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TecnoMedia Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali - Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali Periodico mensile. Anno IV n. 16 - Sped. in Abb. to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina) Esemplare diffuso gratuitamente ai soci Il servizio ASIG Service che mette a diretto contatto fornitori e utilizzatori di tecnologie per la produzione di quoti- diani. Filo Diretto è il modo più rapido, efficace ed economico per raggiungere i più qualificati manager e decision maker dell’industria editoriale italiana. Ecco l’elenco delle aziende aderenti: FILO DIRETTO LE AZIENDE INFORMANO AGFA-GEVAERT ANSA APPLE COMPUTER ARRISYSTEMS ATEX MEDIA SOLUTIONS AUTOLOGIC INFORMATION INTERNATIONAL BASEVIEW CASCADE ECRM FULCRUM ITALIA GAMMAGRAPHX GERBER SYSTEMS HASSELBLAD ELECTRONIC IMAGING IMAGITEX LINK SERVICE MILIA ’98 NTG OPTRONICS PURUP PREPRESS REED MIDEM ORGANISATION SINEDITA TELECOM ITALIA TELPRESS TERA UNISYS ITALIA XEIKON XYVISION a pagina 52 Le rubriche Circolari a pagina 62 Appuntamenti a pagina 64 a pagina 42 Lo Scaffale a pagina 49 Le pagine dell’Osservatorio a pagina 36 Http://www.ediland.it Computer to plate al Dolomiten Da poche settimane il quotidiano altoatesino in lingua tedesca produce il 100% delle pagine direttamente su lastra. a pagina 3 Una WAN per le Gazzette Nuovo sistema di produzione per Gazzetta di Mantova, Gazzetta di Reggio, Nuova Gazzetta di Modena, la Nuova Ferrara. a pagina 7 L’archivio digitale de L’Unità Come conciliare le esigenze della produzione giornaliera con la conservazione di un inestimabile patrimonio storico-culturale a pagina 12 Nuovo sistema per News International Tecnologie editoriali Made in Italy per il più importante editore britannico di quotidiani. a pagina 17 Ifra ’97: novità e conferme Nostro réportage sull'annuale appuntamento con la mostra-convegno delle tecnologie per la produzione di quotidiani, Le tecnologie in mostra ............................................ a pagina 21 Tutti i numeri della manifestazione ......................... a pagina 29 I trenta anni dell’istituto «San Zeno» Celebrato a Verona il trentennale della scuola grafica salesiana, la più importante d’Italia. a pagina 32 Numero 16 Novembre 1997

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Rivista dell'ASIG, Associazione Stampatori Italiana Giornali

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TecnoMediaPeriodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali

Periodico mensile. Anno IV n. 16 - Sped. in Abb.to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina)Esemplare diffuso gratuitamente ai soci

Il servizio ASIG Service che mette a diretto contatto fornitori e utilizzatori di tecnologie per la produzione di quoti-diani. Filo Diretto è il modo più rapido, efficace ed economico per raggiungere i più qualificati manager e decision maker dell’industria editoriale italiana.Ecco l’elenco delle aziende aderenti:

Filo diretto

le aziende inFormano

AGFA-GEVAERT

ANSA

APPLE COMPUTER

ARRISYSTEMS

ATEX MEDIA SOLUTIONS

AUTOLOGIC INFORMATION INTERNATIONAL

BASEVIEW

CASCADE

ECRM

FULCRUM ITALIA

GAMMAGRAPHX

GERBER SYSTEMS

HASSELBLAD ELECTRONIC IMAGING

IMAGITEX

LINK SERVICE

MILIA ’98

NTG

OPTRONICS

PURUP PREPRESS

REED MIDEM ORGANISATION

SINEDITA

TELECOM ITALIA

TELPRESS

TERA

UNISYS ITALIA

XEIKON

XYVISION

a pagina 52

Le rubriche

Circolari a pagina 62

Appuntamenti a pagina 64

a pagina 42

Lo Scaffale a pagina 49

Le pagine dell’Osservatorio a pagina 36

Http://www.ediland.it

Computer to plate al DolomitenDa poche settimane il quotidiano altoatesino in lingua tedesca produce il 100% delle pagine direttamente su lastra.

a pagina 3

Una WAN per le GazzetteNuovo sistema di produzione per Gazzetta di Mantova, Gazzetta di Reggio, Nuova Gazzetta di Modena, la Nuova Ferrara.

a pagina 7

L’archivio digitale de L’UnitàCome conciliare le esigenze della produzione giornaliera con la conservazione di un inestimabile patrimonio storico-culturale

a pagina 12

Nuovo sistema per News InternationalTecnologie editoriali Made in Italy per il più importante editore britannico di quotidiani.

a pagina 17

Ifra ’97: novità e confermeNostro réportage sull'annuale appuntamento con la mostra-convegno delle tecnologie per la produzione di quotidiani,

Le tecnologie in mostra ............................................ a pagina 21Tutti i numeri della manifestazione ......................... a pagina 29

I trenta anni dell’istituto «San Zeno»Celebrato a Verona il trentennale della scuola grafica salesiana, la più importante d’Italia.

a pagina 32

Numero 16Novembre 1997

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Periodico della ASIGAssociazione Stampatori Italiana Giornali

Via Sicilia 125, 00187 Romatel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489

http://www.ediland.itE-mail: [email protected]

Direttore responsabileCarlo Lombardi

RedazioneSalvatore Curiale - Luca Michelli

hanno collaborato a questo numeroMichele Diodati, Elisabetta Marchetti

Segreteria di RedazioneAntonella Appolloni

Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994© ASIG Service S.r.l. - 1997 - Tutti i diritti riservati

Sede legale: via Bigli 2, 20121 Milano

StampaI.G.U. S.r.l.

Via Michele Migliarini 59/A, 00173 Roma

Questo numero è stato chiuso in redazione il 30 novembre 1997

TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

Parliamo di...

Il mese di ottobre è tradizionalmente caratterizzato, per

l’industria dei giornali, dall’appuntamento con il Congress-

Expo dell’Ifra, svoltosi - anche questa è una consuetudine -

presso il RAI Center di Amsterdam dal 13 al 16 ottobre

scorso.

Come si può leggere negli articoli che TecnoMedia ha

dedicato all’evento, l’edizione del 1997 dell’Ifra è stata

senz’altro positiva sotto ogni aspetto: più espositori, più

visitatori, ma soprattutto più entusiasmo tra gli operatori

del settore rispetto alle ultime due o tre edizioni della

manifestazione, che avevano indotto più d’uno a parlare

apertamente di crisi.

I motivi di questo rinnovato interesse per la

manifestazione sono molteplici: da una parte ci sono

certamente i primi frutti dello sforzo di rinnovamento portato

avanti dal nuovo management dall’istituto di Darmstadt,

guidato da Günther Böttcher; ma c’è anche - e soprattutto

- il maturare tra gli addetti ai lavori della convinzione che,

nei nuovi scenari di mercato che il rapido evolvere delle

tecnologie della comunicazione va delineando, le

opportunità positive superino di gran lunga i rischi che

corrono gli editori di quotidiani, a patto che sappiano

ridefinire il proprio core business facendo leva sui propri

punti di forza, radicamento nel territorio, legame di fiducia

con il lettore, capacità di offrire all’inserzionista un mezzo

flessibile e dalla capillare diffusione.

Ma accanto a questa consapevolezza, ci sembra che ne

vada emergendo un’altra altrettanto significativa: i new

media sono una realtà con la quale occorre fare i conti, ma

per il momento - e per molti anni a venire - a generare gran

parte del fatturato rimane la carta stampata. Non è un caso

che le soluzioni più significative viste nei padiglioni espositivi

della fiera riguardassero proprio il tradizionale ciclo

produttivo: dai sistemi editoriali al computer to plate, sino

alle nuove frontiere della stampa digitale e delle rotative

offset senza albero di trasmissione, con il cambio “volante”

delle lastre e senza gruppi di bagnatura.

Per noi visitatori italiani, inoltre, è stato di grande

soddisfazione constatare di persona il successo del “Made

in Italy” anche nei sistemi per la produzione di quotidiani,

come testimoniato dal numero e dall’affollamento degli

stand dei fornitori italiani, nonché dalle installazioni

realizzate da queste aziende negli ultimi mesi in Europa e in

America. Aziende che, al di là delle naturali differenze,

trovano a nostro giudizio un comune denominatore

nell’estrema attenzione per le esigenze non soltanto tecniche,

ma soprattutto organizzative e gestionali del cliente

editoriale.

Di questa attenzione, che si traduce spesso in partnership

tra il fornitore e l’azienda editoriale, sono testimonianza le

case-histories di aziende editoriali italiane che TecnoMedia

presenta anche in questo numero: significativi esempi di

una innovazione tecnologica non fine a se stessa, ma intesa

come strumento per razionalizzare il flusso di produzione,

per realizzare recuperi di produttività e per creare le

condizioni di una innovazione del prodotto che trova sempre

e comunque la sua ragion d’essere nell’evoluzione del

mercato dei lettori e degli inserzionisti pubblicitari prima

che in quello dell’informatica e delle telecomunicazioni.

Carlo Lombardi

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L’esperienza del computer to plateal Dolomiten di Bolzano

Da poche settimane il quotidiano in linguatedesca dell’Alto Adige, Dolomiten, ha

avviato la produzione attraverso un sistemadi incisione diretta delle lastre da stampa. I

nodi organizzativi, le soluzioni, letecnologie, i primi risultati della

sperimentazione del computer to plateraccontati a Tecnomedia dai responsabili

tecnici del quotidiano altoatesino.

Tecnologie in produzione

Il Dolomiten, quotidia-no in lingua tedesca del-l’Alto Adige, edito dallaAthesiaDruck di Bolzano,ha adottato un sistema dicomputer to plate (CTP)per la produzione direttadelle lastre per la stampain offset.

Dopo poche settimanedi funzionamento, il siste-ma è già a regime per il 100% del fabbisogno giornaliero; ilpasso successivo sarà l’impiego del CTP anche per larealizzazione del supplemento a colori del venerdì -Dolomiten Magazine - e degli altri inserti diffusi con ilquotidiano.

I direttori dell’area pre press dell’AthesiaDruck, ToniKofler ed Andreas Tatz, hanno accettato di raccontare ailettori di TecnoMedia gli aspetti salienti di questa realizza-zione, un’esperienza di estremo interesse e di grande attua-lità per tutta l’industria editoriale.

Pubblicità digitale, la frontiera del CTPIl Dolomiten viene publicato sei giorni alla settimana -

dal lunedì al sabato - con una diffusione media di 55.000copie, che arriva alle 80.000 nella giornata di venerdì,quando esce abbinato al supplemento Dolomiten Magazine.Il quotidiano ha un’unica edizione, una foliazione mediacompresa fra le 40 e le 44 pagine, è diviso in quattro dorsitematici - Politica, Attualità Sud Tirolo, Valli e Bolzano,Sport - ed utilizza il colore in modo molto esteso, sia nellaparte redazionale che per la pubblicità. Il mercoledì ilquotidiano esce con allegato un supplemento economicofinanziario, il Wirtschaftskurier, anch’esso a colori su cartasalmone. Il Dolomiten può contare su un numero di lettoridi tutto rispetto, oltre 210.000 secondo l’ultima indaginecommissionata dall’editore e, caso assolutamente singolare

nel panorama della stam-pa italiana, su unelevatissimo numero diabbonamenti, circa il 60per cento.

Per quanto riguardal’organizzazione produt-tiva, da molti anni ilDolomiten ha avviato lavideoimpaginazione in-tegrale di tutta la parte

redazionale. Il sistema installato - GoodNews della Tera -consente di assemblare a video tutte le sezioni del giornale.Le 5 redazioni distaccate, Bolzano centro, Merano, Silandro,Bressanone e Brunico, provvedono ad inviare le paginelocali già complete nella parte redazionale, con titoli, testied immagini impaginate.

Quando si è cominciato a lavorare al progetto per l’intro-duzione del computer to plate (CTP), è apparso subitochiaro che la frontiera sulla quale operare era la pubblicità,punto di forza dei bilanci dei quotidiani di tutto il mondo edanello debole nella catena digitale della produzione. Perchéil progetto CTP potesse partire, era necessario, secondo icalcoli elaborati, che almeno un 70% delle pagine delquotidiano fosse interamente prodotto in formato elettroni-co: al di sotto di quella percentuale, l’introduzione dell’im-pressione diretta delle lastre non avrebbe avuto molto signi-ficato.

Pertanto, il Dolomiten ha deciso di avviare, con decisio-ne, la progressiva integrazione della pubblicità, classificatae tabellare, nella catena digitale di produzione quotidiana,concentrandone la realizzazione nella sede centrale. Perfare questo, è stata coinvolta, fin dall’inizio, la concessiona-ria del quotidiano per la pubblicità locale, con l’intento direalizzare una organizzazione del lavoro che, supportata daun layout industriale su misura, garantisse il massimo dellaflessibilità. E’ stato deciso di mantenere contemporanea-

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mente in funzione diverseopzioni: gli addetti dellaconcessionaria, una voltaraggiunto l’accordo con ilcliente, possono inviare lenecessarie informazioniproduttive alla sede centra-le o attraverso una semplicetelefonata, o via fax o, senecessario, attraverso un collegamento da Pc portatile aserver centrale. La scelta dipende dalla dimensione dell’an-nuncio, dalla complessità, dai tempi che intercorrono fral’ordine e la pubblicazione e dagli accordi con il clientestesso. Quando le informazioni arrivano in sede, gli addettiprovvedono alla creazione ed alla impaginazione della pub-blicità. Il Dolomiten ha avviato anche un’opera disensibilizzazione nei confronti delle agenzie e delle fotolito,per favorire l’invio della pubblicità on line, attraverso colle-gamenti su rete ISDN. I risultati sono stati di segno diverso:qualche operatore si è reso disponibile, qualcun altro meno.Non volendo, in questo secondo caso, rinunciare alla inser-zione pubblicitaria, i tecnici del Dolomiten hanno puntatosulla flessibilità tecnologica, decidendo di dotarsi di unsofisticato scanner per la deretinatura dei fotoliti, un EskoScan2024S Eskofot della Agfa Gevaert, fornitrice anche di tutte lealtre componenti e dei materiali di consumo per la soluzioneCTP adottata. La macchina, equipaggiata con un softwarespecializzato installato su una workstation Pentium NT,consente di lavorare su originali con una tolleranza di errorenel posizionamento dell’originale fino al 10%.

Questa organizzazione del lavoro, supportata da un signi-ficativo investimento nella tecnologia per l’acquisizione dioriginali su supporto fisico, consente di fatto la lavorazione

in digitale di ognitipo di pubblicità, inattesa che tutte leagenzie si convin-cano che il valoredei risparmi deri-

vanti dall’invio di files su rete ISDN rispetto ai tradizionalicorrieri oltrepassi i ricarichi sui clienti nella realizzazione diimpianti pubblicitari.

Dal computer alla lastraMan mano che le pagine vengono chiuse, il personale

tecnico dell’area di pre press provvede ad inviarne i file,attraverso una rete in fibre ottiche, all’unità CTP, un AgfaPolaris 120, pilotato dalla versione 2.0 del Rip Taipan,sempre della stessa società fornitrice, installato su unapiattaforma Windows NT. Il sistema provvede allarasterizzazione ed alla impressione e sviluppo delle lastrealla velocità di una ogni 30 secondi.

Il Dolomiten stampa numerose pagine a colori, ed ilcarico produttivo medio è fra le 80 e le 120 lastre a notte. IlCTP installato consente un notevole risparmio sui tempi dipreparazione delle lastre - circa il 75% - dal momento checon il sistema tradizionale a pellicola una quadricromiacompleta richiedeva dai 15 ai 20 minuti.

La produzione delle lastre dura, mediamente, dalle diecia mezzanotte: è lo stesso personale di rotativa che si occupadi estrarle dalla sviluppatrice e di effettuare un’ultimaverifica prima di montarle sulla rotativa. Il Rip Taipanconsente anche la previsualizzazione del file a schermo, sia

La testata Dolomiten con il Dolomiten Magazin eil supplemento economico Wirtschaftskurier

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nella versione definitiva della pagina, sia nella scomposi-zione dei diversi colori. Non è invece possibile aprire il fileper correggere eventuali errori all’ultimo minuto, e perquesto la direzione tecnica ha istituito un certosino controllovisivo di qualità tipografica, nel quale, fin dalle primeprove, sono stati coinvolti tutti i responsabili tecnici disettore, a cominciare dai dirigenti.

Fra sezione redazionale ed inserti pubblicitari, è statocalcolato che il Rip possa trovarsi a processare anche più di1.000 diverse famiglie di caratteri: un carico decisamentenotevole anche per un software oltremodo sofisticato. Lapossibilità di errori da parte degli operatori e l’eventualità diqualche sbavatura tecnica a livello di software sono semprein agguato, e per questo motivo, accanto al controllo diqualità, la direzione tecnica ha istituto una completa linea diback-up, sfruttando le tradizionali, ed ultra-collaudate,fotoplotter con uscita in pellicola, SelectSet 7000 e Avantra44S. Nel caso in cui, per qualsivoglia ragione, sia impossi-bile stampare una lastra, i responsabili pre press inviano ilfile sulla linea di back-up, dove è possibile l’uscita inpellicola sulle fotoplotter da anni in uso al Dolomiten. Laconfigurazione di questo sistema a doppio binario, CTP e

linea di back up tradizionale, è stata possibile grazie all’im-piego di plotter di uscita pilotati dallo stesso Rip Taipan.Questa soluzione è la chiave di volta che consente diprodurre in assoluta tranquillità, dal momento che un soloRip garantisce la rasterizzazione dei file su più linee produt-tive.

Il CTP in funzione al Dolomiten produce ormai il 100%del quotidiano. Le lastre che, per qualunque esigenza pro-duttiva, devono essere prodotte in fotocomposizione, ven-gono avviate direttamente all’interno della linea di back up.

Il Rip Taipan che pilota il Polaris consente la creazionedi un back up automatico di tutti i files processati così che,se si rende necessaria la ristampa di una lastra, l’operatoresi limita a selezionare a video il file e a riavviare l’interoprocesso, senza dover ritornare al server del sistema edito-riale. Per il controllo delle bozze si utilizza, al momento, unastampante A3 in bianco e nero. Un ulteriore perfezionamen-to del sistema, in termini di controllo di qualità, avverrà nonappena i tecnici dell’AthesiaDruck avranno individuato unastampante a colore, in formato A3, con le necessarie carat-teristiche di qualità ed affidabilità e, soprattutto, in grado dipoter essere pilotata dal medesimo Rip Taipan.

Il giornale in classe per creare i lettori di domani

Il giornale in classe per creare i lettori di domani è il tema di un convegno nazionalepromosso dalla Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG), dalla Federazione dellastampa (FNSI), dall’Ordine dei giornalisti, l’Associazione dei distributori di stampa(Anadis), dalle organizzazioni sindacali degli edicolanti, con l’obiettivo di approfondire ilruolo e le attitudini dei giornali a procedere verso la scuola con iniziative adeguate siasul piano promozionale che su quello dei contenuti.L’iniziativa, che si svolge a Roma nei giorni 10 e 11 dicembre 1997, presso l’auditoriumdella Federazione della stampa in Corso Vittorio Emanuele, trae spunto dalla recentecircolare con la quale il Ministero della Pubblica Istruzione ha lanciato un progetto perl’utilizzazione dei giornali come strumento didattico nelle scuole medie di primo e se-condo grado.Nella giornata di apertura è previsto l’intervento del Ministro della Pubblica IstruzioneLuigi Berlinguer. Seguiranno le relazioni di base che saranno svolte da Gian LuigiMontresor, direttore commerciale del quotidiano La Stampa, da Gerard Van Der Weijden,responsabile dei progetti di newspapers in education dell’Associazione degli editori belgaed olandese, da Armido Masin, presidente del gruppo Promocentro.Il giorno successivo, dopo un intervento del Sottosegretario alla Presidenza del Consi-glio Arturo Parisi, è prevista una tavola rotonda sulla scuola, presieduta da Paolo Mieli,alla quale parteciperanno Giuseppe Caldarola, direttore de L’Unità, Gian Paolo Cresci,direttore del Tempo, Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della Sera, PaoloGambescia, vice direttore del Messaggero, Ezio Mauro, direttore della Repubblica, CarloRossella, direttore della Stampa.

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Rip Taipan 2.0 / NT 4.0

Rip Taipan 2.0 / NT 4.0

Rip Taipan 2.0 / NT 4.0

In fase di progettazione il Dolomiten ha tenuto contodella riduzione di personale conseguente alla introduzionedel CTP. Nessuno è stato licenziato: i tempi dell’innovazio-ne hanno coinciso con il pensionamento di alcuni poligrafici,mentre altri sono stati prontamente riqualificati in altre areeproduttive.

L’esperienza insegnaLa decisione di introdurre un sistema CTP è una scelta,

prima che tecnologica, organizzativa, che coinvolge in egualmisura poligrafici ed addetti all’area commerciale dellaconcessionaria di pubblicità locale. Solo con la la piena econvinta collaborazione delle due componenti è possibilesviluppare una organizzazione del lavoro ed un layout tecno-logico tali da garantire la completa digitalizzazione delprodotto senza che questa vada a scapito di eventuali inser-zionisti che desiderino continuare ad inviare la pubblicità susupporto fisico.

Per quanto riguarda i rapporti con il fornitore di sistema,la scelta fra il fornitore unico di tutte le componenti o fra unpool di aziende che forniscano prodotti da integrare è unadecisione funzionale al layout industriale finale.L’individuazione del rip come componente centrale di unacatena produttiva costituita da un doppio binario parallelo,CTP e fotocompositrice tradizionale, ha finito, in questo

caso, per privilegiare il fornitore unico.Essenziale, almeno nell’esperienza del Dolomiten, è stato

lo sviluppo di un circuito di controllo di qualità, per contenereal minimo gli errori tipografici, sempre possibili all’attodell’introduzione di nuove tecnologie che incidano profon-damente sull’organizzazione del lavoro.

Ma da un punto di vista economico, il CTP è conveniente?L’esperienza avviata al Dolomiten consente alcune osserva-zioni. Il CTP va certamente valutato per quello che rappre-senta all’interno di un’azienda editrice e stampatrice: unatecnologia che incide in misura globale sull’intero processoproduttivo, che va quindi valutata alla luce dei diversi costi/benefici che si verificano in tutti i settore che va a influenzare.Nel complesso, i primi risultati sono positivi, pur nellaconsapevolezza che, oggi, i materiali di consumo primari - ilDolomiten utilizza le lastre Lithostar - costano di più rispettoa quelle impiegate nella linea di produzione tradizionale.Fermarsi a questa considerazione, tuttavia, non sarebbe cor-retto. Un investimento come il CTP va valutato alle luce delledinamiche previste nel medio e lungo periodo, ed in questaottica è possibile prevedere risparmi a fronte di prevedibiliaumenti del costo del lavoro e, in prospettiva, una diminuzio-ne del costo dei materiali di consumo e delle tecnologieimpiegate, man mano che il loro impiego si diffonderà pressoaltre realtà produttive, come insegna, senza eccezioni, l’espe-rienza dell’industria grafica ed informatica in tutto il mondo.

I ritorni, che pure oggi non mancano, saranno sempre piùsensibili con il passare degli anni. Una prospettiva di estremointeresse per qualsiasi azienda, ed un ottimo auspicio per laAthesiaDruck, società editrice del Dolomiten, che proprio incoincidenza con l’esordio del CTP ha festeggiato l’anniver-sario dei primi novant’anni di attività.

(in collaborazione con Toni Kofler ed Andreas Tatz,direttori tecnici area PrePress della AthesiaDruck)

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Appena due mesi per lasostituzione completa delsistema editoriale con ilquale vengono realizzate-le testate Gazzetta di Man-tova, Nuova Gazzetta diModena, Gazzetta diReggio, La Nuova Ferrara: è questo il record realizzato daitecnici della Finegil Editoriale e delle Gazzette di Mantova.Per capire cosa sta dietro questo piccolo miracolo, è neces-sario, prima di descrivere il nuovo sistema di produzione,risalire indietro nel tempo di qualche anno se non diqualche...secolo.

Flash backLa Gazzetta di Mantova riporta nel sottotitolo la dicitura

“Quotidiano d’informazione fondato nel 1664” a quell’an-no risale infatti l’avvio delle pubblicazioni di quel Fogliod’Avisi che di lì a poco avrebbe cambiato la propria denomi-nazione in Gazzetta di Mantova: nome che, tra varie traver-sie e non poche interruzioni delle pubblicazioni - l’ultimadelle quali durata dal 1919 al 1946 - mantiene tuttora.

Di lunga durata è anche la storia della Gazzetta di Reggio,nata nel 1860 e passata anch’essa attraverso varie vicissitu-dini: a partire dal 1921 la testata cambiò più volte nome: IlSolco Fascista, Il Tricolore, Reggio Democratica, quindi,nel 1947, nuovamente Gazzetta di Reggio. Nel 1977 latestata cessò le pubblicazioni per il fallimento della societàeditrice, sino alla definitiva riapertura ad opera dell’Edito-riale Le Gazzette il 3 marzo 1981.

Ancora più recente è la storia delle altre due testate: ilprimo numero della Nuova Gazzetta di Modena esce il 24marzo 1981, quello della Nuova Ferrara il 4 aprile del 1989.Per quest’ultima testata non fu possibile utilizzare la dizioneGazzetta di Ferrara in quanto esisteva già all’epoca unapubblicazione quotidiana con lo stesso nome, edita dalgruppo Longarini ed oggi scomparsa.

Un momento impor-tante nella storia delgruppo editoriale manto-vano è il 1980: nel mesedi giugno di quell’anno,infatti, viene costituita,in forma di società per

azioni, la Editoriale Le Gazzette, con una partecipazione del70% per Mondadori Editore, del 25% per la Citem - lacooperativa di giornalisti e poligrafici che sino ad alloraaveva editato la Gazzetta di Mantova - e del restante 5% peril direttore del giornale Rino Bulbarelli. L’ingresso nellaproprietà di una importante realtà come Mondadori confe-risce alla società le risorse finanziarie e manageriali perimpostare una fase di consolidamento e di sviluppo,concretizzatasi con il riavvio delle pubblicazioni della Gaz-zetta di Reggio, l’apertura di nuove testate a Modena eFerrara, l’ammodernamento degli impianti di produzione.

Dal vecchio al nuovo sistemaQuando, al termine della famosa “guerra” per il controllo

della Mondadori, l’Editoriale Le Gazzette passò sotto ilcontrollo del gruppo editoriale L’Espresso, il ciclo produt-tivo realizzato dalla società mantovana era tra i più avanzatinel panorama italiano: il sistema editoriale Crosfield inte-grato con sistemi Tecnavia per il trattamento delle immagi-ni e con fotounità Monotype consentiva l’impaginazionelayout-driven, con disegno del menabò da parte della reda-zione e successivo inserimento nel sistema editoriale, totaleautonomia delle singole realtà produttive per quanto riguar-dava il disegno e la realizzazione delle pagine di propriacompetenza; e, per finire, uscita sulle fotounità della parteeditoriale (testi e foto) a pagina intera, con assemblaggiomanuale sul tavolo luminoso della sola parte pubblicitaria.

Dal punto di vista organizzativo, quindi, le Gazzette sitrovavano già in sintonia con la “filosofia” del gruppoFinegil, che privilegia l’autonomia e la responsabilità della

Il nuovo sistema di produzionedelle Gazzette di Mantova

E’ entrato in produzione il 19 maggio scorso ilnuovo sistema editoriale alla Finegil

Editoriale di Mantova: una installazione chepresenta caratteristiche innovative e rafforzale sinergie delle testate di Mantova, Modena,

Reggio Emilia e Ferrara con gli altriquotidiani del gruppo Finegil.

Tecnologie in produzione

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redazione in tutte le fasi della realizzazione del prodotto.Naturalmente, con il passare degli anni gli strumenti

produttivi installati cominciarono a mostrare qualche limi-te: il sistema editoriale, al momento della sua introduzione,si poneva certamente al top delle soluzioni disponibili sulmercato, ma a partire da un certo momento Crosfield, per lenote vicissitudini, cessò di svilupparlo ed aggiornarlo. Nellapiù ampia ottica del gruppo Finegil, inoltre, il sistemaeditoriale delle Gazzette poneva il problema della integra-zione della realtà produttiva delle Gazzette nel sistema disinergie editoriali tra le varie testate del gruppo (che usanoil sistema 3P), basato sull’interscambio di pagine e dielementi di pagina attraverso il cosiddetto Centralone col-locato presso il centro di produzione di Pavia, che attraversoun sistema di filenaming univoco ed un software di routinggestisce gli scambi di materiale informativo tra i quotidianidel gruppo. Per ovviare al problema era stato elaborato unsoftware, residente su un Pc presso il centro di produzionedi Mantova, che effettuava la transcodifica del materiale inarrivo da e in partenza per il Centralone, ma naturalmentequesta soluzione, facendo perdere i codici di formattazione,impediva l’interscambio di pagine complete e rendevanecessaria la reimpaginazione del materiale importato.

Prodotto e organizzazione del lavoroOgni giorno le quattro testate compongono una media di

137,9 pagine in formato tabloid berlinese (il cosiddettoformato Repubblica): 46,2 pagine a Mantova, 30,5 a Reggio,31,7 a Modena e 29,5 a Ferrara. La foliazione mediagiornaliera è di 46,2 pagine a Mantova, 42,2 a Reggio, 43,4a Modena, 41 a Ferrara. Infine, la tiratura: 43.443 copiegiornaliere per la Gazzetta di Mantova, 18.651 per la Gaz-zetta di Reggio, 15.901 per la Nuova Gazzetta di Modena(delle quali 1.225 per l’edizione di Carpi), 15.889 copie perla Nuova Ferrara, per una produzione media giornalieracomplessiva di 93.884 copie.

Il ciclo produttivo inizia con la realizzazione del timone

pubblicitario, che il giorno precedente a quella della lavora-zione viene impostato dagli operatori della sede produttivadi Mantova sulla base degli input che giungono dalla con-cessionaria di pubblicità, e quindi inserito nel sistema edi-toriale, in modo che ciascuna redazione, l’indomani matti-na, abbia già sulle pagine riferimento degli ingombri pubbli-citari. Ed è sempre la sede di Mantova che, all’occorrenza,inserisce sul timone pubblicitario le modifiche e glispostamenti di pubblicità che si rendessero necessari.

Nel quadro di quel rapporto sinergico tra le singoletestate che costituisce da sempre il tratto distintivo delgruppo Finegil, la sede di Mantova costituisce il nodo discambio per le pagine che - tramite il Centralone di Pavia -provengono da altri giornali del gruppo, oppure che vengo-no prodotte a Mantova e cedute - sempre per il tramite delCentralone - agli altri quotidiani del gruppo.

Ogni giorno giungono a Mantova cinque pagine dipolitica ed attualità nazionale ed internazionale, oltre ad unapagina e due colonne contenenti i listini di Borsa. DaMantova vengono invece trasmesse agli altri quotidiani lapagina con i programmi televisivi e le quattro colonne checompletano la seconda pagina di economia nazionale. Sem-pre a Mantova viene realizzata la pagina con i pronostici diTotocalcio, Totogol e Totip, che esce sui quotidiani delgruppo il mercoledì. Limitatamente all’edizione del lunedì,Mantova fornisce alla sede di Pescara quattro pagine dipolitica ed attualità nazionale ed internazionale e tre-quattropagine di sport nazionale. L’interscambio del materialeavviene, per quanto riguarda i testi ed i layout di pagina,tramite il Centralone di Pavia, al quale tutti i quotidiani sonocollegati con linee CDN, mentre le foto vengono trasmesseutilizzando sistemi Tecnavia. Fa eccezione a questo schemail quotidiano La Città di Salerno, ultimo arrivato nel gruppoFinegil, che utilizza come sistema editoriale una rete diMacintosh ed al quale le pagine “sinergiche” vengonotrasmesse in formato Pdf utilizzando attualmente linee

(continua a pagina 10)

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dati archivio pubblicitario

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Postscript

testi di agenzia

Foto

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La struttura del sistemaproduttivo della Finegil

Editoriale di Mantova

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telefoniche commutate e, tra breve, linee ISDN.A parte dunque le pagine realizzate in sinergia, le quattro

testate sono completamente autonome: i giornalisti dise-gnano il menabò aiutandosi con un book di formatipredefiniti, e gli operatori grafici lo inseriscono nel sistemaeditoriale. Nello stesso tempo, i redattori possono iniziare alavorare ai testi di propria competenza, per i quali il sistemacomunica gli esatti ingombri. Le foto vengono inserite nelsistema tramite scanner presenti in ciascuna delle sediproduttive, quindi impaginate nella posizione e con il tagliodefiniti dalla redazione. Gli annunci pubblicitari vengonoinvece lavorati nella sede di Mantova.

Lo schema organizzativo utilizzato non prevede alcunafase di “impaginazione”, intesa come collocamento dei testisulla pagina: è il calcolatore infatti che, sulla base delleindicazioni contenute nel menabò elettronico, fa confluireautomaticamente testi, titoli e foto nello spazio loro asse-gnato, controlla la congruenza degli ingombri, sostituiscegli aggiornamenti di ogni elemento ai precedenti mantenen-do in memoria tutte le versioni precedenti, segnala l’avan-zamento della lavorazione delle pagine.

Il sistema produttivoL’architettura della rete di comunicazione presenta ca-

ratteristiche innovative nel panorama italiano. Solitamenteinfatti, in realtà dove le singole strutture redazionali deten-gono un forte grado di autonomia, viene adottata la soluzio-ne delle LAN interconnesse; in pratica, ciascun centro diproduzione è strutturato come un piccolo sistema editoriale,e i collegamenti tra ciascuna LAN ed il sistema centralesono di solito limitati al trasferimento del materiale finito,richiedendo quindi una capacità trasmissiva non elevatissima.

In questa configurazione operazioni come l’inserimentodei menabò nel sistema oppure l’impaginazione delle fotovengono spesso gestite presso la sede centrale, al fine dilimitare il traffico e razionalizzare l’impiego degli addetti.

A Mantova si è scelta una strada diversa: la creazione di

una WAN (Wide Area Network), una rete geografica che haperò le stesse caratteristiche, struttura e tempi di riposta diuna rete locale, e dove ciascun utente, poniamo, di Modena,interagisce con i server del sistema, situati a Mantova, allostesso modo che se si trovassero nella stanza accanto. Perrealizzare questo obiettivo, è stata realizzata in ciascuncentro produttivo una rete in modalità bridging, con portan-te fisico di classe 5 (throughput di 100 Megabit al secondo).I collegamenti tra le tre sedi di Modena, Reggio e Ferrara ela sede centrale di Mantova sono assicurati da CDN a 128kbit/secondo, con backup automatico su linee ISDN. Iprotocolli di comunicazione utilizzati sono Tcp/Ip e Netbeui.

In un network così strutturato, parlare di “sede centrale”a proposito di Mantova rischia di essere una espressionepriva di senso: da un punto di vista logico, infatti, il sistemanon ha un centro, o, meglio, il sistema è la rete stessa, sullaquale sono disseminati molteplici “nodi”, alcuni costituitidalle stazioni di lavoro di giornalisti e poligrafici, altri daiserver, collocati tutti - per comodità di gestione e manuten-zione - nella sede di Via Fratelli Bandiera a Mantova.

E vediamo dunque la struttura di questi nodi sulla rete. Ilsistema editoriale 3P risiede su due server Olivetti Netstrada5000 in ambiente Unix, così come lavorano in Unix i dueserver Netstrada che gestiscono l’Assemblatore,l’applicativo che effettua l’assemblaggio automatico dellepagine sulla base delle indicazioni contenute nel menabò eche rilascia i file Postscript per le lavorazioni successive.

Sempre Netstrada 5000, ma rispettivamente in ambienteNovell e Windows NT, sono le coppie di server utilizzati peril trattamento della pubblicità e delle foto. I server WindowsNT gestiscono inoltre l’archivio delle pagine in formato Pdf,l’archivio degli annunci pubblicitari, l’archivio fotograficoTecnavia. Quest’ultimo, ancora in fase sperimentale, con-tiene già l’ultimo anno e mezzo di immagini trasmessedall’Ansa (33.000 foto), che vengono archiviate in automa-tico utilizzando i campi Iptc/Naa. Ai server pubblicitariNovell è collegato uno scanner Eskofot ad alta qualità,

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utilizzato per l’acquisizione e la deretinatura delle pellicolepubblicitarie; per alleggerire il traffico sulla rete principa-le, il collegamento tra questo scanner e i server avvienetramite una rete secondaria ad alta velocità.

Le agenzie - testi e foto - giungono via satellite a Man-tova; da qui le foto vengono smistate sul sistema Tecnavia,mentre i testi vengono concentrati sui server Telpress D-Com, che gestiscono inoltre l’archivio dei testi editorialiTelpress Ocean, residente su server NT, e i testi provenientida un Personal Computer sul quale - tramite linea commu-tata - i collaboratori esterni depositano i propri articoli. Inquesto modo sia i testi provenienti dell’archivio del giorna-le che i testi dei collaboratori vengono messi a disposizionedei redattori come se si trattasse di normali dispacci diagenzia. Una soluzione simile è adottata anche per le foto:i fotografi esterni possono infatti trasmettere le proprieimmagini al sistema Tecnavia tramite linea commutata.

Le stazioni di lavoro sono comuni PC con microproces-sore Pentium e sistema operativo Windows 3.11. In totalele stazioni di lavoro collegate al sistema sono 113: aMantova 27 redazionali e 17 tipografiche, nelle altre sedi16 redazionali e 7 tipografiche. In ognuna delle quattro sediproduttive, i poligrafici effettuano l’inserimento dei menabònel sistema editoriale, l’acquisizione e l’impaginazionedelle foto, l’eventuale battitura di testi non disponibili susupporto elettronico; i poligrafici della sede di Mantova, inaggiunta, lavorano la pubblicità e gestiscono il timonepubblicitario.

Al momento attuale nelle sedi di Modena, Reggio eFerrara uno dei PC, denominato Master, svolge funzioni difile server per tutte le altre stazioni di lavoro, ed è incollegamento fisso con i server del sistema 3P di Mantovautilizzando una partizione (9.600 bit/secondo) del CDN.Presto comunque questa soluzione verrà abbandonata, etutte le stazioni di lavoro lavoreranno in modalità WAN.

Le pagine licenziate dall’Assemblatore vengono trasfe-rite, in formato Postscript, ai due Rip (su piattaforma NT)

che eseguono gli accoppiamenti delle pagine - le lastreutilizzate in rotativa hanno la dimensione di una doppiapagina - e pilotano le fotounità Screen FT-R3050. Le pellicolevengono quindi trasportate manualmente al centro stampa,dove viene effettuata la fotoformatura su linee Letterflexche presto verranno sostituite da sistemi Napp, e la stampasulla rotativa Cerutti Nova G11 a semplice sviluppo.

L’ Assemblatore provvede inoltre a trasferire i filePostscript ai server NT dove risiede l’archivio delle pagine,dove verranno trasformati in file Pdf ed archiviati.

Sviluppi previstiLa sede di produzione di Mantova si prepara all’introdu-

zione del colore: tutti i dispositivi di input ed output -scanner e fotounità - sono predisposti in tal senso, e rimaneda realizzare l’implementazione del colore nel timone pub-blicitario e l’integrazione con la concessionaria. E’ in pro-gramma l’installazione sulla rotativa di quattro gruppi colo-re aggiuntivi, che consentiranno di stampare sedici paginein quadricromia. La stampa del colore verrà effettuata concinque gruppi stampanti, utilizzando due gruppi di stampaseparati per il nero del testo e per il nero delle quadricromie.

Altra novità in fase di test presso il centro produttivo diMantova è la trasmissione digitale degli annunci pubblici-tari, e più specificamente del sistema Ansa Publi Network.

E’ infine previsto entro tempi brevi il trasferimentodigitale verso il centro stampa. La direzione tecnica digruppo sta attualmente valutando due soluzioni : la primaconsiste nel trasferimento dei file Pdf delle pagine tramitecollegamenti CDN o ISDN; la seconda ipotesi prevedeinvece la collocazione di uno dei due server gemelli sui qualiè attivo l’Assemblatore presso il centro stampa. In questomodo le pagine verrebbero di fatto trasferite al centrostampa man mano che vengono realizzate dalla redazione,e non tutte in una volta al termine della lavorazione.

(Si ringraziano per la cortese collaborazione FrancescoArtioli, Paolo Pasolini, Paolo Storti, Sergio Tacconi,)

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Nella primavera del1995 a l’Unità si conclude-va la fase di definizionedell’organizzazione dellaproduzione su cui model-lare il nuovo sistema edito-riale che avremmo instal-lato di lì a poco. Volevamo compiere il salto definitivo versouna gestione realmente “integrata” della ideazione e produ-zione di ogni singola pagina, e dei fascicoli nel loroinsieme.“Integrato” è per noi quel processo in cui chi ha laresponsabilità del prodotto (direttore, redattori capo, strutturedirigenti dei servizi), abbia anche in mano gli strumenti,materiali e di conoscenza, per determinare, controllare egestire ogni singolo segmento del processo stesso.

L’integrazione dell’archivio storicoFondamentale fra questi strumenti è l’archivio storico del

giornale, che non poteva continuare ad essere avulso da questoschema organizzativo. Ci sembrava inoltre che l’archivio del’Unità costituisse un patrimonio tanto cospicuo quantosottoutilizzato. Custodiamo informazioni, testimonianze, do-cumenti, risorse, il cui valore non può più essere racchiuso nelsemplice supporto alla produzione quotidiana. Bisognavainserire quindi queste informazioni nel circuito generale, e nelfarlo liberare risorse per una riorganizzazione del materialearchiviato secondo criteri di riproducibilità, distribuzione ecommercializzazione. Volevamo arrivare in tempo ragione-vole a chiudere il circuito della produzione quotidiana in unambito tutto digitale, con le informazioni in mano agli “utentifinali”, per poter considerare il grande archivio storico su cartain qualche modo congelato, un qualcosa a cui si poteva metteremano in modo radicale senza grandi impatti sulla fattura delgiornale.

I sistemi di archiviazione: immagini...Per quanto riguarda le immagini il discorso era relativa-

mente semplice. Portaresul terminale di chi avevaresponsabilità nella scel-ta iconografica, uno stru-mento su cui visualizzaree selezionare in modoomogeneo sia il flusso

delle agenzie, già allora diffuse in formato digitale, sia l’archi-vio storico. Dare su quello stesso strumento la possibilità ditaglio della foto e passaggio in produzione.

La scelta è caduta sul sistema Tecnavia, basato su dueserver NT in mirroring, due juke-box per CD, stazioni diricezione telefoto, e software applicativo caricato su unadozzina di stazioni di lavoro, tra grafiche, archivistiche edell’area di preparazione. L’applicativo permette l’archivia-zione delle foto, le queries sull’archivio e sui canali di agen-zia, il taglio della foto, il suo passaggio in produzione, lascansione, la lavorazione cromatica, il controllo delle fotopassate e lavorate pagina per pagina. Inoltre prevede una zonadi prearchivio, in cui confluisce tutto il materiale da schedare,alcune code di parcheggio temporaneo per preselezioni ad usodei grafici ed una coda di importazione in cui confluisce tuttoil materiale fotografico ricevuto su normale linea commutatao come attachment a messaggi di posta elettronica spediti allanostra casella di servizio.

Si è deciso di utilizzare per la catalogazione la strutturaAnpa-Iptc per omogeneità con le agenzie, “rivestendo” alcunicampi testuali con labels a noi più utili. Abbiamo definito unglossario di catalogazione non particolarmente esteso, la cuiutilità si è dimostrata soprattutto nella manutenzione dell’ar-chivio, essendo la ricerca full-text (che opera su tutti i campidella scheda e non solo sulla didascalia) più che sufficiente perle queries.

Confidavamo in un progressivo calo, fino alla tendenzialescomparsa, delle richieste all’archivio cartaceo, e nella affer-mazione di un circuito tutto digitale in cui la foto veniva presadall’archivio elettronico, direttamente “dall’utente finale”, e

Archivio digitale, strumento di lavoroe patrimonio culturale

Il direttore tecnico de l’Unità, AlfonsoGennari, descrive le strategie e le scelte

tecnologiche compiute dal quotidiano per larealizzazione di un sistema di archiviazione

digitale che guardi insieme alle esigenze dellaproduzione giornaliera e al recupero e

valorizzazione dell’immenso patrimonio storicocustodito negli archivi del giornale.

Tecnologie in produzione

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passata in produzione.Il sistema è entrato in produzione il 1° luglio 1996, oggi

abbiamo circa 40.000 foto archiviate, e sostanzialmente lenostre aspettative sono state soddisfatte. L’informazione “im-magine” è direttamente alla portata di chi la deve usare, lerichieste su carta sono quasi scomparse, cominciamo a mette-re mano alla riorganizzazione di quell’immenso patrimoniocostituito da quelle foto di altissimo valore storico-documen-tale che conserviamo da anni senza veramente poterle usare

Il browser foto puntatosulle agenzie; ladidascalia è relativa althumbnail che ha il focus

Il risultato di una ricercafull-text "Prodi"

sull'archivio, La lista diopzioni verticale indica i

campi della nostrascheda di archiviazione.

La zona produzione, conla lista delle pagine delgiorno, e per ogni paginala lista delle foto lavoratee da lavorare.

La schermata per lalavorazione dei grigi

come meritano.Ad alimentare l’archivio elettronico è stata la produzione

stessa: ogni foto pubblicata, e per questo scansionata, è stataarchiviata, oltre a una selezione delle foto di agenzia giorna-liere fatta da una struttura mista di grafici e archivisti. Abbia-mo messo parecchia enfasi su questa “contaminazione” fralogiche differenti nei criteri di alimentazione dell’archivio,pensiamo che il punto di vista grafico e quelloarchivistico non possano essere esclusivi, ma debba-no integrarsi.

...e testiParecchio più complessa è stata la scelta per la conserva-

zione delle notizie. L’analisi dell’offerta di mercato in quelperiodo non ci facilitò il compito. Molti buoni sistemi, molto

costosi, ma nessuno che rispondesse al nostro requisito fonda-mentale: ridurre al massimo la catalogazione manuale.

Non volevamo più avere persone che schedassero il gior-nale, dibattendosi tra glossari, argomenti, oggetti, non voleva-mo più dubbi tra “catastrofe” e “calamità”.

Già allora era evidente una realtà con cui tuttinoi oggi facciamo quotidianamente i conti: laquantità delle notizie, la velocità con cui si propa-gano sono tali da non permettere più il lusso dellacatalogazione. E’ essenziale dotarsi di strumentiche ci permettano di trovare quello che cerchiamo

così come arriva, imparando a trarre il meglio dai motori diricerca sofisticati che il mercato ci offre. Bisognava che ilgiornale “si archiviasse da solo”.

Il primo passo è stato la definizione del formato diarchiviazione. Noi abbiamo scelto il PDF. Abbiamo ritenutoessenziale aderire ad uno standard, o a ciò che allora si andava

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1. La finestra di querydel programma di

archiviazione pagine.

2. La finestra con ilrisultato della query. Lepiccole torte danno ilgrado di congruità

3. Il risultato dellaricerca

4. A sinistra la finestraAcrobat con il testoselezionato, a destra lafinestra dell'editor disistema con lo stessotesto appena incollato

definendo come uno standard, disposti anche a pagare qualcheprezzo per questo. Nella nostra testa c’era una base di dati, dinostra produzione o provenienti dall’esterno, omogenea nelformato e a cui fosse possibile applicare criteri e strumentiomogenei. Era fondamentale svincolarsi dal sistema di produ-zione e da ogni fattore contingente.

Un altro elemento che per noi costituiva un valore, era lapossibilità di avere come risultato della query la pagina intera,fedelmente riproducibile. Offrire, per quanto possibile, nonsolo un’informazione ma anche un contesto.

Ultima considerazione: dovevamo fare presto. Per ragionitutte nostre, ma anche perché non si poteva più procrastinarequell’anno zero dell’archivio, il momento cioè in cui si ferma-va l’accumulazione di pregresso, problema le cuidimensioni già gigantesche non dovevano au-mentare. Di grande aiuto in questa analisi sonostati Fabio ed Ezio Villani, del Centro StampaPavese che stavano seguendo un percorso disviluppo analogo.

Il primo luglio 1996 quindi, insieme alle foto,è partita l’archiviazione elettronica del nostrogiornale. Il file Postscript di ogni pagina mandataai centri stampa, viene immediatamente passatonel Distiller, il prodotto Adobe per la generazionedel file PDF, il risultato viene indicizzato ed entraa far parte della base di dati. I file PDF e gli indici

vengono salvati su una catena di dischi SCSI gestiti da un fileserver NT. Su alcune stazioni di lavoro, attualmente in manoad archivisti, è caricato lo strumento di ricerca, costituito dauna personalizzazione di Adobe Exchange, e basato sul moto-re di ricerca Verity. La query è in linguaggio naturale, puòessere supportata da operatori booleani, restituisce un valoredi congruenza per ogni pagina corrispondente al filtro, agiscesu tutti gli elementi testuali della pagina, compresi i testidell’infografica e della pubblicità, che noi impaginiamo informato EPS. Le pagine, o porzioni di queste, vengono stam-pate su laser A3 per la distribuzione. Si può anche selezionare

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il testo dell’articolo richiesto e inserirlo sul sistema editorialenella coda testi del servizio che ha fatto la richiesta.

I progetti in corsoConsideriamo questo schema un punto di partenza. Incas-

siamo intanto il fatto che senza alcuno sforzo e con un piccoloinvestimento abbiamo il giornale archiviato, indicizzato, einterrogabile in linea. Il costo calante e l’efficacia crescentedei supporti magnetici gioca a nostro favore. Il materialeaccumulato fino ad oggi in formato PDF resta agganciato aglisviluppi che questo formato ha avuto e avrà, è un qualcosa divivo che può essere adattato alle scelte future.

Fronteggiamo alcuni problemi, e su questi ci stiamo muo-vendo. In primo luogo il peso di ogni pagina (circa 400 Kb),non permette di distribuire il prodotto altro che in rete locale.L’ipotesi su cui stiamo lavorando è quella di affiancareall’archiviazione della pagina intera, quella dei blocchi dinotizia, che verrebbero definiti con una rapida operazionemanuale direttamente sullo schermo. Da ogni blocco verrebbegenerato un piccolo file PDF con immagini, ma senza le fontioriginali (circa 20 Kb l’uno). Inoltre il blocco di notiziaverrebbe esportato in formato HTML, con l’estrazione auto-matica del titolo, basata sulla dimensione del carattere, el’indicizzazione del testo.

Questo processo dovrebbe aver luogo la sera stessa, imme-diatamente dopo la trasmissione della pagina ai centri stampa,permettendo quindi l’utilizzo di una copia dei files HTML perun’eventuale pubblicazione in rete del giornale.

Come architettura di sistema si arriverebbe a uno schemasimile a quello dell’archivio fotografico: piccoli files HTMLo PDF (ma senza fonti embedded) in linea su dischi magnetici,che fornirebbero il materiale di risposta alle queries, con linkai corrispondenti PDF di pagina salvati su CD.

E arriviamo quindi ai progetti futuri. L’obiettivo finale èavere sotto un browser Internet standard, sia l’applicativo diricerca foto, che notizie. L’informazione di archivio sarebbedisponibile per tutti gli utenti, siano essi in sede o fuori,

registrati con un account valido sul nostro Web-server (abbia-mo già Netscape su tutte le stazioni di lavoro).

Inoltre vi sarebbe spazio per una commercializzazione inlinea dei nostri archivi.

A questo proposito stiamo ragionando su un terzo elemen-to archiviabile (oltre a foto e notizie): un contenitore virtuale,al quale daremmo il nome di dossier. Il dossier avrebbe unnome, una data di creazione, una data di ultimo aggiornamen-to, un campo didascalia. Ad ogni oggetto archiviato (testo ofoto) verrebbe associato un campo da utilizzare come puntatoreverso il dossier di competenza, che assumerebbe l’aspetto diuna query salvata, a cui sono associati campi di descrizione. Ilpasso ulteriore, che caratterizza il dossier come terzo oggettoarchiviabile, è che questi campi siano indicizzati e ricercabilisia in modo strutturato che full-text.

L’utente avrebbe quindi la possibilità di ricercare foto,notizie o dossier. Se cerca un dossier, il risultato della queryè una schermata in cui appaiono i campi della scheda dossier,e da cui possano essere richiamati i thumbnail delle fotoassociate e i titoli delle notizie.

Questo schema risponde ad un utilizzo dell’archivio chenon è soltanto diretto alla produzione del giornale. La compo-sizione di un dossier comporta la capacità di porsi davanti allarichiesta proveniente dall’esterno, di anticipare temi di inte-resse generale per un mercato di fruitori di informazionestorica di qualità. Il tentativo è quello di fornire un valoreaggiunto, dato dalla selezione e organizzazione delle informa-zioni. Se è lecito attendersi da chi manipola informazioni permestiere (un giornalista della redazione) la capacità di utiliz-zare direttamente al meglio gli strumenti correntemente inlinea per l’analisi e la selezione, ad un’utenza più disomogenea(università, istituti di ricerca, broadcasters) crediamo vadaofferto il servizio della sistematizzazione, un filtro che riorga-nizzi il materiale in un formato direttamente fruibile.

Alcuni piccoli passi sono già stati fatti. Siamo in condizio-ne di diffondere porzioni del nostro archivio fotografico suCD consultabili tramite un browser Internet. L’utente visualizza

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i thumbnail delle immagini con associate le nostre schededi archivio, a cui sono linkate le alte risoluzioni per lariproduzione.

ConclusioneRiassumendo. Cerchiamo, e in parte abbiamo trovato,

strumenti che automatizzino al massimo l’archiviazionedel nostro giornale, portando le informazioni direttamentenelle mani degli utenti finali. Requisito fondamentale diquesti strumenti è che il prodotto possa essere confeziona-to e distribuito prescindendo a monte dal sistema di produ-

zione e a valle dall’attrezzatura dell’utente. Le risorseliberate da questa automatizzazione vanno impiegate inun’opera di riorganizzazione del nostro grande patrimoniostorico che guardi oltre la nostra utenza interna. Il passosuccessivo, tutto da immaginare, è collegare il nostropatrimonio ai molti altri giacimenti culturali della sinistradel nostro paese, costituendo una base documentale omo-genea di inestimabile valore. Ma questa è veramenteun’altra storia.

Alfonso Gennaridirettore tecnico, l’Unità

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Quattro milioni eseicentomila copie: a tan-to ammonta il volume diproduzione che ogni mat-tina lascia gli stabilimentidi News International Ltddi Londra, Liverpool e Glasgow: una cifra che, sommata ai5,5 milioni di copie stampate la domenica, fa della societàeditrice controllata dal tycoon australiano Rupert Murdochla maggiore del Regno Unito e una delle più grandi delmondo.

Ebbene, dalla prossima primavera 1998 tutte le testate diNews International - i quotidiani The Times (758.000 copie)e The Sun (3,5 milioni di copie), i domenicali Sunday Times(1,2 milioni di copie) e News of The World (4,3 milioni dicopie), più alcuni magazine e supplementi tra cui i prestigiosiTimes Educational Supplement e Times Literary Supplement- verranno composte con il sistema editoriale Unisys. Comeben sa chi ha seguito le vicende dell’innovazione tecnologi-ca nei quotidiani degli ultimi anni, questa soluzione è stataideata e sviluppata in Italia, grazie anche al contributo dialcune società editoriali del nostro Paese che, a partire dallametà degli anni Ottanta, decisero di investire su una soluzio-ne la cui architettura client-server appariva allora in nettacontrotendenza rispetto alla “moda” della Quarta Ondata edelle reti di Personal Computer, mentre oggi è diventata unadelle opzioni più diffuse.

L’installazione a News International, quindi, costituisceuna significativa vittoria del “Made in Italy”, tanto piùinteressante se si ripercorrono le tappe dello sviluppo deiquotidiani del gruppo Murdoch, da sempre caratterizzati dauna estrema attenzione nei confronti dell’innovazione tec-nologica.

Innovazione come vantaggio competitivo...La storia dei quotidiani di News International - e soprat-

tutto di The Times, la testata più prestigiosa della scuderia -

è da sempre intimamen-te connessa all’innova-zione tecnologica, con-siderata parte essenzialedelle strategie del quoti-diano, con l’obiettivo di

accrescere la propria diffusione e penetrazione presso l’opi-nione pubblica della Gran Bretagna e di tutto il mondo.

Fu lo stesso John Walter, che nel 1785 aveva fondato ilquotidiano Daily Universal Register, nome cambiato in TheTimes tre anni dopo, a promuovere nel 1814 la prima“svolta” tecnologica, allorché diede fiducia ad un inventoretedesco, Friedrich Koenig, che quattro anni prima, tra loscetticismo generale, aveva messo a punto una macchina dastampa che utilizzava il vapore anziché le braccia deitipografi per premere la forma di stampa sul foglio di carta.I risultati dell’innovazione - con la produzione oraria chepassò da 300 a 1.100 copie - furono tali da garantire al Timesun notevolissimo vantaggio competitivo sulle numerosealtre testate dell’area di Londra.

Da allora, e per tutto l’Ottocento, il Times fu il portaban-diera dell’innovazione tecnologica nella produzione deiquotidiani, con una serie di innovazioni che meritano, anchese di sfuggita, di essere ricordate: nel 1828 è il primo astampare in bianca e volta grazie alla macchina messa apunto da Applegath e Cowper; nel 1848 è il primo astampare su bobina in bianca e volta, con il risultato diportare la produzione oraria a 8.000 copie; nel 1881, infine,il Times è il primo quotidiano ad utilizzare la fonditricemeccanica di caratteri messa a punto da Frederick Wicks,una delle antenate della linotype, che consentì al quotidianolondinese di raggiungere una velocità di composizione, perl’epoca straordinaria, di sessantamila caratteri l’ora.

...e come strumento di sopravvivenzaRupert Murdoch diventa proprietario del Times nel 1981,

rilevandolo dalla famiglia Thomson per appena 12 milioni

Tecnologie Made in Italyper News International Ltd

Il primo editore britannico di quotidiani hascelto per la composizione delle proprie testate

una soluzione ideata e sviluppata in Italia.Premesse storiche e caratteristiche tecniche diuna installazione da 1.200 posti di lavoro, che

sarà completata nella primavera del 1998.

Nuove installazioni

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di sterline, meno del valore commerciale della sede diGray’s Inn Road. All’epoca dell’acquisizione Murdoch eragià l’editore del Sun, che aveva rilevato dal Mirror Groupalla fine degli anni Sessanta e che aveva portato in pochianni da poco più di uno a oltre quattro milioni di copie.

All’epoca dell’acquisto da parte di Murdoch, il Times erasull’orlo della chiusura, ed uno dei motivi principali delledifficoltà nelle quali si dibatteva il quotidiano erano propriol’arretratezza tecnologica degli impianti di composizione estampa, rimasti sostanzialmente immutati rispetto all’iniziodel secolo, e il conseguente enorme peso dei costi di produ-zione - soprattutto del personale tipografico - sui bilanci.Già nel 1978, al termine di un durissimo scontro con isindacati dei tipografi e dei giornalisti che non volevanoaccettare un piano di ammodernamento, l’editore IanThomson aveva deciso di sospendere le pubblicazioni, perpoi riprenderle dopo quasi un anno.

Anche Murdoch mostrò subito di considerare l’innova-zione tecnologica, la riorganizzazione della produzione e laconseguente riduzione del personale come l’unica stradache potesse garantire le condizioni per la sopravvivenza delgiornale. Poco più di un anno dopo aver rilevato la proprietàdel giornale, il 3 maggio del 1982, il giornale fu interamentecomposto con sistemi di fotocomposizione.

La “Battaglia di Wapping”Ma il vero punto di svolta nella storia recente del Times

e di tutta l’industria dei giornali londinesi fu quella chepassò alla storia come la “battaglia di Wapping”. Il 26gennaio 1986, dopo mesi di inutili trattative con i potentisindacati dei tipografi Sogat e Nga, Murdoch decise ditrasferire la produzione di tutte le sue testate nel modernis-

simo stabilimento di Wapping, nell’area delle Docklands aEst di Londra, forte di un accordo con i giornalisti e con circacinquecento tecnici aderenti al sindacato degli elettroniciEetpu. All’immediata risposta dei sindacati dei tipografi -sciopero a oltranza e picchettaggio del nuovo stabilimentocon l’obiettivo di bloccare la pubblicazione delle testate -Murdoch rispose licenziando gli oltre 5.500 scioperanti,alzando cavalli di Frisia e chiamando la polizia a difenderelo stabilimento e, soprattutto, riuscendo comunque a farcomporre, stampare e distribuire in edicola tutte le testate,a dimostrazione del fatto che era possibile produrre i quoti-diani con una forza lavoro sensibilmente inferiore a quellaimpiegata in precedenza.

Di lì a pochi mesi tutti i grandi editori decidevano diseguire la strada di Murdoch, lasciando le storiche sedi nellazona intorno a Fleet Street per trasferirsi in nuovi stabili-menti tecnologicamente avanzati nella nuova zona indu-striale delle Docklands. Ancora una volta The Times avevaaperto una strada che tutti gli altri giornali britannici avreb-bero seguito.

Il nuovo sistemaIl nuovo sistema editoriale sostituisce quello installato a

Wapping all’inizio del 1986. «Durante la fase di transizioneverso il nuovo sistema - come ha spiegato Jane Reed,responsabile della comunicazione di News International, inun articolo sulla nuova installazione pubblicato dal Times loscorso 10 settembre -. Il vecchio sistema conviverà con ilnuovo ancora per qualche anno».

Le esigenze di News International, infatti, sono estrema-

Le testate edite da News International

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mente complesse: occorre un sistema in grado di produrremolte testate diverse tra di loro, dal tabloid con titoli urlatial broadsheet classico, con un carico significativo di paginea colori, con tempi di chiusura estremamente critici: il tuttocon una soluzione unica e altamente integrata.

In considerazione della complessità delle esigenze ri-chieste, la News International ha quindi deciso di invitarealcuni dei maggiori fornitori di sistemi operanti a livellomondiale ad effettuare una installazione pilota, della duratadi sei mesi. Al termine di questa fase, nell’agosto scorso, lascelta di News International è caduta sul sistema Unisys. Leragioni della scelta sono riassunte nelle dichiarazioni diCraig Mitchell, responsabile della Information technologydi News International: «Il livello di integrazione e di scala-bilità del sistema è stato uno dei fattori che hanno fatto pen-dere la bilancia in favore di Unisys. Ma in aggiunta a ciò,eravamo alla ricerca di un fornitore preparato a cooperarecon noi al fine di venire incontro alle nostre complesse esi-genze». Il management del gruppo, in sintesi, è rimasto fa-vorevolmente impressionato dall’impegno del fornitore nellarealizzazione di sistemi per l’industria editoriale e dalladisponibilità a cooperare per adattare il sistema alle signifi-cative personalizzazioni richieste dalla società editrice.

L’installazioneLa soluzione scelta da News International comprende i

tre moduli che costituiscono il sistema Unisys: Hermes, cheè il sistema editoriale e di impaginazione vero e proprio, ilsistema di gestione delle agenzie e di routing WireCenter, eil sistema di archiviazione multimediale DocCenter.

Il cuore hardware del sistema è costituito da quattroserver Sun, due E10000 e due E5000, con sistema operativoSolaris - la versione Sun di Unix -. Le stazioni di lavoro -oltre 1.200 - saranno comuni Personal Computer con micro-processore Pentium Intel e sistema operativo Windows 95.

Il software di database scelto per Hermes è Oracle8 dellaOracle Corporation, mentre WireCenter utilizzerà il data-

base TSRE della stessa Unisys e DocCenter il database BasisPlus di Information Dimensions.

Hermes sarà inoltre integrato con Media Planner,l’applicativo utilizzato a News International per la gestionedel carico pubblicitario, a sua volta interfacciato con ilsistema di gestione della pubblicità tabellare Enterprise,sviluppato da Atex ed in fase di installazione, che utilizzaanch’esso una architettura client-server con server Sun,database Oracle e circa 200 stazioni di lavoro, in ambientesia Windows che Macintosh.

Per gestire l’imponente traffico di rete richiesto da unsistema di queste dimensioni è stata scelta la tecnologiaATM (Asynchronous Transfer Mode), mentre il protocollodi comunicazione utilizzato è il TCP/IP.

ConclusioneLa messa in opera del nuovo sistema editoriale a News

International non costituisce certamente una svolta epocalecome quella di Wapping nel 1986, tuttavia - vista la di-mensione dell’installazione - ci pare che se ne possanotrarre alcune indicazioni utili sull’evoluzione delle tecno-logie per la produzione editoriale:

La prima indicazione riguarda l’architettura client-server, che costituisce la risposta attualmente più adeguataalle esigenze degli editori di quotidiani - soprattutto perinstallazioni di medie e grandi dimensioni - in termini difunzionalità, sicurezza, tempi di risposta.

Una seconda considerazione riguarda il sistema opera-tivo Unix, che si conferma una valida alternativa rispettoal sistema Windows NT che alcuni giudicherebbero vice-versa destinato ad assumere in tempi brevi un ruolopreponderante nell’area dei sistemi operativi per server;

Terza considerazione: oltre all’hardware e al softwareoperativo, anche il software di gestione del database èormai divenuta una componente standard, le cui caratteri-stiche e funzionalità vengono scelte dall’utilizzatore ed alquale il fornitore della soluzione editoriale deve saper

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Soggiorni a ROMA con ITT Sheraton

La ITT Sheraton - The Luxury Collection - offre ai manager di tutte le aziende associate alla ASIG -Associazione Stampatori Italiana Giornali - la possibilità di soggiornare a ROMA presso due fra i piùprestigiosi hotel della capitale a prezzi convenzionati particolarmente vantaggiosi. L’Accordo Locale ITTSheraton - ASIG, per il 1997, prevede:

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Le prenotazioni dovranno essere effettuate direttamente con gli alberghi:Hotel Excelsior, telefono 06.47081 - Le Grand Hotel, telefono 06.47091facendo riferimento all’Accordo Locale stipulato con l’ASIG.

adeguare le proprie applicazioni;Le scelte di News International per quanto riguarda la

rete di comunicazione interna, infine, rappresentano l’ul-teriore conferma di come il protocollo di comunicazioneTCP/IP costituisca attualmente la soluzione più affidabi-le.

Ma soprattutto, ci sembra che dalla case-history di

News International emerga il successo di quella chepossiamo definire una vera e propria “via italiana” all’in-novazione tecnologica nelle imprese editoriali, in basealla quale le caratteristiche squisitamente tecnico-infor-matiche delle soluzioni adottate sono considerate il fruttoe non la premessa della ridefinizione dell’organizzazionedel lavoro e dell’ottimizzazione del ciclo produttivo.

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Archivi, CTP, pubblicità on line:indicazioni e soluzioni all’Ifra ’97

Pubblicità on line, computer to plate,archiviazione digitale, nuove ipotesi per lagestione digitale del flusso di informazioni

sono stati i temi tecnologici salienti allarassegna dell’Ifra , un appuntamento

caratterizzato anche dalle notizie sui nuovisuccessi all’estero per l’industria italiana

del software editoriale.

Ifra Congress-Expo

L’Expo dell’Ifra, la piùimportante mostra conve-gno europea per l’industriadei quotidiani, è tornataprepotentemente alla ribal-ta dopo alcuni anni nei qua-li la manifestazione sem-brava avviata ad una lentadecadenza. Non solo au-mentano espositori e visi-tatori, come si legge in altra parte della rivista, ma ritorna inprimo piano la voglia di innovazione, sotto forma di nuovesoluzioni, nuove idee e nuovi progetti in direzione di unasempre più capillare integrazione digitale fra i diversi compartiproduttivi. Dal computer to plate agli archivi digitali, dalconsolidamento di alcuni sistemi editoriali allo sviluppo dinuovi concetti per la videoimpaginazione assistita, dallateletrasmissione alla pubblicità on line, l’Ifra’97 di Amsterdamha accolto gli editori europei all’insegna dell’apertura allenuove sfide industriali, con un occhio ad Internet ed unarinnovata considerazione per le tecnologie “Made in Italy”.

Italiani all’estero“Made in Italy” è bello, e non solo nell’industria della

moda. Le soluzioni editoriali sviluppate da industrie delnostro Paese varcano sempre più spesso i confini dellapenisola, con destinazione Europa, Stati Uniti e Sud Ameri-ca.

In primo piano sicuramente Unisys, che sta raccogliendosui più importanti mercati editoriali internazionali afferma-zioni e successi oltremodo significativi, che premiano gliinvestimenti in ricerca e sviluppo avviati, nella seconda metàdegli anni Ottanta, in direzione di una nuova struttura client-server in grado di impiegare, al posto del terminali “stupidi”,i personal computer. Ripercorrendo la storia del softwareeditoriale, interamente sviluppato nel nostro Paese, FrancoGiglio, Amministratore Delegato di Unisys Italia e Direttore

Generale dello UnisysCentre of ExcellencePublishing Solutions diMilano, non ha mancatodi ricordare come, dopola prima installazione alMessaggero di Roma, ametà degli anni settanta,la società abbia progres-sivamente conquistato la

fiducia di altri editori, dapprima in Italia, dove Unisys contaad oggi 23 installazioni, l’ultima in ordine di tempo a IlMattino di Napoli, quindi - dal 1992 - in Europa, dove Unisysè presente in 37 quotidiani di Francia, Germania, Croazia,Spagna, Portogallo e Belgio, e a partire dal 1997 negli StatiUniti, dove finora hanno scelto soluzioni Unisys il ColoradoSprings Gazette e il San Francisco Examiner, e in Brasile,con due sistemi a O Estado de S. Paulo e Jornal Da Tarde. Frale ultime installazioni in ordine di tempo, ma ai primi postiper le dimensioni del cliente, c’è l’avvio di un rapporto dicollaborazione con la News international di Londra, ovverocon i quotidiani ed e periodici editi dal Gruppo Murdoch, unodei più grandi conglomerati di mass media del mondo. Perrispondere alle specifiche del gruppo, Unisys ha dovutoimplementare il sistema Hermes con il database Oracle. Unadecisione, questa, che andrà a tutto vantaggio degli utentiUnisys di tutto il mondo, che potranno, in futuro, scegliere fral’architettura tradizionale di Hermes e la nuovaimplementazione su Oracle.

Anche Tera, software house milanese, è in primo pianonell’esportazione di tecnologie editoriali “Made in Italy”. Ilproprio sistema, GoodNews, si è presentato all’Ifra’97 fortedi sette nuove installazioni all’estero realizzate negli ultimiquattro mesi: tre in Brasile, due in Croazia, uno ciascuno inIsraele e Venezuela. A queste occorre aggiungere anche unnuovo cliente nel nostro Paese.

Sui successi tecnologici dell’industria italiana all’estero

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torneremo anche sui prossimi numeri di TecnoMedia.

Dai comandi alle informazioniItaliani in primo, anzi primissimo piano, anche sul fronte

delle nuove ipotesi di lavoro. Allo stand Sinedita erano indimostrazione due prototipi, uno per la videoimpaginazioneassistita da intelligenza artificiale ed uno, sviluppato dallasocietà fiorentina Nàvita, per l’archiviazione e la ricercadelle immagini attraverso attributi visivi. In entrambi i casi,siamo di fronte a ipotesi di soluzioni in grado di interagire congli operatori, giornalisti o poligrafici a seconda dei casi, nonpiù attraverso i comandi ma grazie ad informazioni.

Lamarck, questo il nome del prototipo di Nàvita, è unsoftware progettato per l’information retrieval delle immagi-ni su base visiva. Ogni fotografia, nel momento in cui èacquisita all’interno della base di dati, viene memorizzata infunzione degli attributi di colore e texture e, quando il sistemasarà interamente sviluppato, anche in funzione della forma.Per ritrovare una fotografia, l’operatore dovrà “informare” ildata base circa gli attributi visivi richiesti, e l’archivio resti-tuirà le immagini “pertinenti”. Qualcuno dei visitatori, nonsenza malizia, ha immaginato di richiedere al sistema unafotografia di qualche giocatore di calcio, magari di un portie-re, visto di spalle... Decisamente meno malizioso è invecepensare a questo tipo di applicazione sviluppata per tenereconto delle pubblicità tabellari. Un sistema che fosse “allena-to” a riconoscere su base visiva tutti i prodotti sui qualicompare un certo marchio, potrebbe risultare utile in più diun’occasione.

Il progetto per la videoimpaginazione assistita sviluppatoda Sinedita è invece basato sul concetto di “book dinamico”.L’operatore “informa” il sistema sui contenuti della pagina,titoli, articoli, pubblicità, fotografie, e sulle gerarchie dellecomponenti, ed ottiene “proposte” di videoimpaginazioneinterattiva. Quando la soluzione sarà ulteriormente sviluppa-ta, lo stesso sarà possibile in funzione delle diverse sezioni diun quotidiano.

Il passaggio dai comandi per la videoimpaginazione alleinformazioni al sistema è uno di quelle ipotesi che scatenanola fantasia: senza voler scomodare gli ormai sgangherati mitidel “Grande Fratello” di Orwell o il computer HAL di “2001Odissea nello spazio” - l’elettronica in competizione con lamente umana - il quesito più attuale è come, ed in qualecontesto organizzativo, introdurre i nuovi strumenti. Un’in-dicazione interessante, a riguardo, è arrivata dal direttore diun giornale locale, che ha suggerito come il sistema divideoimpaginazione assistita potrebbe consentire ai giorna-listi di passare molto meno tempo al desk, consentendo lorodi concentrarsi sulle attività più tradizionali dei reporter.

Sistemi editoriali e dintorniIn attesa che i nuovi “prototipi di idee” vengano testati in

produzione, i sistemi editoriali si affinano sempre di più.Atex sta procedendo a grandi passi in direzione di una

riprogettazione globale del proprio sistema. Ad Ifra sonostati presentati i primi risultati ottenuti con il nuovo Aes (AtexEditorial System), un sistema client/server totalmente aperto,che utilizza Microsoft Word e Quark X-Press comeapplicativi base per l’input dei testi e l’impaginazione, Per-sonal Computer con processore Pentium Intel e sistemaoperativo Windows 95 come client, Ibm RS/6000 con sistemaoperativo Unix/Aix oppure Pentium Pro con Windows NTcome server, mentre per il database relazionale è possibilescegliere tra Sybase, Microsoft Sql Server o Oracle.

Il flusso di lavoro sul quale si basa il sistema Aes è studiatoin modo da adattarsi con la maggiore semplicità possibileall’organizzazione del lavoro delle singole struttureredazionali. Ma la caratteristica probabilmente più impor-tante del nuovo sistema Atex è quella di avere una architetturatotalmente aperta, in grado quindi di trarre vantaggio daicontinui sviluppi di pacchetti software come X-Press e Word,e pronto ad adeguarsi alle esigenze dell’editoria multimediale:basti pensare alla possibilità, offerta da Word e quindi acqui-sita da Aes, di effettuare la conversione automatica del testo

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in Html per la pubblicazione sul Web, per rendersi conto dicome l’ancoraggio della soluzione Atex alla “strada maestra”dell’evoluzione delle tecnologie informatiche rappresenti,per l’utente, una preziosa risorsa aggiuntiva di sviluppo diprodotti collaterali alla carta stampata e, per il fornitore,l’opportunità di rimanere “sull’onda” dello sviluppo delletecnologie senza doversi impegnare in rincorse costose efaticose fatte di “interfacce”, “conversioni”, “compatibilità”e così via.

Con l’implementazione del proprio sistema su databaseOracle, Unisys ha presentato a Ifra le nuove release dei tremoduli che costituiscono il sistema editoriale Unisys - Hermes,WireCenter e DocCenter -, ed ha annunciato alcune ulteriorisoluzioni che entreranno a far parte del proprio sistemaeditoriale, come per esempio un NewsRoom Web Editor checonsentirà al redattore di utilizzare lo stesso strumento dilavoro per scrivere un pezzo per l’edizione stampata o perl’edizione Web del giornale. Per quanto riguarda i tool dicomunicazione, Atex Ferry consente l’interscambio di infor-mazioni su testo e layout di pagina dal sistema client/serverHermes ai sistemi Atex J-11 e viceversa. Una nuova applica-zione di system management, infine, unifica il controllo e lagestione di tutti i moduli del sistema - Hermes, WireCenter,DocCenter - e consente, operando da una unica workstation,di effettuare una molteplicità di operazioni quali: configura-

zione e monitoraggio del sistema, abilitazione degli accessi,aggiornamento del software sui client, etc.

Oltre a GoodNews, Tera ha esposto a Ifra l’intera gammadi soluzioni, che vanno dal sistema di gestione dell’Opi Topica Horus, un sistema per la gestione complessiva del processodi stampa dal rilascio delle pagine in formato Postscript sinoall’output dal Rip sulla fotounità. Tutti i dati collegati aquesto processo vengono raccolti in un database Sql, piùprecisamente sul Microsoft Sql Server 6.5, residente su serverWindows NT. L’accesso ai dati è possibile utilizzando serverWindows o Macintosh, oppure interfacciando il server Sqlcon il Microsoft Internet Information Server, anch’esso in-cluso nel sistema Windows NT: in questo modo, è possibileaccedere ai dati sull’output delle pagine utilizzando un comu-ne browser Internet (Netscape o Internet Explorer), dall’in-terno di una rete Intranet oppure con un collegamento remotoInternet.

Archiviazione digitale...Tra le novità presentate da Tera c’è anche un potente

sistema di archiviazione di testi, foto e pagine complete delgiornale, perfettamente integrato con il sistema editoriale. Ilprocesso di archiviazione avviene in maniera assolutamenteautomatica e trasparente per l’utente: appena la pagina vienerilasciata dal sistema editoriale, il sistema di archiviazione

Kodak e Polychrome alleate per l’industria grafica internazionale

La Eastman Kodak Company e la Sun Chemical Corporation hanno annunciato un accordo perla creazione di una nuova joint-venture, Kodak Polychrome Graphics, per la distribuzione suscala mondiale di pellicole, carte, soluzioni tradizionali e digitali, trattamento della chimica eprodotti per prova colore digitale al mercato delle arti grafiche.Nella nuova società confluiranno il settore delle Arti Grafiche della Kodak, attualmente partedella Kodak Professional, e la divisione Polychrome della Sun Chemical. La proprietà saràequamente divisa al 50% fra i due colossi internazionali, che hanno previsto di completarel’accordo entro la fine di quest’anno.La nuova joint-venture potrà contare sull’esperienza ed il know-how di 2.600 addetti - 800provenienti dal settore Arti Grafiche di Kodak e 1.800 dalla Polychrome - e si prevede offrirà almercato oltre un miliardo di dollari in prodotti e servizi.Al momento di andare in stampa con il numero di TecnoMedia non sono ancora noti gli effettiche la nuova joint venture produrrà relativamente al mercato italiano.

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prende in carico il file Postscript corrispondente e, da unaparte, crea il file Pdf, mentre dall’altra indicizza i testi e icommenti Iptc/Naa delle foto, utilizzando il motore di ricercaPls. In sede di retrieval dei dati, l’utente accede all’archiviotramite un browser Internet: effettuata la ricerca con l’ausiliodei comuni operatori booleani, ottiene i testi e le foto corri-spondenti alla ricerca, con la possibilità di visualizzare estampare la pagina in formato Pdf della pagina sulla qualel’elemento individuato è stato pubblicato.

Perfettamente integrato con il sistema editoriale Sineditaè anche il nuovo strumento di archiviazione della softwarehouse torinese, che utilizza anch’esso architettura client/server con software Access per l’accesso ai dati Sql e DTSearchper i dati testuali. Caratteristica distintiva del sistema èl’intercambiabilità dei motori di ricerca utilizzabili, nonchél’integrazione Intranet/Internet all’interno di browser standarde l’allargamento delle query di ricerca a motori di ricercaesterni di cui si conosca la sintassi. In questo modo è possi-bile, per esempio, effettuare con una sola richiesta una ricercasull’archivio del giornale e, contemporaneamente, sulla reteInternet con Yahoo o con un altro motore di ricerca.

Quello sopra descritto è solo uno dei frutti della nuovastrategia aziendale della società torinese, non più semplicesoftware house editoriale, in grado di proporre soluzioniefficienti ma limitate alla “nicchia” di riferimento, bensì veroe proprio partner tecnologico, in grado di cogliere e disoddisfare le esigenze dei propri clienti per ogni settore

dell’elaborazione dati aziendale.Questa nuova “filosofia” si traduce in uno slogan, “la

libertà delle idee, l’energia del gruppo”, ed in una nuovastruttura operativa, nella quale Sinedita è il capofila e il puntodi raccordo di una “galassia” di aziende, le cui competenze eknow-how vengono attivate di volta in volta a seconda dellespecifiche esigenze del cliente. Accanto alle competenze diSinedita nella realizzazione di sistemi editoriali integrati e disoluzioni per il database publishing, è possibile così, peresempio, mettere in campo le soluzioni di Exenia per ilcollegamento tra i sistemi produttivi e il sistema informativogestionale complessivo dell’azienda, utilizzando tra l’altro lesoluzioni di Sap, la software house tedesca con oltre 8000installazioni di sistemi client/server per l’amministrazione ela contabilità.

Allo stand della Software Construction Company (SCC),software house di Atlanta i cui sistemi sono distribuiti inItalia dalla APS Solutions, abbiamo visto all’opera un nuovosistema di archiviazione e retrieval. Il concetto che sta allabase dell’architettura è quello di unificare in un unico stru-mento la consultazione delle foto giornaliere e di archivio, laricerca dei testi di agenzia o provenienti dall’archivio delgiornale, le pagine intere delle edizioni passate in formatoPdf, e ancora file audio e video.

Il materiale da archiviare (foto provenienti da agenzia o dascansioni locali, testi provenienti da agenzie o dal sistemaeditoriale, pagine intere in formato Pdf) viene “filtrato” da un

Fuji Film Italia investe sulla prestampa

Fuji Film Italia, società del Gruppo ONCEAS che commercializza da anni i prodotti della Fuji PhotoFilm nel nostro Paese, ha avviato un programma di potenziamento nel settore delle arti grafiche edella prestampa, con l’obiettivo di aumentare la gamma dei prodotti e dei servizi offerti alle aziendeed ai professionisti italiani del settore.Un rinnovato team di specialisti con competenze specifiche nei vari settori di attività, nuove soluzionihardware e software ed un nuovissimo Centro Dimostrazioni che opererà a Milano a partire dalprossimo mese di gennaio costituiscono alcuni dei primi risultati degli ingenti investimenti avviati dalgruppo ONCEAS.La società ha iniziato la sua attività nel settore delle Arti Grafiche con una linea completa di materialisensibili, seguita da un sistema per prove colore analogiche. Dal novembre del 1996 l’impegno diFuji Film Italia si è esteso alla prestampa, con sistemi di acquisizione immagini attraverso cameredigitali, scanner colori piani e a tamburo, prove digitali First Proof con retino e uscita su carta comune,fotounità, fotoplotter e sistemi di computer to plate semiautomatici e robotizzati. Nel corso del 1998l’offerta sarà integrata, fra l’altro, da Rip software basati su Adobe Pdf ed applicativi per laderetinatura.Il team della divisione arti grafiche, che opera dalla sede di Milano, è supportato da una rete diaziende specializzate nella assistenza tecnica distribuite su tutto il territorio nazionale.

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software, deno-minato MediaFactory, che prov-vede alla standar-dizzazione dei for-mati: per le imma-gini vengono cre-ate le basse risolu-zioni e indicizzatii campi Iptc, per itesti vengono uni-formati i caratterisulla base delle personalizzazioni richieste, per le pagine Pdfvengono estratti i testi e generate le icone in bassa risoluzio-ne. Il materiale viene quindi preso in carico da un serverWindows NT con database Microsoft Sql o Informix e ilmodulo software MediaServer, che indicizza tutto il materia-le utilizzando il motore di ricerca Verity, tra i più potentidisponibili sul mercato.

Per l’acquisizione dei materiali fotografici da archiviarein formato digitale, Kodak ha presentato un sistema automa-tico ad alta velocità, il Conversion System 1200, che gestiscein modo automatico le strisce di pellicola da 35mm, negativeed invertibili, e le diapositive montate su telaietti. Semprepensando alle redazioni dei quotidiani, dove i grandi volumidi immagini trattate devono essere compatibili con i tempi,sempre ristretti, della preparazione e della stampa, Kodak hainoltre presentato all’Ifra il proprio PIW 2220, uno scannerrobottizzato in grado di trattare strisce contenenti fino aquaranta immagini alla volta, con una capacità produttiva dioltre 250 immagini l’ora.

...e pubblicità on lineSe negli Stati Uniti d’America la trasmissione degli an-

nunci pubblicitari in formato digitale è ormai guardata comeuna soluzione acquisita, non solo da un punto di vista tecno-logico, grazie al successo ottenuto dal sistema AdSend della

Associated Press,ma anche orga-nizzativo, non al-trettanto si puòdire per l’Europa,dove gli editori,complici anche or-ganizzazioni dellavoro talvoltamolto diverse fraloro, sono finora,salvo rare eccezio-

ni, rimasti alla finestra. All’Ifra di Amsterdam non sonocomunque mancate le novità, forse nella speranza che i tempisiano ormai maturi per avviare le prime, concrete,sperimentazioni su larga scala.

La 4-Sight, società inglese leader nei sistemi per la tra-smissione digitale degli annunci pubblicitari - rappresentatain Italia dalla APS Solutions di Milano - propone IsdnManager, un software per la trasmissione punto-punto delmateriale pubblicitario su linea Isdn che può contare su oltre50.000 installazioni in tutto il mondo e che recentemente,proprio in Olanda, è stato raccomandato come standard dauna commissione composta da Editori di quotidiani, fotolitoe agenzie pubblicitarie. In occasione della rassegna diAmsterdam è stato anche presentato, in prima mondiale, AdsHub, il software che gestisce l’archiviazione intermedia delmateriale pubblicitario in centri di servizio per una successi-va redistribuzione elettronica verso le testate. Ads Hub è giàin funzione in Paesi come l’Australia ed il Sud-Africa, doveviene utilizzato per la ritrasmissione del materiale pubblici-tario giunto dalle agenzie verso testate che utilizzano suppor-ti trasmissivi diversi da Isdn, ma costituisce altresì unasoluzione possibile per paesi dove esistono strutture dibrokeraggio della pubblicità come le concessionarie. In pra-tica, l’agenzia trasmette il materiale verso il server Ads Hubinstallato presso la concessionaria, dove vengono effettuati

Maschere e browser del sistema proposto daSCC per l’archiviazione delle immagini

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tutti i controlli, tec-nici ed amministra-tivi, sul materiale,prima della sua ritra-smissione verso latestata di destinazione finale. La prima installazione europeadi Ads Hub è prevista in Belgio, dove la società telefonicastatale Belgacom avvierà all’inizio del 1998 un servizio digestione del traffico del materiale pubblicitario verso i quo-tidiani belgi. 4-Sight ha inoltre annunciato accordi strategicicon la Associated Press, che implementerà Isdn manager perla trasmissione degli annunci via satellite, e con Rank Xerox,che utilizzerà le tecnologie 4-Sight per il proprio servizio distampa digitale distribuita Documents Direct.

Sinedita ha presentato un sistema client/server per lagestione del timone della pubblicità tabellare, perfettamenteintegrato con il database Oracle del sistema editoriale. Ilsistema, che gestisce ogni aspetto della transazione pubblici-taria, dalla prenotazione alla spunta del pubblicato, è perfetta-mente modulare e configurabile, in modo da poter esseregestito sia all’interno del giornale che direttamente dallaconcessionaria, che può utilizzarlo per smistare i flussi dipubblicità verso le differenti testate che compongono ilproprio portafoglio.

Atex raccoglie numerose soddisfazioni da Enterprise, ilsistema client/server per l’acquisizione, la gestione el’impaginazione della pubblicità tabellare sviluppato in ori-gine dalla società finlandese Sypress. I sistemi Enterpriserappresentano attualmente quasi il 90% del fatturato Atex, enel solo periodo gennaio-giugno 1997 sono state realizzateimportanti installazioni, tra l’altro al Seattle Times (160stazioni di lavoro), al New Straits Times di Kuala Lumpur(oltre 100 stazioni di lavoro), all’Helsingin Sanomat diHelsinki (150 stazioni), e alla News International di Londra,dove è in corso di installazione un sistema client/serverbasato su server Sun, database Oracle e 200 client, sia PC cheMacintosh.

Ma accanto aEnterprise, studia-to per le esigenzedi quotidiani con unnotevole volume

pubblicitario, Atex propone il suo “fratello minore” Ad-Vantage, disegnato per le esigenze dei quotidiani medio-piccoli, e Classified Pagination, che ha più di 100 installazio-ni in tutto il mondo e del quale è in corso la ricompilazione perla piattaforma Windows NT .

Dal computer to plate...Qualcuno lo sostiene con decisione, qualcun’altro mostra

prudenza, sta di fatto che soluzioni per l’incisione direttadella lastra per la stampa in offset erano presenti in oltrequindici stand, fra i quali Afga, Autologic InformationInternational, Dainippon Screen, Du Pont, Ecrm, Monotype-Scangraphic, Mitsubishi Chemical.

I problemi relativi all’introduzione del computer to platenon riguardano solo gli aspetti tecnologici relativi ai materia-li di consumo ed alle soluzioni per l’incisione diretta dellelastre, ma investono l’organizzazione produttiva nella suaglobalità. In altri termini, il passaggio fondamentale perarrivare al CTP è la digitalizzazione completa del quotidiano,non solo la parte redazionale ma anche, e soprattutto, lapubblicità. L’opinione di Dennis Niermann, managing directordella Monotype, è che manchino ancora troppi tasselli alpuzzle tecnologico che deve essere composto perché lasoluzione del Ctp diventi economicamente, oltre chetecnologicamente, praticabile. Sono pochissimi, ha dettoNiermann a TecnoMedia, i quotidiani americani che utilizza-no il CTP in produzione al 100%, e sono tutti caratterizzati dabasse tirature e basse foliazioni. Il Computer to plate costitu-isce certamente una prospettiva di cui non si può non tenereconto, ma per il futuro più immediato sono da attendersinotevoli avanzamenti nel più tradizionale campo dellefotounità, con il continuo incremento della velocità di output

La linea di produzione diretta delle lastre della Western Litotech,società americana controllata dal gruppo Mitsubishi

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e con l’utilizzo di soluzioni “asciut-te”, con ridotto impatto ambientale,che non utilizzino reagenti chimiciper lo sviluppo delle pellicole.

Di tutt’altro avviso le opinioniraccolte in altri stand: Agfa, Du Ponte Mitsubishi Chemical, per esem-pio, sono molto più ottimisti riguar-do al futuro del CTP, una tecnologiaper la quale le soluzioni sono giàdisponibili e che, tutto sommato,dispone anche “a monte”, ovvero per quanto attiene alladigitalizzazione di tutto il prodotto quotidiano, di una vastis-sima messe di opportunità. Senza contare - ed è sempre lavoce degli ottimisti - che già alcuni editori hanno avviato consuccesso il CTP in produzione, come raccontiamo anche noisu questo stesso numero di TecnoMedia, a proposito del-l’esperienza del Dolomiten, il quotidiano in lingua tedescadell’Alto Adige.

Per quanto riguarda le soluzioni presentate all’Ifra, Agfaha presentato l’espositrice Ctp Polaris, che utilizza lastreN90a, ma anche il sistema di gestione di flusso Apogee, cheutilizza il formato Pdf per pilotare le stampanti di bozza, e isistemi di controllo colore ColorTune. Alla Du Pont era inmostra l’espositrice Ctp Cymbolic Newsjet, che utilizza la-stre Silverlith Sdb, ma accanto ad essa era possibile verificarele funzionalità del sistema di bozza e gestione del coloreDigital Cromalin, e soprattutto di IntelliNet NewsFlow, ilsistema per la gestione e la distribuzione delle pagine versole periferiche di output in locale o verso centri stampa remoti.

Tra le soluzioni Ctp che possono essere di interesse per ilmercato italiano, va segnalata la gamma di prodotti Ecrm,distribuita in Italia dalla Ntg. Di particolare interesse per ilmercato dei quotidiani è il sistema Advanced Image Recorder75, in grado di esporre lastre metalliche sensibili a laser a luceblu fino ad una dimensione massima di 61,6 x 74,9 centime-tri, con una risoluzione variabile da 1016 a 2540 Dpi, ad una

velocità massima di 74 lastre all’ora.E per le realtà industriali che ri-

chiedono sistemi Ctp di altissima pro-duttività, allo stand della MitsubishiChemical era esposto un vero e pro-prio “mostro”: la linea di produzionelastre Diamondsetter della WesternLitotech, società americana controlla-ta dal gruppo Mitsubishi, in grado diesporre fino a 200 pagine broadsheetl’ora ad una risoluzione variabile tra i

1000 e i 1270 Dpi.

...al computer to cylinderLa Goss Graphic Systems, una delle aziende leader mon-

diali nella stampa offset, ha portato all’Ifra la tecnologiaAdopt/CP (Advanced Offset Printing Technologies/ConceptPress), presentata in prima mondiale al Print 97 di Chicagolo scorso settembre, il cui punto di forza è la prospettiva del“computer to cylinder”.

Adopt - che non è ancora un prodotto commerciale, ma ungruppo di stampa sperimentale contenente soluzioni cheGoss si propone di implementare nella sua attuale linea diprodotti o in nuove rotative - sviluppa tecnologie ritenute, daalcuni, il futuro stesso del sistema di stampa offset:

-Tecnologia shaftless: non soltanto è stato eliminato l’al-bero di trasmissione longitudinale della rotativa, ma sonostati eliminati anche gli alberi di trasmissione all’interno deisingoli gruppi di stampa. Ogni cilindro è quindi guidato da unmotore individuale, sincronizzato elettronicamente con glialtri.

- Computer-to-cylinder: i cilindri sono realizzati in fibradi vetro; al posto della lastra viene utilizzato un tubo di ossidodi nickel che viene inciso off-line da un raggio laser pilotatoda un Rip. Questo rivestimento può essere infilato sulcilindro, in virtù del fatto che quest’ultimo non è stretto tradue pareti metalliche, ma agganciato da un lato soltanto ad

Il punto di forza della tecnologia Adopt/CP presentata dalla GossGraphic System è la prospettiva del “computer to cylinder”

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una trave montante.-Stampa senza tempi morti: l’incisione diretta del cilin-

dro richiede attualmente circa 15 minuti, ma viene effettua-ta off-press. Al contrario, il tempo richiesto per la sostitu-zione del rivestimento stampante del cilindro è estrema-mente breve, meno di un minuto.

-Cut-off variabile: è possibile variare lo spessore delrivestimento stampante e del caucciù e, con essi, il cut-off:l’assenza di alberi di trasmissione consente infatti di avvi-cinare o allontanare gli assi dei cilindri, lasciando al compu-ter il compito di mantenere i sincronismi. La rotativa pre-sentata a Chicago aveva un cut-off variabile da 54,6 a 60,3centimetri.

-Single fluid technology: sulla nuova rotativa sono as-senti i gruppi di bagnatura e le viti di inchiostrazione. Unmodulo di inchiostrazione Colorflow, lo stesso utilizzatoper l’inchiostrazione keyless della Goss (cfr. TecnoMedian. 15), provvede ad applicare sui cilindri una emulsioneacqua-inchiostro.

Bisognerà aspettare con ogni probabilità la Drupa del2000 perché Goss trasformi queste tecnologie in prodotticommerciali, ma secondo quanto dichiarato durante l’Ifrada Al Sheng, direttore Ricerca e Sviluppo della Goss, latecnologia Single Fluid potrà ben presto essere applicataalle installazioni già esistenti.

In attesa di vedere gli sviluppi per quanto riguardal’impressione diretta delle lastre o dei nuovi cilindri distampa, non sono mancate le proposte nell’area della tra-smissione delle pagine in formato digitale ai centri per lastampa remota, soluzioni sempre di grande interesse per leaziende editrici e stampatrici italiane.

Hermes PageCast , della Unisys, permette l’invio dellepagine ai centri stampa remoti, utilizzando file Postscript 1o 2, Pdf, bitmap. IntelliNet NewsFlow è il sistema della Du

Pont per la gestione e la distribuzione delle pagine verso leperiferiche di output in locale o verso centri stampa remoti.PrintExpress , della Monotype - i cui prodotti sono distribu-iti in Italia dalla società La Doichgraf - consente l’invio inautomatico delle pagine verso i centri stampa, utilizzando lapiù ampia gamma di supporti trasmissivi, di formati file(Postscript, Pdf, bitmap), di server di spool (Windows NT,Mac, Sun Solaris). La soluzione è stata di recente installataall’Asian Wall Street Journal, che la utilizza per la trasmis-sione dalla sede centrale nel New Jersey al centro stampa diHong Kong e, da qui, in altri cinque centri stampa sparsi intutta l’Asia. Le pagine Postscript in uscita dal sistemaeditoriale vengono trasformate in file Pdf e, una voltaarrivate nel centro stampa, ritrasformate in file Postscript eavviate verso le fotounità. Un altro sistema PrintExpress,che utilizza file Pdf sia per la trasmissione che per l’outputdelle pagine, viene utilizzato dal New York Times per latrasmissione dell’edizione nazionale in 21 centri stamparemoti sparsi per tutti gli Stati Uniti.

L’ Ifra ’97 ha voluto riservare una sopresa anche nel-l’area dell’impacchettamento e della spedizione dei giorna-li, un settore dove non è facile registrare novità di rilievo. Lasocietà tedesca Smb (Schwede MaschinenBau), rappresen-tata in Italia dalla R.G. di Milano, ha presentato una legatrice,la Smb N3, in grado di effettuare in un minuto la legatura di40 pacchi di dimensioni variabili - dalla copia singola alpacco da 25 chilogrammi - con controllo computerizzato econ un esclusivo dispositivo di cambio rapido della bobinadelle reggette.

Oltre al modello per l’inserimento in linea, la societàtedesca ne ha presentato uno per funzionamento stand alone- denominato SM1 - con dispositivo a pedale e dotato di unsensore ad ultrasuoni in grado di regolare automaticamentela tensione della legatura in base all’altezza del pacco.

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Ifra , tutti i numeridel “nuovo corso”

Il buon esito dell’edizione 1997 dell’Expo,svoltasi ad Amsterdam nello scorso mese diOttobre, testimonia il successo dello sforzo

di rinnovamento delle strategie e delmanagement dell’Istituto di ricerca di

Darmstadt, guidato dal Managing DirectorGünther Böttcher.

Ifra Congress-Expo

Si respirava aria di sod-disfazione, giovedì 16 ot-tobre scorso, nel corsodella tradizionale confe-renza stampa di consunti-vo dell’Expo 1997 diAmsterdam. Le ragioni diquesta soddisfazione stan-no in primo luogo nei nu-meri della manifestazione, esibiti con legittimo orgoglio daGünther Böttcher, managing director dell’Ifra: i visitatorisono saliti a 11.717 contro i 10.286 dell’edizione ginevrinadel 1996, le aziende espositrici sono salite da 275 a 287, e i16.209 metri quadri di quest’anno (in crescita del 3%rispetto ai 15.718 dell’anno passato) sarebbero potuti esseredi più, senonché le dimensioni del padiglione espositivohanno fatto sì che una decina di espositori abbiano avutomeno spazio di quanto richiesto, e alcuni tra gli “ultimiarrivati” si sono addirittura dovuti accontentaredel...loggione: per mancanza di spazio nel padiglione sonostati ospitati infatti sul ballatoio al primo piano. E le prospet-tive per le prossime edizioni sembrano assai incoraggianti:all’Expo del 1998, che si svolgerà a Lione, ha già annunciatola propria partecipazione, per la prima volta, anche laMicrosoft.

Al di là della legittima soddisfazione per il positivo esitodell’Expo, che ha invertito un trend negativo che durava giàda qualche anno, la conferenza stampa è stata l’occasioneper fare il punto sulle attività svolte e sui progetti per iprossimi anni dell’istituto di ricerca di Darmstadt.

Nelle parole di Böttcher e nei prospetti finanziari dell’as-sociazione si coglie una nuova strategia dell’Ifra, che puntaa rispondere tempestivamente alle esigenze di un mercatomondiale dei quotidiani profondamente diverso rispetto acinque o dieci anni fa. Da un lato infatti la costante tendenzaalle fusioni ed acquisizioni editoriali ha provocato, edancora più provocherà negli anni a venire, una diminuzione

delle aziende associatee, di conseguenza, dellequote associative; d’al-tro canto, all’interno del-le aziende editoriali è di-minuita la disponibilitàdi uomini e mezzi per lapartecipazione agli eventi“tradizionali” dell’Ifra,

come i simposi multilingue, che troppo spesso in passatohanno fornito il fianco alle critiche di chi li consideravatroppo “astratti” nei temi e distanti dai problemi concretidelle aziende - società editrici e fornitori di tecnologie - chenon facevano parte del “nocciolo duro” tedesco dell’asso-ciazione.

La risposta del nuovo management dell’Ifra a questasfida è stata quella di qualificare e modulare i servizi inmodo da avvicinarli - anche dal punto di vista geografico -alle esigenze dei soci. Da qui la costante diminuzione - aparte l’Expo di ottobre - degli “eventi globali”: in pratica èsopravvissuto soltanto il simposio “Beyond the printedworld”, che tuttavia dall’edizione del 1997 in avanti verràco-organizzato con la World Associations of Newspapers.E’ invece cresciuto in maniera evidente il numero di inizia-tive “locali”, nelle quali il consolidato know-how dell’Ifrasi incontra con le specifiche realtà delle singole nazioni oaree geografiche.

Ecco quindi l’apertura di uffici a Stoccolma, Singapore,Parigi e Londra, con la creazione di due comitati tecnicilocali di supporto all’organizzazione di eventi specificirispettivamente per la Scandinavia e i paesi asiatici; ecco lacooperazione con associazioni nazionali, come la Naa negliStati Uniti, l’Aede in Spagna, la Gcr in Francia e, per l’Italia,l’ Asig; ecco ancora l’organizzazione di eventi locali, comel’ Anpe/Ifra Congress Expo di Kuala Lumpur o la UKPublishing Conference di Londra, oppure la partecipazionea esposizioni locali, come il NewsTec di Brighton o il

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recente NewComm di Bologna, dove l’Ifra è stata presentein uno stand congiunto con Asig Service.

Un altro tassello di questa strategia di “avvicinamento”dell’Ifra alle aziende associate consiste nella possibilità,che sarà resa operativa nei prossimi mesi, di accedere allebanche dati dell’InfoCenter Ifra, residenti su database Oraclee LotusNotes. Ogni socio Ifra avrà a disposizione unapassword con la quale, tramite Internet, potrà accedereall’enorme patrimonio di ricerca accumulato nel corso dianni di attività dall’Istituto di Darmstadt.

Tra i dati che verranno messi a disposizione dei soci cisarà anche l’intero database di Ines, la società controllatache studia gli sviluppi e le applicazioni di editoria elettroni-ca dei quotidiani, le cui attività, a partire dal 1° gennaio1998, confluiranno in Ifra. La ragione di questo accorpamentorisiede nella convinzione che l’attività di editoria elettroni-ca costituisca ormai per le imprese editoriali parte integran-te del core business e non più una appendice marginaledell’editoria tradizionale su carta.

Altro punto fermo della strategia Ifra dei prossimi anni èil consolidamento e rilancio del tradizionale Congress-Expo di Ottobre, che nelle ultime edizioni aveva mostratoqualche segno di declino ma che quest’anno, come dimo-

strano le cifre sopra riportate, ha invertito la rotta ed ètornato a crescere. Alle sorti dell’Expo, d’altra parte, èlegata a filo doppio la stessa sopravvivenza dell’Ifra, dalmomento che da esso l’istituto ricava poco meno della metàdel suo fatturato annuale.

Le prossime edizioni dell’Expo si svolgeranno a Lionenel 1998, nuovamente ad Amsterdam nel 1999, a Stoccolmanel 2000 e a Ginevra nel 2001, rompendo in questo modo latradizione che voleva la manifestazione ospitata negli annidispari dalla capitale olandese, che ha ospitato la manifesta-zione per ben undici delle sue ventotto edizioni. Le ragionidi questa scelta sono di natura eminentemente economica:“gli svizzeri hanno imparato la lezione”, ha detto il managingdirector dell’Ifra, facendo intendere che le condizioni offer-te dal quartiere fieristico ginevrino sono risultate di gran

1970

1971

1973

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16.2

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15.7

1817.0

2417

.326

17.3

11

18.0

7218

.350

17.7

75

16.6

1815

.826

12.5

2011

.700

9.94

0

9.20

08.

000

7.80

06.

600

5.70

0

5.20

04.

000

3.00

0

2.80

02.

200

1.36

5

1.53

61.

124

13.5

50

grafici ifralocalità numero numero superfice sup.media

visitatori esibitori in mq stand in mq1970 Mainz 600 54 1.124 201971 Amsterdam 1.400 48 1.536 321972 Bruxelles 200 anno DRUPA, no expo1973 Amsterdam 1.500 40 1.365 341974 Montreux 2.600 61 2.200 361975 Amsterdam 3.900 64 2.800 431976 Montreux 4.000 76 3.000 391977 Nizza 3.500 82 4.000 481978 Copenhagen 3.500 86 5.200 601979 Amsterdam 4.750 89 5.700 641980 Monaco 6.065 91 6.600 721981 Losanna 5.300 103 7.800 751982 Copenhagen 5.700 105 8.000 761983 Amsterdam 6.676 129 9.200 711984 Nizza 4.100 120 9.940 821985 Amburgo 6.790 138 11.700 841986 Losanna 6.613 157 12.520 791987 Amsterdam 10.774 189 13.550 711988 Francoforte 10.354 215 15.826 731989 Amsterdam 10.589 247 16.618 671990 Barcellona 9.811 240 17.775 741991 Amsterdam 11.189 255 18.350 711992 Ginevra 11.408 252 18.072 711993 Amsterdam 11.118 255 17.311 671994 Monaco 12.988 310 17.326 551995 Amsterdam 10.184 260 17.024 651996 Ginevra 10.286 275 15.718 571997 Amsterdam 11.717 287 16.200 56

A sinistra il grafico con gli andamenti del numero dei visitatoridell’Ifra dalla prima edizione del 1970 sino all’ultima

dell’Ottobre scorso; nella tabella sottostante, l’andamento ditutti gli indicatori fieristici: visitatori, espositori, superficie netta

espositiva, dimensione media degli stand espositivi

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lunga più convenienti rispetto a quelledel Rai-Gebouw di Amsterdam.

Lo sforzo di rinnovare l’immagineed i servizi di Ifra per adeguarli allemutate esigenze dell’industria dei quo-tidiani si riflettono anche nel rinnovatomanagement dell’organizzazione. Daquando, nel 1995, Böttcher ha preso ilposto di Fred Burkhardt, andato in pen-sione, molti dei nomi “storici” dell’Ifrahanno lasciato l’organizzazione, e nonsempre in maniera indolore: non è passato inosservato, nelbilancio Ifra 1996 approvato poche ore dopo la chiusuradella conferenza stampa, il significativo incremento dellespese legali per cause intentate da dirigenti che hannolasciato la società.

Nello stesso tempo, volti nuovi si sono affacciati ai“posti di comando”, come Bernard Monnier, francese,responsabile dello sviluppo internazionale dell’organizza-zione e gran tessitore di tutti gli accordi di partenariato diIfra con organizzazioni, società, associazioni di categoriadi tutto il mondo, e Jamie Davis, americana, responsabiledell’Expo e della pubblicità, alla quale va buona parte delmerito per il successo dell’edizione 1997.

Nel corso della conferenza stampa è stato inoltre annun-ciato ufficialmente un accordo tra Ifra e Apple Europe.L’accordo, ha sottolineato Böttcher, è nato dall’esigenzadi creare un più intenso e sistematico scambio di informa-zioni tra la società di Cupertino e l’industria dei quotidiani,con l’obiettivo di salvaguardare e valorizzare gli ingentiinvestimenti che gli editori di quotidiani hanno effettuatoe continuano ad effettuare sui prodotti con il marchio dellamela. Un primo saggio di questa nuova strategia si è avuto

con l’incontro-dibattito su “La pérénnitédes solutions Apple pour la Presse”,organizzato congiuntamente da Ifra edApple France all’interno dell’AppleExpo di Parigi, svoltosi dal 17 al 21settembre scorso.

L’ultima parte della conferenza stam-pa è stata dedicata ad una discussioneinformale tra i giornalisti e il manage-ment dell’Ifra su due vere e proprie“emergenze informatiche” che stanno

per abbattersi sull’industria dei quotidiani come su tutti glialtri settori industriali; la prima, che riguarda soltanto iPaesi che entreranno nell’accordo europeo sulla monetaunica, riguarda il cambiamento dei sistemi di contabilitàdalle valute locali all’Euro, compreso il periodo transitoriodurante il quale in ogni Paese ci saranno due valute. Laseconda emergenza, di portata mondiale, riguarda il cam-biamento della data con il passaggio all’anno Duemila, cherischia di mandare in tilt i sistemi informatici, e sono lamaggioranza di quelli attualmente installati in ogni settoreindustriale, incapaci di riconoscere se il doppio zero cheindicherà l’anno si riferirà al 2000 o al 1900.

Su questo gigantesco problema il ruolo di una associa-zione come Ifra non può andare molto al di là dell’allertarei propri soci, come è stato fatto in più occasioni, sull’urgen-za del problema e sulla scarsità del tempo a disposizioneper risolverlo; ma d’altra parte, come ha concluso Böttchercitando una analisi effettuata da Ibm, “se anche tutte lerisorse di programmazione attualmente disponibili sullaTerra si dedicassero a tempo pieno al problema dell’annoDuemila, il tempo restante da oggi alla fine del millennionon sarebbe già sufficiente”.

Günther Böttcher, Managing Director dell’Ifra

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La Scuola Grafica Salesiana «San Zeno»di Verona festeggia il 30° anniversario

Venerdì 21 novembre u.s. la Scuola GraficaSalesiana «San Zeno» di Verona ha

festeggiato ufficialmente i suoi 30 anni divita. La festa si è svolta nella prestigiosa

Sala convegni della Cassa di Risparmio, nelcuore storico di Verona. Alla festa eranopresenti l’Assessore regionale del Venetoalla formazione, il Vicario generale dei

Salesiani, il Sindaco e le autorità di Verona,ed oltre duecento invitati, che

rappresentavano il Gotha del settore dellastampa. Era presente anche una

rappresentanza dell’Asig.

Formazione professionale

I Salesiani e la forma-zione professionale nelsettore grafico.

Chi opera nel settoredella stampa prima o poiha conosciuto i Salesiani.In questo settore infatti,per ciò che concerne laformazione di base, lescuole grafiche salesianefin dall’inizio del secolohanno avuto – e non soloin Italia – un ruolo moltoimportante. Sono parec-chie decine di migliaiagli ex allievi delle scuolegrafiche salesiane chesono attualmente in attività nelle diverse imprese delsettore della stampa.

Una tradizione costante della scuola professionalesalesiana è stato l’autofinanziamento. Fin quando – al-meno in Italia – la normativa non lo impedì, le scuoleprofessionali salesiane, accanto al momento didatticoculturale-teorico, avevano l’addestramento operativo neireparti di esercitazioni pratiche, configurati in modo daemulare la realtà di una vera azienda del settore. Ciòconferiva concretezza e rigore alle esercitazioni pratiche,perché univa le caratteristiche proprie dell’ambientescolastico con quelle tipiche dell’apprendimento inaffiancamento al lavoro, ricavandone un effetto com-plessivo molto superiore alla somma dei due singolisistemi.

Con questa prassi le scuole professionali salesianeottenevano l’autofinanziamento per l’aggiornamento delleattrezzature tecniche. Inoltre l’esigenza indotta di rispet-tare la dimensione produttiva e quindi, in certa misura, ilmercato, imponeva il continuo adeguamento delle risor-

se materiali e umanedella scuola-azienda.Che questa sia una for-mula efficace di forma-zione lo dimostra il fat-to che oggi l’Unione Eu-ropea la raccomanda ela supporta attraverso lamodalità formativa det-ta simulimpresa; conquesto metodo la tra-smissione di conoscen-ze, abilità e comporta-menti caratteristici diuna determinata profes-sionalità avviene inun’organizzazione che

emula l’impresa ed avvia quindi a una visione dellaprofessionalità stessa completa di tutti gli aspetti, com-presi quelli economici e gestionali, seppure in formaminima.

Questa impostazione formativa inoltre stimola il desi-derio di imprenditorialità. Quante piccole o piccolissimeaziende grafiche – che poi in molti casi sono cresciute –sono state create da ex allievi salesiani. Non è un caso seil governo russo nel 1992 si è rivolto ai Salesiani chieden-do la loro collaborazione alla gestione di una scuolaprofessionale grafica a Gatchina, vicino Leningrado.L’inaugurazione è avvenuta il 20 maggio 1994, allapresenza del Viceministro russo dell’Istruzione LiubovKezina e del Rettor Maggiore dei Salesiani don EgidioViganò. Il motivo chiaramente dichiarato dai funzionarie dai rappresentanti del governo russo che li ha portati achiedere questa collaborazione è stato che il modelloformativo salesiano è capace di sollecitare nei giovani ilgusto dell’autoimprenditorialità, che 70 anni di comuni-smo e di pianificazione statale hanno sradicato in Russia.

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La fondazione della Scuola Grafica «San Zeno» diVerona.

È in questo contesto che nel novembre 1967 è statafondata la Scuola Grafica Salesiana «San Zeno» diVerona, che molti dei nostri associati conoscono e ap-prezzano per avere in questi ultimi anni usufruito deicorsi di aggiornamento per i propri tecnici, organizzatie gestiti dalla figura carismatica del prof. Pietro Chasseure dai suoi colleghi.

La Scuola Grafica Salesiana «San Zeno» di Veronaha festeggiato solennemente venerdì 21 novembre u.s. il30° anniversario della sua fondazione.

La Scuola è nata quale frutto della collaborazione didue Enti: i Salesiani e l’ENIPG (Ente Nazionale perl’Istruzione Professionale Grafica), al fine di soddisfaread obiettivi in gran parte coincidenti. L’ENIPG è unEnte bilaterale previsto dal CCNL del settore grafico perpromuovere la formazione professionale. Per questo suoscopo istituzionale disponeva di risorse finanziarie pro-venienti in parte dai datori di lavoro e in parte prelevatepercentualmente dalle paghe dei lavoratori dipendenti(oggi purtroppo queste risorse sono diventate quasi solosimboliche). Nel 1965 il Comitato ENIPG della provin-cia di Verona era alla ricerca di un partner che gliconsentisse, mediante l’istituzione di una scuola graficaall’altezza degli obiettivi, di ottemperare ai suoi scopiistituzionali. I Salesiani si candidavano e, vista la loroindiscussa credibilità ed esperienza della quale parlava-mo sopra, si perveniva facilmente ad una convenzione,che consentiva di istituire la Scuola Grafica «San Zeno»,nella quale i Salesiani portavano l’esperienza didattico-educativa fornendo il personale tecnico-didattico edirettivo, le attrezzature della vecchia scuola che essi giàgestivano in città e il fabbricato – costruito ad hoc – di6.000 metri quadri nel nuovo complesso denominato«San Zeno» in onore del patrono della città; mentre ilComitato ENIPG era il cogestore della Scuola, della

quale si impegnava a finanziare la gestione e ilcompletamento delle attrezzature; per quest’ultima voceil Comune e la Provincia di Verona contribuivano con unsignificativo finanziamento.

La stretta interazione tra i Salesiani e il Comitatoparitetico ENIPG ha conferito alla nuova Scuoladinamicità e stretto rapporto con le problematicheaziendali, sensibilità e attenzione ai valori tipici delmondo produttivo e una perdurante tensione ad essereinterlocutore credibile delle aziende. Il contatto con lacomponente imprenditoriale e sindacale del Comitatoimpedisce alla Scuola stessa di chiudersi in una logicapuramente scolastica, spingendola alla realizzazione diun servizio formativo che privilegi il punto di vistaaziendale, aprendola al dialogo e al confronto con leaziende grafiche a livello locale, regionale e nazionale;modello che ancora adesso, a trent’anni dalla sua fonda-zione, la caratterizzano e la rendono attuale.

La composizione tra il punto di vista dei Salesiani –maggiormente incentrato sui bisogni della persona informazione – con il punto di vista di cui è portatore ilComitato ENIPG, consente una sintesi dei due ordini divalori e permette di delineare uno stile di conduzionedella Scuola che per molti anni rimarrà inimitato, carat-terizzato da un atteggiamento che possiamo definire«imprenditoriale», che anticipa di 30 anni la non ancoraattuata autonomia gestionale auspicata per la scuolaitaliana.

I corsi di formazione-continua.In questo contesto, a neppure due anni dalla fondazio-

ne della Scuola Grafica, accanto ai corsi di formazionedi base per i giovani in età scolare, iniziano i corsi diformazione-continua per i lavoratori delle aziende gra-fiche di Verona e Provincia e, quasi immediatamente,delle maggiori aziende italiane.

Quest’attività si articola in due tipi di servizio:

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a) Corsi specifici progettati ad hoc per le singoleaziende, da attuarsi, a seconda delle esigenze, presso leaziende stesse o presso la Scuola;

b) Corsi a calendario, ossia proposti e studiati dallaScuola, attenta a capire dove si orienta la tecnologia e diconseguenza a saper rispondere alle esigenze di forma-zione per i singoli e per le aziende.

In questi ultimi anni accanto all’attività corsuale si èaffiancata un’intensa attività di consulenza e collabora-zione tecnica alle aziende fornitrici di materiali e attrez-zature del comparto grafico.

Un’idea più precisa di che cosa rappresenti la ScuolaGrafica «San Zeno» di Verona per il settore della stampain Italia lo si può ricavare dalla seguente tabella, cheriporta l’attività di formazione-continua da essa svoltanegli ultimi 10 anni:

La certificazione del Sistema Qualità EN ISO 9001alla Scuola Grafica «San Zeno».

Il contatto e il confronto quotidiano con le miglioriaziende e organizzazioni del settore della stampa, lamentalità «aziendale» del gruppo docente, la necessitàdi offrire un servizio formativo utile e che garantisca lasoddisfazione della clientela hanno portato inevitabil-

mente la Scuola Grafica «San Zeno» alla richiesta dellacertificazione di un Sistema Qualità Aziendale secondole norme ISO 9001. La festa del 30° di fondazione dellaScuola poteva infatti essere letta come la celebrazione diun’opera benemerita ma segnata dal tempo, quasi di unastruttura ormai «imbalsamata», che ha fatto il suo corso.Con la certificazione la Scuola Grafica «San Zeno» vuollanciare un messaggio di vitalità e di attualità, diinterlocutore credibile e in sintonia con le aziende clien-ti, che magari hanno fatto o stanno per fare lo stessopercorso di certificazione.

L’Ente certificatore che ha guidato la Scuola Graficain questo percorso è la Dekra Certification Services. Il13 e 14 novembre scorsi due auditori della Dekra hannosvolto al «San Zeno» l’audit finale, al termine del qualehanno emesso parere favorevole al rilascio dellacertificazione secondo le norme EN ISO 9001 che,secondo la procedura, verrà rilasciata entro dicembre1997.

La festa per il 30° di fondazione.Come si diceva nel sommario, venerdì 21 novembre

u.s. la Scuola Grafica Salesiana «San Zeno» di Veronaha festeggiato ufficialmente i suoi 30 anni di vita. Peresigenze di spazio per l’ospitalità, ma soprattutto perchéla festa fosse percepita chiaramente come un evento ditutta la città, la festa si è svolta nella prestigiosa Salaconvegni della Cassa di Risparmio, nel cuore storico diVerona.

Alla festa erano presenti l’Assessore regionale delVeneto alla formazione, Cesare Campa; il Vicario gene-rale dei Salesiani, don Luc Van Looy; il Sindaco diVerona, Michela Sironi e le altre autorità della città; edoltre duecento invitati, che rappresentavano il Gotha delsettore della stampa; citiamo solo quelli che siamo riu-sciti ad individuare: Alberto Gajani, Presidentedell’Assografici; Antonio Casubolo, Presidente nazio-

Anno N. di corsi Partecipanti N. ore corsuali1986/87 28 245 1.6261987/88 45 292 2.5501988/89 49 560 2.8301989/90 36 326 2.8361990/91 48 1.092 2.4881991/92 58 697 3.1391992/93 68 651 3.7781993/94 84 1.205 3.6601994/95 103 1.228 3.0351995/96 135 1.356 4.1881996/97 139 1.683 6.237

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nale ENIPG e Direttore centrale del personaledel Poligrafico e Zecca dello Stato; GiancarloLonghi, dell’Assografici; Felice Sciomachen,ex Presidente nazionale ENIPG; Angelo Barrel,Presidente Comitato provinciale di VeronaENIPG, Direttore attività grafiche ArnoldoMondadori, Vice Presidente Assografici; PietroFormenton, figlio del compianto Mario Formenton; Gior-gio Albertini, Presidente Associazione industriali di Ve-rona; Giancarlo Antonelli, Segretario nazionaleAssografici; Renzo Cesare Palumbo, Gaetano Calabria eMassimo Colombo, ex Presidenti Comitato provincialedi Verona ENIPG ed ex alti dirigenti della Mondadori.Per esigenze di capienza della sala erano presenti solouna rappresentanza dei giovani allievi.

Il saluto di benvenuto è stato dato dal Superiore deiSalesiani per il Veneto occidentale, don Adriano Bregolin;Paolo Cottino, direttore della Scuola Grafica, ha traccia-to una sintesi molto efficace dei trent’anni di attività edegli eventi salienti di questo periodo, che noi, a nostravolta, abbiamo cercato fin qui di riassumere. Giorgio

Allulli, dirigente ricercatore dell’ISFOL diRoma, ha trattato il tema: «La formazioneoggi in Italia: evoluzione e prospettive». Car-lo Fabio Canapa, Segretario confederale UIL,

ha sottolineato: «Le esigenze di formazionedel mondo del lavoro». Don Luc Van Looy,

Vicario generale dei Salesiani, ha presentato: «Laformazione dal punto di vista dei Salesiani».

Il Vicario generale dei Salesiani ha quindi consegnatoun attestato di benemerenza ai «soci» cofirmatari dellaConvenzione via via rinnovata dal 1966, ossia ai compo-nenti il Comitato provinciale di Verona dell’ENIPG:all’Associazione Industriali di Verona per la parte im-prenditoriale, e alla SLC-CGIL, alla UIL-Grafici, allaFISTel CISL per la parte sindacale. La motivazionedell’attestato recita: «Per i meriti acquisiti nella fonda-zione, sostegno e conduzione della Scuola Grafica e nellacostante illuminata visione dei bisogni e dei problemidella formazione professionale del comparto grafico».

Buon compleanno, Scuola Grafica «San Zeno». E «admultos annos»!

Il logo della Scuola Grafica Salesiana «San Zeno»

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Le paginedell’Osservatorio

A distanza di un anno dal suo “lancio” sulla Rete, cresce l’interesse per le informazioni e i servizi offertidall’Organismo Paritetico del settore dei quotidiani all’interno di Ediland, il sito web di Asig Servicededicato ai professionisti dell’industria editoriale italiana: sono già più di 3.000 quanti si sono collegati,tra il 1° settembre 1996 e il 31 ottobre 1997, con il sito dell’Osservatorio per accedere ad uno dei servizimessi a disposizione dei “navigatori”, come il contratto di lavoro on line, l’indagine sui lavoratoripoligrafici nei Paesi dell’Unione Europea o la versione Web dei rapporti di ricerca sull’industria deiquotidiani e sull’andamento occupazionale e retributivo del settore poligrafico.

L’Osservatorio su Internet: bilancio di un anno

La rubrica Le pagine dell’Osservatorio è interamente dedicata all’OrganismoParitetico Imprenditori-Sindacati previsto dal Contratto Collettivo di Lavoro deidipendenti delle imprese editrici e stampatrici di quotidiani e delle agenzie distampa. Attività, ricerche, dati statistici ed altre informazioni sulla industriaeditoriale e sul mondo del lavoro raccolte, elaborate e diffuse a curadell’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione.

Nel settembre del 1996 esordiva su Internet il sito Webwww.Ediland.it, realizzato ad Asig Service con l’obiettivodi fornire ai protagonisti dell’industria editoriale italiana -tecnici, giornalisti, società fornitrici - dati, informazioni eservizi interattivi.

Sin dall’esordio del sito, l’Osservatorio Tecnico per iquotidiani e le agenzie di informazione, in virtù di unaconvenzione siglata con Asig Service, ha realizzato unproprio spazio all’interno di Ediland, al fine di mettere adisposizione del maggior numero possibile di utenti leinformazioni sulle attività che esso è chiamato a svolgeresecondo quanto previsto dall’articolo 5 del Contratto diLavoro poligrafico.

A distanza di poco più di un anno, il bilancio dell’Osser-vatorio on line può definirsi senz’altro positivo: da un lato,infatti, il numero degli utenti che si sono collegati con ilservizio ed il traffico che hanno generato sono andati costan-temente crescendo; dall’altro l’esempio dell’Osservatorio èstato seguito da altre organizzazioni ed associazioni delsettore, come l’Asig e il Fondo Nazionale di Previdenza peri lavoratori dei giornali quotidiani “Fiorenzo Casella”, chehanno realizzato proprie home page e servizi di informazio-ne, e come la stessa Federazione Italiana Editori Giornali,che ha creato all’interno di Ediland uno “Spazio Fieg”,attraverso il quale ha messo a disposizione delle aziendeeditoriali - associate e non - circolari esplicative realizzatedalla Federazione su temi di grande interesse per l’industria

editoriale come la normativa sul rispetto della privacy e lecomunicazioni di sistema che le aziende editoriali sonotenute ad effettuare annualmente al Garante per la Radiodif-fusione e l’Editoria.

Una crescita costanteI dati sintetizzati nel grafico presentato nella pagina

seguente mettono in evidenza una crescita costante dei“contatti”, ossia degli utenti che si sono collegati con l’areadell’Osservatorio all’interno di Ediland, e della quantità dibyte scaricati, che costituisce l’indicatore di quanto il servi-zio sia stato effettivamente utilizzato: se infatti un utente silimita ad accedere alla home page del servizio e ne escesubito, la quantità di byte scaricati sul proprio computer saràassai limitata; se viceversa l’utente transita dalla home pageai vari servizi offerti dal menu, la quantità dei byte chescarica sul proprio computer cresce in proporzione.

Dall’apertura del servizio sino al 31 ottobre scorso,l’ Osservatorio su Internet è stato visitato da 3.124 utenti suicomplessivi 6.502 che hanno contattato Ediland, pari al48%; questi utenti hanno scaricato sui propri computer untotale di 175,6 Megabytes, ovvero il 29,6% del trafficocomplessivo del sito. L’Osservatorio on line è, tra i serviziofferti da Ediland, il primo in termini di utenti e il secondoper volume di byte, subito a ridosso del servizio Fieg diacquisizione via Internet dei moduli da utilizzare per lecomunicazioni al Garante.

Via Sicilia 125 - 00187 RomaTel 06/4885026 - Fax 06/4883489e-mail: [email protected]

FIEGASIGSLC-CGIL

FIS-CISL

UILSIC-UIL

per i quotidiani e le agenzie di informazione

Osservatorio Tecnico

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Le paginedell’Osservatorio

Il grafico evidenzia come, dopo un quadrimestre (set-tembre-dicembre 1996) nel corso del quale l’utilizzo deiservizi dell’Osservatorio è stato abbastanza limitato (127utenti e poco meno di 9 Megabyte scaricati complessiva-mente), a partire dal gennaio 1997 l’accesso al servizio hapreso a crescere a ritmi sempre più elevati, per stabilizzarsi,a partire dal mese di aprile-maggio, su una media mensile dipoco meno di 400 utenti e di circa 20 Megabytes scaricati.E’ opportuno segnalare come il calo verificatosi nel mese digiugno evidenziato dal grafico sia da imputare al fatto che,per motivi tecnici, non è stato possibile rilevare le statistichedi accesso al sito nel periodo compreso tra il 21 e il 29giugno.

Questa “impennata” nell’utilizzo dei servizi dell’Osser-vatorio on line a partire dal gennaio 1997 è essenzialmentedovuta a due fattori: da un lato, il “lancio” del servizioEdiland, avvenuto con un ampio servizio sul numero 12 diTecnoMedia alla fine del 1996; dall’altro, l’arricchimentodel servizio dell’Osservatorio on line, a partire dal 1997, conla versione ipertestuale delle ricerche realizzate dall’Orga-nismo: il Rapporto sull’industria dei quotidiani nei paesidell’Unione Europea, il Rapporto 1996 sull’indu-stria dei quotidiani in Italia, e la ricerca suOccupazione e retribuzioni nell’indu-stria dei quotidiani 1995-1996.

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139141

59

3319

21Numero utenti

Megabyte scaricati

1,02

28,41

24,89

20,1

17,81

13,13

7,81

7,01

4,22

2,15

1,51

15,24

17,05 15,25

N.B.: per motivi tecnici, mancano i datirelativi al periodo 21-29 giugno 1997

Fonte: ASIG Service

Vale la pena di notare una curiosità: sui 3.124 utenti chesi sono collegati con l’Osservatorio on line, ben 915 lohanno fatto in ore notturne, e quasi un terzo del traffico inbyte generato da questi accessi è stato effettuato tra le ottodi sera e le otto del mattino, contro una percentuale assaiinferiore (18%) di tutti gli altri servizi di Ediland.

I servizi dell’Osservatorio on lineA seguire, forniamo un riepilogo dei servizi on line

dell’Osservatorio con l’indicazione dell’indirizzo Internet

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Le paginedell’Osservatorio

attraverso il quale raggiungerli; beninteso, tutti i servizisono altresì raggiungibili a partire dalla home page diEdiland (http://www.Ediland.it).

HTTP://WWW.EDILAND .IT /OSSERV/HOMEPAGE .HTM

La home page dell’Osservatorio on line: il punto dipartenza per l’accesso ai vari servizi - informazioni sullastruttura e sui suoi organismi direttivi, contratto di lavoro,ricerche e studi.

HTTP://WWW.EDILAND .IT /OSSERV/INFO/INFO0001.HTM

Informazioni istituzionali sull’Osservatorio Tecnico peri quotidiani e le agenzie di informazione: che cosa è, qualisono i suoi compiti ed attribuzioni, lo statuto (HTTP://WWW.EDILAND .IT/OSSERV/INFO/INFO0101.HTM), gli organismi di-rettivi (HTTP://WWW.EDILAND .IT/OSSERV/INFO/INFO0201.HTM).

HTTP://WWW.EDILAND .IT /OSSERV/CCNL/CCNL0001.HTM

Il testo integrale del Contratto Nazionale di Lavoro per idipendenti di aziende editrici e stampatrici di giornali quo-tidiani ed agenzie di stampa, siglato il 19 ottobre 1994 evalido sino al 30 settembre 1998: contiene i 24 articoli dellenorme generali, i 28 delle norme operai, i 25 delle normeimpiegati, le norme sulle condizioni di miglior favore, gliaccordi economici e le tabelle salariali e stipendiali, e, inallegato, tutte le tabelle, leggi, regolamenti ed accordi tra leparti ai quali le norme del Contratto fanno riferimento. Letabelle salariali dell’allegato A1 (HTTP://WWW.EDILAND.IT/OSSERV/CCNL/CCNLALA1.HTM) sono aggiornate in seguito all’accordotra imprese e sindacati del 4 ottobre 1996.

HTTP://WWW.EDILAND .IT /OSSERV/DOCU/DOCU0001.HTM

La home page dell’area documenti e ricerche, a partiredalla quale è possibile consultare, scaricare sul propriocomputer e stampare le ricerche realizzate dall’Osservato-rio Tecnico. Al momento attuale, in quest’area sono dispo-nibili le seguenti ricerche:

L’industria dei giornali nei paesi dell’Unione Europea(HTTP://WWW.EDILAND.IT/OSSERV/DOCU/DOCU02/DOCU0201.HTM).

La prima ricerca comparata mai realizzata in Europasull’industria dei quotidiani e, in particolare, sul ruolo deilavoratori poligrafici nelle singole realtà nazionali. La ricer-ca muove da una breve introduzione statistica sull’industriadei quotidiani nei paesi dell’Unione, quindi si occupa piùapprofonditamente del mondo del lavoro poligrafico neivari Paesi che compongono l’Unione: anzitutto viene fattoun “identikit” del poligrafico, cercando di trovare un mini-mo comun denominatore all’interno di realtà nazionali assaivariegate tra loro; quindi vengono forniti dati sui livellioccupazionali dei poligrafici nei singoli Paesi, sulle retribu-zioni e sul costo del lavoro, sui quadri legislativi e sullenormative contrattuali vigenti nei singoli paesi, sull’evolu-zione dell’organizzazione del lavoro a seguito dell’introdu-zione dell’innovazione tecnologica.

Chiude il lavoro una appendice contenente una tabellasinottica sul consumo dei giornali nei quindici paesi del-l’Unione e nei due maggiori Paesi industrializzati al di fuoridell’Europa, USA e Giappone, nonché, per ciascun paese,tabelle e grafici sulla readership dei giornali quotidiani.

Rapporto 1996 sull’industria dei quotidiani in Italia(HTTP://WWW.EDILAND.IT/OSSERV/DOCU/RAP96/RAP96IDX.HTM)

La prima edizione del rapporto annuale dell’Osservato-rio sull’andamento del mercato dei quotidiani. Lo studio,che contiene i dati aggiornati a tutto il 1995, è suddiviso inquattro capitoli:• Prodotto e mercato (tiratura e diffusione media giornalie-

ra, indici di lettura, evoluzione della rete di vendita)• Andamento economico delle imprese (ricavi complessi-

vi e per copia tirata, andamento dei ricavi a confronto conl’inflazione)

• Occupazione poligrafica (andamento occupazionale com-plessivo, suddivisione addetti per livello, per fasce di età,per sesso, per mansione, per anzianità di servizio, ore di

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Le paginedell’Osservatorio

straordinario lavorate)• Andamento retributivo (retribuzioni ordinarie, straordi-

narie e complessive a valori correnti e costanti, andamen-to delle retribuzioni a confronto con l’inflazione, inci-denza dello straordinario e delle contrattazione integra-tiva, monte retributivo complessivo)Nelle appendici della ricerca, l’anagrafe dell’industria

italiana dei quotidiani aggiornata al 27 gennaio 1997, con idati di 91 società editrici, 115 testate quotidiane, 93 centristampa, 55 concessionarie di pubblicità, 83 agenzie diinformazione.

All’inizio del 1998 sarà pubblicata - sia in versione

cartacea che sul Web - la nuova edizione del rapporto, coni dati aggiornati a tutto il 1997.

Occupazione e retribuzioni nell’industria dei quotidiani(HTTP://WWW.EDILAND.IT/OSSERV/DOCU/RET97/RET97IDX.HTM)

Una analisi approfondita sui dati occupazionali e sulleretribuzioni dei lavoratori poligrafici in Italia nel biennio1995-1996. Alle tradizionali suddivisioni per mansione elivello di inquadramento, questa ricerca unisce - per laprima volta - la suddivisione per sesso e la scomposizionedei dati per aree geografiche, per tipologia di azienda(editrice, stampatrice, agenzia di informazione, altra

Una schermata della versione Web del Rapporto 1996 sull’industria deiquotidiani in Italia con l’anagrafe on line delle testate: cliccando su una

regione si accede direttamente all’elenco delle testate edite in quella regione.

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Le paginedell’Osservatorio

tipologia) e per tipologia di società editrice in base allasuddivisione Fieg (provinciali, regionali, pluriregionali,nazionali, politici).

Lo studio è disponibile in formato tipografico: chi accedealla versione on line può quindi caricare la ricerca sulproprio computer e stamparla sulla propria stampante nello

COMUNICAZIONE AI SENSI DELLA LEGGE 675/96

Da inviare a:ASIG Service srl - Via Sicilia, 125 - 00187 Roma

Tel. 06 / 4885026 fax n. 06 / 4883489

Il sottoscritto_______________________________________, secondo quanto previsto dalla legge 675/96 sulla tuteladella riservatezza dei dati personali,

CHIEDE(barrare soltanto una delle caselle sottostanti)

Che i propri dati personali attualmente inseriti nell’Archivio Elettronico di ASIG Service Srl vengano modificati,aggiornati o integrati come segue, ovvero che i propri dati personali vengano inseriti nell’Archivio Elettronico di ASIGService Srl e trattati nel rispetto di quanto stabilito dalla legge 675/96, onde poter ricevere la rivista TecnoMedia edessere informato su tutte le attività di ASIG Service srl:

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stesso formato rispetto alla versione cartacea.Per poter utilizzare questa funzionalità occorre aver

installato sul proprio computer il software Acrobat Reader,disponibile gratuitamente, sia nella versione Windows chein quella Macintosh, presso il sito web della AdobeCorporation.

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AArchivio Aperto

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Archivio Aperto contiene una rassegna periodica di segnalazioni e recensioni diarticoli, relazioni, ricerche e repertori statistici - dedicati all’industria dellacomunicazione - pubblicati dalle più prestigiose riviste e dalle organizzazioniitaliane ed internazionali del settore. Per ogni sommario è chiaramente indicatala fonte. Le aziende associate alla ASIG possono richiedere presso i nostri ufficiulteriori informazioni circa il materiale recensito. Il catalogo completo èconsultabile su Internet, all’indirizzo http://www.ediland.it .

Riferimento: 1457Il quotidiano è morto. Lunga vita al quotidiano!

Alcune riflessioni sul ruolo del quotidiano nel contestodell’evoluzione delle tecnologie informative e sull’evolu-zione futura delle strutture redazionali dei quotidiani. Ilbusiness dei giornali è quello di produrre valore aggiuntoinformativo. Quali i consigli pratici per avviarsi lungoquesto cammino? La prima cosa da fare è dotarsi di un ChiefExecutive Information Officer, responsabile dell’acquisizio-ne, trattamento e ridistribuzione dell’informazione che uni-sca alle indispensabili competenze tecniche una sensibilitàgiornalistica per la notizia. Il secondo suggerimento è quellodi trasformare i sistemi editoriali in Intranet, aprendoli cosìai protocolli di comunicazione standard e consentendo lacreazione di sinergie e gruppi di lavoro non limitati daltempo e dallo spazio. Altra modifica riguarda la gestionedell’informazione, che non può avere una deadline ma deveessere inserita in un ciclo ininterrotto, 24 ore al giorno.

Ifra UK publishing Conference

Riferimento: 1459Il sistema editoriale che potremmo realizzare se...

Don Oldham, Presidente della Digital TechnologyInternational, descrive il sistema editoriale dei prossimianni. Alla base di tutto ci dovrà essere un set integrato didatabase, che conterranno tutte le informazioni pubblicabili:un database di testi, formattati in modo da poter separare ilcontenuto dalla sua presentazione. Il secondo databaseconterrà la pubblicità, con tutte le informazioni tecniche edamministrative, anch’essa archiviata in modo da consentiredifferenti possibilità di output. Il terzo database conterrà glielementi grafici, foto, mappe, infografici e così via, cheverranno archiviati in un formato standard in grado dirilasciare il formato e la risoluzione richiesta dalla pubbli-cazione stampata o elettronica che deve essere realizzata.Questi tre database saranno collegati relazionalmente inmaniera trasparente all’utente, e l’archivio storico costituiràparte integrante delle relazioni tra i tre database. Il quarto

database conterrà tutti i dati necessari per la gestione e ladistribuzione delle informazioni. Quali gli ostacoli allarealizzazione questa architettura di sistema? Il primo ècostituito dalla vasta diffusione come strumento diimpaginazione di X-Press, la cui natura è quella di softwaremono-utente che mal si adatta all’impaginazione dinamicarichiesta dal sistema database-oriented. Il secondo ostacoloè la resistenza al cambiamento: molti quotidiani stannoinvestendo considerevoli somme di denaro soltanto perrendere compatibili con l’anno 2000 sistemi obsoleti, men-tre con la stessa cifra potrebbero realizzare una architetturadi sistema che darebbe loro un vantaggio competitivo intermini di efficienza e di rapporto costi-benefici.

Ifra UK publishing Conference

Riferimento: 1460I fornitori di sistemi: la sopravvivenza dei dinosauri

La case-history della Press Computer Systems, nata nel1973 al tempo delle linotype e sopravvissuta a tutte le“ondate” che hanno sconvolto in questi 25 anni l’industriadei sistemi per i giornali. Tra i motivi di questa sopravviven-za il supporto di alcuni grandi clienti, il mix di competenzeinformatiche ed editoriali presente nell’azienda; l’attività disupporto e di assistenza ai clienti acquisiti, il costanteadeguarsi alle tendenze tecnologiche vincenti; e, infine, unarobusta dose di fortuna nel cercare di individuare le soluzio-ni da privilegiare tra quante ne propongono i grandi nomidell’informatica. Nessuno, per esempio, oggi è in grado dirispondere con certezza alle seguenti domande: WindowsNT è robusto ed affidabile? Java è una opportunità realistica?Rhapsody sarà l’arma vincente di Apple? Le applicazionifuture dovranno essere compatibili con i browser Internet?e con quale browser? Le workstation client dovranno essere“grasse”, cioè con grande capacità di calcolo e molti appli-cativi residenti, o “magre”, in grado soltanto di collegarsialla rete e di acquisire da essa gli applicativi e le risorse dicui hanno bisogno? Pdf soppianterà il Postscript? In questecondizioni di mercato, la partnership tra fornitori edutilizzatori e la comune definizione degli obiettivi da rag-

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TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia AArchivio Aperto

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giungere diventano elementi cruciali per la sopravvivenzadei fornitori di tecnologie.

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Riferimento: 1461Trasmissione digitale della pubblicità

Chris Beck della 4-Sight, società inglese leader interna-zionale nei sistemi di trasmissione digitale della pubblicitàsu linee Isdn, ripercorre brevemente la storia della trasmis-sione digitale degli annunci pubblicitari, che inizia al prin-cipio degli anni Novanta, quando con l’introduzione gene-ralizzata di Isdn viene messo a disposizione un supportotrasmissivo efficiente ed economico rispetto ai tradizionalisistemi di trasporto fisico delle pellicole o delle cartucceSyQuest. Oggi oltre al sistema ADS (Artwork DeliverySystem) della 4-Sight, vanno diffondendosi sistemi alterna-tivi in Norvegia (NADA), Australia (QuickCut), Svezia(XADS), Italia (ANSA), Stati Uniti (AdSend). In futuro siaffermeranno sistemi di trasmissione indipendenti dal sup-porto trasmissivo, intrinsecamente sicuri, integrati nel flus-so di produzione, trans-nazionali, in grado di gestire lebozze colore. Conclude la relazione un confronto tra i costidi produzione di un annuncio lavorato con il sistema tradi-zionale e uno trasmesso digitalmente.

Ifra UK publishing Conference

Riferimento: 1462Il futuro della stampa regionale in Gran Bretagna

Lo stato di salute e le prospettive dei quotidiani regionalibritannici, che fatturano ogni anno 2,4 miliardi di sterline(circa 7.000 miliardi di lire italiane). La diffusione deiquotidiani tradizionali è in calo, ma per contro è aumentatala diffusione dei free newspapers; il tasso complessivo direadership è rimasto pressoché immutato. La percentualepubblicitaria è scesa dal 26 al 21 per cento dal 1980 al 1996,ma nello stesso tempo il mercato pubblicitario ha quadrupli-cato il proprio valore. Le prospettive sono positive: le

concentrazioni di proprietà realizzate di recente hannogenerato efficienza, il radicamento delle testate al territorioresta forte, la posizione di leadership locale mette i quotidia-ni regionali nella condizione di sfruttare al meglio le oppor-tunità offerte dai nuovi media.

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Riferimento: 1463I quotidiani, strumento per la disseminazione di notizie

Il trend emergente nel consumo di quotidiani in GranBretagna è la riduzione della readership, fenomeno presentein tutto il mondo e che fu una delle cause della “guerra deiprezzi” che infiammò il mercato britannico dei quotidianitra il 1993 e il 1995. Ciò nonostante, i quotidiani sono il benedi consumo del quale si vendono ogni giorno più “pezzi”, ei quotidiani rimangono di gran lunga i più importanti disse-minatori di informazione delle società industriali: ciò indu-ce all’ottimismo, anche in considerazione dell’alta reputa-zione che essi mantengono come strumento pubblicitario.

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Riferimento: 1464Impollinazione incrociata tra carta stampata e WWW

Alcune case-history di successo di quotidiani che hannoutilizzato Internet per rafforzare la propria offerta informa-tiva. Chi si collega con Internet per avere notizie non utilizzala rete come alternativa, ma piuttosto come integrazione almezzo tradizionale. Obiettivo degli editori deve quindiessere quello di estendere il brand name del quotidiano,offrendo più servizi ai propri lettori come nel caso delMercury Center, oppure creando una comunità di utenti,come ha fatto il News and Observer di Raleigh, NorthCarolina con il servizio Nando.net. Quale può essere il“modello di successo” per i quotidiani che vogliano affer-marsi sul Web? Cercare di creare delle comunità che tenga-no i “navigatori” ben agganciati; offrire notizie e servizilocali; fornire accesso al materiale di archivio del giornale;

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TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

fornire servizi a valore aggiunto rispetto alla carta stampata,come la consultazione interattiva di annunci pubblicitari.

Ifra UK publishing Conference

Riferimento: 1465Le nuove tecnologie consentono tirature più brevi

La sfida che si trovano sempre più spesso ad affrontarei quotidiani è quella di suddividere la tiratura complessivain tante piccole edizioni di 10.000 copie e meno, in modo datargetizzare meglio il prodotto secondo le esigenze richiesteda lettori ed inserzionisti. Occorrono soluzioni flessibili, ingrado di realizzare tirature elevate in breve tempo, di con-sentire più arresti e ripartenze della rotativa senza perdite diproduttività o incrementi dello scarto.

Newspaper Techniques ottobre 1997

Riferimento: 1466Brevi tirature: un esempio dagli Stati Uniti

La Hometown Communication Network è una società delMichigan che pubblica 130 tra settimanali e bisettimanalilocali e controlla tre società editrici di quotidiani: Observer& Eccentric Newspapers (15 testate, 200.000 copie ditiratura), Hometown Newspapers (18 testate, 210.000 co-pie), e Press Community Newspapers (33 testate, 220.000copie). Alla Observer & Eccentric Newspapers le paginesono create in sei differenti centri di produzione, utilizzandoX-Press e Multi-Ad Creator per il disegno e l’impaginazionedella pubblicità. Il sistema editoriale Layout 8000 èinterfacciato con il sistema pubblicitario, in modo che ilredattore trova già in pagina l’ingombro pubblicitario. Oltreil 90% delle pagine vengono impaginate elettronicamente,quindi trasferite tramite linee telefoniche dedicate (conbackup Isdn) verso il centro stampa. La produzione mediagiornaliera di pagine è di 1.500, con largo uso di inserti (25per la sola edizione del giovedì). L’uso del colore è abba-stanza limitato, e si cerca di tenere fissa tra le varie edizionila posizione delle pagine a colori. Il tempo necessario per un

cambio di edizione è di circa 20 minuti, con uno scartomedio di 200 copie per le ripartenze “a caldo” e di 400-500per quelle“a freddo”. Lo scarto complessivo è del 4% circa.La rotativa è una Goss Metro con quattro gruppi di stampae un gruppo colore supplementare, velocità di circa 35.000copie l’ora e impiego medio giornaliero di 14 ore.

Newspaper Techniques ottobre 1997

Riferimento: 1467Sala stampa e sala spedizione: sinergia o competizione?

Quando conviene investire in sistemi di stampa piùpotenti e con maggiore capacità in termini di foliazione equando, invece, è più conveniente aumentare la capacità difoliazione installando un sistema di inserimento? Una ana-lisi delle tendenze di mercato, dei costi delle attrezzature,delle differenti esigenze degli editori.

Newspaper Techniques ottobre 1997

Riferimento: 1468Rotative a semplice larghezza e semplice sviluppo

Una analisi del mercato mondiale delle rotative a singolalarghezza e singolo sviluppo, dominato dalle GossCommunity e dalle Solna Distributor con rispettivamente5.000 e 1.000 installazioni. I vantaggi di questa soluzione:flessibilità, facilità di installazione, buona qualità di stampa,costi ridotti, maggiore competizione tra i produttori, mag-giore libertà di scelta per l’utilizzatore. Gli svantaggi: mag-giore quantità di personale richiesto a parità di caricoproduttivo, difficoltà nella gestione di larghe foliazioni.

Newspaper Techniques ottobre 1997

Riferimento: 1469Flessibilità produttiva con il Direct Drive System

Il sistema DynaChange di Man Roland per il cambio diedizioni senza fermare la corsa della rotativa. Il presupposto

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di questo sistema è la tecnologia shaftless: ogni cilindro hail suo motore che può essere fermato per la sostituzione dellalastra e quindi riavviato. Dynachange si suddivide in trefunzioni complementari: cambio dinamico della lastra(DynaPlate), cambio dinamico della battuta colore(DynaColor), cambio dinamico della pagina (DynaPage).

Newspaper Techniques ottobre 1997

Riferimento: 1470Rotative a singola larghezza e doppio sviluppo

Le caratteristiche della soluzione a singola larghezza edoppio sviluppo, che consente di stampare quattro pagineper cilindro in produzione doppia oppure otto pagine inaccumulo. Questo sistema può rivelarsi una soluzione van-taggiosa nel caso in cui si debbano realizzare brevi tiraturecon alte foliazioni, oppure alte tirature con basse foliazioni.

Newspaper Techniques ottobre 1997

Riferimento: 1471Possibilità di riduzione dei tempi di avviamento

Una rassegna dei progressi tecnologici compiuti nell’au-tomazione dei processi connessi alla preparazione dellarotativa ed al cambio di bobine o di edizioni durante latiratura, dagli auto-paster ai cambialastre automatici, conparticolare riferimento ai sistemi di inchiostrazione keyless.Viene inoltre descritto il sistema 74Karat per l’inchio-strazione keyless-waterless, sviluppato da KBA e Scitex,che presto verrà sperimentato su una rotativa per quotidiani.

Newspaper Techniques ottobre 1997

Riferimento: 1472Cambio di lastre “al volo” su rotative shaftless

L’introduzione da parte di Wifag nell’ottobre 1996 dellatecnologia shaftless a Le Télégramme de Brest ha consentitodi ridurre lo scarto del 70% con un incremento del 13% del

colore. Partendo da questa tecnologia, Wifag ha sviluppatoil sistema PCU (Plate Changing Unit), che consente disostituire le lastre senza fermare la corsa della rotativa,entrato in produzione nel giugno del 1997 al Midi Libre diMontpellier.

Newspaper Techniques ottobre 1997

Riferimento: 1475IFRA 1997: discorso introduttivo

Nel suo discorso inaugurale in occasione del Congress-Expo 1997 di Amsterdam, il presidente Ifra Michael Ringierriflette sul futuro dell’informazione stampata e dei quotidia-ni in un contesto mediatico sempre più affollato e competitivo.

IFRA Congress 1997

Riferimento: 1476Nuove strategie editoriali: Tidnings Marieberg

La case-history del gruppo editoriale svedese TidningsMarieberg, che pubblica i quotidiani Dagens Nyheter,Expressen, Sydsvenska Dagbladet e Kvällposten in Svezia,e possiede partecipazioni azionarie in altre società editorialiin Finlandia (Aamulehti), Polonia (Super Express), Lettonia(Rigas Balss), Norvegia (Bergens Tidende). Dopo una bre-ve descrizione dell’evoluzione del mercato dei media inSvezia durante gli anni Ottanta e Novanta, viene descritto ilprocesso che ha condotto la società a concentrarsi sull’edi-toria quotidiana e ad espandersi anche all’estero. La strate-gia del gruppo è quella di migliorare la qualità editoriale, ilservizio ai clienti, cercando di migliorare i margini diprofitto contenendo i costi ed ottimizzando i ricavi.

IFRA Congress 1997

Riferimento: 1477Nuove strategie editoriali: Rheinische Post

Il progetto di ristrutturazione in corso nel quotidiano

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renano Rheinische Post di Düsseldorf (435.000 copie didiffusione giornaliera), dal sistema di controllo e ammini-strazione al sistema editoriale sino alla connettività Internet,nonché i partner che hanno sviluppato i singoli sottosistemi:SAP per i sistemi amministrativo-contabili e di gestionedella pubblicità, Alfa media partner e ISGI per il sistemaeditoriale, Datus per la rete locale e geografica, SIPA per larete Intranet di comunicazione interaziendale.

IFRA Congress 1997

Riferimento: 1478Un sistema editoriale all’interno di un browser Internet

Sempre più appare possibile realizzare sistemi dove laparte “pesante” degli applicativi risieda su server accessibilivia Intranet, e sul client risieda soltanto l’interfaccia utente,ovvero il browser Internet standard, che consulta di volta involta il programma tramite semplici applicativi Java. Lasocietà svedese Mediamatic ha sviluppato una serie distrumenti software, denominati FaceIT Middleware, checonsentono di sviluppare sistemi Internet/Intranet utiliz-zando applicativi standard come Microsoft Word o QuarkX-Press. Nel caso di quest’ultimo software, è stata svilup-pata una estensione, denominata XtendIt, che consente adun client di far compiere al programma, installato sul server,operazione come aprire un file, creare un box di testo,inserire il testo in un box, giustificare, salvare il file, vedereil preview della pagina.

IFRA Congress 1997

Riferimento: 1479Riconoscimento vocale: lo stato dell’arte

Gli ultimi avanzamenti tecnologici nel settore dei sistemiper il riconoscimento vocale, con particolare riferimentoall’ultimo software della Dragon Systems, Naturally-Speaking, che possiede un vocabolario di 230.000 terminiche può essere arricchito dall’utente, consente di inseriretesto a 120-180 parole al minuto, a velocità doppia rispetto

ad una dattilografa professionale, e può essere “pilotato” avoce piuttosto che da tastiera o da mouse.

IFRA Congress 1997

Riferimento: 1480SGML e gli standard di testo per i quotidiani

Una analisi del formato di testo SGML (Iso 8879) e deiformati collegati: XML, HTML, NITF, DTD. Tra i vantaggidi SGML: il fatto che tutte le agenzie di stampa si avviano adadottare questo standard, la facilità di conversione in XMLe HTML e quindi la compatibilità con le applicazioni Web,l’indipendenza dai fornitori, le funzionalità di ricerca che lorendono il formato ideale per l’archiviazione dei testi.

IFRA Congress 1997

Riferimento: 1481Conversione automatica dei testi in formato NITF

Il progetto di ricerca MARKUP, realizzato dall’Istitutoper i sistemi editoriali e informativi (IPSI) della Organizza-zione Tedesca di Ricerca sulle Tecnologie dell’Informazio-ne (GMD) in collaborazione con l’agenzia Dpa e con l’IPTC(International Press Telecommunication Council), consistenell’applicazione automatica di tag NITF per l’archiviazio-ne di materiale di agenzia. I testi vengono analizzati da unostrumento software (TATOE), quindi classificati da un altrosoftware (GERTWOL). Un altro progetto di ricerca, deno-minato APALO, effettua l’impaginazione automatica delmateriale sulla base degli attributi tipografici e retoriciprestabiliti e del progetto grafico della pubblicazione.

IFRA Congress 1997

Riferimento: 1482I quotidiani nell’area del pacifico: una panoramica

Una panoramica del mercato dei quotidiani nei Paesidell’area del Pacifico. Dati sulle quote del mercato pubbli-

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citario detenute dai quotidiani, sui maggiori gruppi editoria-li operanti, sullo stato dell’arte delle tecnologie editorialiinstallate nei maggiori quotidiani dell’area, sugli impianti diproduzione di carta da giornale esistenti nell’area.

IFRA Congress 1997

Riferimento: 1483Tecnologie di produzione dei quotidiani: trend emergenti

I trend emergenti nell’industria dei quotidiani: per ilsettore della prestampa le edizioni elettroniche e la digitaliz-zazione del flusso produttivo in prospettiva del Computer toplate. Nell’area di stampa: concentrazione degli impianti euso di rotative in grado di stampare più testate ed edizioniriducendo tempi morti e scarto. Nel settore della post-stampa: tendenza a trasformare la sala spedizione in unarisorsa di marketing che consenta un assemblaggio delprodotto in modo da differenziarlo per target di riferimento.

IFRA Congress 1997

Riferimento: 1485Editoria elettronica: cosa è successo negli ultimi 12 mesi

Una rassegna degli sviluppi e delle realizzazioni diprodotti di editoria elettronica più interessanti intervenutinel corso del 1997. Dal punto di vista economico, tre sonoi possibili business model presi in considerazione: venditadi banner pubblicitari, vendita di accessi Internet e/o dispazio Web a società terze, vendita di abbonamenti a serviziWeb a valore aggiunto.

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Riferimento: 1487Dai pica ai pixel: disegno grafico sul Web

Quali le regole da seguire per disegnare la grafica di unservizio di informazioni sul Web? Mario Garcia, uno dei piùnoti progettisti grafici di pubblicazioni quotidiane del mon-

do, fornisce una serie di regole e suggerimenti per sfruttareal meglio questo nuovo supporto grafico.

beyond the printed word 1997

Riferimento: 1488Nuove fonti di ricavo per i servizi online

Struttura editoriale e le strategie dell’edizione on line delquotidiano di Coblenza Rhein Zeitung, il cui fatturato èattualmente costituito soltanto per il 10% da pubblicità,mentre il 30% è costituito da servizi Internet offerti a terzi(web design, hosting etc.) e il 60% da abbonamenti.

beyond the printed word 1997

Riferimento: 1489Pubblicità classificata on line: il consorzio ADHunter

ADHunter è un servizio di pubblicità classificata on linerealizzato da alcuni editori britannici di quotidiani regionalie locali: Trinity International Holdings (124 testate, 8,6milioni di copie settimanali), Northcliffe Newspaper Group(57 testate, 8,3 milioni di copie), United ProvincialNewspapers (62 testate, 4,55 milioni di copie), NewsquestMedia Group (130 testate, 7,7 milioni di copie), JohnstonPress (141 testate, 4,2 milioni di copie), Bristol UnitedPress (7 testate, 1,3 milioni di copie), Guardian MediaGroup (38 testate, 2,9 milioni di copie).

beyond the printed word 1997

Riferimento: 1490Servizi on line integrati: Houston Chronicle Interactive

Il servizio Directory Center del sito Internet HoustonChronicle Interactive riunisce in un solo servizio le paginegialle di Houston, la pubblicità classificata dello HoustonChronicle, l’archivio editoriale del quotidiano, e altri archi-vi con mappe, elenchi di associazioni, etc. In questo modo,se l’utente è interessato per esempio alle biciclette, inserisce

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la ricerca nel Directory Service ed ottiene l’elenco di tutti irivenditori, gli annunci del Chronicle riguardanti l’argo-mento, un elenco di articoli pubblicati dal giornale, e l’elen-co di società sportive o di associazioni di cicloamatori conrelative mappe. Grazie al Directory Center nei primi cinquemesi del 1997 la consultazione della pubblicità classificataon line del Chronicle è cresciuta del 24%.

beyond the printed word 1997

Riferimento: 1491Tecnologia “push”: le possibilità e le opportunità

Contenuti e caratteristiche delle edizioni “push” delquotidiano Jerusalem Post, lanciate a partire dal 1995. Laprima è costituita da una edizione e-mail inviata ogni notte,senza personalizzazioni di sorta, ai circa 1.000 abbonatisparsi per il mondo, che pagano 5 dollari al mese. Laseconda edizione utilizza la tecnologia BackWeb; rispettoall’edizione e-mail essa ha il vantaggio di effettuare latrasmissione delle pagine in maniera del tutto automatica;d’altro canto, tuttavia, poiché il canale BackWeb nonpersonalizza in alcun modo i servizi, si è ritenuto di nontariffare l’abbonamento ai circa 6000 sottoscrittori. La terzaesperienza di edizione Push, realizzata in collaborazionecon la Zebra Publishing Software, è denominata Infopager.Si tratta di un software che consente all’utente di creare unprofilo personalizzato che serve come filtro per la selezionee la presentazione delle notizie, sulla base del quale l'edizio-ne push viene periodicamente scaricata (il tempo medio ditrasmissione è di 5 minuti) sul Personal Computer dell’ab-bonato. L’aspetto grafico del prodotto è simile a quello realedel quotidiano: può essere “sfogliato” in maniera tradizio-nale o stampato su carta, pur mantenendo hyperlink, ele-menti multimediali ed altre caratteristiche tipiche delle

edizioni elettroniche. Entro la fine del 1997 il servizioentrerà nella fase commerciale.

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Riferimento: 1492Editoria elettronica: una panoramica di dodici mesi

Randy Bennett, responsabile new media della NewspaperAssociation of America, presenta una panoramica sulletendenze e sulle prospettive dei servizi sul Web. La presen-tazione comincia con una rapida carrellata sul mercato USAdei media e sulle prospettive di crescita della connettività aInternet; vengono successivamente descritti i trend dellapubblicità on line, le tecnologie emergenti nel settore dell’online, e infine le possibili ricadute di questo scenario sulmercato dei quotidiani e sugli sforzi che essi stanno com-piendo per realizzare servizi on line.

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Riferimento: 1493Atti del 1° convegno nazionale sulla distribuzione dellastampa periodica in Italia

“Luci e ombre”: è questo il sottotitolo del primo conve-gno nazionale sulla distribuzione della stampa quotidiana eperiodica in Italia, organizzato dall’associazione dei distri-butori ANADIS e dalle associazioni sindacali dei rivenditoriSINAGI, CISL, UIL, SNAG, FENAGI. Il documento contie-ne tra l’altro dati sulla dislocazione delle edicole sul territo-rio, sul rapporto tra punti vendita e popolazione per regionee sulla distribuzione per regione della diffusione di quoti-diani, settimanali e mensili.

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Editoria elettronica

Osservatorio sullenuove tecnologiedell’informazione.Dati 1997

Dal bambino al cittadino

L’educazione deibambini alla let-tura nell’ottica deiprogrammi edu-cativi indetti dal-l’Unione Europea

Creazione e diritto

Programmi per ela-boratore e raccoltedi dati

A cura dell’ANEEIL MERCATO DELL’EDITORIA ELETTRONI-

CA IN ITALIA E LA SUA EVOLUZIONE ANEE, Milano 1997, pp. 302

Paola A. E. FrassiCREAZIONI UTILI E DIRITTO

D’AUTOREGiuffré, Milano 1997, p. IX-406, £. 52.000

L’opera esamina dettagliatamente iltema dei programmi per elaboratore edelle raccolte di dati, dedicando ampispazi agli aspetti comparatistici, siacon riferimento alla casistica giu-risprudenziale sia alle opinioni delladottrina.Particolare attenzione è inoltre dedi-cata alla direttiva CE 96/9 sulla tuteladelle banche dati e ai suoi possibilirisvolti sul piano internazionale. Ne-gli ultimi due capitoli di taglio siste-matico generale, il testo affronta iltema dello sviluppo del diritto d’au-tore di fronte alle nuove tecnologie.

L’Associazione europea di editori digiornali - ENPA - che rappresentaoltre 800 editori e più di 1300quotidiani dei Paesi dell’UE, Nor-vegia e Svizzera, ha pubblicato unvolumetto dedicato ai programmi perdiffondere l’abitudine alla lettura delquotidiano fra i ragazzi più giovani.L’ENPA, nella sua azione di sostegnoalla diffusione del prodotto - giornale,uno strumento formativo e di sviluppodella democrazia, come riconosciutoin più occasioni dalle voci piùautorevoli in seno alla UE, ha raccoltole esperienze dei diversi programmidedicati al “quotidiano nell’educa-zione” avviati dagli editori in Austria,Belgio, Danimarca, Finlandia,Francia, Germania, Irlanda, Italia,Norvegia, Olanda, Regno Unito,Spagna, Svezia e Svizzera.

L’ANEE - Associazione Nazionaledell’Editoria Elettronica - realizzaannualmente un osservatorio fina-lizzato a tracciare una mappa delsettore dell’editoria elettronica conl’obiettivo di fornire alle aziendeassociate, agli operatori e al mondodei media una fotografia del mercatomultimediale in Italia. La conoscen-za approfondita del settore è infattielemento indispensabile per potermonitorare e definire interventi,evidenziare eventuali punti di debo-lezza o nicchie di mercato per-corribili.A differenza delle edizioni prece-denti, nell’osservatorio di quest’an-no non vengono presi in esame queiprodotti di editoria elettronica supe-rati o che comunque non presentanonovità di rilievo (Videotext, CD-I,Laser Disk, ecc...) ma viene appro-fondito lo studio dei principali ambi-ti di sviluppo del mercato relativa-mente al settore dei CD-ROM ed aiservizi editoriali in ambiente WWW.

Lo ScaffaleMaffy 94Maffy 94Maffy 94Maffy 94Maffy 94

“Lo Scaffale” presenta i libri più importanti dedicati all’ industriaeditoriale, con particolare riguardo al settore della stampa, ai “newmedia”, all’universo emergente della comunicazione elettronica edigitale, allo sviluppo ed all’impiego delle tecnologie informatichenell’industria grafica ed alle più moderne tecniche manageriali chepossono trovare applicazione nell’industria della comunicazione.Una grande biblioteca di saggi, monografie, manuali tecnici e testi dimanagement, una galleria di idee che invitano alla conoscenza ed allariflessione.

A cura dell’ENPA,introduzione di G. Alan Crosbie

FROM CHILD TO CITIZENENPA, Bruxelles, 1997, pp. 46

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La certificazione di qualità

Modelli gestionali estrumenti operativinell’ambito dell’im-presa cooperativa

Brevetto e diritto d’autore

La tutela dell’in-venzione di sof-tware nel dirittoindustriale

Annuario mondiale ISDN

Mauro CarlettiLA CERTIFICAZIONE DI QUALITA’

NELL’IMPRESA COOPERATIVAIl Sole 24Ore, Milano 1997, pp. 200, £. 34.000

a cura di 4-SightISDN, INTERNATIONAL PREPRESS

MEDIA DIRECTORY4-Sight UK, 1997, pp. 384, $ 15

Questa pubblicazione ha lo scopo dipromuovere la connettività ISDNnell’industria delle Arti Grafiche.All’interno di questo almanacco tro-verete una lista delle numerose mi-gliaia di utenze 4-Sight installate at-traverso molti Paesi, tutte con un’uni-ca caratteristica comune: il desideriodi rendere noto che i loro servizi sonooggi disponibili on line.Compilato e prodotto con l’aiuto diKodak Professional, il libro mira afar sì che tale elenco possa crescerefino a divenire una sorta di PagineGialle mondiali di tutti i maggiorifornitori di questo mercato.Le ditte elencate nel catalogo adope-rano una varietà di sistemi differenti;Macintosh e PC (Windows 3.1,Windows 95 ed NT), ma la connet-tività digitale mondiale è già oggi unarealtà. Stampa su richiesta, Distribu-zione e Stampa e Prove di colore inremoto sono tutte ora disponibili at-traverso collegamenti telematici adalta velocità.

La nuova edizione del volume è stataaggiornata con la Commissione diricorso dell’ufficio europeo dei bre-vetti fino alla decisione “Bradford” econ le recenti importanti direttivesulla brevettazione delle invenzionidi software pubblicate nel 1996 dal-l’ufficio brevetti USA.L’esposizione è stata integrata, inparticolare, nella trattazione dei pro-blemi della descrizione e dellerivendicazioni del brevetto e dellacontraffazione indiretta, ma anchenella parte dedicata al diritto d’auto-re, per dare spazio ai problemi chesorgono con la trasmissione telema-tica del software, tenendo conto deirecenti lavori in sede OMPI e in sedecomunitaria sul diritto d’autore delleopere in formato digitale.

La certificazione di un Sistema Qualitàaziendale è l’attestazione, fatta da unente riconosciuto, che un processo, unprodotto o un servizio sono rispondentia una normativa o a degli standard diriferimento. Per le aziende l’obiettivo èquello di migliorare la propria immagi-ne, di rispondere in modo più soddisfa-cente alle esigenze del cliente, di mi-gliorare la propria efficienza.Dopo aver esposto alcuni modelli perl’analisi dell’organizzazione nell’impre-sa cooperativa, il volume presenta inmodo approfondito i Sistemi Qualità, lenormative ISO 9000, il processo cheuna cooperativa deve intraprendere percertificarsi, le azioni da avviare per losviluppo organizzativo dell’impresa, glistrumenti e le tecniche della QualitàTotale utilizzabili a supporto di questeattività. In conclusione, sono analizzatialcuni casi di diverse tipologie di socie-tà cooperative.

Giovanni GuglielmettiL’INVENZIONE DI SOFTWARE

BREVETTO E DIRITTO D’AUTOREGiuffré, Milano, 1997, pp. 368, £. 45.000

Nuova edizione, conoltre 2000 nuovi indi-rizzi comprendentianche il Giappone

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Mondi virtuali

Il linguaggioVRML permettela creazione discenari tridimen-sionali su In-ternet

Il nuovo diritto d’autore

Direttive comunita-rie e normativa in-terna

Laura ChimientiLINEAMENTI DEL NUOVO

DIRITTO D’AUTOREGiuffré, Milano, 1997, pp. 498, £. 55.000

Nel corso del 1996 e nei primi mesidel 1997 il diritto d’autore ha subitoulteriori importanti modificazioni. Lanuova edizione dello studio sullatutela degli autori e delle operedell’ingegno prende in considerazionei tre avvenimenti di enorme rilievoche, sullo scorcio del XX secolo,hanno avuto influenza sulla disciplina:l’informatica, e la sua prorompentediffusione in ogni settore delle attivitàsociali, l’influenza della legislazioneeuropea sempre più incisiva nelsistema legislativo italiano e la nuovalegge sul diritto d’autore, ampliata emutata rispetto a quella vigente soloqualche anno fa. Questo libro ha comeobiettivo quello di facilitare laconoscenza in questa materia,riunendo tutto il materiale disponibilein un’opera di facile consultazione.

Grazie alla semplicità di utilizzo ealla struttura multipiattaforma,Javascript rappresenta l’ultima novi-tà nell’evoluzione del World WideWeb verso un ambiente effettiva-mente interattivo.Questo testo rappresenta una guidacompleta a Javascript, con una tratta-zione approfondita di alcuni argo-menti avanzati come l’integrazionedi Javascript con Java e HTML, lelibrerie e le caratteristiche aggiuntivedi HTML per Netscape Navigator. Illibro si sofferma inoltre sulla crea-zione di codice Java e nell’ammini-strazione di server per Java eNetscape.Il lettore sarà in grado di acquisiretutta la conoscenza necessaria persfruttare al meglio questa nuova ri-sorsa informatica, in modo da poter-ne applicare le potenzialità sia nellavoro sia nella sua personale espe-rienza di esplorazione del WorldWide Web.

Tim RitcheyPROGRAMMARE CON JAVASCRIPT

Tecniche Nuove, Milano, 1997pp. 314, £. 55.000

Il linguaggio Javascript

Una ricca colle-zione di esempi diJavascript, com-pilatori Java, vi-sualizzatori

Il VRML (Virtual Reality ModelingLanguage) costituisce una tappa im-portante nell’evoluzione di Internet;tramite la rete delle reti è possibileaccedere a una mole di dati impressio-nante, ma le interfacce utente più co-muni, quelle basate su icone, risultanospesso inadeguate per una navigazio-ne piacevole e un efficace recuperodell’informazione. Il VRML è una dellerisposte più recenti a questo problema:il linguaggio introduce il concetto dispazio tridimensionale nella reteInternet. Il testo, oltre ad offrire unadescrizione introduttiva delle caratte-ristiche più salienti di Internet e dellarealtà virtuale, illustra come creare ilproprio mondo VRML e come metter-lo a disposizione sul Web. Le opera-zioni sono realizzate con tecniche ditipo drag-and-drop (senza elementi diprogrammazione classica) grazie aglieditor VRML.

D. Smith, R. Boyd, A. ScottVRML, STRUMENTI E TECNICHE

Tecniche Nuove, Milano, 1996pp. 244, £. 45.000

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FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

Molti lettori di TecnoMedia avranno già avuto modo diconoscere e sentir parlare di Agfa Cristal Raster, laretinatura a modulazione di frequenza di Agfa, dettaanche “stocastica” ossia a distribuzione casuale, e proba-bilmente qualcuno avrà nel passato anche eseguito dei teste delle prove sul prodotto.Per chi non sapesse cos’è, possiamo descrivere la retinaturaCristal Raster come un sistema di retinatura alternativo aquello tradizionale, dove lelineature, la forma e le percentualidi punto classiche vengono sostitui-te da una distribuzione dimicropunti.

I vantaggi derivanti dall’uso di questatecnologia sono molteplici:- eliminazione di qualsiasi effetto moiré, anche sui colorimolto critici (marroni, grigi ecc...)- incremento della qualità nella riproduzione delle imma-gini, grazie ad una migliore e più fedele riproduzione deidettagli (qualità fotografica)- riduzione dei tempi di produzione grazie alla possibilitàdi lavorare con risoluzioni di input e output inferiori- semplificazione della fase finale di stampa grazie ad unpiù semplice registro in macchina, maggiore uniformità didistribuzione dell’inchiostro, maggiori densità massimedi stampa e saturazione dei colori e di conseguenza tempidi avviamento stampa ridotti.

Perché oggi torniamo a parlare di Cristal Raster, unprodotto lanciato ormai da tre anni e che non ha riscontratouna larga diffusione nell’ambiente dei giornali quotidia-ni?La ragione si basa su una serie di evoluzioni tecniche,tecnologiche e commerciali che vorremmo portare allaVs. attenzione:

- il sempre maggior uso del colore nei giornali quotidianiè oggi un dato di fatto. Il colore viene chiaramente asso-ciato ad una maggiore e più proficua raccolta pubblicita-ria. L’uso del Cristal Raster consente una maggior qualitàe dettaglio nella riproduzione delle immagini legate alla

La retinatura a modulazione di frequenza FM

nei giornali quotidiani: Agfa Cristal Raster

pubblicità ed una miglior resa in macchina da stampa.

- La maggior difficoltà tecnica nell’utilizzo del CristalRaster consiste nella corretta riproduzione dei micropunti:quanto più diminuiscono le dimensioni, tanto più aumentala qualità, ma anche i problemi di riproduzione. Dal lanciodel prodotto Agfa ha lavorato costantemente per miglio-rare la semplicità di lavorazione del Cristal Raster, incre-

mentando di volta in volta la di-mensione del micropunto.L’ultima versione di Cristal Raster,proposta durante la recente Imprintaaggiunge le dimensioni di 40, 60 e

80 micron alle dimensioni già esistentidi 14, 21 e 28 micron: naturalmente la

qualità ottenuta con le dimensioni dimicropunto più grandi è comunque qualitativamente van-taggiosa per un giornale.

- L’evoluzione tecnologica verso fotoplotter di qualità,ma soprattutto il forte interesse verso sistemi Computer toPlate permetteranno di riprodurre micropunti della massi-ma qualità, e nel caso del CTP l’esposizione diretta delCristal Raster in lastra permetterà di eliminare una dellefasi fino ad oggi più critiche quale l’esposizione del filmsulla lastra.

- Agfa si presenta oggi con tutto il background e l’espe-rienza acquisita in tre anni di lavoro sul prodotto nelcampo della stampa commerciale: sono infatti circa uncentinaio gli attuali utilizzatori, fra cui il MessaggeroVeneto che da ormai tre anni stampa giornalmente il suoquotidiano in Cristal Raster.

Nonostante questi decisi miglioramenti non vorremmobanalizzare o semplificare troppo la gestione dellaretinatura Cristal Raster. Una corretta introduzione delprodotto non può sottrarsi ad una serie di test e provenecessarie per garantire l’ottenimento di un buon risultatofinale.La riproduzione del micropunto comporta un aumento delDot Gain in stampa, ossia un maggior ingrossamento del

ABCAGFA GEVAERT S.p.a.

Divisione Graphic System

Via Grosio 10/4 - 20151 MilanoTel. 02.30741 Fax 02.3074429

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FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

punto che deve essere misurato, corretto ed inserito comecurva di pre-compensazione durante l'esposizione deifilm nel fotoplotter o della lastra nel caso del CTP.Il metodo di lavoro tipico del giornale quotidiano peròcomporta anche un vantaggio, perché attraverso un moni-toraggio giorno per giorno consente di migliorare la curvadi pre-compensazione fino all’ottenimento della migliorqualità raggiungibile.Agfa da parte sua si rende disponibile attraverso il suopersonale qualificato a seguire questi test, come pure a

Riproduzione della scala dei grigi rispettivamente con retinaturatradizionale (in alto) ed in Cristal Raster (in basso).

fornire una soluzione completa sia nel caso di un passag-gio Computer To Film tramite fotoplotter Avantra e filmAlliance, sia come Computer to Plate tramite plotterPolaris 100 e lastre Ozasol o Lithostar.

A fronte di queste evoluzioni Agfa può quindi oggiproporre al mercato dei giornali quotidiani, non solo unprodotto, ma un sistema di output in grado di elevare laqualità del colore del giornale stampato ed è a disposizio-ne di chiunque voglia eseguire dei test in merito.

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FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

Business on line: nuove frontiere

ed opportunità al Milia’98 di Cannes

ReedMidem

Organisation

11, rue du Colonel Pierre Avia - 75726 Paris Cedex 15Tel +33 1 41904479 Fax +33 1 41904470

E-Mail: [email protected]://www.milia.com

La prossima edizione del Milia, mostra mercato interna-zionale dei media interattivi, organizzato dalla Reed MidemOrganization, che si svolgerà al Palais du Festival diCannes dall’8 all’11 febbraio del 1998, offrirà a tutti iprofessionisti delle attività di co-municazione multimediale edinterattiva on line una serie di op-portunità di estremo interesse.

Convegni internazionali sulbusiness on lineIl programma degli incontri, infase avanzata di definizione, saràfocalizzato proprio sugli sviluppidelle sinergie fra on line e stru-menti di comunicazione tradizio-nali, con un occhio alle tecnologieed un’altro, come è consuetudine del salone internaziona-le, ai contenuti. Fra le sessioni già confermate, segnalia-mo:“La scrittura sul muro: tecnologia dei contenuti e proiezio-ni di mercato per il 21° secolo”“Trasmissione dati e distribuzione dei contenuti su reti abanda larga: la reale autostrada per i prodotti multimediali?”“Passatempi on line: che cosa ci vorrà per farli decollare?”“Le innovazioni del commercio elettronico che stannofacendo muovere il web”“Il vantaggio principale dell’educazione attraverso stru-menti elettronici”.Tutti gli incontri organizzati nell’ambito del Milia’98,come consuetidine, sono indirizzati ad un pubblico diprofessionisti, ed affrontano i contenuti dei prodotti e deiservizi da tre angolazioni privilegiate: prospettive econo-miche e di mercato, sviluppo tecnologico sia dal punto divista del produttore che del consumatore finale, strategiedistributive e diffusionali. Le dimensioni della rassegnagarantiscono un confronto fra le opinioni e le esperienzea livello realmente internazionale.

La pubblicità su rete Internet...Per quanto riguarda l’area espositiva, saranno presentiaziende che operano come editori e distributori di prodotti

e fornitori di servizi per l’industria dei media interattiviprovenienti da tutti i contineti. Fra le aziende che operanoparallelamente in contesti diversi, elettronica e carta stam-pata, hanno già confermato la partecipazione società del

calibro di Bayard Press ed Havas.Di particolare rilevanza per tuttigli editori che guardano albusiness on line come ad una ri-sorsa sinergica con la carta stam-pata sarà la partecipazione del-l’americana Softbank InteractiveMarketing (SIM), leader nellevendite di pubblicità interattivasul web con una quota del 25%del mercato mondiale. SIM è spe-cializzata nella vendita di spaziper web ad alto traffico, nello

sviluppo e nella gestione degli annunci in funzione dicampagne promozionali verso target mirati di utenti. Nelgennaio del 1997 SIM ha aperto una filiale europea aLondra, e, successivamente, uffici commerciali nelle cittàdi Amburgo, Madrid, Barcellona e Parigi.

... e la vendita al dettaglioAl Milia’98 sarà presente anche un’altra società america-na fortemente innovativa, la Rhizome Internet, per pro-muovere il primo e finora unico al mondo “Online NewMedia Stock Library”, un servizio di vendita di strumentidigitali in un gran numero di formati indirizzati aglisviluppatori di Internet ed agli editori multimediali. Lasocietà impiega una formula commerciale innovativa:offre ai propri utenti contratti di licenza d’uso della duratadi un anno, legati a procedure di sottoscrizione onlinerinnovabili di anno in anno qualora si sia interessati ainuovi aggiornamenti degli “oggetti digitali” acquistati.Anche la prossima edizione del Milia punta all’obiettivodi radunare per cinque giorni i professionisti ed i dirigentipiù influenti a livello mondiale che operano nell’industriadei mezzi di comunicazione interattivi, nelle attività dinegoziazione dei diritti d’autore, nella formazione dialleanze strategiche, nello sviluppo di servizi online enella distribuzione dei nuovi prodotti.

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AZIENDE INFORMANO

La ANEE - Associazione Nazionale dell’Editoria Elettroni-ca - che opera per lo sviluppo del settore multimediale inItalia e ne rappresenta i maggiori operatori, ha stipulato conil Milia un accordo di favore con lo scopo di favorire lapartecipazione alla manifestazione di Cannes del maggiornumero possibile di professionisti italiani.

Sconto del 60%L’accordo prevede una tariffa speciale per l’ingresso diFF.1.595 per persona, invece di quella completa pari a FF.3.850, con uno sconto di circa il 60%.

Chi può usufruire di questa tarif-fa specialeI professionisti che possono usufru-ire di questa offerta speciale sono:Operatori multimediali (grafici, pro-duttori, autori, illustratori...) non as-sunti da alcuna società del settore;Operatori di piccole impresemultimediali.

E’ essenziale che le persone interes-sate a questo sconto siano alla loroprima partecipazione al Milia. Quan-ti avessero già visitato il salone nelleedizioni precedenti, sia con il pro-prio nome che sotto quello di unasocietà, sono automaticamenteesclusi da questa offerta.

Come ottenere la tariffa specialeLe richieste di partecipazione alMilia devono essere fatte pervenirevia fax alla Segreteria OrganizzativaANEE (telefono e fax : 02 /48027323) entro e non oltre il gior-no 15 dicembre 1997.

L’Associazione nazionale dell’Edi-toria Elettronica ritiene che lainternazionalizzazione dei prodotti

multimediali italiani sia un passo fondamentale per unareale crescita del settore. Questa iniziatiava è quindi parti-colarmente interessante perchè, abbattendo i costi, permetteanche a piccoli operatori multimediali di essere presenti suuno scenario internazionale per farsi conoscere e scambiareesperienze, uscendo così dai confini del proprio Paese.Ulteriori informazioni su questa particolare facilitazioneofferta dalla ANEE possono essere richieste direttamentealla segreteria della Associazione Nazionale dell’EditoriaElettronica, via Mario Pagano 14, 20145 Milano, telefono efax 02/48027323, E-mail: [email protected].

Sconti al Milia per gli operatori italiani

grazie ad un accordo con la ANEE

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AZIENDE INFORMANO

PostScript...

...andata e ritorno in Business Class!

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• CONSULENZA INFORMATICA

• FORMAZIONE

• SVILUPPO SOFTWARE

• DISTRIBUZIONE

Via Alle Rotte, 9 - 42011 Bagnolo in Piano (RE)Telefono: (0522)953867 r.a. Fax: (0522)953869

Internet: http//www.rcs.re.it/linkserviceE-Mail: [email protected]

Gentili lettori di Tecnomedia,LinkService è lieta di annunciare la distribuzione esclusiva sulterritorio nazionale di un prodotto che riteniamo possa suscita-re il Vostro interesse: Transverter Pro.Si tratta di un sofisticato convertitore di formati disponibile perambienti Macintosh, Windows 3.1/95/NT che nasce per rispondere allerichieste di quanti abbiano ad operarein input con file PostScript/PDF enecessitino di output vettoriali obitmap.Transverter Pro assolve a 5 fonda-mentali funzioni:

RippaggioE’ in grado di rasterizzare qualsiasifile PostScript di livello 1 e 2 verso iformati TIFF, JPEG, GIF e fax. Ad esempio, pagine di giornale

che provengono dal sistema editoriale in formato PostScriptpossono essere automaticamente convertite in GIF per lapubblicazione su Internet!TransverterPro è in grado di rasterizzare per dispositivi digrande formato oltre che per agevolare il posizionamento dioggetti nei più diffusi applicativi di impaginazione elettronica.E’ inoltre possibile - grazie a Transverter Pro - importare inPhotoShop file in formato PS, non solo EPS!

ModificaTransverter Pro permette di rendere un file PostScript/PDF

completamente editabile in applicativi quali FreeHand®,Illustrator® , PhotoShop® e PicturePublisher®; questoapplicativo restituisce il Vostro documento PS/EPS/PDF in unformato composto da vettori, testo e bitmap completamentemodificabile!

Un’altra importante possibili-tà è data dalla funzionalità che,a partire da pagine create inXPress® e PageMaker® edesportate in EPS, consente dimodificarle con la massima li-bertà in applicativi di graficavettoriale.

ImportazioneTransverter Pro permette di“aggiungere” la preview ai file

EPS/PS che ne sono sprovvisti; basta con l’impaginazione dibox grigi!Attenzione: Transverter Pro è l’unico applicativo attual-mente in grado di trasformare file PDF in file EPS vettorialicon anteprima.

PreflightTransverter Pro può anche essere utilizzato come un veloce esofisticato strumento di preflight in quanto, analizzando afondo i file PostScript per la rasterizzazione, segnala eventualiincongruenze, mancanze di fonti e link errati.

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AZIENDE INFORMANO

VisualizzazioneCon Transverter Pro potrete finalmente vedere graficamente ifile PostScript, comprese le stampe su disco, sulle Vostrestazioni di lavoro. Una pratica funzione di View Vi proponeuna ricca gamma di opzioni che vanno dalla scelta del formato

del documento (nel caso di EPS è in grado di riconoscere ilBoundingBox) alla risoluzione del raster, dal color space allarotazione ed al mirroring.Transverter Pro è anche un prodotto estremamente indicato adessere inglobato nelle Vostre procedure operative in quanto,

oltre ad una modalità interattiva per la visualizzazione/conver-sione dei file dispone di una modalità batch, ovvero dellapossibilità di processare in modo automatizzato intere cartelle

di documenti PostScript/PDF scaricando il risultato in unacartella definita dall’utente. La versione per Windows 3.1/95/NT dispone inoltre di una modalità command-line che consen-te di pilotare l’applicativo attraverso batch-file DOS!!Come anticipato, i formati di input sono il PostScript intesocome PS, EPS e stampa su disco oltre al formato PDF; perquanto riguarda i formati supportati in output essi sono:• EPS • TIFF • GIF• JPEG • BMP • Illustrator 3• PCX • DCX • Fax Group 3• Fax Group 4 • PICT Vettoriale • Targa• EMF • WMFCiascuno di questi formati è ampiamente parametrizzabile perconserntirVi una transcodifica efficiente ed idonea alle Vostrenecessità operative.

Versioni dimostrative per Macintosh e Windows sonodisponibili presso il sito LinkService all’indirizzo

http://www.rcs.re.it/linkservice

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TERA S.p.A.

Via Barnaba Oriani, 1 - 20156 Milano - ItaliaTel. +39 (2) 38.00.81.18 Fax +39 (2) 38.00.81.19

e-mail [email protected]

Sistemi editoriali, OPI, archiviazione:

soluzioni a tutto campo per TERA

Il 1997 si può dire stia diventando l’anno della grandesvolta della Tera, Società fondata da Roberto Antoniottie Michele Mottini nel 1990.Infatti, negli ultimi due anni, Tera ha triplicato ilproprio fatturato ed il proprioorganico, è diventata unaS.p.A. e sta diventando sem-pre di più una realtà nel mondodell’editoria elettronica e del-la prestampa.

Un po’ di storiaPer chi ancora non conoscessela storia di questa Società, vor-remmo in breve enunciare agrandi linee i passi salienti chehanno portato Tera ad essereuna delle Società leader nelsettore dell’editoria elettroni-ca.L’anno cruciale nella storiadella Tera è il 1992, anno in cui Hyphen commissionaa Tera lo sviluppo di un sofisticato sistema editoriale(il sistema HES) da introdurre sul mercato internazio-nale.Nell’Ottobre ’95, a seguito del fallimento di Hyphen,Tera riacquista i diritti del sistema editoriale (rinominatoGood News) e intraprende con successo non solo lavendita diretta del prodotto ma cerca anche di venireincontro alle esigenze di coloro che si sono trovatinella scomoda situazione di non avere più un supportotecnico, garantendo loro una continuazione di assisten-za.

Il successo di GoodNews: in Italia...Con una serie di contratti firmati negli ultimi mesi sulmercato italiano, Tera si è aggiudicata le commesse perla realizzazione dei nuovi sistemi editoriali de Il Popo-lo di Roma, Il Nuovo Giornale di Bergamo, il Corrieredi Como, il Corriere Adriatico di Ancona, L’Eco diBiella, che si vanno ad aggiungere agli altri contrattifirmati agli inizi dell’anno (La Padania di Milano, Il

Piccolo di Alessandria ed il sistema di gestione dellaproduzione de Il Corriere della Sera).

...e all’esteroAnche in campo interna-zionale Tera ha conferma-to i successi avuti in Italiafirmando contratti con al-cune testate in Croazia(Novi List, Glas Istre, NoviVjesnik e l’agenzia di stam-pa HINA), in Brasile (Dia-rio de Nordeste, JornalLance, Diario Oficial eGazeta Mercanti l) , inSlovenia ( i l DnevnikNewspaper Group), inIsraele ( i l JerusalemReport) ed in Germania (ilDeutche Tagepost), il tut-to per oltre 1000 posti di

lavoro.Tutto ciò porta Tera ad annoverare a livello internazio-nale oltre 50 installazioni di sistemi editoriali.

Topic, la proposta Tera per l’OPIEd è proprio operando nel campo dell’editoria che Teraincontra il mondo dell’O.P.I.: complicato e difficile dausare, era spesso fonte di problemi piuttosto che dibenefici. Nasce così l’idea di sviluppare un serverO.P.I. semplice, ma allo stesso tempo potente ed affi-dabile, che si concretizza con il rilascio di Topic,server O.P.I. per Windows NT.La bontà di questo prodotto si concretizza con l’accor-do OEM con Fuji Film che consente al colosso giappo-nese di commercializzare a livello internazionale ilserver Tera.Ciò sta a significare che il prodotto, se valido, contapiù della dimensione aziendale.

Archiviazione digitale integrataAllo scopo di fornire ai propri clienti soluzioni sempre

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più complete, Tera ha presentato all’ultima IFRA diAmsterdam il proprio sistema di archiviazione basato,come consuetudine e scelta societaria, su Windows NT.Il software di archiviazione archivia testi, immagini epagine e si basa su un database SQL unito ad un enginedi ricerca full-text.Le ricerche sono miste, full-text e campi del databasesu tutti gli elementi con la possibilità di associare unnumero qualsiasi di campi definiti dall’utente ad ognielemento.L’interfaccia al database avviene tramite un serverWeb utilizzando browser Internet (Internet Exlorer,Netscape). I testi vengono archiviati in formato HTMLper consentire una loro utilizzazione universale e ven-gono automaticamente convertiti dal/al formato delsistema editoriale GoodNews all’atto dell’archiviazionee dell’estrazione preservando la codifica tipografica.I testi vengono conservati direttamente sul database informato compresso, così come i thumbnail delle imma-gini per la visualizzazione veloce del risultato dellericerche. Le immagini in alta risoluzione, invece, ven-gono archiviate in formato JPEG o EPS e risiedonocome file al di fuori del database.L’archivio consente di spostare questi file off-line suCD-ROM, dischi magneto-ottici, cartridge Zip o Jazetc. o in alternativa, o di mantenerli on-line utilizzandojuke-box di CD-ROM.

Le pagine vengono archiviate in formato PDF e risiedo-no come file al di fuori del database mentre i rispettivithumbnail, come per le immagini, risiedono nel databasestesso.L’archivio gestisce i legami tra i diversi elementi,consentendo per esempio di passare da una pagina atesti e/o immagini contenute nella stessa o viceversa, odi passare dal testo di un articolo alle foto associate, iltutto in modo completamente interattivo

Tera, un partner in continua crescitaAcquisendo nuove commesse e sviluppando nuovi pro-dotti, anche l’organizzazione è cresciuta di conseguen-za.Attualmente Tera si avvale della collaborazione diventisette persone, parte delle quali sono operativepresso la sede di Milano, parte presso gli uffici diBologna e parte presso la controllata inglese Tera UKLimited.La maggioranza di esse è impegnata nello sviluppo delsoftware, le restanti invece si dividono tra addetticommerciali, marketing, amministrativi e tecnici ap-plicativi.Inoltre, per far fronte ad una parte del mercato interna-zionale, Tera gestisce una rete di distribuzione in variPaesi quali Germania, Olanda, Inghilterra, Stati Uniti,Brasile e Sud America.

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“Push Technology” per

archivi e notiziari on line

Piazza della Libertà 13 - 00192 Roma

tel. 06/3216304 - fax 06/3216345E-mail: [email protected]

http://www.telpress.it

I professionisti e gli utenti degli archivi di informazione e deinotiziari on line possono sfruttare le potenzialità della tecnologiacosiddetta “push” per ricevere su Internet notiziari altamentepersonalizzati in tempo reale, partendo dai repertori trasmessidalle agenzie di informazione ai server T-WEB di Telpress, lasocietà specializzata in soluzioni per la ricezione,l’archiviazione ed il trattamento delle notizie online.Il nuovo applicativo si chiama Quick News, erappresenta, in ordine di tempo, l’ultimo modulosviluppato all’interno dell’architettura TOSCA diTelpress per la trasmissione digitale delle infor-mazioni; (cfr. TecnoMedia n. 11 pag. 50 e n.13pag.64).

Tecnologia push: aggiornamento automaticoin tempo realeLa tecnologia “push” è un moderno strumentoper la gestione delle informazioni on line distri-buite su Internet: l’obiettivo è consentire a tuttii navigatori - professionisti ed utenti abituali -di ricevere informazioni aggiornate direttamentedai siti di loro interesse ogni qualvolta si collegano ad Internet,liberandoli dall’obbligo di visitare continuamente i database edi repertori di notizie per caricare gli aggiornamenti.Un rimedio contro lo stress da informazioni on line secondoqualcuno, un modo per combattere la pigrizia secondo altri, ilsoftware per la “push technology”, almeno finora, è consistito inprogrammi in grado di stabilire un “canale” di comunicazione

diretto fra un server ed un client installato sulla rete, in modo taleda consentire agli archivi di inviare in modo del tutto automatico- da qui il termine “push”, cioè “client” collegati in rete, diinstaurare un collegamento diretto con il T-WEB, ovvero contutti i diversi “server” configurati con la tecnologia Telpress, per

la ricezione automatica degli aggiornamenti viavia pubblicati sulla rete.Ogni qual volta l’utente si collega ad Internet, ilmodulo Quick News avvia una procedura dilogin in background che comunica al server diessere attivo, e questo provvede ad inviare tuttele nuove informazioni a partire dall’ultimo col-legamento effettuato dal client.

Banner, browser e cacheGli aggiornamenti vengono inviati sullo scher-mo del computer collegato attraverso bannercolorati, una scelta non solo piacevole perl’occhio, che pure non guasta, ma ancorataad una precisa strategia di sviluppo tecnolo-gico. Quando l’utente apre il banner perleggere le ultime notizie, accede automatica-

mente ad una pagina di testo in formato HTML trasferitaall’interno di un browser perfettamente funzionante. Ciò con-sente all’utente di avviare ulteriori navigazioni su Internet diret-tamente dall’interno della notizia, senza dover entrare ed uscireda diversi ambienti operativi. Il browser è una versionepersonalizzata da Telpress sulla base di Microsoft Explorer, unafinestra nella quale sono state evidenziate e perfezionate alcune

Quick News invia, a ciascun utente collegato, banner con gli aggiornamenti personalizzati in tempo reale.

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funzionalità di base.Tutto il materiale trasmesso al client vienepreventivamente immagazzinato dal serverin un’area cache, sulla falsariga di quantoavviene per i servizi di posta elettronica.Come per la E-mail, infatti, l’utente ricevetutta la informazione di sua competenza apartire dall’ultimo collegamento effettuato.naturalmente è possibile settare i parametrirelativi alle dimensioni del “magazzino di-gitale”, in modo da evitare al professionistache per varie ragioni non si fosse collegatoad Internet per periodi di tempo più lunghidella media, di ricevere una vera e propria“valanga” di notizie di agenzia.

Un applicativo per professionistiQuick News è una soluzione per la pushtechnology indirizzata ai professionisti de-gli archivi e dei servizi di informazione on

line su rete internet. Giornalisti, responsabilidegli uffici stampa, direttori dei dipartimenti dicomunicazione di grandi aziende pubbliche eprivate sono in grado di ricevere aggiornamen-ti in tempo reale su Internet ogni qual volta sicollegano, trovando accesso immediato allesole notizie che interessano per la propria atti-vità. Rispetto ai “canali” forniti da altre solu-zioni, Quick News ha il vantaggio di sfruttareuna personalizzazione estremamente spinta del-l’informazione, un valore aggiunto sempre piùrichiesto man mano che si va espandendo lacapacità di Internet di trasmettere informazio-ni e notizie in tempo reale.

A sinistra, il browser HTML di Quick Newsdurante la consultazione di una pagina Internet.

In basso, Quick News durante la consultazione deinotiziari inviati dal T-WEB.

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“Circolari FIEG” raccoglie e segnala le informazioni e i commenti ai piùimportanti dispositivi di legge, indicazioni e raccomandazioni in materia sindaca-le, tributaria, disciplina dell’IVA e quant’altro attiene agli aspetti gestionali eamministrativi dell’industria dei giornali, oggetto di sistematica comunicazionealle imprese editrici e stampatrici.“Circolari FIEG” è un promemoria di facile consultazione, da tenere sempre aportata di mano, un nuovo strumento di lavoro per quanti hanno responsabilitàdirettive e gestionali nelle aziende del settore.

CIRCOLARI

Circolare del 29-09-97 N° 41 (MI) Convocazione Commissione Tecnica Operativa Milano 8 ottobre 1997. Serviziregioni Nord.

Circolare del 30-09-97 N° 77 (RM) Rilevazione vendite quotidiani. Luglio-agosto-settembre 1996-1997.

Circolare del 03-10-97 N° 78 (RM) Borse di lavoro ai sensi dell’art. 26 della legge 24 giugno 1997 n. 196; decretolegislativo 7 agosto 1997 n. 280 di attuazione del piano straordinario perl’occupazione giovanile.

Circolare del 06-10-97 N° 79 (RM) Disposizioni per la stampa e l’emittenza radiotelevisiva relative alla campagnaper le elezioni dei sindaci, dei presidenti delle provincie, dei consigli comunalifissate per il 16 novembre 1997. Regolamento del Garante per la radiodiffusionee l’editoria dell’1-10-1997.

Circolare del 07-10-97 N° 42 (Mi) Fruizione dei turni di chiusura estiva delle rivendite di giornali.

Circolare del 07-10-97 N° 80 (RM) Art. 4 del contratto collettivo nazionale di lavoro giornalistico: situazioneoccupazionale trimestre luglio-settembre 1997.

Circolare del 07-10-97 N° 81 (RM) Risultati ottenuti dalla Federazione Italiana Editori Giornali, in sedi governativee parlamentari, nella segnalazione delle esigenze dell’editoria italiana e nelsuggerimento di proposte di soluzioni.

Circolare del 13-10-97 N° 82 (RM) Legge 29 maggio 1982 n. 297: coefficiente di rivalutazione per i mesi di luglio,agosto e settembre 1997

Circolare del 15-10-97 N° 83 (RM) Disposizioni per la stampa e l’emittenza radiotelevisiva relative alla campagnaper le elezioni dei sindaci comunali della regione Sicilia fissate per il 30 novembre1997. Regolamento del garante per la radiodiffusione e l’editoria dell’8-10-1997(Gazzetta Ufficiale n. 238 dell’11 ottobre 1997)

Circolare del 16-10-97 N° 84 (RM) 4a conferenza internazionale sull’editoria interattiva - Zurigo, 12-14 novembre1997.

Circolare del 17-10-97 N° 43 (Mi) Decisioni dell’organo Monocratico istituito ai sensi dell’art. 12 dell’AccordoNazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici.

Circolare del 17-10-97 N° 44 (MI) Convocazione Commissione Tecnica Operativa Roma 31 ottobre 1997. ServiziRegioni centro sud.

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Circolare del 23-10-97 N° 46 (MI) Organo Monocratico istituito ai sensi dell’art. 12 dell’Accordo Nazionale sullavendita dei giornali quotidiani e periodici: raccolta delle pronunce.

Circolare del 28-10-97 N° 85 (RM) IVA sulle cessioni di prodotti editoriali. Decreto legislativo n. 313 del 2/9/97.

Circolare del 28-10-97 N° 86 (RM) Rilevazione andamento vendite quotidiani. Agosto - settembre - ottobre 1996-1997.

Circolare del 28-10-97 N° 87 (RM) Giornale nella scuola. Circolare del Ministero della Pubblica Istruzione.

Circolare del 29-10-97 N° 47 (MI) Tariffe postali per la stampa. Approvazione della convenzione Ente Postali/FIEG.

Circolare del 05-11-97 N° 88 (RM) Convegno nazionale “Il giornale in classe per creare i lettori di domani” - Roma10-11 dicembre 1997.

Circolare del 07-11-97 N° 89 (RM) Conferenza sulla lettura - Parigi, 27-28 novembre 1997.

Circolare del 10-11-97 N° 90 (RM) Corso di formazione per i rappresentanti per la sicurezza nel settore giornalistico.