Tecnomedia 82

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Numero 82 - Settembre 2014 TecnoMedia Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali - Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali Content Management Solutions for Global Enterprises Sponsor WAN-IFRA Italia 2014 www.atex.com Benvenuti a Padova

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Periodico dell'ASIG, Associazione Stampatori Italiana Giornali

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ISSN 1974-7152

Agenzia Giornalistica Italia

Agfa-Gevaert

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Fujifilm

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Filo direttoLe aziende informano

Numero 82 - Settembre 2014

TecnoMediaPeriodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali

Il gruppo Comin rileva GaleatiTecnoMedia ha incontrato i protagonisti di una storia di suc-cesso dove passione, gusto per il mestiere della stampa, soli-dità dei conti e visione dell’evoluzione del mercato nel medio periodo disegnano scenari molto diversi da quelli che po-trebbero sembrare a prima vista. a pagina 6

L’informazione locale al gruppo L’EspressoI 18 quotidiani locali dell’Editoriale L’Espresso, con oltre tre milioni di lettori ed oltre trecentomila utenti unici dei siti web, riorganizzano il sistema produttivo su una nuova piat-taforma unica che provvede alla gestione dei contenuti ed alla loro diffusione sui diversi canali editoriali. a pagina 3

Le RubricheFilo diretto ...............................................................................................................da pagina 28

Gestione della pubblicità all’Editoriale BrescianaL’editore del Giornale di Brescia ha avviato un processo di rinnovamento della concessionaria di gruppo, che incrocia tecnologie ed organizzazione del lavoro per offrire ai clien-ti una piattaforma integrata di servizi innovativi per tutte le attività commerciali. a pagina 22

Nuovo sistema per il Corriere dello Sport-StadioLa testata del gruppo editoriale Amodei avvia la produzione su una nuova piattaforma integrata con le altre testate pe-riodiche e rinnova i flussi di lavoro per realizzare prodotti editoriali sempre più personalizzati e a misura di “passione sportiva”. a pagina 12

Athesia Druck rinnova e investe sulla stampaIn occasione del 125esimo compleanno, il 29 settembre scor-so, l’editore del Dolomiten ha avviato in produzione una nuo-va rotativa offset dotata di una nuovissima piega creativa per i formati broadsheet e tabloid e di un sistema per pilota-re via tablet tutte le funzioni della macchina. a pagina 8

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Nuovi modelli per una industria in difficoltàIl Rapporto 2014 sull’industria italiana dei quotidiani dell’Osservatorio “Carlo Lombardi” fotografa un settore che soffre di una drastica riduzione dei ricavi, mentre l’emerge-re di prodotti e servizi digitali mette in crisi la tradizionale catena del valore editoriale. a pagina 15

Lastre low-chem: l’esperienza de La StampaNello stabilimento di Torino le lastre fotopolimeriche a la-ser violet e a basso utilizzo di chimici hanno sostituito nello scorso mese di luglio ciò che restava della tecnologia ad alo-genuri d’argento, con vantaggi sensibili sul piano dei costi e senza alcuna perdita di qualità. a pagina 25

L’edizione di mezzanotte de l’AvvenireLa “digital replica” del prodotto stampato è realizzata auto-maticamente in poco più di un’ora a partire dal Pdf in alta risoluzione distillato per i centri stampa. Al lettore si offre la possibilità di leggere testi ottimizzati rispetto al device e fruire di arricchimenti multimediali. a pagina 19

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TecnoMediaPeriodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

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Il gruppo Comin rileva GaleatiTecnoMedia ha incontrato i protagonisti di una storia di suc-cesso dove passione, gusto per il mestiere della stampa, soli-dità dei conti e visione dell’evoluzione del mercato nel medio periodo disegnano scenari molto diversi da quelli che po-trebbero sembrare a prima vista. a pagina 6

L’informazione locale al gruppo L’EspressoI 18 quotidiani locali dell’Editoriale L’Espresso, con oltre tre milioni di lettori ed oltre trecentomila utenti unici dei siti web, riorganizzano il sistema produttivo su una nuova piat-taforma unica che provvede alla gestione dei contenuti ed alla loro diffusione sui diversi canali editoriali. a pagina 3

Le RubricheFilo diretto ...............................................................................................................da pagina 28

Gestione della pubblicità all’Editoriale BrescianaL’editore del Giornale di Brescia ha avviato un processo di rinnovamento della concessionaria di gruppo, che incrocia tecnologie ed organizzazione del lavoro per offrire ai clien-ti una piattaforma integrata di servizi innovativi per tutte le attività commerciali. a pagina 22

Nuovo sistema per il Corriere dello Sport-StadioLa testata del gruppo editoriale Amodei avvia la produzione su una nuova piattaforma integrata con le altre testate pe-riodiche e rinnova i flussi di lavoro per realizzare prodotti editoriali sempre più personalizzati e a misura di “passione sportiva”. a pagina 12

Athesia Druck rinnova e investe sulla stampaIn occasione del 125esimo compleanno, il 29 settembre scor-so, l’editore del Dolomiten ha avviato in produzione una nuo-va rotativa offset dotata di una nuovissima piega creativa per i formati broadsheet e tabloid e di un sistema per pilota-re via tablet tutte le funzioni della macchina. a pagina 8

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Nuovi modelli per una industria in difficoltàIl Rapporto 2014 sull’industria italiana dei quotidiani dell’Osservatorio “Carlo Lombardi” fotografa un settore che soffre di una drastica riduzione dei ricavi, mentre l’emerge-re di prodotti e servizi digitali mette in crisi la tradizionale catena del valore editoriale. a pagina 15

Lastre low-chem: l’esperienza de La StampaNello stabilimento di Torino le lastre fotopolimeriche a la-ser violet e a basso utilizzo di chimici hanno sostituito nello scorso mese di luglio ciò che restava della tecnologia ad alo-genuri d’argento, con vantaggi sensibili sul piano dei costi e senza alcuna perdita di qualità. a pagina 25

L’edizione di mezzanotte de l’AvvenireLa “digital replica” del prodotto stampato è realizzata auto-maticamente in poco più di un’ora a partire dal Pdf in alta risoluzione distillato per i centri stampa. Al lettore si offre la possibilità di leggere testi ottimizzati rispetto al device e fruire di arricchimenti multimediali. a pagina 19

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“Il vero federalismo? In Italia lo abbiamo realizzato noi, con i nostri giornali locali”. Luigi Vicinanza, direttore editoriale delle testate lo-cali del gruppo Editoriale L’Espresso sintetizza così una delle organizzazioni più complesse, e sofisticate, del panorama nazionale dell’editoria quotidiana. 18 giornali presenti in dieci regioni, il più a Nord a Bolzano ed il più a Sud a Salerno, una testata in Sardegna, a Sassari, 360.000 copie di diffusione media al giorno, alle quali vanno aggiunte circa 12.000 copie digitali vendute in rete (quantità in progressivo aumento), che con oltre 3.000.000 di lettori e 343.000 utenti unici su Internet rappresentano, nel complesso, un media di estremo interesse per l’informazione locale e per l’industria della pubblicità.

“La nostra organizzazione editoriale si basa su pochi principi condivisi”: assoluta autonomia delle testate locali, con un direttore unico per l’informazione stampata e per il web, supportato da servizi centrali comuni – l’Agenzia Giornali Locali - che forniscono sei pagine di politica interna, estera, economia e cronaca nazionale, ed alcuni contenuti specifici per il web. I redat-tori lavorano sia per la carta che per i canali on line, perché “non esiste un prodotto di serie A ed uno di serie B, ma solo informazione. E noi la vogliamo sempre di alta qualità”. Il fo-cus è sull’informazione locale, ma quando un avvenimento ha rilevanza nazionale i redattori producono contenuti specializzati a tutti i col-leghi delle 18 testate.

Centro e periferiaFra 2011 e 2012 il gruppo ha rinnovato la

grafica di tutti i giornali, in modo da offrire un’immagine immediatamente riconoscibile in tutto il territorio nazionale, sia ai lettori che agli inserzionisti pubblicitari.Contemporanea-mente, è partito il lungo processo di revisione della piattaforma produttiva che, fino a poco tempo fa, era costituita da un sistema sviluppato all'interno del Gruppo, chiamato 3P.

“Oggi fare l’editore significa lavorare in tem-po reale su tutti i canali che la tecnologia mette a disposizione”, e non solo più esclusivamente sulla carta stampata.Al fornitore prescelto dopo approfondite analisi di mercato, Atex, è stato chiesto di sviluppare una piattaforma multime-diale unica, in grado di sostenere la produzione di tutte le testate locali in uno stesso ambien-te condiviso, dove tutti i redattori potessero, idealmente, lavorare come se fossero un’unica redazione virtuale sul territorio.

“I nostri redattori devono disporre di stru-menti semplici ma sufficientemente sofisticati per lavorare su tutti i canali del gruppo”. Non si chiede a tutti gli oltre 500 redattori di saper svolgere tutte le funzioni nei minimi dettagli, ma il principio condiviso è che ognuno deve sa-per fare quanto necessario per poter scrivere e pubblicare una storia, corredata dalle immagini, sia per la carta stampata che per il web. “Per noi non fa differenza se digitale od analogica: l’informazione di qualità è unica.” Il gruppo non ha fatto a gara ad assumere ragazzi alle prime armi per smanettare sul web e creare una re-dazione di giovanotti alle prime armi.In stretta collaborazione con Atex, ha preferito puntare sul “coinvolgimento formativo” dei redattori.

Riorganizzare l’informazione locale: le 18 testate del gruppoEditoriale L’EspressoI 18 quotidiani locali dell’Editoriale L’Espresso, con oltre tre milioni di lettori ed oltre trecentomila utenti unici dei siti web, riorganizzano il sistema produttivo su una nuova piattaforma unica che provvede alla gestione dei contenuti ed alla loro diffusione sui diversi canali editoriali. Alcuni servizi centralizzati affiancano la produzione di informazione locale, con redazioni che possono diventare il fulcro produttivo per tutto il gruppo in caso di eventi che abbiamo rilevanza nazionale.

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Oggi circa i 2/3 della redazione globale è perfet-tamente in grado di utilizzare Her-mes 11 e Polopoly per la pubblica-zione multicana-le. Naturalmen-te, nel corso dei mesi, non sono mancate nuove assunzione per il naturale ricam-bio dei redattori più anziani.

“ L a n o s t r a forza è l’informa-zione locale”, sot-tolinea Vicinan-za. In occasione dei consigli co-munali, e di tutti gli altri eventi tipicamente cit-tadini, i redatto-ri cominciano a scrivere le storie utilizzando le funzioni di base di Hermes per la pubblicazione sul web, e poi le sviluppano nello stesso ambiente con gli approfondimenti che andranno a fine sul prodotto stampato.

L’Agenzia Giornali Locali, da Roma, invia sulla stessa piattaforma, con le stesse funziona-lità che i redattori locali conoscono ed utilizzano quotidianamente, le pagine di contenuti nazio-nali ed internazionali comuni. Una produzione in crescita, che sta ampliando le attività in direzione di contenuti ed inserti specializzati, come Benessere, salute e, di recente, i Mondiali di Calcio. Il sistema, e la “nostra organizzazione federale”, consentono al direttore responsabile della testata locale di intervenire sui contenuti centralizzati in qualsiasi modo, ma ciò avviene, di solito, solo nel caso in cui specifiche situazio-ni, o protagonisti, locali, siano coinvolti diret-tamente in quel certo avvenimento. “In questo caso le modifiche sono immediate sia per il web che per la carta stampata”, perché l’ambiente di lavoro è condiviso da tutti.

Naturalmente più succedere anche il contra-rio. Ed è successo. “L’incidente alla Concordia ed il terremoto in Emilia”- ricorda Vicinanza- sono stati banchi di prova molto importanti per i rapporti fra periferia e centro. I cronisti di Livorno – per la Concordia – ed i colleghi di Modena, Reggio e Ferrara hanno dato copertura

nazionale a tutto il gruppo.

I valori di una testata locale si fondano sulla in-dentità con il ter-ritorio, il senso di appartenenza e l’utilità per i let-tori e le aziende locale. Grazie al “federalismo edi-toriale” la crona-ca locale ha potu-to offrire a tutti i lettori della carta stampata e del web un “valore aggiunto” in ter-mini di conoscen-za del territorio tale da compe-tere anche con i media a vocazio-ne nazionale.

A “smistare i contenuti” dalla periferia al resto

del network ha poi provveduto il sistema edi-toriale - in produzione già da due anni - che ha specifiche potenzialità per gestire ciò che compone le storie – testi, grafica, immagini – in modo del tutti indipendenti dai canali dove poi andranno pubblicati.

Naturalmente l’interazione fra i giornali locali funziona anche in caso di eventi meno drammatici, come il Cinema di Venezia. In questo caso la redazione locale de La Nuova di Venezia e Mestre produce materiali per tutto il gruppo, sia di carattere generale che rispon-dendo a specifiche richieste di alcuni colleghi, interessati a offrire spunti locali per coinvolgere i lettori in avvenimenti di portata nazionale ed internazionale.

Il sistema editoriale unico aiuta moltissimo anche per configurare specifiche situazioni lo-cali. Quattro quotidiani del Veneto, Il Mattino di Padova, la Tribuna di Treviso, La Nuova di Venezia e Mestre ed il Corriere delle Alpi di Belluno, hanno quattro redazioni diverse sul territorio ma condividono la direzione, che è unica.

Il sistema consente la creazione di un’uni-ca redazione virtuale, abbattendo le barriere fisiche: ovunque si trovi, il redattore accede all’ambiente di produzione multimediale con il suo login, e poi comincia a lavorare.

Luigi Vicinanza, Direttore editoriale delle 18 testate locali del gruppo Editoriale L'Espresso

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Il geotaggingNella scelta finale del fornitore, si è tenuto

conto del fatto che Atex fosse già presente, da anni, in due testate locali il gruppo, il Messag-gero Veneto di Udine ed il Piccolo di Trieste. Queste testate, assieme all'Alto Adige (Bolzano), al Trentino (Trento) ed ai quattro giornali vene-ti - il Mattino di Padova, la Tribuna di Treviso, la Nuova di Venezia e Mestre e il Corriere delle Alpi di Belluno - hanno avuto un ruolo di primo piano in una nuova iniziativa multicanale lan-ciata dal gruppo in occasione delle celebrazioni del centenario della Grande Guerra, che proprio nell'area del Nord Est ha avuto uno dei palco-scenici più eroici e drammatici.

Partendo dall’Archivio di Pieve Santo Stefa-no in Toscana, fondato da Severino Tutino, sono state estratte circa un migliaio di storie raccolte all’interno di un patrimonio di oltre duecento diari della Grande Guerra tenuti da militari e crocerossine.Tutti i soldati, e con loro qualche civile e qualche crocerossina, protagonisti dei racconti selezionati sono stati contestualizza-ti, individuando per ciascuno l’appartenenza alle Forze Armate, indicata dal loro momento

dell’entrata nel conflitto, e gli altri dati per-sonali. All’interno della piattaforma Polopoly tutti il materiale è stato geotaggato in tutto il mondo, Italia, Europa, Nord e Sud America, e reso accessibile e consultabile ai lettori in rete. Tutto è rintracciabile sulle mappe geografiche, ed il sistema provvede a rendere accessibile ai lettori locali i materiali di loro specifico inte-resse, dove tutte le testate del Nord Est giocano un ruolo di primo piano per il numero dei pro-tagonisti georeferenziati in quelle zone.

L’accesso al materiale è, per il momento, gratuito.Qualcosa è accessibile a tutti, qualcosa in funzione delle zone dove risiedono i lettori.

Cronaca, storia, attualità e territorio: il net-work di giornali locali è un grande sistema per collegare i contenuti nel tempo e nello spazio.

“Noi puntiamo soprattutto”-conclude Vici-nanza-“a collegare le persone, e farle lavorare insieme”.

E questo è, probabilmente, uno dei segreti del successo duraturo di un gruppo editoriale che, proprio quest’anno, è impegnato a festeg-giare un compleanno importante: i 350 anni di storia della Gazzetta di Mantova.

La Gazzetta di Mantova compie 350 anni

La prima copia disponibile in archivio risale al 1665, ma il giornale è nato un anno prima, nel 1664, e quest’anno celebra un compleanno importante: 350 anni di vita. Parliamo della Gazzetta di Mantova-diretta da Paolo Boldrini-oggi testata del grup-po Editoriale L’Espresso, il più antico giornale italiano, testi-mone degli avvenimenti più importanti d’Europa dall’epoca dei Gonzaga in poi. “Oltre 50mila cittadini, la maggior parte armati, con 3 solo cannoni carichi a mitra-glia, corsero furibondi alla Bastiglia”, si legge nel pezzo che dava notizia di quanto stava avvenendo a Parigi. Era il numero 31 della Gazzetta, mese di luglio, anno 1789.Il giornale di Mantova, fedele alla sua tradizione, si è pre-sentato ai lettori, in occasione

del compleanno, con un sito internet totalmente rinno-vato, gazzettadimantova.it, per raccontare la cronaca in diretta, con la stessa efficacia della presa della Bastiglia, ai nuovi lettori digitali. Un mercato che sta riservando sorprese molto gradite, con oltre 540.000 lettori al mese (maggio 2014) in crescita del 79%, ed un +19% di pagine visitate, sempre al mese, per oltre 3.160.000.La rivoluzione che l’Italia dovrà affrontare per uscire dalla crisi, ha ricordato l’editore, Carlo De Benedetti, sul nu-mero speciale del quotidiano andato in edicola lo scorso 28 giugno-“avrà una chance di successo se saprà affondare le sue radici in quella che è la vera ricchezza italiana: la sua storia, la sua cultura, la pecu-liarità che ne fanno ancora un Paese speciale. Mantova, con il suo giornale antico di 350 anni, è tutto questo.”

La prima pagina del numero speciale della Gazzetta di Mantova, pubblicata il 28 giugno scorso

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“Ma chi ve l’ha fatto fare”? “Il futuro” – risponde Andrea Comin, ammi-

nistratore delegato del gruppo che ha rilevato, lo scorso 1° luglio, la Galeati Industrie Grafiche dallo stato fallimentare dichiarato nel 2013 dal Tribunale di Bologna-“il futuro che noi vediamo per l’industria della stampa, che è fatto da ag-gregazioni industriali per dare vita a macro-poli produttivi organizzati per macro-aree industriali e geografiche.”

Una visione piuttosto condivisa, almeno in Italia. ”Ma noi crediamo”- insiste Andrea Comin-“che le aggregazioni vadano fatte adesso. Se si aspetta ancora un po’, il rischio è parlare con dei morti”.

Il punto è, come sempre, che fra il dire e il fare “c’è di mezzo il mare”, e le operazioni industriali bisogna avviarle al momento giusto e con le mo-dalità migliori: conti in regola e prospettive per lo sviluppo, evitando di fare il classico passo più lungo della gamba. “La Galeati, ne siamo convinti, è stata una di queste operazioni”

Integrare i concorrentiFondata da Ignazio Galeati nel 1816, che

rilevò la tipografia del Seminario Vescovile di Imola, considerata all’ora una delle più rinomate d’Italia, la società è sempre stata un concorrente molto agguerrito del gruppo Comin, fin dall’anno di nascita, nel 1997. “All’epoca Galeati veniva nel Nord Est”- ricorda Mirco Comin, Presidente e fondatore dell’omonimo gruppo-“e noi andavamo in centro Italia.” Erano altri tempi, e nella stampa commerciale una distanza di 300/400 chilometri

era un raggio di azione che si poteva azzerare nelle commesse dei clienti.

Poi la stagione è cambiata, le difficoltà hanno bussato alla porta della Galeati e nel 2008 la so-cietà è stata rilevata dal fondo di Private Equity del Credem assieme ad una parte dei dipendenti e assieme alla Lega delle Cooperative. Il tentati-vo, subito messo in atto, dal socio di riferimento bancario per creare aggregazioni sul territorio non ha avuto successo. La crisi di mercato, che data proprio dal 2008, ed alcuni investimenti effettuati nel sito produttivo di Perugia, che si sono rivelati non efficaci, hanno poi fatto il resto. Nel 2012, non avendo ottenuto, per volontà di un creditore, il concordato preventivo, la Galeati si è avviata inesorabilmente verso il fallimento, decretato nel 2013.

Dopo aver constatato che, agli inizi del 2014, la Galeati era ancora sul mercato pur se all’interno dell’esercizio provvisorio, il gruppo Comin ha avviato una “due diligence” per valutare, assieme ai consulenti, la possibilità di rilevare uno dei marchi più prestigiosi della stampa commerciale italiana.

Un’operazione solida con un grande paracaduteIl fatturato registrato in dodici mesi di esercizio

provvisorio era compreso fra i 4,5 e i 5 milioni di Euro, molto interessante anche considerato il fatto che l’azienda si sarebbe rilevata dal fallimento senza debiti né crediti. Per poter procedere, dopo aver visto il resto dei numeri, erano necessarie tre condizioni, al di fuori delle quali l’operazione imprenditoriale non avrebbe avuto la necessaria

Il mestiere dell’imprenditore:il gruppo Comin rileva Galeatie crea un polo da 13 M di EuroQuando, a partire dallo scorso 1° luglio, si è diffusa come un lampo la notizia che il Centro Servizi Editoriali del gruppo Comin aveva acquisito la Galeati Industrie Grafiche, in uno dei momenti più difficili per l’industria della stampa italiana ed internazionale, la domanda è stata una sola: “ma chi glielo ha fatto fare?”. Noi l’abbiamo chiesto ai protagonisti di questa operazione imprenditoriale, che ci hanno raccontato una storia dove passione, gusto per il mestiere della stampa, solidità dei conti e visione dell’evoluzione del mercato nel medio periodo disegnano scenari molto diversi da quelli che potrebbero sembrare a prima vista.

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solidità, rischian-do di diventare il famoso “passo più lungo della gam-ba” che il gruppo voleva a tutti i co-sti evitare.

Sul fronte del-le risorse umane, è stato proposto un accordo sin-dacale in grado di salvaguardare l’occupazione per 17 unità, compre-so il dirigente, concentrando una produzione su due turni e non su tre, sfruttando anche la sede di Grisi-gnano di Zocco (VI). L’obiettivo industriale del gruppo rimane, naturalmente, anche per il futuro la piena razio-nalizzazione delle commesse da distribuire nei siti produttivi in funzione del territorio e delle tecnologie necessarie. L’accordo è stato siglato, con soddisfazione di tutte le parti, al tavolo della Provincia di Bologna. Per i 17 addetti ricollocati in produzione si è, naturalmente, tenuto conto del fatto che era il massimo possibile in funzione dei fatturati realizzati nel corso della gestione del curatore fallimentare.

Sul fronte finanziario, l’operazione ha trovato un affiancamento con il Banco delle Tre Venezie e con la Popolare di Milano, mentre con Credem Le-asing è stata trovata la soluzione alla terza condi-zione, relative all’accordo per sistemare una torre di stampa dello stabilimento della Galeati che era rimasta fuori dalla procedura fallimentare.

Un gruppo da 13 milioni di Euro“Tutte le condizioni si sono avverate e noi

abbiamo potuto concludere un’operazione molto solida sia sul piano industriale che sul piano finan-ziario.” Il piano di business prevede che la Galeati possa, da sola, reggere il mercato con i fatturati ereditati dal curatore fallimentare e dando lavoro a tutte le maestranze. Senza contare che la società ha comunque portato alla nuova proprietà degli asset piuttosto importanti. Alle porte di Imola c’è un capannone industriale ed un terreno che, da soli, rappresentano un ottimo investimento, Altri cespiti sono costituiti da una Goss Universal 45, giro 57,8 per 64 pagine di cui 24 a colori, e da

un’altra Goss Universal 75 con giro 57,8 e con 64 pagine full color. Entrambe le linee sono ad altis-sima automazione. Tre linee CtP Kodak, una linea piegalastre Nela ed un impianto per inchiostri ad altissima automazione realizzato da SunChemical completano il quadro delle tecnologie di punta della Galeati.

“A voler guardare”- sottolinea Andrea Comin-“ l’operazione si prestava anche al più classico dei mordi e fuggi. Ma per noi questo scenario non esiste. Gli asset immobiliari e tecnologici rappresentano un paracadute ampio per un’ope-razione industriale che noi vogliamo proiettata nel tempo”.

La Galeati ha in portafoglio un quotidiano, il Corriere della Romagna, con tre edizioni, e poi periodici di informazione cattolica e laica e una grande quantità di prodotti commerciali. Grazie all’integrazione con il gruppo Comin, che già oggi stampa il Quotidiano del Friuli, Libero, La Voce di Romagna in tre edizioni, la Voce di Rovigo, oltre ad un centinaio di altri titoli periodici, dal 1° luglio è nato un nuovo polo industriale con un fatturato di 13 milioni di Euro, il più grande del Nord Est.

“Galeati”- conclude Andrea Comin-“può ancora dare tanto al mondo della stampa e sarebbe stato un peccato disperdere questo patrimonio. Il sin-daco di Imola ci ha già invitato ai festeggiamenti cittadini per i 200 anni della Galeati, nel 2016. Per noi è un ottimo auspicio”, ottimo per la stampa e per il mestiere di imprenditori. E anche per il futuro.

Le tre generazioni del gruppo Comin. Mirco, Presidente e fondatore (a sin.), Andrea, Amministratore delegato (a dest.), Nicolò (al centro)

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“La più grande innovazione? Continuare ad investire sulla stampa.E crederci fino in fondo”: Harald Werth, CEO della Divisione Stampa di Athesia Druck, editore del Dolomiten di Bolzano, presenta così il rinnovato stabilimento di Bolzano dove, lo scorso 29 settembre, in occasione dei 125 anni di fondazione della società editrice, è stata inaugurata la nuova rotativa offset ad alta automa-zione – con alcune soluzioni che, al momento, sono uniche al mondo - alla presenza di tutti i dipenden-ti, e dei loro famigliari, coinvolti per l’occasione in un “compleanno” importante, celebrato come l’inizio di un nuovo ciclo industriale.

Innovazione ed automazione“A cambiare non siamo stati tanto noi. E’ in-

ternet che ci sta cambiando, e con noi sta anche cambiando il modo di comunicare fra persone e fra aziende.” Non è stato facile, per un gruppo editoriale che in questi anni ha avviato un’impor-tante diversificazione al proprio interno, decidere di puntare ancora, e con decisione, sulla stampa tradizionale.

L’azienda è nata oltre un secolo fa come casa editrice, cominciando dai libri di montagna, dalle guide dei sentieri alpini e dalla cultura Sud Ti-rolese, privilegiando la lingua tedesca. Poi sono arrivate le librerie, le cartolerie, e quindi Athesia Druck, editrice del Dolomiten e di numerosi altri periodici locali in lingua tedesca. In anni più re-centi, è arrivata un’agenzia viaggi, la partecipazio-ne in attività legate al turismo locale, con l’Hotel Terme di Merano e la Funivia di Val Senales, e poi

nei settori dell’energia alternativa, nelle biomasse e nel trattamento dei residuati dell’agricoltura, nelle telecomunicazioni con supporti per il cloud e per server farm.

Un po’ la tradizione delle origini, un po’ la fedeltà del pubblico di lettori locali, e poi precisi calcoli sulla solidità dell’industria della stampa, che per il gruppo si traduce in numeri che vanno dalle 55.000 copie di diffusione media del Dolomi-ten ai 3.5 milioni di calendari, fino ai 6 milioni di copie di libri ed ai 130 milioni di copie di brochure, prospetti e flyer per la comunicazione aziendali, tutti realizzati all’interno del network dei siti produttivi di Bolzano – centro stampa – e delle tipografie di Innsbruck e Bressanone, il gruppo ha deciso che la stampa ha, e avrà, un futuro im-portante nel panorama dei media del futuro che va delineandosi.

“Investire in tecnologie per la stampa, per noi, significa puntare su soluzioni ad alta automazione, in grado di garantire sviluppi futuri che consenta-no un equilibrio sostenibile fra costi di produzione e ricavi aziendali”. Al centro stampa del Dolomiten di Bolzano, fra i non molti editori ad avere avuto la “stella” WAN-IFRA per il Color Quality Club Award, che certifica una qualità costante nell’arco di almeno cinque concorsi – in pratica dieci anni – era in funzione una Uniman installata nel 1990, e successivamente ampliata nel 1995 con una torre heatset, fra le prime installazioni al mondo per un impianto nato in funzione dei giornali.“Era stata installata”- ricorda Werth-“per fare fronte ad una richiesta di maggiore qualità anche da parte di

Efficienza, qualità, automazione:Athesia Druck rinnovagli investimenti sulla stampaIn occasione del 125esimo compleanno, il 29 settembre scorso, l’editore del Dolomiten ha avviato in produzione una nuova rotativa offset dotata di una nuovissima piega creativa per i formati broadsheet e tabloid e di un sistema per pilotare in remoto tutte le funzioni della macchina, basato su tablet, installato per la prima volta al mondo proprio a Bolzano. L’integrazione con una sofisticata sala per inserimento, finishing e distribuzione di prodotti editoriali e commerciali rilancia l’offerta globale di servizi ai lettori ed alle aziende del territorio. Il nuovo impianto produttivo conferma come la stampa sia ancora uno strumento di comunicazione e promozione commerciale forte e vitale, e sul quale vale ancora la pena di investire.

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clienti esterni” che vo-levano utilizzare l’im-pianto per produrre in grandi volumi prodot-ti compatibili con la carta da giornale, ma ai quali non era suffi-ciente la tradizionale qualità offset coldset. La macchina era af-fiancata da un’altra rotativa offset a bobina da otto pagine, e da tre macchine da stampa offset a foglio a cinque e a dieci colori, sempre di manroland, ancora in pieno esercizio.

La rotativa princi-pale aveva una capa-cità massima di qua-ranta pagine a colori ma “più passavano gli anni, meno era efficace sul piano della gestio-ne economica”- spie-ga Werth. La rotativa aveva vie di carta molto lunghe, con un eccessivo scarto all’avviamento della produzione, ed era sviluppata su tre piani, costringendo l’azienda a mantenere costi eccessive per gli interventi del personale in produzione e per tutte le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Dopo la scelta di sostenere ancora, con impe-gno, le attività industriali di stampa, la decisione è stata quella di investire su una rotativa non usata, ma nuova, sempre dello stesso fornitore, manro-land, che nel frattempo stava vivendo una radicale trasformazione aziendale, puntando su soluzioni di automazione molto innovative.

La rotativa installata è una Colorman XXL, con due torri, ciascuna in grado di produrre fino a 48 pagine in formato broadsheet e fino a 96 in formato tabloid. “In funzione della macchina è stato progettato il nuovo stabilimento, con una cubatura già calcolata per ospitare eventuali am-pliamenti futuri”.

Ma la novità più grande è relativa alle soluzioni per l’automazione industriale. La Colorman XXL propone il Miniplow, un apparecchio installato, al momento, solo presso un altro stabilimento in Canada, per produrre pieghe “speciali”, come la “mezza tabloid”, e pensato soprattutto per il mercato pubblicitario, e i Control Center di man-roland, sistemi di controllo in remoto su iPad. In questo caso, si tratta della prima installazione al mondo.

Grazie al Miniplow, l’editore può offrire agli in-serzionisti pubblicitari soluzioni molto innovative per sfruttare la forza del grande formato stampato, ed il marchio del Dolomiten. Il “Flap”, la mezza piega, se interna, si apre quando il lettore sfoglia il prodotto editoriale, e l’effetto di “ampliamento” dell’immagine pubblicitaria è davvero coinvolgen-te. Alcune case automobilistiche lo potrebbero utilizzare per dimostrare, a titolo di esempio, le dimensioni del vano “porta bagagli”, con un ta-glio fotografico dove il cofano posteriore coincide con il flap ripiegato e, quando si apre, “spalanca” materialmente il porta bagagli.

Utilizzato in prima pagina, il Flap, in questo caso ad apertura laterale, si è prestato molto bene in occasione della pubblicità per le elezioni. Il leader della lista compariva in primo piano, ed aprendo il Flap erano elencati tutti gli altri candidati.

I Control Center su iPad hanno, invece, un impatto diretto sulla gestione economica della rotativa. Uniche al mondo, finora, come instal-lazione, le “tavolette” consentono agli addetti di intervenire nel corso della produzione pilotando il fermo macchina, e il nuovo avviamento, senza più dover passare attraverso il pulpito. Sempre con le tavolette si provvede alla attività di gestione ordinaria e straordinaria della manutenzione. Gli addetti trovano, sul supporto digitale, tutte le infor-mazioni tecniche relative alle attività da svolgere

Harald Werth, CEO della divisione stampa di Athesia Druck, accanto alla nuova piega Minoplow, mostra il tablet del Control Center della nuova Colorman XXL, il primo installato al mondo

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direttamente laddove servono.

“Prima la macchina era su tre livelli, oggi è tutta concentrata in spazi minori e offre un controllo assoluto in remoto all’opera-tore”. La produttività se ne è avvantaggiata in misura rilevante: i due turni e mezzo si sono ridotti alla metà, ed il personale addetto è calato del 50%, ma in alcuni casi è possibile produrre con ancor meno unità. Prima si stampavano 24.000 copie all’ora, adesso 45.000 in formato bro-adsheet e 90.000 in formato tabloid, tutte in full color.

“Gli investimenti devono tener conto della realtà del mer-cato industriale. Su questo ci siamo fon-dati per prendere le decisioni in materia di automazione”. Il Dolo-miten esce in un’unica edizione, e per il cam-bio lastre si è optato per una soluzione semi automatica. I robot di manroland per siste-mare le lastre sui ci-lindri restano un’opzione possibile per il futuro, ma allo stato attuale non c’era un cambio lastre in quantitativi tali da giustificare questo investi-mento.

Abbonati ed inserti“Allo stabilimento di Bolzano non passa – quasi

– giorno senza inserimenti di materiali comple-mentari nel corpo dei prodotti principali” e se a questo si aggiunge che l'80% dei lettori del Dolo-miten è abbonato al giornale, non fa meraviglia che la sala finishing e spedizione sia attrezzata con tecnologie abbastanza inusuale – per tipologia e dimensionamento - per un centro stampa del nostro Paese.Müller Martini ha fornito un impian-to completo, in grado di lavorare su tutto il ciclo produttivo sia del prodotto editoriale che di quello commerciale.Cinque linee di formazione pacchi si

affiancano a due siste-mi di inserimento per giornali, un NewsLiner in grado di arrivare ad un massimo di sette prestampati o inserti pubblicitari, ed un Bi-liner per un massimo di tre prestampati o inserti pubblicitari. L'80% degli abbona-ti riceve il giornale via posta, e la sala spedizione provvede ad un indirizzamento suddiviso sulla base dell’itinerario dei sin-goli postini.

Con la nuova rota-tiva, e soprattutto in vista dell’utilizzo della nuova piega Miniplow, è stata introdotta una nuova catena di tra-sporto NewsGrip A per collegare l’uscita con i sistemi d’inse-rimento per giornali che, fisicamente, sono installati nel vecchio edificio adiacente alla nuova ala. Il flusso può gestire sia lavorazioni editoriali che prodotti semi commerciali da commesse di terze par-ti. Fra queste, uno dei punti di forza dello sta-bilimento di Bolzano è

costituito dai calendari. La sala finishing dispone di una linea completa per la rifinitura di questi, e di altri prodotti, con necessità compatibili. A Bolzano sono in funzione una taglierina rotativa caricabile inline ed offline e, per la accavallatura e cucitura, una PrimaPlus Tandem. Quest’ultima, installata, primo impianto in Italia di questo tipo, nel 2008, può essere utilizzata sia come linea completa per commesse con più segnature, sia utilizzando separatamente i due gruppi.

“Qualità di stampa, flessibilità produttiva ed efficienza gestionale” – commenta Werth- “sono risorse fondamentali per il gruppo”, hanno guidato finora tutti i nuovi investimenti e, garantiscono, continueranno a guidarli nei prossimi anni.

Un futuro nel quale la stampa continuerà a giocare un ruolo molto importante. Athesia Druck ne è convinta.

Non passa quasi giorno senza attività di inserimento, e l'80% degli abbonati al Dolomiten riceve il prodotto per posta: la sala finishing e spedizione, sviluppata con Müller Martini, ha un ruolo importante nel centro stampa di Bolzano.

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“Corriere dello Sport – Stadio: la testata è uni-ca, ma i tifosi bolognesi in edicola comprano solo Stadio, cioè l’edizione del giornale con il nome di colore verde, anziché rosso, e Stadio con il font pieno. Se rimangono solo le copie dell’altra edizio-ne, quella che diffondiamo con la testata di colore rosso ed il font pieno destinato al Corriere, di solito restano in edicola."Quando sentiamo parlare di giornale su misura, o personalizzato”- racconta a TecnoMedia Guido Ottaviani, direttore tecnico di Media Progetti, la società del gruppo Amodei editore del quotidiano sportivo-“a noi un po’ viene da sorridere. Il nostro Corriere/Stadio, personaliz-zato lo è da decenni. Non a caso il payoff sotto la testata recita: Semplicemente Passione”.

Già, la passione dell’editore e quella dei tifosi, con la quale bisogna fare i conti ogni mattina in edicola, perché se la squadra del cuore ha vinto, va bene il titolo a piena pagina, ma se ha perso, è proprio necessario evidenziarlo?

Fare un quotidiano sportivo non è facile, così come non è facile editare testate che vanno ad im-pattare sulle “passioni” dei lettori. Ma questo è il mestiere del gruppo Amodei, che ha in portafoglio, oltre al Corriere dello Sport – Stadio, l’altro quoti-diano TuttoSport, e poi i periodici della Conti Edi-tore, il leggendario Austosprint, Motosprint, AM, InMoto, Auto e, più di recente, Cotto&Mangiato, destinato ai “tifosi” della buona cucina.

Un sistema aperto“Il nostro sistema produttivo era fermo da

molti anni”- racconta Ottaviani. Quando un edi-tore di testate quotidiane decide di rinnovare in

profondità la piattaforma produttiva, le ragioni che guidano le scelte, e gli investimenti, possono essere molto diverse. “Noi abbiamo messo al centro del nuovo sistema i lettori”. La produzione delle testate quotidiane, in particolare, doveva garantire la necessaria flessibilità nella creazione di un prodotti che deve fare i conti con le tifose-rie locali, e quindi con gli interessi dello sport nazionale e cadetto coniugati con le diverse zone distributive.

“Il secondo punto, per noi altrettanto fonda-mentale”- spiega Ottaviani-“era la possibilità di realizzare facilmente pagine molto creative da un punto di vista grafica”. Altrettanto facile e rapida doveva essere la possibilità di cambiarle pochi minuti prima di andare in stampa, se cambiavano all’ultimo minuto i risultati.

Non meno importante era l’integrazione fra le testate storiche del gruppo Amodei e i periodi di Conti Editore, acquisiti in tempi più recenti. Da ultimo, il gruppo voleva mantenere una delle caratteristiche storiche nei “rapporti” con le tec-nologie editoriali: massima capacità di intervenire autonomamente sul sistema, senza dover aspettare gli sviluppatori della casa fornitrice. “noi siamo abituati così: un sistema aperto dove noi possia-mo intervenire in ogni momento per aggiustare o modificare i flussi di lavoro.”

Conti Editore, con le testate sportive periodi-che, ha portato in dote la prima installazione al mondo della piattaforma WoodWing, sviluppata in Olanda e basata, come non si stanca di sottolineare Guido Ottaviani, su un’architettura “aperta”. Nel caso dell’editore sportivo, la soluzione era stata

Un quotidiano personalizzatoe a misura di “passione”:il Corriere dello Sport - Stadio

La testata del gruppo Amodei avvia la produzione su una nuova piattaforma integrata con le altre testate periodiche e rinnova i flussi di lavoro per realizzare prodotti editoriali sempre più personalizzati e a misura di “passione sportiva”.

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installata su sistema operativo Linux, e tutto era stato fatto “da italiani per italiani”. “Il 95% delle funzionalità richieste per l’editoria periodica era già coperto da WoodWing, il resto lo abbiamo sviluppato noi” spiega Rocco Iannacci, respon-sabile sistemi di produzione e ricerca&sviluppo di Media Progetti. Per i giornali quotidiani “tutta l’integrazione con il nuovo sistema l’abbiamo fatta noi, ed è stata ben superiore al 5%”.

La nuova piattaforma installata è l’unica dispo-nibile sul mercato che abbia come impaginatore nativo InDesign. “Noi utilizziamo questo motore per la creazione delle pagine fin dall’inizio del processo”- sottolinea Iannacci.

Tutta la creazione delle pagine, sia per i periodici che per i quotidiani, utilizza gli stru-menti di Adobe in modo nativo. Non c’è bisogno di esportare le architetture da una piattaforma proprietaria a questo software, perché la pagina è già residente qui.

Se all’ultimo momento cambia il risultato della partita, sostituire una pagina con una grafica molto creativa con un’altra altrettanto sofisticata è molto semplice e molto veloce, e questo garantisce una maggiore sicurezza al lavoro redazionale. “Tutti dispongono di tutti gli strumenti per operare sulle pagine”, ed anche questo, assieme alla possibilità di intervenire all’interno del sistema editoriale senza aspettare i tecnici della casa fornitrice fa parte della “filosofia” produttiva del gruppo.

Non ci possono essere intoppi o rallentamenti nel flusso di lavoro perché una sera il tecnico spe-

cializzato a svolge-re alcuni funzioni non è presente in ufficio.

Passioni editoriali ed architettura dinamica

Il lavoro più grosso, e più im-pegnativo, è stato quello realizzato sui flussi di im-paginazione del giornale. Era ne-cessario abbinare la massima sem-plicità di lavoro con la massima creatività possi-bile. “Una fun-zione essenziale è stata svolta dal direttore del Cor-riere dello Sport

– Stadio, Paolo De Paola, che assieme agli altri responsabili dello staff editoriale, grafico e tec-nico ha sviluppato una nuova veste grafica molto moderna, basata su un’organizzazione a blocchi”. Al gruppo si lavora da prima del Duemila con le librerie grafiche.

La novità introdotta è il doppio sistema a blocchi, ovvero il redattore comincia a disegnare direttamente all’interno di InDesign la pagina utilizzando alcuni elementi grafici di base. Non ap-pena trascinati in pagina, il sistema propone altri elementi “compatibili graficamente” con il primo, e via via, man mano che si sviluppa l’architettura, la piattaforma propone soluzioni omogenee in funzione delle “regole di base” del sistema.

Il risultato? Alla fine il redattore è sicuro di scrivere in una pagina che corrisponde perfetta-mente alle norme grafiche ed al progetto generale, con la certezza di poter cambiare la veste del giornale in modo rapido ed intuitivo tutte le volte che diventi necessario.

Il sistema dei blocchi è “doppio” perché con-sente di creare soluzioni sia “standard” che molto “creative”, a seconda delle necessità.

In teoria tutta l’attività di design potrebbe es-sere affidata alla redazione, in pratica la testata sportiva continua ad usare alcuni grafici molto specializzati che intervengono a supporto in casi particolari. I poligrafici lavorano tutti su un unico turno.

Questa organizzazione offre il massimo della flessibilità non solo in termini di prodotto gior-

Guido Ottaviani, Direttore tecnico di Media Progetti, società del gruppo Amodei

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nalistico ma anche per quanto riguarda la or-ganizzazione del lavoro in redazione. “Tutti i giornalisti dispongono di tutti gli strumenti nativi di InDesign”: se una sera mancano le risorse, si va in un’im-paginazione al 100% standard, altrimenti si può sconfinare all’in-terno di una grande creatività.

Il Corriere dello Sport – Stadio ha un dorso nazionale ed uno locale, con dodici edizioni in totale.Tut-toSport di edizioni ne ha tre.

Ogni edizione va reimpaginata in fun-zione delle aree di di-stribuzione, tenendo conto sia delle squa-dre locali che della copertura degli eventi sportivi minori, non-ché delle specifiche “passioni”: in alcune zone possono esserci squadre molto forti di pallacanestro, in altre può essere la pallavolo o il rugby a destare interessi molto forti.

Il sistema editoriale “a blocchi” e l’impaginato-re InDesign nativo sono gli strumenti fondamen-tali per questo lavoro “certosino” di costruzione di una testata personalizzata, dove le notizie “da prima pagina” in una zona sono inevitabilmente diverse da altre zone

“I risultati del Campionato? Quelli non li pos-siamo cambiare” sorride Ottaviani, ma alcune avvertenze nell’impaginazione delle partite della Roma e della Lazio nelle edizioni per la Capitale e di Milan ed Inter per l’edizione milanese, o nel po-sizionamento delle squadre di basket, fanno parte della migliore cultura editoriale del gruppo.

Con la organizzazione delle pagine in blocchi grafici, basta trascinare i contenuti da una pa-gina all’altra e il layout è cambiato. Quello che in un’edizione è ingabbiato in un’architettura standard può diventare “creativo” per un’altra edizione, e viceversa.

Il timone a blocchi integra tutti gli ingombri della pubblicità. Il posizionamento può essere fa-cilmente agganciato alle edizioni locali se questo

è l’accordo con l’inser-zionista.

Tutto il flusso di lavoro delle immagini è agganciato in auto-matico a Binuscan, un altro prodotto per la gestione automatica della qualità che ha avuto, fra i pionieri in Italia, i tecnici del gruppo Amodei.

Il software legge l’immagine nel mo-mento in cui questa è posizionata in pagina dal redattore e prov-vede in automatico a tutti gli aggiustamenti, tenendo naturalmente conto sia dei centri stampa sia delle spe-cifiche rotative dove l’edizione andrà stam-pata.

Questa automazione si è rivelata molto utile all’interno del gruppo dove la pubblicità, di solito, è pensata per i periodici, e rischia di avere una qualità non particolarmente eleva-

ta quando va a finire sulla carta da quotidiano. Il nuovo sistema è andato in produzione lo

scorso 16 aprile, pochi mesi dopo la sua scelta, che risale alla fine del 2013. I tempi più lunghi “sono stati quelli necessari alla scelta del prodot-to”. La possibilità di intervenire all’interno della piattaforma in modo autonomo ha consentito in tempi molto rapidi di avviare tutti i flussi interni e la gestione del network dei centri stampa, Roma, Bologna e Monza del gruppo, poi Benevento, Ca-tania e Cagliari.

In automatico non funziona solo la distillazione dei Pdf da avviare alla stampa su carta, ma anche la produzione per i canali digitali. “On line abbia-mo 11 edizioni del Corriere dello Sport – Stadio”, sempre gestita dai tecnici del gruppo, alle quali si va ad aggiungere quella per il print-on-demand di Newspaper Direct, per l’estero, che propone solo le pagine nazionali.

Per ogni output cambiano in automatico prime pagine, dorsi, impaginazione e modelli grafici. A non cambiare mai, garantiscono i nostri interlocu-tori, è solo il payoff della testata: "semplicemente passione".

Rocco Iannacci, Responsabile sistemi di produzione e ricerca & sviluppo di Media Progetti, società del gruppo Amodei

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“Peggio di ieri, meglio di domani”. Potrebbe essere questa, in sei parole, la descrizione di come siano andate le cose nell’industria editoriale ita-liana dell’ultimo decennio, e di come continuino ad andare anche oggi. I numeri del Paese, prima ancora che del comparto editoriale, sono assai poco interpretabili. In soli due anni, tra il 2011 e il 2013, il Prodotto Interno Lordo è sceso del 4,2% a valori reali, e le previsioni per l’anno in corso sono, in base alle stime più ottimistiche, di un aumento di pochi decimali sopra lo zero. Nello stesso arco temporale il reddito medio pro capite è diminuito di oltre 1.000 euro, il tasso di disoccupazione è passato dall’8,4% al 12,2%, con oltre un milione di posti di lavoro svaniti ed una previsione di un ulteriore peggioramento per il 2014 e il 2015. Il debito pubblico ha sfondato nel 2013 il tetto dei due trilioni di euro ed ammonta ormai ad oltre il 130% del Prodot-to Interno Lordo.

Indicatori in caloIn un contesto di que-

sto tipo, dove la riduzio-ne del reddito disponibile comprime fortemente la propensione a spendere, a maggior ragione languono i consumi di informazione, che - a torto o a ragione, non è questa la sede per dibatterne – gli italiani considerano non di prima necessità. Con queste pre-messe, e venendo all’indu-stria dei quotidiani, non possiamo stupirci se il 2013

ha visto scendere per il settimo anno di fila i dati diffusionali; il numero di copie mediamente diffu-se ogni giorno si è attestato infatti poco al di sopra dei 3,7 milioni di copie: solo due anni prima, nel 2011, se ne diffondevano mezzo milione in più, addirittura un milione in più nel 2009. E questi dati non tengono conto del crollo della stampa gratuita: oggi sono rimaste due testate nazionali con circa mezzo milione di copie di diffusione, ma solo cinque anni or sono, nel 2009, si conta-vano 11 testate e 65 diverse edizioni locali, con una diffusione giornaliera che sfiorava i quattro milioni di copie.

Sono anche peggiori, se possibile, i dati del mercato pubblicitario. Il 2013 è stato un anno molto pesante, con investimenti in calo del 12% a meno di sei miliardi di euro complessivi: persino

Una industria in difficoltàalla ricerca di nuovi modelliLa fotografia che ci consegna il Rapporto 2014 sull’industria italiana dei quotidiani, lo studio realizzato dall’Osservatorio Tecnico “Carlo Lombardi”, è quella di un settore che in poco più di dieci anni ha visto quasi dimezzarsi i ricavi, con una drastica riduzione della diffusione e del fatturato pubblicitario, mentre l’emergere di prodotti e servizi digitali e la progressiva trasformazione delle notizie in commodity mettono in crisi la tradizionale catena del valore editoriale. I riflessi sui livelli occupazionali e sulla previdenza integrativa di settore richiederanno alle parti sociali scelte coraggiose e innovative.

Andamento della diffusione cartacea e digitale 2013-2014

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la pubblicità sul canale Internet, per la prima volta da quando viene rilevata, ha fatto registrare un segno meno. L’arretramento della stampa è stato però ben maggiore rispetto agli altri mezzi classici: meno 19% per i quotidiani, meno 21% per i periodici, contro un calo del 10% del mezzo televisivo.

Né si avvertono segnali di inversione del trend: nei primi sei mesi del 2014 infatti, a fronte di un mercato complessivo che rallenta del 2%, la tv cresce dell’1,3%, internet rimane stabile (+0,1%), mentre per la carta stampata la per-dita continua in doppia cifra, nell’ordine del 10%.

La naturale conseguenza di questo trend è che oggi sei euro di investimenti pubblici-tari su dieci vengono assorbiti dalla televisione cioè, in buona sostanza, da quattro player; il resto dei budget pubblicitario è suddiviso tra gli altri mezzi, con una enorme polverizzazione delle risorse; la carta stampata, nel complesso, intercetta poco più del 20% della torta comples-siva, circa la metà di quanto riusciva a raccogliere agli inizi del millennio.

La crisi della catena del valoreC’è un terzo fattore che

non può essere trascurato se si

vuole avere un quadro completo della crisi dell’industria dell’in-formazione stampata nel nostro Paese, ed è la diminuzione di valore economico del prodotto informativo per effetto della sua progressiva trasformazione in una “commodity”.

Oggi l’offerta di notizie è sovrabbondante rispetto alla domanda, e l’utente fatica sem-pre più a cogliere le differenze qualitative tra un giornale e l’altro, tra un telegiornale e l’altro, tra un portale internet e l’altro: il rischio è che finisca per scegliere l’informazione con lo stesso criterio con cui sceglie la pompa di carburante: visto che la benzina (tipico esempio di commodity) è grosso modo la stessa dappertutto, la comprerà

da chi gliela fa pagare meno. Il problema è che oggi, nell’epoca del digita-

le, l’informazione, almeno quella basilare, costa tendenzialmente zero. Anche in questo caso, ser-ve a poco piangere sul latte versato, sui siti dei giornali che (molto di più in passato, oggi assai meno) forniscono gratis le notizie cannibalizzando l’edizione su carta: occorre prendere atto che la tradizionale catena del valore editoriale, basata sulla vendita delle copie ai lettori e della pubbli-

Evoluzione del mercato pubblicitario italiano 2004-2013

20,9% 15,2%

14,2%8,9%

55,2%

59,5%

6,0%4,9%

1,5%2,3% 0,5%1,1% 8,5%

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2004 2013

quotidiani periodici televisione radio affissioni cinema internet

Elaborazioni Asig su Dati Nielsen Media Research

Andamento mondiale della pubblicità sui quotidiani, 2009-2013

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97,439 84,69489,86694,56496,484

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5,722 8,4527,6377,0176,406

2009 2010 2011 2012 2013

2009 2010 2011 2012 2013

Edizioni a stampa Edizioni digitali

Valori in miliardi di dollari USA.Dati Zenith Optimedia via WAN-IFRA World Press Trends

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cità agli inserzionisti, è entrata definitivamente in crisi.

In questa ottica, le recenti polemiche legate al rinnovo del contratto di lavoro giornalistico ed alla individuazione di livelli minimi di “equo compenso” per i collaboratori dei giornali pos-sono avere una diversa chiave di lettura rispetto a quella classica e “di classe” della dialettica marxiana tra capitale e lavoro. Dal momento che i consumatori finali, che già magari fanno fatica ad arrivare a fine mese, non riconoscono più al lavoro di ricerca delle notizie e di elaborazione giornali-stica un valore economico significativo, è facile pre-vedere che continuerà la pressione verso il basso della remunerazione del lavoro giornalistico, faci-litata anche dal crescente utilizzo dei social network come strumenti per co-struire palinsesti infor-mativi personalizzati e, ça va sans dire, a costo zero, nei quali il tradizionale brand giornalistico viene sostituito con il “follow” e il “like” di utenti social

ai quali si riconosce una repu-tazione affidabile.

E così, accanto agli appas-sionati di calciomercato che aspettano l’uscita del quotidia-no sportivo per avere notizie e rumors sulla campagna acquisti della squadra per cui tifano, sono sempre di più quelli che seguono i profili Facebook e Twitter dei giornalisti, dei pro-curatori, degli stessi calciatori, tutti diventati “editori di se stessi”.

È meglio? È peggio? È a ri-schio la qualità e la completez-za dell’informazione nel nostro Paese? Sono temi complessi e difficili ai quali non è compito nostro dare risposta; possiamo solo segnalare che in questo nuovo scenario i tradizionali modelli economici che regola-vano l’industria editoriale non funzionano più, bisogna indivi-duarne di nuovi al più presto.

L'apparato produttivoLe scelte che l’industria editoriale prenderà

nei prossimi anni avranno un riflesso anche sulla qualità e la quantità dell’occupazione non giorna-listica del settore. La tradizionale suddivisione tra area di preparazione e area di stampa acquista oggi un nuovo significato e si carica di nuove sfi-de. Per la prima si pone soprattutto il tema della qualità del lavoro: quella che sino ad oggi è stata attività di supporto alla preparazione delle pagine

Distribuzione dei rapporti di lavoro giornalistico in Italia tra i vari media, 2012

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Radio Tv

Agenzie stampa

Altro

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31% Quotidiani

Periodici

Elaborazione Agcom su dati INPGI

Struttura dei ricavi dei quotidiani in Italia per tipologia e per mezzo, 2012

98%

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VENDITA COPIE

PUBBLICITÀ

Carta Digitale

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CARTA

DIGITALE

Vendita copie Pubblicità

Dati Agcom

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(battitura testi, impaginazione, trattamento delle foto, etc.), è ormai ampiamente superata dalla storia e dalla tecnologia: gran parte dei mestieri e delle competenze tradizionali sono state inglobate nei pacchetti software, e si richiedono nuove competenze legate ai prodotti e ai servizi digitali, mestieri di difficile definizione e di mutevole contenuto che rimet-tono in discussione i confini tra attività giornalistica e tecnica. Dove sarà possibile pescare le nuove figure professionali? Sarà possibile, e in quale misura, riconvertire gli attuali addetti? Quali le forme di inquadramen-to contrattuale?

Per l’attività di produzione tradizionale, la cara vecchia stampa su carta, si pone invece il problema della quantità del lavoro: non v’è dubbio infatti, e i dati sugli stabilimenti che presentiamo in questo Rapporto sono lì a testimoniarlo, che l’industria della stampa quotidiana stia vivendo un processo di consolidamento, che vuol dire ri-duzione del numero degli stabilimenti, creazione di realtà produttive di maggiori dimensioni medie rispetto alle attuali, in grado di attivare maggiori economie di scala, con automazioni di processo più spinte e, di conseguenza, minor fabbisogno di personale. Ci saranno meno occupati quindi, ma si spera più stabili, perché le aziende di stampa potrebbero aver finalmente acquisito una dimensione industriale significativa ed una piena competitività sul mercato delle produzioni grafiche.

Occupazione e previdenza di settoreL’ultima riflessione che ci sentiamo di affidare

alla valutazione delle parti riguarda il tema delle relazioni industriali. Con il 2014, in seguito all’an-data a regime delle norme sull’armonizzazione dei regimi pensionistici speciali, possiamo dire in larga misura conclusa la stagione dei prepen-sionamenti poligrafici, che ha accompagnato la trasformazione industriale dell’industria dei quo-tidiani negli ultimi trent’anni abbondanti. Da oggi in poi le criticità occupazionali dovranno essere affrontate senza la rete di sicurezza di una legge

che, se forse talvolta è stata abusata, ha comunque permesso di gestire senza traumi sociali la disce-sa dell’occupazione dai 15.000 addetti dei primi anni Ottanta ai 4.300 circa di oggi. Sta alle parti individuare nuove modalità di gestione delle crisi aziendali che permettano di bilanciare al meglio le esigenze di economicità di gestione con quelle di tutela occupazionale.

Né va dimenticato il tema della previdenza di settore. La stagione dei prepensionamenti ci con-segna un Fondo Casella che chiama i circa 4.300 attivi a sostenere la parte retributiva dell’assegno di circa 15.500 pensionati con un contributo di solidarietà del 21,75%, che risulta incomprensibile a chi non conosce la storia di questo settore, ma che comunque, in un contesto di crisi come quello attuale, pesa come un macigno. Il 2013 è stato un anno di scelte difficili e coraggiose per le parti costitutive del Fondo, che hanno deciso, per la prima volta, di ridurre i trattamenti pensionistici in essere, nella consapevolezza che non è più possibile, come avvenuto in passato, scaricare sulle aziende e sui lavoratori il maggior onere pre-videnziale derivante dalla riduzione della platea degli attivi. L’auspicio è che le parti, impegnate nel momento in cui chiudiamo questo Rapporto nel rinnovo del contratto di lavoro poligrafico, sappia-no individuare soluzioni che alleggeriscano l’onere previdenziale, con ciò fermando la “fuga” verso altri inquadramenti contrattuali e ridando una speranza di tenuta a questo settore industriale.

Stabilimenti, impianti, capacità produttiva 2011-2014

7277

83

92

123

134139

152

3.960.000

4.195.070

4.660.000

4.312.500

50

70

90

110

130

150

2011 2012 2013 2014

stab

ilim

enti-

impi

anti

3.500.000

3.700.000

3.900.000

4.100.000

4.300.000

4.500.000

4.700.000

4.900.000

capa

cità

pro

dutti

va g

iri c

ilind

ro/o

ra

stabilimenti impianti capacità produttiva

Dati ASIG-Osservatorio "Carlo Lombardi"

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Uno sguardo oltrel’editoria stampata,

mobile e web

GMDE S.r.l.

SEDE Di MilanoViale Colleoni, 5Palazzo Taurus, ingresso 320864 agrate Brianza (MB)Tel: +39 039 6091790Fax: +39 039 6091788

SEDE Di RoMaVia della Sierra nevada, 10800144 Roma

[email protected]

Il mondo dell’editoria sta cambiando in modo sostanziale e ad altissima velocità. L’ingresso e l’evoluzione di Internet nel mondo della comunicazione, la nascita di nuove forme di relazione e condivisione dei contenuti, quali blog e social network, la crescita vertiginosa delle prestazioni dei canali di telecomunicazione che hanno contribuito alla diffusione di apparati mobili per la ricezione delle notizie, hanno avuto e stanno avendo continuamente un grande impatto sui processi di produzione e sul ruolo stes-so degli editori di quotidiani.

Per gestire il cambiamento in atto, ma soprattutto per guidarlo anche attraverso le evoluzioni che esso subirà in prospettiva, gli editori devono avere al proprio fianco partner con un’esperienza consolidata sui loro processi industriali e un’adeguata com-petenza sulle nuove tecnologie.

Questo è il ruolo in cui s’identifica GMDE: essere il partner di riferimento per un edito-re che abbia la visione del proprio futuro e che desideri realizzarlo.

acquisizione e gestione contenuti

Sistema editoriale multicanale CMS

Pianificazione e gestione flussi pubblicitari multicanale(carta, web e mobile)

archivio digitale DaM

Recupero archivi storici

Semantica linguistica

Pubblicazione online e web CMS

Produzione aPP per editoria mobile

Workflow di produzione verso centri stampa remoti

Produzione lastre e controllo qualità in rotativa

CoSTRUiaMo oGGil’EDiToRia Di DoMani

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Il mondo dell’editoria sta cambiando in modo sostanziale e ad altissima velocità. L’ingresso e l’evoluzione di Internet nel mondo della comunicazione, la nascita di nuove forme di relazione e condivisione dei contenuti, quali blog e social network, la crescita vertiginosa delle prestazioni dei canali di telecomunicazione che hanno contribuito alla diffusione di apparati mobili per la ricezione delle notizie, hanno avuto e stanno avendo continuamente un grande impatto sui processi di produzione e sul ruolo stes-so degli editori di quotidiani.

Per gestire il cambiamento in atto, ma soprattutto per guidarlo anche attraverso le evoluzioni che esso subirà in prospettiva, gli editori devono avere al proprio fianco partner con un’esperienza consolidata sui loro processi industriali e un’adeguata com-petenza sulle nuove tecnologie.

Questo è il ruolo in cui s’identifica GMDE: essere il partner di riferimento per un edito-re che abbia la visione del proprio futuro e che desideri realizzarlo.

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Pubblicazione online e web CMS

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Il mondo dell’editoria sta cambiando in modo sostanziale e ad altissima velocità. L’ingresso e l’evoluzione di Internet nel mondo della comunicazione, la nascita di nuove forme di relazione e condivisione dei contenuti, quali blog e social network, la crescita vertiginosa delle prestazioni dei canali di telecomunicazione che hanno contribuito alla diffusione di apparati mobili per la ricezione delle notizie, hanno avuto e stanno avendo continuamente un grande impatto sui processi di produzione e sul ruolo stes-so degli editori di quotidiani.

Per gestire il cambiamento in atto, ma soprattutto per guidarlo anche attraverso le evoluzioni che esso subirà in prospettiva, gli editori devono avere al proprio fianco partner con un’esperienza consolidata sui loro processi industriali e un’adeguata com-petenza sulle nuove tecnologie.

Questo è il ruolo in cui s’identifica GMDE: essere il partner di riferimento per un edito-re che abbia la visione del proprio futuro e che desideri realizzarlo.

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Sistema editoriale multicanale CMS

Pianificazione e gestione flussi pubblicitari multicanale(carta, web e mobile)

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Semantica linguistica

Pubblicazione online e web CMS

Produzione aPP per editoria mobile

Workflow di produzione verso centri stampa remoti

Produzione lastre e controllo qualità in rotativa

CoSTRUiaMo oGGil’EDiToRia Di DoMani

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Una SolUZionE PER oGni ESiGEnZaAcquisizione pubblicità

Gestione pubblicità mobile, web e cartaRedazioni centrali

Borderò

Redazioni remote

Grafi ca e impaginazione

Pubblicazione multicanale

Collaboratori

Incisione lastre

Distribuzione ai centri stampa

Controllo qualità

lE CHiaVi PER il FUTURo: i PRoDoTTi E i SERViZi GMDESiamo convinti di essere il partner ideale per gli editori che desiderino svolgere un ruo-lo guida nel mondo dell’informazione, oggi come nel futuro. Per questo offriamo una gamma di prodotti, integrabili e personalizzabili per comporre la soluzione ideale, e una serie di servizi in grado assicurarne l’avviamento, il funzionamento e l’aggiornamento nel tempo.

RiCEZionE ConTEnUTiModuli software web-based per la gestione, in multicanalità, delle fonti informative e pubblicitarie quali contributi di collaboratori, agenzie, concessionarie e redazioni esterne.

CMSPiattaforma CMS che consente lo sviluppo editoriale della pubblicazione, in perfetto am-biente di condivisione ad aggiornamento costante del lavoro in corso.

DaMGestione digitale integrale di tutte le risorse a disposizione dell’editore, immagini, testi e pagine.

GESTionE EDiToRialE E PUBBliCiTaRiaSistema per la pianifi cazione completa della pubblicazione, sia editoriale sia pubblicita-ria, con interfaccia verso il sistema amministrativo e funzionalità di gestione del traffi co materiali.

oTTiMiZZaZionE PUBBliCiTÀ WEB E MoBilEServer di gestione ottimizzata delle pubblicità, anche in formato Rich Media, per web e piattaforme mobili.

PUBBliCaZionE MUlTiCanalEIntegrazione fra sistema CMS e WebCMS per la distribuzione della pubblicazione multi canale digitale, in forma sfogliabile o meno, per web desktop e mobile.

noRMaliZZaZionE E STanDaRDiZZaZionEModuli per la normalizzazione, standardizzazione e certifi cazione dei contenuti, per assi-curarne la pubblicazione sia su carta sia online.

GESTionE FlUSSi ai CEnTRi STaMPaWorkfl ow che consente la distribuzione dell’edizione nazionale ai centri stampa remoti, l’integrazione con le edizioni locali, e l’invio al reparto produzione lastre.

PRoDUZionE laSTRE Con PiEGa E PUnZonaTURaSistema completo per la rasterizzazione e incisione delle lastre, con operazioni di piega e punzonatura, marcatura e inoltro automatico del supporto al cestello corretto in rotativa.

ConTRollo QUaliTÀSistema a videocamera sull’unità di stampa che, anche in assenza di marche di riferimen-to, consente di controllare qualità di stampa, controllo densità e registro di taglio e piega.

SERViZio Di analiSi PRE-VEnDiTaGamma di servizi per assistere il cliente in tutte le fasi di analisi delle esigenze e di studio di fattibilità. Obiettivo è disegnare congiuntamente la confi gurazione adatta a rispondere alle necessità produttive.

inSTallaZionE, FoRMaZionE E aVViaMEnToIl nostro staff tecnico si occupa dell’installazione delle attrezzature che compongono la soluzione acquistata, facendosi carico anche dell’interfacciamento con gli eventuali si-stemi pre-esistenti. Una volta completata l’installazione, eseguiamo la formazione del personale e, successivamente, lo affi anchiamo al fi ne di ottimizzare l’apprendimento e l’utilizzo di ogni singolo dispositivo.

aSSiSTEnZa TECniCaPer assicurare la massima produttività dei sistemi installati e in produzione, assicuriamo un servizio di assistenza tecnica hardware e software dell’intera soluzione installata. L’as-sistenza viene svolta, se richiesto, anche nelle ore di produzione serale e notturna.

Siamo integratori di sistemi e fornitori di soluzioni per il mercato dell’editoria quoti-diana, periodica e aziendale, con un’esperienza maturata in oltre trent’anni di attività. Il nostro lavoro consiste nel ricercare i migliori prodotti e sistemi disponibili sul merca-to, verifi carne la solidità e le capacità produttive, integrarli in funzione delle esigenze dei clienti, installarli, avviarli in produzione, formare il personale addetto e fornire l’opportuna assistenza tecnica.

Queste attività, svolte quotidianamente da tecnici qualifi cati, ci mettono nella posi-zione ideale per comprendere le esigenze attuali, cogliere le opportunità offerte dai migliori fornitori di tecnologie ed avere una visione chiara del futuro.

Le soluzioni che realizziamo sono in grado di rispondere a qualsiasi esigenza pro-duttiva: dall’acquisizione e gestione delle risorse per la composizione delle notizie, dalla pianifi cazione editoriale a quella pubblicitaria, dalla gestione dei fl ussi per la composizione delle pubblicazioni alla standardizzazione e normalizzazione dei fi le di produzione, fi no alla pubblicazione multicanale (stampa, web, mobile) e alla gestione e produzione delle lastre di stampa e ai controlli qualità sulle rotative di produzione.

Il valore chiave del nostro lavoro risiede proprio nella capacità di selezionare i partner tecnologici con i quali comporre le soluzioni che forniamo al mercato e nella capacità di integrare fra di loro prodotti e sistemi di fornitori differenti.

Non solo. GMDE vuol dire anche servizi, sia in fase di prevendita che postvendita. Analisi delle esigenze, studio dell’architettura della soluzione, studio di fattibilità tec-nica e valutazione del ritorno economico, durante la fase precedente alla vendita, garantiscono la costruzione della soluzione assieme al cliente. È in questo modo che riusciamo a dare vita ad una soluzione che sia realmente in grado di rispondere alle sue esigenze.

Installazione, interfacciamento e personalizzazione dei sistemi, avviamento in produ-zione, formazione tecnico-gestionale, manutenzione e assistenza, con disponibilità di copertura tecnica live e notturna, completano il quadro della nostra offerta. Un’of-ferta globale in grado di consentire ai nostri clienti di essere attori protagonisti del mercato editoriale di oggi e del futuro.

Redazioni remote

Grafi ca e impaginazione

Pubblicazione multicanale

Incisione lastre

Distribuzione ai centri stampa

Controllo qualità

Restyling logo - versione 02

DesktopTablet

SmartphoneRadio

TV & WebTV

Portale materialiContent Management System & Digital Assets Management

ImmaginiTesti

Video

Audio

Standardizzazione e Normalizzazione Prefl ight

Integrazione con edizioni localiCTP e piega-punzona lastreControllo qualità e registro

Workfl ow ai centri stampa remoti

Web Content Management System

Timone editoriale, pubblicitario

e piano di produzione

Agenzie

Collaboratori

Borderò / supervisione

RadioTV & WebTV

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Una SolUZionE PER oGni ESiGEnZaAcquisizione pubblicità

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RiCEZionE ConTEnUTiModuli software web-based per la gestione, in multicanalità, delle fonti informative e pubblicitarie quali contributi di collaboratori, agenzie, concessionarie e redazioni esterne.

CMSPiattaforma CMS che consente lo sviluppo editoriale della pubblicazione, in perfetto am-biente di condivisione ad aggiornamento costante del lavoro in corso.

DaMGestione digitale integrale di tutte le risorse a disposizione dell’editore, immagini, testi e pagine.

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oTTiMiZZaZionE PUBBliCiTÀ WEB E MoBilEServer di gestione ottimizzata delle pubblicità, anche in formato Rich Media, per web e piattaforme mobili.

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PRoDUZionE laSTRE Con PiEGa E PUnZonaTURaSistema completo per la rasterizzazione e incisione delle lastre, con operazioni di piega e punzonatura, marcatura e inoltro automatico del supporto al cestello corretto in rotativa.

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inSTallaZionE, FoRMaZionE E aVViaMEnToIl nostro staff tecnico si occupa dell’installazione delle attrezzature che compongono la soluzione acquistata, facendosi carico anche dell’interfacciamento con gli eventuali si-stemi pre-esistenti. Una volta completata l’installazione, eseguiamo la formazione del personale e, successivamente, lo affi anchiamo al fi ne di ottimizzare l’apprendimento e l’utilizzo di ogni singolo dispositivo.

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Siamo integratori di sistemi e fornitori di soluzioni per il mercato dell’editoria quoti-diana, periodica e aziendale, con un’esperienza maturata in oltre trent’anni di attività. Il nostro lavoro consiste nel ricercare i migliori prodotti e sistemi disponibili sul merca-to, verifi carne la solidità e le capacità produttive, integrarli in funzione delle esigenze dei clienti, installarli, avviarli in produzione, formare il personale addetto e fornire l’opportuna assistenza tecnica.

Queste attività, svolte quotidianamente da tecnici qualifi cati, ci mettono nella posi-zione ideale per comprendere le esigenze attuali, cogliere le opportunità offerte dai migliori fornitori di tecnologie ed avere una visione chiara del futuro.

Le soluzioni che realizziamo sono in grado di rispondere a qualsiasi esigenza pro-duttiva: dall’acquisizione e gestione delle risorse per la composizione delle notizie, dalla pianifi cazione editoriale a quella pubblicitaria, dalla gestione dei fl ussi per la composizione delle pubblicazioni alla standardizzazione e normalizzazione dei fi le di produzione, fi no alla pubblicazione multicanale (stampa, web, mobile) e alla gestione e produzione delle lastre di stampa e ai controlli qualità sulle rotative di produzione.

Il valore chiave del nostro lavoro risiede proprio nella capacità di selezionare i partner tecnologici con i quali comporre le soluzioni che forniamo al mercato e nella capacità di integrare fra di loro prodotti e sistemi di fornitori differenti.

Non solo. GMDE vuol dire anche servizi, sia in fase di prevendita che postvendita. Analisi delle esigenze, studio dell’architettura della soluzione, studio di fattibilità tec-nica e valutazione del ritorno economico, durante la fase precedente alla vendita, garantiscono la costruzione della soluzione assieme al cliente. È in questo modo che riusciamo a dare vita ad una soluzione che sia realmente in grado di rispondere alle sue esigenze.

Installazione, interfacciamento e personalizzazione dei sistemi, avviamento in produ-zione, formazione tecnico-gestionale, manutenzione e assistenza, con disponibilità di copertura tecnica live e notturna, completano il quadro della nostra offerta. Un’of-ferta globale in grado di consentire ai nostri clienti di essere attori protagonisti del mercato editoriale di oggi e del futuro.

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Per gestire il cambiamento in atto, ma soprattutto per guidarlo anche attraverso le evoluzioni che esso subirà in prospettiva, gli editori devono avere al proprio fianco partner con un’esperienza consolidata sui loro processi industriali e un’adeguata com-petenza sulle nuove tecnologie.

Questo è il ruolo in cui s’identifica GMDE: essere il partner di riferimento per un edito-re che abbia la visione del proprio futuro e che desideri realizzarlo.

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TecnoMedia

I lettori per un giornale sono sempre im-portanti, e ci mancherebbe altro. Ma quando l’80% di coloro che acquistano il prodotto sono abbonati, “importanti, i lettori, lo sono ancora di più”. Il giornale che, caso più unico che raro in Italia, vanta questa altissima percentuale di diffusione in abbonamento, è l’Avvenire. Il quo-tidiano della CEI, di ispirazione cattolica e a dif-fusione nazionale, diffonde mediamente 110.000 copie stampate al giorno, con una crescita lenta ma costante, anche questa una caratteristica non comune, di questi tempi, in Italia.

Sono in aumento anche le copie on line, che dall’inizio dell’anno sono passate da 3.000 alle circa 5.500 del mese di giugno.

“L’80% della diffusione in abbonamento”- commenta il Direttore Tecnico Alessandro Belloli-“significa un tasso di fedeltà altissimo, un’aspettativa quotidiana di qualità dei contenu-ti e di efficienza distributiva che non possiamo in alcun modo deludere”. E proprio per venire incontro ad un lettore molto ben disposto nei confronti della testata, ma altrettanto esigente, il quotidiano della CEI ha lanciato l’edizione di mezzanotte, una nuova iniziativa che si inserisce nel panorama, sempre più ampio, delle soluzioni italiane concrete per battere le difficoltà dell’in-dustria editoriale e per tornare a crescere.

La “digital replica” di mezzanotte“Una delle caratteristiche dei nostri letto-

ri”- racconta a TecnoMedia Belloli-“è l’abitu-dine a sfogliare il nuovo giornale alle prime luci dell’alba”. Dalla fine degli anni Novanta Avvenire ha cominciato a sperimentare il web come canale alternativo di diffusione del pro-

dotto, in formato digitale. Il primo sfogliatore on line arriva nel luglio del 2007. Il 27 gennaio del 2010 viene presentato l’ iPad, e nello stesso anno nasce la prima edizione del quotidiano per questa nuova piattaforma digitale. “Il nostro slogan è essere protagonisti del cambiamento”, che significa, sottolinea Belloli, utilizzare tutti i canali di comunicazione per seguire il lettore, nell’arco dell’intera giornata e per tutti i giorni dell’anno.

La scelta dell’editore, per il momento, è quella di puntare su un servizio di diffusione digitale del prodotto cartaceo in “digital repli-ca”, ovvero un contenuto identico al giornale ma “dematerializzato”, e disponibile a partire dalla mezzanotte per accontentare i lettori più impazienti.

“Il problema fondamentale per la realizza-zione di questa edizione di mezzanotte” – rac-conta Belloli-“era quello di trovare una solu-zione che, in poco più di un’ora, trasformasse la prima edizione di Avvenire – un Pdf in alta risoluzione del prodotto cartaceo distillato alle ore 22.30 - in una replica digitale per web, tablet e smartphone.”

Il sistema doveva, nel limite del possibile, essere assolutamente automatico, e provvedere a rendere l’esperienza della “lettura” su suppor-ti non cartacei altrettanto piacevole rispetto a quella tradizionale.

Il centro stampa “intelligente"La soluzione adottata, che di fatto ha reso

possibile il lancio dell’edizione di mezzanotte in tempi molto rapidi, è stata la piattaforma NewsMemory Bluebird di Tecnavia, fornitore

Avvenire inaugural’“edizione di mezzanotte”

Alle ore 24.00 in punto la nuova App dell'edizione digitale di Avvenire avvisa il lettore che è pronta la nuova edizione del quotidiano di ispirazione cattolica a diffusione nazionale. La “digital replica” del prodotto stampato è realizzata automaticamente in poco più di un'ora a partire dal Pdf in alta risoluzione distillato per i centri stampa. Al lettore si offre la possibilità di leggere testi ottimizzati rispetto al device e fruire di arricchimenti multimediali. L'abbonato al prodotto cartaceo vede riprodotte le 254 diverse modalità contrattuali nella digital replica.

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TecnoMedia n. 82, settembre 2014

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leTecnoMedia

specializzato nell’of-ferta di soluzioni per l’editoria digitale on line.

L’edizione cartacea si stampa, in Italia, in quattro stabilimenti, CSQ di Erbusco (Bs), Stec (Roma), TI.ME. (Catania) e Unione Sarda (Cagliari). “Per quella digitale utiliz-ziamo un quinto cen-tro stampa” costituito dai server di Tecna-via. E’ qui che, ma-terialmente, è instal-lato il software che provvede alla prepa-razione delle edizio-ni digital replica del prodotto cartaceo, ed è qui che, in poco più di un’ora, avviene la trasformazione del Pdf.Il NewsMemory Bluebird “scompone” le pagine del Pdf ne-gli elementi di base che costituiscono l’in-formazione stampata, testi, titoli, occhielli, didascalie, immagini, infografica, etc… Una volta completata l’opera di “clipping” – ovvero il ritaglio digitale- lo stesso software provvede al sorting, in pratica ricompone tutti i compo-nenti dell’informazione in un nuovo formato automaticamente compatibile con le “dimensio-ni fisiche” dello schermo Pc, del tablet e dello smartphone. Rispetto alla mera trasposizione del Pdf sullo schermo digitale, il vantaggio di questa soluzione è decisivo.

Senza perdere la gerarchia delle notizie, ovvero il colpo d’occhio sulla geometria della pagina come sarebbe se fosse stampata, il let-tore può cliccare sul singolo elemento – titolo, occhiello, testo, didascalia – ingrandendolo e leggendolo come se fosse stato autonomamente preparato per il supporto digitale mobile.

L’esperienza della lettura diventa molto più veloce, facile, e, soprattutto, piacevole, “un aspetto che noi dobbiamo sempre tenere pre-sente”, sottolinea Belloli, pensando all’80% dei lettori abbonati.

Il software proposto da Tecnavia funziona in modalità Software As Service, ovvero il clien-te, l’editore, non ha nulla di installato presso

il suo data center. Il fornitore provvede, con un apposito con-tratto, a farsi carico di manutenzione, im-plementazione, nuovi sviluppi e a garantire, soprattutto, la funzio-nalità 24 ore su 24.

L’edizione digita-le è del tutto identi-ca a quella cartacea, salvo il fatto che il lettore abbonato può leggere, la domenica, tutte le otto edizioni del quotidiano, che differiscono fra loro per le pagine dioce-sane. Si tratta di dorsi specializzati che con-tengono informazioni su tutte le diocesi italiane, 26 escono con regolarità, alcune lo fanno saltuaria-mente e di ciascuna vengono mostrate le singole pagine a loro dedicate.

Ma il quinto “cen-tro stampa”, nel mo-

mento in cui crea l’edizione digitale, provvede anche ad altro.

254 modi per seguire il lettoreI lettori che decidono di abbonarsi ad Av-

venire in formato cartaceo, hanno 254 diverse modalità per farlo, una flessibilità “capillare, che aiuta non poco la diffusione”.Il “centro stampa digitale” di Tecnavia consente di gesti-re, quotidianamente, tutte le 254 modalità per la consegna al lettore abbonato della corrispettiva copia digitale di mezzanotte.

“Il principio fondamentale”- spiega Belloli-“è quello di vendere il cartaceo e la replica digitale abbinati”. Ogni sera arriva il fascetta-rio degli abbonati, aggiornato in tempo reale, al Server di Tecnavia, che provvede a rendere disponibile al diretto interessato la copia digi-tale alla quale ha diritto in funzione della scelta relativa al prodotto cartaceo.

La Frequence of Delivery – FOD – è intera-mente gestita dal server centrale del fornitore, che con il proprio personale controlla sia la correttezza delle procedure di pubblicazione sia il flusso di lavoro per arrivare alla replica

Alessandro Belloli, Direttore Tecnico di Avvenire

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TecnoMedia

digitale della copia cartacea.Naturalmente è possibile abbonarsi anche

alla sola edizione di Avvenire digitale. In questo caso le opzioni sono ridotte a cinque: annuale, semestrale, mensile – la più diffusa – settima-nale e copia singola, alle quali si aggiunge la possibilità dell’abbonamento dall’estero, a prez-zo ridotto perché destinato prevalentemente ai missionari.

Un aggiornamento continuoTutto il flusso di lavoro che parte dal Pdf

distillato sui server dell’editore ed arriva fino alla consegna della edizione digitale sul dispositivo di lettura è denominato Midnight. Il lettore “vede” il risultato finale attraverso una App che provvede ad avvisarlo, alle 24.00 in punto, con una notifica sullo schermo del device. Con l'edizione definitiva delle ore 5 del mattino, se l'utente lo desidera, viene scaricata in background e in automatico tutta la pub-blicazione in alta risoluzione per la lettura in modalità offline.

La App opera volutamente all 'esterno dell’Edicola di Apple, offre le stesse funzionalità ma propone una maggiore visibilità al lettore,

perché è disponibile direttamente sul Dock del dispositivo finale.

Alle cinque del mattino tutti gli utenti abbo-nati ricevono una newsletter che contiene l’an-teprima della prima pagina dell’Avvenire con l’estratto di tutti i titoli principali del giornale, con il link al contenuto. La newsletter contiene anche pubblicità.

“La capacità del sistema di scomporre tutti i contenuti in elementi di base, riconoscendo i testi dalle immagini anche nelle pagine di pub-blicità, è molto interessante anche per possibili sviluppi futuri”.

Nuova vita per la pubblicitàSe al momento la versione su piattaforma

mobile del giornale è una replica digitale dei contenuti cartacei, niente vieta di pensare che, in un prossimo futuro, all’inserzionista possa essere offerta pubblicità dinamica, contestua-le, agganciata a contenuti che si trovano su pagine diverse, o collegata a specifici profili di lettori.

La reimpaginazione dei contenuti commer-ciali è a portata di mano. E' solo una scelta edi-toriale, perché la tecnologia già c’è e funziona perfettamente, e chissà che in un prossimo futu-ro dall’edizione di mezzanotte possano arrivare novità molto interessanti sia per i lettori che per coloro i quali utilizzano il brand Avvenire come un efficiente veicolo pubblicitario.

In alto a sin.: la nuova newsletter inviata a tutti gli abbonatidell’edizione digitale. Oltre ai link che rimandano agli articoli, c'è spazio per la pubblicità. Qui sopra: La nuova App iOS e Android che offre ai lettori i contenuti “on-line” in modo “responsive”. A sin.: Nella modalità di lettura "split screen", con il testo estratto dall'articolo e riproposto per una lettura più confortevole, viene mostrata anche la pubblicità. Nuove opportunità si delineano per il futuro.

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Rinnovare la gestione della pubblicità: l’esperienza dell’Editoriale Bresciana

“Il vero valore del rapporto commerciale con il cliente è massimizzare il suo investimento in comunicazione”: è la mission che l'Editoriale Bresciana ha deciso di sviluppare per la propria concessionaria di gruppo, Numerica, dove il neo eletto Presidente Italo Folonari, affiancato da Mauro Torri, Consigliere delegato per l’area operativa, Stefano Fraschetti, Consigliere dele-gato per l’area commerciale, e Vittorio Lanzani, direttore, hanno avviato un progetto di revisione globale di tutte le attività, per rispondere alle sfi-de che la crisi economica sta proponendo a tutta l’industria editoriale.

Efficacia ed efficienza E proprio da qui, dalla crisi, purtroppo bisogna

partire. Numerica, che di recente, come abbiamo raccontato sul precedente numero di TecnoMe-dia (giugno 2014), ha avviato un’interessante esperienza nell’area della stampa digitale degli inserti con contenuti e pubblicità iperlocale, non è stata risparmiata dalle difficoltà economiche che hanno investito in pieno anche un bacino a forte vocazione industriale come la provincia Brescia-na. Pur registrando risultati mensili migliori dei benchmark elaborati dalla FCP – Federazione Concessionarie di Pubblicità – anche la conces-sionaria del Giornale di Brescia ha dovuto fare i conti con la contrazione del mercato pubblicitario e con il calo del numero delle copie stampate, non controbilanciato, in termini economici, dai lettori digitali.

“E’ una fase di mercato nuova, nella quale servono una maggiore efficacia ed efficienza sia

verso il cliente che nei confronti dell’azienda”.La Concessionaria, se vuole restare sul mercato, deve avviare una revisione dei processi produtti-vi, esattamente come una qualsiasi altra impresa industriale. E questo è esattamente quello che è stato fatto: creare un team interdisciplinare azien-dale, dove sono entrate le funzioni commerciali, organizzative ed amministrative, e sottoporre a revisione tutto il flusso di lavoro per produrre una campagna di comunicazione pubblicitaria. L’Editoriale Bresciana propone una copertura capillare del territorio, con una testata quoti-diana, il Giornale di Brescia - diffusione media di circa 40.000 copie, e circa 409.000 lettori nel giorno medio, pari a circa il 74% di readership, i canali radio e televisione Teletutto, Teletutto2, RadioBresciasette, Radio Classica Bresciana, ed il sito web giornaledibrescia.it - circa 8 milioni di pagine visualizzate al mese, con 800.000 visi-tatori unici, che primeggia per il tempo medio di permanenza per singolo utente, che è di 4 minuti e 58 secondi.

Con un mix di canali così importante, è fon-damentale che l’agente commerciale sia dotato di strumenti di lavoro efficaci ed efficienti.

“Quale sarebbe lo strumento ideale per rinno-vare il processo produttivo della Concessionaria?” chiediamo a responsabili di Numerica?

“Sicuramente una piattaforma che consenta all’azienda di assumere come patrimonio comune tutta la storia dei contatti con ciascun cliente, e che offra agli agenti un supporto moderno e basato su solide basi conoscitive per formulare offerte ai clienti in tempo reale, tenendo conto sia

“Il vero valore del rapporto commerciale con il cliente è massimizzare il suo investimento in comunicazione”: con l’obiettivo di offrire agli inserzionisti pubblicitari servizi ancora più efficaci, ed incisivi, in un momento di generale difficoltà economica, l'Editoriale Bresciana ha avviato un processo di rinnovamento all’interno della concessionaria di gruppo, che incrocia tecnologie ed organizzazione del lavoro per offrire – attraverso la propria rete di agenti - una piattaforma integrata di servizi innovativi per tutte le attività commerciali.

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della disponibili-tà degli spazi su diversi canali che dei listini. Questi devono poter cam-biare sia in fun-zione delle politi-che commerciali che in rapporto ai clienti”. Pur-troppo, osservano i dirigenti di Nu-merica, la conces-sionaria deve fare i conti, come tutte le altre aziende del settore, con la possibilità di inso-luti anche da par-te di clienti che in passato erano sta-ti assolutamente affidabili.”E’ una fase di mercato nuova” ripetono “e bisogna che l’agente sia infor-mato anche dei rischi relativi ad eventuali insoluti”. Potrà non piacere, ma questo è il mercato, e bisogna che sia chiaro che “la vendita”- come sottolinea Lanzani-“si conclude quando la fattura è saldata”.

Il cliente al centro della nuova piattaformaUna conoscenza dettagliata e basata su nume-

ri e dati reali è un servizio straordinariamente efficace sia per l’attività quotidiana di Numerica che per i clienti. “Un agente preparato, e con uno adeguato strumento tecnologico nelle mani, è in grado di chiudere la trattativa con una sola visi-ta al cliente”, e la pianificazione in tempo reale della campagna pubblicitaria, con relativi costi e piani dettagliati di saldo delle fatture, è un valore aggiunto da offrire. “Il vero valore del rapporto commerciale è il sevizio al cliente per massimiz-zare il suo investimento pubblicitario. Ed è qui che l’editore ha deciso di investire” sottolineano i dirigenti di Numerica.

La Concessionaria era già da molto tempo attrezzata con sistemi digitali per gestire dei pro-cessi industriali. Per il nuovo progetto di sviluppo, i responsabili hanno deciso di non sviluppare un sistema speciale in casa propria, ma di rivolgersi al mercato e puntare su una piattaforma con fun-zionalità standard, già testate, ma tali da poter essere facilmente adattate ai propri modelli di

organizzazione del lavoro. “In questo modo” – sottoli-neano a Numeri-ca-“non solo ab-biamo una sorta di feedback dal mercato, ovvero possiamo confron-tare le nostre idee con quelle che già sono in funzione, ma abbiamo l’as-soluta certezza di poter disporre di tecnologie in grado di diventare operative anche da noi in tempi ra-gionevolmente ra-pidi”. Dopo un’at-tenta disanima del mercato, svolta in stretta collabora-zione con il team interdisciplinare che sta seguendo il progetto di svi-luppo tecnologico,

la scelta è caduta sulla suite di applicativi di Exelis, software house specializzata in sistemi per l’automazione delle concessionarie di pubbli-cità. “Abbiamo rapporti di collaborazione da una ventina d’anni, fin da quando ci hanno installato il primo applicativo” ricordano i dirigenti di Nu-merica.

Tecnologie ed organizzazione del lavoroIl progetto di implementazione tecnologica, in

corso di realizzazione, e la cui entrata in funzione a pieno regime è prevista per l’inizio del prossimo anno, prevede l’installazione della nuova release di Presnet, in grado di gestire, fra l’altro, il booking degli spazi multicanali, e Ginkgo, l’applicativo che presiede a tutta l’attività degli agenti di vendita. “A parte il vantaggio di lavorare con partner tecnologici con i quali ci siamo sempre trovati in sintonia”- spiegano a Numerica-“introdurre nuovi sistemi perfettamente compatibili con quello che già esiste aiuterà la creazione della grande base di dati unificata”, che è uno dei centri focali del progetto della Concessionaria. Nel momento in cui si devono trasferire dalla memoria storica degli agenti alla memoria digitale aziendale abitudini, investimenti, campagne pubblicitarie e preferenze che ogni singolo cliente ha maturato nel corso del tempo, la perfetta compatibilità con i dati accu-

Vittorio Lanzani, Direttore, che con il Presidente Italo Folonari, ed i Consiglieri delegati Mauro Torri, per l'area operativa, e Stefano Fraschetti, per l'area commerciale, condivide le resposanbilità gestionali di Numerica, concessionaria di pubblicità dell'Editoriale Bresciana.

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mulati in diverse aree gestionali nell’arco di un ventennio aiuta, e non poco, la creazione del “big data” di proprietà dell’editore.

“Tutti i sistemi saranno interfacciati in tempo reale con l’area amministrativa, in modo da for-nire agli agenti, ed alla società editrice, il quadro reale della situazione ordini, fatture e saldi”. E’ un nuovo molto più moderno di operare, e molto più sicuro per tutti. A migliorare, attraverso la nuova release di Ginkgo, sarà l’approccio al cliente e l’of-ferta per la campagna, che potrà tenere conto delle reali preferenze sviluppate nel corso degli anni da quel certo cliente. Quando preferisce investire? Su quali mezzi? Per campagne di quale durata? Con quali modalità di pagamento? Lo strumento tecno-logico è uguale per tutti, azienda, agenti e clienti, ma le regole di gestione del rapporto commerciale avranno comunque la necessaria flessibilità in funzione sia delle politiche commerciali che delle capacità dell’agente, nonché delle consuetudini del cliente al saldo delle fatture. “La possibilità di adattare alle nostre esigenze una piattaforma stan-dard, nata in funzione del mercato pubblicitario, è uno dei valori aggiunti che abbiamo individuato nella scelta del fornitore”. Il “pacchetto di regole di base” è stato sviluppato in funzione di esigenze molto condivise nel – sofisticatissimo – mercato italiano della pubblicità. L’editore bresciano ha poi deciso il grado di flessibilità delle singole norme, sia in materia commerciale che per quanto riguarda gli spazi opzionati dal cliente.

Tutta la nuova piattaforma organizzativa e commerciale si interfaccia con gli altri moduli

del sistema, già in funzione Brescia: Tilia, l’ap-plicazione dedicata agli impaginatori, per la ve-rifica grafica degli spazi disponibili in pagina, e Cydonia, per la gestione del traffico dei materiali pubblicitari.

Tutti gli agenti sono dotati di un Personal com-puter, ma quasi tutti hanno a disposizione anche un tablet. La nuova piattaforma, a pieno regime, sarà perfettamente compatibile con entrambe le periferiche, e non è escluso, per il prossimo futuro, che possa essere sviluppata un’ App per la gestione specializzata della nuova piattaforma produttiva di Numerica.

Nel progetto globale di revisione del flusso di lavoro e dei servizi offerti dalla concessionaria troverà certamente posto anche una riorganizza-zione dello “sportello”, ovvero di quel luogo fisico al quale i clienti hanno l’abitudine di rivolgersi per le diverse necessità, annunci di lavoro classificati, piccola pubblicità quotidiana necrologie.

E’ un canale di vendita molto importante per l’editore, ed in futuro si prevede che le funzioni oggi distribuite su diversi punti specializzati vengano unificate in un unico sportello, gestito da personale altamente specializzato, dove sarà possibile fare tutto, naturalmente con supporto digitale in tempo reale. Rimarrà il luogo “fisico”, ma sarà più facilmente accessibile ed offrirà maggiore efficienza ed efficacia. Anche per questo strumento varrà la mission aziendale bresciana: massimizzare l’investimento dei clienti. Per scon-figgere la crisi e tornare, nel tempo, a crescere sul territorio.

Color Quality Award ai giornali del gruppo Athesis, e "stella" all'Arena di Verona

L’Arena, Il Giornale di Vicenza e BresciaOggi, del gruppo Edito-riale Athesis, hanno conquistato l’International Color Quality Club Award di WAN-IFRA per il biennio 2014/2016. Per l'Arena è la quinta volta, e al giornale veronese è andata anche la "stella" della qualità.I prestigiosi riconoscimenti internazionali, che certificano la qualità di stampa a colori nell’industria dei quotidiani, sono stati assegnati dopo una dura selezione basata su test e misurazioni effettuate, per tre volte nell’arco di un paio di mese, su copie prodotte durante un normale ciclo produttivo. La qualità, certificata dal Color Quality Club, è quella relativa alla produzione quotidiana, quindi ripetibile nel tempo e sempre a disposizione sia degli inserzionisti pubblicitari che dei lettori del giornale. Il titolo ha valore biennale e chi, come l'Arena, lo conquista per cinque volte, in pratica per un decennio, riceve anche la "stella", un ulteriore riconoscimento che attesta una speciale

e duratura continuità alla ricerca dell'eccellenza nella stampa dei giornali.

Nella foto di archivio, da sin. Paolo Ciapetti, Responsabile di Produzione, e Stefano Bigarelli, Responsabile Qualità e Sicurezza del Gruppo Editoriale Athesis, ritirano il riconoscimento alla qualità per l'edizione 2010-2012.

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“La qualità può solo aumentare, la produt-tività può solo migliorare, i costi possono solo diminuire”: il principio essenziale che regola la produzione nello stabilimento della Stampa di Torino è sintetizzato con queste parole da Felice Serio, responsabile gestione della produzione. La strada è stretta, e tutti i giorni bisogna legge i numeri con la lente di ingrandimento e immagi-nare una innovazione di prodotto o di processo che migliori i risultati complessivi abbattendo i costi. Non è facile, ma “è il mercato”, e la Stampa non è certamente la sola a muoversi in questa direzione.

Lastre a basso consumo di chimiciNel 2013 sotto la lente d’ingrandimento è

finita l’area di fotoformatura. “Era dal 2006 che utilizzavamo gli alogenuri d’argento”, racconta Serio. Una scelta dettata, allora, dalla elevata produttività garantita dalla tecnologia e dalla qualità dei supporti. Poi, nel corso degli anni, sono arrivate sul mercato opportunità interes-santi, sia sul piano della qualità di stampa otte-nibile che su quello dei costi relativi ai processi industriali.

Al centro stampa di Torino il fabbisogno medio giornaliero è attorno alle duemila lastre. Servono a produrre le edizioni della Stampa – una media di 12 a notte – la Gazzetta dello Sport, il Corriere mercantile, e numerosi settimanali di informazione locale piemontese, la Guida di

Cuneo, la Gazzetta di Alba, l’Unione Moregale-se di Mondovì, il Savignanese, La Valsusa ed il Corriere di Chieri.

“L’anno scorso abbiamo cominciato a pensare al cambio di tecnologia per l’area di fotoforma-tura”. I tempi erano maturi per testare in produ-zione i nuovi supporti a basso utilizzo di chimici che impiegano il laser violet a bassa intensità per l’incisione. Verificata la assoluta compatibilità sul piano della qualità di stampa e della tenuta in macchina delle lastre per tutta la tiratura necessaria ai prodotti stampati a Torino, lo staff tecnico ha deciso per una progressiva introduzio-ne dei nuovi supporti che dovevano tener conto di alcune caratteristiche considerate essenziali nell’ambito delle priorità aziendali.

Era necessario che i nuovi supporti fossero perfettamente compatibili con i CtP già installati da Agfa, che forniva all’epoca i supporti su alo-genuri d’argento, e che ciò fosse garantito anche per lastre proposte dal competitor Fujifilm, con la linea delle nuove lo-chem. “L’introduzione del principio dell’acquisto di materiali di consumo da diversi fornitori” è stato considerato uno dei valori aggiunti del progetto di innovazione tec-nologico. I cinque CtP utilizzati da La Stampa sono stati ottimizzati, per quanto riguarda i set-taggi relativi ai supporti dei due fornitori, dalla stessa assistenza tecnica che aveva provveduto all’installazione, la Gmde.

L’unico investimento necessario, relativo ai

Lastre fotopolimeriche a bassoconsumo di chimici per la produzione de La Stampa

Nella area di fotoformatura dello stabilimento de La Stampa di Torino è stato definitivamente abolito, a partire dal mese di luglio, quello che restava della tecnologia ad alogenuri d’argento. Al suo posto sono arrivate le lastre fotopolimeriche a laser violet e a basso utilizzo di chimici, con vantaggi sensibili sul piano dei costi e senza alcuna perdita di qualità. Il processo di innovazione tecnologica ha portato anche altri vantaggi allo stampatore, come la possibilità di avere più fornitori di materiali di consumo perfettamente compatibili con i precedenti investimenti in CtP.

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nuovi sup-porti a bas-so ut i l izzo di chimici, sono state le sviluppatri-ci, un valo-re assoluta-mente com-patibile con i r i sparmi garantiti dal nuovo pro-c e d i m e n t o industriale.

“Il van-tagg io de i supporti lo-chem”- spie-g a S e r i o -“consiste nel fatto che il processo uti-lizza, succes-s i v a m e n t e alla incisione dell’immagi-ne con laser violet, un finisher a bassissimo contenuto di chimico”. In pratica si tratta di un procedimento che non sviluppa più, come in passato, i supporti, ma utilizza una sostanza liquida che “lava”, e rimuove, lo strato di polimero non inciso delle lastra, e contemporaneamente fissa una sottile protezione sulla zona che poi andrà a stampare la pagina.

“La riduzione dei materiali di consumo chi-mico, utilizzati nel processo con alogenuri di ar-gento, è drastica”, così come è drastica “la dimi-nuzione dell’impatto ambientale”, un argomento sul quale la Stampa è da tempo impegnata.

Per quanto riguarda la tenuta delle lastre durante il ciclo di produzione, il problema semplicemente non si pone. E la qualità? “Con i nuovi supporti a basso impiego di chimici è assolutamente compatibile con quella che ave-vamo prima”.

Il processo produttivo, verificato in via spe-rimentale dai tecnici de La Stampa, richiede gli stessi tempi della tecnologia usata precedente-mente. A diminuire sono i costi, sia per la riduzio-ne delle quantità di liquidi impiegati, sia perché la minore quantità di chimici contribuisce, a sua volta, alla diminuzione del prezzo dei finisher.

Ottimizzare la gestione economica dell’area di fotoformatura non a discapito della qualità e della produttività del sistema era la richie-

sta dell’azienda, la tecnologia dei materiali di consumo a basso impiego di chimici ha offerto ai tecnici di stampa “la soluzione più adatta in questo momento”.

Felice Serio, responsabile gestione della produzione de La Stampa di Torino, che ha seguito il passaggio dalle lastre ad alogenuri di argento alla nuova tecnologia polimerica a basso impiego di chimici.

TecnoMediaPeriodico della ASIG

Associazione Stampatori Italiana Giornali

Via Sicilia 125, 00187 Romatel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489

E-mail: [email protected]

Comitato Editoriale Paolo Polidori, Nedo Antonietti, Giulia Salvio,

Direttore responsabileLuca Michelli

ha collaborato a questo numeroSalvatore Curiale

Segreteria di RedazioneElga Mauro

Registrazione del Tribunale di Roma n. 21 del 27-01-2010© ASIG Service S.r.l. - 2014 - Tutti i diritti riservati

Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma

Stampa digitaleCSQ - Via dell'Industria 52 - 25030 Erbusco (BS)

Questo numero è stato chiusoin redazione il 5 settembre 2014

TecnoMedia è consultabile in Internet http://www.ediland.it

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Le foreste europee sono il 30% in più rispetto al 1950*. In pratica, ogni anno sono cresciute dell’equivalente di 1 milione e mezzo di campi da calcio.

Inoltre la fi bra di cellulosa può essere riciclata fi no a 7 volte. E con 2.000 chili riciclati al secondo**, la carta è il materiale più riciclato in Europa. Lunga vita alla carta!

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Two Sides è un’iniziativa della comunicazione su carta e promuove la produzione e l’uso responsabile della carta e della stampa.

* elaborazione Two Sides su dati FAO 2010; (Le foreste europee forniscono l’88% del legno usato per fare la carta in Europa)

** fonte ERPC 2010

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Exelis ha recentemente concluso l’aggior-namento della piattaforma applicativa presso il quotidiano Libertà di Piacenza, mezzo gestito dalla concessionaria Altrimedia.

Riportiamo di seguito alcuni commenti raccolti presso il cliente.

“Per vendere pubblicità” - commenta Erne-sto Palmieri, direttore commerciale Altrimedia - “esperienza e professionalità devono essere supportate dalla disponibilità di informazioni tempestive, precise e di facile fruizione. Fra i principali benefici cercati e raggiunti con l’ag-giornamento dei prodotti Exelis c’è indubbiamente la possibilità di avere costantemente il controllo del business che ci aiuta sia nella formulazione di offerte più efficaci che nella possibilità di fare previsioni attendibili”.

“Per una concessionaria la piattaforma gestionale è un asset fondamentale e delicato.” - dichiara Alessandro Siena, responsabile tecnico del gruppo piacentino - “Exelis ha portato a termine questo progetto di aggiornamento ed ampliamento con tutte le competenze e le professionalità necessa-rie per riuscire, nell’arco di un fine settimana, a mettere i nostri utenti in grado di utilizzare i nuovi sistemi senza difficoltà, con il recupero integrale degli ingenti dati storici, aspetto molto importante sia per la vendita che per la produzione.”

Altrimedia, completato l’aggiornamento della piattaforma applicativa

EXELIS Srl A Socio UnicoVia Alle Rotte, 13-15 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) Strada del Drosso 33/8 - 10135 TorinoTel: +39 0522 953867 Fax: +39 0522 953869www.exelis.it

Alessandro Siena, responsabile tecnico AltrimediaErnesto Palmieri, direttore commerciale Altrimedia

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Contestualmente all’acquisizione della concessio-ne dei mezzi del Gruppo Corriere, Manzoni ha affidato ad Exelis la gestione dell’impaginazione e del traffico dei quotidiani Corriere dell’Umbria,

Corriere di Siena e Corriere di Viterbo.Il servizio, inaugurato da circa un anno

e gest i to da uno staff dedicato, è svol-to attraverso il portale materiali multicana-le Cydonia e il timone pubblicitario Tilia. “Collaboriamo con Manzoni da parecchi anni e il valore di questa partnership per noi è di gran-dissima rilevanza, soprattutto con l’inaugurazione dell’area servizi avvenuta circa un’anno fa,” - dichiara Francesco Mariani, responsabile deli-very di Exelis - “sia per l’assoluto prestigio del cliente, sia per le positive ricadute sul contenuto funzionale dei prodotti, che ci investe del ruolo di utilizzatori, oltre che di sviluppatori. Questa peculiarità ci permette di testare le funzionalità dei prodotti e di rilevarne eventuali criticità, al fine di migliorarne la qualità.”

Exelis impagina il Gruppo Corriere

EXELIS Srl A Socio UnicoVia Alle Rotte, 13-15 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) Strada del Drosso 33/8 - 10135 TorinoTel: +39 0522 953867 Fax: +39 0522 953869www.exelis.it

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In che modo le redazioni traggono profitto dall’utilizzo degli innumerevoli social networks? Una recente indagine condotta da Csion in 11 paesi ha rivelato che, nonostante parte dei giorna-listi utilizzino i social media per alcune delle loro attività, ci sono ampie variazioni all’interno del campione, con un sorprendente 50% dei giornalisti che ritiene che i social media abbiano un effetto negativo o molto negativo sulla loro professione. Sembra chiaro che, nonostante le svariate oppor-tunità offerte da questi nuovi canali, sia come fonti di notizie che come ambiti per coinvolgere i lettori, i produttori di notizie rimangano in parte scettici e non realizzino appieno i potenziali bene-fici che derivano da un uso appropriato.

“Indubbiamente i social media hanno un pro-blema di ‘rumore di fondo’”, ha spiegato Marco Cetola, EidosMedia Product Manager. “L’idea che stai cercando per creare la tua storia, il commento autorevole, la notizia che fa la differenza, potrebbe essere lì da qualche parte, ma non ogni giornalista ha le capacità di ricerca necessarie o il tempo suf-ficiente per scovare l’ago nel pagliaio tra i milioni di foto, post e tweet pubblicati ogni giorno.”

L’altra area grigia riguarda la gestione dei pro-pri post: “La maggior parte delle organizzazioni ha un account sui social networks dove vengono pubblicati alcuni dei principali contenuti”, ha det-

to Marco. “Ma pochi di loro hanno una strategia coordinata e guidata da una chiara visione di chi sta postando cosa e a quale reazione questa infor-mazione corrisponda nell’ambito dell’evoluzione della propria offerta di contenuti. Queste sono solo due delle considerazioni che ci hanno spinto a sviluppare Méthode Social. “

Méthode Social offre agli utenti una serie di strumenti che massimizzano l’efficienza della ricerca di notizie sui social networks, fornendo inoltre una panoramica delle prestazioni delle proprie attività sui social media.

“Tutte le funzioni legate ai social media pos-sono essere utilizzate senza lasciare lo spazio di il lavoro”, ha detto Marco. “I giornalisti gesti-scono tutte le operazioni di ricerca e di posting in un’area laterale accanto all’editor di testo. I risultati vengono poi importati nel flusso di lavoro semplicemente trascinando il contenuto. “

Utilizzando una serie di potenti filtri e algorit-mi sviluppati da EidosMedia, i giornalisti possono progressivamente perfezionare le loro ricerche su più social networks, eliminando i risultati irrile-vanti a favore di contributi più autorevoli e ricchi di contenuti multimediali. Inoltre vengono anche suggeriti gli hashtags e le keywords più popolari. “Uno strumento come questo può fare di ogni giornalista un esperto di ricerca nel campo dei social media, facendogli risparmiare tempo ed energie”, ha detto Marco.

Quando si tratta dei post dell’organizzazione stessa, Méthode Social consente di pubblicare una storia su diversi social media con un solo click: dei templates selezionano e ottimizzano in modo automatico il formato del contenuto della storia per ogni social network, assicurando che l’orga-nizzazione presenti una specifica identità grafica coordinata tra i diversi networks.

Le prestazioni dei post vengono visualizzate e analizzate in altri due pannelli: uno mostra il numero complessivo di ‘likes’, condivisioni e com-

Social media alla portata di tutti grazie a Méthode Social

Il nuovo modulo della piattaforma di EidosMedia integra nei flussi redazionali l’utilizzo dei social networks.

EidosMedia Spa Corso Vercelli, 40 20145 Milanotel. 02-36732000 Fax: [email protected]

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menti in un determinato intervallo di tempo; l’al-tro elenca gli elementi pubblicati, con statistiche e dati in modo che il cambiamento di prestazioni dei singoli post sia rilevabile in tempo reale. Da lì è poi anche possibile gestire l’engagement con la propria audience.

“Abbiamo progettato questi strumenti per apportare ulteriore efficienza, produttività e, soprattutto, trasparenza sui risultati ottenuti con l’utilizzo dei social media in modo da costruire le basi per una vera ed efficace strategia di social media management”, conclude Marco Cetola.

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Ancora una volta Exelis completa una migra-zione in tempi record.

Sono bastati infatti soltanto dieci giorni per completare il passaggio dal flusso di lavoro pre-cedente, all’impiego di Tilia e Cydonia, rispettiva-

mente il timone pubblicitario e il portale materiali multimediale, delle tre testate, Villegiardini, PC Professionale e CIAK, recentemente acquisiti da Visibilia di Daniela Santanchè.

“A pochi giorni dall’uscita in edicola delle testate, siamo riusciti a configurare tre mezzi periodici, sviluppare ex novo l’interfaccia con l’editore, effettuare la profilazione dei materiali e predisporre le basi a tutti i timoni, formare ed

Visibilia: “go-live” Exelis a tempo di record

EXELIS Srl A Socio UnicoVia Alle Rotte, 13-15 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) Strada del Drosso 33/8 - 10135 TorinoTel: +39 0522 953867 Fax: +39 0522 953869www.exelis.it

Franco Perfetti, direttore di Villegiardini

Daniela Santanché, proprietaria di Visibilia

Giorgio Panzeri, direttore di PC Professionale

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affiancare gli impaginatori ed il personale di con-cessionaria ed editore. È stata una sfida impegna-tiva, ricompensata dalla soddisfazione del cliente.” - commenta Francesco Mariani, responsabile del delivery di Exelis

Nella sede milanese è installata la suite di pro-dotti Exelis, già pienamente utilizzata per suppor-tare tutti gli aspetti gestionali ed amministrativi

del gruppo di Daniela Santanchè. Anche l’automazione dei flussi di produzio-

ne dei materiali pubblicitari è garantita da una soluzione Exelis, Cydonia, infatti, acquisisce e controlla tutto quanto venduto con Presnet, e Ti-lia permette di impaginare velocemente e senza errori il carico pubblicitario nel rispetto dei tempi di chiusura delle segnature.

Exelis socio Anes

”ANES è lieta di annoverare tra i nuovi soci un fornitore di qualità come Exelis, società specializzata nello sviluppo di soluzioni integrate per la gestione dei processi di vendita multicanale della pubblicità: dall’anagrafica, alla formulazione dell’offerta, alla scontistica, alla gestione di materiali in ingresso, agli esecutivi, alla reportistica.” – ha dichiarato Cri-stina Ferrari, segretario generale dell’associazione – “Exelis ha tradotto la sua ventennale esperienza nel mondo delle concessionarie per le esigenze del mondo editoriale ed ora per quelle specifiche dell’editoria B2B e specializzata in ANES rappresentata.”

Exelis annuncia di essere diventata socio di ANES, l’Associazione Nazionale Editoria Specializzata.ANES rappresenta oltre 200 società editoriali che operano in 32 settori merceologici, 800 testate cartaceeoltre di 300 prodotti editoriali digitali e più di 50 imprese fornitrici di prodotti e servizi.

“Il mercato delle riviste specializzate, che in Italia conta oltre 120 milioni di copie su base annua, è un segmento dell’editoria in di assoluto rilievo” - commenta Paolo Steffani, commerciale di Exelis - “È per noi dunque fondamentale operare in sinergia con chi rappresenta questa porzione di mercato. Guardiamo alla collaborazione con ANES con molto ottimismo.”

“L’esperienza positiva di Tilia, il nostro timone pubblicitario destinato al mondo print, ci ha indicato la via per lo sviluppo di un alter ego declinato sui media radiotelevisivi.” - commenta Massimo Pioli, amministratore di Exelis - “Il prodotto è molto completo e nasce da subito con l’obiettivo di incontrare le necessità sia del mercato locale, sia del mercato nazionale.”

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TecnoMedia n. 82, settembre 2014

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Exelis annuncia che Pubblimedia, concessiona-ria di pubblicità del Cittadino di Lodi, ha aggior-nato la piattaforma applicativa al nuovo Presnet, introducendo inoltre altri prodotti Exelis.

La concessionaria lodi-giana da anni si affida alle soluzioni Exelis, soprat-tutto per quanto riguarda l’area dei processi azienda-li: contabilità generale, pro-grammazione delle uscite, fatturazione, reportistica e analisi BI.

Con questo nuovo pro-getto Pubblimedia non solo aggiorna tutti i prodotti in uso, ma aggiunge anche la gestione del traffico (Cydo-nia) ed il timone pubblici-tario (Tilia).

“Sono particolarmen-te felice che Exelis abbia colto questa opportunità perché testimonia due fatti

importanti: le aziende di questo settore stanno ricominciando ad investire in innovazione per affrontare al meglio un mercato che cambia e continuano a vedere nella nostra azienda il loro partner ideale” - ha dichiarato Massimo Pioli, Amministratore delegato Exelis.

“La nostra società, pur di piccole dimensioni,” - commenta Roberto Savarè amministratore delega-to di Pubblimedia- “ha deciso di investire al fine di automatizzare i processi produttivi, ottenere maggiori gradi di efficienza e poter rispondere alle diverse esigenze della clientela in maniera rapi-da ed efficace, seppur in un contesto di mercato difficile e in evoluzione come quello pubblicitario. La soluzione della suite propostaci da Exelis ci ha subito colpito per la perfetta integrazione dei processi produttivi e per la facilità di utilizzo.”

Anche Pubblimedia aggiorna al nuovo Presnet

EXELIS Srl A Socio UnicoVia Alle Rotte, 13-15 - 42011 Bagnolo in Piano (RE) Strada del Drosso 33/8 - 10135 TorinoTel: +39 0522 953867 Fax: +39 0522 953869www.exelis.it

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NOI NO. La nostra suite per le concessionarie nasce integrata e completa.Con EXCELLENCE �nisce l’era degli accrocchi a base di fogli di calcolo e soluzioni improvvisate.

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Il ruolo della stampa

nell’epoca della “global audience”:

prodotti, lettori, pubblicità

In associazione con:

http://www.wan-ifra.org www.fieg.it www.ediland.it

WAN-IFRA Italia 2014La conferenza Internazionale per l’editoria e la stampa

quotidiana italiana - XVII Edizione

18-19 Settembre 2014, Padova

Estratto dalle “WAN-IFRA CH General Terms and Conditions for Events”Questo estratto dalle General Conference Conditions si applica soltanto ai parteci-panti considerati contraenti ai sensi del § 14 del German Civil Code (BGB).

§ 1 Registrazione, Quote, e pagamento dovuto

1.1 la registrazione ad un evento deve essere fatta per iscritto, su carta o in formato elettronico.

1.2 WAN-IFRA CH confermerà al partecipante la registrazione per iscritto in formato elettronico.

1.3 Nessuna registrazione è valida, e WAN-IFRA non potrà essere ritenuta re-sponsabile, fino a che il partecipante non abbia ricevuto una conferma scritta da WAN-IFRA.

§ 2 Cancellazione, annullamento del contratto da parte del cliente

2.1 Se il partecipante cancella la registrazione sino a 30 giorni prima dell’even-to, la quota di registrazione verrà rimborsata nei termini specificati dall’art. 2.3, trattenendo un 10% della quota. Da 30 giorni e fino a 14 giorni prima dell’evento verrà rimborsato il 50%.

Negli ultimi 14 giorni che precedono l’evento, non saranno possibili rimborsi

salvo in caso di malattie (comprovate da certificato medico) o cause di forza maggiore (supportate da idonea documentazione).

2.2 Ogni notifica di cancellazione deve essere fatta per iscritto, per lettera, email o fax, e mandata in tempo utile con la relativa documentazione a:

WAN-IFRA _ Events Department Rotfeder-Ring 11 60327 Frankfurt am Main Germany

2.5 È sempre possibile inviare un “partecipante sostitutivo” a condizione che WAN-IFRA concordi e sia informata per iscritto in anticipo, specificando il nome del sostituto. Se tale cambio di partecipante genera costi aggiuntivi, essi verranno addebitati al partecipante. Tali costi comprendono, a titolo esemplificativo e non esaustivo, il cambiamento del nome sul biglietto aereo o ferroviario.

§ 9 Legge applicabile, Luogo di giurisdizione, altro La Legge della Repubblica Federale Tedesca dirimerà in via esclusiva ogni dispu-ta legale dovesse insorgere da questa registrazione.

WAN-IFRA Italia 2014 – XVII Edizione18-19 Settembre 2014, Padova

CONFERENCE

Modulo di iscrizioneDa compilare ed inviare via e-mail o fax a:

WAN-IFRA CH c/o ASIG Service srl -Via Sicilia 125 -00187 Roma- Fax +39 06 4883489 - [email protected] (Tel +39 06 4883566)Quote di iscrizione:• Soci IFRA/FIEG/ASIG/FCP: Euro 500 a persona; Euro 1.500 biglietto cumulativo (vale per quattro partecipanti)• Non Soci: Euro 700 a persona

CONFERENCE

Società______________________________________________________________________________________________Socio WAN-IFRA/FIEG/ASIG/FCP ❒ Si ❒ No

Indirizzo__________________________________________________________________CAP____________________Città___________________________________________

Telefono___________________________________Fax____________________________e-mail_________________________________________________________________

Per favore vogliate iscrivere i signori:

Nome________________________________________________e-mail___________________________________________Visita Cappella degli Scrovegni ❒ Si ❒ No

Nome________________________________________________e-mail___________________________________________Visita Cappella degli Scrovegni ❒ Si ❒ No

Nome________________________________________________e-mail___________________________________________Visita Cappella degli Scrovegni ❒ Si ❒ No

Nome________________________________________________e-mail___________________________________________Visita Cappella degli Scrovegni ❒ Si ❒ No

La visita alla Cappella degli Scrovegni si svolgerà a partire dalle ore 15.30 e sino alle ore 18.00 circa di venerdì 19 settembre. Poiché il numero dei posti a disposizione è limitato (la visita dura circa 30 minuti per gruppi di 25 persone alla volta) le prenotazioni saranno accettate in base all‘ordine di arrivo.

Dettagli del pagamento (si prega di esprimere una preferenza):

Firma, timbro___________________________________________________________________

❒ Si prega di inviare fattura con estremi per il bonifico bancario a:

Società _______________________________________________________________

Indirizzo ______________________________________________________________

Partita IVA _____________________________________________________________

❒ Addebitare carta di credito:

❒ 1 American Express ❒ 2 Visa ❒ 3/4 Euro-/Mastercard ❒ 5 Diners

Carta num.

Scadenza Codice di sicurezza (CSC/CVC)

Titolare________________________________________________________________

Nome in stampatello_____________________________________________________

Firma__________________________________________________________________

La quota di partecipazione diventa obbligatoria al ricevimento della fattura, e comunque non più tardi di 4 settimane prima dell’inizio dell’evento:L’iscrizione si intende valida solo al ricevimento del pagamento. Il contratto che regola la partecipazione agli eventi è regolato dalle “WAN-IFRA General Conference Conditions”, un estratto delle quali è riprodotto a seguire.

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