TecnoMedia 57

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TecnoMedia Periodico mensile. Anno XV n. 57 - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma - Reg. Trib. Roma n. 357 del 11-08-2003 - Iscrizione ROC n. 4753 Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali - Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali ADN Kronos Adobe Systems Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert Ansa APCom Telecom Media News Atex Day International Denex Systems Technology EidosMedia Elettra Ferag Italia Fujifilm GMDE Goss International HiT Media & Publishing Idab-Wamac International Interstrap Kodak LinkService MAN Roland Mima films Müller Martini Napp Systems R.G. Recmi Segbert Sinedita SMB Schwede Maschinenbau Sun Chemical Group Technotrans Telpress Tera Teufelberger Tolerans Visita il nostro sito Internet: http://www.ediland.it FILO DIRETTO LE AZIENDE INFORMANO Numero 57 - giugno 2008 La Stampa in Italia 2005-2007 Presentati lo scorso 8 maggio a Roma i dati aggiornati sull’industria della stampa in Italia, raccolti nella consueta ricerca annuale della Fieg. a pagina 4 Ifra Italia 2008: le nuove frontiere dello sviluppo A Sirmione e Verona, il 18 e 19 giugno, l’undicesima edizione della con- ferenza internazionale sull’industria dei quotidiani in Italia. a pagina 9 Rinnovato il contratto poligrafico E’ stato siglato il 4 aprile scorso il rinnovo del CCNL delle aziende editrici e stampatrici di quotidiani e delle agenzie di stampa. a pagina 11 Il nuovo stabilimento della Martano Editrice a Bari il centro stampa punta verso i servizi per gli editori, sia di piccole testate di informazione locale che di quotidiani a più vasta diffusione nazionale. a pagina 13 Sistemi editoriali per la grande distribuzione Una software house italiana sta seguendo il nuovo, promettente, mercato dei volantini pubblicitari della grande distribuzione. a pagina 16 Controlli di qualità nel flusso di lavoro in Pdf Poligrafici Editoriale ha introdotto un software per rendere compatibili con il formato Pdf le stampanti per bozze installate in oltre quaranta sedi. a pagina 19 Quotidiani e Web? E’ più utile collaborare Alla Conferenza “Overseeing the Future of Digital Media” ricercatori ed esperti si sono confrontati sugli scenari dell’evoluzione dei media. a pagina 21 I sistemi editoriali del nuovo millennio Rassegna tecnologica, scenari e prospettive di sviluppo (ed utilizzo) dei sistemi di prestampa: questi i contenuti del sesto TecnoMeeting Asig. a pagina 25 Le soluzioni di bagnatura per la stampa offset Come ottimizzare e mantenere sotto controllo le soluzioni di bagnatura e le loro interazioni nei procedimenti di stampa offset-coldset. a pagina 28 Pagine dell’Osservatorio............................................................ a pagina 31 Lavoro & Sicurezza .................................................................... a pagina 34 Le Rubriche

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Rivista dell'ASIG, Associazione Stampatori Italiana Giornali

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Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

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Visita il nostro sito Internet:http://www.ediland.it

Filo direttole aziende inFormano

Numero 57 - giugno 2008

La Stampa in Italia 2005-2007 Presentati lo scorso 8 maggio a Roma i dati aggiornati sull’industria della stampa in Italia, raccolti nella consueta ricerca annuale della Fieg.

a pagina 4

Ifra Italia 2008: le nuove frontiere dello sviluppoA Sirmione e Verona, il 18 e 19 giugno, l’undicesima edizione della con-ferenza internazionale sull’industria dei quotidiani in Italia.

a pagina 9

Rinnovato il contratto poligrafico E’ stato siglato il 4 aprile scorso il rinnovo del CCNL delle aziende editrici e stampatrici di quotidiani e delle agenzie di stampa.

a pagina 11

Il nuovo stabilimento della Martano Editrice a Bariil centro stampa punta verso i servizi per gli editori, sia di piccole testate di informazione locale che di quotidiani a più vasta diffusione nazionale.

a pagina 13

Sistemi editoriali per la grande distribuzioneUna software house italiana sta seguendo il nuovo, promettente, mercato dei volantini pubblicitari della grande distribuzione.

a pagina 16

Controlli di qualità nel flusso di lavoro in PdfPoligrafici Editoriale ha introdotto un software per rendere compatibili con il formato Pdf le stampanti per bozze installate in oltre quaranta sedi.

a pagina 19

Quotidiani e Web? E’ più utile collaborareAlla Conferenza “Overseeing the Future of Digital Media” ricercatori ed esperti si sono confrontati sugli scenari dell’evoluzione dei media.

a pagina 21

I sistemi editoriali del nuovo millennioRassegna tecnologica, scenari e prospettive di sviluppo (ed utilizzo) dei sistemi di prestampa: questi i contenuti del sesto TecnoMeeting Asig.

a pagina 25

Le soluzioni di bagnatura per la stampa offsetCome ottimizzare e mantenere sotto controllo le soluzioni di bagnatura e le loro interazioni nei procedimenti di stampa offset-coldset.

a pagina 28

Pagine dell’Osservatorio ............................................................ a pagina 31

Lavoro & Sicurezza .................................................................... a pagina 34

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Via Sicilia 125, 00187 Romatel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489

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Direttore editoriale Paolo Paloschi

Direttore responsabileLuca Michelli

hanno collaborato a questo numeroSalvatore Curiale,

Giulia Maria Leone, Antonietta Strada.Segreteria di Redazione

Elga Mauro

Registrazione del Tribunale di Roma n. 357 del 11-08-2003Iscrizione al Registro Operatori della Comunicazione n. 4753

© ASIG Service S.r.l. - 2007 - Tutti i diritti riservatiSede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma

StampaSpedalgraf

Via dello Scalo Tiburtino 1 - 00159 Roma

Questo numero è stato chiusoin redazione il 5 giugno 2008

TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca dati Ediland (http://www.ediland.it/archive/psengine.asp)

ciao Presidente

Carlo Lombardi ci ha lasciati. Se ne è andato dalla sua città

natale, Genova, il 10 aprile scorso. Il suo nome, e tutta la sua attività professionale, sono legati in modo indelebile all’industria dei giornali quotidiani.

Prima giornalista all’Unità, poi responsabile tecnico e direttore generale della società stampatrice GATE di Roma, fino alla carica di Presidente di Paese Sera. Dal 1980 è entrato a far parte dello staff direttivo della Federa-zione Editori; dal 1982 al 2006 è stato Presidente della Asig, e dal 1988 anche dell’Osservatorio Tecnico.

Carlo Lombardi ha guidato il passaggio tecnologico dei giornali dalla lavorazione a caldo alla fotocom-posizione e, successivamente, all’introduzione ed allo sviluppo dei sistemi editoriali.

Tutti, nel mondo del lavoro come nella vita privata, hanno sempre riconosciuto a Carlo Lombardi una stra-ordinaria tenacia ed una grande forza di innovatore.

All’Asig ha avviato, in successione, servizi alle

imprese in numerosi settori di at-tività: formazione professionale in partnership con la Scuola Grafica San Zeno di Verona, con il Ministero del Lavoro e con l’Unione Euro-pea, ricerche di mercato, in stretta collaborazione con l’Osservatorio Tecnico, attività convegnistica, semi-nariale e congressuale - IFRA Italia, che quest’anno compie undici anni di attività - le edizioni della grande rassegna tecnologica degli anni

Ottanta e Novanta - Quotidie - allestita con Centrexpo presso la Fiera di Milano, e l’attività editoriale, con la fondazione di TecnoMedia.

Sotto la sua Presidenza l’Associazione Stampatori ha avviato rapporti internazionali prima con l’ame-ricana Anpa - successivamente N.A.A.- quindi con l’Enpa - e da ultimo con l’IFRA, oggi rappresentata in Italia da Asig.

Di Carlo Lombardi era leggendaria la capacità di convincere chi aveva di fronte delle proprie ragioni, delle sue intuizioni e dei sogni nei quali credeva. Di lui si ricordano le interminabili nottate al tavolo delle trattative sindacali, nei più difficili, e decisivi, passaggi per i rinnovi contrattuali, la sua calma nell’inarrestabile oratoria, l’implacabile succedersi delle argomentazioni fino alla conclusione degli ac-cordi, onorevoli per tutti.

La stessa tenacia e determinazione Carlo Lombardi l’ha dimostrata nell’affrontare, sempre a fianco della moglie Marcella, la vita quotidiana, che non gli ha risparmiato dolorosi lutti e gravi malattie.

Lontano dal lavoro, dalla vita attiva, dall’ industria dei giornali e dalle “sue” Associazioni non riusciva a stare.

Prima di partire per quello che sarebbe stato il suo ultimo viaggio a Genova, Carlo Lombardi ha salutato tutti i suoi collaboratori dell’ufficio: “non ho paura di morire, capita a tutti nella vita, ma avrei molta paura a soffrire, e passare il resto della vita senza poter essere autonomo; questo vorrei mi fosse risparmiato”.

Con calma, e determinazione, è riuscito a convin-cere anche il Destino.

(L.M./S.C.)

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La stampa in Italia:dati, statistiche e tendenzenella ricerca Fieg 2005-2007Il Presidente della Federazione editori Boris Biancheri ha presentato lo scorso 8 maggio a Roma i dati aggiornati sull’industria della stampa in Italia raccolti nella ricerca annuale della Fieg. Il volume, realizzato a cura dell’Ufficio Studi della Fieg, è la fotografia più aggiornata sullo stato di salute dell’industria editoriale italiana. Pubblichiamo un’ampia sintesi realizzata dalla Federazione Editori.

Il contesto in cui operano le imprese editrici di giornali non è dei più favorevoli, complicato da una congiuntura economica in fase di accentuato rallenta-mento che, soprattutto nel corso del 2007 e in questa prima parte del 2008 ha contribuito a deprimere la domanda interna frenando le vendite di quotidiani e periodici. Nei primi due mesi del 2008 la spesa delle famiglie per beni di consumo è cresciuta in valore del 4,7% rispetto allo stesso periodo del 2007. Ma il dato è gonfiato dall’incremento dei prezzi evidente soprat-tutto nel comparto alimentare (+5,8%); in quello non alimentare i consumi hanno subito un calo piuttosto pronunciato (-1,7%).

I problemi dell’editoria sono oggi comuni a quelli che deve affrontare l’imprenditoria italiana e che sono individuabili nella prevalenza di incertezze che dominano l’intera area dei costi e della redditività degli investimenti e nella mancanza di spunti significativi di rilancio produttivo che possono indicare un cam-biamento di tendenza. Oltretutto, anche la dinamica dei prezzi, alimentata dall’aumento del petrolio e dei prodotti alimentari, sta innescando una spirale infla-zionistica che costringe le autorità monetarie europee a mantenere elevati i tassi di interesse rendendo oneroso il ricorso al credito.

I dati di fatto sommariamente accennati hanno tutti un peso sul settore e sulle sue prospettive. Oggettiva-mente, si tratta di un peso dalle dimensioni rilevanti, in presenza di costi di produzione in costante aumento e di ricavi editoriali che stentano a crescere. Ai nodi di carattere congiunturale si aggiungono poi quelli di natura strutturale da ricollegare ad una molteplicità di fattori la cui incidenza ostativa non si è attenuata nel

corso degli ultimi anni, anzi è stata aggravata dall’ul-tima legge finanziaria che, lungi dal produrre l’attesa razionalizzazione degli interventi pubblici nel settore, si è risolta in una drastica sforbiciata degli stanziamenti sulle tariffe postali agevolate. In altre parole sono stati tagliati gli unici contributi indiretti essenziali per lo sviluppo degli abbonamenti, un canale distributivo che soltanto in Italia langue da anni, sia per i quotidiani che per i periodici, su livelli di deprimente contenimento e non per colpa degli editori.

Credito agevolato e credito di imposta a supporto degli investimenti; credito d’imposta per gli acquisti di carta; misure di sostegno per nuova occupazione e per il potenziamento dell’offerta nell’area della mul-timedialità; agevolazioni sul terreno dell’Iva che nel settore dell’editoria rappresenta un costo di produzione essendo a carico dei produttori e non dei consumatori; iniziative di incentivazione della lettura giovanile; deducibilità del costo degli abbonamenti ai giornali in sede di dichiarazione dei redditi: ecco una sommaria elencazione di provvedimenti che il settore riteneva necessari per il suo rilancio e che la legge finanziaria ha ignorato.

Quotidiani

I motivi di difficoltà dell’editoria giornalistica si colgono sul terreno più concreto dei dati che emergono dai bilanci delle imprese editrici. Per quanto riguarda i quotidiani, il fatturato editoriale, rappresentato dai ricavi da vendita e da pubblicità, ha fatto registrare nel 2006 un incremento del 2,7% rispetto al precedente anno. Nel 2007, la crescita del fatturato si è ridotta

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all’1,7%. I costi operativi hanno invece continuato ad aumentare in misura molto più sostenuta (+3,1% nel 2006 e +6,1% nel 2007). Ne è derivato un ridimen-sionamento del margine operativo lordo (mol) delle imprese con una con-trazione che ha portato il rapporto tra mol e fatturato dall’8,3% nel 2005, al 7,9% nel 2006 e al 3,7% nel 2007. L’inadeguatez-za del rapporto mol/fatturato nel comparto dell’editoria quotidia-na appare evidente se messo a confronto con i valori medi ela-borati da Mediobanca nell’indagine cumu-lativa di 2015 società italiane. Nella media delle imprese oggetto della rilevazione di Mediobanca il rappor-to mol/fatturato, pur subendo un calo tra il 2005 e il 2006 (dal 12,9% all’11,9%), è di gran lunga superiore a quello risultante dai bilanci dei quotidiani. Quando il mol si contrae è necessario tenere sotto controllo il costo del venduto nel tempo, perché un suo incremento costante al di sopra del tasso di crescita delle vendite deve indurre il management editoriale ad intervenire sul processo industriale per eliminare o contenere diseconomicità emergenti dalla gestione operativa.

Gli elementi che si desumono dall’analisi scalare dei conti economici offrono un quadro complessivo al cui interno si colgono situazioni non omogenee. Nel 2006, infatti, su un totale di 60 imprese editrici di quotidiani considerate, quelle in utile sono state 38 e 22 quelle in perdita. Rispetto al 2005, le imprese in perdita sono aumentate di due unità. Le perdite complessive si sono ridotte da 23,5 a 20,1 milioni di euro e gli utili aggregati sono passati da 294,3 a 370 milioni di euro. Tale risultato è stato però determinato da proventi da partecipazione. Senza questo tipo di entrate legate alla gestione extra-editoriale l’ammontare degli utili sarebbe sceso del 4,3%.

L’indicazione di fondo che si ricava da questi dati

è che sono presenti nel comparto elementi di criticità da ricondurre ad un’evoluzione della domanda che, nell’attuale fase del mercato, appare insufficiente a reggere la pressione dei costi industriali diretti, ma

anche di quelli indiretti di sistema. In particolare, nel 2007 l’incremento generalizzato del prezzo di vendita al pubblico, quantificabile nell’ordine del 5-6%, e il consoli-damento della crescita degli introiti pubblicitari (+3,5%) hanno compen-sato soltanto parzialmente la flessione delle copie annue vendute (-1%) e dei collaterali (-1,9%). Riguardo a quest’ultima tipologia di ricavi, va sottolineato che la fles-sione più consistente è stata fatta registrare dai libri allegati ai quotidiani (-5%), mentre gli altri collaterali, pur deceleran-do, sono cresciuti ancora (+1,3%). Nel complesso i collaterali continuano a

rappresentare un’integra-zione dell’offerta edito-

riale di rilevanza strategica in quanto il loro peso sul fatturato editoriale è stato nel 2007 del 12,4% (12,9% nel 2005).

Sul piano dei costi, nel 2006 le spinte maggiori alla crescita sono venute dagli oneri di approvvigio-namento della carta (+11,2%), mentre il costo del lavoro è cresciuto in misura più contenuta (+1,4%). L’andamento si è ripetuto nel 2007, con costi della carta in aumento dell’11,8% e costo del lavoro del 2%. Il minore dinamismo del costo del lavoro complessivo è imputabile alla riduzione del numero degli addetti soprattutto nell’area poligrafica, nonché al fenomeno dell’avvicendamento generazionale con conseguente abbassamento del livello delle retribuzioni medie. Se però il costo del lavoro viene rapportato al numero dei dipendenti si ricavano indicazioni opposte. Dai bilanci di 47 imprese editrici di 60 testate quotidiane emerge che nel 2005 e nel 2006 il costo per addetto è cresciuto, rispettivamente, del 3,5% e del 2,9%. Nel biennio il costo per addetto è dunque aumentato del 6,5% mentre il costo complessivo del lavoro in tali

Boris Biancheri, Presidente della Fieg, Federazione Italiana Editori Giornali

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imprese è aumentato dell’1,4%.Va inoltre messo in evidenza come il costo medio

per addetto nell’editoria sia largamente superiore ai costi che si riscontrano in altri settori. Nella media delle 2015 società analizzate dall’indagine Mediobanca, nel 2006, il costo medio annuo per addetto è stato di 47.550 euro, vale a dire meno della metà di quello fatto registrare nello stesso anno dalle imprese editrici di quotidiani (97.641 euro)

Periodici

Aspetti di criticità sono presenti anche nel com-parto dei periodici. Se infatti nel biennio 2006-2007 la pubblicità sui periodici è aumentata complessivamente del 7,8% (+5,1% nel 2006; +2,5% nel 2007), un incremento superiore a quello degli investimenti diretti verso l’insieme dei mezzi classici (+3,5%), la flessione dei livelli di diffusione delle copie ha determinato una contrazione dei ricavi da vendita che, nel biennio considerato, è stata del 3,3%. Su tale contrazione ha anche influito il minore apporto al fatturato dei prodotti collaterali.

Le tendenze differenziate delle due componenti di ricavo si sono tradotte nell’aumento del peso relativo della pubblicità sul fatturato editoriale. La pubblicità che nel 2005 rappresentava il 24,4% dei ricavi editoriali è salita al 25,6% nel 2006 e al 26,4% nel 2007, mentre i ricavi da vendita sono scesi nello stesso periodo dal 75,6 al 73,6%. Sull’andamento delle vendite e dei relativi ricavi influiscono negativamente anche le insuf-ficienze di un circuito distributivo che produce livelli di resa che sul piano internazionale non hanno confronti. Secondo le rilevazioni Tradelab, condotte presso i punti di vendita, limitatamente alle copie distribuite e ven-dute in edicola, nel 2006 la percentuale delle copie di settimanali rese su quelle distribuite è stata del 36,3%; nel 2005 era del 35,8%. Per i mensili, l’evoluzione è stata ancor più preoccupante: l’incidenza delle rese sul distribuito è passata dal 52,5% del 2005 al 54,4% del 2006. Sua base annua, sono circa 390,6 milioni le copie di settimanali invendute e rese e sono circa 340 milioni le copie di mensili che subiscono la stessa sorte.

Diffusione e lettura

Una delle affermazioni più ricorrenti è che in Italia si legge poco e, soprattutto, si leggono poco i giornali. In realtà, bisogna distinguere tra stampa venduta e stampa letta. Nonostante la sua evidenza, la distinzione non sempre viene riportata nei suoi termini esatti. Se i dati aggregati di vendita indicano che effettivamente

in Italia la media giornaliera di copie acquistate è piuttosto bassa, i dati aggregati di lettura forniscono un’immagine diversa e, cioè, quella di un paese dove i livelli di lettura non sono affatto depressi come si sostiene comunemente. Nella sua ultima indagine sulla situazione sociale del paese il Censis si è soffermato analiticamente sull’uso dei media in Italia e, per quanto riguarda la lettura di quotidiani, ha messo in evidenza come nel 2007 sia entrato in contatto con la stampa di informazione quotidiana il 79,1% della popolazione italiana di 14 anni e più. In valori assoluti si tratta di 40,4 milioni di individui che hanno letto copie di quotidiani tradizionali a pagamento, di quotidiani gratuiti e informazioni su siti internet gestiti da editori di quotidiani. Il dato è il risultato di una sovrapposizio-ne tra i vari mezzi di veicolazione dell’informazione quotidiana. Certamente, però, la lettura non può oggi – in un’epoca in cui anche ai fini della pianificazione pubblicitaria va affermandosi il concetto di “total audience” – essere circoscritta alla carta stampata in quanto i rapporti tra fonti di informazione e pubblico si sono arricchiti di nuovi canali in un contesto di multimedialità sempre più accentuata. Un’ulteriore indicazione che si ricava è che internet, considerato da molti commentatori il più insidioso concorrente dei giornali tradizionali, si è in realtà rivelato un’oppor-tunità che ha contribuito ad allargare il pubblico dei lettori. Tra i cento siti web più visitati sono venti quelli riconducibili a gruppi editoriali. Nel 2007, il network dei siti web di uno dei principali gruppi editoriali ita-liani ha aumentato la raccolta pubblicitaria online del 64% rispetto al 2006, un incremento in termini relativi di gran lunga superiore a quello medio fatto registrare dagli investimenti pubblicitari su internet.

Se sono più di 40 milioni le persone che si acco-stano ai giornali si ha un dato comportamentale che conferma la straordinaria forza del mezzo e come, attraverso il connubio con il web, la carta stampata, appropriandosi di forme e di tecniche nuove, sia stata capace di consolidare il suo ruolo storico rispondendo alle esigenze di un contesto culturale e sociale in evo-luzione. Una forza, quella dei giornali, che si basa sulla loro credibilità presso il pubblico: credibilità che è un valore di inestimabile importanza, costruito negli anni, le cui radici affondano nella razionalità del messaggio veicolato, nella qualità del contesto editoriale, nella continuità e nella coerenza dell’informazione offerta. Il valore dei mezzi non si misura soltanto con i numeri, ma ancor più con elementi qualitativi di contesto, di linguaggio, di completezza e di approfondimento, di capacità di stimolare dibattiti su questioni fondamentali e di favorire scelte attive e consapevoli. Per dirla in

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breve, i giornali restano il più importante strumento di democrazia a disposizione dei cittadini per capire gli eventi e per operare scelte conseguenti.

Ai giornali vanno dunque riconosciuti un insieme di valori che spiegano i motivi per cui sono letti e non cosi poco come da qualche parte si vorrebbe far credere.

Vi è però un altro aspetto, di segno opposto, che è rappresentato dalle vendite di quotidiani e periodici. Nel 2007 le vendite di quotidiani hanno subito una leggera flessione (-0,3%), dopo i segnali di ripresa del 2006 (+0,9%). In rapporto al 2000, però, il calo delle vendite è stato del 9,5%.

Analogo fenomeno per i periodici. Nel 2007 ri-spetto al 2006, il calo della diffusione dei settimanali è stato del 4,2%, dei mensili del 3,9%. Nel 2000, le 55 testate settimanali oggetto delle rilevazioni ADS diffondevano 14,991 milioni di copie a numero. Nel 2007, le rilevazioni estese a 63 testate indicano una diffusione media a numero pari a 13,774 milioni di copie, 1,1 milioni di copie in meno rispetto all’anno di riferimento.

Ad una platea di lettori che si è andata allargando ha fatto da contrappeso l’erosione dei livelli di vendita. Una prima riflessione sulle cause del fenomeno investe questioni che attengono alla contrazione dei livelli di reddito personale e della relativa capacità di spesa delle famiglie. Vi sono poi condizioni generali economiche, culturali e sociali che pesano sulla diffusione della stampa. Il dualismo strutturale che caratterizza l’eco-nomia del paese trova un riflesso speculare anche nei livelli di diffusione e di lettura di quotidiani e periodici. Nelle regioni meridionali le copie vendute sono 60 ogni mille abitanti, un dato che è quasi la metà di quello che si registra nelle regioni settentrionali (114 copie ogni mille abitanti) e in quelle centrali (104 copie). La stessa situazione può essere rappresentata invertendo i termini del rapporto: al nord e al centro si vende una copia di quotidiano ogni 9 abitanti, al sud se ne vende una copia ogni 16.

Anche sul piano della lettura si riproduce il divario tra aree geografiche. Ad una percentuale di penetrazio-ne dei quotidiani che è del 50% al nord e del 49,6% al centro, corrisponde una percentuale di penetrazione del 33% al sud. Non diversa la struttura della lettura dei periodici: indici di penetrazione del 70,2% al nord e del 64,6% al centro e soltanto del 53,2% nelle regioni meridionali. Si tratta di dati che confermano che anche sul piano della diffusione e della lettura dei giornali esiste una “questione meridionale”. Dualismo economico è anche dualismo culturale come fattore condizionante della propensione ad accostarsi alla stampa scritta.

Altro fattore di ostacolo allo sviluppo della diffu-sione dei giornali è rappresentato da un circuito distri-butivo imperniato essenzialmente sulle edicole che ha come contropartita un livello di abbonamenti tra i più depressi nel quadro internazionale. Per i quotidiani gli abbonamenti si aggirano da anni intorno all’8-9% delle vendite; per i periodici, intorno al 18%. Sono dati assolutamente insufficienti, imputabili soprattutto ai bassi standard qualitativi del servizio postale. Il fatto che gli abbonamenti siano relegati in una posizione del tutto marginale impedisce lo sviluppo del mercato e genera forti diseconomie all’interno delle imprese editrici. Nei paesi dove gli abbonamenti costituiscono lo sbocco commerciale prevalente (Giappone e Nord Europa), la stampa fa registrare i livelli diffusionali più elevati, beneficiando del grande vantaggio di una domanda conosciuta nelle sue dimensioni quantitative tale da consentire una programmazione della produ-zione meno esposta alle oscillazioni del mercato, con effetti positivi anche sul piano della gestione finanziaria e delle politiche di marketing.

La tendenza declinante della diffusione dei giornali è un fenomeno generalizzato sul piano internazionale. In venti paesi analizzati dalla World Association of Newspapers sono quindici quelli dove nel 2006 la stampa quotidiana ha fatto registrare flessioni più o meno ampie. Se, però, nel calcolo della diffusione si includono le testate gratuite, i paesi in flessione si riducono a nove e laddove permane il segno negativo esso subisce un forte ridimensionamento.

Il rapido sviluppo della free press a livello in-ternazionale è uno dei fenomeni più innovativi nel settore della stampa. Le testate gratuite sono entrate prepotentemente in quel mix di mezzi che hanno contri-buito a mantenere elevato il consumo di informazione quotidiana. Ciò che è più significativo è che l’area di conquista dei gratuiti è stata soprattutto quella fascia di persone che non legge quotidiani tradizionali a paga-mento. In Italia, le sette principali testate gratuite hanno raggiunto nel 2007 quasi 4 milioni di copie distribuite in media giornaliera, vale a dire un ammontare pari a oltre il 50% della tiratura media giornaliera delle testate quotidiane a pagamento. L’aspetto interessante è poi che le principali testate gratuite, nate con vocazione locale, hanno gradatamente sviluppato strategie di network, con presenza estesa sul territorio nazionale.

In una situazione economica del paese caratteriz-zata da consumi stagnanti e inflazione reale crescente, per la free press sembrano aprirsi spazi crescenti e le strategie a rete sul territorio nazionale aprono migliori prospettive pubblicitarie. Non è un caso che la free press nel 2007 ha visto crescere la pubblicità com-

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merciale nazionale (+29,3%) in misura largamente superiore rispetto alla locale (+20,8%). In valori as-soluti, la commerciale nazionale produce un fatturato che è più del doppio rispetto a quello generato dalla pubblicità locale.

Pubblicità

Nel 2007 gli investimenti pubblicitari sui mezzi stampati sono cresciuti complessivamente del 3,7%, un tasso più elevato della media del mercato (+3,1%), grazie all’azione di traino svolta dai quotidiani, il cui fatturato pubblicitario è aumentato del 4,5%. I perio-dici, dopo la buona performance del 2006 (+5,5%), hanno accusato un indebolimento dimezzando il loro tasso di espansione (+2,5%). In questo primo scorcio del 2008, le parti si sono invertite e i periodici hanno ripreso a tirare con grande forza (+14% nel primo bime-stre dell’anno), mentre i quotidiani hanno leggermente rallentato (+3,1%). Nonostante la positiva evoluzione del biennio 2006-2007 e di questa prima parte del 2008, uno dei problemi centrali per la stampa resta quello di un flusso di ricavi che appare strutturalmente inade-guato in rapporto ai ricavi editoriali complessivi. Nel 2000, i ricavi pubblicitari rappresentavano il 58% del fatturato editoriale; attualmente rappresentano a mala pena il 45% del fatturato. Anche il confronto interna-zionale conferma tale inadeguatezza: nella generalità dei paesi i ricavi pubblicitari hanno percentuali di incidenza sul fatturato superiori al 50%.

La situazione italiana ha anche un ulteriore carat-teristica non positiva per la stampa: quella dell’asim-metrica ripartizione degli investimenti pubblicitari tra i mezzi di comunicazione e, quindi, della posizione di strutturale vantaggio acquisita dalla televisione rispet-to agli altri mezzi. Le previsioni di un rallentamento strutturale della crescita della pubblicità televisiva non sembrano fondate sia per la forte espansione delle emittenti satellitari, sia per l’avvento del digi-tale terrestre che moltiplicherà canali ed emittenti, sia per l’entrata in vigore delle nuove norme europee

che hanno ampliato le potenzialità delle emittenti di contenere pubblicità grazie a pratiche come il “product placement”. Non a caso nel primo bimestre del 2008 il fatturato pubblicitario delle televisioni generaliste è aumentato del 4,8%.

Conclusioni

Lo scenario dell’editoria giornalistica è oggi ca-ratterizzato da elementi di crisi esterni ed interni al settore, anche perché attraversato da ventate innovative che incidono in profondità sulle strutture produttive, richiedendo strategie nuove per far fronte ad una do-manda sempre più articolata e complessa.

I problemi chiave con i quali gli editori devono confrontarsi sono sostanzialmente legati ad un mer-cato che non si espande sufficientemente nelle sue due componenti di fondo: vendite e pubblicità. Una situazione del genere costringe le imprese a cercare di razionalizzare e riorganizzare costi e strutture produt-tive per ottimizzare le risorse umane e tecnologiche disponibili. Le tecnologie digitali e le iniziative online offrono nuove opportunità di business. Quel che è certo però è che le possibilità di sviluppo del settore devono trovare un ambiente favorevole che stimoli gli operatori ad investire nelle attività tradizionali e in quelle innovative. L’ambiente favorevole è determinato soprattutto dall’efficienza complessiva di un sistema di regolazione.

In questi ultimi tempi – ne è riprova lampante l’ultima legge finanziaria – è mancato proprio l’am-biente favorevole nel senso che si è preferito tagliare contributi di carattere indiretto, come le agevolazioni postali – iniziativa che contribuirà a deprimere ulte-riormente gli abbonamenti invece di incentivarli come sarebbe stato sommamente auspicabile -, piuttosto che operare una razionalizzazione dell’intervento pubblico nel quadro di una visione organica dei problemi del settore da avviare a soluzione con misure di reale sostegno in un momento di crisi che è soprattutto di carattere industriale.

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Stampa quotidiana e pubblicità: il programma diIFRA Italia 2008“La stampa quotidiana e la pubblicità: le nuove frontiere dello sviluppo” è l’argomento al centro dell’undicesima edizione di IFRA Italia, la Conferenza internazionale per l’industria della stampa italiana, prevista nei giorni 18 e 19 giugno al Centro Congressi di Sirmione, sul lago di Garda. La manifestazione è promossa da IFRA, la più importante organizzazione internazionale per la ricerca e lo sviluppo tecnologico nell’industria editoriale, dalla Fieg - Federazione Italiana Editori Giornali - e dall’Asig - Associazione Stampatori Italiana Giornali.

“Stampa quotidiana e pubblicità: le nuove frontiere dello sviluppo” è il tema in discussione all’undicesima edizione di IFRA Italia, la Conferenza internazionale per l’industria della stampa italiana, prevista per i giorni 18 e 19 giugno a Sirmione, sul lago di Garda.

A discutere delle prospettive di sviluppo, dei punti di forza e di quanto, invece, può essere migliorato nel rapporto fra pubblicità e stampa saranno alcuni dei più importanti manager e dirigenti dell’industria editoriale italiana ed estera e delle concessionarie al servizio dei giornali e dei periodici.

Il programma prevede, come nelle tradizioni della manifestazione internazionale, sessioni con relazioni su specifici argomenti alternate con sessioni di tavole ro-tonde, aperte, naturalmente, alle domande del pubblico che, già nelle settimane precedenti la manifestazione, si annuncia particolarmente numeroso.

Stampa e pubblicità, gli scenari internazio-nali

Il giorno 19 giugno, il programma si aprirà con due relazioni di scenario, internazionale ed italiano, a cura del CEO di IFRA Reiner Mittelbach e del Direttore generale della Fieg Alessandro Brignone. A seguire una tavola rotonda, condotta da Massimo Gaggi, inviato del Corriere della Sera da New York, alla quale inter-verranno Roberto Briglia, Direttore Generale Periodici Mondadori, Claudio Calabi, Amministratore delegato del Sole 24 Ore, Franco Capparelli, Amministratore delegato del Secolo XIX e Presidente del nuovo con-sorzio Italia News per l’offerta integrata di pubblicità on line, al quale aderiscono, oltre alla testata ligure,

Il Tempo di Roma, la Nazione di Firenze, il Resto del Carlino di Bologna e l’Unione Sarda di Cagliari, Mario Ciancio, Direttore responsabile de la Sicilia di Catania e Pierre Schram, che porterà ai partecipanti l’esperienza editoriale della tedesca Frankfurter Allgemeine Zeitung di Francoforte.

Dopo il “punto di vista” degli editori la parola passerà alle Concessionarie di pubblicità, riunite in una tavola rotonda coordinata da Giulio Dalla Chiesa, vice Presidente dell’Associazione Stampatori Gior-nali. Dopo l’introduzione del Presidente della FCP – Associazione Concessionarie Pubblicità – Michele Muzii, le domande e risposte avranno, come interlo-cutori, Massimo Martellini, Amministratore delegato Sport Network, Fabrizio Masini, Direttore generale di Publikompass, Reiner Mittelbach, CEO di IFRA, Angelo Sajeva, Presidente e Amministratore delegato di Mondadori Pubblicità, Paola Venegoni, Direttore generale Piemme, Raimondo Zanaboni, Amministratore delegato RCS Pubblicità e Fabio Vaccarono, Direttore generale del Sole 24 Ore System.

Centri stampa quotidiani, tecnologie e nuove frontiere della qualità

Il programma del pomeriggio sarà dedicato all’area più propriamente industriale, quella della stampa. Al centro dell’attenzione tutte le opportunità che gli stabilimenti possono offrire agli editori di giornali per favorire la crescita degli investimenti pubblicitari sulla carta stampata.

Qualità prima di tutto: Umberto Seregni, a nome dell’Imprimerie Le Figaro di Parigi, Thomas Unterber-

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ger, a nome dell’Harold Druck di Vienna e Manfred Werfel, Deputy CEO di IFRA, porteranno esperienze e punti di vista sulle nuove frontiere della stampa offset, dall’impiego di forni all’utilizzo dei nuovi inchiostri UV, dalla tecnologia waterless alle soluzioni più avanzate per l’automazione industriale.

Alla Niber di Bologna toccherà invece il compito di presentare le esperienze realizzate con la stampa in flessografia, ed in modo particolare le soluzioni di ultima generazione per l’automazione di questo flusso di lavoro con l’impiego dei CtP, una vera novità per quanti utilizzano la tecnologia flexo. A coordinare i lavori sarà Silvio Da Giau, Direttore tecnico del gruppo Athesis, che “guiderà” anche la visita al nuovo Centro stampa di Caselle di Sommacampagna prevista per la serata dello stesso 19 giugno, come si legge anche nel box qui sotto.

L’ultima sessione di lavoro di IFRA Italia 2008 è dedicata alle soluzioni più avanzate per sostenere la pubblicità anche all’interno delle sale di spedizione e finishing degli stabilimenti di stampa. Questa vol-

ta, a parlare, saranno i fornitori di questo segmento di mercato. Coordinati da Sergio Vitelli, Segretario dell’Associazione Stampatori Giornali, parteciperanno alla tavola rotonda Volker Leonhard, di Müller Martini, Davide Madureri, di Schur, Sandro Provera della Ferag e Bo Starby di Idab Wamac. A loro sarà richiesto di illustrare le soluzioni tecnologiche a sostegno della pubblicità nella stampa, dall’inserimento nel prodotto base all’applicazione di sticker adesivi sulle pagine dei giornali fino ad altre opportunità in via di sviluppo.

IFRA Italia, come nella tradizione, non è solo l’opportunità per approfondire i tempi più importanti dell’industria editoriale, ma è anche l’occasione per incontri conviviali fra colleghi e professionisti del settore. La manifestazione si aprirà con una cena informale alla Rocca Viscontea di Lonato del Garda nella serata del 18 giugno, e si concluderà il 19 con una serata organizzata dal gruppo Athesis, al termine della quale tutti i partecipanti visiteranno il nuovo centro stampa di Caselle di Sommacampagna, alle porte di Verona.

IFRA Italia 2008: il programma conviviale

e gli sponsor

IFRA Italia 2008 offrirà a tutti i partecipanti, come di consueto, occasioni di incontro conviviale.

La manifestazione si inaugura nella serata del 18 giugno con una cena alla Rocca Visconteo Veneta di Lonato del Garda, a pochi chilometri di distanza da Sirmione. Dopo l’aperitivo, e pri-ma della cena, che sarà servita in uno dei luoghi più suggestivi della sponda meridionale del lago di Garda, sarà presentata la ricerca annuale dell’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione.

Il giorno successivo, al termine dei lavori della Conferenza, è prevista una serata conviviale organiz-zata dal gruppo Athesis, al termine della quale tutti i partecipanti ad IFRA Italia 2008 potranno visitare il nuovo centro stampa di Caselle di Sommacampagna, alle porte di Verona, dove si stampano le testate del gruppo Athesis ed il Sole 24 Ore.

IFRA Italia 2008 può contare, anche quest’anno, sul convinto sostegno di numerose aziende fornitrici del settore che hanno deciso di investire in comunicazione sulla manifestazione, un appuntamento ormai consolidato per la stampa italiana.

Gli sponsor di IFRA Italia 2008 sono: Agfa, Atex, Barenschee, Censhare, Day International, Ferag, Flint Group, Gmde, Goss International, Huber Group, Kodak, MacDermid, Manroland, Müller Martini, Quark, SunChemical e Wifag.

Il nuovo centro stampa del gruppo Athesis di Caselle di Sommacampagna, alle porte di Verona.

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Il nuovo Contratto di lavoro poligrafico

Il 4 aprile scorso è stato siglato il rinnovo del Contatto nazionale di lavoro per i dipendenti delle aziende editrici e stampatrici di quotidiani e delle agenzie di stampa. Ne riassumiamo i principali contenuti normativi ed economici.

Decorrenza e termini

Il contratto di lavoro decorre dal 1 marzo 2008 e scade il 31 dicembre 2012 per la parte normativa, mentre l’accordo economico raggiunto decorre dal 1 marzo 2008 e scade il 30 giugno 2010.

Con un accordo siglato contestualmente al rinno-vo del contratto, le parti si sono impegnate a recepire eventuali accordi interconfederali che dovessero modi-ficare gli attuali assetti contrattuali, al fine di allineare il modello di rinnovazione contrattuale del settore poligrafico, in occasione della scadenza della parte economica fissata per il 30 giugno 2010.

Contenuti normativi

Per quanto riguarda l’aspetto normativo e dell’in-quadramento, queste le novità principali del nuovo contratto:• I profili professionali previsti dalla classificazione

unica (documentalista, addetto/assistente di redazio-ne, addetto ufficio grafico/infografico) sono riferiti anche ai modelli organizzativi che ne prevedono l’utilizzo per attività multimediale (on line o di fonte web);

• Ferma rimanendo la collocazione degli addetti alla manutenzione al quinto (complementare specializzato), al sesto (complementare altamente specializzato) e al settimo livello (tecnico di elevata specializzazione con due anni di anzianità nella qualifica), sono stati individuati percorsi di crescita professionale, dal quinto al sesto livello (della dura-ta minima di sei mesi) e dal sesto al settimo livello (della durata minima di due anni), al termine dei quali, previo accertamento dell’idoneità allo svol-

gimento delle nuove mansioni, il lavoratore verrà immesso neel livello superiore rispetto a quello di provenienza;

• Viene creata la figura professionale del coordinatore della segreteria di redazione, con inquadramento al settimo livello;

• Il profilo professionale dell’addetto all’ufficio gra-fico (8° livello) viene integrato con la definizione di “Addetto all’ufficio grafico/infografico”;

• Viene creata la nuova figura professionale dell’ope-ratore Computer to plate, con inquadramento al sesto livello;

• Viene introdotto in via sperimentale, per una durata di due anni, il telelavoro.

Contenuti economici

Dal punto di vista economico e contributivo, queste le novità, sintetizzate nelle tabelle alla pagina seguente:• L’aliquota di solidarietà a carico delle aziende per il

finanziamento del Fondo Casella viene incrementata di tre punti percentuali, con decorrenza rispettiva-mente da aprile 2008, aprile 2009, luglio 2010;

• Il minimo tabellare viene incrementato a regime di complessivi 120 euro per il livello 6 (parametro 208), dei quali 42 saranno erogati a marzo 2008, 42 ad aprile 2009, 36 a dicembre 2009;

• Per la figura del capomacchina rotativa, fermo restando l’inquadramento al settimo livello, viene individuato un parametro retributivo al livello 238, con la contingenza confermata al livello 7;

• Le maggiorazioni per lavoro notturno e notturno profondo vengono elevate rispettivamente al 18,70% ed al 25% con decorrenza da giugno 2009.

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Il “poligrafico commerciale”

L’accordo ha inserito infine nel contratto una parte sesta, che regolamenta in via sperimentale, per un periodo biennale, una nuova figura professionale, il poligrafico commerciale, che si applicherà ai lavoratori di futura assunzione destinati a lavorazioni non attinenti i giornali quotidiani.

Per questo lavoratore - che opererà nelle aree di fo-toformatura, stampa e spedizione - è stata introdotta una specifica regolamentazione normativa ed economica, finalizzata a renderne compatibile il costo del lavoro con le particolari tipologie di prodotto che verranno realizzate con questa figura professionale.

In particolare, per i lavoratori con questo inqua-dramento l’orario di lavoro sarà di 37 ore settimanali distribuite su cinque giorni, con possibilità di realizzare regimi diversi di orario settimanale e modelli di flessibi-

lità dell’orario ordinario giornaliero; le giornate di ferie annue saranno 24; la gratifica natalizia sarà calcolata su 26 giorni lavorativi di retribuzione; il trattamento economico sarà pari al minimo tabellare salariale, comprensivo di contingenza, in essere al 31 dicembre 2007 per il settimo livello (per i capimacchina) e per il sesto livello (per tuttti gli altri lavoratori); la contribu-zione al Fondo Casella, infine, sarà complessivamente pari al 6%, il 5% a carico dell’azienda (2,80% a capi-talizzazione e 2,20% per solidarietà) e il restante 1% a capitalizzazione a carico del lavoratore.

Restano comunque escluse dall’applicazione di questa normativa le aziende che hanno già in essere specifici accordi sindacali aziendali su questo punto, nonché tutte le realtà aziendali che assumano lavora-zioni quotidiane successivamente a commesse grafico-periodiche, ovvero che effettuino inizialmente sia lavorazioni grafico-periodiche che quotidiane.

MINIMI TABELLARI (1)

Livello Minimo precedente

Nuovo minimo Incremento Parametro

Minimo marzo 2008

(35%)

Minimo aprile 2009

(35%)

minimo dicembre

200910 1.594,44 1.767,51 173,07 3,00 1.655,01 1.715,59 1.767,519 1.445,63 1.602,54 156,91 2,72 1.500,55 1.555,47 1.602,548 1.318,07 1.461,14 143,07 2,48 1.368,15 1.418,22 1.461,147 1.211,77 1.343,31 131,54 2,28 1.257,81 1.303,85 1.343,316 1.105,47 1.225,47 120,00 2,08 1.147,47 1.189,47 1.225,475 983,24 1.089,96 106,72 1,85 1.020,59 1.057,95 1.089,964 871,63 966,24 94,61 1,64 904,74 937,86 966,243 770,65 854,30 83,65 1,45 799,93 829,20 854,302 680,29 754,14 73,85 1,28 706,14 731,98 754,141 531,48 589,17 57,69 1,00 551,67 571,86 589,17

parametro 238* 2,38 1.278,43 1.345,09 1.402,22(1) Per gli impiegati di età inferiore ai 21 anni i minimi di stipendio previsti dalla presente tabella sono ridotti del 6% sui valori tabellari in vigore al marzo 2008* ai lavoratori con questo trattamento economico si applica la contingenza prevista per il 7° livello

FONDO CASELLA

decorrenza aliquota a capitalizzazione aliquota di solidarietà aliquota complessivaazienda lavoratore totale azienda lavoratore totale azianda lavoratore totale

precedente 3,30% 0,50% 3,80% 18,75% - 18,75% 22,05% 0,50% 22,55%04/2008 3,30% 0,50% 3,80% 19,75% - 19,75% 23,05% 0,50% 23,55%04/2009 3,30% 0,50% 3,80% 20,75% - 20,75% 24,05% 0,50% 24,55%07/2010 3,30% 0,50% 3,80% 21,75% - 21,75% 25,05% 0,50% 25,55%

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Solo prodotti editorialiper il nuovo stabilimento dellaMartano Editrice a Bari Dei volantini della grande distribuzione non ne vogliono sentir parlare: il nuovo centro stampa di Bari della Martano Editrice punta con decisone verso i servizi a valore aggiunto agli editori, sia di piccole testate periodiche di informazione locale che di quotidiani a più vasta diffusione nazionale, come Libero. Quasi un secolo di tradizione familiare alle spalle, un moderno centro stampa con installazioni essenziali ed una scrupolosa attenzione ai servizi di logistica: sono questi i “biglietti da visita” del nuovo stabilimento di produzione della Martano Editrice nella zona industriale di Modugno alle porte di Bari.

Luca e Salvatore Martano, cugini e soci dell’omonima Martano Editrice, sono la terza generazione della famiglia di imprenditori pugliesi che, ai primi del ‘900, avviarono le prime attività editoriali e di stampa in un piccolo stabilimento di Lecce.

“Fu il nonno Salvatore a cominciare”- ricorda il nipote che, dal capostipite, ha ereditato, con la passione imprenditoriale, anche il nome di battesimo-“ed uno dei primi prodotti pubblicati fu la testata Il Tallone d’Italia”.

La seconda generazione, con Ernesto e Vicenzo, decise di allargare le competenze della società, che nel frattempo era cresciuta, alla stampa dei prodotti commerciali.

Di recente, nel Duemila, la terza generazione ha individuato una nicchia di mercato molto interessante: le piccole testate periodiche di informazione locale.

La regione Puglia ne è particolarmente ricca, e la scelta della località dove costruire il nuovo centro stampa specializzato è caduta su Bari.

Logistica e servizi

“ La decisione di puntare su Bari”- spiega Salvatore

Martano a TecnoMedia-“nasce dalla considerazione di quanto siano importanti i servizi logistici per questo target di editori”. Bari è ottimamente posizionata per la distribuzione sia in Puglia che nelle regioni limitrofe - prima di tutto la Campania - dalle quali, forse non per caso, sono cominciate ad arrivare commesse importanti per il nuovo centro stampa.

“Prima era necessario stampare queste testate in una miriade di piccolissimi stabilimenti delocalizzati sul territorio” dove non

sempre erano reperibili le tecnologie adeguate, e la consegna del prodotto finito – per i periodici settimanali -

poteva essere talvolta subordinata a commesse più importanti nell’area commerciale.Il nuovo centro stampa di Bari ha consentito di offrire un’opportunità concreta a quotidiani locali come Senza Colonne di Brindisi (circa 6000 copie al giorno), Il Paese Nuovo, di Lecce, Puglia Press, gratuito di Martina Franca, Bari Sera, pomeridiano, ed il più diffuso Corriere del Giorno di Puglia e Lucania, con sede centrale a Taranto.

Lo stesso è avvenuto per i settimanali e gli altri periodici di informazione locale, progressivamente confluiti nel centro stampa dei Martano. Un mercato

Il Tallone d’Italia, una delle prime testate prodotte a Lecce dalla famiglia Martano ai primi del ‘900.

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diversificato, di nicchia, ma molto interessante, ed in grado di espandersi ulteriormente. Fra le altre, sono arrivate le testate di Potenza Affari, il Corriere dell’Ofanto, Crotone Ok, Nuovo Dialogo della Curia di Taranto: volumi che saturano i turni di lavoro pomeridiani e portano i totali di copie settimanali ad oltre 300.000 unità.

La stampa full color dei quotidiani

“ Q u a n d o decidemmo di fare il salto di qualità e proporci come s t a m p a t o r i d i quotidiani”- ricorda Salvatore Martano-“una delle intuizioni più felici fu quella di chiedere alcuni consigli ad uno dei più importanti stampatori italiani, Umberto Seregni, che raccontandoci, con gene ros i t à , alcune sue esperienze, ci evitò una serie di errori”.

Lo stabilimento dei Martano offre agli editori un layout essenziale, ma funzionale al tipo di commesse, ed in grado di soddisfare anche le richieste di un quotidiano nazionale ad ampia tiratura, Libero e, più di recente, il prodotto allegato Libero Mercato.“Questa testata produce da noi le copie per la distribuzione in Puglia, Basilicata, Nord Calabria e parte della Campagna”-

sottolinea Martano, grazie sia alla localizzazione barese, eccellente da un punto di vista logistico, sia alla qualità del colore offerta dalle macchine installate. Il primo investimento è stato su una Goss 45, riempita in un paio d’anno con le prime commesse.

Una macchina “che ci ha fatto conoscere al mercato” con giro 53 cm, in grado di produrre fino a 56 pagine di cui 16 a colori, senza albero di trasmissione per favorire i cambi lastre, essenziali in un centro stampa dove

s i producono un gran numero di testate, ed edizioni, a bassa tiratura. Quando, nel 2006, sono arrivati i primi c o n t a t t i c o n l ’ e d i t o r e d i Libero, è partito il nuovo progetto di investimento s u l l a G o s s Universal 75, una macchina con giro cilindro 62 e con 48 pagine

tabloid full color. L’unità non solo ha soddisfatto le esigenze di stampa a colori del quotidiano nazionale, ma ha consentito alla testata locale Nuovo Quotidiano di Puglia, con le edizioni di Lecce, Brindisi e Taranto, nel frattempo arrivata allo stabilimento di Bari, di passare al full color.

Del fornitore della rotativa è stato anche molto apprezzato il supporto fornito, fin dal primo investimento, nella scelta della migliore soluzione tecnologica in funzione del progetto imprenditoriale.

Accorgimenti commerciali, scelte editoriali

Ogni notte escono dallo stabilimento circa 80.000 copie di quotidiani. La qualità è molto curata, anche grazie alla presenza in stabilimento di personale tecnico che proviene dall’area commerciale, ed ha un know how particolarmente avanzato nella stampa del colore. Tutte i gruppi stampa Goss installati adottano accorgimenti particolari, come la sequenza dei colori in macchina, nero, ciano, magenta e giallo, come si usa nel commerciale. “Applicata ai quotidiani funziona molto bene”, basta stare attenti a non sporcare il nero. La Goss 45 monta un il sistema di raffreddamento dei rulli per evitare che, nella stampa dei prodotti semi commerciali, l’inchiostrazione perda qualità a causa del surriscaldamento dei rulli.

Ma questi accorgimenti per la qualità non devono trarre in inganno. “Noi non stampiamo più i volantini della grande distribuzione”: Salvatore Martano è categorico, ed il motivo è che questo tipo di stampa, sulla macchina per impiego prevalentemente editoriale,

La famiglia Martano. Da sin.: Luca, Vincenzo, Ernesto e Salvatore.

Sulla Goss 45, la prima rotativa installata allo stabilimento barese, si stampano quotidiani e settimanali locali.

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Martano Editrice di Bari: un centro stampa solo per prodotti editoriali

non è remunerativo. “Un mercato nel quale crediamo molto”- sottolinea

Salvatore Martano-“ è invece quello dei quotidiani gratuiti. La crescita del free press specializzato porterà benefici agli stampatori perché questi prodotti richiedono alte diffusioni, e quindi ed alte tirature, per essere interessanti da un punto di vista pubblicitario. Per contro, la stampa dei prodotti della grande distribuzione, fatti bene i conti, non conviene ad un centro stampa editoriale”.

I costi sono nascosti, letteralmente, fra le “pieghe” delle macchine da stampa. La stampa ibrida dei prodotti commerciali, senza l’utilizzo dei forni, richiede inchiostri che lavorano per ossidazione. Pertanto, l’utilizzo del supporto cartaceo, che rilascia costantemente delle polveri di spolvero, e l’impiego dei suddetti inchiostri in grandi quantità, presentano successivamente allo stampatore dei costi di manutenzione eccezionali, che difficilmente si riescono a quantificare in fase di preventivo.

Se alle considerazioni tecniche si aggiunge che, per la stampa dei prodotti della grande distribuzione “i costi di inchiostrazione sono maggiori, ed il rischio di problemi alla macchina, sollecitata dalla stampa di esemplari in milioni di copie, è più elevato”-conclude Martano-“a conti fatti la stampa ibrida, a noi, non conviene”.

Nello stabilimento sono in funzione due CtP Agfa Advantage ed un Krause per la ricezione del flusso di lavoro, in grado di far fronte ad una fabbisogno medio mensile di 12.000 lastre per la Goss Unversal 75 e di 4.000 per Goss 45. Il workflow è tutto in Pdf.

Servizi a valore aggiunto

Per la spedizione l’impianto utilizza tappetini senza pinze di trasporto: un layout essenziale, ma più

che sufficiente, per le necessità dei committenti. “Per l’editore locale, a fare la differenza”-sottolinea non senza soddisfazione Salvatore Martano-“è la qualità del servizio di consegna”.

Lo stabilimento offre la programmazione del lavoro sulle macchine, il controllo qualitativo dei file tramite uno specialista, Massimiliano De Maglie, che lavora direttamente con le redazioni locali per aiutare nella distillazione dei files, e, soprattutto, la certezza della

consegna. “Il valore aggiunto delle

piccole e medie aziende”- conclude Martano-“è la qualità della stampa, unita alla logistica ed ai servizi al cliente finale”.

Copie a colori stampate a dovere, rifinite, pronte alla distribuzione e consegnate con la massima puntualità: i risultati conseguiti finora hanno confermato le scelte industriali della Martano Editrice.

Dallo stabilimento dei Martano escono una media di 80.000 copie di quotidiani a notte, che si sommano alle oltre 300.000 copie di settimanali.

La Goss Universal 75 è la seconda rotativa installata. Stampa in full color Libero e Libero Mercato.

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Sistemi editoriali perla grande distribuzione

I sistemi editoriali possono razionalizzare e rendere più efficiente il flusso di lavoro per produrre i volantini pubblicitari della grande distribuzione. Meno errori, meno giri di bozze, controllo centralizzato on line sono alcuni dei benefici garantiti dall’impiego di strumenti sviluppati per la realizzazione dei quotidiani. Una software house italiana sta seguendo questo nuovo, promettente, mercato dove, grazie all’introduzione di sistemi interamente web based, potrebbe cambiare per sempre l’editoria della grande distribuzione.

E chi lo dice che i sistemi editoriali servano solo agli editori? Numerose imprese che di mestiere fanno altro rispetto alle tradizionali attività editoriali si trovano spesso a fare i conti con una mole di informazioni da comunicare ai propri clienti di dimensioni tali da essere in qualche modo paragonabili a quelle dei quotidiani, se non, per certi aspetti, anche più complesse e delicate.

La grande distribuzione (GDO), i cui volantini pubblicitari possono ormai essere avviati in produzione presso gli stabilimenti per quotidiani cosiddetti “ibridi”, cioè dotati di tecnologie in grado di stampare giornali di notte e prodotti commerciali di giorno, è un caso esemplare. Per tenere aggiornati i propri consumatori produce stampati pubblicitari in full color in milioni di copie. Con i giornali condivide la necessità di edizioni diversificate a seconda dei punti vendita, tempi di produzione talvolta molto ristretti e massima attenzione ai contenuti. Quando una catena di supermercati stampa un’offerta promozionale presso un punto venda, quell’informazione è vincolante per legge nei confronti del cliente. Se nel volantino pubblicitario uno sconto del 5% diventa del 50%, o il prezzo di 1200 Euro diventa Euro 120, l’effetto della comunicazione può essere devastante per i conti del punto vendita. Se a questi scenari si aggiunge la considerazione che attorno alla produzione del volantino pubblicitario possono ruotare diversi attori – responsabili marketing e comunicazione della grande distribuzione, agenzia di pubblicità e studio grafico – il quadro della complessità è completo.

Ben vengano, a questo punto, strumenti innovativi in grado di semplificare i flussi di lavoro e garantire la sicurezza dei riusltati. Una software house italiana, la Sinedita di Torino, che da molti anni propone sistemi

editoriali ai giornali quotidiani, ha individuato da tempo questo mercato e, in una strategia volta a diversificare l’offerta ed i segmenti di utenza serviti, ha sviluppato una soluzione su misura su piattaforma standard.

I flussi di lavoro editoriale della grande distri-buzione

Coop, GS, Metro, Auchan, DìxDì: ogni organizzazione della grande distribuzione fa, naturalmente, storia a sé, ma il flusso di lavoro nella produzione dei volantini pubblicitari presenta comunque alcune caratteristiche comuni.

Negli uffici della grande distribuzione è il marketing che pianifica la pubblicazione e decide quali categorie merceologiche vanno a finire sulle pagine del volantino pubblicitario, se latticini, dolci o multimedia, tanto per fare qualche esempio.

I category manager, cioè i responsabili de diversi settori merceologici, decidono invece quali specifici prodotti vadano in promozione, e a quali condizioni particolari.

Un’agenzia di pubblicità o un service di impaginazione – o talvolta entrambi – si prendono in carica la preparazione dello stampato. La componente grafica del prodotto è molto semplificata rispetto alle testate giornalistiche, il vero problema sono le informazioni commerciali che, essendo comunicazioni al pubblico, sono vincolanti per legge. I refusi si pagano molto cari.

Con i sistemi di produzione tradizionali, l’agenzia o il service trasferisce di solito le informazioni commerciali da fogli Excell agli impaginatori con il

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Sistemi editoriali per la grande distribuzione

semplice copia & incolla. Più si moltiplicano gli interventi manuali, più si possono generare errori, ed il traffico di bozze fra i service e i responsabili della grande distribuzione può arrivare a superare gli otto giri. Ogni correzione indicata dal category manager, il responsabile della gestione del singolo prodot to che r icade all’interno della categoria merceologica decisa dal marketing, deve, nel flusso di lavoro tradizionale, tornare indietro al service per essere applicata in pagina grafica.

Il sistema editoriale per la GDO

L’introduzione di un “sistema editoriale” rappresenta, in questo flusso di lavoro, una svolta radicale a beneficio sia dei tempi di lavorazione sia della correttezza dei contenuti informativi. Sinedita, con la soluzione YOUR OPERATOR FOR GDO, ha puntato ad adattare alla grande distribuzione alcuni concetti ampiamente diffusi nella produzione dei quotidiani e dei periodici, sviluppando le funzionalità sulla piattaforma Quark Xpress, uno dei motori di impaginazione più diffusi nell’industria grafica ed editoriale.

Y O U R O P E R A T O R FOR GDO mette a disposizione di tutti i responsabili de l p rodo t to – d a l l a d i r e z i o n e marketing al service p u b b l i c i t a r i o – un ambiente di lavoro integrato e d i n t e r a t t i v o , gestibile attraverso un normale browser Internet. Dopo che è stato definito il piano editoriale, ovvero le categorie merceologiche ed i prodotti da pubblicare sul volantino, la prima

operazione è trasferire con un strumento di drag & drop le immagini a colori dei singoli prodotti da un data base on line alla pagina grafica aperta in Quark XPress. Tutto il procedimento di videoimpaginazione utilizza file immagine in bassa risoluzione, come si usa per la stampa quotidiana e periodica. E’ solo nel passaggio finale, quando si prepara il documento per l’invio al centro stampa, che il server Sinedita sostituisce la bassa definizione con l’alta, agganciandola al data base centrale delle immagini.

C o n i l posizionamento in pagina degli oggetti grafici, ovvero dei

prodotti da promuovere, il responsabile definisce anche la “meccanica del promo”, ovvero il tipo di informazione commerciale, per esempio “paghi due, prendi tre”, “sconto secco 30%”, “prezzo fisso” etc. Ad ogni meccanica di promo corrisponde un template grafico– altro strumento di derivazione editoriale – che contiene l’immagine giusta, per esempio il “2*3”, o

la percentuale di sconto. Ad ogni meccanica di promo c o r r i s p o n d o n o alcune, pochissime, varianti grafiche, come l’utilizzo d i c o l o r i part icolarmente vivaci o sfondi c o n g r a f i c a l a m p e g g i a n t e , sempre gestibili i n m o d o a s s o l u t a m e n t e automatico.

Quando tutto è pronto l’agenzia o i l s e r v i c e

p u b b l i c i t a r i o , collegato in rete, lancia il processo di

Tutte le grandi catene di distribuzione utilizzano i volantini pubblicitari per la promozione sui punti vendita. Un mercato di molti milioni di copie, interessante anche per i fornitori di sistemi editoriali

Al flusso di lavoro per la creazione dei volantini della grande distribuzione partecipano uomini del marketing, resposnabili commerciali, agenzie di pubblicità e service editoriali.

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impaginazione automatica dei prodotti, che posiziona in automatico i template grafici selezionati secondo le dinamiche di promo. Il grafico ha la possibilità di effettuare a mano i pochi aggiustamente eventualmente necessari.Tutte le informazioni commerciali relative agli oggetti promozionati sono gestite con lo stesso principio del data base di informazioni unico. Se all’ultimo momento si decide di cambiare un prezzo, basta inserire l’informazione nel campo relativo a quel certo prodotto ed il sistema editoriale aggancia automaticamente in pagina la modifica, senza possibilità alcuna che intervengano errori manuali da parte dei corettori di bozze.

Questo principio vale per tutte le componenti della pagina. Il category manager che decide di cambiare

la meccanica di promo in pagina grafica deve solo modificare l’istruzione del template grafico, e la pagina si “ricostruisce” in automatico con la modifica.

Il sistema YOUR OPERATOR FOR GDO, naturalmente, calcola in automatico sconti e percentuali a partire dal prezzo di base inserito del data base, riducendo a zero la possibilità di inserire errori nella comunicazione commerciale.

Il sistema editoriale utilizza una gestione degli stati di avanzamento lavoro molto derivata dai softweare dei quotidiani, quindi molto sofisticata. Quando tutte le pagine sono state rilasciate con il visto si stampi del responsabile della grande distribuzione, che può seguire via internet tutto il flusso di lavoro in tempo reale, l’agenzia lancia il comando di generazione del file Pdf in alta risoluzione, ed il server Sinedita invia il prodotto finito al centro stampa, poco importa se commerciale o per quotidiani a tecnologia ibrida. Fino all’ultimo istante, si utilizza il principio della “bozza continua”, ovvero si può intervenire per modifiche alle proposte commerciali della grande distribuzione.

Il sistema Sinedia è attualmente utilizzato da alcune delle più importanti catene distributive presenti in Italia. Il timone editoriale di YOUR OPERATOR FOR GDO, esattamente come il corrispettivo per giornali e periodici, consente la progettazione del prodotto a partire dal numero delle pagine per arrivare alle diverse edizioni locali, ovvero i volantini distribuiti in diversi punti vendita. Il sistema editoriale, in questo caso, consente la generazione di diversi livelli-pagina, con diverse informazioni, che si sovrappongono e vanno in stampa a seconda delle offerte spicifiche di un determinao punto vendita.La cadenza editoriale dei prodotti è di solito quindicinale. Secondo le esperienze effettuate dai clienti di Sinedita, il sistema ha consentito di abbattere i tempi di lavorazione del 50%, passando dai tradizionali due mesi necessari per la produzione del volantino con sistemi tradizionali a meno di un mese.

Sinedia ha deciso di offrire il sistema alle aziende in hosting, in pratica in affitto. Questa proposta commerciale potrebbe aprire interessanti opportunità a quanti si volessero attrezzare per offire dei servizi on line all’editoria per la grande distribuzione.

Rapporto annuale sull’industria dei quotidiani - 2008

In occasione di Ifra Italia 2008,la conferenza internazionale per l’industria della stampa italiana, che si svolgerà a Sirmione e Verona il 18 e 19 giugno, sarà presentata l’edizione 2008 del Rapporto Annuale sull’industria dei quotidiani, edito dall’Osservatorio Tecnico per i Quotidiani e le agenzie di informazione.

Il Rapporto contiene tutti i dati aggiornati del settore, e la prestigiosa Anagrafe dell’Industria Italiana dei quotidiani, la raccolta completa di testate, editori, centri stampa, concessionarie di pubblicità che lavorano per i giornali ed agenzie di informazione attive nel nostro Paese. La presentazione avverrà nel corso della serata inaugurale di Ifra Italia, il 18 giugno, presso la Rocca Viscontea Veneta di Lonato del Garda. Inizio previsto attorno alle ore 20.00.

Fino all’ultimo minuto le pagine posso essere aggiornate: è il principio della “bozza continua”.

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Controlli di qualitànel flusso di lavoro in Pdf

Passando dal flusso di lavoro PostScript al Pdf, il gruppo Poligrafici Editoriale ha potenziato i sistemi di controllo di qualità in linea introducendo un nuovo software per rendere compatibili oltre 120 stampanti per bozze PostScript - installate in più di quaranta sedi - con il nuovo formato Pdf. Ne parliamo con Marco Pagani, direttore sistemi informativi del gruppo.

L’anno scorso le testate del gruppo Poligrafici Editoriale – QN Quotidiano Nazionale, Il Resto del Carlino, Il Giorno, La Nazione – hanno deciso di passare dal flusso di lavoro PostScript a quello in Pdf, ed hanno introdotto nuove soluzioni interessanti per l’automazione del controllo di qualità lungo dei flussi di lavoro in prestampa.

“Nel 2007”- racconta Marco Pagani, direttore siste-mi informativi del gruppo- “abbiamo deciso la migra-zione del workflow da PostScript a Pdf con l’obiettivo di alleggerire la trasmissione dei file indirizzati ai centri stampa e razionalizzarne l’organizzazione”.

Da 20 Mb a 2 Mb

I quotidiani del gruppo sono prodotti negli stabili-menti di Bologna, Loreto, Paderno Dugnano (Milano) e Firenze, la pubblicità arriva dalla concessionaria di gruppo SPE e le testate sono assemblate sulla piatta-forma Hermes di Atex Global Media.

L’introduzione del colore nelle testate del gruppo ha portato ad un aumento significativo della quantità di dati da gestire: una pagina in quadricromia in for-mato PostScript arrivava facilmente a pesare 20 Mb. “Il nuovo flusso di lavoro basato su Pdf ha ridotto le stesse pagine ad un ingombro di circa 2 Mb, ovvero un decimo rispetto al passato” sottolinea Pagani. La migrazione è stata favorita, e resa vantaggiosa da un punto di vista economico, dall’integrazione nel flusso di alcune tecnologie specializzate.

La raccolta del materiale pubblicitario, realizzata dalla concessionaria SPE, utilizza come sorgenti il formato Pdf. I problemi relativi alla qualità finale dello

stampato sono gestiti fin all’inizio del flusso di lavoro, dove è stato posizionato SPEAdPortal, sviluppato da LINKService, per la validazione e la movimentazione dei materiali. Presso la concessionaria sono effettuati tutti i controlli per la congruità della pubblicità da stampare sul giornale – oltre 120.000 materiali all’anno - ed il file Pdf arriva al sistema editoriale del gruppo già validato.

La piattaforma Hermes lo aggancia alla pagina in preparazione in modo del tutto automatico, e quando il giornale chiude dallo stesso sistema editoriale vengono generati file Pdf “leggeri” pronti per essere avviati ai Rip dei centri stampa. Il gruppo dispone di due server farm, una a Bologna, dove si produce QN Quotidiano Nazionale ed Il Resto del Carlino, ed una a Firenze che provvede alla realizzazione della Nazione e del Giorno.

Il gruppo utilizza anche un sistema per il controllo di qualità a circuito chiuso, che provvede al trattamento cromatico delle fotografie ed all’ottimizzazione del carico ciano magenta giallo e nero per l’inchiostrazio-ne. “Applichiamo un profilo medio sulle macchine da stampa”- spiega Pagani-“per avere maggiore flessibilità nel caso in cui si renda necessario cambiare l’indi-rizzamento del centro stampa all’ultimo momento”, un’evenienza rara ma sempre possibile nella gestione simultanea di quattro testate quotidiane.

Le stampa delle bozze

Per completare il flusso di lavoro, e soprattutto i controlli di qualità in linea, c’era un’ultimo scoglio da superare: la gestione delle bozze di pagina. Il gruppo

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disponeva di un installato di oltre 120 unità di stampa, ripartite su oltre quaranta redazioni sterne più tre sedi centrali. Erano tutte macchine in grado di produrre bozze a partire da formati PostScript, ma non direttamente da Pdf. “Le soluzioni possibili per il nuovo flusso di lavoro” -spiega Marco Pagani- “erano due: sostituire tutte le stampanti del gruppo oppure trovare una solu-zione per renderle compatibili con il Pdf”.

La decisone è stata quella di dotarsi del un nuovo software svilup-pato da LINKService per rendere compatibili i file Pdf con le stampanti PostScript installate. La soluzione si compone di tre moduli:

Wisteria -bilancia-mento carichi ed alta affidabilità- Ephedra -gestore di hot folder, cioè cartelle che quan-do ricevono un oggetto innescano in automatico delle azioni- e Ilex –in-terfaccia command-line ad Adobe Acrobat per la conversione automatica di file.

I prodotti LINKSer-vice Wisteria, Ephedra ed Ilex sono sistemi basati su piattaforma Microsoft utilizzando il framework .Net. Sono scalabili e consentono di affrontare flussi di lavoro distribuiti su un numero elevato di server. Con essi è possibile mandare in esecuzione e controllare qualun-que processo dotato di interfaccia di comunicazione.

Dal punto di vista tecnico, sono “servizi” che possono essere facilmente gestiti dall’amministratore di sistema, forniscono un elevato livello di dettaglio sulla tracciatura dei flussi ed hanno specifici client per la configurazione e la visualizzazione dello stato di funzionamento.

Gli ambienti di produzione editoriale offrono notevoli requisiti di parallelismo: dopo essere stati configurati e mandati in esecuzione “richiamano” l’at-tenzione dello staff tecnico solo ed esclusivamente in presenza di condizioni d’errore molto severe e tali da non poter essere automaticamente risolte dai parametri di “timeout” e “retry” previsti.

Il bilanciamento dei carichi è effettuato in base alla reale “disponibilità” di elaborazione dei vari server per incrementare al massimo il flusso di lavoro.Un algoritmo proprietario adatta a runtime la distribuzione dei task sui nodi in funzione delle condizioni di reale funzionamento.

Il sistema Hermes genera da proprio interno le bozze per il controllo in linea delle pagine, e le trasferisce

al modulo Wisteria, che invia gli oggetti Pdf alla stampante più vicina disponibile.

Il flusso viene ammi-nistrato da LINKService Ephedra che controlla, converte ed adatta la pagina al formato carta disponibile sulla stam-pante prescelta, renden-do disponibile a questa unità l’identica versione del file in formato Post-Script. In alcuni passaggi di conversione viene uti-lizzato Adobe Acrobat, ed il modulo Ilex im-plementa un’interfaccia a a riga di comando su Adobe Acrobat.

Tutto il processo è assolutamente invisibile all’utente, che riceve dalla stampante la pa-gina per il controlo di qualità.

L’installazione del nuovo software è stato un procedimento “indolore”, ha richiesto un tempo

brevissimo ed è andato on line subito. “Noi”- spiega Pagani-“ per i controlli bozziamo prevalentemente in bianco e nero; a colori solo le pagine più significative presso le sedi di Bologna, Firenze e Milano, dove sono le tre tipografie centrali. E’ una nostra scelta precisa, che non dipende dal software naturalmente, ma dal fatto che il 95% delle stampanti è in bianco e nero”. Se nelle tipografie si rilevano gravi problemi sul colore è possibile rimodificare tutto; se l’uscita è sbagliata, infatti, vuol dire che è sbagliato il sorgente. Nel caso di una fotografia si riprocessa a mano.

”Fortunatamente”- sottolinea Pagani-“per la pub-blicità questo tipo di problema non esiste, grazie alle validazioni lungo il flusso di lavoro della concessio-naria”.

Marco Pagani, Direttore sistemi informatvi del gruppo Poligrafici Editoriale, editore delle testate QN Quotidiano Nazionale, Il Resto del Carlino, Il Giorno e La Nazione

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Quotidiani e Web?E’ più utilecollaborareAlla Conferenza “Overseeing the Future of Digital Media” di Atex ricercatori ed esperti internazionali si sono confrontati sugli scenari più probabili nell’evoluzione dei media. Gli editori di giornali dovranno affrontare con realismo le sfide poste dai canali on line, in una prospettiva che sempre più appare dominata dal tema dell’integrazione. Fatturati, offerte agli inserzionisti pubblicitari, informazioni e servizi ai consumatori appaiono come diverse “voci” all’interno di un’unica impresa, la comunicazione multicanale, dove la visione strategica, gli investimenti sulle piattaforme tecnologiche multiple-media e la ricerca verso nuovi prodotti specializzati - online e a stampa – si affermano come le principali chiavi per avere successo.

Nell’industria internazionale dei giornali ci sono almeno “tre idee in circolazione che sono sicuramente sbagliate:

- la pubblicità sui giornali è al collasso;- l’on line sta sostituendo la carta stampata;- le opportunità offerte dall’on line appartengono

solo a chi ha già attività on line”. A sostenere questa tesi è Fredrik Odeen, di Ocean

Strategy, una società di consulenza anglosassone con primari clienti nei principali Paesi europei e negli Stati Uniti, uno dei relatori alla Conferenza “Overseeing the Future of Digital Media” che Atex ha organizzato a Roquebrune Cap-Martin, il 17 e 18 aprile scorsi, in uno scenario mozzafiato, sospeso sulla baia del Principato di Montecarlo.

L’appuntamento annuale, ormai una tradizione consolidata, è l’occasione per invitare esperti e diri-genti da ogni parte del mondo per un confronto aperto sugli scenari evolutivi dell’industria dei media. Un panorama dove sta prendendo piede la consapevolezza che l’industria della comunicazione on line si stia sviluppando sempre più come strumento integrativo rispetto all’attività tradizionale del quotidiano stam-pato. Non una sostituzione ma, al contrario, un “gioco di squadra” multimediale dove diversi canali utiliz-zano un patrimonio comune di informazioni secondo specificità che sono loro proprie, il web sfruttando l’ubiquità, l’immediatezza e la “programmabilità” dei contenuti e della pubblicità secondo fasce orarie e aree di interesse, la carta stampata valorizzando un rapporto con il lettore costruito sulla fiducia del

marchio e sulla concentrazione, e quindi efficacia, della comunicazione attraverso la millenaria arte della lettura.

Nel regno Unito, dieci anni dopo la nascita, la pubblicità on line detiene una quota di circa il 12%. Nel 1980, dieci anni dopo la nascita della pubblicità radiofonica su larga scala, questa deteneva una quota di mercato di circa il 3%. Dieci anni dopo la nascita della pubblicità televisiva, e siamo, sempre nel Regno Unito, verso la fine degli anni Cinquanta, la quota di mercato era del 25%. La storia, ed i numeri, insegnano che l’avvento di un nuovo mezzo di comunicazione non è mai sostitutivo rispetto al passato; piuttosto, si aggiunge al panorama dell’offerta nazionale.

I giornali, è sempre la tesi di fondo di Odeen, sono prodotti ciclici come tutti gli altri, e la contrazione degli investimenti pubblicitari sulla stampa, quando c’è, va in parallelo con la congiuntura economica. La contrazione degli investimenti sulle ricerche di personale qualificato nei giornali degli Stati Uniti, nel corso del 2007, o la parallela crescita di questa voce nel mercato Norvegese – per esempio – non possono essere in alcun modo messe in relazione diretta con l’industria della comunicazione on line.

Piuttosto, in molti mercati la spesa pubblicitaria sulla stampa è stabile, e non ci sono segnali di muta-menti strutturali di lungo termine.

I consumatori stanno, piuttosto, dimostrando una netta preferenza per utilizzare diversamente i mezzi di comunicazione, apprezzando sia l’interattività di Internet che la “fiducia” nei marchi storici della carta

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stampata. Anche gli inserzio-nisti utilizzano diversamente i mezzi: su Internet cercano le transazioni, sulla stampa costruiscono la fiducia nel marchio. L’ideale, per l’edi-tore, è disporre di entrambe le piattaforme.

I giornali possono com-petere ad armi pari sul web perché dispongono di un mar-chio affermato – la testata – di un’audience consolidata e di una forza di vendita già attiva nell’industria dei media.

Trend per l’era digitale

A queste osservazioni ne fanno riscontro altre, offerte da Martha Stone, responsabile del progetto Shaping the Future of Newspaper della Wan, l’Associazione Mondiale degli Editori. Nel 2007, secondo un’indagi-ne dedicata all’utilizzo simultaneo del Web con altri media, il 67,9% del campione intervistato dichiarava di essere coinvolto – occasionalmente o regolarmente - anche in altre attività, il 63,1% ascoltava la radio, il 72,8% (ed è forse il dato più singolare) guardava anche la televisione contemporaneamente.

Più in generale, sono tutti i media audiovisivi a non salvarsi dalle indagini impietose sul loro consumo. Sempre negli Stati Uniti, il 68,8% dichiara di mangiare contemporaneamente alla fruizione di mezzi di comu-nicazione, il 58,3% fa i lavori domestici ed il 58% si dedica al bucato casalingo. A molti è venuta in mente la pubblicità che, alcuni anni orsono, pubblicarono alcuni quotidiani in lingua inglese per fare fronte, allora, all’avanzata della televisione sul mercato pubblicitario. L’immagine riproduceva “ascoltatori” beatamente addormentati sul divano di fronte allo schermo televisivo e casalinghe intente a cucinare dando le spalle alla Tv.

Solo la carta stampata, che richiede la concentra-zione per la lettura, sembra favorire un solido rapporto fra il messaggio ed il con-sumatore.

Ciò premesso, comunque, Martha Stone ha identificato alcuni trend molto promet-tente per lo sviluppo di fattu-rati alternativi, ma integrati, con il prodotto-quotidiano di base stampato.

- I fatturati da InternetSulle piattaforme on line

si vedono sviluppi molto

promettenti sia per i servizi di informazione testuale che per i contenuti veicolati da filmati. La WebTV ha gran-di potenzialità di crescita, grazie anche alla diffusione sempre più massiccia della infrastruttura di rete a banda larga, indispensabile per la trasmissione del segnale. Nel 2002, secondo i dati raccolti dalla Wan, c’erano nel mondo 51 milioni di case collegate alla broadband. Nel 2007 sono passate a 301 milioni e, per il 2011, la previsione arriva a 539 milioni di collegamenti casalinghi nel mondo.

Già oggi, ed in attesa di questi sviluppi, il fatturato da

attività on line, per i grandi gruppi americani che edi-tano quotidiani e sono quotati in borsa, arriva a pesare il 6.9% sul totale, con punte attorno al 13% per una testata come il Washington Post ed attorno all’8% per il New York Times. Negli Stati Uniti si moltiplicano le società che offrono agli inserzionisti dei “pacchetti media” per le campagne pubblicitarie cross reference che prevedono anche le piattaforme mobili.

- I fatturati dai servizi indirizzati alle piattaforme di comunicazione mobile

E’ questo, secondo le analisi della Wan, uno dei mercati mondiali più promettenti per gli editori. L’invio ai dispositivi personali di comunicazione – cellulari prima di tutto – in alcuni Paesi è già una realtà consolidata. Il Giappone è all’avanguardia, e la chiave del nuovo business, dal punto di vista degli editori, è l’accordo con le compagnie telefoniche per la suddivisione dei fatturati. Nel caso dell’Ashai Mo-bile Content Selection il 90% degli introiti derivanti dai costi per il traffico telefonico relativo al consumo dei contenuti on line va all’editore ed il 10% alla

Telecom. In tutto il mondo la Wan

calcola che i fatturati da business sulle piattaforme “mobile” offrano un tasso medio di crescita– dal 2007 al 2011 – nell’ordine del 21%.

- I mercati di nicchia per la stampa specializ-zata

Gli editori di giornali hanno la possibilità di sviluppare inserti ad hoc, o prodotti specializzati

venduti autonomamente, per raggiungere nicchie di

Martha Stone, responsabile del progetto Shaping the Future of Newspapers della Wan, l’Associazione Mondiale degli Editori.

Reiner Mittelbach, CEO di IFRA

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Quotidiani e Web? E’ più utile collaborare

mercato specifiche. Offrendo un prodotto di base e delle testate specializzate in diversi segmenti di mer-cato, una testata come l’Arizona Republic è passata da una quota di penetrazione del mercato locale del 55%, ottenuta con il giornale generalista, all’81%, sommando i mensili, i prodotti in lingua spagnola, i supplementi tematici ed il canale on line.

- Nuovi prodotti per audience specializzateComunità locali, comunità di interessi – caccia-

tori, pescatori, sciatori e via dicendo – minoranza linguistiche sono altrettanti target di riferimento per lo sviluppo di nuovi prodotti di comunicazione, sia on line che stampati.

Where NEWS?

Reiner Mittelbach, CEO di IFRA, ha tracciato i

contorni di alcuni dei più probabili scenari dell’indu-stria dell’informazione, un argomento al quale IFRA ha dedicato un progetto di ricerca ed una collana di Special Report collegati. Lo sviluppo dipenderà dall’evoluzione delle tecnologie, della società e dei mercati. La penetrazione di Internet cresce. Se guar-diamo i dati proposti da Mittelbach, l’attuale presenza della Rete è relativamente molto più forte in aree della terra, Nord America (69,5%) ed Europa (39,7%) dove è presente una percentuale relativamente modesta della popolazione umana, in Nord America vive il 5,1% ed in Europa il 12,3%. In Asia, che ospita il 56% della popolazione mondiale, la penetrazione del web è solo dell’11,8%: le potenzialità di crescita globale sono enormi. Contemporaneamente, si osserva che la nuova industria della comunicazione on line sta introducendo alcuni nuovi modelli nel rapporto fra

Atex cresce e lancia in tutto il mondo “Polopoly”, il software per creare siti Web interattivi

In occasione della conferenza internazionale Atex il CEO Content Management Division & Southern Region Roberto Antoniotti ha pre-sentato i dati più aggiornati della società. Il fatturato consolidato di Atex nel 2007 è arrivato a 103 milioni di dollari Usa, con un EBIT di 25 milioni. Dopo la completa integrazione delle tre società, Atex, Mactive e Unisys Media, sono stati siglati numerosi nuovi contratti, fra i quali il Wall Street Journal (pubblicità), Singapore Press Holdings (pubblicità), El Tiempo della Colombia (content management) ed Il Sole 24 Ore (content management,managed services e pubblicità), quest’ultimo annunciato “in diretta” in apertura dei lavori della conferenza.

DNA, Digital News & Advertising continua ad essere la strategia di offerta globale ai clienti che vogliono avviare l’integrazione fra i diversi media o avviare nuove attività nella comunicazione digitale.

Sono state rilasciate le nuove versioni di Hermes 11 / Newsroom 11, Prestige 5.2 con la integrazione di InDesign e Anthology per il content management; Mactive 3.0 per la pubblicità.

Davide Garavaglia, Business Development & marketing manager Content management Division & Southern Region di Atex, nel corso della presentazione dettagliata delle soluzioni per l’industria editoriale, ha annunciato il lancio di Polopoly, software specializzato nella costruzione di siti internet interattivi di recente acquistato da Atex. Polopoly, sviluppato dall’omonima società svedese, può contare su una notevole base di installato. Nell’industria dei media - dove sarà perfettamente integrato con le soluzioni DNA di Atex - alcuni dei referenti sono Neue Zurcher Zeitung, Dagens Nyheter, CN Group, Expressen, MTV. Polopoly è utilizzato anche da società leader in altri settori, quali Sony Ericsson, IKEA, Viasat ed altre ancora.

Polopoly permette la creazione di un sito interattivo per la distribuzione di contenuti, pubblicità e servizi in pochi giorni, semplicemente interfacciandosi con i sistemi di content management esistenti nelle aziende.

Con la stessa tecnica, cioè senza la migrazione “fisica” dei contenuti on line, è possibile replicare la struttura grafica del sito ed originare dei siti specializzati per campagne pubblicitarie ad hoc in poche ore.

La stessa flessibilità del sistema è applicata all’area del cosiddetto Web 2.0, ovvero alla creazione di blog, forum, ed altri strumenti per il citizen journalism.

Il transito di contenuti fra redazioni diverse all’interno di un unico gruppo editoriale, se consentito dagli accordi sindacali, può essere immediato. La messa in rete di diverse testate quotidiane edite da un unico gruppo è enormemente facilitata. Le funzionalità per i contenuti generati dai lettori sono ampiamente utilizzate nelle pagine blog delle edizioni del free press Metro.

Roberto Antoniotti, CEO Content Management Division & Southern Region di Atex

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utenti e contenuti. Questo si sta evolvendo in direzione della “interazione” con i lettori/consumatori, dell’”ag-gregazione” realizzata dai consumatori che in pochi istanti possono “linkare” fonti di informazione da tutto il mondo, della nascita di “network community” basate su interessi comuni, e della “portabilità” della trasmissione grazie alla diffusione di telefoni cellulari ed altri dispositivi di comunicazione personale.

Cosa significa tutto ciò per gli editori tradizionali? Fondamentalmente accettare la sfida di comunicare con i propri lettori nell’arco dell’intera giornata, fa-vorendo feed back on line in tempo reale, utilizzando concetti di programmazione dei contenuti – e della pubblicità –a seconda delle fasce orarie, e sfruttando la connettività globale con i consumatori offerta dal mix di media stampati, media audiovisivi e digitali trasmettibili via cellulare. Uno scenario semplice – abbastanza – a descriversi, ma molto più difficile ad attuarsi. Come lo fu in passato, anche in futuro la tecno-logia sarà essenziale, e a vincere la sfida fra i fornitori saranno coloro i quali dispongono sia di piattaforme in grado gestire i contenuti indipendentemente dai canali di comunicazione sia di strumenti softweare in grado di “programmare” notizie, pubblicità e contatti perso-nali nell’arco delle ventiquattr’ore.

Alcuni anni fa venne coniato il termine Web 2.0, per indicare la cen-tralità delle perso-ne e della possi-bilità, per loro, di partecipare attiva-mente alla comuni-cazione attraverso forum, blog, email e servizi interattivi. Seguiva il Web 1.0, la “prima on-data” di Internet, le home page e le ricerche attraverso chiavi semplici di interrogazione, e sarà destinato ad essere rimpiazzato dal Web 3.0, una sorta di nuova identità di Internet dove trovare informazioni e conte-nuti a partire da specifiche domande degli utenti. Un web semantico, per aggregare dati in funzione degli interessi dei nuovi lettori-consumatori. Altre sfide agli editori stanno arrivando dai grandi fenomeni migratori, dalla concentrazione della popolazione in grandi aree urbane e dalla progressiva diversificazione, in spazi ristretti, di culture, lingue e stili di vita. Un invito, agli editori, a sfruttare le nuove tecnologie per ampliare l’offerta di prodotti targettizzati verso nuove audience etniche e culturali. In questo scenario, i contenuti generati dagli utenti, blog e forum in testa, avranno ottime probabilità di espansione, e i dati proposti da

Mittelbach sono una formidabile conferma che anti-cipa un possibile trend: la “blogosfera” nel 2007 ha superato i 70.000.000 di weblog tracciati, ai quali se ne aggiungono 120.000 al giorno. Ubiquità, mobili-tà, aggregazione di contenuti e “social media” sono alcuni degli scenari che, è il messaggio conclusivo di IFRA, suggeriscono agli editori di continuare a seguire molto, ma molto da vicino, l’evoluzione delle soluzioni tecnologiche per la gestione delle nuove attività editoriali.

L’inerzia è lo scenario peggiore

Quando un gruppo editoriale, come il brasiliano Jaime Camara Organization, gestisce contempora-neamente tre quotidiani – O Popular, Jornal Daqui, Jornal do Tocantins - tredici stazioni radiofoniche, undici stazioni televisive, un portale Internet – Goia-snet -ed una società di telemarketing – in tutto 1400 addetti, un fatturato di 124 milioni di dollari Usa con profitti lordi per 62 milioni, “l’inerzia è lo scenario peggiore”, come ha detto Leonel Da Luz, direttore delle tecnologie.

Il gruppo ha investito 10 milioni di dollari Usa in innovazione, pun-tando con decisio-ne verso l’integra-zione delle piatta-forme produttive. Un’integrazione, come ha spiegato Da Luz, che è pas-sata attraverso un processo di riorga-nizzazione interna dove il principio seguito è stata la connessione di tutti i punti del network produttivo. Al cen-

tro è stata situata l’agenzia interna, per la quale tutti i

giornalisti producono, e che ha il compito di filtrare le notizie e renderle disponibili per ognuno dei canali di pubblicazione. Qui si ricevono anche tutte le agenzie esterne, e da questo punto nevralgico parte l’organiz-zazione del lavoro all’interno dei diversi media.

“La sfida del futuro tecnologico?” Il gruppo, che ha deciso investimenti strategici sulle piattaforme offerte da Atex – Hermes per il sistema editoriale multi canale e Mactive per la gestione della pubblicità tabellare e classificata - non ha dubbi: “la standardiz-zazione delle interfaccie utente”, che ancora deve essere ottimizzata, e che sarà un’ulteriore tappa in quel processo di collaborazione globale fra redattori e strutture produttive che non è mai né facile né scontato in nessuna parte del mondo.

Un pubblico particolarmente folto ha seguito i lavori della conferenza Overseeing the Future of Digital Media

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Rassegna tecnologica, scenari e prospettive di sviluppo (ed utilizzo) dei sistemi editoriali per il prossimo Millennio: questi sono stati i contenuti del sesto TecnoMeeting Asig, ospitato dalla Poligrafici Editoriale di Bologna lo scorso 7 maggio.

Citizen journalism, content generated media, mul-tiple channel communication: sono alcuni dei nuovi neologismi che si stanno con prepotenza affacciando nell’industria internazionale della comunicazione. Un mondo in rapida trasformazione, nel quale editori e giornalisti si interrogano in privato, e spesso in pubblico, su come i nuovi scenari stiano modificando abitudini e mestieri che sembravano immutabili.

Come organizzare il lavoro nelle redazioni di gruppi editoriali impegnati nella gestione contemporanea di più mezzi di comunicazione stampati e on line, come ospitare, all’interno dei contenuti pubblicati, i contributi dei lettori che, complici Internet ed email, vogliono essere protagonisti interattivi dell’informazione che consumano on line e sui prodotti stampati ?

Queste, ed altre domande, hanno fatto da sfondo all’incontro organizzato dall’Asig a Bologna, presso la sede del gruppo Poligrafici Editoriale lo scorso 7 maggio, e dedicato ai Sistemi editoriali del nuovo millennio, editoria multicanale, integrazione web e carta stampata.

E’ toccato a Luca Ceroni, Condirettore Generale del gruppo Poligrafici Editoriale, che ha portato i ca-lorosi saluti degli “ospiti di casa”, il Presidente Marisa Monti Riffeser e l’Amministratore Delegato Andrea Riffeser, aprire l’incontro con una nota di ottimismo: “abbiamo investito molto sulle macchine da stampa, e stiamo valutando altri investimenti”. Insomma nel “vecchio” giornale c’è fiducia, salvo capire come le imprese che lo producono dovranno trasformarsi per renderlo sempre più competitivo ed integrato con gli altri mezzi di comunicazione.

Dall’appuntamento bolognese che, come nella tradi-zione dei TecnoMeeting dell’Associazione Stampatori, è stato dedicato ad un rigoroso approfondimento di argomenti tecnologici, sono arrivati spunti e riflessioni

inevitabilmente connessi ai temi di fondo relativi al “lavoro” prossimo venturo di editori e giornalisti.

“Tutti facciamo tutto”

Quando, agli inizi degli Anni Ottanta, arrivarono anche in Italia i sistemi editoriali di prima generazione, ogni fornitore era impegnato ad offrire funzionalità in esclusiva. Soluzioni di front end o di back end, corret-tori automatici, e poi la videoimpaginazione ed i primi trattamenti per la gestione on line delle immagini digitali erano altrettanti gradini di una scala di valori. Il primo che li raggiungeva aveva conquistato una posizione di vantaggio nel mercato dei fornitori.

Oggi, ad oltre venticinque anni di distanza, lo scenario è radicalmente cambiato. Per dirla con uno dei relatori al TecnoMeeting, che ha iniziato l’attività imprenditoriale sviluppando i sistemi editoriali per giornali sulla – allora – avveniristica piattaforma Macintosh, “è inutile che ci raccontiamo storie: tutti facciamo tutto”.

A fare la differenza, questo sì, è l’approccio allo sviluppo dell’offerta tecnologica, come è apparso chiaro dal succedersi delle relazioni. Atex Global Media, nata dalla fusione degli asset tecnologici di Unisys e di Atex, una delle aziende che ha fatto la storia dei siste-mi editoriali a cavallo fra secondo e terzo Millennio, concentra i propri sforzi nello sviluppo di applicazioni core business, integrando componenti molto avanzate e specializzate in segmenti specifici, acquistando produttori, e prodotti, leader. Prima Mactive, per la gestione integrata della pubblicità, poi, poche settimane fa è stato ufficialmente annunciata l’acquisizione di Polopoly, azienda – e software – per lo sviluppi di siti internet, con un portafoglio clienti dove, fra gli altri, spiccano i nomi di Sony Ericsson e Ikea.

I sistemi editoriali del Nuovo Millennio: rassegna tecnologica e scenari al TecnoMeeting dell’Asig

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Un secondo gruppo di software house preferisce offrire ai clienti una piattaforma unica in grado di svolgere tutte le funzioni dei sistemi editoriali moderni, dalla gestione del prodotto stampato allo sviluppo di canali on line. EidosMedia, Sinedita e Tera fanno parte di questo gruppo: ai clienti propongono ambienti di lavoro integrati, aperti certamente ai prodotti standard del mercato, come Adobe InDesign e Quark, ma so-stanzialmente riconducibili ad un’architettura unitaria sviluppata attorno ad un progetto preciso.

Sul mercato mondiale dell’industria grafica ci sono due player - Adobe Systems e Quark - che offrono piattaforme in grado di svolgere tutte le funzionalità di base per la produzione dei prodotti, e tool di sviluppo, indirizzati a softwa-eristi professionali, per la realizzazione di plug in specializ-zati per la gestione, e l’automazione, di specifiche funzioni editoriali. Al Tecno-Meeting di Asig era-no presenti entrambi i player. Nella stessa sessione nella quale hanno preso la parola Abobe Systems e Quark sono interve-nute anche Censhare e Tell – WoodWing, software house con soluzioni che integrano funziona-lità sviluppate ad hoc con le due piattaforme standard internazionali. Il motore di impaginazione è Quark Xpress (presentato a Drupa 2008 nella versione 8.0) o Adobe InDesign: le software house creano strumenti specializzati nella produttività editoriale, dal timone elettronico alla possibilità di agganciare template completi di impaginazione – con grafica, font, etc..- con il semplice drag & drop del testo nella pagina di destinazione finale. TZ di Monaco di Baviera, The Guardian di Londra, Condé Naste e Conti Editore sono solo alcune fra molte testate quotidiane e gli editori di periodici che utilizzano queste tecnologie.

Le specificità richieste dalle agenzie di stampa sono state coperte dalla Telpress, che da molti anni offre a queste società prodotti su misura dove la parte del leone è fatta dagli strumenti per la gestione delle notizie in rete, scrittura, catalogazione, indirizzamento, ricerche, aggregazioni funzionali alle categorie dei contenuti.

Integrazione, flessibilità, semplicità

“Tutti facciamo tutto”, e va bene, ma quali funzio-nalità avanzate, ed in più rispetto alle funzionalità di base dei “classici” sistemi editoriali, devono offrire le soluzioni del nuovo Millennio? Proviamo a stendere un elenco sintetico sulla base delle presentazioni delle

aziende (il materiale originale sarà distribuito, come di consueto, a tutti i partecipanti al TecnoMeeting di Asig su CD, e a tutti i soci di Asig).

- Piattaforme a contenuti “neutri”Un unico contenuto da potersi “pubblicare” su diver-

si canali contemporaneamente, memorizzato e gestito lungo il flusso di lavoro indipendentemente dalla sua collocazione finale, su quotidiani, su periodici e all’in-terno di un sito Internet: da questa idea si sono svilup-pati, storicamente, tutti i nuovi sistemi editoriali pronti per le aziende d’informazione del nuovo Millennio. Alcuni fornitori, come EidosMedia, sono nati proprio con questo obiettivo: offrire strumenti “agnostici” per la gestione dei contenuti editoriali, ovvero in grado di

generare, da un unico database di contenuti, pagine da stampare e pagine “da vedere” sullo schermo. Altri, come Atex, hanno in-vestito risorse ingenti in ricerca e sviluppo per poter favorire la transizione della vasta base di clienti in tutto il mondo dai “vecchi” sistemi edi-toriali, quelli in grado di gestire il solo flusso di lavoro per il media stampato, verso il

sistema editoriale di nuova concezione, “agnostico” o “channel independent” che dir si voglia.

- Ricerche ed aggregazioni di contenuti esterniEsattamente come avveniva nei giornali tradizio-

nali con la “posta dei lettori”, le nuove generazioni di lettori-consumatori di informazione vogliono partecipare ai media, con opinioni e con informazioni sulle storie locali di quartiere. Per farlo, non esitano ad utilizzare ogni opportunità offerta dai nuovi mezzi di comunicazione on line. Lo sanno bene gli editori di giornali che stanno investendo su Internet: un buon sito deve diventare un catalizzatore di “voci” esterne alla redazione. Ai fornitori sono richiesti strumenti per la gestione di forum, social networking, commenti e scambi di email.Aprire e chiudere spazi per commentare il fatto del giorno deve diventare facile come scrivere ed impaginare un articolo. Atex, EidosMedia, Sinedia, Tera, Censhare e Woodwing-Tell offrono opportunità per aggregare questi contenuti, sia sviluppando fun-zionalità specifiche sulle piattaforme proprietarie sia integrando tecnologie e motori acquisiti per effetto di merger industriali. Un’opportunità interessante che offrono i sistemi è la trasparenza della gestione dei con-tenuti esterni verso la redazione: se i giornalisti hanno facilmente accesso in tempo reale alle “comunicazioni” dei lettori possono disporre di una formidabile fonte di notizie per la cronaca locale. Ai redattori, dopo la

Da sin.: Luca Ceroni, Condirettore Generale Poligrafici Editoriale, Sergio Vitelli Segretario Asig.

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Sistemi editoriali del Nuovo Millennio: rassegna tecnologica e scenari al TecnoMeeting Asig

lettura della mail, il compito di verificare la fondatezza dell’informazione e, se necessario, approfondirla nella sezione della cronaca.

- Output to mobileLa possibilità di indirizzare i contenuti del sistema

editoriale direttamente verso i dispositivi mobili di rice-zione, soprattutto i telefonini cellulari, è un’opportunità interessante per gli editori, ed un must per le agenzie di informazione. Al TecnoMeeting si è particolarmente distinta Telpress, società specializzata in piattaforme per le agenzie di comunicazione.

Oltre a fornire funzionalità di base per la gestione dei contenuti multimediali trasmessi dalle agenzie, Telpress ha mostrato le opportunità offerte dal suo sistema per la tracciabilità automatica degli utenti collegati ai servizi, ovvero per la trasmissione interat-tiva dei notiziari “a misura” di abbonati. Interfaccia utente, per questa soluzione, rigorosamente su web browser standard.

- “Multisensorialità”Ci sembra il termine più adatto per descrivere gli

sforzi degli editori per offrire ai lettori esperienze in-formative che coinvolgano testi, immagini, animazioni Flash, video ed inserti audio. I fornitori di sistemi editoriali per il nuovo Millennio sono impegnati su questo fronte, particolarmente vivace e promettente grazie allo sviluppo del Web.

Adobe System ha annunciato l’avvio dell’Open Screen Project, un progetto promosso da numerosi leader di settore, fra i quali Cisco, Intel, Motorola, Nokia, NTT DoCoMo, Sony Ericsson e Toshiba, che ha l’obiettivo di favorire la diffusione di esperienze Internet di ultima generazione su televisori, personal computer, dispositivi mobili ed apparec-chiature elettroniche di consumo.

Fra i sostenito-ri dell’Open Screen Project vi sono impor-tanti editori, fra i quali BBC, MTV Networks e NBC Universal, che puntano ad offrire contenuti, sia live che on demand, su un’am-pia gamma di dispositivi di ricezione. Attraverso l’Open Screen Project sarà possibile realizzare un ambiente uniforme, che utilizzerà Adobe Flash Player e, in futuro, la nuova tecnologia Adobe AIR, e che permetterà - nelle inten-zioni di Adobe Systems - a sviluppatori e professionisti di contenuti la diffusione dei medesimi senza le attuali “barriere” che oggi ne limitano lo scambio. All’interno di questo progetto, che punta ad una drastica riduzione della frammentarietà dei dispositivi di ricezione, Adobe

si è impegnata, fra l’altro, alla rimozione delle restrizioni relative all’utilizzo delle specifiche SWF e FLV/F4V, alla pubblicazione dei protocolli Adobe Flash Cast ed alla rimozione dei costi di licenza e conseguente distri-buzione gratuita delle successive versioni principali di Adobe Flash Player e Adobe AIR.

Domande e risposte

Come li utilizziamo questi nuovi sistemi editoria-li? La domanda del coordinatore del TecnoMeeting, il segretario dell’Asig Sergio Vitelli, trova, più che risposte, aspettative. “Fondamentali saranno”- riassu-me una voce fra i fornitori di sistemi ”gli argomenti non tecnologici quali l’organizzazione del lavoro e, soprattutto, la capacità di convincere l’industria della pubblicità a sostenere i nuovi media integrati”.

“A che cosa serve investire risorse per sviluppare automazione di processo se poi si continua a lavorare come molti anni fa?” domanda una delle software house presenti. I contratti di lavoro, si commenta, devono ancora trovare soluzioni innovative per coniugare flessibilità e produttività.

“Citizen journalism: a che punto siamo, ovvero chi fa che cosa?” si domanda alla platea di partecipanti ed al tavolo dei relatori contemporaneamente. Le risposte sono quasi univoche: i quotidiani presenti sono dispo-nibili ad aprire i nuovi canali di comunicazione web al contributo dei lettori.

Ben vengano email con segnalazioni di notizie e contributi critici ai forum, ma gli uni vanno sempre verificati prima della pubblicazione, e gli altri, i forum,

vanno sempre moderati. Il “cittadino giornalista”, se vuole pubblicare i suoi contributi, è il benvenuto, ma deve essere disposto a sua volta a farsi “modera-re” dalla redazione.

Una soluzione di com-promesso che sembra non scoraggia affatto la parte-cipazione dei lettori.

Ai fornitori di sistemi si richiedono fondamen-talmente tre funzionalità: la possibilità di aprire e

chiudere forum di discussio-ne tematica in tempo reale e con la massima facilità;

l’accesso diretto dei giornalisti della redazione a que-ste “tribune on line”; la garanzia assoluta che il flusso delle informazioni che arrivano dai lettori non possa materialmente incrociarsi o confondersi con il sistema editoriale della redazione. Quest’ultima è, in particolare, una richiesta che arriva dai quotidiani nazionali.

I TecnoMeeting di Asig riprenderanno, come di consueto, dopo la pausa estiva.

Oltre sessanta professionisti del settore hanno partecipato al TecnoMeeting Asig di Bologna.

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Le soluzioni di bagnaturaper la stampa offsetdei giornaliSulle pagine dei quotidiani prodotti con tecnologia offset possono comparire difetti di stampa grossolani: instabilità di inchiostrazione, controstampa e velature. Non necessariamente la causa è nei singoli materiali utilizzati: la responsabilità può derivare da un controllo insufficiente delle interazioni fra i materiali. Dall’esperienza di uno dei maggiori fornitori mondiale d’inchiostri per la stampa dei giornali arrivano suggerimenti pratici per ottimizzare e mantenere sotto controllo le soluzioni di bagnatura e le loro interazioni nei procedimenti di stampa offset-coldset.

Sulle pagine dei quotidiani prodotti con tecnologia offset possono comparire difetti di stampa grossolani: instabilità di inchiostrazione, controstampa e velature. Non necessariamente la causa è nei singoli materiali utilizzati: la responsabilità può derivare da un controllo insufficiente delle interazioni fra i materiali.

Nel processo offset, l’emulsione fra inchiostro e soluzione di bagnatura è una fase estremamente delicata, anche se talvolta sottovalutata dai tecnici di produzione. Tenere sotto controllo questa fase del ciclo produttivo non è semplice, ma controlli sistematici dei parametri di base dell’acqua, degli additivi e delle condizioni generali nelle quali opera la rotativa offset, si traducono in miglioramenti visibili della qualità di stampa, in una decisa riduzione degli scarti di produzione e del consumo di materiali.

In questo secondo articolo dedicato agli inchiostri per la stampa offset coldset (il primo è stato pubblicato sul precedente nr. 56 di TecnoMedia) analizziamo i fattori di successo nella gestione delle soluzioni di bagnatura con Giampaolo Ferrara, direttore tecnico dell’area giornali di Sun Chemical Group.

Acqua e inchiostro nella stampa offset

Il successo del processo di stampa offset dipende dal fatto che sostanze grasse e acqua sono, in linea teorica, incompatibili. L’acqua si distribuisce bene sulle zone non stampanti, e meno bene sulle zone stampanti. In termini più scientifici, la tensione superficiale fra la soluzione di bagnatura e le zone non stampanti è inferiore rispetto a quella fra la soluzione di bagnatura e le zone stampanti. Quando la macchina gira a regime, il

cilindro-lastra, nella sua rotazione, viene, normalmente, a contatto prima con il sistema bagnatore, che applica la soluzione di bagnatura sulla lastra. L’acqua bagna le zone non stampanti con un film uniforme; le zone stampanti non vengono bagnate in modo uniforme, ma restano piccole gocce sulla loro superificie. Successivamente il cilindro-lastra viene in contatto con la batteria di inchiostrazione. L’inchiostro non si deposita sulle zone non stampanti perché trova l’acqua. Sulle zone stampanti trova piccole gocce di soluzioni di bagnatura a cui deve sostituirsi incorporandole.

In realtà, la buona qualità del processo di stampa offset dipende dallo stabilirsi di una emulsione fine e stabile fra acqua ed inchiostro, in parziale contraddizione con l’affermazione iniziale relativa alla incompatibilità fra le due sostanze.

Il meccanismo di bagnatura/inchiostrazione si ripete un numero di voltre pari al numero dei giri del cilindro-lastra. Nel caso di una rotativa a doppio sviluppo, a titolo di esempio, il procedimento può verificarsi 30/ 35.000 volte all’ora, mentre nel caso di una rotativa a singolo sviluppo il ciclo bagnatura-inchiostrazione può ripetersi 60/70.000 volte all’ora.

Gli additivi di bagnatura

Più gira velocemente la macchina, più rapido è il tempo nel quale si realizza l’emulsione e maggiori sono le sollecitazioni cui i materiali sono sottoposti. In questo processo entrano in gioco i caucciù, i materiali dei rulli della rotativa, i prodotti di consumo - lastre ed inchiostri - e naturalmente l’acqua. Quest’ultima, da sola, non è sufficiente a garantire il corretto processo

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Inchiostri offset coldset: caratteristiche strutturali e raccomandazioni per l’uso

di emulsione. Entrano quindi in gioco gli additivi per soluzione di bagnatura, con il compito di correggere le “manchevolezze” dell’acqua.

Questi chimici servono per regolare il pH della soluzione, ovvero il livello di acidità, essenziale per mantenere pulite dagli inchiostri le zone non stampanti della lastra, garantiscono una viscosità sufficiente per il buon trasferimento della soluzione di bagnatura. Acque trattate sono dotate di potere corrosivo non comune, che va “corretto” chimicamente durante l’impiego nel processo di stampa. Anche il carico biologico dell’acqua può essere eccessivo. Inoltre, aspetto di grande importanza, la tensione superficiale dell’acqua deve essere ridotta per aumentare la superficie bagnata da uno stesso volume di soluzione (potere bagnante).

Acqua, inchiostri e additivi: il ciclo virtuoso della stampa offest

Questo chimico viene fornito da aziende specializzate, fra le quali Sun Chemical Group. “L’additivo ottimale”- spiega Giampaolo Ferrara-“è funzionale all’acqua utilizzata ed è quello che consente alla macchina di viaggiare alla velocità più elevata nelle migliori condizioni possibili di stabilità e qualità”.

Provenga dalla rete, dal pozzo o da uno specifico trattamento industriale, l’acqua è una delle sostanze più variabili che si possano immaginare per pH, conducibilità elettrica, durezza, potere corrosivo, tensione superficiale. A variare, nell’acqua, è soprattutto la durezza, ovvera la quantità di sali discolti nell’acqua stessa. Le piogge acide sopra grandi aree urbane rendono, per esempio, l’acqua più aggressiva, ne aumentano il potere solvente e, quindi, la durezza.

L’incostanza delle caratteristiche dell’acqua, può causare numerosi problemi sia al ciclo di stampa che alle macchine utilizzate, quali l’ossidazione dei rulli, per effetto di una massiccia presenza di carbonati, la velatura, causata da un eccesso di sali disciolti, o la proliferazione di colonie batteriche, nel caso di un carico biologico elevato e che causano irregolarità di bagnatura, ostruzione dei dispositivi più delicati (ugelli, condutture), fastidiosa odorosità, corrosione di parti in metallo.

“La nostra esperienza”- sottolinea Giampaolo Ferrara-“ci insegna che l’acqua ideale per il processo offset ha una durezza totale da 8 a 10°F, una durezza temporanea di 4-8°F, e idealmente non contiene altri contaminanti. Le sue caratteristiche non devono variare nel tempo. Nella stampa offset dei giornali”-prosegue Ferrara-” il trattamento dell’acqua è un processo senz’altro consigliabile per portare l’acqua nelle

condizioni ottimali e per mantenerle costanti, e nella nostra industria sono in molti a farlo.”

La scelta dell’additivo dipende dalle caratteristiche dell’acqua: verificarne la composizione e suggerire la scelta di un chimico adatto fa parte dell’impegno di Sun Chemical Group nel servizio tecnico offerto ai clienti. Il primo passo è sempre l’analisi dell’acqua: pH, condicibilità elettrica, durezza, concentrazione di cloruri. In laboratorio, Sun Chemical Group costruisce una “curva di taratura” suggerendo la corretta concentrazione dello specifico addittivo da utilizzare in funzione dell’acqua. “La concentrazione ottimale di additivo da utilizzare”-suggerisce Giampaolo Ferrara-“ è di solito compresa fra il 2% ed il 3% nella soluzione di bagnatura. Se si esce da questi intervalli è perché c’è qualcosa che non funziona oppure si verificano inconvenienti di stampa”.

Il fine ultimo delle analisi dell’acqua e della tipologia e concentrazione dell’additivo da impiegare è quello di stabilire una corretta soluzione di bagnatura, stabile nel corso del tempo. Purtroppo non sempre i centri stampa pongono l’attenzione sufficiente a mantenere sotto controllo le caratteristiche dell’acqua in ingresso e la costanza della concentrazione di additivo. “Il suggerimento che possiamo dare sulla base della nostra esperienza”-sottolinea Giampaolo Ferrara-“ è quello di misurare con una periodicità mensile le caratteristiche dell’acqua, e settimanalmente la soluzione di bagnatura tenendo presente che il nostro servizio di assistenza tecnica è qualificato nel supportare i clienti nelle operazioni di controllo (Technical Audit)”.

Va anche tenuto presente, sempre nell’esperienza dei tecnici di Sun Chemical Group, che i sistemi di dosaggio degli additivi nelle vasche delle rotative sono soggetti a frequente deterioramento, e lo stesso vale per gli strumenti di controllo: meglio utilizzare dei sistemi esterni per le misurazioni periodiche e controllarne la taratura.

E gli inchiostri?

Nel processo di emulsione l’inchiostro fa la sua parte, assorbendo le goccioline d’acqua presenti sulle zone stampanti della lastra. L’equilibrio acqua/inchiostro fu teorizzato, per primo, da Aage Surland in una pubblicazione, ormai classica, del 1980 ad un convegno TAGA. Il meccanismo prevede, in termini qualitativi, una fase iniziale di assorbimento veloce che poi rallenta fino a bloccarsi. Tutti gli strumenti e i metodi da allora sviluppati (Test Surland, Test Duke, Litho Break Tester, Lithometer, Lithotronic, Litho-Scope, Graphometronic, Igroscope, ecc) tendono a

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colmare lo spazio ancora vuoto fra il test di laboratorio e il comportamento in rotativa. L’equilibrio acqua inchiostro è per Sun Chemical sia un parametro di progettazione dell’inchiostro che il quotidiano controllo di qualità.

La velocità di stampa e l’emulsione ideale

L’emulsione ideale è anche legata alla velocità della macchina da stampa. “Spesso osserviamo” - sottolinea Ferrara- “che la curva di regolazione è sbilanciata verso l’acqua, ovvero se ne usa più di quello che serve.Questo causa un sovraemulsionamento dell’inchiostro con i seguenti difetti: irregolarità di inchiostrazione, velatura, essiccazione insufficiente, mancanza di resistenza allo sfregamento, controstampa, accumulo di inchiostro sui passaggi carta, allargamento eccessivo del punto (dot gain). Bisognerebbe costruire le curve acqua/inchiostro

in funzione della velocità, determinando la minima quantità di inchiostro necessaria per ottenere la densità ottica desiderata e la minima quantità di bagnatura sufficiente per quella certa velocità”.

Per fare questo, tuttavia, occorre tempo, disponibilità della rotativa e bobine di carta da utilizzare per le prove, la collaborazione dei tecnici installatori e di manutenzione delle rotative. Non tutti i centri stampa sono disponibili a questi test. Cionostante, sempre secondo l’esperienza dei tecnici di Sun Chemical Group, chi ottimizza l’emulsione tenendo conto della velocità di produzione della rotativa offset va incontro a forti risparmi in termini di riduzione di scarti e ad un miglioramento visibile in termini di qualità prodotta.

Sui prossimi numeri di TecnoMedia avremo l’occasione di approfondire altre caratteristiche specifiche degli inchiostri quali il “tack”, ovvero il “tiro”, il grado di macinazione e la colorimetria.

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Media Monitor: Indispensabile per gli investitori pubblicitari pianificare la pubblicità su media diversiUn’unica ricerca sulla fruizione dei diversi media da parte degli italiani

“Media Monitor- La multime-dialità degli italiani” è la ricerca di Eurisko che mira a costituire un’unica rilevazione per i diversi media, superando quindi il concetto delle diverse rilevazioni per mezzo: Auditel, Audiradio, Audipress, etc.

Scopo della ricerca è quello di fornire indicazioni utili agli inve-stitori pubblicitari nel progettare le loro campagne, prendendo come riferimento l’esposizione ai diversi mezzi delle persone che compongo-no il campione, suddivise secondo “stili di vita” secondo la tradizio-nale metodologia Eurisko; ogni “stile” viene quindi analizzato per le sue preferenze nei confronti dei diversi media.

Tra i mezzi rilevati ci sono la tv generalista e satellitare, le radio nazionali, la stampa quotidiana, settimanale e mensile, internet e il cinema, a cui si aggiungono media meno tradizionali come direct mail, outdoor e anche GDO, vista la crescente propensione dei consumatori ad effettuare le loro scelte diretta-mente sul punto vendita. (Tavola 1)

L’originalità del metodo di rilevazione

Giunta al suo secondo anno di attività, Eurisko Media Monitor è stata condotta con il patrocinio di UPA e Assocomunicazione, ed è stata sponsorizzata

da diverse aziende. I risultati, divulgati nella prima-vera 2008, si riferiscono alle ricerche condotte nel mese di ottobre- novembre 2007.

La metodologia utilizzata si basa su una tecnolo-gia che permette di misurare nel modo più puntuale possibile l’esposizione giornaliera ai diversi mezzi: si tratta di un meter elettronico multimediale, personale e portatile.

Questo consente quindi di uscire dalle mura do-mestiche, registrando l’esposizione ai media in tutti

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i momenti della giornata, e ampliare la registrazione anche alla pubblicità esterna e sul punto vendita (Tavola 2)

La rilevazione è stata condotta presso un panel di 2000 persone, a cui si aggiungono 300 persone dotate di TV satellitare, per una durata di 4 settimane, consentendo quindi il monitoraggio continuo di oltre 60.000 giornate. Durante la rilevazione sono anche

state effettuate interviste personali ad integrazione dei dati rilevati tra-mite il meter.

Una dieta multimediale molto varia

Tv, stampa, radio, internet, ester-na… la scelta è vasta e il tempo di fruizione per ciascun mezzo di conseguenza diminuisce (tavola 3). Importanza crescente per internet, tramite cui la transita anche la fru-izione indiretta di altri mezzi come stampa, radio e tv (tavola 4).

La consumo dei diversi media si è evoluto in modo significativo negli ultimi anni, a seguito di cambiamenti nello stile di vita; l’aumento del livello di istruzione e di capacità critica sono ad esempio affiancati ad un maggiore individualismo e ad un’erosione dei rapporti verticali a vantaggio di quelli orizzontali.

Difficile quindi per le aziende raggiungere il proprio target, se non pianificando in modo molto

attento.

Una raccomandazione: pianifi-cazioni incrociate

Il risultato principale della ricerca è la consapevolezza che raggiungere il proprio target occorre che le azien-de pianifichino le campagne con la stessa creatività contemporaneamen-te su diversi media, ottenendo così il massimo ritorno dell’investimento.

Mediamonitor sottolinea ad esempio come la stampa si riveli un forte alleato per gli altri mezzi, in grado di potenziare gli investimenti fatti in TV, sulla radio e sul web.

Per quanto riguarda la stampa, i fruitori di stampa quotidiana e periodica sono analizzati nella Tavola 5, che prende in considerazione i diversi momenti della giornata.

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Media Monitor: Indispensabile per gli investitori pubblicitari pianificare la pubblicità su media diversi

Case history: con la stampa è meglio

Durante la presentazione della ricerca è stato illustrato il caso relativo ad una campagna per rag-giungere gli acquirenti potenziali di un’auto di lusso. Una volta aggregati i possessori di auto delle maggiori marche, questo target è stato posizionato all’interno della mappa degli stili Eurisko e sono stati individuati i media preferiti nell’area così circoscritta: nonostante la presenza di diversi media, la TV generalista è stata

riconosciuta come preponderante.Si è simulata quindi una campa-

gna monomediale sulla televisione, ottenendo dei buoni risultati; i risul-tati sono però nettamente migliorati utilizzando anche radio e stampa, ed eventualmente anche l’Outdoor.

Verso la terza edizione della ricerca

Per la prossima edizione l’intento di Eurisko è quello di superare la sta-gionalità. Per le prime due edizioni le

rilevazioni sono state concentrate a ottobre-novem-bre, mentre la finalità è quella di avere continuità nella prossima rilevazione.

Si è inoltre deciso di incrementare il campione, passando da 2000 individui rappresentativi dell’uni-verso Italiani adulti a 12.000 individui.

Tutti i mezzi, secondo i responsabili della ricerca, traggono vantaggio da Mediamonitor, visto che la complementarietà è risultata l’indicazione più rile-vante della ricerca.

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Testo unico sulla sicurezza: molte le novità

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il nuovo Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Esso non è un testo di semplice raccolta e coordinamento, ma un atto legislativo che reca con sé anche novità rilevanti. In questa sede ci soffermeremo su quelle di carattere generale

Dopo essere stato approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso primo aprile, il Testo Unico relativo all’igiene e alla sicurezza nei luoghi di lavoro è stato pubblicato sul Supplemento ordinario n. 108/L alla Gazzetta Ufficiale n. 101 del 30 aprile 2008, rubricato come Decreto Legislativo 81 del 9 aprile 2008. Esso ha dato attuazione alla Legge Delega 123/2007.

Il tema della sicurezza sul lavoro è in questo pe-riodo molto sentito dall’opinione pubblica, in maniera particolare dopo i terribili incidenti verificatisi alla fine dell’anno scorso a Torino nell’acciaieria della ThyssenKrupp.

La maggior parte delle norme contenute nel Testo Unico sono entrate in vigore il 15 maggio. Per quelle che riguardano la valutazione dei rischi, il documento di valutazione e le altre disposizioni in tema di va-lutazione dei rischi che ad esse rinviano e le relative disposizioni sanzionatorie, è stato previsto un termine più ampio di 90 giorni dalla pubblicazione (quindi, fine luglio): fino a tale data rimangono in vigore quelle previgenti (art. 306 comma 2). Le norme riguardanti i campi elettromagnetici (Titolo VIII capo IV) entre-ranno in vigore il 30 aprile 2008 e quelle relative alle radiazioni ottiche artificiali (Titolo VIII capo V) il 26 aprile 2010 (art. 306 comma 3). Tali proroghe «non significano però che non si debba effettuare la valuta-zione dei rischi sull’esposizione dei lavoratori a questi agenti fisici fino alle nuove date, ma solamente che i valori limite fissati per legge entreranno in vigore a quelle date. Infatti, è sempre un obbligo del datore effettuare una valutazione di tutti i rischi ai quali un lavoratore può essere esposto durante la propria attività» (M. Vigone, Denuncia per tutti gli infortuni, in Il sole 24 Ore, 14 maggio 2008, n. 132).

Come vedremo, il nuovo Testo Unico costituisce sì una raccolta di tutta una serie di precedenti atti

normativi che contiene piccole modifiche finalizzate a renderli un corpo omogeneo ed attuale, ma, al tempo stesso, è un decreto che introduce anche rilevanti no-vità concernenti gli obblighi dei datori di lavoro.

La struttura del Testo Unico

Poiché in Gazzetta Ufficiale non compare un indice del Testo Unico che aiuti ad orientarsi tra le molteplici norme in esso contenute, ci sembra utile fornire lo schema dei titoli e dei capi di cui si compone questo testo normativo.

Titolo I - Principi comuni (artt. 1-61): Disposizio-ni generali, sistema istituzionale, gestione della previ-denza nei luoghi di lavoro, disposizioni penali;

Titolo II - Luoghi di lavoro (art. 62-68): Dispo-sizioni generali, Sanzioni;

Titolo III - Uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale (art. 69-87): Uso delle attrezzature di lavoro, uso dei dispositivi di protezione individuale, impianti e apparecchiature elettriche;

Titolo IV - Cantieri temporanei o mobili (art. 88-160): Misure per la salute e sicurezza nei cantieri temporanei e mobili, Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota, sanzioni;

Titolo V - Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro (art. 161-166): Disposizioni generali, san-zioni;

Titolo VI - Movimentazione manuale dei carichi (art. 167-171): Disposizioni generali, sanzioni;

Titolo VII - Attrezzature munite di videoterminali (art. 172-179): Disposizioni generali, obblighi del da-tore di lavoro, dei dirigenti e dei preposti, sanzioni;

Titolo VIII - Agenti fisici (art. 180-220): Disposi-

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zioni generali, protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro, protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a vibrazioni, protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici, protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a radiazioni ottiche, sanzioni;

Titolo IX - Sostanze pericolose (art. 221-265): protezione da agenti chimici, protezione da agenti cancerogeni e mutageni, protezione dai rischi con-nessi all’esposizione all’amianto, sanzioni;

Titolo X - Esposizione ad agenti biologici (art. 266-286): obblighi del datore di lavoro, sorveglianza sanitaria, sanzioni;

Titolo XI - Protezione da atmosfere esplosive (art. 287-297): disposizioni generali, obblighi del datore di lavoro, sanzioni;

Titolo XII - Disposizioni diverse in materia penale e di procedura penale (art. 298 - 303);

Titolo XIII - Disposizioni finali (art. 304 - 306). Come si può notare, formato da 306 articoli e da

51 allegati, il Testo Unico sulla sicurezza è un atto legislativo molto articolato e corposo.

Per questo motivo, e data l’importanza di ognu-no di tali articoli, ci limiteremo a citare in modo schematico gli argomenti di carattere generale più importanti nei quali si riscontrano le principali no-vità. Negli articoli di Tecnomedia che seguiranno troveremo modo di parlare più approfonditamente di ognuno di essi e di alcuni titoli speciali (sul pros-simo numero, per esempio, approfondiremo il tema della responsabilità amministrativa di enti e società in campo antinfortunistico, con riferimento anche ai modelli di gestione ed organizzazione nonché alla modulazione delle relative sanzioni ex artt. 30 e 300 del nuovo Testo Unico).

Campo di applicazione

Il Testo Unico amplia il campo di applicazione delle norme sulla sicurezza: tali regole si applicano a tutti i lavoratori, anche autonomi e parasubordinati, che, a prescindere dal tipo di contratto e dalla retri-buzione, lavorano all’interno dell’impresa.

L’art. 3 infatti, dopo aver sancito, come già face-va il D.Lvo 626/1994, l’applicabilità delle norme a tutti i settori di attività, privati e pubblici, e a tutte le tipologie di rischio (eccezion fatta per alcuni settori particolari per i quali si applicano le norme, ma tenen-do conto delle effettive particolari esigenze connesse al servizio espletato e alle peculiarità organizzative), rende applicabili tali norme, in modo assolutamente nuovo, a tutti i lavoratori e lavoratrici, subordinati

e anche autonomi, e ai soggetti ad essi equiparati (comma 4).

Questo articolo prevede un regime particolare per talune figure: prestatori di lavoro nell’ambito di un contratto di somministrazione di lavoro (comma 5), lavoratori distaccati (comma 6), lavoro a progetto e coordinato e continuativo (comma 7), lavoratori che effettuano prestazioni occasionali accessorie (comma 8), lavoratori a domicilio e quelli che lavorano in base a contratto collettivo dei proprietari di fabbricati come i portieri (comma 9), lavoratori subordinati che effettuano una prestazione continuativa di lavoro a distanza mediante collegamento informatico e tele-matico (comma 10).

Inoltre, per i lavoratori autonomi (comma 11), per i componenti dell’impresa familiare, per i piccoli imprenditori di cui all’art. 2083 c., per i soci delle società semplici operanti nel settore agricolo (comma 12) predispone un sistema di tutela che contempla co-munque anche vari obblighi in capo a tali lavoratori: l’applicazione degli artt. 21 (attrezzature di lavoro, DPI e, nel settore degli appalti e dei subappalti, tessera di riconoscimento) e 26 (contratti di appalto, d’opera e di somministrazione) nel primo caso e dell’art. 21 per gli altri casi.

Lavoratore, datore di lavoro, dirigente, pre-posto

Il Testo Unico riformula molte delle definizio-ni date nella precedente legislazione. Vediamone alcune.

Ora il lavoratore è indicato dall’art. 2 comma 1 lett. a come la persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari.

La figura del lavoratore, dunque, non risulta più collegata al tipo di contratto e alla retribuzione. Il medesimo comma poi equipara al lavoratore alcune figure come il socio lavoratore di cooperativa o di società, anche di fatto, che presta la sua attività per conto delle società e dell’ente stesso, l’associato in partecipazione, il beneficiario dei tirocini formati-vi e di orientamento (ex L. 196/1997 e normativa regionale), il volontario (L. 266/1991), i lavoratori socialmente utili.

La figura del datore di lavoro non risulta più collegata all’impresa ma alla responsabilità dell’or-

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ganizzazione, conservando il riferimento ai poteri di decisione e di spesa: è infatti definita come il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavora-tore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavo-ratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa (art. 2 comma 1 lett. b).

La normativa previgente non forniva adeguate definizioni del dirigente e del preposto, limitandosi ad affermare che il primo è colui che dirige le attività soggette alla normativa prevenzionale, il secondo è colui che sovrintende alle attività soggette a detta normativa (art. 1 comma 4 bis D.Lvo 626/94). Ora, il dirigente viene definito come la persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’inca-rico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa (art. 2 comma 1 lett. d). Il preposto è la persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle di-rettive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa (art. 2 comma 1 lett. e).

Da sottolineare l’esplicitazione del principio dell’esercizio di fatto di poteri direttivi, che vede le posizioni di garanzia relative al datore di lavoro, al dirigente e al preposto gravare anche su chi, pur sprovvisto di regolare investitura, eserciti in concreto i poteri giuridici riferiti a quei soggetti (art. 299).

Nuovi obblighi

L’art. 18 si riferisce agli obblighi dei datori di lavoro e dei dirigenti. Oltre a riprendere obblighi già esistenti nella precedente normativa, ne introduce di nuovi, come quello di consegnare al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, su richiesta di questi e per l’espletamento della sua funzione, copia del documento di valutazione dei rischi (comma 1 lett. o). Nuovi sono anche obblighi come quelli di ela-borare il documento unico di valutazione dei rischi interferenziali negli appalti, contratti d’opera e di somministrazione, consegnandone copia, se richie-sta, al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (comma 1 lett. p), comunicare (in luogo del vecchio obbligo di redigere il registro infortuni) all’INAIL, o all’IPSEMA, in relazione alle rispettive compe-

tenze, a fini statistici e informativi, i dati relativi agli infortuni sul lavoro che comportino un’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell’even-to e, a fini assicurativi, le informazioni relative agli infortuni sul lavoro che comportino un’assenza dal lavoro superiore a tre giorni (comma 1 lett. r); di munire i lavoratori di apposita tessera di riconosci-mento nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto e di subappalto (comma 1 lett. u); di comunicare annualmente all’INAIL i nominativi dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (comma 1 lett. aa); di vigilare affinché i lavoratori per i quali vige l’obbligo di sorveglianza sanitaria non siano adibiti alla mansione lavorativa specifica senza il prescritto giudizio di idoneità (comma 1 lett. bb). Nuova anche la specificazione del tipo di contenuto delle informazioni che il datore di lavoro deve fornire al servizio di prevenzione e protezione ed al medico competente (comma 2).

Nuovi obblighi sono introdotti dall’art. 20 anche per i lavoratori: partecipare ai programmi di formazio-ne e di addestramento organizzati dal datore di lavoro (comma 2 lett. h) altrimenti rischiano l’ammenda e, se svolgono attività in regime di appalto o subappalto, esporre apposita tessera di riconoscimento, tale obbli-go grava anche in capo ai lavoratori autonomi (ma vi devono provvedere per proprio conto) che esercitano direttamente la propria attività nel medesimo luogo di lavoro (comma 3).

Lavoratori autonomi

Per i lavoratori autonomi prestatori d’opera, i piccoli imprenditori, i componenti dell’impresa familiare e i soci delle società semplici operanti nel settore agricolo, l’art. 21 prevede i seguenti obblighi e diritti: utilizzare attrezzature di lavoro in confor-mità alle disposizioni di cui al titolo III; munirsi di dispositivi di protezione individuale ed utilizzarli conformemente alle disposizioni di cui al titolo III; munirsi di apposita tessera di riconoscimento corre-data di fotografia, contenente le proprie generalità, qualora effettuino la loro prestazione in un luogo di lavoro nel quale si svolgano attività in regime di appalto o subappalto (comma 1).

Relativamente ai rischi propri e con oneri a pro-prio carico possono: beneficiare della sorveglianza sanitaria, fermi restando gli obblighi previsti da norme speciali; partecipare a corsi di formazione dei lavoratori specifici in materia di salute e sicu-rezza sul lavoro, incentrati sui rischi propri delle attività svolte fermi restando gli obblighi previsti

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da norme speciali.

Contratti d’appalto, d’opera e di sommini-strazione

L’art. 26, che si applica sia ai contratti interni sia esterni (comma 1), dispone che il committente veri-fichi l’idoneità tecnico professionale delle imprese o lavoratori autonomi con le modalità previste da un decreto ancora da emanare riguardante il sistema di qualificazione di tali soggetti (per il quale si veda l’art. 27); fino all’entrata in vigore di tale decreto, il committente dovrà basarsi sull’iscrizione alla Camera di commercio e su un’autocertificazione dell’impresa o lavoratore autonomo riguardante il possesso dei requisiti di idoneità tecnico-professionale (comma 1 lett. a).

Altra importante novità è l’indicazione nei singoli contratti, ad esclusione dei contratti di sommini-strazione di beni e servizi essenziali, degli specifici costi relativi alla sicurezza del lavoro con particolare riferimento a quelli propri connessi allo specifico ap-palto, a pena di nullità; per i contratti stipulati prima del 25 agosto 2007 i costi della sicurezza del lavoro devono essere indicati entro il 31 dicembre 2008, qualora gli stessi contratti siano ancora in corso a tale data (comma 5).

In materia di risarcimento del danno differenziale, ferme restando le disposizioni di legge vigenti in materia di responsabilità solidale per il mancato paga-mento delle retribuzioni e dei contributi previdenziali e assicurativi, l’imprenditore committente risponde in solido con l’appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori, per tutti i danni per i quali il lavoratore, dipendente dall’appaltatore o dal subappaltatore, non risulti indennizzato dall’INAIL o dall’IPSEMA; sono esclusi i danni conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici (comma 4).

Come sopra accennato, nell’ambito dello svolgi-mento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall’impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento (comma 8).

Responsabilità amministrativa di enti e socie-tà e modelli di organizzazione e gestione

Il Testo Unico ha modificato la disciplina riguar-dante la responsabilità amministrativa da reato di enti e società introdotta, per la prima volta nel campo antinfortunistico, nel nostro ordinamento nell’agosto

dell’anno scorso.L’art. 300, modificando l’art. 25 septies D.Lvo

231/2001 (introdotto ex novo appunto nell’agosto 2007), prevede un apparato sanzionatorio di tipo amministrativo, con sanzioni graduate in base alla gravità dell’evento.

L’art. 30 fissa le caratteristiche che i modelli di organizzazione e di gestione devono avere perché l’azienda non incorra in tale responsabilità am-ministrativa. Il comma 5 di tale articolo stabilisce una temporanea presunzione di conformità, e solo per le parti corrispondenti, ai requisiti richiesti dal legislatore ai modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle Linee guida Uni-Inail per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro del 28/9/2001, o al British standard OHSAS 18001:2007.

L’art. 2 comma 1 lett. dd definisce il modello di organizzazione e di gestione come il modello organiz-zativo e gestionale per la definizione e l’attuazione di una politica aziendale per la salute e sicurezza, ai sensi dell’art. 6 comma 1 lett. a D.Lvo 231/2001 idoneo a prevenire i reati di cui agli artt. 589 e 590 comma 3 c. p., commessi con violazione delle norme antinfor-tunistiche e sulla tutela della salute sul lavoro.

Valutazione dei rischi e documento di valu-tazione

Il Testo Unico rafforza i contenuti della valutazio-ne dei rischi. Essa deve infatti riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari tra i quali quelli collegati allo stress da lavoro, quelli riguardanti le lavoratrici in gravidanza e quelli legati alle differenze di genere, all’età e alla provenienza da altri Paesi (art. 28 comma 1).

Cambiano inoltre le modalità per svolgere la valutazione dei rischi e redigere il documento di valutazione.

Le aziende a basso rischio che occupano fino a 10 lavoratori devono effettuare la valutazione sulla base di procedure standardizzate ancora da stabilire; le aziende a basso rischio che occupano fino a 50 dipendenti hanno la possibilità, se credono, di seguire anch’esse procedure standardizzate. Nell’attesa, per le aziende che hanno fino a 10 dipendenti è sufficiente l’autocertificazione, mentre le aziende fino a 50 dipendenti si applicano le regole ordinarie (art. 29 commi 5, 6 e 7).

Come sopra visto, le nuove disposizioni sulla valutazione dei rischi entrano in vigore dopo 90

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giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale: le aziende, ovviamente, dovevano già aver effettuato la valutazione dei rischi e redatto il documento di valutazione in base alle norme previgenti e, da fine luglio, dovranno eseguire una valutazione dei rischi e rielaborare il proprio documento di valutazione adeguandoli al dettato del Testo Unico.

Novità, infatti, anche in tema di documento di valutazione (art. 28 comma 2), che ora deve avere data certa e contenere in più anche le procedure per l’attuazione delle misure ancora da realizzare e dei ruoli dell’organizzazione aziendale che devono provvedervi (lett. d), l’indicazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del rappre-sentante dei lavoratori per la sicurezza aziendale o ter-ritoriale e del medico competente che ha partecipato alla valutazione del rischio (lett. e) e delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacità professionale, adeguata formazione e addestramento (lett. f).

Da ora, per la conservazione di tale documento e di qualunque altro tipo di documentazione prevista dal Testo Unico è consentito l’impiego di sistemi di elaborazione automatica dei dati secondo le modalità stabilite dall’art. 53.

Da sottolineare anche il fatto che da oggi la valu-tazione e il documento devono essere rielaborati non solo in occasione di modifiche del processo produttivo o dell’organizzazione del lavoro significative ai fini della salute e della sicurezza dei lavoratori, ma anche in relazione al grado di evoluzione della tecnica, della prevenzione e della protezione o a seguito di infortuni significativi o quando i risultati della sor-veglianza sanitaria ne evidenzino la necessità (art. 29 comma 3).

Rappresentanti dei lavoratori

L’art. 47 del Testo Unico rinnova la disciplina riguardante il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza configurandone anche più tipologie.

Ogni azienda o unità produttiva deve avere il proprio rappresentante eletto o designato dai lavora-tori direttamente o nell’ambito delle rappresentanze sindacali a seconda che l’azienda occupi 15 o più dipendenti (art. 47 commi 2, 3 e 4). Il numero, le mo-dalità di designazione o di elezione dei rappresentanti, nonché il tempo di lavoro retribuito e gli strumenti per l’espletamento delle funzioni sono stabiliti in sede di contrattazione collettiva (art. 47 comma 5).

Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, su

sua richiesta e per l’espletamento della sua funzione, ha il diritto di ricevere copia del documento di valuta-zione dei rischi e del documento unico di valutazione dei rischi interferenziali ed è tenuto a rispettare le norme sulla privacy e al segreto professionale circa le informazioni e la documentazione di cui sia venuto a conoscenza (art. 50 commi 4, 5 e 6).

Il Testo Unico esplicita chiaramente che l’eser-cizio delle funzioni di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è incompatibile con la nomina di responsabile o addetto al servizio di prevenzione e protezione (art. 50 comma 7).

L’elezione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali, territoriali o di comparto, salvo diverse determinazioni in sede di contrattazione collettiva, avviene di norma in corrispondenza della giornata nazionale per la salute e sicurezza sul la-voro, individuata con un decreto che stabilirà anche le modalità di attuazione dell’elezione stessa (art. 47 comma 6). Il numero minimo dei rappresentanti aziendali per le aziende o unità produttive è uno sino a 200 lavoratori, tre da 201 a 1.000 lavoratori, sei oltre i 1.000 lavoratori (in tali aziende il numero dei rappresentanti è aumentato nella misura individuata dagli accordi interconfederali o dalla contrattazione collettiva: art. 47 comma 7). Se non si procede alle elezioni del rappresentante aziendale, le funzioni di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza sono esercitate dai rappresentanti territoriale o di sito produttivo (art. 47 comma 8) e l’azienda dovrà contribuire al fondo istituito presso l’Inail (art. 48 comma 3).

Fondo di sostegno alla piccola e media im-presa, ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali e alla pariteticità

Presso l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) è stato istituito il fondo di sostegno alla piccola e media impresa, ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territo-riali e alla pariteticità. Il fondo opera a favore delle realtà in cui la contrattazione nazionale o integrativa non preveda o costituisca sistemi di rappresentanza dei lavoratori e di pariteticità migliorativi o, almeno, di pari livello ed ha quali obiettivi: il sostegno ed il finanziamento delle attività delle rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza territoriali, anche con riferimento alla formazione; il finanziamento della formazione dei datori di lavoro delle piccole e medie imprese, dei piccoli imprenditori, dei lavoratori sta-gionali del settore agricolo e dei lavoratori autonomi;

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il sostegno delle attività degli organismi paritetici (art. 52 comma 1).

Delega di funzioni

Recependo l’orientamento della giurisprudenza, l’art. 16 introduce la disciplina dell’istituto della delega di funzioni: finora esso risultava consentito dall’art. 1 comma 4 ter D.Lvo 626/1994, ma non era disciplinato da nessuna norma.

Oggi il Testo Unico dispone che la delega di funzioni da parte del datore di lavoro, ove non espres-samente esclusa, è ammessa con i seguenti limiti e condizioni: che essa risulti da atto scritto recante data certa; che il delegato possegga tutti i requisiti di professionalità ed esperienza richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate; che essa attribuisca al delegato tutti i poteri di organizzazione, gestione e controllo richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate; che essa attribuisca al delegato l’autonomia di spesa necessaria allo svolgimento delle funzioni delegate; che la delega sia accettata dal delegato per iscritto. Alla delega, inoltre, deve essere data ade-guata e tempestiva pubblicità. La delega di funzioni non esclude l’obbligo di vigilanza in capo al datore di lavoro in ordine al corretto espletamento da parte del delegato delle funzioni trasferite. La vigilanza si esplica anche attraverso i sistemi di verifica e control-lo previsti dal modello organizzativo e di gestione.

L’art. 17, inoltre, specifica (come già faceva l’art. 1 comma 4 D.Lvo 626/994) che il datore di lavoro non può delegare l’obbligo della valutazione di tutti i rischi, quello della conseguente elaborazione del documento di valutazione e infine quello della desi-gnazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi.

Sospensione dell’attività imprenditoriale

Il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale può essere adottato qualora venga ri-scontrato l’impiego di personale in nero in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro o nel caso di reiterate violazioni della disciplina in materia di superamento dei tempi di la-voro, di riposo giornaliero e settimanale considerando la gravità del rischio di infortunio che la violazione ha causato, nonché in caso di gravi e reiterate violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro individuate da un decreto ministeriale. In attesa dell’emanazione di quest’ultimo, dette violazioni sono individuate dall’allegato I al Testo Unico (art.

14): vi sono quelle di carattere generale (mancata elaborazione del documento di valutazione dei rischi o del piano di emergenza ed evacuazione, mancati formazione e addestramento, mancata costituzione del Spp e nomina del suo responsabile, mancata ela-borazione del piano di sicurezza e coordinamento o del piano operativo di sicurezza, mancata nomina del coordinatore per la progettazione o del coordinatore per l’esecuzione), quelle che espongono al rischio di caduta dall’alto (mancato utilizzo della cintura di sicurezza, mancanza di protezioni verso il vuoto), al rischio di seppellimento (mancata applicazione delle armature di sostegno, fatte salve le prescrizioni desumibili dalla relazione tecnica di consistenza del terreno), al rischio di elettrocuzione (lavori in pros-simità di linee elettriche, presenza di conduttori nudi in tensione, mancanza di protezione contro i contatti diretti e indiretti: impianti di terra, interruttore ma-gnetotermico, interruttore differenziale) e al rischio di amianto (mancata notifica all’organo di vigilanza prima dell’inizio dei lavori che possono comportare il rischio di esposizione all’amianto).

Sorveglianza sanitaria

Definisce e potenzia la funzione del medico com-petente. Novità sono previste dall’art. 25 in materia di obblighi del medico competente, che per esempio deve collaborare alla valutazione dei rischi, anche ai fini della programmazione (ove necessario) della sorveglianza sanitaria, alla predisposizione della at-tuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psico-fisica dei lavoratori, all’attività di for-mazione e informazione nei confronti dei lavoratori, per la parte di competenza, e alla organizzazione del servizio di primo soccorso considerando i partico-lari tipi di lavorazione ed esposizione e le peculiari modalità organizzative del lavoro. Collabora inoltre all’attuazione e valorizzazione di programmi volon-tari di «promozione della salute», secondo i principi della responsabilità sociale (lett. a). Egli, oltre ad effettuare la sorveglianza sanitaria, deve program-marla attenendosi anche agli indirizzi scientifici più avanzati (lett. b).

Le lettere successive fanno riferimento tra l’altro alle comunicazioni, alla privacy e alla visita degli ambienti di lavoro (lett. l), che ora non deve essere più effettuata necessariamente insieme al responsabile del servizio di prevenzione e protezione.

L’art. 38 individua i titoli (comma 1) e i requisiti (commi 2, 3 e 4) necessari per lo svolgimento delle funzioni di medico competente ed istituisce presso il

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Ministero della salute l’elenco dei medici competenti (comma 4). L’art. 39 comma 3 vieta al dipendente di una struttura pubblica, assegnato agli uffici che svolgono attività di vigilanza, di prestare, ad alcun titolo e in alcuna parte del territorio nazionale, attività di medico competente.

L’art. 40 stabilisce che il medico competente invii per via telematica al Ssn competente per territorio un rapporto annuale sulla base del modello dell’allegato 3B.

La sorveglianza sanitaria deve essere effettuata nei casi previsti dalla normativa vigente, dalle diret-tive europee nonché dalle indicazioni fornite dalla Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro ed anche qualora il lavoratore ne faccia richiesta e la stessa sia ritenuta dal medico competente correlata ai rischi lavorativi (art. 41 com-ma 1). Le visite mediche in fase preassuntiva sono vietate (art. 41 comma 3).

L’art. 42 si riferisce al caso di accertata inidoneità del lavoratore alla mansione specifica.

Servizio di prevenzione e protezione dai ri-schi e il suo responsabile

L’art. 33 comma 4 esplicita che il servizio di protezione e prevenzione dai rischi «è utilizzato dal datore di lavoro»: come prima quindi, in tema di assunzione di responsabilità antinfortunistica, è il datore di lavoro che deve in prima persona assicurare la sicurezza ai lavoratori.

I componenti del servizio di prevenzione e prote-

zione dai rischi devono possedere le capacità e i requi-siti professionali elencati dall’articolo 32 (che apporta modifiche in materia di formazione del responsabile del servizio) e devono essere in numero sufficiente rispetto “alle caratteristiche dell’azienda” e disporre di mezzi e di tempo adeguati per lo svolgimento dei compiti loro assegnati (art. 31 comma 2).

Il servizio può ancora essere interno o esterno e, nell’ipotesi di utilizzo di un servizio interno, il datore di lavoro può avvalersi di persone esterne alla azienda per integrare, ove occorra, l’azione di prevenzione e protezione del servizio (art. 31 comma 3). In assenza di dipendenti che siano in possesso dei necessari requisiti professionali, il ricorso a persone o servizi esterni è obbligatorio (art. 31 comma 4). In ogni caso, ove il datore di lavoro ricorra a persone o servizi esterni non è per questo esonerato dalla propria responsabilità (comma 5). Il ricorso al ser-vizio esterno o ad un responsabile esterno è vietato in ipotesi tassativamente indicate, per esempio nel caso di azienda industriale con oltre 200 lavoratori (commi 6 e 7).

E’ stata introdotta, nei casi di aziende con più unità produttive nonché nei casi di gruppi di im-prese, la possibilità di istituire un unico servizio di prevenzione e protezione. I datori di lavoro possono rivolgersi a tale struttura per l’istituzione del servizio e per la designazione degli addetti e del responsabile (comma 8).

In caso di svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti propri del servizio di preven-zione e protezione, l’art. 34 ha eliminato l’obbligo

Le norme abrogate dal Testo Unico

Con l’entrata in vigore del Testo Unico vengono abrogate le seguenti norme (art. 304): • il D.P.R. 547/1955: norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro; • il D.P.R. 164/1956: norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni; • il D.P.R. 303/1956 (fatta eccezione per l’articolo 64 in materia di ispezioni): norme generali per

l’igiene del lavoro; • il D.Lvo 277/199: protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti ad esposizione da agenti chimici,

fisici e biologici durante il lavoro; • il D.Lvo 626/1994: miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro; • il D.Lvo 493/1996: prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di

lavoro; • il D.Lvo 494/1996: prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o

mobili; • il D.Lvo 187/2005: prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori

ai rischi derivanti da vibrazioni meccaniche; • i commi 1 e 2 dell’art. 36 bis (contrasto del lavoro nero e promozione della sicurezza nei luoghi di

lavoro) del D.L. 223/2006 convertito con modificazioni dalla L. 248/2006: disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale;

• gli artt. 2 (notizia all’Inail in taluni casi di esercizio dell’azione penale), 3 (modifiche al D.Lvo 626/1994), 5 (contrasto del lavoro irregolare e tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori), 6 (tessera di riconoscimento per il personale delle imprese appaltatrici e subappaltatrici) e 7 (poteri degli orga-ni paritetici) della L. 123/2007: misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia;

• ogni altra disposizione legislativa e regolamentare nella materia disciplinata dal Testo Unico incom-patibile con lo stesso.

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Testo unico sulla sicurezza: molte le novità

di trasmissione all’organo di vigilanza competente della dichiarazione circa le capacità di svolgimento di tale funzione e della relazione sull’andamento degli infortuni e malattie professionali nella propria azienda.

Formazione e informazione

Con riferimento alla durata, ai contenuti minimi e alle modalità della formazione dei lavoratori, l’art. 37 comma 2 rinvia ad un futuro accordo in sede di Conferenza Stato – Regioni.

Il comma 7 dedica specifica attenzione ai conte-nuti minimi della formazione del preposto e il comma 8 alla possibilità che i lavoratori autonomi e quelli familiari hanno di chiedere di poter partecipare alla formazione dei lavoratori.

Il comma 9 si riferisce alla formazione degli addetti all’emergenza e i commi 10 e 11 a quella del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, per il quale diventano obbligatori la verifica di apprendi-mento e l’aggiornamento periodico.

Il comma 14 stabilisce che le competenze ac-quisite in seguito alla formazione debbano essere registrate nel libretto formativo del cittadino (di cui al D.Lvo 276/2003), che il contenuto di tale libret-to sia considerato dal datore di lavoro ai fini della programmazione della formazione e che di esso gli organi di vigilanza debbano tener conto ai fini della verifica degli obblighi di formazione.

Il comma 13, infine, dispone che il contenuto della formazione debba essere facilmente comprensibile per i lavoratori e che debba consentire loro di acqui-sire le conoscenze e competenze necessarie in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Ove la formazione ri-guardi lavoratori immigrati, essa deve avvenire previa verifica della comprensione e conoscenza della lingua veicolare utilizzata nel percorso formativo.

Analoga disposizione è prevista dall’art. 36 in tema di informazione dei lavoratori (comma 4). Quest’ultimo articolo non prevede altre rilevanti novità riguardanti l’informazione.

Sistema istituzionale

Il Testo Unico dedica un intero capo al sistema istituzionale. In particolare, istituisce il Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro (art. 5), la Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro (art. 6), i Comitati regionali di

coordinamento (art. 7). Istituisce, inoltre, il Sistema informativo nazionale per la prevenzione (SINP) nei luoghi di lavoro (art. 8), un apparato di sostegno alle imprese mediante attività di informazione, assistenza, consulenza, formazione, promozione in materia di si-curezza e salute nei luoghi di lavoro, in particolare nei confronti delle imprese artigiane, delle imprese agri-cole e delle piccole e medie imprese e delle rispettive associazioni dei datori di lavoro (art. 10). Le nuove norme prevedono anche attività promozionali della cultura e delle azioni di prevenzione con riguardo per esempio al finanziamento di progetti di investimento in materia di salute e sicurezza sul lavoro da parte delle piccole, medie e micro imprese e al finanzia-mento di progetti formativi specificamente dedicati alle piccole, medie e micro imprese (art. 11).

L’art. 12 si riferisce all’istituto dell’interpello, stabilendo che gli organismi associativi a rilevanza nazionale degli enti territoriali e gli enti pubblici nazionali, nonché, di propria iniziativa o su segnala-zione dei propri iscritti, le organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e i consigli nazionali degli ordini o collegi professionali, possono inoltrare, esclusivamente tramite posta elettronica, alla Commissione per gli interpelli (istituita presso il Ministero del lavoro e della previdenza sociale) quesiti di ordine generale sull’applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza del lavoro. Le indicazioni fornite nelle risposte ai quesiti costitu-iscono criteri interpretativi e direttivi per l’esercizio delle attività di vigilanza.

Sanzioni

Il Titolo XII del Testo Unico detta alcune disposi-zioni in materia penale e di procedura penale. In par-ticolare, l’art. 301 conferma che alle contravvenzioni punite con la pena alternativa dell’arresto o dell’am-menda, si applicano le già esistenti disposizioni in materia di prescrizione ed estinzione del reato (ex D.Lvo 758/1994).

Se generalmente le sanzioni penali previste sono quella dell’arresto alternativo all’ammenda o della sola ammenda in casi di irregolarità meno gravi, non mancano ora casi (per esempio per le attività disci-plinate dal Titolo IV -cantieri temporanei o mobili-, caratterizzate dalla compresenza di più imprese e la cui entità presunta di lavoro non sia inferiore a 200 uomini-giorno: art. 55 comma 2 lett. c) nei quali le sanzioni, per la prima volta in campo antinfortunisti-co, possono arrivare anche all’arresto non alternativo

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Antonietta [email protected]

all’ammenda.In tali ipotesi, comunque, può intervenire il cosid-

detto “ravvedimento operoso” previsto dall’art. 302. Esso rappresenta una novità in quanto stabilisce che per le contravvenzioni punite con la sola pena dell’ar-resto il giudice applica, in luogo dell’arresto, la pena dell’ammenda se entro la conclusione del giudizio di primo grado, risultano eliminate tutte le irregolarità, le fonti di rischio e le eventuali conseguenze dannose del reato. La sostituzione non è però consentita: quando la violazione abbia avuto un contributo causale nel verificarsi di un infortunio sul lavoro; quando il fatto è stato commesso da soggetto che abbia già riportato condanna definitiva per la violazione di norme relati-ve alla prevenzione degli infortuni sul lavoro, ovvero per i reati di lesioni personali colpose e omicidio colposo avvenuti a causa di violazione delle norme relative alla prevenzione degli infortuni sul lavoro. Il reato si estingue decorsi tre anni dal passaggio in giudicato della sentenza senza che l’imputato abbia commesso ulteriori reati in materia di salute e sicu-rezza sul lavoro, ovvero lesioni personali colpose od omicidio colposo con violazione delle norme relative alla prevenzione degli infortuni sul lavoro. In questo caso si estingue ogni effetto penale della condanna (comma 3).

Anche l’art. 303 è un novità in quanto introduce una circostanza attenuante: la pena per i reati previ-sti dal Testo Unico e puniti con la pena dell’arresto, anche in via alternativa, è ridotta fino ad un terzo

per il contravventore il quale, entro i termini di cui all’articolo 491 c.p.p., si adopera concretamente per la rimozione delle irregolarità riscontrate dagli organi di vigilanza e delle eventuali conseguenze dannose del reato; tale riduzione non si applica nei casi di defini-zione del reato ai sensi dell’art. 302 di cui sopra.

Infine, oltre al sopra menzionato principio dell’esercizio di fatto dei poteri direttivi (art. 299), viene ribadito anche il principio di specialità: quando uno stesso fatto è punito da una disposizione prevista dal titolo I (le norme di tipo generale) e da una o più disposizioni previste negli altri titoli (disposizioni di tipo speciale), si applica la disposizione speciale (art. 298).

Nel Titolo I, l’art. 61 comma 1 riprende la novità introdotta in agosto dello scorso anno relativa alla costituzione di parte civile dell’INAIL: in caso di esercizio dell’azione penale per i delitti di omicidio colposo o di lesioni personali colpose, se il fatto è commesso con violazione delle norme per la preven-zione degli infortuni sul lavoro o relative all’igiene del lavoro o che abbia determinato una malattia professionale, il pubblico ministero ne dà immediata notizia all’INAIL ed all’IPSEMA, in relazione alle rispettive competenze, ai fini dell’eventuale costitu-zione di parte civile e dell’azione di regresso.

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La versione beta pubblica di Adobe Flash Player 10 disponibile su Adobe Labs

Adobe Systems Incorporated (Nasdaq: ADBE) ha annunciato che la pre-release del software Ado-be® Flash® Player 10 è ora disponibile in versione beta su Adobe Labs e contiene nuove funzionalità espressive utili a sviluppatori e interactive desi-gner per realizzare esperienze Web più ricche e “immersive”. La versione beta di Adobe Flash Player 10 (nome in codice “Astro”) fa leva sulle capacità del runtime applicativo più diffuso al mondo e supporta filtri ed effetti customizzati, trasformazione e animazione 3D nativa, formati rich text estensibili e l’accelerazione hardware della GPU per abilitare esperienze video di nuovo tipo su diversi browser e siste-mi operativi.

“Da oltre un de-cennio Adobe spinge in avanti i limiti della creatività e con Flash Player ha ridisegnato la fruizione interattiva del Web. La società vanta una lunga storia di suc-cessi nella realizzazio-ne di tecnologie capaci di tracciare le tendenze del mercato e con la release di Flash Player 10 in versione beta ha ancora una volta ele-vato questa soglia”, ha affermato David Wadh-wani, General Manager e Vice President della

Platform Business Unit di Adobe. “Frutto della stretta collaborazione con la community, le funzionalità cre-

ative introdotte rappresentano una vera rivoluzione sia per gli interactive designer e gli sviluppatori, sia per gli utenti finali”.

Per la prima volta, Adobe abilita la creazione di filtri ed effetti customizzati capaci di estendersi e di combinarsi con

gli effetti nativi all’interno di Flash Player per offrire il massimo controllo creativo sui contenuti ricchi e coinvolgere meglio gli utenti finali. Filtri ed effetti customizzati sono realizzati con il toolkit Adobe

Adobe Systems ItaliaCentro direzionale ColleoniPal. Taurus A320041 Agrate Brianza (Mi)tel. 039 65501 fax 039 655050Per informazioni commerciali: [email protected]

Nuove e importanti funzioni creative per consentire esperienze più ricche e coinvolgenti su internet

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Pixel Bender™, anch’esso disponibile gratuitamente su Adobe Labs. Adobe Pixel Bender è la tecnologia utilizzata per la realizzazione di filtri ed effetti spe-ciali anche dal software Adobe After Effects® CS3, standard di settore per la creazione di grafica animata ed effetti visivi per cinema e broadcast. Da ora, con Adobe Flash Player 10 in versione beta, gli svilup-patori potranno creare propri filtri, modi di fusione (blend mode) e riempimento (fill) con Adobe Pixel Bender scrivendo piccole funzioni di pixel-shading i cui parametri possono essere utilizzati per creare effetti animati o per cambiare effetto sui contenuti rich media durante il runtime.

“Uno degli aspetti più interessanti delle nuove funzioni creative presenti in Adobe Flash Player 10 beta è che non rallentano affatto le prestazioni”, ha dichiarato Grant Skinner, CEO e Chief Architect di gskinner.com. “Con Flash Player 10 beta gli sviluppa-tori possono abilitare contenuti SWF da visualizzare sfruttando la bandwidth di memoria e la potenza di calcolo dell’hardware della GPU, liberando la CPU per compiti più impegnativi, quali la visualizzazione di contenuti 3D e di effetti complessi, o l’elaborazione di business logic sofisticate. Nessun altro browser runtime dispone di tali capacità”.

Forte di un’esperienza di oltre 25 anni nei testi, Adobe ha sviluppato per Adobe Flash Player 10 un nuovo engine per i testi ad elevata flessibilità che offre a sviluppatori e interactive designer il pieno controllo creativo sulle caratteristiche dei font per il dispositivo, con funzioni quali anti-alias, rotazione e stile oltre al supporto delle legature dei caratteri. Le varie opzioni di layout, come verticale, bi-direzionale e da destra a sinistra, permetteranno di creare RIA in più lingue o offriranno la possibilità di distribuire

eBook e pubblicazioni online con un più elevato grado di interattività e che fanno leva sulla tecnologia Adobe Flash Player. Le nuove capacità di streaming a bitrate variabile per lo scambio di video fra Adobe Flash Player 10 beta e le future release di Adobe Flash Media Server regoleranno automaticamente la qualità video durante le fluttuazioni di disponibilità della banda riproducendo i video in modo omogeneo, senza pause per il buffering, così da migliorare nettamente l’esperienza degli utenti. La versione beta di Adobe Flash Player 10 introduce anche il supporto nativo degli effetti 3D per posizionare, ruotare e animare gli oggetti bi dimensionali mantenendo al tempo stesso l’interattività.

“Gli effetti 3D e le trasformazioni ora disponi-bili nella versione beta di Adobe Flash Player 10 consentiranno agli sviluppatori di accostarsi rapida-mente al mondo 3D”, ha affermato Ralph Hauwert, proprietario di UnitZeroOne e Core Developer di Papervision 3D. “Il perfezionamento delle API per disegnare, unito al linguaggio Pixel Bender, offrirà agli interactive designer e agli sviluppatori interessati alla realizzazione di esperienze 3D una profondità grafica assolutamente inedita per il Web. Sviluppatori e designer saranno in grado di realizzare una fruizione di tipo cinematografico, con effetti speciali fino ad ora impensabili sul Web”.

Adobe Flash Player offre opzioni creative senza precedenti, possibilità di fruizione altamente coin-volgenti, eccellente riproduzione audio/video ed è sostanzialmente utilizzabile con tutti i sistemi ope-rativi. I contenuti Adobe Flash Player raggiungono oltre il 98% dei computer desktop abilitati a Internet. L’adozione del precedente update Adobe Flash Player 9 che supporta i contenuti HD abilitati allo standard

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H.264, ha sbaragliato tutti i record raggiungendo in meno di tre mesi una penetrazione di mercato del 62%. Oltre il 75% dei broadcaster che trasmettono video in streaming utilizzano la tecnologia Flash.

Le innovazioni introdotte nella versione beta di Adobe Flash Player 10 saranno incorporate in una prossima versione di Adobe AIR e contribuiranno al futuro lavoro sul progetto Open Screen Project, dedicato allo sviluppo di un ambiente di runtime omogeneo per personal computer, dispositivi mobili e apparati elettronici consumer. Altre informazioni sull’iniziativa Open Screen Project sono disponibili all’indirizzo www.openscreenproject.org.

Disponibilità La pre-release di Adobe Flash Player 10 beta è già

disponibile e scaricabile gratuitamente dal sito Adobe

Labs all’indirizzo www.adobe.com/go/astro. Per ap-profondimenti su Flash Player 10 beta e per assistere alla dimostrazione delle nuove funzioni, visitare il sito www.adobe.com/go/flashplayer10_demos. Adobe Flash Player 10 in versione beta è offerto per i sistemi operativi Windows Vista®, Windows® XP, Windows Server® 2003, Windows 2000, Mac OS X e Linux®. Adobe Pixel Bender Exchange per la creazione di effetti speciali customizzati è già disponibile per i membri della community all’indirizzo www.adobe.com/go/pixelbender.

A proposito di Adobe Systems Incorporated Adobe rivoluziona il modo in cui il mondo utilizza

le idee e le informazioni, in qualunque momento, in qualunque luogo e attraverso qualsiasi media. Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.adobe.it.

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Dow Jones sceglie EidosMedia

Dow Jones & Company ha scelto la piattaforma editoriale cross-media Méthode per la pubblicazione delle edizioni carta e web del Wall Street Journal. Il settimanale Barron’s con il relativo sito web ed il sito di informazione finanziaria non a pagamento Mar-ketWatch.com saranno ugualmente trasferiti sul nuovo sistema.

Méthode sarà utilizzato da circa 1000 utenti dislocati nelle diverse redazioni del Journal, negli Usa, in Europa e in Asia. Sostituirà, fra gli altri, anche l’attuale sistema HermesTM 10 di Atex, attualmente utilizzato in redazione centrale.

L’acquisizione di un cliente come Dow Jones è un fatto di assoluto prestigio per l’azienda milanese. Fondato nel 1882, Dow Jones conta oggi più di 7000 dipendenti in tutto il mondo e dallo scorso anno fa parte della holding News Corporation, di proprietà dell’australiano Ru-pert Murdoch. Fornitore leader a livello mondiale nel settore dell’informazione economico-finanziaria,

EidosMedia Spa Viale Legioni Romane, 43

20147 Milanotel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330

[email protected]

Dow Jones & Co, pubblica The Wall Street Journal, la rivista Barron’s, MarketWatch.com e il Far Eastern Economic Review, oltre ad un ampio portafoglio di servizi informativi nel mondo del business e della finanza. In particolare il Wall Street Journal, nato nel 1889, è oggi la più diffusa pubblicazione al mondo in campo economico-finanziario con una diffusione di 2

milioni di copie e un pubblico online di più di 1 milione di abbonati a pagamento.

L’arrivo di Méthode si inseri-sce in una strategia estremamente

ambiziosa di riorganizzazione delle attività editoriali per dare vita a una

redazione mondiale virtualmente uni-ficata, in grado di gestire 24 ore su 24 la

pubblicazione di news sui diversi canali. Grazie a Méthode infatti le attività online, che sono attualmente separate da quelle print, potranno essere completamente integrate in un processo unico di crea-zione e distribuzione dell’informazione.

“Vogliamo costruire una redazione globale integra-ta: per supportare un progetto di questa levatura abbiamo bisogno di una piattaforma editoriale proiettata verso il futuro e all’al-tezza dei più moderni standard tecnologici,” ha affermato Jim Pensiero, Vice-President News Projects del Wall Street Journal. “Méthode è il sistema ideale per questo tipo di organizzazione”.

“Intendiamo sviluppare un processo completamente in-dipendente dal canale di pub-blicazione”, ha aggiunto Jim Pensiero. “I nostri reporters invieranno un unico articolo che verrà declinato sui vari canali di pubblicazione grazie alle fun-zionalità multi-canale offerte da

Dow Jones & Company adotta Méthode per Wall Street Journal, WSJ.com, Barron’s, Barrons.com e MarketWatch.com.

Foto di gruppo dopo la firma del contratto tra Dow Jones e Eidosmedia. Da sinistra: Angelo Grampa, Presidente gruppo EidosMedia; Jim Pensiero, Vice-President News Projects del Wall Street Journal; Gabriella Franzini, CEO gruppo EidosMedia; Jo Ann Froelich, Presidente US Operations per EidosMedia Inc.

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Méthode. Un unico file alimenterà i diversi canali e le diverse edizio-ni. Ci aspettiamo in questo modo di ottenere significativi migliora-menti in termini di sinergie e di efficienza del processo”.

L’adozione di Méthode aiuterà anche a potenziare il processo già intrapreso dal Wall Street Journal: una redazione virtuale attiva 24 ore al giorno 7 giorni su 7, in cui l’attività redazionale passa da un capo all’altro dell’oceano nel corso dell’intera giornata: quando la giornata editoriale finisce negli Stati Uniti, è l’Asia a prendere in carico la gestione del portale, seguita a ruota dall’Europa, in un processo globale e circolare che non conosce interruzioni.

“Il fatto di poter gestire i nostri prodotti editoriali a partire da una piattaforma editoriale comune gestita da Méthode sem-plificherà enormemente i nostri processi interni,” ha commentato Jack Gelman, Chief Technology Officer di Dow Jones Consumer Media Group.

“Siamo orgogliosi che Dow Jones abbia scelto EidosMedia”, ha affermato Gabriella Franzini, CEO del gruppo EidosMedia . “Si tratta di un’organizzazione com-plessa, con un vasto portafoglio editoriale e con strategie di busi-ness e organizzative all’avanguar-dia nel settore media. Siamo certi che Méthode saprà accompagnarli al meglio nel loro processo orga-nizzativo per aiutarli a vincere le sfide che il mercato pone e porrà nel prossimo futuro agli editori”.

“Quando circa dieci anni fa abbiamo concepito il sistema Méthode, avevamo in mente esattamente il tipo di organizzazione globale e cross-media che il Dow Jones ha deciso oggi di realizzare”, ha affermato Angelo Grampa, Presidente del gruppo EidosMedia. “Per noi è fonte di grandissima soddisfazione il fatto di essere riusciti a rispondere alle esigenze di un editore di tale livello”.

A pochi mesi dall’apertura della filiale americana

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By Sarah Childress

JOHANNESBURG, South Af-rica—The global commoditiesboom is claiming another casu-alty: Africa’s already-shakypower grid.

With the continent’s power-hungry mining sector boomingand the economy along with it,national electricity grids arefraying. Higher prices for coaland oil are only intensifying thestrain on electricity companies.

The poor in South Africa’ssprawling townships have longbeen used to power cuts. Now,upscale shoppers here browsedarkened malls, while moviego-ers are accustomed to outagesdisrupting shows. In nearbyBotswana,plans tobringelectric-ity to rural villages are threat-ened as the government strug-gles tomaintain power at the na-tion’s diamond mines.

Frequent and disruptivepower outages plague about 35of sub-Saharan Africa’s 53 coun-tries, according to the WorldBank. The situation is triggeringviolence and threatening deeperinstability across a region al-ready wracked by unrest. Resi-dents of impoverished Port Har-court,Nigeria, enragedatpayingfor inconsistent or nonexistentelectricity, recently have chasedaway the power company’s billcollectors with machetes.

In South Africa, Eskom, thegovernment-owned power com-pany, is taking drastic actions toprevent its national grid fromcollapsing altogether. Lastmonth, itpetitioned federal regu-lators to allow it to hike rates bymore than 50% —a stinging in-creasedesigned to curbdemand.It also reduced power to thecountry’s robust mining indus-try. The drop in capacity hashelped elevate international

gold and platinum prices.“The situation is critical,”

saysSteveLennon,Eskom’sman-aging director for resources andstrategy. The company has hadto resort to scheduled outagessince January, and recentlywarned that additional cuts maybe necessary.

In a raremea culpa, SouthAf-rican President Thabo Mbekiapologized for the electricityshortages during his Februarystate-of-the-union address. Hedeclared thesituation tobea“na-tional emergency” and vowed toconfront the problem.

Unreliable power poses ama-jorconstraintontheregion’s eco-

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By Bobby WhiteAnd Vauhini Vara

When Scott Weiss heard thattech behemoth Cisco SystemsInc.wantedtoacquireanemail-se-curity company like his startup,he emailed a vow to his staff:“Said acquiree will not be us.”

Cisco was famous for fuelingits stellar growth by buying doz-ens of companies and digestingthem completely, in-stalling its own execu-tives and leaving littletrace of a target’s iden-tity. The method madeCisco the envy of thetechnology world,where so many acquisi-tions go awry. Mr.Weiss feared losingcontrol of the firm heco-founded, IronPortSystems Inc. WhenCisco made an offer in early2006, he declined.

Then last year, Mr. Weissagreed to sell, for $830 million.His convictions hadn’t shifted.Cisco’s had.

The Silicon Valley icon hasbeen remaking its acquisitionstrategy as it carefully tries tomove into the 21st century’s hottech markets. The company ulti-mately offered Mr. Weiss an un-Cisco-like proposition: Ciscowould buy IronPort, but let it op-erate as a stand-alone unit, withits own managers, brand name,engineers and salespeople.

“They wanted to make surethey didn’t screw it up,” saysMr.Weiss. This month, Cisco pro-motedMr.Weiss, 42 yearsold, tohead all of its security-technol-ogy business.

Cisco’s new focusmirrors theefforts of other large technologyfirms—including MicrosoftCorp., Oracle Corp. and Sun Mi-crosystems Inc.—to avoid losingtheir status in a new tech era in

which growth is led byproducts powered bythe Internet. Cisco’sonce-torrid quarterlygrowth has slowed toaround 15% year-to-year, from between30% and 40% or moreearly this decade.

Cisco’s strategyshift is particularlystriking because thecompany, the country’s

third-largesttechfirmbymarketcapitalization, isviewedasabell-wether for the industry.Chief ex-ecutive John Chambers wantsthenetworkinggianttomovebe-yond its core business—makinggearlike switches and routersthat direct computer and tele-com traffic over corporate net-works. It’s entering entirely newmarkets, such as online videoandWeb conferencing.

That means adding newpages to Cisco’s much-admiredacquisition playbook, which hasbeenthe subject ofHarvardBusi-

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By Kathryn KranholdAnd Carol Hymowitz

Five days after General Elec-tric Co. disappointed investorswithasurprisefirst-quarterearn-ings slump, Chief Executive Jef-freyR. Immeltdefendedhisstrat-egy and dismissed cries to splitupandremaketheconglomerate.

But even as he moves to ad-dress rising investor pressure,hecameundercriticismWednes-day fromanother important con-stituent: GE’s high-profileformer CEO, Jack Welch.

Mr. Immelt has a “credibilityproblem,” Mr. Welch said onCNBC, a cable network owned byGE. Citing GE’s missed earningsforecast, he said: “Here’s thescrew-up: You made a promisethat you’d deliver this, and youmissed three weeks later.”

Mr. Welch defended hisformer protégé and GE’ssprawling portfolio of busi-nesses in a subsequent inter-view. “I truly believe this non-sense about breaking up GE

and Immelt’s in trouble iscrazy,” Mr. Welch said.

But his unprecedented pub-lic criticism of Mr. Immelt—who declined to respond—points to the rising pressure onGE’s chief.Mr. Immelt faces con-flicting cries to sell businessesand remake the company.

A Letdown“We let people down. That’s

not what we want people to ex-pect of GE,” said Mr. Immelt inone of his first interviews sinceGE on Friday reported an unex-pecteddrop in first-quarterearn-ings and lowered its forecast forthe rest of the year. It promptedthe biggest one-day decline inGE shares inmore than 20 years.

Mr. Immelt, 52 years old, saidhis teamwill shedunderperform-ing businesses, as they havedone in recent years, butwouldn’t necessarily acceleratesales. “We’re going to continueto be very aggressive around theportfolio,” he said. Parts of GE’sconsumer-finance business, in-cluding its private-label credit-card unit, already are on theblock. One person close to thecompanysaidGEmaysell itsven-erable appliance unit.

He also saidweakperformersPlease turn to page A15

InWednesday night’sDemocratic debate, Sen.Obama often found himselfon the defensive and Sen.Clinton stirred newcontroversy over his ties toa 1960s radical. Page A3

POWER STRUGGLE

In Africa, Outages Stifle a BoomElectricity CutsPlague 35 Nations;Waiting in Gakuto

RE-ROUTED

Cisco ChangesTackIn Takeover Game

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DJIA 12619.27 s 256.80 2.1% NASDAQ 2350.11 s 2.8% NIKKEI 13146.13 s 1.2% DJ STOXX 50 3142.78 s 1.7% 10-YR TREAS t 1 1/32, yield 3.696% OIL $114.93 s $1.14 GOLD $945.10 s $16.40 EURO $1.5956 YEN 101.66

Gordon Brown VisitsBush inWashington

By Clare Ansberry

PITTSBURGH—Bongo therabbit had issues.

He was old, aloof and tough.During abrawlwith another rab-bit, Bongo lost a dime-size pieceof his ear. His first home is un-known.Hissecondwasananimalshelter in rural Pennsylvaniathat reached rabbit overloadandtransferred him to another shel-ter here called Animal Friends.

Animal Friends takes abused,neglected and unwanted ani-mals and tries to find them fami-lies. That can be challenging.Who wants a banged-up old rab-bit?Or elderly cats anddogs thathave thinning fur, missing teeth,cataracts and arthritic hips?

“A lot of folks aren’twilling toadoptanolder animal,” saysAnnCadman, health andwellness co-ordinator at the shelter. “I hadone woman say, ‘Why would Iwant a used animal?’ ”

Ms. Cadman, who hasadopted several elderly dogs,says theyare affectionateandat-tentive. But she needed a way topersuade other people to adoptold animals, of which there aremany at the shelter.

Somehavebeen leftbypeoplewhomove,wantayoungerpet,orare overwhelmed by age-relatedmaladies. A good number of theolderrabbitswereboughtasEas-ter bunnies for small children.Months pass. The novelty wearsoff, and the cuddly little crittersturn into rabbits, weighing up to

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British premier GordonBrown, who has surprisedobservers by preservingclose ties with Washingtonsince succeeding Tony Blair,sits down with PresidentBush, hoping to discuss thecredit crunch, while theWhite House likely will fo-cus more on security issues,particularly Afghanistan.

Google Reports ResultsAmid ‘Click’ Concerns

CONTENTSCampaign ’08 ............................ A7-8Corporate News ............................ B3Deals & Deal Makers ................. C3

International Finance ................ C7Letters to the Editor ............... A17Markets Lineup ............................. C4Media & Marketing ..................... B9

Opinion ....................................... A18-19Technology ........................................ B4U.S. News .................................. A3-4,6World News ............................. A12,14

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What’s News–

Pets, Like Wine,Often Age WellBut Have Issues

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Red Collar Group FindsHomes for Old Animals;Bongo, Past His Prime

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Business & Finance

HAPPIER DAYS: Jack Welch,shown here with successor Jeffrey Immeltin 2000, yesterday criticized his protégé.

Pennsylvania Face-Off

s Copyright 2008 Dow Jones & Company. All Rights Reserved

Scott Weiss

TODAY’S AGENDA

Google postsearnings amiddebate over howvulnerable itscore search-adbusiness is tomacroeconomicswings, and asdata show adrop in the number of timespeople click on its ads. See B1.

U.K.’s Brown HitsTheStreetandU.N.WORLD NEWS A12

Win in Vegas Now!It’s Bargain TimePERSONAL JOURNAL D1

GoogleClicksFall,FeedingAdWorriesMARKETPLACE B1

EmbattledGECEODefends StrategyImmelt ScoldedByWelch on TV;Appliance Sale?

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200

400

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1,000

1,200

Sub-SaharanAfrica

South Asia*

Middle East/N. Africa*

Europe/Central Asia*

’05’00’95’90’85’80

*Developing countries only

Source: World Bank

Falling BehindPower generation capacity,megawatts per one millioninhabitants

AssociatedPress

GOOGLENET INCOME

20070.0

0.4

0.8

$1.2 billion

I BM posted a 26% jump inprofit as gains were led by

its services business and sur-prising strength in the U.S.,where revenue rose 6%. Theresults and a bullish forecast,coupled with Intel’s outlook,suggest that some tech com-panies are escaping thesubprime fallout and result-ing consumer slowdown. B3n EBay’s net increased 22%,while revenue rose 24% de-spite slower growth at the com-pany’s flagship auction site.EBayalso raised its forecast.B4n Tech companies from eBayto EMC are beefing up theircash holdings amid fears ofan economic downturn. C1

n The Dow industrials rose256.80 points, or 2.1%, to12619.27, spurred by the finan-cial sector. Crude hit anotherrecord close of $114.93.C1, C12n Profit at J.P. Morgan andWells Fargo declined, buttheir shares rose as resultsweren’t as bad as expected. C1

n GE CEO Immelt defendedhis strategy and dismissedcries to split up and remakethe conglomerate in the wakeof disappointing earnings. A1

n Google’s earnings releaseThursday comes amidinvestor worries about theimpact of the softening econ-omy on its search ads. B1n Yahoo is close to outsourc-ing its search ads to Google, amove that could cloudMi-crosoft’s bid for Yahoo. B2

n Housing starts fell 11.9%last month to the lowest levelsince around the 1990-91 reces-sion. Industrial output and con-sumerpricesboth rose0.3%.A3

n American Airlines’ parentposted a loss on a jump in fuelcosts and warned of highersecond-quarter expenses thatcould hurt annual results. B3

n Coca-Cola’s net rose 19%despite flat North Americansales. A weak dollar aidedprofit outside the region. B3

n FreddieMac is set to unveila deal with threemajor lendersthatwillmakemore fundsavail-able for large home loans. D4

n Sallie Mae swung to a lossandwarned it can’t make prof-itable loans at this time. C2n A Citigroup unit will sus-pend lending at certain schoolsandwithdraw from the federalconsolidation loanmarket.D4

n France Télécom is consid-ering a bid for Sweden’s Telia-Sonera. The potential dealcomes amid consolidation inEurope’s telecom sector. B6

n China’s economic growthslowed modestly in the firstquarter on weaker trade, butinflation remained high. A12

n Dana is expected to nameGary Convis, a longtime Toy-ota executive, as CEO. B9

n The banking group respon-sible for overseeing Liborfast-tracked an inquiry intothe interest rate’s accuracy. C7

n South Korea’s LG swung toa profit on strong handsetsales and gains from its invest-ment in a flat-panel maker. B4

n Abbott’s net climbed 34%on strong growth across allof its sectors, but the health-care company’s shares fell. C8

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World-Wide

n Clinton and Obama joustedat a Philadelphia debate.In their last face-off beforePennsylvania’s primary, Clin-ton tried to stir up controver-sies about Obama’s past andsupporters and sow doubtsabout his electability. BothDemocrats pledged not toraise taxes on individualsmaking less than $200,000and said they would respondforcefully if Iran obtainsnuclear weapons and usesthem against Israel. A3, A8Obama and his wife, Michelle,reported income of $4.2 mil-lion last year, according tonewly released tax returns.

n Bush and Pope Benedictdeclared similar views onfreedom and morality as thepresident welcomed thepontiff to theWhite House. A3

n The SupremeCourt upheldthe predominant form ofexecution, clearing the wayfor lethal injections to re-sume across the country. A4

n The Bush administrationtold a Senate committee itwould veto a war-fundingmeasure if it contains billionsin domestic spending. A14n A U.S. drone fired twomissiles in Basra and Iraqitroops battled in Baghdad’sSadr City slum as clashes withShiite militiamen flared. A14

n Bush called for halting thegrowth of greenhouse-gasemissions by 2025 but pro-vided few specifics on how toachieve reduction targets. A6

n A dozen House Democratsconsidered themost vulnerableto defeat began the year withstronger campaign financesthan their likely rivals. A7

n The government will startcollecting DNA samples fromanyone arrested by a federallaw-enforcement agency. A2

n Israel struck targets inGaza;at least 20 Palestinians died,including a news cameraman.Hamasmilitants killed three Is-raeli soldiers in anambush.A14

n Pakistan’s newgovernmentis pushing ahead with thereinstatement of judges firedby Musharraf last year. A14n Runners carried the Olym-pic torcharounda stadium inPakistan amidheavy security todeter anti-China protests. A14

n Astudyofprematurebabiesfound that higher birth weightimproved chances of survivaland that girls survived muchmore often than boys. D1

n Flu viruses arise and evolveannually in Asia and migrateto Europe and the Americas inthe winter, studies found. D5

n TheWhite House adoptednewrulesonwhenandhowrail-roads can transport hazardousmaterials through cities.A15

n Russia plans to upgrade tieswith two Georgian separatistregions, amove Georgia called“creeping annexation.” A12

n Police inZimbabwe arrested36 people for allegedly tryingto violently enforce a strikecalled by the opposition. A14

n A federal report cited a risein “minimum fuel” events in-volving Continental flights ap-proachingNewark airport.A16

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* * * * * * * * * THURSDAY, APRIL 17, 2008 ~ VOL. CCLI NO. 90 HHHH $1.50

di EidosMedia, Dow Jones è la terza organizzazione americana ad adottare Méthode, dopo il Seattle Times e l’azienda di servizi finanziari AllianceBernstein.

“Sempre di più il mercato riconosce in EidosMedia il fornitore di tecnologie in grado di fornire un vero strumento abilitante alla convergenza delle redazioni e alla pubblicazione cross-media”, ha sottolineato Jo Ann Froelich, Presidente di EidosMedia Inc. “La de-cisione di Dow Jones non è che un’ulteriore conferma che Méthode è il sistema del futuro per il settore del publishing negli Stati Uniti”.

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Goss International presenta a Drupa una nuova rotativa “alternativa a foglio”

Alla drupa 2008, Goss International presenterà un concetto di stampa rivoluzionario, che offrirà note-voli vantaggi in fatto di produttività ed economia nella produzione di materiale d’alta qualità, in foglio e in formato B1.

Alla drupa, il sistema Goss a bobina con unità di stampa M-600 e la nuova tecnologia innovativa di taglio in fogli funzionerà a velocità di fino a 30mila fogli all’ora. Il nuovo dispositivo di taglio, sviluppato esclusivamente in partnership

Questo sistema di stampa offrirà una produttività superiore a quella delle macchine in bianca e volta, con caratteristiche comparabili di ingombro, fabbisogno di manodopera e capacità di prodotto, nonché un costo d’investimento competitivo . Unità di stampa M-600 abbinate alla nuova tecnologia rivoluzionaria di taglio in fogli. Dimostrazioni pratiche metteranno in evidenza produttività, qualità di stampa ed efficienza nelle basse tirature

con VITS, permetterà la stampa da bobina su carta patinata, usando i normali inchiostri per la stampa a

foglio, ma senza forno.

“La possibilità di stampare pro-dotti equivalenti a velocità notevol-

mente superiori a quelle di una rotativa a foglio, con un livello competitivo di

costo dell’investimento e di fabbisogno di manodopera, offre un’ottima alternativa per molte applicazioni,” osserva Bob Brown, amministratore delegato di Goss International. “Questa rotativa è un’ulteriore dimostrazione che ci concentriamo su

innovazioni che per-mettono agli stampa-tori di differenziarsi e assicurarsi un vantag-gio concorrenziale.”

La rotativa M-600 “in bianca e volta” in azione alla drupa af-fiancherà altre novità Goss International. Le dimostrazioni pra-tiche metteranno in risalto l’alta qualità di stampa, la velocità di messa in macchi-na, il basso livello di scarti e la flessibilità di stampa in tirature estremamente bas-se. Per fornire queste

Goss InternationalGreenbank Street - Preston

Lancashire PR1 7LA - EnglandTel: +44.1772.257571Fax: +44.1772.885698

[email protected]

La rotativa includerà una serie di funzioni integrate e automatizzate per la movimentazione della carta, la preimpostazione, il cambio delle lastre e l’impilatura continua dei fogli

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funzionalità, la rotativa includerà una serie di funzioni integrate e automatizzate per la movimentazione della carta, la preimpostazione, il cambio delle lastre e l’impilatura continua dei fogli.

I tecnici della VITS e Goss International hanno sviluppato la nuova tecnologia di taglio in fogli in modo da permettere il taglio e la movimentazione dei fogli a velocità elevate senza bisogno di un forno e fornire un controllo avanzato delle applicazioni antiscartino.

“Nello sviluppare questa rotativa straordinaria, siamo partiti dall’obiettivo di rendere più veloce, più facile e meno costosa la stampa di prodotti in foglio di alta qualità,” spiega Jean-Claude Pautrat, direttore di prodotto di Goss International. “Abbiamo studiato i flussi di lavoro della stampa offset a bobina e a foglio e abbiamo incorporato i vantaggi di entrambi, dalla fornitura della carta e da meccanismi di stampa, funzioni automatizzate e accessori, alla creazione di pile perfettamente allineate di fogli stampati in bianca e volta.”

La stampa caucciù contro caucciù delle unità M-600 permette di utilizzare l’intero formato di fogli

Le dimostrazioni pratiche a drupa 2008 metteranno in risalto l’alta qualità di stampa, la velocità di messa in macchina, il basso livello di scarti e la flessibilità di stampa in tirature estremamente basse

fino a 700 x 1020 mm, eliminando il bianco dell’area non stampabile necessa-rio nel processo di stampa in bianca e volta a fogli.

Non essendo necessario un for-no, la lunghezza della nuova rotativa è pari a quella di una macchina in

bianca e volta a 8 unità. Si possono aggiungere altre unità M-600 per vernici e colori speciali.

Le opzioni offerte dalla rotativa M-600 includo-no il sistema Goss Autoplate di cambio automatico delle lastre e la tecnologia d’inchiostrazione digitale DigiRail, comandi a circuito chiuso e il sistema Goss Web Center per la preimpostazione automatizzata, la riduzione degli scarti e la gestione del flusso di lavoro.

“Le rotative M-600 sono rinomate per alta qualità di stampa, riduzione degli scarti e prestazioni eleva-te,” osserva Brown. “Questa nuova configurazione rivoluzionaria estende questi provati vantaggi ad una gamma più ampia di applicazioni.”

Con oltre 2.200 unità in funzione in tutto il mondo, la rotativa a bobina Goss M-600 è la 16 pagine per la stampa commerciale più venduta del mondo.

‘Goss’, il logo Goss, ‘Goss International’, ‘M-600’, ‘Autoplate’, ‘DigiRail’ e ‘Goss Web Center’ sono marchi depositati o marchi di fabbrica della Goss International Corporation.

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Nel 1980, anno di fondazione dell’azienda, la Roto Centre produceva 200.000 giornali ogni settimana. 27 anni dopo la produzione settimanale è salita a 2,2 milioni di copie, tendenza ancora in aumento. Ogni settimana, cinque giorni su sette, 24 ore su 24, escono dalla rotativa Goss-Universal della Roto Centre non meno di 30 testate con tirature comprese fra le 2.500 e le 145.000 copie. Ai 29 giornali gratuiti con numerosi piccoli annunci e singoli contributi giornalistici si aggiunge un giornale in abbonamento del settore alberghiero.

Un atto di forza dei dipendenti

Alte tirature, molte testate e ovviamente il confezionamento deve soddisfare esigenze mol-to elevate. Fino all’autun-no 2006 i pacchi formati

da un PrintStack CS-70 della Müller Martini venivano impilati a

forza di braccia. Un atto di fatica senza pari per i dipendenti, al quale la legge francese ha imposto dei limiti, consentendo la manipolazione di massimo una tonnellata per ora e persona.

Per migliorare le condizioni di lavoro e contem-poraneamente incrementare la produttività, un anno e mezzo fa Roto Centre ha installato dopo il sistema di trasporto Newsveyor un impilatore girapila PrintStack CS-70 di nuova generazione, particolarmente adatto

per prodotti sottili, e un Cohiba. Il direttore generale Jacky Roussel ha esaminato

con cura presso un’altra azienda di confezionamento il palettizzatore

automatico della Müller Martini, che in genere viene installato dopo linee di accavallatura-cucitura e di brossura. Egli fu subito colpito dal Cohiba, che esegue la reggiatura di 24 pacchi al minuto e l’impilatura di 20 pacchi sciolti al minuto.

Attrezzato per il futuro

«Il Cohiba ha notevolmente accelerato il nostro flusso di pro-duzione. In precedenza, la velocità della nostra rotativa era limitata, adesso possiamo far funzionare

Il palettizzatore automatico Cohiba impila anche i giornali

MÜLLER MARTINI S.p.AViale Rimembranze 50

20099 Sesto San Giovanni (MI)tel. 02 262371 - fax 02 2426851

Roto Centre produce ogni settimana 2,2 milioni di giornali; dieci volte di più di quelli prodotti quando fu fondata l’azienda 27 anni fa

Trasportatori Newsveyor, impilatori girapila PrintStack CS-70, palettizzatore automatico Cohiba: con una soluzione concepita dalla Müller Martini in base alle specifiche esigenze del cliente, la Roto Centre, con sede a Saran nei pressi di Orléans, ha ottimizzato il confezionamento di oltre due milioni di giornali ogni settimana

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le rotative alla massima velocità». Secondo Jacky Roussel, il Cohiba assicura anche una grande facilità d’impiego: «Dopo un corso di formazione di un solo giorno e mezzo avevamo già un’ottima padronanza della macchina. Inoltre, durante i primi giorni di produzione, avevamo il supporto dei tecnici della Müller Martini Francia».

Il palettizzatore automatico Cohiba è adatto per qualsiasi sistema di confezionamento

Un palettizzatore automatico rappresenta la soluzione economica per raccogliere e trasportare prodotti finiti. Il Cohiba della Müller Martini è adatto per qualsiasi sistema di confezionamento, a prescindere dal fatto che dagli impilatori girapila escano prodotti brossurati o cuciti a filo refe in pile sciolte o fissate.

L’alimentazione delle pile di prodotti avviene – come presso lo stampatore di giornali Roto Centre a Saran – mediante nastri di trasporto e trasportatori d’accumulo direttamente dall’impilatore girapila. Prima dell’entrata le pile vengono centrate con precisione e inviate mediante cuscini d’aria al tavolo di entrata. La palettizzazione dei prodotti avviene con la massima cura.

Con l’ausilio di un sistema di comando dotato di schermo a sfioramento, la moderna elettronica consente un facile dialogo con l’impianto. In tal modo sono garantiti processi razionali e, su proposta del programma del computer, un layout ottimale dei bancali. Il grande magazzino per bancali, che può contenere fino a dieci euro-bancali, assicura un‘elevata capacità di produzione. L’intero trasporto avviene su nastri a rulli con massima sicurezza di funzionamento.

Jacky Roussel, direttore generale della Roto Centre: «Grazie al Cohiba possiamo far funzionare la rotativa alla massima velocità». A destra il direttore di produzione Jean-Claude Boulanger, a

sinistra Christian Elsaesser della Müller Martini Francia

Con il Cohiba, l’editore di giornali che impiega 32 persone è perfettamente attrezzato per affrontare le sfide del futuro. Negli ultimi anni il numero dei settimanali gratuiti è aumentato ogni anno di circa il 10%. «Oggi produciamo per ogni testata al massimo 56 pagine a colori. In futuro stamperemo giornali da 96 pagine con inserti».

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Atex, il fornitore lea-der nel mondo di soluzioni informatiche per il settore editoriale, annuncia l’acqui-sizione di Polopoly, azienda leader per la realizzazione di soluzioni all’avanguardia per la gestione dei contenuti web, diven-tando la più grande società di soluzioni software integrate per il mercato editoriale, cartaceo e digitale.

Polopoly AB, società svedese con sede a Stoc-colma, sviluppa soluzioni per creare e gestire siti web, consentendo la pubblicazione di contenuti per-sonalizzati su numerosi dispositivi digitali diversi e scambi altamente interattivi tra i visitatori dei siti. La piattaforma è progettata per ottimizzare il valore dei contenuti digitali e si basa su architettura Java J2EE, standard aperti e Architetture Services Oriented.

Polopoly costituisce una componente chiave dell’iniziativa Atex Digital News and Advertising (DNA). Atex DNA è una piattaforma software che consente agli editori di ridurre i costi operativi e incrementare il revenue attraverso l’utilizzo di solu-zioni e servizi multicanale, gestendo e pubblicando le notizie in modo sempre più mirato.

“Siamo molto soddisfatti dell’acquisizione di Polopoly – ha dichiarato John Hawkins, CEO di Atex Group. - Il loro patrimonio di soluzioni per la gestione dei contenuti on-line è all’avanguardia e si integra alla perfezione con la piattaforma Atex DNA, oltre a soddisfare al meglio la nostra intenzione di forni-

re tecnologie digitali che consentano ai nostri clienti di trarre il massimo ritorno dall’investimento. Atex ha come obiettivo quello di

ricavare il 50% del fatturato dalle soluzioni dedicate a inter-

net, telefonia mobile e applicazioni video entro il 2011”.

“Con l’acquisizione di Polopoly – ha aggiunto John Hawkins – ci proponiamo ai nostri clienti come unico fornitore globale, in grado di offrire un ambien-te operativo estremamente flessibile, che consente di gestire le notizie e la pubblicità con mezzi diversi e canali di pubblicazione completamente digitali. Le nostre radici sono saldamente ancorate al mondo della carta stampata, ma oggi siamo parte attiva nella tran-sizione all’on-line e con Polopoly miglioriamo ancora di più la proposta Atex DNA, integrando la miglior piattaforma di gestione dei contenuti on-line”.

“Si tratta di una perfetta sinergia di aziende e tec-nologie – ha dichiarato Gustaf Sahlman, CEO di Polo-poly. - Affiancarci alla soluzione di Atex, che è aperta e scalabile, ci consentirà una più facile implementazione delle soluzioni per la gestione dei contenuti del sito web, che potrà ora essere integrato con i sistemi delle redazioni e quelli della pubblicità attraverso una serie di servizi web e interfacce standard”.

“Atex è leader di settore e aiuta i suoi clienti a sfrutta-re al meglio le nuove fonti di ricavo del digitale unendo l’offerta combinata dei servizi on-line con gli attuali sistemi di stampa su carta. – ha aggiunto Gustaf Sahlman

Atex acquisisce Polopoly e amplia l’offerta Digital MediaL’integrazione delle soluzioni per la Gestione dei Contenuti web di Polopoly con la suite di prodotti Atex Digital News and Advertising (DNA), consentirà agli editori di ottenere nuovi ricavi sui canali digitali Con l’acquisizione di Polopoly Atex diventa il più grande e diversificato fornitore di soluzioni software per il settore dei media digitali, garantendo un “ciclo integrato di produzione dei contenuti”La piattaforma Web di Polopoly si basa su Java e J2EE, e questo rafforza l’impegno di Atex verso i servizi web, gli standard aperti e l’Architettura Services Oriented

Atex Global Media S.p.A.Via B. Crespi, 57 - 20159 Milano

Tel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555www.atex.com

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-La combinazione di Polopoly con l’offerta Atex per la gestione dei contenuti, la pubblicità e la diffusione, costituisce la più grande suite di soluzioni integrate del settore dei media digitali presente sul mercato”.

Nel settore editoriale tra i clienti di Polopoly figurano Dagens Nyheter, Corelio, Neue Zürcher Zeitung, Metro Nordic e mtvU (la rete di MTV dedicata ai college statunitensi). Nel settore non edi-toriale Polopoly include clienti quali l’Università di Sheffield, il King’s College di Londra, l’Università di Edimburgo, nonché aziende del settore pubblico e privato quali SJ (le Ferrovie dello Stato Svedesi), la Linea di Crociera Norvegese Color Line, il Governo Svedese e la British Banker’s Association.

Peter Marsh, Chief Technology Officer di Atex

ha aggiunto: “L’architettura di Polopoly ci per-mette di creare interfacce aperte sia su sistemi Atex sia su sistemi non Atex. Inoltre, la combi-nazione delle tecnologie Atex e Polopoly è un altro passo avanti nel nostro impegno a favore della diffusione dei contenuti in formato digi-tale. Per gli editori, oltre ad essere un’ottima opportunità di business, i canali digitali sono anche un modo per realizzare pubblicazioni in maniera totalmente eco-compatibile.”

“Quale partner strategico della World As-sociation of Newspapers (WAN) nel progetto Shaping the Future of the Newspaper (SFN) – ha concluso John Hawkins - abbiamo messo a punto una roadmap per i nostri clienti basata sulla nostra strategia DNA, e l’acquisizione di Polopoly dimostra il nostro continuo impegno nel fornire servizi e soluzioni all’avanguardia

che aiutino ad eliminare i confini tra cartaceo e on-line”.

AtexAtex é una società che fornisce servizi, soluzioni

software e soluzioni di gestione dei contenuti multi-mediali per il settore editoriale. Con una tradizione ultratrentennale di innovazione continua e qualità dei suoi prodotti, Atex ha software installato per un valore di quasi 1 miliardo di dollari e supporta più di 800 clienti in oltre 40 Paesi nel mondo.

Oltre a un investimento significativo in Ricerca e Sviluppo, Atex si avvale della collaborazione di partner strategici per completare e migliorare i servizi offerti e supportare al meglio le strategie di sviluppo orientate ai Web Services. Ulteriori informazioni sono disponibili visitando www.atex.com

Gustaf Sahlman, CEO di Polopoly

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Il Seattle Times sceglie EidosMedia

Il Seattle Times ha scelto il sistema di pubbli-cazione cross-media Méthode quale piattaforma integrata di produzione e pubblicazione dei conte-nuti editoriali sui canali cartacei e digitali. La scelta si inserisce in un più ampio progetto di ridefini-zione delle strategie marketing del gruppo in un contesto di mercato che sta profondamente e rapidamente cambiando.

“Vogliamo raggiungere obiettivi ambiziosi di eccellenza a tutti i livelli: implementare un modello di business innovativo e di riferimento nel nostro mercato, lavorare su un giornalismo di altissima qualità, fornire servizi ad alto valore aggiunto per i nostri lettori, siano essi affezionati al giornale cartaceo o fruitori di informazione online”, ha dichiarato David Boardman, Direttore Esecutivo del The Seattle Times e del sito seattletimes.com.“Avevamo una visione molto chiara di ciò che volevamo in termini di piattaforma tecnologica, ma non immaginavamo che questa soluzione esistesse veramente fino a quando non siamo entrati in contatto con EidosMedia e abbiamo incominciato a vedere il sistema Méthode”. “Siamo convinti che Méthode sia il sistema ideale per aiutarci a realizzare i nostri progetti”.

“Crediamo che il Seattle Times potrà trarre grandissimi vantaggi da un sistema integrato quale Méthode”, ha affermato Gabriella Franzini CEO del gruppo EidosMedia. “Il Seattle Times ha obiettivi chiari e ambiziosi: il fatto di poter gestire le operazioni print e online attraverso una piattaforma unica, integrata, nata per la convergenza permetterà all’editore di realizzare sinergie che fino ad oggi erano impossibili, con conseguenti vantaggi in termini di produttività, efficienza e qualità”.

EidosMedia Spa Viale Legioni Romane, 43

20147 Milanotel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330

[email protected]

“Méthode rappresenta una scelta strategica per la nostra organizzazione”, ha affermato Greg Anderson, Direttore IT del Seattle Times. “Il fatto di adottare

un sistema aperto, completamente basato su standard, in grado di gestire la pubblicazione simul-tanea su più canali a partire da contenuti neutri strutturati in XML

sono condizioni imprescindibili per poter creare nuovi prodotti e servizi

editoriali in modo veloce ed efficiente. E questo è di cruciale importanza so-

prattutto in un mercato così complesso e competitivo come gli Stati Uniti”.

“Il Seattle Times è sempre stata un’azienda estre-mamente innovativa sia dal punto di vista editoriale che dal punto di vista delle scelte tecnologiche”, ha detto Jo Ann Froelich, presidente di EidosMedia Inc., la neonata filiale americana del gruppo. “Siamo molto fieri che un editore considerato di riferimento nel mercato americano abbia scelto EidosMedia come partner tecnologico per il proprio futuro”.

La nuova piattaforma sostituisce l’attuale sistema fornito da CCI Europe e sarà utilizzata da circa 250 utenti. Il progetto di implementazione del nuovo sistema incomincerà nella seconda metà dell’anno e sarà completato nei primi mesi del 2009.

A proposito di The Seattle Times

Nato 111 anni fa nel 1896, The Seattle Times è una testata storica, di proprietà della famiglia Blethen, editori del quotidiano da ormai cinque generazioni.

The Seattle Times e seattletimes.com forniscono alla comunità locale un giornalismo di alto livello qualitativo. Il Times è il maggiore quotidiano dello stato di Washington e l’edizione domenicale è la

Il quotidiano americano The Seattle Times sceglie il sistema di EidosMedia per il print e l’online

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più diffusa nel nord-ovest; il Seattle Times ha ricevuto alte onorificenze nazionali, in particolare vincendo per ben 7 volte il prestigioso Premio Pulitzer.

Oltre a NWsource.com e ad una serie di portali di pubblici-tà classificata, la famiglia pos-siede anche altre testate e siti web nello stato di Washington: lo Yakima Herald-Republic, il Walla Walla Union Bulletin e lo Issaquah Press. Inoltre, la famiglia possiede il Blethen Maine Newspapers, che inclu-de il Portland Press Herald/Maine Sunday Telegram, il Kennebec Journal, il Morning Sentinel e il Coastal Journal con il sito web MaineToday.com.

grocery bill

6 QUICK WAYS TO START SAVING

Fill your cartfirst withessentials(produce, milk,bread) thensee if you havemoney enoughfor extras likesnacks andspecialtyitems.

Volunteerto bring theleast-expensiveoffering topotlucks,picnics andsnack time.

Buy onlywhat youactuallyuse. Savinga dollar onsomethingyou don’teat savesyounothing.

Use Lazy Susansin your pantryso you caneasily spinthrough yourselection ofcanned goods,pastas, spices,etc.

Eat breakfastfor dinner oncea week for achange of paceand cheapervittles.

Skip buying cookiesor prepared cookiedough. Instead, mixseveral batches ofdough yourself andfreeze into logs toquickly slice andbake whenever youneed them.

Take a bite out of your

E R I K A S C H U L T Z / T H E S E A T T L E T I M E S

The Grocery Outlet, a discount grocery store, is one way savvy shoppers can cut corners. Owners of the Aurora Avenue North location, John and Al-ma Keller, say they’ve seen an increase in customers as food prices have climbed since the beginning of the year, forcing shoppers to get creative.

How to bag a bargain: Smart shoppers share their wisdom. For starters: Plan ahead. > NWLife Food & Wine E1

1 2 3 4 5 6

More savvy shopping tips> NWLife Food & Wine E1

Casting aboutfor Yukon Riversalmon

Nancy Leson FOOD > E1

A MOTHER’SMISSIONSteve Kelley talks withMary Tillman about the searchfor answers in her son’s death

SPORTS > C1

Thieves’latesttarget:your gastank

NEWS > A4

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WEDNESDAY, MAY 28, 2008

50¢ King, Pierce, Snohomish, Island, Kitsapand Thurston counties | 75¢ elsewhere INDEPENDENT AND LOCALLY OWNED SINCE 1896 seattletimes.com

1 ROP

IndexASK AMY NWLIFE: FOOD&WINE E4

BUSINESS D SECTION

COMICS NWLIFE: FOOD&WINE E5, E6

CORRECTIONS A2

DEATHS, FUNERALS LOCAL B6, B7

EDITORIALS LOCAL B8

LOCAL NEWS B SECTION

LOTTERY A2

NATION REPORT A4

NWLIFE: FOOD&WINE E SECTION

PRACTICAL GARDENER NWLIFE E8

PUZZLES NWLIFE E6

SIDELINE CHATTER SPORTS C2

SPORTS ON TV, RADIO SPORTS C2

STOCK TABLES BUSINESS D3

TV NWLIFE E4

WEATHER LOCAL B10

DANNY WESTNEAT LOCAL B1

WORLD REPORT A6

Classified ads index D6JOBS D6

HOMES D8

RENTALS D8

AUTOS D9

60% of The Seattle Times newsprint contains recycled fiber.The inks are also reused.

Copyright 2008 Seattle Times Co.

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PARTIAL CLEARING High, 68. Low, 53.

> LOCAL B10

BY SARA JEAN GREENSeattle Times staff reporter

The last time Semaj Bookertried to get to his grandfather’shouse in Dallas, he made it allthe way to San Antonio.

The 10-year-old tried againon Tuesday — but didn’t evenmake it off the tarmac.

Semaj made it through the

security checkpoint at Seattle-Tacoma International Airportbut was stopped at the gate be-fore he could board a planebound for Sacramento, wherehe planned to hop a connectingflight to Dallas.

Instead, police drove himhome to his mother.

In January 2007, Semaj, then

9, made national headlines andlanded an appearance on theDr. Phil show after runningaway from his Lakewood homeand finagling his way onto aflight from Seattle to Phoenix,and from there to San Antonio.At Sea-Tac, he scored himself aboarding pass by claiming to be

BY THOMAS H. MAUGH II AND MARLA CONELos Angeles Times

The first study to follow lead-exposed chil-dren from before birth into adulthood hasshown that even relatively low levels of leadpermanently damage the brain and are linkedto higher numbers of arrests, particularly forviolent crime.

Previous studies linking lead to such prob-lems have used indirect measures of lead andcriminality, and critics have argued that socio-economic and other factors may be responsi-ble for the observed effects.

But by measuring blood levels of lead beforebirth and during the first seven years of lifeand then correlating the levels with arrest rec-ords and brain size, Cincinnati researchershave produced the strongest evidence yet thatlead plays a major role in crime.

The team also found that lead exposure is acontinuing problem despite the efforts of thefederal government and cities to minimize ex-posure.

The average lead levels in the study “unfor-tunately are still seen in many thousands ofchildren throughout the United States,” saidDr. Philip Landrigan, director of the Children’sEnvironmental Health Center at the Mount Si-nai School of Medicine in New York.

The link between criminal behavior and

Runaway kid gets past Sea-Tac security — again

With no tick-et, SemajBooker, then9, flew fromSeattle to SanAntonio inJanuary2007.

HEALTH | Research on people fromthe womb to adulthood reveals thestrongest evidence yet that thesubstance is brain-damaging.

Strong linkbetweencrime, leadexposurein children

Childhood obesity rates level off, butexperts say they’re still too high > A4

Please see > LEAD, A11

NewslineA quick look

at today’s news.For updates:

seattletimes.com

Red Sea: Osama binLaden’s brother isbehind a bold plan foran 18-mile bridge thatwould connect Africawith Yemen. > A7

PTSD: The Pentagonsaid more troops aresuffering from thedisorder as a result ofrepeated tours in Iraqand Afghanistan. > A8

Folklife shooting:The man accused ofinjuring three peopleshould not have had apermit for a concealedweapon. > Local B1

Army: A former Rangerfaces 24 years inprison after pleadingguilty to the 2006robbery of a Tacomabank. > Local B1

Real estate: Homeprices across the U.S.fell at the sharpestrate in two decadesduring the firstquarter. > Business D1

Horizon: The airlinesaid it will reduce itsflight offerings in theNorthwest as itstruggles with fuelcosts. > Business D1

Opinion: When theSeattle LandmarksBoard speaks, ownerslose control, writesBruce Ramsey. > B8

BY SARA JEAN GREENSeattle Times staff reporter

On wooded land six miles outside GraniteFalls, where two old logging roads meet, JeffVan Datta and Siobhan Sullivan tried to imag-ine what it would be like if the trees were re-placed by race tracks and bleachers, the roar ofmotorcycles drowning out the bird song.

Van Datta gave a little shudder. He lives lessthan a mile from the eastern edge of this for-est, where a for-profit company hopes to de-velop a motocross park that could draw thou-sands of riders to the area.

For a year now, Van Datta, Sullivan andmany of their neighbors have been fighting theproposed park, worried that the constant noisewill destroy the quiet they’ve come to cherish.

Then there are concerns about all the addedtraffic, not to mention drainage problems andthe displacement of the wildlife that lives inand around this 467-acre tract off the Moun-tain Loop Highway.

“Trust me, we didn’t go into this blatantlyopposed for no reason,” said Van Datta. “Ifyou’ve got serious, quality-of-life issues thatare going to be impacting you seven days a

Granite Fallsmotocrosspark faceschallenge

Please see > MOTOCROSS, A11

Please see > RUNAWAY, A11

PASSES CHECKPOINT

Tacoma boy, 10, goton flight last year,

but was halted at gate this time

7 59423 23000 5

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Nasce apcom.mobi, il primo sito wap di un’agenzia di stampa italiana

Nasce apcom.mobi il portale wap dell’agenzia di stampa del Gruppo Telecom Italia Media progettato per il telefono cellullare che rende disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, la produzione multimediale di notizie dall’Italia e dal Mondo. Un sito facilmente visualizzabile, ricco di immagini e notizie, ottimizzato per il browsing mobile dei telefonini 2G e 3G che permetterà anche in mobilità di essere costan-temente informati.

La struttura del sito è organizzata in tre sezioni: Top News, Primo Piano e Sport. Ogni sezione prevede un elenco cronologico delle notizie prodotte dall’agenzia nel quale la consultazione delle ultime è facilitata dalla visualizzazione della foto accanto al titolo. Per le news

meno recenti, invece, linkan-do il titolo si accede alla no-tizia completa di immagine.

La facilità e l ’o t t imiz -zazione della consultazione tramite termi-nali mobili è assicurata dalla modularità del-la notizia stes-sa, garantita dal formato XML/NITF, median-

te il quale il flusso multimediale APCOM può essere gestito con diverse grafiche e su ogni piattaforma, assicurando differenti livelli di personalizzazione.

Ancora una volta APCOM precorre i tempi e si con-ferma all’avanguardia come prima agenzia di stampa

Italiana che rende disponibile la propria produ-zione di notizie tramite una connessione Internet per i telefonini.

APCOMNotizie, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, una

media di oltre 1000 lanci al giorno di cui le principali corredate da una immagine. Nell’editoria italiana, l’agenzia di stampa APCOM ha conquistato lo spazio di un’informazione giornalistica puntuale, affidabile e innovativa, con particolare attenzione ai temi della politica estera, dell’economia e della finanza naziona-le, europea e mondiale, della cronaca e della politica internazionale.

Nata nel 2001, APCOM è partner in esclusiva per l’Italia di Associated Press, la più grande e antica agenzia di informazione. La sede centrale APCOM di Roma è affiancata dalle redazioni di Milano, Bruxelles, New York, Mosca e Madrid oltre che da corrispondenti e collaboratori nelle città italiane e nelle principali capitali mondiali.

Telecom Italia - Ufficio Stampa MercatoLA7, MTV e Multimedia

+39.06.3688.2610

Costantemente aggiornato, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con notizie dall’Italia e dal Mondo complete di immagini facilmente visualizzabili

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Un network di Partner italiani Adobe per aiutare aziende e agenzie new media a rendere la distribuzione dei contenuti ancora più ricca e coinvolgente

Adobe annuncia di aver siglato accordi con un gruppo di aziende italiane in qualità di Flash Media Server Solutions Provider di Adobe. Queste aziende, ciascuna con la propria competenza specifica, posseg-gono l’esperienza e i requisiti per fornire alle aziende servizi, consulenza e applicazioni in ambiti streaming video, produzione video e content management basati su tecnologia Adobe.

Il network è composto da società diverse, ognuna con una propria competenza consolidata e riconosciuta dal mercato: Bright.ly è una struttura specializzata in progetti di comunicazione avanza-ta e digital advertising basati sulla creazione di contenuti video inte-rattivi e sull’attività di social media ed engagement (seeding e viral); New Vision esprime le potenzialità della tecnologia Adobe nello sviluppo di Rich Internet Applications per la comunicazione e la collaborazione, piattaforme per l’implementazione web tv corporate e user-generated, applicativi web ad alto contenuto tecnologico, gestione delle complesse dinamiche server-side; Interact crea contenuti, sviluppa applicazioni multimediali e realizza eventi in diretta per IPTV, Net TV e Mobile TV. Simulware Consulting, Business Unit di Simulware, fornisce consulenze di alto livello sia applicative che architetturali nella progetta-zione ed implementazione di Rich Internet Application e di ambienti basati sulla tecnologia Adobe.

Recentemente inoltre, Adobe ha annunciato la part-nership con Weebo quale primo Flash Video Streaming Service italiano, che supporterà il network per la distri-buzione di contenuti streaming video live e on-demand in tecnologia Flash.

“Nello scenario attuale le piattaforme e i canali di comunicazione sono molteplici -Tv, Web, cellulari, Pda, Smartphone - e si assiste anche a un aumento esponenziale delle informazioni che possono arrivare ad ogni persona. In questo contesto la competizione per raggiungere i consumatori è sempre più elevata; sia i professionisti della comunicazione che le aziende di tutti i settori riconoscono sempre più l’importanza

di offrire esperienze coinvolgenti attraverso molteplici canali” ha commentato Paolo Motta, Busi-ness Developers Group Manager Creative Solutions di Adobe.“ L’intenzione di Adobe è di dare una risposta completa a queste esigenze, unendo alle proprie tecnologie all’avanguardia, una

rete di partner qualificati, ognuno con competenze e caratteristiche specifiche, che permettono di soddisfare al meglio ogni necessità del mondo della comunicazione web 2.0 .”

Le soluzioni innovative di Adobe, come i diversi tool della Creative Suite 3, le tecnologie Adobe per le Rich Internet Application AIR, Flex e Flash Media Server, unite alla pervasività di Flash – ad oggi presente sul sul 99% dei Pc di tutto il mondo e disponibile anche su dispositivi mobili – permettono di creare contenuti sempre più coinvolgenti raggiungendo i consumatori ovunque e in ogni momento.

A proposito di Adobe Systems Incorporated Adobe rivoluziona il modo in cui il mondo utilizza

le idee e le informazioni, in qualunque momento, in qua-lunque luogo e attraverso qualsiasi media. Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.adobe.it.

Adobe Systems ItaliaCentro direzionale ColleoniPal. Taurus A320041 Agrate Brianza (Mi)tel. 039 65501 fax 039 655050Per informazioni commerciali: [email protected]

I primi Flash Media Server Solutions Provider italiani offriranno servizi innovativi basati sulle tecnologie Adobe per le Rich Internet Applications

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Risultati finanziari coerenti nel 2007 per Goss International

Nel 2007, Goss International ha registrato un livello di vendite, ordina-tivi e utili in linea con i valori del 2006, introdu-cendo nello stesso tempo innovazioni molto importanti e realizzando progetti rivoluzionari per editori e stampatori di tutto il mondo.

Le vendite di macchine roto-offset, sistemi di finitura e servizi Goss hanno superato 1,1 miliardi di dollari. Ogni singola unità di produzione Goss International in America, Asia ed Europa è risultata redditizia sulla base dell’utile netto. La società ha iniziato il 2008 con un order

Le vendite hanno superato 1,1 miliardi di dollari e la società ha portato avanti importanti innovazioni ed ha iniziato il 2008 con un volume consistente di ordini arretrati

backlog di oltre 650 milioni di dollari, superando le previsioni e il volume di ordini arretrati dell’inizio del 2007.

“I nostri clienti stanno po-tenziando il valore della stampa e

ridefinendo la loro attività di stampa con la loro ingegnosità,” osserva Bob

Brown, amministratore delegato di Goss International. “Nel 2007, abbia-

mo dimostrato di essere costantemente focalizzati sulle innovazioni, risorse e capacità di gestione progetto necessarie a sostegno delle piatta-forme di produzione del XXI secolo e dello sviluppo commerciale.”

Nel 2007, sono entrati in produzione alla Cox Target Me-dia, negli Stati Uni-ti, i primi sistemi di stampa Goss dotati di tecnologia Automatic Transfer a quattro co-lori e automazione dei comandi di prossima generazione. Grazie a questa tecnologia rivoluzionaria, le rota-tive possono stampare continuamente, senza fermarsi per i cambi di lavoro. Goss In-ternational ha portato anche a termine la prima installazione

Goss InternationalGreenbank Street - Preston

Lancashire PR1 7LA - EnglandTel: +44.1772.257571Fax: +44.1772.885698

[email protected]

Una rotativa Goss Colorliner a 12 torri consegnata al New York Times nel 2007 è entrata in produzione all’inizio del 2008, in anticipo sul previsto

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della sua innovativa rotativa FPS con funzionalità heatset e coldset alla Independent News and Media, nell’Irlanda del Nord.

Brown ritiene che le prestazioni operative e il successo di mercato continuano ad avere un impatto positivo e reciproco sulla capacità di Goss Internatio-nal di promuovere iniziative di Ricerca e Sviluppo, mantenere risorse mondiali di produzione e assisten-za, e creare opportunità per editori e stampatori.

“Goss International continua a differenziarsi con innovazioni quali la nostra piattaforma di stampa Sun-day gapless, la rotativa FPS e le tecnologie DigiRail, Autoplate e Automatic Transfer,” spiega Brown. “La nostra posizione di leader si estende anche ai sistemi software che complementano questi sviluppi tecnici, e questo insieme sta portando la produzione di stampa a livelli radicalmente nuovi di automazione, efficienza e valore.”

Altri eventi degni di nota per Goss International nel 2007 hanno incluso la spedizione di qualcosa come 400 unità di stampa Universal e Uniliner dal suo stabilimento francese di Nantes, l’installazione allo Shenzhen Press Group della più grande rotativa a doppia larghezza per giornali mai ordinata in Cina e la consegna, in anticipo sul previsto, di una rotativa a 12 torri di stampa per The New York Times.

Shanghai Goss Graphic Systems, la joint venture cinese di Goss International, nel 2007 ha stabilito un nuovo primato di vendite con la consegna di oltre 1200 unità di stampa Community SSC e Magnum in 28 paesi. Dal 2000, le entrate annue della joint

venture sono quasi triplicate.

Ne l 2007 l a Goss M-600 ha continuato ad es-sere al primo posto nel mondo tra le roto-offset a 16 pa-gine, con consegne in 18 paesi. Goss International an-nunciava che una

nuova configurazione eccezionale di stampa, la rotati-va M-600 Folia, destinata ad essere un’alternativa alle macchine a foglio per la stampa in bianca e volta, era in via di sviluppo e sarebbe stata presentata in azione al drupa 2008 in Germania.

Goss International ha continuato anche ad amplia-re la sua piattaforma di rotative Sunday con caucciù gapless, annunciando la prima 96 pagine al mondo di 2860 mm (112 pollici) di larghezza. Nel 2008, Grafi-che Mazzucchelli sarà la prima azienda ad installare il sistema di stampa Sunday 5000 in Italia.

Il volume delle vendite di sistemi di finitura Goss è aumentato nel 2007, grazie principalmente alla do-manda di sistemi di packaging per giornali Magnapak e di cucitrici accavallatrici Pacesetter 2200 e 2500. Nel 2007 i clienti hanno ordinato 14 nuovi sistemi Pacesetter e, a risultato della capacità di trattare pro-dotti formato A4, si prevedono maggiori opportunità di mercato per questo prodotto in tutto il mondo.

Goss International, la cui sede centrale è negli Stati Uniti, ha un organico di circa 4000 dipendenti. La società ha importanti centri di sviluppo e produ-zione in Inghilterra, Francia, Giappone, Paesi Bassi e Stati Uniti, e una joint venture in Cina.

‘Goss’, il logo Goss, ‘Goss International’, ‘Au-tomatic Transfer’, ‘FPS’, ‘Universal’, ‘Uniliner’, ‘Community SSC’, ‘Magnum’, ‘M-600’, ‘M-600 Folia’, ‘Sunday’, ‘Magnapak’, ‘Pacesetter’, ‘Digi-Rail’ e ‘Autoplate’ sono marchi depositati o marchi di fabbrica della Goss International Corporation.

Le rotative Goss Automatic Transfer Sunday adesso eseguono al volo cambi automatizzati di lavoro in quadricromia, senza fermarsi per la messa in macchina

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I due quotidiani «Hür-riyet» e «Milliyet» sono le testate più note pubblicate dal gruppo Dogan. Nei tre stabilimenti di produzione turchi a Istanbul, Ankara e Izmir in Turchia e nello sta-bilimento di Mörfelden-Walldorf in Germania vengono pubblicati nu-

merosi altri giornali, in parte anche per altre case editrici.

Agguerrita lotta con-correnziale

Presso il Dogan Printing Cen-ter (DPC) di Istanbul, oltre a diversi

periodici, ogni giorno escono dalle cinque rotative dieci giornali in formato Broadsheet. La loro tiratura complessiva è compresa fra 2,6 milioni di copie durante la settimana e 3,8 milioni di copie nel fine settimana.

«La metà di tale volume viene distribuita ogni mattina direttamente a Istanbul», afferma il direttore generale DPC Hamil Alniaçik, «e dato che a Istanbul la lotta concorrenziale fra i vari giornali è particolar-mente agguerrita, durante la produzione non possiamo concederci alcun errore».

Inserti in costante aumento

L’equipe DPC di Istanbul dispone esattamente di quattro ore per produrre dieci giornali durante la notte nella più grande sala spedizione giornali della Turchia. Negli ultimi anni le esigenze che uomini e macchine devono soddisfare sono costantemente cresciute, dato che il numero di inserti aumenta in continuazione.

«Da un lato i giornali cercano di migliorare la propria veste editoriale», spiega Hamil Alniaçik, «e conquistare l’interesse dei lettori con inserti redazio-nali. Dall’altro lato soprattutto i grandi distributori preferiscono gli inserti pubblicitari, poiché si aspettano in tal modo di risvegliare una maggiore attenzione nel lettore, piuttosto che con il metodo di distribuzione

«La dura lotta contro la concorrenza non ammette errori in produzione»

MÜLLER MARTINI S.p.AViale Rimembranze 50

20099 Sesto San Giovanni (MI)tel. 02 262371 - fax 02 2426851

Hamil Alniaçik, direttore generale del Dogan Printing Center a Istanbul (a sinistra): «Sono sicuro che la tendenza verso un maggior numero d‘inserti in Turchia continuerà anche nei prossimi anni». A destra şafak Okaygün, CEO della Pasifik, la rappresentante in Turchia della Müller Martini

Nelle sue quattro sale spedizione giornali in Turchia e in Germania il gruppo Dogan ha in funzione ben 16 inseritrici NewsLiner della Müller Martini. In tutto il mondo nessun’altra casa editrice è dotata di tanti sistemi d’inserimento. In seguito al crescente numero d‘inserti nei giornali, sono stati messi in funzione lo scorso anno a Istanbul, Ankara e Izmir ben nove NewsLiner-A con sistemi di formazione pacchi NewsStack, polmoni FlexiRoll e trasportatori NewsGrip.

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diretta nelle cassette delle lettere. Sono sicuro che anche nei prossimi anni in Turchia si continuerà a registrare un forte incremento del numero degli inserti nei giornali».

Per esempio, già oggi nella sua edizione di fine settimana l’ammiraglia «Hürriyet» contiene in media dieci commercial in vari formati. Questi vengono in parte preinseriti come inserti redazionali – tutti stam-pati in proprio –, immagazzinati su polmoni FlexiRoll e inseriti nel prodotto principale durante la notte. «Di fronte al crescente volume degli inserti», spiega Ha-mil Alniaçik, «soprattutto nel fine settimana le nostre inseritrici hanno raggiunto il limite della loro capacità produttiva».

Partnership ottimale

Dal 2000, anno in cui fu installato il primo siste-ma d’inserimento NewsLiner nel nuovo stabilimento di produzione a Istanbul, il gruppo Dogan si affida a soluzioni Müller Martini. « Per noi era evidente fin dall’inizio», spiega ancora Hamil Alniaçik, «che anche per l’ampliamento delle nostre capacità produt-tive avremmo nuovamente optato per impianti della Müller Martini. Da un lato siamo molto soddisfatti degli impianti della società elvetica che impieghiamo da diversi anni; dall’altro lato il gruppo Dogan ha un ottimo rapporto con la Pasifik, la rappresentante in Turchia della Müller Martini».

Hamil Alniaçik si riferisce in particolare al servizio post-vendita che a sua parere funziona in modo vera-mente esemplare: «Quando ci capita di avere qualche problema, i tecnici di manutenzione della Pasifik e della Müller Martini intervengono in tempi brevissimi, perfino nel fine settimana!»

La sala spedizione presso il Dogan Printing Center di Istanbul è la più grande in Turchia.

Anche ad Ankara e Izmir

In parallelo alle in-stallazioni di Istanbul, il gruppo Dogan ha messo in funzione in ciascuna delle due sale spedizio-ne ad Ankara e Izmir tre nuove NewsLiner-A con sistemi di formazio-ne pacchi NewsStack, polmoni FlexiRoll e tra-sportatori NewsGrip-A. Hamil Alniaçik: «Fin dal 1998, quando ci trovam-mo a fare delle valutazio-

ni per la scelta del nostro primo sistema d’inserimento, fui pienamente convinto dalla filosofia Müller Martini che prevede il disaccoppiamento della rotativa dalla sala spedizione; convinzione che ho ancora oggi. Inol-tre, gli impianti per sala spedizione della Müller Marti-ni sono caratterizzati da una grande facilità d’impiego e da un aspetto per noi particolarmente importante: non vi sono costi nascosti!»

Ciascuna delle nove nuove linee NewsLiner-A installate presso il gruppo Dogan è dotata di un sistema NewsStack per la formazione di pacchi

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Atex, il fornitore leader nel mondo di soluzioni informatiche per il settore editoriale, celebra il decimo anniversario del proprio centro dedicato ai Managed Services, che supporta oggi 17 clienti con oltre 40 pubblicazioni, producendo più di 20.000 pagine al mese sia su carta stampata sia online.

La strategia di Atex prevede una crescita signifi-cativa nell’ambito dei Managed Services, a partire dal centro italiano, al fine di garantire lo stesso supporto anche negli Stati Uniti, nell’Europa centrale e del nord e in America Latina.

“Siamo molto orgogliosi di questo Centro, della nostra organizzazione e della nostra capacità di offrire un supporto di questo tipo ai clienti” ha affermato John Hawkins, Chief Executive Officer del Gruppo Atex. “Continueremo questo nostro processo di inno-vazione proponendo nuove soluzioni Atex Managed Services che consentiranno ai nostri clienti di ridurre i costi e una maggiore efficienza operativa”.

I clienti Atex concordano con questa afferma-zione: “Nel corso del 2007, abbiamo implementato a tempo di record la gestione in outsourcing dei contenuti editoriali de Il Tempo grazie ai Managed Services di Atex, garantendoci così continuità di servizio e massima affidabilità delle redazioni del nostro quotidiano – ha affermato Carlo Angeletti, Am-ministratore Delegato de Il Tempo. “La gestione da parte di Atex è stata estremamente affidabile e sicura

e siamo stati in grado di ge-stire tutte le nostre necessità molto bene, soprattutto in prossimità delle scadenze. Siamo entusiasti anche

della recente acquisizione di Polopoly da parte di Atex” ha

continuato Angeletti. “Riteniamo che questo potenzierà ancora di più

i servizi del Centro di Managed Services, sia per la gestione della parte editoriale on-line sia per generare nuove opportunità nell’ambito della pubblicità”.

Negli ultimi 10 anni, il settore dei Managed Services è stato interessato da grandi progressi in ambito tecnologico, di affidabilità del prodotto e della sicurezza. Dal lato dell’editore, la logica alla base del proprio modello di business è rimasta coerente nel corso di questo periodo di tempo: costi operativi, disponibilità e affidabilità dei servizi, riduzione della spesa restano le considerazioni principali.

“I Managed Services sono uno degli elementi principali della nostra strategia Atex DNA”, ha detto Roberto Antoniotti, Amministratore Delegato della divisione Managed Services di Atex. “I nostri clienti si muovono sempre più dalla gestione dei flussi di lavoro incentrati sulla stampa alla modalità di pro-duzione basata su contenuti, ma sono anche sempre più attenti a valutare le diverse modalità per ridurre i costi e aumentare la flessibilità operativa. Grazie alla nostra esperienza e a quella dei nostri partner, siamo certi di poter offrire ai clienti flessibilità operativa, affidabilità e qualità del servizio senza paragoni”.

Atex Managed Services celebra il decimo anniversario di attività in ItaliaIl centro Atex Managed Services di Milano gestisce una produzione di oltre 20.000 pagine al mese, dal cartaceo all’on-line. Atex fornisce soluzioni e servizi flessibili e affidabili attraverso il proprio centro dedicato sin dal 1998. Tutte le soluzioni Atex possono essere gestite dal centro Managed Services, comprese quelle dedicate alle concessionarie di pubblicità

Atex Global Media S.p.A.Via B. Crespi, 57 - 20159 Milano

Tel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555www.atex.com

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AtexAtex é una società che fornisce servizi, soluzioni

software e soluzioni di gestione dei contenuti multi-mediali per il settore editoriale. Con una tradizione ultratrentennale di innovazione continua e qualità dei suoi prodotti, Atex ha software installato per un valore di quasi 1 miliardo di dollari e supporta più di

800 clienti in oltre 40 Paesi nel mondo. Oltre a un investimento significativo in Ricerca

e Sviluppo, Atex si avvale della collaborazione di partner strategici per completare e migliorare i servizi offerti e supportare al meglio le strategie di sviluppo orientate ai Web Services. Ulteriori informazioni sono disponibili visitando www.atex.com

Atex Managed Services

Nel corso degli ultimi anni, il servizio Atex Managed Services è divenuto uno strumento sempre più richiesto dagli Editori, poiché soddisfa le crescenti aspettative in termini di riduzione dei costi operativi e aumento della qualità del servizio. In breve, è stato adottato perché consente di ottenere ottimi risultati a livello di prodotto finito, lasciando liberi gli Editori di potersi focalizzare sul proprio core-business e sfruttare la propria competenza editoriale per trarne vantaggio competitivo.

Questo, in sostanza, il motivo principale per l’adozione del servizio di Managed Services, oltre a quelli del controllo di gestione e del contenimento dei costi fissi.

I vantaggi per l’editoreIl servizio di Managed Services, inteso come gestione operativa da parte di terzi delle applicazioni

aziendali, porta i seguenti vantaggi all’Editore:• focus dell’azienda sul proprio Core Business;• costi della struttura IT determinati;• garanzia di qualità e del livello di servizio;• maggiore flessibilità e disponibilità di servizio;• tempi d’implementazione garantiti dall’esperienza di Atex;

Un servizio a canone mensile “tutto incluso”Il servizio, nel suo complesso, viene proposto attraverso il corrispettivo di un canone mensile, omni-

comprensivo di hardware, software, manutenzioni, servizi di installazione hardware e software, gestione operativa e gestione sistemistica.

Il canone di tale servizio può prevedere inoltre la locazione operativa dell’hardware delle stazioni di lavoro redazionali e tipografiche (personal computer, stampanti, scanner, ecc.) per tutta la durata contrattuale.

Il servizio managed services nel dettaglioIl servizio di Managed Services più nel dettaglio comprendente le seguenti componenti:

• la conduzione dei sistemi centrali di produzione e di archiviazione;• la gestione dei programmi applicativi e delle banche dati del software applicativo (Hermes™, Prestige,

Antology, Polopoly o Mactive);• la gestione delle procedure;• hardware Server necessari al funzionamento delle applicazioni;• manutenzioni dell’hardware e del software Atex o di terze parti ;• applicativi di supporto editoriale e di gestione.

La conduzione dei sistemi centrali di produzione comprende tutte le attività volte alla gestione dell’operatività dei sistemi per assicurarne il costante e corretto funzionamento.

Tali attività, di pertinenza del personale di sala macchine, prevedono quanto di seguito elencato:• coordinamento e controllo delle attività di installazione e gestione operativa dell’hardware e del

software;• accensione, spegnimento (programmato e non) e switching dei sistemi;• monitoraggio e tuning delle risorse dei server centrali;• controllo della corretta funzionalità operativa degli utenti;• gestione della richiesta di intervento al servizio tecnico a fronte di malfunzioni hardware e software

di base;• custodia dei supporti magnetici/ottici contenenti dati e programmi ritenuti vitali per il sistema;• gestione delle apparecchiature hardware di ricezione agenzie

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AllianceBernstein sceglie Méthode

Per AllianceBernstein, azienda di servizi finanziari, la creazione di una comunicazione di alta qualità per i clienti è un’attività fondamentale.

Equipes di ricerca specializzate di AllianceBernstein producono numerosi report e analisi che sono considerati fra le più attendibili fonti di intelligence finanziaria per investitori in tutto il mondo.

La complessità di queste pubbli-cazioni necessita di una piattaforma integrata e AllianceBernstein ha deciso di utilizzare Méthode – la so-luzione editoriale di nuova generazione di EidosMedia.

Méthode è già utilizzato con successo nel settore finanziario da organizzazioni come il Financial Times e Lloyd’s List a Londra, Investir e La Tribune a Parigi e Mint, il quotidiano finanziario indiano edito in partnership con il Wall Street Journal.

“Le nostre operazioni editoriali sono cresciute al punto che abbiamo sentito la necessità strategica di adottare un sistema editoriale di livello industriale” ha spiegato David Steyn, dirigente globale del reparto Client Service e Marketing. “Molti dei nostri documenti vengono pubblicati anche online e le funzionalità cross-media di Méthode sono essenziali per ottenere l’integra-zione dei flussi di lavoro. Allo stesso tempo le funzioni multi-edizione disponibili in Méthode renderanno più semplice la personalizzazione della documentazione per specifici gruppi di clienti.”

La prima fase dell’implementazione di Méthode riguarderà circa 50 componenti dello staff editoriale

EidosMedia Spa Viale Legioni Romane, 43

20147 Milanotel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330

[email protected]

negli uffici di New York, Londra e Asia-Pacifico.“AllianceBernstein è una fra le prime organizza-

zioni al di fuori del settore news e media ad adottare Méthode”, ha commentato Gabriella Franzini, CEO del gruppo EidosMedia. “ Effettivamente l’efficacia nella gestione e distribuzione di risorse informative è sempre

più importante in ogni settore di business. Stiamo scoprendo che i punti di forza di Méthode possono essere utili in molte aree, dalle attività di business intelligence alla

creazione e distribuzione di grandi quantità di manuali e documentazio-

ne, dove la possibilità di differenziare le versioni e creare edizioni multiple sono

esigenze fondamentali”.

A proposito di AllianceBernstein AllianceBernstein L.P. (www.alliancebernstein.

com) è una delle più grandi aziende di gestione fi-nanziaria a livello mondiale, quotata in borsa e con approssimativamente 800 miliardi di fondi gestiti al 31 Dicembre 2007.

AllianceBernstein fornisce servizi finanziari di-versificati e a livello globale che includono portafogli “growth”, “value” e portafogli misti, servizi di reddito fisso a istituzioni, a clienti ad alto patrimonio netto e a clienti retail in tutto il mondo.

Inoltre, attraverso le sussidiarie Sanford C. Bernstein & Co., LLC (“Bernstein LLC”), Alliance-Bernstein realizza ricerche approfondite, strategie di portfolio, servizi di trading e brokerage.

La sede di AllianceBernstein a sede a New York e ha uffici in 47 città in 25 stati al mondo.

www.a

Méthode si apre al settore finanziario con la partenza in produzione di AllianceBernstein, la prestigiosa azienda di servizi finanziari di New York.

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La rotativa Goss FPS supera tutte le aspettative della Hoekstra Boom in Olanda

Entrata in produzione a metà aprile, la rotativa Goss FPS della F.D. Hoekstra Boom, la società innovatrice olandese con sede a Emmeloord, sta già avendo un notevole impatto.

Dopo la prima setti-mana di produzione, Hans Emmink, direttore tecnico della Hoekstra Boom, ha osservato: “Che io sappia, nes-suna rotativa nuova ha mai iniziato la stampa così rapidamente. Nessuno nell’industria della stampa ci prende-rebbe sul serio se raccontassimo cosa è successo nel nostro stabilimento la settimana scorsa.”

E continua: “In meno di una settimana, la nuova rotativa è passata dalla stampa della prima tiratura di prova con l’apparecchiatura del reparto spedizioni il lunedì, alla realizzazione di tutti i suoi obiettivi di

produzione il martedì, mercoledì e giovedì.”La nuova rotativa Goss FPS da 87mila copie l’ora

include due torri 4x2 a quattro unità sovrapposte con sviluppo circonferenziale di 578 mm e larghezza di bobina di 1680 mm, due cambiabobine Goss Contiweb

FD e una piegatrice modu-lare a ganasce 2:5:5 dotata di cucitrice, lama per tagli intermedi e piega incro-

ciata. Le specifiche della rotativa includono anche un sistema di coman-

do Goss completamente integrato, con ampie funzionalità di preimpostazione,

manutenzione preventiva e tecnologie ad autoapprendimento.

Hoekstra Boom è il primo utente di rotative Goss FPS a specificare, al momento dell’ordinazione, la possibilità di sviluppi circonferenziali variabili sulle unità di stampa e sulla piegatrice. La futura aggiunta di una seconda serie di cilindri intercambiabili, sia

per le unità di stampa che per la piegatrice, permetterà alla società editrice olandese di produrre for-mati alternativi con la flessibilità, quindi, di accettare una maggior varietà di lavoro.

“L’entusiasmo e l’impegno di tutti gli interessati sono stati cruciali per il successo di questo progetto. I risultati che hanno ottenuto sono stati fenomenali,” conclude Em-mink.

‘Goss’, il logo Goss, ‘Goss In-ternational’, ‘FPS’ e ‘Contiweb FD’ sono marchi di fabbrica o marchi depositati della Goss International Corporation.

Goss InternationalGreenbank Street - Preston

Lancashire PR1 7LA - EnglandTel: +44.1772.257571Fax: +44.1772.885698

[email protected]

La rotativa Goss FPS supera tutte le aspettative della Hoekstra Boom in Olanda

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Con la messa in fun-zione del moderno e nuo-vissimo centro stampa realizzato alle porte di Barcellona, in cui lavo-rano circa 120 persone, nel giugno 2007 CRE-A ha inaugurato una nuova era. Oltre alle due rotative Wifag, ciascuna delle quali ha una velocità di produzione di 85.000 copie/h, l’azienda, che fa parte del gruppo Grupo Godo, ha

messo in funzione anche quattro nuovi sistemi d’inserimento ProLiner della Müller Martini. Come investimento per

il futuro, ciascuno dei sud-detti sistemi è dotato di cinque

mettifogli classici e di un mettifoglio Promo per inserti di piccolo formato.

Molte opzioni per il futuro

Nel vecchio stabili-mento di produzione in pieno centro città, per circa due decenni CRE-A ha fatto affidamento su inseritrici di un altro fornitore. Il direttore di produzione Frank Solís elenca due dei motivi principali che hanno de-terminato il passaggio a favore dei sistemi Mül-ler Martini: «Da un lato le inseritici ProLiner ci assicurano la necessaria flessibilità per la produ-zione attuale, dall’altro lato consentono l’inte-grazione di numerose opzioni per il futuro».

Per CRE-A ‘produ-

«Oltre al sistema ProLiner, ci ha particolarmente convinto la concezione globale e flessibile della sala spedizione»

MÜLLER MARTINI S.p.AViale Rimembranze 50

20099 Sesto San Giovanni (MI)tel. 02 262371 - fax 02 2426851

I quattro ProLiner assicurano alla CRE-A la necessaria flessibilità per la produzione attuale, con la possibilità di aggiungere numerose opzioni in futuro.

Dato che in Spagna gli inserti per giornali diventano sempre più popolari, la CRE-A Impresiones de Catalunya S.L., con sede a Barcellona, ha investito in quattro nuovi sistemi ProLiner per la produzione di tre quotidiani. Il principale vantaggio dei nuovi sistemi d’inserimento della Müller Martini: se il boom degli inserti continuerà, CRE-A potrà ampliare i quattro ProLiner grazie al sistema a costruzione modulare.

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zione attuale’ significa: i tre quotidiani, pubblicati come tutti i giornali spagnoli in formato tabloid, «La Vanguardia» (tiratura massima la domenica circa 350.000 copie), «El Mundo Deportivo» (tirature quotidiana circa 100.000 copie) e «Publico» (tirature che oscillano fra 30.000 e 60.000 copie), escono già oggi regolarmente con il numero massimo di cinque inserti. Con ‘opzioni per il futuro’, Frank Solís allude al settore inserti in piena espansione: «Da quando uno studio spagnolo ha rivalutato l’importanza degli inserti nei giornali, il loro numero aumenta rapida-mente e personalmente prevedo un’ulteriore fase d’espansione».

ProLiner ampliabile in modo flessibile

È quindi molto pro-babile che il numero dei mettifogli del ProLiner verrà rapidamente incre-mentato. Uno dei pun-ti più forti del nuovo sistema d’inserimento della Müller Martini è il sistema modulare. Nel caso in cui le esigenze di produzione cambino, il ProLiner può essere ampliato con tecnologia

modulare fino a 30 mettifogli. «Questa flessibile possibilità d’ampliamento», spiega Frank Solís, «ha rappresentato uno dei principali motivi che ci hanno indotto a scegliere Müller Martini».

Secondo il direttore di produzione, inoltre, uno degli obiettivi a breve termine dichiarati della CRE-A è quello di produrre, oltre al proprio quotidiano «Pu-blico», altre testate per altri editori nel nuovo centro stampa di Barcellona e tutto questo a proposito del motto «Opzioni per il futuro».

ProLiner: il sistema d’inserimento per sale spedizione giornali di qualsiasi dimensione

Con il ProLiner, Müller Martini offre a tipografie di giornali di qualsiasi dimensione un sistema d’in-serimento che fin dal primo giorno è concepito in modo ottimale per soddisfare le specifiche esigenze dell’azienda in cui viene installato. Il ProLiner, che si basa sul processo d’inserimento lineare di provata efficacia, colpisce per la costruzione compatta e la struttura semplice e modulare. Nella versione di base, dotata soltanto di pochi mettifogli, il sistema viene normalmente impiegato nella gamma delle medie prestazioni. Il caricamento dell’inseritrice avviene con alimentazione del flusso a squame ma-nuale, oppure mediante Streamfeeder. Per incrementare l’efficienza è possibile ottimizzare l’impianto con alimentazione del flusso a squame da bobina tramite trasportatori Topveyor, oppure direttamente dalla rotativa.

Se si viene a creare la necessità d’incrementare la velocità di produzione dell’impianto a seguito di tirature più elevate o tempi di produzione molto brevi, con interventi mirati è possibile ampliare il ProLiner, che diventa così un complesso sistema ad alte prestazioni che può essere dotato con un massimo di 30 mettifogli. Il caricamento di prodotto principale, prestampato e inserti avviene in linea ed è sincronizzato, con l’ausilio di trasportatori a pinze, con il prelievo da stazioni polmone e di sbo-binatura, oppure direttamente dalla rotativa.

Lo scorrimento orizzontale delle tasche assicura da un lato un’ottima visione globale della pro-duzione e un accesso ottimale, dall’altro impedisce la fuoriuscita degli inserti durante la lavorazione. Infatti, durante l’intero processo d’inserimento il dorso del giornale si trova sempre in basso nelle tasche d’inserimento e nel trasportatore di prelievo. In tal modo si escludono perdite d’inserti.

Il sistema di comando Mailroom Production Control (MPC) consente una visione globale di tutti i processi ed un flusso ottimale dei prodotti

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Inserti che hanno fino a 192 pagine

Mentre i commercial stampati vengono forniti con il procedimento heatset, CRE-A stampa in proprio gli inserti redazionali e i semicommercial. Ciò consente di sfruttare le rotative al massimo della propria poten-zialità produttiva. I prodotti speciali, che contengono fino ad un massimo di 192 pagine e presentano una

variegata gamma di formati, vengono rifilati in linea, immagazzinati su sistemi intermedi FlexiRoll e poi inseriti nei giornali durante la produzione del turno di notte fra le ore 24.00 e le 4.00 del mattino.

Il nuovo impianto per sala spedizione consente una distribuzione individuale dei prodotti da tutte e quattro le stazioni di piega sia ai quattro ProLiner,

che ai quattro sistemi di formazione pacchi NewsStack. «Non è sta-to soltanto il ProLiner», spiega Frank Solís, «che ci ha convinti, ma l’in-tera concezione di sala spedizione, altamen-te flessibile, di Müller Martini».

Massima sicurezza dei processi

Il sistema di co-mando Mailroom Pro-duction Control (MPC) garantisce massima ef-ficienza operativa nel collegamento in rete di tutti i processi parziali della sala spedizione. Il sistema di comando

Gli inserti redazionali e i semicommercial vengono stampati in proprio, immagazzinati su un sistema intermedio FlexiRoll e quindi inseriti nei giornali durante il turno di notte

Nuove tasche nel ProLiner: più silenziose, più leggere e più stabili

Il nuovo sistema d’inserimento ProLiner presentato per la prima volta agli specialisti del settore alla fiera del giornale IfraExpo 2007 di Vienna, ha riscontrato un grande interesse fra gli editori di giornali di tutto il mondo. Nel giro di pochi mesi il sistema è stato venduto circa 20 volte.

In fase di sviluppo e costruzione del nuovo impianto sono stati impiegati materiali modernissimi. Per esempio, le tasche sono state prodotte con materie plastiche adeguatamente rinforzate. I mate-riali compositi ad alta tecnologia, che trovano impiego anche nell’industria aerospaziale e in Formula 1, incrementano non solo la stabilità, ma riducono contemporaneamente anche il livello di emissioni acustiche e consentono un maggiore grado d’integrazione dei singoli componenti rispetto alla co-struzione in lamiera. Diventa così possibile produrre anche componenti complessi in un unico pezzo. E non solo: i materiali compositi assicurano inoltre un consistente risparmio di peso, in particolare rispetto ai componenti in acciaio.

I materiali compositi dunque presentano eccellenti caratteristiche sia meccaniche, che in termini di peso specifico, come per esempio rigidità e stabilità. Dato che non sono soggetti alla corrosione e le caratteristiche dei materiali possono essere ottimizzate con materiali di riempimento in base alle varie applicazioni, essi durano più lungo nel tempo. Le rotture causate dall’usura di questi materiali compositi sono notevolmente inferiori rispetto a quelle che si verificano per i materiali di metallo.

La nuova generazione di tasche utilizzate nel ProLiner ha in genere una maggiore durata nel tempo, poiché i materiali compositi consentono sagome diverse, per esempio, da quelle dei materiali con-venzionali di lamiera o acciaio. In tal modo si può adattare in modo ottimale lo spessore dei materiali ai carichi da portare.

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Müller Martini, anch’esso concepito con una strut-tura modulare, assicura che tutti i processi lavorativi interagiscano fra loro in modo ottimale. «Questo comando ci consente», spiega ancora Frank Solís, «una visione globale di tutti i processi e un flusso ottimale dei prodotti».

«La sicurezza dei processi riveste per noi massi-

ma importanza», sottolinea Frank Solís. «Per questo motivo ci hanno pienamente convinto anche le nuove tasche del sistema ProLiner a quattro pinze. Quest’ul-time garantiscono una presa sicura dei prodotti ta-bloid, possono essere aperte in modo controllato ed impediscono un “roll in” dei prodotti anche alle alte velocità d’inserimento».

Gli inserti redazionali e i semicommercial vengono stampati in proprio, immagazzinati su un sistema intermedio FlexiRoll e quindi inseriti nei giornali durante il turno di notte

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Adobe e Leo Burnett insieme per una comunicazione innovativa e coinvolgente

Adobe, che presenta oggi un network di Partner per favorire la distribuzione di contenuti ancora più ricca e coinvolgente, annuncia un progetto di collaborazione italiana con il Gruppo Leo Burnett, leader mondiale nella comunicazione integrata.

Un accordo strategico che pone Leo Burnett, da sempre all’avanguardia e attenta alle evoluzioni dei media e della società, in prima linea sulle nuove opportunità legate alla convergenza dei media (tv – web – mobile) e che permetterà all’Agenzia di offrire ai propri clienti progetti di comunicazione assolutamente innovativi e interattivi, che coinvolgano i consumatori utilizzando i nuovi canali di comunicazione e che sfruttino le potenzialità delle tecnologie più avanzate.

Grazie alle tecnologie innovative di Adobe e ai ser-vizi offerti dal network di Partner Adobe Flash Media Server Solutions Provider, Leo Burnett potrà realizzare campagne di Digital Advertising e Rich Internet Appli-cation assolutamente innovative, sfruttare tutte le op-portunità legate alla distribuzione di contenuti video in streaming live e on demand e potrà sviluppare progetti avanzati di web Tv, web Radio e mobile TV.

“La diffusione di internet, dei dispositivi mobili e l’utilizzo sempre più importante dei siti di social networking ha portato ad un cambiamento nel modo in cui i consumatori comunicano” ha commentato Giu-seppe Verrini, Managing Director Southern Europe,

Middle East & Africa di Adobe “ed è importante che le aziende di ogni settore riescano a seguire questa

evoluzione e ad offrire espe-rienze emozionanti fruibili attraverso molteplici canali.”

“Leo Burnett è sempre sta-ta un’antesignana nel proporre ai propri clienti campagne di comunicazione innovative in linea con i desideri e le esigenze dei consumatori” ha

commentato Giorgio Brenna, Chairman e CEO We-stern Europe di Leo Burnett ”Nell’epoca del web 2.0 è fondamentale ragionare e di conseguenza comunicare su piattaforme digitali integrate e non per singoli media channel. Il nostro ruolo è quello di aiutare le aziende a cogliere le nuove opportunità legate alla convergenza in modo semplice ed efficiente, senza inutili dispersioni tecnologiche: l’accordo di oggi ci permetterà di sviluppare idee e progetti creativi in modo più efficace e coinvolgente”.

A proposito di Adobe Systems Incorporated Adobe rivoluziona il modo in cui il mondo utilizza

le idee e le informazioni, in qualunque momento, in qualunque luogo e attraverso qualsiasi media. Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.adobe.it.

A proposito di Leo Burnett

Leo Burnett mission: to be the best creative Agen-cy in the world. www.leoburnett.it

Adobe Systems ItaliaCentro direzionale ColleoniPal. Taurus A320041 Agrate Brianza (Mi)tel. 039 65501 fax 039 655050Per informazioni commerciali: [email protected]

La vision e le idee creative di Leo Burnett si coniugano con l’avanguardia e l’efficenza delle tecnologie e del network di Partner di Adobe

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Atex, il fornitore leader nel mondo di soluzioni informatiche per il settore editoriale, annuncia il rila-scio di un nuovo connettore software che integra le proprie soluzioni di Content Management a Syndicated Client Experiences (SCE) Reader di Microsoft. Grazie a questo connettore qualsiasi pubblicazione prodotta con le soluzioni Content Mana-gement di Atex può essere riutilizzata con l’applicazione SCE Reader di Microsoft che consente di fruire dei contenuti sullo schermo con una qualità e una leggibilità superiore.

Microsoft Syndicated Client Experiences (SCE) Starter Kit e Reader SDK fanno parte di una soluzione completa che aiuta gli editori a creare e distribuire i con-tenuti sia su piattaforma Windows, utilizzando Windows Presentation Foundation (WPF), sia su dispositivi basati su browser, utilizzando Microsoft Silverlight.

SCE Reader è un’applicazione ricca di funzionalità con avanzate capacità di scrittura e layout, che consen-tono la lettura delle notizie su computer e schermi di dispositivi mobili, nonchè metodi innovativi di pubbli-cazione degli annunci pubblicitari.

Il connettore Atex può operare su contenuti pub-blicati o non pubblicati, adattando le diverse sezioni affinchè risultino facilmente leggibili sullo schermo del computer. La soluzione consente inoltre costanti aggiornamenti dei contenuti, così da fornire al lettore un ciclo continuo di notizie. L’intervento manuale per l’aggregazione dei contenuti o le modifiche è ridotto al minimo, dato che il connettore sfrutta i metadati e le informazioni nel sistema di gestione dei contenuti per automatizzare i processi di repurposing. L’integrazione è attualmente disponibile per il sistema Atex Hermes™ e sarà presto disponibile per le altre piattaforme Atex.

“Uno degli obiettivi principali di Atex è quello di aiutare i clienti nella transizione da print-centric a customer-centric, vale a dire dalla gestione dei flussi di

lavoro incentrati sulla stampa alla modalità di produzio-ne basata su contenuti neutrali. “ ha affermato Roberto Antoniotti, Chief Executive Officer della Content Ma-

nagement Division di Atex. “L’SCE Reader di Micro-soft è una tecnologia molto interessante e sicuramente aiuterà ad avvicinare il pub-blico più giovane ai giornali. Lo strumento che stiamo

offrendo ai nostri clienti facili-terà l’implementazione di questo

nuovo canale, con un bassissimo impatto sulle attività di preparazione

dei contenuti, pur mantenendo tutti i vantaggi che la tecnologia offre”.

“Siamo molto contenti di lavorare con Atex a questo progetto” ha affermato Kevin Gjerstad, Group Program Manager, .Net Developer Platforms di Microsoft Corp. “Gli editori richiedono soluzioni che consentono la gestione dei contenuti su qualsiasi mezzo o tramite qualsiasi applicazione, sul desktop così come attraver-so i browser o su altri dispositivi. Il supporto di Atex sicuramente rende il raggiungimento di quest’obiettivo da parte dell’editore molto più facile”.

AtexAtex é una società che fornisce servizi, soluzioni

software e soluzioni di gestione dei contenuti multi-mediali per il settore editoriale. Con una tradizione ultratrentennale di innovazione continua e qualità dei suoi prodotti, Atex ha software installato per un valore di quasi 1 miliardo di dollari e supporta più di 800 clienti in oltre 40 Paesi nel mondo.

Oltre a un investimento significativo in Ricerca e Sviluppo, Atex si avvale della collaborazione di partner strategici per completare e migliorare i servizi offerti e supportare al meglio le strategie di sviluppo orientate ai Web Services. Ulteriori informazioni sono disponibili visitando www.atex.com

I contenuti editoriali Atex disponibili anche attraverso Microsoft Syndicated Client Experiences Reader

Atex Global Media S.p.A.Via B. Crespi, 57 - 20159 Milano

Tel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555www.atex.com

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Goss International presenta New Ways for Print a drupa 08

All’insegna di New Ways for Print, il suo tema per drupa 2008, Goss International ha presentato al suo stand, nel padiglione 17, tecnologie innovative e una serie ampliata di applicazioni per la produzione roto-offset.

Mettendo in mostra le sue ultime soluzioni di stampa, finitura e wor-kflow, Goss Internatio-nal ha presentato tecnologie all’avanguardia della produzione roto-offset che potenziano il valore della stampa. Oltre ad esporre unità di stampa Magnum 4, Uniliner, FPS e Sunday 4000 – tutte con nuove carat-teristiche e funzionalità – la società ha messo in evidenza la prima Sunday 5000 al mondo da 96 pagine. Sono state anche esposti sistemi di finitura Magnapak e Pacesetter.

“Per Goss International è estremamente importante potenziare continuamente il valore della stampa e offrire a editori e stampatori vantaggi concorrenziali e nuove opportunità,” fa notare Bob Brown, AD di Goss Inter-national. “Nel corso degli anni, la nostra organizzazione

ha presentato al drupa varie tecnologie rivoluzionarie, ed è stato così anche quest’anno.”

La nuovissima rotativa Goss M-600 Folia, in azione allo stand Goss International, abbina i concetti di stampa a foglio e stampa a bobina, raddoppiando la produttività

delle macchine in bianca e volta a foglio. Le dimo-strazioni pratiche hanno sottolineato l’alta qualità

di stampa, la velocità di messa in macchina e il basso livello di scarti

nelle piccole tirature.

Goss International a drupa 2008

Lancio di una rotativa rivoluziona-ria… La rotativa Goss M-600 Folia è un’alternativa ad alta produttività alle macchine in bianca e volta a foglio, con la potenzialità di raddoppiare la produzione.

Basata sulle affermate unità di stampa M-600, in-chiostri standard per la stampa a foglio e l’eccezionale tecnologia di taglio in fogli sviluppata in esclusiva con VITS, la rotativa può stampare fino a 30.000 fogli l’ora in bianca e volta su carta patinata, senza forno.

L’ingombro è comparabile a quello di una macchina in bianca e volta a foglio, con un livello concorrenziale di costo d’investimento e fabbiso-gno di manodopera.

Bobine più larghe... È prossi-mo l’arrivo in Italia della Sunday 5000, la prima roto-offset al mondo di 2860 mm di larghezza. Tutte le sue componenti – dalle bobine di carta di 1524 mm di diametro ai prodotti di consumo e alla pre-cisione di piega a piena velocità della banda – sono destinate a dare un livello ottimale di produzione di alte paginazioni e creare nuove

Goss InternationalGreenbank Street - Preston

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Goss International presenta New Ways for Print a drupa 08

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opportunità.Come con le rotative Sunday 4000, la tecnologia

dei caucciù gapless riduce al minimo le vibrazioni dei cilindri, assicurando una qualità superiore di stampa, mentre l’avanzata automazione favorisce messe in macchina veloci, basso livello di scarti e flessibilità di stampa di piccole tirature.

Tirature più basse… Disponibile come optional per le rotative Goss Sunday, la tecnologia Automatic Transfer (AT) permette la produzione ininterrotta di stampa. Si possono infatti eseguire cambi di lavoro mono o in policromia senza bisogno di fermare o ral-lentare la rotativa.

Il processo AT è complementato dall’automazione del workflow Goss, riducendo significativamente gli scarti e i tempi di messa in macchina e facendo della stampa di prodotti di bassa tiratura o in diverse versioni una nuova opportunità da sfruttare.

Innovazioni nella produzione di giornali… Il compatto sistema di stampa FPS è caratterizzato da unità con apertura a scorrimento, tripla larghezza opzionale e funzionalità di cambio dello sviluppo circonferenziale. La prima rotativa installata alla In-ternational News & Media di Newry, in Irlanda del Nord, stampa settimanalmente due milioni di prodotti coldset, heatset e misti.

La rotativa Magnum rappresenta l’ultima novità in fatto di stampa a singola larghezza. Le funzionalità di stampa d’alta qualità coldset e heatset ultimamente sono state potenziate da un nuovo gruppo d’inchiostrazione a tre rulli formatori e azionamento con un motore per ogni unità di stampa (level shaftless).

Per le applicazioni a doppia o tripla larghezza, l’ul-

tima rotativa Uniliner è stata rimodellata ed ha nuove caratteristiche, tra cui l’opzione del cambio semiau-tomatico delle lastre, nuove configurazioni compatte che utilizzano la disposizione “T90”, migliorato fun-zionamento heatset/coldset con inchiostrazione Goss DigiRail, e l’aggiunta di simulatori Sinapse interattivi per l’addestramento del personale.

Finitura di stampa… I sistemi di finitura Goss forniscono alta produttività netta e personalizzazione avanzata dei prodotti, mentre la partnership con Ferag rafforza le vendite e l’assistenza a livello mondiale. Allo stand Ferag sarà in azione l’ultima cucitrice accavallatrice Pacesetter A4, mentre allo stand Goss International sarà esposto il sistema di packaging per giornali Goss Magnapak.

Soluzioni workflow automatizzate… Goss Inter-national continua ad essere alla testa del passaggio alla produzione automatizzata di stampa. Le innovazioni software e tecniche Goss, tra cui il Goss Web Center per giornali e applicazioni commerciali, riducono gli scarti, i tempi e le tirature. I processi di produzione adesso possono essere portati a termine senza alcun intervento umano, con il flusso automatico di dati digitali a sistemi di preimpostazione, monitoraggio, regolazione e collegamento.

Lifetime support… Il programma Goss Lifetime Support riflette la filosofia della società: ottimizzare le prestazioni e la durata competitiva di ogni sistema. In un’area riservata esclusivamente a servizio assistenza, ricambi, training e soluzioni di potenziamento verrà dimostrata la connettività di questi servizi con l’in-novazione e il know-how alla base dei nuovi prodotti.

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LINKService contro la pirateria del software

agli utenti di computer sul tema del diritto d’autore, del software e della sicurezza informatica; sostiene politiche che promuovono l’innovazione ed incre-mentano le opportunità di business, combatte la pirateria del software.

L’associazione, fondata nel 1988 negli Stati Uniti, è attiva in 80 paesi in tutto il mondo e si pone come obiettivo principale quello di indicare la direzione futura su argomenti che da sempre stanno alla base dell’industria tecnologica quali la protezione della proprietà intellettuale, la privacy, la commercializza-zione del software e la cyber-security, tenendo conto di quelle che sono gli sviluppi all’interno degli stessi campi della tecnologia e legali.

LINKService compie un importante passo contro la pirateria del software, associandosi a Business Software Alliance (BSA), associazione internazionale che si batte per la promozione di un ambiente online sicuro e conforme alla legge.

«Entrare a far parte dei soci di BSA» – ha com-mentato Massimo Pioli, amministratore delegato di LINKService – «rappresenta una presa di coscienza necessaria da parte di chi, come noi, sviluppa software e un contributo a creare un’industria trasversale “si-cura” e garantita dalle leggi.»

La Business Software Alliance svolge un’intensa attività di informazione e sensibilizzazione rivolta

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La mossa strategicaEditori, state studiando la prossima mossa da fare?

Il Flexible Printing System™ vi offre eccezionali vantaggistrategici. Sono disponibili oggi stesso gli strumenti con

cui far fronte alle sfide di domani: colori vividi, alta veloc-ità, bassi scarti, semplicità di funzionamento e la flessibilità

essenziale di cambiare facilmente formato.

www.gossinternational.com

Qualità superiore del colorea 90mila copie all’ora

Flessibilità nella larghezzabobina, nel nastro e nellosviluppo circonferenziale

Heatset, coldset eproduzione combinata

Facilità di accesso alle unità eoperatività semplificata

FpsChess_ad_TechnoMedia_GICAD____ITA_v1:Layout 1 30/4/08 17:03 Page 1

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Si prega di compilare e inviare il seguente modulo via mail o fax a:

IFRA· Washingtonplatz 1 · 64287 Darmstadt · Germany · Phone +49.6151.733-6 · Fax +49.6151.733-832 · [email protected]

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IFRA Italia 2008Conferenza annuale IFRA in associazione con FIEG e ASIG

18-19 giugno 2008, Sirmione e Verona

Empowering the news publishing industry

CONFERENCE

Empowering the news publishing industry

EVENTS

11a Conferenza Internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana

La stampa quotidiana e la pubblicità:

le nuove frontiere dello sviluppo

www.ifra.com/events

IFRA Italia 2008Sirmione e Verona - 18 e 19 giugno 2008

In associazione con:

FI EGFEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI

ABCSponsors:

Quote di iscrizione:

Soci: IFRA/Fieg/Asig/Fcp: Euro 500 a persona; Euro 1.500 biglietto cumulativo (quattro partecipanti)

Non Soci: Euro 700 a persona

Per maggiori informazioni: www.ifra.com