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Nume1w 9 MaRZO 1996 Pcrilldko AnllO II! n. 9 Srt,;d. in ahh. PeRrOòlCO ÒeLLCl ASIG - ASSOCfClZIOIU: SrampaTOgl Ira[IlIJ1Cl Glo/waLI- Pubblicità on line: facciamo il punto Incontro a Milano tra il gruppo di lavoro ASIG e ie maggiori conces- sionarie di pubblicità. FILO DIRETTO LE AZIENDE INFORMANO a pagina 3 La "redazione virtuale" di Specchio Soluzioni tecnologiche innovative per il settimanale de La Stampa. a pagina 11 Trasmissione broadcast al Sole 24 Ore Il servizio AStG Se/vice che mette a diretto COI/tatto fornitori e uti liuatori di tecnologie per la produzione di quoti- diani. Un articolo di Antonio Bogo, responsabile del Centro Documentazio- ne e Studi del quotidiano economico. a pagina 16 Il nuovo servizio telematico Globnet Il nuovo servizio on line del gruppo RCS Editori descritto dal Respon- sabile Pianificazione e Sviluppo Chris Fodo!'. Filo Diretto è il modo più rapido, effica- ce ed economico per raggiungere i piÙ qualificati manager e decision maker deLL' industria editoriale iraliana. a pagina 22 Ecco l'elen.co delle aziende aderenti: a pagina 25 Tempi duri per l'industria editoriale Presentati a Roma i dati flEG del settore; bilanci sempre più in rosso. a pagina 30 Appie e il mercato editoriale italiano intervista a Diego Piacentini, Direttore Generale di AppIe Italia. a pagina 27 C.M.D.E. HASS'ELBLAD IBM SEMEA INDICO MEDITERRANEA ]VTG OPTRONICS SERVIZI ITALIA S'INEDITA TEIYRESS UNIS1S ITALIA VIDEO ON LINE XEIKON ANSA ANS APIS NlGER SOFTWARE APPLE COMPUTER ATEX-SYSDECO AUTOLOCIC ECR1VI DU PONT DE NEMOURS ITALIANA FULCRUlv! ITALlA a pagina 58 a pagina 40 a pagina :16 a pagina 2 Circolari A Lo Scaffale Arcllivil> Aro..'r1o /\SI(i Uno Scaffale pieno di libri Una nuova rubrica al servizio dei lettori e degli editori di libri. a pagina 36 Segni di ripresa per l'industria grafica- Dati ARGI: aumentano i consumi e l'import di macchine grafiche. a pagina 34 Le strategie di mercato dell' AJVSA Un intervento di Roberto Petronio, responsabile marketing della maggiore agenzia di stampa italiana. Appuntamenti a pagina 6:1 n pagina 45

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Rivista dell'ASIG, Associazione Stampatori Italiana Giornali

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Nume1w 9MaRZO 1996

Pcrilldko lllL:l1~ik. AnllO II! n. 9Srt,;d. in ahh. Plll;I:JI~5tlip-Rol1ì<l.

PeRrOòlCO ÒeLLCl ASIG - ASSOCfClZIOIU: SrampaTOgl Ira[IlIJ1Cl Glo/waLI-

Pubblicità on line: facciamo il puntoIncontro a Milano tra il gruppo di lavoro ASIG e ie maggiori conces­sionarie di pubblicità.

FILO DIRETTO

LE AZIENDE INFORMANO

a pagina 3

La "redazione virtuale" di SpecchioSoluzioni tecnologiche innovative per il settimanale de La Stampa.

a pagina 11

Trasmissione broadcast al Sole 24 Ore

Il servizio AStG Se/vice che mette a

diretto COI/tatto fornitori e utiliuatori di

tecnologie per la produzione di quoti­

diani.

Un articolo di Antonio Bogo, responsabile del Centro Documentazio­ne e Studi del quotidiano economico.

a pagina 16

Il nuovo servizio telematico GlobnetIl nuovo servizio on line del gruppo RCS Editori descritto dal Respon­sabile Pianificazione e Sviluppo Chris Fodo!'.

Filo Diretto è il modo più rapido, effica­

ce ed economico per raggiungere i piÙ

qualificati manager e decision maker

deLL' industria editoriale iraliana.

a pagina 22 Ecco l'elen.co delle aziende aderenti:

a pagina 25

Tempi duri per l'industria editorialePresentati a Roma i dati flEG del settore; bilanci sempre più in rosso.

a pagina 30

Appie e il mercato editoriale italianointervista a Diego Piacentini, Direttore Generale di AppIe Italia.

a pagina 27

C.M.D.E.

HASS'ELBLAD

IBM SEMEA

INDICO

MEDITERRANEA

]VTG

OPTRONICS

SERVIZI ITALIA

S'INEDITA

TEIYRESS

UNIS1S ITALIA

VIDEO ON LINE

XEIKON

ANSA

ANS APIS NlGER SOFTWARE

APPLE COMPUTER

ATEX-SYSDECO

AUTOLOCIC

ECR1VI

DU PONT DE NEMOURS ITALIANA

FULCRUlv! ITALlA

a pagina 58

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Circolari

A

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~~ Lo Scaffale

Arcllivil> Aro..'r1o/\SI(i

Uno Scaffale pieno di libriUna nuova rubrica al servizio dei lettori e degli editori di libri.

a pagina 36

Segni di ripresa per l'industria grafica-Dati ARGI: aumentano i consumi e l'import di macchine grafiche.

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Le strategie di mercato dell'AJVSAUn intervento di Roberto Petronio, responsabile marketing dellamaggiore agenzia di stampa italiana.

~ Appuntamenti a pagina 6:1 n pagina 45

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Periodico della ASIGAssociazione Stampatori Italiana Giornali

Via Sicilia 125, 00187 Romatel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489

E-mail: asigserv@ mbox.vol.it

Direttore responsabileCarlo Lombardi

RedazioneSalvatore Curiale - Luca Michelli

Progetto Grafico - impaginazioneSabrina Bizzarri

Segreteria di RedazioneAntonella Appolloni

Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994© ASIG Service S.r.l. - 1995 - Tutti i diritti riservati

Sede legale: via Bigli 2, 20121 Milano

StampaI.G.U. S.r.l.

Via Michele Migliarini 59/A, 00173 Roma

Questo numero è stato chiuso in redazione il 20 Marzo 1996

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Parliamo di...

L’appuntamento con l’indagine sui bilanci delle impreseeditrici di quotidiani che, da un quinquennio ed oltre, la FIEGaffida alla Deloitte & Touche non è davvero l’occasione perdare la stura a previsioni incoraggianti sul futuro dellainformazione a mezzo stampa in Italia. L’edizione più recentedella ricerca, presentata ai giornali lo scorso 12 marzo, ponein risalto i dati di un trend negativo che sembra non potersiarrestare e, al tempo stesso, mantiene ampi margini di incertezzasulla strada da battere per ridare gestibilità alle aziende delsettore.

Forse condizionati dall’eloquenza delle cifre, gli specialistidella Deloitte &Touche hanno finito con il privilegiare alcuneindicazioni sui mutamenti da introdurre nelle strategieimprenditoriali, ponendo qualità e caratteristiche del prodottoal centro dell’analisi. Ha così trovato autorevole riscontrol’ipotesi di una informazione maggiormente raccordata alladifferenziata domanda del mercato e l’esaltazione del“localismo” quale reale valore aggiunto del medium“tradizionale”. Le esigenze del prodotto tornano in superficiequando si sottolinea la valenza di una maggiore elasticità nellastruttura dei costi, si individua il traguardo della multimedialitàcome risultato dell’utilizzo di tecnologie rivolte alla sinergiatra prodotti informativi diversi tra loro integrabili o si ponel’accento, per l’ennesima volta, sull’inadeguatezza dei canalidistributivi.

Emerge tuttavia, nella sua allarmante evidenza, l’allargarsicostante della forbice tra costi e ricavi. I 14,7 miliardi di utiledi settore registrati nel 1992, sono diventati 94,3 miliardi diperdita nel 1993 e 137,3 miliardi nel 1994, con una stima peril 1995 che forse supera i 200 miliardi di disavanzo.

I rimedi a breve termine, sotto questo profilo, sonodifficilmente individuabili. L’impatto positivo delle tecnologie,forme più razionali di organizzazione del lavoro e più rigorosepolitiche retributive contribuiscono certamente a frenarel’evoluzione dei costi; ma non a bloccarla. Mentre statici - o,peggio, in regresso - sono i ricavi, soprattutto quelli che, inogni parte del mondo, costituiscono la fonte primaria dientrata per le imprese editoriali. Qualcuno, tra i più incallitiottimisti, parla di “inversione di tendenza” perché, nel 1994,i quotidiani hanno aumentato dello 0,1 per cento (dal 18 al18,1) la loro quota di partecipazione agli investimentipubblicitari, tendenza che - sulla base di alcune parzialianalisi predittive - dovrebbe confermarsi nel 1995,trascinandosi nel ’96 e nel ’97. Ma si tratta sempre di oscillazionidecimali che rincorrono a grande distanza i tassi di inflazione.

La verità è racchiusa nella tabella pubblicata nello studiodella FIEG su “La Stampa in Italia” che affianca l’analisi

della Deloitte & Touche. Su 13 paesi considerati, l’Italiaoccupa il gradino più basso nel rapporto tra redditopubblicitario e ricavi editoriali. Si va dalla incidenza dell’ 84,4per cento degli Stati Uniti, al 92,8 per cento del Lussemburgo,all’80,5 per cento circa della Gran Bretagna, al 63,5 per centodella Germania, al 70 per cento circa della Spagna, mentrealtri si aggirano su percentuali superiori o attorno al 50%.L’Italia appare invece bloccata a poco più del 43 per cento.

Considerato che, nonostante i limiti indicati, i ricavieditoriali dei quotidiani italiani ammontano a circa 4 milamiliardi, non è difficile individuare la carenza maggiorerispetto ai tanti malanni che affliggono la stampa.

Con questa convinzione, nell’ambito delle nostre limitatepossibilità, riteniamo utile contribuire a far sì che la pubblicitàsui quotidiani possa essere acquisita con proceduretecnicamente semplificate, acquisendo, nel contempo, il rilievoe l’attenzione che merita. Il trasferimento on line della pubblicitàcon metodologia digitale esula, quindi, dall’ambito strettamentetecnologico e costituisce, a nostro avviso, parte non trascurabiledell’itinerario che segna il futuro della informazione a mezzostampa.

Carlo Lombardi

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Lo scorso 22 febbraio,presso la sede FIEG di Mi-lano, ha avuto luogo unaaffollata giornata di lavo-ro sul tema “Trasmissionedigitale degli annunci pub-blicitari: le opportunità -le soluzioni”, organizzatadall’ASIG ed alla qualehanno partecipato, oltre airappresentanti del gruppodi lavoro ASIG che sindallo scorso maggio 1995si sono occupati del tema,esponenti delle maggiori concessionarie di pubblicità ope-ranti sul mercato dei quotidiani e dei periodici.

Il gruppo di lavoro ASIG e gli approfondimenti tecniciL’incontro tra i componenti del gruppo di lavoro ASIG

e le concessionarie rappresenta l’inizio della seconda fasedell’attività del gruppo, che sino ad oggi ha approfondito inprevalenza le questioni tecniche legate all’invio dei file dipubblicità su linee ISDN.

Infatti, dopo la costituzione del gruppo di lavoro ASIG,della quale TecnoMedia ha dato notizia nel numero 6 delloscorso giugno, si sono susseguiti una serie di incontritecnici:

- 25 maggio 1995: individuazione degli obiettivi dell’at-tività del gruppo di lavoro e delle problematiche tecniche daaffrontare; impostazione del programma di attività del gruppodi lavoro;

- 7 giugno 1995: approfondimento teorico delle tematichetecniche riguardanti le telecomunicazioni;

- 22 giugno 1995: approfondimento teorico delletematiche tecniche riguardanti i formati dei dati, i formati dicompressione, gli annunci a colori;

- 12 settembre 1995: sintesi degli approfondimenti tecni-

ci e confronto degliorientamenti del gruppodi lavoro ASIG con quel-li del gruppo di lavoroIFRA; impostazione del-l’attività di sperimenta-zione;

- 3 ottobre 1995: im-postazione e avvio del-l’attività di sperimen-tazione per i giornali delCentro-sud;

- 17 ottobre 1995: ve-rifica dei primi risultati

delle sperimentazioni; analisi delle indicazioni dello SpecialReport IFRA e confronto con gli orientamenti emersi all’in-terno del gruppo di lavoro;

- 28 novembre: analisi delle sperimentazioni effettuate eprime conclusioni.

Contemporaneamente a questa attività, il gruppo dilavoro ASIG ha partecipato, con suoi rappresentanti, allafase finale dell’attività del gruppo di lavoro IFRA sullapubblicità on line, e più precisamente alla riunione conclu-siva del gruppo, svoltasi a Francoforte il 6 luglio 1995.

Le sperimentazioni sono state condotte utilizzando ilsistema TEDDI (Trasmissione Elettronica di Dati, Docu-menti e Immagini) messo a punto dalla società Servizi Italia,appartenente al gruppo svizzero Publicitas, che ha svilup-pato significative esperienze sul tema della trasmissionedigitale della pubblicità in Paesi come Stati Uniti, Spagna eGermania.

Le piattaforme tecnicheNel corso degli approfondimenti tecnici sono emerse

alcune “piattaforme tecniche” che costituiscono la basesulla quale costruire un sistema di trasmissione affidabile edefficiente.

iniziative ASIG

Trasmissione della pubblicità on line:le opportunità - le soluzioni

Nel corso di una giornata di lavoro svoltasilo scorso 22 febbraio sono state poste le basi

per una collaborazione tra il gruppo dilavoro ASIG sulla pubblicità on line e le

maggiori concessionarie di pubblicità, conl’obiettivo di affrontare e risolvere le

questioni organizzative e gestionali di unprogetto che - come hanno dimostrato leprime sperimentazioni produttive - puòrivelarsi di grande utilità per l’intero

settore editoriale.

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1. Trasmissione dei datiISDN è, al momento, il supporto trasmissivo più idoneo:

la rete digitale ad alta velocità della Telecom Italia èampiamente disponibile su tutto il territorio nazionale, ed ilsuo tasso di diffusione presso le aziende editoriali è pratica-mente del 100%. Altro vantaggio della rete ISDN è quellodi essere una rete commutata, quindi non dedicata, e di poteressere utilizzata per un ampio ventaglio di servizi: fonia,trasmissione, dati, immagini, fax e così via.

All’interno del gruppo di lavoro ASIG si è inoltre dibat-tuto sulle modalità di trasmissione in rete del materialepubblicitario. La modalità “file transfer”, ovvero il sempli-ce trasferimento dei file pubblicitari dall’inserzionista-agen-zia-fotolito alla concessionaria ed al quotidiano, è apparsascarsamente soddisfacente rispetto alle complesseproblematiche connesse al processo di produzione dellapubblicità ed ai molteplici attori che in essa interagiscono esi scambiano le informazioni necessarie per completare ilciclo produttivo dell’annuncio, dalla prenotazione alla fat-turazione. Sotto questo aspetto, la costituzione di una verae propria rete appare sicuramente la soluzione più adeguata.

In conseguenza di queste “esigenze di rete” e dellaconseguente esigenza di disporre di un sistema diindirizzamento dei messaggi affidabile ed univoco, è statoindividuato il protocollo TCP/IP (il medesimo, per inten-dersi, che viene utilizzato da Internet) come la soluzione piùadeguata per consentire la individuazione univoca delsingolo “nodo” della rete (agenzia, fotolito, concessionaria,quotidiano). Alle stesse conclusioni è giunto il gruppo dilavoro IFRA.

In quest’area, rimangono da risolvere alcuni problemiminori, come la compatibilità dei sistemi schede-router che,pur in rapido miglioramento, non è ancora completa, e lapossibilità di affasciare due o più canali a 64 Kbit/sec neicollegamenti in rete incrementando in tal modo la velocitàdi trasmissione. Infine, l’adozione del protocollo TCP/IPrende auspicabile l’adozione di un sistema unificato di

indirizzamento che possa essere condiviso da tutti gli attoridel processo di produzione della pubblicità.

2. Formato dei datiIl gruppo di lavoro ASIG ha scartato in partenza formati

come il PDF Acrobat e il TIFF-IT che, pur promettenti inprospettiva, non sono ancora ampiamente diffusi o non sonostati sufficientemente testati in produzione. Al momento,gli unici formati che possono essere presi in considerazioneper la digitalizzazione dei file di pubblicità sono il TIFF el’EPS. A queste conclusioni è giunto anche il gruppo dilavoro IFRA.

Dalle sperimentazioni condotte è emersa una spiccatapreferenza per il formato EPS, basata per lo più su dueconsiderazioni:

- Il TIFF, essendo un formato bitmap, nel quale ognipunto dell’immagine è definito da un byte, genera file didimensioni ragguardevoli, che sottopongono il sistema pro-duttivo del quotidiano ad impegnative sollecitazioni: occor-re più memoria su disco, più memoria RAM sui RIP dellefotounità, sistemi OPI efficienti per la creazione el’impaginazione delle basse risoluzioni.

- Affinché si evitino nella fase di output finale dellapellicola effetti fastidiosi come il moiré, per le immaginiTIFF la risoluzione di scansione dell’immagine e la lineaturadel retino deve essere identica alla risoluzione di uscita edal retino dell’unità di output che produrrà le pellicole. Maanche nel caso di una risoluzione perfettamente identica, unmodesto ridimensionamento dell’immagine in fase diimpaginazione potrebbe causare problemi nella fase dioutput.

Assai più promettente e praticabile si è rivelata la solu-zione EPS (Encapsulated Postscript). L’EPS infatti, a dif-ferenza del TIFF, è un formato vettoriale, composto cioè dauna serie di istruzioni di programma, con la qual cosa sievitano i due maggiori problemi evidenziati dai file TIFF:da una parte, le dimensioni dei file EPS sono tendenzial-

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mente più contenu-te, dal momento cheil file non descrivecon un byte ogni sin-golo punto dell’im-magine, ma trasfor-ma l’immagine inuna serie di istruzio-ni di programma;dall’altra parte, neifile EPS il retino èuna semplice istru-zione di programma,e pertanto l’immagi-ne, non essendoretinata, può essereacquisita ad una ri-soluzione diversa ri-spetto alla risoluzio-ne finale di uscita e può essere modificata in fase di impa-ginazione, senza il rischio di creare moiré o altri effettiindesiderati.

Il problema principale legato ai file EPS riguarda lagestione dei caratteri. Se infatti nei file TIFF i caratteri sonogestiti allo stesso modo delle immagini, cioè come alternan-ze di punti con diversi valori di grigio, nei file EPS sonoindicati il tipo di carattere da utilizzare, il corpo, l’orienta-mento e la stringa di testo da inserire.

Occorre pertanto che l’interprete Postscript (in questocaso il RIP del quotidiano) disponga delle famiglie dicaratteri indicate dal file di pubblicità o, in alternativa, chequeste famiglie di caratteri si trovino all’interno del filestesso: cosa, quest’ultima, possibile solo con la versione 2del Postscript, che non tutte le aziende editoriali attualmentesupportano.

Se ciò non avviene, il RIP emette un messaggio di erroreoppure sostituisce il font mancante con un font di default,

per esempio il Courier.Buoni risultati sono

stati ottenuti con l’au-silio di pacchetti sof-tware che consentonol’“embedding”, ovverol’inserimento delle fa-miglie di caratteri al-l’interno dell’annuncio,e la creazione di filecompatibili con il livel-lo 1 del Postscript.

3. Compressione deidati

La compressione deifile di pubblicità digi-tale, sia TIFF che EPS,si rende necessaria per

ridurre i tempi della loro trasmissione su linee ISDN.L’orientamento del gruppo di lavoro, conforme a quellodell’IFRA, è quello di utilizzare i sistemi di compressione“lossless”, ovvero senza perdita di dati: Packbits e LZW peri file TIFF, LZ77 per i file EPS. Questo tipo di compressioneconsente di ottenere, in sede ricevente, un file esattamenteidentico al file sorgente.

Il gruppo di lavoro ASIG ha deciso invece di nonprendere in considerazione i sistemi di compressione cosid-detti “lossy”, che comprimono il file effettuando una sortadi “semplificazione” dell’immagine sorgente, con il risulta-to di una perdita di dati. Il più diffuso tra questi sistemi dicompressione, il JPEG (Joint Photographic Expert Group),è uno degli standard più diffusi per la archiviazione etrasmissione delle immagini fotografiche, ed è stato consi-derato utilizzabile anche per la pubblicità dal gruppo dilavoro inglese DATIC (Digital Adsvertising TransferGuidelines & Recommendations), che raccomanda tuttavia

I partecipanti alla giornata di lavoro del 22 febbraio

Maurizio Ballabio .......... MONDADORI PUBBLICITA’ ....................... SEGRATEGianluigi Bersani .......... SERVIZI ITALIA ............................................. MILANOGiorgio Bignozzi ............ SERVIZI ITALIA ............................................. MILANOFausto Bossetti .............. SESAAB .......................................................... BERGAMONello Brenna .................. PUBLIKOMPASS ........................................... MILANOCarlo Cassani ................ PIEMME ......................................................... MILANOAntonio Cavaletto .......... EDITRICE “LA STAMPA” ............................ TORINOVirginio Cova ................ IL SOLE 24 ORE SYSTEM ............................. MILANOSalvatore Curiale .......... ASIG ............................................................... ROMANino Dordoni ................. RUSCONI PUBBLICITA’ .............................. MILANOEnrico Franzini ............. STABILIMENTO TIPOGR. PIACENTINO .... PIACENZAClaudio Fumagalli ........ A. MANZONI & C .......................................... MILANOMarisa Gervasoni .......... MULTI MEDIA PUBBLICITA’ ...................... MILANOGiuseppe Giovanale ...... NUOVA EDITRICE SPORTIVA ..................... TORINOGiorgio Greco ............... R.C.S. EDITORI - SETTORE PERIODICI .... MILANOPier Luigi Gubinelli ....... EDITORIALE L’ESPRESSO .......................... ROMAGianfranco Lazzaretto ... MULTI MEDIA PUBBLICITA’ ...................... MILANOCarlo Lombardi ............. ASIG ............................................................... ROMADaniele Magni ............... FOTOMASTER GROUP ................................ MILANOMassimo Martellini ....... EDITORIALE CORRIERE DELLO SPORT .. ROMAAndrea Menichetti ......... POLIGRAFICI EDITORIALE ........................ FIRENZELuca Michelli ................. ASIG SERVICE .............................................. ROMARoberto Moretti ............. R.C.S. EDITORI - SETTORE PUBBLICITA .. MILANORoberto Nobis ................ EDITRICE “IL SOLE 24 ORE” ..................... MILANOFranco Oppizio .............. R.C.S. EDITORI - QUOTIDIANI ................... MILANOSergio Orthmann ........... SERVIZI ITALIA ............................................. MILANOGuido Ottaviani ............. EDITORIALE CORRIERE DELLO SPORT .. ROMAGianni Pascucci ............ R.C.S. EDITORI - SETTORE PERIODICI .... MILANORoberto Sardi ................ R.C.S. EDITORI - QUOTIDIANI ................... MILANORiccardo Valli ................ A. MANZONI & C .......................................... MILANOSecondo Zilioli ............... R.C.S. EDITORI - SETTORE PUBBLICITA .. MILANO

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di utilizzare un rapporto di compressione massimo di 8:1,oltre al quale il decadimento di qualità dell’immagine iniziaad essere evidente.

4. Il “problema colore”.I file di pubblicità a colori pongono, nella prospettiva

della trasmissione digitale, alcune questioni supplementari.La prima questione è se si debbano utilizzare file RGB, cheoccupano meno spazio rispetto ai file CMYK ma cheimpongono al quotidiano di modificare il file pubblicitarioper ricavare da esso le separazioni per la stampa inquadricromia.

Alla fine ci si è orientati sulla soluzione CMYK(orientamento condiviso sia da IFRA che da DATIC),partendo dal presupposto che il quotidiano non debba inter-venire minimamente sul file di pubblicità inviato dall’agen-zia pubblicitaria o dalla fotolito, per minimizzare il rischiodi contestazioni.

E’ stato inoltre ipotizzato, affinché le agenzie e le fotolitoottimizzino le separazioni in rapporto al tipo di carta e diinchiostri utilizzati dai singoli quotidiani, che i giornalipossano fornire alle agenzie o alle fotolito incaricate diprodurre i file di pubblicità i propri “profili colore”, in mododa ottenere separazioni perfettamente calibrate.

Il secondo problema è costituito dalle prove colore.Attualmente le pellicole con le separazioni a colori arrivanoai giornali accompagnate dalla prova chimica (Cromalin)da utilizzare come riferimento per la stampa. Nella prospet-tiva della trasmissione digitale della pubblicità una buonasoluzione potrebbe essere quella dell’invio di un file dipreview da utilizzare sulla stampante a colori, magari ac-compagnata da un file di settaggio dei parametri dellastampante.

Trasmissione digitale della pubblicità: perché?Come si può vedere, non tutti i problemi tecnici possono

essere considerati pienamente risolti, ma di certo si può

affermare che allo stato attuale delle tecnologie la trasmis-sione digitale dei file di pubblicità è, da un punto di vistatecnico, pienamente fattibile.

Naturalmente quello tecnico è soltanto uno degli aspettidel problema: altrettanta se non maggiore importanza rive-stono i temi di natura organizzativa e gestionale, ai quali èstata dedicata la giornata di lavoro del 22 febbraio, il cuiprimario obiettivo era costituito dal pieno coinvolgimentonell’iniziativa delle concessionarie di pubblicità, responsa-bili “naturali” della gestione e del controllo del traffico dimateriale pubblicitario dagli inserzionisti verso i mezzi, alfine di individuare e definire con la massima chiarezza lecaratteristiche del sistema e le direttrici verso le quali essodovrà svilupparsi.

La prima domanda alla quale occorre dare una risposta è:ne vale la pena? Certo, dal punto di vista dei quotidiani ilpoter disporre dell’annuncio in formato digitale all’internodel sistema editoriale chiude definitivamente il cerchiodella videoimpaginazione integrale; ma qual è il vantaggioper gli altri attori del processo, agenzie, fotolito, concessio-narie? Quali le opportunità ed i rischi del nuovo sistema?

Prima ancora di addentrarsi nella pur necessaria analisicosti-benefici, una prima risposta può essere data con unaconstatazione: oggi in Italia una agenzia di pubblicità cheintenda pianificare una campagna pubblicitaria a diffusionenazionale sulla tv non ha che da produrre due o tre cassetteBetacam e spedirle alle concessionarie della RAI, del grup-po Fininvest e di TMC. Se quella stessa agenzia intendepianificare una campagna nazionale sulla stampa quotidia-na, dovrà:

- realizzare l’annuncio;- contattare le concessionarie di pubblicità delle testate

che dovranno ospitare l’annuncio;- adattare l’annuncio alle caratteristiche di stampa di ogni

singola testata (dimensioni dei moduli, lineatura del retinodi stampa);

(continua a pag. 8)➔

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SIERRA NEVADA - 22 febbraio 1996Slalom Gigante

Deborah Compagnoni è campionessa del mondo di Slalom Gigante.Una leggenda che continua! Il suo sorriso, la sua carica, il suo stile

hanno entusiasmato tutti gli sportivi del mondo, premiando per la seconda volta, dopo il trionfo di Isolde Kostner, i colori dell’Italia e il marchio Pocket Coffee.

IL POCKET COFFEE SKI GROUP HA FATTO BISMAGICA DEBORAH!MAGICA DEBORAH!

Uno Slalom Vincente...L’utilità della trasmissione digitale della pubblicità ha trovato una conferma esemplare proprio il 22 febbraio

scorso, al termine della giornata di lavoro organizzata sul tema a Milano dall’ASIG.La multinazionale dolciaria Ferrero, sponsor della squadra femminile di sci alpino con il marchio Pocket

Coffee, aveva pianificato sui quotidiani sportivi una campagna pubblicitaria legata all’evento: nel caso in cui unaatleta italiana si fosse aggiudicata la vittoria nelle gare del campionato mondiale di Sierra Nevada, sarebbeapparsa il giorno dopo una pagina di pubblicità con la foto dell’atleta.

Poiché le gare avevano termine intorno alle 13,30, i tempi erano estremamente ristretti: gli annunci venivanorealizzati da una fotolito di Torino ed inviati in automobile presso i giornali in modo da giungere in tempo utileper andare in stampa. In pratica, la pubblicazione degli annunci era possibile soltanto per le testate di Torino eMilano, Tuttosport e Gazzetta dello Sport, mentre mancava il tempo materiale per l’invio della pellicola versoRoma al Corriere dello Sport-Stadio.

Il 22 febbraio, al termine dell’incontro orga-nizzato dall’ASIG, Deborah Compagnoni vin-ceva la medaglia d’oro nello slalom gigante;dopo pochi minuti il file contenente l’annunciopubblicitario riprodotto a lato veniva trasmessovia ISDN con il sistema TEDDI dalla fotolitotorinese alla sede di Milano di Servizi Italia,dove veniva adattato alle caratteristiche grafi-che del quotidiano romano e successivamentetrasmesso alla STEC, la società di Roma checura la composizione tipografica del Corrieredello Sport-Stadio. Alle 18,54 il file era dispo-nibile nel sistema di impaginazione del quoti-diano; qualche minuto dopo la STEC ricevevaanche la versione dell’annuncio adattata al for-mato del quotidiano La Repubblica, che inquesto modo poteva anch’esso pubblicare l’an-nuncio.

L’utilizzo della trasmissione digitale dellapubblicità, in questa circostanza, non soltantoha consentito di recuperare una serie di costi diproduzione (pellicola, trasporto), ma ha per-messo al quotidiano di incrementare il propriofatturato pubblicitario attraverso la pubblica-zione di un annuncio che altrimenti, a causadelle limitazioni dei sistemi tradizionali, nonsarebbe stato possibile pubblicare.

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- spedire tramite corriere le pellicole alla concessiona-ria, che a sua volta provvederà al controllo ed all’inviopresso i quotidiani.

Come si può vedere, le modalità di trasmissione degliannunci pubblicitari verso il mezzo-quotidiano sono piùcomplesse rispetto al mezzo-tv e, se non si può certosostenere che da ciò soltanto dipenda la minore quota diinvestimenti pubblicitari sui quotidiani rispetto alla tv,certamente questo processo non aiuta a stimolare l’investi-mento pubblicitario sulla carta stampata. In prospettiva,andare verso forme nuove e più moderne di acquisizionedella pubblicità può servire a difendere le proprie quote dimercato nei confronti di concorrenti “tradizionali” e dinuovi strumenti di comunicazione di cui si comincianoappena ad intravvedere le potenzialità.

Il trasferimento digitale degli annunci pubblicitari dallaagenzia alla concessionaria e da questa al quotidiano con-sente di eliminare tutti i passaggi “fisici” dell’annuncio(trasferimento su pellicola e invio della pellicola verso ilquotidiano), che viene spedito tramite linee telefoniche adalta velocità verso la sua destinazione finale, il giornale,dove entrerà direttamente nel sistema di impaginazione. Ivantaggi rispetto al sistema tradizionale sono molteplici:

- incremento di flessibilità, grazie alla possibilità diinviare il materiale pubblicitario in tempo reale anche insituazioni di emergenza, qualora per esempio ci si accorges-se di un errore nell’annuncio o si rendesse necessaria lapubblicazione di una inserzione “oggi su domani”, come èil caso dell’annuncio Pocket Coffee collegato ai campionatimondiali di sci spedito via ISDN nel pomeriggio del 22febbraio e pubblicato sull’edizione del 23 (vedi il riquadroa pag. 7).

- miglioramento della qualità: nell’attuale sistema l’an-nuncio viene trasferito su pellicola e quindi ritrasferito dalgiornale nel sistema di impaginazione o direttamente foto-grafato sul tavolo luminoso, con inevitabile perdita di qua-lità rispetto all’originale; con il trasferimento digitale del

file, invece, l’annuncio arriva sulla pagina del giornaleesattamente identico a com’era quando è stato licenziatodall’agenzia.

- recupero di costi rispetto all’attuale sistema: a parte ilcosto di trasporto dell’annuncio, che verrebbe sostituitodall’invio su linea ISDN, un costo che verrebbe sicuramenteeliminato è quello della pellicola, che attualmente variaintorno alle 150.000-200.000 lire per una pagina broadsheet.

I tempi sono maturiL’ASIG, Associazione di categoria delle aziende editrici

e stampatrici di quotidiani che si pone come punto diriferimento per tutto il settore italiano dei quotidiani relati-vamente ai problemi connessi all’innovazione tecnologicaed organizzativa, da tempo è impegnata sul tema dellatrasmissione digitale della pubblicità. Qualche anno fa fucostituito un dipartimento di lavoro sull’argomento, i cuilavori tuttavia non riuscirono a decollare, per una serie dimotivi:

- la normativa contrattuale in vigore nell’industria deiquotidiani, che imponeva di fatto la lavorazione o la ri-lavorazione della pubblicità all’interno del quotidiano;

- l’insufficiente infrastruttura di telecomunicazioni;- Lo scarso interesse per il tema dimostrato dal settore

della pubblicità in generale.Queste difficoltà oggi appaiono in gran parte superate:- l’ultimo rinnovo contrattuale dei lavoratori poligrafici

ha di fatto regolamentato l’acquisizione diretta di materialepubblicitario pronto per l’impaginazione proveniente dal-l’esterno del giornale;

- la diffusione commerciale della rete ISDN ha messo adisposizione delle aziende editoriali una rete di trasmissio-ne efficiente, capillarmente diffusa ed a costi sostenibili;

- L’esigenza di recuperare efficienza e di contenere icosti nel processo di produzione della pubblicità, unito aduna maggior penetrazione della cultura informatica, ha resopiù sensibile al tema il mercato della pubblicità.

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Che il tema sia ormai maturo lo dimostra il fatto cheanche all’estero si sono costituiti gruppi di lavoro conl’obiettivo di definire standard tecnici ed organizzativi perla trasmissione digitale della pubblicità: ricordiamo peresempio il consorzio americano DDAP (Digital Delivery ofAdvertising for Publications), composto da alcuni dei mag-giori fornitori di sistemi pre-press, oppure i già citati gruppidi lavoro DATIC e IFRA.

Il valore aggiunto della rete della pubblicità on lineL’obiettivo finale del progetto è quello di mettere le

agenzie pubblicitarie e, con esse, gli inserzionisti, nellecondizioni di accedere al mezzo pubblicitario-giornale nelmodo più semplice e rapido possibile. In altre parole,l’agenzia non deve fare altro che preparare l’annuncio eprenotare gli spazi sul giornale, quindi trasmettere gli an-nunci sino alle concessionarie, che a loro volta controllanol’annuncio e lo trasmettono ai giornali, dove l’annuncioviene impaginato e, infine, stampato.

L’ipotesi tecnica delineata è caratterizzata dall’inseri-mento nella rete, tra l’utente-agenzia e la concessionaria-quotidiano, di una serie di servizi a valore aggiunto, chefacilitano la pianificazione sui quotidiani, e principalmentel’adattamento del file di pubblicità alle caratteristiche tecni-che richieste dal quotidiano che dovrà pubblicarlo: formatodel file, risoluzione d’uscita, lineatura del retino, e così via;servizi che, come già ricordato, sono stati sinora forniti dallasocietà Servizi Italia, che ha sviluppato una soluzione giàoperativa in vari paesi europei e negli USA. E’ comunque ilcaso di sottolineare che tutte le transazioni avvengono suuna rete pubblica, di proprietà di Telecom Italia, assoluta-mente trasparente rispetto ai messaggi veicolati: voce, testi,immagini fisse o in movimento. L’intervento di fornitori diservizi a valore aggiunto quale Servizi Italia (o altri fornitoriche vorranno entrare in questo mercato) non configurapertanto il rischio di una soluzione proprietaria, ma soltantol’opportunità per gli attori del ciclo produttivo di delegare a

società specializzate quegli aspetti tecnici del processo cheessi non vogliono o non sono in grado di gestire.

In sintesi, nella nuova configurazione non cambiano leprocedure organizzative ed il flusso di lavoro, ed ognunodegli attori del processo potrà continuare a concentrarsi almeglio sul proprio core business: le agenzie sulla creazionedi annunci e sulla pianificazione delle campagne; le conces-sionarie sulla vendita degli spazi pubblicitari e sul marketingdel prodotto-quotidiano; i quotidiani, infine, sulla realizza-zione di un prodotto di alta qualità che veicoli informazionee pubblicità. Quello che cambieranno saranno gli strumentied i supporti del processo produttivo: alla pellicola sisostituiranno i byte del file digitale, al corriere le lineetelefoniche ISDN.

I prossimi sviluppi e il ruolo dell’ASIGNaturalmente la pura e semplice trasmissione costituisce

soltanto uno degli aspetti del processo produttivo dell’an-nuncio pubblicitario che possono trarre vantaggio dal nuo-vo sistema: nel corso dell’incontro del 22 febbraio sono statievidenziati da parte dei rappresentanti delle concessionariealcuni temi sui quali si renderanno necessari ulteriori appro-fondimenti, come per esempio le procedure da utilizzare perl’invio urgente di materiale, il controllo e la gestione delflusso produttivo, le misure da attivare in caso di mancata oerrata ricezione, le modalità di costituzione di database diannunci pubblicitari da utilizzare per la ripubblicazione diannunci; temi, questi, che esulano dall’aspetto tecnico insenso stretto e che richiedono un diretto coinvolgimentodelle concessionarie nella definizione delle specifiche delsistema.

Al termine dell’incontro è stato pertanto deciso di costi-tuire una commissione della quale faccia parte, da un lato,il gruppo di lavoro ASIG e, dall’altro, i rappresentanti delleconcessionarie; compito di questa commissione, che siriunirà in tempi assai brevi, è quello di affrontare e risolvere,partendo dagli approfondimenti tecnici e dalle

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sperimentazioni condotte dal gruppo di lavoro ASIG, i temiche coinvolgono il ruolo e l’attività delle concessionarie.

All’interno di questo gruppo di lavoro l’ASIG, in quantoassociazione di categoria senza fini di lucro che si proponel’obiettivo primario di contribuire al miglioramento delleeconomicità di gestione nella produzione dei giornali quo-tidiani, potrà continuare ad essere utile a tutti gli attori delprocesso produttivo della pubblicità sui quotidiani, svol-gendo un ruolo di garanzia super partes su alcuni aspettiassai delicati (accesso alla rete, riservatezza nella trasmis-sione dei dati) e fornendo una serie di servizi di “pubblicautilità”.

Una prima ipotesi, sulla quale potrà svolgersi un utileconfronto con quotidiani e concessionarie, prevede chel’ASIG possa fornire i seguenti servizi:

- garantire la riservatezza delle comunicazioni sullarete, attraverso la costituzione di un sistema di indirizzamentounivoco conforme al protocollo TCP/IP, all’interno delquale tutti gli attori disporranno di un indirizzo numerico edi una password segreta da utilizzare per le transazioni dimateriale pubblicitario;

- mettere a disposizione sulla rete un database checontenga dati ed informazioni di pubblica utilità che possa-no agevolare gli inserzionisti nella pianificazione pubblici-taria sui quotidiani: per esempio le dimensioni dei modulipubblicitari di tutti i quotidiani italiani, oppure i requisititecnici del sistema di produzione dei singoli quotidiani infunzione del materiale pubblicitario: formato dei file, carat-teristiche del retino di stampa, tipo di carta e di inchiostro distampa utilizzati.

Tariffe vantaggiose per i soci ASIGnegli alberghi della catena MONRIF

Anche per tutto il 1996, in seguito al rinnovo dellaconvenzione con la MONRIF, i soci dell’ASIGpotranno usufruire dei servizi offerti dalla prestigiosa

catena alberghiera a prezzi convenzionati estremamente vantaggiosi:

Grand Hotel Brun - Milano .......................singola: 195.000...................................................................... doppia: 240.000Hotel Hermitage - Milano ..........................singola: 198.000...................................................................... doppia: 250.000

Royal Hotel Carlton - Bologna ..................singola: 198.000...................................................................... doppia: 273.000Hotel Internazionale - Bologna .................singola: 165.000...................................................................... doppia: 250.000

I prezzi sono comprensivi di IVA (9%) e piccola colazione a buffet.

Per prenotare telefonare al numero verde 167.834033

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Fiocco azzurro per i pe-riodici di qualità italiani.

Lo scorso 27 gennaio èarrivato in edicola Spec-chio della Stampa, il nuo-vo settimanale del quoti-diano torinese La Stampa. Il formato è quello del NationalGeographic, il mensile americano che, con molta probabi-lità, costituisce lo standard di riferimento internazionale perquanto riguarda la qualità fotografica abbinata a testi divul-gativi di estremo rigore scientifico. La grafica ammicca agliipertesti dei nuovi strumenti di comunicazione elettronica:finestre di testo ed immagini affiancano le componentiinformative principali, con lo scopo di illustrare ed appro-fondire in tempo reale concetti, nomi ed idee disseminatenegli articoli.

Specchio ha promesso a tutti i lettori di aiutarli a “trovarele risposte per migliorare la qualità di vivere, cioè conosce-re, amare, lavorare, vedere, viaggiare, leggere ... in dueparole: per stare bene, sentirsi meglio, con noi stessi e congli altri”.

Fortemente voluto dal management di La Stampa e daldirettore responsabile Ezio Mauro, il settimanale è realizza-to da Paolo Pietroni, inventore di alcuni fra i periodiciitaliani più innovativi degli ultimi anni, caratterizzati da unagrafica accattivante e da un ampio impiego di fotografie. Daun punto di vista tecnologico, Specchio riflette soluzionifortemente innovative, con la realizzazione di una vera epropria “redazione virtuale” fra Torino e Milano. Un’orga-nizzazione di grande interesse, che TecnoMedia racconta inesclusiva, dopo un incontro con lo staff tecnico de LaStampa diretto da Giuseppe Strada.

Sinergie e risorse per un settimanale di qualitàSono ormai anni che l’industria italiana dei quotidiani si

è mossa sulla strada della promozione attraverso supple-menti illustrati o, più di recente, abbinando ai giornali altri

prodotti come audio evideo cassette. La Stam-pa di Torino, pur guar-dando con estremo ri-spetto a queste iniziati-ve, ha invece deciso,

dopo un approfondito lavoro di ricerca e di sperimentazione,di puntare sul più classico dei prodotti stampati: un settima-nale di approfondimento e di svago, una testata nella qualeil lettore potesse trovare argomenti interessanti anche senon immediatamente legati alla attualità o ad altri settoridell’informazione specializzata, come, per esempio, l’in-dustria televisiva. Un prodotto totalmente nuovo, in gradodi essere in edicola per tutta la settimana, e tale da differen-ziarsi rispetto ad altri supplementi che finora hanno caratte-rizzato gli altri grandi quotidiani italiani.

Una scelta tutto sommato non facile, visto che il giornaledi Torino non poteva contare, come altri, su sinergie construtture specializzate nel settore dei periodici.

Si è quindi deciso di attuare un progetto altamenteinnovativo, utilizzando alcune delle migliori risorse delmercato editoriale italiano là dove queste si trovano, aTorino e a Milano.

Specchio resta ancorato alla radice torinese del quotidia-no, e impiega competenze editoriali e grafiche maturatenell’ambito dell’Editrice La Stampa e, contemporanea-mente, può sfruttare le opportunità offerte dall’industriaeditoriale di Milano, capitale dei periodici di qualità, mer-cato italiano di riferimento per la pubblicità e per le imma-gini fotografiche. Tutta l’organizzazione ruota attorno aduna vera e propria “redazione virtuale”, stesa fra Torino eMilano dai tecnici della Sinedita coordinati dalla direzionetecnica del quotidiano.

La redazione virtualePer favorire la integrazione dei due nuclei editoriali e

grafici che concorrono alla redazione del settimanale, è

tecnologie in produzione

Il nuovo settimanale abbinato al quotidianoLa Stampa di Torino viaggia sull’autostradadigitale. Un formato prestigioso, fotografie

di grande impatto ed una “redazionevirtuale” tra Milano e Torino per produrreun settimanale da conservare nel tempo.

Una “redazione virtuale”per lo Specchio della Stampa

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stato disegnato un sistema edito-riale interamente basato su piat-taforma standard. La scelta diutilizzare Macintosh è stata sug-gerita da considerazionipragmatiche. Per un verso si ètrattato di assecondare una pre-ferenza emersa in seno alla reda-zione, per un altro si è constatatoche, avendo scelto di affidare lastampa del settimanale adun’azienda esterna specializzatanella produzione di periodici,occorreva tener conto della mag-giore diffusione della piattafor-ma Macintosh nel mondo delletipografie industriali non carat-terizzate dalla stampa dei quoti-diani.

Il sistema è attualmente composto da undici stazionieditoriali, sei a Torino e cinque a Milano, da nove stazionigrafiche, quattro a Torino e cinque a Milano, quattro scanner,uno a Torino e tre a Milano, stampanti per le bozze ripartitefra i due nuclei redazionali, un data server ed un file server,fisicamente installati a Milano, che costituiscono il cuoredel sistema editoriale. Questi apparati produttivi, in retelocale, si integrano grazie ad una linea a 2Mbits, alla qualecon backup ISDN sono connessi attraverso una coppia dirouter.

Il software editoriale è quello del sistema Sinedita, alquale i tecnici della software house italiana hanno apportatole necessarie modifiche secondo le indicazioni della reda-zione e della direzione tecnica del quotidiano torinese.

Sono state previste alcune particolari misure di sicurez-za, con la creazione di una serie di “step” in modo che i varigradi della lavorazione siano abbastanza individuati e sepa-rati. Quando il giornalista sta lavorando ad un pezzo, il file

La copertina del primo numerodello Specchio della Stampa

si trova nello status “in lavora-zione” e vi può intervenire solol’autore. C’è poi una fase succes-siva, che inizia quando il giorna-lista termina la stesura dell’arti-colo, nel quale il pezzo non puòpiù essere toccato da nessuno, edè nello status di protezione elet-tronica. A questo punto, si pro-cede alle stampe di prova su car-ta, che vanno alternativamente aicorrettori o agli stessi redattori.Tutte le correzioni avvengono sudue giri di bozze cartacee. Unavolta che il materiale cartaceoviene rilasciato, un redattore odun tecnico grafico provvederan-no ad immettere le necessariecorrezioni nel sistema. Tutto ciò

è stato sviluppato per evitare uno dei pericoli più gravi di unaredazione distribuita, che sul pezzo possano, per errore,lavorare più persone contemporaneamente, con il rischio dicausare danni. Con questa serie di misure di sicurezza, sulpezzo possono intervenire, in modo ordinato, redattori esuperiori che ne abbiano facoltà. La fase finale del processoproduttivo, per quanto riguarda gli articoli, consiste nell’in-tervento del grafico, che provvede alla impaginazione elet-tronica dei materiali.

Nel nuovo sistema editoriale sono stati anche sviluppaticollegamenti unidirezionali dal sistema Atex, sul quale èprodotta La Stampa, al nuovo ambiente di lavoro.

L’immagine in primo pianoSpecchio della Stampa punta molto sull’efficacia del-

l’immagine fotografica. Per garantire la miglior qualitàpossibile del prodotto stampato, si è deciso di demandareinteramente alla fase finale della produzione le scansioni in

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alta risoluzione e la preparazione delle quadricromie. Almomento di effettuare la videoimpaginazione, il photoeditor, a Milano, sceglie le immagini, mentre i graficiprovvedono alla scansione degli originali in bassa risoluzio-ne ed al loro posizionamento in pagina. Di solito nonvengono effettuati interventi di alcun genere, salvo il taglioe, laddove richiesto da particolari esigenze espressive, even-tuali forti sbilanciamenti cromatici. Gli originali fotograficie quelli digitali in alta risoluzione ottenuti dalle banche datielettroniche, vengono inviati allo stampatore, che provvedealla loro acquisizione finale, sostituendo le scansioni inbassa risoluzione all’interno dei files della rivista, mante-nendo il taglio redazionale dell’immagine e le correzionicromatiche volute.

Dalla pagina all’articoloL’architettura generale del sistema Sinedita divide le due

funzioni di data server e di file server. Il primo ha l’incom-benza di muovere le informazioni sul data base, il secondosi preoccupa di muovere i file. Nonostante questa caratteri-stica e nonostante che la circolazione delle immagini siasolo in bassa risoluzione, la redazione distribuita ha richie-sto un’attenta taratura per evitare problemi in termini divelocità di risposta.

Attraverso il collegamento fra le redazioni di Torino eMilano le stazioni di lavoro dialogano fra loro quasi intempo reale. Tuttavia, una volta avviato il sistema, si èosservato che, nonostante la velocità garantita dai collega-menti fisici e nonostante il fatto che sulla rete girassero soloimmagini a colori in bassa risoluzione, i redattori di Torino,quando volevano accedere alle pagine memorizzate neiserver fisicamente installati a Milano, ottenevano dal siste-ma risposte non sempre soddisfacenti per quanto riguardavai tempi di elaborazione, soprattutto nei momenti di maggiortraffico.

Per migliorare le prestazioni del sistema, i tecnici dellaSinedita hanno modificato la filosofia di base del software

editoriale, passando da una architettura “page oriented” aduna “story oriented”. In altri termini, è stata apportata unamodifica che consente ai redattori di Torino di non “parlare”in continuazione con la pagina che sta aperta a Milano, madi fare un “import” di tutto il servizio, tenendo bloccate lepagine, e quindi rendendole inaccessibili agli altri utentidella rete a Milano. In una ventina di secondi il servizio, nonpiù la sola pagina, viene importato a Torino, dove può esserecomodamente lavorato con i tempi di risposta propri di unarete locale. Una volta che le operazioni sono state effettuate,tutto il servizio, comprese le foto in bassa risoluzione, può“ritornare” a Milano, con un’altra ventina di secondi diviaggio.

Quando la rivista è pronta, dopo l’ultimo giro di correzio-ne, tutti i files in formato XPress vengono trasferiti allostabilimento dello stampatore, Moncalieri, su supportomagneto-ottico.

Un formato per durare nel tempoDalla redazione virtuale esce un settimanale che ha lo

stesso formato del National Geographic americano, il men-sile diffuso in milioni di copie in tutto il mondo che, dopooltre cento anni di pubblicazioni, ha ormai assunto la vestedi vero e proprio standard di riferimento per le pubblicazionidi qualità, destinate a durare nel tempo. Specchio dellaStampa non esita a ricorrere all’uso delle fionde, pagine acolori ripiegate all’interno della rivista, con illustrazioni efotografie di grande effetto. Come tutti i prodotti destinati adurare, è stato deciso di adottare una costa rigida, sulla qualevengono stampati, in estrema sintesi, gli argomenti piùimportanti di ciascun numero. A fine anno sarà pubblicatoun indice analitico per nomi e per argomenti, così chel’intera raccolta dello Specchio potrà diventare un vero eproprio strumento di consultazione.

Il prodotto richiede una pianificazione del lavoro moltoprecisa, ed una buona intesa con lo stampatore che deveprovvedere alla fase finale di impressione e di rilegatura.

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MILANO

4 stazioni grafiche

1 stampante colore1 stampante b/n

6 stazioni editoriali

1 scanner

5 stazioni grafiche

router router1 segreteria(Mac/Pc)

1 stampante colore2 stampante b/n

5 stazioni editoriali

3 scanner

1 Data Server1 File Server

TORINO

SCHEMA DEL SISTEMA EDITORIALE DELLA “REDAZIONE VIRTUALE” DEL NUOVO SETTIMANALE

Proprio su questo fronte La Stampa ha potuto attivareun’interessante sinergia con una società dello stesso gruppoITEDI, la Satiz, che ha fornito un know-how specifico perquanto riguarda gli addetti grafici alla produzione delloSpecchio e per quanto attiene ai rapporti con lo stampatore.

Periodicità settimanale, contenuti di qualità, formato efoliazione da mensile: Specchio ha scelto di restare inedicola tutta la settimana. Il sabato mattina, giorno di uscita,viene distribuito assieme al quotidiano La Stampa su tuttoil territorio nazionale, mentre nell’area di diffusione locale,Torino, Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria di Ponente illettore è libero di acquistare il solo quotidiano. Gli altri sei

giorni della settimana Specchio è invece distribuito cometestata autonoma.

Un avvio incoraggianteIl nuovo prodotto ha registrato un avvio oltremodo

incoraggiante. Il settimanale è stato diffuso in 758.000copie, ed ha trascinato le vendite del quotidiano La Stampa,in occasione dell’esordio della pubblicazione, lo scorso 27gennaio, al tetto di 850.000 copie, in pratica il doppio delnormale, in linea con le previsioni della società Exploreralla quale era stata commissionata una ricerca di mercato.

Incoraggianti anche le prime risposte degli abbonati del

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quotidiano torinese, che, dopo aver visto solo il primonumero, hanno risposto positivamente alla richiesta di esten-dere l’abbonamento anche allo Specchio.

Guardare vicino per vedere lontanoL’integrazione della redazione pare destinata ad una

rapida evoluzione. Nelle prossime settimane verrà installatafra Torino e Milano la videoconferenza. Telecamerina emicrofoni piazzati su un paio di stazioni nei due nucleiredazionali dovranno consentire un dialogo immediato fra

redattori e grafici a Torino e a Milano. Una forma moltoevoluta del “vecchio” interfono fra scrivanie, che consentiràdi guardare molto da vicino - una ventina di centimetri -l’occhio di una piccola telecamera, per vedere molto lonta-no, a oltre centocinquanta chilometri di distanza. Lavideoconferenza viaggerà sulla stessa autostrada digitale a2Mbits che collega i due nuclei della redazione e che, in unprossimo futuro, potrebbe prevedere anche il collegamentodiretto con lo stabilimento dello stampatore, per il trasferi-mento dei files on line.

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Per meglio capire cos’èoggi l’editoria, è utile iden-tificare i quattro punti fon-damentali del percorso edi-toriale ed i suoi cambia-menti connessi alla nascitae allo sviluppo dei nuovimedia.

Un dato fondamentale èidentificabile nella nascitastessa dell’editoria: la sco-perta di Gutenberg fu sostanzialmente il perfezionamento ela sintesi tecnica di procedimenti già conosciuti all’epoca. Ilprimo punto è il ragionare sull’esistente e creare ciò cheserve per finalizzare un’intuizione.

I libri, il primo prodotto editoriale in senso stretto, nonfurono solo un mezzo di comunicazione ma anche unamerce. La merce va distribuita con una rete commerciale edi punti di vendita gestita da operatori che traggano profittoda queste attività. Il secondo punto è la struttura diffusionaleche necessariamente coinvolge aspetti di organizzazionesul territorio nazionale e sovranazionale.

La nascita dell’editoria ha creato un nuovo pubblico, ilbisogno di informazioni è cresciuto, il dare informazioni èdiventato un’attività remunerativa. Il terzo punto è il conte-nuto; il prodotto editoriale non è un prodotto definito solodalle sue caratteristiche fisiche o di utilizzo, ma ha qualcosain più: è un “carrier” di emozioni.

La catena del prodotto editoriale cartaceo è andata strut-turando e consolidando nei suoi elementi base: il contenuto,la produzione multipla, la distribuzione e la vendita. Pergovernare questa molteplicità di aspetti e trarne profitto civollero uomini di affari, gli editori. Il quarto punto è l’edi-tore, colui che, attento agli sviluppi tecnologici, è capace inun mercato complesso e mutevole di organizzare in mododinamico l’azienda per soddisfare, in modo profittevole, leesigenze del mercato.

Editori e nuove tec-nologie

Le scoperte e le ap-plicazioni tecnologi-che, le nuove tecnichedi gestione aziendale,hanno prodotto cambia-menti profondi nelmodo di fare ed orga-nizzare le imprese edi-toriali, ma è con l’in-

venzione e la diffusione della radio prima, della televisionee del computer poi, che ha preso avvio una riflessione piùattenta sul ruolo dell’editore cartaceo.

La conoscenza dei nuovi mezzi ha spinto gli editori dicarta stampata a cercare vie nuove per aumentare la capacitàdi richiamo dei loro prodotti, li ha spinti a cercare nuovimezzi e logiche organizzative per ridurre i costi promuo-vendo nuove tecnologie di produzione e stampa. Pocoinvece è stato fatto in termini di nuove modalità di diffusio-ne del prodotto.

A questo punto mi sembra molto importante riflettere sulconcetto di medium per cercare di capire come oggi, nelmondo dell’editoria ma più in generale nel mondo dellacomunicazione, ci si stia avvicinando sempre più rapida-mente ad un tutt’uno.

La comprensione di questo tutt’uno e della sua possibiledifferenziazione e l’individuazione dell’attore principaledel processo di unificazione-diversificazione, può consen-tire la ridefinizione dell’editoria nei suoi termini culturali edimprenditoriali.

Nella società odierna la linea di demarcazione fra comu-nicazione “faccia a faccia” e comunicazione “mediata” stadivenendo sempre più flebile. Abbiamo l’idea di comunica-re direttamente anche quando siamo al telefono, là dovel’apparecchio costituisce invece un medium fra i dueinterlocutori.

tecnologie satellitari

Trasmissione broadcast al Sole 24 Ore:le nuove frontiere dell’“era digitale”

Il Sole 24 Ore avvia la trasmissione dellepagine con tecnologie broadcast. Antonio

Bogo, responsabile del CentroDocumentazione e Studi del quotidianoeconomico, descrive, in esclusiva per

TecnoMedia, il nuovo sistema HS Cast, inun articolo che è anche una riflessione

attenta sulle nuove frontiere del quotidianonell’era della comunicazione digitale.

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Il Pc è il nuovo mediumMedium: strumento di connessione, strumento di comu-

nicazione e, talvolta, di interazione fra i comunicanti. Lacumunicazione medianica funziona su un canale, laddove lacomunicazione faccia a faccia ne prescinde, basandosi piùsull’espressione che sulla comunicazione.

Canale visivo per la stampa, acustico per la radio e iltelefono, acustico e visivo per televisione, ecc. Medium èallora strumento di comunicazione testuale, visiva, sonora,verbale e motoria. Ma cosa si comunica medianicamente?Cosa passa da un emittente al destinatario?

Propongo un semplicissimo schema che riduce ai minimitermini le funzioni dei media: Media = carrier di informa-zioni, Media = carrier di emozioni, Media = environment.

Aspetto importantissimo è il terzo, l’environment, lospazio vissuto, occupato e in movimento, che i mediaoccupano e insieme traducono. Ogni medium è una strutturaspazio-temporale, perciò in movimento. Se la stampa ci puòapparire statica, pensiamo a tutto il lavoro che sta dietro alprodotto finito, pensiamo alle modalità con cui le informa-zioni vengono registrate e trasmesse, là dove il trasmettereimplica in sé movimento. Nessun medium, escluso il PC,presenta da solo tutti i canali di funzionamento. Il computerè un medium? Sì, con la caratteristica in più di contenerecontemporaneamente tutte le componenti tipologiche delmedium (testo, suono, immagine, movimento).

Oggi il computer è il medium per eccellenza, è il gestoredell’interazione a 360 gradi. Carrier di informazioni, diemozioni ed environment, struttura spazio-temporale. Ma sitratta di qualcosa di più del semplice movimento, si tratta diciberspazio. Lo spazio mediale è ciberspazio: lo spazionuovo creato e alimentato dalle reti di comunicazione.

Il ciberspazioLa notazione di ciberspazio, conditio sine qua non della

possibilità di esistenza della multimedialità, introduce larealtà virtuale come componente funzionale e oggettiva

della realtà fisica.Nell’universo multimediale questa interagisce con gli

elementi stessi della virtualità ma anche con quelli dellacosiddetta realtà effettiva, fisica, così da apportare cambia-menti anche in essa. Ma i fedeli della natura, delle belle artie dei musei non si spaventino, non si parla della vita in unarealtà inesistente, non si sta programmando la scomparsa dimusei, di quadri o libri.

Tutte queste belle cose che hanno accompagnato lanostra vita fino a ora, rendendola qualitativamente migliore,non si stanno dissolvendo: continueranno ad esistere perchèrimane la loro funzione. Esisteranno in maniera diversa, conmodalità a cui i nostri occhi, le nostre orecchie e il nostrotatto dovranno fare abitudine, ma a cui, stiamo tranquilli,potranno avere accesso.

Non si tratta del mondo degli angeli! Ciberspazio non èun insulto all’universo, è solo uno stravolgimento dellecategorie oggettive della realtà: il mondo del soggetto equello dell’oggetto si stanno avvicinando sempre più.

Il ciberspazio è quella struttura digitale in cui i mezzipossono tradursi l’uno nell’altro, stravolgendo i tradizionalimetodi di trasmissione e manipolazione. I mezzi di comuni-cazione superano se stessi in quanto media, non sono piùsemplici strumenti, ma trasformandosi l’uno nell’altro eunendosi, creano, generano nuove componenti dell’univer-so telematico, interagiscono fra loro e con l’attività umana,la quale entra in questo nuovo mondo guidata dalla tecnolo-gia delle reti telematiche.

Le implicazioni dell’”era digitale”La vera rivoluzione è dunque il “tutto digitale” e su

questa verità è utile focalizzare l’attenzione e riflettere.Il “tutto digitale” significa essenzialmente le seguenti sei

cose:* il mezzo scelto per fruire/far fruire l’informazione altronon è che la materializzazione di dati digitali, ovvero glistessi bit possono produrre materializzazioni differenti;

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* i bit omogeneizzano la “materia” informazione, per cuidiventa facile trattarla;* i bit si possono trasferire in modo semplice;* i bit possono portare informazioni relative a se stessi;* le forme che i bit possono assumere dipendono e dipende-ranno sempre di più dall’utilizzatore;* i bit assumono valore come tali e, quindi, il loro valoredipende dalla capacità del loro utilizzo e riutilizzo.

Il quotidiano nell’era digitaleAvendo definito cosa significa “tutto digitale” passiamo adesaminare come oggi viene prodotto un giornale:* il menabò si disegna su Personal Computer;* i testi sono scritti su Personal Computer;* le agenzie di stampa arrivano su Personal Computer;

* le fotografie arrivano/si introducono su Personal Compu-ter;* i grafici arrivano/si preparano su Personal Computer;* la pubblicità arriva/si introduce su Personal Computer.

Sul computer esistono tutte le informazioni che permet-tono di dare origine alla materializzazione del quotidiano ein più si trovano tutte le informazioni che sono entrate ininput e che non sono state utilizzate per la preparazione delquotidiano stesso.

Possiamo dire che la caratteristica fondamentale deldigitale è la flessibilità: il prodotto digitale può essereelaborato da un computer prima, durante, o dopo la suapreparazione.

A questo punto del ragionamento ci siamo posti unadomanda: se il prodotto editoriale giornale è completamen-

Esempio di trasmissionedi un quotidiano contecnologie broadcast viasatellite

Copia base

Fotocopia

Edicole e abbonati

Centro stampa

Trasmettitore

Personal trasmettitore

Sistema editoriale

Pagina

Trasmettitore

Piccola diffusione

Centro distampa

Laser Laser

Pellicole

Utenti finali

Satellite Eutelsat

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te digitale, perché bi-sogna necessariamen-te stamparlo e poi di-stribuirlo? Non è forseil caso di pensare didiffonderlo, sotto for-ma di bit, e poi stam-parlo secondo neces-sità in uno stabilimen-to, in un centro di ser-vizi o, perché no?, acasa dell’utilizzatorefinale?

Dare una risposta aquesta domanda signi-fica risolvere due or-dini di problemi: le problematiche di stampa, e le modalitàdi trasmissione.

Per quanto riguarda la stampa sono già disponibili sulmercato macchine da stampa alimentate in modo digitale,che producono direttamente l’immagine elettronica cheviene impressa sulla carta: il prodotto per l’utente finale.Siamo agli inizi, ma una nuova rivoluzione nel mondoeditoriale è avviata.

Per quanto riguarda gli aspetti distributivi, poiché parlia-mo di prodotti ad ampia diffusione, i satelliti giocano unruolo determinante in quanto consentono di soddisfare ladiffusione contemporanea dello stesso prodotto a moltiutenti, principio di diffusione tipico del settore editoriale.

La trasmissione broadcasting al Sole 24 OreA tal proposito l’Editrice il Sole 24 Ore, per raggiungere

un utenza estera più vasta dell’attuale, ha avuto l’idea ditrasmettere il giornale tramite canale di tipo broadcasting.

E’ stato ideato un sistema di trasmissione che, usufruendodei canali televisivi normali, può rispondere alle esigenzenon solo della trasmissione del giornale, ma anche di qual-

siasi tipo di dato.Il sistema di tra-

smissione si basa suuna tecnologia, deltutto innovativa,che permette il tra-sferimento di gran-di quantità di dati abasso costo e con lamassima diffusionedi utenza. Il siste-ma di trasmissioneè stato chiamato HSCast.

La tecnologiarealizzata si

concretizza in una scheda per Personal Computer, checonsente di preparare e ricevere dati di qualsiasi natura,veicolati attraverso un segnale televisivo satellitare, terre-stre e via cavo.

L’aspetto innovativo di questa tecnologia è determinatoda quattro caratteristiche:* l’utilizzo completo, per la trasmissione di dati, della bandadi frequenza variabile con la possibilità di utilizzare in modoparziale o completo il segnale video. Questo consente ditrasmettere e ricevere contemporaneamente dati e tv in unafinestra ridotta, e permette di trasferire un grande volume didati in un tempo molto piccolo, a velocità di 2mbit/sec.;* il basso costo riferito alla quantità di dati che può trasmet-tere e ricevere;* l’utilizzo di un sistema di ricezione standard, ovvero unnormale impianto di ricezione tv, satellitare, terrestre e viacavo;* alta diffusione dell’utenza potenziale; in pratica doveesiste una televisione è possibile collegare il sistema ericevere i dati.

Provider

Transmitter Data collection

STAZIONE PER LA TRASMISSIONEBROADCAST VIA SATELLITE

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TABELLA 1

Satellite Eutelsat II F3Posizione geostazionaria 16° EstRadar a risposta 37Frequenza 11,575 GHzPolarizzazione VerticaleAmpiezza di banda video 27 MHzSottoportante audio nessunaInizio trasmissioni 01:00

(ora dell’Europa Centrale)Termine trasmissioni 02:00

(ora dell’Europa Centrale)

I vantaggi principali di questa soluzione sono: impattominimo sul sistema di realizzazione del giornale, i font chenon devono essere scaricati e, nel complesso, ottime moda-lità gestionali per i giornali con font non latine.

Per contro, fra gli svantaggi, occorre ricordare che ilformato Bitmap è inadatto al colore, non consente la ricercatestuale né la gestione di files di grandi dimensioni. Conquest’ultima soluzione, infatti, è necessario creare un fileper ogni pagina del giornale.

Il servizio HS Cast è strutturato con un Hub basato suISDN che può essere usato in modo dinamico, consentendoquindi di scegliere una velocità di trasferimento che va da 64Kbps a 2 Mbps.

Il software di comunicazione necessario è il RemoteAccess della Microsoft, strumento già incluso nei sistemioperativi Windows for Workgroup, Windows NT e Windows95.

La ricezione satellitarePer ricevere le trasmissioni di HS Cast si deve disporre

di un equipaggiamento di ricezione TV satellitare standard,di una scheda di ricezione HS Cast, del relativo software edi un Personal Computer compatibile Windows, più altrieventuali accessori, quali, per esempio, la stampante.

Il sistema di ricezione per TV satellitare è composto dadue elementi: un riflettore parabolico per la ricezione e un

Come funziona il sistema HS CastCon il sistema possono essere trasmessi tutti i tipi di file

di dati indipendentemente dal loro contenuto. Per la trasmis-sione di quotidiani o di riviste possono essere utilizzatidiversi formati di dati e diverse soluzioni. HS Cast forniscedue soluzioni chiamate rispettivamente: HS ViewA per ifile in formato Acrobat e Hs ViewB per i file in formatoBitmap.

Per i file Adobe Acrobat ™ il PDF è un formato standardnel settore editoriale che consente di trasmettere il giornalein un formato che può essere visualizzato su un qualsiasiPersonal Computer. Fra i vantaggi di questa soluzione, cisono: file di piccole dimensioni (pochi Mbyte per un interogiornale), ottima resa dei font con ogni tipo di risoluzionevideo e di stampa, buona resa dell’immagine e della gestio-ne colore, caratteristiche operative particolarmente indicateper riviste e quotidiani a colori, ricerca del testo con glistrumenti appropriati.

Fra gli svantaggi, per contro, occorre considerare che ifont usati devono essere caricati sul PC prima di potervisualizzare il giornale, e il formato Acrobat deve esseregenerato dal sistema editoriale del giornale stesso.

Il formato BitmapHS Cast accetta anche un formato bitmap (bianco e nero

bilivello) grazie al visualizzatore HSViewB che generascale di grigi in tempo reale. Questa tecnologia interagiscedirettamente con il sistema pagefax della sede del giornale,limitando al massimo l’impatto sul sistema produttivo.

Il sistema si basa su un PC interfacciato con il pagefax(RIP e/o scanner). Un software specifico converte le dimen-sioni e la risoluzione originale delle pagine in un formatostandard A3 con risoluzione 600 dpi e le memorizza in unfile TIFF con un algoritmo di compressione G4. Le dimen-sioni del file dipendono dal contenuto dello stesso, ma inbase alla esperienza possiamo affermare che le dimensionimedie sono inferiori a 1 Mbyte per pagina.

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TABELLA 2

CPU Intel 386 33 MhzSistema operativo Windows 3.1; Windows for Workgroup 3.11;

Windows 95Memoria RAM 8 MbyteHard disk 100 Mbyte (dipende dai dati che si devono ricevere)

sintonizzatore. Il riflettore parabolico deve essere puntato indirezione del satellite. (Nella Tabella 1 sono riportate lespecifiche del canale satellitare usato da HS Cast).

Il sintonizzatore deve essere sintonizzato sul canalecorretto per la ricezione dei dati. Il personal computerWindows deve disporre di uno slot ISA libero per poterinserire la scheda di ricezione HS Cast. Per ogni servizio chesi desidera ricevere è necessario specificare una nuovaconfigurazione: sarà possibile ricevere solo i servizi per iquali è stato sottoscritto un abbonamento. (Nella Tabella 2è riportata la configurazione standard del PC).

L’esperienza del Sole 24 OreL’ Editrice Il Sole 24 Ore sta già usando questa trasmis-

sione utilizzando come carrier per inviare il segnale, unponte radio per il collegamento tra la sede di preparazionedel quotidiano e la stazione di up-link del Lario, e il satelliteEutelsat II - F3 posizionato a 16° est, trasponder 37 Widebeamper la distribuzione su scala europea. Il segnale ricevuto suPC via TV satellite dà origine al quotidiano che vienestampato in locale con normali stampanti laser.

Se la tecnologia e le utilities sono necessariamentecomuni a tutti i media, è la loro utilizzazione ad essere

differente. A questo proposito sembra opportuno riportarele parole di Simondor: “l’incremento di conoscenze tecni-che fornite dai nuovi strumenti non potrà più, come già altrevolte è avvenuto nella storia culturale occidentale, essereassorbito come un ampliamento nell’orizzonte tecnico. Essoimpone un diverso assetto, metodologico e operativo, ditutte le conoscenze fin qui raggiunte”.

Partendo da questa considerazione si può dire che lesocietà editrici dovrebbero riorganizzarsi pensando all’adat-tamento dei mezzi elettronici alle proprie esigenze nonsolamente in termini di strategia dei costi, ma soprattutto intermini di strategie di mercato. Schematizzando, l’editoredovrebbe organizzare la sua impresa su più fronti: dovrebbeavere il deposito delle informazioni in formato digitale epossederne i diritti per un utilizzo diversificato; dovrebbeavere il sistema di elaborazione e preparazione delle infor-mazioni, cioé le redazioni capaci di usare la tecnologia percreare valore aggiunto, disponendo dei sistemi di produzio-ne e distribuzione multimediale, nel senso di produrre edistribuire il prodotto nella forma e nei modi più appropriatial mercato.

“Tutto digitale” è la chiave di volta per crescere, sia intermini di mercato che in termini di nuove capacità editoria-li. Va ricordato che, se è vero che l’informazione ètrasformabile in bit, non necessariamente il bit è informa-zione.

Antonio BogoResponsabile

Centro Documentazione e StudiEditrice Sole 24 Ore

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L’editoria ElettronicaL’editoria elettronica è

tradizionalmente suddivisain due categorie: l’off-linee l’on-line. Sotto la deno-minazione off-line si tro-vano tutte le applicazionimultimediali su supportifisici, come i floppy diskpiuttosto che i CD-ROM(dischi ottici: Compact Disc - Read Only Memory). Unfloppy disk contiene 1,4 MegaBytes di informazione, equi-valente a 2 numeri del Corriere della Sera. Un CD-ROMcontiene 500 volte tanto, permette dunque di archiviare unanno completo di articoli del Corriere della Sera.

L’on-line raggruppa invece le applicazioni dove l’infor-mazione non risiede su un supporto fisico, ma transitaattraverso un cavo telefonico per arrivare all’utente finale.La maggior parte delle applicazioni on-line sfruttanocomputers (in genere PC o Macintosh) collegati via modem(modulator-demodulator) a una rete telefonica. Esistonocomunque applicazioni on-line dove telefoni intelligenticon schermi piccoli possono ricevere informazioni viatelefono. In Francia, il Minitel è un esempio di applicazioneon-line, che però non utilizza il PC.

Il mercato on-line in ItaliaIn Italia i due mercati dell’editoria elettronica sono già

abbastanza sviluppati. Ricerche di mercato indicano cheesistono circa 500.000 lettori di CD-ROM. Il mercato deiCD-ROM rappresenta circa 1.000 miliardi di lire di fattura-to nel 1995.

L’on-line è un mercato altrettanto appetibile, sopratuttoper il grande successo che sta ottenendo Internet in Italia enel mondo. L’on-line si può dividere in due categorie: lafascia professionale e la fascia consumer. La fascia profes-sionale rappresenta un mercato già affermato in Italia, con

una stima di fatturatodi circa 1.100 miliardidi lire nel 1995. In que-sto segmento del mer-cato si trovano ipricipali protagonisticome la CERVED, laDun & Bradstreet, laReuters. L’altro seg-mento dell’on-line, il

consumer, si sta sviluppando a gran velocità, in grande partesfruttando le potenzialità commerciali legate a Internet. Leaziende di questo segmento sono soppratutto Internet AccessProviders, ovvero società che vendono l’accesso a Interneta utenti già in possesso di PC e modem.

La dimensione del mercato consumer on-line è piùdifficile da stabilire, però alcune stime danno un fatturato dicirca 50 miliardi di lire.

Globnet - Un po’ di StoriaI due quotidiani della RCS Editori, il Corriere della Sera

a La Gazzetta dello Sport, hanno iniziato il loro rapporto conl’editoria elettronica all’inizio del 1994, con la creazionedei CD-ROM storici del Corriere della Sera. Lo sviluppotecnico e commerciale di questi CD-ROM si è rivelatotalmente positivo che è stato deciso, nel luglio 1994, disviluppare il servizio on-line. All’epoca l’idea era di creareun servizio professionale, consentendo l’accesso agli archi-vi digitali del Corriere della Sera e della Gazzetta delloSport. Dopo i primi studi di mercato e i primi incontri coneditori stranieri già attivi nell’on-line, il gruppo di lavoro hapreso la decisione strategica di creare un servizio unico chepotrebbe rivolgersi a entrambe le fascie di mercato. All’ini-zio del 1995 sono state scelte le opzioni di software ehardware per il servizio. I sistemisti hanno lavorato finoall’estate 1995, per avere il servizio pronto in tempo per loSMAU, la fiera milanese di settembre. Il lancio commercia-

editoria elettronica

GLOBNET: informazione globalesu rete telematica

Chris Fodor, Responsabile Pianificazionee Sviluppo della RCS Editori - SettoreQuotidiani , descrive in esclusiva perTecnoMedia il nuovo servizio on-line

Globnet, con il quale è possibile accedere intempo reale all’imponente patrimonio

informativo delle pubblicazioni del gruppo,dal 1984 sino ad oggi

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le è stato fatto ai primi di gennaio 1996, dopo avere messoa punto le procedure di amministrazione e fatturazione peril servizio.

I Servizi di GlobnetGlobnet è strutturato come un

iceberg, con una parte sopra l’ac-qua, visibile a tutti (coloro chehanno accesso a Internet), e unasommersa, visibile solo a coloroche hanno pagato un abbonamen-to.

La punta dell’iceberg è visibilegratuitamente a tutte le persone

collegate a Internet, all’indirizzo:http://globnet.rcs.it, e contiene le edi-zioni complete del Corriere della Serae della Gazzetta dello Sport per gliultimi sette giorni. L’edizione del gior-no stesso viene messa in rete alle tredel mattino. Il servizio disponibile atutti contiene anche l’ultimo numerodel settimanale Il Mondo, dei mensiliCapital e Max, e un servizio di notizieaggiornate in tempo reale. Questi ser-

vizi sono gratuiti, e hanno già circa 15.000 fedeli lettori intutto il mondo. Ogni settimana circa 2.000 nuovi utenti siregistrano. Per leggere i quotidiani e i periodici on-line sono

sufficienti alcuni datianagrafici, senza spende-re una lira.

Globnet si rivolge ad una utenzaprofessionale che fa’ dell’informazionequalificata ed aggiornata una risorsadi lavoro e di valore aggiunto

Grazie alle funzioni di ricerca, è possibileindividuare una lista di articoli contenenti

l’argomento di interesse e successivamenteaccedere al testo integrale di ciascun articolo

AZIENDE

PROFESSIONISTIINFORMATION BROKER, RICERCATORI,

AVVOCATI, GIORNALISTI, COMMERCIALISTI, CONSULENTI

ISTITUTI PUBBLICIBIBLIOTECHE, UNIVERSITA’,

ISTITUTI DI RICERCA

BANCHE

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La parte sommersa dell’iceberg contiene invece i “gio-ielli di famiglia”: l’archivio del Corriere della Sera dal 1984(abstracts dal 1984 fino al 1991, articoli in full-text dal 1992fino a oggi), l’archivio della Gazzetta dello Sport dal 1993,l’archivio del settimanale Il Mondo dal 1984, e molti altrisupplementi. Globnet offre anche la consultazione di ban-che dati di terzi, per esempio il file dei Pagamenti della Dun& Bradstreet, il giornale Ipsotel della IPSOA (disponibile apartire dall’aprile 1996), i profili di 2.000 società italiane

compilati della Rating/Il Mondo. La forza di Globnet per-mette di fare ricerche con parole chiave su tutte le banchedati simultaneamente. La ricerca su questi archivi (un volu-me già adesso superiore a 1.000.000 di documenti) richiedepochi secondi.

Chris FodorResponsabile

Pianificazione e SviluppoRCS Editori - Settore Quotidiani

Per ulteriori informazioni su Globnet, contattare:Chris Fodor o Maria GalloTelefono: (02) 6282 6780, 6282 6269, 6282 6100Telefax: (02) 6282 7196, 2900 9691E-mail: [email protected], [email protected]

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Un’azienda che operanel settore dell’informa-zione si deve costantemen-te confrontare con la real-tà tecnologica e il costantesviluppo che la caratteriz-za. Gli scenari tecnologicisi evolvono assai rapida-mente e costringono chilavora nella pianificazio-ne per lo sviluppo dei mer-cati a un costantemonitoraggio e al neces-sario adeguamento.

Gli scenari e le strategieNel predisporre il nuovo Piano Triennale 1996/1998

l’ ANSA è partita da un’attenta analisi degli scenari esterniper definire le proprie strategie di consolidamento e svilup-po del business, consapevole della crescente difficoltà diprogrammare su un arco temporale oramai troppo ampio.

Le strategie di marketing si sono articolate su due diret-trici principali: orientare maggiormente le attività aziendalialle esigenze dei clienti attraverso una strategia di customersatisfaction e avviare una strategia di diversificazione del-l’offerta e sviluppo di nuovi prodotti mirati per targetspecifici.

La prima prevede un’attenta politica di fidelizzazionedella clientela che fondi le proprie basi sulla verifica delleproblematiche emergenti attraverso l’attività di ricerca,attività di assistenza e dalle informazioni raccolte dallaforza di vendita; la seconda è stata avviata attraverso unanuova segmentazione del mercato che consente lo sviluppodi progetti ad alto valore aggiunto.

L’ ANSA per i media: prodotti, servizi...Nel concreto vediamo quali sono le iniziative che incido-

no in maniera significa-tiva sul segmento deimedia.

L’obiettivo principa-le che l’ANSA si proponeè quello di migliorare illivello di qualità genera-le del servizio, elementofondamentale per miglio-rare i rapporti con laclientela attuale e crearele condizioni essenzialiper entrare in nuovi mer-cati.

E’ stato a tal fine av-viato un piano di rinnovamento tecnologico che prevede lasostituzione di tutti i collegamenti terrestri con antennesatellitari sulle quali ricevere i testi di tutti i notiziari, ilservizio fotografico e infografico garantendo maggiorevelocità di trasmissione e affidabilità.

Contestualmente è stato predisposto un sistema di rice-zione e gestione dei testi che opera sul sistema operativoWindows e ne consente la distribuzione su rete locale.

Per una migliore continuità del servizio stiamo installan-do presso i clienti un sistema di back up completo: ANSADigital Foto per le fotografie e gli infografici e ANSAservice per tutti i notiziari. ANSA Digital Foto inoltrepermetterà di accedere, attraverso il collegamento ISDN,alle foto speciali non diffuse tramite il circuito broadcastinge all’archivio storico fotografico.

Sempre nell’ottica di andare incontro alle indicazioni deiclienti abbiamo raccolto le numerose richieste per unasemplificazione dell’accesso all’archivio storico dei testi, ilDEA. E’ stato cambiato il sistema e l’interfaccia ed è statadisegnata una nuova catalogazione delle informazioni, nel-la rubrica Filo Diretto di questo stesso numero di TecnoMediatroverete un articolo dedicato a questo argomento.

agenzie di stampa

Le strategie dell’ANSAper il triennio 1996-1998

In questo articolo per TecnoMedia, ilresponsabile marketing dell’ANSA Roberto

Petronio delinea in sintesi le strategie dimercato della maggiore agenzia di

informazione italiana per il triennio 1996-1998: aumento di qualità del servizio,

innovazione delle tecnologie conl’introduzione della trasmissione satellitare,

nuovi prodotti e servizi informativi,miglioramento dell’assistenza alla clientela

con la creazione di un help desk unico.

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...e assistenza alla clientelaAltro punto essenziale per un servizio di elevata qualità

è l’assistenza.Ci siamo attivati per rivedere e migliorare icontratti con i fornitori esterni, ma soprattutto stiamo orga-nizzando una struttura interna dedicata a questa funzione:un Help Desk che sia l’unico interfaccia del cliente perguasti, malfunzionamenti, informazioni, ecc. e che consen-ta di dare risposte rapide ed efficaci.

La gestione su tabelle statistiche della tipologia di chia-mate e l’analisi di tali report consentirà, tra l’altro, di avere

un quadro annuale degli elementi critici ricorrenti e didefinire gli obiettivi di customer satisfaction per l’annosuccessivo.

Si tratta di uno sforzo importante che l’Agenzia hapianificato con l’intento di garantire ai propri clienti unostandard elevato di risposta a prescindere dal tipo di proble-ma emerso.

Roberto PetronioResponsabile Area Marketing

ANSA - Roma

Se avete qualcosa da raccontare ...

TecnoMedia raggiunge oltre 1300 tra dirigenti e quadri tecnicidell’industria italiana dei quotidiani e dei periodici,responsabili di concessionarie e agenzie di pubblicità,manager delle società fornitrici di tecnologie e serviziper l’industria editoriale e grafica, dirigenti diassociazioni imprenditoriali e organizzazioni sindacali,responsabili delle scuole di formazione professionale,consulenti e professionisti.Se ritenete di avere qualcosa da raccontare (progetti,strategie, case-history della vostra azienda) a questotarget di lettori, o se più semplicemente volete metterviin contatto con la nostra redazione, potete raggiungercial seguente recapito:

Asig Service S.r.l.Via Sicilia, 125 - 00187 RomaTel. 06/4885026 Fax 06/4883489E-mail:[email protected]

[email protected]

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In occasione della scor-sa Ifra di Amsterdam (vediTecnoMedia n. 8) i visita-tori allo stand della AppleComputer erano stati ac-colti dal nuovo slogan“Masters of Media”, “mae-stri dei mezzi di comunica-zione”. Forti di un sistemaoperativo fra i più potentied intuitivi fra quelli sviluppati sulle piattaforme standard,e dotati di piattaforme hardware particolarmente adatte allagestione dei problemi del settore grafico ed editoriale, iMacintosh si presentavano alla platea dei tecnici dei quoti-diani europei come le stazioni di lavoro più adatte a supportarelo sviluppo delle nuove opportunità legate all’editoria elet-tronica.

Poche settimane dopo la mostra-convegno di Amsterdam,alcuni fra i principali organi internazionali di informazionehanno cominciato a diffondere risultanze di bilancio nega-tive per la Apple Computer. Da qui alle fosche previsioni sulfuturo della storica società di Cupertino il passo è statobreve, ed il quotidiano economico inglese Finacial Times èarrivato addirittura a chiedersi se valesse ancora la pena diacquistare un Macintosh.

Sotto tiro, in particolare, la strategia adottata dalla Applefin dal suo apparire sul mercato, di non consentire l’impiegodel proprio sistema operativo su altre piattaforme, ed ilrallentamento, per certi versi, nelle attività di ricerca esviluppo del System 7, l’ambiente operativo le cui funzio-nalità, secondo alcuni analisti, sono ormai state raggiuntedal più temibile dei concorrenti, il mondo Windows Intel.

Apple ha reagito alle critiche con la più drastica delledecisioni, nominando un nuovo Presidente ed Amministra-tore Delegato, Gilbert Amelio, al posto di Michael Spindler.Le critiche si sono placate, e il clamore suscitato dalle nonbuone notizie sui risultati del conto economico di Apple

Computer nell’ultimotrimestre del 1995 è sta-to sostituito da osser-vazioni meno emotive.Alcuni analisti del set-tore hanno finito perammettere che le sfideche dovrà affrontare alivello mondiale GilbertAmelio appaiono cer-

tamente difficili, ma non impossibili. Le stazioni di lavoroUnix rappresentano meno dell’1 per cento del mercatomondiale delle installazioni, e ciò nonostante gli sviluppatoriUnix riescono a distribuire dividendi agli azionisti: non sivede perché la Apple Computer non debba poter resistere,ed addirittura prosperare in specifici segmenti di utenza,con una quota di installato fra il 7 ed il 10 per cento delmercato mondiale.

Una tesi, quest’ultima, condivisa in pieno da DiegoPiacentini, il Direttore Generale di Apple Computer perl’Italia, con il quale TecnoMedia ha fatto il punto sullestrategie della società della “mela” per il mercato nazionaledei quotidiani e della grande editoria periodica.

Vale sempre la pena di investire in piattaforme AppleMacintosh?

Vale più di prima. La crisi di Apple, della quale si è tantoparlato sui media, è stata la crisi di un trimestre. Apple fanotizia nel bene e nel male. La crisi è stata generata, a livellointernazionale, dalla decisione di ribassare i prezzi sulmercato giapponese, un mercato dove Apple è di gran lungala prima azienda produttrice di computer non giapponese, ela seconda in termini di quota di mercato, dopo la Nec.Quest’ultima, e la Fujitsu, hanno deciso di scatenare unaguerra dei prezzi per guadagnare posizioni, ed Apple haaccettato la sfida, abbassando a sua volta i prezzi e riducen-do, di conseguenza, i propri margini. A questo si è aggiunto

tecnologie multimediali

“Masters of Media”: strategie Appleper il mercato editoriale italiano

Dopo il clamore suscitato dai non buonirisultati economici dell’ultimo trimestre del

1995, Apple Computer nomina il nuovoPresidente e punta al contrattacco del

mercato scommettendo sulla multimedialità.Nostra intervista con il Direttore Generale di

Apple Italia , Diego Piacentini, sullestrategie per il mercato editoriale nazionale.

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il mercato consumer e retail degli Stati Uniti, che nell’ulti-mo trimestre del 1995, quello natalizio, è stato sovrastimato.

Di converso, in Italia ed in Europa la Apple è andatamolto bene. A dicembre di quest’anno Apple Italia è cre-sciuta di quasi il 35% rispetto a dicembre ’94, mantenendoun piano di profittabilità estremamente interessante, checonsente di continuare a finanziare le attività di ricerca esviluppo e le iniziative di marketing.

Nel 1996 come si muoverà Apple Italia nei confronti delmercato nazionale della grande editoria, ovvero quotidia-ni e periodici di grande tiratura?

Apple Italia ha avviato lo scorso anno un’attività diriorganizzazione e di orientamento al mercato. Quello cheabbiamo voluto fare è porre particolare attenzione a quelliche sono i nostri mercati di forza, fra i quali quello dellagrande editoria. Abbiamo dei team di specialisti dedicati alpublishing, così come abbiamo dei team dedicati al mercatouniversitario, al mercato del “mobile computer”, che è unnostro altro mercato di punta, al mercato tecnico in generale.

Se intendiamo bene, una nuova focalizzazione del merca-to ?

Esatto. In sintonia con quanto sta avvenendo presso tuttele altre filiali Europee, Apple Italia ha avviato questafocalizzazione netta del mercato, sia sui prodotti che suicanali di vendita, quindi specializzazione della rete neiconfronti dei mercati di riferimento fra i quali, in primopiano, c’è il mercato della grande editoria. Siamo moltoorgogliosi di poter presentare, insieme agli Apple Center, ilnostro know-how specializzato, che non appartiene sola-mente ad Apple come azienda, ma a decine di operatori chesul mercato nazionale sono la propaggine di Apple, e costi-tuiscono l’arma vincente nei confronti di chi, invece, man-tiene il know how presso se stesso.

In occasione della ultima Ifra di Amsterdam Apple si è

presentata al mercato degli editori europei di quotidianicon lo slogan “Masters of Media” . Che cosa devonoaspettarsi gli editori italiani da questo concetto?

“Masters of media” è uno slogan che per noi deve esseretradotto in fatti. Così come Apple nel 1985/86 ha creato larivoluzione del “desktop publishing”, nel 96 dovrà essereprotagonista della rivoluzione del “publishing on line”.Questo è il concetto di base che sta dietro la strategia. Chenon vuol dire una improvvisa sostituzione di quello che erapublishing su carta stampata con nuovi servizi in rete. Credoche la sostituzione completa della carta stampata con Inter-net non avverrà mai, sono pure follie e divagazioni di chi hagusto di esplicitare questo tipo di teorie.

Però è certo che Internet giocherà un ruolo molto impor-tante per tutti, anche per gli editori di quotidiani. Noiabbiamo portato i nostri clienti in visita ad alcuni sitiInternet, per esempio in Francia, a Nice Matin, piuttosto chea quelli italiani che hanno puntato sui server per Internet,come Video on Line. I quotidiani stanno sperimentandonuovi metodi e modi per approcciarsi al mercato, per favo-rire il raggiungimento da parte di nuovi clienti del quotidia-no.

Sembra di capire che Apple punti molto sulle opportunitàmultimediali offerte dalle proprie piattaforme.

“Masters of Media”, la strategia globale di Apple, siappoggia su tre concetti fondamentali.

Il primo è quello del “Cross Media Authoring”, ovverola possibilità, per un editore, di pubblicare il proprio mate-riale su qualsiasi media senza limitazioni da un punto divista tecnologico. E’ un po’ quello che è successo colPostscript, che ha liberato gli editori dalle limitazioni nel-l’impiego degli output devices. Le soluzioni multimedialisono legate alla piattaforma Apple, e sono difficilmenteriscontrabili, nel loro insieme, in altri ambienti.

Il secondo concetto è quello del “Digital Brand Building”.L’editore che si orienta verso la piattaforma Apple può

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vedere tutta la produzione di testi, grafica, immagini piutto-sto che filmati in movimento, memorizzata in forma digita-le.

Questo è il presupposto per andare su tutti i media e,contemporaneamente, è la premessa tecnologica per potermeglio organizzarsi in settori strategici ad alto valore ag-giunto, come in quello della pubblicità.

Il terzo concetto, di particolare importanza anche per ilmondo dei quotidiani, è il “Network Color”. La piattaformaApple rende possibili tutte le fasi del trattamento del colore,dalla acquisizione fino alla portabilità in diversi ambienti emedia.

Una strategia non solo italiana...Certamente no. Tutte le filiali europee si muovono su

questi concetti. La strategia multimediale ci vede anchecoinvolti in prima linea nei confronti della nostra rete divendita. desideriamo che gli specialisti Apple su tutto ilterritorio nazionale siano sempre più propositivi nei con-fronti dei clienti, anche e soprattutto di quelli editoriali,presentando soluzioni composte di hardware, software eservizi a valore aggiunto. Stiamo anche preparando un CDRom che fornirà una serie di spunti di enorme interesse indirezione della realizzazione pratica dei principi di Apple“Masters of Media”.

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Lo scorso 12 marzo, aRoma, presso la sede del-la FIEG, sono stati pre-sentati al pubblico i rap-porti di ricerca su La Stam-pa in Italia 1992-1995 eIndagine sui bilanci delleimprese editrici di gior-nali quotidiani 1992-1994, realizzati dalla Federazionedegli Editori con la collaborazione, per quanto riguarda ilsecondo lavoro, della società di revisione Deloitte & Touche.Si tratta di un appuntamento ormai tradizionale, una sorta dicheck-up annuale dell’industria editoriale italiana nel corsodel quale, alla luce delle elaborazione sui bilanci dellesocietà editrici e dei dati di mercato, vengono evidenziati ipunti di forza e di debolezza dell’intero settore.

I dati presentati dalla FIEG indicano la persistenza di unasituazione critica diffusa uniformemente già da qualcheanno in tutta l’industria dei quotidiani, il che porta a ritenereche l’attuale situazione di crisi sia determinata, oltre che dacause congiunturali, anche da elementi distorsivi di naturastrutturale.

Tiratura, diffusione, pubblicità: un mercato stagnanteIl primo dato che salta agli occhi è la lieve ma costante

erosione della tiratura e della diffusione dei giornali quoti-diani: dal 1990 al 1994 la tiratura è diminuita del 6,9%,passando da 9,76 a 9,1 milioni di copie medie giornaliere;nello stesso arco di tempo la diffusione è diminuita dell’8,1%,da 6,8 a 6,2 milioni di copie giornaliere. Per il 1995 non sonoancora disponibili i dati definitivi, ma le prime proiezionifornite dalla FIEG lasciano prevedere una ripresa di tiraturae diffusione: + 0,6% per le tirature, + 0,4% per la diffusione:un timido segno di ripresa che tuttavia non autorizza aparlare di una inversione di tendenza.

In Italia si vendono 109 copie di quotidiani ogni 1.000abitanti, un dato che ci colloca nelle posizioni di coda della

classifica dei paesi piùsviluppati ma anche die-tro nazioni come la Po-lonia, la Lettonia, le Re-pubbliche Ceca e Slovac-ca e appena al di sopradella Spagna dove peral-tro, in soli due anni, il

tasso di diffusione dei quotidiani è cresciuto del 19%, da 88a 105 copie per 1.000 abitanti. La regione italiana dove silegge di più è la Liguria, con 193 copie per 1.000 abitanti,seguita dal Trentino con 177; agli ultimi posti dellagraduatoria troviamo il Molise e la Basilicata, rispettiva-mente con 37 e 40 copie per 1.000 abitanti.

Analizzando i dati della diffusione suddivisi per tipologiadi quotidiani, si rileva che, nell’arco temporale 1990-1995,le uniche categorie di quotidiani ad aver guadagnato copiesono stati i nazionali (+7,6%, da 2,1 a 2,27 milioni di copie)e soprattutto gli economici, che hanno messo a segno unincremento del 32,4%, passando da 297.000 a 395.000copie diffuse giornaliere; per contro, il calo maggiore è statofatto segnare dai quotidiani serali, la cui diffusione è cadutadel 69,7% per effetto della cessazione delle pubblicazionidella maggiore testata del gruppo; assai rilevante anche ilcalo di diffusione dei quotidiani sportivi, passati da oltre unmilione di copie a poco più di 750.000 con un decrementodel 29%; in significativo calo anche i quotidiani caratteriz-zati da forte radicamento territoriale: i provinciali arretranodel 7% a 635.000 copie, i regionali del 14,8% a 923.000copie, i pluriregionali dell’11,4% a 984.000 copie.

Se la diffusione appare stagnante o addirittura in lievedeclino, il mercato pubblicitario - l’altro polmone dell’in-dustria dei quotidiani - continua a manifestare quelle distor-sioni strutturali, evidenti già da parecchi anni, che hannocome effetto una costante erosione delle quote di mercatopubblicitario della stampa rispetto al mezzo televisivo.

I dati al tal proposito sono estremamente espliciti: tra il

mercato editoriale

In calo diffusione e pubblicitàper l’industria dei quotidiani

I dati presentati dalla FIEG lo scorso 12marzo evidenziano l’accentuarsi degli

elementi di crisi presenti da tempo. In lievecalo la diffusione, mentre il mercato

pubblicitario non dà segni di ripresa. Iriflessi sugli investimenti e l’occupazione e

le prospettive per i prossimi anni.

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TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

31

1990 e il 1995 quoti-diani e periodici han-no visto scendere lapropria quota di mer-cato dal 42,5% al 38,6% della“torta” pubblicitaria comples-siva, mentre nello stesso arcodi tempo la televisione è passa-ta dal 49% al 54,2%. Detto insoldoni, nell’ultimo quinquen-nio oltre 1.100 miliardi di pub-blicità sono passati dal mezzo stampato al mezzo televisivo.

Il rischio concreto è quello di una progressivamarginalizzazione del mezzo pubblicitario stampato rispet-to al mezzo televisivo, che incrementa il proprio fatturatopubblicitario ad un ritmo notevolmente superiore al tasso dicrescita del mercato pubblicitario: facendo 100 i dati del1990, il numero indice del mercato pubblicitario al 1995 èpari a 116,6, quello della tv 128,2, quello della stampa105,8.

Un dato molto significativo è il progressivo allargamen-to del Delta tra pagine di pubblicità e fatturato pubblicitariodei quotidiani: nel periodo 1990-1995, a fronte di un incre-mento del numero di pagine di pubblicità del 26%, ilfatturato pubblicitario dei quotidiani è cresciuto solamentedel 6% a prezzi correnti, il che equivale - depurata l’inflazio-ne - ad un calo effettivo del 17%. Ciò vuol dire che le tariffepubblicitarie sono diminuite del 16% a prezzi correnti e del34% a prezzi costanti: ulteriore conferma delle difficoltàche hanno i quotidiani nel proporsi come mezzo pubblicita-rio, e - nello stesso tempo - del calo di redditività dellapubblicazione delle inserzioni, sempre più compressa tra ladiminuzione delle tariffe e l’incremento dei costi operativi.

Costi e ricavi, un equilibrio difficileLe difficoltà di mercato si riflettono puntualmente sui

dati di bilancio dell’intero settore: nel triennio 1992-1994 si

è passati da unavanzo di gestio-ne di 14,7 miliar-di ad una perdita

di 138 miliardi. Il margine ope-rativo lordo, cioè la differenzatra i ricavi editoriali ed i costioperativi, è pari ad appena l’1,6%del fatturato. Nel 1992 le societàeditrici in utile erano 37 contro23 che evidenziavano perdite;

nel 1994 la situazione si è ribaltata: le aziende in utile sonoscese a 28, quelle in perdita sono salite a 31.

L’analisi del conto economico riclassificato delle azien-de del settore evidenzia una sostanziale stagnazione deiricavi a seguito delle difficoltà del mercato diffusionale epubblicitario sopra descritte. Tra il 1990 e il 1994 i ricavicomplessivi sono aumentati dell’8% a prezzi correnti, ediminuiti dell’11% a prezzi costanti. I primi dati per il 1995,ancora provvisori, parlano di un incremento dei ricavi del9,5% sul 1994, in gran parte per effetto dell’aumentogeneralizzato del prezzo di copertina e delle iniziativepromozionali che hanno ulteriormente innalzato il prezzo dicopertina nei giorni in cui il quotidiano esce con allegaticome magazine o videocassette. A conferma di questo dato,si osservi che tra il 1994 e il 1995 il fatturato da vendite èsalito del 12,3%, il fatturato pubblicitario di un più modesto5,9%, più o meno in linea con l’inflazione.

Per contro, nel quinquennio i costi operativi sono cre-sciuti dell’11,8%: un incremento certamente non fuori con-trollo, ma pur sempre superiore all’incremento dei ricavi.Ne consegue che il margine operativo lordo, ovvero dadifferenza tra i ricavi editoriali ed i costi operativi, è parioggi ad appena l’1,6% dei ricavi, contro il 4,7% del 1990.

La voce di costo che ha avuto l’impatto maggiore suibilanci degli ultimi anni è stata certamente l’acquisto dicarta. In soli dodici mesi, tra il luglio 1994 e il luglio 1995,

1990 1991 1992 1993 1994 1995

stampa 3.495 3.625 4.059 3.708 3.850 3.696

televisione 4.031 4.524 4.940 4.948 5.028 5.191

altri mezzi 693 727 783 709 674 696

totale 8.219 8.876 9.782 9.365 9.552 9.583

valori in miliardi di lire

altri 7%

televisione 54%

stampa 39%

1995

stampa 43%

televisione 49%

altri 8%

1990

La suddivisione del mercato pubblicitario perquote di mercato tra il 1990 e nel 1995.(Elaborazione ASIG Service su dati FIEG-UPA)

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32

il prezzo mediodella carta è sali-to del 47,5%, dapoco più di 750a oltre 1.100lire al chilo. Inconseguenza di ciò, iquotidiani hanno cercato dicontenere i consumi, principalmenteattraverso una sia pur modesta riduzione della foliazione,che è passata dalle 41,06 pagine medie a numero del 1994alle 40,95 pagine medie del 1995, con un calo dello 0,27%:non accadeva dal 1989.

Occupazione e investimentiAltro inevitabile effetto della difficile situazione del

settore è rappresentato dall’andamento occupazionale: tra il1990 e il 30 giugno 1995 (ultimi dati disponibili) il numerodegli addetti poligrafici è passato da 12.457 a 10.410 unità,con un calo del 16,4%; solo nell’ultimo anno e mezzo c’èstata una fuoriuscita di 903 unità, pari all’8% dell’interaforza-lavoro del settore.

Anche tra la popolazione giornalistica si sono avvertiti iriflessi della crisi: tra il 1993 e il 1994 quotidiani, periodicie agenzie di stampa hanno espulso dal ciclo produttivo 222unità, e il processo si è accentuato nel corso del 1995 con lachiusura di alcune importanti testate e l’acuirsi di situazionidi crisi che hanno richiesto interventi di ristrutturazioneoccupazionale.

Un’ultima notazione riguarda gli investimenti produtti-vi, anch’essi fortemente contratti per effetto della minoredisponibilità finanziaria delle aziende. Tra il 1990 e il 1994gli ammortamenti ordinari, l’unico indicatore di bilancioche possa dare un’idea sull’ammontare delle risorse che leaziende destinano agli investimenti, sono scesi del 6,7% avalori correnti e del 23,1% a valori costanti, passando da 186a 174 miliardi di lire.

Come allargare il mer-cato?

Quali le prospet-tive del settore afronte di uno scena-

rio che lascia ben pocospazio all’ottimismo? Il

puro e semplice contenimen-to dei costi, certamente neces-

sario, appare da solo inadeguatoin presenza di una situazione di difficol-

tà strutturale dell’intero settore. L’azione piùincisiva e in prospettiva più efficace deve essere rivolta astimolare la domanda e tendere ad allargare sia il mercatodella vendita che il mercato pubblicitario.

Sotto l’aspetto diffusionale, nel corso della presentazio-ne dei dati di settore sono state sottolineate per l’ennesimavolta le due strozzature che limitano fortemente l’accesso almercato dei quotidiani: la pressoché totale inesistenza delcanale degli abbonamenti e il sistema distributivo basato sulpunto esclusivo di vendita.

In Italia la percentuale di quotidiani distribuita in abbo-namento è del 7%, contro il 32% della Francia, il 50% dellaGran Bretagna, il 66% della Germania, l’88% della Svizze-ra: sono dati che non abbisognano di commento, né è il casodi ricordare i vantaggi che un più consistente plafond diabbonati apporterebbe alle imprese in termini di diminuzio-ne delle rese, di ottimizzazione dei flussi finanziari, dimaggiore conoscenza dei propri lettori.

Per quanto riguarda invece il sistema distributivo, ormaida tempo immemorabile articolato intorno alle edicole, tuttii tentativi effettuati per liberalizzare - seppur parzialmente- la vendita dei prodotti editoriali, utilizzando altre tipologiedistributive (benzinai, tabaccai, supermercati, librerie etc.)sono stati costantemente frustrati, così come non è statopossibile, mercé la vischiosità della legislazione sociale efiscale, mettere in opera canali alternativi di diffusione

1990

1991

1992

1993

1994

1995

altri mezzi

stampa

televisione

base 1990 = 100

104,9113,0

102,3

97,3100,4

103,7 116,1

106,1 110,2

105,8

112,2

122,6 122,7124,7 128,2

Confronto tra i tassi di crescita degli investimentipubblicitari sulla televisione e sugli altri mezzi nelquinquennio 1990-1995.(Elaborazione ASIG Service su dati FIEG -UPA)

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33

1990

1991

1992

1993

1994

1995 ricavi da pubblicità

ricavi da vendite

prezzi al consumo

base 1990 = 100

106,3111,7

116,7121,4

128,2

98,8

106,1

106,7113,5 127,5

102,1 110,5

102,2

101,7107,6

1990 1991 1992 1993 1994 1995

ricavi da pubblicità 1.639.941 1.675.166 1.812.196 1.676.740 1.667.381 1.765.156 *

ricavi da vendite 1.886.071 1.864.253 2.000.258 2.012.127 2.141.080 2.404.444 *

totale ricavi 3.526.012 3.539.419 3.812.454 3.688.867 3.808.461 4.169.600 *

valori in milioni di lire * stima su un campione di 58 quotidiani

dell’attività del gruppo di lavoro ASIG sulla trasmissionedigitale della pubblicità dall’agenzia al quotidiano.

E infine, in uno scenario di mercato denso di ostacoli e didifficoltà, l’emergere di nuove forme di comunicazionedigitale rappresenta per gli editori una straordinaria oppor-tunità di mettere a frutto sui nuovi supporti informativi -CD-ROM e Internet sono soltanto i primi che vengono inmente - competenza, conoscenza del lettore ed affidabilitàconquistate in tanti anni di carta e inchiostro. E se è difficileal momento immaginare per questi nuovi supporti informa-tivi un ritorno economico significativo a breve termine, èancor più difficile pensare che nei prossimi anni l’attività di

produzione e distribuzione dell’informazione potrà pre-scindere da essi e rimanere patrimonio

esclusivo della carta stampatae del tubo catodico.

come la consegna a domicilio.Per quanto riguarda l’andamento del mercato pubblicita-

rio il problema è - se possibile - ancora più complesso, legatocom’è ai cicli macroeconomici e - per altro verso - ad unaserie di distorsioni formatesi e consolidatesi negli ultimidieci anni, per rimuovere le quali occorrerebbero interventidi regolamentazione del mercato che il potere pubblico nonsembra avere voglia né probabilmente interesse ad intra-prendere.

L’unica possibilità che rimane per il momento ai quoti-diani è quella di...lavorare di fantasia, ampliando esegmentando i target di riferimento al fine di rendere mag-giormente appetibile agli inserzionisti il prodotto-quotidia-no sia sotto l’aspetto del costo-contatto, e anche cercan-do di agevolare l’accesso degli inserzionisti alquotidiano sotto l’aspetto tecnico-produtti-vo, cercando quindi di rendere più snellaed efficiente la catena di trasmissionedegli annunci agenzia-fotolito-con-cessionaria-quotidiano. Su questostesso numero di TecnoMedia pre-sentiamo i primi risultati concreti

I ricavi dei quotidiani italiani a confronto conl’inflazione nel quinquennio 1990-1995.(Elaborazione ASIG Service su dati ISTATe FIEG)

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Nel corso del 1995 ilmercato italiano dellemacchine grafiche ha ri-preso a crescere. Con pru-denza, quasi con circospe-zione, ha fatto capolinoun cauto ottimismo deiprincipali importatori na-zionali di macchine grafi-che, in occasione dell’As-semblea annuale della loroassociazione, l’Argi, unappuntamento ormai tradizionale per fare il punto dellasituazione.

Il mercato cresceIl mercato italiano si è ormai lasciato alle spalle, si spera

definitivamente, il 1993, autentico “annus horribilis” delsettore, come ha ricordato il Presidente dell’Argi RiccardoBeretta, durante l’Assemblea dell’associazione che si èsvolta lo scorso 6 febbraio a Milano. Durante quei catastro-fici dodici mesi, il consumo di macchine grafiche nel nostroPaese crollò del 26,5 per cento, restando al di sotto dellasoglia dei 1.500 miliardi, per la precisione 1.470. Le coseandarono anche peggio per le importazioni: al di sotto dei1.000 miliardi, con un crollo del 27 per cento.

In seguito si avvertirono i primi segnali di ricupero, chesi sono consolidati nel corso degli ultimi dodici mesi. Nel1995 sono state acquistate macchine grafiche per un valoredi 1.600 miliardi di lire, segnando un ricupero di oltre il 6,5per cento rispetto al 1994. Per le importazioni il mercato haregistrato dati altrettanto incoraggianti: un aumento del 10per cento sul ’94 ed un valore globale di 1.100 miliardi.

La crescita, come ha sottolineato Riccardo Beretta, nonriflette solo il fenomeno inflazionistico, ma attesta una realeripresa del mercato. Dopo la crisi del ’93, si è registrata unanetta ripresa degli investimenti, prevedibili dopo tre anni di

stasi, ed hanno prodottoeffetti benefici i sintomidi ripresa mostrati dalcomparto pubblicitario,determinante per l’anda-mento del settore. Né vadimenticato l’appoggiopositivo fornito dalla“legge Tremonti”. Perquanto riguarda il solosettore della stampa com-merciale, va considerato

anche un positivo arresto dell’incremento del costo dellacarta.

Le importazioni aumentanoIl settore delle importazioni ha mostrato una ripresa di

dimensioni maggiori rispetto alla crescita generale delmercato. Nel 1995, su un aumento complessivo dei consumidi poco superiore al 6,5 per cento, le importazioni sonocresciute del 10 per cento. Un risultato, come ha sottolineatoRiccardo Beretta, che premia gli sforzi compiuti dai rappre-sentati italiani di macchine grafiche nei confronti delle casemadri sul fronte del contenimento dei prezzi. Altri fattoripositivi sono da considerare l’attenuamento delle oscilla-zioni della lira nei confronti delle altre valute internazionalie la minore attenzione al mercato italiano da parte deicostruttori nazionali, dovuta al grande boom delle esporta-zioni.

L’ Argi progetta il futuroUn mercato con regole di comportamento chiare, ed

accettate da tutti gli operatori, costituisce un vantaggio perl’intero settore, sia per chi vende che per chi compramacchine grafiche. Su questo principio l’Argi ha sviluppa-to, nel corso degli anni, una forte attività al servizio deipropri associati, ed in questa direzione sta preparandosi ad

mercato grafico

Il mercato delle macchine grafichericomincia a crescere

I dati forniti agli operatori in occasione

della assemblea anuale dell’Argi ,

l’associazione di categoria che riunisce i

rappresentanti ufficiali per l’Italia dei

produttori di macchine grafiche,

cartotecniche ed affini. I progetti per il

futuro illustrati da Riccardo Beretta,

confermato alla Presidenza.

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affrontare le sfide dei prossimi anni. Operando attraversospeciali Commissioni, l’Argi si adopera per rendere semprepiù trasparenti i concetti e le norme che regolano le attivitàproprie del commercio di macchine grafiche.

Tariffe per gli interventi di manutenzione, condizionigenerali di vendita, le caratteristiche delle “garanzie” e del“collaudo” e le precisazioni inerenti le responsabilità di chicompra e di chi vende sono alcune delle aree che vedonoimpegnata l’associazione, nel filone che potremmo definire“cultura dell’impresa commerciale”. In occasione dell’As-semblea Generale dell’Argi è stato distribuito a tutti gliassociati il “Bollettino tariffe e trasferte per prestazionitecniche in Italia” per il 1996, i cui contenuti sono staticoncordati con Acimga, la Associazione Italiana deiCostruttori di Macchine Grafiche.

L’Argi ha anche acquisito tre nuove società, e nel corso

dell’Assemblea non sono mancate espressioni di plauso perl’attività svolta dalla nuova segretaria, Valentina Puppo,che ha contribuito al potenziamento della struttura operati-va dell’associazione.

Le nuove cariche dell’ArgiAl termine dei lavori l’Assemblea ha riconfermato, per

acclamazione, Riccardo Beretta Presidente dell’Argi, prov-vedendo successivamente al rinnovo delle altre cariche.

Consiglieri per il prossimo biennio sono stati elettiGiorgio Brambilla (D.G.Vianini), Claudio Ciastellardi(Chemco), Sante Conselvan (Scitex), Sergio Franzi(Macchingraf), Alberto Garlaschelli (Siemens) e FrancoNascimbeni (So.Ma.Ca.), mentre Giampiero Castelli(Bancolini), Giovanni Maffei (Man Roland) e RosarioMarinoni (Assgraf) saranno i Revisori dei Conti.

CONSUMO NAZIONALE DI MACCHINE GRAFICHE NEGLI ANNI 1993 - 1995(Valori espressi in miliardi di lire)

Consumo Var % annua Import Var % annua Import/consumo (%)1993 1.470 945 64,29 %1994 1.500 2,04% 1.000 5,82% 66,67 %1995 1.600 6,67% 1.100 10,00% 68,75 %

Fonte : Argi

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Leggere un libro richie-de un po’ di tempo, mamolto di più ce ne vuoleper rintracciare il volumeche interessa. Ne sannoqualcosa i molti lettoridella rivista che ci telefo-nano per chiedere se, suun certo argomento, co-nosciamo l’esistenza dipubblicazioni. Ricercatis-sime, da mesi, sono le in-formazioni su volumi che riguardano Internet, il linguaggioHTML ed altri argomenti collegati con le applicazioni deinuovi servizi on line.

La ricerca bibliografica finisce per tradursi in una sortadi caccia al tesoro: le informazioni sui libri sono disperse tramille diverse collocazioni, si trova ciò che non serve esfugge la notizia sul libro che si sta cercando. Né possonopiù di tanto le pubblicazioni dedicate alla presentazione deilibri che, per loro stessa natura, devono occuparsi, contem-poraneamente, dell’intero panorama dell’editoria libraria.

Per ovviare in qualche misura al problema della “naviga-zione” nel panorama delle pubblicazioni specializzate nel-l’editoria, TecnoMedia ha deciso di dar vita ad una nuovarubrica, denominata Lo Scaffale, che fa il suo esordio apartire da questo numero.

Lo Scaffale di TecnoMediaLo Scaffale segnalerà ai lettori i libri più importanti che

riguardano l’industria della comunicazione nel suo com-plesso, con particolare riguardo al settore della stampa, i“new media” per la comunicazione elettronica, lo sviluppoe l’impiego delle tecnologie informatiche nell’industriaeditoriale e le più moderne tecniche manageriali che possa-no trovare applicazione nell’industria della comunicazione.

Cercheremo, anche attraverso la diretta collaborazione

con le aziende editriciitaliane, di fornire il pa-norama delle pubblica-zioni più importanti,compatibilmente con lospazio disponibile sulnostro periodico.

Obiettivo qualità: il ser-vizio ai lettori...

I primi volumi a com-parire sullo scaffale di

TecnoMedia sono dedicati alla qualità in azienda. La pub-blicazione dei saggi della editrice Il Sole 24 Ore Libri inconcomitanza con l’inaugurazione della nostra rubrica è,naturalmente, casuale, ma non lo è la scelta di inaugurare larassegna bibliografica con il tema della qualità. Lo Scaffale,almeno nelle nostre intenzioni, si inserisce nel panorama deiservizi che l’ASIG offre con l’obiettivo di contribuire allosviluppo della “qualità totale” del prodotto stampato. Larubrica, idealmente, costituisce una naturale estensione deicorsi di specializzazione, inaugurati nel 1994/95 con il“Progetto TECNA”, si affianca all’attività dei SeminariInternazionali organizzati annualmente in collaborazionecon l’Ifra, ed alle altre occasioni di incontro e di studiocreate in collaborazione con le più importanti società italia-ne che operano nell’industria dei quotidiani.

... ed il servizio alle case editriciOgni volta che compare all’orizzonte un nuovo mezzo di

comunicazione, si leva alto il coro dei Profeti di sventurache cominciano a tessere cupi presagi di rovina. Il cinemaavrebbe soppiantato il teatro, la radio avrebbe sostituito ilgiornale, la televisione avrebbe sostituito il cinema, inattesa, naturalmente, che i nuovi mezzi di comunicazioneelettronica, CD-Rom ed Internet in testa, mandinodefinitivamente a riposo tutti gli altri media. Si continua a

nuove iniziative

Uno Scaffale pieno di libri

A partire da questo numero di TecnoMediaprende il via una nuova rubrica, uno

Scaffale affollato di libri sull’industria dellacomunicazione, sui nuovi “media”

elettronici, sulle tecnologie informatiche esulle più moderne tecniche manageriali perla gestione delle aziende di informazione.

Un nuovo servizio per i lettori e per glieditori di libri di qualità.

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ripetere il ritornello, anche se non è mai successo che unmezzo di comunicazione ne abbia sostituito un’altro. Ne saqualcosa il libro stampato, che resiste da oltre mezzo millen-nio nel panorama dell’industria della comunicazione. Hatenuto a battesimo la nascita dell’Europa moderna ed hasempre partecipato, nel ruolo di protagonista, ai grandieventi epocali del mondo moderno.

Per formazione, esperienza e “pratica di consumo”,continuiamo a credere che questo antico mezzo di comuni-cazione sia a tutt’oggi un insostituibile strumento di forma-zione e di informazione, un prezioso alleato per quantidesiderino approfondire la propria sfera del sapere.

Per questo, forse un po’ in controtendenza rispetto alla

corsa all’“oro digitale”, abbiamo deciso di offrire alle caseeditrici l’opportunità di presentare e promuovere i libri chehanno a che fare con l’industria della comunicazione stam-pata direttamente ai protagonisti di quest’industria, checostituiscono il target altamente selezionato di lettori diTecnoMedia.

Con la nostra rubrica desideriamo contribuire alla diffu-sione dei migliori libri editi dall’industria editoriale italiana,anche per dimostrare, in via definitiva, che aveva torto quelcerto Thomas Fuller, storico inglese vissuto nella primametà del seicento, che scrisse, con compassato cinismo, che“la cultura si è avvantaggiata soprattutto dei libri sui qualigli editori hanno perduto”.

Il logo de Lo Scaffale, lanuova rubrica di TecnoMediaMaffy 94

Maffy 94Maffy 94Maffy 94Maffy 94

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Scaffale

Lo ScaffaleMaffy 94Maffy 94Maffy 94Maffy 94Maffy 94

“Lo Scaffale” presenta i libri più importanti dedicati all’industriaeditoriale, con particolare riguardo al settore della stampa, ai “newmedia”, all’universo emergente della comunicazione elettronica edigitale, allo sviluppo ed all’impiego delle tecnologie informatichenell’industria grafica ed alle più moderne tecniche manageriali chepossono trovare applicazione nell’industria della comunicazione.Una grande biblioteca di saggi, monografie, manuali tecnici e testi dimanagement, una galleria di idee che invitano alla conoscenza ed allariflessione.

I costi della Qualità

Come rilevare e ge-stire i costi di unprogramma di mi-glioramento.Con floppy disk.

Il libro illustra quali siano i costidella Qualità e fornisce le modalitàoperative per la realizzazione di unprogramma aziendale di rilevazionee di gestione (dove e come estrarli eanalizzarli). La corretta rilevazionee gestione dei costi della Qualità,oltre ad essere indispensabile pervalutare la convenienza economicadi un programma di miglioramento,è infatti uno strumento di fondamen-tale importanza per controllare e in-dirizzare l’evoluzione delle risorseorganizzative ad esso dedicate.Il software allegato, compatibile contutti i programmi più diffusi in am-biente Windows, consente di opera-re in modo personalizzato per la ge-stione preventiva e consuntiva deicosti della Qualità, di stampare reporte di visualizzare mediante grafici idati elaborati. Software persona-lizzabile (definizione da parte del-l’utente di centri di costo, macchine,prodotti, materiali, ecc.) per le con-crete esigenze di ogni azienda.

Progettare in Qualità

Metodi, tecniche efasi di progettazione,sperimentazione eanalisi statistica deidati nell’ambito del-le norme UNI ISO9000.

Il successo economico delle iniziati-ve industriali dipende spesso da unacorretta progettazione economica,costruttiva e produttiva. Questo librospiega i nuovi metodi progettuali,elaborati specialmente negli StatiUniti e in Giappone, ma applicabilianche al nostro mercato e adattabilirazionalmente alla particolare situa-zione di ciascuna azienda. Dopoun’introduzione dedicata alle fasiconcatenate di una moderna proget-tazione, vengono esposte le meto-dologie per il conseguimento dellaqualità nei prodotti e nell’organizza-zione produttiva, le connessioni trale diverse organizzazioni aziendaliin un’ottica di collaborazione, lasperimentazione industriale necessa-ria per una progettazione concorren-ziale, l’analisi statistica dei dati rela-tivi ai problemi industriali.Un’opera utile alle aziende per evita-re costosi errori e migliorare la qua-lità dei prodotti diminuendo i costi.

Bit e parole

Giornali elettronici,Internet, CD ROM,servizi on line, TVinterattiva.

“Ai bit, i nuovi regnanti di quest’eradigitale - scrive Giovanni Giovan-nini nell’introduzione - abbiamo vo-luto dedicare, con questo libro, unesame accorto nel momento in cui, asciami, invadono il vecchio mondodei giornali, dei libri, della carta stam-pata e sembrano imporre nuovi mo-delli a media relativamente più gio-vani, come la televisione”.Nel libro, Cesare Protettì descrive lamutazione in atto: come cambia ilmestiere dell’editore e quello delgiornalista, e come cambia il rappor-to tra autore e lettore. Dei nuovimedia, dai cd-rom alla tv interattiva,esamina potenzialità e limiti, conparticolare riferimento a quanto staaccadendo in Italia dove molti edito-ri, grandi e piccoli, accettano la sfidadell’informazione elettronica e dellamultimedialità, riscoprendo - concreatività e ingegno - il loroinsostituibile ruolo di mediatori cul-turali anche nell’era dei bit.

Cesare Protettì BIT E PAROLE

Gutenberg 2000 - Ottobre 1995pp. 301 £. 45.000

Piero De Risi in coll. con QualitalPROGETTARE IN QUALITA’

Il Sole 24 ORE Libri - Febbraio1996pp. 300 £. 44.000

Carlo Baù e Aldo MericoI COSTI DELLA QUALITA’

Il Sole 24 ORE Libri - Febbraio1996pp. 192 £. 99.000

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Lo ScaffaleMaffy 94Maffy 94Maffy 94Maffy 94Maffy 94

“Lo Scaffale” presenta i libri più importanti dedicati all’industriaeditoriale, con particolare riguardo al settore della stampa, ai “newmedia”, all’universo emergente della comunicazione elettronica edigitale, allo sviluppo ed all’impiego delle tecnologie informatichenell’industria grafica ed alle più moderne tecniche manageriali chepossono trovare applicazione nell’industria della comunicazione.Una grande biblioteca di saggi, monografie, manuali tecnici e testi dimanagement, una galleria di idee che invitano alla conoscenza ed allariflessione.

Maffy 94Maffy 94Maffy 94Maffy 94Maffy 94Lo

Scaffale

Spot & Bit

Comunicazione diimpresa e pubblici-tà nell’era di Inter-net.

Per la comunicazione d’impresa, ilfuturo è già cominciato. I cambia-menti nel mercato, l’acuirsi della con-correnza, le nuove tecnologie (Inter-net e dintorni), l’emergere di un con-sumatore più esigente impongono achi fa comunicazione e pubblicità dirinnovare il proprio modo di opera-re. Ma come? Le opportunità, nelvillaggio globale ipertecnologico,sembrano persino troppe, e troppoveloce il ritmo del cambiamento.Questo libro ha il pregio di fare ilpunto, di raccontare in modo velocee accattivante quali nuove possibili-tà, quali strumenti e quali problemisi affacciano all’orizzonte dell’uo-mo di comunicazione, quali nuovestrategie stiano adottando le aziendee come debba cambiare, nel nuovoscenario, l’organizzazione e il lavo-ro delle agenzie di pubblicità.Con interventi di Alberto Contri(pres. Assap), Gian Carlo Salina(pres. e a.d. Nestlè Italiana) e FrancoTatò (vicepres. e a.d. Mondadori).

Enrico R. Lehmann SPOT & BIT

Il Sole 24 ORE Libri - Marzo 1996pp. 128 £. 29.000

La Stampa in Italia

La Stampa in Ita-lia (1992 - 1995).

La Fieg - Federazione Italiana Edito-ri Giornali - presenta i dati relativiall’andamento economico e produt-tivo della stampa in Italia. Graziealla collaborazione delle AziendeEditrici Associate, che hanno fornitouna grande quantità di dati, è statopossibile estendere l’analisi al 1995e, quindi, conferirle un carattere pre-dittivo che, pur con tutti i limiti divalutazioni formulate a metà anno eche, quindi, devono necessariamen-te prescindere da una situazionemaggiormente definita sotto il profi-lo economico, politico e sociale, for-niscono interessanti e più attuali in-dicazioni sull’andamento del setto-re.I dati raccolti nella indagine permet-tono di dare risposta agli interrogati-vi che si pongono sullo stato dellaeditoria giornalistica e nelle sue pro-spettive.

Federazione Italiana Editori Giornali LA STAMPA IN ITALIA (1992 - 1995)

Marzo 1996 - pp. 84

I bilanci dei giornali

Indagine sui bilan-ci delle impreseeditrici di giornaliquotidiani (1992 -1994).

Lo studio sui bilanci aggregati delleimprese editrici di quotidiani che lasocietà Deloitte & Touche elabora suincarico della Fieg - Federazioni Ita-liana Editori Giornali - è ormai unappuntamento tradizionale. Oggettodell’indagine è la realtà economico-finanziaria della stampa quotidiananel triennio 1992 - 1994. L’obiettivodi questo studio è fornire un quadrooggettivo di dati, testati da un sog-getto esterno, idoneo a rappresentarela situazione del settore dei quotidia-ni e la sua dinamica evolutiva. L’ana-lisi quantitativa, corroborata daun’ampia documentazione statisti-ca, è il punto di partenza per untentativo di interpretazione dei feno-meni che caratterizzano il settore, edanche per configurare possibili lineedi evoluzione. Le indicazioni cheemergono aiutano a rispondere alquesito se l’editoria quotidiana sia ingrado di riprendere la fase espansivache ne aveva caratterizzato l’anda-mento nella seconda metà degli anniOttanta.

Deloitte & Touche per conto FIEG INDAGINE SUI BILANCI (1992 - 1994)

Marzo 1996 - pp. 118

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AArchivio Aperto

ASIG

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AArchivio Aperto

ASIG

Riferimento: 1265

OPI Open Prepress Interface - Versione 1.3Questo documento del 1993 contiene le specifiche della

versione 1.3 dell’OPI, Open Prepress Interface, consistentein una serie di comandi in linguaggio Postscript chepermettono ai programmi di impaginazione elettronica diutilizzare versioni a bassa o media risoluzione di immaginiTIFF per l’impaginazione e la stampa delle bozze, conl’inserimento automatico in pagina del file ad alta risoluzioneal momento dell’output finale.

Adobe Corporation

Riferimento: 1266

OPI Open Prepress Interface - Versione 2.0 (bozza)Questo documento del 1995 contiene le specifiche

provvisorie della versione 2.0 dell’OPI, Open PrepressInterface, ovvero una serie di comandi in linguaggioPostscript che consentono ai programmi di impaginazioneelettronica di utilizzare versioni a bassa o media risoluzionedi immagini TIFF per l’impaginazione e le stampe di bozza,con l’inserimento automatico in pagina del file ad altarisoluzione al momento dell’output finale.

Adobe Corporation

Riferimento: 1267

TIFF - versione 6.0La prima versione delle specifiche TIFF (Tag Image File

Format), il formato file utilizzabile per l’archiviazione el’interscambio multi-piattaforma di immagini rasterizzate,fu pubblicato nell’autunno 1986 dalla Aldus Corporation.Sebbene non avesse alcun numero di versione, quella primaspecifica può essere contraddistinta con il numero 3, inquanto era stata preceduta da due importanti bozze. Laversione 4.0, contenente per lo più modifiche di minorconto, fu rilasciata nell’aprile 1987, mentre la versione 5,contenente il supporto per il colore e la compressione LZW,

fu rilasciata nell’ottobre 1988. Questo documento, del giugno1992, contiene la versione 6.0; tra le maggiori implemen-tazioni, un più completo supporto dei vari sistemi colore(CMYK, RGB, CIE l*a*b*) e della compressione JPEG.

Adobe Corporation

Riferimento: 1268

Test di funzionalità per i sistemi della sala spedizioneNegli ultimi anni le attrezzature per la sala spedizione

sono andate incontro a significativi mutamenti in termini difunzionalità, flessibilità di utilizzo, spazio occupato, prezzo:tenuto conto dell’arco di vita più breve, l’investimento peruna sala spedizione è oggi comparabile a quello per larotativa. Questo Special Report dell’IFRA può servire comebase per il controllo delle maggiori aree di funzionalità cheuna moderna sala spedizione deve garantire, nonché per laverifica e la misurazione delle sue prestazioni.

IFRA Special Report 4.11

Riferimento: 1269

L’interazione di carta e inchiostro: come evitarecontrostampa e rub-off

Questo Special Report IFRA contiene i risultati di unaricerca condotta dall’Università di Chemnitz-Zwickau, cheha testato i prodotti di sei tra i maggiori produttori di cartae di inchiostri (Haindl Paper, Norske Skog, Gebr. SchmidtFarben, Sun Chemical, Trenal, Hostmann-Steinberg). Iltest si è svolto dapprima in laboratorio, dove per ciascunapossibile combinazione carta-inchiostro sono state valutatele curve di densità di stampa e misurati i tempi diessiccamento e il rub-off dell’inchiostro, quindi con unaserie di test di stampa a due e a quattro colori. I risultatisembrano indicare che, per quanto riguarda gli inchiostri, laviscosità e la composizione dell’agente legante hannonotevole influenza sull’assorbimento del rub-off; per quelche concerne la carta, è stato evidenziato come la maggiorerugosità della superficie influisca sulla riduzione di

Archivio Aperto contiene una rassegna periodica di segnalazioni e recensioni diarticoli, relazioni, ricerche e repertori statistici - dedicati all’industria dellacomunicazione - pubblicati dalle più prestigiose riviste e dalle organizzazioniitaliane ed internazionali del settore. Per ogni sommario è chiaramente indicatala fonte. Le aziende associate alla ASIG possono richiedere presso i nostri ufficiulteriori informazioni circa il materiale recensito. Il catalogo completo è adisposizione delle sole aziende associate all’ASIG.

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ASIG

controstampa e rub-off in misura superiore rispetto allapercentuale di fibra riciclata.

IFRA Special Report 3.24

Riferimento: 1270

L’uso efficace di cilindri anti fan-out sulle rotativeQuesto Special Report contiene i risultati di una ricerca

IFRA tendente a verificare l’efficacia dei cilindri utilizzatiper limitare la dilatazione del nastro verso i bordi causatadalla soluzione di bagnatura (fan-out). I test hannoevidenziato che utilizzando questo strumento la larghezzadel nastro può essere controllata entro un range di ± 20micron, corrispondente allo 0,05‰ su un nastro dellalarghezza di 400 mm. Per la carta prodotta con fibre verginiil range di fan-out ammesso dai sistemi testati va da 0 a0,34‰, mentre per la carta prodotta da fibre riciclate ilrange va da 0 a 0,27‰: intervalli che, in congiunzione conil pre-posizionamento delle lastre, consentono lacompensazione degli effetti del fan out.

IFRA Special Report 3.25

Riferimento: 1271

Il linguaggio EDIFRA per la pubblicità on lineQuesto Special Report contiene le specifiche di EDIFRA,

il set di comandi sviluppati da un gruppo di lavoro IFRA perl’interscambio digitale delle transazioni pubblicitarieconforme alle specifiche EDIFACT (Electronic DataInterchange for Administration, Commerce and Transport).

IFRA Special Report 6.14.3

Riferimento: 1272

Linee guida e raccomandazioni per la trasmissionedigitale della pubblicità

Il documento DATIC (Digital Advertising TransferGuidelines & Recommendations) è il frutto del lavoro di un

gruppo di associazioni di categoria inglesi nei settori editoriae pubblicità. Il documento definisce un flusso di lavoroottimale per il materiale pubblicitario, dalla creazione pressol’agenzia pubblicitaria sino alla stampa, e passa in rassegnale soluzioni attualmente disponibili per la trasmissionedigitale della pubblicità: formato dei file di immagine,compressione, gestione dei caratteri, gestione del colore.

DATIC

Riferimento: 1273

Il problema dell’arricciamento delle copieIl fenomeno dell’“arricciamento” delle copie di giornale

stampate (copy curl) comincia a divenire rilevante perl’industria dei quotidiani. L’IFRA ha organizzato il 16maggio 1995 un incontro di studio sull’argomento. Daldibattito è emerso come questo problema si presenti inparticolare con i quotidiani tabloid ricchi di quadricromie,creando difficoltà soprattutto al processo di inserimento online. Tra le variabili che influenzano l’arricciamento, alcuneriguardano la produzione della carta (percentuale di fibrevergini e riciclate, configurazione della linea di produzione,diametro del foglio, orientamento delle fibre, sistemi diessiccamento), mentre altre si riferiscono alla fase di stampa:percentuale di umidità relativa nella sala rotative espedizione, quantità e qualità dell’inchiostro e della soluzionedi bagnatura, configurazione della rotativa, tipo di lastra.

IFRA Special Report 1.13

Riferimento: 1274

Newsshade 95, nuovo standard IFRA per misurare ilcolore della carta da giornale

Nel 1988 IFRA fissò uno standard per la definizionedelle tonalità di colore della carta da giornale, denominatoNewsshade 88. Con il passare del tempo, la tendenza ad unsempre maggior uso del colore ha causato la tendenzaall’uso di una carta con sfumature bluastre e più luminosa.Per venire incontro a queste mutate esigenze, IFRA propone

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ASIG

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con Interchange, società controllata da AT&T . Oggi lo StarTribune Online è di fatto un vero e proprio Internet provider,offre cioè ai suoi abbonati la connessione ad Internet inaggiunta ai normali servizi informativi.

IFRA symposium

Riferimento: 1277

Il Wall Street Journal nell’era digitaleNeil Budde è il responsabile del Wall Street Journal

Interactive, la versione on line del quotidiano economicoedito dalla Dow Jones. L’offerta del Wall Street Journal sicompone di due prodotti: Personal Journal, che utilizza unsoftware proprietario e fornisce ai businessmen che hannopoco tempo a disposizione una panoramica sui fatti piùimportanti, oltre ad una analisi più approfondita sugliargomenti scelti dall’abbonato, e il vero e proprio WallStreet Journal Interactive, che fornisce una informazionepiù diffusa su tutti i temi trattati dall’edizione cartacea.

IFRA symposium

Riferimento: 1278

L’ambiente multimediale: stiamo fischiando nel buio?Richard Withey, responsabile dell’area New Media della

News International (editore del Times, del Sun e del Newsof the World) mette a fuoco alcuni dei temi cruciali che iquotidiani devono affrontare per poter avere speranze disuccesso nell’editoria multimediale: (1) imparare a sfruttarein modo nuovo la propria capacità di elaborare le notizie, (2)impadronirsi delle tecnologie emergenti, il cui sviluppocondiziona in misura sempre più diretta lo sviluppo di nuoviprodotti, (3) rendersi conto della nuova realtà dei mercati:più volatili, più frammentati, più di nicchia e nello stessotempo più globali, (4) conoscere i nuovi “lettori”. E infine,cosa più importante di tutte, non cavalcare un solo cavalloma adattare i contenuti ai diversi media elettronici, ciascunodei quali si rivolge a mercati specifici.

IFRA symposium

un nuovo standard di misurazione, definito Newsshade 95.Questo documento contiene le indicazioni per il correttosettaggio delle condizioni di illuminazione degli ambientinei quali effettuare la misurazione, per la calibrazione dellostrumento di misurazione (Elrepho 2000 della DatacolorInternational), e i risultati della misurazione effettuata su35 differenti tipi di carta di 21 impianti europei.

IFRA Special Report 1.11

Riferimento: 1275

I quotidiani in viaggio sulla “autostrada elettronica”Uzal Martz è editore del quotidiano statunitense Pottsville

Republicain (30.000 copie di diffusione media giornaliera)e chairman della Newspaper Association of America. Nellasua relazione al simposio IFRA sull’editoria elettronicaespone alcuni dati sulla diffusione dei servizi di “supplementoelettronico” tra i quotidiani USA: 250 quotidiani hannoservizi audiotex gratuiti, 300 offrono messaggerie vocali,150 pubblicità classificata su caselle vocali, 150 hanno unaedizione on line e ben 450 stanno investendo nel databasemarketing. Quindi Martz descrive l’esperienza del proprioquotidiano con il servizio audiotex INFO-CONNECT, chetotalizza 1,5 milioni di chiamate ogni anno. Infine vienegettato uno sguardo sulle edizioni on line per i quotidiani,con particolare riferimento a tre iniziative: New CenturyNetwork, CareerPath (un servizio di ricerche di lavoro online creato da sei quotidiani) e InfiNet, la società che incooperazione con la NAA ha creato un servizio di supportoper i quotidiani che vogliono creare servizi on line.

IFRA symposium

Riferimento: 1276

Lo Star Tribune Online e il servizio AT&T InterchangeSteve Yelvington del Minneapolis Star Tribune (400.000

copie di diffusione giornaliera, 700.000 la domenica)descrive le caratteristiche dell’edizione on line delquotidiano, per realizzare la quale è stata siglata una alleanza

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ASIG

Riferimento: 1279

Politiken on line: una comunità elettronicaLa case history di Politiken on line, versione elettronica

di Politiken, il quotidiano del mattino più diffuso diDanimarca con 150.000 copie giornaliere. Politiken on lineè stato avviato il 1 ottobre 1994 e, alla fine del 1995, aveva5.000 abbonati con 2.500 chiamate al giorno da parte di1.000 differenti utenti. L’abbonamento annuo costa 500corone danesi (circa 160.000 lire), alle quali vanno aggiuntealtre 250 corone per la casella di posta elettronica.

IFRA symposium

Riferimento: 1280

DN online, la versione elettronica del Dagens NyheterDN online è la versione elettronica del quotidiano svedese

Dagens Nyheter (280.000 copie di diffusione giornaliera, il90% in abbonamento) . DN online, lanciato il 16 dicembre1994, è basato sul sistema BBS denominato First Class,preferito alle correnti soluzioni disponibili sul WWW invirtù del maggiore supporto che esso offriva nella gestionedegli abbonamenti e nelle possibilità di feed-back sulcomportamento degli abbonati. Si evidenziano alcuni deitemi critici dell’editoria on line: conoscenza del mercato edei lettori, posizionamento del prodotto, partnership conaltri attori (fornitori di servizi e di tecnologie), utilizzo delletecnologie, diritti d’autore e problemi sindacali correlati,organizzazione del lavoro, ritorno dell’investimento.

IFRA symposium

Riferimento: 1281

Editoria sul WWW: devi partecipare se vuoi vincere!La case-history della versione WWW del quotidiano

scozzese Daily Record e del domenicale Sunday Mail. Duesono in particolare i temi affrontati: la pubblicità del sito,indispensabile in un contesto - il WWW - ormai super-affollato, e il ritorno sull’investimento: il quotidiano scozzese

ha scelto per il momento la strada dell’accesso gratuito edell’utilizzo di sponsor e di manchette pubblicitarie on line.

IFRA symposium

Riferimento: 1282

L’Asahi Shimbun all’alba dell’era digitaleLa case-history dell’edizione on line del quotidiano

giapponese Asahi Shimbun, lanciata nell’aprile 1995. E’interessante notare come il server che ospita l’edizione online del quotidiano giapponese non si trovi in Giapponebensì in California, presso il San Jose Mercury News.

IFRA symposium

Riferimento: 1283

Il Sole 24 Ore: tutto in digitaleLa disponibilità digitale di tutti i dati che compongono il

quotidiano non è solo il punto di partenza per nuovi prodotti,ma può essere utilizzata per una migliore distribuzione delprodotto tradizionale. Antonio Bogo, del quotidianoeconomico Il Sole 24 Ore, descrive il sistema utilizzato dalquotidiano per trasmettere le pagine, tramite satellitetelevisivo, verso centri stampa remoti, messo a punto dallasocietà HS-CAST, possieduta in joint-venture dallo stesso24 Ore e dalla HiT, società specializzata in data processing.

IFRA symposium

Riferimento: 1284

L’edizione online del Vorarlberger NachrichtenL’approccio del quotidiano austriaco Vorarlberger

Nachrichten nel mettere a punto una edizione on line è statoquello di affrontare in prima persona le questionitecnologiche, attraverso la costituzione di una società,Teleport, che gestisce il servizio del quotidiano e offre il suoknow how a chi fosse interessato a creare servizi su Internet.

IFRA symposium

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TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

Riferimento: 1285

Un quotidiano spagnolo anticipa il futuroI servizi elettronici del quotidiano spagnolo El Periòdico

de Cataluna: un sito sul WWW, un CD-ROM contenente lepagine del quotidiano in formato Acrobat, e il progettoNewsPad per la realizzazione di una edizione del quotidianoleggibile su Personal Digital Assistant.

IFRA symposium

Riferimento: 1286

Pubblicità interattiva: strumenti e soluzioniWilliam Toner della Gannett Media Technologies

International descrive le soluzioni MASS e VAS offertedalla società per la gestione della pubblicità interattiva.

IFRA symposium

Riferimento: 1287

Il servizio online Business Day InteractiveThe Evening Standard, il più importante quotidiano

serale inglese con 450.000 copie giornaliere, ha creato unaedizione elettronica della sezione economica, Business DayInteractive. La caratteristica innovativa del servizio è che loschermo è diviso in due parti: a destra viene riprodottal’immagine del quotidiano tradizionale, mentre a sinistra siapre una finestra con il testo dell’articolo selezionato.

IFRA symposium

Riferimento: 1288

Fare business in un mondo onlineAlcuni dei temi che l’editoria on line dovrà porsi

nell’immediato futuro: la scelta tra Internet e i fornitoriproprietari; l’abitudine a stabilire rapporti di interazionecon i propri lettori; la tutela del copyright; il controllo sulmateriale osceno e diffamatorio che il fornitore può veicolare

suo malgrado; le differenti legislazioni tra le varie nazioni;lo shopping online e la moneta elettronica.

IFRA symposium

Riferimento: 1289

Il progetto INES AcrobatPaul Stansfield descrive il progetto messo a punto da

INES, la società controllata da IFRA che studia leapplicazioni di editoria elettronica all’industria deiquotidiani. Il progetto prevede di sviluppare un servizioonline via BBS partendo dalle pagine Postscript giàdisponibili nel sistema di produzione, successivamenteconvertite in formato Acrobat.

IFRA symposium

Riferimento: 1290

L’utilizzo di Adobe Acrobat al Darmstädter EchoMichael Glück, direttore tecnico del quotidiano tedesco

Darmstädter Echo, descrive le esperienze compiute nellarealizzazione di un servizio online di tipo BBS contenentele pagine del quotidiano in formato Acrobat.

IFRA symposium

Riferimento: 1291

L’informazione su misuraGli atti del convegno internazionale “L’informazione su

misura”, organizzato dall’ANSA a Roma il 12 e 13 gennaio1996. Interventi di Michael Bloomberg, MaurizioBrugnaletti, Lamberto Cardia, Bruno Caselli, Jim Clark,Umberto Cuttica, Umberto de Julio, Derrick de Kerckhove,Giuseppe de Rita, Lionel Fleury, Giovanni Giovannini,Charles Hoff, Ernesto Hofmann, Bruno Lamborghini, SergioLepri, Donald Norman, Jon Orwant, Giuseppe Richeri,Stefano Rodotà, Alfredo Roma, Mauro Wolf.

IFRA symposium

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FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

DuPont annuncia il lancio di una nuova linea di svilup-patrici per le lastre a incisione diretta Silverlith SDB.Un aspetto fondamentale nella progettazione dellenuove Sviluppatrici SLT è la filosofia “la installi e nonci pensi più” che offre agli utenti la possibilità diaccedere a una gamma ancora più ampia di sofisticatiprogrammi di sviluppo, attraverso unainterfaccia utente ulteriormente sempli-ficata.

Automazione e semplicitàd’usoQueste caratteristiche, abbina-te al nuovo software e ai miglio-ramenti sul sistema di trasportolastre, che è simile, per semplici-tà, allo sviluppo lastre convenzio-nale, permettono di eseguire senzaproblemi le operazioni di sviluppoin modo altamente automatizzato, per tutte le applica-zioni a incisione diretta, in particolare per la tecnolo-gia CTP, utilizzando lastre Silverlith SDB.

I formatiLa nuova Sviluppatrice SLT è disponibile in quattroformati (70, 85, 105, 150 cm). Ogni modello sviluppa,lava, essicca e fissa in un’unica semplice operazione.La nuova linea, che offre una velocità di sviluppo di unmetro al minuto, permette di offrire prestazioni chepossono facilmente uguagliare la produttività di tuttele fotounità CTP sul mercato, compreso il modelloDuPont ad alta velocità CELIX 8000 CTP.

Nuovo progetto DuPont per

lo sviluppo automatico delle lastre Silverlith

DuPont de Nemours ItalianaVia A. Volta, 16

20093 Cologno Monzese MiTel.: 02 - 25.30.21

Telefax: 02 - 27.300.972

La salvaguardia dell’ambienteInoltre, con la realizzazione di questa nuova sviluppa-trice, DuPont ha aumentato il proprio impegno per lasalvaguardia dell’ambiente migliorando il sistema disviluppo a circuito chiuso. Questa innovazione man-tiene il consumo dei prodotti chimici a livello minimo

ed evita il collegamento della sviluppatriceall’impianto idraulico e di scarico. Per

svi luppare 1.000 mq di lastreSilverlith, il sistema utilizza solo261 litri di chimici (rigene-ratore, liquidi di finissaggio e

sviluppo e additivo per il lavag-gio) e 75 litri di acqua di lavag-

gio, il tutto contenuto in recipien-ti a perdere, da utilizzare per lo

smaltimento - nessuna scoria fini-sce nei tubi di scarico. I residui di

argento vengono recuperati dai li-quidi chimici tramite un dispositivo di filtraggio dalquale l’argento può essere riciclato.Tony King, product manager DuPont per Silverlith, hacosì commentato la presentazione della nuova linea:“Ci aspettiamo che la maggiore velocità di produzionedelle nuove sviluppatrici SLT, combinata con il fun-zionamento on-line semplificato e il basso impattoambientale, sia un ulteriore stimolo per adottare latecnologia CTP utilizzando Silverlith. Queste svilup-patrici operano in modo semplice e affidabile e inoltre,elemento fondamentale per le applicazioni CTP, di-spongono di una gamma di interfacce per i numerosimodelli di platesetter presenti sul mercato”.

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FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

La S.T.E.C. -Società Tipografico Editrice Capitolina -è uno dei più importanti stampatori italiani di quoti-diani. Nel suo stabilimento romano produce La Re-pubblica, con i relativi inserti e supplementi, Il Corrie-re dello Sport e le copie de Il Giorno destinate almercato del centro sud Italia. Un’intensa produzionedi lastre, diversi formati e picchi critici di lavorazionecaratterizzano i l reparto difotoformatura, equipaggiato, finoalla fine dell’anno scorso, con unimpianto manuale ormai obsole-to.Con l’introduzione del colore nelquotidiano La Repubblica, il re-parto si è trovato ad essere spac-cato in due: da una parte la produ-zione delle lastre offset, dall’altrala linea per la flessografia. I pro-blemi di razionalizzazione del ci-clo di produzione ed il rischio dierrori nella distribuzione dei di-versi formati di lastra alle diverselinee di rotative, sempre in agguato nei momenti criticiche precedono la messa in moto delle rotative, hannoraggiunto il loro culmine.La S.T.E.C., società romana di cui è nota la propensio-ne all’innovazione tecnologica, ha deciso che era ve-nuto il momento di avviare un diverso stadio di auto-mazione nel reparto di fotoformatura, introducendolinee di ultima generazione, in grado non solo digarantire una elevata qualità finale delle lastre, ma diinteragire con gli operatori nell’eliminazione di ognipossibile errore che, nel caso di uno stampatore digiornali, si traduce sempre in un disservizio al cliente.

Il progetto AutonewsIl progetto Autonews, per l’introduzione nel reparto difotoformatura della linea semiautomatica HowsonAutonews Plus, ha richiesto un’attenta attività di stu-dio. La progettazione tecnica, indispensabile per ladefinizione di un layout di impianto allineato alleesigenze produttive dello stampatore, è stata seguita

La S.T.E.C. di Roma introduce Autonews Plus

per la produzione automatizzata di lastre

dai tecnici della Du Pont, coordinati da Renato Monti,che hanno lavorato in parallelo con i quadri ed idirigenti tecnici della S.T.E.C.Fin dall’inizio il pro-getto è stato sostenuto con convinzione dal direttoredi produzione Bruno Aubert e dal Consigliere Delega-to della S.T.E.C. Giulio Dalla Chiesa, la cui fiducianegli uomini coinvolti direttamente nell’iniziativa è

stata fondamentale per il succes-so del progetto. Durante la fase distudio dell’impianto, dopo l’ana-lisi di numerosi materiali di docu-mentazione forniti dalla Du Pont,il vice direttore di stabilimentodella S.T.E.C., Giampaolo Zara-mella, ha compiuto un viaggio distudio presso un centro di stampaestero dove era installata una li-nea Autonews, per rendersi contodi persona delle caratteristiche tec-niche. Avuto pieno riscontro diquanto previsto nella fase di ap-profondimento teorico, è stato

dato il via all’attuazione del progetto, che ha consen-tito di avviare la prima installazione italiana dellalinea Autonews.

Duecento quaranta lastre all’oraIl layout dell’impianto prescelto è formato da duelinee, ciascuna delle quali composta da doppioespositore, tutti i vari adattatori, una sviluppatrice inlinea, carrelli di trasporto della lastra e due piegatrici.Ciascuna linea ha una capacità produttiva oraria attor-no alle duecentoquaranta lastre, funzionale alle neces-sità produttive di un grande stabilimento.Quasi contemporaneamente partono le linee di produ-zione della prima edizione del Corriere dello Sport,dell’edizione de Il Giorno e de La Repubblica.Di quest’ultima, in particolare, la S.T.E.C. producedue edizioni distinte, quella per la Campania e quellanazionale, che hanno foliazioni diverse e, avendo ilgiornale un formato tabloid, hanno diversi accoppia-menti di pagine.

DuPont de Nemours ItalianaVia A. Volta, 16

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AZIENDE INFORMANO

l’espositore di destra, ma in uscita dal piegalastre sivenivano a trovare le pagine disaccoppiate, la uno epoi la due, poi ancora la uno e quindi ancora la due. E’stato quindi acquistato un software che, in collega-mento ad un nuovo stacker, consente alla macchina diaccoppiare in automatico le lastre: a sinistra quelledell’espositore sinistro, a destra quelle dell’espositoredestro, evitando all’operatore il lavoro manuale, contutti i rischi che comporta in termini di possibilità dierrore.

Accorgimenti per la qualitàLa lastra viene inserita pre-punzonata con lapunzonatrice, fuori linea, denominata Performa 400,in grado di lavorare su tre tipi di lastre. Questa appa-recchiatura è stata modificata su precise specifichedello stampatore.I quattro espositori sono muniti di otto punzoni, equesto permette alla linea di posizionare direttamentele lastre pre-punzonate con precisione millimetricarispetto alla pellicola, ottenendo il massimo in terminidi qualità del registro. Nel caso in cui si verifichinodifferenze di pochissimi millimetri nell’allineamento,la macchina non parte e dà un segnale di errore. C’èanche la possibilità di lavorare con le mascherine didoppia esposizione. Se un centro stampa deve fare delcolore e dispone di un originale dove il colore è totalegenerale, ed è necessaria la separazione, con questoparticolare tipo di espositore è possibile fare doppie,triple, quadruple esposizioni, ottenendo la necessariaselezione con un sistema molto pratico.La sviluppatrice in linea ha la possibilità di fare lepanoramiche, ovvero lavorare una doppia pagina, at-traverso un’esposizione effettuata “fuori linea”, ser-vendosi, per lo sviluppo, della macchina installatasulla linea parallela.Fra le caratteristiche tecniche più apprezzate dagliutenti finali c’è senz’altro la silenziosità dell’impian-to. Il piegalastre non fa rumore perchè lavora con unsistema a rotazione, evitando il colpo netto provocatodalla ghigliottina degli impianti più tradizionali.

Soluzione a prova di erroreUna delle ragioni che hanno spinto la scelta della lineaAutonews Plus sono stati proprio i dispositivi di sicu-rezza contro gli errori umani, sempre possibili quandosi lavorano in pochissimo tempo un’enorme numero dilastre di diverso formato.La macchina riconosce automaticamente il tipo ed ilformato della lastra, sia all’entrata che all’uscita dellalinea, garantendo all’operatore la sicurezza dellosmistamento della lastra in funzione del giornale cuiappartiene.Per quanto riguarda il ciclo di impressione e sviluppodelle lastre, la linea Autonews Plus dispone di sistemidi controllo particolarmente efficaci. Esiste un pianodi lavoro con i vari punzoni su cui viene poggiata lapellicola. Se l’operatore non l’ha spianata bene, puòaccadere, per qualche ragione meccanica, che la lastravenga esposta male, o con la pellicola accartocciata. Inquesto caso, la macchina blocca automaticamente ilprocesso, impedendo alla lastra di avviarsi alla fase disviluppo, e segnalando l’inconveniete all’operatore,che provvede a riavviare il sistema manualmente. Ilfatto che la macchina “capisca” l’inconveniente e siblocchi, evita innanzitutto intralci meccanici alla lineaproduttiva ma, cosa più importante ancora, evita chevenga avviata in produzione una lastra difettosa che,una volta scoperta, causerebbe gravi ritardi nella stampadel quotidiano.Non solo la linea è in grado di riconoscere dal formatolastra il prodotto che si sta lavorando, e quindi indiriz-zarlo al piegalastre, ma è in grado di riconoscere ilverso della lastra. Questa ha una punzonatura e, se lalastra è stata erroneamente inserita capovolta sullalinea, la macchina, che è in grado di riconoscere latesta dal piede della lastra, non avvia quest’ultimaverso il piegalastre. Anche in questo caso arresta ilciclo, avvisando l’operatore.La S.T.E.C. è attrezzata con macchine per la stampa adoppia larghezza e doppio sviluppo: di ogni lastra ènecessario farne due. Lavorando su una linea di doppiespositori, nasceva un problema: l’espositore di sini-stra parte e manda via la lastra; subito dopo parte

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Piattaforma standard e architettura client/server

per l’archivio elettronico DEA

Il sistema Dea (acronimo di Documentazione Elettronica Ansa)è nato come intuizione nel marzo dell’ormai lontano 1978, e hacominciato a concretizzarsi alla fine di quello stesso anno. Si eraalla vigilia della nascita del primo personal computer IBM e diarchivi di testi giornalistici ne esistevano, sì e no, una decina nelmondo, nessuno in Italia, uno soltanto in Europa. L’obiettivoera semplice: poter sfruttare in modo rapi-do ed efficace l’enorme mole di informa-zioni trasmesse ogni giorno e che fini-vano su microfilm in un archivio mor-to, e mettere questo materiale anche adisposizione di terzi, così da rientraredi gran parte degli investimenti e deicosti di gestione.

Un patrimonio in continua crescitaIl DEA contiene tutte le notizie trasmessedall’ ANSA a partire dal 1975 (5.000.000 didocumenti) e utilizza un elaboratore IBM 9121, evoluzionedell’IBM 4341 acquistato nel 1979 e del successivo IBM 4381,e come programma per le ricerche lo STAIRS della IBM. Oggiil DEA, a sedici anni dalla sua nascita, sta cambiando vita.Anche se l’elaboratore IBM e lo STAIRS continuano a fare illoro dovere, l’evoluzione tecnologica e soprattutto le nuoveesigenze di mercato, hanno spinto l’Ansa a cambiare sia ilmotore (hardware e software) che la carrozzeria (l’interfacciautente per la ricerca) del suo archivio storico.

Piattaforma standard e semplicità d’usoChi interroga oggi una banca dati ha bisogno di farlo con lamassima semplicità e utilizzando le funzioni che offre il sistemaoperativo Windows, oramai presente su quasi tutti i personalcomputer. Per soddisfare queste esigenze si è disegnato e resooperativo un sistema che si basa su un elaboratore dell’ultimagenerazione, un DIGITAL ALPHA modello 2100 con 19 GBin linea, e sul sistema di information retrieval FULCRUM dellaFULCRUM Technologies.Ansa ha scelto FULCRUM dopo una lunga ricerca di mercato,orientata principalmente alla scelta di un prodotto che fosse“non proprietario” come lo Stairs dell’ IBM o come il Basis forVAX della Digital, ma in grado di girare su piattaforme diverseed in grado di essere utilizzato in tutto o in parte da altri

applicativi. Altro requisito essenziale era che il prodotto diinformation retrieval fosse all’insegna del client server. Fulcrumrispondeva a tutti questi requisiti, e la caratteristica peculiare diquesto prodotto sta nella facilità di implementazione e diutilizzo della sua soluzione, la cui architettura client/server (unmotore per la ricerca sul server e un toolkit sul client) le permette

di inserirsi ed integrarsi in ambienti basati sustandard consolidati sia sul lato dei tool disviluppo sia su quello dei data base server.Il SearchServer di Fulcrum è un motoread alte prestazioni e multipiattaformaper l’indicizzazione e la ricerca di testiin vasti archivi di informazioni. Grazieal linguaggio di interrogazione basatosu SQL e la conformità allo standard

Odbc, SearchServer può essere utilizzatoanche nelle applicazioni di ricerca di testi

che devono integrarsi in modo trasparente coni sistemi informativi esistenti.

Evoluzione del progetto DEALo sviluppo del progetto è stato fatto con personale dell’Agen-zia: tre unità della Divisione EDP in sei mesi hanno analizzatole funzioni, installato il prodotto, personalizzato le funzioniFulcrum e realizzato, in Visual Basic, il software applicativolato client.Per la gestione dei collegamenti remoti via linea commutata oattraverso linee a commutazione di pacchetto, si è adottato epersonalizzato un prodotto della DS telematica.Anche il contenuto informativo dell’archivio è cambiato, pro-ponendo ai clienti la possibilità di accedere ad un arcipelago dibanche dati di tipo sia enciclopedico che monotematico, comead esempio notiziari regionali, notiziari specializzati, biografie,schede, avvenimenti previsti, ecc.Nella prima fase del progetto, avviata in febbraio, ANSA mettea disposizione dei propri clienti e dei suoi giornalisti i testiintegrali delle notizie trasmesse dal 1990 ed una serie disottoarchivi tematici. L’attivazione graduale di tutte le altreBanche dati e l’abbandono del vecchio elaboratore sono letappe previste per la fine del 1996.

Roberto PeirceResponsabile area EDP ANSA

agenzia

Agenzia Nazionale Stampa AssociataDirezione Commerciale

Via Nazionale 196 - 00184 Romatel. 06-6774665 fax 06-6774655

http://www.ansa.it

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WireCenter, il nuovo sistema Unisys

per la gestione delle agenzie di stampa

WireCenter è il sistema Unisys di seconda generazione perla gestione e la ricerca dei dispacci delle agenzie di stampa.Basato sulla stessa archittetura client/server di tutte le altreproposte Unisys in ambito editoriale, WireCenter è unsistema capace di gestire centinaia di ricerche full-textsimultanee e contemporaneamente di ricevere, indicizzaree aggiornare la banca dati con i dispacci in arrivo.

Funzioni avanzate di ricerca con interfaccia graficaUn’ interfaccia grafica molto chiarapermette all’utente, dalla sua posta-zione di lavoro, di consultare facil-mente tutte le ultimissime notiziedalle agenzie di stampa. La ricercadelle informazioni nella banca datipuò essere effettuata su ognuno deicampi di classificazione che accom-pagnano il dispaccio (ad esempiopriorità, agenzia di stampa, catego-ria, ora ecc) oppure su una o più parole nel titolo e nel testoanche con l’ausilio di operatori booleani come “and” oppure“or”. Fra le diverse modalità di interrogazione esistenti, lamodalità TTY permette di definire criteri di ricerca daapplicare sui messaggi futuri, con funzioni di alert cheavvisano l’utente all’arrivo di un dispaccio combaciante.Inoltre è possibile salvare messaggi di particolareinteresse in cassetti personali, che vengono aggiorna-ti in maniera manuale o anche automatica. Nel casodi aggiornamento automatico, tutte le informazionirelative ad un dato argomento fluiscono nel cassettoe, per esempio in caso di assenza dalla sede ancheprolungata, possono essere consultate in un momen-to successivo.

Ricezione automatica delle agenzieLa ricezione automatica dei dispacci avviene tramitealtri PC dedicati detti Gateway. Questi PC sonoaltamente configurabili in modo da permettere laricezione di dispacci provenienti da diverse agenzie

di stampa e con protocolli diversi. Qui avviene anche una“pulizia” dei dispacci come ad esempio la conversione dellemaiuscole, gestione delle maiuscole dopo la punteggiatura,correzione degli accenti ecc. Le informazioni possono esse-re indirizzate elettronicamente a determinati utenti, gruppidi utenti o stampanti in modo da sostituire la lunga procedu-ra di smistamento cartaceo, con indubbi vantaggi per l’utenza.

Completa integrazione con il sistema HermesLa profonda integrazione conHermes, il sistema editoriale Unisys,permette di importare un dispaccio, oparte di esso, direttamente in un arti-colo che si sta scrivendo. A questopunto in WireCenter il dispaccio èsegnalato come già utilizzato con in-dicato da chi, quando, per che edizio-ne ecc...; in Hermes il testo vienemarcato come proveniente dalle agen-

zie.Con WireCenter ancora una volta Unisys propone al mondoeditoriale una soluzione che, integrata perfettamente nelprocesso produttivo del quotidiano, fornisce uninequivocabile vantaggio competitivo ai fornitori di infor-mazione.

UNISYS ITALIA spaVia B. Crespi 57 - 20159 Milanotel. 02/69851 - fax 02/6985588

Una schermata di WireCenter, il sistema Unisys per lagestione delle agenzie di stampa

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AZIENDE INFORMANO

Al 2000 mancano poco più di 3 anni. Il 2000 non è unappuntamento importante solo per la necessità diadeguamento dei calcolatori, per il cambio di secolo e dimillennio o per altre ragioni più o meno arcane e appari-scenti per la vita di tutti i giorni. Il 2000 è soprattutto, a mioavviso, un momento cruciale di verifica per la funzione eil ruolo delle redazioni nella nuova società della comuni-cazione.Stavolta però non vorrei dissertaresul futuro dei prodotti editoriali (evi-tando di conseguenza la sterilediatriba carta contro bit), sull’evo-luzione delle figure professionali daredattore del 20° secolo a operatoredella comunicazione multimediale.Si tratta indubbiamente di temi dilarghissimo respiro che stravolge-ranno l’editoria e che creeranno sce-nari di lavoro completamente nuovied impensabili. Vorrei piuttosto soffermarel’attenzione sul problema delle sinergie (magaricon qualche pennellata sull’organizzazione del lavoro) inredazione.

Le sinergieCos’è oggi una redazione?Non esiterei a definirla come “un insieme variopinto edeterogeneo di professionisti dell’informazione cheunitamente provvedono a confezionare un prodotto edito-riale da distribuire e proporre ad un pubblico (specifico)”.Ed è proprio in quegli aggettivi (variopinto ed eterogeneo)che, sempre a mio avviso, sta la chiave di lettura di unmodo estremamente disarticolato, poco pianificabile, pocoindustrializzabile, poco controllabile e valutabile di ope-rare.Quando si prova a raccontare come lavora la redazione diuna testata quotidiana (soprattutto se a copertura naziona-le) ci si trova di fronte ad una sorta di storia infinita fattadi pochi punti fermi e di tante immaginazioni: “... poi ilredattore approfondisce l’argomento, si documenta dovelui/lei sa, contatta gli attori della vicenda, legge le agenzie,si consulta con la propria linea di riporto, sente i suoi

Lotus Notes

per le redazioni dei quotidiani del 2000

IBM SEMEACirconvallazione Idroscalo

20090 Segrate - MITel. 02.59621

informatori fidati, scrive, corregge, rivede, archivia, ri-prende ed altro ancora”. E tutto quello che meraviglia (masolo apparentemente e con poche varianti) è che lo stessoquadro di riferimento potrebbe valere per ambienti com-pletamente diversi come il periodico e perfino la televisio-ne.Se tutto ciò da un lato colpisce la fantasia di chi ascolta e

fa pensare ad un mondo di “artisti”ai quali sono stati appaltati singolitasselli di un mosaico in continuodivenire e che si incontrano solo almomento dell’assemblaggio finale(dove tutto quasi per magia si inca-stra perfettamente), da un altro latonessuno di buon senso ( e ancorainnamorato del prodotto giornale)oserebbe mai tentare di trasferire icriteri e le tecnologie di una catenadi montaggio in una redazione!

Se ciò è vero oggi, lo sarà a maggiorragione nel vicino 2000 dove il nostro redattore

dovrà affinare il proprio ingegno e la propria creativitànella messa a punto del suo tassello multimediale. Nonrimane allora che una soluzione logica e intelligente alcontempo: sfruttare le sinergie, ottimizzare le professio-nalità, facilitare la comunicazione interna ed esterna,integrare i processi (all’interno delle redazioni e con ilresto dell’azienda), fornire al redattore una finestra sulmondo e verso il mondo.

Dalla teoria alla pratica: Lotus NotesNiente da ridire (almeno lo spero) sui concetti, ma inpratica tutto ciò cosa significa?In termini di estrema sintesi due sole parole: Lotus Notes.Non si tratta né di un talismano della felicità, né di un elisirdi lunga vita (per le redazioni), né ancora del famosissimobalsamo Tigre infallibile rimedio contro tutti i mali.Lotus Notes è uno dei più potenti software al mondo perpianificare i processi, controllare le operazioni, trasferirein modo automatico informazioni, colloquiare con banchedati interne ed esterne, navigare in Internet, gestire docu-menti multimediali, comunicare con il mondo esterno (via

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telefono, fax, modem, etere) e tant’altro ancora.Nel mondo si contano, una per l’altra, una decina dimilioni di licenze installate, e le nostre redazioni? Sonoarrivate buon ultime ma stanno recuperando in fretta.Lo slogan è molto semplice: Volete lasciare invariato ilvostro sistema editoriale a livello di hardware e software?Volete lasciare invariata la vostra organizzazione dellavoro? Volete, per contro, avere sulla vostra workstationin ogni istante tutto il materiale a voi destinato (dopoesserne stati avvertiti) o gestire autonomamente con unclick le vostre comunicazioni? Volete sapere in ogniistante come stanno avanzando le singole pagine, chi hafatto (o sta facendo) che cosa, come e da quanto, chi sonoi possibili collaboratori da attivare, dove sono, quantocostano, dov’è un nostro inviato, chi può darvi l’informa-zione che cercate e attivarne la richiesta, cosa stannodicendo le agenzie, quali immagini potreste utilizzare acorredo del vostro pezzo, chi le ha, dove sono, cosacostano, e tutto quello che può servire a lavorare meglio,a costi di ordini di grandezza inferiori agli attuali ed intempi molto più contenuti?Volete fare le stesse cose dalla scrivania del vostro ufficio,dal salotto buono di casa vostra, da una stanza di albergo,da uno stadio di calcio o dalla sala di aspetto di unaeroporto?Allora installate Lotus Notes sulla vostra rete e attivatenele potenzialità in modo graduale secondo le vostre esigen-ze attuali e prospettiche.Ancora una volta sembra di trovarsi di fronte all’ennesimatelevendita dove ti offrono stupendi gioielli a prezzi irri-sori. Non è così, sono le prime, concrete esperienze chefanno intravedere rosei orizzonti per i nostri redattori.

Lotus Notes: dalle Olimpiadi ai quotidianiSi parte nell’inverno ’94 con le Olimpiadi di Lillehammer.IBM sponsorizza l’informatizzazione dei Giochi e difronte al problema di dover mettere in piedi una redazioneche deve durare due settimane e operare con giornalistiche mai prima hanno lavorato insieme, fa’ una scommes-

sa: installa Lotus Notes e alcune workstation per l’impa-ginazione usando un prodotto di larghissima diffusionecome XPress.I giornalisti si dimostrano entusiasti ed il solo rammaricoè quello che non possono portarsi a casa il sistema utiliz-zato per l’avvenimento!Si estende la scommessa ad una realtà vera, con i suoiproblemi di tutti i giorni, con un sistema già installato (chenon si vuol toccare), con molti più redattori, con flussimolto articolati, con esigenze molto più spinte. Nasconole nuove esperienze di due quotidiani scandinavi: Dagbladeta Oslo (170 redattori e 130 tipografi) e Dagens Nyheter aStoccolma (di dimensioni ancora più ampie). Si crea unacerta curiosità nell’ambiente e altre testate iniziano aragionare su possibili ipotesi in questa direzione.La televisione prende la palla al balzo e si realizzanoesperienze interessantissime di Notes per gestire intera-mente tutti i processi di notissime trasmissioni comePaperissima, Re per una Notte, Village, Cuori Solitari emolte altre ancora. E non mi si dica che una trasmissionecome quelle appena citate sia di più facile costruzionerispetto ad un prodotto cartaceo!Nel frattempo IBM acquisisce Lotus e all’operazioneapporta la propria forza commerciale inserendo il prodot-to nelle sue linee strategiche.Non siamo, come dicevo, di fronte al rimedio per tutti imali “informatici” ma, indubbiamente, di fronte ad unadelle più importanti e significative svolte culturali nelmondo dell’editoria: i sistemi editoriali (passati o moder-ni) hanno brillantemente alleviato i problemi delle opera-zioni, Notes ne rende semplice e automatica la comunica-zione, il controllo, l’inserimento a pieno diritto nel mondostesso dal quale il giornale dipende e al quale si rivolge.Chi lo cavalca fin dall’inizio (piccolo o grande che sia), chine sperimenta l’efficienza sulla propria realtà, chi si affidaai suoi servizi per guardare con nuovi occhi ad un mondoche cambia (e che richiede all’editore altri ruoli, altriprodotti e altri sevizi) ne trarrà indubbiamente un rilevan-te, irrinunciabile vantaggio competitivo.

Cesare De Micheli

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“La Repubblica”, uno dei più importanti quotidianinazionali, in occasione del ventennale della propriaattività giornalistica, ha prodotto un’opera su CD-ROM contenente i testi integrali degli articoli pub-blicati in questi ultimi anni, compresi gli inserti edi numeri speciali. L’opera, composta da sei CD-ROM contenuti in un cofanetto, sarà distri-buita all’interno del circuito librario.

Il motore della BancaDatiLa Direzione dell’“Edi-toriale La Repubblica”,dopo aver lungamente va-lutato diverse ipotesi al-ternative, ha scelto come“motore” della Banca DatiSearchServer, il potente sof-tware di Information Retrievaldella Fulcum Technologies Inc.,società canadese leader mondialenei sistemi di archiviazione e ricerca full-text.La soluzione, infatti, consente di gestire al megliol’enorme mole di informazioni contenute nei CD-ROM, circa 500.000 articoli pari a 3,6 GigaByte didati. Inoltre, è risultata vincente la estrema flessibi-lità offerta dal software per la indicizzazione degliarticoli giornalistici e la ricerca in modalità full-text, oltre alla possibilità di sviluppare unainterfaccia utente estremamente potente ma di usooltremodo intuitivo.

La scelta di FulcrumLa scelta di Fulcrum ha portato alla rivalutazionedel sistema informativo dell’“Editoriale La Repub-blica”, che già da tempo utilizzava un sistema diinformation retrieval per alcune applicazioni on-line.L’attività di scelta del motore per i CD-ROM haquindi portato alla migrazione di tutte le applica-

Editoria elettronica per i quotidiani: soluzione

Fulcrum per i CD-ROM de La Repubblica

zioni verso uno standard comune basato su FulcrumSearchServer, abbandonando il vecchio sistema diInformation Retrieval che non consentiva di mante-nere le prestazioni che la redazione riteneva neces-sarie.

Assistenza tecnica in tutta ItaliaIl software di Fulcrum è stato scelto,

oltre che per la tecnologia allostato dell’arte, per l’assi-stenza che Fulcrum è ingrado di fornire in tuttaItalia, consentendo, con ilsupporto tecnico di espertialtamente qualificati, di

realizzare l’opera in tempirapidissimi e di far migrare i

dati provenienti da diversi for-mati in modo pressoché istanta-

neo.

L’interfaccia WindowsIl ventennale de “La Repubblica” su CD utilizzauna potente interfaccia Windows che consente dioperare ricerche mediante innumerevoli opzioni edi colloquiare mediante una serie di finestre didialogo complete ma intuitive, espressamente rea-lizzate per utenti esperti e non esperti.L’Ingegner Baldi, responsabile dell’integrazionedelle applicazioni di Text Retrieval per “La Repub-blica” ha così commentato le motivazioni della suascelta:“Cercavamo un prodotto che unisse una elevatapotenza di indicizzazione e di ricerca su grandi molidi dati ad una spiccata flessibilità di programmazio-ne per le nostre applicazioni. Fulcrum possiedeentrambe queste qualità e proponendosi sempre dipiù come uno standard di mercato ci ha ancheofferto interessanti caratteristiche di stabilità e diresa degli investimenti”.

FULCRUM Italia S.P.A.Via Laurentina, 756 - 00143 Roma

Tel: 06/50274565 - 5020776Fax: 06/5020774

http://www.fultech.com

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Un sistema editoriale per un settimanale che

sembra un mensile edito da un quotidiano

Quando La Stampa inziò a coinvolgere Sinedita nel proget-to dello Specchio, ci rendemmo immediatamente contodella difficoltà e complessità dell’operazione.Nel progetto sono presenti tutte le componenti principalirelative alle possibili periodicità in una pubblicazione:1) La Stampa è un grande quotidiano con tutte le comples-sità di organizzazione e gestione che questo comporta;2) Specchio è un settimanale prodotto da giornalisti e graficisia del giornale sia acquisiti dall’ester-no. Il fatto che il settimanale sia ac-coppiato all’uscita del quotidiano delsabato comporta stretti vincoli neitempi di chiusura;3) Il settimanale ha la struttura, ilformato, la grafica e la qualità di unmensile di grande qualità e prestigio.Il sistema editoriale che in breve tem-po abbiamo proposto è una estensio-ne del nostro sistema per quotidianicon tutte quelle varianti che permettono di risolvere iproblemi tipici di una pubblicazione come Specchio.

Documenti multipagina e “anteprime reali”Le varianti più significative che abbiamo realizzato sonolegate sporattutto alla gestione di documenti multipagina(che abbiamo associato al concetto di “servizio”) ed allapossibilità per i giornalisti di lavorare su “anteprime reali”del pezzo in lavorazione. Questo significa che i redattoripossono “vedere” sul proprio computer le pagine reali delservizio a cui appartiene il pezzo che stanno scrivendo,possono impaginarlo nel formato definitivo (quello che saràsuccessivamente lavorato dai grafici), possono utilizzareformati tipografici che consentono di mantenere uniforme ecompatto l’aspetto grafico della pubblicazione. Tutto ciòavviene in parallelo, cioé più redattori possono lavoraresulla stessa “pagina reale” contemporaneamente.I grafici dal canto loro possono, dopo aver “battezzato” unservizio nel sistema editoriale, disegnare gli ingombri pertesto e grafica sia manualmente (utilizzando gli strumenti diXPress), sia usufruendo dello strumento del sistema edito-riale che permette di creare “box complessi”, che altro nonsono che gruppi di box con caratteristiche predefinite (tipo,

dimensione, nome, formato tipografico) che, a differenza dinormali gruppi di box definiti in una libreria di XPress,possono essere “stirati” per adattarsi alla posizione edimensionamento in pagina che il grafico vuole loro asse-gnare.

Il flusso di lavoroLa filosofia di fondo del sistema editoriale installato a

Specchio è quella di consentire lamassima creatività di impostazionegrafica pur fornendo tutti quegli au-tomatismi che consentono divelocizzare e controllare le opera-zioni ripetitive e che garantiscono ilcorretto utilizzo degli elementi ca-ratterizzanti il progetto grafico.Un punto particolarmente delicatoriguarda l’implementazione di uncorretto “flusso di lavoro”. Il pro-

blema nasce, da un lato, dall’abitudine dei giornalisti diutilizzare un sistema Atex fortemente orientato alla scritturadel testo e, dall’altro, dall’esigenza dei grafici di avere lamassima libertà creativa nel disegno e soprattutto nellamodifica delle pagine e degli elementi informativi in essacontenuti.Il modello che abbiamo proposto consiste nella associazio-ne di “stati” ad ogni fase delle lavorazione di ogni pezzo. Glistati sono a loro volta interpretati, nella loro relazione alprofilo di utente, come semafori che inibiscono o consento-no alcune operazioni sui pezzi in lavorazione.Su questo punto in particolare Sinedita sta discutendo conLa Stampa e gli utenti finali (grafici e redattori) per capirecome migliorare il sistema di controllo del flusso di lavoro.Il progetto editoriale di Specchio è certamente innovativoed innovativi devono essere gli strumenti che permettono direalizzarlo. Solo con un rapporto collaborativo tra cliente,utenti e Sinedita (che si sta verificando al meglio) è possibileadattare il sistema alle reali esigenze, anche quando il“modello organizzativo” nasce con l’organizzazione stessa,come spesso capita in situazioni di forte innovazione.

Paolo AgusResponsabile della Ricerca

SINEDITA srlVia Trecate 34/8 - 10141 Torino

Tel: 011/7724200Fax: 011/7723222

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AZIENDE INFORMANO

A fine febbraio la rete Video On Line è arrivataa 83 nodi, dislocati in 78 distretti telefonici.Con le aperture previste a marzo si supererannoi 100 nodi.Gli 83 nodi già operativi permettono al 70%degli abbonati al telefono ita-liani di collegarsi a Internetsenza comporre un prefissotelefonico. In cinque distret-ti: Torino, Roma, Bari, Paler-mo e Catania i nodi sono duementre a Milano con l’aper-tura di Milano 2 e Rho sonodiventati tre. Tutti i nodi sonodotati di modem a 28,8 Kbps.

La rete italiana di Video OnLineVOLnet, la rete italiana diVideo On Line utilizza com-plessivamente circa 2.500modem. I nodi sono equamen-te distribuiti in proporzionealla popolazione italiana: afine febbraio se ne contavano 37 nel Nord, 22nel centro e 24 nel Sud. Si tratta della più estesarete di accesso Internet in Italia. Buona partedei nodi sono gestiti in outsourcing da TelecomItalia, ma aumenta il numero di nodi gestiti dapartner (VOLpoint).

Supera i 100 nodi

la rete Video On Line

La copertura regionaleLe regioni più coperte sono (a fine febbraio)Lombardia con 14 nodi, Sicilia con 11, Sarde-gna con 7 nodi, Emilia, Veneto, Piemonte ePuglia con 6.

A fine marzo i nodi sarannooltre 100 e permetteranno al74-75% degli abbonati al te-lefono italiani di collegarsi aInternet senza comporre unprefisso telefonico. Semprea fine marzo le regioni piùfittamente coperte sarannola Lombardia (16 nodi), e ilPiemonte-Val d’Aosta (15nodi) seguiti da Sicilia (14nodi), Emilia (8 nodi), Sar-degna (7), Veneto e Pugliacon 6. I distretti telefonicipiù piccoli coperti daVOLnet saranno Macomer,Borgosesia, Susa e Saluzzocon 20-26 mila abbonati.Informazioni aggiornate su

VOLnet si trovano on-line al sito:http://www.vol.it/IT/IT/INFO/onli1213.html.Lo staff di Video On Line ha nel frattemporaggiunto le 150 persone, 100 delle quali impe-gnate nel servizio di assistenza telefonica nu-mero-verde operativo 24 ore su 24.

Video On LineViale Regina Elena

09125 CagliariTel.: 070 - 659625Fax: 070 - 655944email: [email protected]

WWW: http://www.vol.it/

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Calabria

SardegnaCagliari (070) 660781Iglesias (0781) 22273Macomer (0785) 70418Nuoro (0784) 230710Olbia (0789) 27743Oristano (0783) 302165Sassari (079) 218838

Caserta (0823) 361312Napoli (081) 5454201*Salerno (089) 752420Ottaviano (081) 8270244

Piemonte-Val d’Aosta

Campania

Cosenza (0984) 791934Cosenza-2 (0984) 790119Reggio Calabria (0965) 28697Palmi (0966) 21719

Puglia-Basilicata

Alessandria (0131) 231232Aosta (0165) 31580Savigliano (0172) 713153Torino (011) 3821302*Torino-2 (011) 4377886Vercelli (0161) 214880*Asti in corso di attivazioneBorgosesia in corso di attivazioneCuneo in corso di attivazioneNovara in corso di attivazioneRobassomero (TO) in corso di attivazioneSusa in corso di attivazioneOvada in corso di attivazioneRivarolo in corso di attivazioneSaluzzo in corso di attivazione

LombardiaBergamo (035) 321811*Brescia (030) 220792*Busto Arsizio (0331) 635417Como (031) 305966*Lecco (0341) 368280Mantova (0376) 323373Milano (02) 39230*Milano II (02) 6597139Monza (039) 2000312Pavia (0382) 468783Rho (MI) (02) 93900596Salò (0365) 374422Seregno (0362) 222470Varese (0332) 264850*Vigevano (0381) 79940Crema (CR) in corso di attivazioneSondrio in corso di attivazione

Trentino Alto Adige

SiciliaAgrigento (0922) 607207Caltanissetta (0934) 551893Catania (095) 208905*Catania-2 (095) 310592Enna (0935) 26615Messina (090) 661561Palermo (091) 6110683*Palermo-2 (091) 6571214Ragusa (0932) 621965Siracusa (0931) 22127Trapani (0923) 20001Patti in corso di attivazioneBarcellona in corso di attivazioneAlcamo in corso di attivazione

L’Aquila (0862) 313138Pescara (085) 4214466*

Abruzzi

Ancona (071) 2806091Pesaro (0721) 403988Fermo (0734) 227962

Marche

Emilia RomagnaBologna (051) 253859*Modena (059) 211107Parma (0521) 255026Reggio Emilia (0522) 451006Rimini (0541) 780290Forlì (0543) 68880Ferrara in corso di attivazioneForlì in corso di attivazione

VenetoPadova (049) 8071866*Rovigo (0425) 421022Treviso (0422) 402840*Venezia (041) 5313101*Verona (045) 8003655*Vicenza (0444) 327114Bassano del Grappa (VI) in corso di attivazione

UmbriaPerugia (075) 5720383Perugia-2 (075) 5056764Terni (744) 421548

ToscanaFirenze (055) 499666*Livorno (0586) 864956Lucca (0583) 510087Massa Carrara (0585) 787854Siena (0577) 49256Prato (0574) 577777

Tutti i collegamenti avvengono con modem a 28,8Kbps, tranne che per i numeri segnati con l’asterisco per i quali il collegamento avviene a14,4Kbps

La ReteVideo On Line

Genova (010) 5536070*La Spezia (0187) 739506Savona (019) 808577Sanremo in corso di attivazioneAlbenga in corso di attivazione

Liguria

Bolzano (0471) 932984Cles in corso di attivazioneRovereto in corso di attivazioneTrento in corso di attivazione

Pordenone (0434) 550596Trieste (040) 762605Gorizia in corso di attivazione

Friuli-Venezia Giulia

Bari (080) 5794800*Brindisi (0831) 587282Foggia (0881) 748675Lecce (0832) 458890Monopoli (080) 9372090Taranto (099) 4764505Potenza (0971) 471033Melfi in corso di attivazione

Civitavecchia (0766) 545949Roma (06) 3311299*Roma-2 (06) 36204Viterbo (0761) 251507Latina in corso di attivazione

Lazio

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FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

Apple Computer fornisce in licenza a Motorola

il sistema operativo Mac Os

OS con una più ampia scelta di caratteristiche, prezzi, supporto ecanali di distribuzione. Inoltre fornisce agli sviluppatori nuoveopportunità di mercato.“L’espansione di mercato resa possibile da questo accordo - hadichiarato Lamar Potts, vice president Apple per OS & TechnologyLicensing - aumenterà l’apprezzamento nei confronti della Piat-taforma Mac OS e incoraggerà lo sviluppo di soluzioni innovative

che porteranno vantaggi a tutti gli utenti di Mac OS”.L’accordo riguarda le versioni 7.5.X del Mac OS,

include l’accesso alle prossime maggiori releasedel sistema operativo e comprende tutte le 16versioni localizzate che Apple ha finora approvatoper la fornitura su licenza (inglese americano,inglese britannico, italiano, tedesco, francese, spa-gnolo, portoghese, svedese, norvegese, danese,finlandese, olandese, coreano, cinese tradizionale,cinese semplificato e giapponese).

Le nuove politiche di AppleQuesto accordo è un altro passo verso la transizionedi Apple a perseguire politiche di licensing semprepiù ampie. Fin dal settembre 1994 Apple ha seguitouna strategia articolata in due fasi. Nella prima,l’attività è stata limitata a poche aziende, per poter

fornire il livello di supporto necessario a garantire il successodell’implementazione sull’architettura hardware proprietaria diApple.La società è ora nella seconda fase, resa possibile dall’accordosulla PowerPC Platform (una architettura hardware aperta ebasata sul potente microprocessore RISC PowerPC) che consen-te un modello di licensing aperto e flessibile. La PowerPCPlatform è un insieme di specifiche che definiscono una architet-tura unificata per personal computer e offrirà a utenti e produttorii vantaggi sia della piattaforma Power Macintosh sia dell’am-biente standard PC. L’annuncio odierno fa seguito alla disponi-bilità delle specifiche della PowerPC Platform (introdotta con-giuntamente lo scorso novembre da Apple, IBM e Motorola) ealla recente presentazione di un prototipo costruito secondo talispecifiche e funzionante con sistema operativo Mac OS. Rappre-senta infine un altro forte segno del potenziale tecnologicodavvero unico dei processori PowerPC, progettati congiunta-mente da Apple Computer, IBM e Motorola.

In linea con la strategia volta ad una più ampia diffusione delproprio sistema operativo, Apple Computer ha deciso di fornireMac OS in licenza a Motorola. L’accordo prevede, per la primavolta, che un licenziatario possa sub-licenziare il sistema opera-tivo Mac OS ad altri costruttori.

I contenuti dell’accordoL’accordo consente a Motorola di distribuire Mac OS sia coni sistemi basati sull’attuale architettura hardware PowerMacintosh, sia con quelli futuri progettati secondo lespecifiche della PowerPC Platform. Motorola potràinoltre fornire in sub-licenza il Mac OS a tutti icostruttori di computer ai quali vende schede madrio computer completi. Grazie a questa opportunità,che consente alle aziende di offrire computer conMac OS senza necessariamente dover siglare unaccordo con Apple, Motorola contribuirà alla cre-scita della piattaforma Macintosh. Apple continue-rà comunque a certificare tutti i sistemi venduti conMa OS per assicurare agli utenti la completa com-patibilità.“Motorola è un’azienda leader nel mercato dell’in-formatica - ha affermato Gil Amelio, chairman eCEO di Apple Computer, Inc. - e noi crediamo abbiale risorse e le capacità tecniche, specialmente nell’area dellecomunicazioni, per arricchire la piattaforma Macintosh ed espan-dere i suoi benefici a nuovi utenti e mercati. Questo accordorappresenta un punto importante del nostro programma dilicensing.”“Siamo molto lieti di affiancare Apple - ha commentato JoeGuglielmi, corporate vice President e general manager di MotorolaComputer Group - nel favorire la crescita della piattaforma MacOS. Riteniamo che questa piattaforma aggiunga un elementoimportante alla nostra strategia per il mercato delle aziende, oltrea essere un valido complemento alla nostra volontà di offriresistemi operativi diversi sulla piattaforma PowerPC. La possibi-lità di sub-licenziare ci consentirà inoltre di offrire i migliorisistemi e schede ai nostri partner OE.”

I benefici per gli utentiL’accordo offre indubbi benefici agli utenti di computer, chehanno ora a disposizione altri fornitori di prodotti basati su Mac

Apple ComputerVia Milano, 150

20093 Cologno Monzese MITel. 02/273261

http://www.apple.it

®

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FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

cazioni, tra cui depliant, biglietti da visita acolori, documentazioni per seminari, meetinge congressi, presentazioni, mailing, copertinedi CD. Omnius trova invece la sua collocazio-ne ideale presso tutte le aziende che stampanosu supporti flessibili per la produzione di eti-chette e oggetti come sacchetti, scatole, botti-glie, tubetti, piastrelle e lattine. Oltre a seguirele dimostrazioni dei sistemi E-Print e Omniusi visitatori dello Stand Indigo potranno ottene-re campioni di stampa digitale a coloripersonalizzata sul momento e avranno a di-sposizione un’ampia area di accoglienza. Glispecialisti Indigo saranno presenti per appro-fondire tutte le tematiche della stampa digitale,sia dal punto di vista tecnico che da quellocommerciale e di marketing, e per valutareinsieme ai clienti le reali opportunità di svilup-po del loro mercato, anche alla luce dell’espe-rienza maturata attraverso le oltre 500 macchi-ne già vendute in tutto il mondo.

I sistemi Indigo per la stampa digitale

Indigo ItaliaVia G. Stephenson 43/a - 20157 Milano

tel. 02/3575251 - fax 02/3575629

Mediterranea è una società giovane, fondata aFirenze meno di tre anni fa, ma forte di rappre-sentanze di alto valore tecnologico e grandeprestigio. A Grafitalia/Converflex Mediterra-nea presenterà presso il proprio stand F38, nelpadiglione 9, tutti i migliori prodotti e le novitàpiù interessanti delle proprie case. Innanzitutto i più recenti modelli di sviluppatrici esistemi on-line prodotti da Glunz & Jensen, ilgruppo che Mediterranea rappresenta in esclu-siva in diversi paesi oltre all’Italia e che harecentemente rafforzato la propria posizionedi leader sul mercato in seguito all’acquisizionedella GET - Ajax/Luth International. Di parti-colare rilevanza sarà anche la presenza dellaMountainGate del gruppo americano LockheedMartin, leader mondiale nella produzione disistemi per l’archiviazione elettronica, di cuivengono proposti i dischi rigidi removibiliIncreMeg, ad ampia capacità, espandibili, ve-loci, che risolvono ogni problema di archivia-zione di immagini, fotografie a colori, filmati,brani musicali e in generale di file voluminosi.La configurazione DTP che servirà alle dimo-strazione dei sistemi IncreMeg utilizzerà in

Mediterranea a Grafitalia 1995uscita stampanti caricate con gli speciali sup-porti Kimolec e Kimojet della giapponeseKimoto. Sempre della Kimoto saranno pre-sentati a Grafitalia diversi altri materiali eaccessori di qualità, dai supporti trasparenti aipennarelli correttori. Per quanto riguarda ilmercato del packaging e del converting, cheMediterranea considera uno dei più interes-santi per le grandi prospettive di sviluppo chelo caratterizzano, spicca a Grafitalia la presen-tazione della Indigo Omnius, la prima macchi-na per la stampa digitale in quadricromia susupporti flessibili in bobina. L’esclusiva tec-nologia Indigo One Shot Color, su cui Omniusè basata, permette di stampare senza pellicole,prove di stampa, lastre o cliché, testi e imma-gini di alta qualità per etichette e oggetti pro-

mozionali come sacchetti, scatole, etichette,bottiglie, tubetti, piastrelle e lattine. La capaci-tà di Omnius di stampare a colori e a costiconvenienti poche copie, anche personalizzatesingolarmente, apre la strada a nuove opportu-nità commerciali e permette di individuarenuovi segmenti di mercato, fino a ora assolu-tamente inesistenti. Sempre allo stesso settoresono dedicati i sistemi LaserStream prodottidalla giapponese Think Laboratoy/Kimoto perl’incisione diretta tramite laser dei cilindrirotocalco. I sistemi LaserStream Think elimi-nano tutti i passaggi intermedi in pellicola,riducono drasticamente i tempi di produzionee permettono allo stesso tempo di ottenererisultati di qualità decisamente superiore ri-spetto al tradizionale procedimento di incisio-ne elettromeccanica. Allo stand Mediterraneanon mancheranno inoltre i prodotti dellaMitsubishi Packaging Group e gli esclusiviimballi ad aria AirBox, della Air PackagingTechnology, di concezione innovativa e coninfinite possibilità di applicazione.

MediterraneaMEDITERRANEA srl

Via Madonna della Pace 27 50125 Firenzetel. 055/2280713 - fax 055/2280715

La prima presentazione ad una fiera italianadei sistemi Indigo per la stampa digitale acolori avverrà a Milano, dal 7 all’11 maggio, inoccasione della edizione 1996 di Grafitalia.Indigo sarà presente con uno stand di oltre 330metri quadrati nel padiglione 9, dove sarannoinstallate diverse configurazioni della E-Print1000, la rivoluzionaria macchina da stampabasata sul procedimento Digital Offset Color,adatta alla riproduzione su supporti in fogli didiverso tipo: carte, lucidi ed etichette - e laOmnius, la prima macchina per la stampadigitale dedicata al mercato del packaging edel converting, che utilizza materiali flessibiliin bobina. I sistemi Indigo sono semplici eveloci. Usano speciali inchiostri liquidi, bre-vettati, che permettono di ottenere risultati distampa di qualità decisamente superiore e nonrichiedono pellicole, lastre o prove di stampa.Il processo parte da un file di testi e immaginipreparato con sistemi di prepress di tipostandard, come le configurazioni Macintosh oqualsiasi altro sistema capace di generare filePostScript corretti che vengono inseriti diret-

tamente nel computer della macchina. Se-guendo i dati del file, i colori di selezionevengono trasferiti prima sul caucciù e succes-sivamente sul supporto di stampa, a registroperfetto. Il procedimento digitale permette inol-tre di intervenire a piacere sul file originale,eseguendo modifiche fino all’ultimo momen-to o cambiando ad ogni impressione l’immagi-ne, parzialmente o totalmente. Si ottengonocosì prodotti a colori personalizzati di altaqualità, particolarmeene adatti alle più avan-zate esigenze di marketing e comunicazione diimpresa. L’assoluta eliminazione di qualsiasiprocedura di preparazione e di avviamentodella macchina da stampa rende convenientianche le tirature più brevi. La prima copiaserve come prova di stampa e può essereimmediatamente verificata; le eventuali modi-fiche si possono eseguire direttamente sul file,stampando poi subito la copia successiva. Unavolta approvato il risultato, la stampa parteimmediatamente e la tiratura richiesta puòessere consegnata in breve tempo. E-Print1000 è perfetta per un’ampia gamma di appli-

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Circolare del 13-11-95 N° 1997 49° Congresso mondiale degli editori di quotidiani - Washington 19-22 maggio1996.

Circolare del 17-11-95 N° 48 Decisioni dell’organo Monocratico istituito ai sensi dell’art. 12 dell’Accordonazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici.

Circolare del 20-11-95 N° 1998 Rinnovo della disciplina collettiva giornalistica. Una Tantum e nuovi minimitabellari.

Circolare del 20-11-95 N° 47 Richiamo di alcune problematiche inerenti i rapporti contrattuali tra Editori edistributori locali. Ripresa ed integrazione di uno schema contrattuale di base perla regolamentazione del negozio giuridico tra i due soggetti imprenditoriali.

Circolare del 22-11-95 N° 1999 Contratto giornalisti.

Circolare del 28-11-95 N° 2000 Disegno di legge sulla tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamentodi dati personali. “Privacy informatica”.

Circolare del 30-11-95 N° 2001 Proroga dei termini previsti dal decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, inmateria di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Circolare del 30-11-95 N° 2002 Rappresentante per la sicurezza.

Circolare del 02-12-95 N° 50 Recenti decisioni della Commissione Permanente per i problemi della distribuzionee la rivendita.

Circolare del 04-12-95 N° 49 Convocazione Commissione Tecnica Operativa Milano 20 dicembre 1995. Serviziregioni nord.

Circolare del 05-12-95 N° 51 Convocazione Commisione Tecnica Operativa Roma 15 dicembre 1995. Serviziregioni centro sud.

Circolare del 18-12-95 N° 2005 Prestazioni di lavoro autonomo. Contributo previdenziale del dieci per cento.

Circolare del 18-12-95 N° 2006 Richiesta di versamento dei contributi sulla somma versata ad enti o cassa disettore.

Circolare del 19-12-95 N° 52 Esclusione degli automezzi adibiti al trasporto di pubblicazioni dal divieto dicircolazione previsto per giorni festivi o particolari giorni feriali del 1996.

“Circolari FIEG” raccoglie e segnala le informazioni e i commenti ai piùimportanti dispositivi di legge, indicazioni e raccomandazioni in materia sindaca-le, tributaria, disciplina dell’IVA e quant’altro attiene agli aspetti gestionali eamministrativi dell’industria dei giornali, oggetto di sistematica comunicazionealle imprese editrici e stampatrici.“Circolari FIEG” è un promemoria di facile consultazione, da tenere sempre aportata di mano, un nuovo strumento di lavoro per quanti hanno responsabilitàdirettive e gestionali nelle aziende del settore.

CIRCOLARI

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Circolare del 20-12-95 N° 53 Problematiche connesse alla vendita in edicola di pubblicazioni con annessavideocassetta.

Circolare del 22-12-95 N° 54 Operativi voli postali 1° gennaio 1996.

Circolare del 22-12-95 N° 55 Comunicazione finale delle percentuali che i distributori locali sono statiprovvisoriamente autorizzati a trattenere a titolo di compenso per spese diportatura.

Circolare del 22-12-95 N° 56 Nuove tariffe postali per la stampa. Disposizioni contenute nella Legge diaccompagnamento alla Finanziaria 1996.

Circolare del 22-12-95 N° 2007 Errata corrige circ. n. 2005 del 18/12/95.

Circolare del 29-12-95 N° 2008 Fondo di Previdenza Dirigenti Giornali Quotidiani: misura dei contributi perl’anno 96, interessi di mora sui contributi arretrati anno 1996.

Circolare del 02-01-96 N° 1 Reiterazione Decreto - legge in materia di bilanci delle imprese editrici (D.L. 23dicembre 1995, n. 544 G.U. n. 301 del 28 dicembre 1995.

Circolare del 04-01-96 N° 1 Implicazioni distributive connesse all’adozione generalizzata del codice a barre.Intese con Anadis.

Circolare del 04-01-96 N° 2 Nuove aliquote contributive per invalidità, vecchiaia e superstiti. Nuove misuredella contribuzione Gescal.

Circolare del 08-01-96 N° 3 I nuovi regimi retributivi e gli incentivi alle assunzioni disposti dalla rinnovazionecontrattuale giornalistica.

Circolare del 09-01-96 N° 4 Legge finanziaria 1996 e legge collegata.

Circolare del 11-01-96 N° 2 Nuova disciplina della spedizione in abbonamento postale delle pubblicazioni(art. 2 Legge 28 dicembre 1995 n.549).

Circolare del 18-01-96 N° 5 Art. 4 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro giornalistico: situazioneoccupazionale trimestre ottobre - dicembre 1995.

Circolare del 18-01-96 N° 6 Prestazioni di lavoro autonomo. Contributo previdenziale del 10 per cento.

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Circolare del 22-01-96 N° 7 Contratto collettivo nazionale di lavoro giornalistico. Contrattazione aziendale.

Circolare del 24-01-96 N° 4 Tesi per la verifica della qualità della distribuzione nella città di Ravenna.Progetto di ricerca predisposto dell’Ifor.

Circolare del 23-01-96 N° 8 Annuario delle imprese editrici di giornali quotidiani e periodici e agenzie.

Circolare del 24-01-96 N° 6 Disamina della situazione distributiva a Napoli. Riunione del Gruppo di lavorodalla Commissione nazionale ex art. 5

Circolare del 24-01-96 N° 3 Principali aspetti problematici emersi dallo studio relativo ai rapporti fra lerivendite di giornali e le Amministrazioni Comunali.

Circolare del 25-01-96 N° 9 Premi per l’esportazione del libro italiano 1995.

Circolare del 31-01-96 N° 10 Tasse di concessione governativa - Art. 3, commi 138 e 141 della legge 28/12/1995 n .549

Circolare del 31-01-96 N° 11 Conferenza Fiej su pubblicità e giornali: stampa al contrattacco. Parigi 22 e 23febbraio.

Circolare del 02-02-96 N° 12 Premi nazionali per la traduzione, edizione 1996.

Circolare del 08-02-96 N° 7 Convocazione Commissione Tecnica Operativa, Milano 19 febbraio 1996.Determinazione di un metodo di esame per richieste da parte di distributori localidi adeguamento delle contribuzioni ai servizi di portatura.

Circolare del 08-02-96 N° 8 Modifica dell’accordo integrativo previsto per la disciplina dell’organomonocratico istituito ai sensi dell’art. 12 dell’Accordo Nazionale sulla vendita deigiornali quotidiani e periodici. Recenti decisioni dell’Authority.

Circolare del 15-02-96 N° 9 Imposta comunale sulla pubblicazione e diritto sulle pubbliche affissioni. Pubblicitàrelativa a giornali ed a pubblicazioni periodiche. Risoluzione del Ministero delleFinanze su quesito relativo all’esenzione prevista dall’art. 17 lettera del D. lgs.15/11/1993, n. 56.

Circolare del 15-02-96 N° 10 Richieste da parte dei distributori di contribuzioni corrispondenti ad una partedegli ex sovrasconti natalizi trattenuti dai distributori stessi come contributo allespese di trasporto.

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Circolare del 15-02-96 N° 11 Trattamento economico per le rivendite a carattere stagionale. Verbale di accordocon le Organizzazioni Sindacali dei rivenditori.

Circolare del 16-02-96 N° 13 Disposizioni in materia contributiva:- Determinazione per l’anno 1996 del limite minimo di retribuzione giornalieraper il calcolo dei contributi di previdenza ed assistenza e relative istruzioni INPS.- Aliquota contributiva aggiuntiva dell’1 per cento ex art. 3 legge 14 novembre1992 n. 438.- Importi massimi mensili anno 1996 trattamenti di integrazione salariale.Disposizioni INPS.- Aumento aliquote contributive dal 1 ottobre 1995 di 0,60 punti. D.M. 15 gennaio1996.- Giornalisti: retribuzioni convenzionali anno 1996 lavoratori italiani all’estero.D.M. 29 gennaio 1996.- Contribuzione sul lavoro straordinario.- Proroga termini in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. D.L. 19 gennaio1996 n. 28.

Circolare del 19-02-96 N° 12 Convocazione Commissione Tecnica Operativa Roma, 9 febbraio 1996. Serviziregioni centro sud.

Circolare del 20-02-96 N° 14 Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante la campagnaelettorale per il 21-04-1996.

Circolare del 21-02-96 N° 15 Nuovo modello di iscrizione al Registro Nazionale della Stampa e richieste dicertificazione.

Circolare del 22-02-96 N° 16 Trasmissione testo a stampa del Contratto Nazionale di Lavoro per i dipendentidi aziende editrici e stampatrici di giornali quotidiani ed agenzie di stampa.

Circolare del 29-02-96 N° 13 Conferma dell’attuale misura percentuale corrispondente al prezzo defiscalizzatodelle pubblicazioni sul quale vengono calcolati compensi alla rete di vendita.

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MOSTRA DEI MACCHINARIE DEI MATERIALIPER L’INDUSTRIA GRAFICA,DELL’EDITORIA EDELL’EDITORIA ELETTRONICA

EXHIBITION OF MACHINERYAND MATERIALSFOR THE PRINTING,PUBLISHING AND ELECTRONICPUBLISHING INDUSTRY

MILANO, 7 - 11 maggio 1996 FIERA MILANO

GRAFITALIA