TecnoMedia 17

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TecnoMedia Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali - Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali Periodico mensile. Anno V n. 17 - Sped. in Abb. to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina) Esemplare diffuso gratuitamente ai soci Il servizio ASIG Service che mette a diretto contatto fornitori e utilizzatori di tecnologie per la produzione di quoti- diani. Filo Diretto è il modo più rapido, efficace ed economico per raggiungere i più qualificati manager e decision maker dell’industria editoriale italiana. Ecco l’elenco delle aziende aderenti: FILO DIRETTO LE AZIENDE INFORMANO AGFA-GEVAERT ANSA APPLE COMPUTER ARRISYSTEMS ATEX MEDIA SOLUTIONS AUTOLOGIC INFORMATION INTERNATIONAL BASEVIEW ECRM ELSAG BAILEY FUJIFILM GAMMAGRAPHX HASSELBLAD ELECTRONIC IMAGING IMAGITEX LINK SERVICE MILIA ’98 NÁVITA NTG OPTRONICS PURUP PREPRESS REED MIDEM ORGANISATION SINEDITA TELPRESS TERA UNISYS ITALIA XEIKON XYVISION a pagina 50 Le rubriche Circolari a pagina 59 Appuntamenti a pagina 61 a pagina 41 Lo Scaffale a pagina 49 Le pagine dell’Osservatorio a pagina 35 Http://www.ediland.it Numero 17 Febbraio 1998 Le Piazzette Tecnologiche a Grafitalia Un nuovo strumento di comunicazione per le aziende e i visitatori della prossima edizione della fiera, a Milano dal 6 al 10 maggio. a pagina 3 Il nuovo network de la Repubblica Un sistema di teletrasmissione basato su database relazionale per la trasmissione del quotidiano verso i nove centri stampa. a pagina 8 CtP: esperienze a confronto Opportunità e incognite del Computer to Plate discusse nel corso di un simposio IFRA. a pagina 11 Dove va Internet? Pubblicità on line ed E-Business sono le aree di maggiore sviluppo emerse al Milia ’98 di Cannes. a pagina 18 Quotidiani italiani: i dati FIEG Stazionari i dati di vendita, in crescita i ricavi pubblicitari nel corso dell’ultimo biennio. a pagina 24 Macchine grafiche: i dati ARGI Andamento e prospettive del mercato italiano analizzati, nel corso dell’annuale assemblea dell’Associazione. a pagina 28 Quotidiani e Dtp: quale futuro? Un articolo scritto per TecnoMedia da Carlo Olivieri, consulente informatico specializzato nel settore editoriale. a pagina 30

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Rivista dell'ASIG, Associazione Stampatori Italiana Giornali

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TecnoMediaPeriodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali

Periodico mensile. Anno V n. 17 - Sped. in Abb.to Postale comma 20 lett. B art. 2 Legge 23/12/96 n.662 Roma (Romanina)Esemplare diffuso gratuitamente ai soci

Il servizio ASIG Service che mette a diretto contatto fornitori e utilizzatori di tecnologie per la produzione di quoti-diani. Filo Diretto è il modo più rapido, efficace ed economico per raggiungere i più qualificati manager e decision maker dell’industria editoriale italiana.Ecco l’elenco delle aziende aderenti:

Filo diretto

le aziende inFormano

AGFA-GEVAERT

ANSA

APPLE COMPUTER

ARRISYSTEMS

ATEX MEDIA SOLUTIONS

AUTOLOGIC INFORMATION INTERNATIONAL

BASEVIEW

ECRM

ELSAG BAILEY

FUJIFILM

GAMMAGRAPHX

HASSELBLAD ELECTRONIC IMAGING

IMAGITEX

LINK SERVICE

MILIA ’98

NÁVITA

NTG

OPTRONICS

PURUP PREPRESS

REED MIDEM ORGANISATION

SINEDITA

TELPRESS

TERA

UNISYS ITALIA

XEIKON

XYVISION

a pagina 50

Le rubriche

Circolari a pagina 59

Appuntamenti a pagina 61

a pagina 41

Lo Scaffale a pagina 49

Le pagine dell’Osservatorio a pagina 35

Http://www.ediland.it

Numero 17Febbraio 1998

Le Piazzette Tecnologiche a GrafitaliaUn nuovo strumento di comunicazione per le aziende e i visitatori della prossima edizione della fiera, a Milano dal 6 al 10 maggio.

a pagina 3

Il nuovo network de la RepubblicaUn sistema di teletrasmissione basato su database relazionale per la trasmissione del quotidiano verso i nove centri stampa.

a pagina 8

CtP: esperienze a confrontoOpportunità e incognite del Computer to Plate discusse nel corso di un simposio IFRA.

a pagina 11

Dove va Internet?Pubblicità on line ed E-Business sono le aree di maggiore sviluppo emerse al Milia ’98 di Cannes.

a pagina 18

Quotidiani italiani: i dati FIEGStazionari i dati di vendita, in crescita i ricavi pubblicitari nel corso dell’ultimo biennio.

a pagina 24

Macchine grafiche: i dati ARGIAndamento e prospettive del mercato italiano analizzati, nel corso dell’annuale assemblea dell’Associazione.

a pagina 28

Quotidiani e Dtp: quale futuro?Un articolo scritto per TecnoMedia da Carlo Olivieri, consulente informatico specializzato nel settore editoriale.

a pagina 30

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Periodico della ASIGAssociazione Stampatori Italiana Giornali

Via Sicilia 125, 00187 Romatel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489

http://www.ediland.itE-mail: [email protected]

Direttore responsabileCarlo Lombardi

RedazioneSalvatore Curiale - Luca Michelli

hanno collaborato a questo numeroMichele Diodati, Elisabetta Marchetti, Valentina Puppo

Segreteria di RedazioneAntonella Appolloni

Registrazione del Tribunale di Roma n. 189 del 29-4-1994© ASIG Service S.r.l. - 1998 - Tutti i diritti riservati

Sede legale: via Bigli 2, 20121 Milano

StampaI.G.U. S.r.l.

Via Michele Migliarini 59/A, 00173 Roma

Questo numero è stato chiuso in redazione il 27 febbraio 1998

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Parliamo di...

Nell’arco dei prossimi dodici mesi ASIG ed ASIG Service

saranno impegnate nel concorrere ad organizzare e a

realizzare tre eventi di notevole rilievo. Dal 6 al 10 maggio

sarà la volta di Grafitalia, punto di riferimento insostituibile

nell’universo delle arti grafiche in Italia, giunta ormai alla

sua ottava edizione. Una manifestazione affermata, quindi,

per la quale si profila un successo pieno anche quest’anno.

Ma per ASIG Service, la società di servizi dell’Associazione

Stampatori Italiana Giornali, si tratta di un debutto. Nelle

scorse edizioni il mondo dei quotidiani e le organizzazioni

che ne esprimono indirizzi e strategie, hanno sempre

guardato a Grafitalia con interesse; ma nulla più.

Per la prima volta, nel maggio ’98, i temi più incidenti

che attengono le tecnologie e il mercato della comunicazione,

saranno al centro di un confronto serrato ed essenziale, al

di fuori dei tradizionali rituali fieristici, tra utilizzatori e

fornitori di soluzioni innovative. Le Piazzette tecnologiche

curate da ASIG Service su incarico di Centrexpo,

organizzatore della manifestazione, saranno teatro di questi

incontri: una formula sperimentata con risultati

incoraggianti a NewComm ’97 e una impostazione che

tende a superare la diversificazione tra comparti

dell’industria grafica ed editoriale, sempre più accomunati

dalla metodologia informatica.

Nei primissimi giorni di Luglio, dopo il Nexpo di Orlando,

debutterà IFRA - Italia, un evento destinato ad assumere

cadenza annuale ed a privilegiare le problematiche delle

nostre aziende rispetto ad impostazioni standardizzate

proprie delle fiere internazionali. L’IFRA, d’intesa con la

FIEG, è giunta con scelta significativa, a proporre fin dal

primo anno, un tema che salda i tre filoni dell’innovazione.

Discutere - come si è deciso - delle opportunità di processo

e di prodotto offerte dalle tecnologie di nuova concezione,

equivale infatti a collocare nel giusto rapporto flessibilità

ed efficienza dell’organizzazione produttiva, crescita del

prodotto e sua maggiore aderenza alla domanda di mercato.

Nei primissimi mesi del 1999, NewComm darà vita -

sempre nei padiglioni della Fiera di Bologna - alla seconda

edizione. In preparazione dell’evento, peraltro, è prevalso

tra gli organizzatori l’orientamento a spingere in avanti

l’osservazione sul futuro della comunicazione. E’

convinzione comune, infatti, che il “prepress” non possa

essere ristretto nei confini di un’area predeterminata.

Qualcuno parla, in tal senso, di “premedia”; in ogni caso

le forme di comunicazione fondate sull’on-line - a cominciare

da Internet - non possono essere considerate “un’ altra

cosa” rispetto all’evolvere costante della editoria cosiddetta

tradizionale.

La citazione dei tre eventi non intende affatto esaurire

l’illustrazione del programma ‘98. Basterebbe citare, in

proposito, il “Progetto qualità” che sarà, nei mesi a venire

al centro del nostro impegno. Si tratta, più semplicemente,

- nelle circostanze richiamate - di valutare la portata di

conferme importanti sulla strada che da anni siamo

impegnati a percorrere con coerenza.

Carlo Lombardi

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Le Piazzette Tecnologiche:il nuovo modo per comunicare in Fiera

Una interessante opportunità sarà offerta atutti i visitatori e a tutte le aziende

espositrici a Grafitalia ’98 : le PiazzetteTecnologiche, due anfiteatri allestitiall’interno dei padiglioni della più

importante rassegna italiana per l’industriadelle arti grafiche, che ospiteranno

Seminari tecnici, incontri e presentazioni alpubblico. Le Piazzette Tecnologiche diGrafitalia ’98 sono un nuovo, efficace

strumento per la comunicazione diretta frafornitori ed utenti finali di tecnologie. Unciclo di quattro Seminari sarà coordinato

dai docenti dell’Istituto Arti GraficheS. Zeno di Verona.

Grafitalia ’98

Grafitalia, la più impor-tante rassegna italiana de-dicata alle tecnologie perl’industria delle arti grafi-che che si svolgerà alla Fie-ra di Milano dal 6 al 10maggio prossimi, offrirà atutti i visitatori ed alle azien-de espositrici un’importan-te novità: le Piazzette Tec-nologiche, due spazi alle-stiti all’interno dei padiglio-ni 9 (Prestampa) e 23 (Stam-pa ed Allestimento) dedi-cati a seminari tecnici, in-contri, presentazioni edeventi. Due nuovi strumentiper comunicare in fiera conil vasto e qualificato pubblico di visitatori e professionistiche varcheranno i cancelli della Fiera di Milano.

L’organizzazione delle due Piazzette Tecnologiche diGrafitalia è stata affidata ad ASIG Service, la società leadernei servizi all’industria editoriale, della stampa e dellacomunicazione italiana.

Comprendere le tecnologieL’obiettivo comune delle due Piazzette Tecnologiche è

quello consentire agli utenti ed alle aziende fornitrici diavviare un dialogo al di fuori delle caratteristiche tipichedelle trattative commerciali.

L’industria grafica ed editoriale è probabilmente ilcomparto produttivo che impiega, per un singolo prodotto,uno fra i più ampi ventagli di tecnologie. Dai bit ai fogli, daicomputer alle rotative, tutti i prodotti stampati attraversanoun flusso tecnologico la cui caratteristica più importante èla sempre più stretta integrazione fra area digitale ed areaanalogica.

Gli imprenditori e i pro-fessionisti più preparatinon investono più solo esemplicemente su di unamacchina, quanto piutto-sto sui processi produttivie sull’organizzazione delflusso di lavoro che potràconsentire loro il singolocomponente del sistema,analogico o digitale che sia.

Più che la mera infor-mazione, è indispensabilela “comprensione” dellatecnologia; e non c’è dub-bio che uno degli strumen-ti più importanti sia il dia-logo e lo scambio di espe-

rienze fra utenti, fornitori e specialisti che sperimentanotutti i giorni, con diverse finalità e diversi punti di vista, lesoluzioni disponibili per le diverse fasi del processo graficoed editoriale.

Da questo punto di vista, le Fiere di settore, soprattuttose forti di una consolidata tradizione di pubblico e diespositori, come Grafitalia, rappresentano un naturale puntodi incontro dove sviluppare un dialogo che non sia solo edesclusivamente mirato agli aspetti commerciali. Naturalequindi, anche sulla scorta della positiva esperienza matura-ta con le Piazzette allestite in occasione della prima edizio-ne di NewComm ’97, la mostra dedicata alle tecnologiedigitali per l’industria della prestampa, editoria e comuni-cazione, che si è svolta alla Fiera di Bologna lo scorso mesedi settembre, varare la nuova iniziativa delle Piazzette, duespazi con una capienza di settanta posti a sedere, allestitiproprio all’interno dei padiglioni espostivi, per sfruttare almassimo le sinergia fra espositori e visitatori, senza inutilidispersioni.

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Seminari tecnici, incontri e presen-tazioni: tutte le opportunità dellePiazzette

Proprio partendo da queste consi-derazioni, ASIG Service ha progettatoun impiego flessibile delle duePiazzette. Le aziende espositrici po-tranno partecipare ai seminari ed agliincontri tecnici organizzati durante igiorni della rassegna oppure potrannoutilizzare gli spazi per organizzareeventi o presentazioni personalizzate.

Nella Piazzetta 1 - area Prestampa,padiglione 9 - e nella Piazzetta 2 - areaStampa ed Allestimento, padiglione23 - sono previsti un totale di otto fraincontri e seminari tecnici di appro-fondimento. Tutti gli appuntamenti,saranno coordinati da specialisti italia-ni dell’industria grafica del settoreprestampa, stampa ed allestimento.

Tutti gli eventi saranno caratteriz-zati da una dialogo approfondito frautenti e fornitori di tecnologie. Dopouna sintetica introduzione, i coordina-tori inviteranno il pubblico a rivolgereagli esperti delle aziende presenti ledomande che riterranno opportune, la-sciando alle società fornitrici il compi-to di rispondere e di chiarire eventuali dubbi o perplessità.L’obiettivo è quello di fornire ai partecipanti, responsabilidi aziende grafiche, tecnici e professionisti della prestampa,della stampa e dell’allestimento, un quadro “ragionato”sull’evoluzione, le opportunità e le soluzioni offerte loronelle diverse aree produttive. Agli utenti il compito diformulare le domande, alle aziende fornitrici il compito diindicare concretamente soluzioni.

La seconda opportunità offerta alle aziende è quella diservirsi delle Piazzette Tecnologiche per presentazioni oaltri eventi personalizzati che difficilmente potrebberosvolgersi all’interno degli stand della Fiera. Una dellefunzioni proprie degli spazi sarà quella di ospitare eventua-li dimostrazioni congiunte, durante le quali i visitatoripotranno assistere alla dimostrazione di come tecnologie

(continua a pagina 6)

GRAFlTAUA

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Umberto Seregni Presidente dell’ottava edizione di Grafitalia...

Umberto Seregni, 56 anni, Presidente del gruppo che porta il suo nome, è stato nominato Presidente della ottavaedizione di Grafitalia, che si svolgerà nei padiglioni di Fiera Milano dal 6 al 10 maggio prossimi.

Seregni, a capo di una delle prime realtà grafiche industriali in Italia, con nove aziende, otto rotative a forno,29 rotative per la stampa di quotidiani, presente anche all’estero con società a Mosca, Varsavia e Vilnius, ricevel’ideale testimone da Alberto Rusconi, Presidente dell’edizione 1996 di Grafitalia. “Lo spirito con cui hoaccettato la Presidenza di Grafitalia ’98, la più importante mostra in Italia dedicata all’industria grafica,editoriale e cartaria - ha dichiarato Seregni - è quello di dare un segnale forte, un impulso alla competitività delnostro mercato su scala internazionale. L’edizione di quest’anno riveste un’importanza particolare, non soloperché l’Italia ha ormai consolidato la sua posizione di terzo produttore di materiali stampati in Europa e diprimo esportatore in assoluto, primato che ben rispecchia la vocazione di agilità e imprenditorialità delleaziende italiane sugli scacchieri dell’interscambio mondiale, ma anche perché cade in un anno denso discadenze storiche sul cammino della costruzione di un grande mercato europeo senza barriere, che impongonoal nostro settore la necessità di presentarsi con un aspetto e uno spirito nuovi, elaborando visioni sempre piùampie e contenuti strategici di lungo respiro”.

I primi dati sulla manifestazione sono oltremodo lusinghieri, e confermano il ruolo assunto ormai dallamanifestazione di autorevole ed efficace punto di riferimento per l’universo delle arti grafiche in Italia.Le adesioni alla rassegna hanno già superato quota 560 espositori e, a pochi mesi dalla manifestazione,continuano a crescere. Le caratteristiche più importanti di quest’anno sono l’attenzione alle nuove applicazionidigitali, la valorizzazione tematica dei settori chiave e l’apertura ai mercati internazionali. Il 40% delle aziendegià iscritte a Grafitalia provengono dall’estero, in rappresentanza di oltre 20 Paesi, e testimoniano il successosovranazionale ormai raggiunto dalla rassegna. In prima fila ci sarà la Germania (15% sul totale delle aziendeespositrici), poi Inghilterra e Stati Uniti (circa 6%), quindi il Giappone con il 4% e poi Svizzera, Spagna, Svezia,Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Ungheria ed India.

A partire dal 1989 alla rassegna per le arti grafiche è stata abbinata una mostra per il converting, denominataConverflex Europe, che quest’anno è arrivata alla sesta edizione. La partecipazione di aziende che offronotecnologie per l’intero ciclo di produzione, trasformazione, e stampa su imballaggio, dalla carta al tissue, dalcartone alle etichette alla plastica ha già oltrepassato le 350, con una presenza oltremodo significativa (40%)di operatori provenienti dall’estero.

Grafitalia ’98 e Converflex Europe ’98, organizzate da Centrexpo, società italiana leader nelle fiere per iprofessionisti dell’industria grafica, editoriale e del converting, possono contare su un profilo quantitativo equalitativo di grande rilievo: 8 padiglioni e 1.000 aziende espositrici da 20 Paesi.

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proposte da diverse aziende possono integrarsi fra loro percostruire nuovi layout produttivi.

Entrambe le Piazzette disporranno di amplificazione, esaranno corredate da un proiettore Karousel completo, unradiomicrofono, una lavagna luminosa con schermo; untecnico sarà a disposizione per il funzionamento delleattrezzature durante tutte le manifestazioni.

I Seminari Tecnici: i quattro incontri della scuola ArtiGrafiche S. Zeno di Verona

Quattro Seminari Tecnici saranno coordinati dal profPietro Chasseur e da altri docenti dell’Istituto Arti GraficheS. Zeno di Verona. Questi incontri, organizzati in strettacollaborazione con ASIG, sono collegati idealmente in ununico percorso di approfondimento tecnico focalizzato suitemi dell’integrazione tecnologica all’interno dell’area diprestampa e dell’area di stampa ed allestimento.

Il primo dei due incontri dedicati all’area della prestampa(Piazzetta 1, padiglione 9) sarà dedicato alle Tecnologiedigitali per i processi grafici (mercoledì 6 maggio, dalle10.30 alle 12.00). Al centro dell’attenzione i sistemi esoluzioni per “interpretare” l’idea grafica attraverso glistrumenti informatici: videoimpaginazione, font, formatidei file, supporti di memoria, gli standard di mercato el’organizzazione di centri servizi realmente in grado dioperare all’interno di diversi ambienti operativi, con diver-si file format e diversi supporti di memoria. Quindi siaffronteranno i problemi relativi a CD Rom, PDF, Rip ePostScript, dalla produzione del file all’archiviazione: lescelte tecnologiche per aumentare la flessibilità e per ilcontrollo dei “costi nascosti”, opportunità e metodologieper il trasferimento e la ricezione dei file a distanza, E- mail,Internet e reti ISDN come strumenti al servizio dellaproduttività dei centri di preparazione e delle fotolito.

Il secondo incontro organizzato nella Piazzetta dellaPrestampa si svolgerà venerdì 8 maggio, sempre dalle10.30 alle 12.00, e sarà intitolato “Dall’input all’output

digitale: il flusso della qualità”. Le domande del pubblicoe le risposte delle aziende fornitrici saranno focalizzate su:fotocamere digitali e nuovi scanner, prove colore analogi-che e digitali, strumenti e metodologie per l’input e l’outputanalogico e digitale, sistemi per il colour management ed imateriali di consumo. L’obiettivo è percorrere l’evoluzio-ne del flusso produttivo in funzione della qualità, verifican-do orizzonti e prospettive nella integrazione digitale deilayout produttivi.

Per quanto riguarda l’area della stampa e dell’allesti-mento (Piazzetta 2, padiglione 23) il primo incontro, che sisvolgerà giovedì 7 maggio, dalle ore 10.30 alle 12.00, saràintitolato Stampare la qualità: sistemi tradizionali e tecno-logie digitali,. Coordinati dai docenti della Scuola di S.Zeno, utenti ed aziende fornitrici passeranno i rassegna iprocessi tradizionali per la stampa e le nuove soluzioni infunzione della qualità, le prospettive del Computer to Plate,lo “stato dell’arte” dei sistemi filmless e la profittabilità acavallo fra alta qualità e soddisfazione del cliente, letecnologie per limitare le contestazioni da parte dei com-mittenti.

Il quarto incontro, previsto per sabato 9 maggio, dalleore 10.30 alle 12.00, sarà intitolato Allestimento: tecnolo-gie per il servizio ai clienti. I lavori focalizzeranno ilmoderno significato dell’allestimento alla luce delle nuoveopportunità offerte dall’integrazione delle tecnologie digi-tali con quelle meccaniche, dalle ipotesi off-line a quelleon-line, le strategie e gli investimenti più innovativi perproporre un servizio di qualità sia ai clienti commercialiche agli editori-stampatori di cataloghi, pubblicazioni,periodici, etc...

Gli altri incontri tecnici ed il Calendario Interattivo suEdiland

Altri quattro incontri saranno proposti a cura diAssografici. Il primo, intitolato Reti dedicate e trasmissio-ne dati nella nuova realtà della stampa, si svolgerà nella

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Piazzetta della Prestampa (Padiglione 9) giovedì 7 maggio,dalle ore 14.00 alle 15.30. Gli altri tre si svolgeranno nellospazio allestito presso il padiglione 23 (Piazzetta dellaStampa ed Allestimento) e saranno rispettivamente intito-lati L’industria grafica di fronte al cambiamento: ladicotomia del mercato (mercoledì 6 maggio, ore 14.00 /15.30), Le novità nella stampa flexo (venerdì 8 maggio, ore14.00 / 15.30) e Stato dell’arte della stampa digitale(sabato 9 maggio - ore 14.00 / 15.30).

Alle due Piazzette Tecnologiche di Grafitalia se neaggiungerà una terza, allestita presso il padiglione 11, inun’area denominata Orizzonte Carta, uno spazio che uni-

sce idealmente Grafitalia con la rassegna “gemella”Converflex Europe, dove si discuteranno i temi relativiall’industria della carta, della trasformazione e della stam-pa su imballaggio. Il programma sarà coordinato daAssografici ed Assocarta, le associazioni di categoria cherappresentano le aziende grafiche, cartotecniche, cartarieed affini.

All’interno di www.ediland.it, il sito Internet per l’indu-stria editoriale italiana, è disponibile il Calendario Interattivodelle due Piazzette Tecnologiche gestite da ASIG Service,che sarà aggiornato in tempo reale con tutte le ulterioriinformazioni che via via si renderanno disponibili.

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Un nuovo network per lateletrasmissione de la Repubblica

Il quotidiano la Repubblica ha avviatol’installazione di un nuovo sistema di

teletrasmissione ai centri stampa, basato supiattaforma standard e sviluppato su

un’architettura di database relazionaleintegrato. TecnoMedia ne ha parlato con

Roberto Massoni, responsabile diproduzione del giornale fondato da Eugenio

Scalfari.

Tecnologie in Produzione

Da alcuni mesi il quoti-diano la Repubblica ha ini-ziato la progressiva sosti-tuzione del proprio net-work di teletrasmissionecon una soluzione di nuo-va concezione, Intellinet,progettata per offrire supiattaforma standard, Win-dows NT, funzioni di tra-smissione sia di intere pa-gine che di singole componenti. Il quotidiano è stampato innove stabilimenti, a Roma, Milano, Bologna, Padova, Li-vorno, Bari, Catania, Sassari e Roubaix, in Francia, e ilnetwork per la sua teletrasmissione è una delle architetturepiù complesse fra quelle sviluppate dalle testate a maggiorediffusione. Il responsabile di produzione de la Repubblica,Roberto Massoni, ha accettato di raccontare a TecnoMediaquesta nuova installazione, realizzata in stretta collabora-zione con le società G.M.D.E. e HiT Software.

Un progetto flessibile in supporto al coloreQuando, nel 1996, la Repubblica ha avviato la stampa in

quadricromia, era stato necessario studiare un piano diproduzione, supportato dal necessario layout tecnologico,che tenesse conto dell’abitudine editoriale del quotidiano diaggiornare le notizie fino all’ultimo minuto precedente lachiusura, smontando e rimontando pagine o intere sezionidel quotidiano più volte nell’arco della stessa serata, aseconda dell’evolversi delle notizie più importanti. E aPiazza Indipendenza, dove hanno sede la redazione e gliuffici centrali del quotidiano, garantiscono che non passiquasi giorno che non ci sia almeno una notizia i cui aggior-namenti non determinino variazioni al menabò “in zonaCesarini”.

Per consentire la massima flessibilità possibile alla reda-zione, la struttura tecnica del quotidiano mise a punto un

modello di produzione,oggi ben consolidato, cheprevedeva la produzionedi cinque lastre per ognipagina in quadricromia:tre separazioni YMC, ilnero grafico e pubblici-tario ed una quinta lastra,detta anche “quinto co-lore” o “nero redaziona-le”, per i testi. In questo

modo i giornalisti potevano ribattere gli articoli fino all’ul-timo minuto, senza che questo andasse poi ad intasare ilprocesso di impressione delle quattro lastre per quadricro-mia che, una volta prodotte, non dovevano più esseremodificate.

La sostituzione del sistema di teletrasmissione dovevatener conto, inevitabilmente, di questa metodologia produt-tiva, se possibile rendendo ancora più flessibile il trasferi-mento delle pagine a centri di stampa remoti. Le soluzionitecnologiche progettate agli inizi degli anni novanta, infatti,consentivano solo la trasmissione di tutta la pagina intera equesto, in funzione delle strategie produttive del quotidia-no, significava inevitabilmente poter inserire il colore solosulle pagine progettate nella sede centrale, ovvero all’inter-no delle pagine nazionali.

Circa un anno fa, la direzione tecnica del quotidiano haavviato un progetto per la revisione del network di teletra-smissione, con l’obiettivo di introdurre soluzioni che con-sentissero di sviluppare la flessibilità produttiva, anche invista di un possibile aumento della foliazione in quadricro-mia e della possibilità di sfruttare il colore anche per lepagine delle edizioni locali. A questi obiettivi strategici sisono aggiunte considerazioni di carattere più generale,relative alla progressiva obsolescenza di un sistema tecno-logico che, per quanto efficiente ed affidabile, era inevita-bilmente ancorato a soluzioni proprietarie, con tutte le con-

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seguenze del caso, ed impiegava formati, come il PostScriptlivello 1, ormai in fase di superamento per quanto riguardala resa qualitativa finale del prodotto stampato.

L’architettura del sistemaLa decisione, dopo un’attenta analisi di mercato, è caduta

su Intellinet, un applicativo sviluppato in origine per am-bienti bancari ed assicurativi, basato su piattaforma intera-mente standard, Windows NT, e costruito su un’architetturasoftware basata sul concetto di database relazionale distri-buito. In pratica l’applicativo è in grado di interpretare lapagina sia come un unico file, sia come un insieme dicomponenti editoriali e grafiche che possono, all’occorren-za, essere trasmesse in sequenze preimpostate dall’operato-re. Con i sistemi di più antica progettazione era possibiletrasmettere solo le pagine tutte intere, mentre con la nuovasoluzione è possibile inviare separatamente le diverse com-ponenti realizzando il merger elettronico all’interno del

personal computer ricevente. Una soluzione ottimale, que-sta, per sfruttare fino in fondo la metodologia del “neroredazionale”, che grazie al nuovo network può essere ag-ganciato al resto delle componenti direttamente dal softwa-re di Intellinet.

L’installazione, in corso di completamento a la Repub-blica, è anche una “prima mondiale”, dal momento che ilsoftware non era mai stato personalizzato per un quotidianoin formato berlinese.

La soluzione è stata personalizzata grazie alle specificheindicate dal quotidiano, ed è stata seguita passo dopo passodalla direzione tecnica in stretta collaborazione con i tecnicidella G.M.D.E. che, a loro volta, hanno svolto la funzione dicoordinamento delle attività di altre società specializzate -HiT Software e Monotype - che hanno sviluppato il softwareoperativo e le schede di interfaccia.

Presso la tipografia del quotidiano, la S.T.E.C. di Roma,sono stati installati tre personal computer Dell WS 400, che

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MILANO

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acquisiscono dal sistema di impaginazione le pagine com-plete, le preparano per la trasmissione e provvedono quindiad inviarle, secondo il piano di produzione impostato dal-l’operatore, ai centri stampa remoti, dove altre unità Pc lesmistano ai recorder per la preparazione delle pellicole. Inqueste unità riceventi il nero editoriale viene unito, attraver-so un merger digitale, alle altre separazioni, consentendo aigiornalisti di poter lavorare ai pezzi fino all’ultimo minuto,senza creare intasamenti ingovernabili nel flusso di lavoro.

L’organizzazione del lavoro: il piano di produzioneIl software svolge sia funzioni di teletrasmissione vera e

propria, sia funzioni di tracking, fornendo agli operatoritutte le informazioni in tempo reale sullo stato di avanza-mento dei lavori. L’impiego di personal computer collegatiin rete consente ai tecnici del quotidiano di avere accesso aidati relativi alla trasmissione di tutte le pagine da un puntoqualsiasi del sistema: Roma può vedere Milano e Milanopuò vedere Roma; lo stesso è possibile da ogni altro centrostampa. I responsabili hanno la possibilità di collegarsianche attraverso personal computer portatili, e di interveni-re da casa ogni qual volta si verifichino soluzioni di emer-genza.

Indispensabile al funzionamento del network è la stesuradel “piano di produzione”. In altri termini, gli operatoridevono quotidianamente “informare” il sistema sulle edi-zioni e sul numero delle pagine per ciascuna di esse. Ilsoftware provvede quindi a regolare tutto il “traffico digita-le” avendo cura di razionalizzare i tempi di invio e tenendoconto delle priorità assegnate, una gerarchia sulla qualel’operatore più intervenire in ogni momento.

L’introduzione di Intellinet non ha comportato riduzionidi organico né sensibili variazioni nell’organizzazione del

lavoro, limitandosi a favorire, nella pratica, l’impostazionedata al flusso di lavoro.

Tutti i file che compongono le pagine possono essereaperti e visualizzati sullo schermo del Pc in ogni momento,sia come singole scomposizioni per la verifica del retinodelle immagini o di altri dettagli grafici, sia come paginecomplete, ed in questo caso l’operatore può vederle diretta-mente nei colori nei quali verranno stampati. L’architetturadi data base distribuito consente anche di intervenire inmodo efficace nel procedimenti di controllo di qualità.

Trasmissione multiformatoUno dei vantaggi riconosciuti agli applicativi sviluppati

su piattaforma standard è quello di poter trattare diversiformati di files. Intellinet non fa eccezione, potendo ugual-mente trasmettere TIFF, EPS, PDF ed altri standard dimercato. Il nuovo network potrà quindi prestarsi a diverseapplicazioni, di estremo interesse per un quotidiano nazio-nale caratterizzato da numerose edizioni locali. Ogni reda-zione, infatti, nel momento in cui trasferisce il materiale dateletrasmettere al centro stampa, può provvedere a memo-rizzare i files in diverso formato. Non è difficile immagina-re, accanto ad una trasmissione TIFF avente come destina-zione finale il prodotto base stampato, un invio parallelo difile PDF per l’impiego negli strumenti di comunicazione online. Tutti i redattori del quotidiano potrebbero disporre ditutte le edizioni locali diffuse nelle varie zone d’Italia e,grazie alla nuova tecnologia, i lettori potrebbero trovare suInternet tutte le pagine prodotte dalle diverse redazioni delgiornale.

(si ringrazia per la collaborazione Roberto Massoni,responsabile produzione del quotidiano la Repubblica)

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Computer to Plate: luci e ombredi una tecnologia emergente

Nel corso di un simposio svoltosi a Monaconello scorso dicembre, sono stati messi in

evidenza i punti di forza e le attualilimitazioni di una tecnologia che, pergiustificare il costo dell’investimento,

richiede una profonda riorganizzazione ditutto il ciclo produttivo della fase di

prestampa.

Seminari internazionali

Prende il via con l’ar-ticolo che segue la colla-borazione fra TecnoMe-dia e Newspaper Techni-ques, la rivista dell’Ifra,che si inserisce nel qua-dro di un più ampio ac-cordo tra l’Istituto di Ri-cerca di Darmstadt e l’As-sociazione Stampatori, fi-nalizzato a rendere più ricca e qualificata l’offerta diinformazioni e servizi che le due Associazioni si propongo-no di offrire al mercato italiano dei quotidiani.

Sono passati più di vent’anni da quando, nel giugno del1976, fu mostrato all’Anpa-Tec, la mostra-convegno annua-le degli editori americani (oggi Nexpo), il primo prototipo dicomputer-to-plate. Due anni dopo, all’Ifra di Copenhagennel 1978, fu esposto il primo sistema completo.

Oggi il CtP non è più un progetto avveniristico ma unatecnologia che opera presso molte realtà produttive. Ilproblema oggi non è più quello di discutere le opzionitecnologiche, ma quello di verificare se, e in quale modo, ea quali costi il CtP può essere inserito in un contestoproduttivo: questo, unitamente ad una rassegna delle solu-zioni più avanzate attualmente disponibili, è stato l’oggettodel simposio che l’Ifra ha organizzato a Monaco di Bavieralo scorso 2 e 3 dicembre 1997.

Computer-to-plate: lo stato dell’arteDerek Wise della società di marketing strategico Vms ha

tracciato una piccola storia del Computer to Plate, a partireda quella Drupa del ’95 che vide una vera e propria esplo-sione di prodotti e soluzioni “direct to”, ed evidenziò ungrande interesse per il mercato delle arti grafiche da parte digrandi multinazionali in cerca di nuovi mercati ai qualiadattare le proprie tecnologie.

Meno di un annodopo, nel febbraio del1996, si contavano ben37 sistemi CtP: dieci afotopolimeri, quattro aglialogenuri d’argento, duesistemi ibridi basati suisali d’argento, sei termi-ci, quindici di altra natu-ra. Oggi, la situazione è

ancora più confusa: i sistemi disponibili sono ben 47, letecnologie di esposizione utilizzate sono quattro e i formatiprincipali ben sei. Ai dieci produttori che entrarono in lizzanel 1995 se ne sono aggiunti nel frattempo altri quattordici.

Da questa situazione in continuo fermento emergono unaserie di questioni che non possono essere trascurate: inprimo luogo, c’è da stare molto attenti alla solidità finanzia-ria dei produttori di sistemi CtP, molti dei quali sonosupportati da investitori e istituzioni finanziarie che nonhanno un reale e consolidato interesse in questa tecnologiae nelle sue potenzialità a lungo termine, e che sono quindipronti ad abbandonare la partita nel caso in cui l’investimen-to non generi rapidi e consistenti profitti. In secondo luogo,occorre chiedersi che risposta possa dare il mercato dellearti grafiche, per sua natura conservatore, a fornitori chevengono “da fuori” e che non hanno presenza ed esperienzain questo settore. E infine, occorre chiedersi se vi sia unadomanda potenziale di sistemi CtP tale da consentire a tuttequeste società di rientrare nell’arco di 2-3 anni dei costi diricerca e sviluppo sostenuti. L’opinione di Derek Wise, alriguardo, è che si vada nel lungo termine ad una fase di“sfrondamento” del mercato, al termine della quale rimar-ranno, a livello mondiale, non più di cinque fornitori.

Alla fine del 1997 erano disponibili 35 tipi di lastre:cinque a fotopolimeri, cinque ad alogenuri d’argento, una aisali d’argento, venti termiche, quattro di altra natura; aqueste sono destinate ad aggiungersene, nel corso del 1998,

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altre venti. Le espositrici sono ben 88, che possono esserecatalogate per tecnologia di esposizione (26 a letto piatto, 25a tamburo esterno, 35 a tamburo interno, due a combinazio-ne interno-esterno), oppure per fonte di luce: 30 a laserargon, 26 a laser Fd Yag, 22 agli infrarossi, e i restanti 13 conaltri sistemi tra i quali raggi Uv, luce rossa, getto d’inchio-stro, e altri tipi di laser.

Come si può vedere, si tratta di una situazione moltoconfusa, resa ancora più intricata dal fatto che la mareamontante dell’informazione digitale ha attratto verso l’in-dustria grafica grandi società internazionali quotate in Bor-sa, il cui obiettivo è quello di ottimizzare i risultati finanziaria breve termine; ma, spesso, ciò non porta benefici a lungotermine. Un solo dato basterà a dare il senso di questaincertezza: al Print 97 di Chicago, lo scorso settembre, sonostati esposti ben venti tipi differenti di lastre CtP contecnologia termica; di questi, a tutt’oggi soltanto due vengo-no regolarmente commercializzati.

E’ chiaro dunque che questa situazione non incoraggia ipotenziali utilizzatori ad investire centinaia di milioni innuove tecnologie delle quali è incerto l’esito e la direzione.I fornitori, d’altra parte, sembrano più concentrati suristrutturazioni aziendali, accordi, alleanze, strategie di di-stribuzione, razionalizzazione dei prodotti, ampliamentodei margini di profitto, che non sulla tecnologia.

Al momento attuale, i principali attori in questo mercatoavvertono la necessità di offrire soluzioni integrate “chiaviin mano”. La conseguenza di questa esigenza sarà inevita-bilmente una ondata di acquisizioni, fusioni, alleanze che, alungo termine, porteranno ad una stabilizzazione dell’indu-stria delle arti grafiche e le indicheranno la direzione dapercorrere; nel breve termine però, nei prossimi due anni, ilproblema sarà vedere in che modo, e con quali vantaggi osvantaggi per gli utenti, saranno portate avanti questeintegrazioni.

CtP e quotidiani: avanti adagio...Una indagine effettuata sul CtP nel 1994, basata sulle

aspettative di mercato di fornitori e potenziali utilizzatori,assegnava il 40% delle installazioni al settore commerciale,il 40% ai quotidiani, e il restante 20% ad altre tipologie diprodotto. L’indagine prevedeva inoltre un avanzamentoparallelo del livello diffusione di questa tecnologia negliStati Uniti ed in Europa.

L’andamento del mercato nei tre anni successivi haseccamente smentito le previsioni effettuate nel 1994: leinstallazioni CtP degli Stati Uniti oggi sono il doppiorispetto a quelle europee, e - soprattutto - la penetrazione delComputer to Plate tra i quotidiani è rimasta su livelliestremamente bassi, intorno al sei per cento. Le ragioni di

Flusso di lavorazione ideale per la realizzazionedi lastre per la stampa con la tecnologia del

computer to plate.

-oAGE ZIA SISTEMA

DI STAMPA EDITORIALE

FOTOCAMERADIGITALE

CICLO 01EDITING

ARCHIVIAIID'ljEDATI

SCAf'-l'.ER r~~ TRATTAMENTO~ roTO E CORREZIONE

DEL caUlRE

STAMPANTETlRABOZZE

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questa limitata diffusione sono molteplici: l’interesse mag-giore dei produttori verso la stampa commerciale, chegarantisce maggiori margini di redditività, la ridotta veloci-tà di esposizione (almeno in passato) rispetto ai sistemiconvenzionali, la mancanza di affidabilità e di stabilità, loscetticismo verso le nuove tecnologie, l’incertezza sullereali possibilità di generare contenimento dei costi attraver-so l’adozione del CtP.

C’è da chiedersi inoltre se, allo stato attuale delle tecno-logie e dei relativi costi, il Computer to Plate rappresenti peri quotidiani una reale opportunità. Tony King, productmanager a livello mondiale dei prodotti Silverlith di DuPont,ha effettuato una comparazione tra le lastre termiche CtP,come la DuPont Silverlith SDT presentata all’Imprinta ’97,e le lastre CtP convenzionali che vengono esposte tramite

laser a ioni di argon o laser Yag, come la DuPont SilverlithSDB, la Agfa N90, la Lithostar, la Western LitotechDiamondPlate. Le lastre che utilizzano il procedimentotermico stanno incontrando un promettente successo tra glistampatori commerciali, ma al momento l’uso del sistematermico non appare conveniente nell’ambiente produttivodei quotidiani, non riuscendo a garantire velocità di outputdi almeno 100 lastre l’ora.

Ma il punto centrale della questione è naturalmente laquestione economica, o - meglio - il rapporto tra i costi di unsistema CtP e i recuperi di produttività che esso consente direalizzare. Significativa in tal senso l’opinione di ReinhardLorch, direttore tecnico del Süddeutscher Verlag di Monacodi Baviera. Mettendosi nei panni di un potenziale utente disistemi CtP, Lorch ha sottolineato come l’aspetto che sta

IFRA - ITALIA ’98Conferenza annuale IFRA in associazione con FIEG e ASIG

Milano, 2-3 Luglio 1998

Le “Tecnologie della comunicazione: opportunità di processo e di prodotto “ saranno al centro del primoincontro Ifra-Italia che si svolgerà a Milano il 2 e 3 luglio prossimi. L’evento sarà il primo di una serie diappuntamenti annuali che, fra la fine di giugno ed i primi di luglio, l’Ifra organizzerà nel nostro Paese inassociazione con Fieg - Federazione Italiana Editori Giornali - e Asig - Associazione Stampatori ItalianaGiornali.Ifra-Italia ’98 sarà dedicato ad una rassegna delle più importanti opportunità offerte dalle tecnologieeditoriali ad editori e stampatori di quotidiani e periodici. Secondo la linea dei Seminari Internazionali Ifra,i lavori saranno organizzati in più sessioni tematiche, nel corso delle quali dirigenti e tecnici italiani estranieri si alterneranno per illustrare nuove installazioni, progetti ed aspettative legate all’introduzionedi nuove tecnologie.Ulteriori informazioni sui contenuti dell’evento, sull’organizzazione e sulle modalità di partecipazionesaranno tempestivamente comunicate a tutti i lettori di TecnoMedia, e saranno disponibili on line nel sitoWWW.EDILAND.IT.

ifra

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alla base di ogni decisione sia sempre e soltanto quellolegato al potenziale economico, in termini di contenimentodei costi produttivi durante l’attività di fotoformatura. Daquesto punto di vista, le soluzioni attualmente disponibilinon sono pienamente convincenti: da un lato infatti l’inve-stimento richiesto, nell’ordine delle centinaia di milioni, ètale da rendere estremamente problematico un piano diritorno economico; dall’altro c’è la sensazione che il Com-puter to Plate sia soltanto una tappa intermedia verso unaltro traguardo, sia esso il computer to press o il computerto print, dei quali si vedono già i primi prototipi:vale allora la pena di investire tanto in unsistema che magari entro pochi anni saràobsoleto, o non conviene piuttostostare alla finestra in attesa che lasituazione si chiarisca?

Per rispondere, sia pure inparte, a questi dubbi, Lorchha proposto una sorta di “ca-talogo” di specifiche che do-vrebbero consentire al poten-ziale utente di chiarire meglio leproprie esigenze e, ciò facendo, dicapire se l’adozione del CtP rappresentiuna reale opportunità:Redditività . Il giornale è prodotto in produzionediretta o in accumulo? Quante linee CtP occorrono percoprire la produzione richiesta? Sono necessarie modifichestrutturali negli stabilimenti di produzione? E’ possibileottenere risparmi nel costo del personale? Sarà possibile peri sistemi CtP installati accettare in futuro altri tipi di lastresenza costi aggiuntivi?Tecnologia: a letto piatto, a tamburo esterno, a tamburointerno?Movimentazione delle lastre. A seconda delle caratteristi-che e dei volumi produttivi, occorre sapere se è sufficienteil trasporto manuale delle lastre o se occorra automatizzare

il collegamento tra la sviluppatrice CtP e i cilindri portalastredella rotativa.Punzonatura. Per evitare un aggravio dei costi, molti utentivorranno mantenere gli attuali sistemi di controllo di regi-stro. I sistemi CtP dovranno quindi essere in grado sia dipunzonare le lastre che di processare lastre pre-punzonate.Produttività . Per un quotidiano di dimensioni medio-gran-di, un sistema CtP comincia a diventare redditizio con unaproduzione oraria superiore alle 100 lastre.

Lastre. Tre sono le opportunità: salid’argento, fotopolimeri, lastre termiche.Nasce dunque il problema di qualeespositrice è in grado di gestire tutti etre questi tipi di lastra, e di quale tipodi laser deve essere utilizzato.Qualità e tiratura richieste. Questevariabili incidono in manierasignificativa sul tipo di lastra dautilizzare, così come è importanteprendere in considerazione ilsistema di sviluppo e l’impattoambientale dei prodotti chimiciutilizzati e i conseguenti maggioricosti collegati ai sistemi di

smaltimento e di riciclaggio previstidalle regolamentazioni vigenti nei vari

paesi.

La “catena digitale” e le prove di stampa “soft”La precondizione del Computer to Plate, sulla quale tutti

sono concordi, è che venga conclusa la digitalizzazionedell’intero ciclo produttivo, a partire dall’input di testi eimmagini sino alla lastra pronta per la stampa o, meglioancora, sino al pre-settaggio della rotativa.

Ciò non significa, naturalmente, che ogni elementocostitutivo della pagina debba essere prodotto digitalmente- anche se questa è certamente la soluzione ideale - ma che

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tutti gli elementi mancanti, come fotografie e pubblicità sucarta o su pellicola, devono essere scansionati per l’inseri-mento nella pagina. E’ chiaro che, quanto più elevato sarà illivello di digitalizzazione del processo produttivo, tanto piùefficace sarà la possibilità di effettuare controlli prima dellaproduzione della lastra.

Digitalizzazione del processo nella prospettiva del CtPvuol dire anche eliminazione dei passaggi intermedi su cartae su film, rendendo di fatto impossibile, senza un adeguatoapparato di sistemi di controllo, l’individuazione di errori amonte della fotoformatura. Né appare possibile, lavorandocon il CtP, il ricorso a prove di stampa analogiche. L’alter-nativa è dunque quella tra prove di stampa “hard”, cioèrealizzate direttamente sulla rotativa, che sono però costosee fanno perdere tempo, e prove di stampa “soft”, cherichiedono invece il costante controllo di tutti i processi e iparametri che possono influire sulla qualità del risultatofinale.

Di quest’ultimo tema si è occupato diffusamente, nelcorso del simposio di Monaco, lo specialista dell’IfraManfred Werfel, che ha individuato pre principali campi diapplicazione per le prove soft: controllo di produzione,controllo del layout (detto anche “cianografica digitale”),controllo del colore. In quest’ultima area in particolare irecenti sviluppi del linguaggio Postscript 3 e del softwareAdobe Acrobat appaiono assai promettenti sotto il profilo

della totale eliminazione delle bozze su carta e del controllodella fedeltà del colore direttamente sul monitor.

Installazioni CtP: una panoramica mondialePochi giorni prima del simposio di Monaco, nel mese di

novembre 1997, si era svolto il Janps, la fiera biennalegiapponese di tecnologie per i quotidiani. Di ritorno dall’ap-puntamento, il direttore tecnico dell’Ifra, Boris Fuchs, hatracciato un sintetico quadro della situazione giapponeseriguardo al CtP, che risulta assai diversa da quella europeae nord-americana per vari aspetti: anzitutto la diversa archi-tettura dei sistemi di produzione, con la rotativa e la salaspedizione che di fatto formano un tutt’uno; quindi il fattoche i giornali giapponesi sono, con poche eccezioni, stam-pati in accumulo. Al momento, nel settore dei quotidiani inGiappone risultano attive solo due installazioni CtP, en-trambe in fase di beta test: una realizzata da Nec, SeikenGraphics e Mitsubishi presso lo stabilimento di Zamadell’Asahi Shimbun, l’altra, realizzata da Fujifilm, presso lostabilimento di Kyoto della Nikkei Newspapers.

Di gran lunga più “sostanziosa” è l’esperienza che delCtP sta facendo la britannica News International, che sulle26 rotative installate negli stabilimenti di Glascow, Liverpoole Wapping nei sobborghi di Londra stampa ogni giornocirca 5,5 milioni di copie di giornali. Per dare un’idea delledimensioni del sistema di fotoformatura di News

Parascan Technologies apre un ufficio italiano a Milano

Parascan Technologies, la società inglese che nel dicembre 1995 ha acquisito dalla Crosfield tutto il portafoglio deisistemi di teletrasmissione Wydnet, ha deciso di entrare direttamente sul mercato italiano, aprendo un ufficio aMilano. Il direttore della nuova sede è Sandro Provera, manager di consolidata esperienza nel settore delle macchinegrafiche per l’industria editoriale e dei quotidiani, che ha ricoperto in passato posizioni di responsabilità nell’areamarketing e commerciale di aziende come Crosfield Italia, N.T.G. e Tera.Assieme a Wydnet, soluzione adottata da oltre 500 clienti in 30 Paesi, Parascan Technologies dispone della famigliadi applicativi Paravisual, che comprende pacchetti software di interfacciamento e di gestione delle immaginiprovenienti da Rip o dai sistemi di teletrasmissione in facsimile, programmi per il calcolo dei valori di densitàdell’inchiostrazione da inviare elettronicamente ai sistemi di gestione delle macchine da stampa, software di Platee Page tracking e moduli che consentono la stampa sia a video che su supporto fisico delle pagine prima del loropassaggio su lastra. Alcuni di questi sistemi sono già in uso presso quotidiani italiani.

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International e del carico produttivo al quale è sottoposto,basti pensare che il consumo annuo è di 2,6 milioni di lastre,e che nel solo stabilimento di Wapping, il più grande dei tre,le sei sviluppatrici Autologic APS3850 realizzano una capa-cità produttiva che nei periodi di punta raggiunge anche lemille lastre l’ora.

A News International i prerequisiti del CtP sono statirisolti sin dal 1994, con la completa digitalizzazione delprocesso produttivo delle pagine e con l’implementazionedi un sistema di controllo e di monitoraggio che mappa conprecisione ogni elemento di ogni pagina avviata in produ-zione. Attualmente News International sta conducendo unprogramma di valutazione del CtP, con due macchineinstallate negli stabilimenti di Glascow e di Wapping,rispettivamente una Krause LaserStar e una Western LitotechDiamondSetter.

Se in Europa, nonostante resistenze, problemi ed unpanorama tecnologico non ancora ben definito, il CtP è unarealtà in molti ambienti produttivi, negli Stati Uniti l’intro-duzione del Computer to Plate nei quotidiani è ancora benlontana dal potersi considerare significativa. Le ragioni diquesto ritardo sono state evidenziate da Larry Maas, diret-tore di produzione della società editrice Howard PublishingGroup (18 testate per 500.000 copie di produzione giorna-liera), e sono di natura tecnica, organizzativa, economica.

Tra le ragioni tecniche, va ricordato che solo il 20% deiquotidiani USA effettuano l’impaginazione digitale inte-grale, e che molti quotidiani anche di notevoli proporzionicontinuano ad utilizzare sistemi editoriali proprietari basatisu mainframe, per i quali è assai problematicol’interfacciamento verso sistemi di output che utilizzanoformati standard come il Postscript. Va inoltre detto che,proprio per questo ritardo sulla via dell’impaginazioneelettronica, molti quotidiani hanno acquistato da poco tem-po fotounità a pagina intera, e non sono disposti a metterleda parte senza aver prima realizzato il ritorno sull’investi-mento.

Tra le ragioni di natura organizzativa che ostacolano ladiffusione del CtP negli USA, Maas ha rilevato come inmolti quotidiani USA esistano accordi di lavoro che bloc-cano l’integrazione di nuove tecnologie in alcune aree diproduzione che verrebbero fatalmente ridimensionate oaddirittura rese superflue dal CtP, come la sala di compo-sizione o i reparti di paste-up al tavolo luminoso.

Dal punto di vista economico, infine, l’atteggiamentodei quotidiani USA nei confronti del CtP è chiaro: i sistemicostano ancora troppo, soprattutto per un settore nel qualeil grosso degli investimenti è attualmente focalizzato sulcambiamento di data dell’anno 2000. A costare tanto sononon soltanto le sviluppatrici, ma anche le lastre, dallecinque alle dieci volte in più rispetto a quelle offset conven-zionali, e questo rappresenta un maggiore handicap per iquotidiani USA, che rispetto a quelli europei hanno disolito un numero assai maggiore di edizioni e, quindi, dipagine prodotte. Né viene visto con particolare favore ilfatto che, scelto un sistema CtP, l’utente sia oggi di fattocostretto ad acquistare soltanto le lastre fornite da quelproduttore, senza essere libero di trovare una alternativa piùconveniente come avviene invece con il sistema di fotofor-matura tradizionale.

Quale futuro per il Computer to Plate?Molti, come si può vedere, gli accenni critici emersi

durante il simposio di Monaco nei confronti di una tecno-logia che si trova ancora negli stadi iniziali della propriavita, come dimostra l’elevato numero di società che opera-no nel settore e la mancanza di una direzione univoca nellaricerca e sviluppo delle lastre e delle espositrici.

Eppure, nonostante tutto, le sperimentazioni e le instal-lazioni in produzione aumentano, e anche in Italia, comedimostra il caso del Dolomiten di Bolzano del quale ci siamooccupati sullo scorso numero di TecnoMedia, non mancanoesempi convincenti di come sia possibile inserire efficace-mente il CtP nel contesto produttivo di un quotidiano.

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Tariffe vantaggiose per i soci ASIG negli alberghi della catena MONRIF

Anche per tutto il 1998, in seguito al rinnovo della convenzione con laMONRIF, i soci dell’ASIG potranno usufruire dei servizi offerti dallaprestigiosa catena alberghiera a prezzi convenzionati estremamentevantaggiosi:

I prezzi sono comprensivi di IVA (10%) e piccola colazione a buffet.

Per prenotare telefonare al numero verde 167.834033

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Ciò che è sembrato emergere senza ombre dal simposiodi Monaco è la convinzione che il CtP rappresenti unostimolo - verrebbe da dire “pretesto” - per condurre atermine il processo di riorganizzazione del ciclo produttivodel quotidiano, che passa per la completa digitalizzazionedel lavoro, per la ridefinizione dei ruoli e delle mansioni di

giornalisti e tecnici, per l’adozione di strumenti di controlloe di verifica dell’avanzamento del lavoro in ogni sua fase;per l’adozione, in altre parole, di un sistema di qualità chegarantisca che il percorso produttivo del giornale si svolga,dall’input dei dati sino alla corsa delle rotative, senzasprechi e senza spiacevoli sorprese.

Grand Hotel Brun - Milano:

Hotel Hermitage - Milano:

Royal Hotel Carlton - Bologna:

Hotel Internazionale - Bologna:

Hotel Royal Garden - Assago:

doppia uso singola 207.000doppia 270.000

junior suite 1 persona 232.000junior suite doppia 295.000

suite 2 persone 600.000

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junior suite 1 persona 280.000junior suite doppia 350.000

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doppia uso singola 195.000doppia 250.000

junior suite 1 persona 220.000junior suite doppia 275.000

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Pubblicità on line e E-business:le prospettive per lo sviluppo di Internet

In occasione del Milia , il più importantesalone internazionale per i prodotti

dell’editoria interattiva, fornitori ed utentidi servizi fanno il punto sulle prospettive di

sviluppo del web. Pubblicità on line ecommercio elettronico: le tecnologie, le

cifre, le speranze e la realtà di un mondo inrapida evoluzione.

Multimedia

Quanto costa creare unannuncio pubblicitariointerattivo su Internet?Novantanove dollari più lespese di spedizione, alme-no se si opta per il pacchet-to offerto dalla società isra-eliana Zapa Digital Arts,che ha utilizzato il Milia’98 di Cannes, la mostrainternazionale dei prodotti multimediali, per presentare ilproprio software. MicroSites, “il modo più facile per creareil tuo annuncio pubblicitario sul web”, è un pacchetto diauthoring per piattaforma Windows NT che consente al-l’operatore di creare in poco tempo un banner pubblicitarioa colori, con annessi effetti sonori ed animazione. MicroSitespunta a fornire una soluzione di uso immediato al più chepromettente - secondo molti osservatori - mercato degliannunci pubblicitari su Internet, una nicchia che ha ancorabisogno non solo di “farsi le ossa” dal punto di vista commer-ciale ma anche, e soprattutto, di affermarsi come mondodella comunicazione in tempo reale. Il prodotto offre unambiente operativo fortemente interattivo, con aree di lavo-ro facilmente identificabili, e dove quasi tutte le operazionipossono essere effettuate in modalità drag & drop. Compre-so nel prezzo l’utente trova all’interno di MicroSites 1050immagini di clip-art, 350 grafici animati, 140 effetti sonoried una proposta di 40 soluzioni grafiche pronte all’uso. Aquanto pare di capire, almeno secondo la filosofia progettualedi MicroSites, nel nuovo mercato dei banner interattivi nonci sarebbe molto posto per applicativi sofisticati che richie-dono tempi lunghi per arrivare al risultato finale: anche iminuti sono preziosi nelle nuove frontiere del cyberspazio.

Milia ’98: scocca l’ora di InternetPer trovare soluzioni tecnologiche al Milia di Cannes, il

più importante appuntamento mondiale per i prodotti edito-

riali multimediali ed in-terattivi, giunto quest’an-no alla sua quinta edizio-ne, bisogna trasformarsiin veri e proprirabdomanti elettronici.Pochi altri saloni dedica-ti all’industria della co-municazione digitale evi-tano con cura così

certosina i fornitori di tecnologie. A parte le aree “collettive”allestite da Apple e da Intel per dare visibilità ai migliorisviluppatori sulle due piattaforme multimediali, il salone èinteramente ed esclusivamente dedicato ai prodottimultimediali, e migliaia di videolibri interattivi hanno affol-lato il Palais des Festivals di Cannes.

Accanto ai CD-Rom, tuttavia, quest’anno si è fatto largo,forse più nei seminari che non fra gli stand, il mondo Internet,al quale, passata la prima infatuazione, editori tradizionali enuovi operatori guardano con sempre maggiore attenzioneper cercare di sciogliere il grande enigma che si cela nellarete universale: come e dove si nasconde il “valore aggiunto”di questo strumento di comunicazione, attraverso quali mec-canismi si riuscirà a guadagnare?

La visita che TecnoMedia ha compiuto a Cannes haseguito le tracce disseminate qua e là nei numerosi Seminaritecnici che costituiscono ormai parte integrante della moder-na concezione della “fiera”, e in quegli stand, che si sonocontati sulle dita di una mano, dove aziende come ZapaDigital Arts hanno proposto soluzione innovative per lanascente industria della comunicazione “on line”.

Fra “minatori digitali” e “community organizer”Ogni vera innovazione si porta appresso nuove parole e

nuovi concetti, destinati talvolta a gloria effimera, altre voltea diventare parte integrante del lessico quotidiano. Il mondoInternet, da questo punto di vista, non fa eccezione. Se la

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organizzazione irlandese di ricerchesul web NUA ha stimato, per il 1997,che ci fossero in linea qualcosa come100 milioni di documenti, ecco pron-ta una nuova parola: “digital mining”,ovvero “attività mineraria digitale”,per indicare il lavoro di quanti, perpassione o per professione, scavanonella miniera inesauribile di docu-menti in formato elettronico. Per qual-cuno è un divertimento, per altri è unacondanna: muoversi rapidamente fra migliaia di documentisparsi in mezzo mondo è comunque un problema per tutti.

La C.D.I. Systems, software house israeliana specializza-ta in soluzioni per l’information retrieval, ha presentato alMilia ’98 un applicativo che capovolge la metodologia perla ricerca in linea dei documenti. Immaginare un motore diricerca universale in grado di scansionare tutta la documen-tazione presente sul web è una strada difficilmente percorri-bile. Conviene piuttosto, almeno secondo la proposta dellaC.D.I. Systems, preparare il sito indicizzando tutto il mate-riale alla fonte, e offrendo agli utenti un motore di ricercadisponibile attraverso la home page. NetIS, questo il nomedell’applicativo, consente la indicizzazione di tutto il mate-riale in formato HTML presente all’interno del sito, e forni-sce agli utenti strumenti interattivi per la ricerca full textdella documentazione elettronica.

Sempre più spesso si immagina Internet come uno stru-mento in grado di creare “comunità di interesse” collegandofra loro specialisti delle più varie discipline residenti neiposti più disparati. Proprio sulla funzione di “communityorganizer” , ovvero organizzatore di comunità, ha puntato ilgruppo editoriale tedesco Springer-Verlag, che al Milia ’98ha presentato Link, il nuovo servizio on line per la diffusionedi materiale scientifico di qualità nei settori della medicina,chimica, matematica, fisica e scienze naturali. Link è unabiblioteca nel senso più ampio del termine, che al momento

consiste di circa 220 pubblicazionispecializzate, pari a molte centinaiadi pagine, ed include versioni digitalidi libri, software ed altro materialemultimediale. Il prodotto, come haspiegato Gertraud Griepke, respon-sabile dei media elettronici del grup-po editoriale tedesco, ha una duplicefunzione, è uno strumento di infor-mazione ed è anche un “organizzato-re di comunità”. Nell’ambiente scien-

tifico, chi scrive articoli è contemporaneamente un grandelettore di pubblicazioni specializzate, e Link, letteralmente,“linka”, ovvero collega on-line, gli autori fra loro. Internet èstato lanciato come un nuovo modo di “organizzare” lecomunità scientifiche fra loro ed i primi risultati, secondoquanto dichiarato dai responsabili, sono di tutto rispetto: ilservizio Link è stato avviato lo scorso mese di marzo, e daallora più di 4.000 istituti si sono associati, e per l’annoDuemila si prevede saranno disponibili fra i 500 ed i 600periodici specializzati.

Tutti i numeriIl Milia è tradizionalmente un’occasione dove numeri,

notizie, scenari e previsioni si rincorrono in un incredibilecarosello che scatena entusiasmi irrefrenabili, e anche l’edi-zione di quest’anno non ha mandato delusi gli appassionatidi questo genere di analisi.

Nella mole davvero impressionante di relazioni e studidiffusi a Cannes, abbiamo individuato alcuni filoni che,intrecciati ed opportunamente calibrati fra loro, fornisconoun quadro dal quale emerge come, da un lato, non siano indiscussione le potenzialità del web come strumento di comu-nicazione ed informazione ma, contemporaneamente, sianoancora avvolti nella più assoluta incertezza i contorni econo-mici ed i tempi nei quali sarà possibile ricuperare gli investi-menti effettuati su Internet.

La copertina del CD-Rom dimostrativo MicroSites

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Le società di ricerche di mercato e consulenze, affiancatida un variopinto stuolo di guru ed esperti non si quantoattendibili, sono quelle che più fanno a gara nell’ingigantirele dimensioni del Web, favoriti in questo dall’approssimarsidell’anno Duemila, una data che già da sola evoca opportuni-tà e sconvolgimenti epocali.

IDC - International Data Corporation - fissa il numerodegli utenti del web in Europa ad 8,4 milioni di persone e a29,2 milioni negli Stati Uniti, 9,9 nell’area Asia-Pacifico, e2,7 milioni nel resto del mondo. Per l’anno 2001, IDCprevede che il numero degli utenti cresca a 31,1 milioni inEuropa e a 94,2 milioni negli Stati Uniti, 36,8 milioninell’Asia Pacifico, ed 11,4 milioni nel resto del mondo.

Il report steso dalla NUA ha stimato che alla fine del 1997gli utenti della rete fossero addirittura 100 milioni, dei qualiuno solo in Africa, 14 milioni nell’area Asia-Pacifico, 19,75milioni in Europa, circa mezzo milione nel Medio Oriente,

64 milioni fra Canada e Stati Uniti ed 1,25 milioni in SudAmerica.

InfoTech, società americana del settore, ha previsto perl’anno 2001 un fatturato totale per l’editoria on line di 3,7miliardi di dollari. Il settore potrà decollare definitivamentesolo quando il mercato consumer potrà disporre di accessi alarga banda reperibili ovunque. Fino a quel momento, lacrescita economica del settore andrà a vantaggio quasiesclusivo degli Internet provider e servizi di telecomu-nicazione, come già oggi avviene.

Altre fonti di conoscenza sono rappresentate dalle societàfornitrici di tecnologie o di servizi per il web. Il tono è semprepositivo, ma domina una maggiore cautela, anche in virtùdella considerazione che i numeri forniti non servono adelineare scenari, ma hanno piuttosto il compito di supportareinvestimenti. Secondo Ronald J. Whittier, general managerdi Intel, le prospettive per la pubblicità ed il commercio

Il Milia ’98 in cifre

La quinta edizione del Milia , il mercato internazionale dei programmiinterattivi, che si è svolto al Palais des Festivals di Cannes dall’8 all’11febbraio, ha visto la partecipazione di aziende e professionisti dell’industriamultimediale provenienti da 53 Paesi, uno in più rispetto all’edizione delloscorso anno. Le società presenti, come espositori e semplici visitatori, sono

state 2334, il 17,5% in meno rispetto alle 2831 dell’edizione del 1997. In lievecalo (-9,3%) anche il numero delle aziende rappresentate agli stand: 1099

rispetto alle 1213 del Milia ’97Come di consueto, i cinque Paesi più rappresentati agli stand sono stati Francia, Gran Bretagna,

Germania, Stati Uniti e Canada, mentre fra le prime dieci nazioni rappresentate dalle società che hannopartecipato al Milia , con o senza lo stand, troviamo, oltre a quelle già nominate, l’Olanda, il Belgio, laSpagna, la Svezia e l’Italia. Il nostro Paese ha occupato un lusinghiero quinto posto in questa specialeclassifica, segno inequivocabile del buon esito della promozione fatta dal Milia presso i professionistie le aziende italiane del settore.

Fra i Paesi che hanno debuttato al Milia - nove in tutto - si è segnalata in particolare modo la Cina,presente alla rassegna francese con uno stand ufficiale dove, fra gli altri operatori, era presente laWanfang Data Corporation, società dell’Istituto Cinese di Informazioni Scientifiche e Tecniche,facente capo alla Commissione Statale Cinese per la Scienza e la Tecnologia, specializzata in data basee repertori di informazione sull’industria, il commercio, i media, gli istituti di ricerca ed i principalioperatori economici della Repubblica Popolare Cinese, con sede a Pechino.

Il Milia di Cannes è organizzato dalla Reed Midem Organisation, specializzata nella gestione disaloni internazionali per i prodotti dell’industria della comunicazione e dello spettacolo, come il Midem- salone per la musica - il Mip Tv - mercato internazionale dei programmi televisivi - il Mipcom - salonedei film e dei programmi per la Tv, video, cavo e satellite. La società, che appartiene al colossodell’editoria mondiale Reed Elsevier, ha sede a Parigi dove impiega uno staff di 160 collaboratori, eduffici a New York, Londra, Tokio, Cannes e Hong Kong.

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elettronico sul websono estremamenteinteressanti. Un volu-me di investimentipubblicitari di300.000 dollari nel 1996, cresciuto fino ad un miliardo didollari nel corso del 1997 e proiettato alla soglia dei 5-6miliardi di dollari per l’anno Duemila, rappresenta unmercato comunque interessante. “Stiamo vedendo”, hadetto Whittier, “società di grandi dimensioni che sposta-no percentuali dei loro investimenti pubblicitari in direzio-ne di Internet e del commercio elettronico”.

Un’analisi realizzata lo scorso anno, in occasione dellefestività natalizie, da Computer Science Corporation fra itrecento più importanti rivenditori di strumenti informaticidegli Stati Uniti, e ripresa dalla rivista Milia Daily News, haportato a risultati che suggerirebbero, se non altro, una certacautela. Sul campione preso in esame solo il 50% avevaaperto accessi a Internet, e di questi solo il 25% offrivaopportunità per gli acquisti on line, mentre solo un mode-stissimo 3% di questi “negozi virtuali” accettava ordinitelefonici o via fax. Il 50% dei siti offriva informazioni sullesocietà, e solo il 22% informazioni sui prodotti. La conclu-sione dell’indagine è stata drastica: molti rivenditori delPaese che vanta il maggiore sviluppo nell’impiego diInternet non stanno affatto traendo vantaggio dallepotenzialità di questo strumento per allargare la dimensio-ne dei loro affari.

E l’ “utente finale”, il destinatario dei nuovi servizi online, che atteggiamento ha nei confronti dello shoppingvirtuale?

La rivista specializzata MultiMédia à la une ha pubbli-cato, proprio nei giorni del Milia , alcuni risultati di unostudio Cetelem realizzato intervistando un campione dipopolazione francese. Le risposte fornite dimostrano unrealismo di tutto rispetto: riguardo ai sistemi di pagamentosu Internet, il 78% del campione ha risposto che a trasferire

soldi sul webnon ci pensaneppure, la mer-ce verrà pagataalla consegna,mentre l’11%pagherebbe an-che on line, macon una certa in-quietudine; solo

l’8% si fida con assoluta tranquillità del web. Riguardo ai“negozi virtuali”, il 46% dei francesi intervistati sarebbedisponibile a visitare via Internet gli scaffali digitali dellaboutique nella quale abitualmente si acquista se questafosse su Internet, salvo poi andare di persona nel negozio“reale”, mentre il 44% ci andrebbe direttamente, evitandola navigazione virtuale; solo il 9% del campione utilizze-rebbe il web per scegliere ed acquistare la merce.

Più incoraggiante invece l’esperienza della TravelIndustry Association, l’associazione americana delle agen-zie di viaggio, che ha stimato che nel corso del 1997 circa14 milioni di americani, ovvero il 9% della popolazioneviaggiante, abbiano utilizzato Internet per pianificare ipropri viaggi quando non per effettuare le prenotazioni.

I consorzi per la pubblicità on lineNel solo mese di novembre 1997 l’edizione su Internet

del quotidiano francese Le Monde ha registrato la consul-tazione di non meno di 1.800.000 pagine. Per il 1997 ilreddito pubblicitario generato dalla versione on line delquotidiano francese si sarebbe attestato attorno ai duecentomilioni di lire. Niente male per le prospettive dei primiconsorzi per l’offerta della pubblicità su Internet, che sisono affacciati al salone di Cannes. RealMedia e SoftbankInteractive Marketing, organizzazioni americane che han-no da poco inaugurato le rispettive filiali europee, guardano

I marchi di Real Media e Softbank

(continua a pag. 23)

REAL~~MEDIA

Interactive ark ting

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“Ciao Nicola”, “Ciao Paolo”:un nuovo modo di comunicare in fiera

“Ciao Nicola, cosa pensi della nuova tecnologia interattiva?” “Credo sia una formida-bile opportunità per i designer e per quanti lavorano nella moda, Paolo”.

Paolo è Paul Otellini, vice presidente esecutivo di Intel Corporation, e Nicola è lo stilista italiano Trussardi,che compare sul palcoscenico del teatro Debussy, al Palais des Festivals, sabato pomeriggio, per concludere unapresentazione hollywoodiana della Intel, che ha radunato e presentato ad un migliaio di giornalisti di tutto ilmondo i più promettenti sviluppatori di prodotti interattivi su piattaforma Intel. Il pubblico ha un attimo diperplessità: è lui, non è lui, sì è proprio lo stilista italiano, testimonial di eccezione per le nuove tecnologiemultimediali. Parte un applauso, ed in pochi minuti si consuma il dialogo fra i due mattatori di un avvenimentoche interpreta, nella massima forma possibile, un nuovo modo di comunicare in fiera.

L’anno scorso, in occasione della prima edizione di una nuova rassegna dedicata alle tecnologie digitali peri professionisti della prestampa e dell’editoria italiana, NewComm, il padiglione della Fiera di Bologna che avevaospitato la rassegna aveva visto l’esordio di uno spazio attrezzato per incontri e conferenze fra utenti e fornitoridi tecnologie, denominato Piazzetta Tecnologica. Un nuovo strumento di comunicazione, un nuovo modo perinterpretare l’evento fieristico e per coinvolgere decine di visitatori in dibattiti, presentazioni e tavole rotondededicate ai problemi più importanti dell’industria della stampa e dell’editoria.

Un’iniziativa, si disse allora, di successo, per la formula innovativa dell’ambiente, allestito all’interno delpadiglione, e per l’organizzazione degli eventi, sganciati dalle più classiche trattative economiche che si svolgonotradizionalmente all’interno degli stand.

Dal Milia ’98 di Cannes è arrivata, con tutta la prorompente vitalità di un avvenimento che si svolge nel cuoredelle rassegne cinematografiche del vecchio Continente, una conferma straordinaria alla validità di spazi edoccasioni di incontro fra fornitori e visitatori delle fiere. Certo, la presenza di uno spazio attrezzato, e carico disignificati simbolici, come il teatro Debussy all’interno del Palais des Festivals di Cannes, ha reso, in questo caso,superflua la “piazzetta”, ma ha confermato come “eventi” organizzati in occasione di una fiera di grande richiamoabbiano un effetto ed un efficacia di indubbia validità sul pubblico. Come spiegare, diversamente, il migliaio dipersone che ha seguito, sabato pomeriggio, una presentazione organizzata dalla Intel, che pure disponeva diun’area collettiva per la presentazione dei prodotti multimediali sviluppati sulle proprie piattaforme? IlSeminario, l’evento, la presentazione e, comunque, l’incontro con il pubblico in una sede adibita a questa funzioneè uno strumento efficace per invogliare il visitatore a visitare il proprio stand. Forse un effetto di una societàfortemente sensibile agli stimoli visivi, dove prima si guarda e poi si vuole toccare? Difficile dirlo, resta il fattoche chi scrive può testimoniare di avere riconosciuto, il giorno dopo, in visita allo stand degli sviluppatori Intel,tutte e quattro le persone che gli sedevano intorno. Non gironzolavano a caso: erano esattamente ferme di fronteagli applicativi che avevano visto, il giorno prima, nella presentazione di Paul Otellini. Potenza della comunica-zione in Fiera...

1

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al vecchio continente con estremo interesse.RealMedia offre alle società che vogliono investire in

annunci interattivi la tecnologia Open AdStream, che, in-stallata direttamente sul web dell’editore, consente non solola gestione degli annunci in linea, ma anche la raccolta deidati relativi alle consultazioni da parte degli utenti e tuttauna serie di attività amministrative. RealMedia è statosviluppato in collaborazione con i più importanti siti ame-ricani, fra i quali quelli del New York Times e del WashingtonPost. Softbank Interactive Media, a sua volta, offre siaservizi commerciali classici per la vendita degli spazi pub-blicitari, sia tecnologie per la gestione editoriale dei bannerche consentono anche lo svolgimento di attività di trackingverso gli utenti dei siti collegati al circuito.

Verso la “boring generation”?Siate semplici: attenzione a non complicarvi la vita!

L’invito perentorio viene dalla NUA, una delle più citateorganizzazione per le ricerche dedicate ad Internet, ed èrivolto a tutti gli information provider. Ciò che era utile agliutenti Internet del 1995 - è la considerazione della NUA - ha

continuato ad esserlo nel 1996, poi nel 1997 e lo sarà anchenei prossimi anni: il web ha significato e significa unostrumento semplice ed immediato di comunicazioneinterpersonale, ovvero la posta elettronica, ed una risorsaper cercare, e trovare, in breve tempo informazioni utili allavoro o ai propri passatempi preferiti. Le opportunitàofferte dai sistemi di comunicazioni in viva voce attraversoInternet, le animazioni ultra sofisticate, il ricorso selvaggioalle opportunità della push technology non sembrano desti-nate, sempre secondo le previsioni della NUA, a successiduraturi, salvo ad una breve, anche se fulgida, attenzione,presso quel segmento di utenti Internet che va sotto l’appel-lativo di “boring generation”, la “generazione degli annoia-ti”, quelli che vogliono comunque la novità a tutti i costi, unrapido passatempo per poi passare ad altro. E’ proprioquesto gruppo di utenti, tecnologicamente smaliziati masuperficiali, una dei rischi più subdoli per la definitivaaffermazione di Internet, uno strumento semplice che malesi addice ad una popolazione capricciosa che guarda allenuove risorse con l’occhio stanco ed annoiato di chi vuolesempre e solo nuovi gadget da bruciare in pochi mesi.

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Quotidiani: fatturato in ripresama i lettori non aumentano

Presentati a Roma due rapporti di ricercache fotografano lo stato di salute

dell’industria editoriale. Nonostantequalche piccolo segnale di ripresa,

permangono pesanti incognite legate allamancata soluzione dei nodi strutturali cheostacolano l’allargamento del mercato dei

lettori. In lieve miglioramento i contieconomici delle aziende, grazie soprattutto

al positivo andamento del mercatopubblicitario nel 1996 e nel 1997.

Mercato editoriale

Lo scorso 18 febbraio,presso la sede della Fede-razione Italiana EditoriGiornali, sono stati pre-sentati gli studi Indaginesui bilanci delle impreseeditrici di giornali quoti-diani (1994-1995-1996),curata dalla società di re-visione e certificazioneDeloitte & Touche, e LaStampa in Italia (1994-1997) elaborato dalla stes-sa Fieg. Alla presentazione, oltre alla consueta, nutritarappresentanza di rappresentanti delle aziende facenti partedella Federazione, ha preso parte anche il professor France-sco Paolo Casavola, Garante per la Radiodiffusione e l’edi-toria.La presentazione dei due rapporti costituisce ormai, hasottolineato il Presidente della Fieg Mario Ciancio Sanfilipponell’introdurre i lavori, un appuntamento tradizionale nelpanorama nazionale: da dieci anni infatti i dati elaboratidalla Federazione costituiscono una sorta di termometrodello stato di salute dell’editoria italiana. Ebbene, le indica-zioni che emergono dai due studi - nonostante gli indubbi eincoraggianti segni di vitalità di un settore che da anni versain un preoccupante stato di crisi - consentono di delineare unquadro sull’andamento del settore in cui i segnali negativiprevalgono su quelli positivi.Questi ultimi sono costituiti da un migliorato contestoeconomico-finanziario, che, però, rischia di essere vanificatodal permanere di distorsioni strutturali che incidono pesan-temente sul settore e che, in tutti questi anni, nonostante iripetuti tentativi, non è stato possibile rimuovere: bastiricordare le strozzature del sistema distributivo, l’ineffi-cienza dei servizi pubblici postali e di trasporto - oltretuttodivenuti molto più onerosi -, la insufficiente presenza del

settore pubblico nella co-municazione istituziona-le, il consolidarsi di unsistema di ripartizionedelle risorse pubblicita-rie dove il mezzo televi-sivo finisce per drenaregran parte delle risorse.A questo proposito vasottolineato come, nono-stante i buoni risultati fattiregistrare dalla stampasul fronte delle entrate

pubblicitarie, le televisioni - e soprattutto quella pubblica, icui comportamenti sul mercato ormai difficilmente si di-stinguono da quelli di una qualsiasi emittente commerciale- hanno ulteriormente incrementato la loro quota di mercato.

Diffusione in caloSecondo le rilevazioni contenute nello studio della Fieg, nel1996 le vendite medie giornaliere dei quotidiani sono statepari a 5,904 milioni di copie, 84 mila in meno rispetto al1995, con un decremento dell’1,4%. Ancor più negatival’evoluzione della diffusione dei settimanali (-5,7%) e deimensili (-3,8%).Qualche sintomo di ripresa del mercato, anche se flebile, siè però manifestato nel 1997. Secondo le stime Fieg le copievendute dei quotidiani sono state 5,920 milioni con unleggero aumento dello 0,3%. Vale la pena di notare, comeevidenziato nel grafico pubblicato nella pagina seguente,che oggi si vende quasi un milione di copie al meno al giornorispetto al 1990.L’andamento diffusionale non è stato omogeneo: alcunecategorie hanno dimostrato infatti maggiori capacità diripresa: è questo il caso per esempio dei quotidiani sportivie di quelli regionali che nel 1997, sempre secondo datistimati e non definitivi, hanno fatto registrare i maggiori

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progressi nelle vendite, rispettivamente +3,6% e +2,1%,invertendo il dato negativo del 1996 (-1,4% e -1%). Altrecategorie, che nel 1996 avevano fatto registrare un aumentodelle vendite, sono rimaste sugli stessi livelli di crescita,come i provinciali passati dal +1,1% del 1996 al +1% del1997, o hanno rallentato il tasso di incremento, come glieconomici, passati dal +4% al +1%. Altre categorie, infine,hanno proseguito nel trend negativo: è il caso dei quotidianinazionali, le cui vendite si sono ulteriormente contrattedell’1,4%, confermando la tendenza dell’anno precedente(-1,5%). In flessione (-1,6%) anche i quotidiani pluriregio-nali, anche se ad un ritmo inferiore rispetto al -2,1% del1996.Uno tra i fattori che maggiormente ostacolano l’incrementodella diffusione - e che costituisce una grave anomalia delnostro paese nel panorama della stampa mondiale - è rappre-sentato dalla modestissima incidenza degli abbonamenti, daanni ormai fermi a poco più del 7% del totale delle vendite.E’ un dato, questo, che fornisce una indicazione significa-tiva di quanto i cronici ritardi infrastrutturali accumulati dal

nostro sistema-paese - in questo caso, le disastrose “presta-zioni” del servizio postale - complichino la vita agli editoriitaliani di giornali: laddove infatti in altri paesi gli abbona-menti rappresentano una forma di commercializzazionelargamente praticata e sovente prevalente con percentualiche variano dal 40 al 90%, in Italia siamo fermi da tempoimmemorabile intorno ad una percentuale minima, con laconseguente impossibilità di dar corpo ad una programma-zione adeguata dei livelli di produzione che consenta diabbattere l’altissima percentuale di rese, di elaborare strate-gie di marketing ai fini di un più articolato dialogo con illettore abbonato, e - last but not least - con l’impossibilità didisporre con largo anticipo delle risorse finanziarie che,abbonandosi, i lettori conferiscono alla società editrice.L’andamento negativo delle vendite ha determinato unulteriore allontanamento del mercato italiano dai livellidiffusionali dei paesi più avanzati. Agli inizi degli anni ‘90nel nostro paese si vendevano 115 copie vendute ogni milleabitanti, nel 1996 siamo scesi a quota 103. In Europa siamodavanti soltanto a Grecia e Portogallo, ma molto distanti

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997

6.80

8.50

1

6.50

5.42

6

6.52

5.52

9

6.35

8.99

7

6.20

8.18

8

5.98

8.15

5

5.90

4.21

3

5.92

0.15

5

Diffusione media giornaliera dei quotidiani 1990-1997

dati FIEG

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dalle medie europee che si situano intorno alle 300-400copie per mille abitanti.Il dato sulle copie vendute risente inoltre del permanere deitradizionali squilibri socio-economici tra le varie aree geo-grafiche del Paese. Nelle regioni meridionali, dove risiedeil 36,4% della popolazione, si vende soltanto il 19,4% deltotale delle copie dei quotidiani; al nord e al centro, doverisiede il 44,4 e il 19,2% della popolazione, le copie vendutesono rispettivamente il 57,8 e il 22,8% del totale. In altritermini, mentre al nord e al centro si vendono 134 e 122copie ogni mille abitanti, al sud la media è di 55. La Liguria,con 178 copie ogni mille abitanti, resta la regione con la piùelevata propensione all’acquisto, la Basilicata, con 40 co-pie, quella dove si acquistano meno quotidiani.

I risultati di bilancio: il rosso e il neroDall’analisi dei bilanci condotta dalla Deloitte & Toucheemerge che il risultato netto aggregato dei bilanci delleaziende editrici è passato da una perdita di 138 miliardi del1994 ad un utile di 51 miliardi del 1996. Un risultatoapparentemente positivo, riflesso di notevoli recuperi diefficienza realizzati nei processi di gestione delle attivitàproduttive, che non è però da collegare ad una generaleripresa del settore, bensì attribuibile in parte ai risultatipositivi di alcune imprese di maggiore dimensione e in partealla scomparsa di imprese e testate che negli anni precedenti

avevano presentato bilanci con forti perdite.Nel 1996, a fronte di una stagnazione dei volumi comples-sivi del venduto (+0,2%), si è registrato un incremento del7,6% del fatturato aggregato risultante dai bilanci, graziesoprattutto al positivo andamento dei ricavi pubblicitariche, nonostante la staticità dei consumi, sono aumentatidell’8,8%. Alla crescita del fatturato ha corrisposto peraltroun’evoluzione dei costi operativi più contenuta (+5,4%) cheha determinato un sensibile miglioramento del margineoperativo lordo, passato da 67,8 a 166,9 miliardi.I risultati di bilancio del 1996 delle imprese editrici diquotidiani possono così essere riassunti: le imprese in utile,che erano 29 nel 1994, sono salite a 31 nel 1995 ed a 34 nel1996, ed hanno realizzato complessivamente utili per 194,5miliardi, con una forte crescita rispetto al 1995, quando gliutili complessivi erano stati di 65,3 miliardi. Le imprese inperdita sono andate invece contraendosi: dalle 32 iniziali siè scesi a 28 nel 1995 e a 25 nel 1996. E’ inoltre diminuitol’ammontare complessivo delle perdite, dai 252,1 miliardidel 1994 ai 143,6 miliardi del 1996; questo ridimensiona-mento delle perdite è però dipeso soprattutto dalla scompar-sa di alcune testate che negli anni precedenti avevanoesposto perdite rilevanti.Nel 1997 i risultati di bilancio delle imprese editrici diquotidiani dovrebbero in qualche misura migliorare ulte-riormente sia per il leggero aumento delle vendite delle

1994 1995 1996 1997

1.65

6.70

6

2.12

8.35

0

1.80

3.14

8 2.40

4.94

0

1.96

2.67

1 2.51

5.37

0

2.11

2.50

5

2.54

5.08

8

Ricavi dei quotidiani 1994-1997

Ricavi da pubblicità

Ricavi da vendite

Elaborazione ASIG Service su dati FIEG

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copie sia, soprattutto, per l’incremento degli introiti pubbli-citari, che hanno fatto registrare nel corso dell’anno unacrescita superiore al 10% (per l’esattezza +10,5%). Leprime previsioni sui bilanci del 1997, basate sulle stimerelative a 56 testate quotidiane, evidenziano infatti - come sinota nel grafico alla pagina precedente - un cospicuo au-mento (+7,6%) dei ricavi da pubblicità; per i ricavi davendite, viceversa, si è registrata una sostanziale stasi, dalmomento che l’incremento fatto registrare (+1,2%) si tra-muta di fatto in un leggero calo se depurato dell’inflazione,che nel 1997 è stata pari all’1,7%.In conseguenza di questa dinamica, nel 1997 si è ridotta laforbice tra ricavi da vendite e ricavi da pubblicità: nel 1997infatti i ricavi pubblicitari dei quotidiani italiani hannocostituito il 45,3% dei ricavi totali, contro il 43,8% del 1996e il 42,8% del 1995. Siamo comunque ben lontani dai valoridei paesi europei più sviluppati (Francia 62,4%, Germania62,3%, Spagna 52,1%), per non parlare degli Stati Unitidove la pubblicità contribuisce al fatturato dei giornali perl’86,1%.

Quali prospettive per il futuro?Dalla lettura dei due rapporti emerge come tutti i fattoristrutturali che limitano in maniera decisiva lo sviluppo dei

giornali siano tuttora pienamente operanti, e come nessunintervento di qualche efficacia sia stato realizzato, nono-stante i tanti impegni assunti in tempi anche recenti daipubblici poteri. I timidi segni di miglioramento che siintravedono sono soltanto il frutto degli sforzi delle aziendeche continuano nonostante tutto ad investire sul prodottoeditoriale, e degli inevitabili e spesso dolorosi processi dirazionalizzazione del ciclo produttivo e di ridimensiona-mento degli organici di poligrafici e giornalisti.Rimanendo così la situazione, le prospettive per il settorenon appaiono certo rosee: è abbastanza facile prevedere che,in assenza di politiche di intervento dirette ad allargare ilmercato ed a favorire l’avvicinamento di nuovi lettori, lasituazione potrebbe deteriorarsi ulteriormente.Le indicazioni offerte dai due studi concorrono, in conclu-sione, a delineare un quadro settoriale dove comunque leombre sovrastano le poche luci. Di questo si deve tenerconto nel momento in cui il “tavolo dell’editoria”, dopo unlavoro durato alcuni mesi, sta per avviare il processo direvisione della legge dell’editoria. Gli interventi che ènecessario mettere in cantiere non possono non puntare condecisione a rimuovere gli ostacoli esterni e i vincoli chegenerano inefficienze e distorsioni sul mercato impedendolo sviluppo del settore editoriale.

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Consumi in flessioneper le macchine grafiche

Resi noti nel corso dell’annuale Assembleadell’ARGI i dati relativi al 1996 e al 1997,

che evidenziano una significativacontrazione dei consumi italiani di

macchine grafiche. Annunciatesignificative iniziative dell’Associazione per

quanto riguarda la contrattualistica el’assistenza tecnica.

Mercato grafico

Importanti i traguardi rag-giunti nel 1997 dal-l’ARGI (AssociazioneRappresentanti Ufficialiper l’Italia di Case Esterecostruttrici di MacchineGrafiche, Cartotecnicheed Affini). In occasionedell’Assemblea Annualedell’Associazione, svolta lo scorso 6 febbraio a Milanopresso il “Circolo Canottieri Olona”, sono stati presentatii risultati di un’intensa attività associativa volta ad esami-nare i diversi aspetti e problematiche di settore: dalleindagini di mercato, alla sicurezza delle macchine, aiservizi di assistenza tecnica post-vendita.

Il mercato nazionale di macchine grafiche nel 1997In una prospettiva globale, il Presidente Riccardo Berettaha definito il mercato italiano delle arti grafiche come “unmercato reattivo” caratterizzato da un andamentoaltalenante, come quello che ha caratterizzato gli ultimitre anni.Ad un 1995 “eccezionale” (sia per importatori che percostruttori italiani di macchine), che ha fatto registrare unfatturato pari a circa 2.000 miliardi di lire, è seguito un1996 in discesa, soprattutto nella seconda metà dell’anno.Notevole la flessione del consumo nazionale (-9%) chetuttavia non ha riguardato le importazioni, rimaste presso-ché invariate rispetto al ’95. In base ai dati ad oggidisponibili, nel 1997 il mercato sembra aver accusatoun’ulteriore caduta: il consumo nazionale è sceso di altri9 punti percentuali e questa volta non sono state rispar-miate nemmeno le importazioni (-10% ca.).Hanno inciso soprattutto i mancati “incentivi statali” -come la legge Tremonti - di cui aveva goduto il mercatoitaliano nel 1995. Contemporaneamente, le innovazionitecnologiche di questi ultimi anni - come il CtP e la

Stampa Digitale - nonhanno spinto, come spe-rato, gli investimenti nelnostro settore.Una situazione preoccu-pante che induce il pre-sidente Beretta a doman-darsi quali fattori possa-no ridare vivacità al set-

tore. Sicuramente l’innovazione tecnologica, ma anche -e necessariamente - aiuti strutturali da parte dello Stato.Ma al raggiungimento dell’obiettivo, Riccardo Berettapone una conditio sine-qua-non: “solo attraverso unamentalità di settore - e non di singola Associazione -possiamo proporre ed ottenere dallo Stato l’indispensabi-le sostegno”.

Alcuni dati sui singoli compartiUlteriori indicazioni sono pervenute dalla CommissioneMarketing per quanto riguarda l’andamento dei singolicomparti: Pre-stampa, Stampa e Dopo-stampa.I valori forniti dall’Assemblea si riferiscono al fatturatorilevato dagli Associati integrato - ove possibile - constime sul fatturato realizzato da altre aziende del settorenon associate (sia importatori che costruttori italiani).Il consumo nazionale nel settore Pre-stampa - stimato in130 miliardi di lire nel 1997 - ha registrato un significativocalo (-22%), rispetto al ’96, dovuto essenzialmente ad ungenerale decremento nei prezzi. Sono cresciuti gli investi-menti in Computer to Plate (purtroppo non ancora “decol-lati”), Stazioni Lavoro e Sistemi Dedicati e Camere Digi-tali. In netto calo, invece, le Fotounità “a 2 pagine” e“Capstan”.In flessione rispetto al 1996 anche il comparto Stampa(-10%). Il valore stimato del consumo nazionale di Offseta Foglio, Offset a Bobina e macchine per la StampaDigitale ammonta complessivamente a 471 miliardi di

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lire. La variazione negativa rispetto al ’96 è dovuta essen-zialmente ad un calo degli investimenti nelle offset afoglio nel formato 70x100 e delle offset a bobina perlavori commerciali. Per contro sono incrementati gli inve-stimenti nelle offset a bobina per quotidiani, mentre ilconsumo nazionale di macchine da stampa digitali si èmantenuto costante.Più complicata la valutazione del comparto Dopo-stampa(Legatoria e Cartotecnica). Le rilevazioni non compren-dono infatti una buona fetta del mercato nazionale copertadai costruttori italiani (soprattutto nel settore Cartotecnica).La Commissione ha pertanto potuto fornire un valore“parziale” sulle importazioni del settore in questione: 149miliardi di lire. Più significativo l’andamento generale delcomparto Legatoria che nel ’97 ha subito una netta flessione(-19%) rispetto al ’96.

Trasparenza e chiarezza: la “Contrattualistica” ed i“Servizi per l’Assistenza Tecnica” ArgiAllo scopo di chiarire alle case estere rappresentate comevengono gestiti in Italia i rapporti commerciali con iclienti, agenti e fornitori - nonché per dare un validosupporto alle aziende associate nella gestione di tali rap-porti - l’Argi sta predisponendo e raccogliendo diversi tipidi contratti comunemente stipulati dalle aziende commer-ciali del settore grafico.La Commissione Condizioni Generali di Vendita a ciòpreposta ha già redatto alcuni importanti contratti-model-lo, attualmente all’esame di un legale: le “CondizioniGenerali di Vendita e di Garanzia” da applicare ai contrattidi vendita, il “Contratto di Agenzia” (per quegli Associatiche usufruiscono di una rete di sub-agenti) ed il “Contrattodi Manutenzione” per l’assistenza tecnica post-vendita.Sempre in merito all’assistenza tecnica, l’Argi ha pubbli-cato il proprio Opuscolo Informativo con i servizi post-

vendita e le tariffe praticati dalle aziende associate nel1998. L’Opuscolo è stato pubblicato nel pieno rispettodella normativa antitrust e della trasparenza verso ilmercato. I valori pubblicati corrispondono infatti allamedia aritmetica delle tariffe rilevate dagli Associati.

Sicurezza garantita ArgiNon è mancato il prezioso supporto agli Associati anchein merito alla sicurezza delle macchine. Numerosi i pro-blemi che le Commissioni Sicurezza e Ambiente e Mac-chine d’Occasione hanno dovuto risolvere negli ultimianni: prima l’interpretazione di una Direttiva Comunita-ria ambigua che ha creato non pochi contrasti con lesocietà di leasing, poi il tardivo recepimento di detta“Direttiva Macchine” da parte del Governo italiano, cheavrebbe dovuto far chiarezza su varie questioni (tra cui lacommercializzazione di macchine usate). Attraverso icolloqui intercorsi con alcune delle maggiori società dilocazione finanziaria e l’ausilio di validi legali, periti econsulenti esperti nel settore grafico, le aziende Argi sonoriuscite a far fronte ad un succedersi di problematichecomplesse e delicate, e oggi sono in grado di garantireserenamente ai propri clienti macchine sicure ed affidabili- sia nuove che usate.Ed infine le Fiere. Successo e soddisfazione per la passatamanifestazione NewComm ’97, grazie anche alla collabo-razione della segreteria organizzativa (Centrexpo) che hasaputo capire le esigenze espresse dagli esponenti delcomparto Pre-stampa.

La conferma della carica a Presidente all’Avv. RiccardoBeretta - e la riconferma della carica a tutti gli attualicomponenti il Consiglio Direttivo - non potevano cheessere la migliore conclusione di un biennio di brillanteattività associativa.

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Quotidiani e desktop publishing:verso la “redazione virtuale”

La progressiva riduzione della distanza chesepara le applicazioni per l’home

computing e l’editoria dalle soluzioni perl’editoria professionale lascia intravedere

un futuro - non troppo lontano - nel quale ilgiornalista potrà disporre in qualsiasi

momento ed in qualsiasi luogo di tutti gliapplicativi dei quali ha bisogno per il

proprio lavoro.

Il punto di vista

Inizia da questo nume-ro la collaborazione conTecnoMedia di CarloOlivieri. Romano, 46 anni,Olivieri si occupa di ap-plicazioni informaticheper l’industria editorialesin dal 1983, ed ha matu-rato significative espe-rienze con Reuters, Itek,Atex, nel corso delle qualiè stato tra i protagonisti dell’introduzione dei sistemi edito-riali nei quotidiani italiani.Oggi Carlo Olivieri ha avviato una attività autonoma diconsulenza specializzata per il settore editoriale.

L’obiettivo che mi propongo con questa collaborazioneè quello di proporre alcuni punti di vista, squisitamentetecnologici, su argomenti che spero siano di comune inte-resse. Sarà l’occasione per gettare sul tavolo idee, dubbi,opinioni e quant’altro necessario, nel tentativo di trovarerisposte, o ipotesi di soluzioni, ai quesiti che ruotano intornoalle tecnologie utilizzate nei quotidiani, nella speranza checiò risulti di aiuto nel focalizzare le tendenze e gli obiettivicomuni tra i fornitori di tecnologia, i suoi utilizzatori e gliintegratori. Farò del mio meglio per limitare quanto più èpossibile ermetismi linguistico/tecnologici, sigle, acronimied esterismi, e cercherò di puntare decisamente al concetto,chiarendo quanto più possibile il punto di vista.

Il DTP nella realizzazione del giornale quotidianoE’ vero o no che l’industria informatica produttrice di

programmi di larga diffusione sta mettendo a punto soluzio-ni tali che il giornalista possa beneficiare in tempo realedell’evoluzione tecnologica? In altre parole: i prodotti in-formatici realizzati dalle maggiori aziende di software sonogià a misura di giornalista?

Facendo un’analisidelle attuali tecnologie,possiamo decisamenteaffermare che i program-mi di larga diffusione,oggi disponibili per lascrittura, la grafica,l’impaginazione e quan-t’altro interessi la sferadell’editoria professiona-le, sono ricchissimi di

funzioni progettate per realizzare prodotti qualitativi utiliz-zando l’unico computer a disposizione sulla nostra scriva-nia; da qui l’acronimo DTP (Desk Top Publishing) chesignifica appunto “Editoria a portata di scrivania”. La termi-nologia è perfettamente coerente con la realtà: si tratta discrivania. Al singolare.

L’Home Computing per il professionista della scritturaFacciamo ora un piccolo cenno storico, anche se di storia

molto recente, che credo sia importante per capire come eperché il DTP oggi è utilizzato tanto in ambienti professio-nali quanto in realtà non professionali. E’ interessanteanalizzare quali sono state le tecniche e le relative velocitàdi diffusione, che hanno regolato la migrazione delle fun-zioni, dalle applicazioni professionali, alle applicazioni dilarga distribuzione.

Con l’avvento dell’ “Home Computing” - ovvero “com-puter per uso domestico” - iniziato intorno alla prima metàdegli anni ’90 (Stiamo parlando di poco più di cinque annifa e già sembra un’eternità) i maggiori costruttori di softwa-re hanno messo a punto la tecnica di fornire i programmiapplicativi in modalità OEM alle aziende fornitrici di hard-ware. OEM è sostanzialmente un accordo tra fornitoricomplementari che governava, ai suoi albori nell’ambientedei PC, la fornitura del software di sistema operativo giàintegrato nell’hardware: acquistando il PC si acquistava

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anche automaticamente la li-cenza d’uso del software perfarlo funzionare. Oggi gli ac-cordi OEM hanno superato lasoglia dei sistemi operativi, abbrac-ciando anche la sfera dei programmiapplicativi. Nasce così il “Precaricato”:una combinazione di Hardwareassemblato, dotato di Software ad installa-zione automatica che si attiva alla prima ac-censione del PC.

I costruttori di Hardware inglobano così nelloro PC software applicativo in grado da soddi-sfare le esigenze dell’acquirente medio; le con-figurazioni sono tagliate per tutti gli usi ed iprezzi sono abbastanza accessibili a tutte le tasche: lasoluzione ha la pretesa di offrire una macchina completa,pronta all’uso, per poter realizzare un “po’ di tutto”.

Il più classico esempio di integrazione di questo tipo perl’editoria domestica è il programma chiamato Works pro-dotto da importanti aziende di software quali Microsoft eClaris. Nella logica del “di tutto un po’” osserviamo cheWorks ha alcune funzioni di base del foglio di calcoloelettronico (SpreadSheet): scriviamo numeri in una tabellae i calcoli li fa lui. Le funzioni di videoscrittura(WordProcessor) permettono di impostare le dimensionidel documento, scrivere con caratteri tipografici e stampare.Un “database” di basso profilo e la componente graficaintegrata permettono di generare diagrammi e semplicidisegni. Bello no? Sembra ci sia tutto ciò di cui il nostroeditore casalingo abbia bisogno per realizzare delle paginedi rivista o di giornale.

Non appena all’opera, però, ci accorgiamo che ognunadelle quattro componenti è stata ridimensionata a tal puntoda poter essere utilizzata solo nell’ambiente domestico ovenon è richiesta né la professionalità del lavoro, né tantomeno la qualità del documento. Si riescono a confezionare

documenti accettabili, di qua-lità certamente superiore alleesigenze dei documenti d’uf-ficio o alla corrispondenzaordinaria; possiamo agilmen-te tenere in ordine lanastroteca e la contabilitàdomestica. Il livelloqualitativo e l’operatività nonsono comunque a livello taleda poter produrre materialeper essere pubblicato diretta-mente su giornali e riviste,

ove il lavoro di gruppo el’impostazione grafica omogenea

sono elementi fondamentali.Questa prima fase dell’evoluzione tecnologica ha co-

munque contribuito al raggiungimento di un obiettivo im-portante da non sottovalutare: le funzioni dei vari program-mi sono state uniformate. In altre parole è sempre la stessafunzione, con la stessa icona e la stessa dicitura, ad essereutilizzata, ad esempio, per selezionare il carattere desideratonon solo in contesti diversi, quanto in programmi tra loroeterogenei.

Dall’ Home Computing al DTP domesticoCosa sta invece succedendo oggi nel mondo dei pro-

grammi DTP? Cominciano a prendere corpo i cosiddetti“Pacchetti” ove il “di tutto un po’” di cui sopra vieneesasperato per diventare ”tutto di tutto”. Osservando, adesempio, i pacchetti Microsoft Office o Lotus Suite vediamoche essi contengono un programma di foglio elettronico(Excel o Lotus 123) talmente ricco di funzioni che sfidochiunque ad avere la necessità di usarle tutte. Nonostante ilgran numero di funzioni a disposizione si può comunqueavere l’esigenza di utilizzare funzioni particolari non previ-ste. Cosa fare? Con macro, linguaggi interni e la capacità di

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programmare si possono generare nuovi pulsanti, modifica-re i menu esistenti, aggiungere funzioni, impostare la pre-sentazione video e quant’altro necessiti.

Passando dal foglio elettronico al programma divideoscrittura, notiamo che la struttura del programma è lastessa del foglio elettronico: sono presenti funzioni che conla videoscrittura hanno poca a che fare, come disegni,diagrammi, tabelle, elenchi, note ecc. ecc. Anche in questoambiente si è pronti con macro e linguaggi interni peraggiungere o modificare i pulsanti, i menu, le funzioni intastiera ecc. ecc. Tutto questo senza parlare degli accessori,degli esempi, delle autocomposizioni e quant’altro.

Quanto osservato fin qui è significativo per focalizzaretre importanti fatti:

1. I tempi che intercorrono tra la richiesta di funzionisempre più specifiche, dettate dall’area professionale, allaloro realizzazione e disponibilità sul mercato dell’HomeComputer, sono sempre più brevi. In cinque anni tuttoquello che era nel professionale lo ritroviamo nelpreinstallato.

2. L’intuitività dell’interfaccia utente, la standardizza-zione delle terminologie delle funzioni principali permetteil rapido utilizzo di programmi anche diversi tra loro;l’utente ne trae vantaggio in quanto è tutto intuitivo edabbastanza uniforme da poter realizzare così abbastanzarapidamente il proprio lavoro.

3. Il livello di programmazione insito nella maggior partedei pacchetti DTP professionali fa sì che essi si possanoadattare agevolmente a modalità operative ed esigenzeanche molto diverse tra loro.

Questo cenno storico è stato necessario per cercare dicapire quanto l’inevitabile penetrazione del Computer e deiprogrammi DTP abbiano creato quella standardizzazione diutilizzo delle tecnologie che avvicina, sino a rendere pres-soché identici all’utilizzatore, i programmi “Precaricati”con quelli professionali.

Torniamo a noi. Sappiamo che la confezione di ungiornale è frutto di un lavoro di gruppo che deve armoniz-zarsi con precisione, in tempi brevissimi, con regole tali chenon trovano corrispondenza in altri settori produttivi indu-striali; sarebbe logico dedurre, quindi, che i programmi ditipo commerciale, troppo ricchi di funzioni inutili al giorna-lista e poco orientate al lavoro di gruppo, mal si prestano adessere utilizzati in tale ambiente.

E’ proprio vero?E’ un dato di fatto che nella vita di tutti i giorni si è portati

a scrivere sempre di più con il computer e sempre meno conla macchina da scrivere. Si scrive al computer per trasmet-tere messaggi di posta elettronica e fax, si scrivono tesi erelazioni, lettere e comunicati stampa. Per non parlare poi di

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Internet che, con la sua penetrazione globale, tende a coprireampia parte delle esigenze di comunicazione oggi necessa-rie.

E’ inequivocabile che la capillare diffusione del personalcomputer e la standardizzazione dell’uso dei programmiporterà ad una sempre più fluida penetrazione del DTP,opportunamente rivisto e corretto, nell’area di produzionedel giornale. Oggi siamo all’inizio di questa nuova era chevedrà nella “redazione virtuale”: (“Virtual News Room” perusare un esterismo già in voga) il primo obiettivo dellatrasformazione tecnologica/organizzativa già in corso inmolte realtà editoriali.

Cosa servirebbe al DTP per poter essere utilizzato dalgiornalista?

Sebbene il computer sia indispensabile al “Publishing”ed alla comunicazione, valutiamo brevemente i suoi aspettimeno positivi. Nell’interazione macchina/uomo osservia-mo che una parte della nostra attenzione è usata per “gover-nare” il computer, distogliendo la nostra mente dal lavorointellettuale. Estremizzando la problematica può succedereanche che minimi errori operativi possano portare ad unadistrazione tale da far perdere il filo del pensiero delloscrittore.

Anche i programmi simili tra loro hanno delle differenzeoperative che, seppur minime, devono essere utilizzate conla giusta attenzione. Si impegnano così risorse inutili chesarebbe opportuno utilizzare in modo più creativo.

Altra osservazione estremamente importante, dal miopunto di vista, è che il computer, rispetto alla naturalepercezione umana, ci frastorna per la troppa velocità, inalcuni casi, mentre ci rende impazienti di fronte ad operazio-ni estremamente lente. Descriviamo, per esemplificazione,due estremi: Internet e il foglio elettronico. Osserviamo chel’accesso alle pagine Internet, in particolare nelle ore dimaggior traffico, è sempre troppo lento rispetto alle nostreaspettative; ci stanchiamo di aspettare vedendo che il con-

tatore dei dati ricevuti rimane inesorabilmente immobile eci rallegriamo di ogni suo piccolo segno di vita. Nonostanteciò la pagina rimane miseramente vuota fino alla nausea.

Nel foglio elettronico avviene invece il contrario. Avrem-mo bisogno di renderci conto di come il computer aggiorniautomaticamente i dati in esso contenuti. Di fatto avvieneche una volta inserita l’informazione tutto si svolge in unbaleno: i dati si aggiornano automaticamente, il diagrammaviene ridisegnato senza che noi ce ne accorgiamo. Apprez-ziamo il risultato senza capire la logica con la quale esso èstato raggiunto.

Credo fermamente che il raggiungimento di velocità dielaborazione sempre più elevate debba essere necessaria-mente un’area nella quale le aziende costruttrici di compu-ter devono continuamente investire (il recente annunciodella disponibilità di processori da 1000 Mhz da parte dellaIBM ne è la prova); si fa sempre in tempo a rallentare! Ilruolo degli sviluppatori delle applicazioni dovrebbe essereinvece quello di allineare le prestazioni entro una gammache sia a misura d’uomo.

Fino ad oggi le attenzioni ergonomiche dei progettistisoftware si sono limitate alla definizione della cosiddetta

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GUI (Graphic User Interface – Interfaccia utente ) e mai alladefinizione dei tempi di risposta. Ad onor del vero i processoridisponibili fino a pochissimo tempo fa non avevano velocitàtali da far pensare a questa problematica che oggi cominciaad essere sentita.

Alcuni piccoli passi nell’avvicinamento del computerall’uomo si cominciano già a vedere, ad esempio, negliambienti di Office 97 di Microsoft. Si osservi come l’aper-tura di tendine, menu e scorrimento del testo sia volutamente“lento”, non ancora a misura d’uomo ma sufficientementeintelligibile. Si apprezza comunque che, grazie alla velocitàdel computer, gli errori ortografici sono evidenziati inmaniera rapida ed interattiva durante la scrittura.

La velocità della macchina, quindi, porta ad apprezzarei tempi di risposta per quelle funzioni che nulla hanno a chefare con l’interazione umana, mentre il software dovrebberallentare opportunamente quelle funzioni che hanno biso-gno di percezione e controllo.

Come il DTP trasformerà i sistemi editoriali della pros-sima generazione

Premesso che stiamo trattando soltanto l’aspetto dellavideoscrittura come componente del sistema e non la suaglobalità, risulta evidente che i sistemi editoriali del futurosaranno quelli che, nella tutela della creatività del giornali-sta, potranno beneficiare in tempo reale di quelle funzioni

che il mondo del DTP definisce e realizza per lo scrittore.I fornitori di soluzioni per l’editoria saranno coloro che

sapranno trarre il meglio dagli standard DTP, beneficiandoappunto della loro universale utilizzazione. Dovranno esse-re capaci di innestarli in un solido complesso informaticoindustriale, l’unico che possa ben resistere alle sollecitazio-ni indispensabili alla realizzazione del giornale quotidiano.

Gli sviluppatori di software specializzato per l’editoriadovranno porsi sempre più di frequente l’obiettivo di alline-are al DTP le funzioni comuni presenti anche nell’editoriaprofessionale. Per quelle funzioni tipiche del processo indu-striale, che non hanno una corrispondenza con le funzionidel DTP, si dovrà operare affinché esse diventino chiare ecomprensibili per chiunque si appresti ad utilizzarle comese esse fossero parte integrante del DTP.

Una volta realizzate le applicazioni specifiche e rodati imeccanismi di innesto delle applicazioni DTP nell’architet-tura del sistema avremo creato la base per ospitare il“Virtual News Room”: la redazione potrà essere ovunque edotata di qualsiasi applicativo.

Carlo Olivieri

Chi volesse approfondire i temi trattati in questo articolopuò contattare direttamente l’autore all’indirizzo di postaelettronica [email protected] oppure, più semplice-mente, usando il fax della redazione (06/4883489)

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Le paginedell’Osservatorio

E’ in fase di pubblicazione la seconda edizione del “Rapporto annuale sull’industria italiana deiquotidiani”, la ricerca che agli inizio di ogni anno ASIG Service realizza per conto dell’OsservatorioTecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione, e che costituisce parte essenziale degli adempimentiche il Contratto di lavoro poligrafico assegna (art. 5 punto B) alla struttura paritetica Imprenditori-Sindacati. Presentiamo nelle pagine seguenti una sintesi dei dati più importanti emersi dal rapporto.

Rapporto 1997: uno strumento al servizio dell’editoria

La rubrica Le pagine dell’Osservatorio è interamente dedicata all’OrganismoParitetico Imprenditori-Sindacati previsto dal Contratto Collettivo di Lavoro deidipendenti delle imprese editrici e stampatrici di quotidiani e delle agenzie distampa. Attività, ricerche, dati statistici ed altre informazioni sulla industriaeditoriale e sul mondo del lavoro raccolte, elaborate e diffuse a curadell’Osservatorio Tecnico per i quotidiani e le agenzie di informazione.

Rispetto all’edizione dell’anno passato, l’edizione 1997del Rapporto annuale sull’industria dei quotidiani” riprendelo schema di base, con la suddivisione in quattro capitolidedicati rispettivamente a Prodotto e Mercato, Andamentoeconomico delle imprese, Occupazione, Retribuzioni, piùuna serie di appendici contenenti l’anagrafe aggiornata ditestate, società editrici, centri stampa, agenzie di informa-zione.

Su questo schema sono state innestate alcune novità, lapiù significativa delle quali è costituita dallo spazio piùampio dedicato ai dati relativi alla pubblicità, della qualenon viene soltanto presentato, come già nell’edizione del-l’anno scorso, l’impatto sui bilancio delle aziende, ma vienealtresì descritto il peso e l’evoluzione nel contesto del piùampio mercato italiano della pubblicità, nonché l’andamen-to scomposto per tipologie (commerciale nazionale, com-merciale locale, rubricata, legale etc.).

Altro significativo arricchimento dell’edizione 1997 ècostituito dal più ampio corredo di dati relativi agli indici dilettura: laddove infatti l’anno scorso venivano forniti sol-tanto gli indicatori generali e la scomposizione per sesso,quest’anno l’indagine è stata arricchita con i rilevamenti perfasce di età, titolo di studio, area geografica di residenza deilettori.

Mancano invece, rispetto all’anno passato, i dati relativiall’evoluzione della rete di vendita dei giornali, che rientra-no tra le attribuzioni che il Contratto esplicitamente assegna

all’Osservatorio. Si tratta, va precisato, di una assenzapuramente contingente e limitata all’edizione di quest’an-no, dovuta al fatto che la Federazione Editori sta proceden-do in questi mesi ad una revisione in profondità dell’anagra-fe delle rivendite di quotidiani, e non era pertanto in grado,alla data di chiusura della presente ricerca, di fornire datiorganici sul tema.

Prodotto e MercatoSostanzialmente stabile nel 1997 la tiratura e la diffusio-

ne dei quotidiani in Italia: le stime effettuate su un signifi-cativo campione di 56 testate indicano infatti una tiratura incalo dello 0,1%, da 8,601 a 8,593 milioni di copie giornalie-re, ed una diffusione in crescita dello 0,3%, da 5,904 a 5,920milioni di copie giornaliere. In conseguenza di questadinamica, è leggermente migliorato il dato relativo allapercentuale di resa, che dal 31,4% del 1996 è scesa al 31,1%nel 1997.

Di fatto, nonostante questo aumento di 17.000 copie, citroviamo di fronte ad una stasi del mercato, fermo ben al disotto dei sei milioni di copie giornaliere, su livelli di venditaraggiunti alla metà degli anni Ottanta. E se pare quindiessersi arrestato quel trend discendente che in soli sette anni,dal 1990 al 1997, ha portato alla perdita di una venditamedia giornaliera di quasi un milione di copie, occorred’altro canto riconoscere che non si vede al momento unavera e propria inversione di tendenza che permetta un

Via Sicilia 125 - 00187 RomaTel 06/4885026 - Fax 06/4883489e-mail: [email protected]

FIEGASIGSLC-CGIL

FIS-CISL

UILSIC-UIL

per i quotidianie le agenzie di informazione

Osservatorio Tecnico

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Le paginedell’Osservatorio

recupero dei livelli di diffusione raggiunti alla fine deglianni Ottanta.

Il calo della diffusione dei giornali, d’altra parte, è unfenomeno di portata mondiale: quel che preoccupa è con-statare come esso si innesti, nel nostro Paese, su livelli dilettura già molto bassi. I dati elaborati a tal proposito dallaWorld Association of Newspapers (Wan) ed aggiornati al1996 sono estremamente eloquenti, Tra i paesi dell’UnioneEuropea l’Italia, con le sue 105 copie diffuse per 1.000abitanti, è davanti soltanto a Grecia e Portogallo, e lontanis-sima non soltanto da Paesi culturalmente distanti come laSvezia e la Finlandia, ma anche da nazioni come la Francia,dove il consumo di giornali è quasi doppio, o la Germania,dove è più che triplo.

La stagnazione nel consumo di giornali si riflette anchesui dati relativi alla readership. In base ai dati raccolti edelaborati da Audipress, nel 1997 la percentuale di “lettorinel giorno medio”, ovvero di persone di età superiore ai 14anni che dichiarano di leggere il giornale tutti i giorni, èrisultata pari al 42,4%. Ogni copia di giornale venduta,quindi, è letta in media da 3,5 persone.

Dalla scomposizione dei dati relativi alla readershipemerge come la percentuale dei lettori sia più alta tra gliuomini (53,2%) che tra le donne (32,5%), tra le persone dietà compresa tra i 35 e i 54 anni e, naturalmente, tra quantihanno un titolo di studio superiore: il 72,4% dei laureatilegge il giornale tutti i giorni contro il 29% di chi possiedesolo la licenza elementare.

La scomposizione dei dati per area geografica di resi-denza conferma quella spaccatura tra Nord e Sud che siriscontra in tanti altri rilevamenti socio-economici: mentreinfatti la penetrazione dei quotidiani è pari al 49,7% alNord-est e al 48,1% al Nord-Ovest e al Centro, essa scendeal 29,1% al Sud e risale al 34,5% nelle Isole. La regionedove si legge di più è il Friuli con il 57,9%; quella dove silegge meno è la Basilicata con il 20,6%. E’ interessantenotare, infine, come la penetrazione dei quotidiani sia

non capoluoghi 37,6%capoluoghi 53,1%

isole 34,5%sud 29,1%

centro 48,1%nord-est 49,7%

nord-ovest 48,1%

Sardegna 52,8%Sicilia 28,4%Calabria 28,1%Basilicata 20,6%Puglia 28,1%Campania 29,2%Abruzzi e Molise 35,3%

Lazio 48,9%Umbria 42,5%

Marche 37,2%Toscana 52,6%

Emilia - Romagna 50,4%Friuli - Venezia Giulia 57,9%

Veneto 47,3%Trentino - Alto Adige 47,2%

Lombardia 49,4%Liguria 54,2%

Piemonte - Val d'Aosta 43,2%

media nazionale 42,4%

indice di readership 1997 per area geografica

oltre 250.000 abitanti 55,1%100.000 - 250.000 abitanti 53,8%

30.000 - 100.000 abitanti 40,2%10.000 - 30.000 abitanti 38,3%0 - 10.000 abitanti 37,2%

Dati Audipress 97/II

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Le paginedell’Osservatorio

sensibilmente maggiore nelle città capoluogo (53,1% ri-spetto al 37,6% delle città non capoluogo), e cresca con ilcrescere delle dimensioni delle città: 37,2% nei centri conmeno di 10.000 abitanti, 55,1% nei centri con più di 250.000abitanti.

Andamento economico delle impreseStando ai dati preliminari di bilancio 1997 forniti da 56

testate quotidiane, i quotidiani italiani nel loro complessochiuderanno l’esercizio 1997 con un fatturato di 4.557miliardi, in crescita del 4% rispetto al 1996. Questo risultatoè il frutto di un modesto (+1,2%) incremento dei ricavi davendite, e di un più sostenuto (+7,6%) aumento dei ricavi davendita degli spazi pubblicitari.

Se si depura il dato dall’inflazione, che sappiamo essere

stata nell’anno pari all’1,7%, si può notare come i ricavi davendite siano addirittura arretrati di mezzo punto percentua-le; d’altra parte, la quantità di copie vendute è rimastasostanzialmente stazionaria, come si è visto nel primocapitolo, né si sono verificati nel corso dell’anno aumentidei prezzi di copertina, come era avvenuto per esempio nelcorso del 1995, allorché ad una diminuzione del 3,5% delladiffusione media giornaliera fece riscontro un aumento del13% dei ricavi da vendite.

In conseguenza di questa dinamica, l’incidenza dei rica-vi pubblicitari sui ricavi 5, complessivi delle aziende edito-riali ha superato nel 1997 il 45%, ponendosi su livelli cheavvicinano quelli dei maggiori paesi occidentali. In Francia,stando ai dati dell’Associazione mondiale degli editorirelativi al 1996, i ricavi pubblicitari costituiscono il 63,4%

dei ricavi totali, in Germania il 62,3%, in Spagna il52,1%. Lontanissimi gli Stati Uniti, dove i

ricavi da vendite costituiscono il 13,9%dei ricavi complessivi.

L’incremento dei ricavi pub-blicitari dei quotidiani nel 1997è stato dunque in gran parte frut-to del positivo andamento delmercato pubblicitario. I dati del-l’Osservatorio FIEG-ACP sonoestremamente eloquenti: il 1997si è concluso con un fatturatopubblicitario complessivo di2.272 miliardi di lire, con unincremento del 10,5% rispetto al1996. In forte crescita (+14,6%)la pubblicità commerciale na-zionale, che da sola contribuisceper il 50% al fatturato comples-sivo pur occupando soltanto il23% dello spazio pubblicitario.Viceversa, la pubblicità commer-

suddivisione del mercato pubblicitario 1997

Quotidiani21%

Periodici15%

Radio4%

TV commerciali38%

Affissioni2%

TV Rai20%

Dati Nielsen

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TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

38

Le paginedell’Osservatorio

1980

1981

1982

1983

1984

1985

1986

1987

1988

1989

1990

1991

1992

1993

1994

1995

1996

1997

8.54

46.

129

8.25

16.

114

7.71

46.

100

7.57

15.

972

7.03

95.

976

6.64

85.

928

6.45

36.

106

6.32

56.

301

6.25

76.

361

5.88

86.

432

5.90

06.

557

5.69

36.

630

5.45

36.

414

5.08

46.

229

4.76

85.

817

4.38

75.

797

4.00

35.

509

3.90

95.

559

operai impiegati

14.67314.365

13.81413.543

13.01512.576

12.55912.626

12.61812.320

12.45712.323

11.867

11.313

10.585

10.184

9.5129.468

Occupazione poligrafica 1980 - 1997

Elaborazione ASIG Service su dati FIEG - Fondo Casella

ciale locale, che occupa il 63% dello spazio pubblicitariocomplessivo, ha contribuito al fatturato complessivo con il22%.

E’ significativo notare come, a fronte di un incrementodel fatturato del 10,5%, gli spazi pubblicitari siano aumen-tati del 9%: se ne ricava che è aumentato il valore medio divendita del modulo pubblicitario, da 72.000 a 73.000 lire.Notevolissime le differenze tra i vari tipi di pubblicità: si vadalle 26.000 lire della commerciale locale alle 75.000 dellapubblicità rubricata, sino alle 157.000 della commercialenazionale ed alle 388.000 della pubblicità di servizio, costi-tuita da piccola pubblicità, necrologi, cinema, echi di crona-ca, finanziaria, legale, ricerche di personale.

Il positivo andamento della pubblicità sui quotidiani nel1997 non ha minimamente intaccato quello squilibrio nelladistribuzione delle risorse pubblicitarie a vantaggio delmezzo televisivo che da molti anniormai caratterizza il mercato ita-liano. La quota di mercato detenu-ta dai quotidiani è anzi ulterior-mente calata, passando dal 21,7%al 20,8%, mentre la quota detenutadalla televisione è salita dal 57,2%al 57,9%.

L’anomalia della situazione ita-liana appare chiara se si confronta-no i dati sopra riportati con quellidegli altri paesi più sviluppati: men-tre infatti in Italia la stampa - quo-tidiani e periodici - rappresenta il36% del mercato pubblicitario con-tro il 58% della televisione, in Fran-cia il rapporto è del 47% contro il33%, in Germania del 71% controil 21%, nel regno Unito del 60%contro il 32%, negli Stati Uniti del50% contro il 38%.

OccupazioneI dati al 30 giugno 1997 evidenziano una popolazione

poligrafica complessiva di 9.468 unità, 68 in meno (-0,7%)rispetto ai 9.536 del 31 dicembre 1996. E’ peraltro dasegnalare come il dato dei dipendenti al 31 dicembre 1996sia risultato sensibilmente inferiore al dato evidenziato sullaprecedente edizione di questo studio, a testimonianza delfatto che la seconda metà del 1996 ha visto un pesanteridimensionamento degli organici nelle aziende del settore:ben 546 unità espulse dal ciclo produttivo.

Non accenna ad arrestarsi, quindi, la tendenza alla con-trazione dei livelli occupazionali: nell’ultimo quinquenniola popolazione poligrafica è diminuita di 2.399 unità, pari al20% del totale. Rispetto al 1980 il calo è di 5.205 unità,ovvero del 35%.

L’andamento dei primi sei mesi del 1997 conferma un

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TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

39

Le paginedell’Osservatorio

1994

1995

1996

1997

retribuzioni complessive

retribuzioni ordinarie

Prezzi al consumo

111,4

109,5

105,4

108,4

107,0

101,7

106,5

105,8

100,6

altro trend del settore, ovvero la crescita di peso dellacomponente impiegatizia rispetto a quella operaia: mentreinfatti gli operai sono diminuiti di 94 unità (da 4.003 a3.909), gli impiegati sono passati da 5.533 a 5.559, portandocosì il proprio peso sul totale addetti al 58,7% contro il 58%del 1996. Solo dieci anni or sono, nel 1987, gli operai eranoancora in maggioranza, e nel 1980 rappresentavano il 58,2%della popolazione poligrafica.

Il calo occupazionale intervenuto nel 1997 ha interessatoquasi esclusivamente la componente maschile, passata da7.365 a 7.293 addetti, mentre la componente femminile èaumentata di quattro unità, da 2.171 a 2.175, portando cosìdal 22,8% al 23% il proprio peso sul totale degli addetti.

Per quel che concerne l’inquadramento degli addetti, ildato del primo semestre 1997 evidenzia un incrementooccupazionale per primo, ottavo e nono livello,decrementi per i livelli dal terzo al sesto e per ildecimo, nessuna modifica per secondo e settimo.Si conferma l’affollamento degli addetti ai trelivelli centrali, dal quinto al settimo, dove sonoconcentrati il 64,1% degli addetti.

Un ultimo dato che merita di essereevidenziato è rappresentato dal costante aumen-to dell’età media degli addetti, che nel 1994era di poco superiore ai 40 anni e che al30 giugno 1997 ha quasi raggiunto i41 anni: una tendenza all’invecchia-mento tanto più rilevante se si pensaal significativo ricorso alprepensionamento che ha investitoil settore negli ultimi anni e cheavrebbe dovuto portare invece allariduzione dell’età media degli ad-detti; se ciò non è avvenuto, è segnoche non vi sono stati nuovi ingressinelle fasce di età più giovani: gliaddetti con meno di 27 anni di età,

che al 31 dicembre 1996 erano 553, sei mesi dopo si sonoridotti a 478.

RetribuzioniLa costante riduzione del carico produttivo delle aziende

del settore per effetto della perdurante crisi di mercato edella razionalizzazione dei processi produttivi ha portatocome conseguenza ad una significativa diminuzione delnumero delle ore lavorate: -24% nel 1997 rispetto al 1994.Questa riduzione si è riverberata, come si è visto nel capitoloprecedente, nella riduzione degli organici e nel diminuitoricorso al lavoro straordinario: le ore di straordinario retri-buite sono diminuite del 33% tra il 1994 e il 1997, e del 21%nell’ultimo anno.

Ciò nonostante, il dato relativo alla retribuzione com-

Le retribuzioni a confronto con l’inflazione(valore 1994 = 100)

Elaborazione ASIG Service su dati ISTAT - Fondo Casella

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Le paginedell’Osservatorio

plessiva dei lavoratori del settore, che nel 1995 aveva persoterreno nei confronti del costo della vita e che nel 1996 erainvece cresciuto in misura superiore rispetto all’inflazione,nel 1997 appare sostanzialmente in linea con l’andamentodei prezzi al consumo: nei primi sei mesi la retribuzionemedia complessiva ha raggiunto i 63,8 milioni annui, con unincremento dello 0,6%, ma è probabile che alla finedell’anno il tasso di crescita si collochi intornoall’1,5-2%, a fronte di un incremento del costo dellavita pari all’1,7%. D’altra parte, nell’edizione 1996del presente rapporto di ricerca si indicava, sullabase dei dati al 30 giugno 1996, un tasso di crescitadelle retribuzioni di poco inferiore al 3%, mentre ilvalore alla fine dell’anno è poi risultato pari al5,2%.

La scomposizione del dato retributivo nelle suecomponenti fondamentali - retribuzione ordinaria eretribuzione straordinaria - evidenzia come que-st’ultima sia diminuita del 7,8%, passando dai 4,6milioni di lire del 1996 ai 4,3 milioni del 1997. Laretribuzione ordinaria, invece, è cresciuta dell’1,2%,da 58,8 a 59,6 milioni annui.

Se allarghiamo lo sguardo al quadriennio 1994-1997 ci accorgiamo che la retribuzione complessi-va è cresciuta, nell’arco di tempo considerato, del7,1% a valori correnti ed è invece diminuita del3,8% a valori costanti, depurati cioè dall’inflazio-ne. Anche in questo caso il dato complessivo è ilrisultato di un sensibile calo (-6,9%) della compo-nente straordinaria, e di un aumento della retribu-zione ordinaria pari all’8,3%.

Un ultimo dato che va sottolineato è rappresen-tato dal sensibile scarto tra la retribuzione ordinariaeffettivamente erogata e la retribuzione “teorica” inbase ai valori minimi contrattuali ed all’anzianitàmedia dei lavoratori inquadrati in ciascun livello.Dal confronto tra i due valori emerge come l’inci-

denza media della contrattazione integrativa aziendale edindividuale nonché del lavoro notturno e festivo sia pari al66%, con una punta massima del 113% per i lavoratoriinquadrati al secondo livello, la cui retribuzione ordinariamedia annua è risultata pari a 58,4 milioni contro i 27,3milioni che costituirebbero il minimo contrattuale.

Fiori d’arancio all’Osservatorio

Elisabetta Marchetti, coordinatricedell’attività dell’Osservatorio Tecnico evalida collaboratrice diTecnoMedia, ha coronato loscorso 14 febbraio il suo sognod’amore con GiuseppeVerrecchia.Ai neo-sposi vanno gli auguripiù affettuosi del ConsiglioDirettivo dell’Osservatorio e dellaredazione di TecnoMedia.

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ASIG

AArchivio Aperto

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Archivio Aperto contiene una rassegna periodica di segnalazioni e recensioni diarticoli, relazioni, ricerche e repertori statistici - dedicati all’industria dellacomunicazione - pubblicati dalle più prestigiose riviste e dalle organizzazioniitaliane ed internazionali del settore. Per ogni sommario è chiaramente indicatala fonte. Le aziende associate alla ASIG possono richiedere presso i nostri ufficiulteriori informazioni circa il materiale recensito. Il catalogo completo èconsultabile su Internet, all’indirizzo http://www.ediland.it.

Riferimento: 1494IPTC-NAA Information Interchange Model 4.0

Questo documento contiene le specifiche tecniche dellaversione 4.0 del formato Information Interchange Model,rilasciato nell’ottobre 1997 dalla Newspaper Association ofAmerica (NAA) e dall’International Press Telecom-munication Council (IPTC).

L’ Information Interchange Model si propone di fornirealle agenzie di informazione o agli utenti che intendonoscambiarsi informazioni digitali tra loro un unico supportoper tutti i tipi di file: testi, foto, grafici etc.

IPTC ottobre 1997

Riferimento: 1495IPTC-NAA Information Interchange Model Guideline 1.0

Questo documento contiene una serie di raccomandazioni edi istruzioni da seguire per effettuare il trasferimento di filegenerati da personal computer Apple Macintosh utilizzandol’ Information Interchange Model IPTC-NAA.

IPTC aprile 1993

Riferimento: 1496IPTC-NAA Digital Newsphoto Parameter Record 4.0

Questo documento contiene le specifiche tecniche dellaversione 4.0 del formato Digital Newsphoto ParameterRecord, rilasciato nell’ottobre 1997 dalla NewspaperAssociation of America (NAA) e dall’International PressTelecommunication Council (IPTC).Il Digital Newsphoto Parameter Record costituisce unformato universamente applicabile per la rappresentazionedigitale delle immagini e per la loro trasmissione. In allega-to, un set di linee guida contenenti una serie di formulematematiche per la conversione dei dati originati dallo

scanner in dati destinati all’output su monitor (TV Gamma)o su stampante (Linear Density).

IPTC aprile 1993

Riferimento: 1497Trasmissione digitale della pubblicità: una case-historyfinlandese

La breve case-history dell’agenzia pubblicitaria finlandeseKärkimedia Oy, la cui proprietà è suddivisa tra 27 quotidianiregionali, e di fatto agisce come una concessionaria dipubblicità che distribuisce elettronicamente le inserzioni aiquotidiani collegati.Nel tipico flusso di produzione il cliente realizza il file dipubblicità in formato Pdf e lo trasmette all’agenziaKärkimedia utilizzando un modulo di posta elettronica checontiene tutte le informazioni tecnico-amministrative sul-l’annuncio. A questo punto è il server dell’agenzia (unPower Macintosh 9600/350) a gestire in automatico tutte lefasi successive: i file a colori vengono convertiti in formatoCMYK e adattati ai profili colore di ciascun quotidiano.Le inserzioni vengono quindi inviate tramite linee dedicatea 10 MB al secondo, mentre le informazioni amministrativevengono trasmesse via fax. completato il processo di tra-smissione, il server trasmette una ricevuta al cliente. Pressoi quotidiani il file Pdf viene quindi trasformato in file Epstramite Acrobat Exchange e quindi avviato al sistema diimpaginazione.

Apple Magazine inverno 1997

Riferimento: 1498IFRA Expo 1997: i sistemi di prestampa

La panoramica, curata dall’advisory service dell’IFRA, deisistemi di prestampa in mostra all’IFRA Expo 1997 diAmsterdam.

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TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

Tra gli altri, vengono passate in rassegna le soluzioni diMediensystemen, Linopress, Funkinform, Delta, PPI, EAE,ESE, Unisys, SaxoTech, Wilkensen Scoop, Advent Soft-ware, Cicero, Alfa media partner, Atex, System Integrators,CCI, AO International, Mactive, Vision, A&F ComputerSystems, DTI, Baseview, Cybervision, Datox, Sinedita, HUP,Tera, Quark, CoDesCo, MultiAdServices.

Newspaper techniques novembre 1997

Riferimento: 1499IFRA Expo 1997: trattamento delle immagini

Questo articolo presenta una rassegna delle novità in mostraall’IFRA 1997 di Amsterdam nell’area dell’immagine digi-tale, in tutte le sue molteplici sottocategorie.Nei sistemi di trasmissione digitale della pubblicità vengo-no presentate le soluzioni di 4-Sight per la trasmissionedigitale di file di pubblicità su linee ISDN, e vengonodescritti i contenuti dell’alleanza tra la società inglese e laAssociated Press.Nel settore dei sistemi per la realizzazione di bozze digitalidi stampa, vengono analizzate le soluzioni di Tektronix,Kodak e DuPont, mentre nell’area delle prove soft vengonopresentati i prodotti di Parascan, Accord IT Services eancora DuPont.Ampio spazio è riservato ai sistemi di gestione e calibrazionedel colore, con le soluzioni di Agfa, Interfoto, Purup Eskofot,Helios, Binuscan.Nel settore degli scanner vengono presentate le ultimenovità di Agfa, Purup Eskofot, Dainippon Screen, Tecsa,mentre Kodak ha presentato l’intera gamma di fotocameredigitali, tra le quali quelle per la fotografia professionalerealizzate congiuntamente con l’agenzia di stampa america-na Associated Press.Per quanto riguarda la gestione de flusso di lavoro, l’articolosi è soffermato sulle soluzione presentate durante la rasse-gna da Agfa, Autologic, DuPont, ScanGraphic, mentre nelsettore dei RIP l’attenzione è puntata sui prodotti di Agfa e

Monotype.Nell’area dei sistemi di controllo qualità, infine, vengonopresentati gli strumenti di controllo di Graphic Microsystems,Shamrock, Tobias, Viptronic.

Newspaper techniques novembre 1997

Riferimento: 1500IFRA Expo 1997: Computer To Plate

Uno dei temi più attuali all’IFRA 1997 di Amsterdam è statoquello del Computer to Plate. In questo breve articolo lospecialista IFRA in questa area tecnologica, Manfred Werfel,si sofferma sulle novità più interessanti in mostra nell’areadei sistemi di output, con descrizioni delle soluzioni offerteda Autologic, Dainippon Screen, ECRM, Monotype,Onevision.

Newspaper techniques novembre 1997

Riferimento: 1501IFRA Expo 1997: sistemi di stampa

In questo articolo il direttore della ricerca IFRA Boris Fuchsesamina le tendenze che sembrano emergere nell’area deisistemi di stampa dall’IFRA 1997 di Amsterdam: la disputatra configurazione a torre e configurazione a satellite,l’impatto che la tendenza a ridurre le tirature e ad aumentarele edizioni sta avendo sui sistemi di stampa, le eternepromesse del computer to print.Vengono quindi passate in rassegna le novità presentateall’Expo da Amal, Global Web Systems, Goss GraphicSystems, Graphic Field Services/King Press Europe,Heidelberg Web Press, Koenig & Bauer/Albert, Man Roland,Mitsubishi, NewsWeb, Solna, Web Leader, Wifag, ABB,Baumüller, EAE, Harland Simon, Presstech Control,RockWell Automation, Quad/Tech.

Newspaper techniques novembre 1997

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Riferimento: 1502IFRA Expo 1997: sala spedizione

La rassegna, curata da Wolfgang Heil dell’advisoryservice IFRA, delle principali novità esposte all’IFRA 1997di Amsterdam nel settore della sala spedizione.

Vengono presentati e descritti i prodotti di Affeldt, Bührs-Zaandam, Cyclop, Ferag, Gämmerler, Heidelberg FinishingSystems, Idab Wamac, Metsi, Gerd Mosca, Müller Martini,Rima Systems, Signode Bernpack, SITMA, SchwedeMaschinenbau, Strapping Systeme Bindlach, ThorstedMaskiner, Van Riet, Windab.

Newspaper techniques novembre 1997

Riferimento: 1503Intranet nei quotidiani: alcune realizzazioni

Un breve resoconto su alcune interessanti realizzazioni diIntranet realizzato da David Cole, noto consulente nelletecnologie editoriali.La prima case-history riguarda la società editrice AlamedaNewspaper Group, che pubblica quattro quotidiani delmattino e uno serale, per un totale di circa 230.000 copiediffuse giornalmente, nell’area della Silicon Valleycaliforniana. La Intranet di ANG utilizza in maniera estensiva il formatoAcrobat ed utilizza browser standard come supporto soft-ware. Tra le funzionalità più interessanti dell’installazione,va segnalata la possibilità per gli agenti di vendita dellapubblicità di richiamare e stampare gli annunci pubblicitariresidenti sul database del quotidiano, in modo tale da poterlimostrare ai clienti al momento stesso della stipula delcontratto pubblicitario. E’ attualmente allo studio un siste-ma di acquisizione della pubblicità classificata basato suIntranet.La seconda base-history sulla quale si sofferma David Coleriguarda la Boston Globe Corporate Connection (BGCC),la Intranet che collega i le stazioni di lavoro dei circa 1.000

dipendenti del quotidiano Boston Globe (470.000 copie didiffusione giornaliera, 760.000 nell’edizione domenicale).Tra le applicazioni su BGCC ve ne è una, denominata FaceBook, che consente di ottenere, partendo dal nome o dalnumero di telefono, l’indirizzo completo, la foto e l’indiriz-zo e-mail di uno qualunque dei dipendenti del quotidiano diBoston o del New York Times, la cui società editrice control-la anche il Boston Globe.La Intranet del Boston Globe consente inoltre di ottenere ireport di produzione giornalieri direttamente dal sistemaVMS, di consultare le sette agenzie di informazione allequali è collegato il giornale, di ottenere in tempo reale lequotazioni di borsa, e persino di consultare il menu dellamensa del giornale.Tra le implementazioni attualmente allo studio, va segnala-to un sistema “push” denominato NewsCast e sviluppatodalla società Wavephore di Phoenix, che consente la tra-smissione in tempo reale all’utente delle notizie che corri-spondono al profilo predefinito, e un sistema di trasmissionevideo con protocollo IP sulla rete Intranet, da utilizzare permeeting, corsi di formazione, presentazioni aziendali.

newspaper techniques novembre 1997

Riferimento: 1504Computer to plate alla Southern Newspapers

La Southern Newspapers di Southampton, primo editore diquotidiani ad aver introdotto il computer to plate, è il decimoeditore regionale del Regno Unito con 91 testate tra cuiquattro quotidiani, 21 settimanali e 66 settimanali gratuiti,per un totale di 2,3 milioni di copie diffuse alla settimana,alle quali va aggiunta la stampa dei quotidiani a diffusionenazionale Daily Mail e Mail on Sunday per tutta l’Inghilter-ra meridionale, per un totale di circa un milione di copiesettimanali.L’impianto di produzione della società, situato a Redbridge,è equipaggiato con una MAN Roland Geoman con ottoportabobine, otto torri con otto gruppi di stampa ciascuno e

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TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia

due pieghe 2:5:5, ed è in grado di produrre due diversetestate in contemporanea, ad una velocità massima di 70.000copie orarie, con una foliazione massima di 64 paginetabloid (128 in accumulo) e la possibilità di posizionare ilcolore su ogni pagina.La gestione computerizzata della rotativa, compresa lapianificazione, il presettaggio e il sistema di controllo delflusso, è affidata al sistema PRIMA MS di Harland Simon,mentre il sistema di gestione dell’inchiostrazione è statorealizzato da BVS.Le pagine tabloid realizzate con il sistema Atex vengonotrasmesse tramite rete in fibre ottiche al sistema di controllooutput Monotype Print Express, residente su workstationSun Ultra-Sparc ed equipaggiato con dischi RAID 5 edatabase relazionale SQL. Le pagine vengono quindi avvia-te verso la linea CTP Krause Laserstar LSN, con la qualevengono esposte una media di 100 lastre l’ora con unarisoluzione di 1.270 DPI.

newspaper techniques novembre 1997

Riferimento: 1505Rotative WIFAG a Le Télégramme de Brest e al MidiLibre: primi risultati

I quotidiani francesi negli ultimi anni sono stati quelli chemaggiormente hanno creduto - e investito - nelle innovazio-ni tecniche contenute nelle rotative WIFAG, ed in particola-re nell’ eliminazione dell’albero longitudinale, nella possi-bilità di effettuare il cambio delle lastre “al volo” e nelsistema USIS (Ultra Short Inking System) per l’ inchiostra-zione keyless a corsa ultra-breve. Questo articolo riporta iprimi risultati in produzione delle rotative della società diBerna installate a Le Télégramme de Brest e al Midi Libredi Montpellier.A Brest è stata installata una rotativa OF370 GTD concinque gruppi di stampa, cinque portabobine, 32 gruppi diinchiostrazione e una piega, con tavola di 1.640 mm ecirconferenza cilindro di 1.156 mm. Rispetto alla vecchia

rotativa Harris, la nuova rotativa ha consentito un incre-mento di produzione di 20.000 copie, ed una contempora-nea riduzione del 50% delle rotture carta e del 20% delconsumo di elettricità, mentre lo scarto di avviamento si èabbassato del 50%, riducendosi ad appena 2.000-2.500copie.A Montpellier è stata installata una rotativa OF 370 GTDPCU+, con sei gruppi di stampa e sei portabobine, 48 gruppidi inchiostrazione, il sistema per il cambio al volo delleedizioni, tavola di 1.280 mm e circonferenza cilindro di 940mm.Nel caso del Midi Libre non è possibile al momento effettua-re confronti di produttività con la situazione precedente, dalmomento che l’introduzione delle nuova rotativa nellostabilimento di stampa ha coinciso con una più generaleriorganizzazione aziendale, comprendente tra l’altro il cam-bio di formato del quotidiano e la ridefinizione complessivadel flusso di produzione. Tuttavia, mentre per produrre unquotidiano di 32 pagine con quattro pagine in quadricromiain precedenza occorreva in sala rotative un organico di 18persone, oggi per produrre 40 pagine, delle quali 16 inquadricromia, ne bastano 11.

newspaper techniques dicembre 1997

Riferimento: 1506Computer to plate per i quotidiani: lo stato dell’arte

Questo rapporto di ricerca, realizzato congiuntamente daIFRA e dalla NAA (Newspaper Association of America),presenta lo stato dell’arte delle soluzioni disponibili per ilcomputer to plate e una rassegna delle più significativeinstallazioni sinora realizzate su entrambe le sponde del-l’Oceano Atlantico.Dopo una introduzione che ripercorre la storia e gli sviluppidi questa tecnologia e ne tratteggia i vantaggi e gli attualisvantaggi, lo studio analizza nel dettaglio gli effetti del CTPsul flusso di lavoro, quindi analizza i dettagli tecnici deisistemi CTP e ne mette in evidenza costi e ritorni sull’inve-

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TecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMediaTecnoMedia AArchivio Aperto

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stimento. Il rapporto si chiude con tre ipotesi di introduzione del CTPin altrettanti quotidiani rispettivamente con 75.000, 150.000e 225.000 copie giornaliere di produzione, e con alcunebrevi case-histories di quotidiani che utilizzano già il Com-puter to Plate: Magdeburger Volksstimme (Germania),Vorarlberger Nachrichten (Austria), Southern Newspapers(Gran Bretagna), Sydsvenskan Tryck (Svezia), LexingtonHerald-Leader (Kentucky, USA), The State-JournalRegister (Illinois, USA), Norwich Bulletin (Connecticut,USA).In appendice, viene effettuata una comparazione tra i mer-cati europeo e nord-americano del CTP, un glossario deitermini, l’elenco dei fornitori e delle società ed associazioniche hanno contribuito alla ricerca.

IFRA Special Report 2.24

Riferimento: 1507IFRAtrack 2.0

IFRAtrack, del quale questo documento riporta la bozzadella versione 2.0, vuole proporsi all’industria editorialeinternazionale come uno standard per l’interscambio delleinformazioni tra i vari sistemi di produzione (prestampa,stampa, spedizione, amministrazione, diffusione, manage-ment, etc.) che esistono all’interno del ciclo di lavorazionedel quotidiano. Obiettivo di questo standard, del qualequesto documento costituisce il set di linee guida, è pertantoquello di mettere in comunicazione diversi segmenti pro-duttivi dei quotidiani - pre-press, sala stampa, sala spedizio-ne - ciascuno dei quali ha raggiunto elevatissimi livelli diautomazione e di controllo computerizzato, ma per i qualimancano a tutt’oggi strumenti di management complessivo,in grado di creare un sistema di gestione integrata delquotidiano finalizzata alla “customer-to-customersatisfaction”.Una prima versione di IFRAtrack (1.0) fu rilasciata nelcorso del 1995 (cfr. Archivio Aperto 1229), seguita l’anno

successivo dalla versione 1.1.La versione 2.0 descritta da questo documento è il frutto diun gruppo di ricerca IFRA guidato da Stig Nordqvist delGöteborgs-Posten e composto da undici tecnici e docentiuniversitari perlopiù provenienti da paesi scandinavi.

IFRA Special Report 6.21

Riferimento: 1508A che punto è la tecnologia del Computer to plate

Lo scorso 2 e 3 dicembre 1997 si è svolto a Monaco diBaviera un simposio organizzato dall’IFRA avente cometema il computer to plate. In questo articolo, che riprende lerelazioni e il dibattito svoltosi nel corso del simposio,l’autrice Valérie Arnauld fornisce una panoramica sul temain tutti i suoi aspetti: gli sviluppi tecnici anzitutto, chevedono al momento una grande varietà di soluzioni tecno-logiche alternative. L’articolo affronta quindi gli aspettieconomici, ed in particolar modo l’esigenza di ottenere ilritorno dell’investimento per una tecnologia i cui costi sonoal momento assai consistenti. Vengono infine affrontati itemi organizzativi, ed in particolar modo l’esigenza che ilcomputer to plate pone, di ridefinire il flusso di lavoroall’interno delle aziende editoriali.Chiude l’articolo una breve presentazione dello specialreport sul computer to plate realizzato congiuntamente daIFRA e da NAA (Cfr. Archivio Aperto n. 1506).

newspaper techniques gennaio 1998

Riferimento: 1509Computer to plate: prime esperienze pratiche

In questo resoconto del simposio IFRA di Monaco sulcomputer to plate (2-3 dicembre 1997) vengono presentatele sintesi di relatori che affrontano temi nati dalle primeesperienze pratiche sul computer to plate.Tony King, della DuPont, ha messo a confronto le lastre

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termiche e lastre convenzionali per il CTP; Boris Fuchs,direttore della ricerca dell’IFRA, ha raccontato delle appli-cazioni CTP installate in Giappone.Manfred Werfel, specialista dell’IFRA, ha parlato delletecnologie per le prove di stampa soft, prerequisito indi-spensabile per il CTP; David Rolfe ha raccontato l’espe-rienza realizzata dalla News International con il CTP neglistabilimenti di Glascow, dove è stata installata una KrauseLaserstar LSN in grado di produrre 167 lastre l’ora, e diWapping, dove è stata installata una Western LitotechDiamondSetter in grado di produrre 197 lastre l’ora; LarryMaas ha fornito infine un resoconto della situazione negliUSA, dove la diffusione del CTP è ostacolata dal fatto chela completa digitalizzazione del flusso di lavoro è ancora,nella maggioranza dei casi, ben lungi dall’essere stataraggiunta.

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Riferimento: 1510Computer to plate: alcuni sistemi di produzione

Una serie di sintetiche schede su alcuni sistemi di produzio-ne per il computer to plate presentati nel corso del simposiodi Monaco: Western Litotech Diamondsetter, che utilizzadue laser FD YAG ed è attualmente in produzione al DallasMorning News, Boston Globe e News International; Krause-Biagosch LaserStar LSN, anch’esso basato su laser FDYAG e che vanta 80 unità installate; BasysPrint UV-Setter710, che utilizza al posto del laser lampade a raggi UV,consente l’utilizzo di lastre offset normali e può essere usatoanche come tirabozze, dal momento che accetta oltre allelastre anche pellicola e carta fotografica; Strobbe/AgfaPolaris 100, che utilizza laser FD YAG e può processarelastre sia punzonate che non punzonate; Fujifilm PI 3000,che utilizza un laser a ioni di argon la cui luce può esseresuddivisa in tre o cinque raggi, e che consente una risoluzio-ne variabile da 1.016 a 2.540 Dpi.

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Riferimento: 1511Computer to plate in produzione: Helsingin Sanomat

Helsingin Sanomat è il maggior quotidiano finlandese conuna diffusione media di poco inferiore al mezzo milione dicopie ed una foliazione media di 52 pagine broadsheet (100la domenica). La società editrice, Sanoma Corporation,produce inoltre un tabloid pomeridiano, Ilta-Sanomat, cheha una diffusione media di 220.000 copie con una foliazionemedia di 72 pagine. La stampa delle testate viene effettuatasu tre impianti satellite: Vantaa, 15 chilometri a Nord diHelsinki, che è il centro principale; Varkaus, 300 chilometria Nord di Helsinki, e Forssa, 110 chilometri a nord-ovest diHelsinki, dove nell’ottobre 1997 è stata installata una lineaCTP. Il responsabile dell’impianto Risto Lehto descrive lecaratteristiche di questa installazione. Le pagine vengonotrasmesse tramite linee a 2 e 10 Mbit/sec (entro la fine del1998 saranno tutte a 10 Mbit al secondo in modalità ATM).Il sistema di trasmissione/ricezione è composto da duericevitori facsimile Chemco Newsscan 1500 e tre fotounitàAutologic 3850. Nell’area di produzione lastre, accanto adue espositori convenzionali Krause NP150, è stata instal-lata una linea CTP Krause Laserstar.I primi risultati del CTP in produzione hanno evidenziatoaspetti positivi per quanto riguarda la velocità di produzione(96 lastre l’ora), ma hanno evidenziato alcuni punti critici,come l’esigenza di abbassare la risoluzione di uscita a 1.000Dpi, il massimo consentito dal ricevitore facsimile, oppureun dot gain superiore con il sistema CTP rispetto al sistematradizionale, il che impedisce il medesimo settaggio dellarotativa con entrambi i tipi di lastre.

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Riferimento: 1512Computer to plate in produzione: La Voz de Galizia

La Voz de Galizia, quotidiano di La Coruña, è pubblicato insedici edizioni con una diffusione di 110.000 copie ed un

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carico produttivo giornaliero di ben 730 pagine, che com-portano la produzione di 550 lastre al giorno delle quali 350tra le 22 e le 0,30. Il sistema computer to plate scelto dalquotidiano spagnolo è stato il Polaris 100 prodotto dallasocietà belga Strobbe e commercializzato da Agfa, con ilquale vengono attualmente realizzate 250/300 lastre algiorno.Un secondo sistema Polaris verrà installato nel corso del1998, e consentirà di realizzare l’intera produzione delquotidiano utilizzando il computer to plate, con un sensibilerisparmio sul costo del lavoro (nove unità produttive inmeno), maggiore velocità produttiva grazie alla riduzionedella risoluzione da 1.270 a 1.016 Dpi, riduzione dei costiper materiali di consumo, maggiore flessibilità nell’uso delcolore.

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Riferimento: 1513Computer to plate in produzione: SüddeutscherZeitungdienst

La Süddeutscher Zeitungdienst è la società editrice delloScwäbische Post di Aalen, in Germania, e di altre pubblica-zioni su carta da quotidiano. Bernhard Theiss, direttoretecnico della società, descrive l’organizzazione ed il flussodi lavoro della società, che hanno condotto “naturalmente”all’adozione del Computer to plate.La tradizionale organizzazione dell’area prepress è stataabbandonata in favore di una organizzazione che suddividel’attività in tre aree funzionali: input (testi, immagini, gra-fici, dati), trattamento (impaginazione e assemblaggio in

generale), output (Computer to film, Computer to plate,online).Questa organizzazione ha la caratteristica di prevedereun flusso di lavoro totalmente digitale e di essere“media-neutrale”, di non avere bisogno cioè di modifi-che e aggiustamenti nel caso in cui il supporto didiffusione finale dell’informazione non sia il quotidia-no ma, per esempio, una edizione Web.In questo contesto, l’introduzione del Ctp non ha porta-to ad alcuno sconvolgimento sotto il profiloorganizzativo, dal momento che era già stato risolto amonte il suo prerequisito essenziale, ovvero ladigitalizzazione totale del flusso produttivo. Il sistemascelto è stato un Krause Laserstar 110 C, in grado digestire una molteplicità di formati, dal broadsheet sinoall’A4.

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Riferimento: 1514Computer to plate in produzione: Ringerikes Blad

Il Ringerikes Blad, 15.000 copie di diffusione giorna-liera, pubblicato nella città norvegese di Hønefoss, a 60chilometri da Oslo, ha installato nel maggio 1997 unalinea Computer to Plate Purup-Eskofot DMX-2737.Una settimana dopo l’installazione, tutte le pagine delquotidiano, che ha una foliazione media giornaliera di14 pagine con un massiccio uso del colore, erano giàprodotte con il sistema CTP, che ha consentito di ridurreda 1.800 a 600 lo scarto di avviamento.

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Il lavoro temporaneo

Nuovi strumenti dip r o m o z i o n edell’occupazione

Fornire la qualità

Modelli, normeISO 9000 e stru-menti operativiper progettare,gestire e miglio-rare il servizio

Gestione del disservizio

Come trasformareeventi critici in fattidi qualità per lafidelizzazione delcliente

A cura di Luisa GalantinoIL LAVORO TEMPORANEO E I NUOVI STRU-

MENTI DI PROMOZIONE DELL’OCCUPAZIONE Giuffré, Milano 1997, pp. 570, £. 68.000

Roberto Grandis - Giuseppe NegroGESTIRE IL DISSERVIZIO

Il Sole 24 Ore, Milano, 1997pp. 142, £. 29.000

Non tutti i prodotti e i servizi utilizza-ti ogni giorno da ciascuno di noi sono“di qualità”. Ritardi, sprechi, ineffi-cienze, lunghe code agli sportelli fan-no ormai parte della nostra esperien-za quotidiana. Ma se è vero che tuttociò costituisce per il cliente un dannodiretto e immediatamente percepibile,è altrettanto vero che per le aziendepuò comportare una perdita notevolein termini di business. Come affermaAlberto Galgano nella Prefazione,“un’azienda o un ente che voglia ope-rare in logica qualità non può subirepassivamente questo rischio. Deveprevederlo e, soprattutto, imparare agestirlo. Ecco allora un campo percerti aspetti “nuovo” del servizio:potrebbe sembrare paradossale, maesso consiste proprio nello strutturar-si per gestire i disservizi”. Partire dauna situazione di svantaggio per con-seguirne una di vantaggio.

Un cliente soddisfatto è oggi l’obiet-tivo più importante per tutte le azien-de di servizi e di produzione di beni.Un cattivo servizio comporta la per-dita dei clienti, un passaparola nega-tivo, lo stress del personale, ilsottoutilizzo delle risorse tecnologi-che, il rifacimento di attività e generaun costante disservizio.Questi sono rischi troppo elevati ecostosi per essere sostenibili nel me-dio e lungo termine, soprattutto in uncontesto economico in cui il clientediventa sempre più esigente e l’of-ferta supera la domanda. Prenderecoscienza di questo fenomeno, dedi-candovi impegno e risorse, rappre-senta la chiave del successo sul mer-cato. Saper coniugare le aspettativedei clienti con i criteri qualitativi pergarantire la prestazione del servizio,significa poter restare sul mercato edessere competitivi.Il testo accompagna il lettore attra-verso tutti gli stadi che portano alsuccesso.

In una società in continua e velocis-sima trasformazione, nella quale illavoratore deve acquisire la capacitàdi riconvertirsi a nuove professionied è obbligato ad accettare il rischio(ma anche gli stimoli) di cambiarepiù volte occupazione nel corso del-la propria vita lavorativa, un testocome questo - dedicato al tema dellavoro temporaneo e della promo-zione di nuove forme di occupazione- diviene fondamentale per orientar-si nei meandri della normativa dilegge, preposta a regolare le presta-zioni di lavoro temporanee.Il libro è nel suo complesso un arti-colato ed approfondito commentoalla legge 24 giugno 1997 n. 196. Siparte dalla definizione generale del-l’argomento per finire con le sanzio-ni previste per i trasgressori, passan-do per l’analisi delle possibilità lega-te alla ricerca e soffermandosi sul-l’esame dei problemi originati dalleforme di lavoro sommerso.

Lo ScaffaleMaffy 94Maffy 94Maffy 94Maffy 94Maffy 94

“Lo Scaffale” presenta i libri più importanti dedicati all’ industriaeditoriale, con particolare riguardo al settore della stampa, ai “newmedia”, all’universo emergente della comunicazione elettronica edigitale, allo sviluppo ed all’impiego delle tecnologie informatichenell’industria grafica ed alle più moderne tecniche manageriali chepossono trovare applicazione nell’industria della comunicazione.Una grande biblioteca di saggi, monografie, manuali tecnici e testi dimanagement, una galleria di idee che invitano alla conoscenza ed allariflessione.

Filippo C. Barbarino, Erika LeonardiSERVIZI DI QUALITA’Il Sole 24 Ore, Milano, 1997

pp. 248, £. 49.000

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FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

Fuji Film migliora la tecnologia di scansione con il

nuovo scanner a letto piano C-550 Lanovia

L’intero sistema di scansione è stato disegnato per minimiz-zare la sensibilità agli sporchi ed ai graffi presenti suglioriginali, pur mantenendo massima nitidezza e dettaglio.Tra pochi mesi sarà disponibile anche un software di

scansione (dot-for-dot) che permetterà ladigitalizzazione dei film di selezione.In ogni stadio del processo di scansione sonodisponibili funzioni di incremento della produt-tività. Per ridurre i tempi di impostazione conC-550 Lanovia vengono forniti dei telaietti incui si possono premontare gli originali. Ognitelaietto ha un proprio codice di identificazione

che permette il taglio automatico degli origi-nali senza necessità di overview e taglio

manuale. Come in ogni altro scanner diFFEI le funzioni di correzione colore emessa a punto della scansione sonosimultanee con numerosi strumenti di

lavoro e profili di riferimento. Il sofisticato sistema diautofocus permette la scansione degli originali senza la lororimozione dai supporti.La digitalizzazione a 16 bit per pixel per colore permette lariproduzione di ogni dettaglio con il massimo range ditonalità, rendono lo scanner C-550 Lanovia particolarmenteefficace nella scansione delle aree notoriamente difficilidelle alte luci, ombre e sfumature.Il nuovo scanner è dotato del software di scansione FUJIFILM C-scan. Un prodotto derivato dall’affermata interfacciadi scansione della serie di scanner a tamburo Celis 6200. Ilsoftware di scansione C-scan è indicato sia per gli operatoriesperti che apprezzano gli strumenti avanzati di controllo inCMYK, sia per utilizzatori alle prime armi che avranno ascanner C-550 Lanovia supporta i formati TIFF, CMYK,RGB, greyscale e bitmap così come i profili ICC ed ècompatibile con ColorSync. Le funzioni di editing com-prendono correzione tonale, correzione colore, dettaglio(USM), UCR/GCR, dot gain e tipo di inchiostro. Sarannopresenti anche strumenti di compressione che supportano ilformato JPEG.

Con questo articolo la società Fujifilm inizia a collaborare con il periodico TecnoMedia, aprendo un canale dicomunicazione diretta con gli operatori dell’industria editoriale italiana.

La FUJI FILM imaging Ltd (FFEI) ha introdotto sul merca-to il proprio scanner con lettura XY e fattore “Z”. Lo scannerC-550 Lanovia, oltre ad un avanzato sistema di scansione aletto piano CCD, utilizza la nuova tecnologia XY ed unsistema zoom che permette la scansione di ognioriginale alla massima risoluzione possibile in-dipendentemente dalla posizione sul piano.Il gruppo di scansione, con una risoluzioneottica di 5000 dpi, si muove lungo la larghezzae la lunghezza (assi X ed Y ) dell’area di scansioneper ottenere la migliore posizione per ogniscansione. La funzione zoom mette a fuocol’immagine sull’intera larghezza dello CCDottenendo la massima risoluzione discansione.Il piano di scansione A3+ è adatto peruna vasta tipologia di originali, inclusediapositive (massimo 80 x 35 mm in ununico passaggio), negativi, fotografie. La barra di illumina-zione per le trasparenze è removibile per permettere lascansione di oggetti 3D, quali libri, quadri, senza limitazio-ne di spessore. La produttività, per originali di piccoloformato, è notevolmente incrementata in quanto viene uti-lizzata l’intera area di scansione, in cui ogni immagine èscansita alla risoluzione richiesta. Con lo scanner C-550Lanovia gli originali possono essere ingranditi fino al 3000%.La FFEI con i suoi 50 anni di esperienza nella ricerca e nellosviluppo delle tecnologie di scansione ha creato uno scannerche farà da riferimento nel mercato della pre-stampa.Le soluzioni costruttive dello scanner C-550 Lanovia sonosuperiori ad ogni altro scanner della stessa fascia. Peresempio, il sistema di trascinamento utilizza viti senza fineanziché cinghie per assicurare il posizionamento del gruppodi lettura in modo ottimale e con costanza di risultati neltempo. La struttura è stata appositamente progettata per darestabilità e rigidità dello scanner al fine di eliminare distor-sioni e difetti di allineamento. Il gruppo ottico è dotato dilenti di alta qualità per ottenere nitidezza e dettaglio nellescansioni.

Via De Sanctis, 41 - 20141 MilanoTel. 02/89582200 - Fax 02/89502717

Direzione Commerciale: [email protected]

Direzione Tecnica: [email protected]

FUJIFILM

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FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

Trasmissione digitale della pubblicità:

scende in campo Elsag Bailey con AD Express

Elsag Bailey, tramite la sua controllata Sangiorgio SystemTechnology (SGST), ha messo a punto una nuova propostaper la trasmissione degli annunci pub-blicitari in formato digitale su lineeISDN, uno dei più promettenti settoridi sviluppo dei prossimi anni per ifornitori di tecnologie informaticheapplicate all’industria editoriale.

Un sistema di trasmissione per laconcessionariaIl sistema, denominato AD Express, èattivo dall’ultimo trimestre del 1997,ed ha l’obiettivo di facilitare, attraver-so software sviluppati su piattaformestandard, la trasmissione in linea diannunci pubblicitari in formato digitale dal produttore -agenzia di pubblicità o fotolito - alla concessionaria, e da quialle testate, quotidiane e periodiche, servite. Il “centroservizi pubblicità” mette a disposizione dei tre principaliattori coinvolti nel processo industriale della produzione,raccolta e stampa della pubblicità, stazioni client attraversole quali accedere al servizio. L’aspetto che maggiormentecaratterizza questa soluzione è quello di avere abolito ilconcetto di database server centralizzato, a favore di unsistema di posta elettronica esclusivamente dedicato allatrasmissione dati. Il gestore del servizio, in altri termini, nonoffre agli attori un “contenitore” centralizzato di annunci dacui versare o attingere, ma si occupa esclusivamente difornire la soluzione per la trasmissione dei dati direttamentefra gli utenti interessati. SGST mette a disposizione unserver di posta elettronica, che può essere decentrato pressoi singoli utenti, che smista i messaggi fra gli utenti stessi econtrolla il corretto flusso delle operazioni. I messaggitrasmessi in linea non vengono memorizzati in modo per-manente presso i centri elettronici della SGST, a meno chequesta funzione non sia espressamente richiesta dalla con-cessionaria per eventuali riutilizzi successivi.

La stazione dell’agenzia di pubblicità - fotolitoChi produce materialmente l’annuncio, ovvero la agenzia di

pubblicità o la fotolito, viene attrezzatocon una stazione di lavoro che acquisi-sce i file normalmente prodotti sullepiù diffuse piattaforme hardware e sof-tware standard - Apple Macintosh, IntelWindows, XPress, PhotoShop, etc..- informato EPS con embedding dei fontsutilizzati. All’atto dell’acquisizione ilsistema provvede alla produzione di unfile a bassa risoluzione, all’acquisizionedei dati gestionali che accompagnanol’avviso, all’”imbustamento” elettro-nico del file in un messaggio di postaelettronica, all’invio al centro servizi

ed alla ricezione e visualizzazione dei messaggi di ritornopresenti nella propria casella postale.

La stazione della concessionariaNell’architettura della soluzione la concessionaria riveste ilruolo chiave dell’intero processo. La stazione installatapresso questa società provvede alla ricezione dei messaggicontenenti gli avvisi da approvare presenti nella propriacasella postale, alla visualizzazione ed alla stampa eventua-le degli annunci pubblicitari in bassa risoluzione, al control-lo dei dati gestionali di accompagnamento dell’avviso dainviare all’editore. Successivamente gli operatori provve-dono ad inviare al centro servizi l’ordine di trasmissione allatestata quotidiana o periodica del materiale da pubblicare.Nel caso in cui i materiali non siano completi, gli operatoridella concessionaria trasmettono i relativi messaggi allaagenzia o al centro fotolito per tutte le verifiche del caso ele eventuali modifiche.La concessionaria continua a svolgere tutte le attività dipropria competenza, con la sola, e fondamentale, differenzache anziché movimentare oggetti fisici - stampati, pellicole,nastri, floppy disk - si trasferiscono file e messaggistica

Contatto: Anna Verrini

Sangiorgio System Technology

Strada 1, Palazzo F/8,20090 Assago-Milanofiori

tel. 02-57536256 fax 02-89200350

Con questo articolo la società Elsag Bailey, uno dei più importanti fornitori italiani nel campo della automazione dei servizidi comunicazione e informatica, inizia a collaborare con TecnoMedia, aprendo un canale di comunicazione diretta coneditori e stampatori di quotidiani e con le società di servizio che operano nell’industria editoriale del nostro Paese.

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FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

digitale da computer a computer.

La stazione dell’editoreQuando la concessionaria dà il via libera alla pubblicazionedella pubblicità, l’editore riceve sulla propria stazione dilavoro i file e la messaggistica collegata, consentendo lagenerazione finale degli annunci in formato compatibile conquello del sistema editoriale installato.

Il centro serviziIn tutta questa attività il centro servizi AD Express svolgefunzioni complementari a quelle dei client: fondamental-mente si occupa di controllare e verificare la qualità globaledel processo di trasferimento dati, monitorando il sistema efornendo a tutti gli operatori dati in tempo reale sulla“movimentazione” dei file e sulla relativa messaggistica.SGST fornisce anche tutta la documentazione per il control-lo di qualità del procedimento industriale, segnalando dovefossero nati eventuali problemi nel trasferimento dei dati.Le caratteristiche tecniche delle stazioni di lavoro prevedo-no, per le sedi periferiche di produzione della pubblicità,

agenzie e fotolito, piattaforme PowerMac serie 8000 consystem 8.0 o superiore, 32 MB Ram minima, hard disk 2GBe Cd Rom.Per le stazioni installate presso gli editori e presso la conces-sionaria, si prevedono piattaforme IBM PB486/Pentium con24 MB di Ram, CD Rom, hard disk da 1 o 2 Gbyte, sistemaoperativo Windows 95/NT 4, Microsoft Exchange client,Microsoft Dial-Up Networking (accesso remoto).Le linee di comunicazione ISDN necessitano di una schedaper il collegamento base BRI con supporto del protocollo peraccesso remoto su rete Internet - TCP/IP.Il servizio di base descritto in precedenza è stato realizzatodopo una lunga analisi con gli utenti finali, e fornisce uninsieme di funzioni e caratteristiche che lo rendono soddisfa-cente e completo.Tuttavia è caratteristica qualificante di Elsag Bailey lacapacità di realizzare soluzioni specifiche per la realtàorganizzativa e produttiva dei propri clienti. Sono quindipossibili sviluppi e progetti ad hoc, che permettano unaulteriore e più profonda integrazione del servizio AD Expresscon i sistemi dei singoli utenti.

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FILO DIRETTO

AZIENDE INFORMANO

Via Sassetti 1 - 50123 Firenzetel. 055/277651 - fax 055/264386

E-mail: [email protected]

http://www.navita.it

Nàvita, innovazione e creatività

al servizio delle imprese editoriali

Tunc alnos primum fluvii sensere cavatas;navita tum stellis numeros et nomina fecit,Pleiadas, Hyadas, claramque Lycaonis Arcton;(Virgilio, Georgiche, I, 136-138)

Nàvita nasce a Firenze nel 1996 adopera di un team di progettisti con allespalle una significativa esperienza nellosviluppo di software dedicato all’anali-si ed al trattamento delle immagini, allagestione di archivi contenenti oggetticomplessi, alla trasmissione ed all’inter-scambio di dati tra reti remote. Missioneaziendale di Nàvita è la costruzione disistemi di archivio object oriented, in grado di utilizzare ipiù moderni sistemi di comunicazione oggi disponibili, edin grado di integrarsi efficacemente nei sistemi produttividelle aziende del settore.Obiettivo di questo articolo è dare una visione generale dellasocietà e dei suoi prodotti; nei prossimi numeri di TecnoMediaverranno presentate alcune installazioni particolarmentesignificative.

Innovazione, creatività, attenzione al mercatoIn soli due anni di attività, Nàvita ha saputo ritagliarsi unsignificativo spazio nel panorama italiano. Nel solo settoreeditoriale italiano, prodotti Nàvita sono già in produzione aL’Eco di Bergamo, Libertà, Avvenire, Gazzetta del Sud, LaGazzetta del Mezzogiorno, La Sicilia, Corriere del Mezzo-giorno, La Provincia di Como, Liberal, L’Adige, Mattinodell’Alto Adige.La buona accoglienza che il mercato italiano ha riservato aiprodotti Nàvita nasce, in primo luogo, dal forte contenutoinnovativo delle soluzioni adottate; non a caso la società èstata chiamata a collaborare ad un progetto del Consiglio

Nazionale delle Ricerche, denominato Ianus, che ha comeobiettivo la realizzazione di un motore di ricerca che per-

metta di effettuare ricerche di tipo se-mantico-visivo su basi di dati fotografi-ci.Ma l’innovatività delle soluzioni, da sola,non è sufficiente a garantire il successoin un mercato che richiede anche il con-tinuo supporto nell’upgrade e nella ma-

nutenzione dei prodotti installati, e quindiuna capacità di investimento e una credibi-

lità necessaria per proporsi come partneraffidabili per le imprese editoriali.

Sotto questo aspetto, il “plus” di Nàvita è costi-tuito dall’appartenenza a un “reticolo” di imprese che trovain Sinedita il punto di riferimento principale per il mercatoeditoriale: una rete costituita da società non concorrenti traloro, che realizzano soluzioni complementari operandociascuna su un proprio segmento di mercato, riuscendo in talmodo ad ottimizzare l’offerta.Accanto a Sinedita, ben nota ai lettori di TecnoMedia con lesue soluzioni per il sistema editoriale dei quotidiani e per ildatabase publishing, di questo reticolo fanno parte ancheExenia, società specializzata nel software amministrativo-gestionale e nella gestione della raccolta pubblicitaria nelleaziende editoriali, e Lira, che ha sviluppato una serie disoluzioni rivolte alla gestione del personale.

I prodotti: gestione degli input...Un primo gruppo di soluzioni Nàvita - Wirenet e Giornalie-ro Foto - è rivolto alla gestione del materiale che entra nelsistema produttivo dei giornali: le agenzie testuali e fotogra-fiche in primo luogo ma anche i testi inviati dai collaboratoriesterni, le foto scansite localmente, etc.Wirenet è un software client-server che gestisce l’ingresso

Con questo articolo la società fiorentina Nàvita inizia a collaborare con il periodico TecnoMedia, aprendo un canale dicomunicazione diretta con gli operatori dell’industria editoriale italiana.

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FILO DIRETTO

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dei testi eterogenei ricevuti dalle agenzie di stampa, daicollaboratori via modem, e può gestire inoltre le immaginie gli infografici. Caratteristica peculiare del software è lapossibilità, per l’utente, di configurare in maniera semplicee senza l’intervento di uno specialista informatico le regoledi ingresso e di selezione del materiale che entra nel sistema,inserendo filtri per tipo di fonte, data e ora, parole contenutenel testo o nel titolo.Altra caratteristica assai utile di Wirenet è l’unificazione inun unico browser di tutte le informazioni ricevute, chevengono messe immediatamente a disposizione della reda-zione, risolvendo in tal modo tutti i problemi di gestione deiformati e delle visualizzazioni.La struttura a finestre indipendenti, inoltre, consente dimonitorare contemporaneamente tutti i criteri di filtraggioimpostati dal redattore, di effettuare ricerche, di crearearchivi di settore o privati, di effettuare segnalazioni tramitel’applicativo di posta elettronica incluso nel pacchetto. Il

sistema è infine predisposto per il collegamento diretto conl’editor del sistema editoriale o con i più diffusi wordprocessor in commercio.Giornaliero foto è un pacchetto finalizzato alla gestione edalla distribuzione redazionale delle immagini provenientida agenzie, collaboratori esterni via modem, scanner locali,CD-ROM e così via. Il software residente sul server gestiscein automatico l’ingresso delle immagini, le uniforma allostandard di produzione predefinito, e costruisce il databasegiornaliero delle immagini a partire dai campi IPTC. Perogni immagine si genera una bassa risoluzione, che vieneutilizzata per tutte le operazioni effettuate dai client, inmodo da non appesantire il traffico sulla rete. Il servergestisce infine il database delle immagini e “traccia” le fotoin base al loro stato di lavorazione: Disponibili (immaginientrate nel sistema e non ancora utilizzate), Lavorazione(immagini associate ad una zona di pagina o ad una inqua-dratura), Produzione (immagini in fase di controllo cromatico

e pixel editing), Da archiviare (immaginiprodotte o segnalate all’archivio storico).La novità più rilevante della stazione clientè costituita dall’estrema semplicità d’usodello strumento inquadratura, che consen-te anche all’utente più inesperto la deter-minazione dell’inquadratura corretta perla pagina, il controllo del colore, la verificadell’ingrandimento massimo possibile inbase alla risoluzione dell’immagine.

...Gestione dell’archivio...Multi Object è il sistema Nàvita per lagestione degli archivi storico-documenta-

Particolare della funzione di selezionedell’inquadratura di Giornaliero Foto.

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li in ambiente client-server. Il sistema consente l’archivia-zione di immagini fotografiche e pubblicitarie, infografici,testi non formattati, agenzie, articoli, titoli, didascalie, pagi-ne singole ed intere pubblicazioni. La struttura ad oggetticonsente una minore occupazione della base di dati, unita aduna grande velocità nella ricerca: ogni oggetto mantieneinfatti il corredo informativo che aveva all’inizio del flussogiornaliero di produzione, arricchito con il “valore aggiun-to” eventualmente conferito dall’archivista sotto forma dicommenti, associazioni, classificazioni.Multi Object può essere interfacciato con i più diffusi epotenti motori di ricerca oggi disponibili sul mercato, ed èin grado di effettuare ricerche sia in modalità relazionale chefull text, oltre che in image retrieval per il materialeiconografico. L’implementazione dell’archivio può esseretotalmente automatizzata, a partire dalla produzione giorna-liera, oppure sottoposta al con-trollo selettivo degli operatori.Il modulo client di Multi Objectconsente di effettuare ricerche “li-bere” oppure di farsi guidare dal-l’interfaccia utente, di affinare laricerca per passaggi successivi, divisualizzare i risultati della ricer-ca in modalità multi-object. E’possibile infine l’impostazione diprofili utente differenziati pertipologia di oggetto da ricercare oper livello di riservatezza.

...Gestione dell’organizzazione redazionale.Newsplan è la soluzione Nàvita per la gestione della segre-teria di redazione, un settore tanto delicato nell’organizza-zione del lavoro all’interno dei giornali, quanto sino ad oggitrascurato negli sforzi di informatizzazione dei sistemiproduttivi.Newsplan consente di automatizzare tutte le operazionitipiche di una segreteria di redazione: aggiornamento co-stante delle informazioni di servizio, compilazione delleagende, realizzazione delle rubriche di servizio che - in tuttoo in parte - vengono ad essa affidati. Il software gestisce laraccolta e l’organizzazione dei dati in un database, creal’integrazione con gli applicativi della famiglia MicrosoftOffice, ed effettua l’estrazione automatica dei testi necessarialla compilazione delle agende giornaliere. Per realizzarequesto obiettivo, il software effettua la gestione del calenda-

Una schermata di Intrabase. Come sipuò vedere, è possibile effettuare lavisualizzazione delle foto di agenziadall’interno di un comune browserInternet (in questo caso MicrosoftExplorer).

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rio degli avvenimenti, della circolazione delle informazionidalla Segreteria alla Redazione e viceversa, e verifica lerisorse necessarie e i relativi costi. Il sistema consente infinedi estrarre dati da esportare verso altri applicativi (peresempio Excel) per l’analisi statistica, nonché di effettuarecomunicazioni interne utilizzando un sistema semplificatodi posta elettronica, compatibile con MS Exchange.

Sistemi Intranet/InternetI prodotti Nàvita sin qui descritti utilizzano un’architetturaclient/server, ad oggi la più diffusa nell’ambiente editorialein virtù della sua sperimentata solidità ed affidabilità.Oggi tuttavia, grazie soprattutto al successo di Internet, si vaaffermando una modalità aggiuntiva di connessione, basatasul protocollo TCP/IP, sul linguaggio HTML, sui browserInternet standard. Certo, è ancora presto per dire se - equando - gli attuali sistemi editoriali client/server verrannosostituiti da architetture Intranet/Internet, ma già oggi èpossibile, utilizzando applicativi conformi a questa archi-tettura, gestire in remoto, magari con un computer portatileed un collegamento PPP, attività ritenute tradizionalmente“pesanti”, come l’interrogazione di un archivio di immaginio la consultazione delle agenzie. In questa area, Nàvita offredue prodotti, IntraMOB e IntraBase.

IntraMOB consente di sfruttare tutte le potenzialità delsoftware Multi Object anche in ambiente Intranet/Internet:interrogazione di un database di oggetti, con possibilità diricercare - e visualizzare all’interno di un browser Microsofto Netscape - immagini rasterizzate, line art, fotografie, testonon formattato, pagine in formato PDF, e così via; ricerchelibere o guidate dall’interfaccia singole o combinate pertipologia di oggetto, possibilità di registrare le sessioni dilavoro e di ripristinare le operazioni precedenti in modoautomatico, registrazione di criteri di ricerca.Con IntraBase è invece possibile effettuare la gestione diarchivi fotografici e i collegamenti con le agenzie di stampain modalità Internet/Intranet, utilizzando un browser Inter-net standard compatibile con la tecnologia “push”. Il soft-ware consente di raccogliere all’interno della schermata delbrowser in tempo reale tutte le informazioni ricevute dalserver dalle fonti più disparate (agenzie, collaboratori ester-ni, scansioni interne etc.), risolvendo tutti i problemi digestione dei formati e delle visualizzazioni. Il materialeviene controllato e “filtrato” sulla base dei parametri definitidall’utente: fonte, data e ora, parole contenute nel testo o neltitolo. E’ infine possibile effettuare il taglio della foto, ildimensionamento, il controllo dell’ingrandimento e la cor-rezione del colore.

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Il gruppo Agfa-Gevaert raddoppia i risultati:

8 miliardi di marchi il fatturato nel 1997

ABCAGFA GEVAERT S.p.a.

Divisione Graphic System

Via Grosio 10/4 - 20151 MilanoTel. 02.30741 Fax 02.3074429

Il 1997 è stato un anno estremamente positivo per ilGruppo Agfa-Gevaert. Secondo le previsioni Agfa rad-doppierà il risultato operativo che sarà di circa 480 milionidi DM (243 milioni l’anno passato) e raggiungerà per laprima volta nella sua storia gli 8 miliardi di DM difatturato. Si tratta di un 7% in più rispetto al ’96 (7,468miliardi di DM). Allo stesso tempo il profitto sulle venditeaumenterà dal 3,3% al 6%. La cre-scita del fatturato è da attribuireprincipalmente alla crescita di piùdel 5% delle quantità vendute.Nelle esportazioni, che rappresenta-no più dell’83% del business, i cambivalutari giocano tradizionalmente un ruoloprimario. Quest’anno hanno continuato a svi-lupparsi a favore di Agfa, producendo un aumento mate-matico di fatturato di circa il 6%. Tuttavia, con una cadutadi circa il 4%, i prezzi in moneta locale sono scesi ancoradi più rispetto all’anno passato, il che significa che ipostivi effetti dei cambi valutari sono stati parzialmenteerosi nel fatturato e completamente nel risultato finale.Le misure introdotte da Agfa l’anno passato per migliora-re l’efficienza e tagliare i costi hanno avuto un impattomolto positivo sul risultato.

Tutte le divisioni sono in crescitaAgfa ha registrato aumenti di fatturato in tutte e tre le sueDivisioni (Foto, Graphic Systems e Technical ImagingSystems). Tutte hanno migliorato sensibilmente il propriofatturato, malgrado la notevole pressione sui prezzi. Cia-scuna delle tre raggiungerà un risultato di più di 100milioni di DM.Il fatturato della Divisione Foto, che comprende Film,Finishing e Attrezzature per Laboratorio, è aumentato dipiù dell’8% arrivando a 2,5 miliardi di DM. QuestaDivisione rappresenta il 32% del fatturato globale. IlSettore Film ha mostrato una sostanziale crescita con la

vendita di 400 milioni di pellicole. Il Settore della cartafotografica è cresciuto solo di poco, principalmente perl’aumento del numero di laboratori fotofinishing compratida altri produttori di carta.Il Settore delle Attrezzature da Laboratorio ha compiutoeccellenti progressi, sia per quanto riguarda le attrezzaturefotofinishing che i Minilab.

La Divisione Graphic Systems haconsolidato ulteriormente la suaposizione tra le aziende leader delmondo nella fornitura di sistemi per

la pre-stampa. Raffrontato al 1996 ilfatturato è aumentato ancora del 5%

raggiungendo la cifra di 3,7 miliardi diDM. Questa Divisione contribuisce al fatturato

globale con una quota del 47%.

Il core business di AgfaAgfa ha ottenuto una crescita doppia nel suo settore piùampio, la pre-stampa fotografica. Ciò è da attribuireprincipalmente alle pellicole usate nelle fotocompositricidigitali. Crescita continua anche per la matrici da stampa.I sistemi di pre-stampa elettronica su vasta scala sonorimasti allo stesso livello dell’anno passato, mentre ilDesktop Publishing e la stampa digitale hanno registratouna crescita doppia. Sfortunatamente tutti i sistemi elet-tronici hanno una cosa in comune: essi soffrono in modoparticolarmente duro della pressione dei prezzi.L’acquisizione del settore Matrici da Stampa Offset ePellicole Grafiche della DuPont è prevista per il primotrimestre del ’98 ed è di enorme importanza strategica.DuPont ha registrato nel ’96 con queste due Divisioni unfatturato di 900 milioni di DM.Un buon 21% del fatturato del Gruppo è da attribuirsi allaDivisione Technical Imaging Systems, che comprende isistemi per la radiologia medica e industriale, pellicolecine e sistemi microfilm. Agfa ha aumentato il suo fattu-

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rato in questa Divisione del 9% portandolo a 1,7 miliardidi DM. I sistemi medicali rappresentano più del 75% diquesta Divisione e costituiscono quindi una delle princi-pali attività della società.

Le aree geograficheQuest’anno gli Stati Uniti hanno ulteriormente rafforzatola loro posizione confermandosi così come il più grossomercato singolo Agfa. Più del 21% (l’anno scorso 19%)del fatturato è stato infatti ottenuto dal mercato statuniten-se. In termini di marchi tedeschi il fatturato degli USA ècresciuto del 21%.

Anche gli altri paesi del Nord e Sud America hannoottenuto buoni risultati. E’ stata registrata una crescita dimercato in ogni paese, dal Canada al Cile. Il 53% delbusiness (3% in meno dell’anno passato) è stato raggiuntodal mercato europeo. Gli affari in alcune parti dell’Estre-mo Oriente hanno perso un po’ del loro dinamismo.Si può concludere affermando che dopo una serie di anniun po’ problematici, il Gruppo è tornato alla normalità. IlPresidente del Gruppo Agfa-Gevaert, Dr. Klaus Gerlachha lasciato il posto, il 1° gennaio ’98, al Dr. Klaus Seeger,mantenendo comunque i legami con la società in quantofarà parte del Supervisory Board di Agfa.

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“Circolari FIEG” raccoglie e segnala le informazioni e i commenti ai piùimportanti dispositivi di legge, indicazioni e raccomandazioni in materia sindaca-le, tributaria, disciplina dell’IVA e quant’altro attiene agli aspetti gestionali eamministrativi dell’industria dei giornali, oggetto di sistematica comunicazionealle imprese editrici e stampatrici.“Circolari FIEG” è un promemoria di facile consultazione, da tenere sempre aportata di mano, un nuovo strumento di lavoro per quanti hanno responsabilitàdirettive e gestionali nelle aziende del settore.

CIRCOLARI

Circolare del 14-11-97 N° 48 (Mi) Modifiche al vigente Accordo Nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani eperiodici finalizzate alla disciplina del prodotto editoriale a bassa rotazione divendita.

Circolare del 17-11-97 N° 49 (Mi) Incontro delle parti contraenti l’Accordo nazionale sulla vendita dei giornaliquotidiani e periodici: intese finalizzate all’osservanza della normativa nazionaleda parte dei rivenditori e delle relative strutture sindacali locali.

Circolare del 18-11-97 N° 50 (Mi) Pubblicazioni cedute unitamente a prodotti oggetto di attenzione da parte delleAutorità: responsabilità delle Aziende editoriali.

Circolare del 18-11-97 N° 51 (Mi) Riunione delle parti contraenti l’Accordo nazionale sulla vendita dei giornaliquotidiani e periodici: protocollo in materia di cessione congiunta di prodottieditoriali e supporti integrativi multimediali, effettuata attraverso la rete divendita.

Circolare del 24-11-97 N° 52 (Mi) Cessioni congiunte di prodotti editoriali e supporti integrativi o altri beni:variazione del prezzo defiscalizzato di vendita con decorrenza dall’1 gennaio1998, in applicazione del decreto legislativo n. 313 del 2/9/97 in materia diimposta sul valore aggiunto.

Circolare del 04-12-97 N° 92 (Rm) Corte di Cassazione. Sentenza n. 1776/96. Pratica giornalistica.

Circolare del 09-12-97 N° 54 (Mi) Convocazione Commissione Tecnica Operativa Milano 16 dicembre 1997 Serviziregioni nord e provincia Firenze.

Circolare del 09-12-97 N° 93 (Rm) Legge 24 giugno 1997 n. 196. Norme in materia di promozione dell’occupazioneContratti di fornitura di prestazioni di lavoro contemporaneo. Revisione delladisciplina sanzionatoria del contratto a termine.

Circolare del 11-12-97 N° 94 (Rm) Direttori amministrativi e dirigenti di giornali quotidiani; rinnovata il 4 dicembre1997 la parte economica del contratto collettivo nazionale di lavoro

Circolare del 16-12-97 N° 95 (Rm) Sblocco prepensionamenti ex art. 37 legge 5 agosto 1981, n. 416. Precisazionidell’INPS.

Circolare del 29-12-97 N° 56 (Mi) Esclusione degli automezzi adibiti al trasporto di pubblicazioni dal divieto dicircolazione previsto per i giorni festivi e particolari giorni feriali del 1998.

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Circolare del 31-12-97 N° 57 (Mi) Nuovo operativo invernale dei voli postali.

Circolare del 05-01-98 N° 1 (Rm) Iva sui prodotti editoriali. Circolare Ministero delle finanze n. 328/E 24/12/1997.

Circolare del 07-01-98 N° 2 (Rm) Comunicazione dei dati di tiratura dei quotidiani relativi al 1997 al Garante perla radiodiffusione e l’editoria.

Circolare del 09-01-98 N° 3 (Rm) Legge 27/12/97 n. 449, collegato alla finanziaria. Nuove disposizioni in materiadi tariffe telefoniche, di manifestazioni a premio e di contributi pubblici ad alcunecategorie di imprese.

Circolare del 12-01-98 N° 4 (Rm) Situazione occupazionale al trimestre ottobre - dicembre 1998.

Circolare del 13-01-98 N° 1 (Mi) Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri per il risanamento dell’EntePoste.

Circolare del 14-01-98 N° 5 (Rm) Premi per l’esportazione del libro italiano 1997.

Circolare del 16-01-98 N° 2 (Mi) Operativo voli postali.

Circolare del 16-01-98 N° 6 (Rm) Legge 27 dicembre 1997, n. 449. Disposizioni attinenti il settore giornalistico

Circolare del 22-01-98 N° 3 (Mi) Convocazione Commissione Tecnica Operativa Roma 3 febbraio 1998. Serviziregioni centro sud.

Circolare del 30-01-98 N° 4 (Mi) Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri per il risanamento dell’EntePoste. Rettifica del tempo di recapito standard per la consegna delle pubblicazioni.

Circolare del 03-02-98 N° 7 (Rm) DLGS 2/9/97 n. 314. Armonizzazione, razionalizzazione e semplificazione delledisposizioni fiscale e previdenziali concernenti i redditi di lavoro dipendenti darelativi adempimenti da parte del datore di lavoro.

Circolare del 19-02-98 N° 8 (Rm) contributi alle pubblicazioni di elevato valore culturale.

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Marzo-Aprile 1998dal al località evento organizzato da:

16/3/98 20/3/98 New York Seybold Seminars New York ’98 Seybold22/3/98 29/3/98 Sud-Est asiatico IFRA Study tour IFRA25/3/98 26/3/98 Vienna, USA Problemi ambientali per i quotidiani NAA30/3/98 2/4/98 Kuala Lumpur ANPE-IFRA Congress Expo ANPE-IFRA20/4/98 21/4/98 Bruxelles Tendenze e sviluppi tecnologici nella sala spedizione IFRA21/4/98 23/4/98 Vienna, USA Misurazione del colore e analisi degli stampati NAA

Maggio-Giugno 1998dal al località evento organizzato da:

6/5/98 10/5/98 Milano Converflex Europe 98 Centrexpo6/5/98 10/5/98 Milano Grafitalia ’98 Centrexpo6/5/98 7/5/98 Vienna, USA Gestione dello scarto NAA12/5/98 14/5/98 Vienna, USA Produzione digitale della pubblicità per i quotidiani NAA19/5/98 22/5/98 San Diego Newspaper in Education NAA31/5/98 3/6/98 Kobe 51st World Newspaper Congress FIEJ31/5/98 3/6/98 Kobe 5th World Editors Forum Conference FIEJ31/5/98 3/6/98 Kobe Info Services Expo ’98 FIEJ3/6/98 5/6/98 Amsterdam 68° Congresso mondiale INMA INMA8/6/98 10/6/98 Edimburgo Comprint International Intergraf9/6/98 10/6/98 Berlino Sistemi di pre-publishing IFRA19/6/98 21/6/98 Orlando Connections ’98 NAA20/6/98 23/6/98 Orlando NEXPO ’98 NAA

Luglio-Settembre 1998dal al località evento organizzato da:

2/7/98 3/7/98 Milano IFRA Italia 1998 Ifra-Fieg-Asig31/8/98 4/9/98 San Francisco Seybold San Francisco 98 Seybold22/9/98 30/9/98 Birmingham IPEX IPEX28/9/98 2/10/98 Vienna, USA Controllo di qualità per i quotidiani NAA

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