TecnoMedia 8

46
NumfRO 8 NovfmhRf 1995 Pefindico T1\Cluilc. Anno n n. k in <lobo PO.(llllc SOo/O"'Romll PeRlOòlCO òeLLa ASIG - ASSOClaZlOne STampaTot<l ITaLIana GIORnaLl- Servizi Internet a valore aggiunto: Il Biellese punta sul tessile Il bisettimanale piemontese lancia un servizio di informazione on line rivolto al comparto industriale trainante dell'area. a pagina 21 Il "circolo virtuoso" della qualità: l'esperienza del Messaggero Veneto Metodologie, soluzioni e risultati ottenuti in un articolo del Direttore Tecnico del quotidiano friulano, Sandra Smerghetto. a pagina 16 Integrazione tecnologica: nuovo partner per i giornali italiani Le nuove strategie della Du Pont per il mercato dei quotidiani italiani dopo la messa in liquidazione della Crosfield. Nostra intervista con Fiorentino Pedroli, Responsabile Prìnting & Publishing per il Sud Europa della Du Pont. Il servizio AStG Se/vice che mette a diretto contattofomitori e utilizzatori di tecnologie per la produzione di quoti- diani. Filo Diretto è il modo più rapido, effica- ce ed economico per raggiungere i più qualificati manager e decision maker dell'industria editoriale italiana. Ecco ['elenco delle aziende aderenti: ANS APIS NlCER SOF7WARE APPLE COMPUTER ATEX-SYSDECO AUTOLOGIC CHEMCO ITALIA CROSFIELD ELECTRONICS ITALIA DATASPORT ECRM FULCRUM ITALIA HASSELBLAD fBMSEMEA INDICO MEDITERRANEA NTG OPTRONICS SER VIZI ITALIA SINEDITA TELPRESS UNISYS ITALIA XEIKON FILO DIRETTO LE AZIENDE INFORMANO pagina 26 a pagina 2 a pagina 32 a pagina 24 Circolari A An..:hivlo Aperto ASIG IFRA '95: i quotidiani europei rinnovano le proprie strategie Nuove ipotesi e soluzioni per l'editoria on line e per la trasmis- sione digitale degli annunci pubblicitari in primo piano alla Mostra-Convegno di Amsterdam. Cresce l'interesse per i siste- mi di controllo qualità, mentre alcuni fra i più importanti fornitorì internazionali si riorganizzano in vista del Duemila. La Mostra a pagina 3 Il Convegno a pagina 9 Appuntamenli (l 47 a pagina 34

description

Rivista dell&#39;ASIG, Associazione Stampatori Italiana Giornali

Transcript of TecnoMedia 8

Page 1: TecnoMedia 8

NumfRO 8NovfmhRf 1995

Pefindico T1\Cluilc. Anno n n. kSl'l~d. in <lobo PO.(llllc SOo/O"'Romll

PeRlOòlCO òeLLa ASIG - ASSOClaZlOne STampaTot<l ITaLIana GIORnaLl-

Servizi Internet a valore aggiunto:Il Biellese punta sul tessileIl bisettimanale piemontese lancia un servizio di informazioneon line rivolto al comparto industriale trainante dell'area.

a pagina 21

Il "circolo virtuoso" della qualità:l'esperienza del Messaggero VenetoMetodologie, soluzioni e risultati ottenuti in un articolo delDirettore Tecnico del quotidiano friulano, Sandra Smerghetto.

a pagina 16

Integrazione tecnologica:nuovo partner per i giornali italianiLe nuove strategie della Du Pont per i l mercato dei quotidianiitaliani dopo la messa in liquidazione della Crosfield. Nostraintervista con Fiorentino Pedroli, Responsabile Prìnting &Publishing per il Sud Europa della Du Pont.

Il servizio AStG Se/vice che mette a

diretto contattofomitori e utilizzatori di

tecnologie per la produzione di quoti­

diani.

Filo Diretto èil modo più rapido, effica­

ce ed economico per raggiungere i più

qualificati manager e decision maker

dell'industria editoriale italiana.

Ecco ['elenco delle aziende aderenti:

ANS APIS NlCER SOF7WARE

APPLE COMPUTER

ATEX-SYSDECO

AUTOLOGIC

CHEMCO ITALIA

CROSFIELD ELECTRONICS ITALIA

DATASPORT

ECRM

FULCRUM ITALIA

HASSELBLAD

fBMSEMEA

INDICO

MEDITERRANEA

NTG

OPTRONICS

SER VIZI ITALIA

SINEDITA

TELPRESS

UNISYS ITALIA

XEIKON

FILO DIRETTO

LE AZIENDE INFORMANO

~ pagina 26

a pagina 2

a pagina 32

a pagina 24

~tOrl~le

Circolari

~

AAn..:hivlo Aperto

ASIG

IFRA '95: i quotidiani europeirinnovano le proprie strategieNuove ipotesi e soluzioni per l'editoria on line e per la trasmis­sione digitale degli annunci pubblicitari in primo piano allaMostra-Convegno di Amsterdam. Cresce l'interesse per i siste­mi di controllo qualità, mentre alcuni fra i più importantifornitorì internazionali si riorganizzano in vista del Duemila.La Mostra a pagina 3Il Convegno a pagina 9

~ Appuntamenli (l p~gin~ 47 a pagina 34

Page 2: TecnoMedia 8

2

Periodico della ASIGAssociazione Stampatori Italiana Giornali

Via Sicilia 125, 00187 Romatel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489

E-mail: asigserv@ mbox.vol.it

Direttore responsabileCarlo Lombardi

RedazioneSalvatore Curiale - Luca Michelli

Progetto Grafico - impaginazioneSabrina Bizzarri

InfograficaGiovanni Marco Piemontese

Segreteria di RedazioneAntonella Appolloni

Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994© ASIG Service S.r.l. - 1995 - Tutti i diritti riservati

Sede legale: via Bigli 2, 20121 Milano

StampaI.G.U. S.r.l.

Via Michele Migliarini 59/A, 00173 Roma

Questo numero è stato chiuso in redazione il 20 Novembre 1995

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

Parliamo di...

Non costituisce sorpresa o iniziativa inedita il fatto che,

in occasione di tradizionali appuntamenti internazionali

del Settore - NEXPO e IFRA in primo luogo - , i temi legati

all’editoria elettronica o, meglio, alla distribuzione on-line

dell’informazione, assumano rilevanza almeno pari al

progredire della tecnologia verso forme sempre più avanzate

e, al tempo stesso, semplificate del processo di realizzazione

del messaggio.

Il Congress - Expo svoltosi ad Amsterdam nella prima

metà di ottobre non ha fatto che confermare una realtà

ormai largamente acquisita: la parola stampata non riflette

più modelli esclusivi di trasferimento dell’informazione

alle grandi masse di lettori che chiedono approfondimenti

e specificità di trattazione, rispetto alla tipologia del medium

radiofonico o televisivo.

Ma con ciò non sta consumandosi il superamento della

funzione del giornale, né vengono ad essere intaccate le

prerogative dell’editore che, per cultura ed antica

esperienza, é il soggetto che meglio e più compiutamente é

in grado di interpretare e di soddisfare esigenze vecchie e

nuove, ancorchè diversamente articolate.

L’esperienza condotta a tale proposito dal New CenturyNetwork ha avuto ampia risonanza al Congress-Expo di

Amsterdam del quale riferiamo dettagliatamente in questo

numero della pubblicazione. Al di là delle predizioni e delle

dissertazioni teoriche sull’editoria elettronica e sull’on-

line, si tratta della prima, grande esperienza condotta a

livello mondiale: la NCN, infatti, riunisce 225 testate

appartenenti ai più prestigiosi gruppi statunitensi che editano

quasi la metà delle copie quotidianamente diffuse negli

Stati.Uniti.

Una sperimentazione non lunga dal punto di vista

temporale; ma, ciò nonostante, sono andate maturando

alcune convinzioni - chiave che hanno indotto 70-75

quotidiani statunitensi a scegliere, per il 1996, la strada

dell’on-line.

La “filosofia” di NCN appare trasparente fin dal primo

impatto: il quotidiano resta e sempre più deve rappresentare

la fonte primaria di informazione per la comunità di

riferimento e, come tale, costituisce la porta di accesso

primaria per i servizi on-line rivolti allo stesso bacino di

utenza. Restano gli interrogativi su tempi e portata di

redditività dell’iniziativa, ma improponibile - letteralmente

“stupida” - é definita l’idea di trasferire on-line, così

com’è, il giornale cartaceo. Diverso il medium, da definirne

i contenuti informativi, da ricercare gli ambiti di mercato e

le regole da rendere operative. In altre parole, le strategie

restano tutte da definire o quasi.

Un dato appare acquisito, ed é forse tra quelli che

maggiormente inducono a riflettere. La insistenza sul

“locale” come forza trainante del giornale, come ambito

prevalente di operatività dei nuovi servizi e come fonte più

probabile di reddito. Il tutto va letto, naturalmente, alla luce

della realtà nordamericana e del peso determinante

esercitato, in quel contesto, dall’informazione locale nei

giornali e nei media in genere; ma qualche approfondimento

può risultare utile anche per noi, cercando di valutare come

il fascino dell’informazione e del servizio locale non risultino

sempre del tutto appagati dalla stampa quotidiana e quanto

le tante iniziative che affiancano le più affermate espressioni

di informazione a mezzo stampa tendano a riempire un

vuoto che, probabilmente, ancor meglio potrebbe essere

colmato con operazioni volte ad utilizzare al meglio le

potenzialità dei nuovi modelli di comunicazione.

Carlo Lombardi

Page 3: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

3

E l’Atex dov’é? si do-manda il visitatore all’in-gresso della Hall n. 2 delcentro congressi RAI diAmsterdam dove nelle pas-sate edizioni dell’IFRAsvettava il marchio della so-cietà americana che, permolti quotidiani, ha rappre-sentato quasi il simbolo stes-so dell’informatica al servi-zio dell’industria dei giornali. Quest’anno, alla tradizionalemostra-convegno dedicata all’industria dei quotidiani, dell’Atexc’erano i prodotti, c’erano gli uomini che li hanno diffusi inItalia e nel mondo, ma il marchio della società era quasiinvisibile, assorbito dal logo dei nuovi proprietari della SysdecoGroup, la più grande software house scandinava, fra le diecipiù importanti di tutta Europa.

Anche il logo della Crosfield, altro fornitore “storico” deglianni Ottanta, è uscito di scena proprio in occasione dell’IFRA’95. La società che, parallelamente alla Atex , ha contribuito ascrivere un capitolo fondamentale della introduzione dellenuove tecnologie editoriali nell’industria internazionale deiquotidiani, è stata posta in liquidazione. Il know-how tecnolo-gico resterà in parte all’interno della DFEI, la joint venture fraDu Pont e Fuji proprietaria della Crosfield, in parte saràdirettamente assorbito dalle due grandi multinazionali, ed inparte, almeno in Italia, confluirà in nuove strutture altamentespecializzate nel segmento di mercato costituito dai giornali.

Si potrebbe facilmente commentare che, al di là dei marchi,ciò che contano sono gli uomini e le soluzioni tecnologiche,ma il mimetismo, quando non la scomparsa, dei logotipi storicisono forse i segnali più visibili che qualcosa sta cambiandonell’industria dei fornitori di sistemi grafici per i giornali.

Semplificare e specializzareNell’ottobre del 1994, a Monaco di Baviera, l’IFRA aveva

radunato 310 espositori suuna superficie di 17.326metri quadrati. Dodici mesidopo, ad Amsterdam, la su-perficie è diminuita di 300metri quadrati, e gliespositori sono scesi a 260.Di questi, una quarantinasono aziende che hannoesposto per la prima voltale loro soluzioni all’IFRA,

per cui si ricava che, al netto dei debuttanti, la manifestazioneha perso in un anno 90 espositori. E’ molto probabile che unaparte della diminuzione sia da attribuirsi alla concorrenzadella Drupa, la rassegna quinquennale che quest’anno ha fattola parte del leone fra le esposizioni internazionali, per parteci-pazione e giro di affari, ma novanta fornitori in meno sonocomunque tanti per una industria come quella dei giornali.

Meno aziende presenti in un settore dove, per opinioneconcorde, i margini operativi si sono drasticamente ristretti nelcorso degli anni, senza che sia venuta meno la specificità, edi problemi tecnologici, del prodotto-quotidiano. L’obiettivo,per molti operatori, è la riorganizzazione delle strutture ope-rative e delle linee di prodotti, in direzione di unarazionalizzazione dei costi e di una estrema flessibilità nell’of-ferta dei servizi e dell’assistenza.

Il caso più radicale è forse quello offerto dalla Crosfield. Lastorica società inglese, di proprietà di una joint venture fral’americana Du Pont e la giapponese Fuji, è stata posta inliquidazione nel mese di ottobre, anche se il patrimoniocostituito da tecnici di grande valore e da soluzioni di prim’or-dine non verrà disperso, almeno per quanto riguarda il mercatoitaliano. Nel nostro Paese, infatti, come si legge anche in altraparte della rivista, i tecnici specializzati nel settore dei quoti-diani confluiranno nella GMDE, società nata alcuni anni fa dauna “costola” della Crosfield, e daranno vita ad un nuovo teamche avrà il compito di commercializzare ed assistere tutti i

IFRA ’95: la Mostra

La qualità, risorsa vincenteper l’industria dei quotidiani

Nuove soluzioni per i servizi on line,pubblicità digitale e controllo della qualitàtotale del prodotto stampato al centro dellaedizione 1995 dell’IFRA, il più importante

appuntamento con le tecnologie per iquotidiani di tutta Europa. E intanto alcunidei più importanti fornitori internazionali si

riorganizzano all’insegna dellasemplificazione e della flessibilità.

Page 4: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

4

prodotti Du Pont per l’industria dei quotidiani. La GMDE,inoltre, potrà offrire al mercato, in piena autonomia, soluzioniin grado integrarsi con l’offerta della grande multinazionaleamericana. In pratica, l’organizzazione nata dalla liquidazionedella Crosfield offrirà apparecchiature hardware e software edassistenza specializzata di prim’ordine con la flessibilità ne-cessaria all’industria dei quotidiani, mentre la forza finanzia-ria ed organizzativa della Du Pont costituirà una ulteriore“polizza di garanzia” per i clienti italiani.

Atex , per parte sua, è invece confluita nel gruppo norvegeseSysdeco, che, con un’azione molto mirata, ha acquisito ancheil controllo della finlandese SyPress, della danese Uniware,specializzata in sistemi desktop e nella gestione dei data base,e, nell’agosto di quest’anno, della americana Dewar. Comedire: organizzazione di diverse soluzioni integrate per l’edito-ria all’interno di un unico gruppo in grado, da un lato, di fornirel’indispensabile ombrello finanziario agli operatori e, dall’al-tro, di rendere disponibili task force di specialisti dotati dellanecessaria flessibilità per cooperare con i quotidiani. MarlowEinelund, senior executive della Sysdeco Media e presidente eCEO per tutte le operazioni della Atex in nord e sud America,ha detto fra l’altro che il gruppo ha acquisito le soluzioni e lecompetenze tecniche necessarie per essere un “giocatore si-gnificativo nel mercato dei media....particolarmente di valoreper le pubblicazioni che cercano strumenti elettronici per ladiffusione alternativa di informazioni ai clienti”.

Anche in questo caso, la riorganizzazione dei fornitori vanella direzione della specializzazione e della semplificazionedei rapporti fra società.

Sistemi editoriali per tutte le necessitàFra gli espositori che hanno sollevato qualche lamentela

circa l’afflusso dei visitatori alla fiera, sicuramente non trovia-mo la Unisys che, forte di una soluzione editoriale sviluppatanel nostro Paese, ha fatto registrare al proprio stand il pienonedelle grandi occasioni. D’altra parte, che un quotidiano tede-sco delle dimensioni del Suddeutsche Zeitung scelga un siste-

ma editoriale “Made in Italy” non capita tutti i giorni, e perun’Europa abituata a guardare al nostro Paese soprattutto perla moda, settore effimero per eccellenza, è un formidabilebiglietto da visita.

Hermes, questo il nome della soluzione editoriale dellaUnisys, si è presentato al mercato europeo nel nuovo ambienteoperativo Windows ’95, integrando molteplici soluzionisoftware sviluppate a stretto contatto con clienti italiani estranieri. Maggiore flessibilità nell’uso degli stili, nuove fun-zioni per quanto riguarda la gestione delle immagini diretta-mente in pagina grafica, ed un wire center nuovo di zecca perla gestione dei materiali di agenzia, sono fra le novità salientidel sistema. In particolare, quest’ultimo modulo consente lacreazione di “cassetti digitali” dove far confluire le notizie diagenzia che interessano, e la possibilità di ritrovarle in pochisecondi con un sistema di interrogazione che tiene conto dellapertinenza delle informazioni in funzione delle chiavi diricerca. Il sistema Hermes integra applicazioni standard comePhotoshop e Binuscan per il trattamento e la preparazionedelle immagini.

Proprio quest’ultima caratteristica, l’integrazione con ipacchetti nati in ambiente DTP e sempre più spesso utilizzatinell’industria dei giornali, costituisce una delle linee di evolu-zione più significative dei sistemi editoriali più moderni.

Il mondo Atex-Sysdeco propone già oggi al mercato deigiornali soluzioni che integrano, in motori software nati pergestire i complessi problemi legati all’industria dei quotidiani,pacchetti assolutamente standard come l’onnipresente Word.Il cliente è poi libero di scegliere fra componenti di un mosaicotecnologico sempre più aperti, da Quark XPress fino al prodot-to EdPage, adottato da molti dei quotidiani di più grandidimensioni.

Una evoluzione, quella dei sistemi editoriali, che premiaquanti, fin dagli esordi, hanno deciso di puntare sullo sviluppodi sistemi basati su piattaforme hardware e software standard.Sinedita, dopo un brillante esordio in ambiente Macintosh, hareso disponibile il proprio sistema editoriale anche in ambiente

Page 5: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

5

Windows. L’obiettivo, anche in questo caso, è la semplifica-zione della tecnologia, con un occhio di riguardo per quelleaziende, come le concessionarie di pubblicità, che potrebberopresto essere coinvolte nelle scelte tecnologiche dei giornali,per diventare partner fornitori di servizi globali, sviluppandole sinergie della trasmissione on line della pubblicità. I vantag-gi di un sistema basato sull’impiego delle tecnologie standardpiù diffuse, a questo punto, diventa un valore aggiunto tecno-logico di primaria importanza, e questo spiega la scelta diSinedita di concentrarsi su soluzioni “chiavi in mano” in gradodi entrare in produzione in pochissimo tempo. Senza contareche sistemi che integrino diversi prodotti standard in un unicoprogetto editoriale, possono soddisfare le esigenze dell’edito-ria settimanale e perio-dica, anche favorendola nascita e l’espansio-ne, di prodotti editorialimirati a mercati di nic-chia. Allo stand dellaSinedita, per esempio,era in dimostrazione lasoluzione sviluppata perLa Schedina, testata ri-volta agli appassionatidel Totocalcio, che è sta-ta automatizzata sfrut-tando le potenzialità del-la piattaforma Mac-intosh e del suo sistemaoperativo di base.

Non a caso, allo standdella Apple il leit motivera “master of media”:nonostante un po’ discetticismo circa il rea-le coinvolgimento deglieditori di giornali nel

mercato multimediale a breve termine, alla Apple mostrano,con orgoglio, le potenzialità delle proprie piattaforme nellacapacità di gestire documenti eterogenei in formato digitale.La tecnologia della “mela” è matura per quanti volesserosperimentare sistemi per l’editoria multimediale.

Il giornale in edicola, i servizi nella rete“Gli utenti sono locuste, e se volete acchiapparle dovete

muovervi velocemente” ha detto Peter Winter, del gruppo CoxNewspapers di Atlanta, Stati Uniti, che ha presentato aglieditori europei il consorzio NCN - New Century Network - perlo sfruttamento delle nuove risorse offerte dalle reti di compu-ter. In quale direzione ci si debba muovere è ancora argomento

di discussione, comesi legge anche in altraparte di TecnoMedia.

Dai primi risultatidelle sperimentazionicondotte negli StatiUniti, tuttavia, sembradi capire che la meratrasposizione on linedel prodotto quotidia-no di base sia discarsissimo interesseper gli utenti, che di-mostrano invece dipreferire soluzionidove, a pacchetti dinotizie selezionate,vengano abbinati ser-vizi a valore aggiuntoche sfruttino le capa-cità proprie del nuovocanale di comunica-zione.

Quali che siano le

Reti nei quotidianiSimposio Internazionale Ifra a Roma

Il 16 e 17 gennaio prossimi si svolgerà aRoma il Simposio Internazionale dell’IfraReti nei quotidiani. L’incontro, al qualeinterverranno specialisti editoriali dei

giornali di tutta Europa, sarà dedicato ai problemi ed alle prospettiveper la creazione, la gestione e l’implementazione delle reti di comunica-zione all’interno dell’industria dei giornali. Le LAN (Local Area Networks)e le WAN (Wide Area Networks) sono i canali privilegiati sui qualitransitano i formati digitali dei giornali, ed in prospettiva saranno glistrumenti attraverso i quali confluiranno nelle testate gli annunci pub-blicitari trasmessi on line da concessionarie ed agenzie specializzate.Al Simposio, che si svolgerà presso l’Hotel Cavalieri Hilton, sonoprevisti, fra gli altri, gli interventi degli specialisti di networkingdell’International Herald Tribune, della Reuters, del Sachsische Zeitung,della Nurnberger Presse e dell’IFRA di Darmstadt. Presidente e coordi-natore del Simposio sarà Luigi Vanetti, Vice Direttore Tecnico delquotidiano La Stampa di Torino, delegato italiano del Comitato Tecnicodell’IFRA. E’ prevista per tutti gli interventi la traduzione simultanea inlingua italiana.

Page 6: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

6

Il T-Web della Telpress per la distribuzionein tempo reale delle notizie e delle immaginidi agenzia su rete Internet

decisioni degli editori diquotidiani, tuttavia, le areedi riferimento tecnologicoper la organizzazione deinuovi servizi restano sem-pre tre: il provider del sito(o della rete, o di entrambi),le basi di dati che organiz-zano il contenuto dei servizi, ed il software che ne consente lagestione.

Per quanto riguarda le opportunità legate al mondo Inter-net, la parte del leone, all’IFRA ’95, l’hanno fatta proprio leaziende italiane. Video On Line, società del gruppo editorialecagliaritano che edita il quotidiano L’Unione Sarda, offre,all’interno del proprio sito, la possibilità di collegarsi al mondoInternet personalizzando il browser Netscape con una quaran-tina di lingue, fra le quali il cinese, l’indonesiano, l’arabico, ilpersiano. Il servizio è offerto dal Centro Internazionale diTraduzioni Video On Line, situato a Tirana, in Albania, ed è adisposizione di quanti, in tutto il mondo, desiderino disporre diinterfacce amichevoli per Internet che sfruttino i linguagginaturali. E le traduzioni, come avverte una nota, “sono operadell’uomo, non della macchina”.

La società Telpress di Roma, specializzata nel trattamentodelle notizie fornite dalle agenzie, ha presentato T-Web, sitospecializzato per la diffusione di questo materiale informativosu Internet. Una soluzione molto avanzata ed estremamenteambiziosa che, se sfruttata dalle più importanti agenzie inter-nazionali, potrebbe mettere a disposizione degli utenti Internetdi tutto il mondo un gigantesco patrimonio informativo dellesocietà specializzate nella raccolta e nella diffusione di infor-mazioni.

L’IFRA ’95 è stata l’occasione per annunciare alcunenuove iniziative internazionali che, per i partner che coinvol-gono, potrebbero avere sviluppi molto interessanti. AmericaOnLine, uno dei principali fornitori di servizi in rete degli StatiUniti d’America, ha raggiunto un accordo con il gruppo

editoriale tedescoBertelsmann per il lanciodi America OnLine Europe.La nuova rete dovrebbedebuttare in Germania ilprossimo 15 novembre, inInghilterra ai primi di di-cembre e sul mercato fran-

cese entro la fine di quest’anno. I due partner sono comple-mentari: America OnLine, fondata nel 1985, è specializzatanel know-how di rete, sia per quanto riguarda i problemitecnologici che relativamente agli aspetti commerciali, ed haregistrato, a giugno di quest’anno, un giro di affari 395 milionidi dollari; Bertelsmann, con un giro di affari di 20,6 miliardi dimarchi, è invece specializzato nei “contenuti” editoriali, e puòcontare su quattro divisioni specializzate in libri, intrattenimentoaudiovisivo e musicale, editoria periodica e attività industrialidi stampa. Il nuovo canale potrebbe inondare l’Europa diprodotti e servizi editoriali on line di altissima qualità.

INES, la società dell’IFRA per la ricerca e lo sviluppo deisupplementi elettronici nei quotidiani, ha annunciato che ilseminario internazionale di Berlino (12 e 13 dicembre prossi-mi) sarà interamente dedicato alle soluzioni per la realizzazio-ne di servizi on line.

In questo settore tecnologico in rapido movimento, unadelle chiavi di volta del sistema è la possibilità di disporre dibase di dati che consentano l’archiviazione dei materialimultimediali e la loro gestione da parte degli utenti finali. Unadelle società internazionali più affermate del settore, la cana-dese Fulcrum, ha presentato agli editori europei Surfboard, unsoftware che consente di rendere i propri archivi accessibiliagli utenti Internet. Surfboard, perfettamente integrato nellafamiglia di prodotti Fulcrum per la creazione di grande banchedati, consente ai “navigatori” di Internet di recuperare leinformazioni richieste sia nel formato originale di archiviazio-ne, sia convertendole in modo automatico nello standardHTML. Il vantaggio per l’information provider è la possibilità

Page 7: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

7

di aprire gli archivi agliutenti Internet senza do-versi preoccupare di con-vertire, a proprie spese, ilmateriale contenuto in for-mati diversi da quelli ori-ginali.

La pubblicità corre sulfilo

In attesa che nuove sperimentazioni definiscano i confini,tecnologici ed economici, per lo sfruttamento dei servizi online da parte dei quotidiani, cresce l’attesa per le opportunitàche lo sviluppo delle telecomunicazioni offre al mercato dellapubblicità.

In questo settore la tecnologia made in Italy occupa unposto di primo piano grazie a Teddi, la soluzione per iltrattamento della pubblicità on line sviluppata dalla ServiziItalia. Il software consente la gestione della transazione pub-blicitaria in tutti i suoi aspetti: prenotazione, ordine, fatturazio-ne e trasmissione digitale dell’annuncio su rete ISDN. Lasocietà offre anche un potente strumento per l’archiviazione ela trasmissione delle immagini in formato digitale, denomina-to Simage. Gli editori possono sfruttare l’applicativo sia inambito redazionale sia in ambito pubblicitario, ricuperandodalla banca dati pagine con annunci realizzati per campagne dicomunicazione a livello nazionale.

Anche IBM ha proposto una soluzione indirizzata all’archi-viazione delle immagini. NetIcon, sviluppata su server RiscSystem/6000 e client OS/2 o DOS-Windows consente l’archi-viazione ed il reperimento di immagini fotografiche in formatoTIFF, TGA, JPEG e IPTC-NAA. In vista delle nuove opportu-nità di distribuzione on line dei contenuti, anche IBM haequipaggiato il software con un modulo per la fatturazioneautomatica di tutto ciò che è stato richiesto dall’utente finale.

Il settore della pubblicità on line, per svilupparsi, non puòfare a meno di considerare il ruolo strategico che ricoprono le

associazioni di categoria,soprattutto quelle che, perla natura stessa del lorostatuto, hanno la funzionedi creare servizi comunied ambienti di lavoro superpartes per sperimentarenuove tecniche e nuovemetodologie che poi po-tranno essere applicate al-

l’interno delle singole aziende del settore. In Europa l’IFRA haavviato il progetto ATS, per la definizione di standard comuniper la trasmissione digitale della pubblicità, come si leggeanche in altra parte della rivista.

In Italia la ASIG - Associazione Stampatori Italiana Gior-nali - ha avviato da alcuni mesi un Gruppo di Lavoro per ladefinizione di una serie di raccomandazioni tecnologiche perquanti vorranno introdurre la trasmissione della pubblicità online. Nel mese di settembre sono cominciate le sperimentazionipresso i quotidiani che hanno aderito all’iniziativa.

La ricerca della qualitàLa stampa del colore nei quotidiani rappresenta sempre una

sfida aperta sul fronte della qualità, ed all’IFRA ’95 si èconsolidata la presenza dei fornitori che offrono agli stampatoridi giornali soluzioni “chiavi in mano” per ottenere un colore aprova di contestazione.

Presso lo stand della Du Pont era in dimostrazione ColorPerfect, una stazione di lavoro sviluppata per passare dalcontrollo di qualità “a spanne” al controllo digitaledell’inchiostrazione della carta. La macchina, una novità asso-luta presentata all’IFRA, monitorizza tutto il processo produt-tivo del colore, partendo dalla selezione creata dagli scanner edall’analisi della qualità della pellicola ottenuta, fino allainchiostrazione finale della bobina di carta.

La stazione di lavoro è in grado di produrre anche lacertificazione della qualità del lavoro stampato e, monitorando

NetIcon, proposto dalla IBM , per la archiviazione delleimmagini in formato digitale

Page 8: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

8

la quantità di pigmenti impiegatiattraverso la misurazione della den-sità di stampa, fornisce informazio-ni utili alla gestione economica deimateriali di consumo.

La Viptronic, fra i leader europeinella produzione di strumenti per ilcontrollo di qualità, ha presentato ufficial-mente agli editori di quotidiani la gamma deiprodotti Vipdens, per la calibrazione di fotounitàe fotoplotter, per il controllo dello standard delle lastre, siaoffset che flexo, e per rilevare la qualità finale della stampa sudiversi tipi di carte. In particolare è stato dimostrato il Vipnews917, un densitometro colore specificamente studiato per iquotidiani, al quale è abbinato il programma NewsStat per lacalibrazione dei densitometri. Le soluzioni, che in Italia ven-gono commercializzate dalla società Tecnologie Grafiche,hanno lo scopo di migliorare la qualità finale della stampa acolori sui quotidiani e sono state messe a punto grazie ad unasperimentazione biennale che si è svolta presso il quotidianoinglese Daily Mirror . Anche in questo caso, il monitoraggiodella qualità dell’inchiostrazione finale coincide con la corret-ta gestione dei pigmenti, e consente di realizzare forti risparmisui materiali di consumo.

Promozioni on line alla conquista dell’EuropaNel numero di giugno di TecnoMedia avevamo annunciato

l’arrivo in Europa, ed in Italia,della Electrocard 763, unamacchina in grado di incollaresulle pagine delle copie di quo-

tidiani in uscita dalla rotativacoupon pubblicitari, buoni sconto,

schede/cartoline per partecipare a con-corsi e altri materiali prestampati. Un mer-

cato tutto da esplorare che costituisce, per certiversi, una soluzione parallela, ed integrata, allo

sviluppo della pubblicità on line.La soluzione, prodotta dalla americana Hurletron, ha tro-

vato una prima applicazione presso il quotidiano olandese DeTelegraaf, che ha deciso di inserire le promozioni pubblicita-rie on line nelle pagine della sezione settimanale Weekeinde,che viene allegata al numero del quotidiano del sabato. Unavolta alla settimana, i circa tre milioni di lettori dell’insertotroveranno una scheda/cartolina in esclusiva che consentiràagli inserzionisti di sfruttare l’impatto di questa nuova formadi promozione.

La Electrocard è importata in Italia dalla R.G. di Milanoche, proprio in occasione dell’IFRA, ha raccolto un significa-tivo riconoscimento internazionale. Il suo AmministratoreDelegato, Giorgio Bonvini, è stato nominato miglior venditoreper il 1994 dalla Wamac, società leader nel settore delle lineedi spedizione per quotidiani, fra i marchi più prestigiosirappresentati dalla R.G.

Colour Perfect, la stazione di lavoro Dupont-Crosfieldper il controllo di qualità nella stampa dei quotidiani

Nuovi indirizzi di posta elettronica ASIG

Per le comunicazioni con l’Associazione Stampatori Italia-na Giornali, con ASIG Service e con TecnoMedia, è possi-bile utilizzare i seguenti indirizzi di posta elettronica:@

[email protected]@mbox.vol.it

Page 9: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

9

Challenges are opportu-nities: questo il titolo delconvegno che, come di con-sueto, ha affiancato la mo-stra IFRA di Amsterdam enel corso del quale sonostati dibattuti tutti i “temicaldi” che si pongono al-l’attenzione dell’industria dei quotidiani. Tra i tanti argo-menti affrontati, ne abbiamo scelti alcuni che ci sono sem-brati particolarmente interessanti per il contesto italiano.

I servizi on-line: arriva il “riciclaggio digitale”.Non è certo un caso che la prima sessione del primo

giorno del convegno sia stata dedicata all’editoria on line,né che a presiedere la sessione sia stato chiamato SergioPuoti di INES, la società, nata da una costola dell’IFRA, chesi propone di promuovere la sperimentazione di forme di“supplemento elettronico” per i quotidiani.

Grande interesse ha suscitato, all’interno di questo spa-zio, la relazione di Peter Winter, amministratore delegato diNew Century Network, la società nata negli USA lo scorsoaprile con l’obiettivo di sviluppare servizi di editoria on lineper le nove società editrici che si sono alleate per dare vitaall’iniziativa, e cioè Advance Publications, Cox Newspapers,Gannett, Hearst, Knight-Ridder, Times Mirror, TribuneCompany, Washington Post, New York Times: 225 testate,25.000 giornalisti, 25 milioni di copie diffuse ogni domeni-ca, giorno di massima diffusione dei quotidiani USA.

Tra le ragioni che stanno alla base della costituzione diNCN, le più importanti sono da ricercare nella evoluzionedel mercato dei media e delle modalità di consumo dell’in-formazione. Alla fine del 1994 le vendite di Personal Com-puter negli Stati Uniti hanno raggiunto per valore le venditedi apparecchi televisivi, ed entro la fine del 1995 il 10%delle famiglie americane saranno abbonate ad un servizioon line (Delphi, Prodigy, CompuServe, America on Line,

Internet). Le generazionipiù giovani, cresciute nel-l’era delle televisione edei video-games, sembra-no meno permeabili almedium scritto rispettoalla generazione dei loropadri e dei loro nonni:

negli USA solo il 52% dei giovani tra i 18 e i 25 anni leggeregolarmente il giornale, contro il 68% degli adulti di etàcompresa tra i 45 e i 54 anni.

L’opinione di Peter Winter è che la rete Internet, dopo lafase di impetuosa crescita che nell’ultimo anno e mezzo l’haportata a raggiungere 60 milioni di utenti collegati, andràincontro ad una fase di stallo, causata anche dalla lentezzacon la quale le infrastrutture di rete tendono a rispondere allaenorme pressione del traffico. Secondo le previsioni diWinter, il fenomeno Internet dovrebbe stabilizzarsi a partiredal 1997.

La “filosofia” di New Century Network è quella disfruttare il punto di forza del quotidiano, il suo essere cioèfonte primaria di informazione per la sua comunità diriferimento. Pertanto, la versione on line del quotidianolocale deve tendere naturalmente a diventare la porta diaccesso primaria ai servizi on line per la comunità che a quelquotidiano fà riferimento. NCN dunque non si proponecome un servizio centralizzato, dove la dislocazione sulterritorio dei punti di accesso ha l’unico obiettivo di consen-tire al maggior numero possibile di utenti di collegarsi alcosto di una telefonata urbana, ma dove i servizi offerti sonoidentici per gli utenti dell’Alaska e per quelli delle isoleHawaii; NCN intende piuttosto costituire una alleanza trasiti WEB, ciascuno dei quali tragga la sua forza dall’essere“locale”, con audience locali che hanno interessi locali egenerano “profitti locali”. A questo radicamento localeNCN dovrebbe conferire il “valore aggiunto” della possibi-lità di accedere a servizi più ampi, quali la consultazione di

IFRA ’95: il Congresso

I primi bilanci dell’attività di editoria online: si fà strada il concetto del “riciclaggio

digitale”. Le iniziative in corso per latrasmissione on line della pubblicità. Il

Computer to Plate, crocevia di tecnologieinterdipendenti. Le preoccupazioni per

l’andamento dei costi della carta.

Dai consorzi fra quotidianinuove idee per l’editoria on line

Page 10: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

10

altri giornali e servizi online tra quanti aderisco-no a NCN, facilitata dalfatto che l’interfacciautente di tutti i quotidia-ni del network verrà uniformata. Entro la fine del 1996 ilnetwork NCN comprenderà 72/75 giornali on line.

Winter ha concluso la sua relazione proponendo cinque“linee guida” che, a suo giudizio, emergono dalle primeesperienze condotte in tema di “edizioni on line” di quoti-diani:

1) Ciò che è tecnicamente fattibile non diventa per ciòstesso una fonte di guadagno: oggi le problematiche tecno-logiche legate all’editoria on line sono tutte risolte, marimane da fare tutto il resto, cioè quasi tutto: individuare ilmercato, definire la domanda sulla quale regolare l’offerta,valutare i margini di guadagno, definire le tariffe dei servizi;

2) Il quotidiano on line è una idea stupida: pensare diprendere l’edizione cartacea e “sbatterla” su Internet, senzaalcuna manipolazione che non sia quella resa necessariadalla diversità del mezzo tecnico, è una operazione insensa-ta ed economicamente inutile: occorre invece prenderecoscienza del fatto che ci troviamo di fronte ad un nuovomedium, che richiede nuovi contenuti informativi ed unnuovo modo di elaborare l’informazione;

3) Nell’editoria on line tutti vogliono essere editori,ma c’è un gran bisogno di giornalisti; l’editoria on linecostituisce un mezzo di comunicazione e di informazionetotalmente nuovo rispetto ai mezzi tradizionali, cartacei oelettronici, e richiede quindi operatori dell’informazionecapaci di elaborare le informazioni in modo nuovo;

4) Gli utenti on line sono come le locuste e bisognamuoversi velocemente per riuscire ad afferrarli; concetticome “mercato” o “bacino di utenza” vanno radicalmentericonsiderati nell’editoria on line, che supera le barrieregeografiche e mette profondamente in discissione le tradi-zionali variabili socio-demografiche alle quali fanno riferi-

mento i media tradi-zionali. L’editore diservizi on line si trovapertanto di fronte adun quesito semplice

ma di difficile risposta: “chi è il mio lettore?”;5) L’on line è uno strumento di direct marketing.

Pensare al servizio on line come un medium di massa è unerrore strategico: per “catturare” un utente nella rete telema-tica occorre offrirgli informazioni e pubblicità che colpisca-no i suoi specifici interessi con una precisione “chirurgica”,assolutamente superiore a qualsiasi livello di targetizzazionesinora raggiunto.

Su quest’ultimo concetto ha molto insistito anche HugoDrayton, responsabile dell’edizione on line del quotidianolondinese Daily Telegraph: infatti l’Electronic Telegraph(questo il nome del supplemento elettronico) è coordinatodalla direzione del marketing del quotidiano e si proponecome obiettivo principale la creazione di un canale interattivodi comunicazione e di conoscenza reciproca tra il quotidia-no ed il suo “lettore elettronico”.

L’accesso all’Electronic Telegraph è gratuito, ma a chivuole consultare le pagine viene comunque richiesto dilasciare i propri dati: si è scoperto così, per esempio, che il90% dei collegamenti sono operati da persone di sessomaschile e che il 37% degli utenti sono compresi in unafascia di età compresa tra i 25 ed i 34 anni.

Riguardo ai servizi on line, appare matura la consapevo-lezza che essi non rappresentano ancora, in termini dipotenzialità di business, una alternativa rispetto all’edizio-ne cartacea tradizionale. Drayton ha citato l’esemplareesperienza del Mercury on line, edizione Internet del quoti-diano californiano San Jose Mercury News, che quando hadeciso di far pagare l’accesso ai propri servizi ha vistocrollare il numero degli abbonati da 60.000 a meno di 5.000.Ma nonostante i ritorni ancora modesti, l’editoria on line èuna opportunità che sarebbe autolesionistico non valutare

Il logo di New Century Network, l’alleanza costituita danove tra i più importanti editori USA di quotidiani conl’obiettivo di sviluppare edizioni on line per la rete Internet.

Page 11: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

11

nella sua portata, soprattut-to in considerazione degliinvestimenti tutto sommatolimitati che essa richiede:l’informazione e la pubbli-cità sono infatti trattati elet-tronicamente dai sistemi diproduzione dei quotidiani esi trovano già disponibili informato digitale nelle ban-che dati, magnetiche o ottiche; ciò che occorre fare, per lacreazione di nuovi servizi realmente a valore aggiunto, èindividuare il mercato potenziale e le sue esigenze, e ade-guare a questo mercato il materiale già disponibile, attraver-so una operazione che può essere definita di “riciclaggiodigitale”.

Digital Recycling: è questo il termine con cui HenrykRubinstein della società svedese Textalk ha definito il corebusiness della sua azienda, nata da una costola della ChalmersUniversity of Technology di Göteborg, che ha sviluppato unsistema che consente di rielaborare il contenuto del quoti-diano e di trasformarlo in file di voce sintetizzata chepossono essere consultati tramite telefono dai non vedenti.

Quella dell’edizione per non vedenti è naturalmentesoltanto una delle possibili applicazioni del “riciclaggiodigitale”: il contenuto editoriale e pubblicitario del giornale,ridotto in formato digitale, costituisce infatti il punto dipartenza per nuovi servizi, come edizioni Internet o biblio-teche elettroniche consultabili a distanza.

Trasferimento della pubblicità on lineParticolare attenzione è stata dedicata, all’interno del

convegno IFRA, ad un tema, il trasferimento digitale dellapubblicità, che diverrà probabilmente, nei prossimi mesi, laprincipale area di innovazione, organizzativa più che tecno-logica, dell’industria dei quotidiani.

Il trattamento della pubblicità costituisce oggi, nella

grande maggioranzadelle aziende editoria-li, l’anello debole dellacatena produttiva. Seinfatti per la parte reda-zionale del prodotto-giornale - testi, titoli,foto, grafici - la ridu-zione del flusso di la-voro al comun denomi-

natore digitale può ritenersi ampiamente acquisita, nonaltrettanto può dirsi per la pubblicità, che il più delle voltearriva al giornale su supporto “fisico” - la pellicola - e chenecessita pertanto di essere inserita nel flusso produttivo,con evidente spreco di tempo e di denaro.

Questo problema continua ad assillare l’industria edito-riale, e non certamente per difficoltà di natura tecnologica:le piattaforme hardware e software sono infatti ormai suffi-cientemente stabili, potenti ed economiche, e le linee tele-foniche digitali ad alta velocità, in grado di trasferire a tempie costi accettabili ingenti quantità di dati dall’agenzia allaconcessionaria ed al giornale, fanno ormai parte dell’offertacommerciale standard delle società di telecomunicazione.Quella che ancora manca è l’armonizzazione delle procedu-re organizzative tra i vari attori e le varie fasi del processo:le agenzie pubblicitarie che creano l’annuncio, le fotolitoche lo producono, le concessionarie che vendono gli spazipubblicitari, i giornali che trasferiscono l’annuncio in pagi-na e lo stampano.

Nel nostro Paese l’Associazione Stampatori da tempo siè fatta carico di questo tema, costituendo un gruppo dilavoro incaricato di redigere una serie di specifiche tecnichecondivise da tutte le parti coinvolte nel processo di lavora-zione della pubblicità. Anche l’IFRA ha costituito un grup-po di lavoro, i cui lavori si sono conclusi con la redazione diuno Special Report contenente una serie di specifiche tecni-che denominate ATS (Artwork Transmission System) su

La home page di Electronic Telegraph, il servizio on line delquotidiano londinese Daily Telegraph disponibile

gratuitamente sul World Wide Web della rete Internet.

Page 12: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

12

protocollo di trasmissione, formato dei dati, compressione,uso dei font e così via.

Nella sessione del convegno dedicata a questo tema sonostate passate in rassegna interessanti iniziative portate acompimento in Europa e negli Stati Uniti. Hoshin Seki,responsabile della Publicitas Advertising Services, societàcontrollata dal gruppo svizzero Publicitas che gestisceservizi di trasmissione digitale degli annunci per oltre 140quotidiani negli Stati Uniti, ha evidenziato i problemi colle-gati alla trasmissione digitale della pubblicità verso i quoti-diani negli USA. Seki ha evidenziato come alle questionisquisitamente tecniche (quale formato utilizzare? qualesistema di trasmissione?) si aggiungano i non meno impor-tanti problemi di nuova impostazione del rapporto fornitore-cliente. La NAA, l’Associazione degli editori americani diquotidiani, ha addirittura creato quattro gruppi di lavoro suquesto argomento, ri-spettivamente sullaqualità di riproduzio-ne dell’annuncio, sulpercorso produttivoche deve essere im-piegato, sui formati dautilizzare per ladigitalizzazione, lacompressione e la tra-smissione dei dati, esull’EDI (ElectronicData Interchange)applicata alle proce-dure amministrativedell’acquisizione del-la pubblicità: preno-tazione dell’annun-cio, ordine, fattura-zione.

Dell’EDI, e più

precisamente dello standard EDIFACT (Electronic DataInterchange For Administration, Commerce andTransportation) applicato alle transazioni pubblicitarie in-serzionista-quotidiano si è occupato anche Adrian van derKuip del quotidiano olandese De Telegraaf, che ha ricostru-ito il progetto di implementazione del sistema EDIFACTper le attività di prenotazione, ordine e fatturazione degliannunci pubblicitari nel mercato dei quotidiani olandesi,avviato nel 1992 e promosso dalla Cebuco, la società,facente capo alla Associazione Olandese degli Editori diGiornali, che si propone di promuovere il quotidiano comemedium pubblicitario. Il risultato è un sistema, denominatoEDI-JET-SET, che attualmente si trova in fase di test difunzionamento.

La redazione del futuro: lavoro di gruppo e semplifica-zione dei flussi di la-voro

L’ultima giornatadel convegno IFRA diAmsterdam è stata de-dicata ai giornalisti edall’impatto delle tec-nologie sulla loro atti-vità. I moderni sistemieditoriali infatti, elimi-nando i vincoli legatial processo produttivo,consentono di suppor-tare il lavoro della re-dazione in una misurasino ad oggi impensa-bile.

A questa maggiorelibertà nella definizio-ne degli schemi orga-nizzativi fà da contrap-

Oltre la parola stampataopportunità on line per i quotidiani

Le opportunità offerte ai giornali dai ser-vizi on line saranno al centro del SimposioIFRA Beyond the printed Word: online

opportunities for newspapers, che si svolgeràa Berlino il 12 e 13 dicembre prossimi, presso

l’Hotel Maritim proArte. Quello di Berlino è il terzo simposioche l’IFRA dedica al tema: dopo gli incontri di Monaco diBaviera nel 1993 e di Londra nel 1994, dedicati ad una rassegnagenerale dei nuovi strumenti di comunicazione elettronica, l’in-contro di Berlino sarà focalizzato sulle esperienze concretematurate dagli editori di quotidiani, in Europa e negli Stati Uniti,relative alla creazione e alla gestione dei servizi on line. Verran-no inoltre discussi alcuni dei problemi più urgenti del settore,come lo sviluppo delle nuove risorse tecnologiche e la necessitàdi disporre di adeguati strumenti normativi.

Page 13: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

13

peso una attenzione maggiore che non in passato nei con-fronti della configurazione dei sistemi redazionali e dellaformazione professionale dei giornalisti, categoria che tra-dizionalmente - almeno in Italia - ha sempre guardato alletecnologie con rassegnato fastidio e, soprattutto in passato,con aperta ostilità.

L’IFRA si è fatta carico di questo tema, inserendo nel suostaff Kerry Northrup, già responsabile all’interno del grup-po Gannett del progetto NEWSworks, un software integratoche consente la gestione dell’intero flusso di lavororedazionale: assegnazione del lavoro, specifiche tecnico-grafiche, elementi grafici di supporto e corredo, collega-mento con fonti documentarie on line, identificazione dellepersone (giornalisti, grafici, fotografi, etc.) coinvolti nel-l’attività, indicazione delle deadline.

Nuove tecnologie, nuove esigenze dei lettori, nuoviprodotti editoriali: il cambiamento in atto nell’industria deimedia si riflette necessariamente nell’organizzazione dellavoro delle redazioni dei quotidiani. Keith Herndon hapresentato l’esperienza in atto presso il quotidiano AtlantaJournal-Constitution, un prodotto “all-day” che esce almattino in tre edizioni e al pomeriggio con due edizioni, percomplessive 450.000 copie dal lunedì al venerdì, 530.000 ilsabato e 714.000 la domenica. Le linee guida dell’innova-zione redazionale sono sinora state: creazione di un ambien-te di lavoro in grado di adattarsi rapidamente all’evoluzionetecnologica, flessibile ed ergonomico, eliminazione delle“segregazioni” attraverso la rimozione delle barriere fisi-che, stimolo costante al lavoro di gruppo.

Il Computer to Plate e l’integrazione pre-press: verso ilcontrollo totale di qualità

Non ricordavamo una edizione del convegno IFRA nellaquale non venisse dedicata almeno una sessione ai temi delpre-press: sistemi editoriali, videoimpaginazione, tratta-mento delle immagini e così via. D’altra parte, tra i tecniciche si aggiravano tra gli stand della fiera una delle opinioni

più comuni era che, nell’area della pre-stampa, “non c’è piùniente da inventare” e che le questioni urgenti riguardano, semai, il nuovo ruolo del fornitore e dell’utente dei sistemi dipre-stampa, nonché l’organizzazione complessiva del siste-ma produttivo in funzione di un “sistema di impresa” checoinvolga l’intero ciclo produttivo, dall’attività redazionaleal controllo sulle vendite.

In questa ottica, la “parabola” del Computer to Plateappare veramente emblematica. Da almeno dieci anni que-sta “parola magica” è entrata nel vocabolario dell’industriadei quotidiani come il punto di arrivo del percorso ditrasformazione in senso digitale della produzione del gior-nale, il traguardo nel quale il flusso dei dati immateriali siconcretizza nella forma di stampa pronta per essere insellatasul cilindro della rotativa.

Ebbene, dopo tanti anni, tante ricerche da parte dellesocietà produttrici, tanto tempo e tanto denaro speso, questatecnologia è ancora ben lungi dall’avere incontrato ampiadiffusione. Perché?

L’opinione di Patrik Berard della società francesePolychrome è che il CTP vada anzitutto considerato, più cheuna tecnologia in senso stretto, un insieme o, meglio, un“crocevia” di tecnologie, che coinvolge i domini tecnologi-ci della digitalizzazione, della trasmissione dei dati, del-l’esposizione fotografica. La difficoltà, all’interno dellesingole aziende, di sincronizzare i sistemi di produzione inqueste tre aree ha determinato la difficoltà di introduzionedel CTP. Ma v’è un’altra considerazione ancora più impor-tante che merita di essere sottolineata: il Computer to Plate,in sé, non genera automaticamente un recupero di produtti-vità tale da giustificare l’investimento: il costo attuale di unsistema CTP non è affatto inferiore ai sistemi fotounità-espositrice che andrebbe a sostituire. Il Computer to Plate sigiustifica soltanto in un contesto produttivo nel quale laquantificazione del ritorno degli investimenti prenda inconsiderazione non soltanto i minori costi, ma anche esoprattutto la possibilità di migliorare la qualità del prodotto

Page 14: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

14

Il Computer to Plate costituisce una realtà tecnologicaconcreta e percorribile, ma nonsi è ancora affermato comesoluzione produttiva diffusa.

senza costi addizionali.Il Computer to Plate,

quindi, diventa una metafo-ra di quel nuovo modo digestire il processo produtti-vo che può essere riassuntocon la definizione di “quali-tà totale”: come infatti nellatecnologia del Computer to Plate i dati provenienti daisistemi di pre-stampa si fondono nel supporto che verràutilizzato per le fasi successive della produzione, così nella“fabbrica di qualità” ogni addetto sa che il “segmento” dellacatena produttiva al quale lavora non è fine a se stesso, mafunzionale all’ottimale raggiungimento dell’obiettivo fina-le, e presuppone pertanto una approfondita consapevolezzadell’intero ciclo produttivo.

Il controllo della qualità e le tematiche ad esso collegate,come ad esempio la certificazione ISO 9000, appaionodunque come la prossima tappa per l’industria dei quotidia-ni, e segnano il definitivo “salto” dell’innovazione produt-tiva dal livello tecnologico al livello organizzativo; non acaso la stessa IFRA, sempre attenta all’evoluzione delmercato, ha dedicato due dei suoi ultimi progetti di ricercaalla certificazione di qualità e ad una serie di specifiche,denominate IFRA-track, finalizzate al controllo globale delsistema di produzione ed alla conseguente riduzione deicosti legati alla mancanza di sistemi di controllo qualitànella produzione dei quotidiani. Sul tema, segnaliamo ailettori l’interessante esperienza compiuta dal MessaggeroVeneto di Udine, che si legge su questo numero diTecnoMedia.

Il mercato della carta: quali prospettive?Non poteva mancare, vista l’estrema attualità della ma-

teria, una sessione del convegno dedicata al mercato dellacarta. L’ultimo anno e mezzo è stato caratterizzato da unarapidissima impennata dei prezzi e, cosa ancor più preoccu-

pante, da una carenza dell’of-ferta che ha spesso scatena-to vere e proprie aste peraggiudicarsi questa prezio-sissima materia prima.

Jean Claude Brognauxdella SPPP, società fran-

cese che acquista carta perconto dei quotidiani, ha fatto

il punto della situazione attua-le provando ad immaginare i più prevedibili scenari per ilfuturo a breve e medio termine. Anzitutto, la situazioneattuale: dopo aver beneficiato sin dal 1991 di una fase diristagno dei prezzi, causata dall’eccesso della produzionesulla domanda, a partire dal 1994 l’industria editoriale si ètrovata di fronte ad aumenti improvvisi, brutali e nonnegoziabili, causati dalla progressiva saturazione della ca-pacità produttiva degli impianti, che attualmente hannoraggiunto un tasso di utilizzo del 98/99%, a fronte di unconsumo in continua crescita: nel 1994 sono stati consumati34 milioni di tonnellate di carta da giornale, il 4% in piùrispetto al 1993.

D’altra parte, i produttori scandinavi e nord-americanisembrano privilegiare prodotti ad alto valore aggiunto,quindi con elevato contenuto di cellulosa, rispetto a prodottipiù “poveri” qual è appunto la carta per giornali. Né questotrend appare destinato ad invertirsi entro breve tempo: ilrapporto tra la domanda e le capacità produttive degliimpianti si manterrà superiore al 95% almeno fino all’anno2000.

Per completare il quadro di riferimento nel quale simuoverà questa industria nei prossimi anni, Brognaux haaggiunto alcuni dati che permettono di effettuare previsioniattendibili sull’evoluzione dell’offerta e della domanda dicarta:

- Sul versante dell’offerta, nel 1996 si prevede l’entratain funzione di una nuova linea di produzione di carta da

Page 15: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

15

giornale in Canada, mentre per i produttori nord-europei sipotrebbero creare condizioni di mercato favorevoli allacostruzione di nuovi impianti, che comunque diverrebberooperativi non prima del 1997; d’altra parte, le “tigri del Sud-Est asiatico” danno segni di voler sviluppare una capacitàproduttiva autonoma: la Corea del Sud, per esempio, po-trebbe divenire entro breve tempo esportatrice netta di carta.

- Sul versante della domanda, per i prossimi cinque annisi prevedono, nei paesi sviluppati (Europa, Giappone e StatiUniti), tassi di incremento della domanda assai modesti,nell’ordine dell’1-2% annuo, e non è da escludersi addirit-

tura una contrazione della domanda qualora i prezzi dellacarta continuassero a salire. Più alti i tassi di incrementonell’Europa dell’Est (+4%) e nel Sud Est asiatico (+5%).

La situazione, come si vede, pur non mancando qualchespiraglio positivo, rimane critica. La analisi di Brognaux siconclude tuttavia con accenti di moderato ottimismo: poi-ché in un mercato può esserci un venditore solo se esiste uncompratore, allora l’industria della carta non potrà correreil rischio di soffocare, con continui aumenti dei prezzi,l’industria dei giornali, che copre pur sempre il 15% dellasua produzione.

Il 28 novembre, presso l’Hotel Hermitage di Milano, si svolge una giornata di lavoroorganizzata dall’ANSA con la collaborazione dell’ASIG. L’incontro, rivolto in particolarmodo ai direttori tecnici ed ai manager dell’area pre-stampa e telecomunicazioni deiquotidiani italiani, costituisce una significativa novità nel rapporto tra la maggioreagenzia di informazione italiana e gli editori di quotidiani: con questo incontro, che saràseguito a cadenza regolare da altre iniziative analoghe , l’ANSA si propone infatti diattivare un costante canale di comunicazione con i quotidiani italiani, con l’obiettivo diadeguare le proprie offerte alle effettive esigenze del mercato editoriale.Nel corso dell’incontro vengono tra l’altro presentati i servizi ANSA disponibili entrobreve, quali il notiziario e il servizio fotografico diffusi tramite satellite, l’infografica, ilnuovo DEA, nonché le iniziative a più lunga scadenza, quale l’ambizioso progettoEMERA per la costituzione di una banca dati elettronica dei quotidiani italiani.Sull’incontro di Milano torneremo, con un ampio resoconto, sul prossimo numero diTecnoMedia.

L’ANSA e i quotidiani italiani:sviluppare la qualità del servizio

Page 16: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

16

Il controllo della qualitàAll’inizio degli Anni 80

sorsero in Italia i primi circo-li di qualità dell’industria ita-liana (per esempio Pirelli aTorino) e l’8 novembre 1989fu proclamata la prima gior-nata mondiale della qualitàdalle Associazioni per la qualità di Stati Uniti, Europa, Giappo-ne e Italia. Da allora quasi tutti i settori dell’industria italiana,spinti anche da una massiccia campagna dell’AssociazioneIndustriali, diedero vita alla realizzazione del controllo dellaqualità in azienda.

Il settore dei quotidiani rimase estraneo al problema, consi-derandolo superfluo e non necessario, in quanto gli interventi disostegno governativi e i minimi garantiti forniti agli editori dalleconcessionarie di pubblicità li ponevano al di fuori delle ferreeleggi del mercato e della concorrenza, portandoli a riteneretecnologia e qualità degli “optionals”.

Il cambiamento della situazione del Paese, la pesante migra-zione della pubblicità verso la televisione e il vertiginosoaumento delle materie prime hanno costretto gli editori, epertanto anche gli stampatori, a cambiare le loro strategieutilizzando le rotative anche per prodotti diversi dal quotidianoe cercando di riportare la pubblicità sui giornali, offrendo agliinserzionisti anche il colore.

Con queste premesse, nel novembre 1993, per la prima voltain Italia, si tenne uno “stage” a Milano riguardante il controllodella qualità nei Quotidiani.

L’incontro, organizzato dall’ASIG con il patrociniodell’IFRA, doveva servire da stimolo agli stampatori per comin-ciare a considerare il problema della qualità come elementoportante delle strategie aziendali future: finalmente anche neiquotidiani qualcosa si muoveva!

Concetti fondamentaliUn prodotto si dice di qualità quando è senza difetti rispetto

a quanto richiesto dal clien-te. Per poter garantire (cer-tificare) che lo stesso sod-disfi integralmente il clien-te è necessario effettuare uninsieme di controlli. Questicontrolli di qualità possonoavvenire dopo che il pro-

dotto è stato stampato impiegando tecniche statistiche di cam-pionatura che comunque, nel caso di risultato positivo, nonescludono a priori la presenza di imperfezioni in tutta la tiratura,mentre, nel caso di riscontro di copie difettose, comportanol’impossibilità di intervenire per eliminare il problema.

Da tutto ciò si evince l’importanza del controllo della qualitàtotale (CQT), cioè di quell’insieme di organizzazione del lavo-ro, tecniche manageriali, impiego di macchine e strumenti attoa garantire il controllo su tutto il processo produttivo, basandosisu principi che attivano specifiche stabilite tali da consentireanche l’autocorrezione degli errori.

L’idea dei “principi della qualità” nacque in Giappone, esono quattro i capi-scuola universalmente riconosciuti: KarouIshikawa, Philip Crosby, J.M. Juran ed Edward Deming. Tuttele loro analisi convergono su alcuni punti, due dei quali ritenia-mo siano particolarmente importanti per i quotidiani:

1) Ogni organizzazione ha bisogno di un forte impegno allaqualità, che coinvolge l’intera struttura, dall’alto al basso.

2) La qualità è raggiunta attraverso la comprensione e ilmiglioramento dei sistemi, tramite l’ispezione dei difetti.

Inizio del Circolo Qualità al Messaggero VenetoNel Novembre del 1994, dopo non poche resistenze di chi

non voleva riconoscere la possibilità di migliorare le proprieprestazioni per timore di essere sostituito o penalizzato, si avviòun programma di implementazione della qualità.

Le difficoltà umane furono superate realizzando riunioni delCircolo di Qualità con scadenze regolari, improntate non tantosull’opera di informazione di un responsabile quanto sull’ap-

organizzazione del lavoro

Il controllo della qualità al Messaggero Veneto

Il Messaggero Veneto introduce rigoroseprocedure per il controllo della qualità totale

del prodotto-giornale. Il Direttore Tecnicodel quotidiano, Sandro Smerghetto, descrivea TecnoMedia le metodologie applicate, le

soluzioni adottate ed i risultati ottenuti.

Page 17: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

17

porto libero di tutti i partecipanti, creando così un clima costruttivonelle relazioni umane e uno sviluppo trasversale della comuni-cazione in azienda tra le diverse fasi della produzione.

Primi passiConvinti che prima di tutto fosse necessario lo studio,

secondo quanto enunciato al punto 6 (organizzare la formazionepermanente sul lavoro) e al punto 13 (istituire un robustoprogramma di formazione e auto-formazione di tutti e di ciascu-no) dei principi di Deming, abbiamo coinvolto l’azienda a 360gradi partendo dalla strategia aziendale, per arrivare all’areaproduzione, centro nevralgico del successo aziendale.

Per risolvere il problema dell’istruzione del personale abbia-mo attivato corsi interni, gestiti dal nostro personale, e abbiamoutilizzato a fondo il progetto di formazione e riqualificazione

professionale TECNA, che con lungimiranza l’ASIG avevaavviato con la collaborazione dell’Istituto Tecnico “San Zeno”di Verona, considerato centro pilota europeo. Abbiamo fattovenire nella nostra sede insegnanti e tecnici specializzati peraggiornare la conoscenza, soprattutto per la gestione del sistemaoperativo, e abbiamo mandato parecchi nostri dipendenti avisitare sia altre realtà operative sia le varie mostre specializzateche tra il 1994 e il 1995 sono state realizzate in Italia e in Europa.

I primi risultati non hanno tardato a venire:1. Si sono individuati i punti dove la qualità doveva essere

misurata (riquadro 1).2. Sono stati scelti gli strumenti necessari per effettuare

queste misurazioni (per esempio il densitometro, il piaccametro,il conduttivimetro eccetera).

3. È stato steso un manuale che indicava quali misurazioni

1) La lineatura consentita per la stampa roto/offset puòvariare dalle 38 alle 60 linee/cm. Molto indicata la retinaturaStocastica (modulazione di frequenza a 38-40 micron).

2) Le forme geometriche del punto più idonee sono ilpunto quadrato e rotondo.

3) L’ingrossamento del punto medio (Dot-gain) è sta-bilito sul valore del 27-30%.

4) La costruzione della selezione consigliata è con ilsistema GCR, dove il GCR è inserito nel valore Medio, con

l’intervento del Nero al 100%, e l’intervento totale deiColori al 300%. In sostanza, la selezione deve essereBrillante, con il Nero costruito e inciso nei dettagli, iColori Saturi.

5) Le pellicole devono essere Negative, con l’emul-sione sul lato Inverso al lato di lettura.

6) In allegato il campione della carta in uso, con unTest inerente alle caratteristiche dei nostri inchiostri dastampa.

Riquadro 1 Messaggero VenetoValori di riferimento, indispensabili per la corretta stampa sul Quotidiano, degli avvisi

pubblicitari, per le pellicole fornite dalle Agenzie.

Page 18: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

18

dovevano essere fatte e dove farle.4. Sono state introdotte le scale di controllo per tenere sotto

esame tutti i procedimenti produttivi, eliminando così la valuta-zione visiva, sempre oggetto di contestazioni.

Perché la qualità?È stato statisticamente rilevato che i costi per la non qualità

rappresentano circa il 25% del fatturato nelle aziende europee eil 15% in quelle americane, mentre il Giappone ha ridotto questorischio al 5-6%.

Come si può notare, la modesta spesa per la creazione delCircolo di Qualità porta a dei risparmi enormi. Nella nostraazienda le contestazioni sulla qualità della stampa pubblicitariasono state praticamente eliminate (si deve notare che un 25%della nostra pubblicità è a 4 colori), e quei pochissimi rilievi che“ad arte” gli studi pubblicitari ci hanno mosso per ottenere laripubblicazione dell’avviso o per mascherare qualche loroinesattezza non hanno trovato seguito in quanto la nostradocumentazione ci ha permesso di ribattere punto per punto,dimostrando l’estraneità dell’azienda stampatrice all’errorecontestatoci.

Sono diminuiti del 22% i consumi delle materie prime(pellicole rifatte per inesattezze, lastre rifatte per montaggisbagliati, prodotti chimici risparmiati eccetera) e sono statipraticamente eliminati i fermi macchina in attesa che una lastrasbagliata fosse sostituita; la qualità di stampa del nostro prodottoci ha permesso di raddoppiare il lavoro conto-terzi.

Organizzazione del Circolo Qualità TotaleLe semplici regole che sono il perno del nostro Circolo

Qualità Totale partono dal presupposto che all’interno dellostesso (dieci persone con il professor Pietro Chasseur, dell’Isti-tuto Tecnico “San Zeno” di Verona, in qualità di coordinatoreesterno) ci sia almeno una persona di ogni settore, che il grupposvolga volontariamente un’attività di controllo di qualità e unacontinua promozione dell’autosviluppo e del supporto recipro-co, promuovendo una migliore gestione nell’unità organizzativa

attraverso l’uso efficace delle tecniche del controllo qualità.Il controllo non deve essere sui risultati, ma sulle varie fasi

dei processi perché l’operatore può dare un reale contributosoltanto se integrato con il sistema.

Pertanto non chiediamo mai: “Chi è stato?”, ma ci concen-triamo sul “perché’ si è verificato un problema, e ci attiviamoaffinché le cause scatenanti possano essere eliminate (riquadro2). Per esempio, è abbastanza comune che sia contestata la noncorrispondenza dello stampato alla prova di stampa fornita, eche una medesima pagina di inserzione presenti rese diverse sudifferenti testate.

Abbiamo pertanto messo a punto delle specifiche (riquadro3) che sono state inviate a tutte le agenzie pubblicitarie chesolitamente ci forniscono le selezioni. La mancata corrispon-denza alle specifiche rende, di fatto, inutili le contestazioni.

La qualità come strategia di sviluppoDopo questo primo (e intenso) anno in cui la qualità è stata

tenuta sotto controllo, possiamo affermare che essa sarà l’ele-mento indispensabile per lo sviluppo dei giornali nel Duemila,e non potrà essere considerata qualcosa da aggiungere al prodot-to o al modo di operare, ma dovrà costituirne parte integrante.

Il lavoro del Circolo Qualità Totale deve permettere dioperare al meglio, con maggiore efficienza e senza costi aggiun-tivi, coinvolgendo tutta l’Azienda, dal momento che le soluzionidei problemi non sono delegabili a una sola funzione aziendale,ma impegnano tutti i reparti nel loro complesso.Il risultato qualitativo dello stampato non può più esser lasciatoal caso o giudicato tecnicamente sulla base di semplici valuta-zioni soggettive: è necessario utilizzare parametri oggettividove la forza, il contrasto della stampa, l’aumento del punto, ilbilanciamento cromatico, il trapping eccetera sono conosciutida chi prepara i film o i “file” elettronici; solo così sarà possibile“vendere” la qualità.

Sandro SmerghettoDirettore Tecnico

Messaggero Veneto, Udine

Page 19: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

19

DIAGRAMMA CAUSA-EFFETTOStrumento indispensabile per la ricerca e il rilevamento dei difetti in fase di produzione e

conseguente applicazione dei provvedimenti idonei per eliminarne le cause. Ricercare la causa

significa poter rimediare realmente al problema.

?PROBLEMAPrendere nota per iscritto di tutto ciò che è

suggerito senza giudicare. E' più importante l'informazione che non la forma.

Ottimizzazione in

funzione del prodotto

finito. Pellicole,

lastre, carta,

inchiostri, caucciù,

tutte materie inerenti

alla produzione

eccetera.

Mancanza di

strumenti adeguati,

mancanza di

attenzione,

professionalità, senso

di responsabilità

eccetera.

Hardware, software,

fotounità, espositori,

sviluppatrici, rotativa,

spedizione eccetera.

Costruzione menabò,

trattamento immagini,

trattamento

pubblicità,

impaginazione

(sistemi diversi,

compatibilità?)

eccetera.

Calibrazioni software,

misurazioni in fase di

lavoro (es. percentuale

punto), misurazioni

annerimento,

misurazioni

densitometriche in fase

di stampa. Misurazioni

soluzione di bagnatura,

conduttività, Ph

eccetera

MATERIALIMANO

D'OPERA MACCHINARI METODI MISURAZIONI

PULIZIA E MANUTENZIONE

RICERCA SOLUZIONE DA TUTTI GLI ADDETTI

Secondo me dipende da...Penso che si possa fare...

SOLUZIONE Messaggero Veneto

Riquadro 2

Page 20: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

20

Riquadro 3

Messaggero Veneto

% Diluizione

Conduttività

Acidità (PH)

1° Partenza 2° Partenza 3° Partenza

Additivo di bagnatura impiegato...................................................................

Acqua pura PH........., Conduttività.........., Temperatura C°...........

Parametri soluzione di bagnatura

Reparto Stampa Rilevamenti del.................

Soluzione di bagnatura (renge 0/100) = 40 costante

Sequenza colori di stampa (M-C-Y-K) fissa

Carica inchiostri

Magenta

Ciano

Giallo

Nero

(misurazione densitometrica rilevata in fase di stampa)

Colori = COMETA (Eurostandard Quotidiani)Nero = COMETA E COLORPRINT

Carta = Riciclata ROMANELLO da 45 grammi

Velocità media di stampa = 40/42.000 copie/ora

Note

D.

D.

D.

D.

D.

D.

D. D. D.

D. D. D.

Firma

Page 21: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

21

Non sono solo i quoti-diani italiani e stranieri dimaggiori dimensioni adarsi da fare per esplorarele nuove opportunità lega-te allo sfruttamento dei ser-vizi on line. La ricerca del-le soluzioni per fornire informazioni a valore aggiuntotrasmesse direttamente sui computer degli abbonati puòcoinvolgere anche periodici di informazione locale. Ilfascino di Internet, in particolare, è molto contagioso, edè arrivato anche a Biella, dove il più antico bisettimanalelocale, Il Biellese, alleandosi con un gruppo di imprendi-tori locali, ha dato vita ad una nuova società, denominataBiella Multimedia, per avviare un nuovo servizio on linedi informazioni specializzate a disposizione dei protago-nisti della economia tessile locale.

Il Biellese, periodico di informazione localeIl Biellese ha festeggiato cent’anni di attività nel 1986.

Serve un territorio, la neo-provincia di Biella, dove vivo-no circa 194.000 persone, 94.000 delle quali risiedononella città capoluogo. Bisettimanale fin dagli esordi, latestata esce il martedì ed il venerdì, con una diffusionemedia di 19.000 copie, il 28 per cento delle quali inabbonamento. Grazie ad una rete distributiva molto effi-ciente, e ad una approfondita conoscenza del lettorebiellese, l’editore riesce a valutare l’impatto delle notiziesulla comunità in termini diffusionali, e la resa può anchenon superare l’8-9 per cento della tiratura. Il Biellese hauna sola edizione, con un primo sfoglio dedicato allacronaca della città, una seconda sezione di notizie dallaprovincia, con tutte le aree nelle quali si divide il territo-rio: pianura, valli e la seconda città per importanza dopoBiella, Cossato; seguono le pagine dello sport, gli spetta-coli e le rubriche. Alla redazione del periodico ed alla sua

realizzazione produttivaconcorrono una ventinadi addetti, oltre ad unarete molto estesa di col-laboratori esterni. Nonmancano, come in ognitestata radicata nel terri-

torio, le necrologie e la pubblicità locale, affidate allaconcessionaria Manzoni.

Il valore aggiunto dei servizi on lineCome molte altre testate italiane e straniere, anche Il

Biellese ha cominciato a seguire l’evoluzione dei servizidi informazione on line per cercare di coglierne le oppor-tunità. Del resto, gli investimenti in tecnologia non sonouna novità per il periodico. Agli inizi degli anni Novantal’editore ha avviato un progetto di investimenti per ilconsolidamento della testata locale. Fra il ’91 ed il ’92 èstato introdotto il nuovo sistema editoriale e sono comin-ciati i lavori per la nuova sede del periodico, inauguratanel ‘94. Quasi parallelamente sono cominciate le primeindagini in direzione delle nuove tecnologie multimedia-li. Un po’ per la oggettiva mancanza, in Italia ed inEuropa, di operatori del calibro di America On Line oCompuServe, società in grado di distribuire su reti dedi-cate servizi e prodotti editoriali di ogni tipo a milioni diconsumatori americani, un pò per la popolarità delCyberspazio, esploso anche nel nostro Paese, Internet hafinito per catalizzare la massima attenzione.

Per mesi, come ha raccontato a TecnoMedia il diretto-re responsabile della testata, Marco Berchi, alla porta delperiodico hanno bussato in molti. Idee, ipotesi, progettiper fare colonnine di informazione per il pubblico di tuttoil mondo. Ma gli editori de Il Biellese, come molti altricolleghi in Italia ed all’estero, si sono accorti ben prestodella assoluta inutilità della mera trasposizione in rete del

editoria elettronica

Servizi Internet a valore aggiunto:le proposte de Il Biellese

Uno dei più antichi bisettimanale piemontesidi informazione locale, Il Biellese, avvia un

servizio di informazione specializzata suInternet per le aziende tessili. Partnershipstrategica, nuove tecnologie ed una base di

dati al servizio dell’industria locale.

Page 22: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

22

La home page di Biella Multimedia, punto di partenza perl’accesso ai servizi on line de Il Biellese

bisettimanale: per l’utentefinale non c’è alcun valoreaggiunto nell’arrabattarsisulla tastiera di un compu-ter per avere le stesse infor-mazioni che può comoda-mente acquistare all’edico-la sotto casa. I nuovi canalidevono invece essere sfruttati dagli editori per la trasmis-sione di servizi di informazione a valore aggiunto, chesfruttino, cioè, le potenzialità proprie della rete distribu-tiva, in questo caso l’ambiente Internet.

La soluzione data da Il Biellese a questo problema ènata dall’incontro con un gruppo di operatori locali, allaricerca di un partner strategico per utilizzare Internetcome portante di informazioni di importanza strategicaper l’industria tessile locale, un comparto dal quale pro-vengono aziende, e marchi, del calibro di Cerruti,Ermenegildo Zegna e Fila. L’ipotesi di affiancare allatradizionale attività della diffusione di notizie giornalisti-che alla comunità biellese la distribuzione on line diinformazioni economiche di primaria importanza per lacomunità economica locale, ha convinto gli editori delperiodico. E’ nata una nuova società, Biella Multimedia,divisa al cinquanta per cento fra l’editrice de Il Biellese edun privato specializzato in informatica, con l’obiettivo diraccogliere e distribuire informazioni ad alto valore ag-giunto.

Informazioni on line per l’economia tessile localeIl servizio, al quale si accede dal sito Internet di Biella

Multimedia, consiste in data base dove sono contenuteinformazioni relative ai filati grezzi che vengono prodottidalle aziende dell’area biellese. Quando un’azienda tessi-le ha bisogno di sapere chi produce un certo tipo di filato,necessario alla creazione di un particolare tessuto, si

collega a BiellaMultimedia e, tramitel’interfaccia “textilebrowser”, ricerca nellabase di dati le informa-zioni che interessano. Ilsistema consente un’in-terrogazione molto

selettiva della banca dati: l’utente imposta la tipologia deltessuto che intende realizzare, l’utilizzo previsto (tessitu-ra, maglieria, arredamento, intimo o altro), l’eventualecolorazione, e successivamente imposta sulla mascheradi ricerca il tipo di fibra e la composizione percentualerichiesta. Il sistema restituisce in pochi secondi tutte leinformazioni strategiche per le attività dell’industria tes-sile.

I fornitori di filati grezzi noleggeranno, per così dire,lo spazio necessario sul data base per mantenere e aggior-nare le informazioni sull’offerta, mentre le aziende cheproducono tessuti pagheranno la consultazione della ban-ca dati, per sapere chi produce quel certo filato che puòservire alla realizzazione di un particolare tessuto. Per gliuni e gli altri i vantaggi sono evidenti: le aziende di filatisi risparmiano l’invio quotidiano di decine di fax alleaziende tessili per informarle circa l’offerta, le aziendetessili risparmiano laboriose ricerche di mercato.L’information provider fornisce agli uni ed agli altri unostrumento di informazione specializzata che si traducenella razionalizzazione di una fase essenziale nel ciclodell’attività industriale locale.

Nel sito Biella Multimedia si trovano anche servizi più“tradizionali”, come il collegamento alle testate italiane estraniere presenti su Internet, link diretti con il sito del-l’Unione Europea, posta elettronica e, naturalmente, IlBiellese on line, con la sintesi delle notizie più importantidella città e della provincia, aggiornate quotidianamente.

Page 23: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

23

Dopo i servizi alle aziende, sono già allo studio proget-ti per coinvolgere nei nuovi servizi gli amministratorilocali della nuova Provincia e alcuni ordini professionali,che hanno manifestato interesse alla possibilità di realiz-zare collegamenti on line con specifiche banche dati.

Il tempo dirà se l’iniziativa del bisettimanale avrà

successo, dimostrando così le potenzialità dei sistemi online nel momento in cui questi vengono sfruttati daglieditori di prodotti stampati che, attraverso la realizzazio-ne di servizi di informazione a valore aggiunto, possonorafforzare il loro ruolo di information provider locali perle nuove generazioni di cittadini e di imprenditori.

Tariffe vantaggiose per i soci ASIGnegli alberghi della catena

MONRIF

Per tutto il 1995, in seguito ad unaconvenzione con la MONRIF, i soci dell’ASIG possono usufruiredei servizi offerti dalla prestigiosa catena alberghiera a prezziconvenzionati estremamente vantaggiosi:

Grand Hotel Brun - Milano .......................singola: 192.000...................................................................... doppia: 210.000Hotel Hermitage - Milano ..........................singola: 196.000...................................................................... doppia: 240.000

Royal Hotel Carlton - Bologna ..................singola: 190.000...................................................................... doppia: 270.000Hotel Internazionale - Bologna .................singola: 150.000...................................................................... doppia: 230.000

I prezzi sono comprensivi di IVA (9%) e piccola colazione a buffet.

Per prenotare telefonare al numero verde 167.834033

Page 24: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

24

Il 10 ottobre scorso laCrosfield è stata uffi-cialmente messa in li-quidazione. Che cosadevono aspettarsi i clien-ti italiani editori di quo-tidiani?

Dopo la decisione dimettere in liquidazione lasocietà, Crosfield ha av-viato una negoziazioneper la definizione del fu-turo dei propri dipenden-ti. Si è arrivati ad un ac-cordo per il quale il perso-nale Crosfield verrà mes-so in mobilità: una parte verrà assunta direttamente da Du Pont,mentre altri continueranno ad operare con noi in maniera esterna,con un rapporto diretto, strettamente correlato ma indipendente,attraverso contratti di service agency o di agenzia di vendita. Aquesto farà seguito anche una riorganizzazione interna di Du Pontper seguire meglio i clienti ed i nuovi movimenti del mercato.

Più in dettaglio....Finora ci si era mossi nell’ambito di linee di prodotto. In futuro

ci muoveremo nell’ambito della gestione del singolo cliente. InItalia abbiamo una struttura composta da nostri venditori dipen-denti, da agenti, e da un network di 18 distributori quasi tuttimonomandatari, cioè vendono solo i nostri prodotti. Questastruttura sarà aggiornata in modo che invece di avere personededicati alla vendita ed al servizio di singoli prodotti, avremospecialisti che seguiranno singole linee di clienti, secondo unasegmentazione di mercato ben precisa: stampatori, fotolito, edi-tori di giornali, etc.

Per gli editori di quotidiani che cosa cambierà?

Nel settore dei quo-tidiani fino ad ora l’ac-cordo che ci ha legatocome distributori diCrosfield prevedeva unrapporto sinergico, peril quale Crosfield eraresponsabile della ven-dita e della assistenzatecnica delle attrezza-ture ai giornali, mentreDu Pont integrava que-ste attrezzature con leproprie linee di prodot-ti di consumo e di at-trezzature analogiche.Quello che viene a cam-

biare è che le due realtà saranno d’ora in avanti integrate, e sicostituirà una nuova organizzazione. L’obiettivo primario èottimizzare il tipo di rapporto che una grande azienda fornitricecome la Du Pont deve avere con un settore, quello dei quotidiani,che ha delle esigenze specifiche. La disponibilità ad operare inorari notturni, la disponibilità durante i sabati e le domeniche, unaconoscenza tecnologica specifica del settore, che rappresenta unanicchia a parte rispetto al resto del mercato commerciale chestiamo seguendo, sono altrettante richieste che devono esseresoddisfatte.

Abbiamo pensato che per una grande azienda come la DuPont il miglior sistema per poter dare il servizio necessario edindispensabile ai giornali sia quello di creare una struttura paral-lela ed indipendente, anche se legata da stretti vincoli contrattuali,attraverso la quale operare sui quotidiani.

In pratica un team specializzato nei quotidiani, dotato dellamassima autonomia e flessibilità di intervento?

Esatto. Tutti gli specialisti che lavoravano nell’ambito delladivisione Newspapers di Crosfield entreranno in a far parte di una

servizi all’editoria

Nasce un nuovo team perl’integrazione nei giornali italiani

Dopo la messa in liquidazione della Crosfield (diproprietà di una joint venture fra Du Pont e Fuji ),

i tecnici e gli specialisti del settore quotidianiformano un nuovo team al servizio dei giornali. Laforza finanziaria della Du Pont, la flessibilità ed ilknow how delle risorse umane riunite nella societàGMDE offriranno una completa integrazione fra

macchine analogiche e sistemi digitali, conl’obiettivo di fornire soluzioni, materiali diconsumo e assistenza tecnica a tutto il ciclo

produttivo del quotidiano. TecnoMedia ne haparlato con Fiorentino Pedroli, responsabile delsettore Printing & Publishing della Du Pont per

nell’area del Sud Europa.

Page 25: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

25

società che già operava al servizio dei quotidiani, denominataGMDE, nata tempo addietro da una “costola” della Crosfield cheseguiva i sistemi editoriali.

Di che cosa si occuperà la GMDE?Il concetto su cui si andrà ad operare è il seguente: Du Pont

delegherà in maniera esclusiva la GMDE a seguire tutti i propriinteressi nell’ambito dei giornali, dalla promozione e dalla ven-dita di attrezzature e sistemi Du Pont fino all’assistenza tecnicadiretta al parco installato presente e futuro. Du Pont manterràanche un proprio funzionario che agirà da interfaccia diretta frala Du Pont e la GMDE e si occuperà in prima persona dellacommercializzazione sinergica con le attrezzature dei materialidi consumo che Du Pont ha sempre venduto, quindi pellicole,lastre, prove analogiche e digitali etc. La GMDE potrà anchepromuovere direttamente attrezzature e sistemi di terze parti,quando queste possano permettere un completamento della solu-zione integrata per gli editori e per gli stampatori dei giornali,quale ad esempio il sistema editoriale

La Du Pont sarà collegata alla nuova società dal punto di vistaproprietario?

No. La GMDE sarà completamente indipendente, sebbenecollegata a vincoli stretti di contratto di monomandatarietà perquanto riguarda tutta la produzione Crosfield-Du Pont e assisten-za tecnica relativa nell’ambito dei quotidiani. Du Pont effettueràinoltre tutta la fatturazione dei servizi commerciali e tecnici,rendendosi responsabile in prima persona di tutte le operazioniche la nuova società andrà a svolgere sul mercato. L’operativitàverrà invece demandata interamente a GMDE a nome e per contodi Du Pont. Le strutture di una grande multinazionale difficilmen-te permettono un’organizzazione interna tale da essere flessibilie pronti alle esigenze di mercati come quello dell’industria deigiornali. Nella nuova società confluiranno specialisti noti a tuttigli operatori italiani del settori: Elio Sala, Marco Dall’Olmo,Franco Chiavari, Antonio Aliano, Carmine Carano, DavideCarazzato, Attilio Covino e Stefano de Paolis, i quali si aggiun-

gono allo staff attuale GMDE composto da Adriano Canetti, EnioPessina, Marino Sala, Dario Meroni, Gilberto Oggioni e Arman-do Ardensi. Abbiamo pensato di rimettere in piedi un team cheriteniamo estremamente vincente, con il quale andremo ad offriresoluzioni integrate uniche con un solo polo applicativo e respon-sabile anche della manutenzione. In pratica daremo agli editoriuna sorta di garanzia assicurativa, nel momento in cui, dando lasoluzione al giornale, garantiamo che tutto funzionerà comepromesso.

La soluzione data in Italia alla liquidazione di Crosfield è stataseguita anche in altri Paesi europei?

Questa soluzione è soltanto italiana. Nel nostro Paese, comenoto, gli editori di quotidiani hanno scelto da molti anni la viadella teletrasmissione per risolvere i problemi di distribuzione sulterritorio dei giornali, adottando in particolare le linee CrosfieldPageFax e Wydnet. Possiamo affermare con ragionevole certez-za che negli ultimi dieci anni almeno il 70 per cento di questomercato sia stato gestito da Crosfield. Noi contiamo che questagià eccellente prestazione debba anche migliorare negli anni aseguire, con l’introduzione di nuove fotounità e recorders, Com-puter to Plate, sistemi ecologici per il trattamento e lo sviluppo deifilm e nuovi sistemi automatici di gestione delle lastre, e comun-que ci riteniamo direttamente responsabili della continuità, intermini di assistenza tecnica e del miglioramento in termini disoftware e di network, dei sistemi esistenti.

A questo proposito, dove andrà a finire il know how produttivointernazionale della Crosfield?

Il know how di Crosfield rimarrà nell’ambito della DFEI (DuPont Fuji Electronic Imaging), la società finanziaria costituita daDu Pont e Fuji con quote di capitale paritetiche al 50 per cento,proprietaria del 100 per cento del pacchetto azionario di Crosfield.Rimarrà un centro di eccellenza e una sede di ricerca e sviluppoe marketing centralizzato per tutti il settore elettronico. I duepartner (Du Pont e Fuji) provvederanno alla commercializzazionedei prodotti nei vari Paesi.

Page 26: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

26

AArchivio Aperto

ASIG

AArchivio Aperto

ASIG

Archivio Aperto contiene una rassegna periodica di segnalazioni e recensioni diarticoli, relazioni, ricerche e repertori statistici - dedicati all’industria dellacomunicazione - pubblicati dalle più prestigiose riviste e dalle organizzazioniitaliane ed internazionali del settore. Per ogni sommario è chiaramente indicatala fonte. Le aziende associate alla ASIG possono richiedere presso i nostri ufficiulteriori informazioni circa il materiale recensito.

Riferimento: 1228

Gestione della cartaUn manuale della Newspaper Association of America

dedicato all’ottimizzazione della gestione della carta. Iltema è trattato sotto molteplici punti di vista: dall’abbatti-mento degli scarti in produzione ai suggerimenti per ridurrelo “spreco di spazio” in pagina, dai “trucchi” per il trasportodelle bobine sino ai suggerimenti per ridurre le rese.

NAA

Riferimento: 1229

Specifiche IFRAtrack per la produzione dei quotidianiQuesto documento definisce le specifiche del linguaggio

IFRAtrack, che consente l’interscambio di informazioni trai sistemi di controllo di produzione dei singoli segmentiproduttivi: pre-press, press, sala distribuzione. Le racco-mandazioni IFRAtrack sono indipendenti da qualsiasifornitore e da qualsiasi piattaforma hardware e software.

Ifra Special Report 6.19

Riferimento: 1230

Expo Preview IFRA 1995Sigfried Diergard dell’Advisory service IFRA comunica

l’ingresso nello staff IFRA di due nuovi esperti: KerryNorthrup, proveniente dal gruppo Gannett, per le tecnologieredazionali, Wolfgang Heil nel settore delle rotative e delleforme di stampa, con particolare riferimento al Computer toPlate. Boris Fuchs, direttore tecnico, evidenzia le novitàesposte alla fiera nell’area della sala spedizione.

IFRA Congress-Expo 1995

Riferimento: 1231

Gli ultimi risultati della ricerca IFRANiko Ruokosuo e Boris Fuchs dell’IFRA fanno il punto

sui progetti di ricerca realizzati o in corso di realizzazioneda parte dell’associazione di ricerca di Darmstadt nel corsodel 1995: controllo e ottimizzazione degli scarti; influenzadella qualità dell’acqua corrente sulle soluzioni di bagnaturaper la stampa offset; ricerca delle cause di macchie,controstampa e rub-off degli inchiostri offset sulla carta;miglioramento della qualità di stampa tramite essiccatori emigliori qualità di carta; sistemi di controllo del registronella stampa dei giornali; uso di cilindri anti fan-out; processidi inserimento in funzione di una più accurata zonizzazionedelle edizioni; implicazioni ambientali nella produzione diquotidiani; sistemi di controllo del colore basati su PC;settaggio del colore per la stampa del quotidiano con sistemaGCR (Grey Component replacement); formati dei file esistemi di compressione per l’archiviazione e la trasmissione;retinatura a modulazione di frequenza; riproduzione tonale;raccomandazioni di base per i sistemi di trasmissione on linedella pubblicità; specifiche IFRA-track per il controlloglobale del sistema di produzione; analisi dei costi legatialla mancanza di sistemi di controllo qualità nella produzionedei quotidiani.

IFRA Congress-Expo 1995

Riferimento: 1232

Come trasformare i dati esistenti in informazioni utiliWolfgang Falke, consulente di marketing, affronta un

tema dibattutissimo negli USA e che comincia ad essere diattualità anche in Europa: come trasformare l’elenco degliabbonati in un vero e proprio marketing database, incrocian-do i dati in proprio possesso con dati di provenienza esterna,in modo da offrire agli inserzionisti un servizio più miratoe flessibile.

IFRA Congress-Expo 1995

Riferimento: 1233

Come usare al meglio la base di dati del quotidianoLa costituzione di banche dati dei lettori costituisce,

Page 27: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

27

AArchivio Aperto

ASIG

secondo Larry Sackett della società statunitense Claritas, lachiave del successo per i quotidiani. Dati demografici,geografici, psicografici (stili di vita, aspirazioni/bisogni),preferenze nel consumo dei media, comportamenti di acqui-sto, costituiscono i “mattoni” per la costruzione di databaseche consentano l’incremento della distribuzione e il miglio-ramento del servizio reso agli inserzionisti pubblicitari.

IFRA Congress-Expo 1995

Riferimento: 1234

Le strategie di New Century NetworkNew Century Network è l’alleanza costituita nell’aprile

1995 tra nove editori USA: Advance Publications, CoxNewspapers, Gannett, Hearst, Knight-Ridder, Times Mirror,Tribune Company, Washington Post Company, New YorkTimes Company. Obiettivo di NCN è la realizzazione di unnetwork di quotidiani on line, che faccia leva sul radicamentolocale dei singoli quotidiani, con in più la possibilità diaccedere ad altri giornali e servizi on line facenti parte delnetwork. Entro la fine del 1996 NCN comprenderà circa 75giornali on line.

IFRA Congress-Expo 1995

Riferimento: 1235

EDIFACT nel mercato olandese dei quotidianiAdrian van der Kuip del quotidiano olandese De Telegraf

descrive il sistema EDIFACT per la prenotazione, ordine efatturazione degli annunci pubblicitari sui quotidiani olan-desi, avviato nel 1992. Il risultato è il sistema EDI-JET-SET,attualmente in fase di test.

IFRA Congress-Expo 1995

Riferimento: 1236

Pubblicità on line per i giornali medi e piccoliLa trasmissione digitale della pubblicità tramite linee

ISDN costituisce una opportunità di razionalizzazione delflusso produttivo, di contenimento dei costi e di migliora-mento del servizio anche per le testate medie e piccole.L’esperienza della società editrice Zeitungsgruppe Nord diOttendorf, editrice del quotidiano Niederelbe Zeitung, cheha una diffusione di 11.000 copie giornaliere.

IFRA Congress-Expo 1995

Riferimento: 1237

Come adattare l’annuncio a differenti formatiHoshin Seki della Publicitas Advertising Services, socie-

tà USA del gruppo svizzero Publicitas, analizza i problemicollegati alla trasmissione digitale della pubblicità, comel’adattamento degli annunci ai differenti formati paginautilizzati ed ai formati di dati utilizzati dai sistemi diproduzione.

IFRA Congress-Expo 1995

Riferimento: 1239

Quotidiano digitale per i ciechiLa società svedese Textalk, emanazione della Università

di Göteborg in Svezia, ha sviluppato un sistema che consen-te di trasformare il contenuto del quotidiano in file vocaliche possono essere consultati tramite telefono dai nonvedenti.

IFRA Congress-Expo 1995

Riferimento: 1240

Il Computer to PlateLo stato dell’arte delle tecnologie del Computer to Plate

nell’analisi di Wolfgang Heil dell’IFRA. Tra le tendenzeemergenti, l’affermazione delle espositrici a laser YAG, checonsentono una qualità più costante. Altre innovazioni sonoda attendersi nel settore delle rotative, dove sarà resa semprepiù agevole la regolazione dell’inchiostrazione.

IFRA Congress-Expo 1995

Page 28: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

28

AArchivio Aperto

ASIG

Riferimento: 1245

Un quotidiano scandinavo e i suoi lettori: AftenpostenBente Aasebø e Anne Liese Gjetvik descrivono le strate-

gie di sviluppo di Aftenposten, secondo quotidiano norvege-se per diffusione ma primo per numero di abbonati, edito indue edizioni giornaliere: una al mattino, sette giorni allasettimana, e una al pomeriggio, dal lunedì al venerdì.

IFRA Congress-Expo 1995

Riferimento: 1246

Tecnologia e fattore umano al Westfälische NachrichtenJost Springensguth del quotidiano tedesco Westfälischen

Nachrichten (230.000 copie, 25 edizioni locali), descrive lacomplessa organizzazione redazionale del quotidiano, cheutilizza 19 redazioni locali e 15 uffici di corrispondenza.

IFRA Congress-Expo 1995

Riferimento: 1247

Il futuro in redazione all’ Atlanta Journal-ConstitutionKeith Herndon presenta l’organizzazione redazionale

del quotidiano Atlanta Journal-Constitution, caratterizzatada: capacità di adattamento all’evoluzione tecnologica,flessibilità ed ergonomicità, rimozione delle barriere fisichein modo da favorire il lavoro di gruppo.

IFRA Congress-Expo 1995

Riferimento: 1248

IFRA 95: catalogo della mostraIl catalogo ufficiale della mostra-convegno IFRA 95,

svoltasi ad Amsterdam dal 9 al 12 ottobre 1995. Il programmadel convegno con le schede biografiche dei relatori, el’elenco delle 243 aziende espositrici con una brevedescrizione delle soluzioni presentate agli stand.

IFRA Congress-Expo 1995

Riferimento: 1241

Computer to Plate: mito e realtàSecondo Patrick Bérard della società Polychrome il

Computer to Plate non è ancora ampiamente diffuso perchési trova al crocevia di tecnologie complementari: digitaliz-zazione, teletrasmissione, produzione delle lastre. Inoltre,sinché tutte le pagine non verranno realizzate in digitale,risulterà non conveniente utilizzare una doppia linea diproduzione, convenzionale e Computer to Plate.

IFRA Congress-Expo 1995

Riferimento: 1242

Computer to Plate al Tiroler TageszeitungL’esperienza compiuta con il Computer to Plate dal

quotidiano austriaco Tiroler Tageszeitung: tra le 24 e le 40pagine dal lunedì al venerdì con 98.000 copie, tra le 64 e le80 pagine al sabato, con 115.000 copie.

IFRA Congress-Expo 1995

Riferimento: 1243

Il mercato della carta da giornaleJean Claude Brognaux della SPPP, società francese che

acquista carta per conto dei quotidiani, analizza l’evoluzio-ne del mercato della carta da giornale, e tenta di tracciarealcuni scenari per l’immediato futuro.

IFRA Congress-Expo 1995

Riferimento: 1244

Gestione delle fonti informative al Sächsische ZeitungLa disponibilità di una quantità enorme di fonti informa-

tive pone ai quotidiani non poche difficoltà: selezionare inpoco tempo le informazioni “giuste”, controllarle, presen-tarle ai lettori. L’esperienza di Harald Ritter del SächsischeZeitung di Dresda: 420.000 copie, 18 edizioni locali.

IFRA Congress-Expo 1995

Page 29: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

29

AArchivio Aperto

ASIG

Riferimento: 1249

Raccomandazioni per la trasmissione della pubblicitàLe raccomandazioni IFRA per la trasmissione digitale

della pubblicità. Protocolli di rete, formati dei dati, com-pressione. Lo studio suggerisce la creazione di file conte-nenti dati di tipo amministrativo/produttivo, come le dimen-sioni dell’annuncio, il nome della fotolito, la data di uscita.

IFRA Special Report 6.14.4

Riferimento: 1250

Una panoramica dei servizi online per i quotidianiQuesto Special Report IFRA passa in rassegna le oppor-

tunità di edizioni on line che si offrono ai quotidiani. Lestrategie percorribili sono: entrare in un servizio onlinecommerciale, creare un sito Web su Internet, creare unapropria bulletin board. La soluzione suggerita è la coopera-zione tra giornali nella realizzazione di infrastrutture comu-ni, sulla scorta di iniziative come New Century Network.

IFRA Special Report 5.4

Riferimento: 1251

EDIFACT per la trasmissione della pubblicitàQuesto Special Report descrive lo standard EDIFACT

(Electronic Data Interchange for Administration, Commerceand Transport, ISO 9735), la sintassi dei messaggi EDIFACTe le possibili applicazioni sul mercato editoriale.

IFRA Special Report 6.14.1

Riferimento: 1252

Pubblicità on line per i quotidiani: due esperienzeDue esperienze di automazione del trattamento della

pubblicità: un sistema EDIFACT presso il quotidiano finlan-dese Helsingin Sanomat e un sistema di trasmissione digi-tale della pubblicità installato presso la Associated

Newspapers di Londra, editore dei quotidiani Daily Mail eEvening Standard.

IFRA Special Report 6.14.2

Riferimento: 1253

Computer to Plate a DRUPA 95Una panoramica delle novità presentate a DRUPA 95 nel

settore del Computer to Plate.IFRA Newspaper techniques 10/95

Riferimento: 1254

I prerequisiti del Computer to PlateHolger Brass della Hoechst analizza lo stato dell’arte dei

sistemi di Computer to Plate: unità di esposizione, tipi diraggio laser usati per l’incisione, tipi di lastra. La relazioneaffronta inoltre alcuni temi legati all’adozione del CTP:percentuale di pagine videoimpaginate, esigenza di un siste-ma di bozze, sistema di back-up, tipo di retino utilizzato.

IFRA Newspaper techniques 10/95

Riferimento: 1255

Installazione Computer to Plate a FuldaL’installazione di un sistema Computer to Plate Krause-

Biagosch presso la Parzeller Publishing Company di Fulda,in Germania, che edita un quotidiano a colori in formato ber-linese (315 x 470 mm) e varie pubblicazioni commerciali.

IFRA Newspaper techniques 10/95

Riferimento: 1256

Il sistema Computer to Plate alla Sydsvenskan TryckUna esperienza con luci ed ombre quella raccontata da

Johnny Fonsmark, managing director della societàSydsvenskan Tryck, che edita due giornali nella città svede-

Page 30: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

30

AArchivio Aperto

ASIG

se di Malmö: il quotidiano del mattino, SydsvenskaDagbladet, 64 pagine con 130.000 copie giornaliere, equello del pomeriggio, Kvällposten/iDAG, 60 pagine con100.000 copie di tiratura. Il sistema CTP utilizzato è ilGerber Platemaster, con lastre Hoechst N90.

IFRA Newspaper techniques 10/95

Riferimento: 1257

Computer to Plate: l’approccio più correttoPerché investire nel Computer to Plate? Le risposte

possono essere: elevare la produttività senza elevare i costi,mantenere un dato livello di produttività abbassando i costi,elevare la qualità a costi contenuti. In ogni caso, l’adozionedel CTP presuppone la razionalizzazione della catena pro-duttiva non soltanto con la digitalizzazione dell’intero flus-so, ma anche con la standardizzazione delle procedure.

IFRA Newspaper techniques 10/95

Riferimento: 1258

Tre sistemi Computer to PlateTre unità di esposizione Computer to Plate a confronto

tra loro: la Prosetter della società tedesca Basys, laCybersetter della Optotech di Hannover, e infine laNewsSetter della società belga Strobbe.

IFRA Newspaper techniques 10/95

Riferimento: 1259

Trasmissione digitale della pubblicitàLa trasmissione digitale della pubblicità, con la disponi-

bilità di linee ISDN e con la stabilizzazione dei formati dati,è una opportunità concreta per i quotidiani. Alcuni problemisono ancora da risolvere: sia il TIFF che il Postscript infatti,i formati emersi come standard di riferimento, hanno alcunepecche significative. In prospettiva, i formati TIFF/IT ePDF sembrano molto promettenti ma, allo stato attuale, non

ancora affidabili per la produzione dei quotidiani.IFRA Newspaper techniques 10/95

Riferimento: 1260

Digitalizzazione delle pellicole: il sistema CopyDotKjeld Moselund descrive il sistema CopyDot implemen-

tato dagli scanner della società danese Eskofot, che consen-te la digitalizzazione del materiale che arriva ai quotidianisotto forma di pellicole (per esempio le pubblicità a paginaintera) con una trascurabile perdita di qualità.

IFRA Newspaper techniques 10/95

Riferimento: 1261

Il Computer to Plate: dov’è adesso, dove sta andandoDerek Wyse della società inglese di consulenza Vantage

Strategic Marketing analizza il mercato attuale e potenzialedel Computer to Plate in relazione alla prevedibile evoluzio-ne tecnologica nei settori che costituiscono le basi di questatecnologia: le lastre e le unità di esposizione.

IFRA Newspaper techniques 10/95

Riferimento: 1262

Il Computer to Plate al Voralberger NachrichtenIl quotidiano Voralberger Nachrichten, ha una esperien-

za ormai approfondita dei sistemi Computer to Plate, cheutilizza dal 1993. Il sistema editoriale è composto da 400Macintosh collegati in rete ed utilizza Quark X-Press comemotore di impaginazione, mentre gli scanner Screen, Agfae Kodak vengono utilizzati per l’input delle immagini. I filedi pagina vengono trasferiti via ISDN dalla redazione diBregenz al centro stampa di Schwarzach, quindi inviativerso i RIP Autologic ed immagazzinati su server Sun. Ilsistema CTP utilizza la sviluppatrice Gerber LE55 e le lastreHoechst N90. L’introduzione del CTP ha portato a signifi-cativi risparmi rispetto alla produzione convenzionale: il

Page 31: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

31

AArchivio Aperto

ASIG

prezzo per lastra è passato da 19,72 marchi (22,5 per le lastrenegative) a 15,17 marchi, che salgono a 18,63 nel caso diproduzione di una lastra di backup.

IFRA Newspaper techniques 10/95

Riferimento: 1263

Prime esperienze con il Computer to Plate aMagdeburgo

Considerazioni sull’efficacia dei sistemi Computer toPlate sulla base dell’esperienza compiuta alla MagdeburgPublishing and Printing Company, editore di un quotidianodel mattino, diffuso sette giorni alla settimana con 18edizioni locali, e un settimanale gratuito di inserzioni,anch’esso diffuso in 18 edizioni. Helmuth Heinrich, diretto-re tecnico, si sofferma sugli aspetti cruciali del CTP: i tempidi produzione, la sicurezza e la disponibilità di soluzioni di

back-up in caso di guasto, la qualità dell’esito finale.IFRA Newspaper techniques 10/95

Riferimento: 1264

FIEJ World Press Trends 1995Il volume World Press Trends, realizzato annualmente

dalla FIEJ, la Federazione Internazionale degli Editori diGiornali, raccoglie i dati sul mercato editoriale e pubblici-tario in 46 stati di tutti i continenti. I dati riguardano ilnumero delle pubblicazioni quotidiane e periodiche, il red-dito pubblicitario, la diffusione, i tassi di lettura, ed unaanalisi comparativa delle regolamentazioni fiscali, delleleggi che regolano la proprietà dei mezzi di comunicazionee delle agevolazioni pubbliche a favore della stampa inciascuno dei Paesi presi in esame.

FIEJ

Page 32: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

32

Circolare del 01-08-95 N° 35 Disegno di Legge in materia di sperimentazione di vendite complementari dipubblicazioni al di fuori degli esercizi tradizionali. Intese relative con U.S.P.I.,A.NA.DI.S. e organizzazioni dei rivenditori.

Circolare del 02-08-95 N° 1984 Disposizioni per la stampa e l’emittenza radiotelevisiva relative alla campagnaper l’elezione suppletiva della Camera dei deputati fissata per il giorno 22 ottobre1995 nella circoscrizione Campania 1.

Circolare del 03-08-95 N° 1985 Trasmissione testo intese del 14 giugno 1995 per il rinnovo del contratto collettivonazionale di lavoro e degli accordi economici per i direttori amministrativi e idirigenti dei giornali quotidiani.

Circolare del 23-08-95 N° 1986 Art. 4 del contratto collettivo nazionale di lavoro giornalistico: situazioneoccupazionale trimestre aprile-giugno 1995.

Circolare del 04-09-95 N° 1987 Reiterazione Decreto -Legge in materia di bilanci delle imprese editrici (D.L. 28agosto 1995, n. 356; pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 201 del 29 agosto1995).

Circolare del 01-09-95 N° 36 Fruizione dei turni di chiusura estiva delle rivendite di giornali.

Circolare del 22-09-95 N° 37 Convocazione commissione Tecnica Operativa Roma 5 e 6 ottobre 1995 - Serviziregioni centro-sud.

Circolare del 29-09-95 N° 38 Convocazione Commissione Tecnica Operativa Milano 10 ottobre 1995.

Circolare del 29-09-95 N° 39 Diffusione di un opuscolo realizzato dal Dipartimento per l’Informazione el’Editoria della Presidenza del Consiglio attraverso il canale edicole.

Circolare del 03-10-95 N° 40 Riunione della Commissione Nazionale ex art. 5 dell’Accordo Nazionale sullavendita dei giornali quotidiani e periodici.

Circolare del 04-10-95 N° 1988 Disposizioni per la stampa e l’emittenza radiotelevisiva relative alla campagnaper le elezioni comunali del 19 novembre 1995.

Circolare del 06-10-95 N° 1989 Giornale nelle scuole. Collaborazione con le FF.SS.

Circolare del 10-10-95 N° 41 Spedizione in abbonamento postale delle pubblicazioni - Previsioni contenute nelDisegno di Legge di accompagnamento alla Finanziaria 1996.

“Circolari FIEG” raccoglie e segnala le informazioni e i commenti ai piùimportanti dispositivi di legge, indicazioni e raccomandazioni in materia sindaca-le, tributaria, disciplina dell’IVA e quant’altro attiene agli aspetti gestionali eamministrativi dell’industria dei giornali, oggetto di sistematica comunicazionealle imprese editrici e stampatrici.“Circolari FIEG” è un promemoria di facile consultazione, da tenere sempre aportata di mano, un nuovo strumento di lavoro per quanti hanno responsabilitàdirettive e gestionali nelle aziende del settore.

CIRCOLARI

Page 33: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

33

Circolare del 10-10-95 N° 1990 Art. 4 del contratto collettivo nazionale di lavoro giornalistico situazioneoccupazionale trimestre luglio - settembre 1995.

Circolare del 13-10-95 N° 1991 Studio sui servizi informativi offerti dai quotidiani europei.

Circolare del 16-10-95 N° 1992 Seminario della Federazione Internazionale della Stampa periodica (FIPP) sullaricerca come effettivo strumento per aumentare i ricavi. Vienna 22 novembre1995.

Circolare del 16-10-95 N° 42 Estensione dell’Accordo Nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodiciall’U.SI.A.GI. ( Unione Sindacale Autonoma Giornalai).

Circolare del 18-10-95 N° 43 Convocazione Commissione Tecnica Operativa Roma 24 ottobre 1995 - Serviziregione sud.

Circolare del 20-10-95 N° 1994 Agevolazioni tariffarie telefoniche. Incontro con la Direzione ControlloConcessioni Ministero delle Poste.

Circolare del 23-10-95 N° 44 Recenti decisioni dell’Organo Monocratico istituito ai sensi dell’art. 12dell’Accordo Nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici.

Circolare del 25-10-95 N° 1993 Contratto nazionale di lavoro per i dipendenti di aziende editrice e stampatrici digiornali quotidiani e agenzie di stampa. Quota di servizio.

Circolare del 02-11-95 N° 1995 Reiterazione Decreto - Legge in materia di bilanci delle imprese editrici (D.L. 27ottobre 1995, n. 442, G.U. n. 253 del 28 ottobre 1995.

Circolare del 02-11-95 N° 1996 Agevolazioni tariffarie telefoniche direttive del Ministero delle Poste.

Circolare del 07-11-95 N° 45 Riunione della Commissione Nazionale ex art. 5 dell’Accordo Nazionale sullavendita dei giornali quotidiani e periodici, per la disamina degli istituti previsti dalvigente Accordo Nazionale.

Circolare del 07-11-95 N° 46 Convocazione Commissione Tecnica Operativa Milano - 16 novembre 1995Servizi regioni nord e provincia di Arezzo.

Page 34: TecnoMedia 8

34

FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

Sin dal 1983, anno della sua fondazione, la FulcrumTechnologies ha puntato l’attenzione sullo sviluppo diapplicazioni software specializzate nella ricerca edindicizzazione dei documenti. Il motore di ricerca Fulcrum,grazie anche alla sua capacità di integrarsi perfettamentecon le più diffuse piattaforme hardware e software, si èconquistato la fiducia di numerose aziende che ne apprezza-no la potenza e la flessibilità nel consentire l’accesso allebasi di dati in maniera rapida e semplice. Negli ultimi mesi,tre nuove società si sono aggiunte alle numerose altre chehanno già scelto le soluzioni Fulcrum come le più adatte arisolvere ogni problema di archi-viazione e di retrieval elettronicodei dati.

1) The Microsoft NetworkLa Microsoft Corporation, la piùgrande società di software del mon-do, ha scelto il software di text retrievalFulcrum SearchServer come motore diricerca per The Microsoft Network, la reteche segna l’ingresso della società di Bill Gates nel mercatodei servizi on line interattivi. SearchServer, unitamente alsistema operativo Microsoft, consentirà ai membri diMicrosoft Network di navigare nella rete e di individuareagevolmente i dati ed i servizi richiesti.Prima di scegliere la soluzione Fulcrum, Microsoft haesaminato numerosi prodotti alternativi. Alla fine la sceltaè caduta su SearchServer, in virtù della sua robusta funzio-nalità e della architettura client-server. Russ Siegelman,General Manager dei servizi on-line di Microsoft, ha cosìcommentato la scelta: “Siamo convinti che la soluzioneFulcrum abbia l’architettura e la scalabilità richiesti dalnostro servizio: le sue funzionalità conferiranno ulteriorevalore aggiunto ai servizi di Microsoft Network, rendendopiù agevole agli utenti la ricerca all’interno di grandi volumidi dati”.Eric Goodwin, Presidente e Amministratore Delegato diFulcrum, ha dichiarato: “Questo è un momento chiave perla vita della Fulcrum, perché rafforza la sua eccellenteposizione competitiva nel mercato del software di text-retrieval. Siamo lietissimi di essere stati scelti da Microsoft,il leader mondiale indiscusso nella produzione di software,come partner per un servizio, The Microsoft Network, al

Microsoft, France Presse, Compuserve:

nuovi successi per le Tecnologie Fulcrum

FULCRUM Italia S.P.A.Via Laurentina, 756 - 00143 Roma

Tel: 06/50274565 - 5020776Fax: 06/5020774

http://www.fultech.com

quale Microsoft assegna un grande valore strategico per ilsuo sviluppo futuro”.Quando, al COMDEX del Novembre 1994, Bill Gates svelòi progetti della Microsoft per il mercato dei servizi on line,coniò uno slogan, “l’informazione sulla punta delle dita”,che riassumeva la nuova missione della società. Oggi quelloslogan si avvia a diventare una realtà concreta: entro pochimesi The Microsoft Network sarà disponibile in 43 paesi e23 lingue diverse. Fulcrum è parte integrante di questogrande progetto, mettendo i fornitori di informazione nellecondizioni di poter organizzare i propri dati in modo da

renderli facilmente accessibili daparte degli utenti.

2) Agence France PresseLa AFP, Agence France Presse,ha uno staff di 150 fotografi co-

stantemente in giro per il mondo.Ognuno di questi fotografi, dopo aver

scattato le foto, in meno di trenta minutiè in grado di sviluppare la pellicola,

digitalizzarla e trasmettere le immagini verso uno dei trecentri regionali della AFP, situati a Parigi, Washington,Hong Kong. Ogni giorno sono più di mille le foto inviateverso i tre centri, dove esse vengono editate, filtrate eselezionate per gli otto differenti servizi regionali ai qualipossono abbonarsi i clienti dell’agenzia.Da circa dieci anni, i tre centri regionali di raccolta sonodotati di una piattaforma UNIX, denominata “IMPACT 1”,realizzata su specifiche della AFP, dove vengono archiviatele foto arrivate negli ultimi 3-5 giorni. Successivamente, lefoto digitalizzate vengono cancellate automaticamente dal-la macchina, mentre i negativi vengono inviati a Parigi perl’archiviazione definitiva. In questo stadio finale, un sof-tware di archiviazione permette di individuare la colloca-zione fisica dei negativi.Nel settembre 1993, la AFP lanciò una gara d’appalto per losviluppo e la fornitura di un nuovo sistema di gestione dellefoto digitali, denominato SYMPHONIA, che comprendes-se l’archiviazione elettronica definitiva e non soltanto tem-poranea. Un gruppo di lavoro facente capo a Daniel Oudet,Responsabile Ricerca e Sviluppo dell’agenzia, fu incaricatadi elaborare il capitolato con le specifiche richieste. Lasoluzione scelta, fornita da Digilog e RTL Informatique, è

Page 35: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

35

FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

strutturata attorno a server UNIX denominati “IMPACT 2”,uno per ciascun centro regionale. Una serie di PC collegatiai server gestiscono le attività di comunicazione - ricezionee trasmissione delle foto -, mentre alcuni Macintosh, an-ch’essi collegati in rete ai server UNIX, sono dedicatiall’attività di editing delle immagini. Ogni server UNIX ècollegato ad un altro server che gestisce il sistema Juke-boxper l’archiviazione delle immagini.Quando il sistema entrerà a regime, le immagini ricevute daiserver verranno compresse, indicizzate ed archiviate intempo reale in una base di dati che potrà contenere sino aquindici giorni di immagini, contro i cinque giorni dellaversione precedente. Le foto selezionate verranno quinditrasferite dal server UNIX al server del sistema Juke-box, asua volta scisso in due parti: una base di dati temporanea -per le foto dell’ultimo mese - ed una base di dati definitiva.Per lo sviluppo del sistema di archiviazione delle fotodigitali, AFP ha scelto SearchServer, il motore diindicizzazione e di ricerca Fulcrum, ed ha ordinato unalicenza server per ciascuno dei tre centri regionali, oltre a 24licenze d’uso singolo.Grazie a Fulcrum SearchServer, l’archivista potrà accedereindifferentemente ad ognuno dei tre server ed effettuare,utilizzando la propria stazione di lavoro Macintosh, leindicizzazioni necessarie sulle foto della base di dati tempo-ranea, prima di archiviarle su dischi ottici riscrivibili nellabanca dati definitiva. L’esperienza ha mostrato che solo il10% delle foto vengono trasferite dall’archivio temporaneoa quello definitivo, ma il sistema è stato dimensionato persopportare un tasso del 100%. L’archivista potrà inoltre, selo ritiene opportuno, definire dei legami per associare le fototra di loro, creando in tal modo veri e propri réportage.A tutt’oggi, l’AFP dispone di un archivio fisico di settemilioni di negativi. Grazie al nuovo sistema, l’agenziaprevede di archiviare su disco ottico circa 30.000 foto ognianno. Le foto via via scelte dalla produzione giornalieraandranno ad ingrossare automaticamente la base di dati,mentre le foto più vecchie verranno aggiunte in seguito aspecifiche richieste. Per effettuare ricerche sulla base didati, l’utilizzatore del sistema AFP, che si trovi a Parigi,Hong Kong o Washington, potrà effettuare ricerche sia suuno specifico server che su tutti e tre i server contempora-neamente, ottenendo una risposta entro cinque secondi.La potenza di SearchServer, la sua conformità ai sistemi

aperti e la sua capacità di mettere a disposizione dei sistemidi ricerca le sue “cassette degli attrezzi”, sono elementi cherendono più semplice il processo di integrazione di unprogetto così ambizioso come SYMPHONIA. I test diperformance condotti su SearchServer hanno evidenziatotempi di risposta rapidissimi per ricerche su basi di dati digrandi dimensioni.L’installazione progressiva di SYMPHONIA avrà inizionel primo trimestre 1996 a partire dalla sede di Parigi. Dopouna fase di test di quattro mesi, entreranno in funzione anchele sedi di Washington e Hong Kong. La AFP prevede dimettere il sistema in piena funzionalità nel mesi di luglio, intempo per le Olimpiadi di Atlanta.

3) CompuServeIl software di text retrieval SearchServer verrà utilizzatodagli utenti di Compuserve, il più diffuso tra i servizi on lineesistenti al mondo con tre milioni e duecentomila abbonatiin oltre 150 Paesi di tutti i continenti. Nel commentarel’accordo, ufficializzato nello scorso mese di luglio, TimOren, responsabile delle tecnologie di CompuServe, hasottolineato che “Gli utenti CompuServe si attendono servi-zi e forum di discussione utili, pieni di informazioni edivertenti, e vogliono trovare i servizi ai quali sono interes-sati in maniera semplice e rapida. Il software Fulcrumfornisce queste funzionalità in modo affidabile e scalare:esso supporterà d’ora in avanti la crescita del nostro parcoabbonati, e costituisce sin d’ora un elemento chiave dellanostra strategia, volta a rendere sempre più facile l’utilizzodel CompuServe Information Service”.Compuserve costituisce un campo di applicazione idealeper SearchServer: infatti, in servizi ad alto contenuto infor-mativo quali CompuServe, il poter disporre di un efficientesistema di ricerca può far diminuire il traffico sulla rete, conrisultati eccellenti in termini di contrazione dei tempi dirisposta e, quindi, con un servizio migliore, che si traduce inutenti più contenti. Le società che hanno scelto Fulcrumutilizzano questo stesso software per lo sviluppo di applica-zioni che permettono ad esse di risolvere i problemi diaccesso alle informazioni su reti locali o geografiche. Inquesti casi la comunità degli utenti è più piccola rispetto aglioltre tre milioni di utenti di Compuserve, ma il principiorimane lo stesso: giungere all’informazione desiderata nellamaniera più semplice e nel più breve tempo possibile.

Page 36: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

36

FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

In occasione della esposizione annuale dell’Ifra, la mostraconvegno dei quotidiani che si è svolta ad Amsterdam loscorso mese di ottobre, Telpress ha presentato agli editorieuropei ed alle più importanti agenzie di stampa nazionali edestere la propria gamma di soluzioni per sfruttare al meglio leopportunità offerte dalla rete Internet.Nello sviluppo di queste soluzioni, Telpress haseguito due indirizzi precisi: l’apertura al mon-do Internet dei propri strumenti specializzatinella gestione delle informazioni on line e, con-temporaneamente, lo sviluppo di prodotti speri-mentali concepiti appositamente per il Cyber-spazio.

T-Web e D-Term: nuove frontiere per solu-zioni sperimentateForte della sua esperienza nella gestione tele-matica delle notizie di agenzia, Telpress offread editori e ad agenzie di informazione lapossibilità di utilizzare Internet come canaleportante per distribuire i propri servizi a nuo-vi target di utenti.T-Web è una soluzione specializzata nellagestione e nella distribuzione delle notizie di agenzia, una“porta” aperta verso il mondo Internet per fare transitare sucanali immediatamente disponibili al grande pubblico infor-mazioni che, finora, hanno richiesto costosi collegamentidedicati. Il T-Web lavora direttamente sulle notizie di agen-zia, ricevendole nel loro formato sorgente e traducendole inlinguaggio Html per renderle disponibili in ambiente Netsca-pe. La soluzione sfrutta il know-how sviluppato dalla Tel-press nella creazione di strumenti specializzati nella ricezionedelle notizie di agenzia e nel loro invio selettivo a particolaricategorie di utenti.Il D-term, una delle soluzioni più collaudate della societàitaliana, è un browser proprietario per la gestione delle notizieon line, che di recente è stato aperto al mondo Internet,secondo la stessa filosofia del T-Web, ovvero utilizzareInternet come canale di accesso, per così dire, “popolare”, astrumenti di informazioni finora riservati ai soli professioni-sti. Il vantaggio del D-Term in versione Internet è quello diconsentire a tutti i cybernauti il collegamento ad un centrotelematico altamente specializzato nella gestione delle infor-mazioni on line al prezzo di una telefonata, unendo in tal modo

T-Web, D-TERM e Italpager:

le soluzioni per l’informazione online

i vantaggi dei tradizionali sistemi di acquisizione da agenziacon la diffusione capillare dei punti di accesso a Internet.

Italpager per il quotidiano on lineSe la funzione del T-Web è quella di mettere a disposizione

dell’utente finale il materiale di agenzia grez-zo, Italpager è un modo nuovo per gestire online il flusso delle informazioni. Sviluppatodirettamente per il mondo Internet, Italpager èun vero e proprio quotidiano on line. Non sitratta della mera trasposizione in rete di unprodotto stampato, ma di uno strumento diinformazione concepito in funzione di un nuo-vo canale di distribuzione: Internet. Notiziesempre aggiornate, immagini ed infograficiinterattivi, tools per la navigazione fra l’attua-lità e le informazioni di archivio, al quale sipuò provvedere anche grazie all’aperturaverso Internet del sistema Telpress Opto-press per la creazione di rassegne stampa.

Il “sistema di accoglienza”Una delle scelte più delicate per l’informa-

tion provider che avvia un nuovo servizio di informazione online è quella relativa alle tariffe del servizio ed alle modalitàdi fatturazione. Compito del fornitore deve essere garantire lamassima flessibilità, sia verso i parametri contabilizzati cheverso gli strumenti per la creazione e l’invio automatico dellefatture. Telpress offre agli editori un cosiddetto “sistema diaccoglienza” rivolto agli utenti finali particolarmente flessi-bile. Nel caso in cui l’information provider preveda una primafase di avviamento gratuito del proprio servizio, il softwaredel sistema può incaricarsi di richiedere, e registrare, tutti idati della persona che si collega. Nel caso in cui si desideriavviare la fatturazione, si possono prevedere numerose solu-zioni a seconda delle specifiche dell’editore. Per esempio, èpossibile prevedere, in un servizio di notizie di agenzia, direndere disponibili i titoli gratuitamente, e far pagare ilconsumo del testo dell’informazione, oppure si può decidereper una fatturazione che copra l’intero servizio, dal collega-mento all’uscita dal sistema. La contabilizzazione dei costipuò essere decisa su base forfettaria o secondo il principiodella “pay-per-view”, ovvero il pagamento in funzione direttadei consumi.

Piazza della Libertà 13 - 00192 Romatel. 06/3216304 - fax 06/3216345

E-mail: [email protected]://www.telpress.it

Page 37: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

37

FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

N.T.G Nuove Tecnologie GraficheVia Taro 39 - 00198 Roma

tel. 06/8416190 - fax 06/8541469Strada 2 Edificio C3, 20090 Milanofiori Assago (MI)

tel. 02/8242541 - fax 02/57511893

I nuovi sistemi Autologic

per la trasmissione e ricezione delle pagine

La 3825 è già stata installata presso un centro stampa di Bologna, Telestampa Nord, dove viene utilizzata per ricevere da Parigi ilquotidiano International Herald Tribune.

M o d e l l oM o d e l l oM o d e l l oM o d e l l oM o d e l l o R i s o l u z i o n eR i s o l u z i o n eR i s o l u z i o n eR i s o l u z i o n eR i s o l u z i o n e V e l o c i t àV e l o c i t àV e l o c i t àV e l o c i t àV e l o c i t à F o r m a t oF o r m a t oF o r m a t oF o r m a t oF o r m a t o R i p e t i b i l i t àR i p e t i b i l i t àR i p e t i b i l i t àR i p e t i b i l i t àR i p e t i b i l i t à P u n z o n a t u r a P u n z o n a t u r a P u n z o n a t u r a P u n z o n a t u r a P u n z o n a t u r a( l p i )( l p i )( l p i )( l p i )( l p i ) ( m m / m i n( m m / m i n( m m / m i n( m m / m i n( m m / m i n ( l a r g h e z z a( l a r g h e z z a( l a r g h e z z a( l a r g h e z z a( l a r g h e z z a ( p o l l i c i )( p o l l i c i )( p o l l i c i )( p o l l i c i )( p o l l i c i )

a 1 0 0 0 l p i )a 1 0 0 0 l p i )a 1 0 0 0 l p i )a 1 0 0 0 l p i )a 1 0 0 0 l p i ) i n m m )i n m m )i n m m )i n m m )i n m m )

3825 800-1600 533 472 ± 0.001 Opzionale

3850 800-1600 660 472 ± 0.001 Standard

3850 T 800-1600 1092 472 ± 0.001 Standard

3850 800-2540 660 472 ± 0.001 StandardSIERRA3850 800-2540 1092 472 ± 0.001 StandardSIERRA T3850 800-3600 1168 472 ± 0.001 StandardASPEN

L’APSCOM Autologic, che fa parte della nuova genera-zione di sistemi di trasmissione proposti oggi sul merca-to, è la soluzione più flessibile per inviare pagine a centristampa remoti.Con l’APSCOM è possibile trasmettere non solo dati informato bitmap da scanner o RIP, ma anche file PostScript(a RIP in remoto), Adobe Acrobat eTIFF/TIFF.IT; i dati vengono inviatia recorder, sistemi per l’incisione del-la lastra, a RIP e fotounità, server OPIe a sistemi di srchiviazione.Basato su NT/Pentium, può essereutilizzato con diversi metodi di tra-smissione.La compressione e la decompressionedei dati viene gestita “on the fly”usando protocolli standard quali JBIG,CCITT Group 3 e 4, JPEG e moltialtri.APSCOM offre una trasmissione dei dati immediata oposticipata, la memorizzazione e l’inoltro, la sequenzaautomatica dei lavori assegnati, la rotazione delle pagine,

oltre a utilizzare un database standard SQL per la regi-strazione e il reporting.

Nuovo recorder con punzonatura in testa e in codaalla pellicolaQuesta fotounità, che combina l’alta velocità con la

precisione di registro, è ideale perambienti produttivi con ritmi di lavo-ro elevati e pressanti, quale appuntoquello dei quotidiani che notoriamen-te hanno tempi di chiusura delle pagi-ne molto ravvicinati.Dispone di un sistema di punzonaturaautomatico (secondo gli standard dimercato), in testa e in coda alla pelli-cola, offre un’ottima qualità del colo-re ed è predisposta per il collegamen-to on-line con la sviluppatrice. Posso-

no essere previsti sistemi di punzonatura personalizzata.Le versioni disponibili, tutte in grado di gestire in lar-ghezza il formato di 472 mm, vengono illustrate nellatabella seguente.

Page 38: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

38

FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

Hasselblad mette a disposizione molte soluzioniinnovative che danno vita ad un sistema che si interfacciacon le altre parti della catena di produzione per eseguireil controllo delle immagini. In particolare la societàsvedese propone, oltre ad una nuova versione del databaseImage Depot, l’ImageSync, un software inedito per lagestione del flusso delle immagini diquotidiani piccoli e medi e il Pixolo,un trasmettitore portatile di immagi-ni.

Image DepotL’Image Depot, da due anni presentesul mercato, è una soluzione per ge-stire il flusso delle immagini dei quo-tidiani. Queste, ricevute tramite pro-tocolli standard, vengono memoriz-zate direttamente usando l’IPTC standard. Così facendonon è più necessario che una persona in particolare lericeva e le elabori, poiché tutti vi possono accederedirettamente. Le immagini vengono gestite automatica-mente in base alle esigenze del quotidiano.Nel momento in cui i dischi sono pieni, esistono diversepossibilità per rimuovere le immagini; queste possonoessere, ad esempio, trasferite su CD per una archiviazio-ne a lungo termine. In fase di memorizzazione, l’archivistapuò digitare informazioni supplementari. Il tipo di infor-mazioni, oltre a quelle IPTC da completare, possonoessere scelte individualmente da ogni quotidiano.Quando un’immagine viene richiamata e posizionata nellayout di pagina, sarà separata automaticamente e modi-ficata per raggiungere una risoluzione ottimale. Questicambiamenti vengono eseguiti durante la trasmissioneall’OPI o al RIP per avere una qualità maggiore e untempo di elaborazione più breve.

La metodologia del lavoroLa stazione di lavoro e di ricerca Hasselblad ImageRetriever, che può essere impiegata come estensione diPhotoShop o insieme al Pixolo, consente allo staff edito-

riale di eseguire direttamente la scansione delle immagi-ni e di trasferirle al database di produzione. Le immaginipossono essere raggruppate in base a una pianificazionespeciale con la possibilità di seguirne il loro flussocompleto. In questo modo lo staff che lavora in redazionepuò controllare facilmente la ricezione. Inoltre, asse-

gnando un iter speciale, è possibilevisualizzare, ad esempio, le ultimissi-me immagini di sport. Se per ipotesisi sta aspettando l’arrivo di una certafoto, l’Image Retriever può procede-re ad una verifica continua e poivisualizzarla automaticamente unavolta trovata.Lo staff che lavora sul layout di pagi-na usa l’Image Retriever come esten-sione di QuarkXPress per posiziona-

re in pagina le immagini individuate precedentementeper un dato articolo o per sceglierle.

Archiviazione e ricercaGli archivisti scelgono le immagini o si prendono cura diquelle già scelte e contrassegnate per l’archiviazione alungo termine. Le immagini vengono trasferite ad un PCseparato e da qui passate sul CD. Le immagini in formatominiaturizzato vengono memorizzate sull’Image Depot,in modo tale che anche quelle memorizzate su CD possa-no essere visualizzate.L’Image Depot inoltre dispone di un metodo di ricercaesclusivo che permette di avere un accesso più veloce; èin grado cioè di scegliere le immagini sia nel databaserelazionale che nel nuovo database indicizzato. La ragio-ne di questa procedura risiede nel fatto che quando siutilizza un database relazionale le immagini possonoessere importate velocemente nel database, ma questopuò anche diventare lento quando la ricerca viene esegui-ta tra un numero elevato di immagini. Un databaseindicizzato fornisce tempi di ricerca veloci, persino quandola selezione viene eseguita tra numerosissime immagini.In ogni caso, con un flusso di entrata molto elevato e in

Da Hasselblad l’archivio immagini

più avanzato per quotidiani e periodici

N.T.G Nuove Tecnologie GraficheVia Taro 39 - 00198 Roma

tel. 06/8416190 - fax 06/8541469Strada 2 Edificio C3, 20090 Milanofiori Assago (MI)

tel. 02/8242541 - fax 02/57511893

Page 39: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

39

FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

presenza di un sistema caricato pesantemente,l’indicizzazione è più lenta.

Il sistema ImageSyncL’altra novità riguarda l’ImageSync, un software chelavora sia in ambiente Mac che Windows NT. Lo scopoè quello di gestire il flusso giornaliero delle immagini daun server centrale NT.Il sistema è composto da tre prodotti principali: FlowControl, Repro e ImageStation.Flow Control legge vari formati immagine con testoIPTC e le classifica poi in differenti cartelle che riportanola categoria o il nome del file. Dopo un periodo di tempospecifico, le immagini vengono cancellate o copiate in unarchivio.Repro converte automaticamente dal formato RGB aquello CMYK. La conversione può essere modificatausando un Profile Editor per adattarsi ad ogni tipo distampa. La conversione viene eseguita su un servercentrale NT.ImageStation è una stazione per consultare le immagini

che vengono proposte in formato miniaturizzato e pereseguire modifiche minime delle immagini contenutenelle cartelle.La combinazione di questi tre prodotti - che possonoessere usati anche separatamente - consente di controlla-re efficacemente il flusso dell’immagine.

Novità per il PixoloPer quanto riguarda il Pixolo, il trasmettitore portatile diimmagini, bisogna segnalare che questo viene impiegatoin molte redazioni che lavorano in remoto, per cui èpossibile il collegamento con molteplici tipi di scanner.Le immagini possono essere trasmesse anche via ISDN.Sempre più redazioni remote sono collegate direttamenteal network e all’ufficio centrale.La novità è che ora dal Pixolo è possibile eseguire l’inputdelle immagini direttamente in un central server. Incombinazione con l’ImageRetriever, l’ufficio che lavorain remoto può accedere direttamente all’Image Depot,eseguendo così l’input delle immagini e controllandoneil flusso.

Page 40: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

40

FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

Ritengo che dissertare sul tema sia estremamente impe-gnativo sotto diverse angolazioni, sia quella prettamentetecnica per le enormi evoluzioni che la tecnologia emer-gente sta apportando e sempre più apporterà negli anni avenire e sia, soprattutto, per le enormi implicazioni con lequali il fenomeno impatterà la vita sociale e produttiva deiPaesi industrializzati.D’altro canto il tema è di scottante attualità (un po' comelo è la moda di Internet che hainvaso tutte le forme del vivere so-ciale). Forse con un aforisma nem-meno troppo spinto, come tutti cer-cano di avere la propria home pagesull’enorme ragnatela delle connes-sioni mondiali di Internet, altrettan-to tutti discutono sul tema deltelelavoro, affidando spesso al fe-nomeno incredibili doti tauma-turgiche contro tutti i mali e le di-storsioni del nostro apparato pro-duttivo.A conferma dell’importanza che ricopre l’ar-gomento si contano perlomeno una decina di congressisul tema tenuti in Italia solo negli ultimi sei mesi, quasitutti volti ad approfondire gli aspetti psicologici e socialidel fenomeno e i suoi effetti più concreti sulla vita di tuttii giorni. C’è da osservare che nel mondo editoriale ilfenomeno, forse in forme primordiali rispetto a quantotecnologicamente possibile, è già in atto da diverso tem-po.Ne sono esempi tangibili i corrispondenti, gli inviati, icollaboratori in genere che a diverso titolo contribuisconoalla confezione del prodotto giornale a distanza, dalla loroabitazione, da una sala stampa oltre oceano, da unacamera d’albergo, da uno stadio, da una qualunque cabinatelefonica. Ma procediamo con ordine e cerchiamo diinquadrare il fenomeno nelle sue caratteristiche, nelle suedimensioni attuali e prospettiche, nelle tecnologie chesottintendono allo stesso.

Il telelavoro: definizione e “filosofia di base”Innanzitutto occorre definire i limiti del termine.

Telelavoro ed editoria:

progetti e prospettive

Per telelavoro in genere (raggruppando quindi altri feno-meni tutti denominati con un termine che inizia per telecome teleformazione, teleinformazione, televendita, ecc.)si intende l’insieme delle attività lavorative realizzabiliattraverso un computer e un sistema avanzato di comuni-cazione.Le ragioni principali per l’affermarsi del fenomeno risie-dono nell’avvento dell’automazione e, ancor più, nella

recessione economica mondiale cheha spinto l’industria ( e fra questeindubbiamente quella editoriale) acercare forme radicali per tagliare icosti e razionalizzare i flussi pro-duttivi. A tutto ciò hanno contribu-ito altri fenomeni della vita moder-na quali i tempi e i costi crescenti ditrasporto, gli altissimi costi dellavita nei grandi agglomerati urbani,la necessità di organizzare l’esi-stenza moderna su ritmi di lavoro

differenziati e più consoni all’appar-tenenza al “villaggio globale dell’informazio-

ne”.Alcuni Paesi già rivelano cifre interessanti in merito: inInghilterra i telelavoratori rappresentano oggi il 7% dellaforza lavoro con la previsione di attestarsi attorno al 10%a fine secolo, in Francia si è al 7,4%, in Germania al 4,8%,in Spagna al 3,6%.Tutto ciò con un risparmio annuo che è stato stimato in1.987 milioni di sterline di carburante, 5.534 milioni disterline in costi di affitti e di 10,3 miliardi di sterline perla riduzione dell’inquinamento e del consumo di energia,generando una domanda di 3,3 miliardi di sterline percreare e convertire impieghi e di 465 milioni di giornatelavorative.

Il libro bianco dell’Unione EuropeaC’è da ricordare a proposito che già a fine ’93 unaCommissione dell’Unione Europea pubblicava un librobianco sullo sviluppo, sulla produttività e sull’occupazio-ne, nel quale espressamente indicava la necessità distudiare nuove forme di telelavoro per dare agli apparati

IBM SEMEACirconvallazione Idroscalo

20090 Segrate - MITel. 02.59621

Page 41: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

41

FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

produttivi dei vari Paesi membri la necessaria flessibilitàper poter affrontare la sfida americana e giapponese. Lastessa commissione sponsorizzava diversi progetti ditelelavoro, come ad esempio:- Teleurbe, con l’obiettivo di osservare e valutare davicino su alcune migliaia di soggetti l’efficienza deltelelavoro sulla decongestione del traffico urbano.- Offnet, per la creazione di centri servizi multifunzionaliinternazionali.I primi risultati delle sperimentazioni condotte hannoevidenziato alcuni punti significativi:- il telelavoro è una filosofia diversa con la quale affron-tare il ciclo produttivo: occorre innanzitutto convincere ilmanagement aziendale. Negli USA il 63% del manage-ment si dichiara favorevole, e in Italia?- il telelavoro implica un modo completamente nuovo diaffrontare i problemi della sicurezza delle informazioni,i problemi fiscali, legali, assicurativi, sociali e altri anco-ra;- la rivoluzione tecnologica (comunicazioni e strumentidi lavoro) è presupposto fondamentale anzitutto per ren-dere possibile, e poi per affermare il telelavoro- i telelavoratori tenuti sotto controllo si sono dichiaratiampiamente soddisfatti: il 66% evidenzia un migliorbilanciamento fra lavoro e vita privata, con conseguenteincremento della produttività e adeguamento del lavoro alproprio bioritmo, il 92% è favorevole al telelavoro inteam, il 97% afferma che la famiglia è disposta a utilizzareuna parte della casa come ufficio.Facciamo un ulteriore passo e avviciniamoci a questopunto alla realtà italiana.

Il telelavoro in Italia: il progetto Port-ItInnanzitutto occorre osservare che le cifre sono contra-stanti per la riluttanza di molte aziende a pubblicizzare ilfenomeno non avendo ancora trovato adeguate formulecontrattuali e temendo, di conseguenza, problemi sinda-cali.Una stima attesta i telelavoratori italiani, professionisti,magistrati, ricercatori, pubblicitari, giornalisti, artisti,manager, impiegati, uomini d’affari, attorno al 2,2% dellaforza lavoro complessiva.

Ma, cifre a parte, è interessante dare un’occhiata a quantoè già stato fatto (o è in corso) nel nostro Paese.Molti grandi complessi si sono già mossi da tempo: è ilcaso ad esempio di Italtel, di Dun & Bradstreet, di IBM.Ed è proprio di quest’ultima che vorrei brevemente sche-matizzare le linee dell’operazione- Nominativo: Port-It- Data di nascita: luglio 1994- Aderenti: 1000 nel ‘94, altri 2000 nel ‘95- Contenuti e attività eseguibili in telelavoro: messa adisposizione di informazioni, emissioni di proposte com-merciali e di ordini, utilizzo di strumenti di marketing,strumenti di produttività-Mezzi impiegati: un portatile multimediale di grandicapacità (schermo a colori, 24 MB di RAM, 810 MB dihard disk, lettore di CD ROM, scheda audio), sistemaoperativo OS/2 Warp, linee verdi per voce e dati,connettività con gli elaboratori centrali su rete proprieta-ria mondiale o attraverso normale linea telefonica- Risultati (a Novembre ‘95): - incremento di produttività attorno al 13% - ottimizzazione delle professionalità - riduzione dei costi( linee, sistemi di elaborazione, spazi ufficio, viaggi) - uniformità e continuo aggiornamento delle appli cazioniusate

A completamento del quadro di riferimento di cui sopraè da aggiungere un importante accordo siglato tra IBM eTelecom Italia per il collegamento di Port-It via cellulare.A questo proposito si aspettano interessanti innovazionicon l’avvento della rete GSM con gli attuali servizi ditelefonia, fax gruppo 3, SMS (Short Message Service)con controllo sul flusso dei dati, i servizi multimedialifuturi con trasmissione a 64 kbits al secondo, i serviziradio a pacchetto e l’interconnessione (non poteva certomancare!) con Internet.

La teleformazioneA questo punto non resta che cercare di interpretare ilfenomeno telelavoro nella realtà editoriale italiana. Ini-zierei dalla teleformazione.

Page 42: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

42

FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

Il mondo della comunicazione, la società dell’informa-zione in genere, sono in continuo, turbolento sviluppo.Essere editore oggi significa interpretare in ogni momen-to le necessità di informazione di un pubblico differenzia-to ed esigente attraverso mezzi e strumenti che permetto-no di far fronte a queste richieste.L’operatore dell’informazione diventa allora il fornitoredi prodotti e servizi sempre più sofisticati e vicini ad unpubblico che ha la possibilità di interagire con l’editore.In questo scenario completamente nuovo occorre esserepreparati a rispondere in modo adeguato non solo sfrut-tando al meglio le possibilità tecnologiche ma ancheinterpretandone l’impatto sul mondo esterno e sul propriomercato.La formazione di base propria delle varie professionalitàdel mondo editoriale non basta più, occorrono continuiaggiornamenti, una discussione allargata dei nuovi pro-blemi che si prospettano, la capacità di reagire in tempibrevi al mondo che cambia. Anche per la formazione valeallora l’imperativo della nostra epoca: “execute faster”,esegui più velocemente.Di qui la formula della formazione a distanza: l’allievo sicollega con facilità ad un elaboratore dislocato in qualcheparte del mondo, dà un’occhiata ai corsi disponibili, nesceglie uno che gli sembra adatto ai suoi scopi, se lotrasferisce sul proprio personal, si scollega ed inizia aseguire, senza più costi telefonici, la prima lezione (che,naturalmente è stata disegnata con dovizia di mezzimultimediali come la voce, una grafica accattivante, ilcolore, un colloquio continuo con il discente), fà qualcheesercizio, si annota dubbi e commenti per un insegnantelontano al quale li farà pervenire a fine lavoro, e così viaper le lezioni successive, fino a quando riterrà di averraggiunto un sufficiente grado di conoscenza.Nel frattempo il nostro allievo sarà stato registrato comeinteressato a quella disciplina, per cui ogni volta cherealizzerà un collegamento a questa Banca Centrale diCorsi sul suo Personal comparirà il messaggio che esisto-no informazioni nuove sulla disciplina specifica che glipotranno essere trasferite per una comoda consultazione.Evidenti i vantaggi di questo modo di operare:- il nostro allievo non si è mosso da dov’era (casa,

vacanza, treno, aereo, ecc.);- ha operato nel momento della giornata più adatto alle sueabitudini ed esigenze;- soprattutto ha fruito delle informazioni aggiornate al-l’ultimo momento;- ha scambiato opinioni e conoscenze con tutti gli altriutenti dello stesso servizio;- ha fatto rilevazioni e annotazioni su quanto stava ap-prendendo;- non si è “misurato” con nessuno, ha cioè appreso con ilsuo ritmo, con le sue capacità soffermandosi e ritornandosui punti per lui/lei meno immediati del programma;- è sicuro che anche il suo collega più fortunato, magariperché appartenente ad una grande organizzazione, nonha a disposizione mezzi migliori dei suoi (la teleformazioneha cioè realizzato una sorta di “democratizzazione” deimezzi di partenza!).Non spetta a me argomentare su chi dovrebbe realizzarequesto servizio di formazione a distanza, vale a dire lasingola azienda o qualche organismo che già ha il compitoistituzionale di garantire l’aggiornamento professionalenel settore.Una sola considerazione: i mezzi e le modalità più sopradelineate sono disponibili oggi e già da oggi quindipotrebbero essere attivati.

Il telelavoro nell’attività giornalisticaGià abbiamo detto che oggi molti inviati e collaboratoridelle principali testate nazionali operano in condizioni ditelelavoro.Ciò è indubbiamente vero, ma mi piace, a questo punto,delineare uno scenario più moderno con il quale il giorna-lista da un campo di guerra bosniaco, da uno stadio dicalcio in Sud America o dal suo appartamento nella Citylondinese potrebbe oggi gestire la propria attività.Innanzitutto al giornale il nostro giornalista è noto: si sadov’è, cosa fà, a cosa generalmente è interessato, che cosaci si aspetta da lui. Tutto questo si è trasformato in un suoprofilo preciso sull’elaborazione centrale che, di conse-guenza, filtra e predispone quanto può servire al nostrogiornalista all’altro capo del mondo.Si parte sempre accendendo il proprio Personal e colle-

Page 43: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

43

FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

gandosi via linea o cellulare alla sede del giornale.Senza dover fare nulla compariranno alcuni messaggiinviati dalla redazione centrale, e con questi una selezionedi notizie e di informazioni che si ritengono di suointeresse per l’attività giornaliera ( che egli stesso hachiesto in precedenza).Naturalmente se il nostro amico fosse interessato ad averele ultime notizie di agenzia o volesse ulteriori informazio-ni da qualche archivio elettronico non ha che da formularela sua richiesta: via linea o etere riceverà in breve tempoquanto serve.Fra le informazioni predisposte e ricevute al primo colle-gamento c’è anche quella che gli chiede di fornire uno opiù pezzi su più argomenti che dovranno rientrare in unaspecifica geometria di pagina che gli è stata inviata e nellaquale scriverà quanto richiesto.Il nostro giornalista si scollega ed inizia a lavorare utiliz-zando il suo Personal per scrivere e dettare, per inviare ericevere fax, per telefonare, per rileggere suoi appunti oarticoli precedenti, il tutto magari chiedendo al suo Perso-nal di rallegrargli lo spirito con una sinfonia di Mozart insottofondo.Se avrà scattato qualche istantanea di un avvenimento conuna macchina fotografica munita di dispositivo didigitalizzazione potrà inserire queste foto nel pezzo osemplicemente accodarle perché qualcuno in sede nefaccia una scelta e ne decida la collocazione in pagina.Al termine della stesura del pezzo farà un click su unbottoncino con l’icona della trasmissione senza preoccu-parsi di dove si trova in quel momento, di come il testo

verrà istradato, se ci saranno o meno problemi trasmissivi,di quanto tempo ci vorrà a far pervenire il suo articolosulla stazione di lavoro di qualcuno in sede: l’elaboratorecentrale ha tutte le informazioni necessarie e avràpreventivamente provveduto a definire il percorso alcontempo più sicuro ed economico per far arrivare ilpezzo alla sede del giornale.In aggiunta a quanto sopra, sempre sul suo Personal, ilnostro giornalista avrà annotato le sue spese, la suaagenda di appuntamenti, l’elenco degli eventi locali chepotrebbero interessarlo e quant’altro servirà al suo lavorodi tutti i giorni.

Quanto sopra per descrivere a grandi linee qualcuno degliscenari che già da oggi si possono intravedere nel lavoroeditoriale in un’ottica nuova di concezione di un prodottocostruito da persone che ne vivono in diretta l’ideazione,la pianificazione, la preparazione e l’assemblaggio deisingoli componenti.Tutto questo non è limitato alle grandi strutture, ma è adisposizione di chiunque intenda proiettarsi in una nuovadimensione per affrontare le nuove sfide del mondodell’informazione.Le tecnologie e le comunicazioni di oggi permettonosensibili risparmi e un modo più immediato e integrato difabbricare il quotidiano, non fruirne da subito in modooculato e intelligente non solo è indice di miopia impren-ditoriale ma, a breve, può comportare l’uscita dal merca-to.

Cesare De Micheli

Page 44: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

44

FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

Indigo Omnius One-Shot Colourper il packaging e il converting

sono collegare da oggi direttamente alleOmnius tramite una speciale versione delFastRIP Barco. Dal congresso del CMM,che ha visto la partecipazione dei mag-giori esperti tecnici del mondo delpackaging e del converting, tra cui ArthurKlimman, Omnius Product Manager del-la Indigo, è apparso chiaro che la stampadigitale è ormai entrata a pieno dirittoanche nell’industria del packaging.Omnius è ideale per tutte le aziende cheoggi usano sistemi di stampa flessograficae rotocalco, per i quali offre nuove pro-spettive commerciali e nuove opportuni-tà di mercato, rendendo finalmente eco-nomiche le brevi tirature e i prodottipersonalizzati dedicati alle azioni dimarketing e alla promozione, per i quali siprevede una forte crescita della domandaa tutti i livelli con il conseguente amplia-mento dei settori di applicazione.

polietilene, fogli metallici. La tecnologiaOne-Shot Color trasferisce i colori diselezione, indipendentemente dal loronumero, prima tutti insieme sul caucciù epoi, in un unico passaggio, sul supporto distampa. L’essiccazione degli inchiostri èimmediata. La bobina si riavvolge auto-maticamente dopo ogni copia, avanzan-do della misura necessaria per la stampadella copia successiva. Omnius è dedica-ta alla produzione di imballaggi e oggettipromozionali, che possono anche esserepersonalizzati secondo i dati inseriti in undatabase: sacchetti, scatole, etichette, tes-sere, bottiglie, tubetti, piastrelle e moltialtri supporti; la speciale versione Cannerystampa e personalizza persino le lattine. IlCMM International è stato anche l’occa-sione per annunciare o confermare unaserie di importanti accordi di collabora-zione e OEM tra Indigo e diverse multi-nazionali come Moore Corporation,Gallus, Comco, Avery Dennison e, ulti-ma solo in ordine di tempo, BarcoGraphics, i cui sistemi di prepress si pos-

Omnius, la prima macchina per la stampadigitale a colori dedicata all’industria delpackaging e del converting, è stata pre-sentata al CMM International di Chicago,allo stand Indigo, insieme alla E-Print1000. Per Omnius questa è stata la primapresentazione sul mercato stratunitense,che ha seguito di pochi mesi l’anteprimamondiale della Drupa.Anche a Chicago, come a Düsseldorf,Indigo ha ottenuto un grandissimo suc-cesso; una folla di visitatori ha seguitocon molto interesse le dimostrazioni dellarivoluzionaria ed esclusiva tecnologia di-gitale Omnius One-Shot Color, sviluppa-ta sulla base del procedimento OffsetDigitale a Colori applicato da Indigo allaE-Print 1000, la prima macchina al mon-do per la stampa digitale a colori cheutilizza inchiostri liquidi al posto del clas-sico toner in polvere. Omnius stampa finoa sei colori - quattro standard di quadri-cromia e due supplementari - su diversitipi di supporti flessibili confezionati inbobine: carta, cartone leggero, tessuti,

Mediterranea srlVia Madonna della Pace - 50125 Firenze

tel. 055/2280713 r.a.fax 055/2280715

Mediterranea

Una nuova iniziativa ecologicaPolychrome

imballi in cartone è particolarmentevantaggioso, sia dal punto di vistaambientale che da quello dell’orga-nizzazione del lavoro: pacchi piùleggeri (l’80% dei colli non supera i20 Kg, arrivando ad un massimo di 23Kg per i grandi formati), minorequantità di materiali da dividere per losmaltimento, riduzione dei rischi dipiccoli infortuni causati dalle parti in

Nel quadro dell’ampio programma diiniziative ecologiche varato all’iniziodel 1995, Polychrome presenta unanovità che riguarda gli imballi dellelastre presensibilizzate. A partire dallaf ine dell ’anno le confezionitradizionali verranno sostituite danuovi imballi costituiti al 100% dacartone naturale, non stampato etotalmente riciclabile, eliminandodefinitivamente tutti gli altri materialidi difficile smaltimento utilizzati inprecedenza: polistirene, legno, PVCe punti metallici. Le confezioniecologiche nascono da uno studioaccurato delle reali necessità delmercato ed hanno richiesto unimportante investimento da parte diPolychrome, che ha ampliato il repartodi confezionamento della fabbrica diOsterode per l’installazione dellenuove linee automatiche . L’uso di

legno e dai punti metallici. Nuovo èanche i l cri terio adottato daPolychrome nelle misure delleconfezioni, che saranno uniformate aquattro standard per permettere unamigliore organizzazione delmagazzini. Le nuove confezioni perlastre presensibilizzate seguono lalinea di intervento già adottata datempo da Polychrome per gli imballidi pellicole, carte fotografiche echimici e più in generale per lacomposizione di tutti i prodotti:riciclare e non inquinare, ridurre irifiuti, consumare meno materieprime, utilizzare il più possibilesostanze naturali e eliminare lesostanze tossiche e nocive.

CHEMCO ITALIA SpaVia P. Tacca 63/a - 50125 Firenzetel. 055/65891 - fax 055/685625

Page 45: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

45

FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

Una storia lunga dieci anniIl cammino di Datasport attraverso il campo delle rilevazionistatistiche e la gestione delle banche dati sportive è iniziatoil 5 gennaio 1985 e sta raggiungendo il suo pieno compi-mento proprio in questi giorni, a più di un decennio didistanza. E’ imminente infatti l’ingresso della banca dati diDatasport su Internet, dove verrà messa a disposizio-ne di un’utenza vasta ed eterogenea, professionalee privata, coronando così gli sforzi di una struttu-ra che da anni si dedica all’aggiornamentocostante e puntuale dei dati.

Il problema dell’aggiornamentoProprio l’aggiornamento dei dati, gior-no dopo giorno senza interruzioni, èstato alla lunga la carta vincente diDatasport, ciò che l’ha fatta primeg-giare all’interno di una concorrenzavasta, agguerrita, spesso frutto di si-nergie tra importanti operatori delmondo dello sport, che hanno investitomolto di più di quanto non potesse fareDatasport ma che l’hanno fatto in modo estemporaneo edeclatante, senza preoccuparsi di come “mantenere” il patri-monio costituito dai dati. In un mondo dinamico comequello dello sport, con il susseguirsi frenetico delle presta-zioni agonistiche, il primo investimento da mettere in contonella gestione di una banca dati è proprio quello dell’aggior-namento e cioè della forza lavoro ad esso deputata.

Un centinaio di formichine al lavoroCosì ci piace definire i corrispondenti di Datasport chesettimanalmente, direttamente dai campi di gara, rilevano idati dei principali sport nazionali e li inviano in tempo reale(via telefono, fax o modem) alla sede centrale di CorsoSempione a Milano, dove un altro nutrito gruppo di collabo-ratori si occupa dell’imputazione dei dati e dell’elaborazio-ne degli stessi. Tutto ciò spiega dunque l’eccezionalità delcaso Datasport e la sua fortuna attuale.

La preparazione tecnologicaSempre al passo con l’evoluzione tecnologica, Datasport

Datasport

e la banca dati evoluta

non ha lesinato sforzi ed investimenti in macchine e pro-grammi per valorizzare al massimo il lavoro di cui sopra,dotandosi del sistema operativo Unix e del software digestione Informix, uno tra i principali programmi che con-sentono lo sviluppo e la gestione di una database relazionale.La possibilità di eseguire elaborazioni particolari frutto

dell’incrocio di molteplici dati ha consentito a Datasportdi rispondere sempre perfettamente e in modo

tempestivo alle esigenze dei clienti (massmedia,operatori sportivi, società, enti organizzatori,ecc.) e di acquisire una professionalità a tuttotondo: a partire dal reperimento delle infor-mazioni sino alla loro distribuzione.

Qualche cifraSolo per quanto riguarda il calcio, labanca dati di Datasport contiene 10.000schede di giocatori e società, riceveogni domenica dai 200 ai 300 kbytes didati sulla Serie A e la Serie B e prevede

100 possibilità precostituite di elabora-zione delle informazioni che possono essere

effettuate già un paio d’ore prima del termine delle partite.

Ed ora InternetForte di questa decennale esperienza Datasport ritiene orache sia finalmente giunto il momento di dare alla propriabanca dati un uditorio internazionale che solo Internet, labanca dati più grande del mondo, le può dare. Da qui ladecisione di rendere disponibile, attraverso Internet, l’ac-cesso e la consultazione alla banca dati sportiva secondotempi e modi differenti a seconda dell’utente.Il fine ultimo di questa iniziativa è dunque quello di farconoscere il risultato di un lungo e paziente lavoro sia ad unpubblico di addetti ai lavori (centri documentazione deiquotidiani, giornalisti, uffici stampa, società sportive, ecc.)che potrà trarne profitto per un migliore esercizio dellaprofessione, sia alla vasta fascia di appassionati che guarda-no con sempre maggiore entusiasmo alle statistiche ed ainumeri dello sport.Questo l’indirizzo Internet di Datasport:http://www.datasport.it/

Datasport sas di Sergio Chiesa & C.Corso Sempione, 52 - 20154 Milano

Tel. 02.3314774 r.a. Fax 02.3314769 r.a.Internet: http://www.datasport.it

E-mail: [email protected]

Page 46: TecnoMedia 8

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

46

FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

Tecnologia Unisys

per le enciclopedie UTET

E’ di questi giorni la notizia dell’avvio in produzione delnuovo sistema per la realizzazione di opere di tipo enciclo-pedico presso la casa editrice UTET di Torino. Il sistemanasce dalla necessità della UTET di una gestioneinformatizzata del Grande Dizionario Enciclopedico (GDE)e dalla capacità della Unisys di sviluppare un’applicazioneche rispondesse adeguatamente alle esigenze del cliente.

Il progetto UTET-GDEIl progetto GDE aveva come obietti-vi primari l’abbattimento dei tempi edei costi di realizzazione ed aggior-namento dell’opera, in modo da pro-durre una banca dati dove risiedatutto il materiale redazionale e dovequesto sia a disposizione per la cre-azione di nuove opere (ad esempioopere settoriali) oppure per la realizzazione di opere ditipologia diversa da quella cartacea (editoria elettronica,CD-ROM, banche dati on-line.....).Il sistema ha una architettura di tipo client/server basata sustandard di mercato. I vantaggi di tale architettura risiedo-no nel decentramento sulle stazioni di lavoro di una parterilevante dell’attività di elaborazione riservando al serverle funzioni di gestione della base dati. Il server è unamacchina SUN dove risiede la banca dati redazionalebasata su Basis Plus di Information Dimension Inc., un database mirato a documenti di tipo testuale che offre tutte lefunzionalità di un database relazionale, oltre alla possibili-tà di effettuare ricerche “full text”. All’interno della bancadati GDE sono immagazzinate e classificate tutte le infor-mazioni relative alla realizzazione dell’opera. Le stazionidi lavoro client sono dei Personal Computer dotati disistema MS Windows. Fra i vari word processor presentisul mercato quello che più soddisfava i requisiti richiestiper la realizzazione di un’opera enciclopedica era WordPerfect: si è quindi proceduto alla sua integrazione nell’ap-plicazione client del GDE.Il sistema GDE offre le funzioni necessarie per tutte le fasidel ciclo produttivo di un’opera enciclopedica, quali lapianificazione della struttura dell’opera, la redazione dei

testi, la consultazione e l’analisi dei testi già redatti, lagestione del flusso di lavorazione di ogni testo (invio adautori, stampa di bozze, correzione...) e il controllo dellostato di avanzamento dei lavori.

La gestione del ciclo produttivoAll’interno del ciclo di produzione sono state individuate

diverse figure professionali: il re-sponsabile dell’opera, i redattori, gliautori, la tipografia, la segreteria diredazione. Per ognuna di queste fi-gure sono state disegnate delle fun-zioni ad hoc al fine di permettere losvolgimento del proprio lavoro inmodo semplice ed efficiente. Cia-scuna funzione è stata realizzataavendo come obiettivo primario ri-

durre al minimo le operazioni manuali per limitare glierrori dovuti ad esempio ad una non corretta digitazione, ela semplificazione delle operazioni. In particolare, per ilcaporedattore sono state sviluppate delle funzioni di defi-nizione dei volumi dell’opera, per la creazione degli iter dilavorazione per ogni titolo, l’assegnamento di un passo ditale iter ad un autore/redattore/tipografia, il controllo dellostato di avanzamento della lavorazione di un titolo. Per iredattori sono state definite funzioni per la presa in caricoed il rilascio di titoli, il confronto del testo corrente con unsua versione precedente, l’integrazione della banca datiper la lettura di testi ad esso collegati, la redazione di untesto, la definizione di rimandi ad altri titoli. Per la segre-teria di redazione ci sono funzioni di invio e ritorno deititoli per le lavorazioni esterne.

I benefici del sistemaDall’utilizzo di questo nuovo sistema si sono ottenuti tuttauna serie di benefici, quale una migliore organizzazionedel lavoro, un controllo completo di tutte le fasi di avanza-mento del lavoro, una migliore disponibilità delle informa-zioni di pianificazione e controllo dei costi, una diminuzio-ne degli errori dovuti alla ripetizione manuale delle opera-zioni e un’ottimizzazione dei compiti segretariali.

UNISYS ITALIA spaVia B. Crespi 57 - 20159 Milanotel. 02/69851 - fax 02/6985588