TecnoMedia 5

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Numerw 5 MaRZo 1995 Periodico mensile. Anno Il n. .5 Spello in nbh. Postalc50%·Ron,. PeJuoÒrco ÒeLLa ASIG - AssociazIOne STamparolo ITaLiana Gloll.J1aL,- Qualità e ottimismo a "Quotidie '95" Oltre duemila visitatori e tantissime novità di rilievo alla quarta edizione della mostra-convegno del quotidiano in Italia. a pagina 3 Più incisiva la pubblicità sui giornali Un esauriente resoconto dell'interessante convegno sulla pub- blicità organizzato dalla FIEG in occasione di "Quotidie" lo scorso 9 febbraio. a pagina 8 Video on fine: il quotidiano nella rete Le caratteristiche del nuovo servizio realizzato dal gruppo editoriale Grauso, presentato in occasione di una giornata di studio svoltasi a Cagliari l' 11 marzo scorso. a pagina Il INESnet, il "network degli editori" Un documento di lavoro, pubblicato in anteprima per l'Italia, con le "linee guida" delle reti telematiche per i quotidiani secondo INES (Initiative for Newspaper E1ectronic Supplement). a pagina 15 Carta da giornale: quale futuro? Le prospettive del mercato; in Italia e nel mondo, nell'analisi di Mario Morici, Amministratore Delegato della "Icecart". a pagina 20 Storia di un' odissea burocratica Ovvero: come i corsi di formazione professionale ASIG "Pro- getto TECNA" si siano potuti svolgere con successo nel totale disinteresse degli Enti responsabili del loro finanziamento. a pagina 23 .al'lnn VVUUI. FILO DIRETTO LE AZIENDE INFORMANO Il servizio ASIG Service che mette a diretto contattofornito l'i e utilizzato l'i di tecnologie per la produzione di quoti-· diani. Filo Diretto è il modo più rapido, effica- ce ed economico per raggiungere i piÙ qualificati manager e decision maker dell'industria editoriale italiana. Ecco l'elenco delle aziende aderenti: ANS APIS NlCER SOFTWARE ATEX AUTOLOCIC CHEMCO ITALIA CROSFIELD ELECTRON/CS ITALIA ECRM FVLCRUM ITALIA HASSELBLAD IBMSEMEA INDICO NTC OPTRONICS SERVIZI 1TALIA SINEDITA A ArchSvl0 Apeno ASIG Appuntament.i a pagina 2 a pagina 27 a pagina 39 TELPRESS UN/SYS1TAllA XEIKON a pagina 32

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Rivista dell'ASIG, Associazione Stampatori Italiana Giornali

Transcript of TecnoMedia 5

Numerw 5MaRZo 1995

Periodico mensile. Anno Il n. .5Spello in nbh. Postalc50%·Ron,.

PeJuoÒrco ÒeLLa ASIG - AssociazIOne STamparolo ITaLiana Gloll.J1aL,-

Qualità e ottimismo a "Quotidie '95"Oltre duemila visitatori e tantissime novità di rilievo alla quartaedizione della mostra-convegno del quotidiano in Italia.

a pagina 3

Più incisiva la pubblicità sui giornaliUn esauriente resoconto dell'interessante convegno sulla pub­blicità organizzato dalla FIEG in occasione di "Quotidie" loscorso 9 febbraio.

a pagina 8

Video on fine: il quotidiano nella reteLe caratteristiche del nuovo servizio realizzato dal gruppoeditoriale Grauso, presentato in occasione di una giornata distudio svoltasi a Cagliari l' 11 marzo scorso.

a pagina Il

INESnet, il "network degli editori"Un documento di lavoro, pubblicato in anteprima per l'Italia,con le "linee guida" delle reti telematiche per i quotidianisecondo INES (Initiative for Newspaper E1ectronic Supplement).

a pagina 15

Carta da giornale: quale futuro?Le prospettive del mercato; in Italia e nel mondo, nell'analisi diMario Morici, Amministratore Delegato della "Icecart".

a pagina 20

Storia di un'odissea burocraticaOvvero: come i corsi di formazione professionale ASIG "Pro­getto TECNA" si siano potuti svolgere con successo nel totaledisinteresse degli Enti responsabili del loro finanziamento.

a pagina 23

.al'lnnVVUUI.

FILO DIRETTO

LE AZIENDE INFORMANO

Il servizio ASIG Service che mette a

diretto contattofornito l'i e utilizzato l'i di

tecnologie per la produzione di quoti-·

diani.

Filo Diretto è il modo più rapido, effica­

ce ed economico per raggiungere i piÙ

qualificati manager e decision maker

dell'industria editoriale italiana.

Ecco l'elenco delle aziende aderenti:

ANS APIS NlCER SOFTWARE

ATEX

AUTOLOCIC

CHEMCO ITALIA

CROSFIELD ELECTRON/CS ITALIA

ECRM

FVLCRUM ITALIA

HASSELBLAD

IBMSEMEA

INDICO

NTC

OPTRONICS

SERVIZI 1TALIA

SINEDITA

~toriale

AArchSvl0 Apeno

ASIG

~ Appuntament.i

a pagina 2

a pagina 27

a pagina 39

TELPRESS

UN/SYS1TAllA

XEIKON

a pagina 32

Periodico della ASIGAssociazione Stampatori Italiana Giornali

Via Sicilia 125, 00187 Romatel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489

Direttore responsabileCarlo Lombardi

RedazioneSalvatore Curiale - Luca Michelli

Progetto Grafico - impaginazioneSabrina Bizzarri

InfograficaGiovanni Marco Piemontese

Segreteria di RedazioneAntonella Appolloni

Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994© ASIG Service S.r.l. - 1995 - Tutti i diritti riservati

Sede legale: via Bigli 2, 20121 Milano

StampaPOLICROM 2000 S.r.l.

via Michele Migliarini 59/A, 00173 Roma

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TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

Parliamo di...

Parliamo, naturalmente, di “Quotidie ’95" che a Milano,

dall’8 al 10 febbraio, ha vissuto la sua quarta edizione: alla

vigilia non priva di qualche incognita, a bilancio concluso

ricca di contributi che hanno conferito alla Rassegna una

dimensione nuova, meglio aderente alla realtà di un settore

che vive momenti travagliati con l’orgoglio della sua storia

passata e presente, senza nulla concedere alla rassegnazione

o al pessimismo.

Le pagine di questo numero di “TecnoMedia” illustrano

nel dettaglio la Mostra che, come abbiamo avuto modo di

anticipare, ha scelto la qualità rinunciando al richiamo

promozionale. Al centro dei tre giorni di “Quotidie”, il

Convegno sulla pubblicità promosso dalla FIEG che, con la

partecipazione di personalità di primo piano in campo

internazionale, si é proposto la individuazione delle

condizioni capaci di garantire all’informazione a mezzo

stampa il ruolo e le prospettive che le competono nel

mercato dell’advertising. Il numero speciale de “L’editore”

che raccoglie gli atti del Convegno costituisce, sotto questo

profilo, un prezioso strumento di lavoro.

Più in generale, volendo sintetizzare in una definizione

i brillanti risultati conseguiti con l’edizione 1995, dovremmo

parlare di un “Quotidie della consapevolezza”. Per la

convinzione diffusa che le difficoltà della contingenza non

possono tradursi in pessimismo, così come il settore

dell’editoria non é in grado di trarre plausibili motivi di

incoraggiamento dai timidi segnali di ripresa economica

che, al momento, non hanno neppure lambito l’industria dei

giornali.

Consapevolezza, quindi: per le non poche e corpose

difficoltà che restano da superare ma, in pari tempo, per le

stimolanti opportunità che si prospettano e che gli editori

non possono trascurare nel traguardarsi ad un domani che

già é presente.

Non a caso parlavamo dell’alta qualità della Rassegna.

Le soluzioni proposte in campo tecnologico non hanno

trascurato in nulla la valenza di software sempre più

sofisticati capaci di completare il disegno del giornale

realizzato con metodologia digitale: dall’acquisizione,

trattamento e distribuzione di immagini e pubblicità, alla

messa a punto degli ultimi tasselli della videoimpaginazione

totale, al perfezionamento di sistemi di stampa sempre più

avanzati.

Ma si é andati anche oltre, valicando confini che, col

passare del tempo, appaiono sempre più labili. I modelli di

comunicazione che hanno nell’“on - line” il carattere

distintivo (primo tra tutti l’utilizzo di “Internet”) non sono

stati ospiti a “Quotidie”, bensì protagonisti. Ed anche in

questo caso, nella consapevolezza di un panorama che si

scompone e si ricompone con una velocità alla quale é

indispensabile reggere per non correre il rischio di subire

“distacchi” penalizzanti.

Carlo Lombardi

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Duemila visitatori; oltrequattrocento partecipanti alla“giornata” dedicata alla pub-blicità sui mezzi stampati,promossa dalla FederazioneItaliana Editori Giornali;quattordici “debuttanti”,aziende che hanno deciso dipartecipare, per la prima volta, alla mostra-convegno delquotidiano italiano: l’edizione 1995 di Quotidie 8/10 feb-braio - archivia un nuovo successo, passando quasi indennela temibile concorrenza della Drupa, la più importanterassegna mondiale del settore grafico che si svolgerà aDüsseldorf fra un paio di mesi.

Alla vigilia della quarta edizione della Mostra-Conve-gno del quotidiano italiano, inutile negarlo, qualche timorec’era. L’anno appena trascorso non è stato facile per ilcomparto editoriale, e la prossimità con il colosso fieristicotedesco aveva fatto intravedere il rischio di un’edizione intono minore. Così non è stato. I visitatori sono arrivati, gliespositori hanno confermato la loro partecipazione, nuoveaziende si sono aggiunte ai fornitori di più antica tradizione,e il marchio “Quotidie” si è ulteriormente affermato comepunto di incontro privilegiato e, a quanto i fatti sembranodimostrare, irrinunciabile, per tutti gli operatori dell’indu-stria italiana dei quotidiani.

L’edizione del ‘95 ha rispecchiato le scelte chiaramenteemerse nelle recenti edizioni delle più prestigiose rassegnedi settore, come l’americana Nexpo e l’Ifra europea. Glistand magniloquenti ed un po’ retorici del passato sono statisostituiti da spazi fieristici più funzionali alla presentazionedelle soluzioni concretamente offerte.

Un significativo contributo al successo della manifesta-zione è arrivato dalla giornata di studio sulla pubblicità neimedia stampati, promossa dalla Federazione Italiana Edito-ri Giornali. Una nutrita presenza di esperti italiani e stranieriha richiamato una platea di oltre quattrocento specialisti del

mondo dell’advertising. Suquesto importante avveni-mento riferiamo in un altroarticolo di TecnoMedia.

In linea con la tradizionedi Quotidie, la rassegna dellesoluzioni tecnologiche è statacontrassegnata dalla presen-

za di numerose novità, sia nelle aree produttive più tradizio-nali, sia nei settori di confine, dove alcune proposte delvariopinto mondo della multimedialità cominciano a trova-re concrete applicazioni.

Il quotidiano nella .... reteAlcuni mesi fa, un’indagine informale realizzata da

ASIG Service, società operativa della AssociazioneStampatori Italiana Giornali, nell’ambito del “ProgettoTECNA”, l’intervento di formazione professionale finan-ziato nel corso del 1994 dal Fondo Sociale Europeo e dalMinistero del Lavoro, aveva evidenziato come l’industriadei quotidiani italiani, nel complesso, seguisse con partico-lare interesse il diffondersi delle nuove opportunità offertedallo sviluppo dei sistemi multimediali. Diffusione di infor-mazioni e servizi attraverso Audiotex 144 e Videotel, ban-che dati digitali “on line”, archivi su CD-Rom, notiziaripersonalizzati trasmessi via fax: tutte queste soluzioni era-no già impiegate, in taluni casi anche su larga scala, daglieditori italiani di quotidiani. Rispetto al Paese più industria-lizzato del mondo, gli Stati Uniti, in Italia mancava soloun’applicazione: il quotidiano in versione digitale distribu-ito su una rete telematica, ovvero il “newspaper on line”.

Quotidie ‘95 ha portato, anche a tale proposito, unaventata di novità. Il quotidiano di Cagliari L’Unione Sardaha mostrato Video On Line, la propria soluzione per ladiffusione della versione telematica della testata, un pac-chetto di informazioni e servizi digitali su rete Internet. Conun personal computer equipaggiato di un modem, nuovi

Qualità e ottimismo a Quotidie ’95

fiere

Soluzioni di qualità nell’area pre-press enell'area di stampa, grande attenzione

alle tecnologie multimediali, nuoviprotagonisti che si affacciano al mercatodei quotidiani e un grande successo dipubblico hanno caratterizzato la quarta

edizione di Quotidie.

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lettori residenti in un qualsiasiPaese dal quale sia possibile en-trare sulla rete Internet, potrannosfogliare le informazioni del quo-tidiano sardo, ed avere accessoad una serie di servizi particolarmente avanzati. Una scom-messa imprenditoriale di un Gruppo che, fin dai primi passiradiofonici, ha dimostrato un fiuto tutto particolare perl’impiego delle tecnologie per l’informazione. A VideoOnLine è dedicato un ampio servizio a pagina 12.

La Telpress, società particolarmente specializzata neiservizi per la ricezione “intelligente” delle notizie di agen-zia, è in fase di avanzata sperimentazione di una interfacciagrafica verso il mondo Internet, il più esteso network mon-diale di informazione. Il prodotto, denominato NetScape,consente il razionale sfruttamento delle opportunità offerteda Internet, mantenendo inalterate le qualità grafiche deidocumenti. Sviluppato per piattaforma Windows, potrebbedavvero costituire un richiamo irresistibile per quanti, inte-ressati a Internet, trovano - a ragione - che l’ambienteinformatico della rete presenti alcuni aspetti particolarmen-te ostici anche per utenti informatici smaliziati.

Apis Niger, che si è resa indipendente dalla IBM Semea,sta invece lavorando alacremente allo sviluppo del prototi-po del quotidiano La Prealpina, sempre su Internet. La“filosofia” della società, sviluppatrice di software per piat-taforma Windows, è orientata in senso multimediale: ilsistema editoriale sul quale si produce il quotidiano deve“pre-vedere” diverse uscite, e quindi deve essere in grado direalizzare, partendo da un unico database, prodotti diversiper distribuzione e target di riferimento.

Nel settore della preparazione e distribuzione elettronicadi documenti, si è affacciata al mercato la Think, giovanesocietà con un know-how particolarmente focalizzato versole nuove frontiere dei media digitali. La Adobe ha invecedimostrato le potenzialità di Acrobat, uno dei “motori” -qualcuno dice già il probabile standard di riferimento - in

grado di gestire, in formato digi-tale, tutte le pagine del quotidia-no, consentendone il trasferimen-to “on line” in vista dei possibilisviluppi del “quotidiano in tem-

po reale”.Orientata alla realizzazione di prodotti e sevizi per le

comunicazioni a distanza ed il trattamento elettronico deidocumenti è la Edmond, del gruppo Elsag Bailey, presentein tutto il mondo attraverso venticinque società, oltre cin-quanta agenti e presidi commerciali e di assistenza tecnica.La Edmond ha presentato a Quotidie soluzioni per l’integra-zione di componenti standard hardware e software e reti ditelecomunicazioni pubbliche e private. Particolare interessehanno destato le soluzioni per interfacciarsi con il servizioPostel, un’opportunità tutta da esplorare per l’industria deiquotidiani, in un’epoca di crescente interesse e prevedibileespansione per nuovi canali di distribuzione dell’informa-zione.

“Data base” a misura d’uomoChe l’intera annata di un quotidiano venga registrata su

CD-Rom, oppure su memorie magnetiche di mainframeaccessibili tramite Internet, l’obiettivo principale dell’uten-te è sempre quello di trovare, in mezzo a migliaia dimegabyte di informazioni, i documenti che effettivamenteservono. L’interfaccia e i percorsi della ricerca sono lachiave di volta per il successo, o il fallimento, nella diffusio-ne delle basi di dati.

A Quotidie ’95 sono state presentate diverse soluzioni,all’interno delle quali si intravedono alcuni filoni evolutividi estremo interesse. La nuova “filosofia” emergente consi-ste, in estrema sintesi, nella integrazione di alcuni deiconcetti dell’information retrieval “full text” con la strutturadei più antichi data base relazionali. Il software che archiviai documenti - il “motore” del sistema - si occupa, sia purecon diverse modalità, di creare una indicizzazione incrocia-

ANALYSTS WALL STREET HARBINGER OR RECOVERYECONOMIC ILLSGREENSPAN ADMITS RECOVERY IS STALLEDBANK CRISIS BREWING, CRITIC SAYS/COMPTROLLER GENERAL SAYS BUSHANALYST CAMPS SOLLARE ON DISCORDANT DATA

In Wall Street's orthodox view, the stock market, reflecting collective investoropinion about the prospects for corporate profits, look to the future;, not to thelowest levels in 14 years, is an economic recovery ahead that will lift profits andthereby support today's valutations.

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stock market takes off toward a new high; And when poiticians talkabout tax cuts - which would reduce burdens on producers of wielth -the market takes a dive.Cunfusing? Sure. Illogical? Not necessarily.In Wall Street's orthodox view, the stock market, reflecting collectiveinvestor opinion about the prospects for corporate profits, looks to thefuture, not to the past or present. And what it sees, with inflation modestand some interest rates at the lowest levels in 14 years, is an economicrecovery ahead that will lift profits and thereby support today'svaluations

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Fra le società che per la prima voltahanno partecipato a Quotidie, laFulcrum ha presentato un nuovosoftware per l'archivio elettronico.

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ta dei documenti, quasiun ipertesto con legamipressoché infiniti fra tuttele componenti rilevanti. Ilvantaggio più immediato,per l’utente, consiste nel nonessere più vincolato - in fase di ricerca - dall’uso rigido deglioperatori booleani di antica memoria - and, or, not.

I documenti vengono “setacciati” dal software secondoil principio della pertinenza statistica delle parole presentinella interrogazione. Nei pacchetti più sofisticati, può capi-tare che il risultato di un’interrogazione siano parecchiedecine di documenti, ma l’utente, dopo poche prove, sirende conto che, se non trova ciò che cerca nei primi testidella lista - quelli più rilevanti da un punto di vista statistico- piuttosto che continuare l’esame è meglio riformulare larichiesta.

Search tools, presentato dalla società canadese Fulcrum,utilizza queste tecniche con la denominazione di intuitivesearching: in una finestra dell’applicazione l’utente scrive,testualmente, “dammi tutto quello che hai su “ - per esempio-”opinioni degli analisti di Wall Street sui profitti dellegrandi società” e la banca dati gli fornisce l’elenco dei testistatisticamente rilevanti su “opinioni”, “Wall Street” e“grandi società”.

Excalibur, l’information retrieval presentato dalla N.T.G.,utilizza per le ricerche il metodo di riconoscimento APRP -Adaptive Pattern Recognition Processing - basata sul con-testo del documento, e quindi con tolleranza degli eventualierrori di ortografia presenti nei documenti archiviati.

Perfettamente integrato nel sistema editoriale Hermes,ed “aperto” ai collegamenti con altri sistemi, è Doc-Center,l’information retrieval offerto dalla Unisys. Anche questasoluzione privilegia le tecniche di indicizzazione degliinteri articoli e dei campi descrittivi, al fine di consentireattività di ricerca in modalità full-text.

Le soluzioni integrateSinedita, software

house torinese, ha vistocrescere, in questi anni,la stima nei confrontidelle proprie soluzioni,

basate su piattaforma standard Apple Macintosh. Oggi lasocietà offre una serie di moduli che vanno dalle funzioni“base”, text entry e videoimpaginazione, alla gestione dellenecrologie e del timone della pubblicità. In questo partico-lare segmento di mercato, Sinedita sta introducendo lacompleta automazione anche delle fasi più immediatamentelegate alla gestione dell’advertising. Gli sviluppatori seguo-no con particolare attenzione anche le prospettive dell’aper-tura dei sistemi editoriali al mondo Internet.

La nuova versione di Hermes, il sistema proposto daUnisys, ha sviluppato strumenti particolarmente raffinatiper la gestione del colore, un tema che non manca disuscitare interessi da parte degli editori. Interessanti anchele nuove funzionalità per quanto riguarda la videoimpagina-zione. Sulla scorta delle esperienze maturate a diretto con-tatto con i quotidiani esteri, il sistema Unisys consente diseparare, in fase di composizione, il testo dallo spaziooccupato. In caso di cambiamenti dell’ultim’ora, è possibilesostituire l’articolo con una nuova notizia, senza doverriaggiustare l’area prevista originariamente. Lo stesso standospitava anche SinTecna, una società di Roma che hainiziato a distribuire nel nostro Paese un potente softwareper la videoimpaginazione interattiva. Calamus, questo ilnome del prodotto, si é presentato a Quotidie in una nuovaversione, arricchita di strumenti per la manipolazione ditesti ed immagini all’interno della pagina grafica. Grazieall’utilizzo dello standard OLE2, può operare in collega-mento dinamico con i pacchetti software più diffusi sulmercato. Il prodotto è disponibile su piattaforma Alpha,Intel, Windows NT, Power Mac. Entro l’estate si annunciaanche la release per Macintosh.

Ed Brennan, della Pre-Press Systems!,illustra le novità che sarannocommercializzate in Italia dalla GalloPomi che, con la partecipazione aQuotidie, ha annunciato il proprioingresso nel mercato dei quotidiani.

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N.T.G., società che commercializzain Italia, fra gli altri prodotti, il sistemaeditoriale Atex, ha sviluppato un know-how specifico per l’integrazione deisistemi. Atex oggi dialoga con il mon-do Macintosh e Windows, in pienasintonia con le richieste del mercatoeditoriale. In particolare, gli sviluppidel sistema vanno in direzione del-l’impiego di editor standard. I giorna-listi potranno decidere di servirsi deiword processor a loro più congeniali,all’interno di un pacchetto di soluzio-ni standard integrate. Accanto all’offerta di fascia alta,indirizzata a quotidiani con un grande numero di stazioni dilavoro e con sedi remote, la N.T.G. affianca soluzioni piùsemplici, adatte a pubblicazioni di piccole dimensioni.Baseview - oltre 3.000 pacchetti venduti in tutto il mondo -è un “mini sistema” editoriale, con tutti i moduli necessariper arrivare ad un prodotto editoriale completo.

Per quanto riguarda l’integrazione di periferiche di altaqualità con i sistemi editoriali, un’autentica novità, nelpanorama tecnologico, è stata la presenza della Gallo Pomi,che ha scelto la giovane ma affermata rassegna per presen-tare nuove soluzioni particolarmente indirizzate al settoredei giornali italiani. Fra queste la Panther Pro/46, dellaamericana PrePress Solution, una nuova fotounità ad altavelocità, pilotata da un Rip Adobe originale, che dispone dicanali multiplexing. Tramite questi canali, denominatiMultiport, i recorder della “Panther Pro/46” possono esserepilotati contemporaneamente da quattro Rip.

Il mondo dei servizi

A Quotidie ha fatto il debutto ufficiale la A.P.S. Solutions,una società fondata agli inizi di quest’anno da alcuni profes-sionisti giovani ed estremamente qualificati per commercia-

lizzare e supportare i prodotti APAssociated Press Phototecnology, nelsettore del fotogiornalismo e dellaprestampa.

La Servizi Italia, proiettata nellosviluppo di soluzioni avanzate per lagestione della pubblicità, ha dimo-strato la gamma dei propri servizi perla raccolta, la gestione ed il trasferi-mento “on line” della pubblicità. Ilsistema Teddi, sviluppato in Italia, èoggi una delle soluzioni più affidabiliper consentire a chi vende e compra

pubblicità una interazione immediata nella creazione e nellavisualizzazione del messaggio. Il sistema si serve di unabase di dati immagini dalla quale è possibile ricevere, su reteISDN, fotografie, disegni o intere pagine già composte,modificarle e inviarle direttamente al sistema editoriale.

L’impiego dell’infografica - illustrazioni in bianco enero e a colori - è in espansione fra i quotidiani italiani. AQuotidie l’ANSA ha proposto il nuovo servizio, concepitoper fornire agli editori, in tempo reale, le “spiegazionivisive” delle più importanti notizie del giorno con il ricorsoall’infografica. Nello scorso numero di TecnoMedia abbia-mo pubblicato un articolo del responsabile del ser-vizio,Giuseppe Cultrera, con una analisi dettagliata delle oppor-tunità offerte dall’ANSA ai quotidiani abbonati.

Anche la SEI di Milano è impegnata nello stesso settore.La società, con una struttura di 15 addetti, distribuisce aipropri abbonati infografici in bianco e nero e a colori. In unanno e mezzo di lavoro ha già costituito una banca datiimmagini con oltre 5.200 illustrazioni. La società è anche ingrado di realizzare disegni specifici su commissione.

Flexo, offset e filmlessQuotidie ‘95 ha riservato molte sorprese anche nel setto-

re della stampa, un’area dove le innovazioni sostanziali

Un esempio di infografici offertidalla SEI, che ha fatto il suoesordio a Quotidie ’95.

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Qualcosa di simile, per i quo-tidiani, se lo è “inventato” - èproprio il caso di dirlo - la casasvizzera Wifag, che ha presen-tato a Quotidie’95 la nuovarotativa OF 370 GTD, una asso-luta novità, già fra i protagonisti

dell’Ifra di Monaco. Realizzata in stretta collaborazione congli specialisti della ABB - Asea Brown Boveri - uno deicolossi mondiali dell’elettromeccanica, la OF 370 GTD èuna rotativa offset nella quale il meccanismo centrale chepilota tutti i gruppi di stampa è stato sostituito da gruppiautonomi, pilotati da una rete di personal computer collegaticon fibre ottiche. Questa nuova configurazione consente disostituire le pagine delle diverse edizioni di un quotidianosenza fermare la rotativa. Anziché sostituire le lastre, infatti,il computer provvede a sostituire i rulli, che vengono mon-tati a coppie sovrapposte in un meccanismo che ruota su sestesso, in funzione degli input trasmessi dai computer.

I primi a sperimentare la nuova rotativa saranno le testateLe Telegramme e Midi Libre, francesi, e The Independent,in Inghilterra.

A Quotidie erano presenti anche i fornitori di tecnologieflessografiche, fra i quali la Elitaria, di Milano, rappresen-tante della Officine Meccaniche Giovanni Cerutti di CasaleMonferrato. L’impiego e lo sviluppo della flessografianell’industria dei quotidiani è una delle caratteristiche delnostro Paese.

Nel corso del 1995 si prevede una crescita dei gruppiinstallati, sia per quanto riguarda il bianco e nero che perquanto riguarda la stampa in quadricromia.

richiedono tempi più lunghi.Nello scorso numero di TecnoMedia

abbiamo presentato una soluzione mirataal mercato delle stampe a colori che richiedo-no alta qualità e basse tirature. Xeikon DCP-1,commercializzato in Italia dalla N.T.G. di Milano,era una delle soluzioni offerte nell’area della cosid-detta “stampa digitale” o filmless, senza pellicola. In pratica,questa tecnologia consente di passare direttamente dallacomposizione a video dello stampato alla sua impressionesu carta, saltando tutta la fase relativa alla realizzazionedelle lastre. A Quotidie ‘95 si è affacciata anche l’altrasoluzione filmless: E Print 1000, della Indigo. Saràcommercializzata in Italia dagli specialisti della Chemco -che agiranno sotto due diverse ragioni sociali, Chemco alcentro-sud del Paese e Indigo Italia a nord. Xeikon DCP-1e E Print 1000 sfruttano due tecnologie radicalmente diver-se. Nel primo caso si ottengono stampe in quadricromiaattraverso tamburi elettrofotografici, sfruttando un toner asecco - coperto da brevetto - che si fissa sulla carta “caricata”elettrostaticamente.

Nel secondo caso, il procedimento è offset - anzi, digitaloffset - e la macchina provvede a imprimere sulla carta uninchiostro molto denso - anch’esso coperto da brevetto - checrea una pellicola gommosa. In comune, le due macchinehanno l’ottima qualità del risultato finale, testimoniata dalleprove di stampa mostrate ai visitatori, e la flessibilità garan-tita dalle tecnologie “filmless”, che consentono un’ enormeflessibilità, e la possibilità di sostituire pagine di una pubbli-cazione in modo del tutto automatico, senza dover fermarel’impianto per sostituire le lastre.

Un dettaglio dei rulli della Wifag370 GTD, la prima rotativa offset almondo i cui gruppi di stampa sonointeramente pilotati da computer.

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Perché investire nellacarta stampata? perché af-fidare la pubblicità al piùantico “mass media” delmondo, il quotidiano? La“giornata di studio” sullapubblicità - organizzatadalla FIEG il 9 febbraioscorso, in occasione diQuotidie - ha messo definitivamente al bando la retoricadelle risposte “preconfezionate”, delle lacrime di coccodril-lo e dei panegirici autoelogiativi. Al loro posto, sono statefornite analisi scientifiche, dati di mercato, esperienze ma-turate da quanti, imprenditori nei più diversi settori, hannopuntato i loro investimenti pubblicitari sulla carta stampataed hanno vinto la sfida del mercato.

La stampa è flessibileLa storia - raccontata da Alan Smith, consulente della

FIPP, la federazione internazionale della stampa periodica- comincia nel 1989, quando un produttore di birra didimensioni nazionali, Whitbreads, acquista la societàBoddingtons, una società produttrice di birra attiva soprat-tutto nell’area di nord - ovest, attorno alla città di Manchester.Poiché le caratteristiche principali della birra Boddingtons,venduta nei pubs, sono in linea con i mutamenti del gusto deiconsumatori, i nuovi proprietari ne decidono il lancio suscala nazionale: un mercato affollato da oltre 140 marchi,che muove un volume di spese pubblicitarie superiore ai 100milioni di sterline, in massima parte indirizzate alla televi-sione ed alle affissioni. Ciò nonostante, si decide di pianifi-care il mezzo stampato, con particolare riguardo ai periodi-ci. La campagna comincia nel luglio del 1991 e, nonostanteuna spesa inferiore rispetto ai concorrenti, in soli tre anniBoddingtons è diventata la quarta più importante marca nelmercato nazionale, riuscendo allo stesso tempo a mantenerela leadership nel mercato regionale tradizionale. La flessi-

bilità del mezzo stampato haconsentito al prodotto di cre-scere a livello nazionale sen-za perdere il forte connotatoregionale. La stampa ha con-sentito una comunicazionemirata a segmenti di pubblicomeglio identificati rispettoagli ascoltatori televisivi.

La stampa è credibileLe grandi imprese rispondono ai mutamenti di gusto dei

consumatori diversificando le linee di prodotto, e la stampaoffre ai pubblicitari la soluzione per comunicare contempo-raneamente messaggi differenti a diversi segmenti di pub-blico. Fra 1992 e 1993 la Cebuco, l’organizzazione per laricerca ed il marketing della Associazione degli editori digiornali olandesi, ha coinvolto inserzionisti che non faceva-no uso dei quotidiani in una serie di esperimenti per cercaredi dimostrare loro le potenzialità del mezzo stampato.

Da test effettuati sui gusti dei consumatori, è risultato chela bevanda PepsiLight godesse di un vantaggio sulla con-corrente CokeLight non riflesso nelle diverse posizioni dimercato, influenzate dalla forte immagine di marca dellaCokeLight. La campagna sperimentale sui quotidiani, rivol-ta al difficile segmento di mercato dei lettori compresi fra 20e 35 anni, è durata per una settimana, con una mezza paginaa colori pubblicata per tre volte. I risultati delle ricercheeffettuate subito dopo la fine della campagna, hannoevidenziato non solo che la preferenza per la Pepsi Light siera rinforzata presso i consumatori abituali, ma che lacampagna aveva avuto un formidabile impatto su consuma-tori della marca concorrente. In sostanza, dopo la campagnasui giornali, le preferenze espresse per il gusto dellaPepsiLight erano passate dal 22 per cento al 27 per cento nelmercato dei consumatori abituali, ed erano balzate dal 6 percento al 35 per cento in quello dei consumatori di CokeLight,

pubblicità

Più incisiva e credibilela pubblicità sui giornali

Pieno successo del Convegno FIEG aQuotidie. Flessibilità e credibilità fra ipunti di forza della pubblicità sui mezzi

stampati. Stili di consumo ed esposizioneai mezzi di comunicazione: gli italianisotto la lente d'ingrandimento di una

interessante ricerca di mercato.

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Il posizionamento dei vari mezzi dicomunicazione e degli stili diacquisto all’interno della“Sinottica EURISKO”

Posizione dei Grandi Mezzi

che erano sta-ti favorevol-mente colpitidai messaggi. Laflessibilità dellastampa, ancora unavolta, ha consentito di rag-giungere il pubblico giustocon il messaggio giusto, senzadisperdersi in migliaia di consu-matori disomogenei.

Lettori e consumatoriLa carta stampata è strumento eternamente in equilibrio

fra i lettori / acquirenti della testata, i lettori / consumatori diprodotti reclamizzati e gli investitori / acquirenti di spazipubblicitari. La “teoria” sul mezzo di comunicazione dimassa più antico del mondo è tutta qui. La difficoltà comin-cia quando l’editore, e l’inserzionista, si avviano ad esplo-rare l’universo dei lettori/consumatori, per capire chi sono,come vivono, quali sono i loro bisogni ed i loro consumi.

Fu Life la prima testata ad avviare sistematiche ricerchedi mercato negli anni ‘30, come ha raccontato MichaelBrown, Presidente dell’EMRO (Organizzazioni europee diricerca sui mass media). Da allora molti altri editori hannodeciso di applicarsi con rigore scientifico all’analisi deipropri lettori, e le ricerche sulla readership sono decollate.La creazione di un campione probabilistico è difficile ecostosa, ma è oltremodo desiderabile nelle indagini dilettura più sofisticate ed attendibili. Fra le 51 ricerche suilettori campionate dalle due fonti più aggiornate esistenti almondo - Il Summary of current readership researches diErhard Meier (1993) e il Readership measurement in Europedi Toby Syfret (1994), risulta che 39 di esse - fra le qualil’italiana Audipress - utilizzano pienamente la campionatu-ra probabilistica. Un campione di grande qualità è di usolimitato se non è abbastanza esteso da consentire ad editori

ed agenzie di studiare piccoli gruppiomogenei di riferimento con l’accu-ratezza adeguata. Fra le 51 indaginiricordate, le dimensioni dei campio-ni statistici presi in considerazione

nell’arco dell’anno vanno da 1.000 a75.000 soggetti. Ciascuna delle 10 ricerche più

estese, come l’Audipress, intervistano 30.000 o piùpersone. La carta stampata offre oggi informazioni altamen-te attendibili sui propri lettori, sugli stili di vita, sui consumie sugli atteggiamenti di fondo più diffusi.

La pubblicità stampata nel mercato italianoPer ogni bene che circola nel nostro Paese, decine di

marche si affollano nella testa dei consumatori, smarriti difronte ad un’offerta sempre più ampia. La pubblicità negliAnni Novanta svolge anche la funzione di creare rassicuran-ti “mappe” di prodotti/servizi, dove il consumatore trovaconforto al momento della scelta, anche se non tutti gliitaliani ricorrono agli stessi mezzi di comunicazione percrearsi le “mappe mentali” dei consumi al dettaglio. Giusep-pe Minoia, direttore del Dipartimento comunicazioni emezzi di Eurisko, ha tracciato lo scenario delle specificitàdella stampa nel contesto socioculturale del Paese. Lapopolazione italiana, dai quattordici anni in su, è rappresen-tata su una grande mappa generale, la Sinottica Eurisko,ricavata da un’indagine su 10.000 soggetti, che si svolge indue tempi, a maggio e a novembre. Sulla mappa vengonoriportati i cosiddetti “tratti morbidi” ed i “tratti duri”, ovverola dimensione culturale, la moderazione, la misura, la rifles-sione da una parte, e la dimensione del rischio, della lotta,del piacere, della razionalità dall’altra. La mappa indicaanche altre variabili, come il desiderio di protagonismosociale oppure la disponibilità al cambiamento ed all’inno-vazione. La cartografia del Paese rispecchia i movimentisociali e culturali, i valori di riferimento e gli atteggiamentidi consumo. I due modelli più significativi di acquisto, come

Posizione degli Stili d'Acquisto

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ha sottolineato Minoia, sono nell’area delcambiamento e nel territorio del cosiddet-to progetto/immagine/organizzazione. Pereffettuare acquisti, un segmento partico-larmente importante della società, i “ra-zionali”, mette in atto meccanismi diconfronto su diverse caratteristiche del prodotto o del servi-zio: per scegliere diventa determinante l’informazione, an-che quella, ipotizzabile soprattutto con i nuovi strumentimultimediali, di advertising on demand. A fianco, un altrosegmento, i “distaccati”: moderno e colto, cerca di rispar-miare tempo, denaro e fatica, “prendendo le distanze” daibeni di consumo: questi soggetti cercano informazioniefficaci e sintetiche, e ritengono la pubblicità un “servizionecessario quale sintesi veloce e rassicurante”. Questi duesegmenti portanti del mercato, nel grande triangolo delcambiamento, del progettuale, dei valori dell’immagine edell’impegno organizzativo, si rivolgono, secondo l’indagi-

ne Eurisko, ai consumi di carta stampata.L’area servita dalla televisione (almeno per chila segue più di due ore al giorno) è soprattuttola zona grigia della cosiddetta “casalinghità”.Nell’indagine dell’Eurisko i quotidiani ed i pe-riodici riconfermano il loro baricentro presso gliitaliani “progettuali”: ogni veicolo stampa trova

un proprio peculiare centro di gravità nei segmenti dellapopolazione: i femminili di tipo B) nelle casalinghe “aper-te”, i femminili A) nelle donne proiettate verso l’esterno edil lavoro, i settimanali di politica, cultura ed economianell’area dei grandi progetti. Nelle relazioni pubblico/pub-blicità, la stampa spicca in particolare per il fattore credibi-lità. Secondo la ricerca, la pubblicità stampata viene perce-pita come meno fastidiosa e meno portata ad ingannare ilpubblico. La funzione della pubblicità stampata è dunquecruciale: quotidiani e periodici rafforzano la credibilità deimessaggi.

Un esempio di pubblicità suiquotidiani: credibile, gradevole,non fastidiosa, veicolo diinformazioni utili

Ricordando un caro amicoSono trascorsi poco più di due mesi da quel triste pomeriggio del 24 gennaio quando amici

di antica e più recente data si sono ritrovati, gomito a gomito, nella Cappella del Cimitero diBolzano per salutare un’ultima volta Carlo Cravero. Un male inesorabile lo aveva stroncato tregiorni prima, strappandolo alla moglie Ennia, alle figlie e alle sorelle, accomunando nel dolorei tanti che a Carlo hanno voluto bene.

I messaggi di cordoglio parlano di una perdita gravissima per il gruppo “Finegil” e per leaziende - l’“Alto Adige” di Bolzano e la “Nuova Sardegna” di Sassari - delle quali Cravero eraAmministratore Delegato. In effetti Cravero, in tutti gli incarichi di grande responsabilitàricoperti nella intensa carriera professionale, ha profuso sempre il meglio di se stesso. PerCarlo l’Azienda era parte essenziale della Sua Vita, seconda soltanto all’amore per la famiglia.

Il vuoto lasciato è grande, il rimpianto generale. Ma di Carlo Cravero tutti ricorderanno persempre le doti non comuni di umanità, la grande capacità di “legare” con quanti hanno lavoratoal Suo fianco, il Suo considerare l’amicizia un valore assoluto. Riflessioni frammiste a dolorestruggente che sembravano prender corpo tra la piccola folla che, al cimitero di Bolzano, hadetto addio all’amico indimenticabile.

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Circa 50 tra manager e tec-nici di alcuni tra i più impor-tanti quotidiani ed agenzie distampa italiani si sono ritro-vati a Cagliari, lo scorso 11marzo, per partecipare ad una giornata di lavoro dal titolo “Iquotidiani italiani e Video On Line: esperienze proposte,prospettive”. L’incontro, organizzato dal gruppo editorialeGrauso in collaborazione con l’ASIG e con il gruppogiornali provinciali FIEG, si poneva l’obiettivo di verifica-re le opportunità di mercato che si aprono per i quotidiani nelmondo, ancora in gran parte inesplorato, dei servizi on linesu reti telematiche come Internet o come, appunto, Video OnLine. Un campo, questo, nel quale le case-history in tutto ilmondo si contano ormai a decine, e dove anche i quotidianiitaliani sono da tempo presenti con iniziative innovative.

L’incontro, svoltosi presso gli studi dell’emittente tele-visiva Videolina, anch’essa di proprietà del gruppo Grauso,è iniziato con una dimostrazione pratica del sistema con iservizi disponibili in rete, con particolare attenzione aiquotidiani, primo tra tutti L’Unione Sarda on line.

Alla dimostrazione è seguito un dibattito, introdottodall’editore Nicola Grauso e da Alberto Rodriguez, diretto-re editoriale del gruppo, nel corso del quale sono statedelineate le caratteristiche di base del servizio ed evidenziatele opportunità che esso offre all’industria dei quotidiani,specie ai quotidiani locali con forte radicamento nel territo-rio, come strumento per arricchire il prodotto base e, nellostesso tempo, difendere il proprio ruolo di fornitore prima-rio di informazione e pubblicità per la comunità locale.

Video On Line: l’idea di fondoL’iniziativa Video On Line nasce da una idea di Nicola

Grauso e si sviluppa a partire dai primi mesi del 1994, graziealla collaborazione tra lo staff tecnico ed editoriale delquotidiano cagliaritano.

L’Unione Sarda e il CRS4, il Centro di Ricerca, Svilup-

Con Video On Lineil quotidiano è in rete

Il nuovo servizio telematico del gruppoeditoriale Grauso è stato presentato ai

quotidiani italiani nel corso di unagiornata di lavoro svoltasi a Cagliari l’11

marzo scorso.

po e Studi Superiori creatodal premio Nobel CarloRubbia e che ha la sua sedeproprio a Cagliari.

Alla base dell’iniziativaVideo On Line vi è una constatazione di fondo: le retitelematiche che coprono l’intero globo stanno progressiva-mente cambiando il modo in cui viviamo e lavoriamo; giàoggi, tramite Internet, è possibile “dialogare” e scambiaredati ed informazioni con utenti sparsi nei quattro angoli delglobo, in tempo reale, senza ostacoli e senza frontiere.

Alcune delle caratteristiche che hanno fatto della reteInternet “la rete delle reti” costituiscono peraltro altrettantioggettivi ostacoli ad una espansione realmente di massa deicollegamenti telematici di questo tipo: anzitutto le procedu-re di collegamento sono piuttosto complicate, richiedendouna sia pur basilare conoscenza di alcuni comandi dell’am-biente operativo UNIX; poi Internet è una rete per sua naturaanarchica, dove non esiste un gestore che controlli e ottimizzii flussi di traffico, con la conseguenza che spesso non ci siriesce a collegare con l’“indirizzo” voluto a causa dell’inta-samento delle linee; infine la stessa vastità di Internet e deisiti che è possibile raggiungere per suo tramite possono avolte costituire un ostacolo e trasformare il navigatore delcyberspazio in un naufrago perduto su una scialuppa alcentro dell’oceano. Un ultimo, importante “problema” diInternet è che si tratta di una rete “non profit”, nata cioèsenza alcun intento commerciale, come dimostra il fatto cheil suo primo e tuttora principale humus sono i centri dicalcolo delle università americane.

Le caratteristiche del servizioUtilizzare le grandi potenzialità di Internet lavorando

nello stesso tempo per eliminarne i limiti intrinseci; è questol’obiettivo di Video On Line, che propone a tal fine duecaratteristiche di base: una interfaccia utente semplice,intuitiva e nello stesso tempo potente, che utilizza il mouse,

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le icone ed il colore, permettendo di“navigare” all’interno di Video On Linee di Internet senza disporre di particola-ri conoscenze di informatica; ed unarete strutturata in modo tale di minimiz-zare le attese ed i tempi di collegamentocon i siti remoti.

Video On Line è, prima di ogni altracosa, una rete, che conta, soltanto nel nostroPaese, oltre 30 punti di accesso in altrettante città italiane,e che presto sarà accessibile da ciascuno dei 197 distrettitelefonici italiani: ciò vuol dire che da qualsiasi parted’Italia ci si potrà collegare e ricevere tutti i servizi di VideoOn Line al costo di una semplice telefonata urbana. Tutti inodi sono interconnessi con linee di velocità variabile tra i384 Kbit e i 2 Mbit/sec, in modo da garantire comunicazionirapide ed affidabili.

Chiunque abbia un minimo di esperienza di collegamen-to con la rete Internet sa che uno dei maggiori problemi diquesta rete è l’intasamento delle linee, soprattutto quando cisi voglia connettere con gli Stati Uniti, dove si trova lamaggior parte dei siti Internet. Per risolvere questo proble-ma Video On Line può contare su numerose connessioni adalta velocità: una dorsale continentale da 2 Mbit/sec Caglia-ri-Milano-Francoforte-Parigi-Stoccolma-Washington, allaquale si aggiungono due dorsali dirette, sempre a 2 Mbit/sec, tra Cagliari e Washington e tra Cagliari e New York(quest’ultima attiva entro breve tempo). Grazie a questicollegamenti, che si indirizzano a Paesi dove la rete Internetè presente ma dove spesso, per l’intenso traffico sulledorsali principali, i collegamenti sono difficoltosi, gli utentidi Video On Line potranno avere facilmente accesso ai sitiInternet, abbattendo sensibilmente i tempi di collegamentoed incrementando la velocità di trasferimento dei dati.

Oltre a questi collegamenti, Video On Line si rivolge, conproprie dorsali di collegamento, ad altre aree geografichedove Internet non è ancora presente, come per esempio

l’Africa settentrionale o il medio Orien-te: per queste aree Video On Line offreservizi esclusivi in lingua araba, comel’edizione on line del Corano, oltre afornire una porta d’accesso per tutti isiti Internet sparsi per il globo.

Come si può dedurre dalla topologiadei collegamenti di rete attivati, Video On

Line nasce a Cagliari ma si propone di essereinternazionale: non a caso nel mese di aprile prende il via

una campagna di comunicazione che punta a rendere visibi-le l’iniziativa in tutto il mondo, attraverso una serie dipresentazioni che avranno luogo nell’arco di sei settimane,con un target di riferimento di 15.000 opinion leader sparsisu trenta paesi di quattro continenti.

Il totale degli investimenti sinora attivati per il progettoVideo On Line, senza tener conto degli investimenti immo-biliari intrapresi per la nuova, ultramoderna sede di Caglia-ri, sono stati di circa 15 miliardi, ai quali vanno aggiunticirca 30 miliardi annui per il costo dei collegamenti telematici.

I vantaggi del quotidiano on lineVideo On Line offre, ed ancor più offrirà in futuro, una

serie di servizi che vanno molto al di là dell’editoria e che almomento siamo appena in grado di intravvedere: pensiamosoltanto al tele-shopping o alla possibilità di prenotare dacasa biglietti teatrali o sportivi, viaggi, o effettuare opera-zioni bancarie. Quando le reti telematiche avranno incre-mentato la loro capacità di trasporto, sarà inoltre possibilericevere agevolmente grandi quantità di sonoro ad altafedeltà o di immagini in movimento ad alta risoluzione.

Non v’è dubbio, comunque, che il quotidiano costituiscauno dei media che maggiormente possono giovarsi dellepossibilità dei sistemi telematici. Un esempio è proprioL’Unione Sarda on line, che ogni mattina a partire dalle 8 èdisponibile in tutto il mondo su Video On Line e Internet, eche costituisce uno dei migliori esempi attualmente esisten-

Il marchio di Video On Line, ilservizio telematico del gruppoeditoriale Grauso.

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All’inizio, ha detto Grauso nel suo breveintervento, l’intenzione era quella di

sviluppare in proprio la maggiorparte, se non tutti, i servizi damettere in rete; ma presto ci siè accorti che proseguire di un

solo centimetro su ciascuno deibinari che si aprivano davanti avreb-

be richiesto tempo e risorse enormi.E allora? piuttosto che sforzarsi di

costruire i vagoni che viaggiano sui binari,la scelta di Video On Line è stata quella di

gestire gli scambi ferroviari, creando una rete infrastrutturalepotente ed affidabile, che abbiamo già brevemente descrit-to, e fornendo la sua assistenza tecnica e di marketing aquanti volessero partecipare all’iniziativa arricchendo larete con nuovi servizi.

Il meccanismo di espansione commerciale di Video OnLine si configura pertanto come una sorta di franchising: dauna parte il gestore della rete fornisce il marchio (registratoin tutto il mondo), il know-how, l’assistenza tecnica; dal-l’altra il fornitore di informazione provvede ad immetterenella rete nuovi servizi, alimentando con nuove offertel’appetibilità della rete stessa.

Sta forse in questa “filosofia” la vera novità di Video OnLine, che non è una pura e semplice rete come Internet, néun servizio commerciale telematico come America on line,Prodigy o Compuserve, ma è piuttosto una rete che permettedi dare valore aggiunto a prodotti e servizi forniti da opera-tori locali, come organizzazioni di commercio al dettaglio,agenzie di viaggi, società di servizi finanziari e assicurativi,o come i quotidiani.

Video On Line e i quotidiani: la “difesa del territorio”Il quotidiano, e più specificamente il quotidiano locale,

costituisce uno dei potenziali referenti naturali di un servi-zio con le caratteristiche di Video On Line, in virtù della sue

ti di quotidiano on line, che il lettorepuò “sfogliare” come farebbe con lanormale edizione cartacea, ma che puòanche usare in modo diverso, sfruttan-do per esempio i legami ipertestuali trail testo e le immagini del giornale edaltri testi e immagini provenienti daaltri database, oppure costruendosi unproprio notiziario personalizzato.

Anche la pubblicazione on line di un quotidiano,infatti, può essere “passiva” oppure “attiva”. E’ passivaquando ci si limita a riportare su schermo la versionestampata del quotidiano, magari riproducendo esattamenteil layout grafico. In questo caso l’unico beneficio per ilquotidiano è di immagine, di “farsi vedere” nel cyberspazio,non certo quello di suggerire nuovi e più creativi modi perutilizzare il vasto database di informazioni che quotidiana-mente vengono acquisite ed elaborate all’interno delle reda-zioni dei giornali.

Ben diverso è l’approccio “attivo” all’editoria on line,che avviene quando la pubblicazione stampata viene “tra-dotta” nel linguaggio proprio dell’on line, con la possibilitàcioè di creare dei legami (i cosiddetti hyperlinks) tra unaparola del testo ed un database interno o esterno del giornaleche consenta un approfondimento dell’argomento, oppureaffiancando all’inserzione pubblicitaria “statica” un brevecommercial televisivo.

L’idea, insomma, è quella di dare al prodotto stampatoulteriore “valore aggiunto”, sfruttando le possibilità offertedalle tecnologie telematiche. Pensiamo per esempio allapossibilità di integrare la pubblicità immobiliare con unaserie di informazioni supplementari, disponibili con unsemplice clic del mouse, riguardanti per esempio la mediadei prezzi immobiliari della zona negli ultimi tre anni,oppure la mappa catastale dell’immobile, o persino, crean-do un hyperlink con il database di una banca, le proposte piùconvenienti di mutuo immobiliare disponibili.

Entro poco tempo l’accesso alservizio sarà possibile da tutti i197 distretti telefonici nazionali alcosto di una telefonata urbana.

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caratteristiche di base: posi-zione leader come fornitoredi informazione e pubblici-tà su un dato territorio, efortissimo radicamento nelterritorio, grazie alla presen-za capillare ed al rapportofiduciario giornale-lettoreradicatosi nel corso dei decenni.

Il vantaggio di questa alleanza è reciproco: da una parteil quotidiano che sceglie la strada del servizio on line avalore aggiunto difende il suo territorio, coprendo gli spaziinformativi disponibili e riaffermando la propria posizionedi leader in quella specifica area; dall’altra il gestore dellarete penetra profondamente in quel territorio, grazie all’al-leanza con il più importante fornitore locale di serviziinformativi, ed aumenta in tal modo la sua diffusione.

Quali sono i contenuti operativi di questa partnership?Da una parte Video On Line fornisce l’assistenza tecnicaper avviare il servizio, comprendente le indicazioni suldimensionamento del server, il software per il collegamentoe per la conversione del testo del giornale dal formato delsistema editoriale nel formato HTML usato dal sistema online; il gestore della rete fornisce inoltre, forte della suabreve ma già significativa esperienza con la versione on linede L’Unione Sarda, la consulenza necessaria per la proget-tazione e la realizzazione di prodotti ipertestuali da metterein rete.

Dal canto suo, il quotidiano installa presso la sua sede unserver di comunicazione, che diventa un “nodo” della reteVideo On Line e nel quale vengono trasferiti i serviziprodotti, e del quale il quotidiano cura la manutenzione.

Quali i costi per il quotidiano? Per un giornale provincia-le di medie dimensioni può essere sufficiente in un primomomento un solo server con un apparato modem in grado digestire una trentina di linee telefoniche, che possono servireagevolmente un bacino d’utenza di 1.000-1.500 abbonati;

per un hardware cosìdimensionato, i costi attuali va-riano tra i 50 ed i 100 milioni.

A questi costi vanno poi ag-giunti i costi del personale; atale proposito, le figure profes-sionali richieste sono essenzial-mente di tre tipi:

- una figura redazionale, che prelevi i contenuti dal giornalecartaceo adattandoli al diverso strumento di comunicazio-ne;- una figura tecnica, che si occupi della gestione e dellamanutenzione del server;- una figura commerciale, che “venda” il servizio e gestiscagli abbonamenti.

Un ulteriore costo è costituito naturalmente dai servizi diVideo On Line, che - a parte i costi iniziali di impianto e diingegnerizzazione del sistema - vengono quantificati inpercentuale rispetto al numero di connessioni effettuate sulserver locale e sulla quantità dei dati trasferiti sulla rete. Unapercentuale che, naturalmente, tenderà a diminuire paralle-lamente all’incremento del traffico sulla rete.

I ricavi del servizio naturalmente variano a seconda dellivello di tariffe praticate e del numero degli abbonati:ipotizzando un migliaio di abbonati ed un livello tariffariosimile a quello offerto dai vari fornitori di connessioniInternet operanti in Italia (tra le 200.000 e le 500.000 lireannue), si può raggiungere un fatturato variabile tra i 300 ei 500 milioni l’anno.

Ma al di là dei costi e dei ricavi, è importante mettere inevidenza come questo tipo di soluzione, rendendo di fatto ilquotidiano gestore di una rete a valore aggiunto nel territo-rio di propria competenza, gli permetta di erigere unaimportante barriera difensiva e di controllo nei confronti dialtri media e di altre organizzazioni commerciali interessatead offrire servizi telematici potenzialmente concorrenzialicon quelli offerti dal quotidiano, soprattutto sul mercatodella pubblicità.

La schermata introduttivadell’Unione Sarda on line, la

versione ipertestuale delquotidiano cagliaritano

disponibile su Video on line.

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quotidiani on line

INESnet, il programma di lavoroper un “network degli editori”

Pubblichiamo in anteprima per l’Italia ildocumento di lavoro realizzato da INES,l’associazione di ricerca internazionale

con sede a Darmstadt che studia letecnologie disponibili e le possibilità

applicative concrete di editoria elettronicaper i giornali quotidiani.

Si moltiplicano in tuttoil mondo le case-history diquotidiani che decidono dioffrire ai propri lettori un“supplemento elettroni-co”, mettendo on line ilcontenuto, parziale o tota-le, del quotidianostampato.Tutte queste ini-ziative, per poter essere realizzate, necessitano di un comu-ne denominatore: una rete di telecomunicazione che con-senta la diffusione dei servizi verso l’utente finale.

Sino ad oggi i quotidiani, per offrire i propri servizi online, hanno utilizzato reti già esistenti, come Internet,America on Line, Prodigy, Compuserve, o come il servizioVideo on line di cui ci occupiamo nelle pagine precedenti.Il supporto di telecomunicazione utilizzato, tuttavia, non è

indifferente ai contenutiche su di esso vengonoveicolati: ecco dunque chela diffusione on line di in-formazioni giornalistichee pubblicitarie struttura-te richiede, perché possarivelarsi per gli editoriuna scommessa vincente,

caratteristiche e funzionalità ben precise. INESnet costitu-isce appunto il tentativo di definire un sistema di distribu-zione elettronico che tenga conto delle specifiche caratteri-stiche che vanno assumendo i servizi telematici dei quoti-diani e dei prevedibili sviluppi nel futuro. Il documento chepubblichiamo in queste pagine costituisce un primo passoin questa direzione, attraverso la definizione di una serie direquisiti che il futuro “publishers’ network” dovrà avere.

Un sistema di distribuzione elettronica per i quotidianidovrà:...Fornire un agevole accesso ai servizi di vari quotidiani

Una telefonata urbana dovrebbe offrire la possibilità diaccedere a vari quotidiani. Questa possibilità non soltantodarebbe valore aggiunto alla versione stampata del quoti-diano, ma costituirebbe un ulteriore beneficio sociale, dalmomento che aumenterebbe notevolmente la diversifica-zione delle fonti di informazione per ogni lettore.

Il lettore si aspetta che l’accesso al giornale al quale èabbonato sia il più semplice e il meno costoso possibile, main linea di principio ogni quotidiano che aderisce al sistemadi distribuzione on line dovrebbe essere accessibile senzache il lettore fosse costretto ad uscire dal servizio. Lacompetizione tra giornali sarà quindi basata sul contenuto esulla creatività della presentazione, non sul meccanismo didistribuzione elettronica utilizzato. L’accessibilità attraver-serà le barriere nazionali; per il futuro potrebbe essere

Perché questa proposta?Non c’è dubbio alcuno sul fatto che la distribuzione on

line di informazione diventerà nel futuro sempre più diffusaed universalmente accettata. I quotidiani possono migliora-re il proprio servizio ai lettori ed agli inserzionisti trasmet-tendo con strumenti elettronici contenuti informativi tipicidel quotidiano, ed esplorando le innumerevoli possibilità direalizzazione di innovativi servizi di informazione, resepossibili dai miglioramenti nella tecnologia.

Lungo il corso dei secoli, il giornale stampato si èsviluppato come lo strumento principe per strutturare ediversificare informazioni di attualità, e per distribuirle adun pubblico di massa. Sarebbe quindi nell’interesse dellenostre aziende trasportare questa funzione nel mondo deimedia digitali. ma per realizzare questo obiettivo con suc-cesso, occorre definire un sistema di distribuzione elettroni-ca che risponda a determinati requisiti. Il documento chesegue ne elenca alcuni, i più importanti.

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previsto un sistema di traduzione automatica. Un ulteriorevantaggio addizionale di questo approccio aperto sarà lapossibilità per chi viaggia di avere accesso, da qualunqueparte del mondo, al proprio quotidiano locale.

...Preservare l’identità visiva del quotidiano stampatoLa veste tipografica e il layout di un quotidiano sono

molto più che un mero abbellimento: i segnali graficimarcano la qualità e l’affidabilità di un articolo, e vengonocome tali incamerati nel subconscio dal lettore. La graficaveicola dei valori. E’ pertanto di fondamentale importanzache queste caratteristiche grafiche vengano incluse nellaversione elettronica del prodotto stampato, anche se do-vranno essere tollerate alcune limitazioni, collegate alledimensioni dei monitor ed alla limitata risoluzione deicaratteri video.

La pagina del giornale è uno strumento di navigazioneperfetto, affinato nel tempo, in grado di guidare il lettore atrovare il suo percorso all’interno di una vasta quantità diinformazioni. Titoli, caratteri, elementi grafici e tipografici,sono tutti funzionali a questo processo. Vale certamente lapena di utilizzare questi strumenti per creare un “legame difamiliarità” con i nuovi servizi elettronici, per esempiomantenendo una stretta somiglianza con la pagina stampata,senza per questo precludersi la via verso una evoluzionetecnologica nella quale nuovi strumenti di navigazione, chesfruttino appieno tutti i vantaggi dei sistemi di informazioneelettronica, divengano pienamente familiari ai “video-letto-ri” dei quotidiani.

...Fornire accesso ad informazioni di archivioOccorre prevedere, accanto alle informazioni di attuali-

tà, la possibilità di accedere ad informazioni di archivio. Pertrovare le informazioni di cui ha bisogno, il lettore potràusare sistemi di ricerca di tipo tradizionale o innovativo, ele informazioni trovate potranno essere presentate sia comesimulazione di pagina sia come testo semplice.

L’accesso agli archivi storici sarà possibile inizialmentesoltanto al quotidiano a cui si è abbonati, ma potrà essereesteso in modo da includere altri quotidiani o altri archividisponibili sul mercato.

L’accesso, facile ed a basso costo, ad informazionistoriche, darà al quotidiano una nuova dimensione, al di làdel puro e semplice resoconto di 24 ore di notizie. Moltiargomenti trattati dai quotidiani potrebbero rimanere “sulloscaffale” ben più a lungo che un giorno soltanto, costituendoper determinate categorie di lettori oggetto di interesse permolto tempo successivamente alla pubblicazione.

Occorre dunque che si sviluppino nuovi metodi di acces-so a diversi livelli all’attualità ed all’archivio storico. Pro-lungare la “sfruttabilità” della notizia e facilitare l’accessoad essa darà una nuova dimensione alla qualità dell’infor-mazione, e nuovo significato al lavoro del giornalista.

...Consentire differenti livelli di personalizzazioneIl tipico giornale stampato enfatizza la funzione editoria-

le, con la presentazione al lettore di un ampio epreconfezionato “pacchetto” di informazioni, all’internodel quale sia agevole al lettore una rapida scorsa e succes-sivamente la selezione degli articoli da leggere e da appro-fondire. In linea di principio, i sistemi elettronici preserve-ranno questa funzione; tuttavia, in aggiunta a ciò, saràpossibile consentire al lettore una forma di personalizzazionedel “pacchetto” di informazioni ricevuto. Questapersonalizzazione potrà raggiungere vari livelli di comples-sità: per esempio, il lettore potrebbe ordinare in anticipo lesezioni del giornale che legge abitualmente e, al limite,eliminare del tutto le sezioni alle quali non è interessato.All’interno delle pagine elettroniche, gli articoli corrispon-denti agli interessi del lettore potrebbero essere evidenziati.In alternativa, una lista di priorità o un menù potrebberocondurlo agli argomenti preferiti.

Un altro più raffinato sistema potrebbe essere quello dimostrare gli articoli corrispondenti ad una specifica richie-

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sta, cogliendoli in formato ASCII da un database strutturato.Questo servizio potrebbe in futuro essere allargato ed inclu-dere articoli provenienti da altre pubblicazioni, trasforman-do il servizio in una sorta di rassegna stampa digitale.

...Rendere flessibile l’approccio alle notizie di attualitàLe notizie di attualità delle ultime 24 ore continueranno

ad essere il punto di partenza ed il riferimento costante perogni nuovo servizio informativo. Tuttavia gli utilizzatorinutriranno sempre maggiori aspettative nei confronti dellostrumento elettronico on line. Stabilire fino a che livellodebbano essere soddisfatte queste aspettative costituisceuna decisione editoriale da prendere sulla base delle capa-cità giornalistiche della propria struttura redazionale e sulrapporto costi-benefici, chiedendosi cioè quanto sarebbedisposto a pagare il lettore per sod-disfare queste maggiori esigenze.

Un sistema elettronico deve per-tanto garantire la possibilità di unapproccio differenziato, assegnan-do a ciascuna notizia, servizio oinserzione pubblicitaria il grado diattualità richiesto dall’argomento esupportato dal mercato. Dovrannoquindi essere sviluppati sistemi ap-propriati per informare il lettore sul“grado” di attualità che potrà atten-dersi in ogni caso.

...Essere interattivo, consentiretransazioni

Una certa forma di interattività ègià adesso richiesta dal processo diselezione delle notizie, delle infor-mazioni di servizio e delle inserzio-ni all’interno del giornale stampato.Esempi di nuove applicazioni

interattive sono i sondaggi tra i lettori, dibattiti tra lettori, tralettori e giornalisti o tra lettori e inserzionisti, ed anche unaqualche forma di computer game tagliati su misura per iquotidiani. L’interattività può essere ampliata aggiungendola possibilità di effettuare transazioni commerciali: acquistodi beni e servizi, di biglietti teatrali e sportivi, prenotazioniaeree, home banking. Dal momento che molti di questiservizi interattivi saranno presto disponibili (quando giànon lo sono adesso) su molti altri servizi on line e sulla reteInternet, accedere ad essi attraverso la rete dei quotidianipotrebbe essere il sistema più semplice.

...Supportare la multimedialitàOltre ai testi ed alle immagini, un medium elettronico

orientato verso il futuro dovrà includere suono, animazione

Initiative for Newspaper Electronic Supplement

La INES Media Concepts GmbH, nata nella primavera 1993 edoperativamente attiva dall’inizio del 1994, è una società controllata

interamente dall’IFRA, l’istituto di ricerca sulle tecnologie di produ-zione dei quotidiani con sede a Darmstadt . In pochi mesi di attività INES

ha già ottenuto l’adesione di oltre 60 società editrici di quotidiani in 19 paesi inEuropa, Nord America e Asia. Obiettivo di INES è aiutare le società aderenti asviluppare strategie di editoria elettronica, a partire da prodotti e servizi che possanoarricchire - non sostituire - il giornale stampato. INES, pertanto, studia l’evoluzionedelle tecnologie e delle applicazioni che potrebbero interessare i suoi partners, e sipropone come un punto di riferimento per lo scambio di idee e di esperienze in questosettore tra le aziende aderenti ed i fornitori di prodotti e servizi nell’industria delletelecomunicazioni. Per ulteriori informazioni su INES e sulle sue attività potetecontattare l’Executive Director Sergio Puoti al seguente indirizzo:

INES Media Concepts GmbH Tel.: #49 (6151) 9754-0Alsfelder Straße 3 Fax: #49 (6151) 9754-20D-64289 Darmstadt E-Mail: [email protected]

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e video. Queste funzionalità dovranno poter essere utilizza-te sia nella parte editoriale che in quella pubblicitaria. In unmezzo prevalentemente orientato all’informazione come ilquotidiano, sarà sufficiente includere brevi frammenti disuono e di video, ma nel lungo periodo potrebbe essereappetibile la possibilità di offrire discorsi interi o reportestensivi di avvenimenti sportivi. La visione di video surichiesta, puramente confinata nell’area dell’intrattenimento,rimarrà tuttavia di competenza dell’apparecchio televisivo.

Una funzionalità che potrebbe essere facilmente imple-mentata nel futuro a breve è il richiamo di brevi spottelevisivi per rendere più appetibili inserzioni pubblicitariestatiche. Più a lungo termine, gli infografici in movimentopotrebbero diventare un nuovo sorprendente modo di pre-sentare l’informazione.

...Supportare gli “hyperlink”Un quotidiano stampato è un pacchetto di informazione

organizzata in maniera non lineare, che ogni lettore consu-ma a modo suo. Trasferito in un sistema elettronico, ciò vuoldire che il lettore deve poter navigare nei contenuti inmaniera non lineare, facendo clic, per esempio, su una iconao su una parola evidenziata per ottenere informazioni sup-plementari su un determinato argomento. I collegamentipotranno rimandare ad altre notizie di attualità contenute nelgiornale di quel giorno, ma anche a notizie di archivio. Inuno scenario più ampio, potranno essere organizzati colle-gamenti con i servizi elettronici di altri quotidiani o condatabase esterni.

Inserire questi hyperlink nelle posizioni più opportune, efare in modo che conducano il lettore verso nuove informa-zioni, costituisce una nuova grande sfida per i direttori deigiornali.

...Utilizzare linee telefoniche e microcomputerIl progresso avanza velocemente! Presto lo stesso cavo e

la stessa presa a muro porteranno nelle case la TV digitale

e i servizi telefonici. Ma fino a quando in ogni casa arrivanodue cavi, uno per il telefono e l’altro per la televisione, saràmeglio per il quotidiano utilizzare la rete telefonica, con lasua facilità di indirizzamento delle chiamate e la suainterattività.

Per il futuro più immediato la rete ISDN appare ilsupporto migliore in virtù della sua banda relativamentelarga. Ma posto che nel futuro verranno sviluppate nuove epiù efficaci tecnologie per la compressione dei dati, potran-no essere utilizzati i normali doppini telefonici analogici oi telefoni cellulari. Naturalmente, l’acquisizionemonodirezionale di informazioni potrebbe rendere utilizza-bile il cavo o l’etere, utilizzando magari la rete telefonicacome un canale per il ritorno dei dati.

...Garantire l’integrità dei dati, la sicurezza, i dirittid’autore

Un lettore deve essere sicuro che l’informazione che gliarriva proviene dalla fonte senza alcuna manipolazione, inmodo che la credibilità creata dal quotidiano stampato sitrasferisca intatta al servizio elettronico. Ma allo stessotempo, il fornitore di informazione deve poter essere sicuroche l’informazione fornita vada soltanto a chi ha diritto diriceverla e che i costi siano addebitati correttamente.

Nel caso di transazioni commerciali che coinvolganopagamenti con carta di credito, la sicurezza dei dati è unaspetto di importanza critica.

Occorre inoltre tenere nella dovuta considerazione lequestioni legate ai diritti di autore, specialmente se vengonofornite al lettore informazioni provenienti da terzi.

...Essere sinergico con il quotidiano stampatoLa sinergia tra il quotidiano elettronico e il quotidiano

stampato è assai importante per un numero di ragioni:1. Il quotidiano stampato costituirà un legame di familia-

rità, rendendo al lettore più agevole e familiare la consulta-zione del servizio elettronico;

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2. Il giornale stampato costituirà un insostituibile stru-mento di orientamento, una guida nel complesso mondodelle offerte elettroniche. Questa funzione potrà estendersioltre la pubblicazione on line del singolo giornale ed abbrac-ciare l’intero cyberspazio;

3. Il “supplemento elettronico” darà al giornale stampatonuove funzioni ed una immagine più moderna, contribuen-do ad incrementarne l’utilità e di conseguenza l’arco di vita;

4. Il giornale stampato fornirà supporto finanziario ainuovi servizi elettronici, che si troveranno ad operare in unprimo momento in un mercato piuttosto limitato, sottopostia forti pressioni competitive.

...Fornire strumenti di ricercaLa possibilità di effettuare ricerche testuali porta a nuove

possibilità applicative, sia nella ricerca di specifiche notizieche al fine di individuare una particolare offerta pubblicita-ria: sotto questo aspetto, primi settori che vengono in mentesono le automobili e il mercato immobiliare. Queste appli-cazioni, tra l’altro, possono beneficiare delle capacità dianalisi statistica del computer, per esempio fornendo unamedia dei prezzi degli ultimi tre mesi.

Le ricerche potrebbero essere limitate ad una specificaofferta, oppure essere estese a serie storiche oppure a fontidi informazione esterna.

...Adeguare il suo contenuto ai diversi dispositivi tecniciIl primo requisito del sistema di distribuzione elettronico

è che esso sia accessibile sul più ampio numero di dispositividi consultazione, piuttosto che essere limitato da hardwareproprietario.

Inoltre, il servizio dovrebbe saper riconoscere il tipo distrumento utilizzato dal lettore, che potrebbe trovarsi nelsuo ufficio oppure in viaggio, ed adattarsi ad esso, effettuan-

do modifiche nello stile di presentazione e persino neicontenuti: per esempio, mostrando soltanto i titoli dellenotizie nel caso in cui il servizio venga ricevuto su unPersonal Digital Assistant portatile. In alternativa, lo stru-mento di controllo per la trasmissione e la tariffazione delservizio potrebbe essere, piuttosto che il dispositivo divisualizzazione, il canale di telecomunicazione.

...Permettere la creazione di servizi a valore aggiuntoI media on line saranno profondamente diversi in molti

aspetti dai media stampati, sia nelle notizie che nella pubbli-cità e nelle informazioni di servizio, e conterranno elementiche attualmente non sono presenti nei quotidiani cartacei. Ilnetwork degli editori dovrà avere la flessibilità e le funzio-nalità aggiuntive per accogliere questi nuovi servizi. Fonda-mentale sarà, a questo riguardo, la capacità del sistema diraccogliere ed elaborare i dati degli utenti (profilo socio-economico, modalità di accesso al servizio, etc.).

...Essere flessibile nella determinazione delle tariffeOccorre prevedere la possibilità di addebitare agli utenti

sia un canone di abbonamento standard che una tariffa perl’accesso individualizzato ai dati, basato sul tempo di colle-gamento o sulla quantità di informazione acquisita.

In aggiunta a ciò, dovrà essere possibile assegnare valoridifferenti ai differenti tipi di notizie e servizi, con particolareriferimento alla pubblicità.

La tariffazione dei servizi potrebbe tener conto dellatempestività dell’informazione fornita e del suo utilizzo inun archivio o base di dati.

Dovrà infine essere possibile adottare i software difatturazione esistenti oppure uno dei numerosi sistemi di E-Cash che sono attualmente in fase di sviluppo per i piùdisparati impieghi.

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Il gruppo canadeseAbitibi-Price, uno dei piùgrandi produttori di carta perquotidiani del mondo, ha an-nunciato ai suoi clienti statu-nitensi un aumento di 75 dol-lari a tonnellata a partire dalprossimo 1° maggio, che se-gue l’aumento di 50 dollari effettivo dal 1° marzo di que-st’anno. Si può essere sicuri che anche gli altri produttorinord americani, e con loro gli scandinavi, seguiranno laAbitibi su questa strada. Un anno fà, negli Stati Uniti, ilprezzo della carta da quotidiano era di 410 dollari a tonnel-lata, oggi è di 600 dollari.

La domanda cresce, l’offerta noSiamo in presenza di una domanda sempre più forte. Nel

mese di febbraio, a Montreal, la CPPA, l’Associazione diproduttori di cellulosa e carta canadesi, ha comunicato cheil consumo di carta per quotidiani nel sud-est asiatico èaumentato del 12% nel 1993 e di un ulteriore 15 per centonei primi 11 mesi del 1994. Alla luce di questi dati, nonmeraviglia che per quantitativi spot, il prezzo oggi pagatodai compratori asiatici e sudamericani sia di 800-900 dollarifob. Anche negli Stati Uniti la domanda è molto forte:l’esportazione di carta canadese verso l’Europa è diminuita,mentre gli editori nord-americani sono tornati a comperarein Scandinavia.

In assenza di nuove capacità produttive, per almeno dueanni l’offerta non potrà crescere. Tre nuovi impianti per laproduzione di carta per quotidiani sono previsti solo per il1997, e di questi uno sarà in Europa. In questa situazione, unassestamento dei prezzi non é prevedibile prima della finedell’anno. Un’ eventuale flessione si potrebbe immaginaresolo nel caso, del tutto improbabile, di un’improvvisa reces-sione economica nel nord America che facese scendere ilconsumo di carta.

Come si è arrivati a questasituazione?

Per gli editori l’impattocon questa realtà è pesante dasopportare. A livello interna-zionale se ne è fatto interpreteRupert Murdoch, Presidentedella News International, che

ha sostenuto che in Gran Bretagna l’aumento del prezzodella carta significa un incremento del 25 per cento dei costidel giornale. Dal punto di vista dei produttori, questoaumento è largamente giustificato, dopo anni di pesantiperdite registrate sulla cellulosa e sulle altre materie prime.Ciò è innegabile, come innegabile è il fatto che gli editori,a partire dal 1990, abbiamo goduto di continui ribassi graziead un aumento della capacità produttiva che, nei soli dueanni 1989/1990, è stato di circa 4 milioni di tonnellate dicarta da giornale.

I produttori, infatti, spinti dalle infelici previsioni diesperti e maghi che avevano immaginato, a metà degli anniOttanta, un aumento medio del consumo del 3 per centoannuo fino al 1990, avevano avviato investimenti in nuoviimpianti. Ma il mercato ha poi contraddetto le previsioni :la domanda ha avuto una diminuzione globale del 5 percento fra il 1990 ed il 1991. La ripresa, molto lenta, verso ivalori precedenti, è iniziata solo a partire dal 1992, protra-endosi sino agli inizi del 1994, l’anno, per così dire, diriequilibrio.

Nel corso del 1994, infatti, l’effetto combinato dellaripresa economica negli Stati Uniti, con il conseguenteaumento dei consumi registrato anche nell’Est Asiatico, e lachiusura di almeno tredici macchine in Canada, ha consen-tito il livellamento fra domanda ed offerta con il conseguen-te rialzo dei prezzi accentuatosi tra la fine dello stesso 94 el’inizio del ‘95.

Più precisamente, nel 1994 la domanda globale di cartaper quotidiani si è attestata, nel mondo, a circa 34 milioni di

industria della carta

Carta da giornale:quale futuro?

Cresce in tutto il mondo la domanda dicarta, ma i produttori non riescono asoddisfarla. I contorni del mercato

internazionale e le ripercussioni per glieditori italiani nei prossimi due anni in

un articolo di Mario Morici,Amministratore Delegato della Icecart.

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tonnellate, che rappresenta un incremento dell’1 per centoannuo dal 1990, il più basso in assoluto nella storia delmercato. Sempre nel ‘94, la capacità produttiva è statavicina ai 37 milioni di tonnellate, pari a sua volta ad unincremento medio annuo dell’1 per cento a partire dal 1990,con un rapporto del 92 per cento fra capacità e domanda.

Lo scenario internazionale per i prossimi tre anniPer i prossimi cinque anni l’incremento medio annuo

della domanda globale è previsto intorno al 3 per cento, conalcune differenze fra le aree del globo : lento in NordAmerica ( circa l’1 per cento all’anno), modesto in Europa(dall’1 al 3 per cento) e molto forte in Asia (oltre il 5 per

cento). Di contro, la capacità produttiva del Nord Americasarà inferiore a quella del 1991: circa 16 milioni di tonnel-late, con una riduzione di circa 300.000 tonnellate annue daqui al 1997.

In Europa sono previste due nuove macchine con unaumento di circa 600.000 tonnellate annue, intorno al 1997,e lo stesso dovrebbe verificarsi in Asia.

Sulla base di queste informazioni, fino al 1997 la doman-da sarà superiore alla capacità produttiva. Una inversione ditendenza non dovrebbe verificarsi prima del 1997/98.

Queste prospettive sono molto buone per i produttori dicarta, certamente meno per gli editori, i quali non eranopreparati ai forti aumenti di prezzi che si sono verificati

I principali paesi produttori della carta da giornale

(in milioni di tonnellate)

Canada28%

Etats-Unis20%

Japon9%

Suède7%

Finlande4%

Allemagne4%

Norvège3%

Autres Pays25%

Altri paesi

Norvegia

Germania

Finlandia

SveziaGiappone

Stati Uniti

Canada

Canada 9,1 MtStati Uniti 6,4 MtGiappone 2,9 MtSvezia 2,3 MtFinlandia 1,4 MtGermania 1,3 MtNorvegia 1,0 Mt

Altri Paesi 8,3 Mt

Totale 32,7 MtFonte: ASIG-IFRA

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nello spazio di pochi mesi, e che sono ancora in faseascendente, mentre aumentano le difficoltà sul fronte degliapprovvigionamenti, in particolare in Europa.

Ed in Italia accadrà che....In questa situazione, un caso a sé è quello dell’Italia.Le vicende sono note e recenti. Negli anni Settanta il

nostro Paese vantava una produzione pari, se non superiore,alla domanda. Nel corso degli anni Ottanta le importazionisono progressivamente aumentate, fino quasiall’assoggettamento ai produttori esteri. Nel 1982 la cartaimportata era pari a 70.000 tonnellate, nel 1987 era salita a270.000 tonnellate; oggi l’80 per cento del consumo dicarta, circa 400.000 tonnellate, è di importazione.

Tutto ciò era abbondantemente previsto già a partire dal1989 quando la presa di coscienza di certi accadimenti nonlasciava dubbi sul futuro del mercato interno, causa anche laprogressiva scomparsa di ogni realtà produttiva, agevolatada volontà politiche distratte, mentre si era attenti a consi-derare interessi particolari.

A partire dall’89 i produttori esteri hanno avuto giocofacile e nel momento della massima depressione dei prezzia livello mondiale hanno cercato, riuscendoci, di assicurarsiquote di mercato sempre più ampie con prezzi fortementeconcorrenziali attuando, fra l’altro, condizioni di pagamen-

to improprie per il mercato globale. Era intanto ovvio che,al verificarsi della nuova congiuntura, con i prezzi in salitavertiginosa ovunque, molti produttori avrebbero preferitocollocare quantitativi in quei Paesi dove i prezzi, magari perquantitativi spot, sono ben più alti , e i pagamenti avvengonoper contanti.

Gli editori devono essere preparati a tenere conto, neipropri bilanci, che il costo della carta è destinato ad aumen-tare ancora durante l’anno per fermarsi, prevedibilmente,nel prossimo 1996 mentre, a meno di eventi straordinari, diqui al 1998 non è presumibile, per le ragioni prima esposte,un’ inversione di tendenza.

Già qualche editore in Inghilterra, e non soltanto a causadel costo della carta, sta riesaminando le proprie strategieper il futuro prossimo venturo. Riduzione di formato efoliazioni più contenute sono state già attuate da moltieditori europei, sia per ragioni di costo che per problemi diapprovvigionamento.

A più lungo termine anche per i produttori di carta moltecose dovranno cambiare, perché anch’essi dovranno tenereconto dei nuovi scenari che si affacciano nell’impiego dellematerie prime, nello stato generale dell’industria, nellacollocazione del giornale nel panorama dei media e, più ingenerale, nella circolazione dell’informazione.

Mario Morici

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Il 15 gennaio scorso haavuto termine il programmadi corsi di formazione eriqualificazione “ProgettoTECNA”, gestito dalla ASIGService e del quale più volteabbiamo parlato nei numeri passati di Tecnomedia. Si ètrattato di una iniziativa assai positiva sotto l’aspetto didat-tico, ma che purtroppo, come spesso avviene quando ci siconfronta con Amministrazioni pubbliche, si è venuta deli-neando come una gimkana burocratica dove dietro l’ultimacurva, anziché il traguardo, spuntavano sempre nuovi, ina-spettati e persino fantasiosi ostacoli. Una storia che meritadi essere raccontata, perché la dice lunga sull’ottusità e suldisinteresse di troppa parte della Pubblica Amministrazionenei confronti dei suoi amministrati.

Prima fase: febbraio-settembre 1994L’ASIG presenta nel marzo 1993 al Ministero del Lavo-

ro un progetto formativo, denominato “Progetto TECNA”,che si propone la realizzazione di corsi di formazione perdisoccupati, cassintegrati e personale in mobilità, rivoltialla formazione di operatori dell’area pre-press, di corsi dispecializzazione rivolti a personale dipendente dalle azien-de del settore, e di una serie di ricerche che puntano amonitorare il mercato del lavoro del settore e ad esplorare ipossibili nuovi scenari tecnologici.

Il 5 novembre 1993 Il Ministero comunica che il proget-to è stato riconosciuto meritevole di finanziamento edinserito tra i progetti cosiddetti “innovativi”, finanziati dalFondo Sociale Europeo e dal Fondo di Rotazione del Mini-stero del Lavoro. Il finanziamento concesso è di 2 miliardi.

Il 25 gennaio 1994 ASIG Service trasmette al Ministeroil progetto definitivo, che prevede due corsi da 520 ore e trecorsi da 240 ore per la formazione di operatori dell’area pre-press, rivolti a disoccupati, cassintegrati, lavoratori in mo-bilità; sei corsi da 40 ore rivolti a lavoratori dipendenti del

settore editoriale; e infine, trericerche che mirano a valutarele prospettive occupazionalinel settore grafico-editorialee gli sviluppi futuri delle tec-nologie della comunicazione.

I bandi per la partecipazione ai corsi per operatoredell’area pre-press vengono pubblicati all’inizio di febbraiosu La Repubblica, Il Corriere della Sera, La Gazzetta delloSport, Il Messaggero, Il Sole 24 Ore, La Stampa. Il 9febbraio ASIG Service comunica al Ministero il calendariodegli esami di selezione, invitandolo altresì ad inviare suoiesponenti per far parte della commissione di esame; invito,quest’ultimo, che non viene raccolto.Gli esami hanno luogotra il 24 febbraio e il 2 marzo. Il 7 marzo 1994 ha inizio ilprimo corso per operatori dell’area pre-press, che termina,come previsto, il 3 giugno 1994, con l’esame e la consegnadegli attestati di partecipazione.

Il 10 maggio, presso la sede dei corsi, si presenta ungruppo di ispettori dell’Ispettorato provinciale del lavoro.L’ispezione si protrae dal 10 al 26 maggio, sabati compresi.L’ispezione si conclude con un verbale che esclude ognitipo di irregolarità formale e sostanziale.

Dal 23 al 27 maggio si svolge il primo dei due corsi peroperatori di impianti di stampa. Il corso si svolge a Verona,presso i locali dell’Istituto Grafico “San Zeno”; ad essopartecipano 24 tra tecnici e capireparto, provenienti da 11società editrici e stampatrici di quotidiani. Il 13 giugno hainizio il secondo corso per operatori dell’area pre-press. Ilcorso, dopo una pausa di due settimane per le vacanzeestive, dal 6 al 21 agosto, termina il 23 settembre.

Nel frattempo l’ASIG porta a compimento la prima delletre ricerche previste dal progetto, riguardante l’evoluzionedei nuovi strumenti elettronici e multimediali di comunica-zione. A tal fine, viene avviato un rapporto di collaborazio-ne con l’ANEE (Associazione Nazionale Editoria Elettro-nica), che si concretizza nella pubblicazione del volume

corsi di formazione

Il “Progetto TECNA”:una odissea burocratica

Una breve cronistoria delle vicendeburocratiche del progetto di corsi di

formazione e riqualificazioneprofessionale organizzato dall’ASIGService e realizzato tra il marzo 1994

e il gennaio 1995.

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L’Informazione Elettronica verso il Duemila, che ASIGService provvede a distribuire a tutti i partecipanti dei corsidi formazione e di specializzazione.

Seconda fase: settembre 1994-gennaio 1995L’8 settembre ASIG Service richiede al Ministero orienta-

menti su una nuova legge che rende di fatto indeducibilel’IVA per le partite legate a corsi di formazione. Non avendoricevuto risposta alcuna, ASIG Service decide di aggiornareil progetto originario, considerando l’IVA come puro costoe riducendo di conseguenza il programma delle attività dasvolgere. L’aggiornamento del programma viene comuni-cato al Ministero il 19 settembre: i tre corsi da 240 orevengono sostituiti da uno solo da 520 ore, mentre le ricerchediminuiscono da tre a due: a quella già realizzata sull’edito-ria elettronica se ne aggiunge una seconda sull’informazio-ne periodica locale in Italia. Rimasta questa lettera senzarisposta, viene ritrasmessa al Ministero il 24 ottobre. Nonavendo ricevuto risposta nemmeno stavolta, ASIG Servicegira il quesito a Lisa Pavan-Woolfe, Capo Divisione dellaCommissione Comunità Europea, la quale con lettera del 7dicembre autorizza ASIG Service ad aggiornare il program-ma dei corsi per effetto del maggior onere IVA.

Ai primi di settembre vengono pubblicati su Il Corrieredella Sera, La Repubblica, La Gazzetta dello Sport, IlMessaggero, Il Tempo i bandi per il terzo ed ultimo corso peroperatore dell’area pre-press. Il 10 ottobre ha inizio il terzocorso per operatori dell’area pre-press, che termina il 13gennaio 1995.

Dal 17 al 21 ottobre 1994 si svolge a Verona il secondocorso per operatori di impianti di stampa, con la partecipa-zione di 23 tecnici e capireparto in rappresentanza di 10società editrici e stampatrici di quotidiani. Dal 14 al 18novembre e dal 28 novembre al 2 dicembre si svolgono,sempre a Verona, due corsi per addetti al trattamento delleimmagini, con la partecipazione di 57 tecnici e capirepartoin rappresentanza di 17 società del settore.

Gli interventi non realizzatiFin qui il progetto realizzato. Rispetto al programma

ufficiale non sono stati realizzati i seguenti interventi:- Due corsi da una settimana rivolti a personale dipendente

da aziende al settore grafico-editoriale, destinati agliaddetti all’area telecomunicazioni ed agli addetti al trat-tamento degli infografici;

- La ricerca sulla stampa periodica locale in Italia.La decisione di sospendere questa parte dell’intervento è

stata presa subito dopo la pausa estiva 1994, quando gliscompensi finanziari causati dal ritardo nell’erogazione deifinanziamenti hanno suggerito prima il rinvio e quindi lasospensione delle attività formative non ancora giunte allafase operativa. Ciò ha sicuramente nuociuto sulla qualitàcomplessiva dell’intervento formativo, privando l’industriadei quotidiani di una importante occasione di aggiornamen-to su temi tecnologici di rilevante interesse, ed impedendola realizzazione di uno studio “pilota” che, per la prima voltain Italia, avrebbe messo sotto i riflettori un settore “sommer-so”, ma economicamente e culturalmente assai rilevante.

La “via crucis” dei finanziamentiAl fine di meglio valutare le circostanze che hanno

indotto ASIG Service ad annullare la realizzazione di unaparte del programma formativo, ci appare utile ripercorrerebrevemente le “tappe” dell’erogazione dei finanziamenti.

La lettera del 5 novembre 1993 con la quale Il Ministerocomunicava l’approvazione del progetto, stabiliva anche icriteri con i quali sarebbero state effettuate le erogazioni:- Il 50% dell’erogazione (450 milioni per il FSE, 550

milioni per il Fondo di Rotazione del Ministero delLavoro) da erogarsi “ad accertato inizio delle attività”;

- Il 30% (270 milioni per il FSE, 330 milioni per il Fondodi Rotazione) “a metà delle operazioni programmate edella metà delle spese”;

- Il residuo 20% (180 milioni per il FSE, 220 milioni peril Fondo di Rotazione) al termine del progetto.

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Il 9 febbraio ASIG Service comunica al Ministero che,con la pubblicazione dei bandi, il progetto ha avuto inizio e,di conseguenza, è stato maturato il diritto a fruire dellaprima tranche del 50% del finanziamento. Nessuna rispostaperviene a questa lettera, così come rimane inevasa un’altramissiva di analogo contenuto del 7 marzo.

Il 17 maggio viene accreditata sul conto corrente banca-rio di ASIG Service la prima tranche del finanziamento dicompetenza del Fondo Sociale Europeo, pari a 450 milioni.

Il 22 giugno ASIG Service sollecita il Ministero a darcorso all’erogazione della prima tranche di finanziamentodi competenza del Fondo di Rotazione. Lettera di contenutoanalogo viene inviata il 25 agosto,. Il Ministero non rispon-de a nessuna delle due.

L’8 settembre ASIG Service invia una lettera personalea Lisa Pavan-Woolfe, Capo divisione della CommissioneComunità Europea di Bruxelles, ed a Clemente Mastella,all’epoca Ministro del Lavoro, lamentando il ritardonell’erogazione del finanziamento. Il Ministro non rispon-de; la signora Pavan, con lettera del 29 settembre inviata perconoscenza anche ad ASIG Service, invita il Ministero a darcorso con sollecitudine al versamento della somma dovuta.

Dopo la pausa estiva, essendo stato svolto più della metàdel progetto formativo, ASIG Service invia al Ministero duelettere, rispettivamente datate 27 settembre e 11 ottobre, conle quali documenta l’avvenuta effettuazione di oltre metàdel progetto e dei relativi costi.

Il 24 ottobre viene accreditata sul conto corrente banca-rio di ASIG Service la seconda tranche (30%) del finanzia-mento di competenza del FSE, pari a 270 milioni.

Il 29 novembre ASIG Service invia una missiva persona-le a Guido Corazziari, responsabile dell’Ufficio Orienta-mento e Formazione Professionale del Ministero del Lavo-ro, con la quale si chiede di sbloccare l’erogazione deifinanziamenti. Nessuna risposta.

Il 13 gennaio 1995 ASIG Service comunica al Ministeroil completamento del “Progetto TECNA”, e sollecita

l’erogazione delle prime due tranche di finanziamento. Mail Ministero tace.

Il 26 gennaio 1995 ASIG Service scrive nuovamente aGuido Corazziari e, per conoscenza, a Lisa Pavan-Woolfeed a Tiziano Treu, nuovo Ministro del Lavoro, chiedendoragione del ritardo nell’erogazione dei finanziamenti.Corazziari continua a non rispondere.

Il 31 gennaio ASIG Service, nel richiedere formalmenteal Ministero il saldo del residuo 20% delle spettanze relativeall’intero “Progetto TECNA”, torna a sollecitare l’erogazionedelle prime tranche del finanziamento. Silenzio assoluto.

Il 3 febbraio ASIG Service invia una lettera personale aTiziano Treu, Ministro del Lavoro, e, per conoscenza, aGuido Corazziari, con la quale torna a reclamare l’erogazionedei finanziamenti, chiedendo quali siano i motivi per i qualinon siano avvenute le erogazioni degli anticipi, già ampia-mente maturati, e se tali motivi siano da imputarsi allaresponsabilità di Funzionari Ministeriali. Nessuna risposta.

Il 10 febbraio 1995 il Presidente dell’ASIG invia untelegramma al professor Treu, Ministro del Lavoro, chie-dendo un incontro urgente. E anche questa volta, nessunarisposta.

ConclusioneDal 5 novembre 1993, data della lettera con la quale il

Ministero comunicava la concessione del finanziamento,ASIG Service ha indirizzato ben 24 missive agli ufficipubblici, italiani o comunitari, coinvolti nella supervisionee controllo del “Progetto TECNA”. Nel conteggio, ovvia-mente, non sono inclusi gli innumerevoli tentativi, semprecoronati da fallimento, di stabilire un contatto telefonicocon i funzionari del Ministero di qualsivoglia livello. L’uni-co ufficio a rispondere con sollecitudine alle missive è statala Commissione Europea di Bruxelles, così come dal FondoSociale Europeo sono regolarmente pervenuti i 720 milionicorrispondenti alle prime due tranche di finanziamento.

Tanta trascuratezza, e la scelta del “silenzio” come

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norma di comportamento, non trova, a nostro avviso, giusti-ficazione alcuna. Nessuna pretesa di ricevere tempestiverisposte dal Ministro, ripetutamente coinvolto in responsa-bilità oggettive di un ufficio e di un apparato che, con i lorocomportamenti, finiscono con il compromettere le prospet-tive di un settore di attività - quello della formazione -giustamente valutato di primaria importanza.

Di fatto, ASIG Service, e con essa le centinaia di Enti,Associazioni, Consorzi di formazione che hanno realizzatoprogetti formativi, essendo - alla data odierna - creditori perdecine di miliardi nei confronti del Fondo di Rotazione delMinistero del Lavoro, si trovano di fatto a finanziare loStato, laddove invece la legge prevede che sia lo Stato afinanziare e supportare l’attività di formazione.

Tariffe vantaggiose per i soci ASIGnegli alberghi della catena

“MONRIF”

Per tutto il 1995, in seguito ad unaconvenzione con la “MONRIF”, i soci dell’ASIG possonousufruire dei servizi offerti dalla prestigiosa catena alberghieraa prezzi convenzionati estremamente vantaggiosi:

Grand Hotel Brun - Milano .......................singola: 192.000...................................................................... doppia: 210.000Hotel Hermitage - Milano ..........................singola: 196.000...................................................................... doppia: 240.000

Royal Hotel Carlton - Bologna ..................singola: 190.000...................................................................... doppia: 270.000Hotel Internazionale - Bologna .................singola: 150.000...................................................................... doppia: 230.000

I prezzi sono comprensivi di IVA (9%) e piccola colazione a buffet.

Per prenotare telefonare al numero verde 167.834033

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AArchivio Aperto

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Archivio Aperto contiene una rassegna periodica di segnalazioni e recensioni diarticoli, relazioni, ricerche e repertori statistici - dedicati all’industria dellacomunicazione - pubblicati dalle più prestigiose riviste e dalle organizzazioniitaliane ed internazionali del settore. Per ogni sommario è chiaramente indicatala fonte. Le aziende associate alla ASIG possono richiedere presso i nostri ufficiulteriori informazioni circa il materiale recensito.

Riferimento: 1149

Possibilità di utilizzo e stampabilità di carta dagiornale riciclata

Lo Special Report dell’IFRA mira a verificare lapossibilità di utilizzo efficiente di carta riciclata sulle rotativeper quotidiani . Il problema viene affrontato sotto moltepliciaspetti: disinchiostrazione dei giornali stampati con inchiostriflexo a base di acqua, problemi incontrati in alcuni impianticon l’uso di carta riciclata, problemi di stoccaggio,caratteristiche di stampabilità della carta riciclata.

Ifra Special report 1.10

Riferimento: 1150

Come ottimizzare la risoluzione e la retinatura delleimmagini per giornali

Lo Special Report IFRA riporta i risultati di uno studiocondotto in collaborazione con l’istituto di ricerca svizzeroEMPA/UGRA, mirato a definire le specifiche di risoluzionee di retinatura per il trattamento delle immagini nei quotidiani.I test hanno mostrato la possibilità di utilizzare retinaturesino a 80 l/cm in normali condizioni di stampa, nonché ivantaggi legati all’uso della retinatura a modulazione difrequenza.

Ifra special report 2.13

Riferimento: 1151

Possibilità e limiti del Computer to plate nella stampadi giornali

Lo Special Report IFRA riporta i risultati di uno studiocondotto in collaborazione con l’EMPA/UGRA, consistentein un test sulle più diffuse soluzioni di computer to platedisponibili sul mercato. Particolare importanza, oltre agliaspetti puramente tecnici, è stata data agli aspetti economici,ed in particolare all’ammortizzazione dei costi di un sistemaCTP nelle più diverse condizioni di produzione

Ifra special report 2.14

Riferimento: 1152

Le specificità della stampa nel contesto socioculturaledel Paese

Partendo dalla ricerca Sinottica Eurisko, l’autore tracciail quadro socioculturale italiano negli orientamenti sui valorie sulle modalità di acquisto. Su questa mappa vengonosovrapposte le esposizioni ai mezzi di comunicazione. Dallaricerca risulta che la stampa in Italia viene seguita daisegmenti di popolazione caratterizzati dai valori cosiddetti“progettuali”. La pubblicità sul mezzo stampato si segnalaper l’alta credibilità e perché viene percepita dal pubblicocome meno fastidiosa rispetto alla pubblicità televisiva. Laricerca evidenzia anche che la pubblicità stampatacontribuisce in misura determinante alla formazione delle“mappe” mentali per gli acquisti di prodotti, con la funzionedi “orientare” e “rassicurare” gli acquirenti.

Quotidie 95

Riferimento: 1153

Le rilevazioni di readership oggi nel mondo: i modi edi risultati

Le misurazioni della readership della carta stampatahanno sessant’anni di vita. La prima rivista ad intraprendereuna ricerca scientifica sui propri lettori fu l’americana Life,negli anni Trenta. Da allora si sono moltiplicati gli sforzi perconoscere in modo sempre più preciso le caratteristiche deilettori. Michael Brown sintetizza alcune caratteristiche dellepiù importanti ricerche che si svolgono nel mondo, tratte dalSummary of current readership research di Erhard Meier edal Readership measurement in Europe di Toby Syfret.

Quotidie 95

Riferimento: 1154

Nuove opportunità e nuovi successi per la stampaFlessibilità, capacità di colpire segmenti di pubblico

mirati ed autorevolezza presso i lettori sono i punti di forza

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

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AArchivio Aperto

ASIG

del medium stampato sul versante della pubblicità. AlanSmith ripercorre le “storie di successo” di società produttricio distributrici di beni di largo consumo, come la birraBoddingtons, la Pepsi Light, la catena di supermercatiSainsbury’s, la Gillette SensorExcel, società che hannosperimentato, a vario titolo, le potenzialità della cartastampata come strumento pubblicitario. Per convincere gliinserzionisti delle forza di quotidiani e periodici si è data dafare anche la Cebuco, l’organizzazione di marketing ericerca della Associazione degli editori di quotidiani olandesi,che ha effettuato alcuni interessanti esperimenti su prodottidi largo consumo.

Quotidie 95

Riferimento: 1155

Editoria elettronica: tendenze e opportunitàCresce in tutta Europa l’interesse per sperimentare nuove

soluzioni in direzione della cosiddetta “editoriamultimediale”. La Federazione Internazionale degli Editori- FIEJ - ha organizzato numerosi viaggi di studio perapprofondire prospettive e soluzioni offerte in questo settoreagli editori di giornali. Da queste esperienze è nato unrapporto dedicato all’analisi del settore “multimediapublishing” applicato all’industria dei giornali. Una rassegnamolto completa che prende in analisi sia le prospettivetecnologiche che le “idee” editoriali, ovvero gli spuntiteorici e sperimentali in direzione di un concreto, epragmatico, sfruttamento delle numerose risorse offerteall’interno delle autostrade digitali.

FIEJ

Riferimento: 1156

Editoria elettronica: il punto di vista giapponese -l’ Asahi Shimbun

Il fatturato del quotidiano giapponese Asahi Shimbun,nel periodo compreso tra l’aprile 1993 e il marzo 1994, èstato di 4 miliardi di dollari. L’Asahi vende 8.200.000 copie

al giorno con l’edizione del mattino, ed altri 4.500.000 copiecon l’edizione serale. Oltre il 90% del fatturato annuo derivadagli abbonamenti dei lettori e dalle inserzioni pubblicitarie.Le dimensioni di questo quotidiano, in Giappone, non sonouniche. Secondo l’Associazione Nazionale degli Editorinipponici, vent’anni fa si vendevano 37,7 milioni di copie diquotidiani al mattino e 20,1 milioni con le edizioni serali; 10anni fa le copie di quotidiani del mattino erano 45,4 milioni,22 milioni le copie dei serali. Lo scorso anno, la venditagiornaliera di quotidiani è stata di 71 milioni di copie. Conil tasso di lettura di quotidiani più alto al mondo, il Giappone- e l’Asahi Shimbun - guardano con interesse, ma con grandeprudenza, alle nuove opportunità offerte dalle tecnologiemultimediali.

Ifra Symposium 94

Riferimento: 1157

Pubblicare su Internet: l’esperienza dello Star -Tribune

Molti quotidiani in tutto il mondo stanno cercando lastrada per sfruttare la rete telematica Internet con il duplicescopo di ampliare i servizi offerti e trovare nuove fonti direddito. Tra le tante esperienze in corso, segnaliamo uninteressante articolo pubblicato su Seybold Report: leesperienze del quotidiano Star-Tribune di Caspar(Wyoming). Il prodotto offerto su Internet utilizza Mosaic,lo strumento per la navigazione su WWW (World WideWeb), il network mondiale ipertestuale che sfrutta lepotenzialità di Internet.

Seybold Report

Riferimento: 1158

Lo “stato dell’arte” delle tecnologie per la produzionedei quotidiani in Asia

Panoramica delle tecnologie in uso in alcuni importantiquotidiani asiatici, raccolta in occasione di un seminarioorganizzato dalla Associazione degli Editori Giapponesi. Il

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

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AArchivio Aperto

ASIG

volumetto raccoglie anche dati di sintesi sulla situazionedell’industria editoriale in Bangladesh, Laos, Mongolia,Nepal e Vietnam.

Japan Newspapers & Publishers Association

Riferimento: 1159

Info-chioschi multimediali: un potenziale perl’industria dei quotidiani

Nel panorama dei nuovi strumenti editoriali multimedialigli “info chioschi” costituiscono per i giornali quotidiani unpotenziale tutto da esplorare. Questi strumenti sono piccolestazioni informatiche, delle dimensione di comuni biglietterieautomatiche, equipaggiate di schermo con modalità “touch-screen”, all’interno delle quali viene caricata la versionedigitale di un quotidiano, trasmessa attraverso la retetelefonica ISDN. L’utente, utilizzando schede magnetiche ocomuni gettoni, può accedere alla consultazione di questi“chioschi” elettronici. Franck Guigan, della società Infovil,analizza alcune delle esperienze realizzate in Francia conquesta nuova tecnologia orientata al “multimediale”.

Ifra Symposium 94

Riferimento: 1160

Il fax come un supplemento elettronico per i giornaliPerché i fax come supplementi elettronici dei giornali? I

fax sono ovunque, producono parole “stampate”, utilizzanotecnologie molto semplici, ed i materiali possono esserefotocopiati ed archiviati senza dover disporre di sofisticatebasi di dati digitali. Partendo da queste constatazioni, ilquotidiano St. Louis Post Dispatch, con una diffusione di350.000 copie - 570.000 nell’edizione domenicale - haintrodotto numerosi supplementi elettronici che affiancanoil “quotidiano-base”: post-link, servizio on-line persottoscrittori muniti di PC, PostBBS, un servizio gratuito dibollettino elettronico on line, PostLine, servizio audiotext,e PostFax, per la spedizione di notizie via fax a richiesta deiconsumatori. Richard Shockey descrive i dettagli del servizio

Fax on Demand, e fornisce numerosi esempi di fax “inuscita” dal sistema del quotidiano.

Ifra Symposium 94

Riferimento: 1161

La pubblicità nell’era dell’informazione elettronica“Come i quotidiani, anche il mondo della pubblicità

dovrà affrontare il proprio futuro in un mercato di mezzi dicomunicazione interattivi”. Partendo da questa osservazione,Roland J. Sharette della J. Walter Thompson americanatraccia gli scenari più probabili per il marketing dei mezzi dicomunicazione nell’era degli strumenti interattivi. Informare,intrattenere, offrire nuovi servizi ai consumatori e mantenerevivo il canale di “dialogo elettronico” sono alcune dellechiavi per il successo nei prossimi anni.

Ifra Symposium 94

Riferimento: 1162

Il quotidiano elettronico personaleIl prodotto creato dalla Lookahead Communications,

denominato Personal Electronic Newspaper, èfondamentalmente un settimanale specializzato suiprogrammi televisivi. La Lookahead Comm. sta studiandola possibilità di trasformarlo in quotidiano, includendonotizie, sport, informazioni finanziarie ed annunci economiciclassificati. Ogni edizione è preparata utilizzando un softwaredi compressione proprietario e caricata su network comeCompuServe o Internet, o BBS locali, alcuni dei quali gestitidirettamente da quotidiani. Ciascun utente/abbonato “carica”i files che lo interessano sul proprio Pc, con un programmafornito dalla Lookahead Comm., ed ha così a disposizionesettimanalmente informazioni di prima mano sul mondodella televisione. La versione di questo “giornale elettronico”avrà successo solo se saprà porsi verso i consumatori noncome mera “edizione elettronica” di quotidiano, ma comeun vero e proprio prodotto editoriale integrativo.

Ifra Symposium 94

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

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AArchivio Aperto

ASIG

Riferimento: 1163

L’editoria elettronica e l’archivio elettronicoQualsiasi attività di “editoria elettronica” richiede un

processo produttivo nel quale il prodotto, i canali didistribuzione ed i metodi per la fruizione dei contenuti sonotutti elettronici. I requisiti e le limitazioni dei personalcomputer sono determinanti nella creazione dei nuoviprodotti. In questo articolo Justin Arundale, dell’Universitàdi Brighton, propone una serie di riflessioni che sviluppanoin modo organico i concetti legati alla pubblicazione di un“archivio digitale” di informazioni. Quando si passa dallapubblicazione di una serie di notizie strutturategerarchicamente - come avviene quando si sfoglia unquotidiano- ad una base di dati dove tutte le informazioni sitrovano sullo stesso piano, il lettore/utente del nuovo serviziodeve attrezzarsi con nuove categorie culturali per potertrarre il massimo vantaggio dai nuovi prodotti e servizi diinformazione.

Ifra Symposium 94

Riferimento: 1164

I CD-Rom e la tecnologia dei “documenti portatili”EDD

Alla fine del 1994, in tutto il mondo, risultano installatipiù di 10 milioni di lettori di CD-Rom: il 50% negli StatiUniti, il 25% in Europa, il 12% in Giappone ed il rimanente13% nel resto del mondo. La crescita di installazioni su baseannua è di circa il 70%. Sono stati pubblicati finora oltre5.000 titoli di CD-Rom, e si stima che circa il 10% abbianocapacità multimediali. La potenzialità di questi prodotti ètale che i CD-Rom si avviano a diventare strumenti dicomunicazione di massa di rilevanza strategica, a condizioneche vada diffondendosi la tecnologia conosciuta come EDD- Electronic Document Delivery - che consente di archiviaredocumenti elettronici che possono essere “visti” da diversepiattaforme hardware, indipendentemente dal programmache li ha generati. I prodotti disponibili sul mercato per larealizzazione dell’EDD sono: Helmsman della Northern

Telecom, Adobe Acrobat, Envoy, Replica della Farallon eCommon Ground della No Hands Software.

Ifra Symposium 94

Riferimento: 1165

Envoy: l’aspirante agente dei documenti elettroniciSulla nuova tecnologia conosciuta con l’acronimo inglese

di EDD - Electronic Document Delivery - che consente diarchiviare documenti elettronici che possono essere “visti”da diverse piattaforme hardware, indipendentemente dalprogramma che li ha generati, segnaliamo un interessantearticolo del Seybold Report (Seybold Report on DesktopPublishing, Vol. 9, num. 5) che analizza le caratteristiche diEnvoy, il prodotto della WordPerfect concorrente di AdobeAcrobat.

Seybold Report Desktop Publishing

Riferimento: 1166

Acrobat 2.0: Adobe verso la diffusione digitale deidocumenti

Le segnalazioni degli articoli più interessanti del SeyboldReport sulle nuove tecnologie EDD proseguono con questoarticolo, pubblicato sul n. 1, volume 9 del Seybold Report onDesktop Publishing, dedicato al più conosciuto degliapplicativi EDD, Acrobat della Adobe. Il segmento dimercato, lo scambio “on line” di documenti elettronicidigitali, particolarmente promettente, è nuovo. Decisamentepiù vecchi i problemi di “standard” e di “incompatibilità”fra le soluzioni adottate....

Seybold Report Desktop Publishing

Riferimento: 1167

Prodotti CD-Rom per il mercato dei quotidianiInfoLab è la società di ricerca e sviluppo a livello

nazionale della Southam, la più grande catena di giornali

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

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AArchivio Aperto

ASIG

quotidiani del Canada, che possiede 17 testate sparse in tuttoil territorio. Dal 1992 la compagnia è molto attiva nel settoredei prodotti CD-Rom, con particolare riguardo alleapplicazioni multimediali in grado di affiancare il prodottotradizionale su carta, il quotidiano. La relazione di MacPhailtraccia il quadro completo dell’offerta dei numerosi prodottisu CD-Rom sviluppati dalla catena di quotidiani.

Ifra Symposium

Riferimento: 1168

La distribuzione mondiale del “quotidiano globale”La Scitex Corp. sta sviluppando un sistema innovativo

per distribuire in tutto il mondo la versione “condensata” deigiornali quotidiani. Press Point, questo il nome dellasoluzione, consentirà ai giornali di “inseguire” i lettoriovunque essi si trovino. Il progetto, illustrato in questapresentazione dal responsabile di Press Point, Yoav Lorch,prevede la trasmissione di versioni condensate dei principaliquotidiani - in formato digitale - verso centri di produzioneremoti, situati in biblioteche, sale di attesa di aeroporti,ambasciate, istituzioni, etc..., dove sarà possibile ottenereversioni stampate su carta delle più prestigiose testate diinformazione mondiale.

Ifra Symposium

Riferimento: 1169

Il successo del mercato audiotex in AmericaOltre 200 quotidiani degli Stati Uniti - di tutte le

dimensioni - offrono servizi audiotex gratuiti, checomprendono quotazioni di borsa, previsioni del tempo,notizie dell’ultima ora, eventi sportivi ed appuntamenti

locali. Circa 300 quotidiani americani offrono i “voicepersonals”, annunci classificati personali dove è possibiletrovare un partner per giocare a tennis, per andare a vedereun film o anche per relazioni di lungo periodo. Il fattoredominante per il successo di queste iniziative si basa sullaperfetta integrazione fra prodotto stampato e nuovatecnologia. Uzal Martz, vice presidente della N.A.A.,l’Associazione degli Editori di Giornali degli Stati Uniti,delinea le caratteristiche per avviare con successo un serviziodi audiotex.

Ifra Symposium

Riferimento: 1170

Il progetto ISOP della Newspaper Society18 mesi fa è stato lanciato, dall’inglese Newspaper

Society, il progetto ISOP: “Programma delle opportunitàindustriali strategiche”, per delineare il futuro del mercatodella carta stampata in Inghilterra. La relazione forniscenumerosi spunti e proiezioni sui rapporti fra “print media”e “non print media” di grande interesse anche per altrimercati europei.

Ifra Symposium

Riferimento: 1171

La messaggeria elettronica al servizio dei quotidianiFra i nuovi strumenti di comunicazione elettronica in

grado di interagire con i quotidiani, la messaggeria elettronicaoccupa un posto del tutto particolare. Terry Maguire neillustra le potenzialità in quest’articolo ricco diesemplificazioni pratiche.

Ifra Symposium

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FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

Ai prestigiosi prodotti Crosfield già sul mercato si affianche-ranno, a partire da DRUPA, novità di altissimo livello tecnolo-gico e produttivo, costituite da una nuova gamma di scannertotalmente automatici, denominata Celsis, e soprattutto da unanuova famiglia di sistemi di output Postscript per bianco e neroe colore, in grado di produrre sia a livello locale che remoto.I loro nomi sono:- Celix 2000: fotounità e recorder per formato tabloid;- Celix 4000: fotounità e recorder performati broadsheet (760 x 628 mm);- Celix 8000: fotounità e recorderComputer-to-plate di grande formato(1045 x 900 mm).Le tre fotounità verranno presentate aDrupa ‘95.

Le fotounità CelixLa linea di fotounità Celix della Crosfield è il risultato di unanno di intenso lavoro e di un investimento di parecchi milionidi sterline in ricerca, sviluppo, promozione e marketing. Lalinea Celix è nata come Moon Project, progetto articolato in treprodotti il cui nome in codice era: Mercury per il Celix 2000,Gemini per il Celix 4000, Apollo per il Celix 8000. La loroprogettazione e costruzione sono l’esempio perfetto di dueimportanti criteri di mercato:- La continua spinta a produrre articoli nuovi dalle numerosefunzioni ad una frequenza mai raggiunta prima: il time tomarket è sceso, ormai da molti anni, a meno di 18 mesi;- I mercati in continua espansione e i nuovi utenti chiedonolivelli di supporto sempre più elevati. Il direttore centraleCrosfield Brian McBride afferma: “Consegnamo prodotti facilida installare, di facile manutenzione, intuitivi e molto affidabili”.

Il “Moon Project”Nel giugno 1994, dopo che i test avevano individuato i requisitiprestazionali delle macchine, le divisioni di ricerca e sviluppoe di produzione hanno raccolto la sfida di completare il progettoe la produzione della gamma delle nuove fotounità in tempo perDrupa ‘95. Anche se la manifestazione costituiva la data discadenza per la presentazione, l’obiettivo era di guardare oltreil maggio 1995, e creare un modello di base che consentisse allaCrosfield di soddisfare queste richieste di mercato, un numerosempre maggiore di nuovi prodotti e più funzioni. Per raggiun-gere questo obiettivo, ed entro la scadenza fissata, il gruppo chesi occupava del Moon Project decise innanzi tutto di adottare un

approccio di sviluppo modulare per tutti i prodotti e, in secondoluogo, vide la necessità di creare una stretta collaborazione trai progettisti ed i gruppi di produzione e servizio da una parte, ei fornitori dall’altra. In terza istanza, fece ricorso alle importantirisorse delle consociate Crosfield, DuPont e Fuji Film.Mentre l’équipe multifunzionale dava gli ultimi ritocchi allaprogettazione della gamma Celix, venivano prese decisioniproduttive ugualmente importanti. Bernard Butt, direttore della

produzione della Società, descrive inquesti termini la sinergia tra ricerca esviluppo, marketing e produzione: “Poi-ché i nuovi prodotti sono fondamentaliper il nostro futuro, dobbiamo esseresicuri che siano quelli giusti per il mer-cato. Con lo scanner Celsis 360 abbia-mo dimostrato di saper progettare efabbricare prodotti nella quantità e qua-

lità adatte a soddisfare la richiesta sempre maggiore di dispositivi“plug and play”. I prodotti Celix soddisferanno gli stessirequisiti”.Per raggiungere questo scopo, Crosfield decise di migliorare leprestazioni dei suoi servizi di produzione interni, investendoparecchi milioni di sterline negli stabilimenti che avrebberoprodotto la gamma Celix. Come afferma Bernard Butt, “abbia-mo così creato strutture che ci consentono di fornire i prodottipiù competitivi e di migliore qualità attualmente sul mercato”.

La strategia Crosfield: la qualità di sempre per un mercatopiù vastoAnche se sarà il mercato a decidere il successo della linea Celix,Crosfield è convinta del futuro di questa nuova gamma diprodotti. Le fotounità Celix sono un ulteriore esempio dellavitalità della nuova Crosfield, una società che Peter Kitchindescrive in questi termini: “I prodotti vengono fabbricati sem-pre più rapidamente ed economicamente. Il nostro modo dilavorare è caratterizzato da una nuova vitalità: abbiamo nuovestrategie, nuovi strumenti, ma restiamo fedeli alle nostre tradi-zionali capacità e competenze. Stiamo solo cercando di renderedisponibile la qualità Crosfield a un mercato più vasto”.I nuovi prodotti consentiranno alla Crosfield di aumentare isuccessi ottenuti nel mondo dei quotidiani, tra cui - in questomese - l’entrata in produzione del sistema computer-to-platepresso La Sicilia di Catania per la produzione della stessatestata e del Sole 24 Ore, nonché tutto il network satellitare delSole 24 ore tramite il sistema Wydnet.

Crosfield, Celsis e Celix...

...l’evoluzione continua

Crosfield Electronics ItaliaVia Grosio 10/10 - 20151 MilanoTel. 02/334151 - Fax 02/38000442

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

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FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

Quali documenti su internet?Mettere informazioni a disposizione dei propri utenti suInternet è un primo passo molto importante. Dare loro ancheuno strumento di ricerca potente ed efficace è sicuramentemolto di più. Fulcrum Technologies®, col suo nuovo prodot-to Surfboard™ offre un sistema di ricerca di documenti suInternet scalabile ed aperto. Surfboard combina la tecnologiadi text retrieval di Fulcrum SearchServer™ con i protocollistandard di Internet per consentire l’accesso attraverso leinterfacce freeware più conosciute ed universali.

Un server unico per InternetSia le organizzazioni che usanoInternet per sostenere le proprieattività commerciali con la diffu-sione gratuita di informazioni, siaquelle per cui invece la vendita diinformazioni on line è l’attività princi-pale, troveranno vantaggioso un serverche non costringe gli utenti a sviluppare oacquistare delle interfacce particolari. I programmi più cono-sciuti per il collegamento ad Internet hanno infatti duenotevoli vantaggi: vengono distribuiti gratuitamente e nondipendono dal database con cui si è collegati. Ciò che bisognaquindi predisporre per loro è uno server standard per Internet.

Surfboard, la soluzione multistandardFulcrum Surfboard è un server per InformationRetrieval basato sui più diffusi standard di accesso adInternet, e quindi i suoi database possono essere usaticon le interfacce WinWais e MacWais che usano ilprotocollo Wide Area Information Server (WAIS) econ i client Z39.50 basati sull’omonimo protocollo.Di questa famiglia fanno parte anche i browser Gopher,America on line, Delphi e Compuserve. Grazie algateway WEBGate è anche possibile usare i browserWorld Wide Web (Mosaic e Netscape) che lavoranocol protocollo HTTP.Con tutti questi strumenti Internet offre una strutturadi diffusione dell’informazione ad un costo frazionalerispetto a quello richiesto dai metodi convenzionali.L’uso congiunto di Surfboard su Internet consente

Surfboard, il server Fulcrum

per la rete Internet

FULCRUM Italia S.P.A.Via Laurentina, 756

00143 RomaTel: 06/50274565 - 5020776

Fax: 06/5020774

d’altra parte una efficacia di reperimento dell’informazionealtrimenti impossibile con i metodi tradizionali.

WEBGate, la porta d’accesso a World Wide WebWEBGate, il gateway Fulcrum per World Wide Web, puòanche risiedere su un server diverso da quello dei dati,semplificando così il compito delle firewall. Sia gli utentiWWW che quelli WAIS possono usare più database Surfboardcontemporaneamente, usando gli operatori booleani o illinguaggio naturale. I risultati delle loro ricerche sono ordi-

nati per pertinenza e possono es-sere letti sia nel loro formato nati-vo che convertiti dal server inHTML o in ASCII prima dell’in-vio al client. Questo significa cheper usare una grande varietà di

browser Internet non occorrono par-ticolari attività di preparazione dei

dati prima di metterli in linea. E’ ancheinteressante sapere che i database di

Surfboard sono compatibili con quelli di FulcrumSearchServer.Fulcrum Technologies analizza costantemente gli standarddi mercato e quelli emergenti in modo da garantire la massi-ma connettibilità dei suoi prodotti e la più lunga durata delleapplicazioni con essi realizzate.

L’ambiente Surfboard

Client WAIS, WinWais,MacWais

Client Z39.50 (NOTIS)

Client WWW, Mosaic,NetScape

Server Surfboard

Database didocumenti

Z39.50

WEBGate

Z39.50

Z39.50

HTTP

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

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FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

Telpress in Internet con il Web chiavi in mano

Con la fornitura di Server Web “chiavi in mano” e con il

pacchetto completo di gestione dei server Internet WWW

(World Wide Web, la Telpress è entrata

nel settore della comunicazione globale.

T-Web è il nome del prodotto, che è

disponibile nelle tre versioni Unix,

Windows NT e Novell su hardware Alpha

Digital o Pentium Intel.

Il pacchetto offerto da Telpress è compo-

sto dal classico browser Netscape di

Mosaic, ed include il server HTTP,

l’editor, il gestore della posta elettronica

ed il database management.

Un secondo pacchetto specializzato

opzionale cambierà il sistema di back-up

e il gestore degli aggiornamenti, che con-

sente di immettere dati in direttori diversi, ciascuno con il

proprio ritmo di rinnovo. T-Web lavora su due direttori

separati, di cui uno è quello accessibile al pubblico Internet,

mentre l’altro è di lavoro, e permette di eseguire fuori linea

la preparazione delle pagine HTML, verificandone la qua-

lità.

Una routine proprietaria di sicurezza consente di crittografare

i dati per l’inoltro di ordini e di codici di pagamento con

carte di credito.

I server WWW saranno costruiti nello stabilimento Telpress

Sud di Rieti, per il quale è stato previsto il raddoppio entro

il 1996.

I server con il nome T-Web saranno resi disponibili in due

modelli commerciali:

- un primo tipo, più economico, con CPU 486 o Pentium, e

sistema operativo Linux.

- il secondo server sarà basato su CPU Digital APX 2064

Telpress T-WEB per Internet:

la soluzione “chiavi in mano”

200/275 MHz e sistema operativo OSF/1 o, a scelta, Windows

NT.

I prezzi, accessori e licenze incluse, saranno approssimati-

vamente di 20 e 50 milioni.

Oltre alla fornitura del Web, la società

romana ha deciso di assicurare essa stessa

una presenza in Internet, appoggiandosi

per le sperimentazioni alla rete GARR

con accesso dalla Facoltà di Fisica del-

l’Università La Sapienza di Roma.

Due installazioni T-WEB a Roma e

Rieti

Sono anche previsti due siti Telpress a

Rieti ed a Roma, collegati alla rete Video

On Line dell’editore Nicola Grauso.

La scelta di Video On Line è dovuta alla

specializzazione di questa rete nel dominio della informa-

zione e della stampa in particolare.

I due siti Telpress saranno complementari agli altri siti

Video On Line, e conterranno spazi informativi, dati, servizi

e riferimenti utili alle attività dei giornalisti, dei tecnici

dell’editoria e degli uffici stampa.

Nei due siti Telpress annunciati prenderanno vita, a Roma,

il forum nazionale dei giornalisti, e a Rieti il forum naziona-

le degli assessorati e degli enti locali. Sono previsti spazi

informativi, dati, riferimenti utili alla attività dei giornalisti,

dei tecnici, degli Uffici Stampa, delle aziende pubbliche e

private e degli Enti Pubblici.

In particolare, il Web di Rieti sarà disponibile agli Enti

pubblici ed agli assessorati provinciali e regionali per la

affissione dei propri riferimenti e l’instradamento dei visi-

tatori cibernetici verso i propri server nei territori di compe-

tenza.

Telpress - Servizi informativi per InternetPiazza della Libertà 13 - 00192 Roma

tel. 06/3216304 - fax 06/3216345Int. [email protected]

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

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FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

Excalibur, un software per l’archiviazione e la ricerca elettro-nica dei documenti di nuovissima generazione, permette alleredazioni dei quotidiani di avere subito a portata di mano lanotizia o le notizie utili per stendere gli articoli. La suasofisticata tecnologia consente al redattore/giornalista diricercare articoli o informazioni senza usare parole chiave. E’sufficiente digitare una parola che si pensa abbia una qualsi-asi attinenza con l’argomento di interesse, perché ilsistema proponga a video una lista di filecon il contenuto più vicino a quello chesi sta cercando. Nessun problema an-che nel caso di errori di digitazione: ilsoftware identificherà sempre ognidocumento, anche se la parola o lastringa di parole fornita dall’operatorenon è corretta o è incompleta. Idealeper creare archivi molto volumi-nosi, e quindi particolarmenteadatto ai quotidiani, Excalibur la-vora in architettura client-servered offre la possibilità di consulta-zione ad un numero estremamente elevato di utenti. Ma oltreai quotidiani, Excalibur trova applicazione anche nel campodell’office automation: è il caso dell’Accademia della Guar-dia di Finanza di Bergamo. Anche se può sembrare apparen-temente distante dal mondo editoriale, questo ambiente èrisultato uno dei più idonei ad utilizzare un sistema comeExcalibur, anche alla luce dell’ormai vasta standardizzazio-ne dei protocolli di comunicazione e dei servizi di consulta-zione di banche dati, come ad esempio Internet. Questo portapertanto a considerare l’archiviazione elettronica dei docu-menti come una applicazione orizzontale, completamentedisgiunta dall’ambiente nel quale si colloca.

L’esperienza dell’Accademia della Guardia di FinanzaL’Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo ha sceltodi recente Excalibur per risolvere il problema della archivia-zione della mole dei documenti che quotidianamente arriva-no sulle scrivanie dei Responsabili dell’Accademia.Oltre alle circolari esplicative che giungono dal Ministero(circa 2000 all’anno, ciascuna costituita in media da 20/30pagine), ci sono altri documenti che necessitano di una

razionale archiviazione: la posta in arrivo e in uscita, larassegna stampa, i testi relativi al personale docente, agliallievi e così via. Prima della scelta di automatizzare il flussodi archiviazione, l’85 per cento delle comunicazioni interneera su supporto cartaceo; l’incidenza dei costi sul bilanciodell’Accademia era del 4 per cento (comprendente il costodelle fotocopie e il costo del personale addetto); il 25 per

cento del tempo, infine, veniva speso per raccogliere daticomuni (ad esempio dati sugli allievi, circo-

lari, pagamenti, ecc...).Excalibur, senza fare scomparire deltutto la carta, ha creato grandi benefici:diminuzioni al 20 per cento delle co-municazioni su carta, praticamente az-zerato il tempo impiegato per racco-gliere dati, mentre l’incidenza dei co-

sti è ora quantificabile nello 0,30 -0,40 per cento, senza contare chetutte le informazioni sono immedia-tamente accessibili anche al pubbli-co esterno.

E per l’archiviazione e la ricerca digitale delle immaginic’è Hasselblad Image DepotI quotidiani ricevono un numero considerevole di foto, e si fasempre più concreta l’esigenza di disporre di un sistema diarchiviazione e ricerca digitale delle immagini. HasselbladImage Depot consente di memorizzare tutte le immaginiutilizzate nella produzione giornaliera, per i supplementisettimanali e per altre esigenze particolari, aumentando l’ef-ficienza del database di produzione e riducendo, nel contempo,i tempi di ricerca. Il Depot è un vero e proprio server diproduzione, che semplifica i processi del flusso di lavoro:oltre alla facilità di ricerca delle immagini, consente dieseguire alcune importanti funzioni: dimensionamento, rota-zione, taglio delle immagini, separazioni CMYK. Ciò signi-fica che può essere, pertanto, integrato direttamente ai serverOPI e ai sistemi per la creazione del layout di pagina perincrementare il livello produttivo. Altre funzioni riguardanol’archviazione automatica, la cancellazione e la compressio-ne delle immagini per diminuire lo spazio di memoria eridurre i tempi di ricerca.

Informazioni e foto sempre a portata di mano

con Excalibur e Hasselblad Image Depot

N.T.G Nuove tecnologie graficheVia Taro 39 - 00198 Roma

tel. 06/8416190 - fax 06/8541469

Strada 2 Edificio C3, 20090 Milanofiori Assago (MI)tel. 02/8242541 - fax 02/57511893

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AZIENDE INFORMANO

Chemco Italia a Quotidie ’95:

la stampa in primo piano

In occasione di Quotidie ‘95 Chemco Italia ha dedicato ilproprio stand ai nuovi sistemi digitali e ai prodotti per lastampa: dalle lastre Polychrome CTX per l’esposizionediretta, alle lastre tradizionali Polychrome-Chemco, ai nuo-vi sistemi di stampa digitale E-PRINT della Indigo.

E-PRINT 1000 IndigoLa E-PRINT 1000 Indigo erasenz’altro la novità più interes-sante. Completamente automati-ca e digitale, E-PRINT combinale più moderne e veloci tecnichedi produzione delle immagini conil procedimento offset per rag-giungere elettronicamente la qua-lità, la latitudine e l’affidabilitàtipiche della stampa offset tradizionale. Il risultato è unatecnologia assolutamente nuova, con ampie possibilità diapplicazione: l’Offset Digitale a Colori, che avrà un forteimpatto in tutti i settori del mercato, dai lavori a colori abassa tiratura “on demand” alla editoria, dagli stampatipersonalizzati all’imballaggio. E-PRINT comprende diver-se funzioni: l’ordinamento elettronico delle pagine, la stam-pa in bianca e volta, la fascicolazione e infine la possibilitàdi personalizzare singolarmente, in tempo reale, i lavori inquadricromia secondo le informazioni inserite in un database.

Polychrome CTXAnche il sistema computer-to-plate Polychrome CTX, pre-miato con il prestigioso “GATF Intertech Technology Award1994”, rappresenta un passo importante verso il futuro dellastampa: CTX elimina i passaggi intermedi, aumenta laproduttività, elimina gli errori e riduce i costi. In un unicoprodotto CTX combina le caratteristiche delle pellicole conquelle delle lastre offset tradizionali, offrendo alta sensibi-lità fotografica, ottima qualità di stampa, lunga tiratura. Lelastre CTX, negative e positive, garantiscono la perfettariproduzione del punto, una risoluzione dal 2 al 98 per centoa 200 dpi e un’eccellente stabilità dell’immagine latente. La

sensibilità dell’emulsione, alta in tutta la gamma dellospettro, consente di utilizzare sistemi di esposizione dotatidelle sorgenti luminose più diverse: UV, laser blu, verde,rosso, infrarosso e led. La tiratura supera le 150.000 copiein condizioni normali e il milione di copie dopo la cottura;una volta pronte per la stampa le CTX sono identiche alle

lastre tradizionali e non richiedo-no prodotti speciali.

Le lastre tradizionaliPer quanto riguarda le lastre tradi-zionali, Chemco Italia ha presen-tato a Quotidie 95 la linea prodot-ta da Polychrome-Chemco. Lelastre negative Chemco News adalta sensibilità e Chemco News-X

a sensibilità medio- alta ed ampia latitudine, sono partico-larmente adatte ai giornali e sono indicate per le lunghetirature in macchine offset Web e a foglio, anche Anilox. Lelastre positive sono invece disponibili in tre versioni: PC-80, ad alta sensibilità, adatte ad eseguire la conversione danegativo a positivo; Vision, a media sensibilità ed ampialatitudine di esposizione, con ottime caratteristiche dibilanciamento acqua-inchiostro e di resistenza all’usurameccanica e Tekna, adatte sia alle tirature medie in offset afoglio che alla produzione di prove di stampa di ottimaqualità. Tutte le lastre Polychrome-Chemco offrono ottimecaratteristiche fotografiche e di stampa e sono disponibili intutti i formati e gli spessori standard.

I nuovi sistemi Eco NautilusAccanto ai prodotti per la stampa Chemco Italia ha presen-tato ai visitatori di Quotidie i sistemi ecologici EcoNautilusDev e Wash che ricircolano, filtrano e compensano il bagnodi sviluppo e le acque di lavaggio delle sviluppatrici rapidaccess. La linea era completata dalle nuovissime unitàEcoNautilus Fix ed EcoNautilus Air, dedicate la prima altrattamento del bagno di fissaggio e la seconda al filtraggiodei vapori emessi dai bagni per la purificazione dell’aria.

CHEMCO ITALIA SpaVia P. Tacca 63/a - 50125 Firenzetel. 055/65891 - fax 055/685625

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AZIENDE INFORMANO

prendono la descrizione del contenuto della fotografia; daquesto punto di vista la novità più significativa sta nel sistemadi indicizzazione, che prevede l’uso contemporaneo di campichiave SQL e di parole indicizzate per mezzo di vocabolariincrementabili dall’utente. I vocabolari previsti, parole madri,sinonimi, negate, permettono una ricerca molto performante

anche su un numero elevato di immagini: si trovano, infatti,le occorrenze corrispondenti in frazioni di secondo anche su

trecentomila immagini e con l’uso degli operatori logici.La tecnologia di base è quella di un ODBCClient\Server. ODBC sta per Open Data BasesConnectivity e permette ad ImagoLAB l’utilizza-zione di più motori SQL per meglio adattarsi allenecessità dell’utente ed alla struttura tecnologicapre esistente. I motori DB previsti sono Sybase,Informix, Oracle, Microsoft SQL Server, Ingress,

IBM DB2, Dbase, Access, Novell NetWareSQL, HP Allbase SQL, Paradox ed altri.Il Client\Server permette la distribuzione deicarichi di elaborazione e l’ottimizzazione della

rete su cui transitano solo immagini in bassa risoluzione e filesJPG. Caratteristica, quest’ultima, molto importante vista lastruttura di rete prevista per Il Mattino, con alcune decine di PCcollegati in tutte le redazioni abilitati alla ricerca delle imma-gini, alla visualizzazione, all’indicazione di taglio e all’invio inproduzione.

ImagoLAB 3.0Il client di ImagoLAB gira sotto MS Windows 3.1 in unafinestra che può convivere con altre applicazioni attive. Ilcomputer è tipicamente un Pc 486 con almeno 4 Mega di ramcollegato in rete ad un data base server. Presso Il Mattino ilserver dell’archivio è un Pentium con sistema operativoMicrosoft Windows NT collegato ad un server ottico da 50 gbdella Teraplus. Gli altri sistemi operativi previsti per il serversono OS\2, SCO Unix, AIX. L’integrazione con la produzioneè bidirezionale ed è gestita da un collegamento Ethernet TCP\IP.ImagoLAB è strutturato in tre diversi moduli software: consul-tazione, archiviazione, super user, in modo da garantire rispettodelle figure professionali, massima semplicità e flessibiltàd’uso. Il software viene fornito con vocabolari di ricercapreimpostati, contenenti circa quindicimila vocaboli ed i nomidegli oltre tremila personaggi nominati più di frequente dalleagenzie di stampa nell’ultimo anno.

ImagoLAB 3.0, il database digitale ANS

per la gestione dell’archivio storico-fotografico

Un archivio storico-fotografico per le aziende editorialiLe immagini diventano sempre più importanti per la comple-tezza di informazione che il giornale offre ai propri lettori epassano da un semplice ruolo di commento a quello centrale ditestimonianza. Le fotografie, infatti grazie alla loro capacità dicomunicazione immediata, diventano sempre più la “coperti-na” ed il viatico alla lettura dell’articolo.Apis Niger Software, che ha fatto del trattamento e dellagestione delle immagini fotografiche uno dei suoipunti centrali di intervento propone una soluzionecompleta alle esigenze di gestione di questeproblematiche. L'offerta di ANS é ora rafforzatada un nuovo pacchetto software che interviene sulpunto più delicato e economicamente esposto delflusso delle foto: quello dell’archivio storico. Ciòè stato fatto con tre obiettivi principali: avere unastruttura solida di archivio capace di trattarecon velocità grosse moli di dati utilizzandochiavi di ricerca sia testuali che tecniche; co-struire una interfaccia sofisticata, in linea conle nuove tecnologie di archiviazione, ma anche semplice dautilizzare e che non richiedesse competenze di gestione speci-fiche; rendere immediatamente possibile la distribuzione delleimmagini nella rete redazionale e l’integrazione dell’archiviocon la struttura produttiva dell’azienda editoriale.

L’archivio storico de Il Mattino di NapoliCon queste basi ANS ha sviluppato ImagoLAB 3.0, che è statoinstallato durante il mese di gennaio presso Il Mattino, comple-tando così tutto il progetto di gestione foto che EDI.ME haaffidato ad ANS e che comprende la trasmissione delle imma-gini da redazione periferica a centrale, il trattamento, l’archiviogiornaliero di produzione, ed ora l’archivio storico de Il Mat-tino, che prevede di gestire 300.000 immagini in linea: ognigiorno vengono infatti catalogate circa trecento foto, di cui unterzo a colori.Le immagini provengono già in formato digitale da redazioneperiferica e da telefoto, e in formato cartaceo per le agenzielocali e le foto dell’archivio tradizionale, che vanno così adincrementare l’archivio storico digitalizzato.Il data base è strutturato per campi oggettivi e soggettivi: glioggettivi più importanti sono la provenienza, la data di primaed ultima pubblicazione, il numero totale delle pubblicazioni diquel soggetto, il tipo, il taglio, l’ampiezza. I soggettivi com-

ANS Apis Niger SoftwareVia Pantin, 1 - 50018 Scandicci(FI)Tel. 055-7350186 Fax 055-7350182

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

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AZIENDE INFORMANO

L'archiviazione on line, esigenza irrinunciabile per i

quotidiani

Ora che l'impaginazione elettronica è diventata una real-

tà consolidata per la maggior parte dei quotidiani, la

nuova sfida che si presenta agli editori è legata alla

archiviazione elettronico di tutto il proprio patrimonio

informativo editoriale. La dispo-

nibilità attuale di tutti gli oggetti

contenuti nella pagina in formato

digitale, siano essi testi, fotogra-

fie, grafici, pubblicità, layouts, ren-

de infatti possibile memorizzare

tutto il pubblicato (e non solo quel-

lo) in banche dati editoriali elet-

troniche.

La ragione principale che sta spin-

gendo gli editori verso l'archiviazione elettronica è so-

prattutto la necessità di "riappropriarsi delle proprie

informazioni" in modo permanente, al fine di poterle

pubblicare e ripubblicare in formati multimediali diversi

dagli attuali negli anni a venire. I vantaggi che ne deriva-

no sono molteplici: dalla possibilità di creare nuovi

prodotti editoriali, quali ad esempio i CD-ROM, alla

capacità di organizzare adeguatamente i dati per avviarsi

verso una vera e propria editoriaelettronica.

L'archivio elettronico, "cuore" del sistema informa-

tivo dei quotidiani

Quindi, se fino a ieri il ruolo giocato dall'archivio era

secondario, se non addirittura irrilevante, all'interno del

ciclo produttivo di un quotidiano, oggi l'archivio elettro-

nico si avvia a diventare il nucleo centrale dello stesso

sistema editoriale. E' infatti dall'informazione archiviata

(sia essa testo, fotografia in bianco e nero o a colori,

DOC-CENTER, la soluzione Unisys

per l'archiviazione nei quotidiani

intervista, ritaglio...) che il giornalista può attingere per

meglio documentare le notizie del giorno, o per preparare

inserti e supplementi.

La possibilità di disporre di un archivio locale, facilmen-

te consultabile dalla stessa stazione di lavoro giornalisti-

ca e/o poligrafica, consente dunque un miglioramento sia

della qualità editoriale, sia dei cicli

stessi di produzione: la ricerca del

materiale diventa più rapida, si di-

spone di una ampia scelta di infor-

mazioni on line, si evita di dover

ripetere la scansione della foto,

avendo accesso all'originale.

Doc-Center, la soluzione Unisys

per l'archiviazione on line

Unisys, tenendo presenti le esigenze degli editori, ha

creato una soluzione di archiviazione, Doc-Center, per-

fettamente integrata con il sistema editoriale Unisys

Hermes, ma aperto alla integrazione anche con altri

sistemi editoriali presenti sul mercato. Doc-Center con-

sente la archiviazione del pubblicato attraverso una

indicizzazione degli interi articoli e dei campi descrittivi,

per consentire una ricerca full-text su tutta la banca dati.

La totale configurabilità del sistema, la capacità di me-

morizzare le ricerche effettuate e di navigare, in modalità

ipertestuale, all'interno dell'archivio, fà di Doc-Center

uno strumento estremamente flessibile e facile da utiliz-

zare anche per persone non specializzate.

Ancora una volta Unisys propone al mondo editoriale

una soluzione che, integrata perfettamente nel processo

produttivo del quotidiano, fornisce un inequivocabile

vantaggio competitivo ai fornitori di informazione.

UNISYS ITALIA spaVia B. Crespi 57 - 20159 Milanotel. 02/69851 - fax 02/6985588