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TecnoMedia Periodico mensile. Anno XVII n. 65 - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma - Reg. Trib. Roma n. 21 del 27-01-2010 Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali - Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali ISSN 1974-7152 ADN Kronos Agenzia Giornalistica Italia Agfa-Gevaert Ansa APCOM Atex Denex Systems Technology Didelme Sistemi EidosMedia Elettra Exelis Ferag Italia Fujifilm GMDE Goss International HiT Media & Publishing Idab-Wamac International Interstrap Kodak Manroland Mima films Napp Systems R.G. Recmi Segbert Sinedita Sitma SMB Schwede Maschinenbau Sun Chemical Group Technotrans Telpress Tera Teufelberger Tolerans Visita il nostro sito Internet: http://www.ediland.it FILO DIRETTO LE AZIENDE INFORMANO Numero 65 - Giugno 2010 Nuove proposte di politica industriale I dati annuali FIEG, raccolti nella ricerca “La Stampa in Italia”, sono stati presentati il 22 aprile scorso, presso la Camera dei Deputati. a pagina 3 Il rinnovamento dell’ASIG pensando al futuro Nel corso dell’Assemblea dell’Associazione Stampatori, svoltasi il 12 marzo scorso, sono state rinnovate le cariche associative. a pagina 6 WAN-IFRA Italia 2010 tra innovazione e tradizione Le prospettive di sviluppo dell’industria dei giornali, dai nuovi supporti mobili alla trasformazione dei centri stampa. a pagina 9 Contro la crisi uno stabilimento “mono commessa” L’esperienza di Stampa Quotidiana, lo stabilimento del gruppo Colasanto alle porte di Bologna che stampa Il Sole 24 Ore e i suoi allegati. a pagina 11 “Software as service” e nuovi prodotti editoriali Dall’utilizzo di una nuova soluzione editoriale è nata Sestriere Life, la rivista che racconta una delle località turistiche più famose d’Italia. a pagina 14 E-reader e tablet: è l’ora del decollo? In un seminario svoltosi a fine marzo a Milano un gruppo di esperti ha discusso delle nuove opportunità di questo mercato. a pagina 17 In vigore in Italia la Direttiva macchine 2006/42/CE L’Associazione Stampatori ha organizzato un incontro tecnico su questo argomento lo scorso 15 aprile, presso l’Editrice La Stampa di Torino. a pagina 21 Ricerca & Sviluppo: la forza dell’innovazione Proseguono le interviste di TecnoMedia ai fornitori sulle strategie di inve- stimento per sostenere la crescita dell’industria editoriale. Goss .................................................................. a pagina 25 Sinedita............................................................. a pagina 27 Inchiostri offset: consigli per risparmiare Dalle ricerche effettuate da Sun Chemical Group una serie di accorgimenti utili per ridurre gli sprechi in produzione. a pagina 29 Filo diretto .............................................................................. da pagina 33 Le Rubriche

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Periodico dell'ASIG, Associazione Stampatori Italiana Giornali

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Periodico della ASIG - Associazione Stampatori Italiana Giornali -

Tecnologie, Prodotti & Mercati editoriali

ISSN 1974-7152

ADN KronosAgenzia Giornalistica ItaliaAgfa-GevaertAnsaAPCOMAtexDenex Systems TechnologyDidelme SistemiEidosMediaElettraExelisFerag ItaliaFujifilmGMDEGoss InternationalHiT Media & PublishingIdab-Wamac InternationalInterstrapKodakManrolandMima filmsNapp SystemsR.G.RecmiSegbertSineditaSitmaSMB Schwede MaschinenbauSun Chemical GroupTechnotransTelpressTeraTeufelbergerTolerans

Visita il nostro sito Internet:http://www.ediland.it

Filo direttole aziende inFormano

Numero 65 - Giugno 2010

Nuove proposte di politica industrialeI dati annuali FIEG, raccolti nella ricerca “La Stampa in Italia”, sono stati presentati il 22 aprile scorso, presso la Camera dei Deputati.

a pagina 3

Il rinnovamento dell’ASIG pensando al futuroNel corso dell’Assemblea dell’Associazione Stampatori, svoltasi il 12 marzo scorso, sono state rinnovate le cariche associative.

a pagina 6

WAN-IFRA Italia 2010 tra innovazione e tradizione Le prospettive di sviluppo dell’industria dei giornali, dai nuovi supporti mobili alla trasformazione dei centri stampa.

a pagina 9

Contro la crisi uno stabilimento “mono commessa” L’esperienza di Stampa Quotidiana, lo stabilimento del gruppo Colasanto alle porte di Bologna che stampa Il Sole 24 Ore e i suoi allegati.

a pagina 11

“Software as service” e nuovi prodotti editorialiDall’utilizzo di una nuova soluzione editoriale è nata Sestriere Life, la rivista che racconta una delle località turistiche più famose d’Italia.

a pagina 14

E-reader e tablet: è l’ora del decollo?In un seminario svoltosi a fine marzo a Milano un gruppo di esperti ha discusso delle nuove opportunità di questo mercato.

a pagina 17

In vigore in Italia la Direttiva macchine 2006/42/CEL’Associazione Stampatori ha organizzato un incontro tecnico su questo argomento lo scorso 15 aprile, presso l’Editrice La Stampa di Torino.

a pagina 21

Ricerca & Sviluppo: la forza dell’innovazioneProseguono le interviste di TecnoMedia ai fornitori sulle strategie di inve-stimento per sostenere la crescita dell’industria editoriale.

Goss ..................................................................a pagina 25Sinedita .............................................................a pagina 27

Inchiostri offset: consigli per risparmiareDalle ricerche effettuate da Sun Chemical Group una serie di accorgimenti utili per ridurre gli sprechi in produzione.

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Filo diretto ..............................................................................da pagina 33

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La Stampa in Italia:dalla crisi nuove propostedi politica industriale

Con il biennio 2008/2009 l’industria della stampa italiana archivia uno dei periodi più difficili della sua storia. I dati annuali di settore, raccolti dalla Federazione Editori nella ricerca “La Stampa in Italia 2007-2009” e presentati dal Presidente della FIEG Carlo Malinconico il 22 aprile scorso, presso la la Sala del Mappamondo alla Camera dei Deputati, non lasciano spazio a facili illusioni. Le difficoltà strutturali, pure condivise, in taluni casi, con altri Paesi, si accompagnano ad una azione di Governo che non solo appare del tutto insufficiente ma che, per alcuni recenti decisioni, come la soppressione delle tariffe postali agevolate, sembra andare nella direzione opposta rispetto a quanto sarebbe necessario per alleviare le difficoltà di un settore, l’informazione stampata, che resta una priorità strategica irrinunciabile in un Paese ad economia avanzata.Per questo, la Federazione Editori ha prospettato al Governo alcune linee di politica industriale, che riportiamo insieme ad un’ ampia sintesi dei dati di settore.

Il biennio 2008-2009 ha segnato il passaggio dell’industria editoriale attraverso una fase di crisi tra le più acute della sua lunga storia, con un fatturato complessivo in forte arretramento. Una caduta particolarmente grave ha colpito gli introiti pubblicitari, accentuando squilibri gestionali che riverberano ombre inquietanti sulle prospettive del settore.

Nei primi mesi del 2010, infatti, i motivi di preoccupazione non sono venuti meno e sono tali da portare a considerare la situazione dell’editoria giornalistica ancora immersa in uno stato di crisi.

I motivi sono riconducibili, in parte, a fattori endogeni di carattere strutturale e, in parte, a fattori esogeni, prevalentemente di natura politica, derivanti da un’azione di governo che non solo non è intervenuto per attenuare gli effetti di una congiuntura difficile e per allentare quei nodi strutturali che soffocano il settore, ma ha operato in senso contrario con la soppressione delle tariffe postali agevolate. Una misura che si traduce in un pesantissimo aggravio di costi proprio in un momento in cui le imprese devono confrontarsi con una flessione della domanda interna, particolarmente

pronunciata nel settore editoriale.È vero che in questo primo scorcio di anno, la

pubblicità sui quotidiani ha mostrato sintomi di ripresa. Ma l’incremento dello 0,6 per cento, viene dopo un calo del 16,4 per cento del 2009. Per i periodici, poi, quella che si registra all’abbrivio del 2010 è soltanto una decelerazione della flessione: al -29,3 per cento del 2009, ha fatto seguito nel primo trimestre del 2010 un calo del 13,5 per cento.

Sul terreno delle vendite i dati offrono indicazioni ancora deludenti. Le rilevazioni della Fieg relative al primo trimestre dell’anno in corso mostrano un andamento delle vendite dei quotidiani in calo del 6 per cento, un valore pressocchè analogo a quello medio del 2009 (-5,9 per cento). Anche per i periodici l’evoluzione di questi primi mesi non è incoraggiante ed è in linea con i risultati dello scorso anno allorchè i settimanali accusarono una battuta d’arresto del 5,6 per cento ed i mensili dell’8,9 per cento.

Il riflesso del negativo andamento di pubblicità e vendite si coglie nell’evoluzione del fatturato editoriale che, nel triennio in esame, ha subito tre consecutive

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flessioni: -1,4 per cento nel 2007, -4,5 per cento nel 2008, -9,0 per cento nel 2009.

Anche i costi industriali sono diminuiti ma in misura nettamente inferiore: -0,8 per cento, -1,7 per cento, -5,0 per cento. Ne è derivato che il margine operativo lordo (mol), risultato della differenza tra ricavi e costi industriali, ha subito un forte deterioramento, passando dai 261,6 milioni di euro del 2007 ai 16,2 del 2009. Una contrazione del 93,8 per cento che esprime il graduale esaurimento della capacità della gestione industriale di assicurare risorse adeguate alla copertura dei costi complessivi di esercizio.

La stampa periodica

Molto difficile è anche la situazione della stampa periodica, in quanto è proprio su questo segmento di mercato che gli elementi di crisi sia sul fronte della pubblicità che su quello delle vendite si sono manifestati con particolare evidenza.

L’intonazione poco brillante del mercato dei periodici era già emersa nel 2007, con una leggera flessione dei ricavi editoriali (-0,8 per cento), dovuta al deludente andamento delle vendite (-2,0 per cento) a fronte di ricavi pubblicitari ancora in crescita (+2,6 per cento). Nel 2008, l’andamento recessivo si è ampliato (-4,3 per cento), colpendo sia la pubblicità (-5,5 per cento) che le vendite (-3,9 per cento).

Ma è il 2009 l’anno peggiore per la stampa periodica che, secondo le stime, dovrebbe aver subito un calo del fatturato del 14,4 per cento, imputabile principalmente alla pubblicità in arretramento del 29,5 per cento.

Ma anche sul piano delle vendite la situazione è stata caratterizzata da notevoli difficoltà, con una flessione dei ricavi ad esse relativi del 9 per cento.

Il controllo dei costi

Nel breve periodo non sembra ipotizzabile modificare sostanzialmente la struttura dei ricavi, sia

in ragione di una domanda interna ancora ferma su livelli di deprimente contenimento sia perché le nuove vie della comunicazione online intraprese con convinzione dagli editori non o f f r o n o a n c o r a ritorni significativi. Pertanto, le variabili da sottoporre nel futuro più immediato ad un control lo rigoroso saranno quelle legate ai costi di produzione con

conseguenze che verosimilmente si faranno sentire anche sul mantenimento dei livelli occupazionali.

Proprio sul fronte dei costi, emerge l’incidenza elevata del costo del lavoro in rapporto al fatturato. Nella media delle società italiane analizzate da Mediobanca nella sua ultima indagine sui dati cumulativi di 2022 imprese emerge un rapporto costo del lavoro/ fatturato del 10,4 per cento nel 2008. Nel comparto stampa ed editoria il rapporto è stato, nello stesso anno, del 20,2 per cento, quasi il doppio, sopravanzando i valori del terziario (18,4 per cento), dove operano le società a più elevato valore aggiunto.

Il differenziale tra il costo del lavoro nell’editoria e quello di altri settori è ancor più evidente se viene espresso in valori assoluti. Nel 2008, il costo medio annuo per addetto, rilevato nel complesso delle società analizzate da Mediobanca, è stato di 49.300 euro, meno della metà di quello risultante dall’analisi dei bilanci delle aziende editrici di quotidiani (107.150 euro). Nelle medie imprese, quelle dimensionalmente più prossime alle imprese editrici di quotidiani, il costo medio per addetto è stato nel 2008 di 44.500 euro.

In un simile contesto, la questione centrale che si pone agli editori è quella di coniugare la valorizzazione dei mezzi tradizionali – che rappresentano tuttora il 95 per cento del fatturato delle loro imprese – con la capacità di trarre dai new media ricavi sufficienti a rimunerare gli elevati costi di produzione e, in prospettiva, a compensare la declinante redditività dei prodotti cartacei.

E’ questa la sfida imprenditoriale dei prossimi anni per l’editoria.

In questa direzione, un positivo contributo

Il Presidente della FIEG, Carlo Malinconico, ha presentato la ricerca La Stampa in Italia 2007-

2009, alla Camera dei Deputati, il 22 aprile scorso. ( Foto: Danilo

Schiavella- AG.ANSA)

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La Stampa in Italia: dalla crisi nuove proposte di politica industriale

è venuto dal recente rinnovo del contratto di lavoro giornalistico. Le parti sociali hanno maturato finalmente l a c o n s a p e v o l e z z a che l ’ i n t r ecc io d i tecnologie chiamato “mul t imed ia l i t à” è diventato un connotato p e r v a s i v o d e l l a comunicazione e che il trattamento digitale dei contenuti editoriali non ammette ambienti redazionali divisi in paratie stagne ed inutili duplicazioni di lavoro.

Il Governo e l’editoria

Per un sistema produttivo alle prese non solo con le terribili difficoltà del momento, ma anche impegnato a costruire nuovi modelli di produzione e di distribuzione dell’informazione, sarebbe stato lecito attendersi interventi di politica industriale di ampio respiro diretti, in prima battuta, ad attenuare gli effetti della congiuntura e, in prospettiva, a correggere storture legislative e di mercato per promuovere processi di adattamento al nuovo ambiente mediatico.

Niente di tutto questo è avvenuto. Anzi, sono state adottate misure – come quelle già

menzionate della sospensione delle agevolazioni per gli abbonamenti postali – che non è improprio definire punitive per il settore, in quanto ad effetto retroattivo, imponendo cioè la tariffa piena anche alle spedizioni per abbonamenti in corso retti da condizioni non più negoziabili.

Potrà provocare un senso di stanchezza in coloro che sono abituati a scorrere le “cronache” dell’editoria giornalistica, ma non si può fare a meno di ricordare che l’Italia è il Paese dove su cento copie di quotidiani soltanto nove sono vendute in abbonamento, mentre nella media europea il dato è della metà, con punte di 80 copie nell’area scandinava e di oltre 90 in Giappone.

Proposte di politica industriale

I possibili interventi di politica industriale sono molteplici.

Uno che avrebbe benefici estesi per tutto il siste-ma dei media è quello proposto a più riprese dagli

editori sulla parziale detassazione degli utili reinvestiti in pubblicità incrementale per favori-re l’afflusso di maggiori risorse ad un mercato pubblicitario che non riesce a decollare.

Effetto indotto di una misura del genere sarebbe anche quello di rivitalizzare la domanda interna, motore il cui

minimo di giri va decisamente aumentato se si vuole la ripresa economica.

Per alleviare il carico dei costi di produzione sulle imprese, costrette a pesanti azioni di ristrutturazioni con effetti sui livelli occupazionali, sarebbe opportuno ripristinate il credito d’imposta sugli acquisti di carta, misura già adottata nel biennio 2004-2005 con risultati molto positivi per l’industria editoriale e per quella cartaria, anch’essa colpita da una profonda crisi.

Altre misure potrebbero essere adottate per migliorare l’efficienza del sistema distributivo; per limitare il carico fiscale su aziende “labour intensive” quali sono quelle editoriali, attraverso l’abbassamento dell’incidenza dell’Irap; per armonizzare le aliquote agevolate dell’Iva, parificando il trattamento delle informazioni online fornite dai giornali a quello previsto per le informazioni su carta; per rendere effettiva la tutela del valore dei contenuti giornalistici attraverso una revisione della normativa sul diritto d’autore che ne limiti l’utilizzazione selvaggia da parte di motori di ricerca e rassegna stampa; per stimolare la diffusione dei giornali attraverso programmi efficaci di promozione della lettura nelle scuole e nelle famiglie e la defiscalizzazione degli abbonamenti.

Nello scenario che si profila in cui le ombre prevalgono sulle luci non è possibile aspettare che la crisi passi da sola, ma bisogna muoversi con urgenza e con la massima determinazione.

Gli “Stati generali dell’editoria”, preannunciati per la metà del 2010 dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, possono essere un’utile occasione per mettere a punto un disegno riformatore e di politica industriale coerente e, soprattutto, efficace. È auspicabile, però, che i tempi di realizzazione non si allunghino, pena il depauperamento di quel grande patrimonio sociale e culturale, rappresentato dalla pluralità delle voci della stampa italiana.

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5.145.647

4.842.054

I dati sulle tirature e vendite medie dei quotidiani per gli anni dal 2006 al 2009, quest’ultimo (con *) riferito ad un

campione di 57 testate.

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Associazione Stampatori:rinnovamentopensando al futuro

L’Associazione Stampatori Giornali – ASIG - ha avviato un processo di rinnovamento della propria organizzazione, con l’obiettivo di coinvolgere ancora di più le aziende associate, dando spazio ai giovani negli organismi direttivi ed operativi, per sviluppare le attività di servizio, pensando al futuro.

L’Assemblea dell’ASIG del 12 marzo scorso, che ha eletto alla presidenza dell’Associazione Stampatori, per il biennio 2010/2012, Giulio Dalla Chiesa, da oltre vent’anni al vertice del Gruppo editoriale e di stampa che fa capo alla famiglia Amodei, è stata per le aziende associate anche un’occasione importante per avviare un profondo processo di rinnovamento della propria struttura, con l’obiettivo di dare spazio ai giovani per sviluppare le attività di servizio pensando al futuro.

A raccogliere le proposte e a mettere in fila i desideri, e le aspirazioni, delle aziende associate, nei mesi che hanno preceduto l’Assemblea, hanno pensato i tre “saggi” nominati già nel corso del 2009, Roberto Beretta (Niber), Mirco Comin (Centro Stampa Editoriale), Paolo Polidori (Mediastampa e Monzastampa) in qualità di Presidente della Commissione. Loro hanno “consegnato”, formalmente, le nuove idee all’Assemblea, dopo averle illustrate al Consiglio di Presidenza.

Gli scenari industriali

“La prima domanda che gli associati si sono posti” – racconta a TecnoMedia Mirco Comin-“ è stata quale possa essere, nei prossimi anni, lo scenario più probabile per le aziende stampatrici di giornali, che oggi, come tutto il settore, stanno vivendo momenti certamente non facili”. Alcune indicazioni sembrano già chiare: progressiva apertura dei centri stampa quotidiani verso altri prodotti editoriali e commerciali su carte compatibili, da stampare durante turni di lavoro diurni; possibile aumento della terziarizzazione

dei servizi di stampa da parte degli editori, che nel corso degli anni hanno dimostrato di volersi sempre più concentrare sul loro core business lasciando ad operatori altamente specializzati (quali gli stampatori italiani) attività industriali non ritenute strategiche per loro; possibilità che nascano nuovi poli di stampa in seguito ad aggregazioni di stabilimenti che già esistono, per realizzare economie di scala più vantaggiose per il settore.

“L’ASIG, in quanto associazione di imprese”- conclude Comin-“ sarà comunque destinata a giocare un ruolo sempre più importante nel nostro Paese”, sia per quanto riguarda i servizi ai soci che per quanto riguarda i rapporti con le controparti datoriali, gli editori e sindacali, mettendo anche in conto una maggiore collaborazione istituzionale con FIEG, sia per quanto riguarda le questioni industriali che nei rapporti con il settore pubblico. Per realizzare tutto ciò, è indispensabile “dare spazio, e fiducia, ai giovani”, sottolineano all’unisono i tre “saggi”.

Giovani, dirigenti e imprenditori

“Quattro anni fa”- ricorda Polidori, Presidente della Commissioni dei “saggi”-“non è stato facile trovare un sostituto per Carlo Lombardi, che lasciava, per sua precisa volontà, l’Associazione dopo averla guidata per ventiquattro anni”. La scelta di nominare alla Presidenza Paolo Paloschi, Amministratore delegato dell’Editoriale FVG (Il Messaggero Veneto di Udine ed Il Piccolo di Trieste) dopo una lunga esperienza al vertice della Stampa di Torino, si è

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Associazione Stampatori: rinnovamento pensando al futuro

dimostrata molto felice. Paloschi ha guidato una transizione non facile, aiutando l’ASIG, con i componenti del Consiglio Direttivo che hanno condiviso la responsabilità della guida, a superare momenti non facili, che hanno coinciso con significativo peggioramento del mercato nazionale ed internazionale della stampa. Paloschi si è particolarmente impegnato per la revisione dello statuto dell’Associazione che, fra le altre novità, ha posto il limite tassativo del doppio mandato biennale per la rieleggibilità alla carica di Presidente.

Un segnale, come è stato più volte ricordato, molto chiaro in direzione di favorire i cambiamenti all’interno dell’Associazione.

A conclusione del secondo mandato biennale di Paloschi, l’Associazione ha deciso, all’unanimità, di nominare Presidente Giulio Dalla Chiesa, 58 anni, da oltre venti al vertice del Gruppo di aziende editrici e stampatrici che fa capo alla famiglia Amodei. “Una novità nella continuità”- sottolinea Roberto Beretta. Dalla Chiesa ha condiviso con Paolo Paloschi, per quattro anni, le responsabilità al vertice dell’Associazione, in qualità di Vice presidente, e mai in passato ne ha assunto la guida.

Oltre al curriculum professionale, sia sul fronte della stampa che su quello editoriale, per la candidatura ha giocato molto a favore l’esperienza nei rapporti con la Federazione Editori, destinati a giocare un ruolo molto importante anche nel futuro dell’ASIG.

Con il nuovo Presidente, l’Associazione ha anche avviato un cambiamento in profondità al proprio interno, potenziando tutti gli organismi direttivi con l’inserimento in posizioni di responsabilità di giovani manager e imprenditori. In Consiglio di

Presidenza entrano Gianni Paolucci (RCS Mediagroup) e Pierpaolo de Sanctis (Rotopress International) che

affiancheranno Alberto Borgarelli (Il Sole 24 Ore) riconfermato in questo ruolo e nominato Vice Presidente per il biennio 2010/2012.

Molte delle attività dell’ASIG saranno svolte dalle Commissioni di Lavoro. La più delicata, anche in vista dei rinnovi contrattuali, è quella delle Relazioni Industriali. “La scomparsa di Umberto Seregni, storico responsabile di questo settore” – sottolinea Paolo Polidori – “ha lasciato un grande vuoto sia da un punto di vista umano che professionale”. L’ASIG ha deciso di mantenere la tradizione di una guida “imprenditoriale” per le Relazioni Industriali, affidandone il timone a Giacomo Gorjux (Sedit) in qualità di responsabile, e a Michele Colasanto (Stampa Quotidiana) vice.

Entrambi al vertice di aziende di proprietà, “sono giovani, bravi e preparati” sottolineano all’unisono i tre “saggi”.

La Commissione Ambiente e Sicurezza sarà il crocevia da dove passeranno le attività di studio ed i nuovi servizi ai soci in un’area tecnica e normativa in rapido sviluppo. Alla guida della Commissione è stato confermato Federico Reviglio (Editrice La Stampa) che avrà come vice Nicola Signorini (Società Editrice L’Arena). Un binomio che porta con sé le numerose, e positive, esperienze maturate dai due gruppi in materia di applicazione delle norme vigenti.

Anche la Commissione stampa e confezionamento, che si è riunita di recente per avviare le attività del biennio 2010/2012, che prevedono, fra l’altro, la realizzazione di un “libro bianco” sui centri stampa

Da sin.: Paolo Polidori (Mediastampa e Monzastampa), Presidente della Commissione, Roberto Beretta (Niber) e Mirco Comin (Centro Stampa Editoriale), i tre “saggi” incaricati di raccogliere le indicazioni degli associati per avviare il processo di rinnovamento dell’Associazione Stampatori.

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italiani, in stretta collaborazione con l’Osservatorio Tecnico “Carlo Lombardi”, ha puntato su dirigenti tecnici giovani e di assoluta eccellenza, Dario De Cian (CSQ) e Giuseppe Pompameo (Gruppo Espresso). Con loro i problemi commessi all’evoluzione tecnologica ed alla gestione degli impianti saranno affrontati nella loro totalità, considerato che i due responsabili hanno maturato anni di esperienza nella stampa offset ed in quella flessografica.

Per la commissione Cross Media – New Media l’Associazione ha puntato su Fausto Graniero (La Stampa) e su Alessandro Vento, giovane manager che di recente ha lasciato RCS Mediagroup per avviare attività in proprio, ma che rimarrà comunque in contatto con l’Associazione, dopo averne rappresentato il gruppo per alcuni anni.

La Commissione Editoriale, nella quale sono stati nominati Vincenzo Borgogna (Gruppo Fingraf) Paolo Polidori (Mediastampa e Monzastampa) e Roberto Poli (Centro Stampa San Biagio) fornirà spunti per lo sviluppo delle attività informative dell’ASIG.

Nel Consiglio dei Probiviri Nedo Antonietti, in rappresentanza del Gruppo Farina, affiancherà Roberto Beretta (Niber) e Mirco Comin (Centro Stampa Quotidiani).

Assistenza alle aziende, tecnologie e risorse umane

“Tutte le Commissioni, con i responsabili nominati e con tutti i soci che ne entreranno a fare parte, focalizzeranno le attività lungo tre direttrici fondamentali”- sottolineano i “saggi”, ovvero “assistenza alle aziende, tecnologia e risorse umane”.

Per quanto riguarda la prima, le Commissioni competenti seguiranno gli aggiornamenti in materia normativa, organizzando, come è tradizione dell’ASIG, seminari tecnici specializzati per materia.

Le Commissioni, supportate dallo staff di ASIG, avranno anche il compito di seguire passo a passo l’evoluzione dei contratti di lavoro, che andranno in scadenza nei prossimi mesi.

“A partire da quest’anno”- sottolineano i “saggi” – “l’ASIG darà assistenza diretta a tutte le aziende associate per quanto riguarda le vertenze sindacali che riguardano i centri stampa, sempre in stretta sintonia con lo staff della Federazione Editori”.

Sono previste anche informazioni tempestive a tutte le aziende associate relativamente a provvedimenti legislativi di interesse per il settore, con particolare riguardo all’eventualità di nuovi strumenti a sostegno dell’occupazione e dello sviluppo tecnologico.

E proprio a questo settore, l’evoluzione tecnologica, l’Associazione continuerà a dedicarsi, sia attraverso il lavoro delle Commissioni tecniche competenti per materia, sia attraverso l’organizzazione di seminari specializzati, sia attraverso la raccolta sistematica di informazioni da distribuire al settore attraverso la rivista TecnoMedia ed il sito Ediland.

“Il lavoro non mancherà”- concludono i “saggi”-e quindi, “largo ai giovani per avviare la nuova Associazione Stampatori del futuro”.

La Hochschule der Medien di Stoccarda in visita al Corriere dello Sport-Stadio ed alla Stec

Un gruppo di studenti universitari della prestigiosa Hochschule der Medien di Stoccarda, accompagnati dai Professori Susanne Menzel, Rolf Fischer e dall’assistente Alexander Hogh, sono stati ospiti del Corriere dello Sport-Stadio e della Stec, per una visita di istruzione guidata dai manager del Gruppo Amodei.

L’iniziativa è nata da una proposta di WAN-IFRA ad ASIG. Gli studenti hanno potuto visitare sia la redazione dei giornale che la nuova sede del centro stampa, presso il Polo Tecnologico Tiburtino, assistendo a tutte le fase di produzione notturna.

A guidare il gruppo, il Direttore generale di STEC Alberto Vescovi. L’iniziativa ha riscosso un notevole successo fra gli studenti, ed i professori, del prestigioso istituto tedesco.

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Innovazione e tradizione:quale futuro per i giornali?

Il 22 e 23 giugno, a Roma, si svolge la XIII Edizione di WAN-IFRA Italia, la Conferenza internazionale per l’industria dell’editoria e della stampa quotidiana, promossa da WAN-IFRA, l’ Associazione mondiale degli Editori e della Stampa Quotidiana, dalla Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG) e dall’Associazione Stampatori di giornali (ASIG). Al centro dei lavori le prospettive di sviluppo dell’industria dei giornali, dalla trasformazione del prodotto stampato ai nuovi supporti eReader e tablet, dall’evoluzione dell’organizzazione del lavoro alla trasformazione dei centri stampa. Come sempre, nel programma fitto di relazioni e tavole rotonde, si alternano esperienze di successo già avviate in Italia ed all’estero, indagini di mercato e scenari industriali.

Il 22 e 23 giugno, a Roma, si svolge la XIII Edizione di WAN-IFRA Italia, la Conferenza internazionale per l’industria dell’editoria e della stampa quotidiana, promossa da WAN-IFRA, Associazione mondiale degli Editori e della Stampa Quotidiana dalla Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG) e dall’Associazione Stampatori di giornali (ASIG). Al centro dei lavori le prospettive di sviluppo dell’industria dei giornali, dalla trasformazione del prodotto stampato ai nuovi supporti eReader e tablet, dall’evoluzione dell’organizzazione del lavoro alla trasformazione dei centri stampa.

La prima giornata

Dopo i saluti di benvenuto del CEO di WAN-IFRA, Christoph Riess e del Presidente dell’ASIG Giulio Dalla Chiesa, si svolge la prima sessione dei lavori, dedicata a “E-Reader e tablet: nuovi strumenti e modelli di business per l’informazione mobile”. Dopo un’introduzione di scenario, fra tecnologie e prospettive di sviluppo industriale, ed alcune analisi dei trend internazionali, Vittorio Sabadin, autore del libro “L’ultima copia del New York Times, il futuro dei giornali di carta”, coordinerà una tavola rotonda fra direttori e dirigenti editoriali di quotidiani italiani ed esteri dal titolo: “Informare sui supporti mobili:

prospettive per l’informazione”.Il pomeriggio è dedicato agli editori italiani ed

esteri, che si confronteranno sul futuro dell’industria della stampa quotidiana. Il Presidente della FIEG, Carlo Malinconico, ha il compito di tracciare gli scenari di uno dei segmenti più importanti, e strategici, del mondo moderno: l’industria dell’informazione.

Al Direttore generale della FIEG, Alessandro Brignone, il compito di coordinare una tavola rotonda dove editori e manager italiani e stranieri si confrontano sui temi più delicati del momento, dalle risorse economiche – pubblicità e vendite – ai nuovi modelli di business necessari per competere in un’industria, quella della comunicazione, dove nuovi competitor – fra i quali spiccano i siti web – sembrano insidiare la forza del prodotto-quotidiano ma, contemporaneamente, potrebbero rappresentare un formidabile alleato per “catturare” nuovi lettori su Internet che, per ragioni culturali o anagrafiche, non hanno mai sviluppato la consuetudine con il prodotto stampato.

La seconda giornata

La seconda giornata dei lavori, prevista dalle ore 9.30 alle ore 13.40, è dedicata all’area industriale del prodotto-giornale: i centri stampa. Al centro dell’attenzione, le

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prospettive di sviluppo della stampa digitale a bobina per la produzione dei giornali, ed alcune esperienze di successo nell’evoluzione degli stabilimenti. Per q u a n t o r i g u a r d a l a sessione “digitale”, dopo un’introduzione di scenario curata da Manfred Werfel, Deputy CEO di WAN-IFRA, sono previste due relazioni su altrettante esperienze di successo - avviate da stabilimenti in Italia ed in Spagna – dove i giornali sono prodotti con tecnologie di stampa digitale di Kodak e Océ.

A seguire, una tavola rotonda dove i manager di queste due aziende internazionali illustreranno lo “stato dell’arte” della tecnologie, le prospettive di sviluppo a medio periodo e le opportunità che saranno disponibili per i centri stampa che vorranno sperimentare queste nuove soluzioni.

Alberto Borgarelli, Vice Presidente dell’Asso-ciazione Stampatori Giornali – ASIG – coordina il panel di manager che illustreranno, rispettivamente, la quotazione in borsa di un’azienda tipografica, il confronto serrato fra i contratti nazionali di lavoro dei grafici e dei poligrafici, e la possibilità di immaginare diversamente l’iter del prodotto-giornale dal centro stampa al punto vendita. Sono racconti, per argomenti e per “taglio”, abbastanza diversi rispetto alla tradizione

della Conferenza.La seconda giornata dei lavori è anche l’occasione

per la presentazione ufficiale al pubblico della Ricerca annuale dell’Osservatorio Tecnico “Carlo Lombardi”, un appuntamento importante per tutti i professionisti dell’industria dei giornali, che riceveranno, nell’occasione, copia della ricerca, che contiene, fra l’altro, la mappa anagrafica di Editori, Testate Quotidiane, Agenzie di informazione, Centri Stampa e Concessionarie di pubblicità attive nel nostro Paese, una banca dati sempre più utile, aggiornata ed apprezzata. A concludere i lavori, è stato chiamato il Past President di ASIG, Paolo Paloschi.

WAN-IFRA Italia 2010 si svolge presso il Centro Congressi dell’Hotel Crowne Plaza. L’inizio dei lavori è previsto alle ore 10.15 del

giorno 22 giugno.La Conferenza internazionale - tradotta

simultaneamente in italiano ed in inglese - offre a tutti i partecipanti, come di consueto, anche occasioni di incontro conviviale alla scoperta delle tradizioni eno-gastronomiche e culturali della città e della Regione che ospita la manifestazione.

La serata del 22 giugno ha in calendario una cena sulle terrazze del Vittoriano, affacciate sulla Città Eterna.

WAN-IFRA Italia 2010: tutti gli Sponsor

Dall’edizione del 2005, la Conferenza internazionale per l’industria editoriale e della stampa italiana ha aperto le porte alle aziende fornitrici di soluzioni, macchine e materiali di consumo per l’industria dei quotidiani.

WAN-IFRA Italia 2010 è stata scelta, anche quest’anno, da un nutrito gruppo di aziende leader internazionali, ciascuna nel proprio settore, che utilizzeranno la Conferenza per promuovere i loro prodotti ed i loro servizi.

Questo è l’elenco ufficiale degli Sponsor di WAN-IFRA Italia 2010:Agfa, Atex, EidosMedia, Dyna, Exelis, Ferag, Gmde, Goss International, Huber Group, Kodak, Mac-

Dermid, Océ, Printgraph, Rollin, SunChemical, Tecnavia, Vulcan, Westland.

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Stampa Quotidiana: qualità evolumi flessibili per un centro stampa “mono commessa”

Uno stabilimento “mono commessa” per battere la crisi? Sembrerebbe un azzardo in tempi difficili, quando la stragrande maggioranza del mercato va in direzione opposta. Ma se l’automazione, l’efficienza e la flessibilità dei volumi produttivi costituiscono le basi del progetto, il centro stampa “dedicato” ad una sola commessa può essere una soluzione vincente, come insegna l’esperienza di Stampa Quotidiana, lo stabilimento del gruppo Colasanto, costruito cinque anni orsono alle porte di Bologna, per la produzione di un’unica testata: Il Sole 24 Ore ed i suoi allegati.

In tempi difficili per il prodotto stampato, con la stragrande maggioranza degli stabilimenti Italiani che si stanno evolvendo in direzione di poli produttivi multi commessa, proporsi al mercato con una soluzione “dedicata” ad un’unica testata può sembrare davvero un azzardo. Stampa Quotidiana, lo stabilimento del Gruppo Colasanto alle porte di Bologna, nato cinque anni orsono per produrre la tiratura di una sola testata, il Sole 24 Ore ed i suoi allegati, per la diffusione nelle regioni di Emilia Romagna, Marche e Toscana. Una scelta decisamente contro corrente, che finora è stata confermata dall’editore, e che, grazie ad alcune caratteristiche specifiche del prodotto-quotidiano economico finanziario, si avvale di soluzioni d’avanguardia in termini di automazione industriale, volumi di stampa variabili ed efficienza produttiva.

Un gruppo internazionale

Oltre a Stampa Quotidiana, il Gruppo Colasanto dispone di altri poli produttivi in Italia: a Benevento (Poligrafico Sannio), a Carsoli (Telestampa Centro Italia) e, sempre in Abruzzo, Poligrafico Sannio 2, a Bologna Editorial (oltre a Stampa Quotidiana), a Paderno Dugnano il Poligrafico Europa e a Senago MPA.

Il Gruppo è presente anche all’estero, in Belgio, con gli stabilimenti di Mechelen e Nivelles. Oltre al Sole 24 Ore, il network di stabilimenti, che ha sede centrale

a Roma ed uffici a Milano, stampa altre testate italiane – fra le quali il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport. Il Gruppo gestisce anche la produzione di testate estere, fra le quali il Financial Times, il Wall Street Journal, l’International Herald Tribune, El Pais, Stars and Stripes, per le forze armate americane di stanza in Europa e nel Medio oriente, il Nikkei, l’Ashai e la Nuova Cina. Insieme, questi quotidiani rappresentano circa il 90% delle testate estere diffuse in Italia.

Collaborazione editore/stampatore

Il quotidiano economico Sole 24 Ore, ed i suoi allegati, sono stampati, per una precisa scelta, su macchine dedicate. Stampa Quotidiana, il sito produttivo più moderno del Gruppo, “è nata”- racconta a TecnoMedia Tullio Giovannini, Amministratore della società-“da una serie di idee discusse fra il fondatore del Gruppo, Luca Colasanto, ed il direttore tecnico del Gruppo Sole 24 Ore, Alberto Borgarelli”. Fin dal 2005 la “visione” era quella di sviluppare un centro stampa con macchine dedicate ad un’unica commessa, tenendo conto degli aspetti specifici della testata economico finanziaria, e quindi sviluppando il layout produttivo di termini di massima efficienza, affidabilità industriale, variabilità dei volumi lavorati ed automazione di processo.

Una delle caratteristiche del Sole 24 Ore, rispetto ad altri quotidiani nazionali italiani, è quella di dover

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gestire un numero molto elevato di abbonati, e di conseguenza si r i ch i ede una sa l a spedizione correttamente dimensionata per questo genere di commessa. Un al t ro e lemento costitutivo del prodotto, è la composizione su due o tre dorsi, ai quali si aggiunge un inserto che, per i contenuti, può essere lavorato con ventiquattr’ore di anticipo rispetto al resto del quotidiano. La sala di allestimento deve tener conto di questa possibilità.

Tecnologie integrate

I file digitali del Sole arrivano su linee ISDN, linee satellitari e line in fibra ottica, una ridondanza che, prima della flessibilità, ha come obiettivo la sicurezza e la garanzia che la testata ed gli inserti siano sempre ricevibili, qualunque cosa capiti. La fotoformatura avviene su due linee CtP Agfa Polaris DL, installate da Gmde, come l’impianto di piegatura e punzonatura della lastra, adattato all’angolo particolare di aggancio alla rotativa, sviluppato su specifiche tecniche del Sole. La velocità di incisione, 180 lastre/ora su singola unità, è ampiamente sufficiente all’attuale fabbisogno dell’impianto, che produce una media di

circa un milione di copie a settimana, su sei giorni lavorativi. La rotativa, una Regioman di Manroland, è equipaggiata con sette torri colore in grado di arrivare ad una foliazione massima in quadricromia di 56 pagine in formato 56*40, che corrispondono, nella formato tabloid della macchina, a 112, con una superficie di 28*20cm.“All’infuori del montaggio e smontaggio lastre”- spiega a TecnoMedia il project manager Francesco Pagni-“la rotativa monta tutti i controlli automatici di qualità”.

Lo stabilimento – mono commessa – stampa in coldset. Tre pulpiti controllano tutto il sito: uno per il capomacchina, uno per il controllo di registro ed uno dedicato all’inchiostrazione automatica del colore. Le sbobinatrici, che alimentano la carta color salmone del quotidiano economico-finanziario, sono installate a livello stradale, sotto le unità di stampa.

Lo stabilimento produce le pagine degli inserti del quotidiano base con ventiquattr’ore di anticipo, sfruttando il sistema di stoccaggio ed inserimento della Ferag. “E’ uno dei più avanzati d’Europa”- sottolinea il direttore del centro stampa Brunello Fini. Il Multisert Drum si compone di due tamburi, che girano abitualmente attorno alle 35.000 copie/ora ma sono stati testati per un volume massimo fino a 40.000. La configurazione e la tecnologia impiegata è la più moderna di cui dispone Ferag. I due tamburi possono girare in parallelo o in full backup. Quando si avvia la produzione del dorso-inserto, il sistema riceve il prodotto dalla rotativa e provvede allo stoccaggio all’interno dei rulli di raccolta. La sera successiva, quando si avvia in produzione il giornale base -su due o tre dorsi - l’impianto Ferag richiama dallo stoccaggio le copie dell’inserto e, direttamente

Tullio Giovannini, Amministratore di Stampa Quotidiana

La ribalta automatica dello stabilimento, che gestisce sia la linea pacchi che gli abbonati del Sole 24 Ore

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Stampa Quotidiana: qualità e volumi flessibili per un centro stampa “mono commessa”

on line, provvede all’inserimento ed alla composizione del prodotto finito e pronto alla spedizione. Tutta la lavorazione può andare in totale automatismo, con un solo addetto per macchina ai controlli generali.

La fase finale della spedizione, con la gestione del complesso indirizzario abbonati del Sole, si svolge su una doppia linea Sitma, la più avanzata, in termini tecnologici, offerta dall’azienda di Spilamberto (Mo). Il prodotto è prelevato dalla catena principale, piegato ed avviato ai pacchi per l’edicola o alla sezione di gestione abbonati, che lavora circa una copia ogni tre stampate. Anche la ribalta, come tutto il resto dello stabilimento, è automatica, e fornita dalla Sitma.

Il centro stampa, per ottemperare al capitolato tecnico, dispone di servizi esterni per garantire il funzionamento generale in qualunque condizione di emergenza. Un gruppo generatore autonomo da 2000 Hp è pronto ad entrare in funzione in caso di interruzione della fornitura dell’energia elettrica, e la rotativa dispone di un sistema di stabilizzazione per l’alimentazione che entra in funzione automaticamente in condizioni di emergenza. I condotti e i sistemi di inchiostrazione sono dotati dei più moderni automatismi, sviluppati in stretta collaborazione fra gli staff tecnici dell’editore e del centro stampa. Un’apposita area di osmosi per l’alimentazione dell’acqua di bagnatura in rotativa, ed impianti di raffreddamento e condizionamento di tutte le sale, completano le specifiche dei capitolati dello stabilimento.

Volumi variabili: un servizio all’editore

“Per Stampa Quotidiana”- sottolinea Tullio Giovannini-“l’impianto produttivo è dimensionato in funzione della commessa unica. Rotativa, trasporto, inserimento e spedizione sono state progettate per un servizio personalizzato.”

Non potendo, cinque anni fa, prevedere con assoluta precisione l’evoluzione del mercato e della diffusione del Sole, si decise, fin dal 2005, di installare un flusso di lavoro in grado di assorbire eventuali, significativi, aumenti di tiratura nel corso degli anni.

A tutti i principali fornitori dello stabilimento, Agfa, Ferag, Gmde, Manroland e Sitma, è stato richiesto, in

origine, un collaudo degli impianti per una velocità massima teorica totale di 75.000 copie ora sulle due linee, con ciascuna linea in grado di gestire fino a 40.000 copie/ora. Considerando che, ad oggi, ogni linea lavora ben al di sotto del 100% della propria

capacità - con possibilità di lavorare in parallelo o in full backup – la “precauzione” del 2005 si è tradotta nella possibilità, per l’editore, di disporre, cinque anni dopo, di servizio personalizzato di stampa e spedizione, in grado fare fronte a volumi variabili di tiratura, anche superiori agli attuali, senza dover mettere a budget alcun ulteriore investimento.

Flessibilità sul prodotto e sulla diffusione, tempestività e puntualità nelle consegne abbonati, capacità di variare i volumi in tempo reale: almeno per quanto riguarda i servizi offerti da un centro stampa, “anche mono commessa è bello” conclude Giovannini.

Da sin. Francesco Pagni, Project manager, Brunello Fini, Direttore di stabilimento

Gruppo Colasanto: le aziende che stampano giornali quotidiani

Marina Press (Benevento)Poligrafico Sannio 1 (Torrecuso-BN)Poligrafico Sannio 2 (Oricola-AQ)Telestampa Centro Italia (Oricola-AQ)Editorial (Medicina-BO)Stampa Quotidiana (Medicina-BO)Poligrafico Europa (Paderno Dugnano-MI)M.P.A. (Senago - MI)BEA Printing 1 - (Mechelen - Belgio)BEA Printing 2 - (Nivelles- Belgio)

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“Software as service”e nuovi prodotti editoriali:la storia di Sestriere Life

Competenze professionali, intuizioni editoriali e nuove piattaforme tecnologiche sono un mix formidabile, e non da oggi, per la nascita di nuovi prodotti. La novità, se mai, è che la testata è nata dalla scommessa di un giornalista di “autoprodursi”, lavorando in proprio negli spazi di tempo lasciati liberi dagli altri impegni professionali, utilizzando una nuova soluzione editoriale proposta come “software as service”. In ogni momento, da qualsiasi parte, il giornalista si collega al sistema editoriale “remoto” – residente su rete Internet – e scrive, prepara i titoli, ritaglia le fotografie digitali e impagina il tutto come se si trovasse in ufficio. Così è nata Sestriere Life, la rivista che racconta una delle località sciistiche più famose d’Italia, e che ha dato il benvenuto agli Azzurri in ritiro pre-mondiale per le sfide del Campionato di Sud Africa 2010.

“Imprenditore” non gli piace, è una parola troppo impegnativa. “Editore”, ancorchè locale, andrebbe un po’ meglio, ma tutto sommato lui preferisce definirsi “un giornalista, e fotografo, che si è autoprodotto”.

Ezio Romano, di Pasturana (provincia di Alessandria) residente a Bussoleno (To) piemontese “doc”, la decisione di “autoprodursi” l’ha presa l’anno scorso, dopo una lunga, ed impegnativa, “gavetta”, come fotoreporter e giornalista professionista, collaboratore di testate di informazione locale e, successivamente, responsabile di uffici stampa di aziende private ed enti pubblici, fra i quali il Comune di Sestriere.

La collaborazione è nata poco prima delle Olimpiadi Invernali di Torino, che hanno avuto, fra i teatri protagonisti di quest’evento, proprio le piste e le installazione del Sestriere.

La località, pur godendo di un immagine consolidata presso gli appassionati di sport alpini, ha finora fatto una certa fatica a bilanciare il divario fra l’affluenza turistica durante l’inverno – il 70% del totale annuale – e quella estiva, che arriva ad un più modesto 30%.

Il progetto editoriale

La spinta pubblicitaria offerta dalle Olimpiadi, e la considerazione che il Sestriere non disponesse di alcuno

strumento per fare conoscere la propria offerta, ha messo in moto una serie di riflessioni, e progetti, per un nuovo media locale per la promozione della località alpina. “Due obiettivi: qualità di prodotto e conti economici sostenibili” - spiega Ezio Romano a TecnoMedia –“ed un unico filo narrativo: cosa succede a Sestriere nel corso dell’anno, in inverno come in estate”.

Il progetto é ambizioso, ma il materiale non manca, perché la località piemontese ospita, nella bella stagione, concorsi ippici e rassegne d’auto sportive e d’epoca di richiamo internazionale, e altre attività di intrattenimento locale.

L’idea ha cominciato a prendere forma nel 2009, ed in parallelo è cresciuta la voglia di provare ad “autoprodursi”, immaginando una testata periodica a diffusione gratuita, con due uscite all’anno, interamente supportata dalla pubblicità, quindi con contenuti, immagini e veste grafica di alta qualità.

Poi è arrivato il passaggio più difficile, convincere l’Amministrazione della bontà del prodotto. E per farlo, c’era un solo sistema: abbattere i costi di produzione lungo tutto il flusso di lavoro.

“Software as Service”

“Non avendo un budget sicuro per realizzare

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“Software as Service” e nuovi prodotti editoriali: la storia di Sestriere Life

la pubblicazione”- spiega R o m a n o - “ h o d o v u t o , forzatamente, rinunciare al personale”. Ma il progetto Sestriere Life nasceva anche con l’obiettivo della qualità: si voleva un prodotto realizzato bene, con buoni contenuti, buone immagini e una impaginazione grafica semplice e ordinata. “Sarebbero serviti collaboratori sia nell’area della redazione che nell’area grafico-tecnica, disponibili solo quando occorreva. Purtroppo non potevo permettermeli”.

La soluzione al dilemma costi/qualità è arrivata dalla tecnologia. La vicinanza con Sinedita, software house piemontese con sede a Torino, la grande esperienza accumulata nel settore editoriale, quotidiani e periodici, e un certo “approccio culturale” in comune, orientato alla voglia di sperimentare novità, hanno funzionato a dovere. In particolare, ha funzionato una delle soluzioni proposte da Atinedis (società nata da una divisione di Sinedita, orientata al mercato delle aziende) denominata Your Operator, basata sui principi del “software as service”.

“Di solito sono i fornitori a tirare per la giacca l’acquirente”- racconta divertito Ezio Romano-“ma in questo caso sono stato io a insistere con il fornitore per sperimentare la loro soluzione in produzione”.

Your Operator è un sistema editoriale semplificato, residente su rete Internet, al quale i giornalisti ed i

grafici possono accedere ogni qual volta lo desiderano, con un semplice collegamento al web. Dopo aver digitato la password, il redattore si trova all’interno dell’ambiente di lavoro, sulle pagine della rivista in fase di preparazione.

“Ovunque mi trovi, ed in qualunque momento” spiega Romano-“è come se mi trovassi al desk di una redazione tradizionale”, salvo naturalmente la flessibilità assoluta negli orari e nelle modalità di lavoro.

“ E l a g r a f i c a ” - domandiamo- “come viene gestita?”

“Nello stesso modo”- risponde Romano. La piattaforma ha permesso di sviluppare, in fase di progettazione, un book di pagine grafiche, singole - o anche doppie, trattandosi di una rivista che punta molto sulle fotografie di qualità - che possono essere scelte di volta in volta direttamente dall’operatore, sempre collegato “on line” al sistema editoriale “virtuale”. Il giornalista “multi mediale” trascina in pagina la gabbia grafica, posiziona le fotografie, le ritaglia, le modifica e, se all’ultimo momento, opta per un diverso layout editoriale, “smonta” e “rimonta” la gabbia semplicemente trascinando in pagina un diverso modello, sempre scelto dal book.

“Per me-“ sottolinea Romano-“il software as service è paragonabile, per l’impatto sul mio mestiere, alla rete Internet ed alla fotografia digitale”: ubiquo, immediato, modificabile a piacere ed in tempo reale.

Chiunque lavori nell’industria dell’informazione, conosce bene i rischi di commettere piccoli errori. Un dettaglio sfuggito, può generare qualche “sbavatura”, anche se non grave, all’interno di un periodico. “Il sistema basato sulla modalità “software as service” – spiega Romano-“ limita gli attori che intervengono lungo

il flusso di lavoro”. Di conseguenza, quando si sbaglia, é molto più facile correggere in maniera diretta.

Il controllo totale della produzione

La piattaforma edi-toriale è semplificata,

La piattaforma “software as service” consiste in un sistema editoriale semplificato, residente sul web, al quale gli operatori si collegano per lavorare come se si trovassero seduti al desk di una redazione “tradizionale”

Ezio Romano, il giornalista che si è “autoprodotto” con la rivista

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ed è stata sviluppata in funzione della massima produttività indu-striale: garantisce, almeno per quanto riguarda l’esperienza ma-turata da Sestriere Life, una grafica standard, efficace e di qualità, senza indugiare in raffinatezze eccessive. Soprattutto, restituisce il controllo totale del mix della comunicazione stampata – titoli, occhielli, testi, immagini, didascalie ed impatto grafico – nelle mani dell’operato-re, che può modificare a piacere l’effetto finale, quando vuole e da dove vuole.

La flessibilità del flusso di lavoro, naturalmente, riguarda anche la ricezione dei materiali dall’esterno.Se il redattore dispone di un telefonino multimediale di ultima generazione, può farsi mandare contributi redazionali e fotografici dall’esterno, verificarli in tempo reale sul mini-schermo del cellulare e trasmetterli al sistema editoriale su rete Internet. In seguito, a suo comodo, potrà provvedere alla impaginazione.

Your Operator dispone di tre modalità di output in Pdf: un livello bozza, per una prima verifica su stampantine da ufficio, con un settaggio del distiller funzionale al risparmio del toner, un secondo livello “alta qualità” per il “visto si stampi”, ed una versione finale con livello qualitativo adeguato alla stampa professionale in quadricromia. Il sistema editoriale “software as service” e la nuova testata sono andate in produzione nello scorso mese di dicembre: 10.000 copie

stampate, 7000 già diffuse, ottanta pagine più quattro di copertina, tutte rigorosamente a colori. Il primo obiettivo economico é stato raggiunto: con la raccolta di pubblicità, affidata ad una società terza, si sono pagati tutti i costi di produzione,stampa e distribuzione.

La testata ha retto bene l’impatto, nonostante il momento non facile scelto per l’esordio. Se questi risultati si consolideranno, in futuro potrebbe esserci la possibilità di realizzare anche il classico “sogno nel cassetto” che, spiega Romano:” significa

poter coinvolgere qualche collega giornalista e qualche grafico specializzato” per arricchire la rivista che, finora, è un’autentica “one man company”. “Spero molto nel mercato”- commenta Romano-“ e magari anche in un po’ di buona sorte, che non guasta mai”.

E la fortuna, almeno quella che “aiuta gli audaci”, un primo segnale lo ha dato. Sestriere è stata la località scelta dagli azzurri per il ritiro pre mondiale di Sud Africa 2010. Una straordinaria occasione per promuovere la zona, i servizi – e la nuova rivista - presso un pubblico molto più ampio del previsto, e specialmente qualificato per quanto riguarda l’industria dell’informazione.

“Questo é l’immagine di Sestriere come la vogliono tutti” -conclude Romano-“una montagna di sport e divertimento”.

La rivista Sestriere Life

IX International Newsroom Summit di WAN-IFRA

Il IX International Newsroom Summit di WAN-IFRA, annullato a causa dell’impossibilità di raggiungere Londra per la chiusura degli aereoporti al seguito dell’eruzione del vulcano islandese, è stato riposizionato nei giorni 8 e 9 settembre prossimi, sempre nella capitale inglese.

L’incontro internazionale affronterà i temi della riorganizzazione delle redazioni giornalistiche nell’era della comunicazione multiple-media. Le informazioni di dettaglio, il programma ed i moduli per l’ iscrizione sono disponibili all’indirizzo web ifra.com.

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I nuovi dispositivi per lettura in digitale: scenari attuali e previsioni future

In un seminario svoltosi a fine marzo a Milano un gruppo di esperti ha discusso delle nuove opportunità di un mercato - quello dei lettori digitali - che dopo anni di promesse deluse potrebbe, forse, avviarsi finalmente verso concrete prospettive di sviluppo.Nella classifica delle “propensioni all’acquisto” dei contenuti digitali, raccolte da una ricerca di mercato, i quotidiani vengono al secondo posto, subito dopo i libri

Dopo anni di false par-tenze potrebbe, forse, es-sere arrivata la volta buona per il decollo di eReader e tablet in Italia.

Lo scorso mese di mar-zo, a Milano, si è svolto un interessante workshop, dal titolo “Effetto eReader”, nel corso del quale è stata presentata la ricerca “Verso eReader” di Simulation In-telligence, il cui obiettivo fondamentale è stato elaborare i primi scenari prevedibili circa le risposte all’offerta di eBook Reader, e dei relativi contenuti digitali, da parte del mercato italiano.

A discutere prospettive, e primi dati disponibili, un panel di esperti ed una folta platea, di fronte alla quale non è mancato il dibattito sull’evoluzione tecnologica e le strategie di editori e media, non solo per quanto riguarda i libri, ma anche per i quotidiani, i periodici, i video, la musica ed i giochi.

Previsioni di comportamento degli utenti

I primi risultati della ricerca, che proseguirà per tutto il corso dell’anno, hanno messo in luce conoscenza, aspettative, e intenzioni di acquisto degli utenti attuali e potenziali di eReader.

Questa prima fase è stata realizzata nel mese di Febbraio 2010, attraverso interviste telematiche, su un

campione totale di 2.000 individui rappresentativi della popolazione oltre i 14 anni residente in Italia. Queste interviste prelimi-nari hanno avuto la finalità di raccogliere le informa-zioni necessarie per l’avvio

della successiva ricerca continuativa “eReader Italia”, partita nel mese di maggio 2010 i cui primi risultati saranno disponibili all’inizio del mese di luglio.

Gli eBook Reader, questi sconosciuti

La ricerca ha messo per prima cosa in luce il fat-to che meno del 20% della popolazione italiana sa effettivamente che cos’è un eBook (tavola 1) e che i possibili acquirenti si sono dimostrati entusiasti (2,4%: “Certamente sì”), curiosi (7,8%:“Probabilmente sì”) e prudenti (“7,5%: “Forse no, ma…”).

Interessante la profilazione per sesso, età, profes-sione e titolo di studio dei possibili acquirenti (tavola 2), dove i più entusiasti sono gli uomini di età 35-54, lavoratori autonomi o dirigenti in possesso di laurea.

Che cosa frena ancora lo sviluppo

Perché allora i dispositivi per leggere gli eBook

La simpatica vignetta, pubblicata in origine sul New York Times, è stata

tradotta e presentata durante i lavori del

workshop.

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non sono ancora uno strumento diffuso? Tra le più frequenti motivazioni della bassa penetrazione, sti-mata in circa 30.000 unità, troviamo il primo luogo la mancanza di contenuti in italiano, la scarsa conoscen-za, la poca disponibilità di Ebook Reader nei negozi e la convinzione che presto ne usciranno nuovi modelli dotati di funzioni più interessanti. La situazione è destinata ben presto a cambiare con l’arrivo a fine maggio dell’atteso iPad anche sul mercato italiano,.

Probabilmente proprio in relazione alla scarsa o nulla conoscenza attuale dei supporti esistenti, il luogo in cui i potenziali utenti vorrebbero acquistarli sono i classici negozi di elettronica e di elettrodomestici (69%), mentre gli acquisti via web riscuotono solo il 16% dei consensi, nei grandi magazzini il 22% , nelle librerie il 12% nei negozi di dischi, videogiochi e film il 9%.

I quotidiani al secondo posto tra i con-tenuti acquistabili

Nell’elenco dei potenziali acquisti di contenuti digitali, subito dopo i libri, la pre-ferenza degli utenti va ai quotidiani, mentre gli abbonamenti a settimanali e mensili si posizionano, in graduatoria, dopo l’acquisto di musica, video, mappe e guide (tavola 3).

Un risultato giudicato sorprendente è la preferenza per i negozi di elettronica e di elet-trodomestici anche come luogo di acquisto dei contenuti (tavola 4) insieme alla notevole disponibilità a spendere per i contenuti, che sarà tutta la dimostrare alla prova dei fatti (tavola 5).

Per chi teme la cannibalizzazione del nuovo mezzo rispetto alle letture tradizionali, sembrano rassicuranti le rilevazioni secondo cui il 37% dei potenziali acquirenti di giornali non acquista mai o quasi mai la copia cartacea (tavola 6).

Quanto sarà veloce il diffondersi di nuove abitudini?

Questa domanda è stata posta da un altro protagonista del workshop, Fabio Franzoni, manager del Gruppo Il Sole 24 Ore, che ha raffrontato i 38 anni che sono stati necessari per la radio per arrivare a un’audience di 50 milioni, i 13 anni della Tv, i 4 anni di Internet, i 3 anni dell’iPod.

Non dovremo aspettare così tanto per l’iPad, l’atteso nuovo supporto Apple con funzioni di eReader, se riteniamo affidabili le stime delle vendite previste negli Stati Uniti, pari a un milione e mezzo di pezzi venduti a trimestre, e dell’affollarsi di utenti in Italia, dove, al momento di chiudere questo numero di TecnoMedia, è appena cominciata la commercia-lizzazione del nuovo dispositivo.

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I nuovi dispositivi per lettura in digitale

Come cambierà il giornale

Una decina di fatti di cronaca continua-mente aggiornati e una sempre maggiore personalizzazione basata sulle preferenze dell’utente, notizie relative al luogo in cui vive e servizi inerenti alla sua sfera familiare o professionale: così sarà il giornale di ciascuno di noi sull’iPad secondo Franzoni.

E i nuovi paradigmi del giornalismo vedranno aggiunte alle vecchie “3C” del giornalismo, e cioè contenuti, credibilità, cre-atività, altre nuove “3C” e cioè condivisione, comunità, conversazione.

I contenuti sono in arrivo

Dalla presentazione della ricerca Simula-tion Intelligence a fine marzo si sono succedute notizie di rilievo, a partire dal lancio dei nuovi lettori Samsung all’arrivo dell’iPad, ma è so-prattutto nel campo dei tanto attesi contenuti che si gioca la partita più importante.

La piattaforma di Telecom, i progetti autonomi di Mondadori, il recente lancio di Edigitale che riunisce le forze di Feltrinelli, Rizzoli e GEMS ed è aperta a tutti gli editori, sono solo i principali veicoli dei contenuti che tutti aspettano per verificare se, in occsione del prossimo Natale, ci sarà il tanto atteso, e sempre rimandato, “boom” degli eReader.

Focus sull’iPhone…

Un’interessante ricerca della Casaleggio Associati permette di fornire ulteriori dati su quello che è tra i supporti più utilizzati al momento per la navigazione e per la fruizione i contenuti editoriali, e cioè l’iPhone, di cui sono stati venduti oltre 26 milioni di pezzi in tutto il mondo.

Secondo i dati della Caseleggio Associati, il 78% della navigazione web mobile italiana avviene attualmente attraverso apparecchi Apple (iPhone e iPod).

Nel 2010 è prevista un’ampia diffusione dell’An-droid di Google, ma il gap rispetto all’iPhone è previsto resti ancora importante per tutto il 2010, mentre Nokia, e Blackberry hanno posizioni più contenute, il secondo soprattutto per la scelta di privilegiare la gestione della posta e dei calendari piuttosto che la navigazione. I nu-meri sono impressionanti: i download di applicazioni da

parte dei 26 milioni di iPhone e dei 19 milioni di iPod Touch nel mondo variano tra i 100 ed i 150 milioni al mese.

Le 120.000 applicazioni per iPhone disponibili nel 2009 si prevede diventeranno 300.000 entro fino 2010, anche se il business può considerarsi limitato alle prime 100 applicazioni più scaricate.

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&…e sulle sue applicazioni editoriali

Per quanto riguarda i prezzi delle applicazioni sca-ricabili nell’Apple store, il mercato online della Apple, il 32% delle ultime applicazioni è gratuito, mentre le applicazioni a pagamento nel 56% dei casi hanno un costo di 0,79 euro. Nella tavola 7 in cui si riporta la distribuzione dei prezzi delle applicazioni per categoria è evidente come le notizie e gli eBook riescano a posi-zionarsi tra le applicazioni distribuite a costi superiori. Appare evidente che è l’utilità o il successo del servizio venduto a far sì che un applicativo sia redditizio, fatto testimoniato dal posizionamento al primo posto in Italia per redditività del navigatore TomTom, venduto tra i 70 e gli 80 euro.

In campo editoriale molti applicativi sono stati creati per migliorare un servizio già esistente. Ad esempio i siti di notizie stanno creando applicativi gratuiti per fa-cilitare l’accesso alle notizie pubblicate e se il bacino di utenti è sufficientemente capiente è possibile renderlo a pagamento e inserire opzioni “push”. Resta interessante il caso del Guardian, che ha comunicato di essersi ri-pagato l’investimento nei primi giorni (15 mila sterline nei primi due giorni). Corriere, Repubblica e Stampa si sono già attrezzati con applicazioni per iPhone e prossimamente iPad.

Già otto quotidiani italiani fanno parte di Press Di-splay, il servizio online - fruibile via PA, Mac, iPhone

e iPad, Blackberry e Windows mobile - che mette già a disposizione testate quotidiane di diversi Paesi, con abbonamenti a partire da 9,95 dollari al mese: sono la Stampa, Libero, Il Corriere della Sera, Il Giornale, Il Corriere Italiano, Il Mattino, Il Messaggero, Il Rifor-mista e La Gazzetta dello Sport.

Negli USA massicia campagna per la carta stampata

In conclusione, un breve aggiornamento sulle vicen-de di giornali e riviste negli Stati Uniti, nel dilemma tra carta e digitale. Se il New York Times pubblica, lo scorso mese di febbraio, una sconsolata vignetta sul futuro dei supporti di carta, subito dopo cinque potenti editori tra cui Time Warner e Advance publications (Condé Nast) lanciano una campagna da 90 milioni di dollari sulle loro testate con il campione mondiale di nuovo Michael Phelps come testimonial. “We surf in the Internet. We swim in magazine” è lo slogan dell’iniziativa: fedeltà alla lettura contro lo zapping del web. Ricorda questi episodi nel già citato convegno “Effetto eReader” Ciro Calvanese, AD di Newspaper Milano, che conclude ricordando la necessità di porre maggiore attenzione sui lettori e sui loro bisogni, spesso più evoluti di quanto gli editori non pensino.

TecnoMediaPeriodico della ASIG

Associazione Stampatori Italiana Giornali

Via Sicilia 125, 00187 Romatel. 06 / 4883566 - fax 06 / 4883489

E-mail: [email protected]

Comitato Editoriale Vincenzo Borgogna, Roberto Poli, Paolo Polidori

Direttore responsabileLuca Michelli

hanno collaborato a questo numeroSalvatore Curiale, Giulia Leone

Segreteria di RedazioneElga Mauro

Registrazione del Tribunale di Roma n. 21 del 27-01-2010© ASIG Service S.r.l. - 2010 - Tutti i diritti riservati

Sede legale: via Ariosto 24, 00185 Roma

StampaSpedalgraf - Via dello Scalo Tiburtino 1 - 00159 Roma

Questo numero è stato chiusoin redazione il 3 giugno 2010

TecnoMedia è consultabile in Internet http://www.ediland.it

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Direttiva macchine:in Italia entra in vigorela nuova 2006/42/CE

Il 27 gennaio scorso, con il decreto legislativo nr. 17, lo Stato italiano ha recepito nel proprio ordinamento la nuova direttiva macchine 2006/42/CE. Queste regole vanno applicate obbligatoriamente dai costruttori di macchine destinate all’immissione sul mercato ed alla messa in servizio nell’ambito del territorio dell’Unione Europea, ma anche le aziende utilizzatrici devono fare attenzione ad alcune novità. L’Associazione Stampatori ha organizzato un incontro tecnico su questo argomento lo scorso 15 aprile, ospitato dall’Editrice La Stampa di Torino.

Dal 6 marzo scorso è entrata in vigore, anche nel nostro Paese, la nuova direttiva 2006/42/CE relative alle macchine, già attiva in Europa dal 29 dicembre scorso. Il corpus legislativo riguarda, naturalmente, i costruttori, ma anche i rappresentanti, i rivenditori e gli utenti finali che devono prestare attenzione agli aspetti connessi alla sicurezza delle macchine in funzione sul territorio della Unione.

La Commissione Ambiente e Sicurezza dell’ASIG - Associazione Stampatori Giornali – guidata da Federico Reviglio (Editrice La Stampa) Responsabile, e Nicola Signorini (Società Editrice Arena) vice, ha ospitato a Torino un TecnoMeeting dedicato alle novità contenute nel testo aggiornato della Direttiva macchine.

I due relatori invitati, Franco Tanzarella, Mechanical Certification Manager di Eurofins-Modulo Uno, e Marco Vigone, Amministratore delegato di I.E.C. e Presidente della Commissione sicurezza UNI, fra i massimi specialisti italiani del settore, hanno tracciato le linee guida del nuovo testo legislativo in vigore, sottolineando le novità, che non sono molte rispetto alla precedente normativa ma che contengono aspetti interessanti sia per i fornitori che per gli utenti.

Il nuovo testo legislativo

A far data dal 29 dicembre del 2009, la nuova

direttiva macchine 2006/42/CE ha sostituito la precedente direttiva 98/37/CE. Sul supplemento ordinario nr. 36/L della GU Serie Generale n.41 è stato pubblicato il testo del decreto legislativo nr. 17 del 27 gennaio 2010 con il quale lo Stato italiano ha recepito nel proprio ordinamento la nuova direttiva macchine.

Le regole introdotte devono essere applicate obbligatoriamente dai costruttori di macchine destinate all’immissione sul mercato ed alla messa in servizio nell’ambito del territorio dell’Unione Europea. “Il decreto di recepimento ricalca”- come ha sottolineato Franco Tanzarella in apertura della sua relazione-“in modo sistematico il testo della direttiva”. Da osservare immediatamente, per tutte le aziende ed i professionisti toccati a vario genere dalla normativa, che il legislatore italiano, in ottemperanza a quando disposto dai Paesi UE, ha introdotto nel nuovo testo una specifica (art. 15 del D.Lgs. n.17/10) che riguarda gli importi delle sanzioni amministrative pecuniarie suddivise in base alla tipologia di violazione.

Sanzioni e nuovi ambiti applicativi

Le sanzioni pecuniarie previste dalle norme aggiornate vanno dai 4.000 ai 24.000 Euro per i casi più gravi (immissione sul mercato o messa in servizio di

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macchine non conformi). Sanzionate anche le modifiche a macchine CE che originino una non conformità, la non corretta applicazione delle procedure di valutazione della conformità per le “quasi macchine”, la mancata presentazione del fascicolo tecnico, l’apposizione di marcatura non

conforme o indebita e le promozioni pubblicitarie di macchine non conformi.

Il campo di applicazione della precedente direttiva macchine viene allargato e rimodulato anche con la in-troduzione di nuove categorie di prodotto. In dettaglio, come ha spiegato Tanzarella, la direttiva si applica a: “macchine, attrezzature intercambiabili, componenti di sicurezza, accessori di sollevamento, catene, funi e cinghie, dispositivi amovibili di trasmissione mecca-nica (cardani) e quasi-macchine”. Quest’ultima, una novità introdotta dalla 2006/42/CE, indica “insiemi che costituiscono quasi una macchina ma che, da soli, non sono in grado di garantire un’applicazione ben determinata”. Per esempio, i sistemi di azionamento, le valvole attuate o i robot, devono essere accompagnati, a partire da quest’anno, da un’apposita dichiarazione d’incorporazione e dalle istruzioni per l’assemblaggio delle stesse con altre parti.

Rientrano nella disciplina macchine aggiornata an-che i “componenti di sicurezza”, ovvero quelli immessi sul mercato separatamente, il cui guasto o malfunzio-namento mette a repentaglio la sicurezza delle persone come, per esempio, i ripari e dispositivi di protezione destinati a proteggere i lavoratori esposti alle parti mobili degli impianti, oppure i sistemi di estrazione per le emissioni delle macchine, o i dispositivi per gli arresti di emergenza.

Rientrano nella direttiva, ed è un’altra novità, gli ascensori fino ad una velocità di 0,15m/s, gli ascensori da cantiere e le macchine portatili per il fissaggio o

macchine ad impatto.

La “nuova” marca-tura CE

I l f a b b r i c a n t e o il suo mandatario, prima di immettere sul mercato, o in servizio, una macchina, deve accertarsi che soddisfi

tutti i requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute previsti dalla normativa, deve provvedere a redigere e tenere agli atti il fascicolo tecnico e accompagnare la macchina con le istruzioni per l’uso; deve altresì accertarsi che sulla macchina sia

apposta la marcatura CE. Per quest’ultima, la norma stabilisce alcune novità: deve essere apposta nelle immediate vicinanze del nome del fabbricante o del suo mandatario, con la stessa tecnica di impressione, e deve rispettare le proporzioni del simbolo.

Altre modifiche riguardano le procedure di certificazione delle macchine e delle “quasi macchine”.

Un’avvertenza per gli utenti: rimane valido il principio, già espresso nella precedente direttiva, secondo il quale l’utilizzatore, che introduce nel mercato europeo una macchina per la quale il costruttore reale non abbia provveduto alla marcatura CE, diviene responsabile delle operazioni di marcatura a suo nome.

Macchine a noleggio e concesse in uso

Una serie di norme riguardano espressamente alcune avvertenze che anche gli utenti, qualora concedano in uso proprie macchine, faranno bene ad osservare con la massima attenzione. Infatti, come ha sottolineato Marco Vigone, la normativa vigente prevede che “Chiunque venda, noleggi o conceda in uso o locazione finanziaria macchine, apparecchi o utensili costruiti o messi in servizio…. Attesta, sotto la propria responsabilità, che le stesse siano conformi, al momento della consegna a chi acquista, riceva in uso, noleggio o locazione finanziaria, ai requisiti di sicurezza di cui…”. E chiunque conceda in uso attrezzature di lavoro “senza operatore” dovrà acquisire e conservare agli atti per tutta la durata del noleggio “una dichiarazione del datore di lavoro che riporti l’indicazione del lavoratore o dei lavoratori incaricati del loro uso”.

Da sin.: Franco Tanzarella (Eurofins-Modulo Uno), Marco Vigone (I.E.C.) e Federico Reviglio, responsabile

della Commissione Ambiente e Sicurezza ASIG, che ha dato il benvenuto ai partecipanti presso lo

stabilimento dell’Editrice La Stampa a Torino.

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Direttiva macchine: in Italia entra in vigore la nuova 2006/42/CE

In sintesi, sottolinea con forza Vigone, “si faccia estrema attenzione a prestare delle macchine di qualsivoglia genere a qualcun altro” perché in caso di incidente si aprono contenziosi i n f i n i t i e d a l l e conseguenze anche gravi.

Se possibile, “i mezzi di produzione non lasciamoli mai in mano a personale estraneo all’azienda”. Questa avvertenza vale sia per quanto riguarda la concessione in uso ad aziende terze, sia per quanto riguarda la concessione in uso a personale esterno che operi temporaneamente all’interno dell’ azienda.

Un esempio, portato a tale riguardo dai relatori, riguarda il malaugurato caso in cui uno stabilimento

presti un carrello elevatore – al cui utilizzo sono autorizzati tre addetti

- ad un quarto lavoratore “non autorizzato” all’uso. Se questo malauguratamente si infortuna, la

responsabilità è di chi ha “prestato” la macchina.

La sicurezza nelle macchine usate

E’ importante sottolineare, come ha fatto Vigone,

Per seguire il TecnoMeeting ASIG sugli aggiornamenti della Direttiva macchina sono arrivati a Torino dirigenti e tecnici delle aziende stampatrici e dei fornitori del mercato italiano.

I partecipanti registrati al TecnoMeeting ASIG sulla Direttiva Macchine

Il TecnoMeeting sulla Direttiva Macchine ha riscosso un grande interesse sia presso gli stampatori che presso i fornitori di macchine, costruttori e rappresentanti ufficiali per l’Italia. Di seguito pubblichiamo l’elenco dei partecipanti, scusandoci per eventuali omissioni.Alvaro Trezzi (Wamac), Angelo Fiore (Auxilia Graphica), Aristide Rizzo (Wamac)Attilio Chiozza (Sole 24 Ore), Claudio Delmenico (Wifag), Claudio Ghidini (Rotograf), Claudio Rossi (Gruppo Colasanto), Cosimo Angelone (Gruppo Colasanto), Davide Pomati (Ulisse Trading), Domenico Ciancio (La Sicilia), Fabrizio Imarisio (Cerutti), Federico Reviglio (Editrice La Stampa), Felice Serio (La Stampa)Francesco Quaranta (CSQ), Giuseppe Mazzei (Fingraf), Marco Cazzulo (Gruppo Espresso), Marco Graziani (Il Sole 24 Ore), Mario Incao (Cerutti), Massimo Luppi (Ferag), Maurizio Manzon (ILTE), Nicola Gambino (SEDIT), Nicola Signorini (Athesis), Oberdan Dall’Aglio (SITMA), Paolo Lelli (SITMA), Roberto Beretta (Wamac), Sergio Facchini, , Sergio Puoti (IEC), Sergio Tacconi (Gruppo Espresso) Stefano Farina (Technotrans), Stefano Mosca (Rotopress International), Tino Mandricardi (La Stampa).

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che, per quanto riguarda le macchine usate, la disciplina aggiornata non configura come “immissione sul mercato” – esentando da tutte le procedure legislative previste per questa fattispecie, - tutte le modifiche apportate alle macchine per migliorarne le condizioni di sicurezza, sempre che queste non comportino modifiche delle modalità di utilizzo e delle prestazioni previste dal costruttore.

La gestione della vendita, noleggio, gestione in uso di macchine prive di marcatura CE perchè già immesse sul mercato o già in servizio alla data di entrata in vigore della direttiva macchine prevede che il cedente attesti, sotto la propria responsabilità, che le stesse siano conformi alla legislazione previgente.

Carenze palesi e occulte

Quando durante un’ispezione o, peggio, a seguito di un incidente, si rilevano carenze palesi nelle macchine, scattano responsabilità civili e penali per il costruttore, per il venditore e per l’utilizzatore, con procedure parallele per l’iter amministrativo e per quello penale. Nel caso, invece, di carenze occulte, l’utilizzatore non è ritenuto responsabile.

Le sanzioni, pesanti, sono solo per il costruttore, ed anche in questo caso si seguono parallelamente due iter, quello amministrativo e quello penale.

Avvertenze per tutti

“E’ possibile sintetizzare alcune avvertenze per tutti, costruttori, venditori ed utenti?” chiede ai relatori Sergio Vitelli, Segretario dell’ASIG.

E’ opportuno, rispondono i relatori, che tutti, costruttori, venditori ed utilizzatori, abbiamo chiaro il quadro degli obblighi ai quali prestare la massima attenzione.

I costruttori di macchine destinate ad essere utilizzate all’interno della UE devono predisporre il fascicolo tecnico che deve contenere, tra i vari documenti, la analisi dei rischi, le istruzioni per l’uso; le macchine devono essere accompagnate dalla dichiarazione di conformità ed essere dotate di targa di marcatura CE.

Anche le linee intese come insieme di macchine dal funzionamento coordinato seguono le stesse regole per la marcatura CE; la documentazione in questi casi è allargata al sistema linea ed il relativo fascicolo tecnico conterrà anche i documenti relativi alle macchine e/o alle “quasi macchine” presenti in linea.

Le “quasi macchine” hanno una procedura di valutazione della conformità differente: un costruttore di

una “quasi macchina” è tenuto a redigere le istruzioni per l’assemblaggio e la cosidetta “dichiarazione di incorporazione” nella quale deve indicare, tra gli altri, quali dei requisiti di sicurezza ha soddisfatto; sulla “quasi macchina” non deve essere apposta la marcatura CE.

TecnoMeeting ASIG 2010:

i prossimi appuntamenti

Il programma dei TecnoMeeting ASIG, per il 2010, prevede altri due appuntamenti con l’industria della stampa e dell’editoria italiana:

- 30 settembre, ROMA Materie prime

- 25 novembre, MILANO Stampa digitale a bobina

Le agende dei TecnoMeeting saranno, come di consueto, pubblicate sul sito ediland.it ed inviate per email.

La partecipazione ai TecnoMeeting è gratuita.

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Controllo dei costie flessibilità in produzioneper competere sul mercato

Dopo l’annuncio che la SEC, Shanghai Electric Corporation, ha deciso di esercitare l’opzione per rilevare il 100% della proprietà di Goss International nel mese di giugno 2010, il Gruppo, fra i leader internazionali nella fornitura di macchine da stampa offset per il mercato dei quotidiani, si consolida per le sfide dell’editoria mondiale, proponendo soluzioni che offrono agli stampatori un rigoroso contenimento degli investimenti e la massima flessibilità produttiva. John Richards, Director – Product Management di Goss International, delinea il rinnovato impegno del Gruppo per il mercato dell’editoria quotidiana che, solo in Italia, conta un installato di oltre 825 gruppi di stampa e 40 pieghe.

TecnoMedia (TM) - Il 2009 è stato un anno molto difficile: quali insegnamenti ha tratto Goss International dalla crisi che ha investito il settore dell’editoria?

John Richards, Goss International (JR)– Goss è pienamente consapevole che il volume degli investimenti tecnologici per l’industria dei giornali non possa rimanere sempre su livelli molto elevati.

Durante i periodi di crisi, ci saranno comunque alcune aziende che continueranno a sostenere importanti investimenti. Altre aziende sentiranno la necessità o di puntare su soluzioni più economiche, o di investire più semplicemente per implementare linee di produzione che già sono installate.

Goss è sempre stata impegnata a fornire supporti di alta qualità industriale e implementazioni per le proprie soluzioni già installate. I tempi difficili hanno dimostrato che questo impegno di Goss è stato uno strumento di grande importanza per servire i nostri clienti. Per le aziende editrici e stampatrici che hanno potuto confermare gli investimenti in nuove linee, Goss ha focalizzazo l’attenzione sulla fornitura di una linea completa di rotative e sale spedizione per la gestione di grandi volumi.

Ma lo stile dell’innvovazione non è stato solo applicato alle soluzioni di alta gamma come la FPS: la doppia larghezza della rotativa Uniliner T-90 fornisce una maggiore flessibilità a quella serie di macchine, facilitando una produzione multiformato laddove,

per ragioni contingenti legate all’architettura del capannone industriale, è necessario studiare un layout non convenzionale per la macchina da stampa.

TM – Che cosa hanno chiesto i clienti internazionali a Goss nel corso del 2009?

JR – L’obiettivo che accomuna tutte le aziende editrici e stampatrici è quello di ottenere il massimo risultato dagli investimenti effettuati nell’area di stampa. Per alcune aziende il massimo risultato si intende raggiunto quando riescono a sostenere, a costi molti bassi, la produzione di una serie definita di prodotti. Per altre aziende, invece, il miglior risultato comporta massimizzare la flessibilità del prodotto per potere soddisfare nuovi mercati, anche pensando ad opportunità che siano ancora in via di definizione, molto orientate al futuro. I forni per la stampa heatset, quelli con tecnologia a raggi UV, il ciclo di stampa ibrido heatset/coldset, l’impiego di bande di carta a larghezza variabile sono alcuni degli elementi che aggiungono valore alla linea principale della produzione.

TM – Cosa hanno chiesto, e chiedono, le aziende italiane?

JR – L’Italia, come altri Paesi industrializzati, è stata colpita dalla crisi economica che dalla fine del 2008 ha investito anche il settore dei quotidiani. Dopo aver compiuto notevoli investimenti, che hanno comportato modifiche nei formati di stampa e

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l’installazione di nuove rotative su tutto il territorio, gli editori italiani hanno pensato anche a riorganizzare la loro struttura, nel momento in cui si sono fatti sentire il calo pubblicitario e la migrazione degli investimenti verso nuovi media.

Non sorprende, pertanto, che solo un numero relativamente ridotto di macchine nuove sia stato acquistato, ed in molti casi si è trattato di estensioni di linee già esistenti, o di implementazioni con accorgimenti tecnologici per il taglio dei costi in produzione, o anche di “nuovi concetti” come la Universal XL o l’ Uniliner 3/2.

Questi investimenti scaturiscono dal lungo, e saldo, rapporto di fiducia e di stretta collaborazione, maturato nel corso degli anni tra Goss e i suoi clienti italiani. Inutile dire che, ora più che mai in passato, i clienti sono attenti ai prezzi, e molto esigenti all’assistenza tecnica che ricevono dal loro fornitore.

Goss è stata sempre impegnata nel mercato italiano, che noi consideriamo uno dei più importanti in Europa, dove abbiamo oltre 825 unità di stampa e 40 piegatrici delle linee Universal 45/50, Universal 75 e Uniliner, e circa 100 unità di Super Community, oltre alle installazioni di Colorliner e Headliner.

TM – Ci sono differenze fra gli stabilimenti di grandi dimensioni che stampano diversi prodotti e centri stampa di dimensioni più ridotte che stampano solo quotidiani?

JR – Noi vediamo due tipologie di centri stampa multiprodotto: le aziende che stampano molte testate quotidiane per la distribuzione in una zona più ampia, e quelle che stampano in diversi formati sia testate quotidiane che altri prodotti di stampa commerciali. Le prime hanno un obiettivo ben definito: la capacità di alta produzione, con una più modesta flessibilità. Per la seconda tipologia di azienda, la flessibilità rappresenta la chiave di volta. I centri stampa di minore dimensione prendono talvolta spunto da quelli di maggiori dimensioni, sia quelli con un alto numero di testate quotidiane che quelli dove si producono sia giornali che prodotti commerciali.

TM – E’ possibile progettare una sorta di “rotativa ideale” in grado di soddisfare le richieste

dei clienti?JR – Il modello di rotativa

ideale sarebbe quella che soddisfa tutti i desideri di tutti i clienti, naturalmente ad un prezzo molto competitivo. In attesa che ciò si verifichi, Goss si è concentrata nello sviluppo di soluzioni per ciascuno dei segmenti di mercato dei quali abbiamo parlato. La FPS è la proposta per l’alta produttività, la flessibilità nei prodotti e nei formati, il ciclo misto coldset / heatset e la possibilità di uscite con tagli diversi per fare fronte a commesse future. La

Uniliner T-90 è per il mercato che richiede flessibilità, spazi limitati e possibilità di gestione di commesse commerciali. La linea Magnum -una Community più sofisticata- per i quotidiani con budget sotto stretto controllo, produzioni semi commerciali, manutenzione ridotta.

Ci sono anche soluzioni automatizzate che possono migliorare le prestazioni su tutte le rotative, come il sistema di inchiostrazione digitale DigiRail.

Il concetto innovativo XL è proposto per installazioni di media tiratura e per quando ci siano alte foliazioni, dal momento che consente di dividere il numero di gruppi stampa per due pur mantenendo un salto pagina di due in due.

Il concetto 3/2 è la risposta alla foliazione tabloid in calo e ai prodotti a rischio di fuori registro. Utilizzando bobine di minori dimensioni, propone una semplificazione nei passaggi carta, efficace per diffusioni di medio volume, e installazioni produttive multiple.

TM – Dove vanno la Ricerca e lo Sviluppo di Goss?

JR – La Ricerca e lo Sviluppo della Goss supportano la visione dell’azienda per l’eccellenza nelle rotative di stampa offset, sia attraverso i suoi concetti tecnologici più avanzati, sia garantendo che le proprie soluzioni, a partire da quelle più semplificate, funzionino bene, ed in modo affidabile, per molti anni.

Crediamo che le tecnologie per la stampa, la essiccazione, la piegatura, la movimentazione dei materiali ed i sistemi di controllo della rotativa siano fondamentali per fare di Goss un fornitore mondiale sicuro e affidabile, sia per l’odierna produzione dei giornali che per come si evolverà il mercato.

John Richards, Director – Product Management di Goss International

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Piattaforme editoriali(e qualche idea) per nuovi modelli di business

Diversificare i mercati, sviluppare piattaforme innovative e trasferire know-how da un settore industriale ad un altro: è la “bussola” di Sinedita per orientare gli investimenti in ricerca & sviluppo, con l’obiettivo di proporre, assieme alle tecnologie, qualche nuova idea per sperimentare modelli di business non tradizionali.

TecnoMedia (TM) - Il 2009 è stato un anno molto difficile: quali insegnamenti avete tratto dalla crisi internazionale?

Paolo Agus, Patrizio Callegari, Sinedita (SN) - Per prima cosa, come tutti, abbiamo imparato a

tenere i costi sotto controllo, mantenendo però il grande patrimonio di professionalità che abbiamo in azienda. Lì non abbiamo tagliato nulla. Una buona parte del patrimonio accumulato da Sinedita è nelle persone, che conoscono il mercato ed il modo di soddisfarlo. Anche nei momenti di crisi, questa ricchezza non si può disperdere.

TM- Che cosa vi hanno chiesto gli editori di giornali?

SN- La prima richiesta è stata molto “tradizionale”: taglio dei costi, di prodotto e servizi, conseguente al blocco degli investimenti. Poi hanno cominciato a chiederci quello che tutti si stanno domandando, ovvero dove sta andando il mercato editoriale.

TM-Voi che cosa avete risposto?SN- Non è semplice trasformare un mercato

fortemente stabilizzato, come l’editoria quotidiana, in qualcosa di diverso, e meno che mai è facile farlo dall’oggi al domani. La convergenza, ovvero la necessità di uscire su più media contemporaneamente, è in atto da molto tempo. Il problema, per tutti, è che questo cambiamento non porta vantaggi economici immediati. Richiede degli investimenti, non tanto per il sistema editoriale, quanto per la riorganizzazione interna, necessaria se si vuol fare il web seriamente. Purtroppo i ricavi significativi sono ancora, per tutti i “pionieri” della nuova editoria multi media, ipotetici.

La pubblicità sul web cresce in proporzione, ma in valore assoluto è ancora bassa.Quello che ci sembra è che, al momento, manchi la capacità di inventare nuovi modelli di business.

TM- Puoi precisare meglio?SN- E’ paradossale: molti editori arrivano da noi

per chiederci idee, proposte e soluzioni nuovi. Quando noi avanziamo delle ipotesi, ci guardano “male”: non si può, è improponibile, l’azienda non capirebbe e via di seguito.Naturalmente noi continuiamo ad essere fornitore di sistemi, ma potremmo essere visti anche come – passateci il termine - suggeritori/consulenti di nuovi modelli, anche perché su questo abbiamo investito in tempo di crisi.

TM-Ovvero?SN-Pur continuando a seguire da vicino il mercato

dell’editoria quotidiana, abbiamo ritenuto che i tempi fossero maturi per proporre le nostre soluzioni a quelle aziende che devono trattare un grande numero di “Informazioni” per le loro attività. Sono i mercati dove operano società “editoriali” che non sanno di esserlo.

TM-Quali mercati e quali aziende?SN- Per esempio la Grande Distribuzione. A loro

abbiamo portato competenze editoriali, e soluzioni, che sono state accettate in quanto estremamente convenienti perché, appunto, consentivano di lavorare in modo diverso dal passato, realizzando economie di scala molto interessanti. Abbiamo fatto addirittura nascere una società dedicata, la Atinedis, che si rivolge alle aziende che talvolta rischiano di essere editori inconsapevoli. In Atinedis abbiamo investito in una server farm

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molto potente, dalla qua l e e rogh i amo servizi per le aziende non editrici, legati a l l ’ impaginazione r e m o t a , m a c h e p o t r e b b e e s s e r e offerta con altrettanta efficienza agli editori tradizionali.

TM- Che cultura tecnologica avete portato?

SN- facciamo un esempio. Uno degli strumenti tipici per portare efficienza in un ambiente editoriale è il timone. È un concetto ovvio nei giornali, ma innovativo in altri mercati. La Grande Distribuzione, che deve produrre volantini ed altre pubblicazioni piene di immagini, di prezzi e di altre informazioni commerciali per campagne promozionali sui punti vendita, che richiedono milioni di copie e tempi brevissimi per la produzione, hanno trovato nelle nostre soluzioni editoriali, adattate a loro, strumenti formidabili per produrre in modo diverso e con una diversa organizzazione del lavoro.

Una sola persona controlla tutto il flusso di dati impaginati in tempo reale, corregge e sistema i layout senza più l’intermediazione delle email, delle telefonate, e… dei malintesi. Molti dei nostri clienti GDO hanno ottimizzato costi e tempi anche in percentuali superiori al 50%.:contenuti dinamici e riorganizzazione del lavoro, semplicemente introdotti utilizzando concetti, e strumenti, tradizionali per la stampa.

TM-E voi quali nuove esperienze potreste offrire al settore editoriale tradizionale?

SN- Abbiamo capito che senza una pianificazione strategica della crescita è difficile migliorare le cose all’interno delle aziende editoriali.

Occorre lavorare sulla cultura editoriale e di marketing, cosa non facile quando l’unico contatto con gli inserzionisti, la concessionaria, è una struttura esterna rispetto al resto del giornale.

TM-Ma che cosa si potrebbe fare di più?SN- Abbiamo in mente, e stiamo proponendo, nuovi

modelli di business che consentirebbero di sfruttare meglio la posizione degli editori locali sul territorio, anche utilizzando solo gli strumenti già in uso.

N o n s a r e b b e difficile realizzare nuovi prodotti editoriali e nuovi “oggetti” di informazione, verticali o atipici rispetto ad un normale quotidiano, utilizzando strumenti “ n o n i n v a s i v i ” rispetto all’attuale organizzazione del lavoro. Magari anche cambiando il modello di business fra noi ed i nostri clienti.

TM- In pratica, facendo cosa?

SN- Tramite la server farm di Atinedis proponiamo strumenti che, per esempio, consentono di “impagi-nare” la pubblicità in modo interattivo fra la testata e il cliente, collegandosi ovunque con la piattaforma operativa residente su Internet. E’ un modo diverso di fare lo stesso lavoro, vendere spazi agli inserzionisti locali. E noi pensiamo, per esempio, a questa intera-zione per i contenuti degli annunci immobiliari o di quelli delle autoconcessionarie, e ci pensiamo sia per il canale “stampato” che per quello via web.

Chi ancora non ha un utilizzo innovativo del proprio sito, potrebbe svilupparlo a partire dalle nuove tecno-logie, e magari coinvolgendo i fornitori in qualità di “consulenti” di soluzioni innovative.

TM- Qualche idea concreta?SN- Di quelle ne abbiamo molte, ma così come

per i prodotti più innovativi, preferiamo parlarne ai diretti interessati.

TM- Gli investimenti di Sinedita in che direzione vanno?

SN- Per quanto riguarda il software, continuiamo ad investire in soluzioni che consentano agli editori di essere il più possibile multicanali.

Stiamo anche arricchendo il nostro sistema di web publishing con nuove funzionalità mirate allo sviluppo dei nuovi modelli di business.

Inoltre stiamo per rilasciare una serie di applicazioni per Iphone, Ipad e “mobile” in generale. Si tratta di strumenti di navigazione dei siti dei giornali, sfoglio gratuito o a pagamento; insomma tutto ciò che serve a un editore moderno che voglia aumentare i canali di uscita a prescindere dal mezzo.

Da sin. Paolo Agus e Patrizio Callegari, soci fondatori di Sinedita

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Inchiostri per la stampa offset:accorgimenti e consigliper risparmiare in produzione

Dalle ricerche effettuate sulle macchine per la stampa offset heatset durante il ciclo produttivo, condotte per molti anni da SunChemical Group, arrivano una serie di consigli utili - accorgimenti pratici facilmente applicabili - per ridurre gli sprechi in produzione attraverso una corretta gestione dei materiali di consumo. Il “vademecum del risparmio” può essere applicato con risultati sorprendentemente buoni soprattutto per la stampa offset heatset, dove la diversificazione dei lavori e la loro alternanza in rotativa creano le migliori opportunità per applicare questi accorgimenti.

Quanto può costare, in termini di fermi macchina e manutenzione straordinaria, l’impiego in rotativa di inchiostri che non siano adatti alle condizioni di utilizzo specifiche previste da una certa commessa? Molte decine, quando non centinaia, di migliaia di Euro al mese: questa in sintesi la risposta offerta dalla ricerca & sviluppo di SunChemical Group, leader mondiale nella fornitura di inchiostri e prodotti ausiliari per la stampa, che ha condotto una serie accurata di test su rotative offset per la stampa di giornali ed altri prodotti su carte compatibili, verificando puntualmente tutto quello che accade durante il ciclo produttivo.

Il metodo della ricerca

“Il problema, per l’industria della stampa editoriale, è sempre lo stesso”- spiega a TecnoMedia Giampaolo Ferrara, direttore tecnico di SunChemical Group-“bisogna trovare un punto di equilibrio fra qualità e redditività nei processi di stampa.” Quando, come ora, non è possibile utilizzare la leva dei volumi stampati – perché le copie sono in calo – né quella economica, rivedendo al rialzo i contratti di servizio ai clienti, gli imprenditori devono concentrarsi sui metodi per ottimizzare i processi industriali.

Nato in Francia alcuni anni fa come servizio di assistenza tecnica offerto ai clienti del Gruppo SunChemical, il programma di analisi del ciclo

di stampa su rotative offset ha permesso, in tempi ragionevolmente rapidi, di disporre di un grande volume di dati statistici sui quali elaborare una serie di suggerimenti pratici da attuare per ottenere significativi risparmi sia sui costi diretti che sui tempi di lavorazione delle commesse editoriali e commerciali. Questo “vademecum del risparmio”, grazie alla mole dei dati raccolti, costituisce oggi una base di conoscenze consolidate a tal punto da non rendere più necessaria l’analisi puntuale sulla singola macchina da stampa del cliente, un’attività non più proponibile per ragioni di costi dovuti alle ingenti risorse tecnico-scientifiche da impiegare per i test.

Il programma di SunChemical ha utilizzato un metodo di approccio standard sui clienti di diversi Paesi. Presso i numerosi clienti che si sono resi disponibili, i tecnici hanno scelto di monitorare, su una precisa macchina da stampa, tutte le fasi della produzione, evidenziando tutto ciò che accadeva durante il ciclo di lavorazione per capire quali specifici “avvenimenti” creavano perdite di materiale, di tempo o di entrambi. “Tanto per fare un esempio, fra i moltissimi possibili”- sottolinea Ferrara-“ presso un cliente abbiamo riscontrato, nell’arco di un’osservazione di tre settimane, uno spreco di 17 ore lavorative per risolvere problemi di inceppamento della piega. Presso un altro stampatore, abbiamo rilevato sette ore lavorative, nell’arco di tre settimane, perse per lavaggi straordinari

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dei caucciù”.Dopo aver creato un elenco di tutti gli “avvenimenti”

(inceppamento piega, eccessivo accumulo sui caucciù, etc…) che hanno creato sprechi, il team tecnico ha elaborato una serie di “avvertenze” per ridurre al minimo questi incidenti di percorso, lavorando sulle cause più frequenti, con particolare attenzione ogni qual volta era coinvolto - direttamente o indirettamente - l’inchiostro.

Il “vademecum del risparmio”

Fra i principali “accadimenti” che creano sprechi e costi aggiuntivi nel ciclo produttivo, lo stampatore deve, purtroppo, mettere in conto consumi di carta anomali rispetto alle previsioni e i lavaggi di caucciù non programmati.

- Consumo di cartaFra le cause più rilevanti, da un punto di vista

statistico, all’origine del consumo anomalo di carta rispetto a quanto preventivato dalla commessa di lavoro, non vi è dubbio che ci sia una errata manovra di “spelatura” della bobina.“In alcuni casi analizzati”- commenta Giampaolo Ferrara-“abbiamo contabilizzato costi aggiuntivi non previsti, a carico dello stampatore, per un controvalore prossimo ai 30.000 Euro nell’arco di una ventina di giorni”. Ma le ragioni “meccaniche” causate da una manovra di spelatura incauta, dove l’addetto rovina in profondità la parte più esterna della bobina, o per sicurezza elimina uno strato superficiale di carta bianca eccessivo, non sono le uniche. Altri aspetti molto importanti coinvolgono più da vicino altri materiali.

- Scarti di produzioneUna voce molto delicata nei contratti di fornitura

dei servizi di stampa è relative agli scarti di macchina.

Anche in questo caso, i tecnici di SunChemical hanno condotto osservazioni interessanti sui materiali di consumo.

“L’utilizzo di un set di inchiostri non corrispondenti alle caratteristiche tecniche e fisiche della carta”- spiega Ferrara-“può essere la causa prima di perdite di tempo e di materiali”. Basta un inchiostro di reologia (viscosità e scorrevolezza) non adeguata alle condizioni operative e al tipo di rotativa, per provocare volatilità e colatura, inconvenienti che obbligano lavaggi non previsti. Se l’inchiostro poi cola dal calamaio e cade sui nastri di carta che stanno entrando nella rotativa, la banda si può facilmente rompere. E’ del tutto evidente che la stampa heatset, utilizzata per produzioni “ibride”, dove spesso sono richiesti cambi rapidi di prodotti e dei relativi materiali di consumo, rappresenta un banco di prova privilegiato per scegliere con cura i set di inchiostri più adatti per ogni tipo di carta. E’ opportuno, pertanto, valutare la carta richiesta dal committente e tarare su quest’ultima gli inchiostri. Attraverso un’applicazione scrupolosa di questa regola, i tecnici di SunChemical hanno verificato, a posteriori, e presso numerosi clienti, risparmi nell’ordine del 50%.

“Verificando sistematicamente la temperatura delle soluzioni di bagnatura nell’arco di una ventina di giorni”- spiega Ferrara-“abbiamo riscontrato che una temperatura al di fuori del range ottimale era in connessione con l’aumento delle copie di scarto”. Una temperatura troppo alta, infatti, provoca difetti di sovraemulsionamento dell’inchiostro, che porta ad una stampa irregolare, e quindi ad un aumento, anche significativo, delle copie di scarto. Una temperatura troppo bassa aumenta la viscosità dell’inchiostro e predispone il sistema carta/inchiostro al fenomeno degli accumuli fino a provocare strappi e rotture.

L’avvertenza di tenere sotto controllo la temperatura delle soluzioni di bagnatura vale sia per l’offset coldset che per la stampa heatset. Per quest’ultima, ancora una

Per identificare tutti gli inconvenienti che si verificano durante la stampa, un buon metodo è suddividere il

ciclo industriale in sezioni, analizzando ciascuna prima indipendentemente e poi all’interno di un unico processo.

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Inchiostri per la stampa offset: accorgimenti e consigli per risparmiare in produzione

volta, vale l’osservazione che il frequente cambio in macchina di prodotti e di materiali di consumo comporta rischi maggiori in termini di sprechi.

Pertanto, applicare i controlli nella stampa hestset si può tradurre in risparmi di costi derivanti da copie di scarto ancora più significativi di quanto non avvenga per il coldset.

- Interventi di manutenzione straordinaria: lavaggio caucciù

“Presso un cliente monitorato dal servizio internazionale di SunChemical”- racconta Ferrara-“abbiamo verificato, nell’arco di tre settimane, sette ore di lavaggi non previsti di caucciù, con l’effetto di oltre 17.000 Euro persi.” Ancora una volta, set di inchiostri heatset non adeguati ai supporti cartacei previsti dalla

commessa, sono stati la causa più probabile di questi interventi. Utilizzando inchiostri - per stampa con forno – a tiro normale, su carta da quotidiano, è lecito aspettarsi interventi straordinari per ripulire i caucciù da uno strato eccessivo depositato durante il ciclo di produzione. Al contrario, se si impiegano inchiostri a basso tiro, si possono limitare al minimo indispensabile gli interventi di ripulitura dei caucciù.

Azzerare gli inconvenienti durante il ciclo di stampa è impossibile, ma ridurli al minimo è un obiettivo alla portata di molti. La scelta del set di inchiostri più adatto alla commessa da stampare è il primo, fondamentale, passo da compiere per l’applicazione del “vademecum del risparmio”.

Su altre “avvertenze” torneremo in occasione del prossimo numero della rivista.

Commissioni ASIG “Ambiente e Sicurezza” e “Stampa e Confezionamento”: il programma di lavoro per il biennio 2010-2012

E’ un programma particolarmente ricco di novità interessanti, per tutta l’industria editoriale, quello varato dalle Commissioni “Ambiente e Sicurezza” e “Stampa e Confezionamento” di ASIG – Associazione Stampatori Giornali – per il biennio 2010-2012.

- La Commissione Ambiente e Sicurezza, responsabile Federico Reviglio (La Stampa) e vice Nicola Signorini (Soc. Editrice L’Arena), proseguirà sulle linee definite nel precedente biennio. “La Sicurezza”- spiega Reviglio-“ è un tema “trasversale” per eccellenza”. La Commissione farà in modo che, ovunque possibile, nelle attività promosse dall’ASIG al servizio dei professionisti italiani, ci sia spazio per il tema “sicurezza”. Alcune aree specifiche, invece, richiederanno interventi ad hoc. E’ il caso, per esempio, della nuova Direttiva Macchina - già protagonista di un TecnoMeeting ASIG ospitato lo scorso mese di Aprile presso lo stabilimento della Stampa di Torino – alla quale sarà dedicato anche altro spazio, in particolare per quanto attiene al tema relativo al “retrofit” – rinnovo ed aggiornamento degli impianti già installati - una strategia di implementazione che sta guadagnando consensi. Altre aree di approfondi-mento previste sono quelle dello “stress e il lavoro correlato” e quella della “sicurezza informatica degli impianti industriali”. Un tema, quello della protezione dei computer montati su macchine, tenuto finora abbastanza sullo sfondo.

- Alcuni temi saranno approfonditi in stretta collaborazione con la Commissione “Stampa e Confe-zionamento” – responsabile Dario De Cian (CSQ) e vice Giuseppe Pompameo (Editrice l’Espresso). Il programma di questo gruppo di lavoro, per il biennio 2010-2012, prevede numerose aree di intervento, la prima delle quali riguarda il mandato che l’ASIG ha ricevuto dall’Osservatorio Tecnico Carlo Lombardi per elaborare un data base del parco tecnologico installato in Italia per la stampa dei quotidiani. Questa ricerca - che sarà aggiornata nel tempo, dopo la prima pubblicazione - coinvolgerà tutte le aziende che stampano giornali sul territorio nazionale.

La Commissione riprenderà anche l’argomento dello “standard ASIG” per gli inchiostri, avviato nel corso di un TecnoMeeting del 2009, ospitato al CSQ di Erbusco (Bs). Saranno approfondite, fra l’altro, possibili soluzioni alle difficoltà incontrate dagli associati nell’applicazione degli standard qualitativi, vista la impossibilità di disporre di laboratori interni di analisi. E’ prevista l’organizzazione di un Tecno-Meeting sui temi dell’aggiornamento tecnologico delle rotative mediante “retrofit”, da organizzare in stretta collaborazione con la Commissione Ambiente e Sicurezza. Altri argomenti in via di elaborazione riguardano gli strumenti per i possibili risparmi da attuare nei centri stampa, con giornate di studio dedi-cate, e TecnoMeeting relativi a temi di area produttiva, fra i quali le “materie prime” – in programma per il prossimo mese di settembre - la “stampa digitale” – in programma per il prossimo mese di novembre – e la “stampa flessografica”.

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Innovazione e Tradizione:

quale futuro per la stampa quotidiana ?

In associazione con:

www.wan-ifra.org/italia www.fieg.it www.ediland.it

WAN-IFRA Italia 2010XIII Edizione

22 – 23 Giugno 2010, Roma

Estratto dalle “WAN-IFRA GmbH & Co. KG General Conference Conditions”

Questo estratto dalle General Conference Conditions si applicano soltanto ai par-

tecipanti considerati contraenti ai sensi del § 14 del German Civil Code (BGB).

§ 1 Registrazione, Quote, e pagamento dovuto

1.1 la registrazione ad un evento deve essere fatta per iscritto.

1.2 WAN-IFRA GmbH & Co. KG confermerà al partecipante la registrazione per

iscritto.

1.3 il pagamento della quota diventa obbligatorio al ricevimento della fattura.

§ 2 Cancellazione, annullamento del contratto da parte del cliente

2.1 La cancellazione può essere effettuata per iscritto, e sarà accettata sino a due

settimane prima dell’evento. In questo caso verrà trattenuto un 10% della

quota. Dopo questo limite, verrà trattenuto l’intero importo della quota.

2.2 È sempre possibile inviare un “partecipante sostitutivo” a condizione che

WAN-IFRA GmbH & Co. KG sia informata per iscritto in anticipo, specifican-

do il nome del sostituto.

§ 3 Cancellazione di eventi

3.1 WAN-IFRA GmbH & Co. KG può cancellare l’evento per importanti ragioni, specialmente nel caso di un numero troppo basso di partecipanti, cancellazio-ne o malattia di un relatore, chiusura dell’albergo, cause di forza maggiore.

3.2 Nel caso di un numero di partecipanti troppo basso, la cancellazione può essere effettuata sino a 3 settimane prima dell’inizio dell’evento.

3.3 Per tutti gli altri casi di cancellazione dovuti a motivi importanti, così come per ogni modifica del programma che dovesse rendersi necessaria, WAN-IFRA GmbH & Co. KG informerà i partecipanti al più presto possibile.

3.4 Nell’improbabile caso che un evento debba essere cancellato, tutte le quote di partecipazione pagate verranno rimborsate. …

§ 6 Legge applicabile / Luogo di giurisdizione Il contratto è soggetto alla legge tedesca. Il luogo di giurisdizione è Darmstadt.

WAN-IFRA Italia 2010 – XIII Edizione22 – 23 Giugno 2010, Roma

CONFERENCE

Modulo di iscrizioneDa compilare ed inviare via e-mail o fax a:

WAN-IFRA GmbH & Co. KG c/o ASIG Service srl -Via Sicilia 125 -00187 Roma- Fax +39 06 4883489 - [email protected] (Tel +39 06 4883566)Quote di iscrizione:• Soci IFRA/FIEG/ASIG: Euro 500 a persona; Euro 1.500 biglietto cumulativo (vale per quattro partecipanti)• Non Soci: Euro 700 a persona

CONFERENCE

Società_______________________________________________________________________ Socio/Member WAN-IFRA/FIEG/ASIG ❒ Si/Yes ❒ No/Not

Indirizzo__________________________________________________________________CAP____________________Città___________________________________________

Telefono___________________________________Fax____________________________e-mail_________________________________________________________________

Per favore vogliate iscrivere i signori:

Nome____________________________________________________________________e-mail_________________________________________________________________

Nome____________________________________________________________________e-mail_________________________________________________________________

Nome____________________________________________________________________e-mail_________________________________________________________________

Nome____________________________________________________________________e-mail_________________________________________________________________

Dettagli del pagamento (si prega di esprimere una preferenza):

Firma, timbro_______________________________________

❒ Si prega di inviare fattura con estremi per il bonifico bancario a:

Società/Company _______________________________________________________

Indirizzo/address _______________________________________________________

Partita IVA/VAT Number _________________________________________________

❒ Addebitare carta di credito:

❒ 1 American Express ❒ 2 Visa ❒ 3/4 Euro-/Mastercard ❒ 5 Diners

Carta num.

Scadenza Codice di sicurezza (CSC/CVC)

Titolare________________________________________________________________

Nome in stampatello_____________________________________________________

Firma__________________________________________________________________

La quota di partecipazione diventa obbligatoria al ricevimento della fattura, e comunque non più tardi di 4 settimane prima dell’inizio dell’evento:Il contratto che regola la partecipazione agli eventi è regolato dalle “WAN-IFRA General Conference Conditions”, un estratto delle quali è riprodotto a seguire.

Sponsor:

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Kodak cambia il volto della stampa a Ipex 2010

Kodak ha presentato una gamma importante di prodotti per la stampa digitale, offset e flessografica che vanno ad aggiungersi alla sua linea integrata. Le nuove soluzioni Kodak presentate a Ipex rap-presentano gli strumenti più avanzati disponibili per il mar-keting e la produzione, basati sulla lunga esperienza di anni maturata da Kodak nella riproduzione delle immagini e nella scienza dei materiali e in grado di offrire ai clienti un vantaggio competitivo. Kodak si propone ai clienti come partner migliore per far crescere le loro aziende, sviluppare soluzioni che possano incrementare la produttività, ottimizzare l’ef-ficienza della supply chain e migliorare la redditività sugli investimenti nel marketing con comunicazioni personalizzate e rilevanti.

“Oggi abbiamo presentato sei nuovi prodotti rivo-luzionari, il più importante dei quali è la macchina da stampa KODAK PROSPER 5000XL, che cambierà per sempre la stampa e accelererà la trasformazione dell’industria grafica,” ha affermato all’apertura di

IPEX Antonio M. Perez, Chairman e Chief Executive Officer, Eastman Kodak Com-pany. “L’innovazione Kodak accompagnerà la stampa nel futuro e aiuterà i nostri clienti a far crescere le loro aziende e ad aumentarne la redditività.

A Drupa 2008 avevo promesso che Kodak avrebbe cambiato per sempre la stampa e oggi i frutti di quella promessa sono sotto gli occhi di tutti qui a Ipex 2010.”

La nuova macchina da stampa PROSPER offre prestazioni di classe offset

Basata sulla tecnologia KODAK Stream Inkjet, la macchina da stampa PROSPER 5000XL offre prestazioni di classe offset con il 100% di variabilità, consentendo ai fornitori di servizi di stampa e marketing di aumentare il livello di efficienza della produzione e della supply chain e di incrementare la redditività dell’investimento nel marketing. Per gli editori di libri, la macchina da stampa PROSPER offre la soluzione

ideale per la produzione

Kodak SpAViale Matteotti 62

20092 Cinisello Balsamo(Mi) Tel: +39 02 66028304 Fax: +39 02 66028353

http://graphics.kodak.com

Presentata a Ipex la macchina da stampa PROSPER 5000XL e altri prodotti per la stampa digitale, offset e flessografica

La nuova macchina da stampa Kodak Prosper 5000XL presentata all’Ipex

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in basse tirature, migliorando il livello di efficienza della produzione e della supply chain per tirature fino a 7.000 copie.

La macchina da stampa PROSPER 5000XL è un’innovativa macchina da stampa a getto d’inchiostro continuo, con una produttività del 38% più alta dei sistemi inkjet della concorrenza, che ha una velocità di stampa di 200 mpm e una qualità di stampa delle immagini pari a quasi 175 lpi. In grado di gestire carte patinate anche lucide e carte uso mano, la macchina da stampa PROSPER 5000XL ha una produzione mensile di 120 milioni di pagine in formato A4 ed è ideale per la produzione in basse tirature di libri, cataloghi, direct mail e altro.

La carta è un elemento critico del processo di stampa e a Ipex Kodak presenterà la sua strategia per il sistema di stampa PROSPER. La strategia comprende accordi di sviluppo con le cartiere più importanti del mondo per la produzione di carta ottimizzata per la stampa inkjet, un modulo di pre-trattamento della carta per la macchina da stampa PROSPER per poter utilizzare i supporti cartacei inkjet e offset esistenti e un programma di certificazione per aiutare gli stampatori a selezionare in modo sicuro e affidabile i supporti cartacei più adeguati alle varie applicazioni.

Alla fiera Kodak ha presentato anche il sistema KODAK PROSPER S10 Imprinting con colori di quadricromia, che rende possibile la stampa variabile e a colori parziale o su pagina intera in macchina da stampa roto-offset o nella linea di finitura. Kodak sta creando una rete mondiale di integratori di sistemi per sviluppare soluzioni ideali per direct mail, cataloghi e altri applicazioni editoriali personalizzate, oltre ai documenti transazionali.

I clienti sono ora in grado di utilizzare le capacità di stampa specializzata del procedimento offset — che comprendono inchiostri metallizzati, elevata saturazio-ne del colore, patinature “gratta e vinci” e altri inchio-stri speciali — per creare una soluzione di alto valore personalizzabile con la stampa digitale di quadricromia

integrata alle velocità di produzione. Questa rivoluzionaria funzionalità apre nuove op-portunità offrendo una delle più convenienti e più efficienti soluzioni digitali a colori ibride disponibili sul mercato.

“La tecnologia Stream Inkjet offre gran-di potenzialità in grado di cambiare dav-vero la stampa, dalle macchine da stampa PROSPER alle soluzioni di stampa ibrida PROSPER S-Series nelle configurazioni monocromatica o a colori,” aggiunge Perez. “I nostri clienti della stampa commerciale ci

avevano chiesto di metterli in condizione di soddisfare le richieste dei loro clienti nell’ambito della capacità di comunicazione e la nostra risposta è stata un sistema capace di crescere con loro in futuro.”

Print Genius per il sistema KODAK NEXPRESS SE

Il sistema di stampa digitale a colori KODAK NEX-PRESS SE offre uniformità, affidabilità e facilità d’uso, per una gamma di applicazioni digitali, tra cui direct mail, libri fotografici e altro materiale personalizzato.

Un elemento fondamentale del sistema NEXPRESS SE è Print Genius, una suite di soluzioni realizzate con strumenti di controllo della qualità e opzioni per la ge-stione e il mantenimento della massima qualità lungo un’intera tiratura. Print Genius riunisce tre categorie primarie di innovazione nelle macchine da stampa NEXPRESS SE — riproduzione delle immagini, controllo della qualità e produttività sul posto di lavo-ro — e i vantaggi che ne derivano, tra cui alta qualità di produzione, tempi di consegna brevi, manodopera e costi di esercizio ridotti e minor incidenza di effetti indesiderati ed errori di stampa.

Inoltre, Print Genius permette di realizzare appli-cazioni a valore aggiunto e supporta soluzioni come stampa dimensionale, patinatura trasparente, lucidatura, applicazione di filigrane, patinatura protettiva e stam-pa MICR, rese possibili dalle soluzioni con il quinto gruppo stampa KODAK per le macchine da stampa NEXPRESS.

Lastre termiche KODAK TRILLIAN SP: nuovo sviluppo dell’innovazione tecnologica

Per gli stampatori offset, Kodak presenta la nuova generazione di lastre di stampa senza termoindurimento ad alte prestazioni con le nuove lastre termiche KODAK TRILLIAN SP. Le lastre TRILLIAN SP sono progettate per offrire a stampatori commerciali, editori e stampa-

Antonio M. Perez, Chairman e Chief Executive Officer, Eastman Kodak Company

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tori offset del packaging il massimo in termini di produttività ed efficienza. Le lastre TRILLIAN SP abbassano inoltre il costo totale di investimento e di gestione — e offrono vantaggi anche dal punto di vista ambientale — ri-chiedendo un uso più limi-tato di prodotti chimici ed eliminando l’impiego di forni di preriscaldamento e termoindurimento, anche per lavori lunghi in ambienti chimicamente aggressivi. Le nuove lastre, largamente compatibili con le attrez-zature CTP e di sviluppo esistenti, semplificano la pulizia della sviluppatrice, richiedono meno interventi di manutenzione e offrono prestazioni di alta qualità e uniformità in stampa.

La lastra TRILLIAN SP è una lastra digitale termica non ablativa, negativa, con ampia latitudine operativa per lunghe tirature che offre una resistenza ottimale a prodotti chimici aggressivi come inchiostri UV e la-vaggi di caucciù. La lastra ha una gamma di esercizio di 800-850 nm e supporta risoluzioni fino a 300 lpi con la tecnologia di esposizione KODAK SQUAREspot. È garantita per 500.000 copie senza termoindurimento.

Estesa la linea Kodak di prodotti flessogra-fici

Il mercato del packaging e della cartotecnica conti-nua a crescere e a cambiare, grazie ai miglioramenti di qualità ed efficienza realizzati nel processo di produ-zione della stampa flessografica. A Ipex Kodak amplia la gamma di soluzioni flessografiche con l’aggiunta dei sistemi KODAK FLEXCEL NX Wide, KODAK FLEXCEL Direct e KODAK FLEXCEL SRX. Questi sistemi si aggiungono al sistema flessografico digitale KODAK FLEXCEL NX nella linea di prodotti flesso-grafici Kodak per rispondere alle diverse esigenze del mercato della stampa del packaging.

La soluzione KODAK di ottimizzazione dell’in-chiostro riduce i consumi

Progettato per ridurre il consumo e i costi di in-chiostro per le macchine da stampa a bobina e foglio,

il software KODAK COLORFLOW con la nuova soluzione di ottimizzazione dell’inchiostro KODAK migliora la qualità di stampa aumentando la stabilità delle macchine da stampa. La soluzione di ottimiz-zazione dell’inchiostro produce profili Device Link ICC utilizzabili per riselezionare automaticamente le immagini nel flusso di lavoro KODAK PRINER-GY Workflow e applica sofisticate informazioni per convertire i colori speciali e ridurre la quantità di inchiostro CMY, preservando comunque la qualità di stampa.

Il servizio Kodak Print Practice Consultancy offre soluzioni personalizzate per la gestione del flusso di lavoro

Collegando tutte le soluzioni KODAK per l’indu-stria grafica, le soluzioni KODAK Unified Workflow consentono ai clienti di organizzare e gestire i processi di produzione e di utilizzare al meglio le attrezzature. Per i fornitori di servizi che desiderano usufruire di assistenza personalizzata, Kodak presenta il nuovo servizio Print Practice Consultancy. Il nuovo servizio consentirà ai clienti di individuare e risolvere le pro-blematiche specifiche dei loro ambienti di produzione e di fornire soluzioni mirate ai clienti. Nella trasfor-mazione da fornitori di servizi di stampa in fornitori di servizi di marketing o anche soltanto per espandere la base di clienti e aumentare la redditività, i clienti possono trarre vantaggio dalle competenze tecniche e dalla conoscenza del mercato offerte da Kodak. Nell’ambito del servizio Print Practice Consultancy, Kodak valuta le esigenze dei clienti e mette a punto una soluzione ottimizzata e finalizzata al consegui-mento degli obiettivi aziendali.

Le nuove lastre termiche Kodak Trillian SP, presentate all’Ipex di Birmingham

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EidosMedia Spa Viale Legioni Romane, 43

20147 Milanotel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330

[email protected]

iPad - “one more thing” - e una grande opportunità per gli editori

Solo qualche mese fa Steve Jobs stava stuzzicando la curiosità di tutto il mondo con la frase riferita alla sua nuova “creatura” in arrivo: “Questa è la cosa più impor-tante che abbia mai fatto”.

Ieri iPad era un oggetto su cui tutti fantasticavano, oggi è una realtà: il 27 gennaio non è nato solo il fratello grande dell’iPod Touch, ma è nata una nuova piatta-forma editoriale, un oggetto che permetterà, a chi lo saprà sfruttare nel modo più rivoluzionario, di inventare nuovi modelli di business. iPad rappresenta realmente un’opportunità per reinventare l’informa-zione con nuove formule di vendita, stimolando il cambiamento in un momento di crisi dell’editoria. Lo stesso Steve Jobs ha invitato gli editori: “a progettare nuovi prodotti e venderli su questa piattaforma che avrà un gran numero di entusiasti consumatori: gli editori che scommetteranno sulla diffusione dell’iPad

potranno cominciare a ripensare il loro rapporto con gli strumenti di fruizione e distribuzione digitale: non più preoccupata passività, ma attiva creatività.”

Gli editori che avranno an-cora tale ruolo nel futuro sono

quelli che saranno capaci di caval-care questa enorme opportunità che

è nata insieme al lancio del nuovo prodotto Apple, concentrandosi sulla

capacità di inventare nuovi prodotti e nuovi format digitali di qualità e soprattutto originali. Questo vuol dire anche scommettere sulla diffusione dell’iPad, che senza dubbio ha tutte le peculiarità per diventare più che un oggetto, uno standard di riferimento.

iPad saprà stravolgere completamente le abitudini ormai consolidate di lettura dei contenuti, di logiche nell’addentrarsi nell’informazione e di modalità di commercializzazione di quest’ultima: il grande challenge attuale diventa la realizzazione di applica-

zioni con nuovi modelli di business e strategie di innovazione.

Il team di Ricerca e Sviluppo di EidosMedia sta già da mesi studiando e sperimentando questa nuova piatta-forma. Scopo principale è sviluppare una soluzione completa per iPad, integrata con Méthode e Méthode Portal Server, in grado di garantire all’editore grande libertà di scelta nel disegno del prodotto finale.

I contenuti creati in Méthode sono già pronti, grazie alla loro stessa natu-ra, per essere serviti sul canale iPad: sono creati in XML, non legati a uno specifico formato di output e quindi facilmente adattabili a ogni nuova esigenza. La dimostrazione di ciò

Il team di Ricerca e Sviluppo di EidosMedia sta sviluppando soluzioni innovative per la nuova piattaforma Apple.

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viene dal Wall Street Journal, cliente di EidosMedia, in grado di lanciare il proprio quotidiano su iPad (con contenuti forniti in modo automatico da Méthode) nello stesso giorni di lancio dell’iPad.

Il nuovo canale iPad può essere gestito in Méthode come un qualsiasi altro canale già esistente: sfrutta al massimo tutte le features tipiche della pianificazione editoriale cartacea e nel contempo gli automatismi tipici della pubblicazione web: un perfetto mix tra le ricche possibilità tipografiche di Méthode e l’impagi-

nazione automatica o manuale del web. Ciò dimostra la valenza della visione di EidosMedia nell’avere anticipato la realizzazione di una redazione conver-gente in grado di creare nuovi prodotti per piattaforme emergenti in tempi brevissimi e senza la necessità di affrontare onerosi investimenti.

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Ferag in controtendenzachiude un trimestreda record

Primo trimestre da record per la Ferag, leader mondiale negli impianti di tra-sporto e confezionamento per le sale stampa e spedizione.

La società chiude una nutrita serie di contratti di fornitura nell’industria della stampa italiana, in netta con-trotendenza con un mercato che, nella prima parte del 2010, ha mostrato ancora molto prudenza negli investi-menti per l’area di stampa e spedizione.

I nuovi impianti

Due impianti “gemelli” sono stati scelti dagli stabilimenti di Sassari (Nuova Sardegna) e da quello di Gorizia, in costruzione, che ospiterà la stampa del Messaggero Veneto di Udine e del Piccolo di Trieste, le due storiche testate del Friuli-Venezia Giulia, di proprietà del Gruppo Editoriale l’Espresso.

I due centri stampa hanno investito in un sistema composto da una stazione di partenza, un sistema di trasporto, due stacker MultiStack, un sistema di posa fascette automatico, legatrici e cellophanatrici, tutto prodotto dalla Ferag.

La Sigraf di Treviglio (Bg), che stampa, oltre al

Cittadino del Lodigiano e al Giornale di Bergamo, altre testate locali e prodotti semi commerciali su carta da giornale, ha investito in un nuovo impianto per la sala spedizione, composto da una stazione di partenza, una ca-tena di trasporto, uno stacker MultiStack, un sistema posa fascette automatico, legatrici e cellophanatrici.

Alla STS di Catania sarà consegnata, nel mese di lu-glio, la prima terza piega Ferag venduta in Italia.

La soluzione, denominata StreamFold, destinata a potenziare le capacità produttive dello stabilimento siciliano sia nell’area della stampa dei giornali che in quella della stampa di prodotti commerciali, sarà collegata on line alle due rotative Goss Universal e Kba-Comet. All’uscita della terza piega sarà messo in linea anche un sistema di taglio trilaterale e uno stacker semi commerciale Segbert – sempre fornito da Ferag nell’ambito di un accordo di cooperazione.

Tutti i sistemi venduti da Ferag nel primo trimestre di quest’anno, al di là delle configurazioni, sono sono stati scelti perché offrono agli stabilimenti la massima affidabilità produttiva, la flessibilità necessaria per alternare in linea i prodotti editoriali, sia stampati in offset che in flessografia, con quelli commerciali, e la potenzialità per affrontare repentine variazioni nei volumi di stampa.

Tutte caratteristiche particolarmente apprezzate dai centri stampa italiana, sia da coloro che restano dedicati alla stampa del quotidiano, sia da quanti decidono di diversificare l’offerta verso committenti commerciali.

Il primo trimestre da record della Ferag è anche un segnale di grande ottimismo per tutto il mercato della stampa dei quotidiani italiani.

FERAG ITALIA SrlVia Polidoro da Caravaggio 37, 20156

MilanoTel. 02.38002770 - Fax 02.38006710

Sito Internet: www.ferag.com

La StreamFold della Ferag

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Il quotidiano l’Unità ha scelto il sistema di gestione dei contenuti Atex per la pubblicazione del giornale e del portale online unita.it. L’Unità, prestigioso giornale storico della sini-stra italiana, letto ogni giorno da più di 350.000 persone e con una diffusione di oltre 60.000 copie, utilizzerà la piattaforma integrata di Atex per creare un ambiente di lavoro unico per la stampa e l’on-line con il sistema editoriale atex content e atex Web CMS.

Il nuovo sistema consenti-rà di usufruire di un’interfaccia unica per ricerca e produzione di contenuti, rendendo elementi quali te-sti, foto, audio, video e grafica utilizzabili in qualsiasi momento indipendentemente dal canale. Il progetto prevede nuovi moduli per la pubblicazione di prodotti stampa, un nuovo Web CMS, una serie di funzionalità Web 2.0 quali content rating, voting, Web alert, blog, RSS feed, forum, gallerie fotografiche e gestione degli utenti. La soluzione verrà implementata con un insieme di moduli standard e questo comporterà un tempo di installazione breve.

“Uno dei motivi che ci ha portato a questa scelta è sicuramente legato alla facilità d’imple-mentazione del sistema atex content” – ha affer-mato Fabrizio Meli, Amministratore Delegato de l’Unità. “Un semplice aggiornamento ci consen-tirà, da un lato, di realizzare flussi di lavoro mul-timediali e dall’altro di gestire al meglio la parte on-line. Questo migliorerà inoltre l’integrazione tra i processi di pianificazione, di produzione e l’efficienza operativa”.

La soluzione atex Web CMS permette di mi-gliorare i flussi di lavoro ottimizzandoli per tutti i diversi canali di pubblicazione, migliorando i modelli organizzativi adattandoli ai requisiti della multimedialità.

“L’integrazione della soluzione atex Web CMS è molto importante per noi – ha affermato Michele Lavizzari, Responsabile B2B di Tiscali,

partner tecnologico de l’Unità - in quanto risponde perfettamente alle esigenze di sicurezza, funzionalità e flessibilità di un portale molto complesso e ad alta visibilità come quello de l’Unità”.

“Con atex Web CMS e atex content abbiamo trovato la giusta condizione per realizzare i nostri progetti e raggiungere il nostro obiettivo che è di disporre di sistemi consolidati, moderni e affidabili” – ha ribadito Antonio Saracino, Direttore Operations de l’Unità - e questo ci favorirà

sicuramente anche nel prossimo futuro”.

L’Unità sceglie il sistema atex content e atex Web CMS

Atex Global Media S.p.A.Via B. Crespi, 57 - 20159 Milano

Tel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555www.atex.com

L’ultima tappa: i raccontie i disegni dei Riciclisti Stainoe Satta ALLE PAGINE 44-45

Perfino il fedelissimoministrocontesta i tagli. Maggioranzain tilt ALLE PAGINE 12-15

Roma violenta «Giustizia pertutte le vittime». Venti pestaggiin 18mesi ALLE PAGINE 16-17

Il Giro a BassoDopo il dopingIvan rinascee batte tutti

Manovra, Bondi:«Io, esautorato»I dubbi del CollePd: che marasma

Il gay aggreditoa Berlusconi«Ora la leggeanti-omofobia»

ALLE PAGINE 4-11

Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,ma nessuno o

pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere

lamia volontà, sarebbe successo ciò che è successo? Antonio Gramsci, 11 febbraio 1917

DISOBBEDIAMOLa campagna de l’Unità contro il bavaglio

FERMIAMOLI

«La vostra protesta ci aiuta»Finocchiaro:«Cibatteremofinoall’ultimo». Vendola: «Nonubbidireèunattodi civiltà»

Oggi battaglia in AulaInpiazza ilPopoloviola, nellelibrerie il readingdegli scrittorimentre il Senatodiscute la legge

«Il coraggio di dire no»L’editorialediGianricoCarofiglio:«Libertàseriamenteminacciata»LasatiradiFrancescaFornario

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Ivan Basso festeggiato sul podio dai figli

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Lunedì 31 www.unita.itAnno 87 n. 148

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EidosMedia Spa Viale Legioni Romane, 43

20147 Milanotel. 02-30174.4 Fax: 02-30174.330

[email protected]

La prima redazione integrata in Australia: un altro grande successo per EidosMedia

Financial Review Group è il primo gruppo edi-toriale australiano ad implementare una redazione completamente integrata a supporto dei propri prodotti cartacei e web. L’annuncio di questo importante risultato è stato fatto recentemente tra-mite un comunicato stampa del gruppo pubblicato sul loro sito.( http://www.fxj.com.au/sharehol-ders/Mar10FRGNewsroom.pdf )

Alla base di questo successo la scelta, risalente alla fine del 2008, del sistema edito-riale Méthode di EidosMedia. Méthode ha sostituito i sei sistemi usati in precedenza dalle redazioni, por-tando grandissimi vantaggi organizzativi, qualitativi e di efficienza nel lavoro di tutti i giorni.

Financial Review Group (FRG), una divisione di Fairfax Media Limited, con circa 400 giornalisti e 40 corrispondenti esteri, produce il più accreditato quotidiano finanziario in Australia, l’Australian Fi-nancial Review, e il suo corrispettivo sito web, www.afr.com. L’edizione cartacea è prodotta in cinque edizioni regionali che si differenziano principalmente per la copertura pubblicitaria. L’edizione online del prodotto è in gran parte a pagamento e accessibile ai soli iscritti. Tra le testate del gruppo vi sono anche diversi settimanali e mensili tra cui Business Review Weekly, anch’esso già in produzione con Méthode.

Scegliendo la piattaforma editoriale multi-canale Méthode, FRG ha raggiunto l’obiettivo di integrare tutte le operazioni print e online in un singolo flusso di lavoro redazionale. I contenuti seguono il flusso cosiddetto “singole copy”: l’articolo è creato in formato “neutrale”, cioè non legato a un canale di uscita in particolare, e durante il corso della giornata viene adattato e pubblicato su diversi canali in base alle necessità.

La copertura delle notizie è facilitata da un uso esteso del modulo Méthode NewsPlanning. I

giornalisti creano delle “proposte”di articoli sotto forma di topics, alle quali allegano commenti e altre

risorse necessarie per la stesu-ra dell’articolo in questione, quali, ad esempio, dispacci d’agenzia, foto, video ecc. Una volta selezionate le notizie da

sviluppare, i topics vengono assegnati ai giornalisti per la

relativa preparazione. La lista dei topics diventa quindi lo strumento

principale per controllare il “work-in-progress” del processo editoriale. Anche i corri-spondenti esteri hanno accesso al flusso di lavoro come se fossero fisicamente nella redazione grazie alla connessione VPN che li collega al sistema.

Un altro aspetto interessante del progetto austra-liano è la migrazione dell’archivio storico dell’intero gruppo Fairfax Media dal 1987 ad oggi su Méthode con cui oltre 5 milioni di articoli sono disponibili agli utenti abbonati. L’implementazione ha permesso a FRG di offrire un nuovo servizio a pagamento e di qualità ai lettori del gruppo.

Anche il portfolio di riviste del gruppo sarà entro breve prodotto completamente in Méthode: la prima testata, Business Review Weekly, è già in produ-zione con la soluzione di EidosMedia. L’approccio “template-driven” ha premesso al gruppo di accele-rare i tempi di produzione, sfruttando al massimo gli strumenti grafici disponibili in Méthode.

Il sito principale, afr.com, è da diversi mesi online con Méthode Portal Server, il web CMS Ei-dosMedia, utilizzato dal gruppo australiano anche per la gestione dei blog, forum e dei commenti degli utenti. I contenuti del sito sono forniti a pagamento e disponibili solo agli utenti registrati. L’accesso ai contenuti è gestito automaticamente dal portale. Ai fini di proteggere il contenuto premium da lettori non autorizzati, è stato sviluppato un innovativo sistema di DRM (digital right management) il quale rende i

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contenuti illeggibili ai non autorizzati.“Con Méthode siamo pronti per le tecnologie del

futuro, come l’iPad di Apple e altri e-Readers. Mé-thode è basato su standard estremamente flessibili e Financial Review Group potrà configurare il sistema in modo rapido ed efficace per supportare nuove piat-taforme nel momento stesso in cui si affermeranno

sul mercato”, spiega Michael Gill, CEO di FRG nella press release recentemente pubblicata.

Per EidosMedia e il team che ha costantemente seguito il progetto a Sydney, questo rappresenta una nuova conferma delle possibilità di Méthode e della capacità di portare a termine grandi progetti, indipen-dentemente dalla loro complessità e … distanza.

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Miller Newsprint Ltd installa il sistema Kodak Versamark VL4200 per la pubblicazione in remoto di giornali a Malta

L’azienda Miller Newsprint Ltd, con sede a Malta, è entrata in produzione poco dopo aver installato un sistema di stampa KODAK VERSAMARK VL4200. Miller Newsprint Ltd fa parte di Miller Malta Group e detiene azioni di Newsfax International di Londra, la più grande tipografia indipendente di giornali del Regno Unito. La divisione giornali e riviste dell’azienda attualmente di-stribuisce più di 2.500 testate tra quotidiani, settimanali e mensili e considera come sua attività principale la distribuzione di pubblicazioni. L’investimento nell’acquisto del sistema di stampa VL4200 permetterà la consegna di primo mattino delle testate provenienti da tutto il mon-do, con un aumento previsto del volume giornaliero di vendite pari al 50%.

Dichiara Malcolm Miller, CEO: “Il nostro investi-mento nell’acquisto del sistema di stampa VERSA-MARK VL4200 ci consente di stampare in digitale i giornali e di cambiare radicalmente la produzione e la distribuzione dei giornali a Malta. Una parte impor-tante di questo investimento è il rapporto con Kodak, il cui sostegno e impegno sono stati eccellenti.”

Malta è frequentata da un folto pubblico interna-zionale e britannico, sia turistico che residente. I di-stributori di Miller hanno utilizzato finora il trasporto aereo per consegnare i giornali ma, grazie alla stampa digitale con il sistema VL4200, Miller Newsprint può oggi rendere disponibile per la distribuzione ogni mattina prima del sorgere del sole una serie di giornali tra quelli più diffusi. Continua Miller: “Con la tecnologia KODAK possiamo rifornire di giornali più di 1.000 punti vendita in tutte le isole maltesi a orario continuato.” Attualmente con la VL4200 vengono

stampate ben 6.000 copie al giorno, ma nei prossimi mesi Miller aumenterà sia il volume di produzione che il numero delle testate.

Giornali europei per i viag-giatori di tutto il mondo

Miller Newsprint Ltd stam-pa, distribuisce e consegna le più prestigiose pubblicazioni

internazionali, come The Finan-cial Times, The Economist, Time, Newsweek e National Geographic, oltre alla maggior parte delle testate nazionali del regno Unito,

comprese quelle stampate o che verranno stampate con il sistema VL4200, tra cui: Daily Mail, Mail on Sunday, Sunday Mirror, Star, The Financial Times, Daily e Sunday Express, People, The Daily Mirror, The Daily e The Sunday Telegraph. Miller Newsprint è attiva 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, per rispondere alle esigenze di ogni singola pubblicazione. Il Grup-po possiede anche un’organizzazione di vendita al dettaglio, con punti vendita su tutto il territorio di Malta, cinque dei quali sono situati all’aeroporto internazionale di Malta e negozi di libri, chioschi ed empori in tutte le isole. L’azienda inoltre consegna a mano i giornali in hotel, uffici e abitazioni private in tutte le isole.

Il passaggio dalla rotativa offset e dalla consegna per via aerea alla stampa digitale è un grande passo avanti per Miller Newsprint: “I viaggiatori di tutto il mondo si aspettano di trovare sempre il loro giornale,” continua Miller. “Con il sistema di stampa VL4200 possiamo aumentare le testate disponibili e offrire una scelta più ampia. Possiamo stampare il giornale di domani e averlo già pronto per la distribuzione

Kodak SpAViale Matteotti 62

20092 Cinisello Balsamo(Mi) Tel: +39 02 66028304 Fax: +39 02 66028353

http://graphics.kodak.com

A Malta la produzione di giornali si converte al digitale con la tecnologia KODAK e con il sostegno dei principali editori europei

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prima dell’alba.” “Il sistema di stampa VL4200 è il più efficace tra

quelli disponibili sul mercato e garantisce sempre la massima qualità; dalla prima all’ultima copia, la qualità è sempre perfetta.”

Ridurre le emissioni di carbonio

Un altro grande vantaggio offerto dalla possibilità di stampare i giornali in locale è che Miller Newsprint, non spedendo più i giornali via aerea tutti i giorni, con-tribuisce alla riduzione delle emissioni di carbonio. “Il sistema di stampa VL4200 ci ha dato la possibilità di cambiare la metodologia di produzione: la tecnologia digitale è l’alternativa del futuro,” afferma Miller. “Grazie alla facilità di trasferimento dei file PDF e ai sistemi di stampa digitale come VL4200, ora è possibi-le stampare in locale i giornali per il mercato mondiale. Se tutta l’industria si muovesse in questa direzione, l’ambiente ne ricaverebbe un enorme vantaggio.”

Miller Newsprint è più che soddisfatta del risultato ottenuto con il sistema di stampa KODAK VERSA-MARK VL4200. “La stampa digitale in locale sull’iso-la offre agli editori più controllo, ai lettori un prodotto migliore e contribuisce a rendere più ecologica la

nostra azienda,” dichiara Miller.“Siamo lieti dell’incoraggiamento ricevuto dalle

case editrici più importanti. Si parla già di adottare la tecnologia Kodak e la stessa strategia di stampa dei giornali in altre sei località europee.”

Il sistema di stampa KODAK VERSAMARK VL4200 opera alla velocità di 125 metri al minuto, con risoluzione di 600 x 360 dpi. È dotato di una vasta gamma di funzioni utili ad incrementare la produttivi-tà, come il reintegro continuo dell’inchiostro durante la produzione, che permette di non interrompere i lavori.

I prodotti KODAK sono seguiti dal centro di assistenza e supporto KODAK Service & Support. KODAK Service & Support, fornitore leader di servizi integrati multi-vendor, vanta oltre 3.000 pro-fessionisti che operano in più di 120 paesi ed offre servizi di consulenza, installazione, manutenzione e supporto nei settori della stampa commerciale, delle comunicazioni grafiche, dell’acquisizione di docu-menti e della memorizzazione dei dati. KODAK Ser-vice & Support si avvale di professionisti altamente qualificati in grado di offrire servizi che consentono di controllare i costi, incrementare la produttività e contenere i rischi aziendali.

Il sistema di stampa digitale Kodak Versamark VL4200

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Una Goss Universal di nuova generazione rappresenta una soluzione innovativa in Italia

L’italiana Union Printing, un’azienda tipografica commerciale con sede a Viterbo, a nord di Roma, ha installato con successo una rotativa Goss Uni-versal di nuova generazione con cui far fronte alle esigenze dei clienti esistenti. Per l’azienda, questa installazione rappresenta una nuova direzione in una strategia mirata a sfruttare avanzate funzionalità coldset per fornire una soluzione di produzione di minor costo.

La rotativa Universal XL installata alla Union

Printing include due torri di 1700 mm di larghezza con uno sviluppo circonferen-ziale di 578 mm. Dotata di due piegatrici, una 1:3:3 e una 1:2:2, ciascuna con

un cono e funzione di piega incrociata, la rotativa ha una velo-

cità di 40mila copie l’ora. Barre di rovesciamento supplementari, situate

al di sopra delle torri a quattro unità sovrapposte, permettono di tagliare la

banda in modo da formare fino a quat-tro nastri, potenziando la versatilità di

produzione. Per maggiore efficienza, Union Printing

Goss InternationalGreenbank Street - Preston

Lancashire PR1 7LA - EnglandTel: +44.1772.257571Fax: +44.1772.885698

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Union Printing prende una nuova direzione per far fronte alle esigenze dei clienti. La nuova rotativa senza forno riduce il costo dei prodotti semicommerciali consentendo di praticare ai clienti costi inferiori senza sacrificare la qualità del prodotto.

In configurazione T90, la rotativa Universal XL della Union Printing consiste di due torri e due piegatrici, ciascuna con un cono e funzione di piega incrociata.

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ha optato anche per un sistema automatico di lavaggio dei caucciù e regolazione del co-lore e del registro. La rotativa è in configura-zione T90 – con i cam-biabobine perpendico-lari alla rotativa – in modo da ottimizzare lo spazio disponibile e offrire dei vantaggi operativi.

Avvalendosi di un insieme di apparec-chiature per la stampa a foglio, a bobina e digitale, Union Prin-ting si dedica esclusi-vamente alla stampa commerciale, con una gamma completa di prodotti che spaziano da opuscoli e libri d’arte a volantini e inserti heatset. Secondo il titolare e amministratore delegato Roberto Pepponi, la decisione di prendere in considerazione configurazioni coldset alternative è stata motivata dal desiderio di poter avere un’offerta di prodotti di costo inferiore per clienti che stentano a mantenere i loro standard con un budget ridotto.

Da quando l’ha installata, Union Printing ha utiliz-zato la nuova rotativa per la produzione di una serie di inserti e volantini formato tabloid per supermercati, generalmente di 12-32 pagine. La rotativa stampa anche con successo prodotti formato magazine per società quali CONAD (Consorzio Nazionale Det-taglianti), che gestisce una delle più grandi catene italiane di supermercati.

“Eravamo molto soddisfatti della soluzione com-patta offerta dalla Universal a doppia larghezza, con due soli torri invece di quattro torri a singola larghez-za. Il fattore determinante nella scelta di questa rota-tiva è stato, però, la qualità,” osserva Pepponi. “Per qualcuno, il passaggio da heatset a coldset potrebbe

essere considerato un rischio, ma eravamo certi che questa rotativa avrebbe continuato ad assicurare una stampa pulita e a mantenere l’impatto e la coerenza del colore a cui eravamo abituati. Da quando è en-trata in produzione, anche i nostri clienti sono molto soddisfatti.”

La rotativa Universal XL è un modello di ultima generazione della popolare serie Universal. Caratte-rizzata da un formato di cilindri a singolo sviluppo circonferenziale e doppia larghezza, è stata sviluppata per far fronte alla domanda di tirature più basse di prodotti ad alta foliazione. Grazie al formato più lar-go, Union Printing può ottenere l’output desiderato con un minor numero di bobine e torri, mantenendo al tempo stesso l’efficienza e la versatilità della produzione a singolo sviluppo circonferenziale. Per Union Printing, la Universal XL ha le caratteristiche fondamentali di essere moderna, affidabile, flessibile, di facile utilizzo e in grado di produrre stampa di alta qualità. La sua scelta è il risultato di un attento esame di tutte le opzioni e di un minuzioso collaudo con diversi supporti di stampa.

Per Union Printing, l’azienda tipografica commerciale di Viterbo, la Goss Universal di ultima generazione rappresenta l’opportunità di migliorare il servizio offerto ai clienti.

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Sun-Times Media, proprietario di Chicago Sun-Ti-mes, 60 portali e 58 quotidiani, ha scelto di affidarsi ai Managed Services di Atex per la gestione della pubblicità. Con un contratto per 250 posti di lavoro, Sun-Times Media (STM) si avvarrà dei servizi di gestione di Atex per tutte le pubblicazioni, fornendo un unico sistema di prenotazio-ne, fatturazione e posizionamento degli annunci. Questo consentirà una migliore offerta di pacchetti pubblicitari e di cross-selling tra stampa e digitale, favorendo un incremento dei profitti.

Un fattore primario nella scelta di Sun-Times Media è stata la capacità Atex di fornire soluzioni di Managed Services: in quest’ambito Atex si prenderà cura di installare e gestire il sistema di pubblicità di Sun-Times Media nel proprio Data Center, permetten-do all’editore di ridurre i costi, centralizzare la gestio-ne IT e consolidare i dati in un unico database.

“Siamo entusiasti di lavorare con un partner come Atex in questo nostro progetto che ci permetterà di offrire un miglior servizio ai nostri clienti dall’inizio alla fine” – ha affermato David Martin, Senior Vice President, Business Development and Operations di Sun-Times Media. “Dopo un approfondito e attento

processo di valutazione, è emerso chiaramente che Atex era la società più esperta e con tutti i requisiti

di cui avevamo bisogno per aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi e ad espandere la nostra posizione di leadership nell’area di Chicago”.

STM utilizzerà inoltre il sistema atex advertising per

standardizzare le proprie atti-vità di contabilità integrata in un

unico database, il che consentirà una visione a 360 gradi delle informazioni

finanziarie relative a tutte le pubblicazioni. Ciò include la contabilità, le anagrafiche dei clienti e la visione aggiornata in tempo reale degli incassi.

“Con il modello Managed Services di Atex, Sun-Times Media avrà sicuramente un immediato ritorno in termini economici” ha dichiarato John Hawkins, CEO di Atex. “ Il nostro sistema consente alle aziende dei media in tutto il mondo di adattarsi velocemente ai cambiamenti del business e senza ingenti investimenti di capitali. Affidandosi ai nostri Managed Services, clienti quali il Sun-Times Media potranno contare sempre su un ambiente operativo sicuro e affidabile e software di ultima generazione. Tutto questo è sicuramente sinonimo di crescita e di riduzione di costi operativi”.

Sun-Times Media sceglie i Managed Services di Atex per la gestione del proprio sistema di pubblicità

Atex Global Media S.p.A.Via B. Crespi, 57 - 20159 Milano

Tel: 02 36658.1 Fax: 02 36658.555www.atex.com

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[email protected]

MediaNews Group sceglie Méthode Portal Server per tutti i siti web del gruppo

MediaNews Group, il se-condo gruppo editoriale ame-ricano, ha scelto la soluzione Méthode Portal Server di Ei-dosMedia come piattaforma integrata per i suoi numerosi (sono più di settanta) siti di news distribuiti in tutti gli Stati Uniti. Il gruppo con sede a Denver gestisce una grande rete di giornali e portali: dal Denver Post al San Jose Mercury News a quotidiani e settimanali con altissima diffusione locale.

“Il nostro obiettivo era quello di consolidare tutti questi siti su una piattaforma comune consentendo al tempo stesso, a ciascuna realtà locale, di preservare il proprio focus e la propria identità”, ha affermato Oliver Knowlton, Presidente di MNG Interactive. “La fles-sibilità di Méthode Portal Server ci permetterà di rag-giungere questo obiettivo e di costruire nuove iniziative basate sull’interattività’ con le community, da sempre la chiave del nostro successo a livello locale.”

Il progetto nascerà con un approccio modulare basato sull’implementazione di un gruppo di funzioni comuni, presenti su una piattaforma centralizzata: le nuove funzionalità sviluppate centralmente potranno poi essere distribuite a tutti i siti in modo semplice e veloce. Allo stesso tempo, i siti locali gestiranno contenuti e “look & feel” in modo da mantenere un’identita’ indipendente e dinamica. “L’approccio modulare permetterà a MNG di distribuire la soluzione con grande efficienza ed abiliterà una più veloce imple-mentazione dei componenti sviluppati insede centrale”, ha commentato Steve Ball, Marketing Director per gli Stati Uniti di EidosMedia. “Ogni singolo sito adotterà un’architettura standard che potrà essere personalizzata

localmente.”Il progetto prevede anche

l’implementazione di un’ampia gamma di funzioni per l’intera-

zione coi visitatori, tutte fornite da Méthode Portal Server: dai fo-

rum, commenti e sondaggi ai canali per i contenuti generati dall’utente.

Costituiranno inoltre particolare im-portanza lo sviluppo di funzioni di personalizzazione, che permetteranno agli utenti di gestire le proprie viste del portale, ed il geo-tagging dei contenuti che fornirà una mappatura granulare delle notizie locali.

“La migrazione dei siti di news a Méthode Portal Server permetterà a MNG di proseguire con successo lo sviluppo della propria strategia di business nel fornire notizie di alta qualità a livello locale, beneficiando però di ampie sinergie su rete nazionale”, ha riportato Jo Ann Froelich, Country Manager per EidosMedia Inc.

A proposito di MediaNews Group

MediaNews Group, Inc. (www.medianewsgroup.com) e’ la seconda societa’ editoriale Americana per diffusione con sede centrale a Denver, in Colorado. MediaNews Group e le sue società affiliate pubblicano sessantuno quotidiani e approssimativamente cento pubblicazioni non giornaliere in tredici stati. Inoltre MediaNews Group fornisce la programmazione e il servizio operativo per una società affiliata alla CBS con sede ad Anchorage, in Alaska e per quattro stazioni radio in Texas con licenze di Affiliated Media, Inc. FCC Trust. MediaNews Group Interactive, la nuova divisione media di MediaNews Group, sostiene più di settantacinque portali per i suoi quotidiani.

MNG ha deciso di adottare Méthode Portal Server di EidosMedia come piattaforma editoriale integrata e standardizzata per gli oltre settanta siti del Gruppo.

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Il centro ricerche KCL utilizza la KODAK PROSPER S10 per lo sviluppo delle carte inkjet

L’impianto pilota KCL a Espoo, in Finlandia, ha acquistato un sistema di stampa KODAK VERSA-MARK VL2000 e un sistema KODAK PROSPER S10 Imprinting da impiegare per la ricerca sulla carta per la stampa inkjet dei suoi clienti. KCL userà le attrezzature KO-DAK per lo sviluppo, il test e la dimostrazione delle carte inkjet per il settore della stampa transazionale, di materiale di direct mail, della produzione di libri, gior-nali, riviste e cataloghi.

“La disponibilità di carte econo-miche che garantiscano la migliore qualità della stampa digitale è un fattore fondamentale per lo sviluppo del mercato. Il nostro obiettivo è di aiutare i nostri clienti a sviluppare prodotti adeguati al procedimento di stampa,” afferma Raimo Pollari, Direttore dell’impianto pilota di KCL. “Come prota-gonista autorevole del mercato della tecnologia inkjet Drop-On-Demand, il sistema di stampa KODAK VERSAMARK VL2000 è stata un’ottima scelta per la nostra iniziativa di ottimizzazione della carta, mentre il sistema PROSPER S10 Imprinting consentirà a noi e ai nostri clienti di simulare i centri di produzione ibridi sempre più diffusi.”

Entrambi personalizzabili e modulari, i sistemi di stampa VERSAMARK VL-Series sono progettati per offrire agli stampatori un sistema che risponda alle loro specifiche esigenze, consentendo la stampa su lato singolo o in fronte-retro a diverse velocità e risoluzioni con teste di stampa affidabili, variabilità sull’intera pagina e ampia scelta di controller. Il sistema PROSPER S10 Imprinting è dotato della tec-nologia Kodak Stream Inkjet di nuova generazione e può essere integrato nelle macchine da stampa offset

esistenti creando una soluzione ibrida per la stampa di dati variabili da inserire in una linea di produzio-ne integrata alla massima velocità per applicazioni

che includono direct mail e transpromo.

KCL, l’istituto di ricerca dell’industria della carta e del packaging che realizza prove di stampa, e il Centro di Ricer-

che Tecniche finlandese (VTT), un’organizzazione che conduce

ricerche in campo tecnico, hanno avviato una collaborazione per offrire una piattaforma di test per il procedimento inkjet allo scopo

di migliorare i prodotti esistenti e sviluppare nuovi prodotti per l’industria forestale.

“KCL e VTT svolgono un ruolo unico e importan-te nell’incentivazione e nel sostegno della ricerca e dello sviluppo lungo l’intera catena del valore, dalla polpa di legno ai prodotti stampati,” dichiara Ad Sies, Business Development Manager, DPS, Euro-pe, Africa & Middle East Region, Kodak. “Kodak è lieta di aiutare KCL e VTT offrendo una piattaforma europea di discussione, per ricerche di mercato e test e sviluppo di nuove carte ottimizzate per la stampa inkjet e prodotti associati.”

Maggiori informazioni sulle soluzioni Kodak presenti a Ipex sono disponibili sul sito: www.kodak.com/go/IPEX.

CN Newsprint si affida al sistema KODAK PROSPER S10 Imprinting System

Il gruppo giornalistico-editoriale CN Newsprint è il primo cliente Kodak a livello

Kodak SpAViale Matteotti 62

20092 Cinisello Balsamo(Mi) Tel: +39 02 66028304 Fax: +39 02 66028353

http://graphics.kodak.com

La KODAK PROSPER S10 scelta per la stampa dei giornali dal gruppo editoriale CN Newsprint.

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© Asig Service Srl 2010

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Dichiara Guy Forrester, General Manager della divisione di stampa del gruppo: “Stiamo integrando il sistema KODAK PROSPER S10 Imprinting System nella produzione di giorna-li e abbiamo grandi aspettative nei confronti di questa tecnologia innovativa. Possiamo già vedere i primi risultati positivi ottenuti con la carta di giornale. Stiamo valutando le possibilità strategiche, la qualità e le velocità del sistema S10 e stiamo già ottenendo una qualità litografica su immagini, grafica e anche testi.”

“Attualmente, stampiamo 60.000 giornali all’ora; se riusciamo a mantenere queste velo-cità e stampare lavori di dati variabili inline, la nostra attività ne ricaverà enormi vantaggi.”

L’adozione della tecnologia Kodak Stream Inkjet nel settore dei giornali aprirà molte opportunità per CN Newsprint. “Stampiamo molti inserti e supplementi per i principali supermercati, come Tesco, Asda e Sainsbu-rys,” commenta Forrester. “Stiamo studiando in che modo possiamo utilizzare il sistema KODAK PROSPER S10 Imprinting System per personalizzare gli inserti per aree geogra-fiche diverse, con buoni d’acquisto e giochi interattivi.”

“Un’altra possibilità è rappresentata dai codici a barre da inserire nelle vendite

promozionali. Con le funzionalità di dati variabili del sistema S10, possiamo stampare codici a barre perso-nalizzati che possono essere letti direttamente in cassa al supermercato. Sono grandi opportunità commerciali per CN Newsprint e sarebbe una novità assoluta per il settore dei giornali.”

Il sistema PROSPER S10 Imprinting System, solu-zione monocromatica a getto d’inchiostro continuo per la stampa digitale integrata in linea su sistemi a bobina ad alta velocità, produce la stampa di dati variabili di classe offset con una riduzione dei costi di produzione fino al 50% e si integra perfettamente con le macchine roto-offset e le attrezzature di finitura a bobina. A una velocità di 305 mpm, con una risoluzione di 600 dpi e una larghezza di stampa di 10,56 centimetri e inchiostri pigmentati che offrono un alto livello di fotostabilità e di resistenza all’acqua e alle rigature, PROSPER S10 Imprinting System incrementa la produttività ed elimina la necessità di utilizzare sistemi di stampa supplementari.

Il sistema di stampa Kodak Prosper S10

internazionale ad adottare il nuovo sistema KODAK PROSPER S10 Imprinting System in un ambiente per la produzione dei gior-nali.

L’azienda di Carlisle, nel Regno Unito, è la divi-sione di stampa del Gruppo CN, il maggiore fornitore di informazione della contea del Cumbria. L’azienda a conduzione familiare comprende tre divisioni — edi-toria, stampa e radio — e un portafoglio diversificato di 43 siti Web e canali multimediali che coprono un vasto territorio, tra cui Cumbria, Dumfries e Galloway, Tynedale, Lancashire, the Midlands e Irlanda del Nord. La produzione di stampa di CN Newsprint comprende giornali in formato tabloid e “broadsheet”, riviste in ottavo, newsletter, supplementi, inserti per i grandi supermercati e le autorità locali e campagne politiche. L’azienda produce più di 25 milioni di giornali all’anno su carta di svariate grammature, dalla normale carta di giornale alla carta bianca con grammatura compresa tra 42,5 g/m2 e 70 g/m2.

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La ribalta SITMA:un “vestito” fatto su misura

SITMA, nel mondo, è sinonimo di confezionatrici, ma oggi vogliamo presentarvi una soluzione complementare a queste: la ribalta, il “terminal” tecnologico per l’automazione delle sale di allestimento e spedizione.

Oltre alle confezionatrici per i prodotti editoriali e commerciali, SITMA propone agli stabilimenti italiani ed esteri diverse soluzioni di avanguardia nell’area dell’automazione industriale, come le linee di terza piega ed indirizzatura dei quotidiani. Nel nostro Paese, quasi tutti i centri stampa si avvalgono delle linee SITMA per gestire la spedizione delle copie in abbonamento. Lo stesso avviene in Francia, in Belgio, in Spagna, ed in tutto il Nord Europa. Le terze pieghe SITMA, oltre che per gli abbonati, possono essere collegate direttamente alle rotative per la produzione di prodotti commerciali, fino ad una velocità di 60.000 copie ora.

A completamento di queste linee di piegatura ed indirizzatura, SITMA propone le sue ribalte.

A valle degli stacker, che provvedono alla formazione dei pacchi standard e non, SITMA è in grado di fornire tutte le apparecchiature che permettono l’avvio e lo smistamento in automatico dei pacchi, fino alla consegna agli automezzi di trasporto.

L’offerta è completa, e comprende: nastri di accumulo passo- passo, sistemi di stampa e deposito delle fascette di sovrapacco, deviatori, affardellatici, legatrici con girapacco, trasportatori di collegamento alle diverse linee produzione, collettori, scanner di lettura e smistamento automatico dei pacchi, boom di carico automezzi. Ogni ribalta può essere configurata a “misura” del singolo stabilimento, tenendo conto del

tipo di produzione effettuata e del ciclo di lavoro. Tutto l’impianto della ribalta è progettato, costruito e montato presso il cliente seguendo i medesimi principi utilizzati per la fabbricazione delle linee di confezionamento: componenti modulari, affidabili, robusti, facili da usare e con bassi costi di manutenzione.

Le ribalte SITMA possono essere dimensionate per soddisfare ogni singola necessità, ad uno, due o

tre livelli per 100, 200 e 300 pacchi al minuto.

A c o m p l e t a m e n t o de l l ’ impianto , SITMA propone il controller SITMA EYE, un sistema automatico per la raccolta dei dati, in

grado di registrare tutti i pacchi in transito alla ribalta, con data e ora di produzione e di spedizione.

La ribalta SITMA, grazie alla progettazione modulare e all’automazione totale delle componenti, è un vero e proprio “vestito” tagliato a misura di centro stampa.

SITMA MACHINERY S.p.A.Via Vignolese 1910 - 192741057 Spilamberto (Mo)

Tel. +39 059 780311Fax +39 059 780300

E-mail: [email protected]: www.sitma.com

La ribalta SITMA, un “vestito” su misura per il centro stampa

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