin collaborazione con IFRA. L’incontro di

quest’anno sarà dedicato ad un tema diparticolare interesse: i database per

l’industria editoriale. Appuntamento aBologna, presso il Royal Hotel Carlton, il 25 e

26 settembre prossimi.

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strettamente collegati con quello editoriale, e primo fra tuttile società concessionarie, stanno mostrando un’enormeattenzione verso le tecnologie digitali per la gestione dellapubblicità, anche attraverso il collegamento diretto con idatabase centrali dei quotidiani.

Gli obiettivi del TutorialIl tutorial internazionale “I database per l’industria edi-

toriale” fornirà a tutti i partecipanti un panorama completodi nozioni teoriche e di strumenti operativi per la progetta-zione e la gestione di un database editoriale e, contempora-neamente, evidenzierà le soluzioni tecnologiche disponibiliper il mercato italiano, con esempi concreti di quanto finoraè stato realizzato in Europa e nel nostro Paese.

La prima giornata sarà dedicata agli aspetti più tecnici,sia teorici che pratici, relativi alla realizzazione ed allagestione dei database editoriali. I relatori illustreranno lediverse tecnologie per la messa a punto di un database, icriteri per la definizione di un modello relazionale, i sistemiper gli accessi, le metodologie per la implementazione di undatabase e gli aspetti relativi alla connettività ed alla sicu-rezza. La seconda giornata sarà invece dedicata all’analisi dialcune fra le realizzazioni più interessanti dell’industria edi-toriale italiana. Archivi redazionali, tecniche per l’utilizzodi database ad alto valore aggiunto per l’industria della pub-blicità, pubblicazioni di repertori di informazioni su Inter-net, sono alcuni degli argomenti che verranno affrontati.

Tutorial ASIG-IFRA: una tradizione che si rinnovaIl tutorial del prossimo settembre si inserisce nel solco

dei tradizionali incontri per i tecnici e i dirigenti editorialiche ASIG organizza, in stretta collaborazione con IFRA,ormai da alcuni anni. Rispetto alle edizioni passate, questavolta sono previste alcune grosse novità. Il panel deglioratori sarà estremamente ampio, e gli esperti di IFRA sialterneranno con alcuni fra i maggiori specialisti italiani,con l’obiettivo di fornire un panorama di informazioni il piùampio ed approfondito possibile.

Nella progettazione e nella costruzione di una databaseeditoriale le soluzioni “chiavi in mano” semplicemente nonesistono. Ogni fase del progetto prevede uno studio moltoapprofondito, e mai come in questo caso è impossibileprescindere, per un verso, dalle soluzioni che realmentesono disponibili e, per un altro, dall’apporto del know howspecifico dei fornitori.

Il tutorial di quest’anno offrirà pertanto, per la primavolta, la opportunità di conoscere i dettagli tecnici dellediverse soluzioni disponibili per gli editori italiani, non soloin teoria, ma anche attraverso sperimentazioni pratiche: sianella prima che nella seconda giornata dei lavori i parteci-panti potranno infatti usufruire del “laboratorio tecnologi-co” che verrà allestito presso il Centro Congressi del RoyalHotel Carlton di Bologna, che ospita la manifestazione, persperimentare direttamente le diverse tecniche di creazionee gestione dei database editoriali.

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I DATABASE NELL’INDUSTRIA EDITORIALE

Bologna, 25 e 26 settembre 1996Royal Hotel Carlton - via Montebello, 8

25 settembre:

Ore 09,30: registrazione dei partecipanti;Ore 09,50: introduzione al tutorial;Ore 10,00: inizio sessione del mattino;Ore 10,45: coffee break;Ore 11,00: ripresa dei lavori;Ore 12,45: buffet caldo - tempo a disposizione per dimostrazioni;Ore 14,30: inizio sessione del pomeriggio;Ore 17,30: al termine della sessione del pomeriggio ulteriore tempo a

disposizione per le dimostrazioni.

26 settembre:

Ore 09,30: inizio sessione dei lavori;Ore 10,45: coffee break;Ore 11,00: ripresa dei lavori;Ore 12,45: conclusione dei lavori. Nel pomeriggio ulteriore tempo a

disposizione per dimostrazioni.

1. Database: che cosa significa?Introduzione alla tecnologia dei database.

2. Database: tecnologie a confronto per il mercato italianoLe più importanti soluzioni a disposizione degli operatori italiani.

3. Come progettare e costruire un databaseDalla definizione dei problemi alla costruzione di un modellorelazionale: principi teorici e dimostrazione pratica.

4. Strategie e metodologie per implementare i databaseGli aspetti relativi alla sicurezza dei database e le soluzioni piùavanzate per la connettività. Il ruolo dell’Amministratore del database.

5. Tecniche e metodologie per l’Information RetrievalProblemi e soluzioni per la creazione di un archivio redazionaledigitale orientato all’Information Retrieval.

6. Gli archivi digitali per l’industria editoriale italianaEsperienze e prospettive nella realizzazione di banche datispecializzate per l’industria italiana.

7. La sicurezza nei database per la pubblicità

8. Database e connettività

ELENCO DEGLI ARGOMENTI TRATTATI

I database nell ’ industria editorialeI database nell ’ industria editoriale

Royal Hotel Carlton - Bologna25 e 26 Settembre 1996

MODULO PER LA RICHIESTA DI ISCRIZIONE AL TUTORIAL

Da inviare via fax a:ASIG Service srl - Via Sicilia, 125 - 00187 Roma

Tel. 06 / 4885026 fax n. 06 / 4883489

SOCIETA’ _______________________________________________

INDIRIZZO ______________________________________________

CAP _________ CITTA’ ____________________________________

TEL. ________________________ FAX ________________________

C.F. _______________________ P. IVA _______________________

PER FAVORE, VOGLIATE ISCRIVERE AL SEMINARIO ASIG - IFRA I SIGNORI :

(1) ____________________________________________________

(2) ____________________________________________________

(3) ____________________________________________________

QUOTE DI ADESIONE

- Lire 500.000 (+ IVA 19%) a persona per le aziende aderenti all’ASIG- Lire 1.000.000 (+ IVA 19%) a persona per le aziende non aderenti all’ASIG

Il pagamento delle quote di adesione dovrà essere effettuato entro e nonoltre il 20 settembre 1996.L’accettazione dell’iscrizione al Tutorial ASIG - IFRA è strettamentesubordinata alla disponibilità dei posti. Gli incaricati di ASIG Servicesrl provvederanno a confermare telefonicamente l’iscrizione, comuni-cando le modalità per il versamento della quota di partecipazione.

I database nell ’ industria editorialeI database nell ’ industria editorialeRoyal Hotel Carlton - Bologna

25 e 26 Settembre 1996

MODULO PER LA PRENOTAZIONE ALBERGHIERA

Da inviare via fax a:Royal Hotel Carlton - Via Montebello 8 - 40121 Bologna

Tel. 051 / 249361 fax n. 051 / 249724

SOCIETA’ _______________________________________________PER FAVORE VOGLIATE RISERVARE:

Stanza Singola (L.179.000 a notte compresa piccola colazione a buffet)

Stanza Doppia (L. 239.000 a notte compresa piccola colazione a buffet)

PER LA NOTTE DEL 24 settembre 25 settembre

PER IL SIGNOR: ______________________________________________

PER FAVORE VOGLIATE RISERVARE:

Stanza Singola (L.179.000 a notte compresa piccola colazione a buffet)

Stanza Doppia (L. 239.000 a notte compresa piccola colazione a buffet)

PER LA NOTTE DEL 24 settembre 25 settembre

PER IL SIGNOR: ______________________________________________

PER FAVORE VOGLIATE RISERVARE:

Stanza Singola (L.179.000 a notte compresa piccola colazione a buffet)

Stanza Doppia (L. 239.000 a notte compresa piccola colazione a buffet)

PER LA NOTTE DEL 24 settembre 25 settembre

PER IL SIGNOR :______________________________________________

PROGRAMMA

SOCIO ASIG SI NO

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La possibilità di trasfe-rire on line le pagine dipubblicità di quotidiani eperiodici continua a tene-re alto l’interesse di tuttigli operatori. Questo meseTecnoMedia ha raccoltole opinioni di PaoloRomoli e Oreste Borri, ri-spettivamente DirettoreGenerale e Responsabile Ufficio Studi della OTEP, l’Asso-ciazione di categoria che riunisce le medie imprese italianedi pubblicità e comunicazione. Centosessanta aziende di-stribuite su tutto il territorio nazionale, e un amministratoglobale attorno ai 2.200 miliardi: gli associati alla OTEPsono le imprese che si occupano di tutto il processo dellacomunicazione, dallo studio della strategia in funzione delposizionamento di mercato, fino alla realizzazione dellaproduzione finale, che verrà poi inserita nel circuito deimedia sotto forma di spot televisivo o radiofonico, di grandemanifesto o, nel nostro caso, come annuncio pubblicitarioper la carta stampata.

L’attività delle imprese associate spazia dall’advertisingclassico a tutta la cosiddetta area allargata della comunica-zione, vale a dire direct marketing, sales promotion, pubbli-che relazioni, promosponsorizzazioni, tanto che la OTEPcostituisce un osservatorio privilegiato per la valutazionecomplessiva delle nuove tecnologie applicate alla comuni-cazione pubblicitaria sulla carta stampata.

All’interno delle medie aziende associate alla OTEP, qualè il livello di sviluppo e di utilizzo delle tecnologie digitaliper la produzione di comunicazione?

Romoli - La maggior parte delle nostre aziende sono instato di avanzatissima informatizzazione. Nel settore dellaagenzie di comunicazione, le medie imprese sono state leprime che hanno adottato le nuove tecnologie informatiche.

La informatizzazioneconsente il risparmio dipersonale, di tempo, el’agenzia che ha alle di-pendenze dalle dieci alletrenta persone non si puòpermettere, come invecepuò fare chi dispone dicentinaia di addetti, diavere un intero reparto di

specializzati nella realizzazione degli esecutivi.Borri - All’origine della forte strutturazione informatica

delle medie imprese di comunicazione c’è anche un motivotecnico. Il nostro mondo della informatizzazione deriva daipersonal computer, mentre il mondo dell’informatizzazionedelle agenzie più grosse ha avuto origini amministrative, equindi la provenienza era dai grossi sistemi proprietaribasati su grandi host centrali e dedicati. Lo sviluppo degliapplicativi su personal computer ha favorito il rapido av-vento dell’informatica nelle medie aziende, che oggi sonoavanzatissime nello sfruttamento dei software dedicati supiattaforma standard. Queste imprese oggi sono anche lepiù dinamiche di fronte alle nuove tecnologie, comemultimedialità ed Internet.

Come vengono impiegate le risorse informatiche?Romoli - Il lavoro di comunicazione esige prima di tutto

un’attività di ricerca approfondita, lo studio del mercato, delbriefing, in funzione della definizione della strategia dicomunicazione. Successivamente c’è tutta l’attività di cre-atività vera e propria, i primi bozzetti, i testi, e quindi, perapprofondimenti successivi, si arriva alla realizzazionefinale. A monte dell’intero processo c’è tutto il lavoro dicreatività, che è ancora a livello di persona. Il copywriterche inventa lo slogan, continua ad inventarlo a monte delprocesso produttivo, è un discorso di testa, e la testa è amonte dell’intero processo. La parte di informatizzazione è

Pubblicità on line

Prospettive e speranzeper le agenzie di pubblicità

Cresce l’interesse nei confronti dellapossibilità di trasmettere pagine di pubblicitàin formato digitale su linee ad alta velocità.TecnoMedia ha raccolto i pareri, oltremodo

positivi, del Direttore Generale e delResponsabile Ufficio Studi della OTEP,

l’Associazione delle medie imprese italianedi pubblicità e comunicazione.

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la parte finale delle attività svoltedall’agenzia di comunicazione. Leagenzie di medie dimensioni, loripeto, sono state quelle che perprime hanno avuto la esigenza diautomatizzarsi e di lavorare sulcomputer, perché non avevano interi reparti di specialistiadibiti alla realizzazione degli esecutivi.

Nel quadro da lei delineato, come viene valutata l’ipotesidel trasferimento on line degli impianti pubblicitari?

Romoli - Ovviamente è interessantissima, perché facilital’intero processo, semplificandolo. Prima che questa oppor-tunità si affacciasse sul mercato, quando una agenzia dove-va pianificare una campagna su molte testate, doveva man-dare a tutti o l’esecutivo, o il flano, o la pellicola. Oggi sipotrebbe mandare un Cd-Rom o un dischetto, ma sempreoccorrerebbe una spedizione a ciascuna testata, con il ri-schio di arrivare sempre all’ultimo minuto. Molto più sem-plice, e razionale, mandare un file digitale una volta sola,direttamente alla concessionaria o al gestore del servizio,che poi provvederanno a rispedire il file alle diverse desti-nazioni.

Sembra che la valutazione delle nuove opportunità tecno-logiche sia positiva...

Borri - Direi ineluttabile. Non ha nessun senso trasfor-mare un file digitale in un prodotto analogico, riportandoloin pellicola, per poi trasferirlo alla concessionaria, che a suavolta lo ritrasferisce all’editore, che provvede, spesso, aritrasformarlo in digitale e poi a riconvertirlo, per la stampa,di nuovo in analogico. Cambieranno le tecnologie, dallaconcessionaria continueranno a passare tutte le informazio-ni relative agli aspetti economici, ma bisognerà vedere se iltraffico delle pagine continuerà o meno a passare da lì.

Questo nuovo sistema si tradurrebbe anche in una dimi-

nuzione dei costi per l’industriadella pubblicità?

Romoli - Parliamoci chiara-mente: il problema non va af-frontato solo dal punto di vistadel costo. Non voglio mettermi

qui a calcolare se per una agenzia che fa gli impianti perdiciotto testate, e manda i diciotto impianti a proprie spesea diciotto testate con diciotto corrieri diversi, tutto questoverrebbe a costare più o meno di un servizio di spedizionedigitale. Deve essere chiaro che una cosa è il costo, altro èil servizio, cioè la facilitazione offerta al cliente; anche se iltrasferimento digitale del file costasse come la spedizione amezzo corriere, l’importante è che vengano eliminati tantiproblemi: il costo è dunque da valutare in termini globali,come risparmio di tempi e come razionalizzazione com-plessiva, fermo restando che una cosa è il costo per l’agen-zia, altra è valutare quanto l’agenzia potrebbe rifatturare diquesto servizio al cliente. Riterrei comunque giusto che, unservizio effettuato con il computer, tale da offrire maggiorefficienza e maggior sicurezza, in qualche modo venissericonosciuto all’agenzia da parte dal cliente.

Borri - Non ci saranno più determinati costi che oggi cisono, ma una azienda che si attrezza da un punto di vistatecnologico ritengo che debba far pagare queste facilitazioni.

Quali effetti si possono prevedere, per le agenzie di comu-nicazione, in termini di organizzazione del lavoro?

Borri - Cambieranno le figure professionali. Ricordoqualche anno fa, quando in agenzia si facevano gli esecutivi,cartoni, patinate, si incollava.... chi aveva quel tipo diprofessionalità oggi non esiste più. Le vecchie competenzesono state spazzate via da nuove figure professionali, chefanno nuove attività, che usano i computer. Ritengo cheanche in questo caso ci saranno nuove figure, e si utilizze-ranno computer e database per gestire i file digitali all’inter-no di nuovi sistemi di prenotazione.

Il marchio della OTEP,l’ Associazione Imprese Italiane diPubblicità e Comunicazione

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Per le agenzie di pubblicità quali possibili ostacoli, e qualirischi, intravvedete nei confronti dell’introduzione delletecnologie di trasmissione on line ?

Romoli - Ci potrebbero essere solo eventuali ostacoli daparte di quelle grandi agenzie che ancora hanno il repartodegli addetti alla produzione.

Borri - Nell’area più strettamente tecnica qualche rischioc’è: i file in movimento sono tanti, e c’è il pericolo disbagliare.

Errori, comunque, se ne commettono anche con il siste-ma di trasferimento cartaceo: qualche volta l’equivoco èdella concessionaria, altre volte l’equivoco è dell’agenzia.Con il nuovo sistema di trasferimento digitale, occorrerannosistemi di controllo nuovi, e più sofisticati.

Romoli - Credo che, comunque, sia solo una questione di

tempo. Che la strada sia quella, penso sia innegabile. Quan-do Charles Lindberg attraversò l’oceano con il suo aereo edarrivò a Parigi dopo la prima trasvolata dell’Atlantico, c’erauna folla plaudente che andò a riceverlo. “Bellissima impre-sa - dissero i signori sventolando le tube - ma nessuno di noiattraverserà mai l’Atlantico su uno di quegli aereoplani”. Lenovità non vanno considerate con l’ottica del momento, maguardando al futuro. I primi trasvolatori erano dei solitari,oggi tutti noi voliamo tranquillamente in aereo e nessunopenserebbe più ad attraversare l’Atlantico in nave, a menoche l’obiettivo sia quello di andare in crociera. Che il futurodella trasmissione delle pagine di pubblicità sia quello online, non esistono dubbi. Il problema è quello di vivere lenuove tecnologie con l’ottica adeguata alle tecnologie stes-se.

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Le paginedell’Osservatorio

L’ Osservatorio Tecnico: una struttura al servizio deiquotidiani

L’ Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie diinformazione fu costituito nel 1988, nel quadro del rinnovodel Contratto di lavoro poligrafico siglato in quell’anno, ediniziò ad operare a partire dal 1989. Nelle intenzioni delleparti, l’Osservatorio costituiva la sede ideale per lo scambioe la verifica dei dati del settore, nonché per l’attivazione diricerche sull’andamento del mercato dei quotidiani, sull’oc-cupazione e l’evoluzione delle professionalità poligrafiche,sullo sviluppo delle tecnologie, sull’andamento retributivoe il costo del lavoro, sulle pari opportunità uomo-donnanell’accesso al lavoro, e su ogni altro aspetto che potesseavere un impatto tecnologico-organizzativo sulla produzio-ne dei quotidiani.

Per realizzare tali obiettivi, il Comitato Direttivo scelsedi creare una struttura molto snella: fu deciso pertanto dicollocare la sede dell’Osservatorio presso l’AssociazioneStampatori Italiana Giornali, a Roma, e di accendere unrapporto di collaborazione part-time con un addetto checurasse l’attività di raccolta e rielaborazione dei dati, oltreche la gestione amministrativa (corrispondenza, riscossio-ne quote, etc).

I primi cinque anni di vita dell’Osservatorio hannodimostrato che, così strutturato, l’organismo paritetico nonera in grado di fare fronte ai compiti che il CCNL assegnaad esso: compiti che, tra l’altro, sono stati accresciuti nelcorso dell’ultima rinnovazione contrattuale, e che puntanoin definitiva a fare dell’Osservatorio sede di riferimentodell’intero settore su temi quali l’innovazione tecnologica,la sicurezza negli ambienti di lavoro, la formazione profes-sionale, le pari opportunità tra uomo e donna.

Le difficoltà riscontrate in passato dall’Osservatorio nelfare fronte ai compiti ad esso assegnati possono essereriassunti da una semplice constatazione: nel corso dei suoiprimi anni di vita, l’Osservatorio ha prodotto una solaindagine-quadro, seppur apprezzata e utile per le valutazio-

ni delle parti, il rapporto L’industria italiana della stampaquotidiana del settembre 1993, ed una sola ricerca settoriale,Realtà e prospettive della videoimpaginazione.

Nel corso dell’anno passato, alla luce delle considerazio-ni sopra esposte, le parti costitutive dell’Osservatorio sisono poste il concreto obiettivo di conferire alla strutturauna maggiore operatività, che lo mettesse in grado diassolvere ai compiti ad esso assegnati dal CCNL.

Il processo di riorganizzazione messo in atto a seguito diquesta fase di ristrutturazione si è sviluppato in tre momen-ti-chiave:

1. La nomina e l’attivazione delle Commissioni del-l’ Osservatorio previste dal CCNL;

2. La definizione delle strutture operative;3. La definizione degli obiettivi di attività.

1. Le CommissioniL’ultimo rinnovo contrattuale ha definito l’istituzione,

all’interno dell’Osservatorio, di quattro commissioni, cia-scuna composta pariteticamente da tre rappresentanti delleimprese e da tre del sindacato, preposte all’approfondimen-to di temi di particolare importanza per l’industria deigiornali:

- Commissione per le tecnologie: si propone l’appro-fondimento delle tematiche connesse ai criteri di applica-zione delle tecnologie, alla loro evoluzione, al loro pienoutilizzo in riferimento al ruolo dei poligrafici nei nuovimodelli organizzativi. Gli orientamenti emersi all’internodella Commissione saranno oggetto di pareri e propostefinalizzate alla razionale applicazione ed alla eventualemodifica delle norme contrattuali in materia di utilizzo delletecnologie e conseguente classificazione del personale;

- Commissione per le pari opportunità: si propone didefinire progetti di azioni positive per le donne al fine dellarealizzazione delle disposizioni previste dalla legge 10aprile 1991, n. 125, nonché di costituire un punto di colle-gamento e coordinamento tra le commissioni per le pari

Le pagine dell’OsservatorioA partire da questo numero, TecnoMedia ospita un nuovo spazio fisso, lePagine dell’Osservatorio, dedicato alle attività dell’Organismo Pariteticoimprenditori-sindacati previsto dal Contratto Collettivo di lavoro deidipendenti delle imprese editrici e stampatrici di quotidiani e delle agenziedi stampa. Nell’avviare la nuova rubtica, ripercorriamo brevemente le tappeche hanno portato alla costituzione ed ai primi anni di attivitàdell’Osservatorio, e il programma di ristrutturazione definito dal ConsiglioDirettivo dell’Osservatorio a partire dal 1996.

FIEGASIGFILIS-CGIL

FIS-CISL

UILSIC-UIL

per i quotidiani e le agenzie di informazione

Osservatorio Tecnico

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Le paginedell’Osservatorio

opportunità costituite nell’ambito territoriale.- Sezione ambiente e sicurezza: si propone di acquisire

elementi sulla evoluzione della normativa nazionale e co-munitaria in materia, di predisporre informative sulle attivi-tà delle parti, di individuare proposte comuni per meglioadempiere agli obblighi previsti dalla legge, e di predisporrelinee guida per la gestione della prevenzione e della sicurez-

za dei lavoratori negli ambienti di lavoro;- Sezione formazione professionale: si propone di

analizzare le esigenze formative delle aziende del settore,con particolare riferimento all’aggiornamento professiona-le dei lavoratori ed alla realizzazione di figure professionalipiù adeguate alla trasformazione tecnologica ed alle esigen-ze produttive delle aziende, attraverso l’elaborazione di

Consig l io Diret t ivo :Consig l io Diret t ivo :Consig l io Diret t ivo :Consig l io Diret t ivo :Consig l io Diret t ivo :Domenico Bonometti (FILIS-CGIL)Alberto Di Giovanni (FILIS-CGIL)Tullio Falarti (FIS-CISL)Ettore Franzini (ANSA)Luigi Gariano (Rcs Editori)Pierluigi Gubinelli (Editoriale L’Espresso)Salvatore Petronelli (Poligrafici Editoriale)Giuseppe Rinaldo (UILSIC-UIL)Carlo Rubbiani (UILSIC-UIL)Giancarlo Zingoni (FIEG)

Col legio Dei Revisori Dei Conti :Col legio Dei Revisori Dei Conti :Col legio Dei Revisori Dei Conti :Col legio Dei Revisori Dei Conti :Col legio Dei Revisori Dei Conti :Salvatore Calascibetta (FIS-CISL)Roberto Cilenti (FIEG)Sergio Di Biasio (FILIS-CGIL)Franco Giuliani (UILSIC-UIL)Marcello Menenti (FIEG)Sergio Moschetti (FIEG)

Commiss ione tecnologie :Commiss ione tecnologie :Commiss ione tecnologie :Commiss ione tecnologie :Commiss ione tecnologie :- Luigi Gariano (Rcs Editori)- Federico Griandi (FIS-CISL)- Pierluigi Gubinelli (Editoriale L’Espresso)- Carlo Lombardi (ASIG)

- Francesco Panza (FILIS-CGIL)- Carlo Rubbiani (UILSIC-UIL)

Commiss ione pari opportunita ’ :Commiss ione pari opportunita ’ :Commiss ione pari opportunita ’ :Commiss ione pari opportunita ’ :Commiss ione pari opportunita ’ :- Maria Consiglia Caputo (SEDIT Servizi Editoriali)- Simona Cicconi (UILSIC-UIL)- Amabile Cozzuol (Editoriale S. Marco)- Luisa Donzelli (FILIS-CGIL)- Rosanna Lattavo (FIS-CISL)- Anna Nigris (FIEG)

Sezione ambiente e s icurezza:Sezione ambiente e s icurezza:Sezione ambiente e s icurezza:Sezione ambiente e s icurezza:Sezione ambiente e s icurezza:- Marco Bovoli (FIS-CISL)- Franco Gallizzio (Editrice La Stampa)- Nadia Lodi (UILSIC-UIL)- Antonio Mastrodonato (EDI.ME)- Alberto Pasi (FILIS-CGIL)- Salvatore Petronelli (Poligrafici Editoriale)

Sezione formazione profess ionale :Sezione formazione profess ionale :Sezione formazione profess ionale :Sezione formazione profess ionale :Sezione formazione profess ionale :- Raffaele Animali (UILSIC-UIL)- Salvatore Curiale (ASIG)- Massimo Nencioni (FIS-CISL)- Sandro Smerghetto (V.I.T.A.)- Carlo Tarlini (FILIS-CGIL)- Mariangela Trizio (ANSA)

Organismi Direttivi dell’Osservatorio TecnicoOrganismi Direttivi dell’Osservatorio TecnicoOrganismi Direttivi dell’Osservatorio TecnicoOrganismi Direttivi dell’Osservatorio TecnicoOrganismi Direttivi dell’Osservatorio Tecnico

Pres idente :Pres idente :Pres idente :Pres idente :Pres idente :Carlo Lombardi (ASIG)

Vice Pres idente :Vice Pres idente :Vice Pres idente :Vice Pres idente :Vice Pres idente :Angelo Venturini (FIS-CISL)

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Le paginedell’Osservatorio

percorsi formativi di base che verranno trasmessi alle azien-de o a Strutture preposte all’istruzione professionale grafi-ca.

Le commissioni hanno avviato la loro attività nel mese dimaggio 1996, e terranno costantemente informato sull’an-damento delle rispettive attività il Consiglio Direttivo del-l’ Osservatorio, allo scopo di promuovere le iniziative che siriterranno più utili.

2. Le strutture operativeAl fine di un adeguamento delle strutture del-

l’ Osservatorio alle esigenze operative, sono stati realizzatitre interventi prioritari.

La prima, improrogabile esigenza era quella di conferirepersonalità giuridica all’Osservatorio che, in quanto “Orga-nismo paritetico”, non rivestiva alcuno status tra quelli peri quali la legge consente l’effettuazione di operazioni giuri-dicamente ed economicamente regolari; tale esigenza èstata soddisfatta a seguito della registrazione presso l’Uffi-cio del Registro di Roma di un verbale di accordo tra ASIG,FIEG e OO.SS., nonché il relativo Statuto.

Il secondo problema da risolvere riguardava la concretaoperatività della struttura. Per non appesantire la struttura erendere oneroso il suo finanziamento, si è scartata l’ipotesidi dotare l’Osservatorio di strutture logistiche autonome(sede, sistema di elaborazione dati, strutture di segreteriaetc.), privilegiando invece una soluzione logistica in basealla quale l’Osservatorio è dislocato presso i locali dell’ASIG;pertanto nello scorso mese di febbraio l’Osservatorio hastipulato con ASIG Service, la società a responsabilitàlimitata controllata dalla Associazione Stampatori ItalianaGiornali, una convenzione che definisce una serie di servizilogistici (ufficio, sistema di elaborazione dati, servizi disegreteria etc.) forniti da ASIG Service all’Osservatorio,oltre all’attività di supporto e di assistenza per la “ricerca dibase” annuale che l’Osservatorio realizzerà a partire dal1996 sulla base delle indicazioni e delle valutazioni del

Consiglio Direttivo dell’Osservatorio.Infine si è posta l’esigenza di un potenziamento delle

risorse umane a disposizione: l’incremento dell’attività diricerca della struttura richiedeva infatti la disponibilità atempo pieno di un funzionario in grado, da una parte, digestire gli aspetti burocratici correnti (corrispondenza, ri-scossione quote, etc.) e, dall’altro, di coordinare il program-ma di ricerca impostato dal Consiglio Direttivo. A tal fine èstata condotta una selezione su alcuni candidati, al terminedella quale si è proceduto alla assunzione di ElisabettaMarchetti quale funzionaria operativa dell’Osservatorio.

3. gli obiettivi di ricercaIl Consiglio Direttivo dell’Osservatorio ha definito per

l’anno 1996 un piano di attività strutturato come segue:

a) Rapporto annuale sull’industria dei quotidianiObiettivo del rapporto annuale sull’industria dei quoti-

diani è quello di fornire alle parti (imprese e organizzazionisindacali) una base documentaria unica, raccogliendo eraccordando dati di provenienza disparata spesso difficil-mente ottenibili, arricchendoli con nuovi dati ed elaborandoil tutto in modo coerente ed armonico.

L’ Osservatorio ha già stabilito i necessari contatti, fina-lizzati all’acquisizione regolare ed organica dei dati, pressoAssociazioni di categoria, enti previdenziali, istituzionipubbliche ed enti di ricerca. Oltre a questa raccolta di datiprovenienti da altre fonti, a partire dal 1996 l’Osservatoriocurerà la raccolta, per ogni testata quotidiana edita sulterritorio nazionale, di una settimana consecutiva di edizio-ni, e l’archiviazione su una banca dati dei dati più significa-tivi, al fine di poter disporre di una mappa sempre aggiorna-ta dell’industria editoriale italiana in tutti i suoi aspetti:testate, società editrici, agenzie di informazione, centristampa, concessionarie di pubblicità.

Questo lavoro di raccolta e di elaborazione dei datiporterà alla realizzazione di una ricerca annuale, disponibile

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Le paginedell’Osservatorio

nel prossimo autunno, che conterrà i seguenti dati:- il mercato: indici di lettura complessivi e suddivisi per

area geografica, per età, sesso e status socio-demograficodei lettori; consistenza e strutturazione della rete distributi-va e problematiche connesse;

- il prodotto : numero delle testate e delle edizioni,foliazione e tiratura, pagine di pubblicità e pagine redazionali;scomposizione dei dati per categorie di prodotti (quotidianinazionali, economici, sportivi, etc.);

- l’andamento economico: dati di bilancio delle impresedel settore;

- la struttura produttiva : consistenza e dislocazionegeografica degli impianti di stampa, con indicazione delleteletrasmissioni operanti; piani di ristrutturazione e nuoviinvestimenti produttivi;

- l’occupazione: variazioni dei livelli occupazionali,evoluzione del rapporto operai-impiegati, suddivisione de-gli occupati per livelli di inquadramento;

- le retribuzioni : andamento del costo del lavoro inrelazione ai maggiori comparti industriali; incidenza dellaretribuzione straordinaria sul costo del lavoro complessivo.

b) Studio di fattibilità sui “services” editorialiQuesto studio si propone di dare attuazione a quanto

previsto dall’art. 24 del Contratto di lavoro, ovvero “lostudio delle condizioni che possano favorire l’interessedelle aziende [...] ad effettuare al loro interno la lavorazionedi prodotti di supporto e di integrazione dei quotidiani [...]nonché l’esame delle prospettive connesse con le opportu-nità derivanti dalle tendenze dell’innovazione e sviluppodel prodotto e ciò sulla base di compatibilità tecniche edeconomiche”. La ricerca, in particolare, ha l’obiettivo difornire alle parti elementi di conoscenza documentaria sullesocietà di servizi editoriali, meglio note come “services”,per approfondire la conoscenza di queste nuove struttureproduttive ed il loro impatto attuale, e potenziale, sull’indu-stria editoriale dei quotidiani, all’interno del quadro genera-

le di conoscenze specifiche che l’Osservatorio è chiamatoa sviluppare.

In concreto, il Consiglio Direttivo ha deciso di affidaread ASIG Service l’impostazione ed il coordinamento di unprogetto di ricerca che coinvolgerà, parallelamente, i services,in qualità di fornitori di servizi editoriali, e gli editori, inqualità di utenti di questi servizi.

L’indagine sarà strutturata in tre nuclei fondamentali:- Anagrafica dei services, dedicata alla descrizione

delle aziende che hanno iniziato ad operare in quest’areaparticolare dell’industria editoriale. Questa prima sezionedovrà rispondere essenzialmente ad alcune domande: quan-te sono queste società, qual’è la loro origine, come sonoorganizzate al loro interno, che tipo di professionalità im-piegano, quale è il loro livello di utilizzo delle nuovetecnologie.

- I servizi offerti ; la seconda parte della ricerca svilup-perà il quadro delle conoscenze relative ai servizi offerti, siain termini descrittivi sia cercando di quantificare il fenome-no in senso quantitativo: quali opportunità offrono aglieditori, che tipo di servizi a valore aggiunto sono statieffettivamente accettati dagli editori, in quale misura, chetipo di contratti standard vengono proposti.

- Il valore aggiunto per gli editori; la terza parte dellaricerca descriverà l’impatto finora esercitato dai servicessull’industria editoriale, sia in termini qualitativi, con rife-rimento al contenuto dei giornali, sia in termini quantitativi,con riferimento ai livelli produttivi ed occupazionali delsettore.

Nel corso delle prossime riunioni del Consiglio Direttivosi definirà il percorso definitivo, alla luce del progetto diricerca elaborato da ASIG Service e dell’analisi dei tempi edei costi richiesti dal progetto di ricerca.

c) Centro Documentazione sull’Industria Europea dei GiornaliIl Consiglio Direttivo dell’Osservatorio ha deliberato la

costituzione di un Centro Documentazione sull’industria

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Le paginedell’Osservatorio

dei quotidiani nei Paesi dell’Unione Europea, per raccoglie-re dati ed informazioni al fine di avviare la conoscenzacomparativa degli scenari, dei problemi e delle prospettiveche via via emergono all’interno di diversi sistemi dell’in-dustria del quotidiano.

La costituzione di una banca dati comparativa a livelloeuropeo era stata avviata dall’Osservatorio fra il 1993 ed il1994 con una indagine relativa all’attività dei poligraficiall’interno dell’industria dei quotidiani dei Paesi dell’Unio-ne Europea. L’esperienza compiuta ha mostrato tutti i limitidell’approccio tradizionale alle ricerche di settore che ab-biano ambizioni transnazionali. In particolare, l’indagine hamostrato tre limiti pressoché invalicabili:

- in alcuni casi europei gli immediati referenti di questotipo di analisi, ovvero le Associazioni di Categoria deglieditori di giornali dei Paesi, esistevano solo nominalmente,ma erano del tutto prive di strutture operative di supporto; inaltri casi, pur in presenza di addetti specializzati, abbiamoconstatato una notevole trascuratezza nel mantenere gliimpegni presi circa la compilazione dei questionari inviatiper ottenere informazioni;

- l’estrema specificità dell’indagine non ha aiutato iricercatori. Le attività dei poligrafici, in moltissimi sistemiindustriali dei Paesi dell’Unione Europea, non sembra sianostate oggetto di particolare interesse dal punto di vista delleanalisi statistiche;

- terza difficoltà, la più pericolosa in assoluto, è stata laconstatazione che, fra l’avvio della ricerca e l’ottenimentodi alcuni dei dati richiesti, è passato oltre un anno e mezzo,un intervallo di tempo tale da rendere impraticabile lacostruzione di tavole sinottiche statisticamente attendibili,e tale da rendere pressoché impossibili anche altre compa-razioni di tipo quantitativo.

Alla luce della precedente esperienza, si è deciso didotare l’Osservatorio di un Centro Documentazione perma-nente, in grado di avviare la ricerca e la raccolta sistematicadelle informazioni e dei dati relativi all’industria dei quoti-

diani nei Paesi dell’Unione Europea, attingendo informa-zioni da più fonti - quotidiani e periodici italiani e stranieri,banche dati on line dedicate o integrate nella rete Internet,contatti diretti o partecipazione ad eventi internazionali nelcorso dei quali vengano illustrate tematiche di grande im-patto sull’industria dei giornali, partecipazione a gruppi dilavoro che svolgano attività a stretto contatto con organismidella Unione Europea. Sulla base di questi dati, il CentroDocumentazione metterà a disposizione delle parti dossiermonografici relativi agli aspetti industriali che maggior-mente coinvolgono gli interessi statutari dell’Osservatorio,fra i quali le caratteristiche e le tendenze dello sviluppotecnologico, le prospettive di investimenti ed occupazione,i tipi di professionalità emergenti e l’accesso al lavoro e losviluppo della professionalità delle lavoratrici nel settoredei quotidiani.

Più specificamente, il Centro Documentazione verràcostituito in tre sezioni:

- Archivio Tematico; La sezione del Centro Documen-tazione che si occuperà di selezionare, raccogliere ed ordi-nare i materiali che entreranno a far parte della documenta-zione permanente sull’industria dei quotidiani Europei. Aquesta sezione faranno capo i collegamenti con le banchedati on line specializzate, italiane e estere, alle quali l’Osser-vatorio deciderà di abbonarsi. Le parti aventi diritto avrannolibero accesso a tutto il materiale e, nel caso in cui venganoattivati servizi di ricerca on line, potranno richiedere ricer-che personalizzate al personale specializzato.

- Servizio Monografie; I materiali dell’archivio tematicosaranno rielaborati e raccolti in monografie per la conoscen-za comparativa degli aspetti più importanti dell’industriaeuropea dei quotidiani.

- Servizio Traduzioni; Il Centro Documentazione del-l’ Osservatorio provvederà, su richiesta degli aventi diritto,alla traduzione in lingua italiana di eventuali studi, ricerche,statistiche o altro materiale altamente specializzato, e di

(continua a pag. 34)➔

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Le paginedell’Osservatorio

Osservatorio On Line contiene informazioni sul-le finalità e sulle strutture operative dell’organi-smo paritetico, ampie sintesi delle ricerche, studie documenti prodotti, informazioni sulle attività egli appuntamenti dell’Osservatorio, sulle riunionidegli organismi direttivi e delle Commissioni dilavoro.

Osservatorio On Line fornisce il testo integraledel vigente Contratto Nazionale di Lavoro per idipendenti di aziende editrici e stampatrici di gior-nali quotidiani ed agenzie di stampa, completo diallegati, tabelle salariali e leggi collegate: un utilestrumento di lavoro da tenere sempre a disposizio-ne, la cui consultazione è resa più agevole dallapresenza di collegamenti ipertestuali che consen-tono in ogni momento di “saltare” ad una norma oallegato richiamati dal testo contrattuale.

Osservatorio On Line fornisce infine informazio-ni sugli appuntamenti più interessanti che riguar-dano l’industria dei quotidiani: convegni, mostre,seminari in Italia ed all’estero.

Nei prossimi mesi Osservatorio On Line offrirànuovi e importanti servizi di grande utilità perl’intero settore editoriale: caselle di posta elettro-nica per tutte le aziende ed i Consigli di Fabbrica,per agevolare lo scambio di informazioni ed espe-rienze; forum telematici di discussione su temispecifici; consultazione on line della grande BancaDati sull’industria italiana dei quotidiani e delleagenzie di informazione, che l’Osservatorio Tecni-co sta completando.

Appuntamento sulle prossime Pagine dell’Osser-vatorio di TecnoMedia per ulteriori novità su Os-servatorio on line.

I servizi dell’Osservatorio Tecnico sono disponibili anche on line,sulla rete Internet, al seguente indirizzo provvisorio:

http://www.telpress.it/osserv/homepage.htm

Osservatorio on line

Al recente NEXPO di Las Vegas era possibilecollegarsi in tempo reale con il sito Internetdell’Osservatorio

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Le paginedell’Osservatorio

particolare qualità, che le parti desiderino poter consultarenella versione integrale.

d) Osservatorio on line - Le Pagine dell’Osservatorio suTecnoMedia

In una fase come quella attuale, nella quale l’Osservato-rio ha avviato un importante programma di attività, ilConsiglio Direttivo ha ritenuto di promuovere, per l’Osser-vatorio e per le sue attività, la massima “visibilità” possibi-le, in mancanza della quale diviene problematico assolverei compiti ad esso assegnati dal CCNL.

Sotto questo aspetto, la distribuzione “cartacea” deimateriali che verranno via via prodotti, che è certamente ilprincipale mezzo di comunicazione tra l’Osservatorio, leaziende e i lavoratori, è stata affiancata da una forma dicomunicazione e di interazione più rapida e immediata, che

sfrutta le potenzialità della rete Internet. La presenza sullarete Internet (vedi riquadrato a pag. 33) garantisce infattiall’Osservatorio una serie di significativi vantaggi in termi-ni di rapidità e capillarità nella diffusione delle informazionie delle ricerche prodotte, che potranno essere consultate in“tempo reale” in qualsiasi momento. Inoltre si rafforzeràl’immagine dell’Osservatorio come punto di riferimentoper l’industria dei quotidiani. Infine, l’opportunità di fornirea ciascun componente degli organismi direttivi e dellecommissioni dell’Osservatorio un proprio indirizzo di po-sta elettronica renderà più agevole l’interscambio di infor-mazioni.

Per ulteriori più dettagliate informazioni sulle attivitàdell’Osservatorio, potete contattare Elisabetta Marchetti alnumero telefonico 06/4885026

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ASIG

AArchivio Aperto

ASIG

Riferimento: 1292La distribuzione digitale della pubblicità perl’editoria

Il volume, curato dalla TAGA Italia (Associazione Tec-nici Arti Grafiche) e pubblicato dalla casa editrice Zeta’s diMilano, contiene le specifiche della versione 3.2 dellostandard DDAP (Digital Distribution of Advertising forPublications). Nata nel 1991 negli Stati Uniti, DDAP - dellaquale fanno parte una sessantina tra produttori di hardwaree software per le arti grafiche - propone l’implementazionee l’uso di numerosi standard accreditati dagli organismiinternazionali (ANSI e ISO) come fondamento sul qualecostruire l’integrazione dei processi produttivi nella produ-zione, trasmissione e pubblicazione di file pubblicitari acolori.

TAGA Italia

Riferimento: 1293Rotative shatfless Wifag OF 370 e OF 570 GTD

Questo documento è stato realizzato dalla WIFAG inoccasione della presentazione delle rotative shaftless (privecioè di albero di trasmissione longitudinale) WIFAG OF370/570 GTD, avvenuta il 19 aprile 1996 a Berna. La primarotativa di questo tipo è entrata in funzione nel maggio 1996presso il quotidiano Le Télégramme de Brest, in Francia.

WIFAG

Riferimento: 1294La lunga storia delle rotative shaftless

Boris Fuchs, responsabile IFRA per la ricerca, ripercorrela storia delle rotative shaftless, che inizia nel 1957 con ildeposito, da parte della società italiana O.M.C.S.A., delbrevetto della macchina da stampa a foglio Aurelia, finoall’annuncio da parte della WIFAG, all’IFRA 1994 di Mo-naco, delle nuove rotative OF 370/570 GTD, già vendute atre quotidiani francesi.

Newspaper techniques aprile 1996

Riferimento: 1295La lunga storia delle rotative shaftless

Reinhold Güth della società svizzera ABB descrive ilfunzionamento del sistema MPS (Master Printing System)che costituisceuno degli elementi essenziali delle rotativeshaftless WIFAG, permettendo la sincronizzazione elettro-nica dei gruppi di stampa. Per il futuro, la fornitura dellarotativa potrà essere suddivisa su tre livelli: il fornitore deigruppi di stampa, il fornitore del sistema di automazione, ilfornitore del servomotore. Ciò favorirà la standardizzazio-ne produttiva e consentirà la contemporanea riduzione deitempi di consegna e dei costi complessivi di fornitura.

Newspaper techniques aprile 1996

Riferimento: 1296L’approccio di MAN Roland ai sistemi shaftless

Anton Hamm della MAN Roland ripercorre l’esperienzadel produttore tedesco nel settore delle rotative shaftless, daiprimi approcci nel 1973 con una macchina rotocalco, pas-sando per la Rotoman del 1988, nella quale l’alberolongitudinale era stato lasciato soltanto per l’essiccatore,sino alla nuova rotativa Geoman, esposta alla Drupa 95 edella quale l’entrata in produzione è prevista per il dicembre1996 presso la Henke Pressedruck di Berlino.

Newspaper techniques aprile 1996

Riferimento: 1297Sincronizzazione dei motori di trasmissione sullarotativa

La sostituzione del motore di trasmissione con più mo-tori, tutti elettronicamente sincronizzati, costituisce l’es-senza stessa della rotativa shaftless. I vantaggi sono molte-plici: si pensi per esempio alla semplificazione del disegnocomplessivo della rotativa. Fritz Götz della società tedescaBaumüller, che ha sviluppato i servomotori utilizzati dalla

Archivio Aperto contiene una rassegna periodica di segnalazioni e recensioni diarticoli, relazioni, ricerche e repertori statistici - dedicati all’industria dellacomunicazione - pubblicati dalle più prestigiose riviste e dalle organizzazioniitaliane ed internazionali del settore. Per ogni sommario è chiaramente indicatala fonte. Le aziende associate alla ASIG possono richiedere presso i nostri ufficiulteriori informazioni circa il materiale recensito. Il catalogo completo è adisposizione delle sole aziende associate all’ASIG.

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AArchivio Aperto

ASIG

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rotativa Geoman della MAN Roland, descrive in questarelazione il funzionamento del sistema, che utilizza uncontroller digitale a 32 bit.

Newspaper techniques aprile 1996

Riferimento: 1298L’approccio di KBA alle rotative shaftless

Anche la Koenig & Bauer ha presentato la prima rotativashaftless: si tratta della Comet, rotativa a singola larghezzache utilizza quattro servomotori per ogni torre con ottogruppi di stampa, e che è già operante in quattro installazioniin Spagna e Sud Africa. Recentemente KBA ha annunciatola Compacta 215, la prima rotativa commerciale offset aforno interamente shaftless.

Newspaper techniques aprile 1996

Riferimento: 1299Il controllo elettronico della tensione dei teli di carta

Erhard Glöckner della Koenig & Bauer descrive lecaratteristiche che deve avere un sistema per il controlloelettronico della tensione dei teli di carta sulla rotativa, leragioni che suggeriscono l’utilizzo di questo strumento, lesituazioni nelle quali la sua adozione si rende indispensabi-le, i punti dove misurare la tensione, i metodi per laregolazione.

Newspaper techniques aprile 1996

Riferimento: 1300L’evoluzione tecnologica dei cilindri portacarta

Nigel Wells della società francese MEG ripercorre latecnologia dei rulli portacarta sin dagli anni 30, e analizza letendenze attuali, che vanno verso la totale automazionedella movimentazione dei rulli di carta, l’utilizzo di sistemiper il controllo dell’uniformità di tensione dei teli, nuove epiù semplici tecniche per l’incollaggio dei rullisull’autopaster.

Newspaper techniques aprile 1996

Riferimento: 1301L’uso di essiccatori: più qualità, meno costi

La Suomalainen Lehtipaino, società di stampa del grup-po Aamulehti, realizza nei suoi quattro impianti di stampa,con un totale complessivo di cinque rotative, ben 150testate, delle quali 40 utilizzano carta patinata. La relazionesi concentra sull’esperienza nell’uso degli essiccatori nellostabilimento di Kaivoksela, dove operano due rotative ibri-de, composte cioè ciascuna da una rotativa per quotidiani eda una rotativa commerciale con forno, collegate insieme.Le rotative sono una Albert A404/A400/S e una WIFAGOF7/Alpha.

Newspaper techniques aprile 1996

Riferimento: 1302Sistemi di trasmissione per le rotative dei quotidiani

Ian Costin della Rockwell Graphic Systems passa inrassegna vantaggi e svantaggi dei sistemi utilizzati per latrasmissione del movimento nelle rotative dei quotidiani: ilsistema convenzionale con l’albero di trasmissionelongitudinale, il sistema “fully shaftless”, dove cioè ognicilindro è azionato da un motore e la sincronizzazione èottenuta elettronicamente, ed una terza soluzione, nellaquale ogni motore aziona una coppia di cilindri. L’opinionedi Rockwell è che ognuna di queste tre soluzioni presentivantaggi e svantaggi, e che la scelta debba essere dettatadalle esigenze dell’utente e non da presunte “superiorità”tecnologiche di una soluzione rispetto ad un’altra.

Newspaper techniques aprile 1996

Riferimento: 1303Controllo dell’impianto e automazione della rotativa

Quali le richieste che gli stampatori pongono ad unmoderno impianto di stampa? secondo David Stamp, diret-tore marketing per l’Europa della Rockwell Graphic Systems,le richieste più urgenti sono: aumento della quantità e della

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TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia AArchivio Aperto

ASIG

530.000 domenicali per l’edizione in lingua inglese, 110.000giornaliere e 130.000 domenicali per l’edizione in linguaspagnola El Nuevo Herald. La stampa viene effettuata su 10rotative: due Goss Metro, installate nel 1983, e otto rotativetipografiche convertite, composte ciascuna da sette gruppiGoss Mark 2 del 1962 e due gruppi MAN Flexoman installatia metà degli anni ottanta. Joe Bowman, responsabile delleoperazioni, descrive il processo che ha portato alla scelta dicinque rotative Goss Newsliner con sistema di inchiostrazio-ne keyless: la prima entrerà in funzione nel gennaio 1997, leultime due inizieranno ad operare all’inizio del 1998.

Newspaper techniques aprile 1996

Riferimento: 1307Come costruire il database “giusto”

David Jones, direttore dello sviluppo tecnologico delMirror Group di Londra, mette a fuoco gli obiettivi che èpossibile raggiungere tramite un database ben strutturato egestito: sviluppare nuovi prodotti e servizi, migliorare ilmarketing, razionalizzare i flussi di lavoro. Non esistonosoluzioni pronte all’uso: ogni giornale è diverso dagli altri,quindi avrà bisogno di una specifica soluzioni di database,attingendo all’esterno se necessario per spesifiche compe-tenze tecniche ma tenendo ben stretto a sé il disegno e lastruttura basilare della base di dati.

Newspaper techniques maggio 1996

Riferimento: 1308Cosa si intende per database?

La definizione ed il disegno di un database non è un temache possa interessare, all’interno di una impresa editoriale,soltanto gli specialisti EDP: la strutturazione e le modalitàdi archiviazione, infatti, influenzano in maniera decisiva lemodalità di accesso successivo ai dati e la possibilità stessadel loro reutilizzo. Philippe Maeght dell’IFRA passa inrassegna l’evoluzione storico-tecnologica dei database e dei

flessibilità di utilizzo del colore; aumento della capacitàproduttiva; differenziazione delle tipologie di prodottirealizzabili; maggior tasso di utilizzo degli impianti. Larisposta di Rockwell a queste esigenze si chiama “IntegratedPrinting System”, un sistema di controllo di produzione cheeffettua un costante monitoraggio dei flussi produttivi sullabase delle specifiche IFRAtrack.

Newspaper techniques aprile 1996

Riferimento: 1304Monitoraggi in tempo reale delle parti in movimento

Un esempio di sistema sviluppato per il monitoraggio intempo reale di tre impianti di stampa geograficamentedistanti tra loro è riportato nell’analisi di Peter Milton,responsabile di una società di stampa inglese.

Newspaper techniques aprile 1996

Riferimento: 1305Cilindri guidanastro a bassa inerzia nelle rotative perquotidiani

La società olandese BIS Rolls ha in passato sviluppato iprimi cilindri di inchiostrazione e di bagnatura che utilizza-vano come rivestimento materiali in fibra di carbonio anzi-ché materiali gommati. In questa relazione Leo Vonk,manager della BIS Rolls, descrive le esperienze condotte perla realizzazione di cilindri guidanastro. Una serie di testsono attualmente in fase di realizzazione, con la collabora-zione di IFRA e dell’agenzia governativa olandese NOVEM,presso il quotidiano Perscombinatie.

Newspaper techniques aprile 1996

Riferimento: 1306Rotative keyless al Miami Herald

Il Miami Herald, fondato nel 1910, è uno dei trentaquotidiani della Knight-Ridder: 400.000 copie giornaliere e

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modelli di database più diffusi: modello gerarchico, model-lo relazionale, modello object oriented; si conclude con unaipotesi, quella di un “workflow model” che dovrebbe con-sentire la totale descrizione della complessità insita nelprocesso di produzione dei quotidiani.

Newspaper techniques maggio 1996

Riferimento: 1309Glossario dei termini per i database

Colin Manning della società di software Setanta Softwarepropone un utile glossario dei termini più frequentementeutilizzati nel settore dei database. Termini come API,Attribute, Behaviour, BLOB, BTree, CASE, Class, Client/server, Data Model, Flat Files, Foreign Key, Index,Information Retrieval, Inheritance, Join, Key attributes,Method, Object-Oriented Database, ODBC, OOD, Query,Record, Relational Database, SQL, Stored Procedure, Table,Transaction Processing, Trigger, vengono definiti ed ana-lizzati in dettaglio.

Newspaper techniques maggio 1996

Riferimento: 1310Gestione ed utilizzo dei dati di business e di contenuto

All’interno di una struttura editoriale è possibile operareuna prima distinzione tra i dati di business, che riguardanola gestione economica e di marketing dell’azienda e deiprodotti editoriali, e i dati di contenuto, che costituiscono lematerie prime ed i semilavorati con i quali viene realizzatoil prodotto. Questi tipi di dati differiscono anche nellaforma: i dati amministrativi comprendono il più delle voltetesti, numeri e grafici, mentre i dati di contenuto includonoanche immagini, foto, documenti audio e video. UlrikeMeszaros della società tedesca EMEA descrive il trattamen-to di queste tipologie di dati effettuato con la soluzioneDataJoiner sviluppata da IBM.

Newspaper techniques maggio 1996

Riferimento: 1311L’architettura del database, strumento di business

Gabriele Dobenecker descrive le soluzioni proposte perla strutturazione e la realizzazione di database dalla societàSybase, soffermandosi in particolare sui sistemi in grado dioperare su notebook e computer portatili, che richiedonopertanto da parte del client una limitata potenza di calcolo,e sull’importanza dell’adozione di una architettura standard,che consenta di rendere efficiente e flessibile il sistema e dievitare quelle “soluzioni ad isola” che possono soddisfareesigenze specifiche e limitate ma che sono insoddisfacentinella più ampia prospettiva della costituzione di un sistemacomplessivo di gestione dei dati.

Newspaper techniques maggio 1996

Riferimento: 1312I vantaggi dell’uso della tecnologia relazionale

Luc Roesems della società editoriale belga VUM descri-ve il processo di costituzione di un database relazionale,basato su Oracle, in grado di gestire l’attività redazionaledegli oltre 250 giornalisti e di consentire in tal modo ilraggiungimento dell’obiettivo della produzione interamen-te elettronica della pagina.

Newspaper techniques maggio 1996

Riferimento: 1313Sistema di controllo della produzione all’ÖstgötaCorrespondenten

Karl Axel Andersson, del quotidiano svedese ÖstgötaCorrespondenten (66.000 copie, 45 pagine broadsheet me-die di foliazione giornaliera, 265 dipendenti), descrivel’implementazione di un database relazionale, basato suOracle ed installato su piattaforme IBM RS 6000, conformealle specifiche IFRATrack, per la gestione ed il controllodella produzione.

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Riferimento: 1314Utilizzo di database per migliorare la redditivitàpubblicitaria

Lilian Doolan del quotidiano Newcastle Chronicle &Journal descrive il processo di implementazione di undatabase nel dipartimento pubblicitario del quotidiano, contre obiettivi differenziati: individuazione e definizione deimercati di riferimento, degli obiettivi di business, dei poten-ziali clienti; gestione del portafoglio clienti; presentazionemultimediale personalizzata per i potenziali clienti.

Newspaper techniques maggio 1996

Riferimento: 1315Utilizzo di database: le esigenze del General Manager

Uno dei maggiori errori nello sviluppo di sistemi digestione delle informazioni risiede nel sopravvalutare gliaspetti tecnologici rispetto agli aspetti “culturali”. Secondol’opinione di Gerard Richter, il grande beneficio dell’utiliz-zo di database avanzati sta nella possibilità per i manager alpiù alto livello di assumere decisioni tempestive supportateda una conoscenza dettagliata dei mercati e dei processiproduttivi. E’ dunque in questa direzione, più che nel purnecessario perfezionamento delle tecnologie, che deve ri-volgersi l’attenzione.

Newspaper techniques maggio 1996

Riferimento: 1316La soluzione Oracle: come mappare le relazioni

Secondo Frank Grohé della società Oracle le parolechiave nella costituzione di un database sono: Relazione,Strumento, Database, Efficienza. Solo partendo da unaindividuazione delle relazioni che si vogliono “mappare” edagli strumenti da utilizzare a tal fine è possibile costituireun database, parola altrimenti astratta e vuota, e recuperareper suo tramite efficienza nei processi produttivi.

Newspaper techniques maggio 1996

Riferimento: 1317Il World Wide Web come fonte di notizie

Il World Wide Web costituisce ormai un “serbatoio”sterminato di dati e notizie a disposizione dei “navigatori”di Internet. Gabriele Gehring della società tedesca INESpassa in rassegna i più importanti “motori di ricerca” dispo-nibili sul Web, che consentono di cercare tra migliaia di sitiquelli ai quali siamo interessati: Yahoo e AltaVista in primoluogo, ma anche GNN, Whole Internet Catalog, Pathfinder,Magellan, W3 Catalog, Lycos, InfoSeek, WebCrawler,Inktomi, WWW Worm, Excite. Esistono inoltre motori diricerca specializzati, per esempio Web.de effettua ricerchesui siti in lingua tedesca, la European Directory effettuaricerche sui server europei, MathSearch è focalizzato sullamatematica. Ci sono infine “meta-motori”, che consentonodi indirizzare la ricerca contemporaneamente verso piùmotori di ricerca: per esempio SavvySearch, All-in-OneIndex e CUSI.

Newspaper techniques maggio 1996

Riferimento: 1318I sistemi di ricerca interessano tutti, non solo gliarchivisti

Il passaggio da un contesto nel quale l’archiviazione eraaffidata ad archivisti altamente specializzati, che codifica-vano il materiale utilizzando sofisticati sistemi di parolechiave, ad un nuovo contesto nel quale, grazie a Internet,enormi moli di informazione sono disponibili in temporeale, ci obbliga a porre grande attenzione ai processi diricerca da utilizzare. John Snyder della società ingleseMuscat passa in rassegna i più importanti tra questi approc-ci: il sistema tradizionale basato su parole-chiave, nellaquale è l’archivista a rendere di fatto fruibile il documento,alla ricerca free-text, nella quale è il computer ad effettuarericerche in pochi secondi utilizzando come parole chiavel’intero testo dei documenti. Spingendosi più oltre, vengonoaffrontati temi come “rilevanza statistica”, “ricerca concet-tuale”, “agenti intelligenti di ricerca”, sino ad arrivare a

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quelle “reti neurali”, sospese tra realtà e fantascienza, chedovrebbero costituire il punto di approdo delle tecnologie di“ricerca intelligente”.

Newspaper techniques maggio 1996

Riferimento: 1319Nuove prospettive per i quotidiani: verso nuovimedia?

L’evoluzione della tecnologia e della fruizione dell’in-formazione pone nuove sfide ai tradizionali media e, inprimo luogo, ai giornali quotidiani, che si trovano nellanecessità di adeguare a questo nuovo contesto sia i proprisistemi e processi di produzione sia, in definitiva, la propriaofferta complessiva al lettore. L’approccio del FrankfurterAllgemeine Zeitung nella relazione di Gerhard Semar, re-sponsabile New Media del quotidiano tedesco.

IFRA Symposium

Riferimento: 1320Come automatizzare la produzione editoriale

Dennis McGuire, della società di consulenza statuniten-se Managing Editor, definisce le priorità del “sistema edi-toriale” dei quotidiani in un contesto nel quale l’eccesso diinformazione a disposizione si trasforma in un vero eproprio incubo. L’obiettivo fondamentale del processo edi-toriale è sempre lo stesso: dare notizie affidabili, ottenute inseguito alla verifica delle fonti, concatenate in manieracoerente in modo da creare un “unicum informativo” che illettore possa utilizzare come guida per orientarsi nellacomplessa realtà nella quale vive. L’approccio di McGuireconsiste nella creazione di una situazione tecnologica nellaquale i “pezzi inerti” della pagina - testi, foto, grafici -vengono “animati” in seguito all’assegnazione a ciascunodi essi di attributi dinamici come “importanza”, “livello”,“missione” e così via. L’obiettivo da raggiungere è quello diuna impaginazione automatica intelligente che nasca diret-tamente dalle valutazioni redazionali da una parte, e dalle

variabili tecniche (colore nella pagina, pubblicità, etc.)dall’altra.

IFRA Symposium

Riferimento: 1321Trattamento e pubblicazione dell’informazioneelettronica

David Allen, managing editor della International PressTelecommunication Council (IPTC), l’associazione ingleseche costituisce un importante punto di riferimento nelladefinizione di standard per il trattamento e la trasmissionedei dati in ambiente editoriale, delinea lo “stato dell’arte”degli standard in questa area, partendo dal presupposto che,nel contesto informativo attuale, i dati elaborati all’internodel quotidiano debbano essere disponibili, con poco onessun intervento di manipolazione, per l’utilizzo in nuoviprodotti informativi. La relazione si occupa in primo luogodegli standard di trattamento del testo come SGML (StandardGeneralised Markup Language), NITF (News Industry TextFormat), quindi passa in rassegna i più diffusi browsers diInternet (Netscape Navigator, Microsoft Explorer, Mosaic)ed i più diffusi tool che consentono di estendere le capacitàdi questi browser oltre i semplici ipertesti: Javascript,VRML, Shockwave, Acrobat.

IFRA Symposium

Riferimento: 1322Informazione intelligente: le notizie come “oggetti”

Le agenzie di informazione si trovano in prima linea inquesta rivoluzione tecnologica e culturale legata alle nuovemodalità di acquisizione dell’informazione. Laddove infat-ti la quantità di informazione disponibile è tale da rendereproblematica non più l’acquisizione della notizia, ma la suaindividuazione nel “mare magnum” dei dati spesso inutili adisposizione, l’agenzia deve concentrarsi sul “valore ag-giunto” che è in grado di offrire ai propri utenti non soltantoin termini di autorevolezza e tempestività, ma anche nell’ot-

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tica di fornire un “semilavorato” di elevato livello qualitativoanche sotto il profilo dell’aspetto grafico, non più soltantouna “materia prima” sia pure di buon livello. Sul tema KlausSprick descrive le esperienze e le iniziative della DeutschePresse Agentur (DPA), la più grande agenzia di informazio-ne in lingua tedesca, della quale è direttore tecnico.

IFRA Symposium

Riferimento: 1323La costituzione di un database unificato

La disponibilità di un database affidabile e costantemen-te aggiornato costituisce la chiave per la creazione da partedel quotidiano di nuovi servizi informativi a valore aggiuntoe, nello stesso tempo, per il contenimento dei costi e larazionalizzazione del processo produttivo. Questa relazio-ne presenta un modello di database disegnato da DonOldham, amministratore delegato della Digital TecnologyInternational, società che tra l’altro controlla il quotidianoUtah County Journal (79.000 copie giornaliere).

IFRA Symposium

Riferimento: 1324La redazione digitale

La redazione digitale del futuro secondo la visione diKerry Northrup, attualmente Technologies Editor dell’IFRA,in passato responsabile dello sviluppo delle nuove tecnolo-gie editoriali del gruppo editoriale statunitense Gannett e, in

questa veste, responsabile del progetto NEWSworks per lapianificazione e la gestione della “redazione digitale”.

IFRA Symposium

Riferimento: 1325L’evoluzione-rivoluzione della redazione multimediale

Come disegnare un sistema editoriale per un quotidianoche guardi verso al futuro? Secondo Gordon Ross, specia-lista nell’integrazione di sistemi, il sistema più adatto deveessere in grado di fornire, oltre alla tradizionale “uscita”della pagina completa in ogni sua parte, anche una nuova“uscita”, per esempio in formato HTML, che possa essereutilizzata per lo sviluppo di nuovi prodotti multimediali: etutto ciò in via automatica, senza alcun intervento umano.

IFRA Symposium

Riferimento: 1326Nuove piattaforme e strumenti redazionali perDagbladet

Ove Monsen, responsabile della produzione del quoti-diano norvegese Dagbladet (265.000 copie di diffusionegiornaliera, 66 pagine, 170 giornalisti, 525 dipendenti com-plessivi), descrive le direttrici che hanno portato il quotidia-no norvegese a passare da un sistema editoriale tradizionaleNorsk Data ad un sistema, integrato con l’aiuto di IBM eAndersen Consulting, basato sulla soluzione Lotus Notes.

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E’ oramai universalmente riconosciuto: l’innova-zione tecnologica è attualmente una delle leve uti-lizzate dalle aziende che mirano ad avere una posi-zione di leadership nel proprio mercato.Tale considerazione è ancora più significativa nelsettore dell’editoria che sta vivendo un momento diintensa trasformazione sia in termini didiversificazione ed arricchimento della propria of-ferta, sia in relazione all’ingresso di nuovi medianel mercato.In tale contesto, in cuile telecomunicazioniassolvono una funzio-ne strategica, il ruolodell’ISDN risulta difondamentale impor-tanza per le opportu-nità ed i vantaggi offerti.Prima di entrare nel cuore del-l’argomento e di approfondire i nu-merosi vantaggi che tale strumento offrealle aziende che operano nel settore editoriale, siritiene opportuna una breve presentazione dellatecnologia ISDN e delle sue prestazioni.

Caratteristiche della soluzioneISDN (Integrated Service Digital Network) rappre-senta un’importante evoluzione dei servizi ditelecomunicazione. ISDN è la rete digitale diTelecom Italia che consente di ridurre le distanze edi trasmettere in tempo reale grandi quantità diinformazioni ad alta velocità e con un elevato gradodi qualità ed affidabilità.Infatti, l’utilizzo di canali a 64Kbit al secondo,permettendo il trasferimento dei dati a velocitàsuperiori rispetto alle tradizionali linee telefoniche,consente di trasferire un maggior volume di infor-mazioni in un tempo più breve con il conseguentecontenimento dei costi di trasmissione.ISDN permette all’azienda, su un’unica rete e da ununico accesso, di effettuare conversazioni telefoni-che, trasmissioni fax, dati e videocomunicazione.

ISDN per l’editoria

TELECOM ITALIA Spa

Via Flaminia, 18300189 Roma

L’accesso base ISDN, che rappresenta l’entry pointdel servizio, offre due canali a 64Kbit/s che posso-no essere utilizzati in modo unitario, per trasmette-re dati, oppure separatamente come due normalilinee telefoniche.L’offerta è poi completata da ulteriori modalità diaccesso che consentono di ottenere, mediante appo-siti dispositivi, velocità di trasmissione via viacrescenti (fino a 2 Mbit/s).La rete, conforme allo standard EUROISDN, è

disponibile su tutto ilterritorio nazionale eoffre connessioni infonia con tutto il mon-do e connessioni nu-meriche con circa 20paesi europei e 10

paesi extraeuropei.

Le opportunità per gli editoriI principali vantaggi della tecnologia de-

scritta consistono nella sua compatibilità con glistandard internazionali, nell’alta velocità e flessi-bilità che consente di trasportare voce dati ed im-magini, nella struttura di rete commutata che da unlato permette di utilizzare risorse condivise senzainvestimenti onerosi, dall’altro di avere costi aconsumo legati ai tempi di utilizzo del servizio.Proprio in virtù di tali caratteristiche, l’ISDN è unatecnologia che trova, nel settore editoriale, le sueprincipali applicazioni.Una delle più significative opportunità è il trasferi-mento delle inserzioni pubblicitarie in formato di-gitale attraverso i soggetti che partecipano allasua realizzazione: l’agenzia, la fotolito, la conces-sionaria ed il giornale.Il trasferimento digitale degli annunci comportanumerosi vantaggi quali il mantenimento della qua-lità originale, la riduzione dei tempi di trasferimen-to, la gestione delle urgenze di pubblicazione, lariduzione dei costi di trasporto, in sintesi, larazionalizzazione del processo di produzione del-

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l’annuncio stesso.Una seconda applicazione dell’ISDN riguarda lavideoimpaginazione. Tale operazione può essererealizzata da remoto attraverso un’applicativo di“application sharing” che consente a due soggettilontani di condividere il lavoro decidendo le modi-fiche da apportare, di vedersi e parlare come selavorassero da un’unica postazione di lavoro.Questo tipo di applicazione si concretizza in unavera e propria stazione multimediale basata su PCcon un costo molto contenuto (da 3 a 5 milioniescluso il PC).Un altro ma non meno importante utilizzo dell’ISDNnel settore riguarda il trasferimento delle pagine deiquotidiani dalla redazione centrale ai centri di stam-pa remoti.La soluzione per la teletrasmissione delle paginecomporta un duplice vantaggio: da un lato l’elevatogrado di affida-bilità della rete,dall’altro la rile-vante riduzionedei costi poichèpermette di pa-gare in relazioneagli stretti tempidi utilizzo tipica-mente concen-trati nella fasciaoraria notturna.Ancora, è oppor-tuno ricordarel’efficacia di questa tecnologia in riferimento allarealizzazione del prodotto editoriale. L’ISDN per-mette il collegamento alla redazione editoriale ditutti i soggetti che contribuiscono al processo diproduzione da postazioni remote (casa, albergo,località italiane e all’estero). I collaboratori esternipossono in tal modo avere le stesse opportunità cheavrebbero lavorando all’interno della redazione:

collegamenti a banche dati, ad agenzie di testi eimmagini, alla Lan redazionale, ecc.Infine, in un contesto di mercato in cui l’editoriaelettronica costituisce la principale innovazione,ISDN offre la possibilità di accedere al mondoInternet da postazioni singole con maggior livellodi sicurezza, facilità di accesso, velocità e migliorequalità.Per concludere questo breve excursus sulle princi-pali opportunità che ISDN offre agli editori, èsignificativo evidenziare l’incidenza di questa tec-nologia sull’obiettivo di riduzione dei costi perse-guito dalle aziende: con l’offerta commercialerealizzata da Telecom Italia a Marzo ‘96, ISDN nonè più solamente un supporto trasmissivo idoneo asoddisfare le molteplici esigenze delle aziende edi-toriali, ma diventa uno strumento in grado di ridurregli ingenti investimenti TLC così vitali per l’attivi-

tà del settore.

ISDN prevedecosti di attivazio-ne, canoni (vd.tabella) e costilegati al trafficosvi luppato. I ltraffico naziona-le ha lo stessocosto di quelloeffettuato su ReteTelefonica Gene-rale (1 scatto pari

a 127 Lire) mentre per il traffico internazionale èprevista una riduzione del 10% (1 scatto pari a 114Lire) e sconti a volume per particolari direttrici.

Ulteriori informazioni possono essere richieste alNumero Verde 167-080088.

Fabrizia Chingari

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Contributo di Canone abbon. Attivazione mensile

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AZIENDE INFORMANO

E’ con questo slogan che IBM ha recentemente inondato icanali televisivi indirizzando utenti di ogni Paese (nello spotsi parlano piu lingue e i protagonisti sono uomini dellastrada) con l’intento di dimostrare che l’informatica giàoggi (e ancor piu domani) deve andare verso tutti indistin-tamente con metodi e linguaggi di comunicazione semplici,intuitivi, immediati, universali: nessuno più è disposto asottostare alle costrizioni inventate da una ristretta cerchiadi ricercatori della famosissima Silicon Valleylontani anni luce dalla massaia di S.Pietro all’Olmo, dal pensionato di ViboValentia , dal barista di Cinisello Bal-samo.

Un nuovo approccio all’informaticaIl panorama, d’altronde, e le esigenzevere sono le stesse per qualsiasi am-biente di lavoro sia esso dominato dagiovani rampanti che apparentementesi sentono a casa loro solo quando“smanettano” con una tastiera oppure da seri profes-sionisti molto più orientati alla specificità dei problemi chedevono continuamente affrontare che non ai mezzi che latecnologia mette a disposizione per muovercisi con disin-voltura.Un’ulteriore considerazione, piu vicina al mondo dell’edi-toria, è che oggi è praticamente impossibile gestire diretta-mente tutte le professionalità necessarie per realizzare unprodotto o un servizio, tanto più se, come succede spesso, glistessi sono in continua evoluzione, spinti dalle esigenzesempre più aggressive di una società che corre ormai a rottadi collo.Costruire quindi (e soprattutto mantenere) un prodottoeditoriale ad un buon livello significa allora creare, gestiree mantenere una ragnatela di contatti, di collaborazioni, diprestazioni esterne all’azienda da integrare e mescolare conintelligenza nel prodotto stesso.Di qui i frequentissimi contatti, lo scambio continuo diinformazioni e di servizi con un insieme molto spessonumerosissimo di operatori esterni attraverso tecniche tra-dizionali (anche perché spesso si tratta di collaborazionioccasionali) come il fax e/o la trasmissione di testi.

Soluzioni per un piccolo pianeta

IBM SEMEA

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E, a seguire, la solita trafila della segretaria di redazione chericeve, interpreta, completa, smista all’interessato (o sem-plicemente mette sulla sua scrivania se non è presente).

L’instradamento delle informazioniSenza ulteriori indugi vorrei a questo punto raccontarebrevemente quanto IBM ha realizzato con un automatismomolto spinto (e , ciò che non guasta , a costi molto contenuti)

che ha permesso la ricezione e l’instradamento ditesti e messaggi esterni indirizzati aduna specifica redazione.Dal punto di vista logico la soluzionesi articola su un insieme di componen-ti hardware e software fra di loro stret-tamente interagenti.Si parte da un router che riceve il fileesterno; in funzione del tipo di segnale(o di file) ne riconosce la provenienza(fax da macchina fax, fax da PC, altro

file da PC).Il router, attraverso uno specifico software, indirizza

quindi il file ad un server fax (si tratta di un Personal dimodeste proporzioni, un 486 a 16 MB di RAM con 300 MBdi hard disk e scheda multiseriale per il collegamento deimodem, in ambiente OS/2 Warp) o ad un server testi (stessaconfigurazione).Per i fax si attiva automaticamente un software di riconosci-mento del contenuto ( occorre ricordare che per una fax diprovenienza Personal tale valore si avvicina al 100 %,mentre per una fax tradizionale tale valore è funzione dellaqualità dell’originale).Se prevalgono alcune caratteristiche grafiche (ad es. nel-l’uso di fonti e corpi) nei fax in ricezione è possibile tarareil sistema di ricezione in modo da migliorare sensibilmentela percentuale di caratteri interpretati automaticamente.Il fax è archiviato innanzitutto in formato immagine, mentrela sua versione ASCII è creata solo se si raggiunge unapercentuale predefinita di riconoscimento del contenuto.In caso di riconoscimento insufficiente il fax viene stampatosu una stampante rete.Nel caso invece di riconoscimento accettabile la sua versio-ne ASCII è automaticamente inviata alla redazione interes-

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sata sulla base di una semplice codifica inserita all’inizio delfax stesso utilizzando le funzioni specifiche del sistemaeditoriale esistente.In modo analogo, nel caso di files di testo, il router indirizzagli stessi ad un secondo server e qui viene attivato un filtrouniversale di interpretazione in funzione del Word Processorutilizzato all’origine.

Un filtro universaleI testi possono provenire da PC o da Mac dotati di qualunqueprogramma di comunicazione (Terminal di Windows, HyperAccess di OS/2, ecc) e qualunque protocollo, come Z-Modem, Y-Modem, Kermit, ecc. ed essere scritti con unodei circa 100 (!) Word Processors riconosciuti. In modoanalogo il nostro filtro universale è in grado di produrre uncentinaio di formati di output e, anche in questo caso,attraverso una semplice indicazione inserita all’inizio deltesto inviarlo alla redazione interessata.

I vantaggi dell’automazioneEvidenti i vantaggi della soluzione quali l’automazionedell’intero processo di acquisizione di testi e messaggi dacollaboratori esterni (dotati di qualunque cosa in grado dicomunicare), la sicurezza e la rapidità delle operazioni ( nonc’è segretaria di redazione in grado di competere con uncomputer nel capire chi ha inviato, cosa, per chi, in qualeformato), il funzionamento 24 ore su 24, 7 giorni allasettimana, la capacità di interpretare tutto quello che arrivasenza doversi procurare nuovi software magari da usare unasola volta.

Gestire l’universo di informazioni che qualcuno invia algiornale tutti i giorni è spesso compito ingrato che nonrichiede certo professionalità specifiche e qualificate.Se qualcuno (in questo caso una macchina) lo può fare pernoi, facendoci anche risparmiare, tanto di guadagnato!

Cesare De Micheli

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I prodotti offerti dalla società Cascade Systems Incorporated- ImageFlow, DataFlow e MediaSphere - specializzati per lagestione dei dati nell’area della pre-stampa, sono facili dausare, modulari, aperti e possono lavorare sia su piattaformeMacintosh che PC clients.Cascade, rappresentata in Italia da NTG, è una societàamericana che si occupa dello sviluppo di software e dell’in-tegrazione di soluzioni per il mondo dell’editoria e dellaprestampa. Cascade utilizza lacune delle tecnologie piùall’avanguardia, quali ad esempio l’Adobe Acrobat, e offresoluzioni di alto livello qualitativo,aiutando i clienti ad orientarsi ver-so una gestione digitale del loroflusso di lavoro.

ImageFlow e ImageFlow/SQLImageFlow agisce come OPIserver, router di rete, font server edE-mail (con accesso opzionale eInternet), e come sistema per ilcontrollo della produzione con so-fisticate funzioni per la verifica pre-flight dell’uscita inPostScript. Grazie alla gestione delle code di stampa e almeccanismo di spooling intelligente, ImageFlow ottimizzal’utilizzo dei dispositivi di uscita, agendo anche come fileserver per il collegamento ad altri ambienti di rete, quali adesempio Novelle stazioni NFS-compatibili.ImageFlow/SQL, oltre ad offrire le stesse funzioni cheritroviamo nell’ImageFlow, sfrutta un potente databaseSQL che consente di controllare lo stato degli elementi, dellavoro e l’avanzamento della produzione.

Cascade, la soluzione per gestire i dati

nell’ambiente di pre-stampa

NUOVE TECNOLOGIE GRAFICHE

Strada 2, Pal. C3 - Milanofiori

20090 Assago - MITel. 02.8242541-2-3-4

DataFlowDataFlow è un sistema di controllo del flusso di lavoro chegestisce tutti i tipi di dati, dal testo ai file di grafica e foto,dalla pubblicità alle pagine complete. DataFlow controllagli elementi e quanto avviene nel database, fornendo ampireport personalizzati. E’ prevista l’integrazione a sistemiper la prenotazione della pubblicità, per il layout o per ladeterminazione dei costi.DataFlow è frequentemente combinato con l’ImageFlowper dar vita ad un singolo sistema di produzione che prevede

la ridondanza dei dati.

MediaSphereMediaSphere è un archiviomultimediale che integra la tecno-logia Adobe Acrobat. Si tratta diun sistema multi-utente in gradodi gestire qualsiasi elemento digi-tale: immagini, testo, file di pagi-ne, file PDF (Portable DocumentFormat), video e suono. La ricerca

può avvenire utilizzando frasi oppure tramite parole chiavee operatori Booleani. Gli altri componenti proposti daAdobe comprendono l’Acrobat Distiller e l’AcrobatExchange per consentire di visualizzare velocemente e conun’ottima qualità file di pagine PDF e immagini.MediaSphere mantiene la relazione tra tutti gli oggettipresenti nel suo database ed è stato disegnato per integrarsicompletamente ai sistemi editoriali.MediaSphere ha vinto nel 1995 il Seybold Editors’ Awardfor Excellence.

Tecnologia computer-to-plate Gerber,ideale per l’ambiente di produzione dei

quotidiani

stampatori commerciali, centri stampaaziendali, stampatori di riviste e di libri,fotolito e quotidiani - dove le note esi-genze di sveltire il ciclo di produzione afavore di tempi di chiusura delle paginemeno pressanti, rappresenta indubbia-mente uno degli ambienti di applicazio-ne ideale.La linea delle unità di esposizione Gerber

Gerber Systems Corporation, società delgruppo Gerber Scientific, pioniera nellatecnologia computer-to-plate fin dal1979, detiene oggi la leadership di mer-cato con oltre 100 installazioni in tutto il

mondo; questo è il più alto numero diunità installate mai raggiunto global-mente da tutti i suoi concorrenti.I mercati dove questa tecnologia ha tro-vato applicazione comprendono

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AZIENDE INFORMANO

Presentata alla scorsa manifestazioneGrafitalia, la Xeikon DCP-1 ha attiratol’attenzione di un folto numero di visi-tatori per più di una ragione. Accantoalle ormai note caratteristiche che nehanno decretato il successo, quali adesempio la possibilità di stampare inbianca/volta in un singolo passaggio el’alimentazione della carta a bobinache consente di ottenere stampati dioltre 2 metri di lunghezza, in un futuromolto prossimo la tecnologia Xeikoncompirà un ulteriore giro di boa, rag-giungendo una produttività maggiore eun livello qualitativo ancora più eleva-to.Le novità riguardano il developer e iltoner. Quest’ultimo; oltre ad offrire den-sità e stabilità maggiori, consentirà diottenere una copertura più alta. Ildeveloper avrà un ciclo di vita più lun-go rispetto al passato e, grazie al nuovodispositivo Developer Change Tool;potrà esser cambiato velocemente, ri-ducendo così al minimo i tempi di fer-mo macchina.

Tecnologia Xeikon per la stampa digitalea colori: un’altra rivoluzione in atto

Il risparmio ottenuto sia su toner chedeveloper andrà a vantaggio soprattut-to di quegli stampatori che sono solitiprodurre lavori con alta copertura dicolore. Un altro plus nella nuova confi-gurazione della Xeikon - che sarà iden-tificata con la nuova denominazioneDCP/32D - riguarda il Drum PolishingTool, un nuovo dispositivo per la puli-zia del cilindro; l’uso regolare di talestrumento garantisce addirittura una vitapiù lunga del cilindro stesso. Anchequesta operazione, al pari di quella peril cambio del developer, è semplice eveloce.Un nuovo software di controllo aumen-terà la produttività e le prestazioni dellamacchina applicando algoritmi veloci acompiti difficili, quali ad esempio ilcondizionamento dell’aria e della cartae il controllo sulla densità. Anchel’interfaccia utente subirà dei cambia-menti e, oltre ad una maggiore flessibi-lità, consentirà di gestire in maniera piùsemplice l’input o le variazioni di tuttii parametri della carta, anche quelli

relativi alla sua lucidatura. Sarà dispo-nibile inoltre un potente meccanismo diguida della carta che consentirà unagestione ottimale della carta rigida e diquella con grammatura superiore.Nella nuova configurazione verrà inol-tre ridotta la temperatura di fusione acui viene sottoposto lo stampato in uscitae cambierà l’unità di raffreddamentoche sarà costituita ora da due rulli attra-verso i quali passerà la carta.L’aspetto lucido degli stampa sarà otte-nuto mediante l’azione di pressione chela carta subisce passando tra questi rullie dal calore al quale viene sottoposto iltoner; una maggiore brillantezza dellostampato sarà inoltre possibile graziealla successiva applicazione di uno stra-to di vernice. Nella torre di essiccazione,grazie all’impiego di una nuova sor-gente di calore, si avrà la possibilità diutilizzare carta con grammatura fino a250 gr/mq. e, per eliminare eventualiresidui di cariche elettrostatiche pre-senti sulla carta verrannno posizionatein uscita delle barre di ionizzazione. Lemacchine saranno inoltre dotate di undispositivo di ricondizionamento deicilindri fotoconduttori.

utilizza la tecnologia a tamburo interno.La Crescent/42, la prima della famiglia,indicata per l’ambiente dei quotidiani edegli stampatori, combina il tamburointerno con un laser argon-ion ed è ingrado di esporre una superficie di 813 x1067 mm. Può essere usata manualmen-te oppure con il sistema Escort/42 per ilcaricamento automatico del materiale;questo modulo, quando combinato conuna sviluppatrice in linea, trasforma laCrescent/42 in un sistema completamen-te automatico.Il sistema opera in maniera semplice,come una normale stampante laser perpellicola o lastra: il file viene inviato al

sistema dal front-end e la pellicola, o lalastra, una volta esposta, viene inviataautomaticamente alla sviluppatrice.Le Crescent/42-HS e Crescent/42T (que-st’ultima utilizza lastre termiche) sonole versioni ad alta velocità della Crescent/42. Gerber ha disegnato queste unità inmodo tale che gli utilizzatori di questatecnologia possano eseguire l’upgradedalla Crescent/42 alla Crescent/42-HS e/o Crescent/42T.La filosofia modulare che caratterizza latecnologia Gerber offre diversi e signifi-cativi vantaggi, specialmente per quegliambienti che pensano che le lastre termi-che siano le lastre del futuro. La Crescent/

42 offre tutta la flessibilità necessaria perconsentire allo stampatore di integrarlaimmediatamente nel suo attuale flusso dilavoro.Le tre versioni Crescent 3030R sono lenuovissime nate nella famiglia crescent;il loro design è identico alla Crescent/42,ma di dimensione più piccola, con un’areadi esposizione che copre i 762x762mm eun laser diodo rosso visibile.Le 3030R e 3030R-HS300 sono statedisegnate per eseguire l’esposizione con-temporanea di 4 pagine su lastra e pelli-cola, mentre la 3030R-HS400 è statadisegnata per ottenere una maggiore ve-locità di esposizione.

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AZIENDE INFORMANO

Teletrasmissione delle pagine:

la soluzione UNISYS

L’evoluzione delle tecnologie, in particolare nei settoridelle telecomunicazioni e dell’informazione, è inarrestabile:le pagine di TecnoMedia sono, sotto questo aspetto, unatestimonianza diretta dei prodotti resi disponibili dalla tec-nologia applicata al mercato editoriale.In queste note descriviamo brevemente quanto realizzatodalla Unisys relativamente allaTeletrasmissione delle pagine di ungiornale con più edizioni, con diver-se foliazioni, a più centri stampa; iltutto integrato e controllato dalla sedecentrale.

La situazione attualeNella figura 1 è riportato uno schemalogico che riflette la situazione in cuioperano oggi numerosi quotidiani. Come si può notare,alcune fasi di lavorazione rappresentano veri e propri collidi bottiglia nel processo di trasmissione delle pagine:1. Il passaggio della pagina dalla fotounità al piano di letturadello scanner è una operazione manuale, come pure è acarico dell’operatore l’identificazione del centro stampa.2. La produzione del file Bitmap, che verrà poi compressoe rilasciato alla apparecchiatura di trasmissione, è unaoperazione che richiede elevata risoluzione di lettura e,quindi, risulta lenta da eseguirsi.3. Tutte le pagine, che nelle varie edizioni sono in unaposizione diversa (hanno cioè un diverso numero di pagi-

na), devono essere ri-scansionate e ri-trasmesse. E’ eviden-te l’elevata possibilità di effettuare errori durante questeoperazioni, specie quando nello stesso polo di stampa sidebbano stampare più edizioni con differenti foliazioni.4. Le dimensioni del file bitmap, sebbene compresso, sonoragguardevoli. Per contenere i tempi di trasmissione nella

finestra temporale utile a completarele lavorazioni successive, si è co-stretti ad utilizzare alte velocità dilinea, normalmente 2 Mbit/sec., connotevoli costi di esercizio.5. La catena produttiva descritta èestremamente critica: qualsiasi ritar-do, non essendo il processo di stampacomprimibile, si ripercuote inesora-bilmente sull’ultimo anello, la diffu-

sione del giornale. Da qui l’esigenza di controllare, in ogniistante, l’intero processo di trasmissione per poter disporredel tempo necessario ad apportare eventuali azioni correttive.

La soluzione proposta da UNISYSLa Unisys, oltre alla divisione dedicata al printing &publishing, che altre volte ha trovato spazio in questepagine, ha una divisione specializzata nella progettazione erealizzazione di reti (network), sia locali che geografiche.L’unione delle due esperienze ha permesso di progettare erealizzare la soluzione per la teletrasmissione delle paginedei quotidiani schematizzata nella figura 2.

UNISYS ITALIA spa

Via B. Crespi 57 - 20159 Milanotel. 02/69851 - fax 02/6985588

trasmissioneSistema editoriale

Foto unità

RIP

Scanner Ricezione

unità di uscita

Ricezione

unità di uscita

Figura 1 - Schema logico di collegamento con più poli di stampa

linee Telecom

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Architettura HardwareL’architettura open è la stessa del sistema editorialeHermes, ossia una rete locale con le applicazioni ditipo Client/Server. La gestione delle linee di comuni-cazione (di tipo ISDN, CDN o Frame Relay) èdemandata ai routers collegati alla rete locale.Architettura SoftwareL’insieme dei moduli software preposti alla gestionedella teletrasmissione del-le pagine è identificatocome Supervisor.Le architetture di sistemache questi moduli possonorealizzare sono estrema-mente variabili: per esem-pio la funzione di rasteriz-zazione della pagina (RIP)può essere effettuata siapresso la sede centrale chedirettamente presso il cen-tro stampa; nel primo casoverranno trasmessi i filebitmap, nel secondo i filePostScript delle pagine.Riportiamo a seguire unabreve descrizione dei sin-goli moduli applicativi.

Supervisor - Gestione delle testatine, foliazionePer meglio comprendere le funzionalità dell’intera proce-dura di teletrasmissione è necessario descrivere come ilsistema gestisce le pagine.Hermes distingue due tipologie di pagine: Pagine Logichee Pagine Fisiche.Le pagine logiche risultano formate da oggetti come testi,

Sistema editoriale

lineeTelecom

Posti di lavorotipografici

Controllo trasmissionepagine e centri stampa

Router Server locale RIP Foto unità

Router Server locale RIP Foto unità

Figura 2 - la soluzione UNISYS

semreHsweN

elanoizanenoizidE onUenoizidE euDenoizidE

oremuNenigap

enitatseTemoNanigap

SUTATS enitatseTemoNanigap

SUTATS enitatseTemoNanigap

SUTATS

ehcisiF ehcigoL piT TXT CF ehcigoL piT TXT CF ehcigoL piT TXT CF

1 ZANPP PP ONUPP 1PP EUDPP 2PP

2 OP 1LOP OP 1LOP OP 1LOP

3 OP 3LOP OP 2LOP OP 3LOP

4 PPI 1TNI PPI 1TNI PPI 1TNI

5 TNI 2TNI TNI 8TNI TNI 2TNI

6 TNI 4TNI TNI 3TNI TNI 4TNI

7 TNI 3TNI TNI TNI 3TNI

.. ONUVT 2RC 8TNI

.. EPS 1ENIC

74 EPS ZANVT ENIC EPS EUDVT

84 ENIC MRENIC avarBTAIF ENIC 2ENIC

.. NN

nn NN avarBTAIF NN COLBUP

Tabella 1 - pagine logiche e pagine fisiche

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AZIENDE INFORMANO

titoli, immagini, e non hanno nessun riferimento allafoliazione (per es. la Redazione Interni produrrà la paginalogica INT1, la INT2, la INT3 e la INT5; la redazione diCronaca a sua volta la CR-NAZ come pagina di cronaca perl’edizione nazionale, la CR1, la CR2 e la CR3 per le altreedizioni; e così via anche per le pagine dei cinema e dellaTV, per le edizioni locali e per le pagine intere di pubblicità).Le pagine fisiche nascono nel momento in cui il moduloSupervisor realizza l’associazione tra una pagina logica eduna delle testatine. E’ da sottolineare come una pagina fisicanon contenga una duplicazione degli oggetti (testi, titoli,immagini, testatina, ecc.), ma soltanto i legami tra questi ela posizione all’interno della foliazione.Con questa modalità è estremamente facile ed intuitivorealizzare diverse foliazioni per tutte le edizioni del giorna-le. Allo stesso modo, risulta molto semplice eseguire glispostamenti di pagine logiche da una posizione ad un’altrain occasione di avvenimenti che costringono a rivoluziona-re la foliazione all’ultimo momento.La numerazione delle pagine destre e sinistre avviene inautomatico.

Supervisor - Page pairingQuesto modulo esegue l’abbinamento di una o più paginefisiche in dipendenza del tipo di lastra da esporre. Il modulopuò registrare, fuori dall’area di stampa della lastra (per es.nella piega) un codice identificativo dell’edizione, al fine difacilitare le operazioni di messa in macchina delle lastrestesse, rendendo precisa e controllata la foliazione di ogniedizione.

Questo modulo controlla inoltre che le pagine a coloricoincidano con la posizione del gruppo colore sulla rotativadi ciascun polo di stampa.

Supervisor - Tele-trasmissione delle pagineTipo di lineeIl sistema di trasmissione delle pagine di Hermes utilizza lelinee Telecom, sia di tipo CDN che ISDN. Viste le nuovetariffe Telecom, queste ultime risultano ora più convenientiper un impegno totale giornaliero inferiore alle 4/5 ore,come è nel caso della teletrasmissione di un centinaio dipagine.Telecom ha recentemente rilasciato una nuova tipologia dicollegamento tra reti, la Frame Relay che, tranne la trattache va dalla sede del giornale alla prima centrale Telecom edall’ultima centrale Telecom al polo di stampa, risolve ilproblema del backup della linea.

Calcolo delle occupazioniMediamente una pagina completa di testi, tre foto e unapubblicità con logo occupa uno spazio su disco di circa 1Mbyte. In questa situazione un quotidiano con varie edizio-ni si trova a trasmettere, nell’arco della produzione serale,diversi megabyte di informazioni. Per quantificare l’impe-gno di linea, abbiamo verificato la seguente situazionepresso una nostra installazione:Pagine totali da trasmettere per sera: 80 pagineOccupazione di una pagina media: 1,225 MbyteTotale da trasmettere: circa 100 Mbyte al giorno.Le pagine fisiche vengono rilasciate al modulo diteletrasmissione in formato PostScript. Gli algoritmi dicompressione utilizzati, sono quelli che più si adattano altipo di oggetto da comprimere: JPEG per le immagini,CCITT gruppo 4 per i logo, etc.

Tempi di trasmissioneCon una linea da 64 Kbits/sec. si trasmettono, al netto delrendimento della linea, circa 350 Kbyte/minuto.Per trasmettere i 100 megabyte occorrono circa 5 ore:64.000 bit/sec => 6,4 Kbyte/sec => 384 Kbyte al minuto =>350 Kbyte al minuto.100 Mbyte =>100.000 Kbyte/ 350 => 286 minuti => 4 oree 45 minuti).Utilizzando apparati di trasmissione che suddividono icarichi su più linee (es. 2 o 4 linee da 64.000 bits/sec.) siottengono i seguenti tempi di trasmissione:

Tipologie di lastre

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L’occupazione maggiore è relativa alle pagine intere dipubblicità, che, per minimizzare gli effetti indesiderati delmoirè, devono essere scansionate al passo delle fotounità.Con questa risoluzione, il peso varia da circa 10 a 40 Mbytea seconda del tipo di immagine contenuta, e risultano com-prese tra i 200 Kbyte ed i 4 Mbyte dopo la compressione.E’ chiaro che, se la pubblicità giungesse ai giornali informato elettronico anziché su carta o pellicola, come piùvolte ipotizzato anche su queste pagine, le dimensionisarebbero notevolmente inferiori, con evidenti risparmi siaeconomici che di tempo.

Modalità di trasmissioneCon la soluzione Hermes le modalità di trasmissione sonoampiamente configurabili in base alle esigenze dell’utente.Qualora le apparecchiature di rasterizzazione (RIP) sianoinstallate presso i poli di stampa, si possono avere due modidistinti di trasmissione delle pagine.La prima soluzione consiste nell’inviare le pagine chiuse inredazione in unica soluzione, completa di tutti gli elementisia testuali che grafici.La seconda modalità prevede l’invio degli elementi più

onerosi, come le foto e gli EPS, man mano che si rendonodisponibili, mentre gli oggetti testuali vengono trasmessitutti insieme nel momento della chiusura redazionale. Que-sta modalità consente di distribuire su più ore il carico dilinea, e di avere una trasmissione estremamente veloce (soloi testi) al momento finale di rilascio delle pagine. In questocaso, presso il polo di stampa, un server (con sistemaoperativo Windows NT) realizza la funzione di OPI primadell’invio al RIP. In caso di necessità è chiaramente possi-bile in qualunque momento trasmettere dalla redazionecentrale al centro stampa la pagina completa anche deglielementi grafici.La scelta di una modalità rispetto all’altra dipende da diversifattori che devono essere vagliati di volta in volta.

Supervisor - Controllo avanzamento PAGINEOltre alle informazioni relative alla composizione e foliazionedi ciascuna edizione, nella tabella delle edizioni vengonoriportati i vari stati in cui una pagina - e quindi una lastra -si può trovare nel corso della lavorazione. Per controllarel’intero processo di trasmissione, e porre in atto tutte lemisure correttive che si rendessero necessarie, questi datidevono essere visualizzati in tempo reale. Per esempio sipuò registrare l’orario di chiusura redazionale di ciascunapagina, che poi verrà confrontato, minuto per minuto, conl’ora effettiva segnalando immediatamente gli eventualiscostamenti rispetto al piano programmato.Le informazioni provenienti dai centri stampa consentonodi rilevare i seguenti stati:- pagina arrivata al server del polo di stampa- pagina in fase di RIP- pagina montata su lastra- lastra completaDa uno o più posti di lavoro del sistema editoriale centralesi seguono e si controllano tutte le fasi di lavorazione.Per rendere immediatamente visibile lo stato di ciascunapagina o lastra sarà disponibile entro breve una interfacciagrafica che consentirà la visualizzazione immediata dellostato di avanzamento delle pagine.

Tipo Occupazioni delle pagine in Tempi(*) di linea modalità compressa h - min

64 Kbit./sec. 300 Kbyte Pagina minima 1,0 1 1 Mbyte Pagina tipo 3,0 linea da 4 Mbyte Pagina max 11,064 Kbit/sec. 100 Mbyte intera produzione 4 45,0

128 Kbit./sec. 300 Kbyte Pagina minima 0,5 2 1 Mbyte Pagina tipo 1,5 linee da 4 Mbyte Pagina max 5,564 Kbit/sec. 100 Mbyte intera produzione 2 24,5

256 Kbit./sec. 300 Kbyte Pagina minima 0,3 4 1 Mbyte Pagina tipo 1,0 linee da 4 Mbyte Pagina max 2,564 Kbit/sec. 100 Mbyte intera produzione 1 12,0

(*) arrotondati al 1/2 minuto

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Il server per Internet della Fulcrum Technologies è giuntoalla versione 2.0. Una maggiore flessibilità di impiego unitaall’uso di tesauri e di strumenti linguistici estende ulterior-mente i campi di applicazione di questo potente prodotto perl’editoria elettronica.

Information retrieval per il WebFulcrum Surfboard 2.0 è un server perInformation Retrieval basatosui più diffusi standard di ac-cesso ad Internet. I suoidatabase possono essere usaticon le interfacce Winwais eMacwais che usano il proto-collo Wide Area InformationServer (WAIS) e con i clientZ39.50 basati sull’omonimo pro-tocollo. Di questa famiglia fannoanche parte i browser Gopher, Ameri-ca on-line, Delphi e Compuserve. Gra-zie al gateway WEBGate è anche possibile usare i browserWorld Wide Web (Mosaic e Netscape) che lavorano colprotocollo HTTP. Con tutti questi strumenti, Surfboardoffre una struttura di diffusione dell’informazione ad uncosto che è una frazione rispetto a quello richiesto daimetodi convenzionali. L’uso congiunto di Surfboard suInternet consente d’altra parte una efficacia di reperimentodell’informazione altrimenti impossibile coi metodi tradi-zionali.Fulcrum Surfboard 2.0 si integra con Java e con ActiveX, ilprodotto Microsoft che consente di inserire controlli OLE a32 bit all’interno di documenti HTML rendendo così trattabilisu Internet documenti in formato Word, Excel, Powerpoint,etc.WEBGate, il gateway Fulcrum per World Wide Web, puòanche risiedere su un server diverso da quello dei dati,semplificando così il compito delle firewall. Sia gli utentiWWW che quelli WAIS possono usare più databaseSurfboard contemporaneamente, usando gli operatoriBooleani o il linguaggio naturale. I risultati delle ricerchesono ordinati per pertinenza e possono essere letti sia nelloro formato nativo che convertiti dal server in HTML o in

Fulcrum SurfboardTM Versione 2.0

L’information retrieval per il WEB

ASCII prima dell’invio al client. Questo significa che perusare una grande varietà di browser Internet non occorronoparticolari attività di preparazione dei dati prima di metterliin linea. E’ anche interessante il fatto che i database diSurfboard sono compatibili con quelli di FulcrumSearchServer e di quest’ultimo sfruttano tutta la potenza sia

in termini di interoperabilità (con oltre 60 formati diword processing e 4 formati di database

relazionali) che in termini difunzionalità avanzate, comeper esempio ricerca intuitiva,tesauri, flessione elemmatizzazione in Inglese,Francese, Italiano, Tedesco,

Olandese, Svedese, Portoghe-se e Spagnolo.

Fulcrum Technologies analizza co-stantemente gli standard di mercato e

quelli emergenti in modo da garantire lamassima connettibilità dei suoi prodotti e

la più lunga durata delle applicazioni con essi realizzate.

Information Retrieval per le Intranet aziendaliRendete i vostri utenti Intranet più produttivi condividendopiù informazione, in modo più efficace e senza alterare lavostra architettura di rete.A differenza di altri prodotti che hanno bisogno di centraliz-zare dati e indici per mezzo di una continua attività dicrawling da altri server verso il server centrale Intranet,l’esclusiva architettura di ricerca distribuita di Surfboardpermette il decentramento di dati e indici sui server WWWlocali e centralizza solo la home page ed il gateway di query.Questa architettura garantisce agli utenti il reperimentodelle versioni più aggiornate dei documenti di loro interessemantenendo la rete libera da sovraccarichi non indispensa-bili.L’architettura aperta di Surfboard assicura la sua integrazio-ne spontanea nella vostra Intranet aziendale, permettendoagli utenti di accedere ad una grande varietà di fonti diinformazione, come collezioni di file di word processing,database relazionali, database di tipo WAIS ed altre fonti ascelta degli utenti. Surfboard cerca i documenti prodotti coi

FULCRUM Italia S.P.A.Via Laurentina, 756 - 00143 Roma

Tel: 06/50274565 - 5020776Fax: 06/5020774

http://www.fultech.com

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AZIENDE INFORMANO

word processor e li converte automaticamente in HTML almomento della lettura. Accede fonti ODBC, PDF, SGML,HTML e NetNews.Se la vostra Intranet aziendale ha una grande estensionegeografica e indirizza documenti in molte lingue, nessunprodotto meglio di Surfboard potrà garantire un risultatoideale grazie al supporto esteso di set di caratteri, tesauri invarie lingue e normalizzazione della morfologia delle paro-le in tutte le principali lingue europee.Gli amministratori dei database dispongono di wizard gra-fici che consentono loro di organizzare gli indici, le viste egli accessi di ricerca con la massima produttività. Nelnucleo di Surfboard gli amministratori troveranno l’SQL, illinguaggio più familiare per la definizione dei dati e dellaloro struttura, oltre ad un sistema di gestione dei form diricerca e di presentazione dei risultati basato sull’HTML.Gli utenti professionali troveranno disponibili in Surfboard

tutti gli operatori booleani su termini, termini troncati adestra e a sinistra, frasi e gruppi di prossimità oltre aglioperatori di confronto sia per identità che per intervalli dinumeri e date. Infine Fulcrum SearchObjects permette agliutenti di salvare query e segnalibri da riusare successiva-mente.Gli utenti occasionali e non esperti potranno trovare deiSearchObjects definiti per loro dagli amministratori, chenascondono loro la complessità di alcune query trasforman-dole in semplici bottoni su cui cliccare.Servendosi della ricerca in linguaggio naturale ogni proble-ma legato alla conoscenza simbolica e sintattica di unlinguaggio di interrogazione può essere facilmente supera-to.Altre informazioni su Surfboard ed una sperimentazionepratica del prodotto possono essere trovate sul sito diFulcrum Technologies. Indirizzo: http://www.fulcrum.com

SurfboardMulti-Database

Gateway

Applicazioni Intranet

Web internodella sede centrale

del gruppo

SurfboardMulti-Database

Gateway

SurfboardMulti-Database

Gateway

SurfboardMulti-Database

Gateway

ResearchWWWServer

SearchServerCD-ROM

Surfboard

RDBMS

Surfboard

DocumentCollections

Surfboard

SearchServerCustomerService

Applications

Surfboard

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I periodici italiani e le più importanti fotolito si stanno muovendoin direzione delle nuove tecnologie per la trasmissione on linedella pubblicità, con l’obiettivo comune di garantire ai propriclienti il più alto livello di qualità possibile nella stampa del colore.Lavorando in stretta collaborazione con alcuni fra i più importantieditori italiani di periodici, e con i tecnicidelle più grosse fotolito, la Servizi Italia èormai in grado di offrire, all’interno dellasoluzione Teddi per il trasferimento on linedella pubblicità su rete ISDN, tutta la qualitànecessaria a soddisfare le esigenze dei piùraffinati prodotti che si pubblicano nel nostroPaese.

Una compressione per la qualitàIl primo problema affrontato è stato quellorelativo al miglior rapporto di compressioneda utilizzare nella trasmissione dei file dipubblicità a colori. Al crescere di questo rap-porto degrada inevitabilmente la qualità finaledel file trasmesso. L’obiettivo è quello di utilizzare un rapporto dicompressione che, senza penalizzare il risultato finale della stam-pa a colori, consenta di ridurre in termini accettabili le dimensionidigitali del file da trasmettere. I test per ottimizzare questorapporto sono avviati dalla Servizi Italia in stretta collaborazionecon il personale tecnico della R.C.S., a partire dallo scorso mesedi febbraio. L’editore ha messo a disposizione una serie di paginedi test sulle quali sono state realizzate delle pubblicità reali. Il datoemerso dalle numerose verifiche effettuate è stato che il rapportodi compressione ottimale è di circa 1:10. Trasmettendo una paginadi pubblicità a colori con questo valore di compressione si ottieneuna qualità finale stampata identica a quella che si ottiene partendoda un file non compresso.

Il controllo della qualità a distanzaUn altro aspetto essenziale per l’utilizzo delle tecnologie ditrasmissione on line per la pubblicità a colori, è poter garantire aiperiodici un rendimento costante in fase di stampa, in termini distandardizzazione della qualità. Le fotolito, in particolare, hannodimostrato un estremo interesse per questo problema che, nel casodi soluzione positiva, potrebbere consentire loro di offrire unulteriore plus alle agenzie di pubblicità, garantendo a loro, e quindi

Pubblicità on line:

colore di qualità per periodici e fotolito

garantendo alle aziende che investono in pubblicità, un risultatofinale in termini di stampa su tutto il territorio nazionale, in gradodi prescindere dai diversi centri dove i periodici vengono material-mente stampati.Servizi Italia ha sviluppato una soluzione per integrare la prova

colore nel sistema Teddi. Quest’ultima,dovendo comunque essere recapitata viacorriere, lascierebbe incompleta una solu-zione così vantaggiosa per la pubblicità online. La prova colore potrà essere realizzatain remoto presso gli editori, grazie a unsistema di prova digitale opportunamentetarato con parametri standard. L’allinea-mento dei parametri di stampa, relativa-mente alle curve del ciano, magenta, gialloe nero, potrà invece essere applicato auto-maticamente al file digitale, in modo da

ottenere la linearizzazione delle variabili comecarta, inchiostri, ecc. Tramite la trasmissione

on line di questi parametri sarà possibile ottenerein diversi centri stampa i medesimi risultati, sia per i quotidiani cheper i periodici.

Servizio e prodottoNei confronti degli editori di periodici e delle fotolito Servizi Italiasi propone sia come fornitore di servizi che come fornitore ditecnologie di base. Questo diverso ruolo nel rapporto di parnershiptecnologica tiene conto delle diverse dimensioni aziendali che sisono avvicinate, gli scorsi mesi, alle opportunità offerte dallatrasmissione on line della pubblicità. I grandi editori di periodiciitaliani, Conti, Mondadori, R.C.S., Rusconi, S.Paolo, Universo,che hanno già visto le potenzialità di Teddi, sono gruppi certamen-te in grado di affrontare, da un lato, gli investimenti per un rete diteletrasmissione e, dall’altro, hanno le competenze tecniche ne-cessarie alla gestione delle tecnologie per la pubblicità on line. Aloro Servizi Italia offre l’applicazione di base e, se necessario, ilknow-how per uno sviluppo personalizzato in stretta collabora-zione con i tecnici editoriali. Il servizio globale, che pure èdisponibile anche per i grandi gruppi, viene invece, di preferenza,offerto a quanti non hanno la forza finanziaria, o non dispongonodelle risorse umane necessarie, per affrontare la gestione integraledella trasmissione delle pagine di pubblicità su rete ISDN.

Servizi Italia srlVia Montello 16/A - 20154 MilanoTel.: 02/349981 - fax: 02/34998300

e-mail: [email protected]

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AZIENDE INFORMANO

EcoNews per il controllo ecologico della qualità

al centro stampa romano de Il Messaggero

DuPont de Nemours ItalianaVia A. Volta, 16

20093 Cologno Monzese MiTel.: 02 - 25.30.21

Telefax: 02 - 27.300.972

Con una produzione media di 230.000 copie al giorno, una capacitàdi quaranta pagine in bianco e nero e quattro in quadricromia, lostabilimento di via Urbana, nel cuore di Roma, è il centro stampa piùimportante del quotidiano Il Messaggero. Ogni notte, il reparto difotoformatura deve affrontare tutti i problemi caratteristicidell’industria dei giornali: alti picchi di lavorazione concentrati inperiodi brevi, avviamento in produzione di un prodotto la cuidistribuzione non tollera ritardi, necessità di mantenereuno standard qualitativo costante nel tempo, construmenti tali da non richiedere interventicontinui di controllo e di eventuale taratura.L’avvento della quadricromia per la pubblicitàtabellare ha dato ulteriore impulso alla ricercacostante della qualità. A questo obiettivo,condiviso dall’intera industria italiana deiquotidiani, si sta dedicando con particolareattenzione il direttore dello stabilimento di viaUrbana, l’ingegner Giuseppe Schiavi, sia attraverso la diffusionedelle necessarie nozioni teoriche a tutti gli addetti dell’areapreparazione e stampa, sia attraverso lo sfruttamento di nuovetecnologie sviluppate proprio in funzione del miglioramento deglistandard di qualità finale del prodotto giornale.

EcoNews per il controllo di qualità ecologicoA fine maggio è entrata in funzione presso lo stabilimento delMessaggero la nuova linea di sviluppatrici EcoNews, della Du Pont,progettata per un trattamento ecologico di alta qualità delle pellicoleper la produzione dei giornali.“La scelta - come ha spiegato il direttore dello stabilimento, che hapersonalmente seguito le fasi di studio e di verifica dei risultati offertidalla EcoNews - è stata effettuata in considerazione di tre parametrifondamentali: economicità, qualità e minori problemi in sede dismaltimento dei prodotti chimici impiegati”. La sviluppatriceEcoNews 22 è stata progettata con l’obiettivo di fornire uno strumentoin grado di favorire il controllo di qualità finale del prodotto giornaleattraverso lo sviluppo di pellicole caratterizzato da uno standard diresa costante nel tempo. La linea consente di produrre pellicole chemantengono costante, nell’arco di intere settimane di lavorazione, ladensità massima della immagine, con un velo chimico di baseinesistente su qualunque densità percentuale di punto, dal 3% al 99%.Per il controllo della resa in fase di produzione non si utilizzano piùi tradizionali test compiuti con gli strip, perché la linea è dotata di un

sistema per la registrazione automatica ed il monitoraggio ditutti i dati. La velocità di trattamento, asciutto-asciutto, è disoli 55 secondi. I vantaggi offerti dal mantenimento costantedella qualità produttiva sono particolarmente apprezzati nelcaso in cui un giornale venga prodotto in più centri stampa.In questo caso, il controllo della qualità deve tener conto diuna serie estremamente ampia di variabili, macchine per la

stampa diverse, soluzioni di bagnatura diverse,inchiostri talvolta diversi, una cultura

poligrafica dei processi industriali moltospesso disomogenea. EcoNews standar-dizza la produzione delle pellicole infunzione della massima qualità ottenibilenei singoli stabilimenti, consentendo diavere in ogni centro stampa una base dipartenza comune stabile e sicura in terminidi resa qualitativa finale.

Impegno sociale e vantaggi economiciLo smaltimento dei prodotti chimici, ed il rispetto perl’ambiente, sono una responsabilità sociale, come sottolineail direttore dello stabilimento romano, ma non è detto chequesta sensibilità non si possa trasformare anche in unaopportunità di risparmio nei costi di produzione. EcoNewsconsente un tasso di rigenerazione dei prodotti chimiciimpiegati mediamente nell’ordine del 40%. Il deattivatore el’acqua in uscita dalla linea di sviluppo si possono scaricaredirettamente in fogna.

Testimonial con la coda...In occasione della presentazione di EcoNews a Londra, la DuPont ha scelto dei testimonial di eccezione: un branco di pescirossi, la cui vaschetta è stata collegata con un tubo allo scaricodell’acqua della linea di sviluppo, per dimostrare, al di là diogni ragionevole dubbio, il livello di purificazione del liquidoin uscita dal sistema. I testimonial con la coda hanno contribuitoalla conquista della fiducia di numerosi editori e stampatori.Parecchie centinaia di EcoNews sono già state installate innumerosi centri stampa dei Paesi europei, fra i quali unostabilimento in Germania, che ha installato sei esemplari inlinea, ed un’altra società a Londra, che ne ha attivate addiritturanove.

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FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

Dove andare da qui?

Nei manuali di molti prodotti americani esiste un capitolointitolato “Where to go from here”. Di solito questo capitoloindica un percorso di approfondimento degli argomentitoccati o un percorso di crescita del prodotto di cui ilmanuale tratta. Io invece voglio usare la frase in sensoletterale: i sistemi editoriali di oggi dove portano; e comesaranno quelli del futuro?Cerchiamo di definire cosa vuol dire “qui”. Sappiamo tuttiche i sistemi editoriali si sono evolutinegli ultimi tempi ad una velocitàimpensabile fino a pochi anni fa. Latrasformazione della “logica del si-stema” è passata dai sistemi tipogra-fici dedicati ai sistemi redazionali/tipografici dedicati fino ai sistemibasati su hardware standard esoftware dedicato. L’ultimo passo,che stiamo vivendo oggi, è il passag-gio a software standard seppur integrato e “coordinato” dastrati di funzionalità che permettono il lavoro cooperativo e“just in time” per la produzione di quel complesso oggettoche è il giornale. Un altro elemento emergente oggi è latendenza alla integrazione tra il sistema editoriale e ilsistema “pubblicità”: dalla raccolta degli annunci alla pagi-na, la pubblicità entra con i suoi tempi e modi nel processoproduttivo del prodotto giornale. Nell’ultimo periodo final-mente i sistemi editoriali si sono liberati (si stanno liberan-do) da architetture chiuse e dedicate per approdare aglistrumenti che l’informatica mette a disposizione oggi. Sia-mo cioé tornati alla “normalità”.

Ma ora, dove andiamo da qui?Gli elementi in gioco sono molti e complessi, ognuno conuna propria “inerzia” rispetto al passato e spinte a voltescoordinate verso il futuro.I poligrafici, a detta di tutti, stanno scomparendo comecategoria legata al “fare il giornale”. I giornalisti difendonoposizioni “contro” o “con” i poligrafici che stanno scompa-

rendo (qualche elemento nuovo, ma anche qualche confer-ma del vecchio, è stato oggetto dell’ultima riunione delsindacato in sardegna). Gli editori sembrano inseguire lareadership con ogni mezzo; gadget di ogni tipo farcisconoi quotidiani a tal punto che anche Topolino ha pubblicatouna divertente storia sull’argomento: Paperone eRockerduck, eterni nemici, questa volta editori di duegiornali rivali, inseguono le vendite con una lotta senza

quartiere a colpi di gadget. I vinci-tori però sono Paperino e Paperogache hanno un successo incredibile“inventando” un giornale che con-tiene “solo” notizie.Le componenti tecnologiche gioca-no un ruolo molto importante, bastipensare alla enorme gamma di stru-menti legati allo sviluppo disoftware, al networking ed alla ge-

stione e distribuzione di documenti in rete.Come possiamo tutti noi capire? (per tutti noi intendoproprio tutti: editori, giornalisti, poligrafici, politici, grafici,fornitori di sistemi editoriali, distributori, service providerinternet e tutte quelle parti che una volta erano considerate“a latere” del problema ma che ora stanno entrando in giocopesantemente).Bisogna trovare un luogo di discussione (inizialmente vir-tuale, ma poi fisicamente reale) che consenta a tutti diesprimersi, dichiarare, anche litigare (con civiltà!) parlandodi idee e concetti, non di prodotti, discutendo di strategie,non di marche e nomi.Se qualcuno fosse interessato a partecipare a questo tipo didiscussione me lo faccia sapere: se le adesioni sarannomolte potrò proporre i mezzi telematici per far partire ladiscussione. Inviatemi messaggi su Internet [email protected] oppure via fax (alla mia attenzione) alnumero 011 7179501.

Paolo AgusResponsabile della Ricerca

SINEDITA srlVia Trecate 34/8 - 10141 Torino

Tel: 011/7724200Fax: 011/7723222

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FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

A distanza di un anno dai primi investimenti, Telpress siconferma un operatore Internet di primo livello nel settoredei media e dell’informazione. Oltre alla offerta diconnettività e di realizzazione chiavi in mano di siti Internet,il pacchetto Telpress include tre prodotti specifici per ilmondo dell’informazione.

T-WEBIl primo prodotto è un motore di trasferimentohtml che consente il trasporto di notizie, im-magini e altri documenti multimediali dal-l’ambiente editoriale D-Com, specializzato neltrattamento dei notiziari di agenzia, all’am-biente www di un server http specializzato alladiffusione di documenti su reti geograficheTcp/ip. Trasferite nel server http, le notiziesono lette con un qualsiasi browser per Internet,quali il popolare Netscape o Internet Explorerassociato al sistema operativo Windows 95della Microsoft.T-WEB è stato adottato in Italia dalla agen-zia di stampa ASCA. Con il T-WEB laagenzia di stampa può diffondere capillar-mente in Italia e all’estero i propri servizi edha registrato un incremento costante di accessi: oltre 30 milapagine di notizie lette nel marzo scorso, 70 mila a maggio.Il servizio Asca è raggiungibile all’indirizzo InternetAsca.Telpress.it.

TELPIl secondo prodotto sviluppato per Internet/Intranet è ilserver Tcp/ip TELP che agisce in combinazione con ilbrowser Telpress D-Term_Ip. TELP agisce come serverdirettamente a livello del concentratore di agenzie di stampaD-Com, raccogliendo ed eseguendo le queries dei client D-Term_Ip. Con il sistema client/server TELP D-Term_Ip, èpossibile realizzare un sistema professionale di accesso ainotiziari di agenzia utilizzando la rete Internet come sistemadi trasporto dei dati. Il server TELP interagisce esclusiva-mente con il suo corrispondente browser D-Term_Ip, e ciòaumenta la sicurezza contro gli accessi non autorizzati. Iltraffico tra client e server è misurato in termini di bits e ditempo di collegamento, consentendo quindi di valorizzaregli accessi in tempo reale ai fini della fatturazione. Il serverTELP è raggiungibile in Internet al nodo 151.99.233.98. Ilbrowser D-Term_Ip dimostrativo è ottenibile via Internet

Internet, avanti tutta

con T-WEB, TELP e W-SCAN

all’indirizzo di rete www.telpress.it/telpress/prodotti.htm.TELP è disponibile su piattaforme SCO-UNIX e WindowsNT; si presta perfettamente alla diffusione delle agenzie distampa su grandi aree geografiche ed è combinabile con imoduli accessori INDDEX PLUS per la ricerca veloce e

TEQS per la realizzazione dell’archivio sto-rico ad accesso immediato OCEAN.

W-SCANIl terzo prodotto è il motore di ricerca per sitiweb Internet/Intranet attualmente in svilup-po nei laboratori Telpress e che si prevedesarà pronto per la commercializzazione apartire dal prossimo autunno. W-SCANmonitorizza continuamente i siti web iscrittiin una lista di indicizzazione, controlla laimmissione di nuove pagine e le indicizzaper chiavi di parola sul modello dell’archi-vio OCEAN già adottato sui sistemiTelpress.Le pagine di ricerca (o schede di indiciz-zazione), rappresentano autentici sche-dari di archivio che si aggiornano conti-nuamente in funzione delle esigenze del

singolo utilizzatore. Le novità introdotte da W-SCAN con-sistono nella possibilità di lanciare queries di ricercapreconfezionate dall’utilizzatore e racchiuse in una o piùpagine di indicizzazione personalizzate e nella possibilità dieffetuare ricerche estemporanee su nuovi siti raggiuntinavigando in modalità randomica nell’ipertestualità dellepagine html. Notizie e dati sulla disponibilità del motore diricerca W-SCAN sono ottenibili all’indirizzo [email protected].

Accordo con AnsaE’ giunto al quarto mese di effettiva operatività il rapportodi collaudata collaborazione tra la agenzia di stampa nazio-nale Ansa e Telpress. Dalla firma dell’accordo, avvenuta il26 Febbraio scorso, ad oggi sono stati installati circa 120nuovi terminali satellitari per i clienti italiani e gli impiantiredazionali delle delle sedi ANSA in Europa e nel bacino delMediterraneo.ANSA ha scelto per la distribuzione dei notiziari ai propriclienti l’interfaccia PC T-Box nella versione Windows, ecome sistema di trattamento e switching dei notiziari nelleproprie sedi estere la tecnologia D-Com e Remote-Desk.

Piazza della Libertà 13 - 00192 Roma

tel. 06/3216304 - fax 06/3216345

E-mail: [email protected]://www.telpress.it

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Media in Europa

I Mass media e lapolitica dei medianei Paesi della Eu-ropa Occidentale(in inglese)

I sistemi dei mezzi di comunicazio-ne dell’Europa Occidentale stannosubendo dei cambiamenti rivoluzio-nari, e sollevano problemi complessiper i pubblici poteri. Questa analisicomparativa esplora come i sistemitelevisivi e della stampa attraversol’Europa siano stati modellati dallatecnologia, dai sistemi economici epolitici. Un’altra chiave di lettura dellibro è esplorare l’impatto delle nuo-ve tecnologie di comunicazione deimedia in modo particolare le tra-smissioni satellitari nella EuropaOccidentale. Il volume esplora an-che l’impatto delle leggi di regola-mentazione sulla attività commer-ciale dei privati e sostiene che leminacce al pluralismo possono arri-vare dalla pressione dei sistemi poli-tici, dalla concentrazione dei mezzidi comunicazione e dai mercati.

Lo Zen e Internet

La più celebre intro-duzione ad Internet.Linguaggio chiaroper principianti.Aggiornato.

Lo Zen e l’arte di Internet è il mag-gior best-seller mondiale di introdu-zione alla “rete delle reti”: in linguainglese ha venduto centinaia di mi-gliaia di copie ed è forse l’unico librodi informatica che merita di esserechiamato un “classico”. Per la primavolta viene tradotto in italiano.Il libro contiene tutte le informazionifondamentali, scritte con linguaggiochiaro e adatto al principiante, percollegarsi alla rete, usare la postaelettronica, trasferire file, accedereai servizi commerciali, navigare nelWorld Wide Web, creare una propriahome page ecc.Brendan Kehoe è un esperto diInternet e ha partecipato a numerosiprogetti che hanno contribuito a ren-dere più facile l’uso della rete per ilgrande pubblico.Si rivolge a tutti coloro che si acco-stano per la prima volta a Internet.

La qualità nei servizi

Organizzare la qua-lità nei servizi: unmodello per l’eccel-lenza nelle impresee negli enti di servizi

Questo libro, già pubblicato con suc-cesso nella collana Le Guide de IlSole 24 Ore, propone il primo mo-dello operativo completo per l’ap-plicazione della Qualità Totale nelleimprese e negli enti di servizi, tenen-do in debito conto le caratteristichespecifiche del settore. Il modelloconsidera tre grandi ambiti di riferi-mento (cliente, azienda, concorren-za) e si articola in cinque sottosistemibase: “qualità prevista”, la “qualitàprogettata”, la “qualità prestata”, la“qualità percepita”, la “qualità para-gonata”. Ogni sottosistema si strut-tura su un nuovo ed efficace modo dirappresentare il sistema di erogazionedel servizio nelle sue diverse parti: ilpacchetto di servizi, il processo dicoinvolgimento del cliente, gli ele-menti del servizio (cliente, altri clien-ti, accompagnatori, front-line, back-office, supporti, ambiente, software).Si rivolge a manager delle imprese diservizi, dirigenti della PubblicaAmministrazione e degli Enti Pub-blici, consulenti, formatori.

Giuseppe Negro ORGANIZZARE LA QUALITA'

NEI SERVIZIIl Sole 24 ORE Libri - pp. 340 £. 39.000

Brendan P. KehoeLO ZEN E L’ARTE DI INTERNETIl Sole 24 ORE Libri - Aprile 1996

pp. 140 £. 29.000

Peter J. HumphreysMASS MEDIA & MEDIA POLICY

IN WESTERN EUROPE Eur. Policy Res. Unit Series £. 60.000

Lo Scaffale

“Lo Scaffale” presenta i libri più importanti dedicati all’industriaeditoriale, con particolare riguardo al settore della stampa, ai “newmedia”, all’universo emergente della comunicazione elettronica edigitale, allo sviluppo ed all’impiego delle tecnologie informatichenell’industria grafica ed alle più moderne tecniche manageriali chepossono trovare applicazione nell’industria della comunicazione.Una grande biblioteca di saggi, monografie, manuali tecnici e testi dimanagement, una galleria di idee che invitano alla conoscenza ed allariflessione.

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Scaffale

Essere creativi

I concetti, le tecni-che, le applicazioni

Oggi per gestire un’impresa sonoindispensabili, ma non sufficienti,efficienza e competenza. Ma per re-alizzare i programmi aziendali c’èbisogno di un altro elemento essen-ziale: la creatività. Questo libro è ilprimo pubblicato in Italia che inse-gni ad applicare concretamente letecniche creative che l’autore, il mas-simo esperto mondiale in materia, hapensato e sperimentato in trent’annidi attività come consulente. Appli-cando la famosa tecnica del “pensie-ro laterale” da lui ideata, è possibiletrasformare e innovare le proprie at-tività professionali facendole diven-tare più efficaci ed efficienti.Edward De Bono è uno dei più famo-si consulenti internazionali, autore,tra l’altro, di una trentina di libri ( tracui Il pensiero laterale e Sei cappelliper pensare). La versione italiana ècurata da Promostudio, la societàche organizza i suoi seminari in Ita-lia e diffonde la formazione fondatasulle sue tecniche.

Edward De Bono ESSERE CREATIVI

Il Sole 24 ORE Libri - Maggio 1996pp. 416 £. 49.000

Codici etici

L’introduzione eil finanziamentodei codici eticinelle imprese enelle associazio-ni in Italia

In un momento in cui il mondo poli-tico e quello economico sembranoalla ricerca di nuove regole e di unanuova morale, questo breve testo trac-cia la storia dei codici etici in vigorenelle imprese e spiega come nasconoe quali norme li compongono, i van-taggi che possono offrire alle azien-de e i nuovi rapporti che vi determi-nano, illustrando dettagliatamente ilcaso di tre grandi imprese che nehanno adottano uno (Ibm, 3M,General Electric). In appendice sonoriportati alcuni esempi e stralci dicodici di comportamento in vigorepresso aziende e istituzioni italiane,quali il gruppo Eni, Assogestioni,Associazione dei Dottori Commer-cialisti, Anasin (Associazione Na-zionale delle Aziende dei SistemiInformatici), Farmindustria, Fiat eConfindustria.Si rivolge a tutte le aziende (impren-ditori e top manager, uffici del per-sonale, uffici immagine), studenti estudiosi.

S. Bartolini, R. Castoldi, U. Lago I CODICI ETICI

NELLA GESTIONE AZIENDALEIl Sole 24 ORE Libri - pp. 160 £. 29.000

Economia per manager

Dieci strumentifondamentali pergestire l’azienda

Questo libro spiega cosa ha imparatoun economista (il professor Maital)insegnando ai dirigenti aziendali: co-noscere i principi fondamentali del-l’economia può servire ai managerper gestire meglio le proprie azien-de. La disciplina economica si occu-pa con taglio scientifico degli stessitemi che i manager ogni giorno af-frontano con spirito pratico: quantoe cosa produrre, come minimizzare icosti, quali prezzi fissare per le mer-ci sul mercato. Ciò nonostante i ma-nager hanno sempre guardato consospetto ai contributi dell’economia,ritenendoli troppo astratti e lontanidalla vita aziendale. La sfida (vinta)dall’autore è partire da casi reali perdare ai manager gli strumenti essen-ziali per capire lo scenario economi-co che li circonda, dal cosiddetto“triangolo del profitto”, i cui lati(costo, prezzo, valore) sono alla basedelle decisioni strategiche, alle di-verse tipologie di sistema economi-co in atto nel mondo.

Shlomo Maital ECONOMIA PER I MANAGER

Il Sole 24 ORE Libri - Maggio 1996pp. 320 £. 39.000

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“Circolari FIEG” raccoglie e segnala le informazioni e i commenti ai piùimportanti dispositivi di legge, indicazioni e raccomandazioni in materia sindaca-le, tributaria, disciplina dell’IVA e quant’altro attiene agli aspetti gestionali eamministrativi dell’industria dei giornali, oggetto di sistematica comunicazionealle imprese editrici e stampatrici.“Circolari FIEG” è un promemoria di facile consultazione, da tenere sempre aportata di mano, un nuovo strumento di lavoro per quanti hanno responsabilitàdirettive e gestionali nelle aziende del settore.

CIRCOLARI

Circolare del 26-02-96 N° 17 (RM) Disposizioni per la stampa e l’emittenza radiotelevisiva relative alla campagnaper l’elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica fissate peril 21 aprile 1996. Regolamento del Garante per la radiodiffusione e l’editoria.

Circolare del 01-03-96 N° 18 (RM) Reiterazione Decreto - Legge in materia di bilanci delle imprese editrici; D.L.26/02/96 n. 77, G.U. 48 del 27/02/96.

Circolare del 01-03-96 N° 19 (RM) Presentazione presso la sede FIEG di Roma dell’indagine sui bilanci delleimprese editirici di giornali quotidiani negli anni 1992 - 1994 effettuata dallaSocietà di revisione e certificazione “Deloitte & Touche”.

Circolare del 11-03-96 N° 20 (RM) Importi sostitutivi mensa, vitto, trasporti: tetto di esenzione contributiva anno1996. Legge 29 maggio 1982, n. 297. Coefficienti rivalutazione dicembre 1995,gennaio e febbraio 1996. Modifica indici ISTAT con nuova base 1995 = 100.Comunicazione ex art. 2 comma 24 legge 28 dicembre 1995 n. 549 dei lavoratoriin CIGS.

Circolare del 15-03-96 N° 14 (MI) Convocazione Commmissione Tecnica Operativa. Milano, 27 marzo 1996.Servizi regioni nord.

Circolare del 20-03-96 N° 15 (MI) Ipotesi di soluzione stragiudiziale della vertenza relativa allo stato di insolvenzadella Impresa Poidomani, operante la distribuzione locale di quotidiani e periodicinelle provincie di Ragusa e Siracusa.

Circolare del 21-03-96 N° 22 (RM) Reiterazione Decreto Legge recante disposizioni per la parità di accesso ai mezzidi informazione durante le campagne elettorali e referendarie.

Circolare del 22-03-96 N° 16 (MI) Decisione dell’Organo Monocratico istituito ai sensi dell’art. 12 dell’accordonazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici.

Circolare del 25-03-96 N° 23 (RM) Previdenza e assistenza integrativa. Richieste contributive per le somme corrispostea casse, fondi, gestioni, o forme assicurative prima del 1991.

Circolare del 29-03-96 N° 17 (MI) Nuove tariffe postali per la stampa di imminente applicazione.

Circolare del 02-04-96 N° 18 (MI) Adempimento degli impegni economici per l’anno 1996 derivanti dall’attuazionedell’accordo nazionale per la vendita dei giornali quotidiani e periodici.

Circolare del 02-04-96 N° 19 (MI) Utilizzo codice a barre per la codifica delle testate quotidiane e periodiche: nuovemodalità operative per la richiesta di un codice ISSN.

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Circolare del 03-04-96 N° 20 (MI) Tariffe delle stampe periodiche spedite in abbonamento postale.

Circolare del 04-04-96 N° 21 (MI) Tariffe delle stampe periodiche spedite in abbonamento postale.

Circolare del 05-04-96 N° 22 (MI) Comunicazione alle Organizzazioni Sindacali Nazionali dei rivenditori dellequote liquidate a titolo di sovrasconto ai sensi dell’art. 9, comma 4, del vigenteAccordo nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici.

Circolare del 05-04-96 N° 23 (MI) Tariffe delle stampe periodiche spedite in abbonamento postale.

Circolare del 09-04-96 N° 24 (MI) Diffusione attraverso il canale edicole dell’opuscolo “L’Italia vota - guida alleelezioni politiche” realizzato dal Dipartimento per l’Informazione e l’Editoriadella Presidenza del Consiglio.

Circolare del 09-04-96 N° 25 (MI) Operativo estivo dei voli postali.

Circolare del 12-04-96 N° 26 (MI) Piazza di Torino: calendario di ritiro delle copie rese dei quotidiani. Modifichedeliberate dalla Commissione Nazionale riunitasi ai sensi dell’art. 5 dell’AccordoNazionale.

Circolare del 15-04-96 N° 24 (RM) Art. 4 del contratto collettivo nazionale di lavoro giornalistico: situazioneoccupazionale trimestre gennaio - marzo 1996.

Circolare del 16-04-96 N° 28 (MI) Consegna presso le Imprese di distribuzione dei supplementi cartacei nelle orenotturne simultaneamente ai quotidiani.

Circolare del 18-04-96 N° 29 (MI) Vendita di quotidani e periodici nei supermercati. Considerazioni alla luce deifatti più recenti: esito di contenziosi amministrativi in materia, iter del disegno dilegge sperimentale.

Circolare del 19-04-96 N° 27 (MI) Operativo estivo dei voli postali.

Circolare del 19-04-96 N° 30 (MI) Ordinanza del Tribunale Amministrativo del Lazio relativa alla sospensione delletariffe postale di cui all’art. 2, comma 34 della Legge 28/12/95, n.549.

Circolare del 22-04-96 N° 25 (RM) Disposizioni per la stampa e l’emittenza radiotelevisiva relative alla campagnaper le elezioni provinciali e comunali del 09/06/96.

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Circolare del 23-04-96 N° 26 (RM) Decreto legge 28 marzo 1996, n. 166.

Circolare del 24-04-96 N° 31 (MI) Adempimenti per l’accesso alle tariffe delle stampe periodiche spedite inabbonamento postale ai sensi dei commi 26 e 27 dell’art.2 della Legge 28/12/95,n. 549.

Circolare del 30-04-96 N° 27 (RM) Reiterazione Decreto Legge in materia di bilanci delle imprese editirci. D.L. 26aprile 1996, n. 213; G.U. n. 98 del 27/04/96.

Circolare del 02-05-96 N° 28 (RM) Decreto legge 28/03/96, n. 166 attinente “Norme in materia previdenziale”.

Circolare del 06-05-96 N° 29 (RM) Congresso dell’INMA ad Anversa 25-26-27 settembre 1996.

Circolare del 08-05-96 N° 30 (RM) Disposizioni urgenti in materia previdenziale e di sostegno al reddito. DecretoLegge 12 aprile 1996, n.195.

Circolare del 09-05-96 N° 32 (Mi) Adempimento della comunicazione alle Organizzazioni Sindacali Nazionali deiRivenditori delle quote liquidate a titolo di sovrasconto ai sensi dell’art. 9, comma4, del vigente Accordo Nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici.

Circolare del 14-05-96 N° 33 (MI) Convocazione Commissione Tecnica Operativa. Roma, 22 maggio 1996. Serviziregioni Centro Sud.

Circolare del 16-05-96 N° 34 (MI) Convocazione della Commissione Tecnica Operativa. Milano, 30 maggio 1996.Servizi Regioni nord.

Circolare del 30-05-96 N° 31 (RM) Trasmissione bilanci e dati per attività di studio.