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TecnoMedia Periodico mensile. Anno XIV n. 52 - Sped. in Abb. to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n. 662 Roma (Romanina) - Reg. Trib. Roma n. 357 del 11-08-2003 - Iscrizione ROC n. 4753 Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali - Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali ADN Kronos Adobe Systems Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert Ansa APCom Telecom Media News Atex Global Media Binuscan Day International Denex Systems Technology EidosMedia Elettra Ferag Italia Fujifilm GMDE GMG Goss International HiT Media & Publishing Idab-Wamac International Interstrap Irpe Kodak LinkService MAN Roland Mima films Müller Martini Napp Systems R.G. Recmi Segbert Sinedita SMB Schwede Maschinenbau Software Advisors Technotrans Telpress Tera Teufelberger Tolerans Visita il nostro sito Internet: http://www.ediland.it FILO DIRETTO LE AZIENDE INFORMANO Numero 52 - marzo 2007 La Stampa si rinnova: tutte le scelte produttive Il quotidiano di Torino passa al full color, cambia il formato e la grafica, introducendo importanti novità sia nel processo produttivo che nell’or- ganizzazione del lavoro. a pagina 4 Tutte le novità del nuovo stabilimento di Athesis Rotative ad alta automazione e nuove scelte nell’area di spedizione contribuiscono a fare del nuovo impianto di Caselle di Sommacampagna uno dei più moderni in funzione in Italia. a pagina 9 Tutti i numeri della filiera grafica Presentati a Milano il 6 febbraio scorso i dati aggregati dell’industria della carta, editoria, stampa e trasformazione. 42,1 miliardi di fatturato aggregato, oltre 256.000 addetti. a pagina 13 Ifra Italia 2007: l’edizione del decennale Il 20 e 21 giugno prossimi si svolgerà a Baia Chia (Cagliari) la decima edizione della conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana, promossa da Fieg, Asig e Ifra. a pagina 16 Internet e comunità locali: il portale BresciaOnLine Le esperienze e le soluzioni innovative di un portale che in dieci anni di attività ha saputo di volta in volta cambiare ed aggiornare strategie e approcci commerciali. a pagina 17 VoiP: le opportunità della telefonia su Internet I risultati di una ricerca realizzata dallo IOSI Bocconi evidenziano il grado di conoscenza e di utilizzo della nuova tecnologia da parte delle aziende italiane. a pagina 21 Carta o multimediale? il dibattito è aperto Negli Stati Uniti i grandi editori seguono molto da vicino l’evoluzione del mercato della comunicazione a cavallo fra le tradizionali edizioni cartacee e le nuove frontiere di Internet. a pagina 24 Lavoro & Sicurezza .................................................................... a pagina 26 Le Rubriche

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Visita il nostro sito Internet:http://www.ediland.it

Filo direttole aziende inFormano

Numero 52 - marzo 2007

La Stampa si rinnova: tutte le scelte produttiveIl quotidiano di Torino passa al full color, cambia il formato e la grafica, introducendo importanti novità sia nel processo produttivo che nell’or-ganizzazione del lavoro.

a pagina 4

Tutte le novità del nuovo stabilimento di Athesis Rotative ad alta automazione e nuove scelte nell’area di spedizione contribuiscono a fare del nuovo impianto di Caselle di Sommacampagna uno dei più moderni in funzione in Italia.

a pagina 9

Tutti i numeri della filiera graficaPresentati a Milano il 6 febbraio scorso i dati aggregati dell’industria della carta, editoria, stampa e trasformazione. 42,1 miliardi di fatturato aggregato, oltre 256.000 addetti.

a pagina 13

Ifra Italia 2007: l’edizione del decennaleIl 20 e 21 giugno prossimi si svolgerà a Baia Chia (Cagliari) la decima edizione della conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana, promossa da Fieg, Asig e Ifra.

a pagina 16

Internet e comunità locali: il portale BresciaOnLineLe esperienze e le soluzioni innovative di un portale che in dieci anni di attività ha saputo di volta in volta cambiare ed aggiornare strategie e approcci commerciali.

a pagina 17

VoiP: le opportunità della telefonia su InternetI risultati di una ricerca realizzata dallo IOSI Bocconi evidenziano il grado di conoscenza e di utilizzo della nuova tecnologia da parte delle aziende italiane.

a pagina 21

Carta o multimediale? il dibattito è apertoNegli Stati Uniti i grandi editori seguono molto da vicino l’evoluzione del mercato della comunicazione a cavallo fra le tradizionali edizioni cartacee e le nuove frontiere di Internet.

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Lavoro & Sicurezza .................................................................... a pagina 26

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APCom, agenzia di stampa nazionale nata dalla partnership in esclusiva conAssociated Press, la più grande agenzia di informazione del mondo, raggiungeogni giorno milioni di contatti attraverso la telefonia mobile, i siti internet diinformazione, i display negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie.

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Associazione Stampatori Italiana Giornali

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E-mail: [email protected]

Direttore editoriale Paolo Paloschi

Direttore responsabileLuca Michelli

hanno collaborato a questo numeroSalvatore Curiale,

Giulia Maria Leone, Antonietta Strada.Segreteria di Redazione

Elga Mauro

Registrazione del Tribunale di Roma n. 357 del 11-08-2003Iscrizione al Registro Operatori della Comunicazione n. 4753

© ASIG Service S.r.l. - 2007 - Tutti i diritti riservatiSede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma

StampaSpedalgraf

Via dello Scalo Tiburtino 1 - 00159 Roma

Questo numero è stato chiusoin redazione il 30 marzo 2007

TecnoMedia è consultabile in Internet sulla banca dati Ediland (http://www.ediland.it/archive/psengine.asp)

L’editorialedi Paolo Paloschi

Lo scorso 6 febbraio, a Milano, come si legge in questo numero di TecnoMedia, sono stati illustrati i dati aggregati che fotografano l’industria della carta, dell’editoria, della stampa e del converting nel nostro Paese.

Gli indicatori emersi dalla ricerca, curata dalla Università Bocconi di Milano, sono di tutto rilievo e per molti aspetti sorprendenti. Il fatturato aggregato e i dati relativi all’export per il 2006 sono in crescita rispetto al 2005 dell’1,5% e del 2,1%, con un numero di addetti superiore alle 256.000 unità ed un indotto di ulteriori 580.000 unità.

La ricerca, alla quale ha contribuito anche la nostra Asig, segna il primo tentativo di produrre dati economici complessivi con il concorso paritetico di tutte le associazioni industriali che confluiscono nella filiera, una delle più vitali ed innovative del nostro panorama industriale.

E’ questo, certamente, un segnale importante di

come, pur in presenza di operatori fra loro spesso in forte competizione, stia probabilmente emergendo una maggiore consapevolezza della importanza, su temi di interesse generale, di elaborare basi di conoscenza condivise e scenari di sviluppo che vadano al di là di steccati che un tempo sembravano insormontabili.

Non c’è dubbio che questa prospettiva passi per un rafforzamento ed un ampliamento delle attività proprie delle Associazioni di categoria. Non è certo un caso, per esempio, se in questi mesi molte aziende stampatrici di quotidiani hanno deciso di aderire all’Asig.

Proprio nel momento in cui chiudiamo questo numero di TecnoMedia, registriamo con soddisfazione che il secondo TecnoMeeting Asig, dedicato alle carte per la stampa dei quotidiani in offset e flessografia, del quale parleremo sul prossimo numero, ha visto l’aumento della partecipazione, rispetto all’appuntamento precedente del novembre 2006 dedicato agli inchiostri, del 10% circa.

Né va dimenticato il ruolo fondamentale degli Enti Paritetici, come l’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione, che in queste settimane ha rinnovato e rinsaldato il suo legame con l’Asig. Oltre ai numerosi ed importanti compiti che già gli sono attribuiti dalle parti che lo costituiscono - Fieg, Asig e sindacati di categoria - l’Osservatorio dovrà occuparsi sempre più di formazione professionale, anche per raccordare le norme del contratto di lavoro poligrafico con gli istituti di legge entrati in vigore dopo l’ultima rinnovazione, che prevedono per alcuni specifici tipi di inquadramento percorsi formativi concordati tra le parti.

Il ruolo dell’Osservatorio sarà inoltre decisivo per permettere alle aziende di utilizzare nei prossimi mesi le risorse accantonate presso Fondimpresa, la cui attivazione richiede accordi specifici tra azienda e rappresentanze dei lavoratori, e il richiamo a percorsi formativi certificati da un organismo bilaterale.

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La Stampa si rinnova:le scelte produttiveper il passaggio al full color

La Stampa di Torino passa al full color, cambia il formato e rinnova la grafica: dallo scorso mese di novembre le novità sono arrivate in edicola, sotto gli occhi dei lettori, che hanno dimostrato di apprezzare lo sforzo compiuto dall’editore, consolidando in questi mesi il successo della testata. La nuova veste della Stampa ha portato con sé importanti innovazioni sia nel processo produttivo che nell’organizzazione del lavoro, per supportare al meglio il work flow del full color. Ne abbiamo parlato con il nuovo Direttore generale Luigi Vanetti e con il responsabile della produzione Federico Reviglio

Lo scorso 19 novembre è arrivata nelle edicole di tutt’Italia la Stampa di Torino nella nuova veste grafica. E’ cambiato il formato, ridotto dai tradizionali 38*53 cm ai più moderni 31*45; è cambiata, pur rimanendo nel solco della tradizione, la veste grafica, ed è stato introdotto il colore su tutte le pagine, sia per la parte redazionale che per la pubblicità.

“L’evoluzione è stata preceduta ed accompagnato da studi e ricerche approfondite”- spiega a TecnoMe-dia Luigi Vanetti, da poco nominato Direttore generale dell’Editrice La Stampa di Torino, che nella nuova veste si è trovato a coordinare in prima persona tutto il processo di rinnovamento. “Nessun dubbio sul full color, ma molti interrogativi sui nuovi formati, sulla nuova veste grafica e sull’innovazione di processo che ha accompagnato l’evoluzione del prodotto”.

L’obiettivo, condiviso da tutto lo staff della casa editrice che ha seguito i lavori, e dagli specialisti della concessionaria PK, che sono stati coinvolti fin dall’inizio in questa impresa, era quello di rinnovare in modo significativo il giornale senza stravolgerne le tradizioni. Il formato scelto, dopo batterie di test con-dotte da due diversi istituti di ricerca, in tempi diversi e su target di lettori distinti, è quello che si innesta in una delle più consolidate tradizioni europee, il ber-linese da 31,5*47 cm, leggermente ridotto a 31*45, una superficie in grado di mantenere con maggiore equilibrio – sia secondo i lettori monitorati nei test che secondo numerose opinioni verificate in azienda – la diagonale della pagina e quindi l’impatto globale della veste grafica.

In Europa c’è un altro importante quotidiano ad avere seguito questa strada, La Vanguardia di Bar-cellona. E sempre nella capitale catalana sono stati individuati i professionisti ai quali affidare il rinnovo del design della Stampa, lo studio Cases i Associas. In un primo momento si è provato a riprodurre nella nuova dimensione-pagina la grafica originale, ma l’impatto è stato bocciato quasi subito “sia da noi che dai lettori”, come precisa Vanetti.

Quindi lo studio grafico ha avviato il rifacimento di tutte le componenti del layout, sviluppando una titolazione più aggraziata ed elegante, un’impostazio-ne più leggibile, più asciutta e moderna nelle linee, ma tale comunque da essere “riconoscibile” per il lettore, soprattutto piemontese, che già in passato aveva dimostrato di non gradire molto stravolgimenti nell’impostazione delle pagine.

Lo studio Cases ha anche sviluppato l’infografica ed una serie di soluzioni per valorizzare le immagini redazionali. Una decisione, questa, a tal punto giudicata positivamente che la Stampa si è, in seguito, dotata di un photo editor professionista all’interno della redazio-ne. Nessun dubbio, invece, sull’utilizzo del full color: la nuova veste grafica fa ampio ricorso al colore sia per la pubblicità che per i contenuti redazionali.

Anche la foliazione- che utilizza il tradizionale supporto cartaceo a 45 gr. - è stata rivista: dalle 64 pagine tradizionali si è passati a 96 pagine – 64 per l’informazione nazionale e 32 per la locale - con la possibilità di salire a 128 per i supplementi. Sono state confermate le 16 edizioni locali nell’area Piemonte,

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La Stampa si rinnova: le scelte produttive per il passaggio al full color

Liguria e Valle d’Aosta e l’utilizzo di poli produttivi a Torino, Milano, Roma, Catania e, d’estate, Cagliari.

I problemi del full color e le scelte riorganiz-zative

“Il passaggio del giornale al full color ha portato con sé” - come spiega il re-sponsabile della produzione Federico Reviglio –“una profonda trasformazione sia in redazione che nei poli di stampa”.

L’utilizzo del colore porta inevitabilmente una maggiore complessità nella gestione del flusso di lavoro, sia per quanto riguarda la prestampa che la fotofor-matura e la stampa vera e propria del prodotto. Ciò non solo in considerazione dei controlli di qualità ne-cessari (il bianco e nero è più “tollerante” del colore) ma anche in virtù dell’aumento esponenziale dei tempi per la gestione delle lastre per la quadricromia. Se a questo si aggiunge la decisione di af-fidare all’esterno la stampa del giornale ad un network di stabilimenti indipendenti dove convivono fra loro diverse culture aziendali ed operano in parallelo sia rotative offset che flesso-grafiche, si completa un quadro dove era necessario effettuare alcune importanti scelte di fondo. In estrema sintesi, oltre ai nuovi investimenti per lo stabilimento di stampa torinese, l’unico di proprietà del gruppo, dei quali diremo più avanti, si è deciso di rivedere l’organizzazione del lavoro in redazione, di sviluppare un workflow full color basato su PDF, di normalizzare tutto su standard Asig Ifra CQ2, e di introdurre ovunque possibile sistemi di automazione industriale e tracking della produzione in tempo reale.

Isole di produttive in redazione

Una decisione importante è stata quella di modifica-re l’organizzazione del lavoro nell’area di pre stampa, spostando i poligrafici all’interno della redazione, e creando così una lavorazione integrata. Oggi il gruppo di tipografi opera al centro della redazione, e tecnici di redazione si trovano nei pressi dei redattori: è stata così abolita la vecchia separazione fra la tipografia e la redazione. Tutti lavorano insieme, tipografi e giorna-listi, compresi i correttori. In precedenza l’open space redazionale e l’area di preparazione, con tipografi e

grafici, erano separati. I due ambienti si sono fusi e tipografi e giornalisti lavorano fianco a fianco.”Questa soluzione” – secondo l’azienda -“ha ridotto tutti i pas-saggi per la creazione delle pagine. Il contatto continuo fra giornalisti e poligrafici rispetto al passato ha dato ottimi risultati in termini d’ integrazione culturale e professionale fra i due settori produttivi, con vantaggi

per tutti”:

L’automazione al centro stampa di Torino

Il prodotto rinnovato e full color è stampato all’in-terno di un network indu-striale di centri stampa ove sono in funzione macchine e installazioni tecnologiche fra loro molto diverse. A Milano, presso l’ MPE del Gruppo Colasanto, La Stam-pa è prodotta su una nuova Cerutti S4 con tecnologia flexo; lo stabilimento roma-no della Litosud, del Gruppo Farina, utilizza una Goss 64 pagine full color offset; a Catania si produce sulle stesse Man Roland dove si stampa La Sicilia e a Ca-gliari, d’estate, si stampa su unità Goss, sempre offset. Un panorama a 360° di tec-

nologie di stampa, dove si inserisce il rinnovato centro torinese, unico polo di proprietà dell’editore.

Le scelte imprenditoriali per stampare il giorna-le nella città di origine hanno puntato, come già in passato, verso soluzioni caratterizzate dalla maggior automazione possibile. La scelta di confermare il fornitore, la Wifag, è nata sia dalla ottima qualità delle soluzioni proposte che dalla valutazione che il costruttore ha formulato per i gruppi usati. La scelta è quindi andata a quattro nuove rotative offset Evolu-tion 372 ciascuna con tre torri da 16 pagine full color doppia larghezza e doppio sviluppo, per un totale di 48 pagine che diventano 96 in accumulo. Le quattro Wifag Evolution sono accoppiabili a due a due con la possibilità di creare configurazioni a 4 torri su una piega per arrivare a 128 pagine full color.

Stampare il colore, cambiando numerose edizioni, richiede tempi di lavoro più lunghi, e la scelta di andare verso un formato di tipo tabloid a fascicolo unico da produrre in accumulo, ha contributo a rendere ancora più critica la tempistica di lavorazione. Per questo mo-tivo sono state studiate misure per ricuperare margini temporali ovunque possibile. Il reparto di produzione lastre – dove operano cinque Ctp Agfa a luce violet governati dal software NewsWay di ProImage (ABB)

Luigi Vanetti, Direttore generalede l’Editrice La Stampa di Torino

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– è stato installato sopra la cabina silente, in comunica-zione diretta con le macchine sulle quali devono essere posizionate le lastre per la stampa. Tutti gli addetti lavorano in pratica gli uni a fianco agli altri. Quando è necessario rifare una lastra, basta entrare da una porta e chiedere al fotoformatore di turno; il vantaggio è una maggiore efficienza con tempi di lavoro ristretti.

Con il nuovo prodotto tabloid bisogna tenere la macchina in funzione per il maggior tempo possibile per ricuperare la produttività per-sa con l’accumulo, e la scelta di dotare le unità di stampa del nuovo cambia lastre semi automatico di Wifag risponde a questa esigenza. Il sistema gestisce anche il resto del flusso di lavoro pre press, segnala e sgancia in automatico le lastre da cambiare; il rotativista si limita ad appoggiare la nuova lastra e la macchina la riaggan-cia in tempo reale, riavviando la produzione.

Le macchine producono in accumulo 35.000 copie ora ciascuna. Anche la movimen-tazione delle bobine è stata automatizzata. Ciascuna torre è dotata di unautopaster Wifag,

servito da un sistema automatico Elettric 80 – rappresentato per il mercato dei giornali italiani da Ferag - con carrelli laserguidati che vanno a servire la bobina già preparata. Il sistema MPS ABB – che governa Wifag comunica con Elettric 80 per l’approvvi-gionamento della carta. La rotativa chiama la bobina, ed il sistema di trasporto invia un carrello a ritirarla presso la stazione di pelatura, installata nel nuovo stabilimento. Qui è stata realizzata una partnership con un’azienda di logistica, che cura, oltre alla gestione del magazzino carta, anche la pre-parazione delle bobine. La scelta dell’editore è stata quella di aprire ad operatori esterni alcune funzioni produttive, fatte salve quelle di coloro che agiscono direttamente sulle macchine da stampa in produzione.

Tutto lo stabilimento è stato aggiornato in continuità di lavorazione. Le attività sono cominciate nell’autunno 2005; a primavera 2006 è iniziata la sostituzione della spedi-zione, a giugno è entrato il primo elemento di rotativa e il 19 novembre scorso è iniziata la produzione notturna.

In sala spedizione, le tre linee esistenti sono diventate quattro, tutte fornite da Ferag Italia, con12 stacker, 3 linee abbonati di

Sitma, 16 boom in ribalta più 3 per la gestione degli abbonati. Tutte le catene e le pinze sono state sostituite con i modelli di più avanzata produzione. L’impianto dispone anche dei Memostick Ferag, uno per linea di trasporto, per l’incollaggio in linea di sticker adesivi di pubblicità. Il passaggio al tabloid, osservano i tecnici della Stampa, ha favorito il meccanismo di funzio-namento del Memostick, perché il foglio in formato

Le rotative installate nel centro stampa di Torino, Wifag Evolution 372, sono state dotate di tutti i sistemi di automazione offerti dal produttore svizzero.

Il reparto di rotoformatura, con le cinque unità CtP fornite da Agfa, è stato sistemato sopra la cabina silente, in corrispondenza del piano principale di montaggio lastre in macchina, per favorire l’ottimizzazione dei tempi lungo il ciclo di produzione.

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ridotto rimane più teso e viaggia più lento in catena.

Tracking e flusso di lavoro in PDF

La diversificazione dei centri stampa e delle tecno-logie per la produzione del full color ha suggerito, per non dire imposto, la riorganizzazione di tutto il flusso di lavoro su formato PDF al posto del Tiff. Il vantaggio, osservano alla Stampa, è che il formato di Adobe con-sente una maggiore flessibilità nel trattamento dei file. L’area di preparazione di via Marenco a Torino trasmet-te a tutti gli stabilimenti “esterni” – ivi compreso quello di Torino – le pagine in PDF X1 A. Le immagini sono “normalizzate” da Binuscan, che ottimizza la resa in stampa in modo del tutto automatico lungo la linea del flusso redazionale. Su un altro canale, parallelo, scorre invece il sistema che tratta la pubblicità. Binuscan, rappresentato in Italia da Software Advisors, tratta sia le immagini a colori della parte redazionale che la pubblicità, avendo come riferimento i parametri dello standard Asig Ifra CQ2. Il PDF X1A, normalizzato, infine, in modo del tutto automatico, con l’utilizzo di PDF Server (ancora di Software Archinews) per l’ot-timizzazione del carico di calore viene inviato a tutti i centri stampa dove, agganciato dai workflow interni, è rasterizzato applicando, caso per caso, le curve delle macchine da stampa dove saranno prodotte le pagine del quotidiano. Il risultato, in funzione della nuova stampa in full color, è già oltremodo soddisfacente, e l’obiettivo dichiarato per quest’anno è migliorare ulteriormente la qualità del prodotto.

Oltre alla stampa in accumulo, il formato tabloid porta anche altre caratteristiche che provvedono a creare le condizioni per possibili ritardi in produzione:

l’accoppiamento delle pagine in fotoformatura. Se la redazione ha chiuso presto la pagina, per esempio, numero 2, la lastra, anzi le quattro lastre, non esistono fino alla chiusura di pagina 95, che per diverse ragioni

potrebbe essere “in ritardo” ri-spetto all’altra da accoppiare. La Stampa ha sviluppato un sistema di tracking aziendale con l’obiet-tivo di prevenire possibili ritardi, coinvolgendo i redattori capi del giornale. Desk per desk, nella riunione di redazione del mattino, si fa una verifica di quello che è avvenuto la sera prima, cercando di mettere a fuoco le ragioni degli eventuali ritardi ed i possibili ri-medi da sviluppare per il futuro

Riorganizzare la distribu-zione

Dal mese di maggio del 2006 è stata costituita una nuova socie-tà, la To-dis, partecipata fra M-dis e La Stampa, con l’obiettivo di ottimizzare la distribuzione. A questa organizzazione la Stampa

La movimentazione delle bobine nel rinnovato centro stampa torinese è stata automatizzata ed impiega carrelli a guida laser forniti da Elettric 80, comandati dal software della rotativa

Tutte le linee di trasporto ferag sono state dotate del Memostick, la soluzione per incollare in linea sticker pubblicitari adesivi sulle pagine de La Stampa. L’impianto è agevolato, nel funzionamento, dal nuovo formato ridotto del quotidiano, che consente alla banda di carta di mantenere una migliore trazione a velocità leggermente ridotta causa la produzione in accumulo.

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ha affidato tutta la diffusione e la distribuzione nel-l’area domestica e si affida alla M-dis per il restante territorio nazionale.

Contemporaneamente è stato modificato il sito in-ternet, che viene visto come una delle più interessanti aree di diversificazione editoriale per i prossimi anni, sia per la distribuzione di servizi ed informazioni ai lettori che per la offerta di pubblicità alle aziende. Www.lastampa.it ha una redazione indipendente; oggi ospita le anteprime del giornale, e materiali originali in formato audiovisivo. Per esempio, in occasione del salone dell’auto di Detroit, il sito offriva spunti informativi ed anticipazioni video su quanto si sareb-be letto il giorno dopo, ed in dettaglio, sul giornale. Su internet sono disponibili sia sezioni gratuite che a pagamento, sviluppate su piattaforma Unisys. Ed i

G.M.D.E….. basta la parola

La G.M.D.E., società specializzata nell’integrazione, nella commercializzazione e nel supporto tecnico dei sistemi produttivi a valore aggiunto per l’industria dei quotidiani, e rappresentante in questo mercato delle soluzioni Agfa, ha deciso di rinnovare il proprio marchio commerciale. Il nuovo logo GMDE, dai nomi di batte-simo dei quattro fondatori, Gilberto, Marino, Dario ed

Elio, “asciuga” la parte grafica e porta il nome in primo piano; come dire, dopo anni di affermazioni sul mercato nazionale… GMDE, (ormai) basta la parola.

risultati di tutte le trasformazioni in atto? A Torino sono ottimisti, e senza sbilanciarsi troppo sui numeri non fanno mistero che la trasformazione del prodotto è andata bene. Dopo il grande, e naturale, interesse delle prime settimane, con picchi di aumento delle vendite fino al 25%, la diffusione, lo scorso dicembre, si è assestata a +7% rispetto alle vendite di dodici mesi prima.

La pubblicità ha accolto molto bene le novità del formato tabloid e del full color, con over booking per tutto dicembre, ed una significativa crescita di fatturati, sia nazionale che locale, nonostante alcuni scioperi. L’investimento complessivo, valutato attorno ai 70 milioni d’Euro in proprio più l’indotto presso gli stampatori, ha cominciato a dare risultati molto apprezzati.

Il Calendario dei TecnoMeeting per il 2007

Dopo il successo del primo TecnoMeeting dedicato agli inchiostri per la stampa dei giornali in offset ed in flessografia che si è svolto a Milano, presso la Nuova Same, lo scorso 29 novembre, la Asig, che promuove questa iniziativa, ha deciso di proporre a tutte le aziende stampatrici ed editrici associate, ed ai fornitori invitati, altri appuntamenti di approfondimento tecnico per il 2007. Il 27 marzo, sempre in Nuova Same, a Milano, si è svolto un incontro dedicato alle Carte per la stampa dei giornali in offset ed in flessografia. Il calendario prevede poi un appuntamento a Torino, per la metà del mese di maggio, dedicato ai sistemi per il trattamento colore e la gestione dei PDF nel workflow. Per la metà di settembre è invece in calendario un TecnoMeeting focalizzato sui sistemi di controllo automatico della qualità per le macchine da stampa offset e flexo con, a seguire, un appuntamento sui temi della sicurezza, verso la fine dell’anno o ai primi del 2008. Tutti gli incontri sono indirizzati ad un pubblico di tecnici e professionisti dell’industria dei giornali, sono gratuiti e sono riservati alle sole aziende associate all’ Asig - Associazione Stam-patori Italiana Giornali. L’invito a partecipare è esteso, da quest’anno, anche ai fornitori che abbiamo specifici interessi nelle materie trattate. L’agenda della giornata di lavoro prevede il full time dalle ore 10.30 del mattino alle ore 16.30, con un intervallo per snack e caffè all’ora di pranzo. La mattina è dedicata alle aziende fornitrici invitate, che espongono i temi in discussione, mentre il pomeriggio la parola è agli utenti che espongono i problemi riscontrati in produzione e chiedono ai fornitori le possibili soluzioni in una sessione di domande e risposte.

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Automazione, full color e novità in sala spedizioneal nuovo stabilimento di AthesisFra pochi mesi entrerà in funzione, a pieno regime, il nuovo centro stampa del Gruppo Editoriale Athesis, a Caselle di Sommacampagna. Rotative ultramoderne ad alta automazione, capacità di stampa full color e scelte interessanti nell’area della spedizione contribuiscono a fare del nuovo stabilimento uno dei più moderni in funzione in Italia. Il centro è già in funzione dallo scorso mese di maggio per la produzione delle copie del Sole 24 Ore destinate al triveneto, e dal prossimo giugno sarà avviato anche il ciclo completo per la tiratura di tutte le testate del gruppo Athesis: l’Arena, Il Giornale di Vicenza, Brescia Oggi, ed i gratuiti In Città Verona, In Città Brescia e In Città Vicenza.

A inizio estate 2007 entrerà completamente in funzione il nuovo centro stampa del Gruppo Editoriale Athesis a Caselle di Sommacampagna, nelle immediate vicinanze di Verona, destinato a sostituire lo storico stabilimento di San Martino Buon Albergo.

Il centro, già in funzione dalla metà di maggio del 2006 per la stampa del Sole 24 Ore, è ormai in fase di completamento sia per quanto riguarda i locali che ospiteranno la nuova rotativa Colorman, della Man Roland, sia per quanto riguarda le varie macchine che provvederanno alla stampa ed alla spedizione delle testate del gruppo: l’Arena, Il Giornale di Vicenza, Brescia Oggi, ed i gratuiti In Città Verona, In Città Brescia e In Città Vicenza.

Un nuovo centro stampa per il triveneto

La decisione di costruire un nuovo centro stampa

– come raccontano a TecnoMedia Silvio Da Giau, diret-tore tecnico del Gruppo Athesis, e Alberto Borgarelli, direttore tecnico del Sole 24 Ore, - nasce alla fine del 2004 per due ordini di ragioni: da un lato la scelta di passare al full color per i prodotti del Gruppo Athesis e, dall’altra, la decisione del Sole 24 Ore, già cliente storico del centro stampa veronese di San Martino Buon Albergo, di effettuare importanti investimenti per produrre le proprie copie per il triveneto in full color. E’ nata la convinzione che fosse più opportuno costruire un nuovo sito produttivo piuttosto che ampliare lo stabilimento di San Martino.

La collocazione scelta, Caselle di Sommacampa-gna, subito ad ovest di Verona, è baricentrica per i pro-dotti del Gruppo Athesis e comunque strategicamente collocata per i prodotti dei clienti, in quanto vicino all’autostrada del Brennero e alla A4 Milano-Venezia, oltre alla vicinanza, in chiave prospettica per l’acquisi-

zione di nuovi clienti, con l’Aeroporto veronese. Si è cercato, ed alla fine trovato, un terreno molto grande - 30.000 metri quadrati - per avere spazi sufficienti in caso di future espansioni.

Il progetto ha seguito le linee guida dell’edi-tore veronese: privilegio alla funzionalità senza dimenticare del tutto l’estetica; la superficie finale coperta è di circa 15.000 metri quadrati.

Il vecchio centro stampa di San Martino Buon Albergo sarà venduto, stesso destino per le macchine, già collocate sul mercato dell’usato.

La parte già in funzione

Una parte dello stabilimento è entrata in I l nuovo centro stampa del Gruppo Athesis a Caselle di

Sommacampagna entrerà definitivamente in funzione a giugno

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funzione a metà maggio del 2006: da quella data si producono a Caselle tutte le copie del Sole 24 Ore, e dei prodotti collegati, che vengono distribuiti nel Nord Est triveneto. I primi impianti ad andare a regime sono stati una nuovissima rotativa Regioman, della Man Roland, e la sala spedizione di Müller Martini, scelte e fornite in comodato d’uso dal Sole 24 Ore.

La Regioman è una rotativa 4/1, cioè dop-pia larghezza e semplice sviluppo: ogni banda di carta produce otto pagine e ad ogni giro macchina esce un giornale di 56 pagine di cui 40 a colori a velocità di 75.000 copie ora. La macchina ha piega centrale, cinque torri 4-HI e due gruppi nero alle due estremità in modo da poter avere espansioni future (fino a 64 pagine full color) senza impatto significativo sulla produzione. La vera novità della rotativa è l’elevata velocità di stampa, ottenuta grazie all’impiego di un nuovo caucciù su supporto di alluminio (metal blanket). E’ più resistente, e la fessura di aggancio caucciù è sottilissima, quasi gapless, e con-

sente un’alta velocità di produzione ad alta qualità.La Regioman acquistata dal Sole 24 Ore monta a

corredo quasi tutte le possibili automazioni: montaggio e smontaggio servo-assistito delle lastre PPL, lavaggio dei caucciù, controlli di teste e registro colore. Si è solo deciso di rinunciare alla completa automazione degli svolgitori ed al lavaggio automatico dei rulli guidacar-ta, e questo in ossequio ad un piano di investimenti molto oculato all’interno del quale si è ritenuto che i volumi produttivi globali non giustificassero la com-pleta automazione di questi dispositivi.

Di ragguardevoli dimensioni è l’impianto per l’in-serimento on line di pestampati e la spedizione delle copie utilizzato dal Sole 24 Ore, che ha confermato la scelta di realizzare prodotti con parti “fresche” e prestampati assemblati on line ed off line. La scelta della soluzione ha privilegiato Müller Martini, che ha offerto una sala spedizione con caratteristiche di forte automazione, basata sulla consueta metodologia del “disaccoppiamento” fra ciclo di stampa ed inserimento dei prodotti specializzati nel corpo del quotidiano.

Il layout industriale si compone di due polmoni di avvolgimento Flexiroll, due inseritici Newsliner da 40.000 copie ora e quattro stacker. L’impianto è ad alta automazione, restando come uniche operazioni manuali l’alimentazione dei FlexiRoll con i prestam-pati. Anche in questo caso una gestione automatica di queste movimentazioni attraverso navette-robot non sarebbe stata giustificata dai volumi globali di produzione. L’impianto d’inserimento è utilizzato in modo strutturato: il Sole lavora su sei giorni (il lune-dì è un prodotto cosiddetto “freddo”) e l’impianto è utilizzato tre volte alla settimana per l’inserimento dei settimanali Nord Est, Nova (tecnologie) e Plus 24 (analisi finanziaria). Quasi ogni settimana c’è un ulteriore inserimento.

La lavorazione degli abbonati è affidata a due

Silvio Da Giau, Direttore tecnico del Gruppo Athesis.

La nuova Regioman di Man Roland per la stampa del Sole 24 Ore e dei prodotti allegati.

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Automazione, full color e novità in sala spedizione al nuovo stabilimento Athesis

Addio professore

Paolo De Palma, per decenni esponente di spicco dell’editoria italiana, è morto a Roma il 20 febbraio all’età di 83 anni.

Per tutti era il Professore. E non solo perché, fino al 1961, ha insegnato materie letterarie nei licei della Sua Bari. Il titolo accade-mico lo ha accompagnato sempre, a testimonianza del Suo modo di essere, del suo atteggiamento di fronte ai problemi con i quali era chiamato a misurarsi nei tanti incarichi di grossa responsabilità ricoperti. Mai un discorso banale, nessuna concessione alla sem-plificazione o al pressapochismo.

Per Paolo era essenziale, in ogni circostanza, far emergere le motivazioni di fondo di una scelta, il perché di un atteggiamento, le radici vere del problema. Un professore severo, discreto e attento anche fuori dell’ambito scolastico. Lo ricorderanno sempre così quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo a fondo, di apprezzare le sue grandi doti di rigore morale e intellettuale, il profondo senso di solidarietà e di amicizia dei quali, in ogni momento, offriva testimonianza.

Le prestigiose tappe del suo percorso professionale sono note: Direttore Amministrativo e Ammi-nistratore Delegato della “Gazzetta del Mezzogiorno” (1961-1973); Direttore Generale e Amministra-tore Delegato dell’agenzia ANSA (1973/1992) e, dal 1987 al 2004, Presidente del Fondo di Previdenza “Fiorenzo Casella”. Fino alla sua scomparsa, componente del Comitato di Presidenza della FIEG: il veterano tra i consiglieri federali.

In ogni Suo incarico, De Palma ha profuso competenza non comune, rigore professionale e, al tem-po stesso, indiscusse capacità di dialogo, di apertura al confronto, di ricerca puntigliosa di soluzioni capaci di conciliare esigenze in apparenza contrapposte.

Nelle strutture “partecipate” ha iniziato – fin dagli Anni Sessanta - il suo impegno che, nel tempo, è divenuto incessante: protagonista per diciassette anni delle difficili vicende del “Fondo Casella” l’Istituto che, per molti aspetti, ha accompagnato la trasformazione tecnologica e l’ammodernamento del Settore.

Alla moglie, alle figlie e ai nipoti rinnoviamo le condoglianze dei soci ASIG e dei tanti che, attraverso TecnoMedia, partecipano al lutto della famiglia e della FIEG.

linee Sitma, una nuova e una proveniente dal vecchio stabilimento di San Martino. Per la fotoformatura sono impiegati due Ctp Agfa Advantage a luce violet su lastra Silver (alogenuri d’argento) - con relative linee di sviluppo e piegatura - sempre scelti e forniti dal cliente, ed installati da G.M.D.E. Il workflow adottato per i prodotti de Il Sole 24 Ore è Agfa Arkitex.

… e la parte dello stabilimento che arriverà

Nelle aree dello stabilimento non ancra “in produ-zione”, è già a buon punto l’installazione degli impianti per la produzione delle testate del Gruppo Athesis. I giornali del gruppo veronese cambieranno dimensione, passando al “nuovo formato” di cm 35x50 stampato in modalità tabloid, per realizzare prodotti mono dorso foliazione fino a 96 pagine in full color inglobando anche gli inserti pubblicitari oggi stampati a parte. l’impianto potrà essere successivamente ampliato fino a raggiungere le 128 pagine. Per la rotativa la scelta è caduta sul modello Colorman, di Man Roland, a doppio sviluppo e doppia circonferenza, con larghezza di banda di due metri in configurazione a satellite. La Colorman ha sei portabobine, sei torri di stampa colore a 4/4 costituite da due unità satellite sovrapposte e due

piegatrici in modo da poter produrre allo stesso tempo due giornali diversi con foliazione massima fino a 96 pagine ciascuno, stampando in accumulo.

Tutti i nuovi prodotti potranno essere stampati in full color; su una delle due pieghe è stato installato un dispositivo aggiuntivo per la piega in “quarter fold” in modo da stampare anche prodotti di metà formato. Anche la nuova Colorman è stata dotata di tutte le automazioni possibili, a parte il lavaggio automatico dei rulli guidacarta. In particolare, è stata automatizzata l’alimentazione del caricamento bobine, e questo per-ché si utilizzeranno bobine di due metri, con un peso vicino alle due tonnellate. E sempre la dimensione della carta ha suggerito la scelta della configurazione a satellite della macchina, in grado di garantire meglio la completa tenuta a registro per una banda passante di così larghe dimensioni.E’ prevista la possibiltà di cucire il prodotto, completamente o parzialmente in una sezione centrale con due punti metallici. Per la spedizione sarà utilizzato un impianto Ferag, prescel-to, tra l’altro, per la flessibilità e facilità di allocare dinamicamente, senza fermare i 4 stacker su ciascuna delle linee di trasporto delle copie provenienti dalle due pieghe. Considerata l’articolazione della produ-zione delle testate dell’Athesis, questa funzionalità

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aumenta la sicurezza del sistema. E’ stata anche inserita una linea di taglio rotatorio trilaterale per la finitura dei prodotti in “quarter fold”. La dimensione del nuovo prodotto Athesis non consente l’utilizzo di impianti d’inserimento: l’editore ha scelto di stampare prodotti ad alta foliazione senza ricorrere ad inserti prestampati, una scelta diversa da quella del Sole 24 Ore, che, puntualmente, si riflette nei diversi layout industriali. Nel nuovo stabilimento di Caselle di Sommacampagna si è rinnovata una sorta di “duplicità” di linee produttive, non consueta nei centri stampa, ma già presente nel prece-dente stabilimento di San Martino. Anche per le positive esperienze precedenti, la gestione di un “doppio” impianto non è stata ritenuta un elemento di criticità.

Automazione e soluzioni di sicurezza in co-mune

Nello stabilimento sono stati inseriti alcuni dispo-sitivi per garantire continuità nel processo industriale: il centro stampa può operare autonomamente in caso di mancanza di energia perché sono stati inseriti due generatori alimentati a gasolio e le due rotative sono corredate da un gruppo di continuità per garantire, in caso di black out, l’arresto della rotativa senza danni alla produzione, con un riavvio immediato una volta ripristinata l’alimentazione di tensione.

E sempre su entrambe le linee lavorerà l’impianto di automazione della movimentazione delle bobine, sviluppato da un’azienda italiana, l’Elettric80, rappre-sentata nell’industria della stampa da Ferag. Già de-scritto nei dettagli nel numero precedente della nostra pubblicazione (cfr. TecnoMedia nr. 51 nell’archivio on line su www.ediland.it) il sistema di movimenta-zione automatica è basato su una coppia di carrelli a guida laser, pilotati dalle due rotative e seguiti dal centro controllo collegato via radio alle unità mobili. I due veicoli automatici prendono in carico le bobine spelate nella sala di stoccaggio e stabilizzazione del

centro stampa, dotata di controllo della temperatura e dell’umidità dell’aria, e le trasportano agli svolgitori di carta della Regioman e della Colorman, provvedendo contemporaneamente al ri-tiro degli scarti di produzio-ne. L’impianto, sviluppato da un’azienda italiana con vasta esperienza di movi-mentazione dei carichi ter-restri, dispone di numerosi sistemi di sicurezza attiva e passiva e, grazie all’impie-go della guida laser, consen-te di riadattare i percorsi dei carrelli con molta maggiore flessibilità rispetto a quanto offerto dalla tecnologia di movimentazione con guida a filo.

Alberto Borgarelli, Direttore tecnico del Sole 24 Ore

La sala stampa dove si lavorano i prodotti del Sole 24 Ore su impianti di Müller Martini.

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Carta, Editoria, Stampa e Trasformazione: un settore strategico per l’economia italianaPresentati a Milano il 6 febbraio scorso i dati aggregati della filiera, frutto di uno sforzo congiunto delle associazioni di categoria del settore. 42,1 miliardi il fatturato aggregato,2,6 miliardi di saldo positivo della bilancia commerciale, oltre 256.000 addetti che salgono a oltre 550.000 con l’indotto.

Alla presenza degli operatori italiani della Carta, Editoria, Stampa e Trasformazione, il 6 febbraio scor-so sono stati illustrati a Milano i dati aggregati che fotografano uno dei settori di eccellenza dell’industria italiana. Per la prima volta, le Associazioni Industriali del settore hanno deciso di produrre dati economici complessivi per presentare la situazione e le prospet-tive di una delle filiere più vitali e innovative della nostra industria.

Gli indicatori emersi dalla ricerca sono di tutto rilievo e, per molti versi, sorprendenti. Il fatturato aggregato 2006 ha evidenziato un valore di 42,136 miliardi di euro, di cui 8,27 miliardi relativi all’export (entrambi i valori sono in crescita rispetto al 2005, rispettivamente dell’1,5% e del 2,1% ). Il saldo della bilancia commerciale è positivo per 2,6 miliardi di euro, e si è mantenuto tale fino dall’anno 2000. Gli addetti sono oltre 256.000, pari al 5,2% dell’occupa-zione manifatturiera complessiva in Italia.

Uno sforzo congiunto e inedito Lo studio, coordinato dal Prof. Alessandro Nova

dell’Università Bocconi di Milano, è stato commis-sionato dalle otto Associazioni che rappresentano la filiera: Acimga (Associazione Costruttori Italiani Macchine per l’Industria Grafica, Cartaria di Tra-sformazione e Affini); Aie (Associazione Italiana Editori); Anes (Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata); Argi (Associazione Rappre-sentanti Ufficiali e Produttori/Distributori in Italia di Macchine, Sistemi e Prodotti per il Settore Grafico); Asig (Associazione Stampatori Italiana Giornali); As-socarta (Associazione Italiana fra gli Industriali della Carta, Cartoni, e Paste per la Carta); Assografici

(Associazione Nazionale Italiana Industrie Grafiche Cartotecniche e Trasformatrici); FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali). Da sottolieare il fatto che si tratta della prima volta che le associazioni di categoria del settore uniscono le rispettive forze per dare vita ad una fotografia complessiva del settore.

Un settore stabile e in crescita

A commentare i dati e discutere sulle prospettive di sviluppo della filiera sono stati lo stesso Alessan-dro Nova e Innocenzo Cipolletta, alla presenza dei Presidenti e dei direttori delle Associazioni coinvolte nella ricerca.

L’analisi ha preso in esame un arco di tempo assai ampio, che va dal 2000 al 2006 (anno per il quale in alcuni casi si dispone di stime). Le serie storiche mo-strano un andamento del fatturato in costante crescita (da 40,38 a 42,14 miliardi di euro); dal raffronto con i dati relativi all’intero settore industriale italiano, la filiera appare caratterizzata da un ciclo più stabile.

I rapporti export/fatturato e l’import penetration indicano una forte tenuta della competitività inter-nazionale dell’industria grafica italiana. L’export su fatturato è infatti cresciuto dal 18% dell’anno 2000 al 20% del 2006, mentre l’import penetration è rimasto sostanzialmente stabile, con un lievissimo calo dal 15% al 14%; ne è conseguito un miglioramento del saldo positivo della bilancia commerciale della filiera, passato, nel periodo preso in considerazione, da 1,4 a 2,6 miliardi di euro, a fronte di un saldo complessivo della bilancia commerciale italiana che è negativo a partire dal 2004, sia in assoluto che al netto del-l’import del settore energetico, che tradizionalmente condiziona un paese come l’Italia, caratterizzato dalla

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forte dipendenza dall’estero per l’energia. Il settore grafico italiano, in sintesi, appare

come un saldo presidio del sistema industria-le italiano, con tassi di crescita che, se non raggiungono nelle fasi espansive i picchi di altre aree industriali, rimangono comunque costanti anche nelle fasi recessive. Un dato, questo, molto significativo in un contesto che ha visto il “Sistema Italia” soffrire, tra il 2000 e il 2006, di un calo reale della produzione industriale vicino all’1,5%.

Cresce l’export e il consumo interno

Lo sviluppo del fatturato della filiera Carta, Editoria, Stampa e Trasformazione è avvenuto prevalentemente sui mercati in-ternazionali: dopo un biennio (2002-03) in cui sia le esportazioni sia i consumi interni hanno registrato un segno negativo, nel pe-riodo 2004-2006 le esportazioni sono tornate a crescere e i consumi interni hanno mostrato una evoluzione positiva, pur se in tono minore, evi-denziando un sostanziale equilibrio nella crescita del mercato e nella ripartizione tra produttori nazionali e stranieri.

Il consumo apparente (produzione + import – export), che nell’anno 2000 era stato pari a 38,9 miliardi di euro, è sceso infatti nel 2002 a 38,37 e nel 2003 a 38,07 miliardi di euro, per poi risalire nel 2005 a 38,96 e nel 2006 a 39,5 miliardi di euro). E mentre l’export è passato dai 7,3 miliardi del 2000 agli 8,3 del 2006, l’import è sceso da 5,9 a 5,7 miliardi e le vendite interne sono cresciutre da 33,1 a 33,9 miliardi.

I dati occupazionali

Gli addetti, pari a 256.000 unità (a cui si aggiun-gono ulteriori 579.000 unità dell’indotto) mostrano un andamento sostanzialmente stabile: nel 2000 il numero degli addetti era pari a soli 10.000 addetti in più. Anche in questo caso, il settore si caratterizza per una maggiore stabilità nell’assecondare i cicli economici rispetto all’industria manifatturiera italiana nel suo complesso.

Il ruolo della filiera grafica nel panorama in-dustriale italiano

In estrema sintesi, il sistema rappresentato dalla filiera della carta può essere inquadrato all’interno del sistema produttivo italiano sulla base della sua

rappresentatività:• Un’occupazione complessiva intorno ai 256.000

addetti nel 2006, pari al 5,2% dell’occupazione manifatturiera complessiva e stabile nel corso dell’ultimo quinquennio;

• Una occupazione “indotta” nei settore a valle che può essere quantificata in circa 579.000 unità;

• Un fatturato leggermente crescente nel quinquen-nio, nonostante la non favorevole dinamica dei consumi interni e la riduzione nei prezzi in alcuni comparti rappresentativi della filiera;

• Rapporti di export/fatturato e di import penetra-tion relativamente ridotti in valore (in virtù del modesto grado di apertura internazionale della filiera, soprattutto nei suoi segmenti a valle) ma che indicano chiaramente un forte tenuta della competitività internazionale (in crescita l’export su fatturato e in riduzione l’import penetration);

• Un saldo positivo della bilancia commerciale che ha evidenziato una crescita da 1,4 a 2,7 miliardi di Euro nel periodo 2000-2006 ottenuto attraverso una riduzione delle importazioni e una crescita dell’export di filiera;

• Un saldo della bilancia commerciale crescente nel tempo rispetto al sistema nazionale. Nel 2004 il saldo complessivo della bilancia commerciale italiana è diventato negativo mentre quello della filiera è positivo e crescente, con un contributo alla componente positiva dell’interscambio ancora più determinante.“Continuità e stabilità nella crescita sono gli

Alessandro Nova dell’Università Bocconi, che ha coordinato la ricerca.

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elementi rilevanti della filiera – ha commentato Alessandro Nova – specie se analizzati all’interno della forte turbolenza che ha caratterizzato il periodo 2000-2006: si tratta di un contesto industriale a rischio estremamente ridotto e con andamenti molto regolari. Solo l’industria alimentare, per ovvie ragioni, mostra una variazione inferiore nei tassi di crescita annuale. In compenso la filiera Carta, Editoria, Stampa e Tra-sformazione è la seconda come crescita complessiva tra i settori industriali italiani, dopo le Macchine ed Apparecchi Meccanici, nel periodo 1990-2006. Una filiera vivace, innovativa e solida, assolutamente strategica per la competitività del sistema industriale e dell’eccellenza italiana”.

Quali prospettive?

E’ toccato ad Innocenzo Cipolletta, attualmente presidente delle Ferrovie dello Stato ed esperto sia di politiche industriali che del settore specifico della comunicazione - è stato tra l’altro direttore generale di Confindustria e Presidente del Sole 24 Ore - ipotizzare le probabili linee evolutive del settore e indicare quali sostegni i poteri pubblici possano fornire ad un settore che ha mostrato nel corso degli anni di costituire un

solido asset del sistema industriale italiano.In primo luogo, appare necessario operare, con

ogni strumento diusponibile, per rafforzare la strut-tura della filiera, attraverso un sostegno “forte” in termini industriali ad un sistema che, anche nel corso degli ultimi anni - assolutamente non favorevoli - ha mostrato un elevato grado di stabilità sia nei livelli di produzione che nei livelli di occupazione. Un so-stegno che deve tradursi non in politiche assistenziali o protezionistiche, ma nell’assecondare quei processi di ristrutturazione - comuni a molti altri comparti produttivi - che comporteranno una sofisticazione dei sistemi manageriali e un’auspicata crescita delle dimensioni delle imprese sia organica che attraverso processi di aggregazione.

In secondo luogo, occorre rafforzare la presenza e la penetrazione sui mercati internazionali. La filiera ha fornito e continua a fornire un contributo rilevante e crescente in termini di bilancia commerciale positiva. L’evoluzione degli ultimi anni ha addirittura mostrato un processo di progressiva crescita nella competitività internazionale delle imprese in un contesto di mercato problematico. Va peraltro sottolineato che anche il sistema-carta sta progressivamente aprendosi alla concorrenza internazionale che implicherà, come di

consueto, il rischio di penetrazione/colonizzazio-ne da parte di concorrenti esteri e l’opportunità di espansione/crescita in mercati internazionali. A questo riguardo va ipotizzato un sistema di misure “dedicate” e mirate ad agevolare le imprese nella penetrazione di mercati esteri, con particolare ri-ferimento a quelli europei e alla difesa del sistema da fenomeni di concorrenza basata su dumping sociale e ambientale, soprattutto da parte di Paesi dell’Estremo Oriente e dell’est europeo.

Ed infine, assolutamente decisiva è l’attiva-zione di un sistema di misure e di incentivi alla crescita tecnologica e all’innovazione delle im-prese, al fine di accumulare competenze e risorse che contemporaneamente: • consentano alle imprese di innalzare il livello

tecnologico dei processi e dei prodotti, ac-crescendo la propria competitività anche con riferimento a clienti “sofisticati” e la propria presenza sui mercati internazionali;

• Consentano lo sviluppo di processi di innova-zione di prodotto e di processo;

• Consentano di sviluppare competenze e cono-scenze di elevato livello attraverso interventi di rafforzamento delle strutture e dei processi di formazione.Innocenzo Cipolletta, Presidente del gruppo Ferrovie dello

Stato, durante il suo intervento alla presentazione dei dati della Filiera dell’editoria, carta, stampa e trasformazione

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Hybrid printing: stampare prodotti semi-commercialinegli stabilimenti per i giornaliCome possono attrezzarsi gli stabilimenti per la stampa full color dei giornali per acquisire commesse relative alla realizzazione di prodotti commerciali e semi commerciali ? A questa domanda cercherà di rispondere Ifra Italia 2007, la conferenza internazionale per l’industria della editoriale e della stampa italiana che si svolgerà a Baia Chia, in Sardegna, nei giorni 20 e 21 giugno prossimi. La seconda parte della fortunata manifestazione, che quest’anno compirà i dieci anni di vita, sarà dedicata ai nuovi modelli di organizzazione del lavoro editoriale in Europa ed in Italia

Baia Chia, in Sardegna, sarà la cornice che ospiterà i lavori d’Ifra Italia 2007, edizione del decennale, dedi-cata a due fra gli argomenti più attuali, ed importanti, dell’in-dustria editoriale della stampa: l’hybrid printing – realizzazio-ne di prodotti commerciali in stabilimenti configurati per la stampa full color dei giornali – e i nuovi modelli di organiz-zazione del lavoro editoriale.

La manifestazione è pro-mossa come di consueto dalla Fieg- Federazione Italiana Editori Giornali- dall’Asig - Associazione Stampatori - e dall’Ifra, la più importante organizzazione internazionale per la ricerca e sviluppo dei quotidiani con oltre 1.500 asso-ciati in tutto il mondo, ed anche per questa edizione ci saranno aziende fornitrici molto importanti che offriranno il loro supporto in qualità di sponsor.

Ifra Italia 2007 si aprirà nel tardo pomeriggio del giorno 20 giugno, con appuntamento a Cagliari presso la sede dell’Unione Sarda. Dopo il benvenuto in Sar-degna, la presentazione della manifestazione e l’in-troduzione alla visita dello stabilimento dell’Unione Editorale, i partecipanti andranno a cena e, al termine, potranno vedere di persona la stampa dei quotidiani nel nuovo centro stampa di Cagliari.

La conferenza della decima edizione di Ifra Ita-lia si aprirà alle ore 9.30 del 21 giugno, al centro congressi dell’hotel Le Meridien di Baia Chia. la prima parte dei lavori sarà dedicata alla possibilità di

stampare prodotti commerciali e semi-commerciali negli stabilimenti per i quotidiani. Quali sono gli

scenari in Europa ed in Italia? Che cosa chiede il mercato dei prodotti semi commerciali agli stampatori di quotidiani ? Quali investimenti occorre avviare per soddisfare al meglio le richieste e, soprattutto, come bisogna or-ganizzarsi per avere successo ? A queste domande risponderanno manager e specialisti italiani ed stranieri all’interno di quattro sessioni di lavoro. Come nella tradizione della manifestazione, esperienze di successo, progetti in corso di attuazione e rifles-sioni di carattere più generale si alterneranno a tavole rotonde; ci saranno anche spazi dedicati alle domande ed agli interventi del pubblico.

la seconda parte della conferenza sarà dedicata a temi più strettamente editoriali, ed in modo parti-colare all’organizzazione del lavoro nelle imprese multimediali. Anche qui esperienze e voci dall’Italia e dall’estero.

Al termine dei lavori, e dopo uno spazio per il relax, tutti i partecipanti saranno invitati alla serata finale di Ifra Italia 2007 che, proprio in Sardegna, festeggerà un anniversario importante: i primi dieci anni di attività.

Il programma completo di Ifra Italia 2007, ed i moduli per l’iscrizione e la prenotazione dell’hotel, saranno pubblicati sul sito www.ediland.it, e distribuiti in formato digitale e su supporto cartaceo.

20 – 21 Giugno 2007, Baia Chia (Cagliari), Le Meridien Chia Laguna

Ifra Italia 2007Decima edizione

CONFERENCE

More info at www.ifra.com/events

FI EGFEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI

In Association with

Quotidiani, e non solo...

– Hybrid Printing: la stampa dei prodotti non editoriali presso i centri stampa per quotidiani

– Editori multimediali: nuovi modelli di organizzazione del lavoro in Europa ed in Italia

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Internet a servizio delle comunità locali:l’esperienza di BresciaOnLineL’esperienza e le soluzioni innovative di un portale, BresciaOnLine, che in dieci anni d’attività ha saputo di volta in volta cambiare strategie ed approcci commerciali al web seguendo l’evoluzione del mercato globale dal punto di vista del Portale locale.

Interazione, sinergie, economie di scala e collabo-razione fra media stampata, radio e televisione sono parte dell’esperienza industriale quotidiana dell’Edi-toriale Bresciana, la società alla quale fanno capo Il Giornale di Brescia, due emittenti televisive locali, Teletutto e Telenord, due emittenti radiofoniche, radio Bresciasette e radio Classica Brescia-na, la concessionaria Numerica Pubblicità e partecipazioni impor-tanti nel centro stam-pa quotidiani CSQ di Erbusco.

A questo panorama aziendale orientato de-cisamente in direzione della multimedialità, si è aggiunto, una de-cina di anni fa, Bre-sciaOnLine, un sito, trasformato succes-sivamente in portale, che ha seguito passo a passo l’evoluzione del mercato globale on line con una forte caratterizzazione locale.

BresciaOnLine (www.bresciaonline.it) nasce nel 1996 come brand, un marchio da posizionare in rete per osservare da vicino le nuove potenzialità del-l’allora nascente comunicazione via internet. “Fin da allora avevamo intutito che il web potesse diven-tare importante” ricorda oggi Lorenzo Galoforo di BresciaOnLine- “Anche Telecom stava iniziando. Il problema era, all’epoca, che non c’erano molti utenti in rete”. Il primo passo è stato quello di proporre al mercato un kit di connettività alla rete:in poco tempo

sono stati superati i 10.000 utenti a pagamento, con una quota di mercato sul territorio locale prossima al 70% del totale delle utenze. Dovendo acquistare molta banda per la connettività ad Internet, BresciaOnLine pensa di utilizzarla anche in uscita. Iniziano i contatti con le aziende del territorio, e nella nuova veste di

server provider si strin-gono accordi con circa quattromila imprese-clienti alle quali sono registrati domini inter-net, sempre immagi-nando una significativa espansione delle attivi-tà in rete. Nel 1999, con l’arrivo di Tiscali sul mercato, Internet e la connettività comincia-no a diventare gratuiti e, venendo meno l’in-teresse dei clienti per questo tipo di offerta a pagamento, è stato necessario ripensare

ancora una volta il modello di business da proporre al territorio. Nel 2000 nasce la società che darà vita al portale, e dal 2002 si vara una nuova organizzazione: BresciaOnLine si concentra sul portale, Bol business sui servizi alle imprese. Nel 2004 si avvia un processo di cessione di tutte le attività dedicate alla connessio-ne, nel 2005 si cedono anche le attività di hosting: i tempi sono maturi per puntare al rafforzamento del portale BresciaOnLine, avviato nel 2002 e destinato ad integrarsi fra i canali di comunicazione e servizio in portafoglio all’Editrice Bresciana.

La “vocazione” editoriale del gruppo proprietario

Lorenzo Galoforo di BresciaOnLine

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del Giornale di Brescia, che ha seguito i cambia-menti radicali del mercato internazionale di Internet nel corso di un decennio, ha oggi consolidato un volume fra i 140 e i 180 mila UNIQUE VI-SITOR mensili (solo sul portale) con due milioni di pagine-viste nell’arco dei trenta giorni e una massa fra le 300 e 400 mila visite al mese. A fine 2006 si contavano oltre 146.000 utenti registrati. “BresciaOnLine” - com-menta con soddisfazione Lorenzo Galoforo-“pur rimanendo un’iniziativa locale è confrontabile, per volume di contatti, a piccole iniziative di carattere nazionale”.

Valorizzare il territo-rio locale

Che cosa ha fatto il portale locale per consolidare questa crescita ? Valo-rizzare il territorio.

BresciaOnLine comincia come iniziativa editoria-le: il portale è strutturato in aree tematiche: ANNUN-CI, BRESCIA NON PROFIT,CONOSCI BRESCIA, FORMAZIONE E LAVORO, SHOPPING, SPORT, TEMPO LIBERO... ma attenzione a non confonderlo con un tradizionale mezzo di comunicazione. Ciò che si voleva era creare una piattaforma di aggregazione fra il territorio ed i diversi canali di comunicazione del gruppo editoriale, stampati ed elettronici.

Il modello di business ha puntato sugli User Ge-nerated Contents: i protagonisti di BresciaOnLine sono le associazioni, gli enti locali, le imprese private e pubbliche che veicolano, a pagamento, i contenuti verso i loro utenti. I responsabili di queste organizza-zioni scrivono le notizie direttamente all’interno del portale, i responsabili di BresciaOnLine le verificano e quindi danno il “visto si stampi” per la pubblica-zione in rete. E’ il territorio il protagonista assoluto, e con risultati del tutto significativi e ricadute posi-tive su tutto il gruppo, perché l’aggregazione locale on line è in collegamento con il resto dei mezzi di

comunicazione. Sull’in-serto settimanale Ottopiù del Giornale di Brescia si stampano circa 400.000 an-nunci di piccola pubblicità classificata all’anno, e di questi il 30% arriva ormai via Internet direttamente dagli interessati.

Il portale è anche un contenitore d’inziative di-rette alla comunità brescia-na, dove un posto particola-re è occupato dai concorsi, come la musica sul web (da dove sono passati anche Elio e le storie tese e le Vi-brazioni) destinato a band emergenti, non solo locali, il concorso fotografico, che ha registrato l’invio, nelle diverse edizioni, di 20.000 immagini digitali, concorsi per disegni dei bambini, con circa 1500 disegni arrivati per ciascuna ad edizione, naturalmente a titolo gratuito, ed un coin-volgimento di oltre 3.000

“piccoli artisti” delle scuole. Molte di queste iniziative raccolgono sponsor importanti, Sony BMG per la musica, Heineken, o Zoom per il settore fotografico. Al termine dei concorsi si realizza un evento fisico, un concerto per il vincitore delle diverse categorie musi-cali, una mostra fotografica ed una festa dei disegni con consegne ai bambini dei vari riconoscimenti. Il portale ha anche sviluppato l’offerta di corsi di alfa-betizzazione informatica per l’utilizzo del computer e per la navigazione su Internet; è un meccanismo importante, perché crea un legame fra il web e la comunità del territorio.

Ci sono anche specifiche partnership con altri por-tali che riconoscono a BresciaOnLine una percentuale per tutti gli utenti che passano da lì per fare acquisti su di loro. Per sviluppare la massa critica di utenti, si è anche favorita la registrazione, offrendo casella di posta @BresciaOnLine.La raccolta di pubblicità nel 2006 è stata oltremodo significativa: dal portale sono arrivati circa 500.000 euro, ma l’editore ha ve-rificato che, se i servizi a valore aggiunto interessano veramente i privati, anche loro sono ben disposti ad acquistarli on line.

Il Giornale di Brescia è offerto in edizione digitale anche tramite il Portale di BresciaOnLine con modalità di pagamento innovative.

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Internet a servizio delle comunità locali: l’esperienza di BresciaOnLine

Fra queste iniziative, ci sono i concorsi di abilità, escluso naturalmente quello destinato ai disegni dei bambini. Il concorso fotografico richiede a quanti par-tecipano il versamento di quote, anche se di modesta entità. A pagamento è pure la diffusione del quotidiano Il Giornale di Brescia in formato digitale, così come altri servizi, come la possibilità di fare stampare in remoto i propri scatti digitali ricevendo le stampe a casa, o alcune funzionalità specifiche dei blog. Per fa-cilitare la diffusione di questi servizi presso il grande pubblico, BresciaOnLine ha sviluppato SMOLL.

SMOLL: prima si paga, poi si acquista

SMOLL è il borsellino elettronico prepagato. SMOLL è, più precisamente, il nome del valore di una singola unità di credito, pari a 10 centesimi di Euro. 50 SMOLL, che corrispondono a 5 Euro, sono il valore più piccolo acquistabile in tutte le edicole,

in alcune tabaccheria e presso altre punti vendita partner dell’inziativa. Il consumatore locale, in pra-tica, acquista una carta pre pagata, del formato di una comune carta di credito, sulla quale è riportato un numero di codice protetto da una patina di materiale opaco che viene rimossa dal proprietario esattamente come avviene per le tessere telefoniche pre pagate. Oltre a queste card l’utente può disporre di un vero e proprio borsellino elettronico on line ricaricabile con normale carte di credito, e da dove vengono scalati gli importi via via che si effettuano acquisti di servizi presso il sito BresciaOnLine, inoltre, vi è anche la possibilità di caricare il borsellino elettronico con bonifico bancario.

Per evitare abusi nell’utilizzo di questo denaro monouso gli utenti hanno un grado di certificazione altissimo. La prima volta che si attiva il servizio il nuovo cliente è chiamato telefonicamente dagli ad-detti di BresciaOnLine che verificano i dati anagrafici

Medprint alla nuova Fiera di Roma: definito il programma degli eventi

Panorama espositivo completo, gran numero di macchine in funzione ed eventi di primo piano legittimano una grande attesa per Medprint 2007.

250 aziende espositrici, con tutti i marchi più importanti del settore presenti direttamente, per circa 8.000 mq netti di superficie, grande presenza di soluzioni per la stampa digitale, per la stampa

a grande formato e per il finishing caratterizzano il debutto alla nuova Fiera di Roma (dal 19 al 22 aprile prossimi) della Mostra Mediterranea delle tecnologie per l’industria grafica, editoriale e cartotecnica. Il panorama merceologico ab-braccia tutte le attrezzature e le soluzioni per l’industria grafica e cartotecnica, dal pre-press alle macchine per la stampa tradizionale, fino agli inchiostri, ai supporti ed ai servizi.

Sarà una fiera facile da raggiungere e proficua da visitare. Il nuovo quartiere espositivo di Roma è particolarmente accessibile; la razionalità delle infrastrutture ha permesso di realizzare un’esposizione di grande impatto e facile fruibilità. Ciò rende più agevole approfittare dei momenti di approfondimento che si abbinano alla mostra. Sul tema, Medprint 2007 mette in campo un programma completo, che tocca tutti gli aspetti del printing e del converting, da quelli più tecnici ai temi del marketing di prodotto, di sempre maggiore attualità in funzione delle nuove prospettive aperte dalle tecnologie digitali.

Nel programma ci sono incontri, convegni e seminari realizzati con la collaborazione delle più rap-presentative sigle dei settori in esposizione.

La giornata inaugurale, il 19 aprile, è caratterizzata dal primo evento frutto della collaborazione fra Centrexpo Spa e 4IT Group: si tratta del Digital Printing Forum@Medprint, che avrà per tema “Oltre la stampa digitale: i servizi a valore aggiunto che aiutano a vendere meglio”.

CNA Grafica promuove venerdì 20 aprile l’incontro “Relazione vista con gli occhi del marketing tra professionista e cliente”. La stessa giornata ospita il primo dei due eventi ATIF (Associazione Tecnica Italiana per lo sviluppo dell Flessografia), dedicato a “Calibrazione e tolleranze nelle matrici in fotopoli-mero”. Si focalizza sull’organizzazione dell’azienda tipografica il secondo appuntamento della giornata targato CNA: il tema è “Stampa, spedizione e deposito: prospettive e problemi per autori, tipografi e piccoli editori”.

Il programma dei convegni prosegue con il 3° incontro degli etichettifici del Centro-Sud, suddiviso in due parti, organizzato da Gipea (venerdì 20 aprile prima parte e sabato 21 seconda parte); la stessa giornata ospita l’incontro promosso da Inside srl, società attiva nell’ambito dei servizi di marketing, della comunicazione e della formazione nel settore grafico (“Tecnicamente di più – Il file nativi o i PDF creano problemi in stampa?”), e il secondo seminario di ATIF, sul tema “La gestione del colore in fles-sografia”.

Per finire, gli appuntamenti istituzionali che hanno scelto Medprint come sede: Gipea riunisce l’assem-blea dei propri associati il 20 aprile, CNA Grafica terrà sabato 21 il Consiglio Nazionale dell’Unione.

Una particolare attenzione è rivolta anche al settore della formazione, ai “tipografi del futuro”: le due giornate del 19 e 20 aprile sono aperte alla partecipazione selezionata di gruppi di studenti delle scuole professionali.

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del nuovo registrato. Il risultato di questo sistema di controllo, appositamente sviluppato dal portale, è che l’utilizzo illecito od illegale dei sistemi di pagamento on line è pari a zero.

I vantaggi di questo sistema di credito, mutuato dalle compagnie telefoniche ed adattato alle esigenze locali, sono molteplici. SMOLL è sicuro, garantito, facile da usare e ottimizzato per servizi a basso costo. E’ denaro monouso con un meccanismo interno di pa-gamento dove l’emittente ed il ricevente coincidono, e dove non esiste intermediazione di sorta.

Con SMOLL si comprano tutti i servizi disponibili su BresciaOnLine, con un principio semplice ed effi-cace: prima si paga, poi si acquista. L’obiettivo per il 2007 è di oltrepassare i 150.000 euro di fatturato per vendita on line diretta al consumatore finale.

Automazione dei processi

Dal web è nato anche un prodotto cartaceo, Brescia più, un inserto settimanale del quotidiano dedicato agli eventi del territorio, inviati dagli utenti diretta-mente attraverso internet. Il passaggio dal web alla

carta è stato realizzato grazie ad un accurato studio da parte dei tecnici di BresciaOnLine del sistema edito-riale Hermes di Unisys (dopo la fusione, e dal primo marzo di quest’anno, diventata a tutti gli effetti Atex) utilizzato per la produzione del quotidiano.

Attraverso l’utilizzo dei moduli applicativi svi-luppati ad hoc, le informazioni prodotte e raccolte dal Portale possono essere trasferite senza ulteriore intervento umano agli altri media del gruppo: gli eventi di Bresciapiù arrivano alla tipografia del gior-nale già opportunamente formattati per la stampa, la programmazione delle sale cinematografiche della provincia, pubblicata quotidianamente sul portale, viene esportata sul quotidiano e sul teletext delle emittenti televisive del gruppo; altrettanto avviene con gli annunci economici dell’inserto bisettimanale del Giornale di Brescia “Ottopiù” o con la pubblica-zione degli avvisi d’asta per le vendite immobiliari fallimentari e giudiziarie.

Grazie a questi meccanismi il Portale Internet assume un ruolo nuovo di collettore e distributore di contenuti: una strada da poco intrapresa che già mani-festa importanti risultati e apre nuove prospettive.

Tariffe vantaggiose per i soci ASIG negli alberghi MONRIF

Grazie alla convenzione con la MONRIF, i soci dell’ASIG possono usufruire dei servizi offerti dalla prestigiosa catena alberghiera a prezzi convenzionati estremamente vantaggiosi:

Grand Hotel Brun - Milano:doppia uso singolo ............................. € 145doppia ................................................ € 175

Hotel Hermitage - Milano:doppia uso singolo ............................. € 165doppia ................................................ € 235

Hotel Royal Garden - Milanofiori:doppia uso singolo ............................. € 135doppia ................................................ € 155

Royal Hotel Carlton - Bologna:doppia uso singolo ............................. € 175doppia ................................................ € 245

Hotel Internazionale - Bologna:doppia uso singolo ............................. € 135doppia ................................................ € 165

I prezzi sono comprensivi di IVA (10%) e piccola colazione a buffet.Per prenotare telefonare al numero verde 800.834033

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La telefonia su internet (VoIP) promette risparmi di costi e miglioramenti organizzativiI risultati di una ricerca evidenziano il grado di conoscenza e di adozione della nuova tecnologia da parte delle aziende italiane, che l’hanno già adottata nel 17% dei casi

Oggi si registra una forte diffusione del VoIP (Voice over IP, cioè telefonia su internet), la tecnologia con cui è possibile far viaggiare la voce da un punto all’altro della rete Internet, dopo averla opportunamente codificata in pacchetti IP.

Questa tecnologia è stata adottata negli ultimi anni so-prattutto dai grandi carrier internazionali per abbassare i co-sti delle telefonate sulle lunghe distanze sfruttando internet. Il VoIP è ora entrato a far parte dell’esperienza quoti-diana di milioni di persone che navigano in rete, grazie alla crescente diffusione della banda larga; Skype, che conta oltre cento milioni di utilizzatori, ha contribuito massicciamente a far sperimentare il VoiP al grande pubblico.

Nelle aziende l’adozione della telefonia su internet è in grande crescita, con risparmi di costi e vantaggi nell’organizzazione del lavoro: ci si attende ora una forte spinta alla diffusione del VoIP dagli ultimi sviluppi che lo includono nella telefonia cellulare aziendale, sfruttando connessioni wireless.

Non solo risparmio di costi ma cambiamento nell’organizzazione del lavoro

L’introduzione in Italia del VoIP è stata oggetto di un Convegno organizzato presso l’Università Bocconi a fine gennaio per la presentazione della ricerca “VoIP Im-pact 2007 – Innovazione nelle reti di telecomunicazioni e innovazione del sistema produttivo del Paese”.

La ricerca è stata condotta dallo IOSI Bocconi (Istituto di Organizzazione e Sistemi Informativi) in collaborazione con Italtel e Cisco Systems Italia, al fine di studiare come procede la conversione al VoIP e mi-surare gli impatti della telefonia su internet nel contesto economico italiano.

Il VoIP rappresenta un’importante innovazione tecnologica nelle reti di telecomunicazioni, ma anche la possibilità di un’innovazione organizzativa per le impre-

se: non si tratta infatti soltanto di attuare una riduzione dei costi di gestione, ma di sfruttare le potenzialità del network IP per fruire ad esempio di servizi integrati di condivisione di dati, rubriche e calendari.

A che punto siamo in Italia

Secondo i risultati della ricerca, il 16,8% delle imprese italiane con più di 10 addetti ha già deciso di adottare sistemi di telefonia via internet, mentre il 64,3% è qualificabile come potenziale adottante (a conoscenza del VoIP, interessato o in fase di valutazione) e il 19% dichiara di non conoscerlo.

Quasi la metà delle imprese che ha deciso per il VoIP è già a uno stadio avanzato di introduzione del sistema e il 50% di queste intende prossimamente sostituire il sistema di telefonia tradizionale, avendo sperimentato un miglioramento dei servizi e della qualità delle co-municazioni.

Sono le imprese con più di 500 addetti quelle che presentano un sistema VoIP a pieno regime, mentre la percentuale delle aziende che ha dichiarato di non cono-scere il VoIP è concentrata totalmente nella fascia delle imprese di minori dimensioni, tra i 10 e i 49 addetti.

Le grandi aziende sono state anche le prime ad intro-durre il VoIP: nel 2003 oltre il 15% di quelle con più di 500 addetti aveva già deciso di avviare progetti, mentre la percentuale di imprese di minori dimensioni era pari al 5%. Per queste ultime la volontà di introdurre sistemi VoIP si è invece manifestata, in modo più rilevante, tra il 2004 e 2006.

I motivi alla base dell’adozione del VoIP sono sicura-mente la riduzione dei costi (91,4%) ma anche l’offerta di nuovi servizi agli utenti (62,7%), l’incremento della qualità della comunicazione (52%).

Le grandi aziende in particolare hanno colto per prime il vantaggio di implementare il VoIP nelle loro diverse sedi, permettendo una semplificazione infra-

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strutturale del sistema delle comunicazioni e un forte risparmio nel traffico telefonico infragruppo.

La ricerca Bocconi è stata condotta nel luglio 2006 con interviste a un campione di circa 3.000 aziende rap-presentative dell’universo di riferimento pari a 211.310 imprese appartenenti ai settori di commercio, industria, finanza, pubblica amministrazione e servizi, utilities e altri servizi pubblici.

Previsioni di sviluppo

Secondo il coordinatore della ricerca, il docente di Sistemi informativi e organizzazione aziendale alla Boc-coni Ferdinando Pennarola “In Italia siamo all’alba della rivoluzione nel settore delle tlc e la ricerca mostra che c’è un certo attendismo in merito a queste innovazioni. Ma è solo questione di poco tempo in più e i sistemi VoIP saranno un giorno adottati da tutte le utenze”.

Mauro Righetti, amministratore delegato del gruppo Italtel che ha collaborato alla ricerca, pone l’accento sull’innovazione organizza favorita dal VoIP: “La virtualizzazione del posto di lavoro, la possibilità di comunicare in qualunque momento indipendentemente dal terminale utilizzato, l’integrazione completa tra tlc e IT sono la dimostrazione tangibile di come la tecnologia VoIP stia cambiando il nostro modo di lavorare”. Il VoIP quindi va considerato come leva abilitante di maggiori efficienze, di semplificazione dei processi, di competitività.

Per Stefano Venturi, AD di Cisco Systems, la creazione di una piattaforma IP su cui far confluire ed integrare tutte le forme di comunicazione di un’azienda - dalla voce, al video, ai dati, alla mobili-ty - è un investimento strategico sui cui basare nuovi modelli organizzativi che garantiscano maggiore flessibilità e capa-cità di adattarsi a cambiamenti repentini, un passo quasi obbligato in un contesto competitivo globalizzato.

Il trend di sviluppo è in forte ascesa

in tutta Europa: nel 2010 i servizi VoIP rappresenteranno il 23% dei minuti di conversazione in Italia, il 24% in Francia, il 27% in Svezia, e solo il 9% in Gran Bretagna. Il diverso livello di sviluppo previsto è spiegabile con l’andamento della concorrenza nel settore delle te-lecomunicazioni: nei mercati dove la concorrenza è più elevata e sono quindi disponibili offerte e tariffe più basse, i servizi VoIP si affermeranno meno rapidamente.

Gli operatori del settore

Le offerte per le attuali configurazioni esistenti di VoIP rientrano in due categorie ben separate: imprese di telecomunicazioni e fornitori indipendenti di servizi VoIP, che applicano modelli di business diversi e sono sottoposte a vincoli normativi diversi.

Nella prima categoria troviamo operatori non incum-bent provenienti dal settore delle telecomunicazioni, che offrono servizi VoIP utilizzando reti a banda larga come cavi e fibre ottiche e si sono concentrati sullo sviluppo di servizi innovativi integrati e sull’accesso a internet a banda larga, ad esempio Tiscali.

Troviamo anche imprese provenienti dal mondo della TV via cavo e delle infrastrutture alternative, ad esempio Fastweb, e naturalmente gli incumbent nazio-nali di telecomunicazione, che hanno lo scopo di man-tenere la leadership nel mercato della telefonia: il primo operatore a fornire servizi VoIP è stato British Telecom nel 2003, mentre Telecom Italia ha seguito l’esempio nel 2004 con l’offerta Alice mia su ADSL, e ora propone a un maggiore livello di complessità Hypercentrex e Alicecorporate IPPBX, quest’ultima in collaborazione con Italtel ed esclusivamente su progetto.

Grado di consapevolezza nei confronti dei sistemi VoIPFonte: VoiP Impact 2007

Non siamo a conoscenza dei sistemi

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Siamo a conoscenza dei sistemi VoIP

45,7%

Siamo interessati ai sistemi VoIP

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Stiamo valutando l'adozione di un sistema VoIP

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Il sistema VoIP funziona a regime

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Curva di diffusione dei sistemi VoIPFonte: VoiP Impact 2007

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La telefonia su internet (VoIP) promette risparmi di costi e miglioramenti organizzativi

Nella seconda categoria di provider di servizi VoIP troviamo fornitori indipen-denti che offrono servizi VoIP, soprattutto PC-a-PC, gratuiti o a basso prezzo, senza sottostare a particolari vincoli legislativi e acquistando l’accesso alla rete da altri operatori.

Oltre ai diversi provider locali che offrono convenienti servizi VoIP, ci sono ad esempio Yahoo, che fornisce servizi VoIP attraverso Messenger, Microsoft e Google Talk; il più diffuso è naturalmente Skype, acquisito negli scorsi mesi da e-Bay.

Il caso Skype

Esistono oltre 100 milioni di utenti in tutto il mon-do registrati su Skype, per la maggior parte fruitori di servizi gratuiti a livello residenziale, anche se è pure molto diffuso l’utilizzo di Skype a livello lavorativo, per affiancare un canale alternativo alle comunicazioni via telefono fisso e telefono cellulare.

Solo una piccola parte degli utenti effettua chiamate che generano profitti, quando cioè si chiamano utenti non Skype attraverso Skype. E’ quindi difficile il raf-fronto con i profitti degli operatori telecom, dato che nel caso di Skype sono generati soprattutto da entrate pubblicitarie e servizi aggiuntivi a pagamento, piuttosto che da ricavi diretti da telefonia come nel caso delle società di telecomunicazione.

Il modello è comunque in via di trasformazione, visto l’annuncio di Skype a fine gennaio di aggiungere la tariffazione di 4,5 cent allo scatto alla risposta su tutte le chiamate SkypeOut, quelle cioè che si usano per con-tattare cellulari e telefoni fissi. Inoltre è stata annunciata SkypePro, la prima flat a cui possono abbonarsi utenti di vari Paesi, tra cui l’Italia. A chi fa notare che esisto-no ora concorrenti che offrono prezzi più convenienti, il managment si Skype risponde che le differenze di

prezzo sono minime, e che la gente può essere dispo-sta a sopportare qualche centesimo di spesa in più, in cambio della comodità di usare la stessa applicazione già usata per le chiamate gratis. Molto spinta infine la commercializzazione degli apparecchi telefonici Skype, che permettono di superare la stretta dipendenza dal PC durante le telefonate.

La discesa in campo di Microsoft

In questo mercato così promettente non poteva mancare la discesa in campo della società di Redmond, che già operava nel VoIP tramite l’accordo stipulato con NEC, produttore di sistemi di telecomunicazioni e che ha stipulato lo scorso anno un’alleanza quadriennale con Nortel Networker.

Questa volta Microsoft sembra fare proprio sul serio: ha annunciato a febbraio “enhanced VoIP solutions”, un progetto che punta all’integrazio-ne del VoIP negli applicativi del pacchetto Office. Tutto ciò, con l’evidente scopo di ottimizzare l’efficienza e la produttività attraverso il lavoro cooperativo tra gli utenti. E’ imminente il rilascio della versione beta del software VoIP di Microsoft: l’azienda prevede “profitti per miliardi di dollari” per questo software “che avrà il compito di trasformare l’industria delle telecomuni-cazioni proprio come il sistema operativo Windows ha cambiato quella dei computer”.

A differenza di Cisco Systems, che vende sistemi integrati che includono sia i servizi di gestione che i software VoIP, Microsoft intende creare un modello di business distribuito, come quello dell’industria informatica, con al centro la sua suite di software per l’impresa Office.

Sarà proprio l’integrazione tra reti di fonia e dati, secondo Microsoft, a rivo-luzionare il modo di comunicare delle aziende, con il software a fare da collante tra questi due mondi finora separati.

Stadio di introduzione dei sistemi VoIPFonte: VoiP Impact 2007

Individuazione soluzioni possibili

3,6%

Scelta della soluzione

6,0%

Progetto pilota41,0%

Implementazione46,7%

Studio fattibilità2,5%

Analisi requisiti0,2%

Motivi alla base della decisione di adottare un sistema VoIPFonte: VoiP Impact 2007

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Riduzione dei costi

Riduzione dellacomplessità infrastrutturale

Offerta di nuovi servizi agliutenti

Incremento della qualitàdella comunicazione

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L’evoluzione dei giornali: dalla carta al multimediale?

Negli Stati Uniti i grandi editori si preparano al cambiamento, seguendo il mutare delle abitudini del pubblico, mentre la pubblicità online continua la sua crescita costante, anche in Italia

Appena spenta l’eco della dichiarazione dell’Eco-nomist, ora anche dal New York Times, per mezzo dell’editore Arthur Sulzberger jr., è arrivata un’altra previsione sul futuro dei giornali che ha fatto il giro delle redazioni di tutto il mondo: “Non so se tra cinque anni ancora stamperemo il New York Times e francamente non me ne importa molto”.

L’indifferenza sul fatto che i contenuti del giornale siano veicolati dalla carta o dal web, o magari dai cellulari o da altri dispositivi, è giustificato dal fatto che già oggi il NYT registra un milione e mezzo di lettori online, un numero pari ai lettori che lo acqui-stano in edicola.

Sulzberger si dichiara comunque tranquillo, sulla base del fatto che la diminuzione delle vendite verrà compensata dalla crescita della pubblicità online e dall’aumento continuo dei navigatori sul web, in forte crescita anche tramite la navigazione su telefono cellulare.

Cambiano le abitudini, cambiano i giornali

Si tratta di seguire l’evoluzione delle abitudini, secondo Sulzberger: “una volta la gente prendeva il giornale per trovare cosa danno al cinema, ora quel-l’informazione è dappertutto, ma i quotidiani possono integrare i materiali dei blog e degli autori esterni. Dobbiamo essere parte di una comunità e dialogare con il mondo online”.

Anche il Wall Street Journal ha appena operato una trasformazione dell’edizione su carta stampata e sul web, sulla base del principio di mandare online in sequenza continua i fatti che accadono 24 ore su 24, mentre sul giornale di carta si possono leggere il significato, l’interpretazione, le conseguenze degli stessi fatti secondo i diversi punti di vista.

Un piccolo share per la pubblicità su web, ma con potenzialità dirompenti

Per quanto riguarda l’Italia, la solita domanda “Il web ucciderà i giornali?” ha fornito questa volta il titolo al convegno organizzato dal “pensatoio” sulle telecomunicazioni, ThinkTel, che si è tenuto a Milano nel mese di febbraio.

Lo spunto è stato offerto dai tassi di crescita espo-nenziali della pubblicità sul web: secondo i dati diffusi da Thinktel, infatti, l’advertising on-line e’ cresciuto del 61,7% nel 2006 in Italia rispetto allo striminzito +1,2% della carta stampata e alla flessione dell’1,8% della televisione.

La percentuale di pubblicità che transita sul web resta bassa, seguendo i dati ThinkTel: il 2,1% contro il 35,2% della carta stampata e il 54,7% della televisione. Questo il commento di Carlo Guerci, coordinatore del convegno: ‘’Uno share piccolo, ma che se crescesse con questi tassi potrebbe insidiare la carta stampata’’.

Nella tavola 1 si riportano per confronto i dati relativi all’andamento del mercato pubblicitario nel 2006 elaborati da Nielsen Media Research (+2,6% rispetto al 2005); se le tendenze di fondo non si discostano molto dai dati di ThinkTel sopra indicati, i dati riguardanti la pubblicità su stampa riportati da Nielsen Media Research sono decisamente più favorevoli.

Una ricetta per i giornali dal Convegno Thinktel

I giornali spesso hanno una notevole capacità di informare in modo credibile il pubblico e in molti casi di aiutarlo a orientarsi criticamente su argomenti complessi, difficilmente comunicabili alle masse at-traverso altri media. Sono lo strumento principale e

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L’evoluzione dei giornali da strumento cartaceo a strumento multimediale

efficiente di informazione per il mondo business. Ma per sopravvivere, soprattutto nel conto economico, i giornali devono cambiare. Servepiù stringatezza, meno ideologia, più rigore, ma anche più freschezza, sia di contenuti sia di forma.

I giornali di oggi sono assai simili, se non identici, a quelli di 15 anni fa, mentre le nostre abitudini sono profonda-mente cambiate.

Queste sopra riportate sono state le conclusioni emerse dal convegno Thinktel, dove si è anche riassunto il quadro di forze e debolezze di carta e digitale evidenziato nella tavola 2.

Navigatori in aumento in Italia

Per avere un quadro comple-to della situazione, va conside-rato il dato riguardante la forte ascesa in Italia dell’utilizzo di internet, come testimoniato dai dati forniti a febbraio da com-

Score Media Metrix: tra i primi 15 Paesi in termini di penetra-zione l’Italia si collo-ca al 10° posto, con 15,9 milioni di utenti (+13%), contro i 153 milioni degli Stati Uniti, saldi al primo posto, ma con una crescita percentuale di appena il 2% ri-spetto al 2006.

Una piccola folla di navigatori, dun-que, quella che si appresta a trarre le proprie informazioni sempre più spesso dal mezzo online: la sfida per i giornali tradizionali è quella di mantenere anche nel pubblico più gio-vane, che rappre-senta buona parte di

questa folla, il gusto per la lettura di approfondimento e di opinione che lo strumento cartaceo può fornire con maggiore efficacia rispetto all’online.

Nielsen Media ResearchIl mercato pubblicitario

Stima degli investimenti netti*

Migliaia di Euro

2005 2006Gen./Dic. Gen./Dic. Var.%

TOTALE PUBBLICITAʼ 8.488.162 8.712.336 2,6

TV 4.668.740 4.704.780 0,8

STAMPA 2.992.028 3.096.161 3,5

QUOTIDIANI 1.769.504 1.800.139 1,7Comm.Nazionale 951.727 975.577 2,5Comm.Locale (Fonte Fcp) * 478.137 498.116 4,2Rubricata + Di Servizio (Fonte Fcp) * 339.640 326.446 -3,9

PERIODICI 1.222.524 1.296.022 6,0

RADIO** 408.599 440.665 7,8

AFFISSIONI 198.696 196.963 -0,9

CINEMA 83.040 76.190 -8,2

INTERNET (Fonte: Osservatorio IAB Italia/FCP-AssoInternet) 137.059 197.577 44,2

- Le elaborazioni sono effettuate con il contributo di FCP Federazione Concessionarie Pubblicità* Lʼuniverso di riferimento è quello dei mezzi rilevati da Nielsen Media Research a eccezione dei Quotidiani dove, per completezza, vengono utilizzati i dati FCP per le tipologie: Locale, Rubricata e Di servizio.

** N.B.Da Gennaio 2006 è rilevato il Circuito Italia5

Carta e digitale: punti di forza e di debolezzacarta web

Forze

Facilità d’accessoAbitudine/ritualeGusto per la cartaCondivisione

PersonalizzazioneFruibilità su più terminaliMemorizzazione contenutiPresenza di ipertestiAggiornabilitàAssociabilità con acquistiAnytime/Anywhere

Debolezze

Contenuti non personalizzabiliScomodità formatiStaticitàPrezzo (per il consumatore)Costi (per l’editore)

Penetrazione lentaNecessità nuovi terminaliBrand da costruireIncerta affidabilità fonti

Sintesi della ricerca di ThinkTel™ sulla concorrenza tra nuovi media digitali e stampa Milano, 5 febbraio 2007

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L’esposizione dei lavoratori al rumore: la nuova normativaSono entrate in vigore in dicembre le norme che hanno abrogato il capo IV del D.Lvo 277/1991 delineando una nuova disciplina in materia di protezione dei lavoratori esposti ai rischi derivanti dal rumore

Il D.Lvo 195/2006 (in G.U. 30/5/2006, n. 124), si riferisce all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dal rumore nel luogo di lavoro e dà attuazione alla diret-tiva 2003/10/CE relativa ai rischi derivanti dagli agenti fisici – rumore (in G.U.C.E. 15/2/2003, L 42/38).

Le novità più significative rispetto alla normativa antecedente riguardano i valori limite, la valutazione dei rischi, i modi e gli strumenti di misurazione, la sorve-glianza sanitaria, la formazione e l’informazione.

Il decreto abroga il capo IV del D.Lvo 277/1991, rende inapplicabile al danno uditivo l’art. 24 D.P.R. 303/1956, sopprime la voce “rumori” nella tabella alle-gata al D.P.R. 303/1956 ed inserisce nel D.Lvo 626/1994 un nuovo titolo V bis (protezione da agenti fisici) com-prendente gli articoli da 49 bis fino a 49 duodecies.

La nuova normativa è stata inserita dal D.Lvo 195/2006 nel D.Lvo 626/1994 e ha un campo di ap-plicazione molto vasto: l’art. 49 bis indica che essa determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall’esposizione al rumore, in particolare per l’udito, durante il lavoro. Quindi, riguarda tutti i campi lavorativi.

L’art. 49 ter riporta le seguenti definizioni:1) pressione acustica di picco (p peak): valore

massimo della pressione acustica istantanea ponderata in frequenza «C»;

2) livello di esposizione giornaliera al rumore (LEX,8h): [dB(A) riferito a 20µgPa]: valore medio, ponderato in funzione del tempo, dei livelli di esposi-zione al rumore per una giornata lavorativa nominale di otto ore, definito dalla norma internazionale ISO 1999: 1990 punto 3.6. Si riferisce a tutti i rumori sul lavoro, incluso il rumore impulsivo;

3) livello di esposizione settimanale al rumore (LEX,8h): valore medio, ponderato in funzione del tempo, dei livelli di esposizione giornaliera al rumore per una settimana nominale di cinque giornate lavorative di otto ore, definito dalla norma internazionale ISO 1999: 1990 punto 3.6, nota 2.

I valori limite

L’art. 49 quater prevede i “valori limite di esposi-zione” (i livelli di esposizione al rumore il cui supe-ramento è vietato) e i “valori inferiori e superiori di azione” (valori a partire dai quali il datore di lavoro deve attuare specifiche misure di tutela per i soggetti esposti).

Tali valori fanno riferimento al livello di esposi-zione giornaliera al rumore (LEX,8h) e alla pressione acustica di picco (p peak).

Precisamente sono stati individuati i seguenti valori:1) valori limite di esposizione: LEX,8h = 87 dB (A)

p peak = 200 Pa (140 dB (C) riferito a 20 µPa);2) valori superiori di azione: LEX,8h = 85 dB (A)

p peak = 140 Pa (137 dB (C) riferito a 20 µPa);3) valori inferiori di azione: LEX,8h = 80 dB (A)

p peak = 112 Pa (135 dB (C) riferito a 20 µPa).Quando, a causa delle caratteristiche intrinseche

dell’attività lavorativa l’esposizione giornaliera al ru-more varia significativamente, da una giornata all’altra, è possibile sostituire il livello di esposizione giornaliera al rumore, ai fini dell’applicazione dei valori limite di esposizione e dei valori di azione, con il livello di esposizione settimanale, a condizione che il livello di esposizione settimanale al rumore, come dimostrato da un controllo idoneo, non ecceda il valore limite di esposizione di 87 dB(A) e che siano adottate le ade-guate misure per ridurre al minimo i rischi associati a tali attività.

Nel caso in cui nella valutazione dei rischi risulti la possibilità che i valori inferiori di azione vengano superati, il datore di lavoro deve misurare i livelli di rumore cui i lavoratori sono esposti, e riportarne risul-tati nel documento di valutazione (art. 49 quinquies comma 2).

Nel caso vengano oltrepassati i valori superiori di azione, il datore di lavoro è tenuto all’attuazione delle misure di cui ai commi 2 e 3 dell’art. 49 sexies riportate

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nel paragrafo seguente.Il comma 1 lett. a) e b) dell’art. 49 septies come

vedremo più avanti, fornisce le opportune indicazioni per quanto riguarda i DPI con riferimento ai valori di azione inferiori e superiori; il comma 2 di tale articolo indica il valore da attribuire all’attenuazione prodotta di tali DPI.

Non bisogna superare i valori limite di esposizione: se, però, nonostante l’adozione delle misure prese in applicazione del titolo in esame, vengono individuate esposizioni superiori a detti valori, il datore di lavoro deve, ex art. 49 octies adottare misure immediate per riportare l’esposizione al di sotto dei valori limite di esposizione; individuare le cause dell’esposizione eccessiva; modificare le misure di protezione e di prevenzione per evitare che la situazione si ripeta.

Circa il concetto di rumore indebito, il significato dei valori limite e la loro valenza di maggiore certezza ma non di indicatori assoluti del confine tra ciò che è innocuo è ciò che è nocivo, si rinvia a alle sentenze già citate nell’articolo Il rischio rumore nelle aziende editoriali: norme, obblighi, prevenzione, in TecnoMe-dia, giugno 1999, n. 22, pag. 28: ovviamente, mancano ancora pronunciamenti sulla nuova normativa, ma su tale argomento non sembra vi siano motivi perché la giurisprudenza cambi il proprio orientamento.

Misure di prevenzione e protezioneL’art. 49 sexies D.Lvo 626/1994 prevede le misure

di prevenzione e protezione stabilendo che, ferme re-stando le misure generali di tutela (previste dall’art. 3), il datore di lavoro deve eliminare i rischi alla fonte o ridurli al minimo e, in ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione, mediante le seguenti misure: a) adozione di altri metodi di lavoro che im-plicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il minor rumore possibile, inclusa l’eventualità di rendere disponibili ai lavoratori attrezzature di lavoro conformi ai requisiti di cui al titolo III, il cui obiettivo o effetto è di limitare l’esposizione al rumore; c) progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro; d) adeguata informazione e formazione sull’uso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo la loro esposizione al rumore; e) adozione di misure tecniche per il contenimento: 1) del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoas-sorbenti; 2) del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto di lavoro; g) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del

lavoro attraverso la limitazione della durata e dell’in-tensità dell’esposizione e l’adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo.

Se, come accennato, a seguito della valutazione dei rischi risulta che i valori superiori di azione sono oltrepassati, il datore di lavoro elabora ed applica un programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre l’esposizione al rumore, considerando in particolare le misure sopra elencate. I luoghi di lavoro dove i lavoratori possono essere esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di azione devono essere indicati da appositi segnali. Tali aree sono inoltre de-limitate e con accesso limitato, quando tecnicamente possibile e giustificato dal rischio di esposizione. Se, data la natura dell’attività, il lavoratore beneficia del-l’uso di locali di riposo, il rumore in questi locali deve essere ridotto a un livello compatibile con lo scopo e le condizioni di utilizzo degli stessi.

Valutazione dei rischi

Il datore di lavoro, ex art. 49 quinquies comma 1, deve valutare il rumore durante il lavoro consideran-do in particolare: a) il livello, il tipo e la durata del-l’esposizione, includendo ogni esposizione al rumore impulsivo; b) i valori limite di esposizione e i valori di azione; c) tutti gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rumore; d) per quanto tecnicamente possibile, tutti gli effetti sulla salute e sicurezza dei lavoratori derivanti da interazioni fra rumore e sostanze ototossiche connesse con l’attività svolta e fra rumore e vibrazioni; e) tutti gli effetti indiretti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori risultanti da interazioni fra rumore e segnali di avvertimento o altri suoni che vanno osservati al fine di ridurre il rischio di infortuni; f) le informazioni sull’emissione di rumore fornite dai costruttori dell’attrezzatura di lavoro in con-formità alle vigenti disposizioni in materia; g) l’esistenza di attrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre l’emissione di rumore; h) il prolungamento del periodo di esposizione al rumore oltre l’orario di lavoro normale, in locali di cui è responsabile; i) le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria, comprese, per quanto pos-sibile, quelle reperibili nella letteratura scientifica; l) la disponibilità di dispositivi di protezione dell’udito con adeguate caratteristiche di attenuazione.

Da notare che, in vigenza della vecchia norma, ogni azienda doveva disporre del proprio rapporto di valutazione del rumore, a prescindere dal numero di lavoratori che vi operavano. Oggi, risultando la normativa riguardante il rumore inserita nel D.Lvo 626/1994, sembrerebbe legittimo il dubbio circa l’esi-

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stenza o meno dell’obbligo del datore di lavoro di una azienda che occupa fino a 10 dipendenti di predisporre il documento di sicurezza relativo al rumore (come potrebbe risultare dal combinato disposto dei commi 2 e 11 dell’art. 4 D.Lvo 626/1994).

La dottrina, però, sottolinea che l’esatta dizione dell’art. 49 quinquies comma 6 («la valutazione…è documentata in conformità dell’art. 4 comma 2») effettua un rimando non all’art. 4 nel suo complesso, «ma allo specifico art. 4 comma 2, per cui, anche nelle more di pronunciamenti più autorevoli, come prima indicazione operativa si consiglia di produrre un do-cumento di valutazione del rischio rumore strutturato sulla base delle indicazioni dell’art. 4 comma 2… indipendentemente da numero di occupati dell’azienda e, quindi, anche qualora non ci sia l’obbligo formale di possedere un documento [generale] di valutazione dei rischi ex D.Lvo 626/1994» (O. Nicolini, Nuovi adempimenti per le aziende tra novità e abrogazioni, in Ambiente e sicurezza, 2006, 13, 23).

Se, come in precedenza accennato, la valutazio-ne porta a ritenere che i valori inferiori di azione possono essere superati, il datore di lavoro misura i livelli di rumore cui i lavoratori sono esposti e riporta i risultati nel documento di valutazione. I metodi e le apparecchiature utilizzate devono essere adattati alle condizioni prevalenti, in particolare alla luce delle caratteristiche del rumore da misurare, della durata dell’esposizione, dei fattori ambientali e delle carat-teristiche dell’apparecchio di misurazione. I metodi utilizzati, secondo il comma 3, possono includere la campionatura, purché sia rappresentativa dell’esposi-zione del lavoratore. Il comma 4 considera adeguati i metodi e le strumentazioni rispondenti alle norme di buona tecnica. Il datore di lavoro deve tener conto delle imprecisioni delle misurazioni determinate secondo la prassi metrologica (comma 5).

E’ dunque evidente che, contrariamente a quanto accadeva con il D.Lvo 277/1991, che riportava un apposito allegato, la normativa vigente non fornisce più indicazioni tecniche operative circa i metodi e le apparecchiature di misura.

La valutazione dei rischi individua le misure di prevenzione e protezione necessarie ai sensi degli arti-coli riguardanti le misure di prevenzione e protezione, i DPI, le misure per la limitazione dell’esposizione, l’informazione e la formazione. La valutazione fa parte integrante del documento di sicurezza.

Infine, la valutazione e la misurazione devono es-sere programmante ed effettuate con cadenza almeno quadriennale, da personale adeguatamente qualificato nell’ambito del servizio di prevenzione e protezione.

In ogni caso il datore di lavoro deve aggiornare la va-lutazione dei rischi in occasione di notevoli mutamenti che potrebbero averla resa superata o quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne mostrino la necessità.

Dispositivi di protezione individuale

L’art. 49 septies si riferisce all’uso dei DPI e sta-bilisce che quando i rischi derivanti dal rumore non possono essere evitati con le misure di prevenzione e protezione, il datore di lavoro debba fornire i DPI per l’udito conformi alle disposizioni contenute nel Titolo IV, secondo le seguenti regole:

la scelta dei DPI dell’udito che consentono di eliminare il rischio o di ridurlo al minimo va sempre fatta previa consultazione dei lavoratori o dei loro rappresentanti (comma1 lett. c) e il datore di lavoro deve verificare l’efficacia dei DPI (comma 1 lett. d). Il datore di lavoro, inoltre, ha l’obbligo di mettere i DPI a disposizione dei lavoratori nel caso in cui vengano superati i valori inferiori di azione; ma se l’esposizione al rumore è pari o superiore ai valori superiori di azione stabiliti dal decreto, il datore di lavoro deve non solo fornirli ai lavoratori, ma deve fare tutto il possibile per accertarsi che questi li utilizzino effettivamente (comma 1 lett. a,b).

Il comma 2 specifica che il datore di lavoro deve tener conto dell’attenuazione prodotta dai dispositivi di protezione individuale dell’udito indossati dal lavoratore solo ai fini di valutare il rispetto dei valori limite di esposizione.

Questa disposizione ha dato luogo ad accesi dibatti-ti generando differenti interpretazioni. Una parte della dottrina sostiene che la portata di tale comma consenta di aggiungere al valore limite legislativo di 87 dB(A) quel valore in cui viene tipicamente quantificata l’at-tenuazione dei DPI uditivi, ottenendo così un valore limite di riferimento complessivo più elevato. (M. Lepore, Esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dal rumore: osservazioni sul nuovo D.Lvo 159/2006, in Ambiente e sicurezza sul lavoro, 2006, 7-8, 6).

Altra parte della dottrina, maggiormente attenta al significato letterale della norma, sostiene invece «la necessità che il datore di lavoro verifichi tecnicamente che il livello sonoro all’orecchio, a valle dei DPI uditivi assegnati, rientri effettivamente nei limiti di legge» (P. Cataletti, Quel rumore è pericoloso. Ecco le nuove norme da rispettare, in Ambiente e sicurezza sul lavo-ro, 2006, 7-8, 16; M. Vigone, Misurazioni in campo e scelta dei DPI per la protezione dei lavoratori esposti, in Ambiente e sicurezza, 2006, 13, 20). Criticità di tale nuova disposizione potrebbe essere rappresentata dalla

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Il lavoratore subordinato e i suoi doveri in campo antinfortunistico

Managing Distribution 2007

Managing Distribution, la quarta edizione della Conferenza Internazionale sulla Distribuzione dei Quotidiani, organizzata da Ifra e sponsorizzata dal dnv magazine e Press Business magazine, si terrà a Istanbul dal 31 maggio al 1° giugno 2007. Sari Simola (Sari Simola Publishing Consulting) e Mike Newman (Associated Press) saranno i coordinatori della conferenza che, quest’anno, propone i seguenti temi:

- Ottimizzazione della distribuzione dei giornali in abbonamento- Distribuzione dei prestampati- Distribuzione delle edizioni della domenica (Come assicurare l’alta qualità)- Distribuzione di inserti promozionali (DVD, Libri)- Modelli di distribuzione internazionali- Distribuzione combinata di giornali gratuiti con i giornali in abbonamento

La quota di partecipazione è scontata per chi si iscrive entro il 30 aprile 2007.

Per ulteriori informazioni visitate il sito www.ifra.com/events oppure contattate Ifra Events al numero +49 6151733 6

difficoltà della misurazione a valle del DPI e la sua obiettività (O. Nicolini, op. cit., 25).

Da non dimenticare, infine, il D.M. 2 maggio 2001 (in G.U. 8/9/2001 n. 226) che determina i criteri per l’individuazione di vari tipi di DPI, tra i quali quelli relativi alla protezione dell’udito, riportati nell’alle-gato 1 dello stesso decreto (aggiornabile nel tempo in relazione al progresso tecnologico mediante successivi decreti ministeriali); i criteri per l’individuazione e l’uso di DPI diversi da quelli indicati devono garantire un livello di sicurezza equivalente.

Anche la normativa tecnica rappresenta un punto di riferimento nella scelta dei DPI più adatti.

Deroghe circa valori limite e DPI

L’art. 49 undecies stabilisce che il datore di lavoro possa richiedere deroghe all’uso dei dispositivi di protezione individuale e al rispetto del valore limite di esposizione, quando, per la natura del lavoro, l’uti-lizzazione completa ed appropriata di tali dispositivi potrebbe comportare rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori maggiori rispetto a quanto accadrebbe senza la loro utilizzazione. Tali deroghe vengono con-cesse, sentite le parti sociali, dall’organo di vigilanza territorialmente competente che provvede anche a darne comunicazione, specificando le ragioni e le circostanze che hanno consentito la concessione della deroga stessa, al Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Le deroghe sono riesaminate ogni quattro anni e sono abrogate non appena le circostanze che le hanno giustificate cessano di sussistere. La loro concessione è condizionata dalla intensificazione della sorveglianza sanitaria e da condizioni che garantiscano, tenuto conto delle particolari circostanze, che i rischi derivanti siano ridotti al minimo. Il datore di lavoro deve assicurare l’intensificazione della sorveglianza sanitaria ed il rispetto delle condizioni indicate nelle deroghe. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali si curerà di trasmettere ogni quattro anni alla Commissione

dell’Unione europea un prospetto globale e motivato delle deroghe concesse in questi termini.

Informazione e formazione

Rispetto al D.Lvo 277/1991 (art. 42), la nuova normativa estende l’obbligo di informazione e di for-mazione a livelli di esposizione più bassi.

Anche per quanto riguarda il rumore, il datore di lavoro deve rispettare quanto previsto nella parte generale del decreto con riferimento alla formazione e all’informazione (artt. 21 e 22). Nell’adempimento di tali obblighi, egli, secondo quanto stabilito dall’art. 49 nonies, deve garantire che i lavoratori esposti a valori uguali o superiori ai valori inferiori di azione vengano informati e formati in relazione ai rischi pro-venienti dall’esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alla natura di detti rischi; b) alle misure adottate in applicazione del presente titolo volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le circostanze in cui si applicano dette misure; c) ai valori limite di esposizione e ai valori di azione di cui all’articolo 49 quater; d) ai risultati delle valutazioni e misurazioni del rumore effettuate in applicazione dell’articolo 49 quinquies insieme a una spiegazione del loro significato e dei rischi potenziali; e) all’uso corretto dei dispositivi di protezione indivi-duale dell’udito; f) all’utilità e ai mezzi impiegati per individuare e segnalare sintomi di danni all’udito; g) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria e all’obiettivo della stessa; h) alle procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l’esposizione al rumore.

Sorveglianza sanitaria

L’art. 49 decies, caratterizzato da una maggiore genericità rispetto alla norma precedentemente in vigore, prevede che i lavoratori la cui esposizione al rumore eccede i valori superiori di azione debbano

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obbligatoriamente essere sottoposti alla sorveglianza sanitaria. Diversamente, i lavoratori esposti a livelli superiori ai valori inferiori di azione sono sottoposti a sorveglianza sanitaria su loro richiesta o qualora il medico competente ne confermi l’opportunità. Rispet-to a quanto previsto dal D.Lvo 277/1991 («qualora i lavoratori interessati ne facciano richiesta e il medico competente ne confermi l’opportunità»), la nuova nor-ma ha cambiato congiunzione sostituendo la “e” con la “o”: «“o” qualora il medico competente ne conferma l’opportunità». La dottrina, pur ipotizzando che la “o” possa essere un refuso, anche perché una “conferma” non è alternativa a una richiesta ma la segue, riconosce che per ora il testo di legge attuale comporta di fatto l’esecuzione della sorveglianza sanitaria anche sempli-cemente su richiesta del lavoratore esposto ad almeno 80 Db(A) (E. Pira, C. Romano, Sorveglianza sanitaria dei lavoratori: più autonomia al medico competente, in Ambiente e sicurezza, 2006, 13, 39).

Si ricorda che la sorveglianza sanitaria comprende accertamenti preventivi e periodici (art. 16); frequenza e contenuti vengono decisi dal medico competente ora anche con riferimento al rumore. Nel caso in cui la sorveglianza sanitaria riveli l’esistenza di anomalie imputabili ad esposizione a rumore, il medico compe-tente ne informa il datore di lavoro ed il lavoratore. In questo caso il datore di lavoro riesamina la valutazione del rischio e le misure volte a eliminare o ridurre i rischi a norma degli articoli 49 sexies e 49 septies, tenendo conto del parere del medico competente nell’attuazione delle misure necessarie per eliminare o ridurre il rischio ed infine adotta le misure affinché sia riesaminato lo stato di salute di tutti gli altri lavoratori che hanno subito un’esposizione analoga.

E’ da sottolineare che l’anomalia riscontrata in un lavoratore, emersa in seguito a sorveglianza sanitaria effettuata su richiesta del lavoratore steso (esposto a li-velli eccedenti i valori inferiori di azione) comportereb-be la sottoposizione alla sorveglianza sanitaria anche dei suoi colleghi (E. Pira, C. Romano, op. cit.).

Entrata in vigore

Il nuovo titolo V bis D.Lvo 626/1994 e le relative sanzioni sono entrati in vigore il 14 dicembre 2006 (art. 7 D.Lvo 195/2006). Tale data risulta posticipata per i settori della navigazione aerea e marittima, della musica e delle attività ricreative.

Una curiosità: la nuova normativa sul rumore si applica dalla data sopra menzionata, ma la vecchia norma sul rumore è stata abrogata dal 14 giugno 2006, data di entrata in vigore del D.Lvo 195/2006

(art. 5). Quindi, teoricamente si sarebbe determinato un periodo di vacatio legis. La dottrina, per risolvere i problemi creati dal vuoto legislativo, aveva proposto di considerare abrogata la vecchia normativa nel mo-mento dell’entrata in vigore della nuova, perciò la data di riferimento suggerita sia per la nuova normativa sia per le connesse abrogazioni era quella del 14 dicembre 2006 (M. Lepore, op. cit., pag. 7).

Sintesi delle principali novità

Il D.Lvo 195/2006 ha introdotto numerose novità rispetto alla precedente normativa:- campo di applicazione più ampio, che non esclude,

come in precedenza, i lavoratori della navigazione marittima e aerea;

- rivisitazione di quanto concerne la valutazione dei rischi, per esempio con la considerazione dell’in-terazione anche delle vibrazioni e l’introduzione della periodicità quadriennale;

- introduzione della curva di ponderazione normaliz-zata C per la rilevazione della pressione acustica di picco p peak (art. 49 ter), che porterà ad una mag-giore standardizzazione, ma comporterà qualche difficoltà per alcune aziende per quanto riguarda l’aggiornamento dei i mezzi di rilevazione;

- riduzione del valore limite di esposizione a 87 dB(A) e abbinamento di un valore di livello di picco al valore di Lex,8h;

- previsione di un programma di misure tecniche e organizzative per ridurre l’esposizione al rumore al superamento dei valori superiori di azione, eli-minando l’indeterminatezza dell’art 41 comma 1 D.Lvo 277;

- rielaborazione degli obblighi relativi a nuovi valori di riferimento, per esempio per quanto concerne informazione, formazione, DPI e controllo sanita-rio;

- maggiore ed esplicita evidenza dell’obbligo della valutazione dell’efficacia dei DPI;

- individuazione degli obblighi del datore di lavoro in caso di riscontrata anomalia alla salute del la-voratore;

- riduzione dei valori per i quali vige l’obbligo di segnalazione, delimitazione e limitazione dell’ac-cesso dell’area lavorativa;

- eliminazione dell’allegato che nel D.Lvo 277/1991 riportava indicazioni operative circa i metodi e strumentazione utilizzati per l’effettuazione delle misurazioni;

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Nuovo formato, nuovo capannone, nuova rotati-va, nuova sala spedizione: dalla seconda metà dello scorso anno il «Journal & Courier» del gruppo Gannett, il principale editore di giornali del-l’America, risplende di una nuova luce. Inoltre, con la messa in funzione del nuovo stabilimento di pro-duzione alla periferia di Lafayette, l’azienda festeggia contemporaneamente una doppia novità: dal 31 luglio 2006 il «Journal & Courier» è il primo quotidiano americano ad essere pubblicato nel formato più piccolo Berlino, con un risparmio del 15% sui costi della carta. Inoltre, per cellofanare le proprie voluminose edizioni di fine settimana, il quotidiano, che fu fondato nel 1829 ed è il secondo giornale dello stato federale dell’Indiana per data di fondazione, utilizza il primo PowerWrap della Müller Martini installato al mondo.

Fino a 40 inserti

«Negli ultimi anni il nostro settore inserti ha regi-strato un’evoluzione molto positiva», spiega il capo reparto Travis Komidar. «Di recente abbiamo registra-to una leggera flessione, ma in precedenza avevamo un regolare incremento annuale dal 7 al 10%».

Dal lunedì al sabato (nei sei giorni della settimana la tiratura è compresa fra le 38.000 e 40.000 copie) il «Journal & Courier» contiene fra i due e i dodici inserti, sia stampati commerciali di ditte esterne, che contributi redazionali supplementari, prestampati in proprio, e fascicoli di annunci pubblicitari. Per l’edi-zione della domenica, che viene stampata con una

tiratura compresa fra le 45.000 e le 48.000 copie, il numero degli inserti in formati diversi con un volume

fino a 96 pagine aumenta rapidamente fino ad arri-vare a 24 – 40 inserti.

Inserti spesso più vo-luminosi del prodotto

principale

«Molti inserti sono più volumi-nosi del prodotto principale», dice Travis

Komidar. «I numerosi coupon che offrono riduzioni di prezzo sono inoltre molto ambiti. Per questo mo-tivo con la messa in funzione della nostra nuova sala spedizione abbiamo deciso di dotare l’edizione della domenica di una custodia protettiva, garantendo così ai nostri clienti inserzionisti che i lettori ricevano i loro inserti personali in forma completa».

Prima che il «Journal & Courier» decidesse a fa-vore del PowerWrap, il nuovo sistema di cellofanatura è stato sottoposto ad un severo test presso l’accademia per sala spedizione giornali della Müller Martini ad Allentown, in diversi scenari e con inserti di vario tipo. «Questi test», spiega Travis Komidar, «hanno dato risultati molto convincenti».

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I numerosi inserti vengono lavorati su una SLS 3000 anch’essa fornita dalla Müller Martini. Dalla nuova rotativa Geoman, in grado di stampare fino a 48 pagine a colori, i prodotti giungono al sistema d’inserimento dotato di 18 stazioni mediante un sistema di trasporto giornali NewsGrip-A. L’impila-mento e la reggiatura dei prodotti finiti viene eseguito

PowerWrap garantisce che il giornale giunga completo al lettoreA partire dalla scorsa estate, il «Journal & Courier» con sede a Lafayette nello stato federale dell’Indiana è il primo quotidiano americano ad essere pubblicato in formato Berlino. Affinché le sue voluminose edizioni di fine settimana giungano ai lettori complete e ben protette, la casa editrice impiega il primo sistema installato al mondo di cellofanatura PowerWrap della Müller Martini.

MÜLLER MARTINI S.p.AViale Rimembranze 50

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con due sistemi di formazione pacchi CombiStack.

«Volevamo che l’intera sala spe-dizione ci fosse fornita da un solo fornitore», così Travis Komidar motiva la decisione del «Journal & Courier» a favore di una soluzione completa della Müller Martini. Attualmente nel nostro nuovo stabilimento di produ-zione viene stampato e confezionato esclusivamente il «Journal & Courier» di proprietà dell’editore. «Tuttavia, il nostro obiettivo dichiarato», dice an-cora Travis Komidar, «è intensificare la collaborazione con altri editori di giornali e acquisire nuove commesse di stampa».

La cellofanatura diventa sempre più impor-tante

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PowerWrap posiziona gli inserti e i campioni di prodotto non solo sul prodotto principale ma anche al di sotto di esso. Rispetto alla termosaldatura, la brossura con colla a caldo richiede meno regolazioni, genera meno odori e assicura maggiore stabilità. Per confezionare pacchetti personalizzati, PowerWrap può essere dotata di un dispositivo per indirizzatura Inkjet.

Test di resistenza in un bagno d’acqua

Il «Journal & Courier» voleva determinare il grado di resistenza all’umidità dei pacchi cellofanati da Powe-rWrap e li ha così sottoposti ad uno speciale test di resistenza, come spiega il capo reparto Travis Komidar: «Abbiamo immerso un pacco in un bagno d’acqua per una mezz’ora e, incredibile: la carta è rimasta completamente asciutta!»

Il capo reparto Travis Komidare e Gretchen Walters della Muller Martini Mailroom Systems davanti al primo sistema di cellofanatura PowerWrap installato per la

prima volta al mondo presso il «Journal & Courier» di Lafayette.

Due CombiStack eseguono l’impilamento e la reggiatura dei giornali cellofanati per formare pacchi finiti

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Attivazione flessibile e reazione rapida con la tecnica Ferag

Concentra Media, società del Gruppo Concentra, il 3° gruppo editoriale più importante della stampa fiam-minga, gestisce a Beringen, in Belgio, uno dei più moderni centri stampa d’Europa. Già prima di prendere possesso della nuova struttura nel 1999, Concentra aveva puntato sulla tecnologia Ferag.

Come primo passo per l’am-modernamento dell’impianto, Concentra Media, ha incaricato Ferag di sostituire il sistema di formazione pacchi esistente. La produ-zione proveniente dalle quattro rotative da bobina (Konig & Bauer) era prima impacchettata per impilamento. I numerosi titoli di giornali, stampati presso il centro stampa, sono ora trattati sulle prime due linee tramite quattro unità di formazione pacchi MultiStack, controllati da due Li-neMaster. Questa configurazione consente una reazione rapida e flessibile a qualsiasi necessità.

In passato, il numero di copie deside-rate per ogni pacco era letto dalla fascetta;

quindi, era confezionato il pacco. Il comando ora avvie-ne direttamente da LineMaster; la fascetta è stampata

solo quando il pacco arriva dal MultiStack. Grazie al comando

flessibile, sia la fascetta, che il pacco possono essere ripetuti in

seguito, quando è necessario.Concentra Media stampa ogni

settimana 25 titoli di giornali, tra cui i quotidiani Gazet van Antwerpen,

Het Belang van Linburg, De Finan-cieel Economische Tijd, De Lloyd e Metro.

FERAG ITALIA S.p.A.Via Gallarate 184, 20151 Milano

Tel. 02.38002770 - Fax 02.38006710Sito Internet: www.ferag.com

Presso il centro stampa Concentra, i titoli dei giornali sono trattati con quattro unità MultiStack

dalle qualità superiori

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Tecnologia e idee innovative al servizio della stampa: la visione di Goss

“Le opportunità di dare maggiore impatto e valore ai giornali stampati sono quanto mai vaste,” ha detto Bob Brown, amministratore delegato di Goss International, in occasione del 39° convegno del gruppo utenti Metro, incoraggiando i dirigenti responsabili della produzione a farsi “promotori del-l’innovazione” all’interno delle proprie organizzazioni.

Nel discorso chiave da lui fatto il 19

febbraio nell’ambito della riunione di utenti di rotative Goss a doppia larghezza a Orlando, in Florida, Brown ha descritto a grandi linee quello che editori innovatori stanno facendo per migliorare l’efficienza, l’impatto e la tempestività di prodotti mi-rati, ed ha parlato dell’impegno di Goss International a supportare questi editori nella trasformazione della stampa cartacea.

Il convegno di cinque giorni ha offerto agli oltre

450 partecipanti una serie di opportunità di training, istruzione e scambio di informazioni. Una copia del discorso di Bob Brown è disponibile sul sito di Goss International www.gossinternational.com.

Mettendo in dubbio l’impressione che il declino

dei giornali stampati sia ormai inevitabile, Brown ha citato le entrate generate dalla pubblicità, gli utili di esercizio, l’aumentato numero di testate e un aumento dell’interesse in investimenti azionari. “La produzione di stampa non ha ancora raggiunto un plafond e si stanno presentando nuove opportunità,” ha dichiarato, aggiungendo che è necessario investire in tecnologia e idee se si vuole aggiungere valore, ridurre i costi e generare nuove entrate.

Goss InternationalGreenbank Street - Preston

Lancashire PR1 7LA - EnglandTel: +44.1772.257571Fax: +44.1772.885698

[email protected]

Discorso chiave dell’amministratore delegato di Goss Bob Brown al 39° convegno del Metro Users Group negli Stati Uniti

“Per trasformare i giornali stampati

non basta rimaneggiare le risorse di cui si dispone già,” ha aggiunto Brown. “La soluzione può essere una nuova rotativa, ma potrebbe anche essere semplicemente una nuova idea, una verifica, un potenziamento oppure un programma di formazione che aiuti a realizzare nuove potenzialità.”

Secondo Brown, oggi la gente è

più interessata che mai alle notizie e all’informazione e si orienta verso fonti di informazione che forniscono quello che vuole, quando vuole. “Invece di sacrificare il prodotto di base stampato,

perché non adottare una strategia mirata a potenziarlo e trasformarlo, dando alla stampa la capa-cità di offrire quello che offrono i media elettronici, ma salvaguardando allo stesso tempo i provati vantaggi e l’efficacia della stampa,” ha spiegato.

Brown ha detto al Metro Users Group che Goss

International, grazie alla propria posizione di leader di mercato e all’avanguardia della tecnologia, alla sua solidità finanziaria e ad un approccio globale, è nella posizione unica di supportare i giornali. Il 2006 ha visto il continuo aumento del fatturato e della redditività della società.

“Nel 2006, Goss International è stata scelta per

alcuni dei progetti più importanti e ambiziosi in fatto di stampa, packaging e aftermarket: se è stata scelta dai giornali per questi progetti non è stato certo per caso,” ha concluso Brown. “Se ci siamo assicurati questi or-dini è stato perché ci distinguiamo per l’innovazione e

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per la nostra capacità di realizzazione a supporto dell’innovazione.”

I progetti menzionati e basati ne-

gli Stati Uniti includono sei sistemi di packaging Magnapak per la micro-zonizzazione di inserti del Chicago Tribune, rotative Colorliner ed FPS a doppia larghezza per The New York Times e Fredericksburg Free Lance-Star e la prima rotativa Magnum 8 in-stallata nel paese al Seacoast Media Group nel New Hampshire. Brown ha anche messo in evidenza i servizi Goss Lifetime Support, spiegando che negli Stati Uniti la società dispo-ne di 300 dipendenti che si occupano specificamente di ricambi, assistenza clienti, potenziamenti e programmi di training.

Innovazione e creatività nel tra-

sformare la stampa cartacea sono a portata di mano, ha spiegato Brown, aggiungendo che editori innovatori stanno cogliendo le nuove occasioni che si presentano. “Oltre a cambiare contenuto, formato e tipologia di distribuzione, stanno adattando il contenuto e la pubblicità a determi-nati lettori e microzone. Alcuni stanno modificando i propri modelli commerciali di base, aggiungendo la-voro commerciale, passando dalla distribuzione pagata alla distribuzione gratuita, o dalla produzione interna alla produzione affidata a terzi,” ha concluso. “Non c’è

una formula unica che caratterizzi le nuove testate che hanno successo o le testate esistenti che continuano a prosperare: l’unica costante è lo spirito di iniziativa di questi editori. Investono per dare maggiore valore e impatto ai loro prodotti stampati.”

Bob Brown, CEO, Goss International

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Atex acquisisce Mactive

Atex, fornitore leader nel mondo di soluzioni informatiche per il settore editoriale, ha annunciato l’acquisizione di Mactive, che riguarda la Mactive Inc. negli Stati Uniti e la Mactive AB in Svezia, oltre a tutte le filiali e le aziende collegate.

Mactive è il produttore della soluzione AdBase, un sistema integrato di gestione delle concessionarie di pub-blicità che include la gestione completa del ciclo attivo di ven-dita degli spazi pubblicitari, dal contratto alla fatturazione, oltre a moduli specifici per la gestione dei contatti con i clienti (Customer Relationship Management), la produzione e la validazione dei materiali pubblicitari e soluzioni Web per la vendita e la pubblicazione on-line degli annunci. AdBase ha già numerose installazioni in aree geografiche e mercati strategici per Atex, in particolare negli Stati Uniti e in Scandinavia. Questa acquisizione rafforzerà, quindi, la presenza di Atex in queste aree, potenziando la disponibilità di servizi e infrastrutture sul territorio.

“Nell’ultimo periodo dello scorso anno, quando an-nunciammo il nostro accordo per acquisire la divisione Media di Unisys, affermai che Atex stava valutando ulteriori acquisizioni per rafforzare la propria presenza come fornitore leader nel mercato dei Media” - ha dichiarato John Hawkins, Chief Executive Officer di Atex Group. “Mentre assistiamo ad un consolidamento progressivo degli Editori, noi intendiamo seguire la stessa politica per servire al meglio i nostri Clienti. Abbiamo quindi dichiarato al mercato che Atex se-guirà questa strategia e ora disponiamo del supporto finanziario, del management e della determinazione necessari per proseguire al meglio.

Ora più che mai - ha aggiunto Hawkins - saremo in grado di proporre soluzioni software multimediali e innovative e di fornire un supporto di alto livello a più

di 800 editori in oltre 40 Paesi nel mondo.”Atex lavorerà a stretto contatto con i propri Clien-

ti per progettare soluzioni che consentano loro di incrementare il fatturato, di ottimizzare i costi e soprat-tutto di affrontare al meglio la sfida posta dai contenuti digitali fruibili on-line.

La Società ha affermato che tutte le soluzioni nel portafoglio attuale continue-

ranno ad essere supportate, manutenute ed aggiornate, e che le nuove versioni manter-

ranno una compatibilità con le precedenti, preservando così gli investimenti effettuati dai Clienti negli anni passati. Sia i clienti di Mactive sia quelli di Atex potranno, inoltre, beneficiare della nuova offerta di gestione applicativa (Managed Services) e Outsourcing. A Milano, Atex dispone anche di un centro dati interamente dedicato alla gestione di ap-plicazioni editoriali e ha in programma di aprirne di nuovi in altri Paesi.

“Mactive AdBase è un sistema di concessionaria ricco di funzionalità e scalabile, che ha una storia di successo alle spalle” ha proseguito John Hawkins. “Diamo il benvenuto allo staff di Mactive e siamo entusiasti di accogliere la soluzione AdBase nel no-stro portafoglio di soluzioni, già ricco e innovativo. Puntiamo sul team Mactive per dare alla nostra divi-sione Advertising le giuste strategie per il futuro. Non vedo l’ora di toccare con mano i prodotti e le tecnologie che nasceranno da questa acquisizione.”

“Condivido la strategia di consolidamento di Atex - ha affermato Johan Seeman, Chief Executive Officer del Gruppo Mactive - e sono certo che quest’unione garantirà benefici ai nostri clienti, fornendo altresì le risorse necessarie per supportarli al meglio, nonché al nostro personale. Atex ha una posizione di leadership e una visione chiara di tutto ciò che è necessario per

Atex Global Media S.p.A.Via B. Crespi, 57 - 20159 Milano

Tel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555www.atex.com

Atex prosegue nella sua strategia di consolidamento puntando sul mercato dei sistemi per concessionarie di pubblicità. Mactive è infatti un produttore leader in questo settore nel Nord Europa e negli Stati Uniti. Con la nuova acquisizione, che segue quella della divisione Media di Unisys, Atex si conferma il principale fornitore globale di soluzioni per Editori e Concessionarie di Pubblicità

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fornire agli Editori soluzioni che consentano di ottenere vantaggi sia per il mondo online sia per quello tradi-zionale”, ha concluso Seeman. Johan Seeman ricoprirà l’incarico di Chief Executive Officer della divisione Advertising di Atex.

“Sono davvero entusiasta di avere l’opportunità di lavorare con i Clienti e i colleghi di Atex nel mondo. L’unione delle competenze di Mactive e Atex consen-tirà alla soluzione AdBase di mantenere e rafforzare la propria leadership nel settore editoriale. La combi-nazione di Atex e Mactive ci darà la giusta carica per allargare la nostra base Clienti,” ha dichiarato Scott Roessler, Chief Executive Officer di Mactive USA e Chief Technology Officer del Gruppo Mactive. In Atex, Scott Roessler sarà responsabile dello sviluppo del business per il mercato dell’Advertising in America e delle strategie di prodotto a livello mondiale.

Atex Group Limited è sostenuta dal Fondo di in-vestimento norvegese Kistefos AS.

Mactive

Mactive è il produttore del sistema AdBase per concessionarie di pubblicità di quotidiani e periodici

di ogni dimensione. Oltre allo sviluppo della soluzione, Mactive si occupa della vendita, del marketing, dei progetti di implementazione e del supporto. Mactive ha il suo quartier generale a Melbourne (Florida) e uffici a Irvine (California), Helsingborg (Svezia) e Oslo (Norvegia).

Mactive AB è la holding del Gruppo, con filiali negli Stati Uniti, in Svezia e in Norvegia.

Atex

Atex è una società che fornisce servizi, soluzioni software e soluzioni di gestione dei contenuti multi-mediali per il settore editoriale. Con una tradizione ultratrentennale di innovazione continua e qualità dei suoi prodotti, Atex ha software installato per un valore di quasi 1 miliardo di dollari e supporta più di 800 clienti in oltre 40 Paesi nel mondo.

Oltre a un investimento significativo in Ricerca e Sviluppo, Atex si avvale della collaborazione di partner strategici per completare e migliorare i servizi offerti e supportare al meglio le strategie di sviluppo orientate ai Web Services. Ulteriori informazioni sono disponibili visitando www.atex.com

Sistema di gestione Concessionaria Atex Mactive

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:Arkitex OptiInk: significativi risparmi sull’inchiostro con massima qualità di stampa

Agfa Graphics presenta l’ultima nata nella famiglia di soluzioni software per la stampa di giornali :Arki-tex. :Arkitex OptiInk è una soluzione completamente automatica che elabora file PDF e ottimizza l’uso d’inchiostro per la stampa di giornali, consentendo di ottenere notevoli risparmi nell’uso dell’inchiostro senza compromessi sulla qualità di stampa.

I produttori di inchiostri annunciano notevoli aumenti dei prezzi a causa dell’incre-mento del costo delle materie prime chimiche; problema superabile grazie ad :Arki-tex OptiInk, che permette di ridurre l’utilizzo d’inchiostro. :Arkitex OptiInk è completamente integrabile in qualsiasi installazione :Arkitex, ma può essere anche installato singolarmente, per consentire agli stampatori di tutte le dimensioni di ottenere risparmi laddove è più op-portuno.

Grazie a questa soluzione, è possibile risparmiare tra il 10 e il 25% sui costi associati all’inchiostro, a seconda del modo in cui vengono prodotti i file PDF, delle pro-porzioni del lavoro a colori e di altri fattori.

“Stiamo lanciando questa soluzione a Ifra 06 con disponibilità immediata” ha affermato Andy Grant, marketing manager per i software Agfa Graphics per la stampa di giornali. “:Arkitex OptiInk è un nuovo componente dei sistemi per la stampa di giornali che hanno fatto di Agfa un leader a livello mondiale. È nostro impegno fornire innovazioni tecnologiche che aiutino i nostri clienti a rimanere all’avanguardia.”

Funzionamento di :Arkitex OptiInk

:Arkitex OptiInk converte automaticamente gli spazi cromatici per garantire uniformità nei colori, per con-

tenuti sia vettoriali sia immagine. Inoltre, avvalendosi della tecnologia SISR (Smart Input Space Recognition), può assegnare in modo intelligente profili d’ingresso quando questi non sono forniti dal file PDF (fattore che provoca spesso problemi relativi al colore nei file PDF). :Arkitex OptiInk consente inoltre di gestire quantità illimitate di colori supplementari, convertendoli auto-

maticamente in quadricromia per poi elaborarli.

Profilo di Agfa Graphics

Agfa Graphics offre soluzioni di prestampa integrate per il set-tore della stampa, comprendenti prodotti di consumo, hardware,

software e servizi per la gestione del flusso di lavoro, dei progetti e dei colori. Agfa si è guadagnata la posizione di leader mondiale grazie ai suoi sistemi CtF, CtP e di realizzazione di prove digitali nel settore della stampa commerciale e per packaging nonché in quello dell’editoria giornalistica.

Agfa Graphics sta ampliando rapidamente la pro-pria offerta nel crescente settore della stampa a getto d’inchiostro digitale. L’esperienza maturata nel campo dell’imaging e della tecnologia di emulsione ha forni-to le competenze necessarie per mettere a punto una gamma di alta qualità di inchiostri a base di solventi e ad ultravioletti. Progettazione congiunta e partnership di produzione avviate con leader del settore ampliano le capacità tecnologiche della società e le consentono di sviluppare soluzioni digitali complete per la stampa di poster, banner, segnaletica, cartellonistica, etichette e packaging.

Ulteriori informazioni sui prodotti e sull’azienda sono disponibili sul sito Web di Agfa all’indirizzo: www.agfa.com.

ABCVia Grosio 10/4 - 20151 Milano

Tel. 02.3074.220 Fax 02.3074429http://www.agfa.com

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Una nuova linea di prodotti per LinkService

esponendo Adobe Acrobat Distiller tramite command line.

Dal giugno 2006 LINKService è accreditata quale Microsoft Certified Partner, un riconosci-mento prestigioso, che promuove sul campo l’azienda reggiana.

“La certificazione da parte di Micro-soft” – ha commentato Massimo Pioli, am-ministratore delegato di LINKService – “è

giunta in un anno, il 2006, che ci ha visto crescere molto e che è culminato con il passaggio a società per azioni. Essere partner ufficiali Microsoft è motivo d’orgoglio per la nostra società, ma soprattutto premia dodici anni caratterizzati da grande professionalità ed assoluta affidabilità in termini di sviluppo e assi-stenza.”

“Raggiungere la certificazione significa non solo essere capaci di governare uno strumento, ma soprat-tutto approfondire in modo strutturato ed organico la grande quantità di tematiche.” – ha proseguito Mas-simo Pioli “Sviluppare secondo le linee guida dettate dal produttore, ed acquisire una visione d’insieme particolarmente avanzata.”

LinkService SpaVia Alle Rotte, 1542011 Bagnolo in Piano – RE( +39.0522.953867 (6 linee ra)✚ +39.0522.953869✍ [email protected]

La software house di Bagnolo in Piano (Reggio Emilia) ha annunciato grandi novità per i mesi a venire.

Dopo aver conse-guito le certificazione di partnership con Mi-crosoft, LINKService si appresta al lancio di una suite di tool per piattaforma Microsoft Windows interamente dedicata all’automa-zione di processo per l’industria dell’editoria professionale.

La suite, composta da quattro applicazioni (Ephe-dra, Wisteria, Ilex ed Isatis) è in avanzata fase di beta testing e sarà disponibile a partire dal prossimo mese di maggio; le quattro applicazioni coprono altrettanti aspetti operativi tipici del mercato dell’editoria e della stampa.

Ephedra consente di implementare processi auto-matici tramite hotfolder, Wisteria è il modulo per il bilanciamento carichi ed alta affidabilità per Ephedra, Ilex consente di convertire da formato PDF a tutti gli altri formati supportati da Adobe Acrobat Exchange, Isatis consente di convertire EPS in formato PDF

Chi è LINKService

LINKService nasce nel 1994 con l’obiettivo primario di erogare servizi di supporto sistemistico e pro-gettare applicativi per le aziende del mercato editoriale italiano.

Con il passare degli anni il nostro core business si è focalizzato sulla implementazione ed integrazione di sistemi software e sulla loro manutenzione.

Oggi l’azienda è organizzata in quattro unità operative: Progettazione e sviluppo sistemi custom, Package applicativi, Assistenza e servizi di supporto, Amministrazione e vendite.

In funzione delle specifiche esigenze del cliente l’azienda è in grado di attivare collaborazioni con strutture e/o professionisti di qualità certificata e si propone come general contractor per progetti di alta complessità.

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La società portoghese Unipress ordina la prima Goss Uniliner al mondo in grado di stampare 80mila copie all’ora

Unipress, la società portoghese con sede a Granja, vicino a Porto, ha ordi-nato a Goss International una rotativa Uniliner shaftless a doppia larghezza e con sviluppo circonferenziale di 560 mm. Destinata a fornire la maggiore capacità colore e la foliazione di cui hanno bisogno i quotidiani della società editrice portoghese, questa rotativa sarà la prima Uniliner al mondo a raggiun-gere una velocità massima di 80mila copie all’ora.

La nuova Uniliner sarà dotata della

più avanzata tecnologia nel settore dei giornali e includerà inchiostrazione digi-tale Goss DigiRail, controlli automatici del registro di taglio e colore, nonché il cam-bio automatico della larghezza di bobina. L’editrice portoghese sarà quindi in grado di utilizzare larghezze di bobina comprese fra 1300 e 1600 mm, of-frendo massima flessibilità e tempi minimi di avvio.

“La decisione di investire in una nuova rotativa

è stata determinata dalla necessità di offrire ai nostri clienti la migliore qualità di stampa a colori, diventando al tempo stesso più efficienti attraverso un avanzato livello di automazione”, osserva Antonio Costa, di-rettore generale della Unipress. “Dopo aver studiato tutte le soluzioni disponibili, abbiamo basato la nostra decisione sulla flessibilità della rotativa Uniliner. La capacità di cambiare automaticamente la larghezza di bobina ci permette di cambiare velocemente e

Goss InternationalGreenbank Street - Preston

Lancashire PR1 7LA - EnglandTel: +44.1772.257571Fax: +44.1772.885698

[email protected]

La rotativa Uniliner sarà dotata di inchiostrazione digitale Goss DigiRail; Alto livello di automazione per maggiore efficienza; Cambio automatico della larghezza di bobina per massima flessibilità

con efficienza i prodotti da stampare, riducendo al minimo i tempi di fermo. Nell’editoria ogni secondo è prezioso e questo ci darà la sicurezza di poter offrire ai nostri clienti il miglior servi-zio possibile.”

Unipress utilizza da parecchi anni

una rotativa Goss Universal 45 che continuerà ad utilizzare anche dopo l’installazione della nuova Uniliner. “In quanto utenti di lunga data di ro-tative Goss ci tenevamo a rafforzare i nostri rapporti con Goss International,”

spiega Costa. “La Uniliner non sostituirà la rotativa Universal di cui disponiamo già, ma estenderà la nostra capacità attuale. Troviamo di avere spesso bisogno di una

capacità colore sempre maggiore, per cui le due rotative saranno entrambe adibite alla produzione delle nostre varie testate, tra cui primeggiano Público e il giornale sportivo A Bola.”

La nuova Uniliner da 80mila copie all’ora sarà

configurata con due torri a quattro unità sovrapposte e due cambiabobine. Le unità saranno posizionate perpendicolarmente alla linea di stampa, in modo da sfruttare il limitato spazio disponibile. L’ordine include anche una piegatrice a ganasce 2:5:5, preimpostazione dell’inchiostro dal RIP e cambio automatico di lar-ghezza di bobina. La nuova rotativa sarà in grado di produrre 64 pagine tabloid a colori in accumulo, il che

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rappresenta un aumento del 200 per cento della capacità colore rispetto alla linea di stampa attuale.

Continuando, Costa spie-ga: “Dal nostro punto di vista, un fattore chiave di questo ordine è anche il ruolo che Tecnimprensa, l’azienda che rappresenta Goss Interna-tional in Portogallo, svolge attivamente durante la vita della rotativa. Siamo lieti di lavorare con loro e beneficiare della loro esperienza nell’as-sicurare il funzionamento senza problemi delle nostre rotative.”

Duarte Alves de Sousa, socio dirigente della Tec-

nimprensa, osserva: “Siamo orgogliosi di essere stati scelti per un progetto così impegnativo. La Unipress aveva bisogno di una soluzione di stampa completa: una rotativa in grado di dare il massimo livello di qualità di stampa, flessibilità, produttività ed efficienza in termini di costi. Comprendendo a fondo queste esi-genze, Goss International ha formulato una soluzione su misura e impareggiabile che stabilirà un nuovo

standard nell’industria dei giornali portoghese.” Eric Normand, Senior Vice President e direttore

generale dello stabilimento Goss International di Nantes, dove verrà costruita la rotativa, conclude: “Non solo è la prima rotativa Goss Uniliner ad essere venduta in Portogallo, ma è anche la prima al mondo che funzionerà a velocità di 80mila copie all’ora. Si tratta quindi di un investimento cruciale per il mercato

dei giornali portoghese. Grazie all’altissimo livello di flessibilità e alla capacità di adattarsi alle nuove tendenze del mercato che la nuova rotativa le offrirà, la Unipress avrà tutto il necessario per mantenersi competitiva.”

L’installazione della nuova rotativa è prevista per la primavera del 2007.

La nuova Uniliner sarà dotata della più avanzata tecnologia nel settore dei giornali e includerà inchiostrazione digitale Goss DigiRail, controlli automatici del registro di taglio e colore, nonché il cambio automatico

della larghezza di bobina.

Unipress, la società portoghese con sede a Granja, vicino a Porto, ha ordinato a

Goss International una rotativa Uniliner shaftless a doppia larghezza e con

sviluppo circonferenziale di 560 mm.

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Il Corriere di Romagna cambia pelle con GMDE

GMDE, Solution Provider di consolidata espe-rienza nel settore delle Arti Grafiche e dell’Editoria, nonché distributore delle soluzioni delle migliori case produttrici internazionali, ha recentemente completato con successo l’aggiornamento del sistema di Content Management Tera GN3 presso il “Corriere di Romagna”.

Nel corso degli ultimi mesi, il quotidiano romagnolo ha dato vita a un radicale processo di trasformazione, nato anche dall’esigenza di adattarsi allo stile grafico del gruppo Finegil, che ha recentemente acquisito il controllo della testata.

La trasformazione ha richiesto un grande impegno su diversi fronti, non solo per i tempi molto stretti in cui l’evoluzione è avvenuta ma anche per la necessità di preparare un numero considerevole di pagine book, dalle quali la redazione può attingere per scegliere il me-nabò da utilizzare per la progettazione del giornale.

Con Tera GN3, le pagine vengono visualizzate direttamente sul sistema editoriale in formato grafico, così da permettere al redattore di vedere un’anteprima di ciò che sarà il risultato finale. La pagina scelta viene quindi messa in produzione nel giro di pochi secondi, in modo molto semplice e intuitivo. Al termine dell’ope-razione, la pagina è disponibile per la lavorazione da

parte dei redattori o per eventuali modifiche al menabò. Un’operazione questa, che può essere eseguita anche mentre la redazione ha già iniziato a lavorare sugli elementi della pagina stessa.

In aggiunta al lavoro svolto per effettuare un restyling della grafica, l’intervento di GMDE è andato poi a toccare la pubblicazione online del giornale, le cui procedure sono state aggiornate e adattate al nuovo siste-

ma editoriale. Tale attività ha compor-tato l’adeguamento della struttura XML

degli articoli presenti su Tera GN3 alle procedure di impaginazione del portale,

attualmente gestito da una società esterna.La flessibilità del sistema GN3 ha consentito un

passaggio rapidissimo dalla precedente imposta-zione grafica a quella nuova, così come una rapida evoluzione dal vecchio metodo di lavoro al nuovo. Il processo di cambiamento, per quanto consistente, non è andato quindi ad impattare sulle quotidiane attività di redazione.

Le attività svolte da GMDE sono state la formatta-zione della nuova grafica, la creazione delle pagine da book, l’integrazione tra GN3 e il sito WEB del giornale grazie al formato XML nativamente implementato nel sistema di content, la formazione della redazione e della tipografia, l’assistenza e messa in produzione della nuova grafica nonché l’aggiornamento all’ultima versione del sistema editoriale.

GMDE, Viale Colleoni, 520041 Agrate Brianza (MI)

Tel. 0396091790Fax: 0396091788http://www.gmde.it

Il quotidiano romagnolo si è completamente rinnovato nella grafica, e non solo,grazie al nuovo sistema di Content Management TERA GN3

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Il più antico giornale di Francia investe in Ferag

Dall’estate 2007, l’edizione di Le Figaro per il sud della Francia sarà prodotta in un nuovo centro stampa a Gallargues le Montueux. La società stampatrice, Midi-Print, ha per questo incaricato Ferag dell’equipaggiamento dell’impianto di spedizione. Saranno forniti un sistema di trasporto UTR, la tecnica d’av-volgimento MultiDisc, due im-pilatori girapile MultiStack ed un sistema di trasporto dei pacchi PKT. L’efficienza e l’affidabilità della spedizione sono garantite da LineMaster. Il co-mando di linea assicura la consegna delle copie ai due impilatori girapile, la confezione dei pacchi e la loro assegnazione alle rampe di carico secondo la distribu-zione. La modifica dei dati di distribuzione è possibile anche duran-te la produzione.

Finora, la tiratura completa di oltre 450 000 copie di Le Figa-ro veniva stampata a

Parigi. Con la nuova ubicazione nel sud, il giornale si libera dalle insicurezze del trasporto aereo a Nîmes; solo da qui infatti poteva avere inizio la distribuzione

capillare ed il giornale arrivava spesso ai lettori con ritardo.

Le Figaro è il quotidiano francese più antico tra quelli

ancora in pubblicazione. Tra i titoli nazionali, come tiratura è

al secondo posto dopo il giornale sportivo L’Equipe e, secondo i

risultati più recenti, raggiunge 1,18 milioni di lettrici e lettori.

FERAG ITALIA S.p.A.Via Gallarate 184, 20151 Milano

Tel. 02.38002770 - Fax 02.38006710Sito Internet: www.ferag.com

MidiPrint, la società stampatrice di Le FigaroHa incaricato Ferag dell’equipaggiamento dell’impianto di spedizione nel

nuovo stabilimento di Gallargues le Montueux.

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Nel 1973 Herbert Schäffer prese una lungimirante decisione imprenditoriale. Con il giornale «Schaum-burger Wochenblatt», il nipote di Friedrich Oppermann, fondatore dell’azienda, azzardò i primi passi nel settore dei giornali degli annun-ci pubblicitari, un mezzo allora ancora poco conosciu-to. 33 anni dopo l’amministratore delegato della Oppermann Druck- und Verlags-GmbH & Co. è particolarmente orgoglioso delle proprie scelte.

Oltre allo «Schaumburger Wochenblatt» (tiratura 77.000 copie), anche gli altri tre giornali della casa editrice «Lippe aktuell» (tiratura 137.455 copie), «Wunstorfer Stadtanzeiger» (tiratura 32.400 copie) e «Deister aktuell» (tiratura 24.200 copie) sono in forte espansione. Essi vengono pubblicati tutti in formato “Berlino” e hanno un volume medio di 48 pagine.

Un totale di 70 testate

Oppermann, tuttavia, non si è solo costruita un’ec-cellente reputazione come produttore di successo di giornali locali, ma viene anche considerata uno specialista dell’inserimento. Per questo motivo nume-rosi editori affidano la produzione dei propri giornali all’azienda a conduzione familiare con sede a Roden-berg am Deister. Oggi Oppermann stampa e confe-ziona 70 testate diverse con una tiratura settimanale complessiva di 3,5 milioni di copie. In queste copie ogni settimana vengono inseriti fra i 10 e i 12 milioni d’inserti perfettamente suddivisi per zona; tendenza questa in aumento. Spesso in un prodotto principale

vengono inseriti fino a 18 inserti. Un prodotto finito può pesare fino a 700 g ed avere uno spessore massimo

di tre cm.La Oppermann Druck-

und Verlags-GmbH & Co., che impiega in tutto 235 persone a Rodenberg e presso il secondo sta-

bilimento di produzione di Detmold, non stampa però solo

giornali, che vengono poi corredati di inserti. L’azienda produce anche grandi

quantità di inserti pubblicitari che escono dalle rotative come prodotti finali senza ulteriore lavorazione.

Da quattro Biliner a due SLS3000

Alla luce di queste grandi quantità è ovvio che Op-permann debba poter contare su sistemi d’inserimento veloci e affidabili. Con le due Biliner, ciascuna dotata di quattro mettifogli Tandem (un’altra soluzione spe-ciale di Müller Martini), a causa del numero d’inserti in costante aumento diventava necessario produrre regolarmente in due o tre cicli di lavoro. Per questo motivo nel Novembre 2005 Oppermann ha messo in funzione il primo sistema d’inserimento SLS3000 della Müller Martini e nel Febbraio 2006 ha installato il secondo.

Entrambe le linee sono dotate di un magazzino dei prestampati, stazione di apertura intermedia per la produzione libro-in-libro e 18 mettifogli compatti per inserti, dieci ergonomici Streamfeeder per il caricamento automatico, due sistemi di formazione pacchi NewsStack, applicatore automatico delle fa-scette itinerario e indirizzo TABA, due cellofanatrici e macchine per reggiatura incrociata. Il collegamento

Alla Oppermann due SLS3000 assicurano un processo di produzione ottimaleOgni settimana la Oppermann Druck- und Verlags-GmbH & Co. ,con sede a Rodenberg presso Hannover, inserisce fra i 10 e i 12 milioni di inserti in 70 testate diverse per un volume totale di 3,5 milioni di copie. Due nuovi modernissimi sistemi d’inserimento SLS3000 della Müller Martini assicurano che i prodotti giungano ai loro lettori non solo completi, ma anche correttamente suddivisi per zone.

MÜLLER MARTINI S.p.AViale Rimembranze 50

20099 Sesto San Giovanni (MI)tel. 02 262371 - fax 02 2426851

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con le due rotative KBA avviene mediante un sistema polmone dina-mico FlexiRoll della Müller Martini. I pro-dotti principali vengo-no quindi disaccoppiati dalla rotativa in base al fabbisogno e alimentati in modo completamente automatico.

Fino a 80 zone per giornale

«Abbiamo esami-nato con attenzione la SLS3000 in una tipografia di giornali americana e presso il Training Center della Müller Martini ad Allentown», così il direttore generale André Schäf-fer ricorda la fase di valutazione. Secondo Schäffer l’aspetto che più li ha colpiti è stato il fatto «che da un lato la SLS3000 è caratterizzata da una grande faci-lità d’impiego, dall’altro ha un funzionamento molto silenzioso, nonostante le sue dimensioni». Per André Schäffer un argomento molto importante è stato anche lo zoning: «Per ogni testata abbiamo fino a 80 zone. Inoltre, il sistema di controllo Mailroom Production Control MPC di provata efficacia assicura massima efficienza, dato che un cambio zona non richiede alcuna interruzione della produzione».

MIRS riconosce gli errori

Con le due SLS3000, Oppermann può ora inserire tutti gli inserti nei giornali, con regolarità e senza problemi anche in formato Tabloid, in un unico ciclo di lavoro. «In tal modo», spiega il direttore di produ-zione e procuratore commerciale Werner Rohrsen, «disponiamo di un processo di produzione ottimale, che permette ai nostri clienti di risparmiare tempo. Inoltre i nostri collaboratori non devono più caricare manualmente i prodotti principali».

Il processo d’inserimento – il caricamento dei prodotti principali avviene in modo affidabile e diretta-mente nella costruzione a tasche dell’inseritrice tramite

il mettifoglio per prodotti principali – viene gestito mediante un sistema pro-grammabile per il control-lo di segnature doppie e mancanti. Il Missed Insert Repair System (MIRS - sistema di riparazione inserti mancanti) ricono-sce gli inserti mancanti e i prodotti principali non aperti e li completa in un secondo ciclo di lavoro. La riduzione degli scarti e degli interventi manuali migliora così in modo de-terminante la produttività e la qualità dei prodotti.

Il direttore generale André Schäffer, il direttore di produzione Werner Rohrsen, l’amministratore delegato Herbert Schäffer e Matthias Kandt della Müller Martini Germania

(da destra) davanti al nuovo sistema d’inserimento SLS3000 alla Oppermann

Dieci Streamfeeder per ogni linea SLS3000 assicurano un efficiente caricamento dei mettifogli.

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APCOM: rinnovato il sito Internet. Notizie multimediali, fotogallery, tg video

APCom, l’agenzia di stampa del Gruppo Telecom Italia Media, ha rinnovato il suo sito nella grafica e nei contenuti (www.apcom.it). A 6 anni dalla sua na-scita l’agenzia fornisce, anche attraverso il suo porta-le, un’offerta sempre più ricca che affianca all’attività giornalistica tradizionale, le notizie multimediali, le fotogallery e i tg video, il tutto in una cornice grafica moderna e di facile navigazione.

Tra le novità principali, la sezione “temi caldi”, una vera e propria mappatura in tempo reale del-l’informazione. Nel nuovo portale trovano spazio, inoltre, i notiziari specializzati lanciati recentemente, Nuova Europa e Agroalimentare, oltre la produzio-ne di Asociated Press (AP) in lingua inglese, di cui l’agenzia è partner e distributore esclusivo per l’Italia. In particolare, il rinnovato accordo con Associated Press ha consentito di arricchire notevolmente la parte iconografica del sito attingendo alla ricchissima produzione fotografica e video di AP.

APCom si è ritagliata un ruolo importante nel mondo dell’informazione in Italia e il nuovo sito rappresenta questa realtà che ha saputo rinnovarsi raccogliendo sempre più consensi.

APCom fa capo alla società Telecom Media News controllata da Telecom Italia Media. Nata nel 2001, l’agenzia ha la sua sede centrale a Roma ed è affian-cata dalle redazioni di Milano, Bruxelles e New York, oltre che da corrispondenti e collaboratori nelle città

italiane e nelle principali capitali mondiali. APCom conta ad oggi circa 100 addetti e produce circa 1000 notizie al giorno, 7 giorni su 7, 24 ore su 24.

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Binuscan IPM Workflow Server: Automatizzazione flussi di lavoro - Integrazione ai Sistemi Editoriali!

Stampare un documento correttamente non è semplice, dipende da come è stato realizzato e dagli elementi contenuti.

Le diverse origini delle componenti di un file (im-magini, testi, elementi grafici, ecc.) rendono difficile il lavoro dello stampatore che deve produrre un prodotto finito con standard di qualità alti. Anche con le tecnologie ad oggi disponibili ottenere delle buone immagini richiede una qualificata esperienza.

Ottimi risultati si ottengono con un sistema per la modifica automa-tica delle immagini: IPM Workflow Server di Binuscan, utilizzabile in qualsiasi ambiente lavorativo grazie alle sue molteplici modalità operative.

IPM si interfaccia alla maggior parte dei sistemi editoriali (Unisys, Sinedita, EidosMedia, Tera, Protek, Qps), grazie a dei “connettori” sviluppati direttamente dalle stesse case produttrici. Utilizzando, invece, il “connettore” proprietario di Binuscan Job Manager, è possibile l’interfacciamento alla Suite di Adobe (InDesign,Incopy) ed a QuarkXPress.

Oltre all’utilizzo attraverso i “connettori”, IPM è in grado di lavorare tramite HotFolder: cartelle intel-ligenti che trattano i materiali inseriti al loro interno secondo parametri personalizzati dall’utente.

Queste modalità operative, utilizzabili contem-poraneamente, insieme alle diverse configurazioni totalmente scalabili fra di loro, permettono ad IPM di coprire qualsiasi necessità dell’utente.

Le elaborazioni gestibili tramite IPM sono vera-mente tante: conversione da uno spazio colore all’altro o in scala di grigi, con la possibilità di scegliere la tabel-la di separazione o il profilo ICC da usare; gestione dei profili ICC; ridimensionamento, rotazione e ritaglio; cambio del formato file (in TIFF, EPS, DCS, DCS2,

JPEG e Tga); rinominazione automatica dei documen-ti; correzione colore secondo parametri preimpostati anche in base all’origine delle immagini (scanner o fotocamere digitali); aumento della nitidezza.

Tutte queste operazioni, con l’utilizzo di un “con-nettore”, possono essere effettuate in relazione al taglio

dell’immagine inserita nel layout e non alla totalità dell’immagine originale (come da esempi riportati nella pagina accanto), attraverso alla tecnologia proprietaria di Binu-scan e brevettata in tutto il mondo:

RECOTM.Questa tecnologia è in grado di

leggere un istogramma sistemandolo e rendendolo fruibile nel modo miglio-

re, anche partendo da una condizione disastrosa.

Grazie all’eccellente flessibilità di IPM si possono sperimentare più soluzioni alternative: si potrebbe, ad esempio, decidere di sottoporre una singola im-magine a due workflow concatenati, salvando in una cartella prestabilita il documento processato a livello intermedio; oppure la comodità di gestire due flussi di lavoro paralleli che a partire da una singola immagine generano due output differenti, come ad esempio un file da 300 dpi in CMYK pronto per la stampa e un secondo documento a 72 dpi per il web.

Binuscan ha inoltre sviluppato un set di librerie aggiuntive che completano le funzioni base di IPM aumentando le potenzialità del programma. Le librerie sono basate su algoritmi proprietari della software house e includono: la rimozione JPEG, il sistema di ingrandimento CDC 4x ed il Quantificatore.

Funzioni in grado di risolvere problemi che ancora oggi comporterebbero un notevole lavoro manuale.

Il JPEG Removal è in grado di ridurre al minimo il disturbo della codifica Jpeg con notevoli benefici nel

Via Grosio 10/10 - 20151 Milano tel. 02 38079642 - fax 02 38000089

http://[email protected]

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IPM al lavoro

Foto 1 - foto trattata con un processo “normale” Foto 2 - foto trattata in automatico con IPM

Foto 3 - particolare della foto 1 - come si nota i toni sono rimasti identici alla foto originale

Foto 4 - particolare della foto 2 - in questo caso IPM ha modificato il punto di bianco e di nero

Foto 5 - particolare della foto 1 - tagliando solo la finestra con un poco di muro i toni rimangono molto simili alla foto originale

Foto 6 - Particolare della foto 2 - stesso taglio della foto normale, ma assenza del punto di bianco della foto 4. IPM ricalcola un nuovo istogramma dando la giusta luce al taglio eseguito

Foto 7 - particolare della foto 1 - tagliando solo la finestra (che è verde scuro) vengono a mancare riferimenti sia per il punto di bianco che per il nero, il risultato e insoddisfacente

Foto 8 - particolare foto 2 - nonostante la mancanza di riferimenti cromatici IPM interviene in maniera corretta

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caso il soggetto debba essere ingrandito.Il CDC4X è un algoritmo capace di ingrandire

un’immagine più volte (ad esempio un file 5x5 cm a 300 dpi puo essere ingrandito fino ad un formato 80x80 cm) senza perdere qualità.

Il Quantificatore è una funzione in grado di equa-lizzare automaticamente i colori delle immagini; ad esempio foto scattate in condizione di luce non corrette, subacque, virate in maniera anomala o antiche con perdita di colore.

IPM è in grado di supportare notevoli quantità di foto in tempi molto brevi.

A secondo della versione, può arrivare a processare in linea 1 foto al secondo (foto 10x15 – originale RGB – assegnazione profilo – correzione cromatica – con-versione in CMYK verso profilo di uscita – taglio).

Nel caso invece di normalizzazione di un archivio esistente un solo server può arrivare a processare fino a 4 foto al secondo (foto media di un archivio fotogra-

fico, 20x30 a 300 dpi – assegnazione se non esistente di un profilo ICC – scrittura di una risoluzione univoca – eventuale conversione in RGB o CMYK).

I prodotti Binuscan sono distribuiti in esclusiva in tutta Italia da Software Advisors srl, società del Grup-po Irpe, specializzata nel settore Editoriale in ambito Color Management e WorkFlow Management.

Software Advisors propone servizi di installazione e assistenza pre e post vendita attraverso una rete di

Partner certificati e specializzati nel settore.Completano l’offerta dei prodotti a listino: crea-

zione di ambienti di Testing, noleggio delle tecnologie training, corsi di Color Management, Consulenza e assistenza continuativa con personale tecnico specia-lizzato.

Per ulteriori informazioni sui prodotti Binuscan telefonare al numero 02/38079642.

Finestra di configurazione IPM Administrator

Creazione e modifica dei processi

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IDAB WAMAC International ABrappresentante esclusivo per l’Italia:

R.G. srlVia Carducci 26 - 20123 Milano

tel. 02875634 fax 0286453028email: [email protected]

Il Gruppo Editoriale Expres sceglie Idab Wamac per la sala spedizione

Expres è un quotidiano moderno ed indipendente, considerato alla stessa stregua dei maggiori periodici europei e il giornale di lingua ucraina maggiormente diffuso in Ucraina.

Il giornale fornisce ar-ticoli e notizie last minute di comprovata attendibilità tanto da conquistare la fiducia della maggioranza della popolazione di lingua ucraina e consentire al giorna-le di ottenere una diffusione settimanale di un milione di copie circa.

Expres ha deciso di investire in un nuovo centro stampa a Lviv, per poter far fronte ad un maggior in-cremento della diffusione. Il nuovo centro stampa sarà dotato di un equipaggiamento moderno che includerà:

una rotativa per quotidiani fornita da Wifag, una rotati-va per stampa commerciale fornita da Solna, un sistema per sala spedizione di Idab Wamac che include la nuova

inseritrice ad alta veloci-tà PST 400. Alla rotativa Wifag sarà collegato un nastro convogliatore a pinza a copia singola che preleverà le copie una ad una in modo da essere movimentate correttamente durante la fase di lavorazio-ne. Le copie, dopo essere

state lavorate dalla nuova linea di inserimento, saranno trasportate verso due linee di confezionamento per la formazione automatica dei pacchi. All’uscita della rotativa Solma, sarà installato un Trimmer Trilaterale.

Le copie rifilate saranno successivamente trasportate alle linee di confezionamento automatico dei pacchi.

“Le ragioni che ci hanno indotto a sce-gliere la tecnologia fornita da Idab Wamac consistono nelle soluzioni innovative basate sulla produttività con: risparmio del costo delle operazioni manuali, riduzione degli scarti, velocità di produzione e ampie possi-bilità di progettare una soluzione personaliz-zata in grado di ottimizzare i nostri processi produttivi. Tutti fattori molto importanti che non vanno trascurati durante la valutazione di un investimento”, ha dichiarato Mykola Zynych, vice direttore di Expres e direttore tecnico dello stabilimento.

“Siamo molto orgogliosi di poter offrire all’Ucraina un sistema per la sala spedi-zione avanzato e moderno comprensivo dell’inseritrice automatica e ci auguriamo di continuare a collaborare in futuro ancora con Expres” ha commentato UC Edberg, direttore generale di Idab Wamac.

Mykola Zynych, vice direttore di Expres e direttore tecnico dello stabilimento di Lviv, e UC Edberg, direttore generale di Idab Wamac, brindano alla prima installazione Idab Wamac in Ucraina.

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Nel nuovo centro stampa la produzione viene ese-guita sulle veloci rotative Mainstream. L’espulsione di 80’000 copie all’ora vie-ne eseguita in terza piega o in formato pieno. Con oltre 14 milioni di copie stampate alla settimana di giornali gratuiti, nu-merose riviste e quotidiani regionali, Imprimeries IPS è uno dei produttori di spicco della Francia. La società stampa in sei sedi, strategicamente distribuite in tutto il paese.

Razionalizzazione con massima automazione

Entrambe le linee di stampa diretta sono composte ciascuna da un impilatore-girapila PrintStack CN-80 e da un sistema di reggiatura incrociata. Ciascuna linea viene caricata mediante un trasportatore a squame Newsveyor direttamente dalla rotativa. Una terza linea di pacchi assume la funzione di back-up. Un palettizzatore automatico NewsPal raccoglie i pacchi di giornale finiti posizionandoli automaticamente sui bancali. Successivamente ogni bancale, quando pieno, viene automaticamente avvolto con una pellicola di cellofan per la stabilità e la protezione dei prodotti.

Con il sistema di palettizzazione NewsPal è pos-sibile ottimizzare la logistica tra la sala spedizione e i centri di distribuzione o magazzini intermedi. Sia che vengano lavorati pacchi di giornale reggiati o cellofanati: con un massimo di 50 pacchi al minuto, il NewsPal è in grado di soddisfare le elevate esigenze dell’industria dei quotidiani. Ulteriori rilevanti van-taggi sono l’alta affidabilità, l’accurata gestione dei prodotti, la tecnologia di comando gestita a menu e lo

sfruttamento ottimale di ogni formato bancale grazie ad un layout pre-progammabile.

Importanti criteri di valutazione per la deci-sione a favore di Müller Martini sono stati i bassi costi di manutenzione, la soluzione che consente

di risparmiare spazio e so-pratutto la prontezza operativa

dell’impianto.L’avvio di produzione del nuovo

impianto di Châteaurenard ha luogo nei primi mesi del 2007.

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Installazione di una terza sala spedizione giornali della Müller Martini per IPSLe esperienze positive che IPS, uno dei principali produttori di quotidiani francesi, ha fatto negli scorsi due anni con due nuovi impianti per sala spedizione giornali della Müller Martini, hanno determinato che anche il terzo centro stampa di nuova costruzione della IPS di Châteaurenard venisse dotato dell’avanzata tecnologia per sala spedizione giornali della società elvetica.

Distribuzione semplice dei pacchi di giornale alla IPS di Châteaurenard con il palettizzatore automatico NewsPal

della Müller Martini

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Il nuovo quotidiano economico indiano Mint in produzione con Méthode

Un quotidiano economico inno-vativo e di nuova pubblicazione, una redazione convergente print e web, una strategia di business ambiziosa accompagnata da una formula grafi-ca innovativa per il mercato indiano, firmata Mario Garcia (di cui è stata pubblicata una bella intervista sul sito di EidosMedia, www.eidosme-dia.it): questo in poche parole è Mint, il nuovo quotidiano dedicato all’effervescente mondo del business del sub-continente indiano e pubbli-cato dal gruppo HT Media Limited a New Delhi.

Si tratta di un progetto estrema-mente stimolante ed innovativo, al quale EidosMedia ha avuto la grande soddisfazione di poter dare un contri-buto attivo con il sistema Méthode: a soli tre mesi dall’inizio del progetto, Mint ha visto uscire lo scorso primo febbraio il primo numero su carta e online.

Edito in formato berlinois di 24 pagine e con un sito Web (www.livemint.com), questo nuovo quoti-diano è specializzato in informazioni di tipo economico e finanziario e propone anche alcune pagine di cro-naca internazionale, derivanti da un

EidosMedia Spa Viale Legioni Romane, 43

20147 Milanotel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330

[email protected]

accordo di partnership con il Wall Street Journal. Mint è prodotto a New Delhi da una redazione integrata carta e web che attinge ad un’unica piattaforma editoriale e di archivio. Si tratta di un’organizzazione redazionale estremamente moderna ed autenticamente convergen-

www.livemint.com NewDelhi, Mumbai Thursday, February 1, 2007 Vol.1 No.1 Rs2

SENSEX 14,090.92 121 NIFTY 4,082.70 41.75 DOLLAR Rs44.11 0.1% POUND Rs86.66 0.24% OIL $56.51 $0.46 GOLD $647.30 $3.60

QUICK EDIT

Needed: ATetley encoreThe takeover of Corus by

Tata Steel reminds us ofanother acquisition by theTata Group. This was TataTea’s purchase of Tetley,owner of the iconic tea brand,in 2000. The purchase of Tet-ley was the largest cross-bor-der deal by an Indian compa-ny at the time, just as theCorus deal is one of the big-gest of its type today. In bothdeals, the acquirer was small-er than the target. Both in-volve an overseas special pur-pose vehicle to raise junkbonds to fund leveraged buy-outs (LBOs). And Tata Teashareholders were initiallyconcerned that the Tetley ac-quisition would dilute theearning power of their equity;Tata Steel shares fell sharplyon Wednesday on similar con-cerns. But the Tatas did even-tually turn around Tetley andused the extra cash flow to re-pay the expensive debt raisedto fund the acquisition. Canthey do an encore with Corus?

The nature of the businessis different. Unlike Tetley,Corus is in a notoriously cycli-cal business where cash flowsare volatile. A downturn in thesteel industry could threatenthis LBO.

www.livemint.com/yourchoice

READERS’CHOICEDemocracy startswith youGo to www.livemint.comand you decide what arti-cle you want to read in de-tail in tomorrow’sMint. Inaddition to all the newsand feature stories in thepaper every day, theMintdaily Readers’ Choicewould be open from 12noon to 3pm every day onour website. Our editorswill offer you, our readers,a choice of up to five arti-cles from around theworld and your majorityvote will decide what arti-cle among those will runindepth in the next day’spaper. So you decide whatinterests you most.

Today’s Readers’ Choicearticle is on Page 2

>On pages 22 & 23

MORE VIEWS

I N C O R U S

Whatnow,Mr Tata?

BY YASSIR A . P ITALWALLA

[email protected]························· MUMBAI

Now comes the hard part.The morning after

emerging victorious inan expensive four-month battleto acquire Corus Group Plc for$13.65 billion (Rs 60,333 crore)Tata Steel got an early taste ofthe challenge ahead as unhap-py shareholders pushed itsshares down by 10.7%, wipingout Rs3,000 crore in market cap-italization.

A combative Ratan Tata, the70-year-old chairman of Tatagroup, brushed aside concernsthat Tata Steel had paid too

dearly to beat out Brazil-basedCompanhia Siderurgica Na-cional (CSN) to buy Corus in In-dia’s single largest overseas ac-quisition.

“The market is frankly takinga short-term view and a harshview,” said Tata. “We have satis-fied ourselves that the companyhas in no way jeopardized theinterest of shareholders.”

A chorus of Indian executivesand politicians hailed the moveas a sign of the growing confi-dence of India’s companies tocompete aggressively in the glo-bal marketplace.

Meanwhile, analysts notedthat Tata Steel had to paythrough the nose—nine timestrailing earnings—and is mak-ing a big bet that it would be ableto use its potentially low-costproduction to create significantsynergies—up to $350 millionannually in about three yearstime. The company is also muchbetter at making profits in

steel—its operating profit mar-gins are 42% compared to the9% or so at Corus.

The one catch and the reasonwhy significant savings will takea few years to drop to the bottomline: Tata Steel hopes mainly tomake the savings by shippingcheap slab steel to Corus, re-ducing the need for expensiveproduction in the United King-dom. But the company, which

TURNTOBACKPAGE ®

Tata Steel wins $13.65billion battle for Corus;shares plunge 10.7% onsteep acquisition cost.“We did the right thing.”

POTTY PROBLEM

Waste covers shiningrailway track recordBY K.P . NARAYANA KUMAR

AND JACOB P . KOSHY························· NEWDELHI

The Indian Railways has a bitof a mess on its tracks.

It has rather belatedly discov-ered that letting stuff simply fallout of thousands of train toiletsevery day is causing serious cor-rosion of railway tracks.

In addition to being a poten-tial safety concern, the problemhas become so endemic that, insome instances, the Railwayshas had to replace stretches oftrack every two years, while inthe normal course, it wouldhave done so once in three dec-ades or so.

The toilet tab: a tracks re-placement cost of a whoppingRs400 crore every year.

Now the Railways wants tobuild better train toilets, onesthat will keep the waste from do-ing damage to the tracks even asit searches for corrosion-resist-ant rails.

Researchers at the Indian In-stitute of Technology in Kan-pur, who are working with theRailways to solve this stickyproblem, place the currentwoes on wind, which dispersesthe waste on to tracks, as well asthe acidic nature of humanwaste.

“When the matter comes incontact with the track, metaliron becomes brittle and startsto corrode,” says Vinod Tare, amember of the Technology Mis-sion on Rail Safety at the Insti-tute. “You can observe this phe-nomenon on leaking metallicpipes, for instance.”

Another of Prof. Tare’s col-leagues on the project is R.Balasubramaniam whose claimto fame is his research into cor-rosion of the famous AshokaPillar in New Delhi.

TURNTOBACKPAGE ®

COST CONSCIOUS

RBI fights inflation,says economy is fineBY TAMAL BANDYOPADHYAY

[email protected]························· MUMBAI

Companies and individualswill have to pay more on

borrowings with India’s centralbank raising its key short-termlending rate by 25 basis pointsto 7.5%. Reserve Bank of Indiagovernor Y.V. Reddy also an-nounced measures to checkflow of credit to real estate, capi-tal markets, and some personalloan segments during his re-view of the credit policy onWednesday. By increasing thesafety cushion needed to lend,RBI has made it more expensivefor banks to issue such loans.

The measures should help re-duce inflation, which was at6.1% in the second week of Jan-uary, its highest in two years. InOctober 2006, RBI had warnedagainst “the dangers of possibleoverheating” a reference togrowth resulting in inflation.

Reddy revised the bank’s esti-mate for economic growth in2006-07 from 8% to 9%. OnWednesday the Central Statisti-cal Organization also revised itscalculation of GDP growth in2005-06 to 9.1% from 8.4%, onthe back of a 6% growth in agri-culture. Since growth is calcu-lated year-on-year, this makes

it difficult for the agriculturesector to show growth this year.

Reddy has warned that hewould use all instruments tofight overheating, includinghiking the cash reserve ratio ofbanks, which defines the mini-mum amount of reserves a bankmust hold, from 5.5%.

Reacting to the governor’spolicy, the chief executive of aprivate bank said, on conditionof anonymity, that “banks will

TURNTOBACKPAGE ®

>Credit policy simplified >P14>Selective spanks >P22

ALSO SEE

>Winner’s curse >P15

BREAKING VIEWS

VIEWS:Manmohan Singh’sessay on The Indian Century >23

READER’SGUIDE:Read the story of Mint>12

WSJ:Foreign ventures find Indiatough to crack >18

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te: Mint è una delle prime pubblicazioni al mondo a funzionare veramente sul principio della ‘copia unica’ - nessun contenuto viene duplicato e ri-formattato per essere pubblicato sulla carta o sul web: un unico articolo alimenta in parallelo entrambi i canali. Questo approccio integrato sarà utilizzato come modello or-ganizzativo per la fase successiva di implementazione di Méthode nelle altre testate del gruppo HT Media, che ha firmato con EidosMedia un contratto a livello di gruppo per i suoi 1000 utenti.

“Con la sua grafica dinamica e una gestione rapida dell’informazione calda, Mint sfrutta appieno le po-tenti funzionalità grafiche di Xsmile e la produttività che Méthode può offrire,” osserva Gabriella Franzini, Direttore Generale di EidosMedia. “Si tratta di un progetto entusiasmante e di un eccellente debutto per Méthode sur mercato editoriale asiatico, che come

sappiamo è un mercato estremamente dinamico e in rapida evoluzione .”

“Creare un quotidiano completamente nuovo e il suo portale Internet in soli tre mesi ha rappresentato una vera e propria sfida,” ha dichiarato Marco Cucurachi, Capo Progetto di EidosMedia. “Credo che tutti coloro che sono stati implicati in questo progetto possano es-sere molto soddisfatti degli eccellenti risultati ottenuti in così breve tempo.”

“La soluzione Méthode ha giocato un ruolo chiave permettendoci di rispondere alle aspettative di un lettorato che si rivolge sempre di più a fonti di informazioni multiple,” ha commentato Raju Narisetti, Redattore Capo di Mint. “Grazie alla partnership con il Wall Street Journal, Méthode ci permette di offrire dei servizi veramente unici alla comunità finanziaria indiana.”

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Associated Newspapers sceglie i sistemi editoriali Atex per la carta stampata e internet

Atex, fornitore leader nel mondo di soluzioni informatiche per il settore editoriale, ha annunciato che Associated Newspapers Limited (ANL), una filiale della Daily Mail and General Trust plc, ha scelto le solu-zioni Atex per la gestione dei contenuti editoriali.

La soluzione Atex sarà uti-lizzata per la produzione delle testate Daily Mail, The Mail on Sunday, Evening Standard, Metro, del nuo-vo quotidiano gratuito del pomeriggio LondonLife, di tutte le edizioni regionali, dei supplementi, delle riviste, nonchè di tutti i siti web del gruppo.

La soluzione che ANL adotterà si basa sull’uti-lizzo di Adobe InDesign e InCopy e inizialmente si affiancherà all’editor di testi già in uso presso alcune redazioni, basato su tecnologia Lotus Notes e andrà a sostituire le postazioni di lavoro equipaggiate con Quark QPS. Tra i moduli che saranno implementati figurano anche Atex Web Client, che consente di scri-vere e compensare testi tramite un browser internet, e Atex Web Builder, per la gestione dei contenuti destinati ai siti internet.

I flussi di lavoro, che prevedono la condivisione dei contenuti tra i prodotti cartacei e i siti internet, saranno gestiti dal database Atex, centralizzato per tutte le testate del gruppo.

“Siamo molto orgogliosi di essere stati scelti da uno dei più importanti editori d’Europa” ha dichiarato David Hall, Chief Executive Officer di Atex per Nord Europa, Medio Oriente e Africa. “Una volta terminato l’addestramento, gli utenti potranno beneficiare della facilità di utilizzo e della flessibilità offerte dai nostri programmi”.

Il sistema editoriale Atex sarà inoltre integrato con

il sistema di trasmissione pagine Agfa MediaPlanner e con il sistema di gestione delle foto Picdar.

Il progetto di implemen-tazione prevede diverse fasi e la prima testata ad entrare in produzione con il nuovo sistema sarà Metro.

Commentando il proces-so di selezione di un nuovo sistema editoriale, Ian Cohen, Chief Information Officer di

Associated Newspapers Limited, ha di-chiarato: “Nel 2005 abbiamo iniziato a selezionare i sistemi candidati a sostituire il nostro Quark Publishing System (QPS). Requisito fondamentale era un sistema basato su impaginatori di mercato, che consentisse di migliorare la nostra flessibilità, di creare metadati per la pubblicazione dei contenuti su altri canali e di produrre nuove pubblicazioni velocemente quando richiesto. Abbiamo poi scelto di acquistare gli strumenti di im-paginazione Adobe, avendo già acquistato in passato numerose licenze di Photoshop e Illustrator.”

“ANL ha costituito uno Steering Group selezio-nando figure professionali diverse all’interno della propria organizzazione”, - ha proseguito Ian Cohen - , “ e dopo aver visionato diverse soluzioni, il gruppo ne ha scelte due per una valutazione più approfondi-ta. Entrambi i fornitori hanno installato un sistema in prova per 3 mesi e in questa fase il sistema Atex ha dimostrato di supportare meglio le funzionalità di InDesign, mettendo a disposizione un’interfaccia utente gradevole e di facile utilizzo. Il sistema edi-toriale Atex ha fornito anche performance migliori quando impiegato nella nostra realtà quotidiana. Da un punto di vista tecnico, inoltre, la soluzione si basa su standard di mercato e offre un’architettura scalabile per supportare nuovi progetti editoriali.”

Atex Global Media S.p.A.Via B. Crespi, 57 - 20159 Milano

Tel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555www.atex.com

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Atex

Atex è una società che fornisce servizi, soluzioni software e soluzioni di gestione dei contenuti multi-mediali per il settore editoriale. Con una tradizione ultratrentennale di innovazione continua e qualità dei suoi prodotti, Atex ha software installato per un valore di quasi 1 miliardo di dollari e supporta più di 800

clienti in oltre 40 Paesi nel mondo.Oltre a un investimento significativo in Ricerca e

Sviluppo, Atex si avvale della collaborazione di partner strategici per completare e migliorare i servizi offerti e supportare al meglio le strategie di sviluppo orientate ai Web Services.

Ulteriori informazioni sono disponibili visitando www.atex.com.

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La dermatite è un problema ricorrente nell’industria grafica. È più comune di quanto si pensi, ma può essere risolto attenendosi alle normative di legge e utilizzando moderni prodotti di consumo sviluppati per eliminare le più comuni cause che generano questo problema.

La “sicurezza sul lavo-ro” non consiste solo nel prevenire gravi incidenti con perdita di arti con l’utilizzo corretto delle barriere previste; il suo ruolo non è solo quello di assicurare che i carichi siano trasportati correttamente e che nessuno sia colpito dalla caduta di oggetti pesanti Una delle maggiori problematiche di sicurezza sul lavoro nelle industrie grafiche, si determina non, quando avvengono gravi incidenti, ferite o contu-sioni, ma dal fatto che giorno dopo giorno, gli operatori dei reparti stampa o prestampa, inaspettatamente di-ventano sensibili ai prodotti chimici in uso e sviluppano dermatiti spesso difficili da diagnosticare.

Il termine dermatite copre una vasta gamma di reazioni all’esposizione chimica nella stampa, che, nei casi estremi, possono comportare un’assenza pro-lungata dal lavoro con tutto quello che ciò comporta. Poche aziende, forse quelle con maggior impiego di personale, possono permettersi un assenza prolungata di un membro del proprio staff, oltre al quale si deve aggiungere l’impatto negativo sulla persona colpita. Si dovrebbero usare creme protettive e guanti ed ogni azienda ben organizzata dovrebbe metterli a disposi-zione. Sembra però che il livello di consapevolezza in proposito sia alquanto basso. Per questo motivo anche in molte nazioni europee si stanno programmando campagne di sensibilizzazione per mettere in luce questo tema ed in particolare i problemi posti da alcuni prodotti chimici d’uso comune.

Uno studio su alcuni siti produttivi condotto al-

l’estero, ha rivelato che l’incidenza delle assenze dal lavoro, per cause riconducibili alla dermatite, era molto superiore a quanto si pensasse, anche tra coloro che dicevano di utilizzare guanti protettivi. In alcuni casi i problemi erano stati causati da schizzi di materiale

che avevano colpito i la-voratori sopra il margine del guanto. Lo studio ha altresì evidenziato dei casi in cui non si riferiva alcun problema, dimo-strando la necessità di maggiore informazione e

consapevolezza.Si può supporre che con il

divieto di sostanze come il MEK (METIL ETIL CHETONE) e altri solven-

ti l’industria abbia eliminato l’impiego di so-stanze chimiche pericolose. Ma non è così. Chiunque lavori con inchiostri UV o vernici conosce il pericolo che schizzi o perdite accidentali possono causare per la pelle e si comporterà di conseguenza, ma pochi sanno che le soluzioni di additivi per bagnatura possono causare problemi. Esse sono generalmente innocue e si possono usare perfettamente per vari anni, finché, com’è successo in una tipografia di giornali nel nord dell’Inghilterra, un operatore ha presentato segni di ipersensibilità nei confronti del prodotto. Altri membri dello staff possono non presentare alcuna reazione, almeno per il momento, ciononostante il problema resta e va affrontato.

Varn è stata chiamata da quest’azienda a risolvere il problema. Dopo approfondite indagini ed analisi, la soluzione è stata quella di studiare un additivo diverso, senza quei componenti chimici normalmente utilizzati che spesso innescano le reazioni cutanee.

La risposta fu un nuovo additivo formulato per i

sistemi di bagnatura a spray che, secondo la descrizio-ne, aveva uno status di “clean label” (etichetta pulita)

Salute e Sicurezza...Varn Media Fount

Quando il problema è a “fior di pelle”

Day International - Filiale ItalianaPiazza Fontana 1

22031 Albavilla (CO)Tel. +39 (0)31 626650

Fax +39 (0)31 3353885

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e non conteneva alcuna sostanza chimica pericolosa. Diciotto mesi fa la legge sull’etichettatura dei pro-dotti chimici è stata cambiata. In particolare, alcune concentrazioni della sostanza nota come CIT/MIT (5-cloro-2-metil-2H-isotiazolo-3-one e 2-metil-2 iso-tiazolo-3-one[3:1]) hanno dovuto essere rietichettate. Si tratta di un conservante d’uso comune, che si trova in varie applicazioni, compresi gli shampoo per capelli. In queste applicazioni la sua concentrazione, basata sui test eseguiti dall’industria dei prodotti sanitari, era bassa. I prodotti industriali, inclusi gli additivi, hanno pertanto dovuto essere etichettati in modo da includere le sostanze sensibilizzanti della pelle.

Alla Varn, la nuova normativa ha provocato un ripensamento sull’impiego del CIT/MIT e la presa di coscienza del fatto che, d’ora in poi, i limiti sarebbero diventati più severi. È stata quindi varata la decisione di formulare un additivo privo di questo composto chimico problematico. Il risultato è stato la famiglia VARN Media Fount.

Questa gamma di prodotti è stata sviluppata per essere utilizzata sulle macchine da stampa ad alta velocità. Formulato sia per macchine con sistema di bagnatura a spray, sia per macchine con sistema di bagnatura oltre all’opzione a bassissima formazione di

schiuma. Ovviamente si è fatto tesoro della decennale esperienza ed oltre alle classiche caratteristiche,pH-controllato, agenti anti-corrosione, versatilità sulle velocità e condizioni d’esercizio, è formulato per l’utilizzo di lastre CtP.

I test sono cominciati all’inizio dello scorso anno e gli additivi sono utilizzati con successo nella tipografia di giornali da cui è partita la richiesta alcuni mesi fa, dopo che l’HSE aveva raccomandato alla società di passare a degli additivi che non contenessero i prodotti sensibilizzanti. Sulla base di questa esperienza molte aziende che stampano quotidiani hanno inserito questo prodotto con successo rilevando sia benefici ambientali sia di utilizzo.

Questo è solo un esempio di come un composto chimico utilizzato senza problemi per anni, possa, improvvisamente, tramutarsi in un problema.

Lo sviluppo di prodotti che non “mirino” sono agli aspetti produttivi, ma anche agli aspetti ambientali, è un esempio di come le aziende chimiche devono investire in ricerca e sviluppo al servizio dei mercati a cui si rivolgono. Queste soluzioni possono a volte compor-tare un leggero aumento di prezzo di produzione, che è tuttavia insignificante rispetto ai grandi vantaggi che apportano al settore in cui operano.

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Con il servizio “OCEAN” di Telpress, ogni redattore si porta al centro del mondo dell’informazione

L’obiettivo iniziale di Telpress era quello di potenziare il sistema di classificazione dei contenuti News&Clips. Il risultato sarà un importante allargamento per contenuti e funzionalità del servizio “OCEAN” offerto da Telpress alle redazioni giornalistiche e agli uffici stampa che utilizzano la sua tecnologia.

“OCEAN” è una banca di notizie realizzata in accordo con i fornitori di contenuti e disponibile alle redazioni giornalistiche e agli uffici stampa che vorranno attualizzare o approfondire i temi delle notizie in redazione ai desk o i temi delle notizie lette sui browser delle agenzie negli uffici stampa.

Ciascun cliente utilizzatore di “OCEAN” si pre-senta con una password di accesso che ne definisce il profilo di navigazione attraverso il quale il sistema

mette a disposizione i soli contenuti cui il cliente è abilitato ad accedere. Si garantisce così a ciascun

provider la protezione da acces-si abusivi ai propri contenuti e, a ciascun cliente pagante, lo sfruttamento continuo e completo dei contenuti ac-quistati.

In convenzione con i provider di contenuti, con “OCEAN”, è possibile infine

realizzare politiche di accesso dimostrativo, temporaneo o oc-

casionale consentendo ai clienti di accedere alle notizie selezionandole

con i nuovi codici NewsML o con grup-pi di parole chiave o con periodi generici articolati con frasi e concetti di ordinaria espressione linguistica nei diversi idiomi di origine Europea.

La mole di contenuti riversati settimanalmente in OCEAN è di circa 250 mila documenti con una profondità di archivio di circa tre anni che cumula un

totale di notizie depositate a febbraio 2007 non inferiore a 37 milioni di articoli.

La modalità di accesso ad una così grande banca di notizie può avvenire sia in profon-dità con ricerche nello storico sia in con-temporaneità di pubblicazione con esame di attinenza del tema di interesse con quanto di attuale disponibile dai media in pubblicazione.

Per gestire in velocità e piena sicurezza una così vasta mole di notizie e assicurare a ciascun provider il rispetto delle condizioni contrattuali concordate con i propri clienti, Telpress ha af-fidato al server IDOL di Autonomy il processo di indicizzazione e di ricerca delle notizie. Con Autonomy le notizie, in qualunque server esse

Piazza della Libertà 13 - 00192 Romanum. verde 800284999

tel. 06/3216304 - fax 06/3216345E-mail: [email protected]

http://www.telpress.com

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si trovino, vengono indicizzate in pochi millisecondi e rese disponibili alle ricerche in tempo reale con la loro ricezione.

Un server IDOL di Autonomy provvede quindi, presso il Centro Servizi Telpress di Rieti, a indicizzare le news delle agenzie di stampa trasportate da Telpress, i clips della rassegna della stampa quotidiana, le trascri-zioni dei video estratti dai monitoraggi radio televisivi e della lettura delle pagine internet che avvengono in automatico con i server Spider sviluppati da Telpress per il proprio settore News&Clips.

Affidando ad Autonomy la gestione di “OCEAN” Telpress consente ai propri clienti di eseguire le proprie ricerche basandosi sulla comparazione di concetti oltre che sul metodo classico dello screening di semplici combinazioni di parole.

Il confronto concettuale fra il testo campione e le notizie da selezionare avviene in tempi rapidissimi (quasi istantanei) evitando attese e favorendo ricerche progressive ad imbuto molto mirate in grado di isolare blocchi di notizie sempre più attinenti agli argomenti di interesse del cliente.

“OCEAN” è quindi lo strumento ideale per le re-dazioni dei giornali dove è necessario aprire il focus sui fatti più significativi riscontrandone la rilevanza sui vari media e acquisendo tutti i dati accessori già presenti nel circuito mediatico.

Con l’uso dei browser Telpress l’accesso a “OCEAN” risulta essere particolarmente semplificato e facilmente fruibile anche da parte degli utilizzatori meno confidenti con l’uso dei motori di ricerca su internet e con strumenti informatici di maggiore complessità.

L’accesso ad “OCEAN” con i browser TOSCA Viewer e T-Web, noti soprattutto per la ricezione delle agenzie di stampa, è infatti diretto e immediato mediante la barra di comando Telpress dove è pre-sente una finestra di immissione del testo campione e un pulsante di attivazione della ricerca con cui si riprendono automaticamente i concetti presenti nella pagina di testo della notizia evidenziata dalla posizione corrente del puntatore.

Il motore di indicizzazione e ricerca Autonomy pre-sente presso il Centro Servizi Telpres di Rieti è anche a disposizione di tutti i clienti che fruiscono dei servizi Telpress di Disaster Recovery e di esternalizzazione dei propri server editoriali.

Le agenzie di stampa, i giornali, le testate radio televisive e i portali internet che volessero partecipa-re alla banca delle notizie OCEAN per l’accesso dei propri clienti o per estendere il proprio fatturato alle utenze OCEAN già attive possono entrare in contatto con l’ufficio produzione News&Clips di Telpress al n. verde 800284999.

Per maggiori informazioni su questo articolo:

Alberto Ancidei Responsabile Vendite StrategicheTelpress Italia S.p.aSede Commerciale Piazza della Libertà, 1300192 – Romatel +39 06 3216304email: [email protected]

Notizia originale in ricezione

Notizie inerenti al tema presenti in OCEAN

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Formato sfruttato in modo ottimale con Ferag

Sodimco,la società stampatrice appartenente al gruppo IPM (Informations et Productions Multimedia) di Bruxelles, uno dei principali gruppi editoriali del Belgio, nell’ambito dell’am-modernamento del centro stam-pa di Anderlecht, equipaggerà il sistema della sala di spedizione con impilatori MultiStack.

Nell’estate 2007, Sodimco metterà in servizio due nuove rotative alle quali sarà collegata la nuova sala di spedizione. Le possibilità delle nuove rotative, insieme con quelle della taglierina a tamburo SNT-U, consentono la produzione di prestampa, supplementi, in-serti, fascicoli supplementari e riviste. In tal modo l’impianto sarà utilizzato in maniera ottimale anche al di fuori dei tempi regolari di produzione. Della SNT-U, i responsabili apprezzano, oltre alla grande efficienza, l’ingombro estremamente ridotto. Il suo posizionamento sotto l’impianto d’essicca-zione consente di impiegare lo spazio nel modo migliore.

Presso il centro stampa di Anderlecht, Sodimco stampa le testate di primo piano quali La Libre Bel-gique, La Dernière Heure e Les Sports. Con parti re-

gionali ed edizioni d’attualità, de La Libre Belgique possono

essere prodotte fino a sei edi-zioni; La Dernière Heure arriva

addirittura fino a tredici.FERAG ITALIA S.p.A.Via Gallarate 184, 20151 Milano

Tel. 02.38002770 - Fax 02.38006710Sito Internet: www.ferag.com

Della taglierina a tamburo SNT-U, i responsabili apprezzano, tra l’altro,

l’ingombro estremamente ridotto.

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Adobe: soluzioni per moderni flussi di lavoro in stampa

Adobe Systems ItaliaCentro direzionale Colleoni - Pal. Taurus A3

20041 Agrate Brianza (Mi)tel. 039 65501 fax 039 655050

Per informazioni commerciali: 02-63.23.74.20www.adobe.it

[email protected]

La proposta di valore aggiun-to di Adobe per la stampa e l’editoria

La strategia di Adobe è fondata su un saldo impegno per fornire soluzioni creative di altissimo livello, strumenti per la gestione dei flussi di lavoro, e tecnologie che consentono ai partner di sviluppare soluzioni che consentono ai propri clienti di comunicare con maggiore efficienza. Gli strumenti Adobe sono creati in modo che possano generare profitto per i propri partner, oltre che essere affidabili e compatibili con

soluzioni già esistenti. In effetti, i partner Adobe spesso riferiscono che la ragione per la quale usano gli strumenti Adobe è:

“Adobe tende ad introdurre tecno-logie 15 minuti prima della curva. Inventano il futuro.”

Frank Romano

Adobe offre strumenti complementari alle comuni-tà creative e di sviluppo che consentono la creazione di sistemi di pubblicazione integrati e affidabili per la stampa, il Web, CD e DVD.

Nel numero 51 di Tecnomedia abbiamo visto come Adobe Systems partecipa allo sviluppo di tecnologie e standard per moderni flussi di lavoro in stampa. In questo articolo verranno fatte considerazioni sulla proposta di valore aggiunto che Adobe mette di fronte ai creativi professionisti e al mondo della stampa e dell’editoria in generale.

Concetti chiave che supportano il valore aggiunto Adobe

• AdobePDF mantiene l’integrità dei documenti attraverso l’intero ciclo di produzione su più sistemi operativi. E’ lo standard de facto per l’editoria professionale con una adozione da parte dell’industria editoriale vicina al 100% e viene scelto spesso anche come mezzo per la pubblica-zione su più media.

• JDF (una specifica industriale) cattura e comunica le intenzioni (necessità) degli autori, portando con se un foglio di lavoro in formato XML attraverso ogni fase della produzione per consentire un flusso di lavoro affidabile e la standardizzazione dei flussi produtivi.

• PDFeJDFsonocollegatiin quanto parte integrante di una strategia coerente per l’implemen-tazione di flussi di lavoro in Adobe InDesign e Adobe Acrobat.

La engagement platform di Adobe accresce le moda-lità in cui le persone creano, gestiscono, consegnano e si rapportano con le informazioni. Essa fornisce un quadro integrato per semplificare la creazione e la diffusione di applicativi e contenuti su più piattaforme tecnologiche, dispositivi e ambienti.

Risulta difficile esagerare il campo d’azione della piattaforma Adobe quando si considera l’ubiquità dei

programmi Adobe Reader e e Flash Player. Consideria-mo che Adobe Reader sei trova nell’89% dei computer desktop, mentre Flash Player si può trovare nel 98% di tutti dispositivi connessi a internet, inclusi PDA e dispositivi predisposti per la navigazione in rete. Questo campo d’azione allargato significa che, nel mondo, ogni persona con accesso ad un computer –senza menzionare dispositivi alternativi– può partecipare alla diffusione di idee e informazioni.

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Dove le tecnologie Adobe si integrano nei flussi di lavoro editoriali

Adobe Creative Suite 2 – introdotti per la prima volta nel 2003, i prodotti della Creative Suite 2 con-sentono ai professionisti creativi di accedere ad un am-biente di creazione grafica incredibilmente sofisticato ed integrato per poi pubblicare le creazioni su una vasta gamma di media, inclusi stampa, Web e mobile.

Adobe CS2 offre una incredibile serie di vantaggi come:• Strumenti creativi integrati in un ambiente unifi-

cato• Possibilità di esprimere idee su più media con

facilità e efficienza• Soluzioni per la gestione dei propri flussi di lavoro

per un maggiore controllo delle risorse grafiche e una diminuzione degli errori a valle.

Convergendo poi su flussi di stampa ottimizzati, è importante notare che in aggiunta ai strumenti grafici, CS2 consente anche l’implementazione affidabile di flussi di lavoro basati su PDF/JDF. Per esempio, gli utenti possono:• Generare archivi PDF tramite l’utilizzo di Distiller

oppure esportare direttamente i PDF dagli appli-cativi con intatte le trasparenze e con i colori non convertiti per consentire la loro gestione più tardi nel flusso.

• Controllare i documenti PDF tramite profili o con-trolli pre-stampa e condividere i risultati di questi

controlli con altri operatori all’iinterno del flusso.• Identificare e correggere problemi comuni all’in-

terno di Adobe PDF, inclusa la conversione del colore, l’anteprima delle separazioni, rassegna-zione di colori in tinta piatta, ecc… senza dover ricreare il file originale.

• Creare, controllare e stampare archivi PDF/X e generare le intenzioni di output in archivi JDF per automatizzare i processi di stampa PDF.

• Creare documenti Adobe PDF da una quantità di archivi nativi.

La famiglia dei prodotti Acrobat – Il primo prodotto Adobe Acrobat è stato introdotto nel 1993 a cambiò per sempre il modo in cui le persone con-dividono e comunicano informazioni. La famiglia di prodotti Adobe Acrobat accresce la produttività in ogni fase di un flusso di lavoro editoriale.

Qui sotto un promemoria delle soluzioni Adobe Acrobat a disposizione:• Adobe Reader è un software gratuito che con-

sente di aprire, visualizzare, annotare e stampare archivi PDF.

• Adobe Acrobat 8.0 Standard permette la crea-zione, l’orannizzazione e lo scambio di archivi PDF in modo sicuro.

• Adobe Acrobat 8.0 Professional fornisce so-luzioni avanzate che consentono la creazione, il controllo e lo scambio di documenti PDF di alta qualità e ottimizzati.

• AdobeAcrobat3D arricchisce la collaborazione consentendo lo scambio di documenti 3D.

Acrobat massimizza il valore del contenuto:

• Alta qualità delle immagini e integrità dei documenti.• Compatibilità multipiattaforma dei documenti• Standard industriale• Fiducia da parte delle comunità delle arti grafiche• Affidabilità nella visualizzazione

Adobe PDF e JDF

“Dicendo che si tratta solo di un foglio di lavoro lo fa sembrare un dettaglio. JDF consente l’automazione attraverso tutto il flusso di stampa, il ché non è una cosa piccola”.

–Margaret Motamed, chief marketing officer, CIP4 “JDF in the Graphic Arts,” Digital Output,

Giugno 2005

Come PDF e PostScript (vedere l’articolo nel nu-mero 51 di Tecnomedia), JDF è basato su un formato slegato da un produttore unico ed è indipendente dal dispositivo. Comunque, mentre ci sono molte simila-rità tra PostScript e PDF e JDF, esiste una differenza fondamentale:

PostScript descrive le pagine, PDF descrive docu-menti, e JDF descrive il lavoro.

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Il valore delle tecnologie non può essere esagerato in quanto si riverbera in quasi tutti gli aspetti dei flussi di lavoro editoriali. JDF è uno standard internazionale, sviluppato da un consorzio di produttori di soluzioni per le arti grafiche e Adobe che hanno lavorato insieme per guidare l’implementazione e l’adozione di una serie di strumenti standardizzati per la cattura delle intenzioni di stampa e la loro conversione.

JDF è quindi un sistema di etichettatura creato per fare da ponte tra gli uffici di creazione grafica e quelli di stampa.

Adobe Normalizer SDK

L’Adobe Normalizer SDK (Software Develope-ment Kit) converte PostScript in contenuto affidabile,

consistente e documenti PDF ottimizzati; un procedi-mento chiamato Normalizzazione (similare in funzio-nalità a Distiller). Il Normalizer SDK viene fornito come strumento di programmazione agli sviluppatori di terze parti per essere usato come parte integrante nella progettazione di flussi di creazione di Adobe PDF. Il beneficio dell’utilizzo di questa tecnologia è che non esiste una interfaccia utente e che la creazione del PDF avviene in maniera autonoma.

Il motore di Normalizer SDK è consistente con le ultimissime specifiche del formato PDF, il ché assicura una completa compatibilità con gli altri strumenti usati nel flusso di lavoro. Questo significa che i PDF vengono creati correttamente con un minimo intervento umano e con la possibilità di riutilzzare i PDF stessi per altre necessità.

Benefici chiave di Adobe Normalizer SDK

• Gli archivi PDF sono solitamente 8 a 10 volte più snelli della loro controparte in PostScript; il ché significa che operazioni di paginazione e RIP avvengono con una maggiore velocità.

• I PDF così creati vengono confrontati con esattezza con il dispositivo di output.

Adobe PDF Library SDK

L’Adobe PDF Library (PDFL) è un kit di sviluppo (SDK) che contiene un potente set di funzioni che consentono lo sviluppo di soluzioni altamente produt-tive e flussi di lavoro costruiti intorno a Adobe PDF. In termini semplici, le librerie PDF sono come Acrobat con la differenza che le funzionalità di programmazio-ne sono rese accessibili per la creazione di ambienti di lavoro estremamente personalizzabili. Nella sua implementazione più avanzata, la Adobe PDF Li-brary offre funzionalità complete per la creazione, la manipolazione, la visualizzazione, il rendering e la stampa di documenti Adobe PDF.

Adobe PDF Generator

Adobe Distiller viene normalmente utilizzato per la creazione di PDF all’interno dell’applicativo Adobe Acrobat. Come indica il suo nome, il PDF Generator è una soluzione centralizzata per la creazione e la diffusione di Adobe PDF. Il PDF Generator fornisce la creazione di PDF da ambienti Windows, Solaris o Linux consentendo quindi la massima flessibilità di implementazione.

PostScript

PostScript è stato introdotto più di 20 anni fa ed ha cambiato per sempre l’industria della stampa professionale offrendo un linguaggio indipendente da dispositivi che diventerà poi uno standard industriale per la stampa di grafica complesse.

Come si può vedere da questi esempi, le tecnologie Adobe avanzano di pari passo e forniscono soluzioni innovative per l’implementazione di moderni flussi di la-voro. Le tecnologie PDF, JDF e PostScript coprono quasi interamente il flusso dalla creazione alla sua uscita.

Perché Adobe?

Adobe ha rivoluzionato il modo in cui il mondo comunica idee dal 1982. La domanda iniziale è stata: Come possono testo e immagini viste su uno schermo di computer essere tradotte in una stampa eccezionale e affidabile? Da quel momento, Adobe non ha mai cessato di innovare e ridefinire il mercato introducendo nuovo standard per la produzione e la consegna di contenuto.

Tutti i prodotti che compongono la Adobe Creative Suite ed in particolar modo InDesign e Adobe Acrobat Professional integrano questo standard e tecnologie.

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Fujifilm rafforza la squadra italiana per il mercato dei giornali

Allargare e rafforzare la sua presenza sul mercato italiano dei giornali quotidiani: con questo obiettivo Fujifilm ha deciso di raffor-zare la squadra di specialisti da dedicare a questo seg-mento di mercato nazionale. Accanto a New Age, storico partner di Fujifilm per i giornali italiani, esordirà fra breve la CrossField, con Franco Chiavari e Renato Monti.

I due professionisti, con un autonomo contratto di agenzia, si dedicheranno a seguire da vicino alcuni

clienti del mercato quotidiani sia per quanto riguarda le vendite che relativamente all’assistenza tecnica.

La decisione di Fujifilm si inquadra in una più ampia scelta strategica, quella di am-pliare e rafforzare la presenza

sul mercato nazionale dei giornali, un obiettivo certa-mente alla portata del colosso nipponico, che da alcuni mesi può contare sul raddoppio delle linee europee per la produzione di lastre violet nel suo stabilimento di Tilburg, in Olanda.

L’aumento dei volumi produttivi della lastra fotopolimerica negativa LP-NNW per laser a luce violetta, la garanzia dell’assoluta stabilità dei risultati ottenuti dal materiale sensibile e la consapevolezza della perfetta compatibilità di questa lastra anche con le più diffuse soluzioni CtP sul mercato italiano, oltre che con le unità ad incisione diretta della famiglia Luxel News offerte da Fujifilm, hanno spinto il gruppo giap-ponese verso il potenziamento della squadra dei professionisti italiani.

La rafforzata rete commerciale e di supporto tecnico potrò fornire un’assistenza qualificata, tempestiva e di grande esperienza a quanti, edi-tori e stampatori di giornali, vorranno introdurre in produzione le lastre per luce violet LP-NNW, già perfettamente compatibili con tutte unità CtP dotate di adeguata emissione luminosa installate nel mercato italiano.

Parallelamente all’integrazione dei materiali di consumo, Fujifilm continuerà a proporre an-che la propria linea di unità CtP Luxel News da 80/100/120 lastre/ora, a luce violet (laser da 405 nm) alta automazione ed una qualità di incisione, per i quotidiani, paragonabile a quella richiesta per la stampa dei lavori commerciali.

Via della Unione Europea, 4 - San Donato M.se MI Tel. 02/89582.1 - Fax 02/89582914

Responsabile commerciale: [email protected] tecnico: [email protected]

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La società sudcoreana Prinpia sceglie una Goss M-600 per il suo livello costante di qualità e controllo

Prinpia, azienda sudcoreana di Seoul facente parte del Chunjae Group, ha de-ciso di installare una nuova roto-offset Goss M-600 con cui mira a soddisfare la crescente domanda di stampa di alta qualità di tirature più piccole per il mercato locale. L’installazione sarà portata a termine entro il prossimo mese di aprile.

Prinpia utilizza già una serie di rota-

tive a bobina e a foglio per la stampa di una varietà di prodotti commerciali che spaziano dai libri di testo agli inserti per grandi magazzini. Con la nuova 16 pagi-ne, Prinpia avrà una maggiore capacità di stampa per i suoi prodotti in quadricromia di fascia alta e, facendo seguito a questa in-

Goss InternationalGreenbank Street - Preston

Lancashire PR1 7LA - EnglandTel: +44.1772.257571Fax: +44.1772.885698

[email protected]

L’automazione della rotativa essenziale per far fronte alla domanda di qualità e produttività

stallazione, prevede di estendere la propria attività di stampa di riviste mensili.

Secondo An Nam Geug, ammini-stratore di Prinpia, il livello superiore di automazione e il controllo del colore sono le caratteristiche fondamentali della rotativa Goss M-600 che favoriranno questa opportunità di crescita. “Oggi, nella Corea del Sud i clienti si aspettano sempre più un livello generale di stampa molto elevato, ma nello stesso tempo hanno bisogno di consegne più veloci che mai. L’unico modo di soddisfare queste esi-genze consiste nell’investire in maggiore

automazione e in una tecnologia collaudata, in modo da poter ottenere la più alta qualità e mantenerla costantemente e ripetutamente in tutti i lavori. È stata soprattutto questa la

ragione che ci ha spinti a scegliere il sistema M-600. La nostra decisione è stata rafforzata anche dall’ulteriore vantaggio della sua robustezza e faci-lità di funzionamento.”

Con una velocità di stampa che raggiunge le 55mila copie all’ora, la nuova Goss M-600 a cinque unità di stampa di Prinpia ha uno sviluppo cir-conferenziale di 546 mm ed è dotata di comandi Omnicon. Il sistema di stam-pa include una piegatrice JF-55 con gruppo rotante di piega incrociata per massima flessibilità di produzione.

Goss M-600

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TecnoMedia n. 52, marzo 2007

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IDAB WAMAC International ABrappresentante esclusivo per l’Italia:

R.G. srlVia Carducci 26 - 20123 Milano

tel. 02875634 fax 0286453028email: [email protected]

Idab Wamac conquista il mercato del Sud Est Asiatico

Idab Wamac, società del gruppo Heidelberg con sede in Svezia, azienda leader mondiale nella fornitura di sistemi per la sala spedizione dei quotidiani, dopo una lunga esperienza maturata nella progettazione e costruzione di soluzioni personalizzate per ottimiz-zare i processi produttivi delle sale spedizioni, ha sviluppato una gamma di prodotti in grado di soddi-sfare le esigenze produtti-ve nell’area sud est asiatica.

Singapore Press Holding Ltd, uno dei mag-giori gruppi editoriali dell’Asia sudorientale, ha scelto di adottare, presso il centro stampa Media Centre, i sistemi per sala spedizione forniti da Idab Wamac, per realizzare la completa integrazione del processo produttivo che va dalle piegatrici delle nuove rotative MAN Roland, alla sala spedizione fino alla ribalta di carico degli automezzi per la distribuzione

dei giornali ai lettori.Il sistema consiste in un equipaggiamento di

comprovata affidabilità; si tratta di tre sistemi di con-vogliatori a pinze per copia singola e di quattro linee

di confezionamento. Il sistema di controllo è in grado di garantire la produzione di qualsiasi tipo di pacco, standard e pacchi programmati. La soluzione sarà in grado di gestire le esigenze della produzione attuale ed inol-tre, grazie alla modernità ed

alla modularità del progetto, sarà possibile in futuro apportare, senza particolari problemi, eventuali mo-difiche o ampliamenti sia alla componente hardware che software dell’impianto. L’installazione del nuovo sistema Idab Wamac è prevista nella seconda metà del 2007 ed entrerà in produzione all’inizio del 2008.

L’assistenza in loco sull’in-tero sistema per sala spedizione sarà fornita dalla società Rich-matt Holdinfs Sdn Bhd, rappre-sentante di vendita e distributo-re di Idab Wamac in Asia, con sede a Kuala Lumpur.

Idab Wamac è orgogliosa di poter soddisfare le richieste espresse dalla Singapore Press Holding e si augura di poter continuare una collaborazione futura. Il contratto di fornitura ancora una volta testimonia la validità e la competitività della tecnologia fornita da Idab Wamac.

Da sinistra a destra nella foto: Anthony Cheng, SPH’s senior vice-president (production), Robin Hu, executive vice-president, SPH Chinese newspapers division and newspaper services division, Alan Chan, Chief executive, Gerd Finkbeiner, CEO MAN Roland, UC Edberg, Managing Director IDAB WAMAC, Steve Venn, Managing Director (South-East Asia) Kodak Graphic Communications Group.

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La mossa strategicaEditori, state studiando la prossima mossa da fare?

Il Flexible Printing System™ vi offre eccezionali vantaggistrategici. Sono disponibili oggi stesso gli strumenti con

cui far fronte alle sfide di domani: colori vividi, altavelocità, bassi scarti, semplicità di funzionamento e laflessibilità essenziale di cambiare facilmente formato.

www.gossinternational.com

Qualità superiore del colore a 90mila copie all’ora

Flessibilità nella larghezzabobina, nel nastro e nellosviluppo circonferenziale

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FPSchess_Technomedia_10488_IT_v1 9/3/07 15:22 Page 1

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20 – 21 Giugno 2007, Baia Chia (Cagliari), Le Meridien Chia Laguna

Ifra Italia 2007Decima edizione

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– Editori multimediali: nuovi modelli di organizzazione del lavoro in Europa ed in Italia