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ISSN 1974-7152 Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert Ansa Atex Barenschee Denex Systems Technology EidosMedia Elettra Ferag Italia Fujifilm GMDE Goss International Grafikontrol Hugo Beck Interstrap Kalfass Kodak manroland Miles 33 Mima films Napp Systems Nela QIPC R.G. Segbert Sitma SMB SchwedeMaschinenbau Sun Chemical Group Technotrans Telpress Tera Teufelberger TM News Tolerans Visita il nostro sito Internet: http://www.ediland.it Filo diretto Le aziende informano Numero 72 - Marzo 2012 Manutenzione industriale: novità in RCS Procedure di controllo accurate ed una gestione program- mata delle risorse, delle scorte e dei ricambi, messe a pun- to in collaborazione con il fornitore delle linee produttive, consentiranno all’editore-stampatore una riduzione signifi- cativa dei costi con un aumento globale di efficienza. a pagina 3 Le Rubriche Periodico mensile. Anno XIX n. 72 - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma - Reg. Trib. Roma n. 21 del 27-01-2010 - Iscrizione ROC n. 4753 Filo diretto............................................................................................................... da pagina 28 TecnoMedia Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali - Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali Kodak punta sull’industria grafica Giuliano Bianchet, Direttore dell’area del Mediterranean Clu- ster di Kodak, spiega il significato della procedura di “difesa dalla bancarotta” richiesta al tribunale fallimentare di New York, e descrive le nuove priorità della società, che punterà sull’industria grafica e sulla stampa digitale. a pagina 7 “L’odore della carta stimola il pensiero” Le associazioni della “filiera” della carta, editoria, stampa e trasformazione, hanno presentato lo scorso 15 febbraio pres- so il Senato i dati aggiornati, le prospettive di evoluzione e le specifiche richieste al Governo per interventi che favorisca- no lo sviluppo del settore. a pagina 11 Le nuove frontiere della produzione low-chem Con l’inaugurazione della terza linea di produzione lastre, lo stabilimento Fujifilm di Tilburg (NL) diventa il maggio- re del suo genere in Europa, ed uno dei più attrezzati per la svalvaguardia ambientale: smaltisce il 99% dei rifiuti pro- dotti durante il ciclo industriale, ed utilizza pale eoliche per la produzione di energia elettrica. a pagina 15 Avere successo con i “nativi digitali” Un incontro riservato ai soci Fieg ed Asig ha delineato il panorama dell’innovazione tecnologica, e delle strategie, per creare i prodotti, i servizi e l’organizzazione più efficiente per avere successo con i “nativi digitali”, i giovani nati con internet in casa e lo smartphone in mano. a pagina 19 INCQC: stampare meglio spendendo meno Lo stabilimento di Sommacampagna (Vr) del Gruppo Athe- sis ha ospitato una giornata di studio dedicata al Color Qua- lity Club WAN-IFRA, il maggiore riconoscimento al mondo per la stampa di qualità dei quotidiani. Una opportunità per rivedere e migliorare l’organizzazione produttiva ed il know how di stampa. a pagina 24

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Periodico dell'ASG, Associazione Stampatori Italiana Giornali

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ISSN 1974-7152

Agenzia Giornalistica Italia

Agfa-Gevaert

Ansa

Atex

Barenschee

Denex Systems Technology

EidosMedia

Elettra

Ferag Italia

Fujifilm

GMDE

Goss International

Grafikontrol

Hugo Beck

Interstrap

Kalfass

Kodak

manroland

Miles 33

Mima films

Napp Systems

Nela

QIPC

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Segbert

Sitma

SMB SchwedeMaschinenbau

Sun Chemical Group

Technotrans

Telpress

Tera

Teufelberger

TM News

Tolerans

Visita il nostro sito Internet:http://www.ediland.it

Filo direttoLe aziende informano

Numero 72 - Marzo 2012

Manutenzione industriale: novità in RCSProcedure di controllo accurate ed una gestione program-mata delle risorse, delle scorte e dei ricambi, messe a pun-to in collaborazione con il fornitore delle linee produttive, consentiranno all’editore-stampatore una riduzione signifi-cativa dei costi con un aumento globale di efficienza. a pagina 3

Le Rubriche

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TecnoMediaPeriodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali

XV Edizione della Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana

In associazione con:

www.wan-ifra.org www.fieg.it www.ediland.it

WAN-IFRA Italia 2012Progettare lo sviluppo

19 – 20 Giugno 2012, Torino

Estratto dalle “WAN-IFRA GmbH & Co. KG General Conference Conditions”

Questo estratto dalle General Conference Conditions si applicano soltanto ai par-

tecipanti considerati contraenti ai sensi del § 14 del German Civil Code (BGB).

§ 1 Registrazione, Quote, e pagamento dovuto

1.1 la registrazione ad un evento deve essere fatta per iscritto.

1.2 WAN-IFRA GmbH & Co. KG confermerà al partecipante la registrazione per

iscritto.

1.3 il pagamento della quota diventa obbligatorio al ricevimento della fattura.

§ 2 Cancellazione, annullamento del contratto da parte del cliente

2.1 La cancellazione può essere effettuata per iscritto, e sarà accettata sino a due

settimane prima dell’evento. In questo caso verrà trattenuto un 10% della

quota. Dopo questo limite, verrà trattenuto l’intero importo della quota.

2.2 È sempre possibile inviare un “partecipante sostitutivo” a condizione che

WAN-IFRA GmbH & Co. KG sia informata per iscritto in anticipo, specifican-

do il nome del sostituto.

§ 3 Cancellazione di eventi

3.1 WAN-IFRA GmbH & Co. KG può cancellare l’evento per importanti ragioni, specialmente nel caso di un numero troppo basso di partecipanti, cancellazio-ne o malattia di un relatore, chiusura dell’albergo, cause di forza maggiore.

3.2 Nel caso di un numero di partecipanti troppo basso, la cancellazione può essere effettuata sino a 3 settimane prima dell’inizio dell’evento.

3.3 Per tutti gli altri casi di cancellazione dovuti a motivi importanti, così come per ogni modifica del programma che dovesse rendersi necessaria, WAN-IFRA GmbH & Co. KG informerà i partecipanti al più presto possibile.

3.4 Nell’improbabile caso che un evento debba essere cancellato, tutte le quote di partecipazione pagate verranno rimborsate. …

§ 6 Legge applicabile / Luogo di giurisdizione Il contratto è soggetto alla legge tedesca. Il luogo di giurisdizione è Darmstadt.

WAN-IFRA Italia 2012 – XV Edizione19 - 20 Giugno 2012, Firenze

coNFeReNce

Modulo di iscrizioneDa compilare ed inviare via e-mail o fax a:

WAN-IFRA GmbH & Co. KG c/o ASIG Service srl -Via Sicilia 125 -00187 Roma- Fax +39 06 4883489 - [email protected] (Tel +39 06 4883566)Quote di iscrizione:• Soci IFRA/FIEG/ASIG: Euro 500 a persona; Euro 1.500 biglietto cumulativo (vale per quattro partecipanti)• Non Soci: Euro 700 a persona

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La quota di partecipazione diventa obbligatoria al ricevimento della fattura, e comunque non più tardi di 4 settimane prima dell’inizio dell’evento:Il contratto che regola la partecipazione agli eventi è regolato dalle “WAN-IFRA General Conference Conditions”, un estratto delle quali è riprodotto a seguire.

Kodak punta sull’industria graficaGiuliano Bianchet, Direttore dell’area del Mediterranean Clu-ster di Kodak, spiega il significato della procedura di “difesa dalla bancarotta” richiesta al tribunale fallimentare di New York, e descrive le nuove priorità della società, che punterà sull’industria grafica e sulla stampa digitale. a pagina 7

“L’odore della carta stimola il pensiero”Le associazioni della “filiera” della carta, editoria, stampa e trasformazione, hanno presentato lo scorso 15 febbraio pres-so il Senato i dati aggiornati, le prospettive di evoluzione e le specifiche richieste al Governo per interventi che favorisca-no lo sviluppo del settore. a pagina 11

Le nuove frontiere della produzione low-chemCon l’inaugurazione della terza linea di produzione lastre, lo stabilimento Fujifilm di Tilburg (NL) diventa il maggio-re del suo genere in Europa, ed uno dei più attrezzati per la svalvaguardia ambientale: smaltisce il 99% dei rifiuti pro-dotti durante il ciclo industriale, ed utilizza pale eoliche per la produzione di energia elettrica. a pagina 15

Avere successo con i “nativi digitali”Un incontro riservato ai soci Fieg ed Asig ha delineato il panorama dell’innovazione tecnologica, e delle strategie, per creare i prodotti, i servizi e l’organizzazione più efficiente per avere successo con i “nativi digitali”, i giovani nati con internet in casa e lo smartphone in mano. a pagina 19

INCQC: stampare meglio spendendo menoLo stabilimento di Sommacampagna (Vr) del Gruppo Athe-sis ha ospitato una giornata di studio dedicata al Color Qua-lity Club WAN-IFRA, il maggiore riconoscimento al mondo per la stampa di qualità dei quotidiani. Una opportunità per rivedere e migliorare l’organizzazione produttiva ed il know how di stampa. a pagina 24

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* Fonte: Google Analytics gennaio 2012

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TecnoMedia

Di lean production, o produzione snella, il concetto organizzativo che significa applicare ovunque, nel processo produttivo, attenzione al rapporto costi/prestazione, si è parlato a lungo in occasione della scorsa edizione di WAN-IFRA Italia a Firenze. Ma il ripensamento globale sulla moderna organizzazione del lavoro in azienda non è solo un argomento per le Conferenze internazio-nali, come dimostrano i nuovi accordi relativi ai contratti di manutenzione, varati dal Gruppo RCS nel corso del 2011.

“E’ proprio alla produzione snella, e ai principi più moderni in tema di gestione industriale, che abbiamo pensato”- spiega a TecnoMedia Roberto Sardi, responsabile per la produzione del Gruppo RCS -"quando ci siamo seduti al tavolo con uno dei nostri fornitori principali, la GMDE di Milano.” Tema in discussione: la revisione integrale degli accordi per la manutenzione sulle linee di fotofor-matura di proprietà di RCS.

La scelta strategica: investire in efficienzaIl Gruppo editoriale stampa Il Corriere della

Sera e La Gazzetta dello Sport in stabilimenti di-slocati in tutta Italia. In alcuni di questi, Niber a Bologna, Sedit a Bari, l’Unione Editoriale a Caglia-ri e la Sts a Catania, tutta l’area di fotoformatura è in outsourcing, ed il personale di RCS non fa alcun intervento di manutenzione diretta sulle macchine. Diverso è il caso di Pessano (Milano) e Roma, dove le linee CtP e tutte le macchine collegate al pro-cesso di fotoformatura sono di proprietà di RCS.

“In questi stabilimenti”- spiega Sardi-“è il nostro personale che provvede sia al funzionamento delle linee che alla loro manutenzione ordinaria”. Alla società terza, la GMDE, che ha installato le appa-recchiature, è invece demandata la manutenzione straordinaria, il controllo di eventuali anomalie in produzione, la riparazione e la fornitura dei pezzi di ricambio. Queste stesse attività sono demandate sempre a GMDE anche per il polo di Padova (Se-regni Padova) dove gli impianti sono di proprietà RCS, mentre la gestione ordinaria è assicurata dal personale dello stampatore.

Le linee CtP, e tutta la catena distributiva col-legata alla gestione delle lastre, è una delle aree più delicate del flusso di lavoro. Deve garantire una produzione costante, sia quantitativa che qualitativa, in tutti i giorni dell’anno, è soggetta ad usure ed all’utilizzo di lastre ed altri prodotti chimici che potrebbero non essere della medesi-ma qualità fra una fornitura ed un’altra. Come se ciò non bastasse, tutte le tecnologie di quest’area produttiva sono soggette ad obsolescenza rapida, molto più veloce di altre componenti dell’area di stampa, come le rotative, che hanno tempi di ob-solescenza calcolati in non meno di 15 anni.

La produzione nelle area prestampa, nei diver-si stabilimenti, è ottenuta con sistemi di workflow totalmente automatici, con linee CTP d’alta velo-cità e videobender multiformato molto sofisticate, progettate per le esigenze derivate dal sistema di caricamento delle lastre delle rotative full color.

Essendo le linee attive da quasi otto anni si è

Manutenzione industriale:con i nuovi contratti di RCSpiù efficienza e meno costi

RCS ha sviluppato dei contratti innovativi per la manutenzione industriale di tutti gli impianti di fotoformatura di proprietà del Gruppo. Procedure di controllo accurate ed una gestione programmata risorse, scorte e gestione dei ricambi, messa a punto in collaborazione con il fornitore delle linee produttive, consentiranno sia all’editore-stampatore che all’azienda che gestisce gli interventi di manutenzione, una riduzione dei costi ed un aumento globale di efficienza. Ne abbiamo parlato con Roberto Sardi, il manager RCS che ha seguito passo a passo l’elaborazione dei nuovi contratti.

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posto per RCS l’esigenza di valutare l’investimen-to per il rinnovo. La conseguente analisi di mer-cato ha evidenziato che l’attuale tecnologia violet dei CTP installati sarà valida ancora per qualche anno in quanto all’orizzonte non se ne profilano delle nuove. Nel prossimo futuro, ci saranno CTP violet in grado di esporre 350 lastre/ora anziché le attuali 230 ma sempre con tecnologia violet, la più diffusa nel mondo dei quotidiani.

Si è arrivati quindi alla decisione di non pia-nificare investimenti nell’area prestampa almeno fino al 2015, portando mediamente a dodici anni l’utilizzo delle linee CTP attuali. La conseguente idea di stipulare un contratto pluriennale è stata accettata da GMDE la quale ha garantito, in forme diverse, l'efficienza e il mantenimento tecnologico produttivo e qualitativo dell’intero sistema, poten-do tuttavia RCS utilizzare qualsiasi tipo di lastra offerta dal mercato, da quelle ad alogenuri alle fotopolimeriche sino alle nuovissime chem-free, più rispettose dell'ambiente.

Alla scadenza del vecchio contratto di ma-nutenzione, si è quindi deciso per una nuova soluzione, passando da un contratto a forfait, om-nicomprensivo di interventi e ricambi, semplice da gestire ma impegnativo economicamente, ad un contratto ugualmente flessibile - anche se un po’ più complesso da gestire- che prevede, in base all’esperienza maturata negli anni precedenti, la definizione di soglie limite per gli interventi, e per i ricambi, che sia RCS sia il fornitore del servizio si impegnano a rispettare, mettendo in campo ognuno le proprie leve di ottimizzazione, organizzative e tecniche.

“Più siamo bravi, e più risparmiamo”

Il nuovo contratto prevede un tetto di in-terventi – con sinergie fra costi relativi alla manodopera e ricambi delle parti soggette ad usura – con un meccanismo predefinito all’interno di un intervallo di soglia specifico, condiviso da RCS e da GMDE.

“Il meccanismo ce lo siamo inventati con il fornitore” – spiega ancora Sardi-“ e conviene ad entrambi”. Sono stati definiti un numero di interventi fissi per singola linea produttiva, con un valore dei ricambi stabilito in anticipo, regolamentando la situazione nel caso in cui sia necessario uscire da questi parametri.L’obiettivo comune, sia dell’utente che del fornitore, è rimanere all’interno del valore medio prefissato, da un lato puntando a migliorare la manutenzione ordinaria e la gestione della linea produttiva durante il

ciclo di lavorazione, e dall’altro migliorando gli interventi di manutenzione.

“Più siamo bravi, e più risparmiamo.” Il Gruppo realizza economie sulle chiamate dei tec-nici, e sui ricambi, curando più attentamente la manutenzione ordinaria, mentre il fornitore può ottimizzare le risorse interne, programmando me-glio gli interventi di routine, le scorte e la gestione dei ricambi del magazzino.L’obiettivo comune è l’efficienza industriale, aiutata certamente dalla durata del nuovo contratto che, siglato nel luglio del 2011, durerà fino al 2015. Il Gruppo RCS, con il nuovo contratto, punta a ridurre i costi senza che ciò vada a scapito delle prestazioni e dell'efficienza

Roberto Sardi, Direttore Tecnico di RCS Quotidiani

TecnoMediaPeriodico della ASIG

Associazione Stampatori Italiana Giornali

Via Sicilia 125, 00187 Romatel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489

E-mail: [email protected]

Comitato Editoriale Vincenzo Borgogna, Roberto Poli, Paolo Polidori

Direttore responsabileLuca Michelli

hanno collaborato a questo numeroSalvatore Curiale

Segreteria di RedazioneElga Mauro

Registrazione del Tribunale di Roma n. 21 del 27-01-2010© ASIG Service S.r.l. - 2011 - Tutti i diritti riservati

Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma

StampaSpedalgraf stampa srl - Via Cupra 23 - 00157 Roma

Questo numero è stato chiusoin redazione il 6 marzo 2012

TecnoMedia è consultabile in Internet http://www.ediland.it

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TecnoMedia

delle linee produttive, che saranno o perfetta-mente allineate con il passato o, probabilmente, migliori, perché gli interventi programmati di manutenzione straordinaria dovrebbero ridurre ai minimi termini i fermi impianti causati da improvvise rotture macchina.

Il minor numero di chiamate a GMDE, con-sentirà al fornitore di utilizzare le risorse tecni-che in modo più flessibile e, di conseguenza, più vantaggioso per tutti.

Anche su altre componenti del layout indu-striale si è intervenuti, sempre in accordo con lo stesso fornitore. RCS è proprietaria di tutte le linee di ricezione delle pagine installate nei diversi centri stampa: in parallelo alla stesura del nuovo contratto di manutenzione della fotoformatura, si è provveduto ad interventi di aggiornamento

software e manutenzione della parte hardware dei sistemi di rotativa e spedizione, soprattutto delle componenti giunte ormai a fine del ciclo produttivo. Nell’ambito dell’investimento di RCS in manutenzione, questa è stata sicuramente la parte meno critica.

“Il grosso dell’investimento è andato all’area della fotoformatura. Un settore delicato, per il quale abbiamo deciso di affidarci ad un partner esterno molto affidabile, con il quale sviluppare un nuovo contratto di collaborazione.”

“E prendere le linee di fotoformatura a no-leggio?” chiediamo a conclusione del nostro incontro.

“Per adesso nessuno ci ha ancora proposto questa soluzione. Quando dovesse succedere, la prenderemo in considerazione.”

WAN-IFRA Italia 2012 a Torino, il 19 e 20 giugno

L’edizione 2012 di WAN-IFRA Italia, la Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana, si svolgerà a Torino il 19 e 20 giugno pros-simi. La manifestazione è promossa da WAN-IFRA, l’associazione mondiale degli editori, dalla Fieg – Federazione Italiana Editori Giornali – e dall’Asig – Associazione Stampatori Italiana Giornali. I lavori della Conferenza internazionale si svolge-ranno all’Auditorium del Museo dell’Automobile, mentre la serata tradizionale di WAN-IFRA Italia sarà ospitata dalla Mole Antonelliana dove, con la cena, è prevista la visita al Museo del Cinema e la possibilità di ammirare, dalla cupola, il panorama mozzafiato su Torino e le Alpi.Il programma dei lavori, in via di definizione mentre si chiude questo numero di TecnoMedia, sarà, come di consueto, dedicato all’analisi dei temi più importanti dell’industria dei quotidiani, con sessioni di lavoro dove si alterneranno relatori italiani ed esteri, panel di discussione e tavole rotonde. Tutti i lavori di WAN-IFRA Italia 2012 - quindicesima edizione – saranno tradotti in italiano ed inglese. Il programma completo, i moduli per l’iscrizione e tutti i dettagli logistici saranno, come di consueto, distribuiti via posta, per email e attraverso i siti web degli organizzatori, wan-ifra.org, fieg.it e ediland.it.

XV Edizione della Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana

In associazione con:

www.wan-ifra.org www.fieg.it www.ediland.it

WAN-IFRA Italia 2012Progettare lo sviluppo

19 – 20 Giugno 2012, Torino

Estratto dalle “WAN-IFRA GmbH & Co. KG General Conference Conditions”

Questo estratto dalle General Conference Conditions si applicano soltanto ai par-

tecipanti considerati contraenti ai sensi del § 14 del German Civil Code (BGB).

§ 1 Registrazione, Quote, e pagamento dovuto

1.1 la registrazione ad un evento deve essere fatta per iscritto.

1.2 WAN-IFRA GmbH & Co. KG confermerà al partecipante la registrazione per

iscritto.

1.3 il pagamento della quota diventa obbligatorio al ricevimento della fattura.

§ 2 Cancellazione, annullamento del contratto da parte del cliente

2.1 La cancellazione può essere effettuata per iscritto, e sarà accettata sino a due

settimane prima dell’evento. In questo caso verrà trattenuto un 10% della

quota. Dopo questo limite, verrà trattenuto l’intero importo della quota.

2.2 È sempre possibile inviare un “partecipante sostitutivo” a condizione che

WAN-IFRA GmbH & Co. KG sia informata per iscritto in anticipo, specifican-

do il nome del sostituto.

§ 3 Cancellazione di eventi

3.1 WAN-IFRA GmbH & Co. KG può cancellare l’evento per importanti ragioni, specialmente nel caso di un numero troppo basso di partecipanti, cancellazio-ne o malattia di un relatore, chiusura dell’albergo, cause di forza maggiore.

3.2 Nel caso di un numero di partecipanti troppo basso, la cancellazione può essere effettuata sino a 3 settimane prima dell’inizio dell’evento.

3.3 Per tutti gli altri casi di cancellazione dovuti a motivi importanti, così come per ogni modifica del programma che dovesse rendersi necessaria, WAN-IFRA GmbH & Co. KG informerà i partecipanti al più presto possibile.

3.4 Nell’improbabile caso che un evento debba essere cancellato, tutte le quote di partecipazione pagate verranno rimborsate. …

§ 6 Legge applicabile / Luogo di giurisdizione Il contratto è soggetto alla legge tedesca. Il luogo di giurisdizione è Darmstadt.

WAN-IFRA Italia 2012 – XV Edizione19 - 20 Giugno 2012, Firenze

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Società_______________________________________________________________________ Socio/Member WAN-IFRA/FIEG/ASIG r Si/Yes r No/Not

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Lo scorso 19 gennaio la Eastman Kodak Com-pany ha richiesto al tribunale fallimentare del distretto sud di New York la procedura per l’assi-stenza contro i creditori, come previsto dal “Chap-ter 11” della legge fallimentare USA. Contestual-mente la società ha comunicato di avere ottenuto da Citigroup una linea di credito di 950 milioni di dollari per la durata di 18 mesi. Kodak ha anche comunicato che la procedura avviata riguarda la società principale e le sussidiarie con sede negli Stati Uniti. La procedura cosiddetta di “difesa dalla bancarotta” non riguarda le sussidiarie al di fuori del territorio USA, che continueranno la loro attività e faranno fronte normalmente alle obbligazioni verso i fornitori.

TecnoMedia (TM) - Quali sono le conseguen-ze di questa decisione per i clienti italiani di Kodak?

Giuliano Bianchet (GB) – Per rispondere alla domanda occorre chiarire alcune differenze sostanziali fra gli Stati Uniti e i Paesi Europei. Negli USA la procedura cosiddetta di “difesa dalla bancarotta” – che non a caso si chiama, tecnica-mente, “bankrupcy protection”- è una procedura di “protezione” dal “rischio di fallimento”. Può essere richiesta sia dai creditori che dalla azienda interessata. Nel nostro caso, è stata Kodak a chie-

dere la protezione da questo rischio di potenziale fallimento.

TM- Perché?GB – Kodak non era, e non è, in stato di insol-

venza. Il “Chapter 11” è stato richiesto perché, nella legislazione americana, è lo strumento più efficace per rinegoziare alcuni costi fissi che, già da tempo, gravavano sui bilanci dell’azienda ame-ricana. Un esempio per tutti: negli Stati Uniti, è la Corporation che deve provvedere al mantenimento del Fondo Pensioni che eroga i servizi ai dipen-denti non più attivi. Attorno agli Anni Novanta, Kodak aveva 146.000 dipendenti. Oggi Kodak ha 19.000 dipendenti e, in USA, 38.000 pensionati a cui pensare. Lo squilibrio è evidente, ed è una situazione ben conosciuta anche in Europa, ed in Italia, dove pure ad erogare le pensioni pensa un sistema pubblico. Quando lo squilibrio fra la-voratori attivi e pensionati oltrepassa una soglia massima, non c’è sistema che regga. Negli Stati Uniti, esiste questo strumento, la “protezione dal rischio di fallimento” – o Chapter 11 – che con-sente alle grandi aziende di rinegoziare, sotto la tutela del tribunale, le obbligazioni più onerose, per evitare di finire nei guai. Kodak utilizzerà questo strumento – che nella legislazione Europea, ed Italiana, ha una connotazione molto negativa,

Kodak si focalizzasull’industria grafica e nella stampa digitaleGiuliano Bianchet, Direttore dell’area del Mediterranean Cluster di Kodak, che riunisce i Paesi di Italia, Spagna e Portogallo, spiega in un’intervista a TecnoMedia il significato della procedura di “difesa dalla bancarotta” richiesta al tribunale fallimentare del distretto sud di New York da Eastman Kodak Company lo scorso 19 gennaio. Il cosiddetto “Chapter 11” della legislazione americana è uno strumento per consentire alle società USA di operare una rinegoziazione assistita delle proprie obbligazioni verso terzi, in vista di nuovi progetti di sviluppo. Eastman Kodak, che al 30 settembre scorso ha dichiarato asset per 5,1 miliardi di dollari e debiti per 6,75 miliardi, utilizzerà questo strumento, ed una linea di credito di Citigroup di 950 milioni di dollari per 18 mesi, per riorganizzare il gruppo focalizzandolo su tecnologie per il mercato grafico professionale. La stampa digitale giocherà un ruolo di primaria importanza, in un mercato globale dove l’industria dei quotidiani continuerà a essere un segmento di grande importanza strategica.

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“bancarotta assistita”, del tutto estranea alla leg-ge americana – anche per rinegoziare altre voci di costo che affondano le radici in situazioni di mercato che oggi non esistono più per nessuno. L’azienda rinegozierà, fra gli altri costi, il Kodak Theater di Los Angeles – dove si svolge la cerimo-nia di consegna degli Oscar - che prevedeva una sponsorizzazione della durata di vent’anni.

Kodak sta negoziando la cessione del 10% dei propri brevetti legati al mondo del consumer imaging, per un controvalore stimato attorno ai due miliardi di dollari.

La legislazione americana prevede che, se il venditore, dopo la cessione degli asset, va in default nei successivi 2/3 anni, il compratore deve restituire quanto ha acquistato. Se invece la transazione commerciale avviene sotto la tutela del tribunale, quindi all’interno delle procedure previste dal Chapter 11, l’acquirente non corre alcun rischio. Tutti questi contratti, così come le obbligazioni con il Fondo Pensioni, fondamentali per consentire la crescita di Kodak nei prossimi anni, potevano solo essere negoziati all’interno della procedura del Chapter 11. La decisione di Kodak, quindi, si muove nella direzione di garan-tire lo sviluppo nei prossimi anni.

TM-Che cosa significa tutto ciò per i clienti italiani?

GB – Una volta chiarito che è stata Kodak americana a richiedere, per proprio interesse e convenienza, la procedura negoziale, l’impatto sui clienti Europei, ed Italiani, è praticamente nullo. Il Chapter 11 riguarda solo la società principa-

le e le sussidiare nel territorio degli Stati Uniti. Le sussidiarie estere, fra le quali la nostra, non sono mi-nimamente toccate. Continueranno a fare fronte alle obbliga-zioni verso i fornitori come è sempre stato in passato.

TM- E le forniture di lastre ai clienti?

GB- Nessun proble-ma. La continuità ope-rativa delle consegne è garantita in ogni parte del mondo, Italia com-presa. La sussidiaria che opera nel nostro Paese ha chiuso gli ul-timi esercizi in utile.

TM- Ma di preoccupazioni ne avete registra-te?

GB- In misura inversamente proporzionale alle dimensioni dei nostri clienti. Quanto più sono piccoli, tanto più si sono preoccupati alla lettura delle prime notizie. Quelli di maggiori dimensioni, che magari hanno avuto più occasioni per avvi-cinarsi e conoscere direttamente il mercato, e la legislazione, americana, sono stati, e continuano ad essere, assolutamente tranquilli.

In linea generale, comunque, pensavamo a preoccupazione, ed eventuali ripercussioni nega-tive, di portata molto maggiore, che invece non si sono registrate.

TM- E gli stampatori di quotidiani?GB- Con i giornali con i quali abbiamo parlato,

finora, non abbiamo colto alcuna perplessità. Si sono comportati come se questa informazione non avesse alcun impatto.

Va anche detto che, in questo frangente, un ruolo molto positivo è stato giocato dalle tecno-logie di Kodak.

TM- In che senso?GB – I nostri sistemi e le nostre tecnologie sono

compatibili con i prodotti e sistemi presenti sul mercato, a differenza di altri concorrenti.

Questo è un vantaggio per il cliente che si sente più sicuro.

TM- E per quanto riguarda l’assistenza tec-nica?

Giuliano Bianchet, Direttore dell'area del Mediterranean Cluster di Kodak

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GB- Anche in questo caso, nessun proble-ma. I nostri fornitori sanno che abbiamo ampia disponibilità di liquidità, e non si preoccupano minimamente.

TM- In occasione dell’ultima edizione di IFRA Expo a Vienna, Kodak ha molto insistito sul futuro della stampa digitale. Le procedure americane del Chapter 11 hanno rimesso in discussione questa linea strategica?

GB- Assolutamente no, anzi…Kodak sta maturando alcune scelte strategiche di grande importanza.

Uno dei pilastri della strategia di sviluppo è la vendita di circa il 10% dei nostri brevetti sul mercato internazionale. La cessione di questi asset riguarda l’area dei prodotti consumer: Kodak ha già deciso di uscire dalle fotocamere di fascia bas-sa. Il marchio “storico” migrerà progressivamente all’interno di un portafoglio di soluzioni per le arti grafiche professionali, in grado di coprire appieno le più diverse esigenze del mercato.

TM- Per la stampa digitale – anche in vista di DRUPA – che previsioni si possono fare?

GB- Le novità che introdurremo a DRUPA – dove Kodak sarà presente in forze - saranno annunciate fra alcune settimane.

Nell’ambito più strategico, la nostra società manterrà lo sviluppo, e la ricerca, sia della tec-nologia di stampa drop-on-demand – quella, per intenderci, della linea Versamark, che già oggi produce quotidiani internazionali in molti centri stampa dell’area del Mediterraneo e del Nord Europa – che della tecnologia del continuous ink jet – ovvero le teste digitali che possono essere montate su rotative analogiche.

La stampa digitale ink jet è, per Kodak, la tecnologia vincente nei prossimi anni, e nel por-tafoglio di offerte, la soluzione continuous ink jet – che per noi si identifica nella linea Prosper – sono quelle che garantiscono ai clienti dei centri stampa tradizionali di aumentare pesantemente la produttività, offrendo servizi flessibili ai propri clienti.

TM- E le tecnologie analogiche, e le lastre?GB- Continueremo anche qui nel consolida-

mento e nella ricerca di nuovi prodotti. Stiamo completando i beta test delle nuove lastre Ther-mal Direct 2, che non utilizzano chimici in fase di sviluppo.

TM- I giornali quotidiani resteranno un mer-cato importante per Kodak?

GB- Direi strategico. In Italia i giornali sono stati, storicamente, un feduo dei nostri concorren-

ti. Nel passato 2011 abbiamo avuto una crescita significativa, e non solo in Italia, che, in alcuni casi, ha registrato un incremento percentuale a due cifre. Kodak ha appena avviato l’installazione di una nuova macchina da stampa digitale – una Versamark 4200 – per la stampa dei quotidiani alle isole Canarie. La nostra tecnologia ink jet è un’ottima soluzione per le tirature a basso numero di copie e frequenti cambi di testata o edizione in tempo reale. Nell’area della ridotta tiratura dei giornali abbiamo già conquistato una quota di mercato importante, e crediamo di poter crescere in misura significativa.

Le soddisfazioni che abbiamo raccolto nel 2011, all’estero come in Italia, non sono solo dovute alla qualità della nostra offerta ma, crediamo, anche alla fiducia nelle persone che lavorano in Kodak, nella loro serietà e nella serietà di uno dei marchi più famosi a livello mondiale.

Clienti, fornitori e collaboratori di Kodak: ab-biamo tutti ottime ragioni per stare tranquilli.

Digital Media Europe a Londra, dal 16 al 18 Aprile

Dal 16 al 18 aprile prossimo il Museo delle Scienze di Londra ospiterà Digital Media Europe, l’appuntamento per gli editori di giornali che sono alla ricerca delle idee migliori per avere successo nelle attività di publishing digi-tale.La Conferenza di Londra, organizzata da WAN-IFRA, sarà un evento focalizzato su alcuni dei trend più innovativi dentro e fuori dall’industria editoriale. Il programma dedicherà spazio alla pubblicità digitale, ai modelli di business più interessanti, ai contenuti a pagamento ed alla piattaforme mobili e ai tablet. Il programma completo della manifestazione, i moduli per l’iscrizione e tutte le informazioni logistiche all’in-dirizzo:http://www.wan-ifra.org/events/digital-media-euro-pe-2012

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“Come editori diciamo no ai finanziamenti a pioggia, in difesa dei giornali veri che hanno una struttura di vendita”. Così il Presidente della Fieg, Giulio Anselmi, ha commentato la volontà del sottosegretario con delega per l’editoria Paolo Peluffo, di rivedere i criteri per i finanziamenti all’editoria, in occasione della presen-tazione dei dati aggregati della “filiera” della carta, editoria, stampa e trasfor-mazione, che si è svolta lo scorso 15 febbraio a Roma, al Senato della Repubblica, presso la Sala Capitolare del Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Mi-nerva.

“Entro pochi giorni adot-teremo atti per rifinanziare il fondo per l’editoria, e contestualmente dovranno essere rivisti i criteri per il finanziamento per spingere le aziende verso la dimen-sione giusta per vendere” aveva fra l’altro annunciato il Sottosegretario con dele-ga all’editoria Paolo Peluf-fo, portando il saluto del Governo all’incontro dal titolo “La carta al tempo di Internet: ri/conciliare valori e conoscenza”. Peluffo ha quindi citato i criteri della vendita delle copie, dell’effettiva occupazione e dello sviluppo fra i possibili para-metri per incardinare i finanziamenti. “Denaro ce n’è poco, e dobbiamo sentire in modo forte la

responsabilità dell’impiego del denaro pubblico. Non bisogna finanziare i giornali che non ven-dono, occorre stabilire come priorità il criterio

dell’occupazione e favorire lo sviluppo dell’online.”

Peluffo ha anche ricor-dato di avere riproposto in modo convinto “la campa-gna del governo precedente per favorire la lettura”, e “posso annunciare che dal mese prossimo lanceremo una nuova campagna per dare un messaggio sulla vitalità dei luoghi della lettura: biblioteche, librerie ed edicole”.

Ridisegnare il futuro“Dobbiamo ridisegna-

re il futuro”- ha aggiunto Peluffo-“promuovendo un modello forte dell’editoria che conserva la filiera del-la carta, che va sostenuta, e contemporaneamente si apre all’online, perché abbiamo di fronte il pro-blema della divisione ge-nerazionale con la fascia più giovane che opera solo

sul digitale.” Fra le difficoltà, sono ben presenti al Governo quelle legate alla tassazione, che “pre-senta discriminazioni che favoriscono gli operatori dall’estero”.

Già, ma quali sono le prospettive della filiera? Come di consueto, ormai da molti anni, le asso-ciazioni che compongono la filiera, hanno affidato

L’odore della cartastimola il pensieroLe associazioni della “filiera” della carta, editoria, stampa e trasformazione, che rappresentano, tutte insieme, un fatturato aggregato di oltre 36 miliardi di Euro, hanno presentato, a metà febbraio, i dati aggiornati, le prospettive di evoluzione e le specifiche richieste al Governo per interventi che favoriscano lo sviluppo di un settore che, nel nostro Paese, occupa circa 772.000 addetti, una percentuale rilevante sull’occupazione nazionale, soprattutto se riferita al settore manifatturiero.

I protagonisti e i numeri della filiera

La filiera della carta, editoria, stampa e trasfor-mazione, che ormai da molti anni raccoglie i dati del settore, e li propone ai professionisti del settore in modo aggregato, è formata da:Acimga (produttori di macchine grafiche); AIE (editori di libri); ANES (editori di periodici specializzati); ARGI (distributori di macchine, sistemi e prodotti grafici); ASIG (stampatori di giornali); Assocarta (industriali della carta); Assografici (industrie grafiche, cartotecniche e affini) e FIEG (editori di quotidiani, periodici e agenzie di stampa).Da un punto di vista industriale, il valore ag-gregato, nel 2011, è rappresentato da: 36,4 miliardi di Euro di fatturato, 9,2 miliardi di Euro di export, 222.000 addetti diretti, pari al 4,8% dell’occupazione manifatturiera complessiva, 550.000 addetti dell’indotto occupazionale, per un totale di 772.000 addetti del settore. La produzione italiana di carta è realizzata per il 58% impiegando macero.

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l’analisi dei numeri, e degli scenari, al professor Ales-sandro Nova, dell’Universi-tà Bocconi di Milano.

Il fatturato della filiera, nel 2011, ha registrato una crescita del 2,2% rispetto al 2010, molto ridotta se paragonata a quella me-dia dell’industria italiana (+5,8).

Il dato evidenzia il mo-mento di particolare diffi-coltà del comparto legato a editoria, carta, stampa e trasformazione. Le dinami-che dei principali aggregati del comparto, in recupero nel corso del 2010, dopo i forti cali del biennio 2008-2009, hanno subito una pesante battuta d’arresto a partire dall’estate scorsa, e ciò in conseguenza dell’acuirsi della crisi econo-mico-finanziaria, con alcuni settori, in particolare quello editoriale, che hanno registrato riduzioni dei valori di fatturato.

In particolare, ha os-servato, fra l’altro, il pro-fessor Nova, la filiera ha visto attenuarsi gli aspetti di continuità e di stabi-lità nella crescita che ne avevano caratterizzato lo sviluppo fino al 2008, sia pure con alcune differenze fra i diversi comparti. Nel settore “carta e prodotti in carta” si evidenzia un recu-pero, se pure parziale, nel biennio 2010-2011, mentre nel settore “stampa” prose-gue il trend negativo, che risente sia della crescente concorrenza di altri mezzi di comunicazione / infor-mazione, sia del calo degli investimenti pubblicitari. Puntuali, con le difficoltà sul fronte dei ricavi, i ri-flessi sull’occupazione.

Il numeri di addetti “diretti” della filiera, che nel 2010 era di oltre 226.000 persone, è sceso nel 2011 a circa 222.000, confermando una tenden-ze di segno negativo che risale almeno al 2003, primo anno per il quale sono disponibili analisi aggregate, e che indicava in oltre 259.000 gli ad-

detti “diretti” del settore.Nel 2011, la filiera ha cre-

ato occupazione indotta per circa 550.000 addetti, che sommati agli occupati “diret-ti” – 222.000 circa, pari grosso modo al 5% dell’occupazione manifatturiera complessiva - porta il totale attorno alle 772.000 unità.

Negli ultimi anni, la pro-duzione della filiera ha mo-strato dinamiche divergenti, con comparti in crescita ed altri bloccati, salvo gli effetti della profonda crisi economi-ca 2009-2011, che ha investito il mondo industriale nel suo complesso, determinando anche una forte compressione dei margini di redditività.

Le imprese della filiera, ha concluso Nova, devono

poter tornare a livelli adeguati di redditività, tali da garantire gli investimenti per migliorare ulteriormente la competitività.

Le richieste della filiera Proprio con l’obiettivo

di favorire la crescita, ed in attesa che il Governo passi dai buoni propositi ai fatti concreti, la “filiera” ha pre-sentato le proprie richieste.

A sostegno della doman-da e della promozione della lettura, la filiera ha chiesto, entro limiti prefissati, la de-tassazione della spesa per l’acquisto di libri di testo scolastici, della spesa per l’acquisto di abbonamenti a quotidiani, periodici, servizi di agenzie di stampa e di libri.

A sostegno dell’offerta, la filiera richiede:

- Istituire il credito d’im-posta a favore delle imprese produttrici di prodotti edito-riali, dell’industria grafica,

cartotecnica e cartaria per gli investimenti in beni strumentali e in programmi di ristruttura-zione economico-produttiva e di aggiornamento professionale. Si propone un credito di imposta pari al 3 per cento del costo sostenuto, con riferimento al periodo in cui l’investimento è

Paolo Peluffo, sottosegretario con delega per l'Editoria

Giulio Anselmi, Presidente Fieg

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effettuato ed in ciascuno dei quattro periodi di imposta successivi (per un totale, quindi, del 15% dell’investimento);

- Rifinanziare il credito agevolato per il set-tore, fermo dal giugno del 2003;

- Estendere al 2012 e agli anni successivi il credito di imposta per l’acquisto (e il consumo) della carta in favore delle imprese editrici di quotidiani, periodici e libri;

- Disporre forme di sostegno alla moderniz-zazione della rete delle edicole e della distribu-zione dei giornali (piani di informatizzazione, di ampliamento dei punti vendita, di formazione dei rivenditori, ecc.);

- Prevedere interventi per l’innovazione, l’industrializzazione di servizi e l’adeguamento tecnologico delle aziende nelle forme di:

- detassazione degli utili reinvestiti in acquisto e sviluppo di software applicativi e gestionali, licenze d’uso, cablaggi e reti di comunicazioni, sistemi di protezione informatica nonché per adat-tare il materiale editoriale e i processi produttivi anche alle caratteristiche della stampa digitale;

- sgravi sulle retribuzioni corrisposte dalle imprese ai lavoratori (compreso il personale interno

utilizzato come tutor) nei periodi di formazione e aggiornamento professionale;

- sgravi sulle retribuzioni corrisposte dalle

imprese ai lavoratori (compreso il personale in-terno utilizzato come tutor) nei periodi di forma-zione correlati all’utilizzo di nuovi macchinari e attrezzature e detassazione delle spese sostenute, in percentuale.

La crisi, ha osservato il Presidente della Fieg Giulio Anselmi, che ha coordinato la discussione, alla quale hanno partecipato anche Vincenzo Boccia, Vicepresidente Confindustria, e Derrick De Kerckhove, Direttore scientifico Osservatorio TuttiMedia e Media Duemila, sta testimoniando la straordinaria forza della carta stampata, che non è ancorata ai vecchi modelli di business. “Appropriandosi di forme e tecniche nuove – ha sostenuto Anselmi – i giornali sono stati capaci di consolidare il loro ruolo storico, rispondendo alle esigenze di un contesto sociale e culturale in continua evoluzione".

Lo confermano i circa 25 milioni di lettori di quotidiani e i 33 milioni di lettori di periodici. Ma ne sono conferma ancora più significativa – ha continuato il presidente della Fieg – la percen-tuale di utenti dei siti web dei quotidiani che nel 2011 hanno rappresentato circa il 50% dell’utenza complessiva di internet”.

”Occorre un intervento che consenta di attra-versare questa fase con misure produttive”, ha concluso Anselmi, ricordando a tutti che “l’odore della carta stimola il pensiero”.

I dati della "filiera": successo crescente di attenzione e di pubblico

La presentazione dei dati aggregati della "filiera" è ormai un appuntamento fisso nelle agende dei professionisti dell'in-dustria della carta, editoria, stampa e trasformazione. Anche quest'anno, presso la Sala Capitolare del Senato della Repubblica, a Roma, oltre un centinaio di professionisti del settore ha seguito l'incontro, intitolato "La carta al tempo di internet: ri/conciliare valori e conoscenza"

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Le ”impronte ecologiche” lasciate nell’argilla verde, al momento dell’inaugurazione della terza linea produttiva per le lastre offset dello stabi-limento Fujifilm Manufacturing Europe BV di Tilburg (Olanda), sono quelle del Presidente e CEO del colosso giapponese, Shigetaka Komori, e del Principe d’Orange, Guglielmo Alessandro, erede al trono d’Olanda, protagonisti assoluti della cerimonia che si è svolta lo scorso 8 dicembre.

Un evento che non è passato inosservato sia in Olanda – erano presenti i maggiori network e media del Paese – che nella comunità internazio-nale dell’industria grafica. Con la nuova, terza, linea di produzione, l’Europa dispone di uno dei maggiori siti di fabbricazione al mondo – qualcuno si spinge fino a dire “il più grande” – per le lastre da stampa offset, in grado di produrre tutta la gamma dei prodotti offerti da Fujifilm, fra le quali le modernissime Brillia HD PRO-VN a tecnologia violet per l’industria della stampa quotidiana.

A destare interesse, a parte la capacità pro-duttiva, le tecnologie messe in campo dal colosso giapponese per un sito produttivo veramente “a misura d’ambiente”, una strategia industriale per la quale lo Stato Olandese, per il tramite del Ministro degli Affari Economici, Agricoltura ed Innovazione, Marcel Verhagen, non ha mancato di ringraziare pubblicamente Fujifilm.

Riciclare il 99% degli scarti produttiviPoche settimane prima dell’inaugurazione del-

la terza linea produttiva di lastre offset, lo stabili-mento di Tilburg ha completato la installazione di cinque nuove turbine eoliche. Le moderne “pale a vento”, nella versione più moderna ed high-tech, sono torri di circa un’ottantina di metri di altezza in grado di generare una potenza massima di circa due megawatt ciascuna. Tutte insieme, producono circa il 20% del fabbisogno energetico del sito produttivo, che si estende su 63 ettari. Con le sole turbine eoliche sarà possibile, nel corso dell’anno, ridurre le immissioni nell’aria di anidride carboni-ca di 12.000 tonnellate. Questo obiettivo è parte di un traguardo più ambizioso, come hanno spiegato i manager del gruppo giapponese, che mira allo sviluppo di un sito industriale che diventi, nel tempo, totalmente indipendente dall’impiego del carbone.

Fra gli importanti investimenti in tecnologie “sostenibili”, il Gruppo giapponese ha installato a Tilburg un impianto CTO – Co-generative Ther-mal Oxidier – come parte integrante della nuova linea PS-10, per incenerire i rifiuti dei solventi, in grado di poter essere utilizzato anche come siste-ma efficiente per produrre acqua calda e fredda, vapore ed energia elettrica. La società ha anche

In Olanda le nuove frontieredella produzione di lastre low-chem ad alta sostenibilità

Con l’inaugurazione ufficiale, lo scorso 8 dicembre, della terza linea di produzione (PS-10) per la fabbricazione delle lastre di stampa offset, lo stabilimento di Fujifilm di Tilburg, nel sud dell’Olanda, diventa il maggior sito produttivo del suo genere in Europa, uno dei maggiori al mondo ed uno dei più attrezzati per la salvaguardia dell’ambiente. Grazie a tecnologie d’avanguardia, il sito di Tilburg, che produce, fra le altre, le nuove lastre violet a basso consumo di chimici per l’industria della stampa quotidiana, smaltisce il 99% dei rifiuti prodotti durante il ciclo industriale. E per chi arriva da lontano, il primo “segnale” della presenza dello stabilimento sono le tradizionali “pale a vento” olandesi, naturalmente nella loro versione più moderna ed high-tech, per la produzione di energia elettrica eolica.

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I test e le analisi di TAGA Italia per aggiornare la norma ISO 12647-3

Continua l’attività del gruppo di lavoro TAGA Italia (www.taga.it) sui quotidiani. Il gruppo, del quale fanno parte circa 25 professionisti provenienti da tutti i segmenti produttivi dell’area quotidiani, editori, stampatori, for-nitori di tecnologie e di materie prime, ed alcuni consu-lenti, coordinati dai responsabili di TAGA, sta lavorando intorno ad alcuni punti specifici della norma di riferimento del settore, la ISO 12647-3 attualmente in revisione da parte del comitato tecnico TC130. Le scorse settimane sono state dedicate ai test, effettuati presso alcuni centri stampa, per raccogliere i dati da presentare al meeting internazionale di Giacarta, previsto per il mese di aprile.A che punto siamo?- Il primo asse di indagine riguarda la stampa su carta migliorata da quotidiano: si vorrebbe proporre di inserire nella nuova norma - se i dati ci conforteranno - un nuo-vo riferimento in termini di printing condition, carte e inchiostri stampati, assumendo una categoria presente nella nuova revisione della parte 2 della stessa norma (ISO 12647-2), quella per la stampa offset a foglio e heatset per intenderci. In questa troviamo definita una categoria di carta chiamata “improved newsprint”, che corrisponde, come caratteristiche, a quelle normalmente usate nei centri stampa per fare lavori complementari - collaterali o altri prodotti commerciali - e per i quali ad oggi non vi è una norma di riferimento da poter seguire. Sono stati programmati alcuni test, da effettuare at-traverso una test form sviluppata dal gruppo di lavoro, per verificare se queste condizioni sono riproducibili con rotative coldset. Se gli esiti delle misurazioni e l’analisi delle condizioni di produzione diranno che il riferimento può essere realisti-camente adottato, verrà formulata una proposta affinché sia integrata nel testo della nuova norma. Per quanto riguarda le carte, le misurazioni effettuate dicono che la maggior parte di quelle impiegate nella produzione, rientrano dei parametri descritti dalla PS 7 (printing substrate 7) indicate da ISO CD 12647-2.-L’altro asse di indagine riguarda la possibilità di con-templare, tra i metodi per la verifica della qualità in produzione, i sistemi di lettura colorimetrica diretta sull’immagine. Il gruppo di lavoro ha potuto assistere alla presentazione dei tre sistemi: GrafiKontrol, Q.I, rappresentato in Italia da GMDE, e QuadTech. Le caratteristiche tecniche e i presupposti delle tre so-luzioni non sono perfettamente assimilabili. Per questo

motivo, il lavoro si è diretto verso l’effettuazione di una batteria di test di laboratorio atti a verificare se le tre tecnologie danno risposte coerenti tra di loro, in modo che si possa comunque affermare che le apparecchiature “vedono” allo stesso modo, benché utilizzino mezzi e tecnologie differenti. Se questo dato verrà confermato, si studierà come proporre di inserire nella norma l’impiego di questi stru-menti che, in virtù della reale difficoltà di usare le scale di controllo - previste dalla norma - sulla maggior parte delle produzioni, restano l’unico mezzo efficace per poter garantire un controllo colore sulla copia stampata, oltre ai benefici intrinseci derivanti dalla riduzione scarti e diminuzione drastica della variabilità in tiratura.- Il terzo filone di indagine riguarda i quotidiani stampati con tecnologie flexo. Qui il lavoro si concentra nell’effettuazione di test di stampa per verificare quali elementi qualitativi di con-trollo di processo possono essere inclusi, per analogia con il processo offset, all’interno della futura revisione della norma ISO 12647-3, che al momento non prevede alcuna indicazione. Il gruppo di lavoro sta realizzando dei test che dovranno servire a portare i dati al meeting di aprile, dove è già stata fissata una sessione di lavoro in cui l’Italia, con i suoi rappresentanti, presenterà i dati dell’intero studio.

David Serenelli, Segretario nazionale di TAGA Italia

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installato un impianto di riciclo dell’acqua, con due grandi unità di depurazione. Con queste, ed altre misure di difesa ambientale, si stima che l’impianto di Tilburg riutilizzi il 13% dei rifiuti che produce, ne ricicli il 68% e ne rigeneri il 18%, lasciando al sito solo l’1% dei rifiuti da smaltire. L’azienda di produzione, inaugurata nel 1982, impiega circa 900 addetti, dispone di un proprio team di ri-cerca e sviluppo, e dal 1991 produce lastre offset per l’industria grafica, giornali, rivi-ste e materiali d’im-ballaggio.

La linea di produ-zione PS-10 è lunga 330 metri, con una larghezza media di 35 metri ed una altezza massima di 22 metri. L’impianto ha richie-sto 850 tonnellate di acciaio e 5.500 metro cubi di calcestruzzo. Per il gruppo, quel-lo di Tilburg è, oggi, il sito produttivo più importante al di fuori del Giap-pone.

Lastre low-chem per i giornaliF u j i f i l m h a

invest i to nel la costruzione del-la nuova linea di produzione per soddisfare la ri-chiesta crescente di lastre in Euro-pa, Africa e Medio Oriente. La linea è stata progetta-ta per essere in grado di produrre

tutta la famiglia di lastre del gruppo, compresa la nuova Brillia HD PRO T3, e la Brillia HD PRO-VN per la fotoincisione con tecno-logia violet per l’industria dei giornali.

Sono, tutti, materiali di consumo a basso impatto ambientale, che il fornitore definisce low-chem, ovvero a basso utilizzo di reagenti chimici.

Su questa “filosofia” di prodotto il team di esperti della Fujifilm, presenti all’inaugurazione olande-se, ha particolarmente in-sistito. Pur sapendo che l’impiego di materiali di consumo, e tecnologie, a basso impatto ambientale, non sono sempre ai pri-mi posti nelle agende dei centri stampa in Europa e negli altri Paesi, “le solu-zioni low-chem significano risparmi certi sui processi produttivi”. Fujifilm ha focalizzato l’attenzione sul concetto di “ridotto impie-go di prodotti chimici” che, allo stato della tecnologia, risulterebbe essere più corretto sia per il fornitore che per l’utilizzatore finale.

Fra i due “estremi” nel processo di finissaggio delle lastre, quello co-siddetto “processless” – senza trattamento – dove la lastra, dopo la esposizione, viene montata direttamente in rotativa, dove av-viene il processo di rimozione della emul-sione non stampante, e quello tradizione, ad alto contenuto di rea-genti chimici, esistono soluzioni intermedie di vario tipo.

Fujifilm, come han-no spiegato gli esperti presenti in Olanda, ha optato per un pro-

Da sin.: Shigetaka Komori, Presidente e CEO di Fujifilm, il Principe d'Orange Guglielmo Alessandro, erede al trono d'Olanda, imprimono le proprie orme nell'argilla verde in occasione dell'inaugurazione della terza linea di produzione lastre dello stabilimento di Fujifilm a Tilburg

Il suono del Taiko, il grande tamburo giapponese, ha aperto, come vuole la tradizione orientale, la cerimonia di inaugurazione della terza linea di produzione lastre dello stabilimento di Tilburg

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cesso di finissaggio, disponibile anche per le lastre utilizza-te nella stampa dei giornali, a “basso contenuto di chimi-ci”. Il risultato, che il gruppo giappone-se propone ai centri stampa, grazie an-che all’aumento di capacità produttiva dello stabilimento olandese, sono la-stre che offrono mi-nori costi globali di esercizio a parità di prestazioni.

Per i giornali, lo stabilimento di Til-burg è in grado di produrre la Brillia HD PRO-VN, lastra violet low-chemistry per CtP, sviluppata appositamente per la stampa quotidia-na. L’obiettivo del fornitore è quello di forni-re una soluzione in grado di raggiungere gli stessi livelli di produttività dei sistemi convenzionali con lastre CtP violet, riducen-do al minimo l’utilizzo dei prodotti chimici in fase di trattamento.

Brillia PRO-VN non ne-cessita della tradizionale rigenerazione dello svilup-po con prodotti chimici,ma solo di mantenere il livello delle vasche con aggiunta di acqua. Con notevole ri-duzione dei costi di smal-timento dei chimici. L’im-pianto di trattamento della lastra offre anche il van-taggio di avere dimensioni molto più ridotte rispetto alla linea per il trattamento dei materiali di consumo a base polimerica.

La lastra beneficia del-la tecnologia MultiGrain, brevettata da Fujifilm, e disponibile nel sito olan-

dese, all’interno di un’area della linea di produzione dove hanno accesso solo un ristretto numero di tecnici altamente specializzati.

La granitura Multigrain permette di raggiungere velocemente il bilancia-mento ottimale acqua/in-chiostro consentendo par-tenze rapide con riduzione degli scarti.

La sostenibilità ambien-tale – ed è il senso della strategia industriale che arriva dal nuovo sito pro-duttivo olandese – riguarda sia le lastre che la modalità con la quale si producono.

L’impiego di una tecno-logia sostenibile, si traduce in vantaggi non solo am-bientali, e quindi per tutti, ma anche economici, per l’intera filiera produttiva, sia per i produttori di lastre e per i centri stampa che le utilizzano quotidiana-mente.

Fujifilm Manufacturing Europe BV di Tilburg, fondata nel 1982, si sviluppa su un'area di 63 ettari, e impiega circa 900 persone. Dal 1991 produce lastre offset per l'industria grafica, giornali, riviste e materiali di imballaggio.

Ciascuna delle cinque turbine eoliche è in grado di generare una potenza massima di due megawatt. Insieme provvedono al 20% del fabbisogno energetico globale dello stabilimento.

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Il web assomiglia ad una nuova fabbrica più che ad un semplice mezzo di comunicazione, dove l’innovazione, più che tecnologica, è sociale. I “let-tori digitali”, sia “nativi”, i più giovani, che “im-migrati”, con alle spalle decenni di buone letture della stampa, affollano il nuovo spazio sviluppando nuove abitudini ai consumi e nuovi comportamenti di interazione con i contenuti.

Editori e concessionarie di pubblicità si in-terrogano su quali siano le migliori soluzioni da adottare per avere successo con i consumatori del web. Poche risposte univoche, molti interrogativi e tanti esperimenti, molti dei quali emersi in un incontro, organizzato lo scorso mese di novembre da Fieg – Federazione Editori Giornali – ed Asig – Associazione Stampatori di Giornali – da sempre impegnata a seguire in prima linea l’evoluzione delle tecnologie e dell’organizzazione del lavoro, aree ove ormai i “compartimenti stagni” fra stampa e digitale non hanno più ragione di essere.

Anytime, anywhere: editori “sempre ed ovunque”Dalla stampa a caratteri mobili alla rotativa,

dal grammofono all’MP3, dal Cinema al DVD, dalla radio alla televisione al web: l’industria dei “contenuti” è abituata agli shock tecnologici. Ma è stato il digitale, almeno nelle analisi di Alberto Re-gazzo ed Elisabetta Taverna, di Bain & Company, ad aver scatenato la tempesta perfetta, soddisfacendo bisogni latenti dei consumatori con impatti dram-matici sulla fruizione tradizionale. Con il digitale, i consumatori guadagnano terreno: la fruizione dei contenuti può essere sempre ed ovunque, la programmazione diventa “On demand”, gli accessi ai contenuti liberi, le piattaforme distributive del

tutto neutre, con il consumatore che può interagire con i contenuti. L’impatto è rilevante, con modifiche senza precedenti nei rapporti e negli equilibri fra le fasi della catena del valore, con i nuovi media che competono per la stessa audience. In alcuni segmenti, le piattaforme digitali servono già la maggior parte dei contenuti ai più giovani.

Quale strategia per raggiungere i nuovi consu-matori digitali?

Esistono sei modelli primari per generare au-dience e monetizzare i risultati raggiunti: abbona-mento ai contenuti on line, il pay-per-piece (pago solo quello che consumo), la pubblicità (ovvero contenuti gratuiti), il supporto indiretto del busi-ness tradizionale (i siti di produttori che forniscono beni fisici), la connessione attraverso le community e gli acquisti nei siti specializzati in transazioni, come eBay e CraigList. Non è detto che quello che funziona per uno possa funzionare anche per altri. Per tutti gli editori tradizionali, è l’opinione di Bain & Company, certamente funziona la strategia di fare leva sugli asset più forti: i contenuti informativi e la credibilità del brand stampato. Poi, per qualcuno può funzionare l’abbonamento, per qualcun altro la vendita dei singoli contenuti. I paywall, che si stanno sperimentando in molte parti del mondo, danno risultati non sempre univoci.

Lo stesso discorso vale per la pubblicità digitale. Le inserzioni “classificate” trovano, dalla loro, la “forza” del brand della testata stampata, ma per funzionare on line devono offrire un valore aggiun-to in più per gli utenti, rispetto alla carta stampata. Ricerche personalizzabili e di facile realizzazione, cross reference sulle posizioni di lavoro offerto, sono solo alcuni degli esempi, ed alcune delle

Prodotti, media e serviziper avere successo con i “nativi digitali”Più che uno strumento di comunicazione, il web assomiglia ad una nuova fabbrica, dove l’innovazione è più sociale che non tecnica, e dove gli editori di tutto il mondo si stanno impegnando per trovare i prodotti, i servizi e l’organizzazione più efficiente per avere successo con i “nativi digitali”, i giovani nati con internet in casa e lo smartphone in tasca, e con gli “immigrati”, i lettori tradizionali che non disdegnano i contenuti in rete.Un incontro riservato ai soci di Fieg ed Asig ha delineato il panorama effervescente dell’innovazione, e delle possibili strategie per avere successo nell’editoria multimediale.

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strategie che gli editori stanno esplorando.

Fondamentale, per avere successo, è sviluppare e costru-ire un’offerta digitale integrata attorno al consumatore, intercet-tandolo ovunque possibile. Biso-gna essere editori “anytime” ed “anywhere”.

Innovazione e cross-media per le concessionarieI mercati in cui operano

le concessionarie tradizionali stanno affrontando un proces-so di trasformazione radicale. Entrano nuovi concorrenti sul mercato, cambiano i comporta-menti dei consumatori e degli investitori pubblicitari.

La maggiore novità, osserva Nicola Pianon, Senior Partner di The Boston Consulting Group, è la “connessione in tempo reale”: idealmente, il consumatore di contenuti, è sempre ed ovunque connesso, anche utilizzando piat-taforme diverse fra loro, come computer e smartphone. Ma il passaggio all’era digitale non ri-guarda solo i più giovani: ormai è un fenomeno trasversale. Un caso fra tutti, la Germania, dove i consumatori tedeschi al di sotto dei trent’anni hanno adottato l’iPad al 27% , al 17%, quelli fra i trenta ed i quaranta anni, al 31% quelli fra i trentacinque ed i quarantaquattro anni, ed al 16% i consumatori fino ai cinquan-taquattro anni di età. In Paesi come Cina, Stati Uniti, Brasile la percentuale di utenti che sono collegati ad internet per più di tre ore al giorno oltrepassa il 60%, arrivando a sfiorare, in al-cuni casi, l’80%. Da considerare anche il fenomeno dei social network: con una media di 600 milioni di utenti FaceBook è molto più frequentato, a livello mondiale, di Google e Yahoo. La pubblicità su questo canale è destinata a crescere a ritmi del 30% all’anno.

In questo panorama effer-vescente, non mancano buone

notizie per gli editori italiani. Nel nostro Paese, spiega Pianon, i lettori di news on-line appaiono fra i più disposti, a livello mon-diale, a pagare per i contenuti di magazine e giornali.

Gli investitori pubblicitari cercano nuove strategie. Le grandi aziende, più che a sposta-re i budget da un media all’altro, puntano a campagne diversi-ficate per intercettare i lettori su ogni canale a disposizione, cercando di coinvolgerlo il più possibile Le società di dimen-sioni medio-piccole sono, invece, più propense a spostarsi verso i media digitali, e mostrano gran-de attenzione verso i sistemi di ricerca automatici on line per essere intercettati dai potenziali consumatori.

Per le concessionarie, tutta-via, ci sono anche considerazioni di segno meno positivo. I nuovi player digitali, come Google, Youtube, FaceBook, sono molto attivi nella raccolta della pub-blicità, e rappresentano concor-renti dai quali guardarsi.

Con quali strategie? Offerta multimediale, coinvolgimento degli utenti finali, valorizzazio-ne della carta, sviluppo delle competenze della nuova forza vendita sono alcune delle indi-cazioni, con un invito alla pru-denza nell’utilizzo dei sistemi digitali più “invasivi”, come i pop-ups, le e-mail non richieste, e i mobile advertising che arri-vano sugli smartphone. I clienti dimostrano, in tutto il mondo, un crescente fastidio per questi strumenti.

Anche per le concessionarie, come per gli editori, è il mo-mento della sperimentazione e dell’innovazione, con i nuovi format di comunicazione per il mercato mobile. Come si fa a proporre con successo una soluzione di arredamento sul display di un telefonino? Ama-zon, per esempio, propone un pop-up, con tutti i dettagli per l’acquisto, quando l’utente passa

Dall'alto in basso: Nicola Pianon, Boston Consulting Group, Elisabetta Taverna e Alberto Regazzo, Bain & Company, Sergio Vitelli, Segretario Asig

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su una fotografia di arredamento all’interno di una rivista digitale.

Nel medio termine, la valorizzazione della carta, soprattutto per i powerbrand, rimane ancora una sfida chiave, visto che le previsioni, anche quelle più ottimistiche sui media digitali, danno una loro incidenza nel 2015, a livello mondiale, a solo il 21% sul volume di investimenti in pubblicità.

Redazioni multimediali per la nuova editoriaPiù che uno strumento,

la rete assomiglia ad una nuova fabbrica, dove l’in-novazione è più sociale che non tecnica. Gli editori che vogliono operare con suc-cesso nel nuovo ambiente di comunicazione devono studiare gli utenti più che i media, passando dalla dimensione di “massa a quella individuale. “Mai come oggi” – osserva fra l’altro Domenico Tudini, Vice Presidente di Sport-Network con responsabilità per l’attività multimediale del Gruppo Amodei -“le notizie hanno un valore d’uso così alto ma un va-lore di scambio così basso”, e l’industria editoriale deve lavorare sodo per restituire questo “valore di scambio” all’informazione, anche in considerazione del fatto che in rete è venuto meno il modello di business tradizionale basato sul mix di vendite: edi-cola, pubblicità ed abbonamenti. “La vera sfida”- e Tudini cita Rupert Murdoch-“consiste nel saper utilizzare il brand di un giornale consentendo al contempo ai lettori di personalizzare le notizie per

conto proprio”. Come dire, un’estensione dell’offer-ta informativa declinata su diversi canali.

Per poter sviluppare questa strategia multi-mediale, l’editore deve partire da una redazione multimediale, perché con questa i giornalisti sono in grado di rispondere alle mutate richieste dei lettori.

Solo qualche esempio: ancora oggi, è diffusa quasi ovunque la specializzazione per mezzo di comunica-zione, dove il contenuto è veicolato dal layout.Il fu-turo, da costruire, propone invece un modello “content driven”, dove l’informazio-ne deve poter essere pro-dotta facilmente all’interno di una stessa piattaforma ed agganciata, in fase di distri-buzione, a diversi layout per i prodotti stampati – giorna-li e magazine – per il web e le edizioni su dispositivi mobili.

Fino ad oggi, la produ-zione è stata “paper cen-tric” con successivi adat-tamenti per gli altri canali. Il futuro è “internet first”, subito la notizia on line e poi gli approfondimenti per

gli altri canali.Accanto a queste considerazioni, altre suggestio-

ni ancora più innovative, come le quantità di spazio da dedicare alle singole notizie, non più decise sulla base di ciò che “si presume” interessare i lettori, ma su misure molto più sofisticate che tracciano, on line, ciò che “effettivamente interessa” l’utente finale. L’ ”universal desk”, un sistema integrato di publishing per tutte le piattaforme, è il modello al quale puntare.

Domenico Tudini, Vice Presidente di SportNetwork con responsabilità per l'attività multimediale del Gruppo Amodei

Qui sopra e accanto: un folto pubblico ha seguito l'incontro ospitato nella sede della Federazione Editori a Roma

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Nuove piattaforme di comunicazioneIl mondo dell'editoria, suggerisce Sergio Vitelli,

Segretario Asig, è ad un bivio cruciale, dove biso-gna dismettere la vecchia logica, un tempo vincen-te, di “informare le masse”, ridisegnando le proprie attività in termini di “comunicazione integrata e multimediale al servizio di ciascun individuo”.

Le tendenze internazionali della carta stampata, così come si sono delineate negli ultimi tre anni, sembrano confermare alcune linee evolutive: lenta, ma progressiva, diminuzione del numero di copie e di testate in circolazione, con vendite in calo accelerato nei continenti più industrializzati (Nord America e in Europa) e sostanzialmente stabili, o lieve crescita, nelle aree emergenti, con punte massime in India e Cina. Una linea di progressiva contrazione della carta stampata che, pur spostan-dosi in avanti di anno in anno “non ci consente di sperare in una sua sopravvivenza oltre il 2040”.

Da qui, l’assillante necessità di iniziare una lenta riconversione del settore nel suo complesso. Vitelli si è soffermato sulle tendenze del web, una piattaforma non più solamente giovanile, ma

utilizzata in misura sempre più estesa anche dalle generazioni di maggiore età, in cerca di nuovi orizzonti personali e sociali. In questo scenario “gli editori dovranno non solo studiare nuove strategie di conquista verso i nativi digitali, ma anche solu-zioni per il contenimento delle perdite di vendita e di riconversione verso il digitale da parte di quei lettori maturi da sempre considerati come imper-dibili" per testate e copie”. Fra le applicazioni web, smartphone e tablet, c’è sicuramente spazio per fenomeni assolutamente giovanili, quali l’utilizzo del “concetto di game (gioco) nella gestione della notizia, la crescita impetuosa dell’utilizzo del video, la gestione della finanza personale”, ma anche per tendenze assolutamente “trasversali alle classi anagrafiche: attenzione crescente alla localizza-zione delle news e delle opportunità di acquisto, possibilità di integrare più testate o parti di esse in edizioni mobili personalizzate”.

Per i tutti i relatori, diversificazione dei canali e la sperimentazione sul campo delle loro intera-zioni, alla ricerca di nuovi modelli di business per conquistare i lettori, saranno le sfide del futuro.

Accordo di partnership fra Sitma e Müller Martini

Sitma, azienda italiana specializzata nelle soluzioni d’im-ballaggio e spedizione per l’industria grafica, e Müller Martini, azienda svizzera specializzata nello sviluppo, nella produzione e nella commercializzazione di un ampio assortimento di sistemi di confezionamento degli stampati, hanno sottoscritto un accordo di collaborazione. Le due aziende co-struttrici di mac-chine per l’industria grafica potranno offrire ai clienti, in tutto il mondo, l’ ampio assortimento di sistemi per l’in-serimento e per il confezionamento di riviste con film pla-stico, nonché di una rete di assistenza capillare. “La nostra collabora-zione ci consente di rafforzare l’offerta di sistemi di produ-zione flessibili e do-tati di automazione intelligente”, dichiarano Felix Stirnimann della direzione aziendale di Müller Martini e Aris Ballestrazzi, presidente

di Sitma Machinery S.p.A. “I nostri clienti possono così usufruire di un elevato ritorno dai propri investimenti e ottimizzare i loro impianti”.Il settore dell’inserimento, così come quello del confe-zionamento con film plastico, conoscono uno sviluppo crescente a livello mondiale. Il confezionamento delle riviste garantisce un’elevata protezione durante il trasporto ed assicura che il lettore

riceva uno stampato compatto e di quali-tà perfetta assieme a tutti gli allegati, ai gadgets ed agli inserti vari. Inoltre, rispetto al confezio-namento con carta, quello in film benefi-cia notoriamente di un bilancio ecologico favorevole. Poiché in certi Paesi le riviste indirizza-te possono essere spedite per posta solo confezionate, sempre più aziende grafiche investono in impianti inline e

offline da integrare a valle delle accavallatrici-cucitrici e delle brossuratrici

Da sinistra: Lamberto Tassi (presidente di Sitma S.p.A.), Aris Ballestrazzi (presidente di Sitma Machinery S.p.A.), Felix Stirnimann (direzione aziendale di Müller Martini) e Alois Hochstrasser (direttore di Müller Martini Marketing AG) sottoscrivono l’accordo di collaborazione tra Müller Martini e Sitma.

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Shaping the Future of the Newspaper

2–5 September 2012, Kiev, Ukraine

64th World Newspaper Congress19th World Editors ForumInfo Services Expo 2012

Kiev is preparing to welcome the delegates in early September 2012 with proverbial Slavonic hospitality. Both UAPP and AIRPU, the two Ukrainian news media associations, are joining forces to host the event.

5 reasons to join:

W Get strategic input and creative inspiration to shape the industry’s future

W Network with peers on a global level and discuss pressing issues

W Keep track of latest developments in the industry and outside the industry

W Meet the elite of the worldwide news media industry

W 93 % of the participants at the 2011 Congress / Forum in Vienna said they would recommend the event

We look forward to welcoming you to Kiev!

WAN-IFRA GmbH & Co. KGPhone: +49.6151.733-6, e-mail: [email protected]/kiev2012

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Stampare meglio, spendendo meno: è un argo-mento sempre di grande attualità, e non solo in Italia. “Quando si parla di qualità, il pensiero va subito alle voci di costo”. Materie prime, investi-menti in macchine e personale, investimenti sui processi. “Sono voci di bilancio che si evidenziano immediatamente”, e si possono contabilizzare subito. Ma l’industria della stampa è fatta anche dai costi della “non qualità”. Meno facili da evi-denziare, ma altrettanto importanti. Difficoltà nel rispetto dei tempi di consegna, una gran numero di copie di scarto, lastre da gettare, sprechi di materiali di consumo e via dicendo. “La non-qualità costa”. Eliminarla può portare ad un saldo oltremodo positivo nelle attività dei centri stampa. “Ed è proprio per eliminare i costi nascosti della non-qualità nei processi”- racconta Silvio Da Giau, direttore tecnico del gruppo Athesis –“che abbia-mo deciso fin dal 2002 di aderire all’International Color Quality Club Award di WAN-IFRA”.

Condividendo questo obiettivo, l’Asig – Asso-ciazione Stampatori Italiana Giornali – ha promos-so, in stretta collaborazione con WAN-IFRA, una giornata di studio dedicata all’International Color Quality Club Award, il più prestigioso riconosci-mento mondiale dedicato alla stampa di qualità a colori sui giornali.

Il Tutorial è stato ospitato dal centro stampa di Caselle di Sommacampagna (Vr) del gruppo Athe-sis- L’Arena, Il Giornale di Vicenza, BresciaOggi.A questa iniziativa, riservata alle sole aziende edi-trici e stampatrici di giornali, hanno partecipato una trentina di tecnici provenienti da ogni parte

d’Italia, in rappresentanza di diciotto aziende del settore, che utilizzano sia tecnologie offset che flexo per la stampa dei giornali.

Ad aprire i lavori, oltre ai manager del gruppo Veronese, altre due aziende “testimonial Asig” del Color Quality Club, La Stampa di Torino e il Gruppo Il Sole 24 Ore, che, assieme al Dolomiten, quotidiano italiano in lingua tedesca di Bolzano, sono state premiate con il riconoscimento inter-nazionale in occasione dell’ultimo Color Quality Award.

La non-cultura dello “stupore”“Anche stanotte, come tutte le notti, il miracolo

si è compiuto…” e il giornale è stato stampato. Stefano Bigarelli e Paolo Ciapetti, manager del gruppo Athesis, ricordano di avere sentito questa litania per moltissime nottate nel corso degli anni. “Lo stupore, la meraviglia: non c’è niente più lontano da una moderna cultura della stampa.” Il processo industriale va organizzato, poi seguito ed implementato a seconda delle esigenze: la qualità non è un miracolo. “Per noi qualità è tendere al miglioramento continuo in tutti i processi azienda-li”, non è solo ciò che si fa, ma è come viene fatto quotidianamente. Agli inizi del Duemila è partito un processo generale di revisione di tutte le fasi produttive.Il Color Quality Club è stata un’occasio-ne straordinaria non solo per lo sviluppo dell’ap-plicazione degli standard lungo la produzione, ma anche per avere a disposizione un team interna-zionale di tecnici imparziali per la valutazione dei risultati. Il nuovo approccio, favorito dall’adesione

Stampare meglio spendendo menocon il Color Quality ClubL’International Newspaper Color Quality Club Award di WAN-IFRA non è solo il maggiore riconoscimento al mondo per la stampa di qualità dei quotidiani, ma è, soprattutto, una straordinaria opportunità, per gli editori e gli stampatori che aderiscono all’iniziativa, per rivedere, e migliorare laddove necessario, l’organizzazione produttiva ed il know how di stampa.Lo stabilimento di Sommacampagna (Vr) del Gruppo Athesis ha ospitato lo scorso mese di dicembre una giornata di studio, dedicata al Color Quality Club, dove alcuni dei centri stampa italiani già premiati, e gli specialisti di WAN-IFRA, hanno spiegato nei dettagli come utilizzare l’opportunità del concorso internazionale per migliorare, laddove necessario, la propria qualità.

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Nella tradizionale "foto di gruppo", la trentina di dirigenti e manager tecnici, provenienti da diciotto aziende italiane, che hanno partecipato al Tutorial veronese, promosso da WAN-IFRA e da Asig e riservato alle sole aziende editrici e stampatrici di giornali.

al concorso del Color Quality Club, ha portato ad una revisione di tutta la catena produttiva. Le “7 M”,:materiali, misure, manodopera, metodi, macchine, marketing e manutenzione; ovunque si richiedono controlli, ovunque standard, ovunque revisione dei processi.Un esempio per tutti: con la revisione delle procedure di posizionamento dei carrelli, si sono drasticamente ridotti gli errori di posizionamento delle lastre. Risul-tati? Minori spre-chi, minori scarti, meno fermi mac-china, meno con-testazioni. Una pa-rola, poco a poco è stata introdotta la qualità globa-le, che non è solo il miglioramento della stampa del colore, ma è ot-timizzazione del ciclo produttivo, con risultati tangi-bili a bilancio.

Arbitri impar-zialiLa qualità è

una sfida, soprat-tutto in tempi come quelli attuali, dove “i costi fissi devono essere ripartiti su un numero minore di copie”. Anche per Alberto Borgarelli, direttore tecnico del Gruppo Il Sole 24 Ore, e Vice presi-dente di Asig, il Color Quality Club Award è stata un’occasione per rivedere, con il supporto degli specialisti esterni ed imparziali di WAN-IFRA, tutti i processi produttivi. Di volta in volta “li abbiamo ritarati”. E’ stato molto utile, soprattutto per la possibilità di coinvolgere in questi pro-cessi tutto il personale. Il Color Quality? “E’ un

momento per ragionare in termini culturali”, ed anche un’occasione per fare crescere e maturare una squadra di tecnici che lavora credendo nella qualità.

Giocare… per perdere“Il primo anno, quando ci siamo iscritti al

Color Quality Club, non abbiamo partecipato per vincere”. La Stampa, come ha raccontato Felice Serio, ha puntato sulla possibilità di avere un’ana-lisi rigorosa, da parte di un ente terzo, WAN-IFRA, per capire dove si poteva migliorare. A nessuno piace essere giudicato, ma se la valuta-zione viene da specialisti esterni, e quindi tutti si sentono coinvolti, le valutazioni sono accettate con spi-rito positivo, e si possono trasfor-mare facilmente

in opportunità di crescita.Così poi è stato, perché anche il quotidiano torinese è entrato, nelle suc-cessive edizioni, nella rosa dei “premiati”.

Come tanti altri quotidiani italiani, “noi”- ha osservato Serio-“produciamo in diversi centri stampa.” I riscontri “oggettivi” sulla qualità sono serviti molto anche ai fornitori.“Per noi è stato utilissimo”, e anche quest’ anno torneranno ad iscriversi, per avere di nuovi indicazioni precise sia sui processi che sulle macchine che si stanno utilizzando.

Da sin.: Kristina Pisa, interprete specializzata nell'area media, editoria e stampa, che ha tradotto in simultanea tutto il Tutorial, e Roland Thees, Project Managing Consultant di WAN-IFRA, responsabile tecnico dell'International Newspaper Color Quality Club Award.

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I "Testimonial Asig" del Color Quality Club

I lavori del Tutorial veronese dedicato alla qualità della stampa a colori -che si è svolto lo scorso 1° dicembre- sono stati aperti da testimonial d'eccezione: le tre aziende associate all'Asig che hanno già partecipato, e vinto in almeno un'edizione, l'International Newspaper Color Quality Club di WAN-IFRA. Hanno raccontato, da diversi punti di vista, la loro esperienza e i molteplici vantaggi che hanno avuto dalla partecipazione al prestigioso concorso internazionale.

Nella foto in alto, da sin.: Felice Serio (La Stampa), Paolo Ciapetti e Stefano Bigarelli (Gruppo Athesis - l'Arena, il Giornale di Vicenza, BresciaOggi).Foto in basso a sinistra: in primo piano, Alberto Borgarelli, direttore tecnico del Gruppo Il Sole 24 Ore.Foto in basso a destra: Silvio Da Giau, direttore tecnico del Gruppo Athesis

Il Color Quality Club: “qualità quotidiana”A spiegare tutti gli spetti tecnici del Color

Quality Club Award, e tutto cò che comporta la partecipazione, in termini di controlli di qualità e applicazione degli standard, ci ha pensato il responsabile di Project Managing Director di WAN-IFRA, Roland Thees. Chi fosse interessato a conoscere nei minimi dettagli le procedure da adottare, trova sul sito ediland.it i materiali distri-buiti in occasione del Tutorial, tutti in traduzione italiana.

In estrema sintesi, ha spiegato Thees, il Color Quality è la produzione quotidiana secondo gli standard internazionali.“E’ fondamentale com-prendere che per partecipare alle valutazioni non bisogna stampare con accorgimenti straordinari, ma bisogna produrre tutti i giorni secondo le nor-me ISO di riferimento”.

L’idea più recente, e molto apprezzata da tutti i partecipanti, è stata quella di sviluppare una test-form di controllo da inserire nel prodotto quo-tidiano in modo tale da non dare fastidio al lettore. Il “cuboide” di WAN-IFRA può essere facilmente scambiato per un pubblicità, non crea problemi e permette di effettuare misurazioni rigorose per determinare se la pagina è conforme alle norme oppure no. Alcune società, come la tedesca Fran-kfurter Allgemeine Zeitung, utilizzano addirittura il “cuboide” per controlla la qualità di produzione due volte la settimana. Il motivo principale? Hanno un cliente inserzionista particolarmente “ostico”,

ed il cuboide, come elemento di controllo della pubblicità, ha consentito di risparmiare più di 100.000 Euro in un anno.

E’ vero, come notano alcuni dei partecipanti, che in questo modo si controlla solo una torre di stampa, ma purtroppo non ci sono alternative, a meno di non inserire un elemento di controllo in tutte le pagine, soluzione che per più di una ragione non è praticabile.

I valori dello spettrofotometro, che “legge” il cuboide stampato, possono essere verificati con un servizio di check grauito attivato sul sito di WAN-IFRA (wan-ifra.org).

Questo elemento di controllo può essere uti-lizzato anche per la stampa in flessografia.In ogni caso, e questo è il punto sul quale ha molto insistito Thees, il cuboide per la valutazione della qualità dello stampato va inserito in un normale contesto produttivo, senza lasciare, tanto per fare un esempio, pagine bianche dietro, perché nella stampa quotidiana le non stampate non ci sono.

A chi chiede informazioni più dettagli sull’uti-lizzo degli inchiostri – cfr.documentazione Color Quality Club sul sito ediland.it – Roland Thees risponde che è fondamentale utilizzare inchiostri che rientrino nelle specifiche norme ISO, e man-tenere il valore di densità che rispetti la stessa norma standard.

E’ con il rispetto delle norme nella produzio-ne quotidiana che si entra a far parte del Color Quality Club.

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Kodak sarà presente a drupa 2012 con una serie di nuove tecnologie e soluzioni e renderà noti alcuni importanti accordi di collaborazione stretti con partner nei mercati principali in cui opera a livello mondiale. Giornalisti e analisti potranno assistere il 6 marzo a un’anteprima della partecipazione di Kodak a drupa nel corso di una conferenza stampa organizzata a Lisbona, in cui Kodak annuncerà i prodotti che presen-terà e fornirà una panoramica di quello che i visitatori troveranno allo stand Kodak (Hall 5, F09-1). Inoltre, i partecipanti potranno sentire dalla viva voce dei clienti quali cambiamenti si stanno deline-ando nei loro settori e quali vantaggi possono trarre dalla collaborazione con Kodak.

“L’impegno di Kodak verso il mercato delle arti grafiche e il successo dei suoi clienti è il punto principale su cui si con-centrerà la conferenza stampa a marzo e la presenza a drupa a maggio,” dichiara Chris Payne, Vice President, Commercial Marketing, Kodak. “I visita-tori di drupa conosceranno come Kodak intende guidare il cambiamento nei mercati di

riferimento — stampa editoriale, commerciale e packaging — con la gamma più completa di pro-dotti, soluzioni e servizi per gli stampatori negli ambienti offset, digitale e ibrido.”

A drupa, Kodak concentrerà l’attenzione sui clienti che hanno fatto crescere le loro aziende e che hanno incrementato il fatturato offrendo nuove capacità e servizi, producendo applicazioni esclusive e migliorando l’efficienza operativa grazie alla collaborazione con Kodak.

“I nostri clienti considerano Kodak come punto di riferimento fondamentale per l’offerta di prodotti, soluzioni e servizi,” afferma Payne. “E a drupa onoreremo i nostri clienti in modi innovativi. Su questo non c’è il minimo dubbio: Kodak è qui oggi e sarà qui domani, ad aiutare i suoi clienti a far crescere le loro aziende.”

Maggiori informazioni sulla presenza di Ko-dak a drupa sono disponibili sul sito www.kodak.com/go/drupa.

Kodak offre servizi di consulenza e servizi integrati a livello mondiale per aiutare le aziende a trasformare e ottimizzare le loro attività pro-duttive. Attraverso una rete di assistenza formata da professionisti presenti in più di 120 paesi,

Kodak prepara la sua partecipazione a drupaKodak sarà presente alla conferenza stampa mondiale che si terrà a marzo per far conoscere in che modo intende guidare i clienti sulla via della crescita e del cambiamento

Kodak SpAViale Matteotti 62 20092 Cinisello Balsamo(Mi) Tel: +39 02 66028304 Fax: +39 02 66028353www.kodakworldb2b.com

Chris Payne, Vice President, Commercial Marketing, Kodak

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Kodak offre servizi di consulenza tecnica, pro-fessionale e gestionale per consentire ai clienti di concentrarsi sulla crescita delle loro aziende, aumentare la produttività e gestire con maggior efficacia i rischi. Tutti i prodotti e il software KODAK sono seguiti dal centro di assistenza e supporto KODAK Service & Support. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.gra-phics.kodak.com.

Kodak Kodak, azienda nota in tutto il mondo per la

costante capacità innovativa nel campo delle tecnologie di riproduzione delle immagini, offre a privati, aziende e professionisti i mezzi per sfruttare le immense potenzialità della fotografia e della stampa, contribuendo a migliorare ogni aspetto della vita.

Nel mercato delle arti grafiche, Kodak offre soluzioni intelligenti ai clienti che operano nei

settori di stampa, editoria, packaging e servizi alle aziende, offrendo vantaggi in termini di competitività e maggiore redditività dell’inve-stimento.

Da sempre Kodak è impegnata ad aiutare i suoi clienti a sviluppare la loro attività e a tra-sformare e far crescere la loro azienda. Grazie alla gamma completa di prodotti e soluzioni a complemento di tecnologie innovative, automa-zione intelligente e servizi specializzati, Kodak offre ai clienti che operano in ambienti di grafica tradizionale, mista e digitale la più ampia scelta di applicazioni software, strumenti e servizi per la creazione e la gestione efficiente della produ-zione variabile a costi contenuti.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito graphics.kodak.com, su Twitter alla pagina twitter.com/kodakidigprint e sul sito del blog Kodak www.growyourbiz.kodak.com

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Le Figaro Magazine rappresenta per oltre 430 mila lettori un tradizionale appuntamento del we-ekend. Il settimanale de Le Figaro ha ora iniziato la produzione utilizzando Méthode, l’innovativa piattaforma editoriale di EidosMedia, già adottata da sette anni per la produzione del quotidiano.

“La redazione de Le Figaro sta già utilizzando con successo Méthode per la produzione del quo-tidiano e della rivista TV magazine” spiega Gilles Fleury, CIO del gruppo, “per cui abbiamo ritenuto che l’estensione della piattaforma di EidosMedia alla produzione del settimanale, avrebbe potuto apportare solo benefici.”

Joseph Maggiori, Art Director di Figaro Maga-zine, aggiunge: “L’impiego di Méthode ci permette di estendere anche al ciclo produttivo del Maga-zine le funzioni di news planning offerte dalla piattaforma e oggi ritenute così importanti nella coordinazione del workflow del quotidiano, miglio-rando la collaborazione tra i gruppi di lavoro. Ci aspettiamo di utilizzare la piattaforma Méthode anche per la nostra pubblicazione su iPad”.

Méthode sostituisce un sistema sviluppato internamente, a seguito di una decisione presa dopo aver consultato a lungo lo staff di page desi-gner. “Era importante essere sicuri che Méthode fosse in grado di supportare tutte le funzionalità grafiche necessarie per la produzione del magazi-ne” afferma Gérard Perrier, General Manager di

EidosMedia Sarl. Méthode è utilizzato da circa 40 utenti nel

quartier generale del Le Figaro di Parigi, che si aggiungono agli oltre 300 che già lo utilizzano per la produzione del quotidiano.

A proposito de Le FigaroCon una tiratura media di 321.000 copie nel

2011, Le Figaro interpreta la tradizione di eccel-lenza del giornalismo francese. Nel corso dei suoi 180 anni di attività il giornale ha avuto il privilegio di ospitare alcuni scrittori che hanno fatto la sto-ria della letteratura francese, quali Zola, Dumas, Mauriac e Peyrefitte.

Il giornale parigino, che nel 1826 aveva iniziato con la modesta pubblicazione di quattro pagine giornaliere, ha conquistato rapidamente il rango di giornale di riferimento. Le Figaro, infatti, si è sem-pre distinto per la capacità di anticipare i tempi, sperimentando e introducendo tra i primi, a partire dal 1880, le moderne tecniche in campo editoriale; nel 1905 ha pubblicato il primo supplemento let-terario; nel 1906 ha introdotto le illustrazioni. Nel 1942 ha sospeso le sue pubblicazioni, con il chiaro intento di non tradire la fiducia dei propri lettori, riprendendole poi subito dopo la Liberazione.

Durante gli anni ottanta, Le Figaro ha lanciato con successo diversi supplementi settimanali: Figaro Magazine, seguto da Figaro Madame, Fi-garo économie, indirizzato ai lettori della business community, Figaroscope (supplemento legato al mondo delle arti), Figaro Patrimoine e TV Maga-zine che, con le sue 5.200.000 copie è la guida TV più diffusa in Europa.

Più recentemente Le Figaro ha aggiunto una se-rie di portali Web e distribuisce i propri contenuti –immagini e testi- attraverso una vasto numero di canali di pubblicazione che fanno di Le Figaro, con 6,8 milioni di visitatori unici, uno dei più impor-tanti Media Internet Group francesi.

Si stima che ogni mese in Francia una persona su due acceda a contenuti distribuiti con brand Le Figaro.

Le Figaro Magazine adotta MéthodeIl supplemento settimanale del quotidiano francese è ora prodotto con la piattaforma editoriale di EidosMedia già utilizzata per il giornale.

EidosMedia Spa Viale Legioni Romane, 43 20147 Milanotel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330 [email protected]

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Persgroep Printing ha deciso di aggiornare la propria rotativa manroland COLORMAN mediante la soluzione firmata Q.I. Press Controls (marchio per il quale GMDE è il distributore in Italia). Sulla rotativa verranno installati i seguenti moduli: il sistema mRC+ (con micro marche di controllo) per il controllo del registro del colore e del taglio,il sistema IDS (Intelligent Density System) per il controllo della densità ed, infine, il sistema IQM (Intelligent Quality Management) di reportistica che visualizza la qualità del processo produttivo.

48 videocamere mRC+, montate sulla rotativa manroland COLORMAN, sono in grado di control-lare in modo completamente automatico il registro di taglio e di colore. La rotativa COLORMAN è equipaggiata con sistema a 10 cilindri e 4 unità di piega, 24 videocamere IDS controllano la densità dell’inchiostro in accordo alle norme ISO 12647/3. Infine, dopo aver completato il ciclo di produzione,

il sistema IQM fornirà la reportistica sulla qualità del processo di stampa in accordo allo standard ISO 12647/3.

Dal 2009, l’editore belga De Persgroep è proprietario dell’azienda De Persgroep Printing, presente sia sul mercato audiovisivo che della carta stampata con i giornali olandesi Algemeen Dagblad, Volkskrant e Het Parool.

“A novembre 2010, subito dopo l’acquisizione della azienda da parte di Persgroep, dichiara Ruud De Klerk, direttore di Persgroep Printing, abbia-mo deciso di migliorare la qualità di produzione. I nostri obiettivi erano chiari e precisi: garantire una qualità di stampa in accordo alle norme ISO 12647/3, crediamo nella standardizzazione e, anche i nostri clienti, avvertono la stessa esi-genza; ridurre al minimo gli scarti di produzione e gli interventi manuali. Per soddisfare queste necessità, ci siamo rivolti a Q.I. Press Controls. Siamo convinti che la tecnologia innovativa e le competenze professionali fornite da Q.I. Press Controls siano in grado di garantire servizi e prodotti qualificati”.

Chi è Q.I. Press ControlsQ.I. Press Controls nasce nel 1996, in Olanda;

azienda leader a livello internazionale per i siste-mi di controllo di registro e di misurazione per l’industria grafica, in particolare, nel settore dei processi di qualità di stampa Heatset e Coldset. Le sue sedi sono dislocate in Europa, Nord e Sud America, Australia, Giappone, Cina e India in grado di assicurare il miglior supporto possibile.

Per maggiori informazioni: www.gmde.it

Commessa record per Q.I. Press ControlsL’azienda olandese, Q.I. Press Controls, presente da oltre quindici anni nel settore dei processi di qualità di stampa heatset e coldset, consolida il proprio successo in Olanda, con la firma del contratto con l’azienda olandese, Persgroep Printing, per la fornitura della soluzione completamente automatizzata di controllo di stampa.

GMDEViale Colleoni, 520864 Agrate Brianza (MI)Tel. 0396091790 Fax: 0396091788http://www.gmde.it

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La soluzione aggiornata con migliori funziona-lita’ nonche’ l’integrazione di InDesign, InCopy e Illustrator per una delle pubblicazioni, permetterà alla società una migliore gestione multi-canale razionalizzando ulteriormente l’intero flusso di lavoro editoriale.

“Siamo molto soddisfatti del nostro rapporto con Singapore Press Holdings e siamo certi che questa nuova versione end-to-end della nostra soluzione migliorera’ l’efficienza produttiva del-la loro redazione” ha affermato Mudzakir Agus, Direttore Vendite di Atex Asia.

Fondata nel 1984, Singapore Press Holdings Ltd pubblica 18 testate in quattro lingue, ed anno-vera un pubblico complessivo di oltre tre milioni di lettori. SPH pubblica inoltre piu’ di 100 riviste nella regione, coprendo una vasta gamma di te-matiche dal lifestyle all’information technology. Le edizioni internet dei suoi giornali registrano oltre 330 milioni di page view ogni mese.

Singapore Press Holdings sceglie Atex CMSSingapore Press Holdings Limited, societa’ media leader del sud-est asiatico, ha scelto la soluzione Atex editorial content management, quale upgrade al software gia’ utilizzato.

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Atex Global Media S.p.A.Via B. Crespi, 57 - 20159 MilanoTel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555www.atex.com

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SITMA, leader mondiale nel settore del confezionamento dei prodotti grafici ed editoriali, presenta la nuova raccoglitrice per la gestione della pubblicità non indirizzata. La macchina serve per collezionare fino ad otto diversi depliant promozionali ad alta velocità, impilare le copie in pacchi da

consegnare alla posta o agli addetti alla distribuzione. Gli stampati pubblicitari possono essere sfusi, raccolti in una busta tipo “jacket”, o presentati in modo diverso, a seconda delle esigenze della campagna promozionale. La raccoglitrice ha tutte le caratteristiche tecniche che caratterizzano la qualità SITMA: è una macchina compatta, affidabile, veloce e facile da inserire in produzione.Con questa soluzione, SITMA punta al nuovo mercato della raccolta della pubblicità non indirizzata, quella che normalmente viene consegnata in tutte le abitazioni. E’ una macchina che, una volta installata, consente di offrire ai clienti pubblicitari nuove opportunità di marketing. Gli alimentatori possono funzionare in modo selettivo od in modo continuo, per ottenere raccolte con prodotti adatti alla zona dove si andrà a consegnare la raccolta.Come per tutte le altre soluzioni proposta da SITMA, il grado di automazione può essere stabilito in funzione della necessità. Da un impianto semplice di sola raccolta, si può crescere fino a soluzioni più complesse che prevedono lo stacker di raccolta in pacchi, la stampante con posafascetta per la stampa della destinazione finale, la legatrice automatica e i controller di gestione della aree. La nuova raccoglitrice può essere predisposta anche per eseguire lavorazioni di imbustamento.

Da SITMA la nuovaraccoglitrice per la pubblicitànon indirizzata

SITMA MACHINERY S.p.aVia Vignolese 191041057 – Spilamberto (Mo)Tel.: +39059780311Fax.: [email protected]

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Miles 33, l’azienda inglese di software e solu-tion provider che, nel 2010, ha acquisito TeraDP, uno dei principali fornitori di sofisticate tecnologie software per il mercato editoriale e della prestam-pa, ha dichiarato di aver registrato interessanti successi di vendita, grazie all’ultima generazione del sistema editoriale GN4. Le installazioni del sistema GN4 effettuate in Brasile, Italia, Malesia, Olanda, Puerto Rico, Serbia, Regno Unito E Stati Uniti, consentiranno alle redazioni dei giornali di gestire i contenuti editoriali multicanali in modo più efficiente e produttivo. Oltre 4500 postazioni di lavoro GN4 sono state installate, una media di 400 postazioni al mese, da quando sono stati lanciati sul mercato i nuovi sistemi basati sulla architettura CMSA.

La particolare architettura del sistema si basa sui Web Service e offre una flessibilità che pochi altri sistemi sono in grado di fornire. La suite si compone di vari moduli che possono essere utilizzati in modalità singola o come funzionalità integrate che consentono soluzioni end to end per la gestione di contenuti multicanali, con ampia gamma di strumenti di impiego e di flessibilità. La suite include:

sistema GN4 per la gestione dei contenuti•sistema GNWeb•sistema GNPortal per la gestione dell’acqui-•sizione, trasformazione e flusso di lavoro dei contenutisistema TARK4 per l’archiviazione dei conte-•nutisistema GNXcapture per le applicazioni iOS e •

Android.Dopo l’acquisizione di TeraDP nel 2010, da

parte di Miles 33, il sistema editoriale GN4 ha ottenuto un notevole slancio grazie alle risorse investite da Miles 33. L’enorme successo raggiunto dalla soluzione GN4, con installazioni in ogni parte del mondo, ha indotto nuovi sviluppi quali le appli-cazioni iOS e Android. Il software di gestione dei contenuti GN4 ha dimostrato essere una soluzione potente e flessibile in grado di soddisfare ogni ne-cessità. La suite GN4, infatti, copre tutti gli aspetti produttivi sia per il prodotto cartaceo, sia per il web; il segmento di mercato spazia dai giornali ed i periodici ai cataloghi, dai siti internet alle emit-tenti radiofoniche, dalla gestione della redazione al flusso di lavoro.

Michele Mottini, presidente e fondatore di Te-raDP, adesso, direttore ricerca e sviluppo di Miles 33, ha dichiarato “Sono molto contento dell’acqui-sizione di Tera da parte di Miles 33 e del successo ottenuto dallo sviluppo del sistema GN4. Le risorse finanziarie che Miles 33 poteva offrire e l’acquisi-zione ha rappresentato un notevole beneficio per i nostri clienti, sparsi in tutto il mondo, i quali hanno riscontrato in Miles33 una struttura di supporto più forte ed un futuro migliore per concretizzare i loro investimenti”.

Michael Moore, CEO di Miles 33, ha commenta-to “La suite del sistema GN4 di Tera rappresenta, senza dubbio, una soluzione importante per i media e le aziende editoriali nella gestione multicanale dei contenuti e, al tempo stesso, costituisce un no-tevole ampliamento della nostra linea di prodotti. Le applicazioni mobile per i dispositivi iOS e An-droid, sviluppati su piattaforma GNX, ci proiettano verso un futuro ricco di soddisfazioni, grazie alla tecnologia raggiunta.”

Infine, Moore aggiunge “Siamo molto grati alla nostra rete di distributori dei prodotti GN4 e CMSA e desideriamo ringraziarli per aver contribuito ad assicurarne il successo sul mercato.”

Sono cinque le acquisizioni compiute da Miles 33 dal 2007 ad oggi; tutte le aziende acquisite sono state perfettamente integrate all’interno del gruppo e l’impegno dimostrato dal management è in grado di supportare al meglio il mercato dei media.

Il sistema editoriale GN4 conquista gli editori di tutto il mondo

GMDEViale Colleoni, 520864 Agrate Brianza (MI)Tel. 0396091790 Fax: 0396091788http://www.gmde.it

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Chi è Miles 33Miles 33, con una tradizione trentennale

di innovazione continua e qualità dei prodotti, è il fornitore leader di soluzioni e servizi per l’industria mondiale dei media. Ha creato una grande organizzazione di installazione e supporto per software di gestione dei contenuti editoriali multicanali e pubblicitari nel settore. Miles 33

è supportata da European Capital, fondo per transazioni buyout e prestiti per effettuare ma-nagement buyout, sostenuto, a sua volta, dall’in-frastruttura societaria di American Capital. Miles 33 ha sede nel Berkshire, Regno Unito, e opera attraverso sedi dislocate in maniera strategica in tutto il mondo.

Per ulteriori informazioni www.gmde.it

Miles 33 lancia le app per i sistemi iOS e Android

GNXcapture consente allo staff editoriale di catturare contenuti da remoto e di depositarli direttamente sul sistema editoriale di gestione dei contenuti GN4. Le app sono disponibili per gli ambienti Apple iOS e Android.

GNXcapture è un applicativo per dispositi-vi mobili (iPhone, iPad o Android) in grado si estendere il sistema GN4 agli utenti mobili sen-za impedire l’accesso al sistema editoriale o di interagire con altri utenti.

Gli utenti autorizzati, indipendentemente dalla loro posizione geografica, sono in grado di creare, modificare, pubblicare i contenuti mul-timediali e di rilasciarli nel flusso di lavoro del sistema editoriale GN4.

Il sistema GNXcapture ha le seguenti carat-teristiche:• CollegamentoalsistemaGN4;• Interfacciaconfigurabilepereffettuareopera-

zioni di ricerca, listing e workflow;

• Caratteristichevisiveegraficheconformiallasuite GN4 di immediata facilità d’uso;

• Crearecontenutieabbinaremetadatamedian-te la funzione “wizard story”;

• Caricarecontenutitestualiemultimediali;• Cercareilcontenutodesiderato;• Inviarecontenutiallaredazione.

Michael Moore, Ceo di Miles 33, ha dichiarato “ Le app per i sistemi iOS e Android sono la natu-rale estensione del sistema di gestione dei conte-nuti GN4 che, sempre maggiori clienti, scelgono per la distribuzione dei servizi cloud . L’accesso al sistema GN4, adesso, è possibile mediante un desktop, un browser, un tablet o uno smartphone. In qualsiasi parte del mondo si vada, l’ecosistema GN4 rappresenta il mondo virtuale”.

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FUJIFILM Corporation (Presidente e CEO: Shigetaka Komori) ha annunciato oggi che drupa 2012 sarà la piattaforma per presentare la sua più recente strategia per le soluzioni di stampa digita-le a getto d‘inchiostro. Con i massicci investimenti in R&D nelle tecnologie per le testine di stampa a getto d‘inchiostro e l’inchiostro digitale, Fujifilm è determinata a diventare leader globale nelle tec-nologie per la stampa digitale a getto d‘inchiostro nei segmenti di mercato relativi alle stampe commerciali, packaging e gran-de formato.

Come parte di questa stra-tegia, Fujifilm sta sviluppan-do inchiostri con prestazioni appositamente studiate per differenti applicazioni e drupa 2012 sarà la piattaforma di lancio per una nuova gamma di inchiostri ad elevate prestazioni chiamati “VIVIDIA”. Con pre-stazioni studiate per i segmenti delle stampe commerciali e del packaging, questa gamma d’inchiostri - che ne rappre-senta lo stato dell’arte - è stata specificamente sviluppata come complemento della crescente gamma di stampanti a getto d‘inchiostro a singolo passaggio di

Fujifilm.Negli ultimi quattro anni Fujifilm ha costante-

mente migliorato le testine di stampa SAMBATM, leader della categoria per applicazioni di stampa a singolo passaggio, l’unica testina di stampa al mondo in grado di produrre una risoluzione nativa di 1.200 dpi. Questa testina di stampa è stata pro-gettata per una maggiore durata e per operare con una precisione mai raggiunta prima. La struttura compatta e modulare è ora in grado di soddisfare le esigenze di differenti specifiche di sistema ed è adatta per la sostituzione sul campo.

A drupa 2012 Fujifilm presenterà due diverse implementazioni delle tecnologie, leader di mer-cato, relative all’inchiostro digitale VIVIDIA e alle testine di stampa SAMBATM. Nella zona dedicata alla stampa commerciale, Fujifilm presenterà la Jet Press 720 che utilizza le elevate prestazioni

Fujifilm presenta a drupa 2012 la sua strategia per la stampa digitale a getto d’inchiostro

S.S. n. 11 Padana Superiore, 2/B20063 Cernusco SN -MITel: [email protected]

Shigetaka Komori, Presidente e CEO di Fujifilm Corporation

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dell’inchiostro VIVIDIA AQ e delle testine di stampa SAMBATM. Questo innovativo sistema è stato mostrato come innovazione tecnologica per la prima volta a drupa 2008 ed è ora disponibile in commercio in tutto il mondo con installazioni in Giappone, Stati Uniti e Canada.

Nella Package Print Zone, in anteprima in occasione di drupa 2012, Fujifilm presenterà una soluzione per la stampa a getto d‘inchiostro digitale nel formato B2, specificamente progettata per il segmento degli imballaggi in cartone pie-ghevole. Utilizzando le elevate prestazioni degli inchiostri UV VIVIDIA e una diversa implemen-tazione della tecnologia delle testine di stampa SAMBATM, questa soluzione è stata sviluppata per soddisfare le esigenze specifiche del settore del cartone pieghevole in termini di stock di stampa e finitura.

Nel segmento della stampa di grande for-mato, gli inchiostri Fu-jifilm Uvijet UV sono ampiamente riconosciu-ti per la gamma colori, la vivacità e le presta-zioni e Fujifilm ha di

recente orgogliosa-mente annunciato il premio per il “Best Process Plant” nel “UK Best Factory Awards 2011” per il suo sito a Broadstairs

dove questi inchiostri sono prodotti. Fujifilm

continuerà a sviluppare il brand dell’inchiostro Uvi-

jet per supportare la propria leadership nelle stampanti

per i grandi formati quali Inca Onset, Advance Fujifilm Acuity

e Acuity LED 1600. Il risultato di questo sviluppo sarà esposto a drupa

2012 nell’ampia zona dedicata alla stam-pa del grande formato e comprenderà la

presentazione di un nuovo inchiostro Uvijet specificamente sviluppato per supportare le

caratteristiche di basso consumo della stampante Acuity LED 1600. La gamma Fujifilm Uvijet com-prende anche inchiostri che supportano elevata adesione per un’ampia gamma di applicazioni, un inchiostro flessibile che presenta eccellenti prestazioni nelle operazioni di post stampa, un inchiostro altamente duttile e super-flessibile adatto alle forme decorate. Fujifilm effettuerà, prima di drupa 2012, nuove comunicazioni per queste aree d’interesse.

Questa combinazione, stato dell’arte nella pro-gettazione delle testine di stampa da FUJIFILM Dimatix, insieme alle elevate prestazioni della gamma di inchiostri digitali VIVIDIA e Uvijet costituiranno la piattaforma, ai vertici della ca-tegoria, per consentire a Fujifilm di sviluppare le future generazioni di soluzioni di stampa digitale a getto d‘inchiostro.

La stampante inkjet per grandi formati Acuity LED 1600

Fujifilm a drupa 2012

Fujifilm Europe sarà pre-sente a drupa 2012, a Düsseldorf dal 3 al 16 maggio, nella Hall 08b, stand A25-1, A25-2, A25-3

INTERACTIVE PLAN 3D VIEW 2D VIEW

Hall 8b

A25-1 FUJIFILM Europe GmbH

A25-2 FUJIFILM Europe GmbH

A25-3 FUJIFILM Europe GmbH

Close WindowPrint Page

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Dopo aver concluso ingenti investimenti a fine 2009 in soluzioni firmate Q.I. Press Controls, Col-dest Printing Partners sigla un nuovo contratto con l’azienda olandese Q.I. Press Controls (marchio per il quale GMDE è il distributore esclusivo per l’Italia). Stavolta, l’azienda belga Coldset Printing Partners, ha deciso di aggiornare la rotativa KBA Commander con sistema a 12 torri di stampa, presso il centro stampa a Paal-Beringen, in Belgio. Questa seconda soluzione prevede l’installazione sulla rotativa di 56 scanner mRC+ per il con-trollo del registro colore e del taglio, 24 scanner IDS (Intelligent Density System) per il controllo della densità dell’inchiostro in accordo alle norme ISO 12647/3 e, infine, il sistema IQM (Intelligent Quality Management) di reportistica sulla qualità del processo di stampa.

Paul Huybrechts, Ceo di Coldset Printing Partners, ha dichiarato “ L’installazione realizzata presso il centro stampa di Brussels si è rivelata un pieno successo per tanti motivi. L’assenza dell’intervento manuale consente di acquisire ri-sultati di produzione omogenei su tutte le nostre linee di stampa. In termini di qualità, significa

per i nostri clienti, ottenere una qualità costante del prodotto stampato, In secondo luogo, siamo in grado di ridurre il costo degli scarti durante il ciclo produttivo e, infine, una considerazione mol-to importante, abbiamo ridotto il nostro organico. Questi risultati hanno determinato una notevole riduzione dei costi per la nostra azienda”. Inoltre, ha concluso “ Siamo convinti che questa seconda installazione ci garantirà un ottimo ritorno degli investimenti nei prossimi tre anni”.

Erik van Holten, presidente di Q.I. Press Con-trols, ha commentato “ Naturalmente, siamo orgo-gliosi della fiducia accordataci da Coldset Printing Partners, anche per questo secondo contratto, non soltanto per l’importanza dell’investimento ma, soprattutto, per le motivazioni che hanno spinto al rinnovo della fiducia nelle soluzioni Q.I. Press Controls. La nostra azienda ha completato l’instal-lazione di oltre 200 scanner IDS nel settore dei quotidiani, garantendo ai nostri utenti massima produttività ed ottimi risultati”.

Coldset Printing Partners è stata fondata nel 2010, dalla joint venture di Corelio e Concentra, l’azienda rappresenta il gruppo editoriale più importante del Belgio. Le maggiori testate quoti-diane, Gazet van Antwerpen, Metro, Het Belang van Limburg e Nieuwsblad, sono stampate presso la sede di Paal-Beringen.

Chi è Q.I. Press ControlsQ.I. Press Controls nasce nel 1996, in Olanda;

azienda leader a livello internazionale per i siste-mi di controllo di registro e di misurazione per l’industria grafica, in particolare, nel settore dei processi di qualità di stampa Heatset e Coldset. Le sue sedi sono dislocate in Europa, Nord e Sud America, Australia, Giappone, Cina e India in grado di assicurare il miglior supporto possibile.

Per maggiori informazioni: www.qipc.com

Le soluzioni Q.I. Press Controls assicurano ottimi risultati e migliorano il ritorno degli investimenti

GMDEViale Colleoni, 520864 Agrate Brianza (MI)Tel. 0396091790 Fax: 0396091788http://www.gmde.it

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* Fonte: Google Analytics gennaio 2012

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www.ansa.it

Page 40: Tecnomedia 72

ISSN 1974-7152

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Filo direttoLe aziende informano

Numero 72 - Marzo 2012

Manutenzione industriale: novità in RCSProcedure di controllo accurate ed una gestione program-mata delle risorse, delle scorte e dei ricambi, messe a pun-to in collaborazione con il fornitore delle linee produttive, consentiranno all’editore-stampatore una riduzione signifi-cativa dei costi con un aumento globale di efficienza. a pagina 3

Le Rubriche

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Filo diretto ...............................................................................................................da pagina 28

TecnoMediaPeriodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali

XV Edizione della Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana

In associazione con:

www.wan-ifra.org www.fieg.it www.ediland.it

WAN-IFRA Italia 2012Progettare lo sviluppo

19 – 20 Giugno 2012, Torino

Estratto dalle “WAN-IFRA GmbH & Co. KG General Conference Conditions”

Questo estratto dalle General Conference Conditions si applicano soltanto ai par-

tecipanti considerati contraenti ai sensi del § 14 del German Civil Code (BGB).

§ 1 Registrazione, Quote, e pagamento dovuto

1.1 la registrazione ad un evento deve essere fatta per iscritto.

1.2 WAN-IFRA GmbH & Co. KG confermerà al partecipante la registrazione per

iscritto.

1.3 il pagamento della quota diventa obbligatorio al ricevimento della fattura.

§ 2 Cancellazione, annullamento del contratto da parte del cliente

2.1 La cancellazione può essere effettuata per iscritto, e sarà accettata sino a due

settimane prima dell’evento. In questo caso verrà trattenuto un 10% della

quota. Dopo questo limite, verrà trattenuto l’intero importo della quota.

2.2 È sempre possibile inviare un “partecipante sostitutivo” a condizione che

WAN-IFRA GmbH & Co. KG sia informata per iscritto in anticipo, specifican-

do il nome del sostituto.

§ 3 Cancellazione di eventi

3.1 WAN-IFRA GmbH & Co. KG può cancellare l’evento per importanti ragioni, specialmente nel caso di un numero troppo basso di partecipanti, cancellazio-ne o malattia di un relatore, chiusura dell’albergo, cause di forza maggiore.

3.2 Nel caso di un numero di partecipanti troppo basso, la cancellazione può essere effettuata sino a 3 settimane prima dell’inizio dell’evento.

3.3 Per tutti gli altri casi di cancellazione dovuti a motivi importanti, così come per ogni modifica del programma che dovesse rendersi necessaria, WAN-IFRA GmbH & Co. KG informerà i partecipanti al più presto possibile.

3.4 Nell’improbabile caso che un evento debba essere cancellato, tutte le quote di partecipazione pagate verranno rimborsate. …

§ 6 Legge applicabile / Luogo di giurisdizione Il contratto è soggetto alla legge tedesca. Il luogo di giurisdizione è Darmstadt.

WAN-IFRA Italia 2012 – XV Edizione19 - 20 Giugno 2012, Firenze

coNFeReNce

Modulo di iscrizioneDa compilare ed inviare via e-mail o fax a:

WAN-IFRA GmbH & Co. KG c/o ASIG Service srl -Via Sicilia 125 -00187 Roma- Fax +39 06 4883489 - [email protected] (Tel +39 06 4883566)Quote di iscrizione:• Soci IFRA/FIEG/ASIG: Euro 500 a persona; Euro 1.500 biglietto cumulativo (vale per quattro partecipanti)• Non Soci: Euro 700 a persona

coNFeReNce

Società_______________________________________________________________________ Socio/Member WAN-IFRA/FIEG/ASIG r Si/Yes r No/Not

Indirizzo__________________________________________________________________CAP____________________Città___________________________________________

Telefono___________________________________Fax____________________________e-mail_________________________________________________________________

Per favore vogliate iscrivere i signori:

Nome____________________________________________________________________e-mail_________________________________________________________________

Nome____________________________________________________________________e-mail_________________________________________________________________

Nome____________________________________________________________________e-mail_________________________________________________________________

Nome____________________________________________________________________e-mail_________________________________________________________________

Dettagli del pagamento (si prega di esprimere una preferenza):

Firma, timbro_______________________________________

r Si prega di inviare fattura con estremi per il bonifico bancario a:

Società/Company _______________________________________________________

Indirizzo/address _______________________________________________________

Partita IVA/VAT Number _________________________________________________

r Addebitare carta di credito:

r 1 American Express r 2 Visa r 3/4 Euro-/Mastercard r 5 Diners

Carta num.

Scadenza Codice di sicurezza (CSC/CVC)

Titolare________________________________________________________________

Nome in stampatello_____________________________________________________

Firma__________________________________________________________________

La quota di partecipazione diventa obbligatoria al ricevimento della fattura, e comunque non più tardi di 4 settimane prima dell’inizio dell’evento:Il contratto che regola la partecipazione agli eventi è regolato dalle “WAN-IFRA General Conference Conditions”, un estratto delle quali è riprodotto a seguire.

Kodak punta sull’industria graficaGiuliano Bianchet, Direttore dell’area del Mediterranean Clu-ster di Kodak, spiega il significato della procedura di “difesa dalla bancarotta” richiesta al tribunale fallimentare di New York, e descrive le nuove priorità della società, che punterà sull’industria grafica e sulla stampa digitale. a pagina 7

“L’odore della carta stimola il pensiero”Le associazioni della “filiera” della carta, editoria, stampa e trasformazione, hanno presentato lo scorso 15 febbraio pres-so il Senato i dati aggiornati, le prospettive di evoluzione e le specifiche richieste al Governo per interventi che favorisca-no lo sviluppo del settore. a pagina 11

Le nuove frontiere della produzione low-chemCon l’inaugurazione della terza linea di produzione lastre, lo stabilimento Fujifilm di Tilburg (NL) diventa il maggio-re del suo genere in Europa, ed uno dei più attrezzati per la svalvaguardia ambientale: smaltisce il 99% dei rifiuti pro-dotti durante il ciclo industriale, ed utilizza pale eoliche per la produzione di energia elettrica. a pagina 15

Avere successo con i “nativi digitali”Un incontro riservato ai soci Fieg ed Asig ha delineato il panorama dell’innovazione tecnologica, e delle strategie, per creare i prodotti, i servizi e l’organizzazione più efficiente per avere successo con i “nativi digitali”, i giovani nati con internet in casa e lo smartphone in mano. a pagina 19

INCQC: stampare meglio spendendo menoLo stabilimento di Sommacampagna (Vr) del Gruppo Athe-sis ha ospitato una giornata di studio dedicata al Color Qua-lity Club WAN-IFRA, il maggiore riconoscimento al mondo per la stampa di qualità dei quotidiani. Una opportunità per rivedere e migliorare l’organizzazione produttiva ed il know how di stampa. a pagina 24